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lantidiplomatico

"Benigni vota sì al colpo di stato piddino: perché sono sollevato"

di Francesco Erspamer*

Sono sollevato: anche al referendum Benigni starà dalla parte di Renzi. Ho sempre detestato Benigni, come attore, come regista e come persona e "La vita è bella" mi è sempre sembrata una cagata pazzesca -- premiata con un Oscar solo per la sua melensa apologia di un buonismo senza uscite.

Che votasse no al referendum e al colpo di stato piddino proprio non aveva senso: non sono i narcisisti, i vincenti e i ricchi che fermeranno la privatizzazione dell'Italia, non è nel loro interesse e non è nella loro natura. Finiamola di contare su questo tipo di personaggi: la crisi politica e culturale della sinistra è cominciata proprio quando si è messa a inseguire le celebrity invece che la gente.

*Professore alla Harvard University. Post Facebook del 2 giugno 2016

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Dichiarazione di Benigni. Da Repubblica.it

Ma lei cosa voterà al referendum? Mi è sembrato indeciso, prima ha detto sì, poi no. Dunque?

Schermata del 2016 06 09 173617"Ho dato una risposta frettolosa, dicendo che se c'è da difendere la Costituzione, col cuore mi viene da scegliere il "no". Ma con la mente scelgo il "sì". E anche se capisco profondamente e rispetto le ragioni di coloro che scelgono il "no", voterò "sì"".

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Mente e cuore, dice Benigni. La mente, la nostra, va subito alla scena madre di "La Vita è Bella", non a caso premiata da Hollywood e alle parole del grande Mario Monicelli.

"Senza Stalin, eravamo tutti nazisti, questa è la realtà. Non come quella mascalzonata di Benigni in "La vita è bella", quando alla fine fa entrare un carro armato con la bandiera americana. Quel campo, quel pezzo d'Europa la liberarono i russi, ma... l'Oscar si vince con la bandiera a stelle e strisce, cambiando la realtà." Mario Monicelli

 

 

 

 

 

 

Comments

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Gioia
Saturday, 11 June 2016 11:33
Finalmente una sintesi sulle figure dei "saltimbanchi e buffoni vari" di questo paese! e finalmente onore ai veri grandi artisti seri e coerenti con la realtà, come Monicelli! cmq. vorrei specificare che la crisi della "sinistra" è datata molto prima dell'abbraccio morboso delle celebrity..... sarebbe un'analisi troppo lunga da fare qui..... E poi quale sinistra? qualcuno ricorda la battuta di Moretti "... dì qualcosa di sinistra.." vogliamo parlare del premio Nobel Dario Fo? sulla sua grande arte si sono formate intere generazioni, ma poi quando è stato "perdonato" e riammesso in Rai ha perso ogni capacità analitica.... passando alla destra ....
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