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Le verità di Barroso

di Militant

L’intervista di oggi sul Corriere dell’ex Presidente della UE Josè Manuel Barroso, fra molte sciocchezze, dice anche qualcosa di giusto e che dovrebbe essere compreso prima di tutto da chi vorrebbe opporsi al processo di  costruzione dell’Unione Europea. Alla domanda del giornalista sulla presunta imposizione delle politiche UE ai governi nazionali, Barroso risponde così: “Le regole che i governi devono seguire sono state scelte, e poi decise imperativamente, proprio da loro, nel Consiglio dei Ministri UE. Anzi, loro stessi le hanno poi rafforzate. La UE non ha imposto un bel niente e la UE non è Bruxelles. Ma un’unione collettiva di governi”. E’ esattamente ciò che diciamo da tempo, e non potrebbe essere spiegato più efficacemente. La visione politica ed economica dell’Unione Europea non è stata imposta dall’alto ai governi nazionali, che ora sbraitano contro di essa perché priverebbe i singoli Stati degli strumenti necessari alla crescita economica. La politica e l’economia UE, la visione del mondo del processo imperialista che contraddistingue l’accentramento europeista, altro non è che la volontà politica dei governi dei singoli Stati, governi sia di centrodestra che di centrosinistra.

E questi altro non sono che l’espressione politica di una borghesia transnazionale che ha l’urgenza di creare un mercato e una produzione continentale, pena l’insignificanza economica data dalla competizione internazionale.

 E’ quella precisa volontà, assolutamente speculare ai due schieramenti, che sta formando questa Unione Europea. Comprendere questo significa capire il gioco politico presente in Europa oggi, con la farsa di schieramenti che si litigano le responsabilità dell’attuale situazione economica. Tutti quelli che oggi accusano la UE di “imporre” qualcosa ai singoli Stati, altro non sono che gli stessi protagonisti del processo di accentramento europeista, gli stessi personaggi che stavano al governo proprio mentre questo processo veniva formulato. Gli stessi che puntellano ideologicamente l’unità europea nei momenti in cui questa viene posta in discussione.

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