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sinistra

Green pass. Compagni, bisogna scegliere: collaborare o disobbedire

di Marco Craviolatti*

green pass obbligatorioL’obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto.
Lorenzo Milani

Disagio, malessere, nella testa e nello stomaco: incontro pubblico tra gi storici Alessandro Barbero e Angelo D’Orsi, ottimo candidato alle elezioni di Torino che ha unificato almeno parte dei comunisti locali. Alle porte del cinema, giovani militanti controllano zelanti i lasciapassare “verdi”, in coda decine di persone, volti noti, la mia “famiglia” ideologica e perfino antropologica, attendono pazienti con il QR pronto, senza un commento, una critica, nemmeno rassegnati, semmai pacificati. Il lasciapassare è la nuova normalità.

Stessa sensazione due giorni dopo a teatro, spettacolo dello stesso D’Orsi e della band Primule rosse sulla vita di Gramsci, lo stomaco si contorce e per un attimo immagino Gramsci lì in coda addomesticato con il lasciapassare in mano. E poi di nuovo al Festival delle migrazioni, dove “nessuno è clandestino”, dove si è solidali con i “sans papier”, ma qui sans papier sei clandestino e non entri. E poi la grigliata alla storica e accogliente Casa del popolo di Chieri, un messaggio: ”mi spiace ma non puoi partecipare. Mi spiace ma queste regole non sono solo individuali e come collettivo non possiamo assumerci le conseguenze di violarle”.

Basta compagni, basta veramente, non possiamo accettare passivamente (e spesso anche approvare) uno strumento di discriminazione ed esclusione privo di qualsiasi fondata ragione sanitaria, un esperimento di controllo sociale applicato con questa pervasività e gravità solo in Italia tra l’intero mondo, che potrebbe segnare un prima e un dopo sui libri di storia. Prima i diritti civili e sociali almeno sulla carta erano garantiti a tutti, potevano essere rivendicati da tutti e per tutti, dopo non più. Possono i “socialisti” accettarlo? Disturbano i paragoni impropri con le leggi razziali e l’apartheid, ma è forse più tollerabile che invece di razza e pelle si tratti oggi del proprio corpo, del libero arbitrio su quanto abbiamo di più prezioso? Non è di chiarezza lampante che se la piena cittadinanza è subordinata a condizionalità arbitrarie queste potranno essere indefinitamente modificate ed estese? Domani la terza dose, poi i 14 vaccini tradizionali, poi la tassa sul macinato, poi le emissioni di CO2, poi l’oro alla patria, poi la partecipazione al sabato fascista, poi, poi, poi.

Per favore, non nascondiamoci dietro al dito che basta fare il tampone, e non perdiamoci nelle estenuanti discussioni sul virus a cui ognuno di noi si è già sottoposto a sfinimento, con sensibilità diverse legate ad esperienze, condizioni di salute, paure (sempre da rispettare anche quando irrazionali). Al succo, le condizioni date sono chiare: terapie geniche innovative e complesse, certo promettenti per gli sviluppi della medicina, sono state assimilate nel linguaggio pubblico ai vaccini tradizionali e sull’onda di un’emergenza accentuata senza sosta dai media ne è stata disposta la somministrazione di massa, di fatto una sperimentazione dagli esiti tuttora incerti e non definitivi. Ci auguriamo tutti che i profeti di sventura abbiano torto e che i cantori delle magnifiche sorti e progressive abbiano ragione, anche quando legati alle case farmaceutiche, ma il rapporto rischi-benefici è ancora tutto da valutare, specialmente a lungo termine e in particolare per le fasce di età under 60; anzi, nei bambini e nei giovani sani, sostanzialmente indenni al virus, si moltiplicano già oggi gli indizi che ne sconsigliano l’utilizzo. Infine, tali terapie non bloccano la diffusione del virus (e la selezione di nuove varianti), pertanto non hanno effetto protettivo collettivo. Eppure, a fronte di tale quadro ampiamente incerto, la (già residuale) sinistra ha quasi unanimemente accettato la narrativa dominante e la scelta governativa di emarginare un’ampia fascia di popolazione divergente.

“Ah quindi la pensi come Salvini?”, “Ah complimenti, vai a manifestare con CasaPound”, mi sento ripetere da mesi, da amici che hanno soltanto letto Repubblica, guardato 20 secondi di video con gli immancabili “fascisti” per confermare i propri pregiudizi e ridurre la dissonanza cognitiva, non si sono presi la briga di metterci piede in quelle piazze, spurie, spontaneiste, contraddittorie, dove certo ci sono tentativi di infiltrazione di minoranze organizzate inquietanti, ma dove la stragrande maggioranza è composta da gente “normale”, inquieta, preoccupata, indignata. Che si annusa, si riconosce, si dà forza, si scambia i numeri di telefono e prova a rimanere in contatto al di là delle proprie differenze, a formare nuclei di quella “comunità nella società” di cui ha parlato Giorgio Agamben.

Il problema, compagni, non è che ci sia anche la destra, il problema è che non ci siamo noi! Il che poi non è del tutto vero: molti ci siamo, ma a titolo personale.

Abdico al pudore e lo confesso: oggi mi sento meglio, emotivamente meglio, in quelle piazze contraddittorie, tra persone di cui non conosco i volti, che nei ritrovi della “mia” gente, i ritrovi abituali della sinistra delle buone e tradizionali cause, tra persone conosciute e apprezzate per mille altre ragioni, che ora però sento distanti. Ho provato disagio nell’attimo in cui la massa gioiosa e giovane del Pride, a cui ho spesso partecipato, è sfilata accanto al piccolo e angosciato presidio no green pass: entrambi in fondo rivendicavano diritti e libera scelta per il proprio corpo, ma basta fare l’amore con chi ti pare se poi non puoi neppure andarci al cinema?

E confesso, ancora, che mi sono sorpreso a leggere La Verità e autori cattolici o anche di destra con molto più interesse del Manifesto e dei soliti siti e numi “progressisti”, tranne lodevoli eccezioni come Wu Ming.

E’ un problema solo mio - forse la crisi di mezza età - o interroga una comunità politica?

Come è stata possibile la “cattura” di gran parte della sinistra “radicale” da parte del capitale globale e delle sue armate mediatiche? La narrativa manichea utilizzata è tanto sfacciata quanto falsa: da una parte i responsabili, dall’altra gli egoisti, per il bene della società ti vaccini e fai vaccinare a tappeto perfino i bambini, se al contrario invochi la libertà di scelta sei un menefreghista, sei Corrado Guzzanti che piscia sul divano nei leggendari sketch sulla “casa delle libertà”. Il dubbio è stato bandito, screditato con etichette di stigma, tacciato di insensibilità (“e allora i morti?”), mai dibattuto, nemmeno nei nostri circoli e sezioni.

Non avevamo sufficienti anticorpi di pensiero critico? Dopo le sconfitte nella guerra di classe dall’alto al basso, dopo aver rinunciato al conflitto contro i capitalisti, ci siamo forse accomodati nel rassicurante petaloso politically correct e smesso di studiare, dibattere, pensare dialetticamente tesi e antitesi?

Crediamo ancora allo “Stato etico” che opera per il bene del popolo, che impone limitazioni delle libertà perché strettamente necessarie al bene collettivo? Anche se governato direttamente dal capitalismo globale? Che per proteggerci trasferisce su simulacri digitali - e quindi inibisce - le relazioni umane indispensabili a conoscersi, evolversi, organizzarsi, lottare, fatte di pelle, sguardi, odore, calore. Che determina un ulteriore colossale spostamento di ricchezza da lavoratori e piccole e medie imprese ai grandi capitali internazionali.

Eppure gli indizi di malafede, dolo, vero e proprio crimine, sono stati presto e vieppiù evidenti, tra tutti il clamoroso boicottaggio dall’alto delle cure domiciliari precoci: anche i muri ormai sanno che intervenendo nelle prime fasi della malattia e bloccando l’infiammazione con medicinali ordinari ed economici si abbattono drasticamente le ospedalizzazioni e le morti, eppure ancora oggi il protocollo ministeriale dispone “tachipirina e vigile attesa”, l’unico antipiretico da banco senza attività antinfiammatoria!

A giorni assisteremo a un ulteriore spaventoso salto di qualità, già sperimentato da personale sanitario e scolastico, il lasciapassare come condizione di sopravvivenza economica di tutto il mondo del lavoro.

Più ci avviciniamo al 15 ottobre, più il mio malessere aumenta, e aumenta, e aumenta. Non è una preoccupazione pratica, a differenza di molti posso resistere senza stipendio per un periodo ragionevolmente lungo. E’ che, ancor più che per la politica, non mi sento più a casa. La CGIL è sempre stata la mia casa, sono iscritto dal primo giorno di lavoro, nonostante il fegato spesso amaro e tutte le critiche feroci che dall’interno non ho mai risparmiato. E’ l’ultima grande organizzazione di massa rimasta in Italia e fra pochi giorni milioni di lavoratori dovranno cedere al ricatto di una terapia “facoltativa” o rimanere senza stipendio. E? E? Nessuno sciopero generale? Nessuna manifestazione oceanica al Circo Massimo? Nessuna forma di resistenza? Almeno di mutualismo? “Sarebbe meglio l’obbligo” (opinabile), “Ci vorrebbero i tamponi gratis” (irrilevante)… fine così, amen, discutiamo pure pacatamente con il governo di altro più importante, entriamo pure in una nuova pericolosa fase della storia contemporanea senza muovere dito. Qualcuno ha già reagito con sconcerto e rabbia, dando disdetta e cercando qualche sindacatino più combattivo, si salva la coscienza e risparmia un po’ di bile, non è poco in effetti.

Ma qui veniamo alle buone notizie: il dubbio, il dissenso, la critica sono molto più diffusi di quanto si è sinora manifestato. In quelle piazze ho incontrato anche molta della “nostra” gente. Sulle chat del sindacato molti iscritti sono allarmati e arrabbiati, spesso gli attivisti più vivaci e curiosi, a fronte dei soliti conformisti sempre allineati. Militanti dei partitini di sinistra cominciano a esprimere insoddisfazione e dissenso per la linea di fatto “governista” delle loro segreterie. Molti oppositori peraltro sono vaccinati.

C’è un potenziale elevato di resistenza, ancora sotto traccia, timido, spesso timoroso di essere bollato come egoista, o magari fascista.

Perché da potenza si trasformi in atto serve una cosa sola: esplicitare la possibilità, anzi la necessità di opporsi. Nominare e promuovere la lotta sociale, politica e sindacale contro il lasciapassare. Diffondere le parole d’ordine di quella lotta: boicottaggio, disobbedienza, obiezione di coscienza.

E’ semplice, basta rifiutare di richiedere e di mostrare il lasciapassare.

Nella vita sociale è sufficiente evitare i luoghi e le attività in cui è richiesto e moltiplicare le occasioni di convivialità, cultura, sport che ne sono libere. Non più di nascosto, dall’ingresso sul retro, o con il pass di un amico, ma alla luce del sole. Il rischio a cui ci si espone è limitato, sanzioni pecuniarie, peraltro impugnabili, niente di paragonabile alle gravi conseguenze penali di molte lotte del passato. Ma certo i gestori di attività e i promotori di iniziative pubbliche devono prendersi la responsabilità di decidere, mentre applicare diligenti la norma è più facile e apparentemente esime dal scegliere.

Nei luoghi di lavoro si gioca la partita fondamentale e gli esiti si determineranno in pochi giorni a partire dal 15 ottobre. Se milioni di persone si presenteranno al lavoro senza lasciapassare e saranno rispedite a casa molte attività private e servizi pubblici saranno gravemente compromessi, i disagi enormi, Confindustria allarmata, il governo sollecitato a mettere pezze. In quei giorni potrebbe astenersi anche il personale scolastico, che al momento ha continuato in gran parte a lavorare per senso di responsabilità verso gli allievi. Si tratterebbe di una sorta di sciopero generale a oltranza, con la possibilità supplementare per ogni singolo lavoratore di presentarsi di tanto in tanto con il lasciapassare, a macchia di leopardo, lavorare due giorni e stare nuovamente a casa, aumentando il caos per l’impossibilità di programmare le attività produttive. Sarà preziosa anche l’astensione totale o parziale da parte dei lavoratori in possesso di lasciapassare a lunga scadenza (vaccinati e guariti) che tuttavia sceglieranno di aderire alla protesta, presentandosi ai cancelli senza pass, consapevoli del pericolo di subordinare il diritto al lavoro a requisiti aleatori, che domani potrebbero minacciare anche loro.

Mancano pochi giorni. La comunità socialista, comunista, libertaria, largamente intesa, non può fare finta di niente. Le possibilità di fermare in tempo questa deriva anti-democratica sono elevate, ma non basteranno le chat Telegram di singoli volenterosi, devono esporsi le organizzazioni sociali, politiche, sindacali, o almeno loro forti componenti interne. Non scegliere significa, di fatto, concretamente, collaborare, fare proprie le scelte del governo, accettare la china presa anche per il futuro. E’ tempo di scegliere da che parte stare e agire di conseguenza, collettivamente.


* Attivista sindacale

Comments

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pino
Monday, 29 November 2021 15:56
Ha ragione Anna, Ha ragione Anna.
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Paola Foraboschi
Thursday, 02 December 2021 11:05
E' pazzesco come la sinistra organizzata sia straordinariamente assente, anche io vado ai cortei a Milano e ci trovo persone normalissime, magari meno firmati o con la maglietta tracciata ma da 100 euro dei sinostrorsi che pensano di essere progressisti ed aperti, quelli non li considero più di sinistra, me n+è più nè meno imbelli, ipocriti e paurosi di tutti gli altri
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Sandra
Sunday, 28 November 2021 22:03
Leggo questo articolo purtroppo solo ora, grazie alla segnalazione di un'amica
Che dire? Sottoscrivibile fino all'ultima virgola: ho molto apprezzato l'immagine di Gramsci in coda col suo lasciapassare... la utilizzerò.
Ma a distanza di due mesi nessuno sciopero selvaggio o blocco delle attività, anche perchè lo si sarebbe dovuto almeno organizzare o dargli copertura sindacale, mentre i no pass sono un movimento (?) acefalo e molto disorganizzato.
Tra le persone che conosco e che condividono la mia scelta c'è chi si è fatta sospendere o messa in aspettativa, pensando di poter reggere fino al 31 dicembre, ma già la data si sposta in avanti: marzo? giugno??? sempre????
Chi non ha risorse economiche ha ceduto -con molto disagio e sofferenza emotiva- al ricatto.
La maggioranza, come la sottoscritta, per lo più lavoratori/lavoratrici precarie, affolla le code fuori dalle farmacie, accollandosi per intero i costi, economici, fisici e di tempo perso, di un tampone antigenico di dubbia utilità ai fini sanitari.
Negli ultimi giorni alle code si sono sommate le famiglie con pargoli non vaccinabili che però devono andare in gita, al museo, alla gara sportiva... costi a intero carico delle famiglie.
Le farmacie si fregano le mani e organizzano il tutto spesso in modo opinabile per la sicurezza sanitaria: stamattina due tamponati alla volta, faccia a faccia, pigiati con le due infermiere in un cubicolo -chiuso- di 4 metri cubi. Alle mie rimostranze le infermiere mi hanno implorato di fare reclamo, che non possono continuare a lavorare così.
Il silenzio della sinistra è assordante, e quando non c'è silenzio tocca ascoltare cose inaccettabili da chiunque si dichiari comunista o libertario (vedasi parecchi dei commenti qua sopra): mi farebbe piacere leggere un'analisi di Craviolatti sulla situazione, a distanza di due mesi dal suo scritto.
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Marco Crav.
Saturday, 11 December 2021 00:31
Cara Sandra,
mi piacerebbe avere qualche analisi e qualche proposta da condividere, ma sono solo un (ex) attivista disorientato e sempre meno lucido. Guardando al futuro, spero, fortissimamente spero, di sbagliarmi. Frullo in modo grossolano letture non sistematiche sull’evoluzione, o sull’involuzione, del capitalismo, e temo che siamo davvero giunti a un punto di svolta, che svuota anche le democrazie liberali, sì sempre vituperate, ma anche perché non abbiamo mai fatto esperienza diretta di sistemi peggiori. Ci mancava la giustizia, ora rischiamo di perdere anche la libertà. L’emergenza è il grimaldello perfetto per un salto d’epoca, e quella sanitaria è un capolavoro che toccando corde profonde e irrazionali ha fatto cenere delle precedenti categorie di valori e ideali, i cattivi diventano i buoni, i buoni cattivi. Capitolando oggi, altre emergenze potranno seguire - già si sta sovrapponendo quella climatica - incontrando resistenze sempre più flebili.
Spero, ma non credo, che abbiano ragione i (ex) compagni che ci accusano di “occuparci di vaccini mentre c’è ben altro più importante”, senza accorgersi che le possibilità di agibilità democratica e mobilitazione si stanno stringendo anche su di loro.
Come diavolo fa la CGIL a proclamare uno sciopero generale senza una sola parola su milioni di persone ricattate e sospese dal posto di lavoro?! Lavoro pubblico per giunta (per ora), con ulteriore scadimento dei servizi offerti alla collettività e ulteriori pretesti a tagliare e privatizzare. Ho ancora sperato di trovare su comunicati, volantini, interviste almeno un richiamo, una parola, fosse pure ipocrita, fosse pure di circostanza, ma nemmeno quella, come se quei lavoratori non esistessero, anzi fosse colpa loro. Le maggioranze si difendono da sé e le minoranze evidentemente si difendono solo se conformi, meritevoli, politically correct (proviamo a definire l'ostilità al greenpass come orientamento sessuale? Magari funziona meglio). Nello stesso giorno dell'annuncio dello sciopero, un’amica insegnante mi mandava faccine festose perché a forza di ciucciare cucchiaini di amici positivi era riuscita a prendersi il Covid, vincendo 6 mesi di green pass e reddito. (E sì, lo farei anch’io).
Ora stanno alzando il livello del ricatto anche contro i miei figli e mi sento come il cinghiale che pur di proteggerli si schianta a testa bassa contro il SUV. Esamino mentalmente ogni possibilità di futuro, le possibili vie di fuga e quelle di attacco, legali e illegali, dicibili e indicibili. Contando almeno nell’imprevedibilità della storia, che per fortuna non è mai scritta e finita, nel bene ma nemmeno nel male.
Una sola cosa mi sento di consigliare: certo la lotta deve essere pubblica e diffusa, in forme e organizzazioni ancora tutte da costruire, ma la precondizione oggi più che mai è quella di essere persone solide, lucide, in pace interiore anche in mezzo alla tempesta. Quindi, innanzitutto, curiamoci individualmente: frequentiamo le persone che ci fanno stare bene, amiamo, alimentiamo la spiritualità in qualsiasi forma ci appartenga, mangiamo bene, ubriachiamoci di arte, musica e bellezza. E’ la Salute nel senso più pieno, non la mera assenza di malattia. E’ un ripiego individualistico? No, è condizione di forza anche collettiva. E in ogni caso girino pure alla larga moralisti, burocrati, commissari politici e censori vari, hanno già fatto abbastanza danni e perso ogni credibilità. Un abbraccio
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Oliviero
Monday, 04 October 2021 13:22
[hai ragione, Craviolatti;
su facebook ho postato il tuo articolo, ma non sono stato benevolo verso il mondo che descrivi; forse ho esagerato, tu dici cose sensate... non importa, ti mostro lo stesso quel commento, perché temo di pensarla proprio così e perché chissà cosa ne pensi tu...]

quanto sono indietro i pochi di sinistra rimasti; quanto sono spaesati, con i loro kit interpretativi datati, con retorica politica e schemi di lotta che più che caricaturizzare epoche di grandi battaglie, riassumono tempi di grandi presunzioni e misere sconfitte;
questo tizio ha almeno l'onestà intellettuale di denunciare la situazione desolante del suo ambiente e di chiamarsene fuori;

ma quanto sono moralisti, questi nostalgici d'un comunismo che mai fu;
se io sono circondato da vecchi coglioni, non è che continuo a frequentarli incalzandoli o aspettando che si sveglino; il tipo qui sembra invece che non riesca a buttare via il suo vecchio presepe incompleto e sbrecciato; e copia gli argomenti di coloro che hanno aperto gli occhi sul presente; quelli che i suoi "compagni" chiamano spregiativamente "di destra", senza aver capito niente; beh, meglio lui di loro, che sanno al massimo aprirli sul glorioso passato che alla fine non ha impedito questo presente (al contrario);

costui sta forse cominciando a ricredersi sulle asfittiche categorizzazioni proprie della sua gente? sta rendendosi finalmente conto che il nemico non è più quella tabellina che ha imparato a memoria, ma è metamorfico, ed è prima di tutto in noi, nella nostra volontà di non capire e nella nostra paura di non essere più riconosciuti dalla comunità di coglioni in cui ci identifichiamo? - ma più che una comunità, direi un'anonima famiglia allargata, organizzata, senza rendersene conto, con criteri aziendali; e quando andava bene, persino multinazionali; mancava il profitto economico, ma era ben sostituito dalla moneta psichica dell'autocompiacimento ideologico e dell'orgoglio di appartenenza;

dal toccante e interessante articolo tuttavia emerge una bella denuncia di quella sinistra assente, della sua rigidità mentale e della sua spocchia intellettuale;
la sinistra è assente perché è presuntuosa e terrorizzata di perdere la propria identità, o almeno il suo gergo identitario, che difende fino al ridicolo, fino a contraddire se stessa;
parlo della sinistra autentica, non di quella borghese vendutasi al capitale; quella è laida, ma almeno ha uno squallido obiettivo, non troppi cliché, molte paure e poco altro;

vorrei concludere dicendo: "finalmente la gente di sinistra ritrova se stessa!"; e invece mi domando: "la gente di sinistra, è mai stata meglio di così? è mai stata non settaria, non ottusa, non presuntuosa, non arrogante, non gregaria e noiosa e moralista?
persino oggi, che appare moralmente ributtante nel suo non prendere posizione contro una palese deriva totalitaria dopo essersi riempita la bocca per decenni, anacronisticamente, di retorica antifascista tanto per darsi un tono e gratificarsi del coro starnazzante cui apparteneva, persino oggi continua, nell'immoralità esplicita, a sentirsi morale, talmente ha perso il senso della realtà;
il suo materialismo alla fine è lo stesso del suo nemico: Mida; il secondo trasforma tutto in oro e tutto distrugge, il fesso di sinistra, antindividualista e antindividuo, tutto in grigio cemento - e tutto perde;

ecco cosa resta oggi della "sinistra" - di quella stupida autopolarizzazione chiamata sinistra - nel nostro spirito e nella nostra cultura; ecco quali tratti essa, al di là delle sue velleità puerili e delle sottili complicità col potere, ha trasfuso nel capitalismo di quei popoli che se la sono dovuta sorbire:
- il becero integralismo senza fede delle masse,
- lo sterile scientismo elitario della borghesia,
- il trombonismo automatizzato e organico a qualunque establishment dell'intellettuale,
- la desacralizzazione della sensazione, dello spiazzamento poetico, dell'immaginazione,
- l'incapacità di dare valore alla differenza ontologica dell'altro (altro ideologicamente, culturalmente, spiritualmente) e la svalutazione a priori del suo messaggio profondo
- il suo disinteresse per l'umano, qualora non riducibile a categoria strumentale, a idealtipo politico, a slogan megafonabile, a minoranza enfatizzabile, a rituale di piazza o di festival, ad astrazione retorica;
- e il politicamente corretto, ovviamente, cioè la discesa negli inferi tassonomico-burocratici dell'indifferenza; più semplicemente: l'incapacità di distinguere il Bene dal Male e il bello dal brutto; tratto che non origina certo dal suo moralismo, ma dalla sua costituzionale incapacità di cogliere le essenze; o, in un'altra prospettiva, il suo grossolano ed esclusivo uso della dialettica, ridotta a merce unica del pensiero;

non penso che la sinistra sia degenerata; penso che ontologicamente il comunismo sia stato un vettore di decadenza che ha portato allo sfacelo civile desiderato dal capitalismo; non a caso la massoneria è "di sinistra";
i benpensanti idealisti, tra di voi, sono soltano dei nostalgici arenati nella fase iniziale del percorso marxista, che già conteneva in nuce il rovesciamento dei suoi significati e dei suoi valori; non solo non ve ne siete accorti: non sapete di cosa sto parlando;
non importa; vi dico solo questo: erano significati e valori che non stavano in piedi, non cogliendo l'assurdo dell'esistenza, l'irriducibilità del singolo e l'insufficienza dei linguaggi; erano buoni giusto a far convivere un po' di gente senza scannarsi, in qualche posto marginale del mondo per qualche breve periodo; ma in quello la Chiesa vi ha ben surclassati; perché in mezzo a quella gente ha saputo diffondere un dio improbabile che la osservasse e facesse da canale ma anche da cuscinetto, non un codice maniacale e traballante da difendere dalle proprie stesse contraddizioni; la storia del pensiero marxista è una sequela di eresie assorbite dal credo, fino a che il credo non è scoppiato, inondando tutto dei suoi brandelli morti, che hanno nutrito cani, gatti e vermi del capitale
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Marco Crav.
Saturday, 11 December 2021 00:33
Oliviero, che dire, fino al penultimo capoverso non c’è molto da aggiungere al tuo commento, coglie vizi e degenerazioni della “sinistra” difficili da contestare, l’enfasi può essere eccessiva, è impietoso, generalizza comportamenti e atteggiamenti lontani da tanti singoli militanti che per tutta la loro esistenza sono rimasti solidi, critici e generosi, è uno schiaffo doloroso, ma non gratuito o inutile, fa bene prenderselo, ne ho personalmente consigliato la lettura a chi ancora stimo.
Sul finale invece non sono d’accordo, il socialismo non è ontologicamente destinato alla decadenza, è un prodigioso percorso storico che almeno dalla Comune di Parigi in avanti ha portato i pezzenti al centro della Storia, ha concettualizzato, perseguito e spesso realizzato, seppur con umana approssimazione, giustizia sociale e uguaglianza in forme e misure inimmaginabili per tutta la precedente storia dell’umanità, pur con tutte le sue contraddizioni ha concretamente alleviato la “durezza del vivere” a molte generazioni, con la sua minaccia ha combattuto e attenuato la ferocia del capitalismo. Che infatti ora torna a dilagare moltiplicando disuguaglianze e miseria, rendendo “inutili” le classi medie e qualche miliardo di persone di troppo. Identificare il marxismo con un dogma scolastico rappresenta lo stesso errore commesso (troppo spesso, vero) dai suoi sacerdoti ed ignora la sua valenza libertaria ed emancipativa, ad esempio la liberazione “dal” lavoro oltre che “del” lavoro. Banalmente e concretamente generazioni di sudditi hanno imparato a non levarsi il cappello di fronte al padrone, a fargli paura, qualche volta a vivere senza.
Non sono in grado di immaginare quali forme prenderà il socialismo in futuro, ma senza un pensiero e una prassi che provino a coniugare la libertà individuale e la giustizia sociale non vedo altra prospettiva che la barbarie.
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Oliviero
Monday, 04 October 2021 13:16
[hai ragione, Craviolatti;
su facebook ho postato il tuo articolo, ma non sono stato benevolo verso il mondo che descrivi; forse ho esagerato, tu dici cose sensate... non importa, ti mostro lo stesso quel commento, perché temo di pensarla proprio così e perché chissà cosa ne pensi tu...]

quanto sono indietro i pochi di sinistra rimasti; quanto sono spaesati, con i loro kit interpretativi datati, con retorica politica e schemi di lotta che più che caricaturizzare epoche di grandi battaglie, riassumono tempi di grandi presunzioni e misere sconfitte;
questo tizio ha almeno l'onestà intellettuale di denunciare la situazione desolante del suo ambiente e di chiamarsene fuori;

ma quanto sono moralisti, questi nostalgici d'un comunismo che mai fu;
se io sono circondato da vecchi coglioni, non è che continuo a frequentarli incalzandoli o aspettando che si sveglino; il tipo qui sembra invece che non riesca a buttare via il suo vecchio presepe incompleto e sbrecciato; e copia gli argomenti di coloro che hanno aperto gli occhi sul presente; quelli che i suoi "compagni" chiamano spregiativamente "di destra", senza aver capito niente; beh, meglio lui di loro, che sanno al massimo aprirli sul glorioso passato che alla fine non ha impedito questo presente (al contrario);

costui sta forse cominciando a ricredersi sulle asfittiche categorizzazioni proprie della sua gente? sta rendendosi finalmente conto che il nemico non è più quella tabellina che ha imparato a memoria, ma è metamorfico, ed è prima di tutto in noi, nella nostra volontà di non capire e nella nostra paura di non essere più riconosciuti dalla comunità di coglioni in cui ci identifichiamo? - ma più che una comunità, direi un'anonima famiglia allargata, organizzata, senza rendersene conto, con criteri aziendali; e quando andava bene, persino multinazionali; mancava il profitto economico, ma era ben sostituito dalla moneta psichica dell'autocompiacimento ideologico e dell'orgoglio di appartenenza;

dal toccante e interessante articolo tuttavia emerge una bella denuncia di quella sinistra assente, della sua rigidità mentale e della sua spocchia intellettuale;
la sinistra è assente perché è presuntuosa e terrorizzata di perdere la propria identità, o almeno il suo gergo identitario, che difende fino al ridicolo, fino a contraddire se stessa;
parlo della sinistra autentica, non di quella borghese vendutasi al capitale; quella è laida, ma almeno ha uno squallido obiettivo, non troppi cliché, molte paure e poco altro;

vorrei concludere dicendo: "finalmente la gente di sinistra ritrova se stessa!"; e invece mi domando: "la gente di sinistra, è mai stata meglio di così? è mai stata non settaria, non ottusa, non presuntuosa, non arrogante, non gregaria e noiosa e moralista?
persino oggi, che appare moralmente ributtante nel suo non prendere posizione contro una palese deriva totalitaria dopo essersi riempita la bocca per decenni, anacronisticamente, di retorica antifascista tanto per darsi un tono e gratificarsi del coro starnazzante cui apparteneva, persino oggi continua, nell'immoralità esplicita, a sentirsi morale, talmente ha perso il senso della realtà;
il suo materialismo alla fine è lo stesso del suo nemico: Mida; il secondo trasforma tutto in oro e tutto distrugge, il fesso di sinistra, antindividualista e antindividuo, tutto in grigio cemento - e tutto perde;

ecco cosa resta oggi della "sinistra" - di quella stupida autopolarizzazione chiamata sinistra - nel nostro spirito e nella nostra cultura; ecco quali tratti essa, al di là delle sue velleità puerili e delle sottili complicità col potere, ha trasfuso nel capitalismo di quei popoli che se la sono dovuta sorbire:
- il becero integralismo senza fede delle masse,
- lo sterile scientismo elitario della borghesia,
- il trombonismo automatizzato e organico a qualunque establishment dell'intellettuale,
- la desacralizzazione della sensazione, dello spiazzamento poetico, dell'immaginazione,
- l'incapacità di dare valore alla differenza ontologica dell'altro (altro ideologicamente, culturalmente, spiritualmente) e la svalutazione a priori del suo messaggio profondo
- il suo disinteresse per l'umano, qualora non riducibile a categoria strumentale, a idealtipo politico, a slogan megafonabile, a minoranza enfatizzabile, a rituale di piazza o di festival, ad astrazione retorica;
- e il politicamente corretto, ovviamente, cioè la discesa negli inferi tassonomico-burocratici dell'indifferenza; più semplicemente: l'incapacità di distinguere il Bene dal Male e il bello dal brutto; tratto che non origina certo dal suo moralismo, ma dalla sua costituzionale incapacità di cogliere le essenze; o, in un'altra prospettiva, il suo grossolano ed esclusivo uso della dialettica, ridotta a merce unica del pensiero;

non penso che la sinistra sia degenerata; penso che ontologicamente il comunismo sia stato un vettore di decadenza che ha portato allo sfacelo civile desiderato dal capitalismo; non a caso la massoneria è "di sinistra";
i benpensanti idealisti, tra di voi, sono soltano dei nostalgici arenati nella fase iniziale del percorso marxista, che già conteneva in nuce il rovesciamento dei suoi significati e dei suoi valori; non solo non ve ne siete accorti: non sapete di cosa sto parlando;
non importa; vi dico solo questo: erano significati e valori che non stavano in piedi, non cogliendo l'assurdo dell'esistenza, l'irriducibilità del singolo e l'insufficienza dei linguaggi; erano buoni giusto a far convivere un po' di gente senza scannarsi, in qualche posto marginale del mondo per qualche breve periodo; ma in quello la Chiesa vi ha ben surclassati; perché in mezzo a quella gente ha saputo diffondere un dio improbabile che la osservasse e facesse da canale ma anche da cuscinetto, non un codice maniacale e traballante da difendere dalle proprie stesse contraddizioni; la storia del pensiero marxista è una sequela di eresie assorbite dal credo, fino a che il credo non è scoppiato, inondando tutto con i suoi brandelli morti, che hanno ben nutrito cani, gatti e vermi del capitale
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Paolo
Sunday, 03 October 2021 22:12
Sembra che la politica sanitaria sul covid sia diventata una questione di fede, perciò non ci troveremo mai d'accordo. A rigore la pandemia è inesistente. Vediamo i dati: i morti nel 2020 in più rispetto al 2019 secondo l'istat sono stati 100.526 ripetto alla media degli ultimi 5 anni, cui vanno sottratti 25.635 che lo stesso istituto non ha potuto ricondurre al covid, ai 25.635 vanno aggiunti i 7600 morti di gennaio, quando i morti per covid statisticamente non esistevano, ne rimangono 67.291, questi sono i morti con covid (non per covid come li si conteggia con evidente forzatura statistica), anche in anni non troppo distanti ci furono scostamenti in alto dei morti rispetto agli anni precedenti,per esempio nel 2015 ci sono stati 49.207 morti in più rispetto al 2014, quindi non siamo statisticamente troppo lontani. Se analizzassimo tra i morti quelli con patologia gravi plurime vedremmo che la probabilità di infettarsi e morire per persone sane e in età inferiore ai 75/80 anni è molto bassa. Ora in base a questi numeri si cerca di introdurre una vaccinazione obbligatoria e addirittura si è introdotta una tassa per poter lavorare per chi non vuole piegarsi. Qui non c'entra niente la responsabilità sociale e la cura della collettività. Si tratta di evidenti forzature antidemocratiche e autoritarie contro cui una sinistra degna di questo nome avrebbe dovuto scagliarsi e che invece quando non le promuove le accetta supinamente.
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Cruz
Sunday, 03 October 2021 14:06
Grazie per la sincerità, molto apprezzata, ma l'angoscia non passa, abbiamo bisogno delle piazze piene e sciopero generale!
Gettare un occhio alle posizioni anarchiche, anche
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Anna
Saturday, 02 October 2021 19:33
A mio avviso l’articolo espone disordinatamente i suoi argomenti. Perché in realtà i due punti saldi di partenza, da cui dovrebbero conseguire qualsivoglia tesi politica, sono 2. In ordine: stabilire se il Covid-19 sia o non sia un virus potenzialmente mortale e contagioso; e, in caso di risposta affermativa, stabilire se il vaccino sia o non sia il migliore strumento, fino ad ora scoperto, per la tutela della salute sia come diritto dell'individuo sia come interesse della società. Sono questi i due punti su cui andrebbe chiarita in partenza la propria posizione, perché evidentemente se il Covid-19 fosse (eventualmente) pericoloso solo per se stessi, quindi non contagioso, non si porrebbe nemmeno il problema politico del Green Pass. Ora, come noto, la risposta della Scienza (tradotto: la risposta delle comunità scientifiche cinese, statunitense, russa, europea, indiana e di tutti gli altri paesi del Mondo, nessuno escluso) è stata affermativa ad entrambe le questioni. E da inesperta mi fido di questa risposta perché i risultati della scienza sono per definizione verificabili e vengono discussi pubblicamente da una comunità immensa di addetti ai lavori: credo sarebbe irrazionale, direi paranoico, sostenere che centinaia di migliaia di medici, scienziati e ricercatori, di tutto il mondo, abbiano mentito all’unisono. Non solo sarebbe paranoico, ma credo sarebbe anche platealmente irrispettoso nei confronti delle migliaia di vittime che l’anno scorso sono morte in corsia, non essendoci più posto nelle terapie intensive.
Solo chiarita la propria posizione su virus e vaccino (necessaria, ripeto, per eliminare confusione e ambiguità) credo si possa poi passare alla questione politica, alla questione appunto del Green Pass. E lo faccio tornando alle basi, ricordando l’ovvio. Cioè che il principio di uguaglianza non impone affatto di trattare tutti nello stesso modo. Il principio di uguaglianza impone di trattare in modo uguale coloro che sono, tra loro, uguali e di trattare diversamente coloro che sono, tra loro, diversi: assegnare una casa popolare o una borsa di studio esclusivamente ai bisognosi non è una violazione del principio di uguaglianza, perché bisognosi e non bisognosi non sono, tra loro, uguali. I vaccinati non sono uguali ai non vaccinati perché, ci dice la Scienza, hanno molte meno probabilità di ammalarsi gravemente e sono potenzialmente molto meno contagiosi dei non vaccinati: i vaccinati sono cioè molto più responsabili socialmente e verso le risorse del Servizio sanitario.
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Paolo
Saturday, 02 October 2021 21:47
Anche l'influenza è potenzialmente contagiosa e mortale, e a volte ha portato alla morte più persone che non il covid, categoria di virus cui appartiene, ma nessuno ha mai pensato di obbligare tutti al vaccino o si è inventato un greenpass. Ma anche assumendo il tuo punto di vista, supposto vero, nessuno stato ha introdotto un lascia passare per poter guadagnarsi la pagnotta, nemmeno stati autoritari hanno introdotto il greenpass e emanato protocolli di comportamento medico per affrontare la malattia come "tachipirina e vigile attesa". Ma come si fa a non vedere i limiti medici e le forzature antidemocratiche di questo governo? Bisogna mettersi i prosciutti negli occhi o meglio degli occhiali di lettura pregiudizialmente ideologici.
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Anna
Sunday, 03 October 2021 15:45
Il tuo commento sul virus influenzale che sarebbe più contagioso e pericoloso del Covid-19 non penso meriti una risposta nel merito, ma piuttosto una seria riflessione più generale sui social media come strumento del proliferare esponenziale delle menzogne, delle cosiddette fake news, che inevitabilmente portano acqua al mulino delle culture di Destra (ma chiaramente, se pur importante, è un discorso non è il caso di approfondire qui).
Circa il rapporto Green Pass/diritto al lavoro, penso che qualsiasi partito, movimento, persona di Sinistra dovrebbe affermare con forza che, di fronte al Covid-19, la vaccinazione è il minimo dovere etico verso gli altri. Senza evocare il “cittadino totale” o lo “stato totale” (Bobbio), qualsiasi partito, movimento, persona di Sinistra dovrebbe sostenere la visione di una persona che non è una monade isolata ma inserita in una rete di relazioni sociali, e la visione di una libertà che non è mai assoluta, ma che comincia, e incontrano un inevitabile bilanciamento, con la libertà degli altri. Chiaramente tutto ciò nulla toglie alla necessità di lottare contro il processo di smantellamento, regionalizzazione, privatizzazione della sanità, contro i tagli all’istruzione e la sua aziendalizzazione, contro, ampliando il discorso, un modello di capitalismo predatorio responsabile di devastazioni sociali e ambientali (incluso il legame con le epidemie), contro le diseguaglianze globali, in primis quelle sulle vaccinazioni. Limitare la propria libertà, adempiere a doveri nei confronti degli altri, non è un assoggettamento acritico ad una supposta dittatura sanitaria, ma una rivendicazione di un modo di vivere radicalmente opposto rispetto alla libertà assoluta ed egocentrica.
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Paolo
Sunday, 03 October 2021 22:15
Sembra che la politica sanitaria sul covid sia diventata una questione di fede, perciò non ci troveremo mai d'accordo. A rigore la pandemia è inesistente. Vediamo i dati: i morti nel 2020 in più rispetto al 2019 secondo l'istat sono stati 100.526 ripetto alla media degli ultimi 5 anni, cui vanno sottratti 25.635 che lo stesso istituto non ha potuto ricondurre al covid, ai 25.635 vanno aggiunti i 7600 morti di gennaio, quando i morti per covid statisticamente non esistevano, ne rimangono 67.291, questi sono i morti con covid (non per covid come li si conteggia con evidente forzatura statistica), anche in anni non troppo distanti ci furono scostamenti in alto dei morti rispetto agli anni precedenti,per esempio nel 2015 ci sono stati 49.207 morti in più rispetto al 2014, quindi non siamo statisticamente troppo lontani. Se analizzassimo tra i morti quelli con patologia gravi plurime vedremmo che la probabilità di infettarsi e morire per persone sane e in età inferiore ai 75/80 anni è molto bassa. Ora in base a questi numeri si cerca di introdurre una vaccinazione obbligatoria e addirittura si è introdotta una tassa per poter lavorare per chi non vuole piegarsi. Qui non c'entra niente la responsabilità sociale e la cura della collettività. Si tratta di evidenti forzature antidemocratiche e autoritarie contro cui una sinistra degna di questo nome avrebbe dovuto scagliarsi e che invece quando non le promuove le accetta supinamente.
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Mario M
Sunday, 03 October 2021 18:45
Anna, guarda che NON C'È STATA ALCUNA PANDEMIA. Guarda i numeri: 100 mila morti in più in un anno sono meno del 2 per mille dell'intera popolazione italiana.
Inoltre quei 100 mila in più costituiscono una strage di stato: l'ho spiegato a Della Volpe. Hanno deliberatamente fatto morire le persone
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Anna
Sunday, 03 October 2021 19:58
@Mario, penso che bisognerebbe chiedersi quanti morti in più ci sarebbero stati senza le misure di contenimento.
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Mario M
Sunday, 03 October 2021 21:57
Anna, sono le misure di contenimento che hanno fatto salire il numero dei morti. C'È STATA UNA STRAGE DI STATO
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 19:06
Mario M ma cosa mi hai spiegato? sono sciocchezze che hai scritto Ogni anno in italia muoiono 640mila persone ossia 10su mille vivi quest'anno ne sono morte 100mila in più ti pare poco; ma che cavolo dici? 2 su mille sono il 20% di morti in più ; la questione è che la gente come te non sa l'aritmetica non sa "misurrare" il mondo" siete persi completamente non avete idea di ciò che dirte finché non vi tocca il sedere; cioè secondo la tua pseudoidea se in Italia in un anno scompare una citta come Trento in più non è grave; alora ti rpopongo di suicidarti tanto uno su 60 milioni che vuoi che sia; roba da matti q ua abbiamo la cretinaggine al potere ma smettila; guarda che i morti totali di ques'anno manco nella seconda guerra mondiale ci sono stati più morti quest'anno che nei primi tre anni di guerra.m a taci mariom sei una pena
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Mario M
Sunday, 03 October 2021 21:56
Claudio, un conto è la morte in sé e pe sé che è sempre grave, un altro è la statistica. 100 mila su 60 milioni sono meno del 2 per mille:TI SEMBRA UNA PANDEMIA?

Ti ho anche detto che questi 100 mila morti in più sono stati causati dalla gestione sanitaria. C'È STATA UNA STRAGE DI STATO
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stefano
Sunday, 03 October 2021 19:43
Guardi che i tagli alla sanità sono stati equamente distribuiti tra centrodestra e centrosinistra; in particolare si vada a rivedere la politica di Beatrice Lorenzin, ex ministra della salute e attualmente deputata (o senatrice, non ricordo bene) del PD, dopo essere passata per Forza Italia. Visto che sa tante cose, ci spieghi un po' perché il ministro Speranza vietò di fare le autopsie ai cadaveri di quei poveri disgraziati morti di covid a marzo aprile 2020, dopo aver loro "bruciato" i polmoni con la ventilazione!
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Paolo
Saturday, 02 October 2021 21:44
Anche l'influenza è potenzialmente contagiosa e mortale, e a volte ha portato alla morte più persone che non il covid, categoria di virus cui appartiene, ma nessuno ha mai pensato di obbligare tutti al vaccino o si è inventato un greenpass. Ma anche assumendo il tuo punto di vista, supposto vero, nessuno stato ha introdotto un lascia passare per poter guadagnarsi la pagnotta, nemmeno stati autoritari hanno introdotto il greenpass e emanato protocolli di comportamento medico per affrontare la malattia come "tachipirina e vigile attesa". Ma come si fa a non vedere i limiti medici e le forzature antidemocratiche di questo governo? Bisogna mettersi i prosciutti negli occhi o meglio degli occhiali di lettura pregiudizialmente ideologici.
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stefano
Saturday, 02 October 2021 21:15
Se noi, oggi, avessimo la stessa disponibilità di posti letto, negli ospedali pubblici e privati, del 1981, il discorso della lettrice Anna sarebbe privo di fondamento. Ma, evidentemente, alla lettrice Anna non interessa una sanità a carattere universale ma soltanto l’irreggimentazione degli Italiani. Seguendo la sua logica chi fuma dovrebbe essere privato delle cure sanitarie, una conseguenza che fa venire in mente la Germania degli anni trenta del secolo XX.
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Mario M
Saturday, 02 October 2021 20:34
La comunità scientifica non esiste come tu la intendi; dal punto di vista giuridico ha la stessa valenza della comunità dei bocciofili, dei madonnari. Le voci scomode per il regime, provenienti da medici e ricercatori non allineati, sono state oggetto di killeraggio mediatico e molti di essi sono stati radiati dall'ordine. Pertanto si può affermare che NON C'È STATO DIBATTITO SCIENTIFICO

Le persone morte in corsia sono state vittime di una strage di stato, che ha impedito ai medici di visitare i malati e che ha imposto la tachipirina e la vigile attesa, e poi condannati a morte con l'intubazione.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 09:55
prima sciocchezza: in ospedale i medici usano TUTTO l'armamentario medico disponibile NON tachpirina e vigile attesa, quelle sono per quando si sta a casa prima di andare in ospedale; seconda sciocchezza l'influenza fa più morti del covid? l'influenza fa in Italia al massimo da 5mila a 8mila morti l'anno non oltre 100 mila come il covid di cosa parlate? ultima nota una piazza non si caratterizza per le canzoni che canta ma per le parole d'ordine e andare contro il vaccino o il green pass è di destra perché sono misure di sicurezza sociale e comune, poco costose (anche se c e le fanno pagare come stato e anche troppo, ma meno di tanti altri farmaci) e per nulla pericolose; continuare a credere al vaccino che cambia le genetica e altre fregnacce è assurdità pura, il vaccino a mRNA NON può cambiare la genetica di nessuno perché il RNA singolo filamentto non può entrare nel nucleo e il DNA dell'altro vaccino non ha il meccanismo di inserimento; sono idee bacate nate da igoranza crassa; Galati parla di limitata sperimentazione ma di cosa? la impossibilità per l'RNA singolo filamento di entrare nel nulceo o per il DNA esterno di inserisri se non in casi particolari sono basati su centinaia diu lavori diversi già fatti nei decenni scorsi, è patrimonio della scienza Galati non vi cuole un'altra prova.
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Mario M
Sunday, 03 October 2021 18:08
Il problema è prima di arrivare in ospedale, quando le direttive ministeriali sconsigliavano di visitare i malati e suggerivano tachipirina e vigile attesa. Lo ha confermato la dottoressa Maria Grazia Dondini e tanti altri.

https://www.auretitalia.org/2020/11/18/ho-curato-i-pazienti-covid-dottoressa-maria-grazia-dondini/

Siamo in presenza di una strage di stato di epiche proporzioni. Questi maledetti dovranno rispondere di omicidio premeditato
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 19:12
ma non dire cavolate; quelle erano direttive prima di accogliere in ospedale; cosa dovevavno nfare se non c'erano letti liberi; è chiaro che dipende dalle scelte di mercato fatte da chin ha tagliato la assistenza pubblica ma su questo la tua parte la destra mario m cosa ga fatto? tu ti sei battuto contro i agli alla sanità? la lega che supporta i no vax cosa ha fatto a pro dell'assistena pubblica? la strage di stato è colpa di chi ha tagliato le spese sociali per favorire la crescita economica compresi tutti i cretini che adesso vogliono totale libertà e niente mascherine e vaccini; la gnete come te che fa totale confusione diucendo una sciocchezza dopo l'altra dovrebbe essere arrestata mario M (enichella), te non hai organizzato un convegno in parlamento per favorire la cazzata dell'ivermectina? e non ti sei appoggiato alla lega? i ladri della lega quelli che si sono rubati 49 milioni rubati alle spese sociali
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Mario M
Monday, 04 October 2021 06:41
Claudio ti ho già detto che ci sono stati tanti medici che hanno curato i pazienti con questi sintomi in casa, e non hanno avuto decessi.

Te li ricordo: Salvatore Rainò, Mariano Amici, Massimo Citro Della Riva, Riccardo Szumski, Maria Grazia Dondini, Paolo Milani.

Invece le direttive ministeriali erano volte ad ammazzare le persone.
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claudio DV
Monday, 04 October 2021 20:04
non sono medici sono ciarlatani pseudolaureati in altre discipline o venditori di cianfrusaglie, Scoglio laureato in legge non in medicina e manco in biologia vende gli integratori per esempio
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Mario M
Tuesday, 05 October 2021 19:45
Claudio, quelli che ho citato sono medici con tanto di laurea e curriculum. Stefano Scoglio non l'ho citato perché appunto non è medico
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claudio DV
Saturday, 09 October 2021 19:48 Like Like Reply | Reply with quote | Quote
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claudio DV
Saturday, 02 October 2021 11:52
e per fortuna che Rifondazione, la CGIL, PaP, USB non hanno dubbi sul vaccino! chi di voi li ha è un ignorantone ; il vaccino è sicuro e dovrebbe essere obbligatorio come han fatto in Cina che infatti non ha più o quasi casi; la realtà che è che qua ci spesso piccolo borghesi insoddisfatti che si chiamano compagni ma il comunismo non sanno dove sta di casa e sostituiscono con una lotta al vaccino che è guidata DALLE DESTRE dai fascisti che stanno in tutte le piazze antivaccino la lotta per il socialismo e il comunismo; il vaccino obbligatorio E GRATUTO è una soluzione sociale mondiale il punto è : che non tutti i paesi hanno i soldi per pagarlo e dunque i comunisti devono battersi per l'eliminazione del brevetto altro che bloccare i vaccini; devono battersi per cambiare modo di interfacciarsi alla Natura per il cibo che è invece il meccanismo invasivo che sta dietro la pandemia, invasione dei residui spazi naturali; se non capite questo non siete comunisti siete piccolo borghesi e anche un po' ignoranti.
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carlo
Sunday, 03 October 2021 00:30
Per me personalmente chi distribuisce patenti di comunismo in base a personali congetture para logiche è un idiota molto presuntuoso.
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Stefano
Saturday, 02 October 2021 15:52
Ma via! Non si inventi le piazze guidate dalle destre! La piazza di San Giovanni, dove la presenza provocatoria di Forza Nuova è stata isolata e neutralizzata, dovrebbe essere evidente a tutti! L’unica cosa di cui non abbiamo bisogno, in Italia, è la sua religione del vaccino. E soprattutto non confonda le cure sanitarie con gli ideali politici e si domandi perché, in Italia, gli ospedali sono, da trent’anni, sempre a rischio di saturazione. Se lo domanda a Beatrice Lorenzin, alla quale forse potrebbe essere vicino politicamente, avrà una risposta. Certamente il vaccino può fermare la pandemia ma quando viene coniugato con strumenti come il green pass, che tra le altre amenità non riconosce la validità dei vaccini cubani cinesi e russi, allora rischia di produrre scetticismo e diffidenza.
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Paolo
Saturday, 02 October 2021 14:36
Forse non ti sei accorto che alcuni dei provax obbligatorio che citi, lo fanno in sordina, alcuni poi (USB) tacciono, (per non dire nascondono) nei volantini per lo sciopero dell'11 ottobre, di volere il vaccino obbligatorio, ma chiedono tamponi a carico dei datori di lavoro (nota: non a carico dello stato). Forse cominciano ad accorgersi che le piazze non sono di destra (chissà perché se sono antivax sono di destra, ma...) e lasciarle alla destra è controproducente anche per la cosiddetta sinistra radicale provax. Questa sinistra radicale non riesce a liberarsi dalla spocchia per i cittadini che la pensano diversamente tanto da doverli etichettare come fascisti, piccolo borghesi, massa di manovra, etc. Quando vi sveglierete sarà troppo tardi. Neanche essere ridotti al lumivino vi fa rinsavire.
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Mario Galati
Saturday, 02 October 2021 12:38
In Cina il vaccino non è obbligatorio e la Cina è uscita dalla pandemia con un strategia agli antipodi della nostra, nella quale il vaccino è una parte. Inoltre il vaccino cinese non è quello che i capitalisti hanno imposto a noi. Prima di tacciare gli altri di ignoranza e di diffondere false notizie bisognerebbe guardare nei propri dintorni, essere meno saccenti, presuntuosi e arroganti, facendo propria la massima che la sapienza è dotta ignoranza.
Un chimico o un biologo (addirittura dipendente da imprese che il vaccino lo producono, come abbiamo avuto modo di constatare su questo sito) non è un medico. Se non fosse così chiuderemmo le facoltà di medicina e manterremmo solo quelle di chimica e biologia. Quando si sostiene con tanta sicumera che i vaccini ad mRna non possono causare i temuti effetti collaterali basandosi soltanto su conoscenze di laboratorio e su una limitata sperimentazione, oltre a ignorare volutamente dubbi espressi da scienziati, non da chiacchieroni da bar, si ignora che la medicina esige che gli effetti dei farmaci vengano valutati nella loro interazione in un organismo complesso come quello umano. Ciò avviene empiricamente. Per questo motivo, il principio di precauzione è un pilastro della medicina.
Contrastare il libertarismo bottegaio e l'irrazionalismo piccolo borghese divenendo le sentinelle di Draghi e della Pfizer non mi sembra una cosa tanto marxista.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 10:16
Esimio Galati quando dici che la Cina non obbliga dici una mezza verità: la Cina non obbliga a vaccinarsi ma fa forti pressioni ai proprii cittadini tramite quel meccanismo di ADESIONE sociale che non tutti conoscono ma che esiste da un po' il social credit system : In varie parti del Paese è stato vietato l'accesso a molti luoghi pubblici ai cittadini non vaccinati, e nella metropoli di Chongqing le autorità hanno avvertito i cittadini che il rifiuto a vaccinarsi senza motivo avrebbe comportato penalizzazioni al social credit system, il sistema di credito sociale che usa i big data per incentivare determinati comportamenti. Queste misure hanno attirato le critiche di molti utenti dei social, alcuni dei quali hanno anche accusato le autorità locali di violare le linee del governo centrale. ma di fatto la Cina ha vaccinatoi una percentuale della popolazione che è la maggiore del mondo a parte forse qualche straricco paese arabo. e sono bravi lo confermo; diciamo questo, in Cina la piazza di san giovanni chiederebbe le mazzate non gliu applausi che si trovano su questa pagina.
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stefano
Sunday, 03 October 2021 18:47
Gli "applausi" alla piazza di San Giovanni derivano anche dal fatto che in Italia, a differenza della Cina, si mette il green pass per i treni AV e non si fa nulla per i trasporti utilizzati dai lavoratori e per le scuole. Caro Claudio DV ma lei, si è accorto di vivere in Italia e non in Cina? La gente che protesta, in Italia, nella maggioranza dei casi non protesta contro il vaccino ma contro l'uso contraddittorio del green pass, e si capisce. A Speranza e Draghi,a differenza del governo cinese, non interessano le misure sanitarie ma solo il parere di Confindustria. Che si affollino le classi delle scuole, che si riempiano i vagoni delle metro, tanto se crepa qualche lavoratore si abbassano i costi dell'Inps, come è successo a marzo aprile 2020 in Lombardia!
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Mario Galati
Sunday, 03 October 2021 16:16
Claudio della Volpe fa presto ad accettare la favola della superiorità di Pfizer rispetto al vaccino cinese. È la favola che ci racconta la stessa Pfizer e tutto il mondo che rappresenta. Quanto all'obbligo vaccinale in Cina, che della Volpe precisa essere indiretto tramite il cosiddetto social credit system, occorre precisare: il social credit system non è ancora in funzione se non su base volontaria; è diretto soprattutto alle imprese; non esiste altra specifica misura surrettizia di persuasione coercitiva a fare il vaccino.
La popolazione lo fa perché si fida del governo e del partito comunista cinese. La Cina è un esempio nella lotta al covid.
È ora di smetterla di aderire alla campagna aggressiva anticinese condotta anche con il veto ai vaccini cinesi (e cubani. E anche russi) per i sudditi dell'impero.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 10:07
Galati ma di cosa parli? la conoscenza di laboratorio o la limitata sperimentazione che dici sono un ampio patrimonio della scienza attuale raggiunta in decenni di studi, il vacino a mRNA è in processo dalla prima SARS , l'mRNA non entra nel nucleo rimane nel citoplasma, il DNA non si introduce nel vecchio DNA facilmente ci vogliono condizioni e enzimi specifici che non ci sono le condizioni nei vaccini non sono quelle, se fosse come dici la terapia genica delle malattie sarebbe facilissima e invece non si fa un passo avanti in quelle terapie; sono solo agli inizi; il principio di precauzione si deve basare sulla mgliore conoscenza non su ipotesi campate in aria, il principio di precauzione deve avere basi solide e qua non ce ne sono; i vaccini sono sicuri; in Cina hanno usato un vaccino diverso è vero ma è anche meno efficace, parecchio meno e hanno COSTRETTO la popolazione a veloci e totali lockdown proova a rifare lo stesso in Italia, avresti avuto una insurrezione; le condizioni politiche e sociali sono del tutto diverse; qua se imponi un semplice documento hai la buriana dei ribelli compreso te;E' come dire che ci impongono la patente di guida o che ci impongiono i vaccini pediatrici,quali sono gli scienziati che si sono oppposti al vaccino a mRNA? o al vaccino? fuori i nomi scienziati? direi piuttosto venditori di fumo.io non difendo pfizer o altri dico solo questti vacini ci sono e funzionano facciamoceli, non mi pare che la piazza che ospita anche i neofascisti chieda il vaccino cinese chiede di fare i cazzi proprii e basta e questo è ribellismo piccolo borghese.
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Mario Galati
Sunday, 03 October 2021 17:00
Claudio della Volpe continua a ripetere le sue asserzioni come un disco rotto. I dubbi sui vaccini ad mRna avanzati da scienziati esistono. Non sono uno scienziato e non mi metterò a discutere di questo. Gli articoli che ho letto io erano visibili a tutti, anche a della Volpe, se soltanto fosse disposto a mettere in discussione i suoi dogmi. Ma visto che egli pretende di difendere a spada tratta Draghi e Pfizer in nome della Scienza e della corretta posizione marxista nei suoi confronti, mi limito ad inviare un brano di un'intervista di Lukacs che può dire qualcosa di interessante.
"Fehér – Gli esempi convincenti, di cui lei ha parlato, si riferiscono al lavoro dell’intellettuale e del ricercatore scientifico. C’è qualche parallelo con la vita dei lavoratori? Si può immaginare che appunto il lavoratore medio possa comprendere il processo tecnologico? Lukács – Dietro tutto ciò naturalmente c’è anche una questione filosofica, ontologica, e sarebbe opportuno parlare del mio stesso fondamento filosofico. Ho fatto l’esperienza di analizzare l’azione umana e, non esiste un’azione umana, di cui prima del suo svolgimento si possa calcolare tutte le circostanze e le conseguenze. Dunque si può anche immaginare una macchina qualunque e pensare anche di perfezionarla tecnologicamente, e trasferire questo nella prassi, ma sono profondamente convinto che insieme a ciò incessantemente emergeranno dei problemi particolari non fondamentali, che gli uomini comprendono meglio, occupandosene tutti i giorni. Qui non so analizzare come uno specialista, ma ho letto la letteratura a riguardo, e penso che tra il ricercatorecatore biologico e la pratica medica c’è un po’ un pericolo simile a quello che passa tra la produzione di macchine e l’azienda. Vedete in Germania il processo “Contergan”[17], dove qualcuno “competente” in chimica ha fatto esperimenti e ha detto che era uno strumento eccellente, ma in realtà quegli esperimenti erano indirizzati esclusivamente a creare un’illusione, e quindi non sono citati i danni agli esseri viventi".
Nella nota sul Contergan si precisa che era un farmaco molto diffuso negli anni 50 e 60 e che causava gravi deformazioni ai feti.
Ma c'è una vicenda più recente, in cui è stata coinvolta proprio la Pfizer, di un anti infiammatorio che ha causato una strage prima di essere ritirato.
In questa vicenda mi tocca vedere compagni e pretesi marxisti che, campagna anticinese a parte e obiettivi socioproduttivi cui mira questo tipo di gestione della crisi covid a parte, dimenticano che la produzione sanitaria capitalistica assume sempre la forma merce e da ciò non traggono alcuna conseguenza e ripetono ossessivamente la parola Scienza.
Visto che ci sono, aggiungo che questi stessi compagni non hanno nulla da dire quando, con la scusa del virus, si adottano misure contro i lavoratori (si è arrivati al punto di consentire ai padroni l'imposizione di un trattamento sanitario obbligatorio ai propri dipendenti, pena il lavoro, con l'avallo di certa magistratura compiacente). Anzi, li trovo ad applaudire, nei fatti, il Sublime Maestro Draghi.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 20:14
non sono nemmeno un difensore di Pfizer e nessuno nega i casi dei farmaci che fanno male per carità; basti pensare che i comuni antiinfiammatori (non di pfizer ma proprio la tachipirina, ossia il paracetamolo o l'aspirina i famosi farmaci di casa per fare anche la lotta al covid) nell'ultimo anno hanno fatto più morti dei vaccini (dati AIFA) ma non è che per questo possiamo rinunciare al vaccino o all'aspirina; dietro quel vaccino ci sono migliaia di ricercatori non solo quelli di pfizer; e i dati sono trasparenti; il caso del Contergan ossia la talidomide era quello di una molecola che aveva due steroisomeri dei quali UNO era pericoloso e l'altro no; è veramente non banale fare quell'esempio perché capire la differenza di azione di due stereoisomeri che di solito sono identici ed indistinguibili eccetto che in sistemi stereoattivi non era banale tanti anni fa e questi lo erano identici eccetto che nel caso di donne gravide un caso in cui i farmaci non venivano testati comunemente per precauzione; allora si faceva così: non c'erano il consenso informato e tanti altri meccanismi di controllo; si testarono animali gravidi ma il lavoro non fu ben fatto ed anche è da dire che quel che succede nell'animale non succed nell'uomo ; ed è certo dunque che ci furono errori ma errori che sono stati compresi e superati, in parte probabilmente inevitabili, oggi quel tipo di errori non si fa più; in questo caso errori non ce ne sono stati, dopo miliardi di somministrazioni possiamo dire che il vaccino è sicuro ed efficace; non so a quale farmaco antiinfiammatorio tu ti riferisca forse al Bextran un antinfiammatorio della classe degli inibitori del COX2; fu ritirato dalla pfizer come il Vioxx fu ritirato da Merck perché dopo anni di uso si vide che aumentavano la percentuale di rischio per ictus e infarto; era un tentativo di ridurre il rischio da sanguinamento tipico di aspirina o altri comuni antinfiammatori che fanno comunque centinaia di morti l'anno in Europa; tu prendi mai aspirina? un farmaco rischioso più del vaccino Pfizer; bene la riduzione del sanguinamento era accompagnato da aumento di altri effetti collaterali; è vero ci furono in quel caso migliaia di morti nel mondo si stima alcune migliaia ,e parecchi farmaci della classe cox2 furono ritirati dal commercio non solo bextran; ma tieni presente che si stima che la tachipirina e l'ibuprofene abbia fatto nella sola europa nell'ultimo anno 300 e più morti (dati ema aifa) i farmaci sono tutti molecole con rischio;dunque capisco bene condivido e da anni mi batto per ricerche più ampie e sicure, ma qui la situazione è molto diversa ; dico questo per farti capire che conosco le cose che dici non sono fesso o ignorante, ma ripeto nc'è molta differenza in questo caso i dati sono pubblici e sotto gli occhi di tutti credo che pochi altri farmaci siano stati così controllati come i vaccini anticovid che sono sicuri e efficaci come pochi altri farmaci
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Mario Galati
Sunday, 03 October 2021 16:51
Claudio della Volpe continua a ripetere le sue asserzioni come un disco rotto. I dubbi sui vaccini ad mRna avanzati da scienziati esistono. Non sono uno scienziato e non mi metterò a discutere di questo. Gli articoli che ho letto io erano visibili a tutti, anche a della Volpe, se soltanto fosse disposto a mettere in discussione i suoi dogmi. Ma visto che egli pretende di difendere a spada tratta Draghi e Pfizer in nome della Scienza e della corretta posizione marxista nei suoi confronti, mi limito ad inviare un brano di un'intervista di Lukacs che può dire qualcosa di interessante.
"Fehér – Gli esempi convincenti, di cui lei ha parlato, si riferiscono al lavoro dell’intellettuale e del ricercatore scientifico. C’è qualche parallelo con la vita dei lavoratori? Si può immaginare che appunto il lavoratore medio possa comprendere il processo tecnologico? Lukács – Dietro tutto ciò naturalmente c’è anche una questione filosofica, ontologica, e sarebbe opportuno parlare del mio stesso fondamento filosofico. Ho fatto l’esperienza di analizzare l’azione umana e, non esiste un’azione umana, di cui prima del suo svolgimento si possa calcolare tutte le circostanze e le conseguenze. Dunque si può anche immaginare una macchina qualunque e pensare anche di perfezionarla tecnologicamente, e trasferire questo nella prassi, ma sono profondamente convinto che insieme a ciò incessantemente emergeranno dei problemi particolari non fondamentali, che gli uomini comprendono meglio, occupandosene tutti i giorni. Qui non so analizzare come uno specialista, ma ho letto la letteratura a riguardo, e penso che tra il ricercatorecatore biologico e la pratica medica c’è un po’ un pericolo simile a quello che passa tra la produzione di macchine e l’azienda. Vedete in Germania il processo “Contergan”[17], dove qualcuno “competente” in chimica ha fatto esperimenti e ha detto che era uno strumento eccellente, ma in realtà quegli esperimenti erano indirizzati esclusivamente a creare un’illusione, e quindi non sono citati i danni agli esseri viventi".
Nella nota sul Contergan si precisa che era un farmaco molto diffuso negli anni 50 e 60 e che causava gravi deformazioni ai feti.
Ma c'è una vicenda più recente, in cui è stata coinvolta proprio la Pfizer, di un anti infiammatorio che ha causato una strage prima di essere ritirato.
In questa vicenda mi tocca vedere compagni e pretesi marxisti che, campagna anticinese a parte e obiettivi socioproduttivi cui mira questo tipo di gestione della crisi covid a parte, dimenticano che la produzione sanitaria capitalistica assume sempre la forma merce e da ciò non traggono alcuna conseguenza e ripetono ossessivamente la parola Scienza.
Visto che ci sono, aggiungo che questi stessi compagni non hanno nulla da dire quando, con la scusa del virus, si adottano misure contro i lavoratori (si è arrivati al punto di consentire ai padroni l'imposizione di un trattamento sanitario obbligatorio ai propri dipendenti, pena il lavoro, con l'avallo di certa magistratura compiacente). Anzi, li trovo ad applaudire, nei fatti, il Sublime Maestro Draghi.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 19:36
Galati sii serio e cerca di capire cosa scrivo, hai capito giusto il contrario: quale è l'alternativa a vaccinarsi? ce n'è una? io non appoggio Draghi o attacco la Cina, anzi al contrario, Draghi bisogna attaccarlo perché non impone il vaccino obbligatorio e non elimina il brevetto sui vaccini ma non per il green pass; in Cina vaccinano eccome e l'ho anche scritto sono stati bravi ma sono anche una società del tutto diversa da noi e nella quale per esempio i diritti alla sicurezza sul lavoro non sono attuati basta vedere quanti incidentti sul lavoro ci sono, comunque non mi interessa fare polemica sulla Cina, la cina vaccina!!!! e va bene cos'ì; e te INVECE sei qua ad attaccare il vaccino; il green pass è solo un documento che dice che sei vaccinato o ti sei fatto il test, ma farsi il test costa a te o alla società decine di volte di più del vaccino ;chi ci guadagnerebbe sui test? te lo sei chiesto? chi li vende li produce? quelli non sono profitti di big pharma? concretamente cosa faresti tu al governo faresti vaccinare le persone o no? o gli lasceresti la libertà di decidere da soli caricando i test sulla finanza pubblica? mentre la destra da mesi fa storia sul fatto che ci vuole la liberta di scegliere, la libertà individuale; e te a battere le mani come un ...... tu con chi stai? i lavoratori si devono vaccinare? si certo che si devono vaccinare , come devono prendere la patente per guidare; molti di noi vanno a lavorare in auto e hanno la patente;cosa facciuamo ci sentimao costreti da uno stato illiberale che ci obbliga alla patente o a guidare a destra a non andare contro mano o a fermarsi al rosso? ma che dici? ci vuole una pressione politica e sociale di fatto come è in Cina; secondo te sono tutte libere convinzioni? no ed è giusto così; se i fascisti scendono in piazza per non vaccinarsi e tu li appoggi poi vieni qua a dire che io sono contro la Cina? roba da matti!!!!tu sei contro il vaccino che è la scelta razionale; il vaccino che abbiamo qualunque sia è da usare; si possono approvare altri vaccini? certo facciamolo, scendiamo in piazza per far approvare altri vaccini ma NON per bloccare questi, invece tu cosa scrivi? che è iliberale il green pass? mica sei sceso in piazza a batterti per il vaccino cinese o per far vaccinare i popoli africanii tu ti preoccupi che il green pass è "illiberale"; una cavolata galattica tutta basata sulla libertà individuale; e i diritti sociali il diritto alla salute non è una cosa individuale è una cosa sociale; allora anche la patente o i vaccini pediatrici sono illiberali o anche imporre di non fare pipì per strada o cacca sui muri. ma che cavolo scrivi? il grande teorico del marxismo che teorizza la libertà individuale di NON USARE I MEZZI RAZIONALI per difendersi da una malattia mortale e perché? perché è contro la libertà;ma la libertà di chi dei fasci che scendono in piazza pare fare casino? ci dobbiamo vaccinare tutti a meno di problemi di salute e dobbiamo batterci per eliminare i brevetti vaccinali, far vaccinare tutti i popoli anche quelli poveri, elimnare i metod di produzione del cibo che supportano le zoonosi e le pandemie, ma tu invece il grande teorico del marxismo che fai? difendi le posizioni fasciste dwell alibertà individuale di non vacciarsi; vergoigna Galati dici fesserie e anche grosse
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Mario Galati
Monday, 04 October 2021 13:48
Mi sembra evidente che ad avere qualche problema di comprensione di ciò che si dice, tra noi due, non sono io. Hai letto da qualche parte che io sono contro i vaccini e che sono per la libertà individuale?
No, tu non hai letto niente di tutto ciò, ma per sostenere le tue posizioni e i tuoi toni insostenibili hai bisogno di fantocci contro cui scagliarti e te li costruisci.
Ormai, ti sei messo nella posizione di chi deve alzare sempre più il livello della polemica, fino a sbraitare a voce alta con argomenti ripetitivi, schematici e deformanti. È il rischio che si corre quando dallo sviluppo degli avvenimenti non si impara nulla e si rimane abbarbicati ai propri schemi iniziali in modo dogmatico e rassicurante; quando non si fa l'analisi concreta della situazione concreta.
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claudio DV
Monday, 04 October 2021 20:34
Galati hai ragione non capisco cosa dici; se tu citi LUckacs per rispondere sulla pandemia come devo interpretare quel che dici?cosa c'entra LUcaks con la pandemia? la frase riportata è quasi senza senso a mio parere; parli tu o lui non è chiaro il testo di casi di farmaci che non c'entrano con i vaccini ho cercato di spiegarti cosa significano: ogni anno nel mondo muiono fra le 3 e le 5000 persone per gli antinfiammatori normali : aspirina tachipirina; quando tu parli di una strage per il bextran o per la talidomide (che era solo per lew donne in gravidanza) sai quanti furono i casi denunciati? conosci le differenze fra i due farmaci? o parli giusto per dare aria ai denti? sai quanti muoiono ogni anno per i farmaci nel mondo oltre 130mila persone; solo in europa 12-13mila; intervieni qua dando man forte a chi parla contro il vaccino sostieni che gli operai sian costretti ad un TSO che immagino sia il vaccino non lo dici senza dare casi concreti dimmi un po' come devo interpretare quel che dici o scrivi? sostieni di non sapere nulla del merito ma che hai letto articoli di "scienziati" che avanzano dubbi sui vaccini ad mRNA sempre senza citare alcun merito, bel modo di procedere materialista; Galati ti ripeto cosa proponi di concreto? sei contro o pro al vaccino; esprimiti cosa proponi alla classe operaia italiana : si devono vaccinare o no? cosa gli conviene fare? i vaccini ad mRNA sono ultrasicuri ed efficaci questo è quanto dice la scienza al momento non Draghi; è meglio vaccinarsi; ripeto la domanda: sei pro o contro? vuoi il vaccino cinese? scrivilo chiaramente o taci. Lucaks non serve nel caso vaccino in questione, serve chiedere : vaccini gratuiti liberi per tutti pagati a prezzo di costo, senza brevetto e possibilmente prodotti dalla mano pubblica; cambio dei metodi di produzione del cibo che sono alla base delle pandemie e delle zoonosi ; l'epidemia in corso di peste suina potrebbe fare spillover in pianura padana per esempio; smettiamola di produrre un eccesso di maiali e polli in batteria ; queste sono indicazioni concrete non LUcaks che parla o scrive di cose che non sapeva, non basta dire no a Draghi per risolvere il problema; in questo dibattito ti stai schierando dalla parte di chi sostiene che la pandemia non esiste; guarda gli interventi che ci sono; bella roba; spero un giorno di icnontrarti di persona perché sa volte condivido ciò che scrivi ma stavolta no
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mazeta
Tuesday, 05 October 2021 08:48
Ho espresso la mia posizione in altri luoghi (in qualche sito, persino comunista, mi sono visto praticare anche la censura) . Credo sia inutile alimentare una specie di babele che si crea con l'aggiunta di repliche (personali, per di più) a repliche. E poi, non saprei esprimermi meglio di Lukacs. Ciò che constato, però, è che molti problemi legati alla gestione della pandemia sono fuori dalla visuale di tanti validi compagni, o sono considerati dettagli insignificanti.
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Mario Galati
Tuesday, 05 October 2021 09:14
Questo è il commento partito da me per errore. Quello giusto è sotto.
Questo nuovo sistema di commenti con repliche personali è tra le cause della babele.
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claudio DV
Monday, 04 October 2021 20:25
Galati ma se tu citi LUckacs per rispondere sulla pandemia come devo interpretare quel che dici?cosa c'entra LUcaks con la pandemia? parli tu o lui non è chiaro il testo di casi di farmaci che non c'entrano con i vaccini ho cercato di spiegarti cosa significano: ogni anno nel mondo muiono fra le 3 e le 5000 persone per gli antinfiammatori normali : aspirina tachipirina; quando tu parli di una strage per il bextran o per la talidomide sai quanti furono i casi denunciati? conosci le differnze fra i due farmaci? o parli giusto per dare aria ai denti? sai quantio muoiono ogni anno per i farmaci nel mondo oltre 130mila persone; solo in europa 12-13mila; intervieni qua dando man forte a chi parla contro il vaccino sostieni che gli operai sian costretti ad un TSO che immagino sia il vaccino senza dare casi concreti dimmi un po' come devo interpretare quel che dici o scrivi; sostieni di non sapere nulla del merito ma che hai letto articoli di "scienziati" che avanzano dubbi sui vaccini ad mRNA sempre senza citare alcun merito, bel modo di procedere materialista; Galati ti ripeto cosa proponi di concreto? sei contro o pro al vaccino; esprimiti cosa proponi alla classe operaia italiana : si devono vaccinare o no? cosa gli conviene fare? i vacini ad mRNA sono ultrasicuri ed efficaci questo è quanto dice la scienza al momento non Draghi; è meglio vaccinarsi; ripeto la domanda: sei pro o contro? vuoi il vaccino cinese? scrivilo chiaramente o taci. LUcaks non serve nel caso vaccino in questione serve chiedere : vaccini gratuiti liberi per tutti pagati a prezzo di costo, senza brevetto e possibilmente prodotti dalla mano pubblica; cambio dei metodi di produzione del cibo che sono alla base delle pandemie; l'epidemia in corso di peste suina potrebbe fare spillover in pianura padana per esempio; smettiamola di produrre un eccesso di maiali e polli in batteria ; queste sono indicazioni concrete non LUcaks che parla o scrive di cose che non sapeva, non basta dire no a Draghi per risolvere il problema;
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Mario Galati
Tuesday, 05 October 2021 09:08
Ho espresso la mia posizione in altri luoghi (in qualche sito, persino comunista, mi sono visto praticare anche la censura) . Credo sia inutile alimentare una specie di babele che si crea con l'aggiunta di repliche (personali, per di più) a repliche. E poi, non saprei esprimermi meglio di Lukacs (si potrebbe chiedere ad Alfonso, che commenta più sotto, ed avvalerci della sua consueta chiarezza e stretta aderenza all’oggetto della discussione). Ciò che constato, però, è che molti problemi legati alla gestione della pandemia sono fuori dalla visuale di tanti validi compagni, o sono considerati dettagli insignificanti.
P.S. non so cos'è successo al computer che mi ha fatto partire un commento non completato e con il nome mazeta.
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Alfonso
Wednesday, 06 October 2021 23:25
Caro Mario, scusami per il ritardo a risponderti. Provo ad elaborare i cenni su Lukács, anche se avrei preferito Eros intervenisse. Sono ottimista, sempre su quanto Tonino ci permette di dibattere, e nello specifico riguardo questa discussione. Vengo da una generazione dove la provocazione era spietata (come l'amicizia, non ti pare?) e insultandosi si trovava il tracciato. Comunque, cosa dice Lukács, che certamente non era un principiante in logica, di assimilabile alla faccenda attuale? In sintesi, "gli specialisti sono inaffidabili, lasciatelo dire da un non-specialista", ma per affermare questo non lo fa da un livello superiore di gerarchia o di organizzazione (tipo partito politico, o accademia), si mette sul piano del suo interlocutore. Il paradosso del mentitore trova soluzione in un meta-linguaggio che contenga il linguaggio nel quale rimarrebbe un paradosso, e Lukács scarta questo percorso ("sarebbe opportuno parlare del mio stesso fondamento filosofico") per strizzare l'occhio: "Ho fatto l’esperienza di analizzare l’azione umana". Dici bene, la panacea deve essere merce, dove viga la produzione di merce. E ogni merce va da sola al mercato imbellettata ("un’illusione") per poter essere validata come "strumento eccellente", anzi crea essa stessa il mercato, permettendo in tal modo di socializzare insieme a tutte le altre merci, in quanto come si sa gli esseri umani sono solo degli oggetti privi di relazioni, mentre le merci fanno la bella vita. Scusa la digressione, ma stiamo parlando di Lukács, che l'esame sul carattere di feticcio della merce e il suo arcano lo aveva passato a pieni voti. Mi fa riflettere. Lukács sapeva molto bene che l'intellettuale d'antan non esiste ormai, non come borghese, non come piccolo borghese, non come ceto medio: vende la propria forza-lavoro per campare, come qualunque proletario. Quindi, come per il "lavoratore medio", e qualunque ricercatore, non esiste una soglia al di qua della quale è scienziato, e poi si mette a fare politica. Il limite, e qui viene bene la analogia che tu proponi, almeno per comunicare astrazioni, viene determinato non dalla interpretazione, ma dall'azione trasformatrice. Prima si decide chi, quale parte della società, si assume la responsabilità del cambiamento; poi si trova il colpevole. Questo mi sembra un buon terreno d'intesa con quanto propone Claudio. Grazie
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Alfonso
Monday, 04 October 2021 21:45
Scusa Claudio, ma la citazione di Galati da Lukács (potremmo lasciarla a Eros, con due tiri come si dice) rivela una fallacia più a fondo. Nell'azione umana, e nell'opera nello specifico, chi agisce si appropria 'nella sua testa' dell'oggetto, valutandone la natura e le sue potenzialità alle quali riesce, tenta di, applicare le proprie. Appropriarsi idealmente dell'oggetto non è separato dall'azione, dalla prassi: è già azione, il movimento opera già. Quindi, quando Lukács agisce sul proprio interlocutore, o almeno sul processo di formazione della coscienza che il suo interlocutore sta vivendo (e ognuno si fa, produce, opera sulla propria coscienza e ne rimane sempre autore) con quel "non esiste", pronuncia una sentenza della quale ha calcolo perfetto di tutte le circostanze e le conseguenze...fino a quel punto, e non un istante oltre quello. In piccolo, sta facendo politica: sta operando in modo che il suo interlocutore passi da una posizione a un'altra. Si potrebbe dire che quanto Lukács esprime con il linguaggio sia diverso da quanto stesse realmente pensando; ma questo ci chiuderebbe in un circolo vizioso idealista, in quanto a prescindere se l'affermazione sia un paradosso, un equivoco, una menzogna patentata, o la certezza più certa che in Lukács abbia trovato la strada dal profondo del suo intendere alla superficie delle sue labbra, sempre esprime quello che pensa. E il percorso idealista potrebbe dare adito alla convinzione che esista un ente (che non possiamo vedere, giusta don Ferrante) inconoscibile che per convenzione viene nominato Covid, proteiforme; intanto, incurante della crociata di David Hume pandemia-non-pandemia, la scienza procede a sezionarlo, a studiarlo nei minimi particolari, seguendo quella attività pratico-critica che caratterizza Homo Sapiens Sapiens come specie, e come genus. Ci vorrebbe Antonino Infranca qui. Grazie
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claudio DV
Saturday, 02 October 2021 11:51
e per fortuna che Rifondazione, la CGIL, PaP , USB non hanno dubbi sul vaccino! chi di voi li ha è un ignorantone ; il vaccino è sicuro e dovrebbe essere obbligatorio come han fatto in Cina che infatti non ha più o quasi casi; la realtà che è che qua ci sono piccolo borghesi insoddisfatti che si chiamano compagni ma il comunismo non sanno dove sta di casa e sostituiscono con una lotta al vaccino che è guidata DALLE DESTRE dai fascisti che stanno in tutte le piazze antivaccino la lotta per il socialismo e il comunismo; il vaccino obbligatorio E GRATUTO è una soluzione sociale mondiale il punto è : che non tutti i paesi hanno i soldi per pagarlo e dunque i comunisti devono battersi per l'eliminazione del brevetto altro che bloccare i vaccini; devono battersi per cambiare modo di interfacciarsi alla Natura per il cibo che è invece il meccanismo invasivo che sta dietro la pandemia, invasione dei residui spazi naturali; se non capite questo non siete comunisti siete piccolo borghesi e anche un po' ignoranti.
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claudio DV
Saturday, 02 October 2021 11:50
e per fortuna che Rifondazione, la CGIL, PaP non hanno dubbi sul vaccino! chi di voi li ha è un ignorantone ; il vaccino è sicuro e dovrebbe essere obbligatorio come han fatto in Cina che infatti non ha più o quasi casi; la realtà che è che qua ci sono piccolo borghesi insoddisfatti che si chiamano compagni ma il comunismo non sanno dove sta di casa e sostituiscono con una lotta al vaccino che è guidata DALLE DESTRE dai fascisti che stanno in tutte le piazze antivaccino la lotta per il socialismo e il comunismo; il vaccino obbligatorio E GRATUTO è una soluzione sociale mondiale il punto è : che non tutti i paesi hanno i soldi per pagarlo e dunque i comunisti devono battersi per l'eliminazione del brevetto altro che bloccare i vaccini; devono battersi per cambiare modo di interfacciarsi alla Natura per il cibo che è invece il meccanismo invasivo che sta dietro la pandemia, invasione dei residui spazi naturali; se non capite questo non siete comunisti siete piccolo borghesi e anche un po' ignoranti.
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Proverbio Enzo
Friday, 01 October 2021 20:23
Caro compagno,

condivido pienamente le tue opinioni e provo la stessa amarezza che provi tu nel constatare l'assenza di iniziativa dei sedicenti partiti comunisti residuali in merito agli inauditi e gravissimi attacchi alle libertà democratiche che stiamo subendo nel Paese dal governo Draghi (e prima dal governo Conte).
Aggiungo alla tua critica al sindacato (del quale ho fatto parte come militante fino alla pensione e oltre), la critica all'Anpi per il suo disimpegno nella lotta contro la deriva antidemocratica che il governo sta imprimendo al Paese. L'Anpi, dopo aver annullato per il secondo anno consecutivo le manifestazioni di massa del 25 aprile a Milano, capitale della Resistenza (manifestazioni normalmente composte da gente della stessa qualità di quella che tu ben descrivi nell'articolo “...dove la stragrande maggioranza è composta da gente normale, inquieta, preoccupata, indignata. Che si annusa, si riconosce, si dà forza, si scambia i numeri di telefono e prova a rimanere in contatto al di là delle proprie differenze ...”), nei giorni scorsi ha convocato il Comitato provinciale accessibile stavolta solo con il green pass nonostante la tessera associativa e la carica assegnata da regolari congressi provinciali ai suoi componenti.

La causa principale del decadimento della sinistra ritengo sia da attribuire, da parte delle varie formazioni che si proclamano eredi del comunismo, il non aver giocato il ruolo che i Padri costituenti (in particolare comunisti, socialisti e azionisti) avevano assegnato al lavoro e alla difesa e piena attuazione degli agli articoli della Costituzione; in particolare il “pilastro portante” che riguarda il lavoro. Cittadino, nella nostra Costituzione, è colui che partecipa col suo lavoro alla vita della Repubblica. Lo stato deve garantire questo principio assicurando la piena occupazione. Piena occupazione che con la gestione privatistica delle aziende finalizzata al profitto non è stata mai attuata, provocando l'estraniazione dei lavoratori dalla lotta politica per l'affermazione dei loro interessi di classe.
Questo è e rimane il principio Costituzionale cardine che dobbiamo sostenere per una rivoluzione democratica che in Italia può opportunamente ripartire dalle lotte già avviate contro questo governo che sta portando il Paese verso un regime peggiore di quello fascista proprio perchè mascherato di “antifascismo”.

Il movimento di Resistenza al green pass che si sta sviluppando a diversi livelli di intensità in tutti i paesi del mondo disegna la mappa della lotta internazionalista attuale contro l'imperialismo. A mio giudizio, pur essendo omogenee le piazze nelle loro componenti popolari, noto un particolare stato di avanzamento dei francesi che godono nelle variegate presenze del movimento una consistente rappresentanza di gilet jaune, sindacalisti cgt e fo, comunisti e altre forze progressiste.

In tutte le città italiane dove sono sfilati i cortei di protesta al centro delle rivendicazioni ci sono la difesa della Costituzione, gli slogan antifascisti, la rivendicazione della sovranità popolare.
Ciò è incoraggiante ma qui in Italia bisogna recuperare terreno, nel sindacato che è stato espropriato dalla sua componente PD oggi egemone, dell'obiettivo della liberazione del lavoratore dalla schiavitù salariale arrivata, nella nostra era, a vere e proprie forme di schiavismo con la presenza di un esercito industriale di riserva in continuo (e voluto) accrescimento.

Non si tratta di fondare altri sindacati da affiancare a quelli esistenti, operazioni già tentate nel passato e che non hanno dato i risultati sperati, ma di recuperare una direzione rivoluzionaria e di classe della Cgil, per ridare al mondo del lavoro il ruolo che aveva nei tempi in cui era coerentemente diretta dai comunisti.
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Carlo
Friday, 01 October 2021 12:42
Io ho fatto due vaccinazioni, però quando sento dire dal governo e dai partiti che lo sostengono che chi non si vaccina è un'irresponsabile, vorrei potergli rispondere che se veramente solo vaccinandosi si salva l'Italia allora cosa aspettano a rendere obbligatorio il vaccino? Invece si inventano il green pass e ti fanno firmare la liberatoria quando ti vaccini x non assumersi nessuna responsabilità. Belle merde.
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claudio DV
Friday, 01 October 2021 18:03
la liberatoria che firmi non libera nessuno da responsabilità, questa è una sciocchezza, tu prendi solo atto di ciò che ti fanno e basta; se il vaccino ti fa male pagherà lo stato; la questione non banale è provare che sia il vaccino il responsabile dei tuoi problemi; al momento con 80 e passa milioni di vaccini il numero di morti potenzialmente correlabili col vaccino è meno di 20 unità in Italia; potenzialmente correlabili. Non sicuramente correlate.
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carlo
Sunday, 03 October 2021 00:51
Se la liberatoria non libera allora perchè la chiami liberatoria?

Si chiama consenso informato. Ti hanno informato dei rischi, augurabilmente in relazione ad una anamnesi, e tu hai firmato il consenso informatomato per farti inoculare.

Tu semmai avrai reazioni avverse importanti (e sono più probabili di quanto credi) prega la madonna perchè già per farti riconoscere la causalità ci vorrebbe un miracolo (grazie a quelli come te che gli tengono bordone morale).

Seppure ti riconoscessero la causalità, allora ti direbbero che tu firmando sapevi a cosa andavi incontro.

Credimi, ci sono già passato per la malasanità, dove proprio i proletari non possono permettersi le CTU per far valere i propri diritti. Ma quando hai firmato il consenso informato, esso ti si ritorce inevitabilmente contro in sede dibattimentale.

Poi per fare come dici tu lo stato dovrebbe istituire un fondo di risarcimenti. Figurati tu che voglia ne hanno e pru facendolo quanti ricorsi boccerebbero.

E conta che gli eventi avversi gravio per questi detti vaccini sono venti volte superiori alla somma degli eventi avverisd degli altri vaccini soomministrati anch'essi a milioni.

Insomma, per te sedicente comunista, lo sfruttato ricattato che non può permettersi tamponi o visite specialistiche per l'esonero o per l'inoculazione monitorata (analisi ematiche diverse pre e post inoculazione), che abbia un fattore di rischio alle problematiche collaterali dei cosiddetti vaccini anti-Covid19, e che dopo la terza dose matura una reazione avversa grave è solo ciccia da cannone sull'altare sociale del fronte istituzionale unito anticovid?

Ci credo che con questo perenne tanfo di moralismo fasullo, ipocrita e stucchevole la sinistra sia rimasta una nicchia di professorini ceh si autoincensano da mane a sera.
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claudio DV
Monday, 04 October 2021 20:28
Carlo sei tu che l'hai chiamta liberatoria, si chiama consenso informato
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carlo
Saturday, 02 October 2021 20:42
ripeto, se il vaccino è la soluzione perché non renderlo obbligatorio? invece si sono inventati il green pass, belle merde senza coraggio.
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claudio DV
Sunday, 03 October 2021 10:08
perché non hanno la forza politica di farlo passare in parlamento e temono la caduta del governo, ma il green pass e sostanzialmente equivalente
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nico
Thursday, 30 September 2021 20:12
condivido appieno argomenti e stato emotivo espressi nell'rticolo.la CGIL mi ha lasciato molti anni fa. ora sono iscritto alla USB e la posizione di questo sindacato non è morbida e l'11 ottobre aderisce allo sciopero generale.
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nico
Thursday, 30 September 2021 20:09
condivido appieno argomenti e stato emotivo espressi nell'rticolo.la CGIL mi ha lasciato molti anni fa. ora sono iscritto alla USB e la posizione di questo sindacato non è morbida e l'11 ottobre aderisce allo sciopero generale.
invece non capisco la posizione di PaP che accetta il lasciapassare ed appoggiato dal giornale online contropiano che si è distinto per atteggiamento censorio verso chi esprimeva dubbi su tale decisione trovandola coerente con la vaccinazione di massa. mi sono chiesto perchè?
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nico
Thursday, 30 September 2021 20:07
condivido appieno argomenti e stato emotivo espressi nell'rticolo.la CGIL mi ha lasciato molti anni fa. ora sono iscritto alla USB e la posizione di questo sindacato non è morbida e l'11 ottobre aderisce allo sciopero generale.
invece non capisco la posizione di PaP che accetta il lasciapassare ed appoggiato dal giornale online contropiano che si è distinto per atteggiamento censorio verso chi esprimeva dubbi su tale decisione trovandola coerente con la vaccinazione di massa. mi sono chiesto perchè?
mi sono dato una risposta tutta mia: io da ragazzino ho frequentato la chiesa e lo stesso dogmatismo poi l'ho ritovato in casa comunista con correnti come le confessioni, ma qui trovo i marxisti i leninisti etc ma tutti convinti di leggere la realtà con strumenti scientifici esatti. allora se tu ti senti scienza non puoi andare contro la scienza e devi abbracciare il vaccino quale prodotto della scienza. ma tutti noi dimentichiamo che i problemi vanno politicizzati e invece no. ma il padrone invece lo fa e bene.
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Paolo
Thursday, 30 September 2021 20:25
Vorrei solo far notare che USB è stata totalmente allineata alla narrazione sul covid e che nelle motivazioni sullo sciopero generale del 11 ottobre non c'è una parola sul GreenPass, mentre Pap e rifondazione sono favorevoli al vaccino obbligatorio, pur senza dirlo apertamente, comunque non hanno speso una, una sola parola contro il vaccino, almeno come dubbio, e contro il greenpass.
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Paola Foraboschi
Thursday, 02 December 2021 11:08
forse non hai ascoltato diverse interviste e dichiarazioni di Marco Rizzo
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Stefano
Thursday, 30 September 2021 18:04
Violare le regole? E' da trent'anni, ma forse di più, che la sinistra italiana non si sogna nemmeno lontanamente di violare qualcosa, figurarsi adesso con la pandemia!Mi dispiace per l'autore di questo articolo, bello a appassionato, ma oggi, in Italia, perfino i trotzkisti di Marco Ferrando pensano che la carta verde incoraggi la vaccinazione di massa..... e basta. Sinceramente non ho soluzioni, penso solo che tutti quelli che non dicono nulla contro la carta verde il 3/4 ottobre dovrebbero essere puniti politicamente.
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