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lantidiplomatico

Tassi d'interesse (e spread): il meccanismo che impoverisce i conti dello Stato ed aggrava il debito pubblico

di Giuseppe Masala*

Tassi d'interesse: il diavolo è nei dettagli.

Bisognerebbe chiarire un concetto importante quando si parla di tassi d'interesse (e di spread): il meccanismo tecnico che viene usato per il suo calcolo.

Il meccanismo è il seguente. Il Ministero del Tesoro per piazzare i propri titoli di debito organizza delle aste (che vengono chiamate sui giornali "mercato primario") alle quali partecipano un gruppo di soggetti (generalmente banche) selezionato altrimenti noti come "Investitori Istituzionali". Il meccanismo è il seguente. Mettiamo per esempio che il tesoro debba piazzare 100 milioni di BTP decennali. Il ministero che assume il ruolo di battitore walrassiano dell'asta fa la prima chiamata. Diciamo che gli investitori istituzionali ne prendono 50 milioni al tasso del 3%. Sui rimanenti 50 milioni fa un secondo giro di chiamata: Ipotizziamo che gli investitori istituzionali (coloro che partecipano all'asta) ne acquistino 30 mln al tasso di 3,25%. Il Tesoro fa un ulteriore giro per gli ultimi 20 milioni rimasti. Mettiamo che gli istituzionali propongano di acquistarli al 3,5%.

Ora penserete che è finita qui. I primi 50 milioni lo stato li ha venduti al 3%, ulteriori 30 al 3,25% e gli ultimi 20 milioni al 3,5% per un costo medio dell'asta di circa il 3,20%. No.

Il tasso che vale per le regole che ci siamo dati sono le seguenti: il tesoro paga per tutti i BTP collocati il tasso marginale ossia l'ultimo tasso che è stato battuto: il 3,5%. Con un evidente aggravio nel nostro esempio di circa lo 0,3%. Ecco, noi questo meccanismo lo abbiamo da circa 25 anni.

Ora vediamo invece come si forma il tasso sul debito pubblico in Germania.

Anche lì il Ministro del tesoro fa un asta con i cosiddetti selezionati Investitori Istituzionali. Mettiamo che anche il governo tedesco debba piazzare 100 milioni di Bund (l'equivalente dei nostri BTP).

Il Ministero fa un primo giro di chiamate: mettiamo che gli investitori propongano di acquistare 70 milioni al tasso del 3%, A questo punto il ministero per i rimanenti 30 milioni fa un secondo giro come in Italia? NO, ASSOLUTAMENTE. I rimanenti 30 milioni vengono acquistati al tasso del 3% dalla Bundesbank (l'equivalente della nostra Banca d'Italia) che li ricollocherà successivamente. MA NON VIENE ASSOLUTAMENTE CONCESSO COME IN ITALIA AGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI DI GIOCARE AL GIOCO DELLO SPENNAPOLLI. Già, quello che è concesso in Italia è agli investitori di tirare il prezzo massimo possibile con qualsiasi scusa con un aggravio enorme per le casse dello stato. E questa è una situazione che va avanti ormai da 25 anni e che ci è costata decine se non centinaia di miliardi di euro che sono finiti ad ingrassare i conti delle banche (e i bonus dei banchieri) e a impoverire i conti dello stato ed aggravare enormemente il nostro debito pubblico. Una cosa che andrebbe cambiata immediatamente (e che nessuno dica che non si può fare: se l'intervento della Banca Centrale è possibile in Germania non si capisce perché debba essere proibito in Italia consentendo agli istituzionali di spennarci come polli, cosa che fanno allegramente da 25 anni grazie a un impostazione sul costo marginale decisa dal quartetto cetra della rovina dell'Italia: Andreatta, Ciampi, Prodi e Draghi).

PS Sotto uno screenshot dove ne parlavo con Galli, consigliere economico della Presidenza del Consiglio ai tempi del Governo targato PD nell'ultima legislativa. A voi la valutazione della sua risposta. Io l'ho chiusa lì perché se rispondevo la querela me la beccavo di sicuro.

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*post Facebook del 01/09/2018
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