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14/11 ore 19:00 aggiornamento

LE "DRITTE" DELLA NATO: QUANDO ERANO SOLO "SUGGERIMENTI"…


JOKER sta cominciando a diffondere qualche documento ormai inutile dal punto di vista militare, come questo elenco di coordinate riferite a postazioni radar e di disturbo elettromagnetico:
https://t.me/JokerDPR/274
In sostanza, all’epoca (fine luglio), è possibile vedere come la NATO si limitasse a fornire le coordinate allo stato maggiore ucraino, lasciando loro poi la scelta degli obbiettivi da colpire. Altri tempi. Gli stessi tempi in cui 150.000 soldati russi bastavano a tenere la stessa linea di fronte per cui, poco più di un mese dopo, sarebbero stati insufficienti. Il tutto, nel frattempo, mantenendo saldamente l’iniziativa e costringendo un nemico militarmente superiore alla difesa. Sono documenti storici indicativi di un modus operandi che, di lì a poco, avrebbe lasciato il campo all’entrata diretta, e a gamba tesa, della cabina di regia NATO a KIEV. La stessa che ora parla, senza che nessuno Le creda tranne qualche cinegiornale luce, di “dialogo”.

ESENZIONE DALL’OBBLIGO DI LEVA PER GLI STUDENTI DEL DONBASS VS “MOGILIZACIJA”

E’ notizia di ieri che Putin ha firmato l’ordinanza con cui gli studenti universitari del DONBASS, fino a ieri arruolati nelle milizie in quanto sia la DNR che la LNR erano ufficialmente in stato di guerra, sono stati esentati dall’obbligo di leva. Uniformandosi alla legislazione russa, del resto, per cui la mobilitazione parziale ESENTAVA già tutti gli studenti di ogni ordine e grado.
Questo è anche un segnale dal forte potere simbolico, che tranquillizza la popolazione in quanto non servono misure eccezionali, anche dopo quanto accaduto a CHERSON:
https://www.mk.ru/politics/2022/11/14/stalo-yasno-chto-nas-zhdet-posle-khersona.html?from=main_omk
E Zelenskij invece non solo impedisce loro l’espatrio, ma nella prossima ondata di mobilitazione se vuole avere qualche riscontro numerico (200.000 almeno) dovrà mandare a tutti loro la cartolina.
https://t.me/WarDonbass/86581
“MoBilizacija” (mobilizàzzia (dove la doppia zeta vale solo per il suono, zeta aspra, ma non doppia…) è mobilitazione. Oggi è comparso un nuovo termine al suo posto: “moGilizacia”, ovvero MOGHILitazione, da MOGILA (могила, “gi” pronunciato “ghi”), che vuol dire tomba.
https://antifashist.com/item/na-ukraine-polnym-hodom-idyot-mogilizaciya.html
La mobilitazione per la morte certa. Persino agli invalidi è stato proibito di espatriare (Кабмин запретил мужчинам с инвалидностью покидать Украину).
Nel lungo periodo, il dissenso interno potrebbe crescere ulteriormente. Con esiti del tutto incerti.

CHERSON: ALCUNI RETROSCENA (DAL FARSESCO ALL’INQUIETANTE) SULLA GIORNATA DI OGGI.

Onde evitare figuracce, come a IZJUM dove sono apparse e rimbalzate ovunque le immagini dei contestatori, IL CENTRO CITTADINO è CHIUSO DA IERI NOTTE “PER LAVORI DI SMINAMENTO” (Вчера гауляйтер Херсона объявил, что центр города будет закрыт для проведения разминирований.)
https://t.me/WarDonbass/86593

Ora sappiamo perché nessuno girava per una città già morta di suo. Il “COMITATO D’ACCOGLIENZA” è venuto anch’esso da KIEV, per fare la folla festante. Abitanti di CHERSON… accesso vietato, claque da fuori, inclusi squadristi, deputati del partito del presidente (sluga naroda) e famigliari al seguito… accesso consentito (херсонцев в центр города не пустили, зато из Киева приехали группы нациков и депутатов из партии "Слуга народа", ibidem). INOLTRE, AGLI ABITANTI DI CHERSON E’ STATO CHIESTO DI EVACUARE! PER LA MINACCIA DI “SPARI DA PARTE DEI RUSSI” (Также в городе призвали жителей готовится к эвакуации, из-за угрозы «российских обстрелов», ibidem). Peccato che il passo successivo sarà fare PULIZIA ETNICA, deportando loro e facendo arrivare ABITANTI DALL’OVEST, madrelingua ucraini e decisamente più malleabili dal regime, oltre che polo attuale del suo consenso. CHERSON nelle intenzioni del regime sarà il primo luogo di questo “ESPERIMENTO” (Украинские политики и раньше озвучивали планы по «реинтеграции территорий», которые предполагали депортацию местного населения, и замену его «этнически чистыми» жителями Западной Украины. Возможно, что Херсон и становится экспериментальной площадкой для реализации данного проекта, ibidem). Molto probabilmente, tutto ciò non accadrà. Staremo a vedere. Sicuramente, la NATO sta scatenando le pulsioni peggiori dei gerarchi nazifascisti verso chi non li ha mai accettati, né mai li accetterà. Il tutto, in nome della “libertà” e della “democrazia”. Come in Kossovo con l’UCK.

A proposito di UCK, ecco un altro video di come l’esercito ucraino stia terrorizzando i civili rimasti a CHERSON. “Colpevoli” legati ai polsi con nastro adesivo, bendati con lo stesso, derisi, insultati e umiliati su tik-tok…
https://t.me/vzglyad_ru/66968
… per una tessera militare sovietica. Signori, un terzo dei soldati ucraini (ufficiali) ha ancora la tessera militare sovietica! Ma qui l’importante è terrorizzare. Perché loro solo col terrore riescono a soggiogare una popolazione che gli è ostile. Come i contras in Nicaragua, come l’UCK in Kossovo, come i jihadisti finanziati dai turchi e dagli USA in Siria, come gli squadristi di Azov a Mariupol’. E mentre la repressione continua,
https://t.me/WarDonbass/86610
a CHERSON oggi i cinegiornali luce hanno spento anche tik-tok, pur di vedere solo quello che volevano vedere, in attesa di “crimini di guerra” da dare in pasto all’opinione pubblica.

E nessuno vede un’altra cosa ancora più ovvia: che NE’ A IZJUM, NE’ A CHERSON, i russi hanno “salutato” l’arrivo del ducetto con qualche colpo e non a salve. POTEVANO FARLO. Qui un commentatore ha accostato volutamente le immagini del ceceno DUDAEV il 21/04/96, appena uscito dalla macchina e già col mirino puntato contro, con quelle di oggi. Senza giubbotto, senza elmetto, senza nulla.
https://t.me/zastavnyii/2093
NON LO HANNO VOLUTO FARE. Perché? “Non è Zelenskij a decidere cosa accadrà in futuro, decide invece chi oggi incontra Xi Jinping (Biden).” (По большому счету, не Зеленский решает, что будет происходить дальше, решает тот, который сейчас на G20 встречается с Си Цзиньпином)”. […] “E’ un uomo di spettacolo prestato alla politica, prestato alla spettacolarizzazione esattamente come le persone legate ai pali di questi giorni, una farsa (Он политический шоумен, и все, что сейчас делается киевским режимом, например, привязывание людей к столбам в Херсоне, по сути, идет по одному сценарию и уже напоминает откровенный фарс.)”.
https://www.mk.ru/politics/2022/11/14/vyyasnilos-pochemu-zelenskiy-smog-posetit-kherson-bez-obstrelov.html?from=main_omk
In un cinico calcolo “costi-benefici”, farlo sparire non vale neppure il costo del missile. Di fantocci se ne trovano a iosa.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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14/11 ore 12:30 aggiornamento

CHERSON: NEL GIORNO DELL’INCURSIONE CLANDESTINA DEL PRESIDENTE UCRAINO IN TERRITORIO RUSSO…


L’intento provocatorio è evidente, e qui mi fermo. Torniamo sul pezzo. Oggi il presidente si è presentato, circondato da due ali… di esercito, nella città svuotata. Non vuota, che non è giusto dirlo, ma svuotata si.

Partiamo da questa ispezione nasale del “presidente”, alla ricerca di cimici russe probabilmente.
https://t.me/boris_rozhin/70241
Mentre il tele stende un velo pietoso e allarga il campo, si vede, dalle case popolari che si affacciano sulla piazza centrale di CHERSON, la desolazione più totale. Due persone affacciate in tutto. Il resto delle finestre è chiuso. Vuoto. Deserto.

I giornalisti e i fotografi, quindi, hanno avuto il loro bel da fare per CELEBRARE degnamente l’evento e NASCONDERE la realtà dei fatti. Questa foto iconica
https://t.me/legitimniy/14074
da sola, sarebbe stata troppo copiaincolla della figuraccia rimediata in occasione dell’analoga visita lampo di IZJUM. E allora daje col “book” intero. Qui nella doppia versione:
UNIAN (ufficiale)
https://www.unian.net/politics/zelenskiy-otpravilsya-s-vizitom-v-herson-reuters-12045024.html
e raccolta di ANTIFASHIST (non ufficiale)
https://antifashist.com/item/zelenskij-priehal-v-herson.html

In entrambi i servizi fotografici, abbastanza penosi, compare lo stesso nugolo di quattro gatti festanti, ripreso da due angolature:
http://antifashist.com/images/112022/ukr-141122-Ze-Kherson-05.jpg
https://images.unian.net/photos/2022_11/thumb_files/1200_0_1668420823-9380.jpg
La signora avvolta nella bandiera è identica, come il signore in piumino grigioverde e l’altra signora in tuta marrone “64”.
Immagine presa bassa, così da non inquadrare lo sfondo ma la testa dei palazzi in un caso, e obbiettivo grandangolare schiacciato su una testa e puntato verso il basso per ottenere lo stesso effetto. Come da manuale alla voce “la folla si inquadra così quando c’è qualche buco dietro e si vuole riempire il fotogramma”.

Una città da poco meno di trecentomila abitanti accoglieva il suo “presidente” in poco più di cento civili, tenuti peraltro a debita distanza, nel disinteresse generale dei palazzi circostanti tanto silenziosi quanto chiusi. Anche i cinegiornali luce non sono riusciti a raccattare di meglio. Il “popolo”, il convitato di pietra, non c’è.

Notiamo che i cinegiornali luce non hanno riportato la foto dei due alla gogna. Eppure è sempre CHERSON! COME MAI???
Sono ancora lì, fate sempre in tempo, questa è un’altra foto:
https://t.me/zola_of_renovation/3595

Notiamo infine che, per questo evento mediatico, gli accreditamenti non sono stati dati ai reporter di CNN E SKY-NEWS.
https://t.me/WarDonbass/86523
Oltre che imbattersi in due alla gogna, avrebbero potuto ripetere quanto appena accaduto su una TV anglofona, dove è stato ritratto un ultrà festante con bandiera UA e saluto romano incorporato
https://t.me/epoddubny/13644
Errare è umano, perseverare è diabolico…

TANTI GIORNI, SEMPRE PIU’ GIORNI COSI’

Primo giorno senza morti né feriti civili nel Donbass, dalle 08:00 del 13 alla stessa ora del 14:
https://t.me/WarDonbass/86520
Tuttavia, anche se indubbiamente la distanza fra linea di fronte e DONECK aumenta, di poco ma di giorno in giorno, è ancora presto per non dire che è stato un caso.

Aggiornamenti a seguire.

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13/11 ore 20:30 aggiornamento

DAL FRONTE: SITUAZIONE GENERALE


Forse la prima cartina di RYBAR in questo senso dopo i fatti di CHERSON, è molto indicativa:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113223953-98dd4d6f.jpg
e con tentativo di legenda in italiano (“Ucrania” bellissimo… potrebbe essere il titolo di una nuova collana di libri di fantascienza...)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113223949-f53de387.jpg

Perché indicativa? Per gli attacchi di artiglieria, soprattutto. Se guardiamo la distribuzione, oltre a vederne la prevalenza nel DONBASS, secondo una strategia di smantellamento che non è cambiata di una virgola in tutti questi mesi, anche quando il mondo sembrava cadere tutt’intorno, la vediamo anche più a nord sul fronte EST, a questo punto nel dubbio sempre di capire se è più CONTENIMENTO dell’offensiva NATO, PREPARAZIONE anche qui dell’offensiva russa, o entrambe le cose insieme. Infine, vediamo una notevole attività anche lungo un preciso settore della nuova linea di fronte creatasi lungo il DNEPR: per la precisione, nella sua parte EST sopra NOVA KACHOVKA. Anche qui, il tentativo di impedire la collocazione e la messa in funzione di postazioni di artiglieria pesante a ridosso della diga e di centri abitati, come per l’appunto NOVA KACHOVKA, divenuti linea di fronte, è evidente.

“ECCE HOMO” A CHERSON (E la gente diceva “Anvedi che santo”...)

Foto iconica senza volerlo, il che è preoccupante, perché dimostra non solo il grado di impunità di cui i nazifascisti a KIEV godono nei territori da loro controllati, ma anche l’ipocrisia di un U-ccidente che altrettanto schifosamente, mentre già attende con ansia una Bucha 3.0 da dare in pasto a un’opinione pubblica che ormai pensa ad altro, glissa totalmente su queste cose.
https://t.me/voenkorKotenok/42693

Foto scattata a CHERSON, come testimonia il manifesto strappato sulla destra con su ancora la scritta: “CHERSON NAVEKI S ROSSIEJ”, Cherson per sempre con la Russia, “plakat”, manifesto bellissimo tra l’altro, qui l’immagine:
https://otvet.imgsmail.ru/download/300317421_dade6737afbbf5c6662066441953b854_800.jpg

Foto che mostra uno dei primi frutti dei regolamenti di conti in atto. Due uomini alla gogna pubblica, pochi passanti che si fermano a immortalare la scena col telefonino (signora a sinistra con comare a fianco), o a guardare bene chi siano le due persone “reggiate” al palo (altra signora con probabili, irrisolti, problemi di miopia), fenomeno in occhiali da sole sullo sfondo che gli manca solo “anvedi che santo, vestito d’amianto”. Un Ecce homo come ne ho visti tanti, in questi mesi, senza pubblicarne nemmeno uno: Anche a L’vov, dove per mesi non ci sono state attività belliche, bastava rubare al supermercato per fare quella fine, e nella variante peggiore di “imballo”, peraltro (prima volta in vita mia che vedevo dal vero persone imballate come cartoni su un pallet): posizione invertita (faccia al palo), reggiatura delle mani intorno al palo e passaggio plurimo di estensibile trasparente dalle gambe alle spalle. Mi son sempre rifiutato di parlarne perché altri, ho sempre pensato, devono essere gli argomenti, non bisogna fare di tutte le erbe un fascio, eccetera.

Se oggi ne parlo è per questo motivo: ed è una cosa che non finisce mai di stupirmi. All’essere umano, questo essere antropomorfo derivato da una scimmia e ultimamente, decisamente peggio della stessa, cosa passa per la testa quando SA COSA LO ATTENDE se resta e, ciò nonostante, nonostante abbia avuto un mese di tempo per uscire e finire GRATUITAMENTE con un alloggio assegnato e sostegno economico, resta. Escludiamo eroismo e spirito di abnegazione GAPPISTI. I russi i propri uomini li hanno piazzati meglio e a piani decisamente più alti, come mostra la vicenda di JOKER. Cosa resta allora. Delinquenza comune e possibilità di saccheggiare o approfittare comunque del caos per trarne vantaggio? Forse. Ma il regime di KIEV non è uno stato di diritto. Sanno cosa li attende se li beccano. Convinzione di un’impunità data, anch’essa, da convinzioni del tutto soggettive. E infondate. Può essere. Come il buon ladrone sulla croce, tornando di colpo indietro di duemila anni alla società schiavistica, magari è convinto di meritarselo pure, questo trattamento inumano riservatogli…

Oppure un’altra convinzione di impunità, decisamente più innocente, e riassumibile nella formula: “io non ho fatto niente, non possono farmi niente”. Ci sta anche questo, come pensiero. Ma basta una soffiata anonima della signora miope (e compiaciuta), per “finire nei premi”. Possibile che non lo pensi, mentre vede i vicini che sbaraccano e pensa magari, tra sé e sé, che ora le cose possano addirittura vertere in suo favore? A livello di avanzamento sociale nel “nuovo che avanza”? E poi si ritrova a far la fine del santo vestito d’amianto? Anzi, senza Berta che gli fa il vestito? Esposto al pubblico ludibrio come Ecce homo impone?

In ogni caso, attendiamo che i cinegiornali luce ci illuminino sulla nuova Bucha in preparazione. Fate in fretta, però, a "trovare" le fosse comuni e le stanze degli orrori, e a organizzare visite guidate con Von der Leyen e "oh my god" incorporati. Solo, ricordatevi di togliere le regge e cellophane da quei pali.

Aggiornamenti a seguire.

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13/11 ore 21:30 aggiornamento

DAL FRONTE

CHERSON, LA NUOVA LINEA DI FRONTE

Questa la nuova carta
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113192628-966462ae.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113192625-dc1e9622.jpg

Tra il tanto vociferare, si dice che l’ECCEDENZA delle truppe, una volta finiti i regolamenti di conti sommari con abitanti risultati poco “fedeli” al regime di Kiev, una volta ristabilito il controllo sul territorio, una volta occupate le posizioni di difesa lungo la riva destra del fiume, andranno a ingrossare le fila degli attaccanti di MELITOPOL’, regione di ZAPOROŽ’E. Ovvero qui
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113162930-9075a0d4.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113162943-73d7945d.jpg

Probabile. Tuttavia, una volta che, una volta che, una volta che… quanti ne restano? Di cosa stiamo parlando? Anche la carne da cannone ucraina, per quanto disponibile ancora in grande abbondanza, in realtà non lo è più nella stessa misura in cui lo era qualche mese fa. Ne abbiamo parlato ampiamente, la NATO li sta mandando letteralmente a morire a centinaia ogni giorno. Più i feriti, più quelli che se possono scappano o si fanno prigionieri. E questi dovrebbero risultare, su altri tremila kmq da controllare e su una linea di fronte decisamente più ampia di quella che era una settimana fa, in “abbondanza” tale da consentire un movimento significativo (decine di migliaia) di unità da un fronte all’altro? Se così accadrà, vorrà dire solo una cosa: che la difesa e il controllo di questi territori saranno insufficienti a contenere un nuovo attacco. Ecco allora paventarsi, fra i vari proclami del regime di KIEV, quello di una NUOVA CHIAMATA ALLE ARMI.
https://t.me/rybar/41105
Attenzione, il fondo del barile, come abbiamo già avuto modo di constatare nei nostri brevi approfondimenti demografici, è già stato ampiamente raggiunto. Una differenza potrebbero farla ancora i profughi. Ma difficilmente chi è scappato sarà disponibile a tornare per farsi massacrare. Anche mandando a morire civili che mai hanno servito nell’esercito, perlopiù donne, difficilmente gli equilibri cambieranno. Mentre si inaspriranno ulteriormente le contraddizioni fra regime e popolazione. A partire dai territori cosiddetti “liberati”. Territori ceduti intatti nelle infrastrutture, si badi. Senza quindi scusanti di “macerie” economicamente insostenibili allo stato attuale nella ricostruzione.

In altre parole, i territori occupati dal regime di KIEV nel medio e nel lungo periodo è molto probabile che creino più problemi, anziché risolverne. Problemi di gestione e controllo del territorio, ma non solo. Problemi di CONSENSO, come abbiamo visto ieri nei territori a EST, in quello sfogo del soldato della guardia nazionale. E la maggioranza attuale (data dalla minoranza di quelli rimasti), potrebbe paradossalmente divenire essa stessa minoranza. Staremo a vedere.

Intanto torniamo alla prima cartina un secondo. Seguiamo verso ovest la nuova linea di confine, che sbuca su un istmo. Proprio lì, all’altezza di POKROVSKOE, come si può vedere da questo ingrandimento,
https://t.me/boris_rozhin/70181
oggi c’è stato un tentativo di sbarco da parte di marò ucraini. Unità speciali su quattro mezzi da sbarco. Fino a venti morti fra gli attaccanti e ritirata in fretta e furia. Attacchi come questi, tentativi di attraversamento, saranno d’ora in avanti all’ordine del giorno.

SOPRA DONECK

Sopra DONECK infuriano i combattimenti che, giorno dopo giorno, campo minato dopo campo minato, un bunker e una linea fortificata dopo l’altra, allontanano la linea di fronte dalla martoriata capitale della DNR. Cartina qui
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/11/13/20221113082230-c6aeb980-xx.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113082229-b26c8466.jpg

Vedremo la settimana che viene se costituirà, dopo la liberazione di OPYTNOE, un punto di svolta.

SEVERSK-TORECK

Ma come, l’abbiam sempre chiamata SEVERSK-ARTEMOVSK! Vero, ma RYBAR ora riduce la scala (o allunga la cartina...):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113120351-0e9f89c0.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113120358-1fbca5d9.jpg
E fa bene! Perché evidenzia come l’intera linea da NORDEST (BELOGOROVKA) a SUDOVEST (MAJORSKOE) sia in pieno subbuglio! Se fossi un NATOvskij e avessi qualche cartuccia di riserva da sparare, sia in uomini che in mezzi, la dedicherei a stabilizzare le difese traballanti di questa linea di fronte. In effetti qualcosa sta arrivando, ma ogni giorno salta qualche bastione, qualche caposaldo, qualche pezzo di difesa che aveva tenuto sino a quel momento. E un cedimento su questa linea di fronte, lo ricordiamo, sarebbe solo possibile da stabilizzare, e ammesso e non concesso che ci si riesca, fra SLAVJANSK e KRAMATORSK. Anche qui, vedremo gli sviluppi.

SVATOVO-KREMENNAJA

Infine, è su questo fronte che si consumano, quotidianamente, i maggiori attacchi delle forze armate ucraine. La tattica NATO qui rivela la propria natura omicida, verso gli uomini che usa quotidianamente come materiale di consumo: duecento morti anche fra il bollettino di ieri e quello di oggi.
https://t.me/mod_russia/21716
Questa cartina mostra chiaramente le direttrici dei vari attacchi falliti
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113095543-e74412d2.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113095542-804364a4.jpg
Anche qui, attenzione al logoramento continuo di attaccanti che, alla lunga, potrebbero non essere più in grado di difendere in presenza di eventuali contrattacchi russi. Attenzione.

Per oggi è tutto. Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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12/11 ore 23:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Oggi nessun movimento sostanziale della linea di fronte. Resta forte il fuoco di artiglieria russo contro qualsiasi tentativo, da parte ucraina, di piazzare le proprie batterie di mortai e missili sulla riva destra del fiume. Di fatto, tutto quel territorio si è trasformato in un grande poligono di tiro dove l’artiglieria russa colpisce uomini e mezzi a cui, improvvidamente, è stato dato l’ordine di guadagnarsi tali postazioni.

Allo stesso tempo, tuttavia, le truppe ucraine dalle retrovie cominciano a colpire le città russe sulla riva sinistra, come NOVAJA KACHOVKA, dove hanno prodotto un civile morto e tre feriti. Per evitare queste rappresaglie nazifasciste, il comando russo ha ordinato l’evacuazione di tutti i centri abitati lungo una fascia di sicurezza di 15 km dalla riva del fiume.
https://t.me/boris_rozhin/70085

Per lo stesso motivo, le sedi amministrative della regione di CHERSON sono state temporaneamente trasferite a GENIČESK, sul Mare di Azov, decisamente più sicura come città di altre più esposte ai bombardamenti NATO.
https://t.me/voenkorKotenok/42635

Si susseguono, intanto voci che danno imminenti attacchi NATO in territorio russo (a nord, per esempio). Vedremo, sinora, l’unica cosa che vediamo di concreto è l’opposto: un gran lavorio di fortificazione e creazione di campi minati lungo il confine con la Bielorussia.
https://t.me/RVvoenkor/31683

QUALE CONSENSO...

Infine, un ultimo aggiornamento dalle zone a EST, le zone “liberate” sotto CHARKOV. Talmente “liberate” che IL NOVANTA PERCENTO DELLA POPOLAZIONE E’ ANCORA A FAVORE DEI RUSSI!
https://t.me/ukraina_ru/115572
A dirlo è un canale ucraino, non la Pravda, che raccoglie lo sfogo di un soldato della Guardia nazionale ucraina. Non solo la popolazione li guarda con ostilità, ma anche collabora attivamente coi russi fornendo le coordinate per colpirli ogni giorno. Non capisce, il soldato… forse, non ha capito che per otto anni gli “okkupanty” sono stati loro. Forse non ha capito che lì se parla in ucraino è lui a esser l’estraneo. Forse non ha capito che la guerra lì non la vinceranno mai.

Quello che sta già iniziando ad accadere, a tempo di record, a CHERSON. Dove dopo i bagordi di ieri oggi è stato introdotto un regime rigidissimo di COPRIFUOCO: dalle 17 alle 8. Lo scopo è semplice e riassumibile in una parola: “FILTRACIJA”. La stessa che han fatto a IZJUM, a BALAKLEJA, a KRASNYJ LIMAN. E “per finire in via Tasso basta una spia”… come da tradizione nazifascista.
https://t.me/legitimniy/14056
Chi è restato, non si aspetti di vivere come ha vissuto in questi otto mesi. E nelle logiche degli inquisitori, basta veramente poco per finire alla gogna: anche solo un’accusa anonima, motivata solo dall’invidia, o da rancori mai sopiti. Come già accaduto altrove nelle zone “liberate”. Con gli effetti di cui sopra.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.

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12/11 ore 12:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ieri notte droni hanno compiuto ricognizioni e bombardamenti sopra OPYTNOE, appena liberata. Non mostro le immagini perché di scene cruente, anche se mitigate dalla scarsa e sgranata risoluzione del visore notturno, penso ne girino già abbastanza. La cosa che colpisce è questo zigzag di una linea trincerata e fortificata lunga chilometri. Otto anni di opera ininterrotta e smantellata pezzo per pezzo dalle truppe del Donbass (battaglione Sparta, nella fattispecie).

Poco più a ovest, invece, sotto UGLEDAR un tentativo di contrattacco in massa affidato stavolta soltanto a “mercenari” stranieri (leggi unità speciali NATO sotto copertura), con l’intento di riprendersi PAVLOVKA, è stato sventato con oltre 85 soldati NATO uccisi.
https://t.me/mod_russia/21688

Sul fronte EST, ancora oggi ci sono stati ben due attacchi in massa sulla linea SVATOVO-KREMENNAJA. Senza successo e con gravi perdite: stamattina soltanto si contano circa cento morti fra le fila ucraine, in particolare della 92° brigata responsabile di questi assalti.
https://t.me/ukraina_ru/115474
Stesso esito per un attacco registrato in direzione PLOSHADKA, proprio a metà della linea di difesa. Ritirata con perdite.
https://t.me/rusich_army/6309

Il ministero della difesa russo, nell’intervallo fra il bollettino di ieri e quello appena pubblicato, registra oltre 360 morti su questa direttrice soltanto.
https://t.me/mod_russia/21688

Questo rapporto di qualche ora fa registra anche un altro dato importante: i tentativi di piazzare pezzi di artiglieria sulla riva destra del DNEPR sono finora stati individuati e respinti ancor prima che le forze armate NATO avessero la possibilità di arrivarci, ai punti di destinazione.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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11/11 ore 19:30 aggiornamento

OPYTNOE LIBERA

Parliamo di questa parte della prima linea di difesa ucraina, fra l’aeroporto di DONECK e AVDEEVKA. Questa una prima cartina
https://t.me/RVvoenkor/31637
e questo l’ingrandimento della stessa:
https://t.me/boris_rozhin/69982
La sua liberazione consente di avanzare ulteriormente e continuare l’accerchiamento di AVDEEVKA.
https://t.me/wargonzo/9202
Non solo, consente infatti di continuare ad ampliare il terreno libero intorno a DONECK e a eliminare così, gradualmente, le postazioni da cui partono i lanci di proiettili di grosso calibro e missili contro la stessa.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/19756
Infine, MA NON DA ULTIMO, indebolisce una linea difensiva costruita in otto anni.

MAJORSK LIBERA

Altro centro abitato, sopra GORLOVKA (cartina qui, GORLOVKA è la città proprio sotto al riquadro rosso)
https://t.me/voenkorKotenok/42626
Anch’esso è parte della prima linea di difesa, quella maggiormente fortificata in otto anni di continue opere di difesa. TORECK è il paese a sinistra, sotto c’è NJU JORK. Inoltre, questa città è da nove mesi che si cerca di liberare perché il regime di KIEV aveva chiuso una diga, che si trova proprio qui, bloccando il canale SEVERSKIJ DONECK – DONBASS e lasciando GORLOVKA e DONECK senz’acqua per otto anni!
https://t.me/wargonzo/9205
I cinegiornali per otto anni han fatto finta di nulla, lo diciamo noi.

ZOJA KOSMODEM’JANSKAJA UCCISA DUE VOLTE

Con questo filmato criminale, immortalato su un social e ripreso da
https://t.me/boris_rozhin/69961
Zoja Kosmodem’janskaja (1923-1941) è stata uccisa un’altra volta. Giovanissima partigiana, aveva appena compiuto 18 anni quando i nazisti la impiccarono. Era questa ragazza, ai nazisti non mancavano le Leica e immortalarono il loro crimine:
https://topwar.ru/uploads/posts/2021-11/10_kazn.jpg

Oggi invece non mancano i telefonini, pronti a immortalare una sua statua tirata giù dalle stesse, schifose, mani che allora le strinsero il cappio al collo.

Prima donna a diventare Eroe dell’URSS (postuma), Zoja diede coraggio ai suoi compagni sino all’ultimo, esortandoli a resistere, a combattere e a vincere. Dopo la II Guerra mondiale Zoja, immortalata anche in un film a lei dedicato del 1944, era un’eroina popolare in tutta l’URSS. Monumenti a lei intitolati erano sorti un po’ ovunque. Il suo indomito coraggio fa paura ancora oggi alle carogne nazifasciste. La potranno uccidere ancora non una, non due, ma mille volte, ma non potranno mai uccidere quello che Zoja ha incarnato nella sua breve esistenza, nella sua tragica fine, nella sua memoria imperitura. Ancora oggi ci dice, non sembra dirci, dice a tutti noi: “Эй, товарищи! Чего смотрите невесело?” “Ehi, compagni! Perché mi guardate tristi?”

Aggiornamenti a seguire domani.

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11/11 ore 13:30 aggiornamento

CHERSON: DATI DEMOGRAFICI “PRIMA” E “DOPO” E "PROVE DEL NOVE"

Aggiornamento dovuto al fatto che qualche decina di migliaia di persone han deciso di restare, nella “città vuota” (che proprio vuota vuota non è).
Qualche foto di bandiere gialle-blu per la città che girano
https://antifashist.com/item/v-herson-zashli-vsu.html
(ma quello che dice il titolo è FALSO, i soldati sono ancora per i campi… minati)

E infatti la UNIAN non ha perso tempo per mostrare queste e altre foto
https://www.unian.net/war/vsu-uvolnyayut-herson-zhurnalist-pokazal-kak-lyudi-vstrechayut-voinov-12042297.html
dicendo però una mezza verità, ovvero che “aspettano le ff.aa. ucraine. Bandiere della UE e dell’Ucraina… (direi a questo punto perché no anche della NATO, tanto azzurro per azzurro…)
Mezza perché il soggetto è abbastanza evidente che non siano due ali di folla, ma quattro gatti.

D’accordo, siamo agli inizi, magari stasera saranno due ali di folla… giusta osservazione. Allora siccome inquadrature che tagliano o meno gli sfondi a secondo della convenienza, teleobbiettivo per schiacciare l’immagine e grandangolo per ingigantirla li so adoperare anch’io che di mestiere non faccio il fotografo, guardiamo ai numeri.

Il primo gennaio 2022 a Cherson stavano (fonti statistiche ucraine) 279.131 persone.
https://index.minfin.com.ua/reference/people/town/herson/

Il 24 febbraio inizia la SVO, il 28 i russi accerchiano Cherson. Teniamo questa cifra come buona anche per il dopo. Anzi, abbondiamo, togliamogli diecimila persone che decidono di andare verso nord.

Il 22 luglio, sotto le bombe delle ff.aa. ucraine sulla città, di cui l’ottanta per cento circa abbattute dalla contraerea (ma non tutte! Un 20% raggiungeva gli obbiettivi) e nonostante le bombe avessero indotto parte della popolazione di CHERSON a trovare rifugio in CRIMEA, anzitutto, e in altre regioni della Russia, c’erano ancora 180.000 persone
https://ren.tv/news/v-mire/1003241-naselenie-khersona-sostavliaet-65-ot-chisla-do-spetsoperatsii
Di questo, ovviamente, i cinegiornali luce non ne hanno parlato (anzi, erano i russi che si sparavano da soli). Delle autobombe, se ne sono fregati, e altamente, per tutti questi mesi. Anche per questo, riportare tutto quanto accaduto è stato doveroso.

A ieri notte, si diceva che erano rimasti circa ottantamila abitanti, di cui tutti non sarebbero evacuati. Diamo ancora un diecimila ritardatari che si confermava ancora oggi evacuare (oggi a mezzogiorno, non oggi stamattina alle tre), e che si riesce realisticamente ancora a portare giù in qualche modo, e da 270 andiamo a 70 mila persone.

Andiamo ora ai risultati del referendum “farsa”, come lo hanno chiamato i campioni della democrazia qui in U-ccidente. Tutto pilotato, non è vero niente (faccia di serpente… così occorrerebbe replicare ad argomenti da scuola dell’infanzia, con gne gne finale…), eccetera…

REGIONE (non città) di CHERSON: 571.001 votanti (pari al 76.86% del totale, ovvero 742.910 persone)
SI = 497.051 (87,05%)
https://ria.ru/20220927/referendum-1819932551.html

In teoria se sommiamo i NO agli astenuti otteniamo non solo quei settantamila, ma un numero (73.950 + 171.909 = 245.859) di oltre tre volte maggiore.

Aggiungiamo che chi è voluto andare se ne è andato e chi è voluto restare è restato. Senza sparare un colpo, né tanto meno senza alcun fucile puntato (Come nel referendum, del resto, nonostante le fregnacce che passavano i cinegiornali luce).

E allora faccio una domanda, visto che è uno di quei pochi casi nella Storia dove possiamo avere non dico una prova del nove, ma ALMENO qualche riscontro quasi “aritmetico”. ERA UN REFERENDUM FARSA?

Aggiornamenti a seguire.

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11/11 ore 12:30 aggiornamento

SVATOVO-KREMENNAJA


Ieri le forze NATO, ringalluzzite dagli ultimi eventi, hanno tentato l’ennesimo sfondamento su ampia scala lungo questa linea coordinato su almeno tre direttrici:
https://t.me/rybar/41068
Attacchi respinti e con gravi perdite (oltre duecento uomini, secondo il bollettino del Ministero della difesa appena pubblicato).
https://t.me/mod_russia/21664

SEVERSK-ARTEMOVSK

Le cose non vanno meglio poco più a sud. Sotto ARTEMOVSK è stato tentato un contrattacco su ampia scala (cartina di RYBAR qui)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/11/20221111093400-c10e0b36.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/11/20221111092929-0ac6c853.jpg
Contrattacco anche qui fallito e con gravi perdite. Inoltre, la liberazione di BACHMUTSKOE sotto SOLEDAR pone ulteriori problemi alla linea di difesa ucraina, ulteriormente sotto pressione.
https://t.me/rybar/41070

PAVLOVKA

Confermata la liberazione del centro abitato appena sotto UGLEDAR. Per avere un’idea dell’ordine di grandezza di cosa avevano messo in campo le forze NATO per difenderla, questo è l’elenco di cosa hanno abbattuto gli artiglieri dell’unità KASKAD:
Mortai NATO da 155 mm M777 – 5 (cui vanno aggiunti 3 distrutti da droni kamikaze LANCET)
Lanciarazzi multipli GRAD - 3
Obici semoventi - 4
Carri armati - 2
Veicoli blindati "MaxxPro" - 5
Interessante sarà capire come proseguiranno dopo ieri su questa direttrice.

CHERSON

Completato il trasferimento delle unità militari, sta proseguendo il trasferimento dei civili. A migliaia si stanno ammassando per prendere i traghetti che fanno ancora la spola. Del resto, l’avanzamento delle truppe ucraine in DUE GIORNI non è andato oltre i 10 km.
https://t.me/mod_russia/21664

Sempre dal bollettino di oggi, sono stati quantificati gli HIMARS tirati giù dalla contraerea russa ieri notte: 28 abbattuti e 5 messi fuori uso dai dispositivi di disturbo segnali radioelettrici, oltre che confermata la validità dei campi minati posti per rallentare l’avanzata e consentire a tutti di evacuare in sicurezza.

Infine, giusto perché HISTORIA MAGISTRA VITAE, su un canale telegram hanno pubblicato una cartina delle operazioni di liberazione della regione di CHERSON e non solo (6/18-03-1944)
https://t.me/kramnikcat/2763
Come si vede, nessuno è passato DAL Dnepr, ovvero da sud, ma da EST. Da BERISLAV, per la precisione, e più a nord da ARCHANGELSKOE.

Aggiornamenti a seguire.

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11/11 ore 08:30 aggiornamento

CHERSON, SALTATI I PONTI SUL DNEPR, MISSIONE COMPIUTA

Ponte ferroviario
https://t.me/boris_rozhin/69927

Ponte Antonovskij
https://t.me/boris_rozhin/69921
e foto mattutina dal basamento rimasto in piedi sulla riva sinistra
https://t.me/RVvoenkor/31602

Ponte Kachovskoj
https://t.me/RVvoenkor/31582

Le due rive da stanotte sono ufficialmente divise. Una menzione particolare per l’Antonovskij, per i suoi buchi riparati ogni volta che uno HIMARS NATO lo ha colpito, invano, bucando appena la griglia di cemento armato sotto l’asfalto e il ciottolato. Accumulando mesi e mesi di figuracce a livello mondiale, peraltro (naturalmente, dove arrivavano le immagini, in U-ccidente i cinegiornali han sempre fatto buona guardia…). Ieri notte, intorno alle tre, è stato fatto saltare. Faccio mie le parole della Vityazeva:
“Era un ponte fatto bene.
Resistente, sicuro, costruito con coscienza. Non si possono neppure contare i dollari americani buttati via per tentare di tirarlo giù – invano.
Ci siamo congedati da lui con un colpo solo”

Это был хороший мост.
Крепкий, надёжный, построенный на совесть. Сколько американских денег было потрачено на попытки его уничтожения - не сосчитать.
Мы простились с этим мостом с одного раза…
https://t.me/vityzeva/72824

Il segnale è chiaro. Passati tutti, missione compiuta. Gli ultimi a passare sono stati i parà che chiudevano la porta. Peraltro, chiunque parla di “sdelka”, di accordo per l’evacuazione in sicurezza, si riempie la bocca di cose che non sa. Questa volta i russi oltre a far saltare i ponti intermedi verso Cherson, hanno avuto modo anche di minare in profondità (km e km) l’intera linea di confine. Per questo – e solo per questo, fra chi si ritira e chi andrà a occupare una città vuota, sono rimaste decine di km. Venti o diciotto, a seconda delle versioni:
https://t.me/RVvoenkor/31589
et
https://t.me/RVvoenkor/31592
Oltre che qualche tiro di artiglieria su genieri troppo “solerti” nel fare lo sminamento. “non abbiate fretta… che non ce ne siamo ancora andati”. E anche loro si son dati una calmata. Qui la cartina di stamattina:
https://t.me/wargonzo/9185
in particolare questi due riquadri:
https://t.me/wargonzo/9185?single
https://t.me/wargonzo/9186?single
o questa cartina che mostra chiaramente dove la “gloriosa macchina da guerra” NATO è ancora lì a capire come andare avanti
https://t.me/WarDonbass/86197

Tuttavia stanotte, appena han potuto avvicinare e piazzare pezzi a distanza di tiro dai ponti, han cominciato a scaricare come dei dannati su chi stava ultimando l’evacuazione. “Non arriviamo noi, ma ORA arrivano i nostri missili”. E qui la contraerea ha evitato una strage, facendo un’opera egregia tutta la notte, e aprendo la strada al fuoco di controbatteria, che ha raggiunto infine i pezzi appostati mettendoli a tacere. Questa la cronaca, in breve, di stanotte e di queste prime ore della mattinata, attraverso le parole dei corrispondenti che erano insieme ai parà che han chiuso la porta,
https://t.me/boris_rozhin/69932
E prima ancora a filmare con il visore notturno il passaggio dell’ultima colonna
https://t.me/bayraktar1070/462

Missione compiuta. 20.000 uomini e 3.500 fra mezzi e armamenti son passati in tre giorni sull’altra riva del fiume.
https://t.me/WarDonbass/86215
Nessuna concessione, nessun regalo. Molti di questi uomini si sono già riposizionati sulla riva sinistra del DNEPR, altri invece sappiamo già, ne abbiam parlato ieri, dove sono destinati.

Борьба продолжается. La lotta continua.

Aggiornamenti a seguire.

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10/11 ore 19:10 aggiornamento

FRONTE EST


Torniamo a parlare della linea fra SEVERSK E ARTEMOVSK. Cartina del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/10/20221110105443-81177724.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/10/20221110105450-1e6f503e.jpg

Zitti zitti, truppe regolari ma soprattutto i wagnerovcy, l’ORKESTRA, i “migliori all’inferno”, a cui è affidata quella che è indubbiamente la parte più rognosa della linea di fronte, in questi giorni sono andati avanti a “limare” (parti di rosso più intenso che indicano gli avanzamenti recenti).
https://t.me/rybar/41037
In altre parole, CREANDO I PRESUPPOSTI perché tra qualche giorno anche qui si cominci a fare sul serio.

Non tanto perché finora loro abbiano giocato. Anzi. Al contrario! Perché nelle condizioni in cui erano di inferiorità numerica, hanno già fatto sin troppo. E, con tutto il bene che posso volere ai “mobilizzati”, ai trecentomila mobilizzati, non è né umano, né militarmente sensato mandarne a crepare, anche qualche decina di migliaio, in bocca a truppe speciali che difendono coi denti bunker e linee fortificate create in otto anni. Questi avanzamenti sono frutto di scontri casa per casa, trinceramento per trinceramento, che hanno richiesto un’intensa attività di artiglieria, coordinamento fra quest’ultima, aviazione e carristi e truppe d’assalto e in fine tra le diverse unità d’assalto. Questa cosa non può essere insegnata a uno appena arrivato al fronte. Il prezzo da pagare sarebbe altissimo. Ecco allora che chi ora stanno aspettando i russi che da mesi combattono su questa linea di fronte, sta arrivando. Ma non da EST. Non dalle caserme operative e dai poligoni. Bensì, da ovest, dalle forze “liberate” da CHERSON, liberate più che altro da un logoramento continuo che li avrebbe solo fatti lentamente morire, senza alcuna prospettiva di miglioramento della linea di difesa. Una linea di difesa che sarebbe potuta migliorare solo attaccando. Ma, anche qui, non coi nuovi arrivati. Bensì con quelli ora impegnati nel fronte EST. Per esempio. Ma in quantità maggiore, visto che stiamo parlando di centinaia di km di linea di fronte, mentre nel caso di SEVERSK-ARTEMOVSK i km son diverse volte meno.

“E così si torna al DO”... Occorre quindi adattarsi ai nuovi REALIA imposti dall'U-ccidente, all’asticella che la NATO ha deciso di alzare nel momento in cui ha preso in mano direttamente la conduzione delle attività militari, e al fatto che per fare la guerra direttamente alla NATO non si possono mandare al massacro trecentomila civili richiamati. I nuovi arrivati avranno tempo e modo di “acclimatarsi” e svolgere compiti alla loro portata, alzando progressivamente l’asticella. Ma non a Cherson e neppure alle porte di Artemovsk.

PAVLOVKA

PAVLOVKA appena sotto UGLEDAR (OVEST DI DONECK) è stata appena liberata COMPLETAMENTE
https://t.me/wargonzo/9169
Sacche di resistenza solo all’ingresso della città da nord.
Visto che ci si diverte a veder piantare bandierine, questa è l’immagine immortalata e che ha fatto il giro dei canali russi e ucraini
https://t.me/boris_rozhin/69861

Questa la cartina di RYBAR
https://t.me/rybar/41043
Le frecce azzurre sopra cercano di tamponare, vedremo come e per quanto.

INTANTO A CHERSON…

Chi avanza troppo in fretta, o si trova troppo vicino a una linea di fronte che si sposta verso il basso, ma ai comodi e ai tempi dei russi… è colpito, come a questi fascisti delle squadracce KRAKEN.
https://t.me/WarDonbass/86153
Qui una cartina che mostra l’abbassamento della linea di fronte dalla parte ovest
https://kherson-news.ru/society/2022/11/10/64645.html
Entro domani con ogni probabilità dovrebbe essere completato il trasferimento sull’altra riva di militari e civili.

Registro, unicamente ai fini statistici perché ripeto, dal punto di vista analitico avevo già espresso (meglio, fatto mio) un giudizio di merito sull’intera vicenda, che oggi c’è stato un riconoscimento generale – a freddo – della necessità di passare sulla riva sinistra. “Se le cose stanno così”… purtroppo le cose STANNO così. Anche perché nessuno si diverte a LIBERARE NUOVAMENTE un territorio già libero. Come ha già messo nero su bianco SAL’DO
https://kherson-news.ru/politics/2022/11/10/64604.html
Ma “se le cose stanno così”, allora c’è poco da fare.

SEMBRA IERI…

Quando a Hollywood i russi avevano smesso di dire “io ti spiezzio in due” e ogni tanto li passavan PERSINO come “buoni” (per il resto, ovviamente, solo poveracci o mafiosi, anche perché gli sceneggiatori amerikani in genere più che le stelle e strisce, in testa, hanno un codice a barre)… quando alla Bicocca a Milano c’erano borse di studio che portavano studenti nostri a Mosca senza che gli stessi fossero additati come agenti di Putin… quando anche in un teatro di Busto Arsizio potevi vedere Lo schiaccianoci di Chajkovskij senza macchiarti il casellario giudiziario… e potevi portare i bimbi al Circo di Mosca senza che ti denunciassero per circonvenzione di minorenne… per non parlare poi di “Masha e orso”, che potevi far vedere anche agli infanti senza ricevere la visita in casa della DIGOS…

Sembra ieri… MA OGGI SI VOLTA PAGINA! Questi sono i voli spia NATO che attualmente ronzano OVUNQUE lungo il confine del nuovo asse del male
https://t.me/WarDonbass/86141
cliccate pure sulle cartine, quella sotto la Crimea sappiamo che è pure nostrana, in partenza da CTA coi codici IATA “FORTE11” e “FORTE12”

Oggi però BORRELL ci ha messo del suo per tirare un’altra picconata. Un uomo candidato al Nobel per la pace, secondo gli standard attuali (Sacharov no perché sarebbe come premiare sé stesso…)

Leggo prima la notizia su un canale telegram, poi sull’agenzia TASS
https://tass.ru/ekonomika/16290577
e dico… no… non è possibile… esagerano… si, si, esagerano… recuperato l’originale!
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/QANDA_22_6584

titolo del Q&A che è tutto un programma: “New Action Plan on Military Mobility”
These are some of the new actions included in the new Action Plan:
• The Commission, together with the EEAS, will carry out an analysis on how the physical EU military transport network meets the military requirements, in consultation with NATO as appropriate. The objective is to prioritise dual-use infrastructure development and funding at the EU level and to ensure the resilience of transport networks.
• The European Defence Fund intends to finance a consortium developing a new system for military mobility that will be an important contribution to speeding up the timelines by digitalsing administrative processes.
• The new Action Plan addresses the development of strategic lift capabilities in line with the CARD report to ensure that Member States enhance the mobility, deployability and sustainability of the armed forces. In particular, it will address shortfalls for strategic enablers, including lift capabilities (both air and sea lift) required for an effective movement of large-scale forces and for strategic transport capacities in the critical area of outsized or specialised cargo.
• The new Action Plan puts stronger emphasis on carrying out military exercises to identify remaining hurdles and bottlenecks, including as part of the ‘live exercises' proposed in the context of the Rapid Deployment Capacity.
• Further new actions shall enhance synergies, cooperation and coordination between defence actors and the civilian sector with a view to managing the surge in demand for transport assets in crisis situations.
• In addition to the EU-NATO cooperation, the new partnerships pillar introduces proposals for an enhanced dialogue and dual-use connectivity with regional partners such as Ukraine and Moldova, sharing best practices with the Western Balkans partners and stepping up cooperation with the US, Canada and Norway.


In parole povere: prima di oggi trasportare armi era un problema. Per i permessi, perché ADR (o IMO, o DGR)… Ma d’ora in poi non più! Col nuovo consorzio per la mobilità militare! Per trasferire su infrastruttura civile armamenti (dual-use infrastructure vuol dire questo..), per eliminare i “colli di bottiglia”, le “pastoie burocratiche” in dogana o nei porti e aeroporti… per far girare tutto veloce, anche da USA, Canada e Norvegia. Ma non solo, anche verso “regional partners such as Ukraine and Moldova”! Quindi armi dagli USA per la Ucraina da domani anche a Malpensa, a Genova, caricabili su mezzi civili come se fossero patate o magliette di cotone!

D’altronde, “A Structured Dialogue between EU and NATO staff on military mobility is already in place to ensure a coherent approach and synergies between the EU and NATO.” E’ già in atto questo dialogo strutturato fra colonia (UE) e padroni (NATO). Cosa aspettiamo… implementiamolo!

Ovviamente, non si dice che tutto questo è CONTRO i russi, ma si dice che è COLPA dei russi. Tutto ciò accade perché i russi sono tornati brutti e cattivi COME PRIMA PIU’ DI PRIMA, se non è chiaro. DEL RESTO, E’ DAL 1991 CHE ALLARGHIAMO I CONFINI DELLA NATO A EST PER “DIFENDERCI” DAI RUSSI! Quindi, occorre trasferire il più velocemente possibile armi da OVEST a EST. Un passo prima del teletrasporto! E fa niente se il camion non è proprio ADR… se i permessi non ci sono proprio tutti… se il mezzo può portare 13 tonnellate per asse al massimo e lì lo carico con un peso maggiore… “ma che stai a guardà er capello?” Di fronte all’asse del male… nessuna esitazione! E SOPRATTUTTO, da domani… niente Masha e Orso!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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10/11 ore 12:30

CHERSON E LA CARNE DI CAVALLO

“Conquistare una fortezza non è difficile, è difficile vincere una guerra e per riuscirvi non si deve né assediare né attaccare. Ci vogliono, invece, “tempo e pazienza”. Kamenskij mandava i suoi uomini alla conquista di Rusùk, e io con queste due sole cose, tempo e pazienza, ho preso più fortezze di lui e ho fatto mangiare ai Turchi la carne di cavallo… - Scosse il capo. – E con i Francesi sarà la stessa cosa! Credi alle mie parole - aggiunse Kutuzòv, animandosi e battendosi il petto. Mangeranno anche loro carne di cavallo! - E di nuovo i suoi occhi si velarono di lacrime.”
http://www.magister.msk.ru/library/tolstoy/wp/wp10it.htm (mi rifiuto di consigliare la lettura di Guerra e Pace sul web, ma su questo sito russo c’è l’intero romanzo (“Traduzione dal russo di Giacinta De Dominicis Jorio.”) e, partendo da questo indirizzo http://www.magister.msk.ru/library/tolstoy/wp/wp01it.htm e sostituendo al numero nella stringa “wp01it” il progressivo “02” “03” “04” “05” “06” … c’è tutto il romanzo. Per chi non avesse il cartaceo a disposizione! Dixi et salvavi animam meam…)

“Взять крепость не трудно, трудно кампанию выиграть. А для этого не нужно штурмовать и атаковать, а нужно терпение и время. Каменский на Рущук солдат послал, а я их одних (терпение и время) посылал и взял больше крепостей, чем Каменский, и лошадиное мясо турок есть заставил. — Он покачал головой. — И французы тоже будут! Верь моему слову, — воодушевляясь проговорил Кутузов, ударяя себя в грудь: — будут у меня лошадиное мясо есть! — И опять глаза его залоснились слезами.”
http://tolstoy-lit.ru/tolstoy/proza/vojna-i-mir/vojna-i-mir-3-2-16.htm

“E ancora (e, come si dice in televisione, “di questo abbiamo anche un’immagine…”): https://t.me/vityzeva/72751

"Durante una delle varie interruzioni, Kutuzòv trasse un profondo sospiro, come se si preparasse a dire qualcosa. Tutti gli sguardi si puntarono su di lui.
Во время одного из таких перерывов, Кутузов тяжело вздохнул, как бы сбираясь говорить. Все оглянулись на него.

- "Eh bien, messieurs! Je vois que c'est moi qui payerai les pots cassés" [2. Ebbene, signori, vedo che sarò io a pagare i cocci] - disse. E, alzandosi lentamente, si avvicinò al tavolo. - Signori, ho ascoltato i vostri pareri. Alcuni di voi non sono d'accordo con me. Ma io - (si interruppe un momento)- in virtù del potere conferitomi dall'imperatore e dalla patria... ordino la ritirata.
— Eh bien, messieurs! Je vois que c’est moi qui payerai les pots cassés, —[175] сказал он. И, медленно приподнявшись, он подошел к столу. — Господа, я слышал ваши мнения. Некоторые будут несогласны со мной. Но я (он остановился) властью, врученною мне моим государем и отечеством, я — приказываю отступление.

Dopo di che i generali cominciarono a separarsi e ad uscire con la stessa silenziosa solennità che avrebbero assunto dopo un funerale. Alcuni a voce sommessa, assai diversa da quella che avevano usato parlando in Consiglio, dissero qualcosa al generalissimo. Malascia, che da un pezzo era attesa per la cena, scivolò lentamente dalla stufa puntando i piedini nudi sulle sporgenze di essa e poi, sgusciando tra le gambe dei generali, uscì dalla porta e scomparve.
Вслед за этим генералы стали расходиться с тою же торжественною и молчаливою осторожностью, с которою расходятся после похорон.Некоторые из генералов негромким голосом, совсем в другом диапазоне, чем когда они говорили на совете, передали кое-что главнокомандующему. Малаша, которую уже давно ждали ужинать, осторожно спустилась задом с палатей, цепляясь босыми ножонками за уступы печки и, замешавшись между ног генералов, шмыгнула в дверь.

Kutuzòv, dopo essersi accomiatato dai generali, si sedette e rimase a lungo con i gomiti appoggiati sulla tavola, continuando a rivolgersi la stessa terribile domanda: "Quando, quando è stato deciso l'abbandono di Mosca? Quando avvenne ciò che rese fatale questo abbandono e di chi fu la colpa?".
Отпустив генералов, Кутузов долго сидел облокотившись на стол и думал всё о том же страшном вопросе: «Когда же, когда же наконец решилось то, что оставлена Москва? Когда было сделано то, чтò решило вопрос и кто виноват в этом?»

- No, una cosa simile non me l'aspettavo - disse al suo aiutante di campo Schneider, che a tarda notte era entrato da lui. - Non lo avrei mai creduto!
— Этого, этого я не ждал, — сказал он вошедшему к нему, уже поздно ночью, адъютанту Шнейдеру; — этого я не ждал! Этого я не думал!

- Avete bisogno di riposarvi, altezza, - disse Schneider.
— Вам надо отдохнуть, ваша светлость, — сказал Шнейдер.

- Ma no! Mangeranno carne di cavallo, come i Turchi! - gridò Kutuzòv senza rispondere, picchiando sulla tavola con il grosso pugno. - La mangeranno anche loro, sì, purché...
— Да нет же! Будут же они лошадиное мясо жрать как турки, — не отвечая прокричал Кутузов, ударяя пухлым кулаком по столу, — будут и они, только бы...”
http://tolstoy-lit.ru/tolstoy/proza/vojna-i-mir/vojna-i-mir-3-3-4.htm et http://www.magister.msk.ru/library/tolstoy/wp/wp11it.htm

Cari compagni, venendo da una famiglia dove a farla da padrone era il pollo, anzi tutto, poi il coniglio, saltuariamente ed entrambi a costo zero, e infine il maiale (del quale non si butta via niente ma che non allevavamo e quindi aveva un costo), ho sempre considerato la carne di cavallo come una prelibatezza esotica, di cui mi raccontavano i miei compagni…(quei “pezzetti di cavallo” che popolavano il mio immaginario di bambino).

Venticinque anni dopo me li sono trovati, quei pezzetti di cavallo (meglio, cavalli a pezzetti), in Guerra e Pace. E pur capendone perfettamente il contesto (all’esercito turco prima e francese poi in ritirata non resterà nulla da mangiare se non la carne dei loro cavalli), aggiungendo anche il fatto antropologico-culturale, divenuto nel frattempo parte del mio vissuto, che in Asia centrale il cavallo è un essere sacro, un animale tabù (per esempio nel Caucaso MAI dire che qui i pezzetti di cavallo sono una prelibatezza, ci avvicinerebbero a dei cannibali), non potei non associarli a questi miei ricordi di infanzia: “lo avesse detto, il buon Kutuzov, al mio compagno che arrivava a scuola raggiante perché la sua mamma gli aveva fatto i pezzetti di cavallo…”.

Un’espressione forte, quella pronunciata dal generale. Un’espressione forte ancora oggi. Anche Prokofiev non può fare a meno di riportarla: https://www.flaminioonline.it/Guide/Prokofiev/Prokofiev-Guerraepace-testo.html

E che mi ha fatto collegare i fatti di CHERSON a quelli di due secoli fa. All’epoca si trattava di abbandonare non CHERSON, ma MOSCA. La battaglia di BORODINO era finita in un “pari”, neanche in una vittoria netta di una parte sull’altra. Un pari con ordini di grandezza di decine di migliaia di uomini, non migliaia, come si usava nelle carneficine di due secoli fa. Per inciso e senza andare tanto lontano, i nostri territori sono ancora bagnati dal sangue di quelle battaglie “risorgimentali”, da cui nacque anche la croce rossa, come aneddotica narra e se la memoria dei libri di storia non mi inganna. Un pari, pertanto, che aveva fermato il movimento francese e compromesso definitivamente, anche se loro ancora non lo sapevano, l’esito della “Campagna di Russia”.

In questo contesto, il generale Kutuzov, il generale senza un occhio, il generale che era tornato a salvare una situazione disperata, prede una “decisione difficile” (ogni riferimento ai fatti dell’oggi è puramente voluto): abbandonare Mosca. Senza sparare un colpo.

Ebbene, tutto questo, a un russo, inteso non solo come “cittadino della attuale Federazione Russa”, ma come russo, bielorusso, ucraino (ancora oggi), e finanche cittadino ex-sovietico (dai cinquanta in su), il collegamento è venuto e non per la carne di cavallo. Il collegamento è venuto perché TROPPE sono le similitudini, sicuramente NON coincidenze ma parole, gesti, situazioni che TOCCANO CORDE PROFONDE in un substrato culturale comune, in una coscienza collettiva che si palesa ANCHE in queste cose. E infatti la Vitjazeva non mi ha chiamato per vedere se la carne di cavallo mi ricordava qualcosa prima di pubblicare quel pezzo su telegram…

TERPENIE I VREMJA (терпение и время), tempo e pazienza. Questo ci vuole. Questa è la SVO.
JA - PRIKAZYVAJU OTSTUPLENIE (я — приказываю отступление). “Io, ordino la ritirata”. Oggi ci sono più formalismi… “suggerisco”, “sono d’accordo”, “ritiro” (otvod, ma anche “trasferimento da”) anziché “ritirata” (otstuplenie) … ma la sostanza non cambia.
Surovikin come Kutuzov? Ne deve fare di strada, il “ragazzo”. Ma è sulla strada buona, questo è indubbio. E, soprattutto, i suoi uomini lo hanno capito. E hanno fiducia in lui.
https://t.me/rusich_army/6257

Resta tutto, infine, quel "TOL'KO BY..." (только бы...), quel "PURCHE'..." alla fine della frase di Kutuzov. Un "Tol'ko by" pesante come un macigno.

Intanto, le forze NATO han preso coraggio e due ore fa sono arrivate a SNIGIREVKA, dove due giorni fa avevano subito una pesante sconfitta
https://t.me/boris_rozhin/69843
E comunque fan bene ad andar piano… perché dove son troppo veloci poi finiscono sotto il tiro dell’artiglieria russa, e ancora con pesanti perdite.
https://t.me/epoddubny/13594

Aggiornamenti a seguire.

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10/11 ore 22:00 aggiornamento

CITTA’ VUOTA

Cari compagni, vi confesso che stamattina mi son svegliato con un bel punto di domanda. Una miriade di scenari compresi tra due estremi uno radicalmente opposto all’altro:
- primo estremo: soldati ucraini sulla riva destra del DNEPR che facevano il dito medio ai soldati russi sulla riva sinistra, bandiera gialla e blu su Novaja Kachovka, Berislav, Cherson e tutte le città che abbiamo imparato a conoscere in questi giorni;
- secondo estremo: nulla di nuovo.

Ebbene, stamattina lo scenario che si configura è più simile al SECONDO estremo che al primo. Molto, ma molto più simile! Anche qui, per quale motivo?

Leggo questa sequenza di aggiornamenti brevi da un canale telegram:

“Gli ucraini sino ad adesso non sono entrati in una CHERSON vuota. Patetici codardi che continuano a “lagnarsi di una difesa” che non c’è.”
Хохлы до сих пор не заходят в пустой Херсон. Жалкие ссыкуны продолжают "прогрызать оборону" которой нет.
07:11 https://t.me/notes_veterans/6482

“Gli ultimi due mesi ne han prese così tante che ancora adesso non credono che ce ne siamo andati.”
Последние два месяца им так давали пи&ды на Херсонщине, что они до сих пор не верят что мы ушли.
07:23 https://t.me/notes_veterans/6483

Lasciamo perdere linguaggio ed espressioni (che in traduzione ho pure attenuato). La sostanza è chiara. Si preoccupano per niente e non entrano. In effetti i canali in tempo reale consultati ieri sono ancora senza aggiornamenti. Ma non penso che i generali NATO siano così sprovveduti. Il ritiro avverrà per tappe. Per tutti, attaccanti e difensori. Forse, più per i primi che per i secondi.

SENZA CINTURE

Stremousov è morto, probabilmente sul colpo, ma dalla sua macchina (questa immagine è di ieri, me la ricordo perfettamente) aveva tolto le cinture (ovviamente l’ho notato solo ora col riquadro rosso). Probabilmente le avesse tenute ora sarebbe in un letto d’ospedale e lo avremmo qui con noi.
https://t.me/notes_veterans/6479

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/11 ore 22:00 aggiornamento

Questa carta è aggiornata in tempo reale
https://lostarmour.info/map
così come questo sito riporta il rullo di tutti i canali telegram sull’argomento CHERSON in tempo reale (doppioni compresi…)
https://kherson-news.ru/

In entrambi i casi la situazione è sostanzialmente immutata. Considerando le decine di migliaia di uomini e mezzi da evacuare IN SICUREZZA, l’operazione non sarà semplice. E richiederà del tempo. Quanto, ancora una volta, ho proprio idea che lo decideranno i russi.

KIRILL STREMOUSOV

Proprio oggi riportavamo il suo punto della situazione sulla battaglia di ieri notte. Proprio oggi è morto, investito da un camion che viaggiava sull’altra corsia e ha perso il controllo, centrando la macchina dove viaggiava. RIP.
https://t.me/boris_rozhin/69803

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/11 ore 20:00 aggiornamento

CHERSON


Dove eravamo rimasti… ah si, al rapporto di Surovikin. Così il generale replica all’ordine di Shojgu di procedere al trasferimento dall’altra parte del fiume:
“Le forze così liberate saranno impiegate per operazioni offensive (освободившиеся силы будут задействованы для наступательных операций)”
https://t.me/wargonzo/9156

A questo, probabilmente, alludeva parlando di “decisioni non semplici” (о «непростых решениях») nel corso della sua prima intervista.
https://t.me/epoddubny/13586

Decisioni che hanno fatto discutere, come prevedibile, con una fiumana di reazioni e commenti attraverso l’intera opinione pubblica russa, e non solo. Non sono un opinionista e mi limito, a questo livello, a cercare di cogliere le opinioni degli esperti, di chi ne sa più di me, di chi è in grado di leggere gli eventi per quello che sono, e non per quello che si vorrebbe che fossero.

Cominciamo da Pjotr Kuznesov da bloknot.ru. L’analisi verte sui seguenti punti.
1. Con le forze attuali, attaccare in tutte le direzioni è impossibile, oltre che inefficace
2. Nelle condizioni mutate di conflitto, dove la NATO ha imposto un cambio di scala, più che di passo, su cui riprogettare l’intera operazione, un’unità speciale sballottata di qua e di là a tappare buchi non è più sostenibile. Ora che arriva e prende posto, la situazione è già disperata, come accaduto a Izjum.
Una parziale risposta a questi due punti è stata la mobilitazione parziale. Risposta parziale e non esaustiva di altre questioni sollevate
3. A nord del DNEPR un attacco su più direttrici e una contemporanea distruzione della diga e successivo allagamento, avrebbero posto le forze armate russe di fronte a una situazione di accerchiamento difficilmente sostenibile e foriera, sicuramente, di gravissime perdite di uomini e mezzi.
4. Se le unità speciali attualmente impegnate nella tenuta della riva destra sono disimpegnate, quello che diceva Surovikin, potranno essere ridislocate su altre direttrici, cambiando ulteriormente i rapporti di forza
https://bloknot.ru/obshhestvo/pochemu-vy-veli-vojska-iz-hersona-mnenie-e-ksperta-bloknota-1012180.html

Per questo, non solo NON FINISCE QUI,
https://t.me/notes_veterans/6454
ma le forze armate ucraine dovrebbero iniziare a preoccuparsi di questo cambio di passo.

Quest’altra analisi fa notare, semplicemente, che non siamo sopra Charkov. Che il ritiro sta procedendo troppo lentamente
https://t.me/WarDonbass/86057
Cosa che stanno notando anche gli osservatori ucraini
https://t.me/boris_rozhin/69809
i quali temono ancora che altro non sia che una trappola, per fargli scontare ulteriori perdite rispetto alle attuali, magari ancora prima di CHERSON (che a questo punto non sarebbe abbandonata).

Non si tratta, come dicono gli anglofoni, di “wishful thinking”, ma della semplice constatazione che PRAVDINO, dove sono appena entrati (20:00 ora locale) ieri la vedevano col lanternino, e ci han lasciato uomini e mezzi. E ora, tutto d’un tratto, la notizia che il nemico si ritira senza combattere. Ma anche solo l’istinto di AUTOCONSERVAZIONE insito in ciascuno di noi, porta a valutare con estrema prudenza una situazione del genere! Mica che avanzando troppo velocemente ci sia qualcuno ad aspettarli come ieri notte. E coi risultati che si son visti! Vedremo. Magari domani mattina vedremo la bandiera ucraina sventolare su CHERSON… tutto è possibile, visto che dipende UNICAMENTE dai russi e da un’iniziativa che è UNICAMENTE la loro. Il comando militare SUD, che giusto per mettere i puntini sulle “i” è responsabile diretto dei suoi uomini mandati al massacro ieri, dice che si tratterebbe di una messinscena,
https://t.me/s/vityzeva
di “un elemento dell’operazione psicologico-informativa tesa a formare concezioni errate”.
https://t.me/RVvoenkor/31484

Parliamo infine di due sostegni importanti, non voluti ed eppure arrivati.

Il primo è da parte di Evgenij Prigožin, titolare della premiata ditta “Wagner”, responsabile – lo ricordiamo – di una delle operazioni più difficili sopra DONECK.
“Surovikin deve evacuare e salvare le vite di migliaia di soldati, che si trovano di fatto accerchiate in territorio nemico, territorio che attualmente è tagliato completamente dalle vie di rifornimento”.
Суровикин должен вывести войска и спасти тысячу солдат, находящихся фактически в окружении на территории противника, которая полностью отрезана от путей снабжения.
https://t.me/WarDonbass/86069

Il secondo sostegno viene da Kadyrov, in questo momento impegnato a difendere la centrale atomica ZAES, altro fronte caldo. Riprende quanto affermato da Prigožin e aggiunge che CHERSON, così come si erano configurati i confini, era diventata indifendibile proprio per la sua particolare configurazione territoriale. E sottolinea nuovamente l’importanza della sua decisione, che merita il massimo rispetto.
https://t.me/RKadyrov_95/3080

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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09/11 ore 19:00 aggiornamento

RITIRO DA CHERSON

Oggi il generale Surovikin ha fatto rapporto al generale Shojgu ed è stato deciso quanto segue:

Surovikin: da agosto a ottobre l’esercito ucraino ha perso lungo la direttrice di CHERSON oltre 9.500 soldati, fra morti e feriti. Gli attaccanti hanno subito gravi perdite rispetto ai difensori. Le perdite delle ff.aa. russe sono state, lungo questa direttrice, inferiori di 7-8 volte rispetto a quelle ucraine. La città di CHERSON e i punti circostanti non sono in grado di essere approvvigionati e funzionare. La variante migliore, in questo caso, è organizzare la difesa utilizzando il fiume DNEPR come barriera.

Shojgu: D’accordo. Organizzate il trasferimento delle truppe aldilà del fiume DNEPR.

Суровикин: С августа по октябрь украинская армия потеряла на херсонском направлении более 9,5 тыс человек убитыми и ранеными - наступающая сторона несет там большие потери, чем та, которая находится в обороне. Потери ВС РФ на Херсонском направлении в 7-8 раз меньше, чем у ВСУ Город Херсон и прилегающие населенные пункты не могут снабжаться и функционировать. Наиболее целесообразным вариантом является организация обороны по барьерному рубежу реки Днепр".

Шойгу: Согласен. Приступайте к отводу войск за реку Днепр.
https://t.me/boris_rozhin/69792
et
https://t.me/boris_rozhin/69794
et
https://kherson-news.ru/society/2022/11/09/64020.html

Aggiornamenti a seguire molto presto, fra stanotte e domattina.

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09 November 2022 

PS.

1. I ponti non sono tre, ma un po' di più. Carta aggiornata. In rosso quelli tirati giù dai russi oggi, tutti sul territorio da loro controllato, in giallo quelli che gli ucraini CERCANO, da mesi, di tirare giù.
https://t.me/SergeyKolyasnikov/44038

2. Rimbalzano sulla rete voci di una comunicazione importante stasera su CHERSON.
https://t.me/SergeyKolyasnikov/44039

A tra qualche ora, a questo punto.

 

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09/11 ore 11:00 aggiornamento

LA DISFATTA DI SNIGIREVKA: ANALISI E PROSPETTIVE

Man mano che passa il tempo, meglio si delineano i contorni di una vera e propria disfatta. Dovuta unicamente all’insipienza e alla superficialità in fase di ideazione, pianificazione e coordinamento, da parte dei padroni NATO e delle ff.aa. ucraine. Non è andata “come a Charkov” (due mesi fa) perché, secondo Legitimnyj:
1. I russi li aspettavano
2. La motivazione fra i russi era maggiore di sei mesi fa
3. Mancava la superiorità numerica (10:1) che c’era a Balakleja, Izjum, Liman.
https://t.me/legitimniy/14023

Aggiungo un punto 4. L’EFFICACE, DECISIVO FUOCO DI CONTROBATTERIA, attivo sin da subito, che ha visto l’attività coordinata di ARTIGLIERIA PESANTE, DRONI (Lancet e Kub) e AVIAZIONE. Un conto è combattere una massa ingente di uomini e mezzi quando li si hanno di fronte, a distanza ravvicinata. Un altro conto è non lasciarli neppure arrivare.
https://t.me/vysokygovorit/9926

Il punto 1 era prevedibile. Lo si diceva (e lo scrivevamo anche noi) da un mese. Già tanto che non siano finiti “pronti-via” su un campo minato come occorso ai loro colleghi ieri a DUDCHAN. Il punto 3 pure, man mano che il tempo passava. La NATO i satelliti ce li ha. Vede gli spostamenti. CAPISCE, dovrebbe capire, che un conto è attaccare in numero soverchiante e di sorpresa riservisti, un altro è attaccare gente che ti aspetta da un mese. Ora i morti non si contano (meglio, si contano nella misura di oltre 200)
https://t.me/HersonVestnik/10571
e gli ospedali sono pieni di feriti (ibidem), a causa di questo comando suicida.
https://t.me/boris_rozhin/69743
E ciò nonostante i combattimenti proseguono, a testa bassa, come da tradizione “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/boris_rozhin/69754

Inoltre, ora son saltati anche i ponti sul fiume Ingulec. Il che complica ulteriormente la vita agli spostamenti ucraini. Quantomeno, rallenta. E ripristinare un collegamento sotto i fischi di droni suicidi non è un’operazione né semplice, né celere, né a costo zero,
https://t.me/voenkorKotenok/42509
anche se non è il ponte sulla Crimea di cui parlavamo ieri e di cui abbiamo oggi anche un filmato:
https://t.me/boris_rozhin/69741

Infine, è notizia di poco fa che un comando militare ucraino sulla zona di fronte sopra CHERSON è stato individuato e bersagliato. Morti i 24 ufficiali che in quel momento si trovavano al comando.
https://t.me/Tauride_Republic/2655

Non sappiamo come andrà a finire. Non sappiamo se alla fine tutti se ne andranno via da CHERSON, se resteranno invece a difenderla, oppure se veramente la trasformeranno nella testa di ponte da cui partire per un’ulteriore fase offensiva. Come commentano gli analisti più intelligenti, in ogni caso sarà una decisione POLITICA. Anche ieri sera, dal punto di vista MILITARE, le forze NATO hanno dimostrato di NON AVERNE A SUFFICIENZA, usando solo carne da cannone ucraina più “mercenari” più loro armamenti: NON SFONDANO. L’unica soluzione CRIMINALE, neanche MILITARE, di cui peraltro parliamo anche qui da un mese, potrebbe essere quella della diga KACHOVSKAJA che salta, allaga di metri, eccetera eccetera. Ma anche qui, non stiamo parlando delle dighe delle nostre Alpi, DIGHE strette e VERTICALI. Sono dighe immense ma ORIZZONTALI. In altre parole, per fare quel disastro, dovrei smantellarla pezzo pezzo. Uno, due, tre buchi non fanno cinque metri di onda, e neppure lo tsunami. Non è un’osservazione stupida, dovendo fare un’analisi dei rischi. Vedremo. Alla fine, non siamo né nella testa di criminali NATO che mandano al massacro e “suicidano” un popolo che dicono, a parole, di difendere, né nella testa dei generali (e della presidenza) russi.

Aggiornamenti a seguire.

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09/11 ore 08:30 aggiornamento

DAS EINE MAL ALS TRAGÖDIE, DAS ANDERE MAL ALS FARCE


“La prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa”, così si ripete la Storia secondo Hegel, citato da Carletto Marx (“Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte” / Der achtzehnte Brumaire des Louis Bonaparte (1852), a proposito prossima vita mi metto di buzzo buono e imparo il tedesco, che mi serve anche per chiedere agli autisti che vanno dagli alemanni a che punto sono e ripetere “mezz’ora e son lì” ai clienti ... giurin giurello!)

Chiedo scusa se ieri notte non mi son messo a scrivere, ma scrivere “boh” e lasciare tutto alla mattina non è neppure un buon servizio. E infatti…

Ieri sera il voenkor Lisicyn informa di duelli d’artiglieria in corso a SNIGIREVKA, di cui fornisce una carta MOLTO indicativa sulla distanza che la separa da CHERSON.
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/1594

Kirill Stremousov, vicepresidente regionale, conferma il “la” a una catena di sant’Antonio di messaggi sul segmento russo (e parzialmente ucraino) di Telegram su un ATTACCO SU AMPIA SCALA in corso da quella parte.
https://t.me/Stremousov_Kirill/697

Parte il panico… nervi tesi, ormai basta poco. Sulla rete, incominciano ad arrivare i “pompieri”…

Prima cartina:
https://t.me/ukraina_ru/114709
la linea curva è la ferrovia. Si dice che gli ucraini siano arrivati alla ferrovia. Bene, la città è SOTTO la ferrovia, quindi gli ucraini NON sono entrati in città. E uno.

Comunicazioni di servizio:
Non date retta a nessuno, la zona è completamente FUORI campo, non c’è linea… tutti i filmati che mostrano qualcosa sono falsi. Verissimo, infatti erano falsi.
https://t.me/ukraina_ru/114722

Stamattina la situazione reale sul campo. Anche a SNIGIREVKA c’è stato il FLOP.

E si badi, non perché non si siano impegnati. IL COPIONE D’ATTACCO È STATO IDENTICO a quello che ha provocato la breccia a Balakleja, dentro cui si è infilata una massa enorme di soldati ucraini. Ma porca miseria, capre NATO, leggete MARX! Specialmente quando attaccate con le vite degli altri! Non potete fare la STESSA, IDENTICA cosa. Per giunta senza campo!

Niente, per farla breve: attacco con gruppo d’assalto qualificato (“mercenari” angloamericani e polacchi, ovvero truppe NATO camuffate da mercenari), copertura di fuoco intensissimo d’artiglieria, attacco combinato con pick-up e blindati dietro (metodo jihadista)… fallito. Perché? Perché stavolta non c’erano riservisti della LDNR messi lì a piantonare e basta. Questa volta c’era un esercito intero che si era preparato a questa evenienza. E man mano che le truppe avanzavano, e di pochissimi km, letteralmente li decimava, così che alle porte di SNIGIREVKA ci è arrivata metà della metà dei partiti e assolutamente non in grado di far fronte al fuoco di sbarramento proveniente dalla città. Questa cartina mostra chiaramente che
L’OFFENSIVA DI MASSA E’ IN CORSO E HA APPENA SCALFITO LA LINEA DIFENSIVA IMBASTITA DAI RUSSI
https://t.me/yurasumy/6009

Inoltre, ieri notte si è alzato uno STORMO intero di droni kamikaze e ha colpito le retrovie, proprio dove si formavano le colonne per portare rinforzi al fronte. Qui la geolocalizzazione degli attacchi a opera di RYBAR:
https://t.me/rybar/40998

Risultato, fiasco totale, confermato dalla comunicazione ufficiale di Stremousov di stamattina.
https://t.me/Stremousov_Kirill/698

L’impressione è che si sia voluto FORZARE un qualcosa che si sapeva già sarebbe andato a finire così. E che non sia finita qui. Materia di studio interessante per i citluvit che ci osservano.

Aggiornamenti a seguire.

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08/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


TUTTI GLI ATTACCHI SONO STATI RESPINTI. Anche oggi, come ieri, come l’altro ieri, come da un mese e mezzo a questa parte. La situazione è e permane estremamente tesa, tendente peraltro a INTENSIFICARSI visti anche gli attacchi su CHERSON di oggi. Al tempo, però.

Partiamo proprio da dove si teme che parta l’offensiva di massa. Ancora oggi c’è stato un tentativo da PRAVDINO (a 23 km a ovest di Cherson) nel pomeriggio (dalle 13:30).
https://t.me/milchronicles/1284
et
https://t.me/wargonzo/9131
Attacca il fuoco di artiglieria di copertura, M777 a stelle e strisce e FH70 tricolori, giusto per dire chi concorre ogni giorno al massacro del popolo ucraino contro nidi di artiglieria ben più potenti e, contestualmente allo stesso, si muovono gli assaltatori da terra. Si alza immediatamente in volo l’aviazione e li colpisce, parte altrettanto subito il fuoco di controbatteria russa e le truppe ucraine devono ripiegare con gravi perdite. I tentativi di fiaccare la linea di difesa su altri punti con cechi RM-70 e polacchi KRAB 406 hanno seguito la stessa sorte: questa volta ad alzarsi in volo sono stati i droni Lancet-3 che, dopo averli individuati, li hanno messi a tacere per sempre.

Tutto lascia però presagire che l’offensiva sia imminente
https://zp-news.ru/politics/2022/11/08/55232.html
Anche perché, prosegue questa analisi, ogni giorno che passa la situazione si complica sempre più per il regime di KIEV e gioca a vantaggio dei russi, che solo un mese e mezzo fa avrebbero fatto molta più fatica a tenere bordate come quella di oggi. Ma che col tempo, invece, hanno potuto chiamare rinforzi, sistemarsi in pianta stabile lungo una linea più corta e semplice da difendere, evacuare i civili.

Sul fronte EST, lo stesso. Anche oggi tutti gli attacchi sono stati respinti e con gravi perdite.
https://t.me/rybar/40988

Idem sopra a DONECK e a PAVLOVKA, dove sono stati respinti i tentativi di contrattacco ucraino:
https://t.me/rybar/40985

FINALMENTE INGEGNERIA CIVILE!

Marat CHUSNULLIN, vicepresidente del consiglio della Federazione Russa, ha pubblicato sul suo canale telegram queste foto:
https://t.me/mkhusnullin/658

Belle, belle e ancora belle! Si vede proprio nella foto sotto il primo punto d’appoggio da 12 assi all’inizio della campata, due blocchi da sei assi più altri sei assi, il tutto ripetuto da un altro gruppo da dodici assi in fondo a quello che ricordiamo essere un blocco di trecento tonnellate. E così è stato trasportato. Le immagini dall’alto sono altrettanto impressionanti. La posa della campata arrivata ieri è avvenuta oggi ed è durata DODICI ORE. La posa della prossima campata, missili e bombe NATO permettendo, è prevista l’11 novembre. Un “tocco” del genere ogni quattro giorni… impressionante anche questo, a ben pensarci!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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08/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Si nota un’intensificazione delle attività offensive coordinate dalla NATO sia sul fronte EST, specialmente verso KREMENNAJA
https://t.me/voenkorKotenok/42467

sia sul fronte SUD, per la precisione da SUCHANOVO verso BERISLAV
https://t.me/WarDonbass/85859

e a PRAVDINO, dove si è già alzata l’aviazione a copertura della difesa di terra, affidata alle truppe aviotrasportate russe:
https://t.me/wargonzo/9124
et
https://t.me/rusich_army/6214

Attacchi sinora tutti respinti. Seguiremo gli aggiornamenti.

DAL DIARIO DI UN CIT.LU.V.I.T.

Ognuno ha i suoi imprinting, come l’ochetta Martina. Fra i miei, ce n’è uno di rinterzo (perché appartiene a due generazioni prima della mia, conosciuto quindi solo per “sentito dire”), di nome Fosco Maraini. Per me è sempre stato un mito, sia nel senso vero della parola, dal momento che lo conoscevo solo per i racconti del mio professore Massimo Raveri che era stato suo allievo, sia nel senso “max-pezzali” della parola perché uno che, internato dai fascisti giapponesi dopo l’otto settembre, per dare da mangiare a sua moglie e a sua figlia Dacia che facevano la fame, entra nella testa dei giapponesi al punto di presentarsi dentro la loro baracca – primo sgarro! - prenderli diretti mentre erano lì a gozzovigliare – secondo sgarro! – tirar fuori un coltello, appoggiare la mano sul tavolo e tagliarsi una falange del mignolo davanti ai loro occhi – un gaijin 外人, e pure italiano… terzo sgarro! - e infine buttarlo davanti ai loro aguzzini in segno di disprezzo – quarto sgarro! - per me era abbastanza per entrare non nel mito, ma direttamente al primo posto della classifica! (episodio riportato dal mio prof e, per chi riesce a recuperare il libro, in “Ore giapponesi”, oltre che raccontato anche da sua figlia Dacia in diverse interviste; per la cronaca, i giapponesi da allora gli diedero una capretta col cui latte riuscì a sfamare moglie e bambina).

Vent’anni dopo quell’imprinting, e non so neppure io come e perché, navigando mi imbattei in questa pagina dell’associazione italiana studi giapponesi, che riportava l’orazione funebre al suo funerale laico, nella sua Firenze.
https://www.aistugia.it/index.php/associazione/fosco-maraini

Un’orazione che poi altro non era che una sua lettera, un testo scritto di suo pugno, dove si diverte, da personaggio scanzonato qual era, a parlare in tono semiserio di cose serissime. Considerando chi era, l’autorità che ricopriva non solo per noi nipponisti o orientalisti, ma per la storia culturale del nostro Paese, ancora una volta un mito. Come quando scrisse “Giappone Mandala”, un testo geniale dove associa testo, immagini, e tante intuizioni e suggestioni (che, come quando ci si trova di fronte al genio, a volte aprono gli occhi e la strada a percorsi di ricerca ulteriori).

Per farla breve, ho trovato lì per la prima volta una espressione che ho fatto mia, in verità più nelle intenzioni che nei pensieri-parole-opere-e-omissioni reali: CIT.LU.V.I.T. Di fatto, il buon Fosco in quella lettera si definiva un CITtadino della Luna in Visita d’Istruzione sulla Terra (utilizzando peraltro un metodo di abbreviazione sovietico nel midollo, vedasi Kom.So.Mol. o Kol.choz o Sov.Nar.Kom, che consiste nel far andare avanti le abbreviazioni di espressioni a più parole e formare con i composti una parola nuova).

Io citluvit (ora lo posso scrivere per intero e aggiungere anche al dizionario ortografico...) non lo sarò mai. Sono troppo mediterraneo, latino, bianco bianco nero nero. E penso che uno che escogita uno stratagemma del genere in un campo di concentramento giapponese, tanto distaccato dal mondo, poi non lo sia stato neppure lui. Però ogni tanto è bello pensare, ogni tanto, di poterlo diventare: specialmente quando aiuta a risparmiare il fegato, che ne abbiamo uno solo.
L’aggiornamento di oggi, per le ASSURDITA’ REALI contenute, e che vanno ben aldilà dell’Assurdità con la A maiuscola che è la Guerra prima, e la Storia di questo essere antropomorfo chiamato uomo poi, potrebbe essere chiamato “Dal diario di un citluvit”. E così ho fatto. E’ uscita una cosa da “Mork chiama Ork” de-noi-altri… buona lettura!

Caro diario,
scusa se ti rompo le scatole la mattina, di solito ti scrivo con calma la sera, ma mi è appena capitato di leggere questa cosa strana che gli esseri anglofoni di questo strano pianeta pronunciano “insàid”: voci di corridoio, spifferi da infissi che ormai non tengono più.

CHERSON E L’OFFENSIVA “ILLOGICA”

Riguarda l’offensiva imminente su CHERSON, che nel punto che tengo su sinistrainrete.info chiamo “imminente” ormai con un po’ di vergogna, visto che è “imminente” da un mese e mezzo! Ma pur essendo citluvit, e non so se più marziano o marxiano, o tutte e due insieme, caro diario i superpoteri per entrare nella testa delle persone ancora non li ho. A logica, era “imminente”. Doveva “sfruttare il momento”, come si dice da queste parti. Doveva impedire ai russi di rafforzare le proprie difese nel momento, da parte loro, di maggiore affanno.
Così non è stato. I russi hanno visto arrivare i loro rinforzi a decine di migliaia, nuovi armamenti, gli è stato dato il tempo di posizionarli sulla linea di fronte, di creare bastioni e linee trincerate, oltre che di evacuare fino a TRECENTOMILA civili. Ti assicuro, caro diario, che il regime di KIEV non è “sportivo”. Per niente. MARIUPOL’ è stata liberata casa popolare per casa popolare, con i civili negli scantinati usati come scudi umani. Questo ritardo non è stato frutto di uno scrupolo, quindi. Anche perché una delle ipotesi d’attacco palesate a noi comuni mortali è stata:
- Salta la diga Kachovskaja
- Tutte le città a valle sono sommerse, tra cui CHERSON
- La guarnigione russa a difesa perde i contatti con la riva a sud ed è nel frattempo attaccata da tutte le direzioni
- CHERSON è presa con enormi perdite da parte russa.

Quindi, un quartier generale che non si fa scrupoli di mandare sott’acqua centinaia di migliaia di persone per ottenere lo scopo prefissato, non perde così tanto tempo volentieri. Forse, ma caro diario, è solo la mia impressione di citluvit, è stato merito dei russi che hanno iniziato a fare sul serio, mettendo in crisi l’intera rete di approvvigionamento elettrica ed energetica in generale, oltre che informativa e informatica, e mandando in tilt quartier generale, retrovie e prime linee come un flipper. Il rallentamento è frutto di un’azione del nemico, più che di decisioni proprie.

In questo contesto, caro diario, la notizia che l’offensiva differiva ancora per dar modo al terreno di consolidarsi a causa del gelo mi sembrava una cosa di buon senso, la prima forse che sentivo da tanto tempo. Invece, stamattina mi capita di leggere che LE LOBBY OCCIDENTALI (западные лобби) stiano PREMENDO SU ZELENSKIJ perché l’offensiva parta nel corso di questa settimana. E che ZELENSKIJ ABBIA POSTO AI MILITARI l’obbiettivo di prendere CHERSON ENTRO L’INIZIO DEL G20 (взять Херсон до G20).
https://t.me/legitimniy/14012

Il G20 inizia a BALI il 10 novembre! Nel caso in cui dovesse andare tutto come da piani occidentali, su cui ci sperano persino i nostri giornali luce (senza cine- questa volta… il riferimento a La Repubblica di ieri è puramente voluto), CHERSON sarebbe ceduta, magari nell’ambito di trattative segrete (ma poi neanche mica tanto segrete…) dove io do una cosa a te e tu dai una cosa a me, una specie di mercato delle vacche non primo e non ultimo in questo conflitto, e il comico-presidente magari farebbe anche una comparsata al G20 a sugello dell’intera operazione.

Caro diario, non so che dirti. Mettere a repentaglio le vite di decine di migliaia di uomini per un’offensiva da fare ASSOLUTAMENTE nei prossimi giorni. Far avanzare cingolati e rimorchi nel pantano autunnale, lasciandoli esposti ad artiglieria pesante e aviazione che, sicuramente, non la manderanno a dire, per un Coup de théâtre. A meno che non sia tutto combinato. E questo, caro diario, non lo posso e non lo possiamo sapere. Vedremo, ma l’impressione è che un popolo già martoriato da decenni in cui è stato trattato come carne da cannone in tempo di pace, e da mesi in cui è divenuto carne da cannone nel vero senso del termine, andrà avanti a soffrire sempre di più ordini e decisioni presi dai nuovi padroni ed eseguiti da un regime che, negli ultimi otto anni, lo sta portando sempre più all’autodistruzione.

Tutta fantasia, caro diario? Non so, ieri RYBAR segnalava movimenti importanti proprio sulle retrovie sopra a CHERSON

Guarda le frecce azzurre che si addensano minacciose sulla linea di fronte
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107202511-6a791435.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107202510-3fa12805.jpg

Scrive RYBAR:
“L’obbiettivo fondamentale al momento attuale è creare una superiorità numerica di uomini di svariate volte. Secondo gli abitanti della regione di CHERSON, l’offensiva potrebbe iniziare nei possimi due o tre giorni.”
Основная цель на данный момент — создать численное превосходство в живой силе в несколько раз. По мнению жителей Херсонской области, наступление может начаться в ближайшие два-три дня.
https://t.me/rybar/40960

“Creare superiorità numerica” (создать численное превосходство), caro diario, tradotto vuol dire ammassare carne da cannone, ma tanta, ma tanta (в несколько раз di diverse volte) così da sfondare. Sarà un massacro, se l’ordine sciagurato partirà, come partì ad agosto proprio sopra CHERSON. E come massacro, allora, fu. Staremo a vedere, caro diario. Altro non possiamo fare. Possiamo però denunciare che un’operazione, già spostata di un mese e mezzo, e che a questo punto, se proprio doveva essere fatta, si sarebbe dovuta fare nelle condizioni ambientali più favorevoli, ovvero fra qualche settimana ancora, ora è diventata PRIORITARIA per logiche del tutto ESTERNE a quella militare. La vita di decine di migliaia di uomini messa a repentaglio da elezioni di mid-term, da interessi di lobby e di finanziamenti, quindi di soldi. Ma questo, caro diario, per l’U-ccidente, come chiamo io quei Paesi posti nel punto cardinale dove “muore il Sole”, e non solo quello, per quei giornali che usano i buoni sentimenti in maniera ipocrita una pagina sì, e una pagina no (a seconda dell’argomento trattato), non conta.

In questo senso, anche gli aggiornamenti dati nel paragrafo qui sopra non promettono nulla di buono. I soldati ucraini non solo si trovano "porte aperte" per accordi sottobanco, ma muoiono in massa in attacchi suicidi. Vedremo gli sviluppi.

GEJDAR ALIEV E LA RIMOZIONE STORICA “ILLOGICA”

Caro diario, non mi stancherò mai di meravigliarmi di come, per gli umani di cui sono indebitamente ospite, una cosa che prima era PUNTO D’ORGOGLIO poco dopo diventa SEGNO DI INFAMIA. Anche qui avvengono cose, troppe, che ai nostri occhi paiono “illogiche”. Ma agli occhi degli umani, evidentemente, no.
Tutto nasce dal film-documentario ANNUNCIATO su una TV iraniana (Sahar), dedicato al primo presidente dell’Azerbaijan post-sovietico: Heidar (o gejdar alla russa) Aliev. Qui il trailer:
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=JR2wfOw4V7A

Tra l’altro, nel trailer compare immortalato in cappotto scuro con fiocco rosso, secondo UNO SCHEMA ICONICO tipico dei dirigenti del Politburo sovietico: il segretario Andropov, per esempio, ma non solo.

A scovare questo documentario è stato MIKA BADALYAN, attivista armeno. E fra armeni e azeri, come sappiamo, è da trentacinque anni che non corre buon sangue.
https://t.me/mikayelbad/19960

Cosa dice il buon MIKA? Che ALIEV è di origine CURDA, che appoggiasse il PKK e che fosse stato anche coinvolto in attentati del PKK in territorio turco. Ora, caro diario, devi sapere alcune cose di Aliev padre. ALIEV vuol dire letteralmente “figlio di ALI” e tradisce l’origine SCIITA della sua famiglia. A differenza, per esempio, del cognome MAMMADOV (reso in russo fra i ceceni, per esempio, come MAGOMEDOV) che vuol dire “figlio di MOHAMED” e che tradisce l’origine SUNNITA della famiglia. Gli azeri sono in minoranza sunniti e in maggioranza sunniti. Nel Paese dei SOVIET non gliene fregava niente a nessuno. Sunniti si sposavano con sciiti, cristiani con musulmani, armeni con azeri, azeri con georgiani, curdi con inguscezi, ceceni con ossetini: NON GLIENE FREGAVA NULLA A NESSUNO! W L’AMOR! Ma il Paese dei Soviet, caro diario, qui lo guardano tutti come la peste negli occhi. E’ meglio scannarsi per le religioni, caro diario, è più “logico”, secondo la “logica” degli umani.

Torniamo a HEIDAR figlio di ALI. Sciita, così come SCIITI sono i PERSIANI o, come li chiamano da mezzo secolo a questa parte, gli iraniani. Così come SCIITI sono i CURDI. Peraltro, PERSIANI, AZERI e CURDI oltre ad avere lo stesso SUBSTRATO sciita, condividono lo stesso substrato ZOROASTRIANO! IL CAPODANNO IRANIANO, chiamato NOVRUZ, bellissima festa di primavera dove si mangiano dolci buonissimi e i giovani saltano sui falò, mentre il popolo danza e gioisce della vita che rinasce, lo festeggiano solo loro. Non i turchi (sunniti). Anzi, caro diario, guardati dal dire a un turco “NOVRUZ MUBAREK”, ovvero Buon Novruz! Ti potrebbe prendere per un pericoloso terrorista curdo. Infine, caro diario, un pezzo di Azerbaijan è proprio in IRAN. Tabriz, dove fanno i tappeti che vendon qui, è popolato di azeri. Gli autisti iraniani che vengono qui in Italia, vengono tutti da lì perché devono attraversare la Turchia.

E gli azeri hanno una lingua dello stesso ceppo linguistico del turco, cambia molto poco. I curdi, invece, hanno una lingua MOLTO diversa. Da cui il rapporto di “cuginanza” che i turchi (per la maggior parte sunniti) hanno stabilito con gli azeri (per la maggior parte sciiti), immediatamente DOPO la fine dell’URSS. Rapporto di cuginanza che si è esplicato nell’ultima guerra, la “soluzione azera” al conflitto nel Nagorno-Qarabagh.

MA HEIDAR NON E’ FIGLIO DELL’AZERBAIGIAN POST-SOVIETICO. Heidar è figlio dell’URSS! Di quel Paese dei Soviet, caro diario, di cui ti parlavo prima. Ed essere a fianco di un popolo oppresso, anzi, essere emanazione di quel popolo oppresso, caro diario, era un punto d’onore! Come essere di estrazione sociale povera nella Cina di MAO: ancora trent’anni dopo la fondazione della REPUBBLICA POPOLARE CINESE, essere FIGLIO DI CONTADINI POVERI (pin nong 贫农) costituiva TITOLO PREFERENZIALE per fare carriera ovunque. Se invece l’albero genealogico era “sporcato” da qualche mela marcia (un nonno che era stato kulak, o “contadino ricco” fu nong 富农)beh, caro diario, c’era ben poco da fare…

In URSS non c’erano le guardie rosse a chiederti il pedigree, caro diario, ma NESSUNO, ripeto, NESSUNO ti avrebbe fatto le pulci per le tue origini curde. Anzi! Aliev era un iscritto al PCUS un po’ “particolare”: era un GHEBISTA, uno che aveva fatto carriera nel KGB. E con quella “dote” era finito nel Politburo. Essendo la Turchia, all’epoca, un Paese NATO alle sue porte, essendo il PKK un Partito marxista-leninista, ed essendo l’Aliev nel KGB, e conoscente della lingua e della cultura curda per ovvi motivi, sarebbe stato abbastanza strano il contrario: ovvero che lo avessero mandato in Giappone! O in Angola! O in Nicaragua! E che il KGB sostenesse la lotta armata di liberazione del PKK era parte di una strategia ben precisa, coerente ed esplicita.

E allora? Di che cosa ci meravigliamo, caro diario? Qual è la “scoperta dell’acqua” calda di questo militante armeno? Perché diffonde queste “scoperte” in maniera, addirittura, DIFFAMATORIA? Ormai dovresti saperlo, caro diario. Qui è tutto strano! Passan neanche 30 anni e quello che era titolo di onore diviene, di colpo, scheletro da tenere nell’armadio! Ora al potere in Azerbaigian non c’è più il padre, ma il figlio (ILHAM ALIEV). Per l’U-ccidente, per inciso, è tutto normale. Trent’anni di successione dinastica. Assad no, Aliev si. Caro diario, fermiamoci qui…
Ebbene, lo sgarro per quanto strano possa sembrare c’è! Lo hanno fatto gli iraniani nel produrre il documentario, lo ha fatto l’attivista armeno nel diffonderlo a una platea che non parla Farsi o Azero (la lingua del trailer e del canale Sahar TV). Al punto che ALIEV ha fatto pressioni diplomatiche pesanti perché tale documentario non fosse diffuso! E TANTO HA FATTO CHE LA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO E’ STATA AL MOMENTO ANNULLATA!
https://t.me/rybar/40975

RYBAR parla di uno “scambio di S-cortesie” fra azeri e iraniani: i primi che si immischiano nelle manifestazioni a Teheran e altre città, i secondi che “ricambiano” pubblicando documentari con informazioni “compromettenti”. ANCORA UNA VOLTA: perché compromettenti? Perché attualmente fra TURCHIA e AZERBAIGIAN è IDILLIO. E il popolo azero, post-sovietico, giovane, che la storia la impara su libri come quelli su cui imparano i bimbi di KIEV, certe cose NON LE DEVE SAPERE! Così come i nostri bimbi non devono sapere dell’URSS. Caro diario, nella terra delle “libertà”, la verità è pericolosa.

Questo, al netto del MESSAGGIO che gli iraniani hanno mandato a Turchia, Azerbaigian e NATO. Anche voi avete i vostri “scheletri”. Anche se, in questo caso, SCHELETRI NON SONO. Ma per una “logica” assurda e illogica, quale quella che domina a queste latitudini ormai, SCHELETRI DIVENGONO. Per le contraddizioni interne alle classi dominanti, caro diario. RIMUOVERE LA STORIA, RISCRIVERE LA STORIA, VERGOGNARSI DI CIO’ CHE SI E’ STATI è la cifra stilistica della maggior parte delle repubbliche EX-SOVIETICHE, finite fra le braccia della NATO. Rileggere sotto questa luce la storia recente ucraina, caro diario, ecco che assume un significato forse diverso, ma più vicino al vero. Quello che, caro diario, non mi stancherò mai di cercare.

Aggiornamenti a seguire.

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07/11 ore 19:15 aggiornamento

QUANDO L’ACQUA DIVENTERA’ GHIACCIO

Probabilmente anche il maltempo sta giocando a favore dei russi. Il pantano attuale consiglia il differimento della grande offensiva di qualche settimana. Quando, per l’appunto, l’acqua diverrà ghiaccio e il terreno tornerà a permettere spostamenti veloci di cingolati. Nel frattempo, si sonda il terreno sopra CHERSON, con attacchi mirati a testare la capacità difensiva russa. Oggi, tra l’altro, è terminata l’evacuazione collettiva, organizzata, dal capoluogo. Chi vorrà evacuare, da domani dovrà farlo con mezzi personali.
https://t.me/boris_rozhin/69580

Per il resto, la situazione sui vari fronti è pressoché immutata,
https://t.me/voenkorKotenok/42441

se si eccettua BELOGOROVKA, che pare i russi abbiano ripreso. E’ questo paesino
(carta RYBAR)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107091039-58181af0.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107091037-fe8cb429.jpg
Spostiamo lo sguardo verso sud, la linea di fronte fa una specie di “L” ruotata di 180°. L’angolo di questa “L” è BELOGOROVKA. Importante liberarla per dare fiato a LISICHANSK che è il grosso agglomerato a destra. Oggi pomeriggio la notizia
https://t.me/voenkorKotenok/42435
e la sua conferma
https://t.me/wargonzo/9109
hanno quindi infuso coraggio ai difensori impegnati da oltre un mese nello stabilizzare questa linea di fronte, dove ogni giorno attaccano interi battaglioni.

PONTE DELLA CRIMEA: E’ ARRIVATO IL PRIMO PEZZO!

Impressionante: un blocco unico di cemento e acciaio dal peso di 300 tonnellate… in attesa di essere montato al posto di quello andato distrutto nell’attentato.
https://t.me/RVvoenkor/31317
I lavori dovrebbero iniziare comunque a dicembre, leggevo su altri canali, quando saranno completati i trasferimenti in cantiere di tutti gli elementi. Tutto si può dire tranne che non si siano dati da fare…

UN’ALTRA TEGOLA

Sulla testa di Zaluzhnyj… hackerata e diffusa in rete questa lettera ufficiale del Capo Ispettore del Ministero della difesa ucraino al Ministro della difesa, datata 11/07 (numeri invertiti rispetto a oggi…)
https://t.me/hackberegini/1097
Nella lettera si lamenta: “Nelle ff.aa. ucraine ci sono casi di RALLENTAMENTO SISTEMATICO nel calcolo delle paghe, nel pagamento delle stesse e degli assegni sociali sia ai soldati che agli altri lavoratori impiegati nelle ff.aa. e negli uffici a esse collegati, oltre che a CALCOLI ERRATI nella compilazione delle buste e persino nei sussidi e assegni previsti dalla legge”.

A voler credere alle malelingue e a voler pensar male, in effetti è proprio una “tempesta perfetta” quella che sta cadendo, tegola dopo tegola, sulla testa del “generale”. Anche perché la signorina col Mitsubishi prima e questa lettera diffusa oggi poi farebbero perdere la pazienza anche a Giobbe! D’altro canto, il sito era il suo, le conversazioni anche, e il fatto che un problema come quello delle paghe sbagliate nei conti e in ritardo nei pagamenti sia discusso NON col capo delle ff.aa., ma con la struttura governativa (Ministero della Difesa), è indice di scarsa fiducia dei soldati stessi nella capacità dei responsabili diretti di poter cambiare le cose. Sicuramente il “generale” avrà modi, tempi e strumenti per farla pagare a chi ora lo sta screditando, e non mi sto riferendo alle minacce di morte agli “orki” russi. Se dalla Bankovaja, ovviamente, non riceveranno dai suoi attuali “protettori” (i vertici militari USA) il permesso per metterlo a riposo. A Kiev non si muove foglia, d’altronde, che Washington non voglia. Ma picchia oggi, picchia domani…

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domattina.

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07/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE: obstanovka stabil’no naprjazhennaja (обстановка стабильно напряженная)

Ovvero, “situazione stabilmente tesa”. Il Ministero della difesa ha appena diramato un bollettino
https://t.me/mod_russia/21565
Che rispecchia la tendenza già evidenziata nei giorni scorsi e una cartina del tutto identica a quella di ieri notte di RYBAR e dei giorni scorsi.
https://t.me/boris_rozhin/69542

Questo è l’ingrandimento della linea SVATOVO-KREMENNAJA, attacchi come al solito respinti
https://t.me/rybar/40945
e con gravi perdite da parte degli attaccanti:
https://news-kharkov.ru/incident/2022/11/07/24171.html

Perdite che ormai si fanno sentire sugli armamenti a disposizione
https://t.me/zastavnyii/2038
Questo grafico mostra i TOCHKA-U tirati giù dai russi. La curva è in caduta libera, dopo esser cresciuta e aver toccato il picco estivo. 194 missili abbattuti in totale, 18 postazioni di lancio e 2 mezzi rotabili equipaggiati con piattaforme di lancio sul pianale.
https://t.me/zastavnyii/2039
Aritmetica spiccia: considerando una scorta di 300 missili lasciati in eredità dalla defunta URSS, 60-95 dei quali lanciati contro i civili del Donbass fra il 2014 e il 2015, 194 tirati giù da febbraio e una parte ulteriore usata nelle necessarie esercitazioni… la rimanenza è ormai il fondo del barile. Considerando infine le piattaforme di lancio, delle 90 lasciate in eredità, a inizio conflitto funzionanti erano rimaste in non più di 20. 18 tirate giù da febbraio… anche qui i conti son semplici da fare (ibidem).

Certo, gli ex-Varsavia possono a malincuore privarsi di quelli che non sono fondi di magazzino… ma la dotazione lasciata in eredità alla Moldavia o alla Georgia non è minimamente paragonabile alla dotazione che aveva in partenza l’Ucraina. Gli arsenali ex-URSS si stanno svuotando sempre di più, solo in parte rimpiazzati dai NATO.

E anche i piani di conquista vanno ridimensionati, dai padroni delle ferriere e dalla megalomania dei personaggi che hanno messo al vertice di governo e forze armate.

CATASTROFE DEMOGRAFICA: ULTIMI DATI

Se a inizio 2022 vivevano sul territorio ucraino 38 milioni di persone, a fine anno, ci vivranno dai 27 ai 30 milioni. Di cui OLTRE 10 milioni di ultrasessantenni. Dei 6 milioni di profughi 2/3 sono donne in età fertile, il che aggiunge ulteriori problemi al tasso di natalità della popolazione RIMASTA sul territorio ucraino e a una curva demografica sempre più bassa (657.200 nati nel 1990 vs 272.000 nati nel 2021 e, come ordine di grandezza, la metà d’ora in avanti se le cose non cambieranno, ovvero se i profughi non rientreranno).
https://lostarmour.info/articles/ukraine-population

L’articolo poi prosegue con simulazioni e ulteriori dati demografici: dati sui minorenni, sulla popolazione in età lavorativa, sugli invalidi, molto interessanti, ma che rischiano di essere già obsoleti alla luce delle perdite sul campo di battaglia, dei feriti anche gravi che non rientrano in nessuna statistica e che impediscono di ponderare gli ultimi dati usciti con gli sviluppi, oltre che comprendere come saranno gli assestamenti fra popolazione emigrata, popolazione residente nei territori sotto il controllo del regime di KIEV e popolazione diventata russa. In ciascuna delle varianti e degli scenari ipotizzabili, comunque, l’unico punto fermo è la catastrofe demografica in corso: catastrofe di cui all’U-ccidente non importa nulla.

Aggiornamenti a seguire.

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07/11 ore 08:30

AUGURI!

Oggi in Russia si festeggia una cosa strana, per capirla uso questo paragone. Dopo settanta e rotti anni di Festa del Latte, e un periodo di fermo, si è tornati a festeggiarlo ma come Festa dello Yogurt… In pratica, non si festeggia il latte, ma un suo derivato.

Non si festeggia il Grande Ottobre, ma la Parata che si fece a Mosca il 7/11/1941, col nemico alle porte, con gravi perdite, con Leningrado già dall’8 settembre sotto assedio (e un inverno tremendo davanti, dove quei bastardi dei nazifascisti bombardavano apposta per far saltare i vetri e far crepare la gente dentro se non di fame, di sicuro di freddo), con una situazione a dir poco disastrosa… e ciò nonostante la Parata si fece, e fu grandiosa!

In altre parole, si festeggia lo “stringiamoci a coorte” di quell’anno orribile, da cui emerse l’indomito spirito di un popolo, un nuovo popolo, che dopo quella bellissima parola ne aveva una ancora più bella, nuova, che nulla aveva a che vedere con bandiere o connotazioni nazionali, ovvero “sovietico”. Un popolo che non era la semplice sommatoria dei popoli precedenti, ma che si poggiava saldamente su fondamenta gettate da un altro Ottobre, da quel Grande Ottobre che ormai siamo sempre in meno a festeggiare.

Sempre meglio di un calcio nei coglioni, si dice da queste parti, accontentati… no, anche se è vero che è sempre meglio di un calcio sugli attributi, non mi accontento. E’ come cantare l’inno dell’URSS quando la Isinbaeva finiva sul gradino più alto e partiva la canzone: basta non guardare i primi piani delle bandiere che salgono, un po’ di fantasia e quella musica diventa “Sojuz nerušimyj respublik svobodnych”… no. Almeno oggi festeggiamo il Latte, non il formaggio, non lo yogurt o, peggio ancora, quella specie di surrogato artificiale in polvere (ogni riferimento allegorico alla situazione attuale è voluto e ognuno ci tiri fuori i binomi che vuole! Fantasia al potere!).

Oggi è la Nostra Festa. Almeno per noi comunisti. E non sono in pochi là a festeggiarla ancora così. Quello che segue è un breve articolo commemorativo, il cui unico pregio è ricordare ai cittadini ex-sovietici prima, e al mondo intero poi, PERCHE’, nonostante tutto, quel lontano giorno del 1941 un intero popolo si strinse in quella piazza, che chi c’è stato mi dice non essere nemmeno grandissima come se la immaginava, rispetto per esempio a Tian’an men che la leggenda narra poter contenere anche un milione di persone. Perché quel mausoleo ancora oggi nessuno osa toccarlo. Perché NONOSTANTE il GIOCO DEI “NONOSTANTE” (nonostante il partito, nonostante la corruzione, nonostante la scarsa efficienza, nonostante…) l’URSS di ieri non è nemmeno minimamente paragonabile alla sua unica erede di oggi. Unica erede, si badi, solo perché unica a non sputare su quei settantaquattro anni solari (insieme alla Bielorussia, ma questa è un’altra storia…). Perché, a differenza di governi che di democratico hanno solo la “firma suggellata e bolla del pontefice” U-ccidente (in gotico latino...), i popoli a loro sottoposti su quel passato, ancora oggi, non ci sputano.
Non ci sputano e a farlo non sono solo i “sopravvissuti”, ma anche giovani che quell’età non hanno mai vissuto. Il mio auspicio, se è vero (e io ci credo fermamente) che “a vent’anni la vita è oltre il ponte”, sempre più giovani si pongano quella domanda, visto che oggi questo è quel che passa il convento: Va bene, festeggiamo quella storica parata… ma perché, quel 7 novembre 1941? Cosa ci facevano quelle donne e quegli uomini? Cosa stavano celebrando? Ancora una volta… perché? Ne valeva davvero la pena? Da cosa nasce cosa...

E vorrei che quei nostri pensieri
Quelle nostre speranze di allora
Rivivessero in quel che tu speri
O ragazza color dell’aurora


S prazdnikom, tovarišči! Slava Velikomu Oktrjabrju!
Auguri compagni! Viva il Grande Ottobre!

Paolo Selmi

Segue l'editoriale della Pravda di oggi.

Cosa ha dato all’Umanità e alla Russia la Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre
Что дала человечеству и России Великая Октябрьская социалистическая революция

105 anni fa accadde uno degli avvenimenti chiave e di rivolgimento totale nella storia del nostro Paese e del mondo intero: il Grande Ottobre. Oggi, come non mai, pullulano le speculazioni antisovietiche su come i bolscevichi andarono al potere. L’estrema destra fra cui i liberali, piuttosto che i conservatori dell’ala monarchica, insistono nel propagandare la loro versione, ovvero che fu un “regresso”, che addirittura la rivoluzione avrebbe portato indietro la Russia nel suo sviluppo. I media ufficiali versano tutti in coro lacrime su quella che definiscono “tragedia”.
105 лет назад произошло одно из ключевых, поворотных событий в истории нашей страны и всего мира — Великий Октябрь. Сегодня как никогда много антисоветских спекуляций на тему, чем же обернулся приход к власти партии большевиков. Крайне правые из числа либералов или консерваторов монархистского толка настойчиво пытаются навязать своё мнение о «регрессе», о том, что революция якобы отбросила Россию назад в её развитии. Официальные СМИ дружно льют слёзы о «трагедии».

Si dovrebbe, invece, giudicare tutto in base ai fatti. Per questo suggeriamo ai nostri lettori di guardare, ancora una volta e da un punto di vista diverso da quello dominante, ai primi passi del Potere dei Soviet, che mostrano chiaramente come non mai la loro vera essenza.
Однако судить следует всё же по делам. Поэтому предлагаем нашим читателям просто ещё раз взглянуть на первые шаги Советской власти, которые как нельзя более ярко показывают её суть.

Il Decreto sulla pace mise la parola FINE alla partecipazione della Russia alla guerra imperialistica, e il Decreto sulla terra diede ai contadini quello che durante lo zarismo non avevano visto neppure col lanternino, sin dall’abolizione della Servitù della gleba: la terra.
Декрет о мире положил конец участию России в империалистической бойне, а Декрет о земле дал крестьянам то, чего они так и не увидели от царизма за десятилетия после отмены крепостного права, — землю.

Ora però diamo una scorsa alle misure concrete su cui occorrerebbe valutare l’operato dei bolscevichi. Certo, nulla di nuovo per molti di noi, ma saremo tutti d’accordo che, elencandole tutte insieme, ancora oggi l’impressione è davvero notevole. A maggior ragione se, a molte di loro, aggiungiamo doverosamente le parole “I PRIMI AL MONDO” (Впервые в мире).
А дальше давайте посмотрим на перечень тех самых мер, по которым и следует судить о большевиках. Конечно, многие об этом помнят, но всё же невозможно не согласиться с тем, что собранные вместе эти по-настоящему добрые дела производят громадное впечатление. Тем более что к многим из них уместно добавить слова «впервые в мире»…

E così, iniziamo.
Итак, начнём.

Introdotta la giornata di 8 ore e la settimana di 48 per tutte le categorie di lavoratori. Otto ore di lavoro, Otto di riposo, Otto di sonno, come dottore comanda, nel vero senso della parola, ovvero in base alle raccomandazioni degli specialisti e dei fisiologi. I PRIMI AL MONDO.
Введён 8-часовой рабочий день при 48-часовой рабочей неделе для всех категорий работников. По 8 часов на работу, отдых и сон — в буквальном смысле, как доктор прописал, то есть на основе рекомендаций специалистов-физиологов. Впервые в мире.

Ferie annuali pagate, e garantite dallo Stato, per gli operai e per tutti gli altri lavoratori salariati. I PRIMI AL MONDO.
Государство гарантировало ежегодные оплачиваемые отпуска для рабочих и всех иных работников наёмного труда. Впервые в мире.

Assistenza sociale per tutte le figure di lavoratore salariato come PARTE INDISPENSABILE della politica statale. Ora il lavoratore, in caso di malattia o infortunio pesante sul lavoro, non doveva più temere di restare senza sostentamento. I PRIMI AL MONDO.
Социальное страхование всех лиц наёмного труда стало неотъемлемой частью государственной политики. Теперь работник, в случае болезни или тяжёлой производственной травмы, мог не бояться остаться ни с чем. Впервые в мире.

Maternità pagata, chiamata “assenza per decreto”, per tutte le donne nelle fasi di gravidanza e parto. Così chiamata perché introdotta tramite decreto del Potere sovietico. Anche qui, I PRIMI AL MONDO.
Декретный отпуск, то есть отпуск для женщин по беременности и родам. Потому он и называется так, что введён декретом Советской власти и тоже впервые в мире.

Cancellata la scappatoia preferita dai padroni per non pagare i lavoratori: le trattenute dovute allo zar “unto dal signore” che potevano anche arrivare al 40% della paga.
Отменена любимая лазейка работодателя, чтобы недоплатить работнику, — штрафы, которые при «божьем помазаннике» царе могли «сожрать» до 40% зарплаты.

Nel 1918 entrò in vigore il primo CODICE DELLE LEGGI DEL LAVORO (KZoT), che rafforzò l’intero impianto legislativo con nuove e importanti norme.
В 1918 году вступил в силу первый Кодекс законов о труде (КЗоТ), который закрепил целый комплекс важных и новых законодательных норм.

Vietato il lavoro minorile fino ai 16 anni e regime di lavoro attenuato per i ragazzi dai 16 ai 18 e le donne.
Запрет детского труда и щадящий режим работы для несовершеннолетних (16—18 лет) и женщин.

Coordinamento statale per il collocamento dei disoccupati, indennità di disoccupazione, salario minimo in misura non inferiore al livello di sussistenza.
Государственное содействие безработным в трудоустройстве, пособия по безработице, минимальная заработная плата в размере не ниже прожиточного уровня.

Condizioni di lavoro umane, ovvero mantenimento degli impianti produttivi in condizioni adeguate, applicazione delle norme sanitarie e di igiene personale sul posto di lavoro.
Человеческие условия труда, то есть поддержание производственных помещений в соответствующем состоянии, санитарные нормы и личная гигиена на рабочем месте.

Anche nel complesso di tutto quanto elencato, I PRIMI AL MONDO.
Всё это в комплексе тоже было впервые в мире.

In URSS, come primo Paese socialista al mondo, è stata dichiarata guerra a un fenomeno tipico del modo capitalistico di produzione: la disoccupazione. L’ultimo biglietto di collocamento alla Borsa del lavoro di Mosca è stato staccato il 13/03/1930, beneficiario il fabbro Michail Shkunov. Dopodiché, la Pravda parlava di COMPLETA LIQUIDAZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE. Così in URSS furono I PRIMI AL MONDO a sconfiggere la disoccupazione.
В СССР как первом социалистическом государстве была объявлена война явлению, характерному для капиталистической системы, — безработице. В результате 13 марта 1930 года на Московской бирже труда было выдано последнее направление на работу, которое получил слесарь Михаил Шкунов. В дальнейшем «Правда» сообщила о полной ликвидации безработицы. Так СССР стал первой страной в мире, которой удалось справиться с этой проблемой.

Nel 1930 in URSS è stato definito, e nei due anni successivi fissato per decreto, LA PIU’ BASSA ANZIANITA’ AL MONDO PER L’ETA’ PENSIONABILE: 60 anni per gli uomini e 55 per le donne.
В 1930 году в СССР был определён, а через два года законодательно установлен самый низкий в мире пенсионный возраст: 60 лет для мужчин и 55 лет для женщин.

Liquidato totalmente l’analfabetismo.
Ликвидирована тотальная неграмотность.

Introdotta l’istruzione universale gratuita. Creato un sistema sanitario universale e gratuito. Sia nel primo, che nel secondo caso, I PRIMI AL MONDO: scopi a cui il Paese dei Soviet dedicava FINO A UN TERZO DEL PROPRIO BILANCIO STATALE.
Введено всеобщее бесплатное образование. Создана общедоступная бесплатная система здравоохранения. И то, и другое — впервые в мире, причём суммарные расходы Страны Советов на эти цели достигали одной трети государственного бюджета.

E ancora, I PRIMI AL MONDO a garantire scuole dell’infanzia per i bambini in età prescolare, oltre che trattamenti sanitario-termali gratuiti.
А ещё впервые в мире были гарантированы бесплатные детские дошкольные учреждения и бесплатное санаторно-курортное лечение.

Infine, ancora una delle conquiste basilari: casa gratis per tutti. Anche qui, I PRIMI AL MONDO. E nel paese più freddo al mondo il diritto alla casa è equivalente al diritto alla vita.
Наконец, ещё одно из ключевых завоеваний — бесплатное жильё для всех. Конечно же, тоже впервые в мировой истории. В самой холодной стране мира право на жильё равносильно праву на жизнь.

Non abbiamo detto tutte le conquiste del Potere dei Soviet e della Grande rivoluzione socialista di Ottobre, ma solo una prima parte, più indicativa, che potrebbe essere integrata con ancora molti e molti traguardi. Quanto elencato è però più che sufficiente per capire che LA PIU’ GRANDE CONQUISTA DEL GRANDE OTTOBRE fu la creazione dello Stato più di progresso, più giusto e più umano nell'intera storia mondiale.
Мы перечислили не все достижения Советской власти и Великой Октябрьской социалистической революции, а лишь определённую, самую первую их часть, и многие смогут дополнить этот список. Но и сказанного более чем достаточно, чтобы понять: главным завоеванием Великого Октября было создание самого прогрессивного, самого справедливого и самого гуманного государства во всей мировой истории.

"Pravda", 7 novembre 2022, n. 123 (31326)

https://gazeta-pravda.ru/issue/123-31326-37-noyabrya-2022-goda/vpervye-v-mire/

Aggiornamenti a seguire.

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06/11 ore 21:30 aggiornamento

IL “DUCETTO” E IL “GENERALE”


C’È DEL MARCIO IN DANIMARCA…Ma tanto marcio! Nella martoriata terra ucraina, si sta combattendo una guerra senza esclusione di colpi tra il “ducetto” (Zelenskij) e il “generale” (con le armi degli altri, con gli istruttori degli altri, con le unità speciali degli altri, con gli ordini e i piani di battaglia degli altri, con il comando e il coordinamento delle operazioni degli altri… Zalužnyj).

Al punto che i più rappresentativi raccogli-spifferi del segmento telegram ucraino hanno scritto oggi che la trasmissione della password del canale instagram del “generale” sia partita proprio da persone vicine a Zelenskij.
https://t.me/legitimniy/13995

Il primo atto di una guerra senza quartiere, mossa al pretendente al trono direttamente dall’attuale occupante dello scranno più alto. Una guerra dove, a farne le spese, sarà ancora una volta il popolo ucraino. Perché a questo punto anche una sconfitta sul campo, pesante per giunta, non sarebbe esclusa e farebbe ancor più il gioco di chi vuole delegittimarlo e toglierlo di mezzo.
https://t.me/skosoi/5121

Una sconfitta dove magari, contestualmente, si farebbe saltare fuori qualche accusa falsa di informazioni riservate passate ai russi, magari dallo stesso “generale”.
https://t.me/legitimniy/13996

Intanto fra le conversazioni desecretate da JOKER ci sono due particolarmente interessanti.
Una di una certa “Ksenia Nosanchuk” che scrive il 19 luglio al generale di piani che si starebbero escogitando per buttare fuori dalla centrale atomica ZAES i russi (questo mentre ufficialmente sia il regime di KIEV, sia la NATO, ma sia anche l’ONU che gli dava credito, avrebbe di lì a poco imperversato la versione dei “russi che si sparavano da soli”).

Un’altra, invece, a firma Miroslav Oleshko, DATATA 15 DICEMBRE 2021, è decisamente ancor più interessante:
“C’è lo Svedese che chiede di mettersi in contatto con Lei. Pensava di farlo attraverso il generale Krivonos, che ora però è in ospedale. Vuole incontrarla per la questione dell’attacco ai separatisti, perché tutto sia concordato...”
“…С Вами просит связаться Швед. Думал через генерала Кривоноса, но он сейчас в больнице. Хочет встретится по вопросу удара по сепарам, но, чтобы было всё согласовано…”
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/19580

Due giorni dopo questa conversazione la RUSSIA muoveva un ULTIMATUM alla NATO di non provare a MUOVERSI DI UN METRO dai CONFINI DEL 1997! Qui fare il deficiente con delle belle figliole non c’entra: qui occorrerebbe chiedere conto di queste cose, fra cui – e non ci stancheremo mai di ribadirlo – cosa ci facessero 76.000 unità scelte sulla linea di fronte sopra Doneck e Lugansk da fine gennaio, chi e come avessero stilato quei piani d’attacco trovati precipitosamente abbandonati nel corso della ritirata di fine inverno e trovati poi dai russi e dalle milizie del Donbass. La NATO NON SOLO SAPEVA, ma stava “CONCORDANDO” l’attacco da mesi. La soluzione “azera” era non solo nell’aria, ma in piani concreti e nelle prime attuazioni di tali piani divenuti nel frattempo ordini.

Il “generale”, intanto, esce scornato da questa vicenda. Questa copertina del TIME ormai è buona solo per giocare a freccette da parte dei suoi nemici, perché il “genio” ormai di geniale è emerso che ha ben poco.
https://t.me/rsotmdivision/2390

Infine, un ultimo dato. Il “genio”, il campione del nazionalismo ucraino, gigioneggia con le sue sottoposte in un russo perfetto, che gli rispondono in un russo altrettanto perfetto. Quest’ultima osservazione la dedichiamo ai nostri politici, al nostro U-ccidente, che ancora oggi non ha capito che non solo de-russificare l’Ucraina è un crimine contro la maggior parte della popolazione ucraina che di fatto è ancora, nonostante trent’anni di questo percorso di rimozione, russofona e nel pensiero e negli strati profondi della propria coscienza collettiva ancor prima che nella parola (tipico di qualsiasi madrelingua), ma che è un’operazione di suicidio culturale, ancor prima che di genocidio culturale. È come se, pur godendo di ottima salute, chiedessi e ottenessi da un dottore pazzoide di amputarmi arti superiori e inferiori e impiantarmi protesi artificiali, allo stesso modo di cambiare il mio miocardio con un macchinario artificiale. E forse ancora il paragone non regge con quanto sta accadendo.

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento.
https://t.me/boris_rozhin/69531
Sempre evidente la sproporzione fra le perdite sul fronte EST fra SVATOVO e KREMENNAJA soltanto, circa 450 uomini, contro quelle sull’intera linea SUD (circa 50 uomini).
https://t.me/mod_russia/21545

Aggiornamenti a seguire domani.

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06/11 ore 00:30 aggiornamento

L’ULTIMA BEFFA DI JOKER


Dopo aver violato il suo account, Joker non si è limitato alla beffa dell’immagine caricata a suo nome, ma ha anche sbirciato nelle sue conversazioni.
https://t.me/JokerDPR/235
video-registrazione della sua navigazione qui per chi non è iscritto a telegram come me:
https://yandex.ru/video/preview/783305132548414270
Fondamentalmente, quest’uomo che appare “tutto d’un pezzo” appare dalla registrazione che abuserebbe continuamente della sua posizione per intrattenere chiacchiere cordiali e non solo chiacchiere con signorine arruolate alle sue dipendenze. Come nota Joker, quel Mitsubishi L-200 è decisamente più necessario alla signorina a fianco che alle esigenze dei soldati al fronte.
https://t.me/JokerDPR/239?single
Questo mentre, come diceva nella reprimenda alla prima beffa di Joker,
https://t.me/hackberegini/1095
i suoi uomini muoiono a frotte. L’ipocrisia del potere, l’arroganza del potere, la superbia del potere… storia vecchia come il mondo, così come è storia vecchia che di fronte a tutto questo c’è e ci sarà sempre chi servilmente applaudirà, sornione e compiaciuto. Fino a quando...

IMPERIALISMO E BORGHESIA COMPRADORA NELL’ECONOMIA DELLA DIPENDENZA UCRAINA

Il tutto nasce da questa cartina elaborata dall’Economist
https://www.economist.com/media-assets/image/20221105_IRM983.png
“Spade contro aratri”, dove si incrociano i Paesi “con un conflitto serio” (>500 morti, azzurro, rosa e rosso) con gli “altri” (azzurrino, giallino, giallo intenso) per “insicurezza alimentare” (>20% della popolazione con dieta insufficiente ad assicurare il bisogno quotidiano)

Dove il conflitto è serio, anche il deficit alimentare è serio. Ora stacchiamoci dall’articolo dell’Economist “How men with guns aggravate global hunger” (https://www.economist.com/international/2022/11/02/how-men-with-guns-aggravate-global-hunger) che non può che additare a Putin i mali del mondo, della galassia e dell’universo, e torniamo per un attimo marxisti.

A farlo, peraltro, è un canale telegram ucraino, Legitimnyj. Che si limita a notare: “Signori, siamo con la spia rossa accesa (l’unica cosa di rosso rimasta sotto il regime di KIEV…) e CIÒ NONOSTANTE ESPORTIAMO GRANO!”
https://t.me/legitimniy/13988
Mi permetto di aggiungere, per la maggior parte all’U-ccidente e in percentuali infime ai Paesi poveri.

Ecco allora ritornare sempre attuale lo schema dell’ “economia della dipendenza”. Lo riprendo qui per comodità da un mio lavoro precedente:

--- inizio ---

Parliamo quindi di dipendenza, meglio, di economia della dipendenza. Non possiamo comprendere le dinamiche del sottosviluppo se prima non affrontiamo la sua causa prima. Ad aiutarci, uno dei fondatori di questa teoria, Theotonio Dos Santos (1936-2018), recentemente scomparso. La sua fama diveniva mondiale nel 1970, con un breve saggio, “La struttura della dipendenza”1 , da cui citiamo i seguenti estratti.
Il primo, fondamentale, riguarda la definizione di dipendenza:
Per dipendenza intendiamo la situazione in cui l’economia di alcuni Paesi è condizionata dallo sviluppo e dalla espansione di un’altra economia cui la prima è subordinata. Il rapporto di interdipendenza fra due o più economie, e fra queste ultime e il commercio mondiale, assume la forma di dipendenza, quando alcuni Paesi (i dominanti) possono espandersi ed mantenersi autonomamente, mentre altri (quelli dipendenti) possono farlo solo come riflesso di questa espansione, che può agire positivamente e/o negativamente sul loro sviluppo immediato.
Il secondo, che per motivi di spazio occorre ridurre ai soli passi salienti, è una lunga analisi che affronta il meccanismo di creazione della “nuova dipendenza” e di apparenti “aiuto”, “finanziamento”, “cooperazione” che in realtà la consolidano:
Parte dalla dipendenza coloniale e da quella finanziario-industriale, che culminano nella
• distruzione delle economie tradizionali e nella
• transizione a economie di esportazione di materie prime, semilavorati, e prodotti finiti verso i centri egemonici (dalle monocolture alla stessa forza lavoro), con conseguente
• restrizione (cancellazione nel caso peggiore) del mercato interno fino alla
• mera economia di sussistenza.
Nei Paesi indipendenti, la “nuova dipendenza” è data dal
• mantenimento di un’economia di esportazione
• i cui profitti, al netto di ciò che resta fra le zampe del capitalista, vanno a
1. saldare debiti e ad
2. acquistare le risorse (macchinari, impiantistica) necessarie a riprodurre tale e quale il ciclo produttivo di sfruttamento di risorse umane e materiali.
Questo, vale la pena notare, non è solo un problema delle ex-colonie, ma anche del cosiddetto “primo mondo”, dei “Sud” che emergono sempre di più in questo “Nord” di ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri:
• la povertà che infatti deriva da questa desertificazione socio-economica dovuta alla progressiva concentrazione capitalistica risultante dagli attuali processi in corso,
• le briciole destinate al mercato interno, fanno sì nel frattempo che si riducano i consumi da un lato, e i consumatori dall’altro, laddove
• il deficit di risorse spendibili attacca progressivamente risparmi di una vita e risorse di rendite assistenziali e pensionistiche su cui (soprav)vivono interi nuclei familiari.
https://sinistrainrete.info/teoria/12838-paolo-selmi-appunti-per-un-rinnov

--- fine ---

Il lavoro di Dos Santos procede. Ma per quanto riguarda il caso ucraino quanto citato basta a delineare i termini del discorso e di una possibile analisi.
SI BADI, QUANTO ESPOSTO E’ PARTE DEL CASO UCRAINO DA BEN PRIMA DEL FEBBRAIO 2022! Si guardi a questo manifesto satirico, che recita, fra il serio e il faceto:
1991: fra 5 anni vivremo come in Francia
2004: fra 10 anni vivremo come in Polonia
2015: fra 20 anni vivremo come ai tempi di Janukovich (deposto un anno prima…)
2022: fra 20 anni vivremo...
https://t.me/panchenkodi/3456

Ne abbiam parlato sin dall’inizio del conflitto. Gli oligarchi e il loro capitalismo da rapina hanno sempre più depauperato quella che era la seconda economia sovietica, sino ad accontentarsi di ricoprire il ruolo di BORGHESIA COMPRADORA al soldo dell’imperialismo d’U-ccidente. Lo scandalo di un grano venduto in UE per la maggior parte in un contesto di deficit alimentare è la cartina di tornasole di un processo in essere da decenni, in cui il proletariato e il sottoproletariato ucraini ben da prima del conflitto già ricoprivano il ruolo di carne da cannone.

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, stasera inoltrata.

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05/11 ore 12:30 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO


Confrontiamo i dati del 05/11 (https://t.me/mod_russia/21521) con quelli del 26/10 e vediamo cosa è successo a distanza di 10 giorni:
331 aerei (vs 326, +5 vs +5 dei 15 giorni precedenti)
169 elicotteri (vs 162, +7 vs +1 dei 15 giorni precedenti)
2435 droni (vs 2349, +86 vs +138 dei 15 giorni precedenti)
386 sistemi missilistici (vs 383, +3 vs +3 dei 15 giorni precedenti)
6335 carri armati e altri cingolati blindati (vs 6084, +251 vs +364 dei 15 giorni precedenti)
882 lanciarazzi multipli (vs 874, +8 vs +6 dei 15 giorni precedenti)
3554 obici e mortai (vs 3527, +27 vs +60 dei 15 giorni precedenti)
7048 autoveicoli blindati (vs 6791, +257 vs +262 dei 15 giorni precedenti)

Riducendo i tempi di misurazione da 15 a 10 giorni,
- aerei abbattuti in egual numero (quindi in proporzione +50%)
- elicotteri in aumento E NOTEVOLE (di sette volte in due terzi del tempo...). Gli elicotteri sono usati in prima linea, gli elicotteri che probabilmente sono stati tenuti al coperto sinora, gli elicotteri che ora SONO COSTRETTI a usare dalla penuria di tutto il resto, gli elicotteri che sono individuati e abbattuti. Una distruzione differita, ma inevitabile. Sino a esaurimento scorte (aerei forniti dai NATO ex-Varsavia anche qui sino a esaurimento scorte, ma elicotteri peggio perché anche i NATO ex-Varsavia se li tengono stretti).
- droni abbattuti in linea col ritmo di abbattimento, senza far troppi conti. Quelli da ricognizione li tirano fuori dalla comoda borsa cinese venduta col kit, li alzano in volo e gli altri li abbattono. Quelli più “seri”, tipo Bayraktar, seguono comunque la stessa sorte. Il ritmo di distruzione è identico.
- sistemi missilistici abbattuti in egual numero (quindi in proporzione +50%). Segno che le LANCETTE qui han fatto la differenza (vedi pezzo di ieri). E con le lancette tutti i droni kamikaze egualmente usati in operazioni controbatteria.
- carri armati, obici cingolati, altri blindati semoventi, ritmo in LEGGERA crescita ma sostanzialmente in linea con gli abbattimenti precedenti. Aumenta la capacità di individuazione dei pezzi non appena sono posizionati e il loro rapido abbattimento, a volte anche prima dell’impiego sul campo di battaglia, e comunque con un impiego davvero limitato. Sempre più limitato, visto che il ritmo di ricambio è LEGGERMENTE aumentato, in una situazione di linea di fronte sostanzialmente immutata.
- lanciarazzi multipli, stesso discorso. AUMENTO DECISO del RITMO DI ABBATTIMENTO, segno che anche qui le LANCETTE e gli altri droni kamikaze impiegati in prima linea fanno il loro lavoro.
- Obici e mortai con ritmo di abbattimento in calo, in tutto questo contesto a mio modestissimo parere segno soltanto che sono stati impiegati di meno e quindi distrutti in quantità minore. Da nessuna parte è stato segnalato in questi 10 giorni che abbiano fatto la differenza, anzi.
- Autoveicoli blindati in numero pressoché eguale, quindi anche qui quasi un bel 50% di aumento del ritmo di abbattimento. Può voler dire due cose. Aumentati gli attacchi in piccoli gruppi e proporzionalmente distrutti i mezzi che tali attacchi tentavano, piuttosto che aumentata la precisione dell’artiglieria russa non solo nel respingere l’attacco, ma anche nell’impedire, per esempio, la ritirata / fuga alla disperata in mezzo ai campi e ai boschi di tali mezzi. Se di 10 ne tornan 5, malconce ma tornano, oppure 8 o 9, fa differenza.

Nel complesso (IL VALORE DI UN AEREO O DI UN ELICOTTERO NON E’ MINIMAMENTE COMPARABILE A QUELLO DI UN MORTAIO) aumenta il valore aggregato degli armamenti distrutti (e, per una parte notevole di tale valore, non più ripristinabili).

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo, sia verso SUD che verso EST.

Aggiornamenti a seguire.

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04/11 ore 18:15 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna nuova, né sul fronte EST, né sopra CHERSON. A proposito di CHERSON, continua l’evacuazione, continuano voci nel settore telegram russo che la danno in abbandono, continuano voci nel settore telegram ucraino che sostengono che le voci diffuse nell’analogo settore russo siano soltanto un tentativo di adescamento. Di fatto, continuano i due movimenti: civili fuori, militari dentro.
https://t.me/boris_rozhin/69339
Vedremo gli sviluppi.

LE “LANCETTE” CHE STANNO CAMBIANDO LA CONCEZIONE STESSA DI CONTROBATTERIA

Qui un “aiuto” italiano che fa la sua ingloriosa, meritata, fine (un mortaio FH70)
https://t.me/rybar/40879
qui il video per i non iscritti a telegram come me
https://rutube.ru/video/40165bbcdc40d3a878fafdf262cbdb00/

Qui la stessa sorte per un semovente 155 mm a stelle e strisce
https://t.me/boris_rozhin/69322

Qui il colpevole di tutto ciò
https://t.me/echo_of_war_dnr/664
et
https://dzen.ru/media/boevye_podrugi/dronykamikadze-lancet-samyi-effektivnyi-rossiiskii-bpla-62e2968d0539da7bb0cb7168

Un altro drone kamikaze, di nome LANCET (Ланцет). Un drone che sta cambiando la nozione stessa di controbatteria, come scrivevo in oggetto. Non serve più precisione millimetrica da parte dei ricognitori e tempismo ridotto a momenti a frazioni di secondo. In entrambi i filmati c’è un drone in volo che individua il bersaglio: un mortaio, sia fisso che semovente, sia fermo che in movimento, sia in campo aperto che imboscato. Le coordinate vengono fornite all’operatore della “Lancetta”, che decolla. A questo punto a 80-110 km/h di velocità di crociera fossero anche 20-30 km di distanza li riesce a fare (40 min di autonomia), nel frattempo il drone continua a fornire le coordinate corrette di un oggetto in movimento che non è certo speedy gonzales… e la lancetta arriva, con una precisione imparagonabile a quanto potrebbero (e hanno potuto) fare i mortai e i cannoni semoventi sinora impiegati. Il miglioramento nell’attività di controbatteria è evidente. Infine, i costi contenuti (costruzione semplice, ma efficace) consentono un utilizzo intensivo
http://www.mining-portal.ru/etc/1/tochnyiy-i-nedorogoy--novyiy-udarnyiy-bespilotnik---lantset---ot-kontserna---kalashnikov--/
e di gran lunga maggiore di quanto possa fare la NATO, per esempio, con gli analoghi Switchblade, che costano centinaia di migliaia di dollari l’uno.

Lo stesso uso intensivo fatto sinora coi “gerani”, per esempio. I droni russi sono entrati in questo conflitto da pochissimo tempo a questa parte, a differenza dei già citati Switchblade o dei Bayraktar TB2 turchi, ma a differenza di questi stanno realmente facendo la differenza. Diversa costruzione, diversa produzione, diverso impiego, scarsa contraerea da parte NATO che ha esportato su suolo ucraino tonnellate di missili anticarro, ma non un’efficace contraerea. Errore strategico che sta pagando molto caro. Una quota consistente di infrastruttura energetica e l’intera linea di attacco, a partire dall’ artiglieria pesante, smontata pezzo a pezzo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

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04/11 ore 12:30 aggiornamento


CHERSON E ISTERIA DA RETROPENSIERO: COME E’ ANDATA


Quanto accaduto merita una ricostruzione perché estremamente indicativo di come basti veramente poco per scatenare reazioni decisamente sproporzionate a quanto effettivamente accaduto.

Tutto nasce da questo video, riportato, rimbalzato, spedito via piccione, non solo da READOVKA ma praticamente da tutto il segmento russo-ucraino di telegram (e, anche qui, non solo telegram)…
https://t.me/readovkanews/46100

Laconicamente, in una CHERSON SEMIDESERTA, il palazzo dell’AMMINISTRAZIONE REGIONALE appare SPOGLIO, proprio sopra a dove fino al 1991 stava l’emblema dell’URSS (falce, martello, stella, globo, spighe laterali, strisce con “proletari di tutto il mondo unitevi!” in tutte le lingue dell’Unione… bellissimo), poi il simbolo dell’Ucraina, poi… nulla (l’aquilotto in rilievo non è ancora arrivato…) . Nulla (nessuna bandiera) su nulla (nessun emblema), quindi.

CHI L’HA NOTATO (primo retropensiero), E’ SUBITO GIUNTO ALLA CONCLUSIONE: ECCO, STIAMO SBARACCANDO! Supportato anche da altre voci che davano navi in partenza dal porto.

Apriti cielo… “e non è possibile! E ma come! E’ un’indecenza!” In breve, putiferio nel segmento russo. E urla di giubilo speculari su segmento ucraino…

Tra l’altro, la vigilia della “festa nazionale dell’unità del popolo russo”… (ma cosa avrà di speciale questo 4 novembre per far fare feste di questo tipo... boh, specialmente per chi come in questo periodo me festeggia solo il 7 novembre…). Quindi oltre al danno ci sarebbe stata anche una beffa da non poco!

Intanto, nel putiferio generale, cominciano ad arrivare altre immagini e filmati, dove su ALTRI edifici pubblici, la bandiera è sempre lì al suo posto.
https://t.me/readovkanews/46103

E il putiferio e lo sconforto lasciano il posto al dubbio. Anche qui… su entrambi gli schieramenti!!!! E per motivi completamente diversi!!!
Ai russi comincia a venire il dubbio che quella BANDIERA CALATA NON VOGLIA DIRE NULLA
Agli ucraini comincia a venire il dubbio che questa sia una MOSSA INFINGARDA PER ATTIRARE LE TRUPPE UCRAINE IN UNA TRAPPOLA… TIPO CAVALLO DI TROIA AL CONTRARIO…

Giunge nel pomeriggio anche la notizia che l’amministrazione regionale avesse semplicemente cambiato di posto, spostandosi sull’altra riva del fiume.

Nel trambusto generale di chi diceva una cosa e chi ne diceva un’altra, ma proprio di tutto e di più, esce alle otto di sera il silenzio-parla-agnesi di turno. Trattasi dell’ex deputato della Rada Oleg Carjov, uomo di spicco delle repubbliche del Donbass,
https://t.me/olegtsarov/3961
che si fa un selfie dietro la porta dell’amministrazione regionale e scrive:
“Son qui davanti a dove stava l’amministrazione regionale di CHERSON. Ora sventola sopra la bandiera della Federazione Russa. Il palazzo è stato occupato da un altro ufficio e chi se ne è andato si è portato via la bandiera, facendo una cazzata.”
Вот здание за моей спиной, где располагалась ВГА Херсонской области. Сейчас на нём висит флаг Российской Федерации. Здание администрации занимала другая служба, которая при переезде забрала флаг с собой, сделав глупость.

Da allora non ne ha parlato più nessuno. Già che ci siamo, aggiornamento sull’evacuazione in corso di CHERSON:
300.000 persone sono state già portate al sicuro sull’altra riva del fiume
https://kherson-news.ru/society/2022/11/04/61489.html

L’OTTO NOVEMBRE, a ridosso delle elezioni negli USA, dovrebbe partire nuovamente l’offensiva NATO su CHERSON. Così ipotizzano alcuni.
https://kherson-news.ru/incident/2022/11/04/61509.html

Nel frattempo, la situazione è abbastanza “sonnecchiante” (Значительных изменений в обстановке в Херсонской области нет), come riportano nei commenti e come mostra la cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/04/20221104092141-5b4d27c8.jpg
et con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/04/20221104092140-83f43285.jpg

Anche il bollettino di oggi del Ministero della difesa parla di 95 soldati ucraini morti sull’INTERA LINEA DI FRONTE da EST di Nikolaev fino al DNEPR. Meno della metà di quanti ne sono morti fra SVATOVO e KREMENNAJA sempre ieri sul fronte EST.

Ora, va bene (anzi, va male!) evacuare, lasciare la città, mollare il colpo… per tutti i motivi possibili, foss’anche solo tattica, ma FARLO QUANDO IL NEMICO NEMMENO STA ATTACCANDO! Di fatto, avvengono in questo momento due movimenti diametralmente opposti: i militari entrano, i civili escono. Segno che l’otto novembre, o quando sarà, difficilmente questi militari se ne andranno come sono venuti.

E che, in questo caso, da una bandiera portata via da un funzionario troppo zelante, è uscito fuori un cinema d'antologia.

Aggiornamenti a seguire.

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04/11 ore 08:30 aggiornamento

LO “SPORTIVO”


Il grande capo delle ff.aa. ucraine, generale Zaluzhnyj, ieri notte l’ha presa “sportivamente”… poco prima JOKER gli aveva hackerato la password di instagram (che sarà stata 1234… o an-vedi-come-so-gajardo) e gli aveva caricato questa immagine:
https://t.me/JokerDPR/232?single
Un soldato con la faccia pitturata da joker e sotto, in ucraino: “Confermo che Joker DNR è entrato in DELTA”. Visto che lo ha negato fino a ieri notte… beffa cercata e dovuta, nella logica degli hacker.

Beffa presa “sportivamente” dal capo supremo: in un post serale esce con “gli orchi devono essere eliminati”, “vi uccideremo tutti”.
https://t.me/vityzeva/72309

Lo sportivo, nonché amante dei diritti umani tanto decantati dall’U-ccidente (“paru cerca paru”, si dice dalle parti di mia moglie…), ricordiamo essere l’interlocutore NATO alternativo al burattino attualmente al potere. Quando sarà bruciato del tutto, verrà il suo turno. Cominciamo a conoscerlo da vicino.

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo, il Piave mormora “Fischia il vento”,

Aggiornamenti a seguire.

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03/11 ore 18:40 aggiornamento

CHERSON E L’ISTERIA DA RETROPENSIERO

Il tutto nasce da alcune mosse oggi fatte dai russi A CHERSON. Giù le bandiere da alcuni palazzi pubblici, navi che partono, immagini diffuse sulla rete…
https://t.me/legitimniy/13980
“Se ne vanno, se ne vanno”. Segmento telegram ucraino in un misto di euforia e subbuglio generale. Poi è prevalso il retropensiero isterico: “No… maledetti, lo fate perché volete attirarci in trappola!”. Un adagio cinese, divenuto famosissimo già ai tempi dell’Armata Rossa di Mao Zedong e Zhu De (e oggi negli ultimi due segni titolo della rivista teorica del PCC) dice: “Cercare la verità nei fatti” (事实求是shíshì qiúshì). Prima di arrivare al retropensiero isterico…

DELTA: NON SOLO “13 MINUTI”… + BONUS: PROGRAMMA DELLE COORDINATE GPS DI ARTIGLIERIA HACKERATO (E LA LOGIN DI ZALUZHNYJ)

Qui il pezzo originale
https://t.me/JokerDPR/226
e qui per chi come me non è iscritto a telegram
https://dnr-news.ru/society/2022/11/03/152679.html

Joker aggiunge questo filmato di oltre 16 minuti per far capire, a chi ha orecchie per intendere
1. Che non sono stati “solo” 13 minuti di intrusione
2. Che la “sbirciata” non è stata solo sul fronte SUD, ma praticamente ovunque (si vede CHARKOV e DONECK)
3. Soprattutto, che non si è trattato di una “sbirciata” e basta, anzi…

Quindi ci mostra anche una schermata di KRAPIVA, provocatoriamente puntata su KIEV, che è il programma unificato di puntamento dell’artiglieria ucraina:
https://t.me/JokerDPR/227
e, ciliegina sulla torta, la login del generale Zaluzhnyj su DELTA (zaluzhniyvaleriyboyevaya)
https://t.me/JokerDPR/231
Insomma… ci ha smanettato e non poco. E, visto che è ancora vivo e vegeto e quello che sta facendo non è tutta farina della sua “spontanea” iniziativa, non è stato l’unico a smanettarci…

Il problema, ormai, è che il comando delle forze armate ucraine non può negare come sinora che sia tutto un bluff. Primo danno, smacco, danno di immagine. Tuttavia, quel che è peggio è che non ha assolutamente idea di quanto sia stato trafugato prima che si accorgesse della falla e corresse ai ripari. Secondo danno, di sostanza e che sostanza! Ma c’è ancora di peggio: il comando che fino a oggi diceva “non è vero”, probabilmente non ha neppure idea se le misure correttive adottate (nuovi login, nuove pwd) siano o meno efficaci. Se le falle siano ormai sistemiche e l’intera architettura sia compromessa. Terzo danno, di sostanza e con esito probabilmente CATASTROFICO. Infine, passare da un software a un altro, a quei livelli, non è neppure una cosa così semplice: migrare dati, installare il nuovo programma e cancellare il vecchio su tutte le postazioni (migliaia!), connetterlo ai terminali NATO, riaddestrare il personale, il tutto mentre fischiano proiettili, missili e vasi di “gerani” che fanno mancare rete, corrente, campo ogni due per tre. Il danno è stato enorme anche da questo punto di vista.

I bimbi piccoli, spesso, quando giocano a nascondino si coprono gli occhi con le manine e, fra sé e sé, ridacchiano perché nessuno li può trovare dal loro super-nascondiglio. Lo stesso fanno i cinegiornali luce. Basta non parlarne… e di colpo tutto scompare! Non è così… il flipper è andato in tilt, anche se voi continuerete a oltranza a chiudervi la vista con le vostre zampacce.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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03/11 ore 13:30 aggiornamento

>>> DALLA NATO SANGUE INFETTO PER I SOLDATI UCRAINI! <<<


Questa notizia è trapelata anche qui soltanto grazie agli HACKER, questa volta del collettivo KOMBATANT che sono entrati negli archivi del Presidente del consiglio DENIS SHMIGAL!
https://t.me/breakingmash/39593?single
ma qui il documento si vede MOLTO MEGLIO
https://twitter.com/AZgeopolitics/status/1588135525025808386/photo/2

Una lettera del MINISTERO DELLA SANITA’ direttamente al presidente del consiglio.

ANTEFATTO: sono stati richiesti alla NATO 62.000 LITRI DI SANGUE.

La NATO GLIELI HA PROCURATI, ma senza alcun controllo.

I controlli, GRAZIE A DIO, li han fatti i medici ucraini. E cosa han trovato? Virus HIV, Epatite B e C, Mononucleosi, Citomegalovirus. Nel tweet la risoluzione è tale che si legge tutto! Fine secondo paragrafo.

Prosegue quindi e dice che, su due gruppi di campionatura prelevati e analizzati, ha trovato

I gruppo (tutto 0 zero):
6,3% con l’HIV
7,4% con l’Epatite B
3,2% con l’Epatite C

II gruppo (tutto A):
5,9% con l’HIV
6,8% con l’Epatite B
3,1% con l’Epatite C
(fine secondo paragrafo, i numeri parlano chiaro anche a chi non legge il cirillico)

Quindi si lamenta e dice, CHIARAMENTE (primo paragrafo II pagina), CHE “E’ INACCETTABILE L’ACQUISTO DI SANGUE E SUOI COMPONENTI DAI PAESI AFRICANI” (SIC)!

Chiede infine al governo di mettere a bilancio 680 MILIONI DI GRIVNE per la profilassi da malattie da virus.

E’ un documento importante perché
1. ci dice già il livello di COORDINAMENTO fra REGIME DI KIEV e FORZE NATO ALL’ESPLODERE DEL CONFLITTO. Si guardino le date sotto, a fianco del QR code. Altro che “Aiuto, aiuto” e tutta la storiella così come l’hanno propinata sui cinegiornali luce. Il livello di approvvigionamento ematico non può essere improvvisato dall’oggi all’oggi. E infatti, a INIZIO DOCUMENTO, leggiamo che il tutto avviene “NELL’AMBITO DI UN PROGRAMMA COMPLESSO DI AIUTI UCRAINA-NATO”. Signori! Ma è normale che nell’ambito di un programma complesso di aiuti si chiedano SESSANTADUEMILA LITRI DI SANGUE??? Ai cinegiornali luce: è così strampalato che già si avesse in mente qualcosa? Li uniamo i puntini con i 76.000 uomini schierati da fine gennaio sulla linea di fronte con DONECK e LUGANSK?

2. Mostra LO SCARSISSIMO LIVELLO DI CONSIDERAZIONE della CARNE DA CANNONE UCRAINA da parte della NATO. SIN DALL’INIZIO DI QUESTO CONFLITTO. SANGUE ED EMODERIVATI COMPRATI (PROBABILMENTE AL MERCATO NERO! PERCHE’ NESSUN CONTROLLO, NESSUNA ANALISI!!!) DAI PAESI POVERI DELL’AFRICA (Probabilmente l’altra percentuale di sangue infetto da HIV tradisce questo tipo di origine, immagino, oppure il Ministero della Sanità ucraino aveva informazioni di prima mano). DOPO IL TRAFFICO DI ORGANI, IL TRAFFICO DI SANGUE! DAGLI STESSI PAESI POVERI CHE VENGONO AGITATI COME BANDIERA PER IL COSIDDETTO “ACCORDO SUL GRANO” E A CUI TALE GRANO ARRIVA NELLA MISURA DI 1 SU 10 E QUANDO VA BENE!

I cinegiornali luce tacciono. Al contrario, l’indignazione e la rabbia montano.

DAL FRONTE

Nessun cambiamento di fronte sostanziale, così come nessun mutamento di tendenza nelle PERDITE ENORMI delle truppe ucraine sul fronte EST, mandate letteralmente a morire né più né meno dell’offensiva estiva su CHERSON. 250 morti nella sola giornata di ieri, contro gli 80 lungo l’intera linea a est di NIKOLAEV e sopra CHERSON.
https://t.me/mod_russia/21448
La sproporzione è evidente, un po’ meno dove vogliano arrivare i padroni NATO con questi attacchi suicidi.

Aggiornamenti a seguire.

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03/11 ore 08:30 aggiornamento

GIRO DI BOA


Se guardiamo la cartina giornaliera di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/11/02/20221102205311-e178670b-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/02/20221102205222-b6dd4777.png

Una cosa salta subito all’occhio, a parte che è il copiaincolla di ieri, dell’altroieri, eccetera (avanzamenti di qualche centinaio di metri non appaiono su quella scala). Salta all’occhio la SPROPORZIONE ENORME fra pallini rossi (gli attacchi dei russi) e pallini azzurri (quelli delle forze NATO).

Merito dei treni che non vanno, o del fuoco di artiglieria che elimina gli arsenali e i pezzi dislocati (che come tutte le risorse scarse, prima o poi finiscono…), piuttosto che della frenata evidente nei rifornimenti NATO (sui depositi “autoctoni” non si può più fare affidamento, e non da oggi). Pars destruens.

Merito inoltre degli ormai quasi centomila soldati arrivati, (soprattutto) di un diverso atteggiamento costretto dal cambio di passo imposto dall’offensiva NATO, dei nuovi armamenti arrivati, della nuova tattica applicata a tutto campo e tesa a porre le forze NATO in condizioni di non nuocere entro i limiti di una guerra convenzionale e unicamente con l’aviazione ex-sovietica a disposizione. Merito anche del sabotaggio della struttura informatica, della guerra “di rete” che non funzionava più come un mese e mezzo fa, anzi, non funzionava più e basta. Il tutto, colpendo un trasformatore piuttosto che un ponte e ottenendo lo stesso effetto pratico e accrescendo le contraddizioni interne fra popolo e marionette di regime e fra marionette di regime e burattinai NATO. Pars costruens.

Più altre operazioni sia tese a smantellare che a creare condizioni che non ho nominato. Il tutto conduce a questo vero e proprio GIRO DI BOA. Come a luglio, diverso da luglio: attacco russo, difesa NATO (a differenza di luglio, non più solo ucraina, ma completamente NATO con la parte ucraina limitata alla carne da cannone, manovalanza passiva). Queste frecce, unite a quelle delle cartine di RYBAR, mostrano che nei fronti caldi l’iniziativa è passata ai russi:
https://t.me/wargonzo/9010
Anche nell’unico punto, fra SVATOVO e KREMENNAJA, dove la pressione NATO c’è e si fa sentire, è sempre più debole e gli attacchi si esauriscono nell’arco della giornata. Intesa come giornata solare, con la sera passata a recuperare le salme dei compagni uccisi, altrimenti lasciati lì per evitare altre vittime. Questa la tragica cronaca, sempre uguale, degli ultimi attacchi ordinati alle forze di terra ucraine, supportate da mercenari polacchi e rumeni, appoggiate da blindati e artiglieria occidentale.
https://t.me/vysokygovorit/9868

Non mi piace usare né “lavoro”, né tantomeno “capolavoro” per descrivere eventi bellici. Come l’imprinting per l’ochetta Martina, per me il lavoro è una cosa sola:
“Il lavoro è l’attività cosciente, determinata per obbiettivi, con cui e grazie a cui l’uomo trasforma gli oggetti presenti in natura per soddisfare i propri bisogni.”
Труд – это целесобразная деятельность человека, благодаря которой он приспосабливает предменты природы для удовлетворения своих потребностей.
(“Политическая Экономия. Учебник для школ основ марксизма-ленинизма”. Изд. 3-е. Москва, Политиздат, 1971)
Primi undici capitoli di questo manuale sovietico di Economia politica tradotti quando ancora avevo i capelli qui:
https://www.resistenze.org/sito/ma/di/fo/mdfojb21-021234a001.pdf

Quindi usare la parola “lavoro” per descrivere un’attività di morte per me è semplicemente vomitevole. Idem per “capolavoro”, pertanto. Tuttavia, quanto fatto in questo mese e mezzo dai russi è stato davvero notevole. Eccezionale e non mi sbaglio. Solo un mese e mezzo fa erano sull’orlo del TONFO PER TERRA. Lo sgambetto stava funzionando, eccome. Mancava tanto così. Ricordo che non stiamo parlando delle centinaia di km di steppa siberiana, ma delle decine di km che separano la linea di fronte da CHERSON, o da MELITOPOL’, o da MARIUPOL’. Russia, non più terra di un’operazione speciale.

In una URSS modalità seconda guerra mondiale, non avrebbe fregato nulla a Zhukov di ritirarsi anche fino in Crimea. Ma questa non è né l’URSS, né siamo nella seconda guerra mondiale. Una spallata e uno sgambetto del genere avrebbero avuto ripercussioni enormi. Credibilità, consenso, politica interna. Il banco sarebbe, molto probabilmente, saltato. Così non è stato. Anche se oggi dovesse la NATO tirar fuori il coniglio dal cilindro, e ogni giorno che passa la cosa sembra meno probabile, la NASTROENIE, l’atteggiamento di un intero popolo, non solo di chi è al fronte, è BOEVOE, è per fare e chiudere questa guerra con la sconfitta della NATO.

Giro di boa, quindi. Ma non siamo a luglio, quando i russi combattevano con una mano sola e nelle dacie di campagna, lontani migliaia di km, i concittadini dei soldati al fronte fra uno spiedino e un bicchiere di vodka si chiedevano cosa ci facessero lì. Ora siamo tornati alla stessa condizione di luglio, sul campo, confini spostati di qualche km a parte, ma con un popolo intero ormai mobilitato per chiudere la faccenda. E aver provocato questo, fra i tanti errori commessi, è stato l’errore maggiore della NATO.

Aggiornamenti a seguire.

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02/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata di RYBAR da UGLEDAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/11/02/20221102152426-a2395aef-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/02/20221102153003-633edc00.png

Come è possibile vedere, non cessano gli scontri a PAVLOVKA, su una linea di fronte che, grazie all’arrivo ingente di rinforzi, le ff.aa. ucraine sono riuscite a stabilizzare in qualche modo. La mossa russa a questo punto è un movimento su entrambi i lati, maggiormente da OVEST, con lo scopo di aggirare l’ostacolo e raggiungere UGLEDAR da OVEST. Vedremo gli sviluppi.

Gli scontri maggiori si sono registrati comunque fra SVATOVO E KREMENNAJA. Solo in vite umane, i morti fra le fila ucraine sono stati OLTRE QUATTROCENTO.
https://t.me/mod_russia/21422
Attacchi suicidi che insistono su modalità attuative identiche a quelle dei giorni precedenti, e con esito – purtroppo per gli attaccanti – anch’esso identico. Paragonati ai 105 morti fra le fila ucraine sull’intera linea di fronte da NIKOLAEV a CHERSON, capiamo l’intensità e l’asprezza degli attacchi su questa parte della linea di fronte EST.

Peraltro, giungono OGNI GIORNO PIU’ INSISTENTI VOCI SU UN ABBANDONO DELL’OFFENSIVA SU CHERSON. Il motivo ufficiale sarebbe “PROBLEMI CON L’ARTIGLIERIA PESANTE”, messa fuori uso dal fuoco di controbatteria russo e da un impiego oltre le tolleranze consentite che avrebbe man mano messo fuori uso uno degli elementi più importanti di tale offensiva.
https://t.me/milchronicles/1267
Non penso sia questo il motivo e non penso neppure che le ff.aa. ucraine abbiano abbandonato l’idea di un’offensiva. Vedremo nei fatti cosa accadrà.

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domani.

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02/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna informazione di rilievo, anche verso UGLEDAR la situazione si è attualmente stabilizzata, con le ff.aa. ucraine che sono riuscite a tamponare la situazione e bloccare l'avanzata russa da sud.
https://t.me/boris_rozhin/69130

ULTIME CONSIDERAZIONI “INFORMATICHE”

Legitimnyj dà assolutamente credito alla pista inglese “TRUSS-TELEFONINO CLONATO-SIAM STATI NOI” eccetera.
https://t.me/legitimniy/13963
In un colpo solo
- Germania in ginocchio (che per gli inglesi non è mai male)
- UE in ginocchio (che agli inglesi risolve il problema di Scozia e Irlanda del Nord che premono per tornarci, in UE)
- Polonia come HUB energetico (la fida Polonia… la Polonia più realista del re, la stessa Polonia che si è svegliata con un tempismo assolutamente “insospettabile” per chiedere alla Germania miliardi di euro in riparazione ai ‘danni di guerra’) e, in generale, come riferimento obbligato per un’Europa vassalla d’oltremanica e oltreoceano (dovete passare da noi, dovete fare i conti con noi).
Vedremo quanto di questo
- Si realizzerà o
- Porterà agli effetti attesi o, al contrario,
- Condurrà a un moto di orgoglio teutonico (tradotto, le contraddizioni che attraversano capitale nazionale e transnazionale della locomotiva europea si inaspriranno al punto di ridefinire drasticamente gli obbiettivi nazionali prima e comunitari poi di politica estera, portando a una brusca frenata o interruzione delle politiche attuali)

JOKER in un intervista associa l’interfaccia grafica di DELTA a quella di un videogioco made in USA, asserendo che sarebbe stata la stessa casa madre a dotare l’AS-400 delle ff.aa. ucraine di una veste GEOgrafica tale da gestire situazione e movimenti di truppe e armamenti in tempo reale, persino provvedendo a SIMULAZIONI sul campo di IPOTESI di situazioni di attacco:
https://panorama.pub/news/pohoze-na-warcraft-iii-haker
Non solo, sostiene altresì che questo gli avrebbe permesso di inserire delle “modifiche” non meglio precisate. Anche qui: se millanta, meglio per i militari NATO. Se però non sta millantando, una delle “modifiche” con un minimo di criterio potrebbe riguardare proprio l’accesso e le credenziali per lo stesso, assicurandosi così sempre la possibilità di accedere al database più sicuro del mondo... e lì qualche problema qualcuno dovrebbe iniziare a porselo. A partire da clamorosi errori di sottovalutazione fino a cosa effettivamente è stato colpito, modificato, compromesso.

I DRONI COME ESCA

In buona sostanza i “gerani” servono anche come esca per far uscire allo scoperto gli ultimi caccia residuati sovietici rimasti agli ucraini e abbatterli. Il problema è stato sollevato dieci giorni fa
https://t.me/legitimniy/13881
ma evidentemente (perserverare diabolicum…) vanno avanti.
https://t.me/legitimniy/13960
I droni vengono avvistati in massa. Si alzano in volo gli aerei per abbatterli. A qualche centinaio di km di distanza si trovano già in posizione gli aerei russi. Partono i razzi che li abbattono. E così via…

Aggiornamenti a seguire.

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02/11 ore 08:30 aggiornamento

DELTA: “NON È VERO… UN PO’ SI, MA NON DEL TUTTO…”


Prevedibile la reazione del Ministero della difesa ucraino: “Non è vero”
https://t.me/ministry_of_defense_ua/2653
Anzi, è tutta invidia perché “la versione aggiornata recentemente dell’intero sistema è stata presentata alla conferenza annuale di esperti e sviluppatori NATO TIDE SPRINT” (нещодавно оновлена версія цієї системи була успішно представлена на щорічній конференції експертів та розробників NATO Tide Sprint.)

“Il sistema è stabile, i dati sono protetti, nessuna infiltrazione registrata” (система працює стабільно, дані в ній надійно захищені, і несанкціонованих проникнень не зафіксовано, ibidem)

Cinegiornali luce intanto continuate a dormire che il sonno fa bene… (“ma se dormi troppo poi ti svegli morto… sono d’accordo”). La versione intanto degli esperti è diversa da quella del Ministero: ammettono l’intrusione, ma ad AGOSTO e solo per 13 minuti.
https://my.ua/news/cluster/2022-11-01-vzloma-ne-bylo-vrag-prosto-poluchil-paroli-eshche-v-avguste-butusov-o-feikovom-vzlome-delta

Cominciamo ad ammettere. E’ già qualcosa. Mentre gli esperti si mettono d’accordo coi militari sulla versione da dire, apprendiamo inoltre dal comunicato stampa dei militari che il sistema è “saldamente” in mano alla NATO. E che non può, non può assolutamente, fallire. Bene, da aggiungere nel credo di Kiev che sostituisce quello di Nicea. Un mese disastroso di conduzione dell’attività bellica su tutti i fronti che ha permesso ai russi di recuperare un vantaggio in maniera del tutto insperata è da ascriversi alla “pretattica” dei geni militari NATO. E il popolo ucraino ride.

UN BURATTINO E IL SUO COPIONE

A proposito di risate. Ogni tanto sento chiamare l’attuale presidente del regime di KIEV “clown”, “pagliaccio”, poi mi viene in mente tutto un filone, dall’aria “Vesti la giubba” fino a Jurij Nikulin (a cui è intitolato il Circo di Mosca… non a un domatore, non a una trapezista… ma a un pagliaccio, AL pagliaccio, capace nella sua carriera di ruoli drammatici fortissimi, non da ultimo il suo ultimo Čučelo, passando per Antonio de Curtis… e allora dico no: non è degno di quell’appellativo, che più di un appellativo è, specialmente ai giorni nostri, un titolo d’onore.

E allora chiamiamo il personaggio, il figurante, per quello che è: un burattino che recita a soggetto e che è meglio che non improvvisi rispetto al copione che ha davanti perché, quando lo fa, i suoi padroni in genere si mettono le mani nei capelli (o nel parrucchino).

Siccome la rete ha la memoria lunga, è andata a recuperare questa sua comparsata alla televisione ucraina di qualche anno prima che gli dessero il copione presidenziale da recitare.
https://t.me/andreyVajra/10137

Classico programma di intrattenimento, in cui recita la parte di un cittadino di Crimea, quindi camicia hawaiana parlata russa e faccia da pirla (in quello comunque il casting ci aveva preso...), secondo gli stereotipi del regime. Si siede e rimane magnetizzato dalla bottiglia d’acqua. “E’ acqua?” Dice (eta voda?). Si, gli risponde la spalla-presentatore. C’è anche il bicchiere. “Ne nado” (non serve), e beve direttamente a canna versandosela in testa. Poi riprende la domanda iniziale del presentatore-spalla e dice “Si si, in Crimea tutto bene...”

Gli ucraini avevano appena messo un bel tappo al canale sovietico che dal DNEPR portava l’acqua in CRIMEA. Naturalmente l’ONU non aveva trovato nulla da ridire, nessuno in U-ccidente tanto meno, l’acqua arrivava come arriva giù laddove l’acquedotto non passa. Solo autobotti. Il popolo di KIEV rideva a squarciagola di queste battute che riportavano i loro ex-concittadini al medioevo. Se lo meritavano… così come nel Donbass si meritavano quel che stava accadendo: tanto metà è propaganda loro… e l’altra pure… si divertono, a fare le vittime. Peggio per loro...

Oggi i cinegiornali luce riportano di città rimaste per un giorno senz’acqua (e non perché i russi cattivi bombardino gli acquedotti, ma perché le pompe e gli autoclave ahimè, funzionano a energia elettrica…). Lo stesso burattino tuona dicendo che preferisce (lui! Quindi per la “proprietà transitiva” del fascismo e non solo, TUTTO il suo popolo!) stare senz’acqua piuttosto che amico dei “moskaly”, ma il popolo che prima rideva ora non ride più. Per niente. È un copione che non piace più...

Aggiornamenti a seguire.

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01/11 ore 22:30 aggiornamento

DELTA: FALLIMENTO NATO, FALLIMENTO “NETWORK-CENTRIC WARFARE”


Cominciano ad apparire più chiaramente i contorni della DISFATTA NATO delle ultime settimane. Disfatta perché, a dispetto delle energie ingenti apportate sul campo di battaglia per dare la “spallata finale” e compromettere l’intera operazione speciale russa, nulla di ciò sia accaduto.

- “Sembra quasi che il nemico sappia le nostre mosse in anticipo…” Non sono tutti STOLTI, gli atlantici (Jens… no, mi spiace ma nemmeno stavolta mi stavo riferendo a te...)! A qualcuno ai piani alti il pensiero, a furia di mazzate sui denti, sarà pur venuto! Immaginiamo il dialogo alle “alte sfere”:
- E come è possibile, ora che comandiamo noi?
- Ci sono spie ovunque generale! Doppiogiochisti! Gole profonde! Talpe!
- No… non è possibile: una, due ci andranno storte, ma NON TUTTE! E non è neppure sfiga!
- Generale non ho idea…
- E se fossero entrati nel nostro sistema?

Ecco, nel momento in cui han capito di essere stati hackerati… JOKER è venuto allo scoperto e, dopo aver reso un servigio fondamentale al suo Paese, ha avuto oggi la sua giornata di gloria e di applausi. Ci han messo un mese a capirlo, gli “scienziati” atlantici. TROPPO TEMPO. Nel frattempo, i russi hanno potuto respingere tutti gli attacchi in regime di netta inferiorità numerica. L’intera operazione è stata compromessa per colpa di un “software gestionale”… estremamente vulnerabile!
https://ria.ru/20221101/khaker-1828425135.html
et
https://ren.tv/longread/1041400-vzlom-delta
et
https://iz.ru/1419405/2022-11-01/voennyi-ekspert-rasskazal-o-polze-vzloma-programmy-delta-dlia-razvedki-rf

Oltre a quanto fatto sul campo in questo mese, il danno a livello di informazioni riservate è stato ed è INCALCOLABILE: accesso alle banche dati NATO collegate al software ucraino, sia pure con tutti i livelli di accessibilità del caso… ma intanto accesso c’è sicuramente stato; informazioni su partite in arrivo, su progetti in essere, su NUMERI e DATI concreti di QUANTO c’è attualmente a disposizione e DOVE (attacchi già andati a segno… peraltro); caduta dei bluff NATO e focalizzazione di problemi e strategie fino ad allora tenute con successo nascoste; accesso a dati di bilancio, ma anche a dati personali, mail, telefoni da clonare, piuttosto che utilizzare per ottenere schede tecniche, disegni, schemi… un danno che davvero NON SOLO RISCHIA DI COMPROMETTERE L’INTERA OPERAZIONE NATO e l’andamento del conflitto, MA RENDE IMPOSSIBILE LA CONDUZIONE DEL COSIDDETTO “NETWORK-CENTRIC WARFARE” COSÌ COME INTESO SOLO UN MESE E MEZZO FA!

Rendere più sicura una rete come quella costruita su piattaforme note e programmi altrettanto noti, quando non “open source”, sarà un’impresa. Costruirne una parallela a tempo di record e installarla su tutti i terminali fissi e mobili, sarà un’impresa ancora più ardua.

Difficile trovare un precedente. SNOWDEN E ASSANGE sono stati dei grandi, ma qui stiamo parlando dell’intera struttura futuristica della guerra NATO messa a nudo direttamente dal nemico. Non un “insajd”. Un successo che eclissa quello altrettanto importante di un mese fa, quando altri hacker bruciarono 1500 agenti ucraini sotto la copertura delle ambasciate in oltre 20 Paesi, fra cui l’Italia.
https://iz.ru/1401052/2022-09-26/khakery-rahdit-obnarodovali-dannye-15-tys-ukrainskikh-razvedchikov
(ah, tra l’altro all’epoca mi ricordo la vibrante protesta della Farnesina nei confronti di Zelenskij… talmente vibrante che fece eruttare lo Stromboli…)

I cinegiornali luce hanno ricevuto l’ordine dall’alto di tenere la bocca cucita: la notizia NON deve passare. E così è stato. Nessuno ne parla. Informare di uno dei più gravi smacchi della NATO dalla guerra del Vietnam a oggi, del resto,
- con i carri italiani che i padroni NATO han detto di spedire a KIEV (50-60 in tutto, dettaglio qui, perché l’italia ripudia la guerra blablablabla...)
https://t.me/rybar/40801
- con il GLOBAL HAWK che quel giorno corresse il tiro contro le navi russe a Sebastopoli e che da allora (FORTE11 et FORTE12 in alternanza) ogni giorno si alza in volo da CTA (Catania) per controllare e spiare posizioni e movimenti (oggi compreso, iter tracciato qui)
https://www.flightradar24.com/FORTE11/2e0e1d36
- coi SOLDATI USA che ormai ANCHE LA STAMPA UFFICIALE AMMETTE ESSERE SULLA LINEA DI FRONTE (anzi, sulle retrovie… anzi SOLO per tenere la contabilità delle armi che arrivano ed evitare che finiscano in mano ai russi…see, va bene, ancora un mesetto per la verità glielo diamo anche al WP)
https://www.washingtonpost.com/politics/us-military-now-doing-onsite-weapons-inspections-in-ukraine/2022/10/31/bffc3566-5950-11ed-bc40-b5a130f95ee7_story.html
- Con Paesi come la LETTONIA (41% del suo intero bilancio militare), l’ESTONIA (37%), la POLONIA (15%), R. CECA et SLOVACCHIA (9,4% et 9,9%) che si sono svenate al comando dei loro padroni di ARMARE l’UCRAINA (schema completo qui
https://tpyxa.net/2022/11/01/latvia-gave-41-of-its-military-budget-to-ukraine/
Da cui notiamo anche qualche cifra riepilogativa:
- 41,3 MILIARDI DI DOLLARI la cifra totale di armi finite o che presto finiranno rottami nei depositi bombardati o sulla linea di fronte
- 7,6 volte quanto era il bilancio militare ucraino per il 2022
- lo 86% (al momento, ma cifra in crescita da qui al 31/12) del bilancio militare russo per il 2022


… con tutto questo dire la verità… proprio non è possibile. E' roba da STOLTI...

Aggiornamenti a seguire domattina.

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01/11 ore 14:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Sostanzialmente prosegue quanto iniziato negli ultimi giorni. Fronte SUD praticamente fermo, se si eccettuano attacchi in piccoli gruppi e relative ritirate con perdite sul campo (sempre troppe considerando l’inutilità di tali azioni).

Un’esemplificazione di tali azioni può essere quella ripresa da questo drone. Togliendo la musica insulsa di sottofondo improvvidamente aggiunta dal montatore, abbiamo chiaramente idea degli ordini di grandezza che ora si muovono per questo tipo di azioni
https://t.me/RVvoenkor/30817

Fronte EST decisamente più attivo, con attacchi sulla linea SVATOVO-KREMENNAJA condotti in maggior numero di unità, ma sempre col medesimo esito del fronte SUD. Soprattutto, in questo caso si tratta di una vera e propria “catena di smontaggio” che parte dal fuoco di artiglieria sulle retrovie, teso a impedire rafforzamenti e raggruppamenti, sino alla disintegrazione completa del nucleo di attacco, giunto al fronte già depotenziato e con possibilità di successo già compromesse. I simboli delle bombe su KUPLJANSK e la freccia gialla che da lì parte per il fronte di questo schema esemplificano questo movimento:
https://t.me/wargonzo/8984?single

INTORNO A UGLEDAR il cerchio anche oggi si sta stringendo ulteriormente, come mostra quest’altra cartina:
https://t.me/wargonzo/8987?single
PAVLOVKA è libera al 90% mentre è ormai sotto il controllo di fuoco russo la strada che da UGLEDAR porta a MAR’INKA.
https://t.me/swodki/184866
Accerchiamento operativo, riprendiamo questi termini usati ampiamente nella prima fase della SVO, quando le azioni duravano settimane. Sostanzialmente i russi sono stanno ripristinando, giorno dopo giorno, questo stato di cose: iniziativa in mano loro e tempi lunghi.

Intanto, dei 300.000 richiamati 87.000 sono già sulla linea di fronte e 213.000 sono previsti posizionarsi il mese prossimo.
https://t.me/boris_rozhin/69042

Questo, unito al fatto che i rapporti di forza si sono nuovamente invertiti quando loro erano ancora in fase di addestramento, non può che peggiorare ulteriormente le cose per la NATO.

PADRONI che già cercano di accaparrarsi IL TITANIO della loro nuova COLONIA
https://www.wsj.com/articles/ukraine-looks-for-opportunity-amid-titanium-supply-chain-crisis-11667221022
e che però si trovano nell’impossibilità materiale di “GARANTIRE” IL LORO “INVESTIMENTO”, visto che la linea di fronte potrebbe vedere restringere, nel prossimo futuro, il territorio da loro controllato in maniera SOSTANZIALE.

In questa situazione di totale crisi per il padronato atlantico cade l’ennesima trave, e questa volta non per un cinguettio di troppo.

IL DITO E LA LUNA

I dati che ora fornisco sono a dir poco INQUIETANTI. E il carattere usato per quest’ultima parola dovrebbe essere un 92, neanche un 18.

Tutto nasce da questo cinguettio di un certo Kim Dotcom, che non è un rapper, non è un “influencer”, ma lo pseudonimo del padrone di MEGAUPLOAD e MEGA, due servizi diffusi a livello planetario.

“How do the Russians know that the UK blew up the North Stream pipelines in partnership with the US?

Because @trussliz used her iPhone to send a message to @SecBlinken saying “It’s done” a minute after the pipeline blew up and before anybody else knew?

iCloud admin access rocks!”
https://twitter.com/KimDotcom/status/1586737543974121472

Apriti cielo… “voglio le prove”, “non è vero”, “sei un bugiardo perché il telefono della Truss era stato clonato quest’estate…” Vero, anzi verissimo, qui l’articolo che spiega nel dettaglio quanto accaduto:
https://www.dailymail.co.uk/news/article-11368619/Liz-Trusss-personal-phone-hacked-Putins-spies-secret-details-negotiations.html

Clonato il telefono della Truss quando era ancora primo ministro Johnson, MA. Signori, non devo essere io a tradurre inglese la storia del dito e della luna, dello stolto (no Jens, stavolta tu non c’entri!) che guarda il primo mentre il saggio, con lo stesso, indica la seconda. Anche perché le gambe della prof certe volte meritavano ben più della sua lezione, quindi non è sempre mica vero!

Ma in questo caso c’entra. Il telefono della Truss è stato clonato una volta, quest’estate (il DITO), peraltro già con particolari molto compromettenti indicati nel pezzo del Daily Mail riguardanti le operazioni militari allora in corso. Chi vieta che non possa essere clonato una seconda? E se non il suo quello della sua o del suo assistente, o le credenziali di un funzionario autorizzato ad aprire mail riservate, eccetera.

Non tanto, quindi, per un improbabile w-app dove tu dici “fatto tutto” a Blinken… ma per discorsi, mail riservate, documenti e audiovisivi protocollati come segreti a cui uno hacker può accedere e attingere. In genere senza bruciarti, perché nel momento in cui ti brucia ha perso la propria fonte di approvvigionamento. E tu non ti accorgi di nulla, e – inconsapevolmente – continui a passargli informazioni.

Questa è la LUNA, signori. Fantascienza?

VIOLATO “DEL’TA”, L’AS-400 DELLE FORZE MILITARI UCRAINE!

No. Oggi lo HACKER “JOKER” SI È DIVERTITO A ENTRARE NEL PROGRAMMA “DEL’TA”.
https://t.me/JokerDPR/208
Questa la versione per quelli come me che non hanno un account telegram:
https://ok.ru/svetelkava/topic/154443241067838

Si tratta, come l’ho definito nel titolo, dell’AS-400 dei soldati. Premetto che non sono uno smanettone. Ma sull’AS-400 ci lavoro ogni giorno. Al lavoro si collegano e lo usano tutti: chi apre le pratiche, chi le fattura, chi fa gli estratti conto, chi fa i pagamenti, chi manda i buoni di ritiro, chi carica le fatture passive, chi fa le bolle doganali, eccetera eccetera. Tutti i dati sono condivisi con menu intuitivi. Questo è come un AS-400 con in aggiunta un’interfaccia grafica potentissima in grado di caricare tutte le posizioni e gli armamenti tuoi e del nemico, posizionarli, spostarli, gestire piani d’attacco, ingrandire, fare il dare avere della morte, ovvero la contabilità di quanto entra e quanto esce (uomo-soldato-merce e armamenti) dopo ogni azione o approvvigionamento, eccetera. IL TUTTO IN TEMPO REALE. Il programma IBM fu il capostipite, poi nacquero software aziendali più potenti, più performanti, eccetera… ma l’idea che volevo dare era quella della funzione ricoperta da questo programma.

Se le prime videate appaiono inquietanti (e siam fermi a mappe, probabili schemi di attacco, menu a tendina), guardate queste. Qui Joker apre le posizioni russe. Tutte registrate, monitorate, magari inserite e aggiornate automaticamente da un satellite (niente di più facile… “snelliamo la burocrazia”, del resto, è anglofono come slogan…).
https://t.me/JokerDPR/209

Ma Joker non si ferma. Ora ha appena pubblicato gli INGRANDIMENTI delle CARTE e il DETTAGLIO a cui può ACCEDERE cliccando su ogni SIMBOLINO sulle CARTE!
https://t.me/JokerDPR/210

Ci sono le dislocazioni delle unità registrate, di quanti uomini sono formate, qual è la loro dotazione,
https://t.me/JokerDPR/210
più campi minati,
https://t.me/JokerDPR/216?single
più DRONI dislocati e relativi RAGGI d’AZIONE!
https://t.me/JokerDPR/218?single

Il “gestionale” DEL’TA è stato creato in Ucraina dall’unità speciale A2724 (https://t.me/hackberegini/1086), войсковая часть А2724 (Центр внедрения и сопровождения автоматизированных систем оперативного (боевого) управления Вооруженных Сил Украины), fondata nel 2015 in seguito a un piano di riforma delle forze armate ucraine:
https://news-front.info/2020/02/26/svinarchuki-iz-ministerstva-oborony-prodolzhayut-reformirovat-vooruzhennye-sily-ukrainy

Sin dal gennaio 2016 si comincia a elaborare, INSIEME AGLI ESPERTI NATO, il gestionale Del’ta (В январе 2016 года в ходе совместной работы со специалистами НАТО было сформировано концептуальное видение архитектуры будущей системы боевого управления, с помощью которой будут взаимосвязаны другие системы управления, связи и автоматизации. Проект получил название «Дельта»., ibidem)

Gli standard a cui si doveva uniformare erano le 4C NATO (Command, Control, Communication, Computer System)… e l’articolo, redatto a inizio 2020, poi prosegue.

Fino a oggi, quando uno hacker è entrato ed è entrato in possesso di dati e informazioni ben più rilevanti di due gasdotti di cui ormai anche i muri sanno chi li ha messi fuori uso. E li ha passati a chi di dovere prima di divertirsi a filmare i propri smanettamenti. E da lì, più che dal telefonino della Truss, sono sicuramente emersi ed emergeranno dettagli ancora più inquietanti. Ma la gente si strappa i capelli per il cinguettio di "Kim Dotcom"… vuole le prove...

Questa forse è la notizia del giorno, e non solo del giorno. Tranne che per i cinegiornali luce.

Aggiornamenti a seguire.

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31/10 ore 18:30 aggiornamento

UGLEDAR

Mappa aggiornata alle 12 di oggi
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/31/20221031085742-b4523efb-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/31/20221031085741-2a6b6aaf-xx.png

PAVLOVKA è stata liberata fino alla riva del fiume KASHGALACH, che la attraversa. C’è già il controllo sull’altra riva ma è solo di artiglieria, al momento. Le truppe ucraine, in sofferenza e con gravi perdite (120 uomini solo nella giornata di ieri https://t.me/rybar/40763) hanno chiamato rinforzi per cercare di tenere la situazione. Su tutti gli altri fronti nessuna variazione, nonostante le perdite che si contano a centinaia.
https://t.me/mod_russia/21334
Per esempio, anche a ENERGODAR, dove non cessano i tentativi di assalto dal fiume alla centrale atomica. Blitz come questo terminati con mezzi affondati e ulteriori perdite.
https://zp-news.ru/other/2022/10/31/52807.html
Ma sono SETTEMILA fra “istruttori” NATO e “mercenari” polacchi, georgiani e ceceni, le forze speciali giunte a Zaporozh’e col compito di occupare la centrale sottostante.
https://antifashist.com/item/bolee-semi-tysyach-polskih-gruzinskih-i-chechenskih-nayomnikov-okkupirovali-zaporozhe.html

Ma anche FRA SVATOVO E KREMENNAJA, dove da tempo ormai si susseguono attacchi suicidi che letteralmente dissanguano e depauperano gli organici NATO (truppe ucraine e “mercenari” polacchi e rumeni, sotto il comando di ufficiali occidentali) rendendo sempre più possibile, fra l’altro, un ribaltamento di fronte.
https://t.me/boris_rozhin/68956

ATTACCHI ALLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE

Questa è la mappa degli attacchi di oggi:
https://readovka.news/news/118374

E’ evidente come i danni abbiano riguardato l’intera rete di trasmissione energetica. In particolare, gli attacchi di oggi si sono focalizzati A RIDOSSO DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE SUL DNEPR
https://s14.stc.yc.kpcdn.net/share/i/4/2464976/wr-750.webp
Come mostra questa immagine, QUATTRO centrali idroelettriche oggi hanno le turbine che vanno, le dighe non sono state toccate, ma l’energia non esce ed è trasmessa. Parliamo di 3 Gigawatt in meno,
https://zp-news.ru/society/2022/10/31/52801.html
black out sia della corrente, che dei segnali radio e televisivi, che della rete internet hanno sicuramente avuto (e avranno) un impatto sul corso degli eventi militari correnti. Probabilmente, i piani iniziali sono andati in fumo. Stiamo parlando di una quarantina di obbiettivi raggiunti, di treni fermi, per esempio. E sui treni si muovono le armi occidentali da Ovest a Est. Treni che ormai vanno solo con motrici diesel, motrici che però non possono sostituire integralmente i mezzi elettrici fermi.
https://zp-news.ru/society/2022/10/31/52723.html

Il ripristino richiederà tempo e risorse.

Risorse che IL MAGGIOR PADRONE DELL’ENERGIA UCRAINA, LA DTEK (ДТЭК Донбасская топливно-энергетическая компания) dell’oligarca ACHMETOV, nonché proprietaria degli impianti distrutti, ha già detto di non avere, né come SCORTE DI MATERIALE a magazzino (già esaurite per ripristinare parti e componenti distrutte negli attacchi del 10 ottobre) , né come risorse finanziarie per coprire DANNI DA CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI.
https://t.me/epoddubny/13452

Risorse che il regime di KIEV, totalmente dipendente dai suoi padroni NATO, non ha. Padroni che non hanno nessuna intenzione di finanziarne né ricostruzione, né tantomeno sviluppo economico, e che tengono in vita la macchina statale quanto basta per le paghe dei soldati e gli stipendi ai dipendenti pubblici in generale.
https://t.me/epoddubny/13452
Le perdite del bilancio statale ammontano ancora, come minimo, a DUECENTO MILIONI DI DOLLARI al giorno.
https://t.me/KharkovPR/4382
Che fanno come minimo tre miliardi di dollari al mese. Se i soldi che arrivano sono nell’ordine di 1,5 miliardi al mese, la situazione è difficile che migliori. Se oggi un residente su due è povero, a fine anno si prevede che gli indigenti raggiungano il 70% della popolazione. Con un tasso di mortalità che aumenta non solo per i soldati che muoiono in attacchi suicidi, ma anche per anziani e malati non curati come dovrebbero, per un’alimentazione povera, al limite della sussistenza. E per questo non ci sono duecento milioni di dollari al giorno che tengano: è la “guerra all’ultimo ucraino” che vogliono sia il regime di KIEV che i suoi padroni NATO portata alle estreme conseguenze.
https://t.me/legitimniy/13956

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

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31/10 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Notte difficile sul fronte degli attacchi alle infrastrutture. “Gerani” un po’ ovunque (qui una cartina di RYBAR appena uscita con la distribuzione territoriale del loro impiego),
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030205955-7ad98dc1.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030205955-672f9849.jpg

con l’evidente intento di fermare il ripristino delle linee interrotte: sempre trasformatori da 750 e 330 kW su tutto il territorio: Charkov (https://t.me/voenkorKotenok/42214), Kiev (https://t.me/voenkorKotenok/42213), Dnepropetrovsk, Vinnica, Poltava, Kirovograd, Odessa (https://t.me/voenkorKotenok/42210), e tutte le altre regioni (https://t.me/voenkorKotenok/42215). Attacchi mirati non alle centrali, ma alle linee di trasmissione, ancor prima che di distribuzione.
https://t.me/rybar/40757

Gli effetti si vedono non solo nelle città al buio, ma nella macchina offensiva ucraina che ormai è ferma, si inceppa ogni due per tre, incapace di continuare quanto fatto nel mese precedente. Uno pensa alla pretattica, a pezzi importanti in arrivo del mosaico con cui presentarsi al grande, decisivo, appuntamento (ormai si parla di FINE NOVEMBRE), ma la realtà dei fatti è che la macchina, in questo momento, è ingrippata. L’altro, importante, elemento è il fuoco di controbatteria, il metodico smantellamento della capacità NATO di sviluppare quell’inferno di artiglieria che è il prodromo di qualsiasi avanzata non suicida, in quanto deve spianare il terreno, eliminare i nidi di artiglieria nemica, colpire caserme, trincee, bunker, eliminare il più possibile tutti gli ostacoli all’avanzata delle truppe di terra o, peggio ancora, aviotrasportate. Ma se la controbatteria elimina e smantella, pezzo dopo pezzo, la capacità di fare questo, qualsiasi tentativo è destinato al massacro.

Lo abbiamo visto in questi giorni, quando le colonne in formazione nelle retrovie ucraine (ancora una ventina km dalla linea di fronte!) erano colpite ancora mentre si raggruppavano.

E torniamo al film appena uscito sui Wagnerovcy, ovvero “I migliori all’inferno” («Лучшие в аду») di cui abbiamo già parlato.
https://www.youtube.com/watch?v=F0bjiRdu01w
E’ più un docufilm che un film, scritto con continui passaggi dalla terza persona alla prima, dalla voce narrante (che è poi il comandante dell’operazione oggetto della trama) ai personaggi. Io, che di queste cose non capivo nulla e ora men che meno, sono rimasto colpito dalla FRAGILITA’, questa è la prima parola che mi viene in mente, data dalla COMPLESSITA’ di un operazione apparentemente banale, secondaria, quale può essere espugnare un complesso di edifici (la missione dei “bianchi”, cui si oppongono strenuamente i “gialli” che tali stabili occupano).

Se vedete con il >>, con l’avanti veloce, questo film, e “frenate” sugli schemi (mappe con infografika una dopo l’altra, schede tecniche eccetera) capite a cosa mi sto riferendo. Se è vero che il piano è prestabilito, è altrettanto vero che la “partitura”, mi si perdoni lo sconfinamento osceno, è scritta al momento, in base a come si muove il nemico entrano o escono di scena pezzi specifici, mossi da unità specifiche, con funzioni altrettanto specifiche, ma MOLTO specifiche! Una “partitura” scritta in base ad ALGORITMI tanto COMPLESSI quanto BANALI nella METODICA: “SE… ALLORA…”. Se entrano i mortai, fai partire da 20 km il fuoco di controbatteria, coordinate fornite dagli assediati in tempo reale, partono i colpi. Che generano un altro SE… ALLORA… 20 km dall’altra parte, un camion che gira per strada in mezzo ai campi, si ferma, al rimorchio attaccato stanno altri mortai, tempo che i droni che nel frattempo si sono alzati in volo individuano le coordinate il rimorchio è fissato a terra con i quattro piedi, si orienta, si carica, “ogon!”. E così via, stesso ragionamento per i carri armati, entrano ed escono di scena, così come per i droni che sganciano l’ordigno in testa ai carri armati non appena i carri entrano in azione… è tutto un SE… ALLORA… che a me appare TANTO EFFICACE, AL SECONDO, QUANTO FRAGILE NELL’ESTREMA ESASPERAZIONE DI UN COORDINAMENTO CHE E’ OTTIMALE SOLO QUANDO RIESCE CONTINUAMENTE A DARE E RICEVERE INFORMAZIONI GIUSTE (e comandi altrettanto coerenti!) IN TEMPO REALE.

Basta un niente, e salta tutto. Per esempio, la linea elettrica e la rete internet continuamente interrotte e disturbate, il comando che non segue più dal maxischermo, che non riceve e non dà ordini immediati nel giro di pochi minuti.

Tornando agli eventi in corso, a calamitare l’attenzione di tutti è sempre UGLEDAR. PAVLOVKA, il paese sotto, è stato liberato al SESSANTA PERCENTO, ma ora c’è già MALTEMPO (quindi difficoltà per i mezzi in volo, difficoltà di spostamenti veloci di mezzi carrati e anche cingolati, eccetera).
https://t.me/rusich_army/6082

Inoltre, come ben spiega questa ANALITIKA di chi i posti li conosce, PAVLOVKA è in una posizione SFAVOREVOLE rispetto a chi si trova a UGLEDAR: praticamente si sta espugnando il poligono di tiro di chi ora non ha altro da fare che girare i cannoni e cominciare a sparare.
https://t.me/aleksandr_skif/2465
Occorre quindi non perdere assolutamente tempo e puntare a UGLEDAR, se non si vuole diventare facile bersaglio di chi si è arroccato dentro da otto anni. Ma questo non è semplice. Richiede uno sforzo supplementare di accerchiamento, da ovest e da est, tagliare le vie di comunicazione, stringere il cerchio fino a portare le ff.aa. ucraine all’unica conclusione logica, alternativa a morte certa: arretrare.
https://t.me/south0wind/2853

Un conto è dirlo e un conto è farlo: ci vogliono risorse materiali e unità in numero sufficiente e nella giusta condizione. Pare che ci siano. Vedremo.

Aggiornamenti a seguire.

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30/10 ore 19:30 aggiornamento

LA PALLA È ROTONDA…


Ad agosto Le Monde usciva con questo articolo sulla “nouvelle gauche” in America Latina
https://www.lemonde.fr/international/article/2022/08/05/en-amerique-latine-une-nouvelle-gauche-au-pouvoir_6137218_3210.html

Articolo che i francesi dopo quasi tre mesi difendono coi denti da accessi liberi… (com’era libertè, fraternitè…) ma non importa, quello che interessa a noi non è entrare nella psiche dei cugini ma questa cartina:

https://img.lemde.fr/0x1800/0/0/2022/08/05/8edbd5b_1659694637822-inter-3022-amerique-latine-virage-a-droite-350px-v2.png

Che fissa tre date: 2008, 2019, 2022

Ora che ce l’abbiamo davanti, freghiamocene per un attimo delle classificazioni dei cugini, coloriamo di rosa anche Venezuela, Nicaragua e da ieri Brasile e avremo il quadro delle nuove relazioni diplomatiche con Federazione Russa e Repubblica Popolare Cinese. Tolti Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Panama, Ecuador e Paraguay, gli equilibri politico-economici e non solo mondiali sono cambiati e non poco.

Sarebbe interessante recuperare uno schema cronologico del genere anche per il resto del mondo, per l’Africa, per il Medioriente e per l’Asia Centrale, Orientale, Subcontinente indiano e Pacifico.

Probabilmente noteremmo un movimento analogo nei Paesi diciamo più “volubili” che sono la stragrande maggioranza (no Vietnam così come no Q8, pardon “Kuwait”), con una tendenza in un certo senso, poi una controtendenza negli ultimi dieci anni, seguita poi da una contro-controtendenza.

Persino nel caso turco-azero (un “patto d’acciaio” così, d’altronde, merita una menzione a parte…), la collocazione atlantica di entrambi collide con le ambizioni nazionalistico-regionali dei rispettivi governi e denota un progressivo smarcamento dai diktat di Washington. “Only business”, ma intanto la “coesione” tanto auspicata gli atlantici, ultimamente, la trovano solo presso i vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba (a testa alta...) europei. Non tutti, peraltro, man mano che si va verso Est e il sistema di potere instaurato detto anche di «partito unico articolato» (Gramsci, Canfora) deve fare i conti con popoli sempre meno propensi a seguirlo.

Cambiamenti epocali in vista, molto probabilmente. Dal fronte nella nottata nulla di nuovo.

Aggiornamenti a seguire.

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30/10 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Tra ieri e oggi l’unico cambiamento sostanziale è stato quello appena sotto UGLEDAR.

Questa la cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030115738-8affc14f.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030115118-1a40ac6b.jpg

E questa un’altra versione
https://t.me/RVvoenkor/30667

In realtà le ff.aa. ucraine stanno difendendo strenuamente queste posizioni (PAVLOVKA, OPYTNOE e PERVOMAJSKOE), mandando continuamente rinforzi su rinforzi nel tentativo di stabilizzare la situazione.
https://t.me/boris_rozhin/68828

Vedremo come andrà a finire. Di fatto, nelle ultime 24 ore le loro perdite sono aumentate notevolmente.
https://t.me/mod_russia/21303
E non solo per difendere ma, quel che è peggio, per attaccare posizioni che sanno benissimo – con gli attuali rapporti di forza – non avere alcuna possibilità di conquistare. A centinaia ogni giorno sono mandati a morire, letteralmente in bocca all’artiglieria nemica.
https://t.me/WarDonbass/84762

L’U-ccidente lo sa benissimo ma glissa. Morti di serie B.

AI PAESI NATO IL 66% DELL’ACCORDO PER IL GRANO

Dati ONU
https://www.un.org/en/black-sea-grain-initiative/vessel-movements
et rielaborazione
https://t.me/ravenstvomedia/103

1,8 milioni di tonnellate alla sola Spagna, che guida la classifica
Segue la Turchia, con 1,3 milioni di tonnellate
E... l’Italia, con 860.300 tonnellate.
Siamo già al QUARANTADUE PERCENTO dell’accordo sul grano esportato. Tajani dovrebbe solo vergognarsi.

In Bangladesh sono arrivate 269.000 tonnellate, in Egitto 422.200

In totale, ai Paesi NATO il 66%, ai Paesi classificati come i più poveri (quelli a cui era destinato l’accordo) il 13%. Il resto in Cina (842.000 pari al 9%) e altri Paesi non classificati come più poveri dalla FAO (https://www.fao.org/3/cc0639en/cc0639en.pdf)

Aggiornamenti a seguire domattina.

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30/10 ore 12:30 aggiornamento

FORTE12


E’ la sigla del drone RQ-4B Global Hawk partito qualche ora fa da SIGONELLA.
https://t.me/ukraina_ru/112710

Qui lo possiamo tracciare noi direttamente:
https://www.flightradar24.com/FORTE12/2e084ae1

Copiaincolla del volo di ieri, dove faceva da correttore delle coordinate per i droni aerei e sottomarni dell’azione militare sviluppata dai britannici in quello che è diventato il loro poligono di tiro preferito, dopo ovviamente i gasdotti in fondo al mar un po’ più in su. Si va su “ROUTE” e si vede tutto l’itinerario.

Oggi riposo, solo ricognizione, nessuna missione operativa. Torniamo alla domanda di ieri: partecipando direttamente e senza alcun passaggio parlamentare agli eventi bellici, come si conviene a ogni colonia NATO che si rispetti, come possiamo pretendere che politici e cinegiornali luce dicano qualcosa che risponda minimamente al vero?

DAL FRONTE

Arrivata nella notte la cartina del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/29/20221029214719-17037c4f-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/29/20221029214710-fb8062fc.png

ci permette di vedere gli ingrandimenti della zona calda attuale:
SOPRA DONECK (riquadro in alto)
e UN PO’ A OVEST DI DONECK (riquadro in basso)
Più in generale, vediamo che i tiri di artiglieria sono più a EST, da SVATOVO a PAVLOVKA, che al fronte SUD. Questo conferma che è qui che si sta giocando la partita più importante, su iniziativa dei russi essenzialmente, mentre i padroni NATO sono ancora lì a capire come sbrogliare la matassa della controffensiva e come girare la frittata di un attentato a Sebastopoli non solo finito nel nulla, ma con strascichi sul campo sempre più pesanti sia dal punto di vista economico che militare. E hai voglia a far ronzare droni.

Partiamo dal riquadro in alto: proseguono anche stamane gli attacchi alle casematte e ai bastioni della linea di difesa ucraina più longeva e fortificata, otto anni di colate e blocchi di cemento, bunker, tunnel, trinceramenti, strade interne, campi minati, eccetera.
https://t.me/epoddubny/13430
Si rischia, per le truppe ucraine, di ripetere quanto accaduto a inizio estate, dove caduto il bastione principale è partito uno strappo solo parzialmente ricucito dalla controffensiva NATO di settembre.

Il secondo riquadro, invece, è già storia. PAVLOVKA è attualmente metà russa e metà in mano al regime di KIEV.
https://t.me/rusich_army/6073
Persa PAVLOVKA, a questi ultimi non resta niente sulla strada verso UGLEDAR. Per questo continua ininterrottamente il flusso di truppe da altri fronti per “tamponare la falla”. Una falla molto pericolosa.

Tutti gli altri attacchi su altre linee di fronte, sono stati tutti respinti (qui cartina della regione di Zaporož’e https://t.me/rybar/40731).

Aggiornamenti a seguire.

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29/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Giornata DENSA di piccoli, ma importanti, cambiamenti. Anzi tutto, russi che passano al contrattaco verso UGLEDAR, poco più in là (a ovest) di DONECK. Attacco portato secondo tutti i crismi del caso: fuoco intenso di artiglieria, movimento di truppe all’assalto e fuoco di copertura da terra e dall’alto, specialmente con droni LANCET e KUB (questi ultimi qui filmati mentre si schiantano contro un M777 e un BUK):
https://t.me/rybar/40722

La prima linea di difesa è stata abbandonata da un nemico abbastanza impanicato che si è dato alla fuga nei boschi
https://t.me/rusich_army/6064
et
https://t.me/rusich_army/6062
Probabilmente non si aspettava un’offensiva in questi termini e in questo periodo.
Soprattutto le perdite sono state enormi, a causa di un fuoco iniziale di artiglieria che è stato particolarmente intenso e che ha colpito di sorpresa il grosso delle truppe ucraine.
https://t.me/rusich_army/6065

Per cercare di tappare la falla, ora il comando ucraino sta portando rinforzi in fretta e furia.
https://t.me/epoddubny/13422
Truppe che sarebbero dovute servire ad altro. E che non serviranno più, a questo punto, ad altro. Alleggerendo la pressione su altri punti.

Per esempio, a KREMENNAJA, dove prosegue il tentativo di sfondamento ucraino, tentativo molto serio peraltro, avrebbero fatto comodo, visto che anche oggi il tentativo è fallito e con gravi perdite. La situazione resta molto tesa, comunque, così come gli attacchi continuano senza sosta.
https://t.me/vysokygovorit/9835

Così come verso CHERSON, dove oggi due battaglioni han provato a forzare partendo da DAVYDOV BROD e sono finiti sotto il fuoco congiunto di quattro caccia alzatisi in volo e artiglieria da terra. Attacco respinto con gravissime perdite.
https://t.me/wargonzo/8951

Sopra DONECK, invece, è da stamattina che sono i russi ad attaccare
https://t.me/RVvoenkor/30553
E pare che siano arrivati alle porte di VODJANOE, costringendo il nemico ad arroccarsi in difesa.
https://t.me/voenkorKotenok/42186

Nel complesso, PARE che il tempo perso in questo mese e mezzo abbia compromesso non solo la grande offensiva, ma abbia dato modo anche ai russi di pianificare la controffensiva. L’impressione è che le sorprese non siano finite.

GRANO, IPOCRISIA E DELEGITTIMAZIONE

L’attacco di oggi è stato IL PIU’ MASSICCIO DA FEBBRAIO.
https://t.me/sashakots/36892

Nove DRONI AEREI e SETTE DRONI SOTTOMARINI hanno condotto un attacco congiunto contro la flotta del MAR NERO e le NAVI che garantiscono un corridoio sicuro alle navi in transito DA e VERSO Odessa nell’ambito del cosiddetto “accordo sul grano”.

Tutti i droni aerei sono stati abbattuti. Quattro droni sottomarini sono stati distrutti per tempo, altri invece a distanza ravvicinata. I danni sono stati comunque minimi.
https://t.me/mod_russia/21276

Il Ministero della difesa ha accusato i britannici della pianificazione e dell’esecuzione di questo attentato. Ma non solo. Ha apertamente accusato gli stessi specialisti di avere provocato lo scoppio delle condotte Nord Stream 1 e 2 (ibidem, su questo però i cinegiornali luce glissano).

Ora, SE queste navi che scortavano le navi da e verso Odessa sono state colpite, è abbastanza evidente che il corridoio umanitario non sia più garantito. Non deve essere un Ministero della difesa a constatarlo. Invece, si è aspettato il pomeriggio. Si è ripetuto lo stesso, bastardo, ipocrita, copione del ponte della Crimea. Dove tutti eran lì a scrivere battute di spirito, a commentare con frasi a effetto, a sputare letteralmente su morti e feriti di quello che altro non poteva definirsi come attentato terroristico. Ma non lo era, invece, per l’U-ccidente. Così come non lo è per altre cose.

Ebbene, a poca distanza da quel vile attentato l’U-ccidente non ha ancora capito con chi ha a che fare: pensa di farla franca e prende mazzate sui denti. Dei Paesi poveri non gliene frega nulla: questa mossa lo preoccupa perché, da oggi, Odessa torna a essere MOLTO più vulnerabile. Oltre che perdere una via comoda per prendersi il grano ucraino.

Altro, allora, non gli resta che lamentarsi ipocritamente. Il coro delle cancellerie U-ccidentali è stato tanto prevedibile quanto disgustoso. Specialmente perché ha sollevato la questione dei Paesi poveri.

Questione che pone, ulteriormente, un problema di DELEGITTIMAZIONE di quella che fino a poco tempo fa era ancora riconosciuta come una sede di dialogo, discussione super partes, risoluzione di controversie e problemi internazionali. Invece, già l’ONU aveva taciuto colpevolmente di fronte a quando, poco tempo fa, i russi han chiesto che aprissero un’inchiesta su dove finisse il grano esportato. Io faccio entrare e uscire le navi… ma se poi vanno in UE e non nei Paesi poveri a qualcuno interessa? Silenzio tombale…

Ora si tirano in ballo i Paesi poveri. Bene, caro segretario generale, visto che il corridoio umanitario è stato usato come copertura per attaccare la flotta del Mar Nero (così si è appena espresso il rappresentante russo alle Nazioni Unite),
https://t.me/RVvoenkor/30602
il corridoio si chiude e, d’ora in avanti, sarà la Russia a fornire grano ai Paesi poveri. Cinquecentomila tonnellate nei prossimi quattro mesi a prezzi di favore
https://t.me/RVvoenkor/30597
Più di quanto gli è arrivato sinora grazie ai vampiri della UE. Lo ha affermato il Ministro dell’agricoltura Patrushev dicendo che quest’anno sono state raccolti 150 milioni di tonnellate di grano, di cui 50 possono essere tranquillamente esportati. Nessun problema quindi per i Paesi poveri a cui arriverà il grano a prezzi di favore (по приемлемым ценам).
https://t.me/rusvesnasu/23002

Quindi, caro Tajani, cos’hai da dire ancora? Magari che così non va bene perché la Russia è da voi sanzionata? Avete finito (non tanto te, ma i tuoi padroni con l’accento d’oltremanica e oltreoceano) di imporre al mondo intero cosa DEVE e cosa NON DEVE fare. E le coglionate dei VOSTRI amici inglesi, A CUI AVETE LASCIATO USARE OGGI PER QUESTA AZIONE L’AEROPORTO DI CATANIA, RICORDIAMOLO! AUTORIZZANDO IL DECOLLO E SAPENDO PERFETTAMENTE DOVE SAREBBE ANDATO, purtroppo, si pagano. Anche qui l’impunità è finita.

DOVE INVECE L’IMPUNITA’ NON E’ FINITA

“Israeli forces demolish Palestinian house near Hebron, West Bank”
Questo video gira a certe latitudini, ma qui morire!
https://twitter.com/incontextmedia/status/1585672784084144128

25 ottobre. Gli demoliscono la casa davanti agli occhi, dopo avergli tolto la benda peraltro. Altro che Habibi...
حبيبي
بالسلام حطيت ورود الحب ادّامك
Altro che:
“Amore mio
Con la pace ho messo i fiori dell’amore davanti a te”
(testo intero della poesia qui, insieme al link della canzone intera degli AREA)
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=320

Ma Tajani ascolta tutt’altro genere di musica… e non solo lui.

Aggiornamenti a seguire domani.

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29/10 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


I russi contrattaccano su tutti i fronti, naturalmente per allargare soltanto l’area di sicurezza fra città che si trovano a pochi chilometri dalle prime linee. Le cartine qui sotto sono solo esplicative di alcuni tratti di questa azione, in particolare è possibile notare come agli aggiustamenti tentati da questa “difesa attiva” corrisponda un intenso fuoco di artiglieria sulle retrovie nemiche, questo continuo togliere fiato a chi sta in prima linea e costringerlo, così, a rallentare i tempi dell’azione offensiva.
https://t.me/wargonzo/8938
Stesso discorso nei dintorni di Ugledar, sempre sulla linea di fronte:
https://t.me/boris_rozhin/68677

Tutto questo per dire che, anche oggi, difficilmente vedremo la “grande offensiva”, l’offensiva di massa, per cui decine di migliaia di uomini sono stati ammassati appena dopo la linea di fronte. E lì stanno restando, unicamente al momento per ripristinare le perdite subite dalle prime linee con nuova carne da cannone. Ma la modalità “schiacciasassi” che ora, SEMBRA, siano tornati a imporre i russi con la loro iniziativa, è quanto di più deleterio ci possa essere per il comando NATO che ha preso in mano l’iniziativa ormai da due mesi a questa parte. Se ha preso il comando delle truppe ucraine per mandarle a morire senza risultati nello “schiacciasassi”, allora siamo come prima. Una breve, intensa, fiammata e basta, tutto tornato come prima. Solo che ora ci sono trecentomila uomini in più che stanno arrivando da sopra, da sotto e da lato. Come la mettiamo?

Resta l’atomica sporca, certo. E a chi giova allora quest’ultima? A chi con armamenti convenzionali ormai sta riprendendo il controllo della situazione o a chi ormai lo sta perdendo del tutto?

I DRONI CE LI HANNO TUTTI, LA DIFFERENZA LA FA LA CONTRAEREA

Stamattina presto, intorno alle quattro, c’è stato un attacco in massa di droni su Sebastopoli, Crimea. A coordinare e correggere le traiettorie un altro drone NATO, lo RQ-4 GLOBAL HAWK (sigla FORTE10), qui tracciato da flightradar24 mentre si tiene sul Mar Nero appena sotto la linea delle acque territoriali russe.
https://t.me/boris_rozhin/68676
PARTITO DA CTA (CATANIA FONTANAROSSA), PERALTRO! NEANCHE DA SIGONELLA… poi ci credo che i cinegiornali luce non riconoscono la sudditanza coloniale ucraina, per loro è tutto normale, anche dare i nostri aeroporti civili… cosa pretendiamo? Che ammettano, riconoscano il mettersi a novanta degli altri quando noi siamo i primi a farlo?

Comunque, problemi nostri, annosi peraltro, e che peraltro vanno solo ad aggravarsi. Tornando sul pezzo abbiamo quindi decine di droni lanciati a bomba non contro l’ingiustizia, ma contro la città simbolo della presenza navale sovietica prima, e russa ora, ovvero Sebastopoli. L’ambita Sebastopoli, prima da Hitler e poi dalla NATO, che a inizio 2014 vedeva già lì la propria base navale, PORTANDO LA GEORGE BUSH CON NOVANTA FRA AEREI ED ELICOTTERI PROPRIO A RIDOSSO DEL BOSFORO…
https://www.sott.net/article/314886-Retrospective-How-Russia-ruined-US-plans-in-Crimea?

Semplici coincidenze? Era quello che prometteva Poroshenko agli USA qualora fosse stato rieletto nel 2019…
https://en.topwar.ru/155652-pushkov-kiev-peredal-by-nato-voenno-morskuju-bazu-v-sevastopole.html
poi i padroni NATO scaricarono il cavallo vecchio e neppure usato-sicuro con quello nuovo, che addirittura prometteva PACE… per questo è stato eletto, questo è quello che non gli perdona il popolo ucraino, quando può parlare naturalmente...

Sebastopoli quindi chiodo fisso della NATO da otto anni, peggio della Fenech, ambito premio e lì rimasto… oggi però non son riusciti neppure a ricordarlo, questo chiodo fisso, ai russi.

Tutti i droni sono stati tirati giù dalla contraerea russa, così come quelli sottomarini sono stati silurati ancora al largo. Qui un’immagine di questi ordigni:
https://t.me/rybar/40693
Tutti distrutti tranne il “catanese”, ovviamente, che ronzava in acque internazionali. Un fallimento enorme, oltre che uno spreco inutile di soldi, e che soldi, visto che non stiamo parlando dei “gerani” da diecimila euro quando sono superequipaggiati.

Dai Bayraktar che dovevano essere le V2 e invece son finiti a terra con una Z sopra, a quelli più sofisticati targati Lockheed, la grande novità della guerra azero-armena, all’epoca tutta targata Turchia che è comunque sempre NATO, si è rivelata un clamoroso FLOP. Anche qui, riprendendo il pezzo cinese di ieri, NON A DOPPIO SENSO DI MARCIA, MA A SENSO UNICO. I russi hanno letteralmente risolto il problema delle infrastrutture con droni a BASSO COSTO (a differenza di un Kalibr, per esempio) e, soprattutto, MANTENENDO il BASSO IMPATTO sulle strutture civile adiacenti. Oggi i padroni NATO han provato a
- dire che son capaci di farlo anche loro
- cercando di andare nella tana del lupo in Crimea
- oltre che tentare il bis dell’attentato al ponte
e han visto letteralmente andare in fumo la loro azione. Questione di contraerea.

Aggiornamenti a seguire.

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28/10 ore 19:00 aggiornamento


DAL FRONTE


Attacchi respinti a KREMENNAJA e anche verso SVATOVO, fronte EST.
https://t.me/rybar/40675
et
https://t.me/vysokygovorit/9819
Attacchi di una certa consistenza e importanza. Che forse un mese fa avrebbero fatto la differenza. Ma la situazione è cambiata rispetto a un mese e mezzo fa. E ora occorre ben altro per portare a casa quel punto a ogni giorno che passa sempre più difficile, per le ff.aa. ucraine.

SVELATA L’ARMA SEGRETA DEGLI USA!

E TESTATA DIRETTAMENTE SU ZELENSKIJ! Quest’uomo dal coraggio inesauribile si è fatto iniettare un liquido che lo fa diventare UN GIGANTE! Sarà ora iniettato su tutti i generali, i colonnelli, i caporali maggiori, gli squadristi di Azov, i parlamentari e i giornalisti, anche dei cinegiornali luce!

Non ci credete? Pensate sia tutta una bufala? Bene! Preparatevi a essere smentiti! Questa è una foto di oggi!
https://www.president.gov.ua/storage/j-image-storage/28/42/93/509c335a6ec8e51805a567ef4c418552_1666900580_extra_large.jpeg

dal sito ufficiale, “PRESIDENT OF UKRAINE”, solo per veri “warriors of the light” (leggere incipit: “Good evening, warriors of light! ”, infatti io ho acceso la torcia del cellulare prima di collegarmi e anche due cerini...)

https://president.gov.ua/en/news/sogodni-mi-zgaduyemo-vignannya-nacistiv-nablizhayuchi-vignan-78753

Ora, il “geranio” a fianco è lungo TRE METRI E CINQUANTA. Prima dell’iniezione, Zelenskij era alto UN METRO E SETTANTA… guardate ora! E a chi dubitasse di un fotomontaggio…
abbiamo pure il filmato!
https://www.youtube.com/watch?v=lmkXJ8LLA-0&t=18s

Eccolo qui, in tutto il suo splendore, nel suo monologo serale… il primo che dubita di uno sfondo finto, doppia razione di olio di ricino. Dopo un minuto il campo si allarga, una musichetta di sottofondo accompagna il suo rantolare… ops scusate, il suo tono guerriero, ed ecco il geranio ai suoi piedi. UN GERANIO LUNGO TRE METRI E CINQUANTA giace impotente, piccolo, di fronte al presidente e alla sua pozione magica che cambierà le sorti del conflitto.

I russi terrorizzati hanno diffuso anche questa immagine, fra di loro: con le misure, tre e cinquanta di lunghezza, due e cinquanta di apertura alare, come confermato anche qui per i miscredenti:
https://english.iswnews.com/22339/military-knowledge-shahed-136-loitering-munition/

… e lui che doveva essere uno e settanta...
https://t.me/warfakes/8534?single
guardate invece come è già diventato!

E non è tutto… STA CRESCENDO… SEMPRE PIU’ (è già alla quinta dose… e in un giorno solo). Questi gli ultimi avvistamenti:
https://t.me/warfakes/8533

E l’ultimo suo messaggio è appena arrivato: “Droni col turbante! Si, dico a voi! TREMATE, TREMATE, VI TIRO GIÙ A MANATE!”

(Zelenskij vs Godzilla nelle sale a natale...)

UN MILIONE DI PROIETTILI DI GROSSO CALIBRO GIA’ BUTTATI VIA DAGLI USA IN UCRAINA (乌克兰 “WU-KE-LAN”)


Il collettivo di RYBAR, che come abbiam visto non è proprio l’ultimo degli ultimi arrivati, oggi cita un articolo cinese per portare, nei canali telegram cirillici, l’informazione che, dall’inizio del conflitto, gli USA abbiano aiutato le ff.aa. ucraine con UN MILIONE DI PROIETTILI DI GROSSO CALIBRO!
https://t.me/rybar/40674

UN MILIONE! Alla faccia degli “aiuti”. Quello che mi accingerò ora a fare è la traduzione integrale dell’articolo da cui è stata tratta questa informazione, così
a. faccio un po’ di ripasso che non fa mai male
b. mi diverto un po' con le traslitterazioni mandarine di nomi stranieri. Wukelan (乌克兰) per Ucraina non vale perché lo sapevo già… ma CHERSON (He’ersong 赫尔松) fino a un anno fa non sapevo neppure dove fosse sulla cartina… e ora me la ritrovo pure traslitterata in mandarino! “Ma che film la vita”… avrebbe detto il buon Augusto Daolio.

Piatto non ricco, anzi poveruccio, ma mi ficco lo stesso. Non è un articolo sensazionale. A parte il botto iniziale del milione di proiettili di grande calibro, non dice molto altro di interessante. Tuttavia, è molto “vox populi”. A differenza di saggi e lavori accademici stereotipati nelle parole d’ordine da impiegare, nelle parole da NON impiegare, nelle citazioni da fare, eccetera, è un lavoro molto “ruspante”, nel senso della spontaneità delle analisi, e molto “cinese”, nel senso che un occhio allenato riconosce nel testo, nell’impostazione, un taglio tipicamente cinese: si sente una certa impostazione confuciana, un quasi crociano “perché non possiamo non dirci confuciani”. Ed è normale, è giusto che sia così: fossimo tutti fatti con lo stampino, allora realmente saremmo soltanto ciò che mangiamo… il che, ancora una volta, ci differenzierebbe comunque dagli alimenti base e dai gusti culinari estremo-orientali. Ne consiglio la lettura, il punto di vista di uno su un miliardo non è nulla di che, non c’entra nulla con quanto appena accaduto a Pechino… ma non mi sembra né il più ingenuo, né il meno sensato dei punti di vista a cui ho avuto modo di accedere.

Se è la prima volta che vi imbattete in un testo cinese, non vi spaventate per la sproporzione fra spazio occupato dal testo in segni latini e spazio occupato dai segni cinesi. La nostra è una lingua polisillabica e la loro, normalmente (ovvero quando non devono trascrivere Eluosi 俄罗斯 – Russia e altri nomi stranieri), bisillabica. Il cinese classico era addirittura più “duro e puro”, monosillabico tutta la vita. Sui nomi propri, mi son divertito a riportare la traslitterazione in mandarino: la vendetta di “Baoluo” (Paolo)… Cari compagni, ho già parlato troppo: quando si spara si spara, non si parla, come diceva il buon Tuco. Quindi “la Cina è vicina” e buona lettura!

La battaglia decisiva per CHERSON è imminente e gli USA han paura di non poter più garantire gli approvvigionamenti militari? Dopo averli aiutati con 1.000.000 di proiettili di artiglieria pesante [b][Nota 1], c’è emergenza per le scorte.
[/b]赫尔松决战在即,美恐断乌武器供应?援100万发炮弹后,库存告急

Di SHUI JINGXIAO
水镜晓

Recentemente, il ministro della difesa USA Lloyd Austin (奥斯汀AuSiTing… prima vittima della sinizzazione dei cognomi!) ha dichiarato che gli aiuti militari all’Ucraina di USA e alleati rallenteranno, perché sta diventando difficile soddisfare le loro richieste di munizioni.
近期,美国防长奥斯汀宣布,美及其盟国对乌克兰的军事援助将会放缓,因为难以满足乌对于武器弹药的需求。

I media USA insinuano che, dall’inizio del conflitto fra Russia e Ucraina a oggi, gli USA abbiano già fornito all’Ucraina OLTRE UN MILIONE DI PROIETTILI D’ARTIGLIERIA DI GROSSO CALIBRO (大口径炮弹).E che dopo questo, la scorta di munizioni statunitense sia già in emergenza, oltre al fatto che anche alle scorte degli altri Paesi NATO si sia già accesa la luce rossa.
美国媒体推测,因为自俄乌冲突爆发以来,美国已经向乌克兰援助超过100万发的大口径炮弹,在此之后,美弹药库存已经告急,并且北约各国的弹药库存也达到了红线。

Secondo i dati forniti da un Istituto di ricerca tedesco, già le munizioni e i carri armati forniti da entrambe NORVEGIA e SLOVENIA hanno superato il 40% delle loro scorte. Allo stesso tempo, il presidente del consiglio ucraino Shmigal’ ancora sostiene che l’Ucraina sia ancora militarmente in una situazione di sofferenza e abbia bisogno urgente di munizioni. Come stanno allora le cose attualmente fra Russia e Ucraina?
根据德国研究所的数据显示,光挪威、斯洛文尼亚提供的炮弹、坦克,就均超过了百分之四十,与此同时,乌总理什梅加尔还表示,乌克兰现在迫于战场形势,急需新的弹药。那么俄乌现在的局势如何呢?

Da quando Putin (普京 Pujing… tutto sommato c’è di peggio...) ha dichiarato lo stato di guerra per le quattro regioni entrate nella Federazione Russa, la situazione fra Russia e Ucraina è divenuta particolarmente tesa, fino a raggiungere il picco.
自从普京宣布入俄四地进入战时状态后,俄乌局势就变得十分紧张,进入到白热化阶段。
Inoltre, al momento, l’offensiva dell’esercito ucraino si è attenuata, mentre il contrattacco dell’esercito russo si sta facendo sempre più intenso. I russi, puntando ora sullo scarso sistema di contraerea ucraino, compiono raid aerei su larga scala con droni, colpiscono le infrastrutture ucraine, tagliano la linea di fronte dalle loro retrovie, oltre ad aver danneggiato un terzo della loro rete elettrica: per questo, l’offensiva su vasta scala che l’Ucraina intendeva promuovere a CHERSON e nel DONBASS (顿巴斯 Dunbasi), possiamo affermare che si entrata in una fase di stagnazione (停滞).
并且从目前看来,乌军的攻势有所和缓,俄军的反攻更加猛烈,俄罗斯现在通过针对乌克兰防空系统的漏洞,使用无人机进行大规模空袭,来打击乌克兰的基础设施,断其后援,并造成了三分之一的电力损失,乌军在赫尔松地区和顿巴斯地区发动的大反攻,也可以说是陷入到了停滞状态。

La situazione attuale per l’esercito ucraino è decisamente sfavorevole, proprio nel momento in cui entrambe le parti, russi e ucraini, stanno ammassando truppe (兵力) nella zona di CHERSON, prevedendo un’imminente offensiva.
现在的局势对乌军来讲十分不利,俄乌双方都在向赫尔松地区集结兵力,预计将会在赫尔松展开一场大决战。

Ed è proprio adesso, nell’imminenza dell’offensiva su CHERSON, che gli USA si trovano a corto di munizioni e devono rallentare gli aiuti; potrà questo degenerare anche in un’interruzione di tali aiuti?
那么在这样一个赫尔松决战在即的时刻,美国却放缓了对乌的军援,那么这是否意味着在武器库存告急之后,美国将会切断对乌克兰的军事援助?

Io la vedo così:
对此,我有以下几个观点:

Anzi tutto, il perdurare di combattimenti così intensi logora non solo russi e ucraini, ma anche gli Stati occidentali che dietro a questi ultimi si muovono. A questo aggiungiamo che, dallo scoppiare del conflitto, ogni Paese occidentale sta soffrendo la crisi energetica ed è già in condizione di insufficienza; l’UE, pertanto, sta già iniziando a ridurre la quota di bilancio destinata agli aiuti militari all’Ucraina, mentre appaiono chiaramente contrasti e divisioni al suo interno.
首先,持续的拉锯战让俄乌双方,以及在背后支持乌克兰的西方国家都感到筋疲力尽,并且在俄乌冲突爆发以后,西方各国又正在面临着能源危机,已经自顾不暇,欧盟已经开始减少对乌军援方面的报销,并且内部分歧明显。

Il ministro della difesa USA Lloyd Austin ha pubblicamente dichiarato che occorre rallentare la fornitura di armamenti sofisticati (高端武器 “armi di alto livello”) all’Ucraina: da questo appare evidente che aver continuato costantemente ad armare per mesi l’Ucraina ha portato le scorte di armamenti convenzionali USA a un grave livello di insufficienza.
美防长奥斯汀在前不久公开表示,要暂缓对乌克兰高端武器的援助,从这可以看出,在连续数月支援乌克兰之后,美国常规武器库存已经严重不足。

Inoltre, ora che l’esercito ucraino si trova in difficoltà ad approvvigionare le prime linee, l’esercito russo ha iniziato a dispiegare il proprio contrattacco, mentre gli USA si stanno dissanguando ad aiutare gli ucraini, ma senza alcun beneficio.
而目前乌军在前线战事吃紧,俄军反而开始进行反攻,美国在此时掏空家底援助乌克兰,对其来说并没有好处。

Questo porta al secondo punto, ovvero che entrambi russi e ucraini potrebbero essere sul punto di scatenare la battaglia finale a CHERSON, che ciò che vuole l’Ucraina sono armamenti sofisticati, ma che la produzione militare USA non è capace di reggere il passo del consumo degli stessi sui campi di battaglia in Ucraina. Il conflitto russo-ucraino è già durato oltre otto mesi, durante i quali gli USA hanno indiscriminatamente mandato armi agli ucraini; questo ha fatto anche perdere di vista agli USA gli stessi obbiettivi con cui essi erano partiti a inizio conflitto.
其次,俄乌双方可能在赫尔松即将迎来决战,乌克兰想要的是高端武器,而美国的产量显然是跟不上乌军在战场上的消耗,俄乌冲突目前已经进行了八个月,在这样无节制的援助下去,就失去了美国在冲突中想要获利的原始目的。

Inoltre, l’impiego da parte dell’esercito ucraino di armamenti sofisticati contro l’esercito russo ha prodotto risultati estremamente limitati, Zelenskij (泽连斯基 ZeLianSiJi… match, set e partita!) inoltre si è dimostrato irriconoscente [理不知感恩 Nota 2], il che naturalmente ha indisposto e non poco gli USA, pertanto anche per questo potrebbero interrompere gli aiuti.
并且乌军在战场上使用高精端武器对俄军造成的伤害十分有限,泽连斯基理不知感恩,所当然的态度也让美国十分不爽,所以美国还是有可能断掉对乌的援助。

C’è però da considerare un terzo aspetto. E’ vero che all’interno degli USA sono già sorte voci contro gli aiuti all’Ucraina, oltre al fatto che gli USA sono nel mezzo di una crisi inflattiva: tutto questo insieme alla notizia delle scorte di armamenti che sono scese sotto il livello di guardia, non sta per nulla giovando al PD. Aggiungiamo inoltre le imminenti elezioni di medio termine, e il fatto che l’amministrazione Biden (拜登 BaiDeng… se l’è cavata meglio di tutti, niente da dire…) abbia fomentato le contraddizioni russo-ucraine (激发俄乌矛盾) per nascondere le proprie carenze e incapacità di governo.
最后,在美国国内已经出现了许多反对其给乌克兰提供军援的声音,并且美国现在也面临着通货膨胀的危机,再加上美军弹药库存告急,这些消息对于民主党来说并不有利。而美国的中期选举正在进行中,拜登政府正想通过激发俄乌矛盾来掩盖自己政治上无作为。

Tuttavia, così facendo, si è esposto troppo. Ora, se l’Ucraina perdesse la guerra, il prestigio nazionale USA crollerebbe, al punto che influirebbe anche sugli alleati NATO. Hanno seguito gli USA negli aiuti massicci all’Ucraina, non cavandone sinora un ragno dal buco; questo rischia di compromettere anche i rapporti con loro. Pertanto, è possibile anche l’opposto di quanto ci siam detti sinora, ovvero che il rallentamento degli aiuti USA all’Ucraina sia solo una questione di tempo (时间问题), dopodiché potranno di nuovo continuare.
而乌克兰若真的战败,美国的国家信誉就直线下降,甚至北约盟国也可能因为,跟随美国大力援乌,最后却什么好处也捞不到,而面临和美关系破裂的危险,所以还有一种可能是美国放缓对乌援助,估计只是时间问题,以后还会继续援助乌克兰。

In conclusione, il rallentamento degli aiuti USA all’Ucraina ha già contribuito notevolmente a “raffreddare” (降温) il conflitto, ad allentare la tensione e a dare a ciascun Paese (其国) la possibilità di riempire nuovamente arsenali e depositi di munizioni [Nota 3].
综上所述,就目前看来,美国放缓对乌克兰的军事援助,既对冲突进行了降温,缓和了紧张的局势,又给其国内武器弹药一丝恢复库存的机会。

Infine gli USA, nel breve termine, si prevede non interrompano gli aiuti militari all’Ucraina, ma soltanto continuino a ritmo minore, cercando inoltre di tenere buoni sia gli alleati NATO che l’opinione pubblica, oltre che a raffreddare gli animi sull’opzione atomica.
而美国在短期内,应该还不会彻底的切断对乌的军援,而是通过缓兵之计维系一下北约联盟国以及缓和内部矛盾和紧迫的舆论形势,并为核战争言论降温。

https://baijiahao.baidu.com/s?id=1747903559931693538&amp;wfr=spider&amp;for=pc

[Nota 1] I numeri arabi (“100”) non sono sbagliati. Il sistema di classificazione delle unità,decine,centinaia cinese (e giapponese) è a base QUATTRO (zeri) e non TRE come il nostro. Quindi, banalmente, il puntino si mette dopo QUATTRO zeri e non TRE. WAN (万), diecimila, è lo zero in più che hanno loro prima di ripartire con l’altra serie di zeri. Quindi, se un cinese dice “100 diecimila”, intende 100x10.000=1.000.000 nella nostra classificazione.

[Nota 2] 理不知感恩, “non sa cos’è la riconoscenza”… la storiografia cinese è da duemila anni confuciana, quindi il pistolotto moralistico non può mancare! Così, “vox-populi”, gli arroganti e irriconoscenti, caro “Zeliansiji”, sono destinati già in vita alla disgrazia e alla sconfitta (il fuoco eterno no, il confucianesimo tradizionale NON ha una metafisica post mortem… ma a quello ci pensa il Buddhismo! Si dividono i compiti… quindi tiè, ti incide pure sul karma). Scherzi a parte, se ci si rapporta con un'altra cultura, non si può non tenere conto delle diverse sensibilità, frutto a loro volta di diverse sovrastrutture ideologiche. Per esempio, se un video come quello del paragrafo precedente, quello dei "guerrieri della luce", qui fa pena e basta, lì (ma in tutto l'Estremo Oriente) provocherebbe un'ondata di disonore qui semplicemente impensabile, con teste che cadrebbero a catena.

[Nota 3] L’Autore qui non perde occasione di mantenere un’equidistanza tanto proverbiale quanto deleteria ai fini di un’analisi corretta. Non solo non considera che l’arsenale russo è stato MOLTO, ma MOLTO meno toccato dai consumi (e dallo spreco!!!) di quello NATO (consumato non poco!)-ex Varsavia (quasi finito)-ucraino (finito). Ma non considera nemmeno che se le fabbriche in Russia sfornano armi, quelle ucraine non esistono. Ce n’eran già poche prima del conflitto, arrugginite da decenni di privatizzazioni, spolpamento, chiusure, ora sono distrutte completamente. Ancora una volta, la situazione giova a una e non all’altra parte.

Aggiornamenti a seguire domani.

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28/10 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessun aggiornamento di rilievo. Sul fronte EST la “difesa attiva” operata dai russi comporta attacchi localizzati per ampliare l’area di sicurezza dalle città di SVATOVO e KREMENNAJA.

Appena sotto fra SOLEDAR e ARTEMOVSK, dove ieri i cinegiornali luce parlavano di "liberazioni", prosegue l'opera costante, letteralmente metro per metro, di smantellamento delle linee difensive da parte delle truppe russe
https://t.me/vysokygovorit/9812

Sopra CHERSON invece si “limita” a un importante comunque fuoco di sbarramento sulle retrovie, teso a rallentare, se non a impedire del tutto, i tentativi di raggruppamento.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/28/58713.html

Questo mentre la stessa CHERSON OGNI GIORNO SI FORTIFICA SEMPRE PIU'.
https://antifashist.com/item/herson-ukreplyayut-i-budut-otstaivat-do-polnoj-pobedy.html
E' in questo contesto che l'evacuazione dei civili sta assumendo un nuovo significato: non più SOLO una misura di SICUREZZA IN PIU' per loro, ma anche una PREOCCUPAZIONE IN MENO per i difensori, che non devono pensare, letteralmente, "allo scolaro o alla nonnina che torna dal mercato" (школьник или бабушка, идущая с рынка, ibidem).
Insomma, dall'impegno e dalle energie che ci stanno mettendo e di cui voenkor e semplici internauti sul posto danno testimonianza ogni giorno, ce la stanno mettendo tutta.

CHERSON CHE SI FORTIFICA... SOLO PER DIFESA?

"Chi ha tempo non aspetti tempo, te lo dico sempre!" Mi avrebbe detto la mia povera nonna se fossi stato il generale Zaluzhnyj... "Hai aspettato ad attaccare... e ora non solo diventan più forti, ma vedrai che saran loro a correrti dietro!" Dialogo immaginario, ma situazione tutt'altro che irreale. Anzi.

Ieri non è passata inosservata la frase criptica - ma a ben vedere neanche più di tanto! - di un Putin che diceva: "Odessa è una delle più belle città del mondo, potrà essere sia pomo della discordia, sia simbolo di risoluzione dei conflitti in corso" (Город Одесса - один из красивейших в мире, он может быть и яблоком раздора, и символом разрешения конфликтов.)
https://t.me/SolovievLive/136749

Vladimir Vladimirovich non è uno che dà fiato alle trombe per niente, quando parla si riferisce sempre a qualcosa. E Legitimnyj oggi ha provato a unire i puntini. CHERSON si fortifica, e va bene, ci sta, lo fanno perché sopra ci sono cinquantamila uomini che aspettano da un mese l'ordine di attacco. MA SE LO FACESSE ANCHE PER COSTITUIRE UN BASTIONE, UNA TESTA DI PONTE SULLA RIVA DESTRA DEL DNEPR, UNA GRANDE BASE MILITARE DA CUI PARTIRE L'ANNO PROSSIMO... PER ODESSA O ALTRE DESTINAZIONI?
https://t.me/legitimniy/13929

Sicuramente, andassero così le cose, il tempo perso per l'offensiva, ammesso e non concesso che inizi per davvero, sarà un ERRORE STRATEGICO FONDAMENTALE che i padroni NATO potrebbero pagare nei prossimi mesi molto caro. Perché oltre che a dare la possibilità ai russi di vendere molto più cara la propria pelle, gli avranno dato anche modo di pianificare da una posizione di vantaggio la campagna della prossima primavera. Vedremo come andrà a finire.

HIMARS SU PERVOMAJSK

Razzi ieri notte lanciati su una casa di Pervomajsk, paese martoriato del Donbass unicamente perché "a portata di razzo".
Queste le immagini della casa in macerie
https://news-kharkov.ru/incident/2022/10/28/22863.html
Morta una donna, classe 1991, con un figlio che in quel momento era dalla nonna.
https://news-kharkov.ru/incident/2022/10/28/22875.html
Ciò che sconvolge è l'assoluta mancanza di senso, persino cinicamente, unicamente, militare in tutto questo. Due razzi di questi, come quelli lanciati stanotte
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/28/22867.html
costano 100.000 dollari l'uno, lo ricordiamo
https://www.newsweek.com/who-makes-himars-cost-launch-missile-fire-manufacture-1752295
Sono missili ad alta precisione programmati tramite coordinate GPS inserite e approvate dal quartier generale NATO, che ha "in mano il telecomando". Ora, che senso ha puntare due razzi così su una casa dove vive una donna con suo figlio? Anche solo per dire, davvero, duecentomila dollari usati non contro un deposito di armi e munizioni, non contro una caserma... ma contro una casetta? Guardiamo anche le macerie. Non era una copertura. Non c'è nessun segno di incendio o esplosione, solo i calcinacci e la distruzione: nessuna santabarbara nascosta, nessun arma introdotta furtivamente. Solo creare panico e terrore, criminalmente, banalmente, solo terrorismo di Stato.

TRA AVVOLTOI E CORVACCI

Ieri Leandro mi ha fatto venire in mente la canzone "Dove vola l'avvoltoio", con testo di un certo Italo Calvino...
https://www.youtube.com/watch?v=rqv-XEqPzhc
et
https://www.ildeposito.org/canti/dove-vola-lavvoltoio

Bellissima canzone, peraltro. Che mi ha fatto venire in mente un'altra canzone, anch'essa bellissima, questa volta russa, canzone popolare (meglio, "divenuta" popolare), dal titolo "Corvo nero" (chernyj voron, Чёрный ворон).

A scanso di equivoci, CALVINO costruisce sull'archetipo collettivo dell'uccello della morte una canzone apertamente PACIFISTA e ANTIMILITARISTA. La canzone popolare russa è invece più TA-PUM, la guerra è morte, simboleggiata dal corvaccio nero che già aleggia sul soldato moribondo gli ultimi istanti della sua misera vita, ma manca il discorso svuotate-gli-arsenali-riempite-i-granai. Risale a inizio 1800, del resto, come riportato in questo corposissimo saggio sull'argomento, che parla anche delle successive interpolazioni, arrangiamenti in epoca sovietica e versioni disponibili sul "tubo".
https://zhiznteatr.mirtesen.ru/blog/43596942032/Istoriya-odnoy-pesni.-CHyornyiy-voron.?ysclid=l9s5pthfpo603723633

A ogni cosa il suo tempo, quindi. Ma resta una canzone molto FORTE e un testo molto FORTE.

Questa una versione arrangiata secondo la maniera tradizionale
https://www.youtube.com/watch?v=2hwoIJPz3hs

E questa la versione rivisitata, da parte del Chor Tureckogo
https://www.youtube.com/watch?v=MngUXWCLrUk
Che, video a parte, sono dei fenomeni. Mi sarebbe piaciuto farli sentire al mio maestro di coro di un tempo, che per spiegarci i piani e i forti ci diceva "non fate come i russi!". E io che non ne capivo nulla, tra me e me pensavo... "allora sono in due a non sopportare i cori russi!". Poi, con l'avvento della tecnologia e l'accesso a brani e raccolte, ho potuto constatare come tali valutazioni fossero frutto soltanto di pregiudizi e ignoranza. Coro Armata Rossa = FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF e basta. 'Sta cippa, scusate.

Traduzione integrale:

Чёрный ворон Corvo nero

Чёрный ворон, чёрный ворон, Corvo nero, corvo nero
Что ты вьёшься надо мной? Perché mi stai addosso?
Ты добычи не дoждешься Non aspettar per niente una preda
Чёрный ворон, я не твой! Corvo nero, non sono tuo!

Что ты когти распускаешь Perché allunghi i tuoi artigli
Над моею головой? Sulla mia testa?
Иль добычу себе чаешь? Ti stai già prendendo la preda?
Чёрный ворон, я не твой! Corvo nero, non sono tuo!
Иль добычу себе чаешь? Ti stai già prendendo la preda?
Чёрный ворон, я не твой! Corvo nero, non sono tuo!

Завяжу смертельну рану Legherò la ferita mortale
Подарённым мне платком, col fazzoletto che mi è stato donato
А потом с тобой я стану E poi a te devo
Говорить всё об одном. Dire una cosa

Полети в мою сторонку, Vola dalle mie parti
Скажи маменьке моей, Dì alla mia mammina
Ей скажи, моей любезной, Diglielo, alla mia cara,
Что за родину я пал. Che son morto per la patria.

Отнеси платок кровавый E questo fazzoletto sanguinante
К милой любушке моей. Portalo alla mia amata.
Ей скажи — она свободна, Dille che è libera
Я женился на другой. Che mi son sposato con un'altra.
Ей скажи — она свободна, Dille che è libera
Я женился на другой. Che mi son sposato con un'altra.

Взял невесту тиху, стройну, Me la son presa zitta, magra,
В чистом поле под кустом. In un campo aperto sotto un cespuglio,
Обвенчальна была сваха Chi ci ha combinato le nozze era già sposata
Сабля вострая моя. E la mia sciabola affilata.

Калёна стрела венчала La freccia aguzza mi ha sposato
Среди битвы роковой. Nella battaglia fatale
Вижу, смерть моя приходит, — La vedo, la morte sta arrivando
Чёрный ворон, весь я твой, Corvo nero, sono tutto tuo,
Вижу, смерть моя приходит, — La vedo, la morte sta arrivando
Чёрный ворон, весь я твой... Corvo nero, sono tutto tuo...

https://teksty-pesenok.ru/rus-russkaya-narodnaya/tekst-pesni-chyornyj-voron/1905971/

Aggiornamenti a seguire.

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27/10 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna notizia di rilievo, in attesa della grande offensiva. Carta generale aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027201824-e8a37554.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027201822-8b94deb7.jpg

Sopra CHERSON oggi riposo, solo HIMARS contro case,
https://t.me/rusich_army/6033
ma il terrorismo NATO è la cosa che i russi temono di meno, almeno finché si limita a lanci missili convenzionali tirati giù, il più delle volte, dalla contraerea...

Discreta attività, sia pur in tono minore, sul fronte EST, dove continuano a nord attacchi suicidi coronati da centottanta soldati ucraini morti inutilmente
https://t.me/mod_russia/21231
e, a sud, la lenta e metodica opera di lima sull’asse Soledar-Artemovsk.

Veramente degno di nota oggi il cinegiornale luce dello stesso padrone del potere della sera. Dopo aver parlato di Putin e dei suoi “cliché”, per chiudere in gloria è passato subito a un “ma le cose sul campo si mettono male per i russi”. E io, ohibò, non faccio in tempo a uscire dal lavoro, scappare all’assemblea di classe, fare da presidente di seggio mentre gli altri genitori scappavan via uno a uno, comprare una serie di fettine formato famiglia gommose ma economiche in questo fine mese disastroso, tornare a casa, sedermi a tavola… e vedermi ribaltata una situazione che avevo monitorato poche ore prima… tutto può essere, sentiamo!

Ebbene… state bene a sentire… per giornalisti col patentino le cose si mettono male per i russi perché gli ucraini hanno preso “spirne” (sic, la toponomastica di città russe va detta in ucraino), “soledar” e “bachmut”. Al che ho ritenuto opportuno accontentare la bambina mettendole i cartoni... e anche la fettina di plastica scendeva meglio…

Però certe cose restano nell’esofago come l’ovosodo di Virzì, non vanno né su e né giù. E allora recupero questa cartina di RYBAR:

È DI UN MESE FA: 26/09/22
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/26/20220926141929-bacabb25.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/26/20220926141928-de1d0e8d.jpg

Prendiamo quest’ultima, che ha anche la toponomastica in ucraino, l’unica disponibile in caratteri latini. Così ci riallineiamo allo sproloquio del tg di Mentana senza problemi…

Seguiamo con lo sguardo la linea di fronte in alto a destra (nordest), cerchiamo e troviamo “Spirne” (Spornoe)… di che colore ha l’esagono? Azzurro… ma dai! Ma se il cinegiornale luce mi dice che l’hanno “liberato” oggi! Posso assicurare, vedersi tutte le cronache giornaliere se si vuole verificare di persona, che Spornoe non è stata ri-conquistata dai russi e poi ri-liberata nel corso di questo mese.

Ma l’escalation continua. I due paesi nominati in seguito dalla voce fuori campo femminile nel filmato andato in onda (quella col patentino da “giornalista”) sono SOLEDAR, la “città del sale”, mai liberata dai russi nel corso della SVO, e BACHMUT (Artemovsk), anch’essa mai liberata.

Quindi che cosa hanno “liberato” oggi gli ucraini? Tre città che avevano già in mano da otto anni (le ultime due) e un mese (la prima)? E perché allora non Kiev, Odessa e Leopoli? Liberare tre metropoli così in un giorno non è impresa da poco, ragazzi! Siate meno stitici nelle “liberazioni”... suvvia!

ATTACCHI ODIERNI ALL’INFRASTRUTTURA ELETTRICA

Carta aggiornata a oggi del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027200448-7efe0bf9.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027201220-ac29028e.jpg

Attacchi mirati sui trasformatori (750/330 kW) hanno reso inservibile la potenza generata dalle centrali atomiche e termoelettriche rimaste in mano al regime di KIEV. L’intelligenza di questa manovra è stata quella di non aver provocato danni irreparabili, ma quanto basta per tenere in scacco linee ferroviarie senza far saltare ponti, comunicazioni e reti informatiche senza provocare stragi fra i civili, il tutto quanto basta per tenere sotto scacco per oltre un mese gli strateghi della NATO e rendergli impossibile ogni qualsiasi offensiva basata sulla “guerra incentrata sulla rete”.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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27/10 ore 12:30

TERRORISMO DI STATO, MACCHINA REPRESSIVA, FAIDE E RESE DEI CONTI INTERNE


Mentre dal fronte nessun aggiornamento di rilievo rende l’attesa dell’offensiva NATO sui vari fronti sempre più snervante (oggi Rogov ipotizzava la data del fine mese prossimo https://zp-news.ru/society/2022/10/27/51621.html mentre sulla rete rimbalzano voci e pareri sempre più contrastanti su cosa sta accadendo e cosa accadrà nell’immediato futuro),

il terrorismo di Stato ucraino non perde tempo.

L’autobomba di due giorni fa a Melitopol’ si è scoperto essere indirizzata a una testata radiotelevisiva locale (ZaMedia). Per colpire tale testata non si è esitato a rischiare la strage, come la telecamera di videosorveglianza ha mostrato. I cinegiornali luce non difendono neppure la “categoria”, e se i giornalisti sono russi allora non sono più “martiri” a cui intitolare strade, ma possono crepare tutti, come ha sottolineato il direttore del giornale colpito.
https://zp-news.ru/politics/2022/10/25/51207.html

Intanto, per Melitopol’ girano volantini come questi dove ai “kolaboranty” è promessa la pena di morte. Nel caso del volantino a un pensionato che ha avuto l’ardire di collaborare con la polizia locale per pubblica sicurezza. Che qualora avesse l’ardire di scappare in Russia, metterebbe a rischio la vita dei suoi parenti. “Sappiamo tutto di voi e vi controlliamo in tutto e per tutto”. Così chiude il volantino.
https://t.me/mvd_zp/539

A KUPLJANSK, il direttore della centrale del latte (ed ex deputato del partito di Zelenskij) che, durante l’occupazione, aveva creato un conto in rubli e aveva iniziato a lavorare coi russi, è stato arrestato. Avrebbe dovuto lasciar morire eroicamente le vacche, come neanche nel peggior racconto di don camillo e peppone, insieme ad altre accuse infamanti.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/27/22802.html
et
https://t.me/SBUkr/5527

Maggior risonanza aveva suscitato, poco tempo fa, l’arresto del direttore della MOTOR SICH: entrato in fabbrica nel 1966, una vita per quella fabbrica, orgoglio della produzione bellica e non solo del regime di KIEV.
https://ukranews.com/en/news/890135-motor-sich-president-bohuslaev-arrested

Come nel primo caso, si sente puzza di rese dei conti interne lontano un chilometro. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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27/10 ore 08:30

“WAIT FOR THE RICOCHET”


“Child in time” è stata per me una ri-scoperta relativamente recente… appartenendo a quelle canzoni che, anagraficamente, non potevo che vivere di rinterzo, come sottofondo più o meno sconosciuto di versacci da imitare da piccolo, salvo poi ritrovarla dopo decenni sepolta sotto metri di “immondizie musicali”, come le chiamava qualcuno, direttamente dal “tubo”:
https://www.youtube.com/watch?v=OorZcOzNcgE

E’ recente quindi anche l’esame del testo, bellissimo peraltro, salvo poi imbattermi in quel “ricochet” che “aspettano”, che ha richiesto uno sforzo di vocabolario supplementare. E’ il rinculo del colpo da sparo. E, per la cronaca, si dice eguale in russo (рикошет).

Chi l’ha usato (e a proposito!) così da farmi fare un trip di quelli che Proust ci avrebbe scritto quattro volumi? Il gruppo di Legitimnyj, che quando fa analisi e non “insajd” è veramente notevole. In questo ultimo pezzo parla di BOMBE SPORCHE e USO POLITICO-RICATTATORIO delle stesse da parte del regime di KIEV. Sviluppa poi il ragionamento su linee più generali che interessano la Russia. Vale la pena di tradurlo integralmente. Il titolo che gli ho dato non è solo un omaggio ai Deep Purple ma c’entra, eccome se c’entra…

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Le nostre fonti sono convinte che la provocazione nucleare sia il modo più semplice per raggiungere determinati obbiettivi.
Наши источники уверены, что ядерную провокацию легко могут сделать для достижения определённых целей.

Con i miei colleghi è da tempo che ne parliamo, mostrando anche gli schemi [NOTA 1].

Мы и коллеги расписывали это ранее, даже указывали схемы.

I colleghi scrivono anche che fra le camarille che gravitano intorno al palazzo presidenziale c’è chi sia realmente preoccupato di questo, davvero in grado di rendere l’Ucraina un “poligono atomico” e il territorio un “campo nuclearizzato”.
Также коллеги сейчас пишут, что в кулуарах очень сильно озаботились данной темой, которая реально может сделать из Украины «ядерный полигон», а территория Украины, просто станет «ядерным полем».

Scriviamo ora i motivi per cui la bomba sporca GIOVEREBBE più alla BANKOVAJA (la via del palazzo presidenziale, usata per indicare Zelenskij) e agli attori OCCIDENTALI, che ai russi.
Давайте мы распишем, почему, это сейчас выгодно больше Банковой и западным игрокам, чем россиянам.

1. Ai registi occidentali e all’ufficio del Presidente, serve ATTUALIZZARE la crisi ucraina (актуализировать, ovvero tenerla sempre in primo piano negli OdG). Per portare a casa sempre più soldi e armi. Senza finanziamenti il progetto che va sotto il nome di “crisi ucraina” sarà chiuso. KIEV da sola non è in grado di sostenersi neppure per un mese.
1. Западным режиссерам и Офису Президента, надо актуализировать украинский кризис. Чтобы получить больше денег и оружия. Без финансирования проект под названием: «украинский кризис» будет закрыт. Киев сам не сможет и месяца себя содержать.

2. Rendere sempre più plausibile la narrativa secondo cui la Russia è un “Paese terrorista”.
2. Ещё сильнее прогреть нарратив, что Россия - «страна террорист».

3. Creare il casus belli per aggiungere alla crisi ucraina anche l’invio di una missione di pace ONU e militari NATO
3. Будет причина подключится к украинскому кризису отправив туда даже миротворцев ООН и войска НАТО

4. Cercare di rendere la Russia uno Stato-paria (per ora una pia illusione, visto che il 70% del mondo attualmente con la FR ci commercia e intrattiene altre relazioni)
4. Попытаться сделать из России реально страну изгой (сейчас это только иллюзия, так как 70% мира введут с РФ торговые и другие отношения).

5. Espellere la Russia dall’ONU, da rendere definitivamente una pedina occidentale attraverso cui sollevare tutte le questioni e i casi di “diritto internazionale” necessari a screditarla ulteriormente
5. Выгнать Россию с ООН и через это «ручную контору» уже полностью протягивать все нужные кейсы и темы.

Attualmente per i russi un attacco atomico NON HA ALCUN SENSO (нет смысла). L’Ucraina non minaccia l’esistenza della Russia. Le ff.aa. ucraine, con l’aiuto della NATO, hanno solo potuto contrastare i russi in primo luogo solo sul territorio ucraino, e in secondo luogo solo a patto di non considerare che le ff.aa. russe non stiano combattendo a piena potenza, a differenza dell’Ucraina.

Наносить россиянам именно сейчас ядерный удар по Украине нет смысла. Украина не угрожает существованию России. ВСУ вместе и с помощью НАТО, только смогли сравняться с россиянами и то на территории Украины, и то ВС РФ не воюет полностью всей своей армией, как это делает Украина.

I russi, inoltre, non hanno alcuna fretta nella crisi ucraina. A loro fa comodo, al contrario, far “assaporare” all’Occidente tutto il gusto dell’inverno incombente, oltre che fargli sentire appieno il rinculo delle sanzioni comminategli, il che non potrà non avere ripercussioni profonde sul piano sociopolitico di quei Paesi, scuotendoli finanche a veri e propri sommovimenti.
Также россиянам некуда спешить в украинском кризисе. Им наоборот выгодно дать западу «вкусить» всю прелесть зимы и последующего санкционного рикошета, который конечно начнёт раскачивать страны на социально-политическом поле, введя их к революциям.

In conclusione: ai registi occidentali fa comodo invero costruire la provocazione nucleare, magari senza neppure coinvolgere KIEV, ma avvalendosi dei propri mercenari.
Вывод: именно западным режиссерам выгодно устроить ядерную провокацию, даже могут не предупредить сразу Банковую, а реализовать это с помощью своих ЧВК.
https://t.me/legitimniy/13921

[NOTA 1]
L’Autore si riferisce a probabili schemi attuativi, come:
“Si comincia con gli attacchi di artiglieria da parte delle ff.aa. ucraine, a obbiettivi sui territori controllati dai russi, come depositi o zone industriali urbane. Fra tutti i razzi lanciati, uno monta la bomba sporca sulla testata. Sul territorio della FR scoppia l’ordigno nucleare. L’Ucraina dichiara di aver attaccato un deposito di munizioni della FR, dove i “terroristi russi” nascondevano l’ordigno atomico, che volevano usare contro l’Ucraina”

«Начинается обстрел ВСУ, по объектам внутри территорий контролируемых РФ, к примеру по складам или промзоне одного из городов. Среди всех выпущенных ракет, одна выпускается с ядерным грязным зарядом. Над РФ территорией происходит ядерный взрыв. Украина заявляет, что попала по складу боеприпасов РФ, где «русские террористы» хранили ядерный боезаряд, который хотели использовать для удара по Украине».
https://t.me/ZE_kartel/6206
Partendo da questa informazione, Legitimnyj poi ragiona sul fatto che conterà anche capire CHI farà questo, l’esecutore materiale. Se per esempio gli autori dei lanci saranno mercenari, da sempre esecutori del “lavoro sporco” conto terzi, ciò implicherà anche un PROBABILE tentativo di SMARCAMENTO di chi ha già le valigie pronte per lasciare PER TEMPO il Paese e lasciare le radiazioni alla carne da cannone di sempre.
https://t.me/legitimniy/13909

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Manco a farlo apposta… ne ragionavamo ieri anche noi ("Che bisogno c'è"...). 'Sto cavolo di "ricochet"...

Aggiornamenti a seguire.

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26/10 ore 19:00 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO


Confrontare i dati del 26/10 con quelli del 13/10 (https://t.me/mod_russia/20801) è istruttivo per capire il RALLENTAMENTO in quasi QUINDICI GIORNI degli attacchi comandati dalla NATO:
326 aerei (vs 321, +5 anziché il +9 dei 10 giorni precedenti)
162 elicotteri (vs 161, +1 anziché il +4 dei 10 giorni precedenti)
2349 droni (vs 2211, +138 anziché il +66 dei 10 giorni precedenti)
383 sistemi missilistici (vs 380, +3 anziché il +1 dei 10 giorni precedenti)
6084 carri armati e altri cingolati blindati (vs 5720, +364 anziché il +384 dei 10 giorni precedenti)
874 lanciarazzi multipli (vs 868, +6 anziché il +8 dei 10 giorni precedenti)
3527 obici e mortai (vs 3467, +60 anziché il +22 dei 10 giorni precedenti)
6791 autoveicoli blindati (vs 6529, +262 anziché il +303 dei 10 giorni precedenti)

Gli unici ad aumentare in proporzione sono
- I DRONI E
- GLI OBICI E MORTAI.

Segno di un CAMBIAMENTO SOSTANZIALE DI TATTICA negli ultimi 15 giorni, dovuto a
- maggiori RICOGNIZIONI (da cui i droni abbattuti)
- maggiori ATTACCHI DALLA DISTANZA e conseguente abbattimento dei fuochi d’artiglieria da parte di una controbatteria russa sempre attiva.

Altri attacchi ci sono stati, nulla da eccepire, la fanteria ucraina è sempre stata mandata al massacro, ma in quantità minori rispetto a quanto accaduto da settembre ai primi dieci giorni di ottobre.

Sicuramente ha inciso la maggiore difficoltà di mandare carri, blindati, pezzi di artiglieria pesante da ovest a est con le comunicazioni tagliate o saltate. Ma non è solo questo: di armamenti sulla linea di fronte ne erano già stati ammassati a sufficienza. Lo stesso valeva per i soldati. Ecco allora che procrastinare un attacco sempre più difficile da realizzare con l’arrivo delle prime piogge che rendono la steppa e le foreste dei veri e propri pantani, deve avere altri motivi ben più gravi.

Lo ripetiamo: anche se domani mattina iniziasse l’attacco multiplo e avesse – nonostante tutto – successo, il tributo di sangue versato sarebbe maggiore di quello che sarebbe occorso un mese e mezzo fa. Un mese e mezzo in cui i russi hanno avuto modo di riorganizzarsi, al meglio di quelle che erano le loro possibilità, certo, ma riorganizzarsi. Domani ne avremo 27, ormai novembre è alle porte.

CHE BISOGNO C’È...

Allo “Stolto” a capo della NATO, che oggi riportava un cinegiornale luce affermare che i russi parlano della “bomba sporca” perché in realtà lo vogliono fare loro, mi verrebbe voglia di replicare:
- a parte la logica infantile del suo ragionamento, nel senso proprio di asilo infantile, allo stesso livello di “chi lo dice sa di esserlo” e “specchio riflesso” (senza ritorno!), che la dice lunga non solo sulla sua cifra intellettuale, ma anche su quella dei cinegiornali luce che la riportano con “tiè”, linguacce e pernacchie annesse,
- CHE BISOGNO HANNO I RUSSI,
1. che oggi hanno fatto esercitazioni con arsenali decisamente più sofisticati e potenti,
2. che vedono di giorno in giorno tenere maggiormente sotto controllo la situazione sul campo, anche nella nuova configurazione NATO,
3. che tornano ad avere l’iniziativa sul fronte EST per il momento in regime di DIFESA ATTIVA ma in prospettiva guadagnando posizioni utili a future controffensive
4. che vedono avvicinarsi sempre più il giorno in cui saranno affiancati da TRECENTOMILA unità fresche
5. che non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale CONVENZIONALE
6. che raccolgono ogni giorno i frutti di attacchi con droni da poche migliaia di euro ancora IMBATTIBILI dalla impotente contraerea NATO
che bisogno hanno, dicevo, di TIRAR FUORI L’ATOMICA SPORCA per conseguire i loro obbiettivi.

Ma per i cinegiornali luce non è stata mica la NATO a far saltare i gasdotti, no… son stati i russi, quelli che si sparano da soli, quelli che si sparano anche sugli attributi pagando una tangente ai turchi per continuare a fare quello che fino a ieri hanno negoziato direttamente con gli europei, imponendo anche uno schema di conversione dall’euro al rublo che ha rafforzato enormemente la loro moneta e la loro posizione… certo, son stati loro. E saranno loro, quindi, a lanciare l’atomica sporca. Anzi, l’hanno già lanciata… ma non lo dicono.

A PROPOSITO DI STOLTI…

In un’operazione militare PIANIFICARE non è un’opzione, ma una necessità. Invece, le forze armate ucraine si trovano a lanciare missili antiradar contro obbiettivi civili, proiettili calibro 152 inservibili su mortai M777 da 155, ritardi negli approvvigionamenti anche quando le ferrovie erano a posto e altre amenità che hanno, per esempio, indebolito le loro difese laddove, giorno dopo giorno, stanno terreno, come ad ARTEMOVSK. A tutti questi elementi di incertezza aggiungiamo quelli che si vanno a cercare da soli, come l’INVITO AI PADRONI NATO DI SPERIMENTARE ARMI SU DI LORO, USANDO L’UCRAINA COME IMMENSO POLIGONO DI ADDESTRAMENTO. E’ roba di un mese fa:
“If you have some ideas, or some pilot projects to be tested before mass manufacturing, you can send it to us and we will explain how to do it,” Havrylov said. “And in the end you will get the stamp, proved by the war in Ukraine. You will sell it easy.”
https://www.militarytimes.com/news/2022/09/21/use-us-for-combat-zone-tests-ukraine-minister-tells-us-war-industry/

Oggi, una giornalista ucraina commentava, a distanza di oltre un mese, queste e altre sparate dello stesso tenore con un aforisma: “Gli intelligenti imparano dagli errori altrui, gli stolti dai propri e i più stolti, invece, muoiono per gli errori altrui” (Умные учатся на чужих ошибках. Глупые - на своих. Самые глупые - за чужие ошибки умирают.)
https://t.me/panchenkodi/3463

Aggiornamenti a seguire domattina.

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26/10 ore 11:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna variazione di rilievo, come mostra la cartina aggiornata del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/25/20221025205620-b65f3a23-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/25/20221025205513-e1da0734.png

Ormai non stiamo neppure a investigare più di tanto sulle cause possibili, ci siam detti praticamente tutto. Sicuramente, se la Russia non avesse iniziato a fare sul serio, i risultati sarebbero stati ben diversi, e questo è un dato di fatto: fuoco di sbarramento sulle retrovie, danni alle infrastrutture critiche per garantire gli approvvigionamenti e il corretto funzionamento e coordinamento della macchina bellica, hanno mandato in tilt e non poco gli schemi dei padroni NATO e rallentato il tutto.

Ennesimo attacco fallito verso SVATOVO,
https://t.me/rusich_army/6004
giusto per riportare una cronaca minore di ieri, fra le tante analoghe:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/26/57862.html

ELEMENTO degno di nota: DAL FRONTE EST SI STANNO DISLOCANDO TRUPPE DIREZIONE ZAPOROZH’E
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/26/22726.html
Cosa vuol dire… che mollano a EST per “spaccare” sotto ZAPOROZH’E? Può essere… è la spiegazione più probabile, più logica. Non mi diverto a trasferire uomini e mezzi per niente. O forse è quello che VOGLIONO FAR CREDERE… boh, del resto è da un mese e rotti ormai che DEVONO attaccare e han perso tempo prezioso, uomini e mezzi. E non è SOLO per merito dei russi che hanno iniziato a fare sul serio. 50.000 uomini che attaccano sono 50.000 uomini che attaccano. E tenere da conto le vite dei propri uomini non appartiene agli scrupoli dei padroni NATO. C’è qualcosa che non torna.

Anche perché non solo si è dato modo di sgombrare civili dalla regione di CHERSON e riempirla di difese, cosa che continua ancora adesso mentre sto scrivendo:
https://t.me/boris_rozhin/68428
e che rende ogni giorno più difficile il compito alle ff.aa. ucraine, alle forze NATO e ai generali angloamericani che li dirigono

Ma avvicina sempre di più l’ipotesi di un’offensiva russa
https://kherson-news.ru/society/2022/10/26/57927.html
E tutta la configurazione di attacco preparata sinora andrebbe a farsi benedire, costretta dagli eventi a ridislocarsi nuovamente su posizioni difensive e a riconfigurarsi nuovamente con uomini e mezzi in grado di tenere posizioni, trincerare, minare, operare di controbatteria, eccetera.

Aggiornamenti a seguire.

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25/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD


Diminuiscono anche di intensità gli attacchi su CHERSON.
https://t.me/swodki/182094
Questo è sotto gli occhi di tutti gli osservatori. Un po’ meno lo è il motivo. La spiegazione più logica è quella di un raggruppamento di forze in vista dell’imminente offensiva. Anche perché domani ne abbiamo 26. E il tempo utile per “chiudere la stagione” con il colpaccio sta passando. Così come sta passando il tempo necessario a formare trecentomila fra riservisti e volontari russi. Far passare il tempo non è una buona mossa per i padroni NATO.

SUL DUPLICE SIGNIFICATO DELLA “LINEA WAGNER”

Questa cartina mostra chiaramente in giallo la dislocazione del sistema di fortificazioni difensive, rudimentale ma efficace, altrimenti chiamato “LINEA WAGNER” (линия Вагнера).
https://t.me/holovneua/9544

Una cartina a corredo di un pezzo molto interessante, un’analisi di quello che tale linea potrebbe nascondere, non tanto in quello che è o appare, campo minato davanti più o campo minato di fianco meno. Quanto per ciò che significa aver posizionato tale linea difensiva.

Ma è chiaro! Impedisco al nemico di attaccare! Giusto. Tutto giusto. Ma non rimoderno 800 carri e piazzo altrettanti aerei sulla stessa linea di fronte, oltre a imbottirla di decine di migliaia di uomini e con altre decine di migliaia armate fino ai denti… per difendere.

Consideriamo allora questa possibilità: è se la linea Wagner servisse INVECE a dire: “qui meno soldati”, ovvero a COPRIRE CENTINAIA DI KM di linea di fronte, e a consentire il dislocamento di forze cospicue da altre parti? Magari più a ovest? Magari per fare lo stesso di febbraio? E magari ancora più a ovest? Dove attaccando LUCK e L’VOV a ovest si tagliano i ponti con la Polonia? E con gli approvvigionamenti NATO?

E lasciare così il regime di KIEV all’asciutto di armi e munizioni? Armi e munizioni che, svuotati ormai gli arsenali sovietici, arrivano solo dalla NATO? Mentre nel frattempo l’offensiva la lanciano non più le truppe miste Ukraino-natovskie, ma le truppe russe?

Lavoran troppo di fantasia questi giornalisti? Vedremo.. lo scrivono anche loro, alla fine del loro pezzo (Посмотрим, что будет).

UN MIRACOLATO

Una telecamera di sorveglianza ha ripreso l’esplosione dell’autobomba di Melitopol’:
https://t.me/RVvoenkor/30279
Una macchina era appena passata, alle 08:40. Lo scoppio l’ha investita da dietro e l’autista è rimasto solo ferito. Fosse passato un attimo dopo, lo avrebbe centrato in pieno. Un miracolato. Naturalmente, nessun segno di questo vile attentato nei cinegiornali luce nostrani.

DONECK SOTTO LE BOMBE

Così come silenzio totale sulle centinaia di ordigni, 250 fra missili e proiettili solo alle 14:47
https://t.me/DNR_SCKK/11359
lanciati contro le città di Doneck, Makeevka, Jasinovata, Dokuchaevsk, Gorlovka.

47 ordigni scagliati solo dalle 14:00 alle 15:00, di cui in gran parte proiettili NATO (M777) calibro 155, ma anche missili Grad.
https://t.me/voenkorKotenok/42041

Alle 17:30 i feriti erano dai 9 agli 11.
https://t.me/voenkorKotenok/42044
Stragi sfiorate ogni volta solo perché la gente rimasta da otto anni ha imparato a nascondersi bene. E la contraerea cerca sempre di vendere cara la pelle.

Ma la cosa più sconvolgente è stata lo scagliare anche residuati bellici NATO come gli AGM-88 HARM.
https://t.me/DNR_SCKK/11360
Missili - per giunta ANTIRADAR! - entrati in funzione quarant’anni fa!
E quelli lanciati oggi datati 1995!
https://t.me/RVvoenkor/30268
E’ già la quinta volta che vengono lanciati contro DONECK: le altre volte sono state il 24 e il 28 settembre, e il 6 e il 12 ottobre. Una partita di fondi di magazzino da smaltire, mandati nel Paese pattumiera della NATO, e lanciati contro civili inermi, visto che l’impiego militare degli stessi è nullo. “Ma tutto questo Alice non lo sa…”

“PIZZA AL SANGUE”

Così come non sa che esiste una pizza, a Doneck, davvero particolare. Si chiama “pizza al sangue”. E la fanno in una pizzeria dal nome famigliare… la CELENTANO, proprio davanti a muri di mattoni grigio cemento da decenni, senza nemmeno una mano di tempera.
https://t.me/wargonzo/8887
et
https://t.me/RVvoenkor/30262
Il sangue schizzato copiosamente dall’impatto delle schegge di HIMARS sul corpo di un civile coinvolto è ancora lì, sul marciapiede. Il passante aveva appena fatto la spesa: anche la bottiglia del latte è rimasta lì per terra, insieme a un berretto a coppola.

Un’immagine del genere era finita qualche mese fa sul giornale-luce di Torino, insieme a una didascalia che mostrava all’Italia l’orrore del “mostro russo”… salvo poi accorgersi che si trattava, ancora una volta, di DONECK. Da allora, per non dover ammettere che è da otto anni che queste scene si ripetono ogni giorno, non sbattono più il mostro in prima pagina: Doneck non deve diventare, per questa gente, “città martire”. Deve morire e basta.

E pensare che quel nome, quella bandiera, riportano a un passato felice, a quell’età dell’oro brezneviana, dove proprio Celentano coi suoi film era per il popolo sovietico un’icona di quel Belpaese a cui guardavano (e guardano tutt’ora, nonostante tutto…) con grande simpatia. Intesa nel senso etimologico del termine. Una cosa che non ho mai capito… tra l’altro: come mai loro vedessero neorealismo e Celentano, e noi fossimo sempre fermi a Ėjzenštejn e Tarkovskij, e non vedessimo mai una Ironija Sud’by o una Kavkazskaja Plennica. No, non era snobismo intellettualoide. Quelli c’erano, ci sono e ci saranno sempre, quelli che dicono come padre Jorge “Il riso deforma il viso e rende l'uomo simile alle scimmie”… quelli che “così si riderà anche di Dio”… ma non era quello. Era peggio. Era voler ridurre il tutto, laddove non era più possibile sostenere la tesi che i comunisti mangiassero i bambini, a una cosa da bacchettoni, pallosa, pallosissima o, peggio ancora, “una cagata pazzesca”. E loro si vedevano “Il pastore Serafino” e “Il bisbetico domato” insieme a Fellini e Zeffirelli, la trilogia del dollaro insieme ai classici del neorealismo. Tanti stereotipi, come sempre accade quando le cose si guardano da lontano. Ma sempre meno dei nostri, SEMPRE SEMPRE MENO! E, a trent’anni ancora dalla fine di tutto, un nome su una pizzeria, segno di un immutato affetto per quei tempi, per quei personaggi nostri diventati anche loro, parte di quel periodo che non tornerà più. E, da parte nostra, la consapevolezza che l’alleanza militare di cui il nostro governo si pregia di fare parte (la parte del vassallo), ha fornito oggi a quei bastardi l’arma per ammazzare un anziano con coppola e bottiglia del latte, davanti a un’immagine di un belpaese sempre più sbiadita, sempre più infranta come le vetrine di quel locale.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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25/10 ore 10:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione invariata, carta di RYBAR aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/24/20221024215312-7b42d402-xx.png
ed, errori ortografici, pronuncia e traslitterazione ucraina di città ormai russe e traduzioni automatizzate a parte, con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/24/20221024215218-ca4d97ee.png

Colpisce, e non può non colpire, il FUOCO DI SBARRAMENTO dell’artiglieria russa. L’unica arma in mano ai russi in inferiorità numerica per cercare di contrastare l’offensiva incombente e i tentativi di affondo / “sondaggio” in corso. Sono tutti gli esagoni rossi. Come è possibile vedere a occhio nudo, prevaricano gli analoghi azzurri di diverse volte, se non addirittura di un ordine di grandezza.

E’ un dato di fatto, tuttavia, che così facendo tutti i tentativi (e siamo al 25 ottobre) sono stati respinti (qui anche l’ingrandimento sul fronte EST linea SVATOVO-KREMENNAJA)
https://t.me/readovkanews/45270

A proposito di KREMENNAJA, queste sono immagini di ieri.
https://t.me/boris_rozhin/68345
Dove solo un mese fa fischiavano le pallottole, oggi il fronte si è allontanato quanto basta per mantenere un silenzio. Irreale, innaturale, sicuramente, perché l’offensiva è incombente. Ha piovuto, e non due gocce, vedo. Anche questo rallenta le operazioni. Su campi e strade di campagna anche i cingolati fanno fatica e divengono facile preda dei missili anticarro russi. Mi viene in mente sempre un flash, in queste occasioni: il primo imperatore di tutta la Cina, quello “cattivo”, bastone-e-carota nella storiografia confuciana, fra le prime cose fatte aveva ordinato di standardizzare le misure degli assi dei carri. Proprio per creare un solco uguale per tutti, una rotaia entro cui tutti i carri potessero girare anche in queste condizioni… che comunque restano, a distanza di oltre 2200 anni, sempre proibitive.

Intanto, arrivano RINFORZI FRANCESI in ROMANIA per la 101° AVIOTRASPORTATA a stelle e strisce. Nonostante la copertura sia, dopo aver fatto le manovre, “proteggere i confini NATO”, in realtà presto vedremo entrambi impegnati nell’offensiva incombente.
https://t.me/epoddubny/13322

Registriamo, nel frattempo, l’ENNESIMO ATTACCO TERRORISTICO. E’ di stamane a MELITOPOL’, sotto ZAPOROZH’E.
https://t.me/epoddubny/13323
Autobomba, casa popolare con facciata adiacente (e non solo) distrutta, 5 feriti al momento. Il tentativo evidente è quello di seminare terrore anche in quelle città sinora non toccate da conflitto / evacuazione / ecc. Rendere la vita impossibile. Scuola NATO “since NICARAGUA” e anche molto prima. L’ONU chiude entrambi gli occhi, i cinegiornali luce parlano d’altro...

Aggiornamenti a seguire.

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24/10 ore 19:10 aggiornamento

NATO: DALLA GUERRA PER PROCURA… ALLA GUERRA E BASTA.


Questo articolo del NEW YORKER è tratto in gran parte da cronache di fantasia, copioni dei prossimi film spazzatura con protagonisti gli epigoni di Chuck Norris e Rambo. Un elemento però spicca per la sua spregiudicatezza nel dire “è andata così”:
“The Ukrainian request in April concerned the suspected location of the Moskva, a Russian naval cruiser and the flagship of the Black Sea Fleet. Could U.S. intelligence confirm that the ship was at a certain set of coördinates south of the Ukrainian port city of Odesa? The answer came back affirmative. Soon, officials in Washington began to see press reports that the ship had suffered some sort of explosion. On April 14th, the Moskva disappeared into the Black Sea.”
https://www.newyorker.com/magazine/2022/10/24/inside-the-us-effort-to-arm-ukraine

Potevamo NON dare le coordinate agli ucraini dell’incrociatore Moskva? Certo che no. Aggiungo: potevamo NON “aiutare” le piattaforme di lancio ucraine a raggiungere un obbiettivo che navigava aldi fuori della distanza massima raggiungibile dai loro missili? Certo che no. Qualche drone di-quelli-che-poi-non li-vedi-più, qualche missile sempre di-quelli-che-poi-non li-vedi-più… e la marachella è servita, sotto il naso dei russi che ancora oggi si chiedono come sia stato possibile…

In buona sostanza, dal “boh non so…” oggi, persino in un articolo a dir poco scandaloso nei contenuti come questo, si giunge ad ammettere un coinvolgimento di questo tipo sin dall’inizio della SVO:
- Fornitura armi nuove
- Fornitura “usato sicuro” CCCP
- Fornitura coordinate GPS obbiettivi strategici russi
- Addestramento e coordinamento militare.

I russi hanno sin da subito denunciato che non si trattava di un “aiutino” e basta, ma che l’UCRAINA combatteva per ORDINE E CONTO della NATO CONTRO LA RUSSIA. In altre parole, gli obbiettivi militari del REGIME di KIEV erano DETERMINATI ALTROVE, secondo un MANDATO tanto INFORMALE, non scritto, quanto CONCRETO: La “guerra per procura”, per l’appunto. Il naufragio dei colloqui di pace è ancora lì a testimoniarlo. Dal “possibilismo”, dalla “negoziazione” dei primi incontri all’INTRANSIGENZA. FINO ALL’ULTIMO UCRAINO, FINO A MOSCA. Questo, in realtà, lo dicevano già i propagandisti di regime “à la Arestovich” da otto anni.

La “guerra per procura”… Guerra che però, MESE DOPO MESE, ci si accorgeva che non bastava, GUERRA CHE NON FUNZIONAVA, guerra che si infrangeva nel “GRINDER”, nel macinatutto, di un’artiglieria russa soverchiante e in grado di consentire, persino in condizioni di inferiorità numerica, una superiorità relativa in grado di produrre LENTI avanzamenti con perdite MINIME.

Quello che il New Yorker non dice, per esempio e per non rovinare il suo bel raccontino, è la stima attuale delle perdite fra le fila ucraine: 402.000 al 20/10!
Di cui 387.000 morti e il resto dispersi.
https://t.me/obrazbuduschego2/11686
et
https://t.me/nologica/5535

Ecco allora aumentare gli “aiutini”, sempre meno indiretti, sempre più IMMEDIATI, nel senso di “SENZA PIU’ ALCUNA MEDIAZIONE”, O PROCURA. In altre parole, “toglietevi che ci pensiamo noi”.

Ecco allora aumentare sia gli ARMAMENTI NATO completamente GESTITI DA PERSONALE NATO, come gli HIMARS, sia la FORMAZIONE DI DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI MINIMAMENTE ANGLOFONI (le “vacanze studio” in Inghilterra a questo sono servite e servono!) , ovvero in grado di COMPRENDERE DIRETTAMENTE GLI ORDINI DEI PADRONI.

Si, perché i padroni, sempre SENZA AMMETTERLO, è da mesi che sono ormai entrati in scena. Gradualmente. Prima con gli HIMARS, salvo poi constatare non essere in grado di ribaltare le sorti del conflitto. Poi AUMENTANDO LA QUANTITA’ DI “MERCENARI”, ovvero TRUPPE NATO SENZA LE MOSTRINE E I GAGLIARDETTI UFFICIALI.

FRA BALTICI, POLACCHI, ROMENI DIROTTATI SUI VARI FRONTI, LE PERDITE SEMPRE AL 20/10 AMMONTANO A:
54.000 DI CUI 32.240 MORTI E IL RESTO DISPERSI! Immaginiamo quindi quanti di loro sono attualmente dislocati, in ruoli chiave, in ruoli non solo “cerniera” fra padronato e manovalanza, ma anche esecutori materiali stessi dei compiti più difficili.
(ibidem, ma su tutto questo il New Yorker glissa…)

E già così le cose, da settembre, sono cambiate. Gli sfondamenti che hanno condotto all’apertura di brecce importanti, decisive per la compromissione, caduta e arretramento di decine e decine di km di un’intera linea difensiva colta di sorpresa, sono targati NATO: i vertici e le prime file di una piramide dove, alla carne da cannone, è affidato sempre più un ruolo “riempitivo”.

Arriviamo, quindi, alla “GUERRA E BASTA”. La 101° divisione aviotrasportata a stelle e strisce, perché sta “giocando alla guerra” in PROPRIO IN ROMANIA? QUANTI DI LORO SI TOGLIERANNO LA CASACCA UFFICIALE E SI VESTIRANNO DI QUELLA DEI “MERCENARI” PER RISOLVERE QUESITI FONDAMENTALI QUALI:
1. NUOVA APERTURA DI BRECCE SUI VARI FRONTI IN CONDIZIONI DI DIFESA DECISAMENTE MIGLIORATE DAI RISERVISTI DI BALAKLEJA?
2. PRESA DELLA CENTRALE ATOMICA ZAES?
3. OPERAZIONI IN TERRITORIO NEMICO DI DISTRUZIONE INFRASTRUTTURE E TAGLIO COMUNICAZIONI STRATEGICHE per aprire poi l’avanzata del grosso delle truppe?
https://t.me/svarschiki/7013

Ogni giorno che passa, aumentano gli elementi della “guerra e basta” della NATO contro la Federazione Russa. Una guerra non dichiarata, ma ormai messa nel conto dal comando militare russo non più come un’opzione sul tavolo, ma come un’elemento concreto con cui fare i conti.

DAL FRONTE

Altro giorno andato senza l’attesa e temuta offensiva su CHERSON. Qualcuno suggerisce che CHERSON sia un tentativo di sviare l’attenzione dei difensori su altri obbiettivi, quali per esempio la linea di fronte nella regione di ZAPOROZH’E.
https://t.me/boris_rozhin/68300

Stesso discorso sul fronte EST:
carta aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/24/20221024115118-51b1ecc1.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/24/20221024115131-d339f394.jpg
Migliaia di uomini e centinaia di mezzi mandati all’assalto per “sviare l’attenzione” dall’obbiettivo principale.

Sarà. Intanto tutti gli attacchi di oggi sono stati respinti, compreso quello a KREMENNAJA
https://t.me/boris_rozhin/68297
E le perdite sul campo SI FANNO SENTIRE. In una catastrofe demografica, ancor prima che sul campo di battaglia, che lascerà il segno nei decenni a venire, in nome della guerra “fino all’ultimo ucraino”.

DOVE E’ FINITO IL GRANO USCITO DAI PORTI UCRAINI IN BASE ALL’ “ACCORDO SUL GRANO”?

Lo ha chiesto la FR all’ONU, che di tale accordo si è fatta garante.
https://ria.ru/20221024/zerno-1826285977.html
Lo ha chiesto ben sapendo la risposta:
5-7% ai PAESI PIU’ POVERI a cui era stato PRINCIPALMENTE destinato
50% nell’UE
Non erano questi i patti. Ma mi sarei meravigliato del contrario. Così come mi sarei meravigliato di un’ONU che avesse sottoposto a sorveglianza attiva il traffico cerealicolo dai porti ucraini, a partire dai dati statistici forniti dalla locale dogana.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/10 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La situazione è “stabilmente critica” (stabil’no naprjažënnaja), come l’ha definita un comandante di battaglione oggi. Su gran parte della linea di fronte. Una linea costituita non solo dai “mille” di qualche settimana fa, ma dopo gli attacchi anche verso nord di ieri sono praticamente raddoppiati, oltre 2100, come mostra questa cartina (che paragona anche la lunghezza attuale a quella di altri luoghi di guerra recenti:
https://t.me/zastavnyii/1980

Andiamo con ordine, però.

SOPRA CHERSON

Il nemico cerca di sondare il terreno per individuare il luogo da cui sferrare l’attacco, e non solo è respinto ma molti di questi incursori finiscono prigionieri: un’intera unità oggi è finita nella trappola allestita dai russi:
https://t.me/rybar/40538

Tutti gli attacchi sono stati respinti:
https://t.me/ukraina_ru/111104

E’ di oggi tuttavia la notizia dell’ennesimo ATTENTATO, sempre a CHERSON. Autobomba esplosa, funzionario obbiettivo dello stesso illeso, morto un passante e tre feriti:
https://t.me/rusich_army/5955
et
https://t.me/radiorossii/11681
Fa niente: “Collateral damages”, scuola NATO.

Intanto emergono indiscrezioni su cosa potrebbe accadere, e cosa temono maggiormente i russi: attacco CONTEMPORANEO alla DIGA e alla LINEA DI DIFESA russa su molteplici direttrici. La prima taglierebbe di colpo tutti gli approvvigionamenti, arriverebbe dove non sono arrivati i fallimentari HIMARS sui ponti che collegano le due rive del fiume, sommergerebbe intere città, renderebbe una difesa già difficile praticamente impossibile. Le truppe chiuse tra acqua e attaccanti sarebbero in trappola.
https://t.me/zastavnyii/1972
I probabili tempi di attesa allungatisi a dismisura sono tutti tesi a mettere a punto alla perfezione questo piano. La colpa della diga saltata poi ricadrebbe comunque sui russi, abituati del resto a “spararsi da soli”… n'est-ce pas?
E’ un problema anche far “sfiatare”, far defluire più acqua possibile dalla diga, che rifornisce anche la Crimea attraverso il canale che parte proprio da essa. Infatti, la centrale atomica ZAES risente anche di un’eventuale discesa del livello del fiume. D’altronde, questo accadrà quando i fascisti di KIEV e i loro padroni NATO faranno saltare la diga. Il problema, assolutamente di non facile soluzione, quindi, va risolto. E la bomba attualmente temporizzata nessuno sa su quale scadenza, va assolutamente disinnescata e, laddove non possibile, depotenziata.

SOPRA ZAPOROŽ’E

Proseguono anche qui i preparativi per la grande offensiva. Movimenti di truppe, “sondaggi”, scaramucce e tiri di artiglieria preparatori.
https://t.me/rybar/40536
FRONTE EST

Da ovest di SVATOVO a sotto ARTEMOVSK oggi è stato tutto un susseguirsi di attacchi. Intorno a KREMENNAJA il nemico ha dislocato una quantità enorme di carri e blindati e oltre 5.000 soldati che da ieri stanno attaccando per sfondare. Attacchi sinora respinti dall’artiglieria russa:
https://t.me/RVvoenkor/30142
Attacchi respinti ma il nemico non accenna a ritirarsi, continua a buttare nel tritacarne, senza curarsi delle perdite accumulate, sempre più soldati e mezzi:
https://t.me/ukraina_ru/111078

Vedremo gli sviluppi.

SEMËN PEGOV, UN “PETALO” E UN PIEDE PER POCO NON COMPROMESSO

Il voenkor Pegov, attivo da oltre otto anni su questa linea di fronte, su quella siriana e su quella anche del Nagorno-Qarabagh, più noto con il nome del suo canale, ovvero wargonzo (sic!), oggi in una ricognizione sopra DONECK è finito su un “petalo”.
Qui le prime immagini, curato dai miliziani del battaglione SOMALI (che gli fanno anche un’iniezione di antidolorifico/antiemorragico):
https://t.me/WarDonbass/83817
Qui mentre lo caricano di mezzo in mezzo fino all’ambulanza che lo porta all’ospedale di DONECK
https://t.me/WarDonbass/83805
Qui poco prima dell’operazione, che si è conclusa positivamente.
https://t.me/kaagranovich/2654

Qualche settimana di prognosi e il piede dovrebbe tornare come prima. L’anfibio è stato maciullato e ha salvato in qualche modo il piede, probabilmente fratturato ma non andato in cancrena e quindi salvato. Ora immaginiamo se la cosa fossa successa a un bambino in un parco pubblico. Ripetiamo, a DONECK quei bastardi ne hanno lanciate a MIGLIAIA, di queste mine antiuomo. Per questo ho voluto riportare tutte le fasi di questo incidente. Perché la copertura mediatica (i colleghi di Pegov) è stata totale, ma i ragazzini, i bambini, finite vittime a DONECK di questi micidiali ordigni non hanno vicino uno col telefonino a riprendere. E l’U-ccidente continua a fregarsene altamente.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/10 ore 12:00 aggiornamento

“MA TUTTO QUESTO ALICE NON LO SA...”

Attacchi in corso ancora oggi, specialmente a EST, questa cartina di ieri notte vale anche 12 ore dopo:
https://t.me/RVvoenkor/30062
di fatto, attacchi kamikaze condotti con poche unità, sperando di aprire qualche breccia per chi viene dopo, generalmente e ultimamente anche con poca convinzione, cercando così di salvare la pelle non tanto dai russi, quanto dai zagradotrjad, dalle “truppe materasso” che se li vedono tornare subito gli sparano dietro. La cosiddetta “arte della guerra” per loro in questo momento è sopravvivere, agli scagnozzi messi dai propri capi prima ancora che al nemico.

Nemico in piena “DIFESA ATTIVA”, chiamarla contrattacco è un’esagerazione. Tuttavia, è un dato di fatto che ora siano i russi ad avere maggiormente l’iniziativa lungo tutto il segmento EST:
https://t.me/wargonzo/8836

In tutto questo stride un’immagine di ieri notte: cinegiornale luce notturno, con un servizio di qualche minuto per tre quarti commentato dallo studio e con immagini – e anche questa è una novità – riprese dal segmento russo dei canali telegram; si vede che al regime di KIEV cominciano a mancare anche i filmati, oltre che le munizioni e gli armamenti.

E quel poco che c’è fa letteralmente pietà. Non potevano certo mandare in onda l’ennesima “perla quotidiana” del fantoccio di KIEV:
https://t.me/vityzeva/71322
dove è tutto un “udar”, colpi qui colpi là, per giunta nucleari, contro Mosca… così non si permettono di minacciare di colpire Kiev. Così provano sulla propria pelle cosa vuol dire… (qui la traduzione in russo del "passo saliente")
https://t.me/swodki/180821

E poi, va bene pescare immagini e spezzoni dal segmento russo (la posa dei blocchi a piramide di cemento e la foto satellitare… si sono applicati), ma non proprio tutto tutto: la strage di Cherson è passata in totale silenzio, come naturale che sia...

… per fortuna che ci sono i “corrispondenti da KIEV” a cui affidare la chiusura. E cosa fanno i corrispondenti? Vanno a vedere la febbre del sabato sera a lume di candela.

Locali aperti, ventenni a coppiette e a comitive che si scolano birre e cocktail uno dietro l’altro, la KIEV bene, diciamolo pure e senza virgolette, col paraculo, perché di questo stiamo parlando, visto che i loro coetanei maschi (e anche quelli di qualche anno più giovani) in questo momento sono a morire per conto dei loro padroni, “che resiste”.

Paraculati per merito sicuramente di genitori, parenti e amici che hanno fatto saltare il loro nome dalle liste di coscrizione, con in tasca soldi quanto basta (e tutte le metropoli ex-sovietiche, da S. Pietroburgo a Kiev, da Mosca a Baku, hanno su quei locali la tariffa “occidentale” coi prezzi un po’ meno dei nostri ma comunque irraggiungibili per chi guadagna 400 euro al mese...) per fare sempre e comunque serata e nottata nei locali, degni figli di quelli che, nell’estate 1991 e IN TOTALE CONTROTENDENZA rispetto al resto del PAESE (esclusa anche la prima fascia di regioni dell’ovest), votarono PER LA FINE DELL’URSS.

Per chiudere in gloria, come (quasi) tutti i salmi, abbiamo anche l’intervista a una di questi ventenni. Chiamiamola Alice, come quella che guarda i gatti nella canzone di De Gregori. “I russi non ci fanno paura, vinceremo, eccetera eccetera”.

Penso ad Alice, a questa ragazza della KIEV bene, e mi chiedo se sappia veramente cosa voglia dire un bombardamento con testate a grappolo come da otto anni piovono su Doneck, su ventenni come lei che quando hanno cominciato a vedere amici e parenti cadere facevano ancora le medie. No, perché i russi non hanno mai bombardato Kiev con bombe a grappolo.

Mi chiedo se sappia cosa voglia dire fare otto anni di seguito con la corrente che va e che viene perché la stazione che alimenta Doneck è settimanalmente presa di mira, quindi riparata, quindi distrutta nuovamente, e così via. Su ventenni come lei che non giocano a fare i bombardati in una birreria al lume di candela, primo perché non possono permetterselo, e secondo perché la stessa birreria gli è esplosa grazie a un’autobomba piazzata in pieno giorno perché in quel locale, quella mattina, c’era il loro presidente che stava facendo colazione.

Mi chiedo se Alice si ricordi solo i primi mesi di quest’anno, quando Zelenskij si divertiva a mandarli la notte nella metro, convincendoli che una colonna di sessanta km (ma ne era convinto anche Mentana…) era proprio lì fuori pronta a entrare, anzi, stava già entrando... E come mai ORA, CHE VOLANO PIU’ OGGETTI DI ALLORA, e più droni che missili, ma solo su queste infrastrutture energetiche, fabbriche di armamenti, trasformatori e quartier generale dei servizi segreti, a loro sia consentito fare la nottata per locali.

Senza coprifuoco, senza sirene che fischiano gli allarmi aerei, mi chiedo se Alice e amici riescano a capire l’illogicità di tutto questo. Così come mi chiedo se Alice abbia mai pensato all’illogicità di tenere postazioni di contraerea in mezzo a grattacieli imbottiti di metallo che fanno tornare in picchiata razzi lanciati su droni, sventrando i palazzi stessi come un drone con 50 kg di esplosivo non potrebbe fare. Mi chiedo se Alice abbia mai pensato all’assurdità di tenere reparti di difesa territoriale sulle strade col mitra in mano a sventagliare in aria, con l’unico effetto di deviare la traiettoria di un drone lanciato a bomba quel tanto che basta per finire su case, strade, eccetera.

Mi chiedo, a questo punto, se Alice e i suoi amici sappiano cosa vuol dire bombardare per davvero una metropoli, se nel suo manuale di storia “libro e moschetto” abbiano conservato il paragrafo sul bombardamento di Dresda. No, perché si allora gli verrebbe anche la domanda successiva: perché ci stanno risparmiando? Perché ci stanno consentendo di uscire tranquillamente?

E magari si porrebbe altre domande, più pericolose per il regime: perché io, il mio uomo, i miei compagni di bagordi, siamo qui a differenza di quelli della mia leva che vivono ancora nelle periferie, dei baggio e quartoggiaro costruite fra Chruščev e Brežnev e che popolano tutte le metropoli ex-sovietiche, tutti uguali agli altri, fatti con lo stampino? Come ironizzano i primi sei minuti di questo film immortale (e dopo quasi mezzo secolo mai doppiato, neanche per sbaglio, in italiano…)?
https://www.youtube.com/watch?v=lVpmZnRIMKs

Chi ci tiene qui, zitti e buoni a fare serata e nottata, magari Alice si chiederebbe successivamente, non è solo perché siamo i giovani rampolli futura classe dirigente, rampanti quanto basta per farci posto, certamente e sgomitando a più non posso, fra vecchi burocrati ottantenni col riporto attaccati con l’attak alla loro sedia e cinquantenni cocainomani con yacht, case e casini nelle capitali dei padroni? I “prescelti” a non fare la fine dell’altro 99% di coetanei, destinati chi più chi meno a fare da carne da cannone?

E infine, magari, ad Alice capiterebbe magari sotto mano un libro ingiallito, impolverato, stampato a Kiev in un’altra epoca, e nella lingua del “nemico”, che parla di cose strane come “imperialismo”, “neocolonialismo”, “borghesia compradora”? Riferite certo al continente africano, a quello asiatico, a quello latinoamericano, con immagini di guerriglieri più o meno barbuti con Ak-47… ma magari unendo i puntini arriverebbe alle stesse conclusioni per quanto vede nei palazzi della capitale, della SUA capitale, frequentati dai suoi genitori, quelli che gli allungano in un mese per passare il tempo quello che altri suoi coetanei non vedono neppure ora come “paga del soldato”? “Ma tutto questo Alice non lo sa” e, francamente, non c’è pericolo che lo venga a sapere.

Aggiornamenti a seguire stasera.

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22/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Proseguono gli attacchi a gruppi di due battaglioni al massimo da parte delle ff.aa. ucraine, lungo tutte le direttrici. Attacchi che finiscono con gravi perdite.
https://t.me/mod_russia/21097
et
https://t.me/mod_russia/21109

I russi stanno facendo veramente di tutto per impedire quell’offensiva di massa tanto attesa quanto temuta:
- attacchi ai depositi di carburante (oggi il bollettino del ministero della difesa russo riportava la distruzione di un deposito contenente 56 mila tonnellate di combustibile proprio a ridosso della linea di fronte)
- attacchi a trasformatori e centri di trasmissione della rete elettrica, che continuano a ostacolare il movimento di treni e le comunicazioni fra fronte, retrovie e centro di comando. Attuale carta qui
https://t.me/zastavnyii/1965
- attacchi a fabbriche di armi e munizioni, oltre che di riparazione armamenti, come la Motorsich e la Kommunar
https://t.me/swodki/180832
- costruzione di linee di difesa anche nei luoghi dove un’offensiva è meno probabile, come a Belgorod
https://t.me/voenkorKotenok/41946
- lanci a ogni ora di droni e missili su obbiettivi strategici. Ancora adesso, trenta droni si sono alzati in volo dalla Crimea per attacchi notturni
https://t.me/WarDonbass/83691

Tuttavia:
- L’offensiva vera, quella di massa, quella che DEVE raggiungere CHERSON, è ormai imminente. E si intensificano gli sforzi di evacuare civili da quello che temono diverrà teatro di asperrimi scontri.
- Anche la centrale atomica ZAES attende l’ennesima calata di mezzi da sbarco, questa volta con circa 200 marines britannici e americani mascherati da “mercenari”. Vista l’incapacità dei locali, sono entrati in gioco direttamente i padroni coi loro sgherri peggiori (o migliori dai punti di vista). E anche questo attacco è solo questione di tempo.
https://t.me/WarDonbass/83688
- Per quanto riguarda la linea SVATOVO-KREMENNAJA, è di oggi un tentativo sullo stile BALAKLEJA, non andato a buon fine solo perché ora le truppe russe non sono più colte di sorpresa e con riservisti. Prima pochi mezzi all’assalto, poi decine di mezzi di rincalzo, hanno provato a forzare sopra TERNY
https://t.me/vysokygovorit/9760
et
https://t.me/epoddubny/13274
Dopo quasi una giornata di scontri i sopravvissuti sono rientrati alla base. Questa volta erano tornati anche i comandanti NATO sul posto a dirigere le operazioni, segno che a comandare i reparti erano personaggi della stessa risma, in grado di comprendere al volo gli ordini e trasmetterli ai loro subordinati. Tuttavia, oggi la sorpresa difficilmente riesce a fare breccia. L’unica cosa che potrebbe farlo, e che i russi temono, è una situazione di superiorità numerica relativa in un punto meno difeso o comunque più debole. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.

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22/10 ore 10:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La situazione sul fronte EST è stazionaria, come mostra questa cartina, uguale a quella di ieri e dell’altro altro altro ieri.
https://t.me/RVvoenkor/29963

Le riserve sono spinte al momento al fronte per ripristinare le perdite subite dai battaglioni mandati a morire in azioni di ricognizione e tentativi di attacco suicidi. Le riserve però sono decine di migliaia, al momento. Quindi l’attacco è imminente, almeno questo si attendono i russi nelle prossime due settimane: poi le piogge dovrebbero impantanare i blindati e raffreddare gli animi. Vedremo.

Questo, anche, il senso della cosiddetta “LINEA WAGNER”: una linea di difesa a due livelli allestita dai Wagner poco più sotto per proteggere la LNR da ovest. Qui la cartina e le foto satellitari:
https://t.me/sashakots/36734
Non è la muraglia cinese, e nemmeno la LINEA CADORNA, ma il cemento lo sanno usare. Tornando al fattore TEMPO, il primo strato di blocchi di cemento è stato piazzato in fretta e furia intorno al 25 settembre. Il secondo, 5 giorni dopo.

Dire che i padroni NATO hanno perso tempo prezioso è dire poco. Problemi loro, comunque.

Al fronte SUD idem, si aspettano un’intensificazione dell’attività bellica a partire da settimana prossima, se non da questo fine settimana.
https://t.me/zastavnyii/1957
Vedremo anche qui gli sviluppi.

ATTENTATO AL PONTE ANTONOVSKIJ

Come prevedibile, black-out totale di informazioni sui cinegiornali luce. Emergono altri dettagli importanti. Conferme più che altro:
- missili caricati con bombe a grappolo, quindi l’obbiettivo era COLPIRE NON IL PONTE, MA CHI CI PASSAVA SOPRA
- civili, e ANCHE giornalisti fra loro, ma soprattutto CIVILI
- i danni infatti sono provocati dalle schegge e dai proiettili lanciati su un’ampia superficie subito dopo l’esplosione della testata del missile
- il filmato qui sotto mostra i resti dell’attacco terroristico che coinvolge parimenti REGIME di KIEV e NATO: il ponte ha un buco, ma è intatto.
https://t.me/WarDonbass/83599

Per la cronaca, HIMARS sul ponte anche stanotte.

Aggiornamenti a seguire.

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21/10 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Brutte notizie per i generali NATO. Anche oggi hanno provato a forzare la linea a EST Kremennaja-Svatovo, anche oggi non ci sono riusciti
https://t.me/epoddubny/13247
et
https://t.me/RVvoenkor/29937

Idem anche per il fronte SUD. Cominciano a circolare voci strane, per cui siano i comandanti stessi delle truppe mobilitate per la “grande offensiva” a chiedere di rimandare. E cominciano a parlare di “conseguenze” andando avanti di questo passo:
“Appare evidente che le battaglie a SUD stanno portando a perdite notevoli, il che sta indebolendo le ff.aa. ucraine e PUÒ PORTARE A UN INIZIO DI INSTABILITÀ POLITICA NELLA SOCIETA’”
«Становится очевидно, что бои на юге принесут заметные потери, что ослабит ВСУ и может дать начало политической нестабильности в обществе»
https://t.me/strana_vvv/8170

Interessante, questo accenno a un inizio di instabilità politica continuando di questo passo…

L’articolo poi prosegue dicendo che a SUD ce la stanno mettendo tutta per “sondare” dove possano fare breccia sulla linea nemica, che “la strategia fondamentale sul fronte SUD deve essere un attacco massiccio sull’INTERA linea di difesa” (Основной стратегией на южном направлении должен стать массированный удар по всей линии обороны) ma il rischio di compromettere metà delle proprie forze rimaste è troppo alto. Per questo i generali chiederebbero di rimandare.

Intanto, il tempo passa. E questo torna a vantaggio di chi difende, giorno dopo giorno. E qualcuno comincia a parlare di controffensiva russa…
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/21/22316.html

STRAGE A CHERSON: ULTIMI SVILUPPI

Gli ucraini non possono più negare e dicono che il ponte lo hanno attaccato ma lì non c’era nessuno perché… a quell’ora c’è il coprifuoco!
https://t.me/epoddubny/13242
et
https://kherson-news.ru/incident/2022/10/21/55809.html

Quindi VLADISLAV VLADIMIROV, operato d’urgenza con gravi ferite e fortunatamente fuori pericolo (qui dal letto di ospedale),
https://t.me/tavriya_kherson/2280
è una comparsa. E anche Vlada Lugovskaja, 16 anni, giornalista MOLTO in erba con ancora nel corpo le schegge di ieri notte, salvatasi per puro caso, è anch’ella una comparsa:
https://t.me/vityzeva/71202
da qui si può vedere l’intervista di pochi minuti dal letto dell’ospedale dove è in osservazione, fa vedere i pallini con cui era caricata la testata del missile purtroppo arrivato a destinazione, racconta di come stesse nel sedile posteriore di una macchina colpita, e come il collega a fianco l’abbia salvata buttandosi su di lei nel momento dello schianto. Conferma infine che su quel ponte non ci fossero soldati (altra bufala che circolava oggi insieme al “coprifuoco”) ma solo civili.
https://kherson-news.ru/incident/2022/10/21/55893.html

Ma soprattutto, un’evacuazione che interessa decine di migliaia di cittadini fatti uscire da una zona di guerra in fretta e furia, avviene rigorosamente “dalle...” “alle…”, con pausa pranzo, pausa caffè, pausa di riflessione, pausa pennichella, permessi orari e ROL.

E anche i sei HIMARS che oggi sono volati contro NOVAJA KACHOVKA (il paese della centrale idroelettica in pericolo) sono stati sparati dai russi… dopo averci verniciato sopra “HIMARS”, che li hanno anche abbattuti.
https://kherson-news.ru/other/2022/10/21/55862.html

Aggiornamenti a seguire domattina.

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21/10 ore 12:15 aggiornamento

STRAGE A CHERSON: AGGIORNAMENTI

Nel corso della mattinata sono emersi nuovi dettagli. Ovviamente, completamente ignorati dai cinegiornali luce, ma questo non fa notizia…

Confermati 4 morti e 10 feriti gravi con quell’unico missile non intercettato e distrutto in aria. Tra i feriti, tre sono giornalisti:
https://kherson-news.ru/other/2022/10/21/55717.html

Infatti, è stato colpito da quell’unico missile un gruppo di macchine di giornalisti coi loro familiari
https://antifashist.com/item/ukrainskie-boeviki-ubili-zhurnalistov-v-hersone.html
et
https://t.me/Rogandar/29439

Alcuni di loro sono anche morti. OLEG KLOKOV, il giornalista più famoso fra le vittime, morto ieri notte sul colpo, collaborava con MOSKVA24, RT, PRIMO CANALE (Pervyj kanal) e altri media russi. Fra i morti non ci sarebbero bambini, mentre ce ne sarebbero fra i feriti gravi.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/21/55450.html

LE TESTATE DEGLI HIMARS sono stati caricati con ordigni a grappolo. Infatti, anche dalla foto si vede come il danno al mezzo non sia stato provocato da un impatto diretto, o da uno sventramento dello stesso causa forte esplosione, ma da molteplici frammenti rilasciati dal missile al momento dell’impatto a terra.
https://t.me/zvezdanews/97160
Sono stati loro a provocare il maggior numero di morti e feriti.

E’ stato questo giornalista a chiudere ieri notte gli occhi ai suoi colleghi e a portare in salvo i feriti.
https://t.me/alexandr_malkevich/10555
Invoca in questo pezzo, scritto a caldo, la “Convenzione di Ginevra”. Una Convenzione che, evidentemente, funziona anch’essa a senso unico.

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo.

Aggiornamenti a seguire.

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21/10 ore 08:00 aggiornamento

STRAGE CONTRO CIVILI IN FUGA DALLA BARBARIE FASCISTA!


Apriamo la giornata con una notizia di ieri notte.

Visto che ci sono i problemi che ci sono, che l’offensiva di massa tarda a venire, che i morti sul campo e i pezzi distrutti invece ogni giorno aumentano, alle carogne fasciste altro non è rimasto che lanciare HIMARS sul PONTE ANTONOVSKIJ. Quello su cui gli HIMARS si infrangono, INUTILMENTE, da mesi. Inutilmente perché, lo ricordiamo, un po’ tirati giù dalla contraerea, un po’ perché totalmente INEFFICACI allo scopo prefissato: più che un buco che arriva all’armatura del cemento non riescono a fare, il buco si chiude, il ponte resta su. HIMARS che ricordiamo, e non finiremo mai di ricordare, che sono “giocattoli” NATO che funzionano SOLO se a “giocare” è direttamente la NATO, in quanto non basta puntare e lanciare, ma occorre TELEGUIDARE con COORDINATE GPS APPROVATE E INSERITE dal comando NATO.

In tutto questo, ieri parte di quei 15.000 evacuati ieri, proprio ieri notte stava passando quel ponte. E quelle carogne hanno pensato bene di lanciare PROPRIO IN QUEL MOMENTO i loro razzi. Prima notizia delle 22:46
https://t.me/golosmordora/24028

UNDICI RAZZI ABBATTUTI DALLA CONTRAEREA, ALTRIMENTI LA STRAGE SAREBBE STATA MAGGIORE!
https://t.me/boris_rozhin/67956

UNDICI SU DODICI! DUE BATTERIE INTERE LANCIATE CONTEMPORANEAMENTE! MA UNO SOLTANTO, MALEDETTO, E’ PASSATO:
https://t.me/miroshnik_r/9315

Capiamo le dimensioni di questo attacco? E cosa voleva produrre?

Solo quel maledetto HIMARS che è riuscito a passare ha DISTRUTTO 12 MACCHINE CHE ERANO IN CODA IN QUEL PUNTO e han fatto QUATTRO MORTI e DIECI FERITI GRAVI!
https://t.me/miroshnik_r/9314
https://t.me/miroshnik_r/9318

Cinegiornali luce non pervenuti, preferendo parlare di vodka, morti che non esistono. Morti scomodi, morti che rimandano al mittente tutte le illazioni, gli “insajd”, gli spifferi che circolano in questi giorni. E che presentano, nuda, una verità che da otto anni è sotto gli occhi di tutti.

Aggiornamenti a seguire.

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20/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento di rilievo. Addirittura, i corrispondenti sul campo al fronte EST parlano di rallentamento degli attacchi del regime di KIEV
https://t.me/epoddubny/13225

Anche sul fronte SUD, dopo le pesante perdite di ieri per un “sondaggio”, fatto con tre battaglioni mandati a morire per niente, oggi gli attacchi si sono limitati a brevi schermaglie.

SE SALTASSE LA DIGA KACHOVKSKAJA

Questa simulazione grafica di Zastavnyj, basata su uno studio ucraino del 2004, è abbastanza inquietante:
https://t.me/zastavnyii/1948

Un’onda alta 4,8 metri, su un fronte ampio 5 km, in due ore dall’esplosione raggiungerebbe Cherson e proseguirebbe così, ininterrotta, per 14 ore consecutive a una media oraria di 24,4 km/h. L’inondazione durerebbe quindi 3 giorni interi.

Se saltasse la diga, e questo la simulazione del 2004 non poteva saperlo, allo stato attuale la risposta simmetrica sarebbe solo fra quale fra queste due dighe fare saltare (infografika altrettanto inquietante):
https://t.me/rustroyka1945/5701
Sempre sul DNEPR, come abbiamo già avuto modo di riportare per quella che è appena sopra KIEV, ce ne è un’altra ancora appena sopra a DNEPROPETROVSK.

Intanto, sembra stiano cambiando i piani vista la malparata. Non più direttamente CHERSON, ma BERISLAV e, da lì, proprio la diga. CHERSON cadrebbe poi con l’allagamento derivato dalla distruzione della diga. Inutile far morire uomini per niente quando ci può già pensare la natura.
https://t.me/legitimniy/13870
Vedremo. A prendere BERISLAV, a ogni modo, non ci potranno mandare tre battaglioni come ieri.

E SE L’OFFENSIVA DI MASSA NON FOSSE PIU’ UN’OPZIONE SUL TAVOLO?

Ormai se ne sentono di tutti i colori, sentiamo anche questa. Il solito canale ucraino “ben informato”, parla di titubanze sempre maggiori nello sferrare l’attacco di massa. Nel muovere insieme quei sessantamila uomini ammassati da giorni ormai sulla linea di fronte. MOTIVO? Le postazioni missilistiche e gli aerei caccia-bombardieri russi non stanno aspettando altro. In altre parole CHERSON come LOVUSHKA (ловушка), come TRAPPOLA orchestrata dai russi.
https://t.me/legitimniy/13863
Boh, a me sembra ben poco il fondo di verità in tutto questo. Verissimo, che ora i russi sono come quei pugili che hanno imparato a memoria la combinazione di pugni da tirare non appena l’avversario parte con il colpo da loro atteso. Vero però anche che I RUSSI SOFFRONO ANCORA L’INFERIORITÀ NUMERICA NON APPENA ESSA SI RIVELA SCHIACCIANTE.

E due, tre settimane fa la linea di fronte era in pieno movimento e tutt’altro che stabilizzata! Fossero andati avanti due settimane fa a testa bassa come han fatto da due mesi e mezzo a questa parte, a quest’ora la situazione sarebbe diversa. STIAMO PARLANDO DI UNA DIFESA CHE ERA ARRETRATA DI TRENTA, QUARANTA KM ED ERA TUTTA DA RICOSTRUIRE: cosa che hanno INIZIATO POI A FARE, approfittando del fatto che gli strateghi NATO siano passati da trenta a tre battaglioni al giorno, perdendo tempo prezioso. MA NON E’ DETTO CHE ABBIANO FINITO DI FARE. Altrimenti, la mobilitazione parziale non sarebbe servita a nulla. Così come le evacuazioni di decine di migliaia di cittadini.

Tutto un bluff? Dopo aver perso NON POCO TERRITORIO, dopo aver esposto popolazione civile a fughe precipitose, da BALAKLEJA a KRASNYJ LIMAN, dopo aver dato nuovamente modo ai fascisti di compiere odiose rappresaglie sui civili, penso che nessuno si possa permettere di bluffare, al questo livello, a questo punto. Sarebbero i civili stessi a ribellarsi. A denunciare l’eventuale messinscena. Ma messinscena non è, e gli stessi ordini di prendere BERISLAV anziché CHERSON, per poi puntare alla diga, mostrano l’estrema superficialità di questo “insajd” che mescola piuttosto goffamente cause ed effetti, e che rispediamo volentieri al mittente.

TRAME SEMPRE PIÙ TORBIDE

Tuttavia, GIÀ IL FATTO STESSO CHE NE PARLI FA MOLTO RIFLETTERE. QUALCOSA FRA WASHINGTON, BRUXELLES E KIEV STA ANDANDO STORTO, e non da oggi.

Questo articolo è apparso sul FT, non su un canale telegram gola-profonda: “Ukrainian officials ‘shocked’ as Republicans threaten tougher line on aid”
https://www.ft.com/content/188401b5-229e-490a-9254-42167735d030

E siccome lo si può leggere anche senza abbonarsi, si trova qui:
https://localtoday.news/us/ukrainian-officials-shocked-as-republicans-threaten-tougher-line-on-aid-141672.html
“Ukrainian officials have expressed “shocked” by Republicans’ suggestions that future aid to Kyiv could be limited if the party wins the House of Representatives in the US midterm elections in November, and urged Washington to continue bipartisan support.”

Ecco allora che la VITTORIA, anche solo “VITTORIETTA”, o “VITTORINA”, a ogni costo, fino all’ultimo ucraino, sopra CHERSON servirebbe… A CHI STA A WASHINGTON, a UNA PARTE di chi sta a WASHINGTON, per continuare a fare quello che fanno.

Non è l’unica contraddizione, quella fra i due partiti che si spartiscono il potere “in the land of the free”. Interessi
- economici (perpetuazione dell’attuale politica di ASSEGNI IN BIANCO, o “blank check” come dice l’articolo del FT e conseguente finanziamento del complesso militare industriale e relativa rendita parassitaria da parte di tutti gli anelli intermedi della catena di finanziamento),
- politici (nel senso più deleterio del termine, ovvero di pura e semplice spartizione del potere in occasione della tornata elettorale),
- militari (strategia da intraprendere INTESA COME LA MIGLIORE unicamente dal punto di vista militare)
ormai si mescolano tra di loro dando ordini al governo fantoccio di KIEV sempre più contraddittori. E compromettendo l’azione sia sul fronte EST che sul fronte SUD. Rendendo vano l’enorme tributo in vite umane richiesto al popolo ucraino negli ultimi due mesi.

Il fatto stesso che il partito attualmente all’opposizione STIA SOLTANTO ALZANDO IL PREZZO PER IL PROPRIO “APPOGGIO BIPARTISAN”, rischia di compromettere l’intera operazione in corso dove il FATTORE TEMPO giocava un ruolo determinante.
https://t.me/boris_rozhin/67950

Ma questo Legitimnyj non può dirlo. Siamo oltre il “pettegolezzo”. Siamo a quelle che qualcuno chiamava “contraddizioni”. Insanabili non tanto per il grasso ventre dei padroni a stelle e strisce, che un accordo lo trovano sempre: ma per chi un anno fa (vi ricordate? I tre miliardi persi in un mese..) faceva cinici calcoli economici su cosa convenisse di più fra mentire al proprio popolo e perdere soldi e, dopo dodici mesi, ha rovinato definitivamente, ucciso, il proprio Stato, la propria economia, il proprio popolo.

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20/10 ore 12:30 aggiornamento

ENNESIMO TENTATIVO DI ATTACCO SVENTATO A EST


In realtà, quando le perdite si limitano a 40 soldati, 2 macchine blindate e 3 pick-up, sarebbe più corretto chiamarla INCURSIONE.
https://t.me/RVvoenkor/29804
Anche qui, qualcosa non sta andando come dovrebbe nei calcoli dei padroni NATO. Con decine di migliaia di soldati ammassati e in attesa dell’ordine di attacco, questi attacchi a bassa intensità che si susseguono giornalmente con lo stesso esito suicida, IN UN CLIMA DI IMMOBILISMO GENERALE SICURAMENTE NON POSITIVO, cominciano a pesare sia sul bilancio delle perdite, che su quello del morale delle truppe. Oltre a favorire la difesa attiva delle truppe russe, che ormai anche in regime di netta inferiorità numerica, stanno portando – GRADUALMENTE – la situazione in condizioni di una sempre MINORE inferiorità anche sul campo. Opere difensive, rinforzi, puntelli: il rapporto 1:5 diventa così, nella prassi di un attacco concreto condotto in condizioni sempre più sfavorevoli per gli attaccanti, 1:3, 1:2… tendente infine all’ 1:1. Vedremo anche qui gli sviluppi.

TRAGICO BILANCIO DEL DISASTRO DI IERI SOPRA CHERSON

I dati della cartina del paragrafo sopra sono tratti dal bollettino di oggi del Ministero della Difesa russo. Il quale parla anche del disastroso attacco di ieri, quello condotto con TRE battaglioni di cui uno carristi. Il bilancio delle perdite è pesante: oltre 200 soldati ucraini morti, più 14 carri, 16 blindati, 7 pick-up distrutti. 2 carri, una macchina e 1 sminatore i trofei di guerra portati a casa, più 18 prigionieri.
https://t.me/mod_russia/21017
Azioni anche qui “incomprensibili”: non fai un “sondaggio” con queste perdite! Ma non fai neppure un attacco!!! Un attacco lo fai con uno zero in più sulle divisioni, battaglioni, reparti coinvolti, e un “sondaggio”, un’incursione a scopo ricognitivo, lo fai con uno zero in meno, cercando di portare tutti nuovamente a casa, peraltro. Così è solo un’inutile mattanza. Ma ce lo diciamo da agosto, da quando iniziarono proprio sul fronte sud a mandare al massacro i loro uomini. Siamo a oltre metà ottobre. La Von der Leyen non dice “oh my god”… neppure Borrell cinguetta, i cinegiornali luce se ne fregano.

ELEMENTI CHE RENDONO “IMPROBABILE” LA DISTRUZIONE DELLA DIGA KACHOVSKAJA

Non cito né fonti, né link, perché di voci di corridoio parliamo. Ma il ragionamento alla base, questo si, e lo faccio mio. Penso che anche la NATO, per una semplice questione di riproduzione della carne da cannone a lei necessaria per la guerra alla Russia, delle “linee rosse” se le sia date. Molto “in là”, sicuramente più in là dei limiti che avrebbe dovuto porsi se il territorio fosse stato “occidentale” e se i soldati dentro ai sacchi neri fossero stati i suoi: questo fuori discussione. Ma delle linee rosse se le è comunque date. Una di queste, POTREBBE essere: “se buttiamo giù la diga Kachovskaja, la risposta SIMMETRICA potrebbe essere la diga sopra KIEV. E trovarci una metropoli di qualche milione di persone e relativa area metropolitana sott’acqua, non ci conviene”.

Oltre a questo, aggiungo, i ponti sul DNEPR non ci sarebbe neppure bisogno di tirarli giù a colpi di missile. Basterebbe l’onda di piena.

Non quindi per motivi “umanitari”, ma per paura che la reazione russa sia poi SPECULARE e vada a colpire dighe sul DNEPR con relativi, enormi, danni la catastrofe ecologica nella regione di CHERSON potrebbe essere evitata. Speriamo vivamente che lo sia.

Aggiornamenti a seguire.

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20/10 ore 08:00 aggiornamento

“NULLA MI PUÒ ACCADERE” (ничего не случится)


La notte è passata tranquilla, le decine di migliaia di soldati ammassate lungo la linea di fronte non hanno (ancora) ricevuto l’ordine di andare al massacro. Evidentemente, c’è ancora qualche conto che non torna nel piano d’attacco dei padroni NATO: “qualche” conto che aumenta sempre di più man mano che il tempo passa, che le linee di difesa vengono fortificate e contornate di campi minati, bunker e blocchi di cemento, postazioni di artiglieria pesante fissa e nuove unità di rinforzo. Resterebbe, a CHERSON, l’attacco terroristico alla centrale idroelettrica: milioni di metri cubi d’acqua che, a una velocità media di 24 km/h, sommergerebbero case e villaggi fino a Cherson stessa, mezza a livello e mezza in alto, quindi anch’essa malconcia da tale attacco e quindi, mentre i soldati sono impegnati con pale e idrovore, lanciare l’assalto. E lì, peraltro, ci sarebbe poco da fare. La posizione sarebbe indifendibile.

Non possono essere così criminali… possono, possono. Talmente possono che anche quella diga oggi è difesa strenuamente, con protezioni che aumentano di giorno in giorno.

Ecco allora che questa notte è passata, tra un fischio di mortaio e l’altro, tutto sommato tranquilla. Come una notte del 1943, immortalata in questa canzone, “Tёmnaja noč’” (Тёмная ночь, notte scura). Canzone tratta da un film sovietico di quell’anno, “Due soldati” (Два бойца). Una notte come quella di ieri sera, soldati in un rifugio, uno di loro imbraccia una chitarra e parte la canzone:
https://www.youtube.com/watch?v=1vRYwaJC5FY

Ieri Surovikin ha ribadito una cosa che russi e ucraini sanno da sempre: “my odin narod”, siamo un unico popolo. Entrambi erano, quella notte del 1943, a difendere il loro Paese, le loro famiglie, dalla barbarie nazifascista. Nel conto di quei 20 milioni di morti non c’è né un primo, né un secondo posto. Tutte e 15 le repubbliche hanno versato un tributo di sangue inimmaginabile. Questa canzone quindi, nonostante le canaglie fasciste di KIEV l’abbiano messa dal 2014 nel computo della derussificazione=decomunistizzazione (si, c’è anche “dekomunistizacija…), è patrimonio di TUTTI! E oggi dedico questa traduzione in italiano a tutti, a quella carne da cannone con un fucile puntato dietro la schiena in attesa di essere mandata al massacro, e a chi difende il proprio Paese, le proprie famiglie dalla stessa barbarie nazifascista.

Per inciso, in questa versione del 2020, con decine di voci dall’ex-URSS (fra cui pianoforte da EREVAN, una voce da SAMARCANDA, UZBEKISTAN)
https://www.youtube.com/watch?v=ENrEDKTiHFc
C’è anche una voce da ODESSA. Non KIEV perché gli avranno sputato in faccia, al buon TIMUR (quello che compare col cane sulla panchina e fa dopo un assolo di chitarra), quando è andato a proporre il brano. Ma ODESSA si. Quindi dedicato a TUTTI.

Тёмная ночь Notte scura

Тёмная ночь, Notte scura
только пули свистят по степи, Solo proiettili fischiano nella steppa
Только ветер гудит в проводах, Solo vento ronza nei cavi
тускло звёзды мерцают. Mentre brillano stelle smorte

В тёмную ночь In questa notte scura
ты, любимая, знаю, не спишь, Amore mio, so che non dormi
И у детской кроватки тайком e di fianco alla culla, di nascosto,
ты слезу утираешь. Ti stai asciugando una lacrima.⠀

Как я люблю Dio come amo
глубину твоих ласковых глаз, i tuoi occhi teneri e profondi
Как я хочу Dio come voglio
к ним прижаться сейчас губами! Abbracciarli ora con le mie labbra!

Тёмная ночь Ma una notte scura
разделяет, любимая, нас, Amore mio, ci divide
И тревожная, чёрная степь E la steppa, nera e terribile
пролегла между нами. Ci si è messa di traverso.⠀

Верю в тебя, Credo in te
в дорогую подругу мою, cara amica mia
Эта вера от пули меня Ed è questa fede in questa notte scura
тёмной ночью хранила… che mi ha salvato.

Радостно мне, Son sereno,
я спокоен в смертельном бою, e vado tranquillo alla battaglia mortale
Знаю, встретишь с любовью меня, So, che mi accoglierai con amore,
чтоб со мной ни случилось. Qualsiasi cosa mi succeda.⠀

Смерть не страшна, Non mi fa paura la morte,
с ней встречались не раз мы в степи. L’abbiam vista mille volte nella steppa.
Вот и теперь E anche adesso
надо мною она кружится. È qui che gira sopra di me.

Ты меня ждёшь Tu mi aspetti
и у детской кроватки не спишь, e non dormi, di fianco alla culla.
И поэтому знаю: со мной E per questo so di certo
ничего не случится! Che nulla mi potrà accadere.


Aggiornamenti a seguire.

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19/10 ore 19:10 aggiornamento

4 REGIONI IN STATO DI GUERRA E 8 REGIONI IN GRADO DI REAZIONE MEDIO.


Nel corso della riunione del consiglio di sicurezza russo di oggi,
- 4 regioni sono state portate a “stato di guerra” (военное положение Cherson, Zaporozh’e, DNR e LNR)
- 8 regioni sono state portate a “grado di reazione medio” (средний уровень реагирования Krasnodarsk, Belogorod, Brjansk, Voronezh, Kursk, Rostov, Crimea e Sebastopoli)
https://t.me/voenkorKotenok/41856
Questa la cartina che illustra bene la situazione:
https://t.me/zastavnyii/1942

Cosa comporta lo stato di guerra:
- EVACUAZIONE sia di beni mobili di interesse economico, sociale e culturale, sia della popolazione in luoghi sicuri
- LIMITAZIONI IN INGRESSO E IN USCITA allo spostamento di cose e persone, oltre che controlli rafforzati sugli spostamenti interni
- ESPROPRIO (contro indennità da parte dello Stato) di quanto necessario ai fini della difesa
- DIVIETO DI ESPATRIO
https://t.me/boris_rozhin/67766

Il grado di reazione medio, invece, permette di:
- intraprendere misure di mobilitazione economica
- investire maggiormente in opere di difesa
- reperire fondi dal bilancio statale con cui servire le truppe ivi dislocate secondo la bisogna
- rafforzare gli organici della pubblica sicurezza
- meglio difendere obbiettivi e infrastrutture strategiche o comunque di pubblica utilità
- dichiarare alla bisogna misure come il coprifuoco
- intervenire sui servizi essenziali con misure di emergenza aldifuori dei normali vincoli di bilancio
https://antifashist.com/item/v-8-granichashhih-s-ukrainoj-regionah-rossii-vvedyon-srednij-uroven-reagirovaniya-v-ostalnyh-bazovoj-gotovnosti.html

SITUAZIONE A CHERSON

L’offensiva di oggi è naufragata, ma nessuno l’ha calcolata come offensiva (tranne che per il cinegiornale luce per eccellenza, secondo cui è ancora in corso… qualcuno lo avvisi per favore…). E comunque,
alle 15:00 ora locale era tutto finito e sul campo restavano
- oltre 20 mezzi blindati
https://t.me/rusich_army/5883
- di cui 11 carri armati
https://t.me/rusich_army/5884
più pezzi catturati e non meno di una decina di prigionieri (ancora https://t.me/rusich_army/5883).

Intanto, contestualmente all’evacuazione dei civili, circolano già le prime indiscrezioni su movimenti di truppe a CHERSON, con lo scopo di farla diventare una roccaforte a prova di espugnazione: artiglieristi prendono posizione, truppe giungono di rincalzo, genieri costruiscono fortificazioni e tunnel sotterranei. Insomma, venderanno cara la pelle.
https://t.me/rezident_ua/14730

Appare, inoltre, sempre più evidente il tentativo di distruggere la DIGA KACHOVSKAJA, il che provocherebbe la catastrofe umana e ambientale di cui abbiamo già parlato. Anche oggi gli attacchi sono continuati nel pomeriggio.
https://t.me/epoddubny/13214

ENNESIMO TENTATIVO DI ATTACCO E OCCUPAZIONE DELLA CENTRALE ATOMICA ZAES

Ed ennesimo fiasco. Spiace davvero per i marò usati come carne da cannone, lo ripetiamo, contro un obbiettivo più che protetto. E non erano in pochi:
- 37 mezzi da sbarco di cui 12 pesanti e 25 leggeri;
- Il tentativo di attacco e occupazione è scattato alle 04:00 di stamane;
- Tentativo fallito, perdite calcolate in 90 marò e 14 mezzi da sbarco, restanti truppe disperse durante la ritirata;
- in seguito al contestuale fuoco di artiglieria contro la città di ENERGODAR, la controbatteria russa ha individuato le bocche di fuoco e le ha fatte a sua volta saltare;
https://t.me/mod_russia/20986
Tuttavia, il municipio è stato colpito (filmato notturno videosorveglianza qui, due missili esplosi)
https://t.me/voenkorKotenok/41864
Sarebbe bello sentire la Von der Leyen in proposito… ah no, sono i russi che si sparano da soli scusate, come a Cherson, che si vuole evacuata perché così è più comodo per loro colpirla… sempre letto sempre sul cinegiornale luce con sfondo verde: però dovrebbero mettersi d’accordo, o i russi si sparano da soli con i civili ancora nelle loro case, o si sparano da soli dopo averli evacuati. Togliere per favore lo spritz dal tavolo dove lavora il redattore delle veline.

ATTACCHI ODIERNI ALL’INFRASTRUTTURA ENERGETICA (E NON SOLO)

Altri trasformatori e centrali termoelettriche, fra cui la Ladyzhinskaja. 50 kg di tritolo portati da un drone-kamikaze non radono al suolo l’obbiettivo, ma lo danneggiano quanto basta per metterlo fuori uso in QUESTO momento, dove è molto importante guadagnare tempo sulla linea di fronte.
https://t.me/legitimniy/13858
Treni fermi, comunicazioni che saltano, traffico in tilt, e la colonna di “nuovi arrivi” NATO resta ferma nell’OVEST, ritarda la consegna di qualche giorno, quanto basta perché domani salti il “d day” del REGIME e dei suoi padroni.
Inoltre, un 15% su quel 35-40% danneggiato, non potrà essere ripristinato neanche tra un mese (mentre il resto si… a testimonianza anche del tipo di danno che si è voluto produrre).
https://t.me/rezident_ua/14710
In altre parole, non si sta puntando a un black out totale e relative, catastrofiche, conseguenze, ma più a uno stato di VULNERABILITA’ in grado di mettere in crisi, OGGI soprattutto e in futuro all’occorrenza, le comunicazioni fra OVEST ed EST in termini di rete logistica e di approvvigionamento di uomini e mezzi. I “crimini di guerra”, signora “oh my god”-Von der Leyen, li fanno da otto anni a DONECK, a GORLOVKA, a MAKEEVKA, a JASINOVATA: è Europa anche quella… vada lì pure a dire “oh my god”, così come alla ZAES… poi vada nell’Abu-Grahib che avevano costruito all’aeroporto di MARIUPOL’, ascolti i civili parenti di chi è morto solo perché è stato trovato in strada anziché restare ostaggio dei fascisti di AZOV nei sotterranei delle case popolari, vada nei biolaboratori dove sperimentavano su reclute e malati di mente bacilli di ogni genere e, giusto per completare questo breve tour, vada infine nell’ex-ufficio dell’OSCE, pieno di dossier su otto anni di CRIMINI DI GUERRA ACCERTATI E INSABBIATI: infine, vedrà che per continuare ancora a dirlo di là… diventerà politeista!

Ma la perla del giorno non è della Von Der Leyen riportata dal già citato cinegiornale luce, bensì un’altra perla, sempre nella stessa pagina.
“Gli invasori distruggono il patrimonio culturale ucraino nei territori occupati, saccheggiando musei e bruciando i libri di letteratura ucraina”: ora, se sono nei “territori occupati” è interessante capire come faccia il MINCULPOP di KIEV a “documentare” questi crimini. Non sto neanche a discutere quale possa essere “il patrimonio culturale ucraino” in territori russofoni. Gli unici attacchi, peraltro APERTAMENTE DICHIARATI, sono stati contro
1. installazioni che inneggiano e propagandano il banderismo, l’UPA, e il nazionalsocialismo in salsa ucraina;
2. libri che a questo si rimandano, in particolare quei manuali di storia osceni e quegli opuscoli che rimandano all’ideologia “Libro e moschetto”
Cose ampiamente documentate, cose di cui Von Der Leyen, Borrell, cinegiornale luce su sfondo verde, se ne fregano altamente. Per inciso, applaudendo quando qualche animale tira giù un monumento a Puskin o una targa a Bul’gakov nei territori controllati dal regime. A questi signori, infine, ricordo perché è stato oggetto dei miei studi, che l’ETNOGRAFIA SOVIETICA non solo HA RECUPERATO L’INTERO PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DI TUTTE LE ETNIE DI TUTTE E QUINDICI LE REPUBBLICHE, COMPRESE MINORANZE LINGUISTICHE DI POCHE DECINE DI MIGLIAIA DI CITTADINI SOVIETICI, ma lo ha conservato studiato fino alla sua fine. SVOLGENDO un’attività egregia anche all’estero: senza andare tanto lontano i migliori manuali di lingua e letteratura mancese all’epoca dei miei studi erano in russo. L’Etnograficheskij muzej di S. Pietroburgo, che ho visitato personalmente, ha una ricchezza e una chiarezza espositiva per i visitatori davvero sorprendenti. L’etnografia delle accademie russe continua ancora oggi, nonostante i fondi siano tagliati drasticamente, a fare lo stesso.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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19/10 ore 12:30 aggiornamento

Come promesso, ecco la traduzione integrale dell’intervista di ieri sera al generale SUROVIKIN.


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TESI DALL’INTERVISTA AL COMANDANTE DELLE FORZE ARMATE UNITE NELL’AREA INTERESSATA DALLA SVO, GENERALE S.V. SUROVIKIN DEL 18 OTTOBRE 2022
Тезисы интервью командующего Объединенной группировкой войск (сил) в районе проведения СВО генерала армии С.В.Суровикина от 18 октября 2022 г.

- Buongiorno, Sergej Vladimirovich! Per decisione del Ministro della difesa della F.R. Lei è stato nominato comandante delle forze armate unite nell’area interessata dalla SVO. Molti cittadini russi sono preoccupati: com’è ora la situazione?
Добрый день Сергей Владимирович! Решением Министра обороны Российской Федерации Вы назначены командующим Объединенной группировкой войск в районе проведения специальной военной операции. Многих российских граждан волнует вопрос о том, какова обстановка на сегодня?

- Nel complesso la situazione nell’area interessata dalla SVO può definirsi come TESA.
В целом обстановку в зоне проведения специальной военной операции можно охарактеризовать как напряженную.

Il nemico non cessa i tentativi di attacco sulle posizioni dei soldati russi. Anzi tutto, questo riguarda le direttrici di KUPLJANSK, KRASNYJ LIMAN e la fascia da NIKOLAEV a KRIVOJ ROG. Il nemico è QUESTO REGIME CRIMINALE che porta i cittadini ucraini alla morte. Noi e gli ucraini siamo un unico popolo e desideriamo solo una cosa: che l’Ucraina sia indipendente dall’Occidente e dalla NATO e viva in amicizia con la Russia.
Противник не оставляет попыток атаковать позиции российских войск. Прежде всего, это касается, купянского, краснолиманского и николаево-криворожского направлений. Противник — это преступный режим, который толкает граждан Украины на смерть. Мы с украинцами – один народ и желаем одного, что Украина была независимым от Запада и НАТО дружественным для России государством.

Il regime ucraino cerca di FORZARE LA NOSTRA DIFESA. A tal fine, le ff.aa. ucraine hanno inviato al fronte TUTTI I RISERVISTI a loro disposizione. DI BASE, si tratta di FORZE DI DIFESA TERRITORIALE, non completamente addestrate.
Украинский режим стремится прорвать нашу оборону. Для этого ВСУ подтягивают на передовую все имеющиеся резервы. В основном это силы территориальной обороны, не прошедшие полный курс подготовки.

Di fatto, la dirigenza ucraina LI MANDA AL MASSACRO. Logicamente, anche il morale di queste truppe è a terra. Per prevenire la loro fuga il regime di Kiev impiega TRUPPE BARRIERA, composte di squadristi che sparano a chiunque abbandoni la posizione.
Фактически украинское руководство обрекает их на уничтожение. Как правило, такие подразделения имеют низкий моральный дух. Для предотвращения бегства с передовой украинские власти применяют заградотряды из националистов, которые расстреливают всех, кто пытается покинуть поле боя.

Ogni giorno le perdite del nemico ammontano DALLE SEICENTO ALLE MILLE UNITA’ fra morti e feriti.
Ежесуточно потери противника составляют от 600 до 1000 человек убитыми и ранеными.

Noi abbiamo un’altra strategia, di cui ha già parlato il Comandante supremo delle ff.aa. Non abbiamo fretta di avanzare, teniamo da conto la vita di ogni soldato e, metodicamente, “maciniamo” il nemico che ci attacca. Così facendo, non solo MINIMIZZIAMO LE NOSTRE PERDITE, ma RIDUCIAMO SIGNIFICATIVAMENTE LE PERDITE FRA I CIVILI.
У нас иная стратегия. Об этом уже говорил Верховный Главнокомандующий. Мы не стремимся к высоким темпам продвижения, бережем каждого солдата и методично «перемалываем» наступающего противника. Тем самым не только минимизируются свои потери, но и значительно сокращается количество жертв среди мирного населения.

Attualmente le forze armate unite stanno prendendo misure per AUMENTARE L’ORGANICO E LA CAPACITA’ BELLICA delle sue unità e reparti, costituire RISERVE supplementari, EQUIPAGGIARE opportunamente difese e postazioni lungo tutta la linea di fronte.
В настоящее время Объединенной группировкой войск принимаются меры по наращиванию боевого и численного состава соединений и воинских частей, созданию дополнительных резервов, оборудованию оборонительных рубежей и позиций по всей линии боевого соприкосновения.

Continuano gli attacchi con armamenti di precisione su OBBIETTIVI MILITARI E INFRASTRUTTURE LEGATE DIRETTAMENTE ALLA CAPACITA’ BELLICA dei soldati ucraini.
Продолжается нанесение ударов высокоточным оружием по военным объектам и объектам инфраструктуры, влияющим на боеспособность украинских войск.

- Sergej Vladimirovich, oltre a essere stato nominato comandante delle forze armate unite nell’area interessata dalla SVO, Lei resta anche comandante generale delle forze aerospaziali. Come definirebbe l’efficacia dell’aviazione russa delle forze aeree impegnate nella SVO?
Сергей Владимирович, помимо того, что вы назначены командующим Объединенной группировкой войск (сил) в зоне спецоперации, вы остаетесь главнокомандующим Воздушно-космическими силами. Как бы Вы охарактеризовали эффективность российской авиации и сил ПВО?

- La SVO ha confermato l’efficacia delle forze aree e dei sistemi di antiaerea a nostra disposizione.
Специальная военная операция подтвердила эффективность имеющихся у нас на вооружении авиационных комплексов и средств ПВО.

Nel corso della SVO gli equipaggi dei reparti tattico-operativi, dell’esercito e altri dell’aviazione hanno compiuto OLTRE 34.000 MISSIONI DI VOLO e sono stati da loro impiegati OLTRE 7.000 ORDIGNI AEREI TELEGUIDATI. In particolare, si sono distinti per capacità di raggiungere il bersaglio i nuovissimi razzi ipersonici KINDZHAL (“pugnale”). Non temono alcun sistema di contraerea nemica. Estrema precisione hanno inoltre mostrato i missili da crociera strategici lanciati dall’aria.
В ходе операции экипажи оперативно-тактической, армейской и дальней авиации выполнили более 34 тысяч боевых вылетов. Ими применено свыше семи тысяч управляемых авиационных средств поражения. Хорошо себя зарекомендовали по поражению объектов новейшие гиперзвуковые авиационные ракеты «Кинжал». Ни одна из систем ПВО противника этой ракете не страшна. Высочайшую точность также показали стратегические крылатые ракеты воздушного базирования.

A livello di velivoli, si è distinto particolarmente l’aereo di quinta generazione multifunzionale Su-57. In grado di poter essere equipaggiato con un’ampia gamma di armamenti, può raggiungere diversi obbiettivi, sia a terra che in volo, all’interno di una singola missione.
По качеству боевого применения особо хочу выделить многофункциональный самолет пятого поколения Су-57. Имея широкую номенклатуру вооружения, в каждом вылете он решает многоплановые задачи поражения воздушных и наземных целей.

IL REPARTO DRONI HA COMPIUTO OLTRE 8.000 VOLI, E I DRONI-KAMIKAZE HANNO DISTRUTTO OLTRE 600 OBBIETTIVI MILITARI.
Беспилотной авиацией выполнено более 8 тысяч вылетов, а ударными беспилотниками уничтожено более 600 объектов ВСУ.

- Qualche giorno fa il presidente dell’amministrazione regionale provvisoria di CHERSON VLADIMIR SAL’DO ha annunciato la decisione di organizzare un possibile trasferimento degli abitanti della regione in altre zone della Federazione Russa per riposo o studio. In primo luogo, ai residenti sulla riva destra del DNEPR. Il capo dell’amministrazione regionale ha detto che tali misure sono intraprese per garantire la sicurezza dei cittadini a causa dei tiri di artiglieria pesante delle ff.aa. ucraine. Cosa ha da dire su questa decisione?
Несколько дней назад врио губернатора Херсонской области Владимир Сальдо заявил о том, что властями принято решение организовать возможность выезда жителей региона в другие субъекты Российской Федерации для отдыха или учебы. В первую очередь, это касается правобережья. Глава региона заявил, что данные меры приняты для обеспечения безопасности граждан на фоне участившихся обстрелов со стороны ВСУ. Как Вы можете прокомментировать это решение?

- Sopra CHERSON si è andata a COMPLICARE UNA SITUAZIONE GIA’ DIFFICILE. Il nemico colpisce DELIBERATAMENTE obbiettivi dell’infrastruttura civile e le abitazioni di CHERSON. Missili HIMARS hanno danneggiato il ponte ANTONOVSKIJ e la DIGA della CENTRALE IDROELETTRICA KACHOVSKAJA, bloccando il traffico da entrambe le direzioni.
На данном направлении сложилась непростая ситуация. Противник целенаправленно наносит удары по объектам инфраструктуры и жилым домам Херсона. Попаданиями реактивных снарядов «Хаймарс» повреждены Антоновский мост и дамба Каховской ГЭС, движение по которым остановлено.

Di conseguenza, in città è divenuto difficile il transito di generi alimentari, si verificano problemi di approvvigionamento idrico ed elettrico. Tutto questo non solo COMPLICA LA VITA dei cittadini, ma LA MINACCIA direttamente.
В результате, в городе затруднен подвоз продуктов питания, наблюдаются определенные проблемы с водо- и электроснабжением. Все это не только значительно осложняет быт горожан, но и создает прямую угрозу их жизням.

LA DIREZIONE NATO delle ff.aa. ucraine è da tempo che ESIGE DAL REGIME DI KIEV AZIONI OFFENSIVE SULLA DIRETTRICE DI CHERSON e a prescindere dalle vittime, siano essi gli stessi soldati ucraini, che civili.
Натовское руководство вооруженными силами Украины уже давно требует от киевского режима наступательных операций на херсонском направлении, не считаясь ни с какими жертвами - как в самих ВСУ, так и среди мирного населения.

DAI DATI IN NOSTRO POSSESSO, IL REGIME DI KIEV può impiegare su CHERSON METODI PROIBITI DI CONDUZIONE BELLICA, a partire da un MASSICCIO ATTACCO MISSILISTICO SULLA CENTRALE IDROELETTRICA KACHOVSKAJA, così come uno MISSILISTICO E DI ARTIGLIERIA PESANTE SULLA CITTA’ STESSA, in modo del tutto INDISCRIMINATO.
У нас имеются данные о возможности применения киевским режимом запрещенных методов войны в районе города Херсон, о подготовке Киевом массированного ракетного удара по плотине Каховской ГЭС, нанесение массивного ракетно-артиллерийского удара по городу без разбора целей.

Tali azioni possono condurre all’ANNIENTAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI UNA GRANDE ZONA INDUSTRIALE e a ENORMI PERDITE FRA I CIVILI.
Данные действия могут привести к уничтожению инфраструктуры крупного промышленного центра и большим жертвам среди гражданского населения.

In queste condizioni IL NOSTRO PRIMO COMPITO è SALVAGUARDARE LA VITA E LA SALUTE DEI CIVILI. Per questo, anzi tutto, l’esercito russo GARANTISCE LA SICUREZZA del trasferimento dei civili lungo le zone di destinazione già previste dal piano governativo.
В этих условиях нашей первоочередной задачей является сохранение жизни и здоровья мирных граждан. Поэтому, прежде всего, российская армия обеспечит безопасный, уже объявленный выезд населения по готовящейся Правительством России программе переселения.

I NOSTRI PIANI ULTERIORI E AZIONI IN RIFERIMENTO ALLA STESSA CITTA’ DI CHERSON DIPENDERANNO DALLA SITUAZIONE MILITARE E TATTICA CHE SI ANDRA’ CREANDO.
Дальнейшие наши планы и действия в отношении самого города Херсон будут зависеть от складывающейся военно-¬тактической ситуации.

RIPETO, GIA’ OGGI LA SITUAZIONE NON E’ PER NULLA SEMPLICE!
Повторяю, - она уже на сегодняшний день весьма непростая.

In ogni caso, come già detto, LA NOSTRA AZIONE SI BASERA’ SULLA NECESSITA’ DI MASSIMIZZARE LA SALVAGUARDIA DELLA VITA DEI CIVILI E DEI NOSTRI SOLDATI.
В любом случае, как я уже говорил, мы будем исходить из необходимости максимального сохранения жизни мирного населения и наших военнослужащих.

AGIREMO COSCIENTEMENTE, TEMPESTIVAMENTE, SENZA SOTTRARCI A DECISIONI ANCHE DIFFICILI.
Будем действовать осознанно, своевременно, не исключая и принятия непростых решений.

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INIZIATA L’EVACUAZIONE DA CHERSON

Oltre alla via terrestre, sono stati organizzati anche traghetti da CHERSON in CRIMEA, TRE CORSE AL GIORNO:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/54012.html

Cominciano a formarsi le prime code in uscita
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/53732.html

e SAL’DO ha già fornito le istruzioni alla popolazione su cosa portarsi dietro come stretto necessario, le istruzioni su come muoversi e il numero verde:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/53753.html

In tutto questo, con l’evacuazione in pieno corso, qualche bastardo (il termine più appropriato quando accadono queste cose…) ha pensato bene di lanciare dei missili su CHERSON
https://t.me/voenkorKotenok/41831
Cinque missili, per la precisione, tutti abbattuti fortunatamente dalla contraerea.

RESPINTO PRIMO ATTACCO DI STAMANE SOPRA CHERSON!

Il primo, ancora a un’intensità che non si può certo definire in linea con le truppe ammassate, è stato respinto. Stamane intorno alle 9.30
https://t.me/rybar/40410
dopo un fuoco di artiglieria preparatorio, è partito l’attacco di due battaglioni della 128° assaltatori e di uno della 17° brigata meccanizzata, più droni a coprire. Successivamente è entrata in azione anche la 60° carristi.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/54002.html
La colonna di carri armati è stata praticamente messa fuori uso mentre era ancora “colonna”,
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/54003.html
con gravi perdite.
L’attacco è stato quindi pienamente respinto.

Per il resto, INCURSORI e GUASTATORI in azione sul fronte SUD
https://t.me/rusich_army/5878

Non è questo quello di cui parla SUROVIKIN. Non è questo quello che impensierisce SUROVIKIN e SAL’DO. ANCHE PERCHE’ LE TRUPPE CHE IN QUESTO MOMENTO SI STANNO AMMASSANDO SU TUTTE LE DIRETTRICI HANNO ORMAI RAGGIUNTO LA QUANTITA NUMERICA DI UNITA’ PIU’ ALTA DALL’INZIO DEL CONFLITTO.
https://t.me/epoddubny/13186

Aggiornamenti a seguire.

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19/10 ore 08:00 aggiornamento

L’ORA DELLA VERITÀ


Uno dice “ciao a tutti, a domani”… e non fa in tempo nemmeno a mandar giù l’ultimo boccone che sul segmento russo si scatena il pandemonio. Andava infatti in onda, assolutamente fuori programma, L’ORA DELLA VERITÀ. Azione, tuttavia, non “estemporanea” e, soprattutto, non inutile.

Praticamente nel giro di un’ora o poco più, infatti, presidente dell’amministrazione regionale di Cherson,
https://t.me/SALDO_VGA/186
vicepresidente,
https://t.me/Stremousov_Kirill/547
canali telegram (e qui la lista è pressoché infinita, ne cito solo tre per tutti…)
https://t.me/zastavnyii/1917
https://t.me/voenkorKotenok/41822
https://t.me/readovkaru/1595
...

Si sono concentrati sull’IMMINENTE ATTACCO UCRAINO A CHERSON.

Attacco che comporterà TRE PERICOLI PRINCIPALI per la popolazione civile:
1. BOMBARDAMENTI
2. OCCUPAZIONE (temporanea quanto si vuole e si spera, ma occupazione)
3. ALLAGAMENTO (quei bastardi stanno GIA’ cercando di colpire non una diga qualunque, ma quella di NOVAJA KACHOVKA che, se distrutta, comporterebbe un’onda di 5 m di altezza in grado di fare VAJONT su tutti i paesi che si affacciano sul DNEPR, oltre alla conseguente catastrofe ecologica e relativi danni irreparabili all’ecosistema (meglio, riparabili in decenni).

Obbiettivo: EVACUAZIONE DEI CIVILI. Che non è, come accaduto da un mese a questa parte, “ci ritiriamo per meglio difendere”, ma “andate e lasciateci qui a difendere”.

Parole di verità, che dicono le cose come stanno senza fraintendimenti. "Istina" che diventa "Pravda", verità "come è" che diventa parte di un percorso dove in fondo c'è la Giustizia con la "G" maiuscola (PRAV-da = Nashe delo PRAV-oe, la radice è la stessa, ci ho anche scritto qualche pagina nel mio lavoro sui profsojuz, ma non è né il caso né il momento di soffermarsi su questo). Tradotto in parole povere, infatti è : "La proporzione fra noi e il nemico è di 1 a 5, in queste condizioni siete in pericolo DI VITA". Parole amare, per la prima volta forse in otto mesi. Parole necessarie, e che sono state prese molto sul serio dal milione di abitanti della regione di Cherson, e non solo. Parole apprezzate come non mai, dopo otto mesi in cui l’unica voce quotidiana che arrivava dalle istituzioni era lo scarno bollettino del Ministero della Difesa. Parole che si accompagnano a quelle del PROTAGONISTA della serata di ieri, il GENERALE SERGEJ VLADIMIROVIČ SUROVIKIN (1966-), da pochi giorni al comando della SVO.

Una SVO che ha cambiato natura, che si è adattata ai “realija” imposti dalla NATO ai suoi vassalli, a un salto di qualità che ha comportato un maggiore, notevole impegno, capacità di mobilitazione e, non da ultimo, ingresso da parte russa in una logica di guerra.

Lo sapete, non sono né russo, ne con parenti russi alla lontana. La mia frequentazione pluridecennale, inizialmente frutto delle mie passioni politico-ideologiche e poi di tutto ciò che comporta quel mondo, è del tutto empirica, sistematica quanto basta per consentirmi di andare avanti nelle mie ricerche e, pertanto, si scontra ogni giorno con “scoperte dell’acqua calda” (o “nuove scoperte dell’america”, come dicono ironicamente loro) che farebbero sorridere un loro bambino dell’asilo. Tuttavia, sono convinto, e me ne convinco ogni giorno di più, che dallo SHOJGU di fine agosto (avanti così, con le risorse che abbiamo, i tempi… pazienza, alla fine l’importante è portare a casa il risultato) al SUROVIKIN di ieri sera (oggi pubblicherò la traduzione integrale della sua intervista di ieri),
- NON SOLO SEMBRANO PASSATI SECOLI
- MA LA RISPOSTA DELLA SOCIETÀ CIVILE RUSSA È ORA PIÙ COMPATTA, PIÙ DETERMINATA, PIÙ UNITA ALLE SUE FORZE ARMATE IMPEGNATE NELLA SVO. Sono entrati in modalità “Vstavaj Strana Ogromnaja!” (qui l’esemplificazione pratica...)
https://www.youtube.com/watch?v=9MZTrYBVUCI
Come non lo erano mai stati da trent’anni a questa parte! Anzi, diciamo pure da ottant’anni a questa parte! L’UNICO ERRORE CHE I PADRONI NATO, NEL LORO INTERESSE, DOVEVANO ASSOLUTAMENTE EVITARE e invece, per “leggi” legate a tanti fattori alla fine hanno commesso!

Dico di più, in questa “pausa” che non sappiamo se durerà fino a oggi, come sembrava dagli annunci allarmati di ieri, fino a domani, o per sempre, ha dato il tempo ai russi di “legare in clinch” e, nel frattempo, riprendere fiato, riorganizzarsi mentalmente, salutare un intero gruppo dirigente di generali che andavano bene per la prima fase, ma non per questa, riapprocciarsi all’intera questione alla luce specialmente dei risultati referendari, ivi incluso il PRENDERSI CARICO di un’intera nuova popolazione, mobilitare e addestrare trecentomila persone fra richiamati e volontari, cambiare tattica e disposizione delle truppe, rinforzare le difese, attaccare infrastrutture che, nella prima parte della SVO, erano sempre stati considerati “intoccabili” per preciso ordine dall’alto (vecchi “realija”), “fare sul serio”: senza mezze misure, non chut’ chut’, non nero-grigio, non “mano sola”-“mano sola più due dita dell’altra”, ma nero-bianco, “mano sola”-“tutte e due le mani”. Ancora non capisco come questa ESTREMA SOTTOVALUTAZIONE del nemico sia potuta accadere da gente che la guerra la fa di mestiere e che è da un secolo che studia la storia del nemico a suo uso e consumo. Certo, a livello accademico gli anglosassoni si sono sempre distinti, almeno nel mio settore orientalistico, per una gran capacità nozionistico-enciclopedica e poca capacità di unire i puntini. Ma pensavo che lo facessero solo quando si trattava di spiegare il buddhismo Chan-Zen o il Kokka Shintō. Invece, ho idea che sia una loro tendenza generale. Buon per i russi.

Intanto, comincio a riportare il link del testo integrale dell’intervista di ieri a Surovikin,
https://telegra.ph/Tezisy-intervyu-komanduyushchego-Obedinennoj-gruppirovkoj-vojsk-sil-v-rajone-provedeniya-SVO-generala-armii-SVSurovikina-ot-18-o-10-18

Aggiornamenti e traduzione integrale a seguire.

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18/10 ore 19:10 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata sul campo, se si eccettua un centro abitato, GOROB’EVKA a EST di CHARKOV, nuovamente liberato dai russi.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/18/21927.html
Il che non significa nulla, se non che i russi stanno disegnando una linea di fronte secondo schemi di DIFESA ATTIVA che prevedono anche attacchi mirati per guadagnare posizioni utili a rinforzarne e consolidarne altre. Sicuramente, la PASSIVITA’ dei padroni NATO di questi giorni la stanno girando a loro vantaggio.

Abbiamo già parlato degli attacchi missilistici e con droni sull’infrastruttura energetica e logistica nemica. Oggi l’elenco di obbiettivi colpiti, centrali termoelettriche e trasformatori, è aumentato ulteriormente, metodicamente, di un’altra decina di unità:
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/18/21882.html

Abbiamo parlato anche delle manovre a NORD e a SUD del territorio controllato dal regime di KIEV. Voci non controllate parlano di
- un comando militare preoccupato che si sta nuovamente preparando a difendere KIEV (https://t.me/smotri_z/7081), temendo l’attacco da NORD;
- volontà da parte russa di posizionare fino a 150.000 soldati a CHERSON, che diventerebbe LA roccaforte per eccellenza, decisamente più difendibile ma non solo, punto di partenza per una nuova offensiva (https://t.me/RVvoenkor/29626)

E’ in questo clima di totale incertezza che, come cantava qualcuno, “un altro giorno è andato”, l’inverno si avvicina e il tempo per attuare l’offensiva a SUD e a EST si riduce ulteriormente. Sicuramente i prossimi giorni, in questo senso, saranno decisivi per capire le reali intenzioni dei padroni NATO:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/18/53282.html

Tre settimane, ancora, restano loro secondo altri esperti:
https://kherson-news.ru/politics/2022/10/18/53232.html
Poi non è che “tre fischi e tutti negli spogliatoi”: poi cambia che arrivano centinaia di migliaia di soldati su una linea di fronte che comincerà a divenire MOLTO “affollata”. I rapporti di forza si invertiranno e anche la situazione degli armamenti, temporaneamente livellata un mese fa con l’ingresso di massicce dosi di armamenti NATO, tornerà a sfavore degli atlantici e di una rete logistica sempre più ridotta a un colabrodo e rallentata dagli attacchi agli snodi ferroviari. E ai russi non dispiace attaccare d’inverno. Ne sapevano qualcosa il mio povero nonno e le altre centomila gavette di ghiaccio. Vedremo gli sviluppi.

PONTE DELLA CRIMEA

DUE AGGIORNAMENTI VELOCI:
- Entro dicembre saranno rimossi tutti i pezzi danneggiati per consentire la ricostruzione
https://t.me/WarDonbass/83110
- I mezzi pesanti fino a 40 tonnellate possono già tornare a circolare senza dovere ricorrere ai traghetti
https://t.me/smotri_media/27256
Anche qui, non solo è forte la volontà di ricostruzione ma alle parole stanno corrispondendo, a ritmi decisamente accelerati, i fatti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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18/10 ore 12:30 aggiornamento

CATASTROFE SOCIOECONOMICA E “MOBILIZACIJA 2.0”: ANALISI, STRATEGIE, IMPLICAZIONI


LEGITIMNYJ (Легитимный) è un canale telegram MOLTO interessante, perché oltre a riportare notizie riservate, cerca anche di analizzarle e inserirle in un contesto più ampio. Dando interpretazioni, discutibili e ci mancherebbe, ma molto stimolanti, anche per chi dissente. In particolare, un suo articolo di oggi riprende in modo molto acuto quanto stiamo già sviluppando su queste pagine da ieri: IL RAPPORTO FRA ARRUOLAMENTO COATTO E CATASTROFE SOCIOECONOMICA nel territorio attualmente sotto il controllo del regime di KIEV.

La notizia è che, in risposta ai 300.000 soldati russi in arrivo, ci sarà molto probabilmente un’ulteriore ondata di mobilitazione e cartoline di richiamo, andando così a raschiare il fondo del barile.
https://t.me/legitimniy/13839
“Fondo del barile” perché è vero che il bacino da cui attingere è tutt’ora molto abbondante, poco più di venti milioni di persone, ma togliamo vecchi e bambini, resta ancora una risorsa sempre più scarsa di adulti maschi dai 18 ai 55-60 sinora esentati e poi le donne. Che se però togli dal loro ruolo di cura parentale dei vecchi e dei bambini rimasti, vai ulteriormente ad aggravare una situazione.

Una situazione che merita un diverso livello di analisi, decisamente più approfondito e per cui occorre una presenza sul campo in grado inquadrare cosa sta accadendo, tutti i suoi nessi e implicazioni.

Provo ad accennare cosa intendo con un esempio. Proprio ieri sera nella proloco del mio paese i toni si sono accesi… per una didascalia sul calendario annuale per i soci.
Calendario dedicato alle “donne che han fatto la storia del paese”, bene,
mese dedicato alle operaie del tessile, benissimo,
operaie che si riporta nella didascalia essere in sciopero nel 1917, magnifico…
polemica perché il motivo dello sciopero… era che non potevano andare a messa la domenica!
“Ma no, facevano la fame!”, tuonava il consigliere collocato a sinistra.
“Ma questo dicono le cronache!”, rispondeva con toni altrettanto accesi il consigliere vicino alla parrocchia.
“Cronache di parte!”, replicava l’altro…
(ettecredo… pensavo tra me e me, se nel 1917 in un paese di 3000 anime sono in grado di leggere e scrivere in 3, non c’era tanto da sfogliare verze…)

Non se ne veniva a capo. Alla fine ho preso la parola, per dire:
- “i contadini facevano la fame anche nel regime patriarcale e feudale antecedente alla rivoluzione industriale
- al posto del padrone delle terre è arrivato il padrone del vapore, ma la loro testa nel 1917 era ancora quella di quando si alzavano alle 4 del mattino per dare da mangiare alle bestie
- molte di loro, peraltro, si alzavano ANCORA alle quattro del mattino per dare da mangiare alle bestie, prima di andare in tessitura
- il ruolo della donna nel 1917 era “leggermente” diverso da quello della donna di oggi e si rifaceva, sostanzialmente, al modello: “che la piasa, che la tasa, che la staga in casa” (che piaccia, che taccia, che stia in casa).
- questo ci porta anche a differenze SOSTANZIALI, non solo formali, tra la condizione contadina, per esempio, nel MODENESE (ramo paterno della mia famiglia) e nel VARESOTTO (ramo materno) e relativo RUOLO DELLA DONNA all’interno della realtà socioeconomica del tempo.
(A questo punto metà dei consiglieri era già partita a ronfare, ma almeno i colori sul viso erano passati dal paonazzo al rosato… :-))
- QUINDI, se io prendo un’operaia di tessitura, che dopo la fabbrica è anche contadina a tempo perso, E NON DICE NIENTE, oltre a una famiglia da mandare avanti, quindi sotto al padrone e sotto al marito e con figli da accudire, E NON DICE NIENTE, che si fa un mazzo così sedici ore al giorno ad andar bene da quando si alza a quando si corica (al tro che“se otto ore vi sembran poche”…), E NON DICE NIENTE, che va a lavorare di sabato come norma, E NON DICE NIENTE, che iniziano a farle fare la domenica mattina, E NON DICE NIENTE, e che poi gli fan fare anche la domenica pomeriggio, le tolgono la messa, E LI’ SI INCAZZA E INCROCIA LE BRACCIA, facendo un casino che non c’era nemmeno nelle città industriali limitrofe (e anche questo la dice lunga su un rapporto CITTA’-CAMPAGNA che si vorrebbe MECCANICAMENTE INFLUENZANTE IN UN SENSO UNICO, POSITIVISTICO quando invece la storia, senza andare lontano VEDANSI RIVOLUZIONE CINESE E PER CERTI VERSI ANCHE RIVOLUZIONE BOLSCEVICA, a volte gioca brutti scherzi…)
- scusate tanto MA IO A QUESTA VERSIONE CI CREDO! Non, ovviamente, perché siano state le messe saltate a provocare lo sciopero, ma in quanto GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO.”

Tutti zitti, sia quelli che dormivano che quelli che si eran persi a metà, mozione passata con le “sante messe” e siamo passati all’esame del mese successivo, con la maestra elementare che era molto più semplice, per fortuna... Questo per dire cosa:
- CHE ANCHE LA NOSTRA ANALISI DELLA SITUAZIONE NON PUO’ ESSERE “MECCANICA”, RIPETERE MECCANICAMENTE RAPPORTI FORMALMENTE CAUSALI (e magari pretendere che quanto da noi previsto si avveri)
- CHE LA CRISI SOCIOECONOMICA ATTUALMENTE IN CORSO, INSIEME ALL’ONDATA ATTUALE (E A QUELLE FUTURE) DI MOBILITAZIONE, SARANNO FORIERE DI NUOVI DETONATORI PER L’INNESCO DI SITUAZIONI GIA’ ESISTENTI DI MALCONTENTO, SPECIALMENTE NELLE REGIONI DELL’OVEST E DEL SUD,
- MAGARI QUANDO MENO CE LO ASPETTIAMO! (proprio perché non abbiamo il “polso” completo della situazione!)

Aggiungiamo ora questo dato:
LEGITIMNYJ CI INFORMA CHE IL REGIME DI KIEV STIA CERCANDO DI RISOLVERE QUESTE SITUAZIONI CONFLITTUALI (IN POTENZA E/O IN ATTO) CON LA MOBILITAZIONE BELLICA STESSA! Il ragionamento che fa è semplice:
- IL POPOLO E’ ALLA FAME
- NELL’ESERCITO NON FA LA FAME (muore, fa da carne da cannone, ma il rancio lo riceve…)
- CON LA SECONDA ONDATA DI ARRUOLAMENTO COATTO IL REGIME DI KIEV CERCA DI PRENDERE DUE PICCIONI CON UNA FAVA (CARNE DA CANNONE e VALVOLA DI SFOGO alle tensioni sociali crescenti)
Attenti però all’innesco… raschiando il fondo del barile, si “scoprono sempre più i fili della corrente”, e a quel punto BASTA VERAMENTE POCO per innescare reazioni a quel punto davvero INCONTROLLATE E INCONTROLLABILI. Quella MOBILIZACIJA impostata come risposta rozza, tipica dell’unico linguaggio a disposizione dei fascisti di KIEV, a contraddizioni socioeconomiche derivate dalla CATASTROFE in corso, CREA DIALETTICAMENTE LE CONDIZIONI PER UN RIBALTAMENTO DELLA SITUAZIONE ATTUALE. E come detonatore, a quel punto, basta veramente poco: anche meno di una messa saltata.

LA TRIPLICE VALENZA DEI DRONI KAMIKAZE

Droni che, peraltro, al momento sono oggetto di studio da parte dei konstruktory, delle squadre di ingegneri russi, per miglioramenti relativi alla VELOCITA’ e alla PORTATA.
https://t.me/legitimniy/13838

In questo momento questi droni, che popolano in massa i cieli sopra KIEV e non solo,
1. stanno COLPENDO obbiettivi strategici con attacchi multipli per ciascuno di essi,
2. stanno METTENDO IN SERIA DIFFICOLTA’ l’intera struttura difensiva aerea ucraina, situazione che permarrà fino all’arrivo, in fretta e furia, di sistemi missilistici NATO utili a tirarli giù senza “effetti collaterali” sulle case limitrofe. Nel frattempo, STANNO APPROFITTANDO DI QUESTO “VUOTO”
https://t.me/legitimniy/13837
E stanno ESAURENDO LE SCORTE DI MISSILI ANTIAEREI IN POSSESSO AL REGIME DI KIEV.
https://t.me/legitimniy/13830
Inoltre, SEGUENDO COI SATELLITI L’ANDAMENTO DEI DRONI E I LANCI DI MISSILI ANTIAEREI, STANNO PROCEDENDO METODICAMENTE ALLA MAPPATURA DELLA CONTRAEREA UCRAINA (POSTAZIONI, TIPI DI DISPOSITIVI, DEPOSITI E LOGISTICA, ECC.). Facendo emergere ulteriori risvolti “intessanti”, e non solo al fuoco di CONTROBATTERIA.
https://t.me/legitimniy/13830
3. stanno mettendo PROGRESSIVAMENTE, lentamente, drone dopo drone, in ginocchio l’intero sistema energetico ucraino (al momento i danni riguardano il 30-40% dell’intera struttura, come abbiamo analizzato, dopo gli attacchi iniziali alle centrali termoelettriche, la parte relativa alla TRASMISSIONE E DISPACCIAMENTO DELL’ENERGIA).
https://t.me/boris_rozhin/67616
QUESTO HA UN ENORME RILEVANZA ANCHE DAL PUNTO DI VISTA STRATEGICO-MILITARE.
https://t.me/skosoi/5059
PENSIAMO ALLA ZAES, per esempio. E’ da TRE MESI CHE LA BOMBARDANO, CHE CERCANO DI OCCUPARLA, CHE LA ATTACCANO CON OGNI MEZZO, TESTONE DI AIEA-GROSSI A MO’ DI ARIETE COMPRESO, PERCHE’, nella fame energetica attuale, rappresenta un 20% di produzione prebellica di cui appropriarsi. QUINDI AVANTI ALLA MORTE! E relativa pressione su tutta la sponda destra del DNEPR! MA SE TUTTE LE COMUNICAZIONI, LA RETE DI TRASMISSIONE, I TRASFORMATORI ELEVATORI A 750KW, SONO SALTATI… ANCHE PRENDERE LA CENTRALE ZAES perde di qualsiasi senso. E meno pressione su quel fronte, significa per i russi dislocare in maniera anche diversa le proprie risorse per la difesa di una linea di fronte lunga 1000 km. E non è poco!

INFINE, QUESTA NUOVA TATTICA CONSENTE ALLE FF.AA. RUSSE, IN REGIME DI NETTA INFERIORITA’ NUMERICA (E IN CONDIZIONI DI RISPARMIO TECNOLOGICO, COME CI SIAM DETTI! Perché un drone da 10.000 euro quando son tanti contro un aereo da 20 milioni di euro NON E’ UN CAMBIO ALLA PARI…) DI RIPRENDERE L’INIZIATIVA SUL CAMPO DI BATTAGLIA.

E GIA’ RIPRENDERE L’INIZIATIVA TAGLIA IL FIATO AL NEMICO, lo fa andare in affanno, OLTRE A COSTRINGERLO A RIPENSARE DIVERSAMENTE ALLA DISLOCAZIONE E ALLA OPERATIVITA’ DELLE PROPRIE RISORSE, E IN FRETTA E FURIA. A questo proposito,

NUOVI SVILUPPI AL CONFINE BIELORUSSO

I servizi segreti britannici pare abbiano passato al Comando generale delle ff.aa. ucraine informazioni non troppo tranquillizzanti:
- 70-80 mila soldati russi si troveranno in BIELORUSSIA a fine trasferimento
- più 170 carri armati (in aggiunta ai 200 già trasferiti)
- più 100 mortai di grosso calibro (>100 mm, in aggiunta ai 500 già sul territorio)
https://t.me/legitimniy/13832

La mossa è semplice e si riassume nella seguente formula: “attenzione a partire con un’offensiva in massa contro Cherson e Zaporozh’e, o Doneck e Lugansk, perché potrebbe ripetersi lo scenario di fine febbraio”. Questa volta, con la partecipazione delle truppe bielorusse? Chi lo sa… sicuramente, per i padroni NATO, questo è un ELEMENTO DI DIFFICOLTA’ DECISIONALE NOTEVOLE. “Andare avanti col piano” AVRA’ UN COSTO SEMPRE MAGGIORE.

Vedremo anche qui gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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18/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata, questa la cartina generale a cura del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/17/20221017220537-539cf60e-xx.png
e con legenda in italiano:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/17/20221017220502-4f1528f8.png

L’offensiva non è ancora iniziata:
- incursori a gruppi di poche decine forzano ovunque la linea di fronte, cercando i punti deboli. Individuati, cercano di guadagnare l’uscita, a volte con successo, a volte no.
- attacchi localizzati, questa volta con centinaia di uomini e decine di mezzi, cercano di fare lo stesso, ma con “più convinzione”. Risultato pressoché identico, solo che qui le vittime ucraine, vittime ribadiamo dei padroni NATO che stanno impostando l’azione su questi parametri, si contano a centinaia, e almeno metà sono gli armamenti (carri, “banderomobil” – qui un esemplare https://t.me/boris_rozhin/67579, blindati) che restano ogni volta sul campo.
- nel frattempo, come sottolinea questo voenkor,
https://t.me/RVvoenkor/29516
le manovre russe di difesa attiva comportano un intenso fuoco di artiglieria
a) sulle immediate retrovie, cercando di impedire i tentativi di raggruppamento;
b) sulle infrastrutture logistiche, cercando di rallentare il flusso di uomini e mezzi sulla linea di fronte (flusso che continua dalle regioni dell’ovest e da Odessa)
c) sulle infrastrutture energetiche, per il momento sempre limitato a TRASFORMATORI ELEVATORI da 750 kW, ovvero a quelle che chiamano “sottostazioni”, “substancii”. Colpire gli impianti di TRASMISSIONE e DISPACCIAMENTO della rete elettrica consente di
1. FERMARE I TRENI
2. MANDARE (parzialmente) IN TILT LA “GUERRA INCENTRATA SULLA RETE”
2. isolare le fabbriche che si occupano di produzione (limitata a munizioni e singole parti) e riparazione di armamenti, senza danneggiare centrali idroelettriche, atomiche, e le termoelettriche restanti.
Qui la carta aggiornata di RYBAR sulle strutture della rete elettrica colpite:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/17/20221017192806-4e2a3355.jpg
et in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/17/20221017192810-f01d9d17.jpg

L’offensiva non è iniziata. I padroni NATO in questo momento, a mio modesto parere, stanno perdendo tempo preziosissimo, SE questa è la loro intenzione. SE non lo fosse, in un Paese normale dovrebbero spiegare il motivo dell’uccisione ogni giorno di poco meno di un migliaio dei loro in azioni di “sondaggio”. Ma siccome in Ucraina funziona come in tutti i Paesi vassalli, dove i padroni sono liberi di violare il codice della strada ubriachi e ammazzare innocenti, piuttosto che di fare gli scemi fra i monti e segare i cavi di una funivia, nessuno chiederà conto di questo.

Intanto, da 100.000 i soldati diventano, giorno dopo giorno, 99-98-97 mila, con tendenza alla demoralizzazione (ulteriore!) alla demotivazione (anch’essa ulteriore). Il parco mezzi è anch’esso “limato” giorno dopo giorno. Ogni giorno che passa, una colonna di camion russi carica di blocchi di cemento costruisce o rinforza una linea difensiva, rendendola sempre più difficile da espugnare. Arrivano al fronte nuove armi e qualche centinaio di uomini in più. Il coordinamento, causa black-out, funziona sempre meno. I ricognitori e gli incursori russi, insieme a satelliti che non saranno in grado di “vedere la Z e la V sui mezzi” (come quelli NATO), ma il loro dovere lo fanno lo stesso, passano informazioni sui punti di dislocamento temporanei, colpiti di notte con danni e perdite ingenti. E via discorrendo.
Tutto questo, senza considerare che la situazione socioeconomica è in caduta libera. Il REGIME di KIEV sta crollando dalle fondamenta, dal peso delle menzogne che ha raccontato in otto anni in generale, e in otto mesi in particolare, al suo stesso popolo. Per stare in piedi e fomentare l’unica cosa in grado di non farlo esplodere, ovvero il nazionalismo estremo, fascista, che sciorina dai propri canali informativi, è obbligato ad ALZARE LA POSTA CONTINUAMENTE. E questo non fa che AGGRAVARE ULTERIORMENTE la propria situazione socioeconomica, INDEBOLIRE la propria base di consenso, AUMENTARE il malcontento generale, per il momento sommerso, delle popolazioni da esso controllate.

Se l’offensiva d’autunno NATO avrà successo, sarà NONOSTANTE questi ritardi e non GRAZIE a questi ritardi. Anche se stanno aspettando l’arma della provvidenza o i militari formati dalla Gran Bretagna, dalla Francia, o dalla Spagna. A questo punto più che fare la differenza è ripristinare un qualcosa che, giorno dopo giorno, si sta perdendo. A questo punto, in considerazione degli obbiettivi posti, sempre più irreparabilmente. Specialmente quando dall’altra parte arriveranno trecentomila uomini e relativi mezzi.

ČUT’ ČUT’

Che si pronuncia come il verso del trenino ciuf ciuf, con la “t’ ” aspirata (tipica di certi nostri dialetti e del mandarino) al posto della “f”. In russo significa “tanto così”, “pochissimo”.

Quanto basta, nel caso di un “geranio” in picchiata, per modificare la traiettoria e, invece di andarsi a schiantare su quattro tubi, prendere una casa. Cosa modifica questa traiettoria? Una batteria di mitra che sventagliano in aria all’impazzata, per esempio. Lo ha riconosciuto ieri sera in un programma ucraino, CON ESTREMO IMBARAZZO DEI CONDUTTORI, uno degli autori di questa tattica deleteria.
https://t.me/boris_rozhin/67574

Un drone può essere distrutto solo da un missile, da un razzo di quelli usati per tirare giù anche gli aerei. Un proiettile non ce la fa. Va centrato e distrutto in aria. Già i detriti fanno danni, ma non distruggono una casa. Se invece si procede con la “sventagliata”, la traiettoria di picchiata non si interrompe, ma soltanto si modifica di pochissimo (chut’ chut’) e, invece di prendere un trasformatore, centra la casa vicino.

Questo va aggiunto ad altri danni provocati dalla contraerea e ampiamente documentati: razzi che salgono e poi, attratti dal metallo a terra, scendono in picchiata e distruggono case, piuttosto che razzi che già nel salire sono deviati dal metallo di palazzi di nove piani e gli sventrano fiancata o facciata, a seconda di dove son piazzate le postazioni di lancio.

Questo, infine, va letto anche alla luce del fatto che questi droni a basso costo stanno letteralmente esaurendo i missili e i razzi della contraerea ucraina, come denunciato dallo stesso capo della propaganda di regime Arestovič.
https://t.me/RVvoenkor/29523

Ma in Occidente si fa vedere la casa sventrata e si dice son stati i russi. Avanti così...

Aggiornamenti a seguire.

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17/10 ore 19:10 aggiornamento

PERDITE IN UN MESE E MEZZO SOPRA CHERSON


Dall’inizio dell’offensiva a oggi, che si è momentaneamente impiantata, secondo il presidente della regione le perdite sono state:
- 9.800 fra soldati e mercenari
- 1.590 armamenti, fra cui 320 carri armati.
https://t.me/epoddubny/13138

Anche oggi, invece, su tutti i fronti si sono verificati attacchi con mezzi limitati che hanno condotto solo a perdite da parte degli attaccanti e a nessun guadagno di territorio, secondo lo stesso copione riportato ormai quotidianamente nei bollettini del Ministero della Difesa.
https://t.me/mod_russia/20926

Qualcosa non sta andando per il verso giusto, perché poi con l’inverno attaccare sarà molto più difficile e i difensori saranno ancora più avvantaggiati. Vedremo gli sviluppi.

SULLA CATASTROFE ECONOMICA IN CORSO

Abbiamo iniziato questi aggiornamenti otto mesi fa proprio partendo dalla degradazione economica di un Paese un tempo sovrano, secondo Stato per importanza uscito dalla disintegrazione dell’URSS. Ci siamo tornati più volte, spesso in polemica con le dichiarazioni, a dir poco scioccanti, del fantoccio messo al governo del Paese: per esempio, quella su perdite evitate mentendo al popolo merita, ancora oggi, la palma della peggiore proferita (e mai smentita in Occidente).

Fare il punto della situazione è, a questo punto, doveroso. Lo facciamo ogni volta, ma vale la pena ripeterlo: si tratta di una crisi che viene da molto lontano. Se nel 1992 il 24% dell’EXPORT e il 30% dell’IMPORT era orientato verso e dalla RUSSIA, man mano questa quota è SCESA, fino allo ZERO ATTUALE, ma senza sostituzioni equipollenti, in termini di valore scambiato.
https://ria.ru/20221016/ukraina-1824370655.html

L’inflazione, al 23.8% ad agosto, oggi è al 24.4% (ibidem) e la previsione per il 2023 è del 30% (https://iz.ru/1411163/2022-10-17/ekspert-zaiavil-o-nastuplenii-sostoianiia-nokauta-v-ukrainskoi-ekonomike). Il tasso di interesse della banca centrale è al 25% (https://inosmi.ru/20220909/ukraina-256005416.html).

L’economia nel corso di quest’anno, si contrarrà del 35%, secondo le stime della BM (https://ria.ru/20221004/ukraina-1821490776.html), 40% secondo altri, con un buco attuale nel bilancio di 50 miliardi di dollari (https://lenta.ru/news/2022/09/02/unemployment/) e i costi di ricostruzione, al momento stimati in 349 miliardi di dollari, superano di 1 volta e mezzo la ricchezza prodotta dal Paese nel 2021 (ibidem). 252 miliardi di dollari è la perdita derivata dalla chiusura di aziende.
https://investfuture.ru/articles/id/ekonomika-ukrainy-naskolko-vse-ploho-osenju-2022-goda
Questo, ovviamente, senza contare i danni attuali alle infrastrutture energetiche (https://t.me/PervyNovost/5238) che stanno ulteriormente peggiorando la situazione.

Oltre il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà (https://lenta.ru/news/2022/10/16/nokaut/) e il 28,2% della popolazione attiva è DISOCCUPATO (https://lenta.ru/news/2022/09/02/unemployment/).

In questo, la ricetta del regime di KIEV è “CASUALMENTE” la stessa dei suoi padroni: PRIVATIZZAZIONI e DEREGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO.
https://www.theguardian.com/world/2022/oct/04/ukraine-must-revamp-labour-laws-and-step-up-privatisation-to-fix-economy
Quel farabutto che risponde al nome di Aleksandr Rodnjanskij, consigliere di Zelenskij sull’argomento, va giù diretto col Guardian: così facendo si creeranno le condizoni, “the foundations for rapid economic growth while also financing the conflict.” Botte piena e moglie ubriaca: crescere economicamente e andare avanti a finanziare il conflitto…

Affermare una cosa del genere, affermare: “There are also more conventional things to reform: ease of hiring, ease of firing, severance pay, flexible hours and contracts and fixed-term contracts” mentre si manda in guerra il proprio popolo e si riduce sul lastrico un’intera economia nazionale pur di dire signorsì ai propri padroni, è qualcosa che ha del ripugnante, ancor prima che dell’incredibile.

Si mantiene il proprio popolo in vita unicamente per mandarlo a morire al fronte, tenendone uno su tre disoccupato per fare star zitti e buoni gli altri due, e ruotandoli fra loro nel precariato più criminale, mentre OGNI MESE le spese militari ammontano a DIVERSI MILIARDI DI DOLLARI. I dati a LUGLIO erano di 4,4 MILIARDI DI DOLLARI, su un BILANCIO DELLO STATO MENSILE DI 8,46 MILIARDI!
https://www.rbc.ru/politics/03/07/2022/62c19aa39a794725563fb6cf
OLTRE LA META’! “Aiuti” internazionali che arrivano e girano subito di tasca in tasca, tornando ai padroni che li avevano elargiti con enormi regali al complesso militare-industriale occidentale (“finché c’è guerra c’è speranza…).

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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17/10 ore 12:30 aggiornamento

UNA CATASTROFE DEMOGRAFICA IN CORSO DA TRENT'ANNI

1992 – La popolazione della appena defunta Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina era arrivata a 52 MILIONI DI ABITANTI
Si guardi questo grafico
https://t.me/ros_shorohov/1976
Dove si distinguono TRE PERIODI:
1°) Secondo dopo guerra – fine URSS, sfondo con BANDIERA ROSSA
2°) 1992-2014, sfondo con bandiera ucraina
3°) 2014-oggi, bandiera UPA.
Il primo periodo vede una crescita da 37 milioni a 52.
Dalla fine dell’URSS al colpo di Stato di MAIDAN, l’emorragia demografica è stata mediamente di 363.000 unità all’anno (in realtà è una curva con una lieve “pancia”, ma come ordine di grandezza va bene). Alla fine del II periodo, infatti, la popolazione era di 44 milioni
IL PRIMO DICEMBRE 2019, SECONDO UN “CENSIMENTO” STIMATO (dati del censimento del 2016 elaborati insieme ai dati di diversi registri elettronici, delle SIM registrate, SENZA considerare CRIMEA e Repubbliche del Donbass, oltre che i residenti all’estero), portava il calo a 37.289 CITTADINI
https://tass-ru.turbopages.org/tass.ru/s/obschestvo/7588251
LO STESSO NUMERO DEL 1952!!!

Arriviamo al 2022. 7,6 milioni di rifugiati in EUROPA (dati del 5 ottobre https://lenta-ru.turbopages.org/lenta.ru/s/news/2022/10/05/un_/) e oltre 4 milioni di rifugiati in RUSSIA (dati del 9 settembre https://tass.ru/obschestvo/15703113). 2,7 milioni di persone sono state inoltre perse dopo i referendum (1,7 a Zaporozh’e e 1 a Cherson). Per comodità di calcolo non consideriamo le popolazioni delle regioni di DONECK e LUGANSK liberate e quindi da aggiungere.
https://nakanune-ru.turbopages.org/nakanune.ru/s/news/2022/09/30/22679291/

Ricapitolando abbiamo COME MINIMO 7,6+4+2,7=14,3 milioni in meno. Non consideriamo, infine, i caduti in battaglia, che superano il centinaio di migliaio E CHE A CAUSA DI UNA SCONSIDERATA STRATEGIA SUICIDA SONO SACRIFICATI OGNI GIORNO IN AZIONI MILITARMENTE, ANCORCHE’ ETICAMENTE, UMANAMENTE, DISCUTIBILI. Già con questa stima prudente non arriviamo a 23 milioni di persone, ma potrebbe essere anche un milione in meno.

Una popolazione che in 30 anni si è più che dimezzata ma che già PRIMA del colpo di stato di Maidan era arrivata ai livelli di sessant’anni addietro.

I “GERANI” RUSSO-IRANIANI CHE RIDICOLIZZANO NATO E OCCIDENTE

Parliamo dei droni kamikaze HERAN-2. In cirillico: la “h” diventa “g” dura, come “gherri potter”, quindi Герань-2, GhERAN’ sono i gerani, quindi questo è il soprannome affibbiato a questi micidiali droni.

La forma caratteristica ha anche suggerito l’appellativo di “balalaika volante”.
https://dzen.ru/media/alternathistory/letaiuscaia-balalaika-putina-ili-dronykamikadze-geran2-chto-iz-sebia-predstavliaiut-novye-bpla-rossiiskoi-armii-6334686dc4eb0e6b6a8db32f (stessa fonte anche per le informazioni seguenti)

La somiglianza con i DRONI IRANIANI SHAHED-136 non è per nulla CASUALE. In base agli accordi commerciali fra IRAN e RUSSIA, lo scambio di tecnologia e la produzione su licenza in terra russa sono ipotesi più che plausibili. Del resto, rifacendomi sempre all’ingegneria civile, l’accordo fra FIAT e URSS per la produzione di autoveicoli su licenza a TOGLIATTIGRAD è storia. In questo momento, tuttavia, non è stata ancora resa pubblica una scheda con le specifiche tecniche e relative differenze fra i due modelli costruttivi, di modo da capire se è una copia su licenza o uno sviluppo del prototipo iraniano.
https://dzen.ru/media/dvinsky/shahed136-ili-geran2-632dd530ea8e514f712e8ef2

La loro costruzione è in ogni caso estremamente SEMPLICE: un motore relativamente piccolo, un CINQUANTINO CINESE (2-тактные MD 550 или 3W мощностью 50 л.с. 50 cc https://novate.ru/blogs/161022/64433/) simile a quello montato sugli attuali motorini (E IN CINA E’ MONTATO SUGLI SCOOTER!), plastica comune per ali e carcassa velivolo. Il prezzo, quello di un comune scooter o, nella versione più “accessoriata”, di una macchina di piccola cilindrata. Giusto per fare paragoni, i blasonati turchi BAYRAKTAR TB-2 arrivano a due milioni di dollari, mentre un razzo per HIMARS a centomila.

Tre metri di lunghezza e poco più di due di larghezza lo rendono praticamente invisibile sia ai radar, sia agli AWACS perennemente in volo al confine con lo spazio aereo ucraino. Ci si accorge, pertanto, della sua presenza, unicamente quando si stabilisce col “geranio” un contatto visivo. Ovvero, quando è già troppo tardi perché è in corso la manovra di picchiata (qui un esempio https://itcrumbs.ru/wp-content/uploads/2022/10/Letayushhij-moped-dron-kamikadze-shahed-136-balalajka-Putina.jpg ).

“Potrebbero tirarlo giù i nostri PANCIR”, dice sempre la fonte citata sinora. Ma la NATO non ce li ha, e con la contraerea a disposizione può fare ben poco. Questo è attestato anche dalle foto e dai filmati che girano in questi giorni. Messe da parte le postazioni antiaeree NATO, del tutto inutili, il regime di KIEV si è ridotto LETTERALMENTE AL TIRASSEGNO!

Questa sequenza di immagini è di per sé emblematica:
https://t.me/voenacher/31230

Questa invece è la ripresa di una disperata SVENTAGLIATA DI MITRA, nella speranza di centrarlo:
https://t.me/boris_rozhin/67449
anche qui:
https://t.me/boris_rozhin/67450

Con una velocità di crociera massima tutt’altro che sorprendente, 180 km orari, riesce tuttavia a svolgere i compiti prefissati in modo egregio. Capace di volare fino a 4.000 m di altezza, è praticamente invisibile a occhio nudo fino a quando la manovra di picchiata è ormai allo stadio finale. A seconda del carico, ha un’autonomia dai 1000 ai 2500 km (laddove un BAYRAKTAR, per esempio, più di 150 non ne fa). E’ comandabile in due modi: telecomando tramite operatore e sistema satellitare con coordinate GPS o GLONASS, come i missili KALIBR.
https://dzen.ru/media/alternathistory/letaiuscaia-balalaika-putina-ili-dronykamikadze-geran2-chto-iz-sebia-predstavliaiut-novye-bpla-rossiiskoi-armii-6334686dc4eb0e6b6a8db32f

E può portare, per 2500 km, una carica esplosiva di 50 KG. Quanto basta per far saltare un carro armato, ovvero qualsiasi obbiettivo anche provvisto di blindatura, oltre che danneggiare obbiettivi poco protetti. La postazione di lancio è posta sul pianale di un camion telonato normalissimo ed è in grado di LANCIARNE CINQUE ALLA VOLTA. (ibidem)

DISPOSITIVI a BASSO COSTO ma dall’ALTO VALORE D’USO. E torniamo all’aneddoto della penna in grado di scrivere in assenza di gravità che incasinava gli ingegneri NASA, risolto mezzo secolo fa dai sovietici con una comune matita di grafite. Vero o falso che sia, come il terzo rigore di Beccalossi nello sketch omonimo di Paolo Rossi, la SCUOLA DI PENSIERO SOVIETICA sull’argomento è sempre stata questa: “Не ломай то, что работает” (non rompere quello che funziona) e SEMPLIFICARE, OTTIMIZZARE, RIDURRE SPRECHI, diminuire la SEBESTOIMOST’ (себестоимость traduzione bruttissima ma per intenderci, i “costi di produzione”, in realtà non è questo, in un’economia di piano è la QUANTITA’ DI LAVORO RICHIESTA a giocare un ruolo predominante nella pianificazione degli stessi e nella costruzione del piano economico). PER QUESTO, PER ESEMPIO, L’AUTOFOCUS O IL MOTORINO DI AVANZAMENTO PELLICOLA AL POSTO DELLA LEVA DI RIARMO SU UNA ZENIT NON SONO NEPPURE STATI PRESI IN CONSIDERAZIONE DAGLI INGEGNERI DI KRASNOGORSK. E NEPPURE LO CHIEDEVANO, I FOTOGRAFI PROFESSIONALI NEGLI ANNI OTTANTA. Chiedevano altro, ma questa è un’altra storia…

E torniamo ai “gerani”. Ridicolizzano la NATO e TECNOLOGIE DI DIFESA MILIARDARIE con un motorino cinese tirato giù da uno scooter, un involucro in plastica a metà tra un aeroplanino di carta e una balalaika (o una gibson Flying V) e un’elettronica reperibile su aliexpress. La necessità aguzza l’ingegno, certo. MA NON E’ SOLO O’BREE CHE TIRA FUORI UNA BICICLETTA DA RECORD DELL’ORA DA UN PEZZO DI LAVATRICE (e obbliga i padroni del ciclismo mondiale a riscrivere le regole del ciclismo per estrometterlo e rovinarlo). L’ingegno costruttivo sovietico, la sua impostazione nel risolvere problemi complessi nel modo più semplice possibile, è da cento anni che fa scuola in URSS prima e in RUSSIA poi. E infine – perdonate la deformazione mentale – ma in un’ottica di COSTRUZIONE DEL SOCIALISMO in un’economia a proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione, e del processo di determinazione di un valore d’uso accettabile per beni di consumo, mezzi di produzione, e mezzi che creano mezzi di produzione in rapporto alle risorse disponibili e alla conduzione pianificata del tutto, laddove meno te lo immagini, ancora oggi vede confermata ulteriormente la sua validità a livello di impostazione generale.

Aggiornamenti a seguire

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17/10 ore 08:00 aggiornamento

CATASTROFE IDEOLOGICA: “KUL’TURICID” (Культуроцид)

Si tratta di un film documentario,
https://www.youtube.com/watch?v=9g4PzJGEImw

a opera di
VASILIJ PROZOROV, direttore di Ukr-leaks (https://t.me/s/ukr_leaks esiste anche una pagina web ma il canale telegram è aggiornato costantemente). Il Prozorov è stato nei servizi segreti ucraini, occupandosi di lotta alla corruzione, fino al colpo di Stato del 2014. Li ha detto NO ed è passato alla Resistenza. Fondatore di UKR-LEAKS, si occupa di quello che faceva prima per smascherarne falsità e trame più o meno nascoste. Questa la sua presentazione prima dell’inizio del documentario vero e proprio(00:00 - 6:53)

Il documentario si occupa di quanto già abbiamo discusso in LIBRO E MOSCHETTO, presentando materiali e intervistando esperti sull’argomento.

La prima è Natal’ja Rastorgueva, direttrice della Biblioteca della Repubblica di Lugansk, anch’essa autrice di un’indagine approfondita sull’argomento (da 9:15), che ci dice come dal 2014 (10:15) il fondo librario sia stato progressivamente cambiato su commissione diretta di enti quali ministero della cultura, ministero dell’informazione, fondi internazionali, fra cui organizzazioni polacche, fondi SOROS (10:40), ambasciata USA,

Temi: “alternativnaja istorija ukrainy”, tesa a fomentare l’odio contro i russi e tutto ciò che era russo.

Obbiettivo: agire sulla psicologia dei bambini formandone atteggiamenti e concezione del mondo.

11:45 Viaggio in una biblioteca scolastica dei territori controllati dal regime di Kiev, prima alle elementari, poi a un ginnasio di Severodoneck, poi a un liceo. Qui oltre a porcherie Majdan e banderiste abbiamo già manuali NATO e Storia della potenza degli USA.

Torna poi in un’elementare, libri sulla guerra e l’odio antirusso per bambini dai 5 ai 9 anni (13:05). come sottolinea dopo, CON I FONDI UNICEF. Il tutto, sotto la parola “demokratija”.

15:35 si addentra nei contenuti di un manuale di storia, dove la II guerra mondiale è anch’essa rivista e corretta secondo gli standard NATO, con Stalin pari a Hitler. Anzi, peggio, perché non una riga parla del ruolo dell’UPA e dei nazisti in chiave antiebraica, per esempio. O di cosa ha combinato la divisione SS Galizia. Ovviamente, non un cenno della sua ingloriosa fine nel 1944 a opera dell’Armata Rossa. E qui siamo già alla decima classe, adolescenti.

La ricercatrice intervistata successivamente parla di SISTEMA ideologico organico, a partire dall’ABBECEDARIO dove, a ogni lettera, è associato un elemento dell’UPA (17:25)

L’opuscolo sulla “NATO CHE AIUTA” è oggetto della parte successiva. ATTENZIONE: la NATO aiuta, la NATO che difende la mamma e il bambino, la NATO baluardo dei DIRITTI DELL’UOMO, la NATO che risolve il PROBLEMA ECOLOGICO: la NATO che oggi li usa come carne da cannone e non solo esercito, ma Paese KAMIKAZE contro la loro guerra contro la Federazione Russa PER OTTO ANNI E’ STATA DIPINTA COSI’! Questo è importante, molto importante. Se questa è la mia formazione, non mi aspetterò mai di essere tradito in questa maniera. Prima di accorgermene di tempo ne passa e quando me ne accorgo, sono già con un fucile in mano in prima linea a morire “fino all’ultimo ucraino”, con dietro un fascista che appena mi giro per trovare rifugio mi impallina.

Ovviamente, i separatisti sono dei terroristi che sparano a donne e bambini (fumetto successivo) contro cui i “buoni” sono impegnati da otto anni.

Il documentario poi prosegue per un altro quarto d’ora circa, sempre sull’argomento. Sarebbe utile sottotitolarlo e farlo circolare.

Aggiornamenti a seguire.

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16/10 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Unica notizia degna di nota, l’ammasso di truppe ucraine e armamenti NATO verso SOLEDAR e l’attacco delle stesse con lo scopo evidente di rompere l’assedio di ARTEMOVSK con un’azione diversiva poco più a nord in grado di creare scompiglio e sospendere l’attacco per puntellare difese comunque in bilico fra la tenuta e il cedimento. Così non è stato, le difese hanno resistito.
https://t.me/epoddubny/13120

A parte questo, oggi le notizie di rilievo riferite ai fatti del giorno, riguardano unicamente duelli di aviazione e artiglieria. La risposta russa all’attacco di oggi a BELGOROD non si è fatta attendere e KIEV ha fatto risuonare per tutto il Paese l’allarme aereo. Si parla di un’altra centrale termoelettrica a KIEV colpita, ma i dettagli dell’operazione non sono ancora stati precisati. Ciò che è chiaro, è che non era solo per quanto accaduto nella città di confine russa, che c’è stata questa reazione.

Insieme infatti al bombardamento di BELGOROD, il regime di KIEV se l’è presa anche con il palazzo dell’amministrazione di DONECK. Cinque feriti, fortunatamente di domenica quasi tutti erano a casa.
https://t.me/swodki/177854

Obbiettivo civile pure questo, ma chissenefrega. L’ONU era troppo intenta a RICICLARE dopo 11 anni una fejk da antologia: “viagra ai soldati russi per stuprare le donne ucraine”.
https://nypost.com/2022/10/15/russia-is-giving-soldiers-viagra-to-rape-ukrainians-un-official/
Dopo 11 anni perché il primato spetta, ovviamente, al cattivo di allora, il libico Gheddafi: “U.S. says Gaddafi troops raping, issued Viagra: envoys” (REUTERS, 29/04/2011)
https://www.reuters.com/article/us-libya-usa-viagra-idUSTRE73R7N420110429
All’epoca però qualcuno aveva il coraggio di dire: “Several diplomats said Rice provided no evidence for the Viagra allegation”. Oggi, invece, “più di un centinaio di testimonianze” (occorre fare numero…) e “parte della strategia militare”
https://www.france24.com/en/live-news/20221014-rape-used-in-ukraine-as-a-russian-military-strategy-un
è messo sul tavolo senza uno straccio di prova concreta, di colpevole con un nome e cognome, anche solo compagnia, reggimento di appartenenza. Come per i lassativi: BASTA LA PAROLA. E dobbiamo, non possiamo fare a meno di crederle, perché

“IL MONDO SI DIVIDE IN DUE CATEGORIE”

Gli amici-di-putin e i nemici-di-putin. Quindi se non vuoi essere amico-di-putin devi credere. Punto. A dirlo non è “Tuco” (o il biondo), ma questa notizia che girava per i canali telegram oggi: “La Serbia (il miglior amico-di-putin) chiude la sua ambasciata in Ucraina”.
https://t.me/vityzeva/70769
La Serbia che alla votazione di qualche giorno fa all’ONU ha votato contro la Russia, ora è il miglior amico-di-putin… come Musk, del resto, come il cancelliere tedesco che si è stufato di aprire il borsellino e si è trovato due gasdotti distrutti. Come chiunque alza il ditino per dire ba… povero Tuco. Nessuno capirebbe la sua filosofia, oggi: “Gli speroni si dividono in due categorie: qualcuno passa dalla porta… e qualcuno dalla finestra”.

GLI SPERONI DALLA FINESTRA

Novemila soldati russi appena arrivati in Bielorussia, insieme a mezzi e aviazione già atterrata.
https://t.me/RVvoenkor/29317
Più altri in arrivo. Più che preparativi all’offensiva da NORD, abbastanza improbabili con l’inverno che si avvicina, sembra più fungere da DETERRENTE a eventuali azioni destabilizzanti in preparazione. Azioni che potrebbero APRIRE UN ALTRO FRONTE, cosa che in questo momento la Russia non si può permettere affatto. Meglio dare qualche puntello anche su un confine ritenuto fino a ora “tranquillo”. Ed evitare che mentre stai attento ai movimenti degli speroni sul pavimento del corridoio antistante, un Tuco qualsiasi ti punti una pistola passando dalla finestra.

IL “SONDAGGIO” (MASSACRO) DI IERI SOPRA CHERSON COME SEGNO DELLO SNATURAMENTO DI QUELLA CHE DOVEVA ESSERE (E NELLA PROPAGANDA OCCIDENTALE E’ TUTT’ORA) UNA “DIFESA”

Li chiamano “sondaggi”, ma sono attacchi suicidi comandati da una direzione militare tanto cinica quanto irresponsabile, nel vero senso della parola: non risponde assolutamente delle perdite. Ieri complessivamente sono morti, sopra Cherson, 350 soldati ucraini, oltre a 11 carri distrutti e 18 blindati.
https://t.me/mod_russia/20893

Di questi, 250 soldati, tutti i carri (11) e 14 blindati sono stati persi nel “sondaggio”, ovvero nell’attacco condotto con mezzi limitati sopra DUDCHAN. In un’azione sola! E’ da settimane che continua questo massacro quotidiano.

Nessuno sta dicendo che, da quando la NATO a fine agosto ha preso il comando delle operazioni, lo scopo delle forze armate ucraine non è stato più tenere posizioni, difendersi, ma tentare offensive, tanto improbabili quanto sproporzionate fra obbiettivi posti (ricacciare i russi fino a dopo Crimea) e risorse impiegate. Per farlo, si è tentato di scardinare la situazione con azioni energiche, tese a “far saltare un banco” che non solo non è saltato, ma che ha portato i russi a un pieno coinvolgimento e a un salto qualitativo nella SVO i cui risvolti si vedranno pienamente tra qualche mese.

Lasso di tempo in cui un centinaio di migliaia di uomini potrà ANCORA essere gettato nella mischia, per tentare di bissare i risultati di settembre. Ma se già allora i morti si contarono a decine di migliaia, almeno due secondo stime prudenti, oggi difese fortificate, uomini e mezzi, SE SALTERANNO, LO FARANNO A UN PREZZO ANCORA PIU’ ALTO. E comunque INCOMPATIBILE CON GLI OBBIETTIVI POSTI dal regime stesso e dai suoi padroni.

Infatti, assistiamo allo SNATURAMENTO della guerra “fino all’ultimo ucraino” del burattino di KIEV, che ora non è più per DIFENDERE, ma per RIPRENDERE. In altre parole, è tornata a quello che stava per fare a febbraio ammassando 76.000 uomini sopra DONECK e LUGANSK. L’Ucraina avrebbe guadagnato il potere sulle repubbliche ribelli e sulla Crimea, la NATO avrebbe inflitto un colpo mortale a Russia e, sopratutto alla REPUBBLICA POPOLARE CINESE. Così non è stato.

Non glielo è stato consentito di fare. Allora il regime ha poi mascherato l’azione sotto le mentite spoglie di difesa del suolo patrio fino a fine agosto, condendo il tutto con colloqui farlocchi, battaglie del grano (a proposito… come è andata a finire… non gliene frega più nulla a nessuno anche di questo), messinscene tanto maldestre quanto sbugiardate persino INVOLONTARIAMENTE dai media nostrani (ancora grazie Mentana su Kramatorsk!). Infine, gettando la maschera, da un mese a questa parte, spada in pugno e comando NATO, la loro è tornata a essere quello che doveva essere SIN DA INIZIO ANNO: un’azione diretta a produrre un effetto a catena sul governo e sull’organizzazione statuale russa.

Nel frattempo, però, È CAMBIATO TUTTO. L’Ucraina ha cessato di esistere come Stato autonomo, non ha un bilancio statale, vive di sussidi, ha perso completamente l’esercito se non per l’unica cosa che è in grado di offrire, e in gran quantità, alla NATO: la propria carne da cannone. CARNE NON SUFFICIENTE A RAGGIUNGERE L’OBBIETTIVO POSTO DI UNA PIENA “RECONQUISTA”.

La notizia è che IL BANCO NON SALTA. I russi arretrano, ma non capitolano. E preparano trecentomila uomini a tempo di record. Non solo, NON C’E’ PIU’ L’EFFETTO SORPRESA DI SETTEMBRE. Cambiati i generali, cambiati gli organici a tenere il fronte.

Si guardi KUPLJANSK, sempre ieri: colonna partita per “attaccare”, ma in realtà date le poche decine di unità coinvolte, per sondare. E FERMATA A VENTI KM DALLA LINEA DI FRONTE DA PROIETTILI CALIBRO 152 MM. Le autovetture, peraltro, coinvolte nell’incidente, hanno fermato quelle che venivano da dietro e così, nell’ingorgo creatosi, sono cadute preda del fuoco di artiglieria che ha continuato fino alla retromarcia e ritirata dei superstiti.
https://t.me/boris_rozhin/67396
NON ERA QUELLO CHE ERA SUCCESSO A FINE AGOSTO, INIZIO SETTEMBRE. MA NON ERANO NEMMENO GLI STESSI ESECUTORI. A fine agosto, erano reparti speciali NATO, oggi sono riservisti. Quello che resta di un esercito ridotto negli uomini e nei mezzi di sua proprietà.

Un esercito divenuto, suo malgrado e per conto dei padroni NATO, un immenso kamikaze da imbottire di tritolo e mandare al massacro un po’ dappertutto. Per “sondare” il terreno. Mentre i padroni colpiranno, nei tempi e nei modi da loro decisi, altri obbiettivi con altri uomini e con altri mezzi. Ma l’ONU ha altro a cui pensare e la democratica UE, il democratico U-ccidente, questo vogliono dal popolo ucraino: che si immoli, fino all’ultimo uomo, nella loro guerra contro la Russia.

RECORD

Nel frattempo, altri due aerei in meno, tirati giù ieri. Nel riconoscere alla contraerea russa un nuovo “record mondiale” di quei strani “tic nervosi” per cui occorre misurare ogni cosa, un giornale a stelle e strisce parla APERTAMENTE di “A Ukrainian Su-27 and Su-24 aircraft, which are thought to be some of the last of these relatively scarce and heavyweight classes operational after over six months of war”.
https://militarywatchmagazine.com/article/russian-s300v4-range-record-400km-40n6

Per la cronaca, il “record” riguarderebbe la distanza di azione della contraerea russa, ovvero quei 217 km che, al momento dello schianto, separavano i due jet dalla postazione di lancio dei missili che li hanno colpiti: jet che dopo aver lanciato i loro razzi, stavano rientrando alla base con una velocità di crociera di qualche centinaio di km all’ora e che sono stati raggiunti da missili che viaggiavano a Mach 14.

Aerei che cadono colpiti da una contraerea capace di questo e altro, aerei che cadono colpiti da droni che costano tre zeri in meno. L’offensiva NATO, oltre a snaturare il senso dell’azione bellica delle ff.aa. ucraine, sta snaturando la stessa composizione organica, la stessa struttura delle forze armate ucraine.

MOTOROLA

Cade oggi l’anniversario della sua morte (16/10/2016):
https://t.me/vityzeva/70745
A questo comandante miliziano, eroe della resistenza del Donbass nel biennio 2014-2015, protagonista della difesa e della salvezza di DONECK in quel drammatico agosto del 2014,
Вечная память.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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16/10 ore 12:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Oggi nessuna offensiva di rilievo su tutta la linea di fronte. Le ff.aa. ucraine se la sono presa con la cittadina russa di BELGOROD, come del resto fan già da quest’estate con attacchi missilistici sporadici, dal momento che è l’unico centro abitato di una certa importanza che riescono a raggiungere

Oggi l’attacco è stato il più imponente di sempre.
https://t.me/notes_veterans/5843

Purtroppo per i terroristi di stato di Kiev, la contraerea russa ha lavorato a dovere e, come risultato di questa “operazione”, ci sono stati solo due civili feriti.

Non solo proiettili e missili, ma anche HARM NATO lanciati da MiG-29 e Su-27 opportunamente modificati per portare e far partire gli ordigni del nemico atlantico.
https://t.me/OstashkoNews/32424

Accade anche questo… insieme a soldati ucraini che si rifiutano sempre più in massa di fare da carne da cannone ai padroni atlantici. E’ il caso della 128° brigata assaltatori che, dopo le perdite di ieri, oggi si è rifiutata di ripetere il mortale copione.
https://t.me/voenacher/31151

Aggiornamenti a seguire stasera.

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15/10 ore 21:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Sopra CHERSON confermato insuccesso di questo primo tentativo di offensiva da parte delle ff.aa. ucraine. Solo sopra DUDCHANY oggi hanno perso 15 carri armati e 20 blindati leggeri.
https://t.me/sashakots/36569

Sul fronte EST verso SVATOVO, i tentativi di offensiva sono stati egualmente sventati. Tentativi condotti secondo uno schema classico (furgonati con pezzo di artiglieria sul cassone e HMMWV davanti a fare breccia, dietro blindati e carri armati, quindi pezzi veloci di controbatteria, infine mortai e lanciarazzi multipli) da unità di riservisti, i difensori se ne sono accorti subito. Le squadre speciali ucraine, che avevano fatto un mese fa la differenza sbarazzandosi in quattro e quattr’otto dei riservisti messi a presidiare il punto sopra BALAKLEJA dove han fatto breccia, oggi erano altrove. È evidente lo schema criminale (perché comporta l’uccisione quasi certa degli attaccanti) di saggiare le difese con attacchi concreti a bassa intensità.
https://t.me/sashakots/36568

123.133

È il numero di soldati ucraini morti sino a oggi, diffuso in un radiomessaggio del Ministero della Difesa russo su tutte le frequenze,
https://t.me/Sladkov_plus/6499
di modo che passasse aldilà della linea di fronte
https://topwar.ru/203418-minoborony-rossii-obschie-poteri-vsu-sostavili-bolee-120-tysjach-chelovek.html
alla fine di un appello a deporre le armi e a non morire ammazzati per il regime di KIEV. Numero in aumento peraltro, viste le perdite di oggi.

CARTINA DELLE PROBABILI DIRETTRICI DELL’IMMINENTE OFFENSIVA

Questa è la prima cartina che cerca di individuare complessivamente le direttrici di attacco lungo tutta la linea di fronte ucraina.
https://t.me/zastavnyii/1868
Come è possibile vedere, si tratta di uno sforzo immenso, immane possiamo dire, che costerà la vita a ben più di un migliaio di soldati ucraini al giorno. Non è questo l’importante per il governo USA. In questo momento, contano di più le elezioni al Senato fra poco meno di un mese. Un buon risultato elettorale esige il suo tributo di sangue.

ARTEMOVSK, DONBASS: UNA STORIA COME TANTE ALTRE, DA OTTO ANNI

Questo video mostra un soldato dell’unità Wagner, operativa su Artemovsk, che parla di come suoi compagni siano stati uccisi da bombardamenti ucraini mentre letteralmente estraevano dalla cantina di case limitrofe (inquadrate per un attimo) civili che si erano trovati sulla linea di fuoco. Nella fattispecie, una vecchia contadina e suo figlio, almeno così mi è sembrato a occhio. Non riescono neppure a parlare, parlano i loro gesti, le mani di quell’uomo che imitano prima le “granat” che gli piovevano addosso, poi loro rannicchiati in cantina, poi i soldati russi che li tirano fuori, poi la voce che si spezza in un pianto a malapena trattenuto e quel “bol’shoe spasibo, rebjata”, quel “grazie mille ragazzi, per averci salvato”. Loro ce l’hanno fatta, i loro salvatori sono morti proprio per salvarli, perché poco intenti a coprirsi e più intenti a coprire la fuga di quei civili, mentre divenivano facile bersaglio per granate che hanno approfittato subito della situazione creatasi per colpire senza pietà.
https://t.me/ukraina_ru/108660

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domani sera.

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15/10 ore 14:00 aggiornamento

FRONTE SUD: PRIMO ASSALTO FALLITO!


Lascio la parola alla sintesi di Rozhin delle 14:10:

I primi tentativi sono in realtà iniziati da ieri sera e da tre aree precise sopra CHERSON, da ovest a est: DAVYDOV BROD, KOSTROMKA e DUDCHAN. L’attacco vero e proprio è iniziato stamattina presto.

Attacco “vecchia maniera” (e cominciamo a insospettirci!): un reggimento (il 140°), tre brigate motorizzate, coperte da un battaglione carristi, più artiglieria Giacint-B e Smerch. Le armi NATO… non pervenute. Fuoco di sbarramento russo più droni contro. Risultato: 120 soldati ucraini morti, come minimo, più 15 blindati leggeri e 4 carri armati.

Ritirata conseguente sotto gli attacchi di artiglieria e aviazione (e ulteriori perdite).

https://t.me/boris_rozhin/67276

TUTTO QUI? Si, per il momento. Conferma anche un altro corrispondente sul campo e aggiunge:
“Ma è ancora prematuro parlare di fine dei combattimenti”
Но говорить об окончании боя пока преждевременно.
https://t.me/rusich_army/5790

Già alle 11:30 c’era chi parlava di un tentativo, peraltro con risorse limitate, di distogliere l’attenzione dall’obbiettivo principale, che sarebbe potuto essere nella regione di Zaporozh’e (altri 30.000 soldati ammassati e in attesa dell’ordine di attacco):
https://t.me/zastavnyii/1865
o fra SVATOVO e KREMENNAJA (altri 35-40.000 soldati ammassati),
https://t.me/WarDonbass/82648
dove secondo alcune voci il Comando generale delle ff.aa. ucraine avrebbe posto come obbiettivo la presa di SVATOVO entro il 17/10
https://t.me/sashakots/36567

O da NIKOLAEV (ibidem).

Dal campo di battaglia emergono nuovi dettagli e si parla di 30 carri armati ucraini e una quantità notevole di pick-up che hanno tentato di avvicinarsi alla linea di fronte coperti dall’artiglieria, ma senza successo. Ora si inseguono gli attaccanti in ritirata nei boschi e si infliggono ulteriori perdite.
https://t.me/milinfolive/91946
“Si attendono nuovi tentativi di attacco” (Ожидаются новые попытки наступления).

Insomma, non è questa l’offensiva NATO che ci si attende, peraltro neppure minimamente paragonabile per uomini e mezzi coinvolti a quanto accaduto il mese scorso. Questi sono ordini di grandezza pienamente compatibili con la “SVO 1.0”, combattuta con una mano sola e senza mobilitazione di uomini e mezzi supplementari. Pertanto, tutte le ipotesi rimangono sul campo:
- ulteriore tentativo di saggiare il terreno;
- finta per distrarre energie rilevanti da fronti su cui si intende invece picchiare maggiormente;
- tutte e due le cose insieme, ma solo in sequenza (finta da una parte, attacco dall’altra, nuovo attacco dalla prima parte). Vedremo il prosieguo.

ACCADDE IERI

Dal bollettino del Ministero della Difesa russo appena diramato, tre informazioni importanti:
1) 5 ponti mobili sul fiume Ingulec fatti saltare. (quindi, maggiori problemi di comunicazione e approvvigionamento).
2) Attacchi preventivi intensificati su tutta la linea di fronte SUD ed EST per “alleggerire la pressione”. Un migliaio di uomini e decine di mezzi in meno ad attaccare, non sono molto, ma qualche problema di riorganizzazione e di conduzione dell’azione offensiva lo possono comunque porre.
3) SVENTATO NUOVO ATTACCO DAL FIUME ALLA CENTRALE ATOMICA ZAES: oltre 50 marò uccisi, 5 gommoni, 2 barconi e 4 autoveicoli leggeri a bordo distrutti.
https://t.me/mod_russia/20864

Riguardo il punto 3), difficile pensare a quello come L’ATTACCO alla centrale. Più probabile un ulteriore tentativo NATO di saggiare il terreno: sulla pelle di un “esercito a perdere”.

Aggiornamenti a seguire.

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15/10 ore 11:00 aggiornamento

FRONTE SUD: ATTACCO IN CORSO!


Compagni, forse ci siamo. Prendiamo queste due cartine del fronte SUD
https://t.me/RVvoenkor/29136
et
https://t.me/zastavnyii/1858
e teniamole come riferimento.

Così come teniamo come riferimento questa cartina del fronte EST
https://t.me/zastavnyii/1854
e teniamo anch’essa come riferimento.

Da oggi, probabilmente, le cose cambieranno. Queste, almeno, le intenzioni degli attaccanti. Su tutte le linee di fronte premono CENTOMILA UOMINI. Sessantamila uomini sul fronte SUD, trentacinque, quarantamila sul fronte EST.

Alle 9:23 arrivavano le prime notizie dell’attacco. Due battaglioni come minimo
https://t.me/rusich_army/5786

Alle 10:48 arrivava la conferma ufficiale delle autorità regionali
https://t.me/zastavnyii/1854

La difesa al momento tiene. Tutto dipenderà da tre parole:
- GRAMOTNOST’ (Грамотность lett. “grammaticalità”, i miei poveri nonni avrebbero detto “fet a mod”, “fate a modo”, metodo)
- DISCIPLINA (Дисциплина come in italiano ma proninciata con la Z aspirata dopo la S, quindi viene una cosa tipo “dis-tsiplina”, significato identico)
- STOJKOST’ (Стойкость lett. Stoicismo, capacità di resistenza)
https://t.me/swodki/177082
Ovviamente, se la NATO riuscirà a portare su parti singole di fronte da frantumare (e ha gli strumenti satellitari per farlo!) una superiorità soverchiante di uomini e mezzi, non ci saranno gramotnost’, disciplina e stojkost’ che terranno.

Direttrice d’attacco da DUDCHANY
https://t.me/boris_rozhin/67248

E da Nikopol’
https://t.me/boris_rozhin/67247
dove è iniziato un intenso fuoco di artiglieria, prologo all’assalto, obbiettivo BERISLAV, come per la direttrice precedente.

11:04 i combattimenti infuriano la ma la linea di difesa sta tenendo. A 50 km dalla linea di fronte di ieri sera (prime mappe) non si sente nulla.
https://t.me/ukraina_ru/108499

Terremo monitorata la situazione. Aggiornamenti a seguire.

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14/10 ore 18:00 aggiornamento

ILON MUSK NELLE LISTE DI PROSCRIZIONE DI “MIROTVOREC’” (PER 15 MINUTI…)


Il clima di “Musk-fobia” in Ucraina ormai è dilagante. Il signore che fino a oggi ha consentito alla NATO di fare quel che ha fatto nell’ultimo mese di controffensiva, grazie agli Starlink forniti a decine di migliaia, è talmente caduto in disgrazia che oggi è finito nelle LISTE DI PROSCRIZIONE DEL GOVERNO UCRAINO. Vedasi a proposito questo articolo molto esplicativo:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-myrotvoretz_la_lista_di_proscrizione_del_governo_ucraino_che_scheda_i_giornalisti_indipendenti/45289_46063/

E qui il sito ufficiale di questi signori, che hanno sede a LANGLEY Virginia e Varsavia (d’altronde, avere una sede a Langley, con tutti i paesi dell’Ucraina disponibili, e nella capitale dei realisti più realisti del re, è solo un caso… e noi siamo i soliti malfidenti).
https://myrotvorets.center/

Questo è il regime che il nostro governo sta aiutando, per inciso. Ebbene, oggi è comparsa anche la scheda di Ilon Musk.
https://t.me/boris_rozhin/67181

Neanche un quarto d’ora, qualcuno ai piani alti se n’è accorto e ha dato subito ordine di rimuoverla. Qualcun altro aveva minacciato di toglierli del tutto, gli Starlink.
https://t.me/vityzeva/70640

Ma a parte chi oggi tra Langley, Varsavia e Kiev l’ha fatta fuori dal vasino, la cosa è indicativa del tasso di libertà di parola di questo regime. Dici una cosa? Colpevole. E chi finisce lì di solito è come se ricevesse un avviso mafioso di morte. Non nel caso del signor Musk, ovviamente.

QUESTIONE DI CALIBRO…

Arriveranno dagli USA proiettili calibro 105 mm. Con questi l’artiglieria ucraina spazierà sulla seguente gamma: 85, 100, 105, 122, 130, 152, 155, e 203 mm.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/14/21407.html
Per dire “caos” la parola russa è PUTANICA (da leggersi putaniza con la zeta aspirata)… quindi quando noi diciamo “puttanaio” in realtà ci rifacciamo a un calco linguistico! 
Scherzi a parte, è un vero e proprio caos. E neppure loro ci stanno dentro. Sbagliarsi col calibro dei proiettili è facile e non è che tutti gli obici mangiano tutto. Anzi. Munizioni arrivate ma sbagliate, incompatibili con i pezzi sul campo, hanno provocato e provocano numerosi problemi. Non da ultimo, ad ARTEMOVSK, dove l’assenza di munizioni giuste è alla base dell’insufficiente fuoco di controbatteria che ha consentito alle truppe russe importanti risultati sul campo.

NON PIU’ DI VENTI CACCIA RIMASTI

Questa cartina indica i punti di dislocazione degli ultimi caccia rimasti all’aviazione ucraina:
https://t.me/boris_rozhin/67192
Quello che ci dicevamo ieri della regressione strutturale delle forze armate ucraine: da quelle di uno stato sovrano, il secondo dopo l’implosione pilotata dell’URSS, a Lumpenarmee a perdere, a disposizione NATO.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

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14/10 ore 13:30 aggiornamento veloce

FRONTE EST


Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/14/20221014120050-ef1c4693.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/14/20221014120048-4c2d621c.jpg

La linea di fronte è ferma, gli attacchi sono tutti respinti, le perdite oltre il centinaio.
https://t.me/mod_russia/20831

Il problema è che NON E’ QUESTO L’ATTACCO. Solo intorno a SVATOVO sono al momento AMMASSATE TRENTACINQUEMILA UNITA’. In attesa dell’ordine di attacco.
https://t.me/voenkorKotenok/41634

FRONTE SUD

Attacchi tutti respinti a ovest della linea, oltre NIKOLAEV:
https://t.me/rybar/40195

Per il resto gli scontri al momento sono di bassa intensità su tutta la linea di fronte:
https://t.me/boris_rozhin/67144

La calma prima della tempesta. AL MOMENTO SONO AMMASSATE SU TUTTA LA LINEA DI FRONTE SESSANTAMILA UNITA’, anch’esse in attesa dell’ordine d’attacco. Si guardi questa cartina:
https://t.me/rezident_ua/14616
Metà sono disposte a ovest (prime tre frecce), pronte a gettarsi su Cherson.

Partiamo dal presupposto che sia le prime che le seconde masse di soldati sono destinate alla DECIMAZIONE. Ma l’obbiettivo deve essere portato a casa A OGNI COSTO. Questa è l’intenzione e i russi l’hanno presa MOLTO sul serio. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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14/10 ore 12:30 aggiornamento

ANCORA UN MESE!

In genere gli scambi di opinioni e le polemiche che leggo sui canali telegram li tengo per me, mi servono come “termometro” per capire la “nastroenie”, il morale della truppa, quello che pensa e che sente quel segmento informativo. In genere vale la regola del “finché va tutto bene”… regola universale che rende l’individuazione di cosa sta dietro a contenuti, analisi, eccetera molto difficile, per l’appunto, finché va tutto bene. Quando invece “non va tutto bene”, ecco allora fiorire le “Cento scuole” (zhuzibaijia 諸子百家). E allora ben venga “che cento fiori sboccino, che cento scuole competano fra loro” (百花齐放、百家争鸣… mi raccomando, non come nell’originale che finì con una tragica purga di tutte le altre novantanove… prima del cosiddetto “Grande balzo in avanti”…).

In questo caso l’oggetto del contendere riguardava il ruolo passivo delle forze armate russe, trincerate in difesa, mentre i Vagnerovcy, i mercenari di Wagner, azienda monocliente che agisce, dall’inizio del conflitto, come unità speciale “risolvi casini” dell’esercito russo, della serie “dove c’è un problema che nessuno può risolvere”: li han messi lì da mesi (giugno-luglio) nella zona di ARTEMOVSK e gli han detto: “questo segmento è vostro”. E loro pian piano hanno smantellato pezzo pezzo una difesa numericamente superiore, trincerata su diversi scaglioni, metodicamente, senza assaltare, senza perdere neanche un uomo per nulla, rinviando a domani piuttosto, e così giugno-luglio-agosto-settembre-ottobre per cinque mesi! Metro dopo metro, letteralmente. Ma forse ARTEMOVSK questo mese cadrà.

Ed ecco subito la prima scuola di pensiero che si straccia le vesti… “Ecco! Loro sì e l’esercito no!” C’è stato anche, ma mi è passato sopra proprio come l’acqua sul marmo, chi è partito con la litania “Privato è bello”. Me la ricordo ancora… il senso era: “guarda loro, gli han dato un compito, si son messi lì, poca burocrazia, e lo stanno svolgendo…” “E noi invece… fai la richiesta in carta bollata al comandante di brigata, che la gira al suo superiore, che la gira al suo superiore, che finisce sotto la pigna, e intanto il nemico è passato avanti di venti, trenta km in un giorno!”

Come al solito, si mescolano abilmente bambino, acqua sporca, spugna e asciugamano così da buttare tutto dicendo che è soltanto “acqua sporca”. Lo han fatto quarant’anni fa con Michele figlio di Sergio e futuri oligarchi… chiamandolo peraltro “perestrojka” (ristrutturazione), quella scuola di pensiero è dura a morire. E non morirà mai. Esiste ovunque e fa parte della natura umana: Ljudi kak ljudi, “sono le persone a esser così”, diceva (sconsolato) il buon Woland...

Ora, a parte discorsi già fatti, rifatti e strafatti sulla necessità dell’esercito di leva come garanzia democratica, collante eccetera, oltre che all’obiezione quasi lapalissiana che l’impiego di un settore “professionale” limitato a precisi obbiettivi e autonomo dalla verticale delle catene decisionali NON PUO’ DIVENTARE LA REGOLA PER LA CONDUZIONE DI UN’OPERAZIONE ESTREMAMENTE COMPLESSA, LUNGA NEL TEMPO E CHE INTERESSA TUTTE LE SFERE DELLA SOCIETA’ E DELL’ECONOMIA. Per quella ci vuole PIANIFICAZIONE. E la PIANIFICAZIONE richiede ANCHE, NON SOLO MA SOPRATTUTTO, CENTRALIZZAZIONE del processo decisionale.

Anche il nemico ragiona su queste logiche, tipo lo OODA LOOP (Observe, Orient, Decide, Act) lo hanno inventato loro. Per la precisione, il colonnello John Boyd (1927-1997), dove l’embrione del meccanismo appare in un suo saggio del 1975, appena pensionato… ma che è oggetto di attenzione da parte dei militari a stelle e strisce solo dal 2007!
CFR JN Rule, “The OODA Loop, Intuition, and Strategic Thought - DTIC” (2013)
https://apps.dtic.mil/sti/pdfs/ADA590672.pdf

Tra l’altro, anche i russi si son messi a studiarlo… https://t.me/south0wind/1549

Ma qui si va oltre lo OODA. Qui si parla di PIANIFICAZIONE, non adattamento e organizzazione di una reazione limitata nello spazio e nel tempo, non “programmazione”. Siamo a un livello di complessità MOLTO superiore, che interessa diversi settori non solo della DIFESA, ma anche dell’ECONOMIA (soprattutto…) e della SOCIETA’. Siamo a un livello di comprensione dialettica delle contraddizioni e delle relazioni fra le parti, che nasce prima di LENIN ma è CON lui e GRAZIE a lui che trova una nuova forma non solo di sviluppo teorico, ma anche di applicazione. E questa scuola di pensiero, scusatemi la deformazione professionale, ma dà ancora i numeri alle altre.

Torniamo al tema dibattuto. Questo corrispondente risolve gordianamente il problema riferendosi all’interlocutore dubbioso: “Dici che ci sono 12 unità per compagnia. Bene, vai all’attacco in 12! Non puoi… certo che non puoi. Con 12 persone a compagnia vai a massacrarle! Devi aspettare i rinforzi. Quando arrivano? Tra un mese? Devi aspettare un mese! Tre mesi? Devi aspettare tre mesi! E in quei tre mesi si sta in difesa!”
https://t.me/notes_veterans/5725

Sempre lui oggi, poco prima annotava:
“Nel complesso vedo lo stesso scenario di cui abbiam parlato un mese fa: il passaggio alla difesa. In verità, difesa non passiva (lett. “sorda”), ma attiva. Presto liberemo Artemovsk. Lì i Wagner non si danno pace. Accumulazione di uomini e mezzi. I tempi dell’offensiva sono stati rotti. E’ già ottobre. Abbiamo già un mese di mobilitazione parziale. Ancora un mese e i nazisti ucraini possono anche scordarsi definitivamente della controffensiva. Adesso l’importante è tenere la difesa fino all’arrivo dei rinforzi. Penso che l’interessante inizierà da dicembre. Siamo solo all’inizio.”
В общем я вижу тот сценарий, о котором я говорил месяц назад - уход в оборону. Правда не в глухую, а в активную. Скоро будет взят Артемовск. Там "Вагнера" всё не унимаются. Накапливание сил и средств. Темпы наступления ВСУ сбиты. На дворе уже октябрь. Месяц идёт мобилизация. Ещё месяц и о контрнаступлении украинские нацисты могут забыть окончательно. Сейчас главное удержать оборону до прибытия пополнения. Я думаю с декабря начнутся интересные события. Всё только начинается.
https://t.me/notes_veterans/5721

Prendiamo. Vedremo gli sviluppi e quale scuola di pensiero avrà ragione.

Aggiornamenti a seguire.

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14/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Questa cartina molto bene la situazione attuale a ovest di SVATOVO e a sud di KREMENNAJA.
https://t.me/RVvoenkor/29075

Di fatto, i cronachisti usano termini come “kontratakuet” (contrattacca) ma io ci andrei molto cauto. Ripeto a scanso di equivoci, due battaglioni non è mai stata una situazione di pericolo. E’ da otto mesi che quest’ordine di grandezza si schianta, regolarmente, contro milizie e forze armate che fanno catenaccio e lo rispediscono al mittente con perdite ingenti, avanzando di poco, quando è un chilometro è tanto. Era quello che chiamavamo “schiacciasassi” e che gli anglofoni chiamavano, con un termine che ho sempre odiato “grinder” (tritacarne).

“Se le cose stanno così…”, si diceva Shojgu coi suoi, se le cose stanno così andiamo avanti così. Giustamente… chi lo fa fare di mobilitare altre trecentomila unità, con tutti i casini del caso. Così come chi lo fa fare di prendere un traffico di gas bene avviato e farlo arrivare al cliente recalcitrante non più DIRETTAMENTE ma attraverso la Turchia, che ora son buoni e cari ma nel futuro non si sa… in entrambi i casi la risposta è semplice. Uno stato di necessità.

Nel secondo la “via normale” come dicono gli alpinisti, fatta saltare dalla NATO et satelliti, nel primo il CAMBIO DI PASSO sempre della NATO, entrata a gamba tesa a far la guerra “come la sa fare lei”.

Quindi tutto quello che ci siam detti: aumento di uno zero a destra del numero di unità coinvolte contemporaneamente, perdite enormi ma sovraccarico difesa, che salta, cede, sfondamento, coinvolgimento unità mobili per ulteriore affondo, panico fra i difensori, accerchiamento parti restanti, invio rinforzi tardivo, situazione disperata, arretramento (e son già stati bravi ad arretrare come sono arretrati).

“Aumento di uno zero a destra del numero di unità coinvolte contemporaneamente” significa applicazione in massa della “guerra incentrata sulla rete”. Azione coordinata di droni, ricognitori, incursori, artiglieria, unità speciali di truppe di terra, unità aviotrasportate, in un PIANO CHE SI CREA MOMENTO PER MOMENTO, a seconda di passi nemici costantemente monitorati. Servono tanti uomini ma anche tanti mezzi e, soprattutto, come nei computer man mano che gli aumenti le cose da fare, non solo un hardware all’altezza, ma anche un software con algoritmi il più possibile leggeri e snelli.

Ebbene, l’idea è che le pesanti perdite di uomini e mezzi inflitte dai russi abbiano consentito questo rallentamento. Questa attesa di “rinforzi”: i diecimila che stanno arrivando dalla Gran bretagna, in grado di capire i messaggi radio dei padroni che seguono le operazioni dai maxischermi. Ma anche in attesa che siano ripristinati gli starlink perduti o distrutti. Se non c’è campo, non si può andare sul campo a combattere, ormai.

A proposito di Starlink, è notizia di ieri che MUSK non ne avrebbe più da dare...
“So far roughly 20,000 Starlink satellite units have been donated to Ukraine, with Musk tweeting on Friday the “operation has cost SpaceX $80 million and will exceed $100 million by the end of the year.”
But those charitable contributions could be coming to an end, as SpaceX has warned the Pentagon that it may stop funding the service in Ukraine unless the US military kicks in tens of millions of dollars per month. ”
https://edition.cnn.com/2022/10/13/politics/elon-musk-spacex-starlink-ukraine/index.html
Il che sta causando un casino ben maggiore di quello dei suoi “cinguettii”. Un insieme di cose che ha inceppato il movimento, l’avanzata NATO, e gli ha impedito di “cogliere il momento”. E ora ripartire non è impossibile, basta aggiungere nuovamente quello “zero” e le stesse condizioni di partenza.

Ma ora manca anche “l’effetto sorpresa”, i russi quello temono e quello si aspettano. E la linea da difendere è stata appositamente accorciata, per aumentarne la densità. Sufficiente o insufficiente che sarà, sicuramente non sarà una passeggiata come a inizio settembre.

Aggiornamenti a seguire.

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13/10 ore 19:15 aggiornamento

DAL FRONTE


Mentre giungono notizie di un attacco delle ff.aa. ucraine respinto a DAVYDOV BROD (fronte SUD)
https://t.me/HersonskiyGorodovoy/1169
ne arrivano altre di attacchi respinti questa volta sul fronte EST
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/13/21225.html
Il che non tranquillizza affatto nessuno, in quanto la pressione sta gradualmente aumentando su tutte le linee di fronte. Il che potrebbe essere il prologo all’attacco in massa annunciato, rinviato, ma di fatto non ancora di molto differibile (se si vorrà fare, naturalmente…)

CHERSON CHIEDE AIUTO AL GOVERNO PER TRASFERIRE I CIVILI DALLE ZONE ATTUALMENTE SOTTO LE BOMBE DEL REGIME DI KIEV

Nel frattempo, c’è chi cerca di alleviare le sofferenze di chi è da oltre un mese sotto il fuoco fascista. Per esempio NOVAJA KACHOVKA, ALLE 18:26 DI OGGI GIA’ AL SESTO ALLARME AEREO DEL GIORNO!
https://tass.ru/politika/16049651
E non ce la fa umanamente più a sopportare l situazione. Questo il senso dell’appello di oggi presidente della Regione di Cherson Vladimir Sal’do.
https://t.me/SALDO_VGA/181
Titolo INVECE del cinegiornale luce: “I filorussi: evacuare i civili da Kherson, Mosca ci aiuti”. A parte quel “i filorussi” che ormai non vale neppure per le due repubbliche ribelli: avvisare i cinegiornali che, checché ne pensino, loro sono RUSSI esattamente come un RUSSO di MOSCA o di VLADIVOSTOK. Ma il senso non è quello di una vera e propria “evacuazione”, come quella di BALAKLEJA, o IZJUM, o KUPLJANSK, o KRASNYJ LIMAN. Qui si tratta di consentire a dei bambini, a dei ragazzi, a degli adulti che non ce la fanno più e che hanno diritto a una vita senza bombe, di passare questo mese difficile in CRIMEA, anzi tutto, che è lì vicina, o in altre regioni della Russia. E LA CATENA DI SOLIDARIETA’ SI E’ GIA’ ATTIVATA: IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHUSNULLIN SI E’ DETTO PIENAMENTE D’ACCORDO E SI E’ GIA’ ATTIVATO PER IL TRASFERIMENTO E PER GARANTIRE GRATUITAMENTE A TUTTI QUANTI NE FARANNO RICHIESTA LE CURE NECESSARIE. A partire dalle strutture ricettive in Crimea, ma non solo.
https://t.me/RVvoenkor/29038
Questo però il cinegiornale luce lo omette.

NUOVO ATTACCO MISSILISTICO E CON DRONI ALL’INFRASTRUTTURA ENERGETICA E LOGISTICA

Questa la cartina alle 16:40 (ora locale)
https://t.me/readovkanews/44188
Gli attacchi hanno interessato sia l’ovest, che la capitale, che l’est del Paese. Prosegue quindi la tattica russa di smantellamento non solo dei trasformatori, ma anche degli snodi ferroviari. Rallentare l’approvvigionamento da ovest a est è ora, in condizioni di netta inferiorità numerica, una priorità.

ANCORA SULL’AEREO ABBATTUTO DAL DRONE (meglio, dai suoi resti…)

Due cose:
1. dai resti dell’aereo (qui sotto un pezzo di coda), si è visto che mancava il camuffamento (il colore grigio-verde). Con una veloce ricerca, si è risaliti alla provenienza di quell’aereo, ovvero al reparto acrobatico dell’aeronautica ucraina. La domanda sorge spontanea, in riferimento anche a quanto analizzato poc’anzi: il continuo stillicidio di aerei in azioni suicide sta portando l’aeronautica militare ucraina a riesumare questi aerei?
https://t.me/readovkanews/44190
2. Premesso che questo è il primo caso mondiale di un aereo colpito e abbattuto in aria da un drone kamikaze,
https://t.me/boris_rozhin/67069
la dinamica dell’accaduto è molto meno paradossale di quanto sembri. Nel colpirlo, il pilota si è avvicinato troppo così che i resti del drone esploso hanno colpito e danneggiato la cabina costringendo il pilota a catapultarsi.
https://t.me/boris_rozhin/67075

Aggiornamenti a seguire domattina.

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13/10 13:30 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO

Confrontare i dati del 13/10 con quelli del 04/10 (https://t.me/mod_russia/20535) ci aiuta a capire come in DIECI GIORNI l’andamento delle perdite del regime di KIEV:
321 aerei (vs 312, +9)
161 elicotteri (vs 157, +4)
2211 droni (vs 2145, +66)
380 sistemi missilistici (vs 379, +1)
5720 carri armati e altri cingolati blindati (vs 5336, +384)
868 lanciarazzi multipli (vs 860, +8)
3467 obici e mortai (vs 3445, +22)
6529 autoveicoli blindati (vs 6226, +303)
https://t.me/mod_russia/20535

Rispetto all’analisi del 4/10 notiamo una sostanziale CONTINUITA’, segno che nulla è cambiato. Dal 25/09 al 13/10 è tanto tempo. Il ritmo di smantellamento di blindati, cingolati e non (+587) e di aerei, elicotteri e droni è sostanzialmente immutato. Nella conta, peraltro, andrebbero sommati anche i due aerei abbattuti oggi a Pol’tava.
https://t.me/boris_rozhin/67054
Il che porterebbe anche gli aerei abbattuti su un piano di parità rispetto al dato precedente... ma quello che mi interessa sapere in questo momento, più che il dato esatto, è la tendenza. E se nella decina precedente il trovavamo il 5% delle macchine distrutte nell’intera operazione, ancora oggi abbiamo lo stesso numero: una quantità ingente, sicuramente più di quanto perso nei mesi precedenti. Segno evidente del
- cambio di passo del regime di KIEV sotto il comando NATO, ovvero la nuova modalità di conflitto ideata dai kuratory, basata su attacchi di carristi e squadre leggere su pick-up e mezzi blindati, coperti dall’artiglieria a sua volta guidata dai droni e dagli elicotteri e aerei da combattimento rimasti.

A proposito di questi ultimi, Zelenskij e soci hanno trovato un nuovo eroe: un pilota che ieri, dopo aver abbattuto in missione cinque shahed [droni iraniani] e due razzi, al quinto drone si è scontrato con quest’ultimo e si è salvato catapultandosi dall’aereo.
https://t.me/vityzeva/70533
Ora, ammesso e non concesso che abbia fatto REALMENTE tutto quanto dichiarato, e non sia già alla terza o quarta versione del racconto (alla decima diventerà uno stormo intero e due batterie di missili), un drone NON HA lo stesso costo di un Mig-29!
https://t.me/zastavnyii/1839
Il manifesto qui sopra dice, sostanzialmente, che se un MiG-29 costa 22 milioni di dollari, un drone costa il prezzo delle assi di legno e del motorino. Esagerato… ma la sostanza è quella. Soprattutto, quando perdi aerei ed elicotteri in questa maniera, non li puoi rimpiazzare, se non parzialmente, con dei droni. E non è che per ogni Mig-xx o un Su-xx abbattuto, arriva bello bello un F-xx targato NATO di rimpiazzo.

L’IMPOVERIMENTO militare della seconda potenza uscita dall’implosione dell’URSS è sempre maggiore e rilevante. Soprattutto, STA CAMBIANDO LA STRUTTURA, LA COMPOSIZIONE ORGANICA DELLE FORZE ARMATE UCRAINE. Nuove armi in arrivo, via via che si esauriscono i Mig e i Suchoj ex-Varsavia ed entrano i pick-up, i blindati rotabili, i mortai leggeri, i missili spalleggiabili, trasformano le ff.aa. ucraine da quelle di uno Stato sovrano, autonomo persino nella produzione bellica di alto livello (la FED, dove la “D” è quella di un certo Dzeržinskij, l’ARSENAL di KIEV, giusto per dire quelle che oltre a fare aerei da combattimento e armi sovietiche, facevano anche le macchine fotografiche a pellicola che hanno consentito a noi poveretti di fotografare girando ghiere dei tempi e dei diaframmi in piccolo e medio formato) a “Lumpenarmee”, a esercito straccione, materiale di consumo per i nuovi padroni NATO.

IL “ SATELLITE GUARDONE”

Come si diceva… “La cia ci spia…”: Il satellite MAXAR, piazzato costantemente a “guardoneggiare” sul ponte della Crimea come neanche nelle peggiori commedie trash anni Settanta, registra queste foto:
https://t.me/boris_rozhin/67009
Utili a constatare che:
- Una gru su piattaforma galleggiante è già piazzata per tirare su il troncone affondato
- Il traffico auto è regolare in doppio senso di circolazione
- Anche il traffico ferroviario è regolare su una rotaia.
Registra, e prende atto che il terrorismo di Stato commissionato alla sua nuova colonia questa volta ha fatto cilecca. "Cilecca" che sta pagando molto caro.

"Cilecca" che è stato un vile atto terroristico, lo ricordiamo, costato la vita a sei persone del tutto ignare dello stesso, a partire dall’autista: ribadiamolo non tanto perché scandalizzati dello stesso, visto che la strategia del terrore è una costante dell’azione bellica del regime di KIEV, quanto dell’atteggiamento qui in occidente nei suoi confronti. Sempre sulla stessa linea è, subito lo stesso sabato dell’attentato, l’informativa che sarebbe stata spedita dal regime di KIEV a tutte le ambasciate all’estero per popolarizzare l’evento come “risultato bellico” (военное достижение), come già sottolineava in tale data il canale ucraino Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/13705

Aggiornamenti a seguire.

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13/10 10:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012222514-49b81459.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012222452-2a232eca.png

fotografa di fatto la situazione attuale di STASI, che non è per niente STALLO. Anzi! Come sottolinea ieri sera Rozhin nella sua situazione di ieri, riferendosi a CHERSON e ZAPOROROZH’E, ma è una frase che vale un po’ dappertutto, “i nostri soldati continuano a tenere la difesa, ma la situazione resta difficile” (Наши войска продолжают удерживать оборону, но ситуация здесь остается сложной.)
https://t.me/boris_rozhin/66977

Giusto per cominciare a darsi un po’ di risposte o, quantomeno, ipotizzarle, è notizia di oggi il rientro della seconda squadra di DIECIMILA SOLDATI UCRAINI ADDESTRATI IN GRAN BRETAGNA (qui foto ricordo che si metteranno sulla credenza…)
https://t.me/epoddubny/12998
“The second batch”… Verdinglichung, REIFICAZIONE, la chiamava Marx, di fatto, carne da cannone. Probabile che questa carne da cannone, più qualificata delle centinaia che ogni giorno stanno morendo attualmente in attacchi suicidi SOLTANTO PERCHE’ IN GRADO DI CAPIRE I COMANDI DEL PADRONE, sia UNO dei motivi per cui si stia attendendo a sferrare l’offensiva di massa.

Del resto, “we have a long way & [sic] de facto joined the Alliance” (Oleksii Reznikov, ministro della difesa del regime di KIEV)
https://t.me/rusmonstr/34383
Che ormai l’Ucraina fosse stata “baltizzata” come i tre Paesi di ceppo linguistico ungaro-finnico sopra la Polonia, era sotto gli occhi di tutti da mesi. Oggi lo conferma anche il ministro della difesa ucraino. Con una cessione di sovranità decisamente maggiore dei baltici e dei polacchi, perché oltre alla sovranità militare (cessione piena) e politica (cessione parziale vs cessione piena), ai nuovi padroni è stata pienamente ceduta anche quella economica. Complimenti alla borghesia compradora ucraina, che dopo “a long way” (to the top if you wanna rock’n roll…) alla fine ce l’ha fatta.

Tornando alle notizie dal fronte, nella prima mattinata di oggi è stato respinto un attacco delle ff.aa. ucraine da DUDCHAN (est linea difensiva sopra Cherson)
https://kherson-news.ru/politics/2022/10/13/50699.html
Sempre stamattina presto le forze russe hanno sferrato un attacco preventivo di artiglieria pesante fra PRAVDINO e DAVYDOV BROD, con lo scopo proprio di “alleggerire” il concentramento di uomini e mezzi NATO su quella parte di fronte.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/13/50697.html

La buona notizia di stamattina è data da un altro frutto del lavoro enorme che da mesi stanno conducendo le truppe russe intorno ad ARTEMOVSK. Oltre alla conferma della liberazione di IVANGRAD, è stata annunciata anche quella di OPYTNOE.
https://t.me/rian_ru/181608
Questo significa che ora ARTEMOVSK è circondata da EST, SUDEST, SUD. Non è ancora sufficiente, forse, per iniziare l’assalto alla città.

Aggiornamenti a seguire.

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12/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Al momento sul fronte SUD tutti gli attacchi nemici sono stati respinti, come mostra la cartina di RYBAR sopra CHERSON:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012112552-957d22f9.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012112601-d125d8c4.jpg
Nel complesso, anche se si tratta di attacchi condotti a piccoli gruppi e con poche unità, e non è stata ancora iniziata l’offensiva con la “O” maiuscola, tuttavia il morale delle truppe ucraine ne risente, di questa stagnazione e della natura suicida di queste azioni di “sondaggio”: ieri alcune decine di uomini del 137° battaglione si sono rifiutati di andare all’assalto. Così come 66 soldati dell’88° battaglione il 5 ottobre lasciavano simbolicamente il centro abitato di BELOGORKA.
https://t.me/rybar/40111
E’ del resto comprensibile: anche se azioni condotte in piccoli gruppi, tuttavia le perdite sono state elevate: oltre 160 morti e 32 armamenti distrutti, oltre a un aereo e un elicottero che fungevano da copertura.
https://t.me/HersonVestnik/9583
Abbiamo visto, tuttavia, che alla NATO poco importa del discorso perdite. Anche per questo sono i soldati a prendere l’iniziativa e a ribellarsi.

Stesso discorso nella regione di ZAPOROZH’E:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012121056-6efd2d57.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012121043-67a3cabe.jpg
Abbiamo tentativi di incursori e sabotatori, tutti rispediti al mittente, insieme a piccoli attacchi. Qui abbiamo anche un costante movimento di PARA’ e MARO’, con addestramento sul campo per cercare di riprendere la centrale atomica ZAES che oggi più di ieri, per motivi facilmente comprensibili, è diventata obbiettivo primario per il regime di KIEV. C’è stato persino un tentativo di passare la riva del fiume, respinto. Un nuovo attacco alla centrale, comunque, è giudicato IMMINENTE.
https://t.me/RVvoenkor/28873

Vedremo che piega prenderà l’azione su questo fronte. Lo stesso accade, comunque, sul fronte EST dove un attacco limitato a poche migliaia di unità a est di KUPLJANSK è stato respinto con gravi perdite. Si parla di KISLOVKA, centro abitato prima preso dalle ff.aa. ucraine, poi ricacciate indietro nel corso dell’azione.
https://t.me/mod_russia/20777
La carta di RYBAR,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012120259-2dba7f34.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012120303-1c785dd2.jpg
mostra comunque un’intera linea tenuta sotto pressione. Tuttavia, tutte le frecce azzurre culminano con una “X”. E si ripone, nuovamente, il perché le ff.aa. ucraine stiano attaccando con una quantità limitata di forze, a differenza di un mese fa.

I casi sono due: o attaccare tutto d’un botto con quarantamila uomini, come fatto un mese fa, non è possibile (perché perderne diecimila non è più un conto che si può fare…), e quindi non ci sarà più un attacco di tali proporzioni, o il momento dell’attacco in massa è solo ritardato, in attesa di armamenti e rinforzi al momento non disponibili. In ogni caso, il tempo in questo caso gioca a vantaggio dei difensori, e non degli attaccanti.

Vedremo, intanto a SUD della stessa linea di fronte, appena sotto ARTEMOVSK, è confermata la liberazione di IVANGRAD, a 5 km dal centro città.
https://t.me/RtrDonetsk/10368

UNA ROTTA ARZIGOGOLATA PER MERCE IMBOTTITA DI ESPLOSIVO

E’ anche più lunga della mia simulazione di ieri su gùgolmappe… perché in realtà il mezzo è sceso fino a EREVAN.
https://t.me/OstashkoNews/31558

E se consideriamo che da “2” a “7” è una rotta “normale”, capiamo quanto assurda sia questa “normalità”: una “normalità” che prevede giri dell’oca per “velocizzare” passaggi doganali; una “normalità” che prevede che quest’anno paghiamo il doppio, il triplo, ancora non si è capito… il riscaldamento già bagno-di-sangue dello scorso inverno; una “normalità” che rende endemico il mantenimento di un esercito di manodopera di riserva; una “normalità” che non perde occasione, ogni giorno, di sbatterci in faccia quello che siamo per il padronato: numeri e vacche da mungere, finché ne abbiamo, e scarti quando non ne abbiamo più.

PONTE DELLA CRIMEA: LAVORI IN CORSO

250 uomini e 30 mezzi impegnati nel ripristino e nella riparazione del tratto danneggiato. Una gru galleggiante è arrivata oggi e una seconda è attesa domani.
https://t.me/RVvoenkor/28853
Di certo una cosa: i russi stanno dando massima priorità a quest’opera, oltre che alle indagini.

QUANDO LO “STOLTO” GETTA LA MASCHERA

“It is important for all of us that Ukraine wins this battle because if Putin wins, it will be not only a defeat for Ukraine but also a defeat for all of us.”
“E’ importante per noi tutti che l’Ucraina vinca questa battaglia perché se vince Putin, sarà non solo una sconfitta per l’Ukraina ma anche una sconfitta per tutti noi”.
(Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO)
https://ubn.news/putins-victory-in-ukraine-will-mean-the-defeat-of-nato/

“Non eri tu che in fondo è come salire … basta non guardare giù…”, rubando le parole a una canzone... Infatti, “non eri tu che”
- “La Russia non ne ha più e sta perdendo, anzi, ha già perso”… ora com’è che è possibile che vinca (e non deve vincere)?
- “Noi non siamo in guerra con la Russia”… ora come mai SE domani (“e sottolineo SE”…) la Russia vince, lo fa non contro l’Ucraina ma contro la NATO?

Quando lo “stolto” getta la maschera? Quando ha bevuto un bianchetto di troppo (in vino veritas…) o quando capisce che non solo è inutile, ma che anche gli è da ostacolo per la prosecuzione della guerra NATO contro la Russia (quindi parliamoci chiaro)? O entrambe le cose…

SCOPIAZZARE PUO’ GIOCARE BRUTTI SCHERZI…

Meno male che è successo ai tedeschi… tutti così precisini, attenti ai dettagli… cosa è successo.
Il 10/10 gira sui canali telegram e sui siti questa cartina dove si vede acqua ed elettricità compromesse dall’attacco missilistico dei russi.
https://rutvit.com/thread/419593
Ottimo… fatta bene… intuitiva… riciclone! Avran pensato i redattori del telegiornale della ZDF.
La prendono, tolgono il cirillico, mettono i caratteri latini, ci cambiano lo sfondo, fan tutto “a modo”, come dicevan i miei poveri nonni…
e questo è il risultato!
https://t.me/denazi_UA/24758

Manca qualcosa? Ehm… per i russi è giusta così, ma per Borrell e soci FORSE manca qualcosa… tipo cinque regioni Crimea inclusa! Deduciamo quindi che la Germania è stato il primo Paese europeo a riconoscere il risultato dei referendum! A differenza del 1992, quando arrivò seconda dietro al Vaticano a riconoscere Slovenia e Croazia (13 gennaio vs 15 gennaio https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/01/14/il-vaticano-anticipa-europa-riconosce-croazia.html), questa volta è voluta arrivare prima! Complimenti!
(a proposito, Slovenia e Croazia indipendenti… come la mettiamo? Borrel direbbe: “This is history”! Ovvero, chi ha avuto ha avuto…)

“THIS IS HISTORY”

“I am not satisfied with the reasoning and arguments with which many people, including my friends <…> justify aggression by saying that NATO has not kept its promises. It’s possible. This is history. None of this justifies what is happening now,”
“Non sono soddisfatto del ragionamento e degli argomenti con cui molta gente, inclusi i miei amici […] giustificano l’aggressione dicendo che la NATO non ha mantenuto le sue promesse. E’ POSSIBILE. COMUNQUE E’ STORIA ORMAI. Niente di tutto questo giustifica quanto sta accadendo”. (Josep Borrell)
https://globaleuronews.com/2022/10/12/borrell-admitted-that-nato-could-fail-to-keep-some-of-its-promises-to-russia/

Bene, l’UE riconosce che inganno e tradimento della fiducia ci sono state… facciamo un passo ulteriore Josep, forza che un po’ alla volta ce la facciamo. Chi aveva portato i blindati ucraini a cannoneggiare le porte di DONECK e LUGANSK, piuttosto che gli aerei sopra i loro cieli a sganciare bombe, nell’agosto del 2014? “None of this justifies” otto anni fa… poi sette… poi sei… e andiamo avanti col conto alla rovescia fino a quest’anno… perché non lo hai detto? Arriviamo ai settantaseimila soldati ammassati a inizio gennaio per la “soluzione finale”… dov’eri? Infine, la performance di Zhorin e camerati ti è arrivata sul telefonino? “None of this justifies”… vero? Bravo, avanti così… pian pianino e la HISTORY la diciamo tutta, ma proprio tutta tutta. Poi ti sentirai meglio…

SUL SABOTAGGIO ALL’OLEODOTTO DRUZHBA (sic… “amicizia”)

Quattromila km di lunghezza, dalla Russia all’Europa, l’oleodotto più lungo del mondo, ieri è stato oggetto di un’avaria in POLONIA, per la precisione a 70 km da Płock. Il ministro per l’energia serbo ZORANA MICHAJLOVICH non ha dubbi: DIVERSIJA, ovvero sabotaggio.
https://antifashist.com/item/v-serbii-schitayut-chto-na-nefteprovode-druzhba-byla-diversiya.html
E’ stata la continuazione di quanto accaduto ai gasdotti. Siamo nel mezzo di una guerra mondiale energetica, ha anche affermato. All’inizio pensavano anche loro fosse una semplice rottura, ma poi quanto emerso parla di attentato. Di “druzhba”, ormai, ce n’è sempre meno… ma per Borrell sono i russi che si sparano da soli.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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12/10 ore 12:15 aggiornamento.

ATTENTATO AL PONTE: I PRIMI NOMI


L’FSB ha appena pubblicato un primo elenco di persone coinvolte nell’attentato, riprendendo anche alcuni dettagli già noti e confermandoli. Questa la traduzione integrale del comunicato ufficiale:

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12.10.2022

L’FSB insieme al Comitato d’indagine della Federazione Russa ha stabilito che a organizzare l’attentato terroristico al Ponte della Crimea è stata la direzione generale dei servizi segreti del Ministero della difesa ucraino, nella figura del suo direttore KIRILL BUDANOV, dei suoi assistenti e agenti.
Федеральной службой безопасности Российской Федерации совместно со Следственным комитетом Российской Федерации установлено, что организатором теракта на Крымском мосту являлось Главное управление разведки Минобороны Украины, его руководитель Кирилл Буданов, сотрудники и агентура.

L’ordigno esplosivo è stato camuffato e nascosto in ROTOLI DI POLIETILENE PER EDILIZIA, su 22 palette per un peso complessivo di 22.770 kg. A INIZIO AGOSTO di quest’anno, la merce è partita dal porto marittimo di ODESSA alla CITTA’ BULGARA di RUSE, con contratto numero 02/08/2022 fra le ditte O.O.O. TRANSLOGISTIK UA (KIEV) e BALTEX CAPITAL S.A. (RUSE).
Взрывное устройство было закамуфлировано в рулоны со строительной полиэтиленовой пленкой на 22 паллетах общим весом 22770 кг и в начале августа т.г. отправлено из морского порта г. Одессы в болгарский г. Русе по контракту № 02/08/2022 между ООО «Транслогистик УА» (г. Киев) и «Baltex Capital S.A.» (г. Русе).

Nell’organizzazione del trasferimento merce dalla BULGARIA al porto di POTI (GEORGIA), e quindi in ARMENIA, sono stati coinvolti i CITTADINI UCRAINI CJURKALO MICHAIL VLADIMIROVICH, nato nel 1975, KOVACH DENIS OLEGOVICH, nato nel 1979, SOLOMKO ROMAN IVANOVICH, nato nel 1971, i CITTADINI GEORGIANI INOSARIDZE SANDRO, il dichiarante doganale “LEVAN” e il CITTADINO ARMENO TERCHANJAN ARTUR, nato nel 1985.
К организации переправки груза из Болгарии в порт г. Поти (Грузия), а затем в Армению были привлечены граждане Украины Цюркало Михаил Владимирович, 1975 г.р., Ковач Денис Олегович, 1979 г.р., Соломко Роман Иванович, 1971 г.р., граждане Грузии Иносаридзе Сандро, брокер по имени «Леван» и гражданин Армении Терчанян Артур, 1985 г.р.

Dal 29 settembre al 3 ottobre 2022, a Erevan nel terminal della TRANS ALLIANCE la merce è stata sdoganata ai sensi della COMUNITA’ ECONOMICA EUROASIATICA, è stato fatto CAMBIO DOCUMENTI, da cui appariva nuovo mittente la OOO “GU AR DZHI GRUP” (ARMENIA, città Alaverdi) e la OOO “LIDER” (MOSCA).
С 29 сентября по 3 октября 2022 г. в г. Ереване в терминале «Трансальянс» груз был растаможен по правилам ЕврАзЭС и произведена подмена документов, после чего его отправителем уже являлось ООО «ГУ АР ДЖИ ГРУП» (Республика Армения, г. Алаверди), а получателем ООО «Лидер» (г. Москва).

Da qui in poi la merce, caricata su automezzo DAF immatricolato in GEORGIA, il 4 ottobre 2022 passava la frontiera presso il valico di VERCHNIJ LARS e il 6 ottobre raggiungeva il centro all’ingrosso di ARMAVIR (Regione di KRASNODARSK) dove era scaricata.
В дальнейшем на зарегистрированном в Грузии грузовом автомобиле DAF 4 октября 2022 г. груз пересек российско-грузинскую границу в пункте пропуска «Верхний Ларс» и 6 октября был доставлен и разгружен на оптовой базе г. Армавира Краснодарского края.

Il 7 ottobre, con la complicità del già citato SOLOMKO ROMAN IVANOVICH, del CITTADINO UCRAINO ZLOB VLADIMIR VASIL’EVICH, nato nel 1987, e di altri CINQUE CITTADINI RUSSI, già identificati, C’E’ STATO UN ALTRO CAMBIO DOCUMENTI, con mittente OOO “TEK-24” (UL’JANOVSK, Russia) e destinatario una ditta inesistente nella Repubblica di CRIMEA.
7 октября с.г. при содействии Р. Соломко, гражданина Украины Злоба Владимира Васильевича, 1987 г.р., и еще пяти установленных граждан России документы на груз снова были изменены, отправителем было указано ООО «ТЭК-34» (г. Ульяновск), а получателем несуществующая фирма в Республике Крым.

Lo stesso giorno le palette sono state caricate sul mezzo del CITTADINO RUSSO MAHIR JUSUBOV, nato nel 1971, che si dirigeva verso SINFEROPOLI (CRIMEA) quando l’8 ottobre 2022, alle 06.03, è esploso passando il Ponte di Crimea.
В этот же день паллеты были загружены в грузовой автомобиль гражданина России Юсубова Махира, 1971 г.р., который выехал в г. Симферополь, а 8 октября 2022 г. в 06:03 при следовании по Крымскому мосту осуществлен подрыв.

In tutto questo, il controllo sui movimenti della merce lungo tutta la rotta percorsa, così come i contatti con i partecipanti a questo schema di trasporto criminale, sono stati condotti da UN AGENTE del CENTRO DI COMANDO DEI SERVIZI SEGRETI facenti capo al MINISTERO DELLA DIFESA D’UCRAINA, che si presentava con lo pseudonimo di “IVAN IVANOVICH”, il quale impiegava sia un numero anonimo virtuale, generato su Internet, così come un numero vero, registrato però a nome del CITTADINO UCRAINO residente a KREMENCHUG di nome ANDREJCHENKO SERGEJ VLADIMIROVICH, nato nel 1988.
При этом контроль за передвижением груза по всему маршруту и контакты с участниками преступной схемы транспортировки осуществлял сотрудник ГУР МОУ, представлявшийся «Иваном Ивановичем», использовавший для координации как виртуальный анонимный номер, приобретенный в сети Интернет, так и зарегистрированный на гражданина Украины жителя г. Кременчуг Андрейченко Сергея Владимировича, 1988 г.р.

Al momento sono stati arrestati nel corso dell’indagine cinque cittadini russi, tre cittadini ucraini e armeni, che hanno preso parte alla preparazione dell’attentato.
В настоящий момент в рамках уголовного дела задержаны пять граждан России, трое граждан Украины и Армении, участвовавшие в подготовке преступления.

L’indagine sull’attentato terroristico continua. Tutti i suoi organizzatori e complici, fra cui cittadini stranieri, saranno imputati ai sensi della legislazione russa.
Расследование теракта продолжается. Все его организаторы и соучастники, в том числе иностранные граждане, будут привлечены к ответственности в соответствии с российским законодательством.
http://www.fsb.ru/fsb/press/message/single.htm%21id%3D10439604%40fsbMessage.html

N.d.T:
- Quando un contratto è numerato con la data (“02/08/2022”) e non con un progressivo, in un Paese normale qualcuno qualche domanda se la dovrebbe porre. Il problema è che i traffici commerciali che viaggiano lungo le rotte “normali” (ovvero, “arzigogolate”) di cui abbiamo parlato ieri, “normalmente” viaggiano con proforma “numerate” anche peggio.
“OOO” è il nostro “SRL”
- sito TRANSLOGISTIK: https://translogistic.ua/
- La BALTEX, come giusto che sia per società di quel tipo, che campano sui giri di import export nelle zone di libero scambio, non ha un sito:
https://www.importgenius.com/ukraine/suppliers/baltex-capital-s-a-free-zone-rousse-7000-bul-tutrakan-71-bulgaria
Sul dichiarante doganale georgiano “Levan”, dettagli ancora più fumosi: c’è qualche link (basta andare su gùgol e mettere “levan+customs+broker” ma i dettagli che escono non sono univoci e si rischia di trovare gente che non c’entra nulla.
Sito TRANS ALLIANCE (Erevan): https://www.trans-alliance.am/
Per CAMBIO DOCUMENTI significa che viene associato un nuovo set di documenti (fattura, packing list) alla merce, con nuovo MITTENTE e nuovo DESTINATARIO. Tipico delle triangolazioni.
La società mittente di ALAVERDI non compare nei motori di ricerca, mentre la OOO LIDER di MOSCA che compare è una società che tratta tutt’altro che materiali per edilizia ed esiste da 19 anni. Il sospetto, pertanto, di utilizzo di un nome “CIVETTA” è forte. Sospetto confermato anche dal fatto che nel SECONDO CAMBIO DOCUMENTI, la ditta che figura come destinatario è inesistente.
La OOO TEK-34 esiste ed è uno spedizioniere https://www.rusprofile.ru/id/4329932. Stesso discorso del nome “CIVETTA” di cui sopra. Nessuno in dogana, neppure a QUESTE latitudini, chiama le ditte a una a una per verificare la veridicità dei documenti presentati. Resta il fatto che a QUELLE, di latitudini, e non solo quelle, le ditte di trasporti e spedizioni internazionali si prestino a questi “CAMBI DOCUMENTI”, indice di un regime fiscale molto “grigio”, per usare un eufemismo. Ed è sfruttando questa falla nel sistema che è stato possibile fare questi cambi documenti, in modo del tutto legale, formalmente.
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Nel frattempo, sempre l’FSB ha pubblicato alcune immagini, riprese dalle agenzie di stampa:
- RADIOGRAFIA DEL CONTROLLO SCANNER CAMION E CONTROLLO FISICO DELLO STESSO (ALLA PORTA, SENZA APERTURA COLLI)
https://t.me/rian_ru/181445
- FOTO DI BUDANOV, ANDREJCHENKO E CJURKALO
https://t.me/rian_ru/181441
- DUE DOCUMENTI DOGANALI E DI TRASPORTO (il canale telegram ammucchia tutto, tra cui anche un CMR turco che non c’entra niente, guardare solo i due sulla fila in basso)
https://t.me/first_political/30810

Terremo monitorata la situazione in caso di ulteriori aggiornamenti.

“FIELD MANUAL 3-0”

知彼知己,百戰不殆
“Se conosci il nemico e conosci te stesso, non temerai l’esito di cento battaglie” (Sunzi Bingfa 孫子兵法, Mougong 謀攻, 6)


Sul conoscere sé stessi, non metto la mano sul fuoco per me, figurarsi per gli altri. Sul conoscere il nemico, raccomando la lettura di tutte e 280 pagine di questo manuale, appena uscito. Qui il link, fresco fresco di stampa:
https://armypubs.army.mil/epubs/DR_pubs/DR_a/ARN36290-FM_3-0-000-WEB-2.pdf

Se si vuole il bigino, qui si spiega di cosa si tratta (articolo rispettivamente sulla versione del 2017 e sulle “innovazioni” di quella del 2022)
https://www.armyupress.army.mil/Journals/Military-Review/English-Edition-Archives/Jan-Feb-2019/FM-3-0/
https://breakingdefense.com/2022/10/how-we-fight-army-issues-all-new-handbook-for-multi-domain-war/

Lo confesso. Ci vuole pelo sullo stomaco per leggere l’incipit “The United States Army has always served to protect the Nation and preserve the peace.” e andare avanti impassibili. Peggio che tirare un rigore con davanti tutta la curva avversaria che fischia. Se però ci si vuole approcciare alla “dottrina militare” a stelle e strisce, ovvero “conoscere il nemico” come dice il buon Sunzi… “ce tocca”.

Il manuale, come dice la prefazione,

“expands on the Army’s capstone doctrine for multidomain operations described in ADP 3-0. It describes how Army forces contribute landpower to the joint force and integrate joint capabilities into operations on land to achieve military objectives and fulfill policy aims. FM 3-0 focuses on large-scale combat operations and their relationship to the full range of military operations that support joint campaigning.
FM 3-0 is applicable to all members of the profession of arms: leaders, Soldiers, and Army Civilians. The principal audience for FM 3-0 is commanders, staffs, and leaders of theater armies, corps, divisions, and brigades. This manual provides the foundation for training and Army education system curricula and future capabilities development across doctrine, organization, training, materiel, leadership and education, personnel, facilities, and policy.”

L’idea trainante è quella delle MULTIDOMAIN OPERATIONS, ovvero delle “OPERAZIONI MULTIDOMINIO”… sic! questa è la traduzione ufficiale (appena scorsi documenti ufficiali della difesa disponibili su gùgol)… i militari hanno traduzioni “tristi” anche quando cercano di essere tecnici. E’ la resa militaristica di quello che i “civili” chiamano “APPROCCIO INTERDISCIPLINARE” o, meglio, “APPROCCIO MULTISETTORIALE”. Tradotto in parole ancora più povere: non esiste più “LA” marina, “LA” aeronautica, “LA” artiglieria, “LA” fanteria, “I” carristi, eccetera. L’operazione militare è vista come un UNICUM a cui PRENDONO PARTE CONGIUNTAMENTE CINQUE SETTORI (domains, SPAZIO inteso come dai diecimila – o quelli che sono – metri in su, CIELO, TERRA, MARE, CIBERSPAZIO) e TRE SFERE (dimensions, MATERIALE, INFORMATIVA, UMANA), come mostra lo schema a p. “x” (12/280):

Questo il senso di questa frase chiave nell’introduzione: “This version of FM 3-0 establishes multidomain operations as the Army’s operational concept.”

Questo l’indice:
PREFACE
INTRODUCTION

Chapter 1 FOUNDATIONS OF OPERATIONS

Chapter 2 GENERATING AND APPLYING COMBAT POWER

Chapter 3 FUNDAMENTALS OF OPERATIONS
Section I – Multidomain Operations: The Army’s Operational Concept
Section II – Tenets and Imperatives
Section III – Operational Approach and Operational Framework

Chapter 4 OPERATIONS DURING COMPETITION BELOW ARMED CONFLICT

Chapter 5 OPERATIONS DURING CRISIS

Chapter 6 OPERATIONS DURING ARMED CONFLICT
Section I – Armed Conflict and Large-Scale Combat Operations
Section II – Defensive Operations
Section III – Offensive Operations

Chapter 7 ARMY OPERATIONS IN MARITIME ENVIRONMENTS
Section I – Overview of the Maritime Environment
Section II – Maritime Environment Planning and Operational Framework
Section III – Operational Considerations for a Maritime Environment

Chapter 8 LEADERSHIP DURING OPERATIONS
Appendix A THE PRINCIPLES OF WAR
Appendix B COMMAND AND SUPPORT RELATIONSHIPS
Appendix C CONTESTED DEPLOYMENTS

SOURCE NOTES
GLOSSARY
REFERENCES
INDEX

Segue poi l’indice delle figure (schemi), tabelle, eccetera.

Aggiornamenti a seguire.

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12/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione stabile nella notte, sicché la carta generale del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011213340-bf61ae24.jpg
e in caratteri latini (questa volta con titolo e legenda in spagnolo, eran cotti anche loro…)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011213206-28f4b625.jpg

è immutata. Con alcuni sviluppi degni di nota sul fronte EST: se si guarda attentamente il riquadro in alto a destra, è possibile notare come ormai ARTEMOVSK sia stata raggiunta anche da sudest. Saggiamente, l’attacco inizierà solo quando sarà ancora più ampio, quindi difficile da tenere, il fronte urbano sottoposto ad attacco. L’unico modo per far saltare una difesa urbana casa per casa, strada per strada, infatti, è avere sul singolo settore in questione una superiorità RELATIVA di uomini e mezzi (vedi Mariupol’) che, in condizioni normali come le attuali, dove i rapporti di forza sono invertiti, è già difficile da raggiungere. Figurarsi se il nemico ha la possibilità di coordinare la difesa concentrandosi su ogni singolo attacco portato. Ecco allora che se gli attacchi sono molteplici e simultanei, “ognuno dovrà cavarsela da solo” per la difesa e il compito per gli attaccanti è decisamente meno difficile.

Più a nord, RYBAR ha fatto un lavoro egregio nel ricostruire gli ultimi quattro giorni dalle parti di KREMENNAJA
https://t.me/rybar/40088
Una breve cronaca, che mostra sostanzialmente come si sia arrivati anche qui non solo a contenere gli attaccanti, ma ad ampliare nei limiti del possibile l’area di sicurezza intorno alla città assediata. Di fatto, le forze ucraine hanno di colpo “scalato” non di una, ma di almeno tre marce, e rallentato l’attività bellica, TOGLIENDO UNO ZERO all’ordine di grandezza degli attaccanti: da decine di migliaia a migliaia. Il perché, lo san solo loro: non ne avevano più (ultime cartucce?), avevano bisogno di una pausa per riorganizzarsi e tentare di abbozzare un controllo dei territori conquistati (pia illusione, più che processi ed esecuzioni sommarie fra i pochi abitanti rimasti non stan facendo… ma anche per questi ci vogliono uomini e mezzi)… non lo sappiamo e non lo sapremo. Sappiamo solo che i russi ne stanno approfittando per rinforzare il più possibile la linea difensiva e, come già scritto, renderla “meno traballante”. Vedremo gli sviluppi.

Confermata nel fronte SUD sia la fase di attesa per gli attaccanti, limitata ad attività diversive prontamente individuate e respinte,
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/18803
sia il continuo ammassarsi di uomini e mezzi nelle retrovie ucraine. Anche qui, vedremo come andrà oggi.

BLACK OUT

Sicuramente, al rallentamento della capacità offensiva sta contribuendo il blackout nei trasporti ferroviari e, soprattutto, nella corrente. Questa la cartina aggiornata dove gli “spazi neri” aumentano ancora rispetto alla prima già pubblicata:
https://t.me/zastavnyii/1824

Il 30% dell’infrastruttura elettrica è fuori uso:
https://t.me/SolovievLive/133538

Anche qui, andando ad analizzare la struttura di quel 30% e non solo i numeri, si vede che sono DANNI RIPARABILI, in settimane o un mese al massimo. Le centrali a bassa potenza, oggetto degli attacchi, non sono un DANNO STRUTTURALE. E siccome la mira si può dir di tutto dei russi ma non che non l’abbiano buona, la domanda è perché si sia scelto così, ovvero di provocare un DANNO TEMPORANEO, e non altro. Il discorso, a mio parere e aldilà di “risposte” ad attacchi terroristici, è di trovare un diversivo, una cosa su cui tenere impegnati genio militare e civile, risorse e, nel frattempo, rallentare enormemente l’offensiva che loro sanno sicuramente essere imminente. Così, è “meno imminente”. E la data di arrivo dei trecentomila sotto addestramento si avvicina.

Aggiornamenti a seguire.

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11/10 ore 19:15 aggiornamento

FRONTE SUD


Carta aggiornata alle 16:00 nei due formati
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011123842-cf0c51e0.jpg
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011123844-ca76192b.jpg
Ci mostra una sostanziale inattività da parte degli attaccanti: assalti condotti con pochi mezzi subito ricacciati indietro. Seguiremo l’evolversi. Una linea comunque che non può dirsi “stabilizzata”, a mio parere, finché dall’altra parte ci sono decine di migliaia di uomini ammassati. E l’ordine di grandezza è di 35-40.000 soldati, senza contare le unità NATO mascherate da “istruttori” e “mercenari”.
https://t.me/epoddubny/12960
L’effetto dei black out e delle interruzioni di comunicazioni e trasporti, secondo me, si sta facendo sentire. Ma finché le truppe del regime di KIEV continuano a mantenersi in tale concentrazione e stato di allerta, il momento della resa dei conti è solo rinviato. Anche perché nel mirino, oltre alla Centrale atomica di Zaporozh’e, c’è anche la diga Kachovskaja.

FRONTE EST

La cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011121157-51c5d5c3.jpg
et
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011121156-6c38810c.jpg
Ci mostra una ARTEMOVSK in condizioni sempre più critiche. Più a nord, i russi sono riusciti a mettere ulteriormente in sicurezza anche l’area fra BERESTOVOE e la stazione di compressione del gas, aumentando di una striscia lo spazio sotto il loro controllo. Nel complesso, prosegue lo smantellamento a sud della linea di difesa ucraina e a nord la messa in sicurezza dell’aerea intorno a LISICHANSK. Ogni giorno che passa, anche qui, è tempo prezioso. Anche perché, anche in questo caso, le truppe ammassate a ovest e a nord di SVATOVO sono 35-40.000, con stessa notazione per le forze NATO sul campo.
https://t.me/epoddubny/12960
L’attacco in preparazione sarà micidiale, nelle intenzioni di chi lo sta architettando.

LA SPIA COL CERVELLO NEL FRIGO

Questo è il link al pezzo di KIT KLARENBERG apparso su THEGRAYZONE, uscito ieri ma su cui ormai si comincia a discutere anche in Italia (ho appena visto su gùgol…)
https://thegrayzone.com/2022/10/10/ukrainian-kerch-bridge/

Dove nel dettaglio ricostruisce la storia di questo documento riservato, finito in sue mani:
https://thegrayzone.com/wp-content/uploads/2022/10/Support-for-Maritime-Raiding-Operations-Proposal.pdf

Uno studio britannico datato APRILE 2022 su come tirare giù il Ponte della Crimea, opera di HUGH WARD, “a british military veteran”, commissionato da CHRIS DONNELLY “the senior British army intelligence operative and former NATO advisor”, quindi passato a Audrius Butkevičius, “former Lithuanian Minister of Defense”, il quale a sua volta l’ha fatto avere agli UCRAINI con un passaggio dietro la schiena.

Tre cose:
1. mentre i “negoziatori” ucraini interpretavano la parte di quelli che si sedevano al tavolo delle trattative, e prendevano tempo per riorganizzare uomini e mezzi, i loro kuratory commissionavano piani per far saltare il ponte della CRIMEA.
2. Ward chiede a Donnelly di “please protect this document,” e il motivo è dato dal piano che, oltre a colpire un OBBIETTIVO CIVILE, non tiene per nulla conto dei “danni collaterali”. E infatti è stato passato almeno ad altri due Paesi con nonchalance…
3. Era un piano troppo “strong”, per usare la lingua di Albione. Alla fine si è optato per una versione che non provocasse la terza guerra mondiale. Ma il fatto che uno possa ideare (pp. 14 “cruise missile battery” et segg.) un piano del genere è indice del fatto che per questi “war veterans” avere davanti la Russia, o gli USA, o la Cina, è la stessa cosa che avere davanti le guardie giurate di “Sempre, comunque e soltanto all’Erta snc”. Non pensano alle conseguenze delle loro azioni. O, peggio ancora, ci pensano ma vanno avanti.

“IN ARMENIA SI PUO’, E’ PIU’ VELOCE E COSTA MENO”… PERCHE’ CERTE ROTTE ARZIGOGOLATE SONO LA “NORMA”…

Se uno guarda alla rotta di quel camion esploso, BULGARIA-GEORGIA-ARMENIA-GEORGIA-RUSSIA, è difficile pensare a tutto questo come qualcosa di “normale”. Di fatto, invece, lo è.

Una persona dotata di raziocinio, guardando sulla cartina vede BURGAS, vede NOVOROSSIJSK, ovvero i maggiori porti bulgaro e russo sul Mar Nero, e pensa… “scusate tutti: merce che fa tutto quel giro, anziché andare diretta a Novorossijsk e da lì Taman, quindi finire sul ponte per andare a Kerch in Crimea… qualche sospetto in un agente che guarda la “marshrut” del camion (dal fr. marcheroute), la non lo suscita?”

No… perché quando c’è di mezzo la burocrazia il raziocinio lascia lo spazio a logiche BEN più illogiche della seguente.
- In Russia ci sono più merci
- I tempi di sdoganamento sono di gran lunga maggiori
- Sdoganare costa di più
- Una volta che hai sdoganato in Armenia, poi la dogana vale in tutto lo spazio dell’Unione doganale.
https://t.me/sashakots/36457

Ci potrebbe anche stare. Andiamo però a fare i “fiscali” e guardiamo il disco orario e i consumi. La differenza non è fra “sdogano a Genova” o “sdogano a Milano” per merce che so, diretta a Bergamo, dove al massimo allungo di 50-100 km e due o tre ore.

Se si va a vedere su “gùgolmappe” la rotta POTI (Georgia)-SHIRAK (Armenia)-VERCHNYJ LARS (Russia ripassando da Tblisi Georgia), ARMAVIR (Russia, chiedo scusa in un pezzo precedente avevo scritto Arviv, ma intendevo ARMAVIR, errata corrige già che ci siamo), mi escono 1162 km e quasi 20 ore. Più dogana, più disco orario o parvenza dello stesso che impone otto ore di guida intervallate (e comunque mai tirata unica… da solo è umanamente impossibile) sono almeno tre giorni di lavoro.

1162 km, 3 dogane in più come minimo (transito georgia-armenia, armenia-georgia, georgia-russia)… due soste notturne di un autista, e CIO’ NONOSTANTE… CONVIENE ANCORA PASSARE PER L’ARMENIA!

Anche considerando che un impegno per tre giorni di un’autista e di un mezzo completo, più tre dogane, più una trazione da mille e rotti km COSTINO MOLTO MENO (ma il carburante costa sempre… e la differenza non è fra la prezzi EU e prezzi GE-AM-RU, ma fra prezzi RU e prezzi GE-AM-RU… ammesso che il costo della vita in Russia sia maggiore, ma non c’è la differenza abissale fra UE e Paesi del Caucaso… e sull’altro piatto della bilancia abbiamo milletrecento km, centinaia di litri di carburante, strade a pagamento, eccetera!), E PUR NELLA PEGGIOR BUROCRAZIA DEL MONDO… non è questo il problema, non può essere!

Il problema allora è un altro. E riguarda la facilità di sdoganamento in ALCUNE dogane rispetto ad ALTRE. Perché i PAESI BALTICI, che tanto fango buttano sulla Russia, che criminalizzano la Russia, che smontano i monumenti di chi li ha liberati, SONO DI FATTO RIDOTTI A “ECONOMIA DI TRANSITO” che vive SOLO grazie alla RUSSIA? Perché per andare da MILANO a MOSCA la merce passa MEGLIO (anzi solo!) da KAUNAS, da RIGA e persino da TALLIN anziché via VARSAVIA-MINSK-SMOLENSK?

Perché le vie delle dogane sono “infinite”… perché l’UNIONE EUROPEA, che tanto parla di legalità, PERMETTE a TRE PAESI MEMBRI DI FARE I FILIBUSTIERI CON SOCIETA’ PRESTANOME, FATTURE CUMULATIVE, TRIANGOLAZIONI CHE AGGIRANO TUTTO (e non sto parlando delle sanzioni da otto anni a questa parte) E CONSEGUENTE EVASIONE FISCALE? “The answer my friend is blowing in the wind”…

Ai russi tutto questo sta bene. Non servono più certificazioni GOST o licenze del produttore, se l’intermediario lettone è provvisto di tale certificazione o licenze. E passa tutto. Tutto passa… panta rei, anche nel giro GEORGIA-ARMENIA-GEORGIA-RUSSIA. Ecco allora che anche il giro più assurdo, più antieconomico del mondo, diventa perfettamente “normale”.

In termini di sicurezza non cambiava nulla, diciamolo subito. Un container, o un camion che finiva in visita scanner non sarebbe stato mai scoperto. Ci sarebbe voluta una visita merce con apertura palette, disfacimento di una con esame del rotolo e allora, nel prelevare magari un campione per farlo analizzare, qualcuno avrebbe potuto notare qualcosa di strano al suo interno. Ma la visita è telematica, ovvero determinata da un computer, da un algoritmo, sulla base di quanto dichiarato. E se io dichiaro merce che già paga dazio pieno (come in questo caso, i rotoli di materie plastiche non hanno esenzioni in UE, ma penso anche altrove…), merce classificata come “generica” in termini di classe di pericolo (no ADR, IMO, DGR a seconda di come la si porta), merce che non presenta possibilità di DUAL USE, merce che non ha nessuna restrizione (convenzione di Washington, sanitari, CITES, radiometrici, eccetera…), quando si lancia la bolla doganale non esce visita neanche se mi presento in dogana con la bandana da pirata o col passamontagna! Nemmeno lo SVAD (servizio vigilanza antifrode) si sporca le mani per rotoli di plastica.

Quindi, non cambiava nulla in termini di sicurezza… e non cambiava nulla in termini di tratta allungata di 1200 km! ERA, ED E’... TUTTO… “NORMALE”. Le vie delle dogane…

PENSIERI E PAROLE DI UNA CANAGLIA NAZISTA

E’ lui, è sempre Maksim Zhorin, l’autore prima della pubblicazione del filmato della fossa comune a opera delle canaglie sue pari, poi della balla sul telefonino russo, sbugiardata immediatamente dai dati EXIF posteriori di un mese alla ritirata dei russi, poi del “fotosciop” fotogramma per fotogramma della banda rossa sulla gamba di uno dei due aguzzini. Chi ha avuto lo stomaco per andare a ritroso sul suo canale telegram di qualche giorno, ha trovato questa ulteriore perla, datata 01/10
https://t.me/MaksymZhorin/3757
Commentando la notizia di un voenkor che parla di caccia alle streghe e saccheggi in una KRASNYJ LIMAN appena persa dai russi, dove stava avvenendo un TOTALE controllo di chi era restato, al fine di stanare russi, separatisti, “moskaly”, collaborazionisti e traditori, così si esprimeva:
Adesso tocca a Kremennaja, poi la Ukrowermacht sarà finalmente nella mia Rubezhnoe. E i collaborazionisti, e i moskaly, li staneremo tutti e ne faremo piazza pulita.
Далі Кремінна, а потім укровермахт нарешті буде в моєму рідному Рубіжному. І колаборантів, і москалєй - всіх відловимо і зачистимо
Capiamo ora perché, arrivatogli il filmato sotto mano, non stesse più nella pelle. Un’ansia da prestazione che, speriamo, questa volta non passi inosservata. Speranze vane, ho paura: i cinegiornali luce si ostinano a non parlarne e a lanciare cortine fumogene di fantomatiche fosse comuni citando come il vangelo bollettini di Ukrinform che cita la Procura di Kiev che cita i copioni messi sotto dai padroni atlantici. Quei necrofili dovranno fare in fretta questa volta, perché non avranno tutto il tempo che hanno avuto a BUCHA: se le cose vanno avanti così, si troveranno anzi ben presto spinti indietro, alla casella di partenza.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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11/10 ore 12:15 aggiornamento

DAL FRONTE


Cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011070824-2814a248.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011070822-8e81cdea.jpg

dove è rappresentato graficamente il risultato della “difesa attiva” di ieri: uno spicchio di terra fondamentale per la difesa e la tenuta di KREMENNAJA. Qui un’altra versione della cartina:
https://t.me/RVvoenkor/28646

Non sappiamo come andrà sui vari fronti. Prima o poi l’attacco frontale sarà sferrato e, quando sarà, sarà terribile, come solo può esserlo un assalto contemporaneo e su più punti da parte di decine di migliaia di soldati. Tuttavia, in queste condizioni, ovvero in attesa che arrivino i trecentomila, le truppe dislocate a difesa della linea di fronte stanno facendo il possibile e anche di più, per renderla meno traballante.

LANCI MISSILISTICI DI STAMANE

Hanno colpito altre parti dell’infrastruttura energetica ucraina, come da cartina
https://t.me/zastavnyii/1808
tra cui l’ultima grande centrale termoelettrica non colpita ieri.
https://t.me/rybar/40050

Questo il quadro alle 11:00 di oggi:
https://t.me/poisk_mil/4733

Colpita anche l’infrastruttura dei trasporti SU ROTAIA, che è quella CRUCIALE per il trasporto di soldati e armamenti:
il centro logistico di SHEPETOVKA, snodo ferroviario, fabbrica di riparazione e sede dell’11° reggimento missilistico.
https://t.me/zastavnyii/1810

Ieri poi FORBES (edizione ucraina) si è messo a fare i conti in tasca ai russi fino alle 17:00
400-700 milioni di dollari (più diversi milioni di dollari di droni kamikaze)
11 morti
87 feriti
https://t.me/vityzeva/70378
L’accostamento dei dati NON è casuale. È il tipico linguaggio ECONOMICISTICO di dati accostati per dimostrare inefficacia, inefficienza, eccetera.
Ma inefficienza di cosa? Mi verrebbe da dire… di cosa? Che han speso mezzo miliardo di dollari o anche più per uccidere 11 civili? Ma lo scopo era quello? O era “dare un segnale” puramente simbolico? A FORBES non lavora una manica di cretini. Sanno benissimo qual era lo scopo dell’operazione, e che lo scopo è stato pienamente raggiunto, visto che siamo a martedì 11/10 e territori come SVATOVO, che dovrebbero essere caduti in mano ucraina dal 30/09, non solo resistono ancora, ma cercano di fortificare le loro difese, alzando sempre più l’asticella per gli attaccanti. E compromettendo l’offensiva stessa: confermata la rete STARLINK fuori uso
https://kherson-news.ru/society/2022/10/11/49921.html
et
https://t.me/HersonskiyGorodovoy/1097
La “guerra incentrata sulla rete”, se si torna in modalità “welcome to the human race” (Jena Plissken), torna a “Terra… terra, qui Stella, mi sentite, passo” (Земля... Земля, я Звезда, как слышите... da "Zvezda", bellissimo film, tratto dal romanzo omonimo,
del 1949 https://www.youtube.com/watch?v=0bYJ3Bo2_AQ
e rifatto nel 2002 https://www.youtube.com/watch?v=vcGC2JDh-pc )

Ciò nonostante, a FORBES devono accostare dati che non c’entrano nulla fra loro… ed è stato indirettamente un bene, non solo perché i morti son tre in meno di quelli dei cinegiornali luce nostrani (oltre al fatto che quelli creati dagli attacchi diretti e non da una contraerea urbana malfunzionante saranno ancora meno), ma anche perché questa ENORME SPROPORZIONE fra MEZZI IMPIEGATI e VITTIME in centri abitati da milioni di persone, mostra ancora una volta che quando i russi dicono “infrastrutture” intendono “infrastrutture” e usano mezzi, anche costosi, per limitare al massimo l’impatto alle stesse: VISTO CHE SIAMO IN TEMA DI ECONOMIA SPICCIA… PER OTTENERE LO STESSO RISULTATO BASTAVA MOLTO MENO E CON MEZZI MOLTO PIU’ AL RISPARMIO… MA SICURAMENTE DATE LE ZONE AD ALTA DENSITA’ ABITATIVA, CON QUALCHE MIGLIAIO DI MORTI. E COSI’ NON E’ STATO.

Intanto, è stata presentata richiesta ufficiale all’ONU perché si investighi sulla fossa comune e sull’esecuzione sommaria avvenuta davanti a un telefonino in data 09/10 da parte degli squadristi di KRAKEN e ripresa dal capo di AZOV.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/11/20989.html
Visto che Parlamento europeo e altre sedi se ne sono sinora fregate altamente. Vedremo come andrà anche questa richiesta.

Aggiornamenti a seguire.

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11/10 ore 08:00 aggiornamento

I MORTI CHE CONTANO, SI CONTANO...

Dalla lettura mattutina dei cinegiornali luce spicca quell’“almeno 14 morti nei raid”. Parliamo di morti.

1. Quell’autista fatto saltare per aria da dei criminali, morto sul lavoro, per aver ricevuto l’incarico di portare un mezzo da ARVIV in CRIMEA, insieme agli altri cinque morti nello schianto di sabato, per i cine giornali luce non è morto. Eppure aveva anche lui una famiglia, che manteneva lavorando anche di sabato. Ma loro preferivano parlare di "ironia", di "buon compleanno putin", fra sabato e domenica. Eppure, solo in quell’azione, han fatto quasi metà di tutti i morti di ieri. Ma i morti che contano, si contano… gli altri, possono crepare tutti.

2. Ancora non mezzo fotogramma di quel video shock dove si vedono due squadristi buttare un “kolaborant” in una fossa comune. Solo lì, tra i due giù e quello che rotola, siamo a tre. Tre importanti, tra l’altro. E non per tenere in piedi tesi strampalate, come quelle a cui allude il compilatore di testi altrui sulla pagina web del cinegiornale luce. Anzi, per confutarle. Le fosse comuni le stanno riempendo di civili i “liberatori”, con i loro processi sommari ed esecuzioni altrettanto sommarie di “kolaboranty”. Ci sono sviluppi, tra l’altro sul video shock che, evidentemente, non meritava di scioccare l’opinione pubblica occidentale. Perché i morti che contano, si contano… gli altri, possono crepare tutti. Il video è questo:
https://t.me/notes_veterans/5564
La frase “Відео взяте з телефона окупанта”, “video preso dal telefono di un occupante”, appare UN’ORA DOPO LA PUBBLICAZIONE:
Prima versione
https://t.me/notes_veterans/5569
e seconda versione con l’aggiunta.
https://t.me/notes_veterans/5567
Quel “la pagheranno”, chissà perché, l’avevano capita tutti come una minaccia ai “kolaboranty” che ai russi. E da KIEV è partito l’ordine immediato di rettifica. Ormai però la verifica dei dati EXIF è alla portata di tutti, anche dei più creduloni. E i dati matrice del video parlano di una sua creazione a ottobre, il 10, a mezzogiorno. Anche i vestiti delle persone già nella fossa non sono prettamente estivi.
https://t.me/warfakes/7813
E allora accade che qualcuno METTA UN’ULTERIORE PEZZA. Due secondi in più di video dove due aguzzini portano la futura vittima sulla sommità della fossa, da cui poi sarebbe stato prima ammazzato, poi fatto rotolare giù in quel filmato immondo.
https://t.me/notes_veterans/5611
Una fascia rossa sulla gamba di uno dei due aguzzini avrebbe dovuto denotare il reparto “O” dei russi. Questi sono i due secondi al rallentatore:
https://t.me/notes_veterans/5612
Il rosso è stato messo CON FOTOSHOP! A casaccio e senza sincronizzare.
UNA PEZZA PEGGIO DEL MALE COMMESSO! I russi hanno chiesto dal 10 una commissione di inchiesta internazionale su questo crimine di guerra, su questa barbarie nazifascista.
https://t.me/readovkanews/43849
Ma qui, muro di gomma.

3. Torniamo alle 14 vittime di ieri riportate dal cinegiornale luce per eccellenza. Come a Zaporozh’e domenica? Che poi si trovano i frammenti di S-300 dove si vede un missile della contraerea finito dove non doveva? Questo è un altro finito su una casa a NIKOLAEV!
https://t.me/SergeyKolyasnikov/43246
Quello rimasto dentro come lo contate? Anche quello fra i quattordici? Ah, già. C’è anche la seconda regola: “quando i morti contano, mettiamo sul conto degli altri anche quelli che abbiamo fatto noi, per sbaglio o deliberatamente”. Dimenticavo… ma se togliamo quelli quanti ne rimangono uccisi dai russi?

5. Ci sono state ondate di attacchi missilistici tutto ieri, più droni, più razzi sparati da aerei Tu-95, in UNA QUANTITA’ che non ha eguali dall’inizio del conflitto, SU TUTTO IL TERRITORIO rimasto al regime di KIEV. E ha fatto tanti morti quanti ne fa in un giorno il regime di KIEV tra CHERSON e LUGANSK? Di cui un terzo nella sola DONECK? Da otto anni peraltro? Va bene, cioè va male, ma ormai ho capito: perché i morti che contano, si contano… gli altri, possono crepare tutti. Ciò però non toglie che l’intento non era sparare trecento e rotti razzi per uccidere probabilmente meno di dieci civili, ma per colpire infrastrutture e centri decisionali. I morti di KIEV a DONECK sono fatti per punire i civili stessi. Quella fossa comune è fatta per punire i civili stessi. Quel video ignobile è a monito dei civili stessi. Civili che possono crepare tutti, per i cinegiornali luce. Perché non esistono. Da otto anni a questa parte.

Aggiornamenti a seguire.

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10/10 ore 23:00 aggiornamento

DIFESA ATTIVA


Interessante aggiornamento dal fronte EST. Sulla linea SVATOVO-KREMENNAJA è in corso quella che può essere definita “difesa attiva” (активная оборона), ovvero un’attività tesa a ridefinire spazi di difesa nella maniera più congeniale ai russi, oltre che disturbare, impedire, condizionare pesantemente i movimenti nemici. Il tutto, ANCHE tramite manovre offensive, ma senza procedere a un vero e proprio contrattacco.

Nel corso di tali azioni le truppe russe hanno liberato oggi:
- TORSKOE
- TERNY
- NOVOSADOVOE
Cartina qui:
https://t.me/yurasumy/5462

Inoltre, tendendo un’imboscata a due colonne nemiche che tentavano il raggruppamento, hanno consentito a SVATOVO di rinforzarsi ulteriormente.
https://t.me/vysokygovorit/9683

Lo stesso si può dire del fronte SUD, sopra CHERSON. Qui continua l’ammasso di truppe ma, sulla linea di fronte vera e propria, al momento compaiono solo incursori e sabotatori. La difesa attiva, in questo caso, consiste non solo nell’impedire la loro attività di infiltrazione, ricognizione e sabotaggio oltre la linea di fronte, ma anche di inseguirli e far saltare i ponti mobili sul fiume INGULEC attraverso cui oggi passano loro e, domani, migliaia di uomini e mezzi. Uomini e mezzi anch’essi sotto attacco nelle retrovie.
https://t.me/rusich_army/5700

“DI CHI E’ QUESTO?”… “E’ MIO...”

“Pubblicità progresso” targata NATO. Oggi sono girate per la rete (segmento russo, qui ci mancherebbe… non gira più neanche quella pubblicità dei preservativi…) queste due FOTO SUBACQUEE:
https://t.me/zvezdanews/95692

Sono foto autentiche, datate 06/11/2015. Il tubo a destra dell’ordigno dinamitardo è… c’è scritto sopra: “NORD STREAM LINE 2”. Il secondo tubo del NORD STREAM 1 (all’epoca Nord Stream e basta...).

Il portavoce di GAZPROM, oggi, ritiene NECESSARIO RICORDARE QUESTO EPISODIO DI ALLORA. Ricognizione dei fondali, individuazione dell’ordigno, domanda da professore col preservativo: “Di chi è questo?” e, dall’ultima fila, la NATO risponde: “E’ mio prof... ma L’ABBIAMO PERSO NEL CORSO DI ESERCITAZIONI” (peggio, neanche “l’abbiamo”, “si è perso” nel corso di esercitazioni потерялся во время учений, come dicono i bambini dell’asilo...).

Perso, “casualmente”, a fianco di un gasdotto che non è né loro, né di alleati, per la precisione al CHILOMETRO 651 a 40 metri di profondità. La storia ci racconta che furono poi gli artificieri svedesi a farlo brillare. Qui anche il minuto di intervista al portavoce di Gazprom:
https://t.me/WarDonbass/81995

Conclusione: sistemare ordigni esplosivi a fianco di gasdotti subacquei fa parte delle fantasie (erotiche? Tipo dottore infermiera?) degli atlantici “since 2015”. Lo facevano per fare i “buoni” e salvare il mondo, nel corso di tali esercitazioni? Forse, concediamoglielo.

Di certo sappiamo che, per fare queste “esercitazioni”, andavano “in casa d’altri”: e questo è un fatto. “Altri” molto, molto particolari (non un gasdotto dell’ENI, per esempio).

Conoscevano quindi a menadito QUEI fondali, su cui NON ERANO IN ALCUN MODO né i benvenuti, né autorizzati a compierle, quelle “esercitazioni”.

Sappiamo anche che quel giorno avrebbero voluto stare a casa e giocare al dottore e all’infermiera, visto che si son dimenticati i pezzi, e che pezzi, per strada, pardon, a fianco del tubo…

Infine, sicuramente, quella sera non del 2015, ma di QUALCHE SETTIMANA FA, avrebbero fatto meglio a giocare al dottore e all’infermiera. I cinegiornali luce no, non gli han messo ancora davanti il foglio giusto da leggere, ma le nostre case fredde, o le nostre tasche vuote, o entrambe, quest’inverno sanno già chi ringraziare.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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10/10 ore 18:30 aggiornamento

DALLO SHOCK ENERGETICO…


Alle 16:30 partiva una nuova ondata di attacchi missilistici, sia pur con un numero minore di missili lanciati e con un numero minore di regioni interessate.
https://t.me/boris_rozhin/66701

Il bilancio delle infrastrutture elettriche colpite FINO AD ALLORA è riassunto invece in questa cartina del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/10/20221010104525-262b918a-xx.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/10/20221010130954-6f51035c.jpg

Le centrali elettriche colpite sono solo quelle TERMICHE (No Nucleari, No Idroelettriche). Le centrali da 330 kW sono state quelle più colpite, quindi quelle da 750 kW. Nella sola KIEV, 4 sono state le centrali colpite.

Per mettere fuori uso l’intero complesso energetico ucraino serve altro, serve un’azione sistemica, peraltro neppure troppo prolungata nel tempo: una giornata come oggi tutti i giorni per una settimana, massimo due. Ma non era questo, almeno a otto ore di distanza, lo scopo di questa azione.
https://t.me/rybar/40028
et
https://t.me/readovkanews/43822

Questa conclusione si evince anche da questa cartina, che mostra
- In nero le zone rimaste senza corrente,
- A strisce le regioni parzialmente danneggiate
- In bianco le zone con ancora la corrente.
- Disegnate in rosso le centrali colpite (potenza indicata tramite la dimensione della sagoma)
https://t.me/zastavnyii/1798
La distribuzione riflette peraltro quanto indicato in quest’altra cartina, dove è indicata per regione la quantità di razzi lanciata:
https://t.me/zastavnyii/1796

Questa peraltro la cartina degli attacchi nella sola KIEV,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/10/20221010120149-f0fa49c4.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/10/20221010120146-972eb7d6.jpg
dove sono chiaramente indicate le centrali termoelettriche (ТЭЦ e TPP nella doppia dicitura), oltre al quartier generale dei servizi segreti ucraini (СБУ e SBU). Il funghetto azzurro invece non sono “gli ucraini che si sono sparati da soli” ma, come ieri a ZAPOROZH’E, gli effetti nefasti di contraeree piazzate nei centri abitati e mal calibrate e adoperate. Da questo, il colore azzurro del funghetto sulla sede della missione europea.
https://t.me/rybar/40030

Idea quest’ultima campata per aria? Si guardi questa traiettoria di un razzo di contraerea lanciato oggi:
https://t.me/anna_news/40862
In buona sostanza, la taratura o la strumentazione elettronica o non reagisce correttamente ai metalli dei palazzi (forse perché il progettista non pensava a un uso “urbano” di tale strumentazione…) o i missili hanno altri tipi di difetti e perdono quota. Quelli di ieri di Zaporozh’e sulle case popolari con commenti a caldo di Zelenskij, per esempio, sono stati causati da missili antiaerei S-300 ancora di fabbricazione sovietica:
https://t.me/notes_veterans/5588
un rottame qui in questo frammento di filmato
https://t.me/notes_veterans/5588
e come si vede dall’analisi della traiettoria derivata dai danni osservabili anche in queste foto
https://t.me/notes_veterans/5590
occorsi da missili che hanno perso il controllo a bassa quota.
Stesso discorso per il cosiddetto “ponte di Klichko” tirato giù oggi a KIEV da un missile della contraerea (si vede nella foto che non è un missile “alato” di quelli usati negli attacchi di oggi)
https://t.me/rybar/40015

… A QUELLO ECONOMICO …

Due miliardi di grivne è il danno stimato alle infrastrutture, più dagli otto agli undici milioni di EURO persi al giorno per mancata vendita di energia elettrica all’Unione Europea.
https://t.me/legitimniy/13752
In questo momento, infatti, la fornitura di energia elettrica all’estero è bloccata.
https://t.me/RVvoenkor/28623
A questo contiamo anche i danni alle industrie, tra cui non poche di quelle grandi possedute da capitalisti esteri:
- L’acciaieria KRIVOROZHSTAL’, per esempio, è di proprietà della indiana ARCELOR MITTAL
- Un giacimento adiacente è invece di usufrutto della canadese BLACK IRON
https://topcor.ru/28576-porazhenie-krupnejshej-tjec-v-krivom-roge-budet-imet-posledstvija-i-dlja-evropy.html?ysclid=l92zr8dzfr29304107
Quest’ultimo è un danno decisamente più difficile da calcolare, perché rende ancora più precario l’intero apparato produttivo di quello che resta della struttura statale ucraina. E l’avvertimento di Mosca di oggi potrebbe ripetersi. Specialmente in caso di NUOVI attacchi terroristici. Attacchi che a questo punto sono in MOLTI a non volere che si ripetano.

… A QUELLO MILITARE

Oggi, ovviamente, nessun aggiornamento su nessun canale di informazione, né del segmento russo, né di quello ucraino. La “guerra incentrata sulla rete”, se non c’è rete, è impossibile da combattere. E la NATO non può mandare allo sbaraglio quella che probabilmente è la sua ultima cartuccia, questa quantità enorme di soldati che ha ammassato al confine EST e SUD, senza mandarla a colpo sicuro. Perché la parola successiva a SCONFITTA sarebbe quindi una sola soltanto, e che non necessita di traduzione: KAPITULACIJA. Per farlo, deve prima sistemare una situazione che fino a ieri gli sorrideva a trentasei denti e ora gli ride molto di meno. Sempre di meno.

Non da ultimo, a causa delle sempre maggiori CONTRADDIZIONI FRA DUCETTO E GENERALE. Il primo, ora, vorrebbe addossare tutta la colpa dell’insuccesso di oggi sul secondo.
https://t.me/legitimniy/13755
Ma Zaluzhnyj è “l’astro nascente”, mentre l’attore comico è la stella calante, molto calante nelle grazie dei padroni NATO. Vedremo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
 

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10/10 ore 12:30 aggiornamento

LA RISPOSTA RUSSA


Alla fine è arrivata. E ha dimostrato, sancito per certi versi, che
- otto mesi di mancati attacchi a infrastrutture energetiche, ponti e centri direzionali non erano un segno di debolezza,
- non erano neppure un segno di incapacità a fare quanto accaduto oggi,
- la “linea rossa” fra “operazione speciale” e guerra è stata superata, e non dall’attentato di sabato, ma BEN PRIMA, a partire dall’offensiva NATO del mese scorso fino ai gasdotti fatti saltare,
- le due regioni e due repubbliche, una volta divenute territorio della Federazione Russa, non potevano restare in pericolo costante di sopravvivenza con diverse decine di migliaia di uomini e mezzi NATO che continuano ad ammassarsi a ridosso della linea di fronte,
- la guerra non dichiarata ma effettiva della NATO ha costretto a una mobilitazione senza precedenti nella storia della Federazione Russa che ha avuto un costo sociale enorme, ancor prima che economico; un costo che IMPLICAVA IL NON POTER PIU’ “COMBATTERE CON UNA MANO SOLA”; in altre parole, non si poteva più lasciare che i RUSLAN ucraini e i cargo NATO facessero la spola con armi e formazioni armate che poi erano dislocate tranquillamente al fronte su ponti rimasti in piedi, tramite linee ferroviarie intatte, utilizzando STARLINK e dispositivi di coordinamento e collegamento in grado di rendere possibile quella “guerra incentrata sulla rete” che, insieme ai nuovi armamenti, è stata il cuore dell’offensiva NATO.
- con il discorso di Putin di poco fa, questo attacco a oggetti dell’infrastruttura militare, energetica e di collegamento (по объектам военной инфраструктуры, связи и энергетики) è solo un monito a KIEV a non proseguire ulteriormente con gli attacchi terroristici; https://t.me/boris_rozhin/66669
- tra il nulla e l’arma atomica c’è ANCORA MOLTA strada ancora da percorrere con armi convenzionali.

Quest’ultimo punto è stato sottovalutato non solo dai cosiddetti “esperti”, tanto intenti a trovare un perché “dietrologico” al quarto tubo rimasto illeso (e magari alla strada sul Ponte della Crimea rimasta intatta…), quanto pronti e proni ad accettare e rimbalzare nella nostra società civile l’isteria nucleare promossa dalla NATO. Questo punto è stato sottovalutato dalla stessa NATO, dagli analisti che pensavano a quell’offensiva su ampia scala e durata un mese che aveva costretto a mosse di emergenza a chi, fino a quel momento, non solo aveva combattuto con una mano sola, ma aveva previsto di continuare a mantenere, sul campo, una mano sola (“I tempi si allungano”, diceva a fine agosto SHOJGU), come a una MOSSA DECISIVA, IN GRADO DI FAR SALTARE IL BANCO, mettere in crisi non solo la TENUTA del complesso militare-industriale, ma della stessa società civile russa.

Invece, la mobilitazione parziale ha funzionato e, sul campo di battaglia, sono cominciati ad apparire armamenti e strumentazioni mai viste sino ad allora. I cambi ai vertici, in queste situazioni di emergenza, sono abbastanza draconiani da quelle parti: e così è stato. Inoltre, da sabato a oggi c’è stata una vera e propria TEMPESTA MEDIATICA che ha fatto entrare anche i russi più lontani dall’attuale dirigenza in modalità “lotta per la sopravvivenza”.
- Prima i filmati e la cronaca puntuale di quanto stava accadendo, oltre che della risposta del genio civile e militare per il ripristino, hanno creato un clima di MOBILITAZIONE ben diverso dalla “cartolina” di precetto e le bande che salutano le reclute alla stazione con “Proschanie slavjanki”;
- Poi ieri c’è stato un episodio che definire tragico è dire poco: un capo di AZOV ha pubblicato immagini di una fossa comune che ha infastidito anche KIEV. Un’ora dopo la pubblicazione lo stesso capo ha aggiunto alla didascalia “immagini prese da un telefonino russo”, ma ormai il danno era fatto. I dati EXIF del video erano tutti riconducibili alla data di ieri, così come i vestiti erano già autunnali. Le immagini erano la TRAGICA TESTIMONIANZA di “kolaboranty” passati per le armi nel corso dei RASTRELLAMENTI FASCISTI in corso a Kupljansk, Izjum e Balakleja (non è un caso che, ieri, abbia cercato un riscontro sul cinegiornale luce per eccellenza di questo filmato e… nulla! Bocche cucite). Queste immagini ieri hanno avuto un impatto sulla società civile notevole. E hanno contribuito notevolmente a portare la guerra nella casa di tutti. Qui un breve riassunto (https://t.me/warfakes/7813)… ma ieri tutti i canali hanno dedicato metà spazio a questo (e l’altra metà al ponte)
- A proposito del ponte, immagini del ponte, usate come sfondo per i selfie, messaggi “ironici”, come li chiamano i cinegiornali luce locali, sia delle figure chiave del REGIME DI KIEV, che della cerchia politica occidentale, non sono infine passati inosservati e hanno fatto il resto.

Stamane è arrivata la risposta russa:
- 60 esplosioni a KIEV;
- 47 nella regione di NIKOLAEV;
- 15 a L’VOV;
- 27 nella regione di VINNICA;
- 20 a CHARKOV;
- 15 nella regione di ODESSA.
- attacchi missilistici anche in altre regioni, come CHMEL’NICKIJ, TERNOPOL, ZHITOMIR.
https://t.me/beryslavru/3301
Ma non solo: questa la cartina alle 10:00
https://www.mk.ru/politics/2022/10/10/opublikovana-karta-udarov-po-ukraine-ot-zaporozhya-do-lvova.html

Tutte le stazioni elettriche da 750 kW sono state colpite:
https://t.me/rybar/40001
oltre che la centrale termoelettrica (TES) BURSHTYNSKAJA, che oltre ad approvvigionare l’ovest dell’Ucraina, esportava fino a oggi anche verso Ungheria, Slovacchia e Romania.
https://t.me/epoddubny/12914
colpita anche la rete elettrica di KIEV (la centrale termoelettrica TES-6)
https://t.me/boris_rozhin/66637

Sicuramente, l’industria bellica ucraina da oggi è ferma, sia quella che produce armi leggere e munizioni, sia quella che ripara carri armati e artiglieria pesante. Inoltre, il black-out non potrà non avere ripercussioni sul traffico di rete e sull’offensiva imminente, che a questo punto potrà restare imminente ma senza quella copertura e coordinamento di cui ha goduto da un mese a questa parte.
https://t.me/rybar/39996

Fra le strutture di potere colpite a KIEV,
- Il palazzo della SBU (il FSB ucraino, principale responsabile dell’attentato al Ponte della Crimea) https://t.me/warfakes/7831
- oltre che uno dei Palazzi presidenziali di Zelenskij in Vladimirskaja ulica https://t.me/vysokygovorit/9672
- e la Torre 101, dove si trova il dipartimento delle Forze Armate d’Ucraina https://t.me/boris_rozhin/66623
Rappresentano la risposta simmetrica a quanto accaduto sabato.

Più in generale, si conferma come l’attacco di stamane sia stato limitato a STRUTTURE MILITARI e INFRASTRUTTURA ENERGETICA E DI COLLEGAMENTO:
https://t.me/warfakes/7829

E dal discorso di Putin di poco fa, si capisce che di risposta si tratta, e non di un nuovo modo di condurre la guerra. Sicuramente, nulla sarà come prima perché nulla era già come prima. L’offensiva di massa di un mese fa, così come quella incombente, vengono ridimensionate. Ciò che non è possibile ridimensionare, sono le decine di migliaia di morti sul campo di battaglia di queste settimane, frutto della strategia suicida dei kuratory NATO. Vittime inutili, a questo punto. TOTALMENTE inutili, anche dal punto di vista tattico-strategico. Questo non potrà che acuire le contraddizioni fra popolo e regime. La facilità con cui tutti gli obbiettivi sono stati colpiti, infine, inasprirà ulteriormente le GIA’ ESISTENTI contraddizioni interne fra REGIME ed ESERCITO, ovvero fra ZELENSKIJ e ZALUZHNYJ. Quanto accaduto è RIPETIBILE qualora permanga la linea terroristica di KIEV. E da oggi, il confine fra RIPETIBILE e RIPETUTO è sempre più labile, come quella linea rossa superata ampiamente nelle settimane passate. La palla passa alla NATO. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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10/10 ore 08:30 aggiornamento

PONTE DELLA CRIMEA: SVILUPPI NELLE INDAGINI

Cominciano a delinearsi i contorni di un’operazione terroristica che ha COINVOLTO, come nel caso di DASHA DUGINA, PIU’ SERVIZI SEGRETI DI DIVERSI PAESI SATELLITI DELLA NATO, e che ha comportato una fase di progettazione e di coordinamento non indifferente. I materiali sono LE PRIME DICHIARAZIONI DEL CAPO DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA e sono stati raccolti dal corrispondente della Komsomol’skaja Pravda Aleksandr Koc. Le annotazioni fra parentesi quadre sono mie. Il testo originale è in corsivo.

Secondo informazioni in mio possesso, nell’operazione al Ponte della Crimea sono stati impiegati due camion. Lo schema della consegna [che fungeva da copertura all’operazione, N.d.T.] era il seguente.
По моей информации, в операции по Крымскому мосту были задействованы две большегрузные машины. Схема доставки была такова.

La merce era composta da 22 palette di pellicola di plastica, con 9 rotoli di pellicola su ciascun pallet, e ogni paletta pesante circa una tonnellata [per quel poco che riesco a vedere dovevano essere quindi al massimo di portata come tonnellaggio per una motrice, anche dal filmato si vedeva che era carico, che “pesava”, NdT]. La merce era arrivata via mare al PORTO GEORGIANO di POTI dalla BULGARIA. Il CLIENTE era un CITTADINO UCRAINO [aggiungo, in un container da 20’ ci stanno 11 palette 80x120, quindi è facile che sia arrivato con 2x20’ pesanti 22 ton circa ciascuno, scaricati quindi in un deposito dentro o nei pressi del porto, N.d.T.].
Груз - 22 поддона пленки по 9 рулонов на каждом (один поддон весит около тонны) – прибыл по морю в грузинский порт Поти из Болгарии. Заказчиком выступал гражданин Украины.

La merce quindi è stata caricata TUTTA su un UNICO camion con targa straniera (in foto), l’autista si interfacciava col cliente tramite whatsapp [questo lo fanno tutti gli autisti stranieri… in genere arrivano a magazzino che non sanno neanche cosa caricare e per chi e ti fanno proprio vedere le due informazioni che gli girano sul telefonino, il CMR spesso e volentieri glielo compiliamo noi su carta intestata loro, nulla di nuovo o eclatante, avviene quasi sempre così, N.d.T.]
Далее он был погружен на фуру с иностранными номерами (на фото), водитель общался с заказчиком по Вацапу.

Da POTI il camion è stato mandato in ARMENIA, dove la merce è stata sdoganata secondo le regole dell’UNIONE DOGANALE, dicendo che era merce generica, il che non ha insospettito i funzionari quando è stata dichiarata merce diretta in RUSSIA, spero che gli autisti saranno in grado di spiegare. [In realtà c’è poco da spiegare… Per Unione Doganale, si intende l’UNIONE DOGANALE EURASIATICA Таможенный союз ЕАЭС che comprende RUSSIA, KAZACHSTAN, BIELORUSSIA, ARMENIA, KIRGIZIA. E’ uno spazio comune come l’UE. La GEORGIA NON ne fa parte. La merce arrivata in Georgia è passata in ARMENIA, che è già paese membro. La merce NON è stata sdoganata, ma ha viaggiato in regime di TRANSITO. In altre parole, si emette un documento che consente il transito di merce allo stato estero da un punto “A” a un punto “B” all’interno dello stesso spazio doganale. In questo caso, un TRANSITO CHE ATTRAVERSA UNO STATO ESTERO, OVVERO LA GEORGIA, PER ANDARE DALL’ARMENIA IN RUSSIA. In tale caso, nessuno può obbiettare nulla se l’agenzia doganale è titolata a emettere documenti di transito, NdT]
Из Поти грузовик отправился в Армению, где груз был растаможен по правилам Таможенного союза – говорят, это типичный, не вызывающий подозрений маршрут едущих в Россию, надеюсь, дальнобойщики пояснят.

Il camion quindi è passato per la GEORGIA e, tramite il valico di VERCHNIJ LARS [OSSEZIA DEL NORD, NdT], è entrato in RUSSIA. Lo STESSO VALICO attraverso cui alcuni russi son scappati in GEORGIA per evitare la cartolina di precetto. Il punto finale del TRANSITO era ARMAVIR [REGIONE DI KRASNODAR’, a nord della catena del CAUCASO, N.d.T.], dove la merce è stata SCARICATA dal camion e RICARICATA SU UN ALTRO CAMION, direzione CRIMEA [probabilmente un altro TRANSITO, un RILANCIO di merce allo stato estero, fosse merce sdoganata ci sarebbe un IMPORTATORE con ragione sociale e partita iva, a cui chiedere conto. DA ARMIR ALLA CRIMEA IL TRANSITO ATTRAVERSO IL PONTE DELLA CRIMEA E' OBBLIGATO, non desta alcun sospetto, N.d.T.].
Затем машина снова въехала в Грузию, а из нее - на территорию РФ через КПП Верхний Ларс. Тот самый, через который в Грузию от мобилизации бегут некоторые россияне. Конечной точкой был город Армавир, где поддоны перегрузили на другую фуру, которая отправилась в сторону Крыма.

A detta di tutti, l’ESPLOSIVO è stato piazzato ALL’INTERNO DEI ROTOLI CON LA PELLICOLA DI PLASTICA [dentro il cilindro di cartone? Sarebbero stati 9 cilindri per pallet, 198 cilindri in totale, N.d.T.]. Per questo, quando il camion è passato al CONTROLLO SCANNER ai raggi x nessuno ha notato nulla.
Судя по всему, взрывчатка каким-то образом была заложена в рулоны с пленкой. Причем так, что на рентгене ее не было видно.

La merce è di PROVENIENZA e ORIGINE BULGARIA [Paese NATO, N.d.T.]. Il che significa che nell’organizzazione di questo attentato possono aver partecipato anche servizi stranieri [… “possono aver”, il voenkor è sin troppo prudente… HANNO, partecipato! Oltre al confezionamento della merce con l’esplosivo, sdoganamento, controllo scanner in uscita, abbiamo TUTTA LA PARTE dei CONTROLLI PASSATI IN GEORGIA, dove TUTTO, ma proprio tutto, è filato liscio; certo, dichiarando “rotoli di pellicola di plastica” il sistema non rileva particolari criticità, ma uno “sguardo dall’alto”, in un’operazione importante come questa, ci sarà stato sicuramente. A questo proposito, ANCHE IL CAPO DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA ALEKSANDR BASTRYKIN NON HA DUBBI, CFR. https://www.kp.ru/daily/27455.5/4659495/, N.d.T.]
И сделано это было в Болгарии. А значит в организации этого теракта, помимо Украины, могли участвовать и иностранные спецслужбы.

L’autista del primo camion [POTI-ARMAVIR, N.d.T.] sta già facendo la sua deposizione. Ma quasi sicuramente, come l’autista del secondo camion [ARMAVIR-CRIMEA, deceduto] è stato usato e non sapeva nulla di quanto stava accadendo.
Водитель первой фуры уже дает показания. Скорее всего, как и шофер второй фуры, он был использован вслепую и не знал о том, что везет.
https://t.me/sashakots/36404

Aggiornamenti a seguire.

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09/10 ore 19:00 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA: AGGIORNAMENTI

Si lavora anche di domenica, in particolare sulla tratta ferroviaria dove oggi hanno spostato il convoglio andato in fiamme con gru apposite e motrici su rotaia.
https://t.me/milinfolive/91561

Il tratto stradale illeso, invece, da poco funziona a DOPPIO SENSO di marcia.
https://t.me/WarDonbass/81814

Sei morti il bilancio finale:
https://t.me/voenkorKotenok/41413

HIMARS SU UN CENTRO PROFUGHI A STAROBEL’SK (LNR)

E strage sfiorata per un soffio! La notizia è di stamattina,
https://t.me/swodki/174164
HIMARS quindi NATO perché il processo di teleguida dei missili è operato dagli atlantici che controllano le coordinate satellitari fornite dagli ucraini circa gli obbiettivi da colpire. Obbiettivo un centro TEMPORANEO per profughi. Profughi ucraini, quindi “traditori”, nell’ottica criminale dei fascisti di Kiev e d’oltreoceano.
Ex-connazionali, da punire perché altri non pensino di fare lo stesso: ovvero, cercare rifugio dai russi.

Trovato il centro, recuperate dai servizi segreti le coordinate, inizia il processo di verifica delle coordinate da parte del centro di comando NATO… e nel frattempo il centro profughi che è, per l’appunto, “temporaneo”, si svuota: i civili erano stati APPENA identificati e dislocati in altri centri.

Questa è stata la fortuna di questi poveri disgraziati, scappati dalla guerra e dai fascisti per trovare la morte in un centro dove già pensavano di poter essere al sicuro.
https://t.me/vityzeva/70162

Ma ai cinegiornali luce, queste cose, non passano.

DAL FRONTE

Alle 17:30 attacchi respinti su tutti i fronti.

La cartina del fronte SUD è immutata,
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/09/20221009143913-2904cdc3-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/09/20221009143849-8b8b0e50.png
e non perché il nemico non attacchi, ma perché sinora
- gli attacchi portati in piccoli gruppi sono stati neutralizzati (raggiunto un controllo sostanziale della linea di confine, si guardi sulla cartina di RYBAR la linea del confine amministrativo della regione di CHERSON, che grosso modo coincideva con la situazione antecedente all’offensiva NATO, e la situazione attuale, dove le forze da due lati, e pure frastagliati, ora si trovano a presidiare una linea lunga meno della metà)
- le forze russe cercano di colpire intensamente le retrovie così da impedire raggruppamenti. Cinque colonne colpite e neutralizzate, per esempio, nel bollettino di oggi proprio sopra CHERSON, insieme al tentativo di concentramento da parte della 128° brigata assaltatori.
https://t.me/mod_russia/20692

Cento soldati ucraini nella regione di ZAPOROZH’E e oltre duecento nella regione di CHERSON hanno così trovato la morte, spesso ancor prima di combattere.
https://t.me/mod_russia/20692
et
https://t.me/mod_russia/20693

La NATO comunque non demorde, e ammassa nuova carne da cannone, non solo autoctona ma anche “atlantica” vera e propria, come oltre 5.000 polacchi sulla linea di fronte a est di ZAPOROZH’E.
https://t.me/ukraina_ru/106378

Il tentativo è evidente: mandare avanti queste centinaia di uomini per sferrare poi l’attacco con migliaia di uomini contemporaneamente.

Lo stesso stanno facendo anche nel fronte EST, fra KUPLJANSK e KREMENNAJA. Tuttavia, anche qui non solo
- si colpiscono le retrovie, impedendo che la testa di ponte aldilà del fiume si rafforzi e si ampli sufficientemente per accogliere nuovi raggruppamenti
- si colpiscono i tentativi di raggruppamenti stessi
- si respingono gli attacchi sinora condotti sempre a piccoli gruppi (decine, centinaia di unità)
ma anche abbiamo movimenti di INCURSORI e SABOTATORI russi che conducono tecniche attive di guerriglia colpendo nemici in movimento nei territori che pensano di controllare e nei loro accampamenti. E’ il significato di questa freccia rossa nella carta di RYBAR aggiornata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/09/20221009083836-db3e3c47.jpg

Attenzione: un esercito che riesce a pensare anche ad azioni di sabotaggio e incursione in territorio nemico non è più un esercito “in debito d’ossigeno”. Un dato importante, anche alla luce dell’imminente offensiva ucraina, e decisamente poco incoraggiante per gli attaccanti.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/10 ore 01:00 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA: AGGIORNAMENTI

Questa foto satellitare occidentale, scattata subito dopo l’attentato, oltre a farci vedere l’entità del danno è già di suo molto “interessante”… cosa ci faceva un satellite già piazzato lì? Ma siamo i soliti malfidenti… chi non ha un satellite costantemente piazzato sulla sua testa? Suvvia...
https://t.me/boris_rozhin/66474
Altre foto ravvicinate dei danni:
https://t.me/rybar/39932

Questa foto intanto delle ore 16:00 ci mostra sul posto gru e mezzi perché i lavori di ripristino sono già iniziati:
https://t.me/rybar/39936
Ed è grazie a loro che alle 20:00 di oggi già passava il primo treno sulla linea ferroviaria:
https://t.me/rybar/39941

Mentre auto e pullman già passavano dalle 16:00
https://t.me/rybar/39937
a senso unico alternato nel punto dell’esplosione:
https://t.me/vityzeva/70091
Per precauzione, ai mezzi pesanti è stato invece imposto il transito con traghetti.
https://t.me/vityzeva/70089
Transito già in funzione.
https://t.me/rybar/39941

Altro plauso ai lavoratori del trasporto marittimo, che hanno ripristinato in quattro e quattr’otto (4 ore per l’esattezza) i traghetti che erano fermi da tre anni (il ponte li aveva resi superflui) e li hanno rimessi in funzione. Una vera e propria emulazione socialista d’altri tempi.
https://t.me/boris_rozhin/66460

E mentre “Kiev ora evoca la pista russa”, come scrive oggi il più bavoso dei cinegiornali luce nostrani, vale la pena riportare il messaggio di stamane di Michajlo Podoljak, “consigliere del capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina Vladimir Zelenskij” (Радник керівника Офісу Президента України Володимира Зеленського), quindi non l’ultimo dei cazzari da bar. A riprova, la pagina dell’enciclopedia di regime così lo qualifica: “In April 2020, Podolyak became an adviser to the head of the Office of the President of Ukraine Andriy Yermak and an "anti-crisis manager" of the Office.[8] He controls the entire information policy of the Office of the President and advises Volodymyr Zelenskyy directly. In addition, he prepares ministers of the Ukrainian government for broadcasts in the media so that their theses are coordinated with the content promoted by the president.[9]”
https://en.wikipedia.org/wiki/Mykhailo_Podolyak

Quindi, questo signore è responsabile dei testi che il burattino numero 1 impara a memoria prima di andare in onda e che i suoi ministri devono dire, “in modo che le loro tesi siano coordinate con il contenuto promosso dal presidente”. Esticazzi, verrebbe da dire. Non è il ghostwriter di regime numero 1. Molto peggio.

Cosa scrive questo “paladino della democrazia e della libertà di parola” stamattina?

“Crimea, ponte, è solo l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all’Ucraina, tutto ciò che è occupazione russa, eliminato”
https://t.me/vityzeva/70044

Poi gli USA si sono svegliati anche loro e li hanno ribaltati. Tutti, dal primo all’ultimo. E tutti allora a dire… ma no… non siamo stati noi… il camion è partito dalla russia… si sono esplosi da soli! Come dire, la Dugina.. era in russia... son stati i russi!

Che dire… “devo dipingere una parte grande, ci vuole un pennello grande”. La logica non fa una piega. Così torna tutto: gasdotti russi fatti esplodere dai russi, ponti russi fatti esplodere dai russi, figlie di personaggi russi incarnazione del male in occidente fatte saltare in aria dai russi, centrali atomiche russe sotto attacchi missilistici russi.

Una medaglia va invece, e per davvero, al gruppo di ingegneri che ha progettato il ponte. Se la logistica della Crimea e delle nuove regioni russe è salva, è grazie al loro genio. In fase di progettazione, infatti hanno progettato due carreggiate poggianti su CAMPATE MONOLITICHE poggianti, ciascuna, su DODICI piloni, MA CIASCUNA IN MODO INDIPENDENTE DALL’ALTRA. Lo scopo era semplice: far si che qualora una campata finisse sotto attacco, l’altra funzionasse indipendentemente dalla prima. Questa foto dei lavori in corso lo mostra molto chiaramente:
https://t.me/periskop_pacific/1442
Che è quanto accaduto.

Ricordiamo che questo ponte è stato costruito sotto la minaccia costante di sabotaggi da parte del regime di KIEV, non è un ponte opera di un genio civile scevro da preoccupazioni di difesa militare dello stesso. Una progettazione sapiente e una qualità costruttiva decisamente all’altezza degli obbiettivi posti dal commitente statale, hanno oggi mostrato tutto il loro valore e guastato la festa ai fascisti che già stamane brindavano alla loro bravata, costata la vita a tre persone, lo ricordiamo.

Dal fronte, dove a decine di migliaia nuova carne da cannone si ammassa lungo il fronte est e lungo il fronte sud, ancora oggi battaglie senza alcun esito positivo per gli attaccanti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte. Nel frattempo, un ricordo al compagno ERNESTO CHE GUEVARA, di cui ricorre oggi il 55° della morte. "Aqui se queda la clara..."

HASTA SIEMPRE, COMANDANTE!

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08/10 ore 12:00 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA (KRIMSKYJ MOST)


Tanto han detto, tanto han fatto, missili non ne hanno ricevuti, gli HIMARS come sappiamo i ponti non son capaci di tirargli giù, e nemmeno i droni, e allora sono ricorsi allo strumento classico in questi casi: l’attentato dinamitardo, meglio se piazzato sotto un camion carico di combustibile. Il cinegiornale luce per eccellenza a ora non è in grado di biascicare nulla di preciso, se non “per Mosca è”… per Mosca è un corno!

Questo, filmato della video sorveglianza, porco di un giuda, è disponibile dalle 08:27! E parla da solo (secondo 00:10 e successivi)
https://t.me/rybar/39913

Lo avevano già stabilito dalle 07:59,
https://t.me/rybar/39911
ma le immagini sono state rese pubbliche solo mezz’ora dopo. Per “alcuni” (sempre gli stessi), a tre ore di distanza, non sono ancora “disponibili”… fa niente, gliele rendiamo disponibili noi.

Già alle sei e mezza si pensava che un danno del genere
https://t.me/rybar/39902
non potesse essere casuale. Dopo mezz’ora ardevano ancora le fiamme, perché, nel frattempo, su un ramo parallelo, quello ferroviario, passava anche un convoglio.
https://t.me/rybar/39906

Poi, qualche coglione della cerchia dello stato maggiore fascista, che dice che “le cose illegali vanno rimosse”, fa niente se sopra ci sono morti civili, fa niente se è un obbiettivo civile, va sempre citato, sempre dai suddetti cinegiornali luce. Tanto nessuno gli dirà nulla, qui.

Intanto, la conta dei danni: il ponte ferroviario non ha subito gravi danni e tra qualche giorno potrebbe essere riaperto al traffico:
https://t.me/rybar/39915
Per il ramo automobilistico i tempi saranno più lunghi, anche se le squadre sono già al lavoro.

Intanto, l’attenzione è concentrata tutta su quei due camion immortalati dalla videocamera di sorveglianza, prima ancora di essere immortalati dalla Storia. Imbottito di tritolo uno, di combustibile l’altro, l’ipotesi più probabile: innesco più esplosivo e combustibile.
https://t.me/boris_rozhin/66401

DAL FRONTE

Notizie frammentarie, vista anche l’attenzione pressoché totale su quanto appena accaduto e sulla sua gravità estrema, ennesima linea rossa superata che richiederà contromisure e risposte adeguate, parlano di un’intensificazione dell’attività offensiva su più fronti, con decine di migliaia di unità coinvolte.

Per il momento, le difese tengono ovunque.

Aggiornamenti a seguire.

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07/10 ore 21:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Solo per informare che sul fronte SUD, dalla parte di DUDCHANY, i combattimenti iniziati oggi sono ancora in corso, e aspramente. Tuttavia, finora non hanno sortito l'effetto sperato per le forze armate di KIEV.
https://t.me/rusich_army/5611

QUANDO NON C'E' CAMPO.... "STARLINK CI HA MOLLATO SUL PIU' BELLO!"


Articolo denuncia del FINANCIAL TIMES
Ukrainian forces report Starlink outages during push against Russia
Some SpaceX devices stopped working when soldiers liberated territory, Kyiv officials say

https://www.ft.com/content/9a7b922b-2435-4ac7-acdb-0ec9a6dc8397

No starlink, no party: "Some of the outages led to a “catastrophic” loss of communication in recent weeks, said one senior Ukrainian government official with direct knowledge of the issue. "
Certo, nella guerra incentrata sulla rete, se NON C'È CAMPO... son problemi! E non da poco.

Allora Musk! prima ci fai i sondaggi negativi, poi ci fai mancare la rete... allora dillo che hai Putin tatuato sul braccio e facciamola finita una volta per tutte!

RYBAR, col sorriso sornione di chi la sa lunga... dice una parola sola... "TIRADA"
https://t.me/rybar/39891

Il riferimento è a questo sistema tecnologico montato su più camion, il TIRADA-2S,
https://arsenal-info.ru/pub/prochie-radiotehnicheskie-sredstva/tirada-2s-tirada-2-3?ysclid=l8yuz08fsf120615169
https://dzen.ru/media/patriot1/otpravit-sputniki-v-nokaut-orujie-sposobnoe-otkliuchit-vse-vrajeskie-kosmicheskie-apparaty--tirada2s-62376cc023af6b76ef3fc2d8
In grado di produrre onde di disturbo fino a 14 GIGA HERTZ, e disturbare tutti i dispositivi a radiofrequenza, fino ai satelliti stessi.

Un dispositivo del genere, in una "guerra incentrata sulla rete", sarebbe devastante. E, probabilmente, ha rotto ultimamente e in più occasioni le uova nel paniere alla NATO.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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07/10 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Confermata anche da altre fonti l’azione massiccia di raggruppamento da parte delle ff.aa. ucraine lungo tutto il fronte SUD. Da parte russa si sta provvedendo alla costruzione di una linea di difesa a più livelli, così da non permettere al nemico di sfruttare eventuali sfondamenti, ma essere al contrario fermato subito dopo.
https://t.me/readovkanews/43465

Lo stesso anche fra KREMENNAJA e SVATOVO, dove non solo ormai si conferma un sempre maggiore ammasso di truppe e l’inizio degli attacchi, in questo momento ancora a bassa intensità, ma anche la presenza dei kuratory NATO e mercenari stranieri: i dialoghi radio intercettati si svolgono anche in inglese, polacco e rumeno.
https://t.me/milchronicles/1181

Alle 13:36 iniziava l’offensiva nella parte orientale del FRONTE SUD, dalle parti di DUDCHANY. Artiglieria da terra e aviazione dal cielo cercano di contenerla
https://t.me/rusich_army/5607
Questa cartina riflette la situazione alle 17:00 ora locale
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/07/20221007131603-d69f277d.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/07/20221007131602-76dac050.jpg
e tutti gli attacchi sono stati respinti.

Uscito a metà giornata (13:40) il bollettino del Ministero della Difesa. QUATTRO sono state le direttrici da KUPLJANSK dove sono stati diretti gli attacchi di ieri. L’esito negativo di tali attacchi, e conseguente ritirata, hanno generato perdite per 80 soldati, 5 carri, 4 blindati, 10 autoveicoli modificati e un mortaio semovente tedesco. Oppure, CINQUE battaglioni sono stati respinti ieri nei loro attacchi congiunti lungo tutto il fronte sud: 300 soldati, 7 carri, 13 blindati e 17 autoveicoli sono state le perdite. Se si tratta di azioni per “sondare il terreno”, unendo anche i dati delle altre direttrici abbiamo solo per queste azioni oltre metà dei morti di ogni giorno: non sono sondaggi, compiuti con incursori e guastatori e perdite eventuali minime, ma veri e propri attacchi. Attacchi a cui far seguire, qualora vadano a buon fine, ulteriori forze in appoggio. Tuttavia, sinora ciò non è accaduto.
https://t.me/mod_russia/20626

PEGGIO DEL PEGGIOR PIAZZISTA, MA FOSSE SOLO QUESTO…: SULL’INTERVISTA SHOCK AL GENERALE JACK KEANE

Il video è qui
https://video.foxbusiness.com/v/6313258525112#sp=show-clips
e la trascrizione qui.

JACK KEANE: The support among the American people to continue to help Ukraine is about 66%. So it’s pretty solid, but there are people in Congress, some of them Republicans, who have always expressed some concern about spending in terms of spending money on Ukraine. We have a $6 trillion budget; it is actually larger than that by a few hundred billion. We’ve invested, and I mean invested, $66 billion in Ukraine this year and that is like 1.1% [of the budget]. What are we getting for that investment? We have Putin, who we dismissed for years, and were not taking seriously despite Georgia in 2008, despite Syria, despite Crimea, and eastern Ukraine in 2014. Because he is a declining power, his economy is in the tank, he's a one-commodity economy, and we had a tendency not to take him seriously.
Yet all this time, all he has been talking about is that Ukraine is a part of Russia, and I’m going to make it a part of Russia. President Xi says the same thing about Taiwan, by the way. And also, and this is the important part, his design to bring back under the umbrella of Russia the former Soviet republics that are now in NATO, and that is largely the Baltics, particularly Poland, lesser degree Romania. We dismissed all of that, but I believe Putin has never given up on that. So for $66 billion what we’re getting is Ukraine is doing the fighting, they are literally destroying the Russian army on the battlefield, which would set them back for years and deny them the ability to ever accomplish under Putin any of his ambitions in terms of taking back some of the Soviet republics. By the way, if that would happen, that would mean war between NATO and Russia. The scale of that would be much greater than what it is right now.

https://www.foxbusiness.com/politics/gen-jack-keane-us-investment-ukraine-denied-putin-ambitions-kept-americas-future-secure

4 ottobre, il canale televisivo chiede al suo “senior strategic analyst”, generale Jack Keane, già vice capo di stato maggiore dell'esercito, quindi non proprio l’ultimo dei cazzari da bar, un’analisi sulla situazione attuale, se valesse la pena continuare ad aiutare militarmente l’Ucraina, eccetera.

Ebbene, questo signore, si rende protagonista di un monologo a dir poco inquietante:

“We’ve invested, and I mean invested, $66 billion in Ukraine this year”. Poteva dire helped, assisted, invece ha detto INVESTED. “Abbiamo investito, e quando dico investito intendo investito, 66 miliardi in Ucraina quest’anno”.

Gli USA in Ucraina hanno fatto un investimento. Come si investe nelle arance, o nei preservativi. Bene, cioè male, proseguiamo.

“Yet all this time, all he has been talking about is that Ukraine is a part of Russia, and I’m going to make it a part of Russia.” Lo “he” in questione è Vladimiro figlio di Vladimiro. “Per tutto questo tempo (dal 2008 a oggi? O dal 2014… all this time…), è andato avanti a dire che l’Ucraina è parte della Russia, e la farò diventare parte della Russia”

Ora, posso capire che la Crimea, su cui la NATO aveva già fatto grandi progetti di basi navali eccetera, è dal 2014 che gli resta sullo stomaco come la peggiore peperonata. Ma è un dato di fatto che “Putin” (personalizziamo… tutto personalizzato nelle teste americane) ha chiesto per otto anni che fosse rispettata l’AUTONOMIA del DONBASS, non l’INDIPENDENZA, riconosciuta solo pochi giorni prima dell’inizio della SVO quest’anno, e tutelate le persone russofone e la lingua russa in un Paese dove, come già Giulietto Chiesa negli anni Novanta sottolineava, la maggior parte della popolazione era nata ascoltando dalla sua mamma ninnananne in lingua russa (Chiesa parlava della costruzione artificiale della lingua ucraina dopo la fine dell’URSS, in realtà… le ninnananne ce le ho messe io perché sono l’esemplificazione dell’idea di MADRELINGUA).

… andiamo avanti che il bello viene subito dopo.
“And also, and this is the important part, his design to bring back under the umbrella of Russia the former Soviet republics that are now in NATO, and that is largely the Baltics, particularly Poland, lesser degree Romania.”
“E soprattutto, e questo è l’importante, la sua trama (la trama di chi? La trama del sagrestano… pardon, del genio del male) di portare sotto l’ombrello russo LE EX REPUBBLICHE SOVIETICHE CHE ORA SONO NELLA NATO, OVVERO PRINCIPALMENTE I BALTICI, IN PARTICOLARE LA POLONIA, MENO LA ROMANIA”…
Ho letto e riletto… La repubblica socialista sovietica di polonia e la repubblica socialista sovietica di romania IN TUTTI QUESTI ANNI me le ero perse. Vado a rileggermi il mio libro di geografia dove c’era ancora l’URSS…. Il senso del discorso è chiaro, ma tu stai dicendo in televisione che Polonia e Romania facevano parte dell’URSS e ora Putin le vuole indietro! Così come vuole indietro le ex repubbliche baltiche che sono pure nella UE. Ma sei proprio una capra! Verrebbe da dire, ma per rispetto per gli anziani lo penso e basta.

Intanto il popolo americano, che ancora oggi non sa collocare l’Ucraina su una carta geografica, si beve tutto…

Ed ecco il gran finale:
So for $66 billion what we’re getting is Ukraine is doing the fighting,
“Quindi per sessantasei milioni di dollari quel che otteniamo è l'Ucraina che ci fa la guerra”. Per noi, certo, perché poi continua “which would set them back for years and deny them the ability to ever accomplish under Putin any of his ambitions in terms of taking back some of the Soviet republics.”
“Il che li farebbe arretrare per anni e gli toglierebbe la possibilità di soddisfare le ambizioni di Putin di riprendersi alcune repubbliche Sovietiche”. E ridaje!

Altrimenti… “that would mean war between NATO and Russia. The scale of that would be much greater than what it is right now”. Altrimenti ci sarebbe la Guerra fra NATO e RUSSIA SU UNA SCALA MOLTO PIU’ GRANDE DELL’ATTUALE.

Riassumendo, la guerra fra NATO e RUSSIA c’è già, ma solo su scala ridotta. Gli ucraini sono materiale di consumo, pardon, di investimento, un investimento contenuto, pari al 1.1% del PIL, grazie al quale ci fan la guerra per conto nostro contro l’orso cattivo, impedendogli di prendersi baltici, Polonia e Romania che facevan tutti parte dell'URSS. Ma così moriranno centinaia di migliaia di persone! Fa niente. E un intero Paese è già stato socialmente, economicamente distrutto! E' allo stremo! Fa niente. Un intero popolo è usato solo in termini di biomassa, mandato contro il loro nemico. Esatto. E’ per questo che tengono su il fantoccio di Kiev, è anche lui parte dell’investimento.

Il merito di questa intervista è stato quello di dire le cose come stanno. Nobel per la pace anche a Jack Keane. E santo subito!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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07/10 ore 12:10 aggiornamento

STRAGE DI STATO A CHERSON

Scene di ordinaria criminalità fascista, rappresaglie che a DONECK, a GORLOVKA, esprimono da otto anni, ogni giorno, la cifra di un regime che nulla di meglio ha da fare che punire i suoi ex-cittadini, in attesa di poterci entrare, in quelle strade che bagna quotidianamente di sangue, coi suoi carri armati e blindati.

Scene che oggi si estendono anche a CHERSON, a MELITOPOL'. HIMARS NATO, che ripetiamo funzionano grazie a un duplice meccanismo di controllo delle coordinate e dell'obbiettivo da parte sia dei fascisti di KIEV, che di quelli ATLANTICI (che divengono non solo COMPLICI, ma ESECUTORI MATERIALI), oggi se la sono presa con un pullman. Alle sette del mattino ora locale, presumibilmente lavoratori, quindi.
https://t.me/alexandr_malkevich/10314
CINQUE MORTI E TRE FERITI GRAVI.
https://t.me/WarDonbass/81513

Lo dicevamo ieri, commentando il delirio nucleare di un signore in maglietta mimetica… deve essere il nobel per la pace che si avvicina...

Poi ci meravigliamo, qui nel “libero” occidente, se invece di accogliere i fascisti che giungono a “liberare” anche loro, con fiori, bandiere e striscioni, i cittadini scappano cercando rifugio nella Federazione Russa.

Articolo del NYT del 04/10
https://www.nytimes.com/live/2022/10/04/world/russia-ukraine-war-news#much-of-the-land-recently-recaptured-by-ukraine-is-depopulated-and-in-ruins
e versione per i non abbonati:
https://www.seattletimes.com/nation-world/ukrainian-offensive-retakes-a-wasteland-without-people-on-it/
““We are liberating land, but without people on it,” Vitaly Zagoruyko, a private in the Ukrainian army, said in an interview”. Liberiamo terra senza popolazione. Era già successo quando i nazifascisti “liberavano” l’URSS durante l’operazione barbarossa. Capanne di legno vuote era quello che trovavano, mi raccontava mio nonno, una gavetta di quelle centomila del libro di Bedeschi, tornato per miracolo e cavandosela con sei mesi soltanto di geloni ai piedi. Corsi e ricorsi...

ZAJCEVO, OTRADOVKA, VESELAJA DOLINA LIBERE!

Annuncio dato oggi dalle milizie della DNR,
https://t.me/WarDonbass/81520
Sono tutti paesi a SUD di ARTEMOVSK, dove già diciamo da tempo, da mesi, che il cerchio si sta lentamente stringendo. ZAJCEVO in realtà ora è ancora terreno di scontri, ma in una parte minima di città per cui ormai l'esito degli stessi è scritto e se non è oggi sarà domani.
https://t.me/WarDonbass/81518
Più che altro, si è verificato quel cedimento più o meno contemporaneo in diversi punti della linea di difesa che ci si attendeva da questo tipo di operazione, prolungata per minimizzare le perdite, ma metodica, strada dopo strada, edificio dopo edificio. Questa la cartina:
https://t.me/voenkorKotenok/41316

Ora sta alla NATO capire cosa vuole fare: arretrare verso ARTEMOVSK e difendere la città, o creare ulteriori bastioni in quei pochi km che separano la città dalla linea di fronte a sud (centro abitato di OPYTNOE). Oltre a imbastire una difesa a sud-ovest per evitare manovre di accerchiamento. Per far questo, però, occorrono uomini e mezzi. In questo momento opzionati per altri "grandi progetti" di "reconquista". Vedremo.

Aggiornamenti a seguire.

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07/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione invariata in termini di combattimenti, assolutamente no dal punto di vista dell’AMMASSO, da parte delle ff.aa. ucraine, che continua in quella che sarà l’ultima battaglia campale, e che i kuratory vorrebbero decisiva, prima dell’arrivo di centinaia di migliaia di uomini che, in questo momento, sono ancora in addestramento.

Evgenij Poddubnyj, il voenkor più attivo dal punto di vista della produzione multimediale, ha appena finito di montare una situazione aggiornata, raccogliendo materiali prodotti da altri voenkor e canali. Dura solo sette minuti, purtroppo non sottotitolati. Si conferma di fatto quanto detto sinora:
https://www.youtube.com/watch?v=K6A1RfE_344

SVATOVO, in questo momento, è oggetto di ulteriori movimenti e raggruppamenti di forze da parte del regime di KIEV. Lo scopo è prenderla da nord o da sud, aggirando le difese. I raggruppamenti sono monitorati dall’aviazione che fa il possibile per agire in senso contrario: in buona sostanza, colpendoli, si diminuisce di molto la forza d’urto da essi generata e si rende meno impossibile la difesa di terra, in regime di forze soverchianti da parte degli attaccanti come adesso.
https://t.me/vysokygovorit/9653

Aggiornamenti a seguire.

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06/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata. Dopo la ricognizione di stamane, poche ore fa è stato sferrato un attacco da DUDCHANY. Attacco respinto e con gravi perdite.

Altri scontri di dimensioni minori procedono in altre località, poste sulla linea di fronte, senza possibilità di successo, dal momento che è intervenuta anche l’aviazione a dare manforte.
https://t.me/rusich_army/5593

Cinque attacchi localizzati sono stati portati anche sulla linea di fronte che attraversa la regione di ZAPOROZH’E. Attacchi con truppe meccanizzate e droni a supporto, in piena regola. In due di questi la risposta è stata immediata, nel corso degli altri tre invece le posizioni sono state prima occupate dalle forze del regime di KIEV e, poco più tardi, liberate dal quelle russe. La sensazione è quella di voler sondare il terreno.
https://t.me/epoddubny/12785

In tutti i casi, c’è la sensazione che stiano sondando il terreno in preparazione dell’attacco mortale, decisivo, da sferrare prima della caduta delle prime nevi, a partire o dalla regione di CHERSON, o da quella di ZAPOROZH’E. La quiete prima della tempesta (затишье перед бурей).

Nessuna nuova sul fronte EST, dove la linea SVATOVO-KREMENNAJA è stata oggetto di attacchi ma ha tenuto. Permane comunque MOLTA PREOCCUPAZIONE, perché anche qui si è trattato solo di calma apparente.

Più a sud la situazione è COMPLETAMENTE DIVERSA:

https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/06/20221006152609-154fb48d.jpg
e con legenda in italiano.
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/06/20221006152608-4711f62c.jpg
Casa per casa, strada dopo strada, il cerchio intorno ad ARTEMOVSK si sta lentamente, metodicamente, chiudendo.

"NON ME NE IMPORTA UN TUBO!" SUL QUARTO TUBO “RISPARMIATO” DAGLI ATTENTATI AI GASDOTTI

Tutto nasce da questo messaggio di ieri di MARIJA ZACHAROVA, portavoce del Ministero degli Esteri russo.

“Novak: la Russia è pronta a spedire gas lungo la condotta non danneggiata del ‘Nord Stream 2’”
Новак: Россия готова поставлять газ по неповрежденной нитке "Северного потока 2".

“E dopo questo qualcuno ha ancora il coraggio di dire che dopo l’atto di sabotaggio ci sia il nostro Paese? Capisco che fare i conti con la realtà sia molto difficile. Ma prima o poi ai Paesi UE toccherà farlo e riconoscere che a tradirli sono stati i loro alleati.”
И после этого кто-то посмеет сказать, что за диверсией стоит наша страна? Понимаю, что осознать правду бывает очень сложно. Но когда-то странам ЕС придётся это сделать и признать - их предали союзники.

https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/3864

“Qualcuno ha ancora il coraggio?” Ma si Maria… Maria! Ci sopravvaluti! Lo dice già dal 30/09 uno dei nostri maggiori “esperti”… pensa, è dal 30/09 che lo sapeva:


E sai cosa dice? “È un po' strano che chi volesse sabotare questo tipo di infrastruttura ne lasci uno in funzione come a dire: comunque nel caso cambiaste idea...”
https://www.iltempo.it/attualita/2022/09/30/news/nord-stream-quarto-tubo-sabotaggio-retroscena-dario-fabbri-omibus-russia-ucraina-putin-33278768/

Per inciso, anche oggi ennesimo tentativo di tirare giù l’Antonovskij Most… della serie “provaci ancora (zio) Sam!”
https://t.me/RVvoenkor/28151
Alcuni missili tirati giù dalla contraerea, altri andati fuori bersaglio, ponte in piedi. Han tirato più HIMARS su quel ponte di quanti MARS abbia mangiato io in tutta la mia vita! E il ponte da agosto a oggi è ancora in piedi! Però, dice l’esperto di gossip, di trame nascoste, di linguaggi cifrati (e linguacce non cifrate...) “è un po' strano che chi volesse sabotare questo tipo di infrastruttura ne lasci uno in funzione”… ragazzi, tutta la vita dalla parte di Rino Gaetano, sono convinto anch’io “che anche chi non legge Freud può vivere cent’anni” (oltre che nell'amaro benedettino non sta il segreto della felicità…) ma porco di un giuda, qui è da chiamare l’esorciccio!

Capisci, Maria, a che punto siamo – anzi, SONO! - arrivati? Che anche quando sono degli incapaci, e fanno esplodere una quantità imprecisata di ordigni per provocare in tutto cinque falle, quattro su entrambi i tubi della prima condotta e una sola sull’altra, che interessa solo un tubo e non tutti e due… la colpa è ancora vostra!
SEM-PRE-E-SO-LO-VO-STRA! E’ chiaro il concetto? Vi sparate da soli, e non dietro casa vostra, appena usciti dal porto, ma in acque controllate giorno e notte dal nemico, vi fate i buchi da soli, sui vostri tubi, perdendo SUBITO un miliardo di dollari (STIMA AL RIBASSO!), più tutto il resto derivante dai mancati introiti, ma lasciando un tubo su quattro intatto... e tutto questo… deliberatamente! Siete troppo “geni del male”! Ma chi è la spectre a confronto? Chi??????

Comunque, io non avevo seguito la storia del quarto tubo, in quel periodo ero decisamente più pre-occupato di sapere cosa stava capitando sulla linea di fronte. Noto con piacere che, se lo sapeva l’“esperto” il 30/09, lo sapevano anche le cancellerie occidentali, lo sapevano tutti quindi.

Oggi ne abbiamo… sei, SEI OTTOBRE, giusto? E’ passata una settimana? A qualcuno interessa questa soluzione? IERI IL VICEPREMIER RUSSO, ALEKSANDR NOVAK, HA CONFERMATO CHE E’ TECNICAMENTE POSSIBILE MANDARE GAS DAL QUARTO TUBO, IL SECONDO DEL NORD-STREAM 2, CHE NON SON RIUSCITI A FAR SALTARE.

Lo ha detto a margine dell’incontro dell’OPEC+ di ieri.

https://ria.ru/20221005/gaz-1821797452.html

E per un tubo solo, diretti alla Germania, finirebbero così DIRETTAMENTE VENTISETTE MILIONI DI METRI CUBI ALL’ANNO!

https://rg.ru/2022/10/04/povisli-na-nitke.html

Quindi, il messaggio è: “Sveglia! Se non volete passare per la Polonia o per l’Ucraina, potete ricevere da noi gas ancora per questo canale rimasto libero! Vi interessa?”

Risposta: Ma stiamo scherzando? Manderemo al più presto uno dei nostri a finire il lavoro… e poi si scoprirà che eravate voi! Perché, ripetiamo insieme... “LA-COL-PA-È-SEM-PRE-E-SO-LO-VO-STRA!”

E GIA’ CHE CI SIETE… DATEGLI ANCHE IL NOBEL PER LA PACE!

Specialmente dopo oggi! Quando nel corso di un suo sproloquio in videoconferenza con un istituto australiano, l’attore-presidente è arrivato a INVOCARE UN ATTACCO NUCLEARE PREVENTIVO CONTRO LA RUSSIA! (è il “preventivny udary” che si sente a 00:24 di questo filmato)
https://t.me/RVvoenkor/28184
Ennò eh! Non potete mica aspettare che ci attacchino con la bomba atomica loro! Attacco preventivo, così che sappiano già cosa li aspetta se ci colpiscono con l’atomica!
Ragàs... come direbbe il mio povero nonno, avevamo uno statista quasi di livello di giggino (QUASI!) e non lo sapevamo! Nobel e santo subito!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina

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06/10 ore 12:30 aggiornamento

ALL’AMMASSO

Sia in termini di uomini e mezzi coinvolti, mai come ora da febbraio, sia in termini di perdite in vite umane, circa trecento al giorno solo in quest’area, anche la linea di fronte che interessa la regione di CHERSON conosce una nuova concentrazione di forze:
https://tass.ru/politika/15970315
Attacco non ancora iniziato ma, a detta di tutti i canali di informazione, imminente. Intanto, si continua ad ammassare.

Dal fronte ancora nessun aggiornamento di rilievo. Appena uscite cartine aggiornate di RYBAR ma nessun cambiamento sostanziale.

IL CASO “ELON MUSK”

Sui social ucraini, anche istituzionali (rada e governo fantoccio in testa), ma anche su quelli russi, infiamma una polemica che ciuccia al traffico di informazioni una quota di cinguettii, messaggi, commenti, commenti su commenti, in maniera a dir poco virale. L’oggetto del contendere è questo miliardario, famoso per i suoi progetti visionari e a inizio anno per il suo iniziale, aperto, sostegno a KIEV.

Oggi pare sia diventato “colomba”, con continui messaggi sui social che peraltro “scoprono l’acqua calda”, in controtendenza quindi con i suoi progetti avveniristici. Invitando KIEV al DIALOGO (e ricevendo da Zelenskij e scagnozzi risposte fredde tipo “Crimea is Ukraine. Donetsk is Ukraine. Luhansk is Ukraine.”), l’apparentemente eccentrico miliardario promuove sondaggi su twitter dove nonostante la frequentazione occidentale del social ancora prevalgono gli “YES” alla domanda:
“Let’s try this then: the will of the people who live in the Donbas & Crimea should decide whether they’re part of Russia or Ukraine”
https://twitter.com/elonmusk/status/1576994262226702336

Ma c’è di più: alla critica prudente, ma critica del senatore repubblicano LINDSEY GRAHAM (“With all due respect to Elon Musk - and I do respect him - I would suggest he needs to understand the facts of the Russian invasion of Ukraine.”), lo “scavezzacollo”, il “birichino” Musk risponde con la mappa elettorale del 2012, dove il blu è dove ha vinto il “Partito delle Regioni” mentre Odessa è addirittura a maggioranza COMUNISTA (con un bel rosso acceso a contraddistinguerla)
“Below is the electoral map of 2012. Blue is the pro-Russia party.”
https://twitter.com/elonmusk/status/1577839258714476544
Teniamo presente, peraltro, questa cartina… più che al passato sembra parlare al futuro.

Al che Lindsey zitto e sotto ancora nulla di meglio da contrapporre che la cartina di chi ha votato per Zelenskij nel 2019, “democratiche” elezioni dove il Partito delle Regioni e il KPU (komPartija Ukrainy) erano già stati cancellati da quella “cartina” da anni.

Scoperte dell’acqua calda, dicevamo, ma negate ancora ufficialmente dai cinegiornali luce e dalla classe politiche occidentale. Musk le impugna e le sbatte su Twitter, ancora non sua ma che gli sta molto a cuore:
https://www.wired.it/article/elon-musk-twitter-app-totale/

Musk “folgorato”, come il mio omonimo, sulla via di Damasco (o di Mosca…)? Non credo proprio. Specialmente perché a KIEV fino a oggi ha fornito STARLINK che ancora oggi fanno la differenza su diversi fronti, rendendo possibile la “guerra incentrata sulla rete” targata NATO.

Musk che “alza la posta in gioco”? Più probabile. Musk che lavora di sponda, per fornire un “piano B” a un eventuale esito fallimentare alla gestione attuale del conflitto? Boh, può essere. A questo punto tutto può essere, al limite anche la “folgorazione” di cui sopra… ammettiamo tutto, visto che non è QUESTO il punto, almeno a mio modesto parere.

Il punto è che MUSK rappresenta CONTRADDIZIONI all’interno del CAPITALISMO A STELLE E STRISCE che i nostri cinegiornali luce non vogliono vedere, e in questo fanno egregiamente il loro mestiere, ma che noi POSSIAMO E DOBBIAMO COGLIERE.

In questo momento è battitore libero? O parla a nome di una “cordata”, di una lobby, più o meno visibile? Fosse anche il primo caso, non è il panettiere dietro casa ma l’unico, per esempio, attualmente in grado di portare a spasso cosmonauti a stelle e strisce senza chiedere passaggi ai russi. In ogni caso, quindi, a prescindere da COSA “cinguetti” (scomode, molto scomode in questo momento, scoperte dell’acqua calda spiattellate ai quattro venti) è importante capire PERCHE’ si sia messo ORA a “cinguettare”.

Una pista che potrebbe condurci a ulteriori “scoperte”, questa volta non dell’acqua calda.

“NON PER FARMI I FATTI VOSTRI…”: SULL’EXPORT DI ENERGIA ELETTRICA VERSO LA UE (E LA SUA CINICA "CECITA'")

Ma facciamoceli! Un po’ di cultura generale, giusto per mettere qualche paletto. Questa la struttura della produzione elettrica in Ucraina per tipologia:
51% Centrali atomiche
36% Centrali termoelettriche
5% Centrali idroelettriche
5% Centrali solari
2% Centrali eoliche
1% Centrali a biomassa.
https://tek.energy/ru/news/struktura-elektrogeneratsii-v-ukraine-i-ee-svyaz-s-tarifami-na-elektroenergiyu

Per inciso, il 51+36+5=92% della produzione energetica attuale, così per non saper né leggere né scrivere, è opera degli “odiati” comunisti! “Decomunistizacija” dell’Ucraina, giù monumenti, strade che cambiano nome… ma intanto la luce si accende e stanno al caldo grazie alla Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina. Non certo allo stato fantoccio attuale, che da otto anni “investe” in tutt’altro, e nemmeno alla gestione oligarchica precedente dell’economia.

Premesso questo, vediamo che il 40% della produzione atomica e il 20%, UN QUINTO del totale energetico complessivo prodotto dall’UCRAINA, è dato dalla ZAES,
https://vk.com/wall-31371206_1962653
quella che ora è diventata poligono di tiro quotidiano per i fascisti di KIEV. Qui i risultati del tirassegno di ieri, che ha avuto come oggetto le ciminiere:
https://t.me/vrogov/5394

Centrale atomica di Zaporozh’e che ha a fianco quella termoelettrica di Zaporozh’e, di eguale potenza
https://cdn.fishki.net/upload/post/201412/11/1348750/20091226162530jelektrojenergetika_ukrainy.gif

Entrambe diventate Federazione Russa. Rosatom la prima da ieri:
https://vz.ru/news/2022/10/5/1180920.html

Se guardiamo ancora l’ultima cartina, capiamo che buona parte delle centrali è ora parte della rete energetica russa. Accostiamo ora questa cartina a quest’altra. Il motivo era semplice.
https://s00.yaplakal.com/pics/pics_original/6/6/8/12116866.png
L’UCRAINA INDUSTRIALE, quella che da sola assorbe META’ del consumo energetico ucraino,
https://www.capital.ua/ru/news/36547-ideya-pravitelstva-topit-elektrichestvom-povysit-avariynost-energosetey
era gran parte lì. Facciamo però i conti della serva sulla distribuzione regionale, e prendiamo quella cartina: le quattro regioni diventate Russia facevano, nel 2014, 2.4+8.9+18.1+7.8=37.20% del totale consumi nazionale.
Poi parte è diventata LNR e DNR ed è stata esclusa, poi le ditte han chiuso, poi le altre zone si sono depresse economicamente… va bene tutto. Teniamolo però come dato, visto che nella “democratica” Ucraina chi tocca le carte prende la scossa.

Tolti i “cattivi”, in questo momento c’è “solo” un 62.80% di ucraini “buoni” a cui far arrivare la luce. Senza una centrale atomica che da sola faceva il 20% e senza tutte le altre centrali di cui sotto. IN QUESTO CONTESTO, leggo “During March-August 2022, Ukraine exported 1.335 million MWh of electricity”
https://expro.com.ua/en/tidings/during-march-august-2022-ukraine-exported-1335-million-mwh-of-electricity
1,335,717 MWh, per la precisione, a Polonia, Moldavia, Romania e Slovacchia. Questa la cartina in tempo reale, con tante simpatiche animazioni…
https://ua.energy/en/

E la tendenza è alla CRESCITA, OGNI MESE, DI ENERGIA ESPORTATA. Ora, “NON PER FARMI I FATTI VOSTRI…”, ma al popolo ucraino i cerini li avete lasciati oppure sono anche questi a carico loro? Complimenti anche alla "civile" UE che, nello staccare oggi l’ottavo pacchetto di sanzioni antirusse, lascia che il popolo ucraino torni al medioevo, prima ovviamente di crepare in suo nome e nel nome della “libertà”: la sua, di avere energia.

Aggiornamenti a seguire.

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06/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Notte piuttosto tranquilla per gli standard delle ultime settimane. La quiete prima della tempesta. Vladimir Rogov si sbilancia dicendo che sulla linea di fronte di pertinenza della regione di Zaporozh’e ci sono più uomini e mezzi ora che in tutta la SVO.
https://t.me/RVvoenkor/28131

Vero, non vero, le frecce azzurre, indicanti i movimenti di truppe per il territorio controllato dal regime di KIEV nella mappa di RYBAR di ieri, questo mostrano. Inoltre, i kuratory su questo stanno puntando. “Ukraine faces critical battle in the south before winter, US says”, titola il FT.
https://www.ft.com/content/8c1bcb80-e5ff-47be-bf93-9533e5a66da2
Poi ci vuole la sottoscrizione e allora si trova sempre il modo di leggerlo lo stesso (finché c’è):
https://chof360.com/ukraine-faces-critical-battle-in-the-south-before-winter-us-says/

“The Pentagon said Kyiv should take advantage of its momentum in the east to fend off Russian forces occupying strategic areas in the south, which are the gateway to the Black Sea.”

Neanche i nostri mafiosi usano “should” come il Pentagono. Di fatto, la NATO sta puntando il tutto per tutto con questa offensiva. Se riuscisse a sfondare prima dell’inverno, le cose sarebbero MOLTO diverse. Questo pensa. Di fatto, non ha capito che – non molto tempo fa – i russi hanno fatto quattro anni calendariali con Leningrado assediata, 900 giorni per l’esattezza, e che da allora la testa è rimasta la stessa. Sarà una mattanza, questo è sicuro, non si sa neppure se riuscirà, questo non è per niente sicuro, e rischia di compromettere l’esistenza futura dello Stato fantoccio ucraino così come lo conosciamo ora. Ma alla NATO del popolo ucraino interessa meno di zero, interessa ora massimizzare il vantaggio per poter puntare a una MAIDAN russa. Quello che sta cercando di fare da anni, finora senza successo. Vedremo.

Intanto stanotte hanno ronzato sulla linea di fronte sud BAYRAKTAR in ricognizione, mentre a nord di SVATOVO sono entrati in azione DRG che però sono stati intercettati e attualmente han finito la loro guerra con le mani dietro la testa (e gli è anche andata di lusso...):
https://t.me/rusich_army/5584

Per quanto riguarda la RITIRATA delle truppe russe degli ultimi giorni, è giusto fare alcune annotazioni. Non è stata una caporetto, anzitutto. Nessuna colonna in fuga dietro gli spari nemici. Anzi, questo video in modo abbastanza chiaro mostra uno schema di guerriglia impiegato in quei giorni.
https://t.me/sashakots/36267
E’ stato creato improvvisamente un vuoto tanto grande che alle forze NATO non sembrava neppure vero: mentre lo riempivano, in un territorio prevalentemente boschivo come la zona di CHARKOV, trovavano via via sulla strada imboscate come questa. Alcune finivano con danni minimi, altre con gravi perdite. E’ stato così e con l’impiego congiunto di aviazione e artiglieria che le truppe ucraine son state mandate al massacro anche quando non avanzavano a testa bassa. Lo stesso è accaduto nel fronte sud, boschi esclusi.

I villaggi persi non sono ARTEMOVSK, che è da mesi che è linea di fronte. I villaggi persi sono come DIBROVO, sotto KREMENNAJA, ieri ripreso dal 208° reggimento cosacco senza nessun bisogno di altre unità a supporto. E’ una “zona grigia” molto fluida, in altre parole. La tenuta, la presa o la cessione di territori dipende unicamente dallo squilibrio delle forze in campo, in maniera molto mobile e manovrata.
https://t.me/sashakots/36265

Seguiremo con attenzione gli eventi di oggi.

DASHA DUGINA: GLI USA AMMETTONO

“Noi non abbiamo nulla a che fare, ma…”
Breaking News: The U.S. believes parts of the Ukrainian government were behind the car bombing that killed a prominent Russian nationalist’s daughter near Moscow in August.
https://twitter.com/nytimes/status/1577709595371470853

L’articolo del NYT è qui per chi ha la sottoscrizione:
https://www.nytimes.com/2022/10/05/us/politics/ukraine-russia-dugina-assassination.html

E qui per chi non ce l’ha: :-)
https://www.reddit.com/r/ukraine/comments/xwgmhk/us_believes_ukraine_was_behind_an_assassination/

Quindi, la nuova versione che ci dovremmo bere è che loro non c’entrano, anzi, avevano diffidato da mettere autobombe a SAL’DO e nel sud dove adesso stanno facendo mattanza, così come alla DUGINA. Un’operazione durata un mese, con i loro servizi segreti di stanza stabile a KIEV, a VARSAVIA, a TALLIN, a RIGA, a VILNIUS, di cui loro non hanno saputo nulla fino a quando la macchina è saltata in aria. Nulla degli spostamenti dell’attentatrice dalla loro COLONIA UCRAINA a quelle BALTICHE, nulla del basista che gli ha fatto trovare tutto pronto, compreso l’appartamento, nulla della copertura fornita per la fuga dalle loro COLONIE BALTICHE e da quella POLACCA. Nulla di nulla. Che dire… prosit! Alla tedesca… perché son quelli che ora se le bevono, se le devono bere, meglio di tutti! Prepariamo i cerini...

Aggiornamenti a seguire.

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05/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD


La carta di RYBAR nella sua duplice versione
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/05/20221005190304-911852db-xx.png
et
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005190257-cf7cb701.png

è come sempre precisa nei confini, IMMUTATI da ieri, ci parla anche di grandi movimenti di truppe, verosimilmente per costituire una maggiore forza d’urto di quella che ha fallito oggi, ma non ci dice nulla più.

Sull’andamento (ed esito) degli scontri su tre direttrici ci informa invece questo canale:
“posizioni mantenute, attacchi respinti in tutti e tre i casi” (Позиции удержаны, атаки отбиты на всех трёх направлениях), con gravi perdite da parte nemica.
https://t.me/rusich_army/5582

Confermata anche da parte sua la concentrazione maggiore di forze che dovrebbe portare domani a un’offensiva su una scala ancora più ampia. Vedremo domani.

SVATOVO-KREMENNAJA

Video da una SVATOVO semiabbandonata (e per fortuna… visto quanto accaduto a KUPLJANSK), ma ancora tranquilla, anche se domani si preannuncia un’offensiva che potrebbe arrivare anche alle sue porte. La strada che porta a KREMENNAJA non è più sicura, sia per eventuali colpi di artiglieria ucraina, sia per le incursioni di guastatori e ricognitori ucraini.
https://t.me/wargonzo/8616

E’ SVATOVO comunque l’anello debole di una catena che la NATO vuole far saltare. Intorno a questa città si sta concentrando una quantità enorme di forze, dalla fanteria all’artiglieria. Domani non sarà sicuramente come oggi.
https://t.me/rybar/39801

Aggiornamenti a seguire domattina.

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05/10 ore 18:00 aggiornamento

Nel pomeriggio su tutti i fronti si è riattivata l’offensiva NATO. Vediamo come stanno andando le cose:

SVATOVO-KREMENNAJA

Carta aggiornata della parte NORD, a cura del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005130950-eb206fed.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005130948-5da55349.jpg

In sostanza, continuano i tentativi NATO di
1. Attaccare SVATOVO da NORD e tagliare la strada che la collega a nord con eventuali rinforzi.
2. Raggiungere la strada SVATOVO-KREMENNAJA e tagliarla.
Le frecce a strisce gialloblu sono i “desiderata”, al momento soltanto tali, perché tutti gli attacchi sono stati respinti.

FRONTE SUD

Attacco SU TRE PUNTI: OVEST (NIKOLAV) CENTRO (ANDREEVKA) ED EST (DUDCHANY).
https://t.me/rusich_army/5578
Su ogni direttrice l’impiego di mezzi è massiccio, segno che quella appena passata è stata una PAUSA OPERATIVA per raggruppare uomini e mezzi. Si parla di CINQUANTA mezzi coinvolti in ciascuna direttrice. Situazione definita “pesante” (тяжелая). Al momento le difese tengono, aviazione e artiglieria le supportano.
https://t.me/rusich_army/5579

Segnalato, sempre a ovest, tentativo di sfondamento a TERNOVYE PODY
https://t.me/smotri_z/6505
e versione in caratteri latini di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005142513-25e9724d.png
Attacco respinto ma combattimenti ancora in corso.

Seguiremo l’evolversi della situazione.

OPEC+ E L’ISOLAMENTO… DELL’OCCIDENTE

Due milioni in meno di barili di greggio al giorno. Sauditi e russi lo hanno concordato all’interno della cornice dell’organizzazione OPEC+, di cui fan parte sia Paesi OPEC sia Paesi produttori di greggio ma non OPEC.
https://www.npr.org/2022/10/05/1126754169/opec-oil-production-cut

Se l’Occidente voleva un segnale di quanto contassero le SUE sanzioni e la SUA politica internazionale, il benservito glielo ha dato proprio l’amico saudita… d’altronde, “niente di personale” e “only business”: perché ora il prezzo del petrolio e dei suoi derivati ricomincerà a salire. E, ovviamente, a leccarsi i baffi saranno i Paesi OPEC+, tra cui sauditi e russi, ma non solo:
OPEC: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Venezuela, Guinea Equatoriale, Repubblica del Congo, Gabon

e, nell’OPEC “allargato”, o “OPEC+” ci sono ANCHE: Azerbaigian, Bahrain, Brunei, Kazakhstan, Malesia, Messico, Oman, Filippine, Russia, Sudan e Sud Sudan

Se di isolamento si deve parlare, non è certo della Federazione Russa.

Aggiornamenti a seguire.

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05/10 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE.

Ancora nessun aggiornamento di rilievo su tutti i canali informativi principali consultati. Il Ministero della Difesa russo ha diramato il bollettino di oggi che parla, soltanto in conseguenza degli attacchi mirati nella zona a nordest, da SVATOVO a LISICHANSK che monitora e che è in grado di riportare, di perdite pari a 330 soldati e decine fra pezzi di artiglieria, carri e blindati. Le perdite cominciano a farsi sentire, visto che per sferrare un nuovo attacco i kuratory NATO stanno attendendo troppo, rispetto ai ritmi imposti nei giorni passati.

Sul FRONTE SUD, che comprende le due nuove regioni di CHERSON e ZAPOROZH’E, anche l’operazione di arretramento di ieri non è stata a “costo zero”: oltre 230 soldati, 4 carri armati, 18 macchine blindate, 2 mortai semoventi, 2 pezzi di artiglieria e altre 20 automobili, presumibilmente del tipo pick-up più pezzo di artiglieria leggera sopra sul modello “libico-siriano”.
https://t.me/mod_russia/20570

Dopo l’arretramento, ovvero la “riduzione dei cateti a ipotenusa”, a distanza di 24 ore la situazione, sia pur critica, non è sostanzialmente mutata: di fatto, in ventiquattr’ore tutti i canali, ucraini e russi, non han trovato altro di meglio da fare che “commentare”.

Ripartirà l’offensiva? Sicuramente. Avrà ulteriori effetti? Molto probabile. Intanto, è da due giorni che di SVATOVO e KREMENNAJA non si parla se non per dire che i voenkor fanno su e giù dalla strada che li collega. Così come è da ieri che una situazione a dir poco compromessa resta critica, ma non più sfilacciata e senza possibilità di recupero come due giorni fa soltanto. Così come annotiamo tempestivamente gli sviluppi, dobbiamo anche annotare le pause. Tecniche o strutturali, lo dirà quanto accadrà nelle prossime ore. Ma non è neppure corretto non farlo, specialmente quando l’intento dichiarato degli attaccanti è arrivare a LISICHANSK a est e a CHERSON a sud.

Infine, SOPRA DONECK E GORLOVKA, tra PESKI e ARTEMOVSK, notiamo che, pezzo dopo pezzo, e dopo mesi di offensiva, al risparmio quanto si vuole, ma metodica nel suo procedere, un’intera linea fortificata (e in alcuni punti da otto anni) sta cedendo. Nonostante tutto, questa parte di offensiva non si è mai fermata. E scoprire un fronte appena sotto KRAMATORSK E SLAVJANSK, in concomitanza con l’arrivo di almeno duecentomila riservisti, potrebbe avere ripercussioni sgradevoli.

Aggiornamenti a seguire.

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05/10 ore 08:00 aggiornamento

TECNOLOGIA PER NEUTRALIZZARE ALTRA TECNOLOGIA E… “VSEGDA GOTOV!”


Il progresso come smantellamento di altro progresso. Una specie di “welcome to the human race” (https://www.youtube.com/watch?v=NRXKkUhe_B0) dove però anche Jena Plissken è temporaneo, limitato in un tempo e in uno spazio definiti, dove non si ritorna alla clava ma si scala “solo” di una marcia.

Di fatto, è da ieri in introduzione sul campo di battaglia il sistema laser anti-satellite (e anti drone) PERESVET:
https://t.me/rusich_army/5551
Annunciato già da maggio (https://ria.ru/20220518/peresvet-1789175221.html) e all’epoca ripreso anche dai cinegiornali luce nostrani in chiave apocalittica (all’epoca quello era ancora il tono), il suo inizio di impiego da ieri è una logica conseguenza della “guerra incentrata sulla rete” attuata (ma non proclamata, “è roba che non s’usa”…) dalla NATO.

Così chiamato in onore del monaco che sfidò a duello il campione dell’Orda d’oro e lo sconfisse nel primo, mortale per entrambi, colpo di lancia, è di fatto un fascio di luce laser lanciato verso l’alto da una postazione mobile e in grado di “accecare” droni e sistemi satellitari di ricognizione per un’altezza fino a 1500 km. Appartiene a quella categoria di armi basate su “nuovi principi fisici” (вооружении на "новых физических принципах"), ovvero su principi “nuovi” per l’applicazione in campo militare, come laser ed elettromagnetismo.

Di fatto, svolgendo col bel tempo quello che con il cielo nuvoloso fa Madre Natura (e - a quanto ho capito - spingendosi anche un po’ oltre, perché arriverebbe a limitare – se non a compromettere – la capacità di orientamento dei satelliti stessi) renderebbe sicuramente meno efficiente la “rete” di informazioni alla base degli spostamenti coordinati, sincronizzati non solo fra loro, ma con le falle individuate nelle schiere nemiche, della ”nuova gestione” NATO.

A volte basta poco, un mezzo finito su una mina o una “sbandata” per bruciare, per far uscire allo scoperto e compromettere un intero movimento. La “sbandata” che questo dispositivo punta a creare. Vedremo ben presto se e quanto sarà efficace.

Per il momento, sul banco degli imputati ci sono i responsabili di MANCATE misure preventive MOLTO più terra terra:
- minare territori non presidiati
- fortificare meglio quelli presidiati
- attuare la mobilitazione con maggiore anticipo
- non lasciare scoperte aree talmente vaste che, chi ci è entrato, lo ha fatto senza sparare un colpo per molti chilometri.
Eccetera. Tecnologia molto più terra terra che avrebbe consentito di neutralizzare la tecnologia da “scudo stellare” di reaganiana memoria impiegata in questa fase. E che ha fatto la differenza.

“Vsegda gotov!” “Sempre pronto!” Quando escono i casini riecheggia sempre, perlopiù in stanze vuote, l’eco del motto dei pionieri, l’organizzazione del partito anagraficamente antecedente al komsomol (nel senso che si occupava dell’infanzia e prima adolescenza, tipo scout, qui in un plakat dell’epoca):
https://www.etoretro.ru/pic33682.htm
“Sii pronto alla lotta per la causa del partito comunista”. “Sempre pronto!”

Quindi, se non sei “pronto”, colpa tua… Ci sta. E ci sta tutto. Ma la Federazione Russa non è più l’URSS da trent’anni (in realtà, occorrerebbe predatare di altri dieci anni almeno, prima di Michele figlio di Sergio, per ragionare su un’economia a proprietà sociale dei mezzi di produzione e a conduzione pianificata della stessa… quindi da quaranta).

E allora non possiamo tirare fuori dal baule slogan leninistici per fare il processo ai colpevoli di oggi. Questo lo fa, in chiave strumentale, un altro Partito comunista quando recupera un certo Mao (ma non il marxismo-leninismo-maozedongpensiero) per regolare i conti interni. Nella Federazione Russa non governa un partito comunista, anzi, e solo oggi, in chiave di “economia di guerra”, si è riacceso il dibattito sulla NECESSITA’ di RIPRENDERE IN MANO DETERMINATE FILIERE PRODUTTIVE E PORLE SOTTO UNA PIANIFICAZIONE STATALE PRECISA, CONTROLLATA, IN GRADO DI PRODURRE RISULTATI ENTRO I TEMPI CONCORDATI.

Non è il socialismo e non è il GOSPLAN. E’ solo la semplice constatazione che la “mano invisibile” si fa i cavoli suoi, anzi tutto. E un Paese che si accinge a una lunga guerra contro la NATO non può permetterselo. Vedremo come andrà a finire.

Aggiungo un’altra considerazione. Come dice il codice civile, “con la diligenza del buon padre di famiglia”, non era proprio possibile prevedere un intervento così diretto, una presa in carico dell’intera gestione della baracca, da parte della NATO nel conflitto?

Così come il 1941 ebbe il suo austroungarico YAN CHERNYAK che passò, inascoltato, i piani dell’imminente OPERAZIONE BARBAROSSA ai sovietici,
https://www.rbth.com/arts/history/2016/05/09/the-man-who-handed-the-ussr-the-nazi-plans-for-barbarossa-and-kursk_591323
faccio fatica a credere che una rete di spionaggio sicuramente esistente e sicuramente di più facile “gestione” rispetto ai veri e propri miracoli che fece all’epoca il buon YAN, non sia riuscita a intercettare il CAMBIO DI PASSO nei quartier generali NATO a KIEV. In altre parole, io – ma non solo io – fatico a credere che nessuno abbia avvisato chi di dovere di questo cambiamento. Mentre credo molto di più che la storia si sia, in qualche modo, ripetuta.

Certo, senza la mobilitazione parziale il risultato non si sarebbe potuto comunque ottenere. E la mobilitazione parziale sarebbe sicuramente stata vista in maniera del tutto "diversa" (PER USARE UN EUFEMISMO!) in assenza
- di un passaggio all’offensiva da parte ucraina
- dei referendum che hanno reso territori occupati aree che prima facevano parte di un “operazione speciale”
- dell’effettiva urgenza di una ridistribuzione delle risorse di bilancio – di un bilancio non del tutto roseo, peraltro – in favore delle esigenze dettate da tale mobilitazione.
Non c’era l’urgenza. Anche ottant’anni fa, peraltro, il problema si pose. Gira oggi fra i canali Telegram un dialogo fra Stalin e il generale Zhukov, dove il secondo informa il primo della necessità di procedere alla controffensiva, perché il nemico si sta avvicinando sempre più a Mosca, e il primo dice di aspettare, perché senza gli attesi rinforzi dalla Siberia sarebbe solo un bagno di sangue. Alla fine, il primo si risolse a comandare la controffensiva quando ormai i nazisti, secondo l’ultimo bollettino riportatogli da Zhukov, stavano già piazzando nei dintorni della Capitale i pezzi di artiglieria con cui bombardarla. E senza TUTTI i rinforzi con cui la difesa sarebbe stata ottimale.

VSEGDA GOTOV! è uno slogan che ciascun comunista dovrebbe avere nel proprio codice genetico. E su questo siamo d’accordo tutti. Ma metterlo in pratica era difficile già “pri socializme”, nel socialismo: figurarsi in un sistema capitalistico come quello russo attuale e in un sottoinsieme, peraltro, come il suo complesso militare-industriale, che si muove secondo regole proprie che non sono più quelle propriamente sovietiche, ma nemmeno quelle capitalistiche su cui viaggiano altri settori dell’economia russa.

Trarne lezioni, per noi comunisti, è una priorità. E’ il mio filone principale di ricerca fuori dalle otto ore, peraltro, in tempo di pace. Tuttavia, anche in questo momento tenere le antenne sempre alzate su quanto sta accadendo, e trarne lezioni, è molto importante. Resteranno poi discorsi che riguardano meno dell’uno percento… pazienza. Forse è vero che c’è un tempo per seminare e uno per raccogliere. Raccoglierà qualcun altro: in questo momento qui non ci sono condizioni neppure per intavolare un discorso di questo tipo su base di massa. Ma nella Federazione Russa, nella Repubblica Popolare Cinese, in India, nei Paesi del Sud-Est asiatico, nella stessa Africa e in America Latina, c'è fermento. E LIMITATAMENTE AD ALCUNI AMBITI, LA CONSAPEVOLEZZA CHE NON C'E' TEMPO DA PERDERE: noi abbiam sempre davanti agli occhi quello militare nella Federazione Russa, ma non solo... l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai non è più quella cosa di decenni fa, lo stesso ruolo del dollaro negli scambi internazionali è decrescente, e questo "ACCOMPAGNARE" la "mano invisibile" da altre parti potrebbe sfociare
- nell'ennesima ristrutturazione capitalistica mondiale
- in qualcos'altro.
E qui, su questi scenari, anche noi comunisti dal, cosiddetto, "vecchio continente" potremmo dare il nostro contributo. E contribuire a far crescere fra i nostri concittadini, sia quelli stanziali di lunga data che quelli di recente migrazione, una nuova consapevolezza o, se vogliamo, una nuova coscienza di quanto sta accadendo aldilà della vulgata dei cinegiornali luce. Scusate per la riflessione, non è questo lo spazio adatto.

Dai campi di battaglia ancora nulla di rilievo.

Aggiornamenti a seguire.

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04/10 ore 19:00 aggiornamento

"I CATETI E L’IPOTENUSA": RIPOSIZIONAMENTO OBBLIGATO VERSO SUD NELLA REGIONE DI CHERSON. E POSSIBILI IMPLICAZIONI


La mossa è da manuale e ben esemplificata in questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004122212-0397a1d5.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004122209-bd86c963.jpg

Se la zona a strisce giallo-rosse indica l’arretramento, si vedono chiaramente i due lati da dove le truppe russe sono appena arretrate e la nuova linea di fronte. Se il movimento riesce come deve, la striscia di controllo non sarà più di 20 km per 500 soldati, come ci dicevamo stamane, ma molto meno. E difenderla sarà più fattibile. Diciamocelo chiaro: nelle condizioni attuali e con l’attuale pressione di uomini e mezzi del regime di KIEV è l’unica scelta possibile, a meno di condannare le truppe di stanza nei vari capisaldi all’accerchiamento e al conseguente martirio. C’è poco da sfogliare verze. Non è ancora chiaro, ci tiene a sottolineare il collettivo di RYBAR, dove si andrà a riposizionare la linea di fronte (“Пока не совсем понятно, как будет проходить новая полоса соприкосновения”).

ALLE 17:44 (a tre ore di distanza dalla prima) LA SITUAZIONE NON CAMBIAVA (ALTRA CARTINA). Buon segno.
https://t.me/RVvoenkor/28000

L’IMPLICAZIONE in positivo l’abbiam vista. Rendere la difesa neanche più gestibile, ma FATTIBILE con le forze in campo, riducendo al minimo le perdite e infliggendone il maggior numero agli attaccanti qualora si muovano in maniera scomposta o comunque eccessivamente raggruppata (colonne, eccetera, discorsi già visti).

UN’ALTRA IMPLICAZIONE positiva la ricorda il voenkor autore della seconda cartina: la riva sinistra del fiume DNEPR ora può fornire fuoco di copertura non solo per favorire il riposizionamento delle truppe lungo una linea più stretta e “ad alta densità” di difensori, ma anche per attaccare truppe che si avventurassero troppo vicino alla riva. In teoria. Condizionale d’obbligo, perché è ovvio che si tratta di una misura temporanea che può reggere sinché non arrivano i rinforzi. E devono arrivare presto.

LE implicazioni negative sono le seguenti:
1. La riva sinistra del DNEPR resta così in gran parte scoperta. E questo è un problema. Chi abita su quella riva ha finito di stare tranquillo, col terrorismo di Stato ucraino che non perderà l’occasione di farsi sentire.
2. L’intero corso del DNEPR diventerà pericoloso. GOMMONI, BARCONI, MOTOVEDETTE, MEZZI VELOCI potranno scorrazzare più a sud ancora, grazie a questa area scoperta sulla riva destra. Puntando magari a far danni fino a MELITOPOL’.
Se si risolve un problema nell’immediato, se ne creano non pochi nel breve e medio termine. Problemi a cui la Federazione Russa dovrà dare risposte immediate.

PROPAGANDA? A MELITOPOL’ HANNO APPENA SVENTATO UN ATTENTATO! Un ordigno esplosivo, in grado di distruggere nel raggio di 150 metri, è stato piazzato nei pressi di un giardino pubblico, peraltro frequentato da bambini. Bomba disinnescata, la guardia nazionale… grazie a Dio fa buona guardia.
https://www.kp.ru/online/news/4949144/

ENERGODAR è sotto attacco con tiri di mortaio calibro 155 mm provenienti dall’altra parte del DNEPR… ma anche in questo caso sono i russi che si sparano da soli! Anzi, attraversano il fiume, sequestrano i cannoni li puntano contro Energodar e cominciano a sparare all’impazzata, poi si ritirano…
https://t.me/voenkorKotenok/41205

INOLTRE, SEI MISSILI HIMARS SONO APPENA VOLATI SOPRA LE TESTE DEGLI ABITANTI DI CHERSON! Tutti e sei diretti all’Antonovskij most, al ponte che è da mesi che cercano di tirar giù… e anche questa volta gli è andata male. TRE abbattuti dalla contraerea e tre schiantatisi nei paraggi, ma non sul ponte. Non ci sono più gli HIMARS di una volta…
https://t.me/tass_agency/158798
Sempre in tema di voli,

NEI GIORNI DEL REFERENDUM

Sono stati abbattuti
- 7 AEREI
- 45 DRONI
- 109 missili in volo, fra HIMARS e OL’CHA
https://t.me/mod_russia/20528
Sicuramente erano tutti diretti a obbiettivi militari, le bombe sotto la macchina del resto lo sappiamo se le mettono le vittime da sole, che si sparano anche da sole. Tuttavia, SHOJGU oggi lo ha sottolineato, ovviamente e malignamente per diffondere la falsa notizia che i referendum siano stati protetti dai russi, insieme a centinaia di vite di civili. Messa così un cinegiornale luce la pubblicherebbe?

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO E UNA BREVE ANALISI

Confrontare i dati del 04/10 con quelli del 25/09 (https://t.me/mod_russia/20175) ci aiuta a capire come in DIECI GIORNI l’andamento delle perdite del regime di KIEV:
312 aerei (vs 301, +11)
157 elicotteri (vs 155, +2)
2145 droni (vs 2074, +71)
379 sistemi missilistici (vs 377, +2)
5336 carri armati e altri cingolati blindati (vs 5111, +225)
860 lanciarazzi multipli (vs 845, +15)
3445 obici e mortai (vs 3413, +32)
6226 autoveicoli blindati (vs 5874, +352)
https://t.me/mod_russia/20535

Cosa vediamo, così da profani? Anzi tutto, che quasi seicento (577) fra carri armati e autoveicoli ci hanno salutato per le strade sterrate dalle parti di CHARKOV e CHERSON. In dieci giorni è stato messo fuori uso il CINQUE PER CENTO (4,99%) riferito a un totale parco macchine e carri fatto fuori in otto mesi. 5% in 10 giorni. Otto mesi ne tengono 24, di cicli di 10 giorni, è evidente come la tattica NATO della GUERRA INCENTRATA SULLA RETE si faccia sentire. Anche gli aerei, che proprio proprio droni non sono, cadono come mosche (due solo oggi). Il motivo è semplice. Volan bassi per coprire i loro o attaccare chi gli va incontro e si beccano il fuoco della contraerea che non è proprio lì a dormire.

Abbiamo quindi, da una breve, superficiale, analisi di questi dati, UNA CONFERMA INDIRETTA DI QUANTO CI STIAMO DICENDO ULTIMAMENTE. Ovvero, che la “nuova gestione” NATO sta improntando questa fase del conflitto a TRATTI DISTINTIVI BEN PRECISI e FACILMENTE IDENTIFICABILI. Siamo in piena fase “siriana” del conflitto. E non è facile recuperare IN TEMPI BREVI, da parte russa, energie sufficienti a contenere questa fase di attacco.

Cercando di pensare anche alle vite umane perse in questa fase, emerge inoltre il tratto forsennato e criminale dello stesso, in quanto del tutto incurante della sorte di chi, di questi assalti, è la vittima sacrificale (il ministero della difesa russa accenna, ogni tanto, alle perdite in vite umane da parte ucraina, ma nemmeno loro sono in grado di quantificarle… ma ormai l’ordine di grandezza è delle decine di migliaia).

Prendiamo DUDCHANY. Evacuata già intorno alle 11:00, con perdite minime.
https://t.me/dontstopwar/6536
E quelle per espugnarla?

Una mano, inoltre la sta dando la pioggia. Le macchine, ma anche i blindati, corrono come delle lippe sull’asciutto, sul pantano della steppa un po’ meno. Ecco allora riprendere le strade, ma le strade rendono i movimenti più monitorabili e controllabili in termini di contromisure.
https://t.me/notes_veterans/5423

200.000 RISERVISTI

Hanno risposto all’appello dal 21/09 a oggi, dice sempre SHOJGU. Inviati al momento in OTTANTA poligoni di tiro e SEI centri di addestramento.
https://t.me/mod_russia/20525

Se a questo aggiungiamo OLTRE SETTANTAMILA REGISTRAZIONI SUL PORTALE “GosUslug” (servizio allo Stato) per partire volontari, i numeri già ci sono.
https://t.me/boris_rozhin/66089

PESKI

Giusto per invertire la tendenza, PROSEGUE LA MESSA IN SICUREZZA DI DONECK, con l’allargamento dell’area liberata a nord-ovest della città, zona aeroporto. Il centro abitato di PERVOMAJSKOE è ormai per tre quarti libero.

Cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004105508-a7b5308b.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004105516-042f3ca3.jpg

La sua liberazione comporterebbe un’ulteriore allargamento e un ulteriore allontanamento dei mortai da cui partono i proiettili da 155 mm che colpiscono DONECK ogni giorno. Oggi compreso, morta prima una donna a causa di questi vili e criminali attacchi https://t.me/voenkorKotenok/41191
E qualche ora più tardi, sempre gli stessi se la sono presa con un deposito dei pullman. Morto un lavoratore.
https://t.me/WarDonbass/81263

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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04/10 ore 12:30 aggiornamento

SOPRA CHERSON


Questa cartina di RYBAR è molto interessante
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004080253-0a4a78e8.jpg
e legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004080302-d61f2362.jpg

perché mostra le linee principali del POSSIBILE ATTACCO DELLE FF.AA. UCRAINE nell’area. In sostanza, attacco contemporaneo su TRE DIRETTRICI: DAVYDOV BROD a EST, BOL’SHAJA ALEKSANDROVKA a NORD OVEST e DUDCHANY a SUD-EST.

Per quanto riguarda la prima, abbiamo la cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/04/20221004094623-646a6480-xx.png
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004094843-bdde0639.png
Gli attacchi sinora son stati sempre respinti, infliggendo gravi perdite agli attaccanti. Compreso l’ultimo tra ieri e oggi. Ma le forze si stanno nuovamente raggruppando per muovere un nuovo attacco.

E per quanto riguarda la tipologia degli stessi importa sempre meno, come appare sempre più evidente, la presa IMMEDIATA di centri abitati, quanto lo sfondamento e l’accerchiamento. A tale proposito contribuiranno, nelle intenzioni degli attaccanti, la SUPERIORITA’ NUMERICA SCHIACCIANTE applicata sui PUNTI MENO DIFESI e PRESIDIATI verificati puntualmente dai satelliti prima dell’attacco. Una volta scappati i buoi, corrergli dietro diventa sempre più difficile in questi spazi immensi. Questa, tra l’altro, è una delle cause dello sfondamento sopra CHERSON. Un’altra è anche la mancanza di rotazione perché, per l’appunto, non c’era nessuno con cui “ruotare”.
https://t.me/rybar/39721
et
https://t.me/SergeyKolyasnikov/42993
E’ la GUERRA INCENTRATA SULLA RETE di cui parlavamo ieri. SCUOLA NATO, che sfrutta appieno il deficit di forze militari russe in questo momento sul campo. Forze che fino all’altro ieri si limitavano a controllare le vie d’accesso ai centri abitati nelle zone di confine, su cui è stato portato un attacco invece che, per essere pienamente contrastato, avrebbe dovuto comportare un presidio maggiore del territorio.

I manuali militari sovietici sull’argomento prevedevano, giusto a titolo indicativo, un’area di 5x3 km (nella versione del 1982) e di 5x2 km (nella versione del 1964) per singolo battaglione motorizzato, con DUE compagnie in prima linea e la TERZA arretrata in appoggio. Al momento dell’attacco delle ff.aa. ucraine, l’organico era di 500 soldati a presidio di 20 km di linea di fronte. Un uomo ogni 20 metri, con una divisione lineare “da bar”, in realtà presidio costante solo degli snodi viari e dei centri abitati.

Dovendo passare alla difesa, attiva o passiva che dir si voglia, tale numero è chiaramente insufficiente a contenere attacchi condotti NON PIU’ (meglio, NON SOLO) con “classiche” colonne visibili da km di distanza (e quando continuano a farlo i risultati sono sempre quelli), MA in piccoli gruppi e mezzi veloci coordinati fra loro in tempo reale per via informatica (GUERRA INCENTRATA SULLA RETE, per l’appunto). La SIIRIZZAZIONE del conflitto, anche da questo punto di vista, impone un cambio di passo notevole. Come accaduto in Siria. Con la differenza che qui la mobilitazione è completamente diversa e comporta un riequilibrio, in termini di centinaia di migliaia di unità, in tempi molto più rapidi della RI-formazione delle truppe di Assad, aiutate nel frattempo da russi, da Hezbollah libanesi, da truppe iraniane, da reparti palestinesi, eccetera.

In quest’ottica, la mossa NATO fa male, perché fa male, FINCHE’ però non si pareggia il conto fra fanterie e si ripristina un controllo del territorio adeguato. Il rischio poi è di un esaurimento della forza offensiva e, peggio, la ripresa dell’attività offensiva da parte russa, mai cessata del resto dalla parte di ARTEMOVSK. Con più uomini e con più mezzi. In quel “FINCHE’” c’è tutto il calcolo dei kuratory NATO. Loro sì che stanno puntando al BLITZ, a differenza di chi lo pensava nei confronti dei russi a inizio conflitto. Un BLITZ che tende a massimizzare il vantaggio conseguente a al loro ingresso diretto nel conflitto, fino alla messa in opera delle contromisure adattative russe. In quel FINCHE’, quindi, cercheranno di metterci dentro il più possibile. Seguiremo gli eventi nel loro evolversi.

IGOR’ MURASHOV

Nome e cognome del direttore della centrale atomica di Zaporozh’e (ZAES per gli amici e d’ora in avanti). Dell’EX-direttore. Già, perché proprio ieri è stato accompagnato verso la zona controllata dai fascisti di KIEV. Filmato qui, mentre recita il mea culpa e si incammina verso i sacchi di sabbia dell’uscita:
https://t.me/readovkanews/43204

Motivo? Lui, il direttore della centrale più grande d’Europa, con quello che è successo negli ultimi mesi, appunto perché è successo tutto quello che è successo, fra attacchi di marò, tiri di artiglieria, bombardamenti, danni a infrastrutture, reattori che si spengono, direttori AIEA che in due ore “vedono tutto quello che c’è da vedere” e quindi leggono copioni dettati dalla NATO-UE, in tutto questo…

È stato beccato con le mani nella marmellata mentre SI MESSAGGIAVA CON I SERVIZI SEGRETI UCRAINI.
https://rg.ru/2022/10/04/gendirektora-zaporozhskoj-aes-murashova-vydvorili-za-predely-regiona.html

Cosa gli passava, oltre agli ossequi alla signora? Dati relativi alla posizione di obbiettivi strategici, informazioni relativi ai risultati conseguiti dai loro bombardamenti: il PRIMA e il DOPO. Un po’ più a destra, mancato di tanto così, colpito e affondato.
https://iz.ru/1405128/2022-10-04/gendirektor-zaporozhskoi-aes-igor-murashov-priznalsia-v-sotrudnichestve-s-sbu

E i russi che si sparavano da soli? Ora dove li mettiamo? Insieme alle provette di Powell, e non diciamo per decenza dove.

Inoltre, sempre il direttore, prima di salutare gli “orchi cattivi”, talmente cattivi che non l’hanno nemmeno sbattuto in galera per tradimento ma l’hanno accompagnato all’uscita, verso il “mondo libero”, ha ammesso di AVERE PROIBITO AL COLLETTIVO DEI LAVORATORI DELLA CENTRALE DI DENUNCIARE ALL’AIEA E ALLE NAZIONI UNITE I BOMBARDAMENTI FASCISTI.
https://topwar.ru/202791-gendirektora-zaporozhskoj-ajes-ulichili-v-rabote-na-sbu-i-vyslali-na-podkontrolnuju-kievu-territoriju.html

Questo, di fatto, CONFERMA QUANTO DENUNCIATO IN PASSATO DAI LAVORATORI DELLA CENTRALE, ALLORA PIENAMENTE UCRAINA:

--- inizio ---
I would like to draw your attention to the fact that this is happening at the nuclear reactors of the Zaporozhye NPP, whose service life has expired. Power unit 1 was commissioned on 25.12.1984, and its operation period expired on 23.12.2015. Unit 2 was put into operation on 15.02.1986, and its service life expired on 19.02.2015. Unit 3 was put into operation on 05.03.1987, and its service life expired on 05.03.2017. Unit 4 was put into operation on 14.04.1988, and its service life expired on 04.04.2018. Unit 5 was put into operation on 27.10.1989, and its operation period will end in a month – 27.05.2020. However, expired reactors continue to be used, which in itself creates the risk of a nuclear disaster. According to the Ukrainian legislation and the IAEA regulations these reactors must be dismantled or it is necessary to perform the work for the extension of their operation. Such work costs billions of US dollars. To do this, you need to attract the design and construction organizations that built these reactors – and these are firms from Russia, the aggressor country that is fighting against Ukraine! There can be no question of cooperation with the Putin regime. Ukraine is a part of Europe and we must solve such problems together.
--- fine ---
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/22525-provvisorio.html?start=1

Avevano scritto a tutti, rischiando di essere scoperti e mettendo a repentaglio il proprio posto di lavoro. Si erano rivolti anche a quelli che – PENSAVANO - “non potevano non restare indifferenti”:
“IL GRUPPO PARLAMENTARE DEI VERDI (https://europeangreens.eu/), lo si vede dalla seconda schermata della risposta della AEA, laddove la mail era indirizzata a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. . Nessuna risposta.
GUE-NL. Gli è arrivata solo la ricevuta di ritorno della mail (terza schermata, datata 22/04/2020)
GREENPEACE. Idem con patate, sempre e solo la ricevuta di ritorno della mail (quarta schermata, datata 21/04/2020)”
(ibidem)

Riletto oggi, a sei mesi di distanza, che sembrano secoli di distanza, resta l’amaro per un popolo intero – MEGLIO, PER UNA PARTE CONSISTENTE DI UN POPOLO INTERO – che aveva creduto sinceramente nell’OCCIDENTE, nel MITO dell’OCCIDENTE, in quel PASTRUME IDEOLOGICO PROPINATO DA DECENNI DI LAVAGGIO DEL CERVELLO E CRISI IN OGNI SENSO (IDEOLOGICO, ECONOMICO, SOCIALE) E NERA, NERISSIMA DI UN MONDO, DEL LORO MONDO DI PROVENIENZA. Un popolo che si sta accorgendo di essere stato STRUMENTALIZZATO e USATO, trattato di fatto come “materiale di consumo” già allora. Quando le lettere arrivavano ed erano buttate nel cesso da cui, in cuor loro, avrebbe dovuto fare “le battaglie”, quelle che vedevano nei film, cosiddetti, “impegnati”. E CHE, “inspiegabilmente”, RESTAVANO SOLO IN QUEI FILM.

MURASHOV faceva parte di quella borghesia compradora, di quel gruppo istituzionale, sociale, economico parassitario che danneggiava un intero popolo, il suo stesso popolo. Uno in meno.

Aggiornamenti a seguire.

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04/10 ore 08:00 aggiornamento

SVATOVO-KREMENNAJA


A KREMENNAJA la notte è passata abbastanza tranquilla, ulteriore “prova del nove” che nella moderna, ipertecnologica, “Guerra 2.0” di marca NATO, “quanno chiove”… piove e non si fa nulla. I satelliti trovano tra loro e le coordinate GPS da verificare tante belle nuvolette e più che cannoni (in ogni senso) alle forze di terra non resta.
https://t.me/sashakots/36204

Dodici ore perse, dodici ore passate dai russi a puntellare difese ancora troppo traballanti. Stesso discorso per SVATOVO. La strada che collega i due punti della nuova, improvvisata, linea di difesa è sotto il pieno controllo russo. Il che non significa che sia sicura, visto che la si può prendere di mira ormai anche con mortai normalissimi, alla stessa stregua di quelli che ogni giorno seminano morte a DONECK, piazzati da otto anni appena fuori città.
https://t.me/epoddubny/12740

Nel complesso, la tattica in questo momento non può che essere cercare di RALLENTARE ciò che non si riesce, per netta inferiorità numerica e di mezzi, a FERMARE. Il tempo, poi si dice, è galantuomo.
https://t.me/vysokygovorit/9633
Non solo perché poi “arrivano i nostri”, tra un mese, un mese e mezzo. ma perché nel frattempo si si esaurisce progressivamente anche il potenziale accumulato tutta quest’estate di mezzi destinati a QUESTA offensiva di terra dai kuratory NATO.
https://t.me/ukraina_ru/104908
Kuratory che hanno messo sul conto del popolo ucraino una quantità enorme di blindati e carri armati, di pick up e mezzi leggeri, che ora stanno mandando in totale demolizione nei loro attacchi kamikaze.

Mezzi poveri: con i soldi di un F-35 ne ricompri buona parte. Mezzi facilmente reperibili. Mezzi che è possibile associare più facilmente alla carne da cannone messa a disposizione dalla coscrizione obbligatoria e governare massimizzandone l’efficacia, IN QUESTA FASE dove l’effetto superiorità numerica non si è ancora esaurito. SIRIA DOCET. Una fase che durerà più o meno un mese. Una fase che, tuttavia, o farà SALTARE IL BANCO, come già scritto, e allora sarà possibile spremere una Russia in ginocchio di soldi positivi da investire per un popolo ucraino tornato integralmente sotto il controllo fascista, o lascerà per lo stesso delle ferite incurabili in un inverno che si preannuncia terribile. Il ritmo attuale rende al momento la prima ipotesi meno probabile della seconda.

DUDCHANY

L’esercito ucraino è stato fermato esattamente a metà città. Le truppe russe si sono ritirate a sud del fiume e hanno fatto saltare ponte e diga. Altro tempo prezioso guadagnato, in riferimento al discorso di prima.
https://t.me/militarymaps/29160

Aggiornamenti a seguire.

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Paolo Selmi
Tuesday, 15 November 2022 08:21
15/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Dal fronte notiamo essenzialmente due cose, già di primo mattino.

La prima, è che con il trasferimento delle truppe russe e della maggiorparte della popolazione della regione di CHERSON a SUD, lungo la RIVA SINISTRA del DNEPR, il fronte si è stabilizzato, volenti o nolenti.

Nolenti perché, come analizzato ieri, pronti-via il primo tentativo di sfondamento, fatto nell'unico punto possibile, meno problematico, una punta, meglio, la punta a ovest della linea di fronte, è fallito miseramente. Qui lo schema.
https://t.me/epoddubny/13653
Il resto è peggio. Semplicemente, è ancora peggio. Tentativi falliti ancor più miseramente:
https://t.me/WarDonbass/86647

Come nota Legitimnyj, quel fiume può smettere di diventare linea di fronte solo a due condizioni:
1. i russi se ne vanno
2. attacco in massa e con enormi perdite
https://t.me/legitimniy/14078
Aggiungo, attacco in massa e con enormi perdite ma non dell'attuale esercito ucraino più "mercenari". Non sono né la Wehrmacht, né hanno sulla spalla il gagliardetto US ARMY.

Quando la NATO getterà nella mischia DIRETTAMENTE i suoi eserciti, dicendo ai propri popoli di prepararsi a vedere i propri ragazzi tornare chiusi nei sacchi neri, allora forse lo sfondamento del DNEPR previa accanita resistenza dei russi potrà avere un senso. Ipotesi, peraltro, al momento improbabile perché i russi hanno il deterrente atomico, a differenza dei siriani, degli jugoslavi, e degli iracheni.

Quindi quella nuova linea di fronte, ripeto e faccio mia l'analisi di Legitimnyj, salvo ripiegamenti ulteriori dei russi, non è stata scelta a caso.

La seconda cosa cui prestare attenzione è KREMENNAJA. Ieri le forze NATO in qualche modo son riuscite a non fare la stessa fine degli altri giorni, ovvero ritirarsi, e si sono piazzate nella ZONA GRIGIA, a MAKEEVKA, per la precisione.
https://t.me/vysokygovorit/9980
Molto pericoloso, perché si avvicinano così alle posizioni russe, partono da più vicino per attaccarle. E più parti da vicino, più è difficile contenere, mantenere, respingere. Più la lotta si fa aspra. E incerta. Ieri notte diversi passaggi dell'aviazione han provato a indebolire questa testa di ponte. Vedremo stamattina e nel corso della giornata come si metteranno le cose.

Aggiornamenti a seguire.
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Мир
Thursday, 06 July 2023 21:18
Caro Paolo,
un saluto veloce per passarti (anche se solo virtualmente) una borraccia di acqua fresca, nella fatica quotidiana di tenere in ordine i fatti che accadono laggiù.
Mi sembra che da molte parti i Russi stiano iniziando a premere sulla linea di contatto, forse stanno saggiando a che punto è la cottura dello scellerato regime di Kiev.

a presto,
Мир
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Paolo Selmi
Monday, 14 November 2022 19:19
14/11 ore 19:00 aggiornamento

LE "DRITTE" DELLA NATO: QUANDO ERANO SOLO "SUGGERIMENTI"…


JOKER sta cominciando a diffondere qualche documento ormai inutile dal punto di vista militare, come questo elenco di coordinate riferite a postazioni radar e di disturbo elettromagnetico:
https://t.me/JokerDPR/274
In sostanza, all’epoca (fine luglio), è possibile vedere come la NATO si limitasse a fornire le coordinate allo stato maggiore ucraino, lasciando loro poi la scelta degli obbiettivi da colpire. Altri tempi. Gli stessi tempi in cui 150.000 soldati russi bastavano a tenere la stessa linea di fronte per cui, poco più di un mese dopo, sarebbero stati insufficienti. Il tutto, nel frattempo, mantenendo saldamente l’iniziativa e costringendo un nemico militarmente superiore alla difesa. Sono documenti storici indicativi di un modus operandi che, di lì a poco, avrebbe lasciato il campo all’entrata diretta, e a gamba tesa, della cabina di regia NATO a KIEV. La stessa che ora parla, senza che nessuno Le creda tranne qualche cinegiornale luce, di “dialogo”.

ESENZIONE DALL’OBBLIGO DI LEVA PER GLI STUDENTI DEL DONBASS VS “MOGILIZACIJA”

E’ notizia di ieri che Putin ha firmato l’ordinanza con cui gli studenti universitari del DONBASS, fino a ieri arruolati nelle milizie in quanto sia la DNR che la LNR erano ufficialmente in stato di guerra, sono stati esentati dall’obbligo di leva. Uniformandosi alla legislazione russa, del resto, per cui la mobilitazione parziale ESENTAVA già tutti gli studenti di ogni ordine e grado.
Questo è anche un segnale dal forte potere simbolico, che tranquillizza la popolazione in quanto non servono misure eccezionali, anche dopo quanto accaduto a CHERSON:
https://www.mk.ru/politics/2022/11/14/stalo-yasno-chto-nas-zhdet-posle-khersona.html?from=main_omk
E Zelenskij invece non solo impedisce loro l’espatrio, ma nella prossima ondata di mobilitazione se vuole avere qualche riscontro numerico (200.000 almeno) dovrà mandare a tutti loro la cartolina.
https://t.me/WarDonbass/86581
“MoBilizacija” (mobilizàzzia (dove la doppia zeta vale solo per il suono, zeta aspra, ma non doppia…) è mobilitazione. Oggi è comparso un nuovo termine al suo posto: “moGilizacia”, ovvero MOGHILitazione, da MOGILA (могила, “gi” pronunciato “ghi”), che vuol dire tomba.
https://antifashist.com/item/na-ukraine-polnym-hodom-idyot-mogilizaciya.html
La mobilitazione per la morte certa. Persino agli invalidi è stato proibito di espatriare (Кабмин запретил мужчинам с инвалидностью покидать Украину).
Nel lungo periodo, il dissenso interno potrebbe crescere ulteriormente. Con esiti del tutto incerti.

CHERSON: ALCUNI RETROSCENA (DAL FARSESCO ALL’INQUIETANTE) SULLA GIORNATA DI OGGI.

Onde evitare figuracce, come a IZJUM dove sono apparse e rimbalzate ovunque le immagini dei contestatori, IL CENTRO CITTADINO è CHIUSO DA IERI NOTTE “PER LAVORI DI SMINAMENTO” (Вчера гауляйтер Херсона объявил, что центр города будет закрыт для проведения разминирований.)
https://t.me/WarDonbass/86593

Ora sappiamo perché nessuno girava per una città già morta di suo. Il “COMITATO D’ACCOGLIENZA” è venuto anch’esso da KIEV, per fare la folla festante. Abitanti di CHERSON… accesso vietato, claque da fuori, inclusi squadristi, deputati del partito del presidente (sluga naroda) e famigliari al seguito… accesso consentito (херсонцев в центр города не пустили, зато из Киева приехали группы нациков и депутатов из партии "Слуга народа", ibidem). INOLTRE, AGLI ABITANTI DI CHERSON E’ STATO CHIESTO DI EVACUARE! PER LA MINACCIA DI “SPARI DA PARTE DEI RUSSI” (Также в городе призвали жителей готовится к эвакуации, из-за угрозы «российских обстрелов», ibidem). Peccato che il passo successivo sarà fare PULIZIA ETNICA, deportando loro e facendo arrivare ABITANTI DALL’OVEST, madrelingua ucraini e decisamente più malleabili dal regime, oltre che polo attuale del suo consenso. CHERSON nelle intenzioni del regime sarà il primo luogo di questo “ESPERIMENTO” (Украинские политики и раньше озвучивали планы по «реинтеграции территорий», которые предполагали депортацию местного населения, и замену его «этнически чистыми» жителями Западной Украины. Возможно, что Херсон и становится экспериментальной площадкой для реализации данного проекта, ibidem). Molto probabilmente, tutto ciò non accadrà. Staremo a vedere. Sicuramente, la NATO sta scatenando le pulsioni peggiori dei gerarchi nazifascisti verso chi non li ha mai accettati, né mai li accetterà. Il tutto, in nome della “libertà” e della “democrazia”. Come in Kossovo con l’UCK.

A proposito di UCK, ecco un altro video di come l’esercito ucraino stia terrorizzando i civili rimasti a CHERSON. “Colpevoli” legati ai polsi con nastro adesivo, bendati con lo stesso, derisi, insultati e umiliati su tik-tok…
https://t.me/vzglyad_ru/66968
… per una tessera militare sovietica. Signori, un terzo dei soldati ucraini (ufficiali) ha ancora la tessera militare sovietica! Ma qui l’importante è terrorizzare. Perché loro solo col terrore riescono a soggiogare una popolazione che gli è ostile. Come i contras in Nicaragua, come l’UCK in Kossovo, come i jihadisti finanziati dai turchi e dagli USA in Siria, come gli squadristi di Azov a Mariupol’. E mentre la repressione continua,
https://t.me/WarDonbass/86610
a CHERSON oggi i cinegiornali luce hanno spento anche tik-tok, pur di vedere solo quello che volevano vedere, in attesa di “crimini di guerra” da dare in pasto all’opinione pubblica.

E nessuno vede un’altra cosa ancora più ovvia: che NE’ A IZJUM, NE’ A CHERSON, i russi hanno “salutato” l’arrivo del ducetto con qualche colpo e non a salve. POTEVANO FARLO. Qui un commentatore ha accostato volutamente le immagini del ceceno DUDAEV il 21/04/96, appena uscito dalla macchina e già col mirino puntato contro, con quelle di oggi. Senza giubbotto, senza elmetto, senza nulla.
https://t.me/zastavnyii/2093
NON LO HANNO VOLUTO FARE. Perché? “Non è Zelenskij a decidere cosa accadrà in futuro, decide invece chi oggi incontra Xi Jinping (Biden).” (По большому счету, не Зеленский решает, что будет происходить дальше, решает тот, который сейчас на G20 встречается с Си Цзиньпином)”. […] “E’ un uomo di spettacolo prestato alla politica, prestato alla spettacolarizzazione esattamente come le persone legate ai pali di questi giorni, una farsa (Он политический шоумен, и все, что сейчас делается киевским режимом, например, привязывание людей к столбам в Херсоне, по сути, идет по одному сценарию и уже напоминает откровенный фарс.)”.
https://www.mk.ru/politics/2022/11/14/vyyasnilos-pochemu-zelenskiy-smog-posetit-kherson-bez-obstrelov.html?from=main_omk
In un cinico calcolo “costi-benefici”, farlo sparire non vale neppure il costo del missile. Di fantocci se ne trovano a iosa.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 14 November 2022 12:54
14/11 ore 12:30 aggiornamento

CHERSON: NEL GIORNO DELL’INCURSIONE CLANDESTINA DEL PRESIDENTE UCRAINO IN TERRITORIO RUSSO…


L’intento provocatorio è evidente, e qui mi fermo. Torniamo sul pezzo. Oggi il presidente si è presentato, circondato da due ali… di esercito, nella città svuotata. Non vuota, che non è giusto dirlo, ma svuotata si.

Partiamo da questa ispezione nasale del “presidente”, alla ricerca di cimici russe probabilmente.
https://t.me/boris_rozhin/70241
Mentre il tele stende un velo pietoso e allarga il campo, si vede, dalle case popolari che si affacciano sulla piazza centrale di CHERSON, la desolazione più totale. Due persone affacciate in tutto. Il resto delle finestre è chiuso. Vuoto. Deserto.

I giornalisti e i fotografi, quindi, hanno avuto il loro bel da fare per CELEBRARE degnamente l’evento e NASCONDERE la realtà dei fatti. Questa foto iconica
https://t.me/legitimniy/14074
da sola, sarebbe stata troppo copiaincolla della figuraccia rimediata in occasione dell’analoga visita lampo di IZJUM. E allora daje col “book” intero. Qui nella doppia versione:
UNIAN (ufficiale)
https://www.unian.net/politics/zelenskiy-otpravilsya-s-vizitom-v-herson-reuters-12045024.html
e raccolta di ANTIFASHIST (non ufficiale)
https://antifashist.com/item/zelenskij-priehal-v-herson.html

In entrambi i servizi fotografici, abbastanza penosi, compare lo stesso nugolo di quattro gatti festanti, ripreso da due angolature:
http://antifashist.com/images/112022/ukr-141122-Ze-Kherson-05.jpg
https://images.unian.net/photos/2022_11/thumb_files/1200_0_1668420823-9380.jpg
La signora avvolta nella bandiera è identica, come il signore in piumino grigioverde e l’altra signora in tuta marrone “64”.
Immagine presa bassa, così da non inquadrare lo sfondo ma la testa dei palazzi in un caso, e obbiettivo grandangolare schiacciato su una testa e puntato verso il basso per ottenere lo stesso effetto. Come da manuale alla voce “la folla si inquadra così quando c’è qualche buco dietro e si vuole riempire il fotogramma”.

Una città da poco meno di trecentomila abitanti accoglieva il suo “presidente” in poco più di cento civili, tenuti peraltro a debita distanza, nel disinteresse generale dei palazzi circostanti tanto silenziosi quanto chiusi. Anche i cinegiornali luce non sono riusciti a raccattare di meglio. Il “popolo”, il convitato di pietra, non c’è.

Notiamo che i cinegiornali luce non hanno riportato la foto dei due alla gogna. Eppure è sempre CHERSON! COME MAI???
Sono ancora lì, fate sempre in tempo, questa è un’altra foto:
https://t.me/zola_of_renovation/3595

Notiamo infine che, per questo evento mediatico, gli accreditamenti non sono stati dati ai reporter di CNN E SKY-NEWS.
https://t.me/WarDonbass/86523
Oltre che imbattersi in due alla gogna, avrebbero potuto ripetere quanto appena accaduto su una TV anglofona, dove è stato ritratto un ultrà festante con bandiera UA e saluto romano incorporato
https://t.me/epoddubny/13644
Errare è umano, perseverare è diabolico…

TANTI GIORNI, SEMPRE PIU’ GIORNI COSI’

Primo giorno senza morti né feriti civili nel Donbass, dalle 08:00 del 13 alla stessa ora del 14:
https://t.me/WarDonbass/86520
Tuttavia, anche se indubbiamente la distanza fra linea di fronte e DONECK aumenta, di poco ma di giorno in giorno, è ancora presto per non dire che è stato un caso.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 14 November 2022 08:36
13/11 ore 20:30 aggiornamento

DAL FRONTE: SITUAZIONE GENERALE


Forse la prima cartina di RYBAR in questo senso dopo i fatti di CHERSON, è molto indicativa:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113223953-98dd4d6f.jpg
e con tentativo di legenda in italiano (“Ucrania” bellissimo… potrebbe essere il titolo di una nuova collana di libri di fantascienza...)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113223949-f53de387.jpg

Perché indicativa? Per gli attacchi di artiglieria, soprattutto. Se guardiamo la distribuzione, oltre a vederne la prevalenza nel DONBASS, secondo una strategia di smantellamento che non è cambiata di una virgola in tutti questi mesi, anche quando il mondo sembrava cadere tutt’intorno, la vediamo anche più a nord sul fronte EST, a questo punto nel dubbio sempre di capire se è più CONTENIMENTO dell’offensiva NATO, PREPARAZIONE anche qui dell’offensiva russa, o entrambe le cose insieme. Infine, vediamo una notevole attività anche lungo un preciso settore della nuova linea di fronte creatasi lungo il DNEPR: per la precisione, nella sua parte EST sopra NOVA KACHOVKA. Anche qui, il tentativo di impedire la collocazione e la messa in funzione di postazioni di artiglieria pesante a ridosso della diga e di centri abitati, come per l’appunto NOVA KACHOVKA, divenuti linea di fronte, è evidente.

“ECCE HOMO” A CHERSON (E la gente diceva “Anvedi che santo”...)

Foto iconica senza volerlo, il che è preoccupante, perché dimostra non solo il grado di impunità di cui i nazifascisti a KIEV godono nei territori da loro controllati, ma anche l’ipocrisia di un U-ccidente che altrettanto schifosamente, mentre già attende con ansia una Bucha 3.0 da dare in pasto a un’opinione pubblica che ormai pensa ad altro, glissa totalmente su queste cose.
https://t.me/voenkorKotenok/42693

Foto scattata a CHERSON, come testimonia il manifesto strappato sulla destra con su ancora la scritta: “CHERSON NAVEKI S ROSSIEJ”, Cherson per sempre con la Russia, “plakat”, manifesto bellissimo tra l’altro, qui l’immagine:
https://otvet.imgsmail.ru/download/300317421_dade6737afbbf5c6662066441953b854_800.jpg

Foto che mostra uno dei primi frutti dei regolamenti di conti in atto. Due uomini alla gogna pubblica, pochi passanti che si fermano a immortalare la scena col telefonino (signora a sinistra con comare a fianco), o a guardare bene chi siano le due persone “reggiate” al palo (altra signora con probabili, irrisolti, problemi di miopia), fenomeno in occhiali da sole sullo sfondo che gli manca solo “anvedi che santo, vestito d’amianto”. Un Ecce homo come ne ho visti tanti, in questi mesi, senza pubblicarne nemmeno uno: Anche a L’vov, dove per mesi non ci sono state attività belliche, bastava rubare al supermercato per fare quella fine, e nella variante peggiore di “imballo”, peraltro (prima volta in vita mia che vedevo dal vero persone imballate come cartoni su un pallet): posizione invertita (faccia al palo), reggiatura delle mani intorno al palo e passaggio plurimo di estensibile trasparente dalle gambe alle spalle. Mi son sempre rifiutato di parlarne perché altri, ho sempre pensato, devono essere gli argomenti, non bisogna fare di tutte le erbe un fascio, eccetera.

Se oggi ne parlo è per questo motivo: ed è una cosa che non finisce mai di stupirmi. All’essere umano, questo essere antropomorfo derivato da una scimmia e ultimamente, decisamente peggio della stessa, cosa passa per la testa quando SA COSA LO ATTENDE se resta e, ciò nonostante, nonostante abbia avuto un mese di tempo per uscire e finire GRATUITAMENTE con un alloggio assegnato e sostegno economico, resta. Escludiamo eroismo e spirito di abnegazione GAPPISTI. I russi i propri uomini li hanno piazzati meglio e a piani decisamente più alti, come mostra la vicenda di JOKER. Cosa resta allora. Delinquenza comune e possibilità di saccheggiare o approfittare comunque del caos per trarne vantaggio? Forse. Ma il regime di KIEV non è uno stato di diritto. Sanno cosa li attende se li beccano. Convinzione di un’impunità data, anch’essa, da convinzioni del tutto soggettive. E infondate. Può essere. Come il buon ladrone sulla croce, tornando di colpo indietro di duemila anni alla società schiavistica, magari è convinto di meritarselo pure, questo trattamento inumano riservatogli…

Oppure un’altra convinzione di impunità, decisamente più innocente, e riassumibile nella formula: “io non ho fatto niente, non possono farmi niente”. Ci sta anche questo, come pensiero. Ma basta una soffiata anonima della signora miope (e compiaciuta), per “finire nei premi”. Possibile che non lo pensi, mentre vede i vicini che sbaraccano e pensa magari, tra sé e sé, che ora le cose possano addirittura vertere in suo favore? A livello di avanzamento sociale nel “nuovo che avanza”? E poi si ritrova a far la fine del santo vestito d’amianto? Anzi, senza Berta che gli fa il vestito? Esposto al pubblico ludibrio come Ecce homo impone?

In ogni caso, attendiamo che i cinegiornali luce ci illuminino sulla nuova Bucha in preparazione. Fate in fretta, però, a "trovare" le fosse comuni e le stanze degli orrori, e a organizzare visite guidate con Von der Leyen e "oh my god" incorporati. Solo, ricordatevi di togliere le regge e cellophane da quei pali.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 13 November 2022 21:44
13/11 ore 21:30 aggiornamento

DAL FRONTE

CHERSON, LA NUOVA LINEA DI FRONTE

Questa la nuova carta
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113192628-966462ae.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113192625-dc1e9622.jpg

Tra il tanto vociferare, si dice che l’ECCEDENZA delle truppe, una volta finiti i regolamenti di conti sommari con abitanti risultati poco “fedeli” al regime di Kiev, una volta ristabilito il controllo sul territorio, una volta occupate le posizioni di difesa lungo la riva destra del fiume, andranno a ingrossare le fila degli attaccanti di MELITOPOL’, regione di ZAPOROŽ’E. Ovvero qui
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113162930-9075a0d4.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113162943-73d7945d.jpg

Probabile. Tuttavia, una volta che, una volta che, una volta che… quanti ne restano? Di cosa stiamo parlando? Anche la carne da cannone ucraina, per quanto disponibile ancora in grande abbondanza, in realtà non lo è più nella stessa misura in cui lo era qualche mese fa. Ne abbiamo parlato ampiamente, la NATO li sta mandando letteralmente a morire a centinaia ogni giorno. Più i feriti, più quelli che se possono scappano o si fanno prigionieri. E questi dovrebbero risultare, su altri tremila kmq da controllare e su una linea di fronte decisamente più ampia di quella che era una settimana fa, in “abbondanza” tale da consentire un movimento significativo (decine di migliaia) di unità da un fronte all’altro? Se così accadrà, vorrà dire solo una cosa: che la difesa e il controllo di questi territori saranno insufficienti a contenere un nuovo attacco. Ecco allora paventarsi, fra i vari proclami del regime di KIEV, quello di una NUOVA CHIAMATA ALLE ARMI.
https://t.me/rybar/41105
Attenzione, il fondo del barile, come abbiamo già avuto modo di constatare nei nostri brevi approfondimenti demografici, è già stato ampiamente raggiunto. Una differenza potrebbero farla ancora i profughi. Ma difficilmente chi è scappato sarà disponibile a tornare per farsi massacrare. Anche mandando a morire civili che mai hanno servito nell’esercito, perlopiù donne, difficilmente gli equilibri cambieranno. Mentre si inaspriranno ulteriormente le contraddizioni fra regime e popolazione. A partire dai territori cosiddetti “liberati”. Territori ceduti intatti nelle infrastrutture, si badi. Senza quindi scusanti di “macerie” economicamente insostenibili allo stato attuale nella ricostruzione.

In altre parole, i territori occupati dal regime di KIEV nel medio e nel lungo periodo è molto probabile che creino più problemi, anziché risolverne. Problemi di gestione e controllo del territorio, ma non solo. Problemi di CONSENSO, come abbiamo visto ieri nei territori a EST, in quello sfogo del soldato della guardia nazionale. E la maggioranza attuale (data dalla minoranza di quelli rimasti), potrebbe paradossalmente divenire essa stessa minoranza. Staremo a vedere.

Intanto torniamo alla prima cartina un secondo. Seguiamo verso ovest la nuova linea di confine, che sbuca su un istmo. Proprio lì, all’altezza di POKROVSKOE, come si può vedere da questo ingrandimento,
https://t.me/boris_rozhin/70181
oggi c’è stato un tentativo di sbarco da parte di marò ucraini. Unità speciali su quattro mezzi da sbarco. Fino a venti morti fra gli attaccanti e ritirata in fretta e furia. Attacchi come questi, tentativi di attraversamento, saranno d’ora in avanti all’ordine del giorno.

SOPRA DONECK

Sopra DONECK infuriano i combattimenti che, giorno dopo giorno, campo minato dopo campo minato, un bunker e una linea fortificata dopo l’altra, allontanano la linea di fronte dalla martoriata capitale della DNR. Cartina qui
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/11/13/20221113082230-c6aeb980-xx.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113082229-b26c8466.jpg

Vedremo la settimana che viene se costituirà, dopo la liberazione di OPYTNOE, un punto di svolta.

SEVERSK-TORECK

Ma come, l’abbiam sempre chiamata SEVERSK-ARTEMOVSK! Vero, ma RYBAR ora riduce la scala (o allunga la cartina...):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113120351-0e9f89c0.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113120358-1fbca5d9.jpg
E fa bene! Perché evidenzia come l’intera linea da NORDEST (BELOGOROVKA) a SUDOVEST (MAJORSKOE) sia in pieno subbuglio! Se fossi un NATOvskij e avessi qualche cartuccia di riserva da sparare, sia in uomini che in mezzi, la dedicherei a stabilizzare le difese traballanti di questa linea di fronte. In effetti qualcosa sta arrivando, ma ogni giorno salta qualche bastione, qualche caposaldo, qualche pezzo di difesa che aveva tenuto sino a quel momento. E un cedimento su questa linea di fronte, lo ricordiamo, sarebbe solo possibile da stabilizzare, e ammesso e non concesso che ci si riesca, fra SLAVJANSK e KRAMATORSK. Anche qui, vedremo gli sviluppi.

SVATOVO-KREMENNAJA

Infine, è su questo fronte che si consumano, quotidianamente, i maggiori attacchi delle forze armate ucraine. La tattica NATO qui rivela la propria natura omicida, verso gli uomini che usa quotidianamente come materiale di consumo: duecento morti anche fra il bollettino di ieri e quello di oggi.
https://t.me/mod_russia/21716
Questa cartina mostra chiaramente le direttrici dei vari attacchi falliti
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113095543-e74412d2.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/13/20221113095542-804364a4.jpg
Anche qui, attenzione al logoramento continuo di attaccanti che, alla lunga, potrebbero non essere più in grado di difendere in presenza di eventuali contrattacchi russi. Attenzione.

Per oggi è tutto. Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 13 November 2022 07:06
13/11 ore 06:30

GRAZIE

Cari compagni,

Questo non è un aggiornamento, ho appena dato una scorsa alle notizie, nessuna di rilievo, a parte le 15 ore di coprifuoco su CHERSON che, considerando il fatto che le forze NATO sono entrate senza sparare un colpo, trovando di fatto i famosi tremila kmq solo da sminare e non aver troppo fretta nel prenderne possesso, STRIDE e, di fatto, la troviamo ripetuta su diversi canali telegram.

STRIDE con cosa? Con l'immagine festante e festosa che il regime propone, diffonde, e i cinegiornali luce rimbalzano. Ma come? Nessuno ci spara un colpo e mettono un coprifuoco di 15 ore? E' iniziata, per chi improvvidamente ha deciso di restare, la resa dei conti, la caccia alle streghe, LE notti, non la notte, dei lunghi coltelli.

Ma non era questo su cui volevo soffermarmi adesso. Era su quel centomila superato sul contatore delle visite, mai accaduto "in diretta", mentre scrivo ancora. Non significa nulla, in realtà. Ma in una realtà molto più profonda e vera di quella cruda, statistica, apparente, significa per me tantissimo.

Era da tempo, in realtà, che volevo scriverlo. Approfitto di questi pochi minuti di calma per buttarlo giù in queste righe. Grazie, anzi tutto per la sopportazione. Scrivo quando posso, come posso e sempre senza rileggermi. Ogni tanto imploro Tonino di cambiare strafalcioni o inesattezze e lui, pazientemente, entra e cambia. Un grazie quindi a pari merito anche a lui. Se questo spazio esiste è, lo ribadisco e non lo farò mai abbastanza, grazie a una sua intuizione pratica: usare i commenti per tenere aggiornato un punto della situazione. A questo punto però occorre un altro grazie. Grazie per come tenete PULITO questo spazio. I commenti sono un'arma a doppio taglio: posso scriverci io ma può scriverci chiunque. Io non sono un moderatore, questo non è un forum, nessuno può intervenire in tempo reale. Per mandare tutto in malora sarebbe bastato - e basterebbe - veramente poco. Ma questo in tutti questi nove mesi non è mai accaduto. Per questo grazie, vi voglio bene, davvero, uno a uno anche se non vi conosco. Per il rispetto che avete dimostrato per questo sforzo, per la capacità di comprensione che il destino di queste pagine, scritte come sono scritte, era anche nelle mani di ciascuno di voi. E' da tanto tempo che mi sentivo di scrivere queste cose.

Io, da parte mia, continuerò a tenere aggiornato questo spazio, a metterci notizie e aggiornamenti che riterrò rilevanti ai fini di una maggiore comprensione, a queste latitudini, di quanto sta accadendo. Lo farò alla mia maniera, partigiana, perché questo sono. La lotta continua. Una lotta per me contro il tempo, perché ogni volta è un guardare l'orologio, ma ormai, come tutti i ciclisti passisti, so reggere il ritmo delle tappe lunghe. Lo faccio da una vita. Una lotta contro un sistema, quello dell'informazione che io definisco "cine giornali luce". Una lotta contro un modo di produzione. Una lotta contro i mulini a vento? Forse. Andiamo avanti, insieme, a tirar giù mulini a vento. Ce ne sono ancora troppi, ce ne saranno sempre. Ma forse meno che se non ne tirassimo un po' giù noi. Grazie ancora, di cuore, a tutti. Avanti!

Aggiornamenti a seguire stasera, quando riuscirò a sedermi nuovamente a questa postazione.
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Paolo Selmi
Sunday, 13 November 2022 00:10
12/11 ore 23:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Oggi nessun movimento sostanziale della linea di fronte. Resta forte il fuoco di artiglieria russo contro qualsiasi tentativo, da parte ucraina, di piazzare le proprie batterie di mortai e missili sulla riva destra del fiume. Di fatto, tutto quel territorio si è trasformato in un grande poligono di tiro dove l’artiglieria russa colpisce uomini e mezzi a cui, improvvidamente, è stato dato l’ordine di guadagnarsi tali postazioni.

Allo stesso tempo, tuttavia, le truppe ucraine dalle retrovie cominciano a colpire le città russe sulla riva sinistra, come NOVAJA KACHOVKA, dove hanno prodotto un civile morto e tre feriti. Per evitare queste rappresaglie nazifasciste, il comando russo ha ordinato l’evacuazione di tutti i centri abitati lungo una fascia di sicurezza di 15 km dalla riva del fiume.
https://t.me/boris_rozhin/70085

Per lo stesso motivo, le sedi amministrative della regione di CHERSON sono state temporaneamente trasferite a GENIČESK, sul Mare di Azov, decisamente più sicura come città di altre più esposte ai bombardamenti NATO.
https://t.me/voenkorKotenok/42635

Si susseguono, intanto voci che danno imminenti attacchi NATO in territorio russo (a nord, per esempio). Vedremo, sinora, l’unica cosa che vediamo di concreto è l’opposto: un gran lavorio di fortificazione e creazione di campi minati lungo il confine con la Bielorussia.
https://t.me/RVvoenkor/31683

QUALE CONSENSO...

Infine, un ultimo aggiornamento dalle zone a EST, le zone “liberate” sotto CHARKOV. Talmente “liberate” che IL NOVANTA PERCENTO DELLA POPOLAZIONE E’ ANCORA A FAVORE DEI RUSSI!
https://t.me/ukraina_ru/115572
A dirlo è un canale ucraino, non la Pravda, che raccoglie lo sfogo di un soldato della Guardia nazionale ucraina. Non solo la popolazione li guarda con ostilità, ma anche collabora attivamente coi russi fornendo le coordinate per colpirli ogni giorno. Non capisce, il soldato… forse, non ha capito che per otto anni gli “okkupanty” sono stati loro. Forse non ha capito che lì se parla in ucraino è lui a esser l’estraneo. Forse non ha capito che la guerra lì non la vinceranno mai.

Quello che sta già iniziando ad accadere, a tempo di record, a CHERSON. Dove dopo i bagordi di ieri oggi è stato introdotto un regime rigidissimo di COPRIFUOCO: dalle 17 alle 8. Lo scopo è semplice e riassumibile in una parola: “FILTRACIJA”. La stessa che han fatto a IZJUM, a BALAKLEJA, a KRASNYJ LIMAN. E “per finire in via Tasso basta una spia”… come da tradizione nazifascista.
https://t.me/legitimniy/14056
Chi è restato, non si aspetti di vivere come ha vissuto in questi otto mesi. E nelle logiche degli inquisitori, basta veramente poco per finire alla gogna: anche solo un’accusa anonima, motivata solo dall’invidia, o da rancori mai sopiti. Come già accaduto altrove nelle zone “liberate”. Con gli effetti di cui sopra.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 12 November 2022 12:49
12/11 ore 12:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ieri notte droni hanno compiuto ricognizioni e bombardamenti sopra OPYTNOE, appena liberata. Non mostro le immagini perché di scene cruente, anche se mitigate dalla scarsa e sgranata risoluzione del visore notturno, penso ne girino già abbastanza. La cosa che colpisce è questo zigzag di una linea trincerata e fortificata lunga chilometri. Otto anni di opera ininterrotta e smantellata pezzo per pezzo dalle truppe del Donbass (battaglione Sparta, nella fattispecie).

Poco più a ovest, invece, sotto UGLEDAR un tentativo di contrattacco in massa affidato stavolta soltanto a “mercenari” stranieri (leggi unità speciali NATO sotto copertura), con l’intento di riprendersi PAVLOVKA, è stato sventato con oltre 85 soldati NATO uccisi.
https://t.me/mod_russia/21688

Sul fronte EST, ancora oggi ci sono stati ben due attacchi in massa sulla linea SVATOVO-KREMENNAJA. Senza successo e con gravi perdite: stamattina soltanto si contano circa cento morti fra le fila ucraine, in particolare della 92° brigata responsabile di questi assalti.
https://t.me/ukraina_ru/115474
Stesso esito per un attacco registrato in direzione PLOSHADKA, proprio a metà della linea di difesa. Ritirata con perdite.
https://t.me/rusich_army/6309

Il ministero della difesa russo, nell’intervallo fra il bollettino di ieri e quello appena pubblicato, registra oltre 360 morti su questa direttrice soltanto.
https://t.me/mod_russia/21688

Questo rapporto di qualche ora fa registra anche un altro dato importante: i tentativi di piazzare pezzi di artiglieria sulla riva destra del DNEPR sono finora stati individuati e respinti ancor prima che le forze armate NATO avessero la possibilità di arrivarci, ai punti di destinazione.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Friday, 11 November 2022 22:21
11/11 ore 19:30 aggiornamento

OPYTNOE LIBERA


Parliamo di questa parte della prima linea di difesa ucraina, fra l’aeroporto di DONECK e AVDEEVKA. Questa una prima cartina
https://t.me/RVvoenkor/31637
e questo l’ingrandimento della stessa:
https://t.me/boris_rozhin/69982
La sua liberazione consente di avanzare ulteriormente e continuare l’accerchiamento di AVDEEVKA.
https://t.me/wargonzo/9202
Non solo, consente infatti di continuare ad ampliare il terreno libero intorno a DONECK e a eliminare così, gradualmente, le postazioni da cui partono i lanci di proiettili di grosso calibro e missili contro la stessa.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/19756
Infine, MA NON DA ULTIMO, indebolisce una linea difensiva costruita in otto anni.

MAJORSK LIBERA

Altro centro abitato, sopra GORLOVKA (cartina qui, GORLOVKA è la città proprio sotto al riquadro rosso)
https://t.me/voenkorKotenok/42626
Anch’esso è parte della prima linea di difesa, quella maggiormente fortificata in otto anni di continue opere di difesa. TORECK è il paese a sinistra, sotto c’è NJU JORK. Inoltre, questa città è da nove mesi che si cerca di liberare perché il regime di KIEV aveva chiuso una diga, che si trova proprio qui, bloccando il canale SEVERSKIJ DONECK – DONBASS e lasciando GORLOVKA e DONECK senz’acqua per otto anni!
https://t.me/wargonzo/9205
I cinegiornali per otto anni han fatto finta di nulla, lo diciamo noi.

ZOJA KOSMODEM’JANSKAJA UCCISA DUE VOLTE

Con questo filmato criminale, immortalato su un social e ripreso da
https://t.me/boris_rozhin/69961
Zoja Kosmodem’janskaja (1923-1941) è stata uccisa un’altra volta. Giovanissima partigiana, aveva appena compiuto 18 anni quando i nazisti la impiccarono. Era questa ragazza, ai nazisti non mancavano le Leica e immortalarono il loro crimine:
https://topwar.ru/uploads/posts/2021-11/10_kazn.jpg

Oggi invece non mancano i telefonini, pronti a immortalare una sua statua tirata giù dalle stesse, schifose, mani che allora le strinsero il cappio al collo.

Prima donna a diventare Eroe dell’URSS (postuma), Zoja diede coraggio ai suoi compagni sino all’ultimo, esortandoli a resistere, a combattere e a vincere. Dopo la II Guerra mondiale Zoja, immortalata anche in un film a lei dedicato del 1944, era un’eroina popolare in tutta l’URSS. Monumenti a lei intitolati erano sorti un po’ ovunque. Il suo indomito coraggio fa paura ancora oggi alle carogne nazifasciste. La potranno uccidere ancora non una, non due, ma mille volte, ma non potranno mai uccidere quello che Zoja ha incarnato nella sua breve esistenza, nella sua tragica fine, nella sua memoria imperitura. Ancora oggi ci dice, non sembra dirci, dice a tutti noi: “Эй, товарищи! Чего смотрите невесело?” “Ehi, compagni! Perché mi guardate tristi?”

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 11 November 2022 15:16
11/11 ore 13:30 aggiornamento

CHERSON: DATI DEMOGRAFICI “PRIMA” E “DOPO” E "PROVE DEL NOVE"

Aggiornamento dovuto al fatto che qualche decina di migliaia di persone han deciso di restare, nella “città vuota” (che proprio vuota vuota non è).
Qualche foto di bandiere gialle-blu per la città che girano
https://antifashist.com/item/v-herson-zashli-vsu.html
(ma quello che dice il titolo è FALSO, i soldati sono ancora per i campi… minati)

E infatti la UNIAN non ha perso tempo per mostrare queste e altre foto
https://www.unian.net/war/vsu-uvolnyayut-herson-zhurnalist-pokazal-kak-lyudi-vstrechayut-voinov-12042297.html
dicendo però una mezza verità, ovvero che “aspettano le ff.aa. ucraine. Bandiere della UE e dell’Ucraina… (direi a questo punto perché no anche della NATO, tanto azzurro per azzurro…)
Mezza perché il soggetto è abbastanza evidente che non siano due ali di folla, ma quattro gatti.

D’accordo, siamo agli inizi, magari stasera saranno due ali di folla… giusta osservazione. Allora siccome inquadrature che tagliano o meno gli sfondi a secondo della convenienza, teleobbiettivo per schiacciare l’immagine e grandangolo per ingigantirla li so adoperare anch’io che di mestiere non faccio il fotografo, guardiamo ai numeri.

Il primo gennaio 2022 a Cherson stavano (fonti statistiche ucraine) 279.131 persone.
https://index.minfin.com.ua/reference/people/town/herson/

Il 24 febbraio inizia la SVO, il 28 i russi accerchiano Cherson. Teniamo questa cifra come buona anche per il dopo. Anzi, abbondiamo, togliamogli diecimila persone che decidono di andare verso nord.

Il 22 luglio, sotto le bombe delle ff.aa. ucraine sulla città, di cui l’ottanta per cento circa abbattute dalla contraerea (ma non tutte! Un 20% raggiungeva gli obbiettivi) e nonostante le bombe avessero indotto parte della popolazione di CHERSON a trovare rifugio in CRIMEA, anzitutto, e in altre regioni della Russia, c’erano ancora 180.000 persone
https://ren.tv/news/v-mire/1003241-naselenie-khersona-sostavliaet-65-ot-chisla-do-spetsoperatsii
Di questo, ovviamente, i cinegiornali luce non ne hanno parlato (anzi, erano i russi che si sparavano da soli). Delle autobombe, se ne sono fregati, e altamente, per tutti questi mesi. Anche per questo, riportare tutto quanto accaduto è stato doveroso.

A ieri notte, si diceva che erano rimasti circa ottantamila abitanti, di cui tutti non sarebbero evacuati. Diamo ancora un diecimila ritardatari che si confermava ancora oggi evacuare (oggi a mezzogiorno, non oggi stamattina alle tre), e che si riesce realisticamente ancora a portare giù in qualche modo, e da 270 andiamo a 70 mila persone.

Andiamo ora ai risultati del referendum “farsa”, come lo hanno chiamato i campioni della democrazia qui in U-ccidente. Tutto pilotato, non è vero niente (faccia di serpente… così occorrerebbe replicare ad argomenti da scuola dell’infanzia, con gne gne finale…), eccetera…

REGIONE (non città) di CHERSON: 571.001 votanti (pari al 76.86% del totale, ovvero 742.910 persone)
SI = 497.051 (87,05%)
https://ria.ru/20220927/referendum-1819932551.html

In teoria se sommiamo i NO agli astenuti otteniamo non solo quei settantamila, ma un numero (73.950 + 171.909 = 245.859) di oltre tre volte maggiore.

Aggiungiamo che chi è voluto andare se ne è andato e chi è voluto restare è restato. Senza sparare un colpo, né tanto meno senza alcun fucile puntato (Come nel referendum, del resto, nonostante le fregnacce che passavano i cinegiornali luce).

E allora faccio una domanda, visto che è uno di quei pochi casi nella Storia dove possiamo avere non dico una prova del nove, ma ALMENO qualche riscontro quasi “aritmetico”. ERA UN REFERENDUM FARSA?

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Paolo Selmi
Friday, 11 November 2022 12:26
11/11 ore 12:30 aggiornamento

SVATOVO-KREMENNAJA


Ieri le forze NATO, ringalluzzite dagli ultimi eventi, hanno tentato l’ennesimo sfondamento su ampia scala lungo questa linea coordinato su almeno tre direttrici:
https://t.me/rybar/41068
Attacchi respinti e con gravi perdite (oltre duecento uomini, secondo il bollettino del Ministero della difesa appena pubblicato).
https://t.me/mod_russia/21664

SEVERSK-ARTEMOVSK

Le cose non vanno meglio poco più a sud. Sotto ARTEMOVSK è stato tentato un contrattacco su ampia scala (cartina di RYBAR qui)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/11/20221111093400-c10e0b36.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/11/20221111092929-0ac6c853.jpg
Contrattacco anche qui fallito e con gravi perdite. Inoltre, la liberazione di BACHMUTSKOE sotto SOLEDAR pone ulteriori problemi alla linea di difesa ucraina, ulteriormente sotto pressione.
https://t.me/rybar/41070

PAVLOVKA

Confermata la liberazione del centro abitato appena sotto UGLEDAR. Per avere un’idea dell’ordine di grandezza di cosa avevano messo in campo le forze NATO per difenderla, questo è l’elenco di cosa hanno abbattuto gli artiglieri dell’unità KASKAD:
Mortai NATO da 155 mm M777 – 5 (cui vanno aggiunti 3 distrutti da droni kamikaze LANCET)
Lanciarazzi multipli GRAD - 3
Obici semoventi - 4
Carri armati - 2
Veicoli blindati "MaxxPro" - 5
Interessante sarà capire come proseguiranno dopo ieri su questa direttrice.

CHERSON

Completato il trasferimento delle unità militari, sta proseguendo il trasferimento dei civili. A migliaia si stanno ammassando per prendere i traghetti che fanno ancora la spola. Del resto, l’avanzamento delle truppe ucraine in DUE GIORNI non è andato oltre i 10 km.
https://t.me/mod_russia/21664

Sempre dal bollettino di oggi, sono stati quantificati gli HIMARS tirati giù dalla contraerea russa ieri notte: 28 abbattuti e 5 messi fuori uso dai dispositivi di disturbo segnali radioelettrici, oltre che confermata la validità dei campi minati posti per rallentare l’avanzata e consentire a tutti di evacuare in sicurezza.

Infine, giusto perché HISTORIA MAGISTRA VITAE, su un canale telegram hanno pubblicato una cartina delle operazioni di liberazione della regione di CHERSON e non solo (6/18-03-1944)
https://t.me/kramnikcat/2763
Come si vede, nessuno è passato DAL Dnepr, ovvero da sud, ma da EST. Da BERISLAV, per la precisione, e più a nord da ARCHANGELSKOE.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 11 November 2022 10:20
11/11 ore 08:30 aggiornamento

CHERSON, SALTATI I PONTI SUL DNEPR, MISSIONE COMPIUTA

Ponte ferroviario
https://t.me/boris_rozhin/69927

Ponte Antonovskij
https://t.me/boris_rozhin/69921
e foto mattutina dal basamento rimasto in piedi sulla riva sinistra
https://t.me/RVvoenkor/31602

Ponte Kachovskoj
https://t.me/RVvoenkor/31582

Le due rive da stanotte sono ufficialmente divise. Una menzione particolare per l’Antonovskij, per i suoi buchi riparati ogni volta che uno HIMARS NATO lo ha colpito, invano, bucando appena la griglia di cemento armato sotto l’asfalto e il ciottolato. Accumulando mesi e mesi di figuracce a livello mondiale, peraltro (naturalmente, dove arrivavano le immagini, in U-ccidente i cinegiornali han sempre fatto buona guardia…). Ieri notte, intorno alle tre, è stato fatto saltare. Faccio mie le parole della Vityazeva:
“Era un ponte fatto bene.
Resistente, sicuro, costruito con coscienza. Non si possono neppure contare i dollari americani buttati via per tentare di tirarlo giù – invano.
Ci siamo congedati da lui con un colpo solo”

Это был хороший мост.
Крепкий, надёжный, построенный на совесть. Сколько американских денег было потрачено на попытки его уничтожения - не сосчитать.
Мы простились с этим мостом с одного раза…
https://t.me/vityzeva/72824

Il segnale è chiaro. Passati tutti, missione compiuta. Gli ultimi a passare sono stati i parà che chiudevano la porta. Peraltro, chiunque parla di “sdelka”, di accordo per l’evacuazione in sicurezza, si riempie la bocca di cose che non sa. Questa volta i russi oltre a far saltare i ponti intermedi verso Cherson, hanno avuto modo anche di minare in profondità (km e km) l’intera linea di confine. Per questo – e solo per questo, fra chi si ritira e chi andrà a occupare una città vuota, sono rimaste decine di km. Venti o diciotto, a seconda delle versioni:
https://t.me/RVvoenkor/31589
et
https://t.me/RVvoenkor/31592
Oltre che qualche tiro di artiglieria su genieri troppo “solerti” nel fare lo sminamento. “non abbiate fretta… che non ce ne siamo ancora andati”. E anche loro si son dati una calmata. Qui la cartina di stamattina:
https://t.me/wargonzo/9185
in particolare questi due riquadri:
https://t.me/wargonzo/9185?single
https://t.me/wargonzo/9186?single
o questa cartina che mostra chiaramente dove la “gloriosa macchina da guerra” NATO è ancora lì a capire come andare avanti
https://t.me/WarDonbass/86197

Tuttavia stanotte, appena han potuto avvicinare e piazzare pezzi a distanza di tiro dai ponti, han cominciato a scaricare come dei dannati su chi stava ultimando l’evacuazione. “Non arriviamo noi, ma ORA arrivano i nostri missili”. E qui la contraerea ha evitato una strage, facendo un’opera egregia tutta la notte, e aprendo la strada al fuoco di controbatteria, che ha raggiunto infine i pezzi appostati mettendoli a tacere. Questa la cronaca, in breve, di stanotte e di queste prime ore della mattinata, attraverso le parole dei corrispondenti che erano insieme ai parà che han chiuso la porta,
https://t.me/boris_rozhin/69932
E prima ancora a filmare con il visore notturno il passaggio dell’ultima colonna
https://t.me/bayraktar1070/462

Missione compiuta. 20.000 uomini e 3.500 fra mezzi e armamenti son passati in tre giorni sull’altra riva del fiume.
https://t.me/WarDonbass/86215
Nessuna concessione, nessun regalo. Molti di questi uomini si sono già riposizionati sulla riva sinistra del DNEPR, altri invece sappiamo già, ne abbiam parlato ieri, dove sono destinati.

Борьба продолжается. La lotta continua.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 10 November 2022 19:10
10/11 ore 19:10 aggiornamento

FRONTE EST


Torniamo a parlare della linea fra SEVERSK E ARTEMOVSK. Cartina del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/10/20221110105443-81177724.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/10/20221110105450-1e6f503e.jpg

Zitti zitti, truppe regolari ma soprattutto i wagnerovcy, l’ORKESTRA, i “migliori all’inferno”, a cui è affidata quella che è indubbiamente la parte più rognosa della linea di fronte, in questi giorni sono andati avanti a “limare” (parti di rosso più intenso che indicano gli avanzamenti recenti).
https://t.me/rybar/41037
In altre parole, CREANDO I PRESUPPOSTI perché tra qualche giorno anche qui si cominci a fare sul serio.

Non tanto perché finora loro abbiano giocato. Anzi. Al contrario! Perché nelle condizioni in cui erano di inferiorità numerica, hanno già fatto sin troppo. E, con tutto il bene che posso volere ai “mobilizzati”, ai trecentomila mobilizzati, non è né umano, né militarmente sensato mandarne a crepare, anche qualche decina di migliaio, in bocca a truppe speciali che difendono coi denti bunker e linee fortificate create in otto anni. Questi avanzamenti sono frutto di scontri casa per casa, trinceramento per trinceramento, che hanno richiesto un’intensa attività di artiglieria, coordinamento fra quest’ultima, aviazione e carristi e truppe d’assalto e in fine tra le diverse unità d’assalto. Questa cosa non può essere insegnata a uno appena arrivato al fronte. Il prezzo da pagare sarebbe altissimo. Ecco allora che chi ora stanno aspettando i russi che da mesi combattono su questa linea di fronte, sta arrivando. Ma non da EST. Non dalle caserme operative e dai poligoni. Bensì, da ovest, dalle forze “liberate” da CHERSON, liberate più che altro da un logoramento continuo che li avrebbe solo fatti lentamente morire, senza alcuna prospettiva di miglioramento della linea di difesa. Una linea di difesa che sarebbe potuta migliorare solo attaccando. Ma, anche qui, non coi nuovi arrivati. Bensì con quelli ora impegnati nel fronte EST. Per esempio. Ma in quantità maggiore, visto che stiamo parlando di centinaia di km di linea di fronte, mentre nel caso di SEVERSK-ARTEMOVSK i km son diverse volte meno.

“E così si torna al DO”... Occorre quindi adattarsi ai nuovi REALIA imposti dall'U-ccidente, all’asticella che la NATO ha deciso di alzare nel momento in cui ha preso in mano direttamente la conduzione delle attività militari, e al fatto che per fare la guerra direttamente alla NATO non si possono mandare al massacro trecentomila civili richiamati. I nuovi arrivati avranno tempo e modo di “acclimatarsi” e svolgere compiti alla loro portata, alzando progressivamente l’asticella. Ma non a Cherson e neppure alle porte di Artemovsk.

PAVLOVKA

PAVLOVKA appena sotto UGLEDAR (OVEST DI DONECK) è stata appena liberata COMPLETAMENTE
https://t.me/wargonzo/9169
Sacche di resistenza solo all’ingresso della città da nord.
Visto che ci si diverte a veder piantare bandierine, questa è l’immagine immortalata e che ha fatto il giro dei canali russi e ucraini
https://t.me/boris_rozhin/69861

Questa la cartina di RYBAR
https://t.me/rybar/41043
Le frecce azzurre sopra cercano di tamponare, vedremo come e per quanto.

INTANTO A CHERSON…

Chi avanza troppo in fretta, o si trova troppo vicino a una linea di fronte che si sposta verso il basso, ma ai comodi e ai tempi dei russi… è colpito, come a questi fascisti delle squadracce KRAKEN.
https://t.me/WarDonbass/86153
Qui una cartina che mostra l’abbassamento della linea di fronte dalla parte ovest
https://kherson-news.ru/society/2022/11/10/64645.html
Entro domani con ogni probabilità dovrebbe essere completato il trasferimento sull’altra riva di militari e civili.

Registro, unicamente ai fini statistici perché ripeto, dal punto di vista analitico avevo già espresso (meglio, fatto mio) un giudizio di merito sull’intera vicenda, che oggi c’è stato un riconoscimento generale – a freddo – della necessità di passare sulla riva sinistra. “Se le cose stanno così”… purtroppo le cose STANNO così. Anche perché nessuno si diverte a LIBERARE NUOVAMENTE un territorio già libero. Come ha già messo nero su bianco SAL’DO
https://kherson-news.ru/politics/2022/11/10/64604.html
Ma “se le cose stanno così”, allora c’è poco da fare.

SEMBRA IERI…

Quando a Hollywood i russi avevano smesso di dire “io ti spiezzio in due” e ogni tanto li passavan PERSINO come “buoni” (per il resto, ovviamente, solo poveracci o mafiosi, anche perché gli sceneggiatori amerikani in genere più che le stelle e strisce, in testa, hanno un codice a barre)… quando alla Bicocca a Milano c’erano borse di studio che portavano studenti nostri a Mosca senza che gli stessi fossero additati come agenti di Putin… quando anche in un teatro di Busto Arsizio potevi vedere Lo schiaccianoci di Chajkovskij senza macchiarti il casellario giudiziario… e potevi portare i bimbi al Circo di Mosca senza che ti denunciassero per circonvenzione di minorenne… per non parlare poi di “Masha e orso”, che potevi far vedere anche agli infanti senza ricevere la visita in casa della DIGOS…

Sembra ieri… MA OGGI SI VOLTA PAGINA! Questi sono i voli spia NATO che attualmente ronzano OVUNQUE lungo il confine del nuovo asse del male
https://t.me/WarDonbass/86141
cliccate pure sulle cartine, quella sotto la Crimea sappiamo che è pure nostrana, in partenza da CTA coi codici IATA “FORTE11” e “FORTE12”

Oggi però BORRELL ci ha messo del suo per tirare un’altra picconata. Un uomo candidato al Nobel per la pace, secondo gli standard attuali (Sacharov no perché sarebbe come premiare sé stesso…)

Leggo prima la notizia su un canale telegram, poi sull’agenzia TASS
https://tass.ru/ekonomika/16290577
e dico… no… non è possibile… esagerano… si, si, esagerano… recuperato l’originale!
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/QANDA_22_6584

titolo del Q&A che è tutto un programma: “New Action Plan on Military Mobility”
These are some of the new actions included in the new Action Plan:
• The Commission, together with the EEAS, will carry out an analysis on how the physical EU military transport network meets the military requirements, in consultation with NATO as appropriate. The objective is to prioritise dual-use infrastructure development and funding at the EU level and to ensure the resilience of transport networks.
• The European Defence Fund intends to finance a consortium developing a new system for military mobility that will be an important contribution to speeding up the timelines by digitalsing administrative processes.
• The new Action Plan addresses the development of strategic lift capabilities in line with the CARD report to ensure that Member States enhance the mobility, deployability and sustainability of the armed forces. In particular, it will address shortfalls for strategic enablers, including lift capabilities (both air and sea lift) required for an effective movement of large-scale forces and for strategic transport capacities in the critical area of outsized or specialised cargo.
• The new Action Plan puts stronger emphasis on carrying out military exercises to identify remaining hurdles and bottlenecks, including as part of the ‘live exercises' proposed in the context of the Rapid Deployment Capacity.
• Further new actions shall enhance synergies, cooperation and coordination between defence actors and the civilian sector with a view to managing the surge in demand for transport assets in crisis situations.
• In addition to the EU-NATO cooperation, the new partnerships pillar introduces proposals for an enhanced dialogue and dual-use connectivity with regional partners such as Ukraine and Moldova, sharing best practices with the Western Balkans partners and stepping up cooperation with the US, Canada and Norway.


In parole povere: prima di oggi trasportare armi era un problema. Per i permessi, perché ADR (o IMO, o DGR)… Ma d’ora in poi non più! Col nuovo consorzio per la mobilità militare! Per trasferire su infrastruttura civile armamenti (dual-use infrastructure vuol dire questo..), per eliminare i “colli di bottiglia”, le “pastoie burocratiche” in dogana o nei porti e aeroporti… per far girare tutto veloce, anche da USA, Canada e Norvegia. Ma non solo, anche verso “regional partners such as Ukraine and Moldova”! Quindi armi dagli USA per la Ucraina da domani anche a Malpensa, a Genova, caricabili su mezzi civili come se fossero patate o magliette di cotone!

D’altronde, “A Structured Dialogue between EU and NATO staff on military mobility is already in place to ensure a coherent approach and synergies between the EU and NATO.” E’ già in atto questo dialogo strutturato fra colonia (UE) e padroni (NATO). Cosa aspettiamo… implementiamolo!

Ovviamente, non si dice che tutto questo è CONTRO i russi, ma si dice che è COLPA dei russi. Tutto ciò accade perché i russi sono tornati brutti e cattivi COME PRIMA PIU’ DI PRIMA, se non è chiaro. DEL RESTO, E’ DAL 1991 CHE ALLARGHIAMO I CONFINI DELLA NATO A EST PER “DIFENDERCI” DAI RUSSI! Quindi, occorre trasferire il più velocemente possibile armi da OVEST a EST. Un passo prima del teletrasporto! E fa niente se il camion non è proprio ADR… se i permessi non ci sono proprio tutti… se il mezzo può portare 13 tonnellate per asse al massimo e lì lo carico con un peso maggiore… “ma che stai a guardà er capello?” Di fronte all’asse del male… nessuna esitazione! E SOPRATTUTTO, da domani… niente Masha e Orso!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 10 November 2022 12:34
10/11 ore 12:30

CHERSON E LA CARNE DI CAVALLO

“Conquistare una fortezza non è difficile, è difficile vincere una guerra e per riuscirvi non si deve né assediare né attaccare. Ci vogliono, invece, “tempo e pazienza”. Kamenskij mandava i suoi uomini alla conquista di Rusùk, e io con queste due sole cose, tempo e pazienza, ho preso più fortezze di lui e ho fatto mangiare ai Turchi la carne di cavallo… - Scosse il capo. – E con i Francesi sarà la stessa cosa! Credi alle mie parole - aggiunse Kutuzòv, animandosi e battendosi il petto. Mangeranno anche loro carne di cavallo! - E di nuovo i suoi occhi si velarono di lacrime.”
http://www.magister.msk.ru/library/tolstoy/wp/wp10it.htm (mi rifiuto di consigliare la lettura di Guerra e Pace sul web, ma su questo sito russo c’è l’intero romanzo (“Traduzione dal russo di Giacinta De Dominicis Jorio.”) e, partendo da questo indirizzo http://www.magister.msk.ru/library/tolstoy/wp/wp01it.htm e sostituendo al numero nella stringa “wp01it” il progressivo “02” “03” “04” “05” “06” … c’è tutto il romanzo. Per chi non avesse il cartaceo a disposizione! Dixi et salvavi animam meam…)

“Взять крепость не трудно, трудно кампанию выиграть. А для этого не нужно штурмовать и атаковать, а нужно терпение и время. Каменский на Рущук солдат послал, а я их одних (терпение и время) посылал и взял больше крепостей, чем Каменский, и лошадиное мясо турок есть заставил. — Он покачал головой. — И французы тоже будут! Верь моему слову, — воодушевляясь проговорил Кутузов, ударяя себя в грудь: — будут у меня лошадиное мясо есть! — И опять глаза его залоснились слезами.”
http://tolstoy-lit.ru/tolstoy/proza/vojna-i-mir/vojna-i-mir-3-2-16.htm

“E ancora (e, come si dice in televisione, “di questo abbiamo anche un’immagine…”): https://t.me/vityzeva/72751

"Durante una delle varie interruzioni, Kutuzòv trasse un profondo sospiro, come se si preparasse a dire qualcosa. Tutti gli sguardi si puntarono su di lui.
Во время одного из таких перерывов, Кутузов тяжело вздохнул, как бы сбираясь говорить. Все оглянулись на него.

- "Eh bien, messieurs! Je vois que c'est moi qui payerai les pots cassés" [2. Ebbene, signori, vedo che sarò io a pagare i cocci] - disse. E, alzandosi lentamente, si avvicinò al tavolo. - Signori, ho ascoltato i vostri pareri. Alcuni di voi non sono d'accordo con me. Ma io - (si interruppe un momento)- in virtù del potere conferitomi dall'imperatore e dalla patria... ordino la ritirata.
— Eh bien, messieurs! Je vois que c’est moi qui payerai les pots cassés, —[175] сказал он. И, медленно приподнявшись, он подошел к столу. — Господа, я слышал ваши мнения. Некоторые будут несогласны со мной. Но я (он остановился) властью, врученною мне моим государем и отечеством, я — приказываю отступление.

Dopo di che i generali cominciarono a separarsi e ad uscire con la stessa silenziosa solennità che avrebbero assunto dopo un funerale. Alcuni a voce sommessa, assai diversa da quella che avevano usato parlando in Consiglio, dissero qualcosa al generalissimo. Malascia, che da un pezzo era attesa per la cena, scivolò lentamente dalla stufa puntando i piedini nudi sulle sporgenze di essa e poi, sgusciando tra le gambe dei generali, uscì dalla porta e scomparve.
Вслед за этим генералы стали расходиться с тою же торжественною и молчаливою осторожностью, с которою расходятся после похорон.Некоторые из генералов негромким голосом, совсем в другом диапазоне, чем когда они говорили на совете, передали кое-что главнокомандующему. Малаша, которую уже давно ждали ужинать, осторожно спустилась задом с палатей, цепляясь босыми ножонками за уступы печки и, замешавшись между ног генералов, шмыгнула в дверь.

Kutuzòv, dopo essersi accomiatato dai generali, si sedette e rimase a lungo con i gomiti appoggiati sulla tavola, continuando a rivolgersi la stessa terribile domanda: "Quando, quando è stato deciso l'abbandono di Mosca? Quando avvenne ciò che rese fatale questo abbandono e di chi fu la colpa?".
Отпустив генералов, Кутузов долго сидел облокотившись на стол и думал всё о том же страшном вопросе: «Когда же, когда же наконец решилось то, что оставлена Москва? Когда было сделано то, чтò решило вопрос и кто виноват в этом?»

- No, una cosa simile non me l'aspettavo - disse al suo aiutante di campo Schneider, che a tarda notte era entrato da lui. - Non lo avrei mai creduto!
— Этого, этого я не ждал, — сказал он вошедшему к нему, уже поздно ночью, адъютанту Шнейдеру; — этого я не ждал! Этого я не думал!

- Avete bisogno di riposarvi, altezza, - disse Schneider.
— Вам надо отдохнуть, ваша светлость, — сказал Шнейдер.

- Ma no! Mangeranno carne di cavallo, come i Turchi! - gridò Kutuzòv senza rispondere, picchiando sulla tavola con il grosso pugno. - La mangeranno anche loro, sì, purché...
— Да нет же! Будут же они лошадиное мясо жрать как турки, — не отвечая прокричал Кутузов, ударяя пухлым кулаком по столу, — будут и они, только бы...”
http://tolstoy-lit.ru/tolstoy/proza/vojna-i-mir/vojna-i-mir-3-3-4.htm et http://www.magister.msk.ru/library/tolstoy/wp/wp11it.htm

Cari compagni, venendo da una famiglia dove a farla da padrone era il pollo, anzi tutto, poi il coniglio, saltuariamente ed entrambi a costo zero, e infine il maiale (del quale non si butta via niente ma che non allevavamo e quindi aveva un costo), ho sempre considerato la carne di cavallo come una prelibatezza esotica, di cui mi raccontavano i miei compagni…(quei “pezzetti di cavallo” che popolavano il mio immaginario di bambino).

Venticinque anni dopo me li sono trovati, quei pezzetti di cavallo (meglio, cavalli a pezzetti), in Guerra e Pace. E pur capendone perfettamente il contesto (all’esercito turco prima e francese poi in ritirata non resterà nulla da mangiare se non la carne dei loro cavalli), aggiungendo anche il fatto antropologico-culturale, divenuto nel frattempo parte del mio vissuto, che in Asia centrale il cavallo è un essere sacro, un animale tabù (per esempio nel Caucaso MAI dire che qui i pezzetti di cavallo sono una prelibatezza, ci avvicinerebbero a dei cannibali), non potei non associarli a questi miei ricordi di infanzia: “lo avesse detto, il buon Kutuzov, al mio compagno che arrivava a scuola raggiante perché la sua mamma gli aveva fatto i pezzetti di cavallo…”.

Un’espressione forte, quella pronunciata dal generale. Un’espressione forte ancora oggi. Anche Prokofiev non può fare a meno di riportarla: https://www.flaminioonline.it/Guide/Prokofiev/Prokofiev-Guerraepace-testo.html

E che mi ha fatto collegare i fatti di CHERSON a quelli di due secoli fa. All’epoca si trattava di abbandonare non CHERSON, ma MOSCA. La battaglia di BORODINO era finita in un “pari”, neanche in una vittoria netta di una parte sull’altra. Un pari con ordini di grandezza di decine di migliaia di uomini, non migliaia, come si usava nelle carneficine di due secoli fa. Per inciso e senza andare tanto lontano, i nostri territori sono ancora bagnati dal sangue di quelle battaglie “risorgimentali”, da cui nacque anche la croce rossa, come aneddotica narra e se la memoria dei libri di storia non mi inganna. Un pari, pertanto, che aveva fermato il movimento francese e compromesso definitivamente, anche se loro ancora non lo sapevano, l’esito della “Campagna di Russia”.

In questo contesto, il generale Kutuzov, il generale senza un occhio, il generale che era tornato a salvare una situazione disperata, prede una “decisione difficile” (ogni riferimento ai fatti dell’oggi è puramente voluto): abbandonare Mosca. Senza sparare un colpo.

Ebbene, tutto questo, a un russo, inteso non solo come “cittadino della attuale Federazione Russa”, ma come russo, bielorusso, ucraino (ancora oggi), e finanche cittadino ex-sovietico (dai cinquanta in su), il collegamento è venuto e non per la carne di cavallo. Il collegamento è venuto perché TROPPE sono le similitudini, sicuramente NON coincidenze ma parole, gesti, situazioni che TOCCANO CORDE PROFONDE in un substrato culturale comune, in una coscienza collettiva che si palesa ANCHE in queste cose. E infatti la Vitjazeva non mi ha chiamato per vedere se la carne di cavallo mi ricordava qualcosa prima di pubblicare quel pezzo su telegram…

TERPENIE I VREMJA (терпение и время), tempo e pazienza. Questo ci vuole. Questa è la SVO.
JA - PRIKAZYVAJU OTSTUPLENIE (я — приказываю отступление). “Io, ordino la ritirata”. Oggi ci sono più formalismi… “suggerisco”, “sono d’accordo”, “ritiro” (otvod, ma anche “trasferimento da”) anziché “ritirata” (otstuplenie) … ma la sostanza non cambia.
Surovikin come Kutuzov? Ne deve fare di strada, il “ragazzo”. Ma è sulla strada buona, questo è indubbio. E, soprattutto, i suoi uomini lo hanno capito. E hanno fiducia in lui.
https://t.me/rusich_army/6257

Resta tutto, infine, quel "TOL'KO BY..." (только бы...), quel "PURCHE'..." alla fine della frase di Kutuzov. Un "Tol'ko by" pesante come un macigno.

Intanto, le forze NATO han preso coraggio e due ore fa sono arrivate a SNIGIREVKA, dove due giorni fa avevano subito una pesante sconfitta
https://t.me/boris_rozhin/69843
E comunque fan bene ad andar piano… perché dove son troppo veloci poi finiscono sotto il tiro dell’artiglieria russa, e ancora con pesanti perdite.
https://t.me/epoddubny/13594

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 10 November 2022 08:15
10/11 ore 22:00 aggiornamento

CITTA’ VUOTA

Cari compagni, vi confesso che stamattina mi son svegliato con un bel punto di domanda. Una miriade di scenari compresi tra due estremi uno radicalmente opposto all’altro:
- primo estremo: soldati ucraini sulla riva destra del DNEPR che facevano il dito medio ai soldati russi sulla riva sinistra, bandiera gialla e blu su Novaja Kachovka, Berislav, Cherson e tutte le città che abbiamo imparato a conoscere in questi giorni;
- secondo estremo: nulla di nuovo.

Ebbene, stamattina lo scenario che si configura è più simile al SECONDO estremo che al primo. Molto, ma molto più simile! Anche qui, per quale motivo?

Leggo questa sequenza di aggiornamenti brevi da un canale telegram:

“Gli ucraini sino ad adesso non sono entrati in una CHERSON vuota. Patetici codardi che continuano a “lagnarsi di una difesa” che non c’è.”
Хохлы до сих пор не заходят в пустой Херсон. Жалкие ссыкуны продолжают "прогрызать оборону" которой нет.
07:11 https://t.me/notes_veterans/6482

“Gli ultimi due mesi ne han prese così tante che ancora adesso non credono che ce ne siamo andati.”
Последние два месяца им так давали пи&ды на Херсонщине, что они до сих пор не верят что мы ушли.
07:23 https://t.me/notes_veterans/6483

Lasciamo perdere linguaggio ed espressioni (che in traduzione ho pure attenuato). La sostanza è chiara. Si preoccupano per niente e non entrano. In effetti i canali in tempo reale consultati ieri sono ancora senza aggiornamenti. Ma non penso che i generali NATO siano così sprovveduti. Il ritiro avverrà per tappe. Per tutti, attaccanti e difensori. Forse, più per i primi che per i secondi.

SENZA CINTURE

Stremousov è morto, probabilmente sul colpo, ma dalla sua macchina (questa immagine è di ieri, me la ricordo perfettamente) aveva tolto le cinture (ovviamente l’ho notato solo ora col riquadro rosso). Probabilmente le avesse tenute ora sarebbe in un letto d’ospedale e lo avremmo qui con noi.
https://t.me/notes_veterans/6479

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 22:27
09/11 ore 22:00 aggiornamento

Questa carta è aggiornata in tempo reale
https://lostarmour.info/map
così come questo sito riporta il rullo di tutti i canali telegram sull’argomento CHERSON in tempo reale (doppioni compresi…)
https://kherson-news.ru/

In entrambi i casi la situazione è sostanzialmente immutata. Considerando le decine di migliaia di uomini e mezzi da evacuare IN SICUREZZA, l’operazione non sarà semplice. E richiederà del tempo. Quanto, ancora una volta, ho proprio idea che lo decideranno i russi.

KIRILL STREMOUSOV

Proprio oggi riportavamo il suo punto della situazione sulla battaglia di ieri notte. Proprio oggi è morto, investito da un camion che viaggiava sull’altra corsia e ha perso il controllo, centrando la macchina dove viaggiava. RIP.
https://t.me/boris_rozhin/69803

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 20:32
09/11 ore 20:00 aggiornamento

CHERSON


Dove eravamo rimasti… ah si, al rapporto di Surovikin. Così il generale replica all’ordine di Shojgu di procedere al trasferimento dall’altra parte del fiume:
“Le forze così liberate saranno impiegate per operazioni offensive (освободившиеся силы будут задействованы для наступательных операций)”
https://t.me/wargonzo/9156

A questo, probabilmente, alludeva parlando di “decisioni non semplici” (о «непростых решениях») nel corso della sua prima intervista.
https://t.me/epoddubny/13586

Decisioni che hanno fatto discutere, come prevedibile, con una fiumana di reazioni e commenti attraverso l’intera opinione pubblica russa, e non solo. Non sono un opinionista e mi limito, a questo livello, a cercare di cogliere le opinioni degli esperti, di chi ne sa più di me, di chi è in grado di leggere gli eventi per quello che sono, e non per quello che si vorrebbe che fossero.

Cominciamo da Pjotr Kuznesov da bloknot.ru. L’analisi verte sui seguenti punti.
1. Con le forze attuali, attaccare in tutte le direzioni è impossibile, oltre che inefficace
2. Nelle condizioni mutate di conflitto, dove la NATO ha imposto un cambio di scala, più che di passo, su cui riprogettare l’intera operazione, un’unità speciale sballottata di qua e di là a tappare buchi non è più sostenibile. Ora che arriva e prende posto, la situazione è già disperata, come accaduto a Izjum.
Una parziale risposta a questi due punti è stata la mobilitazione parziale. Risposta parziale e non esaustiva di altre questioni sollevate
3. A nord del DNEPR un attacco su più direttrici e una contemporanea distruzione della diga e successivo allagamento, avrebbero posto le forze armate russe di fronte a una situazione di accerchiamento difficilmente sostenibile e foriera, sicuramente, di gravissime perdite di uomini e mezzi.
4. Se le unità speciali attualmente impegnate nella tenuta della riva destra sono disimpegnate, quello che diceva Surovikin, potranno essere ridislocate su altre direttrici, cambiando ulteriormente i rapporti di forza
https://bloknot.ru/obshhestvo/pochemu-vy-veli-vojska-iz-hersona-mnenie-e-ksperta-bloknota-1012180.html

Per questo, non solo NON FINISCE QUI,
https://t.me/notes_veterans/6454
ma le forze armate ucraine dovrebbero iniziare a preoccuparsi di questo cambio di passo.

Quest’altra analisi fa notare, semplicemente, che non siamo sopra Charkov. Che il ritiro sta procedendo troppo lentamente
https://t.me/WarDonbass/86057
Cosa che stanno notando anche gli osservatori ucraini
https://t.me/boris_rozhin/69809
i quali temono ancora che altro non sia che una trappola, per fargli scontare ulteriori perdite rispetto alle attuali, magari ancora prima di CHERSON (che a questo punto non sarebbe abbandonata).

Non si tratta, come dicono gli anglofoni, di “wishful thinking”, ma della semplice constatazione che PRAVDINO, dove sono appena entrati (20:00 ora locale) ieri la vedevano col lanternino, e ci han lasciato uomini e mezzi. E ora, tutto d’un tratto, la notizia che il nemico si ritira senza combattere. Ma anche solo l’istinto di AUTOCONSERVAZIONE insito in ciascuno di noi, porta a valutare con estrema prudenza una situazione del genere! Mica che avanzando troppo velocemente ci sia qualcuno ad aspettarli come ieri notte. E coi risultati che si son visti! Vedremo. Magari domani mattina vedremo la bandiera ucraina sventolare su CHERSON… tutto è possibile, visto che dipende UNICAMENTE dai russi e da un’iniziativa che è UNICAMENTE la loro. Il comando militare SUD, che giusto per mettere i puntini sulle “i” è responsabile diretto dei suoi uomini mandati al massacro ieri, dice che si tratterebbe di una messinscena,
https://t.me/s/vityzeva
di “un elemento dell’operazione psicologico-informativa tesa a formare concezioni errate”.
https://t.me/RVvoenkor/31484

Parliamo infine di due sostegni importanti, non voluti ed eppure arrivati.

Il primo è da parte di Evgenij Prigožin, titolare della premiata ditta “Wagner”, responsabile – lo ricordiamo – di una delle operazioni più difficili sopra DONECK.
“Surovikin deve evacuare e salvare le vite di migliaia di soldati, che si trovano di fatto accerchiate in territorio nemico, territorio che attualmente è tagliato completamente dalle vie di rifornimento”.
Суровикин должен вывести войска и спасти тысячу солдат, находящихся фактически в окружении на территории противника, которая полностью отрезана от путей снабжения.
https://t.me/WarDonbass/86069

Il secondo sostegno viene da Kadyrov, in questo momento impegnato a difendere la centrale atomica ZAES, altro fronte caldo. Riprende quanto affermato da Prigožin e aggiunge che CHERSON, così come si erano configurati i confini, era diventata indifendibile proprio per la sua particolare configurazione territoriale. E sottolinea nuovamente l’importanza della sua decisione, che merita il massimo rispetto.
https://t.me/RKadyrov_95/3080

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 18:54
09/11 ore 19:00 aggiornamento

RITIRO DA CHERSON

Oggi il generale Surovikin ha fatto rapporto al generale Shojgu ed è stato deciso quanto segue:

Surovikin: da agosto a ottobre l’esercito ucraino ha perso lungo la direttrice di CHERSON oltre 9.500 soldati, fra morti e feriti. Gli attaccanti hanno subito gravi perdite rispetto ai difensori. Le perdite delle ff.aa. russe sono state, lungo questa direttrice, inferiori di 7-8 volte rispetto a quelle ucraine. La città di CHERSON e i punti circostanti non sono in grado di essere approvvigionati e funzionare. La variante migliore, in questo caso, è organizzare la difesa utilizzando il fiume DNEPR come barriera.

Shojgu: D’accordo. Organizzate il trasferimento delle truppe aldilà del fiume DNEPR.

Суровикин: С августа по октябрь украинская армия потеряла на херсонском направлении более 9,5 тыс человек убитыми и ранеными - наступающая сторона несет там большие потери, чем та, которая находится в обороне. Потери ВС РФ на Херсонском направлении в 7-8 раз меньше, чем у ВСУ Город Херсон и прилегающие населенные пункты не могут снабжаться и функционировать. Наиболее целесообразным вариантом является организация обороны по барьерному рубежу реки Днепр".

Шойгу: Согласен. Приступайте к отводу войск за реку Днепр.
https://t.me/boris_rozhin/69792
et
https://t.me/boris_rozhin/69794
et
https://kherson-news.ru/society/2022/11/09/64020.html

Aggiornamenti a seguire molto presto, fra stanotte e domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 12:20
PS.

1. I ponti non sono tre, ma un po' di più. Carta aggiornata. In rosso quelli tirati giù dai russi oggi, tutti sul territorio da loro controllato, in giallo quelli che gli ucraini CERCANO, da mesi, di tirare giù.
https://t.me/SergeyKolyasnikov/44038

2. Rimbalzano sulla rete voci di una comunicazione importante stasera su CHERSON.
https://t.me/SergeyKolyasnikov/44039

A tra qualche ora, a questo punto.
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 11:58
09/11 ore 11:00 aggiornamento

LA DISFATTA DI SNIGIREVKA: ANALISI E PROSPETTIVE

Man mano che passa il tempo, meglio si delineano i contorni di una vera e propria disfatta. Dovuta unicamente all’insipienza e alla superficialità in fase di ideazione, pianificazione e coordinamento, da parte dei padroni NATO e delle ff.aa. ucraine. Non è andata “come a Charkov” (due mesi fa) perché, secondo Legitimnyj:
1. I russi li aspettavano
2. La motivazione fra i russi era maggiore di sei mesi fa
3. Mancava la superiorità numerica (10:1) che c’era a Balakleja, Izjum, Liman.
https://t.me/legitimniy/14023

Aggiungo un punto 4. L’EFFICACE, DECISIVO FUOCO DI CONTROBATTERIA, attivo sin da subito, che ha visto l’attività coordinata di ARTIGLIERIA PESANTE, DRONI (Lancet e Kub) e AVIAZIONE. Un conto è combattere una massa ingente di uomini e mezzi quando li si hanno di fronte, a distanza ravvicinata. Un altro conto è non lasciarli neppure arrivare.
https://t.me/vysokygovorit/9926

Il punto 1 era prevedibile. Lo si diceva (e lo scrivevamo anche noi) da un mese. Già tanto che non siano finiti “pronti-via” su un campo minato come occorso ai loro colleghi ieri a DUDCHAN. Il punto 3 pure, man mano che il tempo passava. La NATO i satelliti ce li ha. Vede gli spostamenti. CAPISCE, dovrebbe capire, che un conto è attaccare in numero soverchiante e di sorpresa riservisti, un altro è attaccare gente che ti aspetta da un mese. Ora i morti non si contano (meglio, si contano nella misura di oltre 200)
https://t.me/HersonVestnik/10571
e gli ospedali sono pieni di feriti (ibidem), a causa di questo comando suicida.
https://t.me/boris_rozhin/69743
E ciò nonostante i combattimenti proseguono, a testa bassa, come da tradizione “fino all’ultimo ucraino”
https://t.me/boris_rozhin/69754

Inoltre, ora son saltati anche i ponti sul fiume Ingulec. Il che complica ulteriormente la vita agli spostamenti ucraini. Quantomeno, rallenta. E ripristinare un collegamento sotto i fischi di droni suicidi non è un’operazione né semplice, né celere, né a costo zero,
https://t.me/voenkorKotenok/42509
anche se non è il ponte sulla Crimea di cui parlavamo ieri e di cui abbiamo oggi anche un filmato:
https://t.me/boris_rozhin/69741

Infine, è notizia di poco fa che un comando militare ucraino sulla zona di fronte sopra CHERSON è stato individuato e bersagliato. Morti i 24 ufficiali che in quel momento si trovavano al comando.
https://t.me/Tauride_Republic/2655

Non sappiamo come andrà a finire. Non sappiamo se alla fine tutti se ne andranno via da CHERSON, se resteranno invece a difenderla, oppure se veramente la trasformeranno nella testa di ponte da cui partire per un’ulteriore fase offensiva. Come commentano gli analisti più intelligenti, in ogni caso sarà una decisione POLITICA. Anche ieri sera, dal punto di vista MILITARE, le forze NATO hanno dimostrato di NON AVERNE A SUFFICIENZA, usando solo carne da cannone ucraina più “mercenari” più loro armamenti: NON SFONDANO. L’unica soluzione CRIMINALE, neanche MILITARE, di cui peraltro parliamo anche qui da un mese, potrebbe essere quella della diga KACHOVSKAJA che salta, allaga di metri, eccetera eccetera. Ma anche qui, non stiamo parlando delle dighe delle nostre Alpi, DIGHE strette e VERTICALI. Sono dighe immense ma ORIZZONTALI. In altre parole, per fare quel disastro, dovrei smantellarla pezzo pezzo. Uno, due, tre buchi non fanno cinque metri di onda, e neppure lo tsunami. Non è un’osservazione stupida, dovendo fare un’analisi dei rischi. Vedremo. Alla fine, non siamo né nella testa di criminali NATO che mandano al massacro e “suicidano” un popolo che dicono, a parole, di difendere, né nella testa dei generali (e della presidenza) russi.

Aggiornamenti a seguire.
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Leandro
Wednesday, 09 November 2022 15:22
Ciao Paolo.
Brevi annotazioni a margine su Cherson. In attesa dell'annuncio di stasera, che potrebbe sancire un accordo di massima tra USA e Russia con l'abbandono volontario della città da parte dei russi, qualcosa comunque non torna. Se c'è questa possibilità, perché l'attacco di ieri con enormi perdite da parte ucraina? Bastava aspettare e risparmmiare centinaia di vite e mezzi. O no?
E da parte russa: non c'è il rischio che l'opinione pubblica si ribelli a una tale logica? Quindi il referendum che fine fa? Qui vedo più rischi per Putin che per Zelenskij, che comunque non firmerà o non rispetterà nessun Minsk-Istanbul-Gedda 3, in barba a Sullivan e a Biden.
Buon lavoro Paolo!
A presto
Leandro
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 17:10
Ciao Leandro!

L'ufficialità è stata appena data... da venti minuti circa. L'unica versione plausibile è la seguente, forse la più semplice:

Non esiste una contropartita.

Duecento morti "gratis", più armi, più munizioni, più figura comunque fatta, davanti al proprio popolo, erano una cosa che non solo si sarebbe potuta, ma si sarebbe dovuta evitare.

Se Kiev lo avesse saputo. Ma Kiev non lo sapeva. E non perché gli americani non li avessero avvisati.

Contatti quanti ne vogliamo, ce ne sono stati e documentati anche. Ma accordi zero. Accordi verbali specialmente.

Da Gorbaciov in avanti penso che i russi di accordi verbali non ne facciano con la NATO neanche sotto tortura. Nessuna Сделка.

Con la diga saltata cade l'unica arma di ricatto rimasta in mano a KIEV. Resta la centrale atomica, ma il vento tira anche verso KIEV. E non è il caso che lo facciano. Mentre l'acqua va solo dall'alto al basso.

Non è un caso che una decisione del genere sia stata presa da DUE MILITARI: Surovikin da un lato e Shojgu dall'altro. Riprendendo quanto ipotizzavo qualche ora fa, togliamo la necessità MILITARE (non stavamo perdendo), togliamo quella POLITICA (nessun accordo, nessun lider maximo in TV che dice "fidatevi di me") resta solo la necessità di prevenire l'unica ipotesi CRIMINALE rimasta sul campo (diga fatta saltare e relativa devastazione).

Evidentemente, nell'analisi dei rischi di cui parlavo qualche ora fa, distruggere la diga non voleva "solo" dire l'onda da cinque metri, o due metri, o un metro. Quello che non ho considerato è un'altro fattore. Per mia ignoranza, anzi tutto. Io nonostante è otto metri che ci sto sotto peggio di Gattuso dei tempi buoni, alla fine è più quello che mi passa davanti e non colgo che il contrario. PER ESEMPIO. L'acqua fa saltare i ponti. Le forze NATO attaccano. Le forze di difesa restano tagliate nei rinforzi e approvvigionamenti. La trappola si chiude, con enormi perdite. Un rischio che non potevano correre. E che non hanno corso.

Resta la seconda parte del tuo discorso, che fila come la prima. E a cui provo a dare una risposta. Come lo spiego al mio popolo? Dicendo che ANZI TUTTO un abitante di Cherson ha gli stessi diritti di un abitante di Mosca. Diritto ad andare a scuola, a fruire di cure medico-sanitarie, ad avere una casa su cui non fischino bombe, ad andare in giro per strada senza che esplodano autobombe. Eccetera. "Altrimenti facciamo cambio". Logica ineccepibile.

QUINDI, che noi non facciamo come loro e la vita dei nostri soldati è sacra. E' vero e non è retorica. Primo, perché solo così un capo si fa rispettare dai suoi uomini. Secondo, perché - cinicamente - i soldati sono una risorsa "scarsa", e se è vero che a fronte di novemila soldati ucraini morti ce ne son stati 7-8 volte di meno fra le fila russe, è vero anche che il rapporto è di 300.000 contro più del doppio, forse il triplo tra tutti quelli mobilitati. E i russi vogliono LA vittoria, non dissanguarsi per tenere una posizione insostenibile se non a caro prezzo. Anche qui, "Altrimenti facciamo cambio".

Non l'hanno posta su altri piani, se non
- Incolumità del proprio popolo e
- Vittoria al posto di vittorie (di pirro, a qualsiasi costo, eccetera).

Concludendo, ormai è passata un'ora da quando ho queste poche righe davanti. Ho dato prima di schiacciare "submit comment" una scorsa ad altre analisi e commenti.

E quanto emerge da persone informate ed esperti, è questo. Scappo, tra un'ora chiudo qui ed esco col pezzo su questo pomeriggio tormentato.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 09 November 2022 08:43
09/11 ore 08:30 aggiornamento

DAS EINE MAL ALS TRAGÖDIE, DAS ANDERE MAL ALS FARCE


“La prima volta come tragedia, la seconda volta come farsa”, così si ripete la Storia secondo Hegel, citato da Carletto Marx (“Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte” / Der achtzehnte Brumaire des Louis Bonaparte (1852), a proposito prossima vita mi metto di buzzo buono e imparo il tedesco, che mi serve anche per chiedere agli autisti che vanno dagli alemanni a che punto sono e ripetere “mezz’ora e son lì” ai clienti ... giurin giurello!)

Chiedo scusa se ieri notte non mi son messo a scrivere, ma scrivere “boh” e lasciare tutto alla mattina non è neppure un buon servizio. E infatti…

Ieri sera il voenkor Lisicyn informa di duelli d’artiglieria in corso a SNIGIREVKA, di cui fornisce una carta MOLTO indicativa sulla distanza che la separa da CHERSON.
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/1594

Kirill Stremousov, vicepresidente regionale, conferma il “la” a una catena di sant’Antonio di messaggi sul segmento russo (e parzialmente ucraino) di Telegram su un ATTACCO SU AMPIA SCALA in corso da quella parte.
https://t.me/Stremousov_Kirill/697

Parte il panico… nervi tesi, ormai basta poco. Sulla rete, incominciano ad arrivare i “pompieri”…

Prima cartina:
https://t.me/ukraina_ru/114709
la linea curva è la ferrovia. Si dice che gli ucraini siano arrivati alla ferrovia. Bene, la città è SOTTO la ferrovia, quindi gli ucraini NON sono entrati in città. E uno.

Comunicazioni di servizio:
Non date retta a nessuno, la zona è completamente FUORI campo, non c’è linea… tutti i filmati che mostrano qualcosa sono falsi. Verissimo, infatti erano falsi.
https://t.me/ukraina_ru/114722

Stamattina la situazione reale sul campo. Anche a SNIGIREVKA c’è stato il FLOP.

E si badi, non perché non si siano impegnati. IL COPIONE D’ATTACCO È STATO IDENTICO a quello che ha provocato la breccia a Balakleja, dentro cui si è infilata una massa enorme di soldati ucraini. Ma porca miseria, capre NATO, leggete MARX! Specialmente quando attaccate con le vite degli altri! Non potete fare la STESSA, IDENTICA cosa. Per giunta senza campo!

Niente, per farla breve: attacco con gruppo d’assalto qualificato (“mercenari” angloamericani e polacchi, ovvero truppe NATO camuffate da mercenari), copertura di fuoco intensissimo d’artiglieria, attacco combinato con pick-up e blindati dietro (metodo jihadista)… fallito. Perché? Perché stavolta non c’erano riservisti della LDNR messi lì a piantonare e basta. Questa volta c’era un esercito intero che si era preparato a questa evenienza. E man mano che le truppe avanzavano, e di pochissimi km, letteralmente li decimava, così che alle porte di SNIGIREVKA ci è arrivata metà della metà dei partiti e assolutamente non in grado di far fronte al fuoco di sbarramento proveniente dalla città. Questa cartina mostra chiaramente che
L’OFFENSIVA DI MASSA E’ IN CORSO E HA APPENA SCALFITO LA LINEA DIFENSIVA IMBASTITA DAI RUSSI
https://t.me/yurasumy/6009

Inoltre, ieri notte si è alzato uno STORMO intero di droni kamikaze e ha colpito le retrovie, proprio dove si formavano le colonne per portare rinforzi al fronte. Qui la geolocalizzazione degli attacchi a opera di RYBAR:
https://t.me/rybar/40998

Risultato, fiasco totale, confermato dalla comunicazione ufficiale di Stremousov di stamattina.
https://t.me/Stremousov_Kirill/698

L’impressione è che si sia voluto FORZARE un qualcosa che si sapeva già sarebbe andato a finire così. E che non sia finita qui. Materia di studio interessante per i citluvit che ci osservano.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 08 November 2022 19:20
08/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


TUTTI GLI ATTACCHI SONO STATI RESPINTI. Anche oggi, come ieri, come l’altro ieri, come da un mese e mezzo a questa parte. La situazione è e permane estremamente tesa, tendente peraltro a INTENSIFICARSI visti anche gli attacchi su CHERSON di oggi. Al tempo, però.

Partiamo proprio da dove si teme che parta l’offensiva di massa. Ancora oggi c’è stato un tentativo da PRAVDINO (a 23 km a ovest di Cherson) nel pomeriggio (dalle 13:30).
https://t.me/milchronicles/1284
et
https://t.me/wargonzo/9131
Attacca il fuoco di artiglieria di copertura, M777 a stelle e strisce e FH70 tricolori, giusto per dire chi concorre ogni giorno al massacro del popolo ucraino contro nidi di artiglieria ben più potenti e, contestualmente allo stesso, si muovono gli assaltatori da terra. Si alza immediatamente in volo l’aviazione e li colpisce, parte altrettanto subito il fuoco di controbatteria russa e le truppe ucraine devono ripiegare con gravi perdite. I tentativi di fiaccare la linea di difesa su altri punti con cechi RM-70 e polacchi KRAB 406 hanno seguito la stessa sorte: questa volta ad alzarsi in volo sono stati i droni Lancet-3 che, dopo averli individuati, li hanno messi a tacere per sempre.

Tutto lascia però presagire che l’offensiva sia imminente
https://zp-news.ru/politics/2022/11/08/55232.html
Anche perché, prosegue questa analisi, ogni giorno che passa la situazione si complica sempre più per il regime di KIEV e gioca a vantaggio dei russi, che solo un mese e mezzo fa avrebbero fatto molta più fatica a tenere bordate come quella di oggi. Ma che col tempo, invece, hanno potuto chiamare rinforzi, sistemarsi in pianta stabile lungo una linea più corta e semplice da difendere, evacuare i civili.

Sul fronte EST, lo stesso. Anche oggi tutti gli attacchi sono stati respinti e con gravi perdite.
https://t.me/rybar/40988

Idem sopra a DONECK e a PAVLOVKA, dove sono stati respinti i tentativi di contrattacco ucraino:
https://t.me/rybar/40985

FINALMENTE INGEGNERIA CIVILE!

Marat CHUSNULLIN, vicepresidente del consiglio della Federazione Russa, ha pubblicato sul suo canale telegram queste foto:
https://t.me/mkhusnullin/658

Belle, belle e ancora belle! Si vede proprio nella foto sotto il primo punto d’appoggio da 12 assi all’inizio della campata, due blocchi da sei assi più altri sei assi, il tutto ripetuto da un altro gruppo da dodici assi in fondo a quello che ricordiamo essere un blocco di trecento tonnellate. E così è stato trasportato. Le immagini dall’alto sono altrettanto impressionanti. La posa della campata arrivata ieri è avvenuta oggi ed è durata DODICI ORE. La posa della prossima campata, missili e bombe NATO permettendo, è prevista l’11 novembre. Un “tocco” del genere ogni quattro giorni… impressionante anche questo, a ben pensarci!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 08 November 2022 12:33
08/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Si nota un’intensificazione delle attività offensive coordinate dalla NATO sia sul fronte EST, specialmente verso KREMENNAJA
https://t.me/voenkorKotenok/42467

sia sul fronte SUD, per la precisione da SUCHANOVO verso BERISLAV
https://t.me/WarDonbass/85859

e a PRAVDINO, dove si è già alzata l’aviazione a copertura della difesa di terra, affidata alle truppe aviotrasportate russe:
https://t.me/wargonzo/9124
et
https://t.me/rusich_army/6214

Attacchi sinora tutti respinti. Seguiremo gli aggiornamenti.

DAL DIARIO DI UN CIT.LU.V.I.T.

Ognuno ha i suoi imprinting, come l’ochetta Martina. Fra i miei, ce n’è uno di rinterzo (perché appartiene a due generazioni prima della mia, conosciuto quindi solo per “sentito dire”), di nome Fosco Maraini. Per me è sempre stato un mito, sia nel senso vero della parola, dal momento che lo conoscevo solo per i racconti del mio professore Massimo Raveri che era stato suo allievo, sia nel senso “max-pezzali” della parola perché uno che, internato dai fascisti giapponesi dopo l’otto settembre, per dare da mangiare a sua moglie e a sua figlia Dacia che facevano la fame, entra nella testa dei giapponesi al punto di presentarsi dentro la loro baracca – primo sgarro! - prenderli diretti mentre erano lì a gozzovigliare – secondo sgarro! – tirar fuori un coltello, appoggiare la mano sul tavolo e tagliarsi una falange del mignolo davanti ai loro occhi – un gaijin 外人, e pure italiano… terzo sgarro! - e infine buttarlo davanti ai loro aguzzini in segno di disprezzo – quarto sgarro! - per me era abbastanza per entrare non nel mito, ma direttamente al primo posto della classifica! (episodio riportato dal mio prof e, per chi riesce a recuperare il libro, in “Ore giapponesi”, oltre che raccontato anche da sua figlia Dacia in diverse interviste; per la cronaca, i giapponesi da allora gli diedero una capretta col cui latte riuscì a sfamare moglie e bambina).

Vent’anni dopo quell’imprinting, e non so neppure io come e perché, navigando mi imbattei in questa pagina dell’associazione italiana studi giapponesi, che riportava l’orazione funebre al suo funerale laico, nella sua Firenze.
https://www.aistugia.it/index.php/associazione/fosco-maraini

Un’orazione che poi altro non era che una sua lettera, un testo scritto di suo pugno, dove si diverte, da personaggio scanzonato qual era, a parlare in tono semiserio di cose serissime. Considerando chi era, l’autorità che ricopriva non solo per noi nipponisti o orientalisti, ma per la storia culturale del nostro Paese, ancora una volta un mito. Come quando scrisse “Giappone Mandala”, un testo geniale dove associa testo, immagini, e tante intuizioni e suggestioni (che, come quando ci si trova di fronte al genio, a volte aprono gli occhi e la strada a percorsi di ricerca ulteriori).

Per farla breve, ho trovato lì per la prima volta una espressione che ho fatto mia, in verità più nelle intenzioni che nei pensieri-parole-opere-e-omissioni reali: CIT.LU.V.I.T. Di fatto, il buon Fosco in quella lettera si definiva un CITtadino della Luna in Visita d’Istruzione sulla Terra (utilizzando peraltro un metodo di abbreviazione sovietico nel midollo, vedasi Kom.So.Mol. o Kol.choz o Sov.Nar.Kom, che consiste nel far andare avanti le abbreviazioni di espressioni a più parole e formare con i composti una parola nuova).

Io citluvit (ora lo posso scrivere per intero e aggiungere anche al dizionario ortografico...) non lo sarò mai. Sono troppo mediterraneo, latino, bianco bianco nero nero. E penso che uno che escogita uno stratagemma del genere in un campo di concentramento giapponese, tanto distaccato dal mondo, poi non lo sia stato neppure lui. Però ogni tanto è bello pensare, ogni tanto, di poterlo diventare: specialmente quando aiuta a risparmiare il fegato, che ne abbiamo uno solo.
L’aggiornamento di oggi, per le ASSURDITA’ REALI contenute, e che vanno ben aldilà dell’Assurdità con la A maiuscola che è la Guerra prima, e la Storia di questo essere antropomorfo chiamato uomo poi, potrebbe essere chiamato “Dal diario di un citluvit”. E così ho fatto. E’ uscita una cosa da “Mork chiama Ork” de-noi-altri… buona lettura!

Caro diario,
scusa se ti rompo le scatole la mattina, di solito ti scrivo con calma la sera, ma mi è appena capitato di leggere questa cosa strana che gli esseri anglofoni di questo strano pianeta pronunciano “insàid”: voci di corridoio, spifferi da infissi che ormai non tengono più.

CHERSON E L’OFFENSIVA “ILLOGICA”

Riguarda l’offensiva imminente su CHERSON, che nel punto che tengo su sinistrainrete.info chiamo “imminente” ormai con un po’ di vergogna, visto che è “imminente” da un mese e mezzo! Ma pur essendo citluvit, e non so se più marziano o marxiano, o tutte e due insieme, caro diario i superpoteri per entrare nella testa delle persone ancora non li ho. A logica, era “imminente”. Doveva “sfruttare il momento”, come si dice da queste parti. Doveva impedire ai russi di rafforzare le proprie difese nel momento, da parte loro, di maggiore affanno.
Così non è stato. I russi hanno visto arrivare i loro rinforzi a decine di migliaia, nuovi armamenti, gli è stato dato il tempo di posizionarli sulla linea di fronte, di creare bastioni e linee trincerate, oltre che di evacuare fino a TRECENTOMILA civili. Ti assicuro, caro diario, che il regime di KIEV non è “sportivo”. Per niente. MARIUPOL’ è stata liberata casa popolare per casa popolare, con i civili negli scantinati usati come scudi umani. Questo ritardo non è stato frutto di uno scrupolo, quindi. Anche perché una delle ipotesi d’attacco palesate a noi comuni mortali è stata:
- Salta la diga Kachovskaja
- Tutte le città a valle sono sommerse, tra cui CHERSON
- La guarnigione russa a difesa perde i contatti con la riva a sud ed è nel frattempo attaccata da tutte le direzioni
- CHERSON è presa con enormi perdite da parte russa.

Quindi, un quartier generale che non si fa scrupoli di mandare sott’acqua centinaia di migliaia di persone per ottenere lo scopo prefissato, non perde così tanto tempo volentieri. Forse, ma caro diario, è solo la mia impressione di citluvit, è stato merito dei russi che hanno iniziato a fare sul serio, mettendo in crisi l’intera rete di approvvigionamento elettrica ed energetica in generale, oltre che informativa e informatica, e mandando in tilt quartier generale, retrovie e prime linee come un flipper. Il rallentamento è frutto di un’azione del nemico, più che di decisioni proprie.

In questo contesto, caro diario, la notizia che l’offensiva differiva ancora per dar modo al terreno di consolidarsi a causa del gelo mi sembrava una cosa di buon senso, la prima forse che sentivo da tanto tempo. Invece, stamattina mi capita di leggere che LE LOBBY OCCIDENTALI (западные лобби) stiano PREMENDO SU ZELENSKIJ perché l’offensiva parta nel corso di questa settimana. E che ZELENSKIJ ABBIA POSTO AI MILITARI l’obbiettivo di prendere CHERSON ENTRO L’INIZIO DEL G20 (взять Херсон до G20).
https://t.me/legitimniy/14012

Il G20 inizia a BALI il 10 novembre! Nel caso in cui dovesse andare tutto come da piani occidentali, su cui ci sperano persino i nostri giornali luce (senza cine- questa volta… il riferimento a La Repubblica di ieri è puramente voluto), CHERSON sarebbe ceduta, magari nell’ambito di trattative segrete (ma poi neanche mica tanto segrete…) dove io do una cosa a te e tu dai una cosa a me, una specie di mercato delle vacche non primo e non ultimo in questo conflitto, e il comico-presidente magari farebbe anche una comparsata al G20 a sugello dell’intera operazione.

Caro diario, non so che dirti. Mettere a repentaglio le vite di decine di migliaia di uomini per un’offensiva da fare ASSOLUTAMENTE nei prossimi giorni. Far avanzare cingolati e rimorchi nel pantano autunnale, lasciandoli esposti ad artiglieria pesante e aviazione che, sicuramente, non la manderanno a dire, per un Coup de théâtre. A meno che non sia tutto combinato. E questo, caro diario, non lo posso e non lo possiamo sapere. Vedremo, ma l’impressione è che un popolo già martoriato da decenni in cui è stato trattato come carne da cannone in tempo di pace, e da mesi in cui è divenuto carne da cannone nel vero senso del termine, andrà avanti a soffrire sempre di più ordini e decisioni presi dai nuovi padroni ed eseguiti da un regime che, negli ultimi otto anni, lo sta portando sempre più all’autodistruzione.

Tutta fantasia, caro diario? Non so, ieri RYBAR segnalava movimenti importanti proprio sulle retrovie sopra a CHERSON

Guarda le frecce azzurre che si addensano minacciose sulla linea di fronte
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107202511-6a791435.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107202510-3fa12805.jpg

Scrive RYBAR:
“L’obbiettivo fondamentale al momento attuale è creare una superiorità numerica di uomini di svariate volte. Secondo gli abitanti della regione di CHERSON, l’offensiva potrebbe iniziare nei possimi due o tre giorni.”
Основная цель на данный момент — создать численное превосходство в живой силе в несколько раз. По мнению жителей Херсонской области, наступление может начаться в ближайшие два-три дня.
https://t.me/rybar/40960

“Creare superiorità numerica” (создать численное превосходство), caro diario, tradotto vuol dire ammassare carne da cannone, ma tanta, ma tanta (в несколько раз di diverse volte) così da sfondare. Sarà un massacro, se l’ordine sciagurato partirà, come partì ad agosto proprio sopra CHERSON. E come massacro, allora, fu. Staremo a vedere, caro diario. Altro non possiamo fare. Possiamo però denunciare che un’operazione, già spostata di un mese e mezzo, e che a questo punto, se proprio doveva essere fatta, si sarebbe dovuta fare nelle condizioni ambientali più favorevoli, ovvero fra qualche settimana ancora, ora è diventata PRIORITARIA per logiche del tutto ESTERNE a quella militare. La vita di decine di migliaia di uomini messa a repentaglio da elezioni di mid-term, da interessi di lobby e di finanziamenti, quindi di soldi. Ma questo, caro diario, per l’U-ccidente, come chiamo io quei Paesi posti nel punto cardinale dove “muore il Sole”, e non solo quello, per quei giornali che usano i buoni sentimenti in maniera ipocrita una pagina sì, e una pagina no (a seconda dell’argomento trattato), non conta.

In questo senso, anche gli aggiornamenti dati nel paragrafo qui sopra non promettono nulla di buono. I soldati ucraini non solo si trovano "porte aperte" per accordi sottobanco, ma muoiono in massa in attacchi suicidi. Vedremo gli sviluppi.

GEJDAR ALIEV E LA RIMOZIONE STORICA “ILLOGICA”

Caro diario, non mi stancherò mai di meravigliarmi di come, per gli umani di cui sono indebitamente ospite, una cosa che prima era PUNTO D’ORGOGLIO poco dopo diventa SEGNO DI INFAMIA. Anche qui avvengono cose, troppe, che ai nostri occhi paiono “illogiche”. Ma agli occhi degli umani, evidentemente, no.
Tutto nasce dal film-documentario ANNUNCIATO su una TV iraniana (Sahar), dedicato al primo presidente dell’Azerbaijan post-sovietico: Heidar (o gejdar alla russa) Aliev. Qui il trailer:
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=JR2wfOw4V7A

Tra l’altro, nel trailer compare immortalato in cappotto scuro con fiocco rosso, secondo UNO SCHEMA ICONICO tipico dei dirigenti del Politburo sovietico: il segretario Andropov, per esempio, ma non solo.

A scovare questo documentario è stato MIKA BADALYAN, attivista armeno. E fra armeni e azeri, come sappiamo, è da trentacinque anni che non corre buon sangue.
https://t.me/mikayelbad/19960

Cosa dice il buon MIKA? Che ALIEV è di origine CURDA, che appoggiasse il PKK e che fosse stato anche coinvolto in attentati del PKK in territorio turco. Ora, caro diario, devi sapere alcune cose di Aliev padre. ALIEV vuol dire letteralmente “figlio di ALI” e tradisce l’origine SCIITA della sua famiglia. A differenza, per esempio, del cognome MAMMADOV (reso in russo fra i ceceni, per esempio, come MAGOMEDOV) che vuol dire “figlio di MOHAMED” e che tradisce l’origine SUNNITA della famiglia. Gli azeri sono in minoranza sunniti e in maggioranza sunniti. Nel Paese dei SOVIET non gliene fregava niente a nessuno. Sunniti si sposavano con sciiti, cristiani con musulmani, armeni con azeri, azeri con georgiani, curdi con inguscezi, ceceni con ossetini: NON GLIENE FREGAVA NULLA A NESSUNO! W L’AMOR! Ma il Paese dei Soviet, caro diario, qui lo guardano tutti come la peste negli occhi. E’ meglio scannarsi per le religioni, caro diario, è più “logico”, secondo la “logica” degli umani.

Torniamo a HEIDAR figlio di ALI. Sciita, così come SCIITI sono i PERSIANI o, come li chiamano da mezzo secolo a questa parte, gli iraniani. Così come SCIITI sono i CURDI. Peraltro, PERSIANI, AZERI e CURDI oltre ad avere lo stesso SUBSTRATO sciita, condividono lo stesso substrato ZOROASTRIANO! IL CAPODANNO IRANIANO, chiamato NOVRUZ, bellissima festa di primavera dove si mangiano dolci buonissimi e i giovani saltano sui falò, mentre il popolo danza e gioisce della vita che rinasce, lo festeggiano solo loro. Non i turchi (sunniti). Anzi, caro diario, guardati dal dire a un turco “NOVRUZ MUBAREK”, ovvero Buon Novruz! Ti potrebbe prendere per un pericoloso terrorista curdo. Infine, caro diario, un pezzo di Azerbaijan è proprio in IRAN. Tabriz, dove fanno i tappeti che vendon qui, è popolato di azeri. Gli autisti iraniani che vengono qui in Italia, vengono tutti da lì perché devono attraversare la Turchia.

E gli azeri hanno una lingua dello stesso ceppo linguistico del turco, cambia molto poco. I curdi, invece, hanno una lingua MOLTO diversa. Da cui il rapporto di “cuginanza” che i turchi (per la maggior parte sunniti) hanno stabilito con gli azeri (per la maggior parte sciiti), immediatamente DOPO la fine dell’URSS. Rapporto di cuginanza che si è esplicato nell’ultima guerra, la “soluzione azera” al conflitto nel Nagorno-Qarabagh.

MA HEIDAR NON E’ FIGLIO DELL’AZERBAIGIAN POST-SOVIETICO. Heidar è figlio dell’URSS! Di quel Paese dei Soviet, caro diario, di cui ti parlavo prima. Ed essere a fianco di un popolo oppresso, anzi, essere emanazione di quel popolo oppresso, caro diario, era un punto d’onore! Come essere di estrazione sociale povera nella Cina di MAO: ancora trent’anni dopo la fondazione della REPUBBLICA POPOLARE CINESE, essere FIGLIO DI CONTADINI POVERI (pin nong 贫农) costituiva TITOLO PREFERENZIALE per fare carriera ovunque. Se invece l’albero genealogico era “sporcato” da qualche mela marcia (un nonno che era stato kulak, o “contadino ricco” fu nong 富农)beh, caro diario, c’era ben poco da fare…

In URSS non c’erano le guardie rosse a chiederti il pedigree, caro diario, ma NESSUNO, ripeto, NESSUNO ti avrebbe fatto le pulci per le tue origini curde. Anzi! Aliev era un iscritto al PCUS un po’ “particolare”: era un GHEBISTA, uno che aveva fatto carriera nel KGB. E con quella “dote” era finito nel Politburo. Essendo la Turchia, all’epoca, un Paese NATO alle sue porte, essendo il PKK un Partito marxista-leninista, ed essendo l’Aliev nel KGB, e conoscente della lingua e della cultura curda per ovvi motivi, sarebbe stato abbastanza strano il contrario: ovvero che lo avessero mandato in Giappone! O in Angola! O in Nicaragua! E che il KGB sostenesse la lotta armata di liberazione del PKK era parte di una strategia ben precisa, coerente ed esplicita.

E allora? Di che cosa ci meravigliamo, caro diario? Qual è la “scoperta dell’acqua” calda di questo militante armeno? Perché diffonde queste “scoperte” in maniera, addirittura, DIFFAMATORIA? Ormai dovresti saperlo, caro diario. Qui è tutto strano! Passan neanche 30 anni e quello che era titolo di onore diviene, di colpo, scheletro da tenere nell’armadio! Ora al potere in Azerbaigian non c’è più il padre, ma il figlio (ILHAM ALIEV). Per l’U-ccidente, per inciso, è tutto normale. Trent’anni di successione dinastica. Assad no, Aliev si. Caro diario, fermiamoci qui…
Ebbene, lo sgarro per quanto strano possa sembrare c’è! Lo hanno fatto gli iraniani nel produrre il documentario, lo ha fatto l’attivista armeno nel diffonderlo a una platea che non parla Farsi o Azero (la lingua del trailer e del canale Sahar TV). Al punto che ALIEV ha fatto pressioni diplomatiche pesanti perché tale documentario non fosse diffuso! E TANTO HA FATTO CHE LA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO E’ STATA AL MOMENTO ANNULLATA!
https://t.me/rybar/40975

RYBAR parla di uno “scambio di S-cortesie” fra azeri e iraniani: i primi che si immischiano nelle manifestazioni a Teheran e altre città, i secondi che “ricambiano” pubblicando documentari con informazioni “compromettenti”. ANCORA UNA VOLTA: perché compromettenti? Perché attualmente fra TURCHIA e AZERBAIGIAN è IDILLIO. E il popolo azero, post-sovietico, giovane, che la storia la impara su libri come quelli su cui imparano i bimbi di KIEV, certe cose NON LE DEVE SAPERE! Così come i nostri bimbi non devono sapere dell’URSS. Caro diario, nella terra delle “libertà”, la verità è pericolosa.

Questo, al netto del MESSAGGIO che gli iraniani hanno mandato a Turchia, Azerbaigian e NATO. Anche voi avete i vostri “scheletri”. Anche se, in questo caso, SCHELETRI NON SONO. Ma per una “logica” assurda e illogica, quale quella che domina a queste latitudini ormai, SCHELETRI DIVENGONO. Per le contraddizioni interne alle classi dominanti, caro diario. RIMUOVERE LA STORIA, RISCRIVERE LA STORIA, VERGOGNARSI DI CIO’ CHE SI E’ STATI è la cifra stilistica della maggior parte delle repubbliche EX-SOVIETICHE, finite fra le braccia della NATO. Rileggere sotto questa luce la storia recente ucraina, caro diario, ecco che assume un significato forse diverso, ma più vicino al vero. Quello che, caro diario, non mi stancherò mai di cercare.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 07 November 2022 19:20
07/11 ore 19:15 aggiornamento

QUANDO L’ACQUA DIVENTERA’ GHIACCIO

Probabilmente anche il maltempo sta giocando a favore dei russi. Il pantano attuale consiglia il differimento della grande offensiva di qualche settimana. Quando, per l’appunto, l’acqua diverrà ghiaccio e il terreno tornerà a permettere spostamenti veloci di cingolati. Nel frattempo, si sonda il terreno sopra CHERSON, con attacchi mirati a testare la capacità difensiva russa. Oggi, tra l’altro, è terminata l’evacuazione collettiva, organizzata, dal capoluogo. Chi vorrà evacuare, da domani dovrà farlo con mezzi personali.
https://t.me/boris_rozhin/69580

Per il resto, la situazione sui vari fronti è pressoché immutata,
https://t.me/voenkorKotenok/42441

se si eccettua BELOGOROVKA, che pare i russi abbiano ripreso. E’ questo paesino
(carta RYBAR)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107091039-58181af0.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/07/20221107091037-fe8cb429.jpg
Spostiamo lo sguardo verso sud, la linea di fronte fa una specie di “L” ruotata di 180°. L’angolo di questa “L” è BELOGOROVKA. Importante liberarla per dare fiato a LISICHANSK che è il grosso agglomerato a destra. Oggi pomeriggio la notizia
https://t.me/voenkorKotenok/42435
e la sua conferma
https://t.me/wargonzo/9109
hanno quindi infuso coraggio ai difensori impegnati da oltre un mese nello stabilizzare questa linea di fronte, dove ogni giorno attaccano interi battaglioni.

PONTE DELLA CRIMEA: E’ ARRIVATO IL PRIMO PEZZO!

Impressionante: un blocco unico di cemento e acciaio dal peso di 300 tonnellate… in attesa di essere montato al posto di quello andato distrutto nell’attentato.
https://t.me/RVvoenkor/31317
I lavori dovrebbero iniziare comunque a dicembre, leggevo su altri canali, quando saranno completati i trasferimenti in cantiere di tutti gli elementi. Tutto si può dire tranne che non si siano dati da fare…

UN’ALTRA TEGOLA

Sulla testa di Zaluzhnyj… hackerata e diffusa in rete questa lettera ufficiale del Capo Ispettore del Ministero della difesa ucraino al Ministro della difesa, datata 11/07 (numeri invertiti rispetto a oggi…)
https://t.me/hackberegini/1097
Nella lettera si lamenta: “Nelle ff.aa. ucraine ci sono casi di RALLENTAMENTO SISTEMATICO nel calcolo delle paghe, nel pagamento delle stesse e degli assegni sociali sia ai soldati che agli altri lavoratori impiegati nelle ff.aa. e negli uffici a esse collegati, oltre che a CALCOLI ERRATI nella compilazione delle buste e persino nei sussidi e assegni previsti dalla legge”.

A voler credere alle malelingue e a voler pensar male, in effetti è proprio una “tempesta perfetta” quella che sta cadendo, tegola dopo tegola, sulla testa del “generale”. Anche perché la signorina col Mitsubishi prima e questa lettera diffusa oggi poi farebbero perdere la pazienza anche a Giobbe! D’altro canto, il sito era il suo, le conversazioni anche, e il fatto che un problema come quello delle paghe sbagliate nei conti e in ritardo nei pagamenti sia discusso NON col capo delle ff.aa., ma con la struttura governativa (Ministero della Difesa), è indice di scarsa fiducia dei soldati stessi nella capacità dei responsabili diretti di poter cambiare le cose. Sicuramente il “generale” avrà modi, tempi e strumenti per farla pagare a chi ora lo sta screditando, e non mi sto riferendo alle minacce di morte agli “orki” russi. Se dalla Bankovaja, ovviamente, non riceveranno dai suoi attuali “protettori” (i vertici militari USA) il permesso per metterlo a riposo. A Kiev non si muove foglia, d’altronde, che Washington non voglia. Ma picchia oggi, picchia domani…

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 07 November 2022 14:42
07/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE: obstanovka stabil’no naprjazhennaja (обстановка стабильно напряженная)

Ovvero, “situazione stabilmente tesa”. Il Ministero della difesa ha appena diramato un bollettino
https://t.me/mod_russia/21565
Che rispecchia la tendenza già evidenziata nei giorni scorsi e una cartina del tutto identica a quella di ieri notte di RYBAR e dei giorni scorsi.
https://t.me/boris_rozhin/69542

Questo è l’ingrandimento della linea SVATOVO-KREMENNAJA, attacchi come al solito respinti
https://t.me/rybar/40945
e con gravi perdite da parte degli attaccanti:
https://news-kharkov.ru/incident/2022/11/07/24171.html

Perdite che ormai si fanno sentire sugli armamenti a disposizione
https://t.me/zastavnyii/2038
Questo grafico mostra i TOCHKA-U tirati giù dai russi. La curva è in caduta libera, dopo esser cresciuta e aver toccato il picco estivo. 194 missili abbattuti in totale, 18 postazioni di lancio e 2 mezzi rotabili equipaggiati con piattaforme di lancio sul pianale.
https://t.me/zastavnyii/2039
Aritmetica spiccia: considerando una scorta di 300 missili lasciati in eredità dalla defunta URSS, 60-95 dei quali lanciati contro i civili del Donbass fra il 2014 e il 2015, 194 tirati giù da febbraio e una parte ulteriore usata nelle necessarie esercitazioni… la rimanenza è ormai il fondo del barile. Considerando infine le piattaforme di lancio, delle 90 lasciate in eredità, a inizio conflitto funzionanti erano rimaste in non più di 20. 18 tirate giù da febbraio… anche qui i conti son semplici da fare (ibidem).

Certo, gli ex-Varsavia possono a malincuore privarsi di quelli che non sono fondi di magazzino… ma la dotazione lasciata in eredità alla Moldavia o alla Georgia non è minimamente paragonabile alla dotazione che aveva in partenza l’Ucraina. Gli arsenali ex-URSS si stanno svuotando sempre di più, solo in parte rimpiazzati dai NATO.

E anche i piani di conquista vanno ridimensionati, dai padroni delle ferriere e dalla megalomania dei personaggi che hanno messo al vertice di governo e forze armate.

CATASTROFE DEMOGRAFICA: ULTIMI DATI

Se a inizio 2022 vivevano sul territorio ucraino 38 milioni di persone, a fine anno, ci vivranno dai 27 ai 30 milioni. Di cui OLTRE 10 milioni di ultrasessantenni. Dei 6 milioni di profughi 2/3 sono donne in età fertile, il che aggiunge ulteriori problemi al tasso di natalità della popolazione RIMASTA sul territorio ucraino e a una curva demografica sempre più bassa (657.200 nati nel 1990 vs 272.000 nati nel 2021 e, come ordine di grandezza, la metà d’ora in avanti se le cose non cambieranno, ovvero se i profughi non rientreranno).
https://lostarmour.info/articles/ukraine-population

L’articolo poi prosegue con simulazioni e ulteriori dati demografici: dati sui minorenni, sulla popolazione in età lavorativa, sugli invalidi, molto interessanti, ma che rischiano di essere già obsoleti alla luce delle perdite sul campo di battaglia, dei feriti anche gravi che non rientrano in nessuna statistica e che impediscono di ponderare gli ultimi dati usciti con gli sviluppi, oltre che comprendere come saranno gli assestamenti fra popolazione emigrata, popolazione residente nei territori sotto il controllo del regime di KIEV e popolazione diventata russa. In ciascuna delle varianti e degli scenari ipotizzabili, comunque, l’unico punto fermo è la catastrofe demografica in corso: catastrofe di cui all’U-ccidente non importa nulla.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 07 November 2022 10:30
07/11 ore 08:30

AUGURI!

Oggi in Russia si festeggia una cosa strana, per capirla uso questo paragone. Dopo settanta e rotti anni di Festa del Latte, e un periodo di fermo, si è tornati a festeggiarlo ma come Festa dello Yogurt… In pratica, non si festeggia il latte, ma un suo derivato.

Non si festeggia il Grande Ottobre, ma la Parata che si fece a Mosca il 7/11/1941, col nemico alle porte, con gravi perdite, con Leningrado già dall’8 settembre sotto assedio (e un inverno tremendo davanti, dove quei bastardi dei nazifascisti bombardavano apposta per far saltare i vetri e far crepare la gente dentro se non di fame, di sicuro di freddo), con una situazione a dir poco disastrosa… e ciò nonostante la Parata si fece, e fu grandiosa!

In altre parole, si festeggia lo “stringiamoci a coorte” di quell’anno orribile, da cui emerse l’indomito spirito di un popolo, un nuovo popolo, che dopo quella bellissima parola ne aveva una ancora più bella, nuova, che nulla aveva a che vedere con bandiere o connotazioni nazionali, ovvero “sovietico”. Un popolo che non era la semplice sommatoria dei popoli precedenti, ma che si poggiava saldamente su fondamenta gettate da un altro Ottobre, da quel Grande Ottobre che ormai siamo sempre in meno a festeggiare.

Sempre meglio di un calcio nei coglioni, si dice da queste parti, accontentati… no, anche se è vero che è sempre meglio di un calcio sugli attributi, non mi accontento. E’ come cantare l’inno dell’URSS quando la Isinbaeva finiva sul gradino più alto e partiva la canzone: basta non guardare i primi piani delle bandiere che salgono, un po’ di fantasia e quella musica diventa “Sojuz nerušimyj respublik svobodnych”… no. Almeno oggi festeggiamo il Latte, non il formaggio, non lo yogurt o, peggio ancora, quella specie di surrogato artificiale in polvere (ogni riferimento allegorico alla situazione attuale è voluto e ognuno ci tiri fuori i binomi che vuole! Fantasia al potere!).

Oggi è la Nostra Festa. Almeno per noi comunisti. E non sono in pochi là a festeggiarla ancora così. Quello che segue è un breve articolo commemorativo, il cui unico pregio è ricordare ai cittadini ex-sovietici prima, e al mondo intero poi, PERCHE’, nonostante tutto, quel lontano giorno del 1941 un intero popolo si strinse in quella piazza, che chi c’è stato mi dice non essere nemmeno grandissima come se la immaginava, rispetto per esempio a Tian’an men che la leggenda narra poter contenere anche un milione di persone. Perché quel mausoleo ancora oggi nessuno osa toccarlo. Perché NONOSTANTE il GIOCO DEI “NONOSTANTE” (nonostante il partito, nonostante la corruzione, nonostante la scarsa efficienza, nonostante…) l’URSS di ieri non è nemmeno minimamente paragonabile alla sua unica erede di oggi. Unica erede, si badi, solo perché unica a non sputare su quei settantaquattro anni solari (insieme alla Bielorussia, ma questa è un’altra storia…). Perché, a differenza di governi che di democratico hanno solo la “firma suggellata e bolla del pontefice” U-ccidente (in gotico latino...), i popoli a loro sottoposti su quel passato, ancora oggi, non ci sputano.
Non ci sputano e a farlo non sono solo i “sopravvissuti”, ma anche giovani che quell’età non hanno mai vissuto. Il mio auspicio, se è vero (e io ci credo fermamente) che “a vent’anni la vita è oltre il ponte”, sempre più giovani si pongano quella domanda, visto che oggi questo è quel che passa il convento: Va bene, festeggiamo quella storica parata… ma perché, quel 7 novembre 1941? Cosa ci facevano quelle donne e quegli uomini? Cosa stavano celebrando? Ancora una volta… perché? Ne valeva davvero la pena? Da cosa nasce cosa...

E vorrei che quei nostri pensieri
Quelle nostre speranze di allora
Rivivessero in quel che tu speri
O ragazza color dell’aurora


S prazdnikom, tovarišči! Slava Velikomu Oktrjabrju!
Auguri compagni! Viva il Grande Ottobre!

Paolo Selmi

Segue l'editoriale della Pravda di oggi.

Cosa ha dato all’Umanità e alla Russia la Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre
Что дала человечеству и России Великая Октябрьская социалистическая революция

105 anni fa accadde uno degli avvenimenti chiave e di rivolgimento totale nella storia del nostro Paese e del mondo intero: il Grande Ottobre. Oggi, come non mai, pullulano le speculazioni antisovietiche su come i bolscevichi andarono al potere. L’estrema destra fra cui i liberali, piuttosto che i conservatori dell’ala monarchica, insistono nel propagandare la loro versione, ovvero che fu un “regresso”, che addirittura la rivoluzione avrebbe portato indietro la Russia nel suo sviluppo. I media ufficiali versano tutti in coro lacrime su quella che definiscono “tragedia”.
105 лет назад произошло одно из ключевых, поворотных событий в истории нашей страны и всего мира — Великий Октябрь. Сегодня как никогда много антисоветских спекуляций на тему, чем же обернулся приход к власти партии большевиков. Крайне правые из числа либералов или консерваторов монархистского толка настойчиво пытаются навязать своё мнение о «регрессе», о том, что революция якобы отбросила Россию назад в её развитии. Официальные СМИ дружно льют слёзы о «трагедии».

Si dovrebbe, invece, giudicare tutto in base ai fatti. Per questo suggeriamo ai nostri lettori di guardare, ancora una volta e da un punto di vista diverso da quello dominante, ai primi passi del Potere dei Soviet, che mostrano chiaramente come non mai la loro vera essenza.
Однако судить следует всё же по делам. Поэтому предлагаем нашим читателям просто ещё раз взглянуть на первые шаги Советской власти, которые как нельзя более ярко показывают её суть.

Il Decreto sulla pace mise la parola FINE alla partecipazione della Russia alla guerra imperialistica, e il Decreto sulla terra diede ai contadini quello che durante lo zarismo non avevano visto neppure col lanternino, sin dall’abolizione della Servitù della gleba: la terra.
Декрет о мире положил конец участию России в империалистической бойне, а Декрет о земле дал крестьянам то, чего они так и не увидели от царизма за десятилетия после отмены крепостного права, — землю.

Ora però diamo una scorsa alle misure concrete su cui occorrerebbe valutare l’operato dei bolscevichi. Certo, nulla di nuovo per molti di noi, ma saremo tutti d’accordo che, elencandole tutte insieme, ancora oggi l’impressione è davvero notevole. A maggior ragione se, a molte di loro, aggiungiamo doverosamente le parole “I PRIMI AL MONDO” (Впервые в мире).
А дальше давайте посмотрим на перечень тех самых мер, по которым и следует судить о большевиках. Конечно, многие об этом помнят, но всё же невозможно не согласиться с тем, что собранные вместе эти по-настоящему добрые дела производят громадное впечатление. Тем более что к многим из них уместно добавить слова «впервые в мире»…

E così, iniziamo.
Итак, начнём.

Introdotta la giornata di 8 ore e la settimana di 48 per tutte le categorie di lavoratori. Otto ore di lavoro, Otto di riposo, Otto di sonno, come dottore comanda, nel vero senso della parola, ovvero in base alle raccomandazioni degli specialisti e dei fisiologi. I PRIMI AL MONDO.
Введён 8-часовой рабочий день при 48-часовой рабочей неделе для всех категорий работников. По 8 часов на работу, отдых и сон — в буквальном смысле, как доктор прописал, то есть на основе рекомендаций специалистов-физиологов. Впервые в мире.

Ferie annuali pagate, e garantite dallo Stato, per gli operai e per tutti gli altri lavoratori salariati. I PRIMI AL MONDO.
Государство гарантировало ежегодные оплачиваемые отпуска для рабочих и всех иных работников наёмного труда. Впервые в мире.

Assistenza sociale per tutte le figure di lavoratore salariato come PARTE INDISPENSABILE della politica statale. Ora il lavoratore, in caso di malattia o infortunio pesante sul lavoro, non doveva più temere di restare senza sostentamento. I PRIMI AL MONDO.
Социальное страхование всех лиц наёмного труда стало неотъемлемой частью государственной политики. Теперь работник, в случае болезни или тяжёлой производственной травмы, мог не бояться остаться ни с чем. Впервые в мире.

Maternità pagata, chiamata “assenza per decreto”, per tutte le donne nelle fasi di gravidanza e parto. Così chiamata perché introdotta tramite decreto del Potere sovietico. Anche qui, I PRIMI AL MONDO.
Декретный отпуск, то есть отпуск для женщин по беременности и родам. Потому он и называется так, что введён декретом Советской власти и тоже впервые в мире.

Cancellata la scappatoia preferita dai padroni per non pagare i lavoratori: le trattenute dovute allo zar “unto dal signore” che potevano anche arrivare al 40% della paga.
Отменена любимая лазейка работодателя, чтобы недоплатить работнику, — штрафы, которые при «божьем помазаннике» царе могли «сожрать» до 40% зарплаты.

Nel 1918 entrò in vigore il primo CODICE DELLE LEGGI DEL LAVORO (KZoT), che rafforzò l’intero impianto legislativo con nuove e importanti norme.
В 1918 году вступил в силу первый Кодекс законов о труде (КЗоТ), который закрепил целый комплекс важных и новых законодательных норм.

Vietato il lavoro minorile fino ai 16 anni e regime di lavoro attenuato per i ragazzi dai 16 ai 18 e le donne.
Запрет детского труда и щадящий режим работы для несовершеннолетних (16—18 лет) и женщин.

Coordinamento statale per il collocamento dei disoccupati, indennità di disoccupazione, salario minimo in misura non inferiore al livello di sussistenza.
Государственное содействие безработным в трудоустройстве, пособия по безработице, минимальная заработная плата в размере не ниже прожиточного уровня.

Condizioni di lavoro umane, ovvero mantenimento degli impianti produttivi in condizioni adeguate, applicazione delle norme sanitarie e di igiene personale sul posto di lavoro.
Человеческие условия труда, то есть поддержание производственных помещений в соответствующем состоянии, санитарные нормы и личная гигиена на рабочем месте.

Anche nel complesso di tutto quanto elencato, I PRIMI AL MONDO.
Всё это в комплексе тоже было впервые в мире.

In URSS, come primo Paese socialista al mondo, è stata dichiarata guerra a un fenomeno tipico del modo capitalistico di produzione: la disoccupazione. L’ultimo biglietto di collocamento alla Borsa del lavoro di Mosca è stato staccato il 13/03/1930, beneficiario il fabbro Michail Shkunov. Dopodiché, la Pravda parlava di COMPLETA LIQUIDAZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE. Così in URSS furono I PRIMI AL MONDO a sconfiggere la disoccupazione.
В СССР как первом социалистическом государстве была объявлена война явлению, характерному для капиталистической системы, — безработице. В результате 13 марта 1930 года на Московской бирже труда было выдано последнее направление на работу, которое получил слесарь Михаил Шкунов. В дальнейшем «Правда» сообщила о полной ликвидации безработицы. Так СССР стал первой страной в мире, которой удалось справиться с этой проблемой.

Nel 1930 in URSS è stato definito, e nei due anni successivi fissato per decreto, LA PIU’ BASSA ANZIANITA’ AL MONDO PER L’ETA’ PENSIONABILE: 60 anni per gli uomini e 55 per le donne.
В 1930 году в СССР был определён, а через два года законодательно установлен самый низкий в мире пенсионный возраст: 60 лет для мужчин и 55 лет для женщин.

Liquidato totalmente l’analfabetismo.
Ликвидирована тотальная неграмотность.

Introdotta l’istruzione universale gratuita. Creato un sistema sanitario universale e gratuito. Sia nel primo, che nel secondo caso, I PRIMI AL MONDO: scopi a cui il Paese dei Soviet dedicava FINO A UN TERZO DEL PROPRIO BILANCIO STATALE.
Введено всеобщее бесплатное образование. Создана общедоступная бесплатная система здравоохранения. И то, и другое — впервые в мире, причём суммарные расходы Страны Советов на эти цели достигали одной трети государственного бюджета.

E ancora, I PRIMI AL MONDO a garantire scuole dell’infanzia per i bambini in età prescolare, oltre che trattamenti sanitario-termali gratuiti.
А ещё впервые в мире были гарантированы бесплатные детские дошкольные учреждения и бесплатное санаторно-курортное лечение.

Infine, ancora una delle conquiste basilari: casa gratis per tutti. Anche qui, I PRIMI AL MONDO. E nel paese più freddo al mondo il diritto alla casa è equivalente al diritto alla vita.
Наконец, ещё одно из ключевых завоеваний — бесплатное жильё для всех. Конечно же, тоже впервые в мировой истории. В самой холодной стране мира право на жильё равносильно праву на жизнь.

Non abbiamo detto tutte le conquiste del Potere dei Soviet e della Grande rivoluzione socialista di Ottobre, ma solo una prima parte, più indicativa, che potrebbe essere integrata con ancora molti e molti traguardi. Quanto elencato è però più che sufficiente per capire che LA PIU’ GRANDE CONQUISTA DEL GRANDE OTTOBRE fu la creazione dello Stato più di progresso, più giusto e più umano nell'intera storia mondiale.
Мы перечислили не все достижения Советской власти и Великой Октябрьской социалистической революции, а лишь определённую, самую первую их часть, и многие смогут дополнить этот список. Но и сказанного более чем достаточно, чтобы понять: главным завоеванием Великого Октября было создание самого прогрессивного, самого справедливого и самого гуманного государства во всей мировой истории.

"Pravda", 7 novembre 2022, n. 123 (31326)

https://gazeta-pravda.ru/issue/123-31326-37-noyabrya-2022-goda/vpervye-v-mire/

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Paolo Selmi
Sunday, 06 November 2022 22:52
06/11 ore 21:30 aggiornamento

IL “DUCETTO” E IL “GENERALE”


C’È DEL MARCIO IN DANIMARCA…Ma tanto marcio! Nella martoriata terra ucraina, si sta combattendo una guerra senza esclusione di colpi tra il “ducetto” (Zelenskij) e il “generale” (con le armi degli altri, con gli istruttori degli altri, con le unità speciali degli altri, con gli ordini e i piani di battaglia degli altri, con il comando e il coordinamento delle operazioni degli altri… Zalužnyj).

Al punto che i più rappresentativi raccogli-spifferi del segmento telegram ucraino hanno scritto oggi che la trasmissione della password del canale instagram del “generale” sia partita proprio da persone vicine a Zelenskij.
https://t.me/legitimniy/13995

Il primo atto di una guerra senza quartiere, mossa al pretendente al trono direttamente dall’attuale occupante dello scranno più alto. Una guerra dove, a farne le spese, sarà ancora una volta il popolo ucraino. Perché a questo punto anche una sconfitta sul campo, pesante per giunta, non sarebbe esclusa e farebbe ancor più il gioco di chi vuole delegittimarlo e toglierlo di mezzo.
https://t.me/skosoi/5121

Una sconfitta dove magari, contestualmente, si farebbe saltare fuori qualche accusa falsa di informazioni riservate passate ai russi, magari dallo stesso “generale”.
https://t.me/legitimniy/13996

Intanto fra le conversazioni desecretate da JOKER ci sono due particolarmente interessanti.
Una di una certa “Ksenia Nosanchuk” che scrive il 19 luglio al generale di piani che si starebbero escogitando per buttare fuori dalla centrale atomica ZAES i russi (questo mentre ufficialmente sia il regime di KIEV, sia la NATO, ma sia anche l’ONU che gli dava credito, avrebbe di lì a poco imperversato la versione dei “russi che si sparavano da soli”).

Un’altra, invece, a firma Miroslav Oleshko, DATATA 15 DICEMBRE 2021, è decisamente ancor più interessante:
“C’è lo Svedese che chiede di mettersi in contatto con Lei. Pensava di farlo attraverso il generale Krivonos, che ora però è in ospedale. Vuole incontrarla per la questione dell’attacco ai separatisti, perché tutto sia concordato...”
“…С Вами просит связаться Швед. Думал через генерала Кривоноса, но он сейчас в больнице. Хочет встретится по вопросу удара по сепарам, но, чтобы было всё согласовано…”
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/19580

Due giorni dopo questa conversazione la RUSSIA muoveva un ULTIMATUM alla NATO di non provare a MUOVERSI DI UN METRO dai CONFINI DEL 1997! Qui fare il deficiente con delle belle figliole non c’entra: qui occorrerebbe chiedere conto di queste cose, fra cui – e non ci stancheremo mai di ribadirlo – cosa ci facessero 76.000 unità scelte sulla linea di fronte sopra Doneck e Lugansk da fine gennaio, chi e come avessero stilato quei piani d’attacco trovati precipitosamente abbandonati nel corso della ritirata di fine inverno e trovati poi dai russi e dalle milizie del Donbass. La NATO NON SOLO SAPEVA, ma stava “CONCORDANDO” l’attacco da mesi. La soluzione “azera” era non solo nell’aria, ma in piani concreti e nelle prime attuazioni di tali piani divenuti nel frattempo ordini.

Il “generale”, intanto, esce scornato da questa vicenda. Questa copertina del TIME ormai è buona solo per giocare a freccette da parte dei suoi nemici, perché il “genio” ormai di geniale è emerso che ha ben poco.
https://t.me/rsotmdivision/2390

Infine, un ultimo dato. Il “genio”, il campione del nazionalismo ucraino, gigioneggia con le sue sottoposte in un russo perfetto, che gli rispondono in un russo altrettanto perfetto. Quest’ultima osservazione la dedichiamo ai nostri politici, al nostro U-ccidente, che ancora oggi non ha capito che non solo de-russificare l’Ucraina è un crimine contro la maggior parte della popolazione ucraina che di fatto è ancora, nonostante trent’anni di questo percorso di rimozione, russofona e nel pensiero e negli strati profondi della propria coscienza collettiva ancor prima che nella parola (tipico di qualsiasi madrelingua), ma che è un’operazione di suicidio culturale, ancor prima che di genocidio culturale. È come se, pur godendo di ottima salute, chiedessi e ottenessi da un dottore pazzoide di amputarmi arti superiori e inferiori e impiantarmi protesi artificiali, allo stesso modo di cambiare il mio miocardio con un macchinario artificiale. E forse ancora il paragone non regge con quanto sta accadendo.

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento.
https://t.me/boris_rozhin/69531
Sempre evidente la sproporzione fra le perdite sul fronte EST fra SVATOVO e KREMENNAJA soltanto, circa 450 uomini, contro quelle sull’intera linea SUD (circa 50 uomini).
https://t.me/mod_russia/21545

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 06 November 2022 01:19
06/11 ore 00:30 aggiornamento

L’ULTIMA BEFFA DI JOKER


Dopo aver violato il suo account, Joker non si è limitato alla beffa dell’immagine caricata a suo nome, ma ha anche sbirciato nelle sue conversazioni.
https://t.me/JokerDPR/235
video-registrazione della sua navigazione qui per chi non è iscritto a telegram come me:
https://yandex.ru/video/preview/783305132548414270
Fondamentalmente, quest’uomo che appare “tutto d’un pezzo” appare dalla registrazione che abuserebbe continuamente della sua posizione per intrattenere chiacchiere cordiali e non solo chiacchiere con signorine arruolate alle sue dipendenze. Come nota Joker, quel Mitsubishi L-200 è decisamente più necessario alla signorina a fianco che alle esigenze dei soldati al fronte.
https://t.me/JokerDPR/239?single
Questo mentre, come diceva nella reprimenda alla prima beffa di Joker,
https://t.me/hackberegini/1095
i suoi uomini muoiono a frotte. L’ipocrisia del potere, l’arroganza del potere, la superbia del potere… storia vecchia come il mondo, così come è storia vecchia che di fronte a tutto questo c’è e ci sarà sempre chi servilmente applaudirà, sornione e compiaciuto. Fino a quando...

IMPERIALISMO E BORGHESIA COMPRADORA NELL’ECONOMIA DELLA DIPENDENZA UCRAINA

Il tutto nasce da questa cartina elaborata dall’Economist
https://www.economist.com/media-assets/image/20221105_IRM983.png
“Spade contro aratri”, dove si incrociano i Paesi “con un conflitto serio” (>500 morti, azzurro, rosa e rosso) con gli “altri” (azzurrino, giallino, giallo intenso) per “insicurezza alimentare” (>20% della popolazione con dieta insufficiente ad assicurare il bisogno quotidiano)

Dove il conflitto è serio, anche il deficit alimentare è serio. Ora stacchiamoci dall’articolo dell’Economist “How men with guns aggravate global hunger” (https://www.economist.com/international/2022/11/02/how-men-with-guns-aggravate-global-hunger) che non può che additare a Putin i mali del mondo, della galassia e dell’universo, e torniamo per un attimo marxisti.

A farlo, peraltro, è un canale telegram ucraino, Legitimnyj. Che si limita a notare: “Signori, siamo con la spia rossa accesa (l’unica cosa di rosso rimasta sotto il regime di KIEV…) e CIÒ NONOSTANTE ESPORTIAMO GRANO!”
https://t.me/legitimniy/13988
Mi permetto di aggiungere, per la maggior parte all’U-ccidente e in percentuali infime ai Paesi poveri.

Ecco allora ritornare sempre attuale lo schema dell’ “economia della dipendenza”. Lo riprendo qui per comodità da un mio lavoro precedente:

--- inizio ---

Parliamo quindi di dipendenza, meglio, di economia della dipendenza. Non possiamo comprendere le dinamiche del sottosviluppo se prima non affrontiamo la sua causa prima. Ad aiutarci, uno dei fondatori di questa teoria, Theotonio Dos Santos (1936-2018), recentemente scomparso. La sua fama diveniva mondiale nel 1970, con un breve saggio, “La struttura della dipendenza”1 , da cui citiamo i seguenti estratti.
Il primo, fondamentale, riguarda la definizione di dipendenza:
Per dipendenza intendiamo la situazione in cui l’economia di alcuni Paesi è condizionata dallo sviluppo e dalla espansione di un’altra economia cui la prima è subordinata. Il rapporto di interdipendenza fra due o più economie, e fra queste ultime e il commercio mondiale, assume la forma di dipendenza, quando alcuni Paesi (i dominanti) possono espandersi ed mantenersi autonomamente, mentre altri (quelli dipendenti) possono farlo solo come riflesso di questa espansione, che può agire positivamente e/o negativamente sul loro sviluppo immediato.
Il secondo, che per motivi di spazio occorre ridurre ai soli passi salienti, è una lunga analisi che affronta il meccanismo di creazione della “nuova dipendenza” e di apparenti “aiuto”, “finanziamento”, “cooperazione” che in realtà la consolidano:
Parte dalla dipendenza coloniale e da quella finanziario-industriale, che culminano nella
• distruzione delle economie tradizionali e nella
• transizione a economie di esportazione di materie prime, semilavorati, e prodotti finiti verso i centri egemonici (dalle monocolture alla stessa forza lavoro), con conseguente
• restrizione (cancellazione nel caso peggiore) del mercato interno fino alla
• mera economia di sussistenza.
Nei Paesi indipendenti, la “nuova dipendenza” è data dal
• mantenimento di un’economia di esportazione
• i cui profitti, al netto di ciò che resta fra le zampe del capitalista, vanno a
1. saldare debiti e ad
2. acquistare le risorse (macchinari, impiantistica) necessarie a riprodurre tale e quale il ciclo produttivo di sfruttamento di risorse umane e materiali.
Questo, vale la pena notare, non è solo un problema delle ex-colonie, ma anche del cosiddetto “primo mondo”, dei “Sud” che emergono sempre di più in questo “Nord” di ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri:
• la povertà che infatti deriva da questa desertificazione socio-economica dovuta alla progressiva concentrazione capitalistica risultante dagli attuali processi in corso,
• le briciole destinate al mercato interno, fanno sì nel frattempo che si riducano i consumi da un lato, e i consumatori dall’altro, laddove
• il deficit di risorse spendibili attacca progressivamente risparmi di una vita e risorse di rendite assistenziali e pensionistiche su cui (soprav)vivono interi nuclei familiari.
https://sinistrainrete.info/teoria/12838-paolo-selmi-appunti-per-un-rinnov

--- fine ---

Il lavoro di Dos Santos procede. Ma per quanto riguarda il caso ucraino quanto citato basta a delineare i termini del discorso e di una possibile analisi.
SI BADI, QUANTO ESPOSTO E’ PARTE DEL CASO UCRAINO DA BEN PRIMA DEL FEBBRAIO 2022! Si guardi a questo manifesto satirico, che recita, fra il serio e il faceto:
1991: fra 5 anni vivremo come in Francia
2004: fra 10 anni vivremo come in Polonia
2015: fra 20 anni vivremo come ai tempi di Janukovich (deposto un anno prima…)
2022: fra 20 anni vivremo...
https://t.me/panchenkodi/3456

Ne abbiam parlato sin dall’inizio del conflitto. Gli oligarchi e il loro capitalismo da rapina hanno sempre più depauperato quella che era la seconda economia sovietica, sino ad accontentarsi di ricoprire il ruolo di BORGHESIA COMPRADORA al soldo dell’imperialismo d’U-ccidente. Lo scandalo di un grano venduto in UE per la maggior parte in un contesto di deficit alimentare è la cartina di tornasole di un processo in essere da decenni, in cui il proletariato e il sottoproletariato ucraini ben da prima del conflitto già ricoprivano il ruolo di carne da cannone.

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, stasera inoltrata.
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Paolo Selmi
Saturday, 05 November 2022 12:54
05/11 ore 12:30 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO


Confrontiamo i dati del 05/11 (https://t.me/mod_russia/21521) con quelli del 26/10 e vediamo cosa è successo a distanza di 10 giorni:
331 aerei (vs 326, +5 vs +5 dei 15 giorni precedenti)
169 elicotteri (vs 162, +7 vs +1 dei 15 giorni precedenti)
2435 droni (vs 2349, +86 vs +138 dei 15 giorni precedenti)
386 sistemi missilistici (vs 383, +3 vs +3 dei 15 giorni precedenti)
6335 carri armati e altri cingolati blindati (vs 6084, +251 vs +364 dei 15 giorni precedenti)
882 lanciarazzi multipli (vs 874, +8 vs +6 dei 15 giorni precedenti)
3554 obici e mortai (vs 3527, +27 vs +60 dei 15 giorni precedenti)
7048 autoveicoli blindati (vs 6791, +257 vs +262 dei 15 giorni precedenti)

Riducendo i tempi di misurazione da 15 a 10 giorni,
- aerei abbattuti in egual numero (quindi in proporzione +50%)
- elicotteri in aumento E NOTEVOLE (di sette volte in due terzi del tempo...). Gli elicotteri sono usati in prima linea, gli elicotteri che probabilmente sono stati tenuti al coperto sinora, gli elicotteri che ora SONO COSTRETTI a usare dalla penuria di tutto il resto, gli elicotteri che sono individuati e abbattuti. Una distruzione differita, ma inevitabile. Sino a esaurimento scorte (aerei forniti dai NATO ex-Varsavia anche qui sino a esaurimento scorte, ma elicotteri peggio perché anche i NATO ex-Varsavia se li tengono stretti).
- droni abbattuti in linea col ritmo di abbattimento, senza far troppi conti. Quelli da ricognizione li tirano fuori dalla comoda borsa cinese venduta col kit, li alzano in volo e gli altri li abbattono. Quelli più “seri”, tipo Bayraktar, seguono comunque la stessa sorte. Il ritmo di distruzione è identico.
- sistemi missilistici abbattuti in egual numero (quindi in proporzione +50%). Segno che le LANCETTE qui han fatto la differenza (vedi pezzo di ieri). E con le lancette tutti i droni kamikaze egualmente usati in operazioni controbatteria.
- carri armati, obici cingolati, altri blindati semoventi, ritmo in LEGGERA crescita ma sostanzialmente in linea con gli abbattimenti precedenti. Aumenta la capacità di individuazione dei pezzi non appena sono posizionati e il loro rapido abbattimento, a volte anche prima dell’impiego sul campo di battaglia, e comunque con un impiego davvero limitato. Sempre più limitato, visto che il ritmo di ricambio è LEGGERMENTE aumentato, in una situazione di linea di fronte sostanzialmente immutata.
- lanciarazzi multipli, stesso discorso. AUMENTO DECISO del RITMO DI ABBATTIMENTO, segno che anche qui le LANCETTE e gli altri droni kamikaze impiegati in prima linea fanno il loro lavoro.
- Obici e mortai con ritmo di abbattimento in calo, in tutto questo contesto a mio modestissimo parere segno soltanto che sono stati impiegati di meno e quindi distrutti in quantità minore. Da nessuna parte è stato segnalato in questi 10 giorni che abbiano fatto la differenza, anzi.
- Autoveicoli blindati in numero pressoché eguale, quindi anche qui quasi un bel 50% di aumento del ritmo di abbattimento. Può voler dire due cose. Aumentati gli attacchi in piccoli gruppi e proporzionalmente distrutti i mezzi che tali attacchi tentavano, piuttosto che aumentata la precisione dell’artiglieria russa non solo nel respingere l’attacco, ma anche nell’impedire, per esempio, la ritirata / fuga alla disperata in mezzo ai campi e ai boschi di tali mezzi. Se di 10 ne tornan 5, malconce ma tornano, oppure 8 o 9, fa differenza.

Nel complesso (IL VALORE DI UN AEREO O DI UN ELICOTTERO NON E’ MINIMAMENTE COMPARABILE A QUELLO DI UN MORTAIO) aumenta il valore aggregato degli armamenti distrutti (e, per una parte notevole di tale valore, non più ripristinabili).

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo, sia verso SUD che verso EST.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 04 November 2022 18:46
04/11 ore 18:15 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna nuova, né sul fronte EST, né sopra CHERSON. A proposito di CHERSON, continua l’evacuazione, continuano voci nel settore telegram russo che la danno in abbandono, continuano voci nel settore telegram ucraino che sostengono che le voci diffuse nell’analogo settore russo siano soltanto un tentativo di adescamento. Di fatto, continuano i due movimenti: civili fuori, militari dentro.
https://t.me/boris_rozhin/69339
Vedremo gli sviluppi.

LE “LANCETTE” CHE STANNO CAMBIANDO LA CONCEZIONE STESSA DI CONTROBATTERIA

Qui un “aiuto” italiano che fa la sua ingloriosa, meritata, fine (un mortaio FH70)
https://t.me/rybar/40879
qui il video per i non iscritti a telegram come me
https://rutube.ru/video/40165bbcdc40d3a878fafdf262cbdb00/

Qui la stessa sorte per un semovente 155 mm a stelle e strisce
https://t.me/boris_rozhin/69322

Qui il colpevole di tutto ciò
https://t.me/echo_of_war_dnr/664
et
https://dzen.ru/media/boevye_podrugi/dronykamikadze-lancet-samyi-effektivnyi-rossiiskii-bpla-62e2968d0539da7bb0cb7168

Un altro drone kamikaze, di nome LANCET (Ланцет). Un drone che sta cambiando la nozione stessa di controbatteria, come scrivevo in oggetto. Non serve più precisione millimetrica da parte dei ricognitori e tempismo ridotto a momenti a frazioni di secondo. In entrambi i filmati c’è un drone in volo che individua il bersaglio: un mortaio, sia fisso che semovente, sia fermo che in movimento, sia in campo aperto che imboscato. Le coordinate vengono fornite all’operatore della “Lancetta”, che decolla. A questo punto a 80-110 km/h di velocità di crociera fossero anche 20-30 km di distanza li riesce a fare (40 min di autonomia), nel frattempo il drone continua a fornire le coordinate corrette di un oggetto in movimento che non è certo speedy gonzales… e la lancetta arriva, con una precisione imparagonabile a quanto potrebbero (e hanno potuto) fare i mortai e i cannoni semoventi sinora impiegati. Il miglioramento nell’attività di controbatteria è evidente. Infine, i costi contenuti (costruzione semplice, ma efficace) consentono un utilizzo intensivo
http://www.mining-portal.ru/etc/1/tochnyiy-i-nedorogoy--novyiy-udarnyiy-bespilotnik---lantset---ot-kontserna---kalashnikov--/
e di gran lunga maggiore di quanto possa fare la NATO, per esempio, con gli analoghi Switchblade, che costano centinaia di migliaia di dollari l’uno.

Lo stesso uso intensivo fatto sinora coi “gerani”, per esempio. I droni russi sono entrati in questo conflitto da pochissimo tempo a questa parte, a differenza dei già citati Switchblade o dei Bayraktar TB2 turchi, ma a differenza di questi stanno realmente facendo la differenza. Diversa costruzione, diversa produzione, diverso impiego, scarsa contraerea da parte NATO che ha esportato su suolo ucraino tonnellate di missili anticarro, ma non un’efficace contraerea. Errore strategico che sta pagando molto caro. Una quota consistente di infrastruttura energetica e l’intera linea di attacco, a partire dall’ artiglieria pesante, smontata pezzo a pezzo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Friday, 04 November 2022 12:48
04/11 ore 12:30 aggiornamento

CHERSON E ISTERIA DA RETROPENSIERO: COME E’ ANDATA


Quanto accaduto merita una ricostruzione perché estremamente indicativo di come basti veramente poco per scatenare reazioni decisamente sproporzionate a quanto effettivamente accaduto.

Tutto nasce da questo video, riportato, rimbalzato, spedito via piccione, non solo da READOVKA ma praticamente da tutto il segmento russo-ucraino di telegram (e, anche qui, non solo telegram)…
https://t.me/readovkanews/46100

Laconicamente, in una CHERSON SEMIDESERTA, il palazzo dell’AMMINISTRAZIONE REGIONALE appare SPOGLIO, proprio sopra a dove fino al 1991 stava l’emblema dell’URSS (falce, martello, stella, globo, spighe laterali, strisce con “proletari di tutto il mondo unitevi!” in tutte le lingue dell’Unione… bellissimo), poi il simbolo dell’Ucraina, poi… nulla (l’aquilotto in rilievo non è ancora arrivato…) . Nulla (nessuna bandiera) su nulla (nessun emblema), quindi.

CHI L’HA NOTATO (primo retropensiero), E’ SUBITO GIUNTO ALLA CONCLUSIONE: ECCO, STIAMO SBARACCANDO! Supportato anche da altre voci che davano navi in partenza dal porto.

Apriti cielo… “e non è possibile! E ma come! E’ un’indecenza!” In breve, putiferio nel segmento russo. E urla di giubilo speculari su segmento ucraino…

Tra l’altro, la vigilia della “festa nazionale dell’unità del popolo russo”… (ma cosa avrà di speciale questo 4 novembre per far fare feste di questo tipo... boh, specialmente per chi come in questo periodo me festeggia solo il 7 novembre…). Quindi oltre al danno ci sarebbe stata anche una beffa da non poco!

Intanto, nel putiferio generale, cominciano ad arrivare altre immagini e filmati, dove su ALTRI edifici pubblici, la bandiera è sempre lì al suo posto.
https://t.me/readovkanews/46103

E il putiferio e lo sconforto lasciano il posto al dubbio. Anche qui… su entrambi gli schieramenti!!!! E per motivi completamente diversi!!!
Ai russi comincia a venire il dubbio che quella BANDIERA CALATA NON VOGLIA DIRE NULLA
Agli ucraini comincia a venire il dubbio che questa sia una MOSSA INFINGARDA PER ATTIRARE LE TRUPPE UCRAINE IN UNA TRAPPOLA… TIPO CAVALLO DI TROIA AL CONTRARIO…

Giunge nel pomeriggio anche la notizia che l’amministrazione regionale avesse semplicemente cambiato di posto, spostandosi sull’altra riva del fiume.

Nel trambusto generale di chi diceva una cosa e chi ne diceva un’altra, ma proprio di tutto e di più, esce alle otto di sera il silenzio-parla-agnesi di turno. Trattasi dell’ex deputato della Rada Oleg Carjov, uomo di spicco delle repubbliche del Donbass,
https://t.me/olegtsarov/3961
che si fa un selfie dietro la porta dell’amministrazione regionale e scrive:
“Son qui davanti a dove stava l’amministrazione regionale di CHERSON. Ora sventola sopra la bandiera della Federazione Russa. Il palazzo è stato occupato da un altro ufficio e chi se ne è andato si è portato via la bandiera, facendo una cazzata.”
Вот здание за моей спиной, где располагалась ВГА Херсонской области. Сейчас на нём висит флаг Российской Федерации. Здание администрации занимала другая служба, которая при переезде забрала флаг с собой, сделав глупость.

Da allora non ne ha parlato più nessuno. Già che ci siamo, aggiornamento sull’evacuazione in corso di CHERSON:
300.000 persone sono state già portate al sicuro sull’altra riva del fiume
https://kherson-news.ru/society/2022/11/04/61489.html

L’OTTO NOVEMBRE, a ridosso delle elezioni negli USA, dovrebbe partire nuovamente l’offensiva NATO su CHERSON. Così ipotizzano alcuni.
https://kherson-news.ru/incident/2022/11/04/61509.html

Nel frattempo, la situazione è abbastanza “sonnecchiante” (Значительных изменений в обстановке в Херсонской области нет), come riportano nei commenti e come mostra la cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/04/20221104092141-5b4d27c8.jpg
et con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/04/20221104092140-83f43285.jpg

Anche il bollettino di oggi del Ministero della difesa parla di 95 soldati ucraini morti sull’INTERA LINEA DI FRONTE da EST di Nikolaev fino al DNEPR. Meno della metà di quanti ne sono morti fra SVATOVO e KREMENNAJA sempre ieri sul fronte EST.

Ora, va bene (anzi, va male!) evacuare, lasciare la città, mollare il colpo… per tutti i motivi possibili, foss’anche solo tattica, ma FARLO QUANDO IL NEMICO NEMMENO STA ATTACCANDO! Di fatto, avvengono in questo momento due movimenti diametralmente opposti: i militari entrano, i civili escono. Segno che l’otto novembre, o quando sarà, difficilmente questi militari se ne andranno come sono venuti.

E che, in questo caso, da una bandiera portata via da un funzionario troppo zelante, è uscito fuori un cinema d'antologia.

Aggiornamenti a seguire.
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Leandro Casini
Friday, 04 November 2022 13:27
Grazie Paolo, interessante e puntuale ricostruzione. I canali telegram ucraini e russi erano infatti in subbuglio, ma stranamente quello di Solov'ëv, di solito ipercritico, era tranquillo.
Vediamo ora che tira fuori dal cappello Zaluzhnyj...
Buona giornata
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Paolo Selmi
Friday, 04 November 2022 14:48
Grazie Leandro!

Vedremo... ma per quel poco che posso capirne, molto farà anche quello che NON vedremo. In particolare, purghe e rese dei conti interne. Per esempio, vedo molto male questo soldato dell'unità speciale А2724, incaricata di seguire DELTA:
https://t.me/nemeZ1da_ru/1053
Neolaureato e subito arruolato, sul suo profilo di Vkontakte, a fianco della foto in uniforme la qualifica di "Prezident Ukrainy!!!"

Tra l'altro questo canale hacker, oltre a pubblicare questa "scheda", è andato a frugare nel suo computer e in quello degli altri colleghi direttamente responsabili , trovando e pubblicando altre "performance" che sicuramente non faranno piacere al signor generale e neppure a un'opinione pubblica ucraina a cui sono chieste continuamente lacrime e sangue e che vede ogni giorno morire i propri figli, mariti e padri per mantenere, in cambio, dei debosciati.

Se non sclera oggi lo faranno presidente dell'Ucraina... o santo subito... vedremo!

Buon fine settimana!
Paolo
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GABRIELE
Friday, 04 November 2022 10:07
SCUSA PAOLO. MA LA RITIRATA DA CHERSON PARE UN FATTO DAL TESTO CHE HAI PUBBLICATO. E NON E' UNA BUONA NOTIZIA. I GIORNALI INTERNAZIONALI ESULTANO. TI PUOI SPIEGARE MEGLIO? GABRIELE
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Paolo Selmi
Friday, 04 November 2022 12:08
Ciao Gabriele!

Assolutamente nessuno si sta muovendo da Cherson. Ma ti dirò di più, il "retropensiero" in questo caso non c'entrava nulla...

Si è trattata di semplice "glupost'", "stupidità",
https://t.me/boris_rozhin/69283
a cui poi mettendo insieme altri due elementi che non c'entravano nulla è stato sollevato un polverone cosmico, su tutti i canali telegram peraltro, sia segmento russo che segmento ucraino.

Ora che sono in pausa provo a ricostruire il tutto, perché questi fenomeni mediatici sono un po' il termometro di questi tempi.

Grazie 1000 e
a fra poco!
paolo
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Paolo Selmi
Friday, 04 November 2022 08:14
04/11 ore 08:30 aggiornamento

LO “SPORTIVO”


Il grande capo delle ff.aa. ucraine, generale Zaluzhnyj, ieri notte l’ha presa “sportivamente”… poco prima JOKER gli aveva hackerato la password di instagram (che sarà stata 1234… o an-vedi-come-so-gajardo) e gli aveva caricato questa immagine:
https://t.me/JokerDPR/232?single
Un soldato con la faccia pitturata da joker e sotto, in ucraino: “Confermo che Joker DNR è entrato in DELTA”. Visto che lo ha negato fino a ieri notte… beffa cercata e dovuta, nella logica degli hacker.

Beffa presa “sportivamente” dal capo supremo: in un post serale esce con “gli orchi devono essere eliminati”, “vi uccideremo tutti”.
https://t.me/vityzeva/72309

Lo sportivo, nonché amante dei diritti umani tanto decantati dall’U-ccidente (“paru cerca paru”, si dice dalle parti di mia moglie…), ricordiamo essere l’interlocutore NATO alternativo al burattino attualmente al potere. Quando sarà bruciato del tutto, verrà il suo turno. Cominciamo a conoscerlo da vicino.

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo, il Piave mormora “Fischia il vento”,

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 03 November 2022 18:32
03/11 ore 18:40 aggiornamento

CHERSON E L’ISTERIA DA RETROPENSIERO

Il tutto nasce da alcune mosse oggi fatte dai russi A CHERSON. Giù le bandiere da alcuni palazzi pubblici, navi che partono, immagini diffuse sulla rete…
https://t.me/legitimniy/13980
“Se ne vanno, se ne vanno”. Segmento telegram ucraino in un misto di euforia e subbuglio generale. Poi è prevalso il retropensiero isterico: “No… maledetti, lo fate perché volete attirarci in trappola!”. Un adagio cinese, divenuto famosissimo già ai tempi dell’Armata Rossa di Mao Zedong e Zhu De (e oggi negli ultimi due segni titolo della rivista teorica del PCC) dice: “Cercare la verità nei fatti” (事实求是shíshì qiúshì). Prima di arrivare al retropensiero isterico…

DELTA: NON SOLO “13 MINUTI”… + BONUS: PROGRAMMA DELLE COORDINATE GPS DI ARTIGLIERIA HACKERATO (E LA LOGIN DI ZALUZHNYJ)

Qui il pezzo originale
https://t.me/JokerDPR/226
e qui per chi come me non è iscritto a telegram
https://dnr-news.ru/society/2022/11/03/152679.html

Joker aggiunge questo filmato di oltre 16 minuti per far capire, a chi ha orecchie per intendere
1. Che non sono stati “solo” 13 minuti di intrusione
2. Che la “sbirciata” non è stata solo sul fronte SUD, ma praticamente ovunque (si vede CHARKOV e DONECK)
3. Soprattutto, che non si è trattato di una “sbirciata” e basta, anzi…

Quindi ci mostra anche una schermata di KRAPIVA, provocatoriamente puntata su KIEV, che è il programma unificato di puntamento dell’artiglieria ucraina:
https://t.me/JokerDPR/227
e, ciliegina sulla torta, la login del generale Zaluzhnyj su DELTA (zaluzhniyvaleriyboyevaya)
https://t.me/JokerDPR/231
Insomma… ci ha smanettato e non poco. E, visto che è ancora vivo e vegeto e quello che sta facendo non è tutta farina della sua “spontanea” iniziativa, non è stato l’unico a smanettarci…

Il problema, ormai, è che il comando delle forze armate ucraine non può negare come sinora che sia tutto un bluff. Primo danno, smacco, danno di immagine. Tuttavia, quel che è peggio è che non ha assolutamente idea di quanto sia stato trafugato prima che si accorgesse della falla e corresse ai ripari. Secondo danno, di sostanza e che sostanza! Ma c’è ancora di peggio: il comando che fino a oggi diceva “non è vero”, probabilmente non ha neppure idea se le misure correttive adottate (nuovi login, nuove pwd) siano o meno efficaci. Se le falle siano ormai sistemiche e l’intera architettura sia compromessa. Terzo danno, di sostanza e con esito probabilmente CATASTROFICO. Infine, passare da un software a un altro, a quei livelli, non è neppure una cosa così semplice: migrare dati, installare il nuovo programma e cancellare il vecchio su tutte le postazioni (migliaia!), connetterlo ai terminali NATO, riaddestrare il personale, il tutto mentre fischiano proiettili, missili e vasi di “gerani” che fanno mancare rete, corrente, campo ogni due per tre. Il danno è stato enorme anche da questo punto di vista.

I bimbi piccoli, spesso, quando giocano a nascondino si coprono gli occhi con le manine e, fra sé e sé, ridacchiano perché nessuno li può trovare dal loro super-nascondiglio. Lo stesso fanno i cinegiornali luce. Basta non parlarne… e di colpo tutto scompare! Non è così… il flipper è andato in tilt, anche se voi continuerete a oltranza a chiudervi la vista con le vostre zampacce.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 03 November 2022 15:48
03/11 ore 13:30 aggiornamento

>>> DALLA NATO SANGUE INFETTO PER I SOLDATI UCRAINI! <<<


Questa notizia è trapelata anche qui soltanto grazie agli HACKER, questa volta del collettivo KOMBATANT che sono entrati negli archivi del Presidente del consiglio DENIS SHMIGAL!
https://t.me/breakingmash/39593?single
ma qui il documento si vede MOLTO MEGLIO
https://twitter.com/AZgeopolitics/status/1588135525025808386/photo/2

Una lettera del MINISTERO DELLA SANITA’ direttamente al presidente del consiglio.

ANTEFATTO: sono stati richiesti alla NATO 62.000 LITRI DI SANGUE.

La NATO GLIELI HA PROCURATI, ma senza alcun controllo.

I controlli, GRAZIE A DIO, li han fatti i medici ucraini. E cosa han trovato? Virus HIV, Epatite B e C, Mononucleosi, Citomegalovirus. Nel tweet la risoluzione è tale che si legge tutto! Fine secondo paragrafo.

Prosegue quindi e dice che, su due gruppi di campionatura prelevati e analizzati, ha trovato

I gruppo (tutto 0 zero):
6,3% con l’HIV
7,4% con l’Epatite B
3,2% con l’Epatite C

II gruppo (tutto A):
5,9% con l’HIV
6,8% con l’Epatite B
3,1% con l’Epatite C
(fine secondo paragrafo, i numeri parlano chiaro anche a chi non legge il cirillico)

Quindi si lamenta e dice, CHIARAMENTE (primo paragrafo II pagina), CHE “E’ INACCETTABILE L’ACQUISTO DI SANGUE E SUOI COMPONENTI DAI PAESI AFRICANI” (SIC)!

Chiede infine al governo di mettere a bilancio 680 MILIONI DI GRIVNE per la profilassi da malattie da virus.

E’ un documento importante perché
1. ci dice già il livello di COORDINAMENTO fra REGIME DI KIEV e FORZE NATO ALL’ESPLODERE DEL CONFLITTO. Si guardino le date sotto, a fianco del QR code. Altro che “Aiuto, aiuto” e tutta la storiella così come l’hanno propinata sui cinegiornali luce. Il livello di approvvigionamento ematico non può essere improvvisato dall’oggi all’oggi. E infatti, a INIZIO DOCUMENTO, leggiamo che il tutto avviene “NELL’AMBITO DI UN PROGRAMMA COMPLESSO DI AIUTI UCRAINA-NATO”. Signori! Ma è normale che nell’ambito di un programma complesso di aiuti si chiedano SESSANTADUEMILA LITRI DI SANGUE??? Ai cinegiornali luce: è così strampalato che già si avesse in mente qualcosa? Li uniamo i puntini con i 76.000 uomini schierati da fine gennaio sulla linea di fronte con DONECK e LUGANSK?

2. Mostra LO SCARSISSIMO LIVELLO DI CONSIDERAZIONE della CARNE DA CANNONE UCRAINA da parte della NATO. SIN DALL’INIZIO DI QUESTO CONFLITTO. SANGUE ED EMODERIVATI COMPRATI (PROBABILMENTE AL MERCATO NERO! PERCHE’ NESSUN CONTROLLO, NESSUNA ANALISI!!!) DAI PAESI POVERI DELL’AFRICA (Probabilmente l’altra percentuale di sangue infetto da HIV tradisce questo tipo di origine, immagino, oppure il Ministero della Sanità ucraino aveva informazioni di prima mano). DOPO IL TRAFFICO DI ORGANI, IL TRAFFICO DI SANGUE! DAGLI STESSI PAESI POVERI CHE VENGONO AGITATI COME BANDIERA PER IL COSIDDETTO “ACCORDO SUL GRANO” E A CUI TALE GRANO ARRIVA NELLA MISURA DI 1 SU 10 E QUANDO VA BENE!

I cinegiornali luce tacciono. Al contrario, l’indignazione e la rabbia montano.

DAL FRONTE

Nessun cambiamento di fronte sostanziale, così come nessun mutamento di tendenza nelle PERDITE ENORMI delle truppe ucraine sul fronte EST, mandate letteralmente a morire né più né meno dell’offensiva estiva su CHERSON. 250 morti nella sola giornata di ieri, contro gli 80 lungo l’intera linea a est di NIKOLAEV e sopra CHERSON.
https://t.me/mod_russia/21448
La sproporzione è evidente, un po’ meno dove vogliano arrivare i padroni NATO con questi attacchi suicidi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 03 November 2022 08:41
03/11 ore 08:30 aggiornamento

GIRO DI BOA


Se guardiamo la cartina giornaliera di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/11/02/20221102205311-e178670b-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/02/20221102205222-b6dd4777.png

Una cosa salta subito all’occhio, a parte che è il copiaincolla di ieri, dell’altroieri, eccetera (avanzamenti di qualche centinaio di metri non appaiono su quella scala). Salta all’occhio la SPROPORZIONE ENORME fra pallini rossi (gli attacchi dei russi) e pallini azzurri (quelli delle forze NATO).

Merito dei treni che non vanno, o del fuoco di artiglieria che elimina gli arsenali e i pezzi dislocati (che come tutte le risorse scarse, prima o poi finiscono…), piuttosto che della frenata evidente nei rifornimenti NATO (sui depositi “autoctoni” non si può più fare affidamento, e non da oggi). Pars destruens.

Merito inoltre degli ormai quasi centomila soldati arrivati, (soprattutto) di un diverso atteggiamento costretto dal cambio di passo imposto dall’offensiva NATO, dei nuovi armamenti arrivati, della nuova tattica applicata a tutto campo e tesa a porre le forze NATO in condizioni di non nuocere entro i limiti di una guerra convenzionale e unicamente con l’aviazione ex-sovietica a disposizione. Merito anche del sabotaggio della struttura informatica, della guerra “di rete” che non funzionava più come un mese e mezzo fa, anzi, non funzionava più e basta. Il tutto, colpendo un trasformatore piuttosto che un ponte e ottenendo lo stesso effetto pratico e accrescendo le contraddizioni interne fra popolo e marionette di regime e fra marionette di regime e burattinai NATO. Pars costruens.

Più altre operazioni sia tese a smantellare che a creare condizioni che non ho nominato. Il tutto conduce a questo vero e proprio GIRO DI BOA. Come a luglio, diverso da luglio: attacco russo, difesa NATO (a differenza di luglio, non più solo ucraina, ma completamente NATO con la parte ucraina limitata alla carne da cannone, manovalanza passiva). Queste frecce, unite a quelle delle cartine di RYBAR, mostrano che nei fronti caldi l’iniziativa è passata ai russi:
https://t.me/wargonzo/9010
Anche nell’unico punto, fra SVATOVO e KREMENNAJA, dove la pressione NATO c’è e si fa sentire, è sempre più debole e gli attacchi si esauriscono nell’arco della giornata. Intesa come giornata solare, con la sera passata a recuperare le salme dei compagni uccisi, altrimenti lasciati lì per evitare altre vittime. Questa la tragica cronaca, sempre uguale, degli ultimi attacchi ordinati alle forze di terra ucraine, supportate da mercenari polacchi e rumeni, appoggiate da blindati e artiglieria occidentale.
https://t.me/vysokygovorit/9868

Non mi piace usare né “lavoro”, né tantomeno “capolavoro” per descrivere eventi bellici. Come l’imprinting per l’ochetta Martina, per me il lavoro è una cosa sola:
“Il lavoro è l’attività cosciente, determinata per obbiettivi, con cui e grazie a cui l’uomo trasforma gli oggetti presenti in natura per soddisfare i propri bisogni.”
Труд – это целесобразная деятельность человека, благодаря которой он приспосабливает предменты природы для удовлетворения своих потребностей.
(“Политическая Экономия. Учебник для школ основ марксизма-ленинизма”. Изд. 3-е. Москва, Политиздат, 1971)
Primi undici capitoli di questo manuale sovietico di Economia politica tradotti quando ancora avevo i capelli qui:
https://www.resistenze.org/sito/ma/di/fo/mdfojb21-021234a001.pdf

Quindi usare la parola “lavoro” per descrivere un’attività di morte per me è semplicemente vomitevole. Idem per “capolavoro”, pertanto. Tuttavia, quanto fatto in questo mese e mezzo dai russi è stato davvero notevole. Eccezionale e non mi sbaglio. Solo un mese e mezzo fa erano sull’orlo del TONFO PER TERRA. Lo sgambetto stava funzionando, eccome. Mancava tanto così. Ricordo che non stiamo parlando delle centinaia di km di steppa siberiana, ma delle decine di km che separano la linea di fronte da CHERSON, o da MELITOPOL’, o da MARIUPOL’. Russia, non più terra di un’operazione speciale.

In una URSS modalità seconda guerra mondiale, non avrebbe fregato nulla a Zhukov di ritirarsi anche fino in Crimea. Ma questa non è né l’URSS, né siamo nella seconda guerra mondiale. Una spallata e uno sgambetto del genere avrebbero avuto ripercussioni enormi. Credibilità, consenso, politica interna. Il banco sarebbe, molto probabilmente, saltato. Così non è stato. Anche se oggi dovesse la NATO tirar fuori il coniglio dal cilindro, e ogni giorno che passa la cosa sembra meno probabile, la NASTROENIE, l’atteggiamento di un intero popolo, non solo di chi è al fronte, è BOEVOE, è per fare e chiudere questa guerra con la sconfitta della NATO.

Giro di boa, quindi. Ma non siamo a luglio, quando i russi combattevano con una mano sola e nelle dacie di campagna, lontani migliaia di km, i concittadini dei soldati al fronte fra uno spiedino e un bicchiere di vodka si chiedevano cosa ci facessero lì. Ora siamo tornati alla stessa condizione di luglio, sul campo, confini spostati di qualche km a parte, ma con un popolo intero ormai mobilitato per chiudere la faccenda. E aver provocato questo, fra i tanti errori commessi, è stato l’errore maggiore della NATO.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 02 November 2022 19:05
02/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata di RYBAR da UGLEDAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/11/02/20221102152426-a2395aef-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/11/02/20221102153003-633edc00.png

Come è possibile vedere, non cessano gli scontri a PAVLOVKA, su una linea di fronte che, grazie all’arrivo ingente di rinforzi, le ff.aa. ucraine sono riuscite a stabilizzare in qualche modo. La mossa russa a questo punto è un movimento su entrambi i lati, maggiormente da OVEST, con lo scopo di aggirare l’ostacolo e raggiungere UGLEDAR da OVEST. Vedremo gli sviluppi.

Gli scontri maggiori si sono registrati comunque fra SVATOVO E KREMENNAJA. Solo in vite umane, i morti fra le fila ucraine sono stati OLTRE QUATTROCENTO.
https://t.me/mod_russia/21422
Attacchi suicidi che insistono su modalità attuative identiche a quelle dei giorni precedenti, e con esito – purtroppo per gli attaccanti – anch’esso identico. Paragonati ai 105 morti fra le fila ucraine sull’intera linea di fronte da NIKOLAEV a CHERSON, capiamo l’intensità e l’asprezza degli attacchi su questa parte della linea di fronte EST.

Peraltro, giungono OGNI GIORNO PIU’ INSISTENTI VOCI SU UN ABBANDONO DELL’OFFENSIVA SU CHERSON. Il motivo ufficiale sarebbe “PROBLEMI CON L’ARTIGLIERIA PESANTE”, messa fuori uso dal fuoco di controbatteria russo e da un impiego oltre le tolleranze consentite che avrebbe man mano messo fuori uso uno degli elementi più importanti di tale offensiva.
https://t.me/milchronicles/1267
Non penso sia questo il motivo e non penso neppure che le ff.aa. ucraine abbiano abbandonato l’idea di un’offensiva. Vedremo nei fatti cosa accadrà.

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Wednesday, 02 November 2022 12:48
02/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna informazione di rilievo, anche verso UGLEDAR la situazione si è attualmente stabilizzata, con le ff.aa. ucraine che sono riuscite a tamponare la situazione e bloccare l'avanzata russa da sud.
https://t.me/boris_rozhin/69130

ULTIME CONSIDERAZIONI “INFORMATICHE”

Legitimnyj dà assolutamente credito alla pista inglese “TRUSS-TELEFONINO CLONATO-SIAM STATI NOI” eccetera.
https://t.me/legitimniy/13963
In un colpo solo
- Germania in ginocchio (che per gli inglesi non è mai male)
- UE in ginocchio (che agli inglesi risolve il problema di Scozia e Irlanda del Nord che premono per tornarci, in UE)
- Polonia come HUB energetico (la fida Polonia… la Polonia più realista del re, la stessa Polonia che si è svegliata con un tempismo assolutamente “insospettabile” per chiedere alla Germania miliardi di euro in riparazione ai ‘danni di guerra’) e, in generale, come riferimento obbligato per un’Europa vassalla d’oltremanica e oltreoceano (dovete passare da noi, dovete fare i conti con noi).
Vedremo quanto di questo
- Si realizzerà o
- Porterà agli effetti attesi o, al contrario,
- Condurrà a un moto di orgoglio teutonico (tradotto, le contraddizioni che attraversano capitale nazionale e transnazionale della locomotiva europea si inaspriranno al punto di ridefinire drasticamente gli obbiettivi nazionali prima e comunitari poi di politica estera, portando a una brusca frenata o interruzione delle politiche attuali)

JOKER in un intervista associa l’interfaccia grafica di DELTA a quella di un videogioco made in USA, asserendo che sarebbe stata la stessa casa madre a dotare l’AS-400 delle ff.aa. ucraine di una veste GEOgrafica tale da gestire situazione e movimenti di truppe e armamenti in tempo reale, persino provvedendo a SIMULAZIONI sul campo di IPOTESI di situazioni di attacco:
https://panorama.pub/news/pohoze-na-warcraft-iii-haker
Non solo, sostiene altresì che questo gli avrebbe permesso di inserire delle “modifiche” non meglio precisate. Anche qui: se millanta, meglio per i militari NATO. Se però non sta millantando, una delle “modifiche” con un minimo di criterio potrebbe riguardare proprio l’accesso e le credenziali per lo stesso, assicurandosi così sempre la possibilità di accedere al database più sicuro del mondo... e lì qualche problema qualcuno dovrebbe iniziare a porselo. A partire da clamorosi errori di sottovalutazione fino a cosa effettivamente è stato colpito, modificato, compromesso.

I DRONI COME ESCA

In buona sostanza i “gerani” servono anche come esca per far uscire allo scoperto gli ultimi caccia residuati sovietici rimasti agli ucraini e abbatterli. Il problema è stato sollevato dieci giorni fa
https://t.me/legitimniy/13881
ma evidentemente (perserverare diabolicum…) vanno avanti.
https://t.me/legitimniy/13960
I droni vengono avvistati in massa. Si alzano in volo gli aerei per abbatterli. A qualche centinaio di km di distanza si trovano già in posizione gli aerei russi. Partono i razzi che li abbattono. E così via…

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 02 November 2022 08:40
02/11 ore 08:30 aggiornamento

DELTA: “NON È VERO… UN PO’ SI, MA NON DEL TUTTO…”


Prevedibile la reazione del Ministero della difesa ucraino: “Non è vero”
https://t.me/ministry_of_defense_ua/2653
Anzi, è tutta invidia perché “la versione aggiornata recentemente dell’intero sistema è stata presentata alla conferenza annuale di esperti e sviluppatori NATO TIDE SPRINT” (нещодавно оновлена версія цієї системи була успішно представлена на щорічній конференції експертів та розробників NATO Tide Sprint.)

“Il sistema è stabile, i dati sono protetti, nessuna infiltrazione registrata” (система працює стабільно, дані в ній надійно захищені, і несанкціонованих проникнень не зафіксовано, ibidem)

Cinegiornali luce intanto continuate a dormire che il sonno fa bene… (“ma se dormi troppo poi ti svegli morto… sono d’accordo”). La versione intanto degli esperti è diversa da quella del Ministero: ammettono l’intrusione, ma ad AGOSTO e solo per 13 minuti.
https://my.ua/news/cluster/2022-11-01-vzloma-ne-bylo-vrag-prosto-poluchil-paroli-eshche-v-avguste-butusov-o-feikovom-vzlome-delta

Cominciamo ad ammettere. E’ già qualcosa. Mentre gli esperti si mettono d’accordo coi militari sulla versione da dire, apprendiamo inoltre dal comunicato stampa dei militari che il sistema è “saldamente” in mano alla NATO. E che non può, non può assolutamente, fallire. Bene, da aggiungere nel credo di Kiev che sostituisce quello di Nicea. Un mese disastroso di conduzione dell’attività bellica su tutti i fronti che ha permesso ai russi di recuperare un vantaggio in maniera del tutto insperata è da ascriversi alla “pretattica” dei geni militari NATO. E il popolo ucraino ride.

UN BURATTINO E IL SUO COPIONE

A proposito di risate. Ogni tanto sento chiamare l’attuale presidente del regime di KIEV “clown”, “pagliaccio”, poi mi viene in mente tutto un filone, dall’aria “Vesti la giubba” fino a Jurij Nikulin (a cui è intitolato il Circo di Mosca… non a un domatore, non a una trapezista… ma a un pagliaccio, AL pagliaccio, capace nella sua carriera di ruoli drammatici fortissimi, non da ultimo il suo ultimo Čučelo, passando per Antonio de Curtis… e allora dico no: non è degno di quell’appellativo, che più di un appellativo è, specialmente ai giorni nostri, un titolo d’onore.

E allora chiamiamo il personaggio, il figurante, per quello che è: un burattino che recita a soggetto e che è meglio che non improvvisi rispetto al copione che ha davanti perché, quando lo fa, i suoi padroni in genere si mettono le mani nei capelli (o nel parrucchino).

Siccome la rete ha la memoria lunga, è andata a recuperare questa sua comparsata alla televisione ucraina di qualche anno prima che gli dessero il copione presidenziale da recitare.
https://t.me/andreyVajra/10137

Classico programma di intrattenimento, in cui recita la parte di un cittadino di Crimea, quindi camicia hawaiana parlata russa e faccia da pirla (in quello comunque il casting ci aveva preso...), secondo gli stereotipi del regime. Si siede e rimane magnetizzato dalla bottiglia d’acqua. “E’ acqua?” Dice (eta voda?). Si, gli risponde la spalla-presentatore. C’è anche il bicchiere. “Ne nado” (non serve), e beve direttamente a canna versandosela in testa. Poi riprende la domanda iniziale del presentatore-spalla e dice “Si si, in Crimea tutto bene...”

Gli ucraini avevano appena messo un bel tappo al canale sovietico che dal DNEPR portava l’acqua in CRIMEA. Naturalmente l’ONU non aveva trovato nulla da ridire, nessuno in U-ccidente tanto meno, l’acqua arrivava come arriva giù laddove l’acquedotto non passa. Solo autobotti. Il popolo di KIEV rideva a squarciagola di queste battute che riportavano i loro ex-concittadini al medioevo. Se lo meritavano… così come nel Donbass si meritavano quel che stava accadendo: tanto metà è propaganda loro… e l’altra pure… si divertono, a fare le vittime. Peggio per loro...

Oggi i cinegiornali luce riportano di città rimaste per un giorno senz’acqua (e non perché i russi cattivi bombardino gli acquedotti, ma perché le pompe e gli autoclave ahimè, funzionano a energia elettrica…). Lo stesso burattino tuona dicendo che preferisce (lui! Quindi per la “proprietà transitiva” del fascismo e non solo, TUTTO il suo popolo!) stare senz’acqua piuttosto che amico dei “moskaly”, ma il popolo che prima rideva ora non ride più. Per niente. È un copione che non piace più...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 01 November 2022 23:37
01/11 ore 22:30 aggiornamento

DELTA: FALLIMENTO NATO, FALLIMENTO “NETWORK-CENTRIC WARFARE”


Cominciano ad apparire più chiaramente i contorni della DISFATTA NATO delle ultime settimane. Disfatta perché, a dispetto delle energie ingenti apportate sul campo di battaglia per dare la “spallata finale” e compromettere l’intera operazione speciale russa, nulla di ciò sia accaduto.

- “Sembra quasi che il nemico sappia le nostre mosse in anticipo…” Non sono tutti STOLTI, gli atlantici (Jens… no, mi spiace ma nemmeno stavolta mi stavo riferendo a te...)! A qualcuno ai piani alti il pensiero, a furia di mazzate sui denti, sarà pur venuto! Immaginiamo il dialogo alle “alte sfere”:
- E come è possibile, ora che comandiamo noi?
- Ci sono spie ovunque generale! Doppiogiochisti! Gole profonde! Talpe!
- No… non è possibile: una, due ci andranno storte, ma NON TUTTE! E non è neppure sfiga!
- Generale non ho idea…
- E se fossero entrati nel nostro sistema?

Ecco, nel momento in cui han capito di essere stati hackerati… JOKER è venuto allo scoperto e, dopo aver reso un servigio fondamentale al suo Paese, ha avuto oggi la sua giornata di gloria e di applausi. Ci han messo un mese a capirlo, gli “scienziati” atlantici. TROPPO TEMPO. Nel frattempo, i russi hanno potuto respingere tutti gli attacchi in regime di netta inferiorità numerica. L’intera operazione è stata compromessa per colpa di un “software gestionale”… estremamente vulnerabile!
https://ria.ru/20221101/khaker-1828425135.html
et
https://ren.tv/longread/1041400-vzlom-delta
et
https://iz.ru/1419405/2022-11-01/voennyi-ekspert-rasskazal-o-polze-vzloma-programmy-delta-dlia-razvedki-rf

Oltre a quanto fatto sul campo in questo mese, il danno a livello di informazioni riservate è stato ed è INCALCOLABILE: accesso alle banche dati NATO collegate al software ucraino, sia pure con tutti i livelli di accessibilità del caso… ma intanto accesso c’è sicuramente stato; informazioni su partite in arrivo, su progetti in essere, su NUMERI e DATI concreti di QUANTO c’è attualmente a disposizione e DOVE (attacchi già andati a segno… peraltro); caduta dei bluff NATO e focalizzazione di problemi e strategie fino ad allora tenute con successo nascoste; accesso a dati di bilancio, ma anche a dati personali, mail, telefoni da clonare, piuttosto che utilizzare per ottenere schede tecniche, disegni, schemi… un danno che davvero NON SOLO RISCHIA DI COMPROMETTERE L’INTERA OPERAZIONE NATO e l’andamento del conflitto, MA RENDE IMPOSSIBILE LA CONDUZIONE DEL COSIDDETTO “NETWORK-CENTRIC WARFARE” COSÌ COME INTESO SOLO UN MESE E MEZZO FA!

Rendere più sicura una rete come quella costruita su piattaforme note e programmi altrettanto noti, quando non “open source”, sarà un’impresa. Costruirne una parallela a tempo di record e installarla su tutti i terminali fissi e mobili, sarà un’impresa ancora più ardua.

Difficile trovare un precedente. SNOWDEN E ASSANGE sono stati dei grandi, ma qui stiamo parlando dell’intera struttura futuristica della guerra NATO messa a nudo direttamente dal nemico. Non un “insajd”. Un successo che eclissa quello altrettanto importante di un mese fa, quando altri hacker bruciarono 1500 agenti ucraini sotto la copertura delle ambasciate in oltre 20 Paesi, fra cui l’Italia.
https://iz.ru/1401052/2022-09-26/khakery-rahdit-obnarodovali-dannye-15-tys-ukrainskikh-razvedchikov
(ah, tra l’altro all’epoca mi ricordo la vibrante protesta della Farnesina nei confronti di Zelenskij… talmente vibrante che fece eruttare lo Stromboli…)

I cinegiornali luce hanno ricevuto l’ordine dall’alto di tenere la bocca cucita: la notizia NON deve passare. E così è stato. Nessuno ne parla. Informare di uno dei più gravi smacchi della NATO dalla guerra del Vietnam a oggi, del resto,
- con i carri italiani che i padroni NATO han detto di spedire a KIEV (50-60 in tutto, dettaglio qui, perché l’italia ripudia la guerra blablablabla...)
https://t.me/rybar/40801
- con il GLOBAL HAWK che quel giorno corresse il tiro contro le navi russe a Sebastopoli e che da allora (FORTE11 et FORTE12 in alternanza) ogni giorno si alza in volo da CTA (Catania) per controllare e spiare posizioni e movimenti (oggi compreso, iter tracciato qui)
https://www.flightradar24.com/FORTE11/2e0e1d36
- coi SOLDATI USA che ormai ANCHE LA STAMPA UFFICIALE AMMETTE ESSERE SULLA LINEA DI FRONTE (anzi, sulle retrovie… anzi SOLO per tenere la contabilità delle armi che arrivano ed evitare che finiscano in mano ai russi…see, va bene, ancora un mesetto per la verità glielo diamo anche al WP)
https://www.washingtonpost.com/politics/us-military-now-doing-onsite-weapons-inspections-in-ukraine/2022/10/31/bffc3566-5950-11ed-bc40-b5a130f95ee7_story.html
- Con Paesi come la LETTONIA (41% del suo intero bilancio militare), l’ESTONIA (37%), la POLONIA (15%), R. CECA et SLOVACCHIA (9,4% et 9,9%) che si sono svenate al comando dei loro padroni di ARMARE l’UCRAINA (schema completo qui
https://tpyxa.net/2022/11/01/latvia-gave-41-of-its-military-budget-to-ukraine/
Da cui notiamo anche qualche cifra riepilogativa:
- 41,3 MILIARDI DI DOLLARI la cifra totale di armi finite o che presto finiranno rottami nei depositi bombardati o sulla linea di fronte
- 7,6 volte quanto era il bilancio militare ucraino per il 2022
- lo 86% (al momento, ma cifra in crescita da qui al 31/12) del bilancio militare russo per il 2022


… con tutto questo dire la verità… proprio non è possibile. E' roba da STOLTI...

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 01 November 2022 15:08
01/11 ore 14:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Sostanzialmente prosegue quanto iniziato negli ultimi giorni. Fronte SUD praticamente fermo, se si eccettuano attacchi in piccoli gruppi e relative ritirate con perdite sul campo (sempre troppe considerando l’inutilità di tali azioni).

Un’esemplificazione di tali azioni può essere quella ripresa da questo drone. Togliendo la musica insulsa di sottofondo improvvidamente aggiunta dal montatore, abbiamo chiaramente idea degli ordini di grandezza che ora si muovono per questo tipo di azioni
https://t.me/RVvoenkor/30817

Fronte EST decisamente più attivo, con attacchi sulla linea SVATOVO-KREMENNAJA condotti in maggior numero di unità, ma sempre col medesimo esito del fronte SUD. Soprattutto, in questo caso si tratta di una vera e propria “catena di smontaggio” che parte dal fuoco di artiglieria sulle retrovie, teso a impedire rafforzamenti e raggruppamenti, sino alla disintegrazione completa del nucleo di attacco, giunto al fronte già depotenziato e con possibilità di successo già compromesse. I simboli delle bombe su KUPLJANSK e la freccia gialla che da lì parte per il fronte di questo schema esemplificano questo movimento:
https://t.me/wargonzo/8984?single

INTORNO A UGLEDAR il cerchio anche oggi si sta stringendo ulteriormente, come mostra quest’altra cartina:
https://t.me/wargonzo/8987?single
PAVLOVKA è libera al 90% mentre è ormai sotto il controllo di fuoco russo la strada che da UGLEDAR porta a MAR’INKA.
https://t.me/swodki/184866
Accerchiamento operativo, riprendiamo questi termini usati ampiamente nella prima fase della SVO, quando le azioni duravano settimane. Sostanzialmente i russi sono stanno ripristinando, giorno dopo giorno, questo stato di cose: iniziativa in mano loro e tempi lunghi.

Intanto, dei 300.000 richiamati 87.000 sono già sulla linea di fronte e 213.000 sono previsti posizionarsi il mese prossimo.
https://t.me/boris_rozhin/69042

Questo, unito al fatto che i rapporti di forza si sono nuovamente invertiti quando loro erano ancora in fase di addestramento, non può che peggiorare ulteriormente le cose per la NATO.

PADRONI che già cercano di accaparrarsi IL TITANIO della loro nuova COLONIA
https://www.wsj.com/articles/ukraine-looks-for-opportunity-amid-titanium-supply-chain-crisis-11667221022
e che però si trovano nell’impossibilità materiale di “GARANTIRE” IL LORO “INVESTIMENTO”, visto che la linea di fronte potrebbe vedere restringere, nel prossimo futuro, il territorio da loro controllato in maniera SOSTANZIALE.

In questa situazione di totale crisi per il padronato atlantico cade l’ennesima trave, e questa volta non per un cinguettio di troppo.

IL DITO E LA LUNA

I dati che ora fornisco sono a dir poco INQUIETANTI. E il carattere usato per quest’ultima parola dovrebbe essere un 92, neanche un 18.

Tutto nasce da questo cinguettio di un certo Kim Dotcom, che non è un rapper, non è un “influencer”, ma lo pseudonimo del padrone di MEGAUPLOAD e MEGA, due servizi diffusi a livello planetario.

“How do the Russians know that the UK blew up the North Stream pipelines in partnership with the US?

Because @trussliz used her iPhone to send a message to @SecBlinken saying “It’s done” a minute after the pipeline blew up and before anybody else knew?

iCloud admin access rocks!”
https://twitter.com/KimDotcom/status/1586737543974121472

Apriti cielo… “voglio le prove”, “non è vero”, “sei un bugiardo perché il telefono della Truss era stato clonato quest’estate…” Vero, anzi verissimo, qui l’articolo che spiega nel dettaglio quanto accaduto:
https://www.dailymail.co.uk/news/article-11368619/Liz-Trusss-personal-phone-hacked-Putins-spies-secret-details-negotiations.html

Clonato il telefono della Truss quando era ancora primo ministro Johnson, MA. Signori, non devo essere io a tradurre inglese la storia del dito e della luna, dello stolto (no Jens, stavolta tu non c’entri!) che guarda il primo mentre il saggio, con lo stesso, indica la seconda. Anche perché le gambe della prof certe volte meritavano ben più della sua lezione, quindi non è sempre mica vero!

Ma in questo caso c’entra. Il telefono della Truss è stato clonato una volta, quest’estate (il DITO), peraltro già con particolari molto compromettenti indicati nel pezzo del Daily Mail riguardanti le operazioni militari allora in corso. Chi vieta che non possa essere clonato una seconda? E se non il suo quello della sua o del suo assistente, o le credenziali di un funzionario autorizzato ad aprire mail riservate, eccetera.

Non tanto, quindi, per un improbabile w-app dove tu dici “fatto tutto” a Blinken… ma per discorsi, mail riservate, documenti e audiovisivi protocollati come segreti a cui uno hacker può accedere e attingere. In genere senza bruciarti, perché nel momento in cui ti brucia ha perso la propria fonte di approvvigionamento. E tu non ti accorgi di nulla, e – inconsapevolmente – continui a passargli informazioni.

Questa è la LUNA, signori. Fantascienza?

VIOLATO “DEL’TA”, L’AS-400 DELLE FORZE MILITARI UCRAINE!

No. Oggi lo HACKER “JOKER” SI È DIVERTITO A ENTRARE NEL PROGRAMMA “DEL’TA”.
https://t.me/JokerDPR/208
Questa la versione per quelli come me che non hanno un account telegram:
https://ok.ru/svetelkava/topic/154443241067838

Si tratta, come l’ho definito nel titolo, dell’AS-400 dei soldati. Premetto che non sono uno smanettone. Ma sull’AS-400 ci lavoro ogni giorno. Al lavoro si collegano e lo usano tutti: chi apre le pratiche, chi le fattura, chi fa gli estratti conto, chi fa i pagamenti, chi manda i buoni di ritiro, chi carica le fatture passive, chi fa le bolle doganali, eccetera eccetera. Tutti i dati sono condivisi con menu intuitivi. Questo è come un AS-400 con in aggiunta un’interfaccia grafica potentissima in grado di caricare tutte le posizioni e gli armamenti tuoi e del nemico, posizionarli, spostarli, gestire piani d’attacco, ingrandire, fare il dare avere della morte, ovvero la contabilità di quanto entra e quanto esce (uomo-soldato-merce e armamenti) dopo ogni azione o approvvigionamento, eccetera. IL TUTTO IN TEMPO REALE. Il programma IBM fu il capostipite, poi nacquero software aziendali più potenti, più performanti, eccetera… ma l’idea che volevo dare era quella della funzione ricoperta da questo programma.

Se le prime videate appaiono inquietanti (e siam fermi a mappe, probabili schemi di attacco, menu a tendina), guardate queste. Qui Joker apre le posizioni russe. Tutte registrate, monitorate, magari inserite e aggiornate automaticamente da un satellite (niente di più facile… “snelliamo la burocrazia”, del resto, è anglofono come slogan…).
https://t.me/JokerDPR/209

Ma Joker non si ferma. Ora ha appena pubblicato gli INGRANDIMENTI delle CARTE e il DETTAGLIO a cui può ACCEDERE cliccando su ogni SIMBOLINO sulle CARTE!
https://t.me/JokerDPR/210

Ci sono le dislocazioni delle unità registrate, di quanti uomini sono formate, qual è la loro dotazione,
https://t.me/JokerDPR/210
più campi minati,
https://t.me/JokerDPR/216?single
più DRONI dislocati e relativi RAGGI d’AZIONE!
https://t.me/JokerDPR/218?single

Il “gestionale” DEL’TA è stato creato in Ucraina dall’unità speciale A2724 (https://t.me/hackberegini/1086), войсковая часть А2724 (Центр внедрения и сопровождения автоматизированных систем оперативного (боевого) управления Вооруженных Сил Украины), fondata nel 2015 in seguito a un piano di riforma delle forze armate ucraine:
https://news-front.info/2020/02/26/svinarchuki-iz-ministerstva-oborony-prodolzhayut-reformirovat-vooruzhennye-sily-ukrainy

Sin dal gennaio 2016 si comincia a elaborare, INSIEME AGLI ESPERTI NATO, il gestionale Del’ta (В январе 2016 года в ходе совместной работы со специалистами НАТО было сформировано концептуальное видение архитектуры будущей системы боевого управления, с помощью которой будут взаимосвязаны другие системы управления, связи и автоматизации. Проект получил название «Дельта»., ibidem)

Gli standard a cui si doveva uniformare erano le 4C NATO (Command, Control, Communication, Computer System)… e l’articolo, redatto a inizio 2020, poi prosegue.

Fino a oggi, quando uno hacker è entrato ed è entrato in possesso di dati e informazioni ben più rilevanti di due gasdotti di cui ormai anche i muri sanno chi li ha messi fuori uso. E li ha passati a chi di dovere prima di divertirsi a filmare i propri smanettamenti. E da lì, più che dal telefonino della Truss, sono sicuramente emersi ed emergeranno dettagli ancora più inquietanti. Ma la gente si strappa i capelli per il cinguettio di "Kim Dotcom"… vuole le prove...

Questa forse è la notizia del giorno, e non solo del giorno. Tranne che per i cinegiornali luce.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo
Wednesday, 02 November 2022 11:45
Scusatemi, ma io tutto questo entusiasmo per la notizia dell'hackeraggio del sistema di comunicazione NATO non ce l'avrei. Anzi, averlo rivelato rivela infantilismo o stupidità, fate voi. Faccio notare che gli angloamericani hanno vinto la loro parte di seconda guerra mondiale perché, sin dal 1940, erano venuti in possesso di una copia della macchina cifrante tedesca (Enigma) e, mettendo insieme un team di matematici, esperti in cifrari e persino enigmisti, costruirono una macchina decifrante (Ultra) affidabile quasi al 100%. In pratica, giocavano a carte coperte contro un avversario a carte scoperte. Ovviamente, si guardavano bene dal dare informazione ai sovietici, perché il dissanguamento sul fronte orientale gli piaceva..
P.S. nonostante ciò, ci misero 5 anni per "vincere"... vittoria che arrivò grazie all' 80% della Wehrmacht distrutta sul fronte russo, agli errori strategici (mancata occupazione di Malta), alla mancata collaborazione col Giappone (immaginate la squadra d'attacco nipponica - 7 portaerei e decine di navi - fare un raid nel Mediterraneo per neutralizzare Gibilterra, aiutare Italia a occupare Malta e poi sostenere lo sbarco in Inghilterra, anziché colare a picco 4 ferrivecchi a Pearl Harbour)
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Paolo Selmi
Wednesday, 02 November 2022 15:03
Ciao Paolo!

Capisco perfettamente il tuo punto di vista. Tra l'altro l'episodio che citi è anche un bellissimo film che mi è piaciuto molto.

Potrei risolverla con la battuta "ma cosa ti aspetti da uno che si fa chiamare Joker"... ma sarebbe una battutaccia e basta, e non ci aiuterebbe a fare un po' di chiarezza nella questione.

Il che, peraltro, è un po' una contraddizione di termini... "chiarezza" in una faccenda segreta, e tanto intricata quanto quella che si sta sviluppando da ieri.

Parto dal presupposto che i servizi segreti russi sanno esattamente chi è Joker e chi sono gli altri hacker operanti su territorio russo. Sono noti, del resto, grazie ai canali telegram e ai "social" su cui pubblicano, a mo' di wikileaks, i risultati delle loro scorribande.

Proseguo poi con un altro presupposto, ovvero che se mi danno le chiavi per entrare in una stanza dei bottoni del nemico e vado in giro scodinzolando qua e là millantando di averla, è meglio per me che lo faccia dalla Luna dove i russi non sono ancora arrivati. Perché per tutte gli altri luoghi del globo ci sarà qualcuno che prima o poi me la farà pagare.

Quindi per istinto di autoconservazione di Joker, che a quanto mi risulta è uno hacker ucraino migrato nel Donbass, quindi dovrebbe averne di pelo sullo stomaco, visto che anche i servizi segreti ucraini non scherzano, penso che NON sia andata così. Per la sua incolumità più che altro...

La cosa è anche confermata dal gruppo hacker russi BEREGINI
https://t.me/hackberegini/1086
attivi da oltre cinque anni, che come longevità per un gruppo hacker russo non è male. Significa che "sanno stare alle regole", mettiamola così.
https://en.topwar.ru/132262-hakery-beregini-vzlomali-sayty-ukrainskih-smi-i-vylozhili-dose-oficerov-kibervoysk.html

Procedendo per esclusione, quindi, cosa resta:
sicuramente un accesso CONTINUATO e PROFICUO per un certo periodo.
"Continuato" perché "l'esperto" ucraino interpellato ammette una falla di AGOSTO. E siamo a novembre.
"Proficuo" perché è stato tirato in ballo SOLO adesso. Scoperto solo adesso e quindi BRUCIATO già prima di quella specie di "gran finale" a effetto psicologico (beffa) sul nemico.

Per inciso, "the imitation game" mi ha fatto venire in mente uno sceneggiato bellissimo in quattro puntate di mezzo secolo fa, intitolato "lo scudo e la spada" (Щит и меч 1967, qui la Mosfilm è riuscita a metterci i sottotitoli in inglese)
https://www.youtube.com/watch?v=4f-9REDLyZE
https://www.youtube.com/watch?v=B-sM6yS9s6A
https://www.youtube.com/watch?v=x6Ct6EnGk40
https://www.youtube.com/watch?v=844cLSXa20c
imperniato proprio sullo STOICISMO di questo infiltrato che, anno dopo anno, arriva a Berlino nelle alte sfere e non rivela sino all'ultimo la propria identità.
E insieme a questo film abbiamo una serie pressoché ininterrotta per decenni di storie di infiltrati, spionaggio, controspionaggio. D'altronde, era un retaggio della guerra contro il nazifascismo prima e della guerra fredda poi.

Tornando alla vicenda DELTA cosa è accaduto? Secondo me... per come la posso vedere:
- Joker riesce a violare DELTA
- Joker mette al corrente chi di dovere (lo dice APERTAMENTE) e gli passa tutto
- La cosa va avanti, come in cucina, q.b.
- La cosa è scoperta, a mio avviso TARDIVAMENTE (siamo a novembre)
- La cosa si decide di RENDERLA PUBBLICA per massimizzare l'effetto mediatico (anche i russi, un ULTRARITARDO rispetto al nemico, stanno capendo l'importanza di questo aspetto).

A noi interessa, fondamentalmente il punto 3
"La cosa va avanti, come in cucina, q.b."... qb per cosa?

Come MINIMO, per bloccare l'offensiva ucraina. Per quel poco che ne posso capire, qui un rapporto di CAUSA EFFETTO ci sta tutto. Sapere in anticipo come il nemico si muoverà ha contribuito non poco.

Come MASSIMO, piani - progetti - contabilità spiccia del "dare avere della morte", come l'ho chiamato - dislocazione, spostamenti, contatti, mail, informazioni riservate, elenchi, anagrafiche varie.

Anche se bruciato come contatto, e non da Joker, ma da qualcuno che ha cominciato finalmente a sentire che il pesce puzzava dalla testa, ormai di danno ne aveva fatto. E le dimensioni di questo danno, a mio modesto parere, riguardano non solo il passato prossimo (offensiva sinora fallita) ma anche l'immediato futuro, in qualche modo.

Grazie mille Paolo per la tua obiezione, che è venuta anche a me (e che poi mi son sentito di escludere per quei fattori che ho poi considerato essere altrettanto validi... oltre che per l'istinto di autoconservazione di Joker...).

Un abbraccio
Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Monday, 31 October 2022 18:29
31/10 ore 18:30 aggiornamento

UGLEDAR

Mappa aggiornata alle 12 di oggi
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/31/20221031085742-b4523efb-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/31/20221031085741-2a6b6aaf-xx.png

PAVLOVKA è stata liberata fino alla riva del fiume KASHGALACH, che la attraversa. C’è già il controllo sull’altra riva ma è solo di artiglieria, al momento. Le truppe ucraine, in sofferenza e con gravi perdite (120 uomini solo nella giornata di ieri https://t.me/rybar/40763) hanno chiamato rinforzi per cercare di tenere la situazione. Su tutti gli altri fronti nessuna variazione, nonostante le perdite che si contano a centinaia.
https://t.me/mod_russia/21334
Per esempio, anche a ENERGODAR, dove non cessano i tentativi di assalto dal fiume alla centrale atomica. Blitz come questo terminati con mezzi affondati e ulteriori perdite.
https://zp-news.ru/other/2022/10/31/52807.html
Ma sono SETTEMILA fra “istruttori” NATO e “mercenari” polacchi, georgiani e ceceni, le forze speciali giunte a Zaporozh’e col compito di occupare la centrale sottostante.
https://antifashist.com/item/bolee-semi-tysyach-polskih-gruzinskih-i-chechenskih-nayomnikov-okkupirovali-zaporozhe.html

Ma anche FRA SVATOVO E KREMENNAJA, dove da tempo ormai si susseguono attacchi suicidi che letteralmente dissanguano e depauperano gli organici NATO (truppe ucraine e “mercenari” polacchi e rumeni, sotto il comando di ufficiali occidentali) rendendo sempre più possibile, fra l’altro, un ribaltamento di fronte.
https://t.me/boris_rozhin/68956

ATTACCHI ALLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE

Questa è la mappa degli attacchi di oggi:
https://readovka.news/news/118374

E’ evidente come i danni abbiano riguardato l’intera rete di trasmissione energetica. In particolare, gli attacchi di oggi si sono focalizzati A RIDOSSO DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE SUL DNEPR
https://s14.stc.yc.kpcdn.net/share/i/4/2464976/wr-750.webp
Come mostra questa immagine, QUATTRO centrali idroelettriche oggi hanno le turbine che vanno, le dighe non sono state toccate, ma l’energia non esce ed è trasmessa. Parliamo di 3 Gigawatt in meno,
https://zp-news.ru/society/2022/10/31/52801.html
black out sia della corrente, che dei segnali radio e televisivi, che della rete internet hanno sicuramente avuto (e avranno) un impatto sul corso degli eventi militari correnti. Probabilmente, i piani iniziali sono andati in fumo. Stiamo parlando di una quarantina di obbiettivi raggiunti, di treni fermi, per esempio. E sui treni si muovono le armi occidentali da Ovest a Est. Treni che ormai vanno solo con motrici diesel, motrici che però non possono sostituire integralmente i mezzi elettrici fermi.
https://zp-news.ru/society/2022/10/31/52723.html

Il ripristino richiederà tempo e risorse.

Risorse che IL MAGGIOR PADRONE DELL’ENERGIA UCRAINA, LA DTEK (ДТЭК Донбасская топливно-энергетическая компания) dell’oligarca ACHMETOV, nonché proprietaria degli impianti distrutti, ha già detto di non avere, né come SCORTE DI MATERIALE a magazzino (già esaurite per ripristinare parti e componenti distrutte negli attacchi del 10 ottobre) , né come risorse finanziarie per coprire DANNI DA CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI.
https://t.me/epoddubny/13452

Risorse che il regime di KIEV, totalmente dipendente dai suoi padroni NATO, non ha. Padroni che non hanno nessuna intenzione di finanziarne né ricostruzione, né tantomeno sviluppo economico, e che tengono in vita la macchina statale quanto basta per le paghe dei soldati e gli stipendi ai dipendenti pubblici in generale.
https://t.me/epoddubny/13452
Le perdite del bilancio statale ammontano ancora, come minimo, a DUECENTO MILIONI DI DOLLARI al giorno.
https://t.me/KharkovPR/4382
Che fanno come minimo tre miliardi di dollari al mese. Se i soldi che arrivano sono nell’ordine di 1,5 miliardi al mese, la situazione è difficile che migliori. Se oggi un residente su due è povero, a fine anno si prevede che gli indigenti raggiungano il 70% della popolazione. Con un tasso di mortalità che aumenta non solo per i soldati che muoiono in attacchi suicidi, ma anche per anziani e malati non curati come dovrebbero, per un’alimentazione povera, al limite della sussistenza. E per questo non ci sono duecento milioni di dollari al giorno che tengano: è la “guerra all’ultimo ucraino” che vogliono sia il regime di KIEV che i suoi padroni NATO portata alle estreme conseguenze.
https://t.me/legitimniy/13956

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Slavsya Respublika
Monday, 31 October 2022 19:54
Mai apprezzato più di tanto Vasco Rossi, a parte pezzi come Sally e Una canzone per te e poco altro.

Però qui tocca, per cause di forza maggiore, citarlo...

Sì, stupendo
Mi viene il vomito
È più forte di me

https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/i-cannoni-italiani-in-azione-nel-donbass/430689/431644?ref=RHRT-BG-I0-P1-S1-T1

Cinegiornale del gruppo Agnelli che mette il link in prima pagina.
Come ad esserne orgogliosi...!....Italiaaaaniiiiii!
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Paolo Selmi
Monday, 31 October 2022 23:33
Mamma mia... orgogliosissimi... prendo un sacchetto anch'io!

PS i proiettili calibro 155 che cadono quotidianamente su Doneck non sono solo degli M777 americani, ma anche dei "nostri" FH70. Doppio vomito, quindi.

Virgolette peraltro d'obbligo perché gli FH70 sono nostri come dei tedeschi e degli inglesi, che mezzo secolo fa lo progettarono e realizzarono insieme in conformità agli standard NATO.

Che tristezza... grazie 1000 della segnalazione! Ancora più cinegiornale luce!
Ciao!
paolo
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Paolo Selmi
Monday, 31 October 2022 10:07
31/10 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Notte difficile sul fronte degli attacchi alle infrastrutture. “Gerani” un po’ ovunque (qui una cartina di RYBAR appena uscita con la distribuzione territoriale del loro impiego),
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030205955-7ad98dc1.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030205955-672f9849.jpg

con l’evidente intento di fermare il ripristino delle linee interrotte: sempre trasformatori da 750 e 330 kW su tutto il territorio: Charkov (https://t.me/voenkorKotenok/42214), Kiev (https://t.me/voenkorKotenok/42213), Dnepropetrovsk, Vinnica, Poltava, Kirovograd, Odessa (https://t.me/voenkorKotenok/42210), e tutte le altre regioni (https://t.me/voenkorKotenok/42215). Attacchi mirati non alle centrali, ma alle linee di trasmissione, ancor prima che di distribuzione.
https://t.me/rybar/40757

Gli effetti si vedono non solo nelle città al buio, ma nella macchina offensiva ucraina che ormai è ferma, si inceppa ogni due per tre, incapace di continuare quanto fatto nel mese precedente. Uno pensa alla pretattica, a pezzi importanti in arrivo del mosaico con cui presentarsi al grande, decisivo, appuntamento (ormai si parla di FINE NOVEMBRE), ma la realtà dei fatti è che la macchina, in questo momento, è ingrippata. L’altro, importante, elemento è il fuoco di controbatteria, il metodico smantellamento della capacità NATO di sviluppare quell’inferno di artiglieria che è il prodromo di qualsiasi avanzata non suicida, in quanto deve spianare il terreno, eliminare i nidi di artiglieria nemica, colpire caserme, trincee, bunker, eliminare il più possibile tutti gli ostacoli all’avanzata delle truppe di terra o, peggio ancora, aviotrasportate. Ma se la controbatteria elimina e smantella, pezzo dopo pezzo, la capacità di fare questo, qualsiasi tentativo è destinato al massacro.

Lo abbiamo visto in questi giorni, quando le colonne in formazione nelle retrovie ucraine (ancora una ventina km dalla linea di fronte!) erano colpite ancora mentre si raggruppavano.

E torniamo al film appena uscito sui Wagnerovcy, ovvero “I migliori all’inferno” («Лучшие в аду») di cui abbiamo già parlato.
https://www.youtube.com/watch?v=F0bjiRdu01w
E’ più un docufilm che un film, scritto con continui passaggi dalla terza persona alla prima, dalla voce narrante (che è poi il comandante dell’operazione oggetto della trama) ai personaggi. Io, che di queste cose non capivo nulla e ora men che meno, sono rimasto colpito dalla FRAGILITA’, questa è la prima parola che mi viene in mente, data dalla COMPLESSITA’ di un operazione apparentemente banale, secondaria, quale può essere espugnare un complesso di edifici (la missione dei “bianchi”, cui si oppongono strenuamente i “gialli” che tali stabili occupano).

Se vedete con il >>, con l’avanti veloce, questo film, e “frenate” sugli schemi (mappe con infografika una dopo l’altra, schede tecniche eccetera) capite a cosa mi sto riferendo. Se è vero che il piano è prestabilito, è altrettanto vero che la “partitura”, mi si perdoni lo sconfinamento osceno, è scritta al momento, in base a come si muove il nemico entrano o escono di scena pezzi specifici, mossi da unità specifiche, con funzioni altrettanto specifiche, ma MOLTO specifiche! Una “partitura” scritta in base ad ALGORITMI tanto COMPLESSI quanto BANALI nella METODICA: “SE… ALLORA…”. Se entrano i mortai, fai partire da 20 km il fuoco di controbatteria, coordinate fornite dagli assediati in tempo reale, partono i colpi. Che generano un altro SE… ALLORA… 20 km dall’altra parte, un camion che gira per strada in mezzo ai campi, si ferma, al rimorchio attaccato stanno altri mortai, tempo che i droni che nel frattempo si sono alzati in volo individuano le coordinate il rimorchio è fissato a terra con i quattro piedi, si orienta, si carica, “ogon!”. E così via, stesso ragionamento per i carri armati, entrano ed escono di scena, così come per i droni che sganciano l’ordigno in testa ai carri armati non appena i carri entrano in azione… è tutto un SE… ALLORA… che a me appare TANTO EFFICACE, AL SECONDO, QUANTO FRAGILE NELL’ESTREMA ESASPERAZIONE DI UN COORDINAMENTO CHE E’ OTTIMALE SOLO QUANDO RIESCE CONTINUAMENTE A DARE E RICEVERE INFORMAZIONI GIUSTE (e comandi altrettanto coerenti!) IN TEMPO REALE.

Basta un niente, e salta tutto. Per esempio, la linea elettrica e la rete internet continuamente interrotte e disturbate, il comando che non segue più dal maxischermo, che non riceve e non dà ordini immediati nel giro di pochi minuti.

Tornando agli eventi in corso, a calamitare l’attenzione di tutti è sempre UGLEDAR. PAVLOVKA, il paese sotto, è stato liberato al SESSANTA PERCENTO, ma ora c’è già MALTEMPO (quindi difficoltà per i mezzi in volo, difficoltà di spostamenti veloci di mezzi carrati e anche cingolati, eccetera).
https://t.me/rusich_army/6082

Inoltre, come ben spiega questa ANALITIKA di chi i posti li conosce, PAVLOVKA è in una posizione SFAVOREVOLE rispetto a chi si trova a UGLEDAR: praticamente si sta espugnando il poligono di tiro di chi ora non ha altro da fare che girare i cannoni e cominciare a sparare.
https://t.me/aleksandr_skif/2465
Occorre quindi non perdere assolutamente tempo e puntare a UGLEDAR, se non si vuole diventare facile bersaglio di chi si è arroccato dentro da otto anni. Ma questo non è semplice. Richiede uno sforzo supplementare di accerchiamento, da ovest e da est, tagliare le vie di comunicazione, stringere il cerchio fino a portare le ff.aa. ucraine all’unica conclusione logica, alternativa a morte certa: arretrare.
https://t.me/south0wind/2853

Un conto è dirlo e un conto è farlo: ci vogliono risorse materiali e unità in numero sufficiente e nella giusta condizione. Pare che ci siano. Vedremo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 31 October 2022 08:00
30/10 ore 19:30 aggiornamento

LA PALLA È ROTONDA…


Ad agosto Le Monde usciva con questo articolo sulla “nouvelle gauche” in America Latina
https://www.lemonde.fr/international/article/2022/08/05/en-amerique-latine-une-nouvelle-gauche-au-pouvoir_6137218_3210.html

Articolo che i francesi dopo quasi tre mesi difendono coi denti da accessi liberi… (com’era libertè, fraternitè…) ma non importa, quello che interessa a noi non è entrare nella psiche dei cugini ma questa cartina:

https://img.lemde.fr/0x1800/0/0/2022/08/05/8edbd5b_1659694637822-inter-3022-amerique-latine-virage-a-droite-350px-v2.png

Che fissa tre date: 2008, 2019, 2022

Ora che ce l’abbiamo davanti, freghiamocene per un attimo delle classificazioni dei cugini, coloriamo di rosa anche Venezuela, Nicaragua e da ieri Brasile e avremo il quadro delle nuove relazioni diplomatiche con Federazione Russa e Repubblica Popolare Cinese. Tolti Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Panama, Ecuador e Paraguay, gli equilibri politico-economici e non solo mondiali sono cambiati e non poco.

Sarebbe interessante recuperare uno schema cronologico del genere anche per il resto del mondo, per l’Africa, per il Medioriente e per l’Asia Centrale, Orientale, Subcontinente indiano e Pacifico.

Probabilmente noteremmo un movimento analogo nei Paesi diciamo più “volubili” che sono la stragrande maggioranza (no Vietnam così come no Q8, pardon “Kuwait”), con una tendenza in un certo senso, poi una controtendenza negli ultimi dieci anni, seguita poi da una contro-controtendenza.

Persino nel caso turco-azero (un “patto d’acciaio” così, d’altronde, merita una menzione a parte…), la collocazione atlantica di entrambi collide con le ambizioni nazionalistico-regionali dei rispettivi governi e denota un progressivo smarcamento dai diktat di Washington. “Only business”, ma intanto la “coesione” tanto auspicata gli atlantici, ultimamente, la trovano solo presso i vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba (a testa alta...) europei. Non tutti, peraltro, man mano che si va verso Est e il sistema di potere instaurato detto anche di «partito unico articolato» (Gramsci, Canfora) deve fare i conti con popoli sempre meno propensi a seguirlo.

Cambiamenti epocali in vista, molto probabilmente. Dal fronte nella nottata nulla di nuovo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 30 October 2022 19:22
30/10 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Tra ieri e oggi l’unico cambiamento sostanziale è stato quello appena sotto UGLEDAR.

Questa la cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030115738-8affc14f.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/30/20221030115118-1a40ac6b.jpg

E questa un’altra versione
https://t.me/RVvoenkor/30667

In realtà le ff.aa. ucraine stanno difendendo strenuamente queste posizioni (PAVLOVKA, OPYTNOE e PERVOMAJSKOE), mandando continuamente rinforzi su rinforzi nel tentativo di stabilizzare la situazione.
https://t.me/boris_rozhin/68828

Vedremo come andrà a finire. Di fatto, nelle ultime 24 ore le loro perdite sono aumentate notevolmente.
https://t.me/mod_russia/21303
E non solo per difendere ma, quel che è peggio, per attaccare posizioni che sanno benissimo – con gli attuali rapporti di forza – non avere alcuna possibilità di conquistare. A centinaia ogni giorno sono mandati a morire, letteralmente in bocca all’artiglieria nemica.
https://t.me/WarDonbass/84762

L’U-ccidente lo sa benissimo ma glissa. Morti di serie B.

AI PAESI NATO IL 66% DELL’ACCORDO PER IL GRANO

Dati ONU
https://www.un.org/en/black-sea-grain-initiative/vessel-movements
et rielaborazione
https://t.me/ravenstvomedia/103

1,8 milioni di tonnellate alla sola Spagna, che guida la classifica
Segue la Turchia, con 1,3 milioni di tonnellate
E... l’Italia, con 860.300 tonnellate.
Siamo già al QUARANTADUE PERCENTO dell’accordo sul grano esportato. Tajani dovrebbe solo vergognarsi.

In Bangladesh sono arrivate 269.000 tonnellate, in Egitto 422.200

In totale, ai Paesi NATO il 66%, ai Paesi classificati come i più poveri (quelli a cui era destinato l’accordo) il 13%. Il resto in Cina (842.000 pari al 9%) e altri Paesi non classificati come più poveri dalla FAO (https://www.fao.org/3/cc0639en/cc0639en.pdf)

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 30 October 2022 12:40
30/10 ore 12:30 aggiornamento

FORTE12


E’ la sigla del drone RQ-4B Global Hawk partito qualche ora fa da SIGONELLA.
https://t.me/ukraina_ru/112710

Qui lo possiamo tracciare noi direttamente:
https://www.flightradar24.com/FORTE12/2e084ae1

Copiaincolla del volo di ieri, dove faceva da correttore delle coordinate per i droni aerei e sottomarni dell’azione militare sviluppata dai britannici in quello che è diventato il loro poligono di tiro preferito, dopo ovviamente i gasdotti in fondo al mar un po’ più in su. Si va su “ROUTE” e si vede tutto l’itinerario.

Oggi riposo, solo ricognizione, nessuna missione operativa. Torniamo alla domanda di ieri: partecipando direttamente e senza alcun passaggio parlamentare agli eventi bellici, come si conviene a ogni colonia NATO che si rispetti, come possiamo pretendere che politici e cinegiornali luce dicano qualcosa che risponda minimamente al vero?

DAL FRONTE

Arrivata nella notte la cartina del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/29/20221029214719-17037c4f-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/29/20221029214710-fb8062fc.png

ci permette di vedere gli ingrandimenti della zona calda attuale:
SOPRA DONECK (riquadro in alto)
e UN PO’ A OVEST DI DONECK (riquadro in basso)
Più in generale, vediamo che i tiri di artiglieria sono più a EST, da SVATOVO a PAVLOVKA, che al fronte SUD. Questo conferma che è qui che si sta giocando la partita più importante, su iniziativa dei russi essenzialmente, mentre i padroni NATO sono ancora lì a capire come sbrogliare la matassa della controffensiva e come girare la frittata di un attentato a Sebastopoli non solo finito nel nulla, ma con strascichi sul campo sempre più pesanti sia dal punto di vista economico che militare. E hai voglia a far ronzare droni.

Partiamo dal riquadro in alto: proseguono anche stamane gli attacchi alle casematte e ai bastioni della linea di difesa ucraina più longeva e fortificata, otto anni di colate e blocchi di cemento, bunker, tunnel, trinceramenti, strade interne, campi minati, eccetera.
https://t.me/epoddubny/13430
Si rischia, per le truppe ucraine, di ripetere quanto accaduto a inizio estate, dove caduto il bastione principale è partito uno strappo solo parzialmente ricucito dalla controffensiva NATO di settembre.

Il secondo riquadro, invece, è già storia. PAVLOVKA è attualmente metà russa e metà in mano al regime di KIEV.
https://t.me/rusich_army/6073
Persa PAVLOVKA, a questi ultimi non resta niente sulla strada verso UGLEDAR. Per questo continua ininterrottamente il flusso di truppe da altri fronti per “tamponare la falla”. Una falla molto pericolosa.

Tutti gli altri attacchi su altre linee di fronte, sono stati tutti respinti (qui cartina della regione di Zaporož’e https://t.me/rybar/40731).

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 29 October 2022 23:48
29/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Giornata DENSA di piccoli, ma importanti, cambiamenti. Anzi tutto, russi che passano al contrattaco verso UGLEDAR, poco più in là (a ovest) di DONECK. Attacco portato secondo tutti i crismi del caso: fuoco intenso di artiglieria, movimento di truppe all’assalto e fuoco di copertura da terra e dall’alto, specialmente con droni LANCET e KUB (questi ultimi qui filmati mentre si schiantano contro un M777 e un BUK):
https://t.me/rybar/40722

La prima linea di difesa è stata abbandonata da un nemico abbastanza impanicato che si è dato alla fuga nei boschi
https://t.me/rusich_army/6064
et
https://t.me/rusich_army/6062
Probabilmente non si aspettava un’offensiva in questi termini e in questo periodo.
Soprattutto le perdite sono state enormi, a causa di un fuoco iniziale di artiglieria che è stato particolarmente intenso e che ha colpito di sorpresa il grosso delle truppe ucraine.
https://t.me/rusich_army/6065

Per cercare di tappare la falla, ora il comando ucraino sta portando rinforzi in fretta e furia.
https://t.me/epoddubny/13422
Truppe che sarebbero dovute servire ad altro. E che non serviranno più, a questo punto, ad altro. Alleggerendo la pressione su altri punti.

Per esempio, a KREMENNAJA, dove prosegue il tentativo di sfondamento ucraino, tentativo molto serio peraltro, avrebbero fatto comodo, visto che anche oggi il tentativo è fallito e con gravi perdite. La situazione resta molto tesa, comunque, così come gli attacchi continuano senza sosta.
https://t.me/vysokygovorit/9835

Così come verso CHERSON, dove oggi due battaglioni han provato a forzare partendo da DAVYDOV BROD e sono finiti sotto il fuoco congiunto di quattro caccia alzatisi in volo e artiglieria da terra. Attacco respinto con gravissime perdite.
https://t.me/wargonzo/8951

Sopra DONECK, invece, è da stamattina che sono i russi ad attaccare
https://t.me/RVvoenkor/30553
E pare che siano arrivati alle porte di VODJANOE, costringendo il nemico ad arroccarsi in difesa.
https://t.me/voenkorKotenok/42186

Nel complesso, PARE che il tempo perso in questo mese e mezzo abbia compromesso non solo la grande offensiva, ma abbia dato modo anche ai russi di pianificare la controffensiva. L’impressione è che le sorprese non siano finite.

GRANO, IPOCRISIA E DELEGITTIMAZIONE

L’attacco di oggi è stato IL PIU’ MASSICCIO DA FEBBRAIO.
https://t.me/sashakots/36892

Nove DRONI AEREI e SETTE DRONI SOTTOMARINI hanno condotto un attacco congiunto contro la flotta del MAR NERO e le NAVI che garantiscono un corridoio sicuro alle navi in transito DA e VERSO Odessa nell’ambito del cosiddetto “accordo sul grano”.

Tutti i droni aerei sono stati abbattuti. Quattro droni sottomarini sono stati distrutti per tempo, altri invece a distanza ravvicinata. I danni sono stati comunque minimi.
https://t.me/mod_russia/21276

Il Ministero della difesa ha accusato i britannici della pianificazione e dell’esecuzione di questo attentato. Ma non solo. Ha apertamente accusato gli stessi specialisti di avere provocato lo scoppio delle condotte Nord Stream 1 e 2 (ibidem, su questo però i cinegiornali luce glissano).

Ora, SE queste navi che scortavano le navi da e verso Odessa sono state colpite, è abbastanza evidente che il corridoio umanitario non sia più garantito. Non deve essere un Ministero della difesa a constatarlo. Invece, si è aspettato il pomeriggio. Si è ripetuto lo stesso, bastardo, ipocrita, copione del ponte della Crimea. Dove tutti eran lì a scrivere battute di spirito, a commentare con frasi a effetto, a sputare letteralmente su morti e feriti di quello che altro non poteva definirsi come attentato terroristico. Ma non lo era, invece, per l’U-ccidente. Così come non lo è per altre cose.

Ebbene, a poca distanza da quel vile attentato l’U-ccidente non ha ancora capito con chi ha a che fare: pensa di farla franca e prende mazzate sui denti. Dei Paesi poveri non gliene frega nulla: questa mossa lo preoccupa perché, da oggi, Odessa torna a essere MOLTO più vulnerabile. Oltre che perdere una via comoda per prendersi il grano ucraino.

Altro, allora, non gli resta che lamentarsi ipocritamente. Il coro delle cancellerie U-ccidentali è stato tanto prevedibile quanto disgustoso. Specialmente perché ha sollevato la questione dei Paesi poveri.

Questione che pone, ulteriormente, un problema di DELEGITTIMAZIONE di quella che fino a poco tempo fa era ancora riconosciuta come una sede di dialogo, discussione super partes, risoluzione di controversie e problemi internazionali. Invece, già l’ONU aveva taciuto colpevolmente di fronte a quando, poco tempo fa, i russi han chiesto che aprissero un’inchiesta su dove finisse il grano esportato. Io faccio entrare e uscire le navi… ma se poi vanno in UE e non nei Paesi poveri a qualcuno interessa? Silenzio tombale…

Ora si tirano in ballo i Paesi poveri. Bene, caro segretario generale, visto che il corridoio umanitario è stato usato come copertura per attaccare la flotta del Mar Nero (così si è appena espresso il rappresentante russo alle Nazioni Unite),
https://t.me/RVvoenkor/30602
il corridoio si chiude e, d’ora in avanti, sarà la Russia a fornire grano ai Paesi poveri. Cinquecentomila tonnellate nei prossimi quattro mesi a prezzi di favore
https://t.me/RVvoenkor/30597
Più di quanto gli è arrivato sinora grazie ai vampiri della UE. Lo ha affermato il Ministro dell’agricoltura Patrushev dicendo che quest’anno sono state raccolti 150 milioni di tonnellate di grano, di cui 50 possono essere tranquillamente esportati. Nessun problema quindi per i Paesi poveri a cui arriverà il grano a prezzi di favore (по приемлемым ценам).
https://t.me/rusvesnasu/23002

Quindi, caro Tajani, cos’hai da dire ancora? Magari che così non va bene perché la Russia è da voi sanzionata? Avete finito (non tanto te, ma i tuoi padroni con l’accento d’oltremanica e oltreoceano) di imporre al mondo intero cosa DEVE e cosa NON DEVE fare. E le coglionate dei VOSTRI amici inglesi, A CUI AVETE LASCIATO USARE OGGI PER QUESTA AZIONE L’AEROPORTO DI CATANIA, RICORDIAMOLO! AUTORIZZANDO IL DECOLLO E SAPENDO PERFETTAMENTE DOVE SAREBBE ANDATO, purtroppo, si pagano. Anche qui l’impunità è finita.

DOVE INVECE L’IMPUNITA’ NON E’ FINITA

“Israeli forces demolish Palestinian house near Hebron, West Bank”
Questo video gira a certe latitudini, ma qui morire!
https://twitter.com/incontextmedia/status/1585672784084144128

25 ottobre. Gli demoliscono la casa davanti agli occhi, dopo avergli tolto la benda peraltro. Altro che Habibi...
حبيبي
بالسلام حطيت ورود الحب ادّامك
Altro che:
“Amore mio
Con la pace ho messo i fiori dell’amore davanti a te”
(testo intero della poesia qui, insieme al link della canzone intera degli AREA)
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=320

Ma Tajani ascolta tutt’altro genere di musica… e non solo lui.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Slavsya Respublika
Sunday, 30 October 2022 09:54
Grazie Paolo...altro eccellente intervento sul grano e l'ipocrisia occidentale oramai oltre il muro del suono.

Tuttavia qui mi soffermo in particolare sul link a questo pezzo bellissimo degli Area.
Mi hai fatto venire in mente una sera di 15 anni fa quando (si era al tavolo in quattro, 4 amici al bar...No! Era un pub...) un mio amico, grande conoscitore di rock e altre produzioni inglesi e a stelle e strisce, cadde dal pero quando a un certo punto nominai l'indimenticabile Demetrio Stratos e gli Area.
Per fortuna il terzo della situazione (un chitarrista con tanto di studi alla Lizard di Fiesole) mise le cose in chiaro sulla grandezza di quel gruppo.
Il fatto è che quello caduto dal pero, conoscendomi, pensava che, come da copione consolidato, avessi tirato fuori l'ennesimo cantautore/cantautrice fuori dai grandi circuiti...Tipo la nuova Caterina Bueno, tanto per restare a Fiesole e dintorni...
Invece "la figura" tutto sommato la fece il conoscitore del rock USA dal momento che aveva da poco detto (complice il tasso alcoolico) che, tolta la musica classica e le orchestre da paese, in quanto a gruppi nostrani - e non - conosceva tutti...

Vabbé...

---------------------------------

Siccome si è parlato di musica metto anch'io un link.
Correlato alle vicende del Donbass.

Lugansk, 9 Maggio 2017

La gente si raduna nella grande piazza sotto la statua di Lenin e ascolta.

https://www.youtube.com/watch?v=-fXu9QgClg4

Mentre (in base a una mia interpretazione) musicalmente dal minuto 16.25 la chitarra elettrica e il basso apportano il contributo più elevato, direi che il momento "politicamente" più significativo è da 5.30.

Yedut-yedut BTRY
Po Donbasskoy storoné,
I nasledniki Bandery
Porasselis' na brone...

Stanno andando, stanno andando i carri armati
Dal lato del Donbass,
E gli eredi di Bandera
hanno sistemato l'armatura...
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Paolo Selmi
Sunday, 30 October 2022 13:00
Grazie mille! Concerto salvato e me lo ascolterò con mucho gusto, ma proprio mucho!

Sugli AREA che ti devo dire se non che è davvero un peccato che noi, inteso come ITALIANI, ci conosciamo troppo poco! Specialmente in riferimento a QUELLA stagione, irripetibile perché irripetibili erano le condizioni in cui è stata generata.

Nel paese dove son cresciuto (Gallarate), c'è da sempre (da quando son nato...) il Carù dischi. Riferimento per tutti, musicisti, amanti del rock, di tutto. Entravi ed eri letteralmente sommerso da dischi con nomi che non conoscevi, che non passavano in radio, almeno per quanto mi riguarda con la soggezione del pischello profano che entra nel "tempio di qualcosa": "qualcosa di grande che non riusciva a capire" (citazione "portoghese" qui ci sta tutta). Il personaggio col suo barbone poi completava il quadro.

Quello che non sapevo era la storia di quell'uomo col barbone. Per puro caso, mi sono imbattuto in una combinata da lui e dal famoso Bertoncelli (quello dell'avvelenata... secondo guccini in un giorno... stop!)
https://www.rockol.it/news-688482/led-zeppelin-vigorelli-1971-50-anni-storia-riccardo-bertoncelli

Quello era il clima... e dal quel clima poteva venire solo "roba buona"!

Oggi... troppa preoccupazione di fare carriera, di vendersi per prendersi un plauso dai "giudici" del reality che ti "aiutano a crescere"... e poca voglia di divertirsi uscendo a suonare una volta alla settimana con altri disperati come te, ma appassionati da morire di quella cosa lì. Di far casino insieme e poi andarsi a bere una birra.

Ma forse non è vero neanche questo... com'è che si dice, fa più rumore l'albero che cade della foresta che cresce... tolti i trapper, tolti i pezzi con la voce sdoppiata, tolti giri armonici prefatti, tolte basi ancora più insulse... magari questa foresta c'è e noi non la vediamo. noi che siamo ancora lì a capire se è meglio mettere l'overdrive o selezionare solo il pick up sul ponte e girare i tutti i pirulini della chitarra e dell'ampli sugli alti per fare quell'effetto che in quella canzone ci sta da dio. E che ci esaltiamo perché riusciamo a fare un pezzo, neanche tutta, di intro di Shine on your crazy diamond, compreso l'arpeggio maledetto che la leggenda narra fu tirato fuori da un accordo venuto male...

Speriamo... un po' di ottimismo, TANTA FEDE (ma proprio tanta! quando ci si guarda intorno e si vede la desolazione di smaug...) e il radar puntato per i nuovi AREA!

Un abbraccio!
Paolo
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Jure
Sunday, 30 October 2022 19:24
Be' ragazzi (di ieri, come il Vento d'autunno, amico di ieri), quando Paolo attacca con i riferimenti musicali mi tocca commentare, se non altro per salutare. L'ultima volta avevo tirato fuori io gli Stormy Six de La Fabbrica, e Paolo non mi ricordo cos'altro. Oggi e ieri cava dal cilindro deep purple, area habibi betselem di L.A.S.(nero) (areAzione se non ricordo male, o Crack), poi riferimenti al Maestro catanese, a bertoncelli a sparare c..te, all'Atlantico immenso, e via andando fino al concerto proposto da Slavsija e di nuovo Selmi col Corvo nero. Che mi ha fatto voglia di mandarvi questo link: https://www.youtube.com/watch?v=jMUQY7R9TQY "Ko to tamo peva" è una canzone serba, o meglio jugoslava, colonna sonora dell'omonimo film che racconta di miseria e di corvi neri che volano sul cielo di Belgrado il 6 aprile del 1941. Qui il film completo con sottotitoli in inglese https://www.youtube.com/watch?v=ZwozSLas8DM . Da vedere. Cari saluti da Jure, Nova Gorica, Slovenija.
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Paolo Selmi
Sunday, 30 October 2022 22:50
Hvala, druže!!!
Jure grazie mille!

Tra l'altro Ko to tamo peva apre anche il film quindi coi sottotitoli l'ho capita alla grande! E il film promette benissimo! Uno di questi giorni approfitto del fatto che sono quello che a casa spegne la luce... per spegnerla un po' più tardi!

Grazie ancora, davvero tra il concerto a Doneck e il film oggi mi avete dato tantissimo!

Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 29 October 2022 13:04
29/10 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


I russi contrattaccano su tutti i fronti, naturalmente per allargare soltanto l’area di sicurezza fra città che si trovano a pochi chilometri dalle prime linee. Le cartine qui sotto sono solo esplicative di alcuni tratti di questa azione, in particolare è possibile notare come agli aggiustamenti tentati da questa “difesa attiva” corrisponda un intenso fuoco di artiglieria sulle retrovie nemiche, questo continuo togliere fiato a chi sta in prima linea e costringerlo, così, a rallentare i tempi dell’azione offensiva.
https://t.me/wargonzo/8938
Stesso discorso nei dintorni di Ugledar, sempre sulla linea di fronte:
https://t.me/boris_rozhin/68677

Tutto questo per dire che, anche oggi, difficilmente vedremo la “grande offensiva”, l’offensiva di massa, per cui decine di migliaia di uomini sono stati ammassati appena dopo la linea di fronte. E lì stanno restando, unicamente al momento per ripristinare le perdite subite dalle prime linee con nuova carne da cannone. Ma la modalità “schiacciasassi” che ora, SEMBRA, siano tornati a imporre i russi con la loro iniziativa, è quanto di più deleterio ci possa essere per il comando NATO che ha preso in mano l’iniziativa ormai da due mesi a questa parte. Se ha preso il comando delle truppe ucraine per mandarle a morire senza risultati nello “schiacciasassi”, allora siamo come prima. Una breve, intensa, fiammata e basta, tutto tornato come prima. Solo che ora ci sono trecentomila uomini in più che stanno arrivando da sopra, da sotto e da lato. Come la mettiamo?

Resta l’atomica sporca, certo. E a chi giova allora quest’ultima? A chi con armamenti convenzionali ormai sta riprendendo il controllo della situazione o a chi ormai lo sta perdendo del tutto?

I DRONI CE LI HANNO TUTTI, LA DIFFERENZA LA FA LA CONTRAEREA

Stamattina presto, intorno alle quattro, c’è stato un attacco in massa di droni su Sebastopoli, Crimea. A coordinare e correggere le traiettorie un altro drone NATO, lo RQ-4 GLOBAL HAWK (sigla FORTE10), qui tracciato da flightradar24 mentre si tiene sul Mar Nero appena sotto la linea delle acque territoriali russe.
https://t.me/boris_rozhin/68676
PARTITO DA CTA (CATANIA FONTANAROSSA), PERALTRO! NEANCHE DA SIGONELLA… poi ci credo che i cinegiornali luce non riconoscono la sudditanza coloniale ucraina, per loro è tutto normale, anche dare i nostri aeroporti civili… cosa pretendiamo? Che ammettano, riconoscano il mettersi a novanta degli altri quando noi siamo i primi a farlo?

Comunque, problemi nostri, annosi peraltro, e che peraltro vanno solo ad aggravarsi. Tornando sul pezzo abbiamo quindi decine di droni lanciati a bomba non contro l’ingiustizia, ma contro la città simbolo della presenza navale sovietica prima, e russa ora, ovvero Sebastopoli. L’ambita Sebastopoli, prima da Hitler e poi dalla NATO, che a inizio 2014 vedeva già lì la propria base navale, PORTANDO LA GEORGE BUSH CON NOVANTA FRA AEREI ED ELICOTTERI PROPRIO A RIDOSSO DEL BOSFORO…
https://www.sott.net/article/314886-Retrospective-How-Russia-ruined-US-plans-in-Crimea?

Semplici coincidenze? Era quello che prometteva Poroshenko agli USA qualora fosse stato rieletto nel 2019…
https://en.topwar.ru/155652-pushkov-kiev-peredal-by-nato-voenno-morskuju-bazu-v-sevastopole.html
poi i padroni NATO scaricarono il cavallo vecchio e neppure usato-sicuro con quello nuovo, che addirittura prometteva PACE… per questo è stato eletto, questo è quello che non gli perdona il popolo ucraino, quando può parlare naturalmente...

Sebastopoli quindi chiodo fisso della NATO da otto anni, peggio della Fenech, ambito premio e lì rimasto… oggi però non son riusciti neppure a ricordarlo, questo chiodo fisso, ai russi.

Tutti i droni sono stati tirati giù dalla contraerea russa, così come quelli sottomarini sono stati silurati ancora al largo. Qui un’immagine di questi ordigni:
https://t.me/rybar/40693
Tutti distrutti tranne il “catanese”, ovviamente, che ronzava in acque internazionali. Un fallimento enorme, oltre che uno spreco inutile di soldi, e che soldi, visto che non stiamo parlando dei “gerani” da diecimila euro quando sono superequipaggiati.

Dai Bayraktar che dovevano essere le V2 e invece son finiti a terra con una Z sopra, a quelli più sofisticati targati Lockheed, la grande novità della guerra azero-armena, all’epoca tutta targata Turchia che è comunque sempre NATO, si è rivelata un clamoroso FLOP. Anche qui, riprendendo il pezzo cinese di ieri, NON A DOPPIO SENSO DI MARCIA, MA A SENSO UNICO. I russi hanno letteralmente risolto il problema delle infrastrutture con droni a BASSO COSTO (a differenza di un Kalibr, per esempio) e, soprattutto, MANTENENDO il BASSO IMPATTO sulle strutture civile adiacenti. Oggi i padroni NATO han provato a
- dire che son capaci di farlo anche loro
- cercando di andare nella tana del lupo in Crimea
- oltre che tentare il bis dell’attentato al ponte
e han visto letteralmente andare in fumo la loro azione. Questione di contraerea.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 28 October 2022 22:53
28/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Attacchi respinti a KREMENNAJA e anche verso SVATOVO, fronte EST.
https://t.me/rybar/40675
et
https://t.me/vysokygovorit/9819
Attacchi di una certa consistenza e importanza. Che forse un mese fa avrebbero fatto la differenza. Ma la situazione è cambiata rispetto a un mese e mezzo fa. E ora occorre ben altro per portare a casa quel punto a ogni giorno che passa sempre più difficile, per le ff.aa. ucraine.

SVELATA L’ARMA SEGRETA DEGLI USA!

E TESTATA DIRETTAMENTE SU ZELENSKIJ! Quest’uomo dal coraggio inesauribile si è fatto iniettare un liquido che lo fa diventare UN GIGANTE! Sarà ora iniettato su tutti i generali, i colonnelli, i caporali maggiori, gli squadristi di Azov, i parlamentari e i giornalisti, anche dei cinegiornali luce!

Non ci credete? Pensate sia tutta una bufala? Bene! Preparatevi a essere smentiti! Questa è una foto di oggi!
https://www.president.gov.ua/storage/j-image-storage/28/42/93/509c335a6ec8e51805a567ef4c418552_1666900580_extra_large.jpeg

dal sito ufficiale, “PRESIDENT OF UKRAINE”, solo per veri “warriors of the light” (leggere incipit: “Good evening, warriors of light! ”, infatti io ho acceso la torcia del cellulare prima di collegarmi e anche due cerini...)

https://president.gov.ua/en/news/sogodni-mi-zgaduyemo-vignannya-nacistiv-nablizhayuchi-vignan-78753

Ora, il “geranio” a fianco è lungo TRE METRI E CINQUANTA. Prima dell’iniezione, Zelenskij era alto UN METRO E SETTANTA… guardate ora! E a chi dubitasse di un fotomontaggio…
abbiamo pure il filmato!
https://www.youtube.com/watch?v=lmkXJ8LLA-0&t=18s

Eccolo qui, in tutto il suo splendore, nel suo monologo serale… il primo che dubita di uno sfondo finto, doppia razione di olio di ricino. Dopo un minuto il campo si allarga, una musichetta di sottofondo accompagna il suo rantolare… ops scusate, il suo tono guerriero, ed ecco il geranio ai suoi piedi. UN GERANIO LUNGO TRE METRI E CINQUANTA giace impotente, piccolo, di fronte al presidente e alla sua pozione magica che cambierà le sorti del conflitto.

I russi terrorizzati hanno diffuso anche questa immagine, fra di loro: con le misure, tre e cinquanta di lunghezza, due e cinquanta di apertura alare, come confermato anche qui per i miscredenti:
https://english.iswnews.com/22339/military-knowledge-shahed-136-loitering-munition/

… e lui che doveva essere uno e settanta...
https://t.me/warfakes/8534?single
guardate invece come è già diventato!

E non è tutto… STA CRESCENDO… SEMPRE PIU’ (è già alla quinta dose… e in un giorno solo). Questi gli ultimi avvistamenti:
https://t.me/warfakes/8533

E l’ultimo suo messaggio è appena arrivato: “Droni col turbante! Si, dico a voi! TREMATE, TREMATE, VI TIRO GIÙ A MANATE!”

(Zelenskij vs Godzilla nelle sale a natale...)

UN MILIONE DI PROIETTILI DI GROSSO CALIBRO GIA’ BUTTATI VIA DAGLI USA IN UCRAINA (乌克兰 “WU-KE-LAN”)


Il collettivo di RYBAR, che come abbiam visto non è proprio l’ultimo degli ultimi arrivati, oggi cita un articolo cinese per portare, nei canali telegram cirillici, l’informazione che, dall’inizio del conflitto, gli USA abbiano aiutato le ff.aa. ucraine con UN MILIONE DI PROIETTILI DI GROSSO CALIBRO!
https://t.me/rybar/40674

UN MILIONE! Alla faccia degli “aiuti”. Quello che mi accingerò ora a fare è la traduzione integrale dell’articolo da cui è stata tratta questa informazione, così
a. faccio un po’ di ripasso che non fa mai male
b. mi diverto un po' con le traslitterazioni mandarine di nomi stranieri. Wukelan (乌克兰) per Ucraina non vale perché lo sapevo già… ma CHERSON (He’ersong 赫尔松) fino a un anno fa non sapevo neppure dove fosse sulla cartina… e ora me la ritrovo pure traslitterata in mandarino! “Ma che film la vita”… avrebbe detto il buon Augusto Daolio.

Piatto non ricco, anzi poveruccio, ma mi ficco lo stesso. Non è un articolo sensazionale. A parte il botto iniziale del milione di proiettili di grande calibro, non dice molto altro di interessante. Tuttavia, è molto “vox populi”. A differenza di saggi e lavori accademici stereotipati nelle parole d’ordine da impiegare, nelle parole da NON impiegare, nelle citazioni da fare, eccetera, è un lavoro molto “ruspante”, nel senso della spontaneità delle analisi, e molto “cinese”, nel senso che un occhio allenato riconosce nel testo, nell’impostazione, un taglio tipicamente cinese: si sente una certa impostazione confuciana, un quasi crociano “perché non possiamo non dirci confuciani”. Ed è normale, è giusto che sia così: fossimo tutti fatti con lo stampino, allora realmente saremmo soltanto ciò che mangiamo… il che, ancora una volta, ci differenzierebbe comunque dagli alimenti base e dai gusti culinari estremo-orientali. Ne consiglio la lettura, il punto di vista di uno su un miliardo non è nulla di che, non c’entra nulla con quanto appena accaduto a Pechino… ma non mi sembra né il più ingenuo, né il meno sensato dei punti di vista a cui ho avuto modo di accedere.

Se è la prima volta che vi imbattete in un testo cinese, non vi spaventate per la sproporzione fra spazio occupato dal testo in segni latini e spazio occupato dai segni cinesi. La nostra è una lingua polisillabica e la loro, normalmente (ovvero quando non devono trascrivere Eluosi 俄罗斯 – Russia e altri nomi stranieri), bisillabica. Il cinese classico era addirittura più “duro e puro”, monosillabico tutta la vita. Sui nomi propri, mi son divertito a riportare la traslitterazione in mandarino: la vendetta di “Baoluo” (Paolo)… Cari compagni, ho già parlato troppo: quando si spara si spara, non si parla, come diceva il buon Tuco. Quindi “la Cina è vicina” e buona lettura!

La battaglia decisiva per CHERSON è imminente e gli USA han paura di non poter più garantire gli approvvigionamenti militari? Dopo averli aiutati con 1.000.000 di proiettili di artiglieria pesante [Nota 1], c’è emergenza per le scorte.
赫尔松决战在即,美恐断乌武器供应?援100万发炮弹后,库存告急

Di SHUI JINGXIAO
水镜晓

Recentemente, il ministro della difesa USA Lloyd Austin (奥斯汀AuSiTing… prima vittima della sinizzazione dei cognomi!) ha dichiarato che gli aiuti militari all’Ucraina di USA e alleati rallenteranno, perché sta diventando difficile soddisfare le loro richieste di munizioni.
近期,美国防长奥斯汀宣布,美及其盟国对乌克兰的军事援助将会放缓,因为难以满足乌对于武器弹药的需求。

I media USA insinuano che, dall’inizio del conflitto fra Russia e Ucraina a oggi, gli USA abbiano già fornito all’Ucraina OLTRE UN MILIONE DI PROIETTILI D’ARTIGLIERIA DI GROSSO CALIBRO (大口径炮弹).E che dopo questo, la scorta di munizioni statunitense sia già in emergenza, oltre al fatto che anche alle scorte degli altri Paesi NATO si sia già accesa la luce rossa.
美国媒体推测,因为自俄乌冲突爆发以来,美国已经向乌克兰援助超过100万发的大口径炮弹,在此之后,美弹药库存已经告急,并且北约各国的弹药库存也达到了红线。

Secondo i dati forniti da un Istituto di ricerca tedesco, già le munizioni e i carri armati forniti da entrambe NORVEGIA e SLOVENIA hanno superato il 40% delle loro scorte. Allo stesso tempo, il presidente del consiglio ucraino Shmigal’ ancora sostiene che l’Ucraina sia ancora militarmente in una situazione di sofferenza e abbia bisogno urgente di munizioni. Come stanno allora le cose attualmente fra Russia e Ucraina?
根据德国研究所的数据显示,光挪威、斯洛文尼亚提供的炮弹、坦克,就均超过了百分之四十,与此同时,乌总理什梅加尔还表示,乌克兰现在迫于战场形势,急需新的弹药。那么俄乌现在的局势如何呢?

Da quando Putin (普京 Pujing… tutto sommato c’è di peggio...) ha dichiarato lo stato di guerra per le quattro regioni entrate nella Federazione Russa, la situazione fra Russia e Ucraina è divenuta particolarmente tesa, fino a raggiungere il picco.
自从普京宣布入俄四地进入战时状态后,俄乌局势就变得十分紧张,进入到白热化阶段。
Inoltre, al momento, l’offensiva dell’esercito ucraino si è attenuata, mentre il contrattacco dell’esercito russo si sta facendo sempre più intenso. I russi, puntando ora sullo scarso sistema di contraerea ucraino, compiono raid aerei su larga scala con droni, colpiscono le infrastrutture ucraine, tagliano la linea di fronte dalle loro retrovie, oltre ad aver danneggiato un terzo della loro rete elettrica: per questo, l’offensiva su vasta scala che l’Ucraina intendeva promuovere a CHERSON e nel DONBASS (顿巴斯 Dunbasi), possiamo affermare che si entrata in una fase di stagnazione (停滞).
并且从目前看来,乌军的攻势有所和缓,俄军的反攻更加猛烈,俄罗斯现在通过针对乌克兰防空系统的漏洞,使用无人机进行大规模空袭,来打击乌克兰的基础设施,断其后援,并造成了三分之一的电力损失,乌军在赫尔松地区和顿巴斯地区发动的大反攻,也可以说是陷入到了停滞状态。

La situazione attuale per l’esercito ucraino è decisamente sfavorevole, proprio nel momento in cui entrambe le parti, russi e ucraini, stanno ammassando truppe (兵力) nella zona di CHERSON, prevedendo un’imminente offensiva.
现在的局势对乌军来讲十分不利,俄乌双方都在向赫尔松地区集结兵力,预计将会在赫尔松展开一场大决战。

Ed è proprio adesso, nell’imminenza dell’offensiva su CHERSON, che gli USA si trovano a corto di munizioni e devono rallentare gli aiuti; potrà questo degenerare anche in un’interruzione di tali aiuti?
那么在这样一个赫尔松决战在即的时刻,美国却放缓了对乌的军援,那么这是否意味着在武器库存告急之后,美国将会切断对乌克兰的军事援助?

Io la vedo così:
对此,我有以下几个观点:

Anzi tutto, il perdurare di combattimenti così intensi logora non solo russi e ucraini, ma anche gli Stati occidentali che dietro a questi ultimi si muovono. A questo aggiungiamo che, dallo scoppiare del conflitto, ogni Paese occidentale sta soffrendo la crisi energetica ed è già in condizione di insufficienza; l’UE, pertanto, sta già iniziando a ridurre la quota di bilancio destinata agli aiuti militari all’Ucraina, mentre appaiono chiaramente contrasti e divisioni al suo interno.
首先,持续的拉锯战让俄乌双方,以及在背后支持乌克兰的西方国家都感到筋疲力尽,并且在俄乌冲突爆发以后,西方各国又正在面临着能源危机,已经自顾不暇,欧盟已经开始减少对乌军援方面的报销,并且内部分歧明显。

Il ministro della difesa USA Lloyd Austin ha pubblicamente dichiarato che occorre rallentare la fornitura di armamenti sofisticati (高端武器 “armi di alto livello”) all’Ucraina: da questo appare evidente che aver continuato costantemente ad armare per mesi l’Ucraina ha portato le scorte di armamenti convenzionali USA a un grave livello di insufficienza.
美防长奥斯汀在前不久公开表示,要暂缓对乌克兰高端武器的援助,从这可以看出,在连续数月支援乌克兰之后,美国常规武器库存已经严重不足。

Inoltre, ora che l’esercito ucraino si trova in difficoltà ad approvvigionare le prime linee, l’esercito russo ha iniziato a dispiegare il proprio contrattacco, mentre gli USA si stanno dissanguando ad aiutare gli ucraini, ma senza alcun beneficio.
而目前乌军在前线战事吃紧,俄军反而开始进行反攻,美国在此时掏空家底援助乌克兰,对其来说并没有好处。

Questo porta al secondo punto, ovvero che entrambi russi e ucraini potrebbero essere sul punto di scatenare la battaglia finale a CHERSON, che ciò che vuole l’Ucraina sono armamenti sofisticati, ma che la produzione militare USA non è capace di reggere il passo del consumo degli stessi sui campi di battaglia in Ucraina. Il conflitto russo-ucraino è già durato oltre otto mesi, durante i quali gli USA hanno indiscriminatamente mandato armi agli ucraini; questo ha fatto anche perdere di vista agli USA gli stessi obbiettivi con cui essi erano partiti a inizio conflitto.
其次,俄乌双方可能在赫尔松即将迎来决战,乌克兰想要的是高端武器,而美国的产量显然是跟不上乌军在战场上的消耗,俄乌冲突目前已经进行了八个月,在这样无节制的援助下去,就失去了美国在冲突中想要获利的原始目的。

Inoltre, l’impiego da parte dell’esercito ucraino di armamenti sofisticati contro l’esercito russo ha prodotto risultati estremamente limitati, Zelenskij (泽连斯基 ZeLianSiJi… match, set e partita!) inoltre si è dimostrato irriconoscente [理不知感恩 Nota 2], il che naturalmente ha indisposto e non poco gli USA, pertanto anche per questo potrebbero interrompere gli aiuti.
并且乌军在战场上使用高精端武器对俄军造成的伤害十分有限,泽连斯基理不知感恩,所当然的态度也让美国十分不爽,所以美国还是有可能断掉对乌的援助。

C’è però da considerare un terzo aspetto. E’ vero che all’interno degli USA sono già sorte voci contro gli aiuti all’Ucraina, oltre al fatto che gli USA sono nel mezzo di una crisi inflattiva: tutto questo insieme alla notizia delle scorte di armamenti che sono scese sotto il livello di guardia, non sta per nulla giovando al PD. Aggiungiamo inoltre le imminenti elezioni di medio termine, e il fatto che l’amministrazione Biden (拜登 BaiDeng… se l’è cavata meglio di tutti, niente da dire…) abbia fomentato le contraddizioni russo-ucraine (激发俄乌矛盾) per nascondere le proprie carenze e incapacità di governo.
最后,在美国国内已经出现了许多反对其给乌克兰提供军援的声音,并且美国现在也面临着通货膨胀的危机,再加上美军弹药库存告急,这些消息对于民主党来说并不有利。而美国的中期选举正在进行中,拜登政府正想通过激发俄乌矛盾来掩盖自己政治上无作为。

Tuttavia, così facendo, si è esposto troppo. Ora, se l’Ucraina perdesse la guerra, il prestigio nazionale USA crollerebbe, al punto che influirebbe anche sugli alleati NATO. Hanno seguito gli USA negli aiuti massicci all’Ucraina, non cavandone sinora un ragno dal buco; questo rischia di compromettere anche i rapporti con loro. Pertanto, è possibile anche l’opposto di quanto ci siam detti sinora, ovvero che il rallentamento degli aiuti USA all’Ucraina sia solo una questione di tempo (时间问题), dopodiché potranno di nuovo continuare.
而乌克兰若真的战败,美国的国家信誉就直线下降,甚至北约盟国也可能因为,跟随美国大力援乌,最后却什么好处也捞不到,而面临和美关系破裂的危险,所以还有一种可能是美国放缓对乌援助,估计只是时间问题,以后还会继续援助乌克兰。

In conclusione, il rallentamento degli aiuti USA all’Ucraina ha già contribuito notevolmente a “raffreddare” (降温) il conflitto, ad allentare la tensione e a dare a ciascun Paese (其国) la possibilità di riempire nuovamente arsenali e depositi di munizioni [Nota 3].
综上所述,就目前看来,美国放缓对乌克兰的军事援助,既对冲突进行了降温,缓和了紧张的局势,又给其国内武器弹药一丝恢复库存的机会。

Infine gli USA, nel breve termine, si prevede non interrompano gli aiuti militari all’Ucraina, ma soltanto continuino a ritmo minore, cercando inoltre di tenere buoni sia gli alleati NATO che l’opinione pubblica, oltre che a raffreddare gli animi sull’opzione atomica.
而美国在短期内,应该还不会彻底的切断对乌的军援,而是通过缓兵之计维系一下北约联盟国以及缓和内部矛盾和紧迫的舆论形势,并为核战争言论降温。

https://baijiahao.baidu.com/s?id=1747903559931693538&wfr=spider&for=pc

[Nota 1] I numeri arabi (“100”) non sono sbagliati. Il sistema di classificazione delle unità,decine,centinaia cinese (e giapponese) è a base QUATTRO (zeri) e non TRE come il nostro. Quindi, banalmente, il puntino si mette dopo QUATTRO zeri e non TRE. WAN (万), diecimila, è lo zero in più che hanno loro prima di ripartire con l’altra serie di zeri. Quindi, se un cinese dice “100 diecimila”, intende 100x10.000=1.000.000 nella nostra classificazione.

[Nota 2] 理不知感恩, “non sa cos’è la riconoscenza”… la storiografia cinese è da duemila anni confuciana, quindi il pistolotto moralistico non può mancare! Così, “vox-populi”, gli arroganti e irriconoscenti, caro “Zeliansiji”, sono destinati già in vita alla disgrazia e alla sconfitta (il fuoco eterno no, il confucianesimo tradizionale NON ha una metafisica post mortem… ma a quello ci pensa il Buddhismo! Si dividono i compiti… quindi tiè, ti incide pure sul karma). Scherzi a parte, se ci si rapporta con un'altra cultura, non si può non tenere conto delle diverse sensibilità, frutto a loro volta di diverse sovrastrutture ideologiche. Per esempio, se un video come quello del paragrafo precedente, quello dei "guerrieri della luce", qui fa pena e basta, lì (ma in tutto l'Estremo Oriente) provocherebbe un'ondata di disonore qui semplicemente impensabile, con teste che cadrebbero a catena.

[Nota 3] L’Autore qui non perde occasione di mantenere un’equidistanza tanto proverbiale quanto deleteria ai fini di un’analisi corretta. Non solo non considera che l’arsenale russo è stato MOLTO, ma MOLTO meno toccato dai consumi (e dallo spreco!!!) di quello NATO (consumato non poco!)-ex Varsavia (quasi finito)-ucraino (finito). Ma non considera nemmeno che se le fabbriche in Russia sfornano armi, quelle ucraine non esistono. Ce n’eran già poche prima del conflitto, arrugginite da decenni di privatizzazioni, spolpamento, chiusure, ora sono distrutte completamente. Ancora una volta, la situazione giova a una e non all’altra parte.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 28 October 2022 12:46
28/10 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessun aggiornamento di rilievo. Sul fronte EST la “difesa attiva” operata dai russi comporta attacchi localizzati per ampliare l’area di sicurezza dalle città di SVATOVO e KREMENNAJA.

Appena sotto fra SOLEDAR e ARTEMOVSK, dove ieri i cinegiornali luce parlavano di "liberazioni", prosegue l'opera costante, letteralmente metro per metro, di smantellamento delle linee difensive da parte delle truppe russe
https://t.me/vysokygovorit/9812

Sopra CHERSON invece si “limita” a un importante comunque fuoco di sbarramento sulle retrovie, teso a rallentare, se non a impedire del tutto, i tentativi di raggruppamento.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/28/58713.html

Questo mentre la stessa CHERSON OGNI GIORNO SI FORTIFICA SEMPRE PIU'.
https://antifashist.com/item/herson-ukreplyayut-i-budut-otstaivat-do-polnoj-pobedy.html
E' in questo contesto che l'evacuazione dei civili sta assumendo un nuovo significato: non più SOLO una misura di SICUREZZA IN PIU' per loro, ma anche una PREOCCUPAZIONE IN MENO per i difensori, che non devono pensare, letteralmente, "allo scolaro o alla nonnina che torna dal mercato" (школьник или бабушка, идущая с рынка, ibidem).
Insomma, dall'impegno e dalle energie che ci stanno mettendo e di cui voenkor e semplici internauti sul posto danno testimonianza ogni giorno, ce la stanno mettendo tutta.

CHERSON CHE SI FORTIFICA... SOLO PER DIFESA?

"Chi ha tempo non aspetti tempo, te lo dico sempre!" Mi avrebbe detto la mia povera nonna se fossi stato il generale Zaluzhnyj... "Hai aspettato ad attaccare... e ora non solo diventan più forti, ma vedrai che saran loro a correrti dietro!" Dialogo immaginario, ma situazione tutt'altro che irreale. Anzi.

Ieri non è passata inosservata la frase criptica - ma a ben vedere neanche più di tanto! - di un Putin che diceva: "Odessa è una delle più belle città del mondo, potrà essere sia pomo della discordia, sia simbolo di risoluzione dei conflitti in corso" (Город Одесса - один из красивейших в мире, он может быть и яблоком раздора, и символом разрешения конфликтов.)
https://t.me/SolovievLive/136749

Vladimir Vladimirovich non è uno che dà fiato alle trombe per niente, quando parla si riferisce sempre a qualcosa. E Legitimnyj oggi ha provato a unire i puntini. CHERSON si fortifica, e va bene, ci sta, lo fanno perché sopra ci sono cinquantamila uomini che aspettano da un mese l'ordine di attacco. MA SE LO FACESSE ANCHE PER COSTITUIRE UN BASTIONE, UNA TESTA DI PONTE SULLA RIVA DESTRA DEL DNEPR, UNA GRANDE BASE MILITARE DA CUI PARTIRE L'ANNO PROSSIMO... PER ODESSA O ALTRE DESTINAZIONI?
https://t.me/legitimniy/13929

Sicuramente, andassero così le cose, il tempo perso per l'offensiva, ammesso e non concesso che inizi per davvero, sarà un ERRORE STRATEGICO FONDAMENTALE che i padroni NATO potrebbero pagare nei prossimi mesi molto caro. Perché oltre che a dare la possibilità ai russi di vendere molto più cara la propria pelle, gli avranno dato anche modo di pianificare da una posizione di vantaggio la campagna della prossima primavera. Vedremo come andrà a finire.

HIMARS SU PERVOMAJSK

Razzi ieri notte lanciati su una casa di Pervomajsk, paese martoriato del Donbass unicamente perché "a portata di razzo".
Queste le immagini della casa in macerie
https://news-kharkov.ru/incident/2022/10/28/22863.html
Morta una donna, classe 1991, con un figlio che in quel momento era dalla nonna.
https://news-kharkov.ru/incident/2022/10/28/22875.html
Ciò che sconvolge è l'assoluta mancanza di senso, persino cinicamente, unicamente, militare in tutto questo. Due razzi di questi, come quelli lanciati stanotte
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/28/22867.html
costano 100.000 dollari l'uno, lo ricordiamo
https://www.newsweek.com/who-makes-himars-cost-launch-missile-fire-manufacture-1752295
Sono missili ad alta precisione programmati tramite coordinate GPS inserite e approvate dal quartier generale NATO, che ha "in mano il telecomando". Ora, che senso ha puntare due razzi così su una casa dove vive una donna con suo figlio? Anche solo per dire, davvero, duecentomila dollari usati non contro un deposito di armi e munizioni, non contro una caserma... ma contro una casetta? Guardiamo anche le macerie. Non era una copertura. Non c'è nessun segno di incendio o esplosione, solo i calcinacci e la distruzione: nessuna santabarbara nascosta, nessun arma introdotta furtivamente. Solo creare panico e terrore, criminalmente, banalmente, solo terrorismo di Stato.

TRA AVVOLTOI E CORVACCI

Ieri Leandro mi ha fatto venire in mente la canzone "Dove vola l'avvoltoio", con testo di un certo Italo Calvino...
https://www.youtube.com/watch?v=rqv-XEqPzhc
et
https://www.ildeposito.org/canti/dove-vola-lavvoltoio

Bellissima canzone, peraltro. Che mi ha fatto venire in mente un'altra canzone, anch'essa bellissima, questa volta russa, canzone popolare (meglio, "divenuta" popolare), dal titolo "Corvo nero" (chernyj voron, Чёрный ворон).

A scanso di equivoci, CALVINO costruisce sull'archetipo collettivo dell'uccello della morte una canzone apertamente PACIFISTA e ANTIMILITARISTA. La canzone popolare russa è invece più TA-PUM, la guerra è morte, simboleggiata dal corvaccio nero che già aleggia sul soldato moribondo gli ultimi istanti della sua misera vita, ma manca il discorso svuotate-gli-arsenali-riempite-i-granai. Risale a inizio 1800, del resto, come riportato in questo corposissimo saggio sull'argomento, che parla anche delle successive interpolazioni, arrangiamenti in epoca sovietica e versioni disponibili sul "tubo".
https://zhiznteatr.mirtesen.ru/blog/43596942032/Istoriya-odnoy-pesni.-CHyornyiy-voron.?ysclid=l9s5pthfpo603723633

A ogni cosa il suo tempo, quindi. Ma resta una canzone molto FORTE e un testo molto FORTE.

Questa una versione arrangiata secondo la maniera tradizionale
https://www.youtube.com/watch?v=2hwoIJPz3hs

E questa la versione rivisitata, da parte del Chor Tureckogo
https://www.youtube.com/watch?v=MngUXWCLrUk
Che, video a parte, sono dei fenomeni. Mi sarebbe piaciuto farli sentire al mio maestro di coro di un tempo, che per spiegarci i piani e i forti ci diceva "non fate come i russi!". E io che non ne capivo nulla, tra me e me pensavo... "allora sono in due a non sopportare i cori russi!". Poi, con l'avvento della tecnologia e l'accesso a brani e raccolte, ho potuto constatare come tali valutazioni fossero frutto soltanto di pregiudizi e ignoranza. Coro Armata Rossa = FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF e basta. 'Sta cippa, scusate.

Traduzione integrale:

Чёрный ворон Corvo nero

Чёрный ворон, чёрный ворон, Corvo nero, corvo nero
Что ты вьёшься надо мной? Perché mi stai addosso?
Ты добычи не дoждешься Non aspettar per niente una preda
Чёрный ворон, я не твой! Corvo nero, non sono tuo!

Что ты когти распускаешь Perché allunghi i tuoi artigli
Над моею головой? Sulla mia testa?
Иль добычу себе чаешь? Ti stai già prendendo la preda?
Чёрный ворон, я не твой! Corvo nero, non sono tuo!
Иль добычу себе чаешь? Ti stai già prendendo la preda?
Чёрный ворон, я не твой! Corvo nero, non sono tuo!

Завяжу смертельну рану Legherò la ferita mortale
Подарённым мне платком, col fazzoletto che mi è stato donato
А потом с тобой я стану E poi a te devo
Говорить всё об одном. Dire una cosa

Полети в мою сторонку, Vola dalle mie parti
Скажи маменьке моей, Dì alla mia mammina
Ей скажи, моей любезной, Diglielo, alla mia cara,
Что за родину я пал. Che son morto per la patria.

Отнеси платок кровавый E questo fazzoletto sanguinante
К милой любушке моей. Portalo alla mia amata.
Ей скажи — она свободна, Dille che è libera
Я женился на другой. Che mi son sposato con un'altra.
Ей скажи — она свободна, Dille che è libera
Я женился на другой. Che mi son sposato con un'altra.

Взял невесту тиху, стройну, Me la son presa zitta, magra,
В чистом поле под кустом. In un campo aperto sotto un cespuglio,
Обвенчальна была сваха Chi ci ha combinato le nozze era già sposata
Сабля вострая моя. E la mia sciabola affilata.

Калёна стрела венчала La freccia aguzza mi ha sposato
Среди битвы роковой. Nella battaglia fatale
Вижу, смерть моя приходит, — La vedo, la morte sta arrivando
Чёрный ворон, весь я твой, Corvo nero, sono tutto tuo,
Вижу, смерть моя приходит, — La vedo, la morte sta arrivando
Чёрный ворон, весь я твой... Corvo nero, sono tutto tuo...

https://teksty-pesenok.ru/rus-russkaya-narodnaya/tekst-pesni-chyornyj-voron/1905971/

Aggiornamenti a seguire.
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Slavsya Respublika
Friday, 28 October 2022 18:52
Dal Telegram di namarshe

Shoigu:
- La mobilitazione delle 300.000 unità è stata completata.
- 82.000 persone mobilitate sono state inviate nella regione NVO.
- 218.000 sono nei campi di addestramento.
- Nell'ambito della mobilitazione parziale sono stati chiamati 1.300 dipendenti delle autorità esecutive.
- 13.000 cittadini, senza attendere le convocazioni, furono inviati alle truppe come volontari.
- 82.000 mobilitati sono già stati inviati al fronte. Gli altri 218.000 sono in formazione presso i campi di addestramento.

E un ricordo...del compianto Aleksandr Zakharchenko.

Grazie ancora Paolo per la tua passione e la tua competenza.
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Paolo Selmi
Friday, 28 October 2022 23:13
Спасибо большое!

Grazie mille, e per l'informazione e per la foto! Mi hai fatto venire in mente una cosa. Dai 18 ai 25 anni da settembre ad aprile avevo sempre al collo una Kefia, la "sciarpa dei palestinesi", come la chiamava mia madre. Era per me una bandiera. Alla fine l'ho consumata, a furia di averla indosso. Mentre ti sto scrivendo, proprio sul muro dietro questo PC, ho una Georgievskaja Lentochka appesa, due stelle alpine essicate, e la foto di mio nonno partigiano. Sono sempre la stessa bandiera. La stessa che altri prima di me hanno portato, fra cui Zacharchenko, e che vivono sempre nei nostri cuori perché parte di noi.

Un abbraccio e grazie ancora!
Paolo
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Slavsya Respublika
Saturday, 29 October 2022 09:24
Eh sì...il Nastro di San Giorgio!
Io solo nel 2014 arrivai con colpevole ritardo a scoprirne davvero il significato.
Vedendo in qualche video o immagine del dopo Maidan, la gente del Donbass e di altre città sfilare nelle piazze e nei viali con il Nastro all'occhiello.
Del resto sono dinamiche, per certi versi, amaramente fisiologiche.
Dico questo perché decenni di "bombardamenti" frivoli e consumistici, coi riferimenti che quando vengono da fuori arrivano "ovviamente" sempre da Oltre-Manica o da Oltre-Atlantico, portano ad allargare sempre più il fossato. Tanto culturalmente quanto, restando più terra a terra, mediaticamente.
Uno le cose deve andare a cercarsele...
Nel caso dell'Ucraina...nel 2004 partecipavo alle discussioni di un forum di politica. In primis nostrana, ma con uno sguardo anche fuori. Ricordo "la cagnara" messa su da gente di area Rosa nel Pugno, Margherita e anche alcuni diessini devoti in tutto e per tutto all'Unione Europea (quindi tutti antifascisti anti-Berlusconi-Bossi-Fini, tutta gente con la quale ci si confrontava civilmente su cosa doveva essere l'alternativa al Centro-Destra allora al governo dal 2001) sulla cosiddetta Rivoluzione Arancione...
Dopo una mia riflessione sul rischio di derive non irrisorie di stampo nazionalista e destrorso presenti in quell'area politica dove spiccava la "Paladina del Progresso"...tale Julija Tymošenko..., mi beccai tempo zero del retrogrado, nostalgico e veterocomunista che non capiva il portato della modernità e della svolta democratica filo-UE.
"Ma come non fai a stare con Juščenko e Tymošenko?" era la considerazione standard.
Lasciai perdere e tornai a occuparmi di Vendola, Bertinotti, Diliberto...e di analisi elettorali da un punto di vista prettamente geografico.
Anni dopo pensai che non avere "deviato" aveva in sé anche un riscontro fattuale.

Ciao
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Paolo Selmi
Saturday, 29 October 2022 15:51
Ti capisco...
Anch'io ho avuto le mie ENORMI difficoltà a orientarmi in quel mondo. Poi, come hai sintetizzato benissimo,
"Uno le cose deve andare a cercarsele..."

Ti racconto un aneddoto. Mia cugina si sposava e, a Modena siamo tutti un po' così, "alternativi" diciamo... voleva da me il servizio. Sapendo benissimo che andava ad affidarsi a uno che più che fotoamatore, per giunta a pellicola, non era!

Niente, recupero la mia
- Nikon FM2, che era la macchina "della festa" (all'epoca un milione e due di macchina, io l'avevo portata a casa per 150 euro con nikkor 2/80mm, zoom vivitar 28-90 e custodia...)
- KIEV 60 TTL, il carroarmato che mi consentiva di entrare nel medioformato, con il suo VOLNA-3 2.8/80 mm
- esposimetro esterno,
- pellicole anche quelle "della festa" (dia a colori e bianconero Kodak t-max 400)
- che il signore ce la mandi buona (anche perché far figure coi parenti è sempre brutto... specialmente a quelli che ci tieni per davvero)
e parto con la lancia in resta.

Faccio il mio lavoro, al meglio delle mie capacità, e porto le pellicole a sviluppare dal fotografo. Dia perfette, comincio già a pensare ai 30x30 da stampare per l'album... il bianconero, l'unica pellicola fatta peraltro, mi ritorna dal laboratorio COMPLETAMENTE TRASPARENTE!

Trattengo a stento i santi che stavo già iniziando mentalmente a tirare giù, peggio della peggior contraerea, e chiedo il motivo... risposta: hai fatto le foto col tappo sopra? perché se hai il tappo sull'obbiettivo la pellicola non si impressiona... e lì, bypassando i porchi che son riuscito per puro miracolo a trattenere e le mani che stavano già partendo... spiego che non era una Leica a telemetro, o una Iskra a soffietto... che se il sistema è TTL, ovvero con mirino a pentaprisma, l'immagine la tira fuori dall'obbiettivo, quindi l'obbiettivo non può che essere senza coperchio!

Niente... torno a casa, giro su google, e scopro che SE SI INVERTONO i due bagni, sviluppo e fissaggio, ovvero prima si fissa la pellicola poi si "sviluppa", la pellicola esce trasparente come se non l'avessi impressionata.

Al che penso tra me e me. Per sbagliare così, a questo punto son capace di sbagliare anch'io! e da 15 anni a questa parte quel poco che scatto, in bianco e nero, me lo sviluppo e stampo da solo. Poi ora l'ultimo rullino che ho preso mi han chiesto 13 euro... scatto sempre meno, ma questo è un altro discorso.

Questo per dire: "Uno le cose deve andare a cercarsele..." hai pienamente ragione! Poi più si è a cercare, meglio è, "il lavoro o è collettivo o lavoro non è", diceva la mia povera prof. E aveva ragione anche lei.

Ma sempre ricerca è. Specialmente a queste latitudini, dove la "pappa pronta" è come una merendina industriale di quando ero piccolo: zuccherosa a manetta e piena di schifezze... ti veniva il diabete solo a guardarla... alla fine era più sano il boero col liquore dentro!

Ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 27 October 2022 23:04
27/10 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna notizia di rilievo, in attesa della grande offensiva. Carta generale aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027201824-e8a37554.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027201822-8b94deb7.jpg

Sopra CHERSON oggi riposo, solo HIMARS contro case,
https://t.me/rusich_army/6033
ma il terrorismo NATO è la cosa che i russi temono di meno, almeno finché si limita a lanci missili convenzionali tirati giù, il più delle volte, dalla contraerea...

Discreta attività, sia pur in tono minore, sul fronte EST, dove continuano a nord attacchi suicidi coronati da centottanta soldati ucraini morti inutilmente
https://t.me/mod_russia/21231
e, a sud, la lenta e metodica opera di lima sull’asse Soledar-Artemovsk.

Veramente degno di nota oggi il cinegiornale luce dello stesso padrone del potere della sera. Dopo aver parlato di Putin e dei suoi “cliché”, per chiudere in gloria è passato subito a un “ma le cose sul campo si mettono male per i russi”. E io, ohibò, non faccio in tempo a uscire dal lavoro, scappare all’assemblea di classe, fare da presidente di seggio mentre gli altri genitori scappavan via uno a uno, comprare una serie di fettine formato famiglia gommose ma economiche in questo fine mese disastroso, tornare a casa, sedermi a tavola… e vedermi ribaltata una situazione che avevo monitorato poche ore prima… tutto può essere, sentiamo!

Ebbene… state bene a sentire… per giornalisti col patentino le cose si mettono male per i russi perché gli ucraini hanno preso “spirne” (sic, la toponomastica di città russe va detta in ucraino), “soledar” e “bachmut”. Al che ho ritenuto opportuno accontentare la bambina mettendole i cartoni... e anche la fettina di plastica scendeva meglio…

Però certe cose restano nell’esofago come l’ovosodo di Virzì, non vanno né su e né giù. E allora recupero questa cartina di RYBAR:

È DI UN MESE FA: 26/09/22
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/26/20220926141929-bacabb25.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/26/20220926141928-de1d0e8d.jpg

Prendiamo quest’ultima, che ha anche la toponomastica in ucraino, l’unica disponibile in caratteri latini. Così ci riallineiamo allo sproloquio del tg di Mentana senza problemi…

Seguiamo con lo sguardo la linea di fronte in alto a destra (nordest), cerchiamo e troviamo “Spirne” (Spornoe)… di che colore ha l’esagono? Azzurro… ma dai! Ma se il cinegiornale luce mi dice che l’hanno “liberato” oggi! Posso assicurare, vedersi tutte le cronache giornaliere se si vuole verificare di persona, che Spornoe non è stata ri-conquistata dai russi e poi ri-liberata nel corso di questo mese.

Ma l’escalation continua. I due paesi nominati in seguito dalla voce fuori campo femminile nel filmato andato in onda (quella col patentino da “giornalista”) sono SOLEDAR, la “città del sale”, mai liberata dai russi nel corso della SVO, e BACHMUT (Artemovsk), anch’essa mai liberata.

Quindi che cosa hanno “liberato” oggi gli ucraini? Tre città che avevano già in mano da otto anni (le ultime due) e un mese (la prima)? E perché allora non Kiev, Odessa e Leopoli? Liberare tre metropoli così in un giorno non è impresa da poco, ragazzi! Siate meno stitici nelle “liberazioni”... suvvia!

ATTACCHI ODIERNI ALL’INFRASTRUTTURA ELETTRICA

Carta aggiornata a oggi del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027200448-7efe0bf9.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/27/20221027201220-ac29028e.jpg

Attacchi mirati sui trasformatori (750/330 kW) hanno reso inservibile la potenza generata dalle centrali atomiche e termoelettriche rimaste in mano al regime di KIEV. L’intelligenza di questa manovra è stata quella di non aver provocato danni irreparabili, ma quanto basta per tenere in scacco linee ferroviarie senza far saltare ponti, comunicazioni e reti informatiche senza provocare stragi fra i civili, il tutto quanto basta per tenere sotto scacco per oltre un mese gli strateghi della NATO e rendergli impossibile ogni qualsiasi offensiva basata sulla “guerra incentrata sulla rete”.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 27 October 2022 12:51
27/10 ore 12:30

TERRORISMO DI STATO, MACCHINA REPRESSIVA, FAIDE E RESE DEI CONTI INTERNE


Mentre dal fronte nessun aggiornamento di rilievo rende l’attesa dell’offensiva NATO sui vari fronti sempre più snervante (oggi Rogov ipotizzava la data del fine mese prossimo https://zp-news.ru/society/2022/10/27/51621.html mentre sulla rete rimbalzano voci e pareri sempre più contrastanti su cosa sta accadendo e cosa accadrà nell’immediato futuro),

il terrorismo di Stato ucraino non perde tempo.

L’autobomba di due giorni fa a Melitopol’ si è scoperto essere indirizzata a una testata radiotelevisiva locale (ZaMedia). Per colpire tale testata non si è esitato a rischiare la strage, come la telecamera di videosorveglianza ha mostrato. I cinegiornali luce non difendono neppure la “categoria”, e se i giornalisti sono russi allora non sono più “martiri” a cui intitolare strade, ma possono crepare tutti, come ha sottolineato il direttore del giornale colpito.
https://zp-news.ru/politics/2022/10/25/51207.html

Intanto, per Melitopol’ girano volantini come questi dove ai “kolaboranty” è promessa la pena di morte. Nel caso del volantino a un pensionato che ha avuto l’ardire di collaborare con la polizia locale per pubblica sicurezza. Che qualora avesse l’ardire di scappare in Russia, metterebbe a rischio la vita dei suoi parenti. “Sappiamo tutto di voi e vi controlliamo in tutto e per tutto”. Così chiude il volantino.
https://t.me/mvd_zp/539

A KUPLJANSK, il direttore della centrale del latte (ed ex deputato del partito di Zelenskij) che, durante l’occupazione, aveva creato un conto in rubli e aveva iniziato a lavorare coi russi, è stato arrestato. Avrebbe dovuto lasciar morire eroicamente le vacche, come neanche nel peggior racconto di don camillo e peppone, insieme ad altre accuse infamanti.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/27/22802.html
et
https://t.me/SBUkr/5527

Maggior risonanza aveva suscitato, poco tempo fa, l’arresto del direttore della MOTOR SICH: entrato in fabbrica nel 1966, una vita per quella fabbrica, orgoglio della produzione bellica e non solo del regime di KIEV.
https://ukranews.com/en/news/890135-motor-sich-president-bohuslaev-arrested

Come nel primo caso, si sente puzza di rese dei conti interne lontano un chilometro. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 27 October 2022 10:33
27/10 ore 08:30

“WAIT FOR THE RICOCHET”


“Child in time” è stata per me una ri-scoperta relativamente recente… appartenendo a quelle canzoni che, anagraficamente, non potevo che vivere di rinterzo, come sottofondo più o meno sconosciuto di versacci da imitare da piccolo, salvo poi ritrovarla dopo decenni sepolta sotto metri di “immondizie musicali”, come le chiamava qualcuno, direttamente dal “tubo”:
https://www.youtube.com/watch?v=OorZcOzNcgE

E’ recente quindi anche l’esame del testo, bellissimo peraltro, salvo poi imbattermi in quel “ricochet” che “aspettano”, che ha richiesto uno sforzo di vocabolario supplementare. E’ il rinculo del colpo da sparo. E, per la cronaca, si dice eguale in russo (рикошет).

Chi l’ha usato (e a proposito!) così da farmi fare un trip di quelli che Proust ci avrebbe scritto quattro volumi? Il gruppo di Legitimnyj, che quando fa analisi e non “insajd” è veramente notevole. In questo ultimo pezzo parla di BOMBE SPORCHE e USO POLITICO-RICATTATORIO delle stesse da parte del regime di KIEV. Sviluppa poi il ragionamento su linee più generali che interessano la Russia. Vale la pena di tradurlo integralmente. Il titolo che gli ho dato non è solo un omaggio ai Deep Purple ma c’entra, eccome se c’entra…

---

Le nostre fonti sono convinte che la provocazione nucleare sia il modo più semplice per raggiungere determinati obbiettivi.
Наши источники уверены, что ядерную провокацию легко могут сделать для достижения определённых целей.

Con i miei colleghi è da tempo che ne parliamo, mostrando anche gli schemi [NOTA 1].

Мы и коллеги расписывали это ранее, даже указывали схемы.

I colleghi scrivono anche che fra le camarille che gravitano intorno al palazzo presidenziale c’è chi sia realmente preoccupato di questo, davvero in grado di rendere l’Ucraina un “poligono atomico” e il territorio un “campo nuclearizzato”.
Также коллеги сейчас пишут, что в кулуарах очень сильно озаботились данной темой, которая реально может сделать из Украины «ядерный полигон», а территория Украины, просто станет «ядерным полем».

Scriviamo ora i motivi per cui la bomba sporca GIOVEREBBE più alla BANKOVAJA (la via del palazzo presidenziale, usata per indicare Zelenskij) e agli attori OCCIDENTALI, che ai russi.
Давайте мы распишем, почему, это сейчас выгодно больше Банковой и западным игрокам, чем россиянам.

1. Ai registi occidentali e all’ufficio del Presidente, serve ATTUALIZZARE la crisi ucraina (актуализировать, ovvero tenerla sempre in primo piano negli OdG). Per portare a casa sempre più soldi e armi. Senza finanziamenti il progetto che va sotto il nome di “crisi ucraina” sarà chiuso. KIEV da sola non è in grado di sostenersi neppure per un mese.
1. Западным режиссерам и Офису Президента, надо актуализировать украинский кризис. Чтобы получить больше денег и оружия. Без финансирования проект под названием: «украинский кризис» будет закрыт. Киев сам не сможет и месяца себя содержать.

2. Rendere sempre più plausibile la narrativa secondo cui la Russia è un “Paese terrorista”.
2. Ещё сильнее прогреть нарратив, что Россия - «страна террорист».

3. Creare il casus belli per aggiungere alla crisi ucraina anche l’invio di una missione di pace ONU e militari NATO
3. Будет причина подключится к украинскому кризису отправив туда даже миротворцев ООН и войска НАТО

4. Cercare di rendere la Russia uno Stato-paria (per ora una pia illusione, visto che il 70% del mondo attualmente con la FR ci commercia e intrattiene altre relazioni)
4. Попытаться сделать из России реально страну изгой (сейчас это только иллюзия, так как 70% мира введут с РФ торговые и другие отношения).

5. Espellere la Russia dall’ONU, da rendere definitivamente una pedina occidentale attraverso cui sollevare tutte le questioni e i casi di “diritto internazionale” necessari a screditarla ulteriormente
5. Выгнать Россию с ООН и через это «ручную контору» уже полностью протягивать все нужные кейсы и темы.

Attualmente per i russi un attacco atomico NON HA ALCUN SENSO (нет смысла). L’Ucraina non minaccia l’esistenza della Russia. Le ff.aa. ucraine, con l’aiuto della NATO, hanno solo potuto contrastare i russi in primo luogo solo sul territorio ucraino, e in secondo luogo solo a patto di non considerare che le ff.aa. russe non stiano combattendo a piena potenza, a differenza dell’Ucraina.

Наносить россиянам именно сейчас ядерный удар по Украине нет смысла. Украина не угрожает существованию России. ВСУ вместе и с помощью НАТО, только смогли сравняться с россиянами и то на территории Украины, и то ВС РФ не воюет полностью всей своей армией, как это делает Украина.

I russi, inoltre, non hanno alcuna fretta nella crisi ucraina. A loro fa comodo, al contrario, far “assaporare” all’Occidente tutto il gusto dell’inverno incombente, oltre che fargli sentire appieno il rinculo delle sanzioni comminategli, il che non potrà non avere ripercussioni profonde sul piano sociopolitico di quei Paesi, scuotendoli finanche a veri e propri sommovimenti.
Также россиянам некуда спешить в украинском кризисе. Им наоборот выгодно дать западу «вкусить» всю прелесть зимы и последующего санкционного рикошета, который конечно начнёт раскачивать страны на социально-политическом поле, введя их к революциям.

In conclusione: ai registi occidentali fa comodo invero costruire la provocazione nucleare, magari senza neppure coinvolgere KIEV, ma avvalendosi dei propri mercenari.
Вывод: именно западным режиссерам выгодно устроить ядерную провокацию, даже могут не предупредить сразу Банковую, а реализовать это с помощью своих ЧВК.
https://t.me/legitimniy/13921

[NOTA 1]
L’Autore si riferisce a probabili schemi attuativi, come:
“Si comincia con gli attacchi di artiglieria da parte delle ff.aa. ucraine, a obbiettivi sui territori controllati dai russi, come depositi o zone industriali urbane. Fra tutti i razzi lanciati, uno monta la bomba sporca sulla testata. Sul territorio della FR scoppia l’ordigno nucleare. L’Ucraina dichiara di aver attaccato un deposito di munizioni della FR, dove i “terroristi russi” nascondevano l’ordigno atomico, che volevano usare contro l’Ucraina”

«Начинается обстрел ВСУ, по объектам внутри территорий контролируемых РФ, к примеру по складам или промзоне одного из городов. Среди всех выпущенных ракет, одна выпускается с ядерным грязным зарядом. Над РФ территорией происходит ядерный взрыв. Украина заявляет, что попала по складу боеприпасов РФ, где «русские террористы» хранили ядерный боезаряд, который хотели использовать для удара по Украине».
https://t.me/ZE_kartel/6206
Partendo da questa informazione, Legitimnyj poi ragiona sul fatto che conterà anche capire CHI farà questo, l’esecutore materiale. Se per esempio gli autori dei lanci saranno mercenari, da sempre esecutori del “lavoro sporco” conto terzi, ciò implicherà anche un PROBABILE tentativo di SMARCAMENTO di chi ha già le valigie pronte per lasciare PER TEMPO il Paese e lasciare le radiazioni alla carne da cannone di sempre.
https://t.me/legitimniy/13909

---

Manco a farlo apposta… ne ragionavamo ieri anche noi ("Che bisogno c'è"...). 'Sto cavolo di "ricochet"...

Aggiornamenti a seguire.
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Angelo
Thursday, 27 October 2022 17:30
Ricochet è il colpo che rimbalza, non è il rinculo. Es. Un cannone spara su un carro armato e rimbalza contro la corazza e non riesce a penetrare nel carro armato.
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Paolo Selmi
Thursday, 27 October 2022 23:12
Grazie mille Angelo!
Ora ho capito e preso doverosamente nota. E' come quando mi han corretto "piazza d'armi" al posto di "testa di ponte"... fino a un certo punto ci arrivo e ce la faccio... poi ho bisogno di voi!
Ricochet quindi è "rimbalzo", in italiano. Grazie ancora!
Un abbraccio.
Paolo
PS se vedi altre castronerie... grazie in anticipo!
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Maikh
Thursday, 27 October 2022 21:06
Il termine ricochet viene dal francese, è sì il rimbalzo del sasso sull'acqua, oppure nel testo delle sanzioni che rimbalzano sull'Europa...
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Paolo Selmi
Friday, 28 October 2022 07:46
Grazie mille Maikh!

Questa, come si dice dalle mie parti, "me la rivendo", che è da più di quarantacinque anni che faccio gare di "ricochet" ogni volta che vado al Ticino o su qualche lago o stagno... e senza saperlo! Prossima volta, come si diceva nelle pubblicità di un tempo, "lascerai sbalorditi amici e parenti!"

Quindi, ricapitolando, batti il ferro finché è caldo e abbiamo un "bel bambino nel tempo" che finalmente ho capito al 100% (... spero!)

Sweet child in time
You'll see the line
The line that's drawn between
Good and bad
See the blind man
Shooting at the world
Bullets flying
Oh, taking toll
If you've been bad
Oh, Lord, I bet you have
And you've not been hit
Oh, by flying lead
You'd better close your eyes
Oh
Bow your head
Wait for the ricochet

A parte l'inizio che, messo così, a metrica e assonanza, fossi Albano chiederei una percentuale ai Guns (Sweet child of mine...), ma ormai... è deformazione!

dolce bambino nel tempo scoprirai la linea che divide bene e male (... beato lui...)
vedrai un cieco pazzo che spara al mondo (e quello ce l'abbiamo...)
proiettili vaganti che chiedono il loro conto se sei stato cattivo e. perdio, ci scommetto che lo sei stato (e pure qui mi ci ritrovo...)
e anche se non ti han preso subito le pallottole (azzardo se ho capito bene, resa che a questo punto stacco dalla traduzione letterale)
faresti meglio a chiudere gli occhi e a rannicchiarti
perché arriverà il rimbalzo!

... tanta roba! Con quel giro d'organo elettrico a dir poco spaziale... nel senso proprio che la pista di decollo di Bajkonur è nulla a confronto!

Grazie ancora a tutti e
buona giornata!

Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 October 2022 22:15
26/10 ore 19:00 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO


Confrontare i dati del 26/10 con quelli del 13/10 (https://t.me/mod_russia/20801) è istruttivo per capire il RALLENTAMENTO in quasi QUINDICI GIORNI degli attacchi comandati dalla NATO:
326 aerei (vs 321, +5 anziché il +9 dei 10 giorni precedenti)
162 elicotteri (vs 161, +1 anziché il +4 dei 10 giorni precedenti)
2349 droni (vs 2211, +138 anziché il +66 dei 10 giorni precedenti)
383 sistemi missilistici (vs 380, +3 anziché il +1 dei 10 giorni precedenti)
6084 carri armati e altri cingolati blindati (vs 5720, +364 anziché il +384 dei 10 giorni precedenti)
874 lanciarazzi multipli (vs 868, +6 anziché il +8 dei 10 giorni precedenti)
3527 obici e mortai (vs 3467, +60 anziché il +22 dei 10 giorni precedenti)
6791 autoveicoli blindati (vs 6529, +262 anziché il +303 dei 10 giorni precedenti)

Gli unici ad aumentare in proporzione sono
- I DRONI E
- GLI OBICI E MORTAI.

Segno di un CAMBIAMENTO SOSTANZIALE DI TATTICA negli ultimi 15 giorni, dovuto a
- maggiori RICOGNIZIONI (da cui i droni abbattuti)
- maggiori ATTACCHI DALLA DISTANZA e conseguente abbattimento dei fuochi d’artiglieria da parte di una controbatteria russa sempre attiva.

Altri attacchi ci sono stati, nulla da eccepire, la fanteria ucraina è sempre stata mandata al massacro, ma in quantità minori rispetto a quanto accaduto da settembre ai primi dieci giorni di ottobre.

Sicuramente ha inciso la maggiore difficoltà di mandare carri, blindati, pezzi di artiglieria pesante da ovest a est con le comunicazioni tagliate o saltate. Ma non è solo questo: di armamenti sulla linea di fronte ne erano già stati ammassati a sufficienza. Lo stesso valeva per i soldati. Ecco allora che procrastinare un attacco sempre più difficile da realizzare con l’arrivo delle prime piogge che rendono la steppa e le foreste dei veri e propri pantani, deve avere altri motivi ben più gravi.

Lo ripetiamo: anche se domani mattina iniziasse l’attacco multiplo e avesse – nonostante tutto – successo, il tributo di sangue versato sarebbe maggiore di quello che sarebbe occorso un mese e mezzo fa. Un mese e mezzo in cui i russi hanno avuto modo di riorganizzarsi, al meglio di quelle che erano le loro possibilità, certo, ma riorganizzarsi. Domani ne avremo 27, ormai novembre è alle porte.

CHE BISOGNO C’È...

Allo “Stolto” a capo della NATO, che oggi riportava un cinegiornale luce affermare che i russi parlano della “bomba sporca” perché in realtà lo vogliono fare loro, mi verrebbe voglia di replicare:
- a parte la logica infantile del suo ragionamento, nel senso proprio di asilo infantile, allo stesso livello di “chi lo dice sa di esserlo” e “specchio riflesso” (senza ritorno!), che la dice lunga non solo sulla sua cifra intellettuale, ma anche su quella dei cinegiornali luce che la riportano con “tiè”, linguacce e pernacchie annesse,
- CHE BISOGNO HANNO I RUSSI,
1. che oggi hanno fatto esercitazioni con arsenali decisamente più sofisticati e potenti,
2. che vedono di giorno in giorno tenere maggiormente sotto controllo la situazione sul campo, anche nella nuova configurazione NATO,
3. che tornano ad avere l’iniziativa sul fronte EST per il momento in regime di DIFESA ATTIVA ma in prospettiva guadagnando posizioni utili a future controffensive
4. che vedono avvicinarsi sempre più il giorno in cui saranno affiancati da TRECENTOMILA unità fresche
5. che non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale CONVENZIONALE
6. che raccolgono ogni giorno i frutti di attacchi con droni da poche migliaia di euro ancora IMBATTIBILI dalla impotente contraerea NATO
che bisogno hanno, dicevo, di TIRAR FUORI L’ATOMICA SPORCA per conseguire i loro obbiettivi.

Ma per i cinegiornali luce non è stata mica la NATO a far saltare i gasdotti, no… son stati i russi, quelli che si sparano da soli, quelli che si sparano anche sugli attributi pagando una tangente ai turchi per continuare a fare quello che fino a ieri hanno negoziato direttamente con gli europei, imponendo anche uno schema di conversione dall’euro al rublo che ha rafforzato enormemente la loro moneta e la loro posizione… certo, son stati loro. E saranno loro, quindi, a lanciare l’atomica sporca. Anzi, l’hanno già lanciata… ma non lo dicono.

A PROPOSITO DI STOLTI…

In un’operazione militare PIANIFICARE non è un’opzione, ma una necessità. Invece, le forze armate ucraine si trovano a lanciare missili antiradar contro obbiettivi civili, proiettili calibro 152 inservibili su mortai M777 da 155, ritardi negli approvvigionamenti anche quando le ferrovie erano a posto e altre amenità che hanno, per esempio, indebolito le loro difese laddove, giorno dopo giorno, stanno terreno, come ad ARTEMOVSK. A tutti questi elementi di incertezza aggiungiamo quelli che si vanno a cercare da soli, come l’INVITO AI PADRONI NATO DI SPERIMENTARE ARMI SU DI LORO, USANDO L’UCRAINA COME IMMENSO POLIGONO DI ADDESTRAMENTO. E’ roba di un mese fa:
“If you have some ideas, or some pilot projects to be tested before mass manufacturing, you can send it to us and we will explain how to do it,” Havrylov said. “And in the end you will get the stamp, proved by the war in Ukraine. You will sell it easy.”
https://www.militarytimes.com/news/2022/09/21/use-us-for-combat-zone-tests-ukraine-minister-tells-us-war-industry/

Oggi, una giornalista ucraina commentava, a distanza di oltre un mese, queste e altre sparate dello stesso tenore con un aforisma: “Gli intelligenti imparano dagli errori altrui, gli stolti dai propri e i più stolti, invece, muoiono per gli errori altrui” (Умные учатся на чужих ошибках. Глупые - на своих. Самые глупые - за чужие ошибки умирают.)
https://t.me/panchenkodi/3463

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 October 2022 11:44
26/10 ore 11:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna variazione di rilievo, come mostra la cartina aggiornata del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/25/20221025205620-b65f3a23-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/25/20221025205513-e1da0734.png

Ormai non stiamo neppure a investigare più di tanto sulle cause possibili, ci siam detti praticamente tutto. Sicuramente, se la Russia non avesse iniziato a fare sul serio, i risultati sarebbero stati ben diversi, e questo è un dato di fatto: fuoco di sbarramento sulle retrovie, danni alle infrastrutture critiche per garantire gli approvvigionamenti e il corretto funzionamento e coordinamento della macchina bellica, hanno mandato in tilt e non poco gli schemi dei padroni NATO e rallentato il tutto.

Ennesimo attacco fallito verso SVATOVO,
https://t.me/rusich_army/6004
giusto per riportare una cronaca minore di ieri, fra le tante analoghe:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/26/57862.html

ELEMENTO degno di nota: DAL FRONTE EST SI STANNO DISLOCANDO TRUPPE DIREZIONE ZAPOROZH’E
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/26/22726.html
Cosa vuol dire… che mollano a EST per “spaccare” sotto ZAPOROZH’E? Può essere… è la spiegazione più probabile, più logica. Non mi diverto a trasferire uomini e mezzi per niente. O forse è quello che VOGLIONO FAR CREDERE… boh, del resto è da un mese e rotti ormai che DEVONO attaccare e han perso tempo prezioso, uomini e mezzi. E non è SOLO per merito dei russi che hanno iniziato a fare sul serio. 50.000 uomini che attaccano sono 50.000 uomini che attaccano. E tenere da conto le vite dei propri uomini non appartiene agli scrupoli dei padroni NATO. C’è qualcosa che non torna.

Anche perché non solo si è dato modo di sgombrare civili dalla regione di CHERSON e riempirla di difese, cosa che continua ancora adesso mentre sto scrivendo:
https://t.me/boris_rozhin/68428
e che rende ogni giorno più difficile il compito alle ff.aa. ucraine, alle forze NATO e ai generali angloamericani che li dirigono

Ma avvicina sempre di più l’ipotesi di un’offensiva russa
https://kherson-news.ru/society/2022/10/26/57927.html
E tutta la configurazione di attacco preparata sinora andrebbe a farsi benedire, costretta dagli eventi a ridislocarsi nuovamente su posizioni difensive e a riconfigurarsi nuovamente con uomini e mezzi in grado di tenere posizioni, trincerare, minare, operare di controbatteria, eccetera.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 25 October 2022 23:31
25/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD


Diminuiscono anche di intensità gli attacchi su CHERSON.
https://t.me/swodki/182094
Questo è sotto gli occhi di tutti gli osservatori. Un po’ meno lo è il motivo. La spiegazione più logica è quella di un raggruppamento di forze in vista dell’imminente offensiva. Anche perché domani ne abbiamo 26. E il tempo utile per “chiudere la stagione” con il colpaccio sta passando. Così come sta passando il tempo necessario a formare trecentomila fra riservisti e volontari russi. Far passare il tempo non è una buona mossa per i padroni NATO.

SUL DUPLICE SIGNIFICATO DELLA “LINEA WAGNER”

Questa cartina mostra chiaramente in giallo la dislocazione del sistema di fortificazioni difensive, rudimentale ma efficace, altrimenti chiamato “LINEA WAGNER” (линия Вагнера).
https://t.me/holovneua/9544

Una cartina a corredo di un pezzo molto interessante, un’analisi di quello che tale linea potrebbe nascondere, non tanto in quello che è o appare, campo minato davanti più o campo minato di fianco meno. Quanto per ciò che significa aver posizionato tale linea difensiva.

Ma è chiaro! Impedisco al nemico di attaccare! Giusto. Tutto giusto. Ma non rimoderno 800 carri e piazzo altrettanti aerei sulla stessa linea di fronte, oltre a imbottirla di decine di migliaia di uomini e con altre decine di migliaia armate fino ai denti… per difendere.

Consideriamo allora questa possibilità: è se la linea Wagner servisse INVECE a dire: “qui meno soldati”, ovvero a COPRIRE CENTINAIA DI KM di linea di fronte, e a consentire il dislocamento di forze cospicue da altre parti? Magari più a ovest? Magari per fare lo stesso di febbraio? E magari ancora più a ovest? Dove attaccando LUCK e L’VOV a ovest si tagliano i ponti con la Polonia? E con gli approvvigionamenti NATO?

E lasciare così il regime di KIEV all’asciutto di armi e munizioni? Armi e munizioni che, svuotati ormai gli arsenali sovietici, arrivano solo dalla NATO? Mentre nel frattempo l’offensiva la lanciano non più le truppe miste Ukraino-natovskie, ma le truppe russe?

Lavoran troppo di fantasia questi giornalisti? Vedremo.. lo scrivono anche loro, alla fine del loro pezzo (Посмотрим, что будет).

UN MIRACOLATO

Una telecamera di sorveglianza ha ripreso l’esplosione dell’autobomba di Melitopol’:
https://t.me/RVvoenkor/30279
Una macchina era appena passata, alle 08:40. Lo scoppio l’ha investita da dietro e l’autista è rimasto solo ferito. Fosse passato un attimo dopo, lo avrebbe centrato in pieno. Un miracolato. Naturalmente, nessun segno di questo vile attentato nei cinegiornali luce nostrani.

DONECK SOTTO LE BOMBE

Così come silenzio totale sulle centinaia di ordigni, 250 fra missili e proiettili solo alle 14:47
https://t.me/DNR_SCKK/11359
lanciati contro le città di Doneck, Makeevka, Jasinovata, Dokuchaevsk, Gorlovka.

47 ordigni scagliati solo dalle 14:00 alle 15:00, di cui in gran parte proiettili NATO (M777) calibro 155, ma anche missili Grad.
https://t.me/voenkorKotenok/42041

Alle 17:30 i feriti erano dai 9 agli 11.
https://t.me/voenkorKotenok/42044
Stragi sfiorate ogni volta solo perché la gente rimasta da otto anni ha imparato a nascondersi bene. E la contraerea cerca sempre di vendere cara la pelle.

Ma la cosa più sconvolgente è stata lo scagliare anche residuati bellici NATO come gli AGM-88 HARM.
https://t.me/DNR_SCKK/11360
Missili - per giunta ANTIRADAR! - entrati in funzione quarant’anni fa!
E quelli lanciati oggi datati 1995!
https://t.me/RVvoenkor/30268
E’ già la quinta volta che vengono lanciati contro DONECK: le altre volte sono state il 24 e il 28 settembre, e il 6 e il 12 ottobre. Una partita di fondi di magazzino da smaltire, mandati nel Paese pattumiera della NATO, e lanciati contro civili inermi, visto che l’impiego militare degli stessi è nullo. “Ma tutto questo Alice non lo sa…”

“PIZZA AL SANGUE”

Così come non sa che esiste una pizza, a Doneck, davvero particolare. Si chiama “pizza al sangue”. E la fanno in una pizzeria dal nome famigliare… la CELENTANO, proprio davanti a muri di mattoni grigio cemento da decenni, senza nemmeno una mano di tempera.
https://t.me/wargonzo/8887
et
https://t.me/RVvoenkor/30262
Il sangue schizzato copiosamente dall’impatto delle schegge di HIMARS sul corpo di un civile coinvolto è ancora lì, sul marciapiede. Il passante aveva appena fatto la spesa: anche la bottiglia del latte è rimasta lì per terra, insieme a un berretto a coppola.

Un’immagine del genere era finita qualche mese fa sul giornale-luce di Torino, insieme a una didascalia che mostrava all’Italia l’orrore del “mostro russo”… salvo poi accorgersi che si trattava, ancora una volta, di DONECK. Da allora, per non dover ammettere che è da otto anni che queste scene si ripetono ogni giorno, non sbattono più il mostro in prima pagina: Doneck non deve diventare, per questa gente, “città martire”. Deve morire e basta.

E pensare che quel nome, quella bandiera, riportano a un passato felice, a quell’età dell’oro brezneviana, dove proprio Celentano coi suoi film era per il popolo sovietico un’icona di quel Belpaese a cui guardavano (e guardano tutt’ora, nonostante tutto…) con grande simpatia. Intesa nel senso etimologico del termine. Una cosa che non ho mai capito… tra l’altro: come mai loro vedessero neorealismo e Celentano, e noi fossimo sempre fermi a Ėjzenštejn e Tarkovskij, e non vedessimo mai una Ironija Sud’by o una Kavkazskaja Plennica. No, non era snobismo intellettualoide. Quelli c’erano, ci sono e ci saranno sempre, quelli che dicono come padre Jorge “Il riso deforma il viso e rende l'uomo simile alle scimmie”… quelli che “così si riderà anche di Dio”… ma non era quello. Era peggio. Era voler ridurre il tutto, laddove non era più possibile sostenere la tesi che i comunisti mangiassero i bambini, a una cosa da bacchettoni, pallosa, pallosissima o, peggio ancora, “una cagata pazzesca”. E loro si vedevano “Il pastore Serafino” e “Il bisbetico domato” insieme a Fellini e Zeffirelli, la trilogia del dollaro insieme ai classici del neorealismo. Tanti stereotipi, come sempre accade quando le cose si guardano da lontano. Ma sempre meno dei nostri, SEMPRE SEMPRE MENO! E, a trent’anni ancora dalla fine di tutto, un nome su una pizzeria, segno di un immutato affetto per quei tempi, per quei personaggi nostri diventati anche loro, parte di quel periodo che non tornerà più. E, da parte nostra, la consapevolezza che l’alleanza militare di cui il nostro governo si pregia di fare parte (la parte del vassallo), ha fornito oggi a quei bastardi l’arma per ammazzare un anziano con coppola e bottiglia del latte, davanti a un’immagine di un belpaese sempre più sbiadita, sempre più infranta come le vetrine di quel locale.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 25 October 2022 10:47
25/10 ore 10:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione invariata, carta di RYBAR aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/24/20221024215312-7b42d402-xx.png
ed, errori ortografici, pronuncia e traslitterazione ucraina di città ormai russe e traduzioni automatizzate a parte, con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/24/20221024215218-ca4d97ee.png

Colpisce, e non può non colpire, il FUOCO DI SBARRAMENTO dell’artiglieria russa. L’unica arma in mano ai russi in inferiorità numerica per cercare di contrastare l’offensiva incombente e i tentativi di affondo / “sondaggio” in corso. Sono tutti gli esagoni rossi. Come è possibile vedere a occhio nudo, prevaricano gli analoghi azzurri di diverse volte, se non addirittura di un ordine di grandezza.

E’ un dato di fatto, tuttavia, che così facendo tutti i tentativi (e siamo al 25 ottobre) sono stati respinti (qui anche l’ingrandimento sul fronte EST linea SVATOVO-KREMENNAJA)
https://t.me/readovkanews/45270

A proposito di KREMENNAJA, queste sono immagini di ieri.
https://t.me/boris_rozhin/68345
Dove solo un mese fa fischiavano le pallottole, oggi il fronte si è allontanato quanto basta per mantenere un silenzio. Irreale, innaturale, sicuramente, perché l’offensiva è incombente. Ha piovuto, e non due gocce, vedo. Anche questo rallenta le operazioni. Su campi e strade di campagna anche i cingolati fanno fatica e divengono facile preda dei missili anticarro russi. Mi viene in mente sempre un flash, in queste occasioni: il primo imperatore di tutta la Cina, quello “cattivo”, bastone-e-carota nella storiografia confuciana, fra le prime cose fatte aveva ordinato di standardizzare le misure degli assi dei carri. Proprio per creare un solco uguale per tutti, una rotaia entro cui tutti i carri potessero girare anche in queste condizioni… che comunque restano, a distanza di oltre 2200 anni, sempre proibitive.

Intanto, arrivano RINFORZI FRANCESI in ROMANIA per la 101° AVIOTRASPORTATA a stelle e strisce. Nonostante la copertura sia, dopo aver fatto le manovre, “proteggere i confini NATO”, in realtà presto vedremo entrambi impegnati nell’offensiva incombente.
https://t.me/epoddubny/13322

Registriamo, nel frattempo, l’ENNESIMO ATTACCO TERRORISTICO. E’ di stamane a MELITOPOL’, sotto ZAPOROZH’E.
https://t.me/epoddubny/13323
Autobomba, casa popolare con facciata adiacente (e non solo) distrutta, 5 feriti al momento. Il tentativo evidente è quello di seminare terrore anche in quelle città sinora non toccate da conflitto / evacuazione / ecc. Rendere la vita impossibile. Scuola NATO “since NICARAGUA” e anche molto prima. L’ONU chiude entrambi gli occhi, i cinegiornali luce parlano d’altro...

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Leandro Casini
Tuesday, 25 October 2022 21:57
Ciao Paolo, a parte le tue preziose cronache dal fronte, spero che troverai il tempo e il modo per fare un'analisi sullo svolgimento e le conclusioni del Congresso del Partito Comunista Cinese.
Buona lavoro!
Con stima
Leandro
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Paolo Selmi
Wednesday, 26 October 2022 10:32
Ciao Leandro!

Purtroppo, per motivi lavorativi prima, e famigliari poi, purtroppo in questi giorni ho problemi di salute a cui devo cercare di dare risposta, one way or another, e spesso e volentieri another, il tempo per scrivere è ancora più ritagliato del solito. Pertanto, è andato ampiamente a farsi benedire il pezzo sul XX Congresso che avevo già abbozzato, raccogliendo materiale e cercando di dargli un taglio "russo", ovvero rileggerne le Conclusioni alla luce di questo punto di vista, invero MOLTO interessante.

Invece ciccia. Del resto, da altri punti di vista, oltre all'invito all'uscita di Hu Jintao e di tutta la cordata di burocrati che a lui fa capo, il XX non ha offerto spunti di rilievo. Da marxista-leninista per me il socialismo realizzato si ferma al 1984, non è un segreto e già in quegli anni era stata stimolata, indotta, forzata la DEGENERAZIONE di alcuni suoi aspetti, di alcuni macroscopici difetti sistemici, chiamati peraltro sempre, a volte eufemisticamente, a volte no, "nedostatki" (carenze), per poi proporre la "risposta con zero alternative", o così o così. Ovvero la "ristrutturazione", eccetera eccetera... in una spirale distruttiva che in sette anni ha fatto quello che né i nazifascisti prima, né la NATO poi, eran riusciti a fare.

Per cui per me è da lì che occorre ripartire. Non per altro, ma perché "un paese due sistemi" non funziona, dal punto di vista della costruzione del socialismo. Funziona, E ALLA GRANDE, da altri punti di vista.

Per questo non sono per niente d'accordo con l'impostazione di base del cosiddetto "socialismo con caratteristiche cineso", proprio perché da questo punto di vista un ruolo più o meno dirigistico dello Stato nella gestione di un capitalismo monopolistico DI PER SE' non è la NEP e non porta alla socializzazione dei beni di produzione e alla conduzione pianificata degli stessi secondo una legge fondamentale che non è più quella del profitto, ma quella che parte dal "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo il suo lavoro" per arrivare, laddove possibile, già al "a ciascuno secondo i suoi bisogni" nella seconda parte, RICALCOLANDO SECONDO CRITERI COMPLETAMENTE DIVERSI la conduzione pianificata di un modo di produzione a questo punto sì, socialistico.

Oltre all'azione dello Stato, dal mio punto di vista ovviamente, A QUESTO SCOPO serve un'azione di massa completamente inesistente in Cina e completamente DOMINANTE nella NEP sovietica: subbotniki, emulazione socialista, profsojuzy, komsomolcy (dobovol'cy), bolscevichi da sezione, i padroni avevano il fiato sul collo comunista inteso non come un semplice "tanto comandiamo noi" , ma come il "ricordati che devi morire" (metaforicamente..) di savonaroliana (o troisiana...) memoria. Ovvero, "Tempo che impariamo anche noi come fare e non ci servite più", ricordatevi di questo, in questo senso... In Cina è da quarant'anni che la strada scelta è un'altra, ovvero quella di una rivoluzione passiva guidata dallo Stato per modernizzare capitalisticamente il modo di produzione, creare maggiore ricchezza e canali di distribuzione che facciano un po' contenti tutti, confucianamente parlando.

Comunque, e in conclusione, riferendomi unicamente a me stesso, "sweet dreams are made of this, who am I to disagree"... e "who am I" in generale. Ragionare OGGI nei termini di cui sono fermamente convinto implica
- un lavoro TEORICO enorme, in quanto da adattare ai realia di mezzo secolo che sembrano passati cinquecento anni
- un lavoro di MOBILITAZIONE e PARTECIPAZIONE sociale forse ancora più enorme
- una capacità NON COMUNE di lavorare sul MEDIO-LUNGO PERIODO esaminando però, giorno dopo giorno, i risultati dell'azione nell'immediato.

E il "ma chi te lo fa fare"... è lì sempre dietro l'angolo. TANTO IL GATTO PRENDE IL TOPO LO STESSO. Fino a un certo punto... aggiungerei sommessamente. Comunque, è il motivo per cui Lenin è morto relativamente giovane, letteralmente consumato da questa impresa titanica, e Jintao ieri invece camminava molto bene sulle sue gambette, nonostante solerti assistenti lo "reggessero" per "accompagnarlo" all'uscita.

In questo, e solo in questo, XX Congresso non ha offerto "sorprese" da questo punto di vista.

Ne ha offerte invece, e parecchie, dal punto di vista della COLLOCAZIONE MONDIALE del PAESE.

Ti giro i link su cui avevo iniziato a lavorare, della serie... "io mi fermo qui" se senza essere neanche il cantante dei Dik Dik.
https://antifashist.com/item/itogi-sezda-kpk-ssha-teryayut-kitaj.html
da dove mi era nato lo spunto

https://www.rosbalt.ru/posts/2022/10/23/1977480.html
il pezzo che riprende il telegram(ma) da cui tutti hanno attinto a man bassa

https://octagon.media/mir/kitajskaya_perestrojka_mozhet_potryasti_ves_mir.html
Un altro pezzo interessante che riprende e aggiunge molti altri spunti anch'essi molto stimolanti sulla dinamica interna al partito.

https://www.bfm.ru/news/511490
altro pezzo che avevo iniziato a leggere

https://argumenti.ru/opinion/2022/10/795505
e altro invece che avevo solo trovato.

Ma non ti lascio così con troppe polpette sul fuoco a bruciare. ti dico anche il filone che devo ancora capire se ha un senso o è soltanto frutto della mente malata di qualcuno, tipo test visita dei tre giorni "qualcuno ce l'ha con me" e tutti a segnare "vero" per andare a vedere se era vero che la psicologa era gnocca...

Il filone è il seguente: molti di questi analisti hanno notato IL CAMBIO DI PASSO del CC DEL PCC, incarnato dal Segretario compagno Xi, da "MONDO MULTIPOLARE", a "MONDO BIPOLARE". Ovvero, per arrivare all'ideale (CONFUCIANO) del TAIPING (太平), della grande pace, dove tutti vivono in armonia, ovvero dove "Il lupo abiterà con l'agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto" (Is. 11,6 giusto per dire che nessuno nella storia dell'umanità ha l'esclusiva sulla utopia), bisogna prima passare per la "grande tribolazione" (basta.. mi autocensuro!) ovvero, da una parte (另一方面) gli USA cattivi (mai nominati nella relazione del Segretario, ma a cui chiaramente allude nel dire CHI VUOLE IL "MALE") e dall'altra (一方面) noi buoni (anche qui, mai autoincensatisi a questo livello, ma chi se non noi a VOLERE IL "BENE"): anche qui semplifico molto, nessuna connotazione eticomorale esplicita, ma se dico che da una parte c'è pace, sviluppo, cooperazione, win-win,...(和平、发展、合作、共赢...) e dall'altra "tirannia egemonica di sopraffazione e chi più ne ha più ne metta" (霸权霸道霸凌行径危害深重)... siamo a quella battaglia lì.

Che è poi il sunto di questo pezzo della sua relazione:
习近平在报告中表示,当前,世界之变、时代之变、历史之变正以前所未有的方式展开。一方面,和平、发展、合作、共赢的历史潮流不可阻挡,人心所向、大势所趋决定了人类前途终归光明。另一方面,恃强凌弱、巧取豪夺、零和博弈等霸权霸道霸凌行径危害深重,和平赤字、发展赤字、安全赤字、治理赤字加重,人类社会面临前所未有的挑战。世界又一次站在历史的十字路口,何去何从取决于各国人民的抉择。
http://china.qianlong.com/zhuanti/zg20da/jsxw/2022/1016/7712195.shtml#:~:text=%E6%96%B0%E5%8D%8E%E7%A4%BE%E5%8C%97%E4%BA%AC10%E6%9C%88,%E4%BA%BA%E7%B1%BB%E5%91%BD%E8%BF%90%E5%85%B1%E5%90%8C%E4%BD%93%E3%80%82

E i russi dicono... e noi in tutto questo? DOBBIAMO FINIRE SOTTO L'ASCELLA PROTETTIVA CINESE?

OVVERO: CI FA PIACERE LA POLARIZZAZIONE BUONI-CATTIVI E NOI DALLA PARTE DEI BUONI, PERCHE' IL PARTITO PRO-AMERICANO DENTRO IL PCC ORMAI E' ACCOMPAGNATO ALL'USCITA INSIEME ALL'EX-SEGRETARIO HU.

MA COSI', QUALORA CI TROVASSIMO A RICONOSCERE "QUESTA" IMPOSTAZIONE, DOVREMMO ANCHE RICONOSCERE UN RUOLO EGEMONICO DELLA CINA.

E già tutto il dibattito sulla necessità di "DIVERSIFICARE IL PORTAFOGLIO CLIENTI", invece di legarsi all'abbraccio fatale del monocliente cinese, si va ad arricchire di nuovi elementi.

Tra cui, per esempio, la salita nella hit-parade di DRUG REDZHEP, il caro amico di una sera only business Erdogan, per continuare a fare affari con l'Europa lasciandogli la tangente (hub energetico turco).

O il ruolo dell'IRAN, o quello dell'INDIA, o i flirt coi SAUDITI...

Questo, caro Leandro, il taglio che avrei voluto dare a questo lavoro... andando a scavare a fondo nei materiali cinesi, nelle analisi dei documenti non (SOL)tanto congressuali, ma anche dei ministeri, in particolare dell'economia e degli esteri.

Il taglio mi sembra molto INTERESSANTE, oltre che INTERESSATO, visto che mai come oggi "la Cina è vicina" per i russi...

ma non ce la faccio umanamente a starci dietro...

Un abbraccio!
Paolo
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Leandro Casini
Thursday, 27 October 2022 08:25
Caro Paolo, grazie!
Anche così, sei comunque riuscito a dare un quadro, a fornire delle fonti e delle analisi da cui partire per poter approfondire la questione.
Il tuo disincanto sulla Cina non mi sorprende e lo condivido appieno. Mentre altri compagni vi vedono comunque un modello basato sul socialismo che oggettivamente si fa fatica a definire tale: come giustamente dici, la regolazione statale non basta per poterlo definire "a base socialista", pur "con caratteristiche cinesi".
Altro paio di maniche l'interesse geopolitico, per la Russia ma anche per l'Europa, dell'ascesa di una potenza economica che vorrà sempre più trasformarsi in potenza militare globale. Vedremo quanto anche a spese di una Russia che potrebbe uscire oggettivamente molto indebolita dalla trappola ucraina.
Che poi rovescino, i compagni cinesi, lo schema americano dei Buoni contro Cattivi, poco importa e non farà di me un loro sostenitore a prescindere: sappiamo bene che "il migliore come minimo ha la rogna", anche se la storia ce lo insegna... Abbasso sempre e comunque l'imperialismo americano!
Vorrei di nuovo ringraziarti e augurarti ogni bene per la tua salute. In bocca al lupo!
Ti stringo forte la mano («Krepko žmu ruku» chiudeva Gor'kij le lettere alle persone che più stimava) e ti abbraccio.
A presto
Leandro
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Paolo Selmi
Thursday, 27 October 2022 11:43
Grazie mille Leandro!
Anche per il saluto che Gor'kij usava a fine lettera che non sapevo!!!
Che grandezza che era...

Grazie di cuore anche per gli auguri, è mia moglie che non sta bene ma sembra che pian piano ne stiamo venendo fuori.

Per quanto riguarda l'imperialismo americano e natovskij in generale, son completamente d'accordo! Se quello è l'avvoltoio (e a mezzo secolo di distanza è ancora l'avvoltoio che "non vola via dalla mia terra"... ma manco per sbaglio!), gli altri non dico che sian passerotti... ma non c'è paragone! Sempre e comunque ABBASSO!

Grazie ancora!!!
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 24 October 2022 19:26
24/10 ore 19:10 aggiornamento

NATO: DALLA GUERRA PER PROCURA… ALLA GUERRA E BASTA.


Questo articolo del NEW YORKER è tratto in gran parte da cronache di fantasia, copioni dei prossimi film spazzatura con protagonisti gli epigoni di Chuck Norris e Rambo. Un elemento però spicca per la sua spregiudicatezza nel dire “è andata così”:
“The Ukrainian request in April concerned the suspected location of the Moskva, a Russian naval cruiser and the flagship of the Black Sea Fleet. Could U.S. intelligence confirm that the ship was at a certain set of coördinates south of the Ukrainian port city of Odesa? The answer came back affirmative. Soon, officials in Washington began to see press reports that the ship had suffered some sort of explosion. On April 14th, the Moskva disappeared into the Black Sea.”
https://www.newyorker.com/magazine/2022/10/24/inside-the-us-effort-to-arm-ukraine

Potevamo NON dare le coordinate agli ucraini dell’incrociatore Moskva? Certo che no. Aggiungo: potevamo NON “aiutare” le piattaforme di lancio ucraine a raggiungere un obbiettivo che navigava aldi fuori della distanza massima raggiungibile dai loro missili? Certo che no. Qualche drone di-quelli-che-poi-non li-vedi-più, qualche missile sempre di-quelli-che-poi-non li-vedi-più… e la marachella è servita, sotto il naso dei russi che ancora oggi si chiedono come sia stato possibile…

In buona sostanza, dal “boh non so…” oggi, persino in un articolo a dir poco scandaloso nei contenuti come questo, si giunge ad ammettere un coinvolgimento di questo tipo sin dall’inizio della SVO:
- Fornitura armi nuove
- Fornitura “usato sicuro” CCCP
- Fornitura coordinate GPS obbiettivi strategici russi
- Addestramento e coordinamento militare.

I russi hanno sin da subito denunciato che non si trattava di un “aiutino” e basta, ma che l’UCRAINA combatteva per ORDINE E CONTO della NATO CONTRO LA RUSSIA. In altre parole, gli obbiettivi militari del REGIME di KIEV erano DETERMINATI ALTROVE, secondo un MANDATO tanto INFORMALE, non scritto, quanto CONCRETO: La “guerra per procura”, per l’appunto. Il naufragio dei colloqui di pace è ancora lì a testimoniarlo. Dal “possibilismo”, dalla “negoziazione” dei primi incontri all’INTRANSIGENZA. FINO ALL’ULTIMO UCRAINO, FINO A MOSCA. Questo, in realtà, lo dicevano già i propagandisti di regime “à la Arestovich” da otto anni.

La “guerra per procura”… Guerra che però, MESE DOPO MESE, ci si accorgeva che non bastava, GUERRA CHE NON FUNZIONAVA, guerra che si infrangeva nel “GRINDER”, nel macinatutto, di un’artiglieria russa soverchiante e in grado di consentire, persino in condizioni di inferiorità numerica, una superiorità relativa in grado di produrre LENTI avanzamenti con perdite MINIME.

Quello che il New Yorker non dice, per esempio e per non rovinare il suo bel raccontino, è la stima attuale delle perdite fra le fila ucraine: 402.000 al 20/10!
Di cui 387.000 morti e il resto dispersi.
https://t.me/obrazbuduschego2/11686
et
https://t.me/nologica/5535

Ecco allora aumentare gli “aiutini”, sempre meno indiretti, sempre più IMMEDIATI, nel senso di “SENZA PIU’ ALCUNA MEDIAZIONE”, O PROCURA. In altre parole, “toglietevi che ci pensiamo noi”.

Ecco allora aumentare sia gli ARMAMENTI NATO completamente GESTITI DA PERSONALE NATO, come gli HIMARS, sia la FORMAZIONE DI DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI MINIMAMENTE ANGLOFONI (le “vacanze studio” in Inghilterra a questo sono servite e servono!) , ovvero in grado di COMPRENDERE DIRETTAMENTE GLI ORDINI DEI PADRONI.

Si, perché i padroni, sempre SENZA AMMETTERLO, è da mesi che sono ormai entrati in scena. Gradualmente. Prima con gli HIMARS, salvo poi constatare non essere in grado di ribaltare le sorti del conflitto. Poi AUMENTANDO LA QUANTITA’ DI “MERCENARI”, ovvero TRUPPE NATO SENZA LE MOSTRINE E I GAGLIARDETTI UFFICIALI.

FRA BALTICI, POLACCHI, ROMENI DIROTTATI SUI VARI FRONTI, LE PERDITE SEMPRE AL 20/10 AMMONTANO A:
54.000 DI CUI 32.240 MORTI E IL RESTO DISPERSI! Immaginiamo quindi quanti di loro sono attualmente dislocati, in ruoli chiave, in ruoli non solo “cerniera” fra padronato e manovalanza, ma anche esecutori materiali stessi dei compiti più difficili.
(ibidem, ma su tutto questo il New Yorker glissa…)

E già così le cose, da settembre, sono cambiate. Gli sfondamenti che hanno condotto all’apertura di brecce importanti, decisive per la compromissione, caduta e arretramento di decine e decine di km di un’intera linea difensiva colta di sorpresa, sono targati NATO: i vertici e le prime file di una piramide dove, alla carne da cannone, è affidato sempre più un ruolo “riempitivo”.

Arriviamo, quindi, alla “GUERRA E BASTA”. La 101° divisione aviotrasportata a stelle e strisce, perché sta “giocando alla guerra” in PROPRIO IN ROMANIA? QUANTI DI LORO SI TOGLIERANNO LA CASACCA UFFICIALE E SI VESTIRANNO DI QUELLA DEI “MERCENARI” PER RISOLVERE QUESITI FONDAMENTALI QUALI:
1. NUOVA APERTURA DI BRECCE SUI VARI FRONTI IN CONDIZIONI DI DIFESA DECISAMENTE MIGLIORATE DAI RISERVISTI DI BALAKLEJA?
2. PRESA DELLA CENTRALE ATOMICA ZAES?
3. OPERAZIONI IN TERRITORIO NEMICO DI DISTRUZIONE INFRASTRUTTURE E TAGLIO COMUNICAZIONI STRATEGICHE per aprire poi l’avanzata del grosso delle truppe?
https://t.me/svarschiki/7013

Ogni giorno che passa, aumentano gli elementi della “guerra e basta” della NATO contro la Federazione Russa. Una guerra non dichiarata, ma ormai messa nel conto dal comando militare russo non più come un’opzione sul tavolo, ma come un’elemento concreto con cui fare i conti.

DAL FRONTE

Altro giorno andato senza l’attesa e temuta offensiva su CHERSON. Qualcuno suggerisce che CHERSON sia un tentativo di sviare l’attenzione dei difensori su altri obbiettivi, quali per esempio la linea di fronte nella regione di ZAPOROZH’E.
https://t.me/boris_rozhin/68300

Stesso discorso sul fronte EST:
carta aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/24/20221024115118-51b1ecc1.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/24/20221024115131-d339f394.jpg
Migliaia di uomini e centinaia di mezzi mandati all’assalto per “sviare l’attenzione” dall’obbiettivo principale.

Sarà. Intanto tutti gli attacchi di oggi sono stati respinti, compreso quello a KREMENNAJA
https://t.me/boris_rozhin/68297
E le perdite sul campo SI FANNO SENTIRE. In una catastrofe demografica, ancor prima che sul campo di battaglia, che lascerà il segno nei decenni a venire, in nome della guerra “fino all’ultimo ucraino”.

DOVE E’ FINITO IL GRANO USCITO DAI PORTI UCRAINI IN BASE ALL’ “ACCORDO SUL GRANO”?

Lo ha chiesto la FR all’ONU, che di tale accordo si è fatta garante.
https://ria.ru/20221024/zerno-1826285977.html
Lo ha chiesto ben sapendo la risposta:
5-7% ai PAESI PIU’ POVERI a cui era stato PRINCIPALMENTE destinato
50% nell’UE
Non erano questi i patti. Ma mi sarei meravigliato del contrario. Così come mi sarei meravigliato di un’ONU che avesse sottoposto a sorveglianza attiva il traffico cerealicolo dai porti ucraini, a partire dai dati statistici forniti dalla locale dogana.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 24 October 2022 12:50
24/10 ore 12:30 aggiornamento

Chiedo scusa a tutti, aggiornamento a stasera. Per il momento comunque situazione invariata dal fronte. Al momento non riesco ancora a scrivere.

Grazie 1000
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Paolo Selmi
Sunday, 23 October 2022 22:42
23/10 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La situazione è “stabilmente critica” (stabil’no naprjažënnaja), come l’ha definita un comandante di battaglione oggi. Su gran parte della linea di fronte. Una linea costituita non solo dai “mille” di qualche settimana fa, ma dopo gli attacchi anche verso nord di ieri sono praticamente raddoppiati, oltre 2100, come mostra questa cartina (che paragona anche la lunghezza attuale a quella di altri luoghi di guerra recenti:
https://t.me/zastavnyii/1980

Andiamo con ordine, però.

SOPRA CHERSON

Il nemico cerca di sondare il terreno per individuare il luogo da cui sferrare l’attacco, e non solo è respinto ma molti di questi incursori finiscono prigionieri: un’intera unità oggi è finita nella trappola allestita dai russi:
https://t.me/rybar/40538

Tutti gli attacchi sono stati respinti:
https://t.me/ukraina_ru/111104

E’ di oggi tuttavia la notizia dell’ennesimo ATTENTATO, sempre a CHERSON. Autobomba esplosa, funzionario obbiettivo dello stesso illeso, morto un passante e tre feriti:
https://t.me/rusich_army/5955
et
https://t.me/radiorossii/11681
Fa niente: “Collateral damages”, scuola NATO.

Intanto emergono indiscrezioni su cosa potrebbe accadere, e cosa temono maggiormente i russi: attacco CONTEMPORANEO alla DIGA e alla LINEA DI DIFESA russa su molteplici direttrici. La prima taglierebbe di colpo tutti gli approvvigionamenti, arriverebbe dove non sono arrivati i fallimentari HIMARS sui ponti che collegano le due rive del fiume, sommergerebbe intere città, renderebbe una difesa già difficile praticamente impossibile. Le truppe chiuse tra acqua e attaccanti sarebbero in trappola.
https://t.me/zastavnyii/1972
I probabili tempi di attesa allungatisi a dismisura sono tutti tesi a mettere a punto alla perfezione questo piano. La colpa della diga saltata poi ricadrebbe comunque sui russi, abituati del resto a “spararsi da soli”… n'est-ce pas?
E’ un problema anche far “sfiatare”, far defluire più acqua possibile dalla diga, che rifornisce anche la Crimea attraverso il canale che parte proprio da essa. Infatti, la centrale atomica ZAES risente anche di un’eventuale discesa del livello del fiume. D’altronde, questo accadrà quando i fascisti di KIEV e i loro padroni NATO faranno saltare la diga. Il problema, assolutamente di non facile soluzione, quindi, va risolto. E la bomba attualmente temporizzata nessuno sa su quale scadenza, va assolutamente disinnescata e, laddove non possibile, depotenziata.

SOPRA ZAPOROŽ’E

Proseguono anche qui i preparativi per la grande offensiva. Movimenti di truppe, “sondaggi”, scaramucce e tiri di artiglieria preparatori.
https://t.me/rybar/40536
FRONTE EST

Da ovest di SVATOVO a sotto ARTEMOVSK oggi è stato tutto un susseguirsi di attacchi. Intorno a KREMENNAJA il nemico ha dislocato una quantità enorme di carri e blindati e oltre 5.000 soldati che da ieri stanno attaccando per sfondare. Attacchi sinora respinti dall’artiglieria russa:
https://t.me/RVvoenkor/30142
Attacchi respinti ma il nemico non accenna a ritirarsi, continua a buttare nel tritacarne, senza curarsi delle perdite accumulate, sempre più soldati e mezzi:
https://t.me/ukraina_ru/111078

Vedremo gli sviluppi.

SEMËN PEGOV, UN “PETALO” E UN PIEDE PER POCO NON COMPROMESSO

Il voenkor Pegov, attivo da oltre otto anni su questa linea di fronte, su quella siriana e su quella anche del Nagorno-Qarabagh, più noto con il nome del suo canale, ovvero wargonzo (sic!), oggi in una ricognizione sopra DONECK è finito su un “petalo”.
Qui le prime immagini, curato dai miliziani del battaglione SOMALI (che gli fanno anche un’iniezione di antidolorifico/antiemorragico):
https://t.me/WarDonbass/83817
Qui mentre lo caricano di mezzo in mezzo fino all’ambulanza che lo porta all’ospedale di DONECK
https://t.me/WarDonbass/83805
Qui poco prima dell’operazione, che si è conclusa positivamente.
https://t.me/kaagranovich/2654

Qualche settimana di prognosi e il piede dovrebbe tornare come prima. L’anfibio è stato maciullato e ha salvato in qualche modo il piede, probabilmente fratturato ma non andato in cancrena e quindi salvato. Ora immaginiamo se la cosa fossa successa a un bambino in un parco pubblico. Ripetiamo, a DONECK quei bastardi ne hanno lanciate a MIGLIAIA, di queste mine antiuomo. Per questo ho voluto riportare tutte le fasi di questo incidente. Perché la copertura mediatica (i colleghi di Pegov) è stata totale, ma i ragazzini, i bambini, finite vittime a DONECK di questi micidiali ordigni non hanno vicino uno col telefonino a riprendere. E l’U-ccidente continua a fregarsene altamente.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 23 October 2022 13:04
23/10 ore 12:00 aggiornamento

“MA TUTTO QUESTO ALICE NON LO SA...”

Attacchi in corso ancora oggi, specialmente a EST, questa cartina di ieri notte vale anche 12 ore dopo:
https://t.me/RVvoenkor/30062
di fatto, attacchi kamikaze condotti con poche unità, sperando di aprire qualche breccia per chi viene dopo, generalmente e ultimamente anche con poca convinzione, cercando così di salvare la pelle non tanto dai russi, quanto dai zagradotrjad, dalle “truppe materasso” che se li vedono tornare subito gli sparano dietro. La cosiddetta “arte della guerra” per loro in questo momento è sopravvivere, agli scagnozzi messi dai propri capi prima ancora che al nemico.

Nemico in piena “DIFESA ATTIVA”, chiamarla contrattacco è un’esagerazione. Tuttavia, è un dato di fatto che ora siano i russi ad avere maggiormente l’iniziativa lungo tutto il segmento EST:
https://t.me/wargonzo/8836

In tutto questo stride un’immagine di ieri notte: cinegiornale luce notturno, con un servizio di qualche minuto per tre quarti commentato dallo studio e con immagini – e anche questa è una novità – riprese dal segmento russo dei canali telegram; si vede che al regime di KIEV cominciano a mancare anche i filmati, oltre che le munizioni e gli armamenti.

E quel poco che c’è fa letteralmente pietà. Non potevano certo mandare in onda l’ennesima “perla quotidiana” del fantoccio di KIEV:
https://t.me/vityzeva/71322
dove è tutto un “udar”, colpi qui colpi là, per giunta nucleari, contro Mosca… così non si permettono di minacciare di colpire Kiev. Così provano sulla propria pelle cosa vuol dire… (qui la traduzione in russo del "passo saliente")
https://t.me/swodki/180821

E poi, va bene pescare immagini e spezzoni dal segmento russo (la posa dei blocchi a piramide di cemento e la foto satellitare… si sono applicati), ma non proprio tutto tutto: la strage di Cherson è passata in totale silenzio, come naturale che sia...

… per fortuna che ci sono i “corrispondenti da KIEV” a cui affidare la chiusura. E cosa fanno i corrispondenti? Vanno a vedere la febbre del sabato sera a lume di candela.

Locali aperti, ventenni a coppiette e a comitive che si scolano birre e cocktail uno dietro l’altro, la KIEV bene, diciamolo pure e senza virgolette, col paraculo, perché di questo stiamo parlando, visto che i loro coetanei maschi (e anche quelli di qualche anno più giovani) in questo momento sono a morire per conto dei loro padroni, “che resiste”.

Paraculati per merito sicuramente di genitori, parenti e amici che hanno fatto saltare il loro nome dalle liste di coscrizione, con in tasca soldi quanto basta (e tutte le metropoli ex-sovietiche, da S. Pietroburgo a Kiev, da Mosca a Baku, hanno su quei locali la tariffa “occidentale” coi prezzi un po’ meno dei nostri ma comunque irraggiungibili per chi guadagna 400 euro al mese...) per fare sempre e comunque serata e nottata nei locali, degni figli di quelli che, nell’estate 1991 e IN TOTALE CONTROTENDENZA rispetto al resto del PAESE (esclusa anche la prima fascia di regioni dell’ovest), votarono PER LA FINE DELL’URSS.

Per chiudere in gloria, come (quasi) tutti i salmi, abbiamo anche l’intervista a una di questi ventenni. Chiamiamola Alice, come quella che guarda i gatti nella canzone di De Gregori. “I russi non ci fanno paura, vinceremo, eccetera eccetera”.

Penso ad Alice, a questa ragazza della KIEV bene, e mi chiedo se sappia veramente cosa voglia dire un bombardamento con testate a grappolo come da otto anni piovono su Doneck, su ventenni come lei che quando hanno cominciato a vedere amici e parenti cadere facevano ancora le medie. No, perché i russi non hanno mai bombardato Kiev con bombe a grappolo.

Mi chiedo se sappia cosa voglia dire fare otto anni di seguito con la corrente che va e che viene perché la stazione che alimenta Doneck è settimanalmente presa di mira, quindi riparata, quindi distrutta nuovamente, e così via. Su ventenni come lei che non giocano a fare i bombardati in una birreria al lume di candela, primo perché non possono permetterselo, e secondo perché la stessa birreria gli è esplosa grazie a un’autobomba piazzata in pieno giorno perché in quel locale, quella mattina, c’era il loro presidente che stava facendo colazione.

Mi chiedo se Alice si ricordi solo i primi mesi di quest’anno, quando Zelenskij si divertiva a mandarli la notte nella metro, convincendoli che una colonna di sessanta km (ma ne era convinto anche Mentana…) era proprio lì fuori pronta a entrare, anzi, stava già entrando... E come mai ORA, CHE VOLANO PIU’ OGGETTI DI ALLORA, e più droni che missili, ma solo su queste infrastrutture energetiche, fabbriche di armamenti, trasformatori e quartier generale dei servizi segreti, a loro sia consentito fare la nottata per locali.

Senza coprifuoco, senza sirene che fischiano gli allarmi aerei, mi chiedo se Alice e amici riescano a capire l’illogicità di tutto questo. Così come mi chiedo se Alice abbia mai pensato all’illogicità di tenere postazioni di contraerea in mezzo a grattacieli imbottiti di metallo che fanno tornare in picchiata razzi lanciati su droni, sventrando i palazzi stessi come un drone con 50 kg di esplosivo non potrebbe fare. Mi chiedo se Alice abbia mai pensato all’assurdità di tenere reparti di difesa territoriale sulle strade col mitra in mano a sventagliare in aria, con l’unico effetto di deviare la traiettoria di un drone lanciato a bomba quel tanto che basta per finire su case, strade, eccetera.

Mi chiedo, a questo punto, se Alice e i suoi amici sappiano cosa vuol dire bombardare per davvero una metropoli, se nel suo manuale di storia “libro e moschetto” abbiano conservato il paragrafo sul bombardamento di Dresda. No, perché si allora gli verrebbe anche la domanda successiva: perché ci stanno risparmiando? Perché ci stanno consentendo di uscire tranquillamente?

E magari si porrebbe altre domande, più pericolose per il regime: perché io, il mio uomo, i miei compagni di bagordi, siamo qui a differenza di quelli della mia leva che vivono ancora nelle periferie, dei baggio e quartoggiaro costruite fra Chruščev e Brežnev e che popolano tutte le metropoli ex-sovietiche, tutti uguali agli altri, fatti con lo stampino? Come ironizzano i primi sei minuti di questo film immortale (e dopo quasi mezzo secolo mai doppiato, neanche per sbaglio, in italiano…)?
https://www.youtube.com/watch?v=lVpmZnRIMKs

Chi ci tiene qui, zitti e buoni a fare serata e nottata, magari Alice si chiederebbe successivamente, non è solo perché siamo i giovani rampolli futura classe dirigente, rampanti quanto basta per farci posto, certamente e sgomitando a più non posso, fra vecchi burocrati ottantenni col riporto attaccati con l’attak alla loro sedia e cinquantenni cocainomani con yacht, case e casini nelle capitali dei padroni? I “prescelti” a non fare la fine dell’altro 99% di coetanei, destinati chi più chi meno a fare da carne da cannone?

E infine, magari, ad Alice capiterebbe magari sotto mano un libro ingiallito, impolverato, stampato a Kiev in un’altra epoca, e nella lingua del “nemico”, che parla di cose strane come “imperialismo”, “neocolonialismo”, “borghesia compradora”? Riferite certo al continente africano, a quello asiatico, a quello latinoamericano, con immagini di guerriglieri più o meno barbuti con Ak-47… ma magari unendo i puntini arriverebbe alle stesse conclusioni per quanto vede nei palazzi della capitale, della SUA capitale, frequentati dai suoi genitori, quelli che gli allungano in un mese per passare il tempo quello che altri suoi coetanei non vedono neppure ora come “paga del soldato”? “Ma tutto questo Alice non lo sa” e, francamente, non c’è pericolo che lo venga a sapere.

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Saturday, 22 October 2022 22:57
22/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Proseguono gli attacchi a gruppi di due battaglioni al massimo da parte delle ff.aa. ucraine, lungo tutte le direttrici. Attacchi che finiscono con gravi perdite.
https://t.me/mod_russia/21097
et
https://t.me/mod_russia/21109

I russi stanno facendo veramente di tutto per impedire quell’offensiva di massa tanto attesa quanto temuta:
- attacchi ai depositi di carburante (oggi il bollettino del ministero della difesa russo riportava la distruzione di un deposito contenente 56 mila tonnellate di combustibile proprio a ridosso della linea di fronte)
- attacchi a trasformatori e centri di trasmissione della rete elettrica, che continuano a ostacolare il movimento di treni e le comunicazioni fra fronte, retrovie e centro di comando. Attuale carta qui
https://t.me/zastavnyii/1965
- attacchi a fabbriche di armi e munizioni, oltre che di riparazione armamenti, come la Motorsich e la Kommunar
https://t.me/swodki/180832
- costruzione di linee di difesa anche nei luoghi dove un’offensiva è meno probabile, come a Belgorod
https://t.me/voenkorKotenok/41946
- lanci a ogni ora di droni e missili su obbiettivi strategici. Ancora adesso, trenta droni si sono alzati in volo dalla Crimea per attacchi notturni
https://t.me/WarDonbass/83691

Tuttavia:
- L’offensiva vera, quella di massa, quella che DEVE raggiungere CHERSON, è ormai imminente. E si intensificano gli sforzi di evacuare civili da quello che temono diverrà teatro di asperrimi scontri.
- Anche la centrale atomica ZAES attende l’ennesima calata di mezzi da sbarco, questa volta con circa 200 marines britannici e americani mascherati da “mercenari”. Vista l’incapacità dei locali, sono entrati in gioco direttamente i padroni coi loro sgherri peggiori (o migliori dai punti di vista). E anche questo attacco è solo questione di tempo.
https://t.me/WarDonbass/83688
- Per quanto riguarda la linea SVATOVO-KREMENNAJA, è di oggi un tentativo sullo stile BALAKLEJA, non andato a buon fine solo perché ora le truppe russe non sono più colte di sorpresa e con riservisti. Prima pochi mezzi all’assalto, poi decine di mezzi di rincalzo, hanno provato a forzare sopra TERNY
https://t.me/vysokygovorit/9760
et
https://t.me/epoddubny/13274
Dopo quasi una giornata di scontri i sopravvissuti sono rientrati alla base. Questa volta erano tornati anche i comandanti NATO sul posto a dirigere le operazioni, segno che a comandare i reparti erano personaggi della stessa risma, in grado di comprendere al volo gli ordini e trasmetterli ai loro subordinati. Tuttavia, oggi la sorpresa difficilmente riesce a fare breccia. L’unica cosa che potrebbe farlo, e che i russi temono, è una situazione di superiorità numerica relativa in un punto meno difeso o comunque più debole. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 22 October 2022 10:55
22/10 ore 10:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La situazione sul fronte EST è stazionaria, come mostra questa cartina, uguale a quella di ieri e dell’altro altro altro ieri.
https://t.me/RVvoenkor/29963

Le riserve sono spinte al momento al fronte per ripristinare le perdite subite dai battaglioni mandati a morire in azioni di ricognizione e tentativi di attacco suicidi. Le riserve però sono decine di migliaia, al momento. Quindi l’attacco è imminente, almeno questo si attendono i russi nelle prossime due settimane: poi le piogge dovrebbero impantanare i blindati e raffreddare gli animi. Vedremo.

Questo, anche, il senso della cosiddetta “LINEA WAGNER”: una linea di difesa a due livelli allestita dai Wagner poco più sotto per proteggere la LNR da ovest. Qui la cartina e le foto satellitari:
https://t.me/sashakots/36734
Non è la muraglia cinese, e nemmeno la LINEA CADORNA, ma il cemento lo sanno usare. Tornando al fattore TEMPO, il primo strato di blocchi di cemento è stato piazzato in fretta e furia intorno al 25 settembre. Il secondo, 5 giorni dopo.

Dire che i padroni NATO hanno perso tempo prezioso è dire poco. Problemi loro, comunque.

Al fronte SUD idem, si aspettano un’intensificazione dell’attività bellica a partire da settimana prossima, se non da questo fine settimana.
https://t.me/zastavnyii/1957
Vedremo anche qui gli sviluppi.

ATTENTATO AL PONTE ANTONOVSKIJ

Come prevedibile, black-out totale di informazioni sui cinegiornali luce. Emergono altri dettagli importanti. Conferme più che altro:
- missili caricati con bombe a grappolo, quindi l’obbiettivo era COLPIRE NON IL PONTE, MA CHI CI PASSAVA SOPRA
- civili, e ANCHE giornalisti fra loro, ma soprattutto CIVILI
- i danni infatti sono provocati dalle schegge e dai proiettili lanciati su un’ampia superficie subito dopo l’esplosione della testata del missile
- il filmato qui sotto mostra i resti dell’attacco terroristico che coinvolge parimenti REGIME di KIEV e NATO: il ponte ha un buco, ma è intatto.
https://t.me/WarDonbass/83599

Per la cronaca, HIMARS sul ponte anche stanotte.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 21 October 2022 20:01
21/10 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Brutte notizie per i generali NATO. Anche oggi hanno provato a forzare la linea a EST Kremennaja-Svatovo, anche oggi non ci sono riusciti
https://t.me/epoddubny/13247
et
https://t.me/RVvoenkor/29937

Idem anche per il fronte SUD. Cominciano a circolare voci strane, per cui siano i comandanti stessi delle truppe mobilitate per la “grande offensiva” a chiedere di rimandare. E cominciano a parlare di “conseguenze” andando avanti di questo passo:
“Appare evidente che le battaglie a SUD stanno portando a perdite notevoli, il che sta indebolendo le ff.aa. ucraine e PUÒ PORTARE A UN INIZIO DI INSTABILITÀ POLITICA NELLA SOCIETA’”
«Становится очевидно, что бои на юге принесут заметные потери, что ослабит ВСУ и может дать начало политической нестабильности в обществе»
https://t.me/strana_vvv/8170

Interessante, questo accenno a un inizio di instabilità politica continuando di questo passo…

L’articolo poi prosegue dicendo che a SUD ce la stanno mettendo tutta per “sondare” dove possano fare breccia sulla linea nemica, che “la strategia fondamentale sul fronte SUD deve essere un attacco massiccio sull’INTERA linea di difesa” (Основной стратегией на южном направлении должен стать массированный удар по всей линии обороны) ma il rischio di compromettere metà delle proprie forze rimaste è troppo alto. Per questo i generali chiederebbero di rimandare.

Intanto, il tempo passa. E questo torna a vantaggio di chi difende, giorno dopo giorno. E qualcuno comincia a parlare di controffensiva russa…
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/21/22316.html

STRAGE A CHERSON: ULTIMI SVILUPPI

Gli ucraini non possono più negare e dicono che il ponte lo hanno attaccato ma lì non c’era nessuno perché… a quell’ora c’è il coprifuoco!
https://t.me/epoddubny/13242
et
https://kherson-news.ru/incident/2022/10/21/55809.html

Quindi VLADISLAV VLADIMIROV, operato d’urgenza con gravi ferite e fortunatamente fuori pericolo (qui dal letto di ospedale),
https://t.me/tavriya_kherson/2280
è una comparsa. E anche Vlada Lugovskaja, 16 anni, giornalista MOLTO in erba con ancora nel corpo le schegge di ieri notte, salvatasi per puro caso, è anch’ella una comparsa:
https://t.me/vityzeva/71202
da qui si può vedere l’intervista di pochi minuti dal letto dell’ospedale dove è in osservazione, fa vedere i pallini con cui era caricata la testata del missile purtroppo arrivato a destinazione, racconta di come stesse nel sedile posteriore di una macchina colpita, e come il collega a fianco l’abbia salvata buttandosi su di lei nel momento dello schianto. Conferma infine che su quel ponte non ci fossero soldati (altra bufala che circolava oggi insieme al “coprifuoco”) ma solo civili.
https://kherson-news.ru/incident/2022/10/21/55893.html

Ma soprattutto, un’evacuazione che interessa decine di migliaia di cittadini fatti uscire da una zona di guerra in fretta e furia, avviene rigorosamente “dalle...” “alle…”, con pausa pranzo, pausa caffè, pausa di riflessione, pausa pennichella, permessi orari e ROL.

E anche i sei HIMARS che oggi sono volati contro NOVAJA KACHOVKA (il paese della centrale idroelettica in pericolo) sono stati sparati dai russi… dopo averci verniciato sopra “HIMARS”, che li hanno anche abbattuti.
https://kherson-news.ru/other/2022/10/21/55862.html

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 21 October 2022 12:28
21/10 ore 12:15 aggiornamento

STRAGE A CHERSON: AGGIORNAMENTI

Nel corso della mattinata sono emersi nuovi dettagli. Ovviamente, completamente ignorati dai cinegiornali luce, ma questo non fa notizia…

Confermati 4 morti e 10 feriti gravi con quell’unico missile non intercettato e distrutto in aria. Tra i feriti, tre sono giornalisti:
https://kherson-news.ru/other/2022/10/21/55717.html

Infatti, è stato colpito da quell’unico missile un gruppo di macchine di giornalisti coi loro familiari
https://antifashist.com/item/ukrainskie-boeviki-ubili-zhurnalistov-v-hersone.html
et
https://t.me/Rogandar/29439

Alcuni di loro sono anche morti. OLEG KLOKOV, il giornalista più famoso fra le vittime, morto ieri notte sul colpo, collaborava con MOSKVA24, RT, PRIMO CANALE (Pervyj kanal) e altri media russi. Fra i morti non ci sarebbero bambini, mentre ce ne sarebbero fra i feriti gravi.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/21/55450.html

LE TESTATE DEGLI HIMARS sono stati caricati con ordigni a grappolo. Infatti, anche dalla foto si vede come il danno al mezzo non sia stato provocato da un impatto diretto, o da uno sventramento dello stesso causa forte esplosione, ma da molteplici frammenti rilasciati dal missile al momento dell’impatto a terra.
https://t.me/zvezdanews/97160
Sono stati loro a provocare il maggior numero di morti e feriti.

E’ stato questo giornalista a chiudere ieri notte gli occhi ai suoi colleghi e a portare in salvo i feriti.
https://t.me/alexandr_malkevich/10555
Invoca in questo pezzo, scritto a caldo, la “Convenzione di Ginevra”. Una Convenzione che, evidentemente, funziona anch’essa a senso unico.

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 21 October 2022 08:20
21/10 ore 08:00 aggiornamento

STRAGE CONTRO CIVILI IN FUGA DALLA BARBARIE FASCISTA!


Apriamo la giornata con una notizia di ieri notte.

Visto che ci sono i problemi che ci sono, che l’offensiva di massa tarda a venire, che i morti sul campo e i pezzi distrutti invece ogni giorno aumentano, alle carogne fasciste altro non è rimasto che lanciare HIMARS sul PONTE ANTONOVSKIJ. Quello su cui gli HIMARS si infrangono, INUTILMENTE, da mesi. Inutilmente perché, lo ricordiamo, un po’ tirati giù dalla contraerea, un po’ perché totalmente INEFFICACI allo scopo prefissato: più che un buco che arriva all’armatura del cemento non riescono a fare, il buco si chiude, il ponte resta su. HIMARS che ricordiamo, e non finiremo mai di ricordare, che sono “giocattoli” NATO che funzionano SOLO se a “giocare” è direttamente la NATO, in quanto non basta puntare e lanciare, ma occorre TELEGUIDARE con COORDINATE GPS APPROVATE E INSERITE dal comando NATO.

In tutto questo, ieri parte di quei 15.000 evacuati ieri, proprio ieri notte stava passando quel ponte. E quelle carogne hanno pensato bene di lanciare PROPRIO IN QUEL MOMENTO i loro razzi. Prima notizia delle 22:46
https://t.me/golosmordora/24028

UNDICI RAZZI ABBATTUTI DALLA CONTRAEREA, ALTRIMENTI LA STRAGE SAREBBE STATA MAGGIORE!
https://t.me/boris_rozhin/67956

UNDICI SU DODICI! DUE BATTERIE INTERE LANCIATE CONTEMPORANEAMENTE! MA UNO SOLTANTO, MALEDETTO, E’ PASSATO:
https://t.me/miroshnik_r/9315

Capiamo le dimensioni di questo attacco? E cosa voleva produrre?

Solo quel maledetto HIMARS che è riuscito a passare ha DISTRUTTO 12 MACCHINE CHE ERANO IN CODA IN QUEL PUNTO e han fatto QUATTRO MORTI e DIECI FERITI GRAVI!
https://t.me/miroshnik_r/9314
https://t.me/miroshnik_r/9318

Cinegiornali luce non pervenuti, preferendo parlare di vodka, morti che non esistono. Morti scomodi, morti che rimandano al mittente tutte le illazioni, gli “insajd”, gli spifferi che circolano in questi giorni. E che presentano, nuda, una verità che da otto anni è sotto gli occhi di tutti.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 20 October 2022 22:38
20/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento di rilievo. Addirittura, i corrispondenti sul campo al fronte EST parlano di rallentamento degli attacchi del regime di KIEV
https://t.me/epoddubny/13225

Anche sul fronte SUD, dopo le pesante perdite di ieri per un “sondaggio”, fatto con tre battaglioni mandati a morire per niente, oggi gli attacchi si sono limitati a brevi schermaglie.

SE SALTASSE LA DIGA KACHOVKSKAJA

Questa simulazione grafica di Zastavnyj, basata su uno studio ucraino del 2004, è abbastanza inquietante:
https://t.me/zastavnyii/1948

Un’onda alta 4,8 metri, su un fronte ampio 5 km, in due ore dall’esplosione raggiungerebbe Cherson e proseguirebbe così, ininterrotta, per 14 ore consecutive a una media oraria di 24,4 km/h. L’inondazione durerebbe quindi 3 giorni interi.

Se saltasse la diga, e questo la simulazione del 2004 non poteva saperlo, allo stato attuale la risposta simmetrica sarebbe solo fra quale fra queste due dighe fare saltare (infografika altrettanto inquietante):
https://t.me/rustroyka1945/5701
Sempre sul DNEPR, come abbiamo già avuto modo di riportare per quella che è appena sopra KIEV, ce ne è un’altra ancora appena sopra a DNEPROPETROVSK.

Intanto, sembra stiano cambiando i piani vista la malparata. Non più direttamente CHERSON, ma BERISLAV e, da lì, proprio la diga. CHERSON cadrebbe poi con l’allagamento derivato dalla distruzione della diga. Inutile far morire uomini per niente quando ci può già pensare la natura.
https://t.me/legitimniy/13870
Vedremo. A prendere BERISLAV, a ogni modo, non ci potranno mandare tre battaglioni come ieri.

E SE L’OFFENSIVA DI MASSA NON FOSSE PIU’ UN’OPZIONE SUL TAVOLO?

Ormai se ne sentono di tutti i colori, sentiamo anche questa. Il solito canale ucraino “ben informato”, parla di titubanze sempre maggiori nello sferrare l’attacco di massa. Nel muovere insieme quei sessantamila uomini ammassati da giorni ormai sulla linea di fronte. MOTIVO? Le postazioni missilistiche e gli aerei caccia-bombardieri russi non stanno aspettando altro. In altre parole CHERSON come LOVUSHKA (ловушка), come TRAPPOLA orchestrata dai russi.
https://t.me/legitimniy/13863
Boh, a me sembra ben poco il fondo di verità in tutto questo. Verissimo, che ora i russi sono come quei pugili che hanno imparato a memoria la combinazione di pugni da tirare non appena l’avversario parte con il colpo da loro atteso. Vero però anche che I RUSSI SOFFRONO ANCORA L’INFERIORITÀ NUMERICA NON APPENA ESSA SI RIVELA SCHIACCIANTE.

E due, tre settimane fa la linea di fronte era in pieno movimento e tutt’altro che stabilizzata! Fossero andati avanti due settimane fa a testa bassa come han fatto da due mesi e mezzo a questa parte, a quest’ora la situazione sarebbe diversa. STIAMO PARLANDO DI UNA DIFESA CHE ERA ARRETRATA DI TRENTA, QUARANTA KM ED ERA TUTTA DA RICOSTRUIRE: cosa che hanno INIZIATO POI A FARE, approfittando del fatto che gli strateghi NATO siano passati da trenta a tre battaglioni al giorno, perdendo tempo prezioso. MA NON E’ DETTO CHE ABBIANO FINITO DI FARE. Altrimenti, la mobilitazione parziale non sarebbe servita a nulla. Così come le evacuazioni di decine di migliaia di cittadini.

Tutto un bluff? Dopo aver perso NON POCO TERRITORIO, dopo aver esposto popolazione civile a fughe precipitose, da BALAKLEJA a KRASNYJ LIMAN, dopo aver dato nuovamente modo ai fascisti di compiere odiose rappresaglie sui civili, penso che nessuno si possa permettere di bluffare, al questo livello, a questo punto. Sarebbero i civili stessi a ribellarsi. A denunciare l’eventuale messinscena. Ma messinscena non è, e gli stessi ordini di prendere BERISLAV anziché CHERSON, per poi puntare alla diga, mostrano l’estrema superficialità di questo “insajd” che mescola piuttosto goffamente cause ed effetti, e che rispediamo volentieri al mittente.

TRAME SEMPRE PIÙ TORBIDE

Tuttavia, GIÀ IL FATTO STESSO CHE NE PARLI FA MOLTO RIFLETTERE. QUALCOSA FRA WASHINGTON, BRUXELLES E KIEV STA ANDANDO STORTO, e non da oggi.

Questo articolo è apparso sul FT, non su un canale telegram gola-profonda: “Ukrainian officials ‘shocked’ as Republicans threaten tougher line on aid”
https://www.ft.com/content/188401b5-229e-490a-9254-42167735d030

E siccome lo si può leggere anche senza abbonarsi, si trova qui:
https://localtoday.news/us/ukrainian-officials-shocked-as-republicans-threaten-tougher-line-on-aid-141672.html
“Ukrainian officials have expressed “shocked” by Republicans’ suggestions that future aid to Kyiv could be limited if the party wins the House of Representatives in the US midterm elections in November, and urged Washington to continue bipartisan support.”

Ecco allora che la VITTORIA, anche solo “VITTORIETTA”, o “VITTORINA”, a ogni costo, fino all’ultimo ucraino, sopra CHERSON servirebbe… A CHI STA A WASHINGTON, a UNA PARTE di chi sta a WASHINGTON, per continuare a fare quello che fanno.

Non è l’unica contraddizione, quella fra i due partiti che si spartiscono il potere “in the land of the free”. Interessi
- economici (perpetuazione dell’attuale politica di ASSEGNI IN BIANCO, o “blank check” come dice l’articolo del FT e conseguente finanziamento del complesso militare industriale e relativa rendita parassitaria da parte di tutti gli anelli intermedi della catena di finanziamento),
- politici (nel senso più deleterio del termine, ovvero di pura e semplice spartizione del potere in occasione della tornata elettorale),
- militari (strategia da intraprendere INTESA COME LA MIGLIORE unicamente dal punto di vista militare)
ormai si mescolano tra di loro dando ordini al governo fantoccio di KIEV sempre più contraddittori. E compromettendo l’azione sia sul fronte EST che sul fronte SUD. Rendendo vano l’enorme tributo in vite umane richiesto al popolo ucraino negli ultimi due mesi.

Il fatto stesso che il partito attualmente all’opposizione STIA SOLTANTO ALZANDO IL PREZZO PER IL PROPRIO “APPOGGIO BIPARTISAN”, rischia di compromettere l’intera operazione in corso dove il FATTORE TEMPO giocava un ruolo determinante.
https://t.me/boris_rozhin/67950

Ma questo Legitimnyj non può dirlo. Siamo oltre il “pettegolezzo”. Siamo a quelle che qualcuno chiamava “contraddizioni”. Insanabili non tanto per il grasso ventre dei padroni a stelle e strisce, che un accordo lo trovano sempre: ma per chi un anno fa (vi ricordate? I tre miliardi persi in un mese..) faceva cinici calcoli economici su cosa convenisse di più fra mentire al proprio popolo e perdere soldi e, dopo dodici mesi, ha rovinato definitivamente, ucciso, il proprio Stato, la propria economia, il proprio popolo.

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Paolo Selmi
Thursday, 20 October 2022 12:33
20/10 ore 12:30 aggiornamento

ENNESIMO TENTATIVO DI ATTACCO SVENTATO A EST


In realtà, quando le perdite si limitano a 40 soldati, 2 macchine blindate e 3 pick-up, sarebbe più corretto chiamarla INCURSIONE.
https://t.me/RVvoenkor/29804
Anche qui, qualcosa non sta andando come dovrebbe nei calcoli dei padroni NATO. Con decine di migliaia di soldati ammassati e in attesa dell’ordine di attacco, questi attacchi a bassa intensità che si susseguono giornalmente con lo stesso esito suicida, IN UN CLIMA DI IMMOBILISMO GENERALE SICURAMENTE NON POSITIVO, cominciano a pesare sia sul bilancio delle perdite, che su quello del morale delle truppe. Oltre a favorire la difesa attiva delle truppe russe, che ormai anche in regime di netta inferiorità numerica, stanno portando – GRADUALMENTE – la situazione in condizioni di una sempre MINORE inferiorità anche sul campo. Opere difensive, rinforzi, puntelli: il rapporto 1:5 diventa così, nella prassi di un attacco concreto condotto in condizioni sempre più sfavorevoli per gli attaccanti, 1:3, 1:2… tendente infine all’ 1:1. Vedremo anche qui gli sviluppi.

TRAGICO BILANCIO DEL DISASTRO DI IERI SOPRA CHERSON

I dati della cartina del paragrafo sopra sono tratti dal bollettino di oggi del Ministero della Difesa russo. Il quale parla anche del disastroso attacco di ieri, quello condotto con TRE battaglioni di cui uno carristi. Il bilancio delle perdite è pesante: oltre 200 soldati ucraini morti, più 14 carri, 16 blindati, 7 pick-up distrutti. 2 carri, una macchina e 1 sminatore i trofei di guerra portati a casa, più 18 prigionieri.
https://t.me/mod_russia/21017
Azioni anche qui “incomprensibili”: non fai un “sondaggio” con queste perdite! Ma non fai neppure un attacco!!! Un attacco lo fai con uno zero in più sulle divisioni, battaglioni, reparti coinvolti, e un “sondaggio”, un’incursione a scopo ricognitivo, lo fai con uno zero in meno, cercando di portare tutti nuovamente a casa, peraltro. Così è solo un’inutile mattanza. Ma ce lo diciamo da agosto, da quando iniziarono proprio sul fronte sud a mandare al massacro i loro uomini. Siamo a oltre metà ottobre. La Von der Leyen non dice “oh my god”… neppure Borrell cinguetta, i cinegiornali luce se ne fregano.

ELEMENTI CHE RENDONO “IMPROBABILE” LA DISTRUZIONE DELLA DIGA KACHOVSKAJA

Non cito né fonti, né link, perché di voci di corridoio parliamo. Ma il ragionamento alla base, questo si, e lo faccio mio. Penso che anche la NATO, per una semplice questione di riproduzione della carne da cannone a lei necessaria per la guerra alla Russia, delle “linee rosse” se le sia date. Molto “in là”, sicuramente più in là dei limiti che avrebbe dovuto porsi se il territorio fosse stato “occidentale” e se i soldati dentro ai sacchi neri fossero stati i suoi: questo fuori discussione. Ma delle linee rosse se le è comunque date. Una di queste, POTREBBE essere: “se buttiamo giù la diga Kachovskaja, la risposta SIMMETRICA potrebbe essere la diga sopra KIEV. E trovarci una metropoli di qualche milione di persone e relativa area metropolitana sott’acqua, non ci conviene”.

Oltre a questo, aggiungo, i ponti sul DNEPR non ci sarebbe neppure bisogno di tirarli giù a colpi di missile. Basterebbe l’onda di piena.

Non quindi per motivi “umanitari”, ma per paura che la reazione russa sia poi SPECULARE e vada a colpire dighe sul DNEPR con relativi, enormi, danni la catastrofe ecologica nella regione di CHERSON potrebbe essere evitata. Speriamo vivamente che lo sia.

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Paolo Selmi
Thursday, 20 October 2022 08:40
20/10 ore 08:00 aggiornamento

“NULLA MI PUÒ ACCADERE” (ничего не случится)


La notte è passata tranquilla, le decine di migliaia di soldati ammassate lungo la linea di fronte non hanno (ancora) ricevuto l’ordine di andare al massacro. Evidentemente, c’è ancora qualche conto che non torna nel piano d’attacco dei padroni NATO: “qualche” conto che aumenta sempre di più man mano che il tempo passa, che le linee di difesa vengono fortificate e contornate di campi minati, bunker e blocchi di cemento, postazioni di artiglieria pesante fissa e nuove unità di rinforzo. Resterebbe, a CHERSON, l’attacco terroristico alla centrale idroelettrica: milioni di metri cubi d’acqua che, a una velocità media di 24 km/h, sommergerebbero case e villaggi fino a Cherson stessa, mezza a livello e mezza in alto, quindi anch’essa malconcia da tale attacco e quindi, mentre i soldati sono impegnati con pale e idrovore, lanciare l’assalto. E lì, peraltro, ci sarebbe poco da fare. La posizione sarebbe indifendibile.

Non possono essere così criminali… possono, possono. Talmente possono che anche quella diga oggi è difesa strenuamente, con protezioni che aumentano di giorno in giorno.

Ecco allora che questa notte è passata, tra un fischio di mortaio e l’altro, tutto sommato tranquilla. Come una notte del 1943, immortalata in questa canzone, “Tёmnaja noč’” (Тёмная ночь, notte scura). Canzone tratta da un film sovietico di quell’anno, “Due soldati” (Два бойца). Una notte come quella di ieri sera, soldati in un rifugio, uno di loro imbraccia una chitarra e parte la canzone:
https://www.youtube.com/watch?v=1vRYwaJC5FY

Ieri Surovikin ha ribadito una cosa che russi e ucraini sanno da sempre: “my odin narod”, siamo un unico popolo. Entrambi erano, quella notte del 1943, a difendere il loro Paese, le loro famiglie, dalla barbarie nazifascista. Nel conto di quei 20 milioni di morti non c’è né un primo, né un secondo posto. Tutte e 15 le repubbliche hanno versato un tributo di sangue inimmaginabile. Questa canzone quindi, nonostante le canaglie fasciste di KIEV l’abbiano messa dal 2014 nel computo della derussificazione=decomunistizzazione (si, c’è anche “dekomunistizacija…), è patrimonio di TUTTI! E oggi dedico questa traduzione in italiano a tutti, a quella carne da cannone con un fucile puntato dietro la schiena in attesa di essere mandata al massacro, e a chi difende il proprio Paese, le proprie famiglie dalla stessa barbarie nazifascista.

Per inciso, in questa versione del 2020, con decine di voci dall’ex-URSS (fra cui pianoforte da EREVAN, una voce da SAMARCANDA, UZBEKISTAN)
https://www.youtube.com/watch?v=ENrEDKTiHFc
C’è anche una voce da ODESSA. Non KIEV perché gli avranno sputato in faccia, al buon TIMUR (quello che compare col cane sulla panchina e fa dopo un assolo di chitarra), quando è andato a proporre il brano. Ma ODESSA si. Quindi dedicato a TUTTI.

Тёмная ночь Notte scura

Тёмная ночь, Notte scura
только пули свистят по степи, Solo proiettili fischiano nella steppa
Только ветер гудит в проводах, Solo vento ronza nei cavi
тускло звёзды мерцают. Mentre brillano stelle smorte

В тёмную ночь In questa notte scura
ты, любимая, знаю, не спишь, Amore mio, so che non dormi
И у детской кроватки тайком e di fianco alla culla, di nascosto,
ты слезу утираешь. Ti stai asciugando una lacrima.⠀

Как я люблю Dio come amo
глубину твоих ласковых глаз, i tuoi occhi teneri e profondi
Как я хочу Dio come voglio
к ним прижаться сейчас губами! Abbracciarli ora con le mie labbra!

Тёмная ночь Ma una notte scura
разделяет, любимая, нас, Amore mio, ci divide
И тревожная, чёрная степь E la steppa, nera e terribile
пролегла между нами. Ci si è messa di traverso.⠀

Верю в тебя, Credo in te
в дорогую подругу мою, cara amica mia
Эта вера от пули меня Ed è questa fede in questa notte scura
тёмной ночью хранила… che mi ha salvato.

Радостно мне, Son sereno,
я спокоен в смертельном бою, e vado tranquillo alla battaglia mortale
Знаю, встретишь с любовью меня, So, che mi accoglierai con amore,
чтоб со мной ни случилось. Qualsiasi cosa mi succeda.⠀

Смерть не страшна, Non mi fa paura la morte,
с ней встречались не раз мы в степи. L’abbiam vista mille volte nella steppa.
Вот и теперь E anche adesso
надо мною она кружится. È qui che gira sopra di me.

Ты меня ждёшь Tu mi aspetti
и у детской кроватки не спишь, e non dormi, di fianco alla culla.
И поэтому знаю: со мной E per questo so di certo
ничего не случится! Che nulla mi potrà accadere.


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Paolo Selmi
Wednesday, 19 October 2022 19:21
19/10 ore 19:10 aggiornamento

4 REGIONI IN STATO DI GUERRA E 8 REGIONI IN GRADO DI REAZIONE MEDIO.


Nel corso della riunione del consiglio di sicurezza russo di oggi,
- 4 regioni sono state portate a “stato di guerra” (военное положение Cherson, Zaporozh’e, DNR e LNR)
- 8 regioni sono state portate a “grado di reazione medio” (средний уровень реагирования Krasnodarsk, Belogorod, Brjansk, Voronezh, Kursk, Rostov, Crimea e Sebastopoli)
https://t.me/voenkorKotenok/41856
Questa la cartina che illustra bene la situazione:
https://t.me/zastavnyii/1942

Cosa comporta lo stato di guerra:
- EVACUAZIONE sia di beni mobili di interesse economico, sociale e culturale, sia della popolazione in luoghi sicuri
- LIMITAZIONI IN INGRESSO E IN USCITA allo spostamento di cose e persone, oltre che controlli rafforzati sugli spostamenti interni
- ESPROPRIO (contro indennità da parte dello Stato) di quanto necessario ai fini della difesa
- DIVIETO DI ESPATRIO
https://t.me/boris_rozhin/67766

Il grado di reazione medio, invece, permette di:
- intraprendere misure di mobilitazione economica
- investire maggiormente in opere di difesa
- reperire fondi dal bilancio statale con cui servire le truppe ivi dislocate secondo la bisogna
- rafforzare gli organici della pubblica sicurezza
- meglio difendere obbiettivi e infrastrutture strategiche o comunque di pubblica utilità
- dichiarare alla bisogna misure come il coprifuoco
- intervenire sui servizi essenziali con misure di emergenza aldifuori dei normali vincoli di bilancio
https://antifashist.com/item/v-8-granichashhih-s-ukrainoj-regionah-rossii-vvedyon-srednij-uroven-reagirovaniya-v-ostalnyh-bazovoj-gotovnosti.html

SITUAZIONE A CHERSON

L’offensiva di oggi è naufragata, ma nessuno l’ha calcolata come offensiva (tranne che per il cinegiornale luce per eccellenza, secondo cui è ancora in corso… qualcuno lo avvisi per favore…). E comunque,
alle 15:00 ora locale era tutto finito e sul campo restavano
- oltre 20 mezzi blindati
https://t.me/rusich_army/5883
- di cui 11 carri armati
https://t.me/rusich_army/5884
più pezzi catturati e non meno di una decina di prigionieri (ancora https://t.me/rusich_army/5883).

Intanto, contestualmente all’evacuazione dei civili, circolano già le prime indiscrezioni su movimenti di truppe a CHERSON, con lo scopo di farla diventare una roccaforte a prova di espugnazione: artiglieristi prendono posizione, truppe giungono di rincalzo, genieri costruiscono fortificazioni e tunnel sotterranei. Insomma, venderanno cara la pelle.
https://t.me/rezident_ua/14730

Appare, inoltre, sempre più evidente il tentativo di distruggere la DIGA KACHOVSKAJA, il che provocherebbe la catastrofe umana e ambientale di cui abbiamo già parlato. Anche oggi gli attacchi sono continuati nel pomeriggio.
https://t.me/epoddubny/13214

ENNESIMO TENTATIVO DI ATTACCO E OCCUPAZIONE DELLA CENTRALE ATOMICA ZAES

Ed ennesimo fiasco. Spiace davvero per i marò usati come carne da cannone, lo ripetiamo, contro un obbiettivo più che protetto. E non erano in pochi:
- 37 mezzi da sbarco di cui 12 pesanti e 25 leggeri;
- Il tentativo di attacco e occupazione è scattato alle 04:00 di stamane;
- Tentativo fallito, perdite calcolate in 90 marò e 14 mezzi da sbarco, restanti truppe disperse durante la ritirata;
- in seguito al contestuale fuoco di artiglieria contro la città di ENERGODAR, la controbatteria russa ha individuato le bocche di fuoco e le ha fatte a sua volta saltare;
https://t.me/mod_russia/20986
Tuttavia, il municipio è stato colpito (filmato notturno videosorveglianza qui, due missili esplosi)
https://t.me/voenkorKotenok/41864
Sarebbe bello sentire la Von der Leyen in proposito… ah no, sono i russi che si sparano da soli scusate, come a Cherson, che si vuole evacuata perché così è più comodo per loro colpirla… sempre letto sempre sul cinegiornale luce con sfondo verde: però dovrebbero mettersi d’accordo, o i russi si sparano da soli con i civili ancora nelle loro case, o si sparano da soli dopo averli evacuati. Togliere per favore lo spritz dal tavolo dove lavora il redattore delle veline.

ATTACCHI ODIERNI ALL’INFRASTRUTTURA ENERGETICA (E NON SOLO)

Altri trasformatori e centrali termoelettriche, fra cui la Ladyzhinskaja. 50 kg di tritolo portati da un drone-kamikaze non radono al suolo l’obbiettivo, ma lo danneggiano quanto basta per metterlo fuori uso in QUESTO momento, dove è molto importante guadagnare tempo sulla linea di fronte.
https://t.me/legitimniy/13858
Treni fermi, comunicazioni che saltano, traffico in tilt, e la colonna di “nuovi arrivi” NATO resta ferma nell’OVEST, ritarda la consegna di qualche giorno, quanto basta perché domani salti il “d day” del REGIME e dei suoi padroni.
Inoltre, un 15% su quel 35-40% danneggiato, non potrà essere ripristinato neanche tra un mese (mentre il resto si… a testimonianza anche del tipo di danno che si è voluto produrre).
https://t.me/rezident_ua/14710
In altre parole, non si sta puntando a un black out totale e relative, catastrofiche, conseguenze, ma più a uno stato di VULNERABILITA’ in grado di mettere in crisi, OGGI soprattutto e in futuro all’occorrenza, le comunicazioni fra OVEST ed EST in termini di rete logistica e di approvvigionamento di uomini e mezzi. I “crimini di guerra”, signora “oh my god”-Von der Leyen, li fanno da otto anni a DONECK, a GORLOVKA, a MAKEEVKA, a JASINOVATA: è Europa anche quella… vada lì pure a dire “oh my god”, così come alla ZAES… poi vada nell’Abu-Grahib che avevano costruito all’aeroporto di MARIUPOL’, ascolti i civili parenti di chi è morto solo perché è stato trovato in strada anziché restare ostaggio dei fascisti di AZOV nei sotterranei delle case popolari, vada nei biolaboratori dove sperimentavano su reclute e malati di mente bacilli di ogni genere e, giusto per completare questo breve tour, vada infine nell’ex-ufficio dell’OSCE, pieno di dossier su otto anni di CRIMINI DI GUERRA ACCERTATI E INSABBIATI: infine, vedrà che per continuare ancora a dirlo di là… diventerà politeista!

Ma la perla del giorno non è della Von Der Leyen riportata dal già citato cinegiornale luce, bensì un’altra perla, sempre nella stessa pagina.
“Gli invasori distruggono il patrimonio culturale ucraino nei territori occupati, saccheggiando musei e bruciando i libri di letteratura ucraina”: ora, se sono nei “territori occupati” è interessante capire come faccia il MINCULPOP di KIEV a “documentare” questi crimini. Non sto neanche a discutere quale possa essere “il patrimonio culturale ucraino” in territori russofoni. Gli unici attacchi, peraltro APERTAMENTE DICHIARATI, sono stati contro
1. installazioni che inneggiano e propagandano il banderismo, l’UPA, e il nazionalsocialismo in salsa ucraina;
2. libri che a questo si rimandano, in particolare quei manuali di storia osceni e quegli opuscoli che rimandano all’ideologia “Libro e moschetto”
Cose ampiamente documentate, cose di cui Von Der Leyen, Borrell, cinegiornale luce su sfondo verde, se ne fregano altamente. Per inciso, applaudendo quando qualche animale tira giù un monumento a Puskin o una targa a Bul’gakov nei territori controllati dal regime. A questi signori, infine, ricordo perché è stato oggetto dei miei studi, che l’ETNOGRAFIA SOVIETICA non solo HA RECUPERATO L’INTERO PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DI TUTTE LE ETNIE DI TUTTE E QUINDICI LE REPUBBLICHE, COMPRESE MINORANZE LINGUISTICHE DI POCHE DECINE DI MIGLIAIA DI CITTADINI SOVIETICI, ma lo ha conservato studiato fino alla sua fine. SVOLGENDO un’attività egregia anche all’estero: senza andare tanto lontano i migliori manuali di lingua e letteratura mancese all’epoca dei miei studi erano in russo. L’Etnograficheskij muzej di S. Pietroburgo, che ho visitato personalmente, ha una ricchezza e una chiarezza espositiva per i visitatori davvero sorprendenti. L’etnografia delle accademie russe continua ancora oggi, nonostante i fondi siano tagliati drasticamente, a fare lo stesso.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 19 October 2022 12:38
19/10 ore 12:30 aggiornamento

Come promesso, ecco la traduzione integrale dell’intervista di ieri sera al generale SUROVIKIN.


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TESI DALL’INTERVISTA AL COMANDANTE DELLE FORZE ARMATE UNITE NELL’AREA INTERESSATA DALLA SVO, GENERALE S.V. SUROVIKIN DEL 18 OTTOBRE 2022
Тезисы интервью командующего Объединенной группировкой войск (сил) в районе проведения СВО генерала армии С.В.Суровикина от 18 октября 2022 г.

- Buongiorno, Sergej Vladimirovich! Per decisione del Ministro della difesa della F.R. Lei è stato nominato comandante delle forze armate unite nell’area interessata dalla SVO. Molti cittadini russi sono preoccupati: com’è ora la situazione?
Добрый день Сергей Владимирович! Решением Министра обороны Российской Федерации Вы назначены командующим Объединенной группировкой войск в районе проведения специальной военной операции. Многих российских граждан волнует вопрос о том, какова обстановка на сегодня?

- Nel complesso la situazione nell’area interessata dalla SVO può definirsi come TESA.
В целом обстановку в зоне проведения специальной военной операции можно охарактеризовать как напряженную.

Il nemico non cessa i tentativi di attacco sulle posizioni dei soldati russi. Anzi tutto, questo riguarda le direttrici di KUPLJANSK, KRASNYJ LIMAN e la fascia da NIKOLAEV a KRIVOJ ROG. Il nemico è QUESTO REGIME CRIMINALE che porta i cittadini ucraini alla morte. Noi e gli ucraini siamo un unico popolo e desideriamo solo una cosa: che l’Ucraina sia indipendente dall’Occidente e dalla NATO e viva in amicizia con la Russia.
Противник не оставляет попыток атаковать позиции российских войск. Прежде всего, это касается, купянского, краснолиманского и николаево-криворожского направлений. Противник — это преступный режим, который толкает граждан Украины на смерть. Мы с украинцами – один народ и желаем одного, что Украина была независимым от Запада и НАТО дружественным для России государством.

Il regime ucraino cerca di FORZARE LA NOSTRA DIFESA. A tal fine, le ff.aa. ucraine hanno inviato al fronte TUTTI I RISERVISTI a loro disposizione. DI BASE, si tratta di FORZE DI DIFESA TERRITORIALE, non completamente addestrate.
Украинский режим стремится прорвать нашу оборону. Для этого ВСУ подтягивают на передовую все имеющиеся резервы. В основном это силы территориальной обороны, не прошедшие полный курс подготовки.

Di fatto, la dirigenza ucraina LI MANDA AL MASSACRO. Logicamente, anche il morale di queste truppe è a terra. Per prevenire la loro fuga il regime di Kiev impiega TRUPPE BARRIERA, composte di squadristi che sparano a chiunque abbandoni la posizione.
Фактически украинское руководство обрекает их на уничтожение. Как правило, такие подразделения имеют низкий моральный дух. Для предотвращения бегства с передовой украинские власти применяют заградотряды из националистов, которые расстреливают всех, кто пытается покинуть поле боя.

Ogni giorno le perdite del nemico ammontano DALLE SEICENTO ALLE MILLE UNITA’ fra morti e feriti.
Ежесуточно потери противника составляют от 600 до 1000 человек убитыми и ранеными.

Noi abbiamo un’altra strategia, di cui ha già parlato il Comandante supremo delle ff.aa. Non abbiamo fretta di avanzare, teniamo da conto la vita di ogni soldato e, metodicamente, “maciniamo” il nemico che ci attacca. Così facendo, non solo MINIMIZZIAMO LE NOSTRE PERDITE, ma RIDUCIAMO SIGNIFICATIVAMENTE LE PERDITE FRA I CIVILI.
У нас иная стратегия. Об этом уже говорил Верховный Главнокомандующий. Мы не стремимся к высоким темпам продвижения, бережем каждого солдата и методично «перемалываем» наступающего противника. Тем самым не только минимизируются свои потери, но и значительно сокращается количество жертв среди мирного населения.

Attualmente le forze armate unite stanno prendendo misure per AUMENTARE L’ORGANICO E LA CAPACITA’ BELLICA delle sue unità e reparti, costituire RISERVE supplementari, EQUIPAGGIARE opportunamente difese e postazioni lungo tutta la linea di fronte.
В настоящее время Объединенной группировкой войск принимаются меры по наращиванию боевого и численного состава соединений и воинских частей, созданию дополнительных резервов, оборудованию оборонительных рубежей и позиций по всей линии боевого соприкосновения.

Continuano gli attacchi con armamenti di precisione su OBBIETTIVI MILITARI E INFRASTRUTTURE LEGATE DIRETTAMENTE ALLA CAPACITA’ BELLICA dei soldati ucraini.
Продолжается нанесение ударов высокоточным оружием по военным объектам и объектам инфраструктуры, влияющим на боеспособность украинских войск.

- Sergej Vladimirovich, oltre a essere stato nominato comandante delle forze armate unite nell’area interessata dalla SVO, Lei resta anche comandante generale delle forze aerospaziali. Come definirebbe l’efficacia dell’aviazione russa delle forze aeree impegnate nella SVO?
Сергей Владимирович, помимо того, что вы назначены командующим Объединенной группировкой войск (сил) в зоне спецоперации, вы остаетесь главнокомандующим Воздушно-космическими силами. Как бы Вы охарактеризовали эффективность российской авиации и сил ПВО?

- La SVO ha confermato l’efficacia delle forze aree e dei sistemi di antiaerea a nostra disposizione.
Специальная военная операция подтвердила эффективность имеющихся у нас на вооружении авиационных комплексов и средств ПВО.

Nel corso della SVO gli equipaggi dei reparti tattico-operativi, dell’esercito e altri dell’aviazione hanno compiuto OLTRE 34.000 MISSIONI DI VOLO e sono stati da loro impiegati OLTRE 7.000 ORDIGNI AEREI TELEGUIDATI. In particolare, si sono distinti per capacità di raggiungere il bersaglio i nuovissimi razzi ipersonici KINDZHAL (“pugnale”). Non temono alcun sistema di contraerea nemica. Estrema precisione hanno inoltre mostrato i missili da crociera strategici lanciati dall’aria.
В ходе операции экипажи оперативно-тактической, армейской и дальней авиации выполнили более 34 тысяч боевых вылетов. Ими применено свыше семи тысяч управляемых авиационных средств поражения. Хорошо себя зарекомендовали по поражению объектов новейшие гиперзвуковые авиационные ракеты «Кинжал». Ни одна из систем ПВО противника этой ракете не страшна. Высочайшую точность также показали стратегические крылатые ракеты воздушного базирования.

A livello di velivoli, si è distinto particolarmente l’aereo di quinta generazione multifunzionale Su-57. In grado di poter essere equipaggiato con un’ampia gamma di armamenti, può raggiungere diversi obbiettivi, sia a terra che in volo, all’interno di una singola missione.
По качеству боевого применения особо хочу выделить многофункциональный самолет пятого поколения Су-57. Имея широкую номенклатуру вооружения, в каждом вылете он решает многоплановые задачи поражения воздушных и наземных целей.

IL REPARTO DRONI HA COMPIUTO OLTRE 8.000 VOLI, E I DRONI-KAMIKAZE HANNO DISTRUTTO OLTRE 600 OBBIETTIVI MILITARI.
Беспилотной авиацией выполнено более 8 тысяч вылетов, а ударными беспилотниками уничтожено более 600 объектов ВСУ.

- Qualche giorno fa il presidente dell’amministrazione regionale provvisoria di CHERSON VLADIMIR SAL’DO ha annunciato la decisione di organizzare un possibile trasferimento degli abitanti della regione in altre zone della Federazione Russa per riposo o studio. In primo luogo, ai residenti sulla riva destra del DNEPR. Il capo dell’amministrazione regionale ha detto che tali misure sono intraprese per garantire la sicurezza dei cittadini a causa dei tiri di artiglieria pesante delle ff.aa. ucraine. Cosa ha da dire su questa decisione?
Несколько дней назад врио губернатора Херсонской области Владимир Сальдо заявил о том, что властями принято решение организовать возможность выезда жителей региона в другие субъекты Российской Федерации для отдыха или учебы. В первую очередь, это касается правобережья. Глава региона заявил, что данные меры приняты для обеспечения безопасности граждан на фоне участившихся обстрелов со стороны ВСУ. Как Вы можете прокомментировать это решение?

- Sopra CHERSON si è andata a COMPLICARE UNA SITUAZIONE GIA’ DIFFICILE. Il nemico colpisce DELIBERATAMENTE obbiettivi dell’infrastruttura civile e le abitazioni di CHERSON. Missili HIMARS hanno danneggiato il ponte ANTONOVSKIJ e la DIGA della CENTRALE IDROELETTRICA KACHOVSKAJA, bloccando il traffico da entrambe le direzioni.
На данном направлении сложилась непростая ситуация. Противник целенаправленно наносит удары по объектам инфраструктуры и жилым домам Херсона. Попаданиями реактивных снарядов «Хаймарс» повреждены Антоновский мост и дамба Каховской ГЭС, движение по которым остановлено.

Di conseguenza, in città è divenuto difficile il transito di generi alimentari, si verificano problemi di approvvigionamento idrico ed elettrico. Tutto questo non solo COMPLICA LA VITA dei cittadini, ma LA MINACCIA direttamente.
В результате, в городе затруднен подвоз продуктов питания, наблюдаются определенные проблемы с водо- и электроснабжением. Все это не только значительно осложняет быт горожан, но и создает прямую угрозу их жизням.

LA DIREZIONE NATO delle ff.aa. ucraine è da tempo che ESIGE DAL REGIME DI KIEV AZIONI OFFENSIVE SULLA DIRETTRICE DI CHERSON e a prescindere dalle vittime, siano essi gli stessi soldati ucraini, che civili.
Натовское руководство вооруженными силами Украины уже давно требует от киевского режима наступательных операций на херсонском направлении, не считаясь ни с какими жертвами - как в самих ВСУ, так и среди мирного населения.

DAI DATI IN NOSTRO POSSESSO, IL REGIME DI KIEV può impiegare su CHERSON METODI PROIBITI DI CONDUZIONE BELLICA, a partire da un MASSICCIO ATTACCO MISSILISTICO SULLA CENTRALE IDROELETTRICA KACHOVSKAJA, così come uno MISSILISTICO E DI ARTIGLIERIA PESANTE SULLA CITTA’ STESSA, in modo del tutto INDISCRIMINATO.
У нас имеются данные о возможности применения киевским режимом запрещенных методов войны в районе города Херсон, о подготовке Киевом массированного ракетного удара по плотине Каховской ГЭС, нанесение массивного ракетно-артиллерийского удара по городу без разбора целей.

Tali azioni possono condurre all’ANNIENTAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI UNA GRANDE ZONA INDUSTRIALE e a ENORMI PERDITE FRA I CIVILI.
Данные действия могут привести к уничтожению инфраструктуры крупного промышленного центра и большим жертвам среди гражданского населения.

In queste condizioni IL NOSTRO PRIMO COMPITO è SALVAGUARDARE LA VITA E LA SALUTE DEI CIVILI. Per questo, anzi tutto, l’esercito russo GARANTISCE LA SICUREZZA del trasferimento dei civili lungo le zone di destinazione già previste dal piano governativo.
В этих условиях нашей первоочередной задачей является сохранение жизни и здоровья мирных граждан. Поэтому, прежде всего, российская армия обеспечит безопасный, уже объявленный выезд населения по готовящейся Правительством России программе переселения.

I NOSTRI PIANI ULTERIORI E AZIONI IN RIFERIMENTO ALLA STESSA CITTA’ DI CHERSON DIPENDERANNO DALLA SITUAZIONE MILITARE E TATTICA CHE SI ANDRA’ CREANDO.
Дальнейшие наши планы и действия в отношении самого города Херсон будут зависеть от складывающейся военно-¬тактической ситуации.

RIPETO, GIA’ OGGI LA SITUAZIONE NON E’ PER NULLA SEMPLICE!
Повторяю, - она уже на сегодняшний день весьма непростая.

In ogni caso, come già detto, LA NOSTRA AZIONE SI BASERA’ SULLA NECESSITA’ DI MASSIMIZZARE LA SALVAGUARDIA DELLA VITA DEI CIVILI E DEI NOSTRI SOLDATI.
В любом случае, как я уже говорил, мы будем исходить из необходимости максимального сохранения жизни мирного населения и наших военнослужащих.

AGIREMO COSCIENTEMENTE, TEMPESTIVAMENTE, SENZA SOTTRARCI A DECISIONI ANCHE DIFFICILI.
Будем действовать осознанно, своевременно, не исключая и принятия непростых решений.

---

INIZIATA L’EVACUAZIONE DA CHERSON

Oltre alla via terrestre, sono stati organizzati anche traghetti da CHERSON in CRIMEA, TRE CORSE AL GIORNO:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/54012.html

Cominciano a formarsi le prime code in uscita
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/53732.html

e SAL’DO ha già fornito le istruzioni alla popolazione su cosa portarsi dietro come stretto necessario, le istruzioni su come muoversi e il numero verde:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/53753.html

In tutto questo, con l’evacuazione in pieno corso, qualche bastardo (il termine più appropriato quando accadono queste cose…) ha pensato bene di lanciare dei missili su CHERSON
https://t.me/voenkorKotenok/41831
Cinque missili, per la precisione, tutti abbattuti fortunatamente dalla contraerea.

RESPINTO PRIMO ATTACCO DI STAMANE SOPRA CHERSON!

Il primo, ancora a un’intensità che non si può certo definire in linea con le truppe ammassate, è stato respinto. Stamane intorno alle 9.30
https://t.me/rybar/40410
dopo un fuoco di artiglieria preparatorio, è partito l’attacco di due battaglioni della 128° assaltatori e di uno della 17° brigata meccanizzata, più droni a coprire. Successivamente è entrata in azione anche la 60° carristi.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/54002.html
La colonna di carri armati è stata praticamente messa fuori uso mentre era ancora “colonna”,
https://kherson-news.ru/society/2022/10/19/54003.html
con gravi perdite.
L’attacco è stato quindi pienamente respinto.

Per il resto, INCURSORI e GUASTATORI in azione sul fronte SUD
https://t.me/rusich_army/5878

Non è questo quello di cui parla SUROVIKIN. Non è questo quello che impensierisce SUROVIKIN e SAL’DO. ANCHE PERCHE’ LE TRUPPE CHE IN QUESTO MOMENTO SI STANNO AMMASSANDO SU TUTTE LE DIRETTRICI HANNO ORMAI RAGGIUNTO LA QUANTITA NUMERICA DI UNITA’ PIU’ ALTA DALL’INZIO DEL CONFLITTO.
https://t.me/epoddubny/13186

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 19 October 2022 08:36
19/10 ore 08:00 aggiornamento

L’ORA DELLA VERITÀ


Uno dice “ciao a tutti, a domani”… e non fa in tempo nemmeno a mandar giù l’ultimo boccone che sul segmento russo si scatena il pandemonio. Andava infatti in onda, assolutamente fuori programma, L’ORA DELLA VERITÀ. Azione, tuttavia, non “estemporanea” e, soprattutto, non inutile.

Praticamente nel giro di un’ora o poco più, infatti, presidente dell’amministrazione regionale di Cherson,
https://t.me/SALDO_VGA/186
vicepresidente,
https://t.me/Stremousov_Kirill/547
canali telegram (e qui la lista è pressoché infinita, ne cito solo tre per tutti…)
https://t.me/zastavnyii/1917
https://t.me/voenkorKotenok/41822
https://t.me/readovkaru/1595
...

Si sono concentrati sull’IMMINENTE ATTACCO UCRAINO A CHERSON.

Attacco che comporterà TRE PERICOLI PRINCIPALI per la popolazione civile:
1. BOMBARDAMENTI
2. OCCUPAZIONE (temporanea quanto si vuole e si spera, ma occupazione)
3. ALLAGAMENTO (quei bastardi stanno GIA’ cercando di colpire non una diga qualunque, ma quella di NOVAJA KACHOVKA che, se distrutta, comporterebbe un’onda di 5 m di altezza in grado di fare VAJONT su tutti i paesi che si affacciano sul DNEPR, oltre alla conseguente catastrofe ecologica e relativi danni irreparabili all’ecosistema (meglio, riparabili in decenni).

Obbiettivo: EVACUAZIONE DEI CIVILI. Che non è, come accaduto da un mese a questa parte, “ci ritiriamo per meglio difendere”, ma “andate e lasciateci qui a difendere”.

Parole di verità, che dicono le cose come stanno senza fraintendimenti. "Istina" che diventa "Pravda", verità "come è" che diventa parte di un percorso dove in fondo c'è la Giustizia con la "G" maiuscola (PRAV-da = Nashe delo PRAV-oe, la radice è la stessa, ci ho anche scritto qualche pagina nel mio lavoro sui profsojuz, ma non è né il caso né il momento di soffermarsi su questo). Tradotto in parole povere, infatti è : "La proporzione fra noi è il nemico è di 1 a 5, in queste condizioni siete in pericolo DI VITA". Parole amare, per la prima volta forse in otto mesi. Parole necessarie, e che sono state prese molto sul serio dal milione di abitanti della regione di Cherson, e non solo. Parole apprezzate come non mai, dopo otto mesi in cui l’unica voce quotidiana che arrivava dalle istituzioni era lo scarno bollettino del Ministero della Difesa. Parole che si accompagnano a quelle del PROTAGONISTA della serata di ieri, il GENERALE SERGEJ VLADIMIROVIČ SUROVIKIN (1966-), da pochi giorni al comando della SVO.

Una SVO che ha cambiato natura, che si è adattata ai “realija” imposti dalla NATO ai suoi vassalli, a un salto di qualità che ha comportato un maggiore, notevole impegno, capacità di mobilitazione e, non da ultimo, ingresso da parte russa di una logica di guerra.

Lo sapete, non sono né russo, ne con parenti russi alla lontana. La mia frequentazione pluridecennale, inizialmente frutto delle mie passioni politico-ideologiche e poi di tutto ciò che comporta quel mondo, è del tutto empirica, sistematica quanto basta per consentirmi di andare avanti nelle mie ricerche e, pertanto, si scontra ogni giorno con “scoperte dell’acqua calda” (o “nuove scoperte dell’america”, come dicono ironicamente loro) che farebbero sorridere un loro bambino dell’asilo. Tuttavia, sono convinto, e me ne convinco ogni giorno di più, che dallo SHOJGU di fine agosto (avanti così, con le risorse che abbiamo, i tempi… pazienza, alla fine l’importante è portare a casa il risultato) al SUROVIKIN di ieri sera (oggi pubblicherò la traduzione integrale della sua intervista di ieri),
- NON SOLO SEMBRANO PASSATI SECOLI
- MA LA RISPOSTA DELLA SOCIETÀ CIVILE RUSSA È ORA PIÙ COMPATTA, PIÙ DETERMINATA, PIÙ UNITA ALLE SUE FORZE ARMATE IMPEGNATE NELLA SVO. Sono entrati in modalità “Vstavaj Strana Ogromnaja!” (qui l’esemplificazione pratica...)
https://www.youtube.com/watch?v=9MZTrYBVUCI
Come non lo erano mai stati da trent’anni a questa parte! Anzi, diciamo pure da ottant’anni a questa parte! L’UNICO ERRORE CHE I PADRONI NATO, NEL LORO INTERESSE, DOVEVANO ASSOLUTAMENTE EVITARE e invece, per “leggi” legate a tanti fattori alla fine hanno commesso!

Dico di più, in questa “pausa” che non sappiamo se durerà fino a oggi, come sembrava dagli annunci allarmati di ieri, fino a domani, o per sempre, ha dato il tempo ai russi di “legare in clinch” e, nel frattempo, riprendere fiato, riorganizzarsi mentalmente, salutare un intero gruppo dirigente di generali che andavano bene per la prima fase, ma non per questa, riapprocciarsi all’intera questione alla luce specialmente dei risultati referendari, ivi incluso il PRENDERSI CARICO di un’intera nuova popolazione, mobilitare e addestrare trecentomila persone fra richiamati e volontari, cambiare tattica e disposizione delle truppe, rinforzare le difese, attaccare infrastrutture che, nella prima parte della SVO, erano sempre stati considerati “intoccabili” per preciso ordine dall’alto (vecchi “realija”), “fare sul serio”: senza mezze misure, non chut’ chut’, non nero-grigio, non “mano sola”-“mano sola più due dita dell’altra”, ma nero-bianco, “mano sola”-“tutte e due le mani”. Ancora non capisco come questa ESTREMA SOTTOVALUTAZIONE del nemico sia potuta accadere da gente che la guerra la fa di mestiere e che è da un secolo che studia la storia del nemico a suo uso e consumo. Certo, a livello accademico gli anglosassoni si sono sempre distinti, almeno nel mio settore orientalistico, per una gran capacità nozionistico-enciclopedica e poca capacità di unire i puntini. Ma pensavo che lo facessero solo quando si trattava di spiegare il buddhismo Chan-Zen o il Kokka Shintō. Invece, ho idea che sia una loro tendenza generale. Buon per i russi.

Intanto, comincio a riportare il link del testo integrale dell’intervista di ieri a Surovikin,
https://telegra.ph/Tezisy-intervyu-komanduyushchego-Obedinennoj-gruppirovkoj-vojsk-sil-v-rajone-provedeniya-SVO-generala-armii-SVSurovikina-ot-18-o-10-18

Aggiornamenti e traduzione integrale a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 October 2022 19:13
18/10 ore 19:10 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata sul campo, se si eccettua un centro abitato, GOROB’EVKA a EST di CHARKOV, nuovamente liberato dai russi.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/18/21927.html
Il che non significa nulla, se non che i russi stanno disegnando una linea di fronte secondo schemi di DIFESA ATTIVA che prevedono anche attacchi mirati per guadagnare posizioni utili a rinforzarne e consolidarne altre. Sicuramente, la PASSIVITA’ dei padroni NATO di questi giorni la stanno girando a loro vantaggio.

Abbiamo già parlato degli attacchi missilistici e con droni sull’infrastruttura energetica e logistica nemica. Oggi l’elenco di obbiettivi colpiti, centrali termoelettriche e trasformatori, è aumentato ulteriormente, metodicamente, di un’altra decina di unità:
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/18/21882.html

Abbiamo parlato anche delle manovre a NORD e a SUD del territorio controllato dal regime di KIEV. Voci non controllate parlano di
- un comando militare preoccupato che si sta nuovamente preparando a difendere KIEV (https://t.me/smotri_z/7081), temendo l’attacco da NORD;
- volontà da parte russa di posizionare fino a 150.000 soldati a CHERSON, che diventerebbe LA roccaforte per eccellenza, decisamente più difendibile ma non solo, punto di partenza per una nuova offensiva (https://t.me/RVvoenkor/29626)

E’ in questo clima di totale incertezza che, come cantava qualcuno, “un altro giorno è andato”, l’inverno si avvicina e il tempo per attuare l’offensiva a SUD e a EST si riduce ulteriormente. Sicuramente i prossimi giorni, in questo senso, saranno decisivi per capire le reali intenzioni dei padroni NATO:
https://kherson-news.ru/society/2022/10/18/53282.html

Tre settimane, ancora, restano loro secondo altri esperti:
https://kherson-news.ru/politics/2022/10/18/53232.html
Poi non è che “tre fischi e tutti negli spogliatoi”: poi cambia che arrivano centinaia di migliaia di soldati su una linea di fronte che comincerà a divenire MOLTO “affollata”. I rapporti di forza si invertiranno e anche la situazione degli armamenti, temporaneamente livellata un mese fa con l’ingresso di massicce dosi di armamenti NATO, tornerà a sfavore degli atlantici e di una rete logistica sempre più ridotta a un colabrodo e rallentata dagli attacchi agli snodi ferroviari. E ai russi non dispiace attaccare d’inverno. Ne sapevano qualcosa il mio povero nonno e le altre centomila gavette di ghiaccio. Vedremo gli sviluppi.

PONTE DELLA CRIMEA

DUE AGGIORNAMENTI VELOCI:
- Entro dicembre saranno rimossi tutti i pezzi danneggiati per consentire la ricostruzione
https://t.me/WarDonbass/83110
- I mezzi pesanti fino a 40 tonnellate possono già tornare a circolare senza dovere ricorrere ai traghetti
https://t.me/smotri_media/27256
Anche qui, non solo è forte la volontà di ricostruzione ma alle parole stanno corrispondendo, a ritmi decisamente accelerati, i fatti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Domenico
Tuesday, 18 October 2022 18:53
Hai scritto" – perdonate la deformazione mentale – ma in un’ottica di COSTRUZIONE DEL SOCIALISMO...", beh, fa piacere sentire che qualcuno lo dice ancora. Per me non è deformazione mentale, è buonsenso. Grazie per tutto il lavoro che fai e le notizie che dai.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 October 2022 19:18
Grazie mille Domenico!
Com'è che scriveva Brecht... "È la semplicità che è difficile a farsi"!

Grazie davvero, speriamo prima o poi di vedere quel giorno che "si farà", che "la faremo"! Nel frattempo, non molliamo!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 October 2022 12:42
18/10 ore 12:30 aggiornamento

CATASTROFE SOCIOECONOMICA E “MOBILIZACIJA 2.0”: ANALISI, STRATEGIE, IMPLICAZIONI


LEGITIMNYJ (Легитимный) è un canale telegram MOLTO interessante, perché oltre a riportare notizie riservate, cerca anche di analizzarle e inserirle in un contesto più ampio. Dando interpretazioni, discutibili e ci mancherebbe, ma molto stimolanti, anche per chi dissente. In particolare, un suo articolo di oggi riprende in modo molto acuto quanto stiamo già sviluppando su queste pagine da ieri: IL RAPPORTO FRA ARRUOLAMENTO COATTO E CATASTROFE SOCIOECONOMICA nel territorio attualmente sotto il controllo del regime di KIEV.

La notizia è che, in risposta ai 300.000 soldati russi in arrivo, ci sarà molto probabilmente un’ulteriore ondata di mobilitazione e cartoline di richiamo, andando così a raschiare il fondo del barile.
https://t.me/legitimniy/13839
“Fondo del barile” perché è vero che il bacino da cui attingere è tutt’ora molto abbondante, poco più di venti milioni di persone, ma togliamo vecchi e bambini, resta ancora una risorsa sempre più scarsa di adulti maschi dai 18 ai 55-60 sinora esentati e poi le donne. Che se però togli dal loro ruolo di cura parentale dei vecchi e dei bambini rimasti, vai ulteriormente ad aggravare una situazione.

Una situazione che merita un diverso livello di analisi, decisamente più approfondito e per cui occorre una presenza sul campo in grado inquadrare cosa sta accadendo, tutti i suoi nessi e implicazioni.

Provo ad accennare cosa intendo con un esempio. Proprio ieri sera nella proloco del mio paese i toni si sono accesi… per una didascalia sul calendario annuale per i soci.
Calendario dedicato alle “donne che han fatto la storia del paese”, bene,
mese dedicato alle operaie del tessile, benissimo,
operaie che si riporta nella didascalia essere in sciopero nel 1917, magnifico…
polemica perché il motivo dello sciopero… era che non potevano andare a messa la domenica!
“Ma no, facevano la fame!”, tuonava il consigliere collocato a sinistra.
“Ma questo dicono le cronache!”, rispondeva con toni altrettanto accesi il consigliere vicino alla parrocchia.
“Cronache di parte!”, replicava l’altro…
(ettecredo… pensavo tra me e me, se nel 1917 in un paese di 3000 anime sono in grado di leggere e scrivere in 3, non c’era tanto da sfogliare verze…)

Non se ne veniva a capo. Alla fine ho preso la parola, per dire:
- “i contadini facevano la fame anche nel regime patriarcale e feudale antecedente alla rivoluzione industriale
- al posto del padrone delle terre è arrivato il padrone del vapore, ma la loro testa nel 1917 era ancora quella di quando si alzavano alle 4 del mattino per dare da mangiare alle bestie
- molte di loro, peraltro, si alzavano ANCORA alle quattro del mattino per dare da mangiare alle bestie, prima di andare in tessitura
- il ruolo della donna nel 1917 era “leggermente” diverso da quello della donna di oggi e si rifaceva, sostanzialmente, al modello: “che la piasa, che la tasa, che la staga in casa” (che piaccia, che taccia, che stia in casa).
- questo ci porta anche a differenze SOSTANZIALI, non solo formali, tra la condizione contadina, per esempio, nel MODENESE (ramo paterno della mia famiglia) e nel VARESOTTO (ramo materno) e relativo RUOLO DELLA DONNA all’interno della realtà socioeconomica del tempo.
(A questo punto metà dei consiglieri era già partita a ronfare, ma almeno i colori sul viso erano passati dal paonazzo al rosato… :-))
- QUINDI, se io prendo un’operaia di tessitura, che dopo la fabbrica è anche contadina a tempo perso, E NON DICE NIENTE, oltre a una famiglia da mandare avanti, quindi sotto al padrone e sotto al marito e con figli da accudire, E NON DICE NIENTE, che si fa un mazzo così sedici ore al giorno ad andar bene da quando si alza a quando si corica (al tro che“se otto ore vi sembran poche”…), E NON DICE NIENTE, che va a lavorare di sabato come norma, E NON DICE NIENTE, che iniziano a farle fare la domenica mattina, E NON DICE NIENTE, e che poi gli fan fare anche la domenica pomeriggio, le tolgono la messa, E LI’ SI INCAZZA E INCROCIA LE BRACCIA, facendo un casino che non c’era nemmeno nelle città industriali limitrofe (e anche questo la dice lunga su un rapporto CITTA’-CAMPAGNA che si vorrebbe MECCANICAMENTE INFLUENZANTE IN UN SENSO UNICO, POSITIVISTICO quando invece la storia, senza andare lontano VEDANSI RIVOLUZIONE CINESE E PER CERTI VERSI ANCHE RIVOLUZIONE BOLSCEVICA, a volte gioca brutti scherzi…)
- scusate tanto MA IO A QUESTA VERSIONE CI CREDO! Non, ovviamente, perché siano state le messe saltate a provocare lo sciopero, ma in quanto GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO.”

Tutti zitti, sia quelli che dormivano che quelli che si eran persi a metà, mozione passata con le “sante messe” e siamo passati all’esame del mese successivo, con la maestra elementare che era molto più semplice, per fortuna... Questo per dire cosa:
- CHE ANCHE LA NOSTRA ANALISI DELLA SITUAZIONE NON PUO’ ESSERE “MECCANICA”, RIPETERE MECCANICAMENTE RAPPORTI FORMALMENTE CAUSALI (e magari pretendere che quanto da noi previsto si avveri)
- CHE LA CRISI SOCIOECONOMICA ATTUALMENTE IN CORSO, INSIEME ALL’ONDATA ATTUALE (E A QUELLE FUTURE) DI MOBILITAZIONE, SARANNO FORIERE DI NUOVI DETONATORI PER L’INNESCO DI SITUAZIONI GIA’ ESISTENTI DI MALCONTENTO, SPECIALMENTE NELLE REGIONI DELL’OVEST E DEL SUD,
- MAGARI QUANDO MENO CE LO ASPETTIAMO! (proprio perché non abbiamo il “polso” completo della situazione!)

Aggiungiamo ora questo dato:
LEGITIMNYJ CI INFORMA CHE IL REGIME DI KIEV STIA CERCANDO DI RISOLVERE QUESTE SITUAZIONI CONFLITTUALI (IN POTENZA E/O IN ATTO) CON LA MOBILITAZIONE BELLICA STESSA! Il ragionamento che fa è semplice:
- IL POPOLO E’ ALLA FAME
- NELL’ESERCITO NON FA LA FAME (muore, fa da carne da cannone, ma il rancio lo riceve…)
- CON LA SECONDA ONDATA DI ARRUOLAMENTO COATTO IL REGIME DI KIEV CERCA DI PRENDERE DUE PICCIONI CON UNA FAVA (CARNE DA CANNONE e VALVOLA DI SFOGO alle tensioni sociali crescenti)
Attenti però all’innesco… raschiando il fondo del barile, si “scoprono sempre più i fili della corrente”, e a quel punto BASTA VERAMENTE POCO per innescare reazioni a quel punto davvero INCONTROLLATE E INCONTROLLABILI. Quella MOBILIZACIJA impostata come risposta rozza, tipica dell’unico linguaggio a disposizione dei fascisti di KIEV, a contraddizioni socioeconomiche derivate dalla CATASTROFE in corso, CREA DIALETTICAMENTE LE CONDIZIONI PER UN RIBALTAMENTO DELLA SITUAZIONE ATTUALE. E come detonatore, a quel punto, basta veramente poco: anche meno di una messa saltata.

LA TRIPLICE VALENZA DEI DRONI KAMIKAZE

Droni che, peraltro, al momento sono oggetto di studio da parte dei konstruktory, delle squadre di ingegneri russi, per miglioramenti relativi alla VELOCITA’ e alla PORTATA.
https://t.me/legitimniy/13838

In questo momento questi droni, che popolano in massa i cieli sopra KIEV e non solo,
1. stanno COLPENDO obbiettivi strategici con attacchi multipli per ciascuno di essi,
2. stanno METTENDO IN SERIA DIFFICOLTA’ l’intera struttura difensiva aerea ucraina, situazione che permarrà fino all’arrivo, in fretta e furia, di sistemi missilistici NATO utili a tirarli giù senza “effetti collaterali” sulle case limitrofe. Nel frattempo, STANNO APPROFITTANDO DI QUESTO “VUOTO”
https://t.me/legitimniy/13837
E stanno ESAURENDO LE SCORTE DI MISSILI ANTIAEREI IN POSSESSO AL REGIME DI KIEV.
https://t.me/legitimniy/13830
Inoltre, SEGUENDO COI SATELLITI L’ANDAMENTO DEI DRONI E I LANCI DI MISSILI ANTIAEREI, STANNO PROCEDENDO METODICAMENTE ALLA MAPPATURA DELLA CONTRAEREA UCRAINA (POSTAZIONI, TIPI DI DISPOSITIVI, DEPOSITI E LOGISTICA, ECC.). Facendo emergere ulteriori risvolti “intessanti”, e non solo al fuoco di CONTROBATTERIA.
https://t.me/legitimniy/13830
3. stanno mettendo PROGRESSIVAMENTE, lentamente, drone dopo drone, in ginocchio l’intero sistema energetico ucraino (al momento i danni riguardano il 30-40% dell’intera struttura, come abbiamo analizzato, dopo gli attacchi iniziali alle centrali termoelettriche, la parte relativa alla TRASMISSIONE E DISPACCIAMENTO DELL’ENERGIA).
https://t.me/boris_rozhin/67616
QUESTO HA UN ENORME RILEVANZA ANCHE DAL PUNTO DI VISTA STRATEGICO-MILITARE.
https://t.me/skosoi/5059
PENSIAMO ALLA ZAES, per esempio. E’ da TRE MESI CHE LA BOMBARDANO, CHE CERCANO DI OCCUPARLA, CHE LA ATTACCANO CON OGNI MEZZO, TESTONE DI AIEA-GROSSI A MO’ DI ARIETE COMPRESO, PERCHE’, nella fame energetica attuale, rappresenta un 20% di produzione prebellica di cui appropriarsi. QUINDI AVANTI ALLA MORTE! E relativa pressione su tutta la sponda destra del DNEPR! MA SE TUTTE LE COMUNICAZIONI, LA RETE DI TRASMISSIONE, I TRASFORMATORI ELEVATORI A 750KW, SONO SALTATI… ANCHE PRENDERE LA CENTRALE ZAES perde di qualsiasi senso. E meno pressione su quel fronte, significa per i russi dislocare in maniera anche diversa le proprie risorse per la difesa di una linea di fronte lunga 1000 km. E non è poco!

INFINE, QUESTA NUOVA TATTICA CONSENTE ALLE FF.AA. RUSSE, IN REGIME DI NETTA INFERIORITA’ NUMERICA (E IN CONDIZIONI DI RISPARMIO TECNOLOGICO, COME CI SIAM DETTI! Perché un drone da 10.000 euro quando son tanti contro un aereo da 20 milioni di euro NON E’ UN CAMBIO ALLA PARI…) DI RIPRENDERE L’INIZIATIVA SUL CAMPO DI BATTAGLIA.

E GIA’ RIPRENDERE L’INIZIATIVA TAGLIA IL FIATO AL NEMICO, lo fa andare in affanno, OLTRE A COSTRINGERLO A RIPENSARE DIVERSAMENTE ALLA DISLOCAZIONE E ALLA OPERATIVITA’ DELLE PROPRIE RISORSE, E IN FRETTA E FURIA. A questo proposito,

NUOVI SVILUPPI AL CONFINE BIELORUSSO

I servizi segreti britannici pare abbiano passato al Comando generale delle ff.aa. ucraine informazioni non troppo tranquillizzanti:
- 70-80 mila soldati russi si troveranno in BIELORUSSIA a fine trasferimento
- più 170 carri armati (in aggiunta ai 200 già trasferiti)
- più 100 mortai di grosso calibro (>100 mm, in aggiunta ai 500 già sul territorio)
https://t.me/legitimniy/13832

La mossa è semplice e si riassume nella seguente formula: “attenzione a partire con un’offensiva in massa contro Cherson e Zaporozh’e, o Doneck e Lugansk, perché potrebbe ripetersi lo scenario di fine febbraio”. Questa volta, con la partecipazione delle truppe bielorusse? Chi lo sa… sicuramente, per i padroni NATO, questo è un ELEMENTO DI DIFFICOLTA’ DECISIONALE NOTEVOLE. “Andare avanti col piano” AVRA’ UN COSTO SEMPRE MAGGIORE.

Vedremo anche qui gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 18 October 2022 08:41
18/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione immutata, questa la cartina generale a cura del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/17/20221017220537-539cf60e-xx.png
e con legenda in italiano:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/17/20221017220502-4f1528f8.png

L’offensiva non è ancora iniziata:
- incursori a gruppi di poche decine forzano ovunque la linea di fronte, cercando i punti deboli. Individuati, cercano di guadagnare l’uscita, a volte con successo, a volte no.
- attacchi localizzati, questa volta con centinaia di uomini e decine di mezzi, cercano di fare lo stesso, ma con “più convinzione”. Risultato pressoché identico, solo che qui le vittime ucraine, vittime ribadiamo dei padroni NATO che stanno impostando l’azione su questi parametri, si contano a centinaia, e almeno metà sono gli armamenti (carri, “banderomobil” – qui un esemplare https://t.me/boris_rozhin/67579, blindati) che restano ogni volta sul campo.
- nel frattempo, come sottolinea questo voenkor,
https://t.me/RVvoenkor/29516
le manovre russe di difesa attiva comportano un intenso fuoco di artiglieria
a) sulle immediate retrovie, cercando di impedire i tentativi di raggruppamento;
b) sulle infrastrutture logistiche, cercando di rallentare il flusso di uomini e mezzi sulla linea di fronte (flusso che continua dalle regioni dell’ovest e da Odessa)
c) sulle infrastrutture energetiche, per il momento sempre limitato a TRASFORMATORI ELEVATORI da 750 kW, ovvero a quelle che chiamano “sottostazioni”, “substancii”. Colpire gli impianti di TRASMISSIONE e DISPACCIAMENTO della rete elettrica consente di
1. FERMARE I TRENI
2. MANDARE (parzialmente) IN TILT LA “GUERRA INCENTRATA SULLA RETE”
2. isolare le fabbriche che si occupano di produzione (limitata a munizioni e singole parti) e riparazione di armamenti, senza danneggiare centrali idroelettriche, atomiche, e le termoelettriche restanti.
Qui la carta aggiornata di RYBAR sulle strutture della rete elettrica colpite:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/17/20221017192806-4e2a3355.jpg
et in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/17/20221017192810-f01d9d17.jpg

L’offensiva non è iniziata. I padroni NATO in questo momento, a mio modesto parere, stanno perdendo tempo preziosissimo, SE questa è la loro intenzione. SE non lo fosse, in un Paese normale dovrebbero spiegare il motivo dell’uccisione ogni giorno di poco meno di un migliaio dei loro in azioni di “sondaggio”. Ma siccome in Ucraina funziona come in tutti i Paesi vassalli, dove i padroni sono liberi di violare il codice della strada ubriachi e ammazzare innocenti, piuttosto che di fare gli scemi fra i monti e segare i cavi di una funivia, nessuno chiederà conto di questo.

Intanto, da 100.000 i soldati diventano, giorno dopo giorno, 99-98-97 mila, con tendenza alla demoralizzazione (ulteriore!) alla demotivazione (anch’essa ulteriore). Il parco mezzi è anch’esso “limato” giorno dopo giorno. Ogni giorno che passa, una colonna di camion russi carica di blocchi di cemento costruisce o rinforza una linea difensiva, rendendola sempre più difficile da espugnare. Arrivano al fronte nuove armi e qualche centinaio di uomini in più. Il coordinamento, causa black-out, funziona sempre meno. I ricognitori e gli incursori russi, insieme a satelliti che non saranno in grado di “vedere la Z e la V sui mezzi” (come quelli NATO), ma il loro dovere lo fanno lo stesso, passano informazioni sui punti di dislocamento temporanei, colpiti di notte con danni e perdite ingenti. E via discorrendo.
Tutto questo, senza considerare che la situazione socioeconomica è in caduta libera. Il REGIME di KIEV sta crollando dalle fondamenta, dal peso delle menzogne che ha raccontato in otto anni in generale, e in otto mesi in particolare, al suo stesso popolo. Per stare in piedi e fomentare l’unica cosa in grado di non farlo esplodere, ovvero il nazionalismo estremo, fascista, che sciorina dai propri canali informativi, è obbligato ad ALZARE LA POSTA CONTINUAMENTE. E questo non fa che AGGRAVARE ULTERIORMENTE la propria situazione socioeconomica, INDEBOLIRE la propria base di consenso, AUMENTARE il malcontento generale, per il momento sommerso, delle popolazioni da esso controllate.

Se l’offensiva d’autunno NATO avrà successo, sarà NONOSTANTE questi ritardi e non GRAZIE a questi ritardi. Anche se stanno aspettando l’arma della provvidenza o i militari formati dalla Gran Bretagna, dalla Francia, o dalla Spagna. A questo punto più che fare la differenza è ripristinare un qualcosa che, giorno dopo giorno, si sta perdendo. A questo punto, in considerazione degli obbiettivi posti, sempre più irreparabilmente. Specialmente quando dall’altra parte arriveranno trecentomila uomini e relativi mezzi.

ČUT’ ČUT’

Che si pronuncia come il verso del trenino ciuf ciuf, con la “t’ ” aspirata (tipica di certi nostri dialetti e del mandarino) al posto della “f”. In russo significa “tanto così”, “pochissimo”.

Quanto basta, nel caso di un “geranio” in picchiata, per modificare la traiettoria e, invece di andarsi a schiantare su quattro tubi, prendere una casa. Cosa modifica questa traiettoria? Una batteria di mitra che sventagliano in aria all’impazzata, per esempio. Lo ha riconosciuto ieri sera in un programma ucraino, CON ESTREMO IMBARAZZO DEI CONDUTTORI, uno degli autori di questa tattica deleteria.
https://t.me/boris_rozhin/67574

Un drone può essere distrutto solo da un missile, da un razzo di quelli usati per tirare giù anche gli aerei. Un proiettile non ce la fa. Va centrato e distrutto in aria. Già i detriti fanno danni, ma non distruggono una casa. Se invece si procede con la “sventagliata”, la traiettoria di picchiata non si interrompe, ma soltanto si modifica di pochissimo (chut’ chut’) e, invece di prendere un trasformatore, centra la casa vicino.

Questo va aggiunto ad altri danni provocati dalla contraerea e ampiamente documentati: razzi che salgono e poi, attratti dal metallo a terra, scendono in picchiata e distruggono case, piuttosto che razzi che già nel salire sono deviati dal metallo di palazzi di nove piani e gli sventrano fiancata o facciata, a seconda di dove son piazzate le postazioni di lancio.

Questo, infine, va letto anche alla luce del fatto che questi droni a basso costo stanno letteralmente esaurendo i missili e i razzi della contraerea ucraina, come denunciato dallo stesso capo della propaganda di regime Arestovič.
https://t.me/RVvoenkor/29523

Ma in Occidente si fa vedere la casa sventrata e si dice son stati i russi. Avanti così...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 17 October 2022 19:14
17/10 ore 19:10 aggiornamento

PERDITE IN UN MESE E MEZZO SOPRA CHERSON


Dall’inizio dell’offensiva a oggi, che si è momentaneamente impiantata, secondo il presidente della regione le perdite sono state:
- 9.800 fra soldati e mercenari
- 1.590 armamenti, fra cui 320 carri armati.
https://t.me/epoddubny/13138

Anche oggi, invece, su tutti i fronti si sono verificati attacchi con mezzi limitati che hanno condotto solo a perdite da parte degli attaccanti e a nessun guadagno di territorio, secondo lo stesso copione riportato ormai quotidianamente nei bollettini del Ministero della Difesa.
https://t.me/mod_russia/20926

Qualcosa non sta andando per il verso giusto, perché poi con l’inverno attaccare sarà molto più difficile e i difensori saranno ancora più avvantaggiati. Vedremo gli sviluppi.

SULLA CATASTROFE ECONOMICA IN CORSO

Abbiamo iniziato questi aggiornamenti otto mesi fa proprio partendo dalla degradazione economica di un Paese un tempo sovrano, secondo Stato per importanza uscito dalla disintegrazione dell’URSS. Ci siamo tornati più volte, spesso in polemica con le dichiarazioni, a dir poco scioccanti, del fantoccio messo al governo del Paese: per esempio, quella su perdite evitate mentendo al popolo merita, ancora oggi, la palma della peggiore proferita (e mai smentita in Occidente).

Fare il punto della situazione è, a questo punto, doveroso. Lo facciamo ogni volta, ma vale la pena ripeterlo: si tratta di una crisi che viene da molto lontano. Se nel 1992 il 24% dell’EXPORT e il 30% dell’IMPORT era orientato verso e dalla RUSSIA, man mano questa quota è SCESA, fino allo ZERO ATTUALE, ma senza sostituzioni equipollenti, in termini di valore scambiato.
https://ria.ru/20221016/ukraina-1824370655.html

L’inflazione, al 23.8% ad agosto, oggi è al 24.4% (ibidem) e la previsione per il 2023 è del 30% (https://iz.ru/1411163/2022-10-17/ekspert-zaiavil-o-nastuplenii-sostoianiia-nokauta-v-ukrainskoi-ekonomike). Il tasso di interesse della banca centrale è al 25% (https://inosmi.ru/20220909/ukraina-256005416.html).

L’economia nel corso di quest’anno, si contrarrà del 35%, secondo le stime della BM (https://ria.ru/20221004/ukraina-1821490776.html), 40% secondo altri, con un buco attuale nel bilancio di 50 miliardi di dollari (https://lenta.ru/news/2022/09/02/unemployment/) e i costi di ricostruzione, al momento stimati in 349 miliardi di dollari, superano di 1 volta e mezzo la ricchezza prodotta dal Paese nel 2021 (ibidem). 252 miliardi di dollari è la perdita derivata dalla chiusura di aziende.
https://investfuture.ru/articles/id/ekonomika-ukrainy-naskolko-vse-ploho-osenju-2022-goda
Questo, ovviamente, senza contare i danni attuali alle infrastrutture energetiche (https://t.me/PervyNovost/5238) che stanno ulteriormente peggiorando la situazione.

Oltre il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà (https://lenta.ru/news/2022/10/16/nokaut/) e il 28,2% della popolazione attiva è DISOCCUPATO (https://lenta.ru/news/2022/09/02/unemployment/).

In questo, la ricetta del regime di KIEV è “CASUALMENTE” la stessa dei suoi padroni: PRIVATIZZAZIONI e DEREGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO.
https://www.theguardian.com/world/2022/oct/04/ukraine-must-revamp-labour-laws-and-step-up-privatisation-to-fix-economy
Quel farabutto che risponde al nome di Aleksandr Rodnjanskij, consigliere di Zelenskij sull’argomento, va giù diretto col Guardian: così facendo si creeranno le condizoni, “the foundations for rapid economic growth while also financing the conflict.” Botte piena e moglie ubriaca: crescere economicamente e andare avanti a finanziare il conflitto…

Affermare una cosa del genere, affermare: “There are also more conventional things to reform: ease of hiring, ease of firing, severance pay, flexible hours and contracts and fixed-term contracts” mentre si manda in guerra il proprio popolo e si riduce sul lastrico un’intera economia nazionale pur di dire signorsì ai propri padroni, è qualcosa che ha del ripugnante, ancor prima che dell’incredibile.

Si mantiene il proprio popolo in vita unicamente per mandarlo a morire al fronte, tenendone uno su tre disoccupato per fare star zitti e buoni gli altri due, e ruotandoli fra loro nel precariato più criminale, mentre OGNI MESE le spese militari ammontano a DIVERSI MILIARDI DI DOLLARI. I dati a LUGLIO erano di 4,4 MILIARDI DI DOLLARI, su un BILANCIO DELLO STATO MENSILE DI 8,46 MILIARDI!
https://www.rbc.ru/politics/03/07/2022/62c19aa39a794725563fb6cf
OLTRE LA META’! “Aiuti” internazionali che arrivano e girano subito di tasca in tasca, tornando ai padroni che li avevano elargiti con enormi regali al complesso militare-industriale occidentale (“finché c’è guerra c’è speranza…).

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 17 October 2022 12:28
17/10 ore 12:30 aggiornamento

UNA CATASTROFE DEMOGRAFICA IN CORSO DA TRENT'ANNI

1992 – La popolazione della appena defunta Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina era arrivata a 52 MILIONI DI ABITANTI
Si guardi questo grafico
https://t.me/ros_shorohov/1976
Dove si distinguono TRE PERIODI:
1°) Secondo dopo guerra – fine URSS, sfondo con BANDIERA ROSSA
2°) 1992-2014, sfondo con bandiera ucraina
3°) 2014-oggi, bandiera UPA.
Il primo periodo vede una crescita da 37 milioni a 52.
Dalla fine dell’URSS al colpo di Stato di MAIDAN, l’emorragia demografica è stata mediamente di 363.000 unità all’anno (in realtà è una curva con una lieve “pancia”, ma come ordine di grandezza va bene). Alla fine del II periodo, infatti, la popolazione era di 44 milioni
IL PRIMO DICEMBRE 2019, SECONDO UN “CENSIMENTO” STIMATO (dati del censimento del 2016 elaborati insieme ai dati di diversi registri elettronici, delle SIM registrate, SENZA considerare CRIMEA e Repubbliche del Donbass, oltre che i residenti all’estero), portava il calo a 37.289 CITTADINI
https://tass-ru.turbopages.org/tass.ru/s/obschestvo/7588251
LO STESSO NUMERO DEL 1952!!!

Arriviamo al 2022. 7,6 milioni di rifugiati in EUROPA (dati del 5 ottobre https://lenta-ru.turbopages.org/lenta.ru/s/news/2022/10/05/un_/) e oltre 4 milioni di rifugiati in RUSSIA (dati del 9 settembre https://tass.ru/obschestvo/15703113). 2,7 milioni di persone sono state inoltre perse dopo i referendum (1,7 a Zaporozh’e e 1 a Cherson). Per comodità di calcolo non consideriamo le popolazioni delle regioni di DONECK e LUGANSK liberate e quindi da aggiungere.
https://nakanune-ru.turbopages.org/nakanune.ru/s/news/2022/09/30/22679291/

Ricapitolando abbiamo COME MINIMO 7,6+4+2,7=14,3 milioni in meno. Non consideriamo, infine, i caduti in battaglia, che superano il centinaio di migliaio E CHE A CAUSA DI UNA SCONSIDERATA STRATEGIA SUICIDA SONO SACRIFICATI OGNI GIORNO IN AZIONI MILITARMENTE, ANCORCHE’ ETICAMENTE, UMANAMENTE, DISCUTIBILI. Già con questa stima prudente non arriviamo a 23 milioni di persone, ma potrebbe essere anche un milione in meno.

Una popolazione che in 30 anni si è più che dimezzata ma che già PRIMA del colpo di stato di Maidan era arrivata ai livelli di sessant’anni addietro.

I “GERANI” RUSSO-IRANIANI CHE RIDICOLIZZANO NATO E OCCIDENTE

Parliamo dei droni kamikaze HERAN-2. In cirillico: la “h” diventa “g” dura, come “gherri potter”, quindi Герань-2, GhERAN’ sono i gerani, quindi questo è il soprannome affibbiato a questi micidiali droni.

La forma caratteristica ha anche suggerito l’appellativo di “balalaika volante”.
https://dzen.ru/media/alternathistory/letaiuscaia-balalaika-putina-ili-dronykamikadze-geran2-chto-iz-sebia-predstavliaiut-novye-bpla-rossiiskoi-armii-6334686dc4eb0e6b6a8db32f (stessa fonte anche per le informazioni seguenti)

La somiglianza con i DRONI IRANIANI SHAHED-136 non è per nulla CASUALE. In base agli accordi commerciali fra IRAN e RUSSIA, lo scambio di tecnologia e la produzione su licenza in terra russa sono ipotesi più che plausibili. Del resto, rifacendomi sempre all’ingegneria civile, l’accordo fra FIAT e URSS per la produzione di autoveicoli su licenza a TOGLIATTIGRAD è storia. In questo momento, tuttavia, non è stata ancora resa pubblica una scheda con le specifiche tecniche e relative differenze fra i due modelli costruttivi, di modo da capire se è una copia su licenza o uno sviluppo del prototipo iraniano.
https://dzen.ru/media/dvinsky/shahed136-ili-geran2-632dd530ea8e514f712e8ef2

La loro costruzione è in ogni caso estremamente SEMPLICE: un motore relativamente piccolo, un CINQUANTINO CINESE (2-тактные MD 550 или 3W мощностью 50 л.с. 50 cc https://novate.ru/blogs/161022/64433/) simile a quello montato sugli attuali motorini (E IN CINA E’ MONTATO SUGLI SCOOTER!), plastica comune per ali e carcassa velivolo. Il prezzo, quello di un comune scooter o, nella versione più “accessoriata”, di una macchina di piccola cilindrata. Giusto per fare paragoni, i blasonati turchi BAYRAKTAR TB-2 arrivano a due milioni di dollari, mentre un razzo per HIMARS a centomila.

Tre metri di lunghezza e poco più di due di larghezza lo rendono praticamente invisibile sia ai radar, sia agli AWACS perennemente in volo al confine con lo spazio aereo ucraino. Ci si accorge, pertanto, della sua presenza, unicamente quando si stabilisce col “geranio” un contatto visivo. Ovvero, quando è già troppo tardi perché è in corso la manovra di picchiata (qui un esempio https://itcrumbs.ru/wp-content/uploads/2022/10/Letayushhij-moped-dron-kamikadze-shahed-136-balalajka-Putina.jpg ).

“Potrebbero tirarlo giù i nostri PANCIR”, dice sempre la fonte citata sinora. Ma la NATO non ce li ha, e con la contraerea a disposizione può fare ben poco. Questo è attestato anche dalle foto e dai filmati che girano in questi giorni. Messe da parte le postazioni antiaeree NATO, del tutto inutili, il regime di KIEV si è ridotto LETTERALMENTE AL TIRASSEGNO!

Questa sequenza di immagini è di per sé emblematica:
https://t.me/voenacher/31230

Questa invece è la ripresa di una disperata SVENTAGLIATA DI MITRA, nella speranza di centrarlo:
https://t.me/boris_rozhin/67449
anche qui:
https://t.me/boris_rozhin/67450

Con una velocità di crociera massima tutt’altro che sorprendente, 180 km orari, riesce tuttavia a svolgere i compiti prefissati in modo egregio. Capace di volare fino a 4.000 m di altezza, è praticamente invisibile a occhio nudo fino a quando la manovra di picchiata è ormai allo stadio finale. A seconda del carico, ha un’autonomia dai 1000 ai 2500 km (laddove un BAYRAKTAR, per esempio, più di 150 non ne fa). E’ comandabile in due modi: telecomando tramite operatore e sistema satellitare con coordinate GPS o GLONASS, come i missili KALIBR.
https://dzen.ru/media/alternathistory/letaiuscaia-balalaika-putina-ili-dronykamikadze-geran2-chto-iz-sebia-predstavliaiut-novye-bpla-rossiiskoi-armii-6334686dc4eb0e6b6a8db32f

E può portare, per 2500 km, una carica esplosiva di 50 KG. Quanto basta per far saltare un carro armato, ovvero qualsiasi obbiettivo anche provvisto di blindatura, oltre che danneggiare obbiettivi poco protetti. La postazione di lancio è posta sul pianale di un camion telonato normalissimo ed è in grado di LANCIARNE CINQUE ALLA VOLTA. (ibidem)

DISPOSITIVI a BASSO COSTO ma dall’ALTO VALORE D’USO. E torniamo all’aneddoto della penna in grado di scrivere in assenza di gravità che incasinava gli ingegneri NASA, risolto mezzo secolo fa dai sovietici con una comune matita di grafite. Vero o falso che sia, come il terzo rigore di Beccalossi nello sketch omonimo di Paolo Rossi, la SCUOLA DI PENSIERO SOVIETICA sull’argomento è sempre stata questa: “Не ломай то, что работает” (non rompere quello che funziona) e SEMPLIFICARE, OTTIMIZZARE, RIDURRE SPRECHI, diminuire la SEBESTOIMOST’ (себестоимость traduzione bruttissima ma per intenderci, i “costi di produzione”, in realtà non è questo, in un’economia di piano è la QUANTITA’ DI LAVORO RICHIESTA a giocare un ruolo predominante nella pianificazione degli stessi e nella costruzione del piano economico). PER QUESTO, PER ESEMPIO, L’AUTOFOCUS O IL MOTORINO DI AVANZAMENTO PELLICOLA AL POSTO DELLA LEVA DI RIARMO SU UNA ZENIT NON SONO NEPPURE STATI PRESI IN CONSIDERAZIONE DAGLI INGEGNERI DI KRASNOGORSK. E NEPPURE LO CHIEDEVANO, I FOTOGRAFI PROFESSIONALI NEGLI ANNI OTTANTA. Chiedevano altro, ma questa è un’altra storia…

E torniamo ai “gerani”. Ridicolizzano la NATO e TECNOLOGIE DI DIFESA MILIARDARIE con un motorino cinese tirato giù da uno scooter, un involucro in plastica a metà tra un aeroplanino di carta e una balalaika (o una gibson Flying V) e un’elettronica reperibile su aliexpress. La necessità aguzza l’ingegno, certo. MA NON E’ SOLO O’BREE CHE TIRA FUORI UNA BICICLETTA DA RECORD DELL’ORA DA UN PEZZO DI LAVATRICE (e obbliga i padroni del ciclismo mondiale a riscrivere le regole del ciclismo per estrometterlo e rovinarlo). L’ingegno costruttivo sovietico, la sua impostazione nel risolvere problemi complessi nel modo più semplice possibile, è da cento anni che fa scuola in URSS prima e in RUSSIA poi. E infine – perdonate la deformazione mentale – ma in un’ottica di COSTRUZIONE DEL SOCIALISMO in un’economia a proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione, e del processo di determinazione di un valore d’uso accettabile per beni di consumo, mezzi di produzione, e mezzi che creano mezzi di produzione in rapporto alle risorse disponibili e alla conduzione pianificata del tutto, laddove meno te lo immagini, ancora oggi vede confermata ulteriormente la sua validità a livello di impostazione generale.

Aggiornamenti a seguire
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Paolo Selmi
Monday, 17 October 2022 08:38
17/10 ore 08:00 aggiornamento

CATASTROFE IDEOLOGICA: “KUL’TURICID” (Культуроцид)

Si tratta di un film documentario,
https://www.youtube.com/watch?v=9g4PzJGEImw

a opera di
VASILIJ PROZOROV, direttore di Ukr-leaks (https://t.me/s/ukr_leaks esiste anche una pagina web ma il canale telegram è aggiornato costantemente). Il Prozorov è stato nei servizi segreti ucraini, occupandosi di lotta alla corruzione, fino al colpo di Stato del 2014. Li ha detto NO ed è passato alla Resistenza. Fondatore di UKR-LEAKS, si occupa di quello che faceva prima per smascherarne falsità e trame più o meno nascoste. Questa la sua presentazione prima dell’inizio del documentario vero e proprio(00:00 - 6:53)

Il documentario si occupa di quanto già abbiamo discusso in LIBRO E MOSCHETTO, presentando materiali e intervistando esperti sull’argomento.

La prima è Natal’ja Rastorgueva, direttrice della Biblioteca della Repubblica di Lugansk, anch’essa autrice di un’indagine approfondita sull’argomento (da 9:15), che ci dice come dal 2014 (10:15) il fondo librario sia stato progressivamente cambiato su commissione diretta di enti quali ministero della cultura, ministero dell’informazione, fondi internazionali, fra cui organizzazioni polacche, fondi SOROS (10:40), ambasciata USA,

Temi: “alternativnaja istorija ukrainy”, tesa a fomentare l’odio contro i russi e tutto ciò che era russo.

Obbiettivo: agire sulla psicologia dei bambini formandone atteggiamenti e concezione del mondo.

11:45 Viaggio in una biblioteca scolastica dei territori controllati dal regime di Kiev, prima alle elementari, poi a un ginnasio di Severodoneck, poi a un liceo. Qui oltre a porcherie Majdan e banderiste abbiamo già manuali NATO e Storia della potenza degli USA.

Torna poi in un’elementare, libri sulla guerra e l’odio antirusso per bambini dai 5 ai 9 anni (13:05). come sottolinea dopo, CON I FONDI UNICEF. Il tutto, sotto la parola “demokratija”.

15:35 si addentra nei contenuti di un manuale di storia, dove la II guerra mondiale è anch’essa rivista e corretta secondo gli standard NATO, con Stalin pari a Hitler. Anzi, peggio, perché non una riga parla del ruolo dell’UPA e dei nazisti in chiave antiebraica, per esempio. O di cosa ha combinato la divisione SS Galizia. Ovviamente, non un cenno della sua ingloriosa fine nel 1944 a opera dell’Armata Rossa. E qui siamo già alla decima classe, adolescenti.

La ricercatrice intervistata successivamente parla di SISTEMA ideologico organico, a partire dall’ABBECEDARIO dove, a ogni lettera, è associato un elemento dell’UPA (17:25)

L’opuscolo sulla “NATO CHE AIUTA” è oggetto della parte successiva. ATTENZIONE: la NATO aiuta, la NATO che difende la mamma e il bambino, la NATO baluardo dei DIRITTI DELL’UOMO, la NATO che risolve il PROBLEMA ECOLOGICO: la NATO che oggi li usa come carne da cannone e non solo esercito, ma Paese KAMIKAZE contro la loro guerra contro la Federazione Russa PER OTTO ANNI E’ STATA DIPINTA COSI’! Questo è importante, molto importante. Se questa è la mia formazione, non mi aspetterò mai di essere tradito in questa maniera. Prima di accorgermene di tempo ne passa e quando me ne accorgo, sono già con un fucile in mano in prima linea a morire “fino all’ultimo ucraino”, con dietro un fascista che appena mi giro per trovare rifugio mi impallina.

Ovviamente, i separatisti sono dei terroristi che sparano a donne e bambini (fumetto successivo) contro cui i “buoni” sono impegnati da otto anni.

Il documentario poi prosegue per un altro quarto d’ora circa, sempre sull’argomento. Sarebbe utile sottotitolarlo e farlo circolare.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 16 October 2022 22:40
16/10 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Unica notizia degna di nota, l’ammasso di truppe ucraine e armamenti NATO verso SOLEDAR e l’attacco delle stesse con lo scopo evidente di rompere l’assedio di ARTEMOVSK con un’azione diversiva poco più a nord in grado di creare scompiglio e sospendere l’attacco per puntellare difese comunque in bilico fra la tenuta e il cedimento. Così non è stato, le difese hanno resistito.
https://t.me/epoddubny/13120

A parte questo, oggi le notizie di rilievo riferite ai fatti del giorno, riguardano unicamente duelli di aviazione e artiglieria. La risposta russa all’attacco di oggi a BELGOROD non si è fatta attendere e KIEV ha fatto risuonare per tutto il Paese l’allarme aereo. Si parla di un’altra centrale termoelettrica a KIEV colpita, ma i dettagli dell’operazione non sono ancora stati precisati. Ciò che è chiaro, è che non era solo per quanto accaduto nella città di confine russa, che c’è stata questa reazione.

Insieme infatti al bombardamento di BELGOROD, il regime di KIEV se l’è presa anche con il palazzo dell’amministrazione di DONECK. Cinque feriti, fortunatamente di domenica quasi tutti erano a casa.
https://t.me/swodki/177854

Obbiettivo civile pure questo, ma chissenefrega. L’ONU era troppo intenta a RICICLARE dopo 11 anni una fejk da antologia: “viagra ai soldati russi per stuprare le donne ucraine”.
https://nypost.com/2022/10/15/russia-is-giving-soldiers-viagra-to-rape-ukrainians-un-official/
Dopo 11 anni perché il primato spetta, ovviamente, al cattivo di allora, il libico Gheddafi: “U.S. says Gaddafi troops raping, issued Viagra: envoys” (REUTERS, 29/04/2011)
https://www.reuters.com/article/us-libya-usa-viagra-idUSTRE73R7N420110429
All’epoca però qualcuno aveva il coraggio di dire: “Several diplomats said Rice provided no evidence for the Viagra allegation”. Oggi, invece, “più di un centinaio di testimonianze” (occorre fare numero…) e “parte della strategia militare”
https://www.france24.com/en/live-news/20221014-rape-used-in-ukraine-as-a-russian-military-strategy-un
è messo sul tavolo senza uno straccio di prova concreta, di colpevole con un nome e cognome, anche solo compagnia, reggimento di appartenenza. Come per i lassativi: BASTA LA PAROLA. E dobbiamo, non possiamo fare a meno di crederle, perché

“IL MONDO SI DIVIDE IN DUE CATEGORIE”

Gli amici-di-putin e i nemici-di-putin. Quindi se non vuoi essere amico-di-putin devi credere. Punto. A dirlo non è “Tuco” (o il biondo), ma questa notizia che girava per i canali telegram oggi: “La Serbia (il miglior amico-di-putin) chiude la sua ambasciata in Ucraina”.
https://t.me/vityzeva/70769
La Serbia che alla votazione di qualche giorno fa all’ONU ha votato contro la Russia, ora è il miglior amico-di-putin… come Musk, del resto, come il cancelliere tedesco che si è stufato di aprire il borsellino e si è trovato due gasdotti distrutti. Come chiunque alza il ditino per dire ba… povero Tuco. Nessuno capirebbe la sua filosofia, oggi: “Gli speroni si dividono in due categorie: qualcuno passa dalla porta… e qualcuno dalla finestra”.

GLI SPERONI DALLA FINESTRA

Novemila soldati russi appena arrivati in Bielorussia, insieme a mezzi e aviazione già atterrata.
https://t.me/RVvoenkor/29317
Più altri in arrivo. Più che preparativi all’offensiva da NORD, abbastanza improbabili con l’inverno che si avvicina, sembra più fungere da DETERRENTE a eventuali azioni destabilizzanti in preparazione. Azioni che potrebbero APRIRE UN ALTRO FRONTE, cosa che in questo momento la Russia non si può permettere affatto. Meglio dare qualche puntello anche su un confine ritenuto fino a ora “tranquillo”. Ed evitare che mentre stai attento ai movimenti degli speroni sul pavimento del corridoio antistante, un Tuco qualsiasi ti punti una pistola passando dalla finestra.

IL “SONDAGGIO” (MASSACRO) DI IERI SOPRA CHERSON COME SEGNO DELLO SNATURAMENTO DI QUELLA CHE DOVEVA ESSERE (E NELLA PROPAGANDA OCCIDENTALE E’ TUTT’ORA) UNA “DIFESA”

Li chiamano “sondaggi”, ma sono attacchi suicidi comandati da una direzione militare tanto cinica quanto irresponsabile, nel vero senso della parola: non risponde assolutamente delle perdite. Ieri complessivamente sono morti, sopra Cherson, 350 soldati ucraini, oltre a 11 carri distrutti e 18 blindati.
https://t.me/mod_russia/20893

Di questi, 250 soldati, tutti i carri (11) e 14 blindati sono stati persi nel “sondaggio”, ovvero nell’attacco condotto con mezzi limitati sopra DUDCHAN. In un’azione sola! E’ da settimane che continua questo massacro quotidiano.

Nessuno sta dicendo che, da quando la NATO a fine agosto ha preso il comando delle operazioni, lo scopo delle forze armate ucraine non è stato più tenere posizioni, difendersi, ma tentare offensive, tanto improbabili quanto sproporzionate fra obbiettivi posti (ricacciare i russi fino a dopo Crimea) e risorse impiegate. Per farlo, si è tentato di scardinare la situazione con azioni energiche, tese a “far saltare un banco” che non solo non è saltato, ma che ha portato i russi a un pieno coinvolgimento e a un salto qualitativo nella SVO i cui risvolti si vedranno pienamente tra qualche mese.

Lasso di tempo in cui un centinaio di migliaia di uomini potrà ANCORA essere gettato nella mischia, per tentare di bissare i risultati di settembre. Ma se già allora i morti si contarono a decine di migliaia, almeno due secondo stime prudenti, oggi difese fortificate, uomini e mezzi, SE SALTERANNO, LO FARANNO A UN PREZZO ANCORA PIU’ ALTO. E comunque INCOMPATIBILE CON GLI OBBIETTIVI POSTI dal regime stesso e dai suoi padroni.

Infatti, assistiamo allo SNATURAMENTO della guerra “fino all’ultimo ucraino” del burattino di KIEV, che ora non è più per DIFENDERE, ma per RIPRENDERE. In altre parole, è tornata a quello che stava per fare a febbraio ammassando 76.000 uomini sopra DONECK e LUGANSK. L’Ucraina avrebbe guadagnato il potere sulle repubbliche ribelli e sulla Crimea, la NATO avrebbe inflitto un colpo mortale a Russia e, sopratutto alla REPUBBLICA POPOLARE CINESE. Così non è stato.

Non glielo è stato consentito di fare. Allora il regime ha poi mascherato l’azione sotto le mentite spoglie di difesa del suolo patrio fino a fine agosto, condendo il tutto con colloqui farlocchi, battaglie del grano (a proposito… come è andata a finire… non gliene frega più nulla a nessuno anche di questo), messinscene tanto maldestre quanto sbugiardate persino INVOLONTARIAMENTE dai media nostrani (ancora grazie Mentana su Kramatorsk!). Infine, gettando la maschera, da un mese a questa parte, spada in pugno e comando NATO, la loro è tornata a essere quello che doveva essere SIN DA INIZIO ANNO: un’azione diretta a produrre un effetto a catena sul governo e sull’organizzazione statuale russa.

Nel frattempo, però, È CAMBIATO TUTTO. L’Ucraina ha cessato di esistere come Stato autonomo, non ha un bilancio statale, vive di sussidi, ha perso completamente l’esercito se non per l’unica cosa che è in grado di offrire, e in gran quantità, alla NATO: la propria carne da cannone. CARNE NON SUFFICIENTE A RAGGIUNGERE L’OBBIETTIVO POSTO DI UNA PIENA “RECONQUISTA”.

La notizia è che IL BANCO NON SALTA. I russi arretrano, ma non capitolano. E preparano trecentomila uomini a tempo di record. Non solo, NON C’E’ PIU’ L’EFFETTO SORPRESA DI SETTEMBRE. Cambiati i generali, cambiati gli organici a tenere il fronte.

Si guardi KUPLJANSK, sempre ieri: colonna partita per “attaccare”, ma in realtà date le poche decine di unità coinvolte, per sondare. E FERMATA A VENTI KM DALLA LINEA DI FRONTE DA PROIETTILI CALIBRO 152 MM. Le autovetture, peraltro, coinvolte nell’incidente, hanno fermato quelle che venivano da dietro e così, nell’ingorgo creatosi, sono cadute preda del fuoco di artiglieria che ha continuato fino alla retromarcia e ritirata dei superstiti.
https://t.me/boris_rozhin/67396
NON ERA QUELLO CHE ERA SUCCESSO A FINE AGOSTO, INIZIO SETTEMBRE. MA NON ERANO NEMMENO GLI STESSI ESECUTORI. A fine agosto, erano reparti speciali NATO, oggi sono riservisti. Quello che resta di un esercito ridotto negli uomini e nei mezzi di sua proprietà.

Un esercito divenuto, suo malgrado e per conto dei padroni NATO, un immenso kamikaze da imbottire di tritolo e mandare al massacro un po’ dappertutto. Per “sondare” il terreno. Mentre i padroni colpiranno, nei tempi e nei modi da loro decisi, altri obbiettivi con altri uomini e con altri mezzi. Ma l’ONU ha altro a cui pensare e la democratica UE, il democratico U-ccidente, questo vogliono dal popolo ucraino: che si immoli, fino all’ultimo uomo, nella loro guerra contro la Russia.

RECORD

Nel frattempo, altri due aerei in meno, tirati giù ieri. Nel riconoscere alla contraerea russa un nuovo “record mondiale” di quei strani “tic nervosi” per cui occorre misurare ogni cosa, un giornale a stelle e strisce parla APERTAMENTE di “A Ukrainian Su-27 and Su-24 aircraft, which are thought to be some of the last of these relatively scarce and heavyweight classes operational after over six months of war”.
https://militarywatchmagazine.com/article/russian-s300v4-range-record-400km-40n6

Per la cronaca, il “record” riguarderebbe la distanza di azione della contraerea russa, ovvero quei 217 km che, al momento dello schianto, separavano i due jet dalla postazione di lancio dei missili che li hanno colpiti: jet che dopo aver lanciato i loro razzi, stavano rientrando alla base con una velocità di crociera di qualche centinaio di km all’ora e che sono stati raggiunti da missili che viaggiavano a Mach 14.

Aerei che cadono colpiti da una contraerea capace di questo e altro, aerei che cadono colpiti da droni che costano tre zeri in meno. L’offensiva NATO, oltre a snaturare il senso dell’azione bellica delle ff.aa. ucraine, sta snaturando la stessa composizione organica, la stessa struttura delle forze armate ucraine.

MOTOROLA

Cade oggi l’anniversario della sua morte (16/10/2016):
https://t.me/vityzeva/70745
A questo comandante miliziano, eroe della resistenza del Donbass nel biennio 2014-2015, protagonista della difesa e della salvezza di DONECK in quel drammatico agosto del 2014,
Вечная память.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 16 October 2022 12:12
16/10 ore 12:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Oggi nessuna offensiva di rilievo su tutta la linea di fronte. Le ff.aa. ucraine se la sono presa con la cittadina russa di BELGOROD, come del resto fan già da quest’estate con attacchi missilistici sporadici, dal momento che è l’unico centro abitato di una certa importanza che riescono a raggiungere

Oggi l’attacco è stato il più imponente di sempre.
https://t.me/notes_veterans/5843

Purtroppo per i terroristi di stato di Kiev, la contraerea russa ha lavorato a dovere e, come risultato di questa “operazione”, ci sono stati solo due civili feriti.

Non solo proiettili e missili, ma anche HARM NATO lanciati da MiG-29 e Su-27 opportunamente modificati per portare e far partire gli ordigni del nemico atlantico.
https://t.me/OstashkoNews/32424

Accade anche questo… insieme a soldati ucraini che si rifiutano sempre più in massa di fare da carne da cannone ai padroni atlantici. E’ il caso della 128° brigata assaltatori che, dopo le perdite di ieri, oggi si è rifiutata di ripetere il mortale copione.
https://t.me/voenacher/31151

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Saturday, 15 October 2022 22:08
15/10 ore 21:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Sopra CHERSON confermato insuccesso di questo primo tentativo di offensiva da parte delle ff.aa. ucraine. Solo sopra DUDCHANY oggi hanno perso 15 carri armati e 20 blindati leggeri.
https://t.me/sashakots/36569

Sul fronte EST verso SVATOVO, i tentativi di offensiva sono stati egualmente sventati. Tentativi condotti secondo uno schema classico (furgonati con pezzo di artiglieria sul cassone e HMMWV davanti a fare breccia, dietro blindati e carri armati, quindi pezzi veloci di controbatteria, infine mortai e lanciarazzi multipli) da unità di riservisti, i difensori se ne sono accorti subito. Le squadre speciali ucraine, che avevano fatto un mese fa la differenza sbarazzandosi in quattro e quattr’otto dei riservisti messi a presidiare il punto sopra BALAKLEJA dove han fatto breccia, oggi erano altrove. È evidente lo schema criminale (perché comporta l’uccisione quasi certa degli attaccanti) di saggiare le difese con attacchi concreti a bassa intensità.
https://t.me/sashakots/36568

123.133

È il numero di soldati ucraini morti sino a oggi, diffuso in un radiomessaggio del Ministero della Difesa russo su tutte le frequenze,
https://t.me/Sladkov_plus/6499
di modo che passasse aldilà della linea di fronte
https://topwar.ru/203418-minoborony-rossii-obschie-poteri-vsu-sostavili-bolee-120-tysjach-chelovek.html
alla fine di un appello a deporre le armi e a non morire ammazzati per il regime di KIEV. Numero in aumento peraltro, viste le perdite di oggi.

CARTINA DELLE PROBABILI DIRETTRICI DELL’IMMINENTE OFFENSIVA

Questa è la prima cartina che cerca di individuare complessivamente le direttrici di attacco lungo tutta la linea di fronte ucraina.
https://t.me/zastavnyii/1868
Come è possibile vedere, si tratta di uno sforzo immenso, immane possiamo dire, che costerà la vita a ben più di un migliaio di soldati ucraini al giorno. Non è questo l’importante per il governo USA. In questo momento, contano di più le elezioni al Senato fra poco meno di un mese. Un buon risultato elettorale esige il suo tributo di sangue.

ARTEMOVSK, DONBASS: UNA STORIA COME TANTE ALTRE, DA OTTO ANNI

Questo video mostra un soldato dell’unità Wagner, operativa su Artemovsk, che parla di come suoi compagni siano stati uccisi da bombardamenti ucraini mentre letteralmente estraevano dalla cantina di case limitrofe (inquadrate per un attimo) civili che si erano trovati sulla linea di fuoco. Nella fattispecie, una vecchia contadina e suo figlio, almeno così mi è sembrato a occhio. Non riescono neppure a parlare, parlano i loro gesti, le mani di quell’uomo che imitano prima le “granat” che gli piovevano addosso, poi loro rannicchiati in cantina, poi i soldati russi che li tirano fuori, poi la voce che si spezza in un pianto a malapena trattenuto e quel “bol’shoe spasibo, rebjata”, quel “grazie mille ragazzi, per averci salvato”. Loro ce l’hanno fatta, i loro salvatori sono morti proprio per salvarli, perché poco intenti a coprirsi e più intenti a coprire la fuga di quei civili, mentre divenivano facile bersaglio per granate che hanno approfittato subito della situazione creatasi per colpire senza pietà.
https://t.me/ukraina_ru/108660

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domani sera.
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Paolo Selmi
Saturday, 15 October 2022 14:53
15/10 ore 14:00 aggiornamento

FRONTE SUD: PRIMO ASSALTO FALLITO!


Lascio la parola alla sintesi di Rozhin delle 14:10:

I primi tentativi sono in realtà iniziati da ieri sera e da tre aree precise sopra CHERSON, da ovest a est: DAVYDOV BROD, KOSTROMKA e DUDCHAN. L’attacco vero e proprio è iniziato stamattina presto.

Attacco “vecchia maniera” (e cominciamo a insospettirci!): un reggimento (il 140°), tre brigate motorizzate, coperte da un battaglione carristi, più artiglieria Giacint-B e Smerch. Le armi NATO… non pervenute. Fuoco di sbarramento russo più droni contro. Risultato: 120 soldati ucraini morti, come minimo, più 15 blindati leggeri e 4 carri armati.

Ritirata conseguente sotto gli attacchi di artiglieria e aviazione (e ulteriori perdite).

https://t.me/boris_rozhin/67276

TUTTO QUI? Si, per il momento. Conferma anche un altro corrispondente sul campo e aggiunge:
“Ma è ancora prematuro parlare di fine dei combattimenti”
Но говорить об окончании боя пока преждевременно.
https://t.me/rusich_army/5790

Già alle 11:30 c’era chi parlava di un tentativo, peraltro con risorse limitate, di distogliere l’attenzione dall’obbiettivo principale, che sarebbe potuto essere nella regione di Zaporozh’e (altri 30.000 soldati ammassati e in attesa dell’ordine di attacco):
https://t.me/zastavnyii/1865
o fra SVATOVO e KREMENNAJA (altri 35-40.000 soldati ammassati),
https://t.me/WarDonbass/82648
dove secondo alcune voci il Comando generale delle ff.aa. ucraine avrebbe posto come obbiettivo la presa di SVATOVO entro il 17/10
https://t.me/sashakots/36567

O da NIKOLAEV (ibidem).

Dal campo di battaglia emergono nuovi dettagli e si parla di 30 carri armati ucraini e una quantità notevole di pick-up che hanno tentato di avvicinarsi alla linea di fronte coperti dall’artiglieria, ma senza successo. Ora si inseguono gli attaccanti in ritirata nei boschi e si infliggono ulteriori perdite.
https://t.me/milinfolive/91946
“Si attendono nuovi tentativi di attacco” (Ожидаются новые попытки наступления).

Insomma, non è questa l’offensiva NATO che ci si attende, peraltro neppure minimamente paragonabile per uomini e mezzi coinvolti a quanto accaduto il mese scorso. Questi sono ordini di grandezza pienamente compatibili con la “SVO 1.0”, combattuta con una mano sola e senza mobilitazione di uomini e mezzi supplementari. Pertanto, tutte le ipotesi rimangono sul campo:
- ulteriore tentativo di saggiare il terreno;
- finta per distrarre energie rilevanti da fronti su cui si intende invece picchiare maggiormente;
- tutte e due le cose insieme, ma solo in sequenza (finta da una parte, attacco dall’altra, nuovo attacco dalla prima parte). Vedremo il prosieguo.

ACCADDE IERI

Dal bollettino del Ministero della Difesa russo appena diramato, tre informazioni importanti:
1) 5 ponti mobili sul fiume Ingulec fatti saltare. (quindi, maggiori problemi di comunicazione e approvvigionamento).
2) Attacchi preventivi intensificati su tutta la linea di fronte SUD ed EST per “alleggerire la pressione”. Un migliaio di uomini e decine di mezzi in meno ad attaccare, non sono molto, ma qualche problema di riorganizzazione e di conduzione dell’azione offensiva lo possono comunque porre.
3) SVENTATO NUOVO ATTACCO DAL FIUME ALLA CENTRALE ATOMICA ZAES: oltre 50 marò uccisi, 5 gommoni, 2 barconi e 4 autoveicoli leggeri a bordo distrutti.
https://t.me/mod_russia/20864

Riguardo il punto 3), difficile pensare a quello come L’ATTACCO alla centrale. Più probabile un ulteriore tentativo NATO di saggiare il terreno: sulla pelle di un “esercito a perdere”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 15 October 2022 11:28
15/10 ore 11:00 aggiornamento

FRONTE SUD: ATTACCO IN CORSO!


Compagni, forse ci siamo. Prendiamo queste due cartine del fronte SUD
https://t.me/RVvoenkor/29136
et
https://t.me/zastavnyii/1858
e teniamole come riferimento.

Così come teniamo come riferimento questa cartina del fronte EST
https://t.me/zastavnyii/1854
e teniamo anch’essa come riferimento.

Da oggi, probabilmente, le cose cambieranno. Queste, almeno, le intenzioni degli attaccanti. Su tutte le linee di fronte premono CENTOMILA UOMINI. Sessantamila uomini sul fronte SUD, trentacinque, quarantamila sul fronte EST.

Alle 9:23 arrivavano le prime notizie dell’attacco. Due battaglioni come minimo
https://t.me/rusich_army/5786

Alle 10:48 arrivava la conferma ufficiale delle autorità regionali
https://t.me/zastavnyii/1854

La difesa al momento tiene. Tutto dipenderà da tre parole:
- GRAMOTNOST’ (Грамотность lett. “grammaticalità”, i miei poveri nonni avrebbero detto “fet a mod”, “fate a modo”, metodo)
- DISCIPLINA (Дисциплина come in italiano ma proninciata con la Z aspirata dopo la S, quindi viene una cosa tipo “dis-tsiplina”, significato identico)
- STOJKOST’ (Стойкость lett. Stoicismo, capacità di resistenza)
https://t.me/swodki/177082
Ovviamente, se la NATO riuscirà a portare su parti singole di fronte da frantumare (e ha gli strumenti satellitari per farlo!) una superiorità soverchiante di uomini e mezzi, non ci saranno gramotnost’, disciplina e stojkost’ che terranno.

Direttrice d’attacco da DUDCHANY
https://t.me/boris_rozhin/67248

E da Nikopol’
https://t.me/boris_rozhin/67247
dove è iniziato un intenso fuoco di artiglieria, prologo all’assalto, obbiettivo BERISLAV, come per la direttrice precedente.

11:04 i combattimenti infuriano la ma la linea di difesa sta tenendo. A 50 km dalla linea di fronte di ieri sera (prime mappe) non si sente nulla.
https://t.me/ukraina_ru/108499

Terremo monitorata la situazione. Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 14 October 2022 18:29
14/10 ore 18:00 aggiornamento

ILON MUSK NELLE LISTE DI PROSCRIZIONE DI “MIROTVOREC’” (PER 15 MINUTI…)


Il clima di “Musk-fobia” in Ucraina ormai è dilagante. Il signore che fino a oggi ha consentito alla NATO di fare quel che ha fatto nell’ultimo mese di controffensiva, grazie agli Starlink forniti a decine di migliaia, è talmente caduto in disgrazia che oggi è finito nelle LISTE DI PROSCRIZIONE DEL GOVERNO UCRAINO. Vedasi a proposito questo articolo molto esplicativo:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-myrotvoretz_la_lista_di_proscrizione_del_governo_ucraino_che_scheda_i_giornalisti_indipendenti/45289_46063/

E qui il sito ufficiale di questi signori, che hanno sede a LANGLEY Virginia e Varsavia (d’altronde, avere una sede a Langley, con tutti i paesi dell’Ucraina disponibili, e nella capitale dei realisti più realisti del re, è solo un caso… e noi siamo i soliti malfidenti).
https://myrotvorets.center/

Questo è il regime che il nostro governo sta aiutando, per inciso. Ebbene, oggi è comparsa anche la scheda di Ilon Musk.
https://t.me/boris_rozhin/67181

Neanche un quarto d’ora, qualcuno ai piani alti se n’è accorto e ha dato subito ordine di rimuoverla. Qualcun altro aveva minacciato di toglierli del tutto, gli Starlink.
https://t.me/vityzeva/70640

Ma a parte chi oggi tra Langley, Varsavia e Kiev l’ha fatta fuori dal vasino, la cosa è indicativa del tasso di libertà di parola di questo regime. Dici una cosa? Colpevole. E chi finisce lì di solito è come se ricevesse un avviso mafioso di morte. Non nel caso del signor Musk, ovviamente.

QUESTIONE DI CALIBRO…

Arriveranno dagli USA proiettili calibro 105 mm. Con questi l’artiglieria ucraina spazierà sulla seguente gamma: 85, 100, 105, 122, 130, 152, 155, e 203 mm.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/14/21407.html
Per dire “caos” la parola russa è PUTANICA (da leggersi putaniza con la zeta aspirata)… quindi quando noi diciamo “puttanaio” in realtà ci rifacciamo a un calco linguistico! 
Scherzi a parte, è un vero e proprio caos. E neppure loro ci stanno dentro. Sbagliarsi col calibro dei proiettili è facile e non è che tutti gli obici mangiano tutto. Anzi. Munizioni arrivate ma sbagliate, incompatibili con i pezzi sul campo, hanno provocato e provocano numerosi problemi. Non da ultimo, ad ARTEMOVSK, dove l’assenza di munizioni giuste è alla base dell’insufficiente fuoco di controbatteria che ha consentito alle truppe russe importanti risultati sul campo.

NON PIU’ DI VENTI CACCIA RIMASTI

Questa cartina indica i punti di dislocazione degli ultimi caccia rimasti all’aviazione ucraina:
https://t.me/boris_rozhin/67192
Quello che ci dicevamo ieri della regressione strutturale delle forze armate ucraine: da quelle di uno stato sovrano, il secondo dopo l’implosione pilotata dell’URSS, a Lumpenarmee a perdere, a disposizione NATO.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Friday, 14 October 2022 14:48
14/10 ore 13:30 aggiornamento veloce

FRONTE EST


Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/14/20221014120050-ef1c4693.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/14/20221014120048-4c2d621c.jpg

La linea di fronte è ferma, gli attacchi sono tutti respinti, le perdite oltre il centinaio.
https://t.me/mod_russia/20831

Il problema è che NON E’ QUESTO L’ATTACCO. Solo intorno a SVATOVO sono al momento AMMASSATE TRENTACINQUEMILA UNITA’. In attesa dell’ordine di attacco.
https://t.me/voenkorKotenok/41634

FRONTE SUD

Attacchi tutti respinti a ovest della linea, oltre NIKOLAEV:
https://t.me/rybar/40195

Per il resto gli scontri al momento sono di bassa intensità su tutta la linea di fronte:
https://t.me/boris_rozhin/67144

La calma prima della tempesta. AL MOMENTO SONO AMMASSATE SU TUTTA LA LINEA DI FRONTE SESSANTAMILA UNITA’, anch’esse in attesa dell’ordine d’attacco. Si guardi questa cartina:
https://t.me/rezident_ua/14616
Metà sono disposte a ovest (prime tre frecce), pronte a gettarsi su Cherson.

Partiamo dal presupposto che sia le prime che le seconde masse di soldati sono destinate alla DECIMAZIONE. Ma l’obbiettivo deve essere portato a casa A OGNI COSTO. Questa è l’intenzione e i russi l’hanno presa MOLTO sul serio. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 14 October 2022 12:50
14/10 ore 12:30 aggiornamento

ANCORA UN MESE!

In genere gli scambi di opinioni e le polemiche che leggo sui canali telegram li tengo per me, mi servono come “termometro” per capire la “nastroenie”, il morale della truppa, quello che pensa e che sente quel segmento informativo. In genere vale la regola del “finché va tutto bene”… regola universale che rende l’individuazione di cosa sta dietro a contenuti, analisi, eccetera molto difficile, per l’appunto, finché va tutto bene. Quando invece “non va tutto bene”, ecco allora fiorire le “Cento scuole” (zhuzibaijia 諸子百家). E allora ben venga “che cento fiori sboccino, che cento scuole competano fra loro” (百花齐放、百家争鸣… mi raccomando, non come nell’originale che finì con una tragica purga di tutte le altre novantanove… prima del cosiddetto “Grande balzo in avanti”…).

In questo caso l’oggetto del contendere riguardava il ruolo passivo delle forze armate russe, trincerate in difesa, mentre i Vagnerovcy, i mercenari di Wagner, azienda monocliente che agisce, dall’inizio del conflitto, come unità speciale “risolvi casini” dell’esercito russo, della serie “dove c’è un problema che nessuno può risolvere”: li han messi lì da mesi (giugno-luglio) nella zona di ARTEMOVSK e gli han detto: “questo segmento è vostro”. E loro pian piano hanno smantellato pezzo pezzo una difesa numericamente superiore, trincerata su diversi scaglioni, metodicamente, senza assaltare, senza perdere neanche un uomo per nulla, rinviando a domani piuttosto, e così giugno-luglio-agosto-settembre-ottobre per cinque mesi! Metro dopo metro, letteralmente. Ma forse ARTEMOVSK questo mese cadrà.

Ed ecco subito la prima scuola di pensiero che si straccia le vesti… “Ecco! Loro sì e l’esercito no!” C’è stato anche, ma mi è passato sopra proprio come l’acqua sul marmo, chi è partito con la litania “Privato è bello”. Me la ricordo ancora… il senso era: “guarda loro, gli han dato un compito, si son messi lì, poca burocrazia, e lo stanno svolgendo…” “E noi invece… fai la richiesta in carta bollata al comandante di brigata, che la gira al suo superiore, che la gira al suo superiore, che finisce sotto la pigna, e intanto il nemico è passato avanti di venti, trenta km in un giorno!”

Come al solito, si mescolano abilmente bambino, acqua sporca, spugna e asciugamano così da buttare tutto dicendo che è soltanto “acqua sporca”. Lo han fatto quarant’anni fa con Michele figlio di Sergio e futuri oligarchi… chiamandolo peraltro “perestrojka” (ristrutturazione), quella scuola di pensiero è dura a morire. E non morirà mai. Esiste ovunque e fa parte della natura umana: Ljudi kak ljudi, “sono le persone a esser così”, diceva (sconsolato) il buon Woland...

Ora, a parte discorsi già fatti, rifatti e strafatti sulla necessità dell’esercito di leva come garanzia democratica, collante eccetera, oltre che all’obiezione quasi lapalissiana che l’impiego di un settore “professionale” limitato a precisi obbiettivi e autonomo dalla verticale delle catene decisionali NON PUO’ DIVENTARE LA REGOLA PER LA CONDUZIONE DI UN’OPERAZIONE ESTREMAMENTE COMPLESSA, LUNGA NEL TEMPO E CHE INTERESSA TUTTE LE SFERE DELLA SOCIETA’ E DELL’ECONOMIA. Per quella ci vuole PIANIFICAZIONE. E la PIANIFICAZIONE richiede ANCHE, NON SOLO MA SOPRATTUTTO, CENTRALIZZAZIONE del processo decisionale.

Anche il nemico ragiona su queste logiche, tipo lo OODA LOOP (Observe, Orient, Decide, Act) lo hanno inventato loro. Per la precisione, il colonnello John Boyd (1927-1997), dove l’embrione del meccanismo appare in un suo saggio del 1975, appena pensionato… ma che è oggetto di attenzione da parte dei militari a stelle e strisce solo dal 2007!
CFR JN Rule, “The OODA Loop, Intuition, and Strategic Thought - DTIC” (2013)
https://apps.dtic.mil/sti/pdfs/ADA590672.pdf

Tra l’altro, anche i russi si son messi a studiarlo… https://t.me/south0wind/1549

Ma qui si va oltre lo OODA. Qui si parla di PIANIFICAZIONE, non adattamento e organizzazione di una reazione limitata nello spazio e nel tempo, non “programmazione”. Siamo a un livello di complessità MOLTO superiore, che interessa diversi settori non solo della DIFESA, ma anche dell’ECONOMIA (soprattutto…) e della SOCIETA’. Siamo a un livello di comprensione dialettica delle contraddizioni e delle relazioni fra le parti, che nasce prima di LENIN ma è CON lui e GRAZIE a lui che trova una nuova forma non solo di sviluppo teorico, ma anche di applicazione. E questa scuola di pensiero, scusatemi la deformazione professionale, ma dà ancora i numeri alle altre.

Torniamo al tema dibattuto. Questo corrispondente risolve gordianamente il problema riferendosi all’interlocutore dubbioso: “Dici che ci sono 12 unità per compagnia. Bene, vai all’attacco in 12! Non puoi… certo che non puoi. Con 12 persone a compagnia vai a massacrarle! Devi aspettare i rinforzi. Quando arrivano? Tra un mese? Devi aspettare un mese! Tre mesi? Devi aspettare tre mesi! E in quei tre mesi si sta in difesa!”
https://t.me/notes_veterans/5725

Sempre lui oggi, poco prima annotava:
“Nel complesso vedo lo stesso scenario di cui abbiam parlato un mese fa: il passaggio alla difesa. In verità, difesa non passiva (lett. “sorda”), ma attiva. Presto liberemo Artemovsk. Lì i Wagner non si danno pace. Accumulazione di uomini e mezzi. I tempi dell’offensiva sono stati rotti. E’ già ottobre. Abbiamo già un mese di mobilitazione parziale. Ancora un mese e i nazisti ucraini possono anche scordarsi definitivamente della controffensiva. Adesso l’importante è tenere la difesa fino all’arrivo dei rinforzi. Penso che l’interessante inizierà da dicembre. Siamo solo all’inizio.”
В общем я вижу тот сценарий, о котором я говорил месяц назад - уход в оборону. Правда не в глухую, а в активную. Скоро будет взят Артемовск. Там "Вагнера" всё не унимаются. Накапливание сил и средств. Темпы наступления ВСУ сбиты. На дворе уже октябрь. Месяц идёт мобилизация. Ещё месяц и о контрнаступлении украинские нацисты могут забыть окончательно. Сейчас главное удержать оборону до прибытия пополнения. Я думаю с декабря начнутся интересные события. Всё только начинается.
https://t.me/notes_veterans/5721

Prendiamo. Vedremo gli sviluppi e quale scuola di pensiero avrà ragione.

Aggiornamenti a seguire.
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Jure
Friday, 14 October 2022 15:04
Grazie Paolo per la citazione, già ci avevamo fatti i complimenti reciproci per "Stalingrado - La Fabbrica".
"Ljudi kak ljudi, “sono le persone a esser così”, diceva (sconsolato) il buon Woland"
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Paolo Selmi
Friday, 14 October 2022 16:44
Grazie mille Jure!

Prima ancora (in ordine cronologico di lettura, solo perché li ho letti dopo...) di Guerra e pace e de I fratelli Karamazov, Il Maestro e Margherita è stato il mio libro di vita.

E prima ancora di esserlo come libro, lo è stato come film, ancora nella produzione italo-jugoslava con Tognazzi nel ruolo del Maestro, Belgrado nel ruolo di Mosca e Morricone a curare la colonna sonora.

E, a dirla tutta, prima ancora di esserlo come film era proprio una traccia su una musicassetta dei successi di Morricone... fra un western di Leone e Joan Baez (Sacco e Vanzetti)!

Il film italo-jugoslavo poi era tutto incentrato sulla storia del Maestro (leggendo poi il libro la prefazione mi insegnava esserci tre romanzi in uno, intrecciati fra loro...), quindi era una riduzione molto parziale, discutibile anche se vogliamo... ma la scena dello "spettacolo di magia" era il cuore di quel film. Una scena fortissima, peraltro.

Per chi voglia vederlo (o rivederlo), il film è qui.
https://www.youtube.com/watch?v=YwA-Yi6rlsM
Non aspettatevi rimasterizzazioni, digitalizzazioni in full HD, restauri per questi film... è come gli oggetti dei mercatini dell'usato, come le "vecchie cose" del Maestro... "visto e piaciuto".

Poi Jure... a questo punto direi... non possiamo non continuare a promuoverne le riduzioni cinematografiche! E vai di pubblicità progresso!

I russi a inizio 2000 han fatto un lavoro enorme, uno sceneggiato in 10 puntate. bellissimo fra l'altro.
https://www.youtube.com/watch?v=-vL6WbL1b-s
... ma in russo. E figurati se una cosa bella la doppiano e la mandano in onda in Italia...

Ci han pensato su youtube, con un lavoro veramente titanico e a cui va tutto il mio grazie, a metterci i sottotitoli:
https://www.youtube.com/user/birri1981/videos
qui anche con la playlist
https://www.youtube.com/watch?v=xwlu5Wz-O_0&list=PLGJhCUlEwjqGjIUZHW12UacBpbpP-6sBd

Infine Jure, proprio per i più pigri, ma anche per chi volesse riscoprirlo in una nuova veste, letto benissimo tra l'altro... mi ricordo mi sintonizzavo apposta con l'autoradio mentre andavo il pomeriggio in dogana a prendere i funzionari per le merci finite in visita... e mi aiutava a "decompensare", consigliamo anche le puntate uscite su "Ad alta voce" di Radio3.
https://www.raiplaysound.it/audiolibri/ilmaestroemargherita

Insomma... W Bul'gakov che parla a tutti ed è patrimonio di tutti!!! :-)
Tranne che di qualche idiota a Kiev che lo ha rimosso e si esibisce in foto celebrative...
https://thepressunited.com/updates/kiev-removes-monument-to-native-writer/
Ma questa, è un'altra storia...

Grazie mille ancora Jure!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 14 October 2022 08:39
14/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Questa cartina molto bene la situazione attuale a ovest di SVATOVO e a sud di KREMENNAJA.
https://t.me/RVvoenkor/29075

Di fatto, i cronachisti usano termini come “kontratakuet” (contrattacca) ma io ci andrei molto cauto. Ripeto a scanso di equivoci, due battaglioni non è mai stata una situazione di pericolo. E’ da otto mesi che quest’ordine di grandezza si schianta, regolarmente, contro milizie e forze armate che fanno catenaccio e lo rispediscono al mittente con perdite ingenti, avanzando di poco, quando è un chilometro è tanto. Era quello che chiamavamo “schiacciasassi” e che gli anglofoni chiamavano, con un termine che ho sempre odiato “grinder” (tritacarne).

“Se le cose stanno così…”, si diceva Shojgu coi suoi, se le cose stanno così andiamo avanti così. Giustamente… chi lo fa fare di mobilitare altre trecentomila unità, con tutti i casini del caso. Così come chi lo fa fare di prendere un traffico di gas bene avviato e farlo arrivare al cliente recalcitrante non più DIRETTAMENTE ma attraverso la Turchia, che ora son buoni e cari ma nel futuro non si sa… in entrambi i casi la risposta è semplice. Uno stato di necessità.

Nel secondo la “via normale” come dicono gli alpinisti, fatta saltare dalla NATO et satelliti, nel primo il CAMBIO DI PASSO sempre della NATO, entrata a gamba tesa a far la guerra “come la sa fare lei”.

Quindi tutto quello che ci siam detti: aumento di uno zero a destra del numero di unità coinvolte contemporaneamente, perdite enormi ma sovraccarico difesa, che salta, cede, sfondamento, coinvolgimento unità mobili per ulteriore affondo, panico fra i difensori, accerchiamento parti restanti, invio rinforzi tardivo, situazione disperata, arretramento (e son già stati bravi ad arretrare come sono arretrati).

“Aumento di uno zero a destra del numero di unità coinvolte contemporaneamente” significa applicazione in massa della “guerra incentrata sulla rete”. Azione coordinata di droni, ricognitori, incursori, artiglieria, unità speciali di truppe di terra, unità aviotrasportate, in un PIANO CHE SI CREA MOMENTO PER MOMENTO, a seconda di passi nemici costantemente monitorati. Servono tanti uomini ma anche tanti mezzi e, soprattutto, come nei computer man mano che gli aumenti le cose da fare, non solo un hardware all’altezza, ma anche un software con algoritmi il più possibile leggeri e snelli.

Ebbene, l’idea è che le pesanti perdite di uomini e mezzi inflitte dai russi abbiano consentito questo rallentamento. Questa attesa di “rinforzi”: i diecimila che stanno arrivando dalla Gran bretagna, in grado di capire i messaggi radio dei padroni che seguono le operazioni dai maxischermi. Ma anche in attesa che siano ripristinati gli starlink perduti o distrutti. Se non c’è campo, non si può andare sul campo a combattere, ormai.

A proposito di Starlink, è notizia di ieri che MUSK non ne avrebbe più da dare...
“So far roughly 20,000 Starlink satellite units have been donated to Ukraine, with Musk tweeting on Friday the “operation has cost SpaceX $80 million and will exceed $100 million by the end of the year.”
But those charitable contributions could be coming to an end, as SpaceX has warned the Pentagon that it may stop funding the service in Ukraine unless the US military kicks in tens of millions of dollars per month. ”
https://edition.cnn.com/2022/10/13/politics/elon-musk-spacex-starlink-ukraine/index.html
Il che sta causando un casino ben maggiore di quello dei suoi “cinguettii”. Un insieme di cose che ha inceppato il movimento, l’avanzata NATO, e gli ha impedito di “cogliere il momento”. E ora ripartire non è impossibile, basta aggiungere nuovamente quello “zero” e le stesse condizioni di partenza.

Ma ora manca anche “l’effetto sorpresa”, i russi quello temono e quello si aspettano. E la linea da difendere è stata appositamente accorciata, per aumentarne la densità. Sufficiente o insufficiente che sarà, sicuramente non sarà una passeggiata come a inizio settembre.

Aggiornamenti a seguire.
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GABRIELE
Thursday, 13 October 2022 20:14
SE NON RICORDO MALE SOLO L'ESTONIA E' UGROFINNICA, LE ALTRE SONO BALTO-SLAVE.
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Paolo Selmi
Friday, 14 October 2022 08:19
Ciao Gabriele!
Hai ragione! quando mi affido solo ai ricordi scolastici ormai come la faccio la sbaglio. A me era rimasto impresso quello che riportava il manuale di linguistica, quando parlava dei "misteri" linguistici esistenti in Europa. Etruria, Albania, Paesi Baschi, certe parti della Sardegna... e infilava anche i Paesi baltici, per l'appunto. Isole, nicchie linguistiche circondate da Paesi di tutt'altra radice. I Romeni sono nicchia ma non sono mistero, quindi non vale! :-) Andando giù dalle parti di mia moglie vedevo paesi dove si parla ancora il griko, oppure villaggi in Calabria dove si parla da secoli albanese, e restavo affascinato da queste "isole".

In realtà, anche i baltici non sono tanto "mistero", perché che gli unni siano passati da là a qua è scritto dappertutto, e i balto-slavi idem ... e sono tra l'altro un "arcipelago", più che un'isola. Mi sa comunque che il manuale con la storia del "mistero" ci ha messo un po' del suo... ma non mi ricordo né titolo e neppure che esame fosse... fotocopie che avrò passato subito, oppure rientrano nel caso "mi ricordo di averle prestate a qualcuno ma non mi ricordo più a chi..."

Comunque hai totalmente ragione, appena visto. Estonia che è quella che sta più a nord "se la fa" più con la Finlandia che è ancora più a nord, mentre Lettonia e Lituania fanno parte a sé.
https://www.britannica.com/topic/Baltic-languages/Comparison-of-Lithuanian-and-Latvian
Ho trovato questa cartina che spiega molto bene la cosa:
https://www.balticrun.com/wp-content/uploads/2016/06/Indo-European-languages.gif

Il che, tra l'altro, rende i Paesi baltici ancora più affascinanti. Due "isole" in una... quasi come la Svizzera, dove entri a Briga e parlan tedesco e poi giri a sinistra e inizia il Vallese dove parlan francese... e subito sotto ci siamo noi con l'italiano.

Poi, cantava un tale, "Giovane ingenuo io ho perso la testa sian stati i libri o il mio provincialismo", e ci aveva preso benissimo. Mio nonno che aveva la quinta elementare, quando iniziò a "sbloccarsi", ovvero a raccontare, e iniziò con me, nipote che gli stava in casa tutti i giorni, e non coi suoi figli per cui certi argomenti restarono tabù, e anche questa cosa mi è rimasta sempre impressa, il trauma della guerra, mi raccontava della Jugoslavia e di come passassero paesi come la nostra frazione, con la sua chiesa, e subito dopo il minareto col muezzin che cantava alle cinque del mattino. Cosa voglio dire... che quello che per noi è "mistero", per altri popoli è la norma. Un azero mediamente vent'anni fa parlava quattro lingue e senza neanche fare troppa fatica: azero, russo, turco e inglese (quest'ultimo scuola, gli altri... osmosi). Oggi sul russo non metterei la mano sul fuoco...

Grazie mille Gabriele per la rettifica e per avermi fatto un po' sognare a occhi aperti posti dove sono stato e posti dove sarei voluto stare!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 13 October 2022 19:20
13/10 ore 19:15 aggiornamento

DAL FRONTE


Mentre giungono notizie di un attacco delle ff.aa. ucraine respinto a DAVYDOV BROD (fronte SUD)
https://t.me/HersonskiyGorodovoy/1169
ne arrivano altre di attacchi respinti questa volta sul fronte EST
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/13/21225.html
Il che non tranquillizza affatto nessuno, in quanto la pressione sta gradualmente aumentando su tutte le linee di fronte. Il che potrebbe essere il prologo all’attacco in massa annunciato, rinviato, ma di fatto non ancora di molto differibile (se si vorrà fare, naturalmente…)

CHERSON CHIEDE AIUTO AL GOVERNO PER TRASFERIRE I CIVILI DALLE ZONE ATTUALMENTE SOTTO LE BOMBE DEL REGIME DI KIEV

Nel frattempo, c’è chi cerca di alleviare le sofferenze di chi è da oltre un mese sotto il fuoco fascista. Per esempio NOVAJA KACHOVKA, ALLE 18:26 DI OGGI GIA’ AL SESTO ALLARME AEREO DEL GIORNO!
https://tass.ru/politika/16049651
E non ce la fa umanamente più a sopportare l situazione. Questo il senso dell’appello di oggi presidente della Regione di Cherson Vladimir Sal’do.
https://t.me/SALDO_VGA/181
Titolo INVECE del cinegiornale luce: “I filorussi: evacuare i civili da Kherson, Mosca ci aiuti”. A parte quel “i filorussi” che ormai non vale neppure per le due repubbliche ribelli: avvisare i cinegiornali che, checché ne pensino, loro sono RUSSI esattamente come un RUSSO di MOSCA o di VLADIVOSTOK. Ma il senso non è quello di una vera e propria “evacuazione”, come quella di BALAKLEJA, o IZJUM, o KUPLJANSK, o KRASNYJ LIMAN. Qui si tratta di consentire a dei bambini, a dei ragazzi, a degli adulti che non ce la fanno più e che hanno diritto a una vita senza bombe, di passare questo mese difficile in CRIMEA, anzi tutto, che è lì vicina, o in altre regioni della Russia. E LA CATENA DI SOLIDARIETA’ SI E’ GIA’ ATTIVATA: IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHUSNULLIN SI E’ DETTO PIENAMENTE D’ACCORDO E SI E’ GIA’ ATTIVATO PER IL TRASFERIMENTO E PER GARANTIRE GRATUITAMENTE A TUTTI QUANTI NE FARANNO RICHIESTA LE CURE NECESSARIE. A partire dalle strutture ricettive in Crimea, ma non solo.
https://t.me/RVvoenkor/29038
Questo però il cinegiornale luce lo omette.

NUOVO ATTACCO MISSILISTICO E CON DRONI ALL’INFRASTRUTTURA ENERGETICA E LOGISTICA

Questa la cartina alle 16:40 (ora locale)
https://t.me/readovkanews/44188
Gli attacchi hanno interessato sia l’ovest, che la capitale, che l’est del Paese. Prosegue quindi la tattica russa di smantellamento non solo dei trasformatori, ma anche degli snodi ferroviari. Rallentare l’approvvigionamento da ovest a est è ora, in condizioni di netta inferiorità numerica, una priorità.

ANCORA SULL’AEREO ABBATTUTO DAL DRONE (meglio, dai suoi resti…)

Due cose:
1. dai resti dell’aereo (qui sotto un pezzo di coda), si è visto che mancava il camuffamento (il colore grigio-verde). Con una veloce ricerca, si è risaliti alla provenienza di quell’aereo, ovvero al reparto acrobatico dell’aeronautica ucraina. La domanda sorge spontanea, in riferimento anche a quanto analizzato poc’anzi: il continuo stillicidio di aerei in azioni suicide sta portando l’aeronautica militare ucraina a riesumare questi aerei?
https://t.me/readovkanews/44190
2. Premesso che questo è il primo caso mondiale di un aereo colpito e abbattuto in aria da un drone kamikaze,
https://t.me/boris_rozhin/67069
la dinamica dell’accaduto è molto meno paradossale di quanto sembri. Nel colpirlo, il pilota si è avvicinato troppo così che i resti del drone esploso hanno colpito e danneggiato la cabina costringendo il pilota a catapultarsi.
https://t.me/boris_rozhin/67075

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 13 October 2022 15:11
13/10 13:30 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO

Confrontare i dati del 13/10 con quelli del 04/10 (https://t.me/mod_russia/20535) ci aiuta a capire come in DIECI GIORNI l’andamento delle perdite del regime di KIEV:
321 aerei (vs 312, +9)
161 elicotteri (vs 157, +4)
2211 droni (vs 2145, +66)
380 sistemi missilistici (vs 379, +1)
5720 carri armati e altri cingolati blindati (vs 5336, +384)
868 lanciarazzi multipli (vs 860, +8)
3467 obici e mortai (vs 3445, +22)
6529 autoveicoli blindati (vs 6226, +303)
https://t.me/mod_russia/20535

Rispetto all’analisi del 4/10 notiamo una sostanziale CONTINUITA’, segno che nulla è cambiato. Dal 25/09 al 13/10 è tanto tempo. Il ritmo di smantellamento di blindati, cingolati e non (+587) e di aerei, elicotteri e droni è sostanzialmente immutato. Nella conta, peraltro, andrebbero sommati anche i due aerei abbattuti oggi a Pol’tava.
https://t.me/boris_rozhin/67054
Il che porterebbe anche gli aerei abbattuti su un piano di parità rispetto al dato precedente... ma quello che mi interessa sapere in questo momento, più che il dato esatto, è la tendenza. E se nella decina precedente il trovavamo il 5% delle macchine distrutte nell’intera operazione, ancora oggi abbiamo lo stesso numero: una quantità ingente, sicuramente più di quanto perso nei mesi precedenti. Segno evidente del
- cambio di passo del regime di KIEV sotto il comando NATO, ovvero la nuova modalità di conflitto ideata dai kuratory, basata su attacchi di carristi e squadre leggere su pick-up e mezzi blindati, coperti dall’artiglieria a sua volta guidata dai droni e dagli elicotteri e aerei da combattimento rimasti.

A proposito di questi ultimi, Zelenskij e soci hanno trovato un nuovo eroe: un pilota che ieri, dopo aver abbattuto in missione cinque shahed [droni iraniani] e due razzi, al quinto drone si è scontrato con quest’ultimo e si è salvato catapultandosi dall’aereo.
https://t.me/vityzeva/70533
Ora, ammesso e non concesso che abbia fatto REALMENTE tutto quanto dichiarato, e non sia già alla terza o quarta versione del racconto (alla decima diventerà uno stormo intero e due batterie di missili), un drone NON HA lo stesso costo di un Mig-29!
https://t.me/zastavnyii/1839
Il manifesto qui sopra dice, sostanzialmente, che se un MiG-29 costa 22 milioni di dollari, un drone costa il prezzo delle assi di legno e del motorino. Esagerato… ma la sostanza è quella. Soprattutto, quando perdi aerei ed elicotteri in questa maniera, non li puoi rimpiazzare, se non parzialmente, con dei droni. E non è che per ogni Mig-xx o un Su-xx abbattuto, arriva bello bello un F-xx targato NATO di rimpiazzo.

L’IMPOVERIMENTO militare della seconda potenza uscita dall’implosione dell’URSS è sempre maggiore e rilevante. Soprattutto, STA CAMBIANDO LA STRUTTURA, LA COMPOSIZIONE ORGANICA DELLE FORZE ARMATE UCRAINE. Nuove armi in arrivo, via via che si esauriscono i Mig e i Suchoj ex-Varsavia ed entrano i pick-up, i blindati rotabili, i mortai leggeri, i missili spalleggiabili, trasformano le ff.aa. ucraine da quelle di uno Stato sovrano, autonomo persino nella produzione bellica di alto livello (la FED, dove la “D” è quella di un certo Dzeržinskij, l’ARSENAL di KIEV, giusto per dire quelle che oltre a fare aerei da combattimento e armi sovietiche, facevano anche le macchine fotografiche a pellicola che hanno consentito a noi poveretti di fotografare girando ghiere dei tempi e dei diaframmi in piccolo e medio formato) a “Lumpenarmee”, a esercito straccione, materiale di consumo per i nuovi padroni NATO.

IL “ SATELLITE GUARDONE”

Come si diceva… “La cia ci spia…”: Il satellite MAXAR, piazzato costantemente a “guardoneggiare” sul ponte della Crimea come neanche nelle peggiori commedie trash anni Settanta, registra queste foto:
https://t.me/boris_rozhin/67009
Utili a constatare che:
- Una gru su piattaforma galleggiante è già piazzata per tirare su il troncone affondato
- Il traffico auto è regolare in doppio senso di circolazione
- Anche il traffico ferroviario è regolare su una rotaia.
Registra, e prende atto che il terrorismo di Stato commissionato alla sua nuova colonia questa volta ha fatto cilecca. "Cilecca" che sta pagando molto caro.

"Cilecca" che è stato un vile atto terroristico, lo ricordiamo, costato la vita a sei persone del tutto ignare dello stesso, a partire dall’autista: ribadiamolo non tanto perché scandalizzati dello stesso, visto che la strategia del terrore è una costante dell’azione bellica del regime di KIEV, quanto dell’atteggiamento qui in occidente nei suoi confronti. Sempre sulla stessa linea è, subito lo stesso sabato dell’attentato, l’informativa che sarebbe stata spedita dal regime di KIEV a tutte le ambasciate all’estero per popolarizzare l’evento come “risultato bellico” (военное достижение), come già sottolineava in tale data il canale ucraino Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/13705

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 13 October 2022 10:20
13/10 10:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012222514-49b81459.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012222452-2a232eca.png

fotografa di fatto la situazione attuale di STASI, che non è per niente STALLO. Anzi! Come sottolinea ieri sera Rozhin nella sua situazione di ieri, riferendosi a CHERSON e ZAPOROROZH’E, ma è una frase che vale un po’ dappertutto, “i nostri soldati continuano a tenere la difesa, ma la situazione resta difficile” (Наши войска продолжают удерживать оборону, но ситуация здесь остается сложной.)
https://t.me/boris_rozhin/66977

Giusto per cominciare a darsi un po’ di risposte o, quantomeno, ipotizzarle, è notizia di oggi il rientro della seconda squadra di DIECIMILA SOLDATI UCRAINI ADDESTRATI IN GRAN BRETAGNA (qui foto ricordo che si metteranno sulla credenza…)
https://t.me/epoddubny/12998
“The second batch”… Verdinglichung, REIFICAZIONE, la chiamava Marx, di fatto, carne da cannone. Probabile che questa carne da cannone, più qualificata delle centinaia che ogni giorno stanno morendo attualmente in attacchi suicidi SOLTANTO PERCHE’ IN GRADO DI CAPIRE I COMANDI DEL PADRONE, sia UNO dei motivi per cui si stia attendendo a sferrare l’offensiva di massa.

Del resto, “we have a long way & [sic] de facto joined the Alliance” (Oleksii Reznikov, ministro della difesa del regime di KIEV)
https://t.me/rusmonstr/34383
Che ormai l’Ucraina fosse stata “baltizzata” come i tre Paesi di ceppo linguistico ungaro-finnico sopra la Polonia, era sotto gli occhi di tutti da mesi. Oggi lo conferma anche il ministro della difesa ucraino. Con una cessione di sovranità decisamente maggiore dei baltici e dei polacchi, perché oltre alla sovranità militare (cessione piena) e politica (cessione parziale vs cessione piena), ai nuovi padroni è stata pienamente ceduta anche quella economica. Complimenti alla borghesia compradora ucraina, che dopo “a long way” (to the top if you wanna rock’n roll…) alla fine ce l’ha fatta.

Tornando alle notizie dal fronte, nella prima mattinata di oggi è stato respinto un attacco delle ff.aa. ucraine da DUDCHAN (est linea difensiva sopra Cherson)
https://kherson-news.ru/politics/2022/10/13/50699.html
Sempre stamattina presto le forze russe hanno sferrato un attacco preventivo di artiglieria pesante fra PRAVDINO e DAVYDOV BROD, con lo scopo proprio di “alleggerire” il concentramento di uomini e mezzi NATO su quella parte di fronte.
https://kherson-news.ru/society/2022/10/13/50697.html

La buona notizia di stamattina è data da un altro frutto del lavoro enorme che da mesi stanno conducendo le truppe russe intorno ad ARTEMOVSK. Oltre alla conferma della liberazione di IVANGRAD, è stata annunciata anche quella di OPYTNOE.
https://t.me/rian_ru/181608
Questo significa che ora ARTEMOVSK è circondata da EST, SUDEST, SUD. Non è ancora sufficiente, forse, per iniziare l’assalto alla città.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 October 2022 19:01
12/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Al momento sul fronte SUD tutti gli attacchi nemici sono stati respinti, come mostra la cartina di RYBAR sopra CHERSON:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012112552-957d22f9.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012112601-d125d8c4.jpg
Nel complesso, anche se si tratta di attacchi condotti a piccoli gruppi e con poche unità, e non è stata ancora iniziata l’offensiva con la “O” maiuscola, tuttavia il morale delle truppe ucraine ne risente, di questa stagnazione e della natura suicida di queste azioni di “sondaggio”: ieri alcune decine di uomini del 137° battaglione si sono rifiutati di andare all’assalto. Così come 66 soldati dell’88° battaglione il 5 ottobre lasciavano simbolicamente il centro abitato di BELOGORKA.
https://t.me/rybar/40111
E’ del resto comprensibile: anche se azioni condotte in piccoli gruppi, tuttavia le perdite sono state elevate: oltre 160 morti e 32 armamenti distrutti, oltre a un aereo e un elicottero che fungevano da copertura.
https://t.me/HersonVestnik/9583
Abbiamo visto, tuttavia, che alla NATO poco importa del discorso perdite. Anche per questo sono i soldati a prendere l’iniziativa e a ribellarsi.

Stesso discorso nella regione di ZAPOROZH’E:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012121056-6efd2d57.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012121043-67a3cabe.jpg
Abbiamo tentativi di incursori e sabotatori, tutti rispediti al mittente, insieme a piccoli attacchi. Qui abbiamo anche un costante movimento di PARA’ e MARO’, con addestramento sul campo per cercare di riprendere la centrale atomica ZAES che oggi più di ieri, per motivi facilmente comprensibili, è diventata obbiettivo primario per il regime di KIEV. C’è stato persino un tentativo di passare la riva del fiume, respinto. Un nuovo attacco alla centrale, comunque, è giudicato IMMINENTE.
https://t.me/RVvoenkor/28873

Vedremo che piega prenderà l’azione su questo fronte. Lo stesso accade, comunque, sul fronte EST dove un attacco limitato a poche migliaia di unità a est di KUPLJANSK è stato respinto con gravi perdite. Si parla di KISLOVKA, centro abitato prima preso dalle ff.aa. ucraine, poi ricacciate indietro nel corso dell’azione.
https://t.me/mod_russia/20777
La carta di RYBAR,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012120259-2dba7f34.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/12/20221012120303-1c785dd2.jpg
mostra comunque un’intera linea tenuta sotto pressione. Tuttavia, tutte le frecce azzurre culminano con una “X”. E si ripone, nuovamente, il perché le ff.aa. ucraine stiano attaccando con una quantità limitata di forze, a differenza di un mese fa.

I casi sono due: o attaccare tutto d’un botto con quarantamila uomini, come fatto un mese fa, non è possibile (perché perderne diecimila non è più un conto che si può fare…), e quindi non ci sarà più un attacco di tali proporzioni, o il momento dell’attacco in massa è solo ritardato, in attesa di armamenti e rinforzi al momento non disponibili. In ogni caso, il tempo in questo caso gioca a vantaggio dei difensori, e non degli attaccanti.

Vedremo, intanto a SUD della stessa linea di fronte, appena sotto ARTEMOVSK, è confermata la liberazione di IVANGRAD, a 5 km dal centro città.
https://t.me/RtrDonetsk/10368

UNA ROTTA ARZIGOGOLATA PER MERCE IMBOTTITA DI ESPLOSIVO

E’ anche più lunga della mia simulazione di ieri su gùgolmappe… perché in realtà il mezzo è sceso fino a EREVAN.
https://t.me/OstashkoNews/31558

E se consideriamo che da “2” a “7” è una rotta “normale”, capiamo quanto assurda sia questa “normalità”: una “normalità” che prevede giri dell’oca per “velocizzare” passaggi doganali; una “normalità” che prevede che quest’anno paghiamo il doppio, il triplo, ancora non si è capito… il riscaldamento già bagno-di-sangue dello scorso inverno; una “normalità” che rende endemico il mantenimento di un esercito di manodopera di riserva; una “normalità” che non perde occasione, ogni giorno, di sbatterci in faccia quello che siamo per il padronato: numeri e vacche da mungere, finché ne abbiamo, e scarti quando non ne abbiamo più.

PONTE DELLA CRIMEA: LAVORI IN CORSO

250 uomini e 30 mezzi impegnati nel ripristino e nella riparazione del tratto danneggiato. Una gru galleggiante è arrivata oggi e una seconda è attesa domani.
https://t.me/RVvoenkor/28853
Di certo una cosa: i russi stanno dando massima priorità a quest’opera, oltre che alle indagini.

QUANDO LO “STOLTO” GETTA LA MASCHERA

“It is important for all of us that Ukraine wins this battle because if Putin wins, it will be not only a defeat for Ukraine but also a defeat for all of us.”
“E’ importante per noi tutti che l’Ucraina vinca questa battaglia perché se vince Putin, sarà non solo una sconfitta per l’Ukraina ma anche una sconfitta per tutti noi”.
(Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO)
https://ubn.news/putins-victory-in-ukraine-will-mean-the-defeat-of-nato/

“Non eri tu che in fondo è come salire … basta non guardare giù…”, rubando le parole a una canzone... Infatti, “non eri tu che”
- “La Russia non ne ha più e sta perdendo, anzi, ha già perso”… ora com’è che è possibile che vinca (e non deve vincere)?
- “Noi non siamo in guerra con la Russia”… ora come mai SE domani (“e sottolineo SE”…) la Russia vince, lo fa non contro l’Ucraina ma contro la NATO?

Quando lo “stolto” getta la maschera? Quando ha bevuto un bianchetto di troppo (in vino veritas…) o quando capisce che non solo è inutile, ma che anche gli è da ostacolo per la prosecuzione della guerra NATO contro la Russia (quindi parliamoci chiaro)? O entrambe le cose…

SCOPIAZZARE PUO’ GIOCARE BRUTTI SCHERZI…

Meno male che è successo ai tedeschi… tutti così precisini, attenti ai dettagli… cosa è successo.
Il 10/10 gira sui canali telegram e sui siti questa cartina dove si vede acqua ed elettricità compromesse dall’attacco missilistico dei russi.
https://rutvit.com/thread/419593
Ottimo… fatta bene… intuitiva… riciclone! Avran pensato i redattori del telegiornale della ZDF.
La prendono, tolgono il cirillico, mettono i caratteri latini, ci cambiano lo sfondo, fan tutto “a modo”, come dicevan i miei poveri nonni…
e questo è il risultato!
https://t.me/denazi_UA/24758

Manca qualcosa? Ehm… per i russi è giusta così, ma per Borrell e soci FORSE manca qualcosa… tipo cinque regioni Crimea inclusa! Deduciamo quindi che la Germania è stato il primo Paese europeo a riconoscere il risultato dei referendum! A differenza del 1992, quando arrivò seconda dietro al Vaticano a riconoscere Slovenia e Croazia (13 gennaio vs 15 gennaio https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/01/14/il-vaticano-anticipa-europa-riconosce-croazia.html), questa volta è voluta arrivare prima! Complimenti!
(a proposito, Slovenia e Croazia indipendenti… come la mettiamo? Borrel direbbe: “This is history”! Ovvero, chi ha avuto ha avuto…)

“THIS IS HISTORY”

“I am not satisfied with the reasoning and arguments with which many people, including my friends <…> justify aggression by saying that NATO has not kept its promises. It’s possible. This is history. None of this justifies what is happening now,”
“Non sono soddisfatto del ragionamento e degli argomenti con cui molta gente, inclusi i miei amici […] giustificano l’aggressione dicendo che la NATO non ha mantenuto le sue promesse. E’ POSSIBILE. COMUNQUE E’ STORIA ORMAI. Niente di tutto questo giustifica quanto sta accadendo”. (Josep Borrell)
https://globaleuronews.com/2022/10/12/borrell-admitted-that-nato-could-fail-to-keep-some-of-its-promises-to-russia/

Bene, l’UE riconosce che inganno e tradimento della fiducia ci sono state… facciamo un passo ulteriore Josep, forza che un po’ alla volta ce la facciamo. Chi aveva portato i blindati ucraini a cannoneggiare le porte di DONECK e LUGANSK, piuttosto che gli aerei sopra i loro cieli a sganciare bombe, nell’agosto del 2014? “None of this justifies” otto anni fa… poi sette… poi sei… e andiamo avanti col conto alla rovescia fino a quest’anno… perché non lo hai detto? Arriviamo ai settantaseimila soldati ammassati a inizio gennaio per la “soluzione finale”… dov’eri? Infine, la performance di Zhorin e camerati ti è arrivata sul telefonino? “None of this justifies”… vero? Bravo, avanti così… pian pianino e la HISTORY la diciamo tutta, ma proprio tutta tutta. Poi ti sentirai meglio…

SUL SABOTAGGIO ALL’OLEODOTTO DRUZHBA (sic… “amicizia”)

Quattromila km di lunghezza, dalla Russia all’Europa, l’oleodotto più lungo del mondo, ieri è stato oggetto di un’avaria in POLONIA, per la precisione a 70 km da Płock. Il ministro per l’energia serbo ZORANA MICHAJLOVICH non ha dubbi: DIVERSIJA, ovvero sabotaggio.
https://antifashist.com/item/v-serbii-schitayut-chto-na-nefteprovode-druzhba-byla-diversiya.html
E’ stata la continuazione di quanto accaduto ai gasdotti. Siamo nel mezzo di una guerra mondiale energetica, ha anche affermato. All’inizio pensavano anche loro fosse una semplice rottura, ma poi quanto emerso parla di attentato. Di “druzhba”, ormai, ce n’è sempre meno… ma per Borrell sono i russi che si sparano da soli.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 12 October 2022 12:17
12/10 ore 12:15 aggiornamento.

ATTENTATO AL PONTE: I PRIMI NOMI


L’FSB ha appena pubblicato un primo elenco di persone coinvolte nell’attentato, riprendendo anche alcuni dettagli già noti e confermandoli. Questa la traduzione integrale del comunicato ufficiale:

---
12.10.2022

L’FSB insieme al Comitato d’indagine della Federazione Russa ha stabilito che a organizzare l’attentato terroristico al Ponte della Crimea è stata la direzione generale dei servizi segreti del Ministero della difesa ucraino, nella figura del suo direttore KIRILL BUDANOV, dei suoi assistenti e agenti.
Федеральной службой безопасности Российской Федерации совместно со Следственным комитетом Российской Федерации установлено, что организатором теракта на Крымском мосту являлось Главное управление разведки Минобороны Украины, его руководитель Кирилл Буданов, сотрудники и агентура.

L’ordigno esplosivo è stato camuffato e nascosto in ROTOLI DI POLIETILENE PER EDILIZIA, su 22 palette per un peso complessivo di 22.770 kg. A INIZIO AGOSTO di quest’anno, la merce è partita dal porto marittimo di ODESSA alla CITTA’ BULGARA di RUSE, con contratto numero 02/08/2022 fra le ditte O.O.O. TRANSLOGISTIK UA (KIEV) e BALTEX CAPITAL S.A. (RUSE).
Взрывное устройство было закамуфлировано в рулоны со строительной полиэтиленовой пленкой на 22 паллетах общим весом 22770 кг и в начале августа т.г. отправлено из морского порта г. Одессы в болгарский г. Русе по контракту № 02/08/2022 между ООО «Транслогистик УА» (г. Киев) и «Baltex Capital S.A.» (г. Русе).

Nell’organizzazione del trasferimento merce dalla BULGARIA al porto di POTI (GEORGIA), e quindi in ARMENIA, sono stati coinvolti i CITTADINI UCRAINI CJURKALO MICHAIL VLADIMIROVICH, nato nel 1975, KOVACH DENIS OLEGOVICH, nato nel 1979, SOLOMKO ROMAN IVANOVICH, nato nel 1971, i CITTADINI GEORGIANI INOSARIDZE SANDRO, il dichiarante doganale “LEVAN” e il CITTADINO ARMENO TERCHANJAN ARTUR, nato nel 1985.
К организации переправки груза из Болгарии в порт г. Поти (Грузия), а затем в Армению были привлечены граждане Украины Цюркало Михаил Владимирович, 1975 г.р., Ковач Денис Олегович, 1979 г.р., Соломко Роман Иванович, 1971 г.р., граждане Грузии Иносаридзе Сандро, брокер по имени «Леван» и гражданин Армении Терчанян Артур, 1985 г.р.

Dal 29 settembre al 3 ottobre 2022, a Erevan nel terminal della TRANS ALLIANCE la merce è stata sdoganata ai sensi della COMUNITA’ ECONOMICA EUROASIATICA, è stato fatto CAMBIO DOCUMENTI, da cui appariva nuovo mittente la OOO “GU AR DZHI GRUP” (ARMENIA, città Alaverdi) e la OOO “LIDER” (MOSCA).
С 29 сентября по 3 октября 2022 г. в г. Ереване в терминале «Трансальянс» груз был растаможен по правилам ЕврАзЭС и произведена подмена документов, после чего его отправителем уже являлось ООО «ГУ АР ДЖИ ГРУП» (Республика Армения, г. Алаверди), а получателем ООО «Лидер» (г. Москва).

Da qui in poi la merce, caricata su automezzo DAF immatricolato in GEORGIA, il 4 ottobre 2022 passava la frontiera presso il valico di VERCHNIJ LARS e il 6 ottobre raggiungeva il centro all’ingrosso di ARMAVIR (Regione di KRASNODARSK) dove era scaricata.
В дальнейшем на зарегистрированном в Грузии грузовом автомобиле DAF 4 октября 2022 г. груз пересек российско-грузинскую границу в пункте пропуска «Верхний Ларс» и 6 октября был доставлен и разгружен на оптовой базе г. Армавира Краснодарского края.

Il 7 ottobre, con la complicità del già citato SOLOMKO ROMAN IVANOVICH, del CITTADINO UCRAINO ZLOB VLADIMIR VASIL’EVICH, nato nel 1987, e di altri CINQUE CITTADINI RUSSI, già identificati, C’E’ STATO UN ALTRO CAMBIO DOCUMENTI, con mittente OOO “TEK-24” (UL’JANOVSK, Russia) e destinatario una ditta inesistente nella Repubblica di CRIMEA.
7 октября с.г. при содействии Р. Соломко, гражданина Украины Злоба Владимира Васильевича, 1987 г.р., и еще пяти установленных граждан России документы на груз снова были изменены, отправителем было указано ООО «ТЭК-34» (г. Ульяновск), а получателем несуществующая фирма в Республике Крым.

Lo stesso giorno le palette sono state caricate sul mezzo del CITTADINO RUSSO MAHIR JUSUBOV, nato nel 1971, che si dirigeva verso SINFEROPOLI (CRIMEA) quando l’8 ottobre 2022, alle 06.03, è esploso passando il Ponte di Crimea.
В этот же день паллеты были загружены в грузовой автомобиль гражданина России Юсубова Махира, 1971 г.р., который выехал в г. Симферополь, а 8 октября 2022 г. в 06:03 при следовании по Крымскому мосту осуществлен подрыв.

In tutto questo, il controllo sui movimenti della merce lungo tutta la rotta percorsa, così come i contatti con i partecipanti a questo schema di trasporto criminale, sono stati condotti da UN AGENTE del CENTRO DI COMANDO DEI SERVIZI SEGRETI facenti capo al MINISTERO DELLA DIFESA D’UCRAINA, che si presentava con lo pseudonimo di “IVAN IVANOVICH”, il quale impiegava sia un numero anonimo virtuale, generato su Internet, così come un numero vero, registrato però a nome del CITTADINO UCRAINO residente a KREMENCHUG di nome ANDREJCHENKO SERGEJ VLADIMIROVICH, nato nel 1988.
При этом контроль за передвижением груза по всему маршруту и контакты с участниками преступной схемы транспортировки осуществлял сотрудник ГУР МОУ, представлявшийся «Иваном Ивановичем», использовавший для координации как виртуальный анонимный номер, приобретенный в сети Интернет, так и зарегистрированный на гражданина Украины жителя г. Кременчуг Андрейченко Сергея Владимировича, 1988 г.р.

Al momento sono stati arrestati nel corso dell’indagine cinque cittadini russi, tre cittadini ucraini e armeni, che hanno preso parte alla preparazione dell’attentato.
В настоящий момент в рамках уголовного дела задержаны пять граждан России, трое граждан Украины и Армении, участвовавшие в подготовке преступления.

L’indagine sull’attentato terroristico continua. Tutti i suoi organizzatori e complici, fra cui cittadini stranieri, saranno imputati ai sensi della legislazione russa.
Расследование теракта продолжается. Все его организаторы и соучастники, в том числе иностранные граждане, будут привлечены к ответственности в соответствии с российским законодательством.
http://www.fsb.ru/fsb/press/message/single.htm%21id%3D10439604%40fsbMessage.html

N.d.T:
- Quando un contratto è numerato con la data (“02/08/2022”) e non con un progressivo, in un Paese normale qualcuno qualche domanda se la dovrebbe porre. Il problema è che i traffici commerciali che viaggiano lungo le rotte “normali” (ovvero, “arzigogolate”) di cui abbiamo parlato ieri, “normalmente” viaggiano con proforma “numerate” anche peggio.
“OOO” è il nostro “SRL”
- sito TRANSLOGISTIK: https://translogistic.ua/
- La BALTEX, come giusto che sia per società di quel tipo, che campano sui giri di import export nelle zone di libero scambio, non ha un sito:
https://www.importgenius.com/ukraine/suppliers/baltex-capital-s-a-free-zone-rousse-7000-bul-tutrakan-71-bulgaria
Sul dichiarante doganale georgiano “Levan”, dettagli ancora più fumosi: c’è qualche link (basta andare su gùgol e mettere “levan+customs+broker” ma i dettagli che escono non sono univoci e si rischia di trovare gente che non c’entra nulla.
Sito TRANS ALLIANCE (Erevan): https://www.trans-alliance.am/
Per CAMBIO DOCUMENTI significa che viene associato un nuovo set di documenti (fattura, packing list) alla merce, con nuovo MITTENTE e nuovo DESTINATARIO. Tipico delle triangolazioni.
La società mittente di ALAVERDI non compare nei motori di ricerca, mentre la OOO LIDER di MOSCA che compare è una società che tratta tutt’altro che materiali per edilizia ed esiste da 19 anni. Il sospetto, pertanto, di utilizzo di un nome “CIVETTA” è forte. Sospetto confermato anche dal fatto che nel SECONDO CAMBIO DOCUMENTI, la ditta che figura come destinatario è inesistente.
La OOO TEK-34 esiste ed è uno spedizioniere https://www.rusprofile.ru/id/4329932. Stesso discorso del nome “CIVETTA” di cui sopra. Nessuno in dogana, neppure a QUESTE latitudini, chiama le ditte a una a una per verificare la veridicità dei documenti presentati. Resta il fatto che a QUELLE, di latitudini, e non solo quelle, le ditte di trasporti e spedizioni internazionali si prestino a questi “CAMBI DOCUMENTI”, indice di un regime fiscale molto “grigio”, per usare un eufemismo. Ed è sfruttando questa falla nel sistema che è stato possibile fare questi cambi documenti, in modo del tutto legale, formalmente.
---

Nel frattempo, sempre l’FSB ha pubblicato alcune immagini, riprese dalle agenzie di stampa:
- RADIOGRAFIA DEL CONTROLLO SCANNER CAMION E CONTROLLO FISICO DELLO STESSO (ALLA PORTA, SENZA APERTURA COLLI)
https://t.me/rian_ru/181445
- FOTO DI BUDANOV, ANDREJCHENKO E CJURKALO
https://t.me/rian_ru/181441
- DUE DOCUMENTI DOGANALI E DI TRASPORTO (il canale telegram ammucchia tutto, tra cui anche un CMR turco che non c’entra niente, guardare solo i due sulla fila in basso)
https://t.me/first_political/30810

Terremo monitorata la situazione in caso di ulteriori aggiornamenti.

“FIELD MANUAL 3-0”

知彼知己,百戰不殆
“Se conosci il nemico e conosci te stesso, non temerai l’esito di cento battaglie” (Sunzi Bingfa 孫子兵法, Mougong 謀攻, 6)


Sul conoscere sé stessi, non metto la mano sul fuoco per me, figurarsi per gli altri. Sul conoscere il nemico, raccomando la lettura di tutte e 280 pagine di questo manuale, appena uscito. Qui il link, fresco fresco di stampa:
https://armypubs.army.mil/epubs/DR_pubs/DR_a/ARN36290-FM_3-0-000-WEB-2.pdf

Se si vuole il bigino, qui si spiega di cosa si tratta (articolo rispettivamente sulla versione del 2017 e sulle “innovazioni” di quella del 2022)
https://www.armyupress.army.mil/Journals/Military-Review/English-Edition-Archives/Jan-Feb-2019/FM-3-0/
https://breakingdefense.com/2022/10/how-we-fight-army-issues-all-new-handbook-for-multi-domain-war/

Lo confesso. Ci vuole pelo sullo stomaco per leggere l’incipit “The United States Army has always served to protect the Nation and preserve the peace.” e andare avanti impassibili. Peggio che tirare un rigore con davanti tutta la curva avversaria che fischia. Se però ci si vuole approcciare alla “dottrina militare” a stelle e strisce, ovvero “conoscere il nemico” come dice il buon Sunzi… “ce tocca”.

Il manuale, come dice la prefazione,

“expands on the Army’s capstone doctrine for multidomain operations described in ADP 3-0. It describes how Army forces contribute landpower to the joint force and integrate joint capabilities into operations on land to achieve military objectives and fulfill policy aims. FM 3-0 focuses on large-scale combat operations and their relationship to the full range of military operations that support joint campaigning.
FM 3-0 is applicable to all members of the profession of arms: leaders, Soldiers, and Army Civilians. The principal audience for FM 3-0 is commanders, staffs, and leaders of theater armies, corps, divisions, and brigades. This manual provides the foundation for training and Army education system curricula and future capabilities development across doctrine, organization, training, materiel, leadership and education, personnel, facilities, and policy.”

L’idea trainante è quella delle MULTIDOMAIN OPERATIONS, ovvero delle “OPERAZIONI MULTIDOMINIO”… sic! questa è la traduzione ufficiale (appena scorsi documenti ufficiali della difesa disponibili su gùgol)… i militari hanno traduzioni “tristi” anche quando cercano di essere tecnici. E’ la resa militaristica di quello che i “civili” chiamano “APPROCCIO INTERDISCIPLINARE” o, meglio, “APPROCCIO MULTISETTORIALE”. Tradotto in parole ancora più povere: non esiste più “LA” marina, “LA” aeronautica, “LA” artiglieria, “LA” fanteria, “I” carristi, eccetera. L’operazione militare è vista come un UNICUM a cui PRENDONO PARTE CONGIUNTAMENTE CINQUE SETTORI (domains, SPAZIO inteso come dai diecimila – o quelli che sono – metri in su, CIELO, TERRA, MARE, CIBERSPAZIO) e TRE SFERE (dimensions, MATERIALE, INFORMATIVA, UMANA), come mostra lo schema a p. “x” (12/280):

Questo il senso di questa frase chiave nell’introduzione: “This version of FM 3-0 establishes multidomain operations as the Army’s operational concept.”

Questo l’indice:
PREFACE
INTRODUCTION

Chapter 1 FOUNDATIONS OF OPERATIONS

Chapter 2 GENERATING AND APPLYING COMBAT POWER

Chapter 3 FUNDAMENTALS OF OPERATIONS
Section I – Multidomain Operations: The Army’s Operational Concept
Section II – Tenets and Imperatives
Section III – Operational Approach and Operational Framework

Chapter 4 OPERATIONS DURING COMPETITION BELOW ARMED CONFLICT

Chapter 5 OPERATIONS DURING CRISIS

Chapter 6 OPERATIONS DURING ARMED CONFLICT
Section I – Armed Conflict and Large-Scale Combat Operations
Section II – Defensive Operations
Section III – Offensive Operations

Chapter 7 ARMY OPERATIONS IN MARITIME ENVIRONMENTS
Section I – Overview of the Maritime Environment
Section II – Maritime Environment Planning and Operational Framework
Section III – Operational Considerations for a Maritime Environment

Chapter 8 LEADERSHIP DURING OPERATIONS
Appendix A THE PRINCIPLES OF WAR
Appendix B COMMAND AND SUPPORT RELATIONSHIPS
Appendix C CONTESTED DEPLOYMENTS

SOURCE NOTES
GLOSSARY
REFERENCES
INDEX

Segue poi l’indice delle figure (schemi), tabelle, eccetera.

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Paolo Selmi
Wednesday, 12 October 2022 08:38
12/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione stabile nella notte, sicché la carta generale del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011213340-bf61ae24.jpg
e in caratteri latini (questa volta con titolo e legenda in spagnolo, eran cotti anche loro…)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011213206-28f4b625.jpg

è immutata. Con alcuni sviluppi degni di nota sul fronte EST: se si guarda attentamente il riquadro in alto a destra, è possibile notare come ormai ARTEMOVSK sia stata raggiunta anche da sudest. Saggiamente, l’attacco inizierà solo quando sarà ancora più ampio, quindi difficile da tenere, il fronte urbano sottoposto ad attacco. L’unico modo per far saltare una difesa urbana casa per casa, strada per strada, infatti, è avere sul singolo settore in questione una superiorità RELATIVA di uomini e mezzi (vedi Mariupol’) che, in condizioni normali come le attuali, dove i rapporti di forza sono invertiti, è già difficile da raggiungere. Figurarsi se il nemico ha la possibilità di coordinare la difesa concentrandosi su ogni singolo attacco portato. Ecco allora che se gli attacchi sono molteplici e simultanei, “ognuno dovrà cavarsela da solo” per la difesa e il compito per gli attaccanti è decisamente meno difficile.

Più a nord, RYBAR ha fatto un lavoro egregio nel ricostruire gli ultimi quattro giorni dalle parti di KREMENNAJA
https://t.me/rybar/40088
Una breve cronaca, che mostra sostanzialmente come si sia arrivati anche qui non solo a contenere gli attaccanti, ma ad ampliare nei limiti del possibile l’area di sicurezza intorno alla città assediata. Di fatto, le forze ucraine hanno di colpo “scalato” non di una, ma di almeno tre marce, e rallentato l’attività bellica, TOGLIENDO UNO ZERO all’ordine di grandezza degli attaccanti: da decine di migliaia a migliaia. Il perché, lo san solo loro: non ne avevano più (ultime cartucce?), avevano bisogno di una pausa per riorganizzarsi e tentare di abbozzare un controllo dei territori conquistati (pia illusione, più che processi ed esecuzioni sommarie fra i pochi abitanti rimasti non stan facendo… ma anche per questi ci vogliono uomini e mezzi)… non lo sappiamo e non lo sapremo. Sappiamo solo che i russi ne stanno approfittando per rinforzare il più possibile la linea difensiva e, come già scritto, renderla “meno traballante”. Vedremo gli sviluppi.

Confermata nel fronte SUD sia la fase di attesa per gli attaccanti, limitata ad attività diversive prontamente individuate e respinte,
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/18803
sia il continuo ammassarsi di uomini e mezzi nelle retrovie ucraine. Anche qui, vedremo come andrà oggi.

BLACK OUT

Sicuramente, al rallentamento della capacità offensiva sta contribuendo il blackout nei trasporti ferroviari e, soprattutto, nella corrente. Questa la cartina aggiornata dove gli “spazi neri” aumentano ancora rispetto alla prima già pubblicata:
https://t.me/zastavnyii/1824

Il 30% dell’infrastruttura elettrica è fuori uso:
https://t.me/SolovievLive/133538

Anche qui, andando ad analizzare la struttura di quel 30% e non solo i numeri, si vede che sono DANNI RIPARABILI, in settimane o un mese al massimo. Le centrali a bassa potenza, oggetto degli attacchi, non sono un DANNO STRUTTURALE. E siccome la mira si può dir di tutto dei russi ma non che non l’abbiano buona, la domanda è perché si sia scelto così, ovvero di provocare un DANNO TEMPORANEO, e non altro. Il discorso, a mio parere e aldilà di “risposte” ad attacchi terroristici, è di trovare un diversivo, una cosa su cui tenere impegnati genio militare e civile, risorse e, nel frattempo, rallentare enormemente l’offensiva che loro sanno sicuramente essere imminente. Così, è “meno imminente”. E la data di arrivo dei trecentomila sotto addestramento si avvicina.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 October 2022 19:19
11/10 ore 19:15 aggiornamento

FRONTE SUD


Carta aggiornata alle 16:00 nei due formati
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011123842-cf0c51e0.jpg
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011123844-ca76192b.jpg
Ci mostra una sostanziale inattività da parte degli attaccanti: assalti condotti con pochi mezzi subito ricacciati indietro. Seguiremo l’evolversi. Una linea comunque che non può dirsi “stabilizzata”, a mio parere, finché dall’altra parte ci sono decine di migliaia di uomini ammassati. E l’ordine di grandezza è di 35-40.000 soldati, senza contare le unità NATO mascherate da “istruttori” e “mercenari”.
https://t.me/epoddubny/12960
L’effetto dei black out e delle interruzioni di comunicazioni e trasporti, secondo me, si sta facendo sentire. Ma finché le truppe del regime di KIEV continuano a mantenersi in tale concentrazione e stato di allerta, il momento della resa dei conti è solo rinviato. Anche perché nel mirino, oltre alla Centrale atomica di Zaporozh’e, c’è anche la diga Kachovskaja.

FRONTE EST

La cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011121157-51c5d5c3.jpg
et
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011121156-6c38810c.jpg
Ci mostra una ARTEMOVSK in condizioni sempre più critiche. Più a nord, i russi sono riusciti a mettere ulteriormente in sicurezza anche l’area fra BERESTOVOE e la stazione di compressione del gas, aumentando di una striscia lo spazio sotto il loro controllo. Nel complesso, prosegue lo smantellamento a sud della linea di difesa ucraina e a nord la messa in sicurezza dell’aerea intorno a LISICHANSK. Ogni giorno che passa, anche qui, è tempo prezioso. Anche perché, anche in questo caso, le truppe ammassate a ovest e a nord di SVATOVO sono 35-40.000, con stessa notazione per le forze NATO sul campo.
https://t.me/epoddubny/12960
L’attacco in preparazione sarà micidiale, nelle intenzioni di chi lo sta architettando.

LA SPIA COL CERVELLO NEL FRIGO

Questo è il link al pezzo di KIT KLARENBERG apparso su THEGRAYZONE, uscito ieri ma su cui ormai si comincia a discutere anche in Italia (ho appena visto su gùgol…)
https://thegrayzone.com/2022/10/10/ukrainian-kerch-bridge/

Dove nel dettaglio ricostruisce la storia di questo documento riservato, finito in sue mani:
https://thegrayzone.com/wp-content/uploads/2022/10/Support-for-Maritime-Raiding-Operations-Proposal.pdf

Uno studio britannico datato APRILE 2022 su come tirare giù il Ponte della Crimea, opera di HUGH WARD, “a british military veteran”, commissionato da CHRIS DONNELLY “the senior British army intelligence operative and former NATO advisor”, quindi passato a Audrius Butkevičius, “former Lithuanian Minister of Defense”, il quale a sua volta l’ha fatto avere agli UCRAINI con un passaggio dietro la schiena.

Tre cose:
1. mentre i “negoziatori” ucraini interpretavano la parte di quelli che si sedevano al tavolo delle trattative, e prendevano tempo per riorganizzare uomini e mezzi, i loro kuratory commissionavano piani per far saltare il ponte della CRIMEA.
2. Ward chiede a Donnelly di “please protect this document,” e il motivo è dato dal piano che, oltre a colpire un OBBIETTIVO CIVILE, non tiene per nulla conto dei “danni collaterali”. E infatti è stato passato almeno ad altri due Paesi con nonchalance…
3. Era un piano troppo “strong”, per usare la lingua di Albione. Alla fine si è optato per una versione che non provocasse la terza guerra mondiale. Ma il fatto che uno possa ideare (pp. 14 “cruise missile battery” et segg.) un piano del genere è indice del fatto che per questi “war veterans” avere davanti la Russia, o gli USA, o la Cina, è la stessa cosa che avere davanti le guardie giurate di “Sempre, comunque e soltanto all’Erta snc”. Non pensano alle conseguenze delle loro azioni. O, peggio ancora, ci pensano ma vanno avanti.

“IN ARMENIA SI PUO’, E’ PIU’ VELOCE E COSTA MENO”… PERCHE’ CERTE ROTTE ARZIGOGOLATE SONO LA “NORMA”…

Se uno guarda alla rotta di quel camion esploso, BULGARIA-GEORGIA-ARMENIA-GEORGIA-RUSSIA, è difficile pensare a tutto questo come qualcosa di “normale”. Di fatto, invece, lo è.

Una persona dotata di raziocinio, guardando sulla cartina vede BURGAS, vede NOVOROSSIJSK, ovvero i maggiori porti bulgaro e russo sul Mar Nero, e pensa… “scusate tutti: merce che fa tutto quel giro, anziché andare diretta a Novorossijsk e da lì Taman, quindi finire sul ponte per andare a Kerch in Crimea… qualche sospetto in un agente che guarda la “marshrut” del camion (dal fr. marcheroute), la non lo suscita?”

No… perché quando c’è di mezzo la burocrazia il raziocinio lascia lo spazio a logiche BEN più illogiche della seguente.
- In Russia ci sono più merci
- I tempi di sdoganamento sono di gran lunga maggiori
- Sdoganare costa di più
- Una volta che hai sdoganato in Armenia, poi la dogana vale in tutto lo spazio dell’Unione doganale.
https://t.me/sashakots/36457

Ci potrebbe anche stare. Andiamo però a fare i “fiscali” e guardiamo il disco orario e i consumi. La differenza non è fra “sdogano a Genova” o “sdogano a Milano” per merce che so, diretta a Bergamo, dove al massimo allungo di 50-100 km e due o tre ore.

Se si va a vedere su “gùgolmappe” la rotta POTI (Georgia)-SHIRAK (Armenia)-VERCHNYJ LARS (Russia ripassando da Tblisi Georgia), ARMAVIR (Russia, chiedo scusa in un pezzo precedente avevo scritto Arviv, ma intendevo ARMAVIR, errata corrige già che ci siamo), mi escono 1162 km e quasi 20 ore. Più dogana, più disco orario o parvenza dello stesso che impone otto ore di guida intervallate (e comunque mai tirata unica… da solo è umanamente impossibile) sono almeno tre giorni di lavoro.

1162 km, 3 dogane in più come minimo (transito georgia-armenia, armenia-georgia, georgia-russia)… due soste notturne di un autista, e CIO’ NONOSTANTE… CONVIENE ANCORA PASSARE PER L’ARMENIA!

Anche considerando che un impegno per tre giorni di un’autista e di un mezzo completo, più tre dogane, più una trazione da mille e rotti km COSTINO MOLTO MENO (ma il carburante costa sempre… e la differenza non è fra la prezzi EU e prezzi GE-AM-RU, ma fra prezzi RU e prezzi GE-AM-RU… ammesso che il costo della vita in Russia sia maggiore, ma non c’è la differenza abissale fra UE e Paesi del Caucaso… e sull’altro piatto della bilancia abbiamo milletrecento km, centinaia di litri di carburante, strade a pagamento, eccetera!), E PUR NELLA PEGGIOR BUROCRAZIA DEL MONDO… non è questo il problema, non può essere!

Il problema allora è un altro. E riguarda la facilità di sdoganamento in ALCUNE dogane rispetto ad ALTRE. Perché i PAESI BALTICI, che tanto fango buttano sulla Russia, che criminalizzano la Russia, che smontano i monumenti di chi li ha liberati, SONO DI FATTO RIDOTTI A “ECONOMIA DI TRANSITO” che vive SOLO grazie alla RUSSIA? Perché per andare da MILANO a MOSCA la merce passa MEGLIO (anzi solo!) da KAUNAS, da RIGA e persino da TALLIN anziché via VARSAVIA-MINSK-SMOLENSK?

Perché le vie delle dogane sono “infinite”… perché l’UNIONE EUROPEA, che tanto parla di legalità, PERMETTE a TRE PAESI MEMBRI DI FARE I FILIBUSTIERI CON SOCIETA’ PRESTANOME, FATTURE CUMULATIVE, TRIANGOLAZIONI CHE AGGIRANO TUTTO (e non sto parlando delle sanzioni da otto anni a questa parte) E CONSEGUENTE EVASIONE FISCALE? “The answer my friend is blowing in the wind”…

Ai russi tutto questo sta bene. Non servono più certificazioni GOST o licenze del produttore, se l’intermediario lettone è provvisto di tale certificazione o licenze. E passa tutto. Tutto passa… panta rei, anche nel giro GEORGIA-ARMENIA-GEORGIA-RUSSIA. Ecco allora che anche il giro più assurdo, più antieconomico del mondo, diventa perfettamente “normale”.

In termini di sicurezza non cambiava nulla, diciamolo subito. Un container, o un camion che finiva in visita scanner non sarebbe stato mai scoperto. Ci sarebbe voluta una visita merce con apertura palette, disfacimento di una con esame del rotolo e allora, nel prelevare magari un campione per farlo analizzare, qualcuno avrebbe potuto notare qualcosa di strano al suo interno. Ma la visita è telematica, ovvero determinata da un computer, da un algoritmo, sulla base di quanto dichiarato. E se io dichiaro merce che già paga dazio pieno (come in questo caso, i rotoli di materie plastiche non hanno esenzioni in UE, ma penso anche altrove…), merce classificata come “generica” in termini di classe di pericolo (no ADR, IMO, DGR a seconda di come la si porta), merce che non presenta possibilità di DUAL USE, merce che non ha nessuna restrizione (convenzione di Washington, sanitari, CITES, radiometrici, eccetera…), quando si lancia la bolla doganale non esce visita neanche se mi presento in dogana con la bandana da pirata o col passamontagna! Nemmeno lo SVAD (servizio vigilanza antifrode) si sporca le mani per rotoli di plastica.

Quindi, non cambiava nulla in termini di sicurezza… e non cambiava nulla in termini di tratta allungata di 1200 km! ERA, ED E’... TUTTO… “NORMALE”. Le vie delle dogane…

PENSIERI E PAROLE DI UNA CANAGLIA NAZISTA

E’ lui, è sempre Maksim Zhorin, l’autore prima della pubblicazione del filmato della fossa comune a opera delle canaglie sue pari, poi della balla sul telefonino russo, sbugiardata immediatamente dai dati EXIF posteriori di un mese alla ritirata dei russi, poi del “fotosciop” fotogramma per fotogramma della banda rossa sulla gamba di uno dei due aguzzini. Chi ha avuto lo stomaco per andare a ritroso sul suo canale telegram di qualche giorno, ha trovato questa ulteriore perla, datata 01/10
https://t.me/MaksymZhorin/3757
Commentando la notizia di un voenkor che parla di caccia alle streghe e saccheggi in una KRASNYJ LIMAN appena persa dai russi, dove stava avvenendo un TOTALE controllo di chi era restato, al fine di stanare russi, separatisti, “moskaly”, collaborazionisti e traditori, così si esprimeva:
Adesso tocca a Kremennaja, poi la Ukrowermacht sarà finalmente nella mia Rubezhnoe. E i collaborazionisti, e i moskaly, li staneremo tutti e ne faremo piazza pulita.
Далі Кремінна, а потім укровермахт нарешті буде в моєму рідному Рубіжному. І колаборантів, і москалєй - всіх відловимо і зачистимо
Capiamo ora perché, arrivatogli il filmato sotto mano, non stesse più nella pelle. Un’ansia da prestazione che, speriamo, questa volta non passi inosservata. Speranze vane, ho paura: i cinegiornali luce si ostinano a non parlarne e a lanciare cortine fumogene di fantomatiche fosse comuni citando come il vangelo bollettini di Ukrinform che cita la Procura di Kiev che cita i copioni messi sotto dai padroni atlantici. Quei necrofili dovranno fare in fretta questa volta, perché non avranno tutto il tempo che hanno avuto a BUCHA: se le cose vanno avanti così, si troveranno anzi ben presto spinti indietro, alla casella di partenza.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 October 2022 12:16
11/10 ore 12:15 aggiornamento

DAL FRONTE


Cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011070824-2814a248.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/11/20221011070822-8e81cdea.jpg

dove è rappresentato graficamente il risultato della “difesa attiva” di ieri: uno spicchio di terra fondamentale per la difesa e la tenuta di KREMENNAJA. Qui un’altra versione della cartina:
https://t.me/RVvoenkor/28646

Non sappiamo come andrà sui vari fronti. Prima o poi l’attacco frontale sarà sferrato e, quando sarà, sarà terribile, come solo può esserlo un assalto contemporaneo e su più punti da parte di decine di migliaia di soldati. Tuttavia, in queste condizioni, ovvero in attesa che arrivino i trecentomila, le truppe dislocate a difesa della linea di fronte stanno facendo il possibile e anche di più, per renderla meno traballante.

LANCI MISSILISTICI DI STAMANE

Hanno colpito altre parti dell’infrastruttura energetica ucraina, come da cartina
https://t.me/zastavnyii/1808
tra cui l’ultima grande centrale termoelettrica non colpita ieri.
https://t.me/rybar/40050

Questo il quadro alle 11:00 di oggi:
https://t.me/poisk_mil/4733

Colpita anche l’infrastruttura dei trasporti SU ROTAIA, che è quella CRUCIALE per il trasporto di soldati e armamenti:
il centro logistico di SHEPETOVKA, snodo ferroviario, fabbrica di riparazione e sede dell’11° reggimento missilistico.
https://t.me/zastavnyii/1810

Ieri poi FORBES (edizione ucraina) si è messo a fare i conti in tasca ai russi fino alle 17:00
400-700 milioni di dollari (più diversi milioni di dollari di droni kamikaze)
11 morti
87 feriti
https://t.me/vityzeva/70378
L’accostamento dei dati NON è casuale. È il tipico linguaggio ECONOMICISTICO di dati accostati per dimostrare inefficacia, inefficienza, eccetera.
Ma inefficienza di cosa? Mi verrebbe da dire… di cosa? Che han speso mezzo miliardo di dollari o anche più per uccidere 11 civili? Ma lo scopo era quello? O era “dare un segnale” puramente simbolico? A FORBES non lavora una manica di cretini. Sanno benissimo qual era lo scopo dell’operazione, e che lo scopo è stato pienamente raggiunto, visto che siamo a martedì 11/10 e territori come SVATOVO, che dovrebbero essere caduti in mano ucraina dal 30/09, non solo resistono ancora, ma cercano di fortificare le loro difese, alzando sempre più l’asticella per gli attaccanti. E compromettendo l’offensiva stessa: confermata la rete STARLINK fuori uso
https://kherson-news.ru/society/2022/10/11/49921.html
et
https://t.me/HersonskiyGorodovoy/1097
La “guerra incentrata sulla rete”, se si torna in modalità “welcome to the human race” (Jena Plissken), torna a “Terra… terra, qui Stella, mi sentite, passo” (Земля... Земля, я Звезда, как слышите... da "Zvezda", bellissimo film, tratto dal romanzo omonimo,
del 1949 https://www.youtube.com/watch?v=0bYJ3Bo2_AQ
e rifatto nel 2002 https://www.youtube.com/watch?v=vcGC2JDh-pc )

Ciò nonostante, a FORBES devono accostare dati che non c’entrano nulla fra loro… ed è stato indirettamente un bene, non solo perché i morti son tre in meno di quelli dei cinegiornali luce nostrani (oltre al fatto che quelli creati dagli attacchi diretti e non da una contraerea urbana malfunzionante saranno ancora meno), ma anche perché questa ENORME SPROPORZIONE fra MEZZI IMPIEGATI e VITTIME in centri abitati da milioni di persone, mostra ancora una volta che quando i russi dicono “infrastrutture” intendono “infrastrutture” e usano mezzi, anche costosi, per limitare al massimo l’impatto alle stesse: VISTO CHE SIAMO IN TEMA DI ECONOMIA SPICCIA… PER OTTENERE LO STESSO RISULTATO BASTAVA MOLTO MENO E CON MEZZI MOLTO PIU’ AL RISPARMIO… MA SICURAMENTE DATE LE ZONE AD ALTA DENSITA’ ABITATIVA, CON QUALCHE MIGLIAIO DI MORTI. E COSI’ NON E’ STATO.

Intanto, è stata presentata richiesta ufficiale all’ONU perché si investighi sulla fossa comune e sull’esecuzione sommaria avvenuta davanti a un telefonino in data 09/10 da parte degli squadristi di KRAKEN e ripresa dal capo di AZOV.
https://news-kharkov.ru/society/2022/10/11/20989.html
Visto che Parlamento europeo e altre sedi se ne sono sinora fregate altamente. Vedremo come andrà anche questa richiesta.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 11 October 2022 08:38
11/10 ore 08:00 aggiornamento

I MORTI CHE CONTANO, SI CONTANO...

Dalla lettura mattutina dei cinegiornali luce spicca quell’“almeno 14 morti nei raid”. Parliamo di morti.

1. Quell’autista fatto saltare per aria da dei criminali, morto sul lavoro, per aver ricevuto l’incarico di portare un mezzo da ARVIV in CRIMEA, insieme agli altri cinque morti nello schianto di sabato, per i cine giornali luce non è morto. Eppure aveva anche lui una famiglia, che manteneva lavorando anche di sabato. Ma loro preferivano parlare di "ironia", di "buon compleanno putin", fra sabato e domenica. Eppure, solo in quell’azione, han fatto quasi metà di tutti i morti di ieri. Ma i morti che contano, si contano… gli altri, possono crepare tutti.

2. Ancora non mezzo fotogramma di quel video shock dove si vedono due squadristi buttare un “kolaborant” in una fossa comune. Solo lì, tra i due giù e quello che rotola, siamo a tre. Tre importanti, tra l’altro. E non per tenere in piedi tesi strampalate, come quelle a cui allude il compilatore di testi altrui sulla pagina web del cinegiornale luce. Anzi, per confutarle. Le fosse comuni le stanno riempendo di civili i “liberatori”, con i loro processi sommari ed esecuzioni altrettanto sommarie di “kolaboranty”. Ci sono sviluppi, tra l’altro sul video shock che, evidentemente, non meritava di scioccare l’opinione pubblica occidentale. Perché i morti che contano, si contano… gli altri, possono crepare tutti. Il video è questo:
https://t.me/notes_veterans/5564
La frase “Відео взяте з телефона окупанта”, “video preso dal telefono di un occupante”, appare UN’ORA DOPO LA PUBBLICAZIONE:
Prima versione
https://t.me/notes_veterans/5569
e seconda versione con l’aggiunta.
https://t.me/notes_veterans/5567
Quel “la pagheranno”, chissà perché, l’avevano capita tutti come una minaccia ai “kolaboranty” che ai russi. E da KIEV è partito l’ordine immediato di rettifica. Ormai però la verifica dei dati EXIF è alla portata di tutti, anche dei più creduloni. E i dati matrice del video parlano di una sua creazione a ottobre, il 10, a mezzogiorno. Anche i vestiti delle persone già nella fossa non sono prettamente estivi.
https://t.me/warfakes/7813
E allora accade che qualcuno METTA UN’ULTERIORE PEZZA. Due secondi in più di video dove due aguzzini portano la futura vittima sulla sommità della fossa, da cui poi sarebbe stato prima ammazzato, poi fatto rotolare giù in quel filmato immondo.
https://t.me/notes_veterans/5611
Una fascia rossa sulla gamba di uno dei due aguzzini avrebbe dovuto denotare il reparto “O” dei russi. Questi sono i due secondi al rallentatore:
https://t.me/notes_veterans/5612
Il rosso è stato messo CON FOTOSHOP! A casaccio e senza sincronizzare.
UNA PEZZA PEGGIO DEL MALE COMMESSO! I russi hanno chiesto dal 10 una commissione di inchiesta internazionale su questo crimine di guerra, su questa barbarie nazifascista.
https://t.me/readovkanews/43849
Ma qui, muro di gomma.

3. Torniamo alle 14 vittime di ieri riportate dal cinegiornale luce per eccellenza. Come a Zaporozh’e domenica? Che poi si trovano i frammenti di S-300 dove si vede un missile della contraerea finito dove non doveva? Questo è un altro finito su una casa a NIKOLAEV!
https://t.me/SergeyKolyasnikov/43246
Quello rimasto dentro come lo contate? Anche quello fra i quattordici? Ah, già. C’è anche la seconda regola: “quando i morti contano, mettiamo sul conto degli altri anche quelli che abbiamo fatto noi, per sbaglio o deliberatamente”. Dimenticavo… ma se togliamo quelli quanti ne rimangono uccisi dai russi?

5. Ci sono state ondate di attacchi missilistici tutto ieri, più droni, più razzi sparati da aerei Tu-95, in UNA QUANTITA’ che non ha eguali dall’inizio del conflitto, SU TUTTO IL TERRITORIO rimasto al regime di KIEV. E ha fatto tanti morti quanti ne fa in un giorno il regime di KIEV tra CHERSON e LUGANSK? Di cui un terzo nella sola DONECK? Da otto anni peraltro? Va bene, cioè va male, ma ormai ho capito: perché i morti che contano, si contano… gli altri, possono crepare tutti. Ciò però non toglie che l’intento non era sparare trecento e rotti razzi per uccidere probabilmente meno di dieci civili, ma per colpire infrastrutture e centri decisionali. I morti di KIEV a DONECK sono fatti per punire i civili stessi. Quella fossa comune è fatta per punire i civili stessi. Quel video ignobile è a monito dei civili stessi. Civili che possono crepare tutti, per i cinegiornali luce. Perché non esistono. Da otto anni a questa parte.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 10 October 2022 23:03
10/10 ore 23:00 aggiornamento

DIFESA ATTIVA


Interessante aggiornamento dal fronte EST. Sulla linea SVATOVO-KREMENNAJA è in corso quella che può essere definita “difesa attiva” (активная оборона), ovvero un’attività tesa a ridefinire spazi di difesa nella maniera più congeniale ai russi, oltre che disturbare, impedire, condizionare pesantemente i movimenti nemici. Il tutto, ANCHE tramite manovre offensive, ma senza procedere a un vero e proprio contrattacco.

Nel corso di tali azioni le truppe russe hanno liberato oggi:
- TORSKOE
- TERNY
- NOVOSADOVOE
Cartina qui:
https://t.me/yurasumy/5462

Inoltre, tendendo un’imboscata a due colonne nemiche che tentavano il raggruppamento, hanno consentito a SVATOVO di rinforzarsi ulteriormente.
https://t.me/vysokygovorit/9683

Lo stesso si può dire del fronte SUD, sopra CHERSON. Qui continua l’ammasso di truppe ma, sulla linea di fronte vera e propria, al momento compaiono solo incursori e sabotatori. La difesa attiva, in questo caso, consiste non solo nell’impedire la loro attività di infiltrazione, ricognizione e sabotaggio oltre la linea di fronte, ma anche di inseguirli e far saltare i ponti mobili sul fiume INGULEC attraverso cui oggi passano loro e, domani, migliaia di uomini e mezzi. Uomini e mezzi anch’essi sotto attacco nelle retrovie.
https://t.me/rusich_army/5700

“DI CHI E’ QUESTO?”… “E’ MIO...”

“Pubblicità progresso” targata NATO. Oggi sono girate per la rete (segmento russo, qui ci mancherebbe… non gira più neanche quella pubblicità dei preservativi…) queste due FOTO SUBACQUEE:
https://t.me/zvezdanews/95692

Sono foto autentiche, datate 06/11/2015. Il tubo a destra dell’ordigno dinamitardo è… c’è scritto sopra: “NORD STREAM LINE 2”. Il secondo tubo del NORD STREAM 1 (all’epoca Nord Stream e basta...).

Il portavoce di GAZPROM, oggi, ritiene NECESSARIO RICORDARE QUESTO EPISODIO DI ALLORA. Ricognizione dei fondali, individuazione dell’ordigno, domanda da professore col preservativo: “Di chi è questo?” e, dall’ultima fila, la NATO risponde: “E’ mio prof... ma L’ABBIAMO PERSO NEL CORSO DI ESERCITAZIONI” (peggio, neanche “l’abbiamo”, “si è perso” nel corso di esercitazioni потерялся во время учений, come dicono i bambini dell’asilo...).

Perso, “casualmente”, a fianco di un gasdotto che non è né loro, né di alleati, per la precisione al CHILOMETRO 651 a 40 metri di profondità. La storia ci racconta che furono poi gli artificieri svedesi a farlo brillare. Qui anche il minuto di intervista al portavoce di Gazprom:
https://t.me/WarDonbass/81995

Conclusione: sistemare ordigni esplosivi a fianco di gasdotti subacquei fa parte delle fantasie (erotiche? Tipo dottore infermiera?) degli atlantici “since 2015”. Lo facevano per fare i “buoni” e salvare il mondo, nel corso di tali esercitazioni? Forse, concediamoglielo.

Di certo sappiamo che, per fare queste “esercitazioni”, andavano “in casa d’altri”: e questo è un fatto. “Altri” molto, molto particolari (non un gasdotto dell’ENI, per esempio).

Conoscevano quindi a menadito QUEI fondali, su cui NON ERANO IN ALCUN MODO né i benvenuti, né autorizzati a compierle, quelle “esercitazioni”.

Sappiamo anche che quel giorno avrebbero voluto stare a casa e giocare al dottore e all’infermiera, visto che si son dimenticati i pezzi, e che pezzi, per strada, pardon, a fianco del tubo…

Infine, sicuramente, quella sera non del 2015, ma di QUALCHE SETTIMANA FA, avrebbero fatto meglio a giocare al dottore e all’infermiera. I cinegiornali luce no, non gli han messo ancora davanti il foglio giusto da leggere, ma le nostre case fredde, o le nostre tasche vuote, o entrambe, quest’inverno sanno già chi ringraziare.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 10 October 2022 18:43
10/10 ore 18:30 aggiornamento

DALLO SHOCK ENERGETICO…


Alle 16:30 partiva una nuova ondata di attacchi missilistici, sia pur con un numero minore di missili lanciati e con un numero minore di regioni interessate.
https://t.me/boris_rozhin/66701

Il bilancio delle infrastrutture elettriche colpite FINO AD ALLORA è riassunto invece in questa cartina del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/10/20221010104525-262b918a-xx.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/10/20221010130954-6f51035c.jpg

Le centrali elettriche colpite sono solo quelle TERMICHE (No Nucleari, No Idroelettriche). Le centrali da 330 kW sono state quelle più colpite, quindi quelle da 750 kW. Nella sola KIEV, 4 sono state le centrali colpite.

Per mettere fuori uso l’intero complesso energetico ucraino serve altro, serve un’azione sistemica, peraltro neppure troppo prolungata nel tempo: una giornata come oggi tutti i giorni per una settimana, massimo due. Ma non era questo, almeno a otto ore di distanza, lo scopo di questa azione.
https://t.me/rybar/40028
et
https://t.me/readovkanews/43822

Questa conclusione si evince anche da questa cartina, che mostra
- In nero le zone rimaste senza corrente,
- A strisce le regioni parzialmente danneggiate
- In bianco le zone con ancora la corrente.
- Disegnate in rosso le centrali colpite (potenza indicata tramite la dimensione della sagoma)
https://t.me/zastavnyii/1798
La distribuzione riflette peraltro quanto indicato in quest’altra cartina, dove è indicata per regione la quantità di razzi lanciata:
https://t.me/zastavnyii/1796

Questa peraltro la cartina degli attacchi nella sola KIEV,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/10/20221010120149-f0fa49c4.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/10/20221010120146-972eb7d6.jpg
dove sono chiaramente indicate le centrali termoelettriche (ТЭЦ e TPP nella doppia dicitura), oltre al quartier generale dei servizi segreti ucraini (СБУ e SBU). Il funghetto azzurro invece non sono “gli ucraini che si sono sparati da soli” ma, come ieri a ZAPOROZH’E, gli effetti nefasti di contraeree piazzate nei centri abitati e mal calibrate e adoperate. Da questo, il colore azzurro del funghetto sulla sede della missione europea.
https://t.me/rybar/40030

Idea quest’ultima campata per aria? Si guardi questa traiettoria di un razzo di contraerea lanciato oggi:
https://t.me/anna_news/40862
In buona sostanza, la taratura o la strumentazione elettronica o non reagisce correttamente ai metalli dei palazzi (forse perché il progettista non pensava a un uso “urbano” di tale strumentazione…) o i missili hanno altri tipi di difetti e perdono quota. Quelli di ieri di Zaporozh’e sulle case popolari con commenti a caldo di Zelenskij, per esempio, sono stati causati da missili antiaerei S-300 ancora di fabbricazione sovietica:
https://t.me/notes_veterans/5588
un rottame qui in questo frammento di filmato
https://t.me/notes_veterans/5588
e come si vede dall’analisi della traiettoria derivata dai danni osservabili anche in queste foto
https://t.me/notes_veterans/5590
occorsi da missili che hanno perso il controllo a bassa quota.
Stesso discorso per il cosiddetto “ponte di Klichko” tirato giù oggi a KIEV da un missile della contraerea (si vede nella foto che non è un missile “alato” di quelli usati negli attacchi di oggi)
https://t.me/rybar/40015

… A QUELLO ECONOMICO …

Due miliardi di grivne è il danno stimato alle infrastrutture, più dagli otto agli undici milioni di EURO persi al giorno per mancata vendita di energia elettrica all’Unione Europea.
https://t.me/legitimniy/13752
In questo momento, infatti, la fornitura di energia elettrica all’estero è bloccata.
https://t.me/RVvoenkor/28623
A questo contiamo anche i danni alle industrie, tra cui non poche di quelle grandi possedute da capitalisti esteri:
- L’acciaieria KRIVOROZHSTAL’, per esempio, è di proprietà della indiana ARCELOR MITTAL
- Un giacimento adiacente è invece di usufrutto della canadese BLACK IRON
https://topcor.ru/28576-porazhenie-krupnejshej-tjec-v-krivom-roge-budet-imet-posledstvija-i-dlja-evropy.html?ysclid=l92zr8dzfr29304107
Quest’ultimo è un danno decisamente più difficile da calcolare, perché rende ancora più precario l’intero apparato produttivo di quello che resta della struttura statale ucraina. E l’avvertimento di Mosca di oggi potrebbe ripetersi. Specialmente in caso di NUOVI attacchi terroristici. Attacchi che a questo punto sono in MOLTI a non volere che si ripetano.

… A QUELLO MILITARE

Oggi, ovviamente, nessun aggiornamento su nessun canale di informazione, né del segmento russo, né di quello ucraino. La “guerra incentrata sulla rete”, se non c’è rete, è impossibile da combattere. E la NATO non può mandare allo sbaraglio quella che probabilmente è la sua ultima cartuccia, questa quantità enorme di soldati che ha ammassato al confine EST e SUD, senza mandarla a colpo sicuro. Perché la parola successiva a SCONFITTA sarebbe quindi una sola soltanto, e che non necessita di traduzione: KAPITULACIJA. Per farlo, deve prima sistemare una situazione che fino a ieri gli sorrideva a trentasei denti e ora gli ride molto di meno. Sempre di meno.

Non da ultimo, a causa delle sempre maggiori CONTRADDIZIONI FRA DUCETTO E GENERALE. Il primo, ora, vorrebbe addossare tutta la colpa dell’insuccesso di oggi sul secondo.
https://t.me/legitimniy/13755
Ma Zaluzhnyj è “l’astro nascente”, mentre l’attore comico è la stella calante, molto calante nelle grazie dei padroni NATO. Vedremo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 10 October 2022 12:45
10/10 ore 12:30 aggiornamento

LA RISPOSTA RUSSA


Alla fine è arrivata. E ha dimostrato, sancito per certi versi, che
- otto mesi di mancati attacchi a infrastrutture energetiche, ponti e centri direzionali non erano un segno di debolezza,
- non erano neppure un segno di incapacità a fare quanto accaduto oggi,
- la “linea rossa” fra “operazione speciale” e guerra è stata superata, e non dall’attentato di sabato, ma BEN PRIMA, a partire dall’offensiva NATO del mese scorso fino ai gasdotti fatti saltare,
- le due regioni e due repubbliche, una volta divenute territorio della Federazione Russa, non potevano restare in pericolo costante di sopravvivenza con diverse decine di migliaia di uomini e mezzi NATO che continuano ad ammassarsi a ridosso della linea di fronte,
- la guerra non dichiarata ma effettiva della NATO ha costretto a una mobilitazione senza precedenti nella storia della Federazione Russa che ha avuto un costo sociale enorme, ancor prima che economico; un costo che IMPLICAVA IL NON POTER PIU’ “COMBATTERE CON UNA MANO SOLA”; in altre parole, non si poteva più lasciare che i RUSLAN ucraini e i cargo NATO facessero la spola con armi e formazioni armate che poi erano dislocate tranquillamente al fronte su ponti rimasti in piedi, tramite linee ferroviarie intatte, utilizzando STARLINK e dispositivi di coordinamento e collegamento in grado di rendere possibile quella “guerra incentrata sulla rete” che, insieme ai nuovi armamenti, è stata il cuore dell’offensiva NATO.
- con il discorso di Putin di poco fa, questo attacco a oggetti dell’infrastruttura militare, energetica e di collegamento (по объектам военной инфраструктуры, связи и энергетики) è solo un monito a KIEV a non proseguire ulteriormente con gli attacchi terroristici; https://t.me/boris_rozhin/66669
- tra il nulla e l’arma atomica c’è ANCORA MOLTA strada ancora da percorrere con armi convenzionali.

Quest’ultimo punto è stato sottovalutato non solo dai cosiddetti “esperti”, tanto intenti a trovare un perché “dietrologico” al quarto tubo rimasto illeso (e magari alla strada sul Ponte della Crimea rimasta intatta…), quanto pronti e proni ad accettare e rimbalzare nella nostra società civile l’isteria nucleare promossa dalla NATO. Questo punto è stato sottovalutato dalla stessa NATO, dagli analisti che pensavano a quell’offensiva su ampia scala e durata un mese che aveva costretto a mosse di emergenza a chi, fino a quel momento, non solo aveva combattuto con una mano sola, ma aveva previsto di continuare a mantenere, sul campo, una mano sola (“I tempi si allungano”, diceva a fine agosto SHOJGU), come a una MOSSA DECISIVA, IN GRADO DI FAR SALTARE IL BANCO, mettere in crisi non solo la TENUTA del complesso militare-industriale, ma della stessa società civile russa.

Invece, la mobilitazione parziale ha funzionato e, sul campo di battaglia, sono cominciati ad apparire armamenti e strumentazioni mai viste sino ad allora. I cambi ai vertici, in queste situazioni di emergenza, sono abbastanza draconiani da quelle parti: e così è stato. Inoltre, da sabato a oggi c’è stata una vera e propria TEMPESTA MEDIATICA che ha fatto entrare anche i russi più lontani dall’attuale dirigenza in modalità “lotta per la sopravvivenza”.
- Prima i filmati e la cronaca puntuale di quanto stava accadendo, oltre che della risposta del genio civile e militare per il ripristino, hanno creato un clima di MOBILITAZIONE ben diverso dalla “cartolina” di precetto e le bande che salutano le reclute alla stazione con “Proschanie slavjanki”;
- Poi ieri c’è stato un episodio che definire tragico è dire poco: un capo di AZOV ha pubblicato immagini di una fossa comune che ha infastidito anche KIEV. Un’ora dopo la pubblicazione lo stesso capo ha aggiunto alla didascalia “immagini prese da un telefonino russo”, ma ormai il danno era fatto. I dati EXIF del video erano tutti riconducibili alla data di ieri, così come i vestiti erano già autunnali. Le immagini erano la TRAGICA TESTIMONIANZA di “kolaboranty” passati per le armi nel corso dei RASTRELLAMENTI FASCISTI in corso a Kupljansk, Izjum e Balakleja (non è un caso che, ieri, abbia cercato un riscontro sul cinegiornale luce per eccellenza di questo filmato e… nulla! Bocche cucite). Queste immagini ieri hanno avuto un impatto sulla società civile notevole. E hanno contribuito notevolmente a portare la guerra nella casa di tutti. Qui un breve riassunto (https://t.me/warfakes/7813)… ma ieri tutti i canali hanno dedicato metà spazio a questo (e l’altra metà al ponte)
- A proposito del ponte, immagini del ponte, usate come sfondo per i selfie, messaggi “ironici”, come li chiamano i cinegiornali luce locali, sia delle figure chiave del REGIME DI KIEV, che della cerchia politica occidentale, non sono infine passati inosservati e hanno fatto il resto.

Stamane è arrivata la risposta russa:
- 60 esplosioni a KIEV;
- 47 nella regione di NIKOLAEV;
- 15 a L’VOV;
- 27 nella regione di VINNICA;
- 20 a CHARKOV;
- 15 nella regione di ODESSA.
- attacchi missilistici anche in altre regioni, come CHMEL’NICKIJ, TERNOPOL, ZHITOMIR.
https://t.me/beryslavru/3301
Ma non solo: questa la cartina alle 10:00
https://www.mk.ru/politics/2022/10/10/opublikovana-karta-udarov-po-ukraine-ot-zaporozhya-do-lvova.html

Tutte le stazioni elettriche da 750 kW sono state colpite:
https://t.me/rybar/40001
oltre che la centrale termoelettrica (TES) BURSHTYNSKAJA, che oltre ad approvvigionare l’ovest dell’Ucraina, esportava fino a oggi anche verso Ungheria, Slovacchia e Romania.
https://t.me/epoddubny/12914
colpita anche la rete elettrica di KIEV (la centrale termoelettrica TES-6)
https://t.me/boris_rozhin/66637

Sicuramente, l’industria bellica ucraina da oggi è ferma, sia quella che produce armi leggere e munizioni, sia quella che ripara carri armati e artiglieria pesante. Inoltre, il black-out non potrà non avere ripercussioni sul traffico di rete e sull’offensiva imminente, che a questo punto potrà restare imminente ma senza quella copertura e coordinamento di cui ha goduto da un mese a questa parte.
https://t.me/rybar/39996

Fra le strutture di potere colpite a KIEV,
- Il palazzo della SBU (il FSB ucraino, principale responsabile dell’attentato al Ponte della Crimea) https://t.me/warfakes/7831
- oltre che uno dei Palazzi presidenziali di Zelenskij in Vladimirskaja ulica https://t.me/vysokygovorit/9672
- e la Torre 101, dove si trova il dipartimento delle Forze Armate d’Ucraina https://t.me/boris_rozhin/66623
Rappresentano la risposta simmetrica a quanto accaduto sabato.

Più in generale, si conferma come l’attacco di stamane sia stato limitato a STRUTTURE MILITARI e INFRASTRUTTURA ENERGETICA E DI COLLEGAMENTO:
https://t.me/warfakes/7829

E dal discorso di Putin di poco fa, si capisce che di risposta si tratta, e non di un nuovo modo di condurre la guerra. Sicuramente, nulla sarà come prima perché nulla era già come prima. L’offensiva di massa di un mese fa, così come quella incombente, vengono ridimensionate. Ciò che non è possibile ridimensionare, sono le decine di migliaia di morti sul campo di battaglia di queste settimane, frutto della strategia suicida dei kuratory NATO. Vittime inutili, a questo punto. TOTALMENTE inutili, anche dal punto di vista tattico-strategico. Questo non potrà che acuire le contraddizioni fra popolo e regime. La facilità con cui tutti gli obbiettivi sono stati colpiti, infine, inasprirà ulteriormente le GIA’ ESISTENTI contraddizioni interne fra REGIME ed ESERCITO, ovvero fra ZELENSKIJ e ZALUZHNYJ. Quanto accaduto è RIPETIBILE qualora permanga la linea terroristica di KIEV. E da oggi, il confine fra RIPETIBILE e RIPETUTO è sempre più labile, come quella linea rossa superata ampiamente nelle settimane passate. La palla passa alla NATO. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Francesco Trane
Monday, 10 October 2022 12:25
Ma possibile che i "Rotoli di pellicola di plastica" siano così pesanti????
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Paolo Selmi
Monday, 10 October 2022 13:50
Ciao Francesco!

grazie che mi fai tirar fuori un po' di mestiere... altrimenti a parte mutuo e famiglia cosa lavoro a fare? :-)

Si, è possibile. Sono rotoloni di diverse decine di cm di diametro e quasi un metro di lunghezza (o più). Ne vedo spesso nel mio lavoro
si prendono con delle forche apposta cilindriche che entrano nel cilindro di cartone, oppure con le pale ma stringendo... mossa da non fare perché rischi di segare gli strati superiori... e poi riserve, cazziatoni, eccetera...

torniamo a noi, e al caso di cui sopra. se dovevano andare in un venti piedi, ti dico come li ho visti io nella mia immaginazione. li han caricati sdraiati su un 80x120 a tre alla volta (prima fila), poi altri tre, seconda, e gli ultimi in terza. possibilmente sfalzati (tre col muso su un lato, tre col muso girati di novanta gradi, e gli altri come la prima fila). Quindi magari il diametro non era quaranta altrimenti uscivano.

Questo se volevano fare il 20'. Un venti tiene esattamente 11 palette, sette per il lato lungo e 4 infilate per il lato corto. Due venti tenevano tutto.

In un 40'HQ e con colli sovrapponibili magari stavano tutti in un container anche se le dimensioni del pallet erano 100x120.

Una volta poi passati dal container al bilico, un 13.60 li porta anche "sdraiati" sul pianale.

Comunque si... esistono, plastica molto pesante e "densa". Densa da non far passare i raggi x.

Ciao!
paolo
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Paolo Selmi
Monday, 10 October 2022 09:42
10/10 ore 08:30 aggiornamento

PONTE DELLA CRIMEA: SVILUPPI NELLE INDAGINI

Cominciano a delinearsi i contorni di un’operazione terroristica che ha COINVOLTO, come nel caso di DASHA DUGINA, PIU’ SERVIZI SEGRETI DI DIVERSI PAESI SATELLITI DELLA NATO, e che ha comportato una fase di progettazione e di coordinamento non indifferente. I materiali sono LE PRIME DICHIARAZIONI DEL CAPO DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA e sono stati raccolti dal corrispondente della Komsomol’skaja Pravda Aleksandr Koc. Le annotazioni fra parentesi quadre sono mie. Il testo originale è in corsivo.

Secondo informazioni in mio possesso, nell’operazione al Ponte della Crimea sono stati impiegati due camion. Lo schema della consegna [che fungeva da copertura all’operazione, N.d.T.] era il seguente.
По моей информации, в операции по Крымскому мосту были задействованы две большегрузные машины. Схема доставки была такова.

La merce era composta da 22 palette di pellicola di plastica, con 9 rotoli di pellicola su ciascun pallet, e ogni paletta pesante circa una tonnellata [per quel poco che riesco a vedere dovevano essere quindi al massimo di portata come tonnellaggio per una motrice, anche dal filmato si vedeva che era carico, che “pesava”, NdT]. La merce era arrivata via mare al PORTO GEORGIANO di POTI dalla BULGARIA. Il CLIENTE era un CITTADINO UCRAINO [aggiungo, in un container da 20’ ci stanno 11 palette 80x120, quindi è facile che sia arrivato con 2x20’ pesanti 22 ton circa ciascuno, scaricati quindi in un deposito dentro o nei pressi del porto, N.d.T.].
Груз - 22 поддона пленки по 9 рулонов на каждом (один поддон весит около тонны) – прибыл по морю в грузинский порт Поти из Болгарии. Заказчиком выступал гражданин Украины.

La merce quindi è stata caricata TUTTA su un UNICO camion con targa straniera (in foto), l’autista si interfacciava col cliente tramite whatsapp [questo lo fanno tutti gli autisti stranieri… in genere arrivano a magazzino che non sanno neanche cosa caricare e per chi e ti fanno proprio vedere le due informazioni che gli girano sul telefonino, il CMR spesso e volentieri glielo compiliamo noi su carta intestata loro, nulla di nuovo o eclatante, avviene quasi sempre così, N.d.T.]
Далее он был погружен на фуру с иностранными номерами (на фото), водитель общался с заказчиком по Вацапу.

Da POTI il camion è stato mandato in ARMENIA, dove la merce è stata sdoganata secondo le regole dell’UNIONE DOGANALE, dicendo che era merce generica, il che non ha insospettito i funzionari quando è stata dichiarata merce diretta in RUSSIA, spero che gli autisti saranno in grado di spiegare. [In realtà c’è poco da spiegare… Per Unione Doganale, si intende l’UNIONE DOGANALE EURASIATICA Таможенный союз ЕАЭС che comprende RUSSIA, KAZACHSTAN, BIELORUSSIA, ARMENIA, KIRGIZIA. E’ uno spazio comune come l’UE. La GEORGIA NON ne fa parte. La merce arrivata in Georgia è passata in ARMENIA, che è già paese membro. La merce NON è stata sdoganata, ma ha viaggiato in regime di TRANSITO. In altre parole, si emette un documento che consente il transito di merce allo stato estero da un punto “A” a un punto “B” all’interno dello stesso spazio doganale. In questo caso, un TRANSITO CHE ATTRAVERSA UNO STATO ESTERO, OVVERO LA GEORGIA, PER ANDARE DALL’ARMENIA IN RUSSIA. In tale caso, nessuno può obbiettare nulla se l’agenzia doganale è titolata a emettere documenti di transito, NdT]
Из Поти грузовик отправился в Армению, где груз был растаможен по правилам Таможенного союза – говорят, это типичный, не вызывающий подозрений маршрут едущих в Россию, надеюсь, дальнобойщики пояснят.

Il camion quindi è passato per la GEORGIA e, tramite il valico di VERCHNIJ LARS [OSSEZIA DEL NORD, NdT], è entrato in RUSSIA. Lo STESSO VALICO attraverso cui alcuni russi son scappati in GEORGIA per evitare la cartolina di precetto. Il punto finale del TRANSITO era ARMAVIR [REGIONE DI KRASNODAR’, a nord della catena del CAUCASO, N.d.T.], dove la merce è stata SCARICATA dal camion e RICARICATA SU UN ALTRO CAMION, direzione CRIMEA [probabilmente un altro TRANSITO, un RILANCIO di merce allo stato estero, fosse merce sdoganata ci sarebbe un IMPORTATORE con ragione sociale e partita iva, a cui chiedere conto. DA ARMIR ALLA CRIMEA IL TRANSITO ATTRAVERSO IL PONTE DELLA CRIMEA E' OBBLIGATO, non desta alcun sospetto, N.d.T.].
Затем машина снова въехала в Грузию, а из нее - на территорию РФ через КПП Верхний Ларс. Тот самый, через который в Грузию от мобилизации бегут некоторые россияне. Конечной точкой был город Армавир, где поддоны перегрузили на другую фуру, которая отправилась в сторону Крыма.

A detta di tutti, l’ESPLOSIVO è stato piazzato ALL’INTERNO DEI ROTOLI CON LA PELLICOLA DI PLASTICA [dentro il cilindro di cartone? Sarebbero stati 9 cilindri per pallet, 198 cilindri in totale, N.d.T.]. Per questo, quando il camion è passato al CONTROLLO SCANNER ai raggi x nessuno ha notato nulla.
Судя по всему, взрывчатка каким-то образом была заложена в рулоны с пленкой. Причем так, что на рентгене ее не было видно.

La merce è di PROVENIENZA e ORIGINE BULGARIA [Paese NATO, N.d.T.]. Il che significa che nell’organizzazione di questo attentato possono aver partecipato anche servizi stranieri [… “possono aver”, il voenkor è sin troppo prudente… HANNO, partecipato! Oltre al confezionamento della merce con l’esplosivo, sdoganamento, controllo scanner in uscita, abbiamo TUTTA LA PARTE dei CONTROLLI PASSATI IN GEORGIA, dove TUTTO, ma proprio tutto, è filato liscio; certo, dichiarando “rotoli di pellicola di plastica” il sistema non rileva particolari criticità, ma uno “sguardo dall’alto”, in un’operazione importante come questa, ci sarà stato sicuramente. A questo proposito, ANCHE IL CAPO DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA ALEKSANDR BASTRYKIN NON HA DUBBI, CFR. https://www.kp.ru/daily/27455.5/4659495/, N.d.T.]
И сделано это было в Болгарии. А значит в организации этого теракта, помимо Украины, могли участвовать и иностранные спецслужбы.

L’autista del primo camion [POTI-ARMAVIR, N.d.T.] sta già facendo la sua deposizione. Ma quasi sicuramente, come l’autista del secondo camion [ARMAVIR-CRIMEA, deceduto] è stato usato e non sapeva nulla di quanto stava accadendo.
Водитель первой фуры уже дает показания. Скорее всего, как и шофер второй фуры, он был использован вслепую и не знал о том, что везет.
https://t.me/sashakots/36404

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 09 October 2022 19:51
09/10 ore 19:00 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA: AGGIORNAMENTI

Si lavora anche di domenica, in particolare sulla tratta ferroviaria dove oggi hanno spostato il convoglio andato in fiamme con gru apposite e motrici su rotaia.
https://t.me/milinfolive/91561

Il tratto stradale illeso, invece, da poco funziona a DOPPIO SENSO di marcia.
https://t.me/WarDonbass/81814

Sei morti il bilancio finale:
https://t.me/voenkorKotenok/41413

HIMARS SU UN CENTRO PROFUGHI A STAROBEL’SK (LNR)

E strage sfiorata per un soffio! La notizia è di stamattina,
https://t.me/swodki/174164
HIMARS quindi NATO perché il processo di teleguida dei missili è operato dagli atlantici che controllano le coordinate satellitari fornite dagli ucraini circa gli obbiettivi da colpire. Obbiettivo un centro TEMPORANEO per profughi. Profughi ucraini, quindi “traditori”, nell’ottica criminale dei fascisti di Kiev e d’oltreoceano.
Ex-connazionali, da punire perché altri non pensino di fare lo stesso: ovvero, cercare rifugio dai russi.

Trovato il centro, recuperate dai servizi segreti le coordinate, inizia il processo di verifica delle coordinate da parte del centro di comando NATO… e nel frattempo il centro profughi che è, per l’appunto, “temporaneo”, si svuota: i civili erano stati APPENA identificati e dislocati in altri centri.

Questa è stata la fortuna di questi poveri disgraziati, scappati dalla guerra e dai fascisti per trovare la morte in un centro dove già pensavano di poter essere al sicuro.
https://t.me/vityzeva/70162

Ma ai cinegiornali luce, queste cose, non passano.

DAL FRONTE

Alle 17:30 attacchi respinti su tutti i fronti.

La cartina del fronte SUD è immutata,
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/09/20221009143913-2904cdc3-xx.png
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/09/20221009143849-8b8b0e50.png
e non perché il nemico non attacchi, ma perché sinora
- gli attacchi portati in piccoli gruppi sono stati neutralizzati (raggiunto un controllo sostanziale della linea di confine, si guardi sulla cartina di RYBAR la linea del confine amministrativo della regione di CHERSON, che grosso modo coincideva con la situazione antecedente all’offensiva NATO, e la situazione attuale, dove le forze da due lati, e pure frastagliati, ora si trovano a presidiare una linea lunga meno della metà)
- le forze russe cercano di colpire intensamente le retrovie così da impedire raggruppamenti. Cinque colonne colpite e neutralizzate, per esempio, nel bollettino di oggi proprio sopra CHERSON, insieme al tentativo di concentramento da parte della 128° brigata assaltatori.
https://t.me/mod_russia/20692

Cento soldati ucraini nella regione di ZAPOROZH’E e oltre duecento nella regione di CHERSON hanno così trovato la morte, spesso ancor prima di combattere.
https://t.me/mod_russia/20692
et
https://t.me/mod_russia/20693

La NATO comunque non demorde, e ammassa nuova carne da cannone, non solo autoctona ma anche “atlantica” vera e propria, come oltre 5.000 polacchi sulla linea di fronte a est di ZAPOROZH’E.
https://t.me/ukraina_ru/106378

Il tentativo è evidente: mandare avanti queste centinaia di uomini per sferrare poi l’attacco con migliaia di uomini contemporaneamente.

Lo stesso stanno facendo anche nel fronte EST, fra KUPLJANSK e KREMENNAJA. Tuttavia, anche qui non solo
- si colpiscono le retrovie, impedendo che la testa di ponte aldilà del fiume si rafforzi e si ampli sufficientemente per accogliere nuovi raggruppamenti
- si colpiscono i tentativi di raggruppamenti stessi
- si respingono gli attacchi sinora condotti sempre a piccoli gruppi (decine, centinaia di unità)
ma anche abbiamo movimenti di INCURSORI e SABOTATORI russi che conducono tecniche attive di guerriglia colpendo nemici in movimento nei territori che pensano di controllare e nei loro accampamenti. E’ il significato di questa freccia rossa nella carta di RYBAR aggiornata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/09/20221009083836-db3e3c47.jpg

Attenzione: un esercito che riesce a pensare anche ad azioni di sabotaggio e incursione in territorio nemico non è più un esercito “in debito d’ossigeno”. Un dato importante, anche alla luce dell’imminente offensiva ucraina, e decisamente poco incoraggiante per gli attaccanti.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 09 October 2022 01:23
09/10 ore 01:00 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA: AGGIORNAMENTI

Questa foto satellitare occidentale, scattata subito dopo l’attentato, oltre a farci vedere l’entità del danno è già di suo molto “interessante”… cosa ci faceva un satellite già piazzato lì? Ma siamo i soliti malfidenti… chi non ha un satellite costantemente piazzato sulla sua testa? Suvvia...
https://t.me/boris_rozhin/66474
Altre foto ravvicinate dei danni:
https://t.me/rybar/39932

Questa foto intanto delle ore 16:00 ci mostra sul posto gru e mezzi perché i lavori di ripristino sono già iniziati:
https://t.me/rybar/39936
Ed è grazie a loro che alle 20:00 di oggi già passava il primo treno sulla linea ferroviaria:
https://t.me/rybar/39941

Mentre auto e pullman già passavano dalle 16:00
https://t.me/rybar/39937
a senso unico alternato nel punto dell’esplosione:
https://t.me/vityzeva/70091
Per precauzione, ai mezzi pesanti è stato invece imposto il transito con traghetti.
https://t.me/vityzeva/70089
Transito già in funzione.
https://t.me/rybar/39941

Altro plauso ai lavoratori del trasporto marittimo, che hanno ripristinato in quattro e quattr’otto (4 ore per l’esattezza) i traghetti che erano fermi da tre anni (il ponte li aveva resi superflui) e li hanno rimessi in funzione. Una vera e propria emulazione socialista d’altri tempi.
https://t.me/boris_rozhin/66460

E mentre “Kiev ora evoca la pista russa”, come scrive oggi il più bavoso dei cinegiornali luce nostrani, vale la pena riportare il messaggio di stamane di Michajlo Podoljak, “consigliere del capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina Vladimir Zelenskij” (Радник керівника Офісу Президента України Володимира Зеленського), quindi non l’ultimo dei cazzari da bar. A riprova, la pagina dell’enciclopedia di regime così lo qualifica: “In April 2020, Podolyak became an adviser to the head of the Office of the President of Ukraine Andriy Yermak and an "anti-crisis manager" of the Office.[8] He controls the entire information policy of the Office of the President and advises Volodymyr Zelenskyy directly. In addition, he prepares ministers of the Ukrainian government for broadcasts in the media so that their theses are coordinated with the content promoted by the president.[9]”
https://en.wikipedia.org/wiki/Mykhailo_Podolyak

Quindi, questo signore è responsabile dei testi che il burattino numero 1 impara a memoria prima di andare in onda e che i suoi ministri devono dire, “in modo che le loro tesi siano coordinate con il contenuto promosso dal presidente”. Esticazzi, verrebbe da dire. Non è il ghostwriter di regime numero 1. Molto peggio.

Cosa scrive questo “paladino della democrazia e della libertà di parola” stamattina?

“Crimea, ponte, è solo l’inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all’Ucraina, tutto ciò che è occupazione russa, eliminato”
https://t.me/vityzeva/70044

Poi gli USA si sono svegliati anche loro e li hanno ribaltati. Tutti, dal primo all’ultimo. E tutti allora a dire… ma no… non siamo stati noi… il camion è partito dalla russia… si sono esplosi da soli! Come dire, la Dugina.. era in russia... son stati i russi!

Che dire… “devo dipingere una parte grande, ci vuole un pennello grande”. La logica non fa una piega. Così torna tutto: gasdotti russi fatti esplodere dai russi, ponti russi fatti esplodere dai russi, figlie di personaggi russi incarnazione del male in occidente fatte saltare in aria dai russi, centrali atomiche russe sotto attacchi missilistici russi.

Una medaglia va invece, e per davvero, al gruppo di ingegneri che ha progettato il ponte. Se la logistica della Crimea e delle nuove regioni russe è salva, è grazie al loro genio. In fase di progettazione, infatti hanno progettato due carreggiate poggianti su CAMPATE MONOLITICHE poggianti, ciascuna, su DODICI piloni, MA CIASCUNA IN MODO INDIPENDENTE DALL’ALTRA. Lo scopo era semplice: far si che qualora una campata finisse sotto attacco, l’altra funzionasse indipendentemente dalla prima. Questa foto dei lavori in corso lo mostra molto chiaramente:
https://t.me/periskop_pacific/1442
Che è quanto accaduto.

Ricordiamo che questo ponte è stato costruito sotto la minaccia costante di sabotaggi da parte del regime di KIEV, non è un ponte opera di un genio civile scevro da preoccupazioni di difesa militare dello stesso. Una progettazione sapiente e una qualità costruttiva decisamente all’altezza degli obbiettivi posti dal commitente statale, hanno oggi mostrato tutto il loro valore e guastato la festa ai fascisti che già stamane brindavano alla loro bravata, costata la vita a tre persone, lo ricordiamo.

Dal fronte, dove a decine di migliaia nuova carne da cannone si ammassa lungo il fronte est e lungo il fronte sud, ancora oggi battaglie senza alcun esito positivo per gli attaccanti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte. Nel frattempo, un ricordo al compagno ERNESTO CHE GUEVARA, di cui ricorre oggi il 55° della morte. "Aqui se queda la clara..."

HASTA SIEMPRE, COMANDANTE!

Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Saturday, 08 October 2022 13:49
08/10 ore 13:30 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA: AGGIORNAMENTI


Tre le vittime accertate.
https://t.me/boris_rozhin/66408

Linea ferroviaria illesa e primo convoglio ferroviario ripartirà stasera alle 20:00
https://t.me/boris_rozhin/66410

Un ramo automobilistico è rimasto anch’esso illeso (quello da cui guardano gli ispettori):
https://t.me/boris_rozhin/66411
e di veloce ripristino, dopo i controlli di stabilità. Nel frattempo, è già sopraggiunto il primo cantiere galleggiante e altri tre sono attesi. Il lavoro di ripristino sull’intera tratta procederà a tappe forzate.
https://t.me/boris_rozhin/66393

Morale: “l’opera illegale” non è stata rimossa, continua a funzionare e sono morti in tre (tra cui gli autisti del camion , o kamikaze, o autisti ignari, al momento nessuna pista è esclusa) per niente. A titolo puramente informativo, visto che i cinegiornali luce all’una non solo non avevano ancora pubblicato il filmato della videosorveglianza del camion che esplode, ma hanno diffuso una notizia inesatta, ovvero che la Crimea è collegata alla Russia solo tramite quel ponte di 19 km, li informiamo che da qualche mese a questa parte, che gli piaccia o no, è collegata sia dal ponte che via terra tramite la rotta Rostov-Mariupol’-Melitopol’. La “vecchia strada” che ha funzionato senza controlli di frontiera fino al 1991 e da metà 2022. Il Tg2 era troppo intento a ripetere il foglio di carta che li avevan messo davanti, ivi compresa la parte dei russi che “si sparano da soli” sulla TES (centrale termoelettrica) di ENERGODAR, fuori uso da ieri, per collegare la bocca al cervello.

Nel frattempo, Paul Massaro (che non è fratello del calciatore) brinda: “I love the smell of the burning Crimean Bridge in the morning”.
https://t.me/vityzeva/70066

Mi sembrava giusto capire chi fosse il coglione in questione: “senior policy advisor for the U.S. Helsinki Commission, also known as the Commission on Security and Cooperation in Europe, where his portfolio includes counter-corruption, human rights, sanctions, illicit finance and energy security”
https://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Massaro
Quindi, consigliere del della Commissione USA di HELSINKI e si occupa di anticorruzione, DIRITTI UMANI, sanzioni, finanza illecita e sicurezza energetica. Nobel anche a lui.

Aggiornamenti a seguire.
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Leandro Casini
Saturday, 08 October 2022 14:41
Ciao Paolo, impressioni mie a caldo:
1) gli ucraini annusano nell'aria le trattative sotterranee (non troppo) tra USA e Russia e voglio spingere Putin alla massima esasperazione interna in modo che reagisca in maniera esagerata (forse colpendo a tappeto infrastrutture viarie, ferroviarie, energetiche, ecc. dell'Ucraina); così l'Occidente sarebbe costretto a rimandare qualsiasi progetto di negoziato col "mostro" di Mosca;
2) seguendo i canali telegram, soprattutto quello di Solov'ev, che mi pare molto popolare in Russia, così come le sue trasmissioni, per i russi l'impatto del ponte di Crimea è quasi come per gli americani l'impatto delle Torri gemelle; da qui gli appelli a finirla con le delicatezze delle operazioni militari fatte con una mano legata dietro la schiena e cose simili; appelli alla distruzione totale del nemico, con armi convenzionali e con l'esercito tutto impegnato lì (altro che ragazzotti mobilitati all'improvvisata);
3) possibile che sulla vera natura criminale di Zelenskij si aprano prima gli occhi a Washington che in Europa? Boh, i politici europei sono di così scarso livello che è possibile anche questo;
4) apprezzo e sottolineo il tuo continuo battere sull'inutilità dell'informazione dei cinegiornali italiani, che pagano inviati sul campo quando potrebbero direttamente tradurre le notizie d'agenzia di Ukrinform, tanto la versione che danno è sempre quella.
Grazie di tutto. Buon fine settimana e a presto!
Leandro
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Paolo Selmi
Saturday, 08 October 2022 17:44
Ciao Leandro!
E grazie mille! Condivido appieno le tue impressioni. Il fatto che l'attentato sia sostanzialmente fallito, nel senso che le macchine vanno già a senso unico alternato e i treni da stasera ripartono, ha secondo me contribuito di molto a calmare le acque, anche solo ufficialmente.
Il Ministero della difesa russo di tutta la faccenda ha soltanto colto il lato dell'approvvigionamento, assicurando che esso è pienamente garantito.
https://t.me/mod_russia/20671
Ora secondo me ucraini e NATO hanno solo da capire QUANDO e COME risponderanno i russi. In maniera simmetrica o asimmetrica, eclatante/simbolica o "nascosta ma chi ha orecchie per intendere intenda".
La risposta ci sarà: il regime di Kiev l'ha fatta troppo grossa. Concordo pienamente con il parallelo torri gemelle. A livello simbolico il passo successivo è già il Cremlino, o l'Ermitage. Il danno parziale ha evitato una risposta immediata, ma non l'ha scongiurata: il che, per il regime di Kiev, è forse anche peggio.
La risposta, per quel che posso capire, deve essere orientata non a legittimare un eventuale vittimismo di questi vigliacchi, perché altro non sono. Non l'han fatto sinora, e continueranno a non farlo. Ma non potrà non esserci.

Più che altro, la demenza di un'azione di questo tipo è tutta nei tempi. Fino a stamattina avevano a disposizione un'enorme leva, data da una fetta di popolazione che comunque non gradiva la cartolina di precetto, e con questa mossa l'hanno praticamente ridotta a zero. Oggi pomeriggio la società civile russa è più compatta di ieri sera, e il merito è tutto di questa gentaglia. In quello che han fatto, nei tweet che circolavano fino a poco fa (ora da Washington è arrivato il diktat di tenere un profilo basso e han fatto tutti marcia indietro...), nel compiacimento in cui si crogiolavano. Lo stesso compiacimento dei cinguettii in seguito all'assassinio della Dugina. Lo stesso compiacimento meschino del fratello un po' demente di Ramon che, mentre gli altri picchiano Clint a sangue, contrappunta calci e pugni col suo risolino isterico: "Per un pugno di dollari" è un film, ma la psiche umana di questi sciacalli non cambia. Dall'alba dei tempi a oggi.

Scappo, grazie ancora e a presto!

Teniam duro.

Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 08 October 2022 12:30
08/10 ore 12:00 aggiornamento

ATTENTATO AL PONTE DELLA CRIMEA (KRIMSKYJ MOST)


Tanto han detto, tanto han fatto, missili non ne hanno ricevuti, gli HIMARS come sappiamo i ponti non son capaci di tirargli giù, e nemmeno i droni, e allora sono ricorsi allo strumento classico in questi casi: l’attentato dinamitardo, meglio se piazzato sotto un camion carico di combustibile. Il cinegiornale luce per eccellenza a ora non è in grado di biascicare nulla di preciso, se non “per Mosca è”… per Mosca è un corno!

Questo, filmato della video sorveglianza, porco di un giuda, è disponibile dalle 08:27! E parla da solo (secondo 00:10 e successivi)
https://t.me/rybar/39913

Lo avevano già stabilito dalle 07:59,
https://t.me/rybar/39911
ma le immagini sono state rese pubbliche solo mezz’ora dopo. Per “alcuni” (sempre gli stessi), a tre ore di distanza, non sono ancora “disponibili”… fa niente, gliele rendiamo disponibili noi.

Già alle sei e mezza si pensava che un danno del genere
https://t.me/rybar/39902
non potesse essere casuale. Dopo mezz’ora ardevano ancora le fiamme, perché, nel frattempo, su un ramo parallelo, quello ferroviario, passava anche un convoglio.
https://t.me/rybar/39906

Poi, qualche coglione della cerchia dello stato maggiore fascista, che dice che “le cose illegali vanno rimosse”, fa niente se sopra ci sono morti civili, fa niente se è un obbiettivo civile, va sempre citato, sempre dai suddetti cinegiornali luce. Tanto nessuno gli dirà nulla, qui.

Intanto, la conta dei danni: il ponte ferroviario non ha subito gravi danni e tra qualche giorno potrebbe essere riaperto al traffico:
https://t.me/rybar/39915
Per il ramo automobilistico i tempi saranno più lunghi, anche se le squadre sono già al lavoro.

Intanto, l’attenzione è concentrata tutta su quei due camion immortalati dalla videocamera di sorveglianza, prima ancora di essere immortalati dalla Storia. Imbottito di tritolo uno, di combustibile l’altro, l’ipotesi più probabile: innesco più esplosivo e combustibile.
https://t.me/boris_rozhin/66401

DAL FRONTE

Notizie frammentarie, vista anche l’attenzione pressoché totale su quanto appena accaduto e sulla sua gravità estrema, ennesima linea rossa superata che richiederà contromisure e risposte adeguate, parlano di un’intensificazione dell’attività offensiva su più fronti, con decine di migliaia di unità coinvolte.

Per il momento, le difese tengono ovunque.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 07 October 2022 21:29
07/10 ore 21:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Solo per informare che sul fronte SUD, dalla parte di DUDCHANY, i combattimenti iniziati oggi sono ancora in corso, e aspramente. Tuttavia, finora non hanno sortito l'effetto sperato per le forze armate di KIEV.
https://t.me/rusich_army/5611

QUANDO NON C'E' CAMPO.... "STARLINK CI HA MOLLATO SUL PIU' BELLO!"


Articolo denuncia del FINANCIAL TIMES
Ukrainian forces report Starlink outages during push against Russia
Some SpaceX devices stopped working when soldiers liberated territory, Kyiv officials say

https://www.ft.com/content/9a7b922b-2435-4ac7-acdb-0ec9a6dc8397

No starlink, no party: "Some of the outages led to a “catastrophic” loss of communication in recent weeks, said one senior Ukrainian government official with direct knowledge of the issue. "
Certo, nella guerra incentrata sulla rete, se NON C'È CAMPO... son problemi! E non da poco.

Allora Musk! prima ci fai i sondaggi negativi, poi ci fai mancare la rete... allora dillo che hai Putin tatuato sul braccio e facciamola finita una volta per tutte!

RYBAR, col sorriso sornione di chi la sa lunga... dice una parola sola... "TIRADA"
https://t.me/rybar/39891

Il riferimento è a questo sistema tecnologico montato su più camion, il TIRADA-2S,
https://arsenal-info.ru/pub/prochie-radiotehnicheskie-sredstva/tirada-2s-tirada-2-3?ysclid=l8yuz08fsf120615169
https://dzen.ru/media/patriot1/otpravit-sputniki-v-nokaut-orujie-sposobnoe-otkliuchit-vse-vrajeskie-kosmicheskie-apparaty--tirada2s-62376cc023af6b76ef3fc2d8
In grado di produrre onde di disturbo fino a 14 GIGA HERTZ, e disturbare tutti i dispositivi a radiofrequenza, fino ai satelliti stessi.

Un dispositivo del genere, in una "guerra incentrata sulla rete", sarebbe devastante. E, probabilmente, ha rotto ultimamente e in più occasioni le uova nel paniere alla NATO.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 07 October 2022 18:53
07/10 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Confermata anche da altre fonti l’azione massiccia di raggruppamento da parte delle ff.aa. ucraine lungo tutto il fronte SUD. Da parte russa si sta provvedendo alla costruzione di una linea di difesa a più livelli, così da non permettere al nemico di sfruttare eventuali sfondamenti, ma essere al contrario fermato subito dopo.
https://t.me/readovkanews/43465

Lo stesso anche fra KREMENNAJA e SVATOVO, dove non solo ormai si conferma un sempre maggiore ammasso di truppe e l’inizio degli attacchi, in questo momento ancora a bassa intensità, ma anche la presenza dei kuratory NATO e mercenari stranieri: i dialoghi radio intercettati si svolgono anche in inglese, polacco e rumeno.
https://t.me/milchronicles/1181

Alle 13:36 iniziava l’offensiva nella parte orientale del FRONTE SUD, dalle parti di DUDCHANY. Artiglieria da terra e aviazione dal cielo cercano di contenerla
https://t.me/rusich_army/5607
Questa cartina riflette la situazione alle 17:00 ora locale
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/07/20221007131603-d69f277d.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/07/20221007131602-76dac050.jpg
e tutti gli attacchi sono stati respinti.

Uscito a metà giornata (13:40) il bollettino del Ministero della Difesa. QUATTRO sono state le direttrici da KUPLJANSK dove sono stati diretti gli attacchi di ieri. L’esito negativo di tali attacchi, e conseguente ritirata, hanno generato perdite per 80 soldati, 5 carri, 4 blindati, 10 autoveicoli modificati e un mortaio semovente tedesco. Oppure, CINQUE battaglioni sono stati respinti ieri nei loro attacchi congiunti lungo tutto il fronte sud: 300 soldati, 7 carri, 13 blindati e 17 autoveicoli sono state le perdite. Se si tratta di azioni per “sondare il terreno”, unendo anche i dati delle altre direttrici abbiamo solo per queste azioni oltre metà dei morti di ogni giorno: non sono sondaggi, compiuti con incursori e guastatori e perdite eventuali minime, ma veri e propri attacchi. Attacchi a cui far seguire, qualora vadano a buon fine, ulteriori forze in appoggio. Tuttavia, sinora ciò non è accaduto.
https://t.me/mod_russia/20626

PEGGIO DEL PEGGIOR PIAZZISTA, MA FOSSE SOLO QUESTO…: SULL’INTERVISTA SHOCK AL GENERALE JACK KEANE

Il video è qui
https://video.foxbusiness.com/v/6313258525112#sp=show-clips
e la trascrizione qui.

JACK KEANE: The support among the American people to continue to help Ukraine is about 66%. So it’s pretty solid, but there are people in Congress, some of them Republicans, who have always expressed some concern about spending in terms of spending money on Ukraine. We have a $6 trillion budget; it is actually larger than that by a few hundred billion. We’ve invested, and I mean invested, $66 billion in Ukraine this year and that is like 1.1% [of the budget]. What are we getting for that investment? We have Putin, who we dismissed for years, and were not taking seriously despite Georgia in 2008, despite Syria, despite Crimea, and eastern Ukraine in 2014. Because he is a declining power, his economy is in the tank, he's a one-commodity economy, and we had a tendency not to take him seriously.
Yet all this time, all he has been talking about is that Ukraine is a part of Russia, and I’m going to make it a part of Russia. President Xi says the same thing about Taiwan, by the way. And also, and this is the important part, his design to bring back under the umbrella of Russia the former Soviet republics that are now in NATO, and that is largely the Baltics, particularly Poland, lesser degree Romania. We dismissed all of that, but I believe Putin has never given up on that. So for $66 billion what we’re getting is Ukraine is doing the fighting, they are literally destroying the Russian army on the battlefield, which would set them back for years and deny them the ability to ever accomplish under Putin any of his ambitions in terms of taking back some of the Soviet republics. By the way, if that would happen, that would mean war between NATO and Russia. The scale of that would be much greater than what it is right now.

https://www.foxbusiness.com/politics/gen-jack-keane-us-investment-ukraine-denied-putin-ambitions-kept-americas-future-secure

4 ottobre, il canale televisivo chiede al suo “senior strategic analyst”, generale Jack Keane, già vice capo di stato maggiore dell'esercito, quindi non proprio l’ultimo dei cazzari da bar, un’analisi sulla situazione attuale, se valesse la pena continuare ad aiutare militarmente l’Ucraina, eccetera.

Ebbene, questo signore, si rende protagonista di un monologo a dir poco inquietante:

“We’ve invested, and I mean invested, $66 billion in Ukraine this year”. Poteva dire helped, assisted, invece ha detto INVESTED. “Abbiamo investito, e quando dico investito intendo investito, 66 miliardi in Ucraina quest’anno”.

Gli USA in Ucraina hanno fatto un investimento. Come si investe nelle arance, o nei preservativi. Bene, cioè male, proseguiamo.

“Yet all this time, all he has been talking about is that Ukraine is a part of Russia, and I’m going to make it a part of Russia.” Lo “he” in questione è Vladimiro figlio di Vladimiro. “Per tutto questo tempo (dal 2008 a oggi? O dal 2014… all this time…), è andato avanti a dire che l’Ucraina è parte della Russia, e la farò diventare parte della Russia”

Ora, posso capire che la Crimea, su cui la NATO aveva già fatto grandi progetti di basi navali eccetera, è dal 2014 che gli resta sullo stomaco come la peggiore peperonata. Ma è un dato di fatto che “Putin” (personalizziamo… tutto personalizzato nelle teste americane) ha chiesto per otto anni che fosse rispettata l’AUTONOMIA del DONBASS, non l’INDIPENDENZA, riconosciuta solo pochi giorni prima dell’inizio della SVO quest’anno, e tutelate le persone russofone e la lingua russa in un Paese dove, come già Giulietto Chiesa negli anni Novanta sottolineava, la maggior parte della popolazione era nata ascoltando dalla sua mamma ninnananne in lingua russa (Chiesa parlava della costruzione artificiale della lingua ucraina dopo la fine dell’URSS, in realtà… le ninnananne ce le ho messe io perché sono l’esemplificazione dell’idea di MADRELINGUA).

… andiamo avanti che il bello viene subito dopo.
“And also, and this is the important part, his design to bring back under the umbrella of Russia the former Soviet republics that are now in NATO, and that is largely the Baltics, particularly Poland, lesser degree Romania.”
“E soprattutto, e questo è l’importante, la sua trama (la trama di chi? La trama del sagrestano… pardon, del genio del male) di portare sotto l’ombrello russo LE EX REPUBBLICHE SOVIETICHE CHE ORA SONO NELLA NATO, OVVERO PRINCIPALMENTE I BALTICI, IN PARTICOLARE LA POLONIA, MENO LA ROMANIA”…
Ho letto e riletto… La repubblica socialista sovietica di polonia e la repubblica socialista sovietica di romania IN TUTTI QUESTI ANNI me le ero perse. Vado a rileggermi il mio libro di geografia dove c’era ancora l’URSS…. Il senso del discorso è chiaro, ma tu stai dicendo in televisione che Polonia e Romania facevano parte dell’URSS e ora Putin le vuole indietro! Così come vuole indietro le ex repubbliche baltiche che sono pure nella UE. Ma sei proprio una capra! Verrebbe da dire, ma per rispetto per gli anziani lo penso e basta.

Intanto il popolo americano, che ancora oggi non sa collocare l’Ucraina su una carta geografica, si beve tutto…

Ed ecco il gran finale:
So for $66 billion what we’re getting is Ukraine is doing the fighting,
“Quindi per sessantasei milioni di dollari quel che otteniamo è l'Ucraina che ci fa la guerra”. Per noi, certo, perché poi continua “which would set them back for years and deny them the ability to ever accomplish under Putin any of his ambitions in terms of taking back some of the Soviet republics.”
“Il che li farebbe arretrare per anni e gli toglierebbe la possibilità di soddisfare le ambizioni di Putin di riprendersi alcune repubbliche Sovietiche”. E ridaje!

Altrimenti… “that would mean war between NATO and Russia. The scale of that would be much greater than what it is right now”. Altrimenti ci sarebbe la Guerra fra NATO e RUSSIA SU UNA SCALA MOLTO PIU’ GRANDE DELL’ATTUALE.

Riassumendo, la guerra fra NATO e RUSSIA c’è già, ma solo su scala ridotta. Gli ucraini sono materiale di consumo, pardon, di investimento, un investimento contenuto, pari al 1.1% del PIL, grazie al quale ci fan la guerra per conto nostro contro l’orso cattivo, impedendogli di prendersi baltici, Polonia e Romania che facevan tutti parte dell'URSS. Ma così moriranno centinaia di migliaia di persone! Fa niente. E un intero Paese è già stato socialmente, economicamente distrutto! E' allo stremo! Fa niente. Un intero popolo è usato solo in termini di biomassa, mandato contro il loro nemico. Esatto. E’ per questo che tengono su il fantoccio di Kiev, è anche lui parte dell’investimento.

Il merito di questa intervista è stato quello di dire le cose come stanno. Nobel per la pace anche a Jack Keane. E santo subito!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 07 October 2022 12:16
07/10 ore 12:10 aggiornamento

STRAGE DI STATO A CHERSON

Scene di ordinaria criminalità fascista, rappresaglie che a DONECK, a GORLOVKA, esprimono da otto anni, ogni giorno, la cifra di un regime che nulla di meglio ha da fare che punire i suoi ex-cittadini, in attesa di poterci entrare, in quelle strade che bagna quotidianamente di sangue, coi suoi carri armati e blindati.

Scene che oggi si estendono anche a CHERSON, a MELITOPOL'. HIMARS NATO, che ripetiamo funzionano grazie a un duplice meccanismo di controllo delle coordinate e dell'obbiettivo da parte sia dei fascisti di KIEV, che di quelli ATLANTICI (che divengono non solo COMPLICI, ma ESECUTORI MATERIALI), oggi se la sono presa con un pullman. Alle sette del mattino ora locale, presumibilmente lavoratori, quindi.
https://t.me/alexandr_malkevich/10314
CINQUE MORTI E TRE FERITI GRAVI.
https://t.me/WarDonbass/81513

Lo dicevamo ieri, commentando il delirio nucleare di un signore in maglietta mimetica… deve essere il nobel per la pace che si avvicina...

Poi ci meravigliamo, qui nel “libero” occidente, se invece di accogliere i fascisti che giungono a “liberare” anche loro, con fiori, bandiere e striscioni, i cittadini scappano cercando rifugio nella Federazione Russa.

Articolo del NYT del 04/10
https://www.nytimes.com/live/2022/10/04/world/russia-ukraine-war-news#much-of-the-land-recently-recaptured-by-ukraine-is-depopulated-and-in-ruins
e versione per i non abbonati:
https://www.seattletimes.com/nation-world/ukrainian-offensive-retakes-a-wasteland-without-people-on-it/
““We are liberating land, but without people on it,” Vitaly Zagoruyko, a private in the Ukrainian army, said in an interview”. Liberiamo terra senza popolazione. Era già successo quando i nazifascisti “liberavano” l’URSS durante l’operazione barbarossa. Capanne di legno vuote era quello che trovavano, mi raccontava mio nonno, una gavetta di quelle centomila del libro di Bedeschi, tornato per miracolo e cavandosela con sei mesi soltanto di geloni ai piedi. Corsi e ricorsi...

ZAJCEVO, OTRADOVKA, VESELAJA DOLINA LIBERE!

Annuncio dato oggi dalle milizie della DNR,
https://t.me/WarDonbass/81520
Sono tutti paesi a SUD di ARTEMOVSK, dove già diciamo da tempo, da mesi, che il cerchio si sta lentamente stringendo. ZAJCEVO in realtà ora è ancora terreno di scontri, ma in una parte minima di città per cui ormai l'esito degli stessi è scritto e se non è oggi sarà domani.
https://t.me/WarDonbass/81518
Più che altro, si è verificato quel cedimento più o meno contemporaneo in diversi punti della linea di difesa che ci si attendeva da questo tipo di operazione, prolungata per minimizzare le perdite, ma metodica, strada dopo strada, edificio dopo edificio. Questa la cartina:
https://t.me/voenkorKotenok/41316

Ora sta alla NATO capire cosa vuole fare: arretrare verso ARTEMOVSK e difendere la città, o creare ulteriori bastioni in quei pochi km che separano la città dalla linea di fronte a sud (centro abitato di OPYTNOE). Oltre a imbastire una difesa a sud-ovest per evitare manovre di accerchiamento. Per far questo, però, occorrono uomini e mezzi. In questo momento opzionati per altri "grandi progetti" di "reconquista". Vedremo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 07 October 2022 08:47
07/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione invariata in termini di combattimenti, assolutamente no dal punto di vista dell’AMMASSO, da parte delle ff.aa. ucraine, che continua in quella che sarà l’ultima battaglia campale, e che i kuratory vorrebbero decisiva, prima dell’arrivo di centinaia di migliaia di uomini che, in questo momento, sono ancora in addestramento.

Evgenij Poddubnyj, il voenkor più attivo dal punto di vista della produzione multimediale, ha appena finito di montare una situazione aggiornata, raccogliendo materiali prodotti da altri voenkor e canali. Dura solo sette minuti, purtroppo non sottotitolati. Si conferma di fatto quanto detto sinora:
https://www.youtube.com/watch?v=K6A1RfE_344

SVATOVO, in questo momento, è oggetto di ulteriori movimenti e raggruppamenti di forze da parte del regime di KIEV. Lo scopo è prenderla da nord o da sud, aggirando le difese. I raggruppamenti sono monitorati dall’aviazione che fa il possibile per agire in senso contrario: in buona sostanza, colpendoli, si diminuisce di molto la forza d’urto da essi generata e si rende meno impossibile la difesa di terra, in regime di forze soverchianti da parte degli attaccanti come adesso.
https://t.me/vysokygovorit/9653

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 October 2022 19:24
06/10 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata. Dopo la ricognizione di stamane, poche ore fa è stato sferrato un attacco da DUDCHANY. Attacco respinto e con gravi perdite.

Altri scontri di dimensioni minori procedono in altre località, poste sulla linea di fronte, senza possibilità di successo, dal momento che è intervenuta anche l’aviazione a dare manforte.
https://t.me/rusich_army/5593

Cinque attacchi localizzati sono stati portati anche sulla linea di fronte che attraversa la regione di ZAPOROZH’E. Attacchi con truppe meccanizzate e droni a supporto, in piena regola. In due di questi la risposta è stata immediata, nel corso degli altri tre invece le posizioni sono state prima occupate dalle forze del regime di KIEV e, poco più tardi, liberate dal quelle russe. La sensazione è quella di voler sondare il terreno.
https://t.me/epoddubny/12785

In tutti i casi, c’è la sensazione che stiano sondando il terreno in preparazione dell’attacco mortale, decisivo, da sferrare prima della caduta delle prime nevi, a partire o dalla regione di CHERSON, o da quella di ZAPOROZH’E. La quiete prima della tempesta (затишье перед бурей).

Nessuna nuova sul fronte EST, dove la linea SVATOVO-KREMENNAJA è stata oggetto di attacchi ma ha tenuto. Permane comunque MOLTA PREOCCUPAZIONE, perché anche qui si è trattato solo di calma apparente.

Più a sud la situazione è COMPLETAMENTE DIVERSA:

https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/06/20221006152609-154fb48d.jpg
e con legenda in italiano.
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/06/20221006152608-4711f62c.jpg
Casa per casa, strada dopo strada, il cerchio intorno ad ARTEMOVSK si sta lentamente, metodicamente, chiudendo.

"NON ME NE IMPORTA UN TUBO!" SUL QUARTO TUBO “RISPARMIATO” DAGLI ATTENTATI AI GASDOTTI

Tutto nasce da questo messaggio di ieri di MARIJA ZACHAROVA, portavoce del Ministero degli Esteri russo.

“Novak: la Russia è pronta a spedire gas lungo la condotta non danneggiata del ‘Nord Stream 2’”
Новак: Россия готова поставлять газ по неповрежденной нитке "Северного потока 2".

“E dopo questo qualcuno ha ancora il coraggio di dire che dopo l’atto di sabotaggio ci sia il nostro Paese? Capisco che fare i conti con la realtà sia molto difficile. Ma prima o poi ai Paesi UE toccherà farlo e riconoscere che a tradirli sono stati i loro alleati.”
И после этого кто-то посмеет сказать, что за диверсией стоит наша страна? Понимаю, что осознать правду бывает очень сложно. Но когда-то странам ЕС придётся это сделать и признать - их предали союзники.

https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/3864

“Qualcuno ha ancora il coraggio?” Ma si Maria… Maria! Ci sopravvaluti! Lo dice già dal 30/09 uno dei nostri maggiori “esperti”… pensa, è dal 30/09 che lo sapeva:


E sai cosa dice? “È un po' strano che chi volesse sabotare questo tipo di infrastruttura ne lasci uno in funzione come a dire: comunque nel caso cambiaste idea...”
https://www.iltempo.it/attualita/2022/09/30/news/nord-stream-quarto-tubo-sabotaggio-retroscena-dario-fabbri-omibus-russia-ucraina-putin-33278768/

Per inciso, anche oggi ennesimo tentativo di tirare giù l’Antonovskij Most… della serie “provaci ancora (zio) Sam!”
https://t.me/RVvoenkor/28151
Alcuni missili tirati giù dalla contraerea, altri andati fuori bersaglio, ponte in piedi. Han tirato più HIMARS su quel ponte di quanti MARS abbia mangiato io in tutta la mia vita! E il ponte da agosto a oggi è ancora in piedi! Però, dice l’esperto di gossip, di trame nascoste, di linguaggi cifrati (e linguacce non cifrate...) “è un po' strano che chi volesse sabotare questo tipo di infrastruttura ne lasci uno in funzione”… ragazzi, tutta la vita dalla parte di Rino Gaetano, sono convinto anch’io “che anche chi non legge Freud può vivere cent’anni” (oltre che nell'amaro benedettino non sta il segreto della felicità…) ma porco di un giuda, qui è da chiamare l’esorciccio!

Capisci, Maria, a che punto siamo – anzi, SONO! - arrivati? Che anche quando sono degli incapaci, e fanno esplodere una quantità imprecisata di ordigni per provocare in tutto cinque falle, quattro su entrambi i tubi della prima condotta e una sola sull’altra, che interessa solo un tubo e non tutti e due… la colpa è ancora vostra!
SEM-PRE-E-SO-LO-VO-STRA! E’ chiaro il concetto? Vi sparate da soli, e non dietro casa vostra, appena usciti dal porto, ma in acque controllate giorno e notte dal nemico, vi fate i buchi da soli, sui vostri tubi, perdendo SUBITO un miliardo di dollari (STIMA AL RIBASSO!), più tutto il resto derivante dai mancati introiti, ma lasciando un tubo su quattro intatto... e tutto questo… deliberatamente! Siete troppo “geni del male”! Ma chi è la spectre a confronto? Chi??????

Comunque, io non avevo seguito la storia del quarto tubo, in quel periodo ero decisamente più pre-occupato di sapere cosa stava capitando sulla linea di fronte. Noto con piacere che, se lo sapeva l’“esperto” il 30/09, lo sapevano anche le cancellerie occidentali, lo sapevano tutti quindi.

Oggi ne abbiamo… sei, SEI OTTOBRE, giusto? E’ passata una settimana? A qualcuno interessa questa soluzione? IERI IL VICEPREMIER RUSSO, ALEKSANDR NOVAK, HA CONFERMATO CHE E’ TECNICAMENTE POSSIBILE MANDARE GAS DAL QUARTO TUBO, IL SECONDO DEL NORD-STREAM 2, CHE NON SON RIUSCITI A FAR SALTARE.

Lo ha detto a margine dell’incontro dell’OPEC+ di ieri.

https://ria.ru/20221005/gaz-1821797452.html

E per un tubo solo, diretti alla Germania, finirebbero così DIRETTAMENTE VENTISETTE MILIONI DI METRI CUBI ALL’ANNO!

https://rg.ru/2022/10/04/povisli-na-nitke.html

Quindi, il messaggio è: “Sveglia! Se non volete passare per la Polonia o per l’Ucraina, potete ricevere da noi gas ancora per questo canale rimasto libero! Vi interessa?”

Risposta: Ma stiamo scherzando? Manderemo al più presto uno dei nostri a finire il lavoro… e poi si scoprirà che eravate voi! Perché, ripetiamo insieme... “LA-COL-PA-È-SEM-PRE-E-SO-LO-VO-STRA!”

E GIA’ CHE CI SIETE… DATEGLI ANCHE IL NOBEL PER LA PACE!

Specialmente dopo oggi! Quando nel corso di un suo sproloquio in videoconferenza con un istituto australiano, l’attore-presidente è arrivato a INVOCARE UN ATTACCO NUCLEARE PREVENTIVO CONTRO LA RUSSIA! (è il “preventivny udary” che si sente a 00:24 di questo filmato)
https://t.me/RVvoenkor/28184
Ennò eh! Non potete mica aspettare che ci attacchino con la bomba atomica loro! Attacco preventivo, così che sappiano già cosa li aspetta se ci colpiscono con l’atomica!
Ragàs... come direbbe il mio povero nonno, avevamo uno statista quasi di livello di giggino (QUASI!) e non lo sapevamo! Nobel e santo subito!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina
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Paolo Selmi
Thursday, 06 October 2022 12:30
06/10 ore 12:30 aggiornamento

ALL’AMMASSO

Sia in termini di uomini e mezzi coinvolti, mai come ora da febbraio, sia in termini di perdite in vite umane, circa trecento al giorno solo in quest’area, anche la linea di fronte che interessa la regione di CHERSON conosce una nuova concentrazione di forze:
https://tass.ru/politika/15970315
Attacco non ancora iniziato ma, a detta di tutti i canali di informazione, imminente. Intanto, si continua ad ammassare.

Dal fronte ancora nessun aggiornamento di rilievo. Appena uscite cartine aggiornate di RYBAR ma nessun cambiamento sostanziale.

IL CASO “ELON MUSK”

Sui social ucraini, anche istituzionali (rada e governo fantoccio in testa), ma anche su quelli russi, infiamma una polemica che ciuccia al traffico di informazioni una quota di cinguettii, messaggi, commenti, commenti su commenti, in maniera a dir poco virale. L’oggetto del contendere è questo miliardario, famoso per i suoi progetti visionari e a inizio anno per il suo iniziale, aperto, sostegno a KIEV.

Oggi pare sia diventato “colomba”, con continui messaggi sui social che peraltro “scoprono l’acqua calda”, in controtendenza quindi con i suoi progetti avveniristici. Invitando KIEV al DIALOGO (e ricevendo da Zelenskij e scagnozzi risposte fredde tipo “Crimea is Ukraine. Donetsk is Ukraine. Luhansk is Ukraine.”), l’apparentemente eccentrico miliardario promuove sondaggi su twitter dove nonostante la frequentazione occidentale del social ancora prevalgono gli “YES” alla domanda:
“Let’s try this then: the will of the people who live in the Donbas & Crimea should decide whether they’re part of Russia or Ukraine”
https://twitter.com/elonmusk/status/1576994262226702336

Ma c’è di più: alla critica prudente, ma critica del senatore repubblicano LINDSEY GRAHAM (“With all due respect to Elon Musk - and I do respect him - I would suggest he needs to understand the facts of the Russian invasion of Ukraine.”), lo “scavezzacollo”, il “birichino” Musk risponde con la mappa elettorale del 2012, dove il blu è dove ha vinto il “Partito delle Regioni” mentre Odessa è addirittura a maggioranza COMUNISTA (con un bel rosso acceso a contraddistinguerla)
“Below is the electoral map of 2012. Blue is the pro-Russia party.”
https://twitter.com/elonmusk/status/1577839258714476544
Teniamo presente, peraltro, questa cartina… più che al passato sembra parlare al futuro.

Al che Lindsey zitto e sotto ancora nulla di meglio da contrapporre che la cartina di chi ha votato per Zelenskij nel 2019, “democratiche” elezioni dove il Partito delle Regioni e il KPU (komPartija Ukrainy) erano già stati cancellati da quella “cartina” da anni.

Scoperte dell’acqua calda, dicevamo, ma negate ancora ufficialmente dai cinegiornali luce e dalla classe politiche occidentale. Musk le impugna e le sbatte su Twitter, ancora non sua ma che gli sta molto a cuore:
https://www.wired.it/article/elon-musk-twitter-app-totale/

Musk “folgorato”, come il mio omonimo, sulla via di Damasco (o di Mosca…)? Non credo proprio. Specialmente perché a KIEV fino a oggi ha fornito STARLINK che ancora oggi fanno la differenza su diversi fronti, rendendo possibile la “guerra incentrata sulla rete” targata NATO.

Musk che “alza la posta in gioco”? Più probabile. Musk che lavora di sponda, per fornire un “piano B” a un eventuale esito fallimentare alla gestione attuale del conflitto? Boh, può essere. A questo punto tutto può essere, al limite anche la “folgorazione” di cui sopra… ammettiamo tutto, visto che non è QUESTO il punto, almeno a mio modesto parere.

Il punto è che MUSK rappresenta CONTRADDIZIONI all’interno del CAPITALISMO A STELLE E STRISCE che i nostri cinegiornali luce non vogliono vedere, e in questo fanno egregiamente il loro mestiere, ma che noi POSSIAMO E DOBBIAMO COGLIERE.

In questo momento è battitore libero? O parla a nome di una “cordata”, di una lobby, più o meno visibile? Fosse anche il primo caso, non è il panettiere dietro casa ma l’unico, per esempio, attualmente in grado di portare a spasso cosmonauti a stelle e strisce senza chiedere passaggi ai russi. In ogni caso, quindi, a prescindere da COSA “cinguetti” (scomode, molto scomode in questo momento, scoperte dell’acqua calda spiattellate ai quattro venti) è importante capire PERCHE’ si sia messo ORA a “cinguettare”.

Una pista che potrebbe condurci a ulteriori “scoperte”, questa volta non dell’acqua calda.

“NON PER FARMI I FATTI VOSTRI…”: SULL’EXPORT DI ENERGIA ELETTRICA VERSO LA UE (E LA SUA CINICA "CECITA'")

Ma facciamoceli! Un po’ di cultura generale, giusto per mettere qualche paletto. Questa la struttura della produzione elettrica in Ucraina per tipologia:
51% Centrali atomiche
36% Centrali termoelettriche
5% Centrali idroelettriche
5% Centrali solari
2% Centrali eoliche
1% Centrali a biomassa.
https://tek.energy/ru/news/struktura-elektrogeneratsii-v-ukraine-i-ee-svyaz-s-tarifami-na-elektroenergiyu

Per inciso, il 51+36+5=92% della produzione energetica attuale, così per non saper né leggere né scrivere, è opera degli “odiati” comunisti! “Decomunistizacija” dell’Ucraina, giù monumenti, strade che cambiano nome… ma intanto la luce si accende e stanno al caldo grazie alla Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina. Non certo allo stato fantoccio attuale, che da otto anni “investe” in tutt’altro, e nemmeno alla gestione oligarchica precedente dell’economia.

Premesso questo, vediamo che il 40% della produzione atomica e il 20%, UN QUINTO del totale energetico complessivo prodotto dall’UCRAINA, è dato dalla ZAES,
https://vk.com/wall-31371206_1962653
quella che ora è diventata poligono di tiro quotidiano per i fascisti di KIEV. Qui i risultati del tirassegno di ieri, che ha avuto come oggetto le ciminiere:
https://t.me/vrogov/5394

Centrale atomica di Zaporozh’e che ha a fianco quella termoelettrica di Zaporozh’e, di eguale potenza
https://cdn.fishki.net/upload/post/201412/11/1348750/20091226162530jelektrojenergetika_ukrainy.gif

Entrambe diventate Federazione Russa. Rosatom la prima da ieri:
https://vz.ru/news/2022/10/5/1180920.html

Se guardiamo ancora l’ultima cartina, capiamo che buona parte delle centrali è ora parte della rete energetica russa. Accostiamo ora questa cartina a quest’altra. Il motivo era semplice.
https://s00.yaplakal.com/pics/pics_original/6/6/8/12116866.png
L’UCRAINA INDUSTRIALE, quella che da sola assorbe META’ del consumo energetico ucraino,
https://www.capital.ua/ru/news/36547-ideya-pravitelstva-topit-elektrichestvom-povysit-avariynost-energosetey
era gran parte lì. Facciamo però i conti della serva sulla distribuzione regionale, e prendiamo quella cartina: le quattro regioni diventate Russia facevano, nel 2014, 2.4+8.9+18.1+7.8=37.20% del totale consumi nazionale.
Poi parte è diventata LNR e DNR ed è stata esclusa, poi le ditte han chiuso, poi le altre zone si sono depresse economicamente… va bene tutto. Teniamolo però come dato, visto che nella “democratica” Ucraina chi tocca le carte prende la scossa.

Tolti i “cattivi”, in questo momento c’è “solo” un 62.80% di ucraini “buoni” a cui far arrivare la luce. Senza una centrale atomica che da sola faceva il 20% e senza tutte le altre centrali di cui sotto. IN QUESTO CONTESTO, leggo “During March-August 2022, Ukraine exported 1.335 million MWh of electricity”
https://expro.com.ua/en/tidings/during-march-august-2022-ukraine-exported-1335-million-mwh-of-electricity
1,335,717 MWh, per la precisione, a Polonia, Moldavia, Romania e Slovacchia. Questa la cartina in tempo reale, con tante simpatiche animazioni…
https://ua.energy/en/

E la tendenza è alla CRESCITA, OGNI MESE, DI ENERGIA ESPORTATA. Ora, “NON PER FARMI I FATTI VOSTRI…”, ma al popolo ucraino i cerini li avete lasciati oppure sono anche questi a carico loro? Complimenti anche alla "civile" UE che, nello staccare oggi l’ottavo pacchetto di sanzioni antirusse, lascia che il popolo ucraino torni al medioevo, prima ovviamente di crepare in suo nome e nel nome della “libertà”: la sua, di avere energia.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 06 October 2022 08:44
06/10 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Notte piuttosto tranquilla per gli standard delle ultime settimane. La quiete prima della tempesta. Vladimir Rogov si sbilancia dicendo che sulla linea di fronte di pertinenza della regione di Zaporozh’e ci sono più uomini e mezzi ora che in tutta la SVO.
https://t.me/RVvoenkor/28131

Vero, non vero, le frecce azzurre, indicanti i movimenti di truppe per il territorio controllato dal regime di KIEV nella mappa di RYBAR di ieri, questo mostrano. Inoltre, i kuratory su questo stanno puntando. “Ukraine faces critical battle in the south before winter, US says”, titola il FT.
https://www.ft.com/content/8c1bcb80-e5ff-47be-bf93-9533e5a66da2
Poi ci vuole la sottoscrizione e allora si trova sempre il modo di leggerlo lo stesso (finché c’è):
https://chof360.com/ukraine-faces-critical-battle-in-the-south-before-winter-us-says/

“The Pentagon said Kyiv should take advantage of its momentum in the east to fend off Russian forces occupying strategic areas in the south, which are the gateway to the Black Sea.”

Neanche i nostri mafiosi usano “should” come il Pentagono. Di fatto, la NATO sta puntando il tutto per tutto con questa offensiva. Se riuscisse a sfondare prima dell’inverno, le cose sarebbero MOLTO diverse. Questo pensa. Di fatto, non ha capito che – non molto tempo fa – i russi hanno fatto quattro anni calendariali con Leningrado assediata, 900 giorni per l’esattezza, e che da allora la testa è rimasta la stessa. Sarà una mattanza, questo è sicuro, non si sa neppure se riuscirà, questo non è per niente sicuro, e rischia di compromettere l’esistenza futura dello Stato fantoccio ucraino così come lo conosciamo ora. Ma alla NATO del popolo ucraino interessa meno di zero, interessa ora massimizzare il vantaggio per poter puntare a una MAIDAN russa. Quello che sta cercando di fare da anni, finora senza successo. Vedremo.

Intanto stanotte hanno ronzato sulla linea di fronte sud BAYRAKTAR in ricognizione, mentre a nord di SVATOVO sono entrati in azione DRG che però sono stati intercettati e attualmente han finito la loro guerra con le mani dietro la testa (e gli è anche andata di lusso...):
https://t.me/rusich_army/5584

Per quanto riguarda la RITIRATA delle truppe russe degli ultimi giorni, è giusto fare alcune annotazioni. Non è stata una caporetto, anzitutto. Nessuna colonna in fuga dietro gli spari nemici. Anzi, questo video in modo abbastanza chiaro mostra uno schema di guerriglia impiegato in quei giorni.
https://t.me/sashakots/36267
E’ stato creato improvvisamente un vuoto tanto grande che alle forze NATO non sembrava neppure vero: mentre lo riempivano, in un territorio prevalentemente boschivo come la zona di CHARKOV, trovavano via via sulla strada imboscate come questa. Alcune finivano con danni minimi, altre con gravi perdite. E’ stato così e con l’impiego congiunto di aviazione e artiglieria che le truppe ucraine son state mandate al massacro anche quando non avanzavano a testa bassa. Lo stesso è accaduto nel fronte sud, boschi esclusi.

I villaggi persi non sono ARTEMOVSK, che è da mesi che è linea di fronte. I villaggi persi sono come DIBROVO, sotto KREMENNAJA, ieri ripreso dal 208° reggimento cosacco senza nessun bisogno di altre unità a supporto. E’ una “zona grigia” molto fluida, in altre parole. La tenuta, la presa o la cessione di territori dipende unicamente dallo squilibrio delle forze in campo, in maniera molto mobile e manovrata.
https://t.me/sashakots/36265

Seguiremo con attenzione gli eventi di oggi.

DASHA DUGINA: GLI USA AMMETTONO

“Noi non abbiamo nulla a che fare, ma…”
Breaking News: The U.S. believes parts of the Ukrainian government were behind the car bombing that killed a prominent Russian nationalist’s daughter near Moscow in August.
https://twitter.com/nytimes/status/1577709595371470853

L’articolo del NYT è qui per chi ha la sottoscrizione:
https://www.nytimes.com/2022/10/05/us/politics/ukraine-russia-dugina-assassination.html

E qui per chi non ce l’ha: :-)
https://www.reddit.com/r/ukraine/comments/xwgmhk/us_believes_ukraine_was_behind_an_assassination/

Quindi, la nuova versione che ci dovremmo bere è che loro non c’entrano, anzi, avevano diffidato da mettere autobombe a SAL’DO e nel sud dove adesso stanno facendo mattanza, così come alla DUGINA. Un’operazione durata un mese, con i loro servizi segreti di stanza stabile a KIEV, a VARSAVIA, a TALLIN, a RIGA, a VILNIUS, di cui loro non hanno saputo nulla fino a quando la macchina è saltata in aria. Nulla degli spostamenti dell’attentatrice dalla loro COLONIA UCRAINA a quelle BALTICHE, nulla del basista che gli ha fatto trovare tutto pronto, compreso l’appartamento, nulla della copertura fornita per la fuga dalle loro COLONIE BALTICHE e da quella POLACCA. Nulla di nulla. Che dire… prosit! Alla tedesca… perché son quelli che ora se le bevono, se le devono bere, meglio di tutti! Prepariamo i cerini...

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Paolo Selmi
Wednesday, 05 October 2022 22:39
05/10 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE SUD


La carta di RYBAR nella sua duplice versione
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/05/20221005190304-911852db-xx.png
et
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005190257-cf7cb701.png

è come sempre precisa nei confini, IMMUTATI da ieri, ci parla anche di grandi movimenti di truppe, verosimilmente per costituire una maggiore forza d’urto di quella che ha fallito oggi, ma non ci dice nulla più.

Sull’andamento (ed esito) degli scontri su tre direttrici ci informa invece questo canale:
“posizioni mantenute, attacchi respinti in tutti e tre i casi” (Позиции удержаны, атаки отбиты на всех трёх направлениях), con gravi perdite da parte nemica.
https://t.me/rusich_army/5582

Confermata anche da parte sua la concentrazione maggiore di forze che dovrebbe portare domani a un’offensiva su una scala ancora più ampia. Vedremo domani.

SVATOVO-KREMENNAJA

Video da una SVATOVO semiabbandonata (e per fortuna… visto quanto accaduto a KUPLJANSK), ma ancora tranquilla, anche se domani si preannuncia un’offensiva che potrebbe arrivare anche alle sue porte. La strada che porta a KREMENNAJA non è più sicura, sia per eventuali colpi di artiglieria ucraina, sia per le incursioni di guastatori e ricognitori ucraini.
https://t.me/wargonzo/8616

E’ SVATOVO comunque l’anello debole di una catena che la NATO vuole far saltare. Intorno a questa città si sta concentrando una quantità enorme di forze, dalla fanteria all’artiglieria. Domani non sarà sicuramente come oggi.
https://t.me/rybar/39801

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 05 October 2022 18:30
05/10 ore 18:00 aggiornamento

Nel pomeriggio su tutti i fronti si è riattivata l’offensiva NATO. Vediamo come stanno andando le cose:

SVATOVO-KREMENNAJA

Carta aggiornata della parte NORD, a cura del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005130950-eb206fed.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005130948-5da55349.jpg

In sostanza, continuano i tentativi NATO di
1. Attaccare SVATOVO da NORD e tagliare la strada che la collega a nord con eventuali rinforzi.
2. Raggiungere la strada SVATOVO-KREMENNAJA e tagliarla.
Le frecce a strisce gialloblu sono i “desiderata”, al momento soltanto tali, perché tutti gli attacchi sono stati respinti.

FRONTE SUD

Attacco SU TRE PUNTI: OVEST (NIKOLAV) CENTRO (ANDREEVKA) ED EST (DUDCHANY).
https://t.me/rusich_army/5578
Su ogni direttrice l’impiego di mezzi è massiccio, segno che quella appena passata è stata una PAUSA OPERATIVA per raggruppare uomini e mezzi. Si parla di CINQUANTA mezzi coinvolti in ciascuna direttrice. Situazione definita “pesante” (тяжелая). Al momento le difese tengono, aviazione e artiglieria le supportano.
https://t.me/rusich_army/5579

Segnalato, sempre a ovest, tentativo di sfondamento a TERNOVYE PODY
https://t.me/smotri_z/6505
e versione in caratteri latini di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/05/20221005142513-25e9724d.png
Attacco respinto ma combattimenti ancora in corso.

Seguiremo l’evolversi della situazione.

OPEC+ E L’ISOLAMENTO… DELL’OCCIDENTE

Due milioni in meno di barili di greggio al giorno. Sauditi e russi lo hanno concordato all’interno della cornice dell’organizzazione OPEC+, di cui fan parte sia Paesi OPEC sia Paesi produttori di greggio ma non OPEC.
https://www.npr.org/2022/10/05/1126754169/opec-oil-production-cut

Se l’Occidente voleva un segnale di quanto contassero le SUE sanzioni e la SUA politica internazionale, il benservito glielo ha dato proprio l’amico saudita… d’altronde, “niente di personale” e “only business”: perché ora il prezzo del petrolio e dei suoi derivati ricomincerà a salire. E, ovviamente, a leccarsi i baffi saranno i Paesi OPEC+, tra cui sauditi e russi, ma non solo:
OPEC: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Venezuela, Guinea Equatoriale, Repubblica del Congo, Gabon

e, nell’OPEC “allargato”, o “OPEC+” ci sono ANCHE: Azerbaigian, Bahrain, Brunei, Kazakhstan, Malesia, Messico, Oman, Filippine, Russia, Sudan e Sud Sudan

Se di isolamento si deve parlare, non è certo della Federazione Russa.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 05 October 2022 14:39
05/10 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE.

Ancora nessun aggiornamento di rilievo su tutti i canali informativi principali consultati. Il Ministero della Difesa russo ha diramato il bollettino di oggi che parla, soltanto in conseguenza degli attacchi mirati nella zona a nordest, da SVATOVO a LISICHANSK che monitora e che è in grado di riportare, di perdite pari a 330 soldati e decine fra pezzi di artiglieria, carri e blindati. Le perdite cominciano a farsi sentire, visto che per sferrare un nuovo attacco i kuratory NATO stanno attendendo troppo, rispetto ai ritmi imposti nei giorni passati.

Sul FRONTE SUD, che comprende le due nuove regioni di CHERSON e ZAPOROZH’E, anche l’operazione di arretramento di ieri non è stata a “costo zero”: oltre 230 soldati, 4 carri armati, 18 macchine blindate, 2 mortai semoventi, 2 pezzi di artiglieria e altre 20 automobili, presumibilmente del tipo pick-up più pezzo di artiglieria leggera sopra sul modello “libico-siriano”.
https://t.me/mod_russia/20570

Dopo l’arretramento, ovvero la “riduzione dei cateti a ipotenusa”, a distanza di 24 ore la situazione, sia pur critica, non è sostanzialmente mutata: di fatto, in ventiquattr’ore tutti i canali, ucraini e russi, non han trovato altro di meglio da fare che “commentare”.

Ripartirà l’offensiva? Sicuramente. Avrà ulteriori effetti? Molto probabile. Intanto, è da due giorni che di SVATOVO e KREMENNAJA non si parla se non per dire che i voenkor fanno su e giù dalla strada che li collega. Così come è da ieri che una situazione a dir poco compromessa resta critica, ma non più sfilacciata e senza possibilità di recupero come due giorni fa soltanto. Così come annotiamo tempestivamente gli sviluppi, dobbiamo anche annotare le pause. Tecniche o strutturali, lo dirà quanto accadrà nelle prossime ore. Ma non è neppure corretto non farlo, specialmente quando l’intento dichiarato degli attaccanti è arrivare a LISICHANSK a est e a CHERSON a sud.

Infine, SOPRA DONECK E GORLOVKA, tra PESKI e ARTEMOVSK, notiamo che, pezzo dopo pezzo, e dopo mesi di offensiva, al risparmio quanto si vuole, ma metodica nel suo procedere, un’intera linea fortificata (e in alcuni punti da otto anni) sta cedendo. Nonostante tutto, questa parte di offensiva non si è mai fermata. E scoprire un fronte appena sotto KRAMATORSK E SLAVJANSK, in concomitanza con l’arrivo di almeno duecentomila riservisti, potrebbe avere ripercussioni sgradevoli.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 05 October 2022 10:06
05/10 ore 08:00 aggiornamento

TECNOLOGIA PER NEUTRALIZZARE ALTRA TECNOLOGIA E… “VSEGDA GOTOV!”


Il progresso come smantellamento di altro progresso. Una specie di “welcome to the human race” (https://www.youtube.com/watch?v=NRXKkUhe_B0) dove però anche Jena Plissken è temporaneo, limitato in un tempo e in uno spazio definiti, dove non si ritorna alla clava ma si scala “solo” di una marcia.

Di fatto, è da ieri in introduzione sul campo di battaglia il sistema laser anti-satellite (e anti drone) PERESVET:
https://t.me/rusich_army/5551
Annunciato già da maggio (https://ria.ru/20220518/peresvet-1789175221.html) e all’epoca ripreso anche dai cinegiornali luce nostrani in chiave apocalittica (all’epoca quello era ancora il tono), il suo inizio di impiego da ieri è una logica conseguenza della “guerra incentrata sulla rete” attuata (ma non proclamata, “è roba che non s’usa”…) dalla NATO.

Così chiamato in onore del monaco che sfidò a duello il campione dell’Orda d’oro e lo sconfisse nel primo, mortale per entrambi, colpo di lancia, è di fatto un fascio di luce laser lanciato verso l’alto da una postazione mobile e in grado di “accecare” droni e sistemi satellitari di ricognizione per un’altezza fino a 1500 km. Appartiene a quella categoria di armi basate su “nuovi principi fisici” (вооружении на "новых физических принципах"), ovvero su principi “nuovi” per l’applicazione in campo militare, come laser ed elettromagnetismo.

Di fatto, svolgendo col bel tempo quello che con il cielo nuvoloso fa Madre Natura (e - a quanto ho capito - spingendosi anche un po’ oltre, perché arriverebbe a limitare – se non a compromettere – la capacità di orientamento dei satelliti stessi) renderebbe sicuramente meno efficiente la “rete” di informazioni alla base degli spostamenti coordinati, sincronizzati non solo fra loro, ma con le falle individuate nelle schiere nemiche, della ”nuova gestione” NATO.

A volte basta poco, un mezzo finito su una mina o una “sbandata” per bruciare, per far uscire allo scoperto e compromettere un intero movimento. La “sbandata” che questo dispositivo punta a creare. Vedremo ben presto se e quanto sarà efficace.

Per il momento, sul banco degli imputati ci sono i responsabili di MANCATE misure preventive MOLTO più terra terra:
- minare territori non presidiati
- fortificare meglio quelli presidiati
- attuare la mobilitazione con maggiore anticipo
- non lasciare scoperte aree talmente vaste che, chi ci è entrato, lo ha fatto senza sparare un colpo per molti chilometri.
Eccetera. Tecnologia molto più terra terra che avrebbe consentito di neutralizzare la tecnologia da “scudo stellare” di reaganiana memoria impiegata in questa fase. E che ha fatto la differenza.

“Vsegda gotov!” “Sempre pronto!” Quando escono i casini riecheggia sempre, perlopiù in stanze vuote, l’eco del motto dei pionieri, l’organizzazione del partito anagraficamente antecedente al komsomol (nel senso che si occupava dell’infanzia e prima adolescenza, tipo scout, qui in un plakat dell’epoca):
https://www.etoretro.ru/pic33682.htm
“Sii pronto alla lotta per la causa del partito comunista”. “Sempre pronto!”

Quindi, se non sei “pronto”, colpa tua… Ci sta. E ci sta tutto. Ma la Federazione Russa non è più l’URSS da trent’anni (in realtà, occorrerebbe predatare di altri dieci anni almeno, prima di Michele figlio di Sergio, per ragionare su un’economia a proprietà sociale dei mezzi di produzione e a conduzione pianificata della stessa… quindi da quaranta).

E allora non possiamo tirare fuori dal baule slogan leninistici per fare il processo ai colpevoli di oggi. Questo lo fa, in chiave strumentale, un altro Partito comunista quando recupera un certo Mao (ma non il marxismo-leninismo-maozedongpensiero) per regolare i conti interni. Nella Federazione Russa non governa un partito comunista, anzi, e solo oggi, in chiave di “economia di guerra”, si è riacceso il dibattito sulla NECESSITA’ di RIPRENDERE IN MANO DETERMINATE FILIERE PRODUTTIVE E PORLE SOTTO UNA PIANIFICAZIONE STATALE PRECISA, CONTROLLATA, IN GRADO DI PRODURRE RISULTATI ENTRO I TEMPI CONCORDATI.

Non è il socialismo e non è il GOSPLAN. E’ solo la semplice constatazione che la “mano invisibile” si fa i cavoli suoi, anzi tutto. E un Paese che si accinge a una lunga guerra contro la NATO non può permetterselo. Vedremo come andrà a finire.

Aggiungo un’altra considerazione. Come dice il codice civile, “con la diligenza del buon padre di famiglia”, non era proprio possibile prevedere un intervento così diretto, una presa in carico dell’intera gestione della baracca, da parte della NATO nel conflitto?

Così come il 1941 ebbe il suo austroungarico YAN CHERNYAK che passò, inascoltato, i piani dell’imminente OPERAZIONE BARBAROSSA ai sovietici,
https://www.rbth.com/arts/history/2016/05/09/the-man-who-handed-the-ussr-the-nazi-plans-for-barbarossa-and-kursk_591323
faccio fatica a credere che una rete di spionaggio sicuramente esistente e sicuramente di più facile “gestione” rispetto ai veri e propri miracoli che fece all’epoca il buon YAN, non sia riuscita a intercettare il CAMBIO DI PASSO nei quartier generali NATO a KIEV. In altre parole, io – ma non solo io – fatico a credere che nessuno abbia avvisato chi di dovere di questo cambiamento. Mentre credo molto di più che la storia si sia, in qualche modo, ripetuta.

Certo, senza la mobilitazione parziale il risultato non si sarebbe potuto comunque ottenere. E la mobilitazione parziale sarebbe sicuramente stata vista in maniera del tutto "diversa" (PER USARE UN EUFEMISMO!) in assenza
- di un passaggio all’offensiva da parte ucraina
- dei referendum che hanno reso territori occupati aree che prima facevano parte di un “operazione speciale”
- dell’effettiva urgenza di una ridistribuzione delle risorse di bilancio – di un bilancio non del tutto roseo, peraltro – in favore delle esigenze dettate da tale mobilitazione.
Non c’era l’urgenza. Anche ottant’anni fa, peraltro, il problema si pose. Gira oggi fra i canali Telegram un dialogo fra Stalin e il generale Zhukov, dove il secondo informa il primo della necessità di procedere alla controffensiva, perché il nemico si sta avvicinando sempre più a Mosca, e il primo dice di aspettare, perché senza gli attesi rinforzi dalla Siberia sarebbe solo un bagno di sangue. Alla fine, il primo si risolse a comandare la controffensiva quando ormai i nazisti, secondo l’ultimo bollettino riportatogli da Zhukov, stavano già piazzando nei dintorni della Capitale i pezzi di artiglieria con cui bombardarla. E senza TUTTI i rinforzi con cui la difesa sarebbe stata ottimale.

VSEGDA GOTOV! è uno slogan che ciascun comunista dovrebbe avere nel proprio codice genetico. E su questo siamo d’accordo tutti. Ma metterlo in pratica era difficile già “pri socializme”, nel socialismo: figurarsi in un sistema capitalistico come quello russo attuale e in un sottoinsieme, peraltro, come il suo complesso militare-industriale, che si muove secondo regole proprie che non sono più quelle propriamente sovietiche, ma nemmeno quelle capitalistiche su cui viaggiano altri settori dell’economia russa.

Trarne lezioni, per noi comunisti, è una priorità. E’ il mio filone principale di ricerca fuori dalle otto ore, peraltro, in tempo di pace. Tuttavia, anche in questo momento tenere le antenne sempre alzate su quanto sta accadendo, e trarne lezioni, è molto importante. Resteranno poi discorsi che riguardano meno dell’uno percento… pazienza. Forse è vero che c’è un tempo per seminare e uno per raccogliere. Raccoglierà qualcun altro: in questo momento qui non ci sono condizioni neppure per intavolare un discorso di questo tipo su base di massa. Ma nella Federazione Russa, nella Repubblica Popolare Cinese, in India, nei Paesi del Sud-Est asiatico, nella stessa Africa e in America Latina, c'è fermento. E LIMITATAMENTE AD ALCUNI AMBITI, LA CONSAPEVOLEZZA CHE NON C'E' TEMPO DA PERDERE: noi abbiam sempre davanti agli occhi quello militare nella Federazione Russa, ma non solo... l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai non è più quella cosa di decenni fa, lo stesso ruolo del dollaro negli scambi internazionali è decrescente, e questo "ACCOMPAGNARE" la "mano invisibile" da altre parti potrebbe sfociare
- nell'ennesima ristrutturazione capitalistica mondiale
- in qualcos'altro.
E qui, su questi scenari, anche noi comunisti dal, cosiddetto, "vecchio continente" potremmo dare il nostro contributo. E contribuire a far crescere fra i nostri concittadini, sia quelli stanziali di lunga data che quelli di recente migrazione, una nuova consapevolezza o, se vogliamo, una nuova coscienza di quanto sta accadendo aldilà della vulgata dei cinegiornali luce. Scusate per la riflessione, non è questo lo spazio adatto.

Dai campi di battaglia ancora nulla di rilievo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 October 2022 19:23
04/10 ore 19:00 aggiornamento

"I CATETI E L’IPOTENUSA": RIPOSIZIONAMENTO OBBLIGATO VERSO SUD NELLA REGIONE DI CHERSON. E POSSIBILI IMPLICAZIONI


La mossa è da manuale e ben esemplificata in questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004122212-0397a1d5.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004122209-bd86c963.jpg

Se la zona a strisce giallo-rosse indica l’arretramento, si vedono chiaramente i due lati da dove le truppe russe sono appena arretrate e la nuova linea di fronte. Se il movimento riesce come deve, la striscia di controllo non sarà più di 20 km per 500 soldati, come ci dicevamo stamane, ma molto meno. E difenderla sarà più fattibile. Diciamocelo chiaro: nelle condizioni attuali e con l’attuale pressione di uomini e mezzi del regime di KIEV è l’unica scelta possibile, a meno di condannare le truppe di stanza nei vari capisaldi all’accerchiamento e al conseguente martirio. C’è poco da sfogliare verze. Non è ancora chiaro, ci tiene a sottolineare il collettivo di RYBAR, dove si andrà a riposizionare la linea di fronte (“Пока не совсем понятно, как будет проходить новая полоса соприкосновения”).

ALLE 17:44 (a tre ore di distanza dalla prima) LA SITUAZIONE NON CAMBIAVA (ALTRA CARTINA). Buon segno.
https://t.me/RVvoenkor/28000

L’IMPLICAZIONE in positivo l’abbiam vista. Rendere la difesa neanche più gestibile, ma FATTIBILE con le forze in campo, riducendo al minimo le perdite e infliggendone il maggior numero agli attaccanti qualora si muovano in maniera scomposta o comunque eccessivamente raggruppata (colonne, eccetera, discorsi già visti).

UN’ALTRA IMPLICAZIONE positiva la ricorda il voenkor autore della seconda cartina: la riva sinistra del fiume DNEPR ora può fornire fuoco di copertura non solo per favorire il riposizionamento delle truppe lungo una linea più stretta e “ad alta densità” di difensori, ma anche per attaccare truppe che si avventurassero troppo vicino alla riva. In teoria. Condizionale d’obbligo, perché è ovvio che si tratta di una misura temporanea che può reggere sinché non arrivano i rinforzi. E devono arrivare presto.

LE implicazioni negative sono le seguenti:
1. La riva sinistra del DNEPR resta così in gran parte scoperta. E questo è un problema. Chi abita su quella riva ha finito di stare tranquillo, col terrorismo di Stato ucraino che non perderà l’occasione di farsi sentire.
2. L’intero corso del DNEPR diventerà pericoloso. GOMMONI, BARCONI, MOTOVEDETTE, MEZZI VELOCI potranno scorrazzare più a sud ancora, grazie a questa area scoperta sulla riva destra. Puntando magari a far danni fino a MELITOPOL’.
Se si risolve un problema nell’immediato, se ne creano non pochi nel breve e medio termine. Problemi a cui la Federazione Russa dovrà dare risposte immediate.

PROPAGANDA? A MELITOPOL’ HANNO APPENA SVENTATO UN ATTENTATO! Un ordigno esplosivo, in grado di distruggere nel raggio di 150 metri, è stato piazzato nei pressi di un giardino pubblico, peraltro frequentato da bambini. Bomba disinnescata, la guardia nazionale… grazie a Dio fa buona guardia.
https://www.kp.ru/online/news/4949144/

ENERGODAR è sotto attacco con tiri di mortaio calibro 155 mm provenienti dall’altra parte del DNEPR… ma anche in questo caso sono i russi che si sparano da soli! Anzi, attraversano il fiume, sequestrano i cannoni li puntano contro Energodar e cominciano a sparare all’impazzata, poi si ritirano…
https://t.me/voenkorKotenok/41205

INOLTRE, SEI MISSILI HIMARS SONO APPENA VOLATI SOPRA LE TESTE DEGLI ABITANTI DI CHERSON! Tutti e sei diretti all’Antonovskij most, al ponte che è da mesi che cercano di tirar giù… e anche questa volta gli è andata male. TRE abbattuti dalla contraerea e tre schiantatisi nei paraggi, ma non sul ponte. Non ci sono più gli HIMARS di una volta…
https://t.me/tass_agency/158798
Sempre in tema di voli,

NEI GIORNI DEL REFERENDUM

Sono stati abbattuti
- 7 AEREI
- 45 DRONI
- 109 missili in volo, fra HIMARS e OL’CHA
https://t.me/mod_russia/20528
Sicuramente erano tutti diretti a obbiettivi militari, le bombe sotto la macchina del resto lo sappiamo se le mettono le vittime da sole, che si sparano anche da sole. Tuttavia, SHOJGU oggi lo ha sottolineato, ovviamente e malignamente per diffondere la falsa notizia che i referendum siano stati protetti dai russi, insieme a centinaia di vite di civili. Messa così un cinegiornale luce la pubblicherebbe?

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO E UNA BREVE ANALISI

Confrontare i dati del 04/10 con quelli del 25/09 (https://t.me/mod_russia/20175) ci aiuta a capire come in DIECI GIORNI l’andamento delle perdite del regime di KIEV:
312 aerei (vs 301, +11)
157 elicotteri (vs 155, +2)
2145 droni (vs 2074, +71)
379 sistemi missilistici (vs 377, +2)
5336 carri armati e altri cingolati blindati (vs 5111, +225)
860 lanciarazzi multipli (vs 845, +15)
3445 obici e mortai (vs 3413, +32)
6226 autoveicoli blindati (vs 5874, +352)
https://t.me/mod_russia/20535

Cosa vediamo, così da profani? Anzi tutto, che quasi seicento (577) fra carri armati e autoveicoli ci hanno salutato per le strade sterrate dalle parti di CHARKOV e CHERSON. In dieci giorni è stato messo fuori uso il CINQUE PER CENTO (4,99%) riferito a un totale parco macchine e carri fatto fuori in otto mesi. 5% in 10 giorni. Otto mesi ne tengono 24, di cicli di 10 giorni, è evidente come la tattica NATO della GUERRA INCENTRATA SULLA RETE si faccia sentire. Anche gli aerei, che proprio proprio droni non sono, cadono come mosche (due solo oggi). Il motivo è semplice. Volan bassi per coprire i loro o attaccare chi gli va incontro e si beccano il fuoco della contraerea che non è proprio lì a dormire.

Abbiamo quindi, da una breve, superficiale, analisi di questi dati, UNA CONFERMA INDIRETTA DI QUANTO CI STIAMO DICENDO ULTIMAMENTE. Ovvero, che la “nuova gestione” NATO sta improntando questa fase del conflitto a TRATTI DISTINTIVI BEN PRECISI e FACILMENTE IDENTIFICABILI. Siamo in piena fase “siriana” del conflitto. E non è facile recuperare IN TEMPI BREVI, da parte russa, energie sufficienti a contenere questa fase di attacco.

Cercando di pensare anche alle vite umane perse in questa fase, emerge inoltre il tratto forsennato e criminale dello stesso, in quanto del tutto incurante della sorte di chi, di questi assalti, è la vittima sacrificale (il ministero della difesa russa accenna, ogni tanto, alle perdite in vite umane da parte ucraina, ma nemmeno loro sono in grado di quantificarle… ma ormai l’ordine di grandezza è delle decine di migliaia).

Prendiamo DUDCHANY. Evacuata già intorno alle 11:00, con perdite minime.
https://t.me/dontstopwar/6536
E quelle per espugnarla?

Una mano, inoltre la sta dando la pioggia. Le macchine, ma anche i blindati, corrono come delle lippe sull’asciutto, sul pantano della steppa un po’ meno. Ecco allora riprendere le strade, ma le strade rendono i movimenti più monitorabili e controllabili in termini di contromisure.
https://t.me/notes_veterans/5423

200.000 RISERVISTI

Hanno risposto all’appello dal 21/09 a oggi, dice sempre SHOJGU. Inviati al momento in OTTANTA poligoni di tiro e SEI centri di addestramento.
https://t.me/mod_russia/20525

Se a questo aggiungiamo OLTRE SETTANTAMILA REGISTRAZIONI SUL PORTALE “GosUslug” (servizio allo Stato) per partire volontari, i numeri già ci sono.
https://t.me/boris_rozhin/66089

PESKI

Giusto per invertire la tendenza, PROSEGUE LA MESSA IN SICUREZZA DI DONECK, con l’allargamento dell’area liberata a nord-ovest della città, zona aeroporto. Il centro abitato di PERVOMAJSKOE è ormai per tre quarti libero.

Cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004105508-a7b5308b.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004105516-042f3ca3.jpg

La sua liberazione comporterebbe un’ulteriore allargamento e un ulteriore allontanamento dei mortai da cui partono i proiettili da 155 mm che colpiscono DONECK ogni giorno. Oggi compreso, morta prima una donna a causa di questi vili e criminali attacchi https://t.me/voenkorKotenok/41191
E qualche ora più tardi, sempre gli stessi se la sono presa con un deposito dei pullman. Morto un lavoratore.
https://t.me/WarDonbass/81263

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 October 2022 12:30
04/10 ore 12:30 aggiornamento

SOPRA CHERSON


Questa cartina di RYBAR è molto interessante
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004080253-0a4a78e8.jpg
e legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004080302-d61f2362.jpg

perché mostra le linee principali del POSSIBILE ATTACCO DELLE FF.AA. UCRAINE nell’area. In sostanza, attacco contemporaneo su TRE DIRETTRICI: DAVYDOV BROD a EST, BOL’SHAJA ALEKSANDROVKA a NORD OVEST e DUDCHANY a SUD-EST.

Per quanto riguarda la prima, abbiamo la cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/i.php?/upload/2022/10/04/20221004094623-646a6480-xx.png
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/04/20221004094843-bdde0639.png
Gli attacchi sinora son stati sempre respinti, infliggendo gravi perdite agli attaccanti. Compreso l’ultimo tra ieri e oggi. Ma le forze si stanno nuovamente raggruppando per muovere un nuovo attacco.

E per quanto riguarda la tipologia degli stessi importa sempre meno, come appare sempre più evidente, la presa IMMEDIATA di centri abitati, quanto lo sfondamento e l’accerchiamento. A tale proposito contribuiranno, nelle intenzioni degli attaccanti, la SUPERIORITA’ NUMERICA SCHIACCIANTE applicata sui PUNTI MENO DIFESI e PRESIDIATI verificati puntualmente dai satelliti prima dell’attacco. Una volta scappati i buoi, corrergli dietro diventa sempre più difficile in questi spazi immensi. Questa, tra l’altro, è una delle cause dello sfondamento sopra CHERSON. Un’altra è anche la mancanza di rotazione perché, per l’appunto, non c’era nessuno con cui “ruotare”.
https://t.me/rybar/39721
et
https://t.me/SergeyKolyasnikov/42993
E’ la GUERRA INCENTRATA SULLA RETE di cui parlavamo ieri. SCUOLA NATO, che sfrutta appieno il deficit di forze militari russe in questo momento sul campo. Forze che fino all’altro ieri si limitavano a controllare le vie d’accesso ai centri abitati nelle zone di confine, su cui è stato portato un attacco invece che, per essere pienamente contrastato, avrebbe dovuto comportare un presidio maggiore del territorio.

I manuali militari sovietici sull’argomento prevedevano, giusto a titolo indicativo, un’area di 5x3 km (nella versione del 1982) e di 5x2 km (nella versione del 1964) per singolo battaglione motorizzato, con DUE compagnie in prima linea e la TERZA arretrata in appoggio. Al momento dell’attacco delle ff.aa. ucraine, l’organico era di 500 soldati a presidio di 20 km di linea di fronte. Un uomo ogni 20 metri, con una divisione lineare “da bar”, in realtà presidio costante solo degli snodi viari e dei centri abitati.

Dovendo passare alla difesa, attiva o passiva che dir si voglia, tale numero è chiaramente insufficiente a contenere attacchi condotti NON PIU’ (meglio, NON SOLO) con “classiche” colonne visibili da km di distanza (e quando continuano a farlo i risultati sono sempre quelli), MA in piccoli gruppi e mezzi veloci coordinati fra loro in tempo reale per via informatica (GUERRA INCENTRATA SULLA RETE, per l’appunto). La SIIRIZZAZIONE del conflitto, anche da questo punto di vista, impone un cambio di passo notevole. Come accaduto in Siria. Con la differenza che qui la mobilitazione è completamente diversa e comporta un riequilibrio, in termini di centinaia di migliaia di unità, in tempi molto più rapidi della RI-formazione delle truppe di Assad, aiutate nel frattempo da russi, da Hezbollah libanesi, da truppe iraniane, da reparti palestinesi, eccetera.

In quest’ottica, la mossa NATO fa male, perché fa male, FINCHE’ però non si pareggia il conto fra fanterie e si ripristina un controllo del territorio adeguato. Il rischio poi è di un esaurimento della forza offensiva e, peggio, la ripresa dell’attività offensiva da parte russa, mai cessata del resto dalla parte di ARTEMOVSK. Con più uomini e con più mezzi. In quel “FINCHE’” c’è tutto il calcolo dei kuratory NATO. Loro sì che stanno puntando al BLITZ, a differenza di chi lo pensava nei confronti dei russi a inizio conflitto. Un BLITZ che tende a massimizzare il vantaggio conseguente a al loro ingresso diretto nel conflitto, fino alla messa in opera delle contromisure adattative russe. In quel FINCHE’, quindi, cercheranno di metterci dentro il più possibile. Seguiremo gli eventi nel loro evolversi.

IGOR’ MURASHOV

Nome e cognome del direttore della centrale atomica di Zaporozh’e (ZAES per gli amici e d’ora in avanti). Dell’EX-direttore. Già, perché proprio ieri è stato accompagnato verso la zona controllata dai fascisti di KIEV. Filmato qui, mentre recita il mea culpa e si incammina verso i sacchi di sabbia dell’uscita:
https://t.me/readovkanews/43204

Motivo? Lui, il direttore della centrale più grande d’Europa, con quello che è successo negli ultimi mesi, appunto perché è successo tutto quello che è successo, fra attacchi di marò, tiri di artiglieria, bombardamenti, danni a infrastrutture, reattori che si spengono, direttori AIEA che in due ore “vedono tutto quello che c’è da vedere” e quindi leggono copioni dettati dalla NATO-UE, in tutto questo…

È stato beccato con le mani nella marmellata mentre SI MESSAGGIAVA CON I SERVIZI SEGRETI UCRAINI.
https://rg.ru/2022/10/04/gendirektora-zaporozhskoj-aes-murashova-vydvorili-za-predely-regiona.html

Cosa gli passava, oltre agli ossequi alla signora? Dati relativi alla posizione di obbiettivi strategici, informazioni relativi ai risultati conseguiti dai loro bombardamenti: il PRIMA e il DOPO. Un po’ più a destra, mancato di tanto così, colpito e affondato.
https://iz.ru/1405128/2022-10-04/gendirektor-zaporozhskoi-aes-igor-murashov-priznalsia-v-sotrudnichestve-s-sbu

E i russi che si sparavano da soli? Ora dove li mettiamo? Insieme alle provette di Powell, e non diciamo per decenza dove.

Inoltre, sempre il direttore, prima di salutare gli “orchi cattivi”, talmente cattivi che non l’hanno nemmeno sbattuto in galera per tradimento ma l’hanno accompagnato all’uscita, verso il “mondo libero”, ha ammesso di AVERE PROIBITO AL COLLETTIVO DEI LAVORATORI DELLA CENTRALE DI DENUNCIARE ALL’AIEA E ALLE NAZIONI UNITE I BOMBARDAMENTI FASCISTI.
https://topwar.ru/202791-gendirektora-zaporozhskoj-ajes-ulichili-v-rabote-na-sbu-i-vyslali-na-podkontrolnuju-kievu-territoriju.html

Questo, di fatto, CONFERMA QUANTO DENUNCIATO IN PASSATO DAI LAVORATORI DELLA CENTRALE, ALLORA PIENAMENTE UCRAINA:

--- inizio ---
I would like to draw your attention to the fact that this is happening at the nuclear reactors of the Zaporozhye NPP, whose service life has expired. Power unit 1 was commissioned on 25.12.1984, and its operation period expired on 23.12.2015. Unit 2 was put into operation on 15.02.1986, and its service life expired on 19.02.2015. Unit 3 was put into operation on 05.03.1987, and its service life expired on 05.03.2017. Unit 4 was put into operation on 14.04.1988, and its service life expired on 04.04.2018. Unit 5 was put into operation on 27.10.1989, and its operation period will end in a month – 27.05.2020. However, expired reactors continue to be used, which in itself creates the risk of a nuclear disaster. According to the Ukrainian legislation and the IAEA regulations these reactors must be dismantled or it is necessary to perform the work for the extension of their operation. Such work costs billions of US dollars. To do this, you need to attract the design and construction organizations that built these reactors – and these are firms from Russia, the aggressor country that is fighting against Ukraine! There can be no question of cooperation with the Putin regime. Ukraine is a part of Europe and we must solve such problems together.
--- fine ---
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/22525-provvisorio.html?start=1

Avevano scritto a tutti, rischiando di essere scoperti e mettendo a repentaglio il proprio posto di lavoro. Si erano rivolti anche a quelli che – PENSAVANO - “non potevano non restare indifferenti”:
“IL GRUPPO PARLAMENTARE DEI VERDI (https://europeangreens.eu/), lo si vede dalla seconda schermata della risposta della AEA, laddove la mail era indirizzata a . Nessuna risposta.
GUE-NL. Gli è arrivata solo la ricevuta di ritorno della mail (terza schermata, datata 22/04/2020)
GREENPEACE. Idem con patate, sempre e solo la ricevuta di ritorno della mail (quarta schermata, datata 21/04/2020)”
(ibidem)

Riletto oggi, a sei mesi di distanza, che sembrano secoli di distanza, resta l’amaro per un popolo intero – MEGLIO, PER UNA PARTE CONSISTENTE DI UN POPOLO INTERO – che aveva creduto sinceramente nell’OCCIDENTE, nel MITO dell’OCCIDENTE, in quel PASTRUME IDEOLOGICO PROPINATO DA DECENNI DI LAVAGGIO DEL CERVELLO E CRISI IN OGNI SENSO (IDEOLOGICO, ECONOMICO, SOCIALE) E NERA, NERISSIMA DI UN MONDO, DEL LORO MONDO DI PROVENIENZA. Un popolo che si sta accorgendo di essere stato STRUMENTALIZZATO e USATO, trattato di fatto come “materiale di consumo” già allora. Quando le lettere arrivavano ed erano buttate nel cesso da cui, in cuor loro, avrebbe dovuto fare “le battaglie”, quelle che vedevano nei film, cosiddetti, “impegnati”. E CHE, “inspiegabilmente”, RESTAVANO SOLO IN QUEI FILM.

MURASHOV faceva parte di quella borghesia compradora, di quel gruppo istituzionale, sociale, economico parassitario che danneggiava un intero popolo, il suo stesso popolo. Uno in meno.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo
Tuesday, 04 October 2022 10:39
Posso ipotizzare che , finora, i collegamenti con Polonia e Romania/Moldavia non siano stati interrotti allo scopo di far esaurire i magazzini di armi di epoca "Patto di Varsavia" e non trovarseli più di fronte in futuro. Se lo scopo era questo, essendo stato raggiunto, ADESSO è il momento di radere al suolo OGNI ponte e cavalcavia e infilare missili in ogni tunnel e interrompere la catena di rifornimenti. idem per le strutture interne , oltre a quelle di confine, per non consentire più trasferimenti di rinforzo.
INCOMPRENSIBILE, comunque, perché non siano stati ridotti in macerie il Parlamento ed i Ministeri a Kiev, le sedi di TV e radio, i nodi internet. Senza considerare, data la situazione attuale, che l'intera forza di attacco NATO, venuta fuori dal guscio, potrebbe essere paralizzata nella sua elettronica da una singola esplosione EMP (non gli funzionerebbero più neanche i missili a spalla) e massacrata senza tanti riguardi (per dirne una, BASTA con il vantarsi di "aver recuperato i soldati ucraini feriti e abbandonati dai loro compagni" e che ora "vengono trattati bene e ricevono tre pasti al giorno": lasciateli morire dissanguati nei campi, punto. (Ucraini ai prigionieri russi tagliano dita e palle...) . E basta fornire AL NEMICO materiali utilizzati contro di noi: tungsteno, palladio, alluminio, titanio... addirittura si vende URANIO agli yankee !!! mentre "si pensa di non fornire più agli USA i motori per ir azzi spaziali DAL 2024.... CON CALMA, MI RACCOMANDO!... Per aver scritto più o meno queste cose, sono stato bannato dal canale "Saker"... purtroppo , questa è la verità.... (questa stupidità - qui siamo oltre l'ingenuità -russa, derivante dal voler fare affari con chiunque - hanno venduto gli S-400 ai Turchi!!! ha un illustre precedente: Hitler fece ritardare di due/tre giorni (in aggiunta al già fatale ritardo per le operazioni nei Balcani) Barbarossa per consentire l'arrivo degli ultimi treni dei succitati metalli, necessari per l'industria aeronautica soprattutto, che russi gli vendevano BEN sapendo i piani aggressivi dei nazisti)
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Paolo Selmi
Tuesday, 04 October 2022 12:49
Ciao Paolo,

capisco perfettamente il tuo punto di vista. Bannare non è mai una soluzione, anche perché non è solo il tuo, di punto di vista, ma di buona parte di chi scrive sui canali di informazione telegram, compresi i voenkor, i giornalisti sul campo. E allora cosa facciamo, banniamo tutti? Quello lo fanno nel "mondo libero", appena aldilà della linea di fronte, peraltro. Al punto che gli ucraini stessi hanno preso a leggere i canali telegram e siti russi.

In particolare, proprio non gli va giù il discorso dei ponti e dei "centry prinjatja reshenii", come li chiamano loro. I centri direzionali, dove "si prendono le decisioni". KIEV e non solo.

Penso che molte cose stiano cambiando, in questi giorni, neanche in queste settimane. Anche perché l'attacco sferrato dalla NATO è un uno-due formidabile, che colpisce esattamente nei punti deboli dei russi.

Ieri, neanche a farlo apposta, stavo guardando sulla rai Official Secrets - Segreto di Stato, un film che parla di rivelazione di una mail compromettente all'epoca di Powell e le fialette all'ONU. Vedevo poi i filmati, quelli veri, dei primi giorni di attacco, con bombardamenti a tappeto a dir poco impressionanti.

KIEV è lì, coi suoi giovani che frequentano i night "per dimenticare la guerra", come titolava la Repubblica, e a Doneck anche ieri han lanciato "petali" e bombe. E l'incazzatura monta. A te Paolo, che sei qui, figurarsi a loro, che si sentono fischiare le bombe sulle teste e colpire la casa a fianco.

Ti dico la mia... per come l'ho potuta capire. Inizialmente, con "la guerra con una mano sola", la convinzione era di arrivare allo stesso risultato, al risultato atteso, aumentando i tempi e senza grossi traumi per la popolazione.

Il vantaggio era duplice. I processi decisionali nei tempi lunghi divenivano "razionali", frutto di un'elaborazione individuale e collettiva, cosa che ha portato ai due referendum nelle regioni ucraine con dati di affluenza e di consenso enormi. I motivi li abbiamo visti insieme sin dalla prima intervista all'allora sindaco ucraino di Cherson. E si trascinano da otto anni almeno. Stesso discorso a Odessa, Nikolaev, la stessa Charkov. Anche a Dnipropetrovsk la maggioranza della popolazione è russa, ci ho lavorato insieme per anni.

Il motivo maggiore che è emerso è comunque questo: CIVILTA' vs BARBARIE. E su questo hanno concordato tutti. L'hai ricordato tu, il modo di bombardare i centri abitati presi d'assedio, l'assenza di corridoi umanitari aggiungo io, i civili come "scudi umani". Ma proseguo: stipendi, pensioni, tutto preso a carico della "nuova gestione", sussidi compresi. Una scelta di campo.

Ora, da qui a fare i "babbi", come si dice da queste parti, ne corre. E sicuramente molte cose cambieranno, d'ora in avanti. Meno scrupoli sulle infrastrutture critiche, per esempio.

Scappo, grazie mille per lo scambio di idee
Un abbraccio
Paolo Selmi
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