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ilchimicoscettico

Er putiniano de fero (se il livello ha toccato il fondo si può sempre scavare)

di Il Chimico Scettico

Doverosa premessa: con la "scienza" siamo sempre lì...

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Franco Prodi ha passato una vita a fare fisica dell'atmosfera. Si può essere d'accordo o no con le sue posizioni attuali ma non si può dire che quello che ha fatto fino al pensionamento non c'entri niente con il clima.

Quel che è successo da Parenzo (per cui ho poca o nessuna stima) è la dimostrazione che non esiste un dibattito politico sul clima. Esiste solo un dibattito politico, che di volta in volta ha sfumature sanitarie, climatiche, geopolitiche. Ogni tanto qualcuno siconfonde, e su una sfumatura non si rende conto di essersi collocato dalla parte sbagliata, ma si tratta di errore standard. In questo dibattito Ultima Generazione ha scelto la sua casa (dem) e campa facendo esattamente la stessa cosa che fa un gruppo ultrà di una squadra di calcio. Quindi per loro tra Prodi e Putin il parallelo è evidente.

 

Nello specifico difficile dare torto a Prodi in questa occasione, sia nel "dettaglio" scientifico, che nel suo volersi tenere fuori dal dibattito politico, in cui c'è solo spazio per le due opposte tifoserie.

Poi, se vogliamo rimettere a fuoco... Il cambiamento climatico è in atto? Sì, poco da discutere. Ha cause o concause antropiche? Personalmente darei alla cosa con un p-value di 0.049. Ma quanto a modelli non credo che un cattivo modello sia meglio di nessun modello. 

Il clima è un oggetto caotico. Sabine Hossenfelder spiegò come con un sistema caotico le previsioni per un preciso momento nel futuro siano futili, ma le previsioni riguardo le medie nel tempo siano significative.

La spiegazione è perfetta, ma secondo me l'enfasi dovrebbe essere sul ruolo delle condizioni iniziali e se dalla teoria si passa ai fenomeni naturali quando si parla di condizioni iniziali si parla di misure. Se si passa da teoria a misure la scoperta di Lorenz nel 1963 dice che in un modello metereologico un'errore dello 0.001% nella determinazione delle condizioni iniziali fa una immensa differenza rispetto alla stessa misura con un errore dello 0.000001%. E messa così la faccenda assume un aspetto un poco diverso.

Ma ancora una volta la scienza non c'entra, e la faccenda è esclusivamente politica.

Dall'ultima volta che ho scritto al riguardo la situazione è sempre la stessa, quanto a emissioni CO2

https://ourworldindata.org/co2-emissions

 

Al che parlando di Europa si direbbe che la buona traiettoria di decrescita delle emissioni degli ultimi 30 anni sia completamente vanificata dalla vertiginosa crescita delle emissioni altrui, che continua imperterrita.

Ma ultrà, talebani ed altri aggeggi con l'anello al naso continuano e continueranno a dire che la colpa è vostra, solo vostra, miserabili e colpevoli cittadini italiani che non vi siete ancora fatta l'auto elettrica, che non avete ristrutturato la casa per renderla ecocompatibile, che la farina di grilli e la carne sintentica "no grazie". E visto che la colpa è vostra siete voi a dover pagare. Come siete stati voi a pagare il conto della pandemia e come siete stati voi a pagare in inflazione il conto della guerra.

Al che l'unica risposta al "la colpa è tua, devi pagare" può essere solo un forte, netto, irremovibile NO! Non si paga niente di niente a questo giro e tu che lo chiedi puoi andartene al diavolo nel peggiore dei modi. 

Per citare Carlo Galli

L'uso delle misure emergenziali rientra nel "ritorno" dello stato (soprattutto nei suoi aspetti non democratici) che molti hanno segnalato come esito della pandemia. La questione è appunto il tempo, la durata dell'emergenza. che è prolungata con il susseguirsi diondate di sempre nuove emergenze; la deformazione emergenziale delle procedure costituzionali - a volte palese, a volte celata- è un erosione continua delle certezze del diritto. che può arrivare ad essere una sorta di eccezione al rallentatore, uno strisciante cambio di regime: il passaggio all'emergenzialismo; la decretazione di urgenza è il modo normale della legiferazione, dove ormai la "misura" - rapida ed efficace - prevale sulla legge- Sprattutto l'emergenza comprime il diritto di critica.le voci di dissenso, e implica una tendenziale uniformazione. la discriminazione del non conforme, del nemico interno-l'accusa di essere "no vax" ha colpito chiunque chiedesse spiegazioni, o eccepise in qualsivoglia modo le misure decise dalla politica e legittimate dalla scienza - il che è ovviamente pericoloso per la democrazia.

(Galli, Carlo. Democrazia, ultimo atto?. EINAUDI 2023)

Chiaro abbastanza? Anche se fosse scienza inattaccabile le misure emergenziali costituirebbero un problema per la democrazia. E quando la scienza non è inattaccabile, ma è quella accazzodicane che abbiamo visto negli ultimi anni?

Il clima è la penultima delle emergenze correnti (l'ultima sono le guerre, con tutto l'arco parlamentare che santifica l'ennesimo nazista tanto buonino, in attesa di una piena riabilitazione di Walter Reder, che in fin dei conti aveva solo ripulito l'Italia da dei paleoputiniani). Ma il fatto di essere penultima non ha evitato che fosse al centro della svolta Green europea. Una svolta in cui le rivolte dei trattori (Olanda, Germania, Polonia, Italia buona ultima) rischiano di essere  la minore delle conseguenze. In due parole, la svolta Green europea è fatta CONTRO i ceti produttivi e i lavoratori. E storicamente è la prima iniziativa del genere, perché dagli anni 80 controllo delle emissioni (e le piogge acide sono diventate un ricordo) e controllo dei CFC (buco nell'ozono) furono in primo luogo efficaci e in secondo luogo non chiesero alle classi lavoratrici di immolarsi per un "bene superiore". E quanto a uso di combustibili fossili, chi dice "e poi volano a Davos con i loro jet privati" ha perfettamente ragione: a me Ryainair continua a proporre il riscatto della quota CO2 del mio volo, e io continuo a ignorare la proposta.

Ricordiamo per l'ennesima volta Chico Mendes: l'ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio. Un ambientalismo spalleggiato dal capitale e in passerella a Davos nella lotta di classe è schierato a priori dalla parte che la lotta di classe l'ha vinta, quindi non dalla parte della forza lavoro. E nella sinistra esterna al parlamento e alle passerelle mediatiche dovrebbe essere considerato su questa base (per la pseudosinistra parlamentare oggi non ci sono speranze di sorta).

PS: A proposito di advocacy climatica occhio a non trasformarsi in piazzisti della Tesla. Tesla=lotta al climate change ma anche Tesla=Musk, trumpiano putiniano etc. Bel cortocircuito. Ma del resto è un mondaccio e chi fa advocacy ha imparato a non temere le peggiori contraddizioni.

PPS: Ma devvero credete che gente con background di biologia sia in grado di parlare di modelli, avendo basi più che appropriate? Davvero? Ah, ecco.

Comments

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Paolo
Thursday, 29 February 2024 21:35
@chimico
visto il nomignolo immagino una laurea in chimica, il che certifica che tu abbia studiato, non ancora che tu abbia capito.
E i dubbi vengono quando parli del caos e delle possibili influenze antropiche:
se il clima è caotico vuol anche dire che è imprevedibile? Dipende da quali parametri prendi: se vuoi sapere dove ci saranno tempeste domani alora è imprevedibile; se vuoi sapere quanta energia si è accumulata a causa del riscaldamento globale e quindi la forza delle tempeste lo sai con ottima approssimazione.
Causa antropica 0,0...% ? Un chiaro esempio di genio incompreso, visto che tutti i dati e tutti gli scienziati seri lo danno per certo: 100%; e i geni incompresi fanno un sacco di danni- senza volerlo certamente. ma guarda caso si accodano a Exxon e compagnia cantante. E citare Chico Mendes in questo contesto lo trovo insultante, per Mendes e per noi.
Poi l'artificio retorico del buttarlo sui comportamenti individuali -comprar la Tesla e simili- aiuta a convincere i cowboy nostrani ma non c'entra nulla, visto che cause del riscaldamento sono di chi tiene le redini e non degli asini che trottano.
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Mario M
Monday, 26 February 2024 08:31
L'effetto serra come fenomeno che provoca il riscaldamento globale è un altro infortunio della scienza moderna, al pari del virus quale agente patogeno.
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Paolo
Thursday, 29 February 2024 21:25
@Mario: se provassi a leggere prima di scrivere magari diresti meno sciocchezze..e nel frattempo vai a vedere una serra vera; e la negazione del virus come agente patogeno lasciala agli evangelisti e a Steve Bannon: in Italia non siamo(tutti) così stupidi
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Mario M
Thursday, 29 February 2024 22:54
In effetti la prosa del chimico è ardua da leggere, preferisco Joseph Postma https://climateofsophistry.com/
Mentre sul virus patogeno quale incidente scientifico preferisco la prosa di Thomas Cowan e del nostro Stefano Scoglio.
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