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sinistra

Due interventi sul rogo di Notre Dame

 

gliindifferenti

Bruciano le cattedrali nell’Europa neoliberale

di Giuseppe Masala

Una situazione drammatica figlia delle folli regole europee di stabilità di bilancio che impongono la lesina e lo sparagno anche nella salvaguardia di opere di inestimabile valore artistico e storico

Credo che raramente nella vita le persone possano assistere ad eventi di così enorme portata simbolica come l’incendio della cattedrale di Notre-Dame di Parigi avvenuto ieri. Non mi soffermo sulle possibili cause, dolose o colpose che siano, ne tantomeno sulle ipotesi di attentato che circolano in rete.

Ciò che invece mi domando è come mai un monumento di così enorme rilevanza storica e artistica non fosse dotato di tutti gli strumenti tecnologici che oggi la scienza mette a disposizione per preservarlo da possibili incendi. A fare una facile ricerca internet la risposta la si trova abbastanza facilmente.

Per esempio la Repubblica (certamente non un quotidiano che può essere considerato di area sovranista) il 3 Dicembre 2017 con un articolo dal titolo “Notre Dame cade a pezzi” ci informa che il monumento stava letteralmente cadendo a pezzi e che lo stato francese non aveva i soldi per i necessari restauri, figuriamoci per dotarla dei moderni sistemi antincendio che l’avrebbero salvata dalla furia delle fiamme di ieri. Una situazione talmente grave che un anno fa costrinse Macron a inventarsi un gratta e vinci per raccogliere risorse finanziarie per salvaguardare l’enorme patrimonio culturale francese.

Una situazione drammatica figlia delle folli regole europee di stabilità di bilancio che impongono la lesina e lo sparagno anche nella salvaguardia di opere di inestimabile valore artistico e storico. Inutile sottolineare che la Francia spende per i propri beni culturali cifre molto più alte per esempio dell’Italia. Una situazione dunque che dovrebbe destare allarme sulla sicurezza anche del nostro patrimonio artistico, certamente non meno importante di quello francese.

E infine oltre al danno la beffa. Un Macron con le mani finanziariamente legate per la ricostruzione della cattedrale lancia una colletta nazionale dove i grandi ricchi di Francia stanno versando cifre importanti peraltro, immagino, fiscalmente deducibili; dunque tanta bella pubblicità a costi contenuti se non nulli.

Questo è il sistema folle nel quale viviamo: gli stati nella morsa dell’austerità mandano in malora il proprio patrimonio culturale e poi i Grandi Ricchi di Stato (che sono i maggiori beneficiari dell’Austerità) partecipano alle collette (fiscalmente deducibili) per ricostruire ciò che gli stati non hanno potuto salvaguardare per consentir loro di arricchirsi sfacciatamente.

L’Europa dell’Austerità oltre a mandare in fumo le Cattedrali ha mandato in fumo la logica. Sic transit gloria mundi.

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Polemiche incendiarie

di Pierluigi Fagan

CH se ne esce così. Il riferimento è al fatto che giusto ieri sera, Macron aveva dato appuntamento serale per un discorso alla nazione a chiusura di quel progetto di ascolto che aveva promesso dopo l’inizio della manifestazioni dei gilet gialli. Ieri sera doveva trarne le conclusioni promettendo un piano di interventi strutturali, ma il discorso è andato in fumo. Così il titolo di CH dice più o meno “Riforme. Comincio dalla struttura” (charpente, cioè dalla carpenteria, dalla struttura in legno). Humor noir o addirittura subliminale indicazione di colpa sebbene metaforica?

Di contro, Repubblica se ne esce con due pezzi. Uno ha un titolo shock “La Waterloo del nazionalismo”. L’Autore deve aver preso poco caffè stamane perché la struttura della sua argomentazione è zippata e quindi non si capisce. “… nell’Europa che diventa sovranista con Notre Dame sta bruciando l’idea di nazione. Quel tetto in fiamme è infatti il tetto che ci copriva tutti” cioè? Se era l’idea di nazione come faceva a coprirci tutti? Sono stati i sovranisti ad appiccicarle il fuoco per dar fuoco all’idea di Europa? E' la Waterloo dell'idea di Europa-nazione? Un cattedrale cattolica è il simbolo di una idea politica laica? Mah, in mancanza di un buon unzip, la questione rimane oscura.

Forse però è bene tenere a mente che nei giornali i giornalisti scrivono gli articoli ma non sempre i titoli. Sembra infatti da questo secondo titolo “Con la guglia di Notre Dame si sgretola una parte della nostra identità di Europei” che il titolista del primo articolo, sia anche il titolista del secondo articolo. Il titolista risponde al direttore, in genere. Quindi Repubblica getta benzina sul fuoco per farci campagna elettorale.

Poi arriveranno quelli di vari tipi di complotto, quelli che polemizzano con i primi polemizzanti, Macron che ci farà su concordia nazionale, la corsa alla colletta internazionale visto che i francesi sono in austerity e come si conviene al neo-protestantesimo in franco-revival neo-ugonotto del liberale Macron bene l’elemosina privata ma mai intervento pubblico etc. etc. Speriamo solo di evitarci l'intervista a Cocciante in quanto "gobbo di Notre Dame".

Emozione e ragione, simbolo e significato. La struttura logica che portò all’edificazione della chiesa è la stessa ancora oggi, cambia però il significato e leggendo i significati si comprendono meglio i tempi, le sue emozioni, le sue ragioni, la fame di simboli e il loro rogo.

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