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Il documento di Lisbona

Jean-Luc Mélenchon (France Insoumise), Pablo Iglesias (Podemos) e Catarina Martins (Bloco de Esquerda) hanno firmato giovedi una dichiarazione di intenti a Lisbona, da cui chiedono di mettersi ovunque all’opera per costruire un nuovo “ordine” per l’Europa. Potere al Popolo ha aderito a questo documento (vedi più sotto):

Dichiarazione di Lisbona per una rivoluzione democratica in Europa

L’Europa non è mai stata ricca come ora. Eppure non è mai stata così diseguale. A dieci anni dallo scoppio di una crisi finanziaria che i nostri popoli non avrebbero mai dovuto pagare, oggi constatiamo che i governanti europei hanno condannato i nostri popoli a perdere un decennio.

L’applicazione dogmatica, irrazionale e inefficace delle politiche di austerità non è riuscita a risolvere nessuno dei problemi strutturali che causarono quella crisi. Al contrario, ha generato un’enorme inutile sofferenza per i nostri popoli. Con la scusa della crisi e dei loro piani di aggiustamento, è stata intrapresa un’opera di smantellamento dei sistemi di diritti e protezione sociale conquistati in decenni di lotte. Hanno condannato generazioni di giovani all’emigrazione, alla disoccupazione, alla precarietà, alla povertà. Hanno colpito con particolare cruenza i più vulnerabili, quelli che più hanno bisogno della politica e dello stato. Hanno preteso di abituarci al fatto che ogni elezione diventi un plebiscito tra lo status quo neoliberista e la minaccia dell’estrema destra.

È ora di rompere la camicia di forza dei trattati europei che impongono l’austerità e favoriscono il dumping fiscale e sociale. È ora che chi crede nella democrazia faccia un passo in avanti per rompere questa spirale inaccettabile. Abbiamo bisogno di porre un sistema oggi ingiusto, inefficace e insostenibile, al servizio della vita e sotto il controllo democratico della cittadinanza. Abbiamo bisogno di istituzioni al servizio delle libertà pubbliche e dei diritti sociali, che sono la base materiale stessa della democrazia. Abbiamo bisogno di un movimento popolare, sovrano, democratico, che difenda le migliori conquiste delle nostre nonne e dei nostri nonni, dei nostri padri e delle nostre madri, e che possa lasciare un ordine sociale giusto, praticabile e sostenibile alle generazioni che verranno.

Con questo spirito di disobbedienza di fronte all’esistente, di ribellione democratica, di fiducia nella capacità democratica dei nostri popoli di fronte al progetto fallito delle élite di Bruxelles, oggi facciamo, a Lisbona, un passo avanti. Lanciamo un appello ai popoli d’Europa perché si uniscano alla sfida di costruire un movimento politico internazionale, popolare e democratico per organizzare la difesa dei nostri diritti e la sovranità dei nostri popoli di fronte a un ordine fragile, ingiusto e fallito che ci porta con passo deciso verso il disastro.

Chi condivide la difesa della democrazia economica, contro i grandi imbroglioni e contro quell’1% che controlla da solo una ricchezza maggiore del resto degli abitati di tutto il pianeta; della democrazia politica contro chi resuscita le bandiere dell’odio e della xenofobia; della democrazia femminista, contro un sistema che discrimina ogni giorno e in ogni ambito della vita metà della popolazione; della democrazia ecologista, contro un sistemo economico insostenibile che minaccia la sostenibilità della vita stessa nel pianeta; della democrazia internazionale e della pace, contro chi costruisce una volta di più l’Europa della guerra; chi condivide la difesa dei diritti umani e i principi fondamentali del buon vivere troverà in questo movimento la propria casa. Ci stiamo stancati di aspettare.

Ci siamo stancati di credere a chi ci governa da Berlino e da Bruxelles. Ci mettiamo all’opera per costruire un nuovo progetto di ordine per l’Europa. Un ordine democratico, giusto ed equo, che rispetti la sovranità dei popoli. Un ordine all’altezza dei nostri desideri e delle nostre necessità. Un ordine nuovo, al servizio del popolo.

Catarina Martins (Bloco de Esquerda)

Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise)

Pablo Iglesias (Podemos)

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Potere al Popolo. La nostra adesione all'appello di Podemos, France Insoumise e Bloco de Esquerda

Potere al popolo! condivide e sostiene l’appello di Lisbona per una “rivoluzione democratica” in Europa, lanciato da Jean Luc Melenchon de la France Insoumise, Pablo Iglesias di Podemos e Catarina Martens del Bloco de Esquerda portoghese.

Un appello importantissimo, proposto da tre delle forze popolari e di alternativa più grandi d’Europa, a cui non possiamo sottrarci. E’ infatti nostro scopo, come dice l’appello, che “i popoli d’Europa si uniscano con il compito di costruire un movimento politico internazionale, popolare e democratico per organizzare la difesa dei nostri diritti e della sovranità dei nostri popoli di fronte a un ordine vecchio, ingiusto e sotto scacco che ci porta dritti al disastro”!

Crediamo che in Italia come in Europa occorra rompere con le politiche di austerità e neoliberiste, che hanno arricchito i pochi e impoverito la maggioranza dei popoli europei. Occorre rompere con i trattati che hanno istituzionalizzato il modello neoliberista del dumping sociale e fiscale, dell’attacco ai diritti del lavoro e creato una Europa al solo servizio delle banche e delle multinazionali.

Potere al popolo! è nata per restituire la sovranità democratica al popolo, alla maggioranza che subisce gli effetti della crisi. Condividiamo pienamente quindi la necessità di ribellarsi a quest’ordine europeo ingiusto, che produce disuguaglianze, guerra, distruzione ambientale.
Dobbiamo rompere i trattati militari che ci vincolano ad una follia guerrafondaia che non condividiamo. Uniamo i popoli europei contro la guerra, il neoliberismo, la discriminazione di genere e il razzismo, per un futuro di giustizia sociale, pace, libertà.
Dobbiamo dare una speranza alle generazioni future. Per questo, compagne e compagni di Podemos, France Insoumise, Bloco de Equerda, Potere al popolo è con voi!

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