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03/05 ore 19:00 aggiornamento

Riparazioni parco mezzi… ci pensa Bratislava

Paese NATO dal 2004, la Slovacchia ha un'ampia esperienza di riparazione e manutenzione armamenti ex-patto di Varsavia, oltre che una forte tradizione nella meccanica di precisione: memorabili le biottiche Flexaret, prodotte dalla fabbrica Meopta, o gli ingranditori, con lenti e schemi ottici (Tessar) che ancora oggi fanno dei 6x6 fantastici. Per farla breve… portate qui i vostri carri armati scassati che li aggiusto io, tanto qui non arrivano i missili russi perché siamo paese Nato… e, soprattutto, tanto i costi di riparazione e le spese di trasporto andata e ritorno le offrono operai e contadini ucraini col loro grano.
https://t.me/voenacher/17249

Il Lend-Lease nel volume di traffico quotidiano dell’aeroporto militare di Resovia

Giusto per dare un’idea, attraverso l’aeroporto polacco di Resovia passano OTTOCENTO TONNELLATE DI ARMAMENTI AL GIORNO, che poi proseguono via terra verso L’vov (150 km di distanza).
Solo oggi OLTRE VENTI VOLI sono atterrati, fra C-17 USA, Boeing 767 italiani e C-130 canadesi. Alcuni voli partono dalla base di Rammstein e, per sopperire alla deficienza di mezzi militari, si noleggiano anche cargo di compagnie aeree minori come la Atlas Air e la Kalitta Air. E questo solo quanto passa da quell’aeroporto. Ovviamente, ora ci vuole qualcuno che imbracci, quei fucili, e vada a farsi ammazzare, visto che le perdite ucraine ammontano a oggi a quasi cinquantamila uomini. Ed ecco la soluzione del regime di Kiev.
https://t.me/readovkaru/439

Centomila baionette

Zelenskij punta a recuperare altri soldati in più, la cifra oggi è nota, e ci vuole arrivare attraverso un’ulteriore mobilitazione generale.
https://t.me/ukrainian_guide/1293
Ivi compresi i gruppi di difesa territoriale… Oggi infatti la Rada ha approvato una legge che rende legale il loro impiego non più solo in funzione difensiva dentro uno specifico centro abitato, ma anche offensiva. Giovani senza alcuna formazione, anziani pensionati, mandati al massacro.
https://t.me/boris_rozhin/46633

Fronte EST

IZJUM – LIMAN

Altra fonte, altra carta aggiornata: di fatto conferma quanto riportato stamattina.
https://t.me/ukrainian_guide/1302
Soprattutto colpisce negli osservatori la scelta suicida di far saltare i ponti, lasciandone solo due intatti, quando aldilà del fiume ci sono ancora migliaia di uomini e mezzi…

Kazač’ja Lopan’

Dopo le gravi perdite dei giorni scorsi, ora le truppe ucraine piazzano l’artiglieria, sparano, e poi si ritirano subito. In attesa che arrivino le reclute da ovest…
https://t.me/vysokygovorit/7740

FRONTE Transnistria

Ci han riprovato oggi, alla radiostazione oggetto di un attacco simile giorni fa, ma non risolutivo.
https://t.me/riafan/95530
Il drone proveniva ancora dall’Ucraina, con agganciati 2 kg di panetto al plastico + 5 litri di infiammabile + detonatore: questa volta non è esploso proprio, e ora dà bella mostra di sé su un prato e nei social.
https://t.me/boris_rozhin/46634
https://t.me/anna_news/30745

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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03/05 ore 12:30 Aggiornamento

FRONTE EST

CARTA AGGIORNATA DA IZJUM A LIMAN


E’ questa una carta molto importante, anche se si basa su dati “estemporanei”, essendo la voce stessa degli abitanti dei vari villaggi. Sicuramente la più affidabile, in queste condizioni, dove si dice “presa”, “sotto il controllo”, “arrivati alle porte”, oppure “ricacciati”, “espulsi” e poi uno deve interpretare… lì i cittadini vedono chi c’è, di che colore ha la fascetta al braccio o se c’è qualche lettera strana sui mezzi che girano per le strade, e informano conseguentemente.

Al netto quindi di eventuali errori di “curvatura” della linea di fronte, eccola e possiamo cominciare ad analizzarla:
https://t.me/Belarus_VPO/13710

Anzi tutto le linee e la segnaletica:
- LINEA BLU, è il fiume Severskij Donec. Quella non cambia, il “placido Don” da millenni è lì, poco placido per quello che gli accade intorno e, a ben dire, per niente “Don” (è in realtà un suo affluente).
- TRATTINI VIOLA, quei segni a mo’ di punti di sutura sopra la linea e sparsi in giro, sono i ponti. Senza segni sopra, “intatti”. Un segno rosso sopra, “danneggiati”, due segni a croce sopra, “distrutti”. A parte uno con un punto di domanda sopra, ma già in zona controllata dai russi, ce ne sono solo due rimasti intatti, due danneggiati, il resto kaputt.
- LINEA VERDE, è la linea di fronte presunta. (UA= zona in mano agli ucraini; RF (in cirillico)= zona in mano ai russi).
- CERCHIO ROSSO, “i mille” accerchiati a destra di Oskol.

NOTA 1:
La linea segna quella zona come ancora ucraina, ma in realtà poi sotto scrive “circa 1000 soldati delle ff.aa. ucraine accerchiate (около тысячи военнослужащих ВСУ в окружении)”, quindi avrebbe forse fatto meglio a farlo vedere anche come verde spostato a sinistra del cerchio, questo accerchiamento.

NOTA 2:
La cartina poi manca di una segnaletica importante, quella della SERAJA ZONA (la zona grigia), dove avvengono i combattimenti. Dall’elenco sotto dei paesi dove è nominata, tutti a sinistra della linea verde, si vede che il movimento è verso OVEST, ovvero in questo momento si spingono progressivamente le forze ucraine verso la riva del fiume Severskij Donec.

NOTA 3:

Sulla riva destra del fiume Severskij Donec, la linea di fronte è molto più bassa, si è spinta molto più a sud, rispetto alla riva sinistra. Questo significa che i soldati ucraini a ovest, dislocati a nord ovest della porzione di terreno delimitata dalle linee blu e verdi, in caso non riuscissero a “tenere la posizione” non avrebbero altra possibilità che arretrare verso sud e tentare di passare dall’altra parte del fiume a Svjatogorsk, dove c’è il primo dei due ponti “sani” rimasti.

PRIME CONCLUSIONI:
Da un esame veloce di questa cartina è possibile vedere che:
- La porzione di terreno delimitata da fiume e linea di fronte si sta progressivamente assottigliando (zona grigia non indicata indica il senso del movimento della linea di fronte)
- Le forze russe e della DNR stanno quindi spingendo verso ovest migliaia, se non decine di migliaia, di uomini e mezzi ucraini.
- Gran parte dei mezzi saranno o distrutti o diverranno trofei di guerra, essendo i ponti di collegamento saltati
- Gran parte degli uomini in ritirata sarà – speriamo per loro – fatta prigioniera, e non quell’altra cosa. Ma a condannarli a quella fine sono stati i loro stessi capi, facendo saltare i ponti, tra cui l’ultimo ieri come abbiamo avuto modo di vedere e stamattina di confermare. Carne da cannone.
- Infine, le forze a nord-ovest si trovano già di fatto semiaccerchiate, TUTTE, non solo i mille che si sono avventurati a Oskol. Aleksandrovka è già in mano ai russi, significa che andando su Svjatogorsk da nord, con una progressione dell’ordine dei 7 km verso sud-est farebbero una sacca, delimitata a ovest dal fiume, di 10x10=100 kmq. E chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro, altro che quei poveri “mille”.

BARVENKOVO

Questo comunicato stringato di un corrispondente di guerra: “i soldati russi e le divisioni della milizia popolare della DNR e LNR stanno rafforzando la piazza d’armi per attaccare Barvenkovo (“российские войска и подразделения Народной милиции ДНР и ЛНР укрепляют плацдарм для наступления на Барвенково.”)
https://t.me/wargonzo/6841
Andandolo a vedere sulla cartina, è A 50 KM C.A. a ovest di Slavjansk, fra Slavjansk e Lozovoe, per la precisione. Nessuna speranza di ricongiungersi, nell’immediato, con nessuno a SUD, dove le truppe russe e le milizie del Donbass combattono su una linea di fronte distante circa 140 km. Si tratterebbe quindi di un affondo, teso a impegnare uomini e mezzi finora dislocati per direttissima aldilà del fiume per tenere fortini e posizioni sempre più difficili da tenere. Soprattutto, teso a minacciare da ovest Slavjansk e Kramatorsk, accerchiati a questo punto da tre lati. Vedremo anche qui gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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03/05 ore 08:15 aggiornamento

La chiesa sta bene… e anche il quindicenne


Tranquillizziamo l’ansa, che ieri notte era in piena scenata isterica per una chiesa mai colpita, stamattina ha tolto la notizia falsa dal titolo, ma in corpo testo ha aggiunto un quindicenne morto… e io che quando ero molto più “verde”, come dicono giù, vedevo Guzzanti fare la caricatura di Emilio Fede (Franca... Jolanda…) e pensavo “uno così può stare solo a rete4 dopo le telenovele…”: ieri sera vedevo emili-fede in tutti i canali di informazione. Guzzanti non saprebbe più chi imitare…

Tranquillizziamo quindi i sepolcri imbiancati dell’ansa… ecco la chiesa, ed ecco il magazzino colpito, A 50 M DALLA CHIESA. Colpito con missili di precisione, non con le bombe a grappolo montate sulle testate dei Točka-U ucraini, per eliminare droni Bayraktar che di giorno si divertono a fare in giro quello per cui gli ucraini li han comprati dai turchi. Si vede chiaramente dal filmato in basso a destra che la chiesa non è neanche toccata e che il fumo viene da un’altra parte.
https://t.me/rybar/32061

Potete quindi tirare un sospiro di sollievo, e continuare a fregarvene di venti milioni di tonnellate di grano arrivate nelle tasche dei vostri padroni e altre venti in partenza via treno, mentre il popolo, che dite di difendere, crepa di fame o viene mandato a crepare al fronte come carne da cannone. La chiesa è intatta… brindate.

Carne da cannone

Ieri in “ponti che saltano” facevo riferimento al ponte saltato fra Liman e Slavjansk. Ebbene, pensavo che fossero rimasti dall’altra parte solo in pochi, giusto per permettere ai loro di minare, far saltare il ponte in sicurezza, poi guadare in qualche modo il fiume (se guardiamo le foto... l’acqua in fondo c’è, sul letto del fiume) e riunirsi ai loro… No. Anche qui, carne da cannone. Dall’altra parte son rimasti tagliati fuori TUTTI i difensori di Liman. Ancora in città a combattere!
https://t.me/RVvoenkor/10533
Il che, dal punto di vista degli squadristi “barriera” che hanno orchestrato questa mossa, significa: dietro non potete andare, e non (questa volta) perché vi fuciliamo noi, ma perché proprio indietro non potete andare.

Trevor John Cadieu

Catturato IERI ad Azovstal’, mentre cercava di scappare, e trasferito SUBITO a Mosca.
https://vz.ru/news/2022/5/2/1156659.html

Chi è? Perché i cinegiornali luce da ieri bucano la notizia?

E’… UN GENERALE CANADESE PLURIDECORATO FINO AL 2020, questo il suo curriculum breve dalle patacche sul petto arrivategli:

Major-General Trevor John Cadieu
Order of Military Merit
Commander of Military Merit (C.M.M.)
Awarded on: September 21, 2020
Officer of Military Merit (O.M.M.)
Awarded on: September 22, 2016
Invested on: June 29, 2018
https://www.gg.ca/en/honours/recipients/150-4814

Brigadier-General Trevor John Cadieu
Edmonton, Alberta, Canada
Meritorious Service Decorations - Military Division
Meritorious Service Cross
Awarded on: December 20, 2018
Invested on: November 12, 2019
Rank: Brigadier-General
Brigadier-General Cadieu served as commander of Task Force Jerusalem and as inaugural commander of Task Force Middle East from July 2016 to July 2017. His eloquence and in-depth knowledge of the challenges facing the region led him to play an active role in advancing the priority objectives of the US Security Coordinator and to establish the regional command post in Amman, Jordan. His initiatives had a positive impact on efforts to strengthen the armed forces of Jordan and Lebanon and helped to maintain strong relations with partners in the region.
Meritorious Service Medal
Awarded on: October 7, 2010
Invested on: June 10, 2011
Rank: Major
From October 2006 to February 2007, Major Cadieu commanded B Squadron of Lord Strathcona’s Horse (Royal Canadians), in Afghanistan. Leading the first tank squadron in combat in almost 60 years, Major Cadieu immediately forged a cohesive combat team that excelled during two major offensives and numerous other engagements. His leadership played a decisive role in battling insurgents, and contributed to the battle group’s domination of the Arghandab River area. Major Cadieu’s courage and performance contributed significantly to his squadron’s operational success.
https://www.gg.ca/en/honours/recipients/139-678

E’ stato in Afghanistan, in medioriente, un carriera brillante… fino a ottobre 2021 (almeno, questa è la data del foglio qui sotto), dove, alla vigilia di un suo ennesimo avanzamento, si riporta essere finito sotto i riflettori per presunto scandalo sessuale.
https://ottawacitizen.com/news/national/defence-watch/canadas-top-soldier-told-about-cadieu-sex-misconduct-allegations-months-before-police-email

QUINDI, DIMISSIONI PER OPERAZIONE SOTTO COPERTURA A MARIUPOL’. E qualcuno tra i russi si chiedeva perché tutti insistevano per “corridoi umanitari”, da Macron in avanti…
e gli dicevano: “Non avreste forse uno dei vostri lì?” “Un pezzo grosso magari?”
https://t.me/vzglyad_ru/52428
“Noooooooooooooooooo, noi?????” Gli rispondevano tutti in coro. Oggi, cominciano ad ammetterlo anche nella lingua del perfido Albione:
“Military analysts are confident that the scandalous resignation was a cover for an operation to send an experienced general to help Ukrainian nationalists.
A high-ranking mercenary tried to break out of the encirclement at Azovstal several times. It was for this that the West insisted on humanitarian corridors for the exit of civilians: among them, foreign specialists had to leave the catacombs.”
https://mailbd.net/technology/commander-of-canadian-army-captured-at-azovstal-75278/
Chi ne parla, ovviamente. Per il 99,999% dei cinegiornali luce la notizia non esiste. Parliamo d’altro, ma non di questo.

MEGLIO QUI CHE PROFUGO ALL’OVEST

Una giovane coppia, entrambi cittadini di Charkov (Ucraina) è appena tornata a casa dalla recente esperienza di profughi a L’vov (sempre Ucraina). Han detto, in un video appena arrivati, “meglio star qui che in quei campi profughi, dove non sei considerato un essere umano”.
https://t.me/mig41/17044
Lo hanno detto nella loro madrelingua, il russo: la scarsa conoscenza dell’ucraino, l’ucraino pronunciato con un accento sbagliato, era stato segno di discriminazione all’ovest. Questo razzismo passa inosservato ai più, ma è da otto anni che le popolazioni russe dell’Ucraina lo subiscono. Una domanda così, spontanea… qualcuno ieri a Odessa, quella della chiesa mai fatta saltare e saltata con strage per l’ansa, ha ricordato le decine di morti del 2 maggio 2014? No, neanche un mazzo di fiori su una lapide. Perché? Perché non ci sono stati o perché la popolazione russa di Odessa vive nel terrore di poter anche solo alzare un attimo la testa? La mancata attenzione a questi problemi, la VOLUTAMENTE mancata attenzione a questi problemi, che si risolvono DERUSSIFICANDO il paese, ha contribuito e contribuisce attivamente all’ulteriore disintegrazione di un paese tenuto insieme solo dalla propaganda fascista e dalle armi NATO.
Aggiornamenti a seguire.

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02/05 ore 19:30 aggiornamento

“GETREIDBRÜCKE”: GRANO IN CAMBIO DI ARMI, E IL RESTO E' CARESTIA E MORTE

“Getreidbrücke”: il “ponte del grano”. Non posso non iniziare questo aggiornamento con questa notizia. Tutto nasce da una denuncia del ministero della difesa russo di due giorni fa. Dal territorio ucraino sarebbero GIA’ USCITE VENTI MILIONI DI TONNELLATE DI GRANO VERSO LA ROMANIA (E DA LI’ NEL RESTO DELL’UE), IN CAMBIO DI ARMI (“Lend-lease…” ma una quota di pagamento anticipato ci vuole sempre).
Via terra, via treno, persino via mare dal porto fluviale di Ismail sul Danubio. 20 milioni di tonnellate di grano, quando in tutto il Paese manca il mangiare, quando il 13 aprile a Charkov i russi hanno interrotto unilateralmente i combattimenti per consentire agli agricoltori di seminare, quando, come abbiam visto, a Mariupol’ è iniziata la semina in ultra ritardo. 20 milioni andati via.
https://iz.ru/1328839/2022-04-30/minoborony-rf-soobshchilo-o-postavkakh-kieva-zerna-v-evropu-v-obmen-na-oruzhie
Il deficit alimentare del popolo ucraino non è, evidentemente, un problema del regime di Kiev, esportatore mondiale di grano.
https://argumenti.ru/army/2022/05/770243
https://rossaprimavera.ru/news/c472cd6a?

Ma il peggio deve ancora venire. Mentre verificavo queste informazioni, sono incappato in informazioni ben peggiori. Questa volta nella lingua di Albione. ALTRE VENTI MILIONI DI GRANO VERSO LA GERMANIA, a cura DB CARGO che è la branca cargo della Deutsche Bahn:
The German business newspaper Handelsblatt published the company plans supported by the German federal government. According to the newspaper, the German authorities are studying a possibility to increase grain exports from Ukraine in order to avert a food crisis and famine on the planet. "As a railway transport employee, I have to ensure that 20 million tons of grain are shipped to prevent a global famine," said Michael Toyrer, Secretary of State in the Federal Ministry of Transport told Handelsblatt. […] One train is capable of carrying up to 52 containers with several thousand tonnes of grain, and up to 20,000 trips might be needed to transport 20 million tonnes of grain from Ukraine, the newspaper said.
https://interfax.com/newsroom/top-stories/78637/

Ventimila viaggi, con 52 container attaccati a motrice: “Mors tua, vita mea”. Anche gli altri Paesi, coi porti bloccati, stanno potenziando i treni.
https://www.railfreight.com/railfreight/2022/04/29/more-trains-to-ship-ukrainian-export-products-to-europe/?gdpr=accept

E a confermare il deficit alimentare, non sono solo gli orchi russi ma il World Food Program: 2,5 milioni di ucraini sono stati aiutati dal WFP a partire dal 24/02 nel mettere insieme pranzo con cena. E questi solo quelli aiutati, poi ci sono quelli che gli aiuti non li hanno ricevuti .
https://www.theguardian.com/world/2022/may/02/millions-tonnes-grain-stuck-ukraine-un-wfp-official-germany

Ma tanto il copione è ormai già scritto. Il grano agli europei, agli ucraini la fame e la colpa ai russi.

NUOVE CHIAMATE ALLE ARMI

Il regime di Kiev ha bisogno di aumentare gli effettivi di un terzo, per poter gestire i nuovi armamenti occidentali in arrivo. Quindi mantenimento della mobilitazione generale,
https://t.me/epoddubny/10289
dichiarata il 24/02 e in scadenza il 24/05, andando a “raschiare il fondo del barile”, soprattutto a ovest dove “quegli imboscati” finora se ne sono stati a far nulla, fino all’ultimo ucraino. Tuttavia, come già indicato ultimamente, il morale è a terra, nessuno si arruola, chi può cerca di andarsene. Nell’Ovest, per esempio, molti di etnia ungherese hanno doppio passaporto e lo stanno facendo valere. Nessuna rivolta in vista, nessuno sta facendo bruciare per strada copertoni o improvvisando barricate. Ma disaffezione, questa si: il che significa che se polacchi o ungheresi mettessero piede a L’vov o in Transcarpazia con un “contingente di pace”, anche loro magari “per restare”… sicuramente non gli sparerebbero addosso. Ipotesi remota in questo momento, ma tra qualche mese… forse un po’ meno.
https://t.me/rybar/32054

PIOVONO PONTI

Il ponte che collega Romania a Odessa a Zatok oggi, dopo i primi due tentativi dei giorni scorsi, è andato giù. Cinque mesi per ricostruirlo, per cinque mesi le armi dalla Romania faranno un’altra strada.
https://t.me/WarDonbass/61247
Sull’altro versante, per motivi analoghi ma in tutt’altra direzione, è stato fatto saltare dagli ucraini in ritirata il ponte fra Liman e Slavjansk, nel tentativo di frenare l’avanzata russa.
https://t.me/boris_rozhin/46507
Fino all’ultimo ponte…

I DRONI DI ODESSA

Oltre al ponte summenzionato, altri attacchi contro quei depositi aeroportuali e hangar dove potrebbero essere custoditi i droni che ieri hanno scorrazzato fino all’Isola dei Serpenti attaccando le navi ormeggiate. Anche qui, vedremo presto se avran bisogno di chiedere a Erdogan nuove forniture di Bayraktar TV2 o negli hangar c’era altro.
https://t.me/rybar/32056

MARIUPOL’

Altri 214 evacuati oggi da Azovstal’. E come sottolinea l’articolista, neppure fra questi parenti degli irriducibili di Azovstal’ c’è stata unanimità nel migrare verso Kiev. In questi giorni lo ha fatto solo poco più della metà, mentre gli altri resteranno a vivere nella DNR.
https://antifashist.com/item/iz-mariupolya-v-bezymennoe-evakuirovany-eshhe-214-chelovek.html

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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02/05 Aggiornamento volante 14:00

OSKOL (I MILLE)... E UNA DIGA MINATA

Notizia appena pervenuta e diffusa da Rybar. "Ai mille", partiti per prendere Izjum da Est e accerchiati subito dopo il via, ora hanno dato un ordine in linea con le porcherie commesse sinora a danno dei civili del Donbass: minare la diga a Oskol che sbarra il fiume creando quel bacino che dalla cartina me l'aveva fatto assomigliare a un lago
https://t.me/rybar/32036

Quindi non potendo fare come a Mariupol' e prendere in ostaggio civili, qui prendono in ostaggio la diga... mi viene in mente 5 anni fa la diga di Tabqa sull'Eufrate in Siria... all'epoca era stato l'ISIS a prenderla in ostaggio e a minacciare di farla saltare.
https://www.corriere.it/esteri/17_marzo_26/siria-curdi-vicini-tabqa-rischio-diga-eufrate-a33adb8c-1241-11e7-9feb-57178ffa732d.shtml
https://www.limesonline.com/lo-stato-islamico-annuncia-il-crollo-imminente-di-una-diga-sulleufrate/97810

L'Oskol non è l'Eufrate e la portata è inferiore di decine e decine di volte. Per la cronaca la diga di Tabqa c'è ancora, non mi sembra che lo stato maggiore ucraino abbia dato un buon consiglio... oltre che inimicarsi anche una buona fetta di popolazione della regione di Charkov e dintorni.

Aggiornamenti a seguire.

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02/05 ore 12:30 aggiornamento

Battaglia aerea sopra i cieli di Slavjansk

Abbattuto, in una delle poche battaglie aeree svoltesi, un MiG-29.
https://t.me/boris_rozhin/46438

Azovstal'

Preso uno squadrista che stava cercando di scappare come “civile”
https://t.me/RVvoenkor/10464
A questo serve l’operazione di “filtracija” a cui sono sottoposti tutti quelli che ora scappano da Azovstal’. Controllo identità, documenti, accertamento che non si tratti di militari o, peggio ancora, di criminali di guerra ricercati dalle procure della DNR e LNR. Diciamo che, come già notato, gli squadristi di Azov sono un po’ come i mafiosi yakuza. Sono facilmente identificabili, in quanto i loro tatuaggi erano segno di orgoglio e appartenenza al relativo squadrone o squadraccia che dir si voglia. E’ un po’ più difficile per i militari non tatuati, ma a parte che sono pochi, in genere poi con le domande di controllo si riesce comunque ad accertare veridicità delle informazioni fornite.

“Denazifikacija”, non solo “denazifikacija” e i suoi tempi

- Come è possibile che siano riusciti a convincere uno che di cognome fa Bedjashov, che i russi sono i suoi nemici?
— Как человека с русской фамилией Ведяшов смогли убедить, что русские ему враги?
(e il sor Bedjashov…) – Mi hanno ingannato. Propaganda. Non saprei nemmeno io come spiegarlo.
— Ввели в заблуждение. Пропаганда. Не могу точно сказать.
https://t.me/epoddubny/10271

Chiedo scusa a tutti, davvero. Non c'entra nulla con il conflitto, potete e possiamo chiudere qui. Ma a me anche queste interviste in cui mi imbatto ogni tanto, questi argomenti, interessano molto. E quello che segue è un canovaccio che serve a me per studiarci e ragionarci ulteriormente, quando potrò farlo. Intanto per paura di perdere le considerazioni che mi sono venute ascoltando questo dialogo, le scrivo qui come appunti. Magari a qualcuno potrebbero servire per svilupparle ulteriormente. Ne sarei contentissimo.

Torniamo a questa intervista a un prigioniero dell'esercito ucraino col cognome russo. Ora, per intenderci sarebbe come se da noi uno con un cognome fortemente connotato regionalmente (Brambilla=Milano/Ferrero=Piemonte ovest/Piovesan=Veneto/Selmi=Modena/Esposito=Napoli/De Luca=Lecce, e via discorrendo) arrivasse a considerare nemici i “suoi” conterranei, quantomeno di origine. Il corrispondente poi la mette giù tragica, perché dice che il signore non gliela ha contata giusta, che “loro si vergognano di esser russi” (они стыдятся того, что они русские) e rinnegano pubblicamente le loro origini, dicendone peste e corna.

Naturalmente intervengono molti fattori. Alcuni personali, sui quali non ha neppure senso intervenire, e altri invece sociali. Mi spingo ulteriormente e dico, da materialista storico: i primi sono fortemente condizionati dai secondi. Quindi cerco di focalizzarli, anche per un possibile percorso di integrazione, quando tutto questo sarà finito: non certo per farlo noi, che non siamo nemmeno stati capaci di integrare immigrati vecchi e nuovi, che abbiamo tolto dalle scuole la figura del mediatore culturale prevista per legge dal 1998 (Turco-Napolitano) e mai diventata una figura stabile, che oggi in classe di mia figlia siamo stati solo capaci di affiancare la bambina ucraina appena arrivata, otto anni, con “google translator… e arrangiati”. No, noi occidentali meno facciamo e meglio è, che siam solo capaci di fare danni e far passare la nostra “de”-“ficienza” come “bene”-“ficienza”, come sempre, per la nostra bella facciata da sepolcri imbiancati. Mi interessa però capire perché sarà così più semplice, in futuro, vedere da quali segni sia possibile che si sta andando in una direzione, piuttosto che in un'altra.

Partiamo dal 1992. Indubbiamente “l’essere russo” fuori dalla Russia nei territori dell’EX-URSS è stato TRAUMATICO:
1. rappresentava “l’ex-primo della classe” divenuto, nel giro di un anno, “l’incarnazione del fallimento”
2. rappresentava “lo straniero”, quindi “l’estraneo”
3. in alcuni casi, baltici per esempio, rappresentava “l’ex-dominatore” su cui scaricare l’astio represso

I primi 5 anni dal 1992 al 1997 hanno rappresentato una discesa agli inferi in tutti i settori, l’annientamento del proprio sistema di valori, un crollo verticale di autostima, una corsa al “si salvi chi può” che noi fatichiamo pure a immaginare, perché non è nelle nostre corde. Neppure i tedeschi sconfitti e umiliati possono dire di “capire per esserci passati”. Loro non sono stati abbandonati, loro non sono stati smantellati in tutto, ma proprio TUTTO, come gli ex-sovietici e, in particolar modo, i cittadini della Federazione Russa, che peraltro si accollò TUTTI i debiti accumulati dalla passata gestione. A loro fu detto “Avete sbagliato TUTTO”, non era questione di un pazzo coi baffetti o col mandibolone pronunciato che vi ha rovinato ma, tutto sommato, le industrie funzionavano, eccetera eccetera. No. “Carthago delenda est”. Radere al suolo TUTTO. Modo di produzione, anzi tutto. Equazione nazifascismo=comunismo. E per farla, sputare su quei 20 milioni e passa di morti, sul loro sacrificio per sconfiggerlo, il nazismo. RADERE AL SUOLO LA PROPRIA STORIA, LE PROPRIE RADICI, I PROPRI MOTIVI DI ORGOGLIO E IDENTITA’.

Ecco allora che, “antikommunizm” (ma anche “socializm” e qualsiasi cosa che puzzi di rosso), “nazifikacija” (dalla semplice xenofobia alla ricostruzione dell’UPA) e “rusofobija” da allora vanno a braccetto. Majdan 2014 ha almeno vent’anni di PREGRESSO, prima molto serpeggiante, sotto traccia, poi sempre più aperto, sfacciato, VIOLENTO. Oggi ricordiamo la strage di Odessa. Alcune città, alcune regioni, da Odessa a Lugansk, PARALLELAMENTE E SPECULARMENTE REAGIRONO A QUESTA AZIONE RECUPERANDO LA PROPRIA STORIA, LE PROPRIE RADICI, LA PROPRIA IDENTITA’. Vi fa schifo la bandiera dell’URSS? Quella che vedete non è la bandiera dell’URSS, ma la “Bandiera della Vittoria” (Znamja Pobedy) quella piantata sul Reichstag, con sopra la scritta della 150ª Divisione fucilieri della III armata d’assalto: un giochetto, per noi che vediamo da fuori, ma passo indietro fondamentale per il recupero di un terreno comune condiviso, per loro (“Anche se è un dato di fatto / Che a Stalingrado non passano” … verrebbe da dire).

Ecco allora che i russi che “sono tornati per restare” SI INSERISCONO PER QUEI POPOLI (Donbass, Cherson, Nikolaev, Odessa), non certo per L’vov, o per Kiev (dove infatti non sono mai arrivati – primo caso – o – secondo caso - sono arrivati per dirottare forze che altrimenti sarebbero state impiegate a Sud e ad Est in una fase dove gli attaccanti erano in totale minoranza, 200.000 vs 600.000), IN UN DISCORSO INTERROTTO IL 31/12/1991. Un discorso dove l’URSS è usata strumentalmente. Certo, nessuno vuole fare il socialismo. Io per primo, da comunista, non posso che vedere che questa è la tendenza. Ma è vero anche che nessuno, neppure in un’ottica dichiaratamente capitalistica, vuole rinnegare il proprio passato, la propria storia, il proprio vissuto comune.

Ecco allora che allo “antikommunizm” TOTALE occidentale, la dirigenza putiniana non può che opporne uno molto più BLANDO, dove alla fine, AL LIMITE E RIDUCENDO LA QUESTIONE SINO AL BANALE (e di questo chiedo scusa a tutti), “bastava fare un capitalismo di stato e si manteneva tutto uguale: bandiera, inno, commemorazioni, partito, eccetera…” Questa MOSSA, strumentale quanto si vuole, ma REALE, consente di RECUPERARE tante cose di quel passato e RIVALORIZZARLE e RIATTUALIZZARLE: a partire dal MITO FONDATIVO dell’URSS postbellica, patrimonio condiviso di 15 EX-REPUBBLICHE, ciascuna coi suoi morti da piangere, ciascuna con un pezzo di quella bandiera rossa sul Reichstag da rivendicare come proprio INNEGABILE, FONDAMENTALE, contributo. Ecco allora la “denazifikacija”.

Infine, per quanto riguarda la “rusofobija”, noi siam sempre fermi a “io ti spiezzio in due” e al suo recupero da parte dell’ansa e dei cinegiornali luce associati, ma è un altro dato di fatto che
- tutto quanto finora detto porta a una RIVALUTAZIONE dei russi nei confronti dei loro vicini. In particolare con Armenia e Azerbaigian, dove sono diventati “ago della bilancia” del conflitto, piuttosto che con le repubbliche ex-sovietiche dell’Asia: Kazachstan, Turkmenistan, Tajikistan, Uzbekistan.
- Anche in un contesto teso come quello mediorientale, dove non è arrivato il “volemose bene” ex-sovietico, è arrivato un accorto movimento DIPLOMATICO PIU’ CHE MILITARE che è riuscito a ribaltare una situazione difficile, quale era quella del 2015, e a COSTRUIRE RAPPORTI REALMENTE DI COLLABORAZIONE, SIA PUR IN SETTORI E AMBITI DIVERSI E DIVERSIFICATI, con TURCHI, SIRIANI, IRANIANI, INDIANI, AFGANI E CINESI. Coi pachistani ci stanno lavorando… e i mongoli e i nordcoreani erano già cooperanti da decenni.

Torniamo ora alla domanda del corrispondente al signor Bedjashov. Come è stato possibile? Il regime di Kiev, lo abbiam visto in “libro e moschetto” e in altre occasioni, ha spinto molto su quel tasto. Per decenni. Eccedendo nell’altro verso fino a glorificare Bandera e soci. E magari una metà del Paese, russi di origine compresi, ha reagito in un modo. Come il signor Bedjashov. Ma l’altra metà del Paese si è sentita umiliata da questa campagna ideologica: chi l’ha dimostrato dichiarando l’indipendenza, chi l’ha dimostrato in piazza soltanto ed è morto (Odessa 2014). Si raccoglie quel che si semina. I russi non hanno fretta in Ucraina. Anche per questo, i tempi non possono essere che lunghi. Ma l’impressione che, in quelle regioni, si stiano innestando processi irreversibili, e che tutto questo sia parte di un movimento complessivo che travalica i confini ucraini e ridisegna, altrettanto irreversibilimente, rapporti socioeconomici internazionali, è sempre più forte.

Aggiornamenti a seguire.

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02/05 ore 08:15 aggiornamento

Fronte EST

CARTA AGGIORNATA

Carta aggiornata a ieri sera
https://i.ibb.co/zRQcFxL/01-05.jpg

I due ingrandimenti a lato riguardano Charkov (a sinistra) e Liman (a destra). Nel primo è possibile vedere la zona rossa (occupata dai russi) dove già da due giorni gli ucraini cercano di contrattaccare per buttarli fuori, ma non riescono e subiscono perdite. Nel secondo è possibile vedere Liman (a dx), ormai accerchiata e la zona che nel complesso ormai non gode di buona salute.

OSKOL (I MILLE)

Non era una bufala, quella di qualche giorno fa dei mille soldati della 1° che, ricevuto ordine (IDIOTA) di contrattaccare, contrattaccavano restando subito accerchiati a OSKOL. Non avendo più ricevuto aggiornamenti, lo avevo anche pensato. Invece no, ci sono e, come ci comunica Rybar, sono lì "a cuocere a fuoco lento nella sacca" («варится в котле»). Scappare non possono più scappare, sono tenuti sotto controllo.
https://t.me/rybar/32019
Ancora non mi capacito di come un comando talmente idiota possa aver mandato mille soldati a suicidarsi, tutti insieme e in una volta sola... e nessuno, peraltro, che si dia da fare per rompere l'accerchiamento e cercare di recuperarli... o dirgli, ragazzi è andata così, arrendetevi.

C'E' CHI L'ORDINE DI RESA SE LO DA' DA SOLO

Parliamo dei soldati della 93° meccanizzata. Finiti accerchiati anche loro nei boschi di "Zàvody o Zavòdy": il soldato che parla in quel video si vede già da questo che non solo non è del posto, ma che non gli interessa nulla di questa guerra, a partire da dove cade l'accento del posto e del popolo in nome di cui combatte... a differenza dei primi che si lamentano e basta, questi hanno firmato un ordine loro dove si rifiutano di combattere ulteriormente.
https://t.me/belvestnik/23801
Motivi:
- non evacuano i feriti
- comando inadeguato
- niente artiglieria pesanta
- gravi perdite
- nessuna rotazione
Причины: не эвакуируют раненых, неадекватное командование, нет тяжёлой техники, большие потери, нет ротации.
IN UNA PAROLA, "basta con questa guerra di morti di fame contro altri morti di fame". Sperando di non fare la fine di Volonté.

ODESSA, 2 MAGGIO 2014

Alcune foto per non dimenticare, nel giorno dell'anniversario, la strage fascista alla Camera del Lavoro di Odessa: 46 MORTI. Questa situazione non è iniziata il 24 febbraio 2022.
https://t.me/anna_news/30553

Aggiornamenti a seguire.

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01/05 ore 21:30 Aggiornamento

AZOVSTAL’


Dopo i 46 civili evacuati ieri,
https://t.me/boris_rozhin/46253
25 durante il giorno e 21 durante la notte,
https://t.me/readovkanews/32530
anche oggi pomeriggio al momento sono riusciti a fuggire in 40, tra cui 8 bambini.
https://t.me/readovkanews/32551
Qui le immagini:
https://t.me/boris_rozhin/46293

E mentre l’ex-sindaco di Mariupol’ parla come se fosse ancora a capo di un’amministrazione che ha abbandonato fisicamente quasi due mesi fa (anche questo accade…)
https://t.me/akimapachev/2357
la quantità di civili ancora bloccati dagli squadristi di Azov potrebbe arrivare a 300 persone. Al netto degli ottantasei che han lasciato andare in questi due giorni.
https://t.me/akimapachev/2363

ARRIVANO GLI F-16...

E mentre altri 232 carri armati T72-M sono previsti arrivare dalla Polonia, salita con questa fornitura al secondo posto fra i Paesi elargitori di “aiuti”,
https://t.me/readovkanews/32574

Il regime di Kiev attende con ansia gli F-16. In realtà, CASUALITA’ SEMPRE… aveva già mandato a INIZIO FEBBRAIO, prima ancora dell’inizio delle ostilità e in gran segreto, i suoi migliori corsisti della scuola superiore piloti di Charkov in un Paese NATO e negli USA a fare il corso di pilotaggio proprio per gli F-16.
https://t.me/readovkanews/32369

In realtà, come qualche analista fa notare, gli F-16 non decollano o atterrano sull’erba o sul selciato, quindi basterebbe agire sulle poche piste rimaste per obbligare i piloti a decollare e atterrare appoggiandosi alle basi dei Paesi limitrofi… ma un aereo NATO, 100% NATO, che partisse dalla Polonia, dalla Romania o dall’Ungheria per una missione in terra ucraina, a questo punto cambierebbe NOTEVOLMENTE la situazione dal punto di vista dell’inaccettabilità, da parte di Mosca, di una mossa di tal fatta.
https://t.me/wingsofwar/12682

E se non l’han fatto, neanche per sbaglio, sino ad ora, c’è un motivo… vedremo anche qui come andrà a finire.

GENERALI NATO A KIEV MA LE ARMI SPARISCONO LO STESSO "NEI BUCHI NERI”

Sotto mentite spoglie di “consiglieri militari”, starebbero in pianta stabile al comando generale delle ff.aa. a Kiev, per curare direttamente la gestione del materiale in arrivo e della carne da cannone necessaria a metterlo in funzione.
https://t.me/boris_rozhin/46091

E nonostante ci siano lì generali, controllori, e consiglieri… le armi dopo un po’ spariscono!
“The US has few ways to track the substantial supply of anti-tank, anti-aircraft and other weaponry it has sent across the border into Ukraine”
Tradotto, io le mando, poi dove finiscono… boh, come comunica la CNN.
https://edition.cnn.com/2022/04/19/politics/us-weapons-ukraine-intelligence/index.html

E’ CERTAMENTE LA PIU’ GRANDE PARTITA DI ARMI FORNITA A UNA NAZIONE ALLEATA IN UN CONFLITTO. MA IL RISCHIO, CHE DICONO SIA GLI UFFICIALI CHE GLI ANALISTI DELLA DIFESA AMERICANA, E’ CHE A LUNGO TERMINE UN PO’ DI QUELLE ARMI FINISCANO NELLE MANI DI ALTRI MILITARI E MILIZIE CHE GLI USA NON INTENDONO ARMARE.
It is "certainly the largest recent supply to a partner country in a conflict." But the risk, both current US officials and defense analysts say, is that in the long term, some of those weapons may wind up in the hands of other militaries and militias that the US did not intend to arm.
(IBIDEM)

E non si riferiscono alle partite di NLAW, JAVELIN e DRONI divenuti trofei di guerra e che ormai fanno parte del corredo standard delle milizie del Donbass. Anche perché il “termine”, in questo caso, non è stato per niente lungo.

RIUSCIAMO A TRACCIARLE PER UN BREVE PERIODO, POI QUANDO ENTRANO NELLE NEBBIE DELLA GUERRA… SI PERDONO TOTALMENTE, DICE UNA FONTE INFORMATA SUI SERVIZI SEGRETI USA. FINISCONO IN UN GRANDE BUCO NERO E DOPO UN PO’ NON LE VEDI PIU’.
"We have fidelity for a short time, but when it enters the fog of war, we have almost zero," said one source briefed on US intelligence. "It drops into a big black hole, and you have almost no sense of it at all after a short period of time."

Milioni di euro per elmetti usati, armi che finiscono nei buchi neri e poi arrivano dove non devono, ma “Finché c’è guerra, c’è speranza…”: “Arm us with enough heavy weapons, and we will bring this war to an end sooner rather than later—with fewer Ukrainian civilians and soldiers maimed and killed.” (Zelenskij, 20/04/2022 https://t.me/V_Zelenskiy_official/1330).

GAS RUSSO NELLE BASI NATO EUROPEE, OVVERO LA PRIMA GUERRA COL CASH-BACK!

Ebbene si. Anche le basi NATO sparse per la “libera Europa” vanno a gas russo. Per la precisione, col gas russo coprono il 30% del loro fabbisogno energetico: “before Russia’s invasion of Ukraine, U.S. bases in Europe relied on Russian fossil fuels to meet 30% of their annual energy needs.”
https://watson.brown.edu/climatesolutionslab/research/2022/mapping-us-military-dependence-russian-fossil-fuels
Questa carta mostra i volumi di consumo di fonti energetiche russe da parte dei “partner” NATOvskie.
http://gard-murray.com/images/us_military_russian_fossil_fuel_dependence.png
con USAG Bavaria, USAG Rheinland-Pfalz e Reimstein Air base in testa e USAG Vicenza a metà classifica…
Continuando così, gli “american taxpayers”, i “contribuenti-e-io-pago-e-io-voto”… rifinanzieranno la “guerra russa” al ritmo di un milione di dollari la settimana (“could inadvertently be helping to fund the Russian war effort to the tune of a million dollars a week.” ibidem).

Guerra NATO per procura si, ma col cash-back…

“CONGELAMENTI” RECIPROCI

Per chi, nelle sfere alte, non avesse chiara la nozione di interdipendenza (a noi poveracci è bastato ricevere le bollette). Ai beni per 300 miliardi di dollari congelati ai russi, oggi i russi rispondono con il congelamento di 500 miliardi di dollari di beni occidentali.
https://t.me/DmitriySteshin/4734
A confisca di qua corrisponderà confisca di là.
https://t.me/boris_rozhin/46224

AUMENTO DEL GAS IN EXPORT VERSO LA RPC

Forniture Gazprom verso la Cina: +60% rispetto allo stesso periodo del 2021
https://t.me/boris_rozhin/46307
Con tendenza all’aumento di un altro 20-30%

FRONTE SUD

ODESSA

L’attacco missilistico di oggi ha colpito l’aeroporto militare, in particolare la pista e gli hangar dove erano custodite le armi delle ultime forniture NATO.
https://t.me/boris_rozhin/46254

CHERSON
Altro regalo d’addio ucraino. Tutti i gestori di rete fissa e mobile ucraini hanno tagliato fuori Cherson. Situazione difficile, perché il subentro di gestori russi e del Donbass non sarà immediato, ma che rischia di essere un autogol, perché taglia un altro ponte, a questo punto con l’EX madrepatria.
https://t.me/southtower/5990

FRONTE EST

KRASNYJ LIMAN


I russi sono arrivati alle sue porte e sarebbe in corso il tentativo di attacco da parte russa e delle milizie del Donbass da sud-est. Città in condizioni di semiaccerchiamento e con problemi di approvvigionamento.
https://t.me/denazi_UA/8565
https://t.me/boris_rozhin/46372

POPASNAJA
Leggero avanzamento delle truppe russe e delle milizie della DNR in una delle battaglie più difficili, durata ormai quasi due mesi. Più che l’avanzamento, che è minimo, russi e milizie del Donbass guardano tuttavia a un sempre maggiore indebolimento delle difese ucraine, consolidate a ovest e a nord-ovest. Tuttavia, come già analizzato, in questa roccaforte le linee difensive a scaloni sono state progettate per ricombinarsi poco più indietro con una praticamente identica capacità di fuoco e una perdita minima di territorio, in una continua serie di fortificazioni e contrafforti collegati fra loro da tunnel sotterranei e bunker grandi abbastanza da consentire il transito di pezzi di artiglieria, consentendo alla difesa stessa una grande mobilità che, ovviamente, mette in difficoltà ulteriori gli attaccanti.
https://t.me/riafan_everywhere/9126
https://t.me/boris_rozhin/46372

CHARKOV
Le forze armate ucraine provano a uscire dalla città verso nord e sconfinare in Russia, in cerca di “contrattacchi”.
https://t.me/vysokygovorit/7712
Anche per questo, i russi stanno rafforzando il controllo sulle città di confine ed è notizia di oggi la presa, da parte loro, di due centri abitati nella zona di Kazač’ja Lopan’.
https://t.me/boris_rozhin/46372

IZJUM
Nessun mutamento degno di nota, se si eccettua che i russi han fatto saltare un ponte di barche a nord onde impedire l’attraversamento delle forze ucraine e conseguente rottura delle comunicazioni con le loro forze dislocate a sud.
https://t.me/rybar/32002

A PROPOSITO DI PONTI…
Alla luce delle ultime “forniture” NATO, si fanno sempre più pressanti gli appelli a lasciare riva sinistra e riva destra del Dnepr al loro rispettivo destino, tagliando gli ultimi ponti finora risparmiati. Date le dimensioni del fiume non si tratta di ponticelli ripristinabili in quattro e quattr’otto, ma di ponti lunghi quasi dieci km, da cui l’idea iniziale di non toccarli. Anche qui, visto che i rifornimenti continuano ad arrivare passando quei ponti, l’idea potrebbe essere ben presto oggetto di riconsiderazione.
https://t.me/vysokygovorit/7719

FRONTE TRANSNISTRIA

Forse il gas, con la Moldavia completamente dipendente dalle forniture di Gazprom, si sta dimostrando più convincente di altri argomenti nella prosecuzione della politica di non-intervento da parte della Repubblica Moldava. Questo sostiene un’analisi, nel commentare un’escalation che, fortunatamente, a oggi non è culminata in un secondo fronte pericolosamente a ovest. Molto a ovest e molto vicino al confine con un Paese NATO (Romania). Vedremo anche qui gli sviluppi.
https://t.me/rybar/32012

«Знамя Победы над Рейхстагом»
Il primo alzabandiera risale a oggi (30 aprile notte a Berlino, ma già 1 maggio 1945 a Mosca), mentre è del giorno dopo la foto iconica di Evgenij Anan’evič Chaldej, nato guarda caso… a Doneck - “Bandiera della vittoria sul Reichstag” (qui un’immagine):
https://newtimes.kz/mir/138439-pravitelstvo-ukrainy-reshilo-otkazatsia-ot-termina-velikaia-otechestvennaia-voina
scattata dopo 1418 giorni di ininterrotta attività di fotografo di guerra al seguito dell’Armata Rossa, da Mosca a Berlino.
https://ukraina.ru/exclusive/20210509/1031283486.html

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Primo Maggio, ore 11.00 aggiornamento

Buon Primo Maggio a tutti. Sui vari fronti intensa attività di artiglieria da entrambi i lati ma nessun movimento sostanziale della linea di fronte.

Aggiornamenti a seguire.

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30/04 ore 19:30 aggiornamento

Perdite e proteste

Al momento non sono pervenute informazioni su mutamenti significati di fronte. Quello che è invece pervenuto, tutto da vagliare ovviamente, è stato un continuo susseguirsi di perdite da parte dell'esercito ucraino:
- Ottanta uomini nella sola Avdeevka, a opera del battaglione delle milizie della DNR "Somali" (fonte: corrispondente di guerra Pegov)
https://t.me/wargonzo/6810
https://t.me/boris_rozhin/46112
- Oltre duecento soldati e 23 blindati in 16 attacchi missilistici distinti (fonte: ministero della difesa russo)
https://t.me/rybar/31980
Questo, insieme ad altri fronti, come Popasnaja, dove ogni giorno la difesa ucraina perde qualche pezzo,
https://t.me/wargonzo/6810
contribuisce ad abbassare il morale delle truppe ucraine. Inoltre, cominciano a comparire i primi segnali di protesta fra la popolazione dell'ovest, i cui cari sono stati mobilitati per combattere all'est, ma che non ha nessuna voglia di lasciarli andare.
https://t.me/Ukr_G_M/3328
In particolare, parliamo degli abitanti della regione della Transcarpazia, al confine con l'Ungheria, dove la 101° brigata di difesa territoriale ha appena ricevuto l'ordine di andare a Est. E la popolazione, che ricordiamo essere composta anche da 150.000 ungheresi, ha protestato fortemente.
https://t.me/boris_rozhin/46040

Azovstal'

Nonostante il blocco imposto da Kiev, i "difensori" fanno sempre più fatica a mantenere l'ordine e oggi 25 civili sono riusciti a evadere, tra cui 6 bambini
https://t.me/boris_rozhin/46095
Ieri era riuscito ai primi 3 civili.

Man mano che passa il tempo, che la gente esce e che non gli succede nulla, appare sempre più chiaro che la differenziazione di trattamento
- civili incolumi e liberi
- militari incolumi ma trattenuti in attesa del prossimo scambio di prigionieri, eccetto i criminali di guerra che saranno sottoposti a processo
non è propaganda russa e delle milizie del Donbass, ma quanto di fatto sta accadendo.
https://t.me/boris_rozhin/46098

Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti domani.

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30/04 ore 09:30 aggiornamento

Mariupol’

In occidente è ancora in scena, ultime repliche in programma, la pantomima dei “difensori” ad Azovstal’. A Mariupol’
- è iniziata - con notevole ritardo! - la stagione della semina nei terreni minati dai “difensori” e sminati dai genieri russi e del Donbass.
https://t.me/swodki/81937
- si ritorna a scuola! In questo servizio della Komsomol’skaja Pravda parla una preside di una scuola superiore attualmente da 1200 studenti (1400 in tempo di pace). Le lezioni iniziano (in presenza e senza mascherina) alle 9:00, quattro lezioni attualmente, che dopo i festeggiamenti del Giorno della Vittoria aumenteranno a sei o sette. “Perché gli studenti devono finire l’anno”… come da noi nel 2020... uguale. “Ci sono ragazzi che si diplomeranno quest’anno”, continua la preside. “Dobbiamo fare tutto il possibile perché questi ragazzi si preparino al meglio!” Parlando quindi della lingua russa, la lingua di quei ragazzi, la lingua dell’intervista, la preside dice che prima facevano un’ora, due al massimo, alla settimana. Ora ce ne sono quattro, più quelle della “rodnoj jazyk” (madrelingua), “che per noi è il russo”, sottolinea la preside (passare l’intervista a Di Maio che non ne è ancora convinto dopo due mesi dal suo magnifico intervento alla camera sui “russofoni”…). “Poetomu… rabotaem”, dice alla fine dopo un sospiro, pensando al lavoro che l’aspetta: “Quindi… al lavoro!” E noi con lei, e con quei ragazzi.
https://www.kp.ru/daily/27387/4580874/

Parlano cittadini del Donbass

Altri comuni cittadini, questa volta di Sčast’e (LNR). Il primo dice che che Vladimir è stato da sempre il suo nome, ma dal 2014 lui non poteva chiamarsi così ma Volodymir…
Il secondo, il vecchietto coi baffi, è molto più terra terra. Fa vedere la scuola distrutta dagli ucraini per rappresaglia, casa sua, a un certo punto interviene la signora che fa vedere la sua, di casa distrutta, e chiude dicendo con che coraggio possano mai stati essere definiti “zašitniki” (difensori).
https://t.me/swodki/83816

Il fatto che queste interviste si moltiplichino, indica il fatto che la popolazione sta cominciando a prendere confidenza che le cose stiano cambiando “navsegda” (per sempre). Fino a qualche settimana fa, il timore di un capovolgimento di fronte e rappresaglie nazifasciste sullo stile Buča = bende bianche al braccio = “kolaboranty” = esecuzione sul posto, era troppo forte. Era quello successo nel 2014 a chi non era riuscito a scappare a Sud, a Doneck. È il motivo per cui a Odessa o a Nikolaev nessuno manifesti, o tenti qualche forma di resistenza, come invece successo prima del 2 maggio 2014, quando i giovani scendevano in piazza con le bandiere russe, dell’Unione Sovietica, e coi ritratti in mano dei loro nonni combattenti dell’Armata Rossa. Forse non è ancora chiaro, in Occidente, cosa abbia significato per il popolo del Donbass e per i russi del sud dell’Ucraina vivere questi otto anni sotto il controllo poliziesco dei servizi segreti e degli squadristi fascisti di Azov e Pravyj sektor. “Nu, ladno”… direbbero loro, “fa niente”.

Anche per questo a Cherson si è passati al rublo. Oltre alla popolazione russofona in questa regione, che non è Donbass, ma l’anello di congiunzione fra Donbass e Crimea, come ormai abbiamo notato da un mese a questa parte è stata anche la borghesia locale a spingere in tale direzione. Agrari e industriali di Cherson devono tornare a vendere in Crimea, che è quello che avevano fatto fino al 2014 e a cui, dal 2014 a oggi, il regime di Kiev oltre a impedire, chiudendo il rubinetto, non aveva trovato soluzioni e sbocchi alternativi, se non il capitalismo da rapina degli oligarchi che è stato il primo a saltare, una volta capito che i russi da lì non si sarebbero ritirati.
https://t.me/vzglyad_ru/52274
Ed è questa, per il regime di Kiev, la maggiore minaccia per Nikolaev e Odessa, non offensive che in due mesi non sono ancora iniziate.

Fronte EST

Carta aggiornata a ieri sera,
https://i.ibb.co/8d2c282/29-04-1.jpg
dove si vede chiaramente come LIMAN (ЛИМАН sulla carta) e le forze che tengono quel settore siano ormai operativamente accerchiati (попали в оперативное окружение). Anche se nel paese a sinistra, Svjatogorsk, gli squadristi hanno occupato il monastero simbolo della città, le prospettive di tenuta sono minime, accerchiata com’è sui tre lati e con il controllo dell’artiglieria sui movimenti da e per Slavjansk che impediscono approvvigionamenti e rinforzi. Seguiremo ulteriori aggiornamenti.
https://t.me/rybar/31954

LA GUERRA PER PROCURA INIZIAVA GIA’ IL 19 GENNAIO

Ovvero OLTRE UN MESE PRIMA dell’inizio delle ostilità, prima delle Olimpiadi, con ancora il panettone avanzato da finire, ERA INTRODOTTO IN SENATO IL DISEGNO DI LEGGE DEL LEND-LEASE

S.3522 - Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act of 2022
01/19/2022 Introduced in Senate
https://www.congress.gov/bill/117th-congress/senate-bill/3522/actions

Legge che ESCLUDEVA I CONTROLLI SULL’EXPORT DI ARMI all’Ucraina
(2) EXCLUSIONS.—For the purposes of the authority described in paragraph (1) as that authority relates to Ukraine, the following provisions of law SHALL NOT APPLY:
(A) Section 503(b)(3) of the Foreign Assistance Act of 1961 (22 U.S.C. 2311(b)(3)).
(B) Section 61 of the Arms Export Control Act (22 U.S.C. 2796).

https://www.congress.gov/bill/117th-congress/senate-bill/3522/text

E FISSAVA IL PRINCIPIO CHE NON ERANO DONAZIONI MA FORNITURE, CONTRO PAGAMENTO DIFFERITO E SOTTOPOSTE QUINDI ALL’AZIONE DEI FORI COMPETENTI IN CASO DI INADEMPIENZA IN TALE SENSO:
(3) CONDITION.—Any loan or lease of defense articles to the Government of Ukraine under paragraph (1) shall be subject to all applicable laws concerning the return of and reimbursement and repayment for defense articles loan or leased to foreign governments. (IBIDEM)
Quindi paga o ti pignoro il divano. Facile immaginarsi la “dilazione”, ovvero la dipendenza del regime di Kiev dagli USA, fino a quanto durerà… qualche generazione, almeno. Ora è fissato per legge e “finché c’è guerra, c’è speranza”, il complesso militare-industriale che afferisce al blocco NATO ringrazia.

Il sei aprile, come noto passava.
Passed the Senate April 6, 2022. (IBIDEM)
Quello che non mi era chiaro era l’inizio. Così come non mi era ben chiaro cosa passasse nella testa degli yankee quando parlando di “defense article”:

Definition of defense article.—In this Act, the term “defense article” has the meaning given that term in section 47 of the Arms Export Control Act (22 U.S.C. 2794). (IBIDEM)

PRATICAMENTE… TUTTO. Vado a vedere il 22 USC 2794

(3) "defense article", except as provided in paragraph (7) of this section, means, with respect to a sale or transfer by the United States under the authority of this chapter or any other foreign assistance or sales program of the United States-
(A) any weapon, weapons system, munition, aircraft, vessel, boat, or other implement of war,
(B) any property, installation, commodity, material, equipment, supply, or goods used for the purposes of making military sales,
(C) any machinery, facility, tool, material, supply, or other item necessary for the manufacture, production, processing, repair, servicing, storage, construction, transportation, operation, or use of any article listed in this paragraph, and
(D) any component or part of any article listed in this paragraph,

http://uscode.house.gov/view.xhtml?req=(title:22%20section:2794%20edition:prelim)
Dai Javelin agli F-16… vale tutto, solo le armi biologiche non sono nominate… ma per quelle avevano già delocalizzato spostando in loco la produzione...

Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti a seguire in tarda serata.

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29/04 18:00 aggiornamento

Fronte EST

Est di Izjum

Zona già in mano ai russi, a est di Izjum e a ridosso del bacino artificiale di Oskol. Il 20/04 la 1° brigata della guardia nazionale e altre formazioni delle ff.aa. ucraine ricevono ordine di attaccare lungo quella direzione per poi puntare a ovest su Izjum. Agli ufficiali di brigata è subito chiaro che si tratta di un ordine suicida. Ma a Kiev hanno fame di filmati e foto vittoriose da mostrare in TV e sui social al popolo. Vanno all’attacco e subito si trovano bloccati dal nemico su tre lati, con alle spalle l’acqua del bacino artificiale. 1.000 soldati attualmente intrappolati in una sacca. Chiedono aiuto, ma invano. Il comando militare si rifiuta di organizzare una spedizione per rompere l’accerchiamento e liberarli. Ovvero abbandona MILLE dei suoi uomini al loro destino. E ora sono sotto il tiro dell’artiglieria russa da tre lati. Ennesimo crimine del regime di Kiev verso il proprio popolo, trattato come carne da macello senza alcun ritegno.
https://t.me/epoddubny/10209

PS notizia confermata da un report di un’ora e mezza più tardi rispetto alla prima pubblicazione (13:31 – 16:05), non è un falso. Stiamo quindi parlando di MILLE uomini mandati a morire in bocca al nemico, nel peggiore, più becero, dei modi.
https://t.me/boris_rozhin/45902

In tutto questo…
In tutto questo LA ROTAZIONE IN CORSO fra truppe al fronte e riservisti NON E’ SUFFICIENTE a rimpiazzare TUTTE le unità che avrebbero diritto al cambio. Ora starebbero mandando al fronte anche QUEI GRUPPI DI DIFESA TERRITORIALE (teroborony) formatisi in fretta e furia per timore di attacchi russi nelle città da Kiev a L’vov. Questi ultimi sono civili con scarsa o nulla esperienza militare. Anche qui, non tutte le vacche sono nere, neppure di notte:
- un conto è creare una milizia organizzata e armata alla bell’e meglio per difendersi da un’invasione nemica, anche se poi occorrerebbe capire margini di manovra e limiti di tale mossa, come sperimentato amaramente fra l’altro dalle milizie del Donbass a giugno 2014 contro gli stessi ucraini in condizioni di totale inferiorità di uomini e mezzi; in altre parole, oltre a formare le unità d’azione, occorrerebbe soprattutto creare e coordinare linee di difesa realisticamente in grado di sostenere l’onda d’urto nemica, o ulteriori strategie (guerriglia, lotta partigiana) in attesa di rinforzi; il 10 settembre 1944 i partigiani liberarono Domodossola dai nazifascisti, dopo quaranta giorni la lasciarono. Dopo essere stati mollati dagli “alleati” che avevano promesso ponti aerei, aperture di fronte, rinforzi mai arrivati. Non si fecero massacrare tutti “fino all’ultimo partigiano”.
- un altro conto, COMPLETAMENTE DIVERSO DAL PRIMO, è prendere la stessa milizia e portarla su una linea di fronte che, nella visione tattico-strategica attuale del regime di Kiev, DOVREBBE tornare a coincidere con i confini nazionali del 2013 (Crimea e Donbass inclusi). Costi quel che costi, “fino all’ultimo ucraino” (до останнього українця). Ma se questa era la STRATEGIA INIZIALE, preparata da mesi e inaugurata con una mobilitazione generale senza precedenti dal 23 gennaio 2022, che dopo neanche due settimane aveva portato SETTANTASEIMILA fra le migliori unità e mezzi d’assalto a disposizione sulla linea di fronte ferma da OTTO ANNI del Donbass, OGGI, A DUE MESI DI DISTANZA, mandare la propria gente a morire, soldati, riservisti, persino improvvisati Volkssturm, nella macina russa, che non ha fretta di avanzare, ma che se gli regali 1000 uomini tutti d’un colpo non se li fa certo sfuggire, è solo indice di completa CONNIVENZA con chi sta usando un’intera nazione in una proxi-war, in una guerra per procura, ogni giorno sempre più evidente.
https://t.me/rybar/31933

Appena fatto saltare il ponte tra Liman e Slavjansk
Liman, che si trova più a est, è ancora in mano ucraina, ma probabilmente le ff.aa. stanno pensando di arretrare. Per sicurezza han fatto saltare il ponte, mossa che dovrebbe rallentare l’avanzata russa su Slavjansk.
https://t.me/boris_rozhin/45904

Fronte SUD

A Nikolaev si sono verificati tentativi di contrattacco ucraini ma sinora conclusi con ritirate e gravi perdite. Una configurazione offensiva in totale scarsità di uomini e mezzi, oltre a risultare disastrosa dal punto di vista delle perdite, indebolisce ulteriormente le già indebolite difese, che oltre a subire attacchi missilistici e di artiglieria pesante, vedono ridursi così le proprie scorte e la propria dotazione.
https://t.me/boris_rozhin/45902

Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti a seguire domattina.

 

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29/04 ore 12:30 aggiornamento

Fronte EST

Izjum

Anche le carte militari occidentali ora presentano una linea di fronte decisamente più “frastagliata” e maggiori rischi di formazione sacche rispetto alle stesse di due settimane fa. Un’altra cosa che salta all’occhio è che i quadrati rossi sono diventati decisamente maggiori di quelli azzurrini lungo tutta la linea di fronte. In sostanza, la ridislocazione delle truppe provenienti dalla scomparsa del fronte NORD è avvenuta non in un punto ma a raggera, andandosi a congiungere a sud con le truppe provenienti da Mariupol. Questo movimento ha consentito di compattare, pareggiare e unire le varie linee di fronte (movimento precedente all’attuale di avanzata e ad esso propedeutico), raggiungere quindi la superiorità numerica (di uomini e mezzi) lungo le nuove direttrici di affondo, mantenere l’iniziativa e impedire così non tanto il raggruppamento delle truppe ucraine (è la stessa strategia di avanzata lenta che lo consente e favorisce), quanto
- Ogni controffensiva da parte delle truppe sotto attacco
- Ogni controffensiva da parte di altre truppe, provenienti dall’ovest, perché continuamente impegnate a rinforzare, a puntellare i punti in sofferenza
https://t.me/Belarus_VPO/13519

Fronte TRANSNISTRIA

Confermate le esercitazioni militari ucraine a Podol’sk, a 23 km da Kolbasna, la più grande santabarbara ex-sovietica della zona. Inoltre, sulla linea di confine con la Transnistria ci sono già 2000 soldati ucraini.
https://t.me/rybar/31927
Probabilmente, visto lo smarcamento della Moldavia di stamattina (apparente, vero?), sarebbero solo loro ad attaccare, nel caso dovessero attaccare. Vedremo. Intanto, il governo israeliano ha già detto ai suoi cittadini presenti in Transnistria di fare i bagagli…
https://t.me/mig41/16976

200 CARRI ARMATI IN ARRIVO DALLA POLONIA

Riferisce Polskie radio. Tutti ex sovietici (T-72) e aggiunge che così gliene rimangono di quel tipo altri duecento e basta… poi avanti di NATOvskie! E comunque, come in tutte le osterie che si rispettino, si continua a segnare sul conto. 1,6 miliardi di dollari
https://t.me/boris_rozhin/45846
https://t.me/readovkanews/32353

Aggiornamenti a seguire.

 

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29/04 ore 08:00 aggiornamento

Razzi di serie a e razzi inesistenti ..
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Ovviamente i cinegiornali luce è da ieri che han messo il tavolo contro il muro e continuano a rimbalzare la palla dei razzi su Kiev che, giusto a titolo di cronaca, hanno colpito lo snodo ferroviario di Fastov, nei dintorni di Kiev, e la fabbrica militare Artem, a Kiev città.
https://www.bragazeta.ru/news/2022/04/28/moshhnejshij-raketnyj-udar-nanesen-po-zheleznodorozhnomu-uzlu-pod-kievom/
https://www.politnavigator.net/tri-raketnykh-udara-byli-naneseny-po-oboronnomu-zavodu-artjom-v-kieve.html
come attestato anche dal pugile-sindaco Klitchko (ma non dai cinegiornali luce che hanno ricevuto l'ordine di condirla sempre nella stessa maniera...)

In tutto questo al Pentagono interessa, peraltro, analizzare i resti dei missili del nemico..
https://www.mk.ru/politics/2022/04/29/pentagonu-interesen-tip-raket-kotorymi-byl-nanesen-udar-po-kievu.html?

A noi interesserebbe sapere anche cosa ci facevano dei mercenari georgiani intorno alle macerie, visto che la guerra per procura è un'invenzione russa
https://t.me/boris_rozhin/45823

Passiamo ora ai razzi di cui i cinegiornali luce nostrani fanno volentieri a meno:

- Resi noti gli obbiettivi dell'attacco missilistico a Cherson di ieri notte, il "regalo d'addio" ucraino per il passaggio al rublo: case popolari, asili e scuole, con Točka-U armati con bombe a grappolo. Gli stessi della strage di Doneck (usata solo dalla Stampa a livello fotografico e parlando pure nelle didascalie dei "crimini russi"...) e della strage di Kramatorsk, decine di morti su cui è calato il silenzio dopo che si è capito che erano stati gli ucraini... Fortunatamente, la contraerea ha fatto il suo lavoro.
https://lenta.ru/news/2022/04/28/tochkaherson/?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop

- Sul massacro di ieri al mercato rionale di Doneck nessuna traccia da nessuna parte.

- Nessuna notizia neppure dell'attacco missilistico ucraino ad abitazioni civili a Makeevka, sempre di ieri, dove un bambino di undici anni ha perso la vita dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni.
https://t.me/boris_rozhin/45817

Ma all'ansa preoccupa la "bandiera della vittoria" fuori dalla stazione spaziale. E la Cristoforetti che deve pure farci la passeggiata insieme. "Sta attenta Samantha, non ti fidar..." buffoni.

Fronte EST

Che il Donbass si stia rivelando una specie di macina (grinder) per l'esercito ucraino, come la definiva ieri e non solo ieri Ritter, è cosa nota anche allo stato maggiore ucraino, che sta mandando a morire "fino all'ultimo ucraino" anche i riservisti dell'ovest del Paese.
https://t.me/readovkanews/32200

Occupata dai russi Russkaja Lozovaja, due paesi sopra Charkov
https://t.me/boris_rozhin/45798
Più che altro per evitare che partano da lì "missioni punitive" oltre il confine, che sta a due passi, come accaduto pochi giorni fa.

Fronte TRANSNISTRIA

Maia Sandu abbassa il tiro e dice che non ha nessuna intenzione di invaderla, perché semplicemente non ha armi e ha un esercito vecchio di trent'anni. Conferma altresì che non ci sono soldati rumeni sul territorio moldavo pronti a farlo al posto suo.
https://t.me/boris_rozhin/45796
Letta così, sembra acqua sul fuoco. Speriamo e vedremo.

LEND-LEASE approvato

Approvato il Lend-Lease, quì la lista della spesa di quello che gli ucraini potrebbero comprare:
✔️carri armati M1A2 Abrams

✔️macchine M2A3 Bradley

✔️postazioni di artiglieria M109A6 Paladin

✔️lancia razzi multipli HIMARS

✔️postazioni di lancio multiuso M270 MLRS

✔️missili NASAMS 2

✔️missili Patriot

✔️caccia F-16 C/D
https://t.me/rybar/31909

Come giustamente fatto notare, al governo afghano prestarono 100 miliardi di dollari di armamenti, ed è andata a finire come è andata...
https://t.me/rybar/31908

Aggiornamenti a seguire.

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28/04 ore 19:00 aggiornamento

Attacco con missili Grad a un mercato rionale di Doneck.

Notorio “obbiettivo militare”, due civili morti e cinque feriti al momento. Crimine in continuità con quanto fatto sinora da un comando militare totalmente impunito.
https://t.me/rybar/31868
https://ria.ru/20220428/obstrel-1785920782.html?
Una donna è appena morta, tra quelli contati inizialmente come feriti. Lascia marito e figlia (con cui stava al momento dello scoppio dei missili). Morta mentre andava a fare la spesa. Strage dimenticata, a nessuno qui interessa (appena controllate le agenzie), colpevoli impuniti.
https://t.me/boris_rozhin/45653

Prigionieri di guerra

Impuniti finché non finiscono prigionieri. Stiamo parlando di cento persone, per l’esattezza: fatti prigionieri, incriminati per strage di civili e altri crimini di guerra, subiranno regolare processo. A proposito di prigionieri, il totale è al momento di 3.000, secondo dati ufficiali della DNR. Peraltro, non essendo mai capitato, in questi otto anni, un numero simile, e non essendoci al momento scambi di prigionieri in quantità tale da diminuirne in modo consistente la quantità, sono apparsi bandi di concorso per agenti di custodia.
https://t.me/boris_rozhin/45633

Cherson in zona “rublo”

Boris Rozhin giustamente fa notare che la transizione dalle grivne ai rubli è stata, è e sarà sempre più facilitata dall’INADEMPIENZA di Kiev nel pagare pensioni, stipendi, sussidi e forniture. Tutto è iniziato con il RIFIUTO POLITICO di farlo nel Donbass, che invece di penalizzare economicamente la regione, la ha traghettata direttamente in aerea rublo. Ora che la priorità è seguire i propri “kuratory” UE-NATO nella corsa al riarmo, questa tendenza prosegue in virtù del loro TOTALE, NEGLIGENTE, ASSENTEISMO sul fronte dei pagamenti, anche in altre regioni. Che a questo punto hanno tutti i buoni motivi per passare, non appena possibile, da una moneta all’altra e da una gestione all’altra. Contribuendo a questo punto a ulteriori, imprevedibili a febbraio, processi di disintegrazione.
https://t.me/boris_rozhin/45630
ESATTAMENTE COME I MISSILI LANCIATI IERI NOTTE.
Esattamente come l’incendio scoppiato oggi pomeriggio e che ha coperto la città di una densa coltre di fumo nero:
https://t.me/boris_rozhin/45666
Altro contributo al distacco di altre regioni, non consensuale, ma sempre distacco.

“No Value”

Così è scritto su una dichiarazione ai fini doganali compilata dall’ambasciatore ucraino in Svezia per 5000 missili anticarro. No value. Nessun valore. Più qualche milione di euro di “spese di trasporto” messe gentilmente a disposizione dall’UE. “Finché c’è guerra, c’è speranza”…
https://t.me/belvestnik/23577

APPELLO DEI SOLDATI DELLA 79° BRIGATA

Ieri abbiamo accennato alla storia della 79° brigata d’assalto, disfatta completamente nel corso di un’operazione condotta in modo a dir poco scandaloso dal comando militare ucraino. Oggi i soldati della 79° che sono sopravvissuti, che non sono finiti prigionieri e che si trovano a Jampol’, pubblicano questo appello, una denuncia che traduciamo in quanto documento storico, oltre che di una dignità pari, se non superiore, alle dichiarazioni dei loro e dei nostri superiori. L’IMPORTANZA DI QUESTO DOCUMENTO E’ DATA DAL FATTO CHE, A DIFFERENZA DI ALTRE DENUNCE ANALOGHE MA FATTE DA PRIGIONIERI DEI RUSSI, quindi forzati dagli orchi cattivi a dire falsità sui loro capi, QUESTI SONO ANCORA OPERATIVI! Addirittura chiedono di essere trasferiti su un altro fronte, Nikolaev, ma l’ordine è di restare lì, così che muoiano tutti e nessuno sappia la verità. SONO ACCUSE GRAVISSIME.

Appello dei soldati della 79° brigata
Обращение военнослужащих 79-й бригады
28 aprile 2022

Siamo soldati della 79° brigata, II e III battaglione. Ci troviamo nel villaggio di Jampol’.
Мы военнослужащие 79-й бригады, 2-й и 3-й батальон. Находимся в селе Ямполь.

I nostri comandanti ci hanno mandato nel bosco a scavar trincee… e avevamo due pale in tutto. Ci hanno fatto fuori, il tutto così in fretta che non abbiamo avuto neanche il tempo di attaccare le baionette ai fucili.
Наши командиры завели нас в лес, окапываться, у нас было пару лопат на множество людей...нас громили - мы даже не успевали штык прицепить.

In quel bosco ci siam stati cinque, sei giorni, dopo di che i comandati ci hanno mollato sul posto. E ora ci chiamano “disertori”, noi! Che siamo sopravvissuti… Lì in quelle trincee, c’è ancora adesso una pigna di cadaveri.
Мы сидели там 5-6 дней, и командиры нас бросили...И сейчас нас делают дезертирами за то, что мы выжили...Там куча трупов лежит до сих пор, в тех ямах.

Chiediamo la vostra attenzione, dei volontari che ci stanno prestando soccorso, ma anche degli officiali che ci hanno abbandonato. Ci chiamavano “artiglieria”, ma non avevamo nessun pezzo di artiglieria a nostra disposizione. Nessun aiuto!
Прошу вашего внимания, особенно волонтёров, которые нам помогают, офицеров, которые нас бросили - мы вызывали артиллерию, и ничего не было - никакой помощи.

Ci ha fatto fuori l’aviazione, e noi non avevamo nessun pezzo di antiaerea a disposizione! Ci han gettato lì come carne da cannone! Poi siamo usciti fuori, e abbiamo chiesto a un anziano, forse vicecomandante di brigata o di battaglione: “Com’è questa storia?” Ci ha risposto: “Mike, comandante delle forze d’assalto paracadutisti, ha dato l’ordine di andare al corpo a corpo contro i carri armati”.
Нас била авиация - никакого ПВО. Нас тупо кинули на мясо. Потом мы вышли, и спросили старшего - это был замкомбриг или комбат - как это так? Он сказал: "Майк, командир ДШВ, дал приказ идти в рукопашную на танки".

Per questo ci rivolgiamo a voi: “Aiutateci, perché ora ci considerano disertori… Ci portano a processo, come nemici, come disertori che hanno abbandonato la battaglia. Noi non abbiamo abbandonato la battaglia! Noi abbiamo deciso di sopravvivere!
Поэтому мы обращаемся к вам - Помогите нам, потому что нас считают дезертирами... Нас бросают под суд, как врагов, дезертиров, покинувших бой. Мы не покинули бой - мы решили выжить.

Noi abbiamo accettato uno scontro con le mitragliatrici contro i carri armati! E chi oggi è sopravvissuto, è perché è riuscito a uscire dalla sacca dove ci avevano rinchiuso! Il restante 70% dei nostri ragazzi è lì, cadavere nel bosco.
Мы приняли бой, с автоматами против брони, и те, кто сейчас жив - вышли живыми из котла. Остальные 70% наших ребят лежит в лесу, трупами.

Oltre a questo, c’è pure il fatto che ora ci danno la colpa di tutto! Pensiamo che la colpa sia del nostro comando, forse del generale di settore, non sappiamo. Chiediamo che ci portino a Nikolaev, perché lì si sta preparando un assalto. Invece hanno deciso di lasciarci qui, perché vogliono che ci uccidano tutti, così che voi, gente, non sappiate la verità!
Кроме того, что нас хотят сделать виноватыми во всем - мы считаем виновными наше командование, возможно генерал сектора, кто - не знаю. Мы просим чтобы нас отвезли в Николаев, потому что там готовится штурм. Нас решили тут оставить, потому что нас хотят добить, чтобы вы, люди, не знали правду.

La 95° e la 79° sono state sconfitte. Siam rimasti noi, riservisti; ci sono anche mercenari, due in tutto, ma non faremo i loro nomi. Anche loro capiscono che ce l’hanno messo in quel posto. Ci han buttato come carne da macello!
95-я и 79-я бригада разбиты. Люди (личный состав) - мы резервисты, есть контрактники, пару человек, но мы не будем называть имен. Даже контрактники понимают, что это жопа. Нас кинули на мясо.

Intanto gli ufficiali scappano dal campo di battaglia. Popolo, pensateci voi, perché se non ci penserete ci ingabbieranno tutti.
...Офицеры бегут с поля боя. Народ, думайте, потому что если нет - нас посадят.

Un’ora prima che ci assaltassero, i nostri ufficiali sono usciti dal punto di comando e ci hanno abbandonato. Quando è iniziato l’assalto, noi abbiamo chiesto aiuto e ci siam sentiti dire: “Disponetevi in difesa circolare”, anche se non avevamo nessun punto di fuoco in grado di reggere i colpi nemici dalle varie direzioni e intorno a cui disporci. Quando abbiamo raggiunto una postazione in grado di farlo, era già stato abbandonato. Un carro armato contro tredici! Al che siamo usciti in gruppi di due, di tre, di cinque uomini. E quando siamo arretrati sulle seconde linee, queste erano già state abbandonate, nessuno in grado di coprirci! Ed eccoci qui.
За час до прорыва, наши офицеры выехали из командного пункта и кинули нас. Когда пошел прорыв, мы запрашивали поддержку, они сказали : "занимайте круговую оборону", хотя их на КСП уже не было. Когда мы отошли к КСП, КСП уже был пуст. Один танк против тридцати, и мы выходили группами по 2, по 3, по 5 человек. Когда мы вышли на вторую линию - там вообще никого не было, кто должен был нас прикрывать.

Noi non ci arrendiamo, noi vogliamo combattere, ma non nella 75° brigata d’assalto (dove siamo ora)!
Мы не сдаемся, мы хотим воевать, но не в 75-й штурмовой бригаде.

Noi non possiamo combattere dove mollano i feriti, dove gli ufficiali scappano in macchina e non si caricano neppure i feriti! VERGOGNA! Questi non sono ufficiali! Ma sciacalli!
...Мы не можем воевать там, где бросают раненых, офицеры бегут на машинах, даже раненых подобрать не хотят - это позорище. Такие люди - это не офицеры - это шакалы.

Ringraziamo per l’attenzione.
Благодарю за внимание.

https://telegra.ph/Obrashchenie-voennosluzhashchih-79-j-brigady-04-28
https://mykolaiv.news/obrashhenie-voennosluzhashhih-79-j-brigady/

FRONTE EST

Izjum
Un’intera compagnia si è consegnata prigioniera
https://t.me/ukrainian_guide/1205
Dopo Zavody e Andreevka, già in mano russa, il fronte si sta allargando a Ovest arrivando a Velikaja Kamyshevacha
https://t.me/ukrainian_guide/1194

Cedimenti e tenute della linea difensiva ucraina
Questa cartina, se confermata, confermerebbe la rottura della linea difensiva ucraina in almeno tre punti (i “lobi” della foglia al posto della curva a “U” di una settimana fa). A prescindere dalla correttezza topografica della descrizione della linea di fronte, della maggiore o minore profondità di questi cunei, il dato che ormai conferma anche lo stesso stato maggiore ucraino è che questo sia il settore attualmente in maggiore difficoltà. E difficoltà operative non da poco.
https://t.me/kommunist/4299

Di fatto, come nota Scott Ritter, “i russi avanzano lenti, deliberatamente lenti, e così ‘macinano’ (перемалывают) le forze ucraine”. Ho controllato e Ritter usa spesso e volentieri il verbo “to grind” macinare per rendere l’idea di questo movimento (https://www.nakedcapitalism.com/2022/03/ukraine-updates-and-scott-ritter-on-russia-military-strategy-and-progress.html)
https://t.me/boris_rozhin/45700

Tengono maggiormente Popasnaja e Rubezhnoe, dove gli avanzamenti sono minimi.
https://t.me/boris_rozhin/45598

A Sud, invece, proseguono scontri di artiglieria senza alcun avanzamento. Tuttavia, come abbiamo già più volte notato, è lì che si concentrano storicamente le strutture difensive ucraine create in otto anni. Attaccare da sud in quelle condizioni sarebbe suicida.
https://t.me/rybar/31881

FRONTE TRANSNISTRIA

Le forze armate ucraine, giusto per non farsi mancare nulla, hanno organizzato manovre militari a Podol’sk. Questo comporta un movimento di truppe e mezzi ingente a due passi (guarda caso) da Kolbasna, che come abbiam visto ieri è la maggiore santabarbara sovietica della zona. Situazione, quindi, molto tesa, per possibile invasione. Tra l’altro è proprio da Podol’sk che è partito uno dei gruppi di sabotatori autori degli attentati terroristici degli ultimi giorni. Ma anche questa ulteriore escalation, alle orecchie dei cinegiornali luce, non arriva.
https://t.me/rybar/31879

FRONTE OVEST

“La Polonia nega di avere in progetto di stabilire il controllo sulla parte occidentale dell’Ucraina” (ufficio stampa ministero polacco)
Intanto, anche loro hanno annunciato MANOVRE MILITARI dalla NOTTE DEL PRIMO MAGGIO nel NORD e nell’EST del Paese. Si attendono movimenti di ingenti colonne di uomini e mezzi. Un altro modo per dire che saranno dislocate al confine con l’Ucraina decine di migliaia di truppe e relativi armamenti.
https://t.me/readovkanews/32286
Le “esercitazioni militari” sono previste durare tutto il mese
https://t.me/anna_news/30121

Salvo notizie particolarmente rilevanti, aggiornamenti a seguire domani.

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28/04 "Não há ali nada a esconder"

Scusate l'aggiornamento volante, segnalo questo reportage della CNN portoghese a Mariupol'. Vanno a Mangush, vanno a Staryj Krym alla ricerca delle "fosse comuni" e trovano tombe normali, persone con cui parlare anziché orchi e, persino in posti tristi come un cimitero, segni di umanità laddove i cinegiornali luce nostrani vedono solo barbarie.
https://cnnportugal.iol.pt/videos/os-mil-corpos-enterrados-em-dois-cemiterios-as-portas-de-mariupol-no-ultimo-mes/6269a4e80cf26256cd210348

Questa la situazione quando i giornalisti arrivano a Mangush: "Quando chegamos ao cemitério, não encontramos valas comuns". Nessuna fossa comune. "No local preciso da geolocalização, o que há são cerca de 230 campas individuais com placas numeradas, muitas delas com nome, data de nascimento e morte". Al posto preciso della geolocalizzazione fornita dall' "ex-autarca di Mariupol'" (parole loro), 230 tombe con un'etichetta numerata, molte delle quali anche con un nome, cognome, data di nascita e data di morte.

Parlano direttamente con gli operatori che stanno scavando altre tombe più in giù, per avere maggiori informazioni su queste persone e quando sono arrivate ("Tentamos perceber melhor quem são estas pessoas e quando chegaram, através de vários coveiros que abrem uma sepultura mais abaixo".) Gli rispondono "che quei corpi vengono da Mariupol' e che molti di loro sono soldati e civili ucraini" ("aqueles corpos vêm de Mariupol e que muitos são civis e soldados ucranianos").

Una vecchietta che era lì a curare la tomba dei propri cari conferma che il camion portava i defunti e due scavatrici provvedevano alla sepoltura ("O carro trazia corpos de Mariupol. Duas escavadoras abriam buracos e uma outra enchia de terra."). Il carro faceva avanti e indietro ("O carro ia e voltava.") Irina ha qualcosa da dire contro le autorità ucraine che attaccano il loro popolo ("Mostra-se indignada com as autoridades ucranianas e acusa-as de atacar o próprio povo. ")

Vanno quindi alla camera mortuaria dell'ospedale di Mangush: anche lì il medico militare che gli risponde dice che i defunti, soldati e civili ucraini morti a Mariupol', passavano da lì dove era condotto esame autoptico, e relativo certificato di morte. ("Nega a existência de qualquer vala comum e afirma que os corpos correspondem sobretudo a civis e a militares ucranianos. "Nós examinamos os cadáveres de civis e soldados que morreram em Mariupol. Na verdade, emitimos um atestado médico de óbito""). Quando lo informano che fuori si parla di fosse comuni, "replica che è una menzogna" (Contesta que é "mentira".)

"Ci sono due cimiteri a Staryj Krym e Mangush (con questi corpi). Una tomba separata per ciascuno, una cassa e una lapide con un numero per ogni corpo. Dopo l'autopsia di ogni cadavere, fatta congiuntamente con una squadra del Pubblico Ministero, un'impresa funeraria pubblica provvede ai rituali di sepoltura."
("Há dois cemitérios em Staryi Krym e Mangush [com estes corpos]. Uma sepultura separada, um caixão e uma placa com um número são alocados para cada corpo. Depois da autópsia de cada cadáver, juntamente com a equipa do Ministério Público, a empresa pública [funerária] Ritual trata das sepulturas".)
Conferma quindi le cose dette in precedenza da operatori funerari e vecchiette al cimitero correggendo il numero di tombe a 300, confermando anche le tempistiche dei movimenti di cui li avevano informati le vecchiette, da un mese a questa parte.

Il giorno dopo vanno a Staryj Krym, "il cimitero che i capi militari e le autorità ucraine era un'altra localizzazione di fosse comuni" ("o cemitério referido pelo responsável militar e pelas autoridades ucranianas como uma outra localização de valas comuns.") "In questo caso, centinaia di tombe a perdita d'occhio. In totale, più di 650 tombe interrate in sepolture recenti" ("Neste caso, são centenas de campas a perder de vista. No total, mais de 650 pessoas estão enterradas em sepulturas recentes.")

Si ripete lo scenario di Mangush ma, in questo caso, stanno assistendo non allo scavo ma alla sepoltura vera e propria, quindi possono confermare di aver visto seppellire le casse da morto ("repete-se o cenário de Mangush mas desta vez confirmamos que estas pessoas estão dentro de caixões. ")

Danya, che sta operando con la pala meccanica, risponde alle domande, negando l'esistenza di qualsiasi fossa comune. E in effetti, ammette il corrispondente della CNN, "di fronte a ogni cassa c'è una placca con un numero di registrazione per aiutare i familiari a rintracciare le persone scomparse". Em frente a cada caixão, está uma placa com o registo. É uma forma de ajudar os familiares a encontrar pessoas desaparecidas."

Aggiornamenti a seguire.

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28/04 ore 08:00 Aggiornamento

L’effetto distopico generato dalla lettura mattutina dell’ansa, insieme a un buon caffelatte, aiuta a iniziare bene la giornata. Aldilà della cortina di ferro non sanno ancora di aver, secondo le accuse di qualche paranoico oltreoceano di professione, massacrato prigionieri, stuprato donne (dopo averle legate) e compiuto altri crimini su vecchi e bambini, giusto per completare il copione. Non commentano l’ultima bufala ripresa dall’ansa come il Verbo, ahimé per loro e per fortuna delle presunte “vittime”, restato tale e mai diventato carne, cosa concreta... a me viene in mente quel povero soldato ucraino a cui, qualche giorno fa, han fatto vedere i proclami dei media ucraini dove dicevano che i russi lo avevano ucciso… piangeva, accusava i suoi capi “mi avete lasciato lì a morire” poi diceva ai suoi parenti “sto bene, qui mi trattano bene…”. Qualche giorno la bufala per essere tradotta dall’ucraino e arrivare a Washington ci vuole, meno tempo per tornare in Italia sul tavolo dell’ansa come velina con su il timbro “pubblicare”… e l’informazione è servita.

Di certo ci sono stati stanotte SEI Točka-U. Che ovviamente non arriveranno mai sul tavolo dell’ansa. TRE su Cherson, per PUNIRLA di esser passata coi russi (poi ci torneremo),
https://t.me/anna_news/30059
TRE su Izjum, perché sono le ultime cartucce che hanno da sparare nel Donbass per TERRORIZZARLO prima di lasciarlo in pace.
https://t.me/voenkorKotenok/35465
Per la cronaca è finita due a uno in entrambi i casi, due abbattuti dalla contraerea, uno invece è arrivato: a Cherson fortunatamente è caduto vicino all’antenna TV, a Izjum in centro città.

Criminali punto e basta. Perché in entrambi i casi si è trattato di obbiettivi civili e senza nessuna postazione di artiglieria inframezzata, come per esempio nel caso dei carri armati sotto i portoni delle case popolari, dei pezzi di artiglieria sui piani superiori e dei cecchini sui tetti a Mariupol’. E anche in quei casi non era intervenuto un Iskander, perché ai piani inferiori c’erano quelli che oggi festeggiano la primavera, in barba ai loro “difensori”. E anche a Cherson, chi si è trovato coi vetri rotti e basta e non con l’edificio centrato, stamattina mentre cercherà un vetraio si troverà ancora più confermato nella scelta fra chi lo ha difeso e chi lo voleva morto. .

FRONTE NORD

No, nessuna riapertura del fronte (temporaneamente) sgomberato dai russi per concentrarsi nel Donbass. Solo un semplice “repulisti” notturno delle postazioni di artiglieria ucraine che continuavano a sparare a casaccio oltreconfine, specialmente zona Belgorod, finendo anche su case prudenzialmente evacuate per la maggior parte, ma non tutte. Per un po’ non spareranno più.
https://t.me/voenkorKotenok/35456

FRONTE SUD

Cherson dal primo maggio passa ufficialmente al rublo (era questa la notizia che gli ucraini, a loro modo, volevano “festeggiare”…). Nuova valuta, nuovo sindaco, nuova bandiera. E’ comprensibile che qualcuno possa non prenderla con filosofia, ma non è questo un buon motivo per lanciare tre Točka-U in pieno centro.
https://t.me/boris_rozhin/45539

E chi oggi manda missili NATO ”, visto che tra un po’ finiranno i Točka-U e passeranno altrimenti alle freccette, sa benissimo che potranno essere destinati anche a obbiettivi civili. Ciò nonostante il mulettone dell’esercito continua a scaricare:
https://t.me/vysokygovorit/7664
Nella fattispecie, potrebbero essere M107, ERFB o Excalibur a giudicare dai pezzi in foto. Missili con un’autonomia minima di 24 km, che con opportune modifiche è possibile portare a 70 km. Vedremo dove andranno a finire.

World military expenditure passes $2 trillion for first time

Sicuramente dai 68.000 dollari ai 232.000 dollari per ciascuno andranno in fumo (ibidem). E questo ci porta a quest’altro importante aggiornamento. Gli svedesi buoni, quelli del SIPRI, che compensano così le malefatte dei loro governanti sulla speculazione sugli elmetti, hanno appena fornito questo dato sconcertante. DUEMILA MILIARDI DI DOLLARI (2113 miliardi, per la precisione) è stato l’ammontare complessivo delle spese militari dello scorso anno.
https://www.sipri.org/media/press-release/2022/world-military-expenditure-passes-2-trillion-first-time

E dalle alpi alle piramidi, dal polo nord al polo sud, Draghistan incluso, andranno avanti ad aumentare.

FRONTE EST

Cartina aggiornata del Donbass mostra come, di fatto, la “pancia” della “U” stia progressivamente diventando una specie di foglia a lobi. Ciascuno di essi possibile sacca.
https://i.ibb.co/ZHPcrY2/IMG-20220427-222618-928.jpg

Sviluppi a seguire.

 

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27/04 ore 19:00 aggiornamento

“Sverige gav gamla hjälmar till Ukraina – vill ha EU-miljoner till nya”, ovvero dateci 1800 “euri” in più a elmetto… e non ne parliamo più!


Iniziamo con un argomento “leggero” come le nostre tasche, grazie ai cialtroni guerrafondai che lobbizzano le capitali europee, ivi compresa la capitale dell’UE. “Sverige Radio” di oggi:
https://sverigesradio.se/artikel/sverige-gav-gamla-hjalmar-till-ukraina-vill-ha-eu-miljoner-till-nya
Stoccolma (che non è uno dei rapinatori de La casa di carta… anche perché al confronto stiamo parlando di un signor galantuomo), per la fornitura a Kiev di 5000 caschi VECCHI, ha chiesto a Bruxelles 95 MILIONI DI CORONE IN PIU’ (95 miljoner kronor mer), pari a 9.148.500 “euri” al cambio di oggi, RISPETTO AL PREZZO PATTUITO SUL VALORE “FRANCO FABBRICA” dei rottami, pardon, degli elmi usati in questione. Per cosa? COMPENSAZIONE (“ersättning”) per “le spese di trasporto di armi e armamenti” (för leveranser av vapen och militär utrustning)…
Come diceva Titina, “ma io non ci posso rimettere l’acqua, il fuoco, il condimento, l’antipasto e la manifattura per la sua bella faccia!” E nove milioni di euro per 5000 elmetti che saranno stati a dir tanto in un container completo se imballati, altrimenti sfusi anche in mezzo bilico… non c’è che dire, un prezzo “congruo”, “onesto” soprattutto (ma anche solo 148.500 euro senza i 9 milioni davanti sarebbe stata una ladrata …). Senza pudore, tanto noi mandiamo giù tutto…

I russi, giusto per girare il coltello nella piaga, informano che il Parlamento svedese ha approvato la fornitura di
10.000 lanciagranate
135.000 razioni da campo (le nostre k)
5.000 giubbotti antiproiettile
Per un valore complessivo di quasi 620 milioni di corone (quasi 60 milioni di euro). Prezzo “franco fabbrica”…
https://t.me/readovkanews/32151
… e lì altro che la speculazione degli elmetti…

FRONTE EST

Provocazioni in preparazione? Spero vivamente di no, anche perché i telegram russi le han fatte correre, e i telegram ucraini altrettanto velocemente le hanno smentite, voci di ulteriori provocazioni, messinscene, eccetera. Non entro nel merito, perché non è sulle voci che si dovrebbero dare informazioni. Non dico nemmeno i paesi, sperando che, scoperte le carte, chiunque avesse in mente di fare qualcosa, vi abbia rinunciato.

Anche perché le cose continuano a non andare bene per le forze armate ucraine. Ieri la è stata la fine della 79° brigata, rimasta intrappolata per colpa dell’ennesimo, stupido, criminale ordine del comando militare ucraino di tenere, di non ritirarsi verso posizioni più protette.
https://u-f.ru/news/army/u9/2022/04/27/336369?

FRONTE TRANSNISTRIA

Le guardie di frontiera hanno provveduto a piazzare panetti di cemento, sacchi di sabbia e artiglieria pesante piazzati sui punti di valico.
https://t.me/Soldierline/4710
La situazione al momento è calma, vedremo stanotte se andrà come le ultime due passate.

FRONTE SUD

Due droni di fabbricazione polacca oggi hanno attaccato sia Energodar che la contigua centrale atomica di Zaporozh’e. Entrambi fortunatamente abbattuti.
https://t.me/boris_rozhin/45477

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

 

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27/04 12:30 Aggiornamento

FRONTE EST

“A sounder pattern of operational movement”
Russian forces have adopted a sounder pattern of operational movement in eastern Ukraine, at least along the line from Izyum to Rubizhne. Russian troops are pushing down multiple roughly parallel roads within supporting distance of one another, allowing them to bring more combat power to bear than their previous practice had supported.
https://www.understandingwar.org/backgrounder/russian-offensive-campaign-assessment-april-26
Così esordisce uno studio, abbastanza corposo e dettagliato, appena pubblicato (26/04) dall’ISW, ma per qualche genio locale saranno anche loro sul libro paga di Putin… no, sono sul libro paga atlantico, ma pagati per non fare gli alleluianti e dire il più possibile le cose come stanno. Sono 16 pagine che valgono la pena di essere lette, e criticate certamente, perché esprimono certamente un punto di vista che definire atlantico è dir poco, ma nel loro campo il ramo dalla foglia lo distinguono.

Zavody e Jampol’
Sono due paesi appena presi dai russi. Il primo è a ovest di Izjum, il secondo a sud di Zarechnoe.
https://t.me/ukrainian_guide/1177
La cartina conferma quanto detto sopra dall’ISW, nei fatti. E’ la strategia di procedere allineati e man mano avanzare, senza eccessive progressioni, senza lasciare scoperti troppo i fianchi e senza esporsi a contrattacchi nemichi, che sta cominciando a dare i suoi frutti. E la “U” rovesciata di 90° sta vedendo sempre più la curva, o cuneo difensivo, rotta in almeno tre punti. Con la possibilità concreta di ridursi, e di molto, formando sacche fra questi tre punti. E se ne sono accorti gli ucraini i quali, falliti i contrattacchi di ieri, hanno iniziato ad arretrare e a far saltare ponti. Questo è appena saltato poco prima di Krasnyj Liman.
https://t.me/zola_of_renovation/1719
Questo, oltre alla possibilità, ampiamente sfruttata, di sfruttare l’azione di squadre speciali in grado di intercettare e portare a casa il più possibile depositi di armi e munizioni lasciati ancora a ridosso della linea di fronte, cosa molto importante in una guerra al risparmio. Cosa che accade quasi ogni giorno e che DOVREBBE mettere in discussione la strategia indiscriminata di approvvigionamento sinora adottata, visto che ormai NLAW e JAVELIN fan parte della dotazione standard della fanteria del Donbass. E non solo.
https://t.me/boris_rozhin/45403

FRONTE TRANSNISTRIA

Anche stanotte sono entrati in azione droni provenienti dall’Ucraina. Senza conseguenze, fortunatamente, e a differenza dei tre atti terroristici riassunti in questa cartina (Sede dei servizi segreti e Aeroporto militare a Tiraspol’, e Radiostazione a Majak):
https://t.me/boris_rozhin/45368
https://t.me/boris_rozhin/45386
Sono invece stati sentiti spari a KOLBASNA. Spari: non combattimenti, e nemmeno “presa”, ci tengono a precisare
https://t.me/boris_rozhin/45384
“Presa” di cosa? Guardiamo questa cartina:
https://t.me/boris_rozhin/45365
A KOLBASNA, PROFONDO NORD TRANSNISTRIA, A SOLI 2 KM DAL CONFINE UCRAINO, CI SONO 150 ETTARI DI DEPOSITO MILITARE SOVIETICO CON OLTRE 20.000 TONNELLATE DI ARMI E MUNIZIONI DEL VECCHIO ARSENALE! Quello di cui le ff.aa. ucraine hanno bisogno… Ecco allora che comincia a delinearsi più chiaramente il quadro sul fronte TRANSNISTRIA. Non è solo creare un diversivo, aprire un secondo fronte per mettere in difficoltà i russi. Anche perché abbiam visto che non sarebbe una bella mossa. Ma in Transnistria c’è qualcosa che oggi fa gola a “Tesoro, abbiam finito le cartucce”. Ventimila tonnellate, IL PIU’ GRANDE ARSENALE SOVIETICO NELLA REGIONE. E una guarnigione di qualche centinaio di uomini a presidiarla. Quanto basta per interrompere il sonno trentennale di una regione che era rimasta tranquilla nel suo brodo fino ad ora. Vedremo come andrà a finire.

FRONTE RUSSIA

A parte i lanci di artiglieria contro case e droni turchi Bayraktar tirati giù un po’ lungo tutto il confine, notizia degna di nota è l’arresto, a Belgord, di “diversanty” (guastatori, sabotatori) che avevano sconfinato nella notte. Operazioni di rappresaglia, senza un vero e proprio significato militare perché sganciate da un disegno strategico complessivo, ma che i loro danni li fanno, e non di poco conto.
https://t.me/boris_rozhin/45373

Aggiornamenti a seguire.

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27/04 ore 08:00 Aggiornamento

“C’eravamo tanto odiati...”

“Combattenti di terra, di mare e dell'aria…”, no la perla mattutina dell’ansa non inizia così, siamo ancora alla fase “nulla sarà come prima”: “La guerra di Putin non è soltanto violenta e tragica sul terreno - con uccisione di civili, deportazioni, torture, stupri e milioni di rifugiati in fuga -, è anche un attacco preciso ai valori e ai principi della democrazia. ” Quindi, “'Oggi siamo qui riuniti per aiutare l'Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia'.” E chi ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre!

“Tesoro, abbiamo finito le cartucce”

Qualcuno qualcosa da dire ce l’ha. Non è il solito pacifista, il solito comunista, il solito disfattista sul libro paga di Putin. E’ Bloomberg. Azz… che prende l’ansa per un orecchio e gli dice, “tesoro, la guerra ucraina sta esaurendo l’arsenale della democrazia americana” (sic. Ukraine War Is Depleting America’s Arsenal of Democracy)

https://www.bloomberg.com/opinion/articles/2022-04-14/russia-ukraine-war-u-s-is-running-out-of-weapons-aiding-kyiv

Ovviamente il suo non è né un moto di cosmopolitismo, né di amore per il prossimo… ma parte dalla considerazione che se finiamo tutte le cartucce per l’Ucraina, o ce ne restano un piffero e un paffero… poi alla Cina cosa raccontiamo? La barzelletta del fantasma formaggino? Che è il senso di questo incipit, senza mezzi termini:

Yet as the war reaches a critical stage, with the Russians preparing to consolidate their grip on eastern Ukraine, the arsenal of democracy is being depleted.
That could cause a fatal shortfall for Ukrainian forces in this conflict, and it is revealing American weaknesses that could be laid bare in the next great-power fight.


IN THE NEXT GREAT-POWER FIGHT. NEL PROSSIMO CONFLITTO FRA GRANDI POTENZE. Uniamo i puntini… chi sarà mai l’altra? Quella che zitta zitta sta prendendo appunti mentre l’Occidente aiuta il suo burattino cocainomane a stare in piedi facendo massacrare ogni giorno dai quattrocento ai cinquecento ucraini? Il suo popolo?

L’articolo prosegue, parlando del fatto che Biden ha cannato tutto. Non proprio in questi termini, lui e chi per esso hanno completamente sbagliato a capire la mossa della Russia. Che dopo due giorni che prendeva territorio si è fermata dappertutto tranne che nel Donbass e a Sud. QUINDI INVECE DI FARE RESISTENZA, GUERRIGLIA IN UN TERRITORIO OCCUPATO, LA NATO SI E’ TROVATA A FARE GUERRA DI TRINCEA, GUERRA DI ATTRITO, GUERRA DI CONSUMO INGENTE (“PRODIGIOUS CONSUMPTION”) DI UOMINI E E RISORSE.

But President Joe Biden never planned for a war like this. The assumption was that Russia would quickly conquer much of the country, so the U.S. would be supporting a simmering, low-intensity Ukrainian insurgency. Instead, Ukraine’s successful resistance has led to an ongoing, high-intensity conventional fight, with prodigious consumption of munitions and intense attrition of key military assets.

OGNI GIORNO PARTONO I QUANTITATIVI PREVISTI DAL PENTAGONO PER UNA SETTIMANA! UN PO’ PERCHE’ LI SPRECANO AL FRONTE, UN PO’ PERCHE’ LI FANNO SALTARE I RUSSI.
Pentagon officials say that Kyiv is blowing through a week’s worth of deliveries of antitank munitions every day. It is also running short of usable aircraft as Russian airstrikes and combat losses take their toll. Ammunition has become scarce in Mariupol and other areas.  
This is presenting Western countries with a stark choice between pouring more supplies into Ukraine or husbanding finite capabilities they may need for their own defense.

E GLI ALLEATI SONO SEMPRE PIU’ RESTII… VISTO CHE IN CASA GLI STA RESTANDO SEMPRE MENO...
Germany has declined to transfer tanks to Ukraine on grounds that it simply cannot spare them. Canada quickly ran short on rocket launchers and other equipment that the Ukrainians desperately need. The U.S. has provided one-third of its overall stockpile of Javelin anti-tank missiles. It cannot easily deliver more without leaving its own armories badly depleted — and it may take months or years to significantly ramp up production.

… mentre i russi fanno guerra al risparmio

E questo porta a un rapporto, sicuramente esagerato, ma calcolato da un corrispondente di guerra a Izjum, dove avviene il maggior numero di scontri, DI UNO A SETTE. Una perdita russa a fronte di sette perdite ucraine.
https://t.me/vysokygovorit/7632

E questo porta a una demoralizzazione delle truppe ucraine al fronte, che non sono militari di professione ma tutti gli adulti, prevalente maschi, dai 18 ai 55 anni. Che si rendono conto di essere carne da macello. E chi può, si consegna seguendo lo schema: non appena i capi ci mollano, restiamo lì, sentiamo i carri armati, alziamo le braccia. Ogni giorno i canali telegram riportano a decine queste testimonianze. Filmate, con nome, cognome, grado.

E questo porta anche all’isteria di zone, come Odessa, finora non toccate ma in allerta permanente da un mese. Fai stare un tuo soldato un mese in allerta permanente a scrutare il mare e a essere in assetto da battaglia pronto in trenta minuti. E’ logoramento anche questo, quando poi avverrà veramente, la battaglia. Ivi compresa la perdita di fiducia e la scarsa valutazione del pericolo che si vanno ad accumulare.
https://t.me/boris_rozhin/45346

E questo porta alle divisioni interne. Dov’è Porošenko? Il macellaio di Donbass 2014-5? E’ zitto zitto nel suo feudo… precisamente le due oblast’ Vinnickaja e Žitomirskaja. Pronto a farla pagare al Zelenskij alla prima occasione. Il Sud, invece, vedi Cherson, sempre senza tanti proclami “prende atto”…

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo. A seguire nel corso della giornata.

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26/04 22:40 Aggiornamento

Errata corrige e infografica su Transnistria:
" E da allora, PER 22 ANNI… SILENZIO" nel paragrafo dedicato alla Transnistria. Gli anni di calma sono stati 30, non 22.

Questa infografika è purtroppo in russo, ma gli anni si capiscono. Subito dopo il crollo dell'URSS, pur non essendo mai riconosciuto come stato, qualsiasi ostilità in qualsiasi direzione (Moldavia o Ucraina) è cessata. Tra l'altro, con l'Ucraina non c'è mai stata.
https://t.me/anna_news/29901

Tentativo di contrattacco ucraino
Da segnalare nella giornata di oggi, per riprendere Novotoškovskoe e Rubežnoe. Entrambi falliti con gravi perdite.
https://riafan.ru/23152216-chto_proizoshlo_na_ukraine_26_aprelya_vsu_miniruyut_tela_pogibshih_boitsov_kiev_usilil_bor_bu_s_oppozitsiei

Azovstal'

Carta aggiornata
https://t.me/rybar/31818
I pochi civili rimasti li tengono nel rifugio antiaereo 18207, al centro di quello che resta del complesso industriale. La visita di oggi del segretario dell'ONU è stata anche l'occasione per concordare l'ennesimo corridoio umanitario per questi civili, questa volta gestito da ONU e croce rossa. Ma finora il problema è stato che a non farli uscire sono stati i cosiddetti "difensori".

Mariupol'
Scene di ritorno alla normalità, di ricostruzione.
https://riafan.ru/23150461-voenkori_fan_pokazali_kak_v_mariupol_vozvraschaetsya_mirnaya_zhizn
https://t.me/boris_rozhin/45233

A domani.

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26/04 ore 18:00
Un altro irresponsabile al comando ("God save FROM queen") .


James Heappey, ministero della difesa britannico. A pronunciare un giudizio di tal fatta è la stessa BBC. Cominciamo a porci qualche domanda. So che ormai la notizia è di pubblico dominio, ma questo è quanto ha detto:
===
Asked about this on BBC Radio 4's Today programme, Mr Heappey said: "The question is, is it acceptable for our weapons (ovvero armi britanniche!) to be used against legitimate Russian military targets by the Ukrainians?
"Firstly, it's Ukrainians that take the targeting decision, not the people who manufacture or export the kit in the first place. And secondly, it is entirely legitimate to go after targets in the depth of your opponents to disrupt their logistics and supply lines."
===
https://www.bbc.com/news/uk-61226431
Quindi, io ti passo/vendo le armi, inizialmente per difenderti dagli aggressori, e comunque anche se le usi non più per difenderti ma per attaccare la Russia fai solo bene. La prima reazione è della stessa BBC, per bocca di un loro esperto, James Landale, in calce alla “perla” sopra pubblicata.
===
It is equally unsurprising Western powers are relaxed that some of their weaponry are used in such strikes. […] Le potenze occidental sono “rilassate” di fronte a come l’Ucraina sta usando le armi che gli vengono date.

On one level, the defence minister is just revealing his usual candour. He often speaks more as a former soldier than a politician. Un ministro della difesa che PARLA PIU’ COME EX SOLDATO CHE COME POLITICO…

But on another level, his remarks reflect Nato's deepening involvement in this conflict. LA NATO STA AUMENTANDO IL PROPRIO COINVOLGIMENTO NEL CONFLITTO

The weapons provided by western powers are getting bigger and more powerful. Armi sempre più grandi e potenti

It is one thing to give Ukraine short-range anti-tank bazookas. It is another to provide them with drones and artillery that can cross borders. Un conto è dare bazooka anticarro, un altro droni e artiglieria con cui attaccare la Russia.

The line between defending Ukraine and attacking Russia is increasingly blurred. LA LINEA FRA DIFENDERE L’UCRAINA E ATTACCARE LA RUSSIA E’ SEMPRE PIU’ TENUE
(ibidem)
===

Puntuale la risposta del Ministero della Difesa russo.
La provocazione diretta da parte di Londra di Kiev a portare attacchi a obbiettivi sul territorio della Federazione Russa porterà immediatamente a risposta adeguata.
Прямое провоцирование Лондоном Киева на нанесение ударов по объектам на территории РФ немедленно приведет к пропорциональному ответу

Le ff.aa. della FR sono pronte a qualsiasi ora a rispondere, attaccando con armi ad alta precisione i centri decisionali di Kiev
Вооруженные силы РФ находятся в круглосуточной готовности к нанесению ответных ударов высокоточным оружием по центрам принятия соответствующих решений в Киеве

I consiglieri occidentali che dovessero trovarsi, in tale momento, in tali centri decisionali ucraini, “non saranno necessariamente un problema” per fermare le risposte russe agli attacchi subiti.
Находящиеся в украинских центрах принятия решений советники из западных стран "не обязательно будут проблемой" для ответных действий России https://t.me/boris_rozhin/45258

Stiamo assistendo a un'escalation militare molto preoccupante. E la notizia che segue non è di conforto, in questo senso.

Transnistria

La situazione si sta decisamente aggravando. DOPO TRENT’ANNI (1992-2022) che in quel Paese non succedeva praticamente NULLA.
https://t.me/anna_news/29901

Con il 60% della popolazione composta da russi e ucraini, “separatisi” dalla Moldavia ancor prima della fine dell’URSS per paura di finire inglobati nella Romania (prospettiva allora concreta per la Moldavia). Terminato il breve conflitto per riannetterli con la forza, furono introdotti contingenti di pace composti da moldavi, russi e della Transnistria (1200 in tutto di cui 400 russi), più una base russa permanente di 2.500-3.000 soldati (https://rusonline.org/armiya-i-opk/naskolko-silen-kontingent-armii-rossii-v-pridnestrove-smozhet-li-protivostoyat-armii?). E da allora, PER 22 ANNI… SILENZIO. Fino a ieri, con due attentati fatti con droni.

In aggiunta, i tre attacchi terroristici di oggi (https://t.me/akimapachev/2297). E’ notizia di poco fa l’annuncio, da parte del presidente della Transnistria Vadim Krasnosel’skij, che i primi risultati delle indagini sugli attacchi terroristici degli ultimi giorni conducono all’Ucraina.
https://t.me/readovkanews/32044

Attraversato il confine, compiuti gli attacchi terroristici, rientrati. Il viceministro degli esteri russo Andrej Rudenko ha detto chiaramente che Mosca spera di non dover essere coinvolta “nella regolazione della situazione in Transnistria”.
https://ria.ru/20220426/pridnestrove-1785531012.html

Il che significa ammettere che, di fatto, sia in atto un tentativo di estendere il conflitto a sud-ovest. Per il momento, è stato fatto saltare dai russi un ponte a sud di Odessa (Zatok) che la collega alla Moldavia.
https://t.me/readovkanews/32031

E si spera che possa bastare per rendere l’idea di cosa voglia dire aprire un altro fronte. Ma i presupposti per cui si apra questo scenario ci sono tutti. La NATO ha abbastanza carne da cannone a disposizione per aprire altre guerre per procura. E la Transnistria è una striscia strettissima fra due fuochi, che se attaccassero contemporaneamente sarebbe semplicemente annientata.

Al che una Russia in tale scenario cosa potrebbe fare, se non prender botte da entrambi i lati? Una Russia impegnata contro Moldavia… ma anche Romania (Paese NATO, attenzione) a OVEST della Transnistria e appoggiata dall’Ucraina a EST della stessa.

Maia Sandu, presidentessa della Moldavia, ha convocato una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza nazionale. L’ordine di attacco per “ripristinare l’integrità territoriale della Moldavia” potrebbe essere dato da un momento all’altro. La Romania come “casus belli” per estendere ulteriormente il conflitto. L’Ucraina per impedire l’accesso ai russi in soccorso, sia via mare che via terra, ma anche abbattendo con la propria contraerea eventuali aerei russi che provassero a raggiungere Tiraspol.

Nulla di insormontabile, c’è da dire anche questo. Ma non sarebbe più sicuramente una “guerra al risparmio”. E aprendo un nuovo fronte a Ovest il rischio di escalation sarebbe decisamente maggiore, con relativi annessi e connessi.

Fino a oggi il problema dei tempi che si allungavano non era un problema. Anzi, una progressione lenta, a piccoli gruppi, preceduta da un’intensa attività di artiglieria, aveva consentito alle truppe russe e alle milizie del Donbass di minimizzare perdite di uomini e mezzi, imboscate, soldati caduti prigionieri, e ottenere lo stesso risultato.
https://t.me/vysokygovorit/7586

Ora invece potrebbe scardinarsi ulteriormente la tempistica prevista inizialmente, così come la dislocazione di uomini e mezzi. I “kuratory” NATO ora alzano, irresponsabilimente, la posta in gioco. E Mosca in tal caso non potrebbe dire “passo”, ma dovrebbe rispondere.

Esistono sicuramente “varianti al piano ottimale” russo, tali da comprendere anche l’apertura di un secondo fronte. Nulla di insormontabile: l’Ucraina non è attualmente in grado di gestire un secondo fronte neanche “per procura”, lo stesso potrebbe dirsi per la Moldavia, entrambe con uomini demotivati e mezzi tutt’altro che in grado di fronteggiare un esercito chiamato a REGOLARE un conflitto.
Inoltre, non si deve neppure sottovalutare una popolazione, anche in questo caso sia ucraina che moldava, che potrebbe non gradire vedersi case distrutte e vite strappate in un territorio che, fino ad allora, era stato tranquillo. Un territorio che non sarebbe più quell’Ovest non toccato dalla guerra. Un territorio che pagherebbe il suo tributo di macerie e di vite alla belva affamata, che non sarebbero più gli orchi cattivi da Est, ma la NATO-UE che li sta usando come “riserva” per alimentare i propri cannoni. Occorre tenere TUTTE le variabili in considerazione.

E una Romania NATO, in questo caso, da sola potrebbe fare ben poco. Dovrebbe essere tirata in ballo anche la Polonia. E poi? Chi altro? La Bielorussia, che finora è rimasta fuori, dove la mettiamo? Vuole davvero la NATO-UE una terza guerra mondiale? Esistono quindi dei paletti, anche se si fa di tutto per non vederli e andarci addosso. Paletti che legano una linea rossa ad altre linee rosse.
Non è detto quindi che la situazione, da aggravatasi, precipiti. Potrebbe fermarsi all’attuale livello ibrido: attacchi terroristici, sabotaggi, crimini che se li avessero fatti i russi sarebbero su tutte le prime pagine, e invece gli altri possono farli e fanno anche bene. Oppure potrebbe crearsi un’escalation che porterebbe la situazione attuale, estremamente problematica, al punto di non ritorno. Come già fatto nel Donbass due mesi fa dagli stessi “kuratory” NATO.

Vedremo. Intanto è di poco fa l’appello del presidente della Transnistria ai suoi corrispettivi di Moldavia e Ucraina:

“Vorrei rivolgermi alla dirigenza della vicina Moldavia. Non cadete anche voi nelle provocazioni, non permettete che la Moldavia sia coinvolta nell’agressione alla Transnistria”
«Хочу обратиться к руководству соседней Молдавии. Не поддавайтесь и вы на провокации, не позволяйте втянуть Молдавию в агрессию против Приднестровья»

“Vorrei anche rivolgermi alla dirigenza ucraina. Vi prego di investigare i fatti accaduti di intrusione illegale di gruppi armati e compimento di atti terroristici nel nostro Paese.”
«Я также хочу обратиться к руководству Украины. Прошу вас расследовать данные факты незаконного перемещения тех или иных боевых групп и совершения ими террористических актов здесь, на территории Приднестровья»
https://t.me/readovkanews/32051

Dai fronti nessuna nuova, segno che eventuali spostamenti della linea di fronte sono stati minimi e non hanno toccato comunque centri importanti. Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti a seguire domani.

 

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26/04 ore 12.30 aggiornamento:

Fronte Sud


A Cherson ormai si recano in comune a chiedere quando rilasceranno i nuovi passaporti, mentre si sta creando una nuova direzione, radicalmente diversa dalla precedente e orientata sia amministrativamente, sia economicamente, verso Sud ed Est.

https://t.me/RSaponkov/2941
Tutto si ricollega a quanto già si analizzava settimane fa a partire dal quell’intervista al sindaco di Cherson, oggi possiamo confermare che questo nuovo corso non è rimasto lettera morta ma, giorno dopo giorno, sta creando i presupposti per una rapida integrazione in un nuovo spazio economico e sociale.

Transdnistria

L’attacco è stato condotto da droni NATO con proiettili calibro 60 mm. La mossa non ha fatto che creare i presupposti per un nuovo fronte (ipotetico fino a oggi) a Sud. Probabilmente era quello che volevano.
https://t.me/boris_rozhin/45184
Al momento, tuttavia, la situazione resta tesa ma ha portato soltanto a un’intensificazione dei controlli ai posti di blocco e a un livello di allerta maggiore.

Ancora su treni, scambi, ponti

Fonti ucraine ammettono che, nonostante i rifornimenti, gli aiuti militari, le forniture di rimpiazzo, oltre un quarto dei blindati se ne è andato.
https://t.me/boris_rozhin/45159

Uno direbbe: comunque restano quasi tre quarti. Corretto, ma ora c'è anche il problema di come portarli da Ovest a Est senza farli individuare, visto che il convoglio ferroviario telonato, mascherato da forniture civili, ora deve essere sostituito da trasporti diretti o da bisarche decisamente molto più visibili dal satellite (e altrettanto facili da colpire), oltre che aumentare a dismisura i costi di trasporto (terra e ferrovia hanno costi MOLTO diversi) e la resa in termini di tempo di transito, a fronte di una notevole diminuzione dei volumi movimentabili.

Nella “guerra per procura” (proxi-war) della NATO-UE contro la Russia, così come la definisce Lavrov (“НАТО, поставляя вооружения Украине, по сути дела вступает в прокси-войну с Россией.”),
https://t.me/boris_rozhin/45150
questa mossa comporta gravi conseguenze, che vanno di gran lunga oltre il danno materiale del danno alle infrastrutture.

E alza l’asticella di “aiutare Kiev a vincere” (ansa di oggi, riferita alla NATO…): perché ora il problema non è più quello di aprire o meno una linea di credito all’Ucraina per un flusso ininterrotto di forniture di armi, ma di provvedere a un’infrastruttura logistica sufficiente a non creare imbottigliamenti nell’ovest di materiale che risulta poi bloccato nel successivo transito ad est. Gli enormi accumuli di materiale poi si rendono visibili ai satelliti e dopo qualche minuto parte il missile che fa saltare la santabarbara di turno vanificando, di fatto tutto quanto fatto sino ad allora.

Di fatto, da ovest non si muove più nulla. Ma soldati e munizioni si muovono ancora. Entrambe sui treni passeggeri e nei vagoni merci civili (carico carbone) che passano i ponti sul Dnepr, portati via camion fino a dopo l’interruzione delle linee e quindi caricati sul treno.
https://t.me/rybar/31781

E’ un problema reale ma, al momento, secondario, o almeno così considerato tale dallo stato maggiore russo, che punta con ogni evidenza in un’ottica costi-benefici a non distruggere infrastrutture che potrebbero tornare utili in un secondo momento e di difficile ripristino, oltre che di notevole impegno economico, come un ponte sul Dnepr.

Considerando anche un fatto per nulla secondario: da Izjum ormai le truppe russe si stanno “affacciando” sulla strada che da Dnepropetrovsk porta a Slavjansk. Tagliata la comunicazione, praticamente il Nord del Donbass diventa ancor più indifendibile.

Azioni come quella che han portato alla difesa a oltranza di paesini come Dolgon’koe (ormai da una settimana…), perderebbero automaticamente di senso, portando necessariamente le guarnigioni ucraine ad arretrare e a raggrupparsi più a sud.
https://t.me/boris_rozhin/45190

Pacchi regalo da Pratica di Mare nella sede OSCE di Mariupol…

L’11 marzo arrivavano alla sede Osce di Mariupol’ casse di legno con munizioni di grosso calibro destinate alle forze armate ucraine, provenienza Italia – NATO. Gli “aiuti” passavano per canali che dovevano restare IMPARZIALI nel conflitto, in quanto incaricati di fissare violazioni al diritto internazionale, crimini, eccetera. Crimini rimasti archiviati in quei faldoni, che si vedono nelle foto allegate alla pagina telegram, per otto anni senza mai essere denunciati. La “guerra per procura” non è iniziata il 24 febbraio, ma già nel 2014 e coinvolgeva, e corrompeva chi avrebbe dovuto condannare abusi e crimini, aprire inchieste e non insabbiare.
https://t.me/boris_rozhin/45138

Aggiornamenti a seguire stasera.

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25 aprile ore 21:30 aggiornamento

Trovati altri documenti sull'offensiva ucraina nel Donbass.


Questa volta a Charkov, dove in una postazione di artiglieria presa dai russi e dove non han fatto in tempo a distruggere i documenti, è stata trovata una firma su un bollettino di consegna datato 17/02 riguardante una fornitura di munizioni, ricevute per completare la preparazione all'imminente offensiva.
https://yamal-media.ru/news/artilleristy-vsu-poluchili-boepripasy-za-nedelju-do-spetsoperatsii-rf
Qui il filmato
https://tvzvezda.ru/news/2022425334-4DcL3.html

Poche ore prima...

Ed è sempre notizia di oggi, riportata da un comandante delle milizie della DNR, e riferita a sua volta da mercenari stranieri, che l'attacco russo sarebbe avvenuto SOLTANTO POCHE ORE PRIMA dell'attacco ucraino. Il controtempo avrebbe colto le ff.aa. ucraine completamente di sorpresa, sbaragliato la loro configurazione offensiva e costretti a metterli sulla difensiva dopo aver perso km e km di terreno dal confine.
https://ria.ru/20220425/ukraina-1785233153.html
Messe ormai con le spalle al muro dal precipitare degli eventi (riconoscimento LDNR), le ff.aa. ucraine hanno cercato sino all'ultimo di anticipare i tempi dell'offensiva, inizialmente programmata per gli inizi di marzo. Ma hanno subito l'attacco dei russi quando meno se lo aspettavano.

Il doppio gioco dell'OSCE

Scoperta dai servizi segreti della LNR una rete di spionaggio facente capo a ex-collaboratori dell'OSCE. Nel corso di otto anni, il loro ruolo di testimone imparziale delle atrocità commesse nel Donbass da esercito e squadristi ucraini è stato macchiato dal passaggio comprovato di documenti, rinvenuti nelle abitazioni di questi ex-collaboratori, contenenti informazioni su obbiettivi militari e civili della LNR e loro coordinate che venivano poi, puntualmente, bombardati.
https://ria.ru/20220423/obse-1785098389.html?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop

Un milione di profughi

Fra cui 100.000 bambini, sarebbe i numero dei profughi ucraini e del Donbass attualmente riparati in Russia.
https://antifashist.com/item/rossiya-prinyala-million-ukrainskih-bezhencev.html

Trasporto ferroviario ucraino bloccato

Confermati i sei snodi ferroviari attaccati oggi, la catena di approvvigionamento è ora fortemente rallentata.
https://antifashist.com/item/posle-segodnyashnih-raketnyh-udarov-ukrainskuyu-zheleznuyu-dorogu-ozhidaet-kollaps.html
Confermati inoltre gli attacchi a ovest Ucraina a 7 altri punti dell'infrastruttura ferroviaria:
https://t.me/rybar/31757
Sostanzialmente, la scelta dello stato maggiore russo è stata quella di bloccare il traffico senza far saltare i ponti sul Dnepr, agendo su snodi, scambi, centrali elettriche, stazioni di controllo automatico del traffico. Circa la validità di tale scelta si vedono già alcuni frutti ma sicuramente sarà nel medio periodo che si potranno tirare le prime conclusioni, ma sicuramente sono già molti i treni cancellati.
https://t.me/periskop_pacific/528

Fronte Est

Liman
Confermata la presa di Zarečnoe, paese immediatamente prima di Liman alle cui porte ci sarebbero già i primi scontri. La presa di Liman aprirebbe la strada a Est verso Slavjansk.
https://t.me/boris_rozhin/45074

Mariupol'
Nonostante alle 14.00 fosse stato aperto l'ennesimo corridoio umanitario per civili che Azov dichiara di aver portato con sé nel complesso industriale, Kiev si è rifiutata di dare loro permesso e, alle 20.00, nessuno di loro era stato fatto uscire.
https://telegra.ph/Zayavlenie-Mezhvedomstvennogo-koordinacionnogo-shtaba-Rossijskoj-Federacii-po-gumanitarnomu-reagirovaniyu-ot-25-aprelya-2022-g-04-25

"Mondo multipolare" o "mondo a blocchi isolati"?
‘Çok kutuplu dünya’mı, ‘izole bloklar dünyası’ mı?

Questo interessante articolo di Kerem Alkin, apparso su Sabah,
https://www.sabah.com.tr/yazarlar/kerem-alkin/2022/04/22/cok-kutuplu-dunyami-izole-bloklar-dunyasi-mi
purtroppo è stato tradotto solo in russo.
https://inosmi.ru/20220424/politika-253931038.html

Nell'articolo brevemente si esamina come, dalla pandemia al conflitto fra Russia e Ucraina, il mondo sia passato da una fase "globalizzata" (Küreselleşme) a un "mondo con tanti poli" (‘Çok kutuplu dünya), dove i già noti aumenti esponenziali dei costi dei noli e delle materie prime hanno portato all'intensificazione di fenomeni come la "regionalizzazione", (bölgeselleşmeye (intra-regional trade)) e "l'esternazionalizzazione nelle zone a fianco" (yakın coğrafyadan tedariğe (nearshoring)).

Aggiungo, a titolo personale, di come la Turchia abbia beneficiato di questo processo con l'UE grazie alla sua posizione, che rende possibili sia i trasporti di forniture via terra, sia via mare, sia in modo misto mare-terra. Inoltre, Turchia e UE hanno un bilaterale (ATR) che consente scambio con dazio zero (e sola iva doganale) a merci nazionalizzate (neanche origine preferenziale, possono essere anche cinesi, per esempio, purché immesse in libera circolazione ovvero sdoganate).

Proseguiamo. Kerem sostiene che, col conflitto in corso, questa polarizzazione si stia esacerbando in un "mondo a blocchi isolati" (‘izole bloklar dünyası’). Annovera a supporto della sua tesi le dichiarazioni dei capi del FMI, piuttosto che del WTO e della BM. In crisi sarebbe non solo la visione di mondo attuale, ma anche dei "valori" (e daje...) che avrebbero orientato l'attuale corso economico: lotta all'inquinamento, "green economy", ecc. ecc.

Mi permetto di notare che la fase attuale, pur in un'esacerbazione dello scontro del tutto inedita da molti, molti decenni, non è per nulla paragonabile alla "guerra fredda 1.0". Primo, perché si combatte. Secondo, perché allora si scontravano non solo due visioni ideologiche contrapposte, ma anche due modi di produzione completamente diversi e antagonistici. INCOMPATIBILI fra loro. Oggi il modo di produzione è uno per tutto il globo. Tutti producono, vendono e comprano da tutti, secondo la stessa, unica legge generale: quella del modo capitalistico di produzione. La Cina ha la maggior riserva di dollari al mondo. E la UE, zitta zitta, ha detto che tutto sommato lo schema russo "conto in dollari->conto in rubli" per il pagamento non è poi da buttare. Relazione=dipendenza reciproca. Maggiore o minore, ma così è. Scusate se mi ripeto, ma non ci sono più due modi di produzione, zone economiche, mercati COMPLETAMENTE separati fra loro, orizzonti radicalmente opposti e antagonistici. Pertanto, "un mondo a blocchi isolati" non può costituire, a mio avviso, uno sbocco possibile di questa crisi. Assisteremo a scossoni ben peggiori di questo, temo. A ricrudescenze, che si ripercuoteranno con estrema violenza nella nostra vita quotidiana anche se mai, speriamo, ci sfiorerà il benché minimo proiettile. Ma la differenza anche Kerem non riesce a portarla oltre "green economy" si o no. "Abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo", "socializzazione dei mezzi di produzione", "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni", non sono terreno di differenza.

Aggiornamenti a seguire domani.

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25/04

Brevissimo PS prima dell'aggiornamento serale.
Sei sono in totale gli snodi ferroviari colpiti. Come mostra questa mappa,
https://t.me/periskop_pacific/529
I triangoli rossi sono gli snodi colpiti
I quadrati neri i ponti tirati giù dagli ucraini per rallentare l'avanzata dei russi.
Questo già basta per tagliare la linea di comunicazione Est-Ovest, a meno di passare dalla Moldavia, che però non permette transito.

Aggiornamenti a seguire.

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25 aprile 2022 ore 10:30 aggiornamento

Buona festa della Liberazione a tutti. Rispetto a ieri notte nessun aggiornamento di rilievo sulle linee di fronte, dove proseguono le attività in corso.

Dal punto di vista degli attacchi di artiglieria, notiamo tre snodi ferroviari colpiti nella notte:
https://t.me/boris_rozhin/44948
Importanti per il collegamento est-ovest.

Seguiranno aggiornamenti stasera.

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24/04 23:00 Aggiornamento

Mariupol'

"Sullo sfondo delle campane in festa, si sentivano i tiri di artiglieria ad Azovstal'"
https://smotrim.ru/article/2712471
Questa frase di un giornalista ben sintetizza la giornata di oggi a Mariupol'.
Soldati e squadristi ad Azovstal' ormai non escono più dai bunker sovietici dove sono asserragliati, bunker sotterranei collegati da una fitta rete di tunnel. Quando escono, in genere cecchini che cercano di tendere agguati, finiscono sotto il tiro dell'artiglieria e riparano nuovamente sotto terra, in attesa di ricevere un permesso di resa da Kiev che, probabilmente, non riceveranno mai.
https://t.me/izvestia/86912

Il capo della DNR ha partecipato alla funzione pasquale nella cattedrale di Mariupol': va da sé il significato simbolico di tale scelta.
https://www.vesti.ru/article/2712487

Ulteriore video del porto da un drone che conferma il sostanziale buono stato dell'infrastruttura portuale, nevralgica per la ripresa economica dell'intera zona.
https://t.me/boris_rozhin/44828

Inizierà... nelle prossime settantadue ore
Voci ucraine che riprendono fonti britanniche parlano di un'inizio dell'offensiva russa su vasta scala nelle prossime settantadue ore... poživjòm, posmòtrim, vivremo, vedremo.
https://t.me/boris_rozhin/44863

Nuovi dettagli sul fallito attacco a Kazač'ja Lopan'
Nel frattempo, emergono nuovi dettagli sul tragico tentativo, da parte delle ff.aa. ucraine e mercenari stranieri a supporto, di prendere il valico di frontiera con la Russia di Kazač'ja Lopan' (cartina).
https://t.me/rybar/31721
Una colonna di trenta blindati, di cui la maggior parte carri armati, completamente distrutta.
https://t.me/boris_rozhin/44725
La guardia nazionale russa ha messo fuori combattimento i carri armati di testa, quindi è intervenuta massicciamente l'artiglieria, infine l'inseguimento di quello che restava della colonna in ritirata.
https://t.me/svarschiki/6067
Guardando le immagini del campo di battaglia non è possibile non restare colpiti dall'ampiezza delle superfici, libere da qualsiasi ostacolo. Pur essendo partito l'attacco alle cinque del mattino, non si trattava di una foresta, ma di un terreno su cui una colonna non poteva piombare all'improvviso.

Pro e contro della guerriglia nella foresta.
La tattica di piccole unità impegnate in operazioni di guerriglia, imboscate prevalentemente, sfruttando la rete di foreste nei dintorni di Izjum, ha i suoi pro e i suoi contro. Sostanzialmente, dipende tutto da cui individua chi per primo. Nelle foreste, infatti, non operano soltanto piccole unità mobili di guerriglia ucraine, ma anche unità analoghe delle forze armate russe. Se a individuare le prime sono le seconde, in genere la foresta non offre scampo ad attacchi immediati e con impiego massiccio di artiglieria. Stando alla testimonianza di un prigioniero ucraino, metà della sua unità era stata già colpita dall'artiglieria, prima ancora che intervenissero i carri armati.
https://t.me/vysokygovorit/7541
Probabilmente, la tattica di guerriglia presupporrebbe una mobilità maggiore, una capacità maggiore di movimento, e l'impiego di armamenti più leggeri e trasportabili con maggiore velocità. Anche qui, vedremo l'evolversi della situazione.

Fronte EST

[b]Popasnaja
[/b]Edificio dopo edificio, continua la progressione delle truppe russe e delle milizie del Donbass.
https://t.me/riafan_everywhere/8916

Novotoškovskoe
La presa di questo villaggio, a nord est di Popasnaja, apre un'ulteriore falla nella linea di difesa ucraina e scopre Lisičansk da sud, come mostra questa cartina.
https://i.ibb.co/ZfQvgxm/1.jpg

Liman
Sempre la stessa cartina mostra come, intorno a questa città, la presa dei villaggi di Lozovoe
https://t.me/chvkmedia/39277
e Zarečnoe
https://t.me/rybar/31739
spinge il terreno dello scontro a Jampol', creando i presupposti per un'ulteriore sacca.

Kurul'ka
La presa invece, a sud di Izjum, della cittadina di Kurul'ka, porta la linea di fronte a soli 5 km dalla strada principale che collega Slavjansk con l'Ovest dell'Ucraina
https://t.me/Soldierline/4355

Ulteriori aggiornamenti domani.

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24/03 ore 9:30 Aggiornamento

Oggi è Pasqua (ortodossa) e le armi, per quanto possibile, tacciono, o dovrebbero tacere.

Video di stamattina da Mariupol', che mostra il viaggio del pane pasquale dal panificio industriale ai cittadini. Sperando che sia l'ultimo così e il primo di una rinascita civica auspicata da tutti.
https://yandex.ru/turbo/tvzvezda.ru/s/news/2022424522-HZXnz.html?ysclid=l2czjpr1hm

Aggiornamenti a seguire stasera.

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23/04/22 Aggiornamento

Odessa

“Secondo il Comando aereo meridionale ucraino, citato da Ukrinform, i razzi sono stati lanciati dal mar Caspio da bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95. Dei sei missili da crociera sparati, due sono stati intercettati, due hanno colpito infrastrutture militari e altri due edifici residenziali.”
(ansa)

I sei razzi erano diretti all’aeroporto Škol’nyj, precisamente al suo terminal logistico dove si trova gran parte degli aiuti UE-NATO, come dichiarato stasera in conferenza stampa dal Ministero della difesa russo. Terminal messo fuori uso, insieme al suo contenuto.
https://t.me/boris_rozhin/44582

Terminal che si trovava a SEI KM E MEZZO da quel complesso residenziale, come si vede dalla mappa.
https://telegra.ph/file/52a7c78859a51ec6216b9.jpg

La contraerea ucraina, invece, era piazzata NELLA STESSA ODESSA. “по місту Одеса”, ammette il sindaco Gennadij Truchanov alle 15:33 (https://t.me/odesacityofficial/6888). E infatti colpisce un razzo, i cui resti vanno a schiantarsi contro un palazzo, colpendo i tubi del gas e causando l’esplosione prima e l’incendio poi.
https://t.me/readovkanews/31742
https://t.me/warfakes/2484

Alle 14:30 Anton Geraschenko, politico di rilievo dell’establishment ucraino e impegnato quotidianamente sul suo canale telegram a sostegno delle truppe ucraine, lo ammette involontariamente:
“Ora è chiaro, che siamo riusciti a tirar giù alcuni missili. I cittadini hanno visto esplosioni nel cielo e rottami in fiamme che cadevano”.
Сейчас известно, что несколько ракет удалось сбить. Горожане видели взрывы в небе и падающие горящие обломки.
https://t.me/Pravda_Gerashchenko/14367

Ora, piazzare la contraerea a Odessa città, in piena zona urbana, comporta dei rischi ben noti. Significa che se si abbatte un missile, questo cadrà non certo fuori città. E l’impatto dei rottami che schizzano lungo le varie direzioni sarà devastante. Non certo come quello di un missile X-101, che pesa due tonnellate, di cui 1250 kg di carburante e 400 di ordigno, che avrebbe demolito palazzo e dintorni. E l’incendio non sarebbe stato domato alle 17:00. E le vittime sarebbero state molte di più. Ma sempre devastante. Ed è quello che si vede anche nel video girato dal balcone, prima che divampasse l’incendio in quei due locali colpiti dai rottami.

Porto di Mariupol’

In aggiunta ai filmati di oggi, vale la pena notare che il porto sarà al più presto ripristinato nel funzionamento, esperti e tecnici sono già sul posto per organizzare lavori di rimozione e riparazione (gru e carri ponte sembra siano stati sufficientemente risparmiati dagli scontri). L’importanza strategica di tale operazione va da sé.
https://t.me/Oleg_Blokhin/23317

b]Tentativo di contrattacco[/b]

Giusto perché le azioni offensive si svolgono da entrambe le parti, oggi c’è stato un altro tentativo di attacco ucraino, a Kazač’ja Lopan’, a nord di Charkov. Verso le 5 del mattino, un’unità grosso modo come quella di ieri (le istruzioni NATO si eseguono pedissequamente…) attaccava la stazione locale, col risultato di perdere 2 carri armati, 8 blindati, morti e feriti e ritirarsi. Nessuna perdita da parte russa.
https://t.me/vysokygovorit/7532

Popasnaja, situazione sul campo e l'accusa di un prigioniero ucraino, già dichiarato morto dai suoi superiori

Prosegue, giorno dopo giorno, l’avanzata delle truppe russe e delle milizie del Donbass. Oggi a essere circondato e ad arrendersi è stato un distaccamento di guardie di frontiera e della 24° meccanizzata, che aveva avuto un ruolo fondamentale nella campagna estiva del 2014. Oltre ai prigionieri è stato recuperato un notevole arsenale che andrà a rifornire il 6° reggimento cosacchi della LNR.
https://t.me/rentv_news/44766

PS a proposito di Popasnaja, a un prigioniero ucraino è stato fatto vedere quello che i media ucraini diffondono di loro, i prigionieri di Popasnaja. Che sarebbero morti tutti perché i russi non fanno prigionieri. Come nell’isola dei serpenti, del resto.
https://t.me/DailyUkrainianNews/30615
Sarebbero tutti morti perché la propaganda di regime non ammette che ci si possa consegnare prigionieri, e chi fa cadere le armi sia giustiziato sul posto (da Azov, scritto nero su bianco, come da Nakaz tradotto qualche giorno fa).

Questa la sua reazione, davvero significativa:
Anzi tutto,
Non so che dire. Per me è uno shock. Siamo vivi e stiamo bene. Ci trattano bene…. Ecco cosa vuol dire prendere e mollare i propri uomini. Non è da uomini neppure. Che razza di gente è questa...
"Я не знаю, что сказать. Я в шоке. Мы живы, здоровы. К нам хорошо относятся. Вот так взять и отказаться от своих людей... Это не по-человечески даже. Что за люди такие".

E poi si rivolge al suo superiore:
Compagno colonnello, ci avete trattato come carne da cannone. Perché? Per cosa? Mi hanno fatto appena fatto vedere un video dove siamo stati fucilati tutti! E’ così? Noi il nostro dovere l'abbiam fatto e ora vi siete dimenticati di noi? Non è umano mandare i ragazzi a morire, voi stessi poi che ve ne state belli comodi seduti nelle retrovie!
"Товарищ полковник, нас кинули, как пушечное мясо. За что с нами так? Мне показали видео, что нас расстреляли. Что, мы долг отдали и забыли про нас? Не по-людски хлопцев на смерть отправлять, а самим в тылу сидеть".
https://t.me/brussinf/4632

Христос воскрес

“Cristo è risorto”, ovvero “Buona Pasqua”, sia in russo che in ucraino. Nel filmato che segue, a Mariupol’ preparano la loro messa pasquale nella loro cattedrale… con l’unica variante che, invece di iniziare stasera con la veglia, la messa sarà celebrata domattina perché c’è ancora il coprifuoco.
https://t.me/readovkanews/31747

Aggiornamenti a seguire domani.

 

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23/04 ore 13:00 Aggiornamento

Fronte EST

Pur non essendo in atto alcuna offensiva su vasta scala, continua lentamente la progressione lungo Slavjansk e Kramatorsk da Izjum, così come verso Krasnyj Liman da Kremennaja. Stesso discorso per Popasnaja, e per il territorio a est di Guljajpole, dove lo spostamento verso nord della linea di fronte sta creando i presupposti per la formazione di una sacca.
https://t.me/boris_rozhin/44462

Mariupol'
L'Economist esce con una stima dei danni:

https://www.economist.com/graphic-detail/2022/04/23/nearly-half-of-mariupol-has-suffered-grave-damage
Un lavoro accurato da parte di Ainslie Johnstone, che così spiega su twitter il procedimento:

===
In this week’s graphic detail we estimate, using our own analysis of satellite images, that nearly half of the city’s built up area has been damaged or destroyed.
===
To get to these numbers I used freely-available SAR data, from the European Space Agency’s Sentinel-1 satellite.
===
SAR sends microwaves down towards Earth and records the echo signal that bounces back. Different surfaces cause different levels of echo. By comparing changes in the signal from times before and after the war, I could measure how much road and building surfaces had changed
===
Comparing this to a report from the UN, who had identified damage in small areas of Mariupol by manually surveying optical satellite images, I could estimate how much change in SAR signal we might expect from a damaged building
===
Syncing the final model with information from OpenStreetMap, I calculated how many of each type of building (residential, medical, industrial etc) had been destroyed.
https://twitter.com/AinslieJstone/status/1517402959247810560


Consideriamo che è stato un lavoro fatto per colpevolizzare, e non per assolvere, come si evince dalla lettura del testo e delle conclusioni, piuttosto che dalle note sulla mappa. Eppure, proprio da questo lavoro traiamo alcuni dati interessanti:
- nonostante l'asprezza degli scontri, solo il 33% delle case è andato distrutto: lo stesso non si può dire, per esempio, di Raqqa 2017, o di Aleppo 2012-2016.
- il 60% di fondo immobiliare distrutto sono industrie.
Qui un'immagine del grafico più grande:
https://www.pravda-tv.ru/2022/04/23/528805/mariupol-segodnya-23-aprelya-2022-poslednie-novosti-obzor-svezhih-sobytij-karta-boevyh-dejstvij-v-mariupole-na-23-04-2022-chto-proishodit-sejchas
Senza nulla togliere allo scempio, all'asprezza, alla distruzione e alla devastazione di una guerra urbana, appare chiaro che l'intento dichiarato di minimizzare i danni alle case, culminato per esempio nella scelta di non radere al suolo con bombardamenti, non è stato lettera morta e ha dato i suoi frutti.

E la gente di Mariupol è ritornata già da ora a vivere. Oggi giornata di mercato, la gente gira liberamente.
https://www.ntv.ru/novosti/2702965/

Aggiornamenti a seguire stasera.

 

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22/04 ore 18:00 Aggiornamento

TATTICHE UCRAINE DI CONTRATTACCO.

Ovviamente, mi riferisco al puro campo di battaglia. Su altri campi abbiamo visto sin troppo bene come si sono comportati e si comportano. Peraltro, non lo diciamo troppo ad alta voce altrimenti i cinegiornali si svegliano dal loro torpore, ma gli ucraini oggi hanno sparato l’ennesimo proiettile su un obbiettivo civile, a Krasnyj Liman, per la precisione. Peccato che filmati e foto mostrano chiaramente dove son caduti i detriti, come la coda del missile, partito da un lanciarazzi Uragan, da cui si è sganciata la testata, la direzione della deflagrazione, e hanno permesso di individuare con certezza la direzione (sud-ovest, terreno da loro controllato) da cui è partito l’attacco di artiglieria.
https://t.me/rybar/31613

Dal punto di vista, pertanto, di operazioni militari non ibride, il contrattacco “tradizionale” (arretramento, raggruppamento, contrattacco), da manuale, è praticamente impossibile. i “curatori” occidentali sono quindi passati a unità di diversione e guerriglia da infiltrare oltre la linea di fronte. Diciamo che le milizie del Donbass hanno iniziato con la guerriglia, e quelle russe sono abituate alle shahid-mobile dei jihadisti siriani, ben più veloci e tremende: qualcuno si ricorda di Palmira? Di come è stata ri-persa dopo la prima liberazione? Nulla di nuovo sotto il sole, quindi, ma si tratta di un altro elemento, se ce ne fosse ancora bisogno, di come in realtà i “curatori” cerchino di dirigere e organizzare direttamente le operazioni e le tattiche sul campo, oltre che il disegno strategico generale. La traduzione integrale che segue, di fatto, è un sunto di tale strategia di contrattacco.

L’Ucraina cerca di contrattare in direzione Charkov (UA) – Belgorod (RU), formando piccoli gruppi secondo tattiche e strategie elaborate dal Pentagono su misura per lei.

Piccoli gruppi autonomi, meccanizzati e rafforzati con blindati, dotati di sistemi di puntamento GPS e droni, rompendo la linea di fronte e raggiungendo le retrovie nemiche, agiscono in collegamento con l’artiglieria dietro la linea di fronte e le forniscono, grazie ai dati raccolti nel corso delle loro ricognizioni, opportune correzioni ai loro tiri.

Talvolta non si limitano a semplici ricognizioni. Infatti, una di queste unità speciali ha oltrepassato, secondo quanto diffuso dalla rete, il confine russo in direzione Dergachi, o nord-ovest di Charkov, nel tentativo di prendere il controllo di quel valico di frontiera.

Noi non abbiam fatto altro che seguire pedissequamente i loro movimenti, “ricalcarli”, e li abbiamo colpiti al momento giusto. Il gruppo è stato disperso senza aver raggiunto l’obbiettivo prefissato.

Questo, senza alcun dubbio, è un segnale d’allarme, per cui tentativi analoghi saranno ripetuti nelle regioni confinanti con l’Ucraina: Belgorod, Kursk, Brjansk, Voronezh, ecc. Il loro obbiettivo è scompaginare le forze russe, dare battaglia sul nostro territorio, dimostrare la validità della loro tattica, dei contrattacchi delle formazioni del regime di Kiev.

Non è la prima volta che ci provano. Dobbiamo restare pronti a quelle che seguiranno.
https://t.me/voenkorKotenok/35089

FRONTE EST

Krasnyj Liman, dicevamo, rappresenta il punto d’incontro di una costruzione offensiva che, da nord-ovest e da est, cerca di chiudersi in quel centro abitato, chiudendo di fatto una non piccola sacca. Senza accelerare, ma costantemente, la progressione da entrambe le direttrici sta portando a questa chiusura. Seguiremo da vicino gli eventi.

NEL QUARTIER GENERALE DI AZOV

“Le forze ucraine a Mariupol bastano a "respingere gli attacchi" russi dice il capitano Svyatoslav Palamar del Battaglione Azov.” (ansa in prima pagina). La perla del giorno… riportata non il 24 febbraio, ma il 22 aprile: senza pudore ormai… a proposito di Azov, sono appena stati pubblicati dalla RIA alcuni materiali rinvenuti nel loro quartier generale. Materiali che dovevano distruggere ma che non hanno fatto in tempo a farlo. Quartier generale Azov dove gli squadristi ospitavano altri squadristi come la formazione “SS Medvedi” (https://t.me/rian_ru/159902), peraltro. Quanta “bella gente”… d’altronde, “paru cerca paru”. Il "capitanmiocapitan", infatti, ma non diciamo di pubblicare le foto all’ansa, per carità, mica che agli angioletti cadan di colpo le alucce, aveva tanti bei ricordi appesi nella sua stanzetta al quartier generale: croci celtiche e svastiche, fiamme, aquilacce, scritte in gotico germanico, scritte in inglese ma di egual tenore, una chitarra variamente decorata secondo lo stesso stile, teschi e altre chicche, degne di un vero democratico antifascista.
https://t.me/zametky_s_peredovoy/198

Ma il peggio deve ancora venire. Ecco i materiali rinvenuti:
- Documenti segreti NATO per l’addestramento degli azovcy (che i natovskie addestrassero i nazisti non era una novità, ma che si trovassero i documenti anziché le loro ceneri si) https://t.me/rian_ru/159901
- Addestramento a cosa? Ecco alcune immagini. Guerriglia urbana in OFFESA (“Pidgotovka ta vedennja nastupal’nogo boju”, “Preparazione alla conduzione dell’offensiva militare”, dice il titolo) con gruppi d’assalto lungo una zona ad alta densità urbana: come procedere controllando e attaccando i palazzi ai lati, come collocare la propria posizione di tiro in una casa popolare, eccetera. Complimenti alla NATO, che mentre il mondo pensava al covid (NAKAZ N° 342 VID 05 SERIJA 2020 ROKU), zitta zitta procedeva alla formazione e addestramento di criminali nazisti per il lavoro sporco che avrebbero dovuto condurre a Doneck e Lugansk. Chissà se hanno allegato anche questi al modulo di adesione all’UE…
https://t.me/rian_ru/159909
In ogni caso, mai e poi mai avrebbe pensato nel lontano 2020 che, gli stessi avrebbero dovuto in fretta e furia studiare l’altro manuale, quello su come nascondersi dietro ai civili, sparandogli alle spalle subito dopo, mentre avrebbero arretrato fino a rinchiudersi fra le lamiere e le catacombe di un complesso industriale.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

 

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22/04 (Auguri a Vladimir Il'ič…) ore 12:15 Aggiornamento
DAL FRONTE EST

Confermata la ripresa degli attacchi da Izjum verso Slavjansk e Kramatorsk, così come a Popasnaja, che si confermano essere i punti di maggiore pressione delle forze russe e della LDNR.
https://t.me/boris_rozhin/44237
Enormi sono le perdite da parte ucraina, da diversi giorni a questa parte. Nel prosieguo di questo aggiornamento esamineremo alcuni motivi, sostanzialmente riconducibili alla creazione di una sproporzione localizzata di forze. Sembrerebbe comunque che la linea di fronte si sia avvicinata a Krasnyj Liman.
https://t.me/boris_rozhin/44236

CI MANCAVA UNA CONTROINVASIONE UCRAINA… sbagliato strada o carne da cannone a uso e consumo dei media locali?

Attenzione! Sembrerebbe che 10 carri armati ucraini abbiano passato stamattina il confine all’altezza di Goptovka, la dogana sopra Charkov. Entrati 10, distrutti 8, rientrati malconci 2. Dogana chiusa in questo momento… SE CONFERMATA, oltre a foraggiare questi criminali, i “kuratory” UE-NATO dovrebbero chiedersi cosa fanno degli aiuti militari che riescono ad arrivare sulla linea di fronte. Cosa volevano fare, se confermata, con 10 carri armati? Qualche filmino? Questo, peraltro si ricollega con le notizie sopra riportate. E’ in linea con una logica che è la stessa: se una posizione è indifendibile, tenerla per un po’ di tempo in più, ammassare uomini sulla linea di fronte per opporre loro all’onda d’urto, quindi arretrare e lasciare decine di morti sul campo, è la stessa cosa che mandare al massacro i propri uomini in azioni suicide. Non ha alcun senso, ed è solo segno di mancanza totale di rispetto verso di loro, delle loro vite.
https://t.me/voenkorKotenok/35086

E’ INIZIATA O NON E’ INIZIATA (parte seconda)…

E’ iniziata… lo ha detto anche Zelenskij e ripetuto l’ansa come se non ci fosse stato un domani… ma allora come mai non si vede nulla di diverso rispetto a quanto siamo abituati a vedere ogni giorno?

“Falsa partenza” mediatica? Direi di si. Peraltro, è normale che ci sia una “falsa partenza” se si parte da presupposti altrettanto “falsati”. Ma, come nota il lavoro tradotto ieri, siamo in una “guerra ibrida”, e in una guerra ibrida la falsa informazione non è solo tesa a fare propaganda: conquistato si conquistato no, siamo qui e invece non ci siamo arrivati, hai bombardato tu no sei stato tu, eccetera. La falsa informazione è funzionale a sostenere una tesi generale più precisa al fine di ottenere consenso su scelte future. E’ parte di un lavoro complessivo di costruzione di consenso su, per esempio, l’allontanamento economico della Russia dallo spazio economico europeo. Un andare contro natura, per il capitalismo europeo, un obbiettivo strategico, per l’imperialismo americano. E siccome il primo è vassallo del secondo, picchia oggi, picchia domani, alla fine un gasdotto diventa un rottame in fondo al mare e i camion con targa russa non li facciamo più circolare nello spazio europeo. Il che significa NESSUN camion russo che ritira beni e DIFFICOLTA’ ENORMI E TEMPI E COSTI LIEVITATI, al netto di cambio mezzi, scarico ricarico, giri di fatture false nella zona “grigia” dei baltici, NATOvskie “per vocazione” ma che su questa economia di transito è da oltre trent’anni che traggono la maggiore fonte di reddito: russofobi a corrente alternata che, per campare in regime di embargo economico, dovranno ora inventarsi qualcosa di più di una “fattura cumulativa” per un intero camion con triangolazioni di mittenti ciprioti, destinatari nelle Cayman e destinazione finale Mosca.

Sinceramente, tuttavia, abbiamo già abbastanza carne al fuoco per occuparci di come camperanno i baltici senza camion russi. Torniamo al tema di questo aggiornamento, è iniziata ma cosa abbiamo di differenza rispetto a prima? Atteniamoci anzi tutto ai fatti, cerchiamo di attestarne la veridicità, ricostruire sequenze plausibili degli stessi e verificarle. Solo allora, e con tutte le cautele del caso, tentiamo di dare interpretazioni.

Fatti che definire complessi e apparentemente inspiegabili è dir poco.
In una guerra ibrida dove in due giorni si arriva alle porte di Kiev e, un mese dopo, in un giorno si molla l’intera linea di fronte. Non si arretra, ci si assesta un po’ più indietro… ma si molla tutto. Cosa ha fatto scattare quella molla? Davvero il gesto di “buona volontà” nei confronti di uno che continua a combattere una guerra totale nei tuoi confronti?

Stesso discorso per Mariupol’. Ieri notizia: stop all’assalto, ieri sempre notizia che i palazzi dell’amministrazione sono stati presi e, stamattina, altra notizia che le squadre speciali stanno cominciando a “bonificare” i lati del complesso industriale, con l’evidente scopo di restringere il perimetro, mentre procede, sia pur con intensità minore, il fuoco di artiglieria su quei 2.000 uomini.
https://t.me/boris_rozhin/44217

Proviamo a dare un'interpretazione.

1. Cominciamo da Mariupol'

Marjupol’ vzjat, Mariupol’ è presa. Video iconico della bandiera sull'antenna TV che è il punto più alto della città, e che va ad aggiungersi alle immagini iconiche che mettono la parola fine a un conflitto.
https://t.me/rusoul1/1589
https://t.me/boris_rozhin/44121

La brigata Somali torna a Doneck, accolta da amici, parenti e simpatizzanti. La brigata Somali è LA truppa speciale delle milizie della DNR impiegata a Mariupol’. Sarà ora rediretta su altri fronti.
https://www.youtube.com/watch?v=1tQlV-S239Q

Questo non significa che ad Azovstal’ ora sia calma piatta. I ceceni sono rimasti e ieri hanno preso gli uffici dell’amministrazione dello stabilimento, oltre a mettere in sicurezza il territorio intorno. Gli specnaz, nel frattempo, “bonificano” il perimetro, creando un cordone di sicurezza.
https://t.me/anna_news/29252

Riassumendo:
- Per consentire a chi è fuori di vivere e muoversi senza pericolo di ritorsioni da parte di chi è dentro, occorre creare una zona cuscinetto. E si sta facendo
- Restringere il perimetro consente anche di tenerlo maggiormente sotto controllo. E si sta facendo
- Restringere il perimetro consente anche un impegno inferiore di uomini e mezzi. E si stanno disimpegnando quelli che non servono.
- A questo punto, in queste condizioni, il fattore tempo per risolvere la questione Azovstal’ non è più un fattore decisivo.

2. Passiamo ora ai ponti

Inizialmente, l’ordine era di non toccare assolutamente le infrastrutture. Ed erano gli ucraini che le facevano saltare. Ponti abbattuti per impedire, rallentare, ostacolare l’avanzata delle truppe russe. Guerra ibrida, neanche un mese e la tattica cambia. Centinaia di milioni a botta, miliardi di dollari dall’inizio del conflitto in armi. I curatori UE-NATO scendono in campo. Muovere armi via aerea si può… poi va a finire come stamattina, dove a farne le spese è stato un An-26 a Zaporozh’e, carico di armamenti destinati al fronte.
https://t.me/boris_rozhin/44222

E perdere un An-26 è “tanta roba”, troppa, oltre al carico perso. Meglio rischiare meno. Come li si fa andare, allora, da ovest a est? Coi tir, coi pulmini? Si… se sono armi camionabili e piccole. Perché un’eccezionale che può andare a trenta all’ora difficilmente passa inosservato. Ecco allora che ritornano in auge le ferrovie! E la strada ferrata oggi, in Ucraina, è l’unica vera infrastruttura funzionante. Vene e arterie, che portano armi da Ovest a Est e carbone da Est a Ovest.
https://t.me/rybar/31591

E’ iniziata la fase due. “Liberazione del Donbass” come priorità, a questo punto si comincia a chiudere la sacca. E per chiuderla non è più possibile lasciare intatti i ponti. Tutto iniziò con Zaporozh'e ieri
https://t.me/boris_rozhin/44082

Obbiettivo. Un ponte della ferrovia. Rybar ne prende atto
https://t.me/rybar/31560

Rybar è un collettivo che lavora su telegram. Non è un collettivo “normale”, ma di specialisti cartografi con una fitta rete di informatori. In genere funziona così. L’informatore esce con la notizia che su una data strada c’è un posto di blocco ucraino. Rybar la verifica ed esce con una carta topografica, foto satellitare e coordinate GPS del posto di blocco. Dopo pochi minuti il posto di blocco salta in aria. Rybar conferma. E’ quindi un collettivo da tenere MOLTO sul serio. Ieri sera, quindi, ha preso atto che ora si possono far saltare i ponti. Ieri notte ha fatto gli straordinari.

Questi sono i ponti che attraversano il Dnepr', quella “S” d’acqua che taglia trasversalmente in due l’Ucraina. 27, di cui solo 3 in mano ai russi. Tutti con le coordinate GPS.
https://t.me/rybar/31569

Questi sono i ponti invece ad Ovest, con relative coordinate GPS. Non riporto l’analisi su ciascuna regione e i relativi ponti, perché ormai il senso è abbastanza palese.
https://t.me/rybar/31571

Nessuno di questi è stato toccato, sinora, ma un carro armato nel Donbass con le linee saltate e il Dnepr che non è proprio un fiumiciattolo è difficile che ci arrivi in tempo breve.

3. E’ iniziata.

A vedere queste carte non sembrerebbe:
https://t.me/boris_rozhin/44175
https://t.me/boris_rozhin/44175

Ma i fatti non sono solo sulle carte. Le carte sono l’ultima cosa. Cominciamo allora dai fatti sul campo. Un corrispondente riporta:

Osserviamo un mutamento di coordinamento fra tattiche dei nostri soldati.
L’avanzata delle truppe viene condotta ESCLUSIVAMENTE dopo che le forze nemiche sono state attaccate e distrutte dal fuoco dell’artiglieria. Se per caso resistono ancora, si parte di nuovo col fuoco d’artiglieria, leggera e pesante, e aviazione: di fatto ogni movimento avviene su posizioni già di molto infiacchite e con resistenza minima.
In caso di ostaggi, la tattica cambia. I nemici si accerchiano e si bloccano fino a che non consegnano gli ostaggi e si consegnano. Se succede qualcosa agli ostaggi, parte l’attacco.

In questa situazione, il ruolo delle brigate e unità speciali è fondamentale. Aviazione e artiglieri fanno da supporto a distanza, ma sul campo ci sono loro.

Artiglieria e aviazione operano anche su obbiettivi mirati, tesi a bloccare la capacità di manovra delle truppe nemiche, ad azzerare le scorte di armi e munizioni, così come le possibilità di rifornimento.

La tattica scelta lavora sul lungo periodo, assicurando comunque avanzamento con minime perdite. Appare sempre più evidente che il nemico non abbia tenuto questo nel dovuto conto, fermandosi a stereotipi superati.


https://t.me/svarschiki/6046

Rozhin a questa analisi aggiunge che gli ricorda molto quanto elaborato dai russi in Siria, nel corso della recente campagna dell’esercito siriano a Nord di Hama e a Sud di Idlib.
https://t.me/boris_rozhin/44164

Egli nota anche che, in effetti, l’intensificazione degli attacchi aerei e missilistici su obbiettivi mirati e concentrati su specifici punti della linea di fronte, corrisponde a questo schema tattico.
https://t.me/boris_rozhin/44054

Rybar aggiunge che il fronte NORD “scomparso” è riapparso, sotto forma di dislocazione di truppe, nel recente attivismo a sud di Izjum e ad est del fiume Oskol verso Liman.

https://t.me/rybar/31539

Nel complesso, sembra una ricostruzione plausibile. Aggiornamenti a seguire.

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21/04 (segue dal precedente aggiornamento)

“Ribelli” sotto spoglie ibride
«ПОВСТАНЦЫ» В ГИБРИДНЫХ ШАРОВАРАХ

La nozione di “ribelli” nella teoria di guerra ibrida non significa sempre che tale ruolo debba essere ricoperto da sbandati disorganizzati, armate brancaleone e altri militari marginali. “Ribelle” prima ancora di essere una persona è una funzione. Nel contesto ucraino, è un ruolo ricoperto dallo stesso esercito regolare, sostenuto attivamente dai reali iniziatori del conflitto, con l’aggiunta di mercenari. La nozione quindi di “ribelli sotto spoglie ibride” si applica sia all’esercito ucraino, sia agli squadristi, e si presta a una serie di considerazioni.
Понятие повстанцев в теории гибридной войны не всегда означает, что это некие папуасы, бармалеи и иные военные маргиналы. В данном контексте речь идет о местной регулярной армии, активно поддерживаемой реальным инициатором конфликта, и привлечении частных военных компаний (ЧВК). Поддержка «повстанцам в шароварах», которые относятся к ВСУ и нацбатам, оказывается по ряду направлений.

In primo luogo, c’è il programma di addestramento quadri, ufficiali e soldati in Ucraina: secondo fonti liberamente accessibili, la quantità degli istruttori NATO direttamente sul campo si calcola non in centinaia, ma in migliaia di persone. Di queste, solo una parte è stata evacuata dall’Ucraina dopo il 24 febbraio. Per esempio, la stampa occidentale le SAS britanniche hanno preso parte all’addestramento delle truppe ucraine nella base di Obolon’ (a nord di Kiev) anche dopo l’inizio dell’operazione speciale.
Во-первых, на Украине осуществляется инструкторская подготовка кадровых офицеров и солдат сразу по нескольким программам: согласно открытым данным, количество натовских инструкторов непосредственно на Украине исчислялось даже не сотнями, а тысячами. При этом лишь часть из них была выведена с Украины перед 24 февраля. Например, по сообщениям западной прессы, специальная авиадесантная группа (SAS) британских вооруженных сил принимала участие в тренировке украинских военнослужащих на базе в Оболони и после начала активной фазы спецоперации.

In secondo luogo, oltre e in contemporanea a questo, abbiamo anche l’addestramento all’estero per gli “specialisti d’élite”. Possiamo solo ricordare, a titolo informativo, che molto prima del 24 febbraio (autunno 2021 grosso modo) negli USA era giunto un gruppo di ufficiali ucraini per imparare l’impiego dei droni kamikaze Switchblade. E, stando alle conferme ufficiali, non ci sono state forniture di queste armi in Ucraina fino ad aprile di quest’anno!
Во-вторых, одновременно с этим «узкие специалисты» проходили обучение за пределами Украины. Здесь уместно вспомнить про то, что еще до начала спецоперации (ориентировочно осенью 2021 года) в США прибыла группа украинских офицеров для обучения управлению дронами Switchblade. При этом официальное подтверждение о поставках данного вида вооружений Украины появилось лишь в апреле 2022 года.

Infine, non hanno fatto mai segreto neppure i portavoci dei Paesi NATO del fatto che sui siti dei mercenari girino apertamente annunci per “lavori” in Ucraina, e i mercenari occidentali vi abbiano risposto in massa.
А участие в конфликте западных наемников и открыто опубликованные предложения по найму для «работы» на Украине на сайтах ЧВК – факты, которые никогда не отрицались даже официальными спикерами стран НАТО.

Comprami un aereo!
КУПИ МНЕ ЛIТАК!

Praticamente sin dai primi giorni di operazione speciale, sono iniziate le suppliche del presidente Zelenskij di fornire armi occidentali all’Ucraina, per tenere testa all’aggressione russa. In realtà, la storia delle forniture in massa di armi all’Ucraina era iniziata molto prima.
Практически с первых дней спецоперации начались мольбы президента Зеленского о необходимости поставок западного вооружения на Украину, для сдерживания «русской агрессии». Но, на самом деле, история с массовыми поставками оружия Киеву началась значительно раньше.

Da gennaio a febbraio 2022 sono atterrati in Ucraina non meno di 50 cargo con forniture militari da diversi Paesi NATO, e non solo cargo militari, ma anche dell’aviazione civile. Proprio allora entravano in azione tutti quei sistemi di armamento che avrebbero dovuto infliggere il danno maggiore ai russi. Anzi tutto, arrivavano i droni d’assalto turchi Bayraktar, ma anche i missili anticarro NLAW e Javelin, oltre che i missili spalleggiabili Stinger. Le forniture di tali armamenti furono veramente ingenti: secondo il centro statunitense di studi strategici e internazionali CSIS, si tratterebbe di 7.000 Javelin e 2.000 Stinger, che ammontano a UN TERZO delle scorte attualmente in dotazione agli USA.
В течение января-февраля 2022 года украинские аэродромы приняли не менее 50 транспортных самолетов из разных стран НАТО, причем это были не только военные грузовики, но и гражданские. Именно в этот момент на Украину поступили все те системы вооружений, которые причинили больше всего урона российским войскам. Речь, прежде всего, о турецких ударных беспилотниках «Байрактар», противотанковых комплексов NLAW и Javelin, а также переносных комплексов ПВО Stinger. Поставки данных видов вооружения были настолько существенны, что американский Центр стратегических и международных исследований CSIS обнародовал информацию, согласно которой Украине с начала конфликта уже передано 7000 противотанковых управляемых ракет Javelin и 2000 систем ПВО Stinger, что составило треть от подобных систем из числа имевшихся в США.

Il loro impiego era stato concepito, a livello tattico e strategico, per la massima efficacia nel corso della prima fase dell’operazione: unità di fuoco mobili avrebbero dovuto agire in piccoli gruppi, tendere imboscate e colpire i battaglioni russi e gli aerei che volavano a bassa quota. Ma tutto questo era per la prima fase, oltre si è reso necessario passare ad armamenti più pesanti. E per non deviare dalla “negazione plausibile” fino ad allora mantenuta, e salvare le apparenze che la NATO non voleva la guerra, sulla scena è comparso Zelenskij col suo “comprami un aereo”. (*)
Вся тактика и стратегия их применения была на начальном этапе спецоперации максимально продумана, именно эти подвижные огневые точки должны были нанести поражение российским батальонным тактическим группам и низколетящей авиации, работая из засады. Но это было на первой фазе операции, далее нужно было перейти к оружию потяжелее. И дабы не уходить от концепции правдоподобного отрицания, и сделать вид, что НАТО не хочет войны, на сцене появляется Зеленский со своим «Купи мне лiтак».

Lend-Lease 2.0 (**)
ЛЕНД-ЛИЗ 2.0

Inizialmente, i Paesi NATO diedero a vedere di non voler aiutare, in particolar modo, Zelenskij. Hanno recitato questa parte fino all’inizio di Aprile, creando nella pubblica opinione la sensazione che nessuno volesse inviare armi in Ucraina. Tuttavia, con l’approssimarsi dell’ora X, la retorica NATO si è fatta sempre più bellicista, sono comparsi i falsi delle “atrocità dei soldati russi”, preparando il terreno per il riconoscimento pubblico della necessità di un Lend-lease.
Изначально страны НАТО делали вид, что помогать Зеленскому особо не хотят. Игра продолжалась до начала апреля, создавая у общественности ощущение, что никто Украине технику поставлять не хочет. Но с приближением «часа Х» риторика официальных лиц НАТО становилась все более воинственной, а в сеть вбрасывались фейки о «зверствах русских солдат», подготавливая почву для общественного одобрения открытия ленд-лиза.

Nella cornice della prima fase dell’operazione Lend-lease in Ucraina giunsero dai magazzini europei tutti i residuati bellici dei tempi dell’URSS e del Patto di Varsavia. Iniziarono forniture di parti di ricambio per aeri MiG-29 e Su-25, carri armati T-72, blindati BMP-1 e, naturalmente, artiglieria di grosso calibro. Gli americani parteciparono con la fornitura di elicotteri Mi-17 di loro proprietà, destinati originariamente all’Afghanistan. Ma il bello doveva ancora venire.
В рамках первой фазы операции «Ленд-лиз» на Украину с европейских складов потекла расконсервированная советская техника времен СССР и Варшавского договора. Начались поставки запчастей для самолетов МиГ-29 и Су-25, танков Т-72, боевых машин БМП-1 и, конечно, крупнокалиберной артиллерии. Американцы поделились своими вертолетами Ми-17, доставшимися им после выхода из Афганистана. Но это далеко не финальная цель ленд-лиза, главное – впереди.

Il primo passo nella seconda fase del Lend-lease l’ha fatto la Germania, dichiarando l’impossibilità di continuare a trasferire armamenti in dotazione alle proprie forze armate e di passare a produrne e a venderne di nuove. A questo punto uno degli obbiettivi principali di questa guerra ibrida era stato raggiunto: l’arrivo al complesso militare-industriale occidentale di nuove commesse. Parallelamente, anche le commesse provenienti dai Paesi-membri della NATO incrementeranno, per contrastare “la minaccia russa”. Al contempo, quasi certamente nessun soldato NATO calpesterà mai il suolo ucraino. Il che non significa che ufficiali e squadre di élite non stiano partecipando e non parteciperanno al conflitto: tutt’intorno nel cielo d’Europa, per esempio, anche in questo momento decine di aerei NATO stanno solcando l’aria e curando gli interessi delle ff.aa. ucraine.
Первой шаг в этой партии сделала Германия, заявившая о невозможности продолжения поставок вооружений из наличия в вооруженных силах и переходе к продаже нового современного оружия. На этом этапе достигается одна из главных целей этой гибридной войны – обеспечение военно-промышленного комплекса западных стран новыми заказами. Параллельно поставки будут увеличиваться и странами-членами НАТО для противодействия «русской угрозе». Но при этом, с большей долей вероятности, ни один действующий солдат НАТО так и не ступит на украинскую землю. Однако, это не означает, что кадровые военнослужащие западных стран не участвуют в конфликте – круглосуточно в небе Европы находится несколько десятков самолетов НАТО, действующих фактически в интересах ВСУ.

Chi ha in mano le informazioni, ha in mano il mondo.
КТО ВЛАДЕЕТ ИНФОРМАЦИЕЙ - ТОТ ВЛАДЕЕТ МИРОМ

Già dal 10 febbraio senatori USA avevano chiesto a Biden di condividere i dati dei propri servizi segreti con l’Ucraina al massimo livello, copia di questa lettera aperta è stata pubblicata sul sito del senato. Aerei spia statunitensi ed europei è da tempo che si alzano in volo per spiare, in modo approfondito. dagli spazi aerei di Polonia, Romania, Ungheria e Mar Nero. Prima del 24 febbraio droni tattici del tipo RQ-4 Global Hawk spiavano costantemente il cielo sopra l’Ucraina. Dopo tale data, sono stati sostituiti con i droni ricognitori RC-135, coi droni con rilevamento radar a lungo raggio E-3, coi droni da combattimento e puntamento E-8, coi droni anti-sommergibile P-8 (tra l’altro, proprio questo tipo di drone, secondo i dati in nostro possesso, ha partecipato all’attacco all’incrociatore “Moskva”) e molti altri droni speciali, sempre operativi però sullo spazio aereo NATO.
Еще 10 февраля Сенаторы США призвали Байдена дать Украине все возможные разведданные об РФ, открытое письмо с этой просьбой было опубликовано на сайте сената. Разведывательная авиация США и европейских стран давно и плотно обосновалась в воздушном пространстве Польши, Румынии, Венгрии и Черного моря. До начала спецоперации стратегические разведывательные беспилотники RQ-4 Global Hawk постоянно «висели» над Украиной, после 24 февраля их сменили разведчики RC-135, самолеты дальнего радиолокационного обнаружения E-3, самолеты боевого управления и целеуказания E-8, противолодочные P-8 (кстати, именно такой самолет, по имеющимся данным, участвовал в атаке на крейсер «Москва») и множество других специальных самолетов, работающих из воздушного пространства НАТО.

Di fatto, con un arsenale come questo e con una mole così grande di dati, possiamo parlare non di una semplice informativa alle ff.aa. ucraine, del passaggio di qualche informazione riservata, ma di una vera e propria gestione militare esterna (а фактически о внешнем боевом управлении), di definizione esterna di obbiettivi e conduzione delle attività aeree e terrestri. Questo contributo della NATO alle attività militari in Ucraina può essere considerato appieno come il più significativo, superiore per importanza anche alle forniture dirette di armi.
Фактически, имея такой арсенал и полноту разведданных, можно говорить не о передаче некой информации ВСУ, а фактически о внешнем боевом управлении, целеуказании и наведении авиации и сухопутных частей. Данный вклад НАТО в боевые действия на Украине вполне можно оценить как наиболее значительный, превосходящий даже прямые поставки вооружений.

Che resta da dire?
ЧТО В ОСТАТКЕ?

E’ evidente, che l’interruzione dell’operazione speciale russa senza che gli obbiettivi posti siano stati raggiunti, nel migliore dei casi rappresenterebbe un “congelamento della situazione”, nel breve periodo. La fase successiva, invece, sarebbe un’azione distruttiva su larga scala, che interesserebbe anche il territorio russo. Gli schemi “ibridi” di questa nuova fase sono, probabilmente, già pronti nel quartier generale NATO. E i piani stessi dell’Occidente “collettivo” (USA+UE) non contemplano, al momento, la fine del conflitto. La guerra ibrida con la Russia fino all’ultimo ucraino è solo una tappa in un’operazione globale che rivedrà completamente le regole geopolitiche del gioco.
Очевидно, что прекращение российской спецоперации без успешно завершенных поставленных целей – это в лучшем случае заморозка ситуации на краткосрочный период. И тогда следующая фаза будет на порядок масштабней, разрушительней и будет реализовываться уже на территории России. «Гибридные» схемы этой новой фазы наверняка уже готовы в штабах НАТО. А пока в планы коллективного Запада никак не входит то самое прекращение конфликта. Гибридная война с Россией до последнего украинца – всего лишь этап в глобальной операции по полному пересмотру геополитических правил игры.
https://readovka.space/hybridwarfare

NOTE:
(*) In realtà, l’analisi qui non tiene conto del fatto che lo Stato Maggiore Ucraino aveva programmato un altro tipo di operazione, aveva lavorato per anni su un altro tipo di progetto: riprendersi il Donbass. Considerando che:
- le milizie della LDNR non avevano aviazione
- anche come fanteria le brigate motorizzate non erano comparabili a quelle ucraine
- non avevano Tochka-U (né tantomeno Iskander) e una potenza di fuoco inferiore
- la fornitura occidentale comprendeva anche missili anti-bunker, concepiti per far saltare trincee e barriere di cemento armato
- l’attacco sarebbe dovuto partire essenzialmente con una manovra immediata dal fronte Nord, di taglio delle vie di comunicazione fra Doneck e Lugansk, la convergenza con le truppe che avrebbero sfondato da Mariupol’ e la creazione di sacche dove rinchiudere prima e finire poi i “terroristi”
Gli armamenti in dotazione, ovvero Bayraktar, NLAW e Javelin si sarebbero rivelati non solo più che sufficienti, ma i più idonei, e decisivi, in tale azione. Come nel Nagorno-Qarabagh, esattamente perché le milizie del Donbass erano, per potenziale bellico, equiparabili qualitativamente a quelle di Artsakh. Ovviamente, qui finivano i paragoni, e non solo perché gli armeni, prima di aver perso quasi del tutto la regione, non cantavano “Rossija za nami i s nami bog” (la russia è con noi e con noi è dio, dal ritornello di una canzone estremamente popolare nel Donbass), ma flirtavano con gli americani né più, né meno degli azeri (con la differenza che i primi hanno sì una lobby potente negli USA, ma i secondi hanno il petrolio… oltre che essere tutt’uno con Erdogan=NATO, quindi quando si è trattato di scegliere, hanno di fatto scelto i secondi).
I paragoni finivano perché i russi non hanno mai smesso di tenere d’occhio il loro confine a sud-ovest e sono intervenuti poco prima che accadesse l’irreparabile. E si sono mossi in modo che QUELLA CONFIGURAZIONE FOSSE SIN DA SUBITO INADEGUATA PERCHE’ TOTALMENTE INEFFICACE: per esempio, opponendo a una configurazione d’attacco una configurazione altrettanto d’attacco ma QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE SUPERIORE. Per esempio, un Iskander o un Kalibr non possono essere tirati giù da uno Stinger. E i Bayraktar non salgono in aria quando hai davanti una colonna di blindati che ti carica. E dopo aver distrutto sia gli aerei fermi negli hangar, senza che neanche decollassero, sia la difesa anti-aerea fissa e l’intera rete radar di controllo, dopo aver sbaragliato le linee difensive, messo fuori uso gran parte dei mezzi corazzati mobili ed essere arrivati in due giorni alle porte di Kiev, è naturale che Zelenskij chiedesse ai suoi “kuratory” di “cambiare formato”. E per la legge della “negazione plausibile” non poteva nemmeno incolparli pubblicamente della loro inettitudine come “kuratory”…

(**) Il titolo fa riferimento alla Legge degli affitti e prestiti (Lend-Lease Act, 1941), legge firmata da Roosvelt che permise agli USA di fornire armamenti agli alleati sotto forma di affitto o prestito (senza pagamento immediato e ritiro a cura dello Stato “cliente” come accaduto fino ad allora).

(***) una copia della lettera, datata 09/02, è disponibile qui:
https://www.warner.senate.gov/public/_cache/files/a/2/a20b85a4-7873-434f-bf36-2fd35a6e40d2/633A756D0502E517C5F7B9EEF4DDE64F.biden-ssci-09feb22.pdf
===
Dear Mr. President,
We are writing to you concerning the increasing Russian military build-up on Ukraine’s border and the urgent need to provide our Ukrainian partners with the tools required to help them repel or defend against further Russian aggression, or to impose costs on invading Russian forces. Vladimir Putin is threatening the freedom and security of the Ukrainian people, and they have shown their eagerness to take action to defend their sovereignty, freedom, and democratically elected government.
To this end, we request that the United States share intelligence with Ukraine to the fullest extent possible. Russia is the aggressor, and we need to arm Ukraine with critical information needed to defend their country.
This is in the interest of U.S. national security, as well as that of our allies and partners in the region. Russia’s threats to Ukraine are a threat to democracies around the world, and we urge you to do as much as possible to support Ukraine at this critical moment.
Thank you for your consideration of this request.
===

MARIUPOL’

Perla di oggi dell’ansa: “Mosca: presa Mariupol. Usa: nessuna prova”
In attesa che per motivi di fuso (orario) arrivino le “prove”, queste sono le immagini del Dramteatr, dove soldati e protezione civile stanno cominciando a suon di camion a raccogliere i cocci
https://t.me/boris_rozhin/44100
Secondo gli esperti, le fasi di ripristino saranno migliori che a Doneck. Il grosso sarà il lavoro di sminamento, che durerà all’incirca 7 giorni per la parte urbana. L’acqua è già tornata in 22 centri abitati e, a Mariupol’, dovrebbe tornare settimana prossima, quando i lavori di sminamento lo renderanno possibile, insieme al ripristino della rete elettrica.
https://t.me/boris_rozhin/44067

Nessun aggiornamento dal fronte, finora. E meno male che è da due giorni che c'è "l'operazione su vasta scala"... I tempi, con buona pace di chi proclama e di chi amplifica, sono decisi da altri. Che si prendono il loro tempo. Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti domattina.

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21/04 ore 12:30 Aggiornamento

FRONTE EST

Carta aggiornata a ieri, dove si vede bene la minaccia al momento più incombente per le forze militari ucraine, ovvero l'accerchiamento della zona più a est con formazione di relativa sacca
https://t.me/boris_rozhin/43944

Anche per questo, le truppe ucraine sembra stiano pensando a un arretramento tattico di un po' di km dietro le sponde del fiume Severskij Doneck.
https://t.me/akimapachev/2224

Al momento, tuttavia, nulla di concreto, se non che i tiri di artiglieria continuano sulle difese ucraine, da Popasnaja a sotto Izjum. Seguiranno aggiornamenti.

L’UCRAINA COME “TERRENO DI ESPERIMENTO”: traduzione integrale di un lavoro sulla guerra ibrida condotta in Ucraina

Leggendo il lavoro sulla guerra ibrida che vengo ora a proporvi in traduzione, a me è venuta in mente la serie di lavori già tradotta sui biolaboratori e le armi biologiche di distruzione di massa, testate con droni, uccelli migratori, ma anche su soldati, ovviamente “volontari”, sugli esperimenti relativi ad armi atomiche “sporche”, a “basso” impatto, collegate ai materiali di scarto recuperati dalle centrali, oltre che gli addestramenti NATO degli anni passati sulle varianti “siriane” di conflitto armato, inclusi i modelli applicati pedissequamente a Mariupol’, e riconducibili essenzialmente all’esperienza di An-Nusra, addestrata dai turchi e finanziata dagli statunitensi.

L’Ucraina non è da OGGI, dal 24 febbraio, terreno di esperimento per una guerra ibrida. Su ogni fronte, come abbiam visto in “libro e moschetto”. Nell'ambito scolastico, man mano che passa il tempo emergono sempre più “perle”. Come, per esempio, il rinvenimento in una scuola di questo mappamondo, dove il mondo è fatto di due ucraine, una fisica e l’altra politica, con tanti gagliardetti intorno tra cui sopra si intravede anche quello rossonero dell’UPA. Una costruzione ideologica nazionalistica che occupa simbolicamente l’intero globo con il vero, unico “mondo” da inculcare nelle teste e nei cuori di ogni studente.
https://t.me/boris_rozhin/43950

L’Ucraina è divenuta, progressivamente, proporzionalmente al suo impoverimento, economico, sociale e culturale, carne da macello dell’imperialismo occidentale da tre lustri almeno. Con un’impennata notevole dal colpo di stato del 2014 e l’instaurazione del regime fascistoide attuale, non a caso definito eufemisticamente dagli osservatori UE “ibrido”, prima di perdere oggi ogni pudore ed ergerlo a baluardo della libertà, della democrazia, dei diritti umani, eccetera.

E a ben vedere anche qui, a leggere carte che i tg nazionali non passano e non passeranno mai, appaiono sempre più prove di un desolante, squallido, criminale traffico d’armi. Questa è una lista hackerata dal Ministero della difesa ucraino e risalente all’11 marzo. Aiuti richiesti per 100 miliardi di dollari, tutti in armi, in un bazar degli orrori che annovera, fra i suoi reparti, il “vintage” degli elicotteri e dei caccia sovietici, oltre che dei lanciamissili Grad e delle ultime scorte di Tochka-U rimaste negli ex-Varsavia, il “diversamente NATO” turco dei droni Bayraktar, tanto rivelatisi micidiali in Nagorno-Qarabagh quanto resi inefficaci su questo fronte, e il “nuovo che avanza” UE-NATO, con tutto il complesso militare industriale occidentale in gran spolvero:
https://t.me/milinfolive/81590

Questa lista mostra come, un gruppo dirigente militare formatosi alla scuola ex-sovietica e convertitosi agli standard NATO, al punto da metterlo anche nei libri di testo (vedasi “libro e moschetto” negli aggiornamenti passati), sia ormai parte inconsapevole dell’“esperimento”: facendo un parallelo leniniano sull’imperialismo, sia la sua “borghesia compradora”. E spinga, fondamentalmente, una grossa massa di futuri cadaveri e futuri rottami d’acciaio (e scorie tossiche) nella discarica a cielo aperto del Donbass. Perché nessuna di quelle armi oggi si è rivelata efficace a ribaltare le sorti di un conflitto, ma solo a prolungare l’agonia di un popolo. Un popolo che si sta sempre più rendendo conto di essere “ingrediente dell’esperimento”, mera carne da cannone da parte dei suoi “difensori”.

“Difensori” che non sanno quello che fanno, come ammesso da Kirby ieri, costretto a un volo pindarico per dire di non aver sbagliato ma di essere frainteso perché non intendeva “aeroplani interi” dati agli ucraini:

Yesterday I said at the briefing that Ukraine had received "whole aircraft." I didn't say the word "whole," but that was the impression that I gave you. I was mistaken. They have not received whole aircraft from another nation. I had been given to understand that an offer made by another nation in the region, to provide whole fixed-wing aircraft to Ukraine, had been effected. It has not. So I was in error in saying that, in past tense, they had been given whole aircraft. I regret the error.
https://www.defense.gov/News/Releases/Release/Article/3005778/pentagon-press-secretary-statement-regarding-ukraine-aircraft-20-april/

E la pezza è anche peggio del danno:

That said, the Ukrainians have received, through United States coordination and provision, enough spare parts and additional equipment such that they have been able to put in operation more fixed-wing aircraft in their fleet than they had even two to three weeks ago. As a matter of fact, through our efforts to provide them spare parts and coordinate the delivery of spare parts from other countries, they have been able to increase their fleet by quite a number. (ibidem)

Gli abbiam dato i ricambi, con cui han rimesso in sesto aerei in quantità maggiore di quanti ne avessero due o tre settimane fa… certo, li han smontati dai monumenti e dalle rotonde per strada, li han tolti dai musei.. e li han mandati a essere abbattuti nel Donbass, come abbiam visto e riportato. Piloti carne da cannone, come i fanti.

Eppure, qualcosa si muove.

Per esempio, a proposito di carne da cannone, la miglior risposta al nakaz della guardia nazionale ucraina “chi si arrende a Mariupol’ va fucilato sul posto” è stata quella di oggi, e riassumibile nella formula: “Stateci, ad Azovstal’, ormai non potete fare più male a nessuno. La strada la sapete, braccia alzate e uscite”. Fuori la vita continua.
https://t.me/mig41/16723

Duemila sono fra soldati e squadristi dentro il complesso industriale. Questa la mappa:
https://t.me/akimapachev/2230

A loro la scelta.
https://t.me/rybar/31527

“Così da stamattina”, come riporta il corrispondente di guerra Dmitrij Steshin, “a Mariupol’ tacciono le armi. Che così sia per sempre” (Поэтому с утра под Мариуполем тихо. Пусть так будет всегда)
https://t.me/mig41/16726

E questo è già un segno forte. Ma stamattina fa notizia anche quest’altra informazione, appena pervenuta. In direzione di Nikolaev e Krivorozhskoe (Dnepropetrovsk’), è iniziata la “rotazione”. Truppe al fronte in licenza, prendono il loro posto altre truppe. Ebbene, le prime sono partite, ma le seconde non sono arrivate, causa diserzione di massa. Qualcosa sembrerebbe muoversi.
https://t.me/rybar/31531

Segue la traduzione integrale

“Il terreno di esperimento ucraino, fra spoglie ibride (lett. “sirwal”, i pantaloni cascanti del medioriente) e ‘negazione plausibile’ da parte dei Paesi NATO”
УКРАИНСКОЕ ПОЛЕ ЭКСПЕРИМЕНТОВ: гибридные шаровары и правдоподобное отрицание стран НАТО

Per quanto i capi dell’Occidente neghino la loro partecipazione al conflitto, essi è da tempo che conducono una guerra ibrida contro la Russia. Dopo il terribile annuncio di russi pronti a schiacciare il pulsante rosso e radere al suolo l’intero pianeta, gli strateghi occidentali con più esperienza hanno iniziato a sfogliare accuratamente fra il ventaglio di possibilità a loro disposizione. All’inizio erano forniture di munizioni, missili anticarro e lanciamissili a braccio, poi le consegne di vecchi residuati sovietici, oggi invece si parla di aviazione, artiglieria e formazione di equipaggi ucraini alla tecnologia occidentale. Vale la pena di sottolineare come il complesso militare-industriale occidentale tragga un enorme profitto da queste nuove società ponte e da questi nuovi contratti.
Что бы не говорили лидеры Запада о формальном неучастии в конфликте, они уже ведут гибридную войну против России. После грозного русского заявления о том, что мы готовы нажать на «красную кнопку» и пусть «весь мир в труху», опытные западные стратеги начали аккуратно прожимать границы возможностей. Сначала это были поставки амуниции, ПТРК и ПЗРК, потом передача старой советской техники, сегодня речь идет о поставках боевой авиации, артиллерии и подготовке украинских экипажей под технику западного образца. Стоит отметить, что западные оружейные компании получат огромный «профит» от новых компаний и подрядов на вооружение.

“La guerra ibrida”: cos’è
HYBRID WARFARE КАК ОНА ЕСТЬ

Lo stesso termine di guerra ibrida (hybrid warfare) è ormai un termine abusato da tutte le parti in conflitto, ma pochi in realtà sanno a cosa si riferisca esattamente. Anzi tutto, la guerra ibrida è un tipo di guerra in cui una o entrambe le parti in conflitto non facciano direttamente ricorso alla propria forza militare, ma impieghino una combinazione di operazioni sotto traccia, sabotaggi, diversivi, guerra di informazione e guerra nel ciberspazio. Momento importante di tale combinazione è il supporto ai cosiddetti “ribelli”, esercitato sotto forma di forniture di armi, di istruttori per formazione e addestramento, di dati e informazioni segrete.
Сам термин гибридной войны (hybrid warfare) – довольно заезженное пропагандистами обеих сторон словосочетание, но в то, что же он подразумевает в реальности, мало кто вникал. Прежде всего, гибридная война – это вид ведения боевых действий, при котором одна или обе стороны конфликта не прибегают к прямому использованию своей военной силы, а используют сочетание скрытых операций, диверсий, информационной войны и войны в киберпространстве. Важный момент – поддержка так называемых «повстанцев», оказываемая в виде поставок вооружений, инструкторской подготовки и разведданных.

Elemento importante della guerra ibrida è, da parte degli attaccanti, “la capacità di negazione plausibile” (plausible deniability) del proprio coinvolgimento nel conflitto. La negazione plausibile è la capacità potenziale di una persona, o di un gruppo, qualora dia ordine di compiere qualsiasi atto, di negare poi ogni responsabilità o coinvolgimento, senza rischi per la propria reputazione.
Важным элементом гибридной войны является способность нападающей стороны к правдоподобному отрицанию (plausible deniability) своей вовлеченности в конфликт. Правдоподобное отрицание – это потенциальная возможность лица или группы лиц, отдавших приказ о начале каких-либо действий, впоследствии отрицать свою вовлеченность без риска для своей репутации.

Occorre sottolineare come una guerra ibrida possa compiersi in quello che, dal punto di vista comune, sia assolutamente considerato come periodo di pace.
Стоит отметить, что гибридная война может протекать и в совершенно мирное время с точки зрения обычных обывателей.

Cosa succede in Ucraina?
А ЧТО ТАМ на Украине?

Le azioni dei Paesi NATO nel conflitto in Ucraina cadono al 100% nella casistica di “guerra ibrida”: fatto che non ci deve soprendere, dal momento che finora sono stati proprio gli USA a dettare legge in questo settore, a partire dalla guerra in Afghanistan. Da noi una concezione di guerra analoga, passata poi col nome di “Dottrina Gerasimov” (doktrina Gerasimova), è apparsa dieci anni circa più tardi alla vigilia dei fatti di Crimea nella primavera del 2014.
Действия стран НАТО в конфликте на Украине на 100% ложатся в парадигму hybrid warfare, – это и неудивительно, ведь именно США являются законодателем в этой отрасли, начиная с войны в Афганистане. Аналогичная отечественная теория, названная «доктриной Герасимова» появилась на несколько десятилетий позже, накануне событий Крымской весны 2014 года.

Se però il momento di negazione plausibile, in questo conflitto militare, è assolutamente evidente (le figure ufficiali della NATO hanno dichiarato pubblicamente e a più riprese di non volere mettersi direttamente contro la Russia), ci sono però altri aspetti, componenti anch’essi della guerra ibrida, che necessitano di più approfondita considerazione.
И если момент правдоподобного отрицания в этом военном конфликте абсолютно очевиден (официальные лица НАТО неоднократно публично заявляли о своем нежелании прямого противостояния с Россией), то иные аспекты, свойственные гибридной войне, требуют дополнительного рассмотрения.

(continua)

 

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20/04 18:50 Aggiornamento

Kremennaja


Raggiunto dai russi anche il villaggio immediatamente a sud di Kremennaja, Staraja Krasnjanka,
https://t.me/boris_rozhin/43812
Il paese dopo è Rubezhnoe, che è da settimane teatro di scontri ma che da oggi (foto bandiera su simbolo città), grazie all’arrivo di questi rinforzi, è passato anch’esso sotto il controllo dei russi.
https://t.me/readovkanews/31468
Il che porta a un allineamento e consolidamento del fronte a sud est di Izjum.

Resta Severodoneck a sud, che sembrerebbe proprio in questo momento oggetto di una parziale ritirata di uomini e mezzi per evitare che restino in questa nuova sacca in formazione. Anche qui, seguiremo da vicino l’evolversi della situazione.
https://t.me/boris_rozhin/43808

Popasnaja

Prima carta, meno generosa con gli attaccanti, dove però il commento sotto dice che le difese ucraine stan cedendo
https://t.me/akimapachev/2213
Seconda carta, più generosa, dove però il commento sotto smorza gli entusiasmi e dice che le difese ucraine arretrano ma non cadono
https://t.me/boris_rozhin/43810
In entrambi i casi, sicuramente l’ingresso in città dei russi e delle milizie del Donbass rappresenta un elemento di difficile gestione per le difese ucraine, poste nella condizione di improvvisare dal nulla una linea di difesa all’interno di un territorio, quello urbano, che non gode degli stessi connotati di un crinale fortificato a scaglioni.

“Aiuti" militari che vanno in fumo ancor prima di “aiutare”…

I cinegiornali luce ancora oggi in pausa pranzo parlavano di Biden e degli “aiuti militari”, ma che non dicono mai, neanche per sbaglio, che gran parte va in fumo ancor prima di entrare in battaglia. E più volte alla settimana. Oggi si trattava di un deposito segreto fuori L’vov, scorte per un mese buono di combattimenti. “Distrutte alcune decine di tonnellate di diversi tipi di armi anticarro, inclusi i tedeschi Panzerfaust, gli inglesi NLAW e gli statunitensi Javelin” (уничтожено несколько десятков тонн различных противотанковых средств, включая немецкие PanzerFaust, английские NLAW и американские Javelin).
https://t.me/boris_rozhin/43811

Chi si arrende muore, ma “secondo le leggi di guerra” (за законами воєнного часу).

Grazie al telefonino di uno di quei 5 soldati di Azov che sono riusciti a scappare dai loro aguzzini (ovvero gli squadristi di Azov), siamo venuti a conoscenza di questo NAKAZ, datato 17/04/22
Per la precisione, perché stiamo parlando di un documento storico, si tratta del NAKAZ N° 27/2/1/2-M 183 del 17/04/22 siglato a Kiev dal Comando della Guardia Nazionale di Ucraina. E cosa ordina, questo nakaz, CHE RIGUARDA LA SOLA MARIUPOL’ (ovvero azovstal’, che è l’ultimo posto dove son rimasti)? CATEGORICAMENTE VIETATO CONSEGNARSI PRIGIONIERI (punto 1).

E chi non lo osservasse? I soldati che “si rifiutassero di eseguire questo ordine di divieto assoluto di consegnarsi prigioniero, siano soggetti, in base alle leggi di guerra, alla fucilazione sul posto” ("відмовилися виконувати даний наказ про категоричну заборону здачі в полон, за законами воєнного часу підлягаючи розстрілу на місці"). (punto 2) Esecutori di tale ordine, ESECUTORI SOMMARI, gli squadristi di Azov, pardon, "il reggimento della guardia nazionale ucraina Azov" (punto 3). Questo il documento della vergogna, firmato dal vicecomandante della Guardia nazionale ucraina Vladimir Kondratjuk.
https://t.me/ua_tribunal/444

Lo avranno allegato al modulo ucraino di ammissione nella UE appena presentato in pompa magna? O alla lettera al papa? O alla richiesta di “corridoio umanitario” gestito dalla NATO? Un NAKAZ senza alcun significato dal punto di vista militare, perché ormai la battaglia di Azovstal’ è una battaglia a tempo perso, non ci sarà nessuna “deblokada” dell’assedio, inoltre quel sacrificio inutile di vite umane (si calcola un migliaio di persone) non cambierà né i tempi, né i modi di quanto sta accadendo un centinaio di km a nord. Lo ripetiamo, la ripresa delle attività offensive sta accadendo con l’impiego essenzialmente di risorse esistenti, non c’è stata finora alcuna offensiva su larga scala e, anche se fosse prevista nel brevissimo periodo, il discrimine per lanciarla non sarebbe certo Azovstal’ libero. Perché meglio mille vittime sacrificali che mille braccia alzate. Mille morti, carne da cannone, per la faccia di Zelenskij, del regime di Kiev, e della NATO-UE che li sostiene. Da otto anni.

Dovessero, invece, coprire qualcuno, la cosa sarebbe ancora più stupida, perché nessuno esce da lì con le sue gambe, se non consegnandosi prigioniero. A meno di pensare che, a lungo andare, sia possibile un recupero sotto forma di "corridoio umanitario". Può essere, a lungo andare. Intanto assistiamo allo stillicidio di mille soldati che hanno ricevuto l'ordine di morire chiusi in trappola, ma non consegnarsi.

Per la cronaca, oggi da Azovstal’ sono stati evacuati 28 civili, di cui 7 bambini.
https://t.me/boris_rozhin/43836

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

 

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20/04 ore 12:25 Aggiornamento

Armiamoci e partite


Le milizie della DNR comunicano movimento di elicotteri ucraini per prelievo generale, sindaco e amministrazione comunale dal paese di Zolotoe, ormai sulla linea di fronte… “voi continuate a tenere la posizione, noi tranquilli siam sempre con voi”.
https://t.me/readovkanews/31420

Dopo 5, altri 35 hanno scelto di vivere in barba agli ordini dei superiori

Ad Azovstal’ hanno appena consegnato le armi, seguendo le istruzioni sul volantino.
https://t.me/boris_rozhin/43755
(p.s. ho appena controllato e sul sito dell'ansa "l'ultimatum" scade all'una, non parte dall'una... ma tant'è)

Corridoio umanitario concordato fra russi e ucraini

Sembra sia cosa fatta e solo per civili (donne, bambini, e anziani), rinchiusi ad Azovstal’. Rotta Mariupol’ (DNR) -Mangush-Bedrjansk-Tokmak-Orechov-Zaporozh’e (UA)
https://t.me/mig41/16664
Sulla presenza di questi civili e sulla natura di questi civili molto si è scritto in questi ultimi giorni sui canali telegram e le chat di Mariupol’: chi dice che siano ostaggi (impossibilitati a uscire per vincoli esterni), chi dice che siano “collaborazionisti”, “compromessi” con la gestione precedente e quindi impauriti da ritorsioni (impossibilitati a uscire per vincoli interni), chi dice infine che siano parenti di soldati e squadristi (quindi non desiderosi di uscire). Vedremo tra poco, a quanto pare. Erano invece rimasti bloccati negli scantinati delle case popolari adiacenti al complesso industriale, impossibilitati a uscire per via degli scontri in corso, i 120 che sono riusciti a evacuare ieri dopo che la zona è passata sotto il controllo delle truppe della DNR.

Does that make sense?

Briefing di ieri del Pentagono… poche idee, ma confuse, cartine diverse… mentre si guarda alla salsa che bolle nel pentolone, attenti a non sbrodolarle ...(“You're looking to the sausage get made, I'm looking at different maps”). Solo un frammento di questo "briefing", già indicativo di come dipendano da informazioni fondamentalmente fuorvianti anche per loro, che vogliono “aiutare”. E, soprattutto, per usare un eufemismo… indicativo di come "non ci stiano capendo molto": “we've been talking now for several days, they -- they are moving generally south, but they're kind of -- I mean, remember, they've already got forces in the east of the Donbas region along that line of contact” . Qui si parla di Kremennaja, presa, non presa, boh... intanto i russi erano già passati al paese dopo.

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Q: Yes, getting back to the reinforcement, so and I think we asked this yesterday. I wonder if you have anything more. Do we have any sense of the combat power of these BTGs coming in? How much they've been degraded? And also the Russians apparently have grabbed a town northeast of Kramatorsk. Can you say anything about that?
And it looks like maybe they're going kind of grab that line from Kharkiv down to Kramatorsk to box the Ukrainians in. Can you say anything about the likely route or what you're seeing there?
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: Wow, Tom, that's very specific. I don't have that level of movement by the -- by the Russians. Hang on a second, there's one other map I had, where's that map that I had, the other one that you gave me? Yes, hold on, but I'm sorry, you guys are watching the sausage here. You're looking to the sausage get made, I'm looking at different maps.
Okay, so, I'm sorry, Tom, I hate to ask you to ask again because -- you were asking about Kramatorsk, can you repeat it?
Q: Yes, there was a town northeast of there I guess that the Russians supposedly grabbed according to Reuters. So I just wondered if you have any more on that? Is there any resistance maybe you're seeing or was it completely…?
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: I think you're talking about -- I think you may be talking about a town called Kreminna?
Q: Exactly, right.
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: Yes, Kreminna is -- depends on what kind of map you're looking at. But if you -- it's to the northeast of Kramatorsk and almost exactly due east of Izyum. It's basically along -- or roughly along that -- right on the -- on the eastern side of what we would call sort of the line of contact --
Q: Right.
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: -- where the Russian forces the -- are almost right across from where many Ukrainians are. And we've seen -- we've seen some sporadic reporting that Kreminna is in their hands, but we can't independently verify that.
But it is right on that line of where the Russians have advanced to the west. So, there could be truth to it, Tom, but I just -- we -- we're not -- not able to call it as taken.
But we do think and I hope this gets to your second question, that as we've been talking now for several days, they -- they are moving generally south, but they're kind of -- I mean, remember, they've already got forces in the east of the Donbas region along that line of contact.
And now we see them trying to bring forces down from the north and coming down towards -- out of Kharkiv, Valuyki, Belgorod, coming down south towards Izyum and then once they get past Izyum they -- they -- they tend to want to bend towards the southeast, kind of coming down but then down and then in towards that line of contact.
Q: Right, got it. Yes.
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: Does that make sense?

---
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3004245/senior-defense-officials-hold-a-background-briefing-april-19-2022/

Sembra un film di Leslie Nielsen, ma è la realtà. Questo è il livello ai piani alti. E figuriamoci quelli bassi. Intanto, settantaseimila ucraini è da fine gennaio che sono stati mandati a morire dal regime fascistoide di Kiev e dai suoi “kuratory” per risolvere, una volta per tutte, il “problema Donbass”. Settantaseimila ucraini dopo la prima decade di febbraio erano già in assetto da battaglia, mentre le unità speciali avevano aumentato di decine di volte l’intensità dei bombardamenti sulle postazioni difensive della LDNR (e su case e infrastrutture civili, con gli osservatori dell’OSCE che andavano il giorno dopo a prendere le misure col metro delle voragini e a fare la conta delle vittime, poi, fine… come sempre in tutti questi otto anni) e procedevano alle necessarie operazioni di sabotaggio e rottura delle comunicazioni interne. Settantaseimila ucraini sono stati tenuti all’oscuro del fatto che i russi li vedevano ammassarsi e hanno provato in tutti i modi a dire agli ucraini: “Non attaccate”, prima ammassando a loro volta truppe, poi riconoscendo le repubbliche ribelli (dopo otto anni che le avevano considerate regioni ucraine e fatto appello a Kiev perché seguisse Minsk prima e Minsk-2 poi). Ma il “piano” non aveva varianti, non esisteva un piano B. Avanti tutta. Avanti tutta e settantaseimila ucraini si son trovati, di colpo, da attaccanti ad attaccati e con truppe barriera pronte a sparargli se solo arretravano di un passo. Settantaseimila ucraini sono lì ancora a morire, mentre i loro capi scappano. E i loro “kuratory” sono ancora lì a chiedersi: “Does that make sense?”

PS Filmati di Kremennaja per i “senior defense officials” del Pentagono.
https://t.me/boris_rozhin/43771
Ivi compresi questi abitanti che si lamentano che gli ucraini, nel ritirarsi, gli hanno spaccato la stazione di pompaggio e ora sono senz’acqua. … if that makes sense…
https://t.me/boris_rozhin/43763

Popasnaja
Ultime notizie: russi e milizie della DNR muovendosi ai lati del grosso delle truppe ucraine, collocate in posizioni ancora centrali, riuscivano ieri ad avanzare, quanto bastava per minacciare la creazione di una sacca, il che costringeva gli ucraini a cedere in fretta la posizione e ad arretrare. Consolidamento posizione in corso, prima di ulteriori movimenti.

Situazione a ovest di Doneck

A ovest di Ugledar, presi quattro centri abitati (Ravnopol’, Novoselka, Makarovka e Storozhevoe) sulla strada di Velikaja Novoselka, importante snodo la cui presa sia minaccia Ugledar, sia potenzialmente apre un corridoio verso nord.
https://t.me/boris_rozhin/43760
https://t.me/boris_rozhin/43761

Domanda di unificazione alla DNR da altre province

La piccola provincia di Rozovska (Розовский район), confinante con la DNR, meno di diecimila abitanti e 610 kmq, ha chiesto ieri in un’animata assemblea con voto all’unanimità, di unirsi alla DNR.
https://lenta.ru/news/2022/04/19/dnr_prisoedineniye/?ysclid=l27eenz02l
E il capo della DNR ha detto che tale richiesta “non passerà inosservata” e che in via informale gli erano già arrivate richieste da altre province.
https://ria.ru/20220419/dnr-1784379298.html?

Aggiornamenti a seguire.

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20/04 08:00 Aggiornamento

E' iniziata o non è iniziata...

Come già scritto ieri, non appena la lettura mattutina dell'ansa mi aveva svegliato coi rimbalzi dei suoi proclami di attacchi, e la lettura dai corrispondenti sul campo mi aveva riportato alla realtà dei fatti, nessun attacco su vasta scala è stato finora portato, da nessuna parte, su nessun fronte. I russi vanno ANCORA avanti con quel che c'era, si potrebbe dire.

Tuttavia, qualcosa è cambiato, e non perché Lavrov lo ha mezzo detto a un giornalista indiano ieri. E' cambiato perché
1. sono aumentati gli attacchi aerei
2. E' ripresa l'attività sul campo, un'attività tesa più
- a saggiare la difesa nemica
- a prendere il controllo di posizioni di vantaggio e a disegnare sul campo alcune situazioni potenzialmente favorevoli
- a concludere alcune battaglie che si protraggono da un mese (Popasnaja, per dirne una).
Ma anche in quest'ultimo caso, senza impegnare risorse aggiuntive più del necessario.

Se, fondamentalmente, fino a ieri tutti i fronti vivevano una situazione di "attrito" senza mutamenti, ora si fa pressione, e se si può, se le condizioni lo consentono, se le difese nemiche cedono, si va avanti. Da parte ucraina, tutto invariato da quasi due mesi a questa parte. Difesa a oltranza, tentativi di contrattacco e diversione falliti, ora che si è raggiunto il confine a nord con la Russia per gentile concessione della stessa, qualche lancio di missili contro case di confine per ritorsione.

D'altro canto, lo smacco di Mariupol' è stato ben più di un errore strategico, è stato anzi tutto un errore politico. Mariupol' era potenzialmente ben difesa, con una linea fortificata a più livelli a est e dai 14.500 ai 20.000 fra soldati e squadristi ben armati. Ora ne rimane grosso modo un migliaio ad Azovstal', a cui ogni giorno è data occasione di uscire con le mani alzate e a cui ogni giorno giunge l'ordine di Kiev di stare lì a morire. Tornando però a bocce ferme e col senno di poi, La Russia aveva aperto molteplici fronti e lo sapeva. L'Ucraina aveva accettato di combattere su molteplici fronti ma non sapeva dove stava il bluff e dove invece si sarebbe concentrata l'azione militare dei russi e delle milizie del Donbass. E alla fine si è concentrata in un unico punto: UNIRE IL FRONTE EST CON IL FRONTE SUD. Più a nord possibile, dove le linee non erano fortificate, anzi, dove non esistevano linee difensive ma solo uomini e mezzi LIMITATI messi a difesa di spazi IMMENSI. Uomini e mezzi LIMITATI perché impegnati nel frattempo a scongiurare minacce a nord, a est, a sud. Neanche cento km sopra Mariupol' è arrivato l'incontro sull'Elba delle due formazioni. Creazione della sacca di Mariupol, cordone che si allarga verso nord e verso sud (ovvero già restringendo la sacca), vsiò, fine della storia.

Poi doveva saltare qualche testa e Zelenskij ha fatto saltare la testa di un generale, ma in realtà l'unica testa che sarebbe dovuta saltare era la sua e quella dei suoi burattinai NATO, che stanno usando il popolo ucraino come carne da macello. Pur di non fare saltare il Donbass, dove han continuato a tenere quei 76 mila uomini a morire, uomini e mezzi che se fossero stati messi a sud avrebbero sicuramente impedito quel ricongiungimento e creato una situazione di compromesso DE FACTO (Mariupol' è Donbass ma non ve la diamo), hanno fatto come se il problema non esistesse. E infatti il problema per i russi e le milizie del Donbass non si è posto. Raggiunto l'obbiettivo, è calato il sipario su Kiev. E ora si apre la "seconda fase", come e quando si vedrà.

Carta aggiornata.
Da southfront.org una carta che mostra bene le tre direttrici dove "si spinge" e si prova a vedere se le difese tengono ancora o cedono.
https://t.me/boris_rozhin/43708

Quello che ormai ha ceduto completamente è l'infrastruttura militare, ivi compresa la parte di "riparazione e manutenzione". Ormai, i carri armati son mandati ad aggiustare in Cechia
https://t.me/anna_news/28902
Anche qui... vsiò. Quando devi far uscire dal Paese un mezzo per rimetterlo in funzione, ti conviene lasciarlo lì dov'è, e non solo per i costi. Anche ammesso che i cechi poi passino la fattura ai loro curatori a stelle e strisce, i tempi si moltiplicano. E quando tornano, forse è già troppo tardi.

Carta aggiornata anche di Mariupol'.
https://t.me/rybar/31473
A Mariupol' anche fra gli squadristi di Azov comincia a palesarsi l'ipotesi remota che da Kiev li abbiano mandati a morire e basta... e 5 soldati da Azovstal' sono riusciti oggi a consegnarsi senza farsi sparare dai loro superiori.
https://t.me/boris_rozhin/43731
Speriamo che anche oggi altri seguano il loro esempio. Dalle 13, cara ansa, non "l'ultimatum scade alle 13". E nemmeno dalle 13 perché alle 13 iniziano i contatti radio fra russi e ucraini, la fila dovrebbe partire, se partirà, un'ora dopo (с 14:00 (мск) 20 апреля 2022 г.). Ma tanto "vedi Voveda...non è questo il punto"... "al nostvo lettove basta sentire.." "ultimatum scade?" "Ecco, bvavo Voveda... cominci a capive..."
https://t.me/opersvodki/3599

Aggiornamenti a seguire.

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19/04 ore 18:45 aggiornamento

Indagine sulla strage all’Ospedale n° 4 di Mariupol’


"I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all'Azovstal", a Mariupol: "Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini". Lo twitta il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall'agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. (ansa)

“Una potente bomba su un ospedale”… “ma per il momento non trova altre conferme”… ma per spandere letame e sbattere il mostro in prima pagina, tanto basta all’ansa (anche se nel giro di 20 minuti la pagina è cambiata tre volte e ora c’è riga sopra il deputato di Kiev che la annuncia e riga sotto il deputato di Mariupol’ che la smentisce.

Ci sarebbero tutti gli elementi per una commedia surreale, per una piece teatrale sulla meschinità umana, su caporedattori con la erre moscia che redarguiscono ancora, a mezzo secolo di distanza, il “Voveda” di turno su cosa vuole trovare scritto un lettore e come si scrive un pezzo. Ma i fatti sono veri, purtroppo, e la realtà supera la finzione. Anzi, ringrazio ansa e buffoni di Kiev perché mi hanno dato la possibilità di fare emergere un fatto che, sarà stato il fine settimana, mi era completamente sfuggito. Ma che è di una gravità inaudita.

15/04 pomeriggio. Notizia. Un tenente colonnello di Azov si finge malato di mente per evacuare e quindi far perdere le sue tracce da un ospedale di Mariupol’, reparto di psichiatria.
https://iz.ru/1321380/2022-04-15/podpolkovnik-azova-pritvorialsia-psikhicheski-bolnym-dlia-evakuatcii-iz-bolnitcy

Si tratta dell’ospedale cittadino n°4, che confina con Azovstal’. E’ appena stato liberato dalle truppe russe e dalle milizie del Donbass, che colgono l’ufficiale in castagna e lo arrestano.

Poco più tardi, sempre un corrispondente dell’Izvestija al seguito delle truppe russe comincia a diffondere immagini sconcertanti di come hanno trovato quell’ospedale dopo che gli squadristi di Azov hanno distrutto alcune ali dell’edificio.
https://iz.ru/1321389/2022-04-15/izvestiia-pokazali-razrushennuiu-iz-za-obstrela-bolnitcu-v-mariupole

Sempre il 15/04 sera, il Comitato investigativo di Russia (l’equivalente della nostra Procura generale della Repubblica) annuncia di avere aperto un’inchiesta dopo la denuncia del giornalista americano Patrick Lancaster circa l’uccisione di civili inermi da parte degli squadristi di Azov nel corso della loro ritirata, essendo sbarazzatisi degli stessi dopo averli usati come ostaggi.
https://lenta.ru/news/2022/04/15/skrazov/
Il servizio di Lancaster potrebbe essere questo ma dovrei vederlo, mi sembra quello più recente.
https://earthnewspaper.com/2022/04/13/battle-raging-on-the-azov-sea-in-mariupol-by-patrick-lancaster-3311/

Qualche ora dopo, sono già le quasi le due di notte, sempre lo stesso canale diffonde il servizio di una giornalista tedesca che parla per la prima volta di cadaveri rinvenuti dai russi fra le corsie, morti per gli spari da parte degli ucraini. “C’è il sospetto che questi siano stati civili presi in ostaggio e quindi fucilati” (Есть подозрение, что это мирные жители, которых задерживали и расстреливали)
https://iz.ru/1321526/2022-04-16/nemetckaia-zhurnalistka-rasskazala-o-zverstvakh-vsu-v-bolnitce-mariupolia

Non, quindi, “una potente bomba” sganciata oggi. Ma una scia di cadaveri lasciati da squadroni della morte in ritirata. Ma andiamo avanti.

16/04 ore 09:43
La Komsomol’skaja Pravda di Doneck esce con ulteriori conferme:
“Azov si è servito di civili inermi e pazienti del complesso ospedaliero di Mariupol’ come scudo umano per coprire la propria ritirata. Questo è il comunicato odierno della Direzione della milizia popolare della DNR.”
Мирные жители и пациенты медицинского комплекса мариупольской больницы были живым щитом, которым прикрывался Азов при отступлении. Об этом сегодня сообщили в Управлении Народной милиции ДНР.
https://www.donetsk.kp.ru/online/news/4709723/

E qualche minuto più tardi esce anche il corrispondente Konstantin Kolybel’skij
“Nello stabile del reparto di terapia c’erano molti civili, per lo più anziani, quelli che non è stato possibile evacuare. Presumibilmente, sono stati fucilati da Azov dopo avergli fatto da scudi umani.”
У здания терапевтического отделения много гражданских, в основном это пожилые люди, те, которые не смогли эвакуироваться. Предположительно, были расстреляны "Азовом"*, а до этого служили живым щитом.
https://by.tsargrad.tv/news/v-mariupolskoj-bolnice-nashli-ubityh-grazhdanskih-kotoryh-azov-ispolzoval-kak-zhivoj-shhit_531477

Contemporaneamente, un altro corrispondente di guerra, Semen Eremin, parla di civili usati come scudi e lasciati a terra morti lungo la strada che porta allo stabilimento di Azovstal’: “ci sono molti corpi di civili. Ne abbiamo contati almeno quindici, lungo le aree che portano alla fabbrica”.
"Очень много тел погибших гражданских людей. Мы насчитали по меньшей мере полтора десятка погибших гражданских на территории, прилегающей к заводу"
https://ren.tv/news/v-mire/963978-zhitel-mariupolia-rasskazal-kak-nashel-ubitogo-natsionalistami-ottsa

17/04 Si continua a parlare dei cadaveri trovati sparati nell’ospedale. Per la precisione, sono stati rinvenuti venti cadaveri, ma le ricerche proseguono e potrebbero essere anche di più. E parla il direttore della procura di giustizia, Ruslan Jakubov:
“Il nostro compito principale è raccogliere il maggior numero di prove, per poter avviare in seguito veri e propri processi”.
«Наша основная задача - собрать максимум доказательств, чтобы в дальнейшем возбуждать уголовные дела».
https://mirtesen.aif.ru/blog/43780421403/SMI-v-bolnitse-Mariupolya-iz-za-deystviy-boevikov-pogibli-desyat?

Ovviamente, tutti tacciono su questa strage per giorni e, oggi, solo perché un deputato di Kiev lancia l’ennesima bufala da dare in pasto ai cinegiornali occidentali, vengo a sapere della stessa. Spero solo che, alla fine, qualche nome e cognome salti fuori. E che giustizia sia fatta.

FRONTE EST

Cartina abbastanza aggiornata da Izjum a Severodoneck.

Come abbiamo visto nella zona centrale c’è stato un avanzamento a est di Liman, accertato prima della redazione di questa mappa schematica, che però è utile per vedere come il movimento delle truppe corra essenzialmente sulle vie di comunicazione e poi, progressivamente, si procede ad assicurare le aree tra una via e l’altra, mantenendo il più possibile lineare l’avvicinamento verso Slavjansk.
https://t.me/akimapachev/2199

Questa è la carta aggiornata a oggi pomeriggio. Da Peski-Rad'kovskie i russi sono scesi a Rubcy, chiudendo la grossa ansa del fiume Oskol, e da Torksoe stanno ora puntando verso Liman. Ora Slavjansk è più vicina ai russi che vengono da est rispetto a quelli che vengono da nord.
https://t.me/rybar/31462

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domattina.

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19/04 ore 12:15 aggiornamento

Lavrov

Ha finalmente comunicato che "sta iniziando la fase successiva dell'operazione"

Il testo integrale è tratto da un'intervista a un giornale indiano, senza grossi proclami, e dice:
L'operazione a Est dell'Ucraina è diretta, come già dichiarato, alla piena liberazione delle repubbliche di Doneck e Lugansk. Questa operazione continua, la fase successiva di questa operazione speciale sta iniziando adesso. E, mi sembra, questo sarà un momento importante all'interno di questa operazione.
"Операция на востоке Украины направлена на — как уже было объявлено — полное освобождение Донецкой и Луганской республик. Эта операция продолжится, следующая фаза этой спецоперации сейчас начинается. И, мне кажется, сейчас будет важный момент во время этой спецоперации"
https://ria.ru/20220419/ukraina-1784263841.html?

Confermata invece come falso la notizia dell'inizio di attacchi su vasta scala. L'unico video a supporto, che girava già stanotte, risale a esercitazioni militari delle ff.aa. ucraine tra dicembre e gennaio di quest'anno:
https://t.me/rybar/31453

E' invece confermata la presa di un paese a est di Liman, Torskoe, dove la difesa ucraina sarebbe stata costretta a cedere la posizione e arretrare, a conferma della ripresa negli ultimi giorni dell'offensiva su quel fronte. In questo caso Torskoe si trova fra Severodoneck e Slavjansk
https://t.me/mig41/16638
La manovra intende chiaramente tagliare in prospettiva le vie di comunicazione fra le due città, mettendole al contempo nella difficoltà di poter subire un attacco da un'altra direzione.

Come già osservato da più parti, l'azione di questi giorni è stata tesa, tramite l'intensificazione progressiva degli attacchi lungo tutta la linea di fronte, a rendere insostenibile tenere una linea di difesa così ampia, quindi procedere eventualmente con un attacco su ampia scala localizzato su uno o più punti di tale linea. Magari creando la famosa, gigantesca "sacca" di cui tutti parlano da un mese. E che Zelenskij dicendo che il Donbass è la madre di tutte le battaglie sta facendo, di fatto, di tutto perché si formi. Vedremo gli sviluppi.

Confermata, invece, a Mariupol' la tregua dalle 14.00 di oggi sia per i soldati ucraini, che per i mercenari stranieri che volessero uscire senza armi.

Aggiornamenti a seguire.

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19/04 ore 10.00 breve aggiornamento.

Falsa partenza, ma i media del regime di kiev sono già partiti e gli occidentali gli corrono dietro...

"Putin lancia la sua offensiva nel Donbass", titola in queste ore l'ansa...

Bicorno in testa, mano nel gilet, sguardo sulle carte, il novello napoleone pensava ancora alle parole del giovane cosacco che gli avevano tradotto più o meno così:
«Si la bataille est donnée avant trois jours, les Français la gagneraient, mais que si elle serait donnée plus tard, Dieu seul sait ce qui en arrivrait»
https://ilibrary.ru/text/11/p.193/index.html

Peccato che fra Tol'stoj e la versione farsa del regime di Kiev che gira da ieri notte a reti unificate anche da noi, preferisco tutta la vita l'originale.

Sicuramente questa sarà una settimana importante, ma come stanno già notando in tanti, a partire anche dalla conferenza stampa mattutina del ministero della difesa russo, non solo non è stata annunciata, ma non è neppure partita nessuna offensiva su vasta scala: postazioni militari colpite, aerei abbattuti, elenco finale dei mezzi messi fuori uso. Copiaincolla dei bollettini delle ultime settimane, con cambiati i nomi delle località e i numeri (che aumentano, ma anche in questo caso senza impennarsi).
https://t.me/rybar/31445

Come commenta anche Rozhin,
Possiamo notare come il ministero della difesa russo non abbia annunciato nessun inizio della II fase dell'operazione, facendo come ogni giorno l'elenco dei risultati del lavoro di smantellamento del potenziale bellico delle ff.aa. ucraine nell'arco di tempo dall'ultima conferenza stampa.

Можно отметить, что МО РФ каких-либо заявлений о начале 2-й фазы операции не делает, буднично перечисляя результаты работы по уничтожению ВСУ и военной инфраструктуры за отчетный период.
https://t.me/boris_rozhin/43511

Abbiamo già avuto modo ieri notte di sottolineare che è indubbia un'intensificazione dell'attività bellica, specialmente sotto Izjum, e più in generale con attacchi provenienti anche da altri fronti che impegnano le ff.aa. ucraine su tutti i versanti della "U" rovesciata del Donbass. Ma tutto è ancora svolto con un impiego di risorse sostanzialmente assimilabile a quanto già sul territorio settimana scorsa, e la settimana prima (le truppe russe hanno lasciato il fronte nord il 30/03, non ieri, ricordiamo ai cinegiornali luce locali...). Da questo a un'offensiva su vasta scala, ne corre.

Perché allora si grida "al lupo, al lupo" da parte di Kiev, rimbalzata paro paro dai media nostrani? La mossa può essere spiegata come propagandistica, visto che non stiamo parlando né di sprovveduti, né di ingenui. Settimana prossima è Pasqua (ortodossa), e se il Segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ucraino Aleksej Mjacheslavovich Danilov dice che il piano russo è nientepopodimeno che "prendere tutte le regioni di Lugansk e Doneck entro Pasqua" ( до Пасхи взять всю Луганскую и Донецкую область), se poi non le si "prendono", questa diventa una vittoria per il regime di Kiev. "E' fallita la guerra lampo" un'altra volta, rimbomberanno i megafoni a Pasqua... e noi dietro.

La realtà dei fatti, sul campo di battaglia, è che i russi non hanno fretta. "Mais que si elle serait donnée plus tard" non è una domanda che li assilla. Continuano metodicamente a smantellare l'infrastruttura militare ucraina, sia quella esistente, sia i "rinforzi" in arrivo, minimizzando perdite e guadagnando posizioni di favore da cui partire per un successivo affondo. Senza sfondare, senza scoprire i fianchi, senza lasciare buchi che potrebbero essere utilizzati in azioni diversive sulle retrovie, aspettando anzi, come abbiamo visto ieri con Izjum, che si allineino anche le formazioni rimaste indietro nell'avanzata per poi proseguire.
https://t.me/denazi_UA/6997

E anche ad Azovstal', è notizia di adesso dell'ennesima offerta di uscire dal complesso industriale senza armi e consegnarsi prigionieri: "Corridoio aperto dalle 14:00 di oggi a tutti coloro che si consegneranno senza armi" (с 14.00 - открыть коридор для выхода всех сдавшихся без оружия).
https://t.me/denazi_UA/7037
Un esercito che ha fretta fa come han fatto gli americani a Raqqa nel 2017. Rade al suolo e basta. E fa niente se sotto le macerie dei bombardamenti sono stati trovati in totale 4118 morti civili e 1878 in uniforme, come hanno denunciato ieri le autorità siriane (http://sana.sy/ru/?p=313255).

La scommessa russa è che il tempo giochi dalla loro parte, entro certi limiti certamente, ma certo ben oltre le scadenze barzelletta tipo "pasqua" o "nove maggio den' pobedy" a uso propagandistico di Kiev e cinegiornali nostrani. Se questa scommessa sarà vincente o meno, sarà solo il tempo a dirlo. Ma è sbagliato non prenderne atto, ripetere a pappagallo (appena controllato...) frasi assurde come "Mosca ha lanciato l'offensiva sull'Est, con decine di attacchi." (decine di attacchi che è da oltre cinquanta giorni che ci sono, specialmente su un fronte così ampio... ma non possono dire che stanno ripetendo cose di cui non capiscono il significato), o frasi come "Ultimatum russo all'acciaieria di Mariupol"... evocative di immagini tipo "rimbomba la fabbrica di macchine e motori" e "come l'acciaio resiste la città", ma che non c'entrano nulla con la realtà fattuale. Non c'è nessun ultimatum, visto che è un'offerta che si ripete un giorno sì e uno no (l'ultima sabato scorso), che all'offerta Kiev "risponde no piuttosto morti", che gli squadristi di Azov seguono (ancora) pedissequamente gli ordini di Kiev, si torna a combattere e avanti così fino alla pausa successiva. Combattere contro soldati che si sono asserragliati in un'acciaieria, ultimo posto rimasto, come han fatto col porto, come han fatto con case popolari. Quindi nessun ultimatum a nessuna acciaieria... un'acciaieria "speciale", peraltro, perché la Ansaldo di Legnano non aveva i bunker sotterranei. Mentre Azovstal' si. Fatti dai sovietici oltre mezzo secolo fa in chiave anti-nato. E questo spiega anche il duplice uso, civile e militare, di quella che in tempo di pace è un'acciaieria e in tempo di guerra è una vera e propria roccaforte. Come Avdeevka o Popasnaja.

Aggiornamenti a seguire.

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18/04 23:00 Aggiornamento

Jacques Baud


Prima di partire con la rassegna degli eventi di oggi, segnalo questa traduzione integrale dal francese di un lavoro di Jacques Baud, “La situation militaire en Ukraine” (https://cf2r.org/documentation/la-situation-militaire-en-ukraine/ ):
http://www.rifondazione.it/esteri/wp-content/uploads/2022/03/La-situazione-militare-in-Ucraina-Baud.pdf

Ormai la situazione è cambiata, ma per una ricostruzione degli eventi dal 2014 vale la pena leggerla. Jacques Baud non è sul libro paga di Putin. È solo un ex, e come tale può permettersi di dire cose che prima non avrebbe potuto dire: ex servizi segreti svizzeri, ex NATO, ex ONU, ex esercito svizzero. Può permettersi di riportare l’aumento drammatico dei tiri di artiglieria ucraini su Doneck e Lugansk dal 14 al 22 febbraio 2022, prima quindi dell’intervento russo. Può permettersi di affermare che oltre l’80% delle vittime del Donbass negli anni precedenti provenga dai tiri dell’esercito ucraino. Può permettersi di affermare che l’Unione Europea è stata incapace di promuovere l’applicazione degli Accordi di Minsk. Può permettersi di ricordare che il 24 marzo 2021 Zelenskij promulgava un decreto per la riconquista della Crimea. Mini lo cita non perché sia anche lui sul libro paga di Putin, ma perché è una persona informata dei fatti: una persona che, per esempio, nel 2014 era responsabile alla NATO della lotta contro la proliferazione delle armi leggere e doveva constatare che le armi ai ribelli del Donbass non arrivavano dalla Russia ma dalle defezioni delle forze armate ucraine. Ma tant’è. L’ho letto, l’ho trovato interessante, lo sottopongo alla vostra attenzione.

Mariupol’

Le truppe russe e le milizie della DNR sono entrate nella parte settentrionale di Azovstal’, dove stanno procedendo alla presa di controllo sia della zona di superficie, che delle comunicazioni sotterranee.
https://t.me/voenkorKotenok/34849
Nella zona lungomare sono ancora in corso i combattimenti negli ultimi segmenti in mano ucraina.
https://t.me/voenkorKotenok/34849

Izjum

E’ indubbiamente su questo versante che si è avuta ultimamente una maggiore attività. Izjum era un po’ come un cuneo nella linea difensiva ucraina. In questi giorni c’è stato letteralmente un appianamento della linea di fronte a est di Izjum. Questa cartina mostra benissimo la progressione dal 9-10 di aprile al 15, quando sono arrivati a Peski-Rad’kovskie.
https://i.ibb.co/x5PFx26/1.jpg
https://t.me/rybar/31405
Quest’altra cartina mostra meno bene la progressione ma meglio il significato della stessa:
https://t.me/voenkorKotenok/34836
Avere una linea di fronte più stabile e più difficile da rompere in caso di contrattacchi, oltre che procedere verso sud. La linea di fronte è ora a 45 km da Kramatorsk
https://t.me/boris_rozhin/43408

Qui si stanno combattendo al momento le battaglie più aspre, come abbiam visto dall'impiego degli ultimi caccia ucraini rimasti (e dal loro abbattimento), piuttosto che dall'ingresso in campo delle truppe meccanizzate ucraine a tentare di arginare questa manovra. Infatti, le ff.aa. ucraine hanno bene in mente che cedere su questo fronte equivarrebbe a vanificare tutti gli sforzi finora effettuati di tenere testa al nemico a nord di Doneck. Se i russi sfondano nelle retrovie attaccheranno i bastioni della linea difensiva ucraina da nord, dove sono meno difesi.
Seguiranno aggiornamenti.

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18/04 10:30 Aggiornamento

L’ansa mattutina ci regala perle come “Mosca vuole distruggere il Donbass” e, parlando di Mariupol’, “Le forze russe chiudono la città sotto assedio in ingresso e in uscita”.

Una regione, quella del Donbass, che è da otto anni che si ribella al regime di Kiev dopo il colpo di Stato del 2014, sarebbe quindi distrutta non da chi sta finendo le scorte di Točka-U contro case popolari, stazioni e altri obbiettivi civili, non da chi, all’inizio della ATO nel 2014, ha raso al suolo città intere a colpi di Grad e di bombardamenti a tappeto, non da chi ha violato sistematicamente gli accordi di Minsk-1, -2 la vendetta, -3 il ritorno, -4 gli inizi, terrorizzando le popolazioni di frontiera, non da chi dal 23 gennaio ha ammassato i suoi migliori 76 mila uomini, bene armati e motivati sulla linea di fronte per “risolvere la questione” una volta per tutte, non da chi da inizio febbraio era già partito con l’intensificazione del fuoco di artiglieria, le prime vittime civili di cui all’ansa non gli ne poteva fregare di meno, le prime incursioni di sabotatori e via discorrendo, ma da Mosca.

Stesso discorso per “la città sotto assedio”, dove la zona sotto il controllo ucraino è, oggi, nel momento in cui leggo queste perle, ridotta ormai a un complesso industriale esterno alla zona urbana dove “armiamoci e partite” Kiev ha dato ai suoi l’ordine di non consegnare le armi e morire, dove “la città”, quando ha potuto scappare senza essere colpita alla schiena, è scappata in direzione di Doneck, dove chi è restato denuncia apertamente di essere stato usato come ostaggio. D’altronde, in quei “libri di testo”, in quei “manuali scolastici” che fatico a chiamare tali, gli abitanti del Donbass, delle regioni orientali ivi compresa la città portuale di Mariupol’, sono gli “omoskalennye”, gli imbastarditi da quei “moskaly” che rappresenta(va)no il male assoluto. Per questo gli squadristi di Pravyj sektor, Azov, Ajdar, Donbas, e tutte le squadracce operanti dal 2014 nel Donbass non si sono mai fatte scrupolo nei loro confronti. Per questo, dopo otto anni di propaganda a senso unico tese a creare un mito fondativo completamente de-russificato, dove andava bene tutto, dal cugino povero di Odino alle radici islamiche di Odessa (con la partecipazione speciale di Erdogan e dei suoi “archeologi”… gennaio 2022), gli “omoskalennye” erano un’anomalia da estirpare. Ne povezlò. Non gli è andata bene. Ora, agli “omoskalennye” tornati padroni della loro città, quegli squadristi asserragliati in un kombinat sperando nell’arrivo del settimo cavalleggeri, fanno umanamente pena ma, come ha riassunto ieri quella signora, sono gli stessi che “si nascondevano sotto le loro gonne” per sparare ai russi. Giudizio umano e giudizio storico.

Per quello militare, invece, è notizia che le prime linee esterne del complesso industriale sono già occupate dalle truppe russe e dalle milizie della DNR. Anche quest’ultimo cerchio si sta chiudendo.
https://t.me/boris_rozhin/43249

Tornando alle decisioni criminali del regime di Kiev, non possiamo non tornare al kombinat Il’ič (Azovmaš). E’ notizia di poco fa che, 25 marò ucraini della 36° che erano riusciti a scappare da quel kombinat quando, qualche giorno fa, una colonna di centinaia di uomini e mezzi aveva tentato di rompere l’assedio verso nord, dopo giorni che vagavano senza meta si sono consegnati a un gruppo di riservisti della DNR presso Volodarskoe. E hanno fatto solo bene. “Fino all’ultimo ucraino” è uno slogan che funziona sempre meno, e anche l’altoparlante del regime di Kiev gracchia sempre di più.
https://t.me/wargonzo/6627

E torniamo a miti fondativi a confronto. Sulla ciminiera del kombinat Il’ič c’è appena stato il cambio di bandiera, immortalato da queste quattro foto in sequenza.
https://t.me/readovkanews/31223
La bandiera issata non è quella russa, non è quella del Donbass, non è neppure quella rossa a falce e martello bianche e scritta bianca, che i putiniani hanno ri-sdoganato come Znamja Pobedy (Bandiera della vittoria), da tirare fuori il 9 maggio mattina e rimettere il 9 maggio sera sotto naftalina, mica che a qualcuno vengano strane ideee… E’ proprio la bandiera dell’URSS: falce, martello e stella gialli su sfondo rosso. L’URSS come mito fondativo da opporre al banderismo NON SOLO per la vittoria contro il nazifascismo, ma come tre quarti di secolo di storia collettiva, condivisa da diversi popoli e nazioni. Noi certe cose, certe sfumature, non possiamo coglierle, perché non è storia nostra. Io qualche anno in mezzo a loro ce l’ho passato, in un centro di prima accoglienza per profughi provenienti dall’Armenia, dall’Azerbaigian, dalla Georgia, dalla Cecenia, dal Daghestan, dall’Inguscezia, dall’Ossezia, da paesi che non sapevo neppure che esistevano. E persino i figli di questi profughi, nati sotto la “democrazia”, guardavano a quel mito fondativo non come ricorrenza, ma come realtà fattuale di tutti i giorni. Si ritrovavano tutti negli stessi, medesimi, riferimenti storico-culturali, sociali, lavorativi, scolastico-educativi. Ognuno di loro aveva qualcosa che gli altri sapevano di lui, del suo popolo, grazie ad artisti, politici, sportivi che avevano travalicato i confini nazionali ed erano diventati un punto di riferimento per TUTTO il PAESE dei SOVIET. Io guardavo, osservavo, cercavo di capire. E’ passata tanta acqua sotto i ponti da allora. Ma quando parlo, ancora oggi, con un autista ucraino in russo dicendogli di aspettare in cabina che gli stiamo dicendo dogana, che si può girare col mezzo nel piazzale, che lì c’è il bagno e la doccia, che la merce è finita in visita, che sto andando a prendere il funzionario, e ogni tanto gli butto lì una battuta di Jurij Nikulin, e lui mi risponde e mi fa domande in russo, e si chiacchiera del più e del meno, ritorno a quegli anni. E a quella bandiera rossa issata sulla ciminiera del kombinat Il’ič.

Fronte EST.

E’ ripresa l’attività bellica a est di Guljajpole, una delle roccaforti della linea difensiva ucraina a sud. In particolare, Marinovka è ora sotto il controllo dei russi e delle milizie del Donbass, notizia confermata anche dagli stessi ucraini.
https://t.me/boris_rozhin/43258
https://t.me/akimapachev/2173
Chiudere Guljajpole in una sacca significherebbe rompere, di fatto, la linea difensiva a sud. E questo gli ucraini non se lo possono permettere, perché aprirebbe possibilità di proseguire verso nord e chiudere la sacca.

Ma anche a nord è ripresa l’attività, e gli ucraini hanno lasciato Kremennaja arretrando verso sud.
https://t.me/boris_rozhin/43256
https://t.me/akimapachev/2172
Questo nonostante, come già notato ieri, quello che resta dell’aviazione ucraina sia stato destinato a tentare di fermare l’offensiva. Con perdite enormi. Gli aerei abbattuti ieri sono stati tre e non due, più undici droni.
https://t.me/voenkorKotenok/34802
Più un Mig-29 stamattina, tirato giù dalla contraerea. Per essere operativi contro le colonne si abbassano e si espongono al fuoco nemico.
https://t.me/voenkorKotenok/34800

Aggiornamenti a seguire in tarda serata.

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17/04 ore 21.00 Aggiornamento

Mariupol'


Nonostante i cinegiornali luce nostrani si ostinino a parlare di resistenza della città, o continuino a rimbalzare proclami deliranti sul Donbass, le cose sono esattamente come già accennato ieri. Solo che oggi sono confermate.

Parliamo dell'ultimo lembo di città in mano agli ucraini, la zona lungomare
L'ultimo bollettino recita: la resistenza del nemico nel quartiere lungomare, dopo il fallito tentativo di rottura dell'assedio, ha assunto ormai un carattere localizzato. Nel territorio di tale sacca si sta procedendo alla bonifica strada per strada.
Сопротивление противника в Приморском районе после неудачной попытки прорыва носит очаговый характер, на территории Приморского котла идет зачистка.
https://t.me/rybar/31340
La cartina di rybar ormai segna la zona in giallo, ovvero presa ma con consolidamento in corso.
La cartina di Akim Apachev, indica i due "fragmenty" dove ci sono le ultime sacche di resistenza ucraine e conferma la loro liquidazione entro breve.
https://t.me/akimapachev/2163

In ogni caso, oggi proprio in quell'area il 16 è avvenuta la liberazione della moschea di Solimano e Roxolana, dove i soldati tenevano in ostaggio decine di fedeli. 29 soldati ucraini uccisi, ostaggi tutti liberati.
https://t.me/rybar/31337

Nella zona di Azovstal' sono bloccati 2500 fra squadristi e soldati, più 400 mercenari stranieri.
https://t.me/rybar/31340
Oggi è stata data loro possibilità di consegnare le armi. IL PRIMO MINISTRO UCRAINO, Denis, Shmygal', ricordiamoci il nome di questo farabutto e criminale, ha detto che l'ordine è di combattere fino all'ultimo uomo.
https://t.me/readovkanews/31180
La domanda sorgerebbe spontanea: perché non è lì anche lui, nel kombinat di Azovstal' a morire? Perché il sindaco è da inizio marzo che è scappato fuori città? Ma soprattutto, perché quasi tremila soldati che moriranno inutilmente non costituiscono motivo di scandalo per i media occidentali, così attenti ai "diritti umani" fino a quando i numeri di serie dei missili non li sbugiardano?

Tra l'altro, a Il'ich hanno trovato il cadavere del comandante della 36°, Vladimir Baranjuk, morto in quel tentativo fallito di rompere l'assedio. Altro ordine suicida per cui nessuna testa salta, nessun tribunale militare o civile è istituito. E su cui i cinegiornali luce, non avevamo dubbi su questo, glissano parlando del nulla.
https://t.me/anna_news/28670

"Nakonec mir uvidel, kto est' kto, ponimaete?", dice Natal'ja, abitante di Mariupol'. "Alla fine il mondo ha visto chi è chi, capisce?" No, cara Natalia, purtroppo no... almeno per quanto riguarda quella parte occidentale del mondo che continua a fregarsene di te e dei tuoi concittadini, così come se ne frega di 59 morti a Kramatorsk da quando ha scoperto che non li han fatti i russi. Il mondo occidentale non "ha visto chi è chi", al mondo occidentale non interessa che quelli che continua a chiamare "difensori" ti hanno usata come ostaggio, ti hanno sparato se scappavi via, ti hanno maltrattato se osavi protestare. Al mondo occidentale non interessa che voi dite: "noi non vogliamo sentire più nulla dei nostri, cosiddetti, 'difensori', che si sono nascosti sotto le nostre gonne, che hanno gettato la nostra gente negli scantinati, vecchi che si rifiutavano presi per le gambe e per le mani" (Мы не хотим ничего слышать про наших, так называемых «защитников», которые прятались за нашими юбками, которые выбрасывали людей в подвалы — стариков за руки, за ноги). Al mondo occidentale non interessa che i soldati russi e le milizie del Donbass passavano da voi ogni giorno preoccupandosi se avevate cibo o sentivate freddo, che nessun ceceno, nessun russo, nessun miliziano della DNR si è mai rivolto a voi in modo sgarbato (Ни от одного чеченского война, ни от одного война ДНР, ни российского солдата мы не слышали ни одного грубого слова). "Nacanièz"... alla fine, il mondo occidentale NON ha visto, al mondo occidentale NON interessa, sapere "kto est' kto", cara Natalia. Grazie però infinitamente, carissima Natal'ja, perché le tue parole, insieme a quelle di altri testimoni che ogni giorno raccontano e denunciano, chiedendo giustizia, corrodono e crepano le campane del regime. Andranno avanti a suonare, ma con suoni sempre più sordi. Finché non cadranno giù. Grazie ancora.

Sud di Izjum.

Oltre alla consueta, quotidiana, azione di smantellamento dell'arsenale ucraini, altri due Mig-29 ucraini in azione tirati giù dagli aerei russi.
https://t.me/mod_russia/14462
Appare evidente, anche alla luce di quanto detto ieri, che le ff.aa. siano comandate da dei burattini in mano al regime di Kiev e ai curatori occidentali. Perché nessun Genštab, nessun quartier generale, alto comando, darebbe mai spontaneamente il proprio via libera a un'operazione suicida come quella condotta dalle forze ucraine nel Donbass, ovvero guerra totale fino all'ultimo uomo e all'ultimo mezzo. Ivi compreso l'invio in missioni senza alcuna speranza degli ultimi velivoli rimasti in mano all'aviazione ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/43123

Un cargo che non arriverà mai a destino

Zona Odessa, cargo ucraino pieno zeppo di aiuti militari americani tirato giù dai russi. Milioni di dollari in fumo.
https://t.me/akimapachev/2141

Popasnaja

Altro paesello a sud, Boguslavskoe, espugnato oggi. Un altro pezzo della linea di difesa che salta.
https://t.me/anna_news/28667

Monastero di Nikolo-Vasil'evskij

In questo monastero, a est di Ugledar', gli squadristi ucraini tenevano in ostaggio 450 persone. Oggi le milizie della DNR sono riuscite a liberare il monastero e salvare gli ostaggi, che erano peraltro rimasti senza cibo. Una brutta storia che si trascinava da un mese.
https://t.me/readovkanews/31157
https://www.1tv.ru/news/2022-04-17/426675-sily_donetskoy_respubliki_osvobodili_450_chelovek_kotorye_mesyats_ukryvalis_v_nikolo_vasilievskom_monastyre?

PS Il link al frammento di intervista a Natal'ja, cittadina di Mariupol'.
https://t.me/readovkanews/31140

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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16/04 18:15 Aggiornamento

Mariupol'

La zona lungomare sotto il controllo ucraino ormai è ridotta a micro sacche,
https://t.me/boris_rozhin/42820
se non completamente azzerata, secondo gli ultimi video, che vedono il cambio di bandiera sull'ufficio della regione di Doneck a Mariupol'.
https://t.me/rybar/31306
https://topwar.ru/195055-mariupol-nash-boec-nm-dnr-vodruzil-flag-podrazdelenija-na-kryshe-mnogojetazhki-na-juge-goroda.html

Ormai resta solo Azovstal' ma,
1. non è più città
2. non è più un problema.
La città riprenderà a vivere e gli squadristi di Azov seguiranno il loro destino.

"Spasibo Biden za Hammery"
Per quanto riguarda lo stabilimento Il'ič (Azovmaš), è danneggiato ma non in modo irreparabile. In quella fabbrica, peraltro, tra le tante armi e munizioni lasciate, han trovato anche un deposito di Humvee, per cui non hanno perso occasione di ringraziare sentitamente Biden.
https://t.me/WarDonbass/57988
Tra le tante armi e munizioni recuperate, anche mine proibite da una convenzione internazionale a cui anche l'Ucraina aveva aderito. A parole. Ma all'Occidente per i suoi paesi marionetta, basta la parola. Meglio di un lassativo.
https://t.me/swodki/71298

E quando non basta neppure quella, si parte con le tre scimmiette. Come a Lozovoe, dove ieri il ministero della difesa russo ha diramato l'informativa di un tentativo di attacco con missili di Tochka-U e dove oggi, nonostante il piano fosse stato messo completamente allo scoperto, bruciato del tutto, il sindaco ciò nonostante ha dato ordine di evacuare alle 17:30, concentrandosi nella stazione. Senza pudore. Speriamo, a questo punto, che almeno i cittadini siano stati messi al corrente dai tamtam sui social e nessuno lo ascolti, così i missili, se la 19° ciò nonostante vorrà lanciarli, troveranno una piazza vuota.
https://t.me/WarDonbass/57957

Si continua a combattere a Popasnaja e continua la progressione dei russi sotto Izjum in direzione Slavjansk. In entrambi i casi, comunque, con le energie già esistenti, nessuna offensiva ancora su ampia scala, mentre continua, quella sì incessante, l'azione di smantellamento dell'intero complesso militare-industriale ucraino, compresa la rete infrastrutturale e logistica.

Aggiornamenti a seguire domani tarda serata.

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16/04 ore 11:30 Aggiornamento

Mariupol'

ln attesa che si concluda l'operazione sulla zona lungomare (Azovstal', di fatto, è una zona industriale e l'unica preoccupazione è che gli squadristi di Azov non possano sparare a chi passa fuori da tale zona, come già purtroppo accaduto), in città si cominciano a raccogliere le macerie. E ci si comincia a dotare di strutture territoriali di assistenza socio-sanitaria. Questa la cartina aggiornata, la popolazione afferisce a questi centri per qualsiasi necessità, mentre le ruspe e le strutture del genio civile lavorano a pieno regime.
https://t.me/boris_rozhin/42705

Popasnaja
Proseguono gli scontri, ancora nulla di significativo da questo fronte.
https://t.me/anna_news/28461

Proseguono gli attacchi missilistici sui vari centri strategico-militari del Paese.

La Polonia come centro logistico per il transito di armamenti

Articolo molto interessante appena pubblicato, che merita traduzione:

О польском военном транзите
Sul transito di armamenti attraverso la Polonia

In virtù della propria posizione geografica, la Polonia davvero è divenuta il centro logistico principale per la fornitura di armi, tecnologia militare e "carne da cannone" straniera in Ucraina.
В силу своего географического положения именно Польша является главным хабом для поставки оружия, военной техники и иностранного «пушечного мяса» на Украину.

- Le forniture di armi dei Paesi NATO via terra sono spesso effettuate attraverso tre valichi di frontiera verso l'Ucraina occidentale.
▪️Поставки техники стран НАТО по земле зачастую осуществляются через три хорошо защищённых пограничных перехода на Западной Украине.

- Attraverso questi punti vengono trasportati missili anticarro Javelin, lanciagranate Panzerfaust 3, migliaia di razzi per i sistemi Stinger, oltre che blindati Hammer e FV102 Striker.
▪️Оттуда для ВСУ были переданы в том числе ПТРК Javelin, гранатомёты Panzerfaust 3, несколько тысяч ракет к ПЗРК Stinger, туда же едут «хаммеры» и «страйкеры».

- Coordinano la fornitura i servizi segreti polacchi, che spesso si servono anche di comuni contrabbandieri per portare carburante, armi e set di armamenti, su furgonati Dodge Caravan dotati di doppio fondo.
▪️Координирует поставки польская разведка. Зачастую для отправки ГСМ, оружия и БК польские спецслужбы используют контрабандистов, которые возят грузы на микроавтобусах вроде Dodge Caravan, оснащенных двойным дном.

Gli aeroporti di Resovia (Rzeszów) e Lublino sono i più grandi centri logistici e di trasporto, destinati alla consegna di armi via aerea, in teoria invece all'aeroporto di Katowice-Pyrzowice dovrebbero arrivare solo scorte a uso civile, ma cosa poi arriva effettivamente da lì in Ucraina è un'altra cosa.
▪️Аэропорты Жешув и Люблин являются крупнейшими транспортно-логистическими хабами, задействованными для доставки оружия по воздуху, а вот через Катовице-Пыжовице якобы следуют только гуманитарные грузы, но что на самом деле отправляется оттуда в Незалежную — неизвестно.

I "volontari" stranieri, infatti, non prestano alcuna attenzione a cosa passa il confine. Inoltre, nella base di Resovia sono dislocati quasi duemila soldati americani, che spesso compiono esercitazioni coi loro colleghi polacchi.
Ведь тем же иностранным «добровольцам» на границе не ставят никаких отметок. Кроме того, именно на базе Жешув расквартированы почти две тысячи американских военных, которые частенько проводят учения со своими польскими коллегами.

E' notizia di oggi che i polacchi intendono spedire 300 milioni di munizioni in Ucraina: una fabbrica di armamenti turca, dietro pressanti richieste da parte polacca si è rivolta alla "Fabbrica di munizioni di Bishkek" (Kirighizstan, http://bsp.kg/ NdT) con un ordine urgente.
Сегодня стало известно, что поляки планируют поставку 300 миллионов патронов на Украину: одна из турецких оружейных компаний, после настоятельных запросов польской стороны, обратилась к «Бишкекскому штамповочному заводу» со срочным заказом.

Hanno chiesto in pronta consegna munizioni calibro 7.62x39 (120 milioni),
5.45x39 (120 milioni), 7.62x54 (60 milioni), il tutto il prima possibile.
Запрашивают изготовление патронов калибра 7,62х39 (120 млн), 5,45х39 (120 млн), 7.62х54 (60 млн), всё — в кратчайшие сроки.

Inizialmente le munizioni arriveranno in Turchia, quasi sicuramente a Istanbul, quindi da lì in Polonia, dove i servizi speciali le manderanno immediatamente al fronte.
Сначала изделия поступят в Турцию, вероятнее всего — в Стамбул, а оттуда в Польшу, чьи спецслужбы передадут их непосредственно в зону конфликта.

Secondo dati pubblicati dall'Asso-Export turca il 6 aprile, nel primo quadrimestre del 2022 l'export di armi in Ucraina è cresciuto vertiginosamente: la maggior parte delle forniture è arrivata UN MESE PRIMA dell'inizio dell'operazione militare speciale. L'export di armi ha fatturato 59,8 milioni di dollari nei primi tre mesi di quest'anno, in confronto lo stesso periodo del 2021 aveva fatturato 1,9 milioni di dollari ((grassetto mio NdT, perché conferma tante cose...))
.
Согласно данным, опубликованным Ассамблеей экспортеров Турции 6 апреля, в первом квартале 2022 года экспорт оборонной продукции республики в Украину резко вырос: большая часть продаж пришлась на месяц до начала СВО. Экспорт составил 59,8 млн долларов за первые три месяца этого года по сравнению с 1,9 млн долларов за тот же период 2021-го.

https://t.me/rybar/31271

Aggiornamenti a seguire.

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15/04 ore 22.00 Aggiornamento

Mariupol'

Carta aggiornata
https://t.me/rybar/31281 che collima con questa
https://t.me/riafan_everywhere/8591
La sacca superiore, quella del complesso Azovmash e Il'ich, non esiste più. Quella della zona lungo mare pian piano si riduce. E si ridurrà ancor più in fretta se, altri ancora, seguiranno l'esempio di 200 soldati che, oggi, hanno eseguito un ordine a dir poco idiota, ovvero: "rompere l'assedio per andare... a ricongiungersi con gli squadristi di Azov ad Azovstal'". Risultato, non hanno rotto l'assedio, la colonna di uomini e mezzi è stata dispersa e i soldati o catturati o uccisi.
Per quanto riguarda Azovstal', che di fatto è una piccola città, ma senza cittadini e solo macchine, a questo punto le ff.aa. russe possono permettersi di colpirla in questo modo.
https://t.me/s/boris_rozhin
L'area colpita è un'intero complesso di linee di produzione che, dopo l'attacco aereo, risulta raso al suolo:
https://t.me/s/boris_rozhin
La responsabilità dei capi militari, in questo caso, sprezzanti delle vite dei loro uomini, è evidente.

Popasnaja
Città divisa, di fatto, in due:
Zona nord: sempre più sotto il controllo delle forze russe e delle milizie della LNR. Confermata la presa del municipio.
https://t.me/riafan_everywhere/8580
Zona sud: la zona come abbiam visto nel lavoro tradotto oggi, più fortificata, più collegata nei vari avamposti e capisaldi da una fitta rete di comunicazioni, in superficie e sotterranee, ancora in mano alle ff.aa. ucraine.
https://t.me/riafan_everywhere/8590
Diciamo che se dovesse cadere a nord e i soldati a sud dovessero restare completamente isolati, a poco varrebbero tutte le fortificazioni. Vedremo gli sviluppi.

Mar'inka
Lo stesso si può dire di Mar'inka, dove le milizie della DNR lentamente, giorno dopo giorno, trincea dopo trincea, smantellano le linee di difesa ucraine e avanzano.
https://nation-news.ru/23065948-pozhilaya_zhenschina_v_gruzii_possorilas_s_pitavshimsya_vivesit_ukrainskii_flag_v_okno_vnukom

Sud di Izjum
Un altro Su-25 abbattuto dalla contraerea del Donbass a sud di Izjum. Aerei che operano a bassissima quota, 25-30 metri, per intercettare colonne di carri armati e di artiglieria in movimento, divengono prede facili per gli agguati della contraerea. Loro non possono che cercare di fermare l'avanzata delle colonne in questo modo, ma così facendo si espongono. E' il terzo in pochi giorni.
https://t.me/boris_rozhin/42619

L'impressione, aggiungendo anche la rinnovata azione offensiva ad Avdeevka (https://t.me/wargonzo/6591) è che l'intera linea di difesa ucraina sia sotto attacco, sia a nord che a sud. Così facendo, la pressione è costante e in aumento e tutte le risorse a disposizione da parte ucraina vengono impiegate non in controffensive, ma a cercare di parare i colpi. E così però si accelera il consumo di armi, munizioni e, purtroppo, le perdite di vite umane. Continuare a considerare il Donbass la madre di tutte le battaglie, da parte ucraina, investire su di esso tutte le risorse a disposizione, potrebbe avere conseguenze gravi nel prosieguo degli eventi bellici, lasciando sguarnite posizioni e creando situazioni di svantaggio anche contro un' esercito che, inizialmente, era numericamente inferiore, ma che nelle situazioni di confronto RELATIVO, LOCALE in cui si è trovato ad operare, è riuscito a portare l'avversario sul SUO terreno, nel modo A ESSO più congeniale, in situazioni di svantaggio o ritardo risultate poi fatali per il proseguo degli eventi. Anche qui vedremo gli sviluppi.

Provokacii

Ci stanno riprovando. Dopo il fallimento di Kramatorsk, grazie a La7 che, infatti, la prossima volta non inviteranno più a filmare per evitare che faccia ancora danni, ora è la volta di un altro paese, Lozovaja, sempre nel Donbass, sempre una stazione, sempre missili Tochka-U, sempre la 19° brigata che li possiede. Con la differenza che questa volta, oltre a non invitare La7, faranno partire i colpi da una direzione COMPATIBILE con la presenza di truppe russe e milizie del Donbass. A sostenerlo è il ministero della difesa russo, citando informazioni giunte ai propri servizi.
https://t.me/mod_russia/14408
Ora, l'han fatto una volta, l'occidente ha insabbiato tutto, ha evitato di inchiodare i colpevoli alle loro responsabilità, la Von der Leyen non è passata, hanno interrotto la sfilata, interrotto il safari dei giornalisti, MA NON HANNO INTERROTTO IL NUMERO DELLE VITTIME, CHE E' SALITO A 59! DUE BAMBINI CHE ERANO RICOVERATI NON CE L'HANNO FATTA.
https://censor.net/ru/news/3333959/chislo_jertv_obstrela_vokzala_v_kramatorske_vozroslo_do_59_v_bolnitse_skonchalis_dva_rebenka_gorsovet
E nessuno dice nulla. Muro di gomma! E' dal 2014 che sparano Tochka-U contro i civili. Cosa gli impedirebbe di farlo un'altra volta? Questa volta magari "pensandola meglio"?
Questa è la cartina di come vorrebbero agire
https://t.me/rybar/31280
Io spero soltanto che, diffondendo la notizia ai quattro venti prima che accada, non lo facciano, desistano, ne pensino un'altra, mentre si chiedono chi dei loro ha parlato.

Sempre Tochka-U, questa volta lanciati e, per fortuna, abbattuti

E' accaduto stamattina alle 7. Sempre la 19° brigata (d'altronde, se ce li hanno solo loro), ma non contro una stazione, bensì contro la Centrale Idroelettrica di Kachovka, la sesta e ultima diga della cascata del Dnepr.
Due missili, che solo grazie alle batterie messe dai russi a difesa hanno impedito un disastro ecologico enorme, civili senza casa, e vittime, con allagamento di parecchi centri abitati a valle del Dnepr, nella regione di Cherson.
https://t.me/mod_russia/14406
Ma queste notizie, all'ansa, ai media occidentali, non interessano. E, grazie anche a loro, la 19° potrà continuare indisturbata a fare stragi. Fasciste.

Aggiornamenti a seguire, discontinue in questi giorni, ma a seguire.

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14/04 ore 17.45 Aggiornamento

Fronte Est

Mariupol’


Il corrispondente da Mariupol’ Oleg Blochin informa che anche il comandante della 36° è stato fatto prigioniero.
https://t.me/Oleg_Blokhin/19847
Notizia ripresa ora da altre agenzie:
https://t.me/anna_news/28333

Da Ovest di Doneck a Sud di Izjum

Obbiettivo: Chiudere Avdeevka in una sacca
Dalla diretta cronaca di un corrispondente sul posto appare chiaro sia l’attacco diretto, sia quello dai lati (Mar’inka e Verhnetoreckoe) per isolare e chiudere un’altra roccaforte della linea difensiva ucraina nel Donbass in una sacca.
https://t.me/wargonzo/6591

Attestato primo utilizzo in campo di battaglia di drone kamikaze del tipo Switchblade, freschi freschi dall’ultimo pacchetto Biden. Due droni, entrambi fuori uso senza aver colpito il bersaglio. Serve ulteriore addestramento…
https://t.me/boris_rozhin/42593

Fronte Sud

Cherson


La Sberbank non ha ancora aperto quello sportello a Energodar e ci tiene a smentire la notizia.
https://t.me/mig41/16490
Peraltro, ad alcuni pareva strano perché, per esempio, la Sberbank non ha ancora aperto uno sportello in Crimea…
https://t.me/boris_rozhin/42514

“Slava” (e basta…): 1976

5 novembre 1976: alla presenza di Brezhnev veniva messo in acqua proprio a Nikolaev l’incrociatore “Slava”, che sarebbe stato poi rinominato nel 1995 “Moskva” e che avrebbe concluso infine la propria storia 45 anni dopo, poco più a sud, nello stesso mare. Foto commemorativa dell’evento:
https://t.me/boris_rozhin/42546

Salvo notizie rilevanti, seguono aggiornamenti domani.

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15/04 ore 12:20 Aggiornamento

Popasnaja
Su questa cittadina di meno di 20.000 abitanti (in tempo di pace) e teatro di violenti scontri da almeno dieci giorni (se non di più, i primi accenni a questa cittadina, “dintorni di”, “periferia”, risalgono al 12/03) oggi siamo giunti – forse - a un punto di svolta. Sembra infatti che sia appena stata appena presa dalle milizie della LNR e dai russi il municipio.
https://t.me/vladlentatarsky/12993
Punto rosso sulla carta qui sotto, il deposito ferroviario, già in mano alle forze russe e della LNR
Punto nero, il municipio che si sostiene appena preso.
https://t.me/zola_of_renovation/1590

A dispetto delle dimensioni, questa cittadina e’ ESTREMAMENTE importante (altrimenti nessuna delle parti in conflitto si sarebbe impegnata a tal punto per la presa e per la difesa).

In questa cartina si vede bene l’anello che si sta formando fra sud di Izjum e Popasnaja (Popasna sulla cartina)
https://t.me/akimapachev/2105

Purtroppo la pagina di riafan dove lo spiega non è apribile (da noi) per certificati pagina non accettati
https://riafan.ru/23049341-reshayuschaya_bitva_v_chem_znachenie_kontrolya_nad_popasnoi

Ho trovato un mirror che la riproduce e si riesce ad aprire
http://ursa-tm.ru/forum/index.php?/topic/416931-spetsialnaya-operatsiya-na-ukraine-prodolzhenie/&page=49&tab=comments&;
basta fare CTRL+F inserendo il titolo “Решающая битва: в чем значение контроля над Попасной” (La battaglia decisiva: cosa significa controllare Popasnaja)
e poi cliccare su “Показать контент” (mostrare il contenuto) per avere l’articolo.

Che è in russo, ma per quello trovate qui sotto la traduzione integrale… più che altro per due cartine della città che sono MOLTO ben fatte. Buona lettura.

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Решающая битва: в чем значение контроля над Попасной
La battaglia decisiva: cosa significa controllare Popasnaja
14/04/2022 14:36

Popasnaja è una città di rilevanza provinciale nella regione di Lugansk, con una popolazione di poco meno di ventimila abitanti. Chi potrebbe pensare che, proprio in questo punto poco abitato si stia svolgendo una delle principali battaglie nel Donbass.
Попасная — город районного значения в Луганской области с населением чуть меньше 20 тысяч жителей. Кто бы мог подумать, что именно в этом небольшом населенном пункте развернется одно из главных сражений в Донбассе.

Popasnaja appare nei primi resoconti degli eventi bellici del giorno già dal 12 marzo. Tuttavia, dopo un mese, l’operazione per la liberazione della città è ancora in corso. E per una serie di motivi, che veniamo ora a descrivere, e che hanno reso Popasnaja la Stalingrado dell’operazione bellica speciale delle ff.aa. russe in Ucraina.
Первые упоминания Попасной в сводках боевых действий стали появляться еще 12 марта. Однако спустя месяц операция по освобождению города по-прежнему продолжается. И этому есть сразу несколько причин, что сделало Попасную Сталинградом специальной военной операции ВС РФ на Украине.

Importanza di Popasnaja
Важность Попасной

Popasnaja si trova in alto, quindi già di suo ha un’importanza strategica. Controllare la città permette di avere sotto tiro e controllare ampi spazi in tutte le direzioni.
Попасная находится на возвышенности, поэтому имеет стратегическое значение. Контроль над городом позволяет простреливать и просматривать обширную площадь во всех направлениях.

Un altro elemento di importanza è dato dalla logistica, poiché una volta presa Popasnaja diventa possibile per russi e milizie della LNR puntare a Bachmut, che è un grande snodo di traffico e permette di raggiungere a sua volta sia Slavjansk che Kramatorsk. E prendere Bachmut [inteso in questo caso anche solo il controllo delle arterie e dei punti di accesso alla città, NdT] significa tagliare le comunicazioni e l’approvvigionamento delle truppe delle ff.aa. ucraine, oltre che aprire ulteriori possibilità di sviluppo all’azione offensiva di Russia e LNR.
Другой важный момент связан с логистикой, поскольку после занятия данного населенного пункта становится возможным выход российских и луганских подразделений на крупный транспортный узел в городе Бахмут, который обеспечивает сообщение со Славянском и Краматорском. В то же время занятие Бахмута не только нарушит снабжение группировки ВСУ, но и откроет путь для дальнейшего наступления России и ЛНР.

Inoltre, Popasnaja è in posizione di baricentro sulla linea di fronte Rubezhnoe-Severodoneck-Lisichansk e da lì a sud.
Кроме того, Попасная находится на линии выравнивания фронта Рубежное — Северодонецк — Лисичанск и далее на юг.

Tutti questi motivi han fatto un piccolo centro di meno di ventimila abitanti il punto nevralgico della linea difensiva delle ff.aa. ucraine.
Все это в совокупности сделало маленький двадцатитысячный городок центральным направлением славянско-краматорской группировки ВСУ.

Nella stessa Popasnaja è di stanza la 24° brigata singola meccanizzata L’vov delle ff.aa. ucraine, formata per la maggior parte da ucraini dell’ovest e del centro [quindi MOLTO più motivati a combattere e a tenere una posizione nel Donbass rispetto ai loro conterranei dell’Est, NdT]. A loro disposizione hanno carri armati, artiglieria da campagna, mortai, autoveicoli blindati pesanti, armi anticarro.
В самой Попасной засела львовская 24 отдельная механизированная бригада ВСУ, большая часть военнослужащих которой — выходцы с западной и центральной Украины. У них на вооружении находятся танки, полевая артиллерия, минометы, тяжелая бронетехника, противотанковые средства.

Inoltre, un’ulteriore motivazione ai difensori è data dagli squadristi di “Pravyj sektor” che, stando alle informazioni fornite dagli abitanti del posto sui canali Telegram, hanno promesso di fucilare sul posto tutti quelli che solo pensassero di arretrare dalla posizione assegnata.
Дополнительную мотивацию обороняющимся подразделениям дают командиры из запрещенного в РФ «Правого сектора», которые, если верить информации из Telegram-чатов местных жителей, обещали расстреливать всех, кто только задумается об отступлении.

Un’unica grande area fortificata
Один большой укрепрайон

La difficoltà maggiore nel liberare Popasnaja dalle ff.aa. ucraine è data da più linee di difesa nemiche estremamente scaglionate [fr. Echelon, “scalone”, essendo un’altura è a più gradoni, il che garantisce un’elevata potenza di fuoco lungo la medesima direttrice, oltre che ridurre al massimo, di fatto, l’effetto negativo dell’apertura di una breccia sulla linea più esterna, N.d.T.] che comprendono: capisaldi fortificati per i plotoni e bocche di fuoco, bunker, costruzioni di sbarramento e campi minati, costruiti nel corso di otto anni e sotto la stretta sorveglianza degli istruttori della NATO.
Главной трудностью в освобождении Попасной от ВСУ является глубоко эшелонированная оборона противника, которая включает в себя опорные пункты взводов и рот, блиндажи, инженерные заграждения и минные поля, которые оборудовались последние восемь лет под чутким руководством инструкторов из стран НАТО.

Pure sui servizi cartografici disponibili a tutti su Internet è estremamente visibile quanto Popasnaja sia rafforzata da un grande lavoro di ingegneria bellica. Intorno alla città, in particolare verso sud, si notano molte aree fortificate con bocche di fuoco per i blindati, oltre che una fitta rete infrastrutturale protetta fra i vari capisaldi. Questo consente di muovere velocemente e di nascosto i blindati dai depositi nascosti nei boschi, il che rende ancor più difficoltoso individuarli dall’alto.
Даже на гражданских картографических сервисах в Интернете хорошо видно, насколько серьезно Попасная укреплена в инженерном отношении. Вокруг города, особенно с южной стороны, много укрепрайонов с огневыми позициями для бронетехники, а также созданной разветвленной системой путей сообщения между опорными пунктами. Все это позволяет производить скрытные маневры бронетехники, стоянки которой расположены в лесу, что затрудняет их обнаружение с воздуха.

Tra i vari capisaldi sono anche state costruite vere e proprie strade, che permettono di muovere velocemente i rinforzi verso l’area di difesa che ne necessita, secondo la situazione corrente. Anche nella stessa città di Popasnaja c’è una fitta rete stradale, oltre che stazione ferroviaria e superstrade. Tutto questo permette lo spostamento rapido di generi di prima necessità, uomini, armi e munizioni.
Между опорными пунктами проходят также и гражданские автомобильные дороги, которые позволяют перемещать подкрепления в нужный район обороны, исходя из текущей ситуации. В самом городе так же развита дорожная сеть — есть железная дорога и автомагистрали. Все это обеспечивает возможность подвоза провизии, вооружения и боекомплекта.

Verso nord, c’è anche una vasta ragnatela di barriere d’acqua, difese naturali che facilitano la difesa alle truppe delle ff.aa. ucraine e rendono difficile l’avanzata degli attaccanti.
С севера — разветвленная сеть водных преград, что создает естественную защиту обороняющейся группировки ВСУ и трудность для наступления.

Dentro la città
Внутри города

Il centro abitato, di per sé, è costituito da una zona residenziale con case di pochi piani. Tuttavia in centro, dove si trova un nodo di smistamento ferroviario, c’è anche una fabbrica di manutenzione ferroviaria e alcuni palazzi di nove piani, da cui si vede molto chiaramente il lato est, da cui conducono l’offensiva le milizie della LNR e i russi.
Сам населенный пункт представляет собой частный сектор с малоэтажной застройкой. Однако в центре, где находится железнодорожная транспортная развязка, располагается вагоноремонтный завод и несколько высотных жилых зданий. С этих девятиэтажек хорошо просматривается и простреливается восточная часть Попасной, откуда и ведут наступление луганские и российские силы.

Non meno complessa, dal punto di vista operativo, è la zona delle case a pochi piani, che comunque necessita di procedere casa per casa, il che rallenta ulteriormente l’azione offensiva.
Не менее сложна в оперативном плане малоэтажная застройка, которая требует осмотра и зачистки, что также замедляет наступление.

Nonostante l’inequivocabile azione di trasformazione in roccaforte militare, promossa dalle ff.aa. ucraine in questi anni, a nessuno è venuto in mente di evacuare la popolazione, neppure in caso di conflitto militare. Gli ucraini fanno affidamento anche qui, come a Mariupol’, sulla tattica degli scudi umani. Inoltre, come comunicato da fonti locali, le ff.aa. ucraine hanno creato postazioni e bocche di fuoco permanenti fra obbiettivi civili che, come nei quartieri a sud della cittadina, sono collegati tra loro da vie di comunicazioni che consentono alle truppe ucraine di manovrare velocemente uomini e mezzi.
Несмотря на недвусмысленные военные приготовления, которые проводили ВСУ все эти годы, эвакуация гражданского населения в случае начала боевых действий не предусматривалась. Украинская сторона сделала ставку на уже хорошо знакомую, например, по Мариуполю тактику живого щита. Более того, по сообщениям местных источников, ВСУ оборудовали долговременные огневые точки в гражданских объектах, которые, как и районы обороны на южной окраине, соединены между собой ходами сообщения, что позволяет украинским подразделениям быстро маневрировать.

La battaglia di Stalingrado per il Donbass
Сталинградская битва для Донбасса

La situazione a Popasnaja è estremamente difficile, ma non senza speranza. Ogni giorno, metodicamente, incisivamente, si opera per liberare la città. In appoggio alle milizie della LNR sono arrivati l’artiglieria russa, la guardia nazionale cecena e, secondo alcune fonti, anche le unità speciali Wagner. Di questo aveva dato informazione nei giorni precedenti il soldato del battaglione Vostok delle milizie della DNR Vladlen Tatarskij.
Ситуация в Попасной тяжелая, однако не безнадежная. Ведется методичная и основательная работа по освобождению города. Поддержку вооруженных сил ЛНР обеспечивают российские артиллерийские, силы Росгвардии Чеченской Республики и, по некоторым данным, даже «ЧВК Вагнера». Об этом ранее сообщал боец батальона «Восток» НМ ДНР Владлен Татарский.

“Lì (parlando di Popasnaja al portale pravda.ru) gli scontri saranno duri. Ma, grazie a Dio, lì non ci sono riservisti, ma soldati ben preparati, con esperienza di guerra, specialmente nei centri urbani, unità speciali Wagner che operano con competenza, non si perdono in azioni inutili e danno filo da torcere alle ff.aa. ucraine”
«Бои там будут очень тяжелые, — рассказывал он о ситуации в Попасной порталу Pravda.ru. — Но, слава богу, там не резервисты, а хорошо подготовленные, имеющие реальный боевой опыт, в том числе в городской застройке, бойцы «ЧВК Вагнера», которые очень грамотно действуют, лишний раз не светятся и раздражают местное командование ВСУ».

Il controllo su Popasnaja è indispensabile per il prosieguo dell’intera operazione speciale delle ff.aa. russe in Ucraina. La liberazione di questa città potrebbe essere paragonata alla vittoria nella battaglia di Stalingrado, che ha sconvolto l’intero corso della II guerra mondiale. Su Popasnaja ora combattono le migliori formazioni militari di entrambe le fazioni, tuttavia finora è stata la parte russa a compiere maggiori progressi. La linea di fronte si è ormai spostata alla città e questo significa che la rottura dell’intera linea di fronte in questo punto è ormai solo questione di tempo.
Контроль над Попасной принципиален для всей специальной военной операции ВС РФ на Украине. Освобождение этого города можно будет сравнить с победой в Сталинградской битве, которая переломила весь ход Великой Отечественной войны. За Попасную сейчас сражаются наиболее подготовленные подразделения с обеих сторон, однако на текущий момент наибольшего прогресса смогла добиться именно российская сторона, линия соприкосновения проходит уже в самом городе. А это значит, что ликвидация мощного укрепрайона ВСУ в этом населенном пункте — только вопрос времени.

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Mariupol’
L’intero complesso industriale Il’ich è passato sotto il controllo delle truppe russe e delle milizie della DNR
https://t.me/readovkanews/31002

Fra i prigionieri consegnatisi ci sarebbero anche soldati dei paesi NATO
[https://t.me/readovkanews/31007

Prigionieri, quelli di quest’ultima tornata da oltre un migliaio in un colpo solo, che NON HANNO ALCUNA INTENZIONE DI ESSERE SCAMBIATI, per paura di tornare al fronte. Per loro la guerra è, deve essere finita, come dicono nelle interviste, oltre a denunciare i loro capi che prima gli sparavano se volevano ritirarsi e poi li hanno abbandonati al loro destino di carne da cannone.
https://t.me/readovkanews/31000
https://t.me/readovkanews/31015

Regione di Cherson

Prosegue l’azione di passaggio, paese dopo paese, dall’amministrazione precedente alla nuova amministrazione. Questa volta a Skadovskoe.
https://t.me/pravda_shuravi/11352

Aperto lo sportello della Sberbank (“cassa di risparmio”, russa) a Energodar
Questo significa sia per i piccoli risparmiatori, che per i capitalisti della regione di Cherson, chiudere i propri conti in grivne e aprirli in rubli.
https://t.me/smotri_media/12231

Come già notato (cfr. la traduzione giorni fa dell’intervista al sindaco di Cherson), in questa regione sta avvenendo un processo di trasformazione socioeconomica importante, appoggiato dal capitale locale che vede nella direttrice verso sud (Crimea) ed Est (Donbass-Rostov) la maggiore prospettiva di profitto da decenni a questa parte, e la cui irreversibilità è giorno dopo giorno sempre più un dato di fatto.

Irreversibilità anche dal punto di vista dei testi e dei programmi scolastici.

40 mila testi, oltre venti tonnellate, appena arrivati per il Donbass (Mariupol’, Makeevka, Dokuchaevska, in particolare). Non più testi dove il russo buono è il russo morto. Anzi, non più testi dove c’è qualcuno che è buono quando è morto. Io mi chiedo, ancora oggi, a un mese dalla pubblicazione di quell’approfondimento che avevo provocatoriamente intitolato “libro e moschetto”, come sia stata possibile che, a livello UE, in questi otto anni, abbiano continuato a fare le tre scimmiette su manuali fascisti in mano ai bambini e ragazzi di un paese che ogni due per tre chiedeva di entrare nell’UE. Poi vedo Polonia e Ungheria e smetto di chiedermelo…
https://t.me/readovkanews/31014

Aggiornamenti a seguire.

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14/04 23:00 Aggiornamento

Comunicato ufficiale del ministero della difesa russo che comunica l'affondamento del Moskva:
Durante il traino dell'incrociatore Moskva al porto di destinazione, a causa dei danni allo scafo, subiti nel corso dell'incendio a causa delle detonazioni delle munizioni, la nave ha perso stabilità.

Con il mare in tempesta, la nave è affondata.

При буксировке крейсера «Москва» в порт назначения из-за повреждений корпуса, полученных в ходе пожара от детонации боезапаса, корабль потерял остойчивость.

В условиях штормового волнения моря корабль затонул.
https://t.me/akimapachev/2093

Mariupol'
Carta aggiornata:
https://t.me/boris_rozhin/42415
Strada dopo strada, quartiere dopo quartiere, la zona costiera si restringe sempre più. Le ultime zone abitate sono quelle a cui si sta dando la precedenza. Le aree industriali per ultime.

Cherson
Un'altra città della regione, Aleshki, a est di Cherson, passa sotto il controllo dei russi. A dirlo è il sindaco questa sera, e i russi entrano dopo il suo annuncio, senza sparare un colpo. La regione di Cherson, SOPRA la Crimea e cruciale per la via di terra ALLA Crimea, abbiamo già analizzato, sia pur per sommi capi, come stia progressivamente maturando una scelta politica, ed economica, diametralmente opposta a quella del regime di Kiev. Vedremo presto se si può parlare di una vera e propria tendenza o di semplici casi isolati.
https://t.me/WarDonbass/57603

Aggiornamenti a seguire domani.

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14/04 19.00

Chi depone le armi a Mariupol’: cronaca degli ultimi dieci giorni

- Notte 3-4 aprile: 267 soldati della 36° (complesso industriale Il’ich)
- 5 aprile: 30 soldati fra asilo n° 91 e Azovstal’
- Notte 11-12 aprile: 160 soldati, sopravvissuti a un fallito tentativo di fuga verso Zaporozh’e (complesso industriale Il’ich)
- 12 aprile: 1026 soldati della 36°, fra cui 162 ufficiali (complesso industriale Il’ich)
- 13 aprile: 134 soldati, fra cui 14 ufficiali.
In totale, oltre 1600 soldati, di cui 176 ufficiali
https://t.me/boris_rozhin/42283

Mentre si chiudono le ultime sacche a Mariupol', l'attenzione è ora concentrata a nord di Doneck e a sud di Izjum.
Non si sa come, quando, sarà lanciata l'offensiva. E non è, almeno per il momento non sembra essere, un problema di tempo. Questo è quanto rispondeva Putin l'altro ieri ai giornalisti:
Sento spesso chiedere se si può fare più in fretta? Certo che si può. Dipende dall'intensità delle azioni belliche. E l'intensità delle azioni belliche, purtroppo, è anche inevitabilmente collegata a perdite. Il nostro compito è: raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati minimizzando queste perdite
«Я часто слышу вопросы, а можно ли побыстрее? Можно. Это зависит от интенсивности боевых действий, а интенсивность боевых действий, к сожалению, так или иначе связана с потерями. Наша задача — достичь всех намеченных целей, минимизируя эти потери».
Подробности: https://regnum.ru/news/polit/3562771.html

Intanto, le truppe russe hanno assicurato sotto il loro controllo Borova, a est di Izjum. Questo consente di ampliare ulteriormente la zona di controllo per ulteriori movimenti sia verso Charkov, che verso sud. Un'altra manovra di assestamento.
https://t.me/anna_news/28264

Lo stesso invece non si può dire di Avdeevka, la vera roccaforte ucraina a nord di Doneck. Le truppe della DNR è da stamattina che colpiscono ininterrottamente le postazioni ucraine. Seguiremo eventuali sviluppi anche su questo fronte.
https://t.me/wargonzo/6579

Per quanto riguarda l'incrociatore Moskva, anche il portavoce del Pentagono Kirby non si sbilancia sulle cause e ammette che la nave è ancora a galla e in grado di camminare da sola.
Pentagon spokesperson John Kirby on Thursday said the flagship of Russia’s Black Sea fleet was still afloat and “operating under her own power”
https://www.politico.com/news/2022/04/14/pentagon-explosion-russian-warship-00025243

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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14/04 12:30 Aggiornamento

Ancora sulle forniture di armi

Questo è l’ordine di grandezza degli armamenti finora messi fuori uso dai russi, dalla conferenza stampa di stamattina:
131 самолет, 131 arei
104 вертолета, 104 elicotteri
245 ЗРК, 245 sistemi lanciamissili terra-aria,
448 БПЛА, 448 droni
2179 танков и других боевых бронированных машин, 2179 carri armati e altri blindati
248 установок РСЗО, 248 lanciarazzi multipli
944 орудия полевой артиллерии и миномета, 944 pezzi d’artiglieria pesante
2088 единиц специальной военной автомобильной техники, 2088 autoveicoli blindati
https://t.me/readovkanews/30885
11 elicotteri che i russi conoscono a memoria, visto che li hanno prodotti loro, non rappresentano una forza in grado di spostare l’ago della bilancia di una battaglia, o di una serie di azioni combinate. Stesso discorso per i 100 carri sovietici, residuati dal parco macchine polacco. Quelli che riusciranno ad arrivare al fronte e non saranno colpiti lungo il tragitto, avranno ben poche possibilità di incidere più di quello che già fanno. Probabilmente tutti questi mezzi serviranno a SOSTITUIRE pezzi dove mancano. In attesa di essere a loro volta abbattuti o messi fuori uso.

Ci sono “fejk” e “fejk”

Ai fini di questo lavoro di aggiornamento, preferisco concentrarmi su “fejk” (così li chiamano russi e ucraini, trascrivendo dall’inglese) ben più gravi di una nave colpita e su cui è partito il balletto “siam stati noi”, “è stata la nato”, “è esplosa da sola”. Ha preso fuoco, l’equipaggio è stato evacuato per sicurezza, l’incendio è stato appena domato, non è affondata, galleggia ancora, e sarà portata in riparazione (https://t.me/boris_rozhin/42275).

Diverso è il caso quando, invece, una notizia falsa accusa una parte in conflitto di crimini, per la maggior parte atroci, e che alla fine si scoprono non commessi. Su quelli penso che sia un dovere, morale anzi tutto, intervenire laddove possibile per ristabilire alcuni punti di verità storica volutamente ignorati o, quantomeno, evidenziare incongruenze, contraddizioni e richiedere indagini più approfondite, ivi incluse tutte le perizie del caso, prima di giungere non a un’incriminazione, ma a sentenze definitive, in pieno stile “fosse comuni in Kossovo” e “armi chimiche di Saddam”. O “missili di Kramatorsk”.

Sulla notizia falsa dei profughi deportati dai russi… (che ha fatto notizia)
Oltre mezzo milione di ucraini ha cercato riparo in Russia. Non sono stati deportati, spiace per i media nostrani che hanno rimbalzato la “fejk”. Eppure, per ribadirlo, è dovuta intervenire direttamente la commissaria russa per i diritti umani all’ONU, Tatiana Moskalovka, in una sessione dedicata all’argomento due giorni fa (l’intera vicenda, in inglese, qui).
https://tass.com/society/1436361

… e sulla notizia vera dei profughi uccisi dagli ucraini (che non ha fatto e non farà notizia)
Non mi sto riferendo solo alle 57 vittime di Kramatorsk, su cui è calato vergognosamente, e da giorni, il silenzio. Ma su uno stillicidio quotidiano, di cui non parla nessuno. Per esempio, è notizia di oggi che ieri una colonna di profughi ucraini da Charkov, in una zona sotto il controllo ucraino, diretti verso i territori centrali dell’Ucraina, è stata centrata da colpi di arma da fuoco al suo passaggio e ad altezza uomo: bilancio, due morti e tre feriti gravi. Ennesimo crimine contro civili che avevano avuto l’ardire di smettere di fare da ostaggi a esercito e squadristi asserragliati nella città.
https://lug-info.com/news/kievskie-boeviki-rasstrelyali-kolonnu-bezhencev-iz-lnr-pogibli-2-cheloveka-genprokuratura
Cosa hanno fatto quei criminali dopo aver sparato su dei pulmini civili e chiaramente adibiti a trasporto passeggeri? Son scappati. In genere sono “gruppi spontanei” di “ter.oborona” (territorial’naja oborona, difesa territoriale), che organizzano posti di blocco improvvisati, che sparano a chi cerca di uscire, o anche a chi è solo “sospettato” di essere un sabotatore. Ogni giorno arrivano filmati di macchine fermate, gente fatta uscire in qualche modo (da persone che non hanno alcun titolo né autorità, conferita da alcunché, per farlo), e via discorrendo.
Chi ha aperto ufficialmente un’inchiesta? La procura generale della LNR
https://t.me/gplnr/547
Perché passa una “fejk” basata sul nulla e una notizia invece comprovata da foto, testimonianze, apertura formale di un’inchiesta con capi di imputazione precisi, non passa neanche dalla casella del via? Qui è il caso di intervenire, qui, sento che sia mio dovere intervenire, nel poco tempo che ho a disposizione.

Mariupol’
Altri 134 soldati, fra cui 14 ufficiali, si sono consegnati stanotte, il che porta il totale della 36° dalla notte scorsa a 1160, di cui 176 ufficiali.
https://t.me/readovkanews/30884

Aggiornamenti a seguire.

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14/04 ore 08:00 Aggiornamento

Altri 800 milioni di dollari di aiuti militari dagli usa (il che porta il totale dall'inizio del conflitto a 2.6 miliardi di dollari)

https://t.me/rybar/31140
The $800 million package, Kirby said, brings the total US commitment to Ukraine to $2.6 billion since the invasion.

https://coffeeordie.com/weapons-ukraine/

"Aiuti" fra cui spiccano 11 elicotteri russi Mi-17 comprati a suo tempo dai russi per combattere i talebani in Afghanistan e portati in Ucraina (il motivo sostanzialmente è identico: sia i piloti afgani che quelli ucraini sanno pilotare quelli, e non quelli NATO)

The biggest-ticket items approved by the White House are 11 Mi-17 helicopters — a fleet originally purchased for use in Afghanistan but still in US hands — and a full suite of artillery systems, including 18 155 mm howitzer cannons, 40,000 rounds, and 10 AN-TPQ-36 counterbattery radar systems.

The Mi-17s are Russian-designed helicopters originally purchased by the US to outfit the Afghan air force. Like the Afghans, the Ukrainian air force already flies the Mi-17, which should allow pilots and crews to almost immediately put the new ones into service. Primarily designed to carry troops and cargo, the Mi-17 is slightly smaller than the US Army’s CH-47 Chinook. Pentagon spokesperson John Kirby said the US is sending 11 Mi-17s to Ukraine as part of this round of weapons transfers, to join five already delivered.


Completano il pacchetto:


2 AN/MPQ-64 Sentinel air surveillance radars, designed to spot drones, helicopters, and other low-flying threats.
300 Switchblade “suicide” drones.
500 Javelin missile and “thousands” of other anti-armor systems.

The US will also, for the first time, provide significant numbers of vehicles, including:

100 armored HMMWVs.
M113s, a Vietnam-era armored personnel carrier.
Unmanned coastal defense vessels.

Small arms and individual equipment will include:

Individual chemical/biological/radiological protective equipment.
Medical supplies.
30,000 sets of body armor and helmets.
Over 2,000 optics and laser rangerfinders.
C-4 explosives and M18A1 Claymore munitions.

https://coffeeordie.com/weapons-ukraine/

Buona parte di questi aiuti, in termini di valore monetario, sono o residuati bellici (anche qui dai tempi del Vietnam) o, come nel caso degli elicotteri, dispositivi non NATO recuperati da altre missioni dove non sono stati impiegati.

Fra il resto notiamo gli anticarro, ormai fra i più gettonati trofei di guerra delle truppe del Donbass (queste immagini sono di ieri a Popasnaja, ma in realtà appaiono sui canali telegram russi ogni giorno)
https://t.me/boris_rozhin/42217

E dispositivi invece altamente tecnologici (droni e sistemi radar per i loro abbattimento, per es.) che però in questo momento, data la scala del conflitto e la sproporzione di forze esistente, possono incidere relativamente sulle sorti di una battaglia. E di fatto restano nei magazzini pronte per essere fatte saltare in aria o divenire ennesimi trofei.

Di fatto, questi "aiuti" non fanno altro che prolungare l'agonia di un popolo, che odia sempre più non solo i governanti ma ormai anche i loro curatori occidentali, che non ne hanno azzeccata una da un mese e mezzo a questa parte, e giustificano la propaganda russa, laddove si afferma che questo non è un conflitto solo contro il regime ucraino, ma è ormai esteso contro la NATO.

Sui campi di battaglia situazione invariata, aggiornamenti a seguire.

 

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13/04 ore 19:30 Aggiornamento

Mariupol’

Dati ufficiali del Ministero della Difesa sulla consegna di soldati della 36° avvenuta ieri notte presso il complesso industriale I’ich (Azovmash):
1026 soldati di cui
162 ufficiali
151 feriti
https://t.me/boris_rozhin/41896

Altre immagini:
https://t.me/boris_rozhin/41908

Questa è l’area di Azovmash dove si trovano le truppe ucraine che non si sono arrese
https://t.me/boris_rozhin/42060

I parenti dei soldati non hanno saputo nulla dal comando militare. Lo hanno saputo da internet, e neppure internet ucraino. Questa moglie ha avuto l’ultimo contatto col marito ieri, dove le diceva che erano rimasti “senza nulla da mangiare, senza armi, senza munizioni, senza comunicazioni col comando militare, alla pietà di Dio” (остался на произвол судьбы, нет еды, нет боеприпасов, нет оружия, нет связи). Vertici del comando militare che avevano lasciato Mariupol’ già due settimane fa.
https://t.me/zheltyeslivy/44396

D’altronde, per il regime di Kiev, per tutto il giorno è stato un “fejk”…
https://t.me/readovkanews/30814

Ma la giornata di oggi non è stata una giornata come tutte le altre, in questi cinquanta giorni di guerra. E sempre più ucraini alzano la voce contro il regime di Kiev. Boris Dudjak, 24° brigata, consegnatosi prigioniero:
“I traditori sono quelli che ci hanno mandato nel Donbass come carne da cannone. Molti stanno morendo, donne, bambini, e non si capisce perché…”
"Предатели - это те, кто отправил нас на Донбасс как пушечное мясо. Умирает много людей, женщины, дети, непонятно для чего..."
https://t.me/yug_plazdarm/5549

Non poteva mancare la perla serale dell’ansa: “Il sindaco di Mariupol: 'Finché resisteremo, resisterà l'Ucraina.” Informare l’ansa che il sindaco di Mariupol sta “resistendo” da Kiev o giù di lì, visto che sindaco e amministrazione comunale a Mariupol non si vedono da oltre un mese, come abbiamo già avuto modo di sottolineare per bocca dei collaboratori e funzionari rimasti.

Questa la mappa aggiornata:
https://t.me/rybar/31124
Permangono le sacche nelle due zone industriali, mentre quella della striscia lungomare è sempre più ridotta, con il porto dichiarato oggi completamente libero.

Usato, discrete condizioni, se si eccettuano parti e componenti mancanti…

Stanno entrando in Ucraina le prime bisarche che portano i T-72M di fabbricazione sovietica, dal deposito polacco di Lublino dove erano rimasti stoccati fino ad ora
https://t.me/ChDambiev/15267
Come si vede dal filmato, si tratta di carri armati SENZA sistema dinamico di protezione (динамическая защита) che, l’ho “scoperto” oggi, è quel famoso strato di parallelepipedi, o “placche” disposte a scacchiera sopra la corazza, che mi chiedevo infatti a cosa servisse. Il proiettile arriva ma, invece di perforare la corazza, impatta prima su quelle “placche”, che si muovono lungo lo spazio vuoto intorno e coinvolgono lateralmente gli altri elementi della difesa dinamica, in una specie di domino: il vettore iniziale, concorde al moto del proiettile, diminuisce di intensità disperdendosi a raggiera, lungo direzioni laterali. E la corazza ha così qualche probabilità in più di non essere perforata, salvando mezzo e, soprattutto, equipaggio. E’ tecnologia sovietica vecchia di mezzo secolo, ma su questi T-72M l’hanno tolta. Così come hanno tolto anche gli armamenti addizionali (дополнительное вооружение) al cannone, che facevano parte del completo standard. In altre parole, con capacità sia offensiva che difensiva ridotte, si mandano un mezzo al fronte, il suo equipaggio, ed eventuale fanteria al seguito, incontro al proprio destino.

Peraltro, il rischio è che non arrivino neppure al fronte visto che, a detta del vice ministro degli interni russo, “la Russia considererà i mezzi di trasporto USA e NATO che trasporteranno armamenti come obbiettivi militari legali” (Россия будет рассматривать перевозящие вооружения транспортные средства США и НАТО на территории Украины как законные военные цели).
https://t.me/akimapachev/2082

A ovest e nord di Doneck

Sulla linea di fronte a ovest e a nord di Doneck non sono riportate notizie di rilievo, in termini di mutamenti della stessa in un senso o nell’altro. Prosegue, invece, incessantemente, il martellamento delle posizioni ucraine con l’obbiettivo evidente di fiaccarne la resistenza, indebolirne le fortificazioni, facilitare il compito dell’offensiva di terra. Anche oggi caserme, depositi di armi e munizioni, postazioni antimissile. Nel corso della conferenza stampa appena conclusa, per la prima volta i russi hanno minacciato Kiev di rispondere per le rime se continueranno gli attacchi in territorio russo, colpendo i centri di comando delle forze armate, proprio a Kiev, e finora non attaccati.
https://t.me/rybar/31122
https://antifashist.com/item/rossijskaya-armiya-na-ukraine-uzhestochaet-strategiyu-vvedeniya-vojny.html

Salvo notizie di rilievo, aggiornamenti domattina

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13/04 ore 08:00 Aggiornamento

Mariupol’


La notizia di stanotte non era un falso. Era vera. Oltre mille soldati consegnatesi spontaneamente. L’ansa, “inspiegabilmente”, buca la notizia. Ma le notizie corrono anche senza l’ansa. Alcune immagini di ieri pomeriggio riportate ieri notte, quando nel più completo silenzio stampa le trattative tra servizi segreti russi e della DNR e vertici militari della 36° hanno raggiunto un’intesa che, ancora oggi, l’occidente non riporta, come ha smesso di riportare notizie da Kramatorsk. Con la differenza che qui non ha nemmeno iniziato.
https://t.me/voenkorKotenok/34485

“E la vita continua, anche senza di noi”… chi deve prendere le sue decisioni, non guarda i tg occidentali, e nella notte altri cento soldati, sempre marò della 36°, si sono consegnati.
https://t.me/DmitriySteshin/4566
La sacca a nord si sta azzerando.

Restebbe praticamente solo Azovstal’ e qualche piccola resistenza locale.
Per quanto riguarda Azovstal’, i soldati delle formazioni cecene hanno studiato il sistema di tunnel sotto il complesso industriale, che è loro noto perché fatto dai sovietici in chiave anti-nato, e li stanno usando per tendere imboscate ai soldati di Azov asserragliatisi. In maniera alquanto efficace, a quanto pare, visto che se li vedono comparire all’improvviso dentro alle loro fortificazioni e, altrettanto improvvisamente, scomparire.
https://t.me/opersvodki/3238

Libro bianco dei crimini nel Donbass (2014-5)

320 pagine, pubblicate nel 2015, di foto e didascalie in tre lingue (ucraino, russo, inglese) in cui si documentano orrori di cui, al di qua della cortina di ferro, nessun tribunale internazionale, nessuna ONG, nessun parlamento si è mai occupato. Ma, anche se l’Occidente chiude occhi, orecchie e bocca per quello che vuole, ciò non vuol dire che i fatti non siano accaduti. Che non esista un rapporto di causa-effetto fra quanto accaduto allora e quanto accade tutt’ora. Che in Ucraina, per i russi, esiste un “fattore campo”, che è esattamente nel Donbass e non, per esempio, a Leopoli. Che se questo fattore esiste e i civili, al loro passaggio, gli dicono “E’ da tanto che vi aspettiamo” (Мы дольго вам ждали), c’è un motivo. E che c’è anche un motivo se una delle tattiche che quei soldati abbandonati a loro stessi dai vertici criminali di Kiev per vendere cara la propria pelle è:
- spostare l’artiglieria pesante da Kramatorsk
- lasciare solo uno specchietto per le allodole di truppe a difesa
- far entrare i russi e,
- mentre iniziano i festeggiamenti, far partire l’inferno da ogni lato e massacrarli tutti.
https://t.me/rybar/31086
Peccato che Kramatorsk non è una città fantasma. Peccato che a Kramatorsk criminali ucraini, e questa volta non squadristi, ma esercito, quindi sotto ordini altrettanto criminali dai vertici, hanno impedito a civili di evacuare e anzi, hanno fatto una strage alla stazione con 57 morti e 109 feriti all’ultima conta di qualche giorno fa. Peccato che a Kramatorsk sono rimaste decine di migliaia di persone inermi. Peccato che l’inferno che hanno in mente di scatenare non guarderà se il bersaglio è in grigioverde o in abiti civili. Peccato che chi attacca non si muove come loro. Gli si può (e si deve) attribuire tutte le colpe del caso, ma non si muove come loro. E questo in un mese è un dato di fatto.
Per questo, perché questi fatti si sarebbero ripetuti anche nella “campagna di marzo”, per cui il 23 gennaio 2022 era iniziata una mobilitazione generale senza precedenti nella storia dello stato ucraino, perché anche in questo caso ci sarebbero stati i massacri riportati ma le stesse, identiche, tre scimmiette dell’Occidente del 2014-2015, vale la pena ricordarsi di quello che è stato e di quello che sarebbe potuto essere.
https://mid-dnr.su/media/uploads/belaya_kniga_2015-ilovepdf-compressed.pdf

Aggiornamenti a seguire.

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12/04 ore 23:00 Aggiornamento

Mariupol’

Parla un prigioniero, di quelli che avevano cercato di rompere l’assedio andando verso nord. La sua testimonianza è importante perché rivela come i vertici militari, oltre a sparare alle spalle dei disertori e a dare 10 anni di galera in contumacia agli emigranti ucraini che non pensano minimamente a tornare e immolarsi per quella gentaglia, ingannano i loro stessi soldati, di fatto condannandoli a morte.
“Rompete l’assedio e vi aiuteranno, andate verso Zaporozh’e”, dicevano a uno di loro.
https://t.me/boris_rozhin/41763
Con un altro, 36° marò, invece erano stati pure precisi: “Ti basta andare a Zachatovka che è già zona nostra”. E lui gli aveva creduto ed era partito per questa missione suicida. Zachatovka, in effetti, non è lontanissima da Mariupol’, settanta km. Peccato che Zachatovka si trova nelle retrovie della linea di fronte, al momento spostata in su di 30 km almeno. Ma passare due linee di fronte senza nessun contatto, senza nessun appoggio, senza nessun riferimento era già una missione suicida di suo. Ma per i vertici militari ucraini, per il regime fascistoide di Kiev, i loro soldati e il loro popolo aldilà della propaganda rappresentano solo carne da cannone. E mandare il proprio popolo al massacro, in una guerra totale, “fino all’ultimo ucraino”, è l’ennesimo crimine, impunito, anzi, applaudito, incoraggiato dall’occidente, di questa guerra.
https://t.me/boris_rozhin/41766

ED E' NOTIZIA DI ADESSO (21:49) CHE SAREBBE IN CORSO IL PIU' GRANDE ABBANDONO DI ARMI DALL'INIZIO DI QUESTO CONFLITTO!
QUELLO CHE RESTA DELLA 36° AD AZOVMASH SI STA CONSEGNANDO ALLE TRUPPE RUSSE E ALLE MILIZIE DEL DONBASS:
300 FERITI
800 SOLDATI IN BUONE CONDIZIONI

https://t.me/Sladkov_plus/5240
https://t.me/readovkanews/30768
https://t.me/boris_rozhin/41844
In sostanza, dopo il tentativo di fuga fallito, l'intera 36° brigata ha deciso in blocco di smettere di obbedire agli ordini criminali di Kiev e si è consegnata in blocco. Con questo resterebbero essenzialmente e soltanto gli squadristi di Azov ad Azovstal'.

Azovstal' dove oggi anche CossackGundi (questa la trascrizione corretta), al secolo Aiden Aslin, il mercenario inglese consegnatosi insieme ad altri compagni, a corto di munizioni e cibo, ha scelto di vivere consegnandosi.
https://t.me/riafan_everywhere/8475

Ma più che le ultime resistenze a Mariupol', a sgretolarsi è la retorica di Kiev di "guerra totale", "fino all'ultimo uomo" e, non da ultimo, il consenso di Kiev sul suo popolo. Questa consegna di massa sicuramente avrà un impatto notevole anche su quanto accadrà fra poco a nord di Doneck. Per i fascisti di Kiev a Mariupol' non poteva finire peggio. E non può certo pareggiare il conto l'arresto di oggi di un capo della cosiddetta "opposizione" (avvisare l'ansa che l'opposizione in Ucraina non esiste dal colpo di Stato del 2014, che dopo qualche anno a esser liquidati furono i comunisti e, oggi, anche gli altri partiti di sinistra e addirittura centrosinistra). Anzi, suona ancor più come un segno di debolezza interna.

Liberarsi dei ferrivecchi e farli passare come "aiuti"

Ci sono due modi per uccidere una persona: farlo direttamente, o mandarlo in una situazione dove incontrerà morte certa: quest'ultimo modo si trascina dai tempi di Davide e Uria l’Ittita, e sicuramente ancor prima. Ed è quello che sta accadendo tutt'ora. Ma non c'è nessun Natan a denunciarlo.

Non c'è nessun Natan a denunciare che in quella fabbrica a Mariupol la 36° brigata era stata mandata a morire, fino all'ultimo uomo. Così come non c'è nessun Natan a gridare che mandare militari al fronte con equipaggiamento sovietico vecchio di trenta, quarant'anni, o anche più equivale a condannarli a morte. Ma oggi le fanfare di Kiev suonano per:

- 100 carri armati T-72M (entrati in servizio negli anni Ottanta) e una quantità imprecisata di blindati BWP-1 (ovvero i vecchi BMP-1, in servizio dal 1966…), in marcia dal deposito polacco di Lublino dove erano stati lasciati per quarant’anni e pronti per mandare altre vite umane al macello.
https://t.me/boris_rozhin/41736
https://t.me/RVvoenkor/7727

- Dopo gli S-300 sovietici, fatti fuori appena arrivati in Ucraina, la Slovacchia peraltro ci sta riprovando con i Mig-29 di fabbricazione sovietica rimastigli in casa.
https://t.me/readovkanews/30708

E comunque, oltre a esporsi ad attacchi e non vederli neppure entrare in azione, resta alto anche il rischio che diventino "trofei di guerra". Come oggi, dieci blindati lasciati dall’esercito ucraino in fuga e recuperati dalle milizie della LNR. che non li metteranno certo in un museo.
https://t.me/RVvoenkor/7716

Aggiornamenti ulteriori domani.

 

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12/04 ore 12.30 Aggiornamento

Mariupol’

Nel filmato, volantini preparati per il lancio con le istruzioni per consegnarsi
https://t.me/readovkanews/30677

Volantini che sembra stiano sortendo l’effetto voluto: altri 100 soldati della 36° si sono consegnati a Mariupol’
https://t.me/mig41/16380

Di conseguenza, anche la sacca di Azovmash sta diminuendo sempre più. Assottigliamento aiutato anche da tentativi di fuga. Ieri notte un’altra colonna ha tentato di rompere l’assedio puntando verso nord
3 carri armati
5 autoblindo
7 macchine
Colonna fermata, 42 soldati si sono consegnati.
https://t.me/readovkanews/30682
Questa è la cartina aggiornata: ormai per Azovmash si parla di “effetto domino”
https://t.me/akimapachev/2061
Perché una volta chiuso qui, sarà più facile liberare gli ultimi complessi abitativi a sud (zona lungomare) e poi rimarrà solo Azovstal’.

PS. Tra i soldati consegnatisi c’è anche un mercenario inglese, nome di battaglia Kazak Gundi. Cominciano a venir fuori anche i signori che, nelle intercettazioni radio fatte intorno ad Azovstal’, parlavano in “sei lingue straniere”.
https://t.me/boris_rozhin/41685

Disinformazione (tossica) su presunte sostanze tossiche.
L’ansa nel delirio più totale parla di “droni con sostanze tossiche su Mariupol’”
Certo, non li hanno usati sinora, li devono usare proprio ora che mancano due zone industriali e quattro case. Tuttavia, gli squadristi di Azov alla canna del gas mettono in giro questa voce… e giustamente l’ansa non perde occasione di rilanciarla, come suo costume, senza neppure collegare “l’informazione” a una sua, anche solo sommaria, “verifica”. Comunque, se può servire a tranquillizzare l’isteria quotidiana dell’ansa, la DNR smentisce l’impiego di armi chimiche.
https://t.me/boris_rozhin/41687
Lo stesso, per inciso, non si può dire degli ucraini dagli schemi e dai disegni tecnici ritrovati nei loro biolaboratori sequestrati dai russi dove, come abbiam visto, si studiavano raggi di impiego di armi biologiche spruzzati da droni. Ma nonostante circolino da ormai un mese, all’ansa queste notizie non sono ancora pervenute…

Non sono droni, ma navi mercantili. Foto scattate sulla Azov Concorde. Gli squadristi di Azov, per esser sicuri che non si rimettesse di sorpresa in mare, un mese fa son saliti in cabina e hanno spaccato tutta la strumentazione.
https://t.me/boris_rozhin/41678

Questa la situazione a Mariupol'. Nessuna notizia al momento dagli altri fronti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.

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12/04 ore 08:00 Aggiornamento

С Днем Космонавтики!

Oggi, dal 12 aprile 1961, è giornata di festa in tutti i territori dell’ex-URSS. Ivi compresi quelli dove, dei fascisti alti il doppio di quella nonnina, hanno preso la bandiera che teneva in mano, che era anche la loro bandiera, che era la bandiera di tutti, e ci sono passati sopra coi piedi. Quella bandiera era di tutti, e questa era, ed è, una festa di tutti. È il “giorno della cosmonautica” (Den’ kozmonavtiki): il giorno in cui Jurij Alekseevič Gagarin, nato il 9 marzo 1934, figlio di operai, sulla navicella spaziale Vostok-1 compì, primo al mondo, un volo nello spazio. Due frasi riprese mentre era in orbita:
Kedr (nome in codice di Jurij Gagarin per l’operazione): “La navicella si sposta leggermente verso destra. Benissimo! Che bellezza! Mi sento bene. Continuo il volo. Tutto va perfettamente.”
'Кедр': Объект несколько вращается вправо. Хорошо! Красота! Самочувствие хорошее. Продолжаю полет. Все отлично проходит.
https://yandex.ru/turbo/novayagazeta.ru/s/articles/2021/04/11/podlinnaia-istoriia-poleta-gagarina
Ed è festa anche per tutti i comunisti. Buona festa della cosmonautica!

FRONTE EST

A nord di Doneck presa Kamenka, ulteriore centro abitato sulla via di Slavjansk, nonché uno dei bastioni meglio difesi dalle ff.aa. Ucraine, dopo un’aspra battaglia dove i carri armati russi sono riusciti a rompere una linea difensiva costituita sia dai carri armati ucraini, che dalle ben custodite postazioni anticarro.
https://t.me/swodki/66943

Severodoneck (il riquadro in alto a destra) è accerchiata ormai da tre lati.
https://t.me/rybar/31033

Continuano attacchi mirati a depositi, caserme, centri di smistamento, postazioni. Persino gli “aiuti” appena arrivati dai paesi Nato ex-Varsavia, come la Slovacchia, man mano che arrivano sono messi fuori uso, come appena successo a una batteria di S-300.
https://t.me/boris_rozhin/41651
https://t.me/rybar/31033

Da un certo punto di vista, la cosa dovrebbe preoccupare Kiev, perché tutto si sta combattendo nelle stesse modalità di un mese fa. Stessi uomini, nessuna offensiva su ampia scala, per il momento. E ciò nonostante, poco alla volta, i bastioni si sgretolano, le linee più esposte cedono, con gravi perdite di uomini e mezzi.

Invece, in queste condizioni, il regime di Kiev continua a mandare uomini al macello. Invece di arretrare e salvare il proprio popolo, fa arrivare rinforzi. E tenta pure contrattacchi che si risolvono in ulteriori perdite di vite umane e mezzi. Ora nel Donbass dopo gli ultimi arrivi sono stimati 100.000 uomini.
https://t.me/boris_rozhin/41649

Centomila gavette di ghiaccio, verrebbe da dire, se fosse ancora inverno. Ma anche il disgelo non cambia il fatto che centomila uomini GIA’ ORA poco possono contro un nemico che AL MOMENTO è numericamente inferiore, ma superiore per tecnica e, soprattutto, pienamente consapevole del “fattore campo”. Il Donbass è perso per gli ucraini da otto anni. Quando la Repubblica esce con il titolo “La resistenza di Mariupol’”, dovrebbe intendere quella che da otto anni fa il suo popolo, il popolo del Donbass, contro i nazisti di Azov, contro il clima di terrore seminato non solo fra quei poveri disgraziati finiti in un aeroporto trasformato, da otto anni, in un centro di tortura e carcere speciale, contro la cancellazione totale delle radici di una memoria storica e culturale di cui loro, a differenza di altri, erano orgogliosi e si sentivano, orgogliosamente, portatori. Dovrebbe intendere la resistenza di un popolo usato come carne da macello, come vittima sacrificale a una stazione dove i “loro”, meglio, quelli che si arrogano il diritto di essere i “loro”, hanno lanciato qualche giorno fa due razzi facendo 57 morti e 109 feriti. Ultimo atto di una scia di sangue che si perpetua dal 2014. Loro, e non i russi, sono gli “okkupanty” (con due k, perché in quelle regioni si è sempre parlato e si parla solo russo). Loro, e non i russi, hanno imposto per otto anni una vita che non era la loro, usi e costumi che non erano i loro, una lingua che non era la loro, nell’intento di “de-russificarli”. Loro, e non i russi, aspettano pazientemente, e cercando di salvare le proprie vite, che se ne vadano.

Aggiornamenti a seguire.

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11/04 ore 19:00 Aggiornamento

Mariupol’

Carta aggiornata, ormai a parte i complessi industriali di Azovstal’ e Azovmash la città è sempre più saldamente in mano alle milizie della DNR e all’esercito russo.
https://t.me/rybar/30998
Questa è un’altra versione, sostanzialmente analoga
https://t.me/boris_rozhin/41578

E’ appena giunta comunicazione che l’intera zona portuale sia stata liberata.
https://t.me/akimapachev/2053
https://t.me/boris_rozhin/41560

Tra l’altro anche la zona industriale a nord della città, che non gode della fitta rete di bunker e camminamenti sotterranei costruita in epoca sovietica sotto Azovstal’, si sta sensibilmente assottigliato. E’ notizia di poco fa la presa della fabbrica di asfalto sita in tale complesso industriale.
https://t.me/boris_rozhin/41471

In quest’ultima zona altri 160 soldati, quello che resta della 36° brigata marò delle ff.aa. ucraine e ivi asserragliatisi, si sono consegnati in blocco. Poco prima, da parte di loro compagni era avvenuto un tentativo di rottura in massa dell’assedio e fuga verso i territori a nord in mano alle forze ucraine: tuttavia, metà di loro è stata colpita, mentre per l’altra metà è stata chiusa l’unica strada verso nord e si sta ora procedendo alla loro individuazione.
https://t.me/boris_rozhin/41526
https://t.me/boris_rozhin/41566

In questo momento, fra Azovstal’ e Azovmash, sono stimati dai 1.500 ai 3.000 fra soldati e squadristi. Quello che resta di quei 14.500 (20.000 secondo stime russe) che a inizio conflitto avevano ricevuto l’ordine di tenere la città. Ordine che, una volta palesata l’incapacità da parte delle ff.aa. ucraine, di rompere l’accerchiamento a cui la città era stata sottoposta, non è stato MAI cambiato. Abbandonare 15.000 uomini in una sacca, con l’ordine di continuare a combattere fino a morte certa e senza alcuna, ancorché flebile, speranza di vittoria, è anch’esso un crimine. Guadagnare qualche giorno, impegnando truppe che altrimenti sarebbero state dirottate su altri fronti, in una guerra come la attuale non ha alcun significato dal punto di vista militare,
- equivale alla perdita consapevole di tutti i propri uomini, trattati alla stregua di carne da macello,
- contribuisce alla rovina ulteriore delle infrastrutture e dei centri abitati coinvolti negli scontri (in particolare con la tattica jihadista dell’occupazione delle case popolari da parte degli squadristi di Azov e distribuzione di ostaggi, pezzi di artiglieria e cecchini sul tetto secondo schemi prestabiliti) e, assolutamente non da ultimo,
- aumenta il numero di vittime civili, quelli che in teoria si combatte per “difendere”, trattati invece come ostaggi.
Il tutto, per aumentare di qualche settimana l’agonia di una città, che si sapeva persa e a cui si è voluto infliggere sino all’ultimo le pene dell’inferno.
https://t.me/boris_rozhin/41581

Kramatorsk: cronaca di un silenzio stampa annunciato

Grazie La7: con la sua gaffe dei numeri di serie dei missili su Kramatorsk resi involontariamente noti anche a chi li sapeva leggere e fare gli opportuni tracciamenti, non solo ha contribuito al ripristino della verità sull’accaduto, scagionando i russi e inchiodando gli ucraini alle loro responsabilità, ma ha sortito un altro effetto, MOLTO INTERESSANTE.

Infatti, DI COLPO I RIFLETTORI SI SONO SPENTI: non solo i loro, non solo quegli degli altri cinegiornali luce italiani, ma TUTTI I RIFLETTORI, l’intera stampa occidentale. The Guardian, The Wall Street Journal, The Washington Post… nessuno più parla di Kramatorsk:
https://t.me/readovkanews/30624
E questo ci porta, quindi, a un’altra considerazione. Perché, anche se non sono stati i russi, si tratta sempre di una strage. O no?

Qui abbiamo tutto a disposizione: numeri di serie, lotto e come si chiama il comandante della 19° brigata missili, l’unica che ha in mano quegli ordigni. Sappiamo, inoltre, che si tratta di una scia di sangue che si trascina dal 2014 a cui, qualche giorno fa, si sono aggiunti oltre cinquanta morti e cento feriti. E TUTTI chiedono giustizia. Sappiamo, infine, che in otto anni nulla è successo contro QUESTI macellai, CHE SONO GLI STESSI macellai di allora: forse perché, in un regime criminale a essere impuniti sono, per l’appunto, i criminali. Anzi, li hanno pure decorati... il sogno di Kesserling che ci chiedeva il monumento tre quarti di secolo fa in Ucraina è divenuto realtà.

Inoltre, non solo nessun tribunale internazionale, di quelli invocati a gran voce per la nuova Norimberga contro i russi, ha chiesto l’estradizione e messo a processo questi criminali, ma l’atteggiamento di ignavia totale dei mezzi di comunicazione di massa nostrani E’ ESTREMAMENTE PERICOLOSO PER QUEI CIVILI! Rende infatti possibile, da parte degli stessi soggetti, l’ulteriore reiterazione di questi crimini! Come è accaduto sinora, da otto anni a questa parte. E come potrebbe accadere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane di questa guerra.

Per questo occorre sottolineare, evidenziare, denunciare QUESTA IMPROVVISA MARCIA INDIETRO, questa smobilitazione in blocco, di tutti i media occidentali dal luogo della strage, unita alla loro totale RINUNCIA
- a RICOSTRUIRE fatti e fare collegamenti, a questo punto evidenti, fra responsabilità criminali e loro diretti interessati, così come
- a METTERE E RI-METTERE IN DISCUSSIONE l’intera macchina della propaganda ucraina, anche su altri fatti sinora presi integralmente come oro colato (Roddom e Bucha in primis*), e
- conseguentemente, logicamente, ESIGERE che si risponda con precisione e prove concrete, a richieste di chiarimenti mosse in tal senso su specifici punti.

Nulla di tutto questo. D’ora in avanti, non sono solo le forze armate ucraine a essere inchiodate alle loro responsabilità, ma anche i nostri mezzi di comunicazione di massa alla loro, sempre più evidente, collusione.

Senza parlare di wikipedia, “l’enciclopedia libera”, dove abbiamo già la nostra bella paginetta sulla strage di Kramatorsk a opera dei russi
https://t.me/readovkanews/30649
Abbiamo anche l’Autore di tale capolavoro, tale Oleg Junakov, originario di Kiev ma emigrato in Occidente, “admin” di wikipedia dal 2010 e autore da allora di migliaia di pagine di pura propaganda, oltre che fare buona guardia in chiave censoria. Che dire… complimenti all’enciclopedia libera, che ormai boicotterò anche se volessi trovare soltanto i nomi dei sette nani.

* Per inciso, anche in Ucraina si comincia ora a dubitare della veridicità dei fatti di Bucha e, in generale, della propaganda di Kiev.
https://t.me/ice_inii/516
https://t.me/ice_inii/517
https://t.me/ice_inii/518
(riportato e commentato da https://t.me/FAKEcemetery/747)

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domani mattina.

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11/4

PS. Qualche osservazione ulteriore.

1. La propaganda è il frutto malato di ogni guerra. Ma c'è una differenza enorme tra lo "smert' fashistam" (morte ai fascisti) dell'Armata Rossa e "voi russi" sarete tutti morti, "voi" che per secoli eccetera eccetera. Nel primo caso, il nemico è una precisa categoria all'interno di un popolo, nel secondo IL popolo tout court. Esattamente come nel nazifascismo progenitore dell'attuale.

2. Per farlo, la propaganda si richiama a una "purezza pagana", un proto-dio antecedente a quello cristiano, residente da millenni sul sacro territorio patrio, che si risveglia e guida il popolo verso la vittoria e l'annientamento dell'altro popolo. La costruzione ideologica di una purezza originaria contro i "discendenti dei mongoli" ("Grattez le Russe et vous trouverez le Tartare", si diceva nei salotti "buoni" quando era il francese la lingua "colta") è roba vecchia di secoli ma aiuta a costruire il mito fondativo fascista ucraino.

3. Abbiamo già notato la struttura testuale del tutto identica al processo mediatico ISIS: Lettura della sentenza, esecuzione, commento. Qui però inquadrature, montaggio, colonna sonora, recitazione, sono figlie di decenni di cinematografia americana, la peggiore peraltro. Nulla a che vedere con la telecamera su treppiede a inquadratura fissa dei crimini filmati dai jihadisti. Decostruzione e ricostruzione di differenti stilemi e linguaggi concorrono alla creazione del filmato, sottotitolata dagli autori stessi nella lingua dell'Impero.

4. Il filmato è, infatti, in ucraino sottotitolato in inglese. Ovvero destinato a un pubblico giovanile nazionale, che di tale linguaggio, sia a livello formale che contenutistico si nutre da anni: il "libro e moschetto", come già esaminato nell'analisi già condotta su libri di testo e materie scolastiche, escono dai manuali scolastici ed entrano nella vita di ogni giorno, nel quotidiano di ogni giovane. Ma anche destinato a un pubblico giovanile occidentale. Un pubblico che ormai vede, nei film americani, nei videogiochi di guerra americani, una rappresentazione della morte (DEGLI ALTRI, sempre, ovviamente) dove l'accettazione degli elementi sanguinolenti, della violenza gratuita, è giustificata dalla legittimazione "de facto" dei peggiori elementi irrazionali, "di pancia", esistenti nel substrato emotivo più profondo di ogni uomo, quelli che lo rendono peggiore di una bestia.

5. Ma se questo punto è vero, se tale filmato può essere accettato dai nostri giovani "perché , allora questo filmato parla anche a noi. Ai nostri giovani, che giocano agli stessi videogiochi di guerra, che guardano gli stessi film americani, che confondono piano reale e piano immaginifico sia per motivi anagrafici ("stagion lieta è cotesta"), sia - il che è peggio - per una qualità formativa sempre più scadente, soprattutto sul piano storico (quante volte si devono studiare le guerre puniche caro Cingolani? Quante servono!).

6. Abbiamo già visto che la falsa memoria storica è la base dell'odio per questa guerra totale, di cui la soluzione "azera" al problema del Donbass orchestrata dai curatori NATO e in stato di avanzata esecuzione già dal 23 gennaio 2022, con i prikaz pubbicati negli interventi precedenti, doveva costituire l'atto finale. La falsa memoria storica che giustifica, "in riparazione", anche missili Tochka-U contro civili inermi (agosto 2014-aprile 2022). Ma in questo video si mescolano anche elementi attuali, quella catena di "za" (per) associate a città teatro, secondo una vulgata che NESSUNO né ha accertato, né ha interesse ad accertare, fra i due destinatari del messaggio (giovani ucraini e occidentali), di crimini orribili da parte dei russi: Za Bucha, za Irpen', za Mariupol'... lo "za detej" sul Tochka-U che ha fatto 57 morti è quindi pienamente giustificato. I "kolaboranty" con la fascia bianca trovati per strada a Bucha hanno avuto la punizione che si meritavano. In altre parole, nella costruzione ideologica del regime fascista ucraino passato e presente sono legati da una medesima, mostruosa, rappresentazione, che a nessuno importa che sia vera. E neppure verosimile, come potrebbe essere un falso orchestrato ad arte, un "piano perfetto", coerente. La "suspension of disbelief" impone una fiducia totale e una rinuncia alle proprie capacità di esercizio critico. Capacità peraltro che non nascono per opera di un qualche miracolo divino, ma vanno coltivate e allenate. Il che non rientra né nel programma scolastico "libro e moschetto", né purtroppo in quelli nostrani, come purtroppo mi capita di vedere ogni giorno nei manuali scolastici scelti dal plesso scolastico del mio paese. E neppure nel modo ignobile con cui i mezzi di informazione di massa nazionali hanno trattato l'argomento della guerra in Ucraina fino a oggi.

7. E se non l'hanno fatto, TUTTI, c'è un motivo. Questo filmato, quindi, parla anche a noi. E ci pone davanti compiti enormi. ENORMI. Per chi educa un figlio o una figlia, per chi li forma, per chi si trova a partecipare attivamente, zii, nonni, vicini, allenatori, alla loro crescita. Diciamo pure compiti immani. A me vengono in mente solo le montagne di Yugong (愚公移山), il "vecchio pazzo che sposta le montagne", classico dal Liezi ripreso e reso celebre in tutto il mondo da Mao (http://www.pmli.it/maocomeyukungrimossemontagne.htm). Ma è un dovere da cui non possiamo esimerci.

Aggiornamenti a seguire.

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11/4

"Col tuo schifo di educazione, col tuo schifo di educazione"...

Non me ne voglia Ivan da lassù... ma mi aiuta a decompensare quello che oggi pongo alla vostra attenzione. Dico subito il peccatore perché, sinceramente, non penso sia questione di singole persone, ma di un atteggiamento collettivo. E a me questo documento interessa proprio in questo senso, e non altri. Tra l'altro, l'autrice di questa porcheria, fatta in modo professionale, su commissione, ha chiuso IMMEDIATAMENTE tutti gli account social a cui era iscritta. Ho appena provato e la notizia corrisponde al vero. E mi interessa relativamente capire se lo ha fatto per vergogna o "su commissione" anche questo.
https://t.me/vityzeva/53757

Si chiama Andrianna Kurylec'-Kmetjuk (Андріанна Курилець-Кметюк), 28 anni, di L'vov, "attrice professionista", come sta scritto in uno dei suoi profili appena chiusi. Ed è attrice (autrice mi sembra troppo, vista la costruzione professionale in ogni dettaglio di questo video di propaganda...) di questo monologo:
https://t.me/vityzeva/53749

Questo video è diventato virale, sia fra i russi che fra gli ucraini. E' persino su youtube, almeno su due indirizzi:
https://www.youtube.com/watch?v=u9pUtB3FYu4
https://www.youtube.com/watch?v=7mnN7CYHeiQ

Il testo è sottotitolato in inglese. La gestualità rimanda IN TOTO alla decapitazione dei jihadisti dell'ISIS, solo che il carnefice in questo caso è una signorina in costume tradizionale, agghindata in maniera tradizionale e con una falce. Un soldato russo come vittima.

Il testo è delirante e sottotitolato in inglese. Inizia con "Questi maiali ci hanno chiamato per secoli piccoli russi" (Эти свиньи столетиями называли нас малороссами.) Prosegue quindi nella sua rassegna storica dei soprusi e crimini subiti "per secoli". E chiude con "sarete uccisi tutti", "i vostri cadaveri saranno...", "benvenuti all'inferno", il tutto mentre ammazza il poveretto sotto.

A differenza della bravata della ragazzina fintasi cadavere a Bucha e poi costretta, sui social, a tranquillizzare amici, parenti e conoscenti, questo è un video professionale. Regia, musica, montaggio, interpretazione, sono professionali. E' un lavoro su commissione.

Un'attrice che si presta a fare questo "lavoro" sa benissimo cosa sta facendo e perché lo sta facendo. E a questo punto interviene il titolo. Otto anni, vuol dire che questa ragazza nel 2014 ne aveva venti, o forse anche 19. Per otto anni è stata martellata, giornalmente, di propaganda antirussa. Perché solo una persona manipolata può pronunciare convintamente le idiozie di tutta la prima parte del monologo. E come lei quante giovani e quanti giovani? Non è anche questo un danno, anzi, il peggior danno fatto dal regime fascista di Kiev al suo popolo? Una vera tragedia?

A qualcuno in Occidente interessa come son venuti su questi ragazzi, e le generazioni ancora più giovani di loro?

Aggiornamenti a seguire.

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10/04 ore 23:00 Aggiornamento

Mariupol'


Anche il porto di Azovstal' è ora sotto il controllo delle milizie della DNR. Tagliata quindi definitivamente la via di fuga d'acqua per gli squadristi di Azov ivi asserragliati.
https://t.me/nm_dnr/7526

Fjodor Jaroševič, responsabile della strage alla stazione di Kramatorsk.

Il bilancio delle vittime di Kramatorsk è ora salito a 57 morti e 109 feriti.
https://kurer-sreda.ru/2022/04/10/na-vokzale-v-kramatorske-ot-udara-raketoi-tochka-u-pogiblo-57-chelovek-raneny-109-mirnykh-zhitelei-chislo-postradavshikh-vyroslo

Dopo la gaffe del Tg di La7, che involontariamente ha scagionato i russi pubblicando il filmato dei numeri di serie dei missili, è calato un silenzio di piombo. VERGOGNOSO E INDEGNO di un Paese che si definisce civile. Non ne parla più nessuno. Forse perché occorrerebbe mettere in discussione come si sono sinora comportati, politici, giornalisti, persino capi religiosi, dal Roddom di Mariupol' a oggi.

Continuiamo allora a parlarne noi, e facciamo conoscenza coi macellai che hanno sparato ai loro stessi connazionali.

La Procura generale della DNR ha diramato oggi un ordine di cattura e iniziato un procedimento legale per Fjodor Jaroševič, comandante della 19° Brigata missili delle ff. aa. ucraine, in quanto responsabile della strage dell'8 aprile a Kramatorsk.
https://rossaprimavera.ru/news/b2310ffe
E' stato lui a dare l'ordine (otdat' prikaz).

Questo signore è a capo dell'unica brigata missili in forze all'esercito ucraino, l'unica quindi in grado di lanciare gli ultimi residuati sovietici in sua dotazione, ovvero i suddetti missili Točka-U. Questo restringe non poco il campo. La 19° è da otto anni operativa nel Donbass ed è da otto anni che si è macchiata di gravi crimini contro i civili, utilizzando tali missili in maniera indiscriminata contro di loro. Il suo comandante è, dal 2009, Fjodor Jaroševič.
https://zen.yandex.ru/media/id/5daad4a0c7e50c00b1294ff0/ustanovleno-lico-otdavshee-prikaz-o-puske-rakety-tochkau-v-doneck-62305dab4740b05a9d7ce175

Per i crimini di guerra commessi nel 2014 in Ucraina è stato decorato (Medaglia dell'Ordine di Bogdan Chmel'nitskij III grado https://ria.ru/20170307/1489505176.html), mentre in Russia nel 2016 è stato condannato in contumacia (ibidem). Leggiamo cosa dice la condanna:
In particolare, l'indagine ha accertato che, il 22 agosto 2014, in seguito a un'attacco missilistico eseguito con Točka-U sulla città di Roven'ka della regione di Lugansk, furono uccise tre persone, in particolare un bambino di sei anni. Secondo la versione che emerge dall'indagine, il comandante della 19° brigata missili dell'esercito ucraino Fedor Jaroševič è direttamente responsabile dell'uccisione di civili: l'utilizzo di razzi tattici-operativi su un centro abitato non può essere giustificato da alcuna considerazione di tipo militare.
В частности, следствие установило, что 22 августа 2014 года в результате удара "Точки-У" по городу Ровеньки Луганской области были убиты три человека, в том числе шестилетний ребенок. По версии следствия, командир 19-й отдельной ракетной бригады ВСУ Федор Ярошевич несет прямую ответственность за гибель мирных жителей – использование мощных оперативно-тактических ракет по населенному пункту не может быть оправдано военными соображениями.
https://ria.ru/20170307/1489505176.html

Ma guai parlare del 2014... anche se si incontrano persino le stesse facce, gli stessi macellai.

E' lui, infine, il responsabile anche del massacro di Doneck del 14 marzo. Impunito dal 2014, non perseguito da nessun tribunale internazionale, anzi decorato e nel pieno dei propri poteri.
https://rossaprimavera.ru/news/b2310ffe

Ora, dal 2014 al 2022 lo stesso macellaio dal grilletto facile si è macchiato di crimini sostanzialmente analoghi, ovvero impiego di missili armati con testate a grappolo su obbiettivi civili, risultante in diversi casi in una vera e propria strage degli stessi. Lo stesso macellaio coperto da allora dalla stampa occidentale e, come in questo caso, italiana.

Che si è comportata nel modo più ignobile. Accortasi di aver scoperto qualcosa che non doveva, ha rimesso subito la coperta e si è messa a sbraitare di altro. E intanto 57 morti a Kramatorsk, ultimi di una lunga scia di sangue che parte dall'agosto del 2014, aspettano giustizia.

Aggiornamenti a seguire domani.

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10/04 11:30 Aggiornamento breve

Mariupol'

la sacca nel porto si sta chiudendo: dopo il fallito tentativo di recupero ieri da parte della nave ucraina Apači, è notizia di adesso la presa di due navi straniere ormeggiate al porto da parte degli assediati. Tengono in ostaggio gli equipaggi e sparano dalle navi stesse con granate e pezzi da 120 mm. Ormai i due punti dove però sono essenzialmente concentrati sono i due complessi industriali di Azovstal' e Azovmaš. Aggiornamenti a seguire.
https://t.me/Doninside/11864

Sud di Izjum.
Prosegue la concentrazione di truppe a sud, in attesa di un offensiva su ampia scala che pare imminente. Questo è un filmato di ieri ma fonti sul campo riportano che l'azione prosegue anche oggi.
https://t.me/anna_news/27708
Verosimilmente, su questo fronte si combatterà la battaglia più importante di questa seconda fase del conflitto.
https://t.me/vysokygovorit/7251
Una battaglia che sta vedendo anche da parte ucraina una grande concentrazione di forze, anche da ovest, in particolare nuovi mercenari. Ieri notte l'intero comando degli squadristi del battaglione Dnepr, che li ospitava e li smistava sul territorio, è stato colpito dai russi e distrutto.
https://t.me/boris_rozhin/41198

Aiuti involontari
Così come ieri è stata La7 a pubblicare quei filmati dove si vedono chiaramente i numeri di serie dei Tochka-U che inchiodano la 19° delle ff.aa. ucraine alle loro responsabilità, oggi la palma dell'aiuto involontario va alla testata britannica Sun.

Niente di così eclatante, solo una foto dove uno squadrista ucraino, che presenziava una cerimonia funebre, esibisce uno stemma "SS Galizien" sul giubbotto antiproiettile.
https://t.me/voenkorKotenok/34344
Ricordiamo che giusto nel 2013 era stato arrestato uno dei loro "nonni" fuggito in Minnesota.
https://www.lastampa.it/esteri/2013/06/15/news/comandante-delle-ss-ucraine-smascherato-in-usa-1.36084828/
A proposito di "denazificazione"...

Aggiornamenti a seguire.

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09/04 ore 19:30 Aggiornamento

Ultimo aggiornamento da Kramatorsk

Torniamo a Kramatorsk. Torniamo a quella stazione, a quei 50 morti e 98 feriti ospedalizzati, fra cui 16 bambini (a oggi).
https://www.pravda-tv.ru/2022/04/09/527270/kramatorsk-9-aprelya-2022-poslednie-novosti-segodnya-udar-po-vokzalu-kto-vinovat-tochka-u-podrobnosti-foto-video

L'ansa ha smesso di parlarne, in compenso continua a dilettarsi nello sciorinare titoli sempre più vergognosi e ignobili, degni del peggior fogliettone ottocentesco. Noi invece continuiamo a parlarne.

Abbiam visto che lo studio della traiettoria di un lancio, che forse del lancio stesso è la componente più importante, se non altro per accertare da dove sia partito, in 24 ore di sproloqui non è mai stato menzionato.
Perché il territorio da cui è partito il lancio è in mano all'esercito ucraino.
Perché su quel territorio era in quel giorno operativa la 19a brigata missilistica dell'esercito ucraino.

Ma tant'è. Ieri c'è stato libero accesso alla stampa straniera, per riportare il massacro "russo". Filmato girato anche su LA7 (2 fermi immagine qui https://ura.news/news/1052544596), quindi nessun documento top-secret… ma non è la prima volta che cose fatte malamente, maldestramente, diventano oro colato da noi… nevvero?

Bene, immagini e filmati diventano poi di tutti. E anche i russi, visto che la cosa li coinvolge, li osservano. In particolare, hanno visto questo filmato e queste immagini, o fermi immagine.
https://t.me/rustroyka1945/746
https://t.me/rustroyka1945/744
Il secondo link accosta già filmato e foto.

E cosa ci dicono filmato e foto in più di ieri? Oltre che si tratta di Točka-U e non Iskander… numeri e cifre!
“9M79-1” e, a capo, “Ш91579” (la prima è una lettera cirillica che si pronuncia SH come la nostra ‘sc’ di scienza, ma senza la vocale dopo). Qui si vedono ancor meglio, e si vede anche un documento.
https://t.me/opersvodki/3079

Allora, “9M79-1” è il codice dei Točka-U, come spiega questo trattato che raccoglie tutti i missili Točka-U lanciati nel Donbass in otto anni, numeri di serie, modelli (ohibò… ma non avevano di meglio da fare che rompere le uova nel paniere alla vulgata del regime criminale di Kiev?) .
https://topwar.ru/116246-tochki-nad-u.html
Quello sotto è il seriale e, ohibò, è un seriale di missili Točka-U in dotazione alla 19° brigata missilistica. Come questo lanciato nel 2015 da loro!
https://t.me/opersvodki/3082
Tipo di razzo: 9М79-1
seriale: Ш91565
2 febbraio 2015 sul centro abitato di Alčevsk
Coordinate: 48.465068, 38.7719965
(fonte: https://topwar.ru/116246-tochki-nad-u.html )

O quest’altro missile, sempre 9М79-1, numero seriale Ш91566, lanciato contro Logvinovo il 15 febbraio 2015. Il finale è un numero progressivo e il n° 1579 dista da quelli scagliati contro i villaggi del Donbass nel 2015 di sole 13 unità. Troveremo questa notizia, che inchioda l’esercito ucraino a un massacro vero, fatto nella maniera più criminale che ci potesse essere, con quella scritta ancor più criminale, nel telegiornale di LA7 di stasera, o si accontenteranno di aver sbattuto ieri sera il mostro in prima pagina?

Fronte EST

Mariupol’
Le sacche si restringono costantemente e ormai sono sempre meno le strutture residenziali interessate dagli scontri, ridotti per la maggior parte i complessi industriali di Azovstal’ e Azovmaš. Carta aggiornata.
https://t.me/boris_rozhin/41104

Nord di Doneck e sud di Izjum
anche qui prosegue metodicamente lo smantellamento delle strutture difensive ucraine, in particolare da Sud di Izjum verso Slavjansk. Carta aggiornata:
https://t.me/boris_rozhin/41112

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domani sera.

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9/4

Evo Morales Ayma

La expulsión de #Rusia del Consejo de Derechos Humanos es una acción hipócrita de escarmiento de #EEUU y la #OTAN que pretenden obligar a los países del mundo a alinearse detrás de su cultura política de invasiones, muerte y armamentismo. Doble moral del intervencionismo yanqui.
https://twitter.com/evoespueblo/status/1512445464976756743

Selenskyj

- Das Schlimmste, dass Selenskyj in den letzten Tagen gehört habe? -
- Ein führender EU-Politiker wollte vom ukrainischen Präsidenten Beweise sehen, dass die Kriegsverbrechen in Butscha nicht inszeniert waren! Eine Rhetorik, die sonst nur direkt aus dem Kreml kommt. Auf Nachfrage von BILD-Vize Ronzheimer, ob es sich bei diesem EU-Politiker um einen europäischen Regierungschef handle, antwortet Selenskyj klar mit „Ja.“
Er wolle aber nicht darüber sprechen, wer zu ihm gesagt hat: „Zeigen sie uns Beweise, dass es nicht inszeniert war.“
https://www.bild.de/politik/ausland/politik-ausland/selenskyj-im-bild-interview-ich-weine-nicht-mehr-79716844.bild.html

Traduzione:
- La cosa peggiore che Zelenskij ha sentito negli ultimi giorni?
- Uno dei politici più in vista dell’UE ha voluto vedere le prove, dal presidente ucraino, che i crimini di guerra a Buča non sono stati una messinscena. Ma è UNA RETORICA (Eine Rhetorik, maiuscoletto mio), che proviene unicamente e direttamente dal Cremlino. Alla domanda del vice della rivista BILD Ronzheimer, se questo politico UE fosse un capo di governo, Zelenskij ha risposto con un “si” forte e chiaro.
Ma non ha voluto dirgli cosa ha risposto a quel capo di governo alla domanda: “Mi dia le prove che non è stata una messinscena”.


Quindi, sul libro paga di Putin, oltre al giornale BILD che ha avuto l’ardire di fare troppe domande scomode, si aggiungono anche un capo di governo UE, dei maggiori peraltro, che ha avuto anche lui l’ardire di chiedere di dimostrare, oltre che di affermare e basta, che a Bucha non sia stata organizzata una messinscena (dass es nicht inszeniert war). Chiedere le prove è “eine Rhetorik”… non ti crucciare Volodja, che poi tieni il broncio ed esci pure male in televisione: d’ora in avanti, fatti intervistare solo dai nostri cinegiornali luce, uno vale l’altro: non ti fanno le domande brutte, non ti mettono in imbarazzo, e puoi continuare a tenerti per te cosa (non) hai risposto a quel capo di governo UE...

Mariupol’

Porto
Il porto sarebbe al momento stato liberato al 70%
https://t.me/wargonzo/6516
Diciamo che se parliamo di superficie e, come si vede dai filmati, di moli, calate, gru, carriponte, piattaforme e vagoni per lo scarico e ricarico della merce sfusa, il dato è attendibile e in linea col dato di ieri sui marinai stranieri liberati (nel filmato si vede anche una nave bloccata lì da un mese). Sono le infrastrutture più semplici da tenere sotto controllo, grandi spazi aperti. Probabilmente il restante 30% sarà più problematico. Seguiranno aggiornamenti.
In quest’ altro filmato, il capitano di una nave russa e un suo marinaio raccontano di come siano stati lì oltre un mese in ostaggio: nessuna violenza, ma gli avevano portato via tutti i documenti e tutta l’elettronica (cellulari compresi), proibendogli di uscire (e informandoli che fuori tutto intorno era stato minato). Ma le mine per “Selenskyj” sono anche quelle colpa dei russi...
https://t.me/boris_rozhin/41033

Azovstal’
Il corrispondente di guerra Maksim Fomin in questi quattro minuti e mezzo di servizio parla anche dei sotterranei di Azovstal’, ampiamente usati da quei signori che calpestavano la bandiera rossa nel filmato di ieri della vecchietta e, ohibò, risalenti nella costruzione proprio ai comunisti brutti e cattivi. In sostanza, Azovstal’ sopra è una fabbrica, sotto è una fitta rete di bunker e tunnel sotterranei, costruiti in caso di attacco delle forze NATO. Se oggi c’è ancora qualche migliaio di soldati e squadristi asserragliati nel complesso industriale, e non nel porto per esempio, devono dire grazie ai loro nonni sovietici...
https://bastyon.com/index?video=1&v=9c192bab9f9f4b9eb9455e9cbc987007c53ffe15fe39e0ad931ac25fbbd02f3d
E non devono dire grazie solo loro… ma anche almeno mercenari e ufficiali di altre sei nazionalità: infatti, le comunicazioni radio intercettate dagli assedianti, avvengono non solo in russo o in ucraino, ma anche in SEI altre lingue. E fare la loro conoscenza probabilmente riserverà a qualcuno qualche sorpresa...
https://t.me/readovkanews/30428

In attesa di nuove montature, questa volta a Irpen.

Anche qui morti, anche qui in un centro cittadino, abbandonato da oltre una settimana dai russi. Qundi cosa facciamo? Li portiamo dall’obitorio sotto le macerie di un palazzo e poi li “scopriamo”. Questo, in sostanza, è il piano denunciato dal ministero della difesa russo nella conferenza stampa di oggi.
https://t.me/mod_russia/14181
https://t.me/readovkanews/30450

Per quanto riguarda invece Buča, è stata appena pubblicata una perizia che dimostra come i corpi, dall’analisi della posizione, dell’abbigliamento e dello stato di decomposizione per quanto emerso da filmati e foto, non si trovassero lì al momento del decesso, ma siano stati portati successivamente.
https://t.me/readovkanews/30419
Ma dubito che faccia una qualche presa sulla stampa occidentale.

D’altronde, finché uno sbraita e tutti (in occidente) lo seguono, finché la richiesta, più che legittima, anche di provare quanto si afferma, è solo “eine Rhetorik”, a cui peraltro non rispondere neppure per dire “ecco come stanno le cose”… anche queste denunce, al di qua della cortina di ferro, non saranno neppure prese in considerazione.

Aggiornamenti a seguire.

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08/04 ore 23:00 Aggiornamento

Kramatorsk

Errata corrige
L'elevator di cui parlavano i testimoni oculari si trova a Kramatorsk, sempre a sud ovest della città. Anzi, è un indicatore ancora più importante, perché se io in città mi trovo in un punto, vedo e sento un missile volare sopra la mia testa e poi, in direzione nord-est, sento lo schianto, l'associazione fra proiettile, traiettoria e luogo dello schianto è inequivocabile. Mi sembrava giusto comunque correggere questo mio errore.

Sotto è il punto del Kramatorskij elevator e sopra la stazione.
https://t.me/riafan_everywhere/8311
Nella cartina su scala maggiore, in basso, si vede il luogo di lancio del missile, a 31,4 km a sud ovest.
https://t.me/DmitriySteshin/4526
A effettuare il lancio sarebbe stata ancora la brigata missilistica nr. 19, la stessa che lanciò i Tochka-U contro Doneck il 14 marzo.
https://t.me/mod_russia/14155
https://t.me/voenkorKotenok/34281

L'ansa ora non dice più che sono iskander, ed è passata, prevedibilmente, alla bufala numero due, ovvero che i Tochka-U siano in dotazione a entrambi gli eserciti... e, dopo questa notizia falsa, "inspiegabilmente", si ferma senza entrare nel merito della traiettoria dei missili... "inspiegabilmente".
Diciamo che ancora un po' e il problema si risolverà da solo: il 90% dei razzi è ormai andato, mentre restano ancora molte stazioni di lancio: delle 20 in tutto, solo 8 sono state eliminate.
https://t.me/mod_russia/14155

Mariupol'

Buone notizie. Nei combattimenti al porto molti equipaggi stranieri, forse tutti, sono stati liberati.
https://t.me/boris_rozhin/40878
https://t.me/boris_rozhin/40940

Ulteriori prigionieri consegnatisi oggi
https://t.me/HersonVestnik/1154

Cartina aggiornata:
La zona portuale è sotto il controllo delle forze russe e delle milizie della DNR. La zona costiera a ovest è ormai sempre più circoscritta. Così come le case popolari a est, ormai sempre di meno in mano agli squadristi di Azov, che cercano riparo nel complesso di Azovstal'.
https://t.me/rybar/30869

Storia della nonnina con la bandiera rossa

Sta diventando una vera e propria icona. Ovviamente aldilà della cortina di ferro, qui non c'è pericolo... con i direttori dei tg che fanno buona guardia. Tuttavia, se per caso vi balzasse all'occhio questa icona,
https://yandex.ru/images/search?text=%D0%B1%D0%B0%D0%B1%D1%83%D1%88%D0%BA%D0%B0%20%D1%81%20%D1%84%D0%BB%D0%B0%D0%B3%D0%BE%D0%BC%20%D1%81%D1%81%D1%81%D1%80&stype=image&lr=10448&source=serp
è giusto che sappiate l'origine. Il tutto nasce ieri da questo video.
https://t.me/voenkorKotenok/34245

Ennesima storia di umiliazione e sopruso, da parte dei "buoni"... quelli che sono sulla buona strada per entrare nell'UE. Soldati ucraini arrivano in una casa di contadini e si fingono russi. "Dite viva Putin? Viva i soldati russi?" Dicono al vecchietto, che. davanti a casa, poverino non capisce nulla e comincia a dire "niet, niet" "No cosa?", fa il soldato. Poi però la scena è completamente occupata dalla moglie, che chiude il recinto e ha in mano qualcosa.

"Sarà tua moglie a parlare", dicono al vecchietto che ancora non ha capito chi ha di fronte.

"Oh Oh Ecco che ci viene incontro la nonnetta", dice sempre la voce del soldato.

"Tiene la bandiera rossa in mano", commenta, "viene incontro ai soldati russi".

"Oh, horoshò" ("bene"), "aprite la bandiera". "Apritela, apritela bene, da "da".

"Venite, venite, oh oh" (la vecchietta davvero è convinta che siano i russi e viene verso di loro con la bandiera in mano, prima con una poi con tutte e due le mani...)

"Ci stava aspettando?", chiede il soldato.

"Si si, e pregavo per voi, per Putin, per tutto il popolo".

"Bene bene... ora visto che ci sta aspettando, prenda questi prodotti", e gli allunga un sacchetto di plastica con del cibo.

La vecchietta capisce che è per loro e rifiuta.

"Prenda, prenda, per il mondo russo (russkij mir), per Putin", e gli infila in mano pacchetti.

"vam nado, vam nado". Serve più a voi, serve più a voi. Dice la vecchietta, ma alla fine dice spasibo.

In quel momento, il soldato le sfila la bandiera dalla mano e parte con "Slava Ukraine".

La vecchietta lo guarda stupita, "ma voi...", e solo allora capisce di essere stata ingannata.

"Siamo i banderisti", le risponde il soldato, e fa cadere e calpesta la bandiera rossa.

Alla vecchietta casca la mano che tiene il sacchetto. Dopo qualche secondo, in silenzio, rimette nel sacchetto i pacchetti che stringeva al petto con l'altra mano. Appoggia quindi per terra il sacchetto.

"Tenete, tenete", dice un'altra voce fuori campo, probabilmente quella che tiene in mano il telefonino, mentre la vecchietta gli appoggia davanti il sacchetto. "Non voglio niente", dice.

"Datemi la bandiera", dice la vecchietta indicando con la mano libera la bandiera sotto i piedi del soldato alto il doppio di lei. "I miei genitori hanno combattuto per quella bandiera, e voi ora la calpestate".
https://t.me/voenkorKotenok/34245

Non si sa come sia andata a finire. Ma se vedete una nonnina con una bandiera rossa in mano, sapete la sua storia.

Aggiornamenti a domani.

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8/4

Fronte EST

Mariupol’

Le milizie della DNR sono entrate nella zona portuale prendendo possesso prima dell’altura dove è collocato il faro, quindi scendendo e man mano procedendo verso il porto. Le immagini riportano già alcune zone sotto il loro controllo, tra cui si vede anche la palazzina dell’ente portuale dietro quel carro-ponte:
https://t.me/boris_rozhin/40850
https://t.me/militarymaps/24780
https://t.me/boris_rozhin/40858

Le operazioni sono già in corso e riguardano anche navi straniere trattenute in ostaggio
https://t.me/wargonzo/6507

Sei navi, per la precisione, con equipaggi bulgaro, siriano, azero, turco, liberiano ed egiziano. La loro liberazione è diventata la priorità per evitare ULTERIORI PROVOCAZIONI da parte dell’esercito ucraino, dal momento che costituiscono un bersaglio ideale.
https://t.me/nm_dnr/7477
Come, peraltro, accaduto alla nave Donbass, l’ultima nave ucraina nel mare di Azov, distrutta molto probabilmente per non lasciarla alle milizie della DNR.
https://t.me/boris_rozhin/40853

Nel resto della città, ormai liberata per la stragrande maggioranza, si cerca di ritornare a una vita normale.
https://t.me/nm_dnr/7471

Da Ovest di Doneck a Sud di Izjum

Le milizie della DNR proseguono da Krasnaja poljana in direzione Novomilinovka.
https://t.me/nm_dnr/7476

A sud di Izjum, le forze russe hanno preso possesso del villaggio di Topol’skoe. Le ff.aa. ucraine han tentato di riprenderlo ma il contrattacco è fallito e si sono ritirate di un paio di km con gravi perdite.
https://t.me/vysokygovorit/7230

Sulla lavagna di una scuola occupata dai russi

Il fronte nord è scomparso del tutto. Non mi interessa approfondire, in questa sede, se sia stato tatticamente un errore entrare per poi uscire dopo un mese, o se “faceva parte del piano”. Ho una mia idea, che non è neppure mia, e che condivido: se parti con 200.000 uomini contro 600.000, non puoi che fare una guerra di manovra. E quindi ci sta anche entrare e uscire, se serve a distrarre da altri fronti truppe ingenti che, altrimenti, avrebbero potuto sicuramente impedire la chiusura del fronte sud con il fronte est attraverso Mariupol’. Ma tant’è, è un’opinione e il tempo dirà presto se sia stata una mossa giusta oppure no.

Non lo è stata SICURAMENTE dal punto di vista della manipolazione mediatica. E’ stata data la possibilità al regime di Kiev di tornare, in esclusiva, in luoghi da loro precedentemente occupati. Errore gravissimo. Perché il regime fascistoide di Kiev sta combattendo una guerra totale. Una guerra che va oltre i limiti stabiliti da qualsiasi “convenzione”, e già questa parola applicata alla guerra mette i brividi. Ma da dopodomani sarà una settimana esatta dall’inizio dell'intensificazione di questa azione: creare il mostro, il nuovo satana, e sbatterlo in prima pagina, in un crescendo di atrocità e miserie umane per darlo, giorno dopo giorno, in pasto ai media occidentali, che altro non aspettano, a cui non interessa se sia vero o falso quello che mostrano, come ormai da oltre vent’anni a questa parte, a partire dalle fosse dei serbi in Kosovo, o da quelle maledette provette in mano a Powell.

Premetto subito che questo non c'entra minimamente con l'opinione che ciascuno ha di questa guerra. Essere a favore o contrari dell'intervento russo nulla ha a che vedere col buttare, anche malamente e maldestramente peraltro, cadaveri per strada o in fosse per poi dare la colpa a chi se ne è andato via senza sparare un colpo e quattro giorni prima, esibendo corpi straziati laddove fino al giorno prima nessuno dei loro, come abbiam visto SINDACI, GIORNALISTI, DEPUTATI, aveva notato nulla. Nulla ha a che vedere col creare il mostro che è stato creato, connotarlo di tutte le qualità peggiori di una bestia, o di un diavolo, con l’escalation che ci è stata, in particolare in quest’ultima settimana.

E' questo, peraltro, qualcosa che va oltre la perversione criminale di un regime che esalta i fascisti dell’UPA o che mette fuorilegge tutti i partiti di sinistra o centrosinistra. Perché la connivenza, il consenso unanime dato qui dai vertici della comunicazione di massa qui, aldiqua della cortina di ferro, ad accuse così gravi, senza un minimo di verifica delle fonti, senza curarsi di capire se una cosa, prima di essere ignobile, fosse vera, è stato altrettanto perverso.

E’ con spirito ostinatamente contrario a questa logica che traduco queste due facciate di una lavagna. Villaggio di Katjuzhanka, oblast’ di Kiev. I russi erano arrivati e si erano piazzati in una scuola, verosimilmente primaria. Ricevuto l’ordine di andarsene, se ne vanno, non prima di lasciare un messaggio per i bambini (ancora, involontariamente, ho usato questa locuzione che oggi dei criminali hanno scritto su un missile prima di fare una strage). Traduzione letterale, ivi compresa la punteggiatura:

“Bambini, scusate tutto questo disordine, abbiamo cercato di conservare al meglio la scuola, ma ci sono stati scontri a fuoco. Vivete in pace, prendetevi cura di voi e non ripetete gli errori dei vostri grandi. Ucraina e Russia sono un unico popolo!!! Pace a voi, fratelli e sorelle!
Vi auguriamo ogni successo nello studio! La guerra finirà e sarete voi a costruire la vostra Patria. Siate giusti, e onesti, gli uni con gli altri, date una mano a tutti quelli che avranno bisogno di voi. Speriamo che saremo amici! Diventate dottori, ingegneri, insegnanti, gente di pace! Dio vi conservi, e ancora una volta scusateci per aver occupato la scuola.
I russi”
https://t.me/readovkanews/30400

Sono russi, pensano di avere ragione loro e lo scrivono. Può piacere o può fare venire la fregola, ma non sono mostri. E non hanno fatto quello che qui li accusano di aver fatto. E, quel che è peggio, è che chi li accusa lo sa benissimo che sta tenendo su una storia che non sta in piedi, una versione che fa acqua da tutte le parti. Ma continua a farlo. Scusate queste parole. Da domani solo notizie.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie di rilevante importanza, domattina.

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08/04 14:00 Aggiornamento

Versione in inglese di un'analisi su notizie e "prove" rivelatesi false relative a Bucha a opera del collettivo Rybar. Penso però che per scaricarle occorra l'iscrizione a telegram.
https://t.me/rybar/30832

Kramatorsk

L'ansa, come sempre, è indietro anche nel cinegiornale luce. Riporta ancora la bufala che siano iskander. Ci portiamo quindi avanti con la bufala successiva, in attesa che gli arrivi e la pubblichino.

Sono 9М79 Точка-У. Da qui si vede anche meglio, se non altro per le ali, o alettoni nel corpo centrale, che gli Iskander non hanno
https://t.me/mig41/16228

E allora girano già altre immagini dove si vedrebbero presunti Tochka-U russi. Ancora una volta (è dal massacro di Doneck che girano), non esistono Tochka-U russi.
https://defence24.com/russia-iskander-system-replaces-the-tochka-missiles

Le immagini sono relative alle esercitazioni congiunte russo-bielorusse di inizio anno. I bielorussi, infatti, hanno ancora in dotazione missili obsoleti di tipo Tochka-U (1975-...). E' da allora, in previsione della terza bufala giusto informare anche di questo, che compaiono le scritte Z e V sui vari pezzi (Z=zapad=ovest, V=vostok=est).
https://t.me/rybar/30834

Su un missile Tochka-U c'era scritto "per i bambini", come già scritto. I bimbi morti in questa strage sono al momento quattro.
https://t.me/rybar/30856
La scritta era in russo, quindi per l'ansa sono stati i russi. "Devo dipingere una parete grande, ci vuole un pennello grande": non fa una piega... Questo è "per i bambini" in russo: За детей, e questo in ucraino: За дітей. In effetti sarebbe troppo difficile, diciamo pure impossibile, per un ucraino, scriverlo in stampatello nella lingua del nemico...

Ma quello che fa specie è che della balistica non gliene freghi niente a nessuno.
Secondo alcune versioni, testimoni oculari che se li son visti all'improvviso passare in testa, sono partiti dai silos di grano ("elevator") in zona Pokrovsk
https://t.me/boris_rozhin/40777
Secondo il ministero della difesa russo, il punto di lancio è un po' più in su: Dobropol'e.
https://t.me/mod_russia/14146
Ministero che tra l'altro afferma che in data 8 Aprile nessun attacco era stato previsto nel centro abitato di Kramatorsk e che ribadisce che a Doneck, il 14 marzo, c'è stato un massacro da parte degli ucraini, con la stessa arma, e un bilancio di 17 morti e 36 feriti. https://t.me/boris_rozhin/40772
Anche in quel caso, morti e feriti immediatamente sul posto, con un rapporto causa-effetto diretto. Ma la Stampa il giorno dopo ha avuto il coraggio di sbattere il mostro in prima pagina e scrivere tutt'altro nelle didascalie. Cosa mai scriverà in questo caso...

In entrambi i casi comunque, i due punti distano 30 km l'uno dall'altro e 50-70 KM A SUD OVEST DI KRAMATORSK. In zona pienamente sotto il controllo ucraino. Massacro compiuto con missili ucraini, partito da territorio ucraino. Colpa dei russi.

Jasinovataja (DNR)

Città sotto il controllo della DNR e, come Doneck, come Gorlovka, come Izjum, giorno dopo giorno rasa sempre più al suolo dall'artiglieria ucraina in ritirata. In ritirata, quindi questa costante opera di demolizione a opera di sistemi di lancio multiplo Grad impiegati non ha alcun significato dal punto di vista militare. Come non lo aveva nel 2014.
https://t.me/RVvoenkor/7145

Aggiornamenti a seguire.

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8/04 12:00 Aggiornamento

Sull’ennesimo crimine a Kramatorsk

Mentre scrivo queste note, giunge l’ennesima notizia di una strage. Questa volta alla stazione di Kramatorsk, dove i cittadini stanno cercando di evacuare.
DUE MISSILI PROVENIENTI DA SUD OVEST, QUINDI NELLA ZONA ANCORA CONTROLLATA DAGLI UCRAINI, hanno fatto morti e feriti. Questa è la cartina, e il punto è geolocalizzato sulla base dei rottami stessi, il punto di impatto, e il tipo di danno creato.
https://t.me/rybar/30825

Le testate dei missili Tochka-U erano caricate con bombe a grappolo. Le stesse bombe a grappolo con cui hanno fatto strage un mese fa a Doneck.
https://t.me/rybar/30818
Il bilancio è stato devastante: trenta morti e oltre cento feriti, al momento.
https://t.me/boris_rozhin/40748

L’Ucraina ha subito accusato i russi, dicendo che erano stati usati missili Iskander. Poi dopo le prime foto sono stati accertati che non erano Iskander, ma Tochka-U.
https://t.me/boris_rozhin/40746

I missili Tochka-U, a parte la traiettoria che rende impossibile qualsiasi tipo di lancio da parte russa, sono stati dismessi dall’esercito russo da anni. Non esistono più Tochka-U russi.
https://t.me/rybar/30823

Sul razzo c’è la scritta “per i bambini” ("За детей")
https://colonelcassad.livejournal.com/7546370.html
Qui è ancora più visibile.
https://24tv.ua/ru/rakete-popavshej-vokzal-kramatorska-vidna-nadpis-za-detej_n1940813
Questo, peraltro, oltre a togliere ogni dubbio sull'intento vendicativo di chi lo ha lanciato, fa sorgere un’ulteriore ipotesi: razzo mandato deliberatamente su una stazione (provokacija) o razzo finito per sbaglio su una stazione anziché colpire qualche colonna russa in transito poco più a nord? Intanto ho appena controllato e l’ansa non ha perso l’occasione. Come la Stampa per i Tochka-U a Doneck.

Aggiornamenti a seguire

FRONTE EST:

Kramatorsk e Slavjansk si preparano allo scontro coi russi e con le milizie del Donbass. Ospedali evacuati, fortificazioni rinforzate.
https://t.me/readovkanews/30348
Nel frattempo, proseguono gli attacchi alle scorte e ai magazzini di armamenti e munizioni sia in loco, sia nelle zone limitrofe.
https://t.me/readovkanews/30369

A qualcuno, che ha vissuto direttamente questi eventi tornano in mente gli stessi, otto anni prima ma coi fronti completamente ribaltati. Siccome per i media nostrani esistono solo “gli ucraini”, un blocco monolitico rappresentato interamente e totalmente dal barbetta in maglietta mimetica, e la guerra è iniziata il 24/02, vale la pena di riportare integralmente queste considerazioni.

Oggi ho saputo che, dall’ospedale di Semjònovka (villaggio nei dintorni di Slavjansk) hanno portato via i pazienti, e si son posizionati i soldati ucraini, preparandosi alla difesa dagli attaccanti russi che vengono da Izjum.
Сегодня узнал, что из больницы Семёновки (посёлок под Славянском) вывезли пациентов, а в корпусах разместились украинские военные, готовясь к обороне от наступающих со стороны Изюма российских войск.

E’ esattamente quello che abbiam fatto noi, otto anni fa, nel maggio del 2014. Abbiamo evacuato i pazienti e abbiam posizionato la nostra compagnia di miliziani, scavando trincee. Nella foto, il nostro distaccamento di volontari a Semjonovka.
Ровно то же самое мы делали восемь лет назад, в мае 2014-го. Эвакуировали больных, разместили в корпусах роту ополчения, окопались. На фото – наш отряд добровольцев в Семёновке.

Gli ucraini per due mesi hanno condotto su Semjonovka e Slavjansk un intenso fuoco di artiglieria dall’altura di Karachun, che vedavamo bene dalle finestre dell’ospedale. Le ff.aa. ucraine sono quindi passate all’attacco proveniendo da Izjum. L’unico loro tentativo serio di fare breccia verso Slavjansk, attraverso Semjonovka, il 3 giugno, fallì. Allora gli ucraini decisero di chiudere la città in una sacca. La guarnigione dei miliziani si ritirò, rompendo l’accerchiamento, il 5 luglio, attraverso l’ultimo corridoio utile. Di questo scrissi ampiamente nel libro “Gli ottantacinque giorni di Slavjansk”.
Украинцы два месяца вели по Семёновке и Славянску артиллерийский огонь с горы Карачун, которую было хорошо видно из окон больницы. ВСУ наступали со стороны Изюма. Единственная серьёзная попытка прорыва в Славянск через Семёновку 3 июня провалилась – тогда украинцы решили брать город в кольцо. Гарнизон ополчения вырвался из окружения 5 июля через последнюю свободную дорогу. Об этом я подробно писал в книге "85 дней Славянска".

Ora ci siam scambiati di posto. E’ straniante pensare che ora, in quegli stessi edifici, in quelle stesse strade, dove noi ci difendemmo dalle ff.aa. ucraine otto anni fa, ora ci sono gli ucraini che attendono l’attacco dell’esercito russo.
Теперь мы поменялись местами. Странно осознавать, что сейчас в тех же зданиях, на тех же улицах, где мы держали оборону от ВСУ восемь лет назад, сейчас стоят украинцы в ожидании наступления российской армии.
https://t.me/juchkovsky/2139

Sull’attendibilità delle foto satellitari come prova.

Le foto dal satellite citate dal NYT e da lui datate il 19/03 per mostrare che i cadaveri erano lì per strada PRIMA del ritiro delle truppe russe, risalgono in realtà al 31/03 (https://t.me/rybar/30627)
https://t.me/militarymaps/24704
1. Sulle foto stesse appaiono segni delle precipitazioni occorse dal 31/03 al 01/04

2. La ditta MAXAR che ha fornito le foto satellitari, non aveva nessun satellite sull’Ucraina il 19/03 (affermazione provata da tutta una serie di controlli incrociati sui satelliti )

3. Il gruppo su telegram di nome Rybar ha svolto un lavoro ENORME, grazie a volontari esperti in OSINT (Open Source INTelligence) e GEOINT (GEOlocalization INTelligence), in grado di decodificare e interpretare traiettorie, zone coperte e tempi dei satelliti, per esempio, e verificare incongruenze e concordanze.
https://t.me/rybar/30586 traiettoria del satellite che ha fornito le immagini al NYT
https://t.me/rybar/30591 Analisi delle foto e incongruenze sulla base della posizione del satellite che avrebbe dovuto fornirle
https://t.me/rybar/30599 Nuove incongruenze emergono
https://t.me/rybar/30601 Conclusione del lavoro e definizione della data al 01/04
https://t.me/rybar/30627 Correzione di errore e rettifica della data al 31/03

4. Tutto questo, a prescindere da quello che possono valere immagini satellitari senza la MATRICE di verifica di cui sopra. Queste, per esempio, sono immagini di cadaveri davanti al palazzo presidenziale di Zelenskij a Kiev, datate 2 aprile, “BODIES”, quadratini... è facile per tutti fare fotoritocchi. E non dubito che un falso del genere, fosse stata fatto su Mariupol’, avrebbe fatto il giro del mondo.
https://t.me/militarymaps/24764

In fotografia digitale esiste il RAW, che fa testo, in fotografia analogica il negativo conservato, per foto da satellite dovrebbe esiste una MATRICE tipo RAW che, oltre allo scatto, certifichi data e ora dello stesso, posizione del satellite, zona coperta, eccetera: invece, da una settimana a questa parte esiste soltanto l’isteria collettiva di chi afferma che la “suspension of disbelief” non faccia più solo parte della poetica di Coleridge, ma debba essere parte fondamentale, base del corredo ideologico, di ogni buon cittadino italiano. Per questo, anche il lavoro enorme svolto dal collettivo di Rybar per sbugiardare un colosso e la multinazionale aerospaziale che gli ha fornito immagini fasulle, dubito fortemente che riuscirà a far breccia oltre cortina.

Aggiornamenti a seguire.

 

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07/04 18:50 Aggiornamento

Nord di Lugansk

Preso il “Posto di blocco n° 29”, che apre un’altra breccia nella linea difensiva ucraina, verso Lisichansk da sud passando per Novotoshkovskoe.
https://t.me/rian_ru/157628
Queste foto, appena scattate, mostrano di fatto quello che resta, ma danno anche un’idea di come doveva essere prima di finire sotto il fuoco dell’artiglieria delle milizie della LNR.
https://t.me/photographermilitary/274
E questa è la cartina che mostra, di fatto, come sia importante per gli ucraini tenere quel punto, anche per evitare la chiusura dell’ennesima sacca, che rischierebbe di vanificare anche il lavoro difensivo fatto finora su quel versante:
https://t.me/akimapachev/1981

Sud-ovest di Doneck

Secondo il ministero della difesa russo, bloccate sia Ugledar che Novomichajlovka: entrambe sono ora sotto attacco. Perdere questi due centri fortificati per l’esercito ucraino rappresenterebbe l’apertura di un’ulteriore falla nel loro sistema difensivo.
https://t.me/voenkorKotenok/34238

Mariupol’

Cartina aggiornata che mostra come,
- nella zona portuale-costiera (o “riva destra” del fiume, a ovest nella cartina) il cerchio si stia sempre più chiudendo
- nella zona “riva sinistra” (a est nella cartina) ormai le zone residenziali siano tutte sotto il controllo delle milizie della DNR e, sotto il controllo delle zone ucraine, resti soltanto una zona industriale.

Per quanto riguarda Azovstal’, continua e da ogni direzione il fuoco di artiglieria contro le postazioni di squadristi e soldati, preliminare all’intervento di terra.
https://t.me/rybar/30764

Aggiornamenti, salvo notizie di rilievo, domani mattina.

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Paolo Selmi
Wednesday, 04 May 2022 08:23
04/04 ore 08:00 aggiornamento

E allora io quasi quasi... (non prendo più il treno)

I russi han fatto la loro scelta: PONTI (ancora) SU, SCALI E CORRENTE SUI BINARI GIU'.

Ieri in tarda serata sono iniziati attacchi missilistici, di cui sei veramente rilevanti, nelle zone ovest e centro del Paese
https://t.me/rybar/32123
a scali e centrali elettriche ferroviarie di L'vov, in particolare (cartina qui sotto):
https://t.me/rybar/32135
https://t.me/readovkanews/32736
https://t.me/rybar/32125
Già da subito tredici treni merci in transito bloccati per mancanza di elettricità (e per mancanza di scalo merci)
https://t.me/rybar/32122
Ma anche regione Dnepropetrovskaja, l'ultimo grande scalo prima di arrivare alle zone di guerra
https://t.me/RVvoenkor/10702
https://t.me/boris_rozhin/46733
e regioni Kirovogradskaja e Transcarpazia
https://t.me/readovkanews/32742
https://t.me/readovkanews/32738
In particolare Volovec, Transcarpazia, il più importante snodo da e per Slovacchia e Ungheria
https://t.me/rybar/32127

Obbiettivi raggiunti, infrastruttura tagliata all'ingresso (ovest) e in uscita (prima delle retrovie)

I ponti sono ancora su... esistono i camion... certo, vai a Genova e prova a recuperare un trazionista dall'oggi all'oggi, e chiedi i costi di un trasporto con un listino datato solo luglio 2021... e atterri sul pianeta Terra. Già da noi, in tempo di "pace"
- carenza autisti
- prezzi alle stelle.

Lì, inoltre, se combatto non posso fare l'autista.

Infine, un conto è prendere un locomotore e agganciarci 52 vagoni cisterna o vagoni bisarca, un' altro è prendere 52 motrici e agganciarci 52 cisterne o bisarche. A parte i costi che decollano... ma non ci sono né uomini, né al momento mezzi per recuperare tempi e quantitativi di merce perduti.

Diciamo che, nell'ottica della carestia incombente per la pratica criminale del regime di Kiev di sequestrare milioni di tonnellate di grano e destinarle all'esportazione per pagarsi le armi, forse questa mossa aiuterà il popolo ucraino a vederne uscire di MOLTO di meno. Questa mossa, e altre che ne seguiranno se la NATO-EU continuerà ad ammassare armi in Polonia e Germania. Finite le motrici, restano i muli e basta.

Corruption leaves Ukrainian reserves without weapons and supplies


A volte poi non servono neppure gli "orchi" russi... ci pensa il regime fascistoide di Kiev da solo. Eia eia alalà (tipo abracadabra)... e le armi "puff" per magia scompaiono e i conti in banca di qualcuno si rimpinguano... "finché c'è guerra c'è speranza".

Questo l'articolo del TIMES, non della Pravda, bucato "inspiegabilmente" dai cinegiornali luce locali.

https://www.thetimes.co.uk/article/corruption-leaves-ukrainian-reserves-without-weapons-and-supplies-9xg3x9knh

Riassunto per chi come me non ha la "sottoscrizione" al Times... ma lo recupera da altre parti :-)
https://riafan.ru/23163643-korruptsiya_ostavila_ukrainskih_rezervistov_bez_oruzhiya

Korrupcija. Una parola sola. Testimonianze dirette che parlano di corruzione a ogni livello, persino di battaglione, dove lì a sparire sono decine di migliaia di dollari di attrezzature ed equipaggiamenti che non arrivano... si perdono nei buchi neri. Anche per loro, l'elettricità che non funziona più sui binari e lo scambio messo fuori uso devono essere stati un duro colpo...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 May 2022 19:29
03/05 ore 19:00 aggiornamento

Riparazioni parco mezzi… ci pensa Bratislava

Paese NATO dal 2004, la Slovacchia ha un'ampia esperienza di riparazione e manutenzione armamenti ex-patto di Varsavia, oltre che una forte tradizione nella meccanica di precisione: memorabili le biottiche Flexaret, prodotte dalla fabbrica Meopta, o gli ingranditori, con lenti e schemi ottici (Tessar) che ancora oggi fanno dei 6x6 fantastici. Per farla breve… portate qui i vostri carri armati scassati che li aggiusto io, tanto qui non arrivano i missili russi perché siamo paese Nato… e, soprattutto, tanto i costi di riparazione e le spese di trasporto andata e ritorno le offrono operai e contadini ucraini col loro grano.
https://t.me/voenacher/17249

Il Lend-Lease nel volume di traffico quotidiano dell’aeroporto militare di Resovia

Giusto per dare un’idea, attraverso l’aeroporto polacco di Resovia passano OTTOCENTO TONNELLATE DI ARMAMENTI AL GIORNO, che poi proseguono via terra verso L’vov (150 km di distanza).
Solo oggi OLTRE VENTI VOLI sono atterrati, fra C-17 USA, Boeing 767 italiani e C-130 canadesi. Alcuni voli partono dalla base di Rammstein e, per sopperire alla deficienza di mezzi militari, si noleggiano anche cargo di compagnie aeree minori come la Atlas Air e la Kalitta Air. E questo solo quanto passa da quell’aeroporto. Ovviamente, ora ci vuole qualcuno che imbracci, quei fucili, e vada a farsi ammazzare, visto che le perdite ucraine ammontano a oggi a quasi cinquantamila uomini. Ed ecco la soluzione del regime di Kiev.
https://t.me/readovkaru/439

Centomila baionette

Zelenskij punta a recuperare altri soldati in più, la cifra oggi è nota, e ci vuole arrivare attraverso un’ulteriore mobilitazione generale.
https://t.me/ukrainian_guide/1293
Ivi compresi i gruppi di difesa territoriale… Oggi infatti la Rada ha approvato una legge che rende legale il loro impiego non più solo in funzione difensiva dentro uno specifico centro abitato, ma anche offensiva. Giovani senza alcuna formazione, anziani pensionati, mandati al massacro.
https://t.me/boris_rozhin/46633

Fronte EST

IZJUM – LIMAN

Altra fonte, altra carta aggiornata: di fatto conferma quanto riportato stamattina.
https://t.me/ukrainian_guide/1302
Soprattutto colpisce negli osservatori la scelta suicida di far saltare i ponti, lasciandone solo due intatti, quando aldilà del fiume ci sono ancora migliaia di uomini e mezzi…

Kazač’ja Lopan’

Dopo le gravi perdite dei giorni scorsi, ora le truppe ucraine piazzano l’artiglieria, sparano, e poi si ritirano subito. In attesa che arrivino le reclute da ovest…
https://t.me/vysokygovorit/7740

FRONTE Transnistria

Ci han riprovato oggi, alla radiostazione oggetto di un attacco simile giorni fa, ma non risolutivo.
https://t.me/riafan/95530
Il drone proveniva ancora dall’Ucraina, con agganciati 2 kg di panetto al plastico + 5 litri di infiammabile + detonatore: questa volta non è esploso proprio, e ora dà bella mostra di sé su un prato e nei social.
https://t.me/boris_rozhin/46634
https://t.me/anna_news/30745

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 May 2022 12:37
03/05 ore 12:30 Aggiornamento

FRONTE EST

CARTA AGGIORNATA DA IZJUM A LIMAN


E’ questa una carta molto importante, anche se si basa su dati “estemporanei”, essendo la voce stessa degli abitanti dei vari villaggi. Sicuramente la più affidabile, in queste condizioni, dove si dice “presa”, “sotto il controllo”, “arrivati alle porte”, oppure “ricacciati”, “espulsi” e poi uno deve interpretare… lì i cittadini vedono chi c’è, di che colore ha la fascetta al braccio o se c’è qualche lettera strana sui mezzi che girano per le strade, e informano conseguentemente.

Al netto quindi di eventuali errori di “curvatura” della linea di fronte, eccola e possiamo cominciare ad analizzarla:
https://t.me/Belarus_VPO/13710

Anzi tutto le linee e la segnaletica:
- LINEA BLU, è il fiume Severskij Donec. Quella non cambia, il “placido Don” da millenni è lì, poco placido per quello che gli accade intorno e, a ben dire, per niente “Don” (è in realtà un suo affluente).
- TRATTINI VIOLA, quei segni a mo’ di punti di sutura sopra la linea e sparsi in giro, sono i ponti. Senza segni sopra, “intatti”. Un segno rosso sopra, “danneggiati”, due segni a croce sopra, “distrutti”. A parte uno con un punto di domanda sopra, ma già in zona controllata dai russi, ce ne sono solo due rimasti intatti, due danneggiati, il resto kaputt.
- LINEA VERDE, è la linea di fronte presunta. (UA= zona in mano agli ucraini; RF (in cirillico)= zona in mano ai russi).
- CERCHIO ROSSO, “i mille” accerchiati a destra di Oskol.

NOTA 1:
La linea segna quella zona come ancora ucraina, ma in realtà poi sotto scrive “circa 1000 soldati delle ff.aa. ucraine accerchiate (около тысячи военнослужащих ВСУ в окружении)”, quindi avrebbe forse fatto meglio a farlo vedere anche come verde spostato a sinistra del cerchio, questo accerchiamento.

NOTA 2:
La cartina poi manca di una segnaletica importante, quella della SERAJA ZONA (la zona grigia), dove avvengono i combattimenti. Dall’elenco sotto dei paesi dove è nominata, tutti a sinistra della linea verde, si vede che il movimento è verso OVEST, ovvero in questo momento si spingono progressivamente le forze ucraine verso la riva del fiume Severskij Donec.

NOTA 3:

Sulla riva destra del fiume Severskij Donec, la linea di fronte è molto più bassa, si è spinta molto più a sud, rispetto alla riva sinistra. Questo significa che i soldati ucraini a ovest, dislocati a nord ovest della porzione di terreno delimitata dalle linee blu e verdi, in caso non riuscissero a “tenere la posizione” non avrebbero altra possibilità che arretrare verso sud e tentare di passare dall’altra parte del fiume a Svjatogorsk, dove c’è il primo dei due ponti “sani” rimasti.

PRIME CONCLUSIONI:
Da un esame veloce di questa cartina è possibile vedere che:
- La porzione di terreno delimitata da fiume e linea di fronte si sta progressivamente assottigliando (zona grigia non indicata indica il senso del movimento della linea di fronte)
- Le forze russe e della DNR stanno quindi spingendo verso ovest migliaia, se non decine di migliaia, di uomini e mezzi ucraini.
- Gran parte dei mezzi saranno o distrutti o diverranno trofei di guerra, essendo i ponti di collegamento saltati
- Gran parte degli uomini in ritirata sarà – speriamo per loro – fatta prigioniera, e non quell’altra cosa. Ma a condannarli a quella fine sono stati i loro stessi capi, facendo saltare i ponti, tra cui l’ultimo ieri come abbiamo avuto modo di vedere e stamattina di confermare. Carne da cannone.
- Infine, le forze a nord-ovest si trovano già di fatto semiaccerchiate, TUTTE, non solo i mille che si sono avventurati a Oskol. Aleksandrovka è già in mano ai russi, significa che andando su Svjatogorsk da nord, con una progressione dell’ordine dei 7 km verso sud-est farebbero una sacca, delimitata a ovest dal fiume, di 10x10=100 kmq. E chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro, altro che quei poveri “mille”.

BARVENKOVO

Questo comunicato stringato di un corrispondente di guerra: “i soldati russi e le divisioni della milizia popolare della DNR e LNR stanno rafforzando la piazza d’armi per attaccare Barvenkovo (“российские войска и подразделения Народной милиции ДНР и ЛНР укрепляют плацдарм для наступления на Барвенково.”)
https://t.me/wargonzo/6841
Andandolo a vedere sulla cartina, è A 50 KM C.A. a ovest di Slavjansk, fra Slavjansk e Lozovoe, per la precisione. Nessuna speranza di ricongiungersi, nell’immediato, con nessuno a SUD, dove le truppe russe e le milizie del Donbass combattono su una linea di fronte distante circa 140 km. Si tratterebbe quindi di un affondo, teso a impegnare uomini e mezzi finora dislocati per direttissima aldilà del fiume per tenere fortini e posizioni sempre più difficili da tenere. Soprattutto, teso a minacciare da ovest Slavjansk e Kramatorsk, accerchiati a questo punto da tre lati. Vedremo anche qui gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 May 2022 08:42
03/05 ore 08:15 aggiornamento

La chiesa sta bene… e anche il quindicenne


Tranquillizziamo l’ansa, che ieri notte era in piena scenata isterica per una chiesa mai colpita, stamattina ha tolto la notizia falsa dal titolo, ma in corpo testo ha aggiunto un quindicenne morto… e io che quando ero molto più “verde”, come dicono giù, vedevo Guzzanti fare la caricatura di Emilio Fede (Franca... Jolanda…) e pensavo “uno così può stare solo a rete4 dopo le telenovele…”: ieri sera vedevo emili-fede in tutti i canali di informazione. Guzzanti non saprebbe più chi imitare…

Tranquillizziamo quindi i sepolcri imbiancati dell’ansa… ecco la chiesa, ed ecco il magazzino colpito, A 50 M DALLA CHIESA. Colpito con missili di precisione, non con le bombe a grappolo montate sulle testate dei Točka-U ucraini, per eliminare droni Bayraktar che di giorno si divertono a fare in giro quello per cui gli ucraini li han comprati dai turchi. Si vede chiaramente dal filmato in basso a destra che la chiesa non è neanche toccata e che il fumo viene da un’altra parte.
https://t.me/rybar/32061

Potete quindi tirare un sospiro di sollievo, e continuare a fregarvene di venti milioni di tonnellate di grano arrivate nelle tasche dei vostri padroni e altre venti in partenza via treno, mentre il popolo, che dite di difendere, crepa di fame o viene mandato a crepare al fronte come carne da cannone. La chiesa è intatta… brindate.

Carne da cannone

Ieri in “ponti che saltano” facevo riferimento al ponte saltato fra Liman e Slavjansk. Ebbene, pensavo che fossero rimasti dall’altra parte solo in pochi, giusto per permettere ai loro di minare, far saltare il ponte in sicurezza, poi guadare in qualche modo il fiume (se guardiamo le foto... l’acqua in fondo c’è, sul letto del fiume) e riunirsi ai loro… No. Anche qui, carne da cannone. Dall’altra parte son rimasti tagliati fuori TUTTI i difensori di Liman. Ancora in città a combattere!
https://t.me/RVvoenkor/10533
Il che, dal punto di vista degli squadristi “barriera” che hanno orchestrato questa mossa, significa: dietro non potete andare, e non (questa volta) perché vi fuciliamo noi, ma perché proprio indietro non potete andare.

Trevor John Cadieu

Catturato IERI ad Azovstal’, mentre cercava di scappare, e trasferito SUBITO a Mosca.
https://vz.ru/news/2022/5/2/1156659.html

Chi è? Perché i cinegiornali luce da ieri bucano la notizia?

E’… UN GENERALE CANADESE PLURIDECORATO FINO AL 2020, questo il suo curriculum breve dalle patacche sul petto arrivategli:

Major-General Trevor John Cadieu
Order of Military Merit
Commander of Military Merit (C.M.M.)
Awarded on: September 21, 2020
Officer of Military Merit (O.M.M.)
Awarded on: September 22, 2016
Invested on: June 29, 2018
https://www.gg.ca/en/honours/recipients/150-4814

Brigadier-General Trevor John Cadieu
Edmonton, Alberta, Canada
Meritorious Service Decorations - Military Division
Meritorious Service Cross
Awarded on: December 20, 2018
Invested on: November 12, 2019
Rank: Brigadier-General
Brigadier-General Cadieu served as commander of Task Force Jerusalem and as inaugural commander of Task Force Middle East from July 2016 to July 2017. His eloquence and in-depth knowledge of the challenges facing the region led him to play an active role in advancing the priority objectives of the US Security Coordinator and to establish the regional command post in Amman, Jordan. His initiatives had a positive impact on efforts to strengthen the armed forces of Jordan and Lebanon and helped to maintain strong relations with partners in the region.
Meritorious Service Medal
Awarded on: October 7, 2010
Invested on: June 10, 2011
Rank: Major
From October 2006 to February 2007, Major Cadieu commanded B Squadron of Lord Strathcona’s Horse (Royal Canadians), in Afghanistan. Leading the first tank squadron in combat in almost 60 years, Major Cadieu immediately forged a cohesive combat team that excelled during two major offensives and numerous other engagements. His leadership played a decisive role in battling insurgents, and contributed to the battle group’s domination of the Arghandab River area. Major Cadieu’s courage and performance contributed significantly to his squadron’s operational success.
https://www.gg.ca/en/honours/recipients/139-678

E’ stato in Afghanistan, in medioriente, un carriera brillante… fino a ottobre 2021 (almeno, questa è la data del foglio qui sotto), dove, alla vigilia di un suo ennesimo avanzamento, si riporta essere finito sotto i riflettori per presunto scandalo sessuale.
https://ottawacitizen.com/news/national/defence-watch/canadas-top-soldier-told-about-cadieu-sex-misconduct-allegations-months-before-police-email

QUINDI, DIMISSIONI PER OPERAZIONE SOTTO COPERTURA A MARIUPOL’. E qualcuno tra i russi si chiedeva perché tutti insistevano per “corridoi umanitari”, da Macron in avanti…
e gli dicevano: “Non avreste forse uno dei vostri lì?” “Un pezzo grosso magari?”
https://t.me/vzglyad_ru/52428
“Noooooooooooooooooo, noi?????” Gli rispondevano tutti in coro. Oggi, cominciano ad ammetterlo anche nella lingua del perfido Albione:
“Military analysts are confident that the scandalous resignation was a cover for an operation to send an experienced general to help Ukrainian nationalists.
A high-ranking mercenary tried to break out of the encirclement at Azovstal several times. It was for this that the West insisted on humanitarian corridors for the exit of civilians: among them, foreign specialists had to leave the catacombs.”
https://mailbd.net/technology/commander-of-canadian-army-captured-at-azovstal-75278/
Chi ne parla, ovviamente. Per il 99,999% dei cinegiornali luce la notizia non esiste. Parliamo d’altro, ma non di questo.

MEGLIO QUI CHE PROFUGO ALL’OVEST

Una giovane coppia, entrambi cittadini di Charkov (Ucraina) è appena tornata a casa dalla recente esperienza di profughi a L’vov (sempre Ucraina). Han detto, in un video appena arrivati, “meglio star qui che in quei campi profughi, dove non sei considerato un essere umano”.
https://t.me/mig41/17044
Lo hanno detto nella loro madrelingua, il russo: la scarsa conoscenza dell’ucraino, l’ucraino pronunciato con un accento sbagliato, era stato segno di discriminazione all’ovest. Questo razzismo passa inosservato ai più, ma è da otto anni che le popolazioni russe dell’Ucraina lo subiscono. Una domanda così, spontanea… qualcuno ieri a Odessa, quella della chiesa mai fatta saltare e saltata con strage per l’ansa, ha ricordato le decine di morti del 2 maggio 2014? No, neanche un mazzo di fiori su una lapide. Perché? Perché non ci sono stati o perché la popolazione russa di Odessa vive nel terrore di poter anche solo alzare un attimo la testa? La mancata attenzione a questi problemi, la VOLUTAMENTE mancata attenzione a questi problemi, che si risolvono DERUSSIFICANDO il paese, ha contribuito e contribuisce attivamente all’ulteriore disintegrazione di un paese tenuto insieme solo dalla propaganda fascista e dalle armi NATO.
Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 02 May 2022 19:38
03/05 ore 19:30 aggiornamento

“GETREIDBRÜCKE”: GRANO IN CAMBIO DI ARMI, E IL RESTO E' CARESTIA E MORTE

“Getreidbrücke”: il “ponte del grano”. Non posso non iniziare questo aggiornamento con questa notizia. Tutto nasce da una denuncia del ministero della difesa russo di due giorni fa. Dal territorio ucraino sarebbero GIA’ USCITE VENTI MILIONI DI TONNELLATE DI GRANO VERSO LA ROMANIA (E DA LI’ NEL RESTO DELL’UE), IN CAMBIO DI ARMI (“Lend-lease…” ma una quota di pagamento anticipato ci vuole sempre).
Via terra, via treno, persino via mare dal porto fluviale di Ismail sul Danubio. 20 milioni di tonnellate di grano, quando in tutto il Paese manca il mangiare, quando il 13 aprile a Charkov i russi hanno interrotto unilateralmente i combattimenti per consentire agli agricoltori di seminare, quando, come abbiam visto, a Mariupol’ è iniziata la semina in ultra ritardo. 20 milioni andati via.
https://iz.ru/1328839/2022-04-30/minoborony-rf-soobshchilo-o-postavkakh-kieva-zerna-v-evropu-v-obmen-na-oruzhie
Il deficit alimentare del popolo ucraino non è, evidentemente, un problema del regime di Kiev, esportatore mondiale di grano.
https://argumenti.ru/army/2022/05/770243
https://rossaprimavera.ru/news/c472cd6a?

Ma il peggio deve ancora venire. Mentre verificavo queste informazioni, sono incappato in informazioni ben peggiori. Questa volta nella lingua di Albione. ALTRE VENTI MILIONI DI GRANO VERSO LA GERMANIA, a cura DB CARGO che è la branca cargo della Deutsche Bahn:
The German business newspaper Handelsblatt published the company plans supported by the German federal government. According to the newspaper, the German authorities are studying a possibility to increase grain exports from Ukraine in order to avert a food crisis and famine on the planet. "As a railway transport employee, I have to ensure that 20 million tons of grain are shipped to prevent a global famine," said Michael Toyrer, Secretary of State in the Federal Ministry of Transport told Handelsblatt. […] One train is capable of carrying up to 52 containers with several thousand tonnes of grain, and up to 20,000 trips might be needed to transport 20 million tonnes of grain from Ukraine, the newspaper said.
https://interfax.com/newsroom/top-stories/78637/

Ventimila viaggi, con 52 container attaccati a motrice: “Mors tua, vita mea”. Anche gli altri Paesi, coi porti bloccati, stanno potenziando i treni.
https://www.railfreight.com/railfreight/2022/04/29/more-trains-to-ship-ukrainian-export-products-to-europe/?gdpr=accept

E a confermare il deficit alimentare, non sono solo gli orchi russi ma il World Food Program: 2,5 milioni di ucraini sono stati aiutati dal WFP a partire dal 24/02 nel mettere insieme pranzo con cena. E questi solo quelli aiutati, poi ci sono quelli che gli aiuti non li hanno ricevuti .
https://www.theguardian.com/world/2022/may/02/millions-tonnes-grain-stuck-ukraine-un-wfp-official-germany

Ma tanto il copione è ormai già scritto. Il grano agli europei, agli ucraini la fame e la colpa ai russi.

NUOVE CHIAMATE ALLE ARMI

Il regime di Kiev ha bisogno di aumentare gli effettivi di un terzo, per poter gestire i nuovi armamenti occidentali in arrivo. Quindi mantenimento della mobilitazione generale,
https://t.me/epoddubny/10289
dichiarata il 24/02 e in scadenza il 24/05, andando a “raschiare il fondo del barile”, soprattutto a ovest dove “quegli imboscati” finora se ne sono stati a far nulla, fino all’ultimo ucraino. Tuttavia, come già indicato ultimamente, il morale è a terra, nessuno si arruola, chi può cerca di andarsene. Nell’Ovest, per esempio, molti di etnia ungherese hanno doppio passaporto e lo stanno facendo valere. Nessuna rivolta in vista, nessuno sta facendo bruciare per strada copertoni o improvvisando barricate. Ma disaffezione, questa si: il che significa che se polacchi o ungheresi mettessero piede a L’vov o in Transcarpazia con un “contingente di pace”, anche loro magari “per restare”… sicuramente non gli sparerebbero addosso. Ipotesi remota in questo momento, ma tra qualche mese… forse un po’ meno.
https://t.me/rybar/32054

PIOVONO PONTI

Il ponte che collega Romania a Odessa a Zatok oggi, dopo i primi due tentativi dei giorni scorsi, è andato giù. Cinque mesi per ricostruirlo, per cinque mesi le armi dalla Romania faranno un’altra strada.
https://t.me/WarDonbass/61247
Sull’altro versante, per motivi analoghi ma in tutt’altra direzione, è stato fatto saltare dagli ucraini in ritirata il ponte fra Liman e Slavjansk, nel tentativo di frenare l’avanzata russa.
https://t.me/boris_rozhin/46507
Fino all’ultimo ponte…

I DRONI DI ODESSA

Oltre al ponte summenzionato, altri attacchi contro quei depositi aeroportuali e hangar dove potrebbero essere custoditi i droni che ieri hanno scorrazzato fino all’Isola dei Serpenti attaccando le navi ormeggiate. Anche qui, vedremo presto se avran bisogno di chiedere a Erdogan nuove forniture di Bayraktar TV2 o negli hangar c’era altro.
https://t.me/rybar/32056

MARIUPOL’

Altri 214 evacuati oggi da Azovstal’. E come sottolinea l’articolista, neppure fra questi parenti degli irriducibili di Azovstal’ c’è stata unanimità nel migrare verso Kiev. In questi giorni lo ha fatto solo poco più della metà, mentre gli altri resteranno a vivere nella DNR.
https://antifashist.com/item/iz-mariupolya-v-bezymennoe-evakuirovany-eshhe-214-chelovek.html

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Monday, 02 May 2022 14:32
02/05 Aggiornamento volante 14:00

OSKOL (I MILLE)... E UNA DIGA MINATA

Notizia appena pervenuta e diffusa da Rybar. "Ai mille", partiti per prendere Izjum da Est e accerchiati subito dopo il via, ora hanno dato un ordine in linea con le porcherie commesse sinora a danno dei civili del Donbass: minare la diga a Oskol che sbarra il fiume creando quel bacino che dalla cartina me l'aveva fatto assomigliare a un lago
https://t.me/rybar/32036

Quindi non potendo fare come a Mariupol' e prendere in ostaggio civili, qui prendono in ostaggio la diga... mi viene in mente 5 anni fa la diga di Tabqa sull'Eufrate in Siria... all'epoca era stato l'ISIS a prenderla in ostaggio e a minacciare di farla saltare.
https://www.corriere.it/esteri/17_marzo_26/siria-curdi-vicini-tabqa-rischio-diga-eufrate-a33adb8c-1241-11e7-9feb-57178ffa732d.shtml
https://www.limesonline.com/lo-stato-islamico-annuncia-il-crollo-imminente-di-una-diga-sulleufrate/97810

L'Oskol non è l'Eufrate e la portata è inferiore di decine e decine di volte. Per la cronaca la diga di Tabqa c'è ancora, non mi sembra che lo stato maggiore ucraino abbia dato un buon consiglio... oltre che inimicarsi anche una buona fetta di popolazione della regione di Charkov e dintorni.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 02 May 2022 12:51
02/05 ore 12:30 aggiornamento

Battaglia aerea sopra i cieli di Slavjansk

Abbattuto, in una delle poche battaglie aeree svoltesi, un MiG-29.
https://t.me/boris_rozhin/46438

Azovstal'

Preso uno squadrista che stava cercando di scappare come “civile”
https://t.me/RVvoenkor/10464
A questo serve l’operazione di “filtracija” a cui sono sottoposti tutti quelli che ora scappano da Azovstal’. Controllo identità, documenti, accertamento che non si tratti di militari o, peggio ancora, di criminali di guerra ricercati dalle procure della DNR e LNR. Diciamo che, come già notato, gli squadristi di Azov sono un po’ come i mafiosi yakuza. Sono facilmente identificabili, in quanto i loro tatuaggi erano segno di orgoglio e appartenenza al relativo squadrone o squadraccia che dir si voglia. E’ un po’ più difficile per i militari non tatuati, ma a parte che sono pochi, in genere poi con le domande di controllo si riesce comunque ad accertare veridicità delle informazioni fornite.

“Denazifikacija”, non solo “denazifikacija” e i suoi tempi

- Come è possibile che siano riusciti a convincere uno che di cognome fa Bedjashov, che i russi sono i suoi nemici?
— Как человека с русской фамилией Ведяшов смогли убедить, что русские ему враги?
(e il sor Bedjashov…) – Mi hanno ingannato. Propaganda. Non saprei nemmeno io come spiegarlo.
— Ввели в заблуждение. Пропаганда. Не могу точно сказать.
https://t.me/epoddubny/10271

Chiedo scusa a tutti, davvero. Non c'entra nulla con il conflitto, potete e possiamo chiudere qui. Ma a me anche queste interviste in cui mi imbatto ogni tanto, questi argomenti, interessano molto. E quello che segue è un canovaccio che serve a me per studiarci e ragionarci ulteriormente, quando potrò farlo. Intanto per paura di perdere le considerazioni che mi sono venute ascoltando questo dialogo, le scrivo qui come appunti. Magari a qualcuno potrebbero servire per svilupparle ulteriormente. Ne sarei contentissimo.

Torniamo a questa intervista a un prigioniero dell'esercito ucraino col cognome russo. Ora, per intenderci sarebbe come se da noi uno con un cognome fortemente connotato regionalmente (Brambilla=Milano/Ferrero=Piemonte ovest/Piovesan=Veneto/Selmi=Modena/Esposito=Napoli/De Luca=Lecce, e via discorrendo) arrivasse a considerare nemici i “suoi” conterranei, quantomeno di origine. Il corrispondente poi la mette giù tragica, perché dice che il signore non gliela ha contata giusta, che “loro si vergognano di esser russi” (они стыдятся того, что они русские) e rinnegano pubblicamente le loro origini, dicendone peste e corna.

Naturalmente intervengono molti fattori. Alcuni personali, sui quali non ha neppure senso intervenire, e altri invece sociali. Mi spingo ulteriormente e dico, da materialista storico: i primi sono fortemente condizionati dai secondi. Quindi cerco di focalizzarli, anche per un possibile percorso di integrazione, quando tutto questo sarà finito: non certo per farlo noi, che non siamo nemmeno stati capaci di integrare immigrati vecchi e nuovi, che abbiamo tolto dalle scuole la figura del mediatore culturale prevista per legge dal 1998 (Turco-Napolitano) e mai diventata una figura stabile, che oggi in classe di mia figlia siamo stati solo capaci di affiancare la bambina ucraina appena arrivata, otto anni, con “google translator… e arrangiati”. No, noi occidentali meno facciamo e meglio è, che siam solo capaci di fare danni e far passare la nostra “de”-“ficienza” come “bene”-“ficienza”, come sempre, per la nostra bella facciata da sepolcri imbiancati. Mi interessa però capire perché sarà così più semplice, in futuro, vedere da quali segni sia possibile che si sta andando in una direzione, piuttosto che in un'altra.

Partiamo dal 1992. Indubbiamente “l’essere russo” fuori dalla Russia nei territori dell’EX-URSS è stato TRAUMATICO:
1. rappresentava “l’ex-primo della classe” divenuto, nel giro di un anno, “l’incarnazione del fallimento”
2. rappresentava “lo straniero”, quindi “l’estraneo”
3. in alcuni casi, baltici per esempio, rappresentava “l’ex-dominatore” su cui scaricare l’astio represso

I primi 5 anni dal 1992 al 1997 hanno rappresentato una discesa agli inferi in tutti i settori, l’annientamento del proprio sistema di valori, un crollo verticale di autostima, una corsa al “si salvi chi può” che noi fatichiamo pure a immaginare, perché non è nelle nostre corde. Neppure i tedeschi sconfitti e umiliati possono dire di “capire per esserci passati”. Loro non sono stati abbandonati, loro non sono stati smantellati in tutto, ma proprio TUTTO, come gli ex-sovietici e, in particolar modo, i cittadini della Federazione Russa, che peraltro si accollò TUTTI i debiti accumulati dalla passata gestione. A loro fu detto “Avete sbagliato TUTTO”, non era questione di un pazzo coi baffetti o col mandibolone pronunciato che vi ha rovinato ma, tutto sommato, le industrie funzionavano, eccetera eccetera. No. “Carthago delenda est”. Radere al suolo TUTTO. Modo di produzione, anzi tutto. Equazione nazifascismo=comunismo. E per farla, sputare su quei 20 milioni e passa di morti, sul loro sacrificio per sconfiggerlo, il nazismo. RADERE AL SUOLO LA PROPRIA STORIA, LE PROPRIE RADICI, I PROPRI MOTIVI DI ORGOGLIO E IDENTITA’.

Ecco allora che, “antikommunizm” (ma anche “socializm” e qualsiasi cosa che puzzi di rosso), “nazifikacija” (dalla semplice xenofobia alla ricostruzione dell’UPA) e “rusofobija” da allora vanno a braccetto. Majdan 2014 ha almeno vent’anni di PREGRESSO, prima molto serpeggiante, sotto traccia, poi sempre più aperto, sfacciato, VIOLENTO. Oggi ricordiamo la strage di Odessa. Alcune città, alcune regioni, da Odessa a Lugansk, PARALLELAMENTE E SPECULARMENTE REAGIRONO A QUESTA AZIONE RECUPERANDO LA PROPRIA STORIA, LE PROPRIE RADICI, LA PROPRIA IDENTITA’. Vi fa schifo la bandiera dell’URSS? Quella che vedete non è la bandiera dell’URSS, ma la “Bandiera della Vittoria” (Znamja Pobedy) quella piantata sul Reichstag, con sopra la scritta della 150ª Divisione fucilieri della III armata d’assalto: un giochetto, per noi che vediamo da fuori, ma passo indietro fondamentale per il recupero di un terreno comune condiviso, per loro (“Anche se è un dato di fatto / Che a Stalingrado non passano” … verrebbe da dire).

Ecco allora che i russi che “sono tornati per restare” SI INSERISCONO PER QUEI POPOLI (Donbass, Cherson, Nikolaev, Odessa), non certo per L’vov, o per Kiev (dove infatti non sono mai arrivati – primo caso – o – secondo caso - sono arrivati per dirottare forze che altrimenti sarebbero state impiegate a Sud e ad Est in una fase dove gli attaccanti erano in totale minoranza, 200.000 vs 600.000), IN UN DISCORSO INTERROTTO IL 31/12/1991. Un discorso dove l’URSS è usata strumentalmente. Certo, nessuno vuole fare il socialismo. Io per primo, da comunista, non posso che vedere che questa è la tendenza. Ma è vero anche che nessuno, neppure in un’ottica dichiaratamente capitalistica, vuole rinnegare il proprio passato, la propria storia, il proprio vissuto comune.

Ecco allora che allo “antikommunizm” TOTALE occidentale, la dirigenza putiniana non può che opporne uno molto più BLANDO, dove alla fine, AL LIMITE E RIDUCENDO LA QUESTIONE SINO AL BANALE (e di questo chiedo scusa a tutti), “bastava fare un capitalismo di stato e si manteneva tutto uguale: bandiera, inno, commemorazioni, partito, eccetera…” Questa MOSSA, strumentale quanto si vuole, ma REALE, consente di RECUPERARE tante cose di quel passato e RIVALORIZZARLE e RIATTUALIZZARLE: a partire dal MITO FONDATIVO dell’URSS postbellica, patrimonio condiviso di 15 EX-REPUBBLICHE, ciascuna coi suoi morti da piangere, ciascuna con un pezzo di quella bandiera rossa sul Reichstag da rivendicare come proprio INNEGABILE, FONDAMENTALE, contributo. Ecco allora la “denazifikacija”.

Infine, per quanto riguarda la “rusofobija”, noi siam sempre fermi a “io ti spiezzio in due” e al suo recupero da parte dell’ansa e dei cinegiornali luce associati, ma è un altro dato di fatto che
- tutto quanto finora detto porta a una RIVALUTAZIONE dei russi nei confronti dei loro vicini. In particolare con Armenia e Azerbaigian, dove sono diventati “ago della bilancia” del conflitto, piuttosto che con le repubbliche ex-sovietiche dell’Asia: Kazachstan, Turkmenistan, Tajikistan, Uzbekistan.
- Anche in un contesto teso come quello mediorientale, dove non è arrivato il “volemose bene” ex-sovietico, è arrivato un accorto movimento DIPLOMATICO PIU’ CHE MILITARE che è riuscito a ribaltare una situazione difficile, quale era quella del 2015, e a COSTRUIRE RAPPORTI REALMENTE DI COLLABORAZIONE, SIA PUR IN SETTORI E AMBITI DIVERSI E DIVERSIFICATI, con TURCHI, SIRIANI, IRANIANI, INDIANI, AFGANI E CINESI. Coi pachistani ci stanno lavorando… e i mongoli e i nordcoreani erano già cooperanti da decenni.

Torniamo ora alla domanda del corrispondente al signor Bedjashov. Come è stato possibile? Il regime di Kiev, lo abbiam visto in “libro e moschetto” e in altre occasioni, ha spinto molto su quel tasto. Per decenni. Eccedendo nell’altro verso fino a glorificare Bandera e soci. E magari una metà del Paese, russi di origine compresi, ha reagito in un modo. Come il signor Bedjashov. Ma l’altra metà del Paese si è sentita umiliata da questa campagna ideologica: chi l’ha dimostrato dichiarando l’indipendenza, chi l’ha dimostrato in piazza soltanto ed è morto (Odessa 2014). Si raccoglie quel che si semina. I russi non hanno fretta in Ucraina. Anche per questo, i tempi non possono essere che lunghi. Ma l’impressione che, in quelle regioni, si stiano innestando processi irreversibili, e che tutto questo sia parte di un movimento complessivo che travalica i confini ucraini e ridisegna, altrettanto irreversibilimente, rapporti socioeconomici internazionali, è sempre più forte.

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Paolo Selmi
Monday, 02 May 2022 08:38
02/05 ore 08:15 aggiornamento

Fronte EST

CARTA AGGIORNATA

Carta aggiornata a ieri sera
https://i.ibb.co/zRQcFxL/01-05.jpg

I due ingrandimenti a lato riguardano Charkov (a sinistra) e Liman (a destra). Nel primo è possibile vedere la zona rossa (occupata dai russi) dove già da due giorni gli ucraini cercano di contrattaccare per buttarli fuori, ma non riescono e subiscono perdite. Nel secondo è possibile vedere Liman (a dx), ormai accerchiata e la zona che nel complesso ormai non gode di buona salute.

OSKOL (I MILLE)

Non era una bufala, quella di qualche giorno fa dei mille soldati della 1° che, ricevuto ordine (IDIOTA) di contrattaccare, contrattaccavano restando subito accerchiati a OSKOL. Non avendo più ricevuto aggiornamenti, lo avevo anche pensato. Invece no, ci sono e, come ci comunica Rybar, sono lì "a cuocere a fuoco lento nella sacca" («варится в котле»). Scappare non possono più scappare, sono tenuti sotto controllo.
https://t.me/rybar/32019
Ancora non mi capacito di come un comando talmente idiota possa aver mandato mille soldati a suicidarsi, tutti insieme e in una volta sola... e nessuno, peraltro, che si dia da fare per rompere l'accerchiamento e cercare di recuperarli... o dirgli, ragazzi è andata così, arrendetevi.

C'E' CHI L'ORDINE DI RESA SE LO DA' DA SOLO

Parliamo dei soldati della 93° meccanizzata. Finiti accerchiati anche loro nei boschi di "Zàvody o Zavòdy": il soldato che parla in quel video si vede già da questo che non solo non è del posto, ma che non gli interessa nulla di questa guerra, a partire da dove cade l'accento del posto e del popolo in nome di cui combatte... a differenza dei primi che si lamentano e basta, questi hanno firmato un ordine loro dove si rifiutano di combattere ulteriormente.
https://t.me/belvestnik/23801
Motivi:
- non evacuano i feriti
- comando inadeguato
- niente artiglieria pesanta
- gravi perdite
- nessuna rotazione
Причины: не эвакуируют раненых, неадекватное командование, нет тяжёлой техники, большие потери, нет ротации.
IN UNA PAROLA, "basta con questa guerra di morti di fame contro altri morti di fame". Sperando di non fare la fine di Volonté.

ODESSA, 2 MAGGIO 2014

Alcune foto per non dimenticare, nel giorno dell'anniversario, la strage fascista alla Camera del Lavoro di Odessa: 46 MORTI. Questa situazione non è iniziata il 24 febbraio 2022.
https://t.me/anna_news/30553

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 01 May 2022 22:36
01/05 ore 21:30 Aggiornamento

AZOVSTAL’


Dopo i 46 civili evacuati ieri,
https://t.me/boris_rozhin/46253
25 durante il giorno e 21 durante la notte,
https://t.me/readovkanews/32530
anche oggi pomeriggio al momento sono riusciti a fuggire in 40, tra cui 8 bambini.
https://t.me/readovkanews/32551
Qui le immagini:
https://t.me/boris_rozhin/46293

E mentre l’ex-sindaco di Mariupol’ parla come se fosse ancora a capo di un’amministrazione che ha abbandonato fisicamente quasi due mesi fa (anche questo accade…)
https://t.me/akimapachev/2357
la quantità di civili ancora bloccati dagli squadristi di Azov potrebbe arrivare a 300 persone. Al netto degli ottantasei che han lasciato andare in questi due giorni.
https://t.me/akimapachev/2363

ARRIVANO GLI F-16...

E mentre altri 232 carri armati T72-M sono previsti arrivare dalla Polonia, salita con questa fornitura al secondo posto fra i Paesi elargitori di “aiuti”,
https://t.me/readovkanews/32574

Il regime di Kiev attende con ansia gli F-16. In realtà, CASUALITA’ SEMPRE… aveva già mandato a INIZIO FEBBRAIO, prima ancora dell’inizio delle ostilità e in gran segreto, i suoi migliori corsisti della scuola superiore piloti di Charkov in un Paese NATO e negli USA a fare il corso di pilotaggio proprio per gli F-16.
https://t.me/readovkanews/32369

In realtà, come qualche analista fa notare, gli F-16 non decollano o atterrano sull’erba o sul selciato, quindi basterebbe agire sulle poche piste rimaste per obbligare i piloti a decollare e atterrare appoggiandosi alle basi dei Paesi limitrofi… ma un aereo NATO, 100% NATO, che partisse dalla Polonia, dalla Romania o dall’Ungheria per una missione in terra ucraina, a questo punto cambierebbe NOTEVOLMENTE la situazione dal punto di vista dell’inaccettabilità, da parte di Mosca, di una mossa di tal fatta.
https://t.me/wingsofwar/12682

E se non l’han fatto, neanche per sbaglio, sino ad ora, c’è un motivo… vedremo anche qui come andrà a finire.

GENERALI NATO A KIEV MA LE ARMI SPARISCONO LO STESSO "NEI BUCHI NERI”

Sotto mentite spoglie di “consiglieri militari”, starebbero in pianta stabile al comando generale delle ff.aa. a Kiev, per curare direttamente la gestione del materiale in arrivo e della carne da cannone necessaria a metterlo in funzione.
https://t.me/boris_rozhin/46091

E nonostante ci siano lì generali, controllori, e consiglieri… le armi dopo un po’ spariscono!
“The US has few ways to track the substantial supply of anti-tank, anti-aircraft and other weaponry it has sent across the border into Ukraine”
Tradotto, io le mando, poi dove finiscono… boh, come comunica la CNN.
https://edition.cnn.com/2022/04/19/politics/us-weapons-ukraine-intelligence/index.html

E’ CERTAMENTE LA PIU’ GRANDE PARTITA DI ARMI FORNITA A UNA NAZIONE ALLEATA IN UN CONFLITTO. MA IL RISCHIO, CHE DICONO SIA GLI UFFICIALI CHE GLI ANALISTI DELLA DIFESA AMERICANA, E’ CHE A LUNGO TERMINE UN PO’ DI QUELLE ARMI FINISCANO NELLE MANI DI ALTRI MILITARI E MILIZIE CHE GLI USA NON INTENDONO ARMARE.
It is "certainly the largest recent supply to a partner country in a conflict." But the risk, both current US officials and defense analysts say, is that in the long term, some of those weapons may wind up in the hands of other militaries and militias that the US did not intend to arm.
(IBIDEM)

E non si riferiscono alle partite di NLAW, JAVELIN e DRONI divenuti trofei di guerra e che ormai fanno parte del corredo standard delle milizie del Donbass. Anche perché il “termine”, in questo caso, non è stato per niente lungo.

RIUSCIAMO A TRACCIARLE PER UN BREVE PERIODO, POI QUANDO ENTRANO NELLE NEBBIE DELLA GUERRA… SI PERDONO TOTALMENTE, DICE UNA FONTE INFORMATA SUI SERVIZI SEGRETI USA. FINISCONO IN UN GRANDE BUCO NERO E DOPO UN PO’ NON LE VEDI PIU’.
"We have fidelity for a short time, but when it enters the fog of war, we have almost zero," said one source briefed on US intelligence. "It drops into a big black hole, and you have almost no sense of it at all after a short period of time."

Milioni di euro per elmetti usati, armi che finiscono nei buchi neri e poi arrivano dove non devono, ma “Finché c’è guerra, c’è speranza…”: “Arm us with enough heavy weapons, and we will bring this war to an end sooner rather than later—with fewer Ukrainian civilians and soldiers maimed and killed.” (Zelenskij, 20/04/2022 https://t.me/V_Zelenskiy_official/1330).

GAS RUSSO NELLE BASI NATO EUROPEE, OVVERO LA PRIMA GUERRA COL CASH-BACK!

Ebbene si. Anche le basi NATO sparse per la “libera Europa” vanno a gas russo. Per la precisione, col gas russo coprono il 30% del loro fabbisogno energetico: “before Russia’s invasion of Ukraine, U.S. bases in Europe relied on Russian fossil fuels to meet 30% of their annual energy needs.”
https://watson.brown.edu/climatesolutionslab/research/2022/mapping-us-military-dependence-russian-fossil-fuels
Questa carta mostra i volumi di consumo di fonti energetiche russe da parte dei “partner” NATOvskie.
http://gard-murray.com/images/us_military_russian_fossil_fuel_dependence.png
con USAG Bavaria, USAG Rheinland-Pfalz e Reimstein Air base in testa e USAG Vicenza a metà classifica…
Continuando così, gli “american taxpayers”, i “contribuenti-e-io-pago-e-io-voto”… rifinanzieranno la “guerra russa” al ritmo di un milione di dollari la settimana (“could inadvertently be helping to fund the Russian war effort to the tune of a million dollars a week.” ibidem).

Guerra NATO per procura si, ma col cash-back…

“CONGELAMENTI” RECIPROCI

Per chi, nelle sfere alte, non avesse chiara la nozione di interdipendenza (a noi poveracci è bastato ricevere le bollette). Ai beni per 300 miliardi di dollari congelati ai russi, oggi i russi rispondono con il congelamento di 500 miliardi di dollari di beni occidentali.
https://t.me/DmitriySteshin/4734
A confisca di qua corrisponderà confisca di là.
https://t.me/boris_rozhin/46224

AUMENTO DEL GAS IN EXPORT VERSO LA RPC

Forniture Gazprom verso la Cina: +60% rispetto allo stesso periodo del 2021
https://t.me/boris_rozhin/46307
Con tendenza all’aumento di un altro 20-30%

FRONTE SUD

ODESSA

L’attacco missilistico di oggi ha colpito l’aeroporto militare, in particolare la pista e gli hangar dove erano custodite le armi delle ultime forniture NATO.
https://t.me/boris_rozhin/46254

CHERSON
Altro regalo d’addio ucraino. Tutti i gestori di rete fissa e mobile ucraini hanno tagliato fuori Cherson. Situazione difficile, perché il subentro di gestori russi e del Donbass non sarà immediato, ma che rischia di essere un autogol, perché taglia un altro ponte, a questo punto con l’EX madrepatria.
https://t.me/southtower/5990

FRONTE EST

KRASNYJ LIMAN


I russi sono arrivati alle sue porte e sarebbe in corso il tentativo di attacco da parte russa e delle milizie del Donbass da sud-est. Città in condizioni di semiaccerchiamento e con problemi di approvvigionamento.
https://t.me/denazi_UA/8565
https://t.me/boris_rozhin/46372

POPASNAJA
Leggero avanzamento delle truppe russe e delle milizie della DNR in una delle battaglie più difficili, durata ormai quasi due mesi. Più che l’avanzamento, che è minimo, russi e milizie del Donbass guardano tuttavia a un sempre maggiore indebolimento delle difese ucraine, consolidate a ovest e a nord-ovest. Tuttavia, come già analizzato, in questa roccaforte le linee difensive a scaloni sono state progettate per ricombinarsi poco più indietro con una praticamente identica capacità di fuoco e una perdita minima di territorio, in una continua serie di fortificazioni e contrafforti collegati fra loro da tunnel sotterranei e bunker grandi abbastanza da consentire il transito di pezzi di artiglieria, consentendo alla difesa stessa una grande mobilità che, ovviamente, mette in difficoltà ulteriori gli attaccanti.
https://t.me/riafan_everywhere/9126
https://t.me/boris_rozhin/46372

CHARKOV
Le forze armate ucraine provano a uscire dalla città verso nord e sconfinare in Russia, in cerca di “contrattacchi”.
https://t.me/vysokygovorit/7712
Anche per questo, i russi stanno rafforzando il controllo sulle città di confine ed è notizia di oggi la presa, da parte loro, di due centri abitati nella zona di Kazač’ja Lopan’.
https://t.me/boris_rozhin/46372

IZJUM
Nessun mutamento degno di nota, se si eccettua che i russi han fatto saltare un ponte di barche a nord onde impedire l’attraversamento delle forze ucraine e conseguente rottura delle comunicazioni con le loro forze dislocate a sud.
https://t.me/rybar/32002

A PROPOSITO DI PONTI…
Alla luce delle ultime “forniture” NATO, si fanno sempre più pressanti gli appelli a lasciare riva sinistra e riva destra del Dnepr al loro rispettivo destino, tagliando gli ultimi ponti finora risparmiati. Date le dimensioni del fiume non si tratta di ponticelli ripristinabili in quattro e quattr’otto, ma di ponti lunghi quasi dieci km, da cui l’idea iniziale di non toccarli. Anche qui, visto che i rifornimenti continuano ad arrivare passando quei ponti, l’idea potrebbe essere ben presto oggetto di riconsiderazione.
https://t.me/vysokygovorit/7719

FRONTE TRANSNISTRIA

Forse il gas, con la Moldavia completamente dipendente dalle forniture di Gazprom, si sta dimostrando più convincente di altri argomenti nella prosecuzione della politica di non-intervento da parte della Repubblica Moldava. Questo sostiene un’analisi, nel commentare un’escalation che, fortunatamente, a oggi non è culminata in un secondo fronte pericolosamente a ovest. Molto a ovest e molto vicino al confine con un Paese NATO (Romania). Vedremo anche qui gli sviluppi.
https://t.me/rybar/32012

«Знамя Победы над Рейхстагом»
Il primo alzabandiera risale a oggi (30 aprile notte a Berlino, ma già 1 maggio 1945 a Mosca), mentre è del giorno dopo la foto iconica di Evgenij Anan’evič Chaldej, nato guarda caso… a Doneck - “Bandiera della vittoria sul Reichstag” (qui un’immagine):
https://newtimes.kz/mir/138439-pravitelstvo-ukrainy-reshilo-otkazatsia-ot-termina-velikaia-otechestvennaia-voina
scattata dopo 1418 giorni di ininterrotta attività di fotografo di guerra al seguito dell’Armata Rossa, da Mosca a Berlino.
https://ukraina.ru/exclusive/20210509/1031283486.html
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Paolo Selmi
Sunday, 01 May 2022 11:06
Primo Maggio, ore 11.00 aggiornamento

Buon Primo Maggio a tutti. Sui vari fronti intensa attività di artiglieria da entrambi i lati ma nessun movimento sostanziale della linea di fronte.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 30 April 2022 20:05
30/04 ore 19:30 aggiornamento


Perdite e proteste

Al momento non sono pervenute informazioni su mutamenti significati di fronte. Quello che è invece pervenuto, tutto da vagliare ovviamente, è stato un continuo susseguirsi di perdite da parte dell'esercito ucraino:
- Ottanta uomini nella sola Avdeevka, a opera del battaglione delle milizie della DNR "Somali" (fonte: corrispondente di guerra Pegov)
https://t.me/wargonzo/6810
https://t.me/boris_rozhin/46112
- Oltre duecento soldati e 23 blindati in 16 attacchi missilistici distinti (fonte: ministero della difesa russo)
https://t.me/rybar/31980
Questo, insieme ad altri fronti, come Popasnaja, dove ogni giorno la difesa ucraina perde qualche pezzo,
https://t.me/wargonzo/6810
contribuisce ad abbassare il morale delle truppe ucraine. Inoltre, cominciano a comparire i primi segnali di protesta fra la popolazione dell'ovest, i cui cari sono stati mobilitati per combattere all'est, ma che non ha nessuna voglia di lasciarli andare.
https://t.me/Ukr_G_M/3328
In particolare, parliamo degli abitanti della regione della Transcarpazia, al confine con l'Ungheria, dove la 101° brigata di difesa territoriale ha appena ricevuto l'ordine di andare a Est. E la popolazione, che ricordiamo essere composta anche da 150.000 ungheresi, ha protestato fortemente.
https://t.me/boris_rozhin/46040

Azovstal'

Nonostante il blocco imposto da Kiev, i "difensori" fanno sempre più fatica a mantenere l'ordine e oggi 25 civili sono riusciti a evadere, tra cui 6 bambini
https://t.me/boris_rozhin/46095
Ieri era riuscito ai primi 3 civili.

Man mano che passa il tempo, che la gente esce e che non gli succede nulla, appare sempre più chiaro che la differenziazione di trattamento
- civili incolumi e liberi
- militari incolumi ma trattenuti in attesa del prossimo scambio di prigionieri, eccetto i criminali di guerra che saranno sottoposti a processo
non è propaganda russa e delle milizie del Donbass, ma quanto di fatto sta accadendo.
https://t.me/boris_rozhin/46098

Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 30 April 2022 10:38
30/04 ore 09:30 aggiornamento

Mariupol’

In occidente è ancora in scena, ultime repliche in programma, la pantomima dei “difensori” ad Azovstal’. A Mariupol’
- è iniziata - con notevole ritardo! - la stagione della semina nei terreni minati dai “difensori” e sminati dai genieri russi e del Donbass.
https://t.me/swodki/81937
- si ritorna a scuola! In questo servizio della Komsomol’skaja Pravda parla una preside di una scuola superiore attualmente da 1200 studenti (1400 in tempo di pace). Le lezioni iniziano (in presenza e senza mascherina) alle 9:00, quattro lezioni attualmente, che dopo i festeggiamenti del Giorno della Vittoria aumenteranno a sei o sette. “Perché gli studenti devono finire l’anno”… come da noi nel 2020... uguale. “Ci sono ragazzi che si diplomeranno quest’anno”, continua la preside. “Dobbiamo fare tutto il possibile perché questi ragazzi si preparino al meglio!” Parlando quindi della lingua russa, la lingua di quei ragazzi, la lingua dell’intervista, la preside dice che prima facevano un’ora, due al massimo, alla settimana. Ora ce ne sono quattro, più quelle della “rodnoj jazyk” (madrelingua), “che per noi è il russo”, sottolinea la preside (passare l’intervista a Di Maio che non ne è ancora convinto dopo due mesi dal suo magnifico intervento alla camera sui “russofoni”…). “Poetomu… rabotaem”, dice alla fine dopo un sospiro, pensando al lavoro che l’aspetta: “Quindi… al lavoro!” E noi con lei, e con quei ragazzi.
https://www.kp.ru/daily/27387/4580874/

Parlano cittadini del Donbass

Altri comuni cittadini, questa volta di Sčast’e (LNR). Il primo dice che che Vladimir è stato da sempre il suo nome, ma dal 2014 lui non poteva chiamarsi così ma Volodymir…
Il secondo, il vecchietto coi baffi, è molto più terra terra. Fa vedere la scuola distrutta dagli ucraini per rappresaglia, casa sua, a un certo punto interviene la signora che fa vedere la sua, di casa distrutta, e chiude dicendo con che coraggio possano mai stati essere definiti “zašitniki” (difensori).
https://t.me/swodki/83816

Il fatto che queste interviste si moltiplichino, indica il fatto che la popolazione sta cominciando a prendere confidenza che le cose stiano cambiando “navsegda” (per sempre). Fino a qualche settimana fa, il timore di un capovolgimento di fronte e rappresaglie nazifasciste sullo stile Buča = bende bianche al braccio = “kolaboranty” = esecuzione sul posto, era troppo forte. Era quello successo nel 2014 a chi non era riuscito a scappare a Sud, a Doneck. È il motivo per cui a Odessa o a Nikolaev nessuno manifesti, o tenti qualche forma di resistenza, come invece successo prima del 2 maggio 2014, quando i giovani scendevano in piazza con le bandiere russe, dell’Unione Sovietica, e coi ritratti in mano dei loro nonni combattenti dell’Armata Rossa. Forse non è ancora chiaro, in Occidente, cosa abbia significato per il popolo del Donbass e per i russi del sud dell’Ucraina vivere questi otto anni sotto il controllo poliziesco dei servizi segreti e degli squadristi fascisti di Azov e Pravyj sektor. “Nu, ladno”… direbbero loro, “fa niente”.

Anche per questo a Cherson si è passati al rublo. Oltre alla popolazione russofona in questa regione, che non è Donbass, ma l’anello di congiunzione fra Donbass e Crimea, come ormai abbiamo notato da un mese a questa parte è stata anche la borghesia locale a spingere in tale direzione. Agrari e industriali di Cherson devono tornare a vendere in Crimea, che è quello che avevano fatto fino al 2014 e a cui, dal 2014 a oggi, il regime di Kiev oltre a impedire, chiudendo il rubinetto, non aveva trovato soluzioni e sbocchi alternativi, se non il capitalismo da rapina degli oligarchi che è stato il primo a saltare, una volta capito che i russi da lì non si sarebbero ritirati.
https://t.me/vzglyad_ru/52274
Ed è questa, per il regime di Kiev, la maggiore minaccia per Nikolaev e Odessa, non offensive che in due mesi non sono ancora iniziate.

Fronte EST

Carta aggiornata a ieri sera,
https://i.ibb.co/8d2c282/29-04-1.jpg
dove si vede chiaramente come LIMAN (ЛИМАН sulla carta) e le forze che tengono quel settore siano ormai operativamente accerchiati (попали в оперативное окружение). Anche se nel paese a sinistra, Svjatogorsk, gli squadristi hanno occupato il monastero simbolo della città, le prospettive di tenuta sono minime, accerchiata com’è sui tre lati e con il controllo dell’artiglieria sui movimenti da e per Slavjansk che impediscono approvvigionamenti e rinforzi. Seguiremo ulteriori aggiornamenti.
https://t.me/rybar/31954

LA GUERRA PER PROCURA INIZIAVA GIA’ IL 19 GENNAIO

Ovvero OLTRE UN MESE PRIMA dell’inizio delle ostilità, prima delle Olimpiadi, con ancora il panettone avanzato da finire, ERA INTRODOTTO IN SENATO IL DISEGNO DI LEGGE DEL LEND-LEASE

S.3522 - Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act of 2022
01/19/2022 Introduced in Senate
https://www.congress.gov/bill/117th-congress/senate-bill/3522/actions

Legge che ESCLUDEVA I CONTROLLI SULL’EXPORT DI ARMI all’Ucraina
(2) EXCLUSIONS.—For the purposes of the authority described in paragraph (1) as that authority relates to Ukraine, the following provisions of law SHALL NOT APPLY:
(A) Section 503(b)(3) of the Foreign Assistance Act of 1961 (22 U.S.C. 2311(b)(3)).
(B) Section 61 of the Arms Export Control Act (22 U.S.C. 2796).

https://www.congress.gov/bill/117th-congress/senate-bill/3522/text

E FISSAVA IL PRINCIPIO CHE NON ERANO DONAZIONI MA FORNITURE, CONTRO PAGAMENTO DIFFERITO E SOTTOPOSTE QUINDI ALL’AZIONE DEI FORI COMPETENTI IN CASO DI INADEMPIENZA IN TALE SENSO:
(3) CONDITION.—Any loan or lease of defense articles to the Government of Ukraine under paragraph (1) shall be subject to all applicable laws concerning the return of and reimbursement and repayment for defense articles loan or leased to foreign governments. (IBIDEM)
Quindi paga o ti pignoro il divano. Facile immaginarsi la “dilazione”, ovvero la dipendenza del regime di Kiev dagli USA, fino a quanto durerà… qualche generazione, almeno. Ora è fissato per legge e “finché c’è guerra, c’è speranza”, il complesso militare-industriale che afferisce al blocco NATO ringrazia.

Il sei aprile, come noto passava.
Passed the Senate April 6, 2022. (IBIDEM)
Quello che non mi era chiaro era l’inizio. Così come non mi era ben chiaro cosa passasse nella testa degli yankee quando parlando di “defense article”:

Definition of defense article.—In this Act, the term “defense article” has the meaning given that term in section 47 of the Arms Export Control Act (22 U.S.C. 2794). (IBIDEM)

PRATICAMENTE… TUTTO. Vado a vedere il 22 USC 2794

(3) "defense article", except as provided in paragraph (7) of this section, means, with respect to a sale or transfer by the United States under the authority of this chapter or any other foreign assistance or sales program of the United States-
(A) any weapon, weapons system, munition, aircraft, vessel, boat, or other implement of war,
(B) any property, installation, commodity, material, equipment, supply, or goods used for the purposes of making military sales,
(C) any machinery, facility, tool, material, supply, or other item necessary for the manufacture, production, processing, repair, servicing, storage, construction, transportation, operation, or use of any article listed in this paragraph, and
(D) any component or part of any article listed in this paragraph,

http://uscode.house.gov/view.xhtml?req=(title:22%20section:2794%20edition:prelim)
Dai Javelin agli F-16… vale tutto, solo le armi biologiche non sono nominate… ma per quelle avevano già delocalizzato spostando in loco la produzione...

Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti a seguire in tarda serata.
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Paolo Selmi
Friday, 29 April 2022 18:09
29/04 18:00 aggiornamento

Fronte EST

Est di Izjum

Zona già in mano ai russi, a est di Izjum e a ridosso del bacino artificiale di Oskol. Il 20/04 la 1° brigata della guardia nazionale e altre formazioni delle ff.aa. ucraine ricevono ordine di attaccare lungo quella direzione per poi puntare a ovest su Izjum. Agli ufficiali di brigata è subito chiaro che si tratta di un ordine suicida. Ma a Kiev hanno fame di filmati e foto vittoriose da mostrare in TV e sui social al popolo. Vanno all’attacco e subito si trovano bloccati dal nemico su tre lati, con alle spalle l’acqua del bacino artificiale. 1.000 soldati attualmente intrappolati in una sacca. Chiedono aiuto, ma invano. Il comando militare si rifiuta di organizzare una spedizione per rompere l’accerchiamento e liberarli. Ovvero abbandona MILLE dei suoi uomini al loro destino. E ora sono sotto il tiro dell’artiglieria russa da tre lati. Ennesimo crimine del regime di Kiev verso il proprio popolo, trattato come carne da macello senza alcun ritegno.
https://t.me/epoddubny/10209

PS notizia confermata da un report di un’ora e mezza più tardi rispetto alla prima pubblicazione (13:31 – 16:05), non è un falso. Stiamo quindi parlando di MILLE uomini mandati a morire in bocca al nemico, nel peggiore, più becero, dei modi.
https://t.me/boris_rozhin/45902

In tutto questo…
In tutto questo LA ROTAZIONE IN CORSO fra truppe al fronte e riservisti NON E’ SUFFICIENTE a rimpiazzare TUTTE le unità che avrebbero diritto al cambio. Ora starebbero mandando al fronte anche QUEI GRUPPI DI DIFESA TERRITORIALE (teroborony) formatisi in fretta e furia per timore di attacchi russi nelle città da Kiev a L’vov. Questi ultimi sono civili con scarsa o nulla esperienza militare. Anche qui, non tutte le vacche sono nere, neppure di notte:
- un conto è creare una milizia organizzata e armata alla bell’e meglio per difendersi da un’invasione nemica, anche se poi occorrerebbe capire margini di manovra e limiti di tale mossa, come sperimentato amaramente fra l’altro dalle milizie del Donbass a giugno 2014 contro gli stessi ucraini in condizioni di totale inferiorità di uomini e mezzi; in altre parole, oltre a formare le unità d’azione, occorrerebbe soprattutto creare e coordinare linee di difesa realisticamente in grado di sostenere l’onda d’urto nemica, o ulteriori strategie (guerriglia, lotta partigiana) in attesa di rinforzi; il 10 settembre 1944 i partigiani liberarono Domodossola dai nazifascisti, dopo quaranta giorni la lasciarono. Dopo essere stati mollati dagli “alleati” che avevano promesso ponti aerei, aperture di fronte, rinforzi mai arrivati. Non si fecero massacrare tutti “fino all’ultimo partigiano”.
- un altro conto, COMPLETAMENTE DIVERSO DAL PRIMO, è prendere la stessa milizia e portarla su una linea di fronte che, nella visione tattico-strategica attuale del regime di Kiev, DOVREBBE tornare a coincidere con i confini nazionali del 2013 (Crimea e Donbass inclusi). Costi quel che costi, “fino all’ultimo ucraino” (до останнього українця). Ma se questa era la STRATEGIA INIZIALE, preparata da mesi e inaugurata con una mobilitazione generale senza precedenti dal 23 gennaio 2022, che dopo neanche due settimane aveva portato SETTANTASEIMILA fra le migliori unità e mezzi d’assalto a disposizione sulla linea di fronte ferma da OTTO ANNI del Donbass, OGGI, A DUE MESI DI DISTANZA, mandare la propria gente a morire, soldati, riservisti, persino improvvisati Volkssturm, nella macina russa, che non ha fretta di avanzare, ma che se gli regali 1000 uomini tutti d’un colpo non se li fa certo sfuggire, è solo indice di completa CONNIVENZA con chi sta usando un’intera nazione in una proxi-war, in una guerra per procura, ogni giorno sempre più evidente.
https://t.me/rybar/31933

Appena fatto saltare il ponte tra Liman e Slavjansk
Liman, che si trova più a est, è ancora in mano ucraina, ma probabilmente le ff.aa. stanno pensando di arretrare. Per sicurezza han fatto saltare il ponte, mossa che dovrebbe rallentare l’avanzata russa su Slavjansk.
https://t.me/boris_rozhin/45904

Fronte SUD

A Nikolaev si sono verificati tentativi di contrattacco ucraini ma sinora conclusi con ritirate e gravi perdite. Una configurazione offensiva in totale scarsità di uomini e mezzi, oltre a risultare disastrosa dal punto di vista delle perdite, indebolisce ulteriormente le già indebolite difese, che oltre a subire attacchi missilistici e di artiglieria pesante, vedono ridursi così le proprie scorte e la propria dotazione.
https://t.me/boris_rozhin/45902

Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 29 April 2022 12:43
29/04 ore 12:30 aggiornamento

Fronte EST

Izjum

Anche le carte militari occidentali ora presentano una linea di fronte decisamente più “frastagliata” e maggiori rischi di formazione sacche rispetto alle stesse di due settimane fa. Un’altra cosa che salta all’occhio è che i quadrati rossi sono diventati decisamente maggiori di quelli azzurrini lungo tutta la linea di fronte. In sostanza, la ridislocazione delle truppe provenienti dalla scomparsa del fronte NORD è avvenuta non in un punto ma a raggera, andandosi a congiungere a sud con le truppe provenienti da Mariupol. Questo movimento ha consentito di compattare, pareggiare e unire le varie linee di fronte (movimento precedente all’attuale di avanzata e ad esso propedeutico), raggiungere quindi la superiorità numerica (di uomini e mezzi) lungo le nuove direttrici di affondo, mantenere l’iniziativa e impedire così non tanto il raggruppamento delle truppe ucraine (è la stessa strategia di avanzata lenta che lo consente e favorisce), quanto
- Ogni controffensiva da parte delle truppe sotto attacco
- Ogni controffensiva da parte di altre truppe, provenienti dall’ovest, perché continuamente impegnate a rinforzare, a puntellare i punti in sofferenza
https://t.me/Belarus_VPO/13519

Fronte TRANSNISTRIA

Confermate le esercitazioni militari ucraine a Podol’sk, a 23 km da Kolbasna, la più grande santabarbara ex-sovietica della zona. Inoltre, sulla linea di confine con la Transnistria ci sono già 2000 soldati ucraini.
https://t.me/rybar/31927
Probabilmente, visto lo smarcamento della Moldavia di stamattina (apparente, vero?), sarebbero solo loro ad attaccare, nel caso dovessero attaccare. Vedremo. Intanto, il governo israeliano ha già detto ai suoi cittadini presenti in Transnistria di fare i bagagli…
https://t.me/mig41/16976

200 CARRI ARMATI IN ARRIVO DALLA POLONIA

Riferisce Polskie radio. Tutti ex sovietici (T-72) e aggiunge che così gliene rimangono di quel tipo altri duecento e basta… poi avanti di NATOvskie! E comunque, come in tutte le osterie che si rispettino, si continua a segnare sul conto. 1,6 miliardi di dollari
https://t.me/boris_rozhin/45846
https://t.me/readovkanews/32353

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 29 April 2022 08:34
29/04 ore 08:00 aggiornamento

Razzi di serie a e razzi inesistenti ..
.

Ovviamente i cinegiornali luce è da ieri che han messo il tavolo contro il muro e continuano a rimbalzare la palla dei razzi su Kiev che, giusto a titolo di cronaca, hanno colpito lo snodo ferroviario di Fastov, nei dintorni di Kiev, e la fabbrica militare Artem, a Kiev città.
https://www.bragazeta.ru/news/2022/04/28/moshhnejshij-raketnyj-udar-nanesen-po-zheleznodorozhnomu-uzlu-pod-kievom/
https://www.politnavigator.net/tri-raketnykh-udara-byli-naneseny-po-oboronnomu-zavodu-artjom-v-kieve.html
come attestato anche dal pugile-sindaco Klitchko (ma non dai cinegiornali luce che hanno ricevuto l'ordine di condirla sempre nella stessa maniera...)

In tutto questo al Pentagono interessa, peraltro, analizzare i resti dei missili del nemico..
https://www.mk.ru/politics/2022/04/29/pentagonu-interesen-tip-raket-kotorymi-byl-nanesen-udar-po-kievu.html?

A noi interesserebbe sapere anche cosa ci facevano dei mercenari georgiani intorno alle macerie, visto che la guerra per procura è un'invenzione russa
https://t.me/boris_rozhin/45823

Passiamo ora ai razzi di cui i cinegiornali luce nostrani fanno volentieri a meno:

- Resi noti gli obbiettivi dell'attacco missilistico a Cherson di ieri notte, il "regalo d'addio" ucraino per il passaggio al rublo: case popolari, asili e scuole, con Točka-U armati con bombe a grappolo. Gli stessi della strage di Doneck (usata solo dalla Stampa a livello fotografico e parlando pure nelle didascalie dei "crimini russi"...) e della strage di Kramatorsk, decine di morti su cui è calato il silenzio dopo che si è capito che erano stati gli ucraini... Fortunatamente, la contraerea ha fatto il suo lavoro.
https://lenta.ru/news/2022/04/28/tochkaherson/?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop

- Sul massacro di ieri al mercato rionale di Doneck nessuna traccia da nessuna parte.

- Nessuna notizia neppure dell'attacco missilistico ucraino ad abitazioni civili a Makeevka, sempre di ieri, dove un bambino di undici anni ha perso la vita dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni.
https://t.me/boris_rozhin/45817

Ma all'ansa preoccupa la "bandiera della vittoria" fuori dalla stazione spaziale. E la Cristoforetti che deve pure farci la passeggiata insieme. "Sta attenta Samantha, non ti fidar..." buffoni.

Fronte EST

Che il Donbass si stia rivelando una specie di macina (grinder) per l'esercito ucraino, come la definiva ieri e non solo ieri Ritter, è cosa nota anche allo stato maggiore ucraino, che sta mandando a morire "fino all'ultimo ucraino" anche i riservisti dell'ovest del Paese.
https://t.me/readovkanews/32200

Occupata dai russi Russkaja Lozovaja, due paesi sopra Charkov
https://t.me/boris_rozhin/45798
Più che altro per evitare che partano da lì "missioni punitive" oltre il confine, che sta a due passi, come accaduto pochi giorni fa.

Fronte TRANSNISTRIA

Maia Sandu abbassa il tiro e dice che non ha nessuna intenzione di invaderla, perché semplicemente non ha armi e ha un esercito vecchio di trent'anni. Conferma altresì che non ci sono soldati rumeni sul territorio moldavo pronti a farlo al posto suo.
https://t.me/boris_rozhin/45796
Letta così, sembra acqua sul fuoco. Speriamo e vedremo.

LEND-LEASE approvato

Approvato il Lend-Lease, quì la lista della spesa di quello che gli ucraini potrebbero comprare:
✔️carri armati M1A2 Abrams

✔️macchine M2A3 Bradley

✔️postazioni di artiglieria M109A6 Paladin

✔️lancia razzi multipli HIMARS

✔️postazioni di lancio multiuso M270 MLRS

✔️missili NASAMS 2

✔️missili Patriot

✔️caccia F-16 C/D
https://t.me/rybar/31909

Come giustamente fatto notare, al governo afghano prestarono 100 miliardi di dollari di armamenti, ed è andata a finire come è andata...
https://t.me/rybar/31908

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 28 April 2022 19:21
28/04 ore 19:00 aggiornamento

Attacco con missili Grad a un mercato rionale di Doneck.

Notorio “obbiettivo militare”, due civili morti e cinque feriti al momento. Crimine in continuità con quanto fatto sinora da un comando militare totalmente impunito.
https://t.me/rybar/31868
https://ria.ru/20220428/obstrel-1785920782.html?
Una donna è appena morta, tra quelli contati inizialmente come feriti. Lascia marito e figlia (con cui stava al momento dello scoppio dei missili). Morta mentre andava a fare la spesa. Strage dimenticata, a nessuno qui interessa (appena controllate le agenzie), colpevoli impuniti.
https://t.me/boris_rozhin/45653

Prigionieri di guerra

Impuniti finché non finiscono prigionieri. Stiamo parlando di cento persone, per l’esattezza: fatti prigionieri, incriminati per strage di civili e altri crimini di guerra, subiranno regolare processo. A proposito di prigionieri, il totale è al momento di 3.000, secondo dati ufficiali della DNR. Peraltro, non essendo mai capitato, in questi otto anni, un numero simile, e non essendoci al momento scambi di prigionieri in quantità tale da diminuirne in modo consistente la quantità, sono apparsi bandi di concorso per agenti di custodia.
https://t.me/boris_rozhin/45633

Cherson in zona “rublo”

Boris Rozhin giustamente fa notare che la transizione dalle grivne ai rubli è stata, è e sarà sempre più facilitata dall’INADEMPIENZA di Kiev nel pagare pensioni, stipendi, sussidi e forniture. Tutto è iniziato con il RIFIUTO POLITICO di farlo nel Donbass, che invece di penalizzare economicamente la regione, la ha traghettata direttamente in aerea rublo. Ora che la priorità è seguire i propri “kuratory” UE-NATO nella corsa al riarmo, questa tendenza prosegue in virtù del loro TOTALE, NEGLIGENTE, ASSENTEISMO sul fronte dei pagamenti, anche in altre regioni. Che a questo punto hanno tutti i buoni motivi per passare, non appena possibile, da una moneta all’altra e da una gestione all’altra. Contribuendo a questo punto a ulteriori, imprevedibili a febbraio, processi di disintegrazione.
https://t.me/boris_rozhin/45630
ESATTAMENTE COME I MISSILI LANCIATI IERI NOTTE.
Esattamente come l’incendio scoppiato oggi pomeriggio e che ha coperto la città di una densa coltre di fumo nero:
https://t.me/boris_rozhin/45666
Altro contributo al distacco di altre regioni, non consensuale, ma sempre distacco.

“No Value”

Così è scritto su una dichiarazione ai fini doganali compilata dall’ambasciatore ucraino in Svezia per 5000 missili anticarro. No value. Nessun valore. Più qualche milione di euro di “spese di trasporto” messe gentilmente a disposizione dall’UE. “Finché c’è guerra, c’è speranza”…
https://t.me/belvestnik/23577

APPELLO DEI SOLDATI DELLA 79° BRIGATA

Ieri abbiamo accennato alla storia della 79° brigata d’assalto, disfatta completamente nel corso di un’operazione condotta in modo a dir poco scandaloso dal comando militare ucraino. Oggi i soldati della 79° che sono sopravvissuti, che non sono finiti prigionieri e che si trovano a Jampol’, pubblicano questo appello, una denuncia che traduciamo in quanto documento storico, oltre che di una dignità pari, se non superiore, alle dichiarazioni dei loro e dei nostri superiori. L’IMPORTANZA DI QUESTO DOCUMENTO E’ DATA DAL FATTO CHE, A DIFFERENZA DI ALTRE DENUNCE ANALOGHE MA FATTE DA PRIGIONIERI DEI RUSSI, quindi forzati dagli orchi cattivi a dire falsità sui loro capi, QUESTI SONO ANCORA OPERATIVI! Addirittura chiedono di essere trasferiti su un altro fronte, Nikolaev, ma l’ordine è di restare lì, così che muoiano tutti e nessuno sappia la verità. SONO ACCUSE GRAVISSIME.

Appello dei soldati della 79° brigata
Обращение военнослужащих 79-й бригады
28 aprile 2022

Siamo soldati della 79° brigata, II e III battaglione. Ci troviamo nel villaggio di Jampol’.
Мы военнослужащие 79-й бригады, 2-й и 3-й батальон. Находимся в селе Ямполь.

I nostri comandanti ci hanno mandato nel bosco a scavar trincee… e avevamo due pale in tutto. Ci hanno fatto fuori, il tutto così in fretta che non abbiamo avuto neanche il tempo di attaccare le baionette ai fucili.
Наши командиры завели нас в лес, окапываться, у нас было пару лопат на множество людей...нас громили - мы даже не успевали штык прицепить.

In quel bosco ci siam stati cinque, sei giorni, dopo di che i comandati ci hanno mollato sul posto. E ora ci chiamano “disertori”, noi! Che siamo sopravvissuti… Lì in quelle trincee, c’è ancora adesso una pigna di cadaveri.
Мы сидели там 5-6 дней, и командиры нас бросили...И сейчас нас делают дезертирами за то, что мы выжили...Там куча трупов лежит до сих пор, в тех ямах.

Chiediamo la vostra attenzione, dei volontari che ci stanno prestando soccorso, ma anche degli officiali che ci hanno abbandonato. Ci chiamavano “artiglieria”, ma non avevamo nessun pezzo di artiglieria a nostra disposizione. Nessun aiuto!
Прошу вашего внимания, особенно волонтёров, которые нам помогают, офицеров, которые нас бросили - мы вызывали артиллерию, и ничего не было - никакой помощи.

Ci ha fatto fuori l’aviazione, e noi non avevamo nessun pezzo di antiaerea a disposizione! Ci han gettato lì come carne da cannone! Poi siamo usciti fuori, e abbiamo chiesto a un anziano, forse vicecomandante di brigata o di battaglione: “Com’è questa storia?” Ci ha risposto: “Mike, comandante delle forze d’assalto paracadutisti, ha dato l’ordine di andare al corpo a corpo contro i carri armati”.
Нас била авиация - никакого ПВО. Нас тупо кинули на мясо. Потом мы вышли, и спросили старшего - это был замкомбриг или комбат - как это так? Он сказал: "Майк, командир ДШВ, дал приказ идти в рукопашную на танки".

Per questo ci rivolgiamo a voi: “Aiutateci, perché ora ci considerano disertori… Ci portano a processo, come nemici, come disertori che hanno abbandonato la battaglia. Noi non abbiamo abbandonato la battaglia! Noi abbiamo deciso di sopravvivere!
Поэтому мы обращаемся к вам - Помогите нам, потому что нас считают дезертирами... Нас бросают под суд, как врагов, дезертиров, покинувших бой. Мы не покинули бой - мы решили выжить.

Noi abbiamo accettato uno scontro con le mitragliatrici contro i carri armati! E chi oggi è sopravvissuto, è perché è riuscito a uscire dalla sacca dove ci avevano rinchiuso! Il restante 70% dei nostri ragazzi è lì, cadavere nel bosco.
Мы приняли бой, с автоматами против брони, и те, кто сейчас жив - вышли живыми из котла. Остальные 70% наших ребят лежит в лесу, трупами.

Oltre a questo, c’è pure il fatto che ora ci danno la colpa di tutto! Pensiamo che la colpa sia del nostro comando, forse del generale di settore, non sappiamo. Chiediamo che ci portino a Nikolaev, perché lì si sta preparando un assalto. Invece hanno deciso di lasciarci qui, perché vogliono che ci uccidano tutti, così che voi, gente, non sappiate la verità!
Кроме того, что нас хотят сделать виноватыми во всем - мы считаем виновными наше командование, возможно генерал сектора, кто - не знаю. Мы просим чтобы нас отвезли в Николаев, потому что там готовится штурм. Нас решили тут оставить, потому что нас хотят добить, чтобы вы, люди, не знали правду.

La 95° e la 79° sono state sconfitte. Siam rimasti noi, riservisti; ci sono anche mercenari, due in tutto, ma non faremo i loro nomi. Anche loro capiscono che ce l’hanno messo in quel posto. Ci han buttato come carne da macello!
95-я и 79-я бригада разбиты. Люди (личный состав) - мы резервисты, есть контрактники, пару человек, но мы не будем называть имен. Даже контрактники понимают, что это жопа. Нас кинули на мясо.

Intanto gli ufficiali scappano dal campo di battaglia. Popolo, pensateci voi, perché se non ci penserete ci ingabbieranno tutti.
...Офицеры бегут с поля боя. Народ, думайте, потому что если нет - нас посадят.

Un’ora prima che ci assaltassero, i nostri ufficiali sono usciti dal punto di comando e ci hanno abbandonato. Quando è iniziato l’assalto, noi abbiamo chiesto aiuto e ci siam sentiti dire: “Disponetevi in difesa circolare”, anche se non avevamo nessun punto di fuoco in grado di reggere i colpi nemici dalle varie direzioni e intorno a cui disporci. Quando abbiamo raggiunto una postazione in grado di farlo, era già stato abbandonato. Un carro armato contro tredici! Al che siamo usciti in gruppi di due, di tre, di cinque uomini. E quando siamo arretrati sulle seconde linee, queste erano già state abbandonate, nessuno in grado di coprirci! Ed eccoci qui.
За час до прорыва, наши офицеры выехали из командного пункта и кинули нас. Когда пошел прорыв, мы запрашивали поддержку, они сказали : "занимайте круговую оборону", хотя их на КСП уже не было. Когда мы отошли к КСП, КСП уже был пуст. Один танк против тридцати, и мы выходили группами по 2, по 3, по 5 человек. Когда мы вышли на вторую линию - там вообще никого не было, кто должен был нас прикрывать.

Noi non ci arrendiamo, noi vogliamo combattere, ma non nella 75° brigata d’assalto (dove siamo ora)!
Мы не сдаемся, мы хотим воевать, но не в 75-й штурмовой бригаде.

Noi non possiamo combattere dove mollano i feriti, dove gli ufficiali scappano in macchina e non si caricano neppure i feriti! VERGOGNA! Questi non sono ufficiali! Ma sciacalli!
...Мы не можем воевать там, где бросают раненых, офицеры бегут на машинах, даже раненых подобрать не хотят - это позорище. Такие люди - это не офицеры - это шакалы.

Ringraziamo per l’attenzione.
Благодарю за внимание.

https://telegra.ph/Obrashchenie-voennosluzhashchih-79-j-brigady-04-28
https://mykolaiv.news/obrashhenie-voennosluzhashhih-79-j-brigady/

FRONTE EST

Izjum
Un’intera compagnia si è consegnata prigioniera
https://t.me/ukrainian_guide/1205
Dopo Zavody e Andreevka, già in mano russa, il fronte si sta allargando a Ovest arrivando a Velikaja Kamyshevacha
https://t.me/ukrainian_guide/1194

Cedimenti e tenute della linea difensiva ucraina
Questa cartina, se confermata, confermerebbe la rottura della linea difensiva ucraina in almeno tre punti (i “lobi” della foglia al posto della curva a “U” di una settimana fa). A prescindere dalla correttezza topografica della descrizione della linea di fronte, della maggiore o minore profondità di questi cunei, il dato che ormai conferma anche lo stesso stato maggiore ucraino è che questo sia il settore attualmente in maggiore difficoltà. E difficoltà operative non da poco.
https://t.me/kommunist/4299

Di fatto, come nota Scott Ritter, “i russi avanzano lenti, deliberatamente lenti, e così ‘macinano’ (перемалывают) le forze ucraine”. Ho controllato e Ritter usa spesso e volentieri il verbo “to grind” macinare per rendere l’idea di questo movimento (https://www.nakedcapitalism.com/2022/03/ukraine-updates-and-scott-ritter-on-russia-military-strategy-and-progress.html)
https://t.me/boris_rozhin/45700

Tengono maggiormente Popasnaja e Rubezhnoe, dove gli avanzamenti sono minimi.
https://t.me/boris_rozhin/45598

A Sud, invece, proseguono scontri di artiglieria senza alcun avanzamento. Tuttavia, come abbiamo già più volte notato, è lì che si concentrano storicamente le strutture difensive ucraine create in otto anni. Attaccare da sud in quelle condizioni sarebbe suicida.
https://t.me/rybar/31881

FRONTE TRANSNISTRIA

Le forze armate ucraine, giusto per non farsi mancare nulla, hanno organizzato manovre militari a Podol’sk. Questo comporta un movimento di truppe e mezzi ingente a due passi (guarda caso) da Kolbasna, che come abbiam visto ieri è la maggiore santabarbara sovietica della zona. Situazione, quindi, molto tesa, per possibile invasione. Tra l’altro è proprio da Podol’sk che è partito uno dei gruppi di sabotatori autori degli attentati terroristici degli ultimi giorni. Ma anche questa ulteriore escalation, alle orecchie dei cinegiornali luce, non arriva.
https://t.me/rybar/31879

FRONTE OVEST

“La Polonia nega di avere in progetto di stabilire il controllo sulla parte occidentale dell’Ucraina” (ufficio stampa ministero polacco)
Intanto, anche loro hanno annunciato MANOVRE MILITARI dalla NOTTE DEL PRIMO MAGGIO nel NORD e nell’EST del Paese. Si attendono movimenti di ingenti colonne di uomini e mezzi. Un altro modo per dire che saranno dislocate al confine con l’Ucraina decine di migliaia di truppe e relativi armamenti.
https://t.me/readovkanews/32286
Le “esercitazioni militari” sono previste durare tutto il mese
https://t.me/anna_news/30121

Salvo notizie particolarmente rilevanti, aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Thursday, 28 April 2022 10:28
28/04 "Não há ali nada a esconder"

Scusate l'aggiornamento volante, segnalo questo reportage della CNN portoghese a Mariupol'. Vanno a Mangush, vanno a Staryj Krym alla ricerca delle "fosse comuni" e trovano tombe normali, persone con cui parlare anziché orchi e, persino in posti tristi come un cimitero, segni di umanità laddove i cinegiornali luce nostrani vedono solo barbarie.
https://cnnportugal.iol.pt/videos/os-mil-corpos-enterrados-em-dois-cemiterios-as-portas-de-mariupol-no-ultimo-mes/6269a4e80cf26256cd210348

Questa la situazione quando i giornalisti arrivano a Mangush: "Quando chegamos ao cemitério, não encontramos valas comuns". Nessuna fossa comune. "No local preciso da geolocalização, o que há são cerca de 230 campas individuais com placas numeradas, muitas delas com nome, data de nascimento e morte". Al posto preciso della geolocalizzazione fornita dall' "ex-autarca di Mariupol'" (parole loro), 230 tombe con un'etichetta numerata, molte delle quali anche con un nome, cognome, data di nascita e data di morte.

Parlano direttamente con gli operatori che stanno scavando altre tombe più in giù, per avere maggiori informazioni su queste persone e quando sono arrivate ("Tentamos perceber melhor quem são estas pessoas e quando chegaram, através de vários coveiros que abrem uma sepultura mais abaixo".) Gli rispondono "che quei corpi vengono da Mariupol' e che molti di loro sono soldati e civili ucraini" ("aqueles corpos vêm de Mariupol e que muitos são civis e soldados ucranianos").

Una vecchietta che era lì a curare la tomba dei propri cari conferma che il camion portava i defunti e due scavatrici provvedevano alla sepoltura ("O carro trazia corpos de Mariupol. Duas escavadoras abriam buracos e uma outra enchia de terra."). Il carro faceva avanti e indietro ("O carro ia e voltava.") Irina ha qualcosa da dire contro le autorità ucraine che attaccano il loro popolo ("Mostra-se indignada com as autoridades ucranianas e acusa-as de atacar o próprio povo. ")

Vanno quindi alla camera mortuaria dell'ospedale di Mangush: anche lì il medico militare che gli risponde dice che i defunti, soldati e civili ucraini morti a Mariupol', passavano da lì dove era condotto esame autoptico, e relativo certificato di morte. ("Nega a existência de qualquer vala comum e afirma que os corpos correspondem sobretudo a civis e a militares ucranianos. "Nós examinamos os cadáveres de civis e soldados que morreram em Mariupol. Na verdade, emitimos um atestado médico de óbito""). Quando lo informano che fuori si parla di fosse comuni, "replica che è una menzogna" (Contesta que é "mentira".)

"Ci sono due cimiteri a Staryj Krym e Mangush (con questi corpi). Una tomba separata per ciascuno, una cassa e una lapide con un numero per ogni corpo. Dopo l'autopsia di ogni cadavere, fatta congiuntamente con una squadra del Pubblico Ministero, un'impresa funeraria pubblica provvede ai rituali di sepoltura."
("Há dois cemitérios em Staryi Krym e Mangush [com estes corpos]. Uma sepultura separada, um caixão e uma placa com um número são alocados para cada corpo. Depois da autópsia de cada cadáver, juntamente com a equipa do Ministério Público, a empresa pública [funerária] Ritual trata das sepulturas".)
Conferma quindi le cose dette in precedenza da operatori funerari e vecchiette al cimitero correggendo il numero di tombe a 300, confermando anche le tempistiche dei movimenti di cui li avevano informati le vecchiette, da un mese a questa parte.

Il giorno dopo vanno a Staryj Krym, "il cimitero che i capi militari e le autorità ucraine era un'altra localizzazione di fosse comuni" ("o cemitério referido pelo responsável militar e pelas autoridades ucranianas como uma outra localização de valas comuns.") "In questo caso, centinaia di tombe a perdita d'occhio. In totale, più di 650 tombe interrate in sepolture recenti" ("Neste caso, são centenas de campas a perder de vista. No total, mais de 650 pessoas estão enterradas em sepulturas recentes.")

Si ripete lo scenario di Mangush ma, in questo caso, stanno assistendo non allo scavo ma alla sepoltura vera e propria, quindi possono confermare di aver visto seppellire le casse da morto ("repete-se o cenário de Mangush mas desta vez confirmamos que estas pessoas estão dentro de caixões. ")

Danya, che sta operando con la pala meccanica, risponde alle domande, negando l'esistenza di qualsiasi fossa comune. E in effetti, ammette il corrispondente della CNN, "di fronte a ogni cassa c'è una placca con un numero di registrazione per aiutare i familiari a rintracciare le persone scomparse". Em frente a cada caixão, está uma placa com o registo. É uma forma de ajudar os familiares a encontrar pessoas desaparecidas."

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 28 April 2022 08:42
28/04 ore 08:00 Aggiornamento

L’effetto distopico generato dalla lettura mattutina dell’ansa, insieme a un buon caffelatte, aiuta a iniziare bene la giornata. Aldilà della cortina di ferro non sanno ancora di aver, secondo le accuse di qualche paranoico oltreoceano di professione, massacrato prigionieri, stuprato donne (dopo averle legate) e compiuto altri crimini su vecchi e bambini, giusto per completare il copione. Non commentano l’ultima bufala ripresa dall’ansa come il Verbo, ahimé per loro e per fortuna delle presunte “vittime”, restato tale e mai diventato carne, cosa concreta... a me viene in mente quel povero soldato ucraino a cui, qualche giorno fa, han fatto vedere i proclami dei media ucraini dove dicevano che i russi lo avevano ucciso… piangeva, accusava i suoi capi “mi avete lasciato lì a morire” poi diceva ai suoi parenti “sto bene, qui mi trattano bene…”. Qualche giorno la bufala per essere tradotta dall’ucraino e arrivare a Washington ci vuole, meno tempo per tornare in Italia sul tavolo dell’ansa come velina con su il timbro “pubblicare”… e l’informazione è servita.

Di certo ci sono stati stanotte SEI Točka-U. Che ovviamente non arriveranno mai sul tavolo dell’ansa. TRE su Cherson, per PUNIRLA di esser passata coi russi (poi ci torneremo),
https://t.me/anna_news/30059
TRE su Izjum, perché sono le ultime cartucce che hanno da sparare nel Donbass per TERRORIZZARLO prima di lasciarlo in pace.
https://t.me/voenkorKotenok/35465
Per la cronaca è finita due a uno in entrambi i casi, due abbattuti dalla contraerea, uno invece è arrivato: a Cherson fortunatamente è caduto vicino all’antenna TV, a Izjum in centro città.

Criminali punto e basta. Perché in entrambi i casi si è trattato di obbiettivi civili e senza nessuna postazione di artiglieria inframezzata, come per esempio nel caso dei carri armati sotto i portoni delle case popolari, dei pezzi di artiglieria sui piani superiori e dei cecchini sui tetti a Mariupol’. E anche in quei casi non era intervenuto un Iskander, perché ai piani inferiori c’erano quelli che oggi festeggiano la primavera, in barba ai loro “difensori”. E anche a Cherson, chi si è trovato coi vetri rotti e basta e non con l’edificio centrato, stamattina mentre cercherà un vetraio si troverà ancora più confermato nella scelta fra chi lo ha difeso e chi lo voleva morto. .

FRONTE NORD

No, nessuna riapertura del fronte (temporaneamente) sgomberato dai russi per concentrarsi nel Donbass. Solo un semplice “repulisti” notturno delle postazioni di artiglieria ucraine che continuavano a sparare a casaccio oltreconfine, specialmente zona Belgorod, finendo anche su case prudenzialmente evacuate per la maggior parte, ma non tutte. Per un po’ non spareranno più.
https://t.me/voenkorKotenok/35456

FRONTE SUD

Cherson dal primo maggio passa ufficialmente al rublo (era questa la notizia che gli ucraini, a loro modo, volevano “festeggiare”…). Nuova valuta, nuovo sindaco, nuova bandiera. E’ comprensibile che qualcuno possa non prenderla con filosofia, ma non è questo un buon motivo per lanciare tre Točka-U in pieno centro.
https://t.me/boris_rozhin/45539

E chi oggi manda missili NATO ”, visto che tra un po’ finiranno i Točka-U e passeranno altrimenti alle freccette, sa benissimo che potranno essere destinati anche a obbiettivi civili. Ciò nonostante il mulettone dell’esercito continua a scaricare:
https://t.me/vysokygovorit/7664
Nella fattispecie, potrebbero essere M107, ERFB o Excalibur a giudicare dai pezzi in foto. Missili con un’autonomia minima di 24 km, che con opportune modifiche è possibile portare a 70 km. Vedremo dove andranno a finire.

World military expenditure passes $2 trillion for first time

Sicuramente dai 68.000 dollari ai 232.000 dollari per ciascuno andranno in fumo (ibidem). E questo ci porta a quest’altro importante aggiornamento. Gli svedesi buoni, quelli del SIPRI, che compensano così le malefatte dei loro governanti sulla speculazione sugli elmetti, hanno appena fornito questo dato sconcertante. DUEMILA MILIARDI DI DOLLARI (2113 miliardi, per la precisione) è stato l’ammontare complessivo delle spese militari dello scorso anno.
https://www.sipri.org/media/press-release/2022/world-military-expenditure-passes-2-trillion-first-time

E dalle alpi alle piramidi, dal polo nord al polo sud, Draghistan incluso, andranno avanti ad aumentare.

FRONTE EST

Cartina aggiornata del Donbass mostra come, di fatto, la “pancia” della “U” stia progressivamente diventando una specie di foglia a lobi. Ciascuno di essi possibile sacca.
https://i.ibb.co/ZHPcrY2/IMG-20220427-222618-928.jpg

Sviluppi a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 27 April 2022 19:35
27/04 ore 19:00 aggiornamento

“Sverige gav gamla hjälmar till Ukraina – vill ha EU-miljoner till nya”, ovvero dateci 1800 “euri” in più a elmetto… e non ne parliamo più!


Iniziamo con un argomento “leggero” come le nostre tasche, grazie ai cialtroni guerrafondai che lobbizzano le capitali europee, ivi compresa la capitale dell’UE. “Sverige Radio” di oggi:
https://sverigesradio.se/artikel/sverige-gav-gamla-hjalmar-till-ukraina-vill-ha-eu-miljoner-till-nya
Stoccolma (che non è uno dei rapinatori de La casa di carta… anche perché al confronto stiamo parlando di un signor galantuomo), per la fornitura a Kiev di 5000 caschi VECCHI, ha chiesto a Bruxelles 95 MILIONI DI CORONE IN PIU’ (95 miljoner kronor mer), pari a 9.148.500 “euri” al cambio di oggi, RISPETTO AL PREZZO PATTUITO SUL VALORE “FRANCO FABBRICA” dei rottami, pardon, degli elmi usati in questione. Per cosa? COMPENSAZIONE (“ersättning”) per “le spese di trasporto di armi e armamenti” (för leveranser av vapen och militär utrustning)…
Come diceva Titina, “ma io non ci posso rimettere l’acqua, il fuoco, il condimento, l’antipasto e la manifattura per la sua bella faccia!” E nove milioni di euro per 5000 elmetti che saranno stati a dir tanto in un container completo se imballati, altrimenti sfusi anche in mezzo bilico… non c’è che dire, un prezzo “congruo”, “onesto” soprattutto (ma anche solo 148.500 euro senza i 9 milioni davanti sarebbe stata una ladrata …). Senza pudore, tanto noi mandiamo giù tutto…

I russi, giusto per girare il coltello nella piaga, informano che il Parlamento svedese ha approvato la fornitura di
10.000 lanciagranate
135.000 razioni da campo (le nostre k)
5.000 giubbotti antiproiettile
Per un valore complessivo di quasi 620 milioni di corone (quasi 60 milioni di euro). Prezzo “franco fabbrica”…
https://t.me/readovkanews/32151
… e lì altro che la speculazione degli elmetti…

FRONTE EST

Provocazioni in preparazione? Spero vivamente di no, anche perché i telegram russi le han fatte correre, e i telegram ucraini altrettanto velocemente le hanno smentite, voci di ulteriori provocazioni, messinscene, eccetera. Non entro nel merito, perché non è sulle voci che si dovrebbero dare informazioni. Non dico nemmeno i paesi, sperando che, scoperte le carte, chiunque avesse in mente di fare qualcosa, vi abbia rinunciato.

Anche perché le cose continuano a non andare bene per le forze armate ucraine. Ieri la è stata la fine della 79° brigata, rimasta intrappolata per colpa dell’ennesimo, stupido, criminale ordine del comando militare ucraino di tenere, di non ritirarsi verso posizioni più protette.
https://u-f.ru/news/army/u9/2022/04/27/336369?

FRONTE TRANSNISTRIA

Le guardie di frontiera hanno provveduto a piazzare panetti di cemento, sacchi di sabbia e artiglieria pesante piazzati sui punti di valico.
https://t.me/Soldierline/4710
La situazione al momento è calma, vedremo stanotte se andrà come le ultime due passate.

FRONTE SUD

Due droni di fabbricazione polacca oggi hanno attaccato sia Energodar che la contigua centrale atomica di Zaporozh’e. Entrambi fortunatamente abbattuti.
https://t.me/boris_rozhin/45477

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Wednesday, 27 April 2022 12:42
27/04 12:30 Aggiornamento

FRONTE EST

“A sounder pattern of operational movement”
Russian forces have adopted a sounder pattern of operational movement in eastern Ukraine, at least along the line from Izyum to Rubizhne. Russian troops are pushing down multiple roughly parallel roads within supporting distance of one another, allowing them to bring more combat power to bear than their previous practice had supported.
https://www.understandingwar.org/backgrounder/russian-offensive-campaign-assessment-april-26
Così esordisce uno studio, abbastanza corposo e dettagliato, appena pubblicato (26/04) dall’ISW, ma per qualche genio locale saranno anche loro sul libro paga di Putin… no, sono sul libro paga atlantico, ma pagati per non fare gli alleluianti e dire il più possibile le cose come stanno. Sono 16 pagine che valgono la pena di essere lette, e criticate certamente, perché esprimono certamente un punto di vista che definire atlantico è dir poco, ma nel loro campo il ramo dalla foglia lo distinguono.

Zavody e Jampol’
Sono due paesi appena presi dai russi. Il primo è a ovest di Izjum, il secondo a sud di Zarechnoe.
https://t.me/ukrainian_guide/1177
La cartina conferma quanto detto sopra dall’ISW, nei fatti. E’ la strategia di procedere allineati e man mano avanzare, senza eccessive progressioni, senza lasciare scoperti troppo i fianchi e senza esporsi a contrattacchi nemichi, che sta cominciando a dare i suoi frutti. E la “U” rovesciata di 90° sta vedendo sempre più la curva, o cuneo difensivo, rotta in almeno tre punti. Con la possibilità concreta di ridursi, e di molto, formando sacche fra questi tre punti. E se ne sono accorti gli ucraini i quali, falliti i contrattacchi di ieri, hanno iniziato ad arretrare e a far saltare ponti. Questo è appena saltato poco prima di Krasnyj Liman.
https://t.me/zola_of_renovation/1719
Questo, oltre alla possibilità, ampiamente sfruttata, di sfruttare l’azione di squadre speciali in grado di intercettare e portare a casa il più possibile depositi di armi e munizioni lasciati ancora a ridosso della linea di fronte, cosa molto importante in una guerra al risparmio. Cosa che accade quasi ogni giorno e che DOVREBBE mettere in discussione la strategia indiscriminata di approvvigionamento sinora adottata, visto che ormai NLAW e JAVELIN fan parte della dotazione standard della fanteria del Donbass. E non solo.
https://t.me/boris_rozhin/45403

FRONTE TRANSNISTRIA

Anche stanotte sono entrati in azione droni provenienti dall’Ucraina. Senza conseguenze, fortunatamente, e a differenza dei tre atti terroristici riassunti in questa cartina (Sede dei servizi segreti e Aeroporto militare a Tiraspol’, e Radiostazione a Majak):
https://t.me/boris_rozhin/45368
https://t.me/boris_rozhin/45386
Sono invece stati sentiti spari a KOLBASNA. Spari: non combattimenti, e nemmeno “presa”, ci tengono a precisare
https://t.me/boris_rozhin/45384
“Presa” di cosa? Guardiamo questa cartina:
https://t.me/boris_rozhin/45365
A KOLBASNA, PROFONDO NORD TRANSNISTRIA, A SOLI 2 KM DAL CONFINE UCRAINO, CI SONO 150 ETTARI DI DEPOSITO MILITARE SOVIETICO CON OLTRE 20.000 TONNELLATE DI ARMI E MUNIZIONI DEL VECCHIO ARSENALE! Quello di cui le ff.aa. ucraine hanno bisogno… Ecco allora che comincia a delinearsi più chiaramente il quadro sul fronte TRANSNISTRIA. Non è solo creare un diversivo, aprire un secondo fronte per mettere in difficoltà i russi. Anche perché abbiam visto che non sarebbe una bella mossa. Ma in Transnistria c’è qualcosa che oggi fa gola a “Tesoro, abbiam finito le cartucce”. Ventimila tonnellate, IL PIU’ GRANDE ARSENALE SOVIETICO NELLA REGIONE. E una guarnigione di qualche centinaio di uomini a presidiarla. Quanto basta per interrompere il sonno trentennale di una regione che era rimasta tranquilla nel suo brodo fino ad ora. Vedremo come andrà a finire.

FRONTE RUSSIA

A parte i lanci di artiglieria contro case e droni turchi Bayraktar tirati giù un po’ lungo tutto il confine, notizia degna di nota è l’arresto, a Belgord, di “diversanty” (guastatori, sabotatori) che avevano sconfinato nella notte. Operazioni di rappresaglia, senza un vero e proprio significato militare perché sganciate da un disegno strategico complessivo, ma che i loro danni li fanno, e non di poco conto.
https://t.me/boris_rozhin/45373

Aggiornamenti a seguire.


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Paolo Selmi
Wednesday, 27 April 2022 08:39
27/04 ore 08:00 Aggiornamento

“C’eravamo tanto odiati...”

“Combattenti di terra, di mare e dell'aria…”, no la perla mattutina dell’ansa non inizia così, siamo ancora alla fase “nulla sarà come prima”: “La guerra di Putin non è soltanto violenta e tragica sul terreno - con uccisione di civili, deportazioni, torture, stupri e milioni di rifugiati in fuga -, è anche un attacco preciso ai valori e ai principi della democrazia. ” Quindi, “'Oggi siamo qui riuniti per aiutare l'Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia'.” E chi ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre!

“Tesoro, abbiamo finito le cartucce”

Qualcuno qualcosa da dire ce l’ha. Non è il solito pacifista, il solito comunista, il solito disfattista sul libro paga di Putin. E’ Bloomberg. Azz… che prende l’ansa per un orecchio e gli dice, “tesoro, la guerra ucraina sta esaurendo l’arsenale della democrazia americana” (sic. Ukraine War Is Depleting America’s Arsenal of Democracy)

https://www.bloomberg.com/opinion/articles/2022-04-14/russia-ukraine-war-u-s-is-running-out-of-weapons-aiding-kyiv

Ovviamente il suo non è né un moto di cosmopolitismo, né di amore per il prossimo… ma parte dalla considerazione che se finiamo tutte le cartucce per l’Ucraina, o ce ne restano un piffero e un paffero… poi alla Cina cosa raccontiamo? La barzelletta del fantasma formaggino? Che è il senso di questo incipit, senza mezzi termini:

Yet as the war reaches a critical stage, with the Russians preparing to consolidate their grip on eastern Ukraine, the arsenal of democracy is being depleted.
That could cause a fatal shortfall for Ukrainian forces in this conflict, and it is revealing American weaknesses that could be laid bare in the next great-power fight.


IN THE NEXT GREAT-POWER FIGHT. NEL PROSSIMO CONFLITTO FRA GRANDI POTENZE. Uniamo i puntini… chi sarà mai l’altra? Quella che zitta zitta sta prendendo appunti mentre l’Occidente aiuta il suo burattino cocainomane a stare in piedi facendo massacrare ogni giorno dai quattrocento ai cinquecento ucraini? Il suo popolo?

L’articolo prosegue, parlando del fatto che Biden ha cannato tutto. Non proprio in questi termini, lui e chi per esso hanno completamente sbagliato a capire la mossa della Russia. Che dopo due giorni che prendeva territorio si è fermata dappertutto tranne che nel Donbass e a Sud. QUINDI INVECE DI FARE RESISTENZA, GUERRIGLIA IN UN TERRITORIO OCCUPATO, LA NATO SI E’ TROVATA A FARE GUERRA DI TRINCEA, GUERRA DI ATTRITO, GUERRA DI CONSUMO INGENTE (“PRODIGIOUS CONSUMPTION”) DI UOMINI E E RISORSE.

But President Joe Biden never planned for a war like this. The assumption was that Russia would quickly conquer much of the country, so the U.S. would be supporting a simmering, low-intensity Ukrainian insurgency. Instead, Ukraine’s successful resistance has led to an ongoing, high-intensity conventional fight, with prodigious consumption of munitions and intense attrition of key military assets.

OGNI GIORNO PARTONO I QUANTITATIVI PREVISTI DAL PENTAGONO PER UNA SETTIMANA! UN PO’ PERCHE’ LI SPRECANO AL FRONTE, UN PO’ PERCHE’ LI FANNO SALTARE I RUSSI.
Pentagon officials say that Kyiv is blowing through a week’s worth of deliveries of antitank munitions every day. It is also running short of usable aircraft as Russian airstrikes and combat losses take their toll. Ammunition has become scarce in Mariupol and other areas.  
This is presenting Western countries with a stark choice between pouring more supplies into Ukraine or husbanding finite capabilities they may need for their own defense.

E GLI ALLEATI SONO SEMPRE PIU’ RESTII… VISTO CHE IN CASA GLI STA RESTANDO SEMPRE MENO...
Germany has declined to transfer tanks to Ukraine on grounds that it simply cannot spare them. Canada quickly ran short on rocket launchers and other equipment that the Ukrainians desperately need. The U.S. has provided one-third of its overall stockpile of Javelin anti-tank missiles. It cannot easily deliver more without leaving its own armories badly depleted — and it may take months or years to significantly ramp up production.

… mentre i russi fanno guerra al risparmio

E questo porta a un rapporto, sicuramente esagerato, ma calcolato da un corrispondente di guerra a Izjum, dove avviene il maggior numero di scontri, DI UNO A SETTE. Una perdita russa a fronte di sette perdite ucraine.
https://t.me/vysokygovorit/7632

E questo porta a una demoralizzazione delle truppe ucraine al fronte, che non sono militari di professione ma tutti gli adulti, prevalente maschi, dai 18 ai 55 anni. Che si rendono conto di essere carne da macello. E chi può, si consegna seguendo lo schema: non appena i capi ci mollano, restiamo lì, sentiamo i carri armati, alziamo le braccia. Ogni giorno i canali telegram riportano a decine queste testimonianze. Filmate, con nome, cognome, grado.

E questo porta anche all’isteria di zone, come Odessa, finora non toccate ma in allerta permanente da un mese. Fai stare un tuo soldato un mese in allerta permanente a scrutare il mare e a essere in assetto da battaglia pronto in trenta minuti. E’ logoramento anche questo, quando poi avverrà veramente, la battaglia. Ivi compresa la perdita di fiducia e la scarsa valutazione del pericolo che si vanno ad accumulare.
https://t.me/boris_rozhin/45346

E questo porta alle divisioni interne. Dov’è Porošenko? Il macellaio di Donbass 2014-5? E’ zitto zitto nel suo feudo… precisamente le due oblast’ Vinnickaja e Žitomirskaja. Pronto a farla pagare al Zelenskij alla prima occasione. Il Sud, invece, vedi Cherson, sempre senza tanti proclami “prende atto”…

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo. A seguire nel corso della giornata.
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Paolo Selmi
Tuesday, 26 April 2022 23:00
26/04 22:40 Aggiornamento

Errata corrige e infografica su Transnistria:
" E da allora, PER 22 ANNI… SILENZIO" nel paragrafo dedicato alla Transnistria. Gli anni di calma sono stati 30, non 22.

Questa infografika è purtroppo in russo, ma gli anni si capiscono. Subito dopo il crollo dell'URSS, pur non essendo mai riconosciuto come stato, qualsiasi ostilità in qualsiasi direzione (Moldavia o Ucraina) è cessata. Tra l'altro, con l'Ucraina non c'è mai stata.
https://t.me/anna_news/29901

Tentativo di contrattacco ucraino
Da segnalare nella giornata di oggi, per riprendere Novotoškovskoe e Rubežnoe. Entrambi falliti con gravi perdite.
https://riafan.ru/23152216-chto_proizoshlo_na_ukraine_26_aprelya_vsu_miniruyut_tela_pogibshih_boitsov_kiev_usilil_bor_bu_s_oppozitsiei

Azovstal'

Carta aggiornata
https://t.me/rybar/31818
I pochi civili rimasti li tengono nel rifugio antiaereo 18207, al centro di quello che resta del complesso industriale. La visita di oggi del segretario dell'ONU è stata anche l'occasione per concordare l'ennesimo corridoio umanitario per questi civili, questa volta gestito da ONU e croce rossa. Ma finora il problema è stato che a non farli uscire sono stati i cosiddetti "difensori".

Mariupol'
Scene di ritorno alla normalità, di ricostruzione.
https://riafan.ru/23150461-voenkori_fan_pokazali_kak_v_mariupol_vozvraschaetsya_mirnaya_zhizn
https://t.me/boris_rozhin/45233

A domani.
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Paolo Selmi
Tuesday, 26 April 2022 19:00
26/04 ore 18:00
Un altro irresponsabile al comando ("God save FROM queen") .


James Heappey, ministero della difesa britannico. A pronunciare un giudizio di tal fatta è la stessa BBC. Cominciamo a porci qualche domanda. So che ormai la notizia è di pubblico dominio, ma questo è quanto ha detto:
===
Asked about this on BBC Radio 4's Today programme, Mr Heappey said: "The question is, is it acceptable for our weapons (ovvero armi britanniche!) to be used against legitimate Russian military targets by the Ukrainians?
"Firstly, it's Ukrainians that take the targeting decision, not the people who manufacture or export the kit in the first place. And secondly, it is entirely legitimate to go after targets in the depth of your opponents to disrupt their logistics and supply lines."
===
https://www.bbc.com/news/uk-61226431
Quindi, io ti passo/vendo le armi, inizialmente per difenderti dagli aggressori, e comunque anche se le usi non più per difenderti ma per attaccare la Russia fai solo bene. La prima reazione è della stessa BBC, per bocca di un loro esperto, James Landale, in calce alla “perla” sopra pubblicata.
===
It is equally unsurprising Western powers are relaxed that some of their weaponry are used in such strikes. […] Le potenze occidental sono “rilassate” di fronte a come l’Ucraina sta usando le armi che gli vengono date.

On one level, the defence minister is just revealing his usual candour. He often speaks more as a former soldier than a politician. Un ministro della difesa che PARLA PIU’ COME EX SOLDATO CHE COME POLITICO…

But on another level, his remarks reflect Nato's deepening involvement in this conflict. LA NATO STA AUMENTANDO IL PROPRIO COINVOLGIMENTO NEL CONFLITTO

The weapons provided by western powers are getting bigger and more powerful. Armi sempre più grandi e potenti

It is one thing to give Ukraine short-range anti-tank bazookas. It is another to provide them with drones and artillery that can cross borders. Un conto è dare bazooka anticarro, un altro droni e artiglieria con cui attaccare la Russia.

The line between defending Ukraine and attacking Russia is increasingly blurred. LA LINEA FRA DIFENDERE L’UCRAINA E ATTACCARE LA RUSSIA E’ SEMPRE PIU’ TENUE
(ibidem)
===

Puntuale la risposta del Ministero della Difesa russo.
La provocazione diretta da parte di Londra di Kiev a portare attacchi a obbiettivi sul territorio della Federazione Russa porterà immediatamente a risposta adeguata.
Прямое провоцирование Лондоном Киева на нанесение ударов по объектам на территории РФ немедленно приведет к пропорциональному ответу

Le ff.aa. della FR sono pronte a qualsiasi ora a rispondere, attaccando con armi ad alta precisione i centri decisionali di Kiev
Вооруженные силы РФ находятся в круглосуточной готовности к нанесению ответных ударов высокоточным оружием по центрам принятия соответствующих решений в Киеве

I consiglieri occidentali che dovessero trovarsi, in tale momento, in tali centri decisionali ucraini, “non saranno necessariamente un problema” per fermare le risposte russe agli attacchi subiti.
Находящиеся в украинских центрах принятия решений советники из западных стран "не обязательно будут проблемой" для ответных действий России https://t.me/boris_rozhin/45258

Stiamo assistendo a un'escalation militare molto preoccupante. E la notizia che segue non è di conforto, in questo senso.

Transnistria

La situazione si sta decisamente aggravando. DOPO TRENT’ANNI (1992-2022) che in quel Paese non succedeva praticamente NULLA.
https://t.me/anna_news/29901

Con il 60% della popolazione composta da russi e ucraini, “separatisi” dalla Moldavia ancor prima della fine dell’URSS per paura di finire inglobati nella Romania (prospettiva allora concreta per la Moldavia). Terminato il breve conflitto per riannetterli con la forza, furono introdotti contingenti di pace composti da moldavi, russi e della Transnistria (1200 in tutto di cui 400 russi), più una base russa permanente di 2.500-3.000 soldati (https://rusonline.org/armiya-i-opk/naskolko-silen-kontingent-armii-rossii-v-pridnestrove-smozhet-li-protivostoyat-armii?). E da allora, PER 22 ANNI… SILENZIO. Fino a ieri, con due attentati fatti con droni.

In aggiunta, i tre attacchi terroristici di oggi (https://t.me/akimapachev/2297). E’ notizia di poco fa l’annuncio, da parte del presidente della Transnistria Vadim Krasnosel’skij, che i primi risultati delle indagini sugli attacchi terroristici degli ultimi giorni conducono all’Ucraina.
https://t.me/readovkanews/32044

Attraversato il confine, compiuti gli attacchi terroristici, rientrati. Il viceministro degli esteri russo Andrej Rudenko ha detto chiaramente che Mosca spera di non dover essere coinvolta “nella regolazione della situazione in Transnistria”.
https://ria.ru/20220426/pridnestrove-1785531012.html

Il che significa ammettere che, di fatto, sia in atto un tentativo di estendere il conflitto a sud-ovest. Per il momento, è stato fatto saltare dai russi un ponte a sud di Odessa (Zatok) che la collega alla Moldavia.
https://t.me/readovkanews/32031

E si spera che possa bastare per rendere l’idea di cosa voglia dire aprire un altro fronte. Ma i presupposti per cui si apra questo scenario ci sono tutti. La NATO ha abbastanza carne da cannone a disposizione per aprire altre guerre per procura. E la Transnistria è una striscia strettissima fra due fuochi, che se attaccassero contemporaneamente sarebbe semplicemente annientata.

Al che una Russia in tale scenario cosa potrebbe fare, se non prender botte da entrambi i lati? Una Russia impegnata contro Moldavia… ma anche Romania (Paese NATO, attenzione) a OVEST della Transnistria e appoggiata dall’Ucraina a EST della stessa.

Maia Sandu, presidentessa della Moldavia, ha convocato una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza nazionale. L’ordine di attacco per “ripristinare l’integrità territoriale della Moldavia” potrebbe essere dato da un momento all’altro. La Romania come “casus belli” per estendere ulteriormente il conflitto. L’Ucraina per impedire l’accesso ai russi in soccorso, sia via mare che via terra, ma anche abbattendo con la propria contraerea eventuali aerei russi che provassero a raggiungere Tiraspol.

Nulla di insormontabile, c’è da dire anche questo. Ma non sarebbe più sicuramente una “guerra al risparmio”. E aprendo un nuovo fronte a Ovest il rischio di escalation sarebbe decisamente maggiore, con relativi annessi e connessi.

Fino a oggi il problema dei tempi che si allungavano non era un problema. Anzi, una progressione lenta, a piccoli gruppi, preceduta da un’intensa attività di artiglieria, aveva consentito alle truppe russe e alle milizie del Donbass di minimizzare perdite di uomini e mezzi, imboscate, soldati caduti prigionieri, e ottenere lo stesso risultato.
https://t.me/vysokygovorit/7586

Ora invece potrebbe scardinarsi ulteriormente la tempistica prevista inizialmente, così come la dislocazione di uomini e mezzi. I “kuratory” NATO ora alzano, irresponsabilimente, la posta in gioco. E Mosca in tal caso non potrebbe dire “passo”, ma dovrebbe rispondere.

Esistono sicuramente “varianti al piano ottimale” russo, tali da comprendere anche l’apertura di un secondo fronte. Nulla di insormontabile: l’Ucraina non è attualmente in grado di gestire un secondo fronte neanche “per procura”, lo stesso potrebbe dirsi per la Moldavia, entrambe con uomini demotivati e mezzi tutt’altro che in grado di fronteggiare un esercito chiamato a REGOLARE un conflitto.
Inoltre, non si deve neppure sottovalutare una popolazione, anche in questo caso sia ucraina che moldava, che potrebbe non gradire vedersi case distrutte e vite strappate in un territorio che, fino ad allora, era stato tranquillo. Un territorio che non sarebbe più quell’Ovest non toccato dalla guerra. Un territorio che pagherebbe il suo tributo di macerie e di vite alla belva affamata, che non sarebbero più gli orchi cattivi da Est, ma la NATO-UE che li sta usando come “riserva” per alimentare i propri cannoni. Occorre tenere TUTTE le variabili in considerazione.

E una Romania NATO, in questo caso, da sola potrebbe fare ben poco. Dovrebbe essere tirata in ballo anche la Polonia. E poi? Chi altro? La Bielorussia, che finora è rimasta fuori, dove la mettiamo? Vuole davvero la NATO-UE una terza guerra mondiale? Esistono quindi dei paletti, anche se si fa di tutto per non vederli e andarci addosso. Paletti che legano una linea rossa ad altre linee rosse.
Non è detto quindi che la situazione, da aggravatasi, precipiti. Potrebbe fermarsi all’attuale livello ibrido: attacchi terroristici, sabotaggi, crimini che se li avessero fatti i russi sarebbero su tutte le prime pagine, e invece gli altri possono farli e fanno anche bene. Oppure potrebbe crearsi un’escalation che porterebbe la situazione attuale, estremamente problematica, al punto di non ritorno. Come già fatto nel Donbass due mesi fa dagli stessi “kuratory” NATO.

Vedremo. Intanto è di poco fa l’appello del presidente della Transnistria ai suoi corrispettivi di Moldavia e Ucraina:

“Vorrei rivolgermi alla dirigenza della vicina Moldavia. Non cadete anche voi nelle provocazioni, non permettete che la Moldavia sia coinvolta nell’agressione alla Transnistria”
«Хочу обратиться к руководству соседней Молдавии. Не поддавайтесь и вы на провокации, не позволяйте втянуть Молдавию в агрессию против Приднестровья»

“Vorrei anche rivolgermi alla dirigenza ucraina. Vi prego di investigare i fatti accaduti di intrusione illegale di gruppi armati e compimento di atti terroristici nel nostro Paese.”
«Я также хочу обратиться к руководству Украины. Прошу вас расследовать данные факты незаконного перемещения тех или иных боевых групп и совершения ими террористических актов здесь, на территории Приднестровья»
https://t.me/readovkanews/32051

Dai fronti nessuna nuova, segno che eventuali spostamenti della linea di fronte sono stati minimi e non hanno toccato comunque centri importanti. Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Tuesday, 26 April 2022 12:47
26/04 ore 12.30 aggiornamento:

Fronte Sud


A Cherson ormai si recano in comune a chiedere quando rilasceranno i nuovi passaporti, mentre si sta creando una nuova direzione, radicalmente diversa dalla precedente e orientata sia amministrativamente, sia economicamente, verso Sud ed Est.

https://t.me/RSaponkov/2941
Tutto si ricollega a quanto già si analizzava settimane fa a partire dal quell’intervista al sindaco di Cherson, oggi possiamo confermare che questo nuovo corso non è rimasto lettera morta ma, giorno dopo giorno, sta creando i presupposti per una rapida integrazione in un nuovo spazio economico e sociale.

Transdnistria

L’attacco è stato condotto da droni NATO con proiettili calibro 60 mm. La mossa non ha fatto che creare i presupposti per un nuovo fronte (ipotetico fino a oggi) a Sud. Probabilmente era quello che volevano.
https://t.me/boris_rozhin/45184
Al momento, tuttavia, la situazione resta tesa ma ha portato soltanto a un’intensificazione dei controlli ai posti di blocco e a un livello di allerta maggiore.

Ancora su treni, scambi, ponti

Fonti ucraine ammettono che, nonostante i rifornimenti, gli aiuti militari, le forniture di rimpiazzo, oltre un quarto dei blindati se ne è andato.
https://t.me/boris_rozhin/45159

Uno direbbe: comunque restano quasi tre quarti. Corretto, ma ora c'è anche il problema di come portarli da Ovest a Est senza farli individuare, visto che il convoglio ferroviario telonato, mascherato da forniture civili, ora deve essere sostituito da trasporti diretti o da bisarche decisamente molto più visibili dal satellite (e altrettanto facili da colpire), oltre che aumentare a dismisura i costi di trasporto (terra e ferrovia hanno costi MOLTO diversi) e la resa in termini di tempo di transito, a fronte di una notevole diminuzione dei volumi movimentabili.

Nella “guerra per procura” (proxi-war) della NATO-UE contro la Russia, così come la definisce Lavrov (“НАТО, поставляя вооружения Украине, по сути дела вступает в прокси-войну с Россией.”),
https://t.me/boris_rozhin/45150
questa mossa comporta gravi conseguenze, che vanno di gran lunga oltre il danno materiale del danno alle infrastrutture.

E alza l’asticella di “aiutare Kiev a vincere” (ansa di oggi, riferita alla NATO…): perché ora il problema non è più quello di aprire o meno una linea di credito all’Ucraina per un flusso ininterrotto di forniture di armi, ma di provvedere a un’infrastruttura logistica sufficiente a non creare imbottigliamenti nell’ovest di materiale che risulta poi bloccato nel successivo transito ad est. Gli enormi accumuli di materiale poi si rendono visibili ai satelliti e dopo qualche minuto parte il missile che fa saltare la santabarbara di turno vanificando, di fatto tutto quanto fatto sino ad allora.

Di fatto, da ovest non si muove più nulla. Ma soldati e munizioni si muovono ancora. Entrambe sui treni passeggeri e nei vagoni merci civili (carico carbone) che passano i ponti sul Dnepr, portati via camion fino a dopo l’interruzione delle linee e quindi caricati sul treno.
https://t.me/rybar/31781

E’ un problema reale ma, al momento, secondario, o almeno così considerato tale dallo stato maggiore russo, che punta con ogni evidenza in un’ottica costi-benefici a non distruggere infrastrutture che potrebbero tornare utili in un secondo momento e di difficile ripristino, oltre che di notevole impegno economico, come un ponte sul Dnepr.

Considerando anche un fatto per nulla secondario: da Izjum ormai le truppe russe si stanno “affacciando” sulla strada che da Dnepropetrovsk porta a Slavjansk. Tagliata la comunicazione, praticamente il Nord del Donbass diventa ancor più indifendibile.

Azioni come quella che han portato alla difesa a oltranza di paesini come Dolgon’koe (ormai da una settimana…), perderebbero automaticamente di senso, portando necessariamente le guarnigioni ucraine ad arretrare e a raggrupparsi più a sud.
https://t.me/boris_rozhin/45190

Pacchi regalo da Pratica di Mare nella sede OSCE di Mariupol…

L’11 marzo arrivavano alla sede Osce di Mariupol’ casse di legno con munizioni di grosso calibro destinate alle forze armate ucraine, provenienza Italia – NATO. Gli “aiuti” passavano per canali che dovevano restare IMPARZIALI nel conflitto, in quanto incaricati di fissare violazioni al diritto internazionale, crimini, eccetera. Crimini rimasti archiviati in quei faldoni, che si vedono nelle foto allegate alla pagina telegram, per otto anni senza mai essere denunciati. La “guerra per procura” non è iniziata il 24 febbraio, ma già nel 2014 e coinvolgeva, e corrompeva chi avrebbe dovuto condannare abusi e crimini, aprire inchieste e non insabbiare.
https://t.me/boris_rozhin/45138

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Monday, 25 April 2022 22:46
25 aprile ore 21:30 aggiornamento

Trovati altri documenti sull'offensiva ucraina nel Donbass.


Questa volta a Charkov, dove in una postazione di artiglieria presa dai russi e dove non han fatto in tempo a distruggere i documenti, è stata trovata una firma su un bollettino di consegna datato 17/02 riguardante una fornitura di munizioni, ricevute per completare la preparazione all'imminente offensiva.
https://yamal-media.ru/news/artilleristy-vsu-poluchili-boepripasy-za-nedelju-do-spetsoperatsii-rf
Qui il filmato
https://tvzvezda.ru/news/2022425334-4DcL3.html

Poche ore prima...

Ed è sempre notizia di oggi, riportata da un comandante delle milizie della DNR, e riferita a sua volta da mercenari stranieri, che l'attacco russo sarebbe avvenuto SOLTANTO POCHE ORE PRIMA dell'attacco ucraino. Il controtempo avrebbe colto le ff.aa. ucraine completamente di sorpresa, sbaragliato la loro configurazione offensiva e costretti a metterli sulla difensiva dopo aver perso km e km di terreno dal confine.
https://ria.ru/20220425/ukraina-1785233153.html
Messe ormai con le spalle al muro dal precipitare degli eventi (riconoscimento LDNR), le ff.aa. ucraine hanno cercato sino all'ultimo di anticipare i tempi dell'offensiva, inizialmente programmata per gli inizi di marzo. Ma hanno subito l'attacco dei russi quando meno se lo aspettavano.

Il doppio gioco dell'OSCE

Scoperta dai servizi segreti della LNR una rete di spionaggio facente capo a ex-collaboratori dell'OSCE. Nel corso di otto anni, il loro ruolo di testimone imparziale delle atrocità commesse nel Donbass da esercito e squadristi ucraini è stato macchiato dal passaggio comprovato di documenti, rinvenuti nelle abitazioni di questi ex-collaboratori, contenenti informazioni su obbiettivi militari e civili della LNR e loro coordinate che venivano poi, puntualmente, bombardati.
https://ria.ru/20220423/obse-1785098389.html?utm_source=yxnews&utm_medium=desktop

Un milione di profughi

Fra cui 100.000 bambini, sarebbe i numero dei profughi ucraini e del Donbass attualmente riparati in Russia.
https://antifashist.com/item/rossiya-prinyala-million-ukrainskih-bezhencev.html

Trasporto ferroviario ucraino bloccato

Confermati i sei snodi ferroviari attaccati oggi, la catena di approvvigionamento è ora fortemente rallentata.
https://antifashist.com/item/posle-segodnyashnih-raketnyh-udarov-ukrainskuyu-zheleznuyu-dorogu-ozhidaet-kollaps.html
Confermati inoltre gli attacchi a ovest Ucraina a 7 altri punti dell'infrastruttura ferroviaria:
https://t.me/rybar/31757
Sostanzialmente, la scelta dello stato maggiore russo è stata quella di bloccare il traffico senza far saltare i ponti sul Dnepr, agendo su snodi, scambi, centrali elettriche, stazioni di controllo automatico del traffico. Circa la validità di tale scelta si vedono già alcuni frutti ma sicuramente sarà nel medio periodo che si potranno tirare le prime conclusioni, ma sicuramente sono già molti i treni cancellati.
https://t.me/periskop_pacific/528

Fronte Est

Liman
Confermata la presa di Zarečnoe, paese immediatamente prima di Liman alle cui porte ci sarebbero già i primi scontri. La presa di Liman aprirebbe la strada a Est verso Slavjansk.
https://t.me/boris_rozhin/45074

Mariupol'
Nonostante alle 14.00 fosse stato aperto l'ennesimo corridoio umanitario per civili che Azov dichiara di aver portato con sé nel complesso industriale, Kiev si è rifiutata di dare loro permesso e, alle 20.00, nessuno di loro era stato fatto uscire.
https://telegra.ph/Zayavlenie-Mezhvedomstvennogo-koordinacionnogo-shtaba-Rossijskoj-Federacii-po-gumanitarnomu-reagirovaniyu-ot-25-aprelya-2022-g-04-25

"Mondo multipolare" o "mondo a blocchi isolati"?
‘Çok kutuplu dünya’mı, ‘izole bloklar dünyası’ mı?

Questo interessante articolo di Kerem Alkin, apparso su Sabah,
https://www.sabah.com.tr/yazarlar/kerem-alkin/2022/04/22/cok-kutuplu-dunyami-izole-bloklar-dunyasi-mi
purtroppo è stato tradotto solo in russo.
https://inosmi.ru/20220424/politika-253931038.html

Nell'articolo brevemente si esamina come, dalla pandemia al conflitto fra Russia e Ucraina, il mondo sia passato da una fase "globalizzata" (Küreselleşme) a un "mondo con tanti poli" (‘Çok kutuplu dünya), dove i già noti aumenti esponenziali dei costi dei noli e delle materie prime hanno portato all'intensificazione di fenomeni come la "regionalizzazione", (bölgeselleşmeye (intra-regional trade)) e "l'esternazionalizzazione nelle zone a fianco" (yakın coğrafyadan tedariğe (nearshoring)).

Aggiungo, a titolo personale, di come la Turchia abbia beneficiato di questo processo con l'UE grazie alla sua posizione, che rende possibili sia i trasporti di forniture via terra, sia via mare, sia in modo misto mare-terra. Inoltre, Turchia e UE hanno un bilaterale (ATR) che consente scambio con dazio zero (e sola iva doganale) a merci nazionalizzate (neanche origine preferenziale, possono essere anche cinesi, per esempio, purché immesse in libera circolazione ovvero sdoganate).

Proseguiamo. Kerem sostiene che, col conflitto in corso, questa polarizzazione si stia esacerbando in un "mondo a blocchi isolati" (‘izole bloklar dünyası’). Annovera a supporto della sua tesi le dichiarazioni dei capi del FMI, piuttosto che del WTO e della BM. In crisi sarebbe non solo la visione di mondo attuale, ma anche dei "valori" (e daje...) che avrebbero orientato l'attuale corso economico: lotta all'inquinamento, "green economy", ecc. ecc.

Mi permetto di notare che la fase attuale, pur in un'esacerbazione dello scontro del tutto inedita da molti, molti decenni, non è per nulla paragonabile alla "guerra fredda 1.0". Primo, perché si combatte. Secondo, perché allora si scontravano non solo due visioni ideologiche contrapposte, ma anche due modi di produzione completamente diversi e antagonistici. INCOMPATIBILI fra loro. Oggi il modo di produzione è uno per tutto il globo. Tutti producono, vendono e comprano da tutti, secondo la stessa, unica legge generale: quella del modo capitalistico di produzione. La Cina ha la maggior riserva di dollari al mondo. E la UE, zitta zitta, ha detto che tutto sommato lo schema russo "conto in dollari->conto in rubli" per il pagamento non è poi da buttare. Relazione=dipendenza reciproca. Maggiore o minore, ma così è. Scusate se mi ripeto, ma non ci sono più due modi di produzione, zone economiche, mercati COMPLETAMENTE separati fra loro, orizzonti radicalmente opposti e antagonistici. Pertanto, "un mondo a blocchi isolati" non può costituire, a mio avviso, uno sbocco possibile di questa crisi. Assisteremo a scossoni ben peggiori di questo, temo. A ricrudescenze, che si ripercuoteranno con estrema violenza nella nostra vita quotidiana anche se mai, speriamo, ci sfiorerà il benché minimo proiettile. Ma la differenza anche Kerem non riesce a portarla oltre "green economy" si o no. "Abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo", "socializzazione dei mezzi di produzione", "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni", non sono terreno di differenza.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Monday, 25 April 2022 12:19
25/04
Brevissimo PS prima dell'aggiornamento serale.
Sei sono in totale gli snodi ferroviari colpiti. Come mostra questa mappa,
https://t.me/periskop_pacific/529
I triangoli rossi sono gli snodi colpiti
I quadrati neri i ponti tirati giù dagli ucraini per rallentare l'avanzata dei russi.
Questo già basta per tagliare la linea di comunicazione Est-Ovest, a meno di passare dalla Moldavia, che però non permette transito.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 25 April 2022 10:36
25 aprile 2022 ore 10:30 aggiornamento

Buona festa della Liberazione a tutti. Rispetto a ieri notte nessun aggiornamento di rilievo sulle linee di fronte, dove proseguono le attività in corso.

Dal punto di vista degli attacchi di artiglieria, notiamo tre snodi ferroviari colpiti nella notte:
https://t.me/boris_rozhin/44948
Importanti per il collegamento est-ovest.

Seguiranno aggiornamenti stasera.
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Paolo Selmi
Sunday, 24 April 2022 23:32
24/04 23:00 Aggiornamento

Mariupol'

"Sullo sfondo delle campane in festa, si sentivano i tiri di artiglieria ad Azovstal'"
https://smotrim.ru/article/2712471
Questa frase di un giornalista ben sintetizza la giornata di oggi a Mariupol'.
Soldati e squadristi ad Azovstal' ormai non escono più dai bunker sovietici dove sono asserragliati, bunker sotterranei collegati da una fitta rete di tunnel. Quando escono, in genere cecchini che cercano di tendere agguati, finiscono sotto il tiro dell'artiglieria e riparano nuovamente sotto terra, in attesa di ricevere un permesso di resa da Kiev che, probabilmente, non riceveranno mai.
https://t.me/izvestia/86912

Il capo della DNR ha partecipato alla funzione pasquale nella cattedrale di Mariupol': va da sé il significato simbolico di tale scelta.
https://www.vesti.ru/article/2712487

Ulteriore video del porto da un drone che conferma il sostanziale buono stato dell'infrastruttura portuale, nevralgica per la ripresa economica dell'intera zona.
https://t.me/boris_rozhin/44828

Inizierà... nelle prossime settantadue ore
Voci ucraine che riprendono fonti britanniche parlano di un'inizio dell'offensiva russa su vasta scala nelle prossime settantadue ore... poživjòm, posmòtrim, vivremo, vedremo.
https://t.me/boris_rozhin/44863

Nuovi dettagli sul fallito attacco a Kazač'ja Lopan'
Nel frattempo, emergono nuovi dettagli sul tragico tentativo, da parte delle ff.aa. ucraine e mercenari stranieri a supporto, di prendere il valico di frontiera con la Russia di Kazač'ja Lopan' (cartina).
https://t.me/rybar/31721
Una colonna di trenta blindati, di cui la maggior parte carri armati, completamente distrutta.
https://t.me/boris_rozhin/44725
La guardia nazionale russa ha messo fuori combattimento i carri armati di testa, quindi è intervenuta massicciamente l'artiglieria, infine l'inseguimento di quello che restava della colonna in ritirata.
https://t.me/svarschiki/6067
Guardando le immagini del campo di battaglia non è possibile non restare colpiti dall'ampiezza delle superfici, libere da qualsiasi ostacolo. Pur essendo partito l'attacco alle cinque del mattino, non si trattava di una foresta, ma di un terreno su cui una colonna non poteva piombare all'improvviso.

Pro e contro della guerriglia nella foresta.
La tattica di piccole unità impegnate in operazioni di guerriglia, imboscate prevalentemente, sfruttando la rete di foreste nei dintorni di Izjum, ha i suoi pro e i suoi contro. Sostanzialmente, dipende tutto da cui individua chi per primo. Nelle foreste, infatti, non operano soltanto piccole unità mobili di guerriglia ucraine, ma anche unità analoghe delle forze armate russe. Se a individuare le prime sono le seconde, in genere la foresta non offre scampo ad attacchi immediati e con impiego massiccio di artiglieria. Stando alla testimonianza di un prigioniero ucraino, metà della sua unità era stata già colpita dall'artiglieria, prima ancora che intervenissero i carri armati.
https://t.me/vysokygovorit/7541
Probabilmente, la tattica di guerriglia presupporrebbe una mobilità maggiore, una capacità maggiore di movimento, e l'impiego di armamenti più leggeri e trasportabili con maggiore velocità. Anche qui, vedremo l'evolversi della situazione.

Fronte EST

Popasnaja
Edificio dopo edificio, continua la progressione delle truppe russe e delle milizie del Donbass.
https://t.me/riafan_everywhere/8916

Novotoškovskoe
La presa di questo villaggio, a nord est di Popasnaja, apre un'ulteriore falla nella linea di difesa ucraina e scopre Lisičansk da sud, come mostra questa cartina.
https://i.ibb.co/ZfQvgxm/1.jpg

Liman
Sempre la stessa cartina mostra come, intorno a questa città, la presa dei villaggi di Lozovoe
https://t.me/chvkmedia/39277
e Zarečnoe
https://t.me/rybar/31739
spinge il terreno dello scontro a Jampol', creando i presupposti per un'ulteriore sacca.

Kurul'ka
La presa invece, a sud di Izjum, della cittadina di Kurul'ka, porta la linea di fronte a soli 5 km dalla strada principale che collega Slavjansk con l'Ovest dell'Ucraina
https://t.me/Soldierline/4355

Ulteriori aggiornamenti domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 24 April 2022 09:51
24/03 ore 9:30 Aggiornamento

Oggi è Pasqua e le armi, per quanto possibile, tacciono, o dovrebbero tacere.

Video di stamattina da Mariupol', che mostra il viaggio del pane pasquale dal panificio industriale ai cittadini. Sperando che sia l'ultimo così e il primo di una rinascita civica auspicata da tutti.
https://yandex.ru/turbo/tvzvezda.ru/s/news/2022424522-HZXnz.html?ysclid=l2czjpr1hm

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Saturday, 23 April 2022 22:44
23/04/22 Aggiornamento

Odessa

“Secondo il Comando aereo meridionale ucraino, citato da Ukrinform, i razzi sono stati lanciati dal mar Caspio da bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95. Dei sei missili da crociera sparati, due sono stati intercettati, due hanno colpito infrastrutture militari e altri due edifici residenziali.”
(ansa)

I sei razzi erano diretti all’aeroporto Škol’nyj, precisamente al suo terminal logistico dove si trova gran parte degli aiuti UE-NATO, come dichiarato stasera in conferenza stampa dal Ministero della difesa russo. Terminal messo fuori uso, insieme al suo contenuto.
https://t.me/boris_rozhin/44582

Terminal che si trovava a SEI KM E MEZZO da quel complesso residenziale, come si vede dalla mappa.
https://telegra.ph/file/52a7c78859a51ec6216b9.jpg

La contraerea ucraina, invece, era piazzata NELLA STESSA ODESSA. “по місту Одеса”, ammette il sindaco Gennadij Truchanov alle 15:33 (https://t.me/odesacityofficial/6888). E infatti colpisce un razzo, i cui resti vanno a schiantarsi contro un palazzo, colpendo i tubi del gas e causando l’esplosione prima e l’incendio poi.
https://t.me/readovkanews/31742
https://t.me/warfakes/2484

Alle 14:30 Anton Geraschenko, politico di rilievo dell’establishment ucraino e impegnato quotidianamente sul suo canale telegram a sostegno delle truppe ucraine, lo ammette involontariamente:
“Ora è chiaro, che siamo riusciti a tirar giù alcuni missili. I cittadini hanno visto esplosioni nel cielo e rottami in fiamme che cadevano”.
Сейчас известно, что несколько ракет удалось сбить. Горожане видели взрывы в небе и падающие горящие обломки.
https://t.me/Pravda_Gerashchenko/14367

Ora, piazzare la contraerea a Odessa città, in piena zona urbana, comporta dei rischi ben noti. Significa che se si abbatte un missile, questo cadrà non certo fuori città. E l’impatto dei rottami che schizzano lungo le varie direzioni sarà devastante. Non certo come quello di un missile X-101, che pesa due tonnellate, di cui 1250 kg di carburante e 400 di ordigno, che avrebbe demolito palazzo e dintorni. E l’incendio non sarebbe stato domato alle 17:00. E le vittime sarebbero state molte di più. Ma sempre devastante. Ed è quello che si vede anche nel video girato dal balcone, prima che divampasse l’incendio in quei due locali colpiti dai rottami.

Porto di Mariupol’

In aggiunta ai filmati di oggi, vale la pena notare che il porto sarà al più presto ripristinato nel funzionamento, esperti e tecnici sono già sul posto per organizzare lavori di rimozione e riparazione (gru e carri ponte sembra siano stati sufficientemente risparmiati dagli scontri). L’importanza strategica di tale operazione va da sé.
https://t.me/Oleg_Blokhin/23317

b]Tentativo di contrattacco

Giusto perché le azioni offensive si svolgono da entrambe le parti, oggi c’è stato un altro tentativo di attacco ucraino, a Kazač’ja Lopan’, a nord di Charkov. Verso le 5 del mattino, un’unità grosso modo come quella di ieri (le istruzioni NATO si eseguono pedissequamente…) attaccava la stazione locale, col risultato di perdere 2 carri armati, 8 blindati, morti e feriti e ritirarsi. Nessuna perdita da parte russa.
https://t.me/vysokygovorit/7532

Popasnaja, situazione sul campo e l'accusa di un prigioniero ucraino, già dichiarato morto dai suoi superiori

Prosegue, giorno dopo giorno, l’avanzata delle truppe russe e delle milizie del Donbass. Oggi a essere circondato e ad arrendersi è stato un distaccamento di guardie di frontiera e della 24° meccanizzata, che aveva avuto un ruolo fondamentale nella campagna estiva del 2014. Oltre ai prigionieri è stato recuperato un notevole arsenale che andrà a rifornire il 6° reggimento cosacchi della LNR.
https://t.me/rentv_news/44766

PS a proposito di Popasnaja, a un prigioniero ucraino è stato fatto vedere quello che i media ucraini diffondono di loro, i prigionieri di Popasnaja. Che sarebbero morti tutti perché i russi non fanno prigionieri. Come nell’isola dei serpenti, del resto.
https://t.me/DailyUkrainianNews/30615
Sarebbero tutti morti perché la propaganda di regime non ammette che ci si possa consegnare prigionieri, e chi fa cadere le armi sia giustiziato sul posto (da Azov, scritto nero su bianco, come da Nakaz tradotto qualche giorno fa).

Questa la sua reazione, davvero significativa:
Anzi tutto,
Non so che dire. Per me è uno shock. Siamo vivi e stiamo bene. Ci trattano bene…. Ecco cosa vuol dire prendere e mollare i propri uomini. Non è da uomini neppure. Che razza di gente è questa...
"Я не знаю, что сказать. Я в шоке. Мы живы, здоровы. К нам хорошо относятся. Вот так взять и отказаться от своих людей... Это не по-человечески даже. Что за люди такие".

E poi si rivolge al suo superiore:
Compagno colonnello, ci avete trattato come carne da cannone. Perché? Per cosa? Mi hanno fatto appena fatto vedere un video dove siamo stati fucilati tutti! E’ così? Noi il nostro dovere l'abbiam fatto e ora vi siete dimenticati di noi? Non è umano mandare i ragazzi a morire, voi stessi poi che ve ne state belli comodi seduti nelle retrovie!
"Товарищ полковник, нас кинули, как пушечное мясо. За что с нами так? Мне показали видео, что нас расстреляли. Что, мы долг отдали и забыли про нас? Не по-людски хлопцев на смерть отправлять, а самим в тылу сидеть".
https://t.me/brussinf/4632

Христос воскрес

“Cristo è risorto”, ovvero “Buona Pasqua”, sia in russo che in ucraino. Nel filmato che segue, a Mariupol’ preparano la loro messa pasquale nella loro cattedrale… con l’unica variante che, invece di iniziare stasera con la veglia, la messa sarà celebrata domattina perché c’è ancora il coprifuoco.
https://t.me/readovkanews/31747

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 23 April 2022 13:56
23/04 ore 13:00 Aggiornamento

Fronte EST

Pur non essendo in atto alcuna offensiva su vasta scala, continua lentamente la progressione lungo Slavjansk e Kramatorsk da Izjum, così come verso Krasnyj Liman da Kremennaja. Stesso discorso per Popasnaja, e per il territorio a est di Guljajpole, dove lo spostamento verso nord della linea di fronte sta creando i presupposti per la formazione di una sacca.
https://t.me/boris_rozhin/44462

Mariupol'
L'Economist esce con una stima dei danni:

https://www.economist.com/graphic-detail/2022/04/23/nearly-half-of-mariupol-has-suffered-grave-damage
Un lavoro accurato da parte di Ainslie Johnstone, che così spiega su twitter il procedimento:

===
In this week’s graphic detail we estimate, using our own analysis of satellite images, that nearly half of the city’s built up area has been damaged or destroyed.
===
To get to these numbers I used freely-available SAR data, from the European Space Agency’s Sentinel-1 satellite.
===
SAR sends microwaves down towards Earth and records the echo signal that bounces back. Different surfaces cause different levels of echo. By comparing changes in the signal from times before and after the war, I could measure how much road and building surfaces had changed
===
Comparing this to a report from the UN, who had identified damage in small areas of Mariupol by manually surveying optical satellite images, I could estimate how much change in SAR signal we might expect from a damaged building
===
Syncing the final model with information from OpenStreetMap, I calculated how many of each type of building (residential, medical, industrial etc) had been destroyed.
https://twitter.com/AinslieJstone/status/1517402959247810560


Consideriamo che è stato un lavoro fatto per colpevolizzare, e non per assolvere, come si evince dalla lettura del testo e delle conclusioni, piuttosto che dalle note sulla mappa. Eppure, proprio da questo lavoro traiamo alcuni dati interessanti:
- nonostante l'asprezza degli scontri, solo il 33% delle case è andato distrutto: lo stesso non si può dire, per esempio, di Raqqa 2017, o di Aleppo 2012-2016.
- il 60% di fondo immobiliare distrutto sono industrie.
Qui un'immagine del grafico più grande:
https://www.pravda-tv.ru/2022/04/23/528805/mariupol-segodnya-23-aprelya-2022-poslednie-novosti-obzor-svezhih-sobytij-karta-boevyh-dejstvij-v-mariupole-na-23-04-2022-chto-proishodit-sejchas
Senza nulla togliere allo scempio, all'asprezza, alla distruzione e alla devastazione di una guerra urbana, appare chiaro che l'intento dichiarato di minimizzare i danni alle case, culminato per esempio nella scelta di non radere al suolo con bombardamenti, non è stato lettera morta e ha dato i suoi frutti.

E la gente di Mariupol è ritornata già da ora a vivere. Oggi giornata di mercato, la gente gira liberamente.
https://www.ntv.ru/novosti/2702965/

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Friday, 22 April 2022 18:42
22/04 ore 18:00 Aggiornamento

TATTICHE UCRAINE DI CONTRATTACCO.

Ovviamente, mi riferisco al puro campo di battaglia. Su altri campi abbiamo visto sin troppo bene come si sono comportati e si comportano. Peraltro, non lo diciamo troppo ad alta voce altrimenti i cinegiornali si svegliano dal loro torpore, ma gli ucraini oggi hanno sparato l’ennesimo proiettile su un obbiettivo civile, a Krasnyj Liman, per la precisione. Peccato che filmati e foto mostrano chiaramente dove son caduti i detriti, come la coda del missile, partito da un lanciarazzi Uragan, da cui si è sganciata la testata, la direzione della deflagrazione, e hanno permesso di individuare con certezza la direzione (sud-ovest, terreno da loro controllato) da cui è partito l’attacco di artiglieria.
https://t.me/rybar/31613

Dal punto di vista, pertanto, di operazioni militari non ibride, il contrattacco “tradizionale” (arretramento, raggruppamento, contrattacco), da manuale, è praticamente impossibile. i “curatori” occidentali sono quindi passati a unità di diversione e guerriglia da infiltrare oltre la linea di fronte. Diciamo che le milizie del Donbass hanno iniziato con la guerriglia, e quelle russe sono abituate alle shahid-mobile dei jihadisti siriani, ben più veloci e tremende: qualcuno si ricorda di Palmira? Di come è stata ri-persa dopo la prima liberazione? Nulla di nuovo sotto il sole, quindi, ma si tratta di un altro elemento, se ce ne fosse ancora bisogno, di come in realtà i “curatori” cerchino di dirigere e organizzare direttamente le operazioni e le tattiche sul campo, oltre che il disegno strategico generale. La traduzione integrale che segue, di fatto, è un sunto di tale strategia di contrattacco.

L’Ucraina cerca di contrattare in direzione Charkov (UA) – Belgorod (RU), formando piccoli gruppi secondo tattiche e strategie elaborate dal Pentagono su misura per lei.

Piccoli gruppi autonomi, meccanizzati e rafforzati con blindati, dotati di sistemi di puntamento GPS e droni, rompendo la linea di fronte e raggiungendo le retrovie nemiche, agiscono in collegamento con l’artiglieria dietro la linea di fronte e le forniscono, grazie ai dati raccolti nel corso delle loro ricognizioni, opportune correzioni ai loro tiri.

Talvolta non si limitano a semplici ricognizioni. Infatti, una di queste unità speciali ha oltrepassato, secondo quanto diffuso dalla rete, il confine russo in direzione Dergachi, o nord-ovest di Charkov, nel tentativo di prendere il controllo di quel valico di frontiera.

Noi non abbiam fatto altro che seguire pedissequamente i loro movimenti, “ricalcarli”, e li abbiamo colpiti al momento giusto. Il gruppo è stato disperso senza aver raggiunto l’obbiettivo prefissato.

Questo, senza alcun dubbio, è un segnale d’allarme, per cui tentativi analoghi saranno ripetuti nelle regioni confinanti con l’Ucraina: Belgorod, Kursk, Brjansk, Voronezh, ecc. Il loro obbiettivo è scompaginare le forze russe, dare battaglia sul nostro territorio, dimostrare la validità della loro tattica, dei contrattacchi delle formazioni del regime di Kiev.

Non è la prima volta che ci provano. Dobbiamo restare pronti a quelle che seguiranno.
https://t.me/voenkorKotenok/35089

FRONTE EST

Krasnyj Liman, dicevamo, rappresenta il punto d’incontro di una costruzione offensiva che, da nord-ovest e da est, cerca di chiudersi in quel centro abitato, chiudendo di fatto una non piccola sacca. Senza accelerare, ma costantemente, la progressione da entrambe le direttrici sta portando a questa chiusura. Seguiremo da vicino gli eventi.

NEL QUARTIER GENERALE DI AZOV

“Le forze ucraine a Mariupol bastano a "respingere gli attacchi" russi dice il capitano Svyatoslav Palamar del Battaglione Azov.” (ansa in prima pagina). La perla del giorno… riportata non il 24 febbraio, ma il 22 aprile: senza pudore ormai… a proposito di Azov, sono appena stati pubblicati dalla RIA alcuni materiali rinvenuti nel loro quartier generale. Materiali che dovevano distruggere ma che non hanno fatto in tempo a farlo. Quartier generale Azov dove gli squadristi ospitavano altri squadristi come la formazione “SS Medvedi” (https://t.me/rian_ru/159902), peraltro. Quanta “bella gente”… d’altronde, “paru cerca paru”. Il "capitanmiocapitan", infatti, ma non diciamo di pubblicare le foto all’ansa, per carità, mica che agli angioletti cadan di colpo le alucce, aveva tanti bei ricordi appesi nella sua stanzetta al quartier generale: croci celtiche e svastiche, fiamme, aquilacce, scritte in gotico germanico, scritte in inglese ma di egual tenore, una chitarra variamente decorata secondo lo stesso stile, teschi e altre chicche, degne di un vero democratico antifascista.
https://t.me/zametky_s_peredovoy/198

Ma il peggio deve ancora venire. Ecco i materiali rinvenuti:
- Documenti segreti NATO per l’addestramento degli azovcy (che i natovskie addestrassero i nazisti non era una novità, ma che si trovassero i documenti anziché le loro ceneri si) https://t.me/rian_ru/159901
- Addestramento a cosa? Ecco alcune immagini. Guerriglia urbana in OFFESA (“Pidgotovka ta vedennja nastupal’nogo boju”, “Preparazione alla conduzione dell’offensiva militare”, dice il titolo) con gruppi d’assalto lungo una zona ad alta densità urbana: come procedere controllando e attaccando i palazzi ai lati, come collocare la propria posizione di tiro in una casa popolare, eccetera. Complimenti alla NATO, che mentre il mondo pensava al covid (NAKAZ N° 342 VID 05 SERIJA 2020 ROKU), zitta zitta procedeva alla formazione e addestramento di criminali nazisti per il lavoro sporco che avrebbero dovuto condurre a Doneck e Lugansk. Chissà se hanno allegato anche questi al modulo di adesione all’UE…
https://t.me/rian_ru/159909
In ogni caso, mai e poi mai avrebbe pensato nel lontano 2020 che, gli stessi avrebbero dovuto in fretta e furia studiare l’altro manuale, quello su come nascondersi dietro ai civili, sparandogli alle spalle subito dopo, mentre avrebbero arretrato fino a rinchiudersi fra le lamiere e le catacombe di un complesso industriale.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Friday, 22 April 2022 12:52
22/04 (Auguri a Vladimir Il'ič…) ore 12:15 Aggiornamento
DAL FRONTE EST

Confermata la ripresa degli attacchi da Izjum verso Slavjansk e Kramatorsk, così come a Popasnaja, che si confermano essere i punti di maggiore pressione delle forze russe e della LDNR.
https://t.me/boris_rozhin/44237
Enormi sono le perdite da parte ucraina, da diversi giorni a questa parte. Nel prosieguo di questo aggiornamento esamineremo alcuni motivi, sostanzialmente riconducibili alla creazione di una sproporzione localizzata di forze. Sembrerebbe comunque che la linea di fronte si sia avvicinata a Krasnyj Liman.
https://t.me/boris_rozhin/44236

CI MANCAVA UNA CONTROINVASIONE UCRAINA… sbagliato strada o carne da cannone a uso e consumo dei media locali?

Attenzione! Sembrerebbe che 10 carri armati ucraini abbiano passato stamattina il confine all’altezza di Goptovka, la dogana sopra Charkov. Entrati 10, distrutti 8, rientrati malconci 2. Dogana chiusa in questo momento… SE CONFERMATA, oltre a foraggiare questi criminali, i “kuratory” UE-NATO dovrebbero chiedersi cosa fanno degli aiuti militari che riescono ad arrivare sulla linea di fronte. Cosa volevano fare, se confermata, con 10 carri armati? Qualche filmino? Questo, peraltro si ricollega con le notizie sopra riportate. E’ in linea con una logica che è la stessa: se una posizione è indifendibile, tenerla per un po’ di tempo in più, ammassare uomini sulla linea di fronte per opporre loro all’onda d’urto, quindi arretrare e lasciare decine di morti sul campo, è la stessa cosa che mandare al massacro i propri uomini in azioni suicide. Non ha alcun senso, ed è solo segno di mancanza totale di rispetto verso di loro, delle loro vite.
https://t.me/voenkorKotenok/35086

E’ INIZIATA O NON E’ INIZIATA (parte seconda)…

E’ iniziata… lo ha detto anche Zelenskij e ripetuto l’ansa come se non ci fosse stato un domani… ma allora come mai non si vede nulla di diverso rispetto a quanto siamo abituati a vedere ogni giorno?

“Falsa partenza” mediatica? Direi di si. Peraltro, è normale che ci sia una “falsa partenza” se si parte da presupposti altrettanto “falsati”. Ma, come nota il lavoro tradotto ieri, siamo in una “guerra ibrida”, e in una guerra ibrida la falsa informazione non è solo tesa a fare propaganda: conquistato si conquistato no, siamo qui e invece non ci siamo arrivati, hai bombardato tu no sei stato tu, eccetera. La falsa informazione è funzionale a sostenere una tesi generale più precisa al fine di ottenere consenso su scelte future. E’ parte di un lavoro complessivo di costruzione di consenso su, per esempio, l’allontanamento economico della Russia dallo spazio economico europeo. Un andare contro natura, per il capitalismo europeo, un obbiettivo strategico, per l’imperialismo americano. E siccome il primo è vassallo del secondo, picchia oggi, picchia domani, alla fine un gasdotto diventa un rottame in fondo al mare e i camion con targa russa non li facciamo più circolare nello spazio europeo. Il che significa NESSUN camion russo che ritira beni e DIFFICOLTA’ ENORMI E TEMPI E COSTI LIEVITATI, al netto di cambio mezzi, scarico ricarico, giri di fatture false nella zona “grigia” dei baltici, NATOvskie “per vocazione” ma che su questa economia di transito è da oltre trent’anni che traggono la maggiore fonte di reddito: russofobi a corrente alternata che, per campare in regime di embargo economico, dovranno ora inventarsi qualcosa di più di una “fattura cumulativa” per un intero camion con triangolazioni di mittenti ciprioti, destinatari nelle Cayman e destinazione finale Mosca.

Sinceramente, tuttavia, abbiamo già abbastanza carne al fuoco per occuparci di come camperanno i baltici senza camion russi. Torniamo al tema di questo aggiornamento, è iniziata ma cosa abbiamo di differenza rispetto a prima? Atteniamoci anzi tutto ai fatti, cerchiamo di attestarne la veridicità, ricostruire sequenze plausibili degli stessi e verificarle. Solo allora, e con tutte le cautele del caso, tentiamo di dare interpretazioni.

Fatti che definire complessi e apparentemente inspiegabili è dir poco.
In una guerra ibrida dove in due giorni si arriva alle porte di Kiev e, un mese dopo, in un giorno si molla l’intera linea di fronte. Non si arretra, ci si assesta un po’ più indietro… ma si molla tutto. Cosa ha fatto scattare quella molla? Davvero il gesto di “buona volontà” nei confronti di uno che continua a combattere una guerra totale nei tuoi confronti?

Stesso discorso per Mariupol’. Ieri notizia: stop all’assalto, ieri sempre notizia che i palazzi dell’amministrazione sono stati presi e, stamattina, altra notizia che le squadre speciali stanno cominciando a “bonificare” i lati del complesso industriale, con l’evidente scopo di restringere il perimetro, mentre procede, sia pur con intensità minore, il fuoco di artiglieria su quei 2.000 uomini.
https://t.me/boris_rozhin/44217

Proviamo a dare un'interpretazione.

1. Cominciamo da Mariupol'

Marjupol’ vzjat, Mariupol’ è presa. Video iconico della bandiera sull'antenna TV che è il punto più alto della città, e che va ad aggiungersi alle immagini iconiche che mettono la parola fine a un conflitto.
https://t.me/rusoul1/1589
https://t.me/boris_rozhin/44121

La brigata Somali torna a Doneck, accolta da amici, parenti e simpatizzanti. La brigata Somali è LA truppa speciale delle milizie della DNR impiegata a Mariupol’. Sarà ora rediretta su altri fronti.
https://www.youtube.com/watch?v=1tQlV-S239Q

Questo non significa che ad Azovstal’ ora sia calma piatta. I ceceni sono rimasti e ieri hanno preso gli uffici dell’amministrazione dello stabilimento, oltre a mettere in sicurezza il territorio intorno. Gli specnaz, nel frattempo, “bonificano” il perimetro, creando un cordone di sicurezza.
https://t.me/anna_news/29252

Riassumendo:
- Per consentire a chi è fuori di vivere e muoversi senza pericolo di ritorsioni da parte di chi è dentro, occorre creare una zona cuscinetto. E si sta facendo
- Restringere il perimetro consente anche di tenerlo maggiormente sotto controllo. E si sta facendo
- Restringere il perimetro consente anche un impegno inferiore di uomini e mezzi. E si stanno disimpegnando quelli che non servono.
- A questo punto, in queste condizioni, il fattore tempo per risolvere la questione Azovstal’ non è più un fattore decisivo.

2. Passiamo ora ai ponti

Inizialmente, l’ordine era di non toccare assolutamente le infrastrutture. Ed erano gli ucraini che le facevano saltare. Ponti abbattuti per impedire, rallentare, ostacolare l’avanzata delle truppe russe. Guerra ibrida, neanche un mese e la tattica cambia. Centinaia di milioni a botta, miliardi di dollari dall’inizio del conflitto in armi. I curatori UE-NATO scendono in campo. Muovere armi via aerea si può… poi va a finire come stamattina, dove a farne le spese è stato un An-26 a Zaporozh’e, carico di armamenti destinati al fronte.
https://t.me/boris_rozhin/44222

E perdere un An-26 è “tanta roba”, troppa, oltre al carico perso. Meglio rischiare meno. Come li si fa andare, allora, da ovest a est? Coi tir, coi pulmini? Si… se sono armi camionabili e piccole. Perché un’eccezionale che può andare a trenta all’ora difficilmente passa inosservato. Ecco allora che ritornano in auge le ferrovie! E la strada ferrata oggi, in Ucraina, è l’unica vera infrastruttura funzionante. Vene e arterie, che portano armi da Ovest a Est e carbone da Est a Ovest.
https://t.me/rybar/31591

E’ iniziata la fase due. “Liberazione del Donbass” come priorità, a questo punto si comincia a chiudere la sacca. E per chiuderla non è più possibile lasciare intatti i ponti. Tutto iniziò con Zaporozh'e ieri
https://t.me/boris_rozhin/44082

Obbiettivo. Un ponte della ferrovia. Rybar ne prende atto
https://t.me/rybar/31560

Rybar è un collettivo che lavora su telegram. Non è un collettivo “normale”, ma di specialisti cartografi con una fitta rete di informatori. In genere funziona così. L’informatore esce con la notizia che su una data strada c’è un posto di blocco ucraino. Rybar la verifica ed esce con una carta topografica, foto satellitare e coordinate GPS del posto di blocco. Dopo pochi minuti il posto di blocco salta in aria. Rybar conferma. E’ quindi un collettivo da tenere MOLTO sul serio. Ieri sera, quindi, ha preso atto che ora si possono far saltare i ponti. Ieri notte ha fatto gli straordinari.

Questi sono i ponti che attraversano il Dnepr', quella “S” d’acqua che taglia trasversalmente in due l’Ucraina. 27, di cui solo 3 in mano ai russi. Tutti con le coordinate GPS.
https://t.me/rybar/31569

Questi sono i ponti invece ad Ovest, con relative coordinate GPS. Non riporto l’analisi su ciascuna regione e i relativi ponti, perché ormai il senso è abbastanza palese.
https://t.me/rybar/31571

Nessuno di questi è stato toccato, sinora, ma un carro armato nel Donbass con le linee saltate e il Dnepr che non è proprio un fiumiciattolo è difficile che ci arrivi in tempo breve.

3. E’ iniziata.

A vedere queste carte non sembrerebbe:
https://t.me/boris_rozhin/44175
https://t.me/boris_rozhin/44175

Ma i fatti non sono solo sulle carte. Le carte sono l’ultima cosa. Cominciamo allora dai fatti sul campo. Un corrispondente riporta:

Osserviamo un mutamento di coordinamento fra tattiche dei nostri soldati.
L’avanzata delle truppe viene condotta ESCLUSIVAMENTE dopo che le forze nemiche sono state attaccate e distrutte dal fuoco dell’artiglieria. Se per caso resistono ancora, si parte di nuovo col fuoco d’artiglieria, leggera e pesante, e aviazione: di fatto ogni movimento avviene su posizioni già di molto infiacchite e con resistenza minima.
In caso di ostaggi, la tattica cambia. I nemici si accerchiano e si bloccano fino a che non consegnano gli ostaggi e si consegnano. Se succede qualcosa agli ostaggi, parte l’attacco.

In questa situazione, il ruolo delle brigate e unità speciali è fondamentale. Aviazione e artiglieri fanno da supporto a distanza, ma sul campo ci sono loro.

Artiglieria e aviazione operano anche su obbiettivi mirati, tesi a bloccare la capacità di manovra delle truppe nemiche, ad azzerare le scorte di armi e munizioni, così come le possibilità di rifornimento.

La tattica scelta lavora sul lungo periodo, assicurando comunque avanzamento con minime perdite. Appare sempre più evidente che il nemico non abbia tenuto questo nel dovuto conto, fermandosi a stereotipi superati.


https://t.me/svarschiki/6046

Rozhin a questa analisi aggiunge che gli ricorda molto quanto elaborato dai russi in Siria, nel corso della recente campagna dell’esercito siriano a Nord di Hama e a Sud di Idlib.
https://t.me/boris_rozhin/44164

Egli nota anche che, in effetti, l’intensificazione degli attacchi aerei e missilistici su obbiettivi mirati e concentrati su specifici punti della linea di fronte, corrisponde a questo schema tattico.
https://t.me/boris_rozhin/44054

Rybar aggiunge che il fronte NORD “scomparso” è riapparso, sotto forma di dislocazione di truppe, nel recente attivismo a sud di Izjum e ad est del fiume Oskol verso Liman.

https://t.me/rybar/31539

Nel complesso, sembra una ricostruzione plausibile. Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 21 April 2022 18:44
21/04 (segue dal precedente aggiornamento)

“Ribelli” sotto spoglie ibride
«ПОВСТАНЦЫ» В ГИБРИДНЫХ ШАРОВАРАХ

La nozione di “ribelli” nella teoria di guerra ibrida non significa sempre che tale ruolo debba essere ricoperto da sbandati disorganizzati, armate brancaleone e altri militari marginali. “Ribelle” prima ancora di essere una persona è una funzione. Nel contesto ucraino, è un ruolo ricoperto dallo stesso esercito regolare, sostenuto attivamente dai reali iniziatori del conflitto, con l’aggiunta di mercenari. La nozione quindi di “ribelli sotto spoglie ibride” si applica sia all’esercito ucraino, sia agli squadristi, e si presta a una serie di considerazioni.
Понятие повстанцев в теории гибридной войны не всегда означает, что это некие папуасы, бармалеи и иные военные маргиналы. В данном контексте речь идет о местной регулярной армии, активно поддерживаемой реальным инициатором конфликта, и привлечении частных военных компаний (ЧВК). Поддержка «повстанцам в шароварах», которые относятся к ВСУ и нацбатам, оказывается по ряду направлений.

In primo luogo, c’è il programma di addestramento quadri, ufficiali e soldati in Ucraina: secondo fonti liberamente accessibili, la quantità degli istruttori NATO direttamente sul campo si calcola non in centinaia, ma in migliaia di persone. Di queste, solo una parte è stata evacuata dall’Ucraina dopo il 24 febbraio. Per esempio, la stampa occidentale le SAS britanniche hanno preso parte all’addestramento delle truppe ucraine nella base di Obolon’ (a nord di Kiev) anche dopo l’inizio dell’operazione speciale.
Во-первых, на Украине осуществляется инструкторская подготовка кадровых офицеров и солдат сразу по нескольким программам: согласно открытым данным, количество натовских инструкторов непосредственно на Украине исчислялось даже не сотнями, а тысячами. При этом лишь часть из них была выведена с Украины перед 24 февраля. Например, по сообщениям западной прессы, специальная авиадесантная группа (SAS) британских вооруженных сил принимала участие в тренировке украинских военнослужащих на базе в Оболони и после начала активной фазы спецоперации.

In secondo luogo, oltre e in contemporanea a questo, abbiamo anche l’addestramento all’estero per gli “specialisti d’élite”. Possiamo solo ricordare, a titolo informativo, che molto prima del 24 febbraio (autunno 2021 grosso modo) negli USA era giunto un gruppo di ufficiali ucraini per imparare l’impiego dei droni kamikaze Switchblade. E, stando alle conferme ufficiali, non ci sono state forniture di queste armi in Ucraina fino ad aprile di quest’anno!
Во-вторых, одновременно с этим «узкие специалисты» проходили обучение за пределами Украины. Здесь уместно вспомнить про то, что еще до начала спецоперации (ориентировочно осенью 2021 года) в США прибыла группа украинских офицеров для обучения управлению дронами Switchblade. При этом официальное подтверждение о поставках данного вида вооружений Украины появилось лишь в апреле 2022 года.

Infine, non hanno fatto mai segreto neppure i portavoci dei Paesi NATO del fatto che sui siti dei mercenari girino apertamente annunci per “lavori” in Ucraina, e i mercenari occidentali vi abbiano risposto in massa.
А участие в конфликте западных наемников и открыто опубликованные предложения по найму для «работы» на Украине на сайтах ЧВК – факты, которые никогда не отрицались даже официальными спикерами стран НАТО.

Comprami un aereo!
КУПИ МНЕ ЛIТАК!

Praticamente sin dai primi giorni di operazione speciale, sono iniziate le suppliche del presidente Zelenskij di fornire armi occidentali all’Ucraina, per tenere testa all’aggressione russa. In realtà, la storia delle forniture in massa di armi all’Ucraina era iniziata molto prima.
Практически с первых дней спецоперации начались мольбы президента Зеленского о необходимости поставок западного вооружения на Украину, для сдерживания «русской агрессии». Но, на самом деле, история с массовыми поставками оружия Киеву началась значительно раньше.

Da gennaio a febbraio 2022 sono atterrati in Ucraina non meno di 50 cargo con forniture militari da diversi Paesi NATO, e non solo cargo militari, ma anche dell’aviazione civile. Proprio allora entravano in azione tutti quei sistemi di armamento che avrebbero dovuto infliggere il danno maggiore ai russi. Anzi tutto, arrivavano i droni d’assalto turchi Bayraktar, ma anche i missili anticarro NLAW e Javelin, oltre che i missili spalleggiabili Stinger. Le forniture di tali armamenti furono veramente ingenti: secondo il centro statunitense di studi strategici e internazionali CSIS, si tratterebbe di 7.000 Javelin e 2.000 Stinger, che ammontano a UN TERZO delle scorte attualmente in dotazione agli USA.
В течение января-февраля 2022 года украинские аэродромы приняли не менее 50 транспортных самолетов из разных стран НАТО, причем это были не только военные грузовики, но и гражданские. Именно в этот момент на Украину поступили все те системы вооружений, которые причинили больше всего урона российским войскам. Речь, прежде всего, о турецких ударных беспилотниках «Байрактар», противотанковых комплексов NLAW и Javelin, а также переносных комплексов ПВО Stinger. Поставки данных видов вооружения были настолько существенны, что американский Центр стратегических и международных исследований CSIS обнародовал информацию, согласно которой Украине с начала конфликта уже передано 7000 противотанковых управляемых ракет Javelin и 2000 систем ПВО Stinger, что составило треть от подобных систем из числа имевшихся в США.

Il loro impiego era stato concepito, a livello tattico e strategico, per la massima efficacia nel corso della prima fase dell’operazione: unità di fuoco mobili avrebbero dovuto agire in piccoli gruppi, tendere imboscate e colpire i battaglioni russi e gli aerei che volavano a bassa quota. Ma tutto questo era per la prima fase, oltre si è reso necessario passare ad armamenti più pesanti. E per non deviare dalla “negazione plausibile” fino ad allora mantenuta, e salvare le apparenze che la NATO non voleva la guerra, sulla scena è comparso Zelenskij col suo “comprami un aereo”. (*)
Вся тактика и стратегия их применения была на начальном этапе спецоперации максимально продумана, именно эти подвижные огневые точки должны были нанести поражение российским батальонным тактическим группам и низколетящей авиации, работая из засады. Но это было на первой фазе операции, далее нужно было перейти к оружию потяжелее. И дабы не уходить от концепции правдоподобного отрицания, и сделать вид, что НАТО не хочет войны, на сцене появляется Зеленский со своим «Купи мне лiтак».

Lend-Lease 2.0 (**)
ЛЕНД-ЛИЗ 2.0

Inizialmente, i Paesi NATO diedero a vedere di non voler aiutare, in particolar modo, Zelenskij. Hanno recitato questa parte fino all’inizio di Aprile, creando nella pubblica opinione la sensazione che nessuno volesse inviare armi in Ucraina. Tuttavia, con l’approssimarsi dell’ora X, la retorica NATO si è fatta sempre più bellicista, sono comparsi i falsi delle “atrocità dei soldati russi”, preparando il terreno per il riconoscimento pubblico della necessità di un Lend-lease.
Изначально страны НАТО делали вид, что помогать Зеленскому особо не хотят. Игра продолжалась до начала апреля, создавая у общественности ощущение, что никто Украине технику поставлять не хочет. Но с приближением «часа Х» риторика официальных лиц НАТО становилась все более воинственной, а в сеть вбрасывались фейки о «зверствах русских солдат», подготавливая почву для общественного одобрения открытия ленд-лиза.

Nella cornice della prima fase dell’operazione Lend-lease in Ucraina giunsero dai magazzini europei tutti i residuati bellici dei tempi dell’URSS e del Patto di Varsavia. Iniziarono forniture di parti di ricambio per aeri MiG-29 e Su-25, carri armati T-72, blindati BMP-1 e, naturalmente, artiglieria di grosso calibro. Gli americani parteciparono con la fornitura di elicotteri Mi-17 di loro proprietà, destinati originariamente all’Afghanistan. Ma il bello doveva ancora venire.
В рамках первой фазы операции «Ленд-лиз» на Украину с европейских складов потекла расконсервированная советская техника времен СССР и Варшавского договора. Начались поставки запчастей для самолетов МиГ-29 и Су-25, танков Т-72, боевых машин БМП-1 и, конечно, крупнокалиберной артиллерии. Американцы поделились своими вертолетами Ми-17, доставшимися им после выхода из Афганистана. Но это далеко не финальная цель ленд-лиза, главное – впереди.

Il primo passo nella seconda fase del Lend-lease l’ha fatto la Germania, dichiarando l’impossibilità di continuare a trasferire armamenti in dotazione alle proprie forze armate e di passare a produrne e a venderne di nuove. A questo punto uno degli obbiettivi principali di questa guerra ibrida era stato raggiunto: l’arrivo al complesso militare-industriale occidentale di nuove commesse. Parallelamente, anche le commesse provenienti dai Paesi-membri della NATO incrementeranno, per contrastare “la minaccia russa”. Al contempo, quasi certamente nessun soldato NATO calpesterà mai il suolo ucraino. Il che non significa che ufficiali e squadre di élite non stiano partecipando e non parteciperanno al conflitto: tutt’intorno nel cielo d’Europa, per esempio, anche in questo momento decine di aerei NATO stanno solcando l’aria e curando gli interessi delle ff.aa. ucraine.
Первой шаг в этой партии сделала Германия, заявившая о невозможности продолжения поставок вооружений из наличия в вооруженных силах и переходе к продаже нового современного оружия. На этом этапе достигается одна из главных целей этой гибридной войны – обеспечение военно-промышленного комплекса западных стран новыми заказами. Параллельно поставки будут увеличиваться и странами-членами НАТО для противодействия «русской угрозе». Но при этом, с большей долей вероятности, ни один действующий солдат НАТО так и не ступит на украинскую землю. Однако, это не означает, что кадровые военнослужащие западных стран не участвуют в конфликте – круглосуточно в небе Европы находится несколько десятков самолетов НАТО, действующих фактически в интересах ВСУ.

Chi ha in mano le informazioni, ha in mano il mondo.
КТО ВЛАДЕЕТ ИНФОРМАЦИЕЙ - ТОТ ВЛАДЕЕТ МИРОМ

Già dal 10 febbraio senatori USA avevano chiesto a Biden di condividere i dati dei propri servizi segreti con l’Ucraina al massimo livello, copia di questa lettera aperta è stata pubblicata sul sito del senato. Aerei spia statunitensi ed europei è da tempo che si alzano in volo per spiare, in modo approfondito. dagli spazi aerei di Polonia, Romania, Ungheria e Mar Nero. Prima del 24 febbraio droni tattici del tipo RQ-4 Global Hawk spiavano costantemente il cielo sopra l’Ucraina. Dopo tale data, sono stati sostituiti con i droni ricognitori RC-135, coi droni con rilevamento radar a lungo raggio E-3, coi droni da combattimento e puntamento E-8, coi droni anti-sommergibile P-8 (tra l’altro, proprio questo tipo di drone, secondo i dati in nostro possesso, ha partecipato all’attacco all’incrociatore “Moskva”) e molti altri droni speciali, sempre operativi però sullo spazio aereo NATO.
Еще 10 февраля Сенаторы США призвали Байдена дать Украине все возможные разведданные об РФ, открытое письмо с этой просьбой было опубликовано на сайте сената. Разведывательная авиация США и европейских стран давно и плотно обосновалась в воздушном пространстве Польши, Румынии, Венгрии и Черного моря. До начала спецоперации стратегические разведывательные беспилотники RQ-4 Global Hawk постоянно «висели» над Украиной, после 24 февраля их сменили разведчики RC-135, самолеты дальнего радиолокационного обнаружения E-3, самолеты боевого управления и целеуказания E-8, противолодочные P-8 (кстати, именно такой самолет, по имеющимся данным, участвовал в атаке на крейсер «Москва») и множество других специальных самолетов, работающих из воздушного пространства НАТО.

Di fatto, con un arsenale come questo e con una mole così grande di dati, possiamo parlare non di una semplice informativa alle ff.aa. ucraine, del passaggio di qualche informazione riservata, ma di una vera e propria gestione militare esterna (а фактически о внешнем боевом управлении), di definizione esterna di obbiettivi e conduzione delle attività aeree e terrestri. Questo contributo della NATO alle attività militari in Ucraina può essere considerato appieno come il più significativo, superiore per importanza anche alle forniture dirette di armi.
Фактически, имея такой арсенал и полноту разведданных, можно говорить не о передаче некой информации ВСУ, а фактически о внешнем боевом управлении, целеуказании и наведении авиации и сухопутных частей. Данный вклад НАТО в боевые действия на Украине вполне можно оценить как наиболее значительный, превосходящий даже прямые поставки вооружений.

Che resta da dire?
ЧТО В ОСТАТКЕ?

E’ evidente, che l’interruzione dell’operazione speciale russa senza che gli obbiettivi posti siano stati raggiunti, nel migliore dei casi rappresenterebbe un “congelamento della situazione”, nel breve periodo. La fase successiva, invece, sarebbe un’azione distruttiva su larga scala, che interesserebbe anche il territorio russo. Gli schemi “ibridi” di questa nuova fase sono, probabilmente, già pronti nel quartier generale NATO. E i piani stessi dell’Occidente “collettivo” (USA+UE) non contemplano, al momento, la fine del conflitto. La guerra ibrida con la Russia fino all’ultimo ucraino è solo una tappa in un’operazione globale che rivedrà completamente le regole geopolitiche del gioco.
Очевидно, что прекращение российской спецоперации без успешно завершенных поставленных целей – это в лучшем случае заморозка ситуации на краткосрочный период. И тогда следующая фаза будет на порядок масштабней, разрушительней и будет реализовываться уже на территории России. «Гибридные» схемы этой новой фазы наверняка уже готовы в штабах НАТО. А пока в планы коллективного Запада никак не входит то самое прекращение конфликта. Гибридная война с Россией до последнего украинца – всего лишь этап в глобальной операции по полному пересмотру геополитических правил игры.
https://readovka.space/hybridwarfare

NOTE:
(*) In realtà, l’analisi qui non tiene conto del fatto che lo Stato Maggiore Ucraino aveva programmato un altro tipo di operazione, aveva lavorato per anni su un altro tipo di progetto: riprendersi il Donbass. Considerando che:
- le milizie della LDNR non avevano aviazione
- anche come fanteria le brigate motorizzate non erano comparabili a quelle ucraine
- non avevano Tochka-U (né tantomeno Iskander) e una potenza di fuoco inferiore
- la fornitura occidentale comprendeva anche missili anti-bunker, concepiti per far saltare trincee e barriere di cemento armato
- l’attacco sarebbe dovuto partire essenzialmente con una manovra immediata dal fronte Nord, di taglio delle vie di comunicazione fra Doneck e Lugansk, la convergenza con le truppe che avrebbero sfondato da Mariupol’ e la creazione di sacche dove rinchiudere prima e finire poi i “terroristi”
Gli armamenti in dotazione, ovvero Bayraktar, NLAW e Javelin si sarebbero rivelati non solo più che sufficienti, ma i più idonei, e decisivi, in tale azione. Come nel Nagorno-Qarabagh, esattamente perché le milizie del Donbass erano, per potenziale bellico, equiparabili qualitativamente a quelle di Artsakh. Ovviamente, qui finivano i paragoni, e non solo perché gli armeni, prima di aver perso quasi del tutto la regione, non cantavano “Rossija za nami i s nami bog” (la russia è con noi e con noi è dio, dal ritornello di una canzone estremamente popolare nel Donbass), ma flirtavano con gli americani né più, né meno degli azeri (con la differenza che i primi hanno sì una lobby potente negli USA, ma i secondi hanno il petrolio… oltre che essere tutt’uno con Erdogan=NATO, quindi quando si è trattato di scegliere, hanno di fatto scelto i secondi).
I paragoni finivano perché i russi non hanno mai smesso di tenere d’occhio il loro confine a sud-ovest e sono intervenuti poco prima che accadesse l’irreparabile. E si sono mossi in modo che QUELLA CONFIGURAZIONE FOSSE SIN DA SUBITO INADEGUATA PERCHE’ TOTALMENTE INEFFICACE: per esempio, opponendo a una configurazione d’attacco una configurazione altrettanto d’attacco ma QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE SUPERIORE. Per esempio, un Iskander o un Kalibr non possono essere tirati giù da uno Stinger. E i Bayraktar non salgono in aria quando hai davanti una colonna di blindati che ti carica. E dopo aver distrutto sia gli aerei fermi negli hangar, senza che neanche decollassero, sia la difesa anti-aerea fissa e l’intera rete radar di controllo, dopo aver sbaragliato le linee difensive, messo fuori uso gran parte dei mezzi corazzati mobili ed essere arrivati in due giorni alle porte di Kiev, è naturale che Zelenskij chiedesse ai suoi “kuratory” di “cambiare formato”. E per la legge della “negazione plausibile” non poteva nemmeno incolparli pubblicamente della loro inettitudine come “kuratory”…

(**) Il titolo fa riferimento alla Legge degli affitti e prestiti (Lend-Lease Act, 1941), legge firmata da Roosvelt che permise agli USA di fornire armamenti agli alleati sotto forma di affitto o prestito (senza pagamento immediato e ritiro a cura dello Stato “cliente” come accaduto fino ad allora).

(***) una copia della lettera, datata 09/02, è disponibile qui:
https://www.warner.senate.gov/public/_cache/files/a/2/a20b85a4-7873-434f-bf36-2fd35a6e40d2/633A756D0502E517C5F7B9EEF4DDE64F.biden-ssci-09feb22.pdf
===
Dear Mr. President,
We are writing to you concerning the increasing Russian military build-up on Ukraine’s border and the urgent need to provide our Ukrainian partners with the tools required to help them repel or defend against further Russian aggression, or to impose costs on invading Russian forces. Vladimir Putin is threatening the freedom and security of the Ukrainian people, and they have shown their eagerness to take action to defend their sovereignty, freedom, and democratically elected government.
To this end, we request that the United States share intelligence with Ukraine to the fullest extent possible. Russia is the aggressor, and we need to arm Ukraine with critical information needed to defend their country.
This is in the interest of U.S. national security, as well as that of our allies and partners in the region. Russia’s threats to Ukraine are a threat to democracies around the world, and we urge you to do as much as possible to support Ukraine at this critical moment.
Thank you for your consideration of this request.
===

MARIUPOL’

Perla di oggi dell’ansa: “Mosca: presa Mariupol. Usa: nessuna prova”
In attesa che per motivi di fuso (orario) arrivino le “prove”, queste sono le immagini del Dramteatr, dove soldati e protezione civile stanno cominciando a suon di camion a raccogliere i cocci
https://t.me/boris_rozhin/44100
Secondo gli esperti, le fasi di ripristino saranno migliori che a Doneck. Il grosso sarà il lavoro di sminamento, che durerà all’incirca 7 giorni per la parte urbana. L’acqua è già tornata in 22 centri abitati e, a Mariupol’, dovrebbe tornare settimana prossima, quando i lavori di sminamento lo renderanno possibile, insieme al ripristino della rete elettrica.
https://t.me/boris_rozhin/44067

Nessun aggiornamento dal fronte, finora. E meno male che è da due giorni che c'è "l'operazione su vasta scala"... I tempi, con buona pace di chi proclama e di chi amplifica, sono decisi da altri. Che si prendono il loro tempo. Salvo notizie rilevanti, aggiornamenti domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 21 April 2022 12:43
21/04 ore 12:30 Aggiornamento

FRONTE EST

Carta aggiornata a ieri, dove si vede bene la minaccia al momento più incombente per le forze militari ucraine, ovvero l'accerchiamento della zona più a est con formazione di relativa sacca
https://t.me/boris_rozhin/43944

Anche per questo, le truppe ucraine sembra stiano pensando a un arretramento tattico di un po' di km dietro le sponde del fiume Severskij Doneck.
https://t.me/akimapachev/2224

Al momento, tuttavia, nulla di concreto, se non che i tiri di artiglieria continuano sulle difese ucraine, da Popasnaja a sotto Izjum. Seguiranno aggiornamenti.

L’UCRAINA COME “TERRENO DI ESPERIMENTO”: traduzione integrale di un lavoro sulla guerra ibrida condotta in Ucraina

Leggendo il lavoro sulla guerra ibrida che vengo ora a proporvi in traduzione, a me è venuta in mente la serie di lavori già tradotta sui biolaboratori e le armi biologiche di distruzione di massa, testate con droni, uccelli migratori, ma anche su soldati, ovviamente “volontari”, sugli esperimenti relativi ad armi atomiche “sporche”, a “basso” impatto, collegate ai materiali di scarto recuperati dalle centrali, oltre che gli addestramenti NATO degli anni passati sulle varianti “siriane” di conflitto armato, inclusi i modelli applicati pedissequamente a Mariupol’, e riconducibili essenzialmente all’esperienza di An-Nusra, addestrata dai turchi e finanziata dagli statunitensi.

L’Ucraina non è da OGGI, dal 24 febbraio, terreno di esperimento per una guerra ibrida. Su ogni fronte, come abbiam visto in “libro e moschetto”. Nell'ambito scolastico, man mano che passa il tempo emergono sempre più “perle”. Come, per esempio, il rinvenimento in una scuola di questo mappamondo, dove il mondo è fatto di due ucraine, una fisica e l’altra politica, con tanti gagliardetti intorno tra cui sopra si intravede anche quello rossonero dell’UPA. Una costruzione ideologica nazionalistica che occupa simbolicamente l’intero globo con il vero, unico “mondo” da inculcare nelle teste e nei cuori di ogni studente.
https://t.me/boris_rozhin/43950

L’Ucraina è divenuta, progressivamente, proporzionalmente al suo impoverimento, economico, sociale e culturale, carne da macello dell’imperialismo occidentale da tre lustri almeno. Con un’impennata notevole dal colpo di stato del 2014 e l’instaurazione del regime fascistoide attuale, non a caso definito eufemisticamente dagli osservatori UE “ibrido”, prima di perdere oggi ogni pudore ed ergerlo a baluardo della libertà, della democrazia, dei diritti umani, eccetera.

E a ben vedere anche qui, a leggere carte che i tg nazionali non passano e non passeranno mai, appaiono sempre più prove di un desolante, squallido, criminale traffico d’armi. Questa è una lista hackerata dal Ministero della difesa ucraino e risalente all’11 marzo. Aiuti richiesti per 100 miliardi di dollari, tutti in armi, in un bazar degli orrori che annovera, fra i suoi reparti, il “vintage” degli elicotteri e dei caccia sovietici, oltre che dei lanciamissili Grad e delle ultime scorte di Tochka-U rimaste negli ex-Varsavia, il “diversamente NATO” turco dei droni Bayraktar, tanto rivelatisi micidiali in Nagorno-Qarabagh quanto resi inefficaci su questo fronte, e il “nuovo che avanza” UE-NATO, con tutto il complesso militare industriale occidentale in gran spolvero:
https://t.me/milinfolive/81590

Questa lista mostra come, un gruppo dirigente militare formatosi alla scuola ex-sovietica e convertitosi agli standard NATO, al punto da metterlo anche nei libri di testo (vedasi “libro e moschetto” negli aggiornamenti passati), sia ormai parte inconsapevole dell’“esperimento”: facendo un parallelo leniniano sull’imperialismo, sia la sua “borghesia compradora”. E spinga, fondamentalmente, una grossa massa di futuri cadaveri e futuri rottami d’acciaio (e scorie tossiche) nella discarica a cielo aperto del Donbass. Perché nessuna di quelle armi oggi si è rivelata efficace a ribaltare le sorti di un conflitto, ma solo a prolungare l’agonia di un popolo. Un popolo che si sta sempre più rendendo conto di essere “ingrediente dell’esperimento”, mera carne da cannone da parte dei suoi “difensori”.

“Difensori” che non sanno quello che fanno, come ammesso da Kirby ieri, costretto a un volo pindarico per dire di non aver sbagliato ma di essere frainteso perché non intendeva “aeroplani interi” dati agli ucraini:

Yesterday I said at the briefing that Ukraine had received "whole aircraft." I didn't say the word "whole," but that was the impression that I gave you. I was mistaken. They have not received whole aircraft from another nation. I had been given to understand that an offer made by another nation in the region, to provide whole fixed-wing aircraft to Ukraine, had been effected. It has not. So I was in error in saying that, in past tense, they had been given whole aircraft. I regret the error.
https://www.defense.gov/News/Releases/Release/Article/3005778/pentagon-press-secretary-statement-regarding-ukraine-aircraft-20-april/

E la pezza è anche peggio del danno:

That said, the Ukrainians have received, through United States coordination and provision, enough spare parts and additional equipment such that they have been able to put in operation more fixed-wing aircraft in their fleet than they had even two to three weeks ago. As a matter of fact, through our efforts to provide them spare parts and coordinate the delivery of spare parts from other countries, they have been able to increase their fleet by quite a number. (ibidem)

Gli abbiam dato i ricambi, con cui han rimesso in sesto aerei in quantità maggiore di quanti ne avessero due o tre settimane fa… certo, li han smontati dai monumenti e dalle rotonde per strada, li han tolti dai musei.. e li han mandati a essere abbattuti nel Donbass, come abbiam visto e riportato. Piloti carne da cannone, come i fanti.

Eppure, qualcosa si muove.

Per esempio, a proposito di carne da cannone, la miglior risposta al nakaz della guardia nazionale ucraina “chi si arrende a Mariupol’ va fucilato sul posto” è stata quella di oggi, e riassumibile nella formula: “Stateci, ad Azovstal’, ormai non potete fare più male a nessuno. La strada la sapete, braccia alzate e uscite”. Fuori la vita continua.
https://t.me/mig41/16723

Duemila sono fra soldati e squadristi dentro il complesso industriale. Questa la mappa:
https://t.me/akimapachev/2230

A loro la scelta.
https://t.me/rybar/31527

“Così da stamattina”, come riporta il corrispondente di guerra Dmitrij Steshin, “a Mariupol’ tacciono le armi. Che così sia per sempre” (Поэтому с утра под Мариуполем тихо. Пусть так будет всегда)
https://t.me/mig41/16726

E questo è già un segno forte. Ma stamattina fa notizia anche quest’altra informazione, appena pervenuta. In direzione di Nikolaev e Krivorozhskoe (Dnepropetrovsk’), è iniziata la “rotazione”. Truppe al fronte in licenza, prendono il loro posto altre truppe. Ebbene, le prime sono partite, ma le seconde non sono arrivate, causa diserzione di massa. Qualcosa sembrerebbe muoversi.
https://t.me/rybar/31531

Segue la traduzione integrale

“Il terreno di esperimento ucraino, fra spoglie ibride (lett. “sirwal”, i pantaloni cascanti del medioriente) e ‘negazione plausibile’ da parte dei Paesi NATO”
УКРАИНСКОЕ ПОЛЕ ЭКСПЕРИМЕНТОВ: гибридные шаровары и правдоподобное отрицание стран НАТО

Per quanto i capi dell’Occidente neghino la loro partecipazione al conflitto, essi è da tempo che conducono una guerra ibrida contro la Russia. Dopo il terribile annuncio di russi pronti a schiacciare il pulsante rosso e radere al suolo l’intero pianeta, gli strateghi occidentali con più esperienza hanno iniziato a sfogliare accuratamente fra il ventaglio di possibilità a loro disposizione. All’inizio erano forniture di munizioni, missili anticarro e lanciamissili a braccio, poi le consegne di vecchi residuati sovietici, oggi invece si parla di aviazione, artiglieria e formazione di equipaggi ucraini alla tecnologia occidentale. Vale la pena di sottolineare come il complesso militare-industriale occidentale tragga un enorme profitto da queste nuove società ponte e da questi nuovi contratti.
Что бы не говорили лидеры Запада о формальном неучастии в конфликте, они уже ведут гибридную войну против России. После грозного русского заявления о том, что мы готовы нажать на «красную кнопку» и пусть «весь мир в труху», опытные западные стратеги начали аккуратно прожимать границы возможностей. Сначала это были поставки амуниции, ПТРК и ПЗРК, потом передача старой советской техники, сегодня речь идет о поставках боевой авиации, артиллерии и подготовке украинских экипажей под технику западного образца. Стоит отметить, что западные оружейные компании получат огромный «профит» от новых компаний и подрядов на вооружение.

“La guerra ibrida”: cos’è
HYBRID WARFARE КАК ОНА ЕСТЬ

Lo stesso termine di guerra ibrida (hybrid warfare) è ormai un termine abusato da tutte le parti in conflitto, ma pochi in realtà sanno a cosa si riferisca esattamente. Anzi tutto, la guerra ibrida è un tipo di guerra in cui una o entrambe le parti in conflitto non facciano direttamente ricorso alla propria forza militare, ma impieghino una combinazione di operazioni sotto traccia, sabotaggi, diversivi, guerra di informazione e guerra nel ciberspazio. Momento importante di tale combinazione è il supporto ai cosiddetti “ribelli”, esercitato sotto forma di forniture di armi, di istruttori per formazione e addestramento, di dati e informazioni segrete.
Сам термин гибридной войны (hybrid warfare) – довольно заезженное пропагандистами обеих сторон словосочетание, но в то, что же он подразумевает в реальности, мало кто вникал. Прежде всего, гибридная война – это вид ведения боевых действий, при котором одна или обе стороны конфликта не прибегают к прямому использованию своей военной силы, а используют сочетание скрытых операций, диверсий, информационной войны и войны в киберпространстве. Важный момент – поддержка так называемых «повстанцев», оказываемая в виде поставок вооружений, инструкторской подготовки и разведданных.

Elemento importante della guerra ibrida è, da parte degli attaccanti, “la capacità di negazione plausibile” (plausible deniability) del proprio coinvolgimento nel conflitto. La negazione plausibile è la capacità potenziale di una persona, o di un gruppo, qualora dia ordine di compiere qualsiasi atto, di negare poi ogni responsabilità o coinvolgimento, senza rischi per la propria reputazione.
Важным элементом гибридной войны является способность нападающей стороны к правдоподобному отрицанию (plausible deniability) своей вовлеченности в конфликт. Правдоподобное отрицание – это потенциальная возможность лица или группы лиц, отдавших приказ о начале каких-либо действий, впоследствии отрицать свою вовлеченность без риска для своей репутации.

Occorre sottolineare come una guerra ibrida possa compiersi in quello che, dal punto di vista comune, sia assolutamente considerato come periodo di pace.
Стоит отметить, что гибридная война может протекать и в совершенно мирное время с точки зрения обычных обывателей.

Cosa succede in Ucraina?
А ЧТО ТАМ на Украине?

Le azioni dei Paesi NATO nel conflitto in Ucraina cadono al 100% nella casistica di “guerra ibrida”: fatto che non ci deve soprendere, dal momento che finora sono stati proprio gli USA a dettare legge in questo settore, a partire dalla guerra in Afghanistan. Da noi una concezione di guerra analoga, passata poi col nome di “Dottrina Gerasimov” (doktrina Gerasimova), è apparsa dieci anni circa più tardi alla vigilia dei fatti di Crimea nella primavera del 2014.
Действия стран НАТО в конфликте на Украине на 100% ложатся в парадигму hybrid warfare, – это и неудивительно, ведь именно США являются законодателем в этой отрасли, начиная с войны в Афганистане. Аналогичная отечественная теория, названная «доктриной Герасимова» появилась на несколько десятилетий позже, накануне событий Крымской весны 2014 года.

Se però il momento di negazione plausibile, in questo conflitto militare, è assolutamente evidente (le figure ufficiali della NATO hanno dichiarato pubblicamente e a più riprese di non volere mettersi direttamente contro la Russia), ci sono però altri aspetti, componenti anch’essi della guerra ibrida, che necessitano di più approfondita considerazione.
И если момент правдоподобного отрицания в этом военном конфликте абсолютно очевиден (официальные лица НАТО неоднократно публично заявляли о своем нежелании прямого противостояния с Россией), то иные аспекты, свойственные гибридной войне, требуют дополнительного рассмотрения.

(continua)
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Paolo Selmi
Wednesday, 20 April 2022 19:08
20/04 18:50 Aggiornamento

Kremennaja


Raggiunto dai russi anche il villaggio immediatamente a sud di Kremennaja, Staraja Krasnjanka,
https://t.me/boris_rozhin/43812
Il paese dopo è Rubezhnoe, che è da settimane teatro di scontri ma che da oggi (foto bandiera su simbolo città), grazie all’arrivo di questi rinforzi, è passato anch’esso sotto il controllo dei russi.
https://t.me/readovkanews/31468
Il che porta a un allineamento e consolidamento del fronte a sud est di Izjum.

Resta Severodoneck a sud, che sembrerebbe proprio in questo momento oggetto di una parziale ritirata di uomini e mezzi per evitare che restino in questa nuova sacca in formazione. Anche qui, seguiremo da vicino l’evolversi della situazione.
https://t.me/boris_rozhin/43808

Popasnaja

Prima carta, meno generosa con gli attaccanti, dove però il commento sotto dice che le difese ucraine stan cedendo
https://t.me/akimapachev/2213
Seconda carta, più generosa, dove però il commento sotto smorza gli entusiasmi e dice che le difese ucraine arretrano ma non cadono
https://t.me/boris_rozhin/43810
In entrambi i casi, sicuramente l’ingresso in città dei russi e delle milizie del Donbass rappresenta un elemento di difficile gestione per le difese ucraine, poste nella condizione di improvvisare dal nulla una linea di difesa all’interno di un territorio, quello urbano, che non gode degli stessi connotati di un crinale fortificato a scaglioni.

“Aiuti" militari che vanno in fumo ancor prima di “aiutare”…

I cinegiornali luce ancora oggi in pausa pranzo parlavano di Biden e degli “aiuti militari”, ma che non dicono mai, neanche per sbaglio, che gran parte va in fumo ancor prima di entrare in battaglia. E più volte alla settimana. Oggi si trattava di un deposito segreto fuori L’vov, scorte per un mese buono di combattimenti. “Distrutte alcune decine di tonnellate di diversi tipi di armi anticarro, inclusi i tedeschi Panzerfaust, gli inglesi NLAW e gli statunitensi Javelin” (уничтожено несколько десятков тонн различных противотанковых средств, включая немецкие PanzerFaust, английские NLAW и американские Javelin).
https://t.me/boris_rozhin/43811

Chi si arrende muore, ma “secondo le leggi di guerra” (за законами воєнного часу).

Grazie al telefonino di uno di quei 5 soldati di Azov che sono riusciti a scappare dai loro aguzzini (ovvero gli squadristi di Azov), siamo venuti a conoscenza di questo NAKAZ, datato 17/04/22
Per la precisione, perché stiamo parlando di un documento storico, si tratta del NAKAZ N° 27/2/1/2-M 183 del 17/04/22 siglato a Kiev dal Comando della Guardia Nazionale di Ucraina. E cosa ordina, questo nakaz, CHE RIGUARDA LA SOLA MARIUPOL’ (ovvero azovstal’, che è l’ultimo posto dove son rimasti)? CATEGORICAMENTE VIETATO CONSEGNARSI PRIGIONIERI (punto 1).

E chi non lo osservasse? I soldati che “si rifiutassero di eseguire questo ordine di divieto assoluto di consegnarsi prigioniero, siano soggetti, in base alle leggi di guerra, alla fucilazione sul posto” ("відмовилися виконувати даний наказ про категоричну заборону здачі в полон, за законами воєнного часу підлягаючи розстрілу на місці"). (punto 2) Esecutori di tale ordine, ESECUTORI SOMMARI, gli squadristi di Azov, pardon, "il reggimento della guardia nazionale ucraina Azov" (punto 3). Questo il documento della vergogna, firmato dal vicecomandante della Guardia nazionale ucraina Vladimir Kondratjuk.
https://t.me/ua_tribunal/444

Lo avranno allegato al modulo ucraino di ammissione nella UE appena presentato in pompa magna? O alla lettera al papa? O alla richiesta di “corridoio umanitario” gestito dalla NATO? Un NAKAZ senza alcun significato dal punto di vista militare, perché ormai la battaglia di Azovstal’ è una battaglia a tempo perso, non ci sarà nessuna “deblokada” dell’assedio, inoltre quel sacrificio inutile di vite umane (si calcola un migliaio di persone) non cambierà né i tempi, né i modi di quanto sta accadendo un centinaio di km a nord. Lo ripetiamo, la ripresa delle attività offensive sta accadendo con l’impiego essenzialmente di risorse esistenti, non c’è stata finora alcuna offensiva su larga scala e, anche se fosse prevista nel brevissimo periodo, il discrimine per lanciarla non sarebbe certo Azovstal’ libero. Perché meglio mille vittime sacrificali che mille braccia alzate. Mille morti, carne da cannone, per la faccia di Zelenskij, del regime di Kiev, e della NATO-UE che li sostiene. Da otto anni.

Dovessero, invece, coprire qualcuno, la cosa sarebbe ancora più stupida, perché nessuno esce da lì con le sue gambe, se non consegnandosi prigioniero. A meno di pensare che, a lungo andare, sia possibile un recupero sotto forma di "corridoio umanitario". Può essere, a lungo andare. Intanto assistiamo allo stillicidio di mille soldati che hanno ricevuto l'ordine di morire chiusi in trappola, ma non consegnarsi.

Per la cronaca, oggi da Azovstal’ sono stati evacuati 28 civili, di cui 7 bambini.
https://t.me/boris_rozhin/43836

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 20 April 2022 12:23
20/04 ore 12:25 Aggiornamento

Armiamoci e partite


Le milizie della DNR comunicano movimento di elicotteri ucraini per prelievo generale, sindaco e amministrazione comunale dal paese di Zolotoe, ormai sulla linea di fronte… “voi continuate a tenere la posizione, noi tranquilli siam sempre con voi”.
https://t.me/readovkanews/31420

Dopo 5, altri 35 hanno scelto di vivere in barba agli ordini dei superiori

Ad Azovstal’ hanno appena consegnato le armi, seguendo le istruzioni sul volantino.
https://t.me/boris_rozhin/43755
(p.s. ho appena controllato e sul sito dell'ansa "l'ultimatum" scade all'una, non parte dall'una... ma tant'è)

Corridoio umanitario concordato fra russi e ucraini

Sembra sia cosa fatta e solo per civili (donne, bambini, e anziani), rinchiusi ad Azovstal’. Rotta Mariupol’ (DNR) -Mangush-Bedrjansk-Tokmak-Orechov-Zaporozh’e (UA)
https://t.me/mig41/16664
Sulla presenza di questi civili e sulla natura di questi civili molto si è scritto in questi ultimi giorni sui canali telegram e le chat di Mariupol’: chi dice che siano ostaggi (impossibilitati a uscire per vincoli esterni), chi dice che siano “collaborazionisti”, “compromessi” con la gestione precedente e quindi impauriti da ritorsioni (impossibilitati a uscire per vincoli interni), chi dice infine che siano parenti di soldati e squadristi (quindi non desiderosi di uscire). Vedremo tra poco, a quanto pare. Erano invece rimasti bloccati negli scantinati delle case popolari adiacenti al complesso industriale, impossibilitati a uscire per via degli scontri in corso, i 120 che sono riusciti a evacuare ieri dopo che la zona è passata sotto il controllo delle truppe della DNR.

Does that make sense?

Briefing di ieri del Pentagono… poche idee, ma confuse, cartine diverse… mentre si guarda alla salsa che bolle nel pentolone, attenti a non sbrodolarle ...(“You're looking to the sausage get made, I'm looking at different maps”). Solo un frammento di questo "briefing", già indicativo di come dipendano da informazioni fondamentalmente fuorvianti anche per loro, che vogliono “aiutare”. E, soprattutto, per usare un eufemismo… indicativo di come "non ci stiano capendo molto": “we've been talking now for several days, they -- they are moving generally south, but they're kind of -- I mean, remember, they've already got forces in the east of the Donbas region along that line of contact” . Qui si parla di Kremennaja, presa, non presa, boh... intanto i russi erano già passati al paese dopo.

---
Q: Yes, getting back to the reinforcement, so and I think we asked this yesterday. I wonder if you have anything more. Do we have any sense of the combat power of these BTGs coming in? How much they've been degraded? And also the Russians apparently have grabbed a town northeast of Kramatorsk. Can you say anything about that?
And it looks like maybe they're going kind of grab that line from Kharkiv down to Kramatorsk to box the Ukrainians in. Can you say anything about the likely route or what you're seeing there?
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: Wow, Tom, that's very specific. I don't have that level of movement by the -- by the Russians. Hang on a second, there's one other map I had, where's that map that I had, the other one that you gave me? Yes, hold on, but I'm sorry, you guys are watching the sausage here. You're looking to the sausage get made, I'm looking at different maps.
Okay, so, I'm sorry, Tom, I hate to ask you to ask again because -- you were asking about Kramatorsk, can you repeat it?
Q: Yes, there was a town northeast of there I guess that the Russians supposedly grabbed according to Reuters. So I just wondered if you have any more on that? Is there any resistance maybe you're seeing or was it completely…?
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: I think you're talking about -- I think you may be talking about a town called Kreminna?
Q: Exactly, right.
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: Yes, Kreminna is -- depends on what kind of map you're looking at. But if you -- it's to the northeast of Kramatorsk and almost exactly due east of Izyum. It's basically along -- or roughly along that -- right on the -- on the eastern side of what we would call sort of the line of contact --
Q: Right.
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: -- where the Russian forces the -- are almost right across from where many Ukrainians are. And we've seen -- we've seen some sporadic reporting that Kreminna is in their hands, but we can't independently verify that.
But it is right on that line of where the Russians have advanced to the west. So, there could be truth to it, Tom, but I just -- we -- we're not -- not able to call it as taken.
But we do think and I hope this gets to your second question, that as we've been talking now for several days, they -- they are moving generally south, but they're kind of -- I mean, remember, they've already got forces in the east of the Donbas region along that line of contact.
And now we see them trying to bring forces down from the north and coming down towards -- out of Kharkiv, Valuyki, Belgorod, coming down south towards Izyum and then once they get past Izyum they -- they -- they tend to want to bend towards the southeast, kind of coming down but then down and then in towards that line of contact.
Q: Right, got it. Yes.
SENIOR DEFENSE OFFICIAL #1: Does that make sense?

---
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3004245/senior-defense-officials-hold-a-background-briefing-april-19-2022/

Sembra un film di Leslie Nielsen, ma è la realtà. Questo è il livello ai piani alti. E figuriamoci quelli bassi. Intanto, settantaseimila ucraini è da fine gennaio che sono stati mandati a morire dal regime fascistoide di Kiev e dai suoi “kuratory” per risolvere, una volta per tutte, il “problema Donbass”. Settantaseimila ucraini dopo la prima decade di febbraio erano già in assetto da battaglia, mentre le unità speciali avevano aumentato di decine di volte l’intensità dei bombardamenti sulle postazioni difensive della LDNR (e su case e infrastrutture civili, con gli osservatori dell’OSCE che andavano il giorno dopo a prendere le misure col metro delle voragini e a fare la conta delle vittime, poi, fine… come sempre in tutti questi otto anni) e procedevano alle necessarie operazioni di sabotaggio e rottura delle comunicazioni interne. Settantaseimila ucraini sono stati tenuti all’oscuro del fatto che i russi li vedevano ammassarsi e hanno provato in tutti i modi a dire agli ucraini: “Non attaccate”, prima ammassando a loro volta truppe, poi riconoscendo le repubbliche ribelli (dopo otto anni che le avevano considerate regioni ucraine e fatto appello a Kiev perché seguisse Minsk prima e Minsk-2 poi). Ma il “piano” non aveva varianti, non esisteva un piano B. Avanti tutta. Avanti tutta e settantaseimila ucraini si son trovati, di colpo, da attaccanti ad attaccati e con truppe barriera pronte a sparargli se solo arretravano di un passo. Settantaseimila ucraini sono lì ancora a morire, mentre i loro capi scappano. E i loro “kuratory” sono ancora lì a chiedersi: “Does that make sense?”

PS Filmati di Kremennaja per i “senior defense officials” del Pentagono.
https://t.me/boris_rozhin/43771
Ivi compresi questi abitanti che si lamentano che gli ucraini, nel ritirarsi, gli hanno spaccato la stazione di pompaggio e ora sono senz’acqua. … if that makes sense…
https://t.me/boris_rozhin/43763

Popasnaja
Ultime notizie: russi e milizie della DNR muovendosi ai lati del grosso delle truppe ucraine, collocate in posizioni ancora centrali, riuscivano ieri ad avanzare, quanto bastava per minacciare la creazione di una sacca, il che costringeva gli ucraini a cedere in fretta la posizione e ad arretrare. Consolidamento posizione in corso, prima di ulteriori movimenti.

Situazione a ovest di Doneck

A ovest di Ugledar, presi quattro centri abitati (Ravnopol’, Novoselka, Makarovka e Storozhevoe) sulla strada di Velikaja Novoselka, importante snodo la cui presa sia minaccia Ugledar, sia potenzialmente apre un corridoio verso nord.
https://t.me/boris_rozhin/43760
https://t.me/boris_rozhin/43761

Domanda di unificazione alla DNR da altre province

La piccola provincia di Rozovska (Розовский район), confinante con la DNR, meno di diecimila abitanti e 610 kmq, ha chiesto ieri in un’animata assemblea con voto all’unanimità, di unirsi alla DNR.
https://lenta.ru/news/2022/04/19/dnr_prisoedineniye/?ysclid=l27eenz02l
E il capo della DNR ha detto che tale richiesta “non passerà inosservata” e che in via informale gli erano già arrivate richieste da altre province.
https://ria.ru/20220419/dnr-1784379298.html?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 20 April 2022 08:37
20/04 08:00 Aggiornamento

E' iniziata o non è iniziata...

Come già scritto ieri, non appena la lettura mattutina dell'ansa mi aveva svegliato coi rimbalzi dei suoi proclami di attacchi, e la lettura dai corrispondenti sul campo mi aveva riportato alla realtà dei fatti, nessun attacco su vasta scala è stato finora portato, da nessuna parte, su nessun fronte. I russi vanno ANCORA avanti con quel che c'era, si potrebbe dire.

Tuttavia, qualcosa è cambiato, e non perché Lavrov lo ha mezzo detto a un giornalista indiano ieri. E' cambiato perché
1. sono aumentati gli attacchi aerei
2. E' ripresa l'attività sul campo, un'attività tesa più
- a saggiare la difesa nemica
- a prendere il controllo di posizioni di vantaggio e a disegnare sul campo alcune situazioni potenzialmente favorevoli
- a concludere alcune battaglie che si protraggono da un mese (Popasnaja, per dirne una).
Ma anche in quest'ultimo caso, senza impegnare risorse aggiuntive più del necessario.

Se, fondamentalmente, fino a ieri tutti i fronti vivevano una situazione di "attrito" senza mutamenti, ora si fa pressione, e se si può, se le condizioni lo consentono, se le difese nemiche cedono, si va avanti. Da parte ucraina, tutto invariato da quasi due mesi a questa parte. Difesa a oltranza, tentativi di contrattacco e diversione falliti, ora che si è raggiunto il confine a nord con la Russia per gentile concessione della stessa, qualche lancio di missili contro case di confine per ritorsione.

D'altro canto, lo smacco di Mariupol' è stato ben più di un errore strategico, è stato anzi tutto un errore politico. Mariupol' era potenzialmente ben difesa, con una linea fortificata a più livelli a est e dai 14.500 ai 20.000 fra soldati e squadristi ben armati. Ora ne rimane grosso modo un migliaio ad Azovstal', a cui ogni giorno è data occasione di uscire con le mani alzate e a cui ogni giorno giunge l'ordine di Kiev di stare lì a morire. Tornando però a bocce ferme e col senno di poi, La Russia aveva aperto molteplici fronti e lo sapeva. L'Ucraina aveva accettato di combattere su molteplici fronti ma non sapeva dove stava il bluff e dove invece si sarebbe concentrata l'azione militare dei russi e delle milizie del Donbass. E alla fine si è concentrata in un unico punto: UNIRE IL FRONTE EST CON IL FRONTE SUD. Più a nord possibile, dove le linee non erano fortificate, anzi, dove non esistevano linee difensive ma solo uomini e mezzi LIMITATI messi a difesa di spazi IMMENSI. Uomini e mezzi LIMITATI perché impegnati nel frattempo a scongiurare minacce a nord, a est, a sud. Neanche cento km sopra Mariupol' è arrivato l'incontro sull'Elba delle due formazioni. Creazione della sacca di Mariupol, cordone che si allarga verso nord e verso sud (ovvero già restringendo la sacca), vsiò, fine della storia.

Poi doveva saltare qualche testa e Zelenskij ha fatto saltare la testa di un generale, ma in realtà l'unica testa che sarebbe dovuta saltare era la sua e quella dei suoi burattinai NATO, che stanno usando il popolo ucraino come carne da macello. Pur di non fare saltare il Donbass, dove han continuato a tenere quei 76 mila uomini a morire, uomini e mezzi che se fossero stati messi a sud avrebbero sicuramente impedito quel ricongiungimento e creato una situazione di compromesso DE FACTO (Mariupol' è Donbass ma non ve la diamo), hanno fatto come se il problema non esistesse. E infatti il problema per i russi e le milizie del Donbass non si è posto. Raggiunto l'obbiettivo, è calato il sipario su Kiev. E ora si apre la "seconda fase", come e quando si vedrà.

Carta aggiornata.
Da southfront.org una carta che mostra bene le tre direttrici dove "si spinge" e si prova a vedere se le difese tengono ancora o cedono.
https://t.me/boris_rozhin/43708

Quello che ormai ha ceduto completamente è l'infrastruttura militare, ivi compresa la parte di "riparazione e manutenzione". Ormai, i carri armati son mandati ad aggiustare in Cechia
https://t.me/anna_news/28902
Anche qui... vsiò. Quando devi far uscire dal Paese un mezzo per rimetterlo in funzione, ti conviene lasciarlo lì dov'è, e non solo per i costi. Anche ammesso che i cechi poi passino la fattura ai loro curatori a stelle e strisce, i tempi si moltiplicano. E quando tornano, forse è già troppo tardi.

Carta aggiornata anche di Mariupol'.
https://t.me/rybar/31473
A Mariupol' anche fra gli squadristi di Azov comincia a palesarsi l'ipotesi remota che da Kiev li abbiano mandati a morire e basta... e 5 soldati da Azovstal' sono riusciti oggi a consegnarsi senza farsi sparare dai loro superiori.
https://t.me/boris_rozhin/43731
Speriamo che anche oggi altri seguano il loro esempio. Dalle 13, cara ansa, non "l'ultimatum scade alle 13". E nemmeno dalle 13 perché alle 13 iniziano i contatti radio fra russi e ucraini, la fila dovrebbe partire, se partirà, un'ora dopo (с 14:00 (мск) 20 апреля 2022 г.). Ma tanto "vedi Voveda...non è questo il punto"... "al nostvo lettove basta sentire.." "ultimatum scade?" "Ecco, bvavo Voveda... cominci a capive..."
https://t.me/opersvodki/3599

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 April 2022 19:20
19/04 ore 18:45 aggiornamento

Indagine sulla strage all’Ospedale n° 4 di Mariupol’


"I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all'Azovstal", a Mariupol: "Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini". Lo twitta il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall'agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. (ansa)

“Una potente bomba su un ospedale”… “ma per il momento non trova altre conferme”… ma per spandere letame e sbattere il mostro in prima pagina, tanto basta all’ansa (anche se nel giro di 20 minuti la pagina è cambiata tre volte e ora c’è riga sopra il deputato di Kiev che la annuncia e riga sotto il deputato di Mariupol’ che la smentisce.

Ci sarebbero tutti gli elementi per una commedia surreale, per una piece teatrale sulla meschinità umana, su caporedattori con la erre moscia che redarguiscono ancora, a mezzo secolo di distanza, il “Voveda” di turno su cosa vuole trovare scritto un lettore e come si scrive un pezzo. Ma i fatti sono veri, purtroppo, e la realtà supera la finzione. Anzi, ringrazio ansa e buffoni di Kiev perché mi hanno dato la possibilità di fare emergere un fatto che, sarà stato il fine settimana, mi era completamente sfuggito. Ma che è di una gravità inaudita.

15/04 pomeriggio. Notizia. Un tenente colonnello di Azov si finge malato di mente per evacuare e quindi far perdere le sue tracce da un ospedale di Mariupol’, reparto di psichiatria.
https://iz.ru/1321380/2022-04-15/podpolkovnik-azova-pritvorialsia-psikhicheski-bolnym-dlia-evakuatcii-iz-bolnitcy

Si tratta dell’ospedale cittadino n°4, che confina con Azovstal’. E’ appena stato liberato dalle truppe russe e dalle milizie del Donbass, che colgono l’ufficiale in castagna e lo arrestano.

Poco più tardi, sempre un corrispondente dell’Izvestija al seguito delle truppe russe comincia a diffondere immagini sconcertanti di come hanno trovato quell’ospedale dopo che gli squadristi di Azov hanno distrutto alcune ali dell’edificio.
https://iz.ru/1321389/2022-04-15/izvestiia-pokazali-razrushennuiu-iz-za-obstrela-bolnitcu-v-mariupole

Sempre il 15/04 sera, il Comitato investigativo di Russia (l’equivalente della nostra Procura generale della Repubblica) annuncia di avere aperto un’inchiesta dopo la denuncia del giornalista americano Patrick Lancaster circa l’uccisione di civili inermi da parte degli squadristi di Azov nel corso della loro ritirata, essendo sbarazzatisi degli stessi dopo averli usati come ostaggi.
https://lenta.ru/news/2022/04/15/skrazov/
Il servizio di Lancaster potrebbe essere questo ma dovrei vederlo, mi sembra quello più recente.
https://earthnewspaper.com/2022/04/13/battle-raging-on-the-azov-sea-in-mariupol-by-patrick-lancaster-3311/

Qualche ora dopo, sono già le quasi le due di notte, sempre lo stesso canale diffonde il servizio di una giornalista tedesca che parla per la prima volta di cadaveri rinvenuti dai russi fra le corsie, morti per gli spari da parte degli ucraini. “C’è il sospetto che questi siano stati civili presi in ostaggio e quindi fucilati” (Есть подозрение, что это мирные жители, которых задерживали и расстреливали)
https://iz.ru/1321526/2022-04-16/nemetckaia-zhurnalistka-rasskazala-o-zverstvakh-vsu-v-bolnitce-mariupolia

Non, quindi, “una potente bomba” sganciata oggi. Ma una scia di cadaveri lasciati da squadroni della morte in ritirata. Ma andiamo avanti.

16/04 ore 09:43
La Komsomol’skaja Pravda di Doneck esce con ulteriori conferme:
“Azov si è servito di civili inermi e pazienti del complesso ospedaliero di Mariupol’ come scudo umano per coprire la propria ritirata. Questo è il comunicato odierno della Direzione della milizia popolare della DNR.”
Мирные жители и пациенты медицинского комплекса мариупольской больницы были живым щитом, которым прикрывался Азов при отступлении. Об этом сегодня сообщили в Управлении Народной милиции ДНР.
https://www.donetsk.kp.ru/online/news/4709723/

E qualche minuto più tardi esce anche il corrispondente Konstantin Kolybel’skij
“Nello stabile del reparto di terapia c’erano molti civili, per lo più anziani, quelli che non è stato possibile evacuare. Presumibilmente, sono stati fucilati da Azov dopo avergli fatto da scudi umani.”
У здания терапевтического отделения много гражданских, в основном это пожилые люди, те, которые не смогли эвакуироваться. Предположительно, были расстреляны "Азовом"*, а до этого служили живым щитом.
https://by.tsargrad.tv/news/v-mariupolskoj-bolnice-nashli-ubityh-grazhdanskih-kotoryh-azov-ispolzoval-kak-zhivoj-shhit_531477

Contemporaneamente, un altro corrispondente di guerra, Semen Eremin, parla di civili usati come scudi e lasciati a terra morti lungo la strada che porta allo stabilimento di Azovstal’: “ci sono molti corpi di civili. Ne abbiamo contati almeno quindici, lungo le aree che portano alla fabbrica”.
"Очень много тел погибших гражданских людей. Мы насчитали по меньшей мере полтора десятка погибших гражданских на территории, прилегающей к заводу"
https://ren.tv/news/v-mire/963978-zhitel-mariupolia-rasskazal-kak-nashel-ubitogo-natsionalistami-ottsa

17/04 Si continua a parlare dei cadaveri trovati sparati nell’ospedale. Per la precisione, sono stati rinvenuti venti cadaveri, ma le ricerche proseguono e potrebbero essere anche di più. E parla il direttore della procura di giustizia, Ruslan Jakubov:
“Il nostro compito principale è raccogliere il maggior numero di prove, per poter avviare in seguito veri e propri processi”.
«Наша основная задача - собрать максимум доказательств, чтобы в дальнейшем возбуждать уголовные дела».
https://mirtesen.aif.ru/blog/43780421403/SMI-v-bolnitse-Mariupolya-iz-za-deystviy-boevikov-pogibli-desyat?

Ovviamente, tutti tacciono su questa strage per giorni e, oggi, solo perché un deputato di Kiev lancia l’ennesima bufala da dare in pasto ai cinegiornali occidentali, vengo a sapere della stessa. Spero solo che, alla fine, qualche nome e cognome salti fuori. E che giustizia sia fatta.

FRONTE EST

Cartina abbastanza aggiornata da Izjum a Severodoneck.

Come abbiamo visto nella zona centrale c’è stato un avanzamento a est di Liman, accertato prima della redazione di questa mappa schematica, che però è utile per vedere come il movimento delle truppe corra essenzialmente sulle vie di comunicazione e poi, progressivamente, si procede ad assicurare le aree tra una via e l’altra, mantenendo il più possibile lineare l’avvicinamento verso Slavjansk.
https://t.me/akimapachev/2199

Questa è la carta aggiornata a oggi pomeriggio. Da Peski-Rad'kovskie i russi sono scesi a Rubcy, chiudendo la grossa ansa del fiume Oskol, e da Torksoe stanno ora puntando verso Liman. Ora Slavjansk è più vicina ai russi che vengono da est rispetto a quelli che vengono da nord.
https://t.me/rybar/31462

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 April 2022 12:33
19/04 ore 12:15 aggiornamento

Lavrov

Ha finalmente comunicato che "sta iniziando la fase successiva dell'operazione"

Il testo integrale è tratto da un'intervista a un giornale indiano, senza grossi proclami, e dice:
L'operazione a Est dell'Ucraina è diretta, come già dichiarato, alla piena liberazione delle repubbliche di Doneck e Lugansk. Questa operazione continua, la fase successiva di questa operazione speciale sta iniziando adesso. E, mi sembra, questo sarà un momento importante all'interno di questa operazione.
"Операция на востоке Украины направлена на — как уже было объявлено — полное освобождение Донецкой и Луганской республик. Эта операция продолжится, следующая фаза этой спецоперации сейчас начинается. И, мне кажется, сейчас будет важный момент во время этой спецоперации"
https://ria.ru/20220419/ukraina-1784263841.html?

Confermata invece come falso la notizia dell'inizio di attacchi su vasta scala. L'unico video a supporto, che girava già stanotte, risale a esercitazioni militari delle ff.aa. ucraine tra dicembre e gennaio di quest'anno:
https://t.me/rybar/31453

E' invece confermata la presa di un paese a est di Liman, Torskoe, dove la difesa ucraina sarebbe stata costretta a cedere la posizione e arretrare, a conferma della ripresa negli ultimi giorni dell'offensiva su quel fronte. In questo caso Torskoe si trova fra Severodoneck e Slavjansk
https://t.me/mig41/16638
La manovra intende chiaramente tagliare in prospettiva le vie di comunicazione fra le due città, mettendole al contempo nella difficoltà di poter subire un attacco da un'altra direzione.

Come già osservato da più parti, l'azione di questi giorni è stata tesa, tramite l'intensificazione progressiva degli attacchi lungo tutta la linea di fronte, a rendere insostenibile tenere una linea di difesa così ampia, quindi procedere eventualmente con un attacco su ampia scala localizzato su uno o più punti di tale linea. Magari creando la famosa, gigantesca "sacca" di cui tutti parlano da un mese. E che Zelenskij dicendo che il Donbass è la madre di tutte le battaglie sta facendo, di fatto, di tutto perché si formi. Vedremo gli sviluppi.

Confermata, invece, a Mariupol' la tregua dalle 14.00 di oggi sia per i soldati ucraini, che per i mercenari stranieri che volessero uscire senza armi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 April 2022 11:22
19/04 ore 10.00 breve aggiornamento.

Falsa partenza, ma i media del regime di kiev sono già partiti e gli occidentali gli corrono dietro...

"Putin lancia la sua offensiva nel Donbass", titola in queste ore l'ansa...

Bicorno in testa, mano nel gilet, sguardo sulle carte, il novello napoleone pensava ancora alle parole del giovane cosacco che gli avevano tradotto più o meno così:
«Si la bataille est donnée avant trois jours, les Français la gagneraient, mais que si elle serait donnée plus tard, Dieu seul sait ce qui en arrivrait»
https://ilibrary.ru/text/11/p.193/index.html

Peccato che fra Tol'stoj e la versione farsa del regime di Kiev che gira da ieri notte a reti unificate anche da noi, preferisco tutta la vita l'originale.

Sicuramente questa sarà una settimana importante, ma come stanno già notando in tanti, a partire anche dalla conferenza stampa mattutina del ministero della difesa russo, non solo non è stata annunciata, ma non è neppure partita nessuna offensiva su vasta scala: postazioni militari colpite, aerei abbattuti, elenco finale dei mezzi messi fuori uso. Copiaincolla dei bollettini delle ultime settimane, con cambiati i nomi delle località e i numeri (che aumentano, ma anche in questo caso senza impennarsi).
https://t.me/rybar/31445

Come commenta anche Rozhin,
Possiamo notare come il ministero della difesa russo non abbia annunciato nessun inizio della II fase dell'operazione, facendo come ogni giorno l'elenco dei risultati del lavoro di smantellamento del potenziale bellico delle ff.aa. ucraine nell'arco di tempo dall'ultima conferenza stampa.

Можно отметить, что МО РФ каких-либо заявлений о начале 2-й фазы операции не делает, буднично перечисляя результаты работы по уничтожению ВСУ и военной инфраструктуры за отчетный период.
https://t.me/boris_rozhin/43511

Abbiamo già avuto modo ieri notte di sottolineare che è indubbia un'intensificazione dell'attività bellica, specialmente sotto Izjum, e più in generale con attacchi provenienti anche da altri fronti che impegnano le ff.aa. ucraine su tutti i versanti della "U" rovesciata del Donbass. Ma tutto è ancora svolto con un impiego di risorse sostanzialmente assimilabile a quanto già sul territorio settimana scorsa, e la settimana prima (le truppe russe hanno lasciato il fronte nord il 30/03, non ieri, ricordiamo ai cinegiornali luce locali...). Da questo a un'offensiva su vasta scala, ne corre.

Perché allora si grida "al lupo, al lupo" da parte di Kiev, rimbalzata paro paro dai media nostrani? La mossa può essere spiegata come propagandistica, visto che non stiamo parlando né di sprovveduti, né di ingenui. Settimana prossima è Pasqua (ortodossa), e se il Segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ucraino Aleksej Mjacheslavovich Danilov dice che il piano russo è nientepopodimeno che "prendere tutte le regioni di Lugansk e Doneck entro Pasqua" ( до Пасхи взять всю Луганскую и Донецкую область), se poi non le si "prendono", questa diventa una vittoria per il regime di Kiev. "E' fallita la guerra lampo" un'altra volta, rimbomberanno i megafoni a Pasqua... e noi dietro.

La realtà dei fatti, sul campo di battaglia, è che i russi non hanno fretta. "Mais que si elle serait donnée plus tard" non è una domanda che li assilla. Continuano metodicamente a smantellare l'infrastruttura militare ucraina, sia quella esistente, sia i "rinforzi" in arrivo, minimizzando perdite e guadagnando posizioni di favore da cui partire per un successivo affondo. Senza sfondare, senza scoprire i fianchi, senza lasciare buchi che potrebbero essere utilizzati in azioni diversive sulle retrovie, aspettando anzi, come abbiamo visto ieri con Izjum, che si allineino anche le formazioni rimaste indietro nell'avanzata per poi proseguire.
https://t.me/denazi_UA/6997

E anche ad Azovstal', è notizia di adesso dell'ennesima offerta di uscire dal complesso industriale senza armi e consegnarsi prigionieri: "Corridoio aperto dalle 14:00 di oggi a tutti coloro che si consegneranno senza armi" (с 14.00 - открыть коридор для выхода всех сдавшихся без оружия).
https://t.me/denazi_UA/7037
Un esercito che ha fretta fa come han fatto gli americani a Raqqa nel 2017. Rade al suolo e basta. E fa niente se sotto le macerie dei bombardamenti sono stati trovati in totale 4118 morti civili e 1878 in uniforme, come hanno denunciato ieri le autorità siriane (http://sana.sy/ru/?p=313255).

La scommessa russa è che il tempo giochi dalla loro parte, entro certi limiti certamente, ma certo ben oltre le scadenze barzelletta tipo "pasqua" o "nove maggio den' pobedy" a uso propagandistico di Kiev e cinegiornali nostrani. Se questa scommessa sarà vincente o meno, sarà solo il tempo a dirlo. Ma è sbagliato non prenderne atto, ripetere a pappagallo (appena controllato...) frasi assurde come "Mosca ha lanciato l'offensiva sull'Est, con decine di attacchi." (decine di attacchi che è da oltre cinquanta giorni che ci sono, specialmente su un fronte così ampio... ma non possono dire che stanno ripetendo cose di cui non capiscono il significato), o frasi come "Ultimatum russo all'acciaieria di Mariupol"... evocative di immagini tipo "rimbomba la fabbrica di macchine e motori" e "come l'acciaio resiste la città", ma che non c'entrano nulla con la realtà fattuale. Non c'è nessun ultimatum, visto che è un'offerta che si ripete un giorno sì e uno no (l'ultima sabato scorso), che all'offerta Kiev "risponde no piuttosto morti", che gli squadristi di Azov seguono (ancora) pedissequamente gli ordini di Kiev, si torna a combattere e avanti così fino alla pausa successiva. Combattere contro soldati che si sono asserragliati in un'acciaieria, ultimo posto rimasto, come han fatto col porto, come han fatto con case popolari. Quindi nessun ultimatum a nessuna acciaieria... un'acciaieria "speciale", peraltro, perché la Ansaldo di Legnano non aveva i bunker sotterranei. Mentre Azovstal' si. Fatti dai sovietici oltre mezzo secolo fa in chiave anti-nato. E questo spiega anche il duplice uso, civile e militare, di quella che in tempo di pace è un'acciaieria e in tempo di guerra è una vera e propria roccaforte. Come Avdeevka o Popasnaja.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 April 2022 00:08
18/04 23:00 Aggiornamento

Jacques Baud


Prima di partire con la rassegna degli eventi di oggi, segnalo questa traduzione integrale dal francese di un lavoro di Jacques Baud, “La situation militaire en Ukraine” (https://cf2r.org/documentation/la-situation-militaire-en-ukraine/ ):
http://www.rifondazione.it/esteri/wp-content/uploads/2022/03/La-situazione-militare-in-Ucraina-Baud.pdf

Ormai la situazione è cambiata, ma per una ricostruzione degli eventi dal 2014 vale la pena leggerla. Jacques Baud non è sul libro paga di Putin. È solo un ex, e come tale può permettersi di dire cose che prima non avrebbe potuto dire: ex servizi segreti svizzeri, ex NATO, ex ONU, ex esercito svizzero. Può permettersi di riportare l’aumento drammatico dei tiri di artiglieria ucraini su Doneck e Lugansk dal 14 al 22 febbraio 2022, prima quindi dell’intervento russo. Può permettersi di affermare che oltre l’80% delle vittime del Donbass negli anni precedenti provenga dai tiri dell’esercito ucraino. Può permettersi di affermare che l’Unione Europea è stata incapace di promuovere l’applicazione degli Accordi di Minsk. Può permettersi di ricordare che il 24 marzo 2021 Zelenskij promulgava un decreto per la riconquista della Crimea. Mini lo cita non perché sia anche lui sul libro paga di Putin, ma perché è una persona informata dei fatti: una persona che, per esempio, nel 2014 era responsabile alla NATO della lotta contro la proliferazione delle armi leggere e doveva constatare che le armi ai ribelli del Donbass non arrivavano dalla Russia ma dalle defezioni delle forze armate ucraine. Ma tant’è. L’ho letto, l’ho trovato interessante, lo sottopongo alla vostra attenzione.

Mariupol’

Le truppe russe e le milizie della DNR sono entrate nella parte settentrionale di Azovstal’, dove stanno procedendo alla presa di controllo sia della zona di superficie, che delle comunicazioni sotterranee.
https://t.me/voenkorKotenok/34849
Nella zona lungomare sono ancora in corso i combattimenti negli ultimi segmenti in mano ucraina.
https://t.me/voenkorKotenok/34849

Izjum

E’ indubbiamente su questo versante che si è avuta ultimamente una maggiore attività. Izjum era un po’ come un cuneo nella linea difensiva ucraina. In questi giorni c’è stato letteralmente un appianamento della linea di fronte a est di Izjum. Questa cartina mostra benissimo la progressione dal 9-10 di aprile al 15, quando sono arrivati a Peski-Rad’kovskie.
https://i.ibb.co/x5PFx26/1.jpg
https://t.me/rybar/31405
Quest’altra cartina mostra meno bene la progressione ma meglio il significato della stessa:
https://t.me/voenkorKotenok/34836
Avere una linea di fronte più stabile e più difficile da rompere in caso di contrattacchi, oltre che procedere verso sud. La linea di fronte è ora a 45 km da Kramatorsk
https://t.me/boris_rozhin/43408

Qui si stanno combattendo al momento le battaglie più aspre, come abbiam visto dall'impiego degli ultimi caccia ucraini rimasti (e dal loro abbattimento), piuttosto che dall'ingresso in campo delle truppe meccanizzate ucraine a tentare di arginare questa manovra. Infatti, le ff.aa. ucraine hanno bene in mente che cedere su questo fronte equivarrebbe a vanificare tutti gli sforzi finora effettuati di tenere testa al nemico a nord di Doneck. Se i russi sfondano nelle retrovie attaccheranno i bastioni della linea difensiva ucraina da nord, dove sono meno difesi.
Seguiranno aggiornamenti.
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Paolo Selmi
Monday, 18 April 2022 11:36
18/04 10:30 Aggiornamento

L’ansa mattutina ci regala perle come “Mosca vuole distruggere il Donbass” e, parlando di Mariupol’, “Le forze russe chiudono la città sotto assedio in ingresso e in uscita”.

Una regione, quella del Donbass, che è da otto anni che si ribella al regime di Kiev dopo il colpo di Stato del 2014, sarebbe quindi distrutta non da chi sta finendo le scorte di Točka-U contro case popolari, stazioni e altri obbiettivi civili, non da chi, all’inizio della ATO nel 2014, ha raso al suolo città intere a colpi di Grad e di bombardamenti a tappeto, non da chi ha violato sistematicamente gli accordi di Minsk-1, -2 la vendetta, -3 il ritorno, -4 gli inizi, terrorizzando le popolazioni di frontiera, non da chi dal 23 gennaio ha ammassato i suoi migliori 76 mila uomini, bene armati e motivati sulla linea di fronte per “risolvere la questione” una volta per tutte, non da chi da inizio febbraio era già partito con l’intensificazione del fuoco di artiglieria, le prime vittime civili di cui all’ansa non gli ne poteva fregare di meno, le prime incursioni di sabotatori e via discorrendo, ma da Mosca.

Stesso discorso per “la città sotto assedio”, dove la zona sotto il controllo ucraino è, oggi, nel momento in cui leggo queste perle, ridotta ormai a un complesso industriale esterno alla zona urbana dove “armiamoci e partite” Kiev ha dato ai suoi l’ordine di non consegnare le armi e morire, dove “la città”, quando ha potuto scappare senza essere colpita alla schiena, è scappata in direzione di Doneck, dove chi è restato denuncia apertamente di essere stato usato come ostaggio. D’altronde, in quei “libri di testo”, in quei “manuali scolastici” che fatico a chiamare tali, gli abitanti del Donbass, delle regioni orientali ivi compresa la città portuale di Mariupol’, sono gli “omoskalennye”, gli imbastarditi da quei “moskaly” che rappresenta(va)no il male assoluto. Per questo gli squadristi di Pravyj sektor, Azov, Ajdar, Donbas, e tutte le squadracce operanti dal 2014 nel Donbass non si sono mai fatte scrupolo nei loro confronti. Per questo, dopo otto anni di propaganda a senso unico tese a creare un mito fondativo completamente de-russificato, dove andava bene tutto, dal cugino povero di Odino alle radici islamiche di Odessa (con la partecipazione speciale di Erdogan e dei suoi “archeologi”… gennaio 2022), gli “omoskalennye” erano un’anomalia da estirpare. Ne povezlò. Non gli è andata bene. Ora, agli “omoskalennye” tornati padroni della loro città, quegli squadristi asserragliati in un kombinat sperando nell’arrivo del settimo cavalleggeri, fanno umanamente pena ma, come ha riassunto ieri quella signora, sono gli stessi che “si nascondevano sotto le loro gonne” per sparare ai russi. Giudizio umano e giudizio storico.

Per quello militare, invece, è notizia che le prime linee esterne del complesso industriale sono già occupate dalle truppe russe e dalle milizie della DNR. Anche quest’ultimo cerchio si sta chiudendo.
https://t.me/boris_rozhin/43249

Tornando alle decisioni criminali del regime di Kiev, non possiamo non tornare al kombinat Il’ič (Azovmaš). E’ notizia di poco fa che, 25 marò ucraini della 36° che erano riusciti a scappare da quel kombinat quando, qualche giorno fa, una colonna di centinaia di uomini e mezzi aveva tentato di rompere l’assedio verso nord, dopo giorni che vagavano senza meta si sono consegnati a un gruppo di riservisti della DNR presso Volodarskoe. E hanno fatto solo bene. “Fino all’ultimo ucraino” è uno slogan che funziona sempre meno, e anche l’altoparlante del regime di Kiev gracchia sempre di più.
https://t.me/wargonzo/6627

E torniamo a miti fondativi a confronto. Sulla ciminiera del kombinat Il’ič c’è appena stato il cambio di bandiera, immortalato da queste quattro foto in sequenza.
https://t.me/readovkanews/31223
La bandiera issata non è quella russa, non è quella del Donbass, non è neppure quella rossa a falce e martello bianche e scritta bianca, che i putiniani hanno ri-sdoganato come Znamja Pobedy (Bandiera della vittoria), da tirare fuori il 9 maggio mattina e rimettere il 9 maggio sera sotto naftalina, mica che a qualcuno vengano strane ideee… E’ proprio la bandiera dell’URSS: falce, martello e stella gialli su sfondo rosso. L’URSS come mito fondativo da opporre al banderismo NON SOLO per la vittoria contro il nazifascismo, ma come tre quarti di secolo di storia collettiva, condivisa da diversi popoli e nazioni. Noi certe cose, certe sfumature, non possiamo coglierle, perché non è storia nostra. Io qualche anno in mezzo a loro ce l’ho passato, in un centro di prima accoglienza per profughi provenienti dall’Armenia, dall’Azerbaigian, dalla Georgia, dalla Cecenia, dal Daghestan, dall’Inguscezia, dall’Ossezia, da paesi che non sapevo neppure che esistevano. E persino i figli di questi profughi, nati sotto la “democrazia”, guardavano a quel mito fondativo non come ricorrenza, ma come realtà fattuale di tutti i giorni. Si ritrovavano tutti negli stessi, medesimi, riferimenti storico-culturali, sociali, lavorativi, scolastico-educativi. Ognuno di loro aveva qualcosa che gli altri sapevano di lui, del suo popolo, grazie ad artisti, politici, sportivi che avevano travalicato i confini nazionali ed erano diventati un punto di riferimento per TUTTO il PAESE dei SOVIET. Io guardavo, osservavo, cercavo di capire. E’ passata tanta acqua sotto i ponti da allora. Ma quando parlo, ancora oggi, con un autista ucraino in russo dicendogli di aspettare in cabina che gli stiamo dicendo dogana, che si può girare col mezzo nel piazzale, che lì c’è il bagno e la doccia, che la merce è finita in visita, che sto andando a prendere il funzionario, e ogni tanto gli butto lì una battuta di Jurij Nikulin, e lui mi risponde e mi fa domande in russo, e si chiacchiera del più e del meno, ritorno a quegli anni. E a quella bandiera rossa issata sulla ciminiera del kombinat Il’ič.

Fronte EST.

E’ ripresa l’attività bellica a est di Guljajpole, una delle roccaforti della linea difensiva ucraina a sud. In particolare, Marinovka è ora sotto il controllo dei russi e delle milizie del Donbass, notizia confermata anche dagli stessi ucraini.
https://t.me/boris_rozhin/43258
https://t.me/akimapachev/2173
Chiudere Guljajpole in una sacca significherebbe rompere, di fatto, la linea difensiva a sud. E questo gli ucraini non se lo possono permettere, perché aprirebbe possibilità di proseguire verso nord e chiudere la sacca.

Ma anche a nord è ripresa l’attività, e gli ucraini hanno lasciato Kremennaja arretrando verso sud.
https://t.me/boris_rozhin/43256
https://t.me/akimapachev/2172
Questo nonostante, come già notato ieri, quello che resta dell’aviazione ucraina sia stato destinato a tentare di fermare l’offensiva. Con perdite enormi. Gli aerei abbattuti ieri sono stati tre e non due, più undici droni.
https://t.me/voenkorKotenok/34802
Più un Mig-29 stamattina, tirato giù dalla contraerea. Per essere operativi contro le colonne si abbassano e si espongono al fuoco nemico.
https://t.me/voenkorKotenok/34800

Aggiornamenti a seguire in tarda serata.
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palmer eldritch
Monday, 18 April 2022 00:57
...ma davvero sinistrainrete non ha niente di meglio da offrire di questa cronaca bellica a senso unico (illeggibile su un piano puramente formale)?

1) si capisce poco, affastellando centinaia di link a schegge telegram sovente opinabili (a esser generosi)

2) quello che si capisce è una quotidiana apologesi incondizionata dell'invincibile (?) avanzata dell'esercito russo contro i cattivi

Vogliamo sfuggire alla proaganda Ucraina o Nato così?

boh
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Paolo Selmi
Sunday, 17 April 2022 22:16
PS Il link al frammento di intervista a Natal'ja, cittadina di Mariupol'.
https://t.me/readovkanews/31140
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Paolo Selmi
Sunday, 17 April 2022 22:07
17/04 ore 21.00 Aggiornamento

Mariupol'


Nonostante i cinegiornali luce nostrani si ostinino a parlare di resistenza della città, o continuino a rimbalzare proclami deliranti sul Donbass, le cose sono esattamente come già accennato ieri. Solo che oggi sono confermate.

Parliamo dell'ultimo lembo di città in mano agli ucraini, la zona lungomare
L'ultimo bollettino recita: la resistenza del nemico nel quartiere lungomare, dopo il fallito tentativo di rottura dell'assedio, ha assunto ormai un carattere localizzato. Nel territorio di tale sacca si sta procedendo alla bonifica strada per strada.
Сопротивление противника в Приморском районе после неудачной попытки прорыва носит очаговый характер, на территории Приморского котла идет зачистка.
https://t.me/rybar/31340
La cartina di rybar ormai segna la zona in giallo, ovvero presa ma con consolidamento in corso.
La cartina di Akim Apachev, indica i due "fragmenty" dove ci sono le ultime sacche di resistenza ucraine e conferma la loro liquidazione entro breve.
https://t.me/akimapachev/2163

In ogni caso, oggi proprio in quell'area il 16 è avvenuta la liberazione della moschea di Solimano e Roxolana, dove i soldati tenevano in ostaggio decine di fedeli. 29 soldati ucraini uccisi, ostaggi tutti liberati.
https://t.me/rybar/31337

Nella zona di Azovstal' sono bloccati 2500 fra squadristi e soldati, più 400 mercenari stranieri.
https://t.me/rybar/31340
Oggi è stata data loro possibilità di consegnare le armi. IL PRIMO MINISTRO UCRAINO, Denis, Shmygal', ricordiamoci il nome di questo farabutto e criminale, ha detto che l'ordine è di combattere fino all'ultimo uomo.
https://t.me/readovkanews/31180
La domanda sorgerebbe spontanea: perché non è lì anche lui, nel kombinat di Azovstal' a morire? Perché il sindaco è da inizio marzo che è scappato fuori città? Ma soprattutto, perché quasi tremila soldati che moriranno inutilmente non costituiscono motivo di scandalo per i media occidentali, così attenti ai "diritti umani" fino a quando i numeri di serie dei missili non li sbugiardano?

Tra l'altro, a Il'ich hanno trovato il cadavere del comandante della 36°, Vladimir Baranjuk, morto in quel tentativo fallito di rompere l'assedio. Altro ordine suicida per cui nessuna testa salta, nessun tribunale militare o civile è istituito. E su cui i cinegiornali luce, non avevamo dubbi su questo, glissano parlando del nulla.
https://t.me/anna_news/28670

"Nakonec mir uvidel, kto est' kto, ponimaete?", dice Natal'ja, abitante di Mariupol'. "Alla fine il mondo ha visto chi è chi, capisce?" No, cara Natalia, purtroppo no... almeno per quanto riguarda quella parte occidentale del mondo che continua a fregarsene di te e dei tuoi concittadini, così come se ne frega di 59 morti a Kramatorsk da quando ha scoperto che non li han fatti i russi. Il mondo occidentale non "ha visto chi è chi", al mondo occidentale non interessa che quelli che continua a chiamare "difensori" ti hanno usata come ostaggio, ti hanno sparato se scappavi via, ti hanno maltrattato se osavi protestare. Al mondo occidentale non interessa che voi dite: "noi non vogliamo sentire più nulla dei nostri, cosiddetti, 'difensori', che si sono nascosti sotto le nostre gonne, che hanno gettato la nostra gente negli scantinati, vecchi che si rifiutavano presi per le gambe e per le mani" (Мы не хотим ничего слышать про наших, так называемых «защитников», которые прятались за нашими юбками, которые выбрасывали людей в подвалы — стариков за руки, за ноги). Al mondo occidentale non interessa che i soldati russi e le milizie del Donbass passavano da voi ogni giorno preoccupandosi se avevate cibo o sentivate freddo, che nessun ceceno, nessun russo, nessun miliziano della DNR si è mai rivolto a voi in modo sgarbato (Ни от одного чеченского война, ни от одного война ДНР, ни российского солдата мы не слышали ни одного грубого слова). "Nacanièz"... alla fine, il mondo occidentale NON ha visto, al mondo occidentale NON interessa, sapere "kto est' kto", cara Natalia. Grazie però infinitamente, carissima Natal'ja, perché le tue parole, insieme a quelle di altri testimoni che ogni giorno raccontano e denunciano, chiedendo giustizia, corrodono e crepano le campane del regime. Andranno avanti a suonare, ma con suoni sempre più sordi. Finché non cadranno giù. Grazie ancora.

Sud di Izjum.

Oltre alla consueta, quotidiana, azione di smantellamento dell'arsenale ucraini, altri due Mig-29 ucraini in azione tirati giù dagli aerei russi.
https://t.me/mod_russia/14462
Appare evidente, anche alla luce di quanto detto ieri, che le ff.aa. siano comandate da dei burattini in mano al regime di Kiev e ai curatori occidentali. Perché nessun Genštab, nessun quartier generale, alto comando, darebbe mai spontaneamente il proprio via libera a un'operazione suicida come quella condotta dalle forze ucraine nel Donbass, ovvero guerra totale fino all'ultimo uomo e all'ultimo mezzo. Ivi compreso l'invio in missioni senza alcuna speranza degli ultimi velivoli rimasti in mano all'aviazione ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/43123

Un cargo che non arriverà mai a destino

Zona Odessa, cargo ucraino pieno zeppo di aiuti militari americani tirato giù dai russi. Milioni di dollari in fumo.
https://t.me/akimapachev/2141

Popasnaja

Altro paesello a sud, Boguslavskoe, espugnato oggi. Un altro pezzo della linea di difesa che salta.
https://t.me/anna_news/28667

Monastero di Nikolo-Vasil'evskij

In questo monastero, a est di Ugledar', gli squadristi ucraini tenevano in ostaggio 450 persone. Oggi le milizie della DNR sono riuscite a liberare il monastero e salvare gli ostaggi, che erano peraltro rimasti senza cibo. Una brutta storia che si trascinava da un mese.
https://t.me/readovkanews/31157
https://www.1tv.ru/news/2022-04-17/426675-sily_donetskoy_respubliki_osvobodili_450_chelovek_kotorye_mesyats_ukryvalis_v_nikolo_vasilievskom_monastyre?

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 16 April 2022 18:57
16/04 18:15 Aggiornamento

Mariupol'

La zona lungomare sotto il controllo ucraino ormai è ridotta a micro sacche,
https://t.me/boris_rozhin/42820
se non completamente azzerata, secondo gli ultimi video, che vedono il cambio di bandiera sull'ufficio della regione di Doneck a Mariupol'.
https://t.me/rybar/31306
https://topwar.ru/195055-mariupol-nash-boec-nm-dnr-vodruzil-flag-podrazdelenija-na-kryshe-mnogojetazhki-na-juge-goroda.html

Ormai resta solo Azovstal' ma,
1. non è più città
2. non è più un problema.
La città riprenderà a vivere e gli squadristi di Azov seguiranno il loro destino.

"Spasibo Biden za Hammery"
Per quanto riguarda lo stabilimento Il'ič (Azovmaš), è danneggiato ma non in modo irreparabile. In quella fabbrica, peraltro, tra le tante armi e munizioni lasciate, han trovato anche un deposito di Humvee, per cui non hanno perso occasione di ringraziare sentitamente Biden.
https://t.me/WarDonbass/57988
Tra le tante armi e munizioni recuperate, anche mine proibite da una convenzione internazionale a cui anche l'Ucraina aveva aderito. A parole. Ma all'Occidente per i suoi paesi marionetta, basta la parola. Meglio di un lassativo.
https://t.me/swodki/71298

E quando non basta neppure quella, si parte con le tre scimmiette. Come a Lozovoe, dove ieri il ministero della difesa russo ha diramato l'informativa di un tentativo di attacco con missili di Tochka-U e dove oggi, nonostante il piano fosse stato messo completamente allo scoperto, bruciato del tutto, il sindaco ciò nonostante ha dato ordine di evacuare alle 17:30, concentrandosi nella stazione. Senza pudore. Speriamo, a questo punto, che almeno i cittadini siano stati messi al corrente dai tamtam sui social e nessuno lo ascolti, così i missili, se la 19° ciò nonostante vorrà lanciarli, troveranno una piazza vuota.
https://t.me/WarDonbass/57957

Si continua a combattere a Popasnaja e continua la progressione dei russi sotto Izjum in direzione Slavjansk. In entrambi i casi, comunque, con le energie già esistenti, nessuna offensiva ancora su ampia scala, mentre continua, quella sì incessante, l'azione di smantellamento dell'intero complesso militare-industriale ucraino, compresa la rete infrastrutturale e logistica.

Aggiornamenti a seguire domani tarda serata.
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Paolo Selmi
Saturday, 16 April 2022 12:00
16/04 ore 11:30 Aggiornamento

Mariupol'

ln attesa che si concluda l'operazione sulla zona lungomare (Azovstal', di fatto, è una zona industriale e l'unica preoccupazione è che gli squadristi di Azov non possano sparare a chi passa fuori da tale zona, come già purtroppo accaduto), in città si cominciano a raccogliere le macerie. E ci si comincia a dotare di strutture territoriali di assistenza socio-sanitaria. Questa la cartina aggiornata, la popolazione afferisce a questi centri per qualsiasi necessità, mentre le ruspe e le strutture del genio civile lavorano a pieno regime.
https://t.me/boris_rozhin/42705

Popasnaja
Proseguono gli scontri, ancora nulla di significativo da questo fronte.
https://t.me/anna_news/28461

Proseguono gli attacchi missilistici sui vari centri strategico-militari del Paese.

La Polonia come centro logistico per il transito di armamenti

Articolo molto interessante appena pubblicato, che merita traduzione:

О польском военном транзите
Sul transito di armamenti attraverso la Polonia

In virtù della propria posizione geografica, la Polonia davvero è divenuta il centro logistico principale per la fornitura di armi, tecnologia militare e "carne da cannone" straniera in Ucraina.
В силу своего географического положения именно Польша является главным хабом для поставки оружия, военной техники и иностранного «пушечного мяса» на Украину.

- Le forniture di armi dei Paesi NATO via terra sono spesso effettuate attraverso tre valichi di frontiera verso l'Ucraina occidentale.
▪️Поставки техники стран НАТО по земле зачастую осуществляются через три хорошо защищённых пограничных перехода на Западной Украине.

- Attraverso questi punti vengono trasportati missili anticarro Javelin, lanciagranate Panzerfaust 3, migliaia di razzi per i sistemi Stinger, oltre che blindati Hammer e FV102 Striker.
▪️Оттуда для ВСУ были переданы в том числе ПТРК Javelin, гранатомёты Panzerfaust 3, несколько тысяч ракет к ПЗРК Stinger, туда же едут «хаммеры» и «страйкеры».

- Coordinano la fornitura i servizi segreti polacchi, che spesso si servono anche di comuni contrabbandieri per portare carburante, armi e set di armamenti, su furgonati Dodge Caravan dotati di doppio fondo.
▪️Координирует поставки польская разведка. Зачастую для отправки ГСМ, оружия и БК польские спецслужбы используют контрабандистов, которые возят грузы на микроавтобусах вроде Dodge Caravan, оснащенных двойным дном.

Gli aeroporti di Resovia (Rzeszów) e Lublino sono i più grandi centri logistici e di trasporto, destinati alla consegna di armi via aerea, in teoria invece all'aeroporto di Katowice-Pyrzowice dovrebbero arrivare solo scorte a uso civile, ma cosa poi arriva effettivamente da lì in Ucraina è un'altra cosa.
▪️Аэропорты Жешув и Люблин являются крупнейшими транспортно-логистическими хабами, задействованными для доставки оружия по воздуху, а вот через Катовице-Пыжовице якобы следуют только гуманитарные грузы, но что на самом деле отправляется оттуда в Незалежную — неизвестно.

I "volontari" stranieri, infatti, non prestano alcuna attenzione a cosa passa il confine. Inoltre, nella base di Resovia sono dislocati quasi duemila soldati americani, che spesso compiono esercitazioni coi loro colleghi polacchi.
Ведь тем же иностранным «добровольцам» на границе не ставят никаких отметок. Кроме того, именно на базе Жешув расквартированы почти две тысячи американских военных, которые частенько проводят учения со своими польскими коллегами.

E' notizia di oggi che i polacchi intendono spedire 300 milioni di munizioni in Ucraina: una fabbrica di armamenti turca, dietro pressanti richieste da parte polacca si è rivolta alla "Fabbrica di munizioni di Bishkek" (Kirighizstan, http://bsp.kg/ NdT) con un ordine urgente.
Сегодня стало известно, что поляки планируют поставку 300 миллионов патронов на Украину: одна из турецких оружейных компаний, после настоятельных запросов польской стороны, обратилась к «Бишкекскому штамповочному заводу» со срочным заказом.

Hanno chiesto in pronta consegna munizioni calibro 7.62x39 (120 milioni),
5.45x39 (120 milioni), 7.62x54 (60 milioni), il tutto il prima possibile.
Запрашивают изготовление патронов калибра 7,62х39 (120 млн), 5,45х39 (120 млн), 7.62х54 (60 млн), всё — в кратчайшие сроки.

Inizialmente le munizioni arriveranno in Turchia, quasi sicuramente a Istanbul, quindi da lì in Polonia, dove i servizi speciali le manderanno immediatamente al fronte.
Сначала изделия поступят в Турцию, вероятнее всего — в Стамбул, а оттуда в Польшу, чьи спецслужбы передадут их непосредственно в зону конфликта.

Secondo dati pubblicati dall'Asso-Export turca il 6 aprile, nel primo quadrimestre del 2022 l'export di armi in Ucraina è cresciuto vertiginosamente: la maggior parte delle forniture è arrivata UN MESE PRIMA dell'inizio dell'operazione militare speciale. L'export di armi ha fatturato 59,8 milioni di dollari nei primi tre mesi di quest'anno, in confronto lo stesso periodo del 2021 aveva fatturato 1,9 milioni di dollari ((grassetto mio NdT, perché conferma tante cose...))
.
Согласно данным, опубликованным Ассамблеей экспортеров Турции 6 апреля, в первом квартале 2022 года экспорт оборонной продукции республики в Украину резко вырос: большая часть продаж пришлась на месяц до начала СВО. Экспорт составил 59,8 млн долларов за первые три месяца этого года по сравнению с 1,9 млн долларов за тот же период 2021-го.

https://t.me/rybar/31271

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 15 April 2022 23:24
Siccome in questi giorni non so esattamente quando e come potrò avere accesso al PC, mi porto avanti.

15/04 ore 22.00 Aggiornamento

Mariupol'

Carta aggiornata
https://t.me/rybar/31281 che collima con questa
https://t.me/riafan_everywhere/8591
La sacca superiore, quella del complesso Azovmash e Il'ich, non esiste più. Quella della zona lungo mare pian piano si riduce. E si ridurrà ancor più in fretta se, altri ancora, seguiranno l'esempio di 200 soldati che, oggi, hanno eseguito un ordine a dir poco idiota, ovvero: "rompere l'assedio per andare... a ricongiungersi con gli squadristi di Azov ad Azovstal'". Risultato, non hanno rotto l'assedio, la colonna di uomini e mezzi è stata dispersa e i soldati o catturati o uccisi.
Per quanto riguarda Azovstal', che di fatto è una piccola città, ma senza cittadini e solo macchine, a questo punto le ff.aa. russe possono permettersi di colpirla in questo modo.
https://t.me/s/boris_rozhin
L'area colpita è un'intero complesso di linee di produzione che, dopo l'attacco aereo, risulta raso al suolo:
https://t.me/s/boris_rozhin
La responsabilità dei capi militari, in questo caso, sprezzanti delle vite dei loro uomini, è evidente.

Popasnaja
Città divisa, di fatto, in due:
Zona nord: sempre più sotto il controllo delle forze russe e delle milizie della LNR. Confermata la presa del municipio.
https://t.me/riafan_everywhere/8580
Zona sud: la zona come abbiam visto nel lavoro tradotto oggi, più fortificata, più collegata nei vari avamposti e capisaldi da una fitta rete di comunicazioni, in superficie e sotterranee, ancora in mano alle ff.aa. ucraine.
https://t.me/riafan_everywhere/8590
Diciamo che se dovesse cadere a nord e i soldati a sud dovessero restare completamente isolati, a poco varrebbero tutte le fortificazioni. Vedremo gli sviluppi.

Mar'inka
Lo stesso si può dire di Mar'inka, dove le milizie della DNR lentamente, giorno dopo giorno, trincea dopo trincea, smantellano le linee di difesa ucraine e avanzano.
https://nation-news.ru/23065948-pozhilaya_zhenschina_v_gruzii_possorilas_s_pitavshimsya_vivesit_ukrainskii_flag_v_okno_vnukom

Sud di Izjum
Un altro Su-25 abbattuto dalla contraerea del Donbass a sud di Izjum. Aerei che operano a bassissima quota, 25-30 metri, per intercettare colonne di carri armati e di artiglieria in movimento, divengono prede facili per gli agguati della contraerea. Loro non possono che cercare di fermare l'avanzata delle colonne in questo modo, ma così facendo si espongono. E' il terzo in pochi giorni.
https://t.me/boris_rozhin/42619

L'impressione, aggiungendo anche la rinnovata azione offensiva ad Avdeevka (https://t.me/wargonzo/6591) è che l'intera linea di difesa ucraina sia sotto attacco, sia a nord che a sud. Così facendo, la pressione è costante e in aumento e tutte le risorse a disposizione da parte ucraina vengono impiegate non in controffensive, ma a cercare di parare i colpi. E così però si accelera il consumo di armi, munizioni e, purtroppo, le perdite di vite umane. Continuare a considerare il Donbass la madre di tutte le battaglie, da parte ucraina, investire su di esso tutte le risorse a disposizione, potrebbe avere conseguenze gravi nel prosieguo degli eventi bellici, lasciando sguarnite posizioni e creando situazioni di svantaggio anche contro un' esercito che, inizialmente, era numericamente inferiore, ma che nelle situazioni di confronto RELATIVO, LOCALE in cui si è trovato ad operare, è riuscito a portare l'avversario sul SUO terreno, nel modo A ESSO più congeniale, in situazioni di svantaggio o ritardo risultate poi fatali per il proseguo degli eventi. Anche qui vedremo gli sviluppi.

Provokacii

Ci stanno riprovando. Dopo il fallimento di Kramatorsk, grazie a La7 che, infatti, la prossima volta non inviteranno più a filmare per evitare che faccia ancora danni, ora è la volta di un altro paese, Lozovaja, sempre nel Donbass, sempre una stazione, sempre missili Tochka-U, sempre la 19° brigata che li possiede. Con la differenza che questa volta, oltre a non invitare La7, faranno partire i colpi da una direzione COMPATIBILE con la presenza di truppe russe e milizie del Donbass. A sostenerlo è il ministero della difesa russo, citando informazioni giunte ai propri servizi.
https://t.me/mod_russia/14408
Ora, l'han fatto una volta, l'occidente ha insabbiato tutto, ha evitato di inchiodare i colpevoli alle loro responsabilità, la Von der Leyen non è passata, hanno interrotto la sfilata, interrotto il safari dei giornalisti, MA NON HANNO INTERROTTO IL NUMERO DELLE VITTIME, CHE E' SALITO A 59! DUE BAMBINI CHE ERANO RICOVERATI NON CE L'HANNO FATTA.
https://censor.net/ru/news/3333959/chislo_jertv_obstrela_vokzala_v_kramatorske_vozroslo_do_59_v_bolnitse_skonchalis_dva_rebenka_gorsovet
E nessuno dice nulla. Muro di gomma! E' dal 2014 che sparano Tochka-U contro i civili. Cosa gli impedirebbe di farlo un'altra volta? Questa volta magari "pensandola meglio"?
Questa è la cartina di come vorrebbero agire
https://t.me/rybar/31280
Io spero soltanto che, diffondendo la notizia ai quattro venti prima che accada, non lo facciano, desistano, ne pensino un'altra, mentre si chiedono chi dei loro ha parlato.

Sempre Tochka-U, questa volta lanciati e, per fortuna, abbattuti

E' accaduto stamattina alle 7. Sempre la 19° brigata (d'altronde, se ce li hanno solo loro), ma non contro una stazione, bensì contro la Centrale Idroelettrica di Kachovka, la sesta e ultima diga della cascata del Dnepr.
Due missili, che solo grazie alle batterie messe dai russi a difesa hanno impedito un disastro ecologico enorme, civili senza casa, e vittime, con allagamento di parecchi centri abitati a valle del Dnepr, nella regione di Cherson.
https://t.me/mod_russia/14406
Ma queste notizie, all'ansa, ai media occidentali, non interessano. E, grazie anche a loro, la 19° potrà continuare indisturbata a fare stragi. Fasciste.

Aggiornamenti a seguire, discontinue in questi giorni, ma a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 15 April 2022 17:48
14/04 ore 17.45 Aggiornamento

Fronte Est

Mariupol’


Il corrispondente da Mariupol’ Oleg Blochin informa che anche il comandante della 36° è stato fatto prigioniero.
https://t.me/Oleg_Blokhin/19847
Notizia ripresa ora da altre agenzie:
https://t.me/anna_news/28333

Da Ovest di Doneck a Sud di Izjum

Obbiettivo: Chiudere Avdeevka in una sacca
Dalla diretta cronaca di un corrispondente sul posto appare chiaro sia l’attacco diretto, sia quello dai lati (Mar’inka e Verhnetoreckoe) per isolare e chiudere un’altra roccaforte della linea difensiva ucraina nel Donbass in una sacca.
https://t.me/wargonzo/6591

Attestato primo utilizzo in campo di battaglia di drone kamikaze del tipo Switchblade, freschi freschi dall’ultimo pacchetto Biden. Due droni, entrambi fuori uso senza aver colpito il bersaglio. Serve ulteriore addestramento…
https://t.me/boris_rozhin/42593

Fronte Sud

Cherson


La Sberbank non ha ancora aperto quello sportello a Energodar e ci tiene a smentire la notizia.
https://t.me/mig41/16490
Peraltro, ad alcuni pareva strano perché, per esempio, la Sberbank non ha ancora aperto uno sportello in Crimea…
https://t.me/boris_rozhin/42514

“Slava” (e basta…): 1976

5 novembre 1976: alla presenza di Brezhnev veniva messo in acqua proprio a Nikolaev l’incrociatore “Slava”, che sarebbe stato poi rinominato nel 1995 “Moskva” e che avrebbe concluso infine la propria storia 45 anni dopo, poco più a sud, nello stesso mare. Foto commemorativa dell’evento:
https://t.me/boris_rozhin/42546

Salvo notizie rilevanti, seguono aggiornamenti domani.
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Paolo Selmi
Friday, 15 April 2022 12:30
15/04 ore 12:20 Aggiornamento

Popasnaja
Su questa cittadina di meno di 20.000 abitanti (in tempo di pace) e teatro di violenti scontri da almeno dieci giorni (se non di più, i primi accenni a questa cittadina, “dintorni di”, “periferia”, risalgono al 12/03) oggi siamo giunti – forse - a un punto di svolta. Sembra infatti che sia appena stata appena presa dalle milizie della LNR e dai russi il municipio.
https://t.me/vladlentatarsky/12993
Punto rosso sulla carta qui sotto, il deposito ferroviario, già in mano alle forze russe e della LNR
Punto nero, il municipio che si sostiene appena preso.
https://t.me/zola_of_renovation/1590

A dispetto delle dimensioni, questa cittadina e’ ESTREMAMENTE importante (altrimenti nessuna delle parti in conflitto si sarebbe impegnata a tal punto per la presa e per la difesa).

In questa cartina si vede bene l’anello che si sta formando fra sud di Izjum e Popasnaja (Popasna sulla cartina)
https://t.me/akimapachev/2105

Purtroppo la pagina di riafan dove lo spiega non è apribile (da noi) per certificati pagina non accettati
https://riafan.ru/23049341-reshayuschaya_bitva_v_chem_znachenie_kontrolya_nad_popasnoi

Ho trovato un mirror che la riproduce e si riesce ad aprire
http://ursa-tm.ru/forum/index.php?/topic/416931-spetsialnaya-operatsiya-na-ukraine-prodolzhenie/&page=49&tab=comments&
basta fare CTRL+F inserendo il titolo “Решающая битва: в чем значение контроля над Попасной” (La battaglia decisiva: cosa significa controllare Popasnaja)
e poi cliccare su “Показать контент” (mostrare il contenuto) per avere l’articolo.

Che è in russo, ma per quello trovate qui sotto la traduzione integrale… più che altro per due cartine della città che sono MOLTO ben fatte. Buona lettura.

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Решающая битва: в чем значение контроля над Попасной
La battaglia decisiva: cosa significa controllare Popasnaja
14/04/2022 14:36

Popasnaja è una città di rilevanza provinciale nella regione di Lugansk, con una popolazione di poco meno di ventimila abitanti. Chi potrebbe pensare che, proprio in questo punto poco abitato si stia svolgendo una delle principali battaglie nel Donbass.
Попасная — город районного значения в Луганской области с населением чуть меньше 20 тысяч жителей. Кто бы мог подумать, что именно в этом небольшом населенном пункте развернется одно из главных сражений в Донбассе.

Popasnaja appare nei primi resoconti degli eventi bellici del giorno già dal 12 marzo. Tuttavia, dopo un mese, l’operazione per la liberazione della città è ancora in corso. E per una serie di motivi, che veniamo ora a descrivere, e che hanno reso Popasnaja la Stalingrado dell’operazione bellica speciale delle ff.aa. russe in Ucraina.
Первые упоминания Попасной в сводках боевых действий стали появляться еще 12 марта. Однако спустя месяц операция по освобождению города по-прежнему продолжается. И этому есть сразу несколько причин, что сделало Попасную Сталинградом специальной военной операции ВС РФ на Украине.

Importanza di Popasnaja
Важность Попасной

Popasnaja si trova in alto, quindi già di suo ha un’importanza strategica. Controllare la città permette di avere sotto tiro e controllare ampi spazi in tutte le direzioni.
Попасная находится на возвышенности, поэтому имеет стратегическое значение. Контроль над городом позволяет простреливать и просматривать обширную площадь во всех направлениях.

Un altro elemento di importanza è dato dalla logistica, poiché una volta presa Popasnaja diventa possibile per russi e milizie della LNR puntare a Bachmut, che è un grande snodo di traffico e permette di raggiungere a sua volta sia Slavjansk che Kramatorsk. E prendere Bachmut [inteso in questo caso anche solo il controllo delle arterie e dei punti di accesso alla città, NdT] significa tagliare le comunicazioni e l’approvvigionamento delle truppe delle ff.aa. ucraine, oltre che aprire ulteriori possibilità di sviluppo all’azione offensiva di Russia e LNR.
Другой важный момент связан с логистикой, поскольку после занятия данного населенного пункта становится возможным выход российских и луганских подразделений на крупный транспортный узел в городе Бахмут, который обеспечивает сообщение со Славянском и Краматорском. В то же время занятие Бахмута не только нарушит снабжение группировки ВСУ, но и откроет путь для дальнейшего наступления России и ЛНР.

Inoltre, Popasnaja è in posizione di baricentro sulla linea di fronte Rubezhnoe-Severodoneck-Lisichansk e da lì a sud.
Кроме того, Попасная находится на линии выравнивания фронта Рубежное — Северодонецк — Лисичанск и далее на юг.

Tutti questi motivi han fatto un piccolo centro di meno di ventimila abitanti il punto nevralgico della linea difensiva delle ff.aa. ucraine.
Все это в совокупности сделало маленький двадцатитысячный городок центральным направлением славянско-краматорской группировки ВСУ.

Nella stessa Popasnaja è di stanza la 24° brigata singola meccanizzata L’vov delle ff.aa. ucraine, formata per la maggior parte da ucraini dell’ovest e del centro [quindi MOLTO più motivati a combattere e a tenere una posizione nel Donbass rispetto ai loro conterranei dell’Est, NdT]. A loro disposizione hanno carri armati, artiglieria da campagna, mortai, autoveicoli blindati pesanti, armi anticarro.
В самой Попасной засела львовская 24 отдельная механизированная бригада ВСУ, большая часть военнослужащих которой — выходцы с западной и центральной Украины. У них на вооружении находятся танки, полевая артиллерия, минометы, тяжелая бронетехника, противотанковые средства.

Inoltre, un’ulteriore motivazione ai difensori è data dagli squadristi di “Pravyj sektor” che, stando alle informazioni fornite dagli abitanti del posto sui canali Telegram, hanno promesso di fucilare sul posto tutti quelli che solo pensassero di arretrare dalla posizione assegnata.
Дополнительную мотивацию обороняющимся подразделениям дают командиры из запрещенного в РФ «Правого сектора», которые, если верить информации из Telegram-чатов местных жителей, обещали расстреливать всех, кто только задумается об отступлении.

Un’unica grande area fortificata
Один большой укрепрайон

La difficoltà maggiore nel liberare Popasnaja dalle ff.aa. ucraine è data da più linee di difesa nemiche estremamente scaglionate [fr. Echelon, “scalone”, essendo un’altura è a più gradoni, il che garantisce un’elevata potenza di fuoco lungo la medesima direttrice, oltre che ridurre al massimo, di fatto, l’effetto negativo dell’apertura di una breccia sulla linea più esterna, N.d.T.] che comprendono: capisaldi fortificati per i plotoni e bocche di fuoco, bunker, costruzioni di sbarramento e campi minati, costruiti nel corso di otto anni e sotto la stretta sorveglianza degli istruttori della NATO.
Главной трудностью в освобождении Попасной от ВСУ является глубоко эшелонированная оборона противника, которая включает в себя опорные пункты взводов и рот, блиндажи, инженерные заграждения и минные поля, которые оборудовались последние восемь лет под чутким руководством инструкторов из стран НАТО.

Pure sui servizi cartografici disponibili a tutti su Internet è estremamente visibile quanto Popasnaja sia rafforzata da un grande lavoro di ingegneria bellica. Intorno alla città, in particolare verso sud, si notano molte aree fortificate con bocche di fuoco per i blindati, oltre che una fitta rete infrastrutturale protetta fra i vari capisaldi. Questo consente di muovere velocemente e di nascosto i blindati dai depositi nascosti nei boschi, il che rende ancor più difficoltoso individuarli dall’alto.
Даже на гражданских картографических сервисах в Интернете хорошо видно, насколько серьезно Попасная укреплена в инженерном отношении. Вокруг города, особенно с южной стороны, много укрепрайонов с огневыми позициями для бронетехники, а также созданной разветвленной системой путей сообщения между опорными пунктами. Все это позволяет производить скрытные маневры бронетехники, стоянки которой расположены в лесу, что затрудняет их обнаружение с воздуха.

Tra i vari capisaldi sono anche state costruite vere e proprie strade, che permettono di muovere velocemente i rinforzi verso l’area di difesa che ne necessita, secondo la situazione corrente. Anche nella stessa città di Popasnaja c’è una fitta rete stradale, oltre che stazione ferroviaria e superstrade. Tutto questo permette lo spostamento rapido di generi di prima necessità, uomini, armi e munizioni.
Между опорными пунктами проходят также и гражданские автомобильные дороги, которые позволяют перемещать подкрепления в нужный район обороны, исходя из текущей ситуации. В самом городе так же развита дорожная сеть — есть железная дорога и автомагистрали. Все это обеспечивает возможность подвоза провизии, вооружения и боекомплекта.

Verso nord, c’è anche una vasta ragnatela di barriere d’acqua, difese naturali che facilitano la difesa alle truppe delle ff.aa. ucraine e rendono difficile l’avanzata degli attaccanti.
С севера — разветвленная сеть водных преград, что создает естественную защиту обороняющейся группировки ВСУ и трудность для наступления.

Dentro la città
Внутри города

Il centro abitato, di per sé, è costituito da una zona residenziale con case di pochi piani. Tuttavia in centro, dove si trova un nodo di smistamento ferroviario, c’è anche una fabbrica di manutenzione ferroviaria e alcuni palazzi di nove piani, da cui si vede molto chiaramente il lato est, da cui conducono l’offensiva le milizie della LNR e i russi.
Сам населенный пункт представляет собой частный сектор с малоэтажной застройкой. Однако в центре, где находится железнодорожная транспортная развязка, располагается вагоноремонтный завод и несколько высотных жилых зданий. С этих девятиэтажек хорошо просматривается и простреливается восточная часть Попасной, откуда и ведут наступление луганские и российские силы.

Non meno complessa, dal punto di vista operativo, è la zona delle case a pochi piani, che comunque necessita di procedere casa per casa, il che rallenta ulteriormente l’azione offensiva.
Не менее сложна в оперативном плане малоэтажная застройка, которая требует осмотра и зачистки, что также замедляет наступление.

Nonostante l’inequivocabile azione di trasformazione in roccaforte militare, promossa dalle ff.aa. ucraine in questi anni, a nessuno è venuto in mente di evacuare la popolazione, neppure in caso di conflitto militare. Gli ucraini fanno affidamento anche qui, come a Mariupol’, sulla tattica degli scudi umani. Inoltre, come comunicato da fonti locali, le ff.aa. ucraine hanno creato postazioni e bocche di fuoco permanenti fra obbiettivi civili che, come nei quartieri a sud della cittadina, sono collegati tra loro da vie di comunicazioni che consentono alle truppe ucraine di manovrare velocemente uomini e mezzi.
Несмотря на недвусмысленные военные приготовления, которые проводили ВСУ все эти годы, эвакуация гражданского населения в случае начала боевых действий не предусматривалась. Украинская сторона сделала ставку на уже хорошо знакомую, например, по Мариуполю тактику живого щита. Более того, по сообщениям местных источников, ВСУ оборудовали долговременные огневые точки в гражданских объектах, которые, как и районы обороны на южной окраине, соединены между собой ходами сообщения, что позволяет украинским подразделениям быстро маневрировать.

La battaglia di Stalingrado per il Donbass
Сталинградская битва для Донбасса

La situazione a Popasnaja è estremamente difficile, ma non senza speranza. Ogni giorno, metodicamente, incisivamente, si opera per liberare la città. In appoggio alle milizie della LNR sono arrivati l’artiglieria russa, la guardia nazionale cecena e, secondo alcune fonti, anche le unità speciali Wagner. Di questo aveva dato informazione nei giorni precedenti il soldato del battaglione Vostok delle milizie della DNR Vladlen Tatarskij.
Ситуация в Попасной тяжелая, однако не безнадежная. Ведется методичная и основательная работа по освобождению города. Поддержку вооруженных сил ЛНР обеспечивают российские артиллерийские, силы Росгвардии Чеченской Республики и, по некоторым данным, даже «ЧВК Вагнера». Об этом ранее сообщал боец батальона «Восток» НМ ДНР Владлен Татарский.

“Lì (parlando di Popasnaja al portale pravda.ru) gli scontri saranno duri. Ma, grazie a Dio, lì non ci sono riservisti, ma soldati ben preparati, con esperienza di guerra, specialmente nei centri urbani, unità speciali Wagner che operano con competenza, non si perdono in azioni inutili e danno filo da torcere alle ff.aa. ucraine”
«Бои там будут очень тяжелые, — рассказывал он о ситуации в Попасной порталу Pravda.ru. — Но, слава богу, там не резервисты, а хорошо подготовленные, имеющие реальный боевой опыт, в том числе в городской застройке, бойцы «ЧВК Вагнера», которые очень грамотно действуют, лишний раз не светятся и раздражают местное командование ВСУ».

Il controllo su Popasnaja è indispensabile per il prosieguo dell’intera operazione speciale delle ff.aa. russe in Ucraina. La liberazione di questa città potrebbe essere paragonata alla vittoria nella battaglia di Stalingrado, che ha sconvolto l’intero corso della II guerra mondiale. Su Popasnaja ora combattono le migliori formazioni militari di entrambe le fazioni, tuttavia finora è stata la parte russa a compiere maggiori progressi. La linea di fronte si è ormai spostata alla città e questo significa che la rottura dell’intera linea di fronte in questo punto è ormai solo questione di tempo.
Контроль над Попасной принципиален для всей специальной военной операции ВС РФ на Украине. Освобождение этого города можно будет сравнить с победой в Сталинградской битве, которая переломила весь ход Великой Отечественной войны. За Попасную сейчас сражаются наиболее подготовленные подразделения с обеих сторон, однако на текущий момент наибольшего прогресса смогла добиться именно российская сторона, линия соприкосновения проходит уже в самом городе. А это значит, что ликвидация мощного укрепрайона ВСУ в этом населенном пункте — только вопрос времени.

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Mariupol’
L’intero complesso industriale Il’ich è passato sotto il controllo delle truppe russe e delle milizie della DNR
https://t.me/readovkanews/31002

Fra i prigionieri consegnatisi ci sarebbero anche soldati dei paesi NATO
[https://t.me/readovkanews/31007

Prigionieri, quelli di quest’ultima tornata da oltre un migliaio in un colpo solo, che NON HANNO ALCUNA INTENZIONE DI ESSERE SCAMBIATI, per paura di tornare al fronte. Per loro la guerra è, deve essere finita, come dicono nelle interviste, oltre a denunciare i loro capi che prima gli sparavano se volevano ritirarsi e poi li hanno abbandonati al loro destino di carne da cannone.
https://t.me/readovkanews/31000
https://t.me/readovkanews/31015

Regione di Cherson

Prosegue l’azione di passaggio, paese dopo paese, dall’amministrazione precedente alla nuova amministrazione. Questa volta a Skadovskoe.
https://t.me/pravda_shuravi/11352

Aperto lo sportello della Sberbank (“cassa di risparmio”, russa) a Energodar
Questo significa sia per i piccoli risparmiatori, che per i capitalisti della regione di Cherson, chiudere i propri conti in grivne e aprirli in rubli.
https://t.me/smotri_media/12231

Come già notato (cfr. la traduzione giorni fa dell’intervista al sindaco di Cherson), in questa regione sta avvenendo un processo di trasformazione socioeconomica importante, appoggiato dal capitale locale che vede nella direttrice verso sud (Crimea) ed Est (Donbass-Rostov) la maggiore prospettiva di profitto da decenni a questa parte, e la cui irreversibilità è giorno dopo giorno sempre più un dato di fatto.

Irreversibilità anche dal punto di vista dei testi e dei programmi scolastici.

40 mila testi, oltre venti tonnellate, appena arrivati per il Donbass (Mariupol’, Makeevka, Dokuchaevska, in particolare). Non più testi dove il russo buono è il russo morto. Anzi, non più testi dove c’è qualcuno che è buono quando è morto. Io mi chiedo, ancora oggi, a un mese dalla pubblicazione di quell’approfondimento che avevo provocatoriamente intitolato “libro e moschetto”, come sia stata possibile che, a livello UE, in questi otto anni, abbiano continuato a fare le tre scimmiette su manuali fascisti in mano ai bambini e ragazzi di un paese che ogni due per tre chiedeva di entrare nell’UE. Poi vedo Polonia e Ungheria e smetto di chiedermelo…
https://t.me/readovkanews/31014

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 April 2022 23:41
14/04 23:00 Aggiornamento

Comunicato ufficiale del ministero della difesa russo che comunica l'affondamento del Moskva:
Durante il traino dell'incrociatore Moskva al porto di destinazione, a causa dei danni allo scafo, subiti nel corso dell'incendio a causa delle detonazioni delle munizioni, la nave ha perso stabilità.

Con il mare in tempesta, la nave è affondata.

При буксировке крейсера «Москва» в порт назначения из-за повреждений корпуса, полученных в ходе пожара от детонации боезапаса, корабль потерял остойчивость.

В условиях штормового волнения моря корабль затонул.
https://t.me/akimapachev/2093

Mariupol'
Carta aggiornata:
https://t.me/boris_rozhin/42415
Strada dopo strada, quartiere dopo quartiere, la zona costiera si restringe sempre più. Le ultime zone abitate sono quelle a cui si sta dando la precedenza. Le aree industriali per ultime.

Cherson
Un'altra città della regione, Aleshki, a est di Cherson, passa sotto il controllo dei russi. A dirlo è il sindaco questa sera, e i russi entrano dopo il suo annuncio, senza sparare un colpo. La regione di Cherson, SOPRA la Crimea e cruciale per la via di terra ALLA Crimea, abbiamo già analizzato, sia pur per sommi capi, come stia progressivamente maturando una scelta politica, ed economica, diametralmente opposta a quella del regime di Kiev. Vedremo presto se si può parlare di una vera e propria tendenza o di semplici casi isolati.
https://t.me/WarDonbass/57603

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 April 2022 19:27
14/04 19.00

Chi depone le armi a Mariupol’: cronaca degli ultimi dieci giorni

- Notte 3-4 aprile: 267 soldati della 36° (complesso industriale Il’ich)
- 5 aprile: 30 soldati fra asilo n° 91 e Azovstal’
- Notte 11-12 aprile: 160 soldati, sopravvissuti a un fallito tentativo di fuga verso Zaporozh’e (complesso industriale Il’ich)
- 12 aprile: 1026 soldati della 36°, fra cui 162 ufficiali (complesso industriale Il’ich)
- 13 aprile: 134 soldati, fra cui 14 ufficiali.
In totale, oltre 1600 soldati, di cui 176 ufficiali
https://t.me/boris_rozhin/42283

Mentre si chiudono le ultime sacche a Mariupol', l'attenzione è ora concentrata a nord di Doneck e a sud di Izjum.
Non si sa come, quando, sarà lanciata l'offensiva. E non è, almeno per il momento non sembra essere, un problema di tempo. Questo è quanto rispondeva Putin l'altro ieri ai giornalisti:
Sento spesso chiedere se si può fare più in fretta? Certo che si può. Dipende dall'intensità delle azioni belliche. E l'intensità delle azioni belliche, purtroppo, è anche inevitabilmente collegata a perdite. Il nostro compito è: raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati minimizzando queste perdite
«Я часто слышу вопросы, а можно ли побыстрее? Можно. Это зависит от интенсивности боевых действий, а интенсивность боевых действий, к сожалению, так или иначе связана с потерями. Наша задача — достичь всех намеченных целей, минимизируя эти потери».
Подробности: https://regnum.ru/news/polit/3562771.html

Intanto, le truppe russe hanno assicurato sotto il loro controllo Borova, a est di Izjum. Questo consente di ampliare ulteriormente la zona di controllo per ulteriori movimenti sia verso Charkov, che verso sud. Un'altra manovra di assestamento.
https://t.me/anna_news/28264

Lo stesso invece non si può dire di Avdeevka, la vera roccaforte ucraina a nord di Doneck. Le truppe della DNR è da stamattina che colpiscono ininterrottamente le postazioni ucraine. Seguiremo eventuali sviluppi anche su questo fronte.
https://t.me/wargonzo/6579

Per quanto riguarda l'incrociatore Moskva, anche il portavoce del Pentagono Kirby non si sbilancia sulle cause e ammette che la nave è ancora a galla e in grado di camminare da sola.
Pentagon spokesperson John Kirby on Thursday said the flagship of Russia’s Black Sea fleet was still afloat and “operating under her own power”
https://www.politico.com/news/2022/04/14/pentagon-explosion-russian-warship-00025243

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Alfred*
Thursday, 14 April 2022 21:58
Per quanto riguarda l'incrociatore Moskva, anche il portavoce del Pentagono Kirby non si sbilancia sulle cause e ammette che la nave è ancora a galla e in grado di camminare da sola.

Trovo ridicoli e imbarazzanti i commenti da tifo da stadio sui giornaloni.
Non perche' non si possano affondare navi o perche' gli ucraini non abbiano i mezzi.
No, anche quelli poco avezzi ai militari e alle loro tattiche intervistano generali e sparano ipotesi come negli schemi calcistici.
In questa guerra, ma vale in generale, non credo sia utile sottovalutare eventuali finte. I russi hanno gia fatto diverse manovre come quella su kiev che erano necessarie solo a spostare truppe e attenzione ucraini da luoghi piu importanti.
Fossi un militare (fortunatamente non lo sono) pur senza entrare in paranoia considererei la possibilita' che le cose che l'avversario mostra non sempre corrispondono alla realta'. Possono invece corrispondere a quello che noi vogliamo vedere e rappresentare una bella trappola.
Ovviamente non e' da escludere che i danni siano reali, ma anche in quel caso le cose possono essere giocate in diversi modi. Ci sono dei danni che possono diventare opportunita' e la cosa non vale solo per i russi, e' un discorso generico.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 April 2022 23:03
Concordo appieno, Alfred.
E penso siano più le cose che non sappiamo (e che sapremo, forse, a tempo debito) che quelle che vediamo svolgersi davanti ai nostri occhi. Anche avendo corrispondenti in prima linea, ciascuno col suo canale telegram, pronti a postare immagini e filmati in tempo reale, piuttosto che analisti, o tecnici a disposizione a spiegarne, qualche minuto dopo una determinata dinamica o dettagli che, a un occhio non allenato, non verrebbe nemmeno in mente di considerare.
Grazie mille e ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 14 April 2022 12:24
14/04 12:30 Aggiornamento

Ancora sulle forniture di armi

Questo è l’ordine di grandezza degli armamenti finora messi fuori uso dai russi, dalla conferenza stampa di stamattina:
131 самолет, 131 arei
104 вертолета, 104 elicotteri
245 ЗРК, 245 sistemi lanciamissili terra-aria,
448 БПЛА, 448 droni
2179 танков и других боевых бронированных машин, 2179 carri armati e altri blindati
248 установок РСЗО, 248 lanciarazzi multipli
944 орудия полевой артиллерии и миномета, 944 pezzi d’artiglieria pesante
2088 единиц специальной военной автомобильной техники, 2088 autoveicoli blindati
https://t.me/readovkanews/30885
11 elicotteri che i russi conoscono a memoria, visto che li hanno prodotti loro, non rappresentano una forza in grado di spostare l’ago della bilancia di una battaglia, o di una serie di azioni combinate. Stesso discorso per i 100 carri sovietici, residuati dal parco macchine polacco. Quelli che riusciranno ad arrivare al fronte e non saranno colpiti lungo il tragitto, avranno ben poche possibilità di incidere più di quello che già fanno. Probabilmente tutti questi mezzi serviranno a SOSTITUIRE pezzi dove mancano. In attesa di essere a loro volta abbattuti o messi fuori uso.

Ci sono “fejk” e “fejk”

Ai fini di questo lavoro di aggiornamento, preferisco concentrarmi su “fejk” (così li chiamano russi e ucraini, trascrivendo dall’inglese) ben più gravi di una nave colpita e su cui è partito il balletto “siam stati noi”, “è stata la nato”, “è esplosa da sola”. Ha preso fuoco, l’equipaggio è stato evacuato per sicurezza, l’incendio è stato appena domato, non è affondata, galleggia ancora, e sarà portata in riparazione (https://t.me/boris_rozhin/42275).

Diverso è il caso quando, invece, una notizia falsa accusa una parte in conflitto di crimini, per la maggior parte atroci, e che alla fine si scoprono non commessi. Su quelli penso che sia un dovere, morale anzi tutto, intervenire laddove possibile per ristabilire alcuni punti di verità storica volutamente ignorati o, quantomeno, evidenziare incongruenze, contraddizioni e richiedere indagini più approfondite, ivi incluse tutte le perizie del caso, prima di giungere non a un’incriminazione, ma a sentenze definitive, in pieno stile “fosse comuni in Kossovo” e “armi chimiche di Saddam”. O “missili di Kramatorsk”.

Sulla notizia falsa dei profughi deportati dai russi… (che ha fatto notizia)
Oltre mezzo milione di ucraini ha cercato riparo in Russia. Non sono stati deportati, spiace per i media nostrani che hanno rimbalzato la “fejk”. Eppure, per ribadirlo, è dovuta intervenire direttamente la commissaria russa per i diritti umani all’ONU, Tatiana Moskalovka, in una sessione dedicata all’argomento due giorni fa (l’intera vicenda, in inglese, qui).
https://tass.com/society/1436361

… e sulla notizia vera dei profughi uccisi dagli ucraini (che non ha fatto e non farà notizia)
Non mi sto riferendo solo alle 57 vittime di Kramatorsk, su cui è calato vergognosamente, e da giorni, il silenzio. Ma su uno stillicidio quotidiano, di cui non parla nessuno. Per esempio, è notizia di oggi che ieri una colonna di profughi ucraini da Charkov, in una zona sotto il controllo ucraino, diretti verso i territori centrali dell’Ucraina, è stata centrata da colpi di arma da fuoco al suo passaggio e ad altezza uomo: bilancio, due morti e tre feriti gravi. Ennesimo crimine contro civili che avevano avuto l’ardire di smettere di fare da ostaggi a esercito e squadristi asserragliati nella città.
https://lug-info.com/news/kievskie-boeviki-rasstrelyali-kolonnu-bezhencev-iz-lnr-pogibli-2-cheloveka-genprokuratura
Cosa hanno fatto quei criminali dopo aver sparato su dei pulmini civili e chiaramente adibiti a trasporto passeggeri? Son scappati. In genere sono “gruppi spontanei” di “ter.oborona” (territorial’naja oborona, difesa territoriale), che organizzano posti di blocco improvvisati, che sparano a chi cerca di uscire, o anche a chi è solo “sospettato” di essere un sabotatore. Ogni giorno arrivano filmati di macchine fermate, gente fatta uscire in qualche modo (da persone che non hanno alcun titolo né autorità, conferita da alcunché, per farlo), e via discorrendo.
Chi ha aperto ufficialmente un’inchiesta? La procura generale della LNR
https://t.me/gplnr/547
Perché passa una “fejk” basata sul nulla e una notizia invece comprovata da foto, testimonianze, apertura formale di un’inchiesta con capi di imputazione precisi, non passa neanche dalla casella del via? Qui è il caso di intervenire, qui, sento che sia mio dovere intervenire, nel poco tempo che ho a disposizione.

Mariupol’
Altri 134 soldati, fra cui 14 ufficiali, si sono consegnati stanotte, il che porta il totale della 36° dalla notte scorsa a 1160, di cui 176 ufficiali.
https://t.me/readovkanews/30884

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 April 2022 08:34
14/04 ore 08:00 Aggiornamento

Altri 800 milioni di dollari di aiuti militari dagli usa (il che porta il totale dall'inizio del conflitto a 2.6 miliardi di dollari)

https://t.me/rybar/31140
The $800 million package, Kirby said, brings the total US commitment to Ukraine to $2.6 billion since the invasion.

https://coffeeordie.com/weapons-ukraine/

"Aiuti" fra cui spiccano 11 elicotteri russi Mi-17 comprati a suo tempo dai russi per combattere i talebani in Afghanistan e portati in Ucraina (il motivo sostanzialmente è identico: sia i piloti afgani che quelli ucraini sanno pilotare quelli, e non quelli NATO)

The biggest-ticket items approved by the White House are 11 Mi-17 helicopters — a fleet originally purchased for use in Afghanistan but still in US hands — and a full suite of artillery systems, including 18 155 mm howitzer cannons, 40,000 rounds, and 10 AN-TPQ-36 counterbattery radar systems.

The Mi-17s are Russian-designed helicopters originally purchased by the US to outfit the Afghan air force. Like the Afghans, the Ukrainian air force already flies the Mi-17, which should allow pilots and crews to almost immediately put the new ones into service. Primarily designed to carry troops and cargo, the Mi-17 is slightly smaller than the US Army’s CH-47 Chinook. Pentagon spokesperson John Kirby said the US is sending 11 Mi-17s to Ukraine as part of this round of weapons transfers, to join five already delivered.


Completano il pacchetto:


2 AN/MPQ-64 Sentinel air surveillance radars, designed to spot drones, helicopters, and other low-flying threats.
300 Switchblade “suicide” drones.
500 Javelin missile and “thousands” of other anti-armor systems.

The US will also, for the first time, provide significant numbers of vehicles, including:

100 armored HMMWVs.
M113s, a Vietnam-era armored personnel carrier.
Unmanned coastal defense vessels.

Small arms and individual equipment will include:

Individual chemical/biological/radiological protective equipment.
Medical supplies.
30,000 sets of body armor and helmets.
Over 2,000 optics and laser rangerfinders.
C-4 explosives and M18A1 Claymore munitions.

https://coffeeordie.com/weapons-ukraine/

Buona parte di questi aiuti, in termini di valore monetario, sono o residuati bellici (anche qui dai tempi del Vietnam) o, come nel caso degli elicotteri, dispositivi non NATO recuperati da altre missioni dove non sono stati impiegati.

Fra il resto notiamo gli anticarro, ormai fra i più gettonati trofei di guerra delle truppe del Donbass (queste immagini sono di ieri a Popasnaja, ma in realtà appaiono sui canali telegram russi ogni giorno)
https://t.me/boris_rozhin/42217

E dispositivi invece altamente tecnologici (droni e sistemi radar per i loro abbattimento, per es.) che però in questo momento, data la scala del conflitto e la sproporzione di forze esistente, possono incidere relativamente sulle sorti di una battaglia. E di fatto restano nei magazzini pronte per essere fatte saltare in aria o divenire ennesimi trofei.

Di fatto, questi "aiuti" non fanno altro che prolungare l'agonia di un popolo, che odia sempre più non solo i governanti ma ormai anche i loro curatori occidentali, che non ne hanno azzeccata una da un mese e mezzo a questa parte, e giustificano la propaganda russa, laddove si afferma che questo non è un conflitto solo contro il regime ucraino, ma è ormai esteso contro la NATO.

Sui campi di battaglia situazione invariata, aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 April 2022 19:34
13/04 ore 19:30 Aggiornamento

Mariupol’

Dati ufficiali del Ministero della Difesa sulla consegna di soldati della 36° avvenuta ieri notte presso il complesso industriale I’ich (Azovmash):
1026 soldati di cui
162 ufficiali
151 feriti
https://t.me/boris_rozhin/41896

Altre immagini:
https://t.me/boris_rozhin/41908

Questa è l’area di Azovmash dove si trovano le truppe ucraine che non si sono arrese
https://t.me/boris_rozhin/42060

I parenti dei soldati non hanno saputo nulla dal comando militare. Lo hanno saputo da internet, e neppure internet ucraino. Questa moglie ha avuto l’ultimo contatto col marito ieri, dove le diceva che erano rimasti “senza nulla da mangiare, senza armi, senza munizioni, senza comunicazioni col comando militare, alla pietà di Dio” (остался на произвол судьбы, нет еды, нет боеприпасов, нет оружия, нет связи). Vertici del comando militare che avevano lasciato Mariupol’ già due settimane fa.
https://t.me/zheltyeslivy/44396

D’altronde, per il regime di Kiev, per tutto il giorno è stato un “fejk”…
https://t.me/readovkanews/30814

Ma la giornata di oggi non è stata una giornata come tutte le altre, in questi cinquanta giorni di guerra. E sempre più ucraini alzano la voce contro il regime di Kiev. Boris Dudjak, 24° brigata, consegnatosi prigioniero:
“I traditori sono quelli che ci hanno mandato nel Donbass come carne da cannone. Molti stanno morendo, donne, bambini, e non si capisce perché…”
"Предатели - это те, кто отправил нас на Донбасс как пушечное мясо. Умирает много людей, женщины, дети, непонятно для чего..."
https://t.me/yug_plazdarm/5549

Non poteva mancare la perla serale dell’ansa: “Il sindaco di Mariupol: 'Finché resisteremo, resisterà l'Ucraina.” Informare l’ansa che il sindaco di Mariupol sta “resistendo” da Kiev o giù di lì, visto che sindaco e amministrazione comunale a Mariupol non si vedono da oltre un mese, come abbiamo già avuto modo di sottolineare per bocca dei collaboratori e funzionari rimasti.

Questa la mappa aggiornata:
https://t.me/rybar/31124
Permangono le sacche nelle due zone industriali, mentre quella della striscia lungomare è sempre più ridotta, con il porto dichiarato oggi completamente libero.

Usato, discrete condizioni, se si eccettuano parti e componenti mancanti…

Stanno entrando in Ucraina le prime bisarche che portano i T-72M di fabbricazione sovietica, dal deposito polacco di Lublino dove erano rimasti stoccati fino ad ora
https://t.me/ChDambiev/15267
Come si vede dal filmato, si tratta di carri armati SENZA sistema dinamico di protezione (динамическая защита) che, l’ho “scoperto” oggi, è quel famoso strato di parallelepipedi, o “placche” disposte a scacchiera sopra la corazza, che mi chiedevo infatti a cosa servisse. Il proiettile arriva ma, invece di perforare la corazza, impatta prima su quelle “placche”, che si muovono lungo lo spazio vuoto intorno e coinvolgono lateralmente gli altri elementi della difesa dinamica, in una specie di domino: il vettore iniziale, concorde al moto del proiettile, diminuisce di intensità disperdendosi a raggiera, lungo direzioni laterali. E la corazza ha così qualche probabilità in più di non essere perforata, salvando mezzo e, soprattutto, equipaggio. E’ tecnologia sovietica vecchia di mezzo secolo, ma su questi T-72M l’hanno tolta. Così come hanno tolto anche gli armamenti addizionali (дополнительное вооружение) al cannone, che facevano parte del completo standard. In altre parole, con capacità sia offensiva che difensiva ridotte, si mandano un mezzo al fronte, il suo equipaggio, ed eventuale fanteria al seguito, incontro al proprio destino.

Peraltro, il rischio è che non arrivino neppure al fronte visto che, a detta del vice ministro degli interni russo, “la Russia considererà i mezzi di trasporto USA e NATO che trasporteranno armamenti come obbiettivi militari legali” (Россия будет рассматривать перевозящие вооружения транспортные средства США и НАТО на территории Украины как законные военные цели).
https://t.me/akimapachev/2082

A ovest e nord di Doneck

Sulla linea di fronte a ovest e a nord di Doneck non sono riportate notizie di rilievo, in termini di mutamenti della stessa in un senso o nell’altro. Prosegue, invece, incessantemente, il martellamento delle posizioni ucraine con l’obbiettivo evidente di fiaccarne la resistenza, indebolirne le fortificazioni, facilitare il compito dell’offensiva di terra. Anche oggi caserme, depositi di armi e munizioni, postazioni antimissile. Nel corso della conferenza stampa appena conclusa, per la prima volta i russi hanno minacciato Kiev di rispondere per le rime se continueranno gli attacchi in territorio russo, colpendo i centri di comando delle forze armate, proprio a Kiev, e finora non attaccati.
https://t.me/rybar/31122
https://antifashist.com/item/rossijskaya-armiya-na-ukraine-uzhestochaet-strategiyu-vvedeniya-vojny.html

Salvo notizie di rilievo, aggiornamenti domattina
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 April 2022 08:38
13/04 ore 08:00 Aggiornamento

Mariupol’


La notizia di stanotte non era un falso. Era vera. Oltre mille soldati consegnatesi spontaneamente. L’ansa, “inspiegabilmente”, buca la notizia. Ma le notizie corrono anche senza l’ansa. Alcune immagini di ieri pomeriggio riportate ieri notte, quando nel più completo silenzio stampa le trattative tra servizi segreti russi e della DNR e vertici militari della 36° hanno raggiunto un’intesa che, ancora oggi, l’occidente non riporta, come ha smesso di riportare notizie da Kramatorsk. Con la differenza che qui non ha nemmeno iniziato.
https://t.me/voenkorKotenok/34485

“E la vita continua, anche senza di noi”… chi deve prendere le sue decisioni, non guarda i tg occidentali, e nella notte altri cento soldati, sempre marò della 36°, si sono consegnati.
https://t.me/DmitriySteshin/4566
La sacca a nord si sta azzerando.

Restebbe praticamente solo Azovstal’ e qualche piccola resistenza locale.
Per quanto riguarda Azovstal’, i soldati delle formazioni cecene hanno studiato il sistema di tunnel sotto il complesso industriale, che è loro noto perché fatto dai sovietici in chiave anti-nato, e li stanno usando per tendere imboscate ai soldati di Azov asserragliatisi. In maniera alquanto efficace, a quanto pare, visto che se li vedono comparire all’improvviso dentro alle loro fortificazioni e, altrettanto improvvisamente, scomparire.
https://t.me/opersvodki/3238

Libro bianco dei crimini nel Donbass (2014-5)

320 pagine, pubblicate nel 2015, di foto e didascalie in tre lingue (ucraino, russo, inglese) in cui si documentano orrori di cui, al di qua della cortina di ferro, nessun tribunale internazionale, nessuna ONG, nessun parlamento si è mai occupato. Ma, anche se l’Occidente chiude occhi, orecchie e bocca per quello che vuole, ciò non vuol dire che i fatti non siano accaduti. Che non esista un rapporto di causa-effetto fra quanto accaduto allora e quanto accade tutt’ora. Che in Ucraina, per i russi, esiste un “fattore campo”, che è esattamente nel Donbass e non, per esempio, a Leopoli. Che se questo fattore esiste e i civili, al loro passaggio, gli dicono “E’ da tanto che vi aspettiamo” (Мы дольго вам ждали), c’è un motivo. E che c’è anche un motivo se una delle tattiche che quei soldati abbandonati a loro stessi dai vertici criminali di Kiev per vendere cara la propria pelle è:
- spostare l’artiglieria pesante da Kramatorsk
- lasciare solo uno specchietto per le allodole di truppe a difesa
- far entrare i russi e,
- mentre iniziano i festeggiamenti, far partire l’inferno da ogni lato e massacrarli tutti.
https://t.me/rybar/31086
Peccato che Kramatorsk non è una città fantasma. Peccato che a Kramatorsk criminali ucraini, e questa volta non squadristi, ma esercito, quindi sotto ordini altrettanto criminali dai vertici, hanno impedito a civili di evacuare e anzi, hanno fatto una strage alla stazione con 57 morti e 109 feriti all’ultima conta di qualche giorno fa. Peccato che a Kramatorsk sono rimaste decine di migliaia di persone inermi. Peccato che l’inferno che hanno in mente di scatenare non guarderà se il bersaglio è in grigioverde o in abiti civili. Peccato che chi attacca non si muove come loro. Gli si può (e si deve) attribuire tutte le colpe del caso, ma non si muove come loro. E questo in un mese è un dato di fatto.
Per questo, perché questi fatti si sarebbero ripetuti anche nella “campagna di marzo”, per cui il 23 gennaio 2022 era iniziata una mobilitazione generale senza precedenti nella storia dello stato ucraino, perché anche in questo caso ci sarebbero stati i massacri riportati ma le stesse, identiche, tre scimmiette dell’Occidente del 2014-2015, vale la pena ricordarsi di quello che è stato e di quello che sarebbe potuto essere.
https://mid-dnr.su/media/uploads/belaya_kniga_2015-ilovepdf-compressed.pdf

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 April 2022 23:30
12/04 ore 23:00 Aggiornamento

Mariupol’


Parla un prigioniero, di quelli che avevano cercato di rompere l’assedio andando verso nord. La sua testimonianza è importante perché rivela come i vertici militari, oltre a sparare alle spalle dei disertori e a dare 10 anni di galera in contumacia agli emigranti ucraini che non pensano minimamente a tornare e immolarsi per quella gentaglia, ingannano i loro stessi soldati, di fatto condannandoli a morte.
“Rompete l’assedio e vi aiuteranno, andate verso Zaporozh’e”, dicevano a uno di loro.
https://t.me/boris_rozhin/41763
Con un altro, 36° marò, invece erano stati pure precisi: “Ti basta andare a Zachatovka che è già zona nostra”. E lui gli aveva creduto ed era partito per questa missione suicida. Zachatovka, in effetti, non è lontanissima da Mariupol’, settanta km. Peccato che Zachatovka si trova nelle retrovie della linea di fronte, al momento spostata in su di 30 km almeno. Ma passare due linee di fronte senza nessun contatto, senza nessun appoggio, senza nessun riferimento era già una missione suicida di suo. Ma per i vertici militari ucraini, per il regime fascistoide di Kiev, i loro soldati e il loro popolo aldilà della propaganda rappresentano solo carne da cannone. E mandare il proprio popolo al massacro, in una guerra totale, “fino all’ultimo ucraino”, è l’ennesimo crimine, impunito, anzi, applaudito, incoraggiato dall’occidente, di questa guerra.
https://t.me/boris_rozhin/41766

ED E' NOTIZIA DI ADESSO (21:49) CHE SAREBBE IN CORSO IL PIU' GRANDE ABBANDONO DI ARMI DALL'INIZIO DI QUESTO CONFLITTO!
QUELLO CHE RESTA DELLA 36° AD AZOVMASH SI STA CONSEGNANDO ALLE TRUPPE RUSSE E ALLE MILIZIE DEL DONBASS:
300 FERITI
800 SOLDATI IN BUONE CONDIZIONI

https://t.me/Sladkov_plus/5240
https://t.me/readovkanews/30768
https://t.me/boris_rozhin/41844
In sostanza, dopo il tentativo di fuga fallito, l'intera 36° brigata ha deciso in blocco di smettere di obbedire agli ordini criminali di Kiev e si è consegnata in blocco. Con questo resterebbero essenzialmente e soltanto gli squadristi di Azov ad Azovstal'.

Azovstal' dove oggi anche CossackGundi (questa la trascrizione corretta), al secolo Aiden Aslin, il mercenario inglese consegnatosi insieme ad altri compagni, a corto di munizioni e cibo, ha scelto di vivere consegnandosi.
https://t.me/riafan_everywhere/8475

Ma più che le ultime resistenze a Mariupol', a sgretolarsi è la retorica di Kiev di "guerra totale", "fino all'ultimo uomo" e, non da ultimo, il consenso di Kiev sul suo popolo. Questa consegna di massa sicuramente avrà un impatto notevole anche su quanto accadrà fra poco a nord di Doneck. Per i fascisti di Kiev a Mariupol' non poteva finire peggio. E non può certo pareggiare il conto l'arresto di oggi di un capo della cosiddetta "opposizione" (avvisare l'ansa che l'opposizione in Ucraina non esiste dal colpo di Stato del 2014, che dopo qualche anno a esser liquidati furono i comunisti e, oggi, anche gli altri partiti di sinistra e addirittura centrosinistra). Anzi, suona ancor più come un segno di debolezza interna.

Liberarsi dei ferrivecchi e farli passare come "aiuti"

Ci sono due modi per uccidere una persona: farlo direttamente, o mandarlo in una situazione dove incontrerà morte certa: quest'ultimo modo si trascina dai tempi di Davide e Uria l’Ittita, e sicuramente ancor prima. Ed è quello che sta accadendo tutt'ora. Ma non c'è nessun Natan a denunciarlo.

Non c'è nessun Natan a denunciare che in quella fabbrica a Mariupol la 36° brigata era stata mandata a morire, fino all'ultimo uomo. Così come non c'è nessun Natan a gridare che mandare militari al fronte con equipaggiamento sovietico vecchio di trenta, quarant'anni, o anche più equivale a condannarli a morte. Ma oggi le fanfare di Kiev suonano per:

- 100 carri armati T-72M (entrati in servizio negli anni Ottanta) e una quantità imprecisata di blindati BWP-1 (ovvero i vecchi BMP-1, in servizio dal 1966…), in marcia dal deposito polacco di Lublino dove erano stati lasciati per quarant’anni e pronti per mandare altre vite umane al macello.
https://t.me/boris_rozhin/41736
https://t.me/RVvoenkor/7727

- Dopo gli S-300 sovietici, fatti fuori appena arrivati in Ucraina, la Slovacchia peraltro ci sta riprovando con i Mig-29 di fabbricazione sovietica rimastigli in casa.
https://t.me/readovkanews/30708

E comunque, oltre a esporsi ad attacchi e non vederli neppure entrare in azione, resta alto anche il rischio che diventino "trofei di guerra". Come oggi, dieci blindati lasciati dall’esercito ucraino in fuga e recuperati dalle milizie della LNR. che non li metteranno certo in un museo.
https://t.me/RVvoenkor/7716

Aggiornamenti ulteriori domani.
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 April 2022 12:51
12/04 ore 12.30 Aggiornamento

Mariupol’

Nel filmato, volantini preparati per il lancio con le istruzioni per consegnarsi
https://t.me/readovkanews/30677

Volantini che sembra stiano sortendo l’effetto voluto: altri 100 soldati della 36° si sono consegnati a Mariupol’
https://t.me/mig41/16380

Di conseguenza, anche la sacca di Azovmash sta diminuendo sempre più. Assottigliamento aiutato anche da tentativi di fuga. Ieri notte un’altra colonna ha tentato di rompere l’assedio puntando verso nord
3 carri armati
5 autoblindo
7 macchine
Colonna fermata, 42 soldati si sono consegnati.
https://t.me/readovkanews/30682
Questa è la cartina aggiornata: ormai per Azovmash si parla di “effetto domino”
https://t.me/akimapachev/2061
Perché una volta chiuso qui, sarà più facile liberare gli ultimi complessi abitativi a sud (zona lungomare) e poi rimarrà solo Azovstal’.

PS. Tra i soldati consegnatisi c’è anche un mercenario inglese, nome di battaglia Kazak Gundi. Cominciano a venir fuori anche i signori che, nelle intercettazioni radio fatte intorno ad Azovstal’, parlavano in “sei lingue straniere”.
https://t.me/boris_rozhin/41685

Disinformazione (tossica) su presunte sostanze tossiche.
L’ansa nel delirio più totale parla di “droni con sostanze tossiche su Mariupol’”
Certo, non li hanno usati sinora, li devono usare proprio ora che mancano due zone industriali e quattro case. Tuttavia, gli squadristi di Azov alla canna del gas mettono in giro questa voce… e giustamente l’ansa non perde occasione di rilanciarla, come suo costume, senza neppure collegare “l’informazione” a una sua, anche solo sommaria, “verifica”. Comunque, se può servire a tranquillizzare l’isteria quotidiana dell’ansa, la DNR smentisce l’impiego di armi chimiche.
https://t.me/boris_rozhin/41687
Lo stesso, per inciso, non si può dire degli ucraini dagli schemi e dai disegni tecnici ritrovati nei loro biolaboratori sequestrati dai russi dove, come abbiam visto, si studiavano raggi di impiego di armi biologiche spruzzati da droni. Ma nonostante circolino da ormai un mese, all’ansa queste notizie non sono ancora pervenute…

Non sono droni, ma navi mercantili. Foto scattate sulla Azov Concorde. Gli squadristi di Azov, per esser sicuri che non si rimettesse di sorpresa in mare, un mese fa son saliti in cabina e hanno spaccato tutta la strumentazione.
https://t.me/boris_rozhin/41678

Questa la situazione a Mariupol'. Nessuna notizia al momento dagli altri fronti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 April 2022 08:37
12/04 ore 08:00 Aggiornamento

С Днем Космонавтики!

Oggi, dal 12 aprile 1961, è giornata di festa in tutti i territori dell’ex-URSS. Ivi compresi quelli dove, dei fascisti alti il doppio di quella nonnina, hanno preso la bandiera che teneva in mano, che era anche la loro bandiera, che era la bandiera di tutti, e ci sono passati sopra coi piedi. Quella bandiera era di tutti, e questa era, ed è, una festa di tutti. È il “giorno della cosmonautica” (Den’ kozmonavtiki): il giorno in cui Jurij Alekseevič Gagarin, nato il 9 marzo 1934, figlio di operai, sulla navicella spaziale Vostok-1 compì, primo al mondo, un volo nello spazio. Due frasi riprese mentre era in orbita:
Kedr (nome in codice di Jurij Gagarin per l’operazione): “La navicella si sposta leggermente verso destra. Benissimo! Che bellezza! Mi sento bene. Continuo il volo. Tutto va perfettamente.”
'Кедр': Объект несколько вращается вправо. Хорошо! Красота! Самочувствие хорошее. Продолжаю полет. Все отлично проходит.
https://yandex.ru/turbo/novayagazeta.ru/s/articles/2021/04/11/podlinnaia-istoriia-poleta-gagarina
Ed è festa anche per tutti i comunisti. Buona festa della cosmonautica!

FRONTE EST

A nord di Doneck presa Kamenka, ulteriore centro abitato sulla via di Slavjansk, nonché uno dei bastioni meglio difesi dalle ff.aa. Ucraine, dopo un’aspra battaglia dove i carri armati russi sono riusciti a rompere una linea difensiva costituita sia dai carri armati ucraini, che dalle ben custodite postazioni anticarro.
https://t.me/swodki/66943

Severodoneck (il riquadro in alto a destra) è accerchiata ormai da tre lati.
https://t.me/rybar/31033

Continuano attacchi mirati a depositi, caserme, centri di smistamento, postazioni. Persino gli “aiuti” appena arrivati dai paesi Nato ex-Varsavia, come la Slovacchia, man mano che arrivano sono messi fuori uso, come appena successo a una batteria di S-300.
https://t.me/boris_rozhin/41651
https://t.me/rybar/31033

Da un certo punto di vista, la cosa dovrebbe preoccupare Kiev, perché tutto si sta combattendo nelle stesse modalità di un mese fa. Stessi uomini, nessuna offensiva su ampia scala, per il momento. E ciò nonostante, poco alla volta, i bastioni si sgretolano, le linee più esposte cedono, con gravi perdite di uomini e mezzi.

Invece, in queste condizioni, il regime di Kiev continua a mandare uomini al macello. Invece di arretrare e salvare il proprio popolo, fa arrivare rinforzi. E tenta pure contrattacchi che si risolvono in ulteriori perdite di vite umane e mezzi. Ora nel Donbass dopo gli ultimi arrivi sono stimati 100.000 uomini.
https://t.me/boris_rozhin/41649

Centomila gavette di ghiaccio, verrebbe da dire, se fosse ancora inverno. Ma anche il disgelo non cambia il fatto che centomila uomini GIA’ ORA poco possono contro un nemico che AL MOMENTO è numericamente inferiore, ma superiore per tecnica e, soprattutto, pienamente consapevole del “fattore campo”. Il Donbass è perso per gli ucraini da otto anni. Quando la Repubblica esce con il titolo “La resistenza di Mariupol’”, dovrebbe intendere quella che da otto anni fa il suo popolo, il popolo del Donbass, contro i nazisti di Azov, contro il clima di terrore seminato non solo fra quei poveri disgraziati finiti in un aeroporto trasformato, da otto anni, in un centro di tortura e carcere speciale, contro la cancellazione totale delle radici di una memoria storica e culturale di cui loro, a differenza di altri, erano orgogliosi e si sentivano, orgogliosamente, portatori. Dovrebbe intendere la resistenza di un popolo usato come carne da macello, come vittima sacrificale a una stazione dove i “loro”, meglio, quelli che si arrogano il diritto di essere i “loro”, hanno lanciato qualche giorno fa due razzi facendo 57 morti e 109 feriti. Ultimo atto di una scia di sangue che si perpetua dal 2014. Loro, e non i russi, sono gli “okkupanty” (con due k, perché in quelle regioni si è sempre parlato e si parla solo russo). Loro, e non i russi, hanno imposto per otto anni una vita che non era la loro, usi e costumi che non erano i loro, una lingua che non era la loro, nell’intento di “de-russificarli”. Loro, e non i russi, aspettano pazientemente, e cercando di salvare le proprie vite, che se ne vadano.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 11 April 2022 19:06
11/04 ore 19:00 Aggiornamento

Mariupol’

Carta aggiornata, ormai a parte i complessi industriali di Azovstal’ e Azovmash la città è sempre più saldamente in mano alle milizie della DNR e all’esercito russo.
https://t.me/rybar/30998
Questa è un’altra versione, sostanzialmente analoga
https://t.me/boris_rozhin/41578

E’ appena giunta comunicazione che l’intera zona portuale sia stata liberata.
https://t.me/akimapachev/2053
https://t.me/boris_rozhin/41560

Tra l’altro anche la zona industriale a nord della città, che non gode della fitta rete di bunker e camminamenti sotterranei costruita in epoca sovietica sotto Azovstal’, si sta sensibilmente assottigliato. E’ notizia di poco fa la presa della fabbrica di asfalto sita in tale complesso industriale.
https://t.me/boris_rozhin/41471

In quest’ultima zona altri 160 soldati, quello che resta della 36° brigata marò delle ff.aa. ucraine e ivi asserragliatisi, si sono consegnati in blocco. Poco prima, da parte di loro compagni era avvenuto un tentativo di rottura in massa dell’assedio e fuga verso i territori a nord in mano alle forze ucraine: tuttavia, metà di loro è stata colpita, mentre per l’altra metà è stata chiusa l’unica strada verso nord e si sta ora procedendo alla loro individuazione.
https://t.me/boris_rozhin/41526
https://t.me/boris_rozhin/41566

In questo momento, fra Azovstal’ e Azovmash, sono stimati dai 1.500 ai 3.000 fra soldati e squadristi. Quello che resta di quei 14.500 (20.000 secondo stime russe) che a inizio conflitto avevano ricevuto l’ordine di tenere la città. Ordine che, una volta palesata l’incapacità da parte delle ff.aa. ucraine, di rompere l’accerchiamento a cui la città era stata sottoposta, non è stato MAI cambiato. Abbandonare 15.000 uomini in una sacca, con l’ordine di continuare a combattere fino a morte certa e senza alcuna, ancorché flebile, speranza di vittoria, è anch’esso un crimine. Guadagnare qualche giorno, impegnando truppe che altrimenti sarebbero state dirottate su altri fronti, in una guerra come la attuale non ha alcun significato dal punto di vista militare,
- equivale alla perdita consapevole di tutti i propri uomini, trattati alla stregua di carne da macello,
- contribuisce alla rovina ulteriore delle infrastrutture e dei centri abitati coinvolti negli scontri (in particolare con la tattica jihadista dell’occupazione delle case popolari da parte degli squadristi di Azov e distribuzione di ostaggi, pezzi di artiglieria e cecchini sul tetto secondo schemi prestabiliti) e, assolutamente non da ultimo,
- aumenta il numero di vittime civili, quelli che in teoria si combatte per “difendere”, trattati invece come ostaggi.
Il tutto, per aumentare di qualche settimana l’agonia di una città, che si sapeva persa e a cui si è voluto infliggere sino all’ultimo le pene dell’inferno.
https://t.me/boris_rozhin/41581

Kramatorsk: cronaca di un silenzio stampa annunciato

Grazie La7: con la sua gaffe dei numeri di serie dei missili su Kramatorsk resi involontariamente noti anche a chi li sapeva leggere e fare gli opportuni tracciamenti, non solo ha contribuito al ripristino della verità sull’accaduto, scagionando i russi e inchiodando gli ucraini alle loro responsabilità, ma ha sortito un altro effetto, MOLTO INTERESSANTE.

Infatti, DI COLPO I RIFLETTORI SI SONO SPENTI: non solo i loro, non solo quegli degli altri cinegiornali luce italiani, ma TUTTI I RIFLETTORI, l’intera stampa occidentale. The Guardian, The Wall Street Journal, The Washington Post… nessuno più parla di Kramatorsk:
https://t.me/readovkanews/30624
E questo ci porta, quindi, a un’altra considerazione. Perché, anche se non sono stati i russi, si tratta sempre di una strage. O no?

Qui abbiamo tutto a disposizione: numeri di serie, lotto e come si chiama il comandante della 19° brigata missili, l’unica che ha in mano quegli ordigni. Sappiamo, inoltre, che si tratta di una scia di sangue che si trascina dal 2014 a cui, qualche giorno fa, si sono aggiunti oltre cinquanta morti e cento feriti. E TUTTI chiedono giustizia. Sappiamo, infine, che in otto anni nulla è successo contro QUESTI macellai, CHE SONO GLI STESSI macellai di allora: forse perché, in un regime criminale a essere impuniti sono, per l’appunto, i criminali. Anzi, li hanno pure decorati... il sogno di Kesserling che ci chiedeva il monumento tre quarti di secolo fa in Ucraina è divenuto realtà.

Inoltre, non solo nessun tribunale internazionale, di quelli invocati a gran voce per la nuova Norimberga contro i russi, ha chiesto l’estradizione e messo a processo questi criminali, ma l’atteggiamento di ignavia totale dei mezzi di comunicazione di massa nostrani E’ ESTREMAMENTE PERICOLOSO PER QUEI CIVILI! Rende infatti possibile, da parte degli stessi soggetti, l’ulteriore reiterazione di questi crimini! Come è accaduto sinora, da otto anni a questa parte. E come potrebbe accadere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane di questa guerra.

Per questo occorre sottolineare, evidenziare, denunciare QUESTA IMPROVVISA MARCIA INDIETRO, questa smobilitazione in blocco, di tutti i media occidentali dal luogo della strage, unita alla loro totale RINUNCIA
- a RICOSTRUIRE fatti e fare collegamenti, a questo punto evidenti, fra responsabilità criminali e loro diretti interessati, così come
- a METTERE E RI-METTERE IN DISCUSSIONE l’intera macchina della propaganda ucraina, anche su altri fatti sinora presi integralmente come oro colato (Roddom e Bucha in primis*), e
- conseguentemente, logicamente, ESIGERE che si risponda con precisione e prove concrete, a richieste di chiarimenti mosse in tal senso su specifici punti.

Nulla di tutto questo. D’ora in avanti, non sono solo le forze armate ucraine a essere inchiodate alle loro responsabilità, ma anche i nostri mezzi di comunicazione di massa alla loro, sempre più evidente, collusione.

Senza parlare di wikipedia, “l’enciclopedia libera”, dove abbiamo già la nostra bella paginetta sulla strage di Kramatorsk a opera dei russi
https://t.me/readovkanews/30649
Abbiamo anche l’Autore di tale capolavoro, tale Oleg Junakov, originario di Kiev ma emigrato in Occidente, “admin” di wikipedia dal 2010 e autore da allora di migliaia di pagine di pura propaganda, oltre che fare buona guardia in chiave censoria. Che dire… complimenti all’enciclopedia libera, che ormai boicotterò anche se volessi trovare soltanto i nomi dei sette nani.

* Per inciso, anche in Ucraina si comincia ora a dubitare della veridicità dei fatti di Bucha e, in generale, della propaganda di Kiev.
https://t.me/ice_inii/516
https://t.me/ice_inii/517
https://t.me/ice_inii/518
(riportato e commentato da https://t.me/FAKEcemetery/747)

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Monday, 11 April 2022 10:24
PS. Qualche osservazione ulteriore.

1. La propaganda è il frutto malato di ogni guerra. Ma c'è una differenza enorme tra lo "smert' fashistam" (morte ai fascisti) dell'Armata Rossa e "voi russi" sarete tutti morti, "voi" che per secoli eccetera eccetera. Nel primo caso, il nemico è una precisa categoria all'interno di un popolo, nel secondo IL popolo tout court. Esattamente come nel nazifascismo progenitore dell'attuale.

2. Per farlo, la propaganda si richiama a una "purezza pagana", un proto-dio antecedente a quello cristiano, residente da millenni sul sacro territorio patrio, che si risveglia e guida il popolo verso la vittoria e l'annientamento dell'altro popolo. La costruzione ideologica di una purezza originaria contro i "discendenti dei mongoli" ("Grattez le Russe et vous trouverez le Tartare", si diceva nei salotti "buoni" quando era il francese la lingua "colta") è roba vecchia di secoli ma aiuta a costruire il mito fondativo fascista ucraino.

3. Abbiamo già notato la struttura testuale del tutto identica al processo mediatico ISIS: Lettura della sentenza, esecuzione, commento. Qui però inquadrature, montaggio, colonna sonora, recitazione, sono figlie di decenni di cinematografia americana, la peggiore peraltro. Nulla a che vedere con la telecamera su treppiede a inquadratura fissa dei crimini filmati dai jihadisti. Decostruzione e ricostruzione di differenti stilemi e linguaggi concorrono alla creazione del filmato, sottotitolata dagli autori stessi nella lingua dell'Impero.

4. Il filmato è, infatti, in ucraino sottotitolato in inglese. Ovvero destinato a un pubblico giovanile nazionale, che di tale linguaggio, sia a livello formale che contenutistico si nutre da anni: il "libro e moschetto", come già esaminato nell'analisi già condotta su libri di testo e materie scolastiche, escono dai manuali scolastici ed entrano nella vita di ogni giorno, nel quotidiano di ogni giovane. Ma anche destinato a un pubblico giovanile occidentale. Un pubblico che ormai vede, nei film americani, nei videogiochi di guerra americani, una rappresentazione della morte (DEGLI ALTRI, sempre, ovviamente) dove l'accettazione degli elementi sanguinolenti, della violenza gratuita, è giustificata dalla legittimazione "de facto" dei peggiori elementi irrazionali, "di pancia", esistenti nel substrato emotivo più profondo di ogni uomo, quelli che lo rendono peggiore di una bestia.

5. Ma se questo punto è vero, se tale filmato può essere accettato dai nostri giovani "perché , allora questo filmato parla anche a noi. Ai nostri giovani, che giocano agli stessi videogiochi di guerra, che guardano gli stessi film americani, che confondono piano reale e piano immaginifico sia per motivi anagrafici ("stagion lieta è cotesta"), sia - il che è peggio - per una qualità formativa sempre più scadente, soprattutto sul piano storico (quante volte si devono studiare le guerre puniche caro Cingolani? Quante servono!).

6. Abbiamo già visto che la falsa memoria storica è la base dell'odio per questa guerra totale, di cui la soluzione "azera" al problema del Donbass orchestrata dai curatori NATO e in stato di avanzata esecuzione già dal 23 gennaio 2022, con i prikaz pubbicati negli interventi precedenti, doveva costituire l'atto finale. La falsa memoria storica che giustifica, "in riparazione", anche missili Tochka-U contro civili inermi (agosto 2014-aprile 2022). Ma in questo video si mescolano anche elementi attuali, quella catena di "za" (per) associate a città teatro, secondo una vulgata che NESSUNO né ha accertato, né ha interesse ad accertare, fra i due destinatari del messaggio (giovani ucraini e occidentali), di crimini orribili da parte dei russi: Za Bucha, za Irpen', za Mariupol'... lo "za detej" sul Tochka-U che ha fatto 57 morti è quindi pienamente giustificato. I "kolaboranty" con la fascia bianca trovati per strada a Bucha hanno avuto la punizione che si meritavano. In altre parole, nella costruzione ideologica del regime fascista ucraino passato e presente sono legati da una medesima, mostruosa, rappresentazione, che a nessuno importa che sia vera. E neppure verosimile, come potrebbe essere un falso orchestrato ad arte, un "piano perfetto", coerente. La "suspension of disbelief" impone una fiducia totale e una rinuncia alle proprie capacità di esercizio critico. Capacità peraltro che non nascono per opera di un qualche miracolo divino, ma vanno coltivate e allenate. Il che non rientra né nel programma scolastico "libro e moschetto", né purtroppo in quelli nostrani, come purtroppo mi capita di vedere ogni giorno nei manuali scolastici scelti dal plesso scolastico del mio paese. E neppure nel modo ignobile con cui i mezzi di informazione di massa nazionali hanno trattato l'argomento della guerra in Ucraina fino a oggi.

7. E se non l'hanno fatto, TUTTI, c'è un motivo. Questo filmato, quindi, parla anche a noi. E ci pone davanti compiti enormi. ENORMI. Per chi educa un figlio o una figlia, per chi li forma, per chi si trova a partecipare attivamente, zii, nonni, vicini, allenatori, alla loro crescita. Diciamo pure compiti immani. A me vengono in mente solo le montagne di Yugong (愚公移山), il "vecchio pazzo che sposta le montagne", classico dal Liezi ripreso e reso celebre in tutto il mondo da Mao (http://www.pmli.it/maocomeyukungrimossemontagne.htm). Ma è un dovere da cui non possiamo esimerci.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 11 April 2022 08:40
"Col tuo schifo di educazione, col tuo schifo di educazione"...

Non me ne voglia Ivan da lassù... ma mi aiuta a decompensare quello che oggi pongo alla vostra attenzione. Dico subito il peccatore perché, sinceramente, non penso sia questione di singole persone, ma di un atteggiamento collettivo. E a me questo documento interessa proprio in questo senso, e non altri. Tra l'altro, l'autrice di questa porcheria, fatta in modo professionale, su commissione, ha chiuso IMMEDIATAMENTE tutti gli account social a cui era iscritta. Ho appena provato e la notizia corrisponde al vero. E mi interessa relativamente capire se lo ha fatto per vergogna o "su commissione" anche questo.
https://t.me/vityzeva/53757

Si chiama Andrianna Kurylec'-Kmetjuk (Андріанна Курилець-Кметюк), 28 anni, di L'vov, "attrice professionista", come sta scritto in uno dei suoi profili appena chiusi. Ed è attrice (autrice mi sembra troppo, vista la costruzione professionale in ogni dettaglio di questo video di propaganda...) di questo monologo:
https://t.me/vityzeva/53749

Questo video è diventato virale, sia fra i russi che fra gli ucraini. E' persino su youtube, almeno su due indirizzi:
https://www.youtube.com/watch?v=u9pUtB3FYu4
https://www.youtube.com/watch?v=7mnN7CYHeiQ

Il testo è sottotitolato in inglese. La gestualità rimanda IN TOTO alla decapitazione dei jihadisti dell'ISIS, solo che il carnefice in questo caso è una signorina in costume tradizionale, agghindata in maniera tradizionale e con una falce. Un soldato russo come vittima.

Il testo è delirante e sottotitolato in inglese. Inizia con "Questi maiali ci hanno chiamato per secoli piccoli russi" (Эти свиньи столетиями называли нас малороссами.) Prosegue quindi nella sua rassegna storica dei soprusi e crimini subiti "per secoli". E chiude con "sarete uccisi tutti", "i vostri cadaveri saranno...", "benvenuti all'inferno", il tutto mentre ammazza il poveretto sotto.

A differenza della bravata della ragazzina fintasi cadavere a Bucha e poi costretta, sui social, a tranquillizzare amici, parenti e conoscenti, questo è un video professionale. Regia, musica, montaggio, interpretazione, sono professionali. E' un lavoro su commissione.

Un'attrice che si presta a fare questo "lavoro" sa benissimo cosa sta facendo e perché lo sta facendo. E a questo punto interviene il titolo. Otto anni, vuol dire che questa ragazza nel 2014 ne aveva venti, o forse anche 19. Per otto anni è stata martellata, giornalmente, di propaganda antirussa. Perché solo una persona manipolata può pronunciare convintamente le idiozie di tutta la prima parte del monologo. E come lei quante giovani e quanti giovani? Non è anche questo un danno, anzi, il peggior danno fatto dal regime fascista di Kiev al suo popolo? Una vera tragedia?

A qualcuno in Occidente interessa come son venuti su questi ragazzi, e le generazioni ancora più giovani di loro?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 10 April 2022 23:55
10/04 ore 23:00 Aggiornamento

Mariupol'


Anche il porto di Azovstal' è ora sotto il controllo delle milizie della DNR. Tagliata quindi definitivamente la via di fuga d'acqua per gli squadristi di Azov ivi asserragliati.
https://t.me/nm_dnr/7526

Fjodor Jaroševič, responsabile della strage alla stazione di Kramatorsk.

Il bilancio delle vittime di Kramatorsk è ora salito a 57 morti e 109 feriti.
https://kurer-sreda.ru/2022/04/10/na-vokzale-v-kramatorske-ot-udara-raketoi-tochka-u-pogiblo-57-chelovek-raneny-109-mirnykh-zhitelei-chislo-postradavshikh-vyroslo

Dopo la gaffe del Tg di La7, che involontariamente ha scagionato i russi pubblicando il filmato dei numeri di serie dei missili, è calato un silenzio di piombo. VERGOGNOSO E INDEGNO di un Paese che si definisce civile. Non ne parla più nessuno. Forse perché occorrerebbe mettere in discussione come si sono sinora comportati, politici, giornalisti, persino capi religiosi, dal Roddom di Mariupol' a oggi.

Continuiamo allora a parlarne noi, e facciamo conoscenza coi macellai che hanno sparato ai loro stessi connazionali.

La Procura generale della DNR ha diramato oggi un ordine di cattura e iniziato un procedimento legale per Fjodor Jaroševič, comandante della 19° Brigata missili delle ff. aa. ucraine, in quanto responsabile della strage dell'8 aprile a Kramatorsk.
https://rossaprimavera.ru/news/b2310ffe
E' stato lui a dare l'ordine (otdat' prikaz).

Questo signore è a capo dell'unica brigata missili in forze all'esercito ucraino, l'unica quindi in grado di lanciare gli ultimi residuati sovietici in sua dotazione, ovvero i suddetti missili Točka-U. Questo restringe non poco il campo. La 19° è da otto anni operativa nel Donbass ed è da otto anni che si è macchiata di gravi crimini contro i civili, utilizzando tali missili in maniera indiscriminata contro di loro. Il suo comandante è, dal 2009, Fjodor Jaroševič.
https://zen.yandex.ru/media/id/5daad4a0c7e50c00b1294ff0/ustanovleno-lico-otdavshee-prikaz-o-puske-rakety-tochkau-v-doneck-62305dab4740b05a9d7ce175

Per i crimini di guerra commessi nel 2014 in Ucraina è stato decorato (Medaglia dell'Ordine di Bogdan Chmel'nitskij III grado https://ria.ru/20170307/1489505176.html), mentre in Russia nel 2016 è stato condannato in contumacia (ibidem). Leggiamo cosa dice la condanna:
In particolare, l'indagine ha accertato che, il 22 agosto 2014, in seguito a un'attacco missilistico eseguito con Točka-U sulla città di Roven'ka della regione di Lugansk, furono uccise tre persone, in particolare un bambino di sei anni. Secondo la versione che emerge dall'indagine, il comandante della 19° brigata missili dell'esercito ucraino Fedor Jaroševič è direttamente responsabile dell'uccisione di civili: l'utilizzo di razzi tattici-operativi su un centro abitato non può essere giustificato da alcuna considerazione di tipo militare.
В частности, следствие установило, что 22 августа 2014 года в результате удара "Точки-У" по городу Ровеньки Луганской области были убиты три человека, в том числе шестилетний ребенок. По версии следствия, командир 19-й отдельной ракетной бригады ВСУ Федор Ярошевич несет прямую ответственность за гибель мирных жителей – использование мощных оперативно-тактических ракет по населенному пункту не может быть оправдано военными соображениями.
https://ria.ru/20170307/1489505176.html

Ma guai parlare del 2014... anche se si incontrano persino le stesse facce, gli stessi macellai.

E' lui, infine, il responsabile anche del massacro di Doneck del 14 marzo. Impunito dal 2014, non perseguito da nessun tribunale internazionale, anzi decorato e nel pieno dei propri poteri.
https://rossaprimavera.ru/news/b2310ffe

Ora, dal 2014 al 2022 lo stesso macellaio dal grilletto facile si è macchiato di crimini sostanzialmente analoghi, ovvero impiego di missili armati con testate a grappolo su obbiettivi civili, risultante in diversi casi in una vera e propria strage degli stessi. Lo stesso macellaio coperto da allora dalla stampa occidentale e, come in questo caso, italiana.

Che si è comportata nel modo più ignobile. Accortasi di aver scoperto qualcosa che non doveva, ha rimesso subito la coperta e si è messa a sbraitare di altro. E intanto 57 morti a Kramatorsk, ultimi di una lunga scia di sangue che parte dall'agosto del 2014, aspettano giustizia.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 10 April 2022 11:56
10/04 11:30 Aggiornamento breve

Mariupol'

la sacca nel porto si sta chiudendo: dopo il fallito tentativo di recupero ieri da parte della nave ucraina Apači, è notizia di adesso la presa di due navi straniere ormeggiate al porto da parte degli assediati. Tengono in ostaggio gli equipaggi e sparano dalle navi stesse con granate e pezzi da 120 mm. Ormai i due punti dove però sono essenzialmente concentrati sono i due complessi industriali di Azovstal' e Azovmaš. Aggiornamenti a seguire.
https://t.me/Doninside/11864

Sud di Izjum.
Prosegue la concentrazione di truppe a sud, in attesa di un offensiva su ampia scala che pare imminente. Questo è un filmato di ieri ma fonti sul campo riportano che l'azione prosegue anche oggi.
https://t.me/anna_news/27708
Verosimilmente, su questo fronte si combatterà la battaglia più importante di questa seconda fase del conflitto.
https://t.me/vysokygovorit/7251
Una battaglia che sta vedendo anche da parte ucraina una grande concentrazione di forze, anche da ovest, in particolare nuovi mercenari. Ieri notte l'intero comando degli squadristi del battaglione Dnepr, che li ospitava e li smistava sul territorio, è stato colpito dai russi e distrutto.
https://t.me/boris_rozhin/41198

Aiuti involontari
Così come ieri è stata La7 a pubblicare quei filmati dove si vedono chiaramente i numeri di serie dei Tochka-U che inchiodano la 19° delle ff.aa. ucraine alle loro responsabilità, oggi la palma dell'aiuto involontario va alla testata britannica Sun.

Niente di così eclatante, solo una foto dove uno squadrista ucraino, che presenziava una cerimonia funebre, esibisce uno stemma "SS Galizien" sul giubbotto antiproiettile.
https://t.me/voenkorKotenok/34344
Ricordiamo che giusto nel 2013 era stato arrestato uno dei loro "nonni" fuggito in Minnesota.
https://www.lastampa.it/esteri/2013/06/15/news/comandante-delle-ss-ucraine-smascherato-in-usa-1.36084828/
A proposito di "denazificazione"...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 09 April 2022 19:26
09/04 ore 19:30 Aggiornamento

Ultimo aggiornamento da Kramatorsk

Torniamo a Kramatorsk. Torniamo a quella stazione, a quei 50 morti e 98 feriti ospedalizzati, fra cui 16 bambini (a oggi).
https://www.pravda-tv.ru/2022/04/09/527270/kramatorsk-9-aprelya-2022-poslednie-novosti-segodnya-udar-po-vokzalu-kto-vinovat-tochka-u-podrobnosti-foto-video

L'ansa ha smesso di parlarne, in compenso continua a dilettarsi nello sciorinare titoli sempre più vergognosi e ignobili, degni del peggior fogliettone ottocentesco. Noi invece continuiamo a parlarne.

Abbiam visto che lo studio della traiettoria di un lancio, che forse del lancio stesso è la componente più importante, se non altro per accertare da dove sia partito, in 24 ore di sproloqui non è mai stato menzionato.
Perché il territorio da cui è partito il lancio è in mano all'esercito ucraino.
Perché su quel territorio era in quel giorno operativa la 19a brigata missilistica dell'esercito ucraino.

Ma tant'è. Ieri c'è stato libero accesso alla stampa straniera, per riportare il massacro "russo". Filmato girato anche su LA7 (2 fermi immagine qui https://ura.news/news/1052544596), quindi nessun documento top-secret… ma non è la prima volta che cose fatte malamente, maldestramente, diventano oro colato da noi… nevvero?

Bene, immagini e filmati diventano poi di tutti. E anche i russi, visto che la cosa li coinvolge, li osservano. In particolare, hanno visto questo filmato e queste immagini, o fermi immagine.
https://t.me/rustroyka1945/746
https://t.me/rustroyka1945/744
Il secondo link accosta già filmato e foto.

E cosa ci dicono filmato e foto in più di ieri? Oltre che si tratta di Točka-U e non Iskander… numeri e cifre!
“9M79-1” e, a capo, “Ш91579” (la prima è una lettera cirillica che si pronuncia SH come la nostra ‘sc’ di scienza, ma senza la vocale dopo). Qui si vedono ancor meglio, e si vede anche un documento.
https://t.me/opersvodki/3079

Allora, “9M79-1” è il codice dei Točka-U, come spiega questo trattato che raccoglie tutti i missili Točka-U lanciati nel Donbass in otto anni, numeri di serie, modelli (ohibò… ma non avevano di meglio da fare che rompere le uova nel paniere alla vulgata del regime criminale di Kiev?) .
https://topwar.ru/116246-tochki-nad-u.html
Quello sotto è il seriale e, ohibò, è un seriale di missili Točka-U in dotazione alla 19° brigata missilistica. Come questo lanciato nel 2015 da loro!
https://t.me/opersvodki/3082
Tipo di razzo: 9М79-1
seriale: Ш91565
2 febbraio 2015 sul centro abitato di Alčevsk
Coordinate: 48.465068, 38.7719965
(fonte: https://topwar.ru/116246-tochki-nad-u.html )

O quest’altro missile, sempre 9М79-1, numero seriale Ш91566, lanciato contro Logvinovo il 15 febbraio 2015. Il finale è un numero progressivo e il n° 1579 dista da quelli scagliati contro i villaggi del Donbass nel 2015 di sole 13 unità. Troveremo questa notizia, che inchioda l’esercito ucraino a un massacro vero, fatto nella maniera più criminale che ci potesse essere, con quella scritta ancor più criminale, nel telegiornale di LA7 di stasera, o si accontenteranno di aver sbattuto ieri sera il mostro in prima pagina?

Fronte EST

Mariupol’
Le sacche si restringono costantemente e ormai sono sempre meno le strutture residenziali interessate dagli scontri, ridotti per la maggior parte i complessi industriali di Azovstal’ e Azovmaš. Carta aggiornata.
https://t.me/boris_rozhin/41104

Nord di Doneck e sud di Izjum
anche qui prosegue metodicamente lo smantellamento delle strutture difensive ucraine, in particolare da Sud di Izjum verso Slavjansk. Carta aggiornata:
https://t.me/boris_rozhin/41112

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 09 April 2022 12:50
Evo Morales Ayma

La expulsión de #Rusia del Consejo de Derechos Humanos es una acción hipócrita de escarmiento de #EEUU y la #OTAN que pretenden obligar a los países del mundo a alinearse detrás de su cultura política de invasiones, muerte y armamentismo. Doble moral del intervencionismo yanqui.
https://twitter.com/evoespueblo/status/1512445464976756743

Selenskyj

- Das Schlimmste, dass Selenskyj in den letzten Tagen gehört habe? -
- Ein führender EU-Politiker wollte vom ukrainischen Präsidenten Beweise sehen, dass die Kriegsverbrechen in Butscha nicht inszeniert waren! Eine Rhetorik, die sonst nur direkt aus dem Kreml kommt. Auf Nachfrage von BILD-Vize Ronzheimer, ob es sich bei diesem EU-Politiker um einen europäischen Regierungschef handle, antwortet Selenskyj klar mit „Ja.“
Er wolle aber nicht darüber sprechen, wer zu ihm gesagt hat: „Zeigen sie uns Beweise, dass es nicht inszeniert war.“
https://www.bild.de/politik/ausland/politik-ausland/selenskyj-im-bild-interview-ich-weine-nicht-mehr-79716844.bild.html

Traduzione:
- La cosa peggiore che Zelenskij ha sentito negli ultimi giorni?
- Uno dei politici più in vista dell’UE ha voluto vedere le prove, dal presidente ucraino, che i crimini di guerra a Buča non sono stati una messinscena. Ma è UNA RETORICA (Eine Rhetorik, maiuscoletto mio), che proviene unicamente e direttamente dal Cremlino. Alla domanda del vice della rivista BILD Ronzheimer, se questo politico UE fosse un capo di governo, Zelenskij ha risposto con un “si” forte e chiaro.
Ma non ha voluto dirgli cosa ha risposto a quel capo di governo alla domanda: “Mi dia le prove che non è stata una messinscena”.


Quindi, sul libro paga di Putin, oltre al giornale BILD che ha avuto l’ardire di fare troppe domande scomode, si aggiungono anche un capo di governo UE, dei maggiori peraltro, che ha avuto anche lui l’ardire di chiedere di dimostrare, oltre che di affermare e basta, che a Bucha non sia stata organizzata una messinscena (dass es nicht inszeniert war). Chiedere le prove è “eine Rhetorik”… non ti crucciare Volodja, che poi tieni il broncio ed esci pure male in televisione: d’ora in avanti, fatti intervistare solo dai nostri cinegiornali luce, uno vale l’altro: non ti fanno le domande brutte, non ti mettono in imbarazzo, e puoi continuare a tenerti per te cosa (non) hai risposto a quel capo di governo UE...

Mariupol’

Porto
Il porto sarebbe al momento stato liberato al 70%
https://t.me/wargonzo/6516
Diciamo che se parliamo di superficie e, come si vede dai filmati, di moli, calate, gru, carriponte, piattaforme e vagoni per lo scarico e ricarico della merce sfusa, il dato è attendibile e in linea col dato di ieri sui marinai stranieri liberati (nel filmato si vede anche una nave bloccata lì da un mese). Sono le infrastrutture più semplici da tenere sotto controllo, grandi spazi aperti. Probabilmente il restante 30% sarà più problematico. Seguiranno aggiornamenti.
In quest’ altro filmato, il capitano di una nave russa e un suo marinaio raccontano di come siano stati lì oltre un mese in ostaggio: nessuna violenza, ma gli avevano portato via tutti i documenti e tutta l’elettronica (cellulari compresi), proibendogli di uscire (e informandoli che fuori tutto intorno era stato minato). Ma le mine per “Selenskyj” sono anche quelle colpa dei russi...
https://t.me/boris_rozhin/41033

Azovstal’
Il corrispondente di guerra Maksim Fomin in questi quattro minuti e mezzo di servizio parla anche dei sotterranei di Azovstal’, ampiamente usati da quei signori che calpestavano la bandiera rossa nel filmato di ieri della vecchietta e, ohibò, risalenti nella costruzione proprio ai comunisti brutti e cattivi. In sostanza, Azovstal’ sopra è una fabbrica, sotto è una fitta rete di bunker e tunnel sotterranei, costruiti in caso di attacco delle forze NATO. Se oggi c’è ancora qualche migliaio di soldati e squadristi asserragliati nel complesso industriale, e non nel porto per esempio, devono dire grazie ai loro nonni sovietici...
https://bastyon.com/index?video=1&v=9c192bab9f9f4b9eb9455e9cbc987007c53ffe15fe39e0ad931ac25fbbd02f3d
E non devono dire grazie solo loro… ma anche almeno mercenari e ufficiali di altre sei nazionalità: infatti, le comunicazioni radio intercettate dagli assedianti, avvengono non solo in russo o in ucraino, ma anche in SEI altre lingue. E fare la loro conoscenza probabilmente riserverà a qualcuno qualche sorpresa...
https://t.me/readovkanews/30428

In attesa di nuove montature, questa volta a Irpen.

Anche qui morti, anche qui in un centro cittadino, abbandonato da oltre una settimana dai russi. Qundi cosa facciamo? Li portiamo dall’obitorio sotto le macerie di un palazzo e poi li “scopriamo”. Questo, in sostanza, è il piano denunciato dal ministero della difesa russo nella conferenza stampa di oggi.
https://t.me/mod_russia/14181
https://t.me/readovkanews/30450

Per quanto riguarda invece Buča, è stata appena pubblicata una perizia che dimostra come i corpi, dall’analisi della posizione, dell’abbigliamento e dello stato di decomposizione per quanto emerso da filmati e foto, non si trovassero lì al momento del decesso, ma siano stati portati successivamente.
https://t.me/readovkanews/30419
Ma dubito che faccia una qualche presa sulla stampa occidentale.

D’altronde, finché uno sbraita e tutti (in occidente) lo seguono, finché la richiesta, più che legittima, anche di provare quanto si afferma, è solo “eine Rhetorik”, a cui peraltro non rispondere neppure per dire “ecco come stanno le cose”… anche queste denunce, al di qua della cortina di ferro, non saranno neppure prese in considerazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 08 April 2022 23:48
08/04 ore 23:00 Aggiornamento

Kramatorsk

Errata corrige
L'elevator di cui parlavano i testimoni oculari si trova a Kramatorsk, sempre a sud ovest della città. Anzi, è un indicatore ancora più importante, perché se io in città mi trovo in un punto, vedo e sento un missile volare sopra la mia testa e poi, in direzione nord-est, sento lo schianto, l'associazione fra proiettile, traiettoria e luogo dello schianto è inequivocabile. Mi sembrava giusto comunque correggere questo mio errore.

Sotto è il punto del Kramatorskij elevator e sopra la stazione.
https://t.me/riafan_everywhere/8311
Nella cartina su scala maggiore, in basso, si vede il luogo di lancio del missile, a 31,4 km a sud ovest.
https://t.me/DmitriySteshin/4526
A effettuare il lancio sarebbe stata ancora la brigata missilistica nr. 19, la stessa che lanciò i Tochka-U contro Doneck il 14 marzo.
https://t.me/mod_russia/14155
https://t.me/voenkorKotenok/34281

L'ansa ora non dice più che sono iskander, ed è passata, prevedibilmente, alla bufala numero due, ovvero che i Tochka-U siano in dotazione a entrambi gli eserciti... e, dopo questa notizia falsa, "inspiegabilmente", si ferma senza entrare nel merito della traiettoria dei missili... "inspiegabilmente".
Diciamo che ancora un po' e il problema si risolverà da solo: il 90% dei razzi è ormai andato, mentre restano ancora molte stazioni di lancio: delle 20 in tutto, solo 8 sono state eliminate.
https://t.me/mod_russia/14155

Mariupol'

Buone notizie. Nei combattimenti al porto molti equipaggi stranieri, forse tutti, sono stati liberati.
https://t.me/boris_rozhin/40878
https://t.me/boris_rozhin/40940

Ulteriori prigionieri consegnatisi oggi
https://t.me/HersonVestnik/1154

Cartina aggiornata:
La zona portuale è sotto il controllo delle forze russe e delle milizie della DNR. La zona costiera a ovest è ormai sempre più circoscritta. Così come le case popolari a est, ormai sempre di meno in mano agli squadristi di Azov, che cercano riparo nel complesso di Azovstal'.
https://t.me/rybar/30869

Storia della nonnina con la bandiera rossa

Sta diventando una vera e propria icona. Ovviamente aldilà della cortina di ferro, qui non c'è pericolo... con i direttori dei tg che fanno buona guardia. Tuttavia, se per caso vi balzasse all'occhio questa icona,
https://yandex.ru/images/search?text=%D0%B1%D0%B0%D0%B1%D1%83%D1%88%D0%BA%D0%B0%20%D1%81%20%D1%84%D0%BB%D0%B0%D0%B3%D0%BE%D0%BC%20%D1%81%D1%81%D1%81%D1%80&stype=image&lr=10448&source=serp
è giusto che sappiate l'origine. Il tutto nasce ieri da questo video.
https://t.me/voenkorKotenok/34245

Ennesima storia di umiliazione e sopruso, da parte dei "buoni"... quelli che sono sulla buona strada per entrare nell'UE. Soldati ucraini arrivano in una casa di contadini e si fingono russi. "Dite viva Putin? Viva i soldati russi?" Dicono al vecchietto, che. davanti a casa, poverino non capisce nulla e comincia a dire "niet, niet" "No cosa?", fa il soldato. Poi però la scena è completamente occupata dalla moglie, che chiude il recinto e ha in mano qualcosa.

"Sarà tua moglie a parlare", dicono al vecchietto che ancora non ha capito chi ha di fronte.

"Oh Oh Ecco che ci viene incontro la nonnetta", dice sempre la voce del soldato.

"Tiene la bandiera rossa in mano", commenta, "viene incontro ai soldati russi".

"Oh, horoshò" ("bene"), "aprite la bandiera". "Apritela, apritela bene, da "da".

"Venite, venite, oh oh" (la vecchietta davvero è convinta che siano i russi e viene verso di loro con la bandiera in mano, prima con una poi con tutte e due le mani...)

"Ci stava aspettando?", chiede il soldato.

"Si si, e pregavo per voi, per Putin, per tutto il popolo".

"Bene bene... ora visto che ci sta aspettando, prenda questi prodotti", e gli allunga un sacchetto di plastica con del cibo.

La vecchietta capisce che è per loro e rifiuta.

"Prenda, prenda, per il mondo russo (russkij mir), per Putin", e gli infila in mano pacchetti.

"vam nado, vam nado". Serve più a voi, serve più a voi. Dice la vecchietta, ma alla fine dice spasibo.

In quel momento, il soldato le sfila la bandiera dalla mano e parte con "Slava Ukraine".

La vecchietta lo guarda stupita, "ma voi...", e solo allora capisce di essere stata ingannata.

"Siamo i banderisti", le risponde il soldato, e fa cadere e calpesta la bandiera rossa.

Alla vecchietta casca la mano che tiene il sacchetto. Dopo qualche secondo, in silenzio, rimette nel sacchetto i pacchetti che stringeva al petto con l'altra mano. Appoggia quindi per terra il sacchetto.

"Tenete, tenete", dice un'altra voce fuori campo, probabilmente quella che tiene in mano il telefonino, mentre la vecchietta gli appoggia davanti il sacchetto. "Non voglio niente", dice.

"Datemi la bandiera", dice la vecchietta indicando con la mano libera la bandiera sotto i piedi del soldato alto il doppio di lei. "I miei genitori hanno combattuto per quella bandiera, e voi ora la calpestate".
https://t.me/voenkorKotenok/34245

Non si sa come sia andata a finire. Ma se vedete una nonnina con una bandiera rossa in mano, sapete la sua storia.

Aggiornamenti a domani.
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Gianluca
Monday, 18 April 2022 09:04
Grazie Selmi. Continua così!
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Paolo Selmi
Monday, 18 April 2022 10:32
Grazie a te Gianluca,
non è semplice e più passa il tempo più sento la distanza. Judo prima e il ciclismo e la montagna poi mi hanno insegnato a dosare le forze, a non andare in crisi di fame o di sete... ma "trovare la misura giusta" è un esercizio non semplice. Ci provo! Grazie ancora di cuore
Paolo
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marku
Friday, 08 April 2022 19:39
stazione Bologna 2 agosto 1980

stazione Kramatorsk 8 aprile 2022

stessi esecutori

stessi mandanti
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Paolo Selmi
Friday, 08 April 2022 23:49
Concordo Marku
Che viva Robespierre!
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 08 April 2022 18:50
Fronte EST

Mariupol’

Le milizie della DNR sono entrate nella zona portuale prendendo possesso prima dell’altura dove è collocato il faro, quindi scendendo e man mano procedendo verso il porto. Le immagini riportano già alcune zone sotto il loro controllo, tra cui si vede anche la palazzina dell’ente portuale dietro quel carro-ponte:
https://t.me/boris_rozhin/40850
https://t.me/militarymaps/24780
https://t.me/boris_rozhin/40858

Le operazioni sono già in corso e riguardano anche navi straniere trattenute in ostaggio
https://t.me/wargonzo/6507

Sei navi, per la precisione, con equipaggi bulgaro, siriano, azero, turco, liberiano ed egiziano. La loro liberazione è diventata la priorità per evitare ULTERIORI PROVOCAZIONI da parte dell’esercito ucraino, dal momento che costituiscono un bersaglio ideale.
https://t.me/nm_dnr/7477
Come, peraltro, accaduto alla nave Donbass, l’ultima nave ucraina nel mare di Azov, distrutta molto probabilmente per non lasciarla alle milizie della DNR.
https://t.me/boris_rozhin/40853

Nel resto della città, ormai liberata per la stragrande maggioranza, si cerca di ritornare a una vita normale.
https://t.me/nm_dnr/7471

Da Ovest di Doneck a Sud di Izjum

Le milizie della DNR proseguono da Krasnaja poljana in direzione Novomilinovka.
https://t.me/nm_dnr/7476

A sud di Izjum, le forze russe hanno preso possesso del villaggio di Topol’skoe. Le ff.aa. ucraine han tentato di riprenderlo ma il contrattacco è fallito e si sono ritirate di un paio di km con gravi perdite.
https://t.me/vysokygovorit/7230

Sulla lavagna di una scuola occupata dai russi

Il fronte nord è scomparso del tutto. Non mi interessa approfondire, in questa sede, se sia stato tatticamente un errore entrare per poi uscire dopo un mese, o se “faceva parte del piano”. Ho una mia idea, che non è neppure mia, e che condivido: se parti con 200.000 uomini contro 600.000, non puoi che fare una guerra di manovra. E quindi ci sta anche entrare e uscire, se serve a distrarre da altri fronti truppe ingenti che, altrimenti, avrebbero potuto sicuramente impedire la chiusura del fronte sud con il fronte est attraverso Mariupol’. Ma tant’è, è un’opinione e il tempo dirà presto se sia stata una mossa giusta oppure no.

Non lo è stata SICURAMENTE dal punto di vista della manipolazione mediatica. E’ stata data la possibilità al regime di Kiev di tornare, in esclusiva, in luoghi da loro precedentemente occupati. Errore gravissimo. Perché il regime fascistoide di Kiev sta combattendo una guerra totale. Una guerra che va oltre i limiti stabiliti da qualsiasi “convenzione”, e già questa parola applicata alla guerra mette i brividi. Ma da dopodomani sarà una settimana esatta dall’inizio dell'intensificazione di questa azione: creare il mostro, il nuovo satana, e sbatterlo in prima pagina, in un crescendo di atrocità e miserie umane per darlo, giorno dopo giorno, in pasto ai media occidentali, che altro non aspettano, a cui non interessa se sia vero o falso quello che mostrano, come ormai da oltre vent’anni a questa parte, a partire dalle fosse dei serbi in Kosovo, o da quelle maledette provette in mano a Powell.

Premetto subito che questo non c'entra minimamente con l'opinione che ciascuno ha di questa guerra. Essere a favore o contrari dell'intervento russo nulla ha a che vedere col buttare, anche malamente e maldestramente peraltro, cadaveri per strada o in fosse per poi dare la colpa a chi se ne è andato via senza sparare un colpo e quattro giorni prima, esibendo corpi straziati laddove fino al giorno prima nessuno dei loro, come abbiam visto SINDACI, GIORNALISTI, DEPUTATI, aveva notato nulla. Nulla ha a che vedere col creare il mostro che è stato creato, connotarlo di tutte le qualità peggiori di una bestia, o di un diavolo, con l’escalation che ci è stata, in particolare in quest’ultima settimana.

E' questo, peraltro, qualcosa che va oltre la perversione criminale di un regime che esalta i fascisti dell’UPA o che mette fuorilegge tutti i partiti di sinistra o centrosinistra. Perché la connivenza, il consenso unanime dato qui dai vertici della comunicazione di massa qui, aldiqua della cortina di ferro, ad accuse così gravi, senza un minimo di verifica delle fonti, senza curarsi di capire se una cosa, prima di essere ignobile, fosse vera, è stato altrettanto perverso.

E’ con spirito ostinatamente contrario a questa logica che traduco queste due facciate di una lavagna. Villaggio di Katjuzhanka, oblast’ di Kiev. I russi erano arrivati e si erano piazzati in una scuola, verosimilmente primaria. Ricevuto l’ordine di andarsene, se ne vanno, non prima di lasciare un messaggio per i bambini (ancora, involontariamente, ho usato questa locuzione che oggi dei criminali hanno scritto su un missile prima di fare una strage). Traduzione letterale, ivi compresa la punteggiatura:

“Bambini, scusate tutto questo disordine, abbiamo cercato di conservare al meglio la scuola, ma ci sono stati scontri a fuoco. Vivete in pace, prendetevi cura di voi e non ripetete gli errori dei vostri grandi. Ucraina e Russia sono un unico popolo!!! Pace a voi, fratelli e sorelle!
Vi auguriamo ogni successo nello studio! La guerra finirà e sarete voi a costruire la vostra Patria. Siate giusti, e onesti, gli uni con gli altri, date una mano a tutti quelli che avranno bisogno di voi. Speriamo che saremo amici! Diventate dottori, ingegneri, insegnanti, gente di pace! Dio vi conservi, e ancora una volta scusateci per aver occupato la scuola.
I russi”
https://t.me/readovkanews/30400

Sono russi, pensano di avere ragione loro e lo scrivono. Può piacere o può fare venire la fregola, ma non sono mostri. E non hanno fatto quello che qui li accusano di aver fatto. E, quel che è peggio, è che chi li accusa lo sa benissimo che sta tenendo su una storia che non sta in piedi, una versione che fa acqua da tutte le parti. Ma continua a farlo. Scusate queste parole. Da domani solo notizie.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie di rilevante importanza, domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 08 April 2022 15:18
08/04 14:00 Aggiornamento

Versione in inglese di un'analisi su notizie e "prove" rivelatesi false relative a Bucha a opera del collettivo Rybar. Penso però che per scaricarle occorra l'iscrizione a telegram.
https://t.me/rybar/30832

Kramatorsk

L'ansa, come sempre, è indietro anche nel cinegiornale luce. Riporta ancora la bufala che siano iskander. Ci portiamo quindi avanti con la bufala successiva, in attesa che gli arrivi e la pubblichino.

Sono 9М79 Точка-У. Da qui si vede anche meglio, se non altro per le ali, o alettoni nel corpo centrale, che gli Iskander non hanno
https://t.me/mig41/16228

E allora girano già altre immagini dove si vedrebbero presunti Tochka-U russi. Ancora una volta (è dal massacro di Doneck che girano), non esistono Tochka-U russi.
https://defence24.com/russia-iskander-system-replaces-the-tochka-missiles

Le immagini sono relative alle esercitazioni congiunte russo-bielorusse di inizio anno. I bielorussi, infatti, hanno ancora in dotazione missili obsoleti di tipo Tochka-U (1975-...). E' da allora, in previsione della terza bufala giusto informare anche di questo, che compaiono le scritte Z e V sui vari pezzi (Z=zapad=ovest, V=vostok=est).
https://t.me/rybar/30834

Su un missile Tochka-U c'era scritto "per i bambini", come già scritto. I bimbi morti in questa strage sono al momento quattro.
https://t.me/rybar/30856
La scritta era in russo, quindi per l'ansa sono stati i russi. "Devo dipingere una parete grande, ci vuole un pennello grande": non fa una piega... Questo è "per i bambini" in russo: За детей, e questo in ucraino: За дітей. In effetti sarebbe troppo difficile, diciamo pure impossibile, per un ucraino, scriverlo in stampatello nella lingua del nemico...

Ma quello che fa specie è che della balistica non gliene freghi niente a nessuno.
Secondo alcune versioni, testimoni oculari che se li son visti all'improvviso passare in testa, sono partiti dai silos di grano ("elevator") in zona Pokrovsk
https://t.me/boris_rozhin/40777
Secondo il ministero della difesa russo, il punto di lancio è un po' più in su: Dobropol'e.
https://t.me/mod_russia/14146
Ministero che tra l'altro afferma che in data 8 Aprile nessun attacco era stato previsto nel centro abitato di Kramatorsk e che ribadisce che a Doneck, il 14 marzo, c'è stato un massacro da parte degli ucraini, con la stessa arma, e un bilancio di 17 morti e 36 feriti. https://t.me/boris_rozhin/40772
Anche in quel caso, morti e feriti immediatamente sul posto, con un rapporto causa-effetto diretto. Ma la Stampa il giorno dopo ha avuto il coraggio di sbattere il mostro in prima pagina e scrivere tutt'altro nelle didascalie. Cosa mai scriverà in questo caso...

In entrambi i casi comunque, i due punti distano 30 km l'uno dall'altro e 50-70 KM A SUD OVEST DI KRAMATORSK. In zona pienamente sotto il controllo ucraino. Massacro compiuto con missili ucraini, partito da territorio ucraino. Colpa dei russi.

Jasinovataja (DNR)

Città sotto il controllo della DNR e, come Doneck, come Gorlovka, come Izjum, giorno dopo giorno rasa sempre più al suolo dall'artiglieria ucraina in ritirata. In ritirata, quindi questa costante opera di demolizione a opera di sistemi di lancio multiplo Grad impiegati non ha alcun significato dal punto di vista militare. Come non lo aveva nel 2014.
https://t.me/RVvoenkor/7145

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 08 April 2022 11:55
8/04 12:00 Aggiornamento

Sull’ennesimo crimine a Kramatorsk

Mentre scrivo queste note, giunge l’ennesima notizia di una strage. Questa volta alla stazione di Kramatorsk, dove i cittadini stanno cercando di evacuare.
DUE MISSILI PROVENIENTI DA SUD OVEST, QUINDI NELLA ZONA ANCORA CONTROLLATA DAGLI UCRAINI, hanno fatto morti e feriti. Questa è la cartina, e il punto è geolocalizzato sulla base dei rottami stessi, il punto di impatto, e il tipo di danno creato.
https://t.me/rybar/30825

Le testate dei missili Tochka-U erano caricate con bombe a grappolo. Le stesse bombe a grappolo con cui hanno fatto strage un mese fa a Doneck.
https://t.me/rybar/30818
Il bilancio è stato devastante: trenta morti e oltre cento feriti, al momento.
https://t.me/boris_rozhin/40748

L’Ucraina ha subito accusato i russi, dicendo che erano stati usati missili Iskander. Poi dopo le prime foto sono stati accertati che non erano Iskander, ma Tochka-U.
https://t.me/boris_rozhin/40746

I missili Tochka-U, a parte la traiettoria che rende impossibile qualsiasi tipo di lancio da parte russa, sono stati dismessi dall’esercito russo da anni. Non esistono più Tochka-U russi.
https://t.me/rybar/30823

Sul razzo c’è la scritta “per i bambini” ("За детей")
https://colonelcassad.livejournal.com/7546370.html
Qui è ancora più visibile.
https://24tv.ua/ru/rakete-popavshej-vokzal-kramatorska-vidna-nadpis-za-detej_n1940813
Questo, peraltro, oltre a togliere ogni dubbio sull'intento vendicativo di chi lo ha lanciato, fa sorgere un’ulteriore ipotesi: razzo mandato deliberatamente su una stazione (provokacija) o razzo finito per sbaglio su una stazione anziché colpire qualche colonna russa in transito poco più a nord? Intanto ho appena controllato e l’ansa non ha perso l’occasione. Come la Stampa per i Tochka-U a Doneck.

Aggiornamenti a seguire

FRONTE EST:

Kramatorsk e Slavjansk si preparano allo scontro coi russi e con le milizie del Donbass. Ospedali evacuati, fortificazioni rinforzate.
https://t.me/readovkanews/30348
Nel frattempo, proseguono gli attacchi alle scorte e ai magazzini di armamenti e munizioni sia in loco, sia nelle zone limitrofe.
https://t.me/readovkanews/30369

A qualcuno, che ha vissuto direttamente questi eventi tornano in mente gli stessi, otto anni prima ma coi fronti completamente ribaltati. Siccome per i media nostrani esistono solo “gli ucraini”, un blocco monolitico rappresentato interamente e totalmente dal barbetta in maglietta mimetica, e la guerra è iniziata il 24/02, vale la pena di riportare integralmente queste considerazioni.

Oggi ho saputo che, dall’ospedale di Semjònovka (villaggio nei dintorni di Slavjansk) hanno portato via i pazienti, e si son posizionati i soldati ucraini, preparandosi alla difesa dagli attaccanti russi che vengono da Izjum.
Сегодня узнал, что из больницы Семёновки (посёлок под Славянском) вывезли пациентов, а в корпусах разместились украинские военные, готовясь к обороне от наступающих со стороны Изюма российских войск.

E’ esattamente quello che abbiam fatto noi, otto anni fa, nel maggio del 2014. Abbiamo evacuato i pazienti e abbiam posizionato la nostra compagnia di miliziani, scavando trincee. Nella foto, il nostro distaccamento di volontari a Semjonovka.
Ровно то же самое мы делали восемь лет назад, в мае 2014-го. Эвакуировали больных, разместили в корпусах роту ополчения, окопались. На фото – наш отряд добровольцев в Семёновке.

Gli ucraini per due mesi hanno condotto su Semjonovka e Slavjansk un intenso fuoco di artiglieria dall’altura di Karachun, che vedavamo bene dalle finestre dell’ospedale. Le ff.aa. ucraine sono quindi passate all’attacco proveniendo da Izjum. L’unico loro tentativo serio di fare breccia verso Slavjansk, attraverso Semjonovka, il 3 giugno, fallì. Allora gli ucraini decisero di chiudere la città in una sacca. La guarnigione dei miliziani si ritirò, rompendo l’accerchiamento, il 5 luglio, attraverso l’ultimo corridoio utile. Di questo scrissi ampiamente nel libro “Gli ottantacinque giorni di Slavjansk”.
Украинцы два месяца вели по Семёновке и Славянску артиллерийский огонь с горы Карачун, которую было хорошо видно из окон больницы. ВСУ наступали со стороны Изюма. Единственная серьёзная попытка прорыва в Славянск через Семёновку 3 июня провалилась – тогда украинцы решили брать город в кольцо. Гарнизон ополчения вырвался из окружения 5 июля через последнюю свободную дорогу. Об этом я подробно писал в книге "85 дней Славянска".

Ora ci siam scambiati di posto. E’ straniante pensare che ora, in quegli stessi edifici, in quelle stesse strade, dove noi ci difendemmo dalle ff.aa. ucraine otto anni fa, ora ci sono gli ucraini che attendono l’attacco dell’esercito russo.
Теперь мы поменялись местами. Странно осознавать, что сейчас в тех же зданиях, на тех же улицах, где мы держали оборону от ВСУ восемь лет назад, сейчас стоят украинцы в ожидании наступления российской армии.
https://t.me/juchkovsky/2139

Sull’attendibilità delle foto satellitari come prova.

Le foto dal satellite citate dal NYT e da lui datate il 19/03 per mostrare che i cadaveri erano lì per strada PRIMA del ritiro delle truppe russe, risalgono in realtà al 31/03 (https://t.me/rybar/30627)
https://t.me/militarymaps/24704
1. Sulle foto stesse appaiono segni delle precipitazioni occorse dal 31/03 al 01/04

2. La ditta MAXAR che ha fornito le foto satellitari, non aveva nessun satellite sull’Ucraina il 19/03 (affermazione provata da tutta una serie di controlli incrociati sui satelliti )

3. Il gruppo su telegram di nome Rybar ha svolto un lavoro ENORME, grazie a volontari esperti in OSINT (Open Source INTelligence) e GEOINT (GEOlocalization INTelligence), in grado di decodificare e interpretare traiettorie, zone coperte e tempi dei satelliti, per esempio, e verificare incongruenze e concordanze.
https://t.me/rybar/30586 traiettoria del satellite che ha fornito le immagini al NYT
https://t.me/rybar/30591 Analisi delle foto e incongruenze sulla base della posizione del satellite che avrebbe dovuto fornirle
https://t.me/rybar/30599 Nuove incongruenze emergono
https://t.me/rybar/30601 Conclusione del lavoro e definizione della data al 01/04
https://t.me/rybar/30627 Correzione di errore e rettifica della data al 31/03

4. Tutto questo, a prescindere da quello che possono valere immagini satellitari senza la MATRICE di verifica di cui sopra. Queste, per esempio, sono immagini di cadaveri davanti al palazzo presidenziale di Zelenskij a Kiev, datate 2 aprile, “BODIES”, quadratini... è facile per tutti fare fotoritocchi. E non dubito che un falso del genere, fosse stata fatto su Mariupol’, avrebbe fatto il giro del mondo.
https://t.me/militarymaps/24764

In fotografia digitale esiste il RAW, che fa testo, in fotografia analogica il negativo conservato, per foto da satellite dovrebbe esiste una MATRICE tipo RAW che, oltre allo scatto, certifichi data e ora dello stesso, posizione del satellite, zona coperta, eccetera: invece, da una settimana a questa parte esiste soltanto l’isteria collettiva di chi afferma che la “suspension of disbelief” non faccia più solo parte della poetica di Coleridge, ma debba essere parte fondamentale, base del corredo ideologico, di ogni buon cittadino italiano. Per questo, anche il lavoro enorme svolto dal collettivo di Rybar per sbugiardare un colosso e la multinazionale aerospaziale che gli ha fornito immagini fasulle, dubito fortemente che riuscirà a far breccia oltre cortina.

Aggiornamenti a seguire.
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