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manifesto

Ucraina: l’attacco lo lanciò la Nato otto anni fa

di Manlio Dinucci

La commissaria Ursula von der Leyen ha annunciato che la Ue mette al bando l’agenzia di stampa russa Sputnik e il canale Russia Today così che «non possano più diffondere le loro menzogne per giustificare la guerra di Putin con la loro disinformazione tossica in Europa». La Ue instaura così ufficialmente l’orwelliano Ministero della Verità, che cancellando la memoria riscrive la storia. Viene messo fuorilegge chiunque non ripete la Verità trasmessa dalla Voce dell’America, agenzia ufficiale del governo Usa, che accusa la Russia di «orribile attacco completamente ingiustificato e non provocato contro l’Ucraina». Mettendomi fuorilegge, riporto qui in estrema sintesi la storia degli ultimi trent’anni cancellata dalla memoria.

Nel 1991, mentre terminava la guerra fredda con il dissolvimento del Patto di Varsavia e della stessa Unione Sovietica, gli Stati uniti scatenavano nel Golfo la prima guerra del dopo guerra fredda, annunciando al mondo che «non esiste alcun sostituto alla leadership degli Stati uniti, rimasti il solo Stato con una forza e una influenza globali».

Tre anni dopo, nel 1994, la Nato sotto comando Usa effettuava in Bosnia la sua prima azione diretta di guerra e nel 1999 attaccava la Jugoslavia: per 78 giorni, decollando soprattutto dalle basi italiane, 1.100 aerei effettuano 38 mila sortite, sganciando 23 mila bombe e missili che distruggevano in Serbia ponti e industrie, provocando vittime soprattutto tra i civili.

Mentre demoliva con la guerra la Jugoslavia, la Nato, tradendo la promessa fatta alla Russia di «non allargarsi di un pollice ad Est», iniziava la sua espansione ad Est sempre più a ridosso della Russia, che l’avrebbe portata in vent’anni a estendersi da 16 a 30 membri, incorporando paesi dell’ex Patto di Varsavia, dell’ex Urss e della ex Jugoslavia, preparandosi a includere ufficialmente anche Ucraina, Georgia e Bosnia Erzegovina, di fatto già nella Nato (il manifesto, Che cos’è e perché è pericoloso l’allargamento a Est della Nato, 22 febbraio 2022), Passando di guerra in guerra, Usa e Nato attaccavano e invadevano l’Afghanistan nel 2001 e l’Iraq nel 2003, demolivano con la guerra lo Stato libico nel 2011 e iniziavano tramite l’Isis la stessa operazione in Siria, in parte bloccata quattro anni dopo dall’intervento russo. Solo in Iraq, le due guerre e l’embargo uccidevano direttamente circa 2 milioni di persone, tra cui mezzo milione di bambini.

Nel febbraio 2014 la Nato, che dal 1991 si era impadronita di posti chiave in Ucraina, effettuava tramite formazioni neonaziste appositamente addestrate e armate, il colpo di stato che rovesciava il presidente dell’Ucraina regolarmente eletto. Esso era orchestrato in base a una precisa strategia: attaccare le popolazioni russe di Ucraina per provocare la risposta della Russia e aprire così una profonda frattura in Europa. Quando i russi di Crimea decidevano con il referendum di rientrare nella Russia di cui prima facevano parte, e i russi del Donbass (bombardati da Kiev anche col fosforo bianco) si trinceravano nelle due repubbliche, iniziava contro la Russia la escalation bellica della Nato. La sosteneva la Ue, in cui 21 dei 27 paesi membri appartengono alla Nato sotto comando Usa.

In questi otto anni, forze e basi Usa-Nato con capacità di attacco nucleare sono state dislocate in Europa ancora più a ridosso della Russia, ignorando i ripetuti avvertimenti di Mosca. Il 15 dicembre 2021 la Federazione Russa ha consegnato agli Stati Uniti d’America un articolato progetto di Trattato per disinnescare questa esplosiva situazione (il manifesto, «Mossa aggressiva» russa: Mosca propone la pace, 21 dicembre 2021). Non solo è stato anch’esso respinto ma, contemporaneamente, è cominciato lo schieramento di forze ucraine, di fatto sotto comando Usa-Nato, per un attacco su larga scala ai russi del Donbass. Da qui la decisione di Mosca di porre un alt alla escalation aggressiva Usa.Nato con l’operazione militare in Ucraina.

Manifestare contro la guerra cancellando la storia, significa contribuire consapevolmente o no alla frenetica campagna Usa-Nato-Ue che bolla la Russia quale pericoloso nemico, che spacca l’Europa per disegni imperiali di potere, trascinandoci alla catastrofe.

Comments

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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 11:38
04/03 Aggiornamento.

Nikolaev in questo momento si trova semiaccerchiata
https://t.me/boris_rozhin/27237
(in rosso le parti occupate dai russi, in blu quelle occupate dagli ucraini)
Fonti ucraine riportano già l'ingresso dei russi in città
https://t.me/boris_rozhin/27357
seguono aggiornamenti.

Sembra si stia formando una nuova sacca SOPRA Mariupol
https://t.me/boris_rozhin/27256
Che chiuda con il tratto da Zaporozh'e a Pavlograd una gigantesca porzione di territorio e obblighi le ff.aa. ucraine a indietreggiare, o restarci dentro.

ATTENZIONE a quanto sta accadendo a Mariupol
Gli squadristi ucraini di Azov, oltre a terrorizzare i civili impedendogli di uscire, oggi hanno attaccato anche le forze armate ucraine, provocando uno scontro diretto e sanguinoso.

Le contraddizioni fra il comando delle ff.aa. ucraine e le divisioni nazionalistiche (gli squadristi, ndt) sono passate alla fase di scontro diretto. Dopo che il comandante del reparto Vostok Jurij Sodol' è stato ferito mortalmente, in seguito a scontri col battaglione degli squadristi di Azov, e in seguito al rifiuto da parte loro di sottomettersi e coordinare le loro operazioni sotto il comando delle ff.aa. ucraine, le stesse hanno condotto un attacco al quartier generale del battaglione Azov a sudovest di Mariupol con l'impiego anche di missili Tochka-U.
«Противоречия между командованием ВСУ и националистических подразделений перешли в фазу прямой конфронтации. После смертельного ранения командующего ОТГ «Восток» Юрия Содоля, полученного в ходе боестолкновения с боевиками подразделения «Азов», а также полного отказа подчинятся и согласовывать свои действия с командованием ВСУ, по месту расположения штаба отдельного отряда специального назначения «Азов» на юго-западе Мариуполя вооруженными силами Украины был нанесен удар ОТР «Точка-У»», — отметил Басурин.

Seguono aggiornamenti.
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 15:30
PS

L'assalto alla caserma degli squadristi di Azov da parte delle ff.aa. ucraine deve aver dato i suoi frutti.

Questa è la prima famiglia che è riuscita a uscire dal quartiere est di Mariupol verso Doneck attraverso il corridoio umanitario istituito, senza essere sparata alle spalle dagli Azov
https://t.me/anna_news/23288

Più a nord, a Balakleja, l'esercito ucraino arretrando ha lasciato indietro un pezzo di esercito, più che un arsenale. Indice che qualcosa non sta funzionando neppure nel piano di ritirata, e che l'esercito ucraino sta sempre di più prendendo le distanze dai suoi governanti:
2 УАЗ
12 УАЗ санитарных
8 мт-лб
37 БТР
156 Урал
135 пушек
82 ЗИЛ
25 газ 66
80 транспорт.техники на гусянке
57 транспорт.техники на колесе
88 шилок
6 брм
51 прицеп различн.
25 дизельных генераторов
2 КамАЗ
6 кранов на базе Урала
1 прицеп
88 транспорт.заряж.трейлер.
https://t.me/s/anna_news - 10.55

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred*
Thursday, 03 March 2022 20:28
Siamo dentro due narrazioni di due potenze, indubbiamente ci sono esagerazioni e minimizzazioni da ambo le parti. Non ho simpatia per Putin ne per la Nato, ma sono, fisicamente e non per scelta, dalla parte della barricata Nato. Leggo P. Selmi e i quotidini e cerco di fare la tara, cosa impossibile se non in modo arbitrario. Reputo le scelte di Zelenski le peggiori che l' Ucraina poteva fare. Se non fosse stato legato mano e piedi alle politiche Nato poteva contrattare con i russi e anche scambiare la neutralita militare con vantaggi economici. Anziche' invocare i cinesi a mediare adesso se li chiamava prima e li delegava a contrattare era meglio. Credo che l' Ucraina sarebbe davvero potuta diventare una nazione prospera a meta strada tra due economie. Non e', volutamente, un ragionamento di equita' sociale, ma una semplice considerazione di 'capitalistica' convenienza. Gli ucraini sono in mano a una banda che non sa neanche aprofittare di quello che il capitalismo spicciolo di accordi e concessioni puo' offrire (sempre al di fuori della giustizia sociale). Adesso che lo Zelenski del caso ha spinto sino a far distruggere militarmente e umanamente la sua nazione cosa otterra'? Molto meno di quello a cui poteva aspirare prima se avesse agito come uno scaltro capitalista. Capitalista e oligarca lo e' di sicuro, scaltro un po meno e temo che se non salva la faccia in fase di trattative saranno gli ucraini a rivolgergli qualche appunto. Si, avevo iniziato dalle notizie di Selmi, che dire, forse minimizzano un po' l'operato dei russi (che non sono angeli e sono capitalisti e autoritari pure loro), ma almeno non li fa passare per fessi o gratuiti sanguinari. Ribadisco che non mi piace per niente il loro operato, ma molti militari sostengono che se solo avessero deciso di bombardare a tappeto (e non credo che li limitino i mezzi) avrebbero potuto fare stragi a go go. Dobbiamo ringraziarli? No, preferisco sperare che trovino un accordo equo, se forzassero troppo la mano avrebbero non piu la Nato, ma odio eterno alla frontiera. Saluti
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 00:40
Ed è quello che hanno voluto evitare Alfred, hai colto pienamente il punto. Se io devo portarti dalla mia, non posso entrarti in casa e ammazzarti la famiglia. Devo dirti che il tuo amministratore di condominio è un ladro e io ti occupo temporaneamente la casa per partire da lì e mandarlo via. E poi staremo meglio tutti, come prima più di prima. Questo il senso dell'operazione.
Nel Donbass non hanno aspettato che bussasse, ma gli hanno aperto loro la porta, visto che aspettavano il suo arrivo da otto anni. Idem con patate nel sud del paese. A Melitopol Ajdar, Pravyj sektor e Azov non c'erano, erano già andati a terrorizzare i 400.000 civili di Mariupol. A Melitopol i russi sono entrati senza sparare un colpo, letteralmente sono passati di lì, han lasciato le bandiere ucraine su, tutto come prima. Hanno solo avuto l'assicurazione da parte delle autorità locali che non sarebbero stati attaccati alle spalle, mentre erano avanti con le truppe. Stesso discorso a Kupjansk, dove russi e polizia locale pattugliano congiuntamente.
L'intento è quello, Alfred. Le guerre non si combattono mai con le armi soltanto, questo si sa dai tempi di Annibale e anche prima. Ma questa è la prima guerra dove si rinuncia volutamente a dei vantaggi indubbi sul campo e ci si espone anche a gravi perdite per un obbiettivo più alto: riprendere e consolidare una sfera di relazioni che altrimenti sarebbero state compromesse.
Ammetterlo non vuol dire parteggiare per Putin, stiamo tutti pur tranquilli. possiamo andare avanti a fargli i baffetti di adolfo, a dargli del pazzoide, del megalomane, di tutto e di più. Vuol dire soltanto leggere gli eventi e cercare di comprenderli all'interno di quella che nessuno ammette ancora oggi essere una strategia.
Perché sono ancora a menarla lì con la passeggiata... ma allora perché no Odessa? Perché no Nikolaev? un po' di parà di qua, un po' di parà di la, e si passeggiava meglio... quando sin da subito chi partiva sapeva benissimo che passeggiata non sarebbe stata.
Perché quando non la menano con la passeggiata si inventano colonne da sessanta km inesistenti. senza pensare che oggi guerre di movimento come la attuale vedono cambiare fronti e geometrie di blocchi contrapposti di truppe con una velocità impressionante. E una colonna da 60 km è semplicemente inconcepibile. Specialmente nella concezione militare russa che non annienta frontalmente il nemico ma tende a formare sacche.
Ammetterlo significa solo guardare in faccia alla realtà, giorno dopo giorno, e capire dove si sta andando. Senza doversi svegliare dal TG di Mentana e arrampicarsi sugli specchi per giustificare l'ingiustificabile, come in Afghanistan. O parlare di covid per non approfondire la più grande disfatta americana dai tempi del Vietnam.
Capire non vuol dire parteggiare. Ma incazzarsi perché chi dovrebbe fare il proprio dovere, ovvero i giornalisti che per questo son pagati, non lo fa e deliberatamente. E allora devi arrabattarti per capire cosa succede. E scoprire che 13 guardie di frontiera trucidate dalla marina russa sono 82 e rilasciano interviste a Sebastopoli, dove danno dei mascalzoni ai loro capi che volevano diventassero degli eroi. E scoprire che una truppa che si ritira, che non ha più neanche la benzina per i blindati e li lascia lì per strada, l'ultima cosa che fa è caricare obici grad tochka-u e quello che gli resta e spararli su delle case. Come gli americani in vietnam, per ritorsione. Eccetera eccetera. Io faccio la tara con la mia coscienza, e scrivo. Finché ne ho.

Ciao
Paolo
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Alfred*
Friday, 04 March 2022 01:23
Grazie, leggo volentieri quello che scrivi, mi serve per avere un' idea generale. Trovo che fai un buon lavoro, poi ognuno costruisce intorno in base al suo sentire o alle sue idee/categorie. Anche chiarire e confrontarsi con un dialogo pacato aiuta. Ciao
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 09:44
Grazie a te Alfred.

Pacato vorrei, dovrei esserlo. Invidio gli svizzeri, che facevano nei Novanta in tv (li fanno ancora, ma ora la tv svizzera non la piglio più...) dibattiti dove nessuno si insultava... e i socialisti definivano ancora gli altri partiti come "partiti borghesi" senza che nessuno si alzasse, facesse volare stracci, buttasse bicchieri d'acqua e urlasse tirando in ballo le "code per il pane" e i gulag, coprendo in maniera ripetitiva e ossessiva la voce dell'interlocutore. Poi giravo su Santoro e ritornavo aldiqua del Gaggiolo.

Grazie per avermelo ricordato, cercherò di correggermi.

Un caro saluto
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 09:43
Grazie a te Alfred.

Pacato vorrei, dovrei esserlo. Invidio gli svizzeri, che facevano nei Novanta in tv (li fanno ancora, ma ora la tv svizzera non la piglio più...) dibattiti dove nessuno si insultava... e i socialisti definivano ancora gli altri partiti come "partiti borghesi" senza che nessuno si alzasse, facesse volare stracci, buttasse bicchieri d'acqua e urlasse tirando in ballo le "code per il pane" e i gulag, coprendo in maniera ripetitiva e ossessiva la voce dell'interlocutore. Poi giravo su Santoro e ritornavo aldiqua del Gaggiolo.

Grazie per avermelo ricordato, cercherò di correggermi.

Un caro saluto
Paolo
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Bob Marley
Thursday, 03 March 2022 19:22
Paolo Selmi

dove l'avevamo già sentita la storia degli "scudi umani"? Ah, già .... dai notiziari israeliani ... che accusavano i palestinesi di Gaza (che, ricordo, in quel momento erano sotto le bombe israeliane) di usare "scudi umani".

Paolo Selmi (e a tutti gli altri che la pensano come lui), Manlio Dinucci in questo articolo ha pienamente ragione, ma Putin non è Lenin e la Russia non è la Cuba di Castro e del Che o il Cile di Allende. La la Russia porta avanti da 30 anni non solo politiche reazionarie per i cittadini russi, ma anche un imperialismo speculare a quello NATO. javascript:void(0);La Russia è una potenza militare che è presente ovunque, nei Balcani, in Asia centrale, in Medio Oriente, in Africa, in Sudamerica. In mercenari al soldo della Russia in giro per il mondo (e anche in Ucraina da anni... andate a leggere chi sono e cosa fanno da anni in Ucraina i mercenari dell'armata Wagner al soldo di Putin) non combattono in nome degli oppressi e non hanno letto Marx.... sono dei fascisti che hanno letto Aleksandr Dugin
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 00:12
Quale onore interloquire con Bob! Proprio ieri ero lì con wah wah e levetta del pick up sul basso a fare "stir it up" in onore a Peter Tosh.

Otto anni di violenza degli squadristi ucraini nel Donbass non è propaganda. Quattordicimila morti non sono propaganda. "Pane insanguinato" è stato scritto nel 2014
https://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/esteri/2014/08/22/pane-insanguinato-025894
e se non lo traducevo io a nessuno gli sarebbe importato di farlo. Nessuno allora tirava fuori le bandiere della pace, scendeva in piazza, smetteva di armare gli ucraini. Perché? Perché gli faceva comodo. Perché Janukovic è stato deposto da un colpo di stato, con cecchini fare stragi sulle piazze per aizzarle ancor più salvo poi scoprire essere mercenari venuti da fuori, senza che nessuno dicesse nulla? Perché gli faceva comodo.

Azov, Pravyj sektor, Ajdar, hanno seminato morte e distruzione per otto anni contro un popolo che in teoria era il loro stesso popolo. E non si sono fatti alcuno scrupolo di farlo.

I jihadisti di An Nusra che hanno usato civili inermi come scudi umani ad Aleppo (2015-2016) non si sono fatti alcuno scupolo nel farlo.

Questa è la cartina attuale
https://t.me/boris_rozhin/27150
E' una cartina che sta costando migliaia di morti ai russi. Morti che avrebbero potuto evitare facendo come la NATO in Serbia, o in Iraq, o in Afghanistan, e poi, dopo aver fatto terra bruciata, entrare a fare gli eroi "boots on the ground". Ma non era questo quello che volevano. Sanno che per costruire un'alleanza a LUNGO termine, utilitaristica opportunistica metteteci tutto quello che volete, ma datene atto, dovevano agire diversamente, lavorando sulle contraddizioni fra gli squadristi fascisti messi e tenuti su dagli americani e il loro stesso popolo. E per farlo "boots on the ground" ci sono andati subito. Partendo da dove giocavano in casa e spingendosi oltre. L'vov non l'hanno neanche toccata. Ti dice qualcosa questo?

Gli scienziati e i lavoratori della centrale atomica di Zaporozhe, che non è Donbass, se guardi sulla cartina, che interesse avevano a scrivere quello che hanno scritto? Te lo dico in una parola: liberazione dallo schifo di vedere la loro centrale degradare e non poter dire nulla perché i "CURATORI", così li chiamano esplicitamente, occidentali, dicono di stare zitti. E di scrivere che le barre di merda della Westinghouse vanno invece bene! Divinamente.

I tredici soldati dell'isola dei serpenti che poi erano ottantadue? E tutti vivi? Propaganda anche quella? Prova tu a essere mollato lì, con un mitra in mano, e col tuo superiore che ti dice "stojte" Sta lì! che ci servono eroi da far crepare. Come quel giovane di Kiev che anche lui racconta ai russi la sua verità. Propaganda? Perché Ajdar, Pravyj Sektor, Azov non hanno fatto lo stesso coi "Miliziani pentiti"... ma al contrario, ancora ieri hanno ammazzato un rappresentante delle istituzioni, delle LORO istituzioni, il sindaco di Kremennaja?

Sai cosa dicono i civili dei villaggi passati sotto i russi? Che han paura a uscire allo scoperto e far la fine dell'altra volta. Quando è arrivata la ATO (operazione anti terrorismo in sigla) fascista e han visto parenti e amici che si erano esposti sparire!

Perché gli squadristi non fanno uscire i civili da Charkov e da Mariupol lungo corridori che sono già stati predisposti? Li facessero uscire! Vedessimo queste colonne di civili uscire da Mariupol. Ma non le vediamo! E' DAL 25 FEBBRAIO CHE NON ESCE NESSUNO! Mentana invece e tutti gli altri han "visto" la colonna russa di sessanta km! Minchia se l'han vista! E la sera, quando ormai la bufala era conclamata, ancora lo dicevano!

Vedi, cercare di capire come stanno le cose ed essenzialmente che qui continuano a raccontarci bugie, come le bombe intelligenti americane e le armi chimiche di Saddam, non significa parteggiare per Putin. Ma neppure tornare indietro a Ivan Drago! E a Chuck Norris coi cubani che invadono la Florida!

Io personalmente sono felice per i popoli del Donbass, spero vivamente che smettano di vivere sotto le bombe, come han fatto per otto anni. Poi sinceramente la retorica rossobruna o bruna e basta di Putin la metto al pari della retorica di Biden, o Macron, o Scholtz. Ma se il film di Stone è del 2017 e quelle parti trasmesse da La7 e intervallate dall'esegesi preventiva e dalla condanna puntuale e senza appello fossero state riprese col copiaincolla come i fotomontaggi della propaganda ucraina e portati a oggi, nessuno se ne sarebbe accorto. Dal 2017 al 2022 il leitmotiv era sempre quello.

Era la Russia che era cambiata. Si era spostata ad Est. L'Occidente la teneva meno per le palle di quando, col cappello in mano, veniva a chiedere di entrare qui, entrare là, fare partnership, eccetera. Turchia, India, Iran, Cina non le ho viste stracciarsi le vesti. E la Turchia è un paese NATO, peraltro. Ma il Bosforo non l'ha chiuso. Ha provato a mettere il suo piedone anch'essa, nell'Ucraina di Zelenskij, quando per esempio ha promosso, nell'ambito della derussificazione in atto, ha promosso una serie di incontri sull'origine turca di Odessa. Odessa! Ti rendi conto? Quella che è ucraina per sbaglio, dai tempi della scalinata e delle cannoniere! Quella liberata dai nazifascisti ottant'anni fa! Quella della strage impunita DUE MAGGIO! A opera di nazisti in piena azione punitiva! E non era propaganda! Ma Zelenskij era in vena di trattare, con l'amico Erdogan: a te Odessa, basta che me la derussifichi. Ma un cittadino umiliato come si deve sentire, secondo te? Mentre a pochi km di distanza la Crimea vive il suo miglior periodo da trent'anni a questa parte? Piena di turisti? Tutta rifatta e rimessa a nuovo? Guarda Sebastopoli 2010 e Sebastopoli 2020, e capisci a cosa mi riferisco. Restyling propagandistico? Certamente... ma intanto una città cade a pezzi e viene svenduta ai turchi e l'altra prospera. Mariupol... cantieri navali che erano il fiore all'occhiello dell'URSS ora tutti chiusi! Come si sente un ex-operaio che vive in quei palazzoni? E che da otto anni non può nemmeno dire governo ladro che si prende del "separatista"?

Putin le contraddizioni non se le è inventate. Ci ha marciato sopra, ma non se le è inventate. E la soluzione a Putin non è salvare Zelenskij. I popoli del Donbass lo sanno da otto anni.

E' tardi per attaccare il wah wah ormai... ti saluto Bob
ciao
Paolo
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Bob Marley
Friday, 04 March 2022 02:22
Forse hai saltato il passaggio dove scrivo che Manlio Dinucci ha ragione. E che al servizio di questa "democratica" Ucraina abbiano operato formazioni neonaziste è noto. Ma pensi che i mercenari che in questi hanno operato crimini di guerra e costruito false flag al soldo di Putin siano meno neonazisti di quelli dell'esercito ucraino? Non credo ci sia bisogno che ti copi e incolli qualche bell'articolo di Limes su questi bravi ragazzi al servizio di Putin (la stessa Limes che ha documentato le formazioni neonaziste al servizio della "democratica" Ucraina)... sono sicuro che li conosci. Sono due imperialismi in concorrenza l'uno contro l'altro. Mi basta che tu mi abbia scritto che la retorica rossobruna e di Putin la metti al pari della retorica di Biden. Continua ad ascoltare il mio reggae.
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 09:31
Caro Bob,
sempre e per tutta la vita! Anzi, suonarlo è meglio, specialmente se si è fortunati di fare la parte della chitarra ritmica!

Tornando a Wagner (non il compositore e non la piazza di Milano), HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. Ci fosse il carattere settantadue lo scriverei in carattere settantadue. Che questo sia un conflitto interimperialistico lo sottoscrivo. Che Biden e Putin siano espressioni dei propri imperialismi lo sottoscrivo.

Poi però mi trovo di fronte a dei fatti. E ho due possibilità:
1. li ignoro, come si usa fare da queste parti.
2. li considero e cerco di inquadrarli.

Che è quello che cerco di fare.

So chi è Wagner e dove opera. Non opera nel Donbass. ma in operazioni molto più delicate. Per esempio, si vociferava di un attacco al quartier generale di Zelenskij proprio con loro. Si vociferava... Sicuramente, ha ruoli di incursione e sabotaggio dietro le linee nemiche, compiti mirati comunque. Kontraktnye, mercenari, sono parte delle guerre degli ultimi vent'anni. Ma in questo momento non sono la parte determinante, cosa per esempio accaduta nel 2014 con gli squadristi mandati in "operazione punitiva" contro i "terroristi" del Donbass.

Gostomel lo hanno preso truppe aviotrasportate inquadrate nell'esercito, e non mercenari, raggiunte da truppe di terra, e non mercenari. Il Donbass è stato liberato da sud dalle milizie della LDNR, non mercenari, e dico liberato in questo caso perché è qualcuno che stava occupando militarmente la parte superiore delle due regioni autoproclamatesi repubbliche lungo esattamente i confini delle ex-regioni. Poi venne la guerra del 2014 a dimezzarne l'entità. E se non intervenivano anche allora i russi i morti non si sarebbero limitati a 14 mila.

E fu allora che fu coniata questa frase:
Россия войну не начинает, она ее заканчивает
in altre varianti:
Россия войн не начинает,
Она заканчивает их
Tradotto: "la Russia non inizia la guerra, ma la finisce".
2014, guerra del Donbass.

Oggi questo slogan è ripetuto, affermare tranquillamente che sia il leitmotiv della propaganda di guerra russa.
https://ugra-news.ru/article/rossiya_voynu_ne_nachinaet_ona_ee_zakanchivaet/

E' uno slogan potente, ed esprime un pensiero che non è casuale, o opera di una Miss Sloane in salsa russa (che non sarebbe peraltro un brutto vedere...).

E ti dico di più. Viene da lontano, almeno dal 1961 quando un certo Bernes, praticamente sconosciuto da noi, di ritorno da un viaggio all'estero fu colpito dall'atteggiamento antisovietico e compose:
Хотят ли русские войны
https://www.youtube.com/watch?v=yU54x55AJUg
"I russi vogliono la guerra?"

Siamo sempre alla solita domanda, dopo mezzo secolo. E la risposta è sempre quella, specialmente in questo caso.

La responsabilità è infatti, in questo caso, non solo dell'Ucraina fascistoide ma di quelle cancellerie occidentali che tale Ucraina hanno appoggiato in chiave antirussa.

Hanno creato una situazione insostenibile per otto anni e hanno cercato di chiuderla come un anno ha fatto un Azerbaigian con il ben più annoso problema del Nagorno-Qarabağ. Esattamente allo stesso modo.

Ma questa volta dall'altra parte non c'era Pashinjan. Non c'era un'Armenia che fino a poco prima era convinta che flirtando con le sue lobby al congresso USA e continuando con quel doppio gioco se la sarebbe cavata. Perché i soldi, quelli dell'oro nero, poi cambiano anche le idee delle lobby. E fanno chiudere tutti e due gli occhi quando Erdoğan comincia a pompare droni e mercenari da Idlib e per un mese fa terra bruciata, metro per metro, di una guerra dove non deve "convincere" nessuno, ma solo eliminare tutto quello che di vivo c'è per rimetterci quelli che lì, a suo dire, avevano diritto a stare.

Questa volta c'erano 950 mila russi con regolare cittadinanza. Questa volta c'erano due repubbliche che chiedevano da otto anni come mai Crimea si e loro no. E quanto dovevano andare avanti a crepare e prendere bombe. E, soprattutto, questa volta la questione era tornata, come nel 2014, di vita o di morte. E non è retorica. E' quello che sarebbe accaduto con il grosso delle truppe ucraine ammassate al fronte e in attesa solo del comando di attacco, con il fuoco di artiglieria che si intensificava, i javelin e gli ordigni anti-bunker arrivati a tonnellate, gli incursori che attraversavano di notte il confine per far saltare le infrastrutture civile e terrorizzare la popolazione con il loro "stiamo arrivando".

Una settimana ancora e le cose sarebbero andate diversamente. In tal caso o succedeva quello che è successo, o si sarebbero preparati i prodromi per il futuro spezzatino russo:
- caduta repubbliche donbass
- probabile ulteriore isolamento fino a perdita crimea
- caduta nel frattempo direzione putin e probabile fantoccio in salsa maidan, espressione del gruppo di oligarchi di maggioranza relativa
- ulteriore frammentazione a loro beneficio e dei "curatori" occidentali.

Questo, a mio modesto parere, è il modo di inquadrare quanto sta accadendo nel mondo più vicino alla realtà. A parte la reazione isterica dell'occidente, che ha giocato al gioco delle tre scimmie negli ultimi vent'anni salvo poi farle piangere tutte e tre per questa guerra, il resto del mondo, quello di cui continuiamo a ignorare bellamente l'esistenza nei nostri telegiornali tranne che in caso di calamità naturale o scoppio di guerre, ha reagito diversamente. Anche questo è un dato di fatto, e va registrato, anzitutto, e inquadrato.

Scappo che oggi le scuole son chiuse e la mattina devo far finta di far fare i compiti alla bambina.

Ciao
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 04 March 2022 09:29
Caro Bob,
sempre e per tutta la vita! Anzi, suonarlo è meglio, specialmente se si è fortunati di fare la parte della chitarra ritmica!

Tornando a Wagner (non il compositore e non la piazza di Milano), HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. Ci fosse il carattere settantadue lo scriverei in carattere settantadue. Che questo sia un conflitto interimperialistico lo sottoscrivo. Che Biden e Putin siano espressioni dei propri imperialismi lo sottoscrivo.

Poi però mi trovo di fronte a dei fatti. E ho due possibilità:
1. li ignoro, come si usa fare da queste parti.
2. li considero e cerco di inquadrarli.

Che è quello che cerco di fare.

So chi è Wagner e dove opera. Non opera nel Donbass. ma in operazioni molto più delicate. Per esempio, si vociferava di un attacco al quartier generale di Zelenskij proprio con loro. Si vociferava... Sicuramente, ha ruoli di incursione e sabotaggio dietro le linee nemiche, compiti mirati comunque. Kontraktnye, mercenari, sono parte delle guerre degli ultimi vent'anni. Ma in questo momento non sono la parte determinante, cosa per esempio accaduta nel 2014 con gli squadristi mandati in "operazione punitiva" contro i "terroristi" del Donbass.

Gostomel lo hanno preso truppe aviotrasportate inquadrate nell'esercito, e non mercenari, raggiunte da truppe di terra, e non mercenari. Il Donbass è stato liberato da sud dalle milizie della LDNR, non mercenari, e dico liberato in questo caso perché è qualcuno che stava occupando militarmente la parte superiore delle due regioni autoproclamatesi repubbliche lungo esattamente i confini delle ex-regioni. Poi venne la guerra del 2014 a dimezzarne l'entità. E se non intervenivano anche allora i russi i morti non si sarebbero limitati a 14 mila.

E fu allora che fu coniata questa frase:
Россия войну не начинает, она ее заканчивает
in altre varianti:
Россия войн не начинает,
Она заканчивает их
Tradotto: "la Russia non inizia la guerra, ma la finisce".
2014, guerra del Donbass.

Oggi questo slogan è ripetuto, affermare tranquillamente che sia il leitmotiv della propaganda di guerra russa.
https://ugra-news.ru/article/rossiya_voynu_ne_nachinaet_ona_ee_zakanchivaet/

E' uno slogan potente, ed esprime un pensiero che non è casuale, o opera di una Miss Sloane in salsa russa (che non sarebbe peraltro un brutto vedere...).

E ti dico di più. Viene da lontano, almeno dal 1961 quando un certo Bernes, praticamente sconosciuto da noi, di ritorno da un viaggio all'estero fu colpito dall'atteggiamento antisovietico e compose:
Хотят ли русские войны
https://www.youtube.com/watch?v=yU54x55AJUg
"I russi vogliono la guerra?"

Siamo sempre alla solita domanda, dopo mezzo secolo. E la risposta è sempre quella, specialmente in questo caso.

La responsabilità è infatti, in questo caso, non solo dell'Ucraina fascistoide ma di quelle cancellerie occidentali che tale Ucraina hanno appoggiato in chiave antirussa.

Hanno creato una situazione insostenibile per otto anni e hanno cercato di chiuderla come un anno ha fatto un Azerbaigian con il ben più annoso problema del Nagorno-Qarabağ. Esattamente allo stesso modo.

Ma questa volta dall'altra parte non c'era Pashinjan. Non c'era un'Armenia che fino a poco prima era convinta che flirtando con le sue lobby al congresso USA e continuando con quel doppio gioco se la sarebbe cavata. Perché i soldi, quelli dell'oro nero, poi cambiano anche le idee delle lobby. E fanno chiudere tutti e due gli occhi quando Erdoğan comincia a pompare droni e mercenari da Idlib e per un mese fa terra bruciata, metro per metro, di una guerra dove non deve "convincere" nessuno, ma solo eliminare tutto quello che di vivo c'è per rimetterci quelli che lì, a suo dire, avevano diritto a stare.

Questa volta c'erano 950 mila russi con regolare cittadinanza. Questa volta c'erano due repubbliche che chiedevano da otto anni come mai Crimea si e loro no. E quanto dovevano andare avanti a crepare e prendere bombe. E, soprattutto, questa volta la questione era tornata, come nel 2014, di vita o di morte. E non è retorica. E' quello che sarebbe accaduto con il grosso delle truppe ucraine ammassate al fronte e in attesa solo del comando di attacco, con il fuoco di artiglieria che si intensificava, i javelin e gli ordigni anti-bunker arrivati a tonnellate, gli incursori che attraversavano di notte il confine per far saltare le infrastrutture civile e terrorizzare la popolazione con il loro "stiamo arrivando".

Una settimana ancora e le cose sarebbero andate diversamente. In tal caso o succedeva quello che è successo, o si sarebbero preparati i prodromi per il futuro spezzatino russo:
- caduta repubbliche donbass
- probabile ulteriore isolamento fino a perdita crimea
- caduta nel frattempo direzione putin e probabile fantoccio in salsa maidan, espressione del gruppo di oligarchi di maggioranza relativa
- ulteriore frammentazione a loro beneficio e dei "curatori" occidentali.

Questo, a mio modesto parere, è il modo di inquadrare quanto sta accadendo nel mondo più vicino alla realtà. A parte la reazione isterica dell'occidente, che ha giocato al gioco delle tre scimmie negli ultimi vent'anni salvo poi farle piangere tutte e tre per questa guerra, il resto del mondo, quello di cui continuiamo a ignorare bellamente l'esistenza nei nostri telegiornali tranne che in caso di calamità naturale o scoppio di guerre, ha reagito diversamente. Anche questo è un dato di fatto, e va registrato, anzitutto, e inquadrato.

Scappo che oggi le scuole son chiuse e la mattina devo far finta di far fare i compiti alla bambina.

Ciao
Paolo
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Mario Galati
Thursday, 03 March 2022 20:17
A Gaza non c'erano scudi umani perché non c'era distinzione tra militanti palestinesi, di Hamas, e la popolazione civile. I civili erano i fratelli, le sorelle, i figli, i genitori dei militanti, sangue del loro sangue. Non era una guerra tra eserciti regolari, non uno scontro di terra tra militari, ma un bombardamento su uno stretto e sovrappopolato lembo di terra, vera prigione a cielo aperto. Diversa è la situazione in Ucraina e in particolare a Mariupol, dove tra l'altro, la popolazione russofona è osteggiata dai nazistoidi russofobi. Non si tratta di comunità unite e solidali, come nel caso di Gaza.
La comparazione di situazioni concretamente diverse attraverso elementi formali astratti porta all'errore. Equiparare Gaza o la Jugoslavia all'Ucraina sulla questione scudi umani è sbagliato. Non può bastare il ragionamento formale: siccome a Gaza quella sugli scudi umani era falsa propaganda di guerra, allora anche quella in Ucraina è falsa propaganda di guerra. Bisogna considerare gli elementi concreti e fare l'analisi concreta della situazione concreta. Se no, al buio, si rischia di considerare nere tutte le vacche di colore diverso.
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Bob Marley
Thursday, 03 March 2022 23:03
Da quasi un secolo, o comunque certamente dalla WW2, la guerra viene fatta anche sui civili. Esattamente quello che sta succedendo ora nelle maggiori città ucraine (dove, notoriamente, vivono i civili). E, come sempre, la propaganda della forza militare offendente etichetta questi civili come "scudi umani". Come venivano etichettati i civili di Gaza. Non ci vedo differenze.
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Paolo Selmi
Thursday, 03 March 2022 18:40
03/03 Aggiornamento

Nella sacca di Mariupol ci sono 400.000 persone, dice il capo della DNR Basurin.
В Мариуполе заблокированы около 400 тыс жителей — Басурин
https://t.me/s/doninside
Il problema è che sono usati come scudi umani.

Sempre a Mariupol L'università statale Priazovskij è stata completamente minata, insieme alle strade che a essa conducono
Приазовский государственный университет в городе Мариуполе заминирован. Подступы к нему заминированы управляемыми взрывными устройствами

Sempre a Mariupol 60 cittadini che cercavano di scappare sono stati arrestati e portati con la forza nella scuola nr. 34, anch'essa minata.
В этом же городе Мариуполе задержаны 60 граждан, следовавших к гуманитарному коридору, и насильственно перевезены в 34 местную школу, которая также заминирована. Теперь эти террористы используют мирных жителей как живой щит, шантажируя наступающие формирования ДНР готовностью взорвать школу с заложниками, сообщили в Минобороны РФ.
https://t.me/zvezdanews/70970

Girano video di civili che cercavano di fuggire massacrati dagli squadristi a colpi di armi da fuoco nelle loro macchine. Ci sono e non è il caso di mostrarli. Video falsi si (https://t.me/boris_rozhin/26878), così se per caso li vedete in televisione commentati nei tg rai o la7 sapete da dove vengono.

Stessa cosa a Kiev, Charkov e Sumy
В Киеве, Мариуполе, Харькове, Сумах назрела гуманитарная катастрофа, националистические формирования препятствуют эвакуации населения — Минобороны РФ
Oltre alla tattica degli scudi umani, si cerca la catastrofe umanitaria. Aleppo docet. Ma è

Prosegue l'avanzata lungo le altre direttrici, in particolare verso Severodoneck.

A Novoajdar si sono incontrate le truppe russe diretti verso sud con i miliziani della LNR che proseguono nella avanzata verso nord
https://t.me/vladlentatarsky/11614
Si è così infine stabilita un’unica linea di fronte che va, “a ferro di cavallo”, da Ovest di Kiev alle porte di Nikolaev, includendo diverse sacche e offrendo la possibilità di chiuderne altre. Questo sta muovendo gli squadristi ucraini alle peggiori ritorsioni: ieri pomeriggio hanno ucciso Vladimir Struk, sindaco di Kremennaja, un paesino del Donbass, colpevole di simpatizzare per le milizie del Donbass. Sono venuti a prenderlo di notte, lo hanno portato via e lo hanno ammazzato. A qualcuno viene in mente qualche precedente?
https://www.sundayworld.com/news/world-news/pro-russian-mayor-kidnapped-from-his-eastern-ukraine-home-and-shot-dead-41406508.html

Non parliamo poi dei danni agli obbiettivi civili.
In quattordici giorni sono stati scaricati nel Donbass novemila (contati 8894) ordigni, quasi tutti di artiglieria pesante, ivi inclusi Tochka-U e Grad, che hanno causato “solo” 25 morti e 95 feriti fra i civili perché sono quasi tutti evacuati. In compenso, sono andate distrutte 473 case, 185 infrastrutture civili, fra cui 9 fra ambulatori e ospedali, 16 scuole, 11 strutture di assistenza sociale e 11 fra gasdotti, trasformatori e acquedotti.
https://dan-news.info/defence/ukrainskie-boeviki-za-dve-nedeli-ubili-25-mirnyh-zhitelej-dnr-ranili-pochti-100/
Nessun obbiettivo militare, nessuna logica dal punto di vista dell’azione militare, che non sia collegata a devastare per ritorsione posti neanche che si lasciano, ma che non si sono mai conquistati in tutti questi otto anni di conflitto. Anche oggi, altre centinaia di proiettili sono caduti per pura ritorsione:
https://dan-news.info/obschestvo/hronika-agressii-protiv-dnr-segodnja-svyshe-sotni-vypuschennyh-boepripasov-odna/

A vedere colpita l’antenna della televisione ci sono i media, ma a vedere la centrale termoelettrica colpita nuovamente dai missili non c’è nessuno.
https://dan-news.info/pravoporyadok/boeviki-kieva-vnov-obstreljali-tes-v-zugrese-povrezhdeno-zdanie-kotelnoj/

Altri 73 soldati sono riusciti a voltare le spalle agli squadristi ucraini senza farsi sparare.
https://dan-news.info/defence/svyshe-70-ukrainskih-voennyh-sdalis-silam-nm-dnr-v-hode-osvoboditelnyh-boev-v/

Aggiornamenti a seguire
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Paolo Selmi
Thursday, 03 March 2022 18:39
03/03 Aggiornamento

Nella sacca di Mariupol ci sono 400.000 persone, dice il capo della DNR Basurin.
В Мариуполе заблокированы около 400 тыс жителей — Басурин
https://t.me/s/doninside
Il problema è che sono usati come scudi umani.

Sempre a Mariupol L'università statale Priazovskij è stata completamente minata, insieme alle strade che a essa conducono
Приазовский государственный университет в городе Мариуполе заминирован. Подступы к нему заминированы управляемыми взрывными устройствами

Sempre a Mariupol 60 cittadini che cercavano di scappare sono stati arrestati e portati con la forza nella scuola nr. 34, anch'essa minata.
В этом же городе Мариуполе задержаны 60 граждан, следовавших к гуманитарному коридору, и насильственно перевезены в 34 местную школу, которая также заминирована. Теперь эти террористы используют мирных жителей как живой щит, шантажируя наступающие формирования ДНР готовностью взорвать школу с заложниками, сообщили в Минобороны РФ.
https://t.me/zvezdanews/70970

Girano video di civili che cercavano di fuggire massacrati dagli squadristi a colpi di armi da fuoco nelle loro macchine. Ci sono e non è il caso di mostrarli. Video falsi si (https://t.me/boris_rozhin/26878), così se per caso li vedete in televisione commentati nei tg rai o la7 sapete da dove vengono.

Stessa cosa a Kiev, Charkov e Sumy
В Киеве, Мариуполе, Харькове, Сумах назрела гуманитарная катастрофа, националистические формирования препятствуют эвакуации населения — Минобороны РФ
Oltre alla tattica degli scudi umani, si cerca la catastrofe umanitaria. Aleppo docet. Ma è

Prosegue l'avanzata lungo le altre direttrici, in particolare verso Severodoneck.

A Novoajdar si sono incontrate le truppe russe diretti verso sud con i miliziani della LNR che proseguono nella avanzata verso nord
https://t.me/vladlentatarsky/11614
Si è così infine stabilita un’unica linea di fronte che va, “a ferro di cavallo”, da Ovest di Kiev alle porte di Nikolaev, includendo diverse sacche e offrendo la possibilità di chiuderne altre. Questo sta muovendo gli squadristi ucraini alle peggiori ritorsioni: ieri pomeriggio hanno ucciso Vladimir Struk, sindaco di Kremennaja, un paesino del Donbass, colpevole di simpatizzare per le milizie del Donbass. Sono venuti a prenderlo di notte, lo hanno portato via e lo hanno ammazzato. A qualcuno viene in mente qualche precedente?
https://www.sundayworld.com/news/world-news/pro-russian-mayor-kidnapped-from-his-eastern-ukraine-home-and-shot-dead-41406508.html

Non parliamo poi dei danni agli obbiettivi civili.
In quattordici giorni sono stati scaricati nel Donbass novemila (contati 8894) ordigni, quasi tutti di artiglieria pesante, ivi inclusi Tochka-U e Grad, che hanno causato “solo” 25 morti e 95 feriti fra i civili perché sono quasi tutti evacuati. In compenso, sono andate distrutte 473 case, 185 infrastrutture civili, fra cui 9 fra ambulatori e ospedali, 16 scuole, 11 strutture di assistenza sociale e 11 fra gasdotti, trasformatori e acquedotti.
https://dan-news.info/defence/ukrainskie-boeviki-za-dve-nedeli-ubili-25-mirnyh-zhitelej-dnr-ranili-pochti-100/
Nessun obbiettivo militare, nessuna logica dal punto di vista dell’azione militare, che non sia collegata a devastare per ritorsione posti neanche che si lasciano, ma che non si sono mai conquistati in tutti questi otto anni di conflitto. Anche oggi, altre centinaia di proiettili sono caduti per pura ritorsione:
https://dan-news.info/obschestvo/hronika-agressii-protiv-dnr-segodnja-svyshe-sotni-vypuschennyh-boepripasov-odna/

A vedere colpita l’antenna della televisione ci sono i media, ma a vedere la centrale termoelettrica colpita nuovamente dai missili non c’è nessuno.
https://dan-news.info/pravoporyadok/boeviki-kieva-vnov-obstreljali-tes-v-zugrese-povrezhdeno-zdanie-kotelnoj/

Altri 73 soldati sono riusciti a voltare le spalle agli squadristi ucraini senza farsi sparare.
https://dan-news.info/defence/svyshe-70-ukrainskih-voennyh-sdalis-silam-nm-dnr-v-hode-osvoboditelnyh-boev-v/

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marku
Thursday, 03 March 2022 17:22
mi permetto un inciso
che
poco c'entra con il contesto
attuale

ma dice molto sul pregresso
e da dove arrivi
la disintegrazione della
"sinistra" italiota
per l'incessante lavorio
di una terrificante
manada
di infiltrati
e truffatori

è di ieri
la notiziuola
che il baffino radioattivo
installato al governo
con abile mossa
dall'iper atlantista
KoSSiga
sarebbe stato beccato con
le mani nel sacco
per la vendita di
fregate e sottomarini
allo stato
fascista e stragista
colombiano
che rappresenta per il sud America
quello che è l'ukraina oggi
ladri e stragisti
spacciatori di droga e oligarchi
fatti stato
per affamare le proprie genti
e fare il lavoro sporco
per il demone
stellestrisciato

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/03/02/armi-in-colombia-dalema-assicurava-litalia-e-pronta/6512472/

ascoltate l'audio
di colui
che ha bombardato per procura
la Juogoslavia socialista

di colui che poco tempo fà fu ripreso ad un convegno
di personcine
a sinistra di se stesse
mentre si cantava
l'internazionale

https://www.youtube.com/watch?v=yVVF7aNinJE

AGGHIACCIANTE

CHE VIVA ROBESPIERRE
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