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28/08 ore 22:30 aggiornamento

SARA’ UNA LUNGA NOTTE (“ночь ожидается жаркая...”)

Ma prima di passare alla conclusione di RYBAR, ovvero che si attende una calda notte, qualche dato sulla giornata di oggi.

Dopo una notte di fuoco di artiglieria preparatorio, ecco finalmente il tanto annunciato contrattacco. Togliamole, questa volta, le virgolette, visto che quel criminale del “comandante in capo” ha mandato oggi a morire i riservisti e quanto restava di non ancora impegnato nel Donbass. In altre parole, ha tentato con questa mossa il tutto per tutto.

Per quale motivo? Sapeva (e sanno tutti) benissimo che in questo momento i rapporti di forza non consentono di consolidare i risultati conseguiti dagli assalti, e neppure di proseguire. Non solo, attaccando deve mettere in campo risorse, fra le ultime rimaste, rischiando di perderle. Infine, si trattava di un attacco “telefonato”, annunciato da lontano, al punto che molte unità dopo la licenza in seguito alla vittoria a Severodoneck e dintorni, erano state trasferite proprio nel fronte SUD.

Una linea di fronte lunghissima, dove dicevamo qualche giorno fa l’iniziativa restava in mano alle forze alleate, in una specie di “torello”, di flipper dove a correre di qua e di là per tappare i buchi, le falle nella difesa, era un sempre più esausto esercito.

Il motivo allora, ancora una volta, andando semplicemente per esclusione, torna a essere quello propagandistico: il “segnale forte” che i kuratory vogliono per continuare a finanziare il regime. Anche per questo il comando è stato dato da Zelenskij in persona.
https://t.me/mod_russia/19262

Presentiamo ora le carte del collettivo di RYBAR aggiornate a poco fa:
https://i.ibb.co/GP5wkHC/29-08-RU-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/ydM3wgV/29-08-IT-1.jpg

Cinque sono state le zone dove le forze ucraine hanno provato a rompere la linea di fronte. Vediamo subito le "X" rosse sulla cartina. Sono tutti gli attacchi respinti e con rientro – e con gravi perdite – alla posizione di partenza. Dove invece non sono stati respinti, aspri combattimenti sono ancora in corso. In particolare a Suchoj Stavok, dove la linea di fronte è arretrata nel corso del giorno di ottocento metri, ma proprio nell’ultima ora l’intenso fuoco di artiglieria russo ha costretto i blindati non ancora colpiti ad arretrare verso le posizioni di partenza.
https://t.me/rybar/37897

Le perdite ucraine ammontano al momento a: 26 carri armati, 23 macchine blindate, altri 9 blindati, 2 aerei d’attacco al suolo Su-25, oltre 560 soldati
https://t.me/rybar/37889
e un elicottero Mi-8.
https://t.me/rybar/37878

Aggiornamenti a seguire domattina.

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29/08 ore 19:30 aggiornamento

Il fronte è stato oggi molto movimentato, stanotte penso saranno ben più chiari i contorni di quanto accaduto. Ci riaggiorneremo.

DOUGLAS VALENTINE, I SERVIZI SEGRETI UCRAINI E QUELLI A STELLE E STRISCE.

Tutto parte da un suo cinguettio di subito dopo l’attentato costato la vita a Dasha.
“Sure looks like the CIA murdered Darya Dugina. A typical case of "selective terrorism" as performed by the masters of the dark arts of empire.”
https://twitter.com/dougvalentine77/status/1561321489168728064

Chi è DOUGLAS VALENTINE?
E’ l’Autore di “The CIA as Organized Crime and The Phoenix Program”
https://www.douglasvalentine.com/index.htm
Comunque la si pensi su di lui, è uno che di queste cose qualcosa ne capisce. Misuriamolo però nei contenuti. In particolare, per l’operazione Phoenix, o Fenice, quando ancora cercavamo di rendere in italiano espressioni comuni, e parliamo di mezzo secolo fa… non degli autarchici Curmaiore, Sciangai e Tochio. Ma prima di andare in VIETNAM, fermiamoci a una settimana fa.

IL 17 AGOSTO, QUATTRO GIORNI PRIMA del cinguettio di Douglas, non un terrapiattista, non un complottista, non un prezzolato al soldo del nemico, non un paranoico, ma il NYT esce con questo articolo: “Behind Enemy Lines, Ukrainians Tell Russians ‘You Are Never Safe’”
https://www.nytimes.com/2022/08/17/world/europe/ukraine-partisans-insurgency-russia.html

Gli americani ammettono tranquillamente le autobombe dei criminali di guerra ucraini: “With little movement of the front lines, insurgent activity is now intensifying, as the fighters strike stealthily in environs they know intimately, using car bombs, booby traps and targeted killings with pistols — and then blending into the local population.” (ibidem)

E ammettono, altrettanto tranquillamente, che i civili che fanno la scelta sbagliata, i kolaboranty, insegnanti inclusi, sono degni di morte: “The Ukrainian underground in occupied territory considers police officers, municipal and regional government employees and teachers who agree to work under the Russian educational curriculum as collaborators, according to Svarog and another partisan using the nickname Viking.” (ibidem)

“For collaborating with the Russians, there will be payback.”: così chiudono questo pezzo molto istruttivo.

Del resto, di cosa ci meravigliamo? I CONTRAS in Nicaragua, gli squadroni della morte in Salvador, da chi erano addestrati? Chi addestra dal 2014 i servizi segreti ucraini e le sue “squadre speciali”?

Andiamo ora in VIETNAM. Io per primo nulla sapevo, fino a oggi, dell’OPERAZIONE FENICE. Ma senza scomodare DOUGLAS VALENTINE e il suo libro, mezzo secolo fa in Italia c’era chi faceva giornalismo senza per questo essere tacciato di complottismo o filo-putinismo. Alla prima pagina sul motore di ricerca esce Romano Giachetti, “Le furie del tenente Calley”, L’ESPRESSO, 30/11/69 :

“Il senatore repubblicano Goodell, tra i numerosi uomini politici che hanno fatto pressioni sull’esercito perché colpisca a fondo i principali responsabili, diceva tra l’altro la settimana scorsa: «Sarebbe anche ipocrita limitare quest’indagine al solo sterminio del villaggio di Son My. Altre atrocità sono legate purtroppo alla nostra presenza in Vietnam. E una in particolare, l’operazione Fenice, è un vero programma di assassinio organizzato, che va bloccato finché siamo ancora in tempo».

Si tratta dell’operazione che gli Stati Uniti e il governo di Saigon conducono ormai da tempo per colpire i funzionari vietnamiti sospetti di essere dei vietcong. L’operazione riguarda quasi sempre personaggi civili d’una certa importanza locale, che vengono regolarmente assassinati da uno speciale servizio segreto (ma nemmeno troppo segreto, ormai). Goodell ha svelato che alla fine del 1968 le vittime dell’operazione Fenice erano quasi diciannovemila, 18.393 per l’esattezza.”
(http://temi.repubblica.it/espresso-il68/1969/11/30/le-furie-del-tenente-calley/?h=3)

Confrontiamo ora questi dati con il libro di DOUGLAS, citato in questo articolo di qualche mese fa:
Valentine recounted how legendary CIA officer Lucien Conein had told him that Phoenix was, “a very good blackmail scheme for the central government. ‘If you don’t do what I want, you’re VC [Vietcong].’”
This is similar to Ukraine today—exemplified by the killing of government negotiators who advocate for peace with Russia, or mayors adopting a compromising or neutralist line.
Valentine noted that under Phoenix, or Phung Hoang as it was called by the CIA’s South Vietnamese counterparts, due process was totally non-existent. South Vietnamese civilians whose names appeared on blacklists could be kidnapped, tortured and murdered simply on the word of an anonymous informer—which is again happening in Ukraine.
https://covertactionmagazine.com/2022/04/25/cia-behind-secret-plots-to-kidnap-torture-and-assassinate-ukrainian-dissidents-for-president-zelensky-says-ukraine-defector/

TOUT SE TIENT… verrebbe da dire. La CIA agisce dentro i gangli del potere tramite il fantoccio di KIEV, che gli fornisce la necessaria copertura e l’accesso alle verticali di comando richieste per una data operazione, e le ff.aa. ucraine e lo SBU che, di tale operazione, restano gli esecutori materiali.

VIETNAM, OPERAZIONE FENICE: i funzionari sospettati di collaborare con i vietcong sono uccisi; SALVADOR: FLNFM (Fronte di liberazione nazionale Farabundo Martì), uccisi; NICARAGUA: sandinisti uccisi; UCRAINA, TERRITORI LIBERI: i funzionari che costruiscono un futuro per il proprio popolo diverso da quello del regime di KIEV, sono uccisi. La mano è sempre quella.

CRATERI A POCHI PASSI DAI REATTORI E SOPRA I DEPOSITI D'URANIO

Queste foto mostrano un tetto scoperchiato. Qui dentro, e a dirlo è ROGOV, dirigente dell’amministrazione regionale di Zaporozh’e, c’è combustibile atomico.
https://t.me/vrogov/4467

Questa la ricostruzione della traiettoria dei tiri di mortaio, proiettili da 155 mm esplosi da M777 di fabbricazione USA:
https://i.ibb.co/Wk12sWj/29-08-1.jpg

Vedremo l’AIEA cosa dirà, gli esperti “neutrali” dell’AIEA, quando gli mostreranno questi crateri. Speriamo che non gli cada uno HIMARS o un proiettile in testa, mentre compileranno il loro rapporto “neutrale”. Intanto,

HIMARS E PROIETTILI CALIBRO 155 SU NOVAJA KACHOVKA: POPOLAZIONE EVACUATA NEI RIFUGI ANTIAEREI

Oggi per l’intensità dei bombardamenti la popolazione è stata fatta evacuare nei bunker sotterranei. Continuano gli spari e continua da ore, incessante, il suono delle sirene dell’allarme aereo.
https://t.me/boris_rozhin/61668

UNO HIMARS INESPLOSO E CADUTO INTATTO E’ ORA “AL VAGLIO”

E’ notizia di oggi, annunciata dal presidente della regione di CHERSON. Uno HIMARS giunto a terra inesploso e pressoché intatto, è già giunto nei laboratori russi per ulteriori studi e accertamenti su quest’arma. Un dono insperato, di valore ben più alto dei 150.000 dollari a missile spesi per l’acquisto.
https://t.me/boris_rozhin/61667

Aggiornamenti a seguire.

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29/08 ore 12:00

KODEMA LIBERA

Confermata la liberazione dall’Ufficio stampa della DNR, è il suo 271° centro abitato a essere liberato, per la precisione.
https://t.me/WarDonbass/77512
La cosa si complica, e non poco, per la linea di difesa delle ff.aa. ucraine.

NATAL’JA VOVK: CHI SI INVENTA LA SUA MORTE, DI FATTO, NON LO FA (SOLO) PER VENDERE PIU’ COPIE

Tutto nasce da questo “giornalone” austriaco che diffonde “in esclusiva” foto, a dir poco sfocate, del presunto cadavere della VOVK, uccisa con 17 coltellate.
https://exxpress.at/17-messerstiche-attentaeterin-im-mordfall-darya-dugina-angeblich-tot/

Tra l’altro, l’imbecillità del servizio presupponeva un’associazione mentale, da parte del lettore, della foto scattata sullo sfondo del fiumiciattolo con maglione nero e gambe nude a quella sfocata, come se la VOVK andasse in giro sempre con quel maglione nero addosso… della serie, “toglietemi tutto, ma non…”

Ai russi son bastati pochi minuti per associare quell’immagine “austriaca” alla sua corretta origine, che è russa e risale a DUE ANNI FA.
https://ren.tv/news/kriminal/734846-podozrevaemyi-v-zhestokom-ubiistve-nevesty-ne-priznal-vinu
Un efferato delitto dove un uomo di 26 anni uccide la sua fidanzata. Efferato delitto, imprinting nella memoria collettiva di filmati e immagini, smascheramento immediato. Nell’era della diffusione globale, immediata, così come quasi sempre recuperabile di filmati e immagini, anche a distanza di tempo, in un contesto inoltre dove gli informatici russi hanno dimostrato ampiamente di sapersi muovere con notevoli abilità ed efficacia in tale mondo virtuale, che senso ha pubblicare una notizia così, clamorosamente, falsa?

A parte vendere quel giorno più copie, il motivo può essere anche un altro: coprire la VOVK nella sua fuga.
https://antifashist.com/item/specsluzhby-ukrainy-zametayut-sledy.html

Sempre questo articolo, associa a mio parere in maniera molto acuta quanto sta accadendo, la DERIVA mediatica che sta prendendo questa vicenda, visti anche “lo spessore e l’autorevolezza” di chi pubblica, con la cortina fumogena di false notizie che si è alzata subito dopo l’avvelenamento di SERGEJ e JULIJA SKRIPAL’ (Gran Bretagna, 2018)), dove le indagini portarono all’individuazione dei Gianni e Pinotto russi, ovvero “Petrov e Boshirov”
https://www.rt.com/news/446905-us-sanctions-russia-skripal/
(raccolta di articoli qui https://www.rt.com/tags/skripal-case-news/)
E di vignette satiriche qui:
https://www.meme-arsenal.com/create/meme/7986366
https://writercenter.ru/uploads/images/00/83/77/2021/04/28/avatar_blog_mishka-i-lev-petrov-i-boshirov2-big.jpg
https://mobillegends.net/%D0%B1%D0%B0%D1%88%D0%B8%D1%80%D0%BE%D0%B2-%D0%B8-%D0%BF%D0%B5%D1%82%D1%80%D0%BE%D0%B2-%D1%81%D0%BC%D0%B5%D1%88%D0%BD%D1%8B%D0%B5-%D0%BA%D0%B0%D1%80%D1%82%D0%B8%D0%BD%D0%BA%D0%B8-%D0%B8-%D0%B4%D1%80

E la morte della VOVK è il modo migliore per farla uscire di scena. Morte simulata, cambio di identità, nuova vita.

Vedremo gli sviluppi. I servizi segreti russi, intanto, continuano a indagare e il cerchio intorno ai BASISTI sembra ridursi a un’UNICA PERSONA: BOGDAN CYGANENKO, 43 ANNI, agente arrivato dall’ESTONIA IL 30/07; video resi pubblici dall’FSB qui:
https://russian.rt.com/russia/news/1042324-fsb-dugina-vovk-cyganenko?ysclid=l7ekvgzcih133975545
avrebbe fornito al a VOVK la targa del Kazachstan, i documenti con la sola foto falsa relativi alla proprietaria, realmente esistente (una certa Julija Zajko di nazionalità, per l’appunto, cazaca)
https://t.me/WarDonbass/77509
e aiutato a recuperare ciò di cui ebbe bisogno per raggiungere l’obbiettivo prefissato. Un obbiettivo, lo ricordiamo, assolutamente facile perché la DUGINA viaggiava senza scorta, senza accortezze ed era la via migliore per raggiungere il padre, ufficialmente non protetto ma, nelle valutazioni dei kuratory del piano criminale, possibile oggetto di qualche “controllo” informale o cautela nei suoi confronti. Lo CYGANENKO, inoltre, avrebbe anche aiutato la VOVK a costruire l’ordigno nel garage preso in affitto. Un altro elemento emerso è che lo CYGANENKO sarebbe scappato in ESTONIA IL GIORNO PRIMA DELL’ATTENTATO.
https://t.me/WarDonbass/77504

“THE DAY HAS COME”: RAFAEL MARIANO GROSSI IN VISITA ALLA ZAES

Cinguettio di stamattina alle cinque del capo dell’AIEA, e foto di gruppo modalità locandina dell’ennesimo capitolo della saga di Avengers, più che Quarto Stato:
https://twitter.com/rafaelmgrossi/status/1564096717397659649?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Etweet%7Ctwtr%5Etrue
Insieme al Grossi, 13 esperti “neutrali” in rappresentanza di Paesi altrettanto “neutrali”
https://zen.yandex.ru/media/kapital-rus.ru/etot-den-nastal-missiia-magate-vydvinulas-na-zaporojskuiu-aes-630c575966270055453fb638

Li terranno “graditi ospiti a pranzo e cena”, come si diceva nelle televendite della “Milano da bere”, così almeno in quei giorni si spera che le ff.aa. ucraine metteranno a tacere le armi. Le 15 auto saltate in aria ieri notte, hanno accertato le indagini, sono la conseguenza di tiri diretti d’artiglieria dalla vicina NIKOPOL’, con mortai NATO M777 da 155 mm.
https://t.me/WarDonbass/77493
Oppure, si “limiteranno” a incutere terrore nei cittadini “traditori” delle città limitrofe: è il caso di questa, ennesima,

AUTOBOMBA NELLA REGIONE DI CHERSON

A saltare per aria, questa volta, è stato VLADIMIR KOVALEV, ex-deputato colpevole di essere ora passato dalla parte dei russi.
https://t.me/rybar/37857
Il 26 agosto anche ALEKSANDR KOLESNIKOV, sindaco di BERDJANSK, era caduto vittima di un attentato, sempre con carica esplosiva sotto l’auto, e quindi deceduto in ospedale per le ferite riportate.
https://t.me/rybar/37761
Ma questo non è terrorismo… non è terrorismo di Stato, non è strategia del terrore… il tutto, legittimato oltre che dalla NATO, anche da un’EUROPA sempre più, indegnamente, complice di tutto questo.

Aggiornamenti a seguire.

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28/08 ore 22:30 aggiornamento

HIMARS-MATEMATIKA (HIMARS-математика)


Questo contributo su telegram, a firma di VIKTOR JACENKO, organizzatore e politico dell’area di CHERSON è pure vecchio di qualche giorno, ma il titolo (il “denotatore”, come lo chiamava la povera Paola Cagnoni, mentre cercava di aprirci gli occhi sul mondo della semiotica…) invogliava al suo mantenimento, alla sua emersione dallo spietato setaccio che ne vede scorrere a migliaia verso l’oblio.

A proposito di scorrere, nello scorrere il video verso il basso son capitato su un mio, di lavoro, che parlava per la prima volta delle stragi di Stato a NOVAJA KACHOVKA. Era il 12/07. Da allora, lo JACENKO stima a oggi oltre 200 HIMARS solo su 2 OBBIETTIVI: la centrale idroelettrica di NOVAJA KACHOVKA e ormai la bestia nera ANTONOVSKIJ MOST.
https://t.me/swodki/153411

Sempre lo JACENKO stima (AL RIBASSO) il costo complessivo fino a oggi di questa operazione in CINQUANTA MILIONI DI DOLLARI USA.

Consideriamo che fino a oggi, peraltro, NESSUNO DEI DUE OBBIETTIVI è stato raggiunto, e che rimettere in sesto dopo ogni attacco le aree danneggiate, fra stipendi e materiali è stato di circa tre milioni di dollari.

Questa proporzione, cinquanta contro tre milioni, è indicativa di altri tipi di proporzione:
- SPRECO di soldi e risorse da febbraio a oggi VS “guerra al RISPARMIO” da parte dei russi che si traduce in
- INEFFICIENZA nell’impiego delle stesse VS EFFICIENZA (dovute non solo a una maggiore capacità di visione e alla detenzione pressoché totale dell’iniziativa, ma anche a un divario QUALITATIVO, prima ancora che quantitativo, sempre maggiore fra le forze in campo, dovuto a un
- sempre maggior rapporto fra DECRESCITA (numerica, psicologica e di risorse) delle ff.aa. ucraine VS CRESCITA continua e impressionante delle forze alleate, e non tanto numerica, quanto della loro capacità di reazione e adattamento tattico-strategici di fronte all’introduzione di nuovi ordigni: gli HIMARS vengono lanciati a botte di sei, come da lanciarazzi multiplo a essi dedicato. Inizialmente le forze alleate riuscivano a tirarne giù solo il primo, ora ne intercettano tranquillamente la metà (https://t.me/vysokygovorit/9217)

Aggiornamenti a seguire.

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28/08 ore 22:30 aggiornamento

KODEMA


Dal fronte la novità più rilevante è, SENZA ALCUN DUBBIO, la caduta di KODEMA.
Che la si guardi in questa breve animazione
https://t.me/zastavnyii/1311
o su questa mappa
https://topwar.ru/uploads/posts/2022-08/photo_2022-08-28_10-43-47.jpg
la sostanza non cambia: la linea SEVERSK-ARTEMOVSK sta cedendo a sud della roccaforte ucraina. La perdita di KODEMA, infatti, consente di mettere sotto pressione ZAJCEVO a nord e, in ultima istanza, rende possibile l’attacco ad ARTEMOVSK da SUD e SUD-EST, andando a saldare la linea di fronte con quella fetta di città, all’ingresso a est, già liberata dagli alleati.

Alle 18:50 usciva sul canale telegram Grey Zone questo video che mostrava soldati russi nella zona centrale di questo villaggio, e informazioni fornite direttamente da loro riguardavano la liquidazione di ultime sacche di resistenza e la conferma dei loro avanzamenti. Quindi, per attestare la veridicità dell’informazione fornita, si faceva vedere la loro posizione sul GPS del telefonino.
https://t.me/grey_zone/14810
Notizia ripresa qualche ora fa anche da canali più prudenti.
https://www.nakanune.ru/news/2022/08/28/22673729/
https://news.rambler.ru/troops/49244016-rabotaem-prodvigaemsya-russkie-dobrovoltsy-voshli-v-kodemu-i-zamykayut-koltso-vokrug-bahmuta/

In questo caso, la prudenza davvero non è mai troppa perché la caduta di KODEMA davvero complicherebbe, e non poco, le sorti di una linea difensiva sempre più traballante.

Di fatto, possiamo affermare a due giorni dalla fine di agosto che la “controffensiva” delle ff.aa. ucraine non c’è stata – finora, ma è ragionevole ipotizzare di prolungare questo lasso di tempo e non di poco – proprio grazie a questi attacchi continui e su più punti che hanno chiamato tutte le riserve a una mobilitazione che ne ha reso impossibile l’impiego in manovre offensive o controffensive.

Terremo monitorata la situazione.

TORNANDO A CASA: CODE AL CONFINE DI ZAPOROZH’E VERSO LA ZONA LIBERATA

I cittadini ucraini che cercano riparo nella zona liberata, nella stessa zona attualmente sotto il tiro della rappresaglia fascista di KIEV, sono in costante aumento. La situazione a uno di questi valichi non ufficiali è quella riprodotta in questo video.
https://t.me/RVvoenkor/24356

La contromossa di KIEV potrebbe essere deportare in massa i cittadini delle regioni di CHARKOV e di ZAPOROZH’E all’ovest, per non perdere quella che per loro è solo carne da cannone. La stessa che ora sta scappando in massa dai suoi autoproclamati “difensori”. “Difensori” che ancora oggi

BOMBARDANO ZAPOROZH’E: SILENTE L’OCCIDENTE

Drone kamikaze lanciato in giornata contro la centrale, per la precisione contro il deposito di uranio consumato della Westinghouse, come denunciato da Vladimir Rogov dell’amministrazione comunale
https://t.me/vrogov/4445
Queste le foto del drone abbattuto dalla contraerea alleata:
https://t.me/swodki/154441

Sempre Rogov un’ora fa ha denunciato il lancio di QUATTRO RAZZI minimo sulle case popolari di Energodar, la città a fianco della centrale.
https://t.me/vrogov/4448
Bilancio attuale: 15 macchine saltate in aria e andate a fuoco,
https://t.me/vrogov/4453
sette feriti, di cui due gravi.
https://t.me/vrogov/4454

Ennesima rappresaglia nazifascista fatta passare come i russi che si “sparano da soli” (rullo canale rai notizie di poco fa), ennesimo

DELITTO SENZA CASTIGO

12 vittime è il bilancio odierno attuale per quanto riguarda la DNR
https://t.me/DNR_SCKK/10218
di cui due morti e dieci feriti.

Aggiornamenti a seguire domani.

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27/08 ore 23:00 aggiornamento


DONBASS

All’incessante fuoco di artiglieria alleata sulle posizioni corrisponde un relativo indebolimento delle postazioni di difesa ucraine. Le perdite sono, al momento, rimpiazzate ancora dall’arrivo di riservisti dalle retrovie, ma in misura sempre inferiore, specialmente in rapporto ai mesi precedenti. Questo obbliga le ff.aa. ucraine a ritirarsi da posizioni ormai indifendibili e riposizionarsi qualche centinaio di metri più indietro.

E’ quanto accaduto oggi ad AVDEEVKA, per esempio, dove gli alleati hanno guadagnato duecento metri lungo la linea di fronte urbana.
https://t.me/voenkorKotenok/39662

Lo stesso può dirsi della zona di UGLEDAR
https://t.me/nm_dnr/8860

piuttosto che di PESKI, come da carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/cT4L2r2/ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/cT4L2r2/ru.jpg
In particolare, l’avanzata in questo caso corrisponde a un intenso fuoco di artiglieria sulle retrovie, che oltre a complicare notevolmente l’approvvigionamento e la rotazione delle prime linee, genera panico fra i soldati che si sentono continuamente attaccati e in pericolo.
https://t.me/rybar/37809

Infine, notizia dell’ultim’ora non ancora ufficiale, è quella che vorrebbe caduta KODEMA, sotto ARTEMOVSK. Vedremo ben presto se corrisponderà al vero.
https://t.me/voenkorKotenok/39663

UCRAINA: ARRUOLAMENTI SEMPRE PIÙ DIFFICILI FRA SPOPOLAMENTO E CARENZA DI UOMINI

La popolazione ucraina nelle zone controllate dal regime di KIEV, in questo momento, arriva a malapena a 20 milioni di persone.
https://t.me/WarDonbass/77413

La percentuale di possibili riservisti si riduce sempre più, così come aumentano sempre più i renitenti alla leva, andati letteralmente a pescare casa per casa, come in questo filmato da ODESSA:
https://t.me/boris_rozhin/61527

Naturalmente, in queste condizioni, decade il “milione di baionette” annunciato da Zelenskij (insieme alla controffensiva di agosto, a LISICHANSK come ultima città in mano ai russi, a Mariupol’ che “resiste”, e tanti altri ancora da inizio febbraio…).

E alle ff.aa. ucraine non resta che la rappresaglia, in pieno stile nazifascista.

DELITTO SENZA CASTIGO: ACCADDE OGGI

I bombardamente su DONECK e MAKEEVKA iniziano già dal mattino, dalle cinque per la precisione, su obbiettivi civili di nome e di fatto,
https://t.me/epoddubny/12062
in maniera “caotica”, come sottolinea questo corrispondente, e con già sette feriti.
https://t.me/epoddubny/12069
Confermati, ancora una volta, i lanci di HIMARS e proiettili da 155 mm provenienti dai mortai M777 NATO.
https://t.me/vysokygovorit/9205

Fortunatamente, quasi ogni giorno lo spionaggio russo riesce a recuperare le coordinate dei depositi dove entrambi sono stoccati e, più spesso proiettili di M777, ma sovente anche gli HIMARS, saltano in aria e non arrivano a destino.
https://antifashist.com/item/minoborony-v-dnepropetrovskoj-oblasti-unichtozhen-krupnyj-sklad-boepripasov-k-amerikanskim-rszo-himars-i-gaubicam-m777.html

In ogni caso, la centrale di Zaporozh’e anche oggi è stata sotto attacco.
https://t.me/rybar/37788
E la denuncia con le prove dei lanci criminali da parte di KIEV alla Centrale, presentata oggi dalla Russia al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, non avrà alcuna eco.
https://iz.ru/1386319/2022-08-27/rossiia-rasprostranila-v-sovbeze-oon-pismo-s-dokazatelstvami-obstrela-ukrainoi-zaes

HIMARS, INTERESSI DEI KURATORY (E DELLE LORO LOBBY) E AZIONI FARSA

Le V2 di questo conflitto, i missili in grado di cambiarne le sorti, si sono dimostrati per quello che sono: armi temibili SE USATE OPPORTUNAMENTE.

Invece, oltre che usarli per sventrare case popolari o alberghi, le teste “pensanti” di KIEV li usano quotidianamente su obbiettivi assolutamente IMMUNI da tali armi: micidiali, precise, difficilmente abbattibili, specialmente quando lanciati sei di fila e allora qualcuno arriva a destino… ma con una testata assolutamente insufficiente per buttare giù, per esempio, un ponte.

E’ il caso dello ANTONOVSKIJ MOST sul DNEPR, dalle parti di CHERSON. Oltre CENTO sono gli HIMARS lanciati (di cui quaranta negli ultimi giorni)
https://t.me/boris_rozhin/61314
e, tutti quelli arrivati a destino senza essere stati intercettati, più che buchi nell’asfalto non sono riusciti a fare.

Ragioniamo allora su questo dato
150 000 dollari cadauno x 100 = 15 milioni di dollari
https://www.russiapost.su/archives/304070
Finora spesi per buttare giù un ponte che sta in piedi, con inoltre un altro ponte galleggiante già in funzione sempre sulla stessa tratta, appena costruito dai genieri russi ed entrato in funzione dal primo agosto.
https://t.me/WarDonbass/74746

Tutto questo mentre in Occidente si decantano le lodi di queste novelle V2. A che pro? A un solo pro: le azioni della LOCKHEED,
https://t.me/rybar/37764
produttrice di queste V2, e assolutamente bisognosa di dati tangibili da esibire ai mercati, che non siano i fallimenti sull’Antonovskij, i sempre maggiori missili intercettati e abbattuti, e le macerie delle case popolari su cui li impiegano le ff.aa. ucraine. Ecco allora che questo ponte abbattuto costituisce una pubblicità irrinunciabile per un prodotto immesso sul mercato delle armi con una nomea che, giorno dopo giorno, è smentita. Ecco come, per esempio, una logica esterna persino a quelle di un conflitto militare che ne prevederebbero un uso più consapevole e appropriato, riesce a imporsi e a far perdere tempo, soldi e risorse a un esercito che sta perdendo tutto, tranne la propensione al suicidio.

Aggiornamenti a seguire domani notte.

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26/08 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE


L’incessante pressione sul fronte EST dell’artiglieria delle truppe alleate continua a causare gravi perdite e a smantellare, pezzo per pezzo di cemento armato, l’imponente linea difensiva ucraina. Effetto collaterale è l’abbandono delle posizioni assegnate, espressione concreta del rifiuto di continuare a combattere in queste condizioni.

Così han fatto l’INTERA 53° brigata meccanizzata a NOVOMICHAJLOVKA (DNR) e sempre l’INTERA 93° brigata meccanizzata a DIBROVNOE (CHARKOV)
https://ria.ru/20220826/ukraina-1812282903.html

A questo dovrebbero sopperire gli attuali 10.000 soldati ucraini (per un totale di 30.000 previsti per fine anno) mandati per addestramento in Gran Bretagna, cui peraltro abbiamo già accennato.
https://t.me/voenkorKotenok/39643
Nuova carne da cannone, addestrata, avvezza alla terminologia e alle modalità operative dei nuovi padroni, così come alla loro lingua. Difficile, tuttavia, che cambi qualcosa, quando l’ordine di grandezza delle loro perdite è di 700-1000 unità al giorno. Un’agonia prolungata, nell’indifferenza totale di un popolo che, sempre più, sta diventando rancore.

INNA IVANOCHKO, O DEL “FEDERALISMO” IN SALSA UCRAINA

Ovvero, quando arriva qualcuno e parla di “federalizàcija”…
Domanda retorica… “EST o OVEST?” Considerando che il Partito delle Regioni è fuori legge da anni, che il federalismo e l’autonomia chieste dall’EST è sempre stato condannato da KIEV sin da prima di JANUKOVICH… direi che è rimasto solo l’OVEST. Esattamente. INNA IVANOCHKO, ex-dirigente del partito Stato e ora promotrice della federalizzazione dell’Ucraina, è stata arrestata oggi per alto tradimento.
https://antifashist.com/item/prodvigala-idei-federalizacii-vo-lvove-zaderzhana-inna-ivanochko.html
Ma i popoli delle regioni dell’OVEST sono già pronti ad abbandonare la nave che affonda…

DELITTO SENZA CASTIGO

Questa casa popolare sventrata con degli HIMARS NATO a KUBYJSHEVO è il simbolo dei bombardamenti di oggi, e non solo.
https://t.me/zvezdanews/90630

17 sono i tiri di artiglieria invece verso la centrale ZAES
https://iz.ru/1385835/2022-08-26/vsu-vypustili-chetyre-snariada-po-zaporozhskoi-aes

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.

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26/08 ore 12:30 aggiornamento

HARAKIRI


Non è Toshiro Mifune, questa volta, ma uno pseudoattore (per rispetto a Mifune) messo sullo scranno più alto a curare conto terzi il fallimento del proprio Paese. Il gesto però è identico: di fatto, oltre a colpire ieri due obbiettivi dentro la centrale con 5 proiettili di grosso calibro non intercettati dalla contraerea
https://t.me/rybar/37756
bombardando le LEP (ЛЭП линия электропередачи), ovvero le linee dell’alta tensione che collegano la ZAES all’Ucraina, si è così tagliata da sola i fili della corrente.
https://t.me/zvezdanews/90541
https://t.me/zvezdanews/90542

In questo momento, la corrente c’è, ma non passa sulle linee tagliate dai loro tiri di artiglieria, ovviamente.
All’Ucraina da questo momento e a causa di questo danno provocato dal “comandante in capo”, manca il VENTI PERCENTO della produzione elettrica nazionale complessiva.
https://t.me/boris_rozhin/61421

Un danno provocato dal “comandante in capo” conto terzi, ricordiamolo sempre questo. A MARGANEC, uno dei punti di sparo preferiti dalle ff.aa. ucraine perché diritto verso la centrale, è stato appena abbattuto dal fuoco di controbatteria russo un M777 dei kuratory. Armi che sono state fornite con “vincoli esterni”, ricordiamolo, così come gli Harpoon a Odessa o gli HIMARS sul Donbass.
https://t.me/rybar/37756

Inoltre, a completare lo HARAKIRI di KIEV, la decisione della AIEA di iniziare a smarcarsi dalla posizione intransigente di KIEV: “non ce l’abbiamo noi, non dovete andare”.
Ormai la direzione, nonostante le pressioni occidentali, è orientata per necessità sul: “E no, se funziona occorre andare a vedere come funziona... le ispezioni le dobbiamo fare.”
A prescindere se ci siano i russi, gli ucraini o sia smilitarizzata.
https://t.me/WarDonbass/77296

Aggiornamenti a seguire.

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25/08 ore 08:00 aggiornamento

LA “STRAGE ALLA STAZIONE”: CONCLUSIONI


Il collettivo di RYBAR, come sempre ha fatto un lavoro molto puntiglioso e meticoloso di geolocalizzazione, in base ai pochissimi filmati e foto disponibili. Che non fosse ALLA stazione era chiaro, ma loro sono stati in grado di fissare questo dato su una mappa:
https://i.ibb.co/DMHN198/image.jpg

Era chiaro anche che si trattasse di un convoglio militare che trasportava uomini e soldati, come appare anche da questo filmato
https://t.me/boris_rozhin/61362

Ed è anche evidente che non siano stati coinvolti treni passeggeri civili, perché quella è una stazione molto piccola, dove passano treni locali con poche corse (quindi del tipo motrice+vagone) e, prima del conflitto, due treni interregionali con due corse al giorno. In entrambi i casi, non sono la tradotta con agganciati venti vagoni, di cui la metà ralle per container riconvertite uso trasporto blindati, che si vedono nel filmato.
https://t.me/rybar/37740

Ci sono state vittime civili? Purtroppo si. Quella macchina grigia che è servita ieri a noi come riferimento per collegare prima e seconda foto, già ieri mi sembrava per il danno subito collegata all’onda d’urto dell’esplosione: le lamiere del cofano e la parte sinistra completamente divelta sono deformate in maniera abbastanza inequivocabile. Su quella strada sterrata che corre a qualche decina di metri di distanza dal terrapieno su cui corre invece la ferrovia, passava in quel momento quella macchina. Chi la guidava e i suoi eventuali passeggeri sono morti. Non c’entra nulla con le 22 vittime rilanciate dai cinegiornali luce, si tratta di vittime accidentali, del tutto casuali di un attacco militare in una zona dove, di norma, non passa mai nessuno, ma quella macchina non è stata messa lì per fare scena, a differenza di tutto il resto che è stato detto. La verità, quindi, è che chi era in quella macchina è morto.
(ibidem)

CONVIVERE CON LE BOMBE

Che brutta espressione… ma è quello che da otto anni fanno i cittadini del Donbass. E ora, a differenza solo di dieci mesi fa, lo sa anche il resto del mondo (che poi faccia finta di non vedere, è un altro paio di maniche, ma questo si sa). Popolo del Donbass che convive con i blocchi di acqua e di elettricità, che convive con le macerie, che convive con la morte in agguato in ogni momento e con la perdita dei propri cari per i motivi più idioti e futili. Popolo del Donbass che fa cose come queste riprodotte in questo breve filmato:
https://www.youtube.com/watch?v=X0xH8dhglpU

Non potendo aspettare quei quattro poveri cristi di genieri che stan diventando matti a far brillare le centinaia di mine antiuomo “petali” sparse in lungo e in largo dai criminali nazisti, hanno optato per il fai da te:
1. grosso e spesso cilindro in mezzo a una strada, dove qualcosa sta bruciando a fuoco lento.
2. pinza a distanza della mina
3. appoggio MOLTO lento dentro il cilindro
4. tutti lontani, la mina esplode
Oppure tiro con la carabina.

Un carro armato delle milizie, sentendo le esplosioni e intuendo cosa stavano facendo, arriva poi a dare una mano, con una “passata” sulle mine collocate appositamente sul ciglio della strada (e che al carro non fanno nulla). Questa una mattina come le altre, in un Donbass dimenticato da (quasi) tutto l’Occidente.

SULLA “SIRIIZZAZIONE” DEL CONFLITTO

Rozhin può piacere o non piacere. Ma non gli si può negare una capacità di analisi superiore rispetto a molti altri. Già a marzo, dopo un mese di conflitto, aveva capito l’andazzo e aveva coniato questo termine: сириизация, siriizacija (siriizzazione).

https://t.me/WarDonbass/77090

L’Ucraina come la Siria. Quello che non hanno capito in tanti, in Occidente ma non solo.

- I tempi si allungano.
- Le azioni belliche procedono a rilento, seguendo logiche al risparmio che vanno ben oltre la “guerra con una mano sola” teorizzata dagli analisti americani: significherebbe, in questo caso, che almeno un soldato su due sarebbe in Ucraina. Ma qui stiamo parlando, quantomeno, di uno su sette, e forse anche meno.
- La propaganda NATO segue gli stessi, triti e ritriti, filoni di spettacolarizzazione di “stragi” tese alla demonizzazione del nemico, sulla stessa falsa riga dei caschi bianchi e delle armi chimiche di Assad (o di Saddam).
- NATO e Russia tengono le carte più importanti assolutamente coperte, in vista dei tempi lunghi che si prospettano.
- La vita e la ricostruzione procede da una parte soltanto, quella controllata dai russi (ricostruzione di Mariupol’ o ripartenza dell’economia a Cherson e a Melitopol’, processi di integrazione economica in LNR e DNR) o dai siriani (ricostruzione integrale di Aleppo).
- Dall’altra parte, macerie (vedasi Idlib, ormai, ma prima tutti i territori controllati da jihadisti, al pari dei tank buttati lì dal 2014 in un Donbass pattumiera di Kiev e mai rimossi), economia allo sfascio e un popolo, interamente “commissariato” e mandato unicamente a fare da carne da cannone in una guerra che, oramai, “non è più la sua”.
Questo schema, ancora abbozzato, è utile a mio avviso approfondirlo.

Aggiornamenti a seguire.

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25/08 ore 19:30 aggiornamento

AGGIORNAMENTO SU GORLOVKA


Un errata corrige doveroso, ma sinceramente non so quanto meno doloroso. Inizialmente era stato diffuso che erano tutti e tre, madre e figli, a essere stati uccisi da quel vile lancio di proiettili di grosso calibro: la madre è morta ma i figli (12 e 17 anni rispettivamente) sono feriti ma sopravvissuti.
https://t.me/WarDonbass/77188

ANCORA SUGLI OLTRE 200 MILITARI (e non 22 CIVILI) MORTI A CHAPLINO

I cinegiornali luce vedo che continuano imperterriti a lasciare nel rullo la notizia di una strage di 22 civili alla stazione di Chaplino, aggiungendo PARTE della replica di Mosca. Siccome si tratta di un bollettino quotidiano, ci vuol poco a riportare TUTTO il testo dedicato all’argomento, molto stringato peraltro:

Come risultato di un attacco diretto tramite missili Iskander su un convoglio militare, presso la stazione ferroviaria di CHAPLINO nell’oblast’ di Dnepropetrovsk sono stati colpiti oltre 200 soldati riservisti delle ff.aa. ucraine e 10 mezzi militari, diretti verso la zona bellica del Donbass.
В результате прямого попадания ракеты «Искандер» по воинскому эшелону на железнодорожной станции ЧАПЛИНО в Днепропетровской области уничтожено свыше 200 военнослужащих резерва ВСУ и 10 единиц военной техники, следовавших в зону боевых действий на Донбассе.
https://t.me/rybar/37715

Non 22 sono quindi i morti, ma oltre 200, e soldati, e non in una stazione, ma su una tradotta. Più dieci mezzi caricati su ralla. Abbiamo anche due foto. La prima è la stessa diffusa nel comunicato propagandistico di ieri. A fiamme domate.
https://t.me/boris_rozhin/61354
La seconda è stata scattata ancora quando l’incendio divampava:
https://t.me/boris_rozhin/61359
Sono collegabili l’una all’altra grazie ai rottami di una macchina grigia distrutta a destra dell’autopompa (II foto) e in primo piano (I foto). E’ la stessa.
Si vede chiaramente non solo che non è stata colpita nessuna stazione, ma un convoglio di soldati all’ingresso o in uscita dalla stessa: soldati di cui per altro uno (cerchiato) sta probabilmente cercando di capire se e come tirare giù il mezzo sulla piattaforma (nello stesso cerchio).
E’ stata quindi, a differenza della strage di Kramatorsk a opera delle ff.aa. ucraine sui propri cittadini, un’operazione militare, peraltro prevedibile e prevista dagli abitanti del luogo dopo oltre una settimana di continui movimenti di uomini e mezzi militari su quella linea verso il Donbass. La morte fa già orrore raccontando la verità: raccontando frottole, si può solo cercare di ingannare il proprio popolo, ma non per sempre e sempre meno.

ULTERIORI ATTACCHI ALLA CENTRALE ATOMICA

A proposito di frottole, l’amministrazione di Zaporozh’e ha definito una corbelleria (чушь) la notizia diramata dalla Energoatom dello spegnimento della centrale,
https://t.me/WarDonbass/77239
(notizia, ovviamente, ripresa e subito rimbalzata dai cinegiornali luce)

A seguito degli ennesimi attacchi missilistici sulla città e sulla centrale (ore 12:00 ora italiana)
https://t.me/voenkorKotenok/39605
Questa volta accadeva un black out generale, in quanto è stato colpito il blocco dell’alta tensione.
https://ria.ru/20220825/zaes-1812144551.html
Via la corrente dappertutto. Ed è accaduta cosa che, per esempio, i russi avevano già denunciato come possibile. PER FORTUNA IL SISTEMA DI DIFESA DELLA CENTRALE IN CASO DI GUASTO HA FUNZIONATO e alla perfezione, i due reattori funzionanti sono stati scollegati, si sono domate le fiamme nel blocco dell’alta tensione (era scoppiato anche un incendio), alle 16:00 ora italiana era stato già ricollegato il primo reattore
https://t.me/nashenergodar/619
ed è tornata la corrente dappertutto, mentre si sta lavorando per ricollegare il secondo reattore.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15562993

Né Energoatom, né i cinegiornali luce, tuttavia, accennano a quanto è accaduto per provocare questo guasto. E continuano tutti a giocare col fuoco.

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento di rilievo ma solo notizie di avanzamenti lungo le linee di fronte a EST
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15563999
D’altronde, LA notizia in questo caso sarebbe la caduta di qualche roccaforte sotto attacco da settimane o mesi. Ecco la situazione aggiornata in alcune di esse:

ARTEMOVSK
Ad Artemovsk un contrattacco ucraino diviene occasione per avanzata alleata e guadagno posizioni preziose.
https://t.me/boris_rozhin/61342

MAR’INKA
Lentamente, ma inesorabilmente, le ff.aa. ucraine cedono terreno e si ritirano. I combattimenti si sono spostati ora fra le case popolari (e da tempo deserte, in questa città trasformata da otto anni in fortezza, dove i civili sono stati fatti sgombrare ancor prima dell’inizio degli scontri attuali per collocare i soldati). Sotto la città “in superficie” (e in macerie) ce n’è una altrettanto sviluppata sotterranea, che funge da collegamento fra le varie linee e scaglioni difensivi.
https://t.me/WarDonbass/77197

Verso NIKOLAEV
Oggetto dell’offensiva alleata è attualmente la zona fra PARTIZANSKOE e LJUBNJU (le due frecce rosse di questa cartina)
https://t.me/zastavnyii/1271
Nikolaev è il grosso agglomerato a ovest, difeso da un’unica cintura di piccoli centri periferici fortificati e collegati fra loro da una fitta rete di trinceramenti e casematte. Anche in questo caso, si tratta quindi di avanzamenti a piccoli passi, per minimizzare le proprie perdite.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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25/08 ore 08:00 aggiornamento

SULLA “STRAGE ALLA STAZIONE”

“Ma una strage si è consumata per un attacco missilistico russo ad una stazione ferroviaria nella regione di Dnipropetrovsk che ha provocato almeno 22 vittime, incluso un bambino di 11 anni.” (cinegiornale luce par excellence ieri sera e oggi)

E per noi italiani vuole anche dire qualcosa. La pagina è stata aggiornata, ieri sera erano 15…
Guardo sotto le foto. Macerie e rottami sparsi. Vigili del fuoco che passeggiano.

Uguali alle scene riprese mezzo secolo fa, proprio ad agosto. Uguali. Uguali al criminale, bastardo, attacco missilistico orchestrato da loro stessi (“ma noi non spariamo sui civili”…) a Kramatorsk di qualche mese fa per cui non smetterò mai di “ringraziare” Mentana che, involontariamente con le foto ai numeri di serie, scagionò allora i russi. Proprio uguali.

Il primo pensiero va al cinegiornale luce che ieri non ha dedicato mezza riga a una notizia vera, a un’autobomba vera, a un terrorismo di Stato vero, e ha dedicato ampio spazio, con tanto di riquadro twitter e foto, all’ennesima montatura. E che non riporterà mai il massacro di stamattina, a GORLOVKA, dove questa volta a finire sotto il tiro di uno di quei proiettili da 155 mm bastardi inviati da Biden, Johnson, Draghi e tutti gli altri per “aiutare” il regime fascistoide di KIEV, sono finiti una donna e due bambini.
https://t.me/boris_rozhin/61340
Giusto per iniziare la mattina. Tutti e tre morti.

Ma ormai non mi meraviglio più di nulla. Mi incazzo, quello sempre, mi vergogno per loro e basta. Basterebbe che la stessa fonte riportasse quattro foto dallo sfasciacarrozze dietro il mio paese (giusto per modernizzare i modelli di macchine) e dicesse che è Kiev (in capitale giran macchine più fighe), son stati i russi e sotto ci sono venti civili tra cui sette bambini, e lui riporterebbe senza battere ciglio e mettendo pure i grassetti. Penoso.

Openukraine, che è un canale telegram ai cui estensori probabilmente saranno destinati altri chili di tritolo, ricostruisce la vicenda per bocca stessa dei suoi lettori del luogo. Lo riporto integralmente, espressioni politicamente scorrette comprese:

Il nostro “tossico” (sic. narket, alludendo alle strisce sul tavolo presidenziale con ancora la carta di credito a fianco che certe sere neanche si premura di togliere prima del suo consueto delirio, NdT) ha detto che a ČAPLINO (caporedattori cinegiornali luce riportare anche i nomi, ogni tanto, non guasta… anche se non lo dice il primo twitter, guardare magari il secondo… NdT) son morte non 15, ma 22 persone. Ma non abbiamo né foto né video.
Наш наркет заявил, что в Чаплино погибло уже не 15, а 22 человека. Но фоток или видео как не было, так и нет.

Ecco cosa scrivono a questo proposito i nostri lettori.
Вот, что пишут по этому поводу наши читатели:

“Circa l’attacco dall’alto a ČAPLINO alla stazione, i [nostri] parenti [della zona] hanno subito chiamato: principalmente settimana scorsa, ci sono stati grossi movimenti di uomini e mezzi lungo quella tratta. I locali ne erano al corrente e sapevano che, prima o poi, se ne sarebbero accorti anche i ricognitori russi e avrebbero organizzato un lancio di artiglieria su quei convogli. Le foto reali di blindati distrutti e soldati morti nessuno le presenterà. Mentre i rottami di quelle che han presentato, dalle nostre parti ce ne sono molte di Žiguli (Fiat 124 prodotte in URSS su licenza Fiat a Togliattigrad), visto che di soldi per comprarne altre non ne abbiamo e, per il resto, in strada ci sono ancora rottami di carrarmati risalenti al 2014 (e mai rimossi! NdT), quando colonne e colonne di blindati passavano di qui giorno e notte verso il Donbass.”

"По поводу прилёта в Чаплино по железке, родственники позвонили сразу, в общем последнюю неделю там активно гнали эшелоны военной техники и живой силы, местные все в курсе и знали что рано ли поздно разведка вычислит и прилетит. Реальные фото никто не выставит чтоб не видели разбитые бронехрени и мёртвых солдат. А по поводу машин на фото - жигулей там полно т.к. у людей нет средств на другие машины, да и дороги разбили танками ещё в 14 году, когда на Донбасс гнали колонны день и ночь месяцами".

E così, questa volta per davvero i missili son caduti sul convoglio militare dei banderisti.
Так что получается, действительно попали в поезд с бандеровцами.
https://t.me/OpenUkraine/24930

L'ultima frase sul tossico la risparmio.

Aggiornamenti a seguire.

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24/08 ore 19:10 aggiornamento

IVAN SUSHKO


Ivan era un ragazzo, un uomo, che aveva fatto una scelta ben precisa. Qui in una sua foto recente, mentre rendeva omaggio nel Giorno della Vittoria e nell’uniforme dell’Armata Rossa a uno dei tanti vechnyj ogon’ (“fuoco eterno”) che ardono per quei venti milioni di morti che hanno dato a loro (e a noi, ma chissenefrega…) la libertà dal nazifascismo.
https://t.me/vrogov/4341

Era diventato sindaco di Michajlovka, regione di Zaporozh’e. Questo il suo ultimo discorso pubblico, pronunciato due giorni fa:
https://t.me/vrogov/4346

Stamattina, mentre usciva di casa per portare la bambina all’asilo,
https://smotrim.ru/article/2906430
è saltato in aria insieme alla sua auto.
https://antifashist.com/item/v-moment-vzryva-v-mashine-ivana-sushko-nahodilas-ego-maloletnyaya-doch.html
La bambina è ferita ma, per puro miracolo, si salverà. Con impressa sempre nella mente l’immagine di suo padre straziato dal criminale ordigno esplosivo posto, ancora una volta, da uno Stato altrettanto criminale e terrorista. Suo padre che non sarebbe neppure morto sul colpo, ma si sarebbe spento poco dopo in ospedale per le ferite riportate e con in mente, lucidamente, l’immagine di una figlia che non vedrà mai crescere, sposarsi, avere dei figli a sua volta.

Да, сегодня мы переживаем сложные времена, но я верю, что вместе мы выстоим!
“Si, oggi viviamo momenti difficili, ma sono sicuro che insieme ce la faremo!”

Così concludeva IVAN il suo discorso di due giorni fa. Così ha concluso oggi la sua vita per una mano assassina e impunita, che ha celebrato così il giorno della propria “indipendenza”. E non solo a Zaporozh’e.

IL CENTRO COMMERCIALE GALAKTIKA A DONECK

Un centro commerciale un po’ come gli altri, e un po’ diverso, perché vendeva tanto materiale per l’edilizia e le costruzioni, al punto di essere un riferimento per la popolazione di Doneck. Un centro commerciale vero, e non un improvvisato deposito di armi e munizioni come nel caso della provokacija ucraina di oltre un mese fa. Oggi, intorno alle nove, è stato oggetto di attacco missilistico da parte dei criminali di Kiev (questo servizio filmato è datato 9:49)
https://ren.tv/news/v-mire/1015755-ukrainskie-natsionalisty-obstreliali-torgovyi-tsentr-v-donetske?ysclid=l77tqglgue76177930
Quindi si può presumere che i filmati siano di almeno un’ora prima.

Si sono subito alzate fiamme e una grossa nube nera, dato che molti dei materiali per l’edilizia stoccati sono di plastica e gomma
https://t.me/rian_ru/175374

Data l’ora di apertura era ancora poco frequentato, il personale è stato fatto immediatamente evacuare e non ci sono state vittime. Ancora oggi pomeriggio continuava a bruciare,
https://tvzvezda.ru/news/20228241422-CisQy.html
fino a essere del tutto distrutto. A differenza della provokacija di cui sopra, qui c’era veramente merce a uso civile. Qui alcuni cittadini mettevano in salvo beni di vario genere, dai detersivi alle biciclette.
https://tvzvezda.ru/news/2022824165-Di9Ia.html

ALTRI DUE ARRESTI ALLA CENTRALE ATOMICA

Con l’accusa di aver fornito informazioni ai militari ucraini sulla posizione di macchinari e strumentazioni all’interno della centrale.
https://t.me/vrogov/4352
Ma per i cinegiornali luce, sono i russi che si sparano da soli…

NATAL’JA VOVK: NUOVI SVILUPPI

Una settimana dopo essere arrivata a Mosca, presentando passaporto kazako, concludeva un contratto di locazione per un garage a 4 km dal suo appartamento (filmato visibile in questo articolo)
https://ren.tv/news/kriminal/1015954-vovk-s-poddelnym-pasportom-arendovala-garazh-pered-ubiistvom-duginoi?ysclid=l77vq62hbu944590365
Sempre qui, ci sono i messaggi w-app del proprietario del garage con la signora, che aveva fretta di concludere, che aveva pagato in anticipo un mese, ma che poi non si era più sentita. Mentre il proprietario ne aveva bisogno perché doveva liberare il garage dal primo di settembre. Il 20 era la scadenza che le aveva dato il proprietario. La stessa mattina la signora lasciava le chiavi del garage al vigilante di quest’area garage e se ne andava. Al festival Tradicija, e quindi dritta in Estonia.
https://t.me/OpenUkraine/24890

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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24/08 ore 12:00 aggiornamento

(SEGUE E CONCLUDE DAL PRECEDENTE)


Parliamo sempre di “indipendenza”. Dopo aver visto come è stata ottenuta, vediamo ora IN QUESTA LUCE le mosse finora attuate, cinicamente (“I would have been losing $7 billion a month since last October”) dal burattino di Kiev per attuare il piano dei suoi kuratory d’oltremanica e oltreoceano NONOSTANTE gli ammonimenti e i segnali, inequivocabili, da Mosca.

Per farla breve, l’Ucraina per stare in piedi ha bisogno di soldi dall’estero. L’anno scorso, mentre Zelenskij decideva di tirare dritto e, nel tacere al proprio popolo:
- sul piano di invasione del Donbass in preparazione
- sulle conseguenze certe che tale azione avrebbe avuto da parte russa
Faceva a suo modo un calcolo MIOPE costi-benefici da cui emergeva che, deviare da tale linea, sarebbe costato sette miliardi di dollari al mese,
Lo Stato in mano al burattino di Kiev era uno Stato indipendente, autonomo.

SULL'“INDIPENDENZA” POLITICA

Vediamo oggi come è messo. Prima DA UN PUNTO DI VISTA POLITICO, cosa di cui non parla nessuno o, meglio, se ne parla dando per scontata la RETORICA DI REGIME (questa volta il nostro...).

Perché l’indipendenza dell’Ucraina, di TUTTA l’Ucraina (Crimea e Donbass compresi), è “sacrosanta”… Vero Draghi? Vero Erdogan? (qualcuno dovrebbe dire, per inciso, a quest’ultimo, che anche l’indipendenza di Cipro è sacrosanta, così come quella di Siria e di Iraq… che si ritirasse da tutte e tre. Così, nell’immediato. Poi, volendo andare a ritroso seguendo il suo “ragionamento”, ci sarebbe Costantinopoli… )

Ieri DUDA, presidente della Polonia, ha fatto visita a ZELENSKIJ su invito ufficiale per bocca del suo portavoce ERMAK. DUDA esponente di una delle maggiori colonie NATO sul territorio Europeo che, in cambio del suo servilismo e della promozione incondizionata di una guerra ibrida contro la Russia, che si esplica in
- servizi logistici
- servizi di intelligence
- operazioni di pressione, a ogni livello, all’interno della UE (V colonna)
- operazioni di disturbo, in particolare verso l’enclave di KALININGRAD,
promuove una propria “politica estera”, dichiaratamente espansionistica.

ESPANSIONISTICA verso dove? Non verso la Russia, non verso la Bielorussia… cosa resta?
Quei TERRITORI D’UCRAINA che, come abbiam visto nel pezzo precedente, già nel 1991 avevano votato CONTRO la continuazione dell’esperienza sovietica. Quei territori di cui si parla da mesi possano andare SOTTO IL CONTROLLO DI UN “CONTINGENTE DI PACE”… POLACCO. Quei territori che finora non è accaduto perché la Polonia è un Paese NATO e fare quel passo significherebbe per la RUSSIA il passaggio da SVO (operazione bellica speciale) a GUERRA. Con tutti gli annessi e connessi già segnalati, ivi incluse opzioni finora usate solo come deterrente.

Eppure, la visita di ieri è stata collegata da almeno due analisti
https://ria.ru/20220824/polsha-1811719180.html
https://www.mk.ru/politics/2022/08/23/politolog-sdelal-prognoz-chto-obsudyat-zelenskiy-i-duda-na-peregovorakh.html
proprio a questo. A cercare di trovare un modo per “farla sporca”, ovvero per farla senza che nessuno possa obbiettare qualcosa o che, se lo faccia, “passi dalla parte del torto”.

I soliti sospetti complottistici di Mosca? Intanto, ieri è stato siglato un memorandum di “difesa cibernetica collettiva”. Primo piede nella porta per altri tipi di difesa, al momento ancora tabù.
https://ria.ru/20220822/kiberzaschita-1811323460.html?in=t
Inoltre, in base all’accordo bilaterale PL-UA ricordiamo, come già notato su queste pagine, che i cittadini polacchi possono essere, per esempio, eletti a capo delle amministrazioni, locali e non, in quanto godono ESATTAMENTE DEGLI STESSI DIRITTI POLITICI ED ECONOMICI di quelli ucraini. Stiamo parlando, da un punto di vista strettamente giuridico, di un Paese UE e uno EXTRA-UE. Dove il primo ha ottenuto le carte politiche (prima ancora della piena possibilità economica, come si conviene agli imperialismi straccioni) per colonizzare il Paese “fratello”. Il tutto, naturalmente, non solo col beneplacito ma incoraggiato dal regime di KIEV.

Già questo ATTEGGIAMENTO, da parte di ZELENSKIJ e delle sue camarille, la dice lunga sulla “INDIPENDENZA” dell’Ucraina, di TUTTA l’Ucraina… (questi non sono mantra, anche se vorrebbero esserlo… quindi non è ripetendoli che si crea un’onda karmica in grado di influire anche sui processi materiali...)

Questo OVEST sempre più staccato e che resterà da capire solo COME sarà perso (cosa alla Polonia, cosa all’Ungheria, cosa alla Moldavia o alla Romania, ecc.) è IL FRUTTO, IL RISULTATO della politica scellerata dei kuratory d’oltremanica e d’oltreoceano a cui la marionetta (sempre a proposito di INDIPENDENZA politica) di Kiev fa riferimento.

La legge sulla PRIVATIZZAZIONE DELLE TERRE, sempre parlando di INDIPENDENZA POLITICA (un’ottima sintesi qui)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23675-f-william-engdahl-di-chi-e-il-grano-che-arriva-dall-ucraina.html
APRE LA PORTA A UN’ULTERIORE SVENDITA DI MILIONI DI ETTARI IN FAVORE DELLE MULTINAZIONALI DEL COMPLESSO AGROALIMENTARE A STELLE E STRISCE. MULTINAZIONALI CHE PERALTRO USANO SU TERRITORIO UCRAINO OGM, AL MOMENTO PROIBITI IN UE (sempre in tema di “indipendenza”).

Inoltre, come già notato su queste note, NELLE PIE ILLUSIONI DELL’OCCIDENTE si profila per l’UCRAINA il COMMISSARIAMENTO: certo, quando tutto questo sarà finito, loro avran vinto e i “cattivi” avran perso, ricacciati indietro, distrutti, smembrati in mille pezzi come da piani che si elaborano alacremente qui, tra le fila della cosiddetta “opposizione democratica”…

Quindi di pie illusioni stiamo parlando. Il problema è che intanto, ne stiamo parlando. Che un’UCRAINA GOVERNATA DA UN CARTELLO BM-FMI-UE CHE PROCEDA A ULTERIORI PRIVATIZZAZIONI E SVENDITA DEL SUO PATRIMONIO, VA BENE E STA BENE ANCHE A KIEV. Dove sono i “democratici”? Quelli che stanno “dalla parte giusta della storia”?

In ultima analisi quale indipendenza politica, quindi, sta festeggiando il regime fascistoide di KIEV? A differenza di un anno fa, quella che giustifica il suo grado di potere intermedio su milioni di persone per continuare a usarle come carne da cannone per ordine e conto dei suoi kuratory.

SULL'“INDIPENDENZA” ECONOMICA

Parliamo ora dell’ “indipendenza” ucraina dal punto di vista economico. Qui c’è già chi ne ha parlato, e ampiamente. E non una grancassa di Mosca, ma MARIA REPKO, Direttrice del Centro per la strategia economica in Ucraina, sulle pagine di Foreign Policy:
https://foreignpolicy.com/2022/08/04/ukraine-economy-collapse-aid/

DEI 31 MILIARDI DI EURO PROMESSI, FRA FEBBRAIO E IL 28 GIUGNO, NE SONO ARRIVATI 7,6. Questo in un Paese dipendente fortemente da tali soldi, significa la catastrofe.

20 LUGLIO: COME SAPPIAMO, CHIESTO E OTTENUTO IL CONGELAMENTO DEL DEBITO IN EUROBOND. Problema differito, non risolto.

Intano, LA BANCA NAZIONALE D’UCRAINA PERDE (SOLO LEI!) UN MILIARDO DI DOLLARI LA SETTIMANA PER DIFENDERE LA VALUTA NAZIONALE dalle speculazioni, tasso di cambio, eccetera.

A fine giugno le riserve valutarie erano stimate in 23 miliardi di dollari. Che a questo ritmo andranno in fumo ben presto.

SPESE MILITARI, PERCENTUALE SUL BILANCIO STATALE:
- 36% (giugno 2022)
- 6,6% (gennaio 2021)
(ma l’intero grafico pubblicato sull’articolo è “interattivo” e consente col puntatore del mouse di leggere i numeri dei dati di riferimento)

Lo Stato è arrivato a giugno a perdere, nel proprio bilancio, 6 miliardi di dollari (5,77), compensati in parte dai finanziamenti esteri (3,6 mld).

Da MARZO a MAGGIO 2022, lo Stato con le PROPRIE ENTRATE riusciva a coprire SOLO IL 40% del proprio FABBISOGNO per mandare avanti la macchina statale, un altro 40 lo copriva la banca centrale, emettendo soldi e obbligazioni, quindi carta straccia, il rimanente 10 erano prestiti.

Il bilancio import-export era in ATTIVO fino a gennaio 2022 (tabella successiva col diagramma), dopo di che caduta libera fino al -3 miliardi di dollari di giugno.

A questo aggiungiamo le PERDITE. Anche qui, fonti ucraine: La Scuola d’Economia di KIEV stima:
PERDITE INDIRETTE: 128,8 miliardi di dollari
PERDITE DIRETTE: 108 miliardi di dollari
https://ria.ru/20220809/ukraina-1808130827.html
In particolare, non meno di:
- 388 aziende
- 43.000 mezzi agricoli
- 2.000 strutture commerciali
- 18 aeroporti
- 28 depositi di idrocarburi.

Questo, come già ricordato in una delle PRIMISSIME note pubblicate su questo sito, in un QUADRO ECONOMICO GIA’ COMPROMESSO DA ANNI di cattiva gestione dell’economia. E “cattiva” è un eufemismo, considerando corruzione e malaffare. Questo, attestato anche dall’allora sindaco ucraino di Cherson in un’intervista pubblicata mesi fa su queste pagine. CORRUZIONE CHE, PERALTRO, IN QUESTO CONTINUO AFFLUIRE DI DENARO DALL’ESTERO NON E’ AFFATTO DIMINUITA, INTERESSANDO OGNI LIVELLO DI CATENA DECISIONALE.
https://iz.ru/1376693/mariia-vasileva/neskromnaia-pomoshch-za-piat-mesiatcev-es-vydelil-ukraine-bolee-eu89-mlrd

Ricordiamo inoltre, giusto a titolo informativo, che ancora a fine gennaio di quest’anno E A DIFFERENZA DELLA CRIMEA, DNR e LNR per la FEDERAZIONE RUSSA erano, così come da otto anni a questa parte, due OBLAST’ all’interno dell’UCRAINA secondo quando era stato concordato nell’accordo MINSK-2. Un accordo invocato nell’attuazione da una parte sola solamente e mai considerato da chi lo riteneva peggiorativo e da “superare sul campo”, come in NAGORNO-QARABAGH. Ma la Russia non era l’Armenia… tutta qui, la differenza.

L’Azerbaigian si è così ripreso praticamente tutto il Nagorno-Qarabagh, lasciandone solo un pezzetto solo perché, all’ultimo momento, l’Armenia ha chiesto aiuto ai russi, ed è continuato a esistere come Stato. Anzi, coi rincari delle materie prime starà facendo affari d’oro. L’Ucraina NON si è ripresa il Donbass, non si riprenderà la Crimea e si è suicidata sotto ogni profilo: politico, economico, demografico (emigrazione a milioni, oltre che i profughi, 3,4 dei quali nella sola Russia), sociale e culturale: non basta “vincere” Eurovision… occorre rivedere l’intera catena di produzione educativo-culturale che da otto anni, come abbiamo documentato, è centrata sul binomio “Libro e moschetto”. E che come per il nazifascismo, ha portato anch’essa all’attuale suicidio culturale, ovvero a quel vicolo cieco da cui l’ASSOLUTA assenza di prospettive secondo tale linea.

Il “coma” in cui versa l’Ucraina e di cui parla lo stesso Zelenskij (ma solo per lamentarsi coi finanziatori e guardandosi bene dall’assumersene la responsabilità diretta), quindi, non è solo economico. Ma traduciamo l’intera citazione di questa “perla”, pronunciata dal “presidente” nel corso di un incontro con studenti australiani: “L’economia oggi è in coma. E noi dobbiamo far sì che il mondo intero, come dottore, faccia sì che essa respiri” ("Экономика сегодня в коме. И мы должны всем миром, как врачи, сделать так, чтобы наша экономика дышала)
https://ren.tv/longread/1010442-ekonomika-ukrainy-prevratilas-v-zhivoi-trup

Pertanto, si riconosce, si ammette pubblicamente che, in tutto questo, finanziamenti esteri sono tesi unicamente a tenere il respiratore attaccato alla macchina statale, per pagare gli stipendi ai soldati, e – aggiungiamo noi – continuare a far fare loro da carne da cannone conto terzi. “Terzi” che pian piano si pappano tutto, con aiuti da una mano e prestiti dall’altra, peraltro. Niente si fa per niente.

E l’Ucraina, che fino all’anno scorso era uno Stato sovrano, che fino all’anno scorso poteva dire: “Minsk-2, sediamoci e parliamone” (ma non poteva sedersi allo stesso tavolo dei “terroristi”), per continuare nella sua scellerata politica di “soluzione azera” del conflitto nel Donbass, confermata tutt’ora da ancor più insensata corsa al rialzo inclusiva di Crimea (i bombardamenti di questi giorni su Sebastopoli vogliono ricordarlo al mondo intero che non sono “solo parole e chiacchiere”), sta perdendo tutto, si sta autodemolendo e legandosi sempre più stretto il cappio occidentale intorno al collo, guadagnandosi il titolo di “Stato-kamikaze”.

Aggiornamenti a seguire.

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24/08 ore 08:00 aggiornamento

Oggi è festa nazionale in Ucraina. Un regime si riconosce come tale anche dalle sue feste. Velocemente, perché non è un saggio storico e perché devo andare a timbrare, alcuni dati:

1. Questa la cartina della Repubblica Socialista Sovietica di Ucraina, oblast’ per oblast’, sui risultati del referendum del 17 MARZO 1991. Referendum per tutta l’URSS, che chiedeva il consenso a tutti i cittadini per continuare l’esperienza sovietica. In percentuale sono indicati i SI alla conservazione dell’URSS.
http://www.dajan.name/uploads/posts/2020-03/1585492944_193311.jpg
Al referendum, lo ricordiamo, parteciparono
31.514.244 cittadini sovietici
su un totale di 37.732.178 cittadini aventi diritto.
I SI furono 22.110.899, pari al 70,2% e comunque anche a più del 50% sul totale complessivo degli aventi diritto.

La cartina sopra proposta è utile a capire già chi si muoveva in un senso e chi in un altro: percentuali schiaccianti in TRE QUARTI DI PAESE, ECCETTO TRE OBLAST’ DELL’OVEST, dove le percentuali schiaccianti le ebbe il NO, e OBLAST’ intorno, dove la vittoria fu più contenuta. INTERESSANTE IL DATO DI KIEV, NEGATIVO, e della regione intorno (66,9%, meno che da altre parti): INDICI CHE
1. I TERRITORI “ANNESSI” SI RICONOSCEVANO ANCORA “ANNESSI” E VOLEVANO LA LORO INDIPENDENZA
2. KIEV, IL POTERE, IL CENTRO DIREZIONALE, AVEVA GIA’ PRESO LA SUA DECISIONE.

INFATTI,
2. Il 24 agosto dello stesso anno, INCURANTI dei risultati del Referendum, IL SOVIET SUPREMO UCRAINO DICHIARO’ LA PROPRIA INDIPENDENZA CON UN ATTO UNILATERALE.

Loro stanno festeggiando questo. All’Occidente tutto questo andava, e va, bene. Questa era, ed è, la “democrazia”.

A dicembre, quando i giochi ormai eran fatti, a pochi giorni dall’atto formale di scioglimento dell’URSS, fu fatto il Referendum per SANCIRE quanto già DECRETATO. E nonostante i giochi fossero già fatti DA CINQUE MESI, nonostante le pressioni, anche allora ci fu chi disse NO.
https://cf.ppt-online.org/files1/slide/y/yhsMlwFCdubQaYt5mqnA27jWGSNpeRJiD41zLTv8V/slide-33.jpg
Quasi 1 su 5 nel Donbass e quasi 1 su 2 in Crimea.

Aggiornamenti a seguire.

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23/08 ore 19:20 aggiornamento

DELITTO SENZA CASTIGO: DONECK GIA’ DA STAMANE SOTTO UNA PIOGGIA DI PROIETTILI E MISSILI


“L'Ucraina, a differenza della Russia, non è in guerra con i civili”
(Danilov, segretario del consiglio di sicurezza ucraino, ripreso dal cinegiornale luce ansa, dopo aver affermato che, oltre a “spararsi da soli”, i russi “si fanno anche saltare in aria da soli”…)

Ennesimo scempio sulla tomba di Dasha. Ennesimo scempio sulle tombe di decine di migliaia di vittime di Azov (madre e figlio sono squadristi di Azov, che a questo punto diventerebbe anch’esso una macchinazione dei russi…). Ennesimo scempio sulla deontologia di una professione che ormai è ridotta a fare copiaincolla delle veline approvate ai piani alti.

Quindi, secondo il Danilov, l’ucraina non è in guerra coi civili. Non c’è stato quindi, oggi, l’ennesimo attacco del terrorismo di Stato ucraino. Non ci sono stati (alle 18.30 ora locale)
QUATTRO MORTI E UNDICI FERITI.
https://t.me/boris_rozhin/61203

Non c’è stato il tentativo di uccidere il capo della DNR Pushilin nel suo ufficio e queste immagini sono tutte false:
https://t.me/boris_rozhin/61184

Lo schema dei tiri e geolocalizzazione del punto di lancio degli stessi
https://i.ibb.co/d6hjkCt/23-08-1.jpg
https://t.me/rybar/37615
Sono inventati di sana pianta.

Così come è frutto dell’immaginazione dell’asse del male che tale sfacelo sia stato provocato da TRE SERIE DI ATTACCHI (a mezzogiorno di oggi),
- I PRIMI DUE CON MORTAI NATO M777 CALIBRO 155 mm
- L’ULTIMO CON HIMARS SEMPRE A STELLE E STRISCE, MA CON L’AGGRAVANTE CHE PER FUNZIONARE QUESTI HANNO BISOGNO DI COORDINATE (E QUINDI DEL BENEPLACITO) DEGLI USA STESSI, CHE NON POSSONO LAVARSENE LE MANI (come invece fanno nel primo caso… pur sapendo benissimo dove e come tali “aiuti” vengono impiegati).
https://t.me/DNR_SCKK/10104

E’ tutto frutto di una messinscena… certo, che si perpetua da OTTO ANNI. Nell’indifferenza di Minsk-1, Minsk-2, UE, Società delle Nazioni, pardon, Nazioni Unite.

Il tempo, si dice, è galantuomo…

FRONTE SUD

La carta interattiva della RIA
https://ria.ru/20220622/spetsoperatsiya-1795199102.html?in=t
è quella che riporta gli avanzamenti di oggi (aree rossastre)
La striscia in basso è KOMSOMOL’SKOE
L’area sopra più estesa è invece la zona intorno ad ALEKSANDROVKA.

RYBAR ancora non conteggia nella sua cartina aggiornata
https://i.ibb.co/VqFy0WR/23-08-RU-1.jpg
E con legenda in italiano
https://i.ibb.co/h77xCJW/23-08-IT-1.jpg
Ma nella descrizione che la accompagna conferma gli avanzamenti con risultati tangibili in almeno quattro direttrici lungo questa linea di fronte molto estesa.

Questo ci porta a una considerazione importante: la tattica nel fronte SUD è ulteriormente cambiata. Le forze alleate attaccano su un fronte lunghissimo, su diversi punti e direttrici, all’improvviso, mettendo le ff.aa. ucraine in forte difficoltà: ora ammassano truppe qui per puntellare una difesa a dir poco traballante, ora lì, sempre in affanno, sempre di rimessa.
https://t.me/politadequate/6684
Altro che controffensiva d’agosto, verrebbe da dire. Quella sì possiam dire esser stata una messinscena, nonostante i cinegiornali luce avessero anche provato a inserirla in qualche rullo in fondo allo schermo, accompagnata da immagini di tiro al bersaglio degli “invincibili” HIMARS su ponti che, clamorosamente, restavano in piedi.

Ora abbiamo un fronte esteso per centinaia di km che sembra il terreno di una gigantesca partita di “torello”: la palla è il punto di un probabile affondo, a cerchio ci sono le forze alleate e, in mezzo, le ff.aa. ucraine a cercare di capire da dove partirà l’offensiva. Che potrebbe anche non partire, o partire su più punti. L’iniziativa è completamente in mano alle forze alleate che non hanno fretta di scoprire le carte o, come già successo nel corso della prima fase dell’operazione, il bluff.

FRONTE EST

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/HTt6ZNy/23-08-ru-1.jpg
E legenda in italiano
https://i.ibb.co/WP7jVdY/23-08-it-1.jpg

Dove si nota molto bene l’avanzamento a SOLEDAR, ormai libera per un circa un terzo, l’attacco a ZAJCEVO appena sotto ARTEMOVSK e, contemporaneamente e ancora più a sud, a KODEMA.
https://t.me/rybar/37618

Nel tentativo di frenare l’avanzata, le ff.aa. ucraine lanciano “petali”, ovvero le mine antiuomo che ormai ben conosciamo,
https://t.me/rian_ru/175269
ma in generale assistiamo a un arretramento progressivo e inesorabile, giorno dopo giorno, della linea di difesa.

PESKI

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/mGfTHxn/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/CpL6KhT/en-1.jpg

Qui vediamo non solo l’avanzata delle truppe alleate fra PESKI e NEVEL’SKOE, con un riallineamento della linea di fronte da PESKI verso ovest,
https://t.me/rybar/37616

ma anche un particolare interessante, che la scala della mappa ci permette di apprezzare. A est di PESKI si vede chiaramente la PISTA DI DECOLLO E ATTERRAGGIO dell’aeroporto di DONECK. Un aeroporto di cui abbiamo già parlato e che sappiamo essere stato liberato oltre sette anni fa tranne che per quel pezzo di pista ultra trincerato e fortificato.

Guardiamo ancora questa cartina e rendiamoci conto di quanto questi luoghi siano vicini alla capitale della DNR. Riprendiamo quest’altra cartina, dove sono riportate le traiettorie dei lanci frutto della rappresaglia fascista di oggi:
https://i.ibb.co/d6hjkCt/23-08-1.jpg
Partono da ORLOVKA, sopra Peski e Avdeevka. E qui che le forze devono arrivare per metterla in sicurezza. Ed è questo che il comando militare ucraino vuole impedire con tutte le forze:
1. Perché altrimenti smetterebbe di terrorizzare i civili del Donbass, come invece fa da otto anni a questa parte;
2. Perché rompere questa linea difensiva significherebbe una cosa sola: SFONDAMENTO e per decine di km, fino a dove non si sa.


Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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23/08 ore 12:30 aggiornamento

Appena saranno disponibili carte aggiornate, manderò i link. Al momento questa è la traduzione integrale del bollettino di stamane da parte del Ministero della Difesa russo, che presenta importanti novità… ovviamente dove meno ce lo si aspetta, ovvero nel

FRONTE SUD:

Come risultato dell’azione offensiva nella zona di ALEKSANDROVKA, direzione CHERSON-NIKOLAEV, le forze alle alleate hanno sconfitto le unità della ventottesima brigata meccanizzata delle ff.aa. ucraine e sono ENTRATI NELLA REGIONE DI NIKOLAEV.
В результате наступательных действий на Херсонско-Николаевском направлении в районе АЛЕКСАНДРОВКИ союзные войска уничтожили подразделения 28-й механизированной бригады ВСУ и вышли к административной границе Николаевской области.

SONO STATI LIBERATI 36 KMQ DI TERRITORIO DELLA REGIONE DI CHERSON
▪ Взято под контроль 36 квадратных километров территории Херсонской области.

E’ stato liberato il centro abitato di KOMSOMOL’SKOE, CON TRE KM DI AVANZAMENTO lungo la difesa nemica. In tutto NELLA REGIONE DI NIKOLAEV SONO STATI LIBERATI 12 KMQ.
▪ Освобожден населенный пункт КОМСОМОЛЬСКОЕ, продвижение в глубину обороны противника на этом направлении составило три километра. Установлен контроль над территорией Николаевской области площадью 12 квадратных километров.

Inoltre, nella zona di ANDREEVKA sono state inflitte perdite significative alla 35° brigata marò e alla 46° brigata aviotrasportata delle ff.aa. ucraine. Il nemico è stato scacciato dal villaggio di BLAGODATOVKA e dagli altri centri abitati.
▪ Кроме того, в районе АНДРЕЕВКИ нанесены значительные потери 35-й бригаде морской пехоты и 46-й аэромобильной бригаде ВСУ. Противник выбит из поселка БЛАГОДАТОВКА и близлежащих населенных пунктов.

FRONTE EST:

Qui possiamo anche passare alla forma discorsiva di traduzione breve. Anche lungo questa direttrice ci sono buone notizie per le forze alleate. Giorno dopo giorno, letteralmente metro per metro, l’imponente, massiccia, struttura fortificata ucraina estesa in lunghezza e profondità lungo tutta la linea di confine del 2014, è smantellata:

MAR’INKA è libera ormai al 75%.
Continuano le manovre di accerchiamento intorno ad AVDEEVKA.
KODEMA è bloccata e posta sotto attacco da tre lati, al fine di distruggere la linea di difesa predisposta dalle unità scelte delle ff.aa. ucraine OPFOR, 214° battaglione.
Zona ARTEMOVSK: continua l’avanzamento da sud verso nord, direzione ZAJCEVO.
https://t.me/rybar/37603

NATAL’JA VOVK: ultime notizie

Alcuni la vorrebbero già in Austria (ieri, dove avrebbe passato la notte in un albergo, lo Ibis Hauptbahnhof Wien, per poi ripartire)
https://t.me/rybar/37592
Di fatto, lasciare l’Estonia che è un paese Schengen non è un problema per un civile “normale”, figurarsi per uno a cui saranno state date un’altra identità e un’altra macchina e sistemazione, in attesa che si calmino le acque. Potrebbe essere un’ipotesi, fra le tante sul piatto. Quella diametralmente opposta è che i kuratory decidano di sbarazzarsi di lei e di quanto avrebbe da dire se finisse nelle “mani sbagliate”.

Aggiornamenti a seguire.

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23/08 ore 08:30 aggiornamento

Ieri notte ho scorso le prime pagine dei giornali, dopo aver visto i servizi dei cinegiornali luce. Ieri ho cercato di documentare, al meglio delle mie capacità e possibilità, l’intero processo non solo di diffusione, ma anche di creazione di un’informazione complessa, frutto di un’indagine altrettanto complessa e parcellizzata.

Un processo a cui hanno partecipato TUTTI i soggetti attivi possibili, con una mobilitazione senza precedenti, già dal 21 (se non prima).

La slealtà dell’informazione nostrana è stata eclatante. Da cittadino, vorrei dire “senza precedenti”, ma so benissimo che non è così: con la differenza che, mentre di queste cose, come di mazzate sui denti, qualcosa ne capisco, di altre come due anni di pandemie, o mezzo secolo di manovre economico-finanziarie e conti di bilancio, per dirne le prime due che mi vengono in mente, ne capisco molto, troppo poco. Troppo poco per fare il mestiere che sto facendo da sei mesi su queste pagine. Ma più va avanti il tempo, e più mi accorgo che l’operazione speciale militare in Ucraina non è UN caso, e neppure il PRIMO. Uno potrebbe obbiettare: si, però “Sbatti il mostro in prima pagina” è di mezzo secolo fa, certe cose dovresti saperle, non dovresti scendere sempre giù dal pero. Vero. Quello che manca oggi però è la dialettica che esisteva allora. Per un “Voveda” che imparava al “potere della sera”, c’era un giovane militante che si formava a un’altra scuola, facendo un’altra informazione. E nessuno dava a Fracassi di Avvenimenti, per dire il primo che mi viene in mente, del “terrapiattista”. O del “complottista”. Oggi è tutto sbilanciato.

Oggi ci si può permettere di parlare del “pacchetto perfetto”, come se quel grandioso processo di costruzione dell’informazione a cui ho assistito ieri in tempo reale, e che ho cercato di raccontare in qualche maniera fra una pausa sigaretta e l’altra, fosse frutto della mente più o meno malata (i sani, si sa, son solo qui…) di qualche complottista di professione. Le foto messe a disposizione degli hacker, peraltro incazzati con le istituzioni perché è da aprile che avevano costruito un archivio di squadristi di Azov, sono state messe insieme ai filmati raccolti dai servizi segreti. Nessuna ricostruzione puntuale non tanto di quanto avvenuto, ma di COME SI E’ ARRIVATI a questo.

Così come FRA LE ISTITUZIONI c’è stato chi ha speso TEMPO e FATICA a passare tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza, utilizzando certo riconoscimenti facciali, di targhe, ecc., partendo da un indizio e costruendo ipotesi, corroborate sempre più da dati fattuali recuperati cammin facendo, NELLA SOCIETA’ CIVILE c’è stato chi ha preso queste informazioni e le ha confrontate con quelle in suo possesso, o che sapeva poter reperire: le foto nei suoi personali archivi elettronici (e sbattute in prima pagina, come ben si conviene a un bel paio di gambe che aiutano sempre a comprare qualche copia in più), i paragoni con gli attentati passati (GIVI, MOTOROLA, ZACHARČENKO, persone che nei media nostrani non esistono neanche, come non esiste un intero popolo da OTTO anni), persino la MACCHINA IN VENDITA, e chi l’aveva messa. La polizia locale, infine, a recuperare la sorella, e il giornalista della RIA subito sul posto. Tante incazzature, compresa quella per una foto segnaletica dove compare il nome completo (e non sotto mentite spoglie) usata (erroneamente) per contestare l’informazione che la signora fosse entrata col suo nome vero. Certo, e magari anche il tesserino della guardia nazionale ucraina.. su una macchina targata DPR.

Ma intanto ieri c’è stato dibattito. E non poco. E con toni per niente bassi. Ma per i cinegiornali luce è stata l’ennesima macchinazione della spectre. E’ quello che ci meritiamo?

Aggiornamenti a seguire.

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22/08 ore 19:00 aggiornamento

VIDEO dalle telecamere di sicurezza e ultime considerazioni

Il video messo a disposizione dai servizi segreti russi (niente di fantomatico… l’ansa lo cita, lo commenta quasi passo passo, ma non lo pubblica… rinuncio) è montato in 4 parti:
1. All’ingresso in RUSSIA
2. A Mosca (videocamera di un citofono)
3. In uscita
4. Scatti (limiti di velocità, ingressi in ZTL, ecc)
Gira praticamente dappertutto, basta andare in uno di questi due siti e cliccare sul triangolino di “riproduci”
https://iz.ru/1383432/2022-08-22/fsb-opublikovala-video-podozrevaemoi-v-ubiistve-dari-duginoi
https://ria.ru/20220822/dugina-1811368523.html

I servizi segreti e le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro ENORME per arrivare dove sono arrivati oggi. Davvero bravissimi, le date riportate nei video sono coerenti con la ricostruzione effettuata. Le targhe diverse coincidono, è possibile vedere anche che la VOVK si è tinta i capelli almeno in due occasioni. Sono andati anche a trovare la sorella (la signora in vestaglia nel video di 58 secondi sotto il primo nel sito della ria.ru), che conferma lavorasse nelle FF.AA. e che è da un mese che è sparita. A chi dice che non è vero, a chi dice che non è uno “stato terrorista”, a chi dice che è tutta una montatura l’onere di dimostrare il contrario.

Interessante, d’importanza vitale più che altro, sarà a questo punto SMANTELLARE L’INTERA RETE DI APPOGGIO: dal basista che ha organizzato la sua venuta e sistemazione nello stesso condominio della DUGINA, a quello che le ha procurato il TRITOLO, a chi ha agito nell’ombra anche nel corso di quella giornata, con ruoli di copertura o di semplice “palo”. Non si tratta del lavoro di un singolo, ma di un gruppo armato.

Questo corrispondente aggiunge elementi importanti di riflessione e analisi su come sono andate le cose. La VOVK si porta con sé la figlia, naturalmente come copertura. La targa della DNR completa l’opera: una mamma con una figlia dalla DNR, con una macchina della DNR, siamo nell’archetipo della profuga (sia pur “automunita” e con una macchina che non è una Zhiguli…).
https://t.me/s/sashakots

Oggi sicuramente non è stata giornata di pausa, ma per ovvi motivi il susseguirsi concitato degli eventi e delle informazioni intorno a questa vicenda, fino all'individuazione della presunta colpevole e alla composizione di un mosaico sempre più complesso intorno a lei e al suo mondo, ha calamitato l'attenzione praticamente di TUTTI i media: anche perché Dasha era amica di tutti i corrispondenti e giornalisti che di solito parlano d'altro. Si può dire che tutti abbiano voluto dire la loro, tutti abbiano voluto in qualche modo salutarla, tutti abbiano voluto dare il loro contributo, per quel pezzetto di conoscenza della vicenda, degli ultimi giorni di vita di Dasha, a cui avevano partecipato più o meno direttamente.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domattina.

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NATAL’JA VOVK: AGGIORNAMENTI

E' appena uscito un lancio dell'agenzia TASS che cita quanto loro riportato dalle FF.OO. La maggiore indiziata dell'attentato di due giorni fa, NATAL'JA VOVK, è potuta entrare in Russia insieme a sua figlia grazie a documenti falsi, "fra cui anche il passaporto" (в том числе и паспорту).
https://tass.ru/proisshestviya/15532921

Questo, di fatto, metterebbe a tacere le obiezioni circa la pubblicazione "inascoltata" mesi fa della sua scheda sul database degli squadristi di Azov raccolto da un gruppo di hacker.

Questo invece il profilo del figlio, DANIL SHABAN, 22 anni
https://t.me/readovkanews/40590
il "venditore di auto"... terminata l'accademia a Mariupol', membro anch'egli del battaglione Azov a nome del quale risulta iscritto a una gara di nuoto.

Profili social ora cancellati, terra bruciata in fretta e furia.

Emerge quindi un impianto accusatorio sempre più chiaro, e una ricostruzione sempre più coerente con quanto accaduto e riscontrato: il tutto, mentre i cinegiornali luce ovviamente fanno spallucce, sonnecchiano, ricordandosi solo (e finalmente) che Dugin è russo e scrivendolo ora "Alexander" e non più "Oleksander" all'ucraina... (prossima tornata arriviamo ad "Aleksander"... forza, ce la possiamo fare, come notava la mia prof al primo anno di giapponese, i giornalisti proprio non ce la facevano a scrivere TOKYO ma usciva sempre, stranamente TOKIO... stesso qui, tolta l'aggravante di "Oleksander" che era veramente rivelatrice di tante cose...).

Intanto l'ESTONIA fa orecchie da mercante, da un lato, e mette le mani avanti, dall'altro: il che, per certi versi, la dice molto di più di un suo coinvolgimento e appoggio all'operazione di tante parole. Infatti,
1. dice di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale da parte russa
2. gli archivi e le registrazioni di chi passa la frontiera, sono disponibili per la visione ad alcune condizioni.
https://www.interfax.ru/world/857738
et
https://ria.ru/20220822/dugina-1811332770.html

A quanto pare, NATAL'JA e figlia non sarebbero ancora riuscite a uscire dall'ESTONIA. Anche se LETTONIA E LITUANIA sono lì, e di lì POLONIA e UCRAINA. Sono solo supposizioni, ma la mancata reattività da parte dell'ESTONIA ha solo il sapore amaro del voler guadagnare, meschinamente, tempo.

Aggiornamenti a seguire.

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PS QUESTA E’ NATAL’JA VOVK

https://colonelcassad.livejournal.com/7816264.html?noscroll

Cognome da nubile SHABAN, dice la tessera della GUARDIA NAZIONALE UCRAINA (datata 2020).
In realtà, gli hacker che hanno recuperato queste foto l’avevano già registrata da APRILE (13/04) per la precisione, nel loro DATABASE degli SQUADRISTI DI AZOV:
https://t.me/nemeZ1da_ru/646
et
https://nemez1da.ru/naczistskie-podrazdeleniya/polk-azov/shaban-natalya-pavlovna-shaban-natalya-pavlivna/

Evidentemente, il controllo sociale del potere russo sulla società civile è MOLTO, ma MOLTO diverso dal moloch rappresentato a queste latitudini. I dati riportati da questo collettivo di hacker, fossero finiti sotto l'esame del Ministero degli Interni (e con un regolare controllo tramite algoritmi con parole chiave difficilmente sarebbero passati inosservati...), anche col beneficio di un doppio controllo prima di essere inseriti in un database di persone sospette, avrebbero contribuito a salvare questa vita.

Un agente che, a questo punto, non sarebbe stato tradito da una mossa falsa, ma da un’informazione arrivata dove non doveva arrivare. Invece, questa segnalazione fatta in modo del tutto volontario non è stata raccolta da nessuno e, pertanto, “non ha impedito alla VOVK di entrare con la figlia in Russia a fine luglio del 2022” (“не помешала Вовк въехать в Россию вместе с дочерью в конце июля 2022 года. ”)
https://tsargrad.tv/news/sluzhba-v-azove-i-propushhennoe-preduprezhdenie-russkie-hakery-raskryli-novye-podrobnosti-o-vovk_609928?ysclid=l74rr79lc0147422958

Più che fare polemiche, ora, nei canali russi si moltiplicano gli appelli a fare rete più di quanto fatto sinora (le coordinate GPS fornite dal collettivo di RYBAR non cadono mai nel vuoto, per esempio, ma ora l’accento è a costruire una rete ancora più potente di scambio e raccolta informazioni).

PPS E QUESTA E’ LA MINI-COOPER (del 2018)

https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16798
Un certo DANIL SHABAN (che caso… stesso cognome) la aveva già messa in vendita sul sito di vendite online https://auto.ria.com
La targa è identica alla terza. Dopo il rapporto oggi dei servizi segreti russi, l’annuncio è stato rimosso.

Aggiornamenti a seguire.

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22/08 ore 14:00 aggiornamento

NATAL'JA VOVK

Come sempre i cinegiornali luce non brillano – specialmente quando impegnati in un’arrampicata sugli specchi – nel riportare accuse precise e circostanziate.
https://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2022/08/22/-fsb-donna-ucraina-ora-in-estonia-ha-ucciso-dugina-_c9e7cdf2-1a12-42ef-a981-57b610067095.html
Sempre meglio dire mah... la mia parola contro la tua... si fa presto a dire...
L’esatto contrario di quando si trattò (e si tratta) di Bucha, del Roddom, e anche di casi mediatici minori, dove l'accusa partiva (e parte) sempre, diretta, senza neppure un minimo di beneficio di dubbio, anche quando nel riportare quanto le veline dicono di riportare ci si contraddice nella stessa pagina.

Riportiamo allora i capi d'accusa, così come emersi dal rapporto del Centro per i rapporti con la società del FSB di Russia (Центр общественных связей ФСБ России (ЦОС))

“E’ stato stabilito che il delitto è stato premeditato e compiuto dai servizi segreti ucraini. Esecutrice materiale è la cittadina ucraina VOVK NATAL’JA PAVLOVNA, nata il 1979, arrivata in Russia il 23/07/2022 insieme alla figlia SOFIJA SHABAN MICHAJLOVNA, nata il 2010. Al fine di organizzare l’omicidio di DAR’JA DUGINA e acquisire informazioni su di lei, hanno preso in affitto un appartamento dove viveva la defunta”
"Установлено, что преступление подготовлено и совершено украинскими спецслужбами. Исполнителем является гражданка Украины Вовк Наталья Павловна, 1979 года рождения, которая прибыла в Россию 23 июля 2022 года вместе с дочерью Шабан Софией Михайловной, 2010 года рождения. В целях организации убийства Д. Дугиной и получения информации об ее образе жизни они арендовали квартиру в Москве в доме, где проживала погибшая"
https://ria.ru/20220822/ubiystvo-1811301366.html

Nel rapporto si sottolinea come TUTTI GLI SPOSTAMENTI siano stati compiuti con una MINI COOPER a cui è stata CAMBIATA LA TARGA TRE VOLTE:
Е982ХН DPR, ALL’INGRESSO IN RUSSIA (TARGA DELLA REPUBBLICA POPOLARE DI DONECK);
172AJD02, DURANTE IL MESE A MOSCA (TARGA DEL KAZACHSTAN)
AH7771IP, IN USCITA DAL TERRITORIO RUSSO (TARGA UCRAINA).
(Ibidem)

Il giorno dell’attentato la VOVK e la FIGLIA erano al FESTIVAL “TRADICIJA” di ZACHAROVO, la sera hanno fatto esplodere a distanza la macchina, dopo di che via verso ovest e virata a nord nella regione di PSKOV, da cui sono passati in ESTONIA
https://ria.ru/20220822/dugina-1811295530.html
ieri 21/08, per la precisione (https://www.rbc.ru/politics/22/08/2022/630365149a7947a23ae7d279)

Questo è già qualcosa di più di un semplice “la mia parola contro la tua”, cari cinegiornali luce.

Traiamo qualche, ULTERIORE, conclusione:
1. Opera di un professionista (e non improvvisato dai “partigiani russi”… su cui si continua ancora a delirare)
2. Attentato PREMEDITATO da un mese, individuando nella DUGINA (a partire dal suo condominio e dalla vita assolutamente normale da lei condotta) l’anello debole di una catena su cui gli attentatori volevano colpire
3. Attentato assolutamente NON legato all’attualità del MOMENTO.
4. E quindi NON collegato a un mese di sviluppi sul campo di battaglia. Inoltre,
5. ESECUTORE e MANDANTE non sono gli stessi
6. Attentato COORDINATO E PIANIFICATO NON IN UCRAINA:
a. Dugin da quelle parti non san chi è, e neppure la figlia.
b. La partecipazione dell’ESTONIA come BASE LOGISTICA per la ROCAMBOLESCA, IMMEDIATA USCITA implica un
c. Coinvolgimento NATO/UE (l’ESTONIA è membro di entrambi) difficilmente a questo punto nascondibili.
7. Continua la guerra per procura NATO/UE contro la Russia. Come sempre dal 2014: di giorno appelli al dialogo, di notte bombe su DONECK e LUGANSK, GIVI che salta in aria per un attentato dinamitardo, MOTOROLA che salta in aria per un attentato dinamitardo, ZACHARCHENKO che salta in aria per un attentato dinamitardo, i sindaci delle città liberate, gli assessori e tutti i "kolaboranty", che saltano in aria in questi mesi per attentati dinamitardi.

Aggiornamenti a seguire.

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22/08 ore 12:30 aggiornamento

SVILUPPI NELLE INDAGINI


“La conoscevo. Una ragazza colta, energica, molto intelligente e con una spiccata passione civile. Questo delitto non deve restare impunito, non stiamo parlando dei regolamenti di conti fra oligarchi degli anni Novanta, quando si scannavano l’uno con l’altro. Riguarda noi tutti e noi vi dobbiamo rispondere: in modo energico e deciso.”
Знал её. Образованная, энергичная, высокоинтеллектуальная девушка с четкой гражданской позицией. Это преступление не должно остаться безнаказанным, это не разборки 90-х, когда олигархи подрывали друг друга, это вызов всем нам. И на него надо отвечать. Жестко и решительно.
(Petr Tol’stoj, vicepresidente della Duma)
https://t.me/petr_tolstoy/1455

Sembra che gli eventi stiano prendendo questa piega. Sono stati resi noti, infatti, dettagli importanti.

Dasha quella notte E’ SEGUITA DAI SUOI ASSASSINI CHE INNESCANO L’ORDIGNO A DISTANZA. TRAMITE UNA CHIAMATA EFFETTUATA DA UN TELEFONO CON SIM ANONIMA, CHE INFATTI SPUNTA NEI TRACCIAMENTI E ALLACCIAMENTI ALLA RETE MOBILE IN CORRISPONDENZA AI MOVIMENTI DI QUELLA DI DASHA, DAL MOMENTO DELLA POSA DELL’AUTOBOMBA FINO ALL’ESPLOSIONE, MOMENTO IN CUI SCOMPARE DALLA RETE.

(notizia diffusa prima su questo canale telegram https://t.me/breakingmash/37574
e poi ripresa da tutti:
https://tass.ru/proisshestviya/15529321
https://lenta.ru/news/2022/08/22/distant/
https://aif.ru/incidents/bombu_v_mashine_duginoy_priveli_v_deystvie_distancionnym_sposobom_smi)

Chi ha schiacciato il pulsante, quindi,
1. Sapeva chi era in macchina
2. Ha scelto accuratamente il luogo dell’esplosione e il momento
3. Evitando anche di coinvolgere altri mezzi nella stessa (non lo ha fatto in un momento di traffico intenso o, peggio ancora, coda all’ingresso di Mosca)
Al vaglio degli inquirenti ora sono quindi tutte le registrazioni delle telecamere sull’autostrada e nelle strade adiacenti all’area della festa (https://lenta.ru/news/2022/08/22/distant/).

Intanto, il delirio dei cinegiornali luce continua imperverso nel riempire lo spazio mediatico di ipotesi strampalate, tra cui la versione dell’esule Ponomarev che, da tre anni in Ucraina, annuncia di sapere chi è stato, ovvero i “partigiani russi anti-Putin” (sic! dall’ansa) del fantomatico “esercito repubblicano” … ora che l’isis non va più di moda, vale tutto…

Tanto mestiere, comunque, nell’esecuzione. Non ci si improvvisa a fare una cosa del genere.

Aggiornamenti a seguire.

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22/08 ore 08:30 aggiornamento

BLAGODATNOE


Le cartine mostrano come si trovi a due passi da NIKOLAEV (in alto a sx per entrambe)
https://t.me/RVvoenkor/23714
https://t.me/WarDonbass/76770


Il 20 agosto è finito sotto il pieno controllo di tiro delle truppe alleate,
https://t.me/rybar/37518
a causa di cui le truppe ucraine sono state costrette a ritirarsi. Risultato, metà di questo villaggio è già stata liberata.
https://t.me/boris_rozhin/60997

DUGIN... “CHI E’ COSTUI?”

A riprova del fatto che l’Ucraina non può essere MANDANTE, ma solo ESECUTRICE di quanto accaduto due giorni fa, in quanto non ne avrebbe ricavato alcun vantaggio mediatico visto che il suo popolo sa di Dugin quanto ne sapeva quello italiano fino all’altro ieri, ovvero quasi nulla (Многим украинцам они не известны вообще. )
https://t.me/WarDonbass/76860
proprio ieri è partita la maratona televisiva anche in Ucraina per far capire chi era:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16771
Ovviamente, utilizzando lo stesso bestiario che si usa in Occidente per far capire chi sia. A scanso di equivoci, Dugin padre sta a me come io posso stare a Orietta Berti (che saluto con affetto), ma era solo per far capire che con la sua eliminazione (costata la vita alla figlia) non sarebbe stato colpito un obbiettivo sensibile all’opinione pubblica ucraina, al punto che ora devon stare lì a “spiegare” chi fosse, esattamente come da noi per i comuni mortali, a cui sono indirizzate le maratone sui canali di informazione come quelle di ieri sera...

Inoltre, confermato il fatto che sia padre che figlia non avevano rapporti commerciali / debiti con nessuno. Quindi, decade ulteriormente qualsiasi altra pista. Che non sia quella di cui già parlavamo ieri.

Aggiornamenti a seguire.

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21/08 ore 23:00 aggiornamento

DAŠA


Il "florilegio" di uscite non so più se ignoranti o criminali, o entrambe, da parte dei cinegiornali luce circa l’attentato dinamitardo che è costato la vita alla figlia di Aleksandr Dugin ieri notte (una foto qui),
https://t.me/boris_rozhin/60994
è tanto e tale che merita un minimo di “puntini sulle i”, prima del mio personale saluto a Daša.

La “perla” comunque è stata chiamare il padre “Oleksandr” (sic!):
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/08/21/attentato-a-mosca-muore-la-figlia-dellideologo-di-putin_2037eb08-3bbf-44dd-a58f-7cb9243882c8.html
Non lo fa solo l'agenzia in verde, ma anche il canale di informazione rai (rullo di stasera appena passato davanti ai miei occhi).
L’idiozia nel seguire pedissequamente le agenzie stampa ucraine in lingua inglese arriva al punto di “ucrainizzare” la Russia e i suoi abitanti: pertanto, ben venga questo errore, emblematico dell’intera impostazione dell’informazione ufficiale in Occidente negli ultimi sette mesi (meglio, otto anni).

Un minimo di cronologia, assolutamente non seguita nell’articolo sopra riportato del cinegiornale luce par excellence:

Il festival Tradicija (Tradizione) era in corso a Zacharovo, paese a ovest di Mosca a dieci minuti dal luogo dell’esplosione (cartina qui):
https://t.me/epoddubny/11996

Non era un festival folkloristico organizzato dalla locale Pro loco. Si trattava di un festival organizzato da OTTO ANNI (2014) da tutti coloro che avevano a cuore la causa del DONBASS.
https://t.me/epoddubny/11997
All’edizione di questo festival, per esempio, partecipava anche AKIM APAČEV, corrispondente di guerra da MARIUPOL’ (tante volte abbiamo preso notizie dal suo sito telegram) e ora attivista e rapper (qui in una foto scattata ieri con Daša e padre, la stessa ripresa dall’ansa ma tagliata di rapper e compagna, forse per quella “Z” sulla sua maglietta, forse per non associare il crimine al conflitto nel Donbass…)
https://t.me/akimapachev/2901

E non era neppure un festival a connotazione esclusivamente militante, come recita la didascalia “festa per tutta la famiglia” sotto il titolo nella pagina ufficiale dello stesso:
http://traditionfestival.ru/

Immaginiamocelo come le feste de l’Unità di una volta e il programma era più o meno analogo, con momento per i bambini, momento musicale, momento impegnato, eccetera.

Ore 18:00 di ieri: suo padre teneva, in occasione di quel festival, una conferenza dal titolo “Tradizione e storia” (ТРАДИЦИЯ И ИСТОРИЯ. Александр Дугин)

Si son fermati a mangiare e quindi sono usciti. Dovevano tutti prendere la STESSA MACCHINA, di proprietà del padre: una Land Cruiser Prado.

Una macchina su cui qualcuno, nel parcheggio (che sapeva non essere protetto da telecamere), aveva piazzato QUATTROCENTO GRAMMI di TRITOLO sotto il posto del guidatore:
https://t.me/vladlentatarsky/15605

21:25 Partono ledue macchine. La prima, guidata da Darja, la seconda, dove sedeva il padre.

21:35 L’ordigno esplode, mentre le due macchine passano sulla Možajskoe šosse all’altezza di Bol’šie Vjazëmy. La macchina salta in aria, il padre vede così la figlia morire davanti ai suoi occhi. Comprendiamo anche come è stata scattata la foto ripresa dal cinegiornale luce nazionale, che lo ritrae disperato dietro la macchina che va a fuoco da cui sarà estratto un corpo ormai carbonizzato.

Solo per un caso, quindi, a morire è stata la figlia. Solo per un caso (entrambi erano usciti un po’ prima, mezz’ora circa, del termine della manifestazione) lungo quella strada non c’è stata, per via del traffico di lì a poco in aumento, una strage di proporzioni ben più ampie.

Telecomando o timer ancora non si sa: timer, totale fatalità; telecomando, significa che chi ha schiacciato il pulsante sapeva benissimo chi era in auto e ha deciso che “andasse bene anche la figlia”, per il segnale che si intendeva dare.
https://t.me/wargonzo/7945

Di quale segnale stiamo parlando? Forse sarebbe dire di “quali segnali”, i criminali responsabili di questo attentato, tanto vile quanto non ancora rivendicato, in pieno stile mafioso, per l’appunto, stiamo parlando. Proviamo a metterci nella testa degli “ideatori”:
1. Mosca non è al sicuro. Possiamo colpire non solo paesi periferici, ma “il cuore dello Stato”, avrebbe detto qualche altro terrorista mezzo secolo fa.
2. Nessuno è al sicuro. Non tanto i pezzi grossi, generali, politici, uomini di primo piano, tanto irraggiungibili quanto blindati nelle loro scorte, ma i personaggi di secondo piano, che viaggiano senza scorta su macchina di proprietà.
3. Mettersi contro di noi, anche solo verbalmente, si paga. Con la vita. Scuola “contras” vecchia di oltre mezzo secolo.

In questi momenti, inoltre, emerge un’altra riflessione. Sinceramente al popolo ucraino di Dugin, padre o figlia poco importa, non interessava e non interessa nulla. Non è Putin, non è Šoigu, non è quel generale con gli occhiali che legge ogni giorno i bollettini delle azioni sul campo. Checché ne pensi qualche imbecille che non sa come concludere un articolo.

A certe latitudini, invece, DUGIN non solo è noto, ma E’ DA ANNI UNA FIGURA BEN PRECISA DI QUEL BESTIARIO OCCIDENTALE CHE RITRAE TUTTI I PERSONAGGI DI QUELLO “HIC SUNT LEONES” DATO DAI TERRITORI OLTRECORTINA, E LI RIPRODUCE NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO TRAMITE I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA. DUGIN E’ IL “RASPUTIN” DELLO “ZAR”, il demiurgo che sta dietro le quinte, il mostruoso (sennò che bestiario sarebbe…) ispiratore di mille perfide trame.

COLPIRE DUGIN, quindi, avrebbe un PRECISO MANDANTE (se sito in Langley o sulle rive del Tamigi, o entrambi, poco importa) e un PRECISO ESECUTORE (agenti ucraini infiltratisi da anni, completamente mimetizzatisi e “integrati” nel tessuto sociale russo, dormienti fino al momento di operazioni come queste); un mandante e un esecutore, quindi, che NON COINCIDEREBBERO tra loro: questa la pista più probabile al momento al vaglio degli inquirenti. Impossibile notare un agente ucraino infiltrato in una manifestazione pubblica, un po’ meno “impossibile” lo stesso riferito a uno straniero che parla russo con lo stesso accento di Stanlio e Ollio.
https://t.me/torshinap/606

Alla stessa conclusione giunge il collettivo di RYBAR: “Si può presupporre che alcuni specialisti, aiutati dall’interno della Russia, giunti sotto sembianze di profughi, siano penetrati nel territorio russo dall’Ucraina e condotto l’operazione risultante nella morte, per sbaglio, di Daša. Tuttavia, ci sono ancora pochi dati per stabilire con precisione l’identità dell’esecutore materiale”.
Можно предположить, что некие специалисты — при помощи изнутри России — под видом беженцев проникли на территорию России из Украины и провели операцию, в результате которой ошибочно погибла Даша. Но слишком мало данных, чтобы утверждать наверняка, кто именно был исполнителем.
https://t.me/rybar/37517

A ogni modo, questo è stato il segnale, dato a chi lo si doveva dare. Ai cinegiornali luce, qualche informazione di contorno con cui chiudere il pezzo con un po’ di macchina del fango sulla vittima, “colpevole” comunque per il verdetto occidentale di fomentare odio, terrorismo e quant’altro possa “giustificare”, all’occhio del villeggiante disattento, questo ennesimo omicidio di Stato: un attacco ignobile e vile al pari di chi ha messo quel tritolo sotto la macchina.

Daša nei ricordi che affiorano nella rete era una ragazza semplice, senza presunzione (простая, без зазнайства) e, al contempo, brillante e intelligente (Светлая. Умная). Leggeva e donava libri, si appassionava in discussioni dove riusciva anche a prenderti quel libro a cui si riferiva e andare alla pagina giusta, cercando di portarti dalla sua ma in maniera sempre molto dolce, senza alzare mai i toni.
https://t.me/rybar/37508

In questo video brevissimo, Daša saluta la telecamera e noi la salutiamo con quest’ultimo omaggio, la traduzione integrale di un suo ultimo lavoro, un intervento ad Armija 2022. Ciao Daša!
https://t.me/chestnyjdetektiv/11497

DUGINA, D.A. (Platonova), “Mappe mentali e loro ruolo nelle guerre di rete (netwar)” (Mental’nye karty i ich rol’ v setevyich vojnach”, Armija 2022, pp. 23-4.
https://colonelcassad.livejournal.com/7813467.html

Mappe mentali e loro ruolo nelle guerre condotte attraverso la rete (netwar)

La teoria delle guerre condotte attraverso la rete consta di diverse componenti, fra cui quella psicologico-cognitiva. Questa si esplica nel produrre SISTEMATICAMENTE determinati EFFETTI sulla società OGGETTO del suo attacco e che si intende SUBORDINARE alla propria gestione e controllo.

Nella concezione di guerra classica, il potere si stabilisce in uno spazio fisico. Nelle guerre di rete si combatte su carte mentali. Ovvero, in uno spazio virtuale, sul terreno della psicologia, di concezioni sociologiche, di opinioni o posizioni assunte, oltre che sul controllo delle coscienze. Così, le guerre di rete aggiungono alle guerre classiche alcuni nuovi ambiti, ora riconsiderati come territorio di attività belliche.

Si costruisce un “mapping” (mappatura) mentale della società, che tenga conto di precisi livelli di analisi sociologica, psicologica, culturologica e politica. Si individuano segmenti all’interno di una popolazione, avvengono sistematizzazioni per settore, gruppo sociale o di tendenza.

Il passo ulteriore è, con queste carte mentali, condurre un lavoro di rete orientato su obbiettivi ben precisi. In questo lavoro di rete l’informazione, intesa come trasmissione diretta di dati, si combina con il calcolo previsionale della sua stessa ricezione o accoglimento: per questo, a gruppi di popolazione socialmente dati, corrisponde un certo tipo di trasmissione di informazioni e non un altro, di modo da accrescere ulteriormente l’efficienza del processo informativo stesso.

Un tale principio di mappatura mentale si applica al contempo a tre tipi di partecipanti alla guerra mentale:
- alla propria società
- alla società contro cui la strategia bellica è diretta
- alle società neutrali nel conflitto in essere.

Ciascuna di queste tre applicazioni è differente dalle altre, è a sua volta suddivisa in vari segmenti diversi fra loro ed è oggetto di uno studio attento e scrupoloso. In una tale situazione, lo stesso evento (dei colloqui, un’offensiva, perdite, successi) può essere interpretato, sia all’interno delle forze armate che della vita civile, non solo in tre modi differenti a seconda che si tratti della propria parte, del nemico o di chi resta neutrale, ma in modo differente a seconda di ciascuna delle diverse mappe mentali concepite all’interno di ciascuno di loro. Per alcuni segmenti sociali un dato evento non può essere neppure riportato, per altri invece può essere esagerato, per altri ancora completamente stravolto (e anche completamente).

In una tale situazione l’evento iniziale (ovvero quei colloqui, quell’offensiva, quelle perdite, quei successi) perde completamente il suo significato iniziale. L’evento resta tale, ma il suo significato e il suo trattamento vengono determinati in base agli obbiettivi posti dalla guerra mentale in corso.

Così, una guerra mentale non si combatte con i militari, pur estremamente specializzati (come nel caso di una guerra classica): in ogni operazione ai militari e al loro comando sono affiancati specialisti di tecnologie informatiche avanzate, giornalisti, esperti, capipopolo (“influencer”), reti social, culturali e artistiche, oltre che esperti di sociologia, culturologia, immagine e curatori.

Esempio classico di guerra mentale condotta appieno su tutta la rete è il conflitto in Ucraina. Consideriamo il caso di Buča. Dopo il ritiro delle truppe russe, la controparte ucraina inizia una massiccia campagna di informazione, finalizzata a denigrare l’immagine della Federazione Russa (FR).

C’è un fatto: i russi hanno occupato una città, i russi si sono ritirati da una città. Questa la base.
Si pone quindi un obbiettivo: infangare l’immagine della FR
1. nello spazio mediatico occidentale (Europa, USA)
2. nella stessa Ucraina
3. nella società russa.
Al contempo si cerca di sviluppare una strategia analoga anche in Cina, India e Paesi islamici.

Per convincere la platea occidentale dei “crimini sanguinosi dei russi”, si crea una messinscena di cadaveri passati per “vittime dell’aggressione russa”. Gli esperti di linguistica sottolineano come Buča sia molto simile all’inglese “butcher”, macellaio.
Alla platea ucraina tale messinscena aveva lo scopo di bloccare atteggiamenti amichevoli o neutrali nei confronti dei soldati russi. E il messaggio era quindi un altro: “Questo è quanto vi accadrà se passate dalla parte della FR” (in particolare, i morti ancora con la fascia bianca al braccio, i “kolaboranty” erano parte di questo messaggio ben preciso, N.d.T.).
Ci fu anche un tentativo di influenzare la stessa opinione pubblica russa. Un’artista semisconosciuta si è fatta filmare e fotografare in varie parti della capitale come se fosse morta con le mani legate. Un’azione documentata, subito caricata sulla rete e quindi diffusa velocemente tramite canali legati a personalità politiche e culturali legate a circoli di opposizione e filoamericani.
Tramite invece i canali diplomatici è piovuta sulla Russia una gragnola di colpi, accuse di aver violato i “diritti dell’uomo”, così come tutte le ambasciate sono state oggetto di attacchi, spesso non solo verbali o legate a note di protesta.

I soldati russi hanno lasciato molti altri punti, ma solo Buča è stata scelta come luogo principe per la conduzione di questa fase della guerra mentale. E nonostante le tragedie umane, avvenute in altri posti e legate al carattere terroristico delle azioni dell’esercito ucraino, avessero assunto dimensioni di gran lunga maggiori, è stato proprio sul teatro di una vera e propria messinscena che la propaganda occidentale antirussa ha individuato un dei momenti principali di attuazione.

Così, Buča negli USA e fra i suoi alleati è servita a consolidare l’alleanza atlantica. Il regime di Kiev tenta inoltre di dar vita a un’opposizione ai russi e agli alleati nei territori liberati, di metter fuori uso i rapporti diplomatici russi con l’estero (espulsione di personale diplomatico, fiumi di note di protesta), di far introdurre sempre nuove sanzioni. Contemporaneamente, si tenta inoltre di dar vita a un’opposizione all’interno della Russia stessa, destabilizzando la struttura sociale e orientando in particolar modo i giovani in chiave antibellica e contro il governo.

Le guerre mentali nella teoria delle guerre di rete stanno diventando la sfera più importante della strategia bellica contemporanea e il suo ruolo sta continuando a crescere d’importanza. Il controllo sulle coscienze e sulla società, su ciò che crede e su ciò di cui è convinta, sta divenendo sempre più obbiettivo cardine dell’attività bellica.

Il conflitto in Ucraina ha mostrato l’importanza e l’attualità di condurre una guerra anche dal punto di vista mentale. Accanto a questo sta crescendo velocemente il bisogno di un nuovo tipo d’esperto, in grado di costruire mappe mentali, studiare i processi informativi e di rete; ancor più importante, sta emergendo il bisogno di creare un centro unico in grado, come in Occidente, di tirare le fila, e in maniera unitaria, dell’attività bellica a ogni livello.

Per creare una mappatura mentale è inevitabile tener conto delle scale di valori, degli archetipi culturali, della stratificazione sociale, delle peculiarità etniche, anagrafiche, di genere dei vari gruppi, collettivi e segmenti di popolazione. Ed è proprio dalla qualità con cui saremo in grado di costruire tali mappe mentali a più livelli, che dipenderà il risultato finale della guerra mentale.


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Aggiornamenti a seguire domattina.

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20/08 ore 23:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata di RYBAR del FRONTE EST
https://i.ibb.co/VTpyPyW/20-08-ru-1.jpg

e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/y48Z1vL/20-08-it-1.jpg

dove si mostra molto bene l’avanzamento a DACHA e ZAJCEVO di ieri, e si aggiungono dettagli interessanti, come quello di numerosi prigionieri fatti proprio in quell’area, rifiutatisi di eseguire gli ordini omicidi di Kiev di tenere la posizione.
https://t.me/rybar/37482
In particolare, lo avrebbe fatto un’unità intera a Zajcevo.
https://t.me/boris_rozhin/60979

Prosegue anche l’avanzata verso SEVERSK, dove le truppe alleate hanno puntato a sud, avvicinandosi sempre più a IVANO-DAR’EVKA, come mostra questa mappa.
https://t.me/WarDonbass/76741

A UGLEDAR, i combattimenti ormai sono giunti alle porte della città: una città che non è stata evacuata e dove i soldati trattengono i cittadini in ostaggio, esattamente come a Mariupol’. Seguiremo gli aggiornamenti.
https://t.me/pravda_shuravi/26448

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DI OGGI

Ancora attacchi alla ZAES: questa volta a essere colpito è il parcheggio dei lavoratori della centrale, giusto per “ringraziarli” dell’appello diramato ieri. Inoltre, la sede di un generatore ausiliario diesel è lì vicino. Tra rappresaglia nazifascista a e attacco a una centrale nucleare in attività, la “scimmia con una granata in mano” è sempre all’opera.
https://t.me/rybar/37493

2 CIVILI morti e 11 feriti è invece il bilancio dei bombardamenti di oggi. Fra le vittime un bambino, 229 fra missili Grad e proiettili di grosso calibro (155, 152, 122 mm) è la quantità accertata di ordigni scagliati.
https://t.me/WarDonbass/76757

Aggiornamenti a seguire domani.

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19/08 ore 17:30 aggiornamento

DACHA E ZAJCEVO LIBERI!

La notizia ufficiale è stata data stamane dall’Ufficio stampa della difesa territoriale della DNR
https://t.me/TRO_DPR/6506
e ripresa quindi dalla RIA
https://ria.ru/20220819/dnr-1810690379.html

Guardando questa cartina
https://t.me/RVvoenkor/23426
si capisce meglio il significato di questa progressione.

In sostanza, l’avanzamento consente di attaccare KODEMA anche da sud est, oltre che ARTEMOVSK da sud.
(la strada che si vede puntare dritto verso nord anche in quest’altra cartina
https://www.russiapost.su/wp-content/uploads/2022/08/photo_2022-08-19_11-38-56.jpg
porta proprio ad ARTEMOVSK)

Ulteriore segnale di cedimento del fronte EST in un punto estremamente strategico per la tenuta dell’intera linea. Seguiremo gli sviluppi.

PAVLOVKA LIBERA

Annunciata anche questa notizia stamane,
https://t.me/boris_rozhin/60867
Attendiamo foto-video che lo attestino.

Come mostra bene questa cartina
https://www.russiapost.su/wp-content/uploads/2022/08/photo_2022-08-19_12-46-03.jpg
La liberazione di PAVLOVKA è importante perché consente di attaccare UGLEDAR anche da ovest e non solo da sud e da est.
Di fatto, ponendo un’altra importante roccaforte della linea di difesa ucraina in regime di semiaccerchiamento.

PROGRESSI ANCHE A SOLEDAR

Questa ultim’ora riporta che le forze alleate siano riuscite a uscire oggi dalla zona industriale a EST (fabbrica KNAUF) e a progredire verso ovest liberando alcune vie della zona urbana.
https://antifashist.com/item/soyuznye-sily-iz-promzony-voshli-v-soledar-osvobozhdeno-ryad-ulic.html
Anche qui notiamo una progressiva erosione della linea di difesa ucraina su questa linea importantissima e ottimamente difesa.
https://t.me/RVvoenkor/23441

I LAVORATORI DELLA ZAES CHIEDONO A KIEV DI SMETTERE DI SPARARE

Questi video uniscono lavoratori ed ex-lavoratori della centrale atomica in un’unica richiesta ai soldati ucraini: basta sparare.
https://ria.ru/20220819/zaes-1810798477.html
Non servirà a nulla, come a nulla è servito il documento pubblicato ieri e neppure considerato da un segretario dell’ONU sempre vincolato a posizioni unilaterali e che si contraddicono da sole: se affermi che il ritiro dei russi dalla centrale fermerà gli spari,
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15516569
a questo punto smentisci la propaganda dei soggetti a cui fai riferimento, ovvero che loro non c’entrino nulla, che nessuno c’entri a parte i russi che si sparano da soli e,
quel che è peggio, non dici una parola di condanna sugli attacchi indiscriminati da loro alla centrale e che stanno rischiando ogni giorno di provocare una catastrofe.

Ringraziamo comunque la loro testimonianza, che resta un documento importante.

Aggiornamenti a seguire DOMANI NOTTE.

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19/08 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


In breve, le forze alleate continuano ad attaccare e a infliggere gravi perdite alle ff.aa. ucraine, tramite colpi di artiglieria e attacchi aerei tesi a smantellare la linea difensiva costruita per otto anni nel Donbass. Questo per ammissione ormai dello stesso comando ucraino
https://t.me/RVvoenkor/23365
che deve affrontare defezioni, battaglioni interi costretti a rientrare nelle retrovie perché incapaci di proseguire in quanto ridotti al 30% del loro organico, eccetera.

In questa condizione, le forze alleate proseguono ad avanzare. E’ il caso della città-fortezza di MAR’INKA, ormai libera per 2/3.
https://t.me/RVvoenkor/23419

E’ il caso dell’AEROPORTO DI DONECK (sic!). Riassunto delle puntate precedenti. Si era più o meno in questo periodo, otto anni fa, e le forze ucraine nel corso della loro guerra al popolo del Donbass erano QUASI riusciti a entrare a DONECK. L’ultimo caposaldo rimasto in mano alle milizie popolari era proprio l’aeroporto. Intorno all’aeroporto si scatenò una battaglia furibonda, che sarebbe durata MESI, fino all’inizio del 2015, a cui risale l’ultima “messa in sicurezza” effettuata, e culminata con la vittoria dei miliziani. EROI di questa, veramente eroica, difesa, stabile per stabile, furono due comandanti, nomi di battaglia GIVI (“ghivi”, comandante del battaglione Somalia (“Somali”)
https://www.youtube.com/watch?v=W57JXF7UJ78
e MOTOROLA (comandante della divisione speciale anticarro SPARTA).
https://www.youtube.com/watch?v=C1QXStwbLXY&t=7s

Ebbene, l’impresa riuscì ma alcuni dintorni, vie di servizio esterne, rimasero sotto il controllo ucraino. Per otto anni e fino a oggi, dove gli attacchi alleati li stanno ricacciando indietro.
https://t.me/rybar/37426

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DEI BOMBARDAMENTI DI IERI NEL DONBASS

5 civili morti e 23 feriti è il bilancio dei bombardamenti ucraini di ieri. Nonostante nei giorni scorsi decine di migliaia di civili siano stati evacuati dalle zone più colpite, questa è la direzione in cui il regime fascistoide di Kiev (che dà gli ordini) e le ff.aa. ucraine (che non si fa scrupolo di eseguirli) stanno procedendo per far fuori le loro ultime cartucce.
https://t.me/WarDonbass/76560

Questo, al netto dei minimo sette lanci di artiglieria di ieri notte su ENERGODAR (città della centrale atomica), giusto per non perdere il ritmo.
https://t.me/voenkorKotenok/39417
Con Guterres in casa e tutto quanto riportato nella conferenza stampa di ieri qui tradotta. Ma se LO FANNO, vuol dire che POSSONO FARLO. Impunemente.

Comunque, siamo al 19 e pare non stiano proseguendo nel piano denunciato ieri. A quello, forse, ad andare avanti anche quando si è scoperti e “bruciati”, non sono ancora arrivati.

Aggiornamenti a seguire.

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18/08/22 ore 19:00 aggiornamento


La giornata di oggi, nei cinegiornali luce occidentali, è stata monopolizzata dalla visita di Erdogan a L’vov. Erdogan, che prova a tenere il piede prima in una scarpa, poi in un’altra, poi in tutte e due insieme, Erdogan il “mediatore”, Erdogan “amico di tutti” (o quasi).

E visto che oggi è la giornata delle tavole “rotonde” (senza invitati), del “dialogo” (monologo), delle “soluzioni” (unilaterali), aggiungiamo noi un posto a quella tavola, con la TRADUZIONE INTEGRALE dell’intervento di stamane del Ministero della difesa russo. Un intervento corredato da lucidi anch’essi a disposizione.

“Tesi del comandante delle unità di difesa atomica, chimica e biologica delle FF.AA. della Federazione Russa, Generale-luogotenente Igor’ Kirillov, nel corso della Conferenza stampa del 18 agosto, circa i risultati dell’analisi di una possibile provocazione sulla Centrale Elettro-Atomica di Zaporozh’e (d’ora in avanti “ZAES” secondo la dicitura russa)”
Тезисы начальника войск радиационной, химической и биологической защиты ВС РФ генерал-лейтенанта Игоря Кириллова на брифинге по результатам анализа возможной провокации на Запорожской АЭС

August 18, 2022

Il Ministero della difesa della Federazione Russa analizza l’evolversi della situazione nella ZAES
Министерство обороны Российской Федерации проводит анализ развития ситуации на Запорожской атомной электростанции.

A partire dal 18 luglio 2022, la centrale è sistematicamente colpita dall’artiglieria delle FF.AA. Ucraine, sia con sistemi missilistici a lancio multiplo, che con mortai, che infine con l’impiego di droni.
Начиная с 18 июля 2022 г. станция подвергается систематическому обстрелу со стороны вооруженных сил Украины из реактивных систем залпового огня, ствольной артиллерии и с использованием беспилотных летательных аппаратов.

Al 18 agosto 2022 sono stati effettuati 12 attacchi, nel corso dei quali sul territorio della ZAES e sulla città di Energodar sono piovuti oltre 50 fra razzi e proiettili, oltre che 5 droni-kamikaze.
По состоянию на 18 августа 2022 г. осуществлено 12 обстрелов, в ходе которых на территории АЭС и города Энергодара зафиксировано более 50 разрывов артиллерийских снарядов и 5 дронов-камикадзе.

Il Ministero della difesa russo ha condotto un’inchiesta e stabilito che i colpi sono partiti dalle città di MARGANEC e NIKOPOL’.
Минобороны России провело расследование и установило, что удары наносятся с направления населенных пунктов Марганец и Никополь.

Come risultato di questi attacchi, sono stati danneggiati i sistemi di funzionamento ausiliario della centrale, così come obbiettivi civili della città di Energodar.
В результате обстрелов были повреждены вспомогательные системы обеспечения станции, а также объекты жизнеобеспечения г. Энергодара.

LUCIDO NR. 1
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B42.PNG
(legenda: in alto a sx la foto satellitare della centrale con i luoghi colpiti e una loro descrizione, in alto a dx la piantina dove sono visibili MARGANEC (Марганец) e NIKOPOL’ (Никополь), in basso DATA dell’attacco, TIPO di armamento impiegato, QUANTITA’ di colpi o droni impiegati. Descrizione essenziale per riconoscere quasi tutti gli armamenti pur non sapendo il russo: 155 o 152 = calibro dei proiettili, БпЛА = drone (abbr.), ракета = razzo; NdT)

Secondo il Ministero della difesa, la controparte ucraina, insieme ai suoi kuratory statunitensi, cerca di giocare la carta di un incidente, secondo loro, non grave, alla centrale atomica compromettendo, al contempo, la normale operatività in sicurezza della ZAES, incolpando di questo la Russia.
По мнению Министерства обороны, украинская сторона вместе с их кураторами из США пытается разыграть карту, вызвав, по их мнению, незначительную аварию на атомной станции и, тем самым, сорвать нормальную и безопасную эксплуатацию АЭС, обвинив в этом Россию.

La controparte ucraina ha ripetutamente affermato che sono le FF.AA. Russe ad attaccare la centrale e che, nel territorio della ZAES, sono dislocati armamenti pesanti russi, da cui partono attacchi a obbiettivi militari ucraini.
Украинская сторона неоднократно заявляла о том, что удары по станции наносятся Вооруженными Силами России, а на территории АЭС размещается российское тяжелое вооружение, из которого ведется обстрел по объектам ВСУ.

Siamo pronti a presentare all’AIEA le foto reali, e a una risoluzione molto ampia, un esempio delle quali è in questo lucido,

LUCIDO NR. 2
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B43.PNG

dove si vede che noi di armi, peggio ancora pesanti, nel territorio della centrale non ne mettiamo. Questo l’ha anche riferito il Ministro della difesa della Federazione russa al Segretario generale dell’ONU Guterres.
Мы готовы представить МАГАТЭ реальные снимки с очень сильным разрешением, образец размещен на слайде, на которых видно, что оружие, тем более тяжелое, на территории этой станции не размещаем. Об этом Министр обороны Российской Федерации сказал Генеральному секретарю ООН Гутерришу.

Sappiamo che, in presenza di una gran quantità di satelliti stranieri militari e commerciali, quest’informazione la potrebbe fornire alla comunità mondiale anche la controparte statunitense.
Мы знаем, что при наличии большого количества военных и коммерческих зарубежных спутников эту же информацию может представить мировой общественности и американская сторона.

Tuttavia, gli Stati Uniti nascondono i dati oggettivi sugli attacchi e sulla situazione nella centrale atomica, incoraggiando al contempo l’impunità del regime di Kiev e rendendo possibile il verificarsi di una catastrofe nucleare sul territorio europeo.
При этом США замалчивают объективные данные об обстрелах и ситуации на атомной станции, тем самым поощряя безнаказанность Киевского режима и способствуя возможному развитию ядерной катастрофы на территории Европы.

Vorrei altresì sottolineare, come non sia un caso che i mezzi di comunicazione di massa citino le conclusioni degli specialisti del Centro per il controllo delle armi e non proliferazione (Center for Arms Control and Non-Proliferation, Washington, DC), oltre che altre istituzioni simili occidentali, che affermano che una catastrofe di ampia scala presso la ZAES sia poco probabile, ANZICHE’ l’AIEA, che è l’unica ad avere diritto di trarre conclusioni di questo tipo.
Хочу отметить, что неслучайно в СМИ широко цитируются заключения специалистов американского агентства по контролю над вооружением и разоружением (город Вашингтон, округ Колумбия) и ряда других подобных учреждений западных стран, а не МАГАТЭ, которая имеет право на подобные выводы, о том, что возникновение масштабной катастрофы на ЗАЭС представляется маловероятным.

Secondo loro, lo spessore delle strutture di copertura di cemento dei reattori è di dieci metri. Inoltre, la centrale è stata progettata e costruita anche per far fronte a incidenti come, per esempio, la caduta di un aereo.
По их мнению, толщина бетонных укрытий ее ядерных реакторов составляет 10 метров, кроме того, станция проектировалась и строилась с учетом необходимости преодоления последствий таких инцидентов, как падение гражданского самолета.

Ciò nonostante neppure loro escludono che, l’impatto diretto con proiettili di grosso calibro sui depositi a secco di combustibile nucleare esausto, possa portare a una contaminazione radioattiva nel raggio di 20 km, mentre se a essere danneggiato fosse un reattore, si andrebbe a un massimo di 30 km. Inoltre si sottolinea che i rischi di diffusione delle radiazioni nei territori dei Paesi europei siano minimi.
Вместе с тем не исключается, что прямое попадание крупнокалиберных артиллерийских снарядов в сухое хранилище отработанного ядерного топлива приведет к радиоактивному заражению местности в радиусе до 20 км, а аварийная ситуация на ядерном реакторе максимум – до 30 км. При этом подчеркивается, что риски распространения радиации на территории стран Европы оцениваются как минимальные.

LUCIDO NR.3
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B44.PNG
(legenda: la cartina riporta il raggio di 30 km della contaminazione secondo gli “esperti” del Centro, e il testo a sx invece cita brani (tradotti in russo) delle conclusioni di questo Centro, tutte recuperabili in originale da qui:
https://armscontrolcenter.org/countries/russian-invasion-of-ukraine/
e per la precisione qui
https://armscontrolcenter.org/experts-explain-the-reality-of-the-danger-from-the-zaporizhia-nuclear-plant-in-ukraine/
qui
https://armscontrolcenter.org/how-real-is-the-danger-from-ukraines-zaporizhzhia-nuclear-plant/
e qui
https://armscontrolcenter.org/russia-ratchets-up-the-danger-at-ukraines-zaporizhzhia-nuclear-power-plant/
NdT)

Così, secondo gli specialisti statunitensi, le conseguenze di un incidente nucleare alla ZAES avranno un carattere limitato e non avranno influenza sul territorio dei Paesi Europei.
Таким образом, по мнению американских специалистов, последствия ядерного инцидента на Запорожской АЭС будут иметь ограниченный характер и не окажут влияния на территорию Европейских стран.

Allo stesso tempo, vorrei ricordare al Segretariato dell’ONU e all’intera comunità internazionale, che la causa principale degli incidenti di Chernobyl e Fukushima, a prescindere dal fatto che nel primo caso si stessero tenendo esperimenti sul reattore e nel secondo invece occorsero un terremoto e uno tsunami, fu la messa fuori uso del sistema di alimentazione, quindi l’interruzione dell’alimentazione e la parziale e piena interruzione del sistema di raffreddamento, che portarono al surriscaldamento del combustibile nucleare e alla rottura del reattore.
Вместе с тем, хотелось бы напомнить Секретариату ООН и всему мировому сообществу, что принципиальной причиной аварий на Чернобыльской станции и АЭС Фукусима, несмотря на то, что в первом случае было проведение экспериментов с ядерным реактором, а во втором случае – землетрясение и цунами, – это выход из строя систем обеспечения, нарушение энергоснабжения, частичное и полное обесточивание систем охлаждения, что привело к перегреву ядерного топлива и разрушение реактора.

Risultato della catastrofe di Chernobyl fu la contaminazione con isotopi radioattivi di oltre 20 Paesi europei. Quattromila persone circa morirono per l’esposizione diretta alle radiazioni, decine di migliaia furono i casi di deformazioni genetiche alla nascita e centinaia di migliaia i tumori. Senza contare le conseguenze dell’evacuazione forzata che coinvolsero 100.000 persone, oltre 5 milioni e mezzo di persone furono esposti a radiazioni oltre la norma.
В результате катастрофы на ЧАЭС загрязнению радиоактивными изотопами подверглась территория более 20 европейских стран. От прямого воздействия облучения умерли около 4 тыс. человек, зафиксировано десятки тысяч случаев генетических уродств у новорожденных и сотни тысяч – онкологических заболеваний. Не считая последствия принудительной эвакуации, до 100 тыс. человек и более 5,5 млн. человек получили повышенную дозу радиации.

Nella centrale di Fukushima solo a prima vista può sembrare che le conseguenze non siano state significative. Fino a 500 mila persone furono gradualmente, e forzatamente, evacuate, mentre i posteri valuteranno sulla propria pelle gli effetti dello sversamento delle acque radioattive nell’oceano.
На АЭС Фукусима только на первый взгляд может показаться, что последствия незначительные. Поэтапной принудительной эвакуации подверглись до 500 тыс. человек, а последствия сброса радиоактивной воды в океан почувствуют на себе потомки.

LUCIDO NR. 4
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B45.PNG
(legenda: a sinistra, Chernobyl, a destra Fukushima; a sinistra l’area di 30 km (ellisse) da cui furono evacuate 100 mila persone; a destra il raggio anch’esso di 30 km da cui furono evacuate 500 mila persone)

Sembra che tutto questo lo abbiano dimenticato.
Складывается ощущение, что об этом забыли.

Secondo i nostri specialisti, a causa delle azioni delle FF.AA. Ucraine, una situazione analoga potrebbe sorgere anche nella ZAES.
По мнению наших специалистов, из-за действий ВСУ, аналогичная ситуация может возникнуть и на Запорожской АЭС.

Infatti, in caso di rottura dei generatori diesel di riserva e delle pompe mobili, in caso di emergenza, il nucleo del reattore si surriscalderà e, di conseguenza, ci sarà la distruzione dei reattori nella centrale atomica più grande d’Europa, con fuoriuscita di materiale radioattivo nell’atmosfera e propagazione per centinaia di km.
Так, при отказе резервных дизель-генераторов и мобильных насосов, в случае нештатной ситуации, произойдет перегрев активной зоны и как следствие разрушение реакторных установок на самой большой в Европе атомной станции с выбросом радиоактивных веществ в атмосферу и разносу их на сотни километров.

Tale situazione di emergenza provocherà una migrazione di massa di popolazione e avrà sicuramente conseguenze ancor più catastrofiche dell’imminente crisi energetica del gas in Europa, così come è confermata dalle previsioni delle agenzie europee di settore.
Такая чрезвычайная ситуация вызовет массовую миграцию населения и будет иметь более катастрофические последствия, чем надвигающийся газовый энергетический кризис в Европе, что подтверждается прогнозом ряда Европейских профильных организаций.

LUCIDO NR. 5
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B46.PNG
(Altro che 30 km, la carta a destra mostra la possibile propagazione di una nuvola radioattiva che supererà i mille km di distanza)

Inoltre, in base a informazioni in nostro possesso, nell’ambito della visita in Ucraina dal 17 al 19 agosto 2022, il Segretario generale dell’ONU Guterres ha in programma di visitare Odessa. In quella data le FF.AA. Ucraine intendono provocare una catastrofe nucleare alla ZAES, colpendo i depositi di materiale radioattivo esausto e portando il reattore della centrale a operare in regime di anomalia.
Кроме того, по имеющейся информации в рамках поездки на Украину с 17 по 19 августа 2022 года Генеральный секретарь ООН Гутерриш планирует посетить город Одессу. К этой дате ВСУ намерены инсценировать провокацию техногенной катастрофы на Запорожской АЭС, которая заключается в утечке радиации, разрушении целостности хранилища ядерных отходов и выводе реактора АЭС в состояние нештатной работы.

Tutto questo, nelle loro intenzioni, dovrebbe apparire come conseguenza di attività belliche delle FF.AA. Russe nel territorio della centrale, oltre che dell’incompetenza degli specialisti russi, che attualmente vi stanno operando.
Все это, по их замыслу, должно явиться следствием военных действий Вооруженных Сил России на территории атомной станции, некомпетентностью российских специалистов, участвующих в эксплуатации данного ядерного объекта.

Per attuare tutto questo, le FF.AA. ucraine hanno pianificato, nel corso della visita di Guterres, di dislocare nella regione di Zaporozh’e unità, gruppi e formazioni del reparto “Dnepr”, di collocare ovunque posti di monitoraggio delle radiazioni, di provvedere tutto il loro personale di dispositivi di difesa antiatomica, di addestrarlo alla difesa chimica, radioattiva e ad altre misure di sicurezza. In particolare, le unità della 44° brigata di artiglieria per il 19 agosto hanno ricevuto l’ordine di essere pronti ad agire in condizioni di contaminazione radioattiva. Sempre lì, nell’area davanti alla centrale sotto il controllo ucraino, è stata dislocata un’unità del 704° reggimento di difesa radioattiva delle ff.aa. ucraine.
С целью инсценировки ВСУ планируются к визиту Гутерриша в дислоцированных в Запорожской области Украины соединениях, воинских частях и подразделениях, входящих в состав объединенной группировки войск «Днепр», полностью развернуть посты радиационного наблюдения, обеспечить 100 процентов военнослужащих средствами РХБ защиты, провести тренировки по химической и радиационной защите и другие мероприятия по обеспечению безопасности. В частности, подразделениям 44 отдельной артиллерийской бригады к 19 августа приказано быть готовым к действиям в условиях радиационного заражения местности. Туда же, в район Запорожской АЭС, перебрасываются подразделения 704 отдельного полка РХБ защиты ВСУ.

I tiri di artiglieria sulla centrale sono previsti partire dall’area cittadina di Nikopol’.
Нанесение артиллерийских ударов по ЗАЭС планируется из городских кварталов города Никополь.

Un tale “spettacolo” sarà accompagnato da allarmi alla popolazione sull’aumento della radioattività e con altri “effetti speciali”. L’intera operazione dovrà impressionare notevolmente il Segretario generale dell’ONU e la comunità internazionale al fine di intraprendere misure a favore di Kiev.
Данный «спектакль» будет сопровождаться оповещениями населения о повышении радиационного фона и другими «спецэффектами». Инсценировка проводится в интересах оказания влияния на Генерального секретаря ООН и международное сообщество для прикрытия выгодных для Киева решений.

Lo scopo finale della provocazione è la creazione di una zona demilitarizzata di 30 km intorno alla centrale, l’invio di un contingente internazionale e osservatori stranieri nel territorio della ZAES, oltre che la colpevolizzazione delle FF.AA. russe di terrorismo nucleare.
Конечной целью провокации является создание зоны отчуждения до 30 км, введение международных сил и иностранных наблюдателей на территорию ЗАЭС, а также обвинение Вооруженных Сил России в ядерном терроризме.

In conclusione a quanto appena affermato, poniamo alla vostra attenzione il fatto che, in continuazione di questi eventi negativi, legati al fuoco di artiglieria sulla ZAES, sarà considerata la questione di “congelare” i reattori 5 e 6 (gli unici ora attivi), il che porterà allo spegnimento della centrale.
В качестве вывода из вышеизложенного обращаем ваше внимание, что при продолжении негативного развития ситуации, связанной с обстрелами атомной станции Украиной, может быть рассмотрен вопрос о выводе в «холодный резерв» 5 и 6 энергоблоков, что приведет к остановке Запорожской АЭС.

ORIGINALE:
https://telegra.ph/Tezisy-nachalnika-vojsk-radiacionnoj-himicheskoj-i-biologicheskoj-zashchity-VS-RF-general-lejtenanta-Igorya-Kirillova-na-brifing-08-18

TRADUZIONE INGLESE DEL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO:
https://eng.mil.ru/en/news_page/country/more.htm?id=12434084@egNews

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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18/08 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La carta dell’agenzia RIA mostra la liberazione di BOGORODICHNOE sopra SLAVJANSK (l’unico settore sulla mappa in colore più acceso)
https://cdnn21.img.ria.ru/images/07e6/08/11/1810213330_0:0:0:0_0x0_100_0_0_7c2f2104ad4cfbe11ce3dbe529dca32b.png.webp

Nel complesso gli avanzamenti di ieri non sono rilevabili su cartine di tale scala, perché sono veramente minimi. La modalità “schiacciasassi” imposta dalla scelta sconsiderata di KIEV di mandare al fronte tutti i civili che sono riusciti a rastrellare, non consente – al momento – avanzamenti quotidiani sulla lunga distanza, ma al contrario infligge perdite notevoli alle truppe ucraine. Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo,
https://t.me/rybar/37381
così come quelli dei giorni passati, è in buona parte un elenco di perdite e di soldati che si ritirano dalla linea di fronte preferendo la galera alla morte. Oltre alla carne da cannone ammassata e mandata alla morte per differire di qualche giorno la liberazione di questo o quel settore del Donbass, al regime di Kiev resta ben poco altro. Più che altro, “provokacii”, nucleari e non.

ENNESIMA PROVOKACIJA ALLA CENTRALE ATOMICA (e non solo)

Guardiamo questa foto:
https://t.me/vysokygovorit/9114
Il signore in mascherina è Antonio Guterres, la foto è di ieri sera, il luogo dove è stata scattata è L’VOV. L’IMMAGINE E’ EMBLEMATICA, ennesima immagine emblematica di questi mesi di conflitto, DI COME SI SONO RIDOTTE LE NAZIONI UNITE, SEMPRE MENO “ONU” E SEMPRE PIU’ “LEGA DELLE NAZIONI”.

In occasione della sua visita unilaterale a L’vov, i russi hanno denunciato almeno DUE provocazioni in corso e in preparazione a cui egli dovrà ASSISTERE COME “TESTIMONE OCULARE” per FOMENTARE UNA CAMPAGNA DI PROPAGANDA OCCIDENTALE SEMPRE PIU’ SBIADITA E PASSATA IN SECONDO PIANO (quindi, tesa a mobilitare un’opinione pubblica sempre meno propensa a “lacrime e sangue” giustificate dagli “aiuti”, dallo “stare dalla parte giusta”, eccetera):

La prima, “convenzionale” (per classificazione degli armamenti), è a CHARKOV, dove si sta preparando una BUCHA 2.0 di macerie e vittime civili per gli attacchi missilistici russi.
https://t.me/WarDonbass/76454
Notiamo, en passant, che oggi a ZAPOROZH’E ci sono CITTADINI CHE STANNO LOTTANDO CONTRO LE FORZE ARMATE UCRAINE PER IMPEDIRE LORO DI FAR SLOGGIARE LE GESTANTI E OCCUPARE IL REPARTO MATERNITA’ NUMERO 9 (RODDOM, Mariupol… ci dice qualcosa?).
https://t.me/rybar/37380
Ma quando Guterres andrà a vedere… torneranno asili, ospedali e scuole.

La seconda, “non convenzionale”, non può che essere la CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E. E se il primo allarme è stato lanciato da fonti ucraine legate alla resistenza al regime di Kiev, questo allarme proviene direttamente dal Ministero della difesa russo.
https://ria.ru/20220818/zaes-1810365806.html
“IL DICIANNOVE AGOSTO il regime di Kiev prepara una provocazione di rilevanza internazionale nella centrale atomica di Zaporozhe, in occasione della visita in Ucraina del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, a seguito della quale la Federazione russa sarà incolpata di aver generato una catastrofe in tale centrale elettrica”
"19 августа киевский режим готовит резонансную провокацию на Запорожской АЭС в период посещения Украины генеральным секретарем ООН Антониу Гутеррешем, в результате которой Российская Федерация будет обвинена в создании техногенной катастрофы на данной электростанции"
Sono stati allertati GIA’ OGGI i reparti speciali dell’esercito ucraino proprio a Zaporozh’e, pronti a registrare qualsiasi variazione dei livelli di radioattività (ibidem), così come pezzi di artiglieria sono stati NUOVAMENTE dislocati a NIKOPOL’ (“nuovamente”, perché i russi è da giorni che stanno colpendo quelle postazioni, sempre rimpiazzate da nuovi pezzi… )

Insomma, tutto è pronto per sancire il fatto che “i russi si sparano da soli” nella centrale atomica più grande d’Europa. In genere, una volta scoperte le carte, questo tipo di piani salta. Ma non diamo tutto per scontato e teniamo monitorata la situazione. A maggior ragione, parlando di uno

"STATO KAMIKAZE"

“STATO KAMIKAZE” (государство-камикадзе): questa espressione, coniata da questo articolo
https://ria.ru/20220818/ukraina-1810282882.html
e riferita alla condizione sempre più degradata di un’economia, di una società sempre più votati alla morte dal regime fascistoide che li governa per conto dei kuratory esterni, si aggiunge a corollario di quanto detto ieri. Un REGIME che per risparmiare 7 miliardi di dollari al mese non allerta il proprio popolo dei rischi che la propria (dissennata) politica sta generando, ma che è parimenti TALMENTE OTTUSO DA NON CAPIRE (o non voler capire, o far finta di non capire, ma questa è materia di psicanalisi del ducetto di Kiev) CHE UNA VOLTA INIZIATO UN CONFLITTO LE PERDITE SARANNO MAGGIORI E DEGENERATIVE, FINO AL SUICIDIO (neanche tanto assistito), è pienamente responsabile di questa mostruosa trasformazione. Ennesimo

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DELLE VITTIME CIVILI DI IERI

Come quelli che quotidianamente accadono a DONECK. Il bilancio dei bombardamenti di ieri è di 2 morti e 9 feriti.
https://t.me/WarDonbass/76450

Aggiornamenti a seguire.

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17/08 ore 19:30 aggiornamento

“UN PO’ PIU’ AVANTI… ANCORA, ANCORA UN PO’…”: SCOPERTI E ARRESTATI DUE “CORRETTORI DI TIRO” NELLA CENTRALE ATOMICA ZAES

Oleg M. e Aleksej D., rispettivamente ingegnere e guardia giurata, sono stati arrestati oggi con l’accusa di aver FORNITO E CORRETTO LE COORDINATE DI TIRO grazie ai quali le ff.aa. ucraine prendevano (e prendono) di mira la centrale atomica più grande d’Europa.
https://t.me/rybar/37370
Rischiano minimo 10 anni di reclusione.
https://t.me/voenkorKotenok/39374


Ammesso e non concesso che qualche cinegiornale luce desideri affrontare l’argomento anziché fare spallucce, ecco pronta la versione da diffondere: i russi si sparano da soli e si arrestano da soli. Tra l’altro, proprio in questo momento, artiglieria pesante in azione sulla centrale atomica.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15496653

Del resto, nessuna “controffensiva” in vista, nemmeno parziale. Manca tutto: uomini, sempre meno disposti a fare da carne da cannone, e mezzi, mandati indiscriminatamente alla demolizione lungo la linea di fronte o, peggio ancora, distratti dalla funzione primaria di difesa per scopi puramente propagandistici o – il che è peggio – atti terroristici.
https://t.me/WarDonbass/76431
et
https://t.me/south0wind/2789

Del resto, cosa possiamo pretendere da un “presidente” che ammette candidamente quanto riportato ieri sul Washington Post?

IL CINICO CANDORE DI UN POTERE CRIMINALE

Questa intervista,
https://www.washingtonpost.com/national-security/2022/08/16/zelensky-interview-transcript/
rappresenta il solito “piantillo” ormai in voga un giorno sì e l’altro pure (niente armi, niente soldi…), accompagnato da menzogne non contraddette dall’intervistatrice.

Per esempio, la prima “pronti-via”; quando l’intervistatrice gli fa notare che già da gennaio gli erano resi noti piani russi per prendere l’aeroporto di Gostomel’, risponde:
“So to say they had something unique planned here, it is impossible. Everything we had, it was there.” Si, peccato che SETTANTASEIMILA UOMINI DELLE MIGLIORI TRUPPE D’ASSALTO ERANO CONCENTRATE PROPRIO A PESKI, MAR’INKA, AVDEEVKA E LUNGO TUTTA LA LINEA DI FRONTE PER RISOLVERE, UNA VOLTA PER TUTTE, la “questione del Donbass”.

Ma vi è anche qualcosa di più. Si vede e non da oggi che qualcosa è andato storto nel copione che è stato messo davanti al clown di Kiev, che probabilmente si è fidato delle parole dei suoi “kuratory”, che è andato avanti a recitare PEDISSEQUAMENTE la parte, IMPARTENDO GLI ORDINI SCRITTI DA ALTRI, FINO AD ARRIVARE AL PUNTO DI NON POTER PIU’ TORNARE INDIETRO.

Ma non avrei mai pensato due cose:
1. che questa DISSOCIAZIONE fra REALTA’, SEGNALI CONCRETI DA UN LATO e OSTINAZIONE, DALL’ALTRO, A SEGUIRE LA TRACCIA DETTATA DAI “KURATORY” risalisse all’autunno dell’anno scorso;
2. che uno messo lì a fare il “presidente”, se non altro per quello che rappresenta, potesse candidamente quanto segue:
“You can’t simply say to me, “Listen, you should start to prepare people now and tell them they need to put away money, they need to store up food.” If we had communicated that — and that is what some people wanted, who I will not name — then I would have been losing $7 billion a month since last October, and at the moment when the Russians did attack, they would have taken us in three days. I’m not saying whose idea it was, but generally, our inner sense was right: If we sow chaos among people before the invasion, the Russians will devour us. Because during chaos, people flee the country.”

QUINDI, TIRIAMO ALCUNE SOMME:
1. ZELENSKIJ SAPEVA DA OTTOBRE CHE I RUSSI ERANO A CONOSCENZA DEI SUOI PIANI NEL DONBASS E CHE GLI AVEVANO GIA’ DATO SEGNALI AMPI SEGNALI DI NON PROSEGUIRE
2. CHE CIO’ NONOSTANTE LE PRESSIONI PERCHE’ CONTINUASSE AD ADDESTRARE SQUADRE SPECIALI E A MUOVERE TRUPPE E ARMAMENTI ERANO TANTE E TALI CHE TORNARE INDIETRO DA QUEI PIANI, SMILITARIZZARE QUELLA LINEA DI FRONTE CHE, PRECARIAMENTE, TENEVA DAL 2015, ED ATTUARE MINSK E MINSK-2, NON ERA UN OPZIONE (per inciso, “Putin non vuole parlare con me da 3 anni” ma gli appelli ad attuare MINSK e MINSK-2 sono venuti SEMPRE e SOLO da Mosca. E questo è un dato di fatto, che ovviamente l’intervistatrice si è guardata bene dal far notare)
3. ZELENSKIJ SAPEVA CHE, ANDANDO AVANTI, AVREBBE PROVOCATO QUELLA REAZIONE RUSSA CHE EFFETTIVAMENTE POI C’E’ STATA
4. ZELENSKIJ AVREBBE POTUTO GIRARE LA FRITTATA BUTTANDOLA SULL’AGGRESSIONE DI MOSCA, MA DA OTTOBRE A DICEMBRE HA PREFERITO CONTINUARE NEI SUOI PIANI E TACERE TUTTO AL SUO POPOLO
5. IL MOTIVO E’ CHE, AVER PARLATO COL SUO POPOLO, DIRE ANCHE LA SUA VERSIONE, GLI SAREBBE COSTATO SETTE MILIARDI DI DOLLARI AL MESE.
6. QUINDI, CHE IL SUO POPOLO SI TROVASSE A VENTI KM, A DIECI, A DUE DA UNA ZONA CHE DI LI’ A POCO SAPEVA CHE SAREBBE STATA INFUOCATA, PASSA IN SECONDO PIANO RISPETTO ALLA PERDITA ECONOMICA CHE DA TALE INFORMAZIONE DERIVA.

Quindi il fuhrer di Kiev prosegue nella sua disanima. Aver taciuto tutto alla popolazione ha costretto buona parte della stessa di accettare suo malgrado di prendere in braccio un fucile, E SALVARE IL SUO GOVERNO:
If that were to happen, in October — God forbid, during the heating season — there would be nothing left. Our government wouldn’t exist, that’s 100 percent sure.

Inoltre, LA DEMOCRAZIA FA SCHIFO!!! DICIAMOLO UNA VOLTA PER TUTTE!!! VERO, “VOLODYMIR”?
But it is one thing when chaos is controlled and it is during a military time — you run the state in a different way. You can open the border, close the border, attack, retreat, defend. You can take control of your infrastructure. And it’s another situation when you do not have a military situation or emergency regime in place, and you have a state that is ruled by a huge number of different officials and institutions. And minus $7 billion a month, even without weapons, is already a big war for our country.

E SI… QUANDO SEI IN GUERRA, E’ TUTTA UN’ALTRA COSA! LO SAN BENE I NOSTRI POLITICI CHE CI HAN FATTO FARE DUE ANNI DI STATO DI EMERGENZA. COME TI CAPISCONO I NOSTRI POLITICI, “VOLODYMIR”… it’s another situation when you do not have a military situation or emergency regime in place… esticazzi se hai ragione!

Quindi l’intervistatrice, che probabilmente stava sudando freddo in quel momento (intervista di un’ora al WP… non confessione post-sequestro in un covo sotto tortura, ricordiamolo), si lascia scappare un “ma allora lo sapeva”… (So did you personally believe full-scale war was coming?)

Al che anche il “comandante in capo” capisce che è andato un po’ oltre le righe e comincia ad arrampicarsi sugli specchi. “no… come potevo?” E poi comincia in un arzigogolato sillogismo dove la colpa… è dell’Occidente. Io vi ho chiesto le armi -> voi non me le avete date -> io non potevo provocare il panico fra il mio popolo -> io ho taciuto (ma, mi permetto di aggiungere, hai appena ammesso UN’ALTRA VOLTA che sapevi…)
And when I said, “Okay, if they’re coming from here and it’s going to be heavy fighting here, can we get weapons to stop them?” We didn’t get it. Why do I need all these warnings? Why do I need to make our society go crazy?

Quindi, probabilmente il cervello ormai è andato in pappa, continua ancora con la priorità numero uno che, evidentemente, non è evitare che “our society go crazy”…
Since February, even from January as there was a lot going on in the media, Ukrainians transferred out more money than Ukrainians abroad received in assistance. Tens of billions of dollars in deposits have been withdrawn, so Ukrainians spent much more money in Europe compared with the amount Ukrainians had been given there, with all due respect.

Soldi, soldi, voi non ce ne avete dati abbastanza, ne sono usciti di più! (su quelli che tu e il tuo gruppo dirigente, piuttosto che la corruzione militare a ogni livello, vi siete letteralmente fregati aprendo bagarini di armi ovunque, o sugli aiuti mai arrivati dove dovevano arrivare, o sul grano venduto all’UE e sottratto dalle riserve nazionali, con l’inverno alle porte, transeat…)

Quindi si contraddice ulteriormente quando afferma: “The freedom people have in a democratic country is the freedom our people had. They had access to all the information that was available.” (appunto… “available”, ma se non è available, disponibile, LA notizia ovvero che I tuoi piani sono stati scoperti e il tuo perseverare negli stessi provocherà una reazione da parte dei russi, i quali ti hanno già fatto sapere di non andare oltre… che information è available?)

Quindi atto di sottomissione ai padroni, come si conviene alle marionette come lui, infine, un sillogismo che non fa una piega…
But when one is claiming they were sending us some signals, I tell them, “Send us weapons.”
Attenzione che così non va bene… mandatemi le armi!

E infine, una mossa che fa presagire forse che il soggetto in questione è giunto al capolinea e non ha più nulla da perdere (ma per colpa dei kuratory che stan cercando un modo per scaricarlo, non per i russi…):
Look, no one wants to wage war with Russia. Everyone wants Ukraine to win, but no one wants to wage war with Russia. And that’s it. That’s a full stop.
Tutti vogliono che noi vinciamo, ma nessuno vuole far la guerra alla Russia … tutti bravi, a parole!

Chissà che parole gli devono aver detto, quando gli avrà posto la questione, e non una volta… guardate che questi non scherzano, che me l’han già fatto capire… e loro, “vai avanti così”, “avanti come da piano”… Certo che uno che in pieno mandato ammette queste queste cose, denuncia a modo suo queste cose, deve sentirsi la terra scottare sotto i piedi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie dal fronte rilevanti, domattina.

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17/08 ore 08:30 aggiornamento

TERRORISMO DI STATO CONTINUA


Razzi TOCHKA-U contro PANTELEJMONOVKA, appena liberata, su case di civili colpevoli di aver accolto a braccia aperte i loro liberatori. Ci sono vittime.
https://t.me/voenkorKotenok/39343

Per arrivare invece a PERVOMAJSK (LNR), appena liberata, e realizzare la loro strategia del terrore (“nessuno si senta al sicuro”) contro una CASA POPOLARE, ci sono voluti gli HIMARS.
Tetto distrutto e un’intera voragine sulla parte centrale per gli ultimi due piani.
https://t.me/voenkorKotenok/39341

ULTIMI AGGIORNAMENTI DAL FRONTE

Il corrispondente sul campo di battaglia Jurij Kotenok esce nel suo aggiornamento serale con nuovi avanzamenti, non confermati da altre fonti, ma di cui vale la pena tenere conto per avere un quadro d’insieme dei movimenti di fronte.
https://t.me/voenkorKotenok/39339

- Consolidamento a nord di CHARKOV della piazza d’armi di UDY verso SUD, direzione ZOLOCHEV. Durante questa azione la 113° brigata di difesa territoriale avrebbe subito GRAVI PERDITE. Se confermata, questa notizia confermerebbe, ancora una volta, l’assoluta mancanza di scrupoli del comando generale delle ff.aa. ucraine, insieme alle camarille che ruotano intorno al palazzo presidenziale di Kiev, nel mandare a morire civili a cui hanno messo in mano un fucile e gliene hanno puntato uno alla schiena in caso di ripensamenti. I filmati che continuano a girare in rete di truppe che si rifiutano di combattere e prigionieri trattati come carne da cannone (uno a solo titolo di esempio https://t.me/WarDonbass/76372) non sono mosse propagandistiche.

- Sarebbe stata liberata anche BACHMUTSKOE, paese appena sotto SOLEDAR (in questa carta sotto la freccia rossa in alto)
http://geoinfocentr.ru/uploads/posts/2022-08/1660552091_1660552081526.png

- Sarebbe stata presa la montagna di detriti e sfasciume (“terrikon”) della miniera di MAR’INKA, importante punto strategico per proseguire nella liberazione della città.
- Prosegue inoltre la liberazione di AVDEEVKA, con l’accerchiamento della zona cosiddetta di “difesa antiaerea”, già teatro nel 2014 di una delle pagine più tragiche per le milizie della DNR, culminata con la ritirata e gravissime perdite.

- a NORD di GORLOVKA si starebbe avanzando verso ARTEMOVSK, che sarebbe così attaccata anche da SUD-OVEST. Terremo monitorata la situazione.

Sicuramente, la situazione nel Donbass è tutt’altro che rosea. E se realmente fossero state dirottate su Cherson, per una “controffensiva” a puro scopo propagandistico e che peraltro finora non c’è stata, truppe e mezzi lasciando scoperta PESKI (“tanto da qui non ci attaccheranno mai…”), questa mossa potrebbe risultare FATALE.

Infatti, il capo delle ff.aa. ucraine generale ZALUZHNYJ si sarebbe lamentato (e questo nella faida interna fra militari e squadristi ha un significato, visto che la “lamentazione” è arrivata ai “kuratory”) di questo, secondo non i soliti russi e filorussi, ma un canale nazionalista ucraino (qui sotto come da originale in doppia lingua, ucraino e russo:

“La Russia compie ogni giorno 700-800 attacchi di artiglieria sulle posizioni ucraine, lanciando dai 40 ai 60 mila proiettili. Principalmente gli attacchi sono concentrati a scacciare i nostri soldati dalla regione di Doneck. La situazione più critica è ora sulla direttrice AVDEEVKA-PESKI-MAR’INKA”, ha comunicato il capo delle ff.aa. ucraine Valerij Zaluzhnyj.

Росія здійснює близько 700-800 обстрілів українських позицій щодня, застосовуючи від 40 до 60 тис. боєприпасів. Основні зусилля зосереджує на витісненні наших військ із Донецької області. Найбільш напружена ситуація зараз на напрямку Авдіївка-Піски-Марʼїнка, повідомив головнокомандувач ЗСУ Валерій Залужний

***
Россия совершает около 700-800 обстрелов украинских позиций ежедневно, применяя от 40 до 60 тыс. боеприпасов. Основные усилия сосредоточены на вытеснении наших войск из Донецкой области. Наиболее напряженная ситуация сейчас на направлении Авдеевка-Пески-Марьинка, сообщил главнокомандующий ВСУ Валерий Залужный
https://t.me/gordonuacom/20171

Aggiornamenti a seguire.

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16/08 ore 19:30 Aggiornamento

ALEKSANDROVKA (Regione di Cherson) LIBERA

Questa notizia di stamane è molto importante: Aleksandrovka infatti apre la strada a NIKOLAEV, come si vede anche da questa cartina.
https://t.me/WarDonbass/76242
Le ff. aa. ucraine avranno problemi a puntellare.

TAGLIATA LA STRADA DA MAR’INKA A UGLEDAR

Anche questa notizia è di rilievo: bloccare questa strada rende decisamente più difficile rifornire la prima città dalla seconda. E una città come quella di MAR’INKA, sotto attacco e dove si combatte strada per strada, ha in questo momento ESTREMAMENTE BISOGNO di rinforzi, che però se c’è la strada bloccata non possono arrivare.
https://t.me/epoddubny/11949

OLTRE PESKI

https://t.me/rybar/37311
Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/9GBZJDW/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/5KMvWy2/en-1.jpg

La carta mostra molto bene le tre città su cui si sta dirigendo l’offensiva alleata dopo aver fatto breccia a PESKI:
- NEVELSKOE
- PERVOMAJSKOE
- VODJANOE
La presa della prima consente, tra l’altro, di aprire un altro fronte per liberare la seconda, e così anche per VODJANOE. Vedremo gli sviluppi.

DIREZIONE CHARKOV

Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/j3H0tNn/16-08-RUS-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/wW7PQz1/16-08-IT-1.jpg

Dopo la liberazione di UDY e ODNOROBOVKA la situazione si è stabilizzata, limitandosi ad attacchi di artiglieria da entrambe le parti. L’impressione è che gli ultimi movimenti siano stati diretti a creare più un cordone sanitario per evitare incursioni di guastatori e attacchi ai valici in territorio russo, oltre che allontanare le città d’oltreconfine da attacchi di proiettili, missili e droni (o, quantomeno, renderne più difficile l’attuazione), che le condizioni di un’ulteriore avanzata verso CHARKOV. CHARKOV che, in questo momento, non è la priorità.

OLTRE CINQUANTA MINE ANTIUOMO FRANCESI PROIBITE DALLA CONVENZIONE DI GINEVRA SEMINATE AD ARTEMOVSK DALLE FF.AA. UCRAINE

https://t.me/rybar/37287
https://t.me/WarDonbass/76244

La scoperta è stata denunciata stamane nel corso dell’odierna conferenza stampa.

Stiamo parlando di mine antichar à haut pouvoir de destruction, modèle F2 (MI AC HPD F2)
https://bibliomines.org/document/mine-hpd-f2/
et
https://bibliomines.org/wp-content/uploads/HPD_F2.pdf

In sostanza sono divise in due parti: detonatore e carica
La prima, come spiega bene questo lavoro, SI INNESCA NON APPENA SI ROMPE IL CAMPO MAGNETICO DA ESSA STESSA GENERATO!
https://ereverra.files.wordpress.com/2012/09/tta150_mines_et_explosifs_2008.pdf
Se déclenche par la variation d’un champ environnemental produit par la mine elle-même à partir d’un système interne comprenant un émetteur et un récepteur.
Tout dérangement de ce champ, après la mise en activité de la mine, provoque son explosion.
(P.18)

HANNO QUINDI PIENAMENTE RAGIONE I RUSSI A DENUNCIARE CHE VIOLI LA CONVENZIONE DI GINEVRA (II PROTOCOLLO NEW YORK 1980 E SUCC. MOD. 1996)
1. Nel periodo di funzionamento (ci arriviamo) NON POSSONO ESSERE NE’ DISATTIVATE NE’ RIMOSSE
2. Inoltre, il solo avvicinare un METAL DETECTOR provoca la loro detonazione

https://legguns.ru/boepripasy/protivodnishhevaya-mina-hpd-mod-f2-frantsiya.html

E non solo i russi, visto che UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PROPRIO IN FRANCIA AVEVA COME OGGETTO QUESTE MINE:
https://www.droitdesmilitaires.fr/906

Sono in dotazione alle ff.aa. ucraine sin da luglio, come dice questo articolo:
http://www.opex360.com/2022/07/11/larmee-ukrainienne-a-recu-des-mines-a-haut-pouvoir-de-destruction-de-fabrication-francaise/
Essendolo anche alle ff.aa. francesi, belga, norvegesi e svizzere (ibidem)

Sono “legali” per un cavillo che tiene da vent’anni. Uno di quei cavilli bastardi con cui gli azzeccagarbugli della lobby delle armi la fanno e la faranno sempre. Ma andiamo alla risposta del ministro della difesa francese a quella interrogazione del 2004 (Réponse publiée au JO le : 03/08/2004 page : 6034.)
“L’emploi des mines HPD F2 et HPD F3, conçues pour la lutte antichar, dans le respect des prescriptions du protocole II annexé à la Convention de Genève de 1980, n’est pas interdit. Ces deux modèles sont équipés d’un allumeur magnétique et ont une durée d’activité limitée et programmable en fonction du temps prévisible du combat. Au-delà de cette durée, toujours inférieure ou égale à trente jours, ces mines sont systématiquement autodétruites ou auto-neutralisées et ne présentent, en conséquence, plus aucun risque pour les personnes ou les véhicules.”

E’ vero. Da zero a 10 minuti la mina non scoppia, scoppia da 10 minuti a un massimo di 30 giorni, poi si disinnesca da sola:
‐ La mine est considérée non armée entre 0 et 10 mn, ce délai constitue la sécurité de pose.
‐ La mine est considérée armée entre 10 mn et 30 jours.
https://bibliomines.org/wp-content/uploads/HPD_F2.pdf

Quindi… questo poter programmare la sua carica di morte fino a 30 giorni al massimo per il legislatore/produttore francese è più che sufficiente. E, si sa, quando la legge la fa l’Occidente, è cosa buona e giusta.

Peccato che IL Protocollo sul divieto o la limitazione dell’impiego di mine, trappole e altri dispositivi, nella versione modificata il 3 maggio 1996 (Protocollo II, nella versione modificata il 3 maggio 1996) non dica questo. Ma prima di scomodare quei pezzi di carta igienica che si firmano tanto per farlo (visto che sui “petali” antiuomo nessuno continua a battere ciglio, nemmeno alle Nazioni Unite), basterebbe anche il solo buon senso: il ministro allora della difesa diceva “una durata dell’attività LIMITATA e PROGRAMMABILE in funzione ai TEMPI PREVEDIBILI DEL COMBATTIMENTO” (une durée d’activité limitée et programmable en fonction du temps prévisible du combat).

Una mina dura trenta giorni. Ho capito che “Au-delà de cette durée” non esplode più. Ma ARTEMOVSK è libera in cinque, mettiamo. Passa un civile in bici, o in macchina, al ventisettesimo giorno, genera un campo magnetico che disturba il funzionamento della mina, salta per aria. Chi chiamano i suoi famigliari a rispondere? Quel ministro della difesa?

E comunque, il II protocollo del 1980 è disponibile qui:
http://www.internetsv.info/Doc/ConvArmiInd1980.pdf
Protocollo sul divieto o la limitazione dell’impiego di mine, trappole e altri dispositivi
Questo vale la pena di leggerlo per i “PETALI” con cui praticamente ogni giorno bombardano Doneck:
“Art. 5
Restrizioni circa l’impiego di mine messe in opera a distanza
1. È vietato l’impiego di mine messe in opera a distanza, salvo che dette mine siano impiegate
unicamente in una zona che costituisce un obiettivo militare o che contiene degli obiettivi militari
, e
che:
a) la loro ubicazione sia registrata con esattezza conformemente al comma a) del paragrafo 1
dell’articolo 7, o
b) sia utilizzato su ciascuna di esse un meccanismo efficace di neutralizzazione, ossia un meccanismo
automatico, concepito per disattivare o per provocare l’autodistruzione,
quando ci sia motivo di ritenere
che essa non servirà piú agli scopi militari per i quali è stata messa in opera
, oppure un meccanismo telecomandato concepito per disattivarla o distruggerla quando la mina non serve piú agli scopi militari
per i quali è stata messa in opera.

2. Dovrà essere dato un preavviso effettivo del lancio o dello sganciamento di mine messo in opera a distanza che potrebbero avere degli effetti sulla popolazione civile, a meno che le circostanze non lo
consentano.


Doneck è un OBBIETTIVO MILITARE, indubbiamente, e donne, vecchi e bambini NON SONO CIVILI MA MILITARI NEMICI. Il telecomando per disattivare... azz, si son scaricate le pile. VERGOGNA!

La modifica del 1996 vale invece per le mine francesi:
Queste infatti le modifiche del 3 maggio 1996:
Protocollo sul divieto o la limitazione dell’impiego di mine, trappole e altri dispositivi, nella versione modificata il 3 maggio 1996 (Protocollo II, nella versione modificata il 3 maggio 1996)
http://www.internetsv.info/Doc/ProtMine1996.pdf

Andiamo a vedere quella aggiornata (p.3 dell’allegato):
“Art. 3
Restrizioni generali circa l’impiego di mine, trappole e altri dispositivi
1. Il presente articolo si applica:
a) alle mine;
b) alle trappole; e
c) agli altri dispositivi.” [...]
“5. È vietato impiegare mine, trappole o altri dispositivi dotati di un meccanismo o di un dispositivo specificamente concepito per provocarne l’esplosione senza che vi sia contatto, sotto l’effetto del campo magnetico o sotto un altro influsso generati dalla presenza di un cercamine corrente, impiegato normalmente per operazioni di rilevazione.”


QUINDI? Il ministro non è capace di leggere o fa come i nostri e tutti gli altri ministri? A domanda carote nel 2004 ha risposto patate? Ed è andata bene e va bene così?

Nel complesso ad ARTEMOVSK comunque la situazione è stazionaria, e non per le mine antiuomo. Le ff.aa. ucraine hanno minato tutti i ponti (uno dei quali è già saltato). La città è estremamente fortificata e finché non sarà attaccabile da più punti andare all’assalto è considerato, e a ragione, un massacro inutile.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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16/08 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

MAR’INKA (appendice)


Cominciano già gli attacchi, per il momento solo di artiglieria e di aviazione, su KRASNOGOROVKA, che è il prossimo obbiettivo dopo MAR’INKA.
https://t.me/rybar/37280

Questa carta di READOVKA
https://content-15.foto.my.mail.ru/mail/dedischev195413/23509/b-25211.jpg
e la centrale della RIA NOVOSTI
https://cdnn21.img.ria.ru/images/07e6/08/0f/1809727793_0:0:0:0_0x0_100_0_0_569cbb3d724f3ec6fa58f5c2dfb85678.png.webp

Mostrano evidenti cedimenti della linea difensiva ucraina proprio sopra MAR’INKA (prima freccia in basso, che punta proprio su KRASNOGOROVKA da PESKI, sia sopra AVDEEVKA (NOVOBACHMUTOVKA e PANTELEJMONOVKA).

SOPRA CHARKOV

Confermata anche la liberazione di ODNOROBOVKA dopo UDY.
https://t.me/rybar/37271

ARTEMOVSK

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/hmQ2109/15-08-ru-1.jpg
e legenda in italiano
https://i.ibb.co/4pcFqYV/15-08-it-1.jpg
che mostra l’avanzamento dopo la liberazione di VERSHINA

ENERGODAR

I lanci missilistici della rappresaglia nazifascista di KIEV di ieri sono stati 25. Confermati i livelli di radioattività nella norma.
https://t.me/boris_rozhin/60564

Aggiornamenti a seguire.

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15/08 ore 23:00 aggiornamento


MAR’INKA

Le truppe alleate avanzano lentamente, strada per strada,
https://t.me/WarDonbass/76130
in quello che era uno dei punti più fortificati dell’area insieme a PESKI e ad AVDEEVKA. “Era” perché l’attività di smantellamento delle posizioni ucraine è costante, in particolare tramite attività di controbatteria, che permette di individuare le posizioni non appena fanno fuoco e colpirle a loro volta.
https://t.me/milchronicles/1023
Tutto questo infliggendo, tra l’altro, enormi perdite alle truppe ucraine, con avamposti letteralmente decimati:
https://t.me/WarDonbass/76149
Anche MAR’INKA, come le altre due città, doveva essere il centro nevralgico dell’offensiva di marzo per la soluzione “azera” del conflitto nel Donbass. Ora sta per essere liberata.

Anche sugli altri fronti il comunicato di stamane del ministero della difesa russo comunica perdite a centinaia, in particolare fra UGLEDAR e VODJANOE
https://t.me/WarDonbass/76130
e nell’area di SOLEDAR
https://t.me/WarDonbass/76151

Anche per questo, forse, si stanno notando COLONNE DI UOMINI E MEZZI IN SPOSTAMENTO (RITIRATA) DAL DONBASS A DNEPROPETROVSK, verso ovest.
https://t.me/WarDonbass/76198

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DI OGGI

343 PROIETTILI DI GROSSO CALIBRO SULLA DNR hanno ammazzato 7 CIVILI ferendone altri 6, DISTRUGGENDO CASE e un asilo
https://t.me/DNR_SCKK/10014

I morti per mine antiuomo “petali” sono saliti a 44 (ibidem).

ENERGODAR ANCORA SOTTO TIRO, questa volta con missili britannici BRIMSTONE (rottami qui)
https://t.me/voenkorKotenok/39281
Questo il video della rappresaglia nazifascista di oggi, ripresa da una videocamera di sorveglianza
https://t.me/voenkorKotenok/39290

Sotto attacco anche la zona intorno al reattore nr. 6
https://t.me/rybar/37237

Ma sono gli abitanti stessi di ENERGODAR a spararsi da soli… comprando armi britanniche al mercato nero e facendole esplodere nelle piazze e vicino ai reattori.

In ogni caso, il capo dell’amministrazione di ENERGODAR ha appena confermato che non c’è stato alcun danno ai reattori e i livelli di radioattività fuori e dentro la centrale sono nella norma.
https://t.me/voenkorKotenok/39301

Per il momento.

Aggiornamenti a seguire domani.

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15/08 ore 01:00 aggiornamento


Nella giornata di oggi ci sono stati avanzamenti su diversi fronti.

A NORD DI CHARKOV

Confermata la liberazione di UDY (e non dell’altra città) annunciata da alcuni canali ieri.
https://t.me/boris_rozhin/60422
I combattimenti sono durati per settimane e hanno portato a un consolidamento delle posizioni a nord di CHARKOV.

INTORNO A SEVERSK

E’ notizia di poco fa la conquista di importanti posizioni strategiche che consentono di controllare la città. E’ importante questo perché, come ricordiamo, la città è di per sé impossibile da tenere se prima non si procede a liberare le alture limitrofe da cui partono intensi fuochi di artiglieria sulla stessa. Ed è quello che sta accadendo in questi giorni.
https://t.me/RKadyrov_95/2698

A SUD-EST DI ARTEMOVSK

Confermata la piena liberazione di VERSHINA, a sud di ARTEMOVSK, anche qui dopo settimane di scontri.
https://t.me/rybar/37181
Questa cartina un po’ datata mostra però sia questo paese (FRECCIA ROSSA IN BASSO), sia ZAJCEVO (il paese a cui punta la freccia) in cui ora sono concentrati gli attacchi alleati.
https://avatars.mds.yandex.net/get-zen_brief/7227031/pub_62f36b818b65205c62a5ec7e_62f36b9581472718ad1ae011/scale_1080
La liberazione di questo paese porterebbe la linea di fronte su ARTEMOVSK non solo da est ma anche da sudest.

E DOPO PESKI, VODJANOE

Attenzione, diamo un’occhiata a questa cartina:
https://www.russiapost.su/wp-content/uploads/2022/08/7-1536x985.jpeg

PESKI è il paese liberato a sud sopra la scritta del motore di ricerca. VODJANOE è il paese immediatamente sopra (cerchiato in blu). La perdita di PESKI per le ff.aa. ucraine è stata una vera e propria disgrazia, perché ora i combattimenti si sono spostati su un paese, VODJANOE, che resta l’ultimo argine per AVDEEVKA, “LA” FORTEZZA, da SUD-OVEST. Perdere anche VODJANOE significherebbe semiaccerchiamento per AVDEEVKA e capacità di difesa MOLTO compromessa.

Per inciso, VODJANOE è già sotto attacco:
https://t.me/boris_rozhin/60419

Abbiamo già notato come l’attacco a PESKI sia stata una sorpresa totale per le ff.aa. ucraine. La notizia che sta emergendo in questi giorni e che, se confermata, farebbe scalpore, è che gran parte dell’artiglieria che doveva difenderla è stata dirottata verso CHERSON per la famosa “controffensiva” agostana. In altre parole, la necessità di tenere fede alla propria “agenda” di pura propaganda, da parte del regime fascistoide di KIEV, ha permesso che accadesse uno degli errori più clamorosi di questa fase, così come nella precedente il “non un passo indietro” a SEVERODONECK aveva portato a migliaia di perdite sia in termini di uomini che di mezzi.

Inoltre, da PESKI è possibile ampliare la propria zona di controllo verso ovest, contribuendo anche a ulteriori sviluppi nel settore di fronte sottostante.
https://t.me/sashakots/34931

ULTIM’ORA A UGLEDAR

Chiude questa rassegna degli avanzamenti alleati nel Donbass questa ultim’ora: la divisione MINATORI delle milizie della DNR (Бойцы Шахтёрской дивизии армии ДНР) avrebbe rotto finalmente, dopo mesi, la linea di fronte a UGLEDAR e compiuto un avanzamento notevole, infliggendo perdite alle ff.aa. ucraine.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16613

Situazione da tenere monitorata.

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DELLE VITTIME DI OGGI.

Salgono a 41 le vittime dei “petali”, ovvero le letali mine antiuomo, lanciate su Doneck e città limitrofe un giorno si e l’altro pure.
https://t.me/boris_rozhin/60415

Alle 21:00 invece del 14 agosto le vittime civili delle rappresaglie nazifasciste di KIEV della sola giornata di ieri ammontavano a 3 morti e 11 feriti, frutto di 324 fra proiettili di grosso calibro e missili Grad caduti sulla capitale e dintorni.
https://t.me/DNR_SCKK/9998

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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14/08 ore 01:00 aggiornamento


DELITTO SENZA CASTIGO: CRONACA DI UN’ALTRA GIORNATA DI BOMBARDAMENTI SU OBBIETTIVI CIVILI E SUI CIVILI STESSI

Il bilancio delle vittime CIVILI di oggi dei bombardamenti ucraini nella DNR, ovvero a Doneck, Gorlovka e dintorni è di 5 morti e 15 feriti.
https://t.me/DNR_SCKK/9977

363 fra missili GRAD e proiettili di grosso calibro è invece il totale dei colpi sparati, sempre sulle città del Donbass.
https://t.me/DNR_SCKK/9978

Tanto per non farci mancare nulla anche da questo versante, LA CENTRALE ATOMICA ZAES E’ STATA OGGETTO DI ATTACCHI ANCHE OGGI. DI DUE TIPI:
1. Con attacchi missilistici DIRETTI (https://ria.ru/20220813/energodar-1809371426.html)
2. Con attacchi missilistici SULLA CENTRALE IDROELETTRICA CHE LA ALIMENTA!
12 HIMARS in tutto, alcuni abbattuti, altri invece che hanno lasciato i segno.
https://t.me/voenkorKotenok/39248

Come risultato ora alla centrale idroelettrica lavorano 3 turbine su 6! Mancando l’alimentazione alla centrale ATOMICA, potrebbero crearsi nuovi problemi per il mantenimento della stessa.
https://t.me/HersonVestnik/6931

Ma, a quanto pare, né alle ff.aa. ucraine, né ai loro mandanti NATO-UE, importa qualcosa. Anzi, subito dopo è entrata in azione la grancassa del potere mediatico per incolpare i russi di spararsi da soli… e intanto nessuno, dico nessuno, paga. Per il momento.

PESKI LIBERA!

Questa è la notizia del giorno. Peski è completamente libera, come confermato dal Ministero della Difesa russo:
https://t.me/boris_rozhin/60373

267 sono QUINDI A ORA i paesi liberati nel Donbass e questa cartina indica le possibili direttrici d’attacco dalla città liberata, a nord-ovest e a sud-est.
https://dnr-pravda.ru/naselennyj-punkt-peski-nahoditsya-pod-kontrolem-dnr/

PESKI non solo costituiva una base privilegiata per lanci missilistici su DONECK, per otto anni di ininterrotto terrorismo di Stato ucraino, ma anche la piazza d’armi da cui sarebbe dovuta partire l’offensiva di marzo, quella guastata dall’intervento russo del 24/02. Infatti, come nota un corrispondente, la distanza dalla capitale è talmente corta che un carro armato impiega UN QUARTO D’ORA da lì al centro di Donetsk.
https://t.me/sashakots/34914

PROGRESSI ANCHE INTORNO A CHARKOV

Per la precisione, voci non ancora del tutto confermate parlano della liberazione dei paesi di UDY e ODNOBOROVKA,
https://t.me/boris_rozhin/60388
et
https://rutvit.com/thread/329206
due centri abitati a nord ovest di CHARKOV. Qui la cartina, sono i due paesi da cui partono le due frecce rosse.
https://vk.com/wall-103492354_1520208

La loro liberazione consente di migliorare ulteriormente la situazione, consolidando un importante base da cui partire per l’attacco di CHARKOV, che sembra essere la prossima città da liberare.

Aggiornamenti a seguire.

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13/08 ore 2:30 aggiornamento

Prima degli aggiornamenti dal fronte una comunicazione importante dalla centrale atomica.

“CONGELARE” LA CENTRALE PER NEUTRALIZZARE GLI ATTACCHI UCRAINI?

Potrebbe essere, così come annunciato oggi dal capo dell’amministrazione regionale di Zaporozh’e ROGOV.
https://ria.ru/20220812/aes-1809081219.html
Di fatto, ora già lavora al minimo. Potrebbe essere azzerata completamente la produzione energetica e limitare la sua operatività alla semplice CONSERVAZIONE (консервировать), che la metterebbe in sicurezza dagli attacchi delle “scimmie con la granata in mano”.

Tecnicamente è possibile, il personale sa già quello che deve fare, l’unico inconveniente è che la centrale da PRODUTTRICE di energia elettrica diverrebbe CONSUMATRICE della stessa, per mantenere le strutture in esercizio. Inoltre, anche il territorio liberato dovrebbe temporaneamente fare a meno di questa risorsa.
https://www.bfm.ru/news/506508

Poco male: il danno maggiore lo riceverebbe il regime di KIEV, perché vedrebbe depotenziata la propria capacità di ricatto e, di conversa, il regime NATO-EU che lo appoggia. Seguiremo gli sviluppi.

SOLEDAR

Oggi il collettivo di RYBAR ha fatto un lavoro splendido, dedicando una mappa a ciascun punto attualmente cruciale dell’operazione. Cominciamo da SOLEDAR,
https://i.ibb.co/VSRbbZ7/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/FW65rmn/en-1.jpg

Su questa città abbiam già scritto molto, quando abbiamo parlato delle miniere di salgemma usate da un secolo come depositi di armi e munizioni, oltre che per scopi difensivi e diversivi, grazie ai loro 300 km di tunnel, molti dei quali ampi tanto da far passare tranquillamente camion.

Questa cartina ci aiuta a vedere un’altra cosa: il LEGAME fra SOLEDAR e JAKOVLEVKA a nordest. Gli alleati stanno procedendo di pari passo su entrambe, perché la caduta di JAKOVLEVKA permetterebbe di aprire un fronte importante a NORD-EST e così aggiungere ulteriore efficacia all’attacco in corso.

Nel frattempo, fuoco di artiglieria sulle posizioni ucraine. Il regime fascistoide di KIEV è, con la sua politica forsennata “fino all’ultimo ucraino”, l’unico colpevole delle GRAVISSIME PERDITE inflitte. Per esempio, la QUATTORDICESIMA BRIGATA MECCANIZZATA chiamata a difendere SOLEDAR, a oggi ha perso oltre DUEMILA uomini. I sopravvissuti sono stati trasferiti nelle retrovie.
https://t.me/rybar/37077

Mentre quindi nel DONBASS la “soluzione azera” al conflitto è crollata miseramente, l’intero esercito è smantellato pezzo a pezzo, e quasi sei mesi di conflitto hanno visto e vedono egualmente la liberazione delle due repubbliche, il rancore cresce non solo nelle zone non ancora libere del Donbass, ma anche nelle altre regioni di un Paese che, nel 1991, era la SECONDA repubblica dell’URSS per importanza e dopo trent’anni si ritrova a muoversi tra macerie che non sono quelle dell’artiglieria russa, ma di un CAPITALISMO DA RAPINA promosso da oligarchi e burocrati corrotti a beneficio loro e dei loro kuratory. Il termine dell’egemonia violenta di questi parassiti, dato dalla loro fuga verso KIEV, nelle regioni di CHERSON e ZAPOROZH’E, non solo ha funto da CATALIZZATORE di un malcontento che già serpeggiava da dieci anni, come già abbiamo scritto e documentato molte volte, ma sta fungendo anche da MODELLO per altre situazioni analoghe: CHARKOV, NIKOLAEV, ODESSA in primis.

Torniamo però all’operazione militare e notiamo un altro dato importante. MENTRE si combatte a JAKOVLEVKA per aprire un’altra direttrice d’attacco, POCO PIU’ IN SU la presa di NAGORNOE sta aprendo una strada ancora più comoda (perché non ci sono più paesi a frapporsi) verso SOLEDAR, come ben mostra questa cartina:
https://t.me/WarDonbass/75870

ARTEMOVSK

Anche qui carta aggiornata
https://i.ibb.co/XpfQTmQ/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/jyDV0d2/en-1.jpg

RYBAR è estremamente prudente e in questo noi lo apprezziamo. Ci sono in rete altre cartine più benevole verso gli avanzamenti alleati, ma è MOLTO meglio arrivare secondi nel dare l’annuncio di una zona, una città, un quartiere liberati che primi nel dare notizie rivelatesi poi infondate. In questo caso, la cartina comunque dovrebbe comprendere una fetta di territorio maggiore nell’area di scontri, attualmente interessanti la fabbrica di mobili e quella di cartongesso immediatamente a ovest del punto dove gli alleati sono riusciti a insediarsi.
https://t.me/wargonzo/7832

Nel complesso, comunque, in questo momento a prevalere è il fuoco di artiglieria propedeutico a un attacco massiccio, quando le difese avversarie si saranno indebolite e saranno, nel frattempo, giunti da altre direzioni per dare manforte.

A OVEST DI GORLOVKA

Qui nessuna carta di RYBAR, ma due informazioni importanti, entrambe MOLTO informali ma di cui vale la pena tenere conto.

La prima parla dell’inizio dell’attacco A TORECK (DZERZHINSK)
https://t.me/boris_rozhin/60305

La seconda, che dice che NEW YORK, così rinominata dal regime di KIEV e sotto TORECK, abbia i giorni contati.
https://t.me/RtrDonetsk/8364

Entrambe le notizie, collegandole fra loro, collimano. Ci parlano di un altro fronte aperto a EST questa volta, di GORLOVKA, in maniera forse risolutiva rispetto agli sforzi operati sinora. Vedremo anche qui gli eventuali sviluppi.

PESKI

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/0X1cnfk/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/dMgsdWB/en-1.jpg

In realtà RYBAR qui è forse TROPPO prudente, perché la parte in marroncino è a oggi molto più estesa. Le forze ucraine controllano solo alcuni quartieri a nord. Non molti secondo questo corrispondente
https://t.me/RVvoenkor/22812
che parla di operazione “quasi conclusa”, mentre quest’altro dice che più che dei confini di PESKI si dovrebbe parlare di quelli del paese immediatamente dopo, ovvero PERVOMAJSKOE
https://t.me/epoddubny/11917

A prescindere da queste disquisizioni, la caduta di una delle ROCCAFORTI della linea difensiva ucraina e, soprattutto, di uno dei punti di lancio preferiti per otto anni di stragi di stato ucraine verso DONECK, è imminente. L’EFFETTO SORPRESA E’ STATO DETERMINANTE, LE AZIONI CORRETTIVE PRESE DALLO STATO MAGGIORE UCRAINO SI SONO RIVELATE INEFFICACI.

MAR’INKA

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/3zrvVqL/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/8cM0GQq/en-1.jpg

Anche qui l’effetto sorpresa è stato DETERMINANTE. Una difesa che anche qui vantava OTTO ANNI di continue fortificazioni e rinforzi, è crollata. I combattimenti sono ora verso il centro della città. MEZZA CITTA’ è stata persa, il comando ucraino per cercare di tenere l’altra metà ha dovuto convogliare riservisti da tutte le parti del Paese ancora sotto il suo controllo. Tuttavia, come mostra chiaramente la cartina, quella metà di città, ormai abbandonata dai civili, è bersagliata continuamente da tiri di artiglieria che neutralizzano le postazioni nemiche una a una. Prima di partire con l’attacco, come ormai sappiamo essere tattica prevalente fra gli alleati.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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12/08 ore 1:00 aggiornamento

ENNESIMO ATTACCO ALLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPOROZH’E, ENNESIMO ATTACCO ALLA SICUREZZA EUROPEA, ENNESIMO ATTACCO DEI CINEGIORNALI LUCE AL NOSTRO RAZIOCINIO.


L’indecenza dell’informazione occidentale su questo delicatissimo tema, che riguarda noi tutti, è pari soltanto all’irresponsabilità criminale di KIEV che conduce questi attacchi:
“Nuovo scambio di accuse tra russi e ucraini sui bombardamenti alla centrale di Zaporizhzhia.”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/08/11/ucraina-raid-su-zaporizhzhia.-nuovo-scambio-di-accuse-tra-kiev-e-mosca_c4fda2de-d672-40f8-8237-d5a6a3323aa5.html
Ora, quello che manca oltre all’informazione è l’onestà intellettuale.

Hai qualche dubbio? Non ti fidi non dico di filmati, ma della semplice logica? Mandaci uno dei tuoi inviati e vedi di persona. Ma non mantenere una falsa equidistanza per far sì che KIEV continui a perpetuare i suoi crimini. Poi, capisco che ai tuoi padroni faccia comodo quella “scimmia con in mano una granata”, capisco anche che tu non ti possa mettere contro i tuoi padroni. E allora vai avanti così. Noi andremo avanti a denunciare questo schifo, sperando di non dover dare ragione a Guccini quando mezzo secolo fa cantava “Noi non ci saremo”.

Ma andiamo con ordine. La mattinata di oggi si era aperta con la notizia che c’erano stati altri attacchi ma che erano stati tutti abbattuti dalla contraerea.
https://t.me/WarDonbass/75768
Quindi, seguendo la ferrea logica dei cinegiornali luce nostrani, i russi si erano sparati da soli e si erano abbattuti i loro missili da soli, così, per darsi un tono, o perché si annoiavano, e quindi si sono divisi fra scapoli e ammogliati e ai primi han dato le postazioni di lancio e ai secondi la contraerea, andando a giocare davanti alla centrale atomica più grande d’Europa. Perché non lo dicono? Non sarebbe un’idiozia maggiore di quelle dette sinora.

ANZI, PROPRIO NE fully responsibleL MOMENTO IN CUI
- secondo un’indagine il 77% degli abitanti della regione di Zaporozh’e INTENDE partecipare al referendum di SETTEMBRE
- e sempre secondo la stessa indagine, l’82% degli stessi voterà SI all’unificazione con la Russia
https://t.me/yug_plazdarm/10146
- Gli abitanti di Zaporozh’e continuano a “tornare a casa”, ovvero passano alle zone liberate, al ritmo di 200-250 MACCHINE AL GIORNO e solo perché dalla parte ucraina passano SETTIMANE prima che ricevano il permesso di andarsene (qui il filmato)
https://t.me/ZaTV_Media/308
- IN TUTTA LA REGIONE PROCEDONO I PAGAMENTI DELLE PENSIONI IN RUBLI, allineando la pensione degli ucraini a quella dei russi e aumentando così il potere d’acquisto dei primi di quasi il doppio rispetto a quando la percepivano in GRIVNE, con soltanto un controllo nelle liste e negli archivi degli istituti previdenziali per evitare concessioni indebite
https://t.me/ZaTV_Media/277
- PROCEDE A SPRON BATTUTO LA STAGIONE DEL RACCOLTO, con il 90% del grano già completato (OLTRE 1 milione di tonnellate)
https://t.me/ZaTV_Media/281
- CI SI PREPARA ALLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE, CHE IN RUSSIA E’ IL PRIMO SETTEMBRE COME DA TRADIZIONE SOVIETICA: 145 scuole già pronte alla riapertura, individuato il personalhttps://t.me/WarDonbass/75858e docente necessario e conclusi i contratti di assunzione, programmazione dell’attività scolastica, acquisizione dei libri di testo, ecc.
https://t.me/BalitskyVGA/169
et
https://t.me/BalitskyVGA/168

E, PASSANDO DAL CONTESTO GENERALE AL PARTICOLARE, PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI
- SI STANNO PREDISPONENDO GLI ULTIMI ALLACCIAMENTI E ADATTAMENTI PER INTEGRARE LA CENTRALE ATOMICA NELLA RETE RUSSA (ROSATOM),
- IL CAPO DELL’ENERGOATOM, I PADRONI DELLA CENTRALE EX-SOVIETICA FINO A MARZO, HA CHIARAMENTE AFFERMATO CHE SE LA CENTRALE SI AGGANCIA ALLA RETE RUSSA HA CHIESTO ESPRESSAMENTE ALLE FF.AA. UCRAINE DI COLPIRNE LE LINEE ELETTRICHE DI ALIMENTAZIONE,
https://vpk.name/news/622069_glava_energoatoma_prizval_vsu_udarit_po_liniyam_elektroperedachi_atomnoi_elektrostancii.html
e ha aggiunto, SCIMMIA CON UNA BOMBA A MANO quale è, che “questa sarà la GIUSTA DECISIONE dal punto di vista dell’Ucraina, colpirgli le linee di alimentazione, che loro cercano di agganciare. Penso che le nostre forze armate siano pronte a farlo, se necessario” («Это будет правильным решением с точки зрения Украины - перебить им линии, которые они собираются подключать. Думаю, наши вооруженные силы будут готовы это сделать, если возникнет необходимость»)
SMONTANDO QUINDI IN DUE RIGHE I CUMULI DI MENZOGNE PROPAGANDANTI DAI LORO MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA E RIMBALZATI DAI CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI,

E, DENUNCIA DI OGGI DEL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO, fra gli obbiettivi colpiti in questi attacchi c’è stata, GUARDA UN PO’
- la stazione termoelettrica (теплоэлектростанция) e
- l’apparecchiatura delle piscine del sistema di raffreddamento (оборудование бассейнов системы охлаждения)
https://t.me/rian_ru/174143
andando quindi a confermare che la minaccia del capo della Energoatom non è solo una minaccia,

… PROPRIO QUESTO E’ – INVECE - IL MOMENTO PER I RUSSI DI SPARARSI DA SOLI E DISTRUGGERE, VANIFICARE TUTTO QUESTO!

ANCHE SENZA PUNTARE AI REATTORI, MA SOLO AI DEPOSITI DI COMBUSTIBILE ESAUSTO, QUESTI POTREBBERO ESSERE GLI EFFETTI:
https://t.me/zastavnyii/1118
NEL RAGGIO DI 130 KM!
3744 PEZZI STOCCATI IN 156 GROSSI CONTENITORI MESSI UNO A FIANCO ALL’ALTRO COME IN QUESTE FOTO, ALL’APERTO!

Davvero è un’offesa al nostro raziocinio, alle nostre coscienze, direi anche alla nostra dignità di persone, umiliata dal loro dare per scontato che la nostra capacità di esercitare un minimo di pensiero critico verso quanto ci propinano sia ormai ridotta a zero.

Torniamo alla cronaca:
La mattinata poi passava tranquilla e si arrivava al pomeriggio. La notizia era lanciata sul canale telegram della Komsomol’skaja Pravda alle 16:09: ancora razzi sulla centrale atomica. Questo il video:
https://t.me/truekpru/87548

CINQUE RAZZI (пять ракет)! Questa la foto dei vigili del fuoco che domano le fiamme nel luogo della nuvola del video di prima:
https://t.me/sashakots/34879

Cinque razzi diretti a:
- uffici della Direzione
- deposito di materiale radioattivo, ovvero combustibile esausto
- caserma dei vigili del fuoco interna alla centrale (giusto per impedire anche loro di fare il loro mestiere)
(Одновременно с ударом по ЗаАЭС, которым нацисты пытались поразить комендатуру станции и хранилище отработанного ядерного топлива, бандеровцы обстреляли здание пожарной части, обслуживающей станцию)
https://t.me/WarDonbass/75828
Ora, considerando l’estrema PRECISIONE dei luoghi presi di mira e colpiti, NON POSSONO NON ESSERE INTERVENUTI I SATELLITI NATO (USA E GB) DANDO AGLI ARTIGLIERI PRECISE COORDINATE DI PUNTAMENTO. Come ieri per il DEPOSITO DI AMMONIACA a Doneck (zona interessata dai fumi generati dalle detonazione estesa per un RAGGIO DI SEI KM, ibidem).

I lavoratori della centrale (che, per inciso, secondo i media occidentali lavorerebbero con un fucile puntato contro...) uscivano STASERA CON UN COMUNICATO UFFICIALE SU TELEGRAM, dove DOPO AVER ACCUSATO I TERRORISTI UCRAINI,
- confermavano la normale operatività dei reattori
- confermavano i NORMALI livelli di radioattività in tutti i punti di rilevamento
- RIBADIVANO che tutto il personale della centrale stava lavorando in condizioni normali di lavoro, senza avarie alla centrale, senza perdite, senza incidenti, in totale sicurezza.
https://t.me/zaes_energoatom/993

Oggi VASILIJ NEBENZJA, rappresentante russo all’ONU, oltre a denunciare tutto quanto sta accadendo, ribadiva ufficialmente l’INVITO ALLA DIREZIONE DELL’ONU E DELL’AIEA A VISITARE LA CENTRALE.
https://t.me/WarDonbass/75858

RISPOSTA A STRETTO GIRO DELLA RAPPRESENTANTE A STELLE E STRISCE BONNIE JENKINS: “La Russia è l’unica responsabile per quanto sta accadendo”.
https://iz.ru/1378509/2022-08-12/gosdepartament-prokommentiroval-vopros-ob-otvetstvennosti-za-riski-na-zaes
D’altronde, cosa potevano dire? Da una parte gli danno le coordinate balistiche esatte, dall’altra stigmatizzano? Da una parte contribuiscono deliberatamente a provocare una catastrofe e dall’altra la impediscono? Da una parte consentono alla loro marionetta di tenere in scacco l’intera Europa, e dall’altra gli tolgono l’unica carta rimasta in mano, visto che sul piano militare non ne azzecca una neanche a piangere? Anzi, a proposito di terrorismo di Stato...

19.000 “PETALI” SU DONECK FATTI BRILLARE SINORA DAGLI ARTIFICIERI

E’ UNA CIFRA AGGHIACCIANTE, INACCETTABILE: diciannovemila mine antiuomo gettate quotidianamente dalle cassette inserite nelle testate dei missili ucraini,
https://t.me/MakarenkoLive/4219
ennesima RAPPRESAGLIA NAZIFASCISTA, che spero vivamente termini fra poco; se così sarà, lo sarà soltanto perché queste canaglie saranno respinte dove non potranno più terrorizzare questo popolo come han fatto da otto anni a questa parte.

Inoltre, visto che non lo dice nessuno lo diciamo noi. Il BILANCIO DEI CIVILI VITTIME DEI BOMBARDAMENTI DI OGGI E’:
- 3 MORTI
- 8 FERITI
conseguentemente a 441 proiettili e razzi di vario tipo sparati, fra cui razzi URAGAN, GRAD e proiettili di calibro 155 mm, 152 e 122.
https://t.me/DNR_SCKK/9946

DAL FRONTE

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/q0vh1QG/11-08-ru-1.jpg
e con legenda in lingua italiana
https://i.ibb.co/PZFmF5R/11-08-it-1.jpg

Avanzamenti su ARTEMOVSK, dove attraverso la zona industriale, sempre più sotto il controllo degli alleati, si è già arrivati ai quartieri residenziali:
https://t.me/boris_rozhin/60238

E’ notizia, inoltre, di oggi che le PERDITE fra le ff.aa. ucraine impegnate sui fronti di ARTEMOVSK e AVDEEVKA sarebbero già al 50%
https://t.me/WarDonbass/75783

Appena sotto, e sopra GORLOVKA, prosegue l’avanzata alleata all’interno di ZAJCEVO, dove letteralmente metro per metro le ff.aa. ucraine sono ricacciate indietro:
https://t.me/rybar/37053
et
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16533

Inoltre, anche nella stessa AVDEEVKA si notano ogni giorno sempre nuovi avanzamenti.
https://t.me/wargonzo/7831

Nel complesso, confermata la tattica adottata sinora: avanti l’artiglieria, poi la fanteria quando le condizioni di sicurezza lo permettono. Seguiremo gli aggiornamenti

VOLYNA SI SCUSA CON GLI ABITANTI DI MARIUPOL’

Cominciamo a capire perché i kuratory stiano dando ordine alle loro marionette di KIEV di fare fuori gli squadristi di AZOV detenuti.

VOLYNA è stato il capo degli squadristi di Azov. Quello che sarebbe dovuto morire da martire ad AZOVSTAL’. Quello che ora è detenuto in un campo di prigionia e parla.

Questa l’intervista:
https://www.youtube.com/watch?v=nettXcQw4NE

Questa la trascrizione della sua prima dichiarazione:
“Vorrei scusarmi a nome di tutti i soldati. Per conto mio dico, che in nessun caso volevo che morissero civili, che questa tragedia divenisse sempre più grande così come il dolore delle persone”
Хотел бы извиниться от имени всех военнослужащих. От себя скажу, что ни в коем случае не хотел, чтобы погибали мирные жители, чтобы расширялась трагедия и было человеческое горе.
Il capo degli squadristi di Azov, manipolato, tradito, condannato dai suoi stessi superiori alla “morte eroica”, chiede scusa a quelli che la retorica del regime fascistoide di Kiev indica tutt’ora come i civili da “difendere”. E invece erano i civili da terrorizzare per conto dei loro padroni, come i peggiori cani da guardia. E invece erano i civili dietro cui nascondersi, occupando le loro case, buttandoli negli scantinati, sparandogli se provavano a scappare.

L’intervistatrice gli fa vedere le dichiarazioni filmate delle sue vittime, che denunciano tutto questo. VOLYNA è visibilmente scosso dalle stesse. Alla domanda “Vorresti incontrarli” risponde no. Alla domanda successiva “Perché?”, risponde perché ai loro occhi i soldati ucraini sono dei “mostri” (izverg изверг).

Lo sono stati per otto anni, mentre l’Occidente chiudeva gli occhi, così come fa ora.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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11/08 ore 2:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Oggi è stata una giornata estremamente ricca di sviluppi sui fronti più caldi, ovvero sulla linea SEVERSK-ARTEMOVSK e INTORNO A DONECK.

Questa la carta GENERALE aggiornata del collettivo di RYBAR:
https://i.ibb.co/9pnDZDC/10-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/DCxrm93/10-08-it-1.jpg

SEVERSK-ARTEMOVSK

Ingrandimento della carta generale qui
https://i.ibb.co/PzwTDTr/10-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/58ZbDCK/10-08-it-1.jpg

La prima cosa che salta all’occhio è che, a SOLEDAR, non solo è stata espugnata la zona del complesso industriale KNAUF, ma anche quella della fabbrica di materiali refrattari Belokamenskij (Белокаменский огнеупорный завод)
https://t.me/epoddubny/11875
e, ora, gli scontri si stiano dirigendo nella zona residenziale.
https://t.me/rybar/36992
et
https://t.me/boris_rozhin/60121

Successivamente, notiamo a SUD di ARTEMOVSK la liberazione di GLADOSOVO,
https://t.me/epoddubny/11877
confermata anche da fonti ucraine
https://t.me/boris_rozhin/60096
che fa avanzare linea di fronte e scontri direttamente a ZAJCEVO.
https://t.me/wargonzo/7803
Qui le prime immagini dell’attacco
https://t.me/wargonzo/7804
ZAJCEVO è fondamentale perché la sua perdita renderebbe ulteriormente vulnerabile la difesa di ARTEMOVSK da SUD.

Notiamo inoltre come L’AZIONE PROVENIENTE, DI FATTO, DALLA LIBERAZIONE DI POPASNAJA (qui carta del primo maggio)
https://i.ibb.co/zRQcFxL/01-05.jpg
QUINDI DALLA LIBERAZIONE DELL’INTERA LNR,
QUINDI DALLA PRESA DI GLADOSOVO OGGI,
ABBIA CONSENTITO DI ATTACCARE ZAJCEVO, ROCCAFORTE DELLA LINEA DIFENSIVA UCRAINA SOPRA GORLOVKA, DA UNA DIREZIONE SINORA IMPENSABILE!

Non solo, ZAJCEVO era quel punto di partenza per missioni punitive dei reparti speciali ucraini appena sopra GORLOVKA, era la base per costruire azioni diversive nelle retrovie delle milizie del Donbass, per terrorizzare gli abitanti di Gorlovka e dintorni con attacchi di artiglieria pesante.
https://t.me/voenkorKotenok/39170
Da oggi ZAJCEVO cessa di essere tutto ciò. Un altro punto importante della rete terroristica del regime di KIEV viene a cadere.

INTORNO A DONECK

PESKI ormai è sotto il controllo delle forze alleate. I quartieri residenziali a nordovest entro cui sono ancora asserragliati gli ultimi gruppuscoli di soldati ucraini, ormai non costituiscono più ostacolo all’avanzata verso ovest dei soldati russi e delle milizie del Donbass. Saranno espugnati lentamente, senza fretta.
https://t.me/sashakots/34853
et
https://t.me/epoddubny/11883

In tale situazione, LA 56° BRIGATA DELLE FF.AA. UCRAINE HA PERSO A PESKI IL 70% DEI PROPRI EFFETTIVI e il restante 30% si rifiuta ora di eseguire gli ordini e tornare al fronte.
https://t.me/WarDonbass/75704

Dal punto di vista territoriale, questi avanzamenti hanno fatto si che il capo della DNR abbia potuto annunciare, proprio oggi, che oltre metà della DNR è finalmente libera. Sono quindi a metà dell’opera.
https://t.me/epoddubny/11879

ENNESIMO ATTO DI TERRORISMO UCRAINO A DONECK: COLPITO UN DEPOSITO DI AMMONIACA IN UN BIRRIFICIO

E’ notizia di poco fa. Queste le prime immagini:
https://t.me/boris_rozhin/60151

I tiri di artiglieria hanno colpito il deposito di ammoniaca, circa una tonnellata, presso il birrificio SARMAT, a DONECK
https://www.kp.ru/daily/27430/4630803/
quanto basta per produrre un morto e due feriti fra i lavoratori dello stabilimento, i vigili del fuoco sono ancora al lavoro.
https://t.me/DNR_SCKK/9922
e un’area interessata dalla nube tossica sprigionata dall’esplosione, attualmente per un raggio di un chilometro e seicentocinquanta metri:
https://t.me/echo_of_war_dnr/487
Si raccomanda agli abitanti di non uscire di casa e chiudere finestre e impianti di condizionamento, oltre ad altre misure riassunte in questa scheda:
https://t.me/rybar/37004

Il birrificio, racconta il pezzo della Komsomol’skaja Pravda, era nato nel 1951 per dare “una birra fresca” ai minatori del Donbass a fine turno. Una produzione secondaria che nasceva in appoggio alla produzione primaria, in un contesto di proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione dove l’avanzo primario ottenuto grazie a maggiore efficienza e produttività, oltre che rendita differenziale rispetto al prezzo concordato con cui si conferiva il prodotto finito, consentiva di creare questi e altri servizi direttamente sul territorio e per i lavoratori.

CATENA DI COMANDO E AUTONOMIA DECISIONALE NELLE ATTUALI CONDIZIONI DI CONFLITTO: QUESTIONI E IMPLICAZIONI

In questo post Aleksandr Chodakovskij, già direttore del Consiglio di sicurezza della DNR, fondatore del battaglione “Vostok”, politico e militare quindi di spicco del Donbass, CRITICA IL MECCANISMO DELLA CATENA DECISIONALE DI COMANDO in situazioni di conflitto.
https://t.me/aleksandr_skif/2334

La faccio breve: a fronte di perdite di propri uomini per tiri di artiglieria soltanto, nota come gli ucraini, ormai NATOVSKIE come mentalità, in pochi minuti riescano rispondere ai loro attacchi, mentre loro debbano scontare tempi di attesa dalla mezzora sino a quattro ore perché la richiesta di autorizzazione a procedere arrivi al comandante in capo più anziano e sia da essa confermata.

“L’approccio NATO, che ora si applica attivamente in Ucraina, presuppone la possibilità per ciascun sergente, al fine di realizzare la propria idea, di richiedere proprio quelle risorse che lo metterebbero in condizione di risolvere il problema operativo posto”.
Натовский подход, который активно сейчас применяется в украине, подразумевает возможность любому сержанту в рамках реализации замысла запрашивать именно тот ресурс, который способен помочь решить задачу.

Lo stesso, come già anticipato, non accade nella struttura di comando russa, dove la catena decisionale è gerarchicamente irregimentata.

“I mezzi lavorano per obbiettivi pianificati, ma i piani del comandante più anziano possono anche non coincidere con i piani di chi sta al fronte, dove c’è bisogno di più risorse, e invece occorre aspettare, e intanto il nemico fa il suo mestiere e ci infligge danni. Quindi le nostre offensive falliscono, quindi la nostra difesa si rompe. E qui non si parla di un fattore soggettivo, ma di come, più semplicemente, è costruito il sistema.”
Средства работают по плановым целям, но планы старшего начальника могут не совпадать с планами на участке фронта, где возникает потребность в более тяжёлом ресурсе, и тогда нужно ждать, а в это время противник ведёт работу и наносит нам урон. Тогда срываются наши наступления, тогда прорывается наша оборона.. И здесь дело не в субъективном факторе - просто так выстроена система.

Riecheggiano nella mia mente almeno vent’anni di studio sulla pianificazione dell’economia socialista. Perché le stesse critiche erano mosse dai “riformatori”: pianificazione decentrata, autonomia decisionale, indipendenza economica, eccetera. Coi risultati che si sono visti con Chruschev prima e con l’uomo con la voglia in fronte poi.

L’impressione è che si cerchi il PRETESTO per impostare il discorso in termini radicalmente diversi dagli attuali.

Naturalmente, se via radio comunico nuove coordinate e nuovi spostamenti nemici, chiedendo l’autorizzazione ad agire di conseguenza sul campo, non posso aspettare né mezz’ora, né quattro ore. Oggi, peraltro, la tecnologia consente di RIDURRE NOTEVOLMENTE I TEMPI DEL PROCESSO DECISIONALE.

Questo, tuttavia, nulla ha a che vedere con la NECESSITA’ di IMPOSTARE UN PIANO e VARIANTI OTTIMALI DELLO STESSO, alla luce del quale ORDINI e DISPOSIZIONI SUL CAMPO non sempre sono IMMEDIATAMENTE COMPRENSIBILI ai diretti protagonisti degli stessi.

Pertanto, quello che si pone è sicuramente un problema di COMUNICAZIONE, di TEMPI ed EFFICACIA della stessa, alla luce dei quali il FEEDBACK, il RISCONTRO dal campo di battaglia, deve giungere IMMEDIATAMENTE al CENTRO DECISIONALE e, altrettanto IMMEDIATAMENTE, deve produrre una CONFERMA o una CORREZIONE delle disposizioni e ordini impartiti.

La frase “планы старшего начальника могут не совпадать с планами на участке фронта”, ovvero “i piani del comandante più anziano possono anche non coincidere con i piani di chi sta al fronte” è FORMALMENTE E SOSTANZIALMENTE ERRATA. NON ESISTONO DUE PIANI, ma UN UNICO PIANO dove ognuno ha un ruolo e una funzione IMPORTANTISSIMI, e che necessitano di lavorare in maniera coordinata e affiatata.

L’importanza del RISCONTRO, l’immediatezza del RISCONTRO, la capacità del RISCONTRO di cambiare le carte in tavola evitando errori, risparmiando vite (sul campo di battaglia) e meglio impiegando risorse economiche (nella fase di progettazione, stesura, esecuzione, controllo del piano economico) è FONDAMENTALE. La sua mancata attuazione è stata, a mio modestissimo parere, una delle cause fondamentali del crollo del socialismo realizzato.

Leggere questa critica mi ha aperto un mondo su determinate questioni: una fra le tante, che tali difetti non sono determinati direttamente dal modo di produzione vigente in tali realtà, ma piuttosto da atteggiamenti e pratiche consolidate a livello di rapporti sociali fra gruppi di potere e subordinati: un burocratismo esistente dai tempi di Gogol’, non del tutto cancellato dall’esperienza sovietica, ripreso se vogliamo in misura maggiore DOPO la fine della stessa.

Quindi, il corollario di questa osservazione è che allora la soluzione non era nella fine del socialismo realizzato, come invece ancora oggi, dopo mezzo secolo, qualcuno pontifica, qui e là. Anzi, probabilmente la soluzione sarebbe stata una maggiore attuazione dei principi alla base di una gestione pianificata di un’economia a proprietà sociale dei mezzi di produzione.

Seconda questione che mi viene in mente, è che ancora oggi molti, qui e là dalla cortina di ferro, cercano di mescolare le carte e buttare via il bambino con l’acqua sporca, come mostra di fare l’estensore di questo articolo, o come fecero oltre quarant’anni fa gli estensori della cosiddetta “economia socialistica di mercato” (社会主义市场经济).

Mi fermo qui e chiedo scusa a tutti per questa divagazione dal tema. Ma mi serviva lasciare una traccia per quando tutto questo sarà finito e “pianificabilità, pianificazione e piano” torneranno a essere le mie direzioni di ricerca. A partire dal completamento di quel manuale di Syroezhin che ho piantato ormai da due anni al capitolo V. Tali argomenti, ogni tanto, quando leggo certe cose riappaiono come un fiume carsico, per poi scomparire nuovamente. Questa traccia mi aiuterà a riprenderli al momento giusto.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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10/08 ore 01:00 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/0qt6W73/09-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/5jhrmL2/09-08-it-1.jpg

Prosegue, letteralmente metro per metro, l’avanzata delle truppe russe e delle milizie del Donbass nella zona più fortificata della regione.

A SOLEDAR il VI battaglione cosacco ha liberato interamente la fabbrica KNAUF e ora combatte in tutta la zona ovest della città.
https://t.me/rybar/36937

Riguardo SOLEDAR, oggi ho imparato che il nome deriva proprio dal SALE (SOL in russo) come Salisburgo. Essa riforniva mezza URSS di salgemma.
https://www.kp.ru/daily/27428/4629559/
E sempre questo servizio della Komsomol’skaja Pravda ci dice che SOTTO SOLEDAR ci sono TRECENTO KM di TUNNEL, larghi tanto da farci passare un KAMAZ di corsa (questa la foto di riferimento)
https://s11.stc.yc.kpcdn.net/share/i/4/2412862/wr-750.webp

Cominciamo a capire cosa voglia dire attaccare una città con tunnel anche a 150 m di profondità. E piene zeppe di armi e munizioni, SIN DAI TEMPI DEI NAZISTI che le usarono come loro deposito. Al punto che, molte delle mauser che girarono per l’Europa subito dopo il crollo dell’URSS per i collezionisti e i neonazisti nostalgici, di un livello appena sopra a quello delle bancarelle coi busti fascisti, provenivano da lì (ibidem). Non sarà una passeggiata.

Scendendo più a sud nella cartina, arriviamo a DONECK.

Il collettivo di RYBAR ha geolocalizzato la traiettoria di lancio di colpi di artiglieria sulla Ulica Lermontov a Doneck, avvenuti il 9 mattina. Quelli che per la propaganda ucraina sono “spari che si fanno loro da soli”, provengono dalla zona intorno ad AVDEEVKA. Cartina qui:
https://i.ibb.co/WcxwqJb/1.jpg

E AVDEEVKA, la sua area fortificata, è oggetto di un attacco massiccio che ogni giorno porta frutti. Per esempio è notizia di oggi dell’avanzamento a sud di PESKI delle truppe russe e milizie del Donbass, che ora attaccano KRASNOGOROVKA, a sua volta sopra MAR’INKA.
https://t.me/rybar/36937

E anche MAR’INKA è sotto attacco. Gli alleati stanno liberando la città e stanno ora puntando al centro. Più a nord, gli alleati sono ora giunti alle porte di STAROMICHAJLOVKA (a ovest di Krasnogorovka) e la stanno attaccando.

Nel complesso, è l’intera zona fortificata a essere sotto attacco. Seguiranno aggiornamenti.

LA PENNA SPAZIALE E LA MATITA IN GRAFITE

La leggenda narra che si pose, per i primi astronauti, il problema di scrivere nello spazio, ovvero in assenza di gravità. Fu elaborata dagli statunitensi una penna ipertecnologica, “spaziale” sia nella destinazione che nel costo. I sovietici… risposero con una comunissima matita in grafite!

Quando venni a conoscenza di questa storia, avevo (e ho) fra le mani una NIKON FM2n, con otturatore metallico interamente meccanico in grado di scattare da 1 sec. a 1/4000 sec., e una ZENIT TTL con lo stesso, identico, otturatore a tendina delle LEICA a telemetro anteguerra. Entrambe portate a casa, in pieno disfacimento della pellicola, per un soldo, quando la prima valeva negli anni Ottanta più di uno stipendio (1.200.000 lire sull’almanacco Fotografare).

E capii subito l’antifona. La prima non la usavo quasi mai per paura di romperla, era la mia macchina da fighetto, da cerimonie familiari (battesimi, matrimoni, servizi vari, per via del flash sincronizzato a 1/250 sec. che era, ed è, tanta roba...) la seconda mi accompagnava nelle mie escursioni, prendeva acqua, botte, caldo rovente, freddo sotto zero, e non mi ha mai tradito una volta.

Entrambe queste immagini mi sono venute in mente vedendo oggi questo filmato:
https://kherson-news.ru/incident/2022/08/09/20182.html?ysclid=l6mr11ca3l558531092

Un Krasnopol’ del valore di 35.000 dollari fa lo stesso lavoro, con la stessa precisione, di un HIMARS da 1.000.000 di dollari, in questo caso per abbattere un mortaio M777 puntato su Doneck del valore, quest’ultimo, di 3.700.000 dollari. Per vincere una guerra la “penna spaziale” non basta.

ZAPOROZH’E: CENTINAIA DI AUTO IN CODA PER ORE EMIGRANO DALLA “LIBERA” E “DEMOCRATICA” UCRAINA VERSO QUELLA CHE TRA QUALCHE MESE POTREBBE DIVENTARE RUSSIA

Il riferimento è alle CENTINAIA di auto con armi e bagagli che passano, ogni giorno, una strada secondaria, fangosa, dove a malapena riescono a tenere la strada (qui il filmato, da 1:01 in avanti)
https://www.1tv.ru/news/2022-08-08/435293-v_osvobozhdennye_rayony_hersonskoy_i_zaporozhskoy_oblastey_vozvraschayutsya_uehavshie_ranee_zhiteli
… ufficialmente per “andare a prendere” i genitori… ma non si va a prendere i genitori con la famiglia al completo, senza neanche un posto libero, e la macchina strapiena. Anzi, il contrario, si parte vuoti e si torna carichi… ma qualcosa devono pur dire ai posti di blocco ucraini, altrimenti la loro paura è quella che non li facciano uscire. Quindi, il dialogo tipo è:
"Куда и зачем вы едете?" Dove andate e perché?
"Мы едем, чтобы забрать своих родственников и вернуться". Andiamo per prendere i genitori e tornare

AD AMMETTERE QUESTO ESODO È UN SERVIZIO DELLA CNN (ripreso poi dal primo canale russo): “SOME CIVILIANS CROSSING INTO RUSSIAN-HELD TERRITORY”, dove “CNN crew witnessed hundreds of vehicles going to Russian-held areas”. Un servizio che non dovevano fare e, infatti, è praticamente introvabile… recuperato su youtube (fino a quando non lo cancelleranno…)
https://www.youtube.com/watch?v=Xw3wxk24WpQ
al minuto 1.01 dice che per OLTRE SEIMILA CHE SON PASSATI dalla parte controllata dai russi, solo 76 fanno la strada opposta! Cinegiornali luce, prendere nota per favore…

Le autorità della regione di Zaporozh’e confermano che OGNI SETTIMANA LA POPOLAZIONE AUMENTA DEL DUE PERCENTO (Еженедельный прирост населения в Запорожской области составляет 2%.)
https://t.me/Z_BOEV_LIST_Z/4254

Il servizio del primo canale è decisamente più esplicativo sulle cause reali di questo esodo: assenza di prospettive, assenza di pensione e salari per i dipendenti pubblici, mentre dalla parte dei russi l’iscrizione ai registri comporta automaticamente il pagamento in rubli delle pensioni, oltre alla facilità di collocamento in questa fase iniziale dove c’è bisogno di tutto.

Poi ci chiediamo il perché delle rappresaglie nazifasciste di Kiev, compreso il tirassegno su basi nucleari e lanci di granate sui centri abitati immediatamente a ridosso della linea di fronte e ancora alla loro portata (per inciso, 266 bombe e proiettili su Doneck e dintorni solo oggi https://t.me/DNR_SCKK/9895, 2 civili morti e 16 feriti il bilancio): ma quelle auto sono la dimostrazione che il terrorismo di stato ucraino e le sue bugie diffuse a reti unificate non fanno più lo stesso effetto.

Tra l’altro, l’operatività della centrale atomica di Zaporozh’e è stata ripristinata proprio oggi:
https://t.me/WarDonbass/75598

Questo atto di fiducia impone misure immediate, soprattutto nella sfera sociale: l’inverno si avvicina e questa ondata migratoria deve essere assorbita garantendo a tutti un tetto e un lavoro. Vincere la pace oltre che la guerra, per certi versi PRIMA ANCORA della guerra:
https://t.me/rybar/36922

ELENOVKA, ASPETTAVANO L’ONU: E’ ARRIVATO STEVEN SEAGAL…

Steven Seagal e non solo, oggi era giornata di visite ed è arrivato un aereo da Mosca con ospiti stranieri che poi son tornati subito nella capitale, tra cui anche un tedesco e un italiano:
https://zen.yandex.ru/video/watch/62f2878da9e1bd5529cf0906

L’italiano poi si è saputo essere SANDRO TETI, editore e figlio di un grande uomo, un grande comunista che ebbi la fortuna di conoscere personalmente un giorno a Milano, quando andai a prendere con la mia macchina due scatoloni (13 volumi) di STORIA UNIVERSALE, svenduta a prezzi stracciatissimi e da lui edita: NICOLA TETI, promotore ed editore peraltro del CALENDARIO DEL POPOLO. Lo conobbi già vecchietto, rimasi in contatto con lui per qualche anno fino alla sua scomparsa. Era talmente generoso che, dopo aver sentito che stavo traducendo un manuale di POLITEKONOMIJA sovietico, mi aveva offerto di andare lì in sede a consultare la BSE (Bol’shaja Sovetskaja Enciklopedija) di cui aveva tutti i volumi. Lo ricordo ancora con tantissimo affetto. Qui invece Sandro che risponde in russo all’intervistatore sul perché ha deciso di andare a vedere di persona e sul perché, secondo lui, ora KIEV ha bisogno che gli squadristi di Azov tacciano per sempre.
https://ok.ru/group53666832253080/topic/154702060006808

Ma torniamo a Steven Seagal: anche lui, se vogliamo, non era lì per caso. Cittadino russo dal 2016, molto popolare in Russia, tiene stage di Aikido (meglio, della sua interpretazione dello stesso, qui una delle sue ultime lezioni),
https://zen.yandex.ru/video/watch/62092a040d3ea800bd5be77e
e anche ormai una panza come un cocomero rispetto ai tempi di Nico (con cui indubbiamente “abbassa” – e di molto – il baricentro, fondamentale nel Judo e nello Aikido…).

Ora sta girando un documentario sul Donbass ed è stato finora l’unico personaggio minimamente noto (… sic!) a visitare il carcere colpito dai razzi HIMARS gentilmente forniti dalla NATO. Del resto, non è mica Bucha...

Qui mentre guarda i rottami di HIMARS piovuti quella tragica notte
https://t.me/boris_rozhin/60032

Qui mentre visita il baraccamento degli Azovcy dove qualcuno il giorno prima aveva parlato troppo…
https://t.me/boris_rozhin/60031

Qui con il capo della DNR
https://t.me/boris_rozhin/60050

Cito a titolo di cronaca solo perché qualcuno ha anche detto, nel corso della giornata, che era un “fejk”… no, non lo è e, ripeto, è un’indecenza che le maggiori testate giornalistiche mondiali, l’ONU e tutti coloro i quali sono stati chiamati a prendere visione di quanto accaduto se ne freghino altamente.

Poi guardo il rullo dei cinegiornali luce nostrani e, sinceramente, non so se sia peggio che se ne freghino o che diffondano notizie false o non aggiornate. Mi riferisco, in particolare, a

NOVOFEDOROVKA: AEROPORTO IN CRIMEA OGGETTO OGGI DI ESPLOSIONI

Sono le 22:07 mentre sto scrivendo. Davanti ho ancora questo filmato, postato alle 18:27, con un originale datato almeno 15:58 (https://t.me/WarDonbass/75656 il comunicato INIZIALE del ministero della difesa russo era almeno di dieci minuti prima https://t.me/WarDonbass/75655 … ma i cinegiornali son sempre sul pezzo!), già superato da altre notizie mentre lo immettevano nella rete e, ciliegina sulla torta, ancora NON rettificato, pur riferendo notizie false.

“Esplosioni in Crimea, il governatore filorusso: "Presto per dire se ci sono feriti"
Secondo il ministero della Difesa di Mosca non ci sono vittime”
https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2022/08/09/esplosioni-in-crimea-il-governatore-filorusso-presto-per-dire-se-ci-sono-feriti_97d11c51-a96c-4f0e-8117-f69174380b2c.html

Già alle 17:22 il capo della Crimea Aksenov diceva che purtroppo c’erano vittime:
https://t.me/WarDonbass/75664

Ma quando le notizie sono date tanto per darle, peraltro in “Crimea”… (quando già si sapeva esattamente DOVE stavano avvenendo le esplosioni)… tanto, chissenefrega...

Dopo questo ennesimo esempio di impeccabile deontologia e professionalità, andiamo sulla notizia.

L’aeroporto militare di NOVOFEDOROVKA, Crimea, oggi primo pomeriggio (14:43 questo post https://t.me/boris_rozhin/59994) è stato oggetto di esplosioni.
https://www.mk.ru/video/2022/08/09/v-krymu-okolo-poselka-novofedorovka-prozvuchali-neskolko-vzryvov.html?ysclid=l6mmwrb8d747276248
https://t.me/rybar/36929
https://t.me/rybar/36925

Inizialmente si pensava fossero stati razzi, poi col tempo ci si è resi conto che nessun filmato delle camere di sorveglianza aveva filmato gli stessi, nessun radar li aveva tracciati, nessun resto o rottame era stato trovato fra le macerie. La distanza inoltre fra i punti di probabile attacco e i luoghi delle esplosioni è di 400-500 km, quindi gli ucraini avrebbero dovuto ricevere armi di cui, al momento, non sono ufficialmente in possesso.
https://crimea.ria.ru/20220809/general-aviatsii-nazval-versii-proisshestviya-v-novofedorovke-1124115346.html
Quindi, si è passati all’ipotesi successiva dell’ATTO DIVERSIVO, per il momento A PARI MERITO con l’esplosione di depositi di munizioni attigui, la cui detonazione è avvenuta o per un concorso di FATTORI ESOGENI (caldo a 35 gradi, incuria nello stoccaggio, motivi di questo tipo) o per atti comunque NON DOLOSI. A questa conclusione, condivisa da molti analisti e corrispondenti di guerra, si è arrivati quasi un’ora prima del lancio dell’ANSA… questo commento è delle 17:37.
https://t.me/sashakots/34832

Il bilancio attuale è di un morto e nove feriti. Si aspettano le conclusioni della commissione d’inchiesta.
https://t.me/boris_rozhin/60061


Aggiornamenti a seguire stanotte.

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09/08 ore 00:30 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/FKThWsf/08-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/bLCbdNR/08-08-it-1.jpg

Come è facile notare, nessun completamento degli avanzamenti in corso, ma lento avanzare su tutte le direttrici. In sostanza, i russi conservano i loro uomini e martellano con l’artiglieria fino a rendere il più possibile sicuro un loro qualsiasi assalto.

Ma andiamo con ordine. Ingrandendo la linea SEVERSK-ARTEMOVSK,
https://i.ibb.co/TBvCkCL/08-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/7jJ1Myh/08-08-it-1.jpg

è confermata pienamente la situazione di penuria di uomini da parte delle ff.aa. ucraine, a causa delle perdite consistenti di questi giorni, che costringe il loro comando a inviare in fretta e furia rinforzi (le frecce azzurre) anche a costo di scoprire punti nevralgici, ma ancora abbastanza protetti da decine di km di distanza dalla linea di fronte, come ZVANOVKA.

A SOLEDAR il VI battaglione cosacco della LNR è entrato e controlla parte della fabbrica KNAUF, respingendo i tentativi di contrattacco e infliggendo gravi perdite alle ff.aa. ucraine. Questo ha consentito alle truppe russe di liberare con successo le alture di VLADIMIROVKA e STRJAPOVKA e puntare ora a JAKOVLEVKA.

E’ anche per questo attivismo verso SOLEDAR che il comando ucraino è stato costretto in fretta e furia a mandare rinforzi.

LA LIBERAZIONE DEI TERRITORI INTORNO A DONECK COME VARIANTE DI PIANO OBBLIGATA

Più a sud, sopra DONECK, continua il martellamento continuo delle posizioni ucraine da cui partono gli attacchi verso i civili della capitale e delle città vicine. In questo momento, possiamo dire che questo è stato l’unico colpo riuscito della strategia di KIEV: una strategia criminale e canaglia, nel silenzio totale altrettanto criminale e canaglia dell’Occidente (*).

Continuare a bombardare DONECK, infatti ha OBBLIGATO truppe russe e milizie del Donbass a
1. distogliere energie importanti dalla battaglia di SLAVJANSK
2. prendere di petto DIRETTAMENTE quartieri fortificati e protetti da otto anni.

“Cosa fatta, capo ha”, sembra aver detto il comando militare alleato. Naturalmente, questo allunga ulteriormente i tempi, rallenta l’avanzata sul fronte EST, ma non è detto che sia una mossa completamente riuscita e senza effetti collaterali.

INFATTI, i russi non stanno mandando contro i nidi di mitragliatrici i propri all’assalto. Martellano, martellano e ancora martellano. E non senza criterio, ma colpendo con l’aiuto di droni esattamente nei punti che individuano man mano e che poi vanno a smantellare.

Questo obbliga il comando ucraino a sua volta a inviare rinforzi per tenere posizioni che, altrimenti, sarebbero state risparmiate. E non naviga certo in buone acque, se è costretto a tirar fuori dalle patrie galere CRIMINALI DI GUERRA come il capo del battaglione TORNADO RUSLAN ONISCHENKO.
https://t.me/vysokygovorit/9019

E questo pone un altro problema, di ben più difficile soluzione: perdere AVDEEVKA, per esempio, sarebbe la stessa cosa che perdere SOLEDAR o la stessa ARTEMOVSK? E visto che il territorio sotto il controllo del regime di KIEV non è infinito, ACCELERARE LA PERDITA DEL DONBASS per un errore così clamoroso cosa comporterebbe nelle faide interne fra gerarchi?

Soprattutto, UNA VOLTA MESSA IN SICUREZZA DONECK COSA RESTEREBBE A KIEV PER RICATTARE DONBASS, RUSSI E NON SOLO?

A questa domanda ci torneremo dopo. Intanto, analizziamo la situazione a PESKI perché merita, in quanto esemplificativa della tattica attuale dei russi e delle milizie del Donbass in uno dei luoghi più difficili.

IL CASO DI PESKI

Anzi tutto, lo stato delle cose. La città è sotto il controllo dell’artiglieria russa e delle milizie del DONBASS, liberata in gran parte, mentre per la rimanente (zona residenziale – tanto per cambiare! Vedasi anche nota a margine - a nordovest), procede lentamente l’opera di liberazione strada per strada.

LA CITTA’ era non solo parte della linea di fortificazione di cui sopra, ma punto da dove partivano gli attacchi di artiglieria verso i civili di DONECK e dintorni.

Per esempio, questo complesso cerchiato di rosso sull’immagine di un drone
https://t.me/boris_rozhin/59916
e quindi ingrandito a destra, era uno di questi punti di lancio, come evidenziato qui:
https://t.me/DonbassYasinovatayanaliniiOgnia/30220?single
et
https://t.me/DonbassYasinovatayanaliniiOgnia/30220

Ne è passato di tempo, ma il fuoco dell’artiglieria corretto dal riscontro immediato dato dai droni ha consentito a questo punto, nonostante il cemento armato sovietico con cui era fatto avesse tenuto, e non poco, di essere neutralizzato.

Questo è solo un esempio di come stiano operando le truppe. Al massacro non va nessuno. I tempi si allungano? Pazienza. I risultati arrivano lo stesso e obbligando il comando generale ucraino a mandare al fronte ormai gli ultimi uomini rimasti.

Lo dimostrano, tra l’altro, questi soldati ucraini fatti prigionieri proprio a PESKI.
https://t.me/sashakots/34781
Sono solo una piccola parte, rappresentativa però di chi i fascisti di KIEV han mandato a morire: non artiglieri, ma gruppi di difesa territoriale provenienti da NIKOLAEV che salutano genitori e parenti.

Inoltre, l’idea di accerchiare AVDEEVKA non è per nulla scomparsa. Anzi, prendendo PESKI gli alleati cercano sia di eliminare le bocche di fuoco da cui partono i massacri di DONECK e dintorni, sia di impostare la manovra di accerchiamento di AVDEEVKA che è più a nord:
https://t.me/WarDonbass/75573

Vedremo anche qui gli sviluppi. Una domanda resta però ancora in sospeso: UNA VOLTA MESSA IN SICUREZZA DONECK COSA RESTEREBBE A KIEV PER RICATTARE DONBASS, RUSSI E NON SOLO?

L’INCUBO ATOMICO COME ARMA DI RICATTO DEL REGIME DI KIEV
(E NON SOLO NEI CONFRONTI DEI CITTADINI DELLA REGIONE DI ZAPOROZH’E E DEI RUSSI)


Partiamo anzi tutto dalla sparata di oggi, per fortuna solo verbale, di ALEKSANDR STARUCH, capo dell’amministrazione regionale di Zaporozh’e o di quello che ne resta in mano al regime di Kiev. Oggi infatti ha affermato che i russi “usano la centrale atomica di Zaporozh’e per farsi riparo dai tiri di artiglieria” («используют Запорожскую АЭС как укрытие от обстрелов».)
https://t.me/WarDonbass/75551
Ringraziamo ALEKSANDR che ci conferma che a sparare alla centrale non sono i russi, ma gli ucraini che li “inseguono” sino alla centrale. Buttando così nel cesso giorni di propaganda del regime di Kiev ripresa anche dagli improvvidi cinegiornali luce nostrani.

Del resto, anche la portavoce del Ministero degli Interni russo MARIJA ZACHAROVA in un comunicato ufficiale di oggi non usa mezze misure. Ne traduciamo qui una parte saliente:

Non si può ignorare l’ovvio: giorno dopo giorno la situazione diventa sempre più pericolosa. Regolarmente inviamo all’AIEA informazioni aggiornate “dal posto”, che trovano poi riscontro nelle circolari informative dell’Agenzia, che in maniera assolutamente circostanziata descrivono le azioni criminali delle ff.aa. ucraine, il cui comando ha perso definitivamente l’uso della ragione. Ormai è saltato anche il più elementare istinto di autoconservazione, dal momento che puntando l’artiglieria su reattori attivi e sui depositi di combustibile atomico usato, gli ucraini puntano anche a loro stessi.
Нельзя игнорировать очевидное: с каждым днём ситуация становится всё более опасной. Регулярно направляем в МАГАТЭ актуализированную информацию «с места», которая находит отражение в информационных циркулярах Агентства, со всей определенностью изобличающих преступные действия украинских вооружённых сил, командование которых окончательно утратило способность мыслить здраво. Явно отказало у них и элементарное чувство самосохранения. Ведь, наводя артиллерию на действующие реакторы и хранилище отработавшего ядерного топлива, украинцы тем самым целятся и в себя.

Ammazzare da dietro l’angolo e col favore delle tenebre, è un tratto distintivo, se non l’essenza stessa, dei seguaci dell’ideologia banderista, come ben sappiamo sin dai tempi della II Guerra Mondiale. Ma ora i loro obbiettivi non sono solo i popoli di Russia e Ucraina. DI FATTO, ESSI TENGONO IN OSTAGGIO L’INTERA EUROPA E, A QUANTO PARE, NON SI FANNO SCRUPOLO DI “INCENDIARLA” IN NOME DEI LORO IDOLI NAZISTI.
Убийства из-за угла и под покровом ночи – это характерный почерк, если не сказать суть приверженцев бандеровской идеологии, что известно ещё со времён Великой Отечественной войны. Но теперь они выбрали в качестве цели не только народы России и Украины. Фактически берут в заложники всю Европу и, видимо, не прочь «подпалить» её в угоду своим нацистским идолам.
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1825501/

Ribadisce quindi che è da settimane che chiede a ONU e AIEA di venire a visitare la centrale ed esprimersi nettamente nei confronti di questi criminali ma, ahimè, le loro risposte non sono ancora pervenute. Ed è notizia ancora di oggi che la Russia, ancora una volta, ha non solo invitato ONU e AIEA ma si è dichiarata disponibile a fornire loro la massima assistenza.
https://ria.ru/20220808/aes-1808088302.html

Vedremo se e fino a quando accetteremo di divenire ostaggi di soldati che si comportano come una “scimmia con una granata in mano”, nei confronti però di una centrale atomica. Sicuramente, è una delle POCHE CARTE IN MANO RIMASTE AL REGIME DI KIEV.

Ci sono poi i DESIDERATA, come quest’altra idea “geniale”.

UN 40’ UN PO’ MODIFICATO…

Per chi non corre come me per lavoro dietro ai container un quaranta piedi, nella variante open top, è un container lungo dodici metri col tetto telonato e la spalla alla porta rimovibile per favorire carico dall’alto, carico di mezzi sporgenti in altezza e sfilamento degli stessi in fase di scarico. Questi 40’, meglio, nella variante più rozza degli stessi, hanno il tetto rimovibile ma RIGIDO, e dentro c’è la “sorpresina”...
https://t.me/boris_rozhin/59896
Nella variante più raffinata, invece, sono agganciati a un pianale che si inclina al grado desiderato e poi si apre il portello e sparano.

In pratica, uno dei tanti chiodi fissi del regime fascistoide di KIEV è tirar giù il ponte che collega CRIMEA a CONTINENTE. Visto che quei cattivoni gli hanno fatto saltare in aria gli Harpoon e i NATOVSKIE, ultimamente, stanno diventando un po’ più “parchi” di “aiuti” dopo la visita della Pelosi e la decisione dei cinesi di utilizzare tutte le acque intorno a Taiwan come poligono di tiro, ora sono ricorsi a suggerimenti che provengono da menti decisamente più “raffinate”

Parte un mercantile, una nave portacontainer normalissima, si ferma a LIMASSOL (Cipro) dove c’è una base NATO britannica, carica uno di questi container con sorpresina (li fanno i cinesi, gli iraniani, ma anche l’israeliana LORA
https://www.army-technology.com/projects/lora-precision-strike-tactical-missile/
https://missilethreat.csis.org/missile/lora/ )
carica anche gli operatori in grado di farlo funzionare, ritorna nel Mar Nero facendo raso raso la Turchia, poi, al momento giusto, quando è sotto all’altezza del ponte, fa partire il regalino...

Prepariamoci a bassezze di questo tipo e ben peggiori.

REFERENDUM

Intanto, Zaporozh’e si prepara al referendum per l’unione con la Federazione Russa. E’ ufficiale. Questa la dichiarazione in pubblico
https://t.me/boris_rozhin/59901
e questo il comunicato su carta intestata:
https://t.me/rybar/36891
Formato Crimea, quindi, e non DNR e LNR. Vedremo anche qui gli sviluppi

Aggiornamenti a seguire stanotte.

(*) A proposito di critiche e accuse a senso unico, risibile la sceneggiata agostana di Amnesty international che prima accusa Kiev di avere basi militari nelle scuole e negli ospedali, facendosi scudo coi civili https://www.amnesty.it/russia-ucraina-la-condotta-di-guerra-delle-forze-ucraine-ha-messo-in-pericolo-la-popolazione-civile/ , poi dietro le pressioni dei suoi kuratory è costretta a “chiedere scusa”, recitare nuovamente il credo e pure in latino per punizione, pur ribadendo un “eppur si muove” di principio… https://www.amnesty.it/dichiarazione-sul-comunicato-stampa-del-4-agosto-circa-le-tattiche-di-guerra-delle-forze-ucraine/ ). Non vale la pena neppure elevare questa nota a margine a paragrafo a sé stante, visto che stiamo parlando degli stessi che proteggevano i caschi bianchi in Siria nel piazzare nei luoghi del delitto armi chimiche inesistenti, smascherati solo dal fatto che in tale martoriato Paese i figuranti erano talmente pochi che li trovavi in barella prima in un posto, poi in un altro, con gli stessi altri figuranti con casco bianco a fare esattamente le stesse mosse davanti allo stesso fotografo, su sfondi però diversi...

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08/08 ore 11:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermata la notizia che i soldati ucraini stiano smobilitando dalle parti di SEVERSK per andare a puntellare SOLEDAR e ARTEMOVSK.
https://t.me/boris_rozhin/59890

In particolare, tale notizia è confermata per ZVANOVKA, che è un paese sulla strada che collega SEVERSK a SOLEDAR. Cosa significa questo? Molto probabilmente che le ff.aa. ucraine “non ne hanno più”, detto in parole povere, per tenere l’intera linea e stanno cercando di salvare il salvabile concentrandosi sui punti che ritengono nevralgici per continuare a pensare di poter difendere quella direttrice e farlo nella maniera più efficace possibile.

ANTONOVSKIJ MOST

Confermato l’attacco di ieri notte al ponte, sempre in superficie, colpita la baracca dove tenevano l’attrezzatura e il carburante per i generatori diesel, che è quella andata a fuoco. Nessun danno alla struttura, riapertura del ponte rinviata.
https://t.me/boris_rozhin/59885

“SUA EMITTENZA” PERDE COLPI

Oggi, 2022, nonostante il monopolio televisivo e cartaceo dell’informazione sia pressoché totale, tuttavia le notizie sfuggono come anguille dalla rete, paradossalmente per il paragone fatto, “nella rete”, territorio ancora non completamente monopolizzato.

Vale per noi e vale l’UCRAINA… dove leggi liberticide in otto anni hanno continuamente ridotto gli spazi di libertà di informazione fino all’ultimo giro di vite di quest’anno. Sulle TV (comprese quelle dell’oligarca Achmetov) e sulla carta stampata. Risultato:

Gli ucraini hanno aumentato del 76% il ricorso ai social per ottenere le informazioni. La fonte primaria di informazioni è:
66% TELEGRAM
61% YOUTUBE
58% FACEBOOK
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16447

Il potere occorre sottolineare che è presente ampiamente in tutti i suddetti canali. Tuttavia, qui se la deve giocare e, in genere, perde terreno. Lo perde in credibilità, in fiducia, in argomentazioni da addurre a sostegno delle proprie tesi e, infine, in autorevolezza. Ci si accorge di questa sconfitta quando si apprende che gli ucraini cercano sempre più sui telegram russi notizie su obbiettivi colpiti, sull’andamento del conflitto, persino sui propri cari prigionieri.

Laddove quindi non è (ancora) possibile esercitare un controllo totale assistiamo, in Ucraina, a una progressiva riduzione del potere mediatico da parte di Sua Emittenza.

Aggiornamenti a seguire.

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08/08 ore 01:30 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/rMy98N0/07-08-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/yBMJs5N/07-08-it.jpg

Nel complesso, come del resto mostra la cartina, gli avanzamenti sono stati molto contenuti e la cartina è praticamente immutata rispetto a ieri. Quello che è cambiato è sicuramente il bilancio delle perdite fra le fila ucraine, mandate in massa letteralmente a morire. Ogni conferenza stampa mattutina parla di centinaia di morti solo con singoli attacchi, al netto degli scontri che producono anch’essi enormi perdite.

In tutto questo, voci non confermate parlano di ritirata in piccoli gruppi da SEVERSK.
https://t.me/sashakots/34776
Per rinforzare ARTEMOVSK, si dice. Anche se mi sembra improbabile, perché SEVERSK è troppo importante per la tenuta della linea di difesa per essere indebolito, vedremo gli sviluppi.

GAZA: BILANCIO DI UNA STRAGE

41 MORTI, di cui 15 bambini e 4 donne
311 FERITI
https://t.me/rybar/36861
Delitti impuniti per cui nessuno pagherà.

ZAES, ANCORA UN URAGAN (a 400 metri dal reattore in funzione)

Questa la geolocalizzazione degli attacchi di ieri
https://i.ibb.co/w0myk7w/1.jpg
a cui occorre aggiungere un URAGAN che ha deflagrato a 400 m dall’unico reattore rimasto acceso.

SCOPI DEL TERRORISMO DI STATO UCRAINO:
1. seminare il panico fra la popolazione
2. provocare un esodo di massa da quei territori
3. delegittimare così il referendum che tra un mese dovrebbe tenersi per l’indipendenza della regione di Zaporozh’e e unione con la Federazione Russa
4. attribuendo la responsabilità ai russi ed essendo la loro versione rilanciata dai megafoni di regime occidentali, alimentando la russofobia in Occidente.
5. distrarre l’opinione pubblica dei territori ancora da loro controllati da fatti quali la mancata controffensiva di agosto o le enormi perdite sul campo.

Sanno che possono agire in regime di totale impunità, dal momento che in Occidente tutti chiudono gli occhi, ma non solo, danno per vera la versione secondo cui sarebbero i russi a spararsi da soli e a terrorizzare il mondo.

Sanno anche che i territori persi sul campo di battaglia lo sono anche fuori dal campo,
https://t.me/rybar/36858
non si fanno quindi scrupoli nel terrorizzare e uccidere civili che non ritengono più dei “loro”, come nel caso degli attacchi terroristici contro infrastrutture civili.

E’ il caso, ancora mentre scrivo di qualche loro V2 ancora una volta contro l’ANTONOVSKIJ MOST, il ponte già da loro danneggiato a Cherson.
https://t.me/boris_rozhin/59859

Un’indecenza che si ripete da otto anni, solo che qui su scala molto più ampia.

“BASTA FROTTOLE”: LE DOMANDE DI ALFRED KOCH

Guardiamolo in faccia, questo signore, prima di ascoltare le sue domande.
https://colonelcassad.livejournal.com/7785243.html
E’ stato vicepremier della Federazione Russa, ha aiutato burocrati a diventare oligarchi e, insieme a loro, a smantellarla pezzo dopo pezzo.

A proposito, nel 2014 un pezzo volle portarselo con sé in Germania, dove ora vive, ma i russi ebbero l’ardire di perseguirlo per contrabbando: era un quadro sotto tutela dei beni culturali e artistici russi. Lui se ne restò in Germania, l’interpol si guardò e si guarda bene dall’accogliere la richiesta di rogatoria internazionale, e lui è lì che si gode i frutti delle sue fatiche, spande letame contro i russi e ogni mattina si alza con “la paranza / è una danza / che si balla nella latitanza”... e “con prudenza ed eleganza” fa anche un movimento de panza alla facciazza loro.

Chiude il pezzo citato da Rozhin (originale qui https://mayday.rocks/davajte-uzhe-nakonets-pro-tantsora-i-chto-emu-meshaet-v-realnosti/)
con l’immancabile slava ukraine, quindi la sua posizione nel conflitto è abbastanza chiara.

Eppure, questo quattro agosto proprio non ce l’ha fatta più e ha scritto parole di fuoco. Meglio, domande di fuoco ai dirigenti di Kiev. Ne riprendo qualcuna.

Siamo al 161 giorno di guerra e io non sto capendo più nulla. Ci han detto molto a proposito di un’offensiva ucraina su Cherson che davano per imminente, e ora proprio non riesco a mandar giù il fatto che, le stesse testine parlanti, prima han parlato di offensiva e ora, senza nemmeno spiegare cosa sta accadendo, ci dicono che dobbiamo attendere l’offensiva russa da Cherson a Nikolaev e Krivoj Rog.
Вот и прошёл сто шестьдесят первый день войны. Я уже перестал что-то понимать. Нам так много говорили, что вот-вот начнётся украинское наступление на Херсон, что я всё никак не могу привыкнуть к тому, что те же говорящие головы, которые нам лили в уши про это наступление, теперь, без всякого перехода, предлагают нам ждать российского наступления от Херсона на Николаев и Кривой Рог.

Ci han raccontato a lungo che l’artiglieria russa era rimasta senza proiettili, e ora che dobbiamo invece dobbiamo abituarci al fatto che la stessa stia martellando il Donbass da sei giorni di fila non stop.
Нам так долго рассказывали, что российская артиллерия осталась без снарядов, что нам опять нужно привыкать к тому, что она шесть дней к ряду засыпает снарядами Донбасс.

Ci han raccontato che Putin era rimasto a corto di riserve, e ora che invece ha messo 30 battaglioni sotto Cherson, ha invece ancora la forza di attaccare a Bachmut e Avdeevka.
Нам говорили, что у Путина уже нет резервов. Но перекинув 30 БТГ под Херсон, у него всё ещё есть силы продолжать наступление на Бахмут и Авдеевку.

RAGAZZI! BASTA FROTTOLE. DITE LE COSE COME STANNO.
Ребята! Хватит врать. Расскажите все как есть.

Shojgu sostiene di aver distrutto sei postazioni HIMARS. Voi sostenete che sia una bugia. PERCHE’ ALLORA ANCORA UNA SETTIMANA FA FACEVATE FUORI 10-15 DEPOSITI DI ARMI E MUNIZIONI DEL NEMICO, E ORA SOLO 4 O 5?
Шойгу утверждает, что он уничтожил шесть HIMARSов. Вы утверждаете, что это ложь. Но почему тогда ещё неделю назад вы за ночь уничтожали по 10-15 складов противника, а теперь только по четыре-пять?

Ancora, lui sostiene di aver distrutto cinque postazioni HARPOON. Se non è vero, come mai da quando sono in dotazione alle ff.aa. ucraine non una nave è stata affondata?
Он утверждает, что уничтожил пять HARPOON. Если это неправда, то почему с тех пор, как они появились на вооружении ВСУ, не было потоплено ни одного корабля?

[…]

I propagandisti ucraini a una voce ci raccontano che i soldati russi non prenderanno più neppure una città. Perché allora avete dichiarato l’evacuazione totale dalla regione di Doneck? Al sesto mese di guerra! Perchè non prima, quando i russi attaccavano, ma adesso, quando dite invece che non c’è rischio di attacco? Oppure c’è?
Украинские пропагандисты в один голос рассказывают нам про то, что путинские вояки больше не возьмут ни одного крупного города. Тогда зачем тотальная эвакуация из Донецкой области? Это на шестой-то месяц войны! А почему её не провели раньше, когда русские наступали? И почему ее проводят теперь, когда риска такого наступления нет? Или есть?

Siamo ad agosto. La deadline che vi siete dati come ultima data per l’attacco delle ff.aa. ucraine. Dobbiamo aspettare ancora o avete una nuova data? Se si, ditecela per favore. E spiegateci il perché del cambio data.
На дворе август. Это был тот дедлайн, который вы называли как крайний срок для перехода ВСУ в наступление. Нам все ещё ждать его или у вас теперь есть новая дата? Если да, то назовите её. И объясните причины переноса.

SOLO NON TIRATE FUORI LA SOLITA SOLFA CHE L’OCCIDENTE VI AIUTA MALE.
Только не надо заводить старую волынку про то, что Запад плохо помогает.

(e qui ormai Koch si sente tedesco a tutti gli effetti e da tedesco, quindi “occidentale”, parla ai dirigenti ucraini) […]

Miliardi di contanti quasi ogni giorno vi arrivano come da una cornucapia. Avete ormai lanciarazzi multipli tanti quanti quasi la Gran Bretagna. L’Europa è pronta a passare l’inverno al freddo ma non torna indietro. QUINDI BASTA COL “CATTIVO” OCCIDENTE! INFINE, PARLIAMO PIUTTOSTO DI CHI CONDUCE LE DANZE E DI COSA GLI IMPEDISCE IN REALTÀ.
Миллиарды кэша почти каждый день сыпятся как из рога изобилия. У вас уже западных РСЗО почти столько же, сколько у британской армии. Европа готовится замерзать зимой, но отступать не намерена. Так что хватит про "плохой" Запад. Давайте уже, наконец, про танцора и что ему мешает в реальности.

Cosa abbia mosso Koch nel prendere le distanze dal regime fascistoide di KIEV e dalle sue panzane per coprire le sue magagne, è più materia di psicanalisi che di politica estera. Potrei però ANCHE cercare di leggere tra le righe di questi messaggi in codice più mafiosi che altro, un’insoddisfazione generale della Bundesrepublik Deutschland, che manda avanti una sua seconda fila, peraltro non ufficiale, peraltro in russo, per lanciare un avvertimento a Kiev abbastanza chiaro: “non siamo così scemi come credete, gli occhi per vedere, tra una fetta di salame che ci mettete e una che ci mettiamo noi per ordini di scuderia, ce li abbiamo anche noi”.

Noi che il salame solitamente lo mettiamo nel panino, prendiamo atto del fatto che ormai anche gli “alleati” comincino a farsi qualche domanda.

Aggiornamenti a seguire.

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07/08 ore 10:00 aggiornamento

GAZA (e non solo), LA STRAGE CONTINUA


29 morti e 253 feriti, al momento, così come affermato dal Ministro palestinese della salute:
https://economictimes.indiatimes.com/news/international/world-news/israel-militants-trade-fire-as-gaza-death-toll-climbs-to-24/articleshow/93402846.cms

L’impressione è che quando i riflettori sono tutti puntati altrove,
chi in Kosovo (dove ancora ieri e l’altro ieri sono continuate provocazioni e soprusi da parte albanese
https://t.me/rybar/36848
insieme all’arresto (e rilascio dopo mezza giornata) della giornalista russa Darja Aslamova
https://t.me/WarDonbass/75401),
chi in Palestina,
chi in Nagorno,
vada avanti a farsi i propri porci comodi. Ma forse non è neppure questo il caso, almeno per Gaza, dove la cosiddetta “comunità internazionale” è da decenni cintura nera di gioco delle tre scimmie.

TILT

E’ notizia di oggi la liberazione di BLAGODATNOE, del cui attacco abbiamo parlato stanotte.
https://t.me/WarDonbass/75402
Prossima fermata PERVOMAJSKOE e poi 27 km di pura campagna fino a NIKOLAEV.

L’offensiva nel SUD pare la stiano facendo i russi, dopo un mese almeno di sbrodolamenti del regime di KIEV continuati sui cinegiornali luce nostrani, e concretizzatisi in quattro buchi su un ponte con le V2 natovskie e nulla più.

La faranno? Non la faranno? Intanto a PESKI stanno eliminando le ultime sacche rimaste in città, a KODEMA sono già entrati in città e si sono piazzati nella zona EST, consolidando per poi proseguire, e a SOLEDAR lo stesso, ma nella fabbrica KNAUF
https://t.me/boris_rozhin/59788

L’impressione, più che la strategia della lavatrice di cui abbiam parlato diverse volte, vista l’ampiezza del territorio interessato che abbraccia ormai la zona da NIKOLAEV a SOLEDAR, è che le ff.aa. ucraine siano ridotte a una biglia di acciaio all’interno di un flipper sempre più in tilt per gli scossoni che gli arrivano da destra a sinistra.

In altre parole, decidendo di prendere l’iniziativa a SUD, i RUSSI stanno sicuramente alzando l’asticella dell’azione condotta sinora, quando invece tale IMMENSO fronte era congelato e ci si limitava a contenere azioni diversive e attacchi localizzati. Vedremo gli aggiornamenti.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

 
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07/08 ore 1:00 aggiornamento

FRONTE SUD[/b]


Carta aggiornata di RYBAR a ieri pomeriggio
https://i.ibb.co/NTQ6vT4/06-08-RU.jpg

E’ veramente da tanto che non parliamo del FRONTE SUD. Se oggi affrontiamo l’argomento, è perché sono successi fatti importanti su questa linea che, anche se ANCORA non hanno portato a cambiamenti sostanziali, pur tuttavia potrebbero costituire i prodromi di un’operazione su vasta scala.

Oltre infatti alle operazioni difensive che hanno contraddistinto questi mesi, come la distruzione di una colonna di carri nemica in avvicinamento o il fuoco di artiglieria sulle ff.aa. ucraine che, ancora una volta, cercavano di forzare il fiume Ingulec e sfondare ad Andreevka, NOTIAMO QUELLA FRECCIA ROSSA VERSO OVEST.

Rappresenta l’attacco verso BLAGODATNOE. A OVEST C’E’ QUASI SUBITO NIKOLAEV. Seguiremo gli aggiornamenti.

INTORNO A DONECK

Si continua a combattere per ricacciare indietro le forze ucraine in una zona da cui non riescano più a bombardare i civili di DONECK.

Le truppe russe sono avanzate sia su PESKI che su MAR’YNKA, senza però riuscire ancora a dichiarare LIBERE quelle regioni.

Carta di RYBAR aggiornata:
https://i.ibb.co/y0qxFdY/06-08-RU.jpg

In particolare, verso MAR’YNKA è stata fatta un’altra breccia nella linea di fronte, questa volta liberando una fattoria e, di fatto, tagliando comunicazioni e rifornimenti.
https://t.me/RVvoenkor/22218

PONTE ANTONOVSKIJ RIPARATO

Da settimana prossima sarà anche riaperto, in barba ai cinegiornali luce e alle loro notizie sull’argomento, che ripetevano la versione di KIEV che parlava di abbattimento del ponte. Non solo non è stato abbattuto, ma i danni sono già stati riparati:
https://t.me/RVvoenkor/22218

CONTINUANO GLI ATTACCHI TERRORISTICI DI KIEV

Questa volta a farne le spese è stato il sindaco di Novaja Kachovka Vitalij Gura.
https://t.me/voenkorKotenok/39056

Gli amministratori locali colpiti dalla vile mano nazifascista di KIEV sono in tutto 10, di cui 3 i morti.
https://t.me/rybar/36837

Altra notizia di oggi, è il bombardamento ad ALCHEVKO. HIMARS SU CASE POPOLARI
https://t.me/WarDonbass/75375
ET
https://t.me/WarDonbass/75382

Per quanto riguarda il pullman fatto saltare in aria ieri a DONECK, sempre RYBAR è riuscito a geolocalizzare l'attacco. deliberatamente teso a colpire civili.
https://i.ibb.co/PwsJZr3/05-08.jpg

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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06/08 ore 01:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessun aggiornamento di rilievo lungo la linea SEVERSK-ARTEMOVSK, come da carta di RYBAR
https://i.ibb.co/3fyC1sJ/05-08-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/2kH50nK/05-08-it.jpg
Sostanzialmente prosegue lentamente l’avanzata e vengono sistematicamente neutralizzati tutti i tentativi di contrattacco, a prezzo di enormi perdite fra le fila ucraine.

Più a sud, PESKI è quasi completamente libera, MAR’INKA lo è per circa due terzi.
https://t.me/antifashisttm/40129

Nel complesso analisi e flussi di informazioni ieri sono stati catalizzati dall’ennesimo attacco criminale su Gaza, il cui bilancio attuale è di 10 morti e 79 feriti,
https://t.me/rybar/36796
per cui ogni giorno di questa settimana c’è stato o un conflitto (Kosovo, Nagorno, Palestina) o una crisi molto vicina a diventarlo (Taiwan).

CENTRALE ATOMICA ZAES

Mentre proseguono i resoconti deliranti sui vari cinegiornali luce, diamo la situazione attuale:

I 12 proiettili calibro 152 mm, sparati dalla 45° brigata artiglieri di stanza a Marganec, dovevano colpire i lavoratori al cambio turno (era quello l’orario di lancio). Tagliate subito acqua ed elettricità, si toglieva la corrente al REATTORE n° 3 e si abbassava la potenza al REATTORE n° 4. L’incendio nel frattempo è stato domato.
https://life.ru/p/1514469
https://ria.ru/20220805/aes-1807655527.html

ANCORA OL’GA

Il vile e criminale atto terroristico di ieri non ha impedito a CENTINAIA di comuni cittadini di sfidare la barbarie nazifascista di Kiev e deporre un fiore accanto alla bara di Ol’ga.
https://rossaprimavera.ru/news/dea4e9e6

Quella che per qualche titolista eticamente inqualificabile suonava bene chiamare “lady morte”, per loro è stata garanzia di salvezza per otto anni. Chiamandola inoltre “la prima donna comandante russa” a essere uccisa, tale titolista peraltro non si è reso neppure conto che, così scrivendo, ha delegittimato e demolito in meno di una riga mesi di propaganda occidentale. Ol’ga era del Donbass. Ol’ga però era russa, per il titolista. Il cinegiornale luce ammette quindi che il popolo del Donbass è russo. Pertanto, anche per i cinegiornali luce la Russia sta liberando il proprio popolo. Non diciamolo troppo in giro altrimenti avremo un titolista licenziato sulla coscienza…

Questo un breve filmato della cerimonia funebre:
https://vk.com/video-213182100_456243091
I ragazzi abbracciati da amici, parenti e autorità sono i suoi due figli che, per la cronaca, già stanno seguendo le orme della madre.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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05/08 ore 19:00 aggiornamento

COLPITA DUE VOLTE IN UN GIORNO LA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E


Ma per i cinegiornali luce nostrani, SONO STATI I RUSSI A SPARARSI DA SOLI!
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/08/05/media-bombe-russe-su-zona-centrale-nucleare-zaporizhzhia_522d5e1a-6996-4aae-97fe-f8171473bd1b.html

L’idiozia dei media nostrani è tanta e tale che merita una breve cronologia:

PREMESSA: ne abbiamo già parlato ampiamente. Da settembre la centrale da ENERGOATOM (UA) passa sotto ROSATOM (RU). L’UCRAINA PERDE IL 20% DELL’INTERA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA NAZIONALE!
https://t.me/zaes_energoatom/955
Cosa fanno quindi gli orchi cattivi? La usano come bersaglio per il tirassegno! Tutto molto logico!

Ma atteniamoci ai fatti. Anzi, aggiorniamo la denuncia degli attacchi delle ff.aa. ucraine già compiuta negli aggiornamenti precedenti con gli ultimi atti criminali:

9 luglio, per punire gli abitanti della regione di Zaporozh’e delle loro posizioni chiaramente filorusse, gli ucraini gli tagliano il gas:
https://t.me/godeye_ru/11915

16 luglio: altro attacco terroristico ucraino contro la centrale
https://t.me/zaes_energoatom/957

27 luglio notte: attacco di artiglieria ucraina contro il quartiere dei lavoratori della centrale: una casa danneggiata, bomba caduta nella camera da letto dei figli di questa famiglia:
https://t.me/zaes_energoatom/966

Il TRE AGOSTO, il presidente dell’amministrazione provvisoria della regione di Zaporozh’e EVGENIJ BALICKIJ rilancia un’altra volta, e ufficialmente, l’invito già rivolto all’AIEA di visitare la centrale (Мы всячески приветствуем, что руководитель МАГАТЭ собирается посетить самую крупную в Европе атомную станцию):
https://t.me/BalitskyVGA/142
Nel video conferma l’intenzione di mostrare ai funzionari dell’Agenzia atomica le prove degli attacchi ucraini, condotti in particolar modo con droni (в том числе беспилотники) e, in generale, con armi fornite dall’OCCIDENTE, letteralmente “COMPORTANDOSI COME UNA SCIMMIA CON UNA GRANATA IN MANO” (ведя себя, как обезьяна с гранатой)

Questo perché l’AIEA si renda conto di quali conseguenze possano avere “per l’intera Europa e il mondo intero” (для всей Европы и всего мира) tali attacchi sconsiderati.

Due giorni dopo, cronaca di oggi:
- primo attacco alle 16:00, scoppia un incendio, saltano le linee elettriche, una città intera resta senza elettricità, compresa l’alimentazione primaria ai reattori:
https://t.me/vrogov/3987
- secondo attacco un’ora e mezzo dopo, giusto per fare ancora più danno.
https://t.me/voenkorKotenok/39035

Filmati relativi al primo attacco qui:
https://t.me/vrogov/3988
Ma per i cinegiornali luce nostrani, sono i russi a spararsi da soli. Come a DONECK.

DONECK

- STRAGE SULL’AUTOBUS

Centrato un autobus oggi da un attacco di artiglieria ucraino:
https://t.me/SergeyKolyasnikov/40939
https://t.me/SergeyKolyasnikov/40936

Bilancio: 3 CIVILI morti e 5 feriti
https://t.me/boris_rozhin/59617

- Centrato anche il TETTO DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI DONECK, qui i video filmati immediatamente dopo
https://t.me/rybar/36711

e qui i lavori dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme:
https://t.me/Doninside/15556

Questo invece il lavoro di geolocalizzazione del COLLETTIVO DI RYBAR per ricostruire la traiettoria dei missili che hanno colpito ieri la PRIGIONE 124, sempre a DONECK, dove erano detenuti anche prigionieri di guerra ucraini.
https://t.me/rybar/36706

Aggiornamenti a seguire.

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05/08 ore 10:00 aggiornamento

ARTEMOVSK


Carta aggiornata di RYBAR dove si vede bene l’affondo verso la città da parte delle truppe russe e delle milizie del Donbass:
https://i.ibb.co/s9G9228/04-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/4RY1tqz/04-08-it-1.jpg

La carta permette anche di vedere come, a prescindere dall’affondo, sia possibile in tali condizioni ampliare lo stesso verso nord e verso sud, consolidando le posizioni conseguite ieri. Seguiremo gli sviluppi.

SVANTAGGI DI CHI VUOLE LA “PUREZZA DELLA RAZZA”

Abbiamo analizzato come il regime fascistoide di Kiev abbia, in questi otto anni, condotto un’intensa campagna, da esso definita, di DERUSSIFICAZIONE, ovvero di ELIMINAZIONE DI OGNI DIVERSITA’ LINGUISTICA E CULTURALE RISPETTO A QUELLA CREAZIONE, ARTIFICIALE E ARTIFICIOSA, DI UNO STANDARD LINGUISTICO-CULTURALE “PURO”, CREATO IN CORSO D’OPERA A SECONDA DELLE CONVENIENZE, E SU CUI OMOGENEIZZARE CINQUANTA MILIONI DI ABITANTI.

Prescindiamo, per un attimo, dalla miopia di tale operazione, perché senza prospettive, dall’imbecillità di tale operazione, perché riportata su di noi sarebbe come imporre ex abrupto un dialetto regionale a scelta (tranne il toscano che non vale!) sull’italiano (questa la proporzione ucraino-russo alla fine dell’URSS sul territorio ereditato dalla Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina), e da tutto quanto si può dire su questa ricerca assurda di una presunta “purezza della razza”, con relativi annessi e connessi nazifascisti su cui i cinegiornali luce glissano amabilmente da dieci anni.

E concentriamoci per un attimo sulla res militaris. I russi, che sono un paese MULTIETNICO e MULTINAZIONALE, lo sfruttano appieno nelle comunicazioni. Mandando in pappa spionaggio e controspionaggio ucraini che si fermano a ucraino e, loro malgrado, russo. Questi soldati russi CODIFICANO I LORO MESSAGGI IN LINGUA TUVIANA, lingua di ceppo turco parlata da 283 mila persone. Di cui forse qualche professore reduce dai Dipartimenti sovietici di turcologia, mongologia e caucasologia o qualche figlio delle migrazioni interne del Secondo dopoguerra avrebbe potuto dire la sua, ma… a causa di questo pluriennale schiacciasassi culturale dei fascisti di Kiev, ormai è scomparso…
https://t.me/rybar/36688
Che dire… Менди! (Mendi) ovvero “Ciao ciao” in tuviano!

UNA VIGNETTA CHE SI COMMENTA DA SOLA

https://t.me/boris_rozhin/59561

USA e NATO fanno e seguono la colata di cemento sulle casseforme che compongono la STRETTA di MANO fra Federazione Russa e Repubblica Popolare Cinese. Il ministro degli interni cinese si è espresso ufficialmente per intensificare ulteriormente l’alleanza fra i due Paesi.

Aggiornamenti a seguire.

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04/08 ore 20:00 aggiornamento

DONECK, LA STRAGE CONTINUA


Parlare di Doneck oggi, denunciare quanto accaduto a Doneck oggi, rischia di cadere, per l’ennesima volta, nella categoria degli “atti dovuti”. Non ne parla nessuno, ne parliamo noi e “domani sarà un giorno uguale a ieri”.

Cerco di raccontare l’ennesima strage di oggi alzando la voce, unendomi al dolore di queste vittime dimenticate, sperando di non dovere più farlo. Sicuramente, per come stanno andando le cose sul campo di battaglia, questi criminali avranno ancora poco tempo per farlo.

Alle 10 di mattina, in piena apertura della camera ardente di Ol’ga Kachura al Teatro dell’Opera e del Balletto di Doneck (Донецкий Государственный Академический театр оперы и балета им. А.В. Соловьяненко, Ul. Artema, 82, prime OTTO foto di questo reportage)
https://asd.news/articles/genocide/udar-po-tsentru-donetska-v-den-proshchaniya-s-korsoy/

è stato sferrato un attacco di proiettili NATO calibro 155 mm proveniente da NORD-OVEST a 27 km di distanza dal luogo dell’impatto. Questa la carta della traiettoria seguita dai proiettili:
https://t.me/DNR_SCKK/9802?single

Al civico 80 della stessa strada c’è l’Hotel Palace, anch’esso colpito. QUATTRO ESPLOSIONI IN TUTTO. Questi i filmati delle videocamere di sorveglianza:
https://t.me/boris_rozhin/59508

Quella donna che passeggia davanti all’ingresso è una degli 8 morti e 5 feriti (bilancio alle 19:30) che compongono il bilancio attuale di questa strage:
https://t.me/voenkorKotenok/39012

Anche questa bambina è morta,
https://t.me/Marinaslovo/4350
insieme a sua nonna, la ballerina e pedagoga GALINA VOLODINA.
https://dnr-news.ru/society/2022/08/04/74657.html

Macerie, vetri rotti, crateri, corpi senza vita sull’asfalto: ennesimo delitto impunito di un regime criminale che, non potendo replicare sul campo alle continue sconfitte, se la prende con i più deboli e indifesi, facendosi forte del fatto che spara da posizioni dove la contraerea può poco o niente.
https://t.me/IA_ASD/10551

Tre ragazzi uccisi è invece il bilancio di bombardamenti su Makeevka, per chiudere (forse) la giornata di oggi:
https://t.me/epoddubny/11818

VITTORIO RANGELONI, un fotoreporter italiano presente oggi a DONECK, era sul posto e, dato che la cerimonia non era ancora iniziata, era andato a prendere un caffè con dei colleghi. E per poco non ci rimaneva anche lui. Inoltre, è stato involontario testimone (primo filmato, rumore di sottofondo) del secondo attacco (video postato alle 10:24, dove parla distintamente del PRIMO attacco, con “quattro esplosioni”) , quello ancora più canaglia e criminale, perché è quello che si conduce quando sul posto arrivano i soccorsi.
https://t.me/vn_rangeloni/1080

Al pomeriggio, giusto per continuare a terrorizzare la popolazione,

è stato colpito un altro carcere
https://t.me/itsdonetsk/24708

e sono stati lanciati su DONECK gli ennesimi URAGAN con testata montata a “petali”, le letali mine antiuomo che ogni giorno vengono gettate sulla capitale del Donbass.
https://t.me/voenkorKotenok/39002
https://t.me/epoddubny/11814

Una delle ultime rappresaglie nazifasciste. E non perché la cosiddetta “comunità internazionale” finalmente proferirà parola, non perché “colà dove si puote” qualcuno dirà “adesso basta altrimenti vi tagliamo gli aiuti”, ma perché le cose sul campo stanno cambiando, e velocemente.

A NORD DI DONECK

Cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/G7JNjnj/04-08-RU-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/gFywxTK/04-08-EN-1.jpg

Come possiamo notare, i maggiori successi sul campo si stanno avendo in quelle QUATTRO FRECCE ROSSE sopra DONECK, che stanno SBRICIOLANDO IL CEMENTO ARMATO DI BUNKER, TRINCERAMENTI, FORTIFICAZIONI intorno alla capitale e da cui fino a poco fa partivano questi attacchi criminali: ora partono da più lontano coi mortai da 155 mm NATO, ma tra un po’ non basteranno più neanche quelli.

AVDEEVKA

L’ingrandimento in alto a sx della carta, ci mostra come le truppe russe siano ENTRATE a SUD della cittadella fortificata, nella PROMZONA (zona industriale), e stiano conducendo un combattimento strada per strada. Che finora si è dimostrato il terreno loro più congeniale.

PESKI

L’ingrandimento in basso a sx della carta, aldilà della percentuale di avanzamento delle truppe russe e delle milizie del Donbass, mostra un DATO MOLTO PREOCCUPANTE per la linea di difesa ucraina. La città in sé ormai importa fino a un certo punto, per quello che ne resta in mano ucraina (dato su cui torneremo presto). GLI ATTACCANTI, INFATTI, SI SONO GIA’ BUTTATI SULLA STRADA A OVEST CHE PORTA A PERVOMAJSKOE E VODJANOE. Come abbiamo già visto, perdere queste due città significa per le ff.aa. ucraine compromettere la difesa di AVDEEVKA.

Tornando ora a quanto manca per liberare interamente la città, questa cartina mostra cerchiata l’area urbana. Mancherebbe ora uno spicchio a nordovest. Seguiremo gli aggiornamenti.

Visto il CROLLO COSI’ CLAMOROSO DI UNA LINEA DIFENSIVA COSI’ FORTIFICATA E RINFORZATA PER OTTO LUNGHI ANNI, dubito fortemente che tale crollo sia frutto SOLTANTO dei valorosi sforzi delle truppe impegnate su questa direttrice da fine febbraio. L’impressione, è che la linea sia saltata completamente grazie ai rinforzi delle truppe impegnate precedentemente per liberare Severodoneck. Il raggiungimento di una superiorità schiacciante di artiglieria, grazie anche all’ERRORE CLAMOROSO delle ff.aa. ucraine di cui parlavamo ieri (in breve, distogliere da questa direttrice forze ingenti per il “contrattacco” a Cherson), ha consentito di spazzare via le prime linee difensive e sfondare.

ARTEMOVSK

Ci eravamo lasciati ieri grosso modo qui:
https://u.9111s.ru/uploads/202208/03/790d91f2868e0d93bf8c302d0abce785.png

ARTEMOVSK è la città a sud. Mancava ancora una manciata di km per arrivare ai suoi confini.
Ebbene, è notizia di poco fa che non solo le truppe russe e le milizie del Donbass sono entrate da EST ad ARTEMOVSK, ma stanno già combattendo nelle prime strade della città. Attualmente sono in via Patrice Lumumba (punto rosso sulla cartina qui sotto):
https://t.me/boris_rozhin/59509
Notizia confermata da più fonti:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16353

Questo ennesimo CEDIMENTO della linea difensiva ucraina è dovuto all’ENNESIMO ERRORE TATTICO delle ff.aa. ucraine: TENTARE IERI UNA CONTROFFENSIVA A POKROVSKOE. Non solo tale controffensiva è fallita miseramente con gravissime perdite, ma il vuoto creato dalle stesse ha lasciato sguarnito quel settore da cui sono entrati russi e milizie.
https://t.me/boris_rozhin/59520

Non sarà una passeggiata, la liberazione di ARTEMOVSK. In questa infografika del collettivo di RYBAR sono visibili 4 ponti minati e tutte le postazioni di artiglieria a ovest pronte ad aprire il fuoco contro gli attaccanti:
https://t.me/rybar/36668
A dirla tutta, ci sono anche le coordinate satellitari delle stesse. Converrebbe quindi ai “difensori” pensare più a difendere loro stessi, anziché ammazzare impuniti anziani, donne e bambini a Doneck. Penso anche che non stiano lì farsi sparare… ma non è detto che riescano a conservare l’attuale potenza di fuoco mentre cercano di non farsi individuare… e non è detto che comincino ben presto a esser presi di mira anche da SUD.

Infatti, i combattimenti ora si sono spostati a KODEMA, la cui perdita aprirebbe a ZAJCEVO e quindi ad ARTEMOVSK anche da SUD.
https://t.me/boris_rozhin/59496

NAGORNO-QARABAGH: STOP (TEMPORANEO) DA MOSCA

Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/R0Xd4TW/04-08-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/0FYYsMb/04-08-it-1.jpg

Il contingente di pace russo è INTERVENUTO sulla vicenda. HA PRESO POSSESSO DELLE ALTURE OCCUPATE IERI DAGLI AZERI (Sari Baba, Farux e Dyuryu nella legenda italiana) e li ha invitati a ritornare alla casella di partenza. Entrambe le parti accusano Mosca di “non fare abbastanza”, nel complesso la situazione è molto TRABALLANTE.

QUELL'AGOSTO DEL 2014

Stavo pensando ancora a Ol’ga, alla sua scelta. Davvero quella donna, essendo militare, avendo lavorato per sedici anni agli Interni, sapendo con cosa combattevano i miliziani, era perfettamente conscia di cosa avrebbe incontrato scegliendo di stare dalla loro parte. Ciò nonostante, prese posizione, fece una scelta netta, precisa, partigiana e antifascista, e decise di combattere contro un esercito numericamente più forte, molto meglio armato e ormai in pieno sfondamento lungo tutte le linee di fronte.

Questa la cartina del 03/08/2014:
http://novorossiya.name/wp-content/uploads/2014/08/03.08.jpg
Impressionante. Doneck era quasi accerchiata, il Mare di Azov era stato completamente tagliato, insieme alla linea di confine con la Russia, che si assottigliava sempre più.

Il 10 agosto la situazione forse più tragica:
https://pp.userapi.com/c849216/v849216322/8a0e2/CCyZBNCEmF8.jpg
Anche Lugansk era quasi accerchiata, mentre Doneck era operativamente chiusa in una sacca.

La situazione cambiò radicalmente subito dopo, e già a fine agosto dello stesso anno la tattica di formare micro-sacche e imprigionarvi il maggior numero di truppe ucraine possibile, aveva dato i suoi frutti e, a fine mese, rimesso in sicurezza una buona parte di quel territorio
http://cdn.thinglink.me/api/image/561604036957044737/1024/10/scaletowidth
che qualche mese più tardi si sarebbe ulteriormente ampliato
https://r4.mt.ru/r8/photoC0E6/20563391547-0/jpg/bp.webp
sino ad arrivare a quei confini che dal 2015 a inizio 2022 non sarebbero cambiati:
https://katehon.com/sites/default/files/img86.jpg

Un omaggio alla grandezza di questa donna e alla lotta da lei condotta, fino all’ultimo, per la liberazione del suo popolo.

Aggiornamenti a seguire.

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04/08 ore 09:30 aggiornamento breve

OL'GA KAČURA (12/5/1970 - 3/8/2022)

E' notizia di oggi la decorazione a GEROJ ROSSII (Eroe di Russia), che arriva subito dopo la decorazione ieri a GEROJ DNR (Eroe della DNR)
https://t.me/WarDonbass/75079

Anche le ff.aa. ucraine stanno commemorando la defunta "terrorista", nelle loro cronache, BOMBARDANDO DONECK DA STAMATTINA E, IN PARTICOLARE, IL DRAMTEATR DOVE SI TROVA LA CAMERA ARDENTE:
https://t.me/voenkorKotenok/38973 Notizia appena arrivata
https://t.me/voenkorKotenok/38974 video del centro sotto attacco, zona Donbass Palass (Донбасс-Паласс)
https://t.me/WarDonbass/75079 qui ci sono già dei morti

Il Dramteatr a Mariupol si scoprì poi essere stato fatto saltare dagli squadristi di Azov, ma i cinegiornali luce ci ricamarono sopra per settimane. Qui c'è una camera ardente sotto il tiro di attacchi missilistici, a civili che vengono a porle il loro commiato. Ma agli stessi cinegiornali luce non importa nulla.

Aggiornamenti a seguire.

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03/08 ore 23:00 aggiornamento

La giornata di oggi ha segnato ulteriori avanzamenti lungo tutte le direttrici principali di questa fase del conflitto, in particolare:

PESKI

Questa la cartina di RYBAR (che vale anche per AVDEEVKA)
https://i.ibb.co/f9WvT1S/03-08-RU-1.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/2MhpSyf/03-08-EN-1.jpg
con anche un tentativo di traduzione italiana della legenda:
https://i.ibb.co/096RGrH/03-08-IT-1.jpg

PESKI è l’ingrandimento in basso a sinistra, la situazione alle 14:30 ritratta da questa cartina è ulteriormente cambiata e ora le milizie del Donbass hanno liberato oltre META’ della città.
https://t.me/wargonzo/7745
et
https://t.me/milchronicles/973

La liberazione di PESKI è strategica perché permette di proseguire verso Pervomajskoe e Vodjanoe, bloccando la strada M-04. Allorché questo si verificasse, la situazione per AVDEEVKA diverrebbe assai più critica della attuale, trovandosi in semiaccerchiamento e, per certi versi (approvvigionamento di uomini e mezzi), in qualcosa di più di un semplice semiaccerchiamento.

La situazione pressoché disperata a PESKI SAREBBE FRUTTO DI UN ERRORE CLAMOROSO del comando militare ucraino. Nessuno, da parte loro, si aspettava un crollo così repentino della linea di difesa. Nessuno, probabilmente, si aspettava un attacco lungo questa direttrice. E così, IN PREPARAZIONE DEL CONTRATTACCO A SUD MOLTI PEZZI DI ARTIGLIERIA SAREBBERO STATI SPOSTATI DA PESKI DIREZIONE CHERSON!
https://t.me/milchronicles/973
Inoltre, ora non si può più tornare indietro, perché la linea di approvvigionamento è stata tagliata dal fuoco di sbarramento russo e delle milizie del Donbass. Risultato: una linea che si trova SCOPERTA, in palese INFERIORITA’ di fuoco rispetto agli attaccanti, e che si sta SBRICIOLANDO. Oggi centinaia di soldati ucraini stanno pagando a prezzo delle loro vite questo errore clamoroso, che rischia di risultare FATALE. MA NESSUNO, NELLE ALTE SFERE, PAGHERA’ per questo, così come nessuno ha pagato per SEVERODONECK, o per GORSKOE-ZOLOTOE, eccetera.
https://t.me/vysokygovorit/8973

AVDEEVKA

Il riquadro in alto a sinistra della già citata carta di RYBAR, mostra l’avanzamento della linea di fronte dentro ormai il perimetro cittadino. Da qui al crollo NE CORRE. Come nota correttamente questo corrispondente, la I BRIGATA SLAVJANSKAJA, che è la protagonista di questo avanzamento, oggi è avanzata di 100 metri. E 100 metri è stato l’avanzamento di ieri.
https://t.me/voenkorKotenok/38965
Il tutto muovendosi tra una delle zone più fortificate del Donbass e dell’intera Ucraina: bunker, nidi di mitragliatrici, campi minati, trinceramenti, difese in cemento armato. Eppure, ciò nonostante l’avanzata è netta. E non accenna a fermarsi.

MAR’INKA

Sempre nella carta di RYBAR, più a sud, è anch’essa oggetto di attacchi sempre più intensi. I soldati ucraini sono stati già spinti via da una parte a sud della città, si combatte casa per casa.
https://t.me/WarDonbass/75056

SEVERSK-ARTEMOVSK

Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/6H9Gsnm/03-08-ru-1.jpg
e in caratteri latini con legenda in italiano
https://i.ibb.co/drg52WZ/03-08-it-1.jpg

E’ evidente l’opera di COSTANTE LIMATURA DA SOLEDAR (FABBRICA KNAUF) A OVEST DI TRAVNEVOE, che sta anche qui portando la linea di fronte sempre più verso i confini urbani delle città fortezza responsabili della tenuta di questa linea di difesa. Anche qui seguiremo gli sviluppi.

NAGORNO-QARABAGH

Questa carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/qj17KzL/03-08-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/SKWHfrr/03-08-en-1.jpg

Mostra di fatto quanto accaduto oggi. Dopo la tensione in Kosovo, la soluzione “azera” al conflitto torna di nuovo all’ordine del giorno, anche questa nel momento MENO indicato per la Russia, impegnata con un contingente di pace a garantire quel corridoio a LACHIN che consente al Nagorno di comunicare con l’Armenia. Le frecce azzurre mostrano le direttrici di attacchi che, come è facile intuire, sono BEN PIU’ DI UNA PROVOKACIJA. Attacchi condotti con i droni turchi Bayraktar che qui, a differenza dell’Ucraina, in mancanza di una contraerea adeguata fanno sfraceli, con visibile soddisfazione dei produttori turchi che vedono in questa morte e devastazione fra i monti del Caucaso, un potente spottone pubblicitario per forniture in altri Paesi.

Non è un caso che, dopodomani, Putin si veda con il vero padrino della dinastia degli Aliev, ovvero Erdogan. E il presidente turco metterà sicuramente sul tavolo le SUE condizioni per “convincere” il burattino di Baku a “raffreddare i propri bollenti spiriti”.

A differenza del 2020, questa volta ci potrebbe essere un TERZO INCOMODO, in questa guerra-si, guerra-no. Ed è l’IRAN. Un IRAN eccellente produttore di DRONI, ohibò. Un IRAN che è già d’accordo nel fornirne una parte cospicua alla RUSSIA. Un IRAN che potrebbe decidere di intervenire in prima persona per GARANTIRE LO STATUS QUO attuale.
https://t.me/wargonzo/7746
Come diceva il saggio Geppetto, “In questo mondo, i casi sono tanti!... ” Vedremo gli sviluppi.

IN MEMORIA DI OL’GA KACHURA

“Ride una donna di granito su mille barricate” non è una frase di una canzone. Io ne ho viste diverse, nel centro di prima accoglienza dove ho servito: donne minute o donnoni non importava nulla; di fronte a una vita distrutta, al dover ripartire da zero, laddove magari solo qualche mese prima erano direttrici, donne affermate, ai vertici della società che erano state costrette ad abbandonare, non potevo non notare lo stesso sguardo, la stessa, granitica, determinazione a lottare fino all’ultimo per loro stesse, per la loro famiglia, per chi avevano lasciato là, per la propria dignità.

Oggi ci saluta un’altra “donna di granito”: Ol’ga Kachura, nome di battaglia “Corsa”.
https://t.me/MOOVeche/1062

Il suo essere figlia e nipote di ufficiali dell’Armata Rossa,
https://www.kommersant.ru/doc/5492758?ysclid=l6e41eabtq278854245
la sua vita più in grigioverde che in altri colori non debbono trarre in inganno: anzi, sono proprio i suoi trascorsi a sottolineare maggiormente quella che, a un certo punto, fu una sua scelta di vita tutt’altro che scontata.

Ma andiamo con ordine. Laureatasi al Politecnico di Doneck come “analista programmatore per sistemi di conduzione di missili balistici” (разработчик программного обеспечения для систем наведения баллистических ракет), lavorò per 16 anni, fino al 2012, presso il Ministero dell’Interno ucraino, quindi per la sicurezza di una banca, avendo la sua residenza a Doneck (ibidem).

Nel 2014, gli eventi che precipitavano nella sua regione la colsero impreparata, come tutti, e tutt’altro che entusiasta nei confronti delle milizie popolari che stavano allora sorgendo. Fino a un punto di svolta, che così ricordava:
“Quando su Doneck apparvero caccia e bombardieri, quando di interi villaggi non rimasero che rovine, guardai mia figlia Alena negli occhi, e capii che non c’era un’altra via per risolvere il problema. Difendere questa terra poteva essere fatto solo armi alla mano”
«Когда над Донецком появились истребители и бомбардировщики, когда от поселков остались руины, я увидела глаза своей дочери Алены и поняла, что другого пути нет, вопрос решен однозначно. Если защищать эту землю, то только с оружием в руках»
https://www.osnmedia.ru/obshhestvo/zashhishhayu-svoyu-zemlyu-dose-na-pogibshuyu-zhenshhinu-komandira-armii-dnr-kachuru-s-pozyvnym-korsa/

Chi sa, chi si ricorda di cosa volesse dire passare alle milizie nel 2014, ovvero dalla parte dei perdenti in partenza, di militari spesso improvvisatisi tali, civili passati alla guerra partigiana senza alcuna competenza o esperienza che non fosse smontare o rimontare il mitragliatore a naja, con carri armati T-34 letteralmente recuperati dai monumenti e dai musei e rimessi in ordine, può capire l’importanza di tale gesto, di tale scelta tutt’altro che scontata. Specialmente da parte di una donna con una famiglia, con una carriera, con una posizione, che da tale scelta aveva tutto da perdere. E che per tale scelta perse tutto, ma non per questo rinunciò a quello che sentiva essere, in quel momento, il suo dovere.

Così, nell’entrare nelle milizie popolari della DNR, si trovò ben presto a comandare 140 uomini nella più importante divisione di artiglieri della giovane repubblica, buttata sin da subito nella mischia con il compito impossibile di difendere Slavjansk.
https://general-ivanov1.livejournal.com/1144027.html
Più volte ferita in battaglia, partecipò alle azioni più importanti sia nel 2014 che nel 2015, guadagnandosi allora i gradi di colonnello. In questi mesi aveva partecipato e contribuito alla liberazione di Troickoe, Novoselovka, Verchnetoreckoe, Popasnaja.
https://www.kommersant.ru/doc/5492758

Fino a oggi, quando le han teso un agguato sparando colpi a raffica sulla sua auto:
https://aif.ru/incidents/voenkor_sladkov_rasskazal_kak_pogibla_komandir_dnr_olga_korsa_kachura

Questa donna di granito continuerà a ridere ancora, nella vita, nei pensieri, nelle azioni dei suoi compagni, su mille barricate, fino alla liberazione del Donbass.

Aggiornamenti a seguire.

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03/08 ore 09:30 aggiornamento breve

SOLEDAR

Questa cartina mostra molto bene le direttrici delle truppe russe e delle milizie del Donbass direzione SOLEDAR.

https://karaulovlife.ru/wp-content/uploads/2022/08/Opera-%D0%A1%D0%BD%D0%B8%D0%BC%D0%BE%D0%BA_2022-08-01_192347_vk.com_.png

Ragioniamo per "rettangoli rossi".

Il primo a destra è già stato liberato. I combattimenti ora si svolgono nel rettangolo centrale, che corrisponde al deposito di materiale per edilizia della catena KNAUF,
https://t.me/wargonzo/7738
già oggetto di attacchi di artiglieria preparatori nei giorni scorsi,
https://dnr-news.ru/society/2022/05/17/15936.html

e nel rettangolo sotto, che corrisponde al centro abitato di BACHMUTSKOE,
https://t.me/rybar/36585

Nel complesso, questo aggiornamento breve aiuta a integrare quanto già analizzato ieri: i combattimenti in corso verso SOLEDAR avvengono lungo due direttrici e, uniti agli attacchi verso ARTEMOVSK che avvengono da EST e, ormai come abbiam visto, da SUD, puntano a scardinare l'intero asse di difesa a partire dalle fortificazioni poste a SUD dello stesso.

Nessun altra notizia dal fronte finora pervenuta, aggiornamenti a seguire stanotte.

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02/08 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Partiamo dalla cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/HKyqmR0/02-08-ru-1.jpg

E notiamo che la zona in rosso nell’ingrandimento in alto coincide con la LIBERAZIONE DI SEMIGOR’E.

La linea di fronte si restringe, e di molto, liberando così numerose forze attaccanti. Che possono insistere con maggiore “densità” lungo una superficie decisamente più traballante. Prossime tappe: ZAJCEVO e KODEMA. Ma non solo: pare infatti che si stia sviluppando l’azione anche da SUD: è di ora la notizia della liberazione di TRAVNEVOE, a NORD di GORLOVKA e a OVEST di NOVOLUGANSKOE, come mostra quest’altra cartina:
https://t.me/svarschiki/6662
Una pressione che comincia ad arrivare ad ARTEMOVSK anche da SUD, anche se mancano ancora molti paesi prima di un contatto diretto. In questo caso, come direbbe Totò, “è la somma che fa il totale”, non dando alle ff.aa. ucraine tempo di ragionare su una possibile strategia di difesa, ovvero di ottimizzazione delle (scarse) risorse a disposizione in maniera il più possibile ottimale: quando ti attaccano da più parti, c’è solo da mandare al fronte e tenere, finché si può, finché se ne ha.

Più a SUD l’azione si concentra appena sopra DONECK, fra PESKI ed AVDEEVKA, come mostra questa cartina:
https://t.me/smotri_z/4155
PESKI è ormai per la maggior parte libera e questo è un grosso problema per la tenuta per l’intera linea di difesa a quell’altezza. Inoltre, PESKI è liberata a prezzo di GRAVISSIME PERDITE da parte ucraina, senza contare prigionieri e disertori.
https://t.me/boris_rozhin/59265
Bunker di cemento letteralmente crollano, giorno dopo giorno, sotto una pressione decisamente insopportabile. Il problema, già esaminato ma vale la pena ripeterlo, è che non è che TUTTO il territorio è egualmente fortificato. Pertanto, crollata la prima, la seconda, la terza linea di difesa, concediamogliene ancora un paio e poi? E poi la stessa fine di SEVERODONECK, GORSKOE e ZOLOTOE. O ce lo siamo dimenticato? 182 kmq liberati in pochi giorni.

Col problema che qui l’azione avviene contemporaneamente su una linea di diverse centinaia di km. Quindi, una prima linea di difesa rischia di trovarsi di punto in bianco tagliata nelle comunicazioni e chiusa in una sacca a causa di una breccia apertasi poco più a lato. Lo stesso potrebbe capitare per un intero settore che ha tenuto perfettamente sino ad ora. Come nel caso di SEVERSK, i russi non ci stanno al gioco al massacro. Se la posizione è temporaneamente inattaccabile, lo sarà dopo, quando le linee di difesa appostate ora su alture inespugnabili, saranno costrette ad arretrare e di fretta per non trovarsi accerchiate.

ARRIDATEJE CHISSINGER!

Altro non verrebbe da dire a uno che avesse a cuore la politica estera della “land of the free”… che nell'intento dei suoi fondatori non mi pare volesse dire che i trip psichedelici debbano esser sempre più liberi, anzi, “libberi”...

Con la “brillante” mossa di oggi, il paese a stelle e strisce che fa già fatica a sostenere l’impatto di una nuova guerra fredda e a far mangiare rospi ai suoi vassalli, pardon, “alleati”, ora se ne trova davanti due!

Ma non solo, getta Pechino letteralmente nelle braccia di Mosca.

Anzi, come nota acutamente un commentatore russo, ora è Mosca nella situazione win-win, “vinco comunque”:

- La Cina manda giù il rospo, anzi il rospaccio, e lascia correre la “provokacija”? Mosca si ergerà di fronte al mondo non occidentale come l’unica potenza militare in grado di contrastare realmente i Natovskie. E guadagnerà in immagine e rapporti diplomatici ed economici.

- La Cina, come insegnano da millenni, ora “nasconde il pugnale dietro a un sorriso” (笑里藏刀, Xiào lǐ cáng dāo) e poi gliela farà pagare con gli interessi? Meglio ancora per Mosca, sarà un nuovo ping pong, ma diverso dai tempi di Nixon: in questo caso, la pallina sarà la testolina di Biden fra la paletta di Mosca e quella di Pechino.
https://t.me/mardanaka/10085

Se Biden vuole la fine di Mosca, vuole spezzettarla nelle “macroregioni” di Crozza-Maroni, vuole annichilirla, vuole portare a termine quello che i suoi predecessori avevano iniziato con l’uomo dalla voglia in fronte prima e poi l’alcolizzato Ciao-mi-chiamo-Boris-e-sono-contento-di-partecipare-a-questo-gruppo, toccare la Cina che se ne era stata buona buona sinora è stata la mossa migliore… per sortire l’effetto opposto. Arridateje Chissinger!

“SCONFIGGERE LA FAME NEL MONDO E’ LA NOSTRA PRINCIPALE PRIORITA’” (Zelenskij)... NUN-TE-REGGAE-PIU'!

«Преодоление глобального голода – наш главный приоритет» (Зеленский)


E’ notizia di ieri la partenza della prima nave da Odessa, con il “comandante in capo” a controllare personalmente le operazioni di carico…
https://www.youtube.com/watch?v=HgDf_Wgg0Wg
(ma gli avran fatto vedere la nave giusta? O era il mercantile a fianco che caricava fertilizzanti? O quello a fianco ancora che scaricava container dalla Cina? Tanto, tutto intento com’era a guardare le telecamere, una cosa valeva l’altra…)

Oggi arriva un’altra notizia, di tono diametralmente opposto. Nelle zone appena liberate della LNR il RACCOLTO DI GRANO RISCHIA DI ESSERE PERSO! Per questi motivi:

1. le ff.aa. ucraine nel ritirarsi hanno pensato bene di distruggere tutte le infrastrutture civili (silos, elevatori, mietitrebbia, eccetera) collegate alla CEREALICOLTURA;

2. sempre le ff.aa. ucraine COLPISCONO SISTEMATICAMENTE con tiri di artiglieria le mietitrebbia che cercano di lavorare i campi di grano;

3. sempre le ff.aa. ucraine colpiscono i campi con bombe incendiarie.
https://t.me/WarDonbass/74870

Ma “sconfiggere la fame nel mondo è la nostra principale priorità”. Sepolcri imbiancati, li chiamava qualcuno duemila anni fa.

Aggiornamenti a seguire.

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02/08 ore 09:00 aggiornamento

AVDEEVKA: GOVORIT MOSKVA (reloaded)

“Gavarìt Maskvà”, verrebbe italianizzando la pronuncia… è l’incipit delle trasmissioni in onde corte di Golos Rossii, la “Voce della Russia”, che prese a suo tempo il posto dell’analoga sovietica. E’ una frase iconica, tra l’altro, nell’immaginario collettivo di centinaia di milioni di persone:
questa una delle tante versioni in rete (remixate, rimontate, col sottofondo, senza sottofondo… di tutto) del messaggio con cui si annunciava la fine della II Guerra Mondale e la Vittoria sul nazifascismo:
https://www.youtube.com/watch?v=iU4dtSE20_M

Tra l’altro, è la radio stessa nell’immaginario collettivo sovietico (e quindi ex-sovietico) a ricoprire un ruolo fondamentale per le sorti del II conflitto mondiale. La radio da campo con cui in ZVEZDA
- originale Lenfil’m del 1949
https://www.youtube.com/watch?v=0bYJ3Bo2_AQ
- rifacimento Mosfil’m del 2002
https://www.youtube.com/watch?v=vcGC2JDh-pc
(questo anche sottotitolato in lingue occidentali)
il soldato infiltrato oltre le linee nemiche comunica, in totale emergenza, con una ragazza dall’altra parte della cuffia, è il terzo personaggio principale di questo bellissimo film (in tutte le due versioni).

Oggi ad AVDEEVKA i soldati russi si sono infiltrati in modulazione di frequenza (i tempi sono cambiati…) per dare ai soldati ucraini istruzioni di arrendersi e come arrendersi in sicurezza
https://t.me/WarDonbass/74881
Amiamo la radio "perché arriva tra la gente”… e speriamo che arrivi a più soldati possibili e aiuti loro a risparmiare le proprie vite.

La situazione, infatti, in quell’area ad altissima concentrazione di fortificazioni e casematte, dopo l’ingresso a PESKI e il TAGLIO delle comunicazioni sulla strada centrale, pare stia peggiorando ulteriormente. A DENIS PUSHILIN, capo della DNR, non sembra vero: “Come dicono i nostri ragazzi, così vicino ad AVDEEVKA non ci siamo mai stati in tutti questi otto anni”.
https://t.me/WarDonbass/74886

E la perdita di posizioni strategiche a sud non fa che aggravare la situazione; non tutti i metri quadri di terreno sono fortificati egualmente, come ormai sappiamo da POPASNAJA in avanti. Vedersi aprire una breccia dove meno ce lo si aspetta, dove meno si è fortificati, potrebbe compromettere la tenuta dell’intera linea. Vedremo gli sviluppi.

SOLEDAR BOMBARDATA… CON ARMI NATOVSKIE

Alle ff.aa. ucraine (E AI LORO KURATORY!) non sembrerà vero… ma SOLEDAR è attualmente smantellata, nelle sue linee difensive, ANCHE con gli M777 riparati o pervenuti intatti alle forze russe e alle milizie del Donbass!
https://t.me/WarDonbass/74883
Avanti coi pacchetti di “aiuti”, quindi! Grazie NATO, grazie UE.

ARTEMOVSK SOTTO IMMINENTE ATTACCO DA DUE DIREZIONI

Questa carta mostra chiaramente le due direttrici che prenderà l’attacco ad ARTEMOVSK: una già concreta, da nordest, dopo la caduta di POKROVSKOE, e una in corso di formazione, da sudest, dove combattimenti sono in corso a ZAJCEVO.
https://t.me/boris_rozhin/59160

Nella carta aggiornata di RYBAR,
https://i.ibb.co/68pvtLx/01-08-ru-1.jpg
quel che colpisce è la SPROPORZIONE fra attacchi di artiglieria russi e delle milizie del Donbass e risposta ucraina. Per esempio, nell’ingrandimento in alto a destra, vediamo che le forze ucraine cercano di rispondere colpendo le retrovie, come per esempio POKROVSKOE (pochi giorni fa linea di fronte, ora retrovia) per rompere la catena di approvvigionamenti e rallentare l’avanzamento, ma così facendo espongono le loro batterie a un fuoco ulteriore di controbatteria che elimina ulteriori pezzi dalla loro linea difensiva. Nel complesso, questa guerra per procura sembra giunta a un punto di svolta.

Aggiornamenti a seguire.

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01/08 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La notizia del giorno è, ancora una volta, dalla parte dove meno ce la si aspettava. Non sulla linea SEVERSK-ARTEMOVSK, ma dalle parti di AVDEEVKA.

Avdeevka

Truppe russe e milizie del Donbass sono riuscite a entrare a PESKI, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/21704

Non solo sono entrate in città, ma sono riuscite anche a consolidare la propria posizione e a tagliare la strada che porta da Jasinovataja a Kostantinovka.
https://rusvesna.su/news/1659376060

Il tutto è stato realizzato grazie a un’azione estremamente coordinata fra ricognitori e artiglieri, dando i primi la posizione di tutte le postazioni di fuoco e facendole saltare i secondi. Questo ha consentito un’avanzata col minimo di perdite in uno dei punti più fortificati del Donbass.
https://t.me/voenkorKotenok/38893

Seversk-Artemovsk

Questo non significa assolutamente che più a nord, sulla linea SEVERSK-ARTEMOVSK, non ci siano stati sviluppi.

Lasciatasi alle spalle POKROVSKOE, le truppe russe e le milizie del Donbass hanno ora raggiunto la strada M-03, che costeggia proprio ARTEMOVSK, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/21701
In altre parole, anche qui al massimo risparmio di uomini e mezzi, tuttavia si avanza. E la tenuta temporanea delle ff.aa. ucraine di una posizione avviene a prezzo di gravi perdite, come mostra in modo abbastanza eloquente questo video, girato a circa due km ormai da Artemovsk:
https://t.me/voenkorKotenok/38890

Alle porte di SOLEDAR, invece, oggi è andata in fumo la fabbrica KNAUF, requisita all’inizio del conflitto dalle ff.aa. ucraine e trasformata in un deposito di armi e munizioni. Quello che fino a oggi non era stato possibile, oggi lo è diventato grazie proprio al fatto che ora truppe russe e milizie del Donbass sono MOLTO vicine, e riescono a condurre gli attacchi con maggiore precisione ed efficacia:
https://t.me/wargonzo/7725

L’ALBERO CHE CADE E LA FORESTA CHE CRESCE (segue)

Manco a farlo apposta, proprio oggi due servizi su MARIUPOL’

Il primo riguarda lo stadio finale dei lavori di costruzione dei primi palazzi per gli sfollati:
https://dnr-news.ru/society/2022/08/01/71664.html

E le immagini sono veramente impressionanti, non posso fare a meno di pensare come abbiamo gestito noi le nostre emergenze per situazioni abitative con molti meno sfollati coinvolti. Forse è per questo che i cinegiornali luce tacciono. Per evitare che altri si facciano le stesse domande.

Primo lotto in pronta consegna a settembre, insieme ad ambulatori e centri ospedalieri.
https://regnum.ru/news/society/3657369.html

PETALI ANCHE NEI DINTORNI DELLO STADIO

Quello dove giocava lo Shaktar Doneck, anch’esso preso di mira dalle testate a cassetta ucraine caricate con i “petali”, le micidiali mine antiuomo che ormai purtroppo conosciamo.
Questo filmato prima mostra gli artificieri che setacciano i dintorni del parco antistante, poi il lavoro del carro telecomandato URAN-6 che li va a schiacciare a uno a uno, facendoli esplodere.
https://t.me/rybar/36500

Aggiornamenti a seguire.

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01/08 ore 09:00 aggiornamento

KOSOVO


Non mi dilungo più di tanto, anche perché penso che, dopo Nagorno-Qarabagh, Siria (operazione turca disinnescata sul nascere, ma mancava pochissimo), tentativi di destabilizzazione nelle repubbliche delle ex-sovietiche in Asia centrale, è ora venuto il suo turno. La cabina di regia è sempre la stessa, e sempre con meno fantasia: nelle sue intenzioni, a farne le spese dovrebbero essere i serbi, secondo lo stesso copione del 1999. Ora però la situazione non è più la stessa, gli attori non sono più gli stessi, persino la NATO non è più la stessa e, il che sembra incredibile ma ogni tanto mi ritrovo a credere nelle illusioni sperando che tali non siano, persino la PERCEZIONE della questione da parte di questa Europa non è più la stessa: semplificando, alla favola “albanesi vittime serbi carnefici” oggi non ci crederà più nessuno, spero…

Ad aver spinto sul pedale dell’acceleratore e ad aver diffuso notizie false su scontri al confine e poliziotti albanesi morti, tanto per cambiare, il governo albanese su imboccata e imprimatur provenienti da Gran Bretagna e Germania. Divieto d’accesso in Kosovo a MACCHINE CON TARGA SERBA e annullamento della validità dei documenti d’identità dei cittadini serbi.
https://t.me/voenkorKotenok/38875

Protesta degli stessi, palla presa al balzo dai provocatori per riproporre la stessa replica del copione vittimistico, messa in stato di allerta delle truppe speciali e delle truppe NATO che già sono sul posto, pronte a uscire dalle loro caserme. In questa infografika del collettivo di RYBAR, vediamo infatti:
https://i.ibb.co/5h6s0kz/31-07-1-1.jpg

- pallino rosso: PUNTO DI CONCENTRAMENTO DELLE SQUADRE SPECIALI “ROSU”, squadracce punitive inviate da Prishtina con la scusa di “mantenere l’ordine”, qui la prima descrizione delle loro “gesta eroiche” (2019) che sembra l’anteprima di quanto successo oggi.
https://www.treccani.it/magazine/atlante/news/2019/Dura_reazione_della_Serbia_all_incursione_di_forze_speciali_del_Kosovo.html
Anche lì, più che la “dura reazione” di Vucic aveva fatto la reazione di Lavrov. Intanto, pur fermandosi la caccia alle streghe, le ROSU da lì non le aveva mandate via più nessuno. E ora sono lì, nel cuore del KOSOVO.
- Esagono bianco appena sotto il pallino rosso: PUNTO DI CONCENTRAMENTO DEL CONTINGENTE NATO. “Vae victis”, è piazzato anch’esso nel cuore dove è chiamato a “portare la pace”, ovvero a permettere angherie e soprusi fino a quando l’ultimo serbo non avrà lasciato il Paese. Poi, “pace” sarà, ma il contingente resterà lì: posizione troppo strategica per essere lasciata.
- gli altri punti segnalati sul confine sono le zone degli incidenti, di cui l’unica vittima è stata un serbo, nonostante le notizie fasulle diramate ovunque per creare il “casus belli”.

Vedremo gli aggiornamenti. Per il momento da parte dei Natovskie è stata gettata acqua sul fuoco, che ha temporaneamente raffreddato i bollenti spiriti albanesi e la loro “soluzione finale” del “problema” del Kosovo rinviando al primo settembre le disposizioni che avevano costituito il casus belli di ieri. Naturalmente, non è una soluzione, così come i natovskie non hanno nessun interesse a trovare una soluzione al “problema”. Un segnale è stato dato. E chi doveva recepirlo lo ha recepito, forte e chiaro.

Giusto per dirne una, ieri quando è stato girato questo breve filmato le campane di chiese e monasteri era già più di mezz’ora che suonavano a distesa ininterrottamente.
https://t.me/orly_rs/1435
Non c’è bisogno di spiegare cosa abbia significato per il popolo serbo questo gesto. Lo stesso è stato nel 1999.

L’ALBERO CHE CADE E LA FORESTA CHE CRESCE

Se è vero che fa più rumore il primo che la seconda, per una volta parliamo della seconda. Accenniamo brevemente alle ultime notizie sulla ricostruzione di Mariupol’.

In questo filmato il capocantiere di questo nuovo quartiere sta costruendo, a tempo di record, 5 case popolari da 5 piani e 5 da 9 piani.
https://t.me/rusvesnasu/21057

Il piano complessivo prevede, entro l’inverno, la chiusura dell’emergenza casa e dell’emergenza freddo per l’intera popolazione, al momento considerata alle dimensioni attuali di 212 mila abitanti. Entro il 2025 dovrebbero rientrare altri sfollati per un piano di inurbamento che porterà il totale degli abitanti a 350 mila.
https://t.me/boris_rozhin/59054

Infine, altro segnale forte, l’annuncio che l’AEROPORTO DI MARIUPOL’ sarà COMPLETAMENTE ripristinato entro tre anni. Al momento sono in corso i lavori di sminamento, completati i quali sarà possibile iniziarne la ricostruzione:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15304179

LA FORESTA CRESCE, nel silenzio generale dei cinegiornali luce...

Aggiornamenti a seguire.

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31/07 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Il fatto del giorno oggi è stato sicuramente l’avanzamento delle truppe russe e delle milizie del Donbass verso PESKI, nell’area altamente fortificata di AVDEEVKA.
https://t.me/voenkorKotenok/38864

Questo rende possibile attaccare la città fortezza di Avdeevka da molto più vicino e su punti precedentemente irraggiungibili:
https://t.me/Za_readn/57

Inoltre, proprio oggi è stato liberato il territorio fortificato a SUD di AVDEEVKA corrispondente all’impianto di areazione della MINIERA DI BUTOVKA,
https://t.me/svarschiki/6653
che in questa cartina corrisponde alla fortificazione azzurra in basso sopra la fortificazione rossa sopra il paese di SPARTAK.

In altre parole, l’attività di questi giorni su questo fronte è importantissima perché sta smantellando, pezzo dopo pezzo, una linea fortificata per otto lunghi anni alle porte di DONECK, i luoghi ovvero da cui partono i bombardamenti quotidiani sulla città e sulle zone limitrofe. A questo proposito, un morto e sei feriti è il bilancio delle vittime di oggi per gli attacchi terroristici del regime di Kiev.
https://t.me/DNR_SCKK/9729

Sugli altri fronti, sta accadendo lo stesso, intenso, lavorìo di artiglieria, che aumenta progressivamente la pressione sulle linee difensive delle ff.aa. ucraine. Carta aggiornata del collettivo di RYBAR qui sotto:
https://i.ibb.co/0CRQDyQ/31-07-ru-1.jpg

PETALI DI MORTE (segue)

Altre informazioni: sono di due tipi, una che esplode senza interventi esterni e l’altra, per cui basta una pressione di soli 5 kg per innescare il meccanismo.
https://t.me/DNR_SCKK/9727

Il comitato investigativo della DNR (SCKK) ha elaborato una cartina del Donbass che aggiorna continuamente con le zone interessate dai bombardamenti di questi giorni
https://mine.dnr-sckk.ru/

Oggi tutto il giorno macchinari come questo URAN-6 (video qui sotto)
https://t.me/boris_rozhin/58972
hanno percorso strade asfaltate in lungo e in largo per far saltare questi ordigni, allo stesso modo delle squadre di artificieri. Il problema è che quando si aprono le cassette gli stessi si spargono ovunque, dalle aiuole, ai cortili, agli alberi, ai tetti delle case. Il danno provocato da questo atto terroristico è enorme, perché senza andar lontano qualche bambino o anziano potrebbe anche fra un mese trovarne in giro uno o, più semplicemente, il vento potrebbe farne cadere qualcuno da qualche tegola sulle vie sottostanti, magari mentre passa qualcuno.
https://t.me/WarDonbass/74679

Aggiornamenti a seguire.

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31/07 ore 09:35 aggiornamento


ELENOVKA


La Federazione Russa ha chiesto ufficialmente l'invio di tecnici delle Nazioni Unite e della CRI, per accertare le responsabilità di quanto accaduto.
https://t.me/rybar/36427

In precedenza abbiamo già approfondito direzione da cui è partito l'attacco.
Questi due contributi filmati dalla TV Zvezda offrono nuovi dettagli:
https://tvzvezda.ru/news/20227302023-ktSeE.html

Il primo è il racconto di un prigioniero ferito, che racconta come nessuno abbia sentito nulla, fino a quell'unico, forte colpo, dal quale poi è partito tutto. Cercavano di aiutarsi fra di loro e uscire. La maggior parte di quei 48 detenuti sono morti nel sonno. E' stato quindi un unico lancio preciso, mirato a colpire quello e non altri obbietivi.

Questo edificio, indicato da questa foto dall'alto, e non altri:
https://t.me/boris_rozhin/58897

Questo aggiunge anche un altro elemento importante alla vicenda. Gli HIMARS sappiamo essere telecomandati, sappiamo essere gestiti per tutta la parte INFORMATICA e INFORMATIVA (coordinate GPS) dagli americani. La precisione dell'attacco, partito da distanza considerevole, non è frutto della semplice azione ucraina, ma di una cabina di regia ben più ampia, e che coinvolge direttamente i kuratory per quanto riguarda QUANTOMENO la fornitura di coordinate GPS e la preparazione dell'attacco missilistico.
https://t.me/WarDonbass/74596

Il secondo contributo filmato mostra invece i frammenti dei missili HIMARS.

Nel complesso, resta solo da capire se lorsignori questa volta si degneranno di venire a vedere, o faranno finta di nulla come nel caso degli attacchi a Doneck che da otto anni la perseguitano.

ANCORA PETALI SU DONECK

Ieri sono avvenuti ancora molti di questi lanci criminali, gli ordigni sono caricati su cassette a loro volta poste su testate di missili Uragan.
https://t.me/WarDonbass/74624

Qui un filmato ripreso dalle finestre di un edificio:
https://t.me/voenkorKotenok/38826

Di notte giravano carri per liberare le strade, facendoli esplodere in sicurezza al loro passo, come da questi filmati.
https://t.me/voenkorKotenok/38830

La mattina cittadini volontari andavano a caccia e segnavano come potevano, con scritte su cartoni posti vicino o direttamente sull'asfalto (la scritta "MINY" con la freccia), la presenza di questi ordigni letali, come da queste altre immagini:
https://t.me/WarDonbass/74567
https://t.me/voenkorKotenok/38838

Questo ennesimo crimine di guerra, deliberatamente teso a terrorizzare i civili e a colpirli, ancora oggi è negato sui media ucraini. Anche in questo caso, sono gli abitanti del Donbass a essersi sparati da soli, girando gli Uragan verso loro stessi dopo averli caricati con questi ordigni. E continuano a farsi del male da soli da giorni.
https://t.me/rybar/36412
Finché la comunità internazionale farà finta di nulla, finché i cinegiornali luce faranno finta di nulla, questa farsa andrà avanti.

Dal punto di vista tecnico, ho recuperato qui immagini molto eloquenti di questi ordigni, della loro struttura, di come vengono disposti all'interno di una cassetta, posta sulla testata del missile, fino a vedere anche dal vivo una cassetta non apertasi completamente come è atterrata e come sono ancora disposti.
https://rex-net.livejournal.com/6853154.html

DAL FRONTE

Carta aggiornata dall'agenzia di readovka.news.
https://cdn.readovka.net/n/1200971/878x495/5a32c6dbf4.jpg

Si vede molto bene come a SUD EST di ARTEMOVSK la linea di fronte si stia stringendo sempre più verso la città.

Aggiornamenti a seguire.

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30/07 ore 14:00 aggiornamento

ELENOVKA

Il collettivo di RYBAR, lavorando sui materiali audiovisivi disponibili, sull’entità e sulla conformazione dei crateri provocati dai lanci missilistici, è stato in grado di localizzare sulla carta geografica traiettoria e probabile punti di partenza (fino a un massimo di 70 km di distanza) degli stessi:
https://i.ibb.co/y6kV3Cy/1.jpg

Il “si sono sparati da soli” quindi, alla luce di questa perizia, perde di qualsiasi validità, proprio perché ELENOVKA SI TROVA TROPPO VICINA ALLA LINEA DI FRONTE per ipotizzare un lancio missilistico lungo quella direttrice da parte delle truppe russe.

E’ confermata quindi la natura missilistica dell’attacco e la responsabilità diretta delle ff.aa. Ucraine per quanto accaduto.
https://t.me/rybar/36396

Una strage costata la vita a 50 prigionieri ucraini, di cui per 48, qui ricordati per nome, cognome e data di nascita, la morte è stata immediata, mentre gli altri due sono morti successivamente al trasferimento in ospedale:
https://telegra.ph/Spisok-voennoplennyh-ukraincev-pogibshih-v-rezultate-raketnogo-udara-kievskogo-rezhima-po-sledstvennomu-izolyatoru-v-rajone-nase-07-30

DAL FRONTE

Ancora nessuna notizia di rilievo.

Aggiornamenti a seguire.

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29/07 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata rispetto a ieri
https://i.ibb.co/4WNTT3h/29-07-ru-1.jpg
Per quanto riguarda gli avanzamenti sul campo, ci sono stati su tutte le direttrici ma non sufficienti a modificare sensibilmente gli schemi sulle carte.
Ciò che colpisce è, ancora una volta, l’intensità degli attacchi di artiglieria pesante nell’arco a est di Slavjansk e Avdeevka
https://i.ibb.co/j3WqzZN/29-07-ru-1.jpg
sia da parte dei russi e delle milizie del Donbass, che delle ff.aa. ucraine che cercano, così, di arginarne la potenza di fuoco.

ELENOVKA

Non commento ulteriormente il modo con cui oggi è stata riportata la notizia, criminale al pari di chi ha bombardato e ucciso nel sonno, deliberatamente, le baracche dove stavano gli squadristi di Azov.

Conto fino a 10 e dico solo che a colpire i prigionieri eccellenti, quelli che stavano iniziando a svelare retroscena ben più pericolosi di quelli dei biolaboratori, solo per fare un esempio, non possono che essere stati i russi. Ho un teste e lo uccido: tutto molto logico.

Inoltre, i feriti gravi son stati trasferiti tutti in rianimazione a DONECK
https://aif.ru/incidents/sem_ukrainskih_plennyh_iz_obstrelyannogo_sizo_nahodyatsya_v_tyazhelom_sostoyanii

Immaginiamo, quindi, quanto siano felici gli abitanti del Donbass di vedere i loro reparti, già in sofferenza per i feriti che arrivano dal fronte o dalle vie delle città bersagliate da centinaia di proiettili lanciati da questi criminali (solo oggi alle 22:00, il bilancio è di 6 civili morti e 14 feriti https://t.me/swodki/140976), accettare nuovi arrivi.

A proposito, tra un po’ diranno che si lanciano da soli anche i PETALI, OLTRE SEICENTO QUELLI INDIVIDUATI E NEUTRALIZZATI SOLO IERI E OGGI!

https://t.me/WarDonbass/74530

E continuano a lanciarne!
https://t.me/kaagranovich/2100

Aggiornamenti a seguire.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Da domani fino al 15 agosto il servizio funzionerà in regime ridotto. Non avrò accesso regolare al computer, probabilmente riuscirò una volta al giorno, di sera o di mattina a fare il punto e a pubblicarlo. Come sempre, ce la metterò tutta.

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29/07 ore 13:30 aggiornamento

MASSACRO A ELENOVKA: ENNESIMO CRIMINE DI GUERRA DEL REGIME DI KIEV CONTRO I PROPRI STESSI SOLDATI

Secondo i cinegiornali luce, è “mosca” (questo ente astratto… un po’ meno della spectre) ad affermarlo.
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/07/29/mosca-40-morti-in-bombardamento-ucraino-su-colonia-penale_6ef6f878-f524-46e3-ac71-1bb8d8acafc8.html
Quindi la mia parola contro la tua, anzi la mia parola contro il nulla, perché tu non vali niente.

Da notare poi la “tecnica” sopraffina di scrittura… ma scrivo queste cose perché non finisco mai di stupirmene. E sbaglio io, me ne rendo conto.

A partire dal titolo: “Mosca, 40 morti in bombardamento ucraino su colonia penale”
E uno che legge… cos’è… la Caienna? 41 bis? Boh, galeotti, chissenefrega…
Poi il sottotitolo rileva qualcosa di più… ma neanche più di tanto: “Nella regione di Donetsk. Tra detenuti membri battaglione Azov.”
“TRA” detenuti. Qualche sfortunato… magari in Ucraina gli faranno un monumento.
Poi leggi il testo e la notizia è data, in qualche maniera, riportata in terza persona come “affermazione” (“lo ha affermato il ministero della Difesa russo”). E anche qui: “quindi? Lo san tutti che sono dei cazzari, poi vanno con salvini, figurati…”
Ma li mandano tutti alla stessa “squola delle allusioni (e delle illusioni)”, gli articolisti dei cinegiornali luce? Torniamo sul pezzo. Perché c’è veramente da indignarsi, e vergognarsi di come sono riportate qui informazioni scomode.

1. “Lo afferma?” Siamo nel 2022. Recuperare immagini non è così difficile. Anzi, è da stamattina che ne parlano i media russi.
https://t.me/boris_rozhin/58698
E queste sono le immagini TAGLIATE.
Poi ci sono anche quelle non tagliate che cito unicamente perché non di “affermazioni”, non di opinioni opinabili si tratta, ma di fatti. E’ avvenuto un massacro.
https://www.youtube.com/watch?v=glxeXbpKU9Y

2. LO SAPEVAN TUTTI CHE A ELENOVKA C’ERA IL CENTRO DI DETENZIONE degli AZOVCY! NOI LO SAPEVAMO DAL 17 MAGGIO! DATA IN CUI AVEVAN LANCIATO, PERALTRO, DEI GRAD SEMPRE SU QUEL CAMPO DI PRIGIONIA!
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/22954-provvisorio-3.html
Tra l’altro, qualche giorno dopo avevano fatto l’ispezione con la CRI dentro quel campo, e noi lo avevamo riportato.
Questo filmato è datato due giugno, stesso discorso:
https://www.youtube.com/watch?v=VvToncfehQA&t=6s
Era un centro di detenzione che ANCHE LA CONTROPARTE UCRAINA aveva ISPEZIONATO. Senza trovare nulla che non andasse bene, peraltro. ED ERA IL CAMPO DI PRIGIONIA DEI DETENUTI AZOV: altro che “Tra detenuti membri battaglione Azov”! Erano TUTTI PRIGIONIERI DI GUERRA, e la maggior parte Azovcy, squadristi di Azov!

Lo sapevano tutti e avevan già provato a lanciargli qualche missile. Oggi hanno completato il lavoro. Con gli HIMARS, ovvero con gli “aiuti” NATO. E questo il bilancio attuale:
53 PRIGIONIERI MORTI
75 PRIGIONIERI FERITI
8 GUARDIE CARCERARIE FERITE
https://t.me/boris_rozhin/58697
https://antifashist.com/item/pushilin-ukrainskie-boeviki-namerenno-obstrelyali-koloniyu-s-plennymi-v-elenovke.html
SU 193 DETENUTI IN TOTALE!

3. Che interesse avevano i fascisti di Kiev a sparare contro i loro concittadini, e non solo il “popolo” che dicono di difendere, ma i “difensori stessi”, anzi, “l’élite dei difensori”, gli squadristi di AZOV? PERCHE' LO HANNO FATTO?

a. una prima ipotesi, quella che si sono dati i russi nell’immediato, è stata: “vogliono scoraggiare la consegna in prigionia dei soldati”. Lo stesso delle TRUPPE BARRIERA, ma andando a incidere maggiormente sulla psiche dei loro soldati, sulla falsariga di: “vi veniamo a cercare anche quando vi siete consegnati prigionieri, anche quando pensate di avercela fatta”. Ovvero: “Siete e sarete sempre NOSTRI, a nostro esclusivo impiego, la nostra carne da cannone”.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16114
Anche qui, verrebbe da pensare, dando per corretto questo assunto: Ma te la pigli con gli “eroi”? gli “arditi”, gli “irriducibili”, gli “invincibili” Azovcy? Anziché con quei soldati che eran lì che li aspettavano per consegnarsi? Emerge allora, sempre più, un’altra ipotesi.

b. Un’ipotesi che spiega anche il PRIMO BOMBARDAMENTO, quello del 17/05. Il regime di KIEV ha paura degli AZOVCY, ha paura che dicano quello che sanno. E vuole farli tacere per sempre.

Non è la prima volta che gli Azovcy parlano, confessando vessazioni, omicidi, torture:
https://antifashist.com/item/40-pogibshih-130-ranenyh-kiev-obstrelyal-plennyh-boevikov-v-elenovke.html

IERI MATTINA PERO’ A PARLARE E’ STATO NON UN AZOVEC QUALUNQUE, MA DMITRIJ KOZACKIJ (Дмитрий Козацкий), squadrista e fotoamatore oltre che PR di punta del movimento nazifascista, autore di molte delle immagini di Azovstal’ che hanno fatto il giro del mondo (alcune qui):
https://meduza.io/feature/2022/05/24/my-ne-mozhem-poehat-i-zabrat-dimu
https://meduza.io/feature/2022/05/20/azovstal-mesto-moey-smerti-i-moey-zhizni
https://hromadske.ua/ru/posts/snachala-idet-aviabombardirovka-a-potom-obstrel-s-korablej-eto-neskonchaemyj-uzhas-istoriya-bojca-s-azovstali

Ebbene, fatte le presentazioni vediamo cosa ci ha detto ieri Demetrio, nome di battaglia “OREST” (Oreste). In questa intervista esclusiva,
https://t.me/RtrDonetsk/7956
Parla dei crimini di guerra contro i prigionieri russi compiuti dai suoi camerati. Spiega perché e contro chi fosse necessario operare in questo modo. Afferma che l’ordine proveniva da KIEV, dall’ufficio di Zelenskij. Tra l’altro pronuncia un cognome molto scomodo, quello del capo ufficio stampa di Zelenskij, che ricorreva spesso nelle conversazioni dei suoi capi:
“Ho sentito il cognome di ARESTOVICH, lui si occupava concretamente di questo”
«Я слышал фамилию Арестович, что конкретно он этим занимается»
https://antifashist.com/item/40-pogibshih-130-ranenyh-kiev-obstrelyal-plennyh-boevikov-v-elenovke.html

Afferma anche che tra gli esecutori materiali c’era quel NOSTROMO (all’inglese Boatman Боцман) che ritroviamo anche nella messinscena di Buča.

“02/04 alle 22.33 compare un post dal gruppo Boatsman boys, che fa capo al nazista Sergej Arkad'evič Korotkich... il "nostromo"... ma leggiamo pure dalla sua biografia, visto che in italia l'unica apologia proibita ormai è quella di cercare di capire le cose come stanno, queste pagine vergognose sono consultabili senza problemi...
https://ita.agromassidayu.com/sergej-korotkih-biografiya-news-177630
https://it.insideover.com/reportage/guerra/la-guerra-di-putin-allucraina/aspettavamo-i-russi-ma-non-vinceranno-mai-non-torneremo-vassalli.html
E cosa dice quella carogna del "nostromo" Sergej?
Niente di quello che ci aspetteremmo. Pone l'accento sulle rovine, sulle montagne di rovine... peccato che non accenna ai bombardamenti del giorno prima dell'artiglieria ucraina e a quelli antecendenti, sempre dell'artiglieria ucraina, che martellava le zone civili quando Buča era occupata dai russi. Ma tant'è... si sarà dimenticato anche lui.
https://t.me/botsmanua/16178?single

(https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/22525-provvisorio.html)
E che oggi voci sempre più insistenti collegano ai regolamenti di conti con i cosiddetti “kolaboranty”, ovvero quei morti buttati poi per le strade recanti al braccio una fascetta bianca, che era quella che usavano per passare sicuri ai posti di blocco russi.

Tornando a Dmitrij / OREST, lo scopo era pubblicare in rete immagini e filmati così da terrorizzare i russi far montare la protesta nel Paese contro l’invio di soldati in Ucraina.

Il reporter Rudenko conclude il pezzo come segue: “Questo è interessante: come reagirà a tutto questo l’Occidente?” (Интересно, как на это всё отреагирует запад ?)
LO ABBIAM VISTO OGGI.

Aggiornamenti a seguire.

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29/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermati gli avanzamenti sia presso AVDEEVKA che presso MAR’INKA
In questa cartina si vedono bene: linea gialla ieri mattina, linea rossa ieri sera
https://t.me/WarDonbass/74426

Segni di attività intensa anche ormai a SOLEDAR, dove le truppe russe e le milizie del Donbass sarebbero riuscite non solo a iniziare i combattimenti nella zona industriale a SUDEST, ma anche a bonificare tutti quei territori, in particolare cave abbandonate, da cui partivano lanci di missili e proiettili calibro 155 contro i villaggi e le città di confine.
https://t.me/wargonzo/7683

Ciò nonostante, c’è chi pensa come questo corrispondente che le ff.aa. ucraine tenteranno lo stesso, e presto, la controffensiva.
https://t.me/epoddubny/11746

DEVONO farlo: per i soldi che arrivano ormai solo se si vedono risultati, per il morale di una popolazione sempre più sfiduciata e sempre più cosciente di essere solo carne da cannone per una guerra che è sempre meno la loro e sempre più legata ad altri finalità. Qualche successo consentirebbe al regime fascistoide di Kiev di buttarla sul nazionalismo e, soprattutto, orchestrare su territori contesi qualche altra provocazione stile Bucha. Lì gliela offrirono i russi su un piatto d’argento ritirandosi: qui dovranno procurarsela direttamente, quella occasione. Vedremo.

PETALI IN AZIONE

Della serie: "non fatelo a casa".
https://www.youtube.com/watch?v=NBS6irZr5eE

Lo pubblico solamente perché non è chiaro a noi, me per primo, cosa voglia dire la detonazione di un cosino del genere. Lo hanno ben chiaro VENTI FERITI SOLO IERI a causa dei lanci criminali del giorno scorso. Crimini impuniti che vanno avanti, con cosini, con proiettili da 155, con razzi Tochka-U, da otto anni nell’indifferenza generale dell’Occidente. Che lascia fare. Perché quello è, essenzialmente, il “suo” lavoro sporco.
https://t.me/rybar/36332

Aggiornamenti a seguire.

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28/07 ore 19:30 aggiornamento

AVDEEVKA: LA BATTAGLIA DECISIVA?


Indubbiamente il fatto del giorno è stata la rinnovata iniziativa militare verso AVDEEVKA. Un attacco del tutto IMPREVISTO e dalle conseguenze decisive per l’intero andamento del conflitto.

Questa steppa bruciata dal sole è infatti il luogo da cui partono i lanci missilistici e i tiri di artiglieria criminali delle ff.aa. ucraine verso DONECK, MAKEEVKA, JASINOVATAJA e i loro circondari.
https://t.me/WarDonbass/74367

Questo giorno è stato ATTESO A LUNGO E DA MILIONI DI CITTADINI DEL DONBASS come l’inizio della fine delle loro continue sofferenze e vessazioni, frutto di anni di bombardamenti impuniti, neppure dai cosiddetti “osservatori internazionali” che poi, si è saputo, oltre a non dire nulla passavano alle ff.aa. le coordinate delle batterie di contraerea.
https://t.me/SolovievLive/118316

Questo resoconto illustra brevemente quanto accaduto:
L’attacco è stato preceduto da un’accurata attività di ricognizione, tesa a individuare tutti i nidi d’artiglieria posizionati lungo questa che è la ROCCAFORTE del DONBASS, frutto di OTTO ANNI DI FORTIFICAZIONI.
https://antifashist.com/item/daniil-bezsonov-nastupatelnaya-operaciya-okazalas-neozhidannoj-dlya-protivnika.html

Quindi, all’improvviso, ALLE TRE DI NOTTE è partito un INTENSO, ININTERROTTO fuoco di artiglieria. ALL’ALBA è partito L’ASSALTO (ibidem).

A NORD di AVDEEVKA le truppe russe e le milizie del Donbass sono riuscite ad aprire una breccia, così come fra PESKI e KRASNOGOROVKA, altri due paesi sulla linea di fronte. Questa cartina è molto povera, ma meglio di nulla in attesa di nuove e più accurate versioni.
https://t.me/akimapachev/2834

SFONDAMENTO e AVANZAMENTO c’è stato anche appena SOPRA MAR’INKA, paese che fa parte della linea di fortificazione ancora più a sud. Questa la cartina:
https://t.me/WarDonbass/74380

Le perdite ucraine sono state gravissime, primo perché non si aspettavano l’attacco, concentrate tutte o fra SEVERSK e ARTEMOVSK, o in quella specie di farsesca “kontrastuplenie” (contrattacco) a uso e consumo dei media occidentali; secondo, perché la potenza di fuoco è stata, in questo caso, schiacciante (un rapporto, si dice, di 20:1) al punto da non permettere alcuna possibilità di replica, ma solo ritirata.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16103

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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28/07 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata di ROZHIN da SOLEDAR a SUD-EST di ARTEMOVSK.
https://t.me/boris_rozhin/58551
E’ possibile notare (carta satellitare su cui sono disegnate linee e direttrici di attacco) come la linea di difesa sia ARRETRATA di qualche km verso OVEST e lì cerchi di ricomporsi per proteggere SOLEDAR e ARTEMOVSK. In questo momento gli attacchi avvengono su due direttrici:
- A nord verso BACHMUTSKOE e la stessa SOLEDAR (le due frecce rosse)
- A sud verso VESELAJA DOLINA (freccia rossa a sudest di ARTEMOVSK)

La parte sud è indubbiamente quella su dove le ff.aa. ucraine riescono ancora a dire meglio la loro, perché al fuoco di artiglieria degli attaccanti rispondono con la loro attività di controbatteria. Ciò nonostante, con la LIBERAZIONE DI NOVOLUGANSKOE i margini per l’efficacia di questo sbarramento diminuiscono sempre più. E ARTEMOVSK comincia a essere vulnerabile anche da altre direttrici.
https://t.me/WarDonbass/74352

La parte nord è ancor più critica da tenere, perché avviene già su un terreno, quello urbano, che è più congeniale agli attaccanti. E qui non ci sono molte alture a minacciare dall’alto l’ingresso dei soldati in città come a SEVERSK, o altre conformazioni del terreno che tali da richiedere necessariamente passi preliminari PRIMA di entrare in città, al fine di evitare inutili (e altrimenti inevitabili) perdite di uomini e mezzi.

QUASI TRE MILIONI

I profughi ucraini e del Donbass attualmente in Russia sono quasi tre milioni, due milioni e novecentomila per la precisione.
https://t.me/WarDonbass/74329

CHI ROMPE AGGIUSTA

E’ notizia di oggi, da parte del sindaco di Cherson, che il ponte Antonovskij, bucherellato da Himars e loro frammenti, sarà rattoppato dai prigionieri di guerra ucraini.
“Al momento è prematuro parlare di riparare il Ponte Antonovskij. Ma quando saranno liberati altri territori, allora ad aggiustarlo saranno i prigionieri di guerra: saranno loro stessi a riparare quel che hanno rotto”.
«Ремонт Антоновского [моста] делаем пока временный. Но когда будут освобождены другие территории, то [капитально] ремонтировать будут военнопленные, сами же будут восстанавливать то, что разрушили»
https://antifashist.com/item/antonovskij-most-budut-remontirovat-voennoplennye.html

PETALI DI MORTE: BONIFICA IN CORSO

Queste le foto dei “petali” sparsi ovunque, nei cortili, ai bordi delle strade, negli orti e fra le zucchine.
https://t.me/WarDonbass/74303
Il furgone in foto,
https://t.me/WarDonbass/74305?single
ha scritto sopra RAZMINIROVANIE, ovvero “sminamento”. A quegli artificieri il compito ingrato di recuperarli uno a uno, senza lasciarne in giro nessuno, senza lasciarci loro la pelle.

Aggiornamenti a seguire.

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28/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermata la liberazione di NOVOLUGANSKOE,
https://t.me/rybar/36261

la battaglia per ARTEMOVSK da SUD assume nuovi contorni, avvicinando sempre di più la linea di fronte agli ultimi paesi prima della città. Di fatto, questo importante sviluppo, insieme alla liberazione della CENTRALE TERMOELETTRICA, ha consentito non solo di aumentare il potenziale offensivo precedentemente disperso lungo una linea di fronte più ampia, ma anche di allontanare ulteriormente la linea di fronte dalle attuali retrovie russe e delle milizie del Donbass.
https://t.me/voenkorKotenok/38730

Problema condiviso, soprattutto, da chi sta cercando di liberare AVDEEVKA, e quella spina nel fianco alla linea difensiva della DNR che consente ancora alle ff.aa. ucraine di colpire DONECK e dintorni.
https://t.me/vysokygovorit/8885

Nel frattempo, la linea di fronte si è spostata verso OVEST, direzione ARTEMOVSK, con la liberazione ieri di VERŠINA, ammessa anche dalle stesse fonti ucraine:
https://t.me/RVvoenkor/21167

La pausa operativa sta finendo.

PETALI DI MORTE

LEPESTOK (Лепесток), ovvero PETALO. Sono questi bei cosini verdi,
https://t.me/boris_rozhin/58527
lanciati sui centri abitati del Donbass dalle ff.aa. ucraine tramite proiettili con testate a ciò dedicate:
https://t.me/anna_news/37158

Sono proibiti dalla CONVENZIONE DI GINEVRA. Sono dismesse dai russi, ma non dagli ucraini.

Sono MINE in grado di uccidere un bambino e mutilare permanentemente un adulto, se non uccidere anche lui.
https://t.me/WarDonbass/74286

Sono difficili da individuare, specialmente in un aiuola o in un prato, sono micidiali.

SONO STATE LANCIATE DA CRIMINALI DI GUERRA (che non saranno mai riconosciuti tali nel civile occidente) SU DUE QUARTIERI DI DONECK (KYJBISHEVKIJ E KIEVSKIJ) LUNGO LE SEGUENTI VIE:
https://t.me/boris_rozhin/58527

Si raccomanda di NON avvicinarvisi. I cinegiornali luce possono continuare a dormire.

Aggiornamenti a seguire.

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27/07 ore 19:00 aggiornamento

FRA REALTA’ E PROPAGANDA: 1. SULLA FALLITA CONTROFFENSIVA AD ANDREEVKA


Se guardiamo questa cartina di RYBAR che mostra il fronte SUD,
https://i.ibb.co/s9JYSZN/27-07-RU-1.jpg
Vediamo il riquadro ingrandire una parte dell’ansa del fiume Ingulec, poco più a ovest di DAVYDOV BROD, teatro qualche mese fa di un’altra, analoga, “controffensiva” risoltasi in un bagno di sangue per le truppe ucraine.

Mi chiedo sempre a cosa serva la Storia, che non è più “magistra vitae” da molto tempo o forse, ma sto diventando pessimista, non lo è mai stata. Poco più di un mese fa DAVYDOV BROD, ma non solo, un po’ prima anche ai russi era capitato lo stesso, da tutt’altra parte sul Severskij Donec. In entrambi i casi il copione era stato sempre lo stesso: si attraversava il fiume, si cercava di creare e rinforzare una piazza d’armi, si cadeva vittime di imboscate e tiro incrociato del nemico appostatosi sulle alture vicine o comunque nei paraggi, si scappava a gambe levate dall’altra parte del fiume lasciando morti, feriti e pezzi di artiglieria che non si riusciva neppure a riportare indietro, visto che nel frattempo i ponti galleggianti erano stati colpiti e affondati.

In quei casi o si è talmente in condizioni di superiorità da poter garantire una copertura di artiglieria a questi avamposti distanti dal resto (e dal grosso) delle truppe, oppure si finisce bersaglio di un tragico e – possiamo dirlo? Annunciato! - tirassegno.

Oggi, lo stesso è accaduto ad ANDREEVKA. L’esercito ucraino era riuscito ad attraversare e stava cercando di allargare la propria piazza d’armi. Stesso, identico, copione: fuoco di artiglieria a zero, ritirata con enormi perdite.
https://t.me/rybar/36230

I russi da ben prima della liberazione di LISICHANSK e SEVERODONECK, quando subirono lo stesso cercando di forzare il fiume da nord, hanno smesso di fare certe cose. Le ff.aa. ucraine, evidentemente, ancora no.

FRA REALTA’ E PROPAGANDA: 2. IL PONTE ANTONOVSKIJ

Qui il filmato del ponte “abbattuto”, secondo i media del regime di Kiev…
https://t.me/rybar/36197
In realtà, i piloni sono intatti e per tirare giù quei piloni himars e m777 non bastano (ibidem). A meno di non smantellarlo pezzo dopo pezzo: certo si può fare, un lancio che va a buon fine, un pezzo che se ne va, e così via. tuttavia, al momento, ci sono dei crateri anche grandi, ma limitati al manto stradale, alcuni dei quali arrivati in profondità sino a divellere e bucare la griglia di cemento armato. Da cui la chiusura del ponte, ma il ponte così com’è non è danneggiato da crollare.
https://t.me/WarDonbass/74176

La propaganda però parla di “abbattimento”. E qui torniamo al primo argomento. Che bisogno c’è di mascherare la realtà in questa maniera? Al punto di risultare non credibili? O, peggio ancora, di provocare GRAVI PERDITE fra le proprie fila? Fra i propri uomini?

Peraltro, mettendo in allarme i russi che stanno approntando per le regioni del Sud una rete difensiva sempre meno approssimata, sempre meno transitoria, sempre più efficace. Non solo stanno imparando cammin facendo a intercettare gli HIMARS, e questo è visibile dai risultati sempre meno eclatanti degli stessi in azione, ma stanno creando tutto un sistema di fortificazioni e trincee e, quel che è peggio, anche una strategia di difesa articolata, che voci di corridoio sempre più insistentemente chiamano…

FRA REALTA’ E PROPAGANDA: 3. IL “GAMBETTO DI CHERSON”

Cherskonskij gambit («херсонский гамбит»), il GAMBETTO DI CHERSON. Premetto che a scacchi perderei con chiunque, anche con uno che ha appena imparato come si muovono i pezzi e qual è lo scopo del gioco: sono quindi andato a rivedermi cos’è ‘sto “gambetto”. E mi è ritornato in mente quando lo avevo letto: si sacrifica, spesso in apertura, un pezzo da poco, un pedone, per avere una disposizione dei propri pezzi sulla scacchiera più vantaggiosa.

In questo caso in cosa consisterebbe il GAMBETTO DI CHERSON? Fondamentalmente, nel cedere territori inizialmente alle ff.aa. ucraine e poi, una volta che le stesse si siano addentrate e allargate sufficientemente, fare esattamente la stessa cosa accaduta oggi ad ANDREEVKA, solo su scala regionale, con migliaia di uomini e mezzi coinvolti.
https://t.me/skosoi/4767

Sempre voci informali comunicano, in questo senso, un continuo arrivare di truppe russe nella regione di Cherson, proprio per supportare questa tattica nel momento in cui dovesse iniziare la “controffensiva” ucraina.
https://t.me/rezident_ua/13402
Anche perché poi l’esca, se non ci fosse sufficiente copertura per la contro-controffensiva, potrebbe non più rivelarsi tale. Ma stando a quanto riporta il Mi-6 al comando generale delle ff.aa ucraine, non è questo il caso. Anzi, è tutto al momento un ammassarsi di truppe russe e disporsi lungo il territorio, in attesa dell’attacco.
https://t.me/rezident_ua/13413

E allora una persona dotata di buon senso penserebbe: alt, cambiamo i piani, non andiamo proprio in bocca. Il fatto è che “il comandante in capo” sembra abbia proprio bisogno di una “vittoria”, della “pivotal cherson conteroffensive”, per non citare sempre i russi…
https://nationalinterest.org/blog/buzz/ukraine-sets-stage-pivotal-kherson-counteroffensive-203822

Ne ha bisogno perché i kuratory han bisogno di capire se qualcuno, prima o poi, gli renderà quei soldi che stanno buttando nel tritacarne ucraino. E finora la risposta è stata “no”. Giungono anche voci che, alla luce di quanto sta accadendo, Zelenskij stia cercando soluzioni alternative per ottenere lo stesso effetto, vittorie su altri fronti, su altre direttrici, per continuare a portare a casa il punto, ovvero soldi e armi (di cui parte, lo ricordiamo, sono a tutti gli effetti soldi congelati per future transazioni e traffici). Senza troppo preoccuparsi delle ricadute di tale “strategia” sull’andamento generale del conflitto. Vedremo come andrà a finire.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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27/07 ORE 12:30 AGGIORNAMENTO

DAL FRONTE


Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/Jd1PkX7/27-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/hKSR8Dj/27-07-eng-1.jpg

Tutte le notizie che seguono sono riconducibili al bollettino di RYBAR a corredo delle cartine (https://t.me/rybar/36217)

Partiamo da SUD, dove la presa di NOVOLUGANSKOE e della Centrale Termoelettrica sono ormai attestati dalla cartina

A puntellare le traballanti difese, a causa delle notevoli perdite negli scontri, sono giunti dalle retrovie NON MENO DI TRECENTO UNITA’ DI RINFORZO.
Compito: impedire sfondamento della linea di fronte e accesso ad ARTEMOVSK da sud (e non solo da sud, vista la possibilità che si andrebbe a creare di accerchiamento).

Stesso discorso a SOLEDAR, salendo più a nord. Oltre 450 UNITA’ giunte a difendere la città dalla caduta, dopo quella di POKROVSKOE, più le brigate di artiglieria con serie di batterie tutte dislocate nei dintorni pronte ad aprire anch’esse il fuoco per bloccare l’avanzata.

Tra l’altro, un tentativo di contrattacco ucraino per riprendere parte di POKROVSKOE è finito con un nulla di fatto, ritirata e numerose perdite.

A SEVERSK, invece, la ripresa dell’offensiva russa è attesa riempendo il possibile di campi minati per frenarne l’avanzata.

Aggiornamenti a seguire.

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27/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/6y372cT/26-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/jMmsJkX/26-07-eng-1.jpg
non è aggiornata. Ci serva UNICAMENTE per

1. vedere la quantità di attacchi dell’artiglieria sulla linea di difesa ucraina da SEVERSK ad ARTEMOVSK. Ancora ieri, e ininterrottamente da settimane, è letteralmente piovuto tutto quanto poteva piovere su quelle trincee e fortificazioni, su quelle truppe decimate e su quelle mandate dalle retrovie di rincalzo, destinate di questo passo a fare la stessa fine.

Gli ucraini si consolano prendendosela ancora con l’Antonovskij most, col ponte Antonovskij, da tutt’altra parte. Pare che gli attacchi di ieri siano stati condotti in quantità tale da far passare qualche missile, o scheggia impazzita, che è riuscita a fare qualche altro buco, danneggiando il manto stradale così da chiuderlo ufficialmente al traffico.
https://t.me/crimeainform/37475
https://www.c-inform.info/news/id/103539
Il ponte è su ma le macchine non passano.
https://t.me/WarDonbass/74156
Un applauso ai loro kuratory che continuano a leggere i manuali e a non fare i conti con la realtà. Infatti, è comprensibile che ce la si pigli coi ponti, con le infrastrutture che garantiscono le comunicazioni: è l’ABC, o “A-Be-Ve” (АБВ) che dir si voglia della teoria, è il giro di Do, è il sinistro-destro-gancio, mettiamola come vogliamo. Poi alla fine sta alla mia intelligenza capire se una determinata azione abbia o non abbia senso. In un contesto come quello attuale, distrarre uomini e mezzi (in questo caso artiglieri e missili) dal fronte più in sofferenza, e lì lì per cadere, per portarli a fare scena da tutt’altra parte (perché alla controffensiva di agosto ci credono sempremeno anche gli “influencer” à la Arestovič), NON HA ALCUN SENSO.

2. Vedere dove sta NOVOLUGANSKOE. È attualmente in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Significa, come ormai sappiamo, che appena si azzardano a uscire per l’unica strada rimasta, quella verso nord, sono sotto tiro di un’artiglieria piazzata poco più in là che ormai pensa a KODEMA e alle altre battaglie per raggiungere ARTEMOVSK da SUD.

Aggiornamenti a seguire.

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26/07 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata (quasi, vista la notizia di poco fa della Centrale termoelettrica Uglegorskoe) del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/m90mVmx/26-07-ru-1-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/WPRrgBx/26-07-eng-1.jpg

Si vede bene, dalla nuova zona rossa: POKROVSKOE è COMPLETAMENTE LIBERA. Nonostante tutte le strade che portano a BACHMUT (ARTEMOVSK) siano state minate, la via da nordest è ormai aperta, così come SOLEDAR ormai è parte anch’essa della linea di fronte.

Ed è notizia di poco fa che anche la CENTRALE TERMOELETTRICA UGLEGORSKOE sia stata liberata.
https://ria.ru/20220726/svetlodarsk-1805130066.html
et
https://t.me/rybar/36144
Stiamo parlando di una struttura che dal 22 maggio si cercava di liberare; il problema era più che altro farlo senza danni eccessivi alla centrale. E questo, a giudicare dai primi video, sembra sia stato fatto.
https://t.me/boris_rozhin/58379

Questa carta animata mostra come, dal 20 al 26 luglio, molte prime linee di difesa siano saltate:
https://t.me/zastavnyii/978

Seguiremo gli aggiornamenti.

E COSI’ UN BEL MOMENTO… C’E’ IL COMMISSARIAMENTO

Sarà, come del resto ampiamente prevedibile, il passo successivo al lend-lease 2.0, IL PREZZO DA PAGARE PER IL LEND-LEASE 2.0. Il capitalismo di rapina degli oligarchi ucraini sta cambiando volto; meglio, HA LASCIATO IL PASSO al CAPITALISMO DI RAPINA INTERNAZIONALE, quello dei PEZZI GROSSI. Che passa pure come “aiuto”, come “atto di solidarietà”, come “mano tesa”, come si confà a questi brutti ceffi, sempre gli stessi, dalle “ricette” del FMI e della BM di trent’anni fa imposte ai PVS a oggi, passando per la Grecia.

Senza pudore o remora alcuna, da veri padroni, scrivono già sui siti ucraini: completamente PRONO, come giustamente gli si confà (“deboli coi forti, forti coi deboli”) IL REGIME FASCISTOIDE DI KIEV, pronto a mettere fuori legge un sito che scrive “rabochij” (operaio) da qualche parte, pronto a derussificare qualsiasi cosa e a stracciarsi le vesti in nome di una presunta IDENTITA’ tanto artificialmente creata quanto sempre più fasulla rispetto al popolo stesso in nome del quale dice di governare, MA ALTRETTANTO PRONTO a fare subito sisisisi coi suoi padroni, coi suoi KURATORY, annuendo loro come quei cagnolini di plastica immancabili un tempo sui cruscotti delle macchine tamarre.

Ed ecco il pezzo che ne parla apertamente: “Sovranità economica dell’Ucraina postbellica: non è un passo indietro?” (Економічний суверенітет повоєнної України: ані кроку назад?)
https://zn.ua/ukr/macrolevel/ekonomichnij-suverenitet-povojennoji-ukrajini-ani-kroku-nazad.html

A parlare senza peli sulla lingua è Balázs Romhányi, POLIEDRICO ECONOMISTA UNGHERESE
Un master alla London School of Economics nei Novanta del secolo scorso, quindi una rapida carriera alla banca nazionale d’Ungheria (Magyar Nemzeti Bank) e al FMI.
https://www.portfolio.hu/rendezvenyek/eloado/romhanyi-balazs/2254
quindi tra i fondatori del cosiddetto Istituto di Responsabilità Fiscale di Budapest (Költségvetési Felelősségi Intézet Budapest), dove da oltre dieci anni compie quello che qui scrive
http://kfib.hu/hu/kapcsolat
ma anche professore all’Università del Centro Europa
https://economics.ceu.edu/people/balazs-romhanyi

E cosa scrive di bello, cosa scrive di nuovo Balázs?

“Credo che, immediatamente dopo aver difeso la propria SOVRANITA’ POLITICA dalla RUSSIA, l’Ucraina dovrà CEDERE VOLONTARIAMENTE E TEMPORANEAMENTE UNA PARTE CONSIDEREVOLE DELLA PROPRIA SOVRANITA’ ECONOMICA per accelerare la ripresa
“Вважаю, що одразу після захисту свого політичного суверенітету від Росії Україні доведеться добровільно і тимчасово поступитися значною частиною свого економічного суверенітету з метою прискорити відновлення.”

Li fanno proprio con lo stampino, questi funzionari. E continua: “La partecipazione del CAPITALE STRANIERO è ESTREMAMENTE NECESSARIA” (Участь іноземного капіталу вкрай необхідна.) E, dopo aver bacchettato le probabili levate di scudi dicendo che anche prima della guerra in Ucraina ben pochi volevano investire… parte con un’ulteriore staffilata:
La mancanza di FDI (“investimenti diretti stranieri”) e la povertà non hanno un rapporto di causa-effetto invertibile, come quello dell’uovo e della gallina. Dati scientifici dimostrano che gli FDI PRECEDONO LA CRESCITA DEL PIL, e non il contrario
“відсутність прямих іноземних інвестицій і бідність не є проблемою на кшталт того, що з’явилося раніше — курка чи яйце. Наукові дані показують, що приплив ПІІ передує зростанню ВВП, а не навпаки.”

“Dati scientifici dimostrano” non si usa più neanche per reclamizzare gli shampoo contro la caduta dei capelli… ma tant’è. Dopo aver recitato il Credo in forma breve parte un esercizio di logica ineccepibile:

Per crescere ci vogliono i FDI, gli FDI i privati non ve li daranno mai perché solo un pazzo potrebbe investire nella vostra economia ora, forse gli FDI provenienti da ENTI STATALI potrebbero funzionare, comprandovi quote di debito, ma anche questi enti statali VORRANNO GARANZIE. (azz… sempre lì andiamo a parare!)
“Ma TRASFERIRE semplicemente il RISCHIO dai contribuenti ucraini AI CONTRIBUENTI STRANIERI, SENZA OFFRIRE AGLI ULTIMI STRUMENTI ADEGUATI A GESTIRE E A MITIGARE IL RISCHIO, non è né giusto né fattibile.”
Але просто перенесення ризику з українських платників податків на іноземних платників податків без надання останнім відповідних інструментів для управління та пом'якшення цього ризику не є ні справедливим, ні життєздатним.

Inoltre, prosegue il nostro magiaro amico del giaguaro, nella UE c’è il potere di VETO. Basta uno che vota contro e i soldi non vi arrivano! (riassunto de: “Будь-який уряд завжди може скористатися своїм правом вето у зовсім не пов'язаних між собою темах лише для того, щоб шантажувати більшу спільноту та запобігти дійсному застосуванню попередньо узгоджених правил і цінностей.”). Quindi, tolti i privati, tolta la UE, tolti “club” (sic! Клуб) di qualsiasi genere, l’aiuto potrebbe venire “da banche altamente qualificate” (від високопрофесійних банків), che però chiederanno di vedere le carte, garanzie, piani di rientro, come cauzione la “grande porta di Kiev” di Mussorgskij (che era pure russo! Azz mo come facciamo?), ecc.

E se non pagate? Se la porta di Kiev non bastasse? Non possiamo mica fare come in Messico nel 1861 (Nel 1861 il Messico si rifiuta di riconoscere i debiti, nel 1862 Francia, Gran Bretagna e Spagna occupano Veracruz finché il governo non “cambia spontaneamente idea”…).
“Були випадки в історії (наприклад, Мексика 1861 року), коли суверенітет неплатоспроможного боржника відбирали силою”

E no, non possiamo fare come in Messico, siamo nel XXI secolo, nella civile Europa (ma anche quella di prima era Europa… boh)
“але в Європі ХХІ століття це як теоретично, так і, як ми бачимо саме в Україні, практично неможливо.”

Quindi, colpo di genio:
Pertanto, l’unico modo di gestire e mitigare il rischio è mettersi d’accordo su MECCANISMI PREVENTIVI AFFIDABILI ED EFFICACI. OVVIAMENTE, CIO’ SIGNIFICA CHE L’UCRAINA CEDERA’ PARTE DELLA PROPRIA SOVRANITA’ ECONOMICA.
Отже, єдиний спосіб управляти та пом'якшувати ризики — це домовитися про надійні та ефективні превентивні механізми. Звичайно, це означатиме, що Україна на деякий час поступиться частиною свого економічного суверенітету.

Si, magiaro amico del giaguaro… ma quanto? Balázs non ha dubbi in proposito:
Questa PARTE, naturalmente, SARA’ MAGGIORE DELLA QUOTA DI SOVRANITA’ ECONOMICA CEDUTA DAGLI ALTRI MEMBRI DELL’EUROZONA.
Ця частина, безумовно, має бути більшою, ніж економічний суверенітет, від якого відмовилися країни — члени єврозони.

Cominciamo dall’ammissione all’UFFICIO EUROPEO PER LA LOTTA ANTIFRODE (OLAF). Quindi,
“la legislazione interna deve concedere ufficialmente AUTORITA’ a determinati AGENTI ESTERI NEI PROCESSI DECISIONALI CHIAVE.”
Внутрішнє законодавство має надати офіційні повноваження якомусь зовнішньому агенту в ключових процесах прийняття рішень.
E QUESTO, sempre “nel breve periodo” (certamente!), SENZA ALCUNA PRETESA O DIRITTO DA PARTE DELL’UCRAINA NEI CONFRONTI DI PAESI TERZI (Крім того, в короткостроковій перспективі в обмін на це Україна не може отримати жодних прав або важелів впливу на інші країни.)

E continua CON BEN PIU’ DI UNA PROFESSIONE DI FEDE (infatti a che serve la democrazia, quando tutti sanno già quel che è giusto fare…):
“CERTAMENTE, LA MAGGIOR PARTE DEI CITTADINI UCRAINI SARA’ D’ACCORDO NEL LEGARE LE MANI (sic!) DEL PROPRIO GOVERNO IN QUESTA MANIERA E PER UN PERIODO LIMITATO DI TEMPO.”
“Імовірно, більшість українських громадян погодилися б зв'язати руки власного уряду у такий спосіб і з цієї причини на обмежений період часу.”

MA NON BASTA! Domanda retorica in arrivo… attenzione all’onda:
CHI FARA’ DA GARANTE DEGLI INTERESSI DEI CONTRIBUENTI STRANIERI?
хто має бути попечителем інтересів іноземних платників податків?

E arriva lo tsunami!
“FORSE, UN ORGANISMO TRILATERALE DI QUESTO TIPO, CHE COMPRENDA LA COMMISSIONE EUROPEA (per il ruolo chiave nella regolamentazione), IL FMI (per la sostenibilità macrofiscale e con l’esperienza necessaria per programmi pluriennali) E UNA BANCA INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO (per l’esperienza nel finanziare attività e progetti su ampia scala), PUO’ ESSERE SIA ABBASTANZA RAPPRESENTATIVO E LEGITTIMATO CHE, AL CONTEMPO, COMPETENTE ED EFFICACE
Можливо, певний тристоронній орган, що складається з Єврокомісії (ключовий гравець у регулюванні), МВФ (для макрофіскальної стійкості з досвідом багаторічних програм) і певний міжнародний банк розвитку (досвід у підрядній діяльності та масштабному управлінні проєктами), може бути достатньо представницьким і легітимним і водночас компетентним та ефективним.

Chiude quindi dicendo: so che non è facile da digerire dopo che avrete appena vinto (questo vive su un altro mondo…) ma come Ulisse si lega all’albero della nave per sentire le sirene, anche questo vi aiuterà a ricostruire il vostro Paese più velocemente… è per il vostro bene (pardon, "negli interessi nazionali dell'Ucraina")!
Таке самообмеження економічного суверенітету може бути не простим завданням, особливо відразу після героїчної перемоги у захисті національного суверенітету. Тим не менш, як у випадку Одиссея, що прив'язав себе до щогли свого корабля, аби насолодитися співом сирен, це, ймовірно, допоможе відновити країну ефективніше і швидше, а отже, в найкращих довгострокових національних інтересах України.

“Per godere del canto delle sirene” (аби насолодитися співом сирен)… alla fine la dice giusta, il magiaro amico del giaguaro: “SIRENE”… poi ci si sveglia …“e così un bel momento, o-lè, c’è il commissariamento, o-lè” (mi perdonino sia Cochi che Renato…).

La “demokràcija” non ha fretta, al varco vi aspetta …

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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26/07 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Importanti aggiornamenti da POKROVSKOE e da NOVOLUGANSKOE, dove in entrambi i casi la difesa delle ff.aa. ucraine sembra aver ceduto ulteriore terreno.
https://t.me/boris_rozhin/58353

Assistiamo comunque a un indubbio prolungamento dei tempi di questa prima fase della battaglia per Slavjansk e Kramatorsk, frutto della strenua resistenza esercitata dalle ff.aa. ucraine. Da un punto di vista puramente militare è stato un bene o un male? Lo scopriremo solo vivendo, su questo non ci piove.

Dal punto di vista umano? E’ stato un sicuramente massacro: anche su questo non ci piove. E, qualora la valutazione militare si rivelasse negativa (per esempio, causa collasso dell’intera linea difensiva), sarebbe stato “inutile”, un sacrificio di uomini e mezzi assolutamente ininfluente sulle sorti del conflitto.

Questo è l’unico dato certo degli ultimi scontri, insieme al migliaio circa di perdite al giorno fra morti, feriti e dispersi nelle fila ucraine:
- 24° brigata quasi annientata e ritirata dal fronte
- 30° brigata idem,
- 57° brigata lo stesso
https://t.me/south0wind/2775
Mandati quindi a fare la stessa fine battaglioni della 54° brigata meccanizzata (appena ricostituita nelle retrovie dopo esser stata a sua volta distrutta) e della 25° brigata parà
https://t.me/rybar/36077

E, in questa situazione, il “comandante in capo” sta pensando alla controffensiva propagandistica verso Cherson… non solo distraendo da questa linea, già disastrata, risorse importanti, ma anche condannando a morte i soldati che sta dirottando sul fronte sud. Ogni tentativo di raggruppamento, infatti, non passa inosservato e uomini e mezzi sono oggetto di attacco già nelle retrovie, ben prima di raggiungere la linea di fronte. E’ appena stato distrutto il 70% di una divisione artiglieri a Nikolaev, per esempio. Nikolaev che non è linea di fronte, in questo momento.
https://t.me/WarDonbass/74074

In altre parole, questa politica dissennata sta aumentando a dismisura le perdite fra le fila ucraine. Molte delle quali, ripeto, sono frutto di attacchi mirati a caserme e depositi ancor prima che di combattimenti diretti. La politica di Kiev, in conclusione, sta contribuendo attivamente alla sua stessa “demilitarizacija”, allo smantellamento del suo stesso potenziale militare ancor prima del suo effettivo impiego.

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26/07 ore 08:00 aggiornamento

Dal fronte, sostanzialmente nulla di variato rispetto all’ultimo aggiornamento di ieri sera.

QUELL’ATTRAZIONE UN TEMPO FATALE...

Che ora fatale non è più. Sviluppo questo tema su due piani.

1. Torno ancora sulla fallita operazione di dirottamento di aerei da combattimento russi sventata dai servizi segreti con la partecipazione attiva dei diretti interessati, ovvero dei piloti contattati.
Come notava ieri un reporter russo, i servizi segreti britannici, architetti di questa e altre operazioni, sono fermi a una visione del popolo russo vecchia di oltre trent’anni, di prima della caduta Muro di Berlino. Il popolo russo è cambiato, avendo sperimentato l’Occidente, quella scatola strana con sopra un’etichetta, “Zapad” per l’appunto, e dentro tanti contenuti strani, affascinanti, che vanno dritti alla pancia (“edonismo”, “consumismo”, “usa-e-getta”) prima ancora che alla testa (“libertà”, “democrazia”, ovvero il sistema che consente di arrivare ai contenuti “di pancia” di cui sopra).

Si badi, non ho detto “capitalismo”, che invece sarebbe stata veramente la cosa che mi sarebbe piaciuto scrivere. Il motivo è semplice: il modello della Russia a trazione “Russia Unita” (ma anche KPRF…) è il capitalismo monopolistico di stato-paternalistico-patriottico cinese. E non entriamo in questo ginepraio altrimenti le “piccole note” diventano una monografia, e tra qualche minuto devo scappare al timbro. Limitiamoci a constatare che, citando l’adagio popolare, in questo momento tira MOLTO di più il “carro di buoi”. E i servizi segreti britannici e natovskie in generale sono ancora convinti che basti mandarli al concertone dei Metallica più una partita sottobanco di jeans e calze di nylon per fargli bruciare i pasport. Non è più così.
https://t.me/vysokygovorit/8870 et
https://soldier-moskva.livejournal.com/568979.html

Avessero visto Dviženie vverch (2017, ne parlo ampiamente nel mio lavoro sull'emulazione socialista in URSS
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_%D1%81%D0%BE%D1%86%D0%B8%D0%B0%D0%BB%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%B8%D1%87%D0%B5%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B5_%D1%81%D0%BE%D1%80%D0%B5%D0%B2%D0%BD%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B5_in_URSS
) si sarebbero risparmiati questo danno incalcolabile, dal punto di vista sia del valore perso coi bombardamenti subiti, sia della rete smantellata. Sull’immagine, invece, i cinegiornali luce occidentali fanno buona guardia e il danno è stato arginato alla popolazione russofona. Che comunque è quella che conta in questo conflitto, e lì la “bella figura” l’han vista tutti, cittadini ucraini compresi.

2. E’ una notizia che collego alla prima. Circa 200 macchine al giorno passano il confine, attraverso l’unico punto di transito della zona di Zaporož’e, per tornare nei territori liberati. Vedere le proprie famiglie, tornare a vivere con loro, ma soprattutto lavorare:
“Many Ukrainians say that they are also returning in search of work, which they were not provided with on Ukrainian (Kyiv-controlled) territory”
https://en.topwar.ru/199477-evropejskie-zhurnalisty-s-kazhdym-dnem-vse-bolshe-ukraincev-vozvraschajutsja-na-podkontrolnye-rossii-territorii.html

Inoltre, nei territori liberati le tariffe per i servizi essenziali costano MOLTO meno. Questa tabella lo mostra abbastanza chiaramente. Gas, luce, acqua, affitti meno cari.
https://t.me/boris_rozhin/58057

Ancora una volta, da un lato la propaganda, dall’altro la realtà. E lì hai voglia a minacciare 15 anni di galera a chi fa il pasport russo.
Aggiornamenti a seguire.

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25/07 ore 19:10 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata
https://i.ibb.co/vd1BJWM/25-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/hmrNSHt/25-07-eng-1.jpg

L’attenzione è tutta a SUD, dove la centrale termoelettrica rappresenta l’ultimo settore non ancora colorato di rosso (a differenza dei settori ai lati). Centrale dove l’attacco non si è ancora concluso, ma dove i combattimenti in corso stanno volgendo a favore dei russi e delle milizie del Donbass.
https://t.me/boris_rozhin/58262
https://t.me/boris_rozhin/58263

La freccia azzurra sulla carta verso nordovest (BACHMUT) infatti rappresenta la RITIRATA delle truppe ucraine dalla centrale stessa, coperta il più possibile dalla loro aeronautica con elicotteri e aerei (come anche indicato sulla carta stessa).
https://t.me/rybar/36077

Continua la battaglia per POKROVSKOE (ibidem), oggetto di attacchi sempre più intensi.

CI MANCAVA LA SPY-STORY…

Questa storia se la ricorderanno in molti, specialmente per come è andata a finire…

Ritorno su quanto accennato stamane, perché la storia si è arricchita di nuovi dettagli. I servizi segreti russi (FSB) hanno bloccato un tentativo di dirottare aerei da combattimento russi oltremuraglia e arrestato i principali indiziati: aerei di tipo SU-24M, SU-34 E TU-22M3, nella fattispecie.
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

Ai piloti russi che si fossero prestati era promesso un premio in denaro e cittadinanza per loro e le loro famiglie di un Paese della UE. Notiamo, per inciso, che è di oggi la notizia che LE AUTORITA’ UCRAINE MINACCIANO OGGI, PER CHI OSASSE RICHIEDERE LA CITTADINANZA RUSSA (il famoso “pasport”), QUINDICI ANNI DI GALERA!
https://antifashist.com/item/kiev-grozit-ukraincam-15-godami-tyurmy-za-poluchenie-rossijskogo-pasporta.html
Sempre per inciso, notiamo che SONO OLTRE NOVANTAMILA I PASPORT GIA’ CONSEGNATI AGLI ABITANTI DELLE REGIONI DI ZAPOROZH’E E CHERSON. E la tendenza è all’ulteriore aumento.
https://t.me/WarDonbass/73944

Torniamo alla “proposta indecente” dei servizi segreti ucraini: Il premio in denaro pattuito PER CIASCUN AEREO sarebbe stato FINO A DUE MILIONI DI DOLLARI.
https://t.me/rian_ru/172155
Si partiva con un milione, quello della "taglia" offerta ufficialmente dalla legge promulgata a inizio conflitto dalla RADA e, tramite contatti telefonici individuali e prosecuzione su messenger, si arrivava anche a due. Si riporta dalle intercettazioni:

“Il nostro obbiettivo è l’aereo. E voi questo lo capite benissimo. Noi siamo disposti a pagare per questo. Sul sito della Rada c’è scritto che noi paghiamo ufficialmente per questi oggetti un milione (di dollari NdR). Possiamo anche andare più in su di un altro milione, glielo garantisco”
“"Наша цель — это самолет. И вы это прекрасно понимаете. Мы готовы за него платить. У нас на сайте Верховной рады написано, что мы платим официально за такие вещи миллион (долларов. — Прим. ред.). Можем с вами договориться — отдельно сверху еще миллион, я вам гарантирую”
https://ria.ru/20220725/fsb-1804699798.html

Come contropartita, si chiedeva video, del pilota vicino al suo aereo con ben visibile un cartello col numero di controllo fornito dai servizi segreti ucraini.
https://ria.ru/20220725/verbovka-1804866770.html et
https://t.me/zvezdanews/86767 et
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

Quindi si procedeva a un ANTICIPO di quattromila dollari in contanti, tramite corrieri (corrieri anch’essi arrestati).
https://ria.ru/20220725/fsb-1804699798.html

GARANTIRE L’ASILO POLITICO ALLE LORO FAMIGLIE avrebbe dovuto rappresentare la ciliegina sulla torta. Romania e Slovenia dovevano essere i Paesi di destino a cui chiedere cittadinanza. “L’organizzazione è seria” (организация серьезная), assicuravano i servizi segreti.
https://t.me/zvezdanews/86768
Naturalmente, una volta che le loro famiglie avessero raggiunto i punti assegnati oltrecortina, sarebbero state sotto “l’ascella protettiva” della CIA. Avere la famiglia in ostaggio, avrebbe consentito ulteriori ricatti e pressioni sugli aviatori, a questo punto decisamente “incentivati”, “stimolati” a far quello che loro gli avessero “chiesto” di fare.
https://ria.ru/20220725/fsb-1804699798.html

Per esempio, AVVELENARE IL COPILOTA CON CLONIDINA, con effetto 30-40 minuti dal decollo, quindi “scorta” di caccia ucraini intorno e atterraggio in “aeroporti da loro controllati” (https://t.me/boris_rozhin/58259). La clonidina è stata ritrovata in un nascondiglio fra le foreste vicino a VOLGOGRAD, 2 colli con 10 ampolle.
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

Questo piano era stato orchestrato con la partecipazione diretta del Mi-6 britannico (ibidem). Uno dei mediatori è stato il bulgaro Christo Grozev, uno dei capoccia del gruppo Bellingcat, finanziato dal NED e non solo da lui (ibidem).
https://t.me/boris_rozhin/58264

Grozev, “bruciato” dai media russi
https://ria.ru/20220725/verbovka-1804866770.html
ha ammesso la propria partecipazione all’operazione,
https://twitter.com/christogrozev/status/1551582549113184257
et
https://threadreaderapp.com/thread/1551535542180929536.html
ma solo per “documentare” quanto stava accadendo… (“Yes, we were chronicling one of the wackiest counter-counter-intel operations of all time. And the docu is still on.”)

Peraltro, le informazioni acquisite nel corso di questa operazione, hanno consentito ai servizi segreti russi di acquisire informazioni rilevanti per l’abbattimento di ulteriori obbiettivi militari ucraini.
https://tass.ru/proisshestviya/15299503

COSA CHE GROZEV NEGA, anzi dice che le carte degli ucraini state diffuse DOPO aver scoperto il doppio gioco dei piloti… erano VOLUTAMENTE FALSE.
qui alcuni schemi, mappe, rotte diffuse oggi
https://t.me/boris_rozhin/58261

Verrebbe anche da credergli. Peccato che due SU-27 ucraini sono stati abbattuti nell’aeroporto KANATOVO di KIROVOGRAD grazie alle stesse. Giusto per esempio.
Ma anche, sempre per esempio, visto che i servizi segreti ucraini hanno dovuto dare ai piloti tutte le posizioni della loro CONTRAEREA da evitare accuratamente per evitare di “rovinare l’acquisto”… tali posizioni sono state fatte saltare dall’artiglieria russa:
https://t.me/zvezdanews/86770

L’operazione, quindi, grazie ai piloti che hanno fatto doppio gioco collaborando col controspionaggio russo,
https://t.me/zvezdanews/86778
si è conclusa non solo con un fallimento, ma con un disastro per informazioni riservate e di rilevanza nazionale finite nelle mani sbagliate, un’intera rete di spionaggio smantellata e… beffa finale.


Infatti, tutti i soldi anticipati dagli ucraini, è notizia di adesso e CON BUONA PACE DI GROZEV, saranno utilizzati per RICOSTRUIRE DONECK e LUGANSK. SOLDI “NATOVSKIE” che, per una volta, faranno una buona fine:
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

DAI TRE PORTI IN MANO A KIEV LE NAVI USCIRANNO A GRUPPI, MEGLIO, A “KARAVANY”

Dopo l’ISTERIKA dei giorni scorsi, il comunicato ufficiale dell’autorità portuale ucraina, che specifica anche che ci saranno delle navi-guida alla testa della carovana:
https://antifashist.com/item/v-portah-odesskoj-oblasti-nachali-formirovat-karavany-s-zernom.html
Direi che l’acqua sul fuoco gettata dai turchi già sabato ha ridotto la provokacija a quello che era, al che si sono dati da fare per approntare le carovane.

SU RISHI SUNAK E LA SUA CROCIATA ANTICINESE…

“1/ China and the Chinese Communist Party represent the largest threat to Britain and the world’s security and prosperity this century.

Read this thread?on how I will face down China.

2/ I would close all 30 of China’s Confucius Institutes in the UK - the highest number in the world. Almost all UK government spending on Mandarin language teaching at school is channelled through university-based Confucius Institutes, thereby promoting Chinese soft power.”

Mi fermo qui a “leggere il thread”, perché poi è ancora peggio: il vero morbo che attanaglia l’occidente è l’idiozia dei suoi governanti (o aspiranti tali). Che la Cina sia “la più grande minaccia per la GB e per il mondo”… è una frase che si commenta da sola.

Mi sofferm invece su un’altra “perla”. Chiunque mi conosca, sa come la penso sugli Istituti Confucio, “longa manus” di Pechino di nome e di fatto. Detto questo, E MI LIMITO AL NOSTRO “FU” BELPAESE (ma non escludo che tale situazione accada anche altrove), occorre anche DENUNCIARE A GRAN VOCE che TALI ISTITUTI hanno colmato il VUOTO TOTALE di un MINISTERO, quello dell’Università e della ricerca, che più che tagliare fondi non ha fatto. E QUESTO ha fatto COMODO a TUTTE le facoltà, non solo quelle di orientalistica, che tutto sommato son quelle che ne han meno bisogno, ma di TUTTE LE ALTRE, perché colmava la lacuna non solo dei corsi di mandarino, o dei corsi di letteratura, ma anche dei corsi di filosofia, dei corsi di storia, a seconda di come si era conciati, più o meno male, con le risorse...

NON STUPIAMOCI POI SE LE DISPENSE APPROVATE E APPRONTATE DA TALI ISTITUTI PER PREPARARE E PORTARE UN ESAME SIANO “BENEVOLE” SU CERTI ARGOMENTI O “GLISSINO” SU ALTRI: non è ingenuità, ma pura e semplice malafede. Specialmente perché non ho ancora sentito UNA, dico UNA, voce autorevole in ambito accademico levarsi ufficialmente, PER ESEMPIO, contro il “libro e moschetto” del regime fascistoide di Kiev.

Ma torniamo sul pezzo: “ti pago i prof, ti pago i corsi, figlio mio, cosa vuoi che sparli anche di me stesso? Che mi faccia autocritica, magari col cappello da somaro che fa tanto wenhua dageming (文化大革命grande rivoluzione culturale)?” Non fa una piega… Il problema non sono loro, siamo noi, in primis.

D’altro canto, nell’anniversario della nascita organizzano un bel ciclo di conferenze su Lu Xun (ancora! Si, ancora su Lu Xun il “Gorkij cinese”…) o, in parallelo con altri istituti, una nuova iniziativa sulla filosofia di Laozi: vengono da Pechino a parlare i più grandi nomi di oltremuraglia, paga tutto Pantalone… perché non approfittarne per i nostri studenti? Che aprono un po’ i loro orizzonti?

La soluzione, pertanto, non è chiudere quei centri, ma FARE IL PROPRIO DOVERE in termini della cosiddetta “ALTA FORMAZIONE”, CREARE CATTEDRE, CORSI IN CIASCUN ATENEO, DI QUALITA’ E INDIPENDENTI DAI CENTRI CONFUCIO. Quindi, il Centro Confucio, come il Goethe, senza andare tanto lontano per le facoltà di germanistica, resta un valido e APPREZZATO partner a cui affiancarsi per iniziative comuni, eccetera eccetera. Basta che non sia il Goethe/Confucio a dettare la linea.

Rishi dice invece “chiudiamo”: e qui siamo alla caccia alle streghe, il che è INACCETTABILE. Poi mi viene in mente che si candida a prendere il posto di Johnson, e tutto torna… Basta che non arrivino al “Dio è con noi”… “No, Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli…” (Il buono, il brutto, il cattivo).

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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25/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Cartina aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/N2X1Tkd/24-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/3mSNct2/24-07-eng.jpg

La parte in rosso vivo sull’ingrandimento segnala gli ultimi aggiornamenti accertati, ovvero l’avanzamento della linea di fronte a BACHMUTSKOE,
https://t.me/wargonzo/7640
anticamera di BACHMUT (Artemovsk) da nordest. Contemporaneamente, si segnala una sempre minore tenuta di POKROVSKOE, ora accerchiata da nord e libera già per metà a sud. Vedremo gli sviluppi.

La centrale termoelettrica Uglegorskaja è ancora teatro di scontri, segno che le truppe ucraine stanno ancora opponendo resistenza per non consentire lo sfondamento di quella direttrice estremamente importante. Perdere la zona a sud di ARTEMOVSK, tra l’altro, consentirebbe alle truppe russe di aggirare con maggior facilità la città e circondarla quantomeno su tre lati.

MISERIA DEI SERVIZI SEGRETI NATOVSKIE

La FSB comunicava ieri di aver sventato un tentativo di corruzione di piloti dell’aeronautica russa che, in cambio di soldi e passaporto occidentale, avrebbero dovuto DIROTTARE i loro caccia su aeroporti europei e chiedere poi asilo.
https://t.me/readovkanews/39209
Se siamo arrivati a questo copione unto e bisunto, vuol dire che restano solo quelli dei film di Pierino e relativa “insegnante al mare” o, più in tema, “soldatessa alle grandi manovre” e poi li han tirati fuori tutti.

MISERIA DELLA PROPAGANDA À LA ARESTOVIČ

A proposito di filmacci trash e tormentoni estivi con giri di do e arrangiamenti vintage, passati sulle radio locali ogni due per tre, a quelle latitudini gira sempre il tormentone della controffensiva a Cherson, tormentone che passano sui rulli dei cinegiornali luce nostrani con la stessa frequenza.

Non ci sono passato sinora per non darvi troppo risalto, visto che nessuna controffensiva a Cherson è in corso, nessuna truppa da mille russi è accerchiata, nulla di nulla se non quattro foto scattate prima di prendersi qualche pallottola e, purtroppo per chi riceve questi comandi, a volte a costo di qualche pallottola e morti sul campo. A uso e consumo di un flusso di armi che deve continuare: per farne che cosa è un altro discorso.
https://t.me/RVvoenkor/20835

Aggiornamenti a seguire.

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24/07 ore 22:00 aggiornamento

ODESSA


Arrivato in giornata il comunicato ufficiale del Ministero della difesa russo:

“Presso il porto di Odessa, nel territorio dei cantieri di riparazione navi, con razzi ad alta precisione e lunga gittata, lanciati dal mare, è stata distrutta una nave da guerra ucraina che si trovava lì ormeggiata, oltre che un magazzino di missili antinave Harpoon inviati dagli USA al regime di Kiev. Sono stati quindi messi fuori uso impianti per la riparazione e la modernizzazione delle navi della marina militare ucraina.”
В морском порту города ОДЕССА на территории судоремонтного завода высокоточными ракетами большой дальности морского базирования уничтожен находившийся в доке украинский военный корабль и склад поставленных США киевскому режиму противокорабельных ракет «Harpoon». Также выведены из строя производственные мощности предприятия по ремонту и модернизации корабельного состава военно-морских сил Украины.
https://t.me/rybar/36034

Confermata quindi la tesi di ieri, e ribadito il concetto che chi pensasse di trarre vantaggio dalla situazione creatasi per implementare il traffico di armi o mettere “al sicuro” i propri armamenti, non ha ancora capito il senso dell’accordo siglato ieri. In particolare, continuando ad ammassare Harpoon con cui attaccare navi da guerra russe distanti un centinaio km dal confine delle acque territoriali ucraine.

DAL FRONTE

Due notizie rilevanti:

La prima, appena giunta dalle agenzie di stampa, riguarda la LIBERAZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA UGLEGORSKAJA
https://t.me/WarDonbass/73921
et
https://t.me/RVvoenkor/20800
La sua liberazione minaccia la linea difensiva a sud di ARTEMOVSK e mina gravemente la sua tenuta.

La seconda, speculare, riguarda SEVERSK, a nord di cui i soldati russi e le milizie del Donbass avrebbero sfondato la linea di fronte, nella battaglia per le alture da cui si controlla la città (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/20796?single
In particolare tagliando la strada da SEVERSK A SEREBRJANKA e isolando quest’ultima
https://t.me/boris_rozhin/58213

In questa operazione lenta, ma costante, di DEMOLIZIONE dell’infrastruttura militare ucraina a difesa del nucleo centrale delle proprie forze armate, ovvero il blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, è possibile notare come nessun passo in avanti sia fatto lungo linee mediane, ma sempre parterndo dai margini, riducendoli e creando quindi microsacche SOLO QUANDO questa operazione non esponga le falangi più avanzate nell’offensiva al fuoco incrociato delle formazioni nemiche intorno alla stessa.

Aggiornamenti a seguire domani.

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24/07 ore 00:00 Aggiornamento su Odessa

Persino il NYT, in un pezzo come da copione interamente improntato alla condanna senza se e senza ma, si è lasciato scappare il commento di un anziano funzionario delle Nazioni Unite.

Nota prima di riportare il testo: il MAY NOT ("potrebbe non") è unicamente legato al fatto che l'articolista non dà ancora per certo il fatto che abbia o meno colpito il granaio, non quanto segue come ragionamento. (It was unclear what the strikes were targeting and whether any grain infrastructure was hit.). Da otto ore sappiamo che nessun granaio è stato toccato, per stessa ammissione della responsabile dell'agenzia stampa ucraina. Quindi il MAY NOT da otto ore lo si potrebbe anche togliere:

La Russia POTREBBE NON AVER tecnicamente violato l'accordo, dal momento che non impegna a non attaccare le parti dei porti ucraini che non sono usate direttamente per l'esportazione del grano, dice un anziano funzionario delle Nazioni Unite.

"Russia may not have technically violated the deal, since it did not pledge to avoid attacking the parts of the Ukrainian ports that are not directly used for the grain exports, according to a senior U.N. official. "
https://www.nytimes.com/live/2022/07/23/world/ukraine-war-russia

Infine, le commissioni di ISPEZIONE di TUTTE LE NAVI INTERESSATE IN ENTRATA E IN USCITA dai TRE PORTI AUTORIZZATI (Odessa, Černomorsk, Južnyj) sono COMPOSTE DA ESPONENTI DI TUTTE LE PARTI (Ucraina, Turchia e Russia, punto C. dell'accordo, testo integrale qui),
https://strana.news/news/400635-tekst-sohlashenija-ob-eksporte-ukrainskoho-zerna-dokument.html
Pertanto, sparare sui carichi significherebbe uccidere deliberatamente i propri uomini già mandati in bocca al nemico a ispezionare i carichi. In questi quattro mesi di guerra, chi ha ucciso i propri (a Kramatorsk e non solo), direttamente e indirettamente con ordini suicidi, è stato qualcun altro.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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23/07 ore 18:00 aggiornamento

ŽDËM PROVOKACIJU


“Aspettiamo la provocazione”: questo il commento di un lettore russo alla notizia di ieri dell’apertura delle “vie del grano” dai tre porti del Mar Nero ancora in mano al regime di Kiev. E la provocazione è arrivata.

Quanto riportato dai cinegiornali luce nostrani non sto neppure a rimbalzarlo su queste poche righe. Il punto nodale che forse non è chiaro, e che vale la pena ribadire, è che da ieri a oggi sul campo di battaglia non è cambiato nulla: nella fattispecie, consentire l’esportazione del grano non significa che ODESSA SIA DIVENTATA DA IERI UNA SPECIE DI ZONA FRANCA, dove si possono accumulare e smistare a piacimento armi, munizioni, soldati e quant’altro.

Qui la prima, prevedibile, ipocrisia, su cui imbastire la provocazione di stamattina: del resto, chi ha tempo non aspetti tempo…

Premesso questo, ad andare a fuoco, stamattina, era una MOTOVEDETTA, come mostrano questi due filmati, che riprendono lo stesso luogo da due postazioni diverse in due momenti diversi.
https://t.me/boris_rozhin/58054
https://t.me/boris_rozhin/58067

Per la precisione, si tratta della motovedetta L 451 Malin in forza ai marò ucraini, (десантно-штурмовой катер L 451 «Малин» ВМС Украины)
https://t.me/readovkanews/39115
Sempre nello stesso lancio di agenzia, si precisa che il deposito del grano si trova a OLTRE UN KM dal luogo dell’attacco.

Ma arriviamo alle 15:59 e all’agenzia di stampa ufficiale ucraina UNIAN… parliamo quindi di quasi due ore fa, ma fa niente: l’ansa è come il prezzo della benzina, basta un niente e si alza di mezzo euro, poi a scendere… con calma, che fretta c’è? Stesso discorso per le notizie: c’è tempo per le rettifiche… e poi fuori tempo massimo basta non parlarne più… è così che funziona.

Cosa dice quest’agenzia?
Per bocca di Natal’ja GUMENJUK, direttrice del centro stampa di coordinamento delle forze di difesa “Sud”, nessun granaio è stato colpito, nessuna infrastruttura danneggiata, nessun morto o ferito. Quattro Kalibr son stati lanciati, due abbattuti, due hanno raggiunto l’obbiettivo. Ne è nato un incendio localizzato ben presto domato.
https://www.unian.net/war/udar-rossii-po-portu-odesse-23-iyulya-popali-li-rakety-v-hranilishche-s-zernom-novosti-odessy-11914260.html

Fine dell’ISTERIKA mattutina, che va avanti ancora nelle sue onde lunghe occidentali, il lavoro per esportare il grano continua:
https://t.me/boris_rozhin/58068

Infine, ciliegina sulla torta a questo attacco ai granai che poi ai granai non era, l’uscita di poco successiva alla rettifica della Gumenjuk (16:47) del MINISTRO DELLA DIFESA TURCO HULUSI AKAR. Dopo aver sentito gli ucraini, aggiunge di aver sentito anche i russi, e dice, nel comunicato ufficiale:
“Inoltre, quando li abbiamo sentiti, i russi ci hanno assicurato di non centrare assolutamente nulla con questo attacco e di stare studiando attentamente e dettagliatamente la questione”
“Bunun yanı sıra Rusya ile yaptığımız temasta da Ruslar kesinlikle bu saldırıyla alakalarının olmadığını, konuyu çok yakından ve ayrıntılı bir şekilde incelediklerini bize belirttiler.”

E quindi, dopo aver gettato acqua sul fuoco, conclude:
“Ma noi continuiamo a compiere i nostri doveri come da accordi siglati ieri, gli accordi da noi conseguiti, e abbiamo ribadito nuovamente, nei nostri colloqui, che auspichiamo che le parti continuino con calma e pazienza a cooperare su questo punto”.
“Fakat biz orada dün yaptığımız anlaşmadaki, vardığımız mutabakattaki sorumluluklarımızı yerine getirmeye devam ediyoruz ve biz tarafların sükunetle, sabırla burada sakin bir şekilde iş birliğine devam etmelerinden yana olduğumuzu da yine görüşmelerimizde dile getirdik.”
https://www.trthaber.com/haber/gundem/bakan-akardan-odessadaki-patlamaya-iliskin-aciklama-696745.html

Avanti, quindi. Nessuno spazio alla versione ucraina, perché subito dopo ne rivela una russa che la nega totalmente. Una versione, quella “russa”, per cui le virgolette sono d’obbligo, visto che – nota un commentatore assai acutamente – a dire che non c’entrano nulla non è il ministro della difesa RUSSO, ma quello TURCO che lo RIPORTA dal colloquio con lui intercorso.
https://t.me/mig41/19383

E’ talmente tanta la fretta, per i turchi, di spegnere questa provokacija sul nascere, che parlano prima di, o al posto dei, russi. A prescindere di come la si giri, provokacija su un un fatto che non c’entra nulla, ovvero obbiettivo militare e non civile che non compromette in alcun modo il funzionamento e l’operatività dei magazzini del grano, oppure provokacija inventata al 100%, dal momento che oggi l’artiglieria è andata a cercare altro, sempre di provokacija si è trattata.

In ogni caso, il messaggio dei turchi agli ucraini è stato inequivocabile. E molto probabilmente, la rettifica della portavoce GUMENJUK è arrivata a seguito di quel “colloquio” intercorso.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domani notte.

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23/07 ore 10:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermata stamane la situazione lasciata ieri sera, ovvero aumenta la pressione delle truppe russe e delle milizie del Donbass ma, per il momento, la linea difensiva imbastita dalle ff.aa. ucraine tiene, al netto di diserzioni e consegne in prigionia.
https://t.me/rybar/35991
La mossa di trasferire i gruppi di difesa territoriale da ovest a est ha fornito quel ricambio di carne da cannone tale da tenere occupate posizioni che altrimenti sarebbero state già abbandonate. A prescindere dalla valutazione etico-morale di mettere un cinquantenne o anche più (fino a sessant’anni) richiamato in fretta e furia in prima linea, il problema è anche tecnico-militare: quanto possa tenere una linea del genere nel momento in cui i russi cominceranno a fare sul serio. Vedremo gli sviluppi.

UN SYSTÈME OÙ TOUT SE TIENT...

Diamo un’occhiata a questa carta militare americana sul Donbass oggi:
https://t.me/pilainfo/2088

Ma proprio un’occhiata, prima che vada insieme la vista. La prima cosa che si nota (e la più importante, a mio avviso) è che siamo arrivati al NOCCIOLO, al NUCLEO vitale di questa configurazione armata e rafforzata da otto anni di creazione di trinceramenti, bastioni, campi minati, eccetera.

La linea BLU ormai è un riccio rinchiuso su sé stesso, con gli aculei ben piantati sui capisaldi esterni. UN SISTEMA DOVE TUTTO SI TIENE, indubbiamente, ma che può permettersi anche il lusso di perdere pezzi senza perdere tutto, a differenza di SEVERODONECK e LISIČANSK.

Che è quello che ZALUŽNYJ si affannava da mesi a spiegare al “comandante in capo”. Tornando alla divisione millenaria fra “PIENI” e “VUOTI” delle teorie militari di oltremuraglia, qui è (quasi) tutto pieno, lì c’erano troppi vuoti, usati infatti magistralmente dai russi per formare sacche e arrivare al “RIEN NE TIENT”, al nulla si tiene, alla Caporetto che abbiam visto sotto i nostri occhi.

Da qui la scelta di tornare alla modalità schiacciasassi, fiaccando continuamente la resistenza della linea difensiva, delle retrovie, delle linee di comunicazione e approvvigionamento, tramite un’intensa attività di artiglieria. Anche qui, vedremo gli sviluppi di questa azione.

SMELLS LIKE TEEN SPIRIT IN SALSA COSACCA

Tre quarti di secolo fa i loro nonni e bisnonni, in quei paraggi, con lo stesso strumento, suonavano Katjuša; oggi i nipoti tornano ai Nirvana, in questo grunge della steppa che ben si attaglia al momento storico attuale.
https://t.me/interbrigady2022/413

Aggiornamenti a seguire.

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22/07 ore 18:00 situazione aggiornata

SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK


Carta aggiornata, del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/n8dSXJD/22-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/qNkXmZ9/22-07-eng.jpg
Partiamo da

SEVERSK

Il gruppo “O” che se ne sta occupando da quando i gruppi “Z” e “V” che hanno liberato LISICHANSK sono andati in licenza, ha adottato ormai da giorni questa tattica.

Circondata la città, ha cominciato ad attaccare tutte le alture circostanti e, man mano che una zona abitata non era più sotto minaccia dei tiri esterni dell’artiglieria, a liberarla strada per strada, a questo punto facendo valere la propria superiorità numerica (in particolare degli artiglieri). Questo ha rallentato enormemente l’azione ma ha ridotto altrettanto notevolmente le perdite, a parità di risultato. Ai singoli gruppi di soldati ucraini progressivamente isolati , separati dai loro compagni, non resta alcuna scelta se non la resa:
https://t.me/RVvoenkor/20561

Questo lo sanno benissimo anche le ff.aa. ucraine che stanno sacrificando in questa città già persa i gruppi di difesa territoriale provenienti dall’ovest. Quelli che se si fanno arrestare pur di non andare al fronte c’è un motivo, visto che è sempre notizia di oggi che due di questi reggimenti di civili ridotti a soldati dal regime di KIEV, in forze all’80° brigata motorizzata, sono stati dimezzati dalle perdite.
https://t.me/rybar/35967
Passiamo ora a

SOLEDAR e BACHMUT (ARTEMOVSK)

Occorre considerarli insieme perché legati da un comune avamposto difensivo, POKROVSKOE, che sta SALTANDO. La carta di RYBAR lo mostra molto bene. La zona SUD, che apre verso ARTEMOVSK, è in mano ai russi e alle milizie del Donbass (zona colorata in rosso più acceso). La zona NORD, che praticamente confina con SOLEDAR, è ancora tenuta dalle ff.aa. ucraine.

La linea però è saltata. Cade l’ultima difesa a EST di Artemovsk e anche lo stesso settore nord di POKROVSKOE è ora esposto ad attacchi anche da sud-ovest e ovest, a seconda di quanto riusciranno ad avanzare e ad accerchiarlo. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

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22/07 ore 12:30 aggiornamento

La giornata è iniziata e sta proseguendo come nei giorni precedenti. Un imponente fuoco di artiglieria sta smantellando le difese approntate dalle ff.aa. ucraine lungo le diverse direttrici di attacco da SLAVJANSK a BACHMUT. Fino a quando non sarà completata questa fase, difficilmente vedremo avanzamenti sul terreno degni di nota, anche se è lo stesso esercito ucraino ad accusare l’attacco a SOLEDAR anche da STRJAPOVKA, ovvero poco più a nord-est rispetto a dove, attualmente l’attacco è condotto. Ma come avrebbe detto Totò, sono quisquilie.
https://t.me/boris_rozhin/57936

GUERRA E FINANZA: QUANDO I CAPOCCIA DELL’ESERCITO DEVONO “TRANQUILLIZZARE” I MERCATI

Approfittiamo allora della situazione relativamente stazionaria per parlare ancora della conferenza stampa dei due capoccia a stelle e strisce riportata ieri. I due piazzisti, nel decantare il prodotto in vetrina, in questo caso gli HIMARS, hanno dovuto anche affermare:
“To date, those systems have not been eliminated by the Russians and I knock on wood every time I say something like that. And they're being very effective at using them, employing precision weapons against targets.”

Una falsità, l’ennesima, né la prima, né l’ultima… peraltro appena clamorosamente smentita dalla conferenza stampa di oggi del Ministero della Difesa russo, che ormai ne perdona ben poche:

“Nel periodo dal 5 al 20 luglio, in riferimento ai lanciarazzi multipli di tipo HIMARS e produzione USA, mandati in Ucraina, 4 postazioni di lancio e una macchina da trasporto e armamento razzi, sono stati distrutti tramite colpi mirati via terra e via aria.”
В период с 5 по 20 июля из реактивных систем залпового огня «ХАЙМАРС» производства США, переданных Украине, четыре пусковые установки и одна транспортно-заряжающая машина уничтожены высокоточным оружием наземного и воздушного базирования.

“Tra questi, due postazioni sono state distrutte nei dintorni di MALOTARANOVKA, una postazione e la macchina presso KRASNOARMEJSKA e la quarta postazione di lancio a est di KONSTANTINOVKA (DNR)”.
Из них две пусковые установки ликвидированы в районе населенного пункта МАЛОТАРАНОВКА, еще один «ХАЙМАРС» и транспортно-заряжающая машина в районе КРАСНОАРМЕЙСКА и четвертая пусковая установка – на восточной окраине КОНСТАНТИНОВКИ Донецкой Народной Республики.
https://t.me/rybar/35946

RYBAR si è chiesto IL MOTIVO di tale appunto, rivelatosi falso, in una conferenza stampa. E ha correlato l’andamento borsistico della Lockheed con vicende alterne dei suoi gioiellini di morte.
https://t.me/rybar/35936
Come è facile notare, con l’inizio del conflitto in UCRAINA, la LOCKHEED ha visto le sue azioni DECOLLARE; poi però in concomitanza con le sconfitte sul campo di giugno e luglio, CALARE. In particolare, in corrispondenza alle prime voci di ABBATTIMENTO DEGLI HIMARS
https://topwar.ru/198714-genshtab-vsu-pytaetsja-oprovergat-zajavlenie-minoborony-rf-ob-unichtozhenii-dvuh-ustanovok-himars.html
e altre ancora di CONTRABBANDO degli stessi verso i russi.
https://t.me/rybar/35394

Come si dice in questi casi… I MERCATI VOLEVANO UN SEGNALE. Meglio, uno degli azionisti di maggioranza dei capoccia più in alto dei capoccia che han preso l’altro ieri la parola, voleva un segnale. E il segnale è stato dato… e le azioni han ripreso a salire. Fino a oggi.

MOSCA NON E’ PIU’ IN EUROPA

Ieri i cinegiornali luce celebravano la nostra bravissima Cristoforetti, come la prima “europea” a uscire nel cosmo. Quindi, quelle cose che ci insegnavano a scuola, gli URALI, la Russia europea e la Russia asiatica… tutte fregnacce. L’Europa è solo la UE. Insegnanti di geografia prendere nota. Per la cronaca, la prima donna in assoluto a uscire nello spazio è stata quella che fino a ieri pensavo nella mia crassa ignoranza essere un’europea: Svetlana Evgen’evna Savickaja (Светлана Евгеньевна Савицкая), nata a MOSCA l’otto agosto 1948. La “passeggiata” fu compiuta il 25 luglio 1984 dalla base spaziale SALJUT-7:
https://rus.team/news/37-let-nazad-zhenschina-vpervye-vyshla-v-otkrytyy-kosmos

Aggiornamenti a seguire.

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22/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA


Questa carta, a cura dell’agenzia di stampa RIA,
https://t.me/boris_rozhin/57917
conferma sostanzialmente la situazione di ieri, con lievi avanzamenti a POKROVSKOE, peraltro evidenziati dalla cartina di RYBAR:
https://i.ibb.co/CPJXbfx/21-07-ru-1.jpg

La “quiete prima della tempesta” (затишье перед бурей), la chiamano tutti. Che peraltro quiete non è, vista la quantità di ordigni scagliati da una parte e dall’altra nel corso della giornata. Tuttavia, in questi giorni la situazione si è stabilizzata, in attesa che si completi da parte russa la rotazione (ротация) di uomini e mezzi per proseguire quindi nell’offensiva.
https://t.me/rybar/35928

Le priorità, in questo momento, sono essenzialmente TRE:
1. SLAVJANSK-KRAMATORSK
2. Alzare la linea di confine SOPRA la centrale atomica di ZAPOROŽ’E, di fronte ai cui attacchi TACCIONO COLPEVOLMENTE SIA L’ONU CHE L’AIEA!
https://t.me/readovkanews/38998
Questi silenzi, peraltro, la dicono lunga non solo sull’essere “super partes” di tali organizzazioni, ma sull’idiozia e irresponsabilità umana in generale: posso essere di parte, o nettamente a favore di una parte, ma se saltiamo in aria tutti perché la “mia” parte attacca con droni kamikaze i reattori di una centrale atomica, e dopo un appello ufficiale ed esplicito a pronunciarsi (https://t.me/readovkanews/38965) il discorso DOVREBBE, quantomeno, cambiare; DOVREBBE… ma così non è;
3. Alzare la linea di confine sopra CHERSON, che non può essere continuamente bombardata per rappresaglia.

La prima è oggetto di un’imminente offensiva, le altre dipendono strettamente dalla prima, è molto IMPROBABILE che siano condotte in contemporanea… salvo l’ingresso di ulteriori energie da parte russa, ovvero la rinuncia a “combattere con una mano sola”. Come questa rotazione sta dimostrando, non è ATTUALMENTE questo il caso.

Aggiornamenti a seguire.

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21/07 ore 19:00 aggiornamento

La giornata di oggi ha visto un continuo martellare delle posizioni ucraine sia nel Donbass, che dove si prevede il loro tentativo di “controffensiva”. Le virgolette sono d’obbligo, perché in queste condizioni è possibile fare ben poco: fra il 16 e il 17 luglio sono state attaccate due caserme fra Nikolaev e Odessa con 920 soldati uccisi.
https://tass.ru/armiya-i-opk/15272949

In generale, la ricognizione costante delle linee nemiche (oltre a informazioni passate dalla resistenza locale) permette ai russi di individuare i punti di concentramento delle truppe nemiche e attaccarli in maniera molto efficace. Naturalmente, attacchi di questo tipo, a cui si aggiungono attacchi a depositi di munizioni e armi, piuttosto che alle linee fortificate nemiche, impediscono di imbastire un qualsiasi movimento offensivo e, di fatto, congelano la linea di fronte SUD. Cosa che in questo momento i russi vogliono per concentrarsi nel Donbass.

La giornata di oggi è stata dominata, dal punto di vista mediatico, dal dibattito sugli HIMARS. Dichiarazioni e nuove informazioni si sono susseguite. In particolare, è stata studiata la CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA di ieri del segretario alla difesa Lloyd J. Austin e del generale Mark A. Milley.
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3100301/secretary-of-defense-lloyd-j-austin-iii-and-chairman-of-the-joint-chiefs-of-sta/

Fra i tanti argomenti, la cosa che ha interessato ai russi è stata l’ammissione a denti stretti del fatto che IL PROBLEMA NON SONO I SISTEMI DI LANCIO, MA I MISSILI CHE DEVONO LANCIARE (e che vengono consumati a un tasso preoccupante e quindi da tenere sotto controllo):

The issue is not so much the system, the actual launcher, the issue will become ammunition and the consumption rates and the amount of weapon -- the amount of ammunition that's fired out of the HIMARS. We are looking at all of that very, very carefully on a day-to-day basis. We advised the secretary where we think the levels of risk are to our own force in terms of our readiness and capability and our equipment.
We think we're OK right now. And as we project forward into the next month or two or three, we think we're going to be OK. And we also are tied in very, very closely through the DepSecDef with the industrial base and the production management techniques that we have to continue to produce those weapons systems.

Come (quasi) tutti i salmi, che finiscono in gloria, anche il Milley rassicura il giornalista: siamo OK, ok?

L’altro argomento interessante di questa conferenza stampa è, A DOMANDA PRECISA SUI SISTEMI MISSILISTICI IN GRADO DI TIRAR GIU’ IL PONTE CHE COLLEGA RUSSIA A CRIMEA, la risposta evasiva dei capoccia a stelle e strisce. Essendo un resoconto stenografico, oltre all’AGAIN (ancora! Gliel’ha dovuto chiedere DUE VOLTE), ci sono anche gli ehm…:

Q: (Inaudible) again, wouldn't you want to provide longer range systems -- or rounds that could hit into Crimea and also that bridge that connects the Russian mainland with Crimea?
SEC. AUSTIN: We think we're -- we're -- what they have, what -- and -- and what they're working with has -- has really given them a lot of capability. So it -- it really is -- I mean, it'll be based upon how they're prosecuting this fight and what their needs are, so.
GEN. MILLEY: The other thing I'd say, Tom, on that is you get six rounds out of the -- out of a HIMARS. With the GMLRS, you only get one if you use ATACMS. So the -- you know, the -- there -- there's a difference here in volume. Volume matters. And they're both point, they're both precision, and they -- they're both very effective, but right now, the GMLRS is really fulfilling their need, and every time I talk to Gen. Zaluzhnyi, they're being very, very successful with them.


E quando cominciano con le ripetizioni, i balbettii e gli “you know”, possiam stare pur tranquilli… che è il contrario.

ARGOMENTI ULTERIORI utili li offre invece questo approfondimento su ukraina.ru, dove un esperto sostanzialmente spiega come mai gli HIMARS inizialmente erano molto ostici per i russi. Il fatto sta che questa è la PRIMA guerra esplicitamente condotta dalla NATO contro la RUSSIA. Prima di allora ci si era scontrati sì, anche con combattimenti aspri fra, per esempio, AN-NUSRA in Siria (armata e addestrata da turchi e americani) e istruttori e truppe speciali russe in appoggio all’esercito SIRIANO. Ma mai a questi livelli.

La contraerea russa (ex-sovietica) se la cavava egregiamente con le armi ucraine (ex-sovietiche). Ma questi erano dispositivi nuovi. C’è voluto del tempo per studiarli, capirne l’impiego da parte del nemico, ed elaborare le relative contromisure. Il risultato si è cominciato a vedere ieri, quando 12/12 HIMARS, lanciati in due serie da sei, sono stati abbattuti.
https://ukraina.ru/20220721/1036733640.html

QUESTO avvantaggia enormemente i RUSSI, rispetto ai NATOVSKIE. I primi si stanno facendo un corso accelerato di aggiornamento sulle nuove armi in dotazione al nemico, i secondi invece sono al momento a bocca asciutta. I primi recuperano trofei o armi al mercato nero, le smontano, rimontano, e fanno andare le rotelline dei loro ingegneri. I secondi, nulla di tutto questo.

Per questo, desta qualche preoccupazione il DELIRIO del MINISTRO DELLA DIFESA UCRAINO Aleksej Reznikov, riassumibile nella formula: “Venite e testate tutte le vostre nuove armi da noi! Le accogliamo a braccia aperte!” (al che la Zacharova ha fatto notare che più che “da noi” sarà proprio il popolo ucraino a fare da cavia a questo ennesimo esperimento, quindi “su noi” forse sarebbe il modo corretto di rendere questa ennesima uscita criminale di un regime altrettanto criminale).

Riporto solo una frase di questo delirio: “Penso che per i nostri partner in Polonia, USA, Francia, Germania, o per i nostri partner turchi, questa sia una buona occasione per testare i loro armamenti” (Я думаю, что для наших партнеров в Польше, США, Франции, Германии, или наших турецких партнеров, хороший шанс протестировать свое оборудование)
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15257165

L’Ucraina come poligono internazionale e il popolo ucraino come carne da cannone. Gli USA, e non solo loro, sono perplessi. E si badi, non per motivi etici! CHI, POI? NATOVSKIE che usavano come cavie i soldati ucraini per i loro esperimenti nei biolaboratori? LORO… scrupoli etici? Il motivo vero è ben più terra terra: provo i gioiellini, me li rubano, me li copiano e li usano contro di noi, o li rivendono sul mercato mondiale a un prezzo inferiore! Magari li passano pure ai cinesi in segno di amicizia… anche no!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

 

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21/07 ore 12:30

CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL… O DI SPOT PUBBLICITARI SULLA PELLE DEL “PROPRIO” POPOLO…

Proprio” popolo inteso non come appartenenza, ma come POSSESSO e DISPOSIZIONE ESCLUSIVA: come carne da macello.

Ma andiamo con ordine. Sia nel primo, che nel secondo caso, stiamo parlando degli HIMARS. Vi ricordate la “nuova tattica” dell’artiglieria ucraina? Ovvero lanciare gragnuole di OL’CHA, SMERCH, URAGAN per ingannare i radar e far finire i colpi alla contraerea e poi lanciare subito dopo gli HIMARS contro l’obbiettivo (meglio se civile…) prefissato? Della serie “E poi arriva lui, bello bello”…?
Risultato:
- NON SOLO STAN FINENDO GLI HIMARS a disposizione, che han dato in quantità inferiori rispetto alle reali necessità belliche (oltre ad averli impiegati nel loro terrorismo di stato),
- MA ANCHE SON QUASI ESAURITE LE SCORTE DI OL’CHA, SMERCH E URAGAN che hanno “sacrificato” come pedoni per REGALARE UNO SPOT PUBBLICITARIO alle V2 d’importazione.
https://t.me/WarDonbass/73489
- V2 che all’atto pratico, senza trucco e senza inganno, cominciano anche loro a far brutta figura, come ieri notte sul ponte Antonovskij. A proposito, la fonte dei 12 HIMARS su 12 abbattuti stanotte è Kirill Stremousov, vicecomandante della regione:
https://t.me/WarDonbass/73486
- V2 che SONO SOTTO IL DIRETTO CONTROLLO DEI KURATORY, in una guerra SEMPRE MENO PER PROCURA E SEMPRE PIU’ DIRETTA FRA NATO E RUSSIA: coordinate degli obbiettivi provenienti dai satelliti NATO, elaborazione delle stesse da parte di personale NATO, e passaggio degli ordini da parte degli ufficiali NATO sul campo, partono tutti da WASHINGTON. Ogni lancio di HIMARS è, quindi, la dimostrazione plastica di un’Ucraina ridotta a colonia.

Tornando alla situazione di penuria di armi e munizioni, se ne è accorta anche Liberatiòn: “A court de munition et face à un ennemi russe qui ne lésine pas sur les moyens, le pays attaqué dépend désormais complètement des armes occidentales pour espérer s’en sortir.” (https://www.liberation.fr/international/europe/les-livraisons-darmes-au-compte-gouttes-placent-lukraine-au-bord-de-la-rupture-20220720_6ZKWHSIDE5FNBEFE3ELUCHKH5Q/)

I NATOVSKIE, ormai direttamente coinvolti, cercano di correre ai ripari, cercando il più possibile di evitare brutte figure: è di sei giorni fa la RISOLUZIONE del DIPARTIMENTO DI STATO a stelle e strisce per la FORNITURA di 500 MILIONI DI DOLLARI di armamenti all’ESTONIA, ovvero allo HUB di smistamento, insieme alla Polonia, per LE ARMI DESTINATE ALL'UCRAINA. Nella fornitura son previsti:
- up to six (6) M142 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS) Launchers;
- up to thirty-six (36) M30A2 Guided Multiple Launch Rocket System (GMLRS) Alternative Warhead (AW) Missile Pods with Insensitive Munitions Propulsion System (IMPS) and Frequency Modulated Continuous Wave – Directional Doppler Ranging (FMCW-DDR) Proximity Height-of-Burst (HOB) Sensor Capability;
- up to thirty-six (36) M31A2 GMLRS Unitary High Explosive (HE) Missile Pods with IMPS and FMCW-DDR Proximity HOB Sensor Capability;
- up to thirty-six (36) XM403 Extended Range GMLRS (ER GMLRS) Alternative Warhead (AW) Missile Pods with IMPS and Side Mounted Proximity Sensor (SMPS) HOB Capability;
- up to thirty-six (36) XM404 Extended Range GMLRS (ER GMLRS) Unitary Pods with IMPS and SMPS HOB Capability;
- and up to eighteen (18) M57 Army Tactical Missile System (ATACMS) Missile Pods.
Also included are M28A2 Low Cost Reduced Range Practice Rocket (LCRRPR) pods; ruggedized laptops; training equipment; publications for HIMARS and munitions/missiles; and other related elements of program and logistic support
https://www.dsca.mil/press-media/major-arms-sales/estonia-m142-high-mobility-artillery-rocket-system-himars

Molti di questi, per esempio gli M57 ATACMS, sono i famosi missili in grado di fare 300 km che gli USA giurano-e-spergiurano-giurin-giurello di non pensare neppure minimamente di fornire all’Ucraina. Infatti li danno all’Estonia, poi da lì… “not my problem”. Ma torniamo al punto di partenza.

Cosa vanno a fare in Ucraina questi ordigni? Andrebbe chiesto ai capi. E allora chiediamolo:
Davvero ZELENSKIJ, o ZALUZHNYJ, pensi di cambiare le sorti di un conflitto, di QUESTO conflitto, con magari neanche 150 sistemi missilistici (somma aritmetica = 168 ma “up to”, “fino a”…)?
Che dall’Estonia ora che ti arrivano fanno in tempo a cambiare di mano altre tre volte?
e pure a finire in mani sbagliate?
O a essere oggetto di una soffiata e fatti saltare ancora all’ovest?
Ma anche ammesso e non concesso che arrivi una qualche decina, di questi sistemi missilistici e razzi avveniristici a corredo… che fai?
Li fai fuori per obbiettivi dimostrativi / simbolici, fosse anche il tanto odiato ponte sulla Crimea, il municipio di Sebastopoli, la stazione centrale di Kursk (perché oltre non vai neanche con quelli…) quindi?

Il tuo esercito è semplicemente ANNIENTATO come carne da cannone giorno dopo giorno, deposito dopo deposito, postazione dopo postazione, caserma dopo caserma, nel DONBASS. Ivi incluse le “nuove acquisizioni”, come i natovskie M777 individuati e fatti saltare ieri:
https://t.me/zvezdanews/86427

E opera di CONTROBATTERIA, ovvero individuazione di fuochi d’artiglieria al momento della loro esposizione al lancio e relativo fuoco di artiglieria per metterli fuori uso, che solo ieri ha portato a colpire:
1 batteria di URAGAN
1 batteria di AKACIJA
8 GRAD
9 mortai D-20 e
8 mortai D-30.

E questo porta a un’ulteriore considerazione, caro Zelenskij/Zaluzhnyj. Ad aggravare una situazione già PESANTE, ci sono infatti “CATTIVI CONSIGLI” anche se in buona fede, venuti da “CATTIVI CONSIGLIERI” (i kuratory che ormai decidono DIRETTAMENTE la tua campagna militare), CHE HANNO DETERMINATO UNA PESSIMA, DISASTROSA STRATEGIA.

In sostanza, se riprendiamo la cartina generale,
https://i.ibb.co/FhD8yCH/20-07-ru-1.jpg
l’esercito ucraino si aspettava quello che ci saremmo aspettati un po’ tutti. Ovvero che, dopo il ritiro di un INTERO FRONTE (intorno a KIEV), la partita del DONBASS fosse risolta con la formazione di una GRANDE SACCA. In particolare tale sacca doveva partire da BALAKLEJA e arrivare a PAVLOGRAD.

Le ff. aa. ucraine erano lì che li aspettavano, pronti a tagliare la falange non appena introdottasi a cuneo verso sud e a chiuderla, a sua volta, in una sacca per poi liquidarla. Così non è stato.

L’attacco è partito da tutt’altra parte, senza formare nessuna grande sacca, ma tante microsacche e obbligando i difensori a puntellare, volta per volta, postazioni diverse nello spazio e nelle linee di approvvigionamento che le collegavano alle retrovie. In parole povere, li han fatti correre come dei matti da un punto all’altro senza riuscire a concludere nulla, se non il proprio, progressivo, annientamento causa gravi perdite riportate.

Anche qui, non è per rincarare la dose, ma per ragionare su dati concreti, questo è il contatore attuale delle perdite ucraine secondo il Ministero della difesa russo:
260 aerei
144 elicotteri
1577 droni
356 sistemi missilistici
4135 carri armati
762 lanciarazzi multipli
3174 obici e mortai
4413 veicoli blindati
https://t.me/WarDonbass/73532

La maggior parte di tutti, nel Donbass, dove si è realizzata quella “STRATEGIA DELLA LAVATRICE” di cui parlavamo in un lavoro di qualche settimana fa. Le truppe migliori, migliaia, se non decine di migliaia di uomini e mezzi, consumate sempre più in questo sforzo inutile. Le stesse truppe, peraltro, che ora si vorrebbero impegnate nella cosiddetta “controffensiva” per punire le regioni ribelli del Sud (Cherson e Zaporozh’e).
https://t.me/WarDonbass/73494

Tornando quindi al nostro “comandante in capo”: Caro Zelenskij/Zaluzhnyj, cosa hai ottenuto? Hai fatto un bello SPOTTONE PUBBLICITARIO al kurator che te lo richiede, e per cui magari ti sta anche preparando una villa in Florida (come da tradizione, intestata alla moglie… a proposito, ieri la presidentessa era lì a firmare il rogito?), ma ti rendi conto che il prezzo da pagare è stato ED E’ mandare al massacro un intero popolo? che pensi sia il “tuo” popolo nel senso di cui sopra, ovvero di POSSESSO ESCLUSIVO e non di appartenenza?

UN POPOLO CHE, INFINE, E’ SEMPRE MENO “TUO” E SEMPRE MENO DISPOSTO A FINIRE NELLA LAVATRICE DOVE LO VORRESTI FICCARE. Fra le altre, è notizia di oggi che l’INTERA 100° BRIGATA DI DIFESA TERRITORIALE (città di Luck, bellissima città medievale sopra Lvov) si è rifiutata in tronco di prendere la tradotta e andare a morire all’EST. Tutti arrestati, graduati e soldati, il fatto resta.
https://t.me/WarDonbass/73526

Aggiornamenti a seguire.

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21/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA

Questa la carta a cura dell’agenzia RIAFAN
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/7/20/865123_full.webp
che mostra bene i contorni sempre più frastagliati di una linea di fronte sempre più incline a diventare base per la formazione di SACCHE locali.

La carta del collettivo di RYBAR, come ieri,
https://i.ibb.co/FhD8yCH/20-07-ru-1.jpg
rappresenta plasticamente l’intensità dei tiri di artiglieria lungo tutto l’arco di fronte interessato da questa offensiva. E, anche in questo caso, il grafico è decisamente esplicito: la stragrande maggioranza dell’attività offensiva è tutta concentrata lungo quell’arco.

Lo stesso non si può dire per le ff.aa. ucraine.

IL PONTE ANTONOVSKIJ E IL MAUSOLEO DI DIMITROV

In questo caso, non ditelo troppo in giro altrimenti gli rovinate la campagna vendite, ma son stati proprio gli HIMARS a fare cilecca. Da TRE giorni, sul ponte ANTONOVKSKIJ a Cherson, oggetto dell’ennesimo attacco terroristico targato NATO.

Ma come? Il loro gioiellino? Ebbene si…
Dopo due giorni di attacchi, NEANCHE UNA DECINA DI MISSILI HANNO RAGGIUNTO IL PONTE SUL DNEPR, COSTRUITO NEL 1985. Questo il filmato, a cura di un corrispondente dell’Izvestija che vale la pena di vedere:
https://www.youtube.com/watch?v=MWfhurkXV9g

Buco, cemento armato sfondato lungo il raggio del missile e poco più in là, fine. Il cratere non si è espanso, nonostante la carica esplosiva, auto e camion passano facendo uno slalom irreale fra buchi e detriti.

PRIMO CILECCA, un po’ come quando a Sofia tentarono di buttare giù il Mausoleo di Dimitrov: lo imbottirono di tritolo, ma rimase in piedi (primi fotogrammi di questo filmato):
https://www.youtube.com/watch?v=T879GHCez2Y&t=22s

Cemento armato d’altri tempi o missili inefficaci su strutture di quel tipo?

I russi stanno cercando di risolvere il problema alla fonte: ieri notte dodici lanci, dodici intercettazioni della contraerea. SECONDO CILECCA.

Aggiornamenti a seguire.

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20/07 ore 19:10 aggiornamento

DAL FRONTE

La giornata di oggi è proseguita sulla falsariga degli ultimi giorni, con un’intensificazione degli attacchi e un progressivo avvicinamento della linea di fronte ai centri nevralgici della prima linea di difesa ucraina, quella che da SEVERSK va ad ARTEMOVSK (Bachmut). A questo proposito è di oggi l’annuncio di

BERESTOVOE LIBERA
Berestovoe, paese a nord est di SOLEDAR,
https://t.me/boris_rozhin/57772
Come mostra anche questa CARTINA
https://t.me/boris_rozhin/57773
è il primo pezzo a cedere. La pressione ora è sugli altri centri abitati di IVANO-DAR’EVKA (a N-O) e di BELOGOROVKA e JAKOVLEVKA (a S-O). Fortificazioni che hanno tenuto finora, ma che di fronte ad attacchi portati ANCHE da altre direzioni, causa sfondamento a Berestovoe potrebbero cedere. Aggiornamenti a seguire.

SEVERSK IN CORSO DI EVACUAZIONE
Notizia data in tarda mattinata,
https://t.me/WarDonbass/73387
e CONFERMATA NEL POMERIGGIO, la stessa incertezza nei tempi e nei modi è indice del contrasto fra ZELENSKIJ (“non un passo indietro”, tanto per cambiare…) e ZALUZHNYJ (la sua funzione l’ha svolta, salviamo i nostri uomini e portiamoli nelle fortificazioni che siamo riusciti ad allestire a rafforzare in queste settimane).
https://t.me/WarDonbass/73444
La sensatezza di questa mossa è data dal fatto di evitare morti inutili, l’ostinazione nel tenere posizioni insostenibili è data da scopi puramente propagandistici e, sostanzialmente, dal mancato rispetto di qualsiasi forma di vita, persino di quella dei suoi uomini, da parte del regime fascistoide di Kiev.

PROSEGUONO I COMBATTIMENTI A NOVOLUGANSKOE
A sud di Artemovsk, proseguono i combattimenti a Novoluganskoe, la cui liberazione abbiam già visto che porterebbe la linea di fronte direttamente alle porte di Artemovsk.
https://ria.ru/20220720/novoluganskoe-1803723558.html
Artemovsk rimane il PERNO su cui RUOTEREBBE L’INTERA LINEA DIFENSIVA UCRAINA, ARRETRANDO DA SEVERSK E DA SOLEDAR VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK. Artemovsk resterebbe il punto fisso. Il problema quindi è molto grande: perdere NOVOLUGANSKOE e la zona a sud, significherebbe far iniziare la battaglia per ARTEMOVSK. Perdere Artemovsk, significherebbe PERDERE LA “LINEA” di difesa e rischiare, per il blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, la formazione dell’ennesima “sacca”.

DRONI KAMIKAZE UCRAINI ESPLOSI SULLA PIU’ GRANDE CENTRALE ATOMICA D’EUROPA

Non immaginavo di trovare la notizia sui cinegiornali luce nostrani, e infatti non c’è. Quindi la riportiamo noi. Quando il regime di Kiev chiede nuove armi per “difendere i suoi bambini”, l’Occidente dovrebbe chiedersi, SERIAMENTE, cosa sarebbe successo oggi se i SUOI tre DRONI KAMIKAZE Switchblade avessero trovato una falla nello scudo protettivo della CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E. Allora quei “signori” avrebbero messo a repentaglio la vita non solo dei “loro bambini”, ma anche di quelli del resto d’Europa! O ci siamo già dimenticati di Chernobyl’? O ce ne ricordiamo solo quando ci fa comodo ricordarcelo? E poi chissenefrega… 3 Switchblade lanciati a bomba contro una centrale atomica NON DEVONO fare notizia?

Queste le immagini dell’attacco di oggi pomeriggio:
https://t.me/boris_rozhin/57790
E questo il video:
https://t.me/rybar/35872
Qui i resti
https://t.me/rybar/35873
e qui alcune immagini dei danni, che fortunatamente non hanno interessato i gusci protettivi dei reattori:
https://t.me/zvezdanews/86399

Ma no, non fanno notizia, come non ha fatto notizia il primo attacco di questa serie, datato 16/07 e già denunciato sul canale telegram della centrale atomica
https://t.me/zaes_energoatom/957
Allo stesso modo, non ha fatto notizia lunedì 18 l’attacco più pesante, con 11 lavoratori della centrale feriti
https://t.me/zvezdanews/86392

Il motivo di queste continue rappresaglie è semplice: un misto fra strategia della tensione verso i civili dell’area, da terrorizzare costantemente come NATO comanda, ricatto (bello e buono!) verso le cancellerie europee, che vedono il regime di Kiev “di che cosa è capace” e, non da ultimo, minaccia ai dipendenti della centrale stessa che, DA SETTEMBRE, FORNIRANNO NON PIU’ LE REGIONI CONTROLLATE DAL REGIME DI KIEV MA “LE ALTRE”, come appare da un comunicato ufficiale della centrale atomica datato 9/7.

“La linea ad alto voltaggio verso la CRIMEA, distrutta dai terroristi ucraini, è in ripristino. Saranno altresì costruite altre linee ad alto voltaggio verso MARIUPOL’, TAGANROG, ROSTOV SUL DON e da lì ancora in CRIMEA, così da creare UN CIRCOLO ENERGETICO INTORNO AL MARE DI AZOV.”
Восстанавливается уничтоженная украинскими террористами высоковольтная линия на Крым. Также будут построены линии на Мариуполь, Таганрог и Ростов-на-Дону и дальше на Крым, что позволит создать энергокольцо вокруг Азовского моря.

“Per includere la centrale nella rete di ROSATOM, occorre includerla anche nel sistema russo di gestione centralizzata. Per questo da MELITOPOL’ si sta tirando la fibra ottica fino a ENERGODAR”.
Для включения в сеть «Росатома» ЗАЭС нужно подключить к российской системе диспетчеризации. Для этого из Мелитополя в Энергодар проводится оптоволокно.
https://t.me/zaes_energoatom/955

9/7 comunicato, 16/7 primi attentati denunciati… e avanti così, fino a oggi, continuando a negare i problemi anzi, a negare l’esistenza stessa di una realtà che sta andando NELLA DIREZIONE OPPOSTA, e a tacere i crimini terroristici di Kiev, che rappresentano per NATO-UE (che sanno benissimo quanto sta accadendo!) la “soluzione” al “problema” (un problema che per i media non devono esistere)…

…finché qualcuno non ci intimerà, “cortesemente” certo, come si conviene fra “persone civili” quali noi siamo, e non come quegli orchi cattivi che fan vedere in televisione, di tenere le finestre di casa chiuse e proteggere le vie respiratorie con uno straccio bagnato: ci stiamo già allenando per questo.

SUL SECONDO FORUM DELLE COSIDDETTE “NAZIONI LIBERE DELLA RUSSIA”

Intanto, il 22-24/07 si svolgerà a PRAGA il “II FORUM DELLE NAZIONI LIBERE DELLA RUSSIA”.
https://freenationsrf.org/en.html
Sotto l’egida del NED, di USAID, ovvero della NATO.
https://colonelcassad.livejournal.com/7748748.html

Parlerà PAUL GOBLE, dell’INSTITUTE OF WORLD POLITICS,
https://www.iwp.edu/faculty/paul-a-goble/
insieme a tanta altra bella gente.

Tutti insieme, ipotizzeranno già il DOPO PUTIN. QUESTA LA MAPPA DELLA “COMUNITA’ DEI LIBERI STATI DELLA RUSSIA”
https://freenationsrf.org/assets/images/forum_eng/forum_image_eng_2.jpg
ovvero di come vorrebbero smembrarla. Guardiamola, visto che rappresenta un'agenda politica finanziata da WASHINGTON. Non era solo un delirio di Walesa, quindi.

Con questa ENNESIMA BUFFONATA, ACCOSTATA AI PROCLAMI VITTIMISTICI CHE CI MARTELLANO OGNI GIORNO, siamo al trionfo dell’IPOCRISIA di un Occidente sempre più vittima delle proprie manie di grandezza e deliri di onnipotenza.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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20/07 12:10 aggiornamento

LOST IN TRANSLATION


Abbiamo appena passato mesi di scuola, da febbraio a giugno, con bimbi e ragazzi ucraini intruppati “ex abrupto” in un’aula a seguire come alieni lezioni altrettanto aliene e costretti – nella maniera più delirante mai concepita da mente umana – a trovare in un pezzo di plastica sul banco e relativo “gùgol translètor” un’ancora di salvezza, simulacro di un mediatore culturale inesistente, a sugello dell’inettitudine ventennale (la Turco-Napolitano che lo istituiva per legge, è del 1998) di questo sistema scolastico a pezzi; pezzi galleggianti, del resto, su quel mare di melma a cui è ormai ridotto il (fu) “belpaese”.

Questa, insieme ad altre oscenità anticostituzionali (se la parola Costituzione ha ancora quel senso che fino a poco fa le si attribuiva quando la si scriveva con la lettera maiuscola) denunciate peraltro su queste pagine, (cfr. l’ottimo lavoro di Daniele Barbieri, “Scuola italiana, studenti ucraini: valutazione fa rima con discriminazione ma anche con demagogia e schifo.” https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23220-scuola-italiana-studenti-ucraini-valutazione-fa.html), non finiscono mai di stupirmi in negativo.

Oggi però non siamo noi terzo mondo a mostrare le nostre miserie… ma nientepopodimeno che i NATOVSKIE ai massimi livelli! E’ di qualche giorno fa (17/07), infatti, una notizia che mostra quanto questo schifo sia esteso oltralpe… e oltremanica.

In questo caso, però, la TRAGEDIA diventa FARSA, anzi, BARZELLETTA: “MoD struggles to fill interpreter roles to work with Ukrainian troops training with UK Army”
https://inews.co.uk/news/mod-struggles-to-fill-interpreter-roles-to-work-with-ukrainian-troops-training-with-uk-army-1742386

E come tutte le barzellette inizia con il “ci sono”:

Ci sono 10.000 soldati ucraini in una base militare dalle parti di MANCHESTER.
Arrivati settimana scorsa, prima tranche di una (lunga?) serie di soldati mandati in Inghilterra, DISTRIBUITI SU TRE BASI, “A STUDIARE”… tanta roba: “weapons handling, battlefield first aid, fieldcraft, patrol tactics and the law of armed conflict.”

Mi vedo già la scena… “Sir, they do not speak english…”
E al “sir” parte l’embolo: “Come dont-spicc-inglish? Come si permettono? Lo parlano ovunque, pure gli italiani!”

Mossa successiva, geniale… “AAA CERCASI”!!! Sui social frequentati dagli Ucraini!
Questa parte del testo:
This is really urgent . . . The need for interpreters is really high and will remain high till the end of the summer. We are experiencing a lack of interpreters.

La barzelletta continua. I candidati così recuperati, sono quindi sottoposti a una rigida, severa, intransigente selezione…

Qui inizia la parte di come si svolge il colloquio, da parte di un’agenzia di reclutamento specializzata (recruitment agency Worldwide Language Resources):
Mark Harry, a director at WLR’s UK office in Buckinghamshire, wrote: “We have been asked to support an immediate requirement for a high amount of linguists for the training of Ukraine soldiers here in the UK. “This means that we are urgently looking for linguists for an immediate start.”

Mark Harry, capofiliale di un’agenzia già AVVEZZA a servire i NATOVSKIE. Questi i “clienti” della WLR della Carolina del nord: “Nato, the US National Security Agency, the FBI, the US Department of Defence, US Navy Seals, Australian Defence Force, US Defence Intelligence Agency as well as the UK’s Ministry of Defence and Foreign, Commonwealth and Development Office”.

Qui però la WLR comincia a “non capire”. Durante l’incontro su ZOOM per fare una prima selezione, si accorge che su 250 candidati pochissimi hanno esperienza. Ma il “committente-selezionatore” continua a insistere che il livello B2 (“upper intermediate” per parlare) va più che bene.

E il rappresentante della WLR constata amaramente: “To tell the truth I was a little bit surprised by the way they conducted the interview. They claimed they didn’t need professionals, and this sounded crazy to me as we are talking about weapons, not toys. You need people who speak fluent English and understand the responsibility for mistakes.
“A dirti la verità son rimasto un po’ sorpreso da come han condotto la selezione. Loro insistevano di non aver bisogno di professionisti e mi sembrava una pazzia, perché parliamo di armi, non giocattoli. Ma tu hai bisogno di gente che l’inglese lo parla bene, e capisce la propria responsabilità qualora traducesse male qualcosa”…

Risposta del portavoce del Ministero della difesa di sua maestà:
Soldiers from the armed forces of Ukraine training in the UK are under constant supervision by qualified British Army instructors and are assessed throughout the basic soldier training programme on their ability to safely handle weaponry.
“All translators supporting the programme must have a minimum of NATO Level 2 interpreter skills and therefore have the skills required to effectively communicate and explain instructions during the training.

Che in parole povere significa: va tutto bene! I soldati ucraini sono in buone mani, tutti i traduttori son bravissimi, devono essere minimo di livello NATO 2 (la vendetta), quindi sono in grado di far tutto quanto richiesto. Tiè, prendi e porta a casa. Anzi,

“Comunque vada panta rei…
And singing in the rain…”

Al che il sig. Mark Harry ha preferito non commentare.

E comunque, alla peggio, c’è “Gùgol translètor”…

Aggiornamenti dal fronte a seguire stasera.

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20/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA


Questa volta di READOVKA
https://readovka.news/news/104997
Che con approssimazione, ma efficacemente, mostra (doppio click sull’immagine) l’evoluzione della linea di fronte da SEVERSK ad ARTEMOVSK (Bachmut) in questa ultima settimana. Come è facile notare, in questo periodo di licenza per il grosso delle truppe russe (gruppi Z e V), è stato svolto il compito preparatorio di
- avvicinare il più possibile la linea di fronte ai centri abitati che costituiscono, di fatto, i centri nevralgici della linea di difesa ucraina a EST e
- contemporaneamente, indebolire costantemente la linea di fronte con attacchi intensi di artiglieria, come è possibile vedere da questa cartina di RYBAR:
https://i.ibb.co/Z1WkWSb/19-07-ru.jpg
La distribuzione degli attacchi e l’intensità degli stessi è inequivocabile, secondo uno schema di attacco consolidato e che va avanti da mesi.

QUANDO UN BLINDATO PORTA LA VITA, E NON LA MORTE

Mentre la propaganda del regime di Kiev e gli altrettanto fascistoidi cinegiornali luce nostrani celebrano le lodi degli HIMARS, odierne V-2 e come tali destinate alla stessa fine, ci concentriamo oggi su questo blindato, per la prima volta in azione in assoluto: si tratta del ROBOT SMINATORE PROCHOD-1 (Проход-1).

Questo è il video che lo ritrae all’opera nel Donbass
https://t.me/boris_rozhin/57626

E questo è un video che mostra le funzioni del modello:
https://www.youtube.com/watch?v=YibPyp_--3U

Un gioiellino robotizzato, montato sul pianale di un carro armato T-90, con davanti una fresa in grado di raspare tutto quello che c’è da raspare e provvisto di anche di un dispositivo radio in grado di entrare nelle frequenze e far brillare ANCHE le mine radiocomandate.

Completa il kit il KAMAZ a fianco che costituisce la base di radiocontrollo del mezzo. In questo immenso, tragico autosalone delle armi che è diventato l’Ucraina, mi piaceva dare notizia di un blindato che porta la vita, anziché la morte.

Aggiornamenti a seguire.

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19/07 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nel complesso la situazione al fronte vede l’intera linea di difesa ucraina sotto attacco.

A SLAVJANSK l’attacco è teso essenzialmente a “smussare”, ad “ammorbidire” la linea di difesa imbastita.
https://ria.ru/20220719/seversk-1803279320.html

Passando a EST, all’altezza di SEVERSK prosegue la battaglia per le alture intorno alla città, senza le quali come abbiam visto è impossibile liberarla, in quanto si resterebbe esposti ai tiri di artiglieria provenienti dalle colline.
https://antifashist.com/item/novost-o-vzyatii-severska-soyuznymi-vojskami-okazalas-prezhdevremennoj-kakova-realnaya-situaciya-v-gorode.html

SCENDENDO verso SOLEDAR, notiamo come la stessa sia sotto attacco da sempre più direzioni
https://ria.ru/20220719/soledar-1803476236.html
Anche i rinforzi provenienti da SEVERSK nei giorni scorsi, di fatto, non hanno creato una situazione di superiorità in grado di tenere e contrattaccare, anche se indubbiamente contribuiscono a irrobustire la linea difensiva in questo punto cruciale.

Il problema è che aumentando la pressione esercitata su questo punto, alla fine la difesa cede. Oltre ai tiri di artiglieria, contribuisce la riduzione progressiva degli spazi vitali intorno alle prime linee, a quei paesi come POKROVSKOE che pian piano cedono, smettono di fare da puntello, da argine, e aprono la strada ad attacchi su più direttrici: nel caso di Pokrovskoe verso BACHMUT a sud-ovest, oppure verso SOLEDAR a nord-ovest. Per il momento la città non è ancora libera, ma i russi e le milizie del Donbass sono riusciti a stabilirsi nella periferia a sud della stessa; il che comporta sempre più le minacce di cui sopra per la linea di difesa ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/57711

Infine, non è neppure di conforto per le ff.aa. ucraine sapere che linee di fronte “dormienti” segnano ulteriori arretramenti causa attacco russo. E’ il caso di STAROMAJORSKOE: paese sotto VELIKAJA NOVOSELOVKA, apre di fatto l’accesso a questa città, ben più importante,
https://t.me/boris_rozhin/57708
e allarga ulteriormente la linea di fronte a 50 km a ovest di UGLEDAR (140 km a nord di BEDRJANSK, che si trova a sua volta a un centinaio di km da MARIUPOL’). Il totale dei centri abitati liberati nella DNR passa a 254.
https://t.me/WarDonbass/73316

EPISODI EMBLEMATICI E LEGATI FRA LORO

Soledar, notte fra il 18 e il 19 luglio. Soldati ucraini ubriachi girano con alcuni locali e sparano alle finestre di una casa popolare (quelle di 9 piani fatte col copiaincolla in tutta l’URSS che abbiamo ormai imparato a conoscere bene) in Via Preobazhenskij, gridando in ucraino: “Dove sono i vostri figli separatisti? Perché si son nascosti?” (Де ваші сини-сєпари, чому сховалися?). Al che gli inquilini hanno chiamato la polizia che li ha portati via.
https://t.me/rus_bakhmut/6061

Riporto il fatto non PER DEMONIZZARE L’ACCADUTO: soldati demoralizzati, in costante pericolo di vita, frustrati dagli eventi avversi e da una popolazione che non li sostiene e che li considera “okkupanty”, in genere fanno questa fine. Lo riporto invece PERCHE’ E’ ACCADUTO, ovvero
- perché i cosiddetti “difensori” di SOLEDAR in realtà non sono considerati tali da quei cittadini a cui han rotto i vetri delle finestre;
- perché loro lo sanno benissimo e “in vodka veritas”, glielo hanno detto chiaro e tondo. Hanno gridato a quei vecchi nascosti dietro le tende: dove sono i vostri giovani? I vostri figli separatisti? Quei conigli (senso neanche troppo nascosto della loro ultima domanda)?
- Perché in questi OTTO ANNI di caccia alle streghe da parte del regime di Kiev nei territori da lui controllati, ha fomentato sempre più il rancore silenzioso di un popolo intero che ora non vede l’ora che se ne vada.

E reagisce, dignitosamente, e sempre più fermamente e convintamente, ad attacchi terroristici e rappresaglie che cercano di intimidirlo. Come a NOVAJA KRACHOVKA: case distrutte al 70% per punirla di essere particolarmente “attiva” e “propositiva” in questa fase di passaggio. Seimila, infatti, le domande da questa cittadina al 19/07 per ricevere il pasport russo:
https://ria.ru/20220719/grazhdanstvo-1803517237.html?ysclid=l5sfvb3nsp31025854
Eppure, oggi, proprio a Novaja Krachovka sono stati dati i primi pasport russi. Questo il filmato:
https://t.me/smotri_media/18921

Pur avvenuti a centinaia di km di distanza, questi due episodi non solo sono emblematici di una situazione, di un clima più generale, ma anche legati fra loro. Le continue rappresaglie nazifasciste, parte di una criminale - quanto ignorata qui da noi - strategia della tensione, non solo non stanno ottenendo l’effetto voluto, ma stanno accelerando il corso di tendenze ed eventi già in atto. E più le ff.aa. e le autorità ucraine ne sono coscienti, più reagiscono violentemente, più perdono ogni credibilità e legittimità di fronte ai loro, ormai ex, cittadini di quelle regioni: regioni che non erano state interessate nel 2014 dalla ATO, dalla cosiddetta “operazione anti-terroristica”, e che oggi sono perse PEGGIO di dove ancora si incaponiscono a mandare a morire un sempre più lontano, in ogni senso, “milione di baionette”.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

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19/07 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Continua l’offensiva russa e delle milizie del Donbass.
A SUD di Artemovsk, è in corso la battaglia per la liberazione di NOVOLUGANSKOE, la cui presa consentirebbe di avanzare verso ARTEMOVSK da SUD.
A SEVERSK, prosegue invece la liberazione delle alture che la circondano, senza le quali entrare in città sarebbe semplicemente suicida. Vedremo gli sviluppi.
https://t.me/boris_rozhin/57671

NOVAJA KACHOVKA IN MACERIE

Continua giornalmente la rappresaglia nazifascista contro i civili di Novaja Kachovka. Al momento le abitazioni danneggiate sono il 70% del totale, più 400 altre infrastrutture civili.
https://antifashist.com/item/rezhim-zelenskogo-povredil-70-zhilogo-fonda-novoj-kahovki.html
Si ringrazia la NATO per aver fornito al regime di Kiev gli HIMARS, di fatto finora adoperati come da istruzioni stragistiche dei kuratory per terrorizzare i civili dei paesi di confine: del resto, la NATO cambia il pelo ma non il vizio.

VINNICA MIETE ANCORA VITTIME ECCELLENTI

La resa dei conti continua: dopo il capo dei servizi segreti, ora tocca ai responsabili locali. E’ notizia di oggi il siluramento dei capi dei servizi segreti delle regioni di Charkov, Sumy, Poltava e Dnepropetrovsk’.
https://t.me/WarDonbass/73251
Vinnica continua a mietere vittime eccellenti, fra sospetti concreti e semplici paranoie, tipiche di ogni dittatura giunta al capolinea.

Aggiornamenti a seguire.

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19 July 2022

PPS ANCORA SULLO STRANO CASO DEL CARGO UCRAINO:

Una volta individuata rotta, occorre capire se AMMAN era scalo tecnico (rifornimento).

La ANTONOV gli aerei li faceva bene (1200 esemplari di questo modello, peraltro, esportati un po' dappertutto lungo il blocco dell'Est). Lo AN-12 è un cargo militare con un'autonomia di volo di seimila km.
https://antonov.com/en/history/an-12

6200 vuoto, per la precisione, e 3600 a quasi pieno carico (20 ton)
Максимальная дальность полета с нагрузкой 20 000 кг - 3600 км;
Перегоночная дальность 6200 км;
https://www.aviaport.ru/directory/aviation/an12bk/?ysclid=l5rv6ap4x2812009088

Da Niš aeroporto ad AMMAN aeroporto sono 1.791 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/amm-to-ini/

Per pura completezza di informazione,
Da Niš aeroporto ad RIYADH aeroporto sono 3.045 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/ini-to-ruh/
Da Niš aeroporto ad AHMEDABAD aeroporto sono 5.144 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/ini-to-amd/
Da Niš aeroporto ad DACCA aeroporto sono 6.528 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/ini-to-dac/

Amman NON era uno scalo tecnico, ma pianificato per un servizio preciso da compiere.

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19/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA

Questa volta dell’ISW
https://t.me/RVvoenkor/20233
che evidenzia in giallo le variazioni della linea di fronte e cerchia le zone dove il conflitto è più intenso.

DA SLAVJANSK A BACHMUT (ARTEMOVSK)

Con questa carta Rožin riprende l’idea di esaminare la zona di conflitto a partire dalla morfologia del terreno, ma lo fa in maniera molto più accurata, prendendo una carta fisica e aggiungendo le simbologie della carta militare:
https://t.me/boris_rozhin/57571
Notiamo quindi
- la linea rossa (russi e milizie del Donbass),
- la linea azzurra che vi si oppone,
- il grosso cerchio che rappresenta l’agglomerato SLAVJANSK-KRAMATORSK
- la linea fortificata fra due cerchi che rappresenta SEVERSK-SOLEDAR, mentre
- sotto si colloca (cerchio più piccolo) BACHMUT (Artemovsk)

Capiamo quindi perché il cerchio più a nord, SEVERSK, non può essere espugnato finché non si liberano le colline a ovest dello stesso, a meno di non voler fare da facile bersaglio per i pezzi di artiglieria sopra installati:
https://t.me/voenkorKotenok/38487
il CONTROLLO OPERATIVO su SEVERSK, quindi, significa che in questo momento sono stati i difensori ucraini a fare da bersaglio, ma con la loro ritirata è diventata zona grigia finché non si risolve il problema di cui sopra.

Aggiornamenti a seguire.

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18 July 2022

PS:

Dati aereo e volo:

Modello: Antonov An-12BK
Anno di costruzione: 1971
https://russianplanes.net/reginfo/19464

Codice aereo: UR-CIC
Ultimi voli:
15 Jul 2022 Belgrade (BEG) Ankara (ESB) MEM3088
16 Jul 2022 Ankara (ESB) Nis (INI) MEM3031
16 Jul 2022 Nis (INI) Amman (AMM) MEM3032
https://www.flightradar24.com/data/aircraft/ur-cic

Volo MEM3032 - Rotta: NIS (Serbia) - AMMAN (Giordania) - ER RYADH (Arabia Saudita) - AHMEDABAD (India) - DACCA (Bangladesh)
qui la cartina a cura di RYBAR
https://i.ibb.co/stLqQQW/1.jpg

Tornerebbe quindi la prima fermata in Giordania con quanto riportato, così come le altre informazioni circa armi di origine serba per il Bangladesh. ANCHE questo, ma non solo questo.
https://t.me/rybar/35776

ROTTA EFFETTIVAMENTE SEGUITA:
https://ic.pics.livejournal.com/makanom/46071093/1067734/1067734_800.jpg
et
https://ic.pics.livejournal.com/makanom/46071093/1068281/1068281_800.jpg

Come è possibile notare l'aereo vira per tornare indietro quando è già sul Mar Egeo.

 

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18 July 2022

 

SULLO STRANO CASO DEL CARGO UCRAINO PARTITO DALLA SERBIA E MAI ARRIVATO IN BANGLADESH

Gli svizzeri, come al solito, hanno meno peli sulla lingua e possono costituire una buona base di partenza, perlopiù in italiano:
https://www.rsi.ch/news/mondo/Mistero-sul-cargo-ucraino-di-armi-precipitato-in-Grecia-15483067.html

A maggior ragione, perché mettono già in discussione l’ipotesi del “guasto”:
Per il Governo di Kiev i primi accertamenti portano a ipotizzare un "guasto a uno dei motori", ma i video condivisi sui social dai testimoni hanno mostrato le immagini dell'aereo in fiamme mentre era ancora in volo. "Abbiamo sentito un rumore assordante e abbiamo visto una palla di fuoco avvicinarsi al suolo. Poi c'è stata l'esplosione", è una delle testimonianze raccolte dai media greci dagli abitanti di villaggi della zona.
(ibidem)

Andiamo subito all’assassino, che è sempre il maggiordomo, e lasciamo la suspance ai film di Bran de Palma. Ieri, come noto, il “comandante in capo” del regime di Kiev, ha silurato il capo dei servizi segreti con la motivazione ufficiale che gli ordini non son stati eseguiti e che questo ha portato a gravi conseguenze, e con la motivazione ufficiosa che c’eran troppe gole profonde: dopo Vinnica, dopo l’aereo cargo schiantatosi in Grecia… mmm… è proprio da complottisti cercare in questi tre avvenimenti un nesso, un rapporto causa-effetto?

Vediamo: su Vinnica ormai abbiamo approfondito a dovere la questione, e non ci torniamo. Traffico d’armi, riunione ai massimi livelli, un centro decisionale sparito con due Kalibr che hanno raggiunto i loro bersagli… DOPO UNA SOFFIATA. Non c’è dubbio su questo. E Zelenskij lo sa.

E il cargo ucraino schiantatosi su un campo greco? Nuovi particolari emergono. La notizia è di ieri ma nessuno l’ha ripresa, oggi, se non i canali russi. NATOVSKIE e UCRAINI preferiscono trincerarsi in un “impietoso” silenzio. I russi invece parlano. Questa la ricostruzione, quanto vera o quanto falsa non lo sapremo mai, visto che nuotiamo nel torbido, ma sicuramente non del tutto falsa, visto quel che è successo dopo. Tutto quanto riportato qui sotto viene da questo articolo,
https://t.me/russica2/47360
ripreso oggi dalla Komsomolskaja Pravda e dalla testata online Antifashist.com
https://www.kp.ru/daily/27419/4619181/?ysclid=l5qxknaxip121153231
https://antifashist.com/item/smi-ukrainskij-an-12-razbivshijsya-v-grecii-vez-oruzhie-nato-na-prodazhu-hezbolle.html
e da altre decine di testate.

Antefatto: il 28/06 il capo dei servizi segreti militari, ovvero facenti capo alle ff.aa. ucraine (ГУР ВСУ), Kirill Budanov, conferma direttamente l’accordo di FORNITURA DI ARMI UCRAINE AGLI HEZBOLLAH.

Cosa prevede questo accordo di fornitura?
- oltre 100 missili anticarro NLAW
- 55 Stinger
- c.a. 100 Javelin
PIU' (omaggio della ditta...)
- 500 kalashnikov e
- oltre 100 lanciagranate RPG 30

Prezzo: 9 milioni di dollari (incluse le spese di trasporto e la prebenda da lasciare nei vari punti di sosta, a partire dai serbi, da cui doveva partire e sarebbe effettivamente partito il tutto)

Un prezzo che è anche meno di franco fabbrica, inclusi costi di trasporto: anche qui una vendita ai saldi di merce mai acquistata.

Pagamento: ANTICIPO di 3 milioni di dollari (già versati) in una banca degli Emirati Arabi.

Rotta: SERBIA-BANGLADESH-GIORDANIA-PALESTINA

Ora, un paese CHE CHIEDE ARMI ALL’OCCIDENTE, ARMI NATOVSKIE (il piatto forte della fornitura), LE OTTIENE (per il momento) GRATIS E LE RIVENDE, PER GIUNTA AGLI HEZBOLLAH, è già una notizia non da poco. Una notizia da nascondere nel massimo riserbo.

TUTTAVIA ANCHE QUI, FRA I SERVIZI SEGRETI UCRAINI, QUALCUNO NON HA TENUTO LA BOCCA CHIUSA… UN'ALTRA SOFFIATA, e infatti il loro capo ha perso la testa. Ma non, questa volta, per fuoco nemico. Bensì, unendo i puntini, per quello amico.

Settimana scorsa il presidente degli USA è andato in Israele, dove pare (certe cose non sono pubblicizzate…) che la CIA e il MOSSAD abbiano firmato un accordo di cooperazione strategica. E uno di questi frutti pare sia l’informazione passata dai primi ai secondi di un volo contenente armi per i loro acerrimi nemici, destinato alla prossima volta che qualche loro blindato si azzardasse a fare il bello e il cattivo tempo nei territori occupati.

Come sapeva la CIA di questo volo? Da chi lo ha saputo? L'unica cosa che non "pare", è che Zelenskij non abbia dubbi in proposito.

Anche ai servizi segreti israeliani pare comunque non sia andata benissimo. Invece di scomparire nel nulla, nel Mar Egeo, il cargo a momenti ce la faceva ad atterrare, e comunque il suo carico di morte è stato visibile a tutti, cinegiornali luce inclusi, che non hanno potuto tacere COMPLETAMENTE la notizia.

Abbozziamo qualche conclusione:
1. L’UCRAINA VENDE LE STESSE ARMI CHE PRETENDE DALL’OCCIDENTE piangendo miseria
2. I SERVIZI SEGRETI UCRAINI SONO, di fatto, ACCESSIBILI ALLA CIA che ha pienamente accesso a segreti di Stato.
3. ALLA CIA CERTE OPERAZIONI NON DISPIACCIONO, salvo poi sacrificarle sull’altare di vecchie, nuove “amicizie”

Senza andare tanto lontano, il C-123 tirato giù dai sandinisti in Nicaragua il 5 ottobre 1986, fece emergere un traffico di armi a stelle e strisce, ohibò, sempre diretto all’IRAN, con i cui proventi la CIA finanziava i CONTRAS. Non male per il capofila dei Paesi liberi, democratici, belli e che profumano di pulito sempre, anche quando hanno le mani sporche di sangue. Peraltro, non stiamo parlando di un delirio complottistico, quale potrebbe essere sempre considerato quello sopra descritto, ma di Storia.

Qui, molto probabilmente, anche senza essere sepolto sotto le acque del Mar Egeo, tutto sarà messo a tacere, silenziato fra le ceneri e i fumi di quei rifiuti tossici scagliati nell’arco di un km dal luogo dello schianto, senza troppi clamori, anzi, senza più alcun rumore, dopo quella notte fra sabato e domenica, a parte il frinire millenario, ininterrotto, sempre uguale a sé stesso, di onnipresenti cicale.

Aggiornamenti a seguire.

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18/07 ore 12:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Questa carta di Rozhin spiega molto bene come, in realtà, i proclami della DNR di una “Avdeevka semiaccerchiata” (Авдеевка взята в полукольцо https://t.me/WarDonbass/73117) siano da prendere MOLTO con le pinze:
https://t.me/boris_rozhin/57540

In realtà, la strada verso nord era già tagliata da giorni (ne avevamo anche parlato) e si è trattato quindi di un ulteriore rafforzamento.

La differenza, qui, sarà fatta SE – QUANDO sarà liberata KRASNOGOROVKA, il paese da cui nella cartina di Rozhin partono le tre frecce. Perdere Krasnogorovka priverebbe le ff.aa. ucraine dell’unica difesa contro l’unica strada attualmente funzionante, quella che da ovest va a ORLOVKA. Che comincerebbe a essere attaccata da NORD (le tre frecce frecce verticali a trattini). A quel punto, l’accerchiamento OPERATIVO sarebbe completo. Fino ad allora, da Avdeevka accerchiata per un quarto ad Avdeevka accerchiata per metà cambia poco nell’immediato: cambia molto, invece, se si considera che per arrivare a Krasnogorovka questi passaggi sono indispensiabili.

SEVERSK, SOLEDARSK E LA CACCIA AI GIOIELLINI “NATOVSKIE”


Questo reportage sul campo del corrispondente della Komskomolskaja Pravda Aleksandr Koc, ci parla di un lavoro molto importante, relativo a questa fase dell’operazione speciale.
https://www.kp.ru/daily/27419.5/4618975/

In particolare, il discorso verte su 500 fra le migliori unità sul campo e 50 pezzi di artiglieria, molti dei quali “NATOVSKIE” (M777, HIMARS e non solo), che da SEVERSK sono stati trasferiti a SOLEDAR per rinforzare le difese attualmente in difficoltà.

Su di loro stanno operando congiuntamente le forze speciali russe e le milizie della LNR: i primi, nel compiere ricognizioni coi droni, e dare la posizione ai secondi, i quali devono IMMEDIATAMENTE caricare gli obici da 152 mm “Giacint-B” e fare fuoco. Ai droni, sempre, il compito di controllare se l’obbiettivo è stato colpito. Le difficoltà di operare a una ventina di km di distanza sono, come è facile immaginare, notevoli. Avvicinarsi alla linea di fronte, inoltre, aumenta il rischio di farsi scoprire e finire, a propria volta, annientati sotto il fuoco di CONTROBATTERIA delle truppe ucraine.

Questo servizio spiega molto bene i tempi lenti dell’avanzata russa, anche in questa circostanza, e l’estrema cautela con cui ci si muove in questa prima fase della battaglia per SLAVJANSK e KRAMATORSK, che di fatto costituiscono il vero obbiettivo di questa fase.

Aggiornamenti a seguire.

PS Ringrazio Tonino per aver caricato tutti gli aggiornamenti quando ancora non era possibile commentare. Questo è il primo che provo a caricare autonomamente da venerdì.

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18/07 ore 8:00 aggiornamento

 

SEVERSK

 

Nessun aggiornamento di rilievo se non che i comando generale delle operazioni è stato trasferito a ovest, non più a Seversk, ma a ZVANOVKA. Segno abbastanza eloquente che le ff.aa. ucraine non intendono far fare ai loro ufficiali rimasti la fine di quelli sotto le macerie a Vinnica.

 

SOLEDAR

 

Gli scontri interessano ormai anche la parte ovest della città.

https://riafan.ru/23542064-sobitiya_na_ukraine_k_21_00_17_iyulya_donetsk_pod_massirovannim_ognem_zapad_postavil_kievu_ul_timatum

Anche qui seguiremo gli sviluppi della situazione.

 

SUGLI HIMARS DISTRUTTI

Questo il video:

https://t.me/epoddubny/11587

Il significato simbolico dell’operazione è enorme. Gli HIMARS sono oggi venduti, si, venduti, come le V2 naziste: armi invincibili, armi in grado, “fossero soltanto un po’ di più”, di ribaltare le sorti del conflitto. Gli HIMARS, di fatto, in quell’immenso autosalone delle armi che è diventata l’Ucraina, sono il modello di punta che il complesso militare-industriale a stelle e strisce può esportare senza provocare la terza guerra mondiale. E la vetrina la usa, eccome.

Per il popolo del DONBASS, gli HIMARS sono i responsabili, insieme ai mortai M777, delle ultime stragi di stato targate NATO.

La mossa di ieri, indubbiamente, infligge un duro colpo

- ai kuratory, che vedono ogni giorno milioni di euro andare in fumo senza neanche essere impiegati per le loro finalità propagandistiche;

- al mito dell’invincibilità di tali mezzi, data dal fatto di non essere facilmente individuabili perché sempre in movimento;

- alla politica di rappresaglie nazifasciste del regime di Kiev, che continuerà “fino all’ultimo proiettile” ma che vede, intanto, arrivare sempre più vicino proprio il momento in cui infilerà nell’obice l’ultimo proiettile.

Aggiornamenti a seguire.

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17/07 ore 22:00 aggiornamento

 

Nessun aggiornamento di rilievo dal fronte, dove si è continuato a martellare la linea SEVERSK-ARTEMOVSK senza forzarla, oltre che tutte le postazioni ucraine avanzate: uno dei risultati ottenuti è stata la distruzione di HIMARS freschi di fabbrica (a Krasnoarmejsk).

https://t.me/voenkorKotenok/38448

 

La notizia bomba questa volta viene dal fronte opposto. In un giorno Zelenskij ha rimosso il capo dei servizi segreti Bakanov

https://t.me/boris_rozhin/57488

e il procuratore generale Benediktov

https://t.me/boris_rozhin/57487

I motivi ufficiali sono gli insuccessi di entrambi, la realtà è che quando occorre un capro espiatorio anche i fedelissimi “si devono sacrificare”.

 

Aggiornamenti a seguire domattina.

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16/07 ore 22:00 aggiornamento 

L’AGGIRAMENTO DI SEVERSK 

È indubbiamente, sul campo di battaglia, il FATTO DEL GIORNO. Lasciamo che sia questa cartina di fonte ucraina a spiegarlo:

https://t.me/RVvoenkor/19998 

Eravamo fermi ai gruppi d’assalto russi che avevano preso il controllo del settore EST della città. Ebbene, la notizia di oggi è che, invece di continuare a combattere casa per casa, liberando quindi il CENTRO e l’OVEST, al fine di salvare il più possibile le proprie unità, la decisione intrapresa è stata quella di PASSARLA DA NORD E DA SUD, creando così i presupposti per CHIUDERLA IN UNA SACCA.

Così è stato: la linea a NORD e a SUD della città ha ceduto, e la falange russa si è quindi potuta allungare verso DRONOVKA (paese a nordovest di SEVERSK) e a REZNIKOVKA (paese a sudovest di SEVERSK).

https://topwar.ru/199137-shturmovye-gruppy-vs-rf-prorvali-oboronu-protivnika-s-dvuh-napravlenij-ot-severska-sozdav-perspektivu-polnogo-okruzhenija-garnizona-vsu.html

 

Meno di dieci km separano i due paesi, ancora meno l’estremità a nord dall’estremità a sud della falange. SEVERSK ora non può più procedere “segretamente”, “ordinatamente” alla ritirata lungo l’unica via di fuga rimasta, quella verso SLAVJANSK che rimane fra quei due estremi, ovvero a tiro fra quei due estremi.

 

Tra l’altro, dovesse cadere anche REZNIKOVKA, si aprirebbe la direttissima per RAJ-ALEKSANDROVKA, quindi NIKOLAEVKA, quindi SLAVJANSK. Meno di quaranta km di strada.

Torniamo ora alla cartina di fonte ucraina. Il paese evidenziato in giallo sotto è SOLEDAR. Cedesse anche questa città si comincerebbe a parlare di SACCHE, al plurale, con possibilità di accesso alla stessa strada che da SLAVJANSK comunica con BACHMUT (ARTEMOVSK) che risulterebbe a quel punto tagliata negli approvvigionamenti.

 

La giornata di oggi, pertanto, apre una falla non trascurabile sulla prima linea di difesa.

 

VINNICA 

Abbiamo ora anche le foto dai droni. Tre per l’esattezza:

https://t.me/topwar_official/51871

 

Come già evidenziato nelle foto via satellite di un giorno fa, e confermato da queste foto, a essere colpita è stata SOLO la DOM OFICEROV, completamente sventrata. Poi c’è il monumento con l’aereo gialloblu, impossibile da non notare, infine l’ambulatorio, che come vediamo è intatto. Ad averlo lambito sono stati solo i frammenti dei missili tirati giù dalla contraerea. Il che conferma appieno che l’obbiettivo dei russi era ed è effettivamente stato azzerare in un colpo un centro decisionale nel pieno di una riunione importantissima.

 

Aggiornamenti a seguire domani notte.

 

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16/07 ore 12:00 aggiornamento

DA SLAVJANSK AD AVDEEVKA

Questa volta pigliamo la carta di RYBAR

https://i.ibb.co/yfY86y9/15-07-ru-1.jpg

e in caratteri latini

https://i.ibb.co/1RKCqxQ/15-07-eng-1.jpg

e tentiamo un’analisi di quelle che, una volta, si sarebbero definite “a tutto campo”, inteso ovviamente come campo di battaglia. L’ARCO CHE PARTE, A NORD, DA SLAVJANSK E, CORRENDO A EST, QUINDI VIRANDO BRUSCAMENTE A SUD ALL’ALTEZZA DI SEVERSK, VIRANDO ANCORA DI 90° A OVEST A SVETLODARSK, ONDEGGIANDO INFINE VERSO SUDOVEST, ARRIVA AD AVDEEVKA, SARA’ IL NOSTRO OGGETTO DI OSSERVAZIONE.

Gli ingrandimenti di RYBAR ci interessano relativamente. Consideriamo la carta generale. Questo ARCO è ormai legato interamente a filo doppio, settore per settore. Non esiste una zona al riparo e una sotto attacco, una zona “sicura” e una zona “in pericolo”. Quello che le ff.aa. ucraine temevano, cercando diversivi ovunque, anche sopra Cherson, o a Charkov, si è infine avverato: la linea di fronte a EST, dopo la liberazione della LNR, si è talmente ristretta da costituire un unico agglomerato, per quanto ampio, per quanto difeso da decine di migliaia di uomini e altrettanti mezzi.

E’ e sarà il teatro di un’operazione campale, all’interno di questo conflitto, perché da essa dipenderanno i successivi “aiuti” di un Occidente che sta cominciando a capire che la guerra è persa, che l’inverno si avvicina, che i miliardi donati al proprio complesso militare-industriale in questa guerra per procura saranno completamente “a fondo perso” (altro che lend-lease 2.0, se Kiev salta chi paga?), e che la sconfitta sul campo del Donbass equivarrebbe a una parola sola, che serpeggia ormai sempre più pur non essendo ancora pronunciata da nessuno: “kapitulacija”.

I russi, nella loro guerra con una mano sola, al rientro dalla licenza delle formazioni Z e V impegnate nella liberazione della LNR, avranno a disposizione una quantità enorme di uomini e mezzi (quel rapporto 5:1 che avevamo calcolato grossolanamente dividendo la notevole linea di fronte di allora per quella attuale e le forze che da tale riduzione si sarebbero liberate, a costo zero).

Cominciamo quindi, per una volta, da SUD. Non BACHMUT / ARTEMOVSK, ancora più a SUD. Da AVDEEVKA, la roccaforte inespugnabile, il punto da cui qualcuno da otto anni terrorizza la capitale. Il punto che finora nessuno ha toccato perché inattaccabile, se non da posizioni anch’esse finora inattaccabili. Il punto che SHOJGU oggi dice che è il momento di attaccare, quello come “tutte le direzioni operative in Ucraine, al fine di escludere ogni possibilità, per il regime, di attaccare in massa con razzi e artiglieria le infrastrutture civili e i cittadini del Donbass e delle altre regioni” (на всех операционных направлениях на Украине, чтобы исключить возможности киевского режима наносить массированные ракетные и артиллерийские удары по гражданской инфраструктуре и жителям Донбасса и других регионов)

https://t.me/boris_rozhin/57327

Ebbene, è notizia di poco fa che la strada strategica, la STRADA DELLA VITA, fra KONSTANTINOVKA (a nord) e AVDEEVKA (a sud) è stata TAGLIATA, e PER CHILOMETRI.

https://t.me/RVvoenkor/19911

Dalla cartina è facile vedere come una Avdeevka isolata da NORD perda non solo il più importante canale di approvvigionamento, ma comprometta, con il crollo di parte della linea difensiva di cui era la TESTA, la TENUTA DI SETTORI BEN PIU’ AMPI. Peraltro, un attacco di AVDEEVKA da NORD, da dove è stata chiusa, è già in essere:

https://t.me/wargonzo/7559

Stesso discorso a SUD di BACHMUT, dove a essere sotto attacco è la zona a ovest di Svetlodarsk.

https://t.me/RVvoenkor/19917

Stiamo parlando di avamposti che, qualora saltassero, provocherebbero un cedimento imprevedibile di altri settori, fra cui la stessa Bachmut che si troverebbe attaccata da SUD e, in prospettiva, accerchiata.

A SOLEDAR i soldati russe le milizie del Donbass sono già entrati in città e stanno combattendo nella zona industriale, per la precisione nell’area circostante la fabbrica di gesso.

https://t.me/swodki/134120

A SEVERSK, le ff.aa. ucraine stanno pagando molto caro, troppo, il frutto di una tenuta disperata, impossibile in queste condizioni: l’intera 115° brigata meccanizzata è stata praticamente mandata al macello, con 600 perdite negli ultimi due giorni.

https://t.me/WarDonbass/72910

Una 115° che, peraltro, stanno cercando di ricomporre in fretta e furia con civili del luogo. Altra scelta sbagliata, visto che nel Donbass la motivazione a servire una “patria” che da otto anni non è più la loro è meno di zero.

https://t.me/WarDonbass/72911

Se a questo aggiungiamo la pressione esercitata da artiglieria e aeronautica da settentrione, verso SLAVJANSK e KRAMATORSK, il quadro è di un arco sempre più piegato da un peso sempre maggiore, in attesa che si spezzi in uno o più punti.

Aggiornamenti a seguire.

 

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15/07 ore 23:00 aggiornamento

Nessun aggiornamento rilevante dal fronte, rispetto a quanto scritto a mezzogiorno. Riprendo ancora invece VINNICA perché stanno emergendo dettagli MOLTO interessanti

Oggi il Ministero della difesa russo è uscito con questo comunicato, che spiega perché quella “Dom Oficerov” in quel momento era molto importante:

“Al momento dell’attacco si stava svolgendo una riunione del comando delle FF.AA. ucraine con rappresentanti di fornitori stranieri di armi. Alla riunione si stava discutendo la fornitura alle ff.aa. ucraine di una partita di aerei, armamenti e pacchetto riparazioni del parco aeronautico. Come risultato sono stati colpiti tutti i partecipanti alla riunione.”

В момент удара там проходило совещание командования украинских ВВС с представителями иностранных поставщиков вооружений. На совещании обсуждали передачу украинским военным очередной партии самолётов, средств поражения и организацию ремонта украинского авиационного парка. В результате удара участники совещания уничтожены.

https://t.me/boris_rozhin/57231

Uno di questi alti ufficiali è stato oggi ricordato in questo necrologio:

https://t.me/milinfolive/87054

confermando, di fatto, quanto sostenuto sinora. Dato confermato anche dalla “isterika” di oggi proprio a Vinnica: arrestate decine di persone e interrogate dai servizi segreti, perché – evidentemente – qualcuno ha cantato, ha passato informazioni segrete ai russi, che hanno lanciato dove non avrebbero dovuto, e dove non avrebbero mai saputo di dover lanciare, Kalibr 3M-14E, pesante ciascuno kg 1770.

https://www.politnavigator.net/v-vinnice-isterika-i-massovye-aresty-vlasti-ishhut-russkikh-navodchikov.html

Aggiornamenti a seguire domani.

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15/07 ore 12:30 aggiornamento

SEVERSK

Il comando ucraino ha deciso di ritirare gradualmente le proprie unità dal centro abitato di SEVERSK. Secondo gli ordini impartiti, le posizioni dovranno essere lasciate in segreto e la ritirata procederà per piccoli gruppi (oggi, 8:39)
(Украинским командованием принято решение о поэтапном выводе своих подразделений с населенного пункта Северск. Согласно боевому распоряжению, позиции следует покидать скрытно и отходить мелкими группами.)
https://t.me/marochkolive/28922
Così il comandante delle milizie della LNR Andrej Marochko. Dopo quindi le prime scaramucce, le truppe ucraine hanno iniziato da ieri notte a ritirarsi ordinatamente.

Notizia confermata dopo qualche ora anche dai reporter, che informano dell’ingresso in città delle truppe russe, sia pur con MOLTA CAUTELA (с очень большой опаской).
https://t.me/WarDonbass/72730

Proprio da queste notizie sembra molto probabile che il comando sia tornato sotto Zaluzhnyj, nonostante Zelenskij gracchi e faccia gracchiare dai media che controlla proclami assurdi. Le ff. aa. ucraine hanno imparato la lezione di Gorskoe-Zolotoe, Severodoneck e Lisichansk, e
1. Stanno ritirando truppe e pezzi di artiglieria da SEVERSK per
2. Riposizionarle SIA A OVEST DELLA CITTA’, SIA SULLE ALTURE CHE ANCORA CONTROLLANO, al fine di martellare a loro volta chi volesse entrare in città (da qui la cautela tutta giustificata nell’entrare da parte delle milizie del Donbass)
https://t.me/epoddubny/11564
3. Portarle a SUD, verso SOLEDAR e ARTEMOVSK PER RAFFORZARE LE DIFESE (ibidem)
4. Rinforzare LA LINEA DIFENSIVA DI SLAVJANSK E KRAMATORSK
https://t.me/sashakots/34377
In poche parole, la miglior cosa che potessero fare coi mezzi a disposizione, nessun errore di nessun genere.

Aggiornamenti a seguire.

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15/07 ore 08:20 aggiornamento

SEVERSK-ARTEMOVSK


Una carta MOLTO interessante perché mostra la zona di conflitto a partire dai rilievi (collinari) presenti sul territorio.
https://t.me/zastavnyii/896
ROSSO: alture occupate da russi e milizie del Donbass
VIOLA: alture occupate dalle ff.aa. ucraine
strisce bianche: strade

CAMBIANDO PROSPETTIVA ACQUISTA ANCHE NUOVO SIGNIFICATO LO SVOLGIMENTO ATTUALE DELLE OPERAZIONI. PASSARE LA PRIMA LINEA DI SBARRAMENTO è, fondamentalmente, uno SCOLLINAMENTO, tranne che a SEVERSK che si trova già IN DISCESA (confermata la nota di ieri di Rožin).

A questo proposito notiamo come le prime notizie del giorno parlino già di un esito positivo dei combattimenti strada per strada a EST della città. Aggiornamenti a seguire.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/15738

La seconda linea di sbarramento è praticamente destinata a sparire nel momento in cui si scollina, perché si trova tutta a valle.

Resta la terza. A questo proposito, si capisce anche come l’attacco da nord non sia stato ancora condotto. Sarebbe un attacco IN SALITA. Ovvero con un dispendio enorme di uomini e mezzi. Meglio quindi fare come si è fatto sinora:
1. la piazza d’armi a nord costantemente, incessantemente martella le posizioni a SLAVJANSK e KRAMATORSK. Le “ammorbidisce”.
https://t.me/boris_rozhin/57188
2. Saltate le linee difensive a EST, mentre loro giungeranno a Slavjansk e a Kramatorsk da EST e da SUD, completeranno anche loro l’accerchiamento.
E’, in effetti, l’unico modo per risolvere la sacca con il minimo di perdite.

VINNICA

Arrivate anche le immagini dal satellite e relative ricostruzioni delle geolocalizzazioni dei lanci e della collocazione della Dom Oficerov che confermano quanto scritto ieri.
https://t.me/warfakes/4744
Immagine a sinistra:
DOM OFICEROV a ferro di cavallo
Colpite le ali (rettangoli rossi) con kalibr.
1-2-3 sono le immagini degli obbiettivi colpiti e danneggiati

Immagine a destra: DOVE si trova la DOM OFICEROV; In basso a sx (quadrato rosso).
Sopra un monumento di un Mig (quadratino giallo), immediatamente sopra, UN CENTRO MEDICO (NEJROMED)! Il reparto maternità si trova A 220 METRI A EST!
I frammenti dei missili abbattuti dalla contraerea ucraina (FRECCE ROSSE) sono andati a schiantarsi contro il centro medico a fianco.
E questo spiega le critiche piovute ieri alle ff.aa. ucraine sui social per la tattica criminale di continuare a usare, come se nulla fosse, dislocamenti a uso militare in mezzo a obbiettivi civili.

Aggiornamenti a seguire.

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14/07 ore 19:30 aggiornamento

SEVERSK: COMBATTIMENTI STRADA PER STRADA


Oggi pomeriggio un ufficiale della milizia popolare della DNR (sottocolonnello Andrej Baevskij) annunciava che gran parte della città era sotto tiro, così come tutte le vie di comunicazione, che i soldati ucraini presenti in città opponevano una resistenza sempre più sporadica.
https://ria.ru/20220714/seversk-1802460878.html
Anzi, la conferenza stampa serale ufficiale dava notizia della fuga verso SLAVJANSK e KRAMATORSK di diverse formazioni armate ucraine, in previsione di un accerchiamento che sembra ormai imminente.
https://t.me/WarDonbass/72686

Rozhin nel commentare la prima notizia aggiungeva che la città si trova a valle, pertanto svantaggiata nel caso di combattimenti strada per strada, laddove gli attaccanti si troverebbero più in alto e quindi in grado di tenere sotto tiro gran parte della linea difensiva, che si troverebbe così esposta e di debole tenuta.
https://t.me/boris_rozhin/57114
Aggiornamenti a seguire.

All’altezza di SOLEDAR, confermata la liberazione dei due paesi a EST di STRJAPOVKA e NOVAJA KAMENKA.
https://t.me/millnr/9110

A facilitare l’offensiva verso ovest ci sarebbe anche il fatto, sempre più ricorrente, dell’abbandono delle posizioni assegnate da parte delle stesse unità ucraine, ormai completamente demotivate.
https://vz.ru/news/2022/7/14/1167678.html

Un’offensiva che sta sempre di più delineando i propri contorni, individuati penso abbastanza realisticamente da questa cartina, che mostra le possibili direttrici una volta rotta questa linea difensiva:
https://imgurl.argumenti.ru/news/news_id/20220714014510-780630.jpg
Questa cartina è a mio avviso molto importante perché mostra le TRE LINEE DIFENSIVE attualmente OPERATIVE:
- SEVERSK/BACHMUT/KODEMA, attualmente sotto pesante attacco
- NIKOLAEVKA/BACHMUT/KODEMA, indirettamente già sotto attacco,
- SLAVJANSK/KRAMATORSK/KONSTANTINOVKA, sotto attacco da nord e dall’aria con tiri di artiglieria tesi a indebolirne la rete difensiva.

Comprendiamo quindi come, in realtà, questa battaglia sia SOLO ALL’INIZIO. Comprendiamo, infine, come in realtà la capitolazione di questa triplice linea difensiva comporterebbe danni irreparabili all’intera struttura militare ucraina. Probabilmente sarebbe l’anticamera di una ben più ampia capitolazione.

Altri aggiornamenti. Molto più a sud, appena sopra AVDEEVKA, confermata la liberazione di KAMENKA: non cambia molto dal punto di vista della situazione complessiva su quel fronte, ma indubbiamente l’avvicinarsi della linea di fronte anche da nordest è fonte di preoccupazione per le già provate difese della roccaforte da cui, da otto anni, partono i bombardamenti contro Doneck.
https://t.me/readovkanews/38639
A questo proposito,

ENNESIMA RAPPRESAGLIA: M777 NATO CONTRO LA STAZIONE DELLE CORRIERE DI DONECK.

Oggi pomeriggio è stata colpita la stazione delle corriere “Centr” di Doneck: morto l’autista di un furgonato adibito a servizio passeggeri (esattamente dello stesso tipo di quelli che scarrozzano da oltre vent’anni uomini e merci da Milano Molino Dorino a Kiev e ritorno) e una donna che stava tornando dal lavoro. Quattro feriti.
https://t.me/boris_rozhin/57117
Vittime che vanno ad aggiungersi ai 247 civili (di cui 16 bambini) morti e ai 2.656 civili (173 bambini) feriti nella sola DNR in questi 148 giorni di rappresaglie del regime di Kiev.
https://antifashist.com/item/148-dnej-vojny-v-dnr-pogiblo-247-mirnyh-zhitelej-bolee-25-tysyach-chelovek-poluchili-raneniya.html
oltre alle
5.452 abitazioni
72 ospedali e ambulatori
237 scuole e asili
445 unità socioassistenziali
432 centrali di distribuzione di energia elettrica, acqua e gas

Tornando all’attentato di oggi, il proiettile è caduto immediatamente di fronte alla scalinata di un palazzo (si vede il cratere), davanti a un’autoscuola (scritta blu su sfondo rosso AVTOSHKOLA)
https://t.me/WarDonbass/72655
La deflagrazione prodotta ha ucciso sul colpo l’autista che si era parcheggiato davanti col mezzo e la signora che era appena scesa: un proiettile da 155 mm, lanciato da un mortaio M777 proveniente da Kurachovo, in un cortile antistante la stazione delle corriere che, insieme a tutto quanto si trova intorno, non costituisce in alcun modo obbiettivo militare.
https://t.me/WarDonbass/72664

In altre parole, non siamo di fronte a un corrispettivo di quanto accaduto 24 ore fa a Vinnica, quando a essere colpita è stata la Dom Oficerov. Ancora adesso, peraltro, su quell’attacco emergono nuovi dettagli, ovvero che i civili colpiti lo sono stati UNICAMENTE dai frammenti dei missili intercettati dalla contraerea. E questo sui social sta facendo montare sempre più la rabbia, perché sempre di più si chiedono come mai il regime di Kiev NON SOLO COLLOCHI armamenti e postazioni militari collocate nei centri cittadini e a ridosso di unità abitative, MA LI DIFENDA CON LA CONTRAEREA ANCHE SE SA BENISSIMO CHE I ROTTAMI DI OGNI PROIETTILE O MISSILE ABBATTUTO RICADRANNO SULLE CASE CIVILI INTORNO, senza preoccuparsi minimamente della loro incolumità.
https://antifashist.com/item/kalibry-porazili-celi-v-vinnice-zelenskij-obdumyvaet-kak-ispolzovat-informaciyu.html

TRAFFICO DI ARMI: L’UE CORRE AI RIPARI

A proposito della foglia di fico “RISK OF” aggiunta prima di “Ukraine weapons smuggling”. E’ NOTIZIA DI TRE GIORNI FA L’ANNUNCIO DELLA CREAZIONE DI UN CENTRO PER LA LOTTA AL CONTRABBANDO DI ARMI IN MOLDOVA. “EU creates hub to stop arms-smuggling out of Ukraine”, si scrive esplicitamente in questo articolo:
https://euobserver.com/ukraine/155495

E altrettanto esplicitamente, qualcuno dice che i buoi sono già scappati o comunque scapperanno:
"It is hard to avoid weapons-smuggling. We try to keep track of them, but I would be lying if I said we will succeed. We failed after the war in Yugoslavia, and we can't prevent it now," an EU official, speaking anonymously, told EUobserver. (ibidem)

IL COMUNICATO UFFICIALE PARLA DI TRAFFICO DI ARMI, DI DROGA, DI ESSERI UMANI.
The Hub will focus on: firearms trafficking, migrant smuggling, trafficking in human beings, preventing and countering terrorism and violent extremism, cybercrime and drug trafficking.
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_4462

Ma la foglia di fico il FT ce la doveva mettere… mentre i cinegiornali luce nostrani preferiscono cestinare direttamente l’argomento.

“AIUTI” PER CONTINUARE LA GUERRA, NON PER VIVERE

Ultima notizia. Al collasso nelle zone controllate dal regime di Kiev c’è l’intero apparato scolastico e socioassistenziale. Per prevenire tale catastrofe servirebbero NOVE miliardi di dollari, richiesti dal consigliere economico di ZELENSKIJ, OLEG USTENKO, ai kuratory. L’UE sarebbe disposta a concedere al massimo un miliardo. Sulla falsariga di quanto promesso dagli USA dall’inizio del conflitto (32 miliardi) ed effettivamente concesso (10,2 miliardi). Appare chiaro che gli “aiuti” COSTITUISCONO IL MINIMO NECESSARIO PER CONTINUARE A MANTENERE L’APPARATO MILITARE, A CONTINUARE A FAR MORIRE UN POPOLO CHE, se è alla fame, se ha sempre meno assistenza medica o sociale, o insegnanti, non interessa a nessuno. Primi fra tutti, i kuratory.
https://t.me/rybar/35505

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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14/07 ore 13:30 aggiornamento

SEVERODONECK-ARTEMOVSK

Carta aggiornata, questa volta per davvero, del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/fYB9fG5/14-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/NY2vC39/14-07-eng-1.jpg

Anche se prudente, per esempio, ancora con SEVERSK, dove l’esercito russo risulterebbe ancora più a ovest rispetto a quanto segnalato, (si confronti per esempio questa carta)
https://imagizer.imageshack.com/img922/6330/GcWDGT.jpg

Come è possibile notare, ora si vedono bene le frecce delle tre direttrici, rispettivamente su SEVERSK, SOLEDAR e ARTEMOVSK (BACHMUT). Vedremo gli sviluppi di una situazione in evoluzione

DOPO I 2 CAESAR, ARRIVATO IN OFFICINA ANCHE L'M777

La TASS riporta che il primo M777 integro, questa volta trofeo e non oggetto di compravendita, è finito in mano ai russi e alle milizie del Donbass.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15211199
Altro oggetto da smontare e da studiare accuratamente, per capire se vale la pena cavarne fuori qualcosa. La NATO in questa guerra, da questo punto di vista, ci sta solo perdendo, visto che la Russia sulla linea di fronte combatte praticamente con gli ex-Varsavia o versioni modificate degli stessi, di cui sanno tutto, tutto il resto impiegato è lontano dalla linea di fronte, mentre dei Kalibr restano solo i rottami.

VINNICA

A proposito di Kalibr, oggi sui cinegiornali luce si parlava di VINNICA. A essere colpita è la DOM OFICEROV (la casa degli ufficiali)
https://t.me/boris_rozhin/57089
A dirlo sono questa volta anche gli stessi cittadini, sempre più indignati, COME QUESTO GIORNALISTA CHE CHIEDE COME MAI Casa degli ufficiali, Guardia Nazionale, Procura militare, centri decisionali delle ff.aa. e quant’altro debbano TUTTI NASCONDERSI IN MEZZO ALLE CASE! In questo caso, a essere colpita è stata di fatto una caserma, ma di fianco c’era un parcheggio e le macchine han preso fuoco. E i cittadini, specialmente quelli dell’ovest che hanno già il dente avvelenato col regime di Kiev perché li mandano all’est in una guerra che non è la loro, non perdono occasione di farlo notare APERTAMENTE.
https://t.me/boris_rozhin/57110

Aggiornamenti a seguire.

 

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14/07 ore 08:00 aggiornamento

Ieri sera anche il collettivo di RYBAR ha accusato la salita del Granon insieme a Pogacar. La loro carta “aggiornata” è il copiaincolla di quella di ieri. Ma ieri sera c’erano state diverse notizie, già riportate, che dicevano altro. Avanzamenti importanti, peraltro. I casi erano due:
- o eran false le notizie, e di solito RYBAR in questo è molto attento, smentisce, dice “attenti”, insomma, MOTIVA le scelte.
- o RYBAR era saltato neanche sul Granon, ma sul Galibier. Buttata via un’altra ora per capire chi era saltato (l’elicottero per le riprese non era salito in volo per maltempo e radiocorsa perdeva continuamente il segnale…), posso dire che a essere saltato è stato, inaspettatamente, RYBAR. Abbiam bisogno tutti di ferie…

Pertanto, questa è la CARTA AGGIORNATA più rispondente allo stato reale delle cose
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/7/13/849808_full.webp

La linea ondulata dell’altro ieri, ieri è diventata molto più PRONUNCIATA nelle CURVE, quasi una FORCHETTA. Che punta, rispettivamente, a SEVERSK, SOLEDAR e BACHMUT (ARTEMOVSK). Dove è più “forchetta” è a SOLEDAR, seguita a poca distanza da SEVERSK. Normale, direi. Artemovsk è una cittadella fortificata da OTTO ANNI, le altre due si son trovate a esserlo in fretta e furia per gli eventi di fine giugno-inizio luglio. Hai voglia a scavar trincee e ammassare sacchi di sabbia, cavalli di troia e fili spinati…

Per SOLEDAR parla da solo già questo video, girato da un corrispondente di Readovka al seguito del 6° REGGIMENTO COSACCO a DUE KM dalla città:
https://readovka.news/news/104283
Nel video, che mostra chiaramente i resti di battaglie fresche, ma PASSATE, dice che le truppe sono avanti e han già raggiunto la città.
Boris Rožin aggiunge che NOVAJA KAMENKA, a est di Soledar, è stata liberata (ed è da lì che son passati) mentre a STRJAPOVKA, poco più a nord, proseguono i combattimenti.
https://t.me/boris_rozhin/57016
Notizia confermata anche da un altro corrispondente che, aggiunge a commento, pensa al fatto che converrebbe, a chi sta combattendo ora per tenere l’indifendibile, di ritirarsi subito, perché non ci sarà qui la possibilità di avere un corridoio veloce (o un corridoio punto e basta) verso OVEST.
https://t.me/WarDonbass/72545
Anche la TASS, alla fine conferma il tutto:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15207841
Direi che possiamo “accenderla”.

Riguardo ARTEMOVSK, abbiamo questa cartina che mostra le distanze attuali fra la città e i luoghi di scontro:
https://t.me/voenkorKotenok/38358
E’ la punta meno pronunciata della “forchetta” e i motivi li abbiamo già analizzati.

E SEVERSK? E’ notizia di pochi minuti fa l’annuncio dell’ ACCERCHIAMENTO OPERATIVO DELLA CITTA’.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15210889
Raggiunta da ovest, circondata da NORD e da NORD-EST quanto basta per tenere sotto tiro la strada che porta a SLAVJANSK e KRAMATORSK.

LA GRANDEZZA DI VLADIMIR SAL’DO


Due parole su questo personaggio, che per noi è un “fejk”, non esiste, per il regime di Kiev un po’, meno, visto che è già il terzo attentato a cui scampa, a volte per miracolo. Si tratta di Vladimir Sal’do, capo dell’amministrazione di Cherson. In questo messaggio, rivolto ai suoi concittadini, illustra in maniera molto pacata, ma decisa, le misure per proteggere le centrali elettriche che solo per puro caso ieri non sono state danneggiate irreparabilmente. Rassicura quindi la popolazione dicendo che questa barbarie, dagli attentati agli attacchi missilistici su obbiettivi civili, è e sarà fermata. E che la vita va e andrà avanti, come prima e meglio di prima.
https://t.me/readovkanews/38590
Speriamo di non dovere scrivere ancora su di lui.

Aggiornamenti a seguire.

 

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13/07 ore 19:20 aggiornamento

SOLDATI RUSSI E MILIZIE DELLA DNR ALLE PORTE DI SEVERSK (E NON SOLO)

La prima notizia è delle sei di sera, dove si confermava che fosse stata aperta, dai soldati russi del gruppo “O”, la strada da OVEST a SEVERSK (passato Verchnekamenskoe).
https://t.me/RVvoenkor/19534
Quindi, 20 minuti fa è arrivata la notizia che i soldati russi e le milizie del Donbass siano già arrivati a SEVERSK e combattimenti siano in corso alle porte della città.
https://t.me/WarDonbass/72525
https://t.me/boris_rozhin/57014
In ogni caso, due notizie di due fonti diverse che dicono sostanzialmente cose analoghe e in progressione l’una con l’altra, difficilmente sono completamente infondate. Magari una delle due potrà peccare per eccesso, ma la sostanza resterebbe. Una sostanza che testimonia tempi di avanzamento decisamente notevoli, in una condizione dove le due parti dell’esercito russo che hanno liberato Severodoneck e Lisichansk, ovvero il gruppo Z (Zapad) e il gruppo V (Vostok) sono, attualmente in licenza. Vedremo gli sviluppi.

Nel frattempo, è giunta notizia anche che sempre le truppe russe e le milizie del Donbass siano arrivate alla periferia di SOLEDAR. Anche in questo caso, la situazione sarà ben presto chiarita.
https://t.me/RVvoenkor/19537

CHASOV JAR: LA VERITA’ COMINCIA A EMERGERE ANCHE IN UCRAINA

Che non fosse più da tempo abitata da civili, ma che anzi gli stessi fossero stati fatti sloggiare per far posto a militari ucraini e mercenari stranieri (le voci nei video), era risaputo. Il riferimento è a una casa popolare improvvisata caserma, presa di mira da missili russi il 09/07 notte a Chasov Jar. Tutti i filmati e i video girati sul posto confermavano questa versione: a essere estratti dalle macerie di quella casa popolare, in via Juzhnaja 4A, erano solo soldati in uniforme.
https://e-news.su/in-ukraine/432261-priletelo-bolshaja-utilizacija-ukronacistov-v-gorode-chasov-jar.html
https://dnr-news.ru/society/2022/07/10/55542.html

Ora lo confermano pubblicamente anche gli stessi ucraini. Per esempio, la regione di Ternopol’, a fianco di L’vov, OVEST UCRAINA, piange qui i suoi NOVE SOLDATI caduti, A CHASOV JAR, la notte del 9, per un attacco missilistico.
https://t.me/ukrainian_guide/2412
“Gli eroi non muoiono”, c’è scritto nel manifesto funebre. Muoiono anche loro, invece. A centinaia e centinaia di km da casa, in una guerra che non è la loro, nella caserma in cui erano stati dislocati poco prima di essere spediti a morire al fronte. E le loro grida, le grida di 47 soldati tirati fuori dalle macerie morti secondo i dati ufficiali,
https://t.me/boris_rozhin/56999
https://t.me/RVvoenkor/19527
sono più forti delle notizie false che vengono date, a uso e consumo dei cinegiornali luce locali e nostrani.

A CHARKOV, SE IL REGIME DI KIEV COMINCIA A TEMERE UNA POPOLAZIONE CHE QUALCUNO CHIAMA ANCORA “FILORUSSI”…

Nella regione di Charkov il regime di Kiev sente troppo brusio fra le fila della popolazione, teme un eccessivo scambio di informazioni fra civili e militari russi… quindi che fa? Proibisce ai cittadini di uscire dal centro abitato, come a Zolochev e a Udy, e aumenta i posti di blocco già esistenti: posti di blocco che non sono come i nostri attuali “patente e libretto” e neppure come quelli dei militari di leva ai Vespri; lì hanno il grilletto MOLTO più facile. E spesso scappa il morto per niente.
https://t.me/rybar/35458

POLITICALLY CORRECT: QUANDO “CONTRABBANDO D’ARMI” DIVENTA “RISCHIO DI CONTRABBANDO D’ARMI”…

Il FT in un articolo di ieri USCITO col titolo “NATO and EU sound alarm over Ukraine weapons smuggling” corregge, dopo l’intervento EX-POST del censore, in “NATO and EU sound alarm over RISK OF Ukraine weapons smuggling”. I media ucraini riportano entrambi come una vittoria della verità,
https://imi.org.ua/en/news/financial-times-writes-about-weapons-smuggling-in-ukraine-corrects-the-headline-later-i46711
senza accorgersi che ormai neppure le foglie di fico dei censori servono a coprire le vergogne di questo traffico, che ha portato due CAESAR addirittura nelle mani dei russi. Anzi, questa foglia di fico su un articolo della cosiddetta “stampa libera” non fa altro che evidenziarne la vera natura.

KALININGRAD E LE BRAGHE CALATE DELLA UE

Alla fine la merce russa TRANSITERA’ DA E PER KALININGRAD. Questa la cartina che mostra le rote sia del via TRENO che del via TERRA attraverso la LITUANIA.
https://t.me/opersvodki/6688
Questo il documento ufficiale partorito dai burocrati di BRUXELLES, contenenti le “linee guida”:
https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/business_economy_euro/banking_and_finance/documents/faqs-sanctions-russia-export-import-guidance_en_0.pdf

Per farla breve:
- Le armi non possono attraversare (ma non passavano neanche prima del 24/02… il dual use ci vuole sempre, e non solo per la Russia, altrimenti le dogane senza quella dichiarazione non passano, non possono essere meccanizzate)
- I camion russi non possono girare per la UE, ma da e per Kaliningrad si; non possono però portare prodotti nella lista di quelli sanzionati
- I treni, invece, possono portare TUTTO, da e per Kaliningrad, senza limitazioni.

Ora, verrebbe voglia di dire… tutto questo casino per che cosa? Per rimediare l’ennesima brutta figura per conto dei nostri kuratory d’oltreoceano? Avanti così…

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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13/07 ore 12:30 aggiornamento

NOVAJA CHAKOVKA: UNA CITTA’ DISTRUTTA

La conta dei danni riguarda 65 case popolari, 2 scuole, 3 asili, oltre 200 negozi. Ma per la propaganda dei cinegiornali luce è saltato per aria un deposito di munizioni…
https://t.me/WarDonbass/72478

CONFLITTO IN UCRAINA E TRASFORMAZIONI NEL CAPITALISMO MONDIALE

Il capitalismo russo sta facendo da capofila a quello di Paesi in Via di Sviluppo non allineati e in grado, politicamente, di imporre ai capitalisti occidentali una scelta tanto ardita quanto IMPENSABILE SOLO L’ANNO SCORSO…

Stiamo parlando di India e il soggetto disponente tale decisione è la sua BANCA CENTRALE.

Premessa: la rupia si sta deprezzando sempre di più nei confronti del dollaro (-7% dall’inizio dell’anno con record su record negativi negli ultimi mesi):
“The Indian currency has lost nearly 7% against the US dollar since the beginning of 2022, marking a series of record lows in recent months. The plunge has been caused by supply chain disruptions amid the Russia-Ukraine war, soaring inflation, and high crude oil prices, among other issues.”
https://qz.com/india/2187340/india-allows-trade-settlements-in-rupees-to-save-foreign-exchange/
Dopo aver raggiunto ieri il cambio 1:1 EUR/USD (con ampie prospettive di peggioramento), forse ANCHE NOI ne dovremmo sapere qualcosa…

Analisi indiana: ANCHE IL RUBLO ERA IN CADUTA LIBERA a fine febbraio dopo le prime sanzioni. Risposta russa: PAGAMENTO OBBLIGATORIO TRANSAZIONI IN RUBLI. Controreplica occidentale: “menefrego” (in tema col clima generale imperante da due anni a questa parte…). Controcontroreplica russa: “fate pure”. Risultato: capitalisti occidentali, di stato e non, alla canna del gas. Azione salva-faccia e aggira-tutto: creazione di un conto in euro e un conto in rubli nella banca di proprietà de capitalista di stato russo (Gazprombank). Risultato, i capitalisti nostrani respirano, andando anzi a fare profitti infami sulla nostra pelle, quelli russi anche: FINE DEL DEPREZZAMENTO DEL RUBLO, ANZI APPREZZAMENTO DEL 20%!
https://antifashist.com/item/eto-proval-v-polshe-prorochat-tyazhelye-gody-dlya-evro-i-es.html

Soluzione della Banca centrale indiana: FACCIAMO COME LA RUSSIA, INTRODUCIAMO IL PAGAMENTO DELLE TRANSAZIONI INTERNAZIONALI IN RUPIE!

Notizia dell’altro ieri e questa è la circolare della BANCA CENTRALE INDIANA dal titolo: “International Trade Settlement in Indian Rupees (INR)” (RBI/2022-2023/90 A.P. (DIR Series) Circular No.10)
https://rbi.org.in/Scripts/NotificationUser.aspx?Id=12358&Mode=0

NIENTE DI OBBLIGATORIO… ma ovviamente chi trova convenienza, e il capitalista indiano TROVA convenienza, ora ha uno strumento in più di fronte al quale, LETTERA DI CREDITO ALLA MANO, il capitalista occidentale non ha tanto da “sfogliare verze”: o accetta, o va da un’altra parte. E se in India fan tutti così, deve trovare un altro Paese. Il che non è proprio così “immediato” come processo decisionale, dopo anni di proficuo sfruttamento della borghesia indiana – in questa fase sempre meno “compradora” e sempre più “nazionale” – e, in ultima analisi, del suo proletariato. Quindi “faran come dicon loro”. E come dicon loro?

Come lo schema russo (sempre dalla stessa fonte):
In terms of Regulation 7(1) of Foreign Exchange Management (Deposit) Regulations, 2016, AD banks in India have been permitted to open Rupee Vostro Accounts. Accordingly, for settlement of trade transactions with any country, AD bank in India may open Special Rupee Vostro Accounts of correspondent bank/s of the partner trading country. In order to allow settlement of international trade transactions through this arrangement, it has been decided that:
a. Indian importers undertaking imports through this mechanism shall make payment in INR which shall be credited into the Special Vostro account of the correspondent bank of the partner country, against the invoices for the supply of goods or services from the overseas seller /supplier.
b. Indian exporters, undertaking exports of goods and services through this mechanism, shall be paid the export proceeds in INR from the balances in the designated Special Vostro account of the correspondent bank of the partner country.


Che piaccia o no, il "pazzo", il "paranoico" di Mosca non era poi così pazzo e neppure così paranoico. Anzi, molti Paesi in Via di Sviluppo – pensa! – lo stanno prendendo sul serio. Addirittura, per alcuni la Russia è tornata a costituire un riferimento: il “Rupee Vostro Account” altro non è che la riproposizione al curry dello schema russo.

“E noi fare-emo / come la Ru-ussià / e suonerè-mo il càm-pà-nèl”… si, peccato che a un secolo di distanza sono i capitalisti dei Paesi ex-colonie (meglio, quelli che possono permettersi di farlo senza avere un colpo di Stato il giorno stesso, neanche quello dopo…) a seguire l’esempio dei capitalisti russi, nessun partito comunista internazionale in vista… nessuna lotta per le otto ore (anzi, in Ucraina hanno appena legalizzato le sessanta… coming soon anche da noi…) e tra qualche mese ci troveremo tutti già sotto a metà mese, chi lavora…

Tuttavia, non è che perché le cose non ci riguardano, allora non succedono. E comprendere queste mutazioni enormi è per noi, anzi tutto, un dovere, se vogliamo continuare a pensare in qualche modo di cambiarlo, questo mondo. In quest’ottica, il conflitto in UCRAINA sta facendo da CATALIZZATORE COME E PIU’ del COVID (ovvero delle trasformazioni avvenute in questi ultimi due anni) PER I PROCESSI IN ATTO IN QUESTO CAPITALISMO GLOBALIZZATO:
- RISTRUTTURAZIONI, RIPOSIZIONAMENTI, DISTRUZIONE E RICOSTRUZIONE DI EQUILIBRI A LIVELLO DI GRUPPI CAPITALISTICI, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO DI CLASSE (inteso per il momento solo come peggioramento continuo delle condizioni di vita dei lavoratori, dell’esercito di manodopera di riserva, di un blocco di proletariato-sottoproletariato sempre più magmatico e indistinguibile nelle varie componenti), RICORSO A LEVE ECONOMICHE E A DISPOSITIVI, MECCANISMI ALTRIMENTI INUTILIZZATI O INUTILIZZABILI, SITUAZIONE CHE SCAPPA DI MANO CONTINUAMENTE ALLE VECCHIE POTENZE IMPERIALISTICHE, NUOVE ALLEANZE IN FORMAZIONE, ECCETERA. 天下打乱, “grande è il disordine sotto il cielo”.

Per questo non solo possiamo, ma dobbiamo tenere d’occhio QUESTI cambiamenti nel cercare di abbozzare un’analisi e una strategia rivoluzionaria. Oppure, più semplicemente e terra-terra, se si dimenticheranno aperta la porta della stanza dei bottoni e qualcuno di noi passerà di lì per caso e ci entrerà, anche solo per elaborare una politica estera ed economica degne di questo nome.

Aggiornamenti a seguire.

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13/07 ore 08:00 aggiornamento

DA CHARKOV AD ARTEMOVSK

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/DL4WT8y/12-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/Zhhht76/12-07-eng-1.jpg

La carta evidenzia come, sia pur in questo periodo di licenza delle due parti più importanti, l’attività bellica prosegue INCESSANTEMENTE E A RITMO SERRATO, in particolar modo lungo quei due settori ingranditi che corrispondono ai dintorni di CHARKOV e alla linea SEVERSK-ARTEMOVSK. A questo, andrebbe aggiunta l’attività sopra SLAVJANSK. Visivamente, gli attacchi di artiglieria, contrassegnati da quel simbolino rosso con l’esplosione, altro non mostrano.

Persino sul campo, sia pur lentamente, il semicerchio intorno a CHARKOV si sta restringendo, così come la linea di fronte si sta sempre di più avvicinando alla linea SEVERSK-ARTEMOVSK. La prima è ormai quasi raggiunta, insieme a SOLEDAR. Vedremo gli sviluppi oggi.

A questo le ff.aa. ucraine cercano di opporsi essenzialmente in DUE MODI:

1. FORTIFICANDO come possono le proprie linee difensive

2. COLPENDO le retrovie nemiche, in particolare i MAGAZZINI DI MUNIZIONI coi dati forniti dai satelliti americani. L’efficacia è MOLTO LIMITATA, dato lo scarso numero di missili HIMARS, scarso in riferimento all’obbiettivo di fare la stessa cosa che fanno i kalibr russi, ma l’intento è quello: QUANTOMENO, far inceppare il meccanismo di approvvigionamento e ricarica delle munizioni con cui l’artiglieria al fronte li martella continuamente.

Notiamo quindi, come nella guerra per procura intervengono quindi SEMPRE PIU’ direttamente, quindi non più PER PROCURA, con
- ARMI IN GRADO DI COLPIRE IL TERRITORIO RUSSO (ultimo pacchetto di “aiuti” qualche giorno fa)
- SPECIALISTI (SAS sotto forma di “mercenari stranieri”, piuttosto che operatori di HIMARS, piuttosto che alti ufficiali direttamente a Kiev a livello decisionale e con lo Stato maggiore in subordine) e, dato sempre più importante,
- INFORMAZIONI, dai satelliti specialmente, E RELATIVA ELABORAZIONE E CONSEGUENTE DECISIONE OPERATIVA.

Missili a lunga gittata e aerei probabilmente a seguire, e allora la guerra NATO sarà non più per procura ma diretta (per entrambi, la tecnologia non basta ma servono reparti dell’esercito e dell’aviazione qualificati “in importazione”). Tecnicamente, manca poco.

A proposito di questo, ieri notte

COLPITA LA CAPITALE (questa volta LUGANSK)

Altrimenti fosse stata DONECK non avrebbe fatto notizia…
Attacco portato ieri notte (prime immagini) nella zona industriale,
https://t.me/RVvoenkor/19444
Colpiti depositi di munizioni, secondo la TATTICA ORMAI CONSOLIDATA DI
- LANCIARE PRIMA I FERROVECCHI SOVIETICI (TOČKA-U) PER
https://t.me/voenkorKotenok/38334
- INGANNARE LA CONTRAEREA E, UN SECONDO DOPO (tre per la cronaca),
- E LANCIARE GLI HIMARS.
https://t.me/RVvoenkor/19478

L’attacco è partito da BACHMUT (ARTEMOVSK), su cui poi durante la notte si è scatenata l’artiglieria russa, per cercare di colpire le postazioni.
https://antifashist.com/item/boeviki-kieva-obstrelyali-lugansk-iz-rszo-himars.html

Aggiornamenti a seguire.

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12/07 ore 19:00 aggiornamento

“FORTI CON I DEBOLI…


- BILANCIO AGGIORNATO DELLA STRAGE DI NOVAJA KACHOVKA
I feriti sono saliti a 90, 190 sono invece quelli che hanno chiesto cure mediche. Gli appartamenti colpiti sono centinaia, decine le infrastrutture, oltre che un ospedale, scuole, asili e chiese. Solo grazie al lavoro della contraerea che è riuscita a intercettare alcuni HIMARS sono stati evitati ulteriori danni.
https://antifashist.com/item/chislo-postradavshih-posle-udara-po-novoj-kahovke-vyroslo-do-90.html
https://ria.ru/20220712/pomosch-1802056072.html

Un’informazione molto importante è giunta nel pomeriggio: “Novaja Kachovka è una delle città più attive nella produzione di istanze per la cittadinanza russa
Новая Каховка — один из самых активных городов по оформлению документов на гражданство.
https://antifashist.com/item/na-hersonshhine-vyplatyat-po-2-milliona-rublej-semyam-pogibshih-pri-udare-po-novoj-kahovke.html
Ergo, delenda est.

- GORLOVKA ANCORA SOTTO LE BOMBE
Due morti e sei feriti è il bilancio attuale, più la casa della cultura, abitazioni, auto e un asilo in fiamme.
https://antifashist.com/item/gorlovka-vnov-pod-obstrelom-nacistov-pogiblo-2-cheloveka-shestero-ranenyh.html

- DRONI KAMIKAZE CONTRO ENERGODAR
Questo durante il giorno, contro stabilimenti nella zona industriale
https://t.me/rybar/35381
https://t.me/WarDonbass/72399
molti, fortunatamente, abbattuti
https://t.me/WarDonbass/72412
Ma la notte prima, altri DRONI avevano sganciato ordigni proprio nei paraggi della CENTRALE ATOMICA. L’obbiettivo, anche in questo caso, è sempre TERRORIZZARE I CIVILI.
https://t.me/rybar/35391

- E NON POTEVA MANCARE LA CAPITALE
Questa volta colpito il quartiere Petrovskij, un uomo morto e una donna ferita.
https://t.me/WarDonbass/72417

… E DEBOLI CON I FORTI”

GRAVI PERDITE SIA TRA L’ESERCITO REGOLARE...
500 soldati ucraini morti è il bilancio della sola giornata di ieri, senza contare feriti gravi e dispersi
https://t.me/WarDonbass/72386

… CHE FRA I MERCENARI STRANIERI
480 mercenari stranieri uccisi in tre settimane è il bilancio degli ultimi scontri, a causa
- soprattutto della sconsiderata politica del “non un passo indietro” a Severodoneck prima e a Lisichansk poi, che li ha visti impiegati in missioni suicide,
- ma anche degli attacchi mirati dei russi con “kalibrovki” nelle retrovie dove erano temporaneamente dislocati in attesa di invio.
https://t.me/rybar/35377
Il bilancio complessivo è che, dei 7107 entrati dall’inizio del conflitto, 2019 sono i morti, 2347 i rientrati o dispersi, 2741 quelli ancora sul campo.
https://t.me/boris_rozhin/56874
Nel complesso notiamo il fallimento totale, da parte del regime di Kiev, della politica di reclutamento di mercenari. I soldi non comprano tutto.

SITUAZIONE SULLA LINEA DI FRONTE SEVERSK-ARTEMOVSK SEMPRE PIU’ COMPROMESSA

Anche a regime di organico ridotto, la tattica dello “schiacciasassi” continua a funzionare, i russi avanzano e arrivano alle porte di Verchnekamenskoe.
https://t.me/rybar/35382

Peraltro, nella carta aggiornata
https://i.ibb.co/wJ45qPW/12-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/JrXKPfH/12-07-eng-1.jpg
Si nota chiaramente come il collettivo di Rybar, di solito prudente, si sia sbilanciato nel colorare di rosso quella zona alle porte della città che solo poche ore prima era ancora gialla (segno di zona di scontri ma non di presa di territorio)

Stesso discorso alle porte di Soledar, dove la linea di fronte si spinge sempre più verso ovest, con scontri a Prokrovskoe, Novaja Kamenka e Strjapovka.

Al regime di Kiev non restano che i novelli V2 a stelle e strisce, sui civili ovviamente.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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12/07 12:30 aggiornamento

NOVAJA KACHOVKA: ENNESIMA STRAGE DI STATO TARGATA NATO

Novaja Kachovka, fino a oggi ridente cittadina lungo il Dnepr, a est di CHERSON. Questa la foto di un satellite americano di qualche giorno fa:
https://t.me/WarDonbass/72349
Una città per nulla toccata dai combattimenti, che altrettanto pacificamente continuava la sua vita di sempre. Fino ALLA NOTTE SCORSA,
https://t.me/itsdonetsk/21403
https://t.me/itsdonetsk/21408
quando con gli HIMARS targati NATO il regime fascistoide di KIEV ha fatto quello che sa fare meglio, dal 2014: terrorizzare civili inermi.
80 feriti (solo quelli che si sono rivolti al pronto soccorso), 6 bambini tratti in salvo dalle macerie, 5 morti e 7 dispersi è il bilancio alle 11:00.
https://t.me/boris_rozhin/56852
et
https://ria.ru/20220712/kakhovka-1801863237.html
Qui i filmati:
https://t.me/boris_rozhin/56843
“Sono convinto che quelli che hanno organizzato questa barbarie, sapevano cosa si trovava nei magazzini (NITRATI, NdR) e hanno ottenuto quello che volevano” (Я уверен, те, которые готовили это варварство, они знали, что находится на складах (селитра – прим. ред.) и чего хотели, того и достигли.): così ha appena dichiarato il sindaco della città.
https://ria.ru/20220712/kakhovka-1801855346.html?in=t
In buona sostanza, oltre all’effetto dirompente della testata degli HIMARS, abbiamo anche il fatto che oltre a un ospedale, a case e a infrastrutture civili, sia stato colpito anche un magazzino dove erano stoccati nitrati, e non “munizioni”, come dichiarato nei comunicati ufficiali ucraini e ripreso dai cinegiornali luce nostrani. Per intenderci, lo stesso materiale stoccato a Beirut ed esploso nel 2020. Nitrato di ammonio usato ampiamente in agricoltura e la regione di Cherson, come ormai sappiamo, è a prevalente vocazione agricola. Questo dato è confermato anche da questo aggiornamento di un’ora fa:
https://ria.ru/20220712/kakhovka-1801880777.html
E, involontariamente, dalla foto dal satellite del prima/dopo dove invece i cinegiornali luce nostrani hanno aggiunto “ammunition”
https://t.me/boris_rozhin/56858
Torniamo un attimo al centro commerciale di KREMENČUK.
1. Davvero guardando queste foto via satellite uno potrebbe pensare che, SE UN MISSILE AVESSE DAVVERO COLPITO IL CENTRO COMMERCIALE, il danno sarebbe stato quello? Coi curiosi in ciabatte e in uniforme a intralciare il lavoro dei quattro vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme? E ANTON GERAŠČENKO che faceva avanti e indietro tra i vetri rotti a fare la scena del cliente che scappa?
2. Ora, sappiamo anche che nel centro commerciale erano depositate armi e munizioni, che il materiale esplosivo e infiammabile, stoccato dove non doveva, a contatto con l’onda di calore sprigionata dal terminal ferroviario ha preso fuoco. E in un’ora è andato a fuoco tutto, dentro, con fuori quelli che curiosavano in uniforme e in ciabatte.
3. Torniamo a NOVAJA KACHOVKA. Questa è l’immagine di BEIRUT 2020 prima e dopo
https://www.reuters.com/resizer/ISNxr-IZRBPrwfes2iVLF52cKbc=/960x0/filters:quality(80)/cloudfront-us-east-2.images.arcpublishing.com/reuters/BXSPFGBIDZONDC43LABL4QD5TU.jpg
Lì c’era stoccata da dieci anni una NAVE INTERA di nitrato d’ammonio. A Cherson, un po’ meno, per uso locale. Il danno è compatibile per entità e deflagrazione con quanto accaduto a Beirut, assolutamente NON compatibile con quanto successo a KREMENČUK.

Tornando alle informazioni anticipate, TRATTASI DI HIMARS M142. Questi i codici a barre e altri dettagli di dei razzi GMLRS (Guided Multiple Launch Rocket System) che la contraerea russa è riuscita ad abbattere. Con PANCIR’-S1 in dotazione all’esercito russo dal 2008.
https://t.me/combat_cypress/240
https://t.me/combat_cypress/244
Se non fossero entrati in azione e avessero parzialmente assorbito l’attacco, il danno ai CIVILI sarebbe stato ben peggiore.

AI CIVILI, perché ancora adesso, stando all’ultimo bilancio delle dell’amministrazione comunale, a differenza di quanto riportato dai cinegiornali luce, NON UN MILITARE è rimasto colpito. TUTTI CIVILI.

Civili a cui il regime fascistoide di Kiev non sta perdonando di aver fatto una scelta. Come a Doneck, come a Gorlovka, come a Makeevka: solo stamattina, un altro morto e tre feriti, in questa martoriata città di frontiera.
https://t.me/medvedev_note/4867
https://t.me/WarDonbass/72374

A Makeevka come in tutte le città del Donbass bombardate da otto anni a questa parte, da parte di una strategia della tensione e relative stragi di Stato di cui dovremmo sapere qualcosa: il marchio di fabbrica è sempre quello.

Aggiornamenti a seguire.

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12/07 ore 08:00 aggiornamento

Carta del fronte SUD


https://i.ibb.co/BwV1FRf/11-07-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/hmM487Y/11-07-EN-1.jpg

Consente di vedere, a EST, come sia – di fatto – SOTTO COSTANTE TIRO DONECK. Ancora oggi, con le forniture dalla NATO, che consentono di arretrare i semoventi lanciamissili rispetto alla linea di fronte e, potenzialmente, nasconderli in maniera più efficace. Si vedono chiaramente nella mappa. Tutti intorno a DONECK, col puro scopo di terrorizzare la popolazione, visto che nella Capitale non c’è nulla, se non donne, bambini e anziani, più qualche truppa della guardia territoriale. Ma ha ragione quel ragazzo, è tutto un “fejk”.

DAGLI ALTRI FRONTI

A EST, invece, i bollettini notturni riportano il continuo martellamento dell’artiglieria russa (non in licenza) e delle milizie del Donbass sulle posizioni ucraine, con conseguenti perdite e necessità di rimpiazzo continuo di riserve dall’ovest del Paese. Non solo umane, ma anche militari, con effetti stranianti del tipo: proiettili da 60 mm di Taiwan appena arrivati, su obici jugoslavi che han finito le scorte dei proiettili di mezzo secolo fa ancora a magazzino.
https://t.me/WarDonbass/72336

Anche per questo, il contrattacco preannunciato col milione di baionette per riprendersi le regioni meridionali ha solo un effetto TERRORISTICO, neanche propagandistico. Accompagna infatti gli ATTENTATI che ogni giorno cercano di colpire le autorità regionali di tali luoghi.
https://t.me/boris_rozhin/56838

O il carburante buttato nel pozzo di questo villaggio per inquinarlo irreparabilmente, prima che i fascisti carogne si ritirassero, purtroppo, non ancora nelle loro fogne, ma solo poco più in là. Una donna di quel villaggio alla domanda "Perché non sei scappata a ovest, in Polonia?" ha risposto: "Piuttosto sono restata qui". Ad aspettarvi. Questa risposta vale più del passaporto russo che prenderà.
https://t.me/WarDonbass/72232

Aggiornamenti a seguire.

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11/07 ore 18:30 aggiornamento

Non sono ancora pervenute notizie dal fronte. Per questo occorre riaggiornarsi.

RESIDUATI SOVIETICI DAL MEDIORIENTE E HIMARS IN VETRINA COME PARTE DI UN UNICO MOVIMENTO

Tutto nasce da questo articolo del NYT: “Ukraine and the contest of global stamina”
https://www.nytimes.com/2022/07/09/us/politics/ukraine-strategy-biden.html

E questa è la frase incriminata, ripresa poi nei social ucraini, ri-ripresa nei social russi, e così di rimbalzo in rimbalzo ritornata in Occidente come se fosse il “piatto forte” di questo articolo: “U.S. officials have encouraged other countries to provide leftover stores of Soviet-made weaponry that Ukrainians are more familiar with — an item on Biden’s agenda for a trip to the Middle East next week, when he is scheduled to meet with leaders of Arab states that were once clients of Moscow.”

In realtà è la frase di chiusura. Ma giustamente apre un mondo, a livello di discussione. Per esempio, il ruolo del medioriente nel conflitto. Un medioriente sinora tutt’altro che arruolato al fronte. Marocco, Giordania (un tempo Libia), sono pieni di residuati bellici sovietici. Ma potrebbero lasciarsi andare a questa svendita ai saldi e compromettere così i rapporti con la Russia? Primo interrogativo.

Altro argomento interessante. Sollevato questa volta dal politologo russo Aleksandr Ionov. Ammettiamo che i Paesi arabi vogliano partecipare alla grande (s)vendita, in barba ai rapporti in essere coi russi. Quanti effettivamente, dopo tutti questi anni, saranno ancora in ordine per poter funzionare? Di quelli che partono quanti ne arriveranno per poter essere spediti al fronte? Altro interrogativo.
https://www.mk.ru/politics/2022/07/11/politolog-rasskazal-chto-postavki-oruzhiya-sovetskogo-proizvodstva-ne-pomogut-ukraine.html

Terza, infine, questione. Noi ci pensiamo meno, ma i soldi anche da noi stan diventando sempre meno, quindi l’ipotesi è sempre meno peregrina. I PVS, i Paesi in Via di Sviluppo, fino a oggi si son fatti la guerra fra loro con armi a basso costo. Che non è detto che siano poco efficaci, anzi! Le Shahid-mobile, come le chiamano i russi, alla fine sono un pick-up con un lanciarazzi, o un mitragliatore pesante. Quanti carri armati siriani (altro residuato sovietico) han fatto fuori, prima che anche le ff.aa. siriane imparassero a usarle anche loro? Ora, che bisogno hanno di restare senza un arsenale che loro hanno adattato alle LORO esigenze?

E, infine, ultima questione, collegata alla terza. Tutto questo perché? Per FAR PIAZZA PULITA di armi a basso costo e LASCIARE IL CAMPO LIBERO a nuovi armamenti sempre più costosi? “Finché c’è guerra c’è speranza”? Con la valigetta con campionario più mazzette e prima fornitura spese di trasporto gratis?
https://t.me/WarDonbass/72276

A pensar male si fa peccato, ma proviamo a collegare questa questione con altre cose che stanno accadendo in quella martoriata terra. Per esempio, gli HIMARS in questo momento sono oggetto di una pubblicità clamorosa in quell’immensa VETRINA che è per loro l’UCRAINA. Persino i risultati del loro utilizzo vengono drogati per aumentarne l’efficacia. Per esempio, i residuati sovietici servono, in questo momento, come palloni sonda per far finire i colpi della contraerea del Donbass! Fanno fuori un bel po’ di proiettili e missili ex-sovietici e poi, quando si accorgono che di là le cartucce son finite, arrivano loro, gli HIMARS.
https://t.me/WarDonbass/72214
Qualora non bastasse, dagli USA sono arrivati “esperti”, compresi nel pacchetto aiuti, per farli funzionare nel modo più efficace possibile.
https://t.me/WarDonbass/72288

Fa quindi tutto parte di uno stesso movimento: l’ucraina come immensa discarica a cielo aperto dove rottamare il vecchio e pubblicizzare il nuovo, il tutto fatto pure passare come “aiuti”.

Aggiornamenti a seguire.

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11/07 ore 12:30 aggiornamento

BOGORODICHNOE LIBERA

Piccolo centro abitato sulla riva sud del SEVERSKIJ DONECK, a nord ovest di SLAVJANSK, importante per costruire una piazza d’armi sufficientemente ampia per raccogliere truppe e mezzi direzione blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK.
https://t.me/WarDonbass/72242

VLADIMIROVKA E TRIPOL’E LIBERE

Ci spostiamo a sud, davanti a SOLEDAR praticamente, da cui dista solo SEI KM.
https://t.me/WarDonbass/72239
https://t.me/vzor911/329
Il tentativo di attaccare l’anello debole della catena, quello a metà, e tagliare in due la linea SEVERSK – ARTEMOVSK è evidente. In aggiunta a quanto accennato stamattina, alla luce di questi risultati, ottenuti in piena ridotta, con i gruppi “Z” e “V” in licenza e con attivi solo gli “O” e le milizie del Donbass (che comunque procedono anch’esse a regolare rotazione), appare altamente improbabile lo scenario di un contrattacco ucraino su ampia scala.

DEMILITARIZZAZIONE A QUOTA 4000 CARRI ARMATI

Non mi piace fare, e non faccio quasi mai, il resoconto quotidiano del totale mezzi distrutti. Ma oggi è stato raggiunto un numero simbolico, quello riportato in oggetto. Per la precisione, oggi siamo arrivati a:
243 aerei
137 elicotteri
1506 droni
354 postazioni missilistiche
4020 carri armati
741 sistemi lanciarazzi multipli
3132 mortai
4149 autovetture militari
https://t.me/WarDonbass/72269

COLPITI CASERME, MAGAZZINI E DEPOSITI

Anche qui, solo per dare un’idea, dalla conferenza stampa del Ministero della difesa russa di stamattina. Solo ieri notte ennesimo magazzino saltato per aria, a RADUSHNOE, piena retrovia (oblast’ DNEPROPETROVSK), con dentro M777, HIMARS e obici semoventi sovietici di tipo “2S7 Pion”. 200 tonnellate di missili anticarro sono saltate per aria in un altro deposito a CHARKOV. Più altri due depositi munizioni a NIKOLAEV e una postazione missilistica a SEVERSK.

Due caserme colpite ieri, CHARKOV PERIFERIA e CHASOV JAR, hanno provocato gravi perdite, oltre cinquecento, fra le truppe di stanza.

Sempre la conferenza stampa comunica che la 25° brigata parà inviata in fretta e furia a SEVERSK per tenere la posizione ha già perso il 70% dell’organico. Il comando militare ucraino si rifiuta di comunicare i decessi alle famiglie dei soldati, classificando tali perdite come “disertori” o “dispersi”.
https://t.me/rybar/35314

NONOSTANTE QUESTO, ENNESIMO ORDINE CRIMINALE

Apprendiamo che quella della riconquista del sud non è purtroppo una sbanfata effetto del riscaldamento globale sul cervello di noi esseri antropomorfi, ma un vero e proprio ORDINE del “comandante in capo”.
https://antifashist.com/item/zelenskij-tolkaet-ukrainu-k-neminuemomu-krahu-prizyvaya-vernut-yuzhnye-territorii.html

Il che, aggiunge al tutto un tocco PADRONALE e, insieme, CRIMINALE che, finché si parlava di discorsi da osteria, non c’era. Stiamo parlando, infatti, qualora le ff.aa. ucraine intendano seguire il buffone di Kiev nella sua follia suicida, di migliaia di ex-civili mandati al massacro. Vedremo quindi cosa intenderanno fare, se adotteranno una probabile resistenza passiva riducendo le perdite al minimo, a qualche assalto simbolico, per poi archiviare il “contrattacco” a tempi migliori, oppure se decideranno invece di uscire allo scoperto e opporsi direttamente a tale ordine. E’ tutto un problema di rapporti interni ai due schieramenti e al sostegno che i kuratory daranno quando dovranno scegliere, per coprire la disfatta, chi buttare dalla torre.

Vale, peraltro, la pena collocare la tragica, attuale, situazione nella cartina pubblicata su questo articolo,
https://antifashist.com/item/sto-shagov-nazad-mudraya-voennaya-taktika-ukraincev-kotoroj-ne-vladeyut-sovki.html
che mostra sia le regioni in termini di successive acquisizioni dello Stato ucraino, che in termini demografici, che di macroregioni e PIL dalle stesse prodotto: vediamo, per esempio, che una macroregione produce metà PIL con metà popolazione (e territorio) dell’altra macroregione. Ulteriore fattore di squilibrio. Se poi sovrapponiamo questa cartina con quella delle zone liberate e di quelle controllate dai russi, vediamo che il quadro è ancora più preoccupante. E più va avanti il tempo, più il mosaico, anziché ricomporsi, perde pezzi.

Aggiornamenti a seguire.

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11/07 ore 08:00 aggiornamento

UGLEDAR potrebbe essere la prossima mossa


Voci non confermate parlano di attacchi a Ugledar, che è nel SUD dell’attuale zona di conflitto. Vedremo se risponderanno al vero.
https://t.me/btr80/1612
Cambiare strategia in modo così radicale scompaginerebbe, ancora una volta, le difese ucraine attualmente tutte concentrate nella zona EST del conflitto, a provare a tamponare lo “schiacciasassi”. Ma se si aprisse una breccia a SUD, a quell’altezza, salterebbe tutto. Vedremo.

ANCORA SUL MILIONE DI BAIONETTE

Limitarsi a riportare sbanfate non è dimostrazione di buon giornalismo. Ma non si può pretendere da un pollo che faccia la marcia reale, diceva il mio povero nonno. Quindi, abituiamoci a vedere riportate enfaticamente frasi come quelle sul milione di baionette pronto a riprendersi il Sud del Paese. Giusto per calmare un po’ i bollenti spiriti, basterebbe solo un po’ di aritmetica spiccia fra perdite, soldati prigionieri, e diserzioni per capire che il numero di effettivi non poteva e non può raddoppiare in questo periodo, anche mettendo un fucile in mano a pensionati, gestanti e minorenni.

Oltre questo, occorrerebbe ricordare ai cinegiornali luce che non siamo nel medioevo. Per certi versi, ci siamo tornati e siamo anche messi peggio. Ma dal punto di vista tecnologico direi anche no: non basta prendere un servo della gleba, mettergli in mano una picca o un’alabarda, dire il primo che indietreggia lo infilzo, e mandarlo in formazione a crepare contro la carica della cavalleria. Forse, quel contadino di allora aveva più possibilità di farcela rispetto al contadino di oggi con in mano un AK-47 e lo stesso compito.
https://t.me/rybar/34557
I cittadini ucraini questo lo hanno capito, e non da ora. Pertanto, il milione di baionette è stato un proclama per dire, ai kuratory, noi ci siamo, dateci altre armi (da rivendere al mercato nero…).

CICLISMO SCUOLA DI VITA

Ovvero, non solo scuola di come si dovrebbe vivere (allenamento, autodisciplina, conoscenza dei propri limiti, ecc.) ma anche di come NON si dovrebbe. Le ultime sparate mediatiche delle rispettive controparti (“milione di baionette”, “contrattacco imminente” e “non abbiamo ancora incominciato”) mi han fatto venire in mente quest’episodio, di oltre mezzo secolo fa, divenuto ormai leggenda nei baretti e tabacchini delle mie parti. Lo riporto per come mi fu narrato, ma essendo ormai da secoli fuori dal giro è facile che ora si sia “arricchito” di altri dettagli. Due ciclisti delle mie parti, amici da una vita, rivali da una vita, si trovano tutti e due gregari a un Giro (anch’esso di mezzo secolo fa, forse a ridosso del ritiro del Cannibale. Tappone alpino, salita e caldo infernali, uno di fianco all’altro, non perdono occasione per beccarsi:
“Sono al 60%”, ansima il primo.
“Io al 40%”, sbuffa il secondo.
Dopo due tornanti si erano ritirati tutti e due. Da riportare ai cinegiornali luce prima che si ritrovino anche loro a dover arrivare a piedi all’albergo, rifiutati anche dal camion-scopa.

Aggiornamenti a seguire.

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10/07 22:30 aggiornamento

SITUAZIONE AGGIORNATA


alla fine giornata di oggi, a cura sempre del collettivo di RYBAR:
https://i.ibb.co/cFsB5WG/10-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/K6w8nFs/10-07-eng.jpg

A nord di SEVERSK, da GRIGOROVKA il fronte si è spostato a ovest e ora sotto attacco è SEREBRJANKA, la cui presa aprirebbe una pericolosa breccia a SEVERSK da NORD. In generale, a essere scossa è l’intera linea di fronte da SEVERSK ad ARTEMOVSK (Bachmut), retrovie incluse. Il che, per gli sviluppi a venire di cui si parlava stamane, non promette nulla di buono.

NELLA SOLUZIONE FINALE PER LA RUSSIA, IL LUCIDO DELIRIO DI WALESA

Guerre en Ukraine : Lech Walesa suggère de «ramener» la Russie à «moins de 50 millions d'habitants»

E già il titolo è un titolone di suo. Leggiamo il brano incriminato:

À moins d'un changement complet de régime politique à Moscou, la sécurité mondiale ne pourrait donc être assurée que par un démembrement de la Russie actuelle, restée impériale à ses yeux : «On compte 60 peuples qui ont été annexés comme les Ukrainiens aujourd'hui. Il faudrait soulever ces peuples qui ont été annexés par la Russie (...). Il faut soit changer le système politique de la Russie, soit la ramener à une population de moins de 50 millions d'habitants». La Fédération de Russie compte à ce jour 144 millions d'habitants.
https://www.lefigaro.fr/international/guerre-en-ukraine-lech-walesa-suggere-de-ramener-la-russie-a-moins-de-50-millions-d-habitants-20220710

La soluzione finale, quindi, sarebbe una Russia smembrata e ridotta a 50 milioni di abitanti. Lech Walesa ha sintetizzato quello che con un altro traditore dopo Gorbacev e El’cyn sarebbe dovuta diventare la Russia. Ha detto quello che era ed è un auspicio solo non suo. Ha di fatto confermato la tesi sostenuta da Mosca che la NATO sta combattendo una guerra totale contro la Russia e che la Russia sta combattendo per la sua stessa esistenza.

Grazie Lech, avevamo proprio bisogno del tuo lucido delirio. All’osteria del mio paese però a un certo punto passano, tolgono il vino e lasciano solo le carte e il blocco per segnare i punti.

DAL DELIRIO ALLA REALTA’: I NUOVI HIMARS DA 300 KM DI GITTATA

Partiamo dai fatti. Anzi tutto, Biden non ha ESPLICITAMENTE affermato che faranno parte del III pacchetto di “aiuti”. Questo va detto e qui è spiegato molto chiaramente.
https://gagadget.com/en/war/144994-the-united-states-have-not-announced-the-transfer-to-ukraine-of-himars-ammunition-with-a-range-of-300-km/

La comunicazione però è stata letta dai canali più vicini alla camarilla che ruota intorno al “comandante in capo” e data in pasto ai media come annuncio sensazionale di arrivo dei missili da 300 km di gittata (otto luglio).
https://t.me/truexanewsua/53361

Da qui, apriti cielo. Missili di tale gittata consentono non solo di colpire “targets in the Donbas ‘behind the front lines of where the Russian forces are concentrated.’”, ma di colpire direttamente in Russia. In altre parole, eskalacija.
https://t.me/WarDonbass/72203

Oggi i russi hanno ricostruito sui loro canali la vicenda e hanno concluso che, anche se non ne parla esplicitamente, il riferimento ai MGM-140 ATACMS, ovvero a tali missili di tale gittata, è abbastanza evidente.
https://t.me/rybar/35259 et
https://t.me/boris_rozhin/56611

La conclusione è che l’escalation continuerà e la NATO mostrerà sempre più i denti nella sua guerra contro la Russia, con l’arrivo anche di nuovi sistemi missilistici e aerei da combattimento. La guerra ormai è per l’annientamento del nemico. Usando l’Ucraina come carne da cannone: altro non può voler dire il proclama del regime fascistoide di Kiev dove si annuncia il milione di baionette pronte a riconquistare il Sud:
https://www.thetimes.co.uk/article/ukraine-has-one-million-ready-for-fightback-to-recapture-south-3rhkrhstf
O quello dove si terrorizzano gli abitanti del Sud ingiungendo loro, esplicitamente, di scappare finché possono perché gli ucraini stanno arrivando, sta iniziando il contrattacco.
https://t.me/swodki/131561

D’altro canto, la demilitarizzazione prosegue a ritmo accelerato. Ormai si punta a “kalibrare” (ovvero colpire con missili Kalibr) le armi stoccate, come successo stanotte a un deposito dalle parti di Slavjansk, contenente M777 e Grad, oltre che relative munizioni ammassate a migliaia, e a due magazzini segreti vicino a Doneck, contenenti gli stessi articoli.
https://t.me/rybar/35258
L’approvvigionamento, la logistica, la distribuzione saranno sempre più un problema, anche per questi nuovi “pacchetti di aiuti”.

DONECK ANCHE OGGI SOTTO ATTACCO: I NUMERI DELL’ULTIMO MESE IN UN VIDEO DI ACCUSA

Queste le immagini e i video degli attacchi di oggi.
https://t.me/WarDonbass/72199
https://t.me/boris_rozhin/56710

Questa recrudescenza, nell’indifferenza totale dei media occidentale, ha portato un ragazzo di Doneck a continuare l’esperienza di JA – FEJK (“Sono un fake”) con un altro video denuncia:
https://t.me/kaagranovich/2022
Misha, casa popolare dove abita centrata da un missile “aiuto” NATO, casa distrutta, 10 cicatrici in testa. Si incammina verso casa sua, mostra un cratere e fa no con la mano, mostra i danni alla casa, mostra le cicatrici e fa sempre no con la mano. Poi dice, da quella che era la sua stanza: “questa casa non esiste, queste cicatrici non esistono, io non esisto. Sono un fake”. Si susseguono altre immagini dei bombardamenti di Doneck di questo mese, intervallate da “fake”, “ci siamo sparati da soli”, e poi le didascalie: “Da quando l’Occidente ha iniziato a fornire HIMARS, CAESAR e M777 l’efficacia dell’esercito ucraino sul campo non è aumentata. È aumentato invece il numero di spari ai civili del Donbass.
10.940 proiettili e missili lanciati contro Doneck NELL’ULTIMO MESE SOLTANTO (8 giugno – 8 luglio). 1113 case colpite, 14 ospedali e 59 scuole. 78 civili morti, di cui 8 bambini. I bambini feriti in tutto sono 115, parte di questi resterà invalida per il resto della sua vita”.

Aggiornamenti a seguire domani.

 

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10/07 ore 10:00 aggiornamento

Ieri è stata una giornata dove sul campo sono avvenuti pochi aggiornamenti di rilievo, ma significativi, che andiamo subito a elencare:
CARTA AGGIORNATA

Zona SEVERSK-ARTEMOVSK

https://i.ibb.co/HXYPDgv/09-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/0V93zmJ/09-07-eng.jpg

Qui gli aggiornamenti maggiori si hanno nel fatto che si restringono sempre più le distanze fra attaccanti e strada SEVERSK-SOLEDAR-BACHMUT (Artemovsk).

Diverse varianti di attacco, nonostante gli attaccanti siano in attesa del ritorno del grosso delle truppe attualmente in licenza.

GRIGOROVKA è stata liberata. Questo è l’aggiornamento più importante, perché offre possibilità sia di attaccare SEREBRJANKA, liberando quindi un altro pezzo di riva destra (SUD) del SEVERSKIJ DONEC, sia attaccare direttamente SEVERSK da NORD-EST.

SEVERSK che comincia quindi a essere attaccato da NORD (e in prospettiva NORD-OVEST) a SUD-EST.

Scendendo, vediamo che SOLEDAR e BACHMUT sono ormai sempre più vicini allo “schiacciasassi”. In particolare, a SUD-EST di BACHMUT la linea difensiva ha ceduto e perso KLINOVOE. Lì gli attaccanti stanno ormai puntando all’altura di VESELAJA DOLINA. Che presumibilmente sarà difesa coi denti perché, perderla, significherebbe l’inizio dei combattimenti in città e, quel che è peggio, la perdita dell’intera linea difensiva da SUD con relativo sfondamento.

Zona SLAVJANSK

Anche se la linea di fronte è immobile, conta in questo caso più quel che non si nota che il contrario. Carta aggiornata, sempre del collettivo di RYBAR,
https://i.ibb.co/S0376nT/09-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/G9PxkQw/09-07-eng.jpg

Qui proseguono incessante il tentativo ucraino di rafforzare le linee difensive, mandando tutti i riservisti e le truppe di difesa territoriale dell’ovest al fronte, e l’altrettanto incessante fuoco di artiglieria russo per smantellare, pezzo dopo pezzo, l’intera zona fortificata costituita dal blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, dei cui dettagli abbiamo accennato nei giorni precedenti.
Sono entrambi lavori molto importanti. I primi perché mostrano come ormai l’intera linea difensiva sia alla frutta nell’intero Donbass (riservisti e “volksturm” non hanno le stesse capacità militari dei militari di professione), i secondi perché mostrano – ancora una volta – come il funzionamento della modalità “schiacciasassi” sia fondamentale per la successiva fase di guerra di manovra.

Una guerra di manovra che, come nel caso di SEVERODONECK-LISIČANSK, dovrà
- essere fulminea,
- riguardare un’ampissima porzione di territorio,
- essere in grado di scompaginare e scardinare l’intera rete difensiva di tale area e porre i presupposti per la fase successiva.

L’INCOGNITA DEL DOPO-LICENZA ALLA LUCE DELLE CONTRADDIZIONI IN SENO AL POTERE DEL REGIME DI KIEV

E questo ci porta alla più grande preoccupazione dello Stato maggiore ucraino (non di Zelenskij, ovviamente, che in questo momento pensa a celebrare sui social la bandiera all’Isola dei Serpenti, costata la vita qualche giorno fa a diverse unità speciali e ora staccata da quel pezzo di roccia tornato terra di nessuno).

Di cosa è preoccupato? Essenzialmente da DOVE e COME sarà usato quell’immenso surplus di uomini e mezzi liberato da centinaia di km di fronte spariti e attualmente in licenza.

A differenza dei riservisti e volksturm attualmente a prendersi gragnole di colpi sotto bunker approntati alla bell’e meglio, questi sono uomini con esperienza, competenze e morale radicalmente opposti. Quando torneranno, faranno la differenza (superiorità relativa) dove saranno dislocati.

Questo lo Stato maggiore lo sa benissimo. Quello che non sa sono quelle due domande sopra, il dove e il come, ovvero i CONTORNI DELLA GUERRA DI MANOVRA in atto. Farà saltare la linea di fronte volta per volta? O attaccherà tutte insieme le guarnigioni da NORD-EST di SLAVJANSK a SUD-OVEST di BACHMUT? Magari risolvendo l’annoso problema di AVDEEVKA da EST, dalle attuali retrovie, dove la fortezza allora accerchiata nulla potrebbe? La strategia della “lavatrice”, come la chiamava quel sottocolonnello riportato qualche giorno fa? Oppure andrà avanti a staccare, metodicamente, l’adesivo partendo dai margini, dagli angoli, da sacche ancor più piccole?

L’unica cosa che lo Stato maggiore ucraino ha di certo, nelle sue considerazioni sul “che faranno”, è che i russi non amano mandare al massacro i loro, a differenza di quel che il regime fascistoide di Kiev comanda loro di fare. Quindi pur restando tutte le incognite, le carte coperte, il Dao dell’inganno (兵者詭道也) e quant’altro, i generali ucraini ritengono, sperano che la scala delle operazioni a venire continui a essere relativamente ridotta: lo si capisce da come stanno puntellando due linee difensive PRIMA di SLAVJANSK, ovvero quella da SEVERSK a BACHMUT e un’altra ancora poco più a ovest. Non avessero questa idea, penserebbero a creare linee decisamente più arretrate ma più predisposte, per motivi naturali, per l’esistenza di altre fortificazioni, eccetera, alla tenuta.

FORSE. MA FORSE POTREBBE NON ESSERE COSI’.

Queste le considerazioni fatte da un osservatore non solo esterno e lontano quale potrebbe essere lo scrivente, ma anche – e soprattutto – ancor più lontano dalle dinamiche interne e dalle contraddizioni insorgenti fra Stato maggiore e camarilla intorno al presidente-attore-comandante in capo. La reprimenda seguita al tentativo di estendere la fascia di popolazione da coscrivere nelle liste della futura carne da cannone, ha significato una fase ulteriore in questo scontro. E’ stata, di fatto l’unica “vittoria” di Zelenskij e camarilla da quattro mesi a questa parte, la riaffermazione della propria autorità e potere assoluto.

In questo contesto, è noto che lo Stato maggiore ucraino IN QUESTI GIORNI si sia pronunciato, ancora una volta, PER IL RITIRO DA SEVERSK, TROPPO DEBOLE COME TENUTA, e PER IL CONSOLIDAMENTO DI UNA LINEA PIU’ FORTE A OVEST. Ed è ALTRETTANTO noto che, come nel caso di Severodoneck e Slavjansk, la cui disfatta ha costato la perdita, non ancora quantificata peraltro, di migliaia fra uomini e mezzi, ZELENSKIJ SI SIA OPPOSTO E ABBIA RIPROPOSTO IL “NON UN PASSO INDIETRO”.

Senza considerare che ieri, quattro gatti non in licenza, insistendo da giorni, son riusciti a prendere GRIGOROVKA, a spostare ancora a ovest la linea di fronte, a fare andare giorno e notte batterie di missili contro linee difensive immediate e retrovie, a continuare nell’importante opera di smantellamento di un’intera rete di approvvigionamento, distribuzione, logistica. Successi visibili e successi non immediati nella comprensione della loro importanza, all’interno del contesto generale dell’intera operazione in corso.

Potrebbe quindi configurarsi, anche questa scelta difensiva, non come frutto di una scelta ponderata, ma come la conseguenza di uno stupido, sterile, inefficace ordine di tenuta intransigente di posizioni ingestibili, realizzato dallo Stato maggiore delle ff.aa. ucraine come l’ennesimo “obbedisco” da aggiungere alla lista degli altri, catastrofici precedenti.

Staremo a vedere. Aggiornamenti a seguire stanotte.

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Paolo Selmi
Tuesday, 30 August 2022 08:42
29/08 ore 08:00 aggiornamento

“ALI BUMA YE”… UN’ALTRA VOLTA


Ieri sera nel tornare a casa dal lavoro mi è venuto in mente quel mitico incontro a Kinshasa, dove Alì fece non so quante riprese alle corde, a incassare e legare, incassare e legare finché, dopo aver visto “Big George” Foreman esausto, gli tirò due castagne delle sue e lo mise al tappeto. Don King, che in quanto a fiuto i cani da tartufo gli fanno un baffo, aveva messo su tutto un baraccone mediatico, giocando sulla contrapposizione “Coerenza / Potere nero / Riscatto” incarnate da Alì versus “Tradimento / Amico-dei-bianchi / Oppressione” incarnate da Foreman. Il tutto preceduto da un concerto con artisti del calibro di James Brown e non al palasport di Lugano, ma nel cuore dell’Africa, a Kinshasa. Messe così le cose, il popolo di Kinshasa era tutto per Alì e gridava a una sola voce: “À-lì bumayè À-lì bumayè”, ovvero “Alì uccidilo”.

E Alì lo stese, combattendo come non aveva mai combattuto, in quella che forse fu la sua vittoria più brutta, ancorché esaltante allo stesso tempo: “Float like a butterfly, sting like a bee” (fluttua come una farfalla, colpisci come un’ape), il suo motto di una vita, il suo motto “di” vita, quella sera era da un’altra parte.

Tutto questo per dire che la bicicletta aiuta a pensare… e ieri sera pensavo appunto: “Chissà se le ff.aa. ucraine faranno come Alì”. Le han prese per sei mesi, ora bam-bam, uno-due, e stendono il grande orso cattivo… (Don King smettila di piangere dalla commozione, per favore…)

Oggi, alle 8:25 mentre sto scrivendo, posso dire che non è andata così. La notte è stata calda solo perché lì, come qui, non piove seriamente da una vita. I razzi sono partiti nei raid notturni esattamente come nei giorni precedenti, i soldati sopravvissuti alle perdite spaventose hanno riposato sulle posizioni di ieri… che sono praticamente quelle dell’altro ieri e dell’altro altro ieri.

Alle tre di notte il vicecapo dell’amministrazione regionale di Cherson dava la buonanotte ai suoi concittadini dicendo che niente minacciava la regione e i suoi abitanti.
https://ria.ru/20220830/kherson-1813046896.html

Un esperto commenta:
“Il clamoroso fallimento dell’attacco dimostra che, attualmente, le forze militari ucraine non sono in grado di compiere un tale tipo di operazioni belliche”
“Оглушительный провал наступления демонстрирует, что украинские силы не способны сейчас к таким операциям”
https://iz.ru/1387132/anton-lavrov-andrei-fedorov/delo-v-tekhnike-pochemu-provalilas-ataka-vfu-pod-khersonom

Vedremo nel corso della giornata.

SIIRIZZAZIONE DEL CONFLITTO

Immagine iconica che rappresenta una shahid-mobil’, sequestrata alle ff.aa. ucraine e ormai rinominata banderomobil’ (бандеромобиль).
https://t.me/ChDambiev/19187
A proposito di “siirizacija” del conflitto ucraino...

QUESTA ISPEZIONE NON S’HA DA FARE

Grossi e il suo gruppo di “avengers” fotografati in formazione come neanche nel peggior ballo di gruppo da balera, dovranno schivare il tirassegno delle ff.aa. ucraine, pardon, di quelle russe che si sparano da sole e sparano anche al rappresentante AIEA da loro stesse invitato… il massimo!

Oggi è dalle sei del mattino che sparano, esattamente dove han fatto il buco ieri (foto satellitare qui)
https://t.me/boris_rozhin/61711
6:50, per la precisione, col chiaro intento – come denuncia ROGOV dal suo canale – di impedire la visita.
https://t.me/vrogov/4481

Vedremo se i “fantastici 14” stoicamente decideranno di usare i loro superpoteri ed entrare lo stesso… o decideranno di stare al gioco e incolperanno pure i russi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 29 August 2022 23:21
28/08 ore 22:30 aggiornamento

SARA’ UNA LUNGA NOTTE (“ночь ожидается жаркая...”)

Ma prima di passare alla conclusione di RYBAR, ovvero che si attende una calda notte, qualche dato sulla giornata di oggi.

Dopo una notte di fuoco di artiglieria preparatorio, ecco finalmente il tanto annunciato contrattacco. Togliamole, questa volta, le virgolette, visto che quel criminale del “comandante in capo” ha mandato oggi a morire i riservisti e quanto restava di non ancora impegnato nel Donbass. In altre parole, ha tentato con questa mossa il tutto per tutto.

Per quale motivo? Sapeva (e sanno tutti) benissimo che in questo momento i rapporti di forza non consentono di consolidare i risultati conseguiti dagli assalti, e neppure di proseguire. Non solo, attaccando deve mettere in campo risorse, fra le ultime rimaste, rischiando di perderle. Infine, si trattava di un attacco “telefonato”, annunciato da lontano, al punto che molte unità dopo la licenza in seguito alla vittoria a Severodoneck e dintorni, erano state trasferite proprio nel fronte SUD.

Una linea di fronte lunghissima, dove dicevamo qualche giorno fa l’iniziativa restava in mano alle forze alleate, in una specie di “torello”, di flipper dove a correre di qua e di là per tappare i buchi, le falle nella difesa, era un sempre più esausto esercito.

Il motivo allora, ancora una volta, andando semplicemente per esclusione, torna a essere quello propagandistico: il “segnale forte” che i kuratory vogliono per continuare a finanziare il regime. Anche per questo il comando è stato dato da Zelenskij in persona.
https://t.me/mod_russia/19262

Presentiamo ora le carte del collettivo di RYBAR aggiornate a poco fa:
https://i.ibb.co/GP5wkHC/29-08-RU-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/ydM3wgV/29-08-IT-1.jpg

Cinque sono state le zone dove le forze ucraine hanno provato a rompere la linea di fronte. Vediamo subito le "X" rosse sulla cartina. Sono tutti gli attacchi respinti e con rientro – e con gravi perdite – alla posizione di partenza. Dove invece non sono stati respinti, aspri combattimenti sono ancora in corso. In particolare a Suchoj Stavok, dove la linea di fronte è arretrata nel corso del giorno di ottocento metri, ma proprio nell’ultima ora l’intenso fuoco di artiglieria russo ha costretto i blindati non ancora colpiti ad arretrare verso le posizioni di partenza.
https://t.me/rybar/37897

Le perdite ucraine ammontano al momento a: 26 carri armati, 23 macchine blindate, altri 9 blindati, 2 aerei d’attacco al suolo Su-25, oltre 560 soldati
https://t.me/rybar/37889
e un elicottero Mi-8.
https://t.me/rybar/37878

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 29 August 2022 19:37
29/08 ore 19:30 aggiornamento

Il fronte è stato oggi molto movimentato, stanotte penso saranno ben più chiari i contorni di quanto accaduto. Ci riaggiorneremo.

DOUGLAS VALENTINE, I SERVIZI SEGRETI UCRAINI E QUELLI A STELLE E STRISCE.

Tutto parte da un suo cinguettio di subito dopo l’attentato costato la vita a Dasha.
“Sure looks like the CIA murdered Darya Dugina. A typical case of "selective terrorism" as performed by the masters of the dark arts of empire.”
https://twitter.com/dougvalentine77/status/1561321489168728064

Chi è DOUGLAS VALENTINE?
E’ l’Autore di “The CIA as Organized Crime and The Phoenix Program”
https://www.douglasvalentine.com/index.htm
Comunque la si pensi su di lui, è uno che di queste cose qualcosa ne capisce. Misuriamolo però nei contenuti. In particolare, per l’operazione Phoenix, o Fenice, quando ancora cercavamo di rendere in italiano espressioni comuni, e parliamo di mezzo secolo fa… non degli autarchici Curmaiore, Sciangai e Tochio. Ma prima di andare in VIETNAM, fermiamoci a una settimana fa.

IL 17 AGOSTO, QUATTRO GIORNI PRIMA del cinguettio di Douglas, non un terrapiattista, non un complottista, non un prezzolato al soldo del nemico, non un paranoico, ma il NYT esce con questo articolo: “Behind Enemy Lines, Ukrainians Tell Russians ‘You Are Never Safe’”
https://www.nytimes.com/2022/08/17/world/europe/ukraine-partisans-insurgency-russia.html

Gli americani ammettono tranquillamente le autobombe dei criminali di guerra ucraini: “With little movement of the front lines, insurgent activity is now intensifying, as the fighters strike stealthily in environs they know intimately, using car bombs, booby traps and targeted killings with pistols — and then blending into the local population.” (ibidem)

E ammettono, altrettanto tranquillamente, che i civili che fanno la scelta sbagliata, i kolaboranty, insegnanti inclusi, sono degni di morte: “The Ukrainian underground in occupied territory considers police officers, municipal and regional government employees and teachers who agree to work under the Russian educational curriculum as collaborators, according to Svarog and another partisan using the nickname Viking.” (ibidem)

“For collaborating with the Russians, there will be payback.”: così chiudono questo pezzo molto istruttivo.

Del resto, di cosa ci meravigliamo? I CONTRAS in Nicaragua, gli squadroni della morte in Salvador, da chi erano addestrati? Chi addestra dal 2014 i servizi segreti ucraini e le sue “squadre speciali”?

Andiamo ora in VIETNAM. Io per primo nulla sapevo, fino a oggi, dell’OPERAZIONE FENICE. Ma senza scomodare DOUGLAS VALENTINE e il suo libro, mezzo secolo fa in Italia c’era chi faceva giornalismo senza per questo essere tacciato di complottismo o filo-putinismo. Alla prima pagina sul motore di ricerca esce Romano Giachetti, “Le furie del tenente Calley”, L’ESPRESSO, 30/11/69 :

“Il senatore repubblicano Goodell, tra i numerosi uomini politici che hanno fatto pressioni sull’esercito perché colpisca a fondo i principali responsabili, diceva tra l’altro la settimana scorsa: «Sarebbe anche ipocrita limitare quest’indagine al solo sterminio del villaggio di Son My. Altre atrocità sono legate purtroppo alla nostra presenza in Vietnam. E una in particolare, l’operazione Fenice, è un vero programma di assassinio organizzato, che va bloccato finché siamo ancora in tempo».

Si tratta dell’operazione che gli Stati Uniti e il governo di Saigon conducono ormai da tempo per colpire i funzionari vietnamiti sospetti di essere dei vietcong. L’operazione riguarda quasi sempre personaggi civili d’una certa importanza locale, che vengono regolarmente assassinati da uno speciale servizio segreto (ma nemmeno troppo segreto, ormai). Goodell ha svelato che alla fine del 1968 le vittime dell’operazione Fenice erano quasi diciannovemila, 18.393 per l’esattezza.”
(http://temi.repubblica.it/espresso-il68/1969/11/30/le-furie-del-tenente-calley/?h=3)

Confrontiamo ora questi dati con il libro di DOUGLAS, citato in questo articolo di qualche mese fa:
Valentine recounted how legendary CIA officer Lucien Conein had told him that Phoenix was, “a very good blackmail scheme for the central government. ‘If you don’t do what I want, you’re VC [Vietcong].’”
This is similar to Ukraine today—exemplified by the killing of government negotiators who advocate for peace with Russia, or mayors adopting a compromising or neutralist line.
Valentine noted that under Phoenix, or Phung Hoang as it was called by the CIA’s South Vietnamese counterparts, due process was totally non-existent. South Vietnamese civilians whose names appeared on blacklists could be kidnapped, tortured and murdered simply on the word of an anonymous informer—which is again happening in Ukraine.
https://covertactionmagazine.com/2022/04/25/cia-behind-secret-plots-to-kidnap-torture-and-assassinate-ukrainian-dissidents-for-president-zelensky-says-ukraine-defector/

TOUT SE TIENT… verrebbe da dire. La CIA agisce dentro i gangli del potere tramite il fantoccio di KIEV, che gli fornisce la necessaria copertura e l’accesso alle verticali di comando richieste per una data operazione, e le ff.aa. ucraine e lo SBU che, di tale operazione, restano gli esecutori materiali.

VIETNAM, OPERAZIONE FENICE: i funzionari sospettati di collaborare con i vietcong sono uccisi; SALVADOR: FLNFM (Fronte di liberazione nazionale Farabundo Martì), uccisi; NICARAGUA: sandinisti uccisi; UCRAINA, TERRITORI LIBERI: i funzionari che costruiscono un futuro per il proprio popolo diverso da quello del regime di KIEV, sono uccisi. La mano è sempre quella.

CRATERI A POCHI PASSI DAI REATTORI E SOPRA I DEPOSITI D'URANIO

Queste foto mostrano un tetto scoperchiato. Qui dentro, e a dirlo è ROGOV, dirigente dell’amministrazione regionale di Zaporozh’e, c’è combustibile atomico.
https://t.me/vrogov/4467

Questa la ricostruzione della traiettoria dei tiri di mortaio, proiettili da 155 mm esplosi da M777 di fabbricazione USA:
https://i.ibb.co/Wk12sWj/29-08-1.jpg

Vedremo l’AIEA cosa dirà, gli esperti “neutrali” dell’AIEA, quando gli mostreranno questi crateri. Speriamo che non gli cada uno HIMARS o un proiettile in testa, mentre compileranno il loro rapporto “neutrale”. Intanto,

HIMARS E PROIETTILI CALIBRO 155 SU NOVAJA KACHOVKA: POPOLAZIONE EVACUATA NEI RIFUGI ANTIAEREI

Oggi per l’intensità dei bombardamenti la popolazione è stata fatta evacuare nei bunker sotterranei. Continuano gli spari e continua da ore, incessante, il suono delle sirene dell’allarme aereo.
https://t.me/boris_rozhin/61668

UNO HIMARS INESPLOSO E CADUTO INTATTO E’ ORA “AL VAGLIO”

E’ notizia di oggi, annunciata dal presidente della regione di CHERSON. Uno HIMARS giunto a terra inesploso e pressoché intatto, è già giunto nei laboratori russi per ulteriori studi e accertamenti su quest’arma. Un dono insperato, di valore ben più alto dei 150.000 dollari a missile spesi per l’acquisto.
https://t.me/boris_rozhin/61667

Aggiornamenti a seguire.
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Gianluca et al
Monday, 29 August 2022 19:15
Un saluto e un grazie da tutti noi. Come sai ti seguiamo dalla tua prima cronaca. Comprendiamo il duro lavoro necessario per tenere questo spazio soprattutto nel modo in cui lo fai tu: con lo spirito e il cuore partigiano e non con la -falsa e ipocrita- presunta neutralità della "tecnica".
Continua così, esattamente così.
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Paolo Selmi
Monday, 29 August 2022 20:26
Grazie di cuore Gianluca e a voi tutti!

Ogni giorno cerco di mettercela tutta.

Un abbraccio e grazie ancora
Paolo Selmi
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Massimo
Monday, 29 August 2022 18:14
Complimenti per la sua posizione, assolutamente equanime e distaccata...
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Paolo Selmi
Monday, 29 August 2022 22:19
Ti ringrazio Massimo non tanto per i complimenti ironici, che alle otto di sera e dopo otto ore di lavoro faticano a trovare una risposta altrettanto ironica, quanto perché mi hai fatto fare un viaggio indietro nel tempo, per la precisione di otto anni.

Non ti nascondo che sono andato a vedermi equanime su un dizionario etimologico, perché a quest'ora faccio fatica a tagliare all'altezza di equ- e poi mettere insieme "-anime" e "animus".

"Distaccato" non lo sono e non lo sarò mai. C'è quella famosa storia zen dei due monaci, maestro e discepolo, in cammino verso il monastero. Devono guadare un fiume e, sulla riva in attesa di qualcuno che la aiuti, una dolce pulzella. Il maestro senza pensarci due volte la prende in braccio e attraversa il fiume. Il discepolo di colpo perde la parola. Arrivati al monastero, prima di entrare gli chiede: "Maestro, ma la nostra religione non proibisce di avere contatti con le donne?" E il maestro risponde: "Io quella donna l'ho lasciata sull'altra riva del fiume, tu te la sei portata fino a qui".

Io sono come quel discepolo, quindi distaccato, ahimé, non lo sarò mai. Non sarei un Selmi, meglio, un "Baghel" (ramaioli, aggiusta pentole, mi diceva mio nonno), emigrato con mio nonno a Corlo di Formigine e con mio padre un po' più in su, nel profondo nord, a 19 km dal Gaggiolo.

Per quanto riguarda "equanime" l'Ernout Meillet, che ogni tanto mi diverto a rispolverare, mi porta a considerare "la locution courante 'aequo animo', d'une ame egale" (p. 11) il che, per una volta, non fa stonare la conclusione a cui giunge il Pianigiani: "Che non si muta per mutarsi di cose e di vicende".

Vado a recuperare un mio vecchio lavoro sul Donbass, per non prendere sempre "Pane insanguinato"
https://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/esteri/2014/08/22/pane-insanguinato-025894

Una situazione che avevo scritto poco più tardi per i compagni di Marx XXI.
https://www.marx21.it/internazionale/area-ex-urss/sopravvivere-nel-donbass-anatomia-dellennesima-catastrofe-umanitaria-nella-civile-europa/

In conclusione scrivevo:

Si tratta di qualche dato, incompleto, certamente, ma utile a riflettere su una catastrofe umanitaria di cui ancora troppo pochi parlano. Sei mesi di guerra civile hanno visto opporsi, a un esercito occupante, un intero popolo, contro il quale è stata scatenata, con la massima violenza possibile e nel più totale silenzio dei media occidentali, un’onda d’urto da cielo e da terra che ha ridotto in macerie tutto quello che poteva. Ma non è riuscita a piegarlo. Questa tregua di fatto sancisce, oltre al riconoscimento fattuale di due nuove entità politiche, fino ad allora classificate come “terroristi”, il fallito tentativo di condurre la catastrofe umanitaria lungo l’alveo, neanche tanto nascosto, di un’ennesima pulizia etnica nel cuore dell’Europa, questa volta contro le popolazioni russofone del Donbass.

Alla luce di quanto appena accennato, spero che anche chi, pur in buona fede, avesse mantenuto un atteggiamento prudente sulla questione, abbia ben chiaro ora come sia ipocrita l’equidistanza fra aggressori e aggrediti, nonché quale credibilità possa avere l’attuale dirigenza ucraina quando parla, a chi ha distrutto casa e futuro, ucciso i cari, terrorizzato e umiliato nella propria dignità, di “autonomia” o di “federalismo”. Alla luce di quanto appena accennato, sorge spontanea la questione di quale credibilità possa avere oggi una politica estera europea che ha deliberatamente taciuto e insabbiato questa barbarie, non ultimo “l’incidente” di un Boeing fatto esplodere in volo – ormai appare sempre più chiaro – dagli stessi criminali autori, oltre ad aver sanzionato a comando un Paese terzo che finora ha pagato più di tutti, in termini di aiuti materiali ai profughi, di danni ai propri centri abitati colpiti “per sbaglio” dall’esercito ucraino, e di soccorsi umanitari alle popolazioni colpite, il prezzo di questa guerra non sua.


2014-2022: no, da allora non sono mutato e non cambierei una virgola di quello che scrissi allora... "morrò pecora nera".

Grazie per questo "sorso di gioventù" e per sopportare questo giudizio non distaccato, ma equanime.

Con stima,

Paolo Selmi
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Massimo
Tuesday, 30 August 2022 16:32
Neanch'io sono distaccato (e come si potrebbe, con gente che muore in ambedue gli schieramenti), ironizzavo sulla sua visione, che, relativamente a qualsiasi argomento, vede tutto il giusto da una parte e tutto il marcio dall'altra, che è necessario tacciare di tutte le nefandezze possibili.
Sono convinto che ambedue le parti abbiano delle ragioni, a differenza di quanto avviene per lei, mi pare, visto che dipinge gli Ucraini come dei violenti ridicoli e vigliacchi in ogni occasione che le si presenta (il presidente è un tossico...).
Faccio un semplice discorso statistico; è impossibile che non ci siano galantuomini in ognuna delle fazioni, come è impossibile non ci siano avanzi di galera.
Sono anch'io di sinistra, anche io nutrivo una certa ammirazione per il mondo "russo" (chiudendo spesso ambedue gli occhi sulle purghe, l'holodomor, Katyn ecc..).
Secondo lei, l'attuale sistema politico russo rispecchia i principi del socialismo e dell'egualitarismo?
Quanto è distante quello che sta facendo ora la Russia dall'operazione Barbarossa (anche loro sono stati accolti festosamente da alcune popolazioni che mal sopportavano l'Unione Sovietica)?
E' giusto far fare questa guerra ai poveracci della Siberia ed, in generale, delle fasce meno abbienti della popolazione?
Per lei gli Ucraini sono dei belzebù che non esitano a tirare razzi sulla propria popolazione, pur di rafforzare lo sdegno degli alleati occidentali.
Mi sembra di aver visto che per lei anche il volo Malaysia Airlines 17 è stato abbattuto dagli Ucraini, per cui suppongo che ritenga plausibile l'affondamento del Moskva per un incendio nelle cucine e che a Bucha fossero attori o li abbiano uccisi gli Ucraini o siano immagini di un altro conflitto e via così.
Secondo me, la Russia si è fatta trovare così spesso con le mani nella marmellata ed ha accampato tante volte scuse di una puerilità disarmante (un esempio...gli "atti di buona volontà"...) che anche lei dovrebbe avere ogni tanto un qualche dubbio.
Naturalmente non contavo di farle cambiare opinione, saluti
Massimo
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Paolo Selmi
Thursday, 01 September 2022 00:13
Perdonami Massimo per il ritardo nella risposta, che peraltro sarà l'ultima anche se l'argomento è invero molto interessante e meritevole di ben altre considerazioni.

Nel suo ragionamento ci sono due elementi che mi portano a pensare che, oltre a non esprimermi bene, nel non rileggermi e seminare ovunque errori, non riesca neppure a trasmettere i significati così come li intendo.

Primo elemento:
Nutro il massimo rispetto per il popolo ucraino, con cui peraltro sono a stretto contatto un giorno si e uno no per il lavoro che faccio. Nutro il più profondo disprezzo per chi, da Kuchma a Zelenskij, passando per Poroshenko, ha provocato ed è pienamente responsabile della tragedia attuale.

Secondo elemento:
Il conflitto nel Donbass non ha nulla a che vedere con la mia valutazione personale dell'azione politica di Vladimir Putin. Da comunista, constato che il socialismo è un'altra cosa. E non solo peraltro in Russia, dove Putin non si è mai sognato di ripristinarlo, ma in Paesi se-dicenti socialisti.

Premesso questo, il colpo di Stato del 2014 non lo hanno fatto i russi. Le bombe su Doneck, su Lugansk, i civili massacrati a Odessa, non sono invenzioni dei russi. L'aeroporto di Mariupol' trasformato in Abu Ghraib per gli oppositori politici, non è un'invenzione dei russi. L'annientamento delle radici linguistiche, religiose e culturali di una parte consistente del popolo ucraino, quella di etnia russa, non è un'invenzione dei russi. La cancellazione dai programmi scolastici dell'ucraino Bul'gakov, per dirne uno, non è invenzione dei russi. I soldati che calpestano la bandiera rossa davanti alla vecchia, filmando il tutto mentre la umiliano, non sono opera della propaganda russa. Anzi, nell'idea idiota di chi ha filmato e fatto girare il tutto, doveva servire da "colpirne uno per educarne cento". "Libro e moschetto", come ampiamente documentato proprio in queste pagine, non è invenzione dei russi. Il razzo che oggi ha incendiato 15.000 tonnellate di grano in un deposito, non è un'invenzione dei russi. Le autobombe che in tre giorni hanno fatto saltare in aria politici di Cherson e Zaporozh'e, non sono invenzioni dei russi. La scelta del regime fascistoide di Kiev di passare dalla MULTIETNICITA' della propria composizione così come ereditata dalla Repubblica Socialista Sovietica d'Ucraina, all'EPURAZIONE di tutto quanto non sia riconducibile all'immagine artificiale di "ucrainità" creata negli ultimi trent'anni, con tutti gli annessi e connessi, ivi compreso il genocidio di "moscaly" e "omoskalennye", non è un'invenzione dei russi. Sputare sopra MINSK, MINSK-2 e cercare la soluzione militare al conflitto, una volta per tutte, non è stata una mossa dei russi (che fino a sette mesi fa non avevano ancora riconosciuto le due repubbliche, ma considerate sempre oblast' ucraine). Infine, non è un segreto che Zelenskij si faccia le piste e sia talmente fuori da fare video messaggi con ancora le stesse a lato e la carta di credito a fianco, con i suoi PR che li cancellano non appena notano il tutto ma non tanto velocemente da non permettere che questa visione rimbalzi qua e là dalla rete. A volte non riesce neanche a parlare. Questo solo perché mi hai citato il caso in cui ho tradotto letteralmente quanto scritto da altri. e ripreso alla fine. Unica volta, peraltro, in cui accenno a questo, anche perché non sarebbe né il primo né l'ultimo politico che pippa. E non mi fare dire altro. ma in alcuni emisferi, questa cosa, dà scandalo.

La verità per me è un processo. E' "PRAVda", nell'accezione propria del termine cui accenno in una decina di pagine in questo lavoro sui sindacati sovietici.
https://www.academia.edu/71457091/%C5%A0kola_kommunizma_i_sindacati_nel_Paese_dei_Soviet_I_parte_Dalle_origini_alla_NEP

da p. 533 a p. 543

E come tutti i processi è in formazione continua. Ma come tutti i processi che tendono alla giustizia (sPRAVedlivost') non vanno dove vogliono, non sono distaccati.

Scappo. Su academia.edu, che è un sito a cui mi ero iscritto durante il dottorato di ricerca, ho una casella di posta che leggo saltuariamente.

Ciao!

Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 29 August 2022 12:04
29/08 ore 12:00

KODEMA LIBERA

Confermata la liberazione dall’Ufficio stampa della DNR, è il suo 271° centro abitato a essere liberato, per la precisione.
https://t.me/WarDonbass/77512
La cosa si complica, e non poco, per la linea di difesa delle ff.aa. ucraine.

NATAL’JA VOVK: CHI SI INVENTA LA SUA MORTE, DI FATTO, NON LO FA (SOLO) PER VENDERE PIU’ COPIE

Tutto nasce da questo “giornalone” austriaco che diffonde “in esclusiva” foto, a dir poco sfocate, del presunto cadavere della VOVK, uccisa con 17 coltellate.
https://exxpress.at/17-messerstiche-attentaeterin-im-mordfall-darya-dugina-angeblich-tot/

Tra l’altro, l’imbecillità del servizio presupponeva un’associazione mentale, da parte del lettore, della foto scattata sullo sfondo del fiumiciattolo con maglione nero e gambe nude a quella sfocata, come se la VOVK andasse in giro sempre con quel maglione nero addosso… della serie, “toglietemi tutto, ma non…”

Ai russi son bastati pochi minuti per associare quell’immagine “austriaca” alla sua corretta origine, che è russa e risale a DUE ANNI FA.
https://ren.tv/news/kriminal/734846-podozrevaemyi-v-zhestokom-ubiistve-nevesty-ne-priznal-vinu
Un efferato delitto dove un uomo di 26 anni uccide la sua fidanzata. Efferato delitto, imprinting nella memoria collettiva di filmati e immagini, smascheramento immediato. Nell’era della diffusione globale, immediata, così come quasi sempre recuperabile di filmati e immagini, anche a distanza di tempo, in un contesto inoltre dove gli informatici russi hanno dimostrato ampiamente di sapersi muovere con notevoli abilità ed efficacia in tale mondo virtuale, che senso ha pubblicare una notizia così, clamorosamente, falsa?

A parte vendere quel giorno più copie, il motivo può essere anche un altro: coprire la VOVK nella sua fuga.
https://antifashist.com/item/specsluzhby-ukrainy-zametayut-sledy.html

Sempre questo articolo, associa a mio parere in maniera molto acuta quanto sta accadendo, la DERIVA mediatica che sta prendendo questa vicenda, visti anche “lo spessore e l’autorevolezza” di chi pubblica, con la cortina fumogena di false notizie che si è alzata subito dopo l’avvelenamento di SERGEJ e JULIJA SKRIPAL’ (Gran Bretagna, 2018)), dove le indagini portarono all’individuazione dei Gianni e Pinotto russi, ovvero “Petrov e Boshirov”
https://www.rt.com/news/446905-us-sanctions-russia-skripal/
(raccolta di articoli qui https://www.rt.com/tags/skripal-case-news/)
E di vignette satiriche qui:
https://www.meme-arsenal.com/create/meme/7986366
https://writercenter.ru/uploads/images/00/83/77/2021/04/28/avatar_blog_mishka-i-lev-petrov-i-boshirov2-big.jpg
https://mobillegends.net/%D0%B1%D0%B0%D1%88%D0%B8%D1%80%D0%BE%D0%B2-%D0%B8-%D0%BF%D0%B5%D1%82%D1%80%D0%BE%D0%B2-%D1%81%D0%BC%D0%B5%D1%88%D0%BD%D1%8B%D0%B5-%D0%BA%D0%B0%D1%80%D1%82%D0%B8%D0%BD%D0%BA%D0%B8-%D0%B8-%D0%B4%D1%80

E la morte della VOVK è il modo migliore per farla uscire di scena. Morte simulata, cambio di identità, nuova vita.

Vedremo gli sviluppi. I servizi segreti russi, intanto, continuano a indagare e il cerchio intorno ai BASISTI sembra ridursi a un’UNICA PERSONA: BOGDAN CYGANENKO, 43 ANNI, agente arrivato dall’ESTONIA IL 30/07; video resi pubblici dall’FSB qui:
https://russian.rt.com/russia/news/1042324-fsb-dugina-vovk-cyganenko?ysclid=l7ekvgzcih133975545
avrebbe fornito al a VOVK la targa del Kazachstan, i documenti con la sola foto falsa relativi alla proprietaria, realmente esistente (una certa Julija Zajko di nazionalità, per l’appunto, cazaca)
https://t.me/WarDonbass/77509
e aiutato a recuperare ciò di cui ebbe bisogno per raggiungere l’obbiettivo prefissato. Un obbiettivo, lo ricordiamo, assolutamente facile perché la DUGINA viaggiava senza scorta, senza accortezze ed era la via migliore per raggiungere il padre, ufficialmente non protetto ma, nelle valutazioni dei kuratory del piano criminale, possibile oggetto di qualche “controllo” informale o cautela nei suoi confronti. Lo CYGANENKO, inoltre, avrebbe anche aiutato la VOVK a costruire l’ordigno nel garage preso in affitto. Un altro elemento emerso è che lo CYGANENKO sarebbe scappato in ESTONIA IL GIORNO PRIMA DELL’ATTENTATO.
https://t.me/WarDonbass/77504

“THE DAY HAS COME”: RAFAEL MARIANO GROSSI IN VISITA ALLA ZAES

Cinguettio di stamattina alle cinque del capo dell’AIEA, e foto di gruppo modalità locandina dell’ennesimo capitolo della saga di Avengers, più che Quarto Stato:
https://twitter.com/rafaelmgrossi/status/1564096717397659649?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Etweet%7Ctwtr%5Etrue
Insieme al Grossi, 13 esperti “neutrali” in rappresentanza di Paesi altrettanto “neutrali”
https://zen.yandex.ru/media/kapital-rus.ru/etot-den-nastal-missiia-magate-vydvinulas-na-zaporojskuiu-aes-630c575966270055453fb638

Li terranno “graditi ospiti a pranzo e cena”, come si diceva nelle televendite della “Milano da bere”, così almeno in quei giorni si spera che le ff.aa. ucraine metteranno a tacere le armi. Le 15 auto saltate in aria ieri notte, hanno accertato le indagini, sono la conseguenza di tiri diretti d’artiglieria dalla vicina NIKOPOL’, con mortai NATO M777 da 155 mm.
https://t.me/WarDonbass/77493
Oppure, si “limiteranno” a incutere terrore nei cittadini “traditori” delle città limitrofe: è il caso di questa, ennesima,

AUTOBOMBA NELLA REGIONE DI CHERSON

A saltare per aria, questa volta, è stato VLADIMIR KOVALEV, ex-deputato colpevole di essere ora passato dalla parte dei russi.
https://t.me/rybar/37857
Il 26 agosto anche ALEKSANDR KOLESNIKOV, sindaco di BERDJANSK, era caduto vittima di un attentato, sempre con carica esplosiva sotto l’auto, e quindi deceduto in ospedale per le ferite riportate.
https://t.me/rybar/37761
Ma questo non è terrorismo… non è terrorismo di Stato, non è strategia del terrore… il tutto, legittimato oltre che dalla NATO, anche da un’EUROPA sempre più, indegnamente, complice di tutto questo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 29 August 2022 08:03
28/08 ore 22:30 aggiornamento

HIMARS-MATEMATIKA (HIMARS-математика)


Questo contributo su telegram, a firma di VIKTOR JACENKO, organizzatore e politico dell’area di CHERSON è pure vecchio di qualche giorno, ma il titolo (il “denotatore”, come lo chiamava la povera Paola Cagnoni, mentre cercava di aprirci gli occhi sul mondo della semiotica…) invogliava al suo mantenimento, alla sua emersione dallo spietato setaccio che ne vede scorrere a migliaia verso l’oblio.

A proposito di scorrere, nello scorrere il video verso il basso son capitato su un mio, di lavoro, che parlava per la prima volta delle stragi di Stato a NOVAJA KACHOVKA. Era il 12/07. Da allora, lo JACENKO stima a oggi oltre 200 HIMARS solo su 2 OBBIETTIVI: la centrale idroelettrica di NOVAJA KACHOVKA e ormai la bestia nera ANTONOVSKIJ MOST.
https://t.me/swodki/153411

Sempre lo JACENKO stima (AL RIBASSO) il costo complessivo fino a oggi di questa operazione in CINQUANTA MILIONI DI DOLLARI USA.

Consideriamo che fino a oggi, peraltro, NESSUNO DEI DUE OBBIETTIVI è stato raggiunto, e che rimettere in sesto dopo ogni attacco le aree danneggiate, fra stipendi e materiali è stato di circa tre milioni di dollari.

Questa proporzione, cinquanta contro tre milioni, è indicativa di altri tipi di proporzione:
- SPRECO di soldi e risorse da febbraio a oggi VS “guerra al RISPARMIO” da parte dei russi che si traduce in
- INEFFICIENZA nell’impiego delle stesse VS EFFICIENZA (dovute non solo a una maggiore capacità di visione e alla detenzione pressoché totale dell’iniziativa, ma anche a un divario QUALITATIVO, prima ancora che quantitativo, sempre maggiore fra le forze in campo, dovuto a un
- sempre maggior rapporto fra DECRESCITA (numerica, psicologica e di risorse) delle ff.aa. ucraine VS CRESCITA continua e impressionante delle forze alleate, e non tanto numerica, quanto della loro capacità di reazione e adattamento tattico-strategici di fronte all’introduzione di nuovi ordigni: gli HIMARS vengono lanciati a botte di sei, come da lanciarazzi multiplo a essi dedicato. Inizialmente le forze alleate riuscivano a tirarne giù solo il primo, ora ne intercettano tranquillamente la metà (https://t.me/vysokygovorit/9217)

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 28 August 2022 22:52
28/08 ore 22:30 aggiornamento

KODEMA


Dal fronte la novità più rilevante è, SENZA ALCUN DUBBIO, la caduta di KODEMA.
Che la si guardi in questa breve animazione
https://t.me/zastavnyii/1311
o su questa mappa
https://topwar.ru/uploads/posts/2022-08/photo_2022-08-28_10-43-47.jpg
la sostanza non cambia: la linea SEVERSK-ARTEMOVSK sta cedendo a sud della roccaforte ucraina. La perdita di KODEMA, infatti, consente di mettere sotto pressione ZAJCEVO a nord e, in ultima istanza, rende possibile l’attacco ad ARTEMOVSK da SUD e SUD-EST, andando a saldare la linea di fronte con quella fetta di città, all’ingresso a est, già liberata dagli alleati.

Alle 18:50 usciva sul canale telegram Grey Zone questo video che mostrava soldati russi nella zona centrale di questo villaggio, e informazioni fornite direttamente da loro riguardavano la liquidazione di ultime sacche di resistenza e la conferma dei loro avanzamenti. Quindi, per attestare la veridicità dell’informazione fornita, si faceva vedere la loro posizione sul GPS del telefonino.
https://t.me/grey_zone/14810
Notizia ripresa qualche ora fa anche da canali più prudenti.
https://www.nakanune.ru/news/2022/08/28/22673729/
https://news.rambler.ru/troops/49244016-rabotaem-prodvigaemsya-russkie-dobrovoltsy-voshli-v-kodemu-i-zamykayut-koltso-vokrug-bahmuta/

In questo caso, la prudenza davvero non è mai troppa perché la caduta di KODEMA davvero complicherebbe, e non poco, le sorti di una linea difensiva sempre più traballante.

Di fatto, possiamo affermare a due giorni dalla fine di agosto che la “controffensiva” delle ff.aa. ucraine non c’è stata – finora, ma è ragionevole ipotizzare di prolungare questo lasso di tempo e non di poco – proprio grazie a questi attacchi continui e su più punti che hanno chiamato tutte le riserve a una mobilitazione che ne ha reso impossibile l’impiego in manovre offensive o controffensive.

Terremo monitorata la situazione.

TORNANDO A CASA: CODE AL CONFINE DI ZAPOROZH’E VERSO LA ZONA LIBERATA

I cittadini ucraini che cercano riparo nella zona liberata, nella stessa zona attualmente sotto il tiro della rappresaglia fascista di KIEV, sono in costante aumento. La situazione a uno di questi valichi non ufficiali è quella riprodotta in questo video.
https://t.me/RVvoenkor/24356

La contromossa di KIEV potrebbe essere deportare in massa i cittadini delle regioni di CHARKOV e di ZAPOROZH’E all’ovest, per non perdere quella che per loro è solo carne da cannone. La stessa che ora sta scappando in massa dai suoi autoproclamati “difensori”. “Difensori” che ancora oggi

BOMBARDANO ZAPOROZH’E: SILENTE L’OCCIDENTE

Drone kamikaze lanciato in giornata contro la centrale, per la precisione contro il deposito di uranio consumato della Westinghouse, come denunciato da Vladimir Rogov dell’amministrazione comunale
https://t.me/vrogov/4445
Queste le foto del drone abbattuto dalla contraerea alleata:
https://t.me/swodki/154441

Sempre Rogov un’ora fa ha denunciato il lancio di QUATTRO RAZZI minimo sulle case popolari di Energodar, la città a fianco della centrale.
https://t.me/vrogov/4448
Bilancio attuale: 15 macchine saltate in aria e andate a fuoco,
https://t.me/vrogov/4453
sette feriti, di cui due gravi.
https://t.me/vrogov/4454

Ennesima rappresaglia nazifascista fatta passare come i russi che si “sparano da soli” (rullo canale rai notizie di poco fa), ennesimo

DELITTO SENZA CASTIGO

12 vittime è il bilancio odierno attuale per quanto riguarda la DNR
https://t.me/DNR_SCKK/10218
di cui due morti e dieci feriti.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 27 August 2022 23:44
27/08 ore 23:00 aggiornamento


DONBASS

All’incessante fuoco di artiglieria alleata sulle posizioni corrisponde un relativo indebolimento delle postazioni di difesa ucraine. Le perdite sono, al momento, rimpiazzate ancora dall’arrivo di riservisti dalle retrovie, ma in misura sempre inferiore, specialmente in rapporto ai mesi precedenti. Questo obbliga le ff.aa. ucraine a ritirarsi da posizioni ormai indifendibili e riposizionarsi qualche centinaio di metri più indietro.

E’ quanto accaduto oggi ad AVDEEVKA, per esempio, dove gli alleati hanno guadagnato duecento metri lungo la linea di fronte urbana.
https://t.me/voenkorKotenok/39662

Lo stesso può dirsi della zona di UGLEDAR
https://t.me/nm_dnr/8860

piuttosto che di PESKI, come da carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/cT4L2r2/ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/cT4L2r2/ru.jpg
In particolare, l’avanzata in questo caso corrisponde a un intenso fuoco di artiglieria sulle retrovie, che oltre a complicare notevolmente l’approvvigionamento e la rotazione delle prime linee, genera panico fra i soldati che si sentono continuamente attaccati e in pericolo.
https://t.me/rybar/37809

Infine, notizia dell’ultim’ora non ancora ufficiale, è quella che vorrebbe caduta KODEMA, sotto ARTEMOVSK. Vedremo ben presto se corrisponderà al vero.
https://t.me/voenkorKotenok/39663

UCRAINA: ARRUOLAMENTI SEMPRE PIÙ DIFFICILI FRA SPOPOLAMENTO E CARENZA DI UOMINI

La popolazione ucraina nelle zone controllate dal regime di KIEV, in questo momento, arriva a malapena a 20 milioni di persone.
https://t.me/WarDonbass/77413

La percentuale di possibili riservisti si riduce sempre più, così come aumentano sempre più i renitenti alla leva, andati letteralmente a pescare casa per casa, come in questo filmato da ODESSA:
https://t.me/boris_rozhin/61527

Naturalmente, in queste condizioni, decade il “milione di baionette” annunciato da Zelenskij (insieme alla controffensiva di agosto, a LISICHANSK come ultima città in mano ai russi, a Mariupol’ che “resiste”, e tanti altri ancora da inizio febbraio…).

E alle ff.aa. ucraine non resta che la rappresaglia, in pieno stile nazifascista.

DELITTO SENZA CASTIGO: ACCADDE OGGI

I bombardamente su DONECK e MAKEEVKA iniziano già dal mattino, dalle cinque per la precisione, su obbiettivi civili di nome e di fatto,
https://t.me/epoddubny/12062
in maniera “caotica”, come sottolinea questo corrispondente, e con già sette feriti.
https://t.me/epoddubny/12069
Confermati, ancora una volta, i lanci di HIMARS e proiettili da 155 mm provenienti dai mortai M777 NATO.
https://t.me/vysokygovorit/9205

Fortunatamente, quasi ogni giorno lo spionaggio russo riesce a recuperare le coordinate dei depositi dove entrambi sono stoccati e, più spesso proiettili di M777, ma sovente anche gli HIMARS, saltano in aria e non arrivano a destino.
https://antifashist.com/item/minoborony-v-dnepropetrovskoj-oblasti-unichtozhen-krupnyj-sklad-boepripasov-k-amerikanskim-rszo-himars-i-gaubicam-m777.html

In ogni caso, la centrale di Zaporozh’e anche oggi è stata sotto attacco.
https://t.me/rybar/37788
E la denuncia con le prove dei lanci criminali da parte di KIEV alla Centrale, presentata oggi dalla Russia al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, non avrà alcuna eco.
https://iz.ru/1386319/2022-08-27/rossiia-rasprostranila-v-sovbeze-oon-pismo-s-dokazatelstvami-obstrela-ukrainoi-zaes

HIMARS, INTERESSI DEI KURATORY (E DELLE LORO LOBBY) E AZIONI FARSA

Le V2 di questo conflitto, i missili in grado di cambiarne le sorti, si sono dimostrati per quello che sono: armi temibili SE USATE OPPORTUNAMENTE.

Invece, oltre che usarli per sventrare case popolari o alberghi, le teste “pensanti” di KIEV li usano quotidianamente su obbiettivi assolutamente IMMUNI da tali armi: micidiali, precise, difficilmente abbattibili, specialmente quando lanciati sei di fila e allora qualcuno arriva a destino… ma con una testata assolutamente insufficiente per buttare giù, per esempio, un ponte.

E’ il caso dello ANTONOVSKIJ MOST sul DNEPR, dalle parti di CHERSON. Oltre CENTO sono gli HIMARS lanciati (di cui quaranta negli ultimi giorni)
https://t.me/boris_rozhin/61314
e, tutti quelli arrivati a destino senza essere stati intercettati, più che buchi nell’asfalto non sono riusciti a fare.

Ragioniamo allora su questo dato
150 000 dollari cadauno x 100 = 15 milioni di dollari
https://www.russiapost.su/archives/304070
Finora spesi per buttare giù un ponte che sta in piedi, con inoltre un altro ponte galleggiante già in funzione sempre sulla stessa tratta, appena costruito dai genieri russi ed entrato in funzione dal primo agosto.
https://t.me/WarDonbass/74746

Tutto questo mentre in Occidente si decantano le lodi di queste novelle V2. A che pro? A un solo pro: le azioni della LOCKHEED,
https://t.me/rybar/37764
produttrice di queste V2, e assolutamente bisognosa di dati tangibili da esibire ai mercati, che non siano i fallimenti sull’Antonovskij, i sempre maggiori missili intercettati e abbattuti, e le macerie delle case popolari su cui li impiegano le ff.aa. ucraine. Ecco allora che questo ponte abbattuto costituisce una pubblicità irrinunciabile per un prodotto immesso sul mercato delle armi con una nomea che, giorno dopo giorno, è smentita. Ecco come, per esempio, una logica esterna persino a quelle di un conflitto militare che ne prevederebbero un uso più consapevole e appropriato, riesce a imporsi e a far perdere tempo, soldi e risorse a un esercito che sta perdendo tutto, tranne la propensione al suicidio.

Aggiornamenti a seguire domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 26 August 2022 18:12
26/08 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE


L’incessante pressione sul fronte EST dell’artiglieria delle truppe alleate continua a causare gravi perdite e a smantellare, pezzo per pezzo di cemento armato, l’imponente linea difensiva ucraina. Effetto collaterale è l’abbandono delle posizioni assegnate, espressione concreta del rifiuto di continuare a combattere in queste condizioni.

Così han fatto l’INTERA 53° brigata meccanizzata a NOVOMICHAJLOVKA (DNR) e sempre l’INTERA 93° brigata meccanizzata a DIBROVNOE (CHARKOV)
https://ria.ru/20220826/ukraina-1812282903.html

A questo dovrebbero sopperire gli attuali 10.000 soldati ucraini (per un totale di 30.000 previsti per fine anno) mandati per addestramento in Gran Bretagna, cui peraltro abbiamo già accennato.
https://t.me/voenkorKotenok/39643
Nuova carne da cannone, addestrata, avvezza alla terminologia e alle modalità operative dei nuovi padroni, così come alla loro lingua. Difficile, tuttavia, che cambi qualcosa, quando l’ordine di grandezza delle loro perdite è di 700-1000 unità al giorno. Un’agonia prolungata, nell’indifferenza totale di un popolo che, sempre più, sta diventando rancore.

INNA IVANOCHKO, O DEL “FEDERALISMO” IN SALSA UCRAINA

Ovvero, quando arriva qualcuno e parla di “federalizàcija”…
Domanda retorica… “EST o OVEST?” Considerando che il Partito delle Regioni è fuori legge da anni, che il federalismo e l’autonomia chieste dall’EST è sempre stato condannato da KIEV sin da prima di JANUKOVICH… direi che è rimasto solo l’OVEST. Esattamente. INNA IVANOCHKO, ex-dirigente del partito Stato e ora promotrice della federalizzazione dell’Ucraina, è stata arrestata oggi per alto tradimento.
https://antifashist.com/item/prodvigala-idei-federalizacii-vo-lvove-zaderzhana-inna-ivanochko.html
Ma i popoli delle regioni dell’OVEST sono già pronti ad abbandonare la nave che affonda…

DELITTO SENZA CASTIGO

Questa casa popolare sventrata con degli HIMARS NATO a KUBYJSHEVO è il simbolo dei bombardamenti di oggi, e non solo.
https://t.me/zvezdanews/90630

17 sono i tiri di artiglieria invece verso la centrale ZAES
https://iz.ru/1385835/2022-08-26/vsu-vypustili-chetyre-snariada-po-zaporozhskoi-aes

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 26 August 2022 12:54
26/08 ore 12:30 aggiornamento

HARAKIRI


Non è Toshiro Mifune, questa volta, ma uno pseudoattore (per rispetto a Mifune) messo sullo scranno più alto a curare conto terzi il fallimento del proprio Paese. Il gesto però è identico: di fatto, oltre a colpire ieri due obbiettivi dentro la centrale con 5 proiettili di grosso calibro non intercettati dalla contraerea
https://t.me/rybar/37756
bombardando le LEP (ЛЭП линия электропередачи), ovvero le linee dell’alta tensione che collegano la ZAES all’Ucraina, si è così tagliata da sola i fili della corrente.
https://t.me/zvezdanews/90541
https://t.me/zvezdanews/90542

In questo momento, la corrente c’è, ma non passa sulle linee tagliate dai loro tiri di artiglieria, ovviamente.
All’Ucraina da questo momento e a causa di questo danno provocato dal “comandante in capo”, manca il VENTI PERCENTO della produzione elettrica nazionale complessiva.
https://t.me/boris_rozhin/61421

Un danno provocato dal “comandante in capo” conto terzi, ricordiamolo sempre questo. A MARGANEC, uno dei punti di sparo preferiti dalle ff.aa. ucraine perché diritto verso la centrale, è stato appena abbattuto dal fuoco di controbatteria russo un M777 dei kuratory. Armi che sono state fornite con “vincoli esterni”, ricordiamolo, così come gli Harpoon a Odessa o gli HIMARS sul Donbass.
https://t.me/rybar/37756

Inoltre, a completare lo HARAKIRI di KIEV, la decisione della AIEA di iniziare a smarcarsi dalla posizione intransigente di KIEV: “non ce l’abbiamo noi, non dovete andare”.
Ormai la direzione, nonostante le pressioni occidentali, è orientata per necessità sul: “E no, se funziona occorre andare a vedere come funziona... le ispezioni le dobbiamo fare.”
A prescindere se ci siano i russi, gli ucraini o sia smilitarizzata.
https://t.me/WarDonbass/77296

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Paolo Selmi
Friday, 26 August 2022 08:47
25/08 ore 08:00 aggiornamento

LA “STRAGE ALLA STAZIONE”: CONCLUSIONI


Il collettivo di RYBAR, come sempre ha fatto un lavoro molto puntiglioso e meticoloso di geolocalizzazione, in base ai pochissimi filmati e foto disponibili. Che non fosse ALLA stazione era chiaro, ma loro sono stati in grado di fissare questo dato su una mappa:
https://i.ibb.co/DMHN198/image.jpg

Era chiaro anche che si trattasse di un convoglio militare che trasportava uomini e soldati, come appare anche da questo filmato
https://t.me/boris_rozhin/61362

Ed è anche evidente che non siano stati coinvolti treni passeggeri civili, perché quella è una stazione molto piccola, dove passano treni locali con poche corse (quindi del tipo motrice+vagone) e, prima del conflitto, due treni interregionali con due corse al giorno. In entrambi i casi, non sono la tradotta con agganciati venti vagoni, di cui la metà ralle per container riconvertite uso trasporto blindati, che si vedono nel filmato.
https://t.me/rybar/37740

Ci sono state vittime civili? Purtroppo si. Quella macchina grigia che è servita ieri a noi come riferimento per collegare prima e seconda foto, già ieri mi sembrava per il danno subito collegata all’onda d’urto dell’esplosione: le lamiere del cofano e la parte sinistra completamente divelta sono deformate in maniera abbastanza inequivocabile. Su quella strada sterrata che corre a qualche decina di metri di distanza dal terrapieno su cui corre invece la ferrovia, passava in quel momento quella macchina. Chi la guidava e i suoi eventuali passeggeri sono morti. Non c’entra nulla con le 22 vittime rilanciate dai cinegiornali luce, si tratta di vittime accidentali, del tutto casuali di un attacco militare in una zona dove, di norma, non passa mai nessuno, ma quella macchina non è stata messa lì per fare scena, a differenza di tutto il resto che è stato detto. La verità, quindi, è che chi era in quella macchina è morto.
(ibidem)

CONVIVERE CON LE BOMBE

Che brutta espressione… ma è quello che da otto anni fanno i cittadini del Donbass. E ora, a differenza solo di dieci mesi fa, lo sa anche il resto del mondo (che poi faccia finta di non vedere, è un altro paio di maniche, ma questo si sa). Popolo del Donbass che convive con i blocchi di acqua e di elettricità, che convive con le macerie, che convive con la morte in agguato in ogni momento e con la perdita dei propri cari per i motivi più idioti e futili. Popolo del Donbass che fa cose come queste riprodotte in questo breve filmato:
https://www.youtube.com/watch?v=X0xH8dhglpU

Non potendo aspettare quei quattro poveri cristi di genieri che stan diventando matti a far brillare le centinaia di mine antiuomo “petali” sparse in lungo e in largo dai criminali nazisti, hanno optato per il fai da te:
1. grosso e spesso cilindro in mezzo a una strada, dove qualcosa sta bruciando a fuoco lento.
2. pinza a distanza della mina
3. appoggio MOLTO lento dentro il cilindro
4. tutti lontani, la mina esplode
Oppure tiro con la carabina.

Un carro armato delle milizie, sentendo le esplosioni e intuendo cosa stavano facendo, arriva poi a dare una mano, con una “passata” sulle mine collocate appositamente sul ciglio della strada (e che al carro non fanno nulla). Questa una mattina come le altre, in un Donbass dimenticato da (quasi) tutto l’Occidente.

SULLA “SIRIIZZAZIONE” DEL CONFLITTO

Rozhin può piacere o non piacere. Ma non gli si può negare una capacità di analisi superiore rispetto a molti altri. Già a marzo, dopo un mese di conflitto, aveva capito l’andazzo e aveva coniato questo termine: сириизация, siriizacija (siriizzazione).

https://t.me/WarDonbass/77090

L’Ucraina come la Siria. Quello che non hanno capito in tanti, in Occidente ma non solo.

- I tempi si allungano.
- Le azioni belliche procedono a rilento, seguendo logiche al risparmio che vanno ben oltre la “guerra con una mano sola” teorizzata dagli analisti americani: significherebbe, in questo caso, che almeno un soldato su due sarebbe in Ucraina. Ma qui stiamo parlando, quantomeno, di uno su sette, e forse anche meno.
- La propaganda NATO segue gli stessi, triti e ritriti, filoni di spettacolarizzazione di “stragi” tese alla demonizzazione del nemico, sulla stessa falsa riga dei caschi bianchi e delle armi chimiche di Assad (o di Saddam).
- NATO e Russia tengono le carte più importanti assolutamente coperte, in vista dei tempi lunghi che si prospettano.
- La vita e la ricostruzione procede da una parte soltanto, quella controllata dai russi (ricostruzione di Mariupol’ o ripartenza dell’economia a Cherson e a Melitopol’, processi di integrazione economica in LNR e DNR) o dai siriani (ricostruzione integrale di Aleppo).
- Dall’altra parte, macerie (vedasi Idlib, ormai, ma prima tutti i territori controllati da jihadisti, al pari dei tank buttati lì dal 2014 in un Donbass pattumiera di Kiev e mai rimossi), economia allo sfascio e un popolo, interamente “commissariato” e mandato unicamente a fare da carne da cannone in una guerra che, oramai, “non è più la sua”.
Questo schema, ancora abbozzato, è utile a mio avviso approfondirlo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 25 August 2022 19:33
25/08 ore 19:30 aggiornamento

AGGIORNAMENTO SU GORLOVKA


Un errata corrige doveroso, ma sinceramente non so quanto meno doloroso. Inizialmente era stato diffuso che erano tutti e tre, madre e figli, a essere stati uccisi da quel vile lancio di proiettili di grosso calibro: la madre è morta ma i figli (12 e 17 anni rispettivamente) sono feriti ma sopravvissuti.
https://t.me/WarDonbass/77188

ANCORA SUGLI OLTRE 200 MILITARI (e non 22 CIVILI) MORTI A CHAPLINO

I cinegiornali luce vedo che continuano imperterriti a lasciare nel rullo la notizia di una strage di 22 civili alla stazione di Chaplino, aggiungendo PARTE della replica di Mosca. Siccome si tratta di un bollettino quotidiano, ci vuol poco a riportare TUTTO il testo dedicato all’argomento, molto stringato peraltro:

Come risultato di un attacco diretto tramite missili Iskander su un convoglio militare, presso la stazione ferroviaria di CHAPLINO nell’oblast’ di Dnepropetrovsk sono stati colpiti oltre 200 soldati riservisti delle ff.aa. ucraine e 10 mezzi militari, diretti verso la zona bellica del Donbass.
В результате прямого попадания ракеты «Искандер» по воинскому эшелону на железнодорожной станции ЧАПЛИНО в Днепропетровской области уничтожено свыше 200 военнослужащих резерва ВСУ и 10 единиц военной техники, следовавших в зону боевых действий на Донбассе.
https://t.me/rybar/37715

Non 22 sono quindi i morti, ma oltre 200, e soldati, e non in una stazione, ma su una tradotta. Più dieci mezzi caricati su ralla. Abbiamo anche due foto. La prima è la stessa diffusa nel comunicato propagandistico di ieri. A fiamme domate.
https://t.me/boris_rozhin/61354
La seconda è stata scattata ancora quando l’incendio divampava:
https://t.me/boris_rozhin/61359
Sono collegabili l’una all’altra grazie ai rottami di una macchina grigia distrutta a destra dell’autopompa (II foto) e in primo piano (I foto). E’ la stessa.
Si vede chiaramente non solo che non è stata colpita nessuna stazione, ma un convoglio di soldati all’ingresso o in uscita dalla stessa: soldati di cui per altro uno (cerchiato) sta probabilmente cercando di capire se e come tirare giù il mezzo sulla piattaforma (nello stesso cerchio).
E’ stata quindi, a differenza della strage di Kramatorsk a opera delle ff.aa. ucraine sui propri cittadini, un’operazione militare, peraltro prevedibile e prevista dagli abitanti del luogo dopo oltre una settimana di continui movimenti di uomini e mezzi militari su quella linea verso il Donbass. La morte fa già orrore raccontando la verità: raccontando frottole, si può solo cercare di ingannare il proprio popolo, ma non per sempre e sempre meno.

ULTERIORI ATTACCHI ALLA CENTRALE ATOMICA

A proposito di frottole, l’amministrazione di Zaporozh’e ha definito una corbelleria (чушь) la notizia diramata dalla Energoatom dello spegnimento della centrale,
https://t.me/WarDonbass/77239
(notizia, ovviamente, ripresa e subito rimbalzata dai cinegiornali luce)

A seguito degli ennesimi attacchi missilistici sulla città e sulla centrale (ore 12:00 ora italiana)
https://t.me/voenkorKotenok/39605
Questa volta accadeva un black out generale, in quanto è stato colpito il blocco dell’alta tensione.
https://ria.ru/20220825/zaes-1812144551.html
Via la corrente dappertutto. Ed è accaduta cosa che, per esempio, i russi avevano già denunciato come possibile. PER FORTUNA IL SISTEMA DI DIFESA DELLA CENTRALE IN CASO DI GUASTO HA FUNZIONATO e alla perfezione, i due reattori funzionanti sono stati scollegati, si sono domate le fiamme nel blocco dell’alta tensione (era scoppiato anche un incendio), alle 16:00 ora italiana era stato già ricollegato il primo reattore
https://t.me/nashenergodar/619
ed è tornata la corrente dappertutto, mentre si sta lavorando per ricollegare il secondo reattore.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15562993

Né Energoatom, né i cinegiornali luce, tuttavia, accennano a quanto è accaduto per provocare questo guasto. E continuano tutti a giocare col fuoco.

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento di rilievo ma solo notizie di avanzamenti lungo le linee di fronte a EST
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15563999
D’altronde, LA notizia in questo caso sarebbe la caduta di qualche roccaforte sotto attacco da settimane o mesi. Ecco la situazione aggiornata in alcune di esse:

ARTEMOVSK
Ad Artemovsk un contrattacco ucraino diviene occasione per avanzata alleata e guadagno posizioni preziose.
https://t.me/boris_rozhin/61342

MAR’INKA
Lentamente, ma inesorabilmente, le ff.aa. ucraine cedono terreno e si ritirano. I combattimenti si sono spostati ora fra le case popolari (e da tempo deserte, in questa città trasformata da otto anni in fortezza, dove i civili sono stati fatti sgombrare ancor prima dell’inizio degli scontri attuali per collocare i soldati). Sotto la città “in superficie” (e in macerie) ce n’è una altrettanto sviluppata sotterranea, che funge da collegamento fra le varie linee e scaglioni difensivi.
https://t.me/WarDonbass/77197

Verso NIKOLAEV
Oggetto dell’offensiva alleata è attualmente la zona fra PARTIZANSKOE e LJUBNJU (le due frecce rosse di questa cartina)
https://t.me/zastavnyii/1271
Nikolaev è il grosso agglomerato a ovest, difeso da un’unica cintura di piccoli centri periferici fortificati e collegati fra loro da una fitta rete di trinceramenti e casematte. Anche in questo caso, si tratta quindi di avanzamenti a piccoli passi, per minimizzare le proprie perdite.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 25 August 2022 08:43
25/08 ore 08:00 aggiornamento

SULLA “STRAGE ALLA STAZIONE”

“Ma una strage si è consumata per un attacco missilistico russo ad una stazione ferroviaria nella regione di Dnipropetrovsk che ha provocato almeno 22 vittime, incluso un bambino di 11 anni.” (cinegiornale luce par excellence ieri sera e oggi)

E per noi italiani vuole anche dire qualcosa. La pagina è stata aggiornata, ieri sera erano 15…
Guardo sotto le foto. Macerie e rottami sparsi. Vigili del fuoco che passeggiano.

Uguali alle scene riprese mezzo secolo fa, proprio ad agosto. Uguali. Uguali al criminale, bastardo, attacco missilistico orchestrato da loro stessi (“ma noi non spariamo sui civili”…) a Kramatorsk di qualche mese fa per cui non smetterò mai di “ringraziare” Mentana che, involontariamente con le foto ai numeri di serie, scagionò allora i russi. Proprio uguali.

Il primo pensiero va al cinegiornale luce che ieri non ha dedicato mezza riga a una notizia vera, a un’autobomba vera, a un terrorismo di Stato vero, e ha dedicato ampio spazio, con tanto di riquadro twitter e foto, all’ennesima montatura. E che non riporterà mai il massacro di stamattina, a GORLOVKA, dove questa volta a finire sotto il tiro di uno di quei proiettili da 155 mm bastardi inviati da Biden, Johnson, Draghi e tutti gli altri per “aiutare” il regime fascistoide di KIEV, sono finiti una donna e due bambini.
https://t.me/boris_rozhin/61340
Giusto per iniziare la mattina. Tutti e tre morti.

Ma ormai non mi meraviglio più di nulla. Mi incazzo, quello sempre, mi vergogno per loro e basta. Basterebbe che la stessa fonte riportasse quattro foto dallo sfasciacarrozze dietro il mio paese (giusto per modernizzare i modelli di macchine) e dicesse che è Kiev (in capitale giran macchine più fighe), son stati i russi e sotto ci sono venti civili tra cui sette bambini, e lui riporterebbe senza battere ciglio e mettendo pure i grassetti. Penoso.

Openukraine, che è un canale telegram ai cui estensori probabilmente saranno destinati altri chili di tritolo, ricostruisce la vicenda per bocca stessa dei suoi lettori del luogo. Lo riporto integralmente, espressioni politicamente scorrette comprese:

Il nostro “tossico” (sic. narket, alludendo alle strisce sul tavolo presidenziale con ancora la carta di credito a fianco che certe sere neanche si premura di togliere prima del suo consueto delirio, NdT) ha detto che a ČAPLINO (caporedattori cinegiornali luce riportare anche i nomi, ogni tanto, non guasta… anche se non lo dice il primo twitter, guardare magari il secondo… NdT) son morte non 15, ma 22 persone. Ma non abbiamo né foto né video.
Наш наркет заявил, что в Чаплино погибло уже не 15, а 22 человека. Но фоток или видео как не было, так и нет.

Ecco cosa scrivono a questo proposito i nostri lettori.
Вот, что пишут по этому поводу наши читатели:

“Circa l’attacco dall’alto a ČAPLINO alla stazione, i [nostri] parenti [della zona] hanno subito chiamato: principalmente settimana scorsa, ci sono stati grossi movimenti di uomini e mezzi lungo quella tratta. I locali ne erano al corrente e sapevano che, prima o poi, se ne sarebbero accorti anche i ricognitori russi e avrebbero organizzato un lancio di artiglieria su quei convogli. Le foto reali di blindati distrutti e soldati morti nessuno le presenterà. Mentre i rottami di quelle che han presentato, dalle nostre parti ce ne sono molte di Žiguli (Fiat 124 prodotte in URSS su licenza Fiat a Togliattigrad), visto che di soldi per comprarne altre non ne abbiamo e, per il resto, in strada ci sono ancora rottami di carrarmati risalenti al 2014 (e mai rimossi! NdT), quando colonne e colonne di blindati passavano di qui giorno e notte verso il Donbass.”

"По поводу прилёта в Чаплино по железке, родственники позвонили сразу, в общем последнюю неделю там активно гнали эшелоны военной техники и живой силы, местные все в курсе и знали что рано ли поздно разведка вычислит и прилетит. Реальные фото никто не выставит чтоб не видели разбитые бронехрени и мёртвых солдат. А по поводу машин на фото - жигулей там полно т.к. у людей нет средств на другие машины, да и дороги разбили танками ещё в 14 году, когда на Донбасс гнали колонны день и ночь месяцами".

E così, questa volta per davvero i missili son caduti sul convoglio militare dei banderisti.
Так что получается, действительно попали в поезд с бандеровцами.
https://t.me/OpenUkraine/24930

L'ultima frase sul tossico la risparmio.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 24 August 2022 19:25
24/08 ore 19:10 aggiornamento

IVAN SUSHKO


Ivan era un ragazzo, un uomo, che aveva fatto una scelta ben precisa. Qui in una sua foto recente, mentre rendeva omaggio nel Giorno della Vittoria e nell’uniforme dell’Armata Rossa a uno dei tanti vechnyj ogon’ (“fuoco eterno”) che ardono per quei venti milioni di morti che hanno dato a loro (e a noi, ma chissenefrega…) la libertà dal nazifascismo.
https://t.me/vrogov/4341

Era diventato sindaco di Michajlovka, regione di Zaporozh’e. Questo il suo ultimo discorso pubblico, pronunciato due giorni fa:
https://t.me/vrogov/4346

Stamattina, mentre usciva di casa per portare la bambina all’asilo,
https://smotrim.ru/article/2906430
è saltato in aria insieme alla sua auto.
https://antifashist.com/item/v-moment-vzryva-v-mashine-ivana-sushko-nahodilas-ego-maloletnyaya-doch.html
La bambina è ferita ma, per puro miracolo, si salverà. Con impressa sempre nella mente l’immagine di suo padre straziato dal criminale ordigno esplosivo posto, ancora una volta, da uno Stato altrettanto criminale e terrorista. Suo padre che non sarebbe neppure morto sul colpo, ma si sarebbe spento poco dopo in ospedale per le ferite riportate e con in mente, lucidamente, l’immagine di una figlia che non vedrà mai crescere, sposarsi, avere dei figli a sua volta.

Да, сегодня мы переживаем сложные времена, но я верю, что вместе мы выстоим!
“Si, oggi viviamo momenti difficili, ma sono sicuro che insieme ce la faremo!”

Così concludeva IVAN il suo discorso di due giorni fa. Così ha concluso oggi la sua vita per una mano assassina e impunita, che ha celebrato così il giorno della propria “indipendenza”. E non solo a Zaporozh’e.

IL CENTRO COMMERCIALE GALAKTIKA A DONECK

Un centro commerciale un po’ come gli altri, e un po’ diverso, perché vendeva tanto materiale per l’edilizia e le costruzioni, al punto di essere un riferimento per la popolazione di Doneck. Un centro commerciale vero, e non un improvvisato deposito di armi e munizioni come nel caso della provokacija ucraina di oltre un mese fa. Oggi, intorno alle nove, è stato oggetto di attacco missilistico da parte dei criminali di Kiev (questo servizio filmato è datato 9:49)
https://ren.tv/news/v-mire/1015755-ukrainskie-natsionalisty-obstreliali-torgovyi-tsentr-v-donetske?ysclid=l77tqglgue76177930
Quindi si può presumere che i filmati siano di almeno un’ora prima.

Si sono subito alzate fiamme e una grossa nube nera, dato che molti dei materiali per l’edilizia stoccati sono di plastica e gomma
https://t.me/rian_ru/175374

Data l’ora di apertura era ancora poco frequentato, il personale è stato fatto immediatamente evacuare e non ci sono state vittime. Ancora oggi pomeriggio continuava a bruciare,
https://tvzvezda.ru/news/20228241422-CisQy.html
fino a essere del tutto distrutto. A differenza della provokacija di cui sopra, qui c’era veramente merce a uso civile. Qui alcuni cittadini mettevano in salvo beni di vario genere, dai detersivi alle biciclette.
https://tvzvezda.ru/news/2022824165-Di9Ia.html

ALTRI DUE ARRESTI ALLA CENTRALE ATOMICA

Con l’accusa di aver fornito informazioni ai militari ucraini sulla posizione di macchinari e strumentazioni all’interno della centrale.
https://t.me/vrogov/4352
Ma per i cinegiornali luce, sono i russi che si sparano da soli…

NATAL’JA VOVK: NUOVI SVILUPPI

Una settimana dopo essere arrivata a Mosca, presentando passaporto kazako, concludeva un contratto di locazione per un garage a 4 km dal suo appartamento (filmato visibile in questo articolo)
https://ren.tv/news/kriminal/1015954-vovk-s-poddelnym-pasportom-arendovala-garazh-pered-ubiistvom-duginoi?ysclid=l77vq62hbu944590365
Sempre qui, ci sono i messaggi w-app del proprietario del garage con la signora, che aveva fretta di concludere, che aveva pagato in anticipo un mese, ma che poi non si era più sentita. Mentre il proprietario ne aveva bisogno perché doveva liberare il garage dal primo di settembre. Il 20 era la scadenza che le aveva dato il proprietario. La stessa mattina la signora lasciava le chiavi del garage al vigilante di quest’area garage e se ne andava. Al festival Tradicija, e quindi dritta in Estonia.
https://t.me/OpenUkraine/24890

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 24 August 2022 12:31
24/08 ore 12:00 aggiornamento

(SEGUE E CONCLUDE DAL PRECEDENTE)


Parliamo sempre di “indipendenza”. Dopo aver visto come è stata ottenuta, vediamo ora IN QUESTA LUCE le mosse finora attuate, cinicamente (“I would have been losing $7 billion a month since last October”) dal burattino di Kiev per attuare il piano dei suoi kuratory d’oltremanica e oltreoceano NONOSTANTE gli ammonimenti e i segnali, inequivocabili, da Mosca.

Per farla breve, l’Ucraina per stare in piedi ha bisogno di soldi dall’estero. L’anno scorso, mentre Zelenskij decideva di tirare dritto e, nel tacere al proprio popolo:
- sul piano di invasione del Donbass in preparazione
- sulle conseguenze certe che tale azione avrebbe avuto da parte russa
Faceva a suo modo un calcolo MIOPE costi-benefici da cui emergeva che, deviare da tale linea, sarebbe costato sette miliardi di dollari al mese,
Lo Stato in mano al burattino di Kiev era uno Stato indipendente, autonomo.

SULL'“INDIPENDENZA” POLITICA

Vediamo oggi come è messo. Prima DA UN PUNTO DI VISTA POLITICO, cosa di cui non parla nessuno o, meglio, se ne parla dando per scontata la RETORICA DI REGIME (questa volta il nostro...).

Perché l’indipendenza dell’Ucraina, di TUTTA l’Ucraina (Crimea e Donbass compresi), è “sacrosanta”… Vero Draghi? Vero Erdogan? (qualcuno dovrebbe dire, per inciso, a quest’ultimo, che anche l’indipendenza di Cipro è sacrosanta, così come quella di Siria e di Iraq… che si ritirasse da tutte e tre. Così, nell’immediato. Poi, volendo andare a ritroso seguendo il suo “ragionamento”, ci sarebbe Costantinopoli… )

Ieri DUDA, presidente della Polonia, ha fatto visita a ZELENSKIJ su invito ufficiale per bocca del suo portavoce ERMAK. DUDA esponente di una delle maggiori colonie NATO sul territorio Europeo che, in cambio del suo servilismo e della promozione incondizionata di una guerra ibrida contro la Russia, che si esplica in
- servizi logistici
- servizi di intelligence
- operazioni di pressione, a ogni livello, all’interno della UE (V colonna)
- operazioni di disturbo, in particolare verso l’enclave di KALININGRAD,
promuove una propria “politica estera”, dichiaratamente espansionistica.

ESPANSIONISTICA verso dove? Non verso la Russia, non verso la Bielorussia… cosa resta?
Quei TERRITORI D’UCRAINA che, come abbiam visto nel pezzo precedente, già nel 1991 avevano votato CONTRO la continuazione dell’esperienza sovietica. Quei territori di cui si parla da mesi possano andare SOTTO IL CONTROLLO DI UN “CONTINGENTE DI PACE”… POLACCO. Quei territori che finora non è accaduto perché la Polonia è un Paese NATO e fare quel passo significherebbe per la RUSSIA il passaggio da SVO (operazione bellica speciale) a GUERRA. Con tutti gli annessi e connessi già segnalati, ivi incluse opzioni finora usate solo come deterrente.

Eppure, la visita di ieri è stata collegata da almeno due analisti
https://ria.ru/20220824/polsha-1811719180.html
https://www.mk.ru/politics/2022/08/23/politolog-sdelal-prognoz-chto-obsudyat-zelenskiy-i-duda-na-peregovorakh.html
proprio a questo. A cercare di trovare un modo per “farla sporca”, ovvero per farla senza che nessuno possa obbiettare qualcosa o che, se lo faccia, “passi dalla parte del torto”.

I soliti sospetti complottistici di Mosca? Intanto, ieri è stato siglato un memorandum di “difesa cibernetica collettiva”. Primo piede nella porta per altri tipi di difesa, al momento ancora tabù.
https://ria.ru/20220822/kiberzaschita-1811323460.html?in=t
Inoltre, in base all’accordo bilaterale PL-UA ricordiamo, come già notato su queste pagine, che i cittadini polacchi possono essere, per esempio, eletti a capo delle amministrazioni, locali e non, in quanto godono ESATTAMENTE DEGLI STESSI DIRITTI POLITICI ED ECONOMICI di quelli ucraini. Stiamo parlando, da un punto di vista strettamente giuridico, di un Paese UE e uno EXTRA-UE. Dove il primo ha ottenuto le carte politiche (prima ancora della piena possibilità economica, come si conviene agli imperialismi straccioni) per colonizzare il Paese “fratello”. Il tutto, naturalmente, non solo col beneplacito ma incoraggiato dal regime di KIEV.

Già questo ATTEGGIAMENTO, da parte di ZELENSKIJ e delle sue camarille, la dice lunga sulla “INDIPENDENZA” dell’Ucraina, di TUTTA l’Ucraina… (questi non sono mantra, anche se vorrebbero esserlo… quindi non è ripetendoli che si crea un’onda karmica in grado di influire anche sui processi materiali...)

Questo OVEST sempre più staccato e che resterà da capire solo COME sarà perso (cosa alla Polonia, cosa all’Ungheria, cosa alla Moldavia o alla Romania, ecc.) è IL FRUTTO, IL RISULTATO della politica scellerata dei kuratory d’oltremanica e d’oltreoceano a cui la marionetta (sempre a proposito di INDIPENDENZA politica) di Kiev fa riferimento.

La legge sulla PRIVATIZZAZIONE DELLE TERRE, sempre parlando di INDIPENDENZA POLITICA (un’ottima sintesi qui)
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23675-f-william-engdahl-di-chi-e-il-grano-che-arriva-dall-ucraina.html
APRE LA PORTA A UN’ULTERIORE SVENDITA DI MILIONI DI ETTARI IN FAVORE DELLE MULTINAZIONALI DEL COMPLESSO AGROALIMENTARE A STELLE E STRISCE. MULTINAZIONALI CHE PERALTRO USANO SU TERRITORIO UCRAINO OGM, AL MOMENTO PROIBITI IN UE (sempre in tema di “indipendenza”).

Inoltre, come già notato su queste note, NELLE PIE ILLUSIONI DELL’OCCIDENTE si profila per l’UCRAINA il COMMISSARIAMENTO: certo, quando tutto questo sarà finito, loro avran vinto e i “cattivi” avran perso, ricacciati indietro, distrutti, smembrati in mille pezzi come da piani che si elaborano alacremente qui, tra le fila della cosiddetta “opposizione democratica”…

Quindi di pie illusioni stiamo parlando. Il problema è che intanto, ne stiamo parlando. Che un’UCRAINA GOVERNATA DA UN CARTELLO BM-FMI-UE CHE PROCEDA A ULTERIORI PRIVATIZZAZIONI E SVENDITA DEL SUO PATRIMONIO, VA BENE E STA BENE ANCHE A KIEV. Dove sono i “democratici”? Quelli che stanno “dalla parte giusta della storia”?

In ultima analisi quale indipendenza politica, quindi, sta festeggiando il regime fascistoide di KIEV? A differenza di un anno fa, quella che giustifica il suo grado di potere intermedio su milioni di persone per continuare a usarle come carne da cannone per ordine e conto dei suoi kuratory.

SULL'“INDIPENDENZA” ECONOMICA

Parliamo ora dell’ “indipendenza” ucraina dal punto di vista economico. Qui c’è già chi ne ha parlato, e ampiamente. E non una grancassa di Mosca, ma MARIA REPKO, Direttrice del Centro per la strategia economica in Ucraina, sulle pagine di Foreign Policy:
https://foreignpolicy.com/2022/08/04/ukraine-economy-collapse-aid/

DEI 31 MILIARDI DI EURO PROMESSI, FRA FEBBRAIO E IL 28 GIUGNO, NE SONO ARRIVATI 7,6. Questo in un Paese dipendente fortemente da tali soldi, significa la catastrofe.

20 LUGLIO: COME SAPPIAMO, CHIESTO E OTTENUTO IL CONGELAMENTO DEL DEBITO IN EUROBOND. Problema differito, non risolto.

Intano, LA BANCA NAZIONALE D’UCRAINA PERDE (SOLO LEI!) UN MILIARDO DI DOLLARI LA SETTIMANA PER DIFENDERE LA VALUTA NAZIONALE dalle speculazioni, tasso di cambio, eccetera.

A fine giugno le riserve valutarie erano stimate in 23 miliardi di dollari. Che a questo ritmo andranno in fumo ben presto.

SPESE MILITARI, PERCENTUALE SUL BILANCIO STATALE:
- 36% (giugno 2022)
- 6,6% (gennaio 2021)
(ma l’intero grafico pubblicato sull’articolo è “interattivo” e consente col puntatore del mouse di leggere i numeri dei dati di riferimento)

Lo Stato è arrivato a giugno a perdere, nel proprio bilancio, 6 miliardi di dollari (5,77), compensati in parte dai finanziamenti esteri (3,6 mld).

Da MARZO a MAGGIO 2022, lo Stato con le PROPRIE ENTRATE riusciva a coprire SOLO IL 40% del proprio FABBISOGNO per mandare avanti la macchina statale, un altro 40 lo copriva la banca centrale, emettendo soldi e obbligazioni, quindi carta straccia, il rimanente 10 erano prestiti.

Il bilancio import-export era in ATTIVO fino a gennaio 2022 (tabella successiva col diagramma), dopo di che caduta libera fino al -3 miliardi di dollari di giugno.

A questo aggiungiamo le PERDITE. Anche qui, fonti ucraine: La Scuola d’Economia di KIEV stima:
PERDITE INDIRETTE: 128,8 miliardi di dollari
PERDITE DIRETTE: 108 miliardi di dollari
https://ria.ru/20220809/ukraina-1808130827.html
In particolare, non meno di:
- 388 aziende
- 43.000 mezzi agricoli
- 2.000 strutture commerciali
- 18 aeroporti
- 28 depositi di idrocarburi.

Questo, come già ricordato in una delle PRIMISSIME note pubblicate su questo sito, in un QUADRO ECONOMICO GIA’ COMPROMESSO DA ANNI di cattiva gestione dell’economia. E “cattiva” è un eufemismo, considerando corruzione e malaffare. Questo, attestato anche dall’allora sindaco ucraino di Cherson in un’intervista pubblicata mesi fa su queste pagine. CORRUZIONE CHE, PERALTRO, IN QUESTO CONTINUO AFFLUIRE DI DENARO DALL’ESTERO NON E’ AFFATTO DIMINUITA, INTERESSANDO OGNI LIVELLO DI CATENA DECISIONALE.
https://iz.ru/1376693/mariia-vasileva/neskromnaia-pomoshch-za-piat-mesiatcev-es-vydelil-ukraine-bolee-eu89-mlrd

Ricordiamo inoltre, giusto a titolo informativo, che ancora a fine gennaio di quest’anno E A DIFFERENZA DELLA CRIMEA, DNR e LNR per la FEDERAZIONE RUSSA erano, così come da otto anni a questa parte, due OBLAST’ all’interno dell’UCRAINA secondo quando era stato concordato nell’accordo MINSK-2. Un accordo invocato nell’attuazione da una parte sola solamente e mai considerato da chi lo riteneva peggiorativo e da “superare sul campo”, come in NAGORNO-QARABAGH. Ma la Russia non era l’Armenia… tutta qui, la differenza.

L’Azerbaigian si è così ripreso praticamente tutto il Nagorno-Qarabagh, lasciandone solo un pezzetto solo perché, all’ultimo momento, l’Armenia ha chiesto aiuto ai russi, ed è continuato a esistere come Stato. Anzi, coi rincari delle materie prime starà facendo affari d’oro. L’Ucraina NON si è ripresa il Donbass, non si riprenderà la Crimea e si è suicidata sotto ogni profilo: politico, economico, demografico (emigrazione a milioni, oltre che i profughi, 3,4 dei quali nella sola Russia), sociale e culturale: non basta “vincere” Eurovision… occorre rivedere l’intera catena di produzione educativo-culturale che da otto anni, come abbiamo documentato, è centrata sul binomio “Libro e moschetto”. E che come per il nazifascismo, ha portato anch’essa all’attuale suicidio culturale, ovvero a quel vicolo cieco da cui l’ASSOLUTA assenza di prospettive secondo tale linea.

Il “coma” in cui versa l’Ucraina e di cui parla lo stesso Zelenskij (ma solo per lamentarsi coi finanziatori e guardandosi bene dall’assumersene la responsabilità diretta), quindi, non è solo economico. Ma traduciamo l’intera citazione di questa “perla”, pronunciata dal “presidente” nel corso di un incontro con studenti australiani: “L’economia oggi è in coma. E noi dobbiamo far sì che il mondo intero, come dottore, faccia sì che essa respiri” ("Экономика сегодня в коме. И мы должны всем миром, как врачи, сделать так, чтобы наша экономика дышала)
https://ren.tv/longread/1010442-ekonomika-ukrainy-prevratilas-v-zhivoi-trup

Pertanto, si riconosce, si ammette pubblicamente che, in tutto questo, finanziamenti esteri sono tesi unicamente a tenere il respiratore attaccato alla macchina statale, per pagare gli stipendi ai soldati, e – aggiungiamo noi – continuare a far fare loro da carne da cannone conto terzi. “Terzi” che pian piano si pappano tutto, con aiuti da una mano e prestiti dall’altra, peraltro. Niente si fa per niente.

E l’Ucraina, che fino all’anno scorso era uno Stato sovrano, che fino all’anno scorso poteva dire: “Minsk-2, sediamoci e parliamone” (ma non poteva sedersi allo stesso tavolo dei “terroristi”), per continuare nella sua scellerata politica di “soluzione azera” del conflitto nel Donbass, confermata tutt’ora da ancor più insensata corsa al rialzo inclusiva di Crimea (i bombardamenti di questi giorni su Sebastopoli vogliono ricordarlo al mondo intero che non sono “solo parole e chiacchiere”), sta perdendo tutto, si sta autodemolendo e legandosi sempre più stretto il cappio occidentale intorno al collo, guadagnandosi il titolo di “Stato-kamikaze”.

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Paolo Selmi
Wednesday, 24 August 2022 08:43
24/08 ore 08:00 aggiornamento

Oggi è festa nazionale in Ucraina. Un regime si riconosce come tale anche dalle sue feste. Velocemente, perché non è un saggio storico e perché devo andare a timbrare, alcuni dati:

1. Questa la cartina della Repubblica Socialista Sovietica di Ucraina, oblast’ per oblast’, sui risultati del referendum del 17 MARZO 1991. Referendum per tutta l’URSS, che chiedeva il consenso a tutti i cittadini per continuare l’esperienza sovietica. In percentuale sono indicati i SI alla conservazione dell’URSS.
http://www.dajan.name/uploads/posts/2020-03/1585492944_193311.jpg
Al referendum, lo ricordiamo, parteciparono
31.514.244 cittadini sovietici
su un totale di 37.732.178 cittadini aventi diritto.
I SI furono 22.110.899, pari al 70,2% e comunque anche a più del 50% sul totale complessivo degli aventi diritto.

La cartina sopra proposta è utile a capire già chi si muoveva in un senso e chi in un altro: percentuali schiaccianti in TRE QUARTI DI PAESE, ECCETTO TRE OBLAST’ DELL’OVEST, dove le percentuali schiaccianti le ebbe il NO, e OBLAST’ intorno, dove la vittoria fu più contenuta. INTERESSANTE IL DATO DI KIEV, NEGATIVO, e della regione intorno (66,9%, meno che da altre parti): INDICI CHE
1. I TERRITORI “ANNESSI” SI RICONOSCEVANO ANCORA “ANNESSI” E VOLEVANO LA LORO INDIPENDENZA
2. KIEV, IL POTERE, IL CENTRO DIREZIONALE, AVEVA GIA’ PRESO LA SUA DECISIONE.

INFATTI,
2. Il 24 agosto dello stesso anno, INCURANTI dei risultati del Referendum, IL SOVIET SUPREMO UCRAINO DICHIARO’ LA PROPRIA INDIPENDENZA CON UN ATTO UNILATERALE.

Loro stanno festeggiando questo. All’Occidente tutto questo andava, e va, bene. Questa era, ed è, la “democrazia”.

A dicembre, quando i giochi ormai eran fatti, a pochi giorni dall’atto formale di scioglimento dell’URSS, fu fatto il Referendum per SANCIRE quanto già DECRETATO. E nonostante i giochi fossero già fatti DA CINQUE MESI, nonostante le pressioni, anche allora ci fu chi disse NO.
https://cf.ppt-online.org/files1/slide/y/yhsMlwFCdubQaYt5mqnA27jWGSNpeRJiD41zLTv8V/slide-33.jpg
Quasi 1 su 5 nel Donbass e quasi 1 su 2 in Crimea.

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Paolo Selmi
Tuesday, 23 August 2022 19:24
23/08 ore 19:20 aggiornamento

DELITTO SENZA CASTIGO: DONECK GIA’ DA STAMANE SOTTO UNA PIOGGIA DI PROIETTILI E MISSILI


“L'Ucraina, a differenza della Russia, non è in guerra con i civili”
(Danilov, segretario del consiglio di sicurezza ucraino, ripreso dal cinegiornale luce ansa, dopo aver affermato che, oltre a “spararsi da soli”, i russi “si fanno anche saltare in aria da soli”…)

Ennesimo scempio sulla tomba di Dasha. Ennesimo scempio sulle tombe di decine di migliaia di vittime di Azov (madre e figlio sono squadristi di Azov, che a questo punto diventerebbe anch’esso una macchinazione dei russi…). Ennesimo scempio sulla deontologia di una professione che ormai è ridotta a fare copiaincolla delle veline approvate ai piani alti.

Quindi, secondo il Danilov, l’ucraina non è in guerra coi civili. Non c’è stato quindi, oggi, l’ennesimo attacco del terrorismo di Stato ucraino. Non ci sono stati (alle 18.30 ora locale)
QUATTRO MORTI E UNDICI FERITI.
https://t.me/boris_rozhin/61203

Non c’è stato il tentativo di uccidere il capo della DNR Pushilin nel suo ufficio e queste immagini sono tutte false:
https://t.me/boris_rozhin/61184

Lo schema dei tiri e geolocalizzazione del punto di lancio degli stessi
https://i.ibb.co/d6hjkCt/23-08-1.jpg
https://t.me/rybar/37615
Sono inventati di sana pianta.

Così come è frutto dell’immaginazione dell’asse del male che tale sfacelo sia stato provocato da TRE SERIE DI ATTACCHI (a mezzogiorno di oggi),
- I PRIMI DUE CON MORTAI NATO M777 CALIBRO 155 mm
- L’ULTIMO CON HIMARS SEMPRE A STELLE E STRISCE, MA CON L’AGGRAVANTE CHE PER FUNZIONARE QUESTI HANNO BISOGNO DI COORDINATE (E QUINDI DEL BENEPLACITO) DEGLI USA STESSI, CHE NON POSSONO LAVARSENE LE MANI (come invece fanno nel primo caso… pur sapendo benissimo dove e come tali “aiuti” vengono impiegati).
https://t.me/DNR_SCKK/10104

E’ tutto frutto di una messinscena… certo, che si perpetua da OTTO ANNI. Nell’indifferenza di Minsk-1, Minsk-2, UE, Società delle Nazioni, pardon, Nazioni Unite.

Il tempo, si dice, è galantuomo…

FRONTE SUD

La carta interattiva della RIA
https://ria.ru/20220622/spetsoperatsiya-1795199102.html?in=t
è quella che riporta gli avanzamenti di oggi (aree rossastre)
La striscia in basso è KOMSOMOL’SKOE
L’area sopra più estesa è invece la zona intorno ad ALEKSANDROVKA.

RYBAR ancora non conteggia nella sua cartina aggiornata
https://i.ibb.co/VqFy0WR/23-08-RU-1.jpg
E con legenda in italiano
https://i.ibb.co/h77xCJW/23-08-IT-1.jpg
Ma nella descrizione che la accompagna conferma gli avanzamenti con risultati tangibili in almeno quattro direttrici lungo questa linea di fronte molto estesa.

Questo ci porta a una considerazione importante: la tattica nel fronte SUD è ulteriormente cambiata. Le forze alleate attaccano su un fronte lunghissimo, su diversi punti e direttrici, all’improvviso, mettendo le ff.aa. ucraine in forte difficoltà: ora ammassano truppe qui per puntellare una difesa a dir poco traballante, ora lì, sempre in affanno, sempre di rimessa.
https://t.me/politadequate/6684
Altro che controffensiva d’agosto, verrebbe da dire. Quella sì possiam dire esser stata una messinscena, nonostante i cinegiornali luce avessero anche provato a inserirla in qualche rullo in fondo allo schermo, accompagnata da immagini di tiro al bersaglio degli “invincibili” HIMARS su ponti che, clamorosamente, restavano in piedi.

Ora abbiamo un fronte esteso per centinaia di km che sembra il terreno di una gigantesca partita di “torello”: la palla è il punto di un probabile affondo, a cerchio ci sono le forze alleate e, in mezzo, le ff.aa. ucraine a cercare di capire da dove partirà l’offensiva. Che potrebbe anche non partire, o partire su più punti. L’iniziativa è completamente in mano alle forze alleate che non hanno fretta di scoprire le carte o, come già successo nel corso della prima fase dell’operazione, il bluff.

FRONTE EST

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/HTt6ZNy/23-08-ru-1.jpg
E legenda in italiano
https://i.ibb.co/WP7jVdY/23-08-it-1.jpg

Dove si nota molto bene l’avanzamento a SOLEDAR, ormai libera per un circa un terzo, l’attacco a ZAJCEVO appena sotto ARTEMOVSK e, contemporaneamente e ancora più a sud, a KODEMA.
https://t.me/rybar/37618

Nel tentativo di frenare l’avanzata, le ff.aa. ucraine lanciano “petali”, ovvero le mine antiuomo che ormai ben conosciamo,
https://t.me/rian_ru/175269
ma in generale assistiamo a un arretramento progressivo e inesorabile, giorno dopo giorno, della linea di difesa.

PESKI

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/mGfTHxn/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/CpL6KhT/en-1.jpg

Qui vediamo non solo l’avanzata delle truppe alleate fra PESKI e NEVEL’SKOE, con un riallineamento della linea di fronte da PESKI verso ovest,
https://t.me/rybar/37616

ma anche un particolare interessante, che la scala della mappa ci permette di apprezzare. A est di PESKI si vede chiaramente la PISTA DI DECOLLO E ATTERRAGGIO dell’aeroporto di DONECK. Un aeroporto di cui abbiamo già parlato e che sappiamo essere stato liberato oltre sette anni fa tranne che per quel pezzo di pista ultra trincerato e fortificato.

Guardiamo ancora questa cartina e rendiamoci conto di quanto questi luoghi siano vicini alla capitale della DNR. Riprendiamo quest’altra cartina, dove sono riportate le traiettorie dei lanci frutto della rappresaglia fascista di oggi:
https://i.ibb.co/d6hjkCt/23-08-1.jpg
Partono da ORLOVKA, sopra Peski e Avdeevka. E qui che le forze devono arrivare per metterla in sicurezza. Ed è questo che il comando militare ucraino vuole impedire con tutte le forze:
1. Perché altrimenti smetterebbe di terrorizzare i civili del Donbass, come invece fa da otto anni a questa parte;
2. Perché rompere questa linea difensiva significherebbe una cosa sola: SFONDAMENTO e per decine di km, fino a dove non si sa.


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Paolo Selmi
Tuesday, 23 August 2022 12:51
23/08 ore 12:30 aggiornamento

Appena saranno disponibili carte aggiornate, manderò i link. Al momento questa è la traduzione integrale del bollettino di stamane da parte del Ministero della Difesa russo, che presenta importanti novità… ovviamente dove meno ce lo si aspetta, ovvero nel

FRONTE SUD:

Come risultato dell’azione offensiva nella zona di ALEKSANDROVKA, direzione CHERSON-NIKOLAEV, le forze alle alleate hanno sconfitto le unità della ventottesima brigata meccanizzata delle ff.aa. ucraine e sono ENTRATI NELLA REGIONE DI NIKOLAEV.
В результате наступательных действий на Херсонско-Николаевском направлении в районе АЛЕКСАНДРОВКИ союзные войска уничтожили подразделения 28-й механизированной бригады ВСУ и вышли к административной границе Николаевской области.

SONO STATI LIBERATI 36 KMQ DI TERRITORIO DELLA REGIONE DI CHERSON
▪ Взято под контроль 36 квадратных километров территории Херсонской области.

E’ stato liberato il centro abitato di KOMSOMOL’SKOE, CON TRE KM DI AVANZAMENTO lungo la difesa nemica. In tutto NELLA REGIONE DI NIKOLAEV SONO STATI LIBERATI 12 KMQ.
▪ Освобожден населенный пункт КОМСОМОЛЬСКОЕ, продвижение в глубину обороны противника на этом направлении составило три километра. Установлен контроль над территорией Николаевской области площадью 12 квадратных километров.

Inoltre, nella zona di ANDREEVKA sono state inflitte perdite significative alla 35° brigata marò e alla 46° brigata aviotrasportata delle ff.aa. ucraine. Il nemico è stato scacciato dal villaggio di BLAGODATOVKA e dagli altri centri abitati.
▪ Кроме того, в районе АНДРЕЕВКИ нанесены значительные потери 35-й бригаде морской пехоты и 46-й аэромобильной бригаде ВСУ. Противник выбит из поселка БЛАГОДАТОВКА и близлежащих населенных пунктов.

FRONTE EST:

Qui possiamo anche passare alla forma discorsiva di traduzione breve. Anche lungo questa direttrice ci sono buone notizie per le forze alleate. Giorno dopo giorno, letteralmente metro per metro, l’imponente, massiccia, struttura fortificata ucraina estesa in lunghezza e profondità lungo tutta la linea di confine del 2014, è smantellata:

MAR’INKA è libera ormai al 75%.
Continuano le manovre di accerchiamento intorno ad AVDEEVKA.
KODEMA è bloccata e posta sotto attacco da tre lati, al fine di distruggere la linea di difesa predisposta dalle unità scelte delle ff.aa. ucraine OPFOR, 214° battaglione.
Zona ARTEMOVSK: continua l’avanzamento da sud verso nord, direzione ZAJCEVO.
https://t.me/rybar/37603

NATAL’JA VOVK: ultime notizie

Alcuni la vorrebbero già in Austria (ieri, dove avrebbe passato la notte in un albergo, lo Ibis Hauptbahnhof Wien, per poi ripartire)
https://t.me/rybar/37592
Di fatto, lasciare l’Estonia che è un paese Schengen non è un problema per un civile “normale”, figurarsi per uno a cui saranno state date un’altra identità e un’altra macchina e sistemazione, in attesa che si calmino le acque. Potrebbe essere un’ipotesi, fra le tante sul piatto. Quella diametralmente opposta è che i kuratory decidano di sbarazzarsi di lei e di quanto avrebbe da dire se finisse nelle “mani sbagliate”.

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Paolo Selmi
Tuesday, 23 August 2022 08:45
23/08 ore 08:30 aggiornamento

Ieri notte ho scorso le prime pagine dei giornali, dopo aver visto i servizi dei cinegiornali luce. Ieri ho cercato di documentare, al meglio delle mie capacità e possibilità, l’intero processo non solo di diffusione, ma anche di creazione di un’informazione complessa, frutto di un’indagine altrettanto complessa e parcellizzata.

Un processo a cui hanno partecipato TUTTI i soggetti attivi possibili, con una mobilitazione senza precedenti, già dal 21 (se non prima).

La slealtà dell’informazione nostrana è stata eclatante. Da cittadino, vorrei dire “senza precedenti”, ma so benissimo che non è così: con la differenza che, mentre di queste cose, come di mazzate sui denti, qualcosa ne capisco, di altre come due anni di pandemie, o mezzo secolo di manovre economico-finanziarie e conti di bilancio, per dirne le prime due che mi vengono in mente, ne capisco molto, troppo poco. Troppo poco per fare il mestiere che sto facendo da sei mesi su queste pagine. Ma più va avanti il tempo, e più mi accorgo che l’operazione speciale militare in Ucraina non è UN caso, e neppure il PRIMO. Uno potrebbe obbiettare: si, però “Sbatti il mostro in prima pagina” è di mezzo secolo fa, certe cose dovresti saperle, non dovresti scendere sempre giù dal pero. Vero. Quello che manca oggi però è la dialettica che esisteva allora. Per un “Voveda” che imparava al “potere della sera”, c’era un giovane militante che si formava a un’altra scuola, facendo un’altra informazione. E nessuno dava a Fracassi di Avvenimenti, per dire il primo che mi viene in mente, del “terrapiattista”. O del “complottista”. Oggi è tutto sbilanciato.

Oggi ci si può permettere di parlare del “pacchetto perfetto”, come se quel grandioso processo di costruzione dell’informazione a cui ho assistito ieri in tempo reale, e che ho cercato di raccontare in qualche maniera fra una pausa sigaretta e l’altra, fosse frutto della mente più o meno malata (i sani, si sa, son solo qui…) di qualche complottista di professione. Le foto messe a disposizione degli hacker, peraltro incazzati con le istituzioni perché è da aprile che avevano costruito un archivio di squadristi di Azov, sono state messe insieme ai filmati raccolti dai servizi segreti. Nessuna ricostruzione puntuale non tanto di quanto avvenuto, ma di COME SI E’ ARRIVATI a questo.

Così come FRA LE ISTITUZIONI c’è stato chi ha speso TEMPO e FATICA a passare tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza, utilizzando certo riconoscimenti facciali, di targhe, ecc., partendo da un indizio e costruendo ipotesi, corroborate sempre più da dati fattuali recuperati cammin facendo, NELLA SOCIETA’ CIVILE c’è stato chi ha preso queste informazioni e le ha confrontate con quelle in suo possesso, o che sapeva poter reperire: le foto nei suoi personali archivi elettronici (e sbattute in prima pagina, come ben si conviene a un bel paio di gambe che aiutano sempre a comprare qualche copia in più), i paragoni con gli attentati passati (GIVI, MOTOROLA, ZACHARČENKO, persone che nei media nostrani non esistono neanche, come non esiste un intero popolo da OTTO anni), persino la MACCHINA IN VENDITA, e chi l’aveva messa. La polizia locale, infine, a recuperare la sorella, e il giornalista della RIA subito sul posto. Tante incazzature, compresa quella per una foto segnaletica dove compare il nome completo (e non sotto mentite spoglie) usata (erroneamente) per contestare l’informazione che la signora fosse entrata col suo nome vero. Certo, e magari anche il tesserino della guardia nazionale ucraina.. su una macchina targata DPR.

Ma intanto ieri c’è stato dibattito. E non poco. E con toni per niente bassi. Ma per i cinegiornali luce è stata l’ennesima macchinazione della spectre. E’ quello che ci meritiamo?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 22 August 2022 19:16
22/08 ore 19:00 aggiornamento

VIDEO dalle telecamere di sicurezza e ultime considerazioni

Il video messo a disposizione dai servizi segreti russi (niente di fantomatico… l’ansa lo cita, lo commenta quasi passo passo, ma non lo pubblica… rinuncio) è montato in 4 parti:
1. All’ingresso in RUSSIA
2. A Mosca (videocamera di un citofono)
3. In uscita
4. Scatti (limiti di velocità, ingressi in ZTL, ecc)
Gira praticamente dappertutto, basta andare in uno di questi due siti e cliccare sul triangolino di “riproduci”
https://iz.ru/1383432/2022-08-22/fsb-opublikovala-video-podozrevaemoi-v-ubiistve-dari-duginoi
https://ria.ru/20220822/dugina-1811368523.html

I servizi segreti e le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro ENORME per arrivare dove sono arrivati oggi. Davvero bravissimi, le date riportate nei video sono coerenti con la ricostruzione effettuata. Le targhe diverse coincidono, è possibile vedere anche che la VOVK si è tinta i capelli almeno in due occasioni. Sono andati anche a trovare la sorella (la signora in vestaglia nel video di 58 secondi sotto il primo nel sito della ria.ru), che conferma lavorasse nelle FF.AA. e che è da un mese che è sparita. A chi dice che non è vero, a chi dice che non è uno “stato terrorista”, a chi dice che è tutta una montatura l’onere di dimostrare il contrario.

Interessante, d’importanza vitale più che altro, sarà a questo punto SMANTELLARE L’INTERA RETE DI APPOGGIO: dal basista che ha organizzato la sua venuta e sistemazione nello stesso condominio della DUGINA, a quello che le ha procurato il TRITOLO, a chi ha agito nell’ombra anche nel corso di quella giornata, con ruoli di copertura o di semplice “palo”. Non si tratta del lavoro di un singolo, ma di un gruppo armato.

Questo corrispondente aggiunge elementi importanti di riflessione e analisi su come sono andate le cose. La VOVK si porta con sé la figlia, naturalmente come copertura. La targa della DNR completa l’opera: una mamma con una figlia dalla DNR, con una macchina della DNR, siamo nell’archetipo della profuga (sia pur “automunita” e con una macchina che non è una Zhiguli…).
https://t.me/s/sashakots

Oggi sicuramente non è stata giornata di pausa, ma per ovvi motivi il susseguirsi concitato degli eventi e delle informazioni intorno a questa vicenda, fino all'individuazione della presunta colpevole e alla composizione di un mosaico sempre più complesso intorno a lei e al suo mondo, ha calamitato l'attenzione praticamente di TUTTI i media: anche perché Dasha era amica di tutti i corrispondenti e giornalisti che di solito parlano d'altro. Si può dire che tutti abbiano voluto dire la loro, tutti abbiano voluto in qualche modo salutarla, tutti abbiano voluto dare il loro contributo, per quel pezzetto di conoscenza della vicenda, degli ultimi giorni di vita di Dasha, a cui avevano partecipato più o meno direttamente.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 22 August 2022 17:15
NATAL’JA VOVK: AGGIORNAMENTI

E' appena uscito un lancio dell'agenzia TASS che cita quanto loro riportato dalle FF.OO. La maggiore indiziata dell'attentato di due giorni fa, NATAL'JA VOVK, è potuta entrare in Russia insieme a sua figlia grazie a documenti falsi, "fra cui anche il passaporto" (в том числе и паспорту).
https://tass.ru/proisshestviya/15532921

Questo, di fatto, metterebbe a tacere le obiezioni circa la pubblicazione "inascoltata" mesi fa della sua scheda sul database degli squadristi di Azov raccolto da un gruppo di hacker.

Questo invece il profilo del figlio, DANIL SHABAN, 22 anni
https://t.me/readovkanews/40590
il "venditore di auto"... terminata l'accademia a Mariupol', membro anch'egli del battaglione Azov a nome del quale risulta iscritto a una gara di nuoto.

Profili social ora cancellati, terra bruciata in fretta e furia.

Emerge quindi un impianto accusatorio sempre più chiaro, e una ricostruzione sempre più coerente con quanto accaduto e riscontrato: il tutto, mentre i cinegiornali luce ovviamente fanno spallucce, sonnecchiano, ricordandosi solo (e finalmente) che Dugin è russo e scrivendolo ora "Alexander" e non più "Oleksander" all'ucraina... (prossima tornata arriviamo ad "Aleksander"... forza, ce la possiamo fare, come notava la mia prof al primo anno di giapponese, i giornalisti proprio non ce la facevano a scrivere TOKYO ma usciva sempre, stranamente TOKIO... stesso qui, tolta l'aggravante di "Oleksander" che era veramente rivelatrice di tante cose...).

Intanto l'ESTONIA fa orecchie da mercante, da un lato, e mette le mani avanti, dall'altro: il che, per certi versi, la dice molto di più di un suo coinvolgimento e appoggio all'operazione di tante parole. Infatti,
1. dice di non aver ricevuto alcuna richiesta ufficiale da parte russa
2. gli archivi e le registrazioni di chi passa la frontiera, sono disponibili per la visione ad alcune condizioni.
https://www.interfax.ru/world/857738
et
https://ria.ru/20220822/dugina-1811332770.html

A quanto pare, NATAL'JA e figlia non sarebbero ancora riuscite a uscire dall'ESTONIA. Anche se LETTONIA E LITUANIA sono lì, e di lì POLONIA e UCRAINA. Sono solo supposizioni, ma la mancata reattività da parte dell'ESTONIA ha solo il sapore amaro del voler guadagnare, meschinamente, tempo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 22 August 2022 15:26
PS QUESTA E’ NATAL’JA VOVK

https://colonelcassad.livejournal.com/7816264.html?noscroll

Cognome da nubile SHABAN, dice la tessera della GUARDIA NAZIONALE UCRAINA (datata 2020).
In realtà, gli hacker che hanno recuperato queste foto l’avevano già registrata da APRILE (13/04) per la precisione, nel loro DATABASE degli SQUADRISTI DI AZOV:
https://t.me/nemeZ1da_ru/646
et
https://nemez1da.ru/naczistskie-podrazdeleniya/polk-azov/shaban-natalya-pavlovna-shaban-natalya-pavlivna/

Evidentemente, il controllo sociale del potere russo sulla società civile è MOLTO, ma MOLTO diverso dal moloch rappresentato a queste latitudini. I dati riportati da questo collettivo di hacker, fossero finiti sotto l'esame del Ministero degli Interni (e con un regolare controllo tramite algoritmi con parole chiave difficilmente sarebbero passati inosservati...), anche col beneficio di un doppio controllo prima di essere inseriti in un database di persone sospette, avrebbero contribuito a salvare questa vita.

Un agente che, a questo punto, non sarebbe stato tradito da una mossa falsa, ma da un’informazione arrivata dove non doveva arrivare. Invece, questa segnalazione fatta in modo del tutto volontario non è stata raccolta da nessuno e, pertanto, “non ha impedito alla VOVK di entrare con la figlia in Russia a fine luglio del 2022” (“не помешала Вовк въехать в Россию вместе с дочерью в конце июля 2022 года. ”)
https://tsargrad.tv/news/sluzhba-v-azove-i-propushhennoe-preduprezhdenie-russkie-hakery-raskryli-novye-podrobnosti-o-vovk_609928?ysclid=l74rr79lc0147422958

Più che fare polemiche, ora, nei canali russi si moltiplicano gli appelli a fare rete più di quanto fatto sinora (le coordinate GPS fornite dal collettivo di RYBAR non cadono mai nel vuoto, per esempio, ma ora l’accento è a costruire una rete ancora più potente di scambio e raccolta informazioni).

PPS E QUESTA E’ LA MINI-COOPER (del 2018)

https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16798
Un certo DANIL SHABAN (che caso… stesso cognome) la aveva già messa in vendita sul sito di vendite online https://auto.ria.com
La targa è identica alla terza. Dopo il rapporto oggi dei servizi segreti russi, l’annuncio è stato rimosso.

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Paolo Selmi
Monday, 22 August 2022 14:50
22/08 ore 14:00 aggiornamento

NATAL'JA VOVK

Come sempre i cinegiornali luce non brillano – specialmente quando impegnati in un’arrampicata sugli specchi – nel riportare accuse precise e circostanziate.
https://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2022/08/22/-fsb-donna-ucraina-ora-in-estonia-ha-ucciso-dugina-_c9e7cdf2-1a12-42ef-a981-57b610067095.html
Sempre meglio dire mah... la mia parola contro la tua... si fa presto a dire...
L’esatto contrario di quando si trattò (e si tratta) di Bucha, del Roddom, e anche di casi mediatici minori, dove l'accusa partiva (e parte) sempre, diretta, senza neppure un minimo di beneficio di dubbio, anche quando nel riportare quanto le veline dicono di riportare ci si contraddice nella stessa pagina.

Riportiamo allora i capi d'accusa, così come emersi dal rapporto del Centro per i rapporti con la società del FSB di Russia (Центр общественных связей ФСБ России (ЦОС))

“E’ stato stabilito che il delitto è stato premeditato e compiuto dai servizi segreti ucraini. Esecutrice materiale è la cittadina ucraina VOVK NATAL’JA PAVLOVNA, nata il 1979, arrivata in Russia il 23/07/2022 insieme alla figlia SOFIJA SHABAN MICHAJLOVNA, nata il 2010. Al fine di organizzare l’omicidio di DAR’JA DUGINA e acquisire informazioni su di lei, hanno preso in affitto un appartamento dove viveva la defunta”
"Установлено, что преступление подготовлено и совершено украинскими спецслужбами. Исполнителем является гражданка Украины Вовк Наталья Павловна, 1979 года рождения, которая прибыла в Россию 23 июля 2022 года вместе с дочерью Шабан Софией Михайловной, 2010 года рождения. В целях организации убийства Д. Дугиной и получения информации об ее образе жизни они арендовали квартиру в Москве в доме, где проживала погибшая"
https://ria.ru/20220822/ubiystvo-1811301366.html

Nel rapporto si sottolinea come TUTTI GLI SPOSTAMENTI siano stati compiuti con una MINI COOPER a cui è stata CAMBIATA LA TARGA TRE VOLTE:
Е982ХН DPR, ALL’INGRESSO IN RUSSIA (TARGA DELLA REPUBBLICA POPOLARE DI DONECK);
172AJD02, DURANTE IL MESE A MOSCA (TARGA DEL KAZACHSTAN)
AH7771IP, IN USCITA DAL TERRITORIO RUSSO (TARGA UCRAINA).
(Ibidem)

Il giorno dell’attentato la VOVK e la FIGLIA erano al FESTIVAL “TRADICIJA” di ZACHAROVO, la sera hanno fatto esplodere a distanza la macchina, dopo di che via verso ovest e virata a nord nella regione di PSKOV, da cui sono passati in ESTONIA
https://ria.ru/20220822/dugina-1811295530.html
ieri 21/08, per la precisione (https://www.rbc.ru/politics/22/08/2022/630365149a7947a23ae7d279)

Questo è già qualcosa di più di un semplice “la mia parola contro la tua”, cari cinegiornali luce.

Traiamo qualche, ULTERIORE, conclusione:
1. Opera di un professionista (e non improvvisato dai “partigiani russi”… su cui si continua ancora a delirare)
2. Attentato PREMEDITATO da un mese, individuando nella DUGINA (a partire dal suo condominio e dalla vita assolutamente normale da lei condotta) l’anello debole di una catena su cui gli attentatori volevano colpire
3. Attentato assolutamente NON legato all’attualità del MOMENTO.
4. E quindi NON collegato a un mese di sviluppi sul campo di battaglia. Inoltre,
5. ESECUTORE e MANDANTE non sono gli stessi
6. Attentato COORDINATO E PIANIFICATO NON IN UCRAINA:
a. Dugin da quelle parti non san chi è, e neppure la figlia.
b. La partecipazione dell’ESTONIA come BASE LOGISTICA per la ROCAMBOLESCA, IMMEDIATA USCITA implica un
c. Coinvolgimento NATO/UE (l’ESTONIA è membro di entrambi) difficilmente a questo punto nascondibili.
7. Continua la guerra per procura NATO/UE contro la Russia. Come sempre dal 2014: di giorno appelli al dialogo, di notte bombe su DONECK e LUGANSK, GIVI che salta in aria per un attentato dinamitardo, MOTOROLA che salta in aria per un attentato dinamitardo, ZACHARCHENKO che salta in aria per un attentato dinamitardo, i sindaci delle città liberate, gli assessori e tutti i "kolaboranty", che saltano in aria in questi mesi per attentati dinamitardi.

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Paolo Selmi
Monday, 22 August 2022 12:48
22/08 ore 12:30 aggiornamento

SVILUPPI NELLE INDAGINI


“La conoscevo. Una ragazza colta, energica, molto intelligente e con una spiccata passione civile. Questo delitto non deve restare impunito, non stiamo parlando dei regolamenti di conti fra oligarchi degli anni Novanta, quando si scannavano l’uno con l’altro. Riguarda noi tutti e noi vi dobbiamo rispondere: in modo energico e deciso.”
Знал её. Образованная, энергичная, высокоинтеллектуальная девушка с четкой гражданской позицией. Это преступление не должно остаться безнаказанным, это не разборки 90-х, когда олигархи подрывали друг друга, это вызов всем нам. И на него надо отвечать. Жестко и решительно.
(Petr Tol’stoj, vicepresidente della Duma)
https://t.me/petr_tolstoy/1455

Sembra che gli eventi stiano prendendo questa piega. Sono stati resi noti, infatti, dettagli importanti.

Dasha quella notte E’ SEGUITA DAI SUOI ASSASSINI CHE INNESCANO L’ORDIGNO A DISTANZA. TRAMITE UNA CHIAMATA EFFETTUATA DA UN TELEFONO CON SIM ANONIMA, CHE INFATTI SPUNTA NEI TRACCIAMENTI E ALLACCIAMENTI ALLA RETE MOBILE IN CORRISPONDENZA AI MOVIMENTI DI QUELLA DI DASHA, DAL MOMENTO DELLA POSA DELL’AUTOBOMBA FINO ALL’ESPLOSIONE, MOMENTO IN CUI SCOMPARE DALLA RETE.

(notizia diffusa prima su questo canale telegram https://t.me/breakingmash/37574
e poi ripresa da tutti:
https://tass.ru/proisshestviya/15529321
https://lenta.ru/news/2022/08/22/distant/
https://aif.ru/incidents/bombu_v_mashine_duginoy_priveli_v_deystvie_distancionnym_sposobom_smi)

Chi ha schiacciato il pulsante, quindi,
1. Sapeva chi era in macchina
2. Ha scelto accuratamente il luogo dell’esplosione e il momento
3. Evitando anche di coinvolgere altri mezzi nella stessa (non lo ha fatto in un momento di traffico intenso o, peggio ancora, coda all’ingresso di Mosca)
Al vaglio degli inquirenti ora sono quindi tutte le registrazioni delle telecamere sull’autostrada e nelle strade adiacenti all’area della festa (https://lenta.ru/news/2022/08/22/distant/).

Intanto, il delirio dei cinegiornali luce continua imperverso nel riempire lo spazio mediatico di ipotesi strampalate, tra cui la versione dell’esule Ponomarev che, da tre anni in Ucraina, annuncia di sapere chi è stato, ovvero i “partigiani russi anti-Putin” (sic! dall’ansa) del fantomatico “esercito repubblicano” … ora che l’isis non va più di moda, vale tutto…

Tanto mestiere, comunque, nell’esecuzione. Non ci si improvvisa a fare una cosa del genere.

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Paolo Selmi
Monday, 22 August 2022 08:42
22/08 ore 08:30 aggiornamento

BLAGODATNOE


Le cartine mostrano come si trovi a due passi da NIKOLAEV (in alto a sx per entrambe)
https://t.me/RVvoenkor/23714
https://t.me/WarDonbass/76770


Il 20 agosto è finito sotto il pieno controllo di tiro delle truppe alleate,
https://t.me/rybar/37518
a causa di cui le truppe ucraine sono state costrette a ritirarsi. Risultato, metà di questo villaggio è già stata liberata.
https://t.me/boris_rozhin/60997

DUGIN... “CHI E’ COSTUI?”

A riprova del fatto che l’Ucraina non può essere MANDANTE, ma solo ESECUTRICE di quanto accaduto due giorni fa, in quanto non ne avrebbe ricavato alcun vantaggio mediatico visto che il suo popolo sa di Dugin quanto ne sapeva quello italiano fino all’altro ieri, ovvero quasi nulla (Многим украинцам они не известны вообще. )
https://t.me/WarDonbass/76860
proprio ieri è partita la maratona televisiva anche in Ucraina per far capire chi era:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16771
Ovviamente, utilizzando lo stesso bestiario che si usa in Occidente per far capire chi sia. A scanso di equivoci, Dugin padre sta a me come io posso stare a Orietta Berti (che saluto con affetto), ma era solo per far capire che con la sua eliminazione (costata la vita alla figlia) non sarebbe stato colpito un obbiettivo sensibile all’opinione pubblica ucraina, al punto che ora devon stare lì a “spiegare” chi fosse, esattamente come da noi per i comuni mortali, a cui sono indirizzate le maratone sui canali di informazione come quelle di ieri sera...

Inoltre, confermato il fatto che sia padre che figlia non avevano rapporti commerciali / debiti con nessuno. Quindi, decade ulteriormente qualsiasi altra pista. Che non sia quella di cui già parlavamo ieri.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 21 August 2022 23:08
21/08 ore 23:00 aggiornamento

DAŠA


Il "florilegio" di uscite non so più se ignoranti o criminali, o entrambe, da parte dei cinegiornali luce circa l’attentato dinamitardo che è costato la vita alla figlia di Aleksandr Dugin ieri notte (una foto qui),
https://t.me/boris_rozhin/60994
è tanto e tale che merita un minimo di “puntini sulle i”, prima del mio personale saluto a Daša.

La “perla” comunque è stata chiamare il padre “Oleksandr” (sic!):
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/08/21/attentato-a-mosca-muore-la-figlia-dellideologo-di-putin_2037eb08-3bbf-44dd-a58f-7cb9243882c8.html
Non lo fa solo l'agenzia in verde, ma anche il canale di informazione rai (rullo di stasera appena passato davanti ai miei occhi).
L’idiozia nel seguire pedissequamente le agenzie stampa ucraine in lingua inglese arriva al punto di “ucrainizzare” la Russia e i suoi abitanti: pertanto, ben venga questo errore, emblematico dell’intera impostazione dell’informazione ufficiale in Occidente negli ultimi sette mesi (meglio, otto anni).

Un minimo di cronologia, assolutamente non seguita nell’articolo sopra riportato del cinegiornale luce par excellence:

Il festival Tradicija (Tradizione) era in corso a Zacharovo, paese a ovest di Mosca a dieci minuti dal luogo dell’esplosione (cartina qui):
https://t.me/epoddubny/11996

Non era un festival folkloristico organizzato dalla locale Pro loco. Si trattava di un festival organizzato da OTTO ANNI (2014) da tutti coloro che avevano a cuore la causa del DONBASS.
https://t.me/epoddubny/11997
All’edizione di questo festival, per esempio, partecipava anche AKIM APAČEV, corrispondente di guerra da MARIUPOL’ (tante volte abbiamo preso notizie dal suo sito telegram) e ora attivista e rapper (qui in una foto scattata ieri con Daša e padre, la stessa ripresa dall’ansa ma tagliata di rapper e compagna, forse per quella “Z” sulla sua maglietta, forse per non associare il crimine al conflitto nel Donbass…)
https://t.me/akimapachev/2901

E non era neppure un festival a connotazione esclusivamente militante, come recita la didascalia “festa per tutta la famiglia” sotto il titolo nella pagina ufficiale dello stesso:
http://traditionfestival.ru/

Immaginiamocelo come le feste de l’Unità di una volta e il programma era più o meno analogo, con momento per i bambini, momento musicale, momento impegnato, eccetera.

Ore 18:00 di ieri: suo padre teneva, in occasione di quel festival, una conferenza dal titolo “Tradizione e storia” (ТРАДИЦИЯ И ИСТОРИЯ. Александр Дугин)

Si son fermati a mangiare e quindi sono usciti. Dovevano tutti prendere la STESSA MACCHINA, di proprietà del padre: una Land Cruiser Prado.

Una macchina su cui qualcuno, nel parcheggio (che sapeva non essere protetto da telecamere), aveva piazzato QUATTROCENTO GRAMMI di TRITOLO sotto il posto del guidatore:
https://t.me/vladlentatarsky/15605

21:25 Partono ledue macchine. La prima, guidata da Darja, la seconda, dove sedeva il padre.

21:35 L’ordigno esplode, mentre le due macchine passano sulla Možajskoe šosse all’altezza di Bol’šie Vjazëmy. La macchina salta in aria, il padre vede così la figlia morire davanti ai suoi occhi. Comprendiamo anche come è stata scattata la foto ripresa dal cinegiornale luce nazionale, che lo ritrae disperato dietro la macchina che va a fuoco da cui sarà estratto un corpo ormai carbonizzato.

Solo per un caso, quindi, a morire è stata la figlia. Solo per un caso (entrambi erano usciti un po’ prima, mezz’ora circa, del termine della manifestazione) lungo quella strada non c’è stata, per via del traffico di lì a poco in aumento, una strage di proporzioni ben più ampie.

Telecomando o timer ancora non si sa: timer, totale fatalità; telecomando, significa che chi ha schiacciato il pulsante sapeva benissimo chi era in auto e ha deciso che “andasse bene anche la figlia”, per il segnale che si intendeva dare.
https://t.me/wargonzo/7945

Di quale segnale stiamo parlando? Forse sarebbe dire di “quali segnali”, i criminali responsabili di questo attentato, tanto vile quanto non ancora rivendicato, in pieno stile mafioso, per l’appunto, stiamo parlando. Proviamo a metterci nella testa degli “ideatori”:
1. Mosca non è al sicuro. Possiamo colpire non solo paesi periferici, ma “il cuore dello Stato”, avrebbe detto qualche altro terrorista mezzo secolo fa.
2. Nessuno è al sicuro. Non tanto i pezzi grossi, generali, politici, uomini di primo piano, tanto irraggiungibili quanto blindati nelle loro scorte, ma i personaggi di secondo piano, che viaggiano senza scorta su macchina di proprietà.
3. Mettersi contro di noi, anche solo verbalmente, si paga. Con la vita. Scuola “contras” vecchia di oltre mezzo secolo.

In questi momenti, inoltre, emerge un’altra riflessione. Sinceramente al popolo ucraino di Dugin, padre o figlia poco importa, non interessava e non interessa nulla. Non è Putin, non è Šoigu, non è quel generale con gli occhiali che legge ogni giorno i bollettini delle azioni sul campo. Checché ne pensi qualche imbecille che non sa come concludere un articolo.

A certe latitudini, invece, DUGIN non solo è noto, ma E’ DA ANNI UNA FIGURA BEN PRECISA DI QUEL BESTIARIO OCCIDENTALE CHE RITRAE TUTTI I PERSONAGGI DI QUELLO “HIC SUNT LEONES” DATO DAI TERRITORI OLTRECORTINA, E LI RIPRODUCE NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO TRAMITE I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA. DUGIN E’ IL “RASPUTIN” DELLO “ZAR”, il demiurgo che sta dietro le quinte, il mostruoso (sennò che bestiario sarebbe…) ispiratore di mille perfide trame.

COLPIRE DUGIN, quindi, avrebbe un PRECISO MANDANTE (se sito in Langley o sulle rive del Tamigi, o entrambi, poco importa) e un PRECISO ESECUTORE (agenti ucraini infiltratisi da anni, completamente mimetizzatisi e “integrati” nel tessuto sociale russo, dormienti fino al momento di operazioni come queste); un mandante e un esecutore, quindi, che NON COINCIDEREBBERO tra loro: questa la pista più probabile al momento al vaglio degli inquirenti. Impossibile notare un agente ucraino infiltrato in una manifestazione pubblica, un po’ meno “impossibile” lo stesso riferito a uno straniero che parla russo con lo stesso accento di Stanlio e Ollio.
https://t.me/torshinap/606

Alla stessa conclusione giunge il collettivo di RYBAR: “Si può presupporre che alcuni specialisti, aiutati dall’interno della Russia, giunti sotto sembianze di profughi, siano penetrati nel territorio russo dall’Ucraina e condotto l’operazione risultante nella morte, per sbaglio, di Daša. Tuttavia, ci sono ancora pochi dati per stabilire con precisione l’identità dell’esecutore materiale”.
Можно предположить, что некие специалисты — при помощи изнутри России — под видом беженцев проникли на территорию России из Украины и провели операцию, в результате которой ошибочно погибла Даша. Но слишком мало данных, чтобы утверждать наверняка, кто именно был исполнителем.
https://t.me/rybar/37517

A ogni modo, questo è stato il segnale, dato a chi lo si doveva dare. Ai cinegiornali luce, qualche informazione di contorno con cui chiudere il pezzo con un po’ di macchina del fango sulla vittima, “colpevole” comunque per il verdetto occidentale di fomentare odio, terrorismo e quant’altro possa “giustificare”, all’occhio del villeggiante disattento, questo ennesimo omicidio di Stato: un attacco ignobile e vile al pari di chi ha messo quel tritolo sotto la macchina.

Daša nei ricordi che affiorano nella rete era una ragazza semplice, senza presunzione (простая, без зазнайства) e, al contempo, brillante e intelligente (Светлая. Умная). Leggeva e donava libri, si appassionava in discussioni dove riusciva anche a prenderti quel libro a cui si riferiva e andare alla pagina giusta, cercando di portarti dalla sua ma in maniera sempre molto dolce, senza alzare mai i toni.
https://t.me/rybar/37508

In questo video brevissimo, Daša saluta la telecamera e noi la salutiamo con quest’ultimo omaggio, la traduzione integrale di un suo ultimo lavoro, un intervento ad Armija 2022. Ciao Daša!
https://t.me/chestnyjdetektiv/11497

DUGINA, D.A. (Platonova), “Mappe mentali e loro ruolo nelle guerre di rete (netwar)” (Mental’nye karty i ich rol’ v setevyich vojnach”, Armija 2022, pp. 23-4.
https://colonelcassad.livejournal.com/7813467.html

Mappe mentali e loro ruolo nelle guerre condotte attraverso la rete (netwar)

La teoria delle guerre condotte attraverso la rete consta di diverse componenti, fra cui quella psicologico-cognitiva. Questa si esplica nel produrre SISTEMATICAMENTE determinati EFFETTI sulla società OGGETTO del suo attacco e che si intende SUBORDINARE alla propria gestione e controllo.

Nella concezione di guerra classica, il potere si stabilisce in uno spazio fisico. Nelle guerre di rete si combatte su carte mentali. Ovvero, in uno spazio virtuale, sul terreno della psicologia, di concezioni sociologiche, di opinioni o posizioni assunte, oltre che sul controllo delle coscienze. Così, le guerre di rete aggiungono alle guerre classiche alcuni nuovi ambiti, ora riconsiderati come territorio di attività belliche.

Si costruisce un “mapping” (mappatura) mentale della società, che tenga conto di precisi livelli di analisi sociologica, psicologica, culturologica e politica. Si individuano segmenti all’interno di una popolazione, avvengono sistematizzazioni per settore, gruppo sociale o di tendenza.

Il passo ulteriore è, con queste carte mentali, condurre un lavoro di rete orientato su obbiettivi ben precisi. In questo lavoro di rete l’informazione, intesa come trasmissione diretta di dati, si combina con il calcolo previsionale della sua stessa ricezione o accoglimento: per questo, a gruppi di popolazione socialmente dati, corrisponde un certo tipo di trasmissione di informazioni e non un altro, di modo da accrescere ulteriormente l’efficienza del processo informativo stesso.

Un tale principio di mappatura mentale si applica al contempo a tre tipi di partecipanti alla guerra mentale:
- alla propria società
- alla società contro cui la strategia bellica è diretta
- alle società neutrali nel conflitto in essere.

Ciascuna di queste tre applicazioni è differente dalle altre, è a sua volta suddivisa in vari segmenti diversi fra loro ed è oggetto di uno studio attento e scrupoloso. In una tale situazione, lo stesso evento (dei colloqui, un’offensiva, perdite, successi) può essere interpretato, sia all’interno delle forze armate che della vita civile, non solo in tre modi differenti a seconda che si tratti della propria parte, del nemico o di chi resta neutrale, ma in modo differente a seconda di ciascuna delle diverse mappe mentali concepite all’interno di ciascuno di loro. Per alcuni segmenti sociali un dato evento non può essere neppure riportato, per altri invece può essere esagerato, per altri ancora completamente stravolto (e anche completamente).

In una tale situazione l’evento iniziale (ovvero quei colloqui, quell’offensiva, quelle perdite, quei successi) perde completamente il suo significato iniziale. L’evento resta tale, ma il suo significato e il suo trattamento vengono determinati in base agli obbiettivi posti dalla guerra mentale in corso.

Così, una guerra mentale non si combatte con i militari, pur estremamente specializzati (come nel caso di una guerra classica): in ogni operazione ai militari e al loro comando sono affiancati specialisti di tecnologie informatiche avanzate, giornalisti, esperti, capipopolo (“influencer”), reti social, culturali e artistiche, oltre che esperti di sociologia, culturologia, immagine e curatori.

Esempio classico di guerra mentale condotta appieno su tutta la rete è il conflitto in Ucraina. Consideriamo il caso di Buča. Dopo il ritiro delle truppe russe, la controparte ucraina inizia una massiccia campagna di informazione, finalizzata a denigrare l’immagine della Federazione Russa (FR).

C’è un fatto: i russi hanno occupato una città, i russi si sono ritirati da una città. Questa la base.
Si pone quindi un obbiettivo: infangare l’immagine della FR
1. nello spazio mediatico occidentale (Europa, USA)
2. nella stessa Ucraina
3. nella società russa.
Al contempo si cerca di sviluppare una strategia analoga anche in Cina, India e Paesi islamici.

Per convincere la platea occidentale dei “crimini sanguinosi dei russi”, si crea una messinscena di cadaveri passati per “vittime dell’aggressione russa”. Gli esperti di linguistica sottolineano come Buča sia molto simile all’inglese “butcher”, macellaio.
Alla platea ucraina tale messinscena aveva lo scopo di bloccare atteggiamenti amichevoli o neutrali nei confronti dei soldati russi. E il messaggio era quindi un altro: “Questo è quanto vi accadrà se passate dalla parte della FR” (in particolare, i morti ancora con la fascia bianca al braccio, i “kolaboranty” erano parte di questo messaggio ben preciso, N.d.T.).
Ci fu anche un tentativo di influenzare la stessa opinione pubblica russa. Un’artista semisconosciuta si è fatta filmare e fotografare in varie parti della capitale come se fosse morta con le mani legate. Un’azione documentata, subito caricata sulla rete e quindi diffusa velocemente tramite canali legati a personalità politiche e culturali legate a circoli di opposizione e filoamericani.
Tramite invece i canali diplomatici è piovuta sulla Russia una gragnola di colpi, accuse di aver violato i “diritti dell’uomo”, così come tutte le ambasciate sono state oggetto di attacchi, spesso non solo verbali o legate a note di protesta.

I soldati russi hanno lasciato molti altri punti, ma solo Buča è stata scelta come luogo principe per la conduzione di questa fase della guerra mentale. E nonostante le tragedie umane, avvenute in altri posti e legate al carattere terroristico delle azioni dell’esercito ucraino, avessero assunto dimensioni di gran lunga maggiori, è stato proprio sul teatro di una vera e propria messinscena che la propaganda occidentale antirussa ha individuato un dei momenti principali di attuazione.

Così, Buča negli USA e fra i suoi alleati è servita a consolidare l’alleanza atlantica. Il regime di Kiev tenta inoltre di dar vita a un’opposizione ai russi e agli alleati nei territori liberati, di metter fuori uso i rapporti diplomatici russi con l’estero (espulsione di personale diplomatico, fiumi di note di protesta), di far introdurre sempre nuove sanzioni. Contemporaneamente, si tenta inoltre di dar vita a un’opposizione all’interno della Russia stessa, destabilizzando la struttura sociale e orientando in particolar modo i giovani in chiave antibellica e contro il governo.

Le guerre mentali nella teoria delle guerre di rete stanno diventando la sfera più importante della strategia bellica contemporanea e il suo ruolo sta continuando a crescere d’importanza. Il controllo sulle coscienze e sulla società, su ciò che crede e su ciò di cui è convinta, sta divenendo sempre più obbiettivo cardine dell’attività bellica.

Il conflitto in Ucraina ha mostrato l’importanza e l’attualità di condurre una guerra anche dal punto di vista mentale. Accanto a questo sta crescendo velocemente il bisogno di un nuovo tipo d’esperto, in grado di costruire mappe mentali, studiare i processi informativi e di rete; ancor più importante, sta emergendo il bisogno di creare un centro unico in grado, come in Occidente, di tirare le fila, e in maniera unitaria, dell’attività bellica a ogni livello.

Per creare una mappatura mentale è inevitabile tener conto delle scale di valori, degli archetipi culturali, della stratificazione sociale, delle peculiarità etniche, anagrafiche, di genere dei vari gruppi, collettivi e segmenti di popolazione. Ed è proprio dalla qualità con cui saremo in grado di costruire tali mappe mentali a più livelli, che dipenderà il risultato finale della guerra mentale.


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Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 21 August 2022 01:06
20/08 ore 23:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata di RYBAR del FRONTE EST
https://i.ibb.co/VTpyPyW/20-08-ru-1.jpg

e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/y48Z1vL/20-08-it-1.jpg

dove si mostra molto bene l’avanzamento a DACHA e ZAJCEVO di ieri, e si aggiungono dettagli interessanti, come quello di numerosi prigionieri fatti proprio in quell’area, rifiutatisi di eseguire gli ordini omicidi di Kiev di tenere la posizione.
https://t.me/rybar/37482
In particolare, lo avrebbe fatto un’unità intera a Zajcevo.
https://t.me/boris_rozhin/60979

Prosegue anche l’avanzata verso SEVERSK, dove le truppe alleate hanno puntato a sud, avvicinandosi sempre più a IVANO-DAR’EVKA, come mostra questa mappa.
https://t.me/WarDonbass/76741

A UGLEDAR, i combattimenti ormai sono giunti alle porte della città: una città che non è stata evacuata e dove i soldati trattengono i cittadini in ostaggio, esattamente come a Mariupol’. Seguiremo gli aggiornamenti.
https://t.me/pravda_shuravi/26448

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DI OGGI

Ancora attacchi alla ZAES: questa volta a essere colpito è il parcheggio dei lavoratori della centrale, giusto per “ringraziarli” dell’appello diramato ieri. Inoltre, la sede di un generatore ausiliario diesel è lì vicino. Tra rappresaglia nazifascista a e attacco a una centrale nucleare in attività, la “scimmia con una granata in mano” è sempre all’opera.
https://t.me/rybar/37493

2 CIVILI morti e 11 feriti è invece il bilancio dei bombardamenti di oggi. Fra le vittime un bambino, 229 fra missili Grad e proiettili di grosso calibro (155, 152, 122 mm) è la quantità accertata di ordigni scagliati.
https://t.me/WarDonbass/76757

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 19 August 2022 17:46
19/08 ore 17:30 aggiornamento

DACHA E ZAJCEVO LIBERI!

La notizia ufficiale è stata data stamane dall’Ufficio stampa della difesa territoriale della DNR
https://t.me/TRO_DPR/6506
e ripresa quindi dalla RIA
https://ria.ru/20220819/dnr-1810690379.html

Guardando questa cartina
https://t.me/RVvoenkor/23426
si capisce meglio il significato di questa progressione.

In sostanza, l’avanzamento consente di attaccare KODEMA anche da sud est, oltre che ARTEMOVSK da sud.
(la strada che si vede puntare dritto verso nord anche in quest’altra cartina
https://www.russiapost.su/wp-content/uploads/2022/08/photo_2022-08-19_11-38-56.jpg
porta proprio ad ARTEMOVSK)

Ulteriore segnale di cedimento del fronte EST in un punto estremamente strategico per la tenuta dell’intera linea. Seguiremo gli sviluppi.

PAVLOVKA LIBERA

Annunciata anche questa notizia stamane,
https://t.me/boris_rozhin/60867
Attendiamo foto-video che lo attestino.

Come mostra bene questa cartina
https://www.russiapost.su/wp-content/uploads/2022/08/photo_2022-08-19_12-46-03.jpg
La liberazione di PAVLOVKA è importante perché consente di attaccare UGLEDAR anche da ovest e non solo da sud e da est.
Di fatto, ponendo un’altra importante roccaforte della linea di difesa ucraina in regime di semiaccerchiamento.

PROGRESSI ANCHE A SOLEDAR

Questa ultim’ora riporta che le forze alleate siano riuscite a uscire oggi dalla zona industriale a EST (fabbrica KNAUF) e a progredire verso ovest liberando alcune vie della zona urbana.
https://antifashist.com/item/soyuznye-sily-iz-promzony-voshli-v-soledar-osvobozhdeno-ryad-ulic.html
Anche qui notiamo una progressiva erosione della linea di difesa ucraina su questa linea importantissima e ottimamente difesa.
https://t.me/RVvoenkor/23441

I LAVORATORI DELLA ZAES CHIEDONO A KIEV DI SMETTERE DI SPARARE

Questi video uniscono lavoratori ed ex-lavoratori della centrale atomica in un’unica richiesta ai soldati ucraini: basta sparare.
https://ria.ru/20220819/zaes-1810798477.html
Non servirà a nulla, come a nulla è servito il documento pubblicato ieri e neppure considerato da un segretario dell’ONU sempre vincolato a posizioni unilaterali e che si contraddicono da sole: se affermi che il ritiro dei russi dalla centrale fermerà gli spari,
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15516569
a questo punto smentisci la propaganda dei soggetti a cui fai riferimento, ovvero che loro non c’entrino nulla, che nessuno c’entri a parte i russi che si sparano da soli e,
quel che è peggio, non dici una parola di condanna sugli attacchi indiscriminati da loro alla centrale e che stanno rischiando ogni giorno di provocare una catastrofe.

Ringraziamo comunque la loro testimonianza, che resta un documento importante.

Aggiornamenti a seguire DOMANI NOTTE.
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Paolo Selmi
Friday, 19 August 2022 10:17
19/08 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


In breve, le forze alleate continuano ad attaccare e a infliggere gravi perdite alle ff.aa. ucraine, tramite colpi di artiglieria e attacchi aerei tesi a smantellare la linea difensiva costruita per otto anni nel Donbass. Questo per ammissione ormai dello stesso comando ucraino
https://t.me/RVvoenkor/23365
che deve affrontare defezioni, battaglioni interi costretti a rientrare nelle retrovie perché incapaci di proseguire in quanto ridotti al 30% del loro organico, eccetera.

In questa condizione, le forze alleate proseguono ad avanzare. E’ il caso della città-fortezza di MAR’INKA, ormai libera per 2/3.
https://t.me/RVvoenkor/23419

E’ il caso dell’AEROPORTO DI DONECK (sic!). Riassunto delle puntate precedenti. Si era più o meno in questo periodo, otto anni fa, e le forze ucraine nel corso della loro guerra al popolo del Donbass erano QUASI riusciti a entrare a DONECK. L’ultimo caposaldo rimasto in mano alle milizie popolari era proprio l’aeroporto. Intorno all’aeroporto si scatenò una battaglia furibonda, che sarebbe durata MESI, fino all’inizio del 2015, a cui risale l’ultima “messa in sicurezza” effettuata, e culminata con la vittoria dei miliziani. EROI di questa, veramente eroica, difesa, stabile per stabile, furono due comandanti, nomi di battaglia GIVI (“ghivi”, comandante del battaglione Somalia (“Somali”)
https://www.youtube.com/watch?v=W57JXF7UJ78
e MOTOROLA (comandante della divisione speciale anticarro SPARTA).
https://www.youtube.com/watch?v=C1QXStwbLXY&t=7s

Ebbene, l’impresa riuscì ma alcuni dintorni, vie di servizio esterne, rimasero sotto il controllo ucraino. Per otto anni e fino a oggi, dove gli attacchi alleati li stanno ricacciando indietro.
https://t.me/rybar/37426

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DEI BOMBARDAMENTI DI IERI NEL DONBASS

5 civili morti e 23 feriti è il bilancio dei bombardamenti ucraini di ieri. Nonostante nei giorni scorsi decine di migliaia di civili siano stati evacuati dalle zone più colpite, questa è la direzione in cui il regime fascistoide di Kiev (che dà gli ordini) e le ff.aa. ucraine (che non si fa scrupolo di eseguirli) stanno procedendo per far fuori le loro ultime cartucce.
https://t.me/WarDonbass/76560

Questo, al netto dei minimo sette lanci di artiglieria di ieri notte su ENERGODAR (città della centrale atomica), giusto per non perdere il ritmo.
https://t.me/voenkorKotenok/39417
Con Guterres in casa e tutto quanto riportato nella conferenza stampa di ieri qui tradotta. Ma se LO FANNO, vuol dire che POSSONO FARLO. Impunemente.

Comunque, siamo al 19 e pare non stiano proseguendo nel piano denunciato ieri. A quello, forse, ad andare avanti anche quando si è scoperti e “bruciati”, non sono ancora arrivati.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 18 August 2022 19:46
18/08/22 ore 19:00 aggiornamento

La giornata di oggi, nei cinegiornali luce occidentali, è stata monopolizzata dalla visita di Erdogan a L’vov. Erdogan, che prova a tenere il piede prima in una scarpa, poi in un’altra, poi in tutte e due insieme, Erdogan il “mediatore”, Erdogan “amico di tutti” (o quasi).

E visto che oggi è la giornata delle tavole “rotonde” (senza invitati), del “dialogo” (monologo), delle “soluzioni” (unilaterali), aggiungiamo noi un posto a quella tavola, con la TRADUZIONE INTEGRALE dell’intervento di stamane del Ministero della difesa russo. Un intervento corredato da lucidi anch’essi a disposizione.

“Tesi del comandante delle unità di difesa atomica, chimica e biologica delle FF.AA. della Federazione Russa, Generale-luogotenente Igor’ Kirillov, nel corso della Conferenza stampa del 18 agosto, circa i risultati dell’analisi di una possibile provocazione sulla Centrale Elettro-Atomica di Zaporozh’e (d’ora in avanti “ZAES” secondo la dicitura russa)”
Тезисы начальника войск радиационной, химической и биологической защиты ВС РФ генерал-лейтенанта Игоря Кириллова на брифинге по результатам анализа возможной провокации на Запорожской АЭС

August 18, 2022

Il Ministero della difesa della Federazione Russa analizza l’evolversi della situazione nella ZAES
Министерство обороны Российской Федерации проводит анализ развития ситуации на Запорожской атомной электростанции.

A partire dal 18 luglio 2022, la centrale è sistematicamente colpita dall’artiglieria delle FF.AA. Ucraine, sia con sistemi missilistici a lancio multiplo, che con mortai, che infine con l’impiego di droni.
Начиная с 18 июля 2022 г. станция подвергается систематическому обстрелу со стороны вооруженных сил Украины из реактивных систем залпового огня, ствольной артиллерии и с использованием беспилотных летательных аппаратов.

Al 18 agosto 2022 sono stati effettuati 12 attacchi, nel corso dei quali sul territorio della ZAES e sulla città di Energodar sono piovuti oltre 50 fra razzi e proiettili, oltre che 5 droni-kamikaze.
По состоянию на 18 августа 2022 г. осуществлено 12 обстрелов, в ходе которых на территории АЭС и города Энергодара зафиксировано более 50 разрывов артиллерийских снарядов и 5 дронов-камикадзе.

Il Ministero della difesa russo ha condotto un’inchiesta e stabilito che i colpi sono partiti dalle città di MARGANEC e NIKOPOL’.
Минобороны России провело расследование и установило, что удары наносятся с направления населенных пунктов Марганец и Никополь.

Come risultato di questi attacchi, sono stati danneggiati i sistemi di funzionamento ausiliario della centrale, così come obbiettivi civili della città di Energodar.
В результате обстрелов были повреждены вспомогательные системы обеспечения станции, а также объекты жизнеобеспечения г. Энергодара.

LUCIDO NR. 1
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B42.PNG
(legenda: in alto a sx la foto satellitare della centrale con i luoghi colpiti e una loro descrizione, in alto a dx la piantina dove sono visibili MARGANEC (Марганец) e NIKOPOL’ (Никополь), in basso DATA dell’attacco, TIPO di armamento impiegato, QUANTITA’ di colpi o droni impiegati. Descrizione essenziale per riconoscere quasi tutti gli armamenti pur non sapendo il russo: 155 o 152 = calibro dei proiettili, БпЛА = drone (abbr.), ракета = razzo; NdT)

Secondo il Ministero della difesa, la controparte ucraina, insieme ai suoi kuratory statunitensi, cerca di giocare la carta di un incidente, secondo loro, non grave, alla centrale atomica compromettendo, al contempo, la normale operatività in sicurezza della ZAES, incolpando di questo la Russia.
По мнению Министерства обороны, украинская сторона вместе с их кураторами из США пытается разыграть карту, вызвав, по их мнению, незначительную аварию на атомной станции и, тем самым, сорвать нормальную и безопасную эксплуатацию АЭС, обвинив в этом Россию.

La controparte ucraina ha ripetutamente affermato che sono le FF.AA. Russe ad attaccare la centrale e che, nel territorio della ZAES, sono dislocati armamenti pesanti russi, da cui partono attacchi a obbiettivi militari ucraini.
Украинская сторона неоднократно заявляла о том, что удары по станции наносятся Вооруженными Силами России, а на территории АЭС размещается российское тяжелое вооружение, из которого ведется обстрел по объектам ВСУ.

Siamo pronti a presentare all’AIEA le foto reali, e a una risoluzione molto ampia, un esempio delle quali è in questo lucido,

LUCIDO NR. 2
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B43.PNG

dove si vede che noi di armi, peggio ancora pesanti, nel territorio della centrale non ne mettiamo. Questo l’ha anche riferito il Ministro della difesa della Federazione russa al Segretario generale dell’ONU Guterres.
Мы готовы представить МАГАТЭ реальные снимки с очень сильным разрешением, образец размещен на слайде, на которых видно, что оружие, тем более тяжелое, на территории этой станции не размещаем. Об этом Министр обороны Российской Федерации сказал Генеральному секретарю ООН Гутерришу.

Sappiamo che, in presenza di una gran quantità di satelliti stranieri militari e commerciali, quest’informazione la potrebbe fornire alla comunità mondiale anche la controparte statunitense.
Мы знаем, что при наличии большого количества военных и коммерческих зарубежных спутников эту же информацию может представить мировой общественности и американская сторона.

Tuttavia, gli Stati Uniti nascondono i dati oggettivi sugli attacchi e sulla situazione nella centrale atomica, incoraggiando al contempo l’impunità del regime di Kiev e rendendo possibile il verificarsi di una catastrofe nucleare sul territorio europeo.
При этом США замалчивают объективные данные об обстрелах и ситуации на атомной станции, тем самым поощряя безнаказанность Киевского режима и способствуя возможному развитию ядерной катастрофы на территории Европы.

Vorrei altresì sottolineare, come non sia un caso che i mezzi di comunicazione di massa citino le conclusioni degli specialisti del Centro per il controllo delle armi e non proliferazione (Center for Arms Control and Non-Proliferation, Washington, DC), oltre che altre istituzioni simili occidentali, che affermano che una catastrofe di ampia scala presso la ZAES sia poco probabile, ANZICHE’ l’AIEA, che è l’unica ad avere diritto di trarre conclusioni di questo tipo.
Хочу отметить, что неслучайно в СМИ широко цитируются заключения специалистов американского агентства по контролю над вооружением и разоружением (город Вашингтон, округ Колумбия) и ряда других подобных учреждений западных стран, а не МАГАТЭ, которая имеет право на подобные выводы, о том, что возникновение масштабной катастрофы на ЗАЭС представляется маловероятным.

Secondo loro, lo spessore delle strutture di copertura di cemento dei reattori è di dieci metri. Inoltre, la centrale è stata progettata e costruita anche per far fronte a incidenti come, per esempio, la caduta di un aereo.
По их мнению, толщина бетонных укрытий ее ядерных реакторов составляет 10 метров, кроме того, станция проектировалась и строилась с учетом необходимости преодоления последствий таких инцидентов, как падение гражданского самолета.

Ciò nonostante neppure loro escludono che, l’impatto diretto con proiettili di grosso calibro sui depositi a secco di combustibile nucleare esausto, possa portare a una contaminazione radioattiva nel raggio di 20 km, mentre se a essere danneggiato fosse un reattore, si andrebbe a un massimo di 30 km. Inoltre si sottolinea che i rischi di diffusione delle radiazioni nei territori dei Paesi europei siano minimi.
Вместе с тем не исключается, что прямое попадание крупнокалиберных артиллерийских снарядов в сухое хранилище отработанного ядерного топлива приведет к радиоактивному заражению местности в радиусе до 20 км, а аварийная ситуация на ядерном реакторе максимум – до 30 км. При этом подчеркивается, что риски распространения радиации на территории стран Европы оцениваются как минимальные.

LUCIDO NR.3
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B44.PNG
(legenda: la cartina riporta il raggio di 30 km della contaminazione secondo gli “esperti” del Centro, e il testo a sx invece cita brani (tradotti in russo) delle conclusioni di questo Centro, tutte recuperabili in originale da qui:
https://armscontrolcenter.org/countries/russian-invasion-of-ukraine/
e per la precisione qui
https://armscontrolcenter.org/experts-explain-the-reality-of-the-danger-from-the-zaporizhia-nuclear-plant-in-ukraine/
qui
https://armscontrolcenter.org/how-real-is-the-danger-from-ukraines-zaporizhzhia-nuclear-plant/
e qui
https://armscontrolcenter.org/russia-ratchets-up-the-danger-at-ukraines-zaporizhzhia-nuclear-power-plant/
NdT)

Così, secondo gli specialisti statunitensi, le conseguenze di un incidente nucleare alla ZAES avranno un carattere limitato e non avranno influenza sul territorio dei Paesi Europei.
Таким образом, по мнению американских специалистов, последствия ядерного инцидента на Запорожской АЭС будут иметь ограниченный характер и не окажут влияния на территорию Европейских стран.

Allo stesso tempo, vorrei ricordare al Segretariato dell’ONU e all’intera comunità internazionale, che la causa principale degli incidenti di Chernobyl e Fukushima, a prescindere dal fatto che nel primo caso si stessero tenendo esperimenti sul reattore e nel secondo invece occorsero un terremoto e uno tsunami, fu la messa fuori uso del sistema di alimentazione, quindi l’interruzione dell’alimentazione e la parziale e piena interruzione del sistema di raffreddamento, che portarono al surriscaldamento del combustibile nucleare e alla rottura del reattore.
Вместе с тем, хотелось бы напомнить Секретариату ООН и всему мировому сообществу, что принципиальной причиной аварий на Чернобыльской станции и АЭС Фукусима, несмотря на то, что в первом случае было проведение экспериментов с ядерным реактором, а во втором случае – землетрясение и цунами, – это выход из строя систем обеспечения, нарушение энергоснабжения, частичное и полное обесточивание систем охлаждения, что привело к перегреву ядерного топлива и разрушение реактора.

Risultato della catastrofe di Chernobyl fu la contaminazione con isotopi radioattivi di oltre 20 Paesi europei. Quattromila persone circa morirono per l’esposizione diretta alle radiazioni, decine di migliaia furono i casi di deformazioni genetiche alla nascita e centinaia di migliaia i tumori. Senza contare le conseguenze dell’evacuazione forzata che coinvolsero 100.000 persone, oltre 5 milioni e mezzo di persone furono esposti a radiazioni oltre la norma.
В результате катастрофы на ЧАЭС загрязнению радиоактивными изотопами подверглась территория более 20 европейских стран. От прямого воздействия облучения умерли около 4 тыс. человек, зафиксировано десятки тысяч случаев генетических уродств у новорожденных и сотни тысяч – онкологических заболеваний. Не считая последствия принудительной эвакуации, до 100 тыс. человек и более 5,5 млн. человек получили повышенную дозу радиации.

Nella centrale di Fukushima solo a prima vista può sembrare che le conseguenze non siano state significative. Fino a 500 mila persone furono gradualmente, e forzatamente, evacuate, mentre i posteri valuteranno sulla propria pelle gli effetti dello sversamento delle acque radioattive nell’oceano.
На АЭС Фукусима только на первый взгляд может показаться, что последствия незначительные. Поэтапной принудительной эвакуации подверглись до 500 тыс. человек, а последствия сброса радиоактивной воды в океан почувствуют на себе потомки.

LUCIDO NR. 4
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B45.PNG
(legenda: a sinistra, Chernobyl, a destra Fukushima; a sinistra l’area di 30 km (ellisse) da cui furono evacuate 100 mila persone; a destra il raggio anch’esso di 30 km da cui furono evacuate 500 mila persone)

Sembra che tutto questo lo abbiano dimenticato.
Складывается ощущение, что об этом забыли.

Secondo i nostri specialisti, a causa delle azioni delle FF.AA. Ucraine, una situazione analoga potrebbe sorgere anche nella ZAES.
По мнению наших специалистов, из-за действий ВСУ, аналогичная ситуация может возникнуть и на Запорожской АЭС.

Infatti, in caso di rottura dei generatori diesel di riserva e delle pompe mobili, in caso di emergenza, il nucleo del reattore si surriscalderà e, di conseguenza, ci sarà la distruzione dei reattori nella centrale atomica più grande d’Europa, con fuoriuscita di materiale radioattivo nell’atmosfera e propagazione per centinaia di km.
Так, при отказе резервных дизель-генераторов и мобильных насосов, в случае нештатной ситуации, произойдет перегрев активной зоны и как следствие разрушение реакторных установок на самой большой в Европе атомной станции с выбросом радиоактивных веществ в атмосферу и разносу их на сотни километров.

Tale situazione di emergenza provocherà una migrazione di massa di popolazione e avrà sicuramente conseguenze ancor più catastrofiche dell’imminente crisi energetica del gas in Europa, così come è confermata dalle previsioni delle agenzie europee di settore.
Такая чрезвычайная ситуация вызовет массовую миграцию населения и будет иметь более катастрофические последствия, чем надвигающийся газовый энергетический кризис в Европе, что подтверждается прогнозом ряда Европейских профильных организаций.

LUCIDO NR. 5
https://disk.yandex.ru/d/GiI4ELQR2oC7lg/%D0%A1%D0%BB%D0%B0%D0%B9%D0%B46.PNG
(Altro che 30 km, la carta a destra mostra la possibile propagazione di una nuvola radioattiva che supererà i mille km di distanza)

Inoltre, in base a informazioni in nostro possesso, nell’ambito della visita in Ucraina dal 17 al 19 agosto 2022, il Segretario generale dell’ONU Guterres ha in programma di visitare Odessa. In quella data le FF.AA. Ucraine intendono provocare una catastrofe nucleare alla ZAES, colpendo i depositi di materiale radioattivo esausto e portando il reattore della centrale a operare in regime di anomalia.
Кроме того, по имеющейся информации в рамках поездки на Украину с 17 по 19 августа 2022 года Генеральный секретарь ООН Гутерриш планирует посетить город Одессу. К этой дате ВСУ намерены инсценировать провокацию техногенной катастрофы на Запорожской АЭС, которая заключается в утечке радиации, разрушении целостности хранилища ядерных отходов и выводе реактора АЭС в состояние нештатной работы.

Tutto questo, nelle loro intenzioni, dovrebbe apparire come conseguenza di attività belliche delle FF.AA. Russe nel territorio della centrale, oltre che dell’incompetenza degli specialisti russi, che attualmente vi stanno operando.
Все это, по их замыслу, должно явиться следствием военных действий Вооруженных Сил России на территории атомной станции, некомпетентностью российских специалистов, участвующих в эксплуатации данного ядерного объекта.

Per attuare tutto questo, le FF.AA. ucraine hanno pianificato, nel corso della visita di Guterres, di dislocare nella regione di Zaporozh’e unità, gruppi e formazioni del reparto “Dnepr”, di collocare ovunque posti di monitoraggio delle radiazioni, di provvedere tutto il loro personale di dispositivi di difesa antiatomica, di addestrarlo alla difesa chimica, radioattiva e ad altre misure di sicurezza. In particolare, le unità della 44° brigata di artiglieria per il 19 agosto hanno ricevuto l’ordine di essere pronti ad agire in condizioni di contaminazione radioattiva. Sempre lì, nell’area davanti alla centrale sotto il controllo ucraino, è stata dislocata un’unità del 704° reggimento di difesa radioattiva delle ff.aa. ucraine.
С целью инсценировки ВСУ планируются к визиту Гутерриша в дислоцированных в Запорожской области Украины соединениях, воинских частях и подразделениях, входящих в состав объединенной группировки войск «Днепр», полностью развернуть посты радиационного наблюдения, обеспечить 100 процентов военнослужащих средствами РХБ защиты, провести тренировки по химической и радиационной защите и другие мероприятия по обеспечению безопасности. В частности, подразделениям 44 отдельной артиллерийской бригады к 19 августа приказано быть готовым к действиям в условиях радиационного заражения местности. Туда же, в район Запорожской АЭС, перебрасываются подразделения 704 отдельного полка РХБ защиты ВСУ.

I tiri di artiglieria sulla centrale sono previsti partire dall’area cittadina di Nikopol’.
Нанесение артиллерийских ударов по ЗАЭС планируется из городских кварталов города Никополь.

Un tale “spettacolo” sarà accompagnato da allarmi alla popolazione sull’aumento della radioattività e con altri “effetti speciali”. L’intera operazione dovrà impressionare notevolmente il Segretario generale dell’ONU e la comunità internazionale al fine di intraprendere misure a favore di Kiev.
Данный «спектакль» будет сопровождаться оповещениями населения о повышении радиационного фона и другими «спецэффектами». Инсценировка проводится в интересах оказания влияния на Генерального секретаря ООН и международное сообщество для прикрытия выгодных для Киева решений.

Lo scopo finale della provocazione è la creazione di una zona demilitarizzata di 30 km intorno alla centrale, l’invio di un contingente internazionale e osservatori stranieri nel territorio della ZAES, oltre che la colpevolizzazione delle FF.AA. russe di terrorismo nucleare.
Конечной целью провокации является создание зоны отчуждения до 30 км, введение международных сил и иностранных наблюдателей на территорию ЗАЭС, а также обвинение Вооруженных Сил России в ядерном терроризме.

In conclusione a quanto appena affermato, poniamo alla vostra attenzione il fatto che, in continuazione di questi eventi negativi, legati al fuoco di artiglieria sulla ZAES, sarà considerata la questione di “congelare” i reattori 5 e 6 (gli unici ora attivi), il che porterà allo spegnimento della centrale.
В качестве вывода из вышеизложенного обращаем ваше внимание, что при продолжении негативного развития ситуации, связанной с обстрелами атомной станции Украиной, может быть рассмотрен вопрос о выводе в «холодный резерв» 5 и 6 энергоблоков, что приведет к остановке Запорожской АЭС.

ORIGINALE:
https://telegra.ph/Tezisy-nachalnika-vojsk-radiacionnoj-himicheskoj-i-biologicheskoj-zashchity-VS-RF-general-lejtenanta-Igorya-Kirillova-na-brifing-08-18

TRADUZIONE INGLESE DEL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO:
https://eng.mil.ru/en/news_page/country/more.htm?id=12434084@egNews

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 18 August 2022 10:24
18/08 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La carta dell’agenzia RIA mostra la liberazione di BOGORODICHNOE sopra SLAVJANSK (l’unico settore sulla mappa in colore più acceso)
https://cdnn21.img.ria.ru/images/07e6/08/11/1810213330_0:0:0:0_0x0_100_0_0_7c2f2104ad4cfbe11ce3dbe529dca32b.png.webp

Nel complesso gli avanzamenti di ieri non sono rilevabili su cartine di tale scala, perché sono veramente minimi. La modalità “schiacciasassi” imposta dalla scelta sconsiderata di KIEV di mandare al fronte tutti i civili che sono riusciti a rastrellare, non consente – al momento – avanzamenti quotidiani sulla lunga distanza, ma al contrario infligge perdite notevoli alle truppe ucraine. Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo,
https://t.me/rybar/37381
così come quelli dei giorni passati, è in buona parte un elenco di perdite e di soldati che si ritirano dalla linea di fronte preferendo la galera alla morte. Oltre alla carne da cannone ammassata e mandata alla morte per differire di qualche giorno la liberazione di questo o quel settore del Donbass, al regime di Kiev resta ben poco altro. Più che altro, “provokacii”, nucleari e non.

ENNESIMA PROVOKACIJA ALLA CENTRALE ATOMICA (e non solo)

Guardiamo questa foto:
https://t.me/vysokygovorit/9114
Il signore in mascherina è Antonio Guterres, la foto è di ieri sera, il luogo dove è stata scattata è L’VOV. L’IMMAGINE E’ EMBLEMATICA, ennesima immagine emblematica di questi mesi di conflitto, DI COME SI SONO RIDOTTE LE NAZIONI UNITE, SEMPRE MENO “ONU” E SEMPRE PIU’ “LEGA DELLE NAZIONI”.

In occasione della sua visita unilaterale a L’vov, i russi hanno denunciato almeno DUE provocazioni in corso e in preparazione a cui egli dovrà ASSISTERE COME “TESTIMONE OCULARE” per FOMENTARE UNA CAMPAGNA DI PROPAGANDA OCCIDENTALE SEMPRE PIU’ SBIADITA E PASSATA IN SECONDO PIANO (quindi, tesa a mobilitare un’opinione pubblica sempre meno propensa a “lacrime e sangue” giustificate dagli “aiuti”, dallo “stare dalla parte giusta”, eccetera):

La prima, “convenzionale” (per classificazione degli armamenti), è a CHARKOV, dove si sta preparando una BUCHA 2.0 di macerie e vittime civili per gli attacchi missilistici russi.
https://t.me/WarDonbass/76454
Notiamo, en passant, che oggi a ZAPOROZH’E ci sono CITTADINI CHE STANNO LOTTANDO CONTRO LE FORZE ARMATE UCRAINE PER IMPEDIRE LORO DI FAR SLOGGIARE LE GESTANTI E OCCUPARE IL REPARTO MATERNITA’ NUMERO 9 (RODDOM, Mariupol… ci dice qualcosa?).
https://t.me/rybar/37380
Ma quando Guterres andrà a vedere… torneranno asili, ospedali e scuole.

La seconda, “non convenzionale”, non può che essere la CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E. E se il primo allarme è stato lanciato da fonti ucraine legate alla resistenza al regime di Kiev, questo allarme proviene direttamente dal Ministero della difesa russo.
https://ria.ru/20220818/zaes-1810365806.html
“IL DICIANNOVE AGOSTO il regime di Kiev prepara una provocazione di rilevanza internazionale nella centrale atomica di Zaporozhe, in occasione della visita in Ucraina del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, a seguito della quale la Federazione russa sarà incolpata di aver generato una catastrofe in tale centrale elettrica”
"19 августа киевский режим готовит резонансную провокацию на Запорожской АЭС в период посещения Украины генеральным секретарем ООН Антониу Гутеррешем, в результате которой Российская Федерация будет обвинена в создании техногенной катастрофы на данной электростанции"
Sono stati allertati GIA’ OGGI i reparti speciali dell’esercito ucraino proprio a Zaporozh’e, pronti a registrare qualsiasi variazione dei livelli di radioattività (ibidem), così come pezzi di artiglieria sono stati NUOVAMENTE dislocati a NIKOPOL’ (“nuovamente”, perché i russi è da giorni che stanno colpendo quelle postazioni, sempre rimpiazzate da nuovi pezzi… )

Insomma, tutto è pronto per sancire il fatto che “i russi si sparano da soli” nella centrale atomica più grande d’Europa. In genere, una volta scoperte le carte, questo tipo di piani salta. Ma non diamo tutto per scontato e teniamo monitorata la situazione. A maggior ragione, parlando di uno

"STATO KAMIKAZE"

“STATO KAMIKAZE” (государство-камикадзе): questa espressione, coniata da questo articolo
https://ria.ru/20220818/ukraina-1810282882.html
e riferita alla condizione sempre più degradata di un’economia, di una società sempre più votati alla morte dal regime fascistoide che li governa per conto dei kuratory esterni, si aggiunge a corollario di quanto detto ieri. Un REGIME che per risparmiare 7 miliardi di dollari al mese non allerta il proprio popolo dei rischi che la propria (dissennata) politica sta generando, ma che è parimenti TALMENTE OTTUSO DA NON CAPIRE (o non voler capire, o far finta di non capire, ma questa è materia di psicanalisi del ducetto di Kiev) CHE UNA VOLTA INIZIATO UN CONFLITTO LE PERDITE SARANNO MAGGIORI E DEGENERATIVE, FINO AL SUICIDIO (neanche tanto assistito), è pienamente responsabile di questa mostruosa trasformazione. Ennesimo

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DELLE VITTIME CIVILI DI IERI

Come quelli che quotidianamente accadono a DONECK. Il bilancio dei bombardamenti di ieri è di 2 morti e 9 feriti.
https://t.me/WarDonbass/76450

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 17 August 2022 19:56
17/08 ore 19:30 aggiornamento

“UN PO’ PIU’ AVANTI… ANCORA, ANCORA UN PO’…”: SCOPERTI E ARRESTATI DUE “CORRETTORI DI TIRO” NELLA CENTRALE ATOMICA ZAES

Oleg M. e Aleksej D., rispettivamente ingegnere e guardia giurata, sono stati arrestati oggi con l’accusa di aver FORNITO E CORRETTO LE COORDINATE DI TIRO grazie ai quali le ff.aa. ucraine prendevano (e prendono) di mira la centrale atomica più grande d’Europa.
https://t.me/rybar/37370
Rischiano minimo 10 anni di reclusione.
https://t.me/voenkorKotenok/39374


Ammesso e non concesso che qualche cinegiornale luce desideri affrontare l’argomento anziché fare spallucce, ecco pronta la versione da diffondere: i russi si sparano da soli e si arrestano da soli. Tra l’altro, proprio in questo momento, artiglieria pesante in azione sulla centrale atomica.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15496653

Del resto, nessuna “controffensiva” in vista, nemmeno parziale. Manca tutto: uomini, sempre meno disposti a fare da carne da cannone, e mezzi, mandati indiscriminatamente alla demolizione lungo la linea di fronte o, peggio ancora, distratti dalla funzione primaria di difesa per scopi puramente propagandistici o – il che è peggio – atti terroristici.
https://t.me/WarDonbass/76431
et
https://t.me/south0wind/2789

Del resto, cosa possiamo pretendere da un “presidente” che ammette candidamente quanto riportato ieri sul Washington Post?

IL CINICO CANDORE DI UN POTERE CRIMINALE

Questa intervista,
https://www.washingtonpost.com/national-security/2022/08/16/zelensky-interview-transcript/
rappresenta il solito “piantillo” ormai in voga un giorno sì e l’altro pure (niente armi, niente soldi…), accompagnato da menzogne non contraddette dall’intervistatrice.

Per esempio, la prima “pronti-via”; quando l’intervistatrice gli fa notare che già da gennaio gli erano resi noti piani russi per prendere l’aeroporto di Gostomel’, risponde:
“So to say they had something unique planned here, it is impossible. Everything we had, it was there.” Si, peccato che SETTANTASEIMILA UOMINI DELLE MIGLIORI TRUPPE D’ASSALTO ERANO CONCENTRATE PROPRIO A PESKI, MAR’INKA, AVDEEVKA E LUNGO TUTTA LA LINEA DI FRONTE PER RISOLVERE, UNA VOLTA PER TUTTE, la “questione del Donbass”.

Ma vi è anche qualcosa di più. Si vede e non da oggi che qualcosa è andato storto nel copione che è stato messo davanti al clown di Kiev, che probabilmente si è fidato delle parole dei suoi “kuratory”, che è andato avanti a recitare PEDISSEQUAMENTE la parte, IMPARTENDO GLI ORDINI SCRITTI DA ALTRI, FINO AD ARRIVARE AL PUNTO DI NON POTER PIU’ TORNARE INDIETRO.

Ma non avrei mai pensato due cose:
1. che questa DISSOCIAZIONE fra REALTA’, SEGNALI CONCRETI DA UN LATO e OSTINAZIONE, DALL’ALTRO, A SEGUIRE LA TRACCIA DETTATA DAI “KURATORY” risalisse all’autunno dell’anno scorso;
2. che uno messo lì a fare il “presidente”, se non altro per quello che rappresenta, potesse candidamente quanto segue:
“You can’t simply say to me, “Listen, you should start to prepare people now and tell them they need to put away money, they need to store up food.” If we had communicated that — and that is what some people wanted, who I will not name — then I would have been losing $7 billion a month since last October, and at the moment when the Russians did attack, they would have taken us in three days. I’m not saying whose idea it was, but generally, our inner sense was right: If we sow chaos among people before the invasion, the Russians will devour us. Because during chaos, people flee the country.”

QUINDI, TIRIAMO ALCUNE SOMME:
1. ZELENSKIJ SAPEVA DA OTTOBRE CHE I RUSSI ERANO A CONOSCENZA DEI SUOI PIANI NEL DONBASS E CHE GLI AVEVANO GIA’ DATO SEGNALI AMPI SEGNALI DI NON PROSEGUIRE
2. CHE CIO’ NONOSTANTE LE PRESSIONI PERCHE’ CONTINUASSE AD ADDESTRARE SQUADRE SPECIALI E A MUOVERE TRUPPE E ARMAMENTI ERANO TANTE E TALI CHE TORNARE INDIETRO DA QUEI PIANI, SMILITARIZZARE QUELLA LINEA DI FRONTE CHE, PRECARIAMENTE, TENEVA DAL 2015, ED ATTUARE MINSK E MINSK-2, NON ERA UN OPZIONE (per inciso, “Putin non vuole parlare con me da 3 anni” ma gli appelli ad attuare MINSK e MINSK-2 sono venuti SEMPRE e SOLO da Mosca. E questo è un dato di fatto, che ovviamente l’intervistatrice si è guardata bene dal far notare)
3. ZELENSKIJ SAPEVA CHE, ANDANDO AVANTI, AVREBBE PROVOCATO QUELLA REAZIONE RUSSA CHE EFFETTIVAMENTE POI C’E’ STATA
4. ZELENSKIJ AVREBBE POTUTO GIRARE LA FRITTATA BUTTANDOLA SULL’AGGRESSIONE DI MOSCA, MA DA OTTOBRE A DICEMBRE HA PREFERITO CONTINUARE NEI SUOI PIANI E TACERE TUTTO AL SUO POPOLO
5. IL MOTIVO E’ CHE, AVER PARLATO COL SUO POPOLO, DIRE ANCHE LA SUA VERSIONE, GLI SAREBBE COSTATO SETTE MILIARDI DI DOLLARI AL MESE.
6. QUINDI, CHE IL SUO POPOLO SI TROVASSE A VENTI KM, A DIECI, A DUE DA UNA ZONA CHE DI LI’ A POCO SAPEVA CHE SAREBBE STATA INFUOCATA, PASSA IN SECONDO PIANO RISPETTO ALLA PERDITA ECONOMICA CHE DA TALE INFORMAZIONE DERIVA.

Quindi il fuhrer di Kiev prosegue nella sua disanima. Aver taciuto tutto alla popolazione ha costretto buona parte della stessa di accettare suo malgrado di prendere in braccio un fucile, E SALVARE IL SUO GOVERNO:
If that were to happen, in October — God forbid, during the heating season — there would be nothing left. Our government wouldn’t exist, that’s 100 percent sure.

Inoltre, LA DEMOCRAZIA FA SCHIFO!!! DICIAMOLO UNA VOLTA PER TUTTE!!! VERO, “VOLODYMIR”?
But it is one thing when chaos is controlled and it is during a military time — you run the state in a different way. You can open the border, close the border, attack, retreat, defend. You can take control of your infrastructure. And it’s another situation when you do not have a military situation or emergency regime in place, and you have a state that is ruled by a huge number of different officials and institutions. And minus $7 billion a month, even without weapons, is already a big war for our country.

E SI… QUANDO SEI IN GUERRA, E’ TUTTA UN’ALTRA COSA! LO SAN BENE I NOSTRI POLITICI CHE CI HAN FATTO FARE DUE ANNI DI STATO DI EMERGENZA. COME TI CAPISCONO I NOSTRI POLITICI, “VOLODYMIR”… it’s another situation when you do not have a military situation or emergency regime in place… esticazzi se hai ragione!

Quindi l’intervistatrice, che probabilmente stava sudando freddo in quel momento (intervista di un’ora al WP… non confessione post-sequestro in un covo sotto tortura, ricordiamolo), si lascia scappare un “ma allora lo sapeva”… (So did you personally believe full-scale war was coming?)

Al che anche il “comandante in capo” capisce che è andato un po’ oltre le righe e comincia ad arrampicarsi sugli specchi. “no… come potevo?” E poi comincia in un arzigogolato sillogismo dove la colpa… è dell’Occidente. Io vi ho chiesto le armi -> voi non me le avete date -> io non potevo provocare il panico fra il mio popolo -> io ho taciuto (ma, mi permetto di aggiungere, hai appena ammesso UN’ALTRA VOLTA che sapevi…)
And when I said, “Okay, if they’re coming from here and it’s going to be heavy fighting here, can we get weapons to stop them?” We didn’t get it. Why do I need all these warnings? Why do I need to make our society go crazy?

Quindi, probabilmente il cervello ormai è andato in pappa, continua ancora con la priorità numero uno che, evidentemente, non è evitare che “our society go crazy”…
Since February, even from January as there was a lot going on in the media, Ukrainians transferred out more money than Ukrainians abroad received in assistance. Tens of billions of dollars in deposits have been withdrawn, so Ukrainians spent much more money in Europe compared with the amount Ukrainians had been given there, with all due respect.

Soldi, soldi, voi non ce ne avete dati abbastanza, ne sono usciti di più! (su quelli che tu e il tuo gruppo dirigente, piuttosto che la corruzione militare a ogni livello, vi siete letteralmente fregati aprendo bagarini di armi ovunque, o sugli aiuti mai arrivati dove dovevano arrivare, o sul grano venduto all’UE e sottratto dalle riserve nazionali, con l’inverno alle porte, transeat…)

Quindi si contraddice ulteriormente quando afferma: “The freedom people have in a democratic country is the freedom our people had. They had access to all the information that was available.” (appunto… “available”, ma se non è available, disponibile, LA notizia ovvero che I tuoi piani sono stati scoperti e il tuo perseverare negli stessi provocherà una reazione da parte dei russi, i quali ti hanno già fatto sapere di non andare oltre… che information è available?)

Quindi atto di sottomissione ai padroni, come si conviene alle marionette come lui, infine, un sillogismo che non fa una piega…
But when one is claiming they were sending us some signals, I tell them, “Send us weapons.”
Attenzione che così non va bene… mandatemi le armi!

E infine, una mossa che fa presagire forse che il soggetto in questione è giunto al capolinea e non ha più nulla da perdere (ma per colpa dei kuratory che stan cercando un modo per scaricarlo, non per i russi…):
Look, no one wants to wage war with Russia. Everyone wants Ukraine to win, but no one wants to wage war with Russia. And that’s it. That’s a full stop.
Tutti vogliono che noi vinciamo, ma nessuno vuole far la guerra alla Russia … tutti bravi, a parole!

Chissà che parole gli devono aver detto, quando gli avrà posto la questione, e non una volta… guardate che questi non scherzano, che me l’han già fatto capire… e loro, “vai avanti così”, “avanti come da piano”… Certo che uno che in pieno mandato ammette queste queste cose, denuncia a modo suo queste cose, deve sentirsi la terra scottare sotto i piedi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie dal fronte rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 17 August 2022 10:40
17/08 ore 08:30 aggiornamento

TERRORISMO DI STATO CONTINUA


Razzi TOCHKA-U contro PANTELEJMONOVKA, appena liberata, su case di civili colpevoli di aver accolto a braccia aperte i loro liberatori. Ci sono vittime.
https://t.me/voenkorKotenok/39343

Per arrivare invece a PERVOMAJSK (LNR), appena liberata, e realizzare la loro strategia del terrore (“nessuno si senta al sicuro”) contro una CASA POPOLARE, ci sono voluti gli HIMARS.
Tetto distrutto e un’intera voragine sulla parte centrale per gli ultimi due piani.
https://t.me/voenkorKotenok/39341

ULTIMI AGGIORNAMENTI DAL FRONTE

Il corrispondente sul campo di battaglia Jurij Kotenok esce nel suo aggiornamento serale con nuovi avanzamenti, non confermati da altre fonti, ma di cui vale la pena tenere conto per avere un quadro d’insieme dei movimenti di fronte.
https://t.me/voenkorKotenok/39339

- Consolidamento a nord di CHARKOV della piazza d’armi di UDY verso SUD, direzione ZOLOCHEV. Durante questa azione la 113° brigata di difesa territoriale avrebbe subito GRAVI PERDITE. Se confermata, questa notizia confermerebbe, ancora una volta, l’assoluta mancanza di scrupoli del comando generale delle ff.aa. ucraine, insieme alle camarille che ruotano intorno al palazzo presidenziale di Kiev, nel mandare a morire civili a cui hanno messo in mano un fucile e gliene hanno puntato uno alla schiena in caso di ripensamenti. I filmati che continuano a girare in rete di truppe che si rifiutano di combattere e prigionieri trattati come carne da cannone (uno a solo titolo di esempio https://t.me/WarDonbass/76372) non sono mosse propagandistiche.

- Sarebbe stata liberata anche BACHMUTSKOE, paese appena sotto SOLEDAR (in questa carta sotto la freccia rossa in alto)
http://geoinfocentr.ru/uploads/posts/2022-08/1660552091_1660552081526.png

- Sarebbe stata presa la montagna di detriti e sfasciume (“terrikon”) della miniera di MAR’INKA, importante punto strategico per proseguire nella liberazione della città.
- Prosegue inoltre la liberazione di AVDEEVKA, con l’accerchiamento della zona cosiddetta di “difesa antiaerea”, già teatro nel 2014 di una delle pagine più tragiche per le milizie della DNR, culminata con la ritirata e gravissime perdite.

- a NORD di GORLOVKA si starebbe avanzando verso ARTEMOVSK, che sarebbe così attaccata anche da SUD-OVEST. Terremo monitorata la situazione.

Sicuramente, la situazione nel Donbass è tutt’altro che rosea. E se realmente fossero state dirottate su Cherson, per una “controffensiva” a puro scopo propagandistico e che peraltro finora non c’è stata, truppe e mezzi lasciando scoperta PESKI (“tanto da qui non ci attaccheranno mai…”), questa mossa potrebbe risultare FATALE.

Infatti, il capo delle ff.aa. ucraine generale ZALUZHNYJ si sarebbe lamentato (e questo nella faida interna fra militari e squadristi ha un significato, visto che la “lamentazione” è arrivata ai “kuratory”) di questo, secondo non i soliti russi e filorussi, ma un canale nazionalista ucraino (qui sotto come da originale in doppia lingua, ucraino e russo:

“La Russia compie ogni giorno 700-800 attacchi di artiglieria sulle posizioni ucraine, lanciando dai 40 ai 60 mila proiettili. Principalmente gli attacchi sono concentrati a scacciare i nostri soldati dalla regione di Doneck. La situazione più critica è ora sulla direttrice AVDEEVKA-PESKI-MAR’INKA”, ha comunicato il capo delle ff.aa. ucraine Valerij Zaluzhnyj.

Росія здійснює близько 700-800 обстрілів українських позицій щодня, застосовуючи від 40 до 60 тис. боєприпасів. Основні зусилля зосереджує на витісненні наших військ із Донецької області. Найбільш напружена ситуація зараз на напрямку Авдіївка-Піски-Марʼїнка, повідомив головнокомандувач ЗСУ Валерій Залужний

***
Россия совершает около 700-800 обстрелов украинских позиций ежедневно, применяя от 40 до 60 тыс. боеприпасов. Основные усилия сосредоточены на вытеснении наших войск из Донецкой области. Наиболее напряженная ситуация сейчас на направлении Авдеевка-Пески-Марьинка, сообщил главнокомандующий ВСУ Валерий Залужный
https://t.me/gordonuacom/20171

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 16 August 2022 19:49
16/08 ore 19:30 aggiornamento

ALEKSANDROVKA (Regione di Cherson) LIBERA

Questa notizia di stamane è molto importante: Aleksandrovka infatti apre la strada a NIKOLAEV, come si vede anche da questa cartina.
https://t.me/WarDonbass/76242
Le ff. aa. ucraine avranno problemi a puntellare.

TAGLIATA LA STRADA DA MAR’INKA A UGLEDAR

Anche questa notizia è di rilievo: bloccare questa strada rende decisamente più difficile rifornire la prima città dalla seconda. E una città come quella di MAR’INKA, sotto attacco e dove si combatte strada per strada, ha in questo momento ESTREMAMENTE BISOGNO di rinforzi, che però se c’è la strada bloccata non possono arrivare.
https://t.me/epoddubny/11949

OLTRE PESKI

https://t.me/rybar/37311
Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/9GBZJDW/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/5KMvWy2/en-1.jpg

La carta mostra molto bene le tre città su cui si sta dirigendo l’offensiva alleata dopo aver fatto breccia a PESKI:
- NEVELSKOE
- PERVOMAJSKOE
- VODJANOE
La presa della prima consente, tra l’altro, di aprire un altro fronte per liberare la seconda, e così anche per VODJANOE. Vedremo gli sviluppi.

DIREZIONE CHARKOV

Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/j3H0tNn/16-08-RUS-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/wW7PQz1/16-08-IT-1.jpg

Dopo la liberazione di UDY e ODNOROBOVKA la situazione si è stabilizzata, limitandosi ad attacchi di artiglieria da entrambe le parti. L’impressione è che gli ultimi movimenti siano stati diretti a creare più un cordone sanitario per evitare incursioni di guastatori e attacchi ai valici in territorio russo, oltre che allontanare le città d’oltreconfine da attacchi di proiettili, missili e droni (o, quantomeno, renderne più difficile l’attuazione), che le condizioni di un’ulteriore avanzata verso CHARKOV. CHARKOV che, in questo momento, non è la priorità.

OLTRE CINQUANTA MINE ANTIUOMO FRANCESI PROIBITE DALLA CONVENZIONE DI GINEVRA SEMINATE AD ARTEMOVSK DALLE FF.AA. UCRAINE

https://t.me/rybar/37287
https://t.me/WarDonbass/76244

La scoperta è stata denunciata stamane nel corso dell’odierna conferenza stampa.

Stiamo parlando di mine antichar à haut pouvoir de destruction, modèle F2 (MI AC HPD F2)
https://bibliomines.org/document/mine-hpd-f2/
et
https://bibliomines.org/wp-content/uploads/HPD_F2.pdf

In sostanza sono divise in due parti: detonatore e carica
La prima, come spiega bene questo lavoro, SI INNESCA NON APPENA SI ROMPE IL CAMPO MAGNETICO DA ESSA STESSA GENERATO!
https://ereverra.files.wordpress.com/2012/09/tta150_mines_et_explosifs_2008.pdf
Se déclenche par la variation d’un champ environnemental produit par la mine elle-même à partir d’un système interne comprenant un émetteur et un récepteur.
Tout dérangement de ce champ, après la mise en activité de la mine, provoque son explosion.
(P.18)

HANNO QUINDI PIENAMENTE RAGIONE I RUSSI A DENUNCIARE CHE VIOLI LA CONVENZIONE DI GINEVRA (II PROTOCOLLO NEW YORK 1980 E SUCC. MOD. 1996)
1. Nel periodo di funzionamento (ci arriviamo) NON POSSONO ESSERE NE’ DISATTIVATE NE’ RIMOSSE
2. Inoltre, il solo avvicinare un METAL DETECTOR provoca la loro detonazione

https://legguns.ru/boepripasy/protivodnishhevaya-mina-hpd-mod-f2-frantsiya.html

E non solo i russi, visto che UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PROPRIO IN FRANCIA AVEVA COME OGGETTO QUESTE MINE:
https://www.droitdesmilitaires.fr/906

Sono in dotazione alle ff.aa. ucraine sin da luglio, come dice questo articolo:
http://www.opex360.com/2022/07/11/larmee-ukrainienne-a-recu-des-mines-a-haut-pouvoir-de-destruction-de-fabrication-francaise/
Essendolo anche alle ff.aa. francesi, belga, norvegesi e svizzere (ibidem)

Sono “legali” per un cavillo che tiene da vent’anni. Uno di quei cavilli bastardi con cui gli azzeccagarbugli della lobby delle armi la fanno e la faranno sempre. Ma andiamo alla risposta del ministro della difesa francese a quella interrogazione del 2004 (Réponse publiée au JO le : 03/08/2004 page : 6034.)
“L’emploi des mines HPD F2 et HPD F3, conçues pour la lutte antichar, dans le respect des prescriptions du protocole II annexé à la Convention de Genève de 1980, n’est pas interdit. Ces deux modèles sont équipés d’un allumeur magnétique et ont une durée d’activité limitée et programmable en fonction du temps prévisible du combat. Au-delà de cette durée, toujours inférieure ou égale à trente jours, ces mines sont systématiquement autodétruites ou auto-neutralisées et ne présentent, en conséquence, plus aucun risque pour les personnes ou les véhicules.”

E’ vero. Da zero a 10 minuti la mina non scoppia, scoppia da 10 minuti a un massimo di 30 giorni, poi si disinnesca da sola:
‐ La mine est considérée non armée entre 0 et 10 mn, ce délai constitue la sécurité de pose.
‐ La mine est considérée armée entre 10 mn et 30 jours.
https://bibliomines.org/wp-content/uploads/HPD_F2.pdf

Quindi… questo poter programmare la sua carica di morte fino a 30 giorni al massimo per il legislatore/produttore francese è più che sufficiente. E, si sa, quando la legge la fa l’Occidente, è cosa buona e giusta.

Peccato che IL Protocollo sul divieto o la limitazione dell’impiego di mine, trappole e altri dispositivi, nella versione modificata il 3 maggio 1996 (Protocollo II, nella versione modificata il 3 maggio 1996) non dica questo. Ma prima di scomodare quei pezzi di carta igienica che si firmano tanto per farlo (visto che sui “petali” antiuomo nessuno continua a battere ciglio, nemmeno alle Nazioni Unite), basterebbe anche il solo buon senso: il ministro allora della difesa diceva “una durata dell’attività LIMITATA e PROGRAMMABILE in funzione ai TEMPI PREVEDIBILI DEL COMBATTIMENTO” (une durée d’activité limitée et programmable en fonction du temps prévisible du combat).

Una mina dura trenta giorni. Ho capito che “Au-delà de cette durée” non esplode più. Ma ARTEMOVSK è libera in cinque, mettiamo. Passa un civile in bici, o in macchina, al ventisettesimo giorno, genera un campo magnetico che disturba il funzionamento della mina, salta per aria. Chi chiamano i suoi famigliari a rispondere? Quel ministro della difesa?

E comunque, il II protocollo del 1980 è disponibile qui:
www.internetsv.info/Doc/ConvArmiInd1980.pdf
Protocollo sul divieto o la limitazione dell’impiego di mine, trappole e altri dispositivi
Questo vale la pena di leggerlo per i “PETALI” con cui praticamente ogni giorno bombardano Doneck:
“Art. 5
Restrizioni circa l’impiego di mine messe in opera a distanza
1. È vietato l’impiego di mine messe in opera a distanza, salvo che dette mine siano impiegate
unicamente in una zona che costituisce un obiettivo militare o che contiene degli obiettivi militari
, e
che:
a) la loro ubicazione sia registrata con esattezza conformemente al comma a) del paragrafo 1
dell’articolo 7, o
b) sia utilizzato su ciascuna di esse un meccanismo efficace di neutralizzazione, ossia un meccanismo
automatico, concepito per disattivare o per provocare l’autodistruzione,
quando ci sia motivo di ritenere
che essa non servirà piú agli scopi militari per i quali è stata messa in opera
, oppure un meccanismo telecomandato concepito per disattivarla o distruggerla quando la mina non serve piú agli scopi militari
per i quali è stata messa in opera.

2. Dovrà essere dato un preavviso effettivo del lancio o dello sganciamento di mine messo in opera a distanza che potrebbero avere degli effetti sulla popolazione civile, a meno che le circostanze non lo
consentano.


Doneck è un OBBIETTIVO MILITARE, indubbiamente, e donne, vecchi e bambini NON SONO CIVILI MA MILITARI NEMICI. Il telecomando per disattivare... azz, si son scaricate le pile. VERGOGNA!

La modifica del 1996 vale invece per le mine francesi:
Queste infatti le modifiche del 3 maggio 1996:
Protocollo sul divieto o la limitazione dell’impiego di mine, trappole e altri dispositivi, nella versione modificata il 3 maggio 1996 (Protocollo II, nella versione modificata il 3 maggio 1996)
www.internetsv.info/Doc/ProtMine1996.pdf

Andiamo a vedere quella aggiornata (p.3 dell’allegato):
“Art. 3
Restrizioni generali circa l’impiego di mine, trappole e altri dispositivi
1. Il presente articolo si applica:
a) alle mine;
b) alle trappole; e
c) agli altri dispositivi.” [...]
“5. È vietato impiegare mine, trappole o altri dispositivi dotati di un meccanismo o di un dispositivo specificamente concepito per provocarne l’esplosione senza che vi sia contatto, sotto l’effetto del campo magnetico o sotto un altro influsso generati dalla presenza di un cercamine corrente, impiegato normalmente per operazioni di rilevazione.”


QUINDI? Il ministro non è capace di leggere o fa come i nostri e tutti gli altri ministri? A domanda carote nel 2004 ha risposto patate? Ed è andata bene e va bene così?

Nel complesso ad ARTEMOVSK comunque la situazione è stazionaria, e non per le mine antiuomo. Le ff.aa. ucraine hanno minato tutti i ponti (uno dei quali è già saltato). La città è estremamente fortificata e finché non sarà attaccabile da più punti andare all’assalto è considerato, e a ragione, un massacro inutile.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 16 August 2022 08:24
16/08 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

MAR’INKA (appendice)


Cominciano già gli attacchi, per il momento solo di artiglieria e di aviazione, su KRASNOGOROVKA, che è il prossimo obbiettivo dopo MAR’INKA.
https://t.me/rybar/37280

Questa carta di READOVKA
https://content-15.foto.my.mail.ru/mail/dedischev195413/23509/b-25211.jpg
e la centrale della RIA NOVOSTI
https://cdnn21.img.ria.ru/images/07e6/08/0f/1809727793_0:0:0:0_0x0_100_0_0_569cbb3d724f3ec6fa58f5c2dfb85678.png.webp

Mostrano evidenti cedimenti della linea difensiva ucraina proprio sopra MAR’INKA (prima freccia in basso, che punta proprio su KRASNOGOROVKA da PESKI, sia sopra AVDEEVKA (NOVOBACHMUTOVKA e PANTELEJMONOVKA).

SOPRA CHARKOV

Confermata anche la liberazione di ODNOROBOVKA dopo UDY.
https://t.me/rybar/37271

ARTEMOVSK

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/hmQ2109/15-08-ru-1.jpg
e legenda in italiano
https://i.ibb.co/4pcFqYV/15-08-it-1.jpg
che mostra l’avanzamento dopo la liberazione di VERSHINA

ENERGODAR

I lanci missilistici della rappresaglia nazifascista di KIEV di ieri sono stati 25. Confermati i livelli di radioattività nella norma.
https://t.me/boris_rozhin/60564

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 15 August 2022 23:13
15/08 ore 23:00 aggiornamento


MAR’INKA

Le truppe alleate avanzano lentamente, strada per strada,
https://t.me/WarDonbass/76130
in quello che era uno dei punti più fortificati dell’area insieme a PESKI e ad AVDEEVKA. “Era” perché l’attività di smantellamento delle posizioni ucraine è costante, in particolare tramite attività di controbatteria, che permette di individuare le posizioni non appena fanno fuoco e colpirle a loro volta.
https://t.me/milchronicles/1023
Tutto questo infliggendo, tra l’altro, enormi perdite alle truppe ucraine, con avamposti letteralmente decimati:
https://t.me/WarDonbass/76149
Anche MAR’INKA, come le altre due città, doveva essere il centro nevralgico dell’offensiva di marzo per la soluzione “azera” del conflitto nel Donbass. Ora sta per essere liberata.

Anche sugli altri fronti il comunicato di stamane del ministero della difesa russo comunica perdite a centinaia, in particolare fra UGLEDAR e VODJANOE
https://t.me/WarDonbass/76130
e nell’area di SOLEDAR
https://t.me/WarDonbass/76151

Anche per questo, forse, si stanno notando COLONNE DI UOMINI E MEZZI IN SPOSTAMENTO (RITIRATA) DAL DONBASS A DNEPROPETROVSK, verso ovest.
https://t.me/WarDonbass/76198

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DI OGGI

343 PROIETTILI DI GROSSO CALIBRO SULLA DNR hanno ammazzato 7 CIVILI ferendone altri 6, DISTRUGGENDO CASE e un asilo
https://t.me/DNR_SCKK/10014

I morti per mine antiuomo “petali” sono saliti a 44 (ibidem).

ENERGODAR ANCORA SOTTO TIRO, questa volta con missili britannici BRIMSTONE (rottami qui)
https://t.me/voenkorKotenok/39281
Questo il video della rappresaglia nazifascista di oggi, ripresa da una videocamera di sorveglianza
https://t.me/voenkorKotenok/39290

Sotto attacco anche la zona intorno al reattore nr. 6
https://t.me/rybar/37237

Ma sono gli abitanti stessi di ENERGODAR a spararsi da soli… comprando armi britanniche al mercato nero e facendole esplodere nelle piazze e vicino ai reattori.

In ogni caso, il capo dell’amministrazione di ENERGODAR ha appena confermato che non c’è stato alcun danno ai reattori e i livelli di radioattività fuori e dentro la centrale sono nella norma.
https://t.me/voenkorKotenok/39301

Per il momento.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Monday, 15 August 2022 01:21
15/08 ore 01:00 aggiornamento


Nella giornata di oggi ci sono stati avanzamenti su diversi fronti.

A NORD DI CHARKOV

Confermata la liberazione di UDY (e non dell’altra città) annunciata da alcuni canali ieri.
https://t.me/boris_rozhin/60422
I combattimenti sono durati per settimane e hanno portato a un consolidamento delle posizioni a nord di CHARKOV.

INTORNO A SEVERSK

E’ notizia di poco fa la conquista di importanti posizioni strategiche che consentono di controllare la città. E’ importante questo perché, come ricordiamo, la città è di per sé impossibile da tenere se prima non si procede a liberare le alture limitrofe da cui partono intensi fuochi di artiglieria sulla stessa. Ed è quello che sta accadendo in questi giorni.
https://t.me/RKadyrov_95/2698

A SUD-EST DI ARTEMOVSK

Confermata la piena liberazione di VERSHINA, a sud di ARTEMOVSK, anche qui dopo settimane di scontri.
https://t.me/rybar/37181
Questa cartina un po’ datata mostra però sia questo paese (FRECCIA ROSSA IN BASSO), sia ZAJCEVO (il paese a cui punta la freccia) in cui ora sono concentrati gli attacchi alleati.
https://avatars.mds.yandex.net/get-zen_brief/7227031/pub_62f36b818b65205c62a5ec7e_62f36b9581472718ad1ae011/scale_1080
La liberazione di questo paese porterebbe la linea di fronte su ARTEMOVSK non solo da est ma anche da sudest.

E DOPO PESKI, VODJANOE

Attenzione, diamo un’occhiata a questa cartina:
https://www.russiapost.su/wp-content/uploads/2022/08/7-1536x985.jpeg

PESKI è il paese liberato a sud sopra la scritta del motore di ricerca. VODJANOE è il paese immediatamente sopra (cerchiato in blu). La perdita di PESKI per le ff.aa. ucraine è stata una vera e propria disgrazia, perché ora i combattimenti si sono spostati su un paese, VODJANOE, che resta l’ultimo argine per AVDEEVKA, “LA” FORTEZZA, da SUD-OVEST. Perdere anche VODJANOE significherebbe semiaccerchiamento per AVDEEVKA e capacità di difesa MOLTO compromessa.

Per inciso, VODJANOE è già sotto attacco:
https://t.me/boris_rozhin/60419

Abbiamo già notato come l’attacco a PESKI sia stata una sorpresa totale per le ff.aa. ucraine. La notizia che sta emergendo in questi giorni e che, se confermata, farebbe scalpore, è che gran parte dell’artiglieria che doveva difenderla è stata dirottata verso CHERSON per la famosa “controffensiva” agostana. In altre parole, la necessità di tenere fede alla propria “agenda” di pura propaganda, da parte del regime fascistoide di KIEV, ha permesso che accadesse uno degli errori più clamorosi di questa fase, così come nella precedente il “non un passo indietro” a SEVERODONECK aveva portato a migliaia di perdite sia in termini di uomini che di mezzi.

Inoltre, da PESKI è possibile ampliare la propria zona di controllo verso ovest, contribuendo anche a ulteriori sviluppi nel settore di fronte sottostante.
https://t.me/sashakots/34931

ULTIM’ORA A UGLEDAR

Chiude questa rassegna degli avanzamenti alleati nel Donbass questa ultim’ora: la divisione MINATORI delle milizie della DNR (Бойцы Шахтёрской дивизии армии ДНР) avrebbe rotto finalmente, dopo mesi, la linea di fronte a UGLEDAR e compiuto un avanzamento notevole, infliggendo perdite alle ff.aa. ucraine.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16613

Situazione da tenere monitorata.

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DELLE VITTIME DI OGGI.

Salgono a 41 le vittime dei “petali”, ovvero le letali mine antiuomo, lanciate su Doneck e città limitrofe un giorno si e l’altro pure.
https://t.me/boris_rozhin/60415

Alle 21:00 invece del 14 agosto le vittime civili delle rappresaglie nazifasciste di KIEV della sola giornata di ieri ammontavano a 3 morti e 11 feriti, frutto di 324 fra proiettili di grosso calibro e missili Grad caduti sulla capitale e dintorni.
https://t.me/DNR_SCKK/9998

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Sunday, 14 August 2022 01:10
14/08 ore 01:00 aggiornamento


DELITTO SENZA CASTIGO: CRONACA DI UN’ALTRA GIORNATA DI BOMBARDAMENTI SU OBBIETTIVI CIVILI E SUI CIVILI STESSI

Il bilancio delle vittime CIVILI di oggi dei bombardamenti ucraini nella DNR, ovvero a Doneck, Gorlovka e dintorni è di 5 morti e 15 feriti.
https://t.me/DNR_SCKK/9977

363 fra missili GRAD e proiettili di grosso calibro è invece il totale dei colpi sparati, sempre sulle città del Donbass.
https://t.me/DNR_SCKK/9978

Tanto per non farci mancare nulla anche da questo versante, LA CENTRALE ATOMICA ZAES E’ STATA OGGETTO DI ATTACCHI ANCHE OGGI. DI DUE TIPI:
1. Con attacchi missilistici DIRETTI (https://ria.ru/20220813/energodar-1809371426.html)
2. Con attacchi missilistici SULLA CENTRALE IDROELETTRICA CHE LA ALIMENTA!
12 HIMARS in tutto, alcuni abbattuti, altri invece che hanno lasciato i segno.
https://t.me/voenkorKotenok/39248

Come risultato ora alla centrale idroelettrica lavorano 3 turbine su 6! Mancando l’alimentazione alla centrale ATOMICA, potrebbero crearsi nuovi problemi per il mantenimento della stessa.
https://t.me/HersonVestnik/6931

Ma, a quanto pare, né alle ff.aa. ucraine, né ai loro mandanti NATO-UE, importa qualcosa. Anzi, subito dopo è entrata in azione la grancassa del potere mediatico per incolpare i russi di spararsi da soli… e intanto nessuno, dico nessuno, paga. Per il momento.

PESKI LIBERA!

Questa è la notizia del giorno. Peski è completamente libera, come confermato dal Ministero della Difesa russo:
https://t.me/boris_rozhin/60373

267 sono QUINDI A ORA i paesi liberati nel Donbass e questa cartina indica le possibili direttrici d’attacco dalla città liberata, a nord-ovest e a sud-est.
https://dnr-pravda.ru/naselennyj-punkt-peski-nahoditsya-pod-kontrolem-dnr/

PESKI non solo costituiva una base privilegiata per lanci missilistici su DONECK, per otto anni di ininterrotto terrorismo di Stato ucraino, ma anche la piazza d’armi da cui sarebbe dovuta partire l’offensiva di marzo, quella guastata dall’intervento russo del 24/02. Infatti, come nota un corrispondente, la distanza dalla capitale è talmente corta che un carro armato impiega UN QUARTO D’ORA da lì al centro di Donetsk.
https://t.me/sashakots/34914

PROGRESSI ANCHE INTORNO A CHARKOV

Per la precisione, voci non ancora del tutto confermate parlano della liberazione dei paesi di UDY e ODNOBOROVKA,
https://t.me/boris_rozhin/60388
et
https://rutvit.com/thread/329206
due centri abitati a nord ovest di CHARKOV. Qui la cartina, sono i due paesi da cui partono le due frecce rosse.
https://vk.com/wall-103492354_1520208

La loro liberazione consente di migliorare ulteriormente la situazione, consolidando un importante base da cui partire per l’attacco di CHARKOV, che sembra essere la prossima città da liberare.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 13 August 2022 02:41
13/08 ore 2:30 aggiornamento

Prima degli aggiornamenti dal fronte una comunicazione importante dalla centrale atomica.

“CONGELARE” LA CENTRALE PER NEUTRALIZZARE GLI ATTACCHI UCRAINI?

Potrebbe essere, così come annunciato oggi dal capo dell’amministrazione regionale di Zaporozh’e ROGOV.
https://ria.ru/20220812/aes-1809081219.html
Di fatto, ora già lavora al minimo. Potrebbe essere azzerata completamente la produzione energetica e limitare la sua operatività alla semplice CONSERVAZIONE (консервировать), che la metterebbe in sicurezza dagli attacchi delle “scimmie con la granata in mano”.

Tecnicamente è possibile, il personale sa già quello che deve fare, l’unico inconveniente è che la centrale da PRODUTTRICE di energia elettrica diverrebbe CONSUMATRICE della stessa, per mantenere le strutture in esercizio. Inoltre, anche il territorio liberato dovrebbe temporaneamente fare a meno di questa risorsa.
https://www.bfm.ru/news/506508

Poco male: il danno maggiore lo riceverebbe il regime di KIEV, perché vedrebbe depotenziata la propria capacità di ricatto e, di conversa, il regime NATO-EU che lo appoggia. Seguiremo gli sviluppi.

SOLEDAR

Oggi il collettivo di RYBAR ha fatto un lavoro splendido, dedicando una mappa a ciascun punto attualmente cruciale dell’operazione. Cominciamo da SOLEDAR,
https://i.ibb.co/VSRbbZ7/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/FW65rmn/en-1.jpg

Su questa città abbiam già scritto molto, quando abbiamo parlato delle miniere di salgemma usate da un secolo come depositi di armi e munizioni, oltre che per scopi difensivi e diversivi, grazie ai loro 300 km di tunnel, molti dei quali ampi tanto da far passare tranquillamente camion.

Questa cartina ci aiuta a vedere un’altra cosa: il LEGAME fra SOLEDAR e JAKOVLEVKA a nordest. Gli alleati stanno procedendo di pari passo su entrambe, perché la caduta di JAKOVLEVKA permetterebbe di aprire un fronte importante a NORD-EST e così aggiungere ulteriore efficacia all’attacco in corso.

Nel frattempo, fuoco di artiglieria sulle posizioni ucraine. Il regime fascistoide di KIEV è, con la sua politica forsennata “fino all’ultimo ucraino”, l’unico colpevole delle GRAVISSIME PERDITE inflitte. Per esempio, la QUATTORDICESIMA BRIGATA MECCANIZZATA chiamata a difendere SOLEDAR, a oggi ha perso oltre DUEMILA uomini. I sopravvissuti sono stati trasferiti nelle retrovie.
https://t.me/rybar/37077

Mentre quindi nel DONBASS la “soluzione azera” al conflitto è crollata miseramente, l’intero esercito è smantellato pezzo a pezzo, e quasi sei mesi di conflitto hanno visto e vedono egualmente la liberazione delle due repubbliche, il rancore cresce non solo nelle zone non ancora libere del Donbass, ma anche nelle altre regioni di un Paese che, nel 1991, era la SECONDA repubblica dell’URSS per importanza e dopo trent’anni si ritrova a muoversi tra macerie che non sono quelle dell’artiglieria russa, ma di un CAPITALISMO DA RAPINA promosso da oligarchi e burocrati corrotti a beneficio loro e dei loro kuratory. Il termine dell’egemonia violenta di questi parassiti, dato dalla loro fuga verso KIEV, nelle regioni di CHERSON e ZAPOROZH’E, non solo ha funto da CATALIZZATORE di un malcontento che già serpeggiava da dieci anni, come già abbiamo scritto e documentato molte volte, ma sta fungendo anche da MODELLO per altre situazioni analoghe: CHARKOV, NIKOLAEV, ODESSA in primis.

Torniamo però all’operazione militare e notiamo un altro dato importante. MENTRE si combatte a JAKOVLEVKA per aprire un’altra direttrice d’attacco, POCO PIU’ IN SU la presa di NAGORNOE sta aprendo una strada ancora più comoda (perché non ci sono più paesi a frapporsi) verso SOLEDAR, come ben mostra questa cartina:
https://t.me/WarDonbass/75870

ARTEMOVSK

Anche qui carta aggiornata
https://i.ibb.co/XpfQTmQ/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/jyDV0d2/en-1.jpg

RYBAR è estremamente prudente e in questo noi lo apprezziamo. Ci sono in rete altre cartine più benevole verso gli avanzamenti alleati, ma è MOLTO meglio arrivare secondi nel dare l’annuncio di una zona, una città, un quartiere liberati che primi nel dare notizie rivelatesi poi infondate. In questo caso, la cartina comunque dovrebbe comprendere una fetta di territorio maggiore nell’area di scontri, attualmente interessanti la fabbrica di mobili e quella di cartongesso immediatamente a ovest del punto dove gli alleati sono riusciti a insediarsi.
https://t.me/wargonzo/7832

Nel complesso, comunque, in questo momento a prevalere è il fuoco di artiglieria propedeutico a un attacco massiccio, quando le difese avversarie si saranno indebolite e saranno, nel frattempo, giunti da altre direzioni per dare manforte.

A OVEST DI GORLOVKA

Qui nessuna carta di RYBAR, ma due informazioni importanti, entrambe MOLTO informali ma di cui vale la pena tenere conto.

La prima parla dell’inizio dell’attacco A TORECK (DZERZHINSK)
https://t.me/boris_rozhin/60305

La seconda, che dice che NEW YORK, così rinominata dal regime di KIEV e sotto TORECK, abbia i giorni contati.
https://t.me/RtrDonetsk/8364

Entrambe le notizie, collegandole fra loro, collimano. Ci parlano di un altro fronte aperto a EST questa volta, di GORLOVKA, in maniera forse risolutiva rispetto agli sforzi operati sinora. Vedremo anche qui gli eventuali sviluppi.

PESKI

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/0X1cnfk/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/dMgsdWB/en-1.jpg

In realtà RYBAR qui è forse TROPPO prudente, perché la parte in marroncino è a oggi molto più estesa. Le forze ucraine controllano solo alcuni quartieri a nord. Non molti secondo questo corrispondente
https://t.me/RVvoenkor/22812
che parla di operazione “quasi conclusa”, mentre quest’altro dice che più che dei confini di PESKI si dovrebbe parlare di quelli del paese immediatamente dopo, ovvero PERVOMAJSKOE
https://t.me/epoddubny/11917

A prescindere da queste disquisizioni, la caduta di una delle ROCCAFORTI della linea difensiva ucraina e, soprattutto, di uno dei punti di lancio preferiti per otto anni di stragi di stato ucraine verso DONECK, è imminente. L’EFFETTO SORPRESA E’ STATO DETERMINANTE, LE AZIONI CORRETTIVE PRESE DALLO STATO MAGGIORE UCRAINO SI SONO RIVELATE INEFFICACI.

MAR’INKA

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/3zrvVqL/ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/8cM0GQq/en-1.jpg

Anche qui l’effetto sorpresa è stato DETERMINANTE. Una difesa che anche qui vantava OTTO ANNI di continue fortificazioni e rinforzi, è crollata. I combattimenti sono ora verso il centro della città. MEZZA CITTA’ è stata persa, il comando ucraino per cercare di tenere l’altra metà ha dovuto convogliare riservisti da tutte le parti del Paese ancora sotto il suo controllo. Tuttavia, come mostra chiaramente la cartina, quella metà di città, ormai abbandonata dai civili, è bersagliata continuamente da tiri di artiglieria che neutralizzano le postazioni nemiche una a una. Prima di partire con l’attacco, come ormai sappiamo essere tattica prevalente fra gli alleati.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Friday, 12 August 2022 01:07
12/08 ore 1:00 aggiornamento

ENNESIMO ATTACCO ALLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPOROZH’E, ENNESIMO ATTACCO ALLA SICUREZZA EUROPEA, ENNESIMO ATTACCO DEI CINEGIORNALI LUCE AL NOSTRO RAZIOCINIO.


L’indecenza dell’informazione occidentale su questo delicatissimo tema, che riguarda noi tutti, è pari soltanto all’irresponsabilità criminale di KIEV che conduce questi attacchi:
“Nuovo scambio di accuse tra russi e ucraini sui bombardamenti alla centrale di Zaporizhzhia.”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/08/11/ucraina-raid-su-zaporizhzhia.-nuovo-scambio-di-accuse-tra-kiev-e-mosca_c4fda2de-d672-40f8-8237-d5a6a3323aa5.html
Ora, quello che manca oltre all’informazione è l’onestà intellettuale.

Hai qualche dubbio? Non ti fidi non dico di filmati, ma della semplice logica? Mandaci uno dei tuoi inviati e vedi di persona. Ma non mantenere una falsa equidistanza per far sì che KIEV continui a perpetuare i suoi crimini. Poi, capisco che ai tuoi padroni faccia comodo quella “scimmia con in mano una granata”, capisco anche che tu non ti possa mettere contro i tuoi padroni. E allora vai avanti così. Noi andremo avanti a denunciare questo schifo, sperando di non dover dare ragione a Guccini quando mezzo secolo fa cantava “Noi non ci saremo”.

Ma andiamo con ordine. La mattinata di oggi si era aperta con la notizia che c’erano stati altri attacchi ma che erano stati tutti abbattuti dalla contraerea.
https://t.me/WarDonbass/75768
Quindi, seguendo la ferrea logica dei cinegiornali luce nostrani, i russi si erano sparati da soli e si erano abbattuti i loro missili da soli, così, per darsi un tono, o perché si annoiavano, e quindi si sono divisi fra scapoli e ammogliati e ai primi han dato le postazioni di lancio e ai secondi la contraerea, andando a giocare davanti alla centrale atomica più grande d’Europa. Perché non lo dicono? Non sarebbe un’idiozia maggiore di quelle dette sinora.

ANZI, PROPRIO NE fully responsibleL MOMENTO IN CUI
- secondo un’indagine il 77% degli abitanti della regione di Zaporozh’e INTENDE partecipare al referendum di SETTEMBRE
- e sempre secondo la stessa indagine, l’82% degli stessi voterà SI all’unificazione con la Russia
https://t.me/yug_plazdarm/10146
- Gli abitanti di Zaporozh’e continuano a “tornare a casa”, ovvero passano alle zone liberate, al ritmo di 200-250 MACCHINE AL GIORNO e solo perché dalla parte ucraina passano SETTIMANE prima che ricevano il permesso di andarsene (qui il filmato)
https://t.me/ZaTV_Media/308
- IN TUTTA LA REGIONE PROCEDONO I PAGAMENTI DELLE PENSIONI IN RUBLI, allineando la pensione degli ucraini a quella dei russi e aumentando così il potere d’acquisto dei primi di quasi il doppio rispetto a quando la percepivano in GRIVNE, con soltanto un controllo nelle liste e negli archivi degli istituti previdenziali per evitare concessioni indebite
https://t.me/ZaTV_Media/277
- PROCEDE A SPRON BATTUTO LA STAGIONE DEL RACCOLTO, con il 90% del grano già completato (OLTRE 1 milione di tonnellate)
https://t.me/ZaTV_Media/281
- CI SI PREPARA ALLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE, CHE IN RUSSIA E’ IL PRIMO SETTEMBRE COME DA TRADIZIONE SOVIETICA: 145 scuole già pronte alla riapertura, individuato il personalhttps://t.me/WarDonbass/75858e docente necessario e conclusi i contratti di assunzione, programmazione dell’attività scolastica, acquisizione dei libri di testo, ecc.
https://t.me/BalitskyVGA/169
et
https://t.me/BalitskyVGA/168

E, PASSANDO DAL CONTESTO GENERALE AL PARTICOLARE, PROPRIO NEL MOMENTO IN CUI
- SI STANNO PREDISPONENDO GLI ULTIMI ALLACCIAMENTI E ADATTAMENTI PER INTEGRARE LA CENTRALE ATOMICA NELLA RETE RUSSA (ROSATOM),
- IL CAPO DELL’ENERGOATOM, I PADRONI DELLA CENTRALE EX-SOVIETICA FINO A MARZO, HA CHIARAMENTE AFFERMATO CHE SE LA CENTRALE SI AGGANCIA ALLA RETE RUSSA HA CHIESTO ESPRESSAMENTE ALLE FF.AA. UCRAINE DI COLPIRNE LE LINEE ELETTRICHE DI ALIMENTAZIONE,
https://vpk.name/news/622069_glava_energoatoma_prizval_vsu_udarit_po_liniyam_elektroperedachi_atomnoi_elektrostancii.html
e ha aggiunto, SCIMMIA CON UNA BOMBA A MANO quale è, che “questa sarà la GIUSTA DECISIONE dal punto di vista dell’Ucraina, colpirgli le linee di alimentazione, che loro cercano di agganciare. Penso che le nostre forze armate siano pronte a farlo, se necessario” («Это будет правильным решением с точки зрения Украины - перебить им линии, которые они собираются подключать. Думаю, наши вооруженные силы будут готовы это сделать, если возникнет необходимость»)
SMONTANDO QUINDI IN DUE RIGHE I CUMULI DI MENZOGNE PROPAGANDANTI DAI LORO MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA E RIMBALZATI DAI CINEGIORNALI LUCE NOSTRANI,

E, DENUNCIA DI OGGI DEL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO, fra gli obbiettivi colpiti in questi attacchi c’è stata, GUARDA UN PO’
- la stazione termoelettrica (теплоэлектростанция) e
- l’apparecchiatura delle piscine del sistema di raffreddamento (оборудование бассейнов системы охлаждения)
https://t.me/rian_ru/174143
andando quindi a confermare che la minaccia del capo della Energoatom non è solo una minaccia,

… PROPRIO QUESTO E’ – INVECE - IL MOMENTO PER I RUSSI DI SPARARSI DA SOLI E DISTRUGGERE, VANIFICARE TUTTO QUESTO!

ANCHE SENZA PUNTARE AI REATTORI, MA SOLO AI DEPOSITI DI COMBUSTIBILE ESAUSTO, QUESTI POTREBBERO ESSERE GLI EFFETTI:
https://t.me/zastavnyii/1118
NEL RAGGIO DI 130 KM!
3744 PEZZI STOCCATI IN 156 GROSSI CONTENITORI MESSI UNO A FIANCO ALL’ALTRO COME IN QUESTE FOTO, ALL’APERTO!

Davvero è un’offesa al nostro raziocinio, alle nostre coscienze, direi anche alla nostra dignità di persone, umiliata dal loro dare per scontato che la nostra capacità di esercitare un minimo di pensiero critico verso quanto ci propinano sia ormai ridotta a zero.

Torniamo alla cronaca:
La mattinata poi passava tranquilla e si arrivava al pomeriggio. La notizia era lanciata sul canale telegram della Komsomol’skaja Pravda alle 16:09: ancora razzi sulla centrale atomica. Questo il video:
https://t.me/truekpru/87548

CINQUE RAZZI (пять ракет)! Questa la foto dei vigili del fuoco che domano le fiamme nel luogo della nuvola del video di prima:
https://t.me/sashakots/34879

Cinque razzi diretti a:
- uffici della Direzione
- deposito di materiale radioattivo, ovvero combustibile esausto
- caserma dei vigili del fuoco interna alla centrale (giusto per impedire anche loro di fare il loro mestiere)
(Одновременно с ударом по ЗаАЭС, которым нацисты пытались поразить комендатуру станции и хранилище отработанного ядерного топлива, бандеровцы обстреляли здание пожарной части, обслуживающей станцию)
https://t.me/WarDonbass/75828
Ora, considerando l’estrema PRECISIONE dei luoghi presi di mira e colpiti, NON POSSONO NON ESSERE INTERVENUTI I SATELLITI NATO (USA E GB) DANDO AGLI ARTIGLIERI PRECISE COORDINATE DI PUNTAMENTO. Come ieri per il DEPOSITO DI AMMONIACA a Doneck (zona interessata dai fumi generati dalle detonazione estesa per un RAGGIO DI SEI KM, ibidem).

I lavoratori della centrale (che, per inciso, secondo i media occidentali lavorerebbero con un fucile puntato contro...) uscivano STASERA CON UN COMUNICATO UFFICIALE SU TELEGRAM, dove DOPO AVER ACCUSATO I TERRORISTI UCRAINI,
- confermavano la normale operatività dei reattori
- confermavano i NORMALI livelli di radioattività in tutti i punti di rilevamento
- RIBADIVANO che tutto il personale della centrale stava lavorando in condizioni normali di lavoro, senza avarie alla centrale, senza perdite, senza incidenti, in totale sicurezza.
https://t.me/zaes_energoatom/993

Oggi VASILIJ NEBENZJA, rappresentante russo all’ONU, oltre a denunciare tutto quanto sta accadendo, ribadiva ufficialmente l’INVITO ALLA DIREZIONE DELL’ONU E DELL’AIEA A VISITARE LA CENTRALE.
https://t.me/WarDonbass/75858

RISPOSTA A STRETTO GIRO DELLA RAPPRESENTANTE A STELLE E STRISCE BONNIE JENKINS: “La Russia è l’unica responsabile per quanto sta accadendo”.
https://iz.ru/1378509/2022-08-12/gosdepartament-prokommentiroval-vopros-ob-otvetstvennosti-za-riski-na-zaes
D’altronde, cosa potevano dire? Da una parte gli danno le coordinate balistiche esatte, dall’altra stigmatizzano? Da una parte contribuiscono deliberatamente a provocare una catastrofe e dall’altra la impediscono? Da una parte consentono alla loro marionetta di tenere in scacco l’intera Europa, e dall’altra gli tolgono l’unica carta rimasta in mano, visto che sul piano militare non ne azzecca una neanche a piangere? Anzi, a proposito di terrorismo di Stato...

19.000 “PETALI” SU DONECK FATTI BRILLARE SINORA DAGLI ARTIFICIERI

E’ UNA CIFRA AGGHIACCIANTE, INACCETTABILE: diciannovemila mine antiuomo gettate quotidianamente dalle cassette inserite nelle testate dei missili ucraini,
https://t.me/MakarenkoLive/4219
ennesima RAPPRESAGLIA NAZIFASCISTA, che spero vivamente termini fra poco; se così sarà, lo sarà soltanto perché queste canaglie saranno respinte dove non potranno più terrorizzare questo popolo come han fatto da otto anni a questa parte.

Inoltre, visto che non lo dice nessuno lo diciamo noi. Il BILANCIO DEI CIVILI VITTIME DEI BOMBARDAMENTI DI OGGI E’:
- 3 MORTI
- 8 FERITI
conseguentemente a 441 proiettili e razzi di vario tipo sparati, fra cui razzi URAGAN, GRAD e proiettili di calibro 155 mm, 152 e 122.
https://t.me/DNR_SCKK/9946

DAL FRONTE

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/q0vh1QG/11-08-ru-1.jpg
e con legenda in lingua italiana
https://i.ibb.co/PZFmF5R/11-08-it-1.jpg

Avanzamenti su ARTEMOVSK, dove attraverso la zona industriale, sempre più sotto il controllo degli alleati, si è già arrivati ai quartieri residenziali:
https://t.me/boris_rozhin/60238

E’ notizia, inoltre, di oggi che le PERDITE fra le ff.aa. ucraine impegnate sui fronti di ARTEMOVSK e AVDEEVKA sarebbero già al 50%
https://t.me/WarDonbass/75783

Appena sotto, e sopra GORLOVKA, prosegue l’avanzata alleata all’interno di ZAJCEVO, dove letteralmente metro per metro le ff.aa. ucraine sono ricacciate indietro:
https://t.me/rybar/37053
et
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16533

Inoltre, anche nella stessa AVDEEVKA si notano ogni giorno sempre nuovi avanzamenti.
https://t.me/wargonzo/7831

Nel complesso, confermata la tattica adottata sinora: avanti l’artiglieria, poi la fanteria quando le condizioni di sicurezza lo permettono. Seguiremo gli aggiornamenti

VOLYNA SI SCUSA CON GLI ABITANTI DI MARIUPOL’

Cominciamo a capire perché i kuratory stiano dando ordine alle loro marionette di KIEV di fare fuori gli squadristi di AZOV detenuti.

VOLYNA è stato il capo degli squadristi di Azov. Quello che sarebbe dovuto morire da martire ad AZOVSTAL’. Quello che ora è detenuto in un campo di prigionia e parla.

Questa l’intervista:
https://www.youtube.com/watch?v=nettXcQw4NE

Questa la trascrizione della sua prima dichiarazione:
“Vorrei scusarmi a nome di tutti i soldati. Per conto mio dico, che in nessun caso volevo che morissero civili, che questa tragedia divenisse sempre più grande così come il dolore delle persone”
Хотел бы извиниться от имени всех военнослужащих. От себя скажу, что ни в коем случае не хотел, чтобы погибали мирные жители, чтобы расширялась трагедия и было человеческое горе.
Il capo degli squadristi di Azov, manipolato, tradito, condannato dai suoi stessi superiori alla “morte eroica”, chiede scusa a quelli che la retorica del regime fascistoide di Kiev indica tutt’ora come i civili da “difendere”. E invece erano i civili da terrorizzare per conto dei loro padroni, come i peggiori cani da guardia. E invece erano i civili dietro cui nascondersi, occupando le loro case, buttandoli negli scantinati, sparandogli se provavano a scappare.

L’intervistatrice gli fa vedere le dichiarazioni filmate delle sue vittime, che denunciano tutto questo. VOLYNA è visibilmente scosso dalle stesse. Alla domanda “Vorresti incontrarli” risponde no. Alla domanda successiva “Perché?”, risponde perché ai loro occhi i soldati ucraini sono dei “mostri” (izverg изверг).

Lo sono stati per otto anni, mentre l’Occidente chiudeva gli occhi, così come fa ora.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Thursday, 11 August 2022 02:56
11/08 ore 2:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Oggi è stata una giornata estremamente ricca di sviluppi sui fronti più caldi, ovvero sulla linea SEVERSK-ARTEMOVSK e INTORNO A DONECK.

Questa la carta GENERALE aggiornata del collettivo di RYBAR:
https://i.ibb.co/9pnDZDC/10-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/DCxrm93/10-08-it-1.jpg

SEVERSK-ARTEMOVSK

Ingrandimento della carta generale qui
https://i.ibb.co/PzwTDTr/10-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/58ZbDCK/10-08-it-1.jpg

La prima cosa che salta all’occhio è che, a SOLEDAR, non solo è stata espugnata la zona del complesso industriale KNAUF, ma anche quella della fabbrica di materiali refrattari Belokamenskij (Белокаменский огнеупорный завод)
https://t.me/epoddubny/11875
e, ora, gli scontri si stiano dirigendo nella zona residenziale.
https://t.me/rybar/36992
et
https://t.me/boris_rozhin/60121

Successivamente, notiamo a SUD di ARTEMOVSK la liberazione di GLADOSOVO,
https://t.me/epoddubny/11877
confermata anche da fonti ucraine
https://t.me/boris_rozhin/60096
che fa avanzare linea di fronte e scontri direttamente a ZAJCEVO.
https://t.me/wargonzo/7803
Qui le prime immagini dell’attacco
https://t.me/wargonzo/7804
ZAJCEVO è fondamentale perché la sua perdita renderebbe ulteriormente vulnerabile la difesa di ARTEMOVSK da SUD.

Notiamo inoltre come L’AZIONE PROVENIENTE, DI FATTO, DALLA LIBERAZIONE DI POPASNAJA (qui carta del primo maggio)
https://i.ibb.co/zRQcFxL/01-05.jpg
QUINDI DALLA LIBERAZIONE DELL’INTERA LNR,
QUINDI DALLA PRESA DI GLADOSOVO OGGI,
ABBIA CONSENTITO DI ATTACCARE ZAJCEVO, ROCCAFORTE DELLA LINEA DIFENSIVA UCRAINA SOPRA GORLOVKA, DA UNA DIREZIONE SINORA IMPENSABILE!

Non solo, ZAJCEVO era quel punto di partenza per missioni punitive dei reparti speciali ucraini appena sopra GORLOVKA, era la base per costruire azioni diversive nelle retrovie delle milizie del Donbass, per terrorizzare gli abitanti di Gorlovka e dintorni con attacchi di artiglieria pesante.
https://t.me/voenkorKotenok/39170
Da oggi ZAJCEVO cessa di essere tutto ciò. Un altro punto importante della rete terroristica del regime di KIEV viene a cadere.

INTORNO A DONECK

PESKI ormai è sotto il controllo delle forze alleate. I quartieri residenziali a nordovest entro cui sono ancora asserragliati gli ultimi gruppuscoli di soldati ucraini, ormai non costituiscono più ostacolo all’avanzata verso ovest dei soldati russi e delle milizie del Donbass. Saranno espugnati lentamente, senza fretta.
https://t.me/sashakots/34853
et
https://t.me/epoddubny/11883

In tale situazione, LA 56° BRIGATA DELLE FF.AA. UCRAINE HA PERSO A PESKI IL 70% DEI PROPRI EFFETTIVI e il restante 30% si rifiuta ora di eseguire gli ordini e tornare al fronte.
https://t.me/WarDonbass/75704

Dal punto di vista territoriale, questi avanzamenti hanno fatto si che il capo della DNR abbia potuto annunciare, proprio oggi, che oltre metà della DNR è finalmente libera. Sono quindi a metà dell’opera.
https://t.me/epoddubny/11879

ENNESIMO ATTO DI TERRORISMO UCRAINO A DONECK: COLPITO UN DEPOSITO DI AMMONIACA IN UN BIRRIFICIO

E’ notizia di poco fa. Queste le prime immagini:
https://t.me/boris_rozhin/60151

I tiri di artiglieria hanno colpito il deposito di ammoniaca, circa una tonnellata, presso il birrificio SARMAT, a DONECK
https://www.kp.ru/daily/27430/4630803/
quanto basta per produrre un morto e due feriti fra i lavoratori dello stabilimento, i vigili del fuoco sono ancora al lavoro.
https://t.me/DNR_SCKK/9922
e un’area interessata dalla nube tossica sprigionata dall’esplosione, attualmente per un raggio di un chilometro e seicentocinquanta metri:
https://t.me/echo_of_war_dnr/487
Si raccomanda agli abitanti di non uscire di casa e chiudere finestre e impianti di condizionamento, oltre ad altre misure riassunte in questa scheda:
https://t.me/rybar/37004

Il birrificio, racconta il pezzo della Komsomol’skaja Pravda, era nato nel 1951 per dare “una birra fresca” ai minatori del Donbass a fine turno. Una produzione secondaria che nasceva in appoggio alla produzione primaria, in un contesto di proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione dove l’avanzo primario ottenuto grazie a maggiore efficienza e produttività, oltre che rendita differenziale rispetto al prezzo concordato con cui si conferiva il prodotto finito, consentiva di creare questi e altri servizi direttamente sul territorio e per i lavoratori.

CATENA DI COMANDO E AUTONOMIA DECISIONALE NELLE ATTUALI CONDIZIONI DI CONFLITTO: QUESTIONI E IMPLICAZIONI

In questo post Aleksandr Chodakovskij, già direttore del Consiglio di sicurezza della DNR, fondatore del battaglione “Vostok”, politico e militare quindi di spicco del Donbass, CRITICA IL MECCANISMO DELLA CATENA DECISIONALE DI COMANDO in situazioni di conflitto.
https://t.me/aleksandr_skif/2334

La faccio breve: a fronte di perdite di propri uomini per tiri di artiglieria soltanto, nota come gli ucraini, ormai NATOVSKIE come mentalità, in pochi minuti riescano rispondere ai loro attacchi, mentre loro debbano scontare tempi di attesa dalla mezzora sino a quattro ore perché la richiesta di autorizzazione a procedere arrivi al comandante in capo più anziano e sia da essa confermata.

“L’approccio NATO, che ora si applica attivamente in Ucraina, presuppone la possibilità per ciascun sergente, al fine di realizzare la propria idea, di richiedere proprio quelle risorse che lo metterebbero in condizione di risolvere il problema operativo posto”.
Натовский подход, который активно сейчас применяется в украине, подразумевает возможность любому сержанту в рамках реализации замысла запрашивать именно тот ресурс, который способен помочь решить задачу.

Lo stesso, come già anticipato, non accade nella struttura di comando russa, dove la catena decisionale è gerarchicamente irregimentata.

“I mezzi lavorano per obbiettivi pianificati, ma i piani del comandante più anziano possono anche non coincidere con i piani di chi sta al fronte, dove c’è bisogno di più risorse, e invece occorre aspettare, e intanto il nemico fa il suo mestiere e ci infligge danni. Quindi le nostre offensive falliscono, quindi la nostra difesa si rompe. E qui non si parla di un fattore soggettivo, ma di come, più semplicemente, è costruito il sistema.”
Средства работают по плановым целям, но планы старшего начальника могут не совпадать с планами на участке фронта, где возникает потребность в более тяжёлом ресурсе, и тогда нужно ждать, а в это время противник ведёт работу и наносит нам урон. Тогда срываются наши наступления, тогда прорывается наша оборона.. И здесь дело не в субъективном факторе - просто так выстроена система.

Riecheggiano nella mia mente almeno vent’anni di studio sulla pianificazione dell’economia socialista. Perché le stesse critiche erano mosse dai “riformatori”: pianificazione decentrata, autonomia decisionale, indipendenza economica, eccetera. Coi risultati che si sono visti con Chruschev prima e con l’uomo con la voglia in fronte poi.

L’impressione è che si cerchi il PRETESTO per impostare il discorso in termini radicalmente diversi dagli attuali.

Naturalmente, se via radio comunico nuove coordinate e nuovi spostamenti nemici, chiedendo l’autorizzazione ad agire di conseguenza sul campo, non posso aspettare né mezz’ora, né quattro ore. Oggi, peraltro, la tecnologia consente di RIDURRE NOTEVOLMENTE I TEMPI DEL PROCESSO DECISIONALE.

Questo, tuttavia, nulla ha a che vedere con la NECESSITA’ di IMPOSTARE UN PIANO e VARIANTI OTTIMALI DELLO STESSO, alla luce del quale ORDINI e DISPOSIZIONI SUL CAMPO non sempre sono IMMEDIATAMENTE COMPRENSIBILI ai diretti protagonisti degli stessi.

Pertanto, quello che si pone è sicuramente un problema di COMUNICAZIONE, di TEMPI ed EFFICACIA della stessa, alla luce dei quali il FEEDBACK, il RISCONTRO dal campo di battaglia, deve giungere IMMEDIATAMENTE al CENTRO DECISIONALE e, altrettanto IMMEDIATAMENTE, deve produrre una CONFERMA o una CORREZIONE delle disposizioni e ordini impartiti.

La frase “планы старшего начальника могут не совпадать с планами на участке фронта”, ovvero “i piani del comandante più anziano possono anche non coincidere con i piani di chi sta al fronte” è FORMALMENTE E SOSTANZIALMENTE ERRATA. NON ESISTONO DUE PIANI, ma UN UNICO PIANO dove ognuno ha un ruolo e una funzione IMPORTANTISSIMI, e che necessitano di lavorare in maniera coordinata e affiatata.

L’importanza del RISCONTRO, l’immediatezza del RISCONTRO, la capacità del RISCONTRO di cambiare le carte in tavola evitando errori, risparmiando vite (sul campo di battaglia) e meglio impiegando risorse economiche (nella fase di progettazione, stesura, esecuzione, controllo del piano economico) è FONDAMENTALE. La sua mancata attuazione è stata, a mio modestissimo parere, una delle cause fondamentali del crollo del socialismo realizzato.

Leggere questa critica mi ha aperto un mondo su determinate questioni: una fra le tante, che tali difetti non sono determinati direttamente dal modo di produzione vigente in tali realtà, ma piuttosto da atteggiamenti e pratiche consolidate a livello di rapporti sociali fra gruppi di potere e subordinati: un burocratismo esistente dai tempi di Gogol’, non del tutto cancellato dall’esperienza sovietica, ripreso se vogliamo in misura maggiore DOPO la fine della stessa.

Quindi, il corollario di questa osservazione è che allora la soluzione non era nella fine del socialismo realizzato, come invece ancora oggi, dopo mezzo secolo, qualcuno pontifica, qui e là. Anzi, probabilmente la soluzione sarebbe stata una maggiore attuazione dei principi alla base di una gestione pianificata di un’economia a proprietà sociale dei mezzi di produzione.

Seconda questione che mi viene in mente, è che ancora oggi molti, qui e là dalla cortina di ferro, cercano di mescolare le carte e buttare via il bambino con l’acqua sporca, come mostra di fare l’estensore di questo articolo, o come fecero oltre quarant’anni fa gli estensori della cosiddetta “economia socialistica di mercato” (社会主义市场经济).

Mi fermo qui e chiedo scusa a tutti per questa divagazione dal tema. Ma mi serviva lasciare una traccia per quando tutto questo sarà finito e “pianificabilità, pianificazione e piano” torneranno a essere le mie direzioni di ricerca. A partire dal completamento di quel manuale di Syroezhin che ho piantato ormai da due anni al capitolo V. Tali argomenti, ogni tanto, quando leggo certe cose riappaiono come un fiume carsico, per poi scomparire nuovamente. Questa traccia mi aiuterà a riprenderli al momento giusto.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Wednesday, 10 August 2022 01:13
10/08 ore 01:00 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/0qt6W73/09-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/5jhrmL2/09-08-it-1.jpg

Prosegue, letteralmente metro per metro, l’avanzata delle truppe russe e delle milizie del Donbass nella zona più fortificata della regione.

A SOLEDAR il VI battaglione cosacco ha liberato interamente la fabbrica KNAUF e ora combatte in tutta la zona ovest della città.
https://t.me/rybar/36937

Riguardo SOLEDAR, oggi ho imparato che il nome deriva proprio dal SALE (SOL in russo) come Salisburgo. Essa riforniva mezza URSS di salgemma.
https://www.kp.ru/daily/27428/4629559/
E sempre questo servizio della Komsomol’skaja Pravda ci dice che SOTTO SOLEDAR ci sono TRECENTO KM di TUNNEL, larghi tanto da farci passare un KAMAZ di corsa (questa la foto di riferimento)
https://s11.stc.yc.kpcdn.net/share/i/4/2412862/wr-750.webp

Cominciamo a capire cosa voglia dire attaccare una città con tunnel anche a 150 m di profondità. E piene zeppe di armi e munizioni, SIN DAI TEMPI DEI NAZISTI che le usarono come loro deposito. Al punto che, molte delle mauser che girarono per l’Europa subito dopo il crollo dell’URSS per i collezionisti e i neonazisti nostalgici, di un livello appena sopra a quello delle bancarelle coi busti fascisti, provenivano da lì (ibidem). Non sarà una passeggiata.

Scendendo più a sud nella cartina, arriviamo a DONECK.

Il collettivo di RYBAR ha geolocalizzato la traiettoria di lancio di colpi di artiglieria sulla Ulica Lermontov a Doneck, avvenuti il 9 mattina. Quelli che per la propaganda ucraina sono “spari che si fanno loro da soli”, provengono dalla zona intorno ad AVDEEVKA. Cartina qui:
https://i.ibb.co/WcxwqJb/1.jpg

E AVDEEVKA, la sua area fortificata, è oggetto di un attacco massiccio che ogni giorno porta frutti. Per esempio è notizia di oggi dell’avanzamento a sud di PESKI delle truppe russe e milizie del Donbass, che ora attaccano KRASNOGOROVKA, a sua volta sopra MAR’INKA.
https://t.me/rybar/36937

E anche MAR’INKA è sotto attacco. Gli alleati stanno liberando la città e stanno ora puntando al centro. Più a nord, gli alleati sono ora giunti alle porte di STAROMICHAJLOVKA (a ovest di Krasnogorovka) e la stanno attaccando.

Nel complesso, è l’intera zona fortificata a essere sotto attacco. Seguiranno aggiornamenti.

LA PENNA SPAZIALE E LA MATITA IN GRAFITE

La leggenda narra che si pose, per i primi astronauti, il problema di scrivere nello spazio, ovvero in assenza di gravità. Fu elaborata dagli statunitensi una penna ipertecnologica, “spaziale” sia nella destinazione che nel costo. I sovietici… risposero con una comunissima matita in grafite!

Quando venni a conoscenza di questa storia, avevo (e ho) fra le mani una NIKON FM2n, con otturatore metallico interamente meccanico in grado di scattare da 1 sec. a 1/4000 sec., e una ZENIT TTL con lo stesso, identico, otturatore a tendina delle LEICA a telemetro anteguerra. Entrambe portate a casa, in pieno disfacimento della pellicola, per un soldo, quando la prima valeva negli anni Ottanta più di uno stipendio (1.200.000 lire sull’almanacco Fotografare).

E capii subito l’antifona. La prima non la usavo quasi mai per paura di romperla, era la mia macchina da fighetto, da cerimonie familiari (battesimi, matrimoni, servizi vari, per via del flash sincronizzato a 1/250 sec. che era, ed è, tanta roba...) la seconda mi accompagnava nelle mie escursioni, prendeva acqua, botte, caldo rovente, freddo sotto zero, e non mi ha mai tradito una volta.

Entrambe queste immagini mi sono venute in mente vedendo oggi questo filmato:
https://kherson-news.ru/incident/2022/08/09/20182.html?ysclid=l6mr11ca3l558531092

Un Krasnopol’ del valore di 35.000 dollari fa lo stesso lavoro, con la stessa precisione, di un HIMARS da 1.000.000 di dollari, in questo caso per abbattere un mortaio M777 puntato su Doneck del valore, quest’ultimo, di 3.700.000 dollari. Per vincere una guerra la “penna spaziale” non basta.

ZAPOROZH’E: CENTINAIA DI AUTO IN CODA PER ORE EMIGRANO DALLA “LIBERA” E “DEMOCRATICA” UCRAINA VERSO QUELLA CHE TRA QUALCHE MESE POTREBBE DIVENTARE RUSSIA

Il riferimento è alle CENTINAIA di auto con armi e bagagli che passano, ogni giorno, una strada secondaria, fangosa, dove a malapena riescono a tenere la strada (qui il filmato, da 1:01 in avanti)
https://www.1tv.ru/news/2022-08-08/435293-v_osvobozhdennye_rayony_hersonskoy_i_zaporozhskoy_oblastey_vozvraschayutsya_uehavshie_ranee_zhiteli
… ufficialmente per “andare a prendere” i genitori… ma non si va a prendere i genitori con la famiglia al completo, senza neanche un posto libero, e la macchina strapiena. Anzi, il contrario, si parte vuoti e si torna carichi… ma qualcosa devono pur dire ai posti di blocco ucraini, altrimenti la loro paura è quella che non li facciano uscire. Quindi, il dialogo tipo è:
"Куда и зачем вы едете?" Dove andate e perché?
"Мы едем, чтобы забрать своих родственников и вернуться". Andiamo per prendere i genitori e tornare

AD AMMETTERE QUESTO ESODO È UN SERVIZIO DELLA CNN (ripreso poi dal primo canale russo): “SOME CIVILIANS CROSSING INTO RUSSIAN-HELD TERRITORY”, dove “CNN crew witnessed hundreds of vehicles going to Russian-held areas”. Un servizio che non dovevano fare e, infatti, è praticamente introvabile… recuperato su youtube (fino a quando non lo cancelleranno…)
https://www.youtube.com/watch?v=Xw3wxk24WpQ
al minuto 1.01 dice che per OLTRE SEIMILA CHE SON PASSATI dalla parte controllata dai russi, solo 76 fanno la strada opposta! Cinegiornali luce, prendere nota per favore…

Le autorità della regione di Zaporozh’e confermano che OGNI SETTIMANA LA POPOLAZIONE AUMENTA DEL DUE PERCENTO (Еженедельный прирост населения в Запорожской области составляет 2%.)
https://t.me/Z_BOEV_LIST_Z/4254

Il servizio del primo canale è decisamente più esplicativo sulle cause reali di questo esodo: assenza di prospettive, assenza di pensione e salari per i dipendenti pubblici, mentre dalla parte dei russi l’iscrizione ai registri comporta automaticamente il pagamento in rubli delle pensioni, oltre alla facilità di collocamento in questa fase iniziale dove c’è bisogno di tutto.

Poi ci chiediamo il perché delle rappresaglie nazifasciste di Kiev, compreso il tirassegno su basi nucleari e lanci di granate sui centri abitati immediatamente a ridosso della linea di fronte e ancora alla loro portata (per inciso, 266 bombe e proiettili su Doneck e dintorni solo oggi https://t.me/DNR_SCKK/9895, 2 civili morti e 16 feriti il bilancio): ma quelle auto sono la dimostrazione che il terrorismo di stato ucraino e le sue bugie diffuse a reti unificate non fanno più lo stesso effetto.

Tra l’altro, l’operatività della centrale atomica di Zaporozh’e è stata ripristinata proprio oggi:
https://t.me/WarDonbass/75598

Questo atto di fiducia impone misure immediate, soprattutto nella sfera sociale: l’inverno si avvicina e questa ondata migratoria deve essere assorbita garantendo a tutti un tetto e un lavoro. Vincere la pace oltre che la guerra, per certi versi PRIMA ANCORA della guerra:
https://t.me/rybar/36922

ELENOVKA, ASPETTAVANO L’ONU: E’ ARRIVATO STEVEN SEAGAL…

Steven Seagal e non solo, oggi era giornata di visite ed è arrivato un aereo da Mosca con ospiti stranieri che poi son tornati subito nella capitale, tra cui anche un tedesco e un italiano:
https://zen.yandex.ru/video/watch/62f2878da9e1bd5529cf0906

L’italiano poi si è saputo essere SANDRO TETI, editore e figlio di un grande uomo, un grande comunista che ebbi la fortuna di conoscere personalmente un giorno a Milano, quando andai a prendere con la mia macchina due scatoloni (13 volumi) di STORIA UNIVERSALE, svenduta a prezzi stracciatissimi e da lui edita: NICOLA TETI, promotore ed editore peraltro del CALENDARIO DEL POPOLO. Lo conobbi già vecchietto, rimasi in contatto con lui per qualche anno fino alla sua scomparsa. Era talmente generoso che, dopo aver sentito che stavo traducendo un manuale di POLITEKONOMIJA sovietico, mi aveva offerto di andare lì in sede a consultare la BSE (Bol’shaja Sovetskaja Enciklopedija) di cui aveva tutti i volumi. Lo ricordo ancora con tantissimo affetto. Qui invece Sandro che risponde in russo all’intervistatore sul perché ha deciso di andare a vedere di persona e sul perché, secondo lui, ora KIEV ha bisogno che gli squadristi di Azov tacciano per sempre.
https://ok.ru/group53666832253080/topic/154702060006808

Ma torniamo a Steven Seagal: anche lui, se vogliamo, non era lì per caso. Cittadino russo dal 2016, molto popolare in Russia, tiene stage di Aikido (meglio, della sua interpretazione dello stesso, qui una delle sue ultime lezioni),
https://zen.yandex.ru/video/watch/62092a040d3ea800bd5be77e
e anche ormai una panza come un cocomero rispetto ai tempi di Nico (con cui indubbiamente “abbassa” – e di molto – il baricentro, fondamentale nel Judo e nello Aikido…).

Ora sta girando un documentario sul Donbass ed è stato finora l’unico personaggio minimamente noto (… sic!) a visitare il carcere colpito dai razzi HIMARS gentilmente forniti dalla NATO. Del resto, non è mica Bucha...

Qui mentre guarda i rottami di HIMARS piovuti quella tragica notte
https://t.me/boris_rozhin/60032

Qui mentre visita il baraccamento degli Azovcy dove qualcuno il giorno prima aveva parlato troppo…
https://t.me/boris_rozhin/60031

Qui con il capo della DNR
https://t.me/boris_rozhin/60050

Cito a titolo di cronaca solo perché qualcuno ha anche detto, nel corso della giornata, che era un “fejk”… no, non lo è e, ripeto, è un’indecenza che le maggiori testate giornalistiche mondiali, l’ONU e tutti coloro i quali sono stati chiamati a prendere visione di quanto accaduto se ne freghino altamente.

Poi guardo il rullo dei cinegiornali luce nostrani e, sinceramente, non so se sia peggio che se ne freghino o che diffondano notizie false o non aggiornate. Mi riferisco, in particolare, a

NOVOFEDOROVKA: AEROPORTO IN CRIMEA OGGETTO OGGI DI ESPLOSIONI

Sono le 22:07 mentre sto scrivendo. Davanti ho ancora questo filmato, postato alle 18:27, con un originale datato almeno 15:58 (https://t.me/WarDonbass/75656 il comunicato INIZIALE del ministero della difesa russo era almeno di dieci minuti prima https://t.me/WarDonbass/75655 … ma i cinegiornali son sempre sul pezzo!), già superato da altre notizie mentre lo immettevano nella rete e, ciliegina sulla torta, ancora NON rettificato, pur riferendo notizie false.

“Esplosioni in Crimea, il governatore filorusso: "Presto per dire se ci sono feriti"
Secondo il ministero della Difesa di Mosca non ci sono vittime”
https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2022/08/09/esplosioni-in-crimea-il-governatore-filorusso-presto-per-dire-se-ci-sono-feriti_97d11c51-a96c-4f0e-8117-f69174380b2c.html

Già alle 17:22 il capo della Crimea Aksenov diceva che purtroppo c’erano vittime:
https://t.me/WarDonbass/75664

Ma quando le notizie sono date tanto per darle, peraltro in “Crimea”… (quando già si sapeva esattamente DOVE stavano avvenendo le esplosioni)… tanto, chissenefrega...

Dopo questo ennesimo esempio di impeccabile deontologia e professionalità, andiamo sulla notizia.

L’aeroporto militare di NOVOFEDOROVKA, Crimea, oggi primo pomeriggio (14:43 questo post https://t.me/boris_rozhin/59994) è stato oggetto di esplosioni.
https://www.mk.ru/video/2022/08/09/v-krymu-okolo-poselka-novofedorovka-prozvuchali-neskolko-vzryvov.html?ysclid=l6mmwrb8d747276248
https://t.me/rybar/36929
https://t.me/rybar/36925

Inizialmente si pensava fossero stati razzi, poi col tempo ci si è resi conto che nessun filmato delle camere di sorveglianza aveva filmato gli stessi, nessun radar li aveva tracciati, nessun resto o rottame era stato trovato fra le macerie. La distanza inoltre fra i punti di probabile attacco e i luoghi delle esplosioni è di 400-500 km, quindi gli ucraini avrebbero dovuto ricevere armi di cui, al momento, non sono ufficialmente in possesso.
https://crimea.ria.ru/20220809/general-aviatsii-nazval-versii-proisshestviya-v-novofedorovke-1124115346.html
Quindi, si è passati all’ipotesi successiva dell’ATTO DIVERSIVO, per il momento A PARI MERITO con l’esplosione di depositi di munizioni attigui, la cui detonazione è avvenuta o per un concorso di FATTORI ESOGENI (caldo a 35 gradi, incuria nello stoccaggio, motivi di questo tipo) o per atti comunque NON DOLOSI. A questa conclusione, condivisa da molti analisti e corrispondenti di guerra, si è arrivati quasi un’ora prima del lancio dell’ANSA… questo commento è delle 17:37.
https://t.me/sashakots/34832

Il bilancio attuale è di un morto e nove feriti. Si aspettano le conclusioni della commissione d’inchiesta.
https://t.me/boris_rozhin/60061


Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Tuesday, 09 August 2022 11:51
09/08 ore 11:30 aggiornamento

DONBASS: BILANCIO AGGIORNATO DELLE VITTIME CIVILI


Al 7 agosto, il bilancio ufficiale di 174 giorni di bombardamenti indiscriminati da parte delle ff.aa. ucraine è di:
- 304 morti (di cui 17 bambini)
- 1453 feriti (di cui 108 bambini).
https://t.me/DNR_SCKK/9891

A cui vanno aggiunti 4 morti e 17 feriti di ieri (di cui un bambino di tre anni)
https://t.me/DNR_SCKK/9889

Nonostante tutte le raccomandazioni, sono già 32 le vittime delle mine antiuomo “petali” lanciate dai criminali di Kiev.
https://t.me/DNR_SCKK/9891

Se a questi aggiungiamo i CIVILI feriti nei territori liberati (1532 di cui 87 bambini), arriviamo a 2.985 civili feriti, di cui 195 bambini (ovvero arrotondando per avere un ordine di grandezza a tremila e duecento).

Stiamo parlando di quei pochi che hanno deciso di restare, visto che buona parte degli OLTRE TRE MILIONI E DUECENTOMILA PROFUGHI attualmente richiedenti asilo nella Federazione Russa provengono proprio da quella martoriata terra.
https://t.me/tass_agency/150157

Altrimenti, i danni prodotti da 60.871 proiettili e razzi di diverso calibro (dati fermi a 172 giorni di conflitto) scagliati contro obbiettivi civili nel Donbass sarebbero stati ben maggiori.
https://t.me/DNR_SCKK/9891

E non avrebbero portato “soltanto” alla distruzione di
- 6.311 case;
- 1.400 infrastutture civili, fra cui 83 ambulatori e ospedali, 269 asili e scuole, 520 edifici a uso sociale, 470 infrastrutture del gas, elettricità e dell’acqua
- 728 mezzi di trasporto.

Dati impressionanti, ma che i cinegiornali luce si guardano bene dal riportare, così come - per inciso - amnesty... come va di moda dire fra gli anglofoni per darsi un tono, “since 2014”.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Tuesday, 09 August 2022 01:57
09/08 ore 00:30 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/FKThWsf/08-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/bLCbdNR/08-08-it-1.jpg

Come è facile notare, nessun completamento degli avanzamenti in corso, ma lento avanzare su tutte le direttrici. In sostanza, i russi conservano i loro uomini e martellano con l’artiglieria fino a rendere il più possibile sicuro un loro qualsiasi assalto.

Ma andiamo con ordine. Ingrandendo la linea SEVERSK-ARTEMOVSK,
https://i.ibb.co/TBvCkCL/08-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/7jJ1Myh/08-08-it-1.jpg

è confermata pienamente la situazione di penuria di uomini da parte delle ff.aa. ucraine, a causa delle perdite consistenti di questi giorni, che costringe il loro comando a inviare in fretta e furia rinforzi (le frecce azzurre) anche a costo di scoprire punti nevralgici, ma ancora abbastanza protetti da decine di km di distanza dalla linea di fronte, come ZVANOVKA.

A SOLEDAR il VI battaglione cosacco della LNR è entrato e controlla parte della fabbrica KNAUF, respingendo i tentativi di contrattacco e infliggendo gravi perdite alle ff.aa. ucraine. Questo ha consentito alle truppe russe di liberare con successo le alture di VLADIMIROVKA e STRJAPOVKA e puntare ora a JAKOVLEVKA.

E’ anche per questo attivismo verso SOLEDAR che il comando ucraino è stato costretto in fretta e furia a mandare rinforzi.

LA LIBERAZIONE DEI TERRITORI INTORNO A DONECK COME VARIANTE DI PIANO OBBLIGATA

Più a sud, sopra DONECK, continua il martellamento continuo delle posizioni ucraine da cui partono gli attacchi verso i civili della capitale e delle città vicine. In questo momento, possiamo dire che questo è stato l’unico colpo riuscito della strategia di KIEV: una strategia criminale e canaglia, nel silenzio totale altrettanto criminale e canaglia dell’Occidente (*).

Continuare a bombardare DONECK, infatti ha OBBLIGATO truppe russe e milizie del Donbass a
1. distogliere energie importanti dalla battaglia di SLAVJANSK
2. prendere di petto DIRETTAMENTE quartieri fortificati e protetti da otto anni.

“Cosa fatta, capo ha”, sembra aver detto il comando militare alleato. Naturalmente, questo allunga ulteriormente i tempi, rallenta l’avanzata sul fronte EST, ma non è detto che sia una mossa completamente riuscita e senza effetti collaterali.

INFATTI, i russi non stanno mandando contro i nidi di mitragliatrici i propri all’assalto. Martellano, martellano e ancora martellano. E non senza criterio, ma colpendo con l’aiuto di droni esattamente nei punti che individuano man mano e che poi vanno a smantellare.

Questo obbliga il comando ucraino a sua volta a inviare rinforzi per tenere posizioni che, altrimenti, sarebbero state risparmiate. E non naviga certo in buone acque, se è costretto a tirar fuori dalle patrie galere CRIMINALI DI GUERRA come il capo del battaglione TORNADO RUSLAN ONISCHENKO.
https://t.me/vysokygovorit/9019

E questo pone un altro problema, di ben più difficile soluzione: perdere AVDEEVKA, per esempio, sarebbe la stessa cosa che perdere SOLEDAR o la stessa ARTEMOVSK? E visto che il territorio sotto il controllo del regime di KIEV non è infinito, ACCELERARE LA PERDITA DEL DONBASS per un errore così clamoroso cosa comporterebbe nelle faide interne fra gerarchi?

Soprattutto, UNA VOLTA MESSA IN SICUREZZA DONECK COSA RESTEREBBE A KIEV PER RICATTARE DONBASS, RUSSI E NON SOLO?

A questa domanda ci torneremo dopo. Intanto, analizziamo la situazione a PESKI perché merita, in quanto esemplificativa della tattica attuale dei russi e delle milizie del Donbass in uno dei luoghi più difficili.

IL CASO DI PESKI

Anzi tutto, lo stato delle cose. La città è sotto il controllo dell’artiglieria russa e delle milizie del DONBASS, liberata in gran parte, mentre per la rimanente (zona residenziale – tanto per cambiare! Vedasi anche nota a margine - a nordovest), procede lentamente l’opera di liberazione strada per strada.

LA CITTA’ era non solo parte della linea di fortificazione di cui sopra, ma punto da dove partivano gli attacchi di artiglieria verso i civili di DONECK e dintorni.

Per esempio, questo complesso cerchiato di rosso sull’immagine di un drone
https://t.me/boris_rozhin/59916
e quindi ingrandito a destra, era uno di questi punti di lancio, come evidenziato qui:
https://t.me/DonbassYasinovatayanaliniiOgnia/30220?single
et
https://t.me/DonbassYasinovatayanaliniiOgnia/30220

Ne è passato di tempo, ma il fuoco dell’artiglieria corretto dal riscontro immediato dato dai droni ha consentito a questo punto, nonostante il cemento armato sovietico con cui era fatto avesse tenuto, e non poco, di essere neutralizzato.

Questo è solo un esempio di come stiano operando le truppe. Al massacro non va nessuno. I tempi si allungano? Pazienza. I risultati arrivano lo stesso e obbligando il comando generale ucraino a mandare al fronte ormai gli ultimi uomini rimasti.

Lo dimostrano, tra l’altro, questi soldati ucraini fatti prigionieri proprio a PESKI.
https://t.me/sashakots/34781
Sono solo una piccola parte, rappresentativa però di chi i fascisti di KIEV han mandato a morire: non artiglieri, ma gruppi di difesa territoriale provenienti da NIKOLAEV che salutano genitori e parenti.

Inoltre, l’idea di accerchiare AVDEEVKA non è per nulla scomparsa. Anzi, prendendo PESKI gli alleati cercano sia di eliminare le bocche di fuoco da cui partono i massacri di DONECK e dintorni, sia di impostare la manovra di accerchiamento di AVDEEVKA che è più a nord:
https://t.me/WarDonbass/75573

Vedremo anche qui gli sviluppi. Una domanda resta però ancora in sospeso: UNA VOLTA MESSA IN SICUREZZA DONECK COSA RESTEREBBE A KIEV PER RICATTARE DONBASS, RUSSI E NON SOLO?

L’INCUBO ATOMICO COME ARMA DI RICATTO DEL REGIME DI KIEV
(E NON SOLO NEI CONFRONTI DEI CITTADINI DELLA REGIONE DI ZAPOROZH’E E DEI RUSSI)


Partiamo anzi tutto dalla sparata di oggi, per fortuna solo verbale, di ALEKSANDR STARUCH, capo dell’amministrazione regionale di Zaporozh’e o di quello che ne resta in mano al regime di Kiev. Oggi infatti ha affermato che i russi “usano la centrale atomica di Zaporozh’e per farsi riparo dai tiri di artiglieria” («используют Запорожскую АЭС как укрытие от обстрелов».)
https://t.me/WarDonbass/75551
Ringraziamo ALEKSANDR che ci conferma che a sparare alla centrale non sono i russi, ma gli ucraini che li “inseguono” sino alla centrale. Buttando così nel cesso giorni di propaganda del regime di Kiev ripresa anche dagli improvvidi cinegiornali luce nostrani.

Del resto, anche la portavoce del Ministero degli Interni russo MARIJA ZACHAROVA in un comunicato ufficiale di oggi non usa mezze misure. Ne traduciamo qui una parte saliente:

Non si può ignorare l’ovvio: giorno dopo giorno la situazione diventa sempre più pericolosa. Regolarmente inviamo all’AIEA informazioni aggiornate “dal posto”, che trovano poi riscontro nelle circolari informative dell’Agenzia, che in maniera assolutamente circostanziata descrivono le azioni criminali delle ff.aa. ucraine, il cui comando ha perso definitivamente l’uso della ragione. Ormai è saltato anche il più elementare istinto di autoconservazione, dal momento che puntando l’artiglieria su reattori attivi e sui depositi di combustibile atomico usato, gli ucraini puntano anche a loro stessi.
Нельзя игнорировать очевидное: с каждым днём ситуация становится всё более опасной. Регулярно направляем в МАГАТЭ актуализированную информацию «с места», которая находит отражение в информационных циркулярах Агентства, со всей определенностью изобличающих преступные действия украинских вооружённых сил, командование которых окончательно утратило способность мыслить здраво. Явно отказало у них и элементарное чувство самосохранения. Ведь, наводя артиллерию на действующие реакторы и хранилище отработавшего ядерного топлива, украинцы тем самым целятся и в себя.

Ammazzare da dietro l’angolo e col favore delle tenebre, è un tratto distintivo, se non l’essenza stessa, dei seguaci dell’ideologia banderista, come ben sappiamo sin dai tempi della II Guerra Mondiale. Ma ora i loro obbiettivi non sono solo i popoli di Russia e Ucraina. DI FATTO, ESSI TENGONO IN OSTAGGIO L’INTERA EUROPA E, A QUANTO PARE, NON SI FANNO SCRUPOLO DI “INCENDIARLA” IN NOME DEI LORO IDOLI NAZISTI.
Убийства из-за угла и под покровом ночи – это характерный почерк, если не сказать суть приверженцев бандеровской идеологии, что известно ещё со времён Великой Отечественной войны. Но теперь они выбрали в качестве цели не только народы России и Украины. Фактически берут в заложники всю Европу и, видимо, не прочь «подпалить» её в угоду своим нацистским идолам.
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1825501/

Ribadisce quindi che è da settimane che chiede a ONU e AIEA di venire a visitare la centrale ed esprimersi nettamente nei confronti di questi criminali ma, ahimè, le loro risposte non sono ancora pervenute. Ed è notizia ancora di oggi che la Russia, ancora una volta, ha non solo invitato ONU e AIEA ma si è dichiarata disponibile a fornire loro la massima assistenza.
https://ria.ru/20220808/aes-1808088302.html

Vedremo se e fino a quando accetteremo di divenire ostaggi di soldati che si comportano come una “scimmia con una granata in mano”, nei confronti però di una centrale atomica. Sicuramente, è una delle POCHE CARTE IN MANO RIMASTE AL REGIME DI KIEV.

Ci sono poi i DESIDERATA, come quest’altra idea “geniale”.

UN 40’ UN PO’ MODIFICATO…

Per chi non corre come me per lavoro dietro ai container un quaranta piedi, nella variante open top, è un container lungo dodici metri col tetto telonato e la spalla alla porta rimovibile per favorire carico dall’alto, carico di mezzi sporgenti in altezza e sfilamento degli stessi in fase di scarico. Questi 40’, meglio, nella variante più rozza degli stessi, hanno il tetto rimovibile ma RIGIDO, e dentro c’è la “sorpresina”...
https://t.me/boris_rozhin/59896
Nella variante più raffinata, invece, sono agganciati a un pianale che si inclina al grado desiderato e poi si apre il portello e sparano.

In pratica, uno dei tanti chiodi fissi del regime fascistoide di KIEV è tirar giù il ponte che collega CRIMEA a CONTINENTE. Visto che quei cattivoni gli hanno fatto saltare in aria gli Harpoon e i NATOVSKIE, ultimamente, stanno diventando un po’ più “parchi” di “aiuti” dopo la visita della Pelosi e la decisione dei cinesi di utilizzare tutte le acque intorno a Taiwan come poligono di tiro, ora sono ricorsi a suggerimenti che provengono da menti decisamente più “raffinate”

Parte un mercantile, una nave portacontainer normalissima, si ferma a LIMASSOL (Cipro) dove c’è una base NATO britannica, carica uno di questi container con sorpresina (li fanno i cinesi, gli iraniani, ma anche l’israeliana LORA
https://www.army-technology.com/projects/lora-precision-strike-tactical-missile/
https://missilethreat.csis.org/missile/lora/ )
carica anche gli operatori in grado di farlo funzionare, ritorna nel Mar Nero facendo raso raso la Turchia, poi, al momento giusto, quando è sotto all’altezza del ponte, fa partire il regalino...

Prepariamoci a bassezze di questo tipo e ben peggiori.

REFERENDUM

Intanto, Zaporozh’e si prepara al referendum per l’unione con la Federazione Russa. E’ ufficiale. Questa la dichiarazione in pubblico
https://t.me/boris_rozhin/59901
e questo il comunicato su carta intestata:
https://t.me/rybar/36891
Formato Crimea, quindi, e non DNR e LNR. Vedremo anche qui gli sviluppi

Aggiornamenti a seguire stanotte.

(*) A proposito di critiche e accuse a senso unico, risibile la sceneggiata agostana di Amnesty international che prima accusa Kiev di avere basi militari nelle scuole e negli ospedali, facendosi scudo coi civili https://www.amnesty.it/russia-ucraina-la-condotta-di-guerra-delle-forze-ucraine-ha-messo-in-pericolo-la-popolazione-civile/ , poi dietro le pressioni dei suoi kuratory è costretta a “chiedere scusa”, recitare nuovamente il credo e pure in latino per punizione, pur ribadendo un “eppur si muove” di principio… https://www.amnesty.it/dichiarazione-sul-comunicato-stampa-del-4-agosto-circa-le-tattiche-di-guerra-delle-forze-ucraine/ ). Non vale la pena neppure elevare questa nota a margine a paragrafo a sé stante, visto che stiamo parlando degli stessi che proteggevano i caschi bianchi in Siria nel piazzare nei luoghi del delitto armi chimiche inesistenti, smascherati solo dal fatto che in tale martoriato Paese i figuranti erano talmente pochi che li trovavi in barella prima in un posto, poi in un altro, con gli stessi altri figuranti con casco bianco a fare esattamente le stesse mosse davanti allo stesso fotografo, su sfondi però diversi...
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Paolo Selmi
Monday, 08 August 2022 12:12
08/08 ore 11:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermata la notizia che i soldati ucraini stiano smobilitando dalle parti di SEVERSK per andare a puntellare SOLEDAR e ARTEMOVSK.
https://t.me/boris_rozhin/59890

In particolare, tale notizia è confermata per ZVANOVKA, che è un paese sulla strada che collega SEVERSK a SOLEDAR. Cosa significa questo? Molto probabilmente che le ff.aa. ucraine “non ne hanno più”, detto in parole povere, per tenere l’intera linea e stanno cercando di salvare il salvabile concentrandosi sui punti che ritengono nevralgici per continuare a pensare di poter difendere quella direttrice e farlo nella maniera più efficace possibile.

ANTONOVSKIJ MOST

Confermato l’attacco di ieri notte al ponte, sempre in superficie, colpita la baracca dove tenevano l’attrezzatura e il carburante per i generatori diesel, che è quella andata a fuoco. Nessun danno alla struttura, riapertura del ponte rinviata.
https://t.me/boris_rozhin/59885

“SUA EMITTENZA” PERDE COLPI

Oggi, 2022, nonostante il monopolio televisivo e cartaceo dell’informazione sia pressoché totale, tuttavia le notizie sfuggono come anguille dalla rete, paradossalmente per il paragone fatto, “nella rete”, territorio ancora non completamente monopolizzato.

Vale per noi e vale l’UCRAINA… dove leggi liberticide in otto anni hanno continuamente ridotto gli spazi di libertà di informazione fino all’ultimo giro di vite di quest’anno. Sulle TV (comprese quelle dell’oligarca Achmetov) e sulla carta stampata. Risultato:

Gli ucraini hanno aumentato del 76% il ricorso ai social per ottenere le informazioni. La fonte primaria di informazioni è:
66% TELEGRAM
61% YOUTUBE
58% FACEBOOK
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16447

Il potere occorre sottolineare che è presente ampiamente in tutti i suddetti canali. Tuttavia, qui se la deve giocare e, in genere, perde terreno. Lo perde in credibilità, in fiducia, in argomentazioni da addurre a sostegno delle proprie tesi e, infine, in autorevolezza. Ci si accorge di questa sconfitta quando si apprende che gli ucraini cercano sempre più sui telegram russi notizie su obbiettivi colpiti, sull’andamento del conflitto, persino sui propri cari prigionieri.

Laddove quindi non è (ancora) possibile esercitare un controllo totale assistiamo, in Ucraina, a una progressiva riduzione del potere mediatico da parte di Sua Emittenza.

Aggiornamenti a seguire.
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Slavsya Respublika
Monday, 08 August 2022 19:36
Siamo arrivati pure a questo.
Pubblicato oggi 08/08/2022 alle ore 7:37 da Repubblica.

Intelligence britannica: mine antiuomo russe lungo linee difensive nel Donbass
La Russia sta usando molto probabilmente mine antiuomo per scoraggiare la libertà di movimento lungo le sue linee difensive nel Donbass, nell'Ucraina orientale: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese.
Queste mine, sottolinea il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, hanno il potenziale di provocare un gran numero di vittime sia tra le forze ucraine sia tra la popolazione civile.
Inoltre, conclude il rapporto, a Donetsk e Kramatorsk molto probabilmente i russi hanno cercato di usare le controverse mine antiuomo PFM-1 e PFM-1S, soprannominate 'mine farfalla' o 'pappagalli verdi', già usate dai sovietici durante la guerra in Afghanistan.

-------------------------------------------------

Uno schifo Repubblica (il quotidiano), ma qui il super-premio per il non plus ultra dello schifo va all'Intelligence britannica.

In pratica la Repubblica Popolare conduce azioni volte a far perdere i piedi ai propri concittadini di Donetsk e sobborghi.

Grazie UK! Siete troppo avanti!
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Paolo Selmi
Tuesday, 09 August 2022 02:01
Che tristezza...
Grazie mille per la segnalazione. Si, siamo ai "russi che si sparano da soli" o "sparano ai loro"... teniamo duro.
Сила в правде!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 08 August 2022 02:02
08/08 ore 01:30 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/rMy98N0/07-08-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/yBMJs5N/07-08-it.jpg

Nel complesso, come del resto mostra la cartina, gli avanzamenti sono stati molto contenuti e la cartina è praticamente immutata rispetto a ieri. Quello che è cambiato è sicuramente il bilancio delle perdite fra le fila ucraine, mandate in massa letteralmente a morire. Ogni conferenza stampa mattutina parla di centinaia di morti solo con singoli attacchi, al netto degli scontri che producono anch’essi enormi perdite.

In tutto questo, voci non confermate parlano di ritirata in piccoli gruppi da SEVERSK.
https://t.me/sashakots/34776
Per rinforzare ARTEMOVSK, si dice. Anche se mi sembra improbabile, perché SEVERSK è troppo importante per la tenuta della linea di difesa per essere indebolito, vedremo gli sviluppi.

GAZA: BILANCIO DI UNA STRAGE

41 MORTI, di cui 15 bambini e 4 donne
311 FERITI
https://t.me/rybar/36861
Delitti impuniti per cui nessuno pagherà.

ZAES, ANCORA UN URAGAN (a 400 metri dal reattore in funzione)

Questa la geolocalizzazione degli attacchi di ieri
https://i.ibb.co/w0myk7w/1.jpg
a cui occorre aggiungere un URAGAN che ha deflagrato a 400 m dall’unico reattore rimasto acceso.

SCOPI DEL TERRORISMO DI STATO UCRAINO:
1. seminare il panico fra la popolazione
2. provocare un esodo di massa da quei territori
3. delegittimare così il referendum che tra un mese dovrebbe tenersi per l’indipendenza della regione di Zaporozh’e e unione con la Federazione Russa
4. attribuendo la responsabilità ai russi ed essendo la loro versione rilanciata dai megafoni di regime occidentali, alimentando la russofobia in Occidente.
5. distrarre l’opinione pubblica dei territori ancora da loro controllati da fatti quali la mancata controffensiva di agosto o le enormi perdite sul campo.

Sanno che possono agire in regime di totale impunità, dal momento che in Occidente tutti chiudono gli occhi, ma non solo, danno per vera la versione secondo cui sarebbero i russi a spararsi da soli e a terrorizzare il mondo.

Sanno anche che i territori persi sul campo di battaglia lo sono anche fuori dal campo,
https://t.me/rybar/36858
non si fanno quindi scrupoli nel terrorizzare e uccidere civili che non ritengono più dei “loro”, come nel caso degli attacchi terroristici contro infrastrutture civili.

E’ il caso, ancora mentre scrivo di qualche loro V2 ancora una volta contro l’ANTONOVSKIJ MOST, il ponte già da loro danneggiato a Cherson.
https://t.me/boris_rozhin/59859

Un’indecenza che si ripete da otto anni, solo che qui su scala molto più ampia.

“BASTA FROTTOLE”: LE DOMANDE DI ALFRED KOCH

Guardiamolo in faccia, questo signore, prima di ascoltare le sue domande.
https://colonelcassad.livejournal.com/7785243.html
E’ stato vicepremier della Federazione Russa, ha aiutato burocrati a diventare oligarchi e, insieme a loro, a smantellarla pezzo dopo pezzo.

A proposito, nel 2014 un pezzo volle portarselo con sé in Germania, dove ora vive, ma i russi ebbero l’ardire di perseguirlo per contrabbando: era un quadro sotto tutela dei beni culturali e artistici russi. Lui se ne restò in Germania, l’interpol si guardò e si guarda bene dall’accogliere la richiesta di rogatoria internazionale, e lui è lì che si gode i frutti delle sue fatiche, spande letame contro i russi e ogni mattina si alza con “la paranza / è una danza / che si balla nella latitanza”... e “con prudenza ed eleganza” fa anche un movimento de panza alla facciazza loro.

Chiude il pezzo citato da Rozhin (originale qui https://mayday.rocks/davajte-uzhe-nakonets-pro-tantsora-i-chto-emu-meshaet-v-realnosti/)
con l’immancabile slava ukraine, quindi la sua posizione nel conflitto è abbastanza chiara.

Eppure, questo quattro agosto proprio non ce l’ha fatta più e ha scritto parole di fuoco. Meglio, domande di fuoco ai dirigenti di Kiev. Ne riprendo qualcuna.

Siamo al 161 giorno di guerra e io non sto capendo più nulla. Ci han detto molto a proposito di un’offensiva ucraina su Cherson che davano per imminente, e ora proprio non riesco a mandar giù il fatto che, le stesse testine parlanti, prima han parlato di offensiva e ora, senza nemmeno spiegare cosa sta accadendo, ci dicono che dobbiamo attendere l’offensiva russa da Cherson a Nikolaev e Krivoj Rog.
Вот и прошёл сто шестьдесят первый день войны. Я уже перестал что-то понимать. Нам так много говорили, что вот-вот начнётся украинское наступление на Херсон, что я всё никак не могу привыкнуть к тому, что те же говорящие головы, которые нам лили в уши про это наступление, теперь, без всякого перехода, предлагают нам ждать российского наступления от Херсона на Николаев и Кривой Рог.

Ci han raccontato a lungo che l’artiglieria russa era rimasta senza proiettili, e ora che dobbiamo invece dobbiamo abituarci al fatto che la stessa stia martellando il Donbass da sei giorni di fila non stop.
Нам так долго рассказывали, что российская артиллерия осталась без снарядов, что нам опять нужно привыкать к тому, что она шесть дней к ряду засыпает снарядами Донбасс.

Ci han raccontato che Putin era rimasto a corto di riserve, e ora che invece ha messo 30 battaglioni sotto Cherson, ha invece ancora la forza di attaccare a Bachmut e Avdeevka.
Нам говорили, что у Путина уже нет резервов. Но перекинув 30 БТГ под Херсон, у него всё ещё есть силы продолжать наступление на Бахмут и Авдеевку.

RAGAZZI! BASTA FROTTOLE. DITE LE COSE COME STANNO.
Ребята! Хватит врать. Расскажите все как есть.

Shojgu sostiene di aver distrutto sei postazioni HIMARS. Voi sostenete che sia una bugia. PERCHE’ ALLORA ANCORA UNA SETTIMANA FA FACEVATE FUORI 10-15 DEPOSITI DI ARMI E MUNIZIONI DEL NEMICO, E ORA SOLO 4 O 5?
Шойгу утверждает, что он уничтожил шесть HIMARSов. Вы утверждаете, что это ложь. Но почему тогда ещё неделю назад вы за ночь уничтожали по 10-15 складов противника, а теперь только по четыре-пять?

Ancora, lui sostiene di aver distrutto cinque postazioni HARPOON. Se non è vero, come mai da quando sono in dotazione alle ff.aa. ucraine non una nave è stata affondata?
Он утверждает, что уничтожил пять HARPOON. Если это неправда, то почему с тех пор, как они появились на вооружении ВСУ, не было потоплено ни одного корабля?

[…]

I propagandisti ucraini a una voce ci raccontano che i soldati russi non prenderanno più neppure una città. Perché allora avete dichiarato l’evacuazione totale dalla regione di Doneck? Al sesto mese di guerra! Perchè non prima, quando i russi attaccavano, ma adesso, quando dite invece che non c’è rischio di attacco? Oppure c’è?
Украинские пропагандисты в один голос рассказывают нам про то, что путинские вояки больше не возьмут ни одного крупного города. Тогда зачем тотальная эвакуация из Донецкой области? Это на шестой-то месяц войны! А почему её не провели раньше, когда русские наступали? И почему ее проводят теперь, когда риска такого наступления нет? Или есть?

Siamo ad agosto. La deadline che vi siete dati come ultima data per l’attacco delle ff.aa. ucraine. Dobbiamo aspettare ancora o avete una nuova data? Se si, ditecela per favore. E spiegateci il perché del cambio data.
На дворе август. Это был тот дедлайн, который вы называли как крайний срок для перехода ВСУ в наступление. Нам все ещё ждать его или у вас теперь есть новая дата? Если да, то назовите её. И объясните причины переноса.

SOLO NON TIRATE FUORI LA SOLITA SOLFA CHE L’OCCIDENTE VI AIUTA MALE.
Только не надо заводить старую волынку про то, что Запад плохо помогает.

(e qui ormai Koch si sente tedesco a tutti gli effetti e da tedesco, quindi “occidentale”, parla ai dirigenti ucraini) […]

Miliardi di contanti quasi ogni giorno vi arrivano come da una cornucapia. Avete ormai lanciarazzi multipli tanti quanti quasi la Gran Bretagna. L’Europa è pronta a passare l’inverno al freddo ma non torna indietro. QUINDI BASTA COL “CATTIVO” OCCIDENTE! INFINE, PARLIAMO PIUTTOSTO DI CHI CONDUCE LE DANZE E DI COSA GLI IMPEDISCE IN REALTÀ.
Миллиарды кэша почти каждый день сыпятся как из рога изобилия. У вас уже западных РСЗО почти столько же, сколько у британской армии. Европа готовится замерзать зимой, но отступать не намерена. Так что хватит про "плохой" Запад. Давайте уже, наконец, про танцора и что ему мешает в реальности.

Cosa abbia mosso Koch nel prendere le distanze dal regime fascistoide di KIEV e dalle sue panzane per coprire le sue magagne, è più materia di psicanalisi che di politica estera. Potrei però ANCHE cercare di leggere tra le righe di questi messaggi in codice più mafiosi che altro, un’insoddisfazione generale della Bundesrepublik Deutschland, che manda avanti una sua seconda fila, peraltro non ufficiale, peraltro in russo, per lanciare un avvertimento a Kiev abbastanza chiaro: “non siamo così scemi come credete, gli occhi per vedere, tra una fetta di salame che ci mettete e una che ci mettiamo noi per ordini di scuderia, ce li abbiamo anche noi”.

Noi che il salame solitamente lo mettiamo nel panino, prendiamo atto del fatto che ormai anche gli “alleati” comincino a farsi qualche domanda.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 07 August 2022 10:58
07/08 ore 10:00 aggiornamento

GAZA (e non solo), LA STRAGE CONTINUA


29 morti e 253 feriti, al momento, così come affermato dal Ministro palestinese della salute:
https://economictimes.indiatimes.com/news/international/world-news/israel-militants-trade-fire-as-gaza-death-toll-climbs-to-24/articleshow/93402846.cms

L’impressione è che quando i riflettori sono tutti puntati altrove,
chi in Kosovo (dove ancora ieri e l’altro ieri sono continuate provocazioni e soprusi da parte albanese
https://t.me/rybar/36848
insieme all’arresto (e rilascio dopo mezza giornata) della giornalista russa Darja Aslamova
https://t.me/WarDonbass/75401),
chi in Palestina,
chi in Nagorno,
vada avanti a farsi i propri porci comodi. Ma forse non è neppure questo il caso, almeno per Gaza, dove la cosiddetta “comunità internazionale” è da decenni cintura nera di gioco delle tre scimmie.

TILT

E’ notizia di oggi la liberazione di BLAGODATNOE, del cui attacco abbiamo parlato stanotte.
https://t.me/WarDonbass/75402
Prossima fermata PERVOMAJSKOE e poi 27 km di pura campagna fino a NIKOLAEV.

L’offensiva nel SUD pare la stiano facendo i russi, dopo un mese almeno di sbrodolamenti del regime di KIEV continuati sui cinegiornali luce nostrani, e concretizzatisi in quattro buchi su un ponte con le V2 natovskie e nulla più.

La faranno? Non la faranno? Intanto a PESKI stanno eliminando le ultime sacche rimaste in città, a KODEMA sono già entrati in città e si sono piazzati nella zona EST, consolidando per poi proseguire, e a SOLEDAR lo stesso, ma nella fabbrica KNAUF
https://t.me/boris_rozhin/59788

L’impressione, più che la strategia della lavatrice di cui abbiam parlato diverse volte, vista l’ampiezza del territorio interessato che abbraccia ormai la zona da NIKOLAEV a SOLEDAR, è che le ff.aa. ucraine siano ridotte a una biglia di acciaio all’interno di un flipper sempre più in tilt per gli scossoni che gli arrivano da destra a sinistra.

In altre parole, decidendo di prendere l’iniziativa a SUD, i RUSSI stanno sicuramente alzando l’asticella dell’azione condotta sinora, quando invece tale IMMENSO fronte era congelato e ci si limitava a contenere azioni diversive e attacchi localizzati. Vedremo gli aggiornamenti.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Sunday, 07 August 2022 01:26
b]07/08 ore 1:00 aggiornamento

FRONTE SUD

Carta aggiornata di RYBAR a ieri pomeriggio
https://i.ibb.co/NTQ6vT4/06-08-RU.jpg

E’ veramente da tanto che non parliamo del FRONTE SUD. Se oggi affrontiamo l’argomento, è perché sono successi fatti importanti su questa linea che, anche se ANCORA non hanno portato a cambiamenti sostanziali, pur tuttavia potrebbero costituire i prodromi di un’operazione su vasta scala.

Oltre infatti alle operazioni difensive che hanno contraddistinto questi mesi, come la distruzione di una colonna di carri nemica in avvicinamento o il fuoco di artiglieria sulle ff.aa. ucraine che, ancora una volta, cercavano di forzare il fiume Ingulec e sfondare ad Andreevka, NOTIAMO QUELLA FRECCIA ROSSA VERSO OVEST.

Rappresenta l’attacco verso BLAGODATNOE. A OVEST C’E’ QUASI SUBITO NIKOLAEV. Seguiremo gli aggiornamenti.

INTORNO A DONECK

Si continua a combattere per ricacciare indietro le forze ucraine in una zona da cui non riescano più a bombardare i civili di DONECK.

Le truppe russe sono avanzate sia su PESKI che su MAR’YNKA, senza però riuscire ancora a dichiarare LIBERE quelle regioni.

Carta di RYBAR aggiornata:
https://i.ibb.co/y0qxFdY/06-08-RU.jpg

In particolare, verso MAR’YNKA è stata fatta un’altra breccia nella linea di fronte, questa volta liberando una fattoria e, di fatto, tagliando comunicazioni e rifornimenti.
https://t.me/RVvoenkor/22218

PONTE ANTONOVSKIJ RIPARATO

Da settimana prossima sarà anche riaperto, in barba ai cinegiornali luce e alle loro notizie sull’argomento, che ripetevano la versione di KIEV che parlava di abbattimento del ponte. Non solo non è stato abbattuto, ma i danni sono già stati riparati:
https://t.me/RVvoenkor/22218

CONTINUANO GLI ATTACCHI TERRORISTICI DI KIEV

Questa volta a farne le spese è stato il sindaco di Novaja Kachovka Vitalij Gura.
https://t.me/voenkorKotenok/39056

Gli amministratori locali colpiti dalla vile mano nazifascista di KIEV sono in tutto 10, di cui 3 i morti.
https://t.me/rybar/36837

Altra notizia di oggi, è il bombardamento ad ALCHEVKO. HIMARS SU CASE POPOLARI
https://t.me/WarDonbass/75375
ET
https://t.me/WarDonbass/75382

Per quanto riguarda il pullman fatto saltare in aria ieri a DONECK, sempre RYBAR è riuscito a geolocalizzare l'attacco. deliberatamente teso a colpire civili.
https://i.ibb.co/PwsJZr3/05-08.jpg

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Saturday, 06 August 2022 01:42
06/08 ore 01:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessun aggiornamento di rilievo lungo la linea SEVERSK-ARTEMOVSK, come da carta di RYBAR
https://i.ibb.co/3fyC1sJ/05-08-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/2kH50nK/05-08-it.jpg
Sostanzialmente prosegue lentamente l’avanzata e vengono sistematicamente neutralizzati tutti i tentativi di contrattacco, a prezzo di enormi perdite fra le fila ucraine.

Più a sud, PESKI è quasi completamente libera, MAR’INKA lo è per circa due terzi.
https://t.me/antifashisttm/40129

Nel complesso analisi e flussi di informazioni ieri sono stati catalizzati dall’ennesimo attacco criminale su Gaza, il cui bilancio attuale è di 10 morti e 79 feriti,
https://t.me/rybar/36796
per cui ogni giorno di questa settimana c’è stato o un conflitto (Kosovo, Nagorno, Palestina) o una crisi molto vicina a diventarlo (Taiwan).

CENTRALE ATOMICA ZAES

Mentre proseguono i resoconti deliranti sui vari cinegiornali luce, diamo la situazione attuale:

I 12 proiettili calibro 152 mm, sparati dalla 45° brigata artiglieri di stanza a Marganec, dovevano colpire i lavoratori al cambio turno (era quello l’orario di lancio). Tagliate subito acqua ed elettricità, si toglieva la corrente al REATTORE n° 3 e si abbassava la potenza al REATTORE n° 4. L’incendio nel frattempo è stato domato.
https://life.ru/p/1514469
https://ria.ru/20220805/aes-1807655527.html

ANCORA OL’GA

Il vile e criminale atto terroristico di ieri non ha impedito a CENTINAIA di comuni cittadini di sfidare la barbarie nazifascista di Kiev e deporre un fiore accanto alla bara di Ol’ga.
https://rossaprimavera.ru/news/dea4e9e6

Quella che per qualche titolista eticamente inqualificabile suonava bene chiamare “lady morte”, per loro è stata garanzia di salvezza per otto anni. Chiamandola inoltre “la prima donna comandante russa” a essere uccisa, tale titolista peraltro non si è reso neppure conto che, così scrivendo, ha delegittimato e demolito in meno di una riga mesi di propaganda occidentale. Ol’ga era del Donbass. Ol’ga però era russa, per il titolista. Il cinegiornale luce ammette quindi che il popolo del Donbass è russo. Pertanto, anche per i cinegiornali luce la Russia sta liberando il proprio popolo. Non diciamolo troppo in giro altrimenti avremo un titolista licenziato sulla coscienza…

Questo un breve filmato della cerimonia funebre:
https://vk.com/video-213182100_456243091
I ragazzi abbracciati da amici, parenti e autorità sono i suoi due figli che, per la cronaca, già stanno seguendo le orme della madre.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Friday, 05 August 2022 19:54
05/08 ore 19:00 aggiornamento

COLPITA DUE VOLTE IN UN GIORNO LA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E


Ma per i cinegiornali luce nostrani, SONO STATI I RUSSI A SPARARSI DA SOLI!
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/08/05/media-bombe-russe-su-zona-centrale-nucleare-zaporizhzhia_522d5e1a-6996-4aae-97fe-f8171473bd1b.html

L’idiozia dei media nostrani è tanta e tale che merita una breve cronologia:

PREMESSA: ne abbiamo già parlato ampiamente. Da settembre la centrale da ENERGOATOM (UA) passa sotto ROSATOM (RU). L’UCRAINA PERDE IL 20% DELL’INTERA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA NAZIONALE!
https://t.me/zaes_energoatom/955
Cosa fanno quindi gli orchi cattivi? La usano come bersaglio per il tirassegno! Tutto molto logico!

Ma atteniamoci ai fatti. Anzi, aggiorniamo la denuncia degli attacchi delle ff.aa. ucraine già compiuta negli aggiornamenti precedenti con gli ultimi atti criminali:

9 luglio, per punire gli abitanti della regione di Zaporozh’e delle loro posizioni chiaramente filorusse, gli ucraini gli tagliano il gas:
https://t.me/godeye_ru/11915

16 luglio: altro attacco terroristico ucraino contro la centrale
https://t.me/zaes_energoatom/957

27 luglio notte: attacco di artiglieria ucraina contro il quartiere dei lavoratori della centrale: una casa danneggiata, bomba caduta nella camera da letto dei figli di questa famiglia:
https://t.me/zaes_energoatom/966

Il TRE AGOSTO, il presidente dell’amministrazione provvisoria della regione di Zaporozh’e EVGENIJ BALICKIJ rilancia un’altra volta, e ufficialmente, l’invito già rivolto all’AIEA di visitare la centrale (Мы всячески приветствуем, что руководитель МАГАТЭ собирается посетить самую крупную в Европе атомную станцию):
https://t.me/BalitskyVGA/142
Nel video conferma l’intenzione di mostrare ai funzionari dell’Agenzia atomica le prove degli attacchi ucraini, condotti in particolar modo con droni (в том числе беспилотники) e, in generale, con armi fornite dall’OCCIDENTE, letteralmente “COMPORTANDOSI COME UNA SCIMMIA CON UNA GRANATA IN MANO” (ведя себя, как обезьяна с гранатой)

Questo perché l’AIEA si renda conto di quali conseguenze possano avere “per l’intera Europa e il mondo intero” (для всей Европы и всего мира) tali attacchi sconsiderati.

Due giorni dopo, cronaca di oggi:
- primo attacco alle 16:00, scoppia un incendio, saltano le linee elettriche, una città intera resta senza elettricità, compresa l’alimentazione primaria ai reattori:
https://t.me/vrogov/3987
- secondo attacco un’ora e mezzo dopo, giusto per fare ancora più danno.
https://t.me/voenkorKotenok/39035

Filmati relativi al primo attacco qui:
https://t.me/vrogov/3988
Ma per i cinegiornali luce nostrani, sono i russi a spararsi da soli. Come a DONECK.

DONECK

- STRAGE SULL’AUTOBUS

Centrato un autobus oggi da un attacco di artiglieria ucraino:
https://t.me/SergeyKolyasnikov/40939
https://t.me/SergeyKolyasnikov/40936

Bilancio: 3 CIVILI morti e 5 feriti
https://t.me/boris_rozhin/59617

- Centrato anche il TETTO DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI DONECK, qui i video filmati immediatamente dopo
https://t.me/rybar/36711

e qui i lavori dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme:
https://t.me/Doninside/15556

Questo invece il lavoro di geolocalizzazione del COLLETTIVO DI RYBAR per ricostruire la traiettoria dei missili che hanno colpito ieri la PRIGIONE 124, sempre a DONECK, dove erano detenuti anche prigionieri di guerra ucraini.
https://t.me/rybar/36706

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 05 August 2022 10:34
05/08 ore 10:00 aggiornamento

ARTEMOVSK


Carta aggiornata di RYBAR dove si vede bene l’affondo verso la città da parte delle truppe russe e delle milizie del Donbass:
https://i.ibb.co/s9G9228/04-08-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/4RY1tqz/04-08-it-1.jpg

La carta permette anche di vedere come, a prescindere dall’affondo, sia possibile in tali condizioni ampliare lo stesso verso nord e verso sud, consolidando le posizioni conseguite ieri. Seguiremo gli sviluppi.

SVANTAGGI DI CHI VUOLE LA “PUREZZA DELLA RAZZA”

Abbiamo analizzato come il regime fascistoide di Kiev abbia, in questi otto anni, condotto un’intensa campagna, da esso definita, di DERUSSIFICAZIONE, ovvero di ELIMINAZIONE DI OGNI DIVERSITA’ LINGUISTICA E CULTURALE RISPETTO A QUELLA CREAZIONE, ARTIFICIALE E ARTIFICIOSA, DI UNO STANDARD LINGUISTICO-CULTURALE “PURO”, CREATO IN CORSO D’OPERA A SECONDA DELLE CONVENIENZE, E SU CUI OMOGENEIZZARE CINQUANTA MILIONI DI ABITANTI.

Prescindiamo, per un attimo, dalla miopia di tale operazione, perché senza prospettive, dall’imbecillità di tale operazione, perché riportata su di noi sarebbe come imporre ex abrupto un dialetto regionale a scelta (tranne il toscano che non vale!) sull’italiano (questa la proporzione ucraino-russo alla fine dell’URSS sul territorio ereditato dalla Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina), e da tutto quanto si può dire su questa ricerca assurda di una presunta “purezza della razza”, con relativi annessi e connessi nazifascisti su cui i cinegiornali luce glissano amabilmente da dieci anni.

E concentriamoci per un attimo sulla res militaris. I russi, che sono un paese MULTIETNICO e MULTINAZIONALE, lo sfruttano appieno nelle comunicazioni. Mandando in pappa spionaggio e controspionaggio ucraini che si fermano a ucraino e, loro malgrado, russo. Questi soldati russi CODIFICANO I LORO MESSAGGI IN LINGUA TUVIANA, lingua di ceppo turco parlata da 283 mila persone. Di cui forse qualche professore reduce dai Dipartimenti sovietici di turcologia, mongologia e caucasologia o qualche figlio delle migrazioni interne del Secondo dopoguerra avrebbe potuto dire la sua, ma… a causa di questo pluriennale schiacciasassi culturale dei fascisti di Kiev, ormai è scomparso…
https://t.me/rybar/36688
Che dire… Менди! (Mendi) ovvero “Ciao ciao” in tuviano!

UNA VIGNETTA CHE SI COMMENTA DA SOLA

https://t.me/boris_rozhin/59561

USA e NATO fanno e seguono la colata di cemento sulle casseforme che compongono la STRETTA di MANO fra Federazione Russa e Repubblica Popolare Cinese. Il ministro degli interni cinese si è espresso ufficialmente per intensificare ulteriormente l’alleanza fra i due Paesi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 05 August 2022 00:56
04/08 ore 20:00 aggiornamento

DONECK, LA STRAGE CONTINUA


Parlare di Doneck oggi, denunciare quanto accaduto a Doneck oggi, rischia di cadere, per l’ennesima volta, nella categoria degli “atti dovuti”. Non ne parla nessuno, ne parliamo noi e “domani sarà un giorno uguale a ieri”.

Cerco di raccontare l’ennesima strage di oggi alzando la voce, unendomi al dolore di queste vittime dimenticate, sperando di non dovere più farlo. Sicuramente, per come stanno andando le cose sul campo di battaglia, questi criminali avranno ancora poco tempo per farlo.

Alle 10 di mattina, in piena apertura della camera ardente di Ol’ga Kachura al Teatro dell’Opera e del Balletto di Doneck (Донецкий Государственный Академический театр оперы и балета им. А.В. Соловьяненко, Ul. Artema, 82, prime OTTO foto di questo reportage)
https://asd.news/articles/genocide/udar-po-tsentru-donetska-v-den-proshchaniya-s-korsoy/

è stato sferrato un attacco di proiettili NATO calibro 155 mm proveniente da NORD-OVEST a 27 km di distanza dal luogo dell’impatto. Questa la carta della traiettoria seguita dai proiettili:
https://t.me/DNR_SCKK/9802?single

Al civico 80 della stessa strada c’è l’Hotel Palace, anch’esso colpito. QUATTRO ESPLOSIONI IN TUTTO. Questi i filmati delle videocamere di sorveglianza:
https://t.me/boris_rozhin/59508

Quella donna che passeggia davanti all’ingresso è una degli 8 morti e 5 feriti (bilancio alle 19:30) che compongono il bilancio attuale di questa strage:
https://t.me/voenkorKotenok/39012

Anche questa bambina è morta,
https://t.me/Marinaslovo/4350
insieme a sua nonna, la ballerina e pedagoga GALINA VOLODINA.
https://dnr-news.ru/society/2022/08/04/74657.html

Macerie, vetri rotti, crateri, corpi senza vita sull’asfalto: ennesimo delitto impunito di un regime criminale che, non potendo replicare sul campo alle continue sconfitte, se la prende con i più deboli e indifesi, facendosi forte del fatto che spara da posizioni dove la contraerea può poco o niente.
https://t.me/IA_ASD/10551

Tre ragazzi uccisi è invece il bilancio di bombardamenti su Makeevka, per chiudere (forse) la giornata di oggi:
https://t.me/epoddubny/11818

VITTORIO RANGELONI, un fotoreporter italiano presente oggi a DONECK, era sul posto e, dato che la cerimonia non era ancora iniziata, era andato a prendere un caffè con dei colleghi. E per poco non ci rimaneva anche lui. Inoltre, è stato involontario testimone (primo filmato, rumore di sottofondo) del secondo attacco (video postato alle 10:24, dove parla distintamente del PRIMO attacco, con “quattro esplosioni”) , quello ancora più canaglia e criminale, perché è quello che si conduce quando sul posto arrivano i soccorsi.
https://t.me/vn_rangeloni/1080

Al pomeriggio, giusto per continuare a terrorizzare la popolazione,

è stato colpito un altro carcere
https://t.me/itsdonetsk/24708

e sono stati lanciati su DONECK gli ennesimi URAGAN con testata montata a “petali”, le letali mine antiuomo che ogni giorno vengono gettate sulla capitale del Donbass.
https://t.me/voenkorKotenok/39002
https://t.me/epoddubny/11814

Una delle ultime rappresaglie nazifasciste. E non perché la cosiddetta “comunità internazionale” finalmente proferirà parola, non perché “colà dove si puote” qualcuno dirà “adesso basta altrimenti vi tagliamo gli aiuti”, ma perché le cose sul campo stanno cambiando, e velocemente.

A NORD DI DONECK

Cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/G7JNjnj/04-08-RU-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/gFywxTK/04-08-EN-1.jpg

Come possiamo notare, i maggiori successi sul campo si stanno avendo in quelle QUATTRO FRECCE ROSSE sopra DONECK, che stanno SBRICIOLANDO IL CEMENTO ARMATO DI BUNKER, TRINCERAMENTI, FORTIFICAZIONI intorno alla capitale e da cui fino a poco fa partivano questi attacchi criminali: ora partono da più lontano coi mortai da 155 mm NATO, ma tra un po’ non basteranno più neanche quelli.

AVDEEVKA

L’ingrandimento in alto a sx della carta, ci mostra come le truppe russe siano ENTRATE a SUD della cittadella fortificata, nella PROMZONA (zona industriale), e stiano conducendo un combattimento strada per strada. Che finora si è dimostrato il terreno loro più congeniale.

PESKI

L’ingrandimento in basso a sx della carta, aldilà della percentuale di avanzamento delle truppe russe e delle milizie del Donbass, mostra un DATO MOLTO PREOCCUPANTE per la linea di difesa ucraina. La città in sé ormai importa fino a un certo punto, per quello che ne resta in mano ucraina (dato su cui torneremo presto). GLI ATTACCANTI, INFATTI, SI SONO GIA’ BUTTATI SULLA STRADA A OVEST CHE PORTA A PERVOMAJSKOE E VODJANOE. Come abbiamo già visto, perdere queste due città significa per le ff.aa. ucraine compromettere la difesa di AVDEEVKA.

Tornando ora a quanto manca per liberare interamente la città, questa cartina mostra cerchiata l’area urbana. Mancherebbe ora uno spicchio a nordovest. Seguiremo gli aggiornamenti.

Visto il CROLLO COSI’ CLAMOROSO DI UNA LINEA DIFENSIVA COSI’ FORTIFICATA E RINFORZATA PER OTTO LUNGHI ANNI, dubito fortemente che tale crollo sia frutto SOLTANTO dei valorosi sforzi delle truppe impegnate su questa direttrice da fine febbraio. L’impressione, è che la linea sia saltata completamente grazie ai rinforzi delle truppe impegnate precedentemente per liberare Severodoneck. Il raggiungimento di una superiorità schiacciante di artiglieria, grazie anche all’ERRORE CLAMOROSO delle ff.aa. ucraine di cui parlavamo ieri (in breve, distogliere da questa direttrice forze ingenti per il “contrattacco” a Cherson), ha consentito di spazzare via le prime linee difensive e sfondare.

ARTEMOVSK

Ci eravamo lasciati ieri grosso modo qui:
https://u.9111s.ru/uploads/202208/03/790d91f2868e0d93bf8c302d0abce785.png

ARTEMOVSK è la città a sud. Mancava ancora una manciata di km per arrivare ai suoi confini.
Ebbene, è notizia di poco fa che non solo le truppe russe e le milizie del Donbass sono entrate da EST ad ARTEMOVSK, ma stanno già combattendo nelle prime strade della città. Attualmente sono in via Patrice Lumumba (punto rosso sulla cartina qui sotto):
https://t.me/boris_rozhin/59509
Notizia confermata da più fonti:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16353

Questo ennesimo CEDIMENTO della linea difensiva ucraina è dovuto all’ENNESIMO ERRORE TATTICO delle ff.aa. ucraine: TENTARE IERI UNA CONTROFFENSIVA A POKROVSKOE. Non solo tale controffensiva è fallita miseramente con gravissime perdite, ma il vuoto creato dalle stesse ha lasciato sguarnito quel settore da cui sono entrati russi e milizie.
https://t.me/boris_rozhin/59520

Non sarà una passeggiata, la liberazione di ARTEMOVSK. In questa infografika del collettivo di RYBAR sono visibili 4 ponti minati e tutte le postazioni di artiglieria a ovest pronte ad aprire il fuoco contro gli attaccanti:
https://t.me/rybar/36668
A dirla tutta, ci sono anche le coordinate satellitari delle stesse. Converrebbe quindi ai “difensori” pensare più a difendere loro stessi, anziché ammazzare impuniti anziani, donne e bambini a Doneck. Penso anche che non stiano lì farsi sparare… ma non è detto che riescano a conservare l’attuale potenza di fuoco mentre cercano di non farsi individuare… e non è detto che comincino ben presto a esser presi di mira anche da SUD.

Infatti, i combattimenti ora si sono spostati a KODEMA, la cui perdita aprirebbe a ZAJCEVO e quindi ad ARTEMOVSK anche da SUD.
https://t.me/boris_rozhin/59496

NAGORNO-QARABAGH: STOP (TEMPORANEO) DA MOSCA

Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/R0Xd4TW/04-08-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/0FYYsMb/04-08-it-1.jpg

Il contingente di pace russo è INTERVENUTO sulla vicenda. HA PRESO POSSESSO DELLE ALTURE OCCUPATE IERI DAGLI AZERI (Sari Baba, Farux e Dyuryu nella legenda italiana) e li ha invitati a ritornare alla casella di partenza. Entrambe le parti accusano Mosca di “non fare abbastanza”, nel complesso la situazione è molto TRABALLANTE.

QUELL'AGOSTO DEL 2014

Stavo pensando ancora a Ol’ga, alla sua scelta. Davvero quella donna, essendo militare, avendo lavorato per sedici anni agli Interni, sapendo con cosa combattevano i miliziani, era perfettamente conscia di cosa avrebbe incontrato scegliendo di stare dalla loro parte. Ciò nonostante, prese posizione, fece una scelta netta, precisa, partigiana e antifascista, e decise di combattere contro un esercito numericamente più forte, molto meglio armato e ormai in pieno sfondamento lungo tutte le linee di fronte.

Questa la cartina del 03/08/2014:
http://novorossiya.name/wp-content/uploads/2014/08/03.08.jpg
Impressionante. Doneck era quasi accerchiata, il Mare di Azov era stato completamente tagliato, insieme alla linea di confine con la Russia, che si assottigliava sempre più.

Il 10 agosto la situazione forse più tragica:
https://pp.userapi.com/c849216/v849216322/8a0e2/CCyZBNCEmF8.jpg
Anche Lugansk era quasi accerchiata, mentre Doneck era operativamente chiusa in una sacca.

La situazione cambiò radicalmente subito dopo, e già a fine agosto dello stesso anno la tattica di formare micro-sacche e imprigionarvi il maggior numero di truppe ucraine possibile, aveva dato i suoi frutti e, a fine mese, rimesso in sicurezza una buona parte di quel territorio
http://cdn.thinglink.me/api/image/561604036957044737/1024/10/scaletowidth
che qualche mese più tardi si sarebbe ulteriormente ampliato
https://r4.mt.ru/r8/photoC0E6/20563391547-0/jpg/bp.webp
sino ad arrivare a quei confini che dal 2015 a inizio 2022 non sarebbero cambiati:
https://katehon.com/sites/default/files/img86.jpg

Un omaggio alla grandezza di questa donna e alla lotta da lei condotta, fino all’ultimo, per la liberazione del suo popolo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 04 August 2022 10:00
04/08 ore 09:30 aggiornamento breve

OL'GA KAČURA (12/5/1970 - 3/8/2022)

E' notizia di oggi la decorazione a GEROJ ROSSII (Eroe di Russia), che arriva subito dopo la decorazione ieri a GEROJ DNR (Eroe della DNR)
https://t.me/WarDonbass/75079

Anche le ff.aa. ucraine stanno commemorando la defunta "terrorista", nelle loro cronache, BOMBARDANDO DONECK DA STAMATTINA E, IN PARTICOLARE, IL DRAMTEATR DOVE SI TROVA LA CAMERA ARDENTE:
https://t.me/voenkorKotenok/38973 Notizia appena arrivata
https://t.me/voenkorKotenok/38974 video del centro sotto attacco, zona Donbass Palass (Донбасс-Паласс)
https://t.me/WarDonbass/75079 qui ci sono già dei morti

Il Dramteatr a Mariupol si scoprì poi essere stato fatto saltare dagli squadristi di Azov, ma i cinegiornali luce ci ricamarono sopra per settimane. Qui c'è una camera ardente sotto il tiro di attacchi missilistici, a civili che vengono a porle il loro commiato. Ma agli stessi cinegiornali luce non importa nulla.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 04 August 2022 00:37
03/08 ore 23:00 aggiornamento

La giornata di oggi ha segnato ulteriori avanzamenti lungo tutte le direttrici principali di questa fase del conflitto, in particolare:

PESKI

Questa la cartina di RYBAR (che vale anche per AVDEEVKA)
https://i.ibb.co/f9WvT1S/03-08-RU-1.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/2MhpSyf/03-08-EN-1.jpg
con anche un tentativo di traduzione italiana della legenda:
https://i.ibb.co/096RGrH/03-08-IT-1.jpg

PESKI è l’ingrandimento in basso a sinistra, la situazione alle 14:30 ritratta da questa cartina è ulteriormente cambiata e ora le milizie del Donbass hanno liberato oltre META’ della città.
https://t.me/wargonzo/7745
et
https://t.me/milchronicles/973

La liberazione di PESKI è strategica perché permette di proseguire verso Pervomajskoe e Vodjanoe, bloccando la strada M-04. Allorché questo si verificasse, la situazione per AVDEEVKA diverrebbe assai più critica della attuale, trovandosi in semiaccerchiamento e, per certi versi (approvvigionamento di uomini e mezzi), in qualcosa di più di un semplice semiaccerchiamento.

La situazione pressoché disperata a PESKI SAREBBE FRUTTO DI UN ERRORE CLAMOROSO del comando militare ucraino. Nessuno, da parte loro, si aspettava un crollo così repentino della linea di difesa. Nessuno, probabilmente, si aspettava un attacco lungo questa direttrice. E così, IN PREPARAZIONE DEL CONTRATTACCO A SUD MOLTI PEZZI DI ARTIGLIERIA SAREBBERO STATI SPOSTATI DA PESKI DIREZIONE CHERSON!
https://t.me/milchronicles/973
Inoltre, ora non si può più tornare indietro, perché la linea di approvvigionamento è stata tagliata dal fuoco di sbarramento russo e delle milizie del Donbass. Risultato: una linea che si trova SCOPERTA, in palese INFERIORITA’ di fuoco rispetto agli attaccanti, e che si sta SBRICIOLANDO. Oggi centinaia di soldati ucraini stanno pagando a prezzo delle loro vite questo errore clamoroso, che rischia di risultare FATALE. MA NESSUNO, NELLE ALTE SFERE, PAGHERA’ per questo, così come nessuno ha pagato per SEVERODONECK, o per GORSKOE-ZOLOTOE, eccetera.
https://t.me/vysokygovorit/8973

AVDEEVKA

Il riquadro in alto a sinistra della già citata carta di RYBAR, mostra l’avanzamento della linea di fronte dentro ormai il perimetro cittadino. Da qui al crollo NE CORRE. Come nota correttamente questo corrispondente, la I BRIGATA SLAVJANSKAJA, che è la protagonista di questo avanzamento, oggi è avanzata di 100 metri. E 100 metri è stato l’avanzamento di ieri.
https://t.me/voenkorKotenok/38965
Il tutto muovendosi tra una delle zone più fortificate del Donbass e dell’intera Ucraina: bunker, nidi di mitragliatrici, campi minati, trinceramenti, difese in cemento armato. Eppure, ciò nonostante l’avanzata è netta. E non accenna a fermarsi.

MAR’INKA

Sempre nella carta di RYBAR, più a sud, è anch’essa oggetto di attacchi sempre più intensi. I soldati ucraini sono stati già spinti via da una parte a sud della città, si combatte casa per casa.
https://t.me/WarDonbass/75056

SEVERSK-ARTEMOVSK

Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/6H9Gsnm/03-08-ru-1.jpg
e in caratteri latini con legenda in italiano
https://i.ibb.co/drg52WZ/03-08-it-1.jpg

E’ evidente l’opera di COSTANTE LIMATURA DA SOLEDAR (FABBRICA KNAUF) A OVEST DI TRAVNEVOE, che sta anche qui portando la linea di fronte sempre più verso i confini urbani delle città fortezza responsabili della tenuta di questa linea di difesa. Anche qui seguiremo gli sviluppi.

NAGORNO-QARABAGH

Questa carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/qj17KzL/03-08-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/SKWHfrr/03-08-en-1.jpg

Mostra di fatto quanto accaduto oggi. Dopo la tensione in Kosovo, la soluzione “azera” al conflitto torna di nuovo all’ordine del giorno, anche questa nel momento MENO indicato per la Russia, impegnata con un contingente di pace a garantire quel corridoio a LACHIN che consente al Nagorno di comunicare con l’Armenia. Le frecce azzurre mostrano le direttrici di attacchi che, come è facile intuire, sono BEN PIU’ DI UNA PROVOKACIJA. Attacchi condotti con i droni turchi Bayraktar che qui, a differenza dell’Ucraina, in mancanza di una contraerea adeguata fanno sfraceli, con visibile soddisfazione dei produttori turchi che vedono in questa morte e devastazione fra i monti del Caucaso, un potente spottone pubblicitario per forniture in altri Paesi.

Non è un caso che, dopodomani, Putin si veda con il vero padrino della dinastia degli Aliev, ovvero Erdogan. E il presidente turco metterà sicuramente sul tavolo le SUE condizioni per “convincere” il burattino di Baku a “raffreddare i propri bollenti spiriti”.

A differenza del 2020, questa volta ci potrebbe essere un TERZO INCOMODO, in questa guerra-si, guerra-no. Ed è l’IRAN. Un IRAN eccellente produttore di DRONI, ohibò. Un IRAN che è già d’accordo nel fornirne una parte cospicua alla RUSSIA. Un IRAN che potrebbe decidere di intervenire in prima persona per GARANTIRE LO STATUS QUO attuale.
https://t.me/wargonzo/7746
Come diceva il saggio Geppetto, “In questo mondo, i casi sono tanti!... ” Vedremo gli sviluppi.

IN MEMORIA DI OL’GA KACHURA

“Ride una donna di granito su mille barricate” non è una frase di una canzone. Io ne ho viste diverse, nel centro di prima accoglienza dove ho servito: donne minute o donnoni non importava nulla; di fronte a una vita distrutta, al dover ripartire da zero, laddove magari solo qualche mese prima erano direttrici, donne affermate, ai vertici della società che erano state costrette ad abbandonare, non potevo non notare lo stesso sguardo, la stessa, granitica, determinazione a lottare fino all’ultimo per loro stesse, per la loro famiglia, per chi avevano lasciato là, per la propria dignità.

Oggi ci saluta un’altra “donna di granito”: Ol’ga Kachura, nome di battaglia “Corsa”.
https://t.me/MOOVeche/1062

Il suo essere figlia e nipote di ufficiali dell’Armata Rossa,
https://www.kommersant.ru/doc/5492758?ysclid=l6e41eabtq278854245
la sua vita più in grigioverde che in altri colori non debbono trarre in inganno: anzi, sono proprio i suoi trascorsi a sottolineare maggiormente quella che, a un certo punto, fu una sua scelta di vita tutt’altro che scontata.

Ma andiamo con ordine. Laureatasi al Politecnico di Doneck come “analista programmatore per sistemi di conduzione di missili balistici” (разработчик программного обеспечения для систем наведения баллистических ракет), lavorò per 16 anni, fino al 2012, presso il Ministero dell’Interno ucraino, quindi per la sicurezza di una banca, avendo la sua residenza a Doneck (ibidem).

Nel 2014, gli eventi che precipitavano nella sua regione la colsero impreparata, come tutti, e tutt’altro che entusiasta nei confronti delle milizie popolari che stavano allora sorgendo. Fino a un punto di svolta, che così ricordava:
“Quando su Doneck apparvero caccia e bombardieri, quando di interi villaggi non rimasero che rovine, guardai mia figlia Alena negli occhi, e capii che non c’era un’altra via per risolvere il problema. Difendere questa terra poteva essere fatto solo armi alla mano”
«Когда над Донецком появились истребители и бомбардировщики, когда от поселков остались руины, я увидела глаза своей дочери Алены и поняла, что другого пути нет, вопрос решен однозначно. Если защищать эту землю, то только с оружием в руках»
https://www.osnmedia.ru/obshhestvo/zashhishhayu-svoyu-zemlyu-dose-na-pogibshuyu-zhenshhinu-komandira-armii-dnr-kachuru-s-pozyvnym-korsa/

Chi sa, chi si ricorda di cosa volesse dire passare alle milizie nel 2014, ovvero dalla parte dei perdenti in partenza, di militari spesso improvvisatisi tali, civili passati alla guerra partigiana senza alcuna competenza o esperienza che non fosse smontare o rimontare il mitragliatore a naja, con carri armati T-34 letteralmente recuperati dai monumenti e dai musei e rimessi in ordine, può capire l’importanza di tale gesto, di tale scelta tutt’altro che scontata. Specialmente da parte di una donna con una famiglia, con una carriera, con una posizione, che da tale scelta aveva tutto da perdere. E che per tale scelta perse tutto, ma non per questo rinunciò a quello che sentiva essere, in quel momento, il suo dovere.

Così, nell’entrare nelle milizie popolari della DNR, si trovò ben presto a comandare 140 uomini nella più importante divisione di artiglieri della giovane repubblica, buttata sin da subito nella mischia con il compito impossibile di difendere Slavjansk.
https://general-ivanov1.livejournal.com/1144027.html
Più volte ferita in battaglia, partecipò alle azioni più importanti sia nel 2014 che nel 2015, guadagnandosi allora i gradi di colonnello. In questi mesi aveva partecipato e contribuito alla liberazione di Troickoe, Novoselovka, Verchnetoreckoe, Popasnaja.
https://www.kommersant.ru/doc/5492758

Fino a oggi, quando le han teso un agguato sparando colpi a raffica sulla sua auto:
https://aif.ru/incidents/voenkor_sladkov_rasskazal_kak_pogibla_komandir_dnr_olga_korsa_kachura

Questa donna di granito continuerà a ridere ancora, nella vita, nei pensieri, nelle azioni dei suoi compagni, su mille barricate, fino alla liberazione del Donbass.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 03 August 2022 09:59
03/08 ore 09:30 aggiornamento breve

SOLEDAR

Questa cartina mostra molto bene le direttrici delle truppe russe e delle milizie del Donbass direzione SOLEDAR.

https://karaulovlife.ru/wp-content/uploads/2022/08/Opera-%D0%A1%D0%BD%D0%B8%D0%BC%D0%BE%D0%BA_2022-08-01_192347_vk.com_.png

Ragioniamo per "rettangoli rossi".

Il primo a destra è già stato liberato. I combattimenti ora si svolgono nel rettangolo centrale, che corrisponde al deposito di materiale per edilizia della catena KNAUF,
https://t.me/wargonzo/7738
già oggetto di attacchi di artiglieria preparatori nei giorni scorsi,
https://dnr-news.ru/society/2022/05/17/15936.html

e nel rettangolo sotto, che corrisponde al centro abitato di BACHMUTSKOE,
https://t.me/rybar/36585

Nel complesso, questo aggiornamento breve aiuta a integrare quanto già analizzato ieri: i combattimenti in corso verso SOLEDAR avvengono lungo due direttrici e, uniti agli attacchi verso ARTEMOVSK che avvengono da EST e, ormai come abbiam visto, da SUD, puntano a scardinare l'intero asse di difesa a partire dalle fortificazioni poste a SUD dello stesso.

Nessun altra notizia dal fronte finora pervenuta, aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Wednesday, 03 August 2022 00:40
02/08 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Partiamo dalla cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/HKyqmR0/02-08-ru-1.jpg

E notiamo che la zona in rosso nell’ingrandimento in alto coincide con la LIBERAZIONE DI SEMIGOR’E.

La linea di fronte si restringe, e di molto, liberando così numerose forze attaccanti. Che possono insistere con maggiore “densità” lungo una superficie decisamente più traballante. Prossime tappe: ZAJCEVO e KODEMA. Ma non solo: pare infatti che si stia sviluppando l’azione anche da SUD: è di ora la notizia della liberazione di TRAVNEVOE, a NORD di GORLOVKA e a OVEST di NOVOLUGANSKOE, come mostra quest’altra cartina:
https://t.me/svarschiki/6662
Una pressione che comincia ad arrivare ad ARTEMOVSK anche da SUD, anche se mancano ancora molti paesi prima di un contatto diretto. In questo caso, come direbbe Totò, “è la somma che fa il totale”, non dando alle ff.aa. ucraine tempo di ragionare su una possibile strategia di difesa, ovvero di ottimizzazione delle (scarse) risorse a disposizione in maniera il più possibile ottimale: quando ti attaccano da più parti, c’è solo da mandare al fronte e tenere, finché si può, finché se ne ha.

Più a SUD l’azione si concentra appena sopra DONECK, fra PESKI ed AVDEEVKA, come mostra questa cartina:
https://t.me/smotri_z/4155
PESKI è ormai per la maggior parte libera e questo è un grosso problema per la tenuta per l’intera linea di difesa a quell’altezza. Inoltre, PESKI è liberata a prezzo di GRAVISSIME PERDITE da parte ucraina, senza contare prigionieri e disertori.
https://t.me/boris_rozhin/59265
Bunker di cemento letteralmente crollano, giorno dopo giorno, sotto una pressione decisamente insopportabile. Il problema, già esaminato ma vale la pena ripeterlo, è che non è che TUTTO il territorio è egualmente fortificato. Pertanto, crollata la prima, la seconda, la terza linea di difesa, concediamogliene ancora un paio e poi? E poi la stessa fine di SEVERODONECK, GORSKOE e ZOLOTOE. O ce lo siamo dimenticato? 182 kmq liberati in pochi giorni.

Col problema che qui l’azione avviene contemporaneamente su una linea di diverse centinaia di km. Quindi, una prima linea di difesa rischia di trovarsi di punto in bianco tagliata nelle comunicazioni e chiusa in una sacca a causa di una breccia apertasi poco più a lato. Lo stesso potrebbe capitare per un intero settore che ha tenuto perfettamente sino ad ora. Come nel caso di SEVERSK, i russi non ci stanno al gioco al massacro. Se la posizione è temporaneamente inattaccabile, lo sarà dopo, quando le linee di difesa appostate ora su alture inespugnabili, saranno costrette ad arretrare e di fretta per non trovarsi accerchiate.

ARRIDATEJE CHISSINGER!

Altro non verrebbe da dire a uno che avesse a cuore la politica estera della “land of the free”… che nell'intento dei suoi fondatori non mi pare volesse dire che i trip psichedelici debbano esser sempre più liberi, anzi, “libberi”...

Con la “brillante” mossa di oggi, il paese a stelle e strisce che fa già fatica a sostenere l’impatto di una nuova guerra fredda e a far mangiare rospi ai suoi vassalli, pardon, “alleati”, ora se ne trova davanti due!

Ma non solo, getta Pechino letteralmente nelle braccia di Mosca.

Anzi, come nota acutamente un commentatore russo, ora è Mosca nella situazione win-win, “vinco comunque”:

- La Cina manda giù il rospo, anzi il rospaccio, e lascia correre la “provokacija”? Mosca si ergerà di fronte al mondo non occidentale come l’unica potenza militare in grado di contrastare realmente i Natovskie. E guadagnerà in immagine e rapporti diplomatici ed economici.

- La Cina, come insegnano da millenni, ora “nasconde il pugnale dietro a un sorriso” (笑里藏刀, Xiào lǐ cáng dāo) e poi gliela farà pagare con gli interessi? Meglio ancora per Mosca, sarà un nuovo ping pong, ma diverso dai tempi di Nixon: in questo caso, la pallina sarà la testolina di Biden fra la paletta di Mosca e quella di Pechino.
https://t.me/mardanaka/10085

Se Biden vuole la fine di Mosca, vuole spezzettarla nelle “macroregioni” di Crozza-Maroni, vuole annichilirla, vuole portare a termine quello che i suoi predecessori avevano iniziato con l’uomo dalla voglia in fronte prima e poi l’alcolizzato Ciao-mi-chiamo-Boris-e-sono-contento-di-partecipare-a-questo-gruppo, toccare la Cina che se ne era stata buona buona sinora è stata la mossa migliore… per sortire l’effetto opposto. Arridateje Chissinger!

“SCONFIGGERE LA FAME NEL MONDO E’ LA NOSTRA PRINCIPALE PRIORITA’” (Zelenskij)... NUN-TE-REGGAE-PIU'!

«Преодоление глобального голода – наш главный приоритет» (Зеленский)


E’ notizia di ieri la partenza della prima nave da Odessa, con il “comandante in capo” a controllare personalmente le operazioni di carico…
https://www.youtube.com/watch?v=HgDf_Wgg0Wg
(ma gli avran fatto vedere la nave giusta? O era il mercantile a fianco che caricava fertilizzanti? O quello a fianco ancora che scaricava container dalla Cina? Tanto, tutto intento com’era a guardare le telecamere, una cosa valeva l’altra…)

Oggi arriva un’altra notizia, di tono diametralmente opposto. Nelle zone appena liberate della LNR il RACCOLTO DI GRANO RISCHIA DI ESSERE PERSO! Per questi motivi:

1. le ff.aa. ucraine nel ritirarsi hanno pensato bene di distruggere tutte le infrastrutture civili (silos, elevatori, mietitrebbia, eccetera) collegate alla CEREALICOLTURA;

2. sempre le ff.aa. ucraine COLPISCONO SISTEMATICAMENTE con tiri di artiglieria le mietitrebbia che cercano di lavorare i campi di grano;

3. sempre le ff.aa. ucraine colpiscono i campi con bombe incendiarie.
https://t.me/WarDonbass/74870

Ma “sconfiggere la fame nel mondo è la nostra principale priorità”. Sepolcri imbiancati, li chiamava qualcuno duemila anni fa.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 02 August 2022 10:28
02/08 ore 09:00 aggiornamento

AVDEEVKA: GOVORIT MOSKVA (reloaded)

“Gavarìt Maskvà”, verrebbe italianizzando la pronuncia… è l’incipit delle trasmissioni in onde corte di Golos Rossii, la “Voce della Russia”, che prese a suo tempo il posto dell’analoga sovietica. E’ una frase iconica, tra l’altro, nell’immaginario collettivo di centinaia di milioni di persone:
questa una delle tante versioni in rete (remixate, rimontate, col sottofondo, senza sottofondo… di tutto) del messaggio con cui si annunciava la fine della II Guerra Mondale e la Vittoria sul nazifascismo:
https://www.youtube.com/watch?v=iU4dtSE20_M

Tra l’altro, è la radio stessa nell’immaginario collettivo sovietico (e quindi ex-sovietico) a ricoprire un ruolo fondamentale per le sorti del II conflitto mondiale. La radio da campo con cui in ZVEZDA
- originale Lenfil’m del 1949
https://www.youtube.com/watch?v=0bYJ3Bo2_AQ
- rifacimento Mosfil’m del 2002
https://www.youtube.com/watch?v=vcGC2JDh-pc
(questo anche sottotitolato in lingue occidentali)
il soldato infiltrato oltre le linee nemiche comunica, in totale emergenza, con una ragazza dall’altra parte della cuffia, è il terzo personaggio principale di questo bellissimo film (in tutte le due versioni).

Oggi ad AVDEEVKA i soldati russi si sono infiltrati in modulazione di frequenza (i tempi sono cambiati…) per dare ai soldati ucraini istruzioni di arrendersi e come arrendersi in sicurezza
https://t.me/WarDonbass/74881
Amiamo la radio "perché arriva tra la gente”… e speriamo che arrivi a più soldati possibili e aiuti loro a risparmiare le proprie vite.

La situazione, infatti, in quell’area ad altissima concentrazione di fortificazioni e casematte, dopo l’ingresso a PESKI e il TAGLIO delle comunicazioni sulla strada centrale, pare stia peggiorando ulteriormente. A DENIS PUSHILIN, capo della DNR, non sembra vero: “Come dicono i nostri ragazzi, così vicino ad AVDEEVKA non ci siamo mai stati in tutti questi otto anni”.
https://t.me/WarDonbass/74886

E la perdita di posizioni strategiche a sud non fa che aggravare la situazione; non tutti i metri quadri di terreno sono fortificati egualmente, come ormai sappiamo da POPASNAJA in avanti. Vedersi aprire una breccia dove meno ce lo si aspetta, dove meno si è fortificati, potrebbe compromettere la tenuta dell’intera linea. Vedremo gli sviluppi.

SOLEDAR BOMBARDATA… CON ARMI NATOVSKIE

Alle ff.aa. ucraine (E AI LORO KURATORY!) non sembrerà vero… ma SOLEDAR è attualmente smantellata, nelle sue linee difensive, ANCHE con gli M777 riparati o pervenuti intatti alle forze russe e alle milizie del Donbass!
https://t.me/WarDonbass/74883
Avanti coi pacchetti di “aiuti”, quindi! Grazie NATO, grazie UE.

ARTEMOVSK SOTTO IMMINENTE ATTACCO DA DUE DIREZIONI

Questa carta mostra chiaramente le due direttrici che prenderà l’attacco ad ARTEMOVSK: una già concreta, da nordest, dopo la caduta di POKROVSKOE, e una in corso di formazione, da sudest, dove combattimenti sono in corso a ZAJCEVO.
https://t.me/boris_rozhin/59160

Nella carta aggiornata di RYBAR,
https://i.ibb.co/68pvtLx/01-08-ru-1.jpg
quel che colpisce è la SPROPORZIONE fra attacchi di artiglieria russi e delle milizie del Donbass e risposta ucraina. Per esempio, nell’ingrandimento in alto a destra, vediamo che le forze ucraine cercano di rispondere colpendo le retrovie, come per esempio POKROVSKOE (pochi giorni fa linea di fronte, ora retrovia) per rompere la catena di approvvigionamenti e rallentare l’avanzamento, ma così facendo espongono le loro batterie a un fuoco ulteriore di controbatteria che elimina ulteriori pezzi dalla loro linea difensiva. Nel complesso, questa guerra per procura sembra giunta a un punto di svolta.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 01 August 2022 23:48
01/08 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La notizia del giorno è, ancora una volta, dalla parte dove meno ce la si aspettava. Non sulla linea SEVERSK-ARTEMOVSK, ma dalle parti di AVDEEVKA.

Avdeevka

Truppe russe e milizie del Donbass sono riuscite a entrare a PESKI, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/21704

Non solo sono entrate in città, ma sono riuscite anche a consolidare la propria posizione e a tagliare la strada che porta da Jasinovataja a Kostantinovka.
https://rusvesna.su/news/1659376060

Il tutto è stato realizzato grazie a un’azione estremamente coordinata fra ricognitori e artiglieri, dando i primi la posizione di tutte le postazioni di fuoco e facendole saltare i secondi. Questo ha consentito un’avanzata col minimo di perdite in uno dei punti più fortificati del Donbass.
https://t.me/voenkorKotenok/38893

Seversk-Artemovsk

Questo non significa assolutamente che più a nord, sulla linea SEVERSK-ARTEMOVSK, non ci siano stati sviluppi.

Lasciatasi alle spalle POKROVSKOE, le truppe russe e le milizie del Donbass hanno ora raggiunto la strada M-03, che costeggia proprio ARTEMOVSK, come mostra questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/21701
In altre parole, anche qui al massimo risparmio di uomini e mezzi, tuttavia si avanza. E la tenuta temporanea delle ff.aa. ucraine di una posizione avviene a prezzo di gravi perdite, come mostra in modo abbastanza eloquente questo video, girato a circa due km ormai da Artemovsk:
https://t.me/voenkorKotenok/38890

Alle porte di SOLEDAR, invece, oggi è andata in fumo la fabbrica KNAUF, requisita all’inizio del conflitto dalle ff.aa. ucraine e trasformata in un deposito di armi e munizioni. Quello che fino a oggi non era stato possibile, oggi lo è diventato grazie proprio al fatto che ora truppe russe e milizie del Donbass sono MOLTO vicine, e riescono a condurre gli attacchi con maggiore precisione ed efficacia:
https://t.me/wargonzo/7725

L’ALBERO CHE CADE E LA FORESTA CHE CRESCE (segue)

Manco a farlo apposta, proprio oggi due servizi su MARIUPOL’

Il primo riguarda lo stadio finale dei lavori di costruzione dei primi palazzi per gli sfollati:
https://dnr-news.ru/society/2022/08/01/71664.html

E le immagini sono veramente impressionanti, non posso fare a meno di pensare come abbiamo gestito noi le nostre emergenze per situazioni abitative con molti meno sfollati coinvolti. Forse è per questo che i cinegiornali luce tacciono. Per evitare che altri si facciano le stesse domande.

Primo lotto in pronta consegna a settembre, insieme ad ambulatori e centri ospedalieri.
https://regnum.ru/news/society/3657369.html

PETALI ANCHE NEI DINTORNI DELLO STADIO

Quello dove giocava lo Shaktar Doneck, anch’esso preso di mira dalle testate a cassetta ucraine caricate con i “petali”, le micidiali mine antiuomo che ormai purtroppo conosciamo.
Questo filmato prima mostra gli artificieri che setacciano i dintorni del parco antistante, poi il lavoro del carro telecomandato URAN-6 che li va a schiacciare a uno a uno, facendoli esplodere.
https://t.me/rybar/36500

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 01 August 2022 10:30
01/08 ore 09:00 aggiornamento

KOSOVO


Non mi dilungo più di tanto, anche perché penso che, dopo Nagorno-Qarabagh, Siria (operazione turca disinnescata sul nascere, ma mancava pochissimo), tentativi di destabilizzazione nelle repubbliche delle ex-sovietiche in Asia centrale, è ora venuto il suo turno. La cabina di regia è sempre la stessa, e sempre con meno fantasia: nelle sue intenzioni, a farne le spese dovrebbero essere i serbi, secondo lo stesso copione del 1999. Ora però la situazione non è più la stessa, gli attori non sono più gli stessi, persino la NATO non è più la stessa e, il che sembra incredibile ma ogni tanto mi ritrovo a credere nelle illusioni sperando che tali non siano, persino la PERCEZIONE della questione da parte di questa Europa non è più la stessa: semplificando, alla favola “albanesi vittime serbi carnefici” oggi non ci crederà più nessuno, spero…

Ad aver spinto sul pedale dell’acceleratore e ad aver diffuso notizie false su scontri al confine e poliziotti albanesi morti, tanto per cambiare, il governo albanese su imboccata e imprimatur provenienti da Gran Bretagna e Germania. Divieto d’accesso in Kosovo a MACCHINE CON TARGA SERBA e annullamento della validità dei documenti d’identità dei cittadini serbi.
https://t.me/voenkorKotenok/38875

Protesta degli stessi, palla presa al balzo dai provocatori per riproporre la stessa replica del copione vittimistico, messa in stato di allerta delle truppe speciali e delle truppe NATO che già sono sul posto, pronte a uscire dalle loro caserme. In questa infografika del collettivo di RYBAR, vediamo infatti:
https://i.ibb.co/5h6s0kz/31-07-1-1.jpg

- pallino rosso: PUNTO DI CONCENTRAMENTO DELLE SQUADRE SPECIALI “ROSU”, squadracce punitive inviate da Prishtina con la scusa di “mantenere l’ordine”, qui la prima descrizione delle loro “gesta eroiche” (2019) che sembra l’anteprima di quanto successo oggi.
https://www.treccani.it/magazine/atlante/news/2019/Dura_reazione_della_Serbia_all_incursione_di_forze_speciali_del_Kosovo.html
Anche lì, più che la “dura reazione” di Vucic aveva fatto la reazione di Lavrov. Intanto, pur fermandosi la caccia alle streghe, le ROSU da lì non le aveva mandate via più nessuno. E ora sono lì, nel cuore del KOSOVO.
- Esagono bianco appena sotto il pallino rosso: PUNTO DI CONCENTRAMENTO DEL CONTINGENTE NATO. “Vae victis”, è piazzato anch’esso nel cuore dove è chiamato a “portare la pace”, ovvero a permettere angherie e soprusi fino a quando l’ultimo serbo non avrà lasciato il Paese. Poi, “pace” sarà, ma il contingente resterà lì: posizione troppo strategica per essere lasciata.
- gli altri punti segnalati sul confine sono le zone degli incidenti, di cui l’unica vittima è stata un serbo, nonostante le notizie fasulle diramate ovunque per creare il “casus belli”.

Vedremo gli aggiornamenti. Per il momento da parte dei Natovskie è stata gettata acqua sul fuoco, che ha temporaneamente raffreddato i bollenti spiriti albanesi e la loro “soluzione finale” del “problema” del Kosovo rinviando al primo settembre le disposizioni che avevano costituito il casus belli di ieri. Naturalmente, non è una soluzione, così come i natovskie non hanno nessun interesse a trovare una soluzione al “problema”. Un segnale è stato dato. E chi doveva recepirlo lo ha recepito, forte e chiaro.

Giusto per dirne una, ieri quando è stato girato questo breve filmato le campane di chiese e monasteri era già più di mezz’ora che suonavano a distesa ininterrottamente.
https://t.me/orly_rs/1435
Non c’è bisogno di spiegare cosa abbia significato per il popolo serbo questo gesto. Lo stesso è stato nel 1999.

L’ALBERO CHE CADE E LA FORESTA CHE CRESCE

Se è vero che fa più rumore il primo che la seconda, per una volta parliamo della seconda. Accenniamo brevemente alle ultime notizie sulla ricostruzione di Mariupol’.

In questo filmato il capocantiere di questo nuovo quartiere sta costruendo, a tempo di record, 5 case popolari da 5 piani e 5 da 9 piani.
https://t.me/rusvesnasu/21057

Il piano complessivo prevede, entro l’inverno, la chiusura dell’emergenza casa e dell’emergenza freddo per l’intera popolazione, al momento considerata alle dimensioni attuali di 212 mila abitanti. Entro il 2025 dovrebbero rientrare altri sfollati per un piano di inurbamento che porterà il totale degli abitanti a 350 mila.
https://t.me/boris_rozhin/59054

Infine, altro segnale forte, l’annuncio che l’AEROPORTO DI MARIUPOL’ sarà COMPLETAMENTE ripristinato entro tre anni. Al momento sono in corso i lavori di sminamento, completati i quali sarà possibile iniziarne la ricostruzione:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15304179

LA FORESTA CRESCE, nel silenzio generale dei cinegiornali luce...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 31 July 2022 22:48
31/07 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Il fatto del giorno oggi è stato sicuramente l’avanzamento delle truppe russe e delle milizie del Donbass verso PESKI, nell’area altamente fortificata di AVDEEVKA.
https://t.me/voenkorKotenok/38864

Questo rende possibile attaccare la città fortezza di Avdeevka da molto più vicino e su punti precedentemente irraggiungibili:
https://t.me/Za_readn/57

Inoltre, proprio oggi è stato liberato il territorio fortificato a SUD di AVDEEVKA corrispondente all’impianto di areazione della MINIERA DI BUTOVKA,
https://t.me/svarschiki/6653
che in questa cartina corrisponde alla fortificazione azzurra in basso sopra la fortificazione rossa sopra il paese di SPARTAK.

In altre parole, l’attività di questi giorni su questo fronte è importantissima perché sta smantellando, pezzo dopo pezzo, una linea fortificata per otto lunghi anni alle porte di DONECK, i luoghi ovvero da cui partono i bombardamenti quotidiani sulla città e sulle zone limitrofe. A questo proposito, un morto e sei feriti è il bilancio delle vittime di oggi per gli attacchi terroristici del regime di Kiev.
https://t.me/DNR_SCKK/9729

Sugli altri fronti, sta accadendo lo stesso, intenso, lavorìo di artiglieria, che aumenta progressivamente la pressione sulle linee difensive delle ff.aa. ucraine. Carta aggiornata del collettivo di RYBAR qui sotto:
https://i.ibb.co/0CRQDyQ/31-07-ru-1.jpg

PETALI DI MORTE (segue)

Altre informazioni: sono di due tipi, una che esplode senza interventi esterni e l’altra, per cui basta una pressione di soli 5 kg per innescare il meccanismo.
https://t.me/DNR_SCKK/9727

Il comitato investigativo della DNR (SCKK) ha elaborato una cartina del Donbass che aggiorna continuamente con le zone interessate dai bombardamenti di questi giorni
https://mine.dnr-sckk.ru/

Oggi tutto il giorno macchinari come questo URAN-6 (video qui sotto)
https://t.me/boris_rozhin/58972
hanno percorso strade asfaltate in lungo e in largo per far saltare questi ordigni, allo stesso modo delle squadre di artificieri. Il problema è che quando si aprono le cassette gli stessi si spargono ovunque, dalle aiuole, ai cortili, agli alberi, ai tetti delle case. Il danno provocato da questo atto terroristico è enorme, perché senza andar lontano qualche bambino o anziano potrebbe anche fra un mese trovarne in giro uno o, più semplicemente, il vento potrebbe farne cadere qualcuno da qualche tegola sulle vie sottostanti, magari mentre passa qualcuno.
https://t.me/WarDonbass/74679

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 31 July 2022 10:12
31/07 ore 09:35 aggiornamento

ELENOVKA


La Federazione Russa ha chiesto ufficialmente l'invio di tecnici delle Nazioni Unite e della CRI, per accertare le responsabilità di quanto accaduto.
https://t.me/rybar/36427

In precedenza abbiamo già approfondito direzione da cui è partito l'attacco.
Questi due contributi filmati dalla TV Zvezda offrono nuovi dettagli:
https://tvzvezda.ru/news/20227302023-ktSeE.html

Il primo è il racconto di un prigioniero ferito, che racconta come nessuno abbia sentito nulla, fino a quell'unico, forte colpo, dal quale poi è partito tutto. Cercavano di aiutarsi fra di loro e uscire. La maggior parte di quei 48 detenuti sono morti nel sonno. E' stato quindi un unico lancio preciso, mirato a colpire quello e non altri obbietivi.

Questo edificio, indicato da questa foto dall'alto, e non altri:
https://t.me/boris_rozhin/58897

Questo aggiunge anche un altro elemento importante alla vicenda. Gli HIMARS sappiamo essere telecomandati, sappiamo essere gestiti per tutta la parte INFORMATICA e INFORMATIVA (coordinate GPS) dagli americani. La precisione dell'attacco, partito da distanza considerevole, non è frutto della semplice azione ucraina, ma di una cabina di regia ben più ampia, e che coinvolge direttamente i kuratory per quanto riguarda QUANTOMENO la fornitura di coordinate GPS e la preparazione dell'attacco missilistico.
https://t.me/WarDonbass/74596

Il secondo contributo filmato mostra invece i frammenti dei missili HIMARS.

Nel complesso, resta solo da capire se lorsignori questa volta si degneranno di venire a vedere, o faranno finta di nulla come nel caso degli attacchi a Doneck che da otto anni la perseguitano.

ANCORA PETALI SU DONECK

Ieri sono avvenuti ancora molti di questi lanci criminali, gli ordigni sono caricati su cassette a loro volta poste su testate di missili Uragan.
https://t.me/WarDonbass/74624

Qui un filmato ripreso dalle finestre di un edificio:
https://t.me/voenkorKotenok/38826

Di notte giravano carri per liberare le strade, facendoli esplodere in sicurezza al loro passo, come da questi filmati.
https://t.me/voenkorKotenok/38830

La mattina cittadini volontari andavano a caccia e segnavano come potevano, con scritte su cartoni posti vicino o direttamente sull'asfalto (la scritta "MINY" con la freccia), la presenza di questi ordigni letali, come da queste altre immagini:
https://t.me/WarDonbass/74567
https://t.me/voenkorKotenok/38838

Questo ennesimo crimine di guerra, deliberatamente teso a terrorizzare i civili e a colpirli, ancora oggi è negato sui media ucraini. Anche in questo caso, sono gli abitanti del Donbass a essersi sparati da soli, girando gli Uragan verso loro stessi dopo averli caricati con questi ordigni. E continuano a farsi del male da soli da giorni.
https://t.me/rybar/36412
Finché la comunità internazionale farà finta di nulla, finché i cinegiornali luce faranno finta di nulla, questa farsa andrà avanti.

Dal punto di vista tecnico, ho recuperato qui immagini molto eloquenti di questi ordigni, della loro struttura, di come vengono disposti all'interno di una cassetta, posta sulla testata del missile, fino a vedere anche dal vivo una cassetta non apertasi completamente come è atterrata e come sono ancora disposti.
https://rex-net.livejournal.com/6853154.html

DAL FRONTE

Carta aggiornata dall'agenzia di readovka.news.
https://cdn.readovka.net/n/1200971/878x495/5a32c6dbf4.jpg

Si vede molto bene come a SUD EST di ARTEMOVSK la linea di fronte si stia stringendo sempre più verso la città.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 30 July 2022 15:31
30/07 ore 14:00 aggiornamento

ELENOVKA

Il collettivo di RYBAR, lavorando sui materiali audiovisivi disponibili, sull’entità e sulla conformazione dei crateri provocati dai lanci missilistici, è stato in grado di localizzare sulla carta geografica traiettoria e probabile punti di partenza (fino a un massimo di 70 km di distanza) degli stessi:
https://i.ibb.co/y6kV3Cy/1.jpg

Il “si sono sparati da soli” quindi, alla luce di questa perizia, perde di qualsiasi validità, proprio perché ELENOVKA SI TROVA TROPPO VICINA ALLA LINEA DI FRONTE per ipotizzare un lancio missilistico lungo quella direttrice da parte delle truppe russe.

E’ confermata quindi la natura missilistica dell’attacco e la responsabilità diretta delle ff.aa. Ucraine per quanto accaduto.
https://t.me/rybar/36396

Una strage costata la vita a 50 prigionieri ucraini, di cui per 48, qui ricordati per nome, cognome e data di nascita, la morte è stata immediata, mentre gli altri due sono morti successivamente al trasferimento in ospedale:
https://telegra.ph/Spisok-voennoplennyh-ukraincev-pogibshih-v-rezultate-raketnogo-udara-kievskogo-rezhima-po-sledstvennomu-izolyatoru-v-rajone-nase-07-30

DAL FRONTE

Ancora nessuna notizia di rilievo.

Aggiornamenti a seguire.
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Slavsya Respublika
Saturday, 30 July 2022 01:06
Grazie per il certosino lavoro di documentazione e di puntuale argomentazione sui molteplici aspetti del conflitto.
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Paolo Selmi
Saturday, 30 July 2022 15:48
Grazie di cuore,
cerco di fare del mio meglio, e di migliorarmi con l'esperienza che sto maturando in questi mesi.
Come si dice in questi casi, di tutti gli errori e imprecisioni sono ovviamente l'unico responsabile. Proprio per questo, cerco di verificare il più possibile le informazioni prima di pubblicarle.

Grazie soprattutto a Tonino che ha creato questo spazio. Nel 2014 mancava. Mancava anche Telegram. Boris Rozhin c'era già, anzi, ho conosciuto il suo lavoro casualmente proprio navigando su internet alla ricerca di informazioni... ma oggi è completamente diverso. Ci sono i voenkor che pubblicano in tempo reale, collettivi specializzati in geolocalizzazione, esperti che forniscono analisi molto puntuali e approfondite.

Le leggerei e analizzerei già per conto mio. A questo punto, lo metto per iscritto, con un duplice vantaggio:
- creare un'informazione in una lingua accessibile
- lasciare una traccia per studi e approfondimenti futuri, da parte di chiunque fosse interessato. Anche per questo cerco sempre di riportare fedelmente fonti e traduzioni.

Per questo, anche in queste due settimane dove ho accesso limitato a tutto... non mollo! C'è ancora tanto da fare e bisogna dare continuità a questa azione. Quindi,

Работаем, братья!

Paolo
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Slavsya Respublika
Saturday, 30 July 2022 23:31
Sono io che ringrazio, perché il lavoro è costante. E' una luce in una notte senza luna e va a cogliere quanto la stampa nostrana ovviamente non passa. Per convenienza, sicuramente. Sono effettivamente dei "cinegiornali luce". Il giudizio è categorico. Ed assolutamente appropriato. Ma oltre a questo a mio parere c'è una profonda ignoranza ed approssimazione.
Da oramai tre mesi leggo quotidianamente e ho potuto apprezzare oltre ai contenuti, frutto di una profonda conoscenza della realtà effettiva di quei contesti, la presenza dei link. Utili anche per accedere via via ad altre notizie contenute su quei siti.
Sta uscendo un ottimo diario che giorno per giorno documenta e soprattutto...manterrà nel tempo il senso alto dell'analisi e della narrazione, assolutamente libera dagli schemi pieni di catene e di vizi in cui vogliono cacciare quante più teste possibili.
Perlomeno dal 2014, anno in cui il 9 maggio fu scattata questa fotografia.
Se c'è qualcuno per cui "Za Pobedu!" ha un senso sono costoro. Quelli che non hanno mai abbassato la testa dal primo momento in cui alcuni si sono illusi che fosse possibile fargliela chinare.
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Paolo Selmi
Sunday, 31 July 2022 10:20
Grazie di cuore!
Ho imparato molte cose, sto imparando molte cose, vorrei tanto che anche qui le cose cambiassero, lotterò fino all'ultimo perché cambino. Ricevere queste parole è per me un onore immenso.
Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 29 July 2022 22:29
29/07 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata rispetto a ieri
https://i.ibb.co/4WNTT3h/29-07-ru-1.jpg
Per quanto riguarda gli avanzamenti sul campo, ci sono stati su tutte le direttrici ma non sufficienti a modificare sensibilmente gli schemi sulle carte.
Ciò che colpisce è, ancora una volta, l’intensità degli attacchi di artiglieria pesante nell’arco a est di Slavjansk e Avdeevka
https://i.ibb.co/j3WqzZN/29-07-ru-1.jpg
sia da parte dei russi e delle milizie del Donbass, che delle ff.aa. ucraine che cercano, così, di arginarne la potenza di fuoco.

ELENOVKA

Non commento ulteriormente il modo con cui oggi è stata riportata la notizia, criminale al pari di chi ha bombardato e ucciso nel sonno, deliberatamente, le baracche dove stavano gli squadristi di Azov.

Conto fino a 10 e dico solo che a colpire i prigionieri eccellenti, quelli che stavano iniziando a svelare retroscena ben più pericolosi di quelli dei biolaboratori, solo per fare un esempio, non possono che essere stati i russi. Ho un teste e lo uccido: tutto molto logico.

Inoltre, i feriti gravi son stati trasferiti tutti in rianimazione a DONECK
https://aif.ru/incidents/sem_ukrainskih_plennyh_iz_obstrelyannogo_sizo_nahodyatsya_v_tyazhelom_sostoyanii

Immaginiamo, quindi, quanto siano felici gli abitanti del Donbass di vedere i loro reparti, già in sofferenza per i feriti che arrivano dal fronte o dalle vie delle città bersagliate da centinaia di proiettili lanciati da questi criminali (solo oggi alle 22:00, il bilancio è di 6 civili morti e 14 feriti https://t.me/swodki/140976), accettare nuovi arrivi.

A proposito, tra un po’ diranno che si lanciano da soli anche i PETALI, OLTRE SEICENTO QUELLI INDIVIDUATI E NEUTRALIZZATI SOLO IERI E OGGI!

https://t.me/WarDonbass/74530

E continuano a lanciarne!
https://t.me/kaagranovich/2100

Aggiornamenti a seguire.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Da domani fino al 15 agosto il servizio funzionerà in regime ridotto. Non avrò accesso regolare al computer, probabilmente riuscirò una volta al giorno, di sera o di mattina a fare il punto e a pubblicarlo. Come sempre, ce la metterò tutta.
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Paolo Selmi
Friday, 29 July 2022 15:28
29/07 ore 13:30 aggiornamento

MASSACRO A ELENOVKA: ENNESIMO CRIMINE DI GUERRA DEL REGIME DI KIEV CONTRO I PROPRI STESSI SOLDATI

Secondo i cinegiornali luce, è “mosca” (questo ente astratto… un po’ meno della spectre) ad affermarlo.
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/07/29/mosca-40-morti-in-bombardamento-ucraino-su-colonia-penale_6ef6f878-f524-46e3-ac71-1bb8d8acafc8.html
Quindi la mia parola contro la tua, anzi la mia parola contro il nulla, perché tu non vali niente.

Da notare poi la “tecnica” sopraffina di scrittura… ma scrivo queste cose perché non finisco mai di stupirmene. E sbaglio io, me ne rendo conto.

A partire dal titolo: “Mosca, 40 morti in bombardamento ucraino su colonia penale”
E uno che legge… cos’è… la Caienna? 41 bis? Boh, galeotti, chissenefrega…
Poi il sottotitolo rileva qualcosa di più… ma neanche più di tanto: “Nella regione di Donetsk. Tra detenuti membri battaglione Azov.”
“TRA” detenuti. Qualche sfortunato… magari in Ucraina gli faranno un monumento.
Poi leggi il testo e la notizia è data, in qualche maniera, riportata in terza persona come “affermazione” (“lo ha affermato il ministero della Difesa russo”). E anche qui: “quindi? Lo san tutti che sono dei cazzari, poi vanno con salvini, figurati…”
Ma li mandano tutti alla stessa “squola delle allusioni (e delle illusioni)”, gli articolisti dei cinegiornali luce? Torniamo sul pezzo. Perché c’è veramente da indignarsi, e vergognarsi di come sono riportate qui informazioni scomode.

1. “Lo afferma?” Siamo nel 2022. Recuperare immagini non è così difficile. Anzi, è da stamattina che ne parlano i media russi.
https://t.me/boris_rozhin/58698
E queste sono le immagini TAGLIATE.
Poi ci sono anche quelle non tagliate che cito unicamente perché non di “affermazioni”, non di opinioni opinabili si tratta, ma di fatti. E’ avvenuto un massacro.
https://www.youtube.com/watch?v=glxeXbpKU9Y

2. LO SAPEVAN TUTTI CHE A ELENOVKA C’ERA IL CENTRO DI DETENZIONE degli AZOVCY! NOI LO SAPEVAMO DAL 17 MAGGIO! DATA IN CUI AVEVAN LANCIATO, PERALTRO, DEI GRAD SEMPRE SU QUEL CAMPO DI PRIGIONIA!
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/22954-provvisorio-3.html
Tra l’altro, qualche giorno dopo avevano fatto l’ispezione con la CRI dentro quel campo, e noi lo avevamo riportato.
Questo filmato è datato due giugno, stesso discorso:
https://www.youtube.com/watch?v=VvToncfehQA&t=6s
Era un centro di detenzione che ANCHE LA CONTROPARTE UCRAINA aveva ISPEZIONATO. Senza trovare nulla che non andasse bene, peraltro. ED ERA IL CAMPO DI PRIGIONIA DEI DETENUTI AZOV: altro che “Tra detenuti membri battaglione Azov”! Erano TUTTI PRIGIONIERI DI GUERRA, e la maggior parte Azovcy, squadristi di Azov!

Lo sapevano tutti e avevan già provato a lanciargli qualche missile. Oggi hanno completato il lavoro. Con gli HIMARS, ovvero con gli “aiuti” NATO. E questo il bilancio attuale:
53 PRIGIONIERI MORTI
75 PRIGIONIERI FERITI
8 GUARDIE CARCERARIE FERITE
https://t.me/boris_rozhin/58697
https://antifashist.com/item/pushilin-ukrainskie-boeviki-namerenno-obstrelyali-koloniyu-s-plennymi-v-elenovke.html
SU 193 DETENUTI IN TOTALE!

3. Che interesse avevano i fascisti di Kiev a sparare contro i loro concittadini, e non solo il “popolo” che dicono di difendere, ma i “difensori stessi”, anzi, “l’élite dei difensori”, gli squadristi di AZOV? PERCHE' LO HANNO FATTO?

a. una prima ipotesi, quella che si sono dati i russi nell’immediato, è stata: “vogliono scoraggiare la consegna in prigionia dei soldati”. Lo stesso delle TRUPPE BARRIERA, ma andando a incidere maggiormente sulla psiche dei loro soldati, sulla falsariga di: “vi veniamo a cercare anche quando vi siete consegnati prigionieri, anche quando pensate di avercela fatta”. Ovvero: “Siete e sarete sempre NOSTRI, a nostro esclusivo impiego, la nostra carne da cannone”.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16114
Anche qui, verrebbe da pensare, dando per corretto questo assunto: Ma te la pigli con gli “eroi”? gli “arditi”, gli “irriducibili”, gli “invincibili” Azovcy? Anziché con quei soldati che eran lì che li aspettavano per consegnarsi? Emerge allora, sempre più, un’altra ipotesi.

b. Un’ipotesi che spiega anche il PRIMO BOMBARDAMENTO, quello del 17/05. Il regime di KIEV ha paura degli AZOVCY, ha paura che dicano quello che sanno. E vuole farli tacere per sempre.

Non è la prima volta che gli Azovcy parlano, confessando vessazioni, omicidi, torture:
https://antifashist.com/item/40-pogibshih-130-ranenyh-kiev-obstrelyal-plennyh-boevikov-v-elenovke.html

IERI MATTINA PERO’ A PARLARE E’ STATO NON UN AZOVEC QUALUNQUE, MA DMITRIJ KOZACKIJ (Дмитрий Козацкий), squadrista e fotoamatore oltre che PR di punta del movimento nazifascista, autore di molte delle immagini di Azovstal’ che hanno fatto il giro del mondo (alcune qui):
https://meduza.io/feature/2022/05/24/my-ne-mozhem-poehat-i-zabrat-dimu
https://meduza.io/feature/2022/05/20/azovstal-mesto-moey-smerti-i-moey-zhizni
https://hromadske.ua/ru/posts/snachala-idet-aviabombardirovka-a-potom-obstrel-s-korablej-eto-neskonchaemyj-uzhas-istoriya-bojca-s-azovstali

Ebbene, fatte le presentazioni vediamo cosa ci ha detto ieri Demetrio, nome di battaglia “OREST” (Oreste). In questa intervista esclusiva,
https://t.me/RtrDonetsk/7956
Parla dei crimini di guerra contro i prigionieri russi compiuti dai suoi camerati. Spiega perché e contro chi fosse necessario operare in questo modo. Afferma che l’ordine proveniva da KIEV, dall’ufficio di Zelenskij. Tra l’altro pronuncia un cognome molto scomodo, quello del capo ufficio stampa di Zelenskij, che ricorreva spesso nelle conversazioni dei suoi capi:
“Ho sentito il cognome di ARESTOVICH, lui si occupava concretamente di questo”
«Я слышал фамилию Арестович, что конкретно он этим занимается»
https://antifashist.com/item/40-pogibshih-130-ranenyh-kiev-obstrelyal-plennyh-boevikov-v-elenovke.html

Afferma anche che tra gli esecutori materiali c’era quel NOSTROMO (all’inglese Boatman Боцман) che ritroviamo anche nella messinscena di Buča.

“02/04 alle 22.33 compare un post dal gruppo Boatsman boys, che fa capo al nazista Sergej Arkad'evič Korotkich... il "nostromo"... ma leggiamo pure dalla sua biografia, visto che in italia l'unica apologia proibita ormai è quella di cercare di capire le cose come stanno, queste pagine vergognose sono consultabili senza problemi...
https://ita.agromassidayu.com/sergej-korotkih-biografiya-news-177630
https://it.insideover.com/reportage/guerra/la-guerra-di-putin-allucraina/aspettavamo-i-russi-ma-non-vinceranno-mai-non-torneremo-vassalli.html
E cosa dice quella carogna del "nostromo" Sergej?
Niente di quello che ci aspetteremmo. Pone l'accento sulle rovine, sulle montagne di rovine... peccato che non accenna ai bombardamenti del giorno prima dell'artiglieria ucraina e a quelli antecendenti, sempre dell'artiglieria ucraina, che martellava le zone civili quando Buča era occupata dai russi. Ma tant'è... si sarà dimenticato anche lui.
https://t.me/botsmanua/16178?single”

(https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/22525-provvisorio.html)
E che oggi voci sempre più insistenti collegano ai regolamenti di conti con i cosiddetti “kolaboranty”, ovvero quei morti buttati poi per le strade recanti al braccio una fascetta bianca, che era quella che usavano per passare sicuri ai posti di blocco russi.

Tornando a Dmitrij / OREST, lo scopo era pubblicare in rete immagini e filmati così da terrorizzare i russi far montare la protesta nel Paese contro l’invio di soldati in Ucraina.

Il reporter Rudenko conclude il pezzo come segue: “Questo è interessante: come reagirà a tutto questo l’Occidente?” (Интересно, как на это всё отреагирует запад ?)
LO ABBIAM VISTO OGGI.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 29 July 2022 08:40
29/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermati gli avanzamenti sia presso AVDEEVKA che presso MAR’INKA
In questa cartina si vedono bene: linea gialla ieri mattina, linea rossa ieri sera
https://t.me/WarDonbass/74426

Segni di attività intensa anche ormai a SOLEDAR, dove le truppe russe e le milizie del Donbass sarebbero riuscite non solo a iniziare i combattimenti nella zona industriale a SUDEST, ma anche a bonificare tutti quei territori, in particolare cave abbandonate, da cui partivano lanci di missili e proiettili calibro 155 contro i villaggi e le città di confine.
https://t.me/wargonzo/7683

Ciò nonostante, c’è chi pensa come questo corrispondente che le ff.aa. ucraine tenteranno lo stesso, e presto, la controffensiva.
https://t.me/epoddubny/11746

DEVONO farlo: per i soldi che arrivano ormai solo se si vedono risultati, per il morale di una popolazione sempre più sfiduciata e sempre più cosciente di essere solo carne da cannone per una guerra che è sempre meno la loro e sempre più legata ad altri finalità. Qualche successo consentirebbe al regime fascistoide di Kiev di buttarla sul nazionalismo e, soprattutto, orchestrare su territori contesi qualche altra provocazione stile Bucha. Lì gliela offrirono i russi su un piatto d’argento ritirandosi: qui dovranno procurarsela direttamente, quella occasione. Vedremo.

PETALI IN AZIONE

Della serie: "non fatelo a casa".
https://www.youtube.com/watch?v=NBS6irZr5eE

Lo pubblico solamente perché non è chiaro a noi, me per primo, cosa voglia dire la detonazione di un cosino del genere. Lo hanno ben chiaro VENTI FERITI SOLO IERI a causa dei lanci criminali del giorno scorso. Crimini impuniti che vanno avanti, con cosini, con proiettili da 155, con razzi Tochka-U, da otto anni nell’indifferenza generale dell’Occidente. Che lascia fare. Perché quello è, essenzialmente, il “suo” lavoro sporco.
https://t.me/rybar/36332

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 28 July 2022 19:42
28/07 ore 19:30 aggiornamento

AVDEEVKA: LA BATTAGLIA DECISIVA?


Indubbiamente il fatto del giorno è stata la rinnovata iniziativa militare verso AVDEEVKA. Un attacco del tutto IMPREVISTO e dalle conseguenze decisive per l’intero andamento del conflitto.

Questa steppa bruciata dal sole è infatti il luogo da cui partono i lanci missilistici e i tiri di artiglieria criminali delle ff.aa. ucraine verso DONECK, MAKEEVKA, JASINOVATAJA e i loro circondari.
https://t.me/WarDonbass/74367

Questo giorno è stato ATTESO A LUNGO E DA MILIONI DI CITTADINI DEL DONBASS come l’inizio della fine delle loro continue sofferenze e vessazioni, frutto di anni di bombardamenti impuniti, neppure dai cosiddetti “osservatori internazionali” che poi, si è saputo, oltre a non dire nulla passavano alle ff.aa. le coordinate delle batterie di contraerea.
https://t.me/SolovievLive/118316

Questo resoconto illustra brevemente quanto accaduto:
L’attacco è stato preceduto da un’accurata attività di ricognizione, tesa a individuare tutti i nidi d’artiglieria posizionati lungo questa che è la ROCCAFORTE del DONBASS, frutto di OTTO ANNI DI FORTIFICAZIONI.
https://antifashist.com/item/daniil-bezsonov-nastupatelnaya-operaciya-okazalas-neozhidannoj-dlya-protivnika.html

Quindi, all’improvviso, ALLE TRE DI NOTTE è partito un INTENSO, ININTERROTTO fuoco di artiglieria. ALL’ALBA è partito L’ASSALTO (ibidem).

A NORD di AVDEEVKA le truppe russe e le milizie del Donbass sono riuscite ad aprire una breccia, così come fra PESKI e KRASNOGOROVKA, altri due paesi sulla linea di fronte. Questa cartina è molto povera, ma meglio di nulla in attesa di nuove e più accurate versioni.
https://t.me/akimapachev/2834

SFONDAMENTO e AVANZAMENTO c’è stato anche appena SOPRA MAR’INKA, paese che fa parte della linea di fortificazione ancora più a sud. Questa la cartina:
https://t.me/WarDonbass/74380

Le perdite ucraine sono state gravissime, primo perché non si aspettavano l’attacco, concentrate tutte o fra SEVERSK e ARTEMOVSK, o in quella specie di farsesca “kontrastuplenie” (contrattacco) a uso e consumo dei media occidentali; secondo, perché la potenza di fuoco è stata, in questo caso, schiacciante (un rapporto, si dice, di 20:1) al punto da non permettere alcuna possibilità di replica, ma solo ritirata.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/16103

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 28 July 2022 12:37
28/07 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata di ROZHIN da SOLEDAR a SUD-EST di ARTEMOVSK.
https://t.me/boris_rozhin/58551
E’ possibile notare (carta satellitare su cui sono disegnate linee e direttrici di attacco) come la linea di difesa sia ARRETRATA di qualche km verso OVEST e lì cerchi di ricomporsi per proteggere SOLEDAR e ARTEMOVSK. In questo momento gli attacchi avvengono su due direttrici:
- A nord verso BACHMUTSKOE e la stessa SOLEDAR (le due frecce rosse)
- A sud verso VESELAJA DOLINA (freccia rossa a sudest di ARTEMOVSK)

La parte sud è indubbiamente quella su dove le ff.aa. ucraine riescono ancora a dire meglio la loro, perché al fuoco di artiglieria degli attaccanti rispondono con la loro attività di controbatteria. Ciò nonostante, con la LIBERAZIONE DI NOVOLUGANSKOE i margini per l’efficacia di questo sbarramento diminuiscono sempre più. E ARTEMOVSK comincia a essere vulnerabile anche da altre direttrici.
https://t.me/WarDonbass/74352

La parte nord è ancor più critica da tenere, perché avviene già su un terreno, quello urbano, che è più congeniale agli attaccanti. E qui non ci sono molte alture a minacciare dall’alto l’ingresso dei soldati in città come a SEVERSK, o altre conformazioni del terreno che tali da richiedere necessariamente passi preliminari PRIMA di entrare in città, al fine di evitare inutili (e altrimenti inevitabili) perdite di uomini e mezzi.

QUASI TRE MILIONI

I profughi ucraini e del Donbass attualmente in Russia sono quasi tre milioni, due milioni e novecentomila per la precisione.
https://t.me/WarDonbass/74329

CHI ROMPE AGGIUSTA

E’ notizia di oggi, da parte del sindaco di Cherson, che il ponte Antonovskij, bucherellato da Himars e loro frammenti, sarà rattoppato dai prigionieri di guerra ucraini.
“Al momento è prematuro parlare di riparare il Ponte Antonovskij. Ma quando saranno liberati altri territori, allora ad aggiustarlo saranno i prigionieri di guerra: saranno loro stessi a riparare quel che hanno rotto”.
«Ремонт Антоновского [моста] делаем пока временный. Но когда будут освобождены другие территории, то [капитально] ремонтировать будут военнопленные, сами же будут восстанавливать то, что разрушили»
https://antifashist.com/item/antonovskij-most-budut-remontirovat-voennoplennye.html

PETALI DI MORTE: BONIFICA IN CORSO

Queste le foto dei “petali” sparsi ovunque, nei cortili, ai bordi delle strade, negli orti e fra le zucchine.
https://t.me/WarDonbass/74303
Il furgone in foto,
https://t.me/WarDonbass/74305?single
ha scritto sopra RAZMINIROVANIE, ovvero “sminamento”. A quegli artificieri il compito ingrato di recuperarli uno a uno, senza lasciarne in giro nessuno, senza lasciarci loro la pelle.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 28 July 2022 08:40
28/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermata la liberazione di NOVOLUGANSKOE,
https://t.me/rybar/36261

la battaglia per ARTEMOVSK da SUD assume nuovi contorni, avvicinando sempre di più la linea di fronte agli ultimi paesi prima della città. Di fatto, questo importante sviluppo, insieme alla liberazione della CENTRALE TERMOELETTRICA, ha consentito non solo di aumentare il potenziale offensivo precedentemente disperso lungo una linea di fronte più ampia, ma anche di allontanare ulteriormente la linea di fronte dalle attuali retrovie russe e delle milizie del Donbass.
https://t.me/voenkorKotenok/38730

Problema condiviso, soprattutto, da chi sta cercando di liberare AVDEEVKA, e quella spina nel fianco alla linea difensiva della DNR che consente ancora alle ff.aa. ucraine di colpire DONECK e dintorni.
https://t.me/vysokygovorit/8885

Nel frattempo, la linea di fronte si è spostata verso OVEST, direzione ARTEMOVSK, con la liberazione ieri di VERŠINA, ammessa anche dalle stesse fonti ucraine:
https://t.me/RVvoenkor/21167

La pausa operativa sta finendo.

PETALI DI MORTE

LEPESTOK (Лепесток), ovvero PETALO. Sono questi bei cosini verdi,
https://t.me/boris_rozhin/58527
lanciati sui centri abitati del Donbass dalle ff.aa. ucraine tramite proiettili con testate a ciò dedicate:
https://t.me/anna_news/37158

Sono proibiti dalla CONVENZIONE DI GINEVRA. Sono dismesse dai russi, ma non dagli ucraini.

Sono MINE in grado di uccidere un bambino e mutilare permanentemente un adulto, se non uccidere anche lui.
https://t.me/WarDonbass/74286

Sono difficili da individuare, specialmente in un aiuola o in un prato, sono micidiali.

SONO STATE LANCIATE DA CRIMINALI DI GUERRA (che non saranno mai riconosciuti tali nel civile occidente) SU DUE QUARTIERI DI DONECK (KYJBISHEVKIJ E KIEVSKIJ) LUNGO LE SEGUENTI VIE:
https://t.me/boris_rozhin/58527

Si raccomanda di NON avvicinarvisi. I cinegiornali luce possono continuare a dormire.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 27 July 2022 19:09
27/07 ore 19:00 aggiornamento

FRA REALTA’ E PROPAGANDA: 1. SULLA FALLITA CONTROFFENSIVA AD ANDREEVKA


Se guardiamo questa cartina di RYBAR che mostra il fronte SUD,
https://i.ibb.co/s9JYSZN/27-07-RU-1.jpg
Vediamo il riquadro ingrandire una parte dell’ansa del fiume Ingulec, poco più a ovest di DAVYDOV BROD, teatro qualche mese fa di un’altra, analoga, “controffensiva” risoltasi in un bagno di sangue per le truppe ucraine.

Mi chiedo sempre a cosa serva la Storia, che non è più “magistra vitae” da molto tempo o forse, ma sto diventando pessimista, non lo è mai stata. Poco più di un mese fa DAVYDOV BROD, ma non solo, un po’ prima anche ai russi era capitato lo stesso, da tutt’altra parte sul Severskij Donec. In entrambi i casi il copione era stato sempre lo stesso: si attraversava il fiume, si cercava di creare e rinforzare una piazza d’armi, si cadeva vittime di imboscate e tiro incrociato del nemico appostatosi sulle alture vicine o comunque nei paraggi, si scappava a gambe levate dall’altra parte del fiume lasciando morti, feriti e pezzi di artiglieria che non si riusciva neppure a riportare indietro, visto che nel frattempo i ponti galleggianti erano stati colpiti e affondati.

In quei casi o si è talmente in condizioni di superiorità da poter garantire una copertura di artiglieria a questi avamposti distanti dal resto (e dal grosso) delle truppe, oppure si finisce bersaglio di un tragico e – possiamo dirlo? Annunciato! - tirassegno.

Oggi, lo stesso è accaduto ad ANDREEVKA. L’esercito ucraino era riuscito ad attraversare e stava cercando di allargare la propria piazza d’armi. Stesso, identico, copione: fuoco di artiglieria a zero, ritirata con enormi perdite.
https://t.me/rybar/36230

I russi da ben prima della liberazione di LISICHANSK e SEVERODONECK, quando subirono lo stesso cercando di forzare il fiume da nord, hanno smesso di fare certe cose. Le ff.aa. ucraine, evidentemente, ancora no.

FRA REALTA’ E PROPAGANDA: 2. IL PONTE ANTONOVSKIJ

Qui il filmato del ponte “abbattuto”, secondo i media del regime di Kiev…
https://t.me/rybar/36197
In realtà, i piloni sono intatti e per tirare giù quei piloni himars e m777 non bastano (ibidem). A meno di non smantellarlo pezzo dopo pezzo: certo si può fare, un lancio che va a buon fine, un pezzo che se ne va, e così via. tuttavia, al momento, ci sono dei crateri anche grandi, ma limitati al manto stradale, alcuni dei quali arrivati in profondità sino a divellere e bucare la griglia di cemento armato. Da cui la chiusura del ponte, ma il ponte così com’è non è danneggiato da crollare.
https://t.me/WarDonbass/74176

La propaganda però parla di “abbattimento”. E qui torniamo al primo argomento. Che bisogno c’è di mascherare la realtà in questa maniera? Al punto di risultare non credibili? O, peggio ancora, di provocare GRAVI PERDITE fra le proprie fila? Fra i propri uomini?

Peraltro, mettendo in allarme i russi che stanno approntando per le regioni del Sud una rete difensiva sempre meno approssimata, sempre meno transitoria, sempre più efficace. Non solo stanno imparando cammin facendo a intercettare gli HIMARS, e questo è visibile dai risultati sempre meno eclatanti degli stessi in azione, ma stanno creando tutto un sistema di fortificazioni e trincee e, quel che è peggio, anche una strategia di difesa articolata, che voci di corridoio sempre più insistentemente chiamano…

FRA REALTA’ E PROPAGANDA: 3. IL “GAMBETTO DI CHERSON”

Cherskonskij gambit («херсонский гамбит»), il GAMBETTO DI CHERSON. Premetto che a scacchi perderei con chiunque, anche con uno che ha appena imparato come si muovono i pezzi e qual è lo scopo del gioco: sono quindi andato a rivedermi cos’è ‘sto “gambetto”. E mi è ritornato in mente quando lo avevo letto: si sacrifica, spesso in apertura, un pezzo da poco, un pedone, per avere una disposizione dei propri pezzi sulla scacchiera più vantaggiosa.

In questo caso in cosa consisterebbe il GAMBETTO DI CHERSON? Fondamentalmente, nel cedere territori inizialmente alle ff.aa. ucraine e poi, una volta che le stesse si siano addentrate e allargate sufficientemente, fare esattamente la stessa cosa accaduta oggi ad ANDREEVKA, solo su scala regionale, con migliaia di uomini e mezzi coinvolti.
https://t.me/skosoi/4767

Sempre voci informali comunicano, in questo senso, un continuo arrivare di truppe russe nella regione di Cherson, proprio per supportare questa tattica nel momento in cui dovesse iniziare la “controffensiva” ucraina.
https://t.me/rezident_ua/13402
Anche perché poi l’esca, se non ci fosse sufficiente copertura per la contro-controffensiva, potrebbe non più rivelarsi tale. Ma stando a quanto riporta il Mi-6 al comando generale delle ff.aa ucraine, non è questo il caso. Anzi, è tutto al momento un ammassarsi di truppe russe e disporsi lungo il territorio, in attesa dell’attacco.
https://t.me/rezident_ua/13413

E allora una persona dotata di buon senso penserebbe: alt, cambiamo i piani, non andiamo proprio in bocca. Il fatto è che “il comandante in capo” sembra abbia proprio bisogno di una “vittoria”, della “pivotal cherson conteroffensive”, per non citare sempre i russi…
https://nationalinterest.org/blog/buzz/ukraine-sets-stage-pivotal-kherson-counteroffensive-203822

Ne ha bisogno perché i kuratory han bisogno di capire se qualcuno, prima o poi, gli renderà quei soldi che stanno buttando nel tritacarne ucraino. E finora la risposta è stata “no”. Giungono anche voci che, alla luce di quanto sta accadendo, Zelenskij stia cercando soluzioni alternative per ottenere lo stesso effetto, vittorie su altri fronti, su altre direttrici, per continuare a portare a casa il punto, ovvero soldi e armi (di cui parte, lo ricordiamo, sono a tutti gli effetti soldi congelati per future transazioni e traffici). Senza troppo preoccuparsi delle ricadute di tale “strategia” sull’andamento generale del conflitto. Vedremo come andrà a finire.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 27 July 2022 12:52
27/07 ORE 12:30 AGGIORNAMENTO

DAL FRONTE


Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/Jd1PkX7/27-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/hKSR8Dj/27-07-eng-1.jpg

Tutte le notizie che seguono sono riconducibili al bollettino di RYBAR a corredo delle cartine (https://t.me/rybar/36217)

Partiamo da SUD, dove la presa di NOVOLUGANSKOE e della Centrale Termoelettrica sono ormai attestati dalla cartina

A puntellare le traballanti difese, a causa delle notevoli perdite negli scontri, sono giunti dalle retrovie NON MENO DI TRECENTO UNITA’ DI RINFORZO.
Compito: impedire sfondamento della linea di fronte e accesso ad ARTEMOVSK da sud (e non solo da sud, vista la possibilità che si andrebbe a creare di accerchiamento).

Stesso discorso a SOLEDAR, salendo più a nord. Oltre 450 UNITA’ giunte a difendere la città dalla caduta, dopo quella di POKROVSKOE, più le brigate di artiglieria con serie di batterie tutte dislocate nei dintorni pronte ad aprire anch’esse il fuoco per bloccare l’avanzata.

Tra l’altro, un tentativo di contrattacco ucraino per riprendere parte di POKROVSKOE è finito con un nulla di fatto, ritirata e numerose perdite.

A SEVERSK, invece, la ripresa dell’offensiva russa è attesa riempendo il possibile di campi minati per frenarne l’avanzata.

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Paolo Selmi
Wednesday, 27 July 2022 08:40
27/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/6y372cT/26-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/jMmsJkX/26-07-eng-1.jpg
non è aggiornata. Ci serva UNICAMENTE per

1. vedere la quantità di attacchi dell’artiglieria sulla linea di difesa ucraina da SEVERSK ad ARTEMOVSK. Ancora ieri, e ininterrottamente da settimane, è letteralmente piovuto tutto quanto poteva piovere su quelle trincee e fortificazioni, su quelle truppe decimate e su quelle mandate dalle retrovie di rincalzo, destinate di questo passo a fare la stessa fine.

Gli ucraini si consolano prendendosela ancora con l’Antonovskij most, col ponte Antonovskij, da tutt’altra parte. Pare che gli attacchi di ieri siano stati condotti in quantità tale da far passare qualche missile, o scheggia impazzita, che è riuscita a fare qualche altro buco, danneggiando il manto stradale così da chiuderlo ufficialmente al traffico.
https://t.me/crimeainform/37475
https://www.c-inform.info/news/id/103539
Il ponte è su ma le macchine non passano.
https://t.me/WarDonbass/74156
Un applauso ai loro kuratory che continuano a leggere i manuali e a non fare i conti con la realtà. Infatti, è comprensibile che ce la si pigli coi ponti, con le infrastrutture che garantiscono le comunicazioni: è l’ABC, o “A-Be-Ve” (АБВ) che dir si voglia della teoria, è il giro di Do, è il sinistro-destro-gancio, mettiamola come vogliamo. Poi alla fine sta alla mia intelligenza capire se una determinata azione abbia o non abbia senso. In un contesto come quello attuale, distrarre uomini e mezzi (in questo caso artiglieri e missili) dal fronte più in sofferenza, e lì lì per cadere, per portarli a fare scena da tutt’altra parte (perché alla controffensiva di agosto ci credono sempremeno anche gli “influencer” à la Arestovič), NON HA ALCUN SENSO.

2. Vedere dove sta NOVOLUGANSKOE. È attualmente in ACCERCHIAMENTO OPERATIVO. Significa, come ormai sappiamo, che appena si azzardano a uscire per l’unica strada rimasta, quella verso nord, sono sotto tiro di un’artiglieria piazzata poco più in là che ormai pensa a KODEMA e alle altre battaglie per raggiungere ARTEMOVSK da SUD.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 26 July 2022 19:35
26/07 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata (quasi, vista la notizia di poco fa della Centrale termoelettrica Uglegorskoe) del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/m90mVmx/26-07-ru-1-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/WPRrgBx/26-07-eng-1.jpg

Si vede bene, dalla nuova zona rossa: POKROVSKOE è COMPLETAMENTE LIBERA. Nonostante tutte le strade che portano a BACHMUT (ARTEMOVSK) siano state minate, la via da nordest è ormai aperta, così come SOLEDAR ormai è parte anch’essa della linea di fronte.

Ed è notizia di poco fa che anche la CENTRALE TERMOELETTRICA UGLEGORSKOE sia stata liberata.
https://ria.ru/20220726/svetlodarsk-1805130066.html
et
https://t.me/rybar/36144
Stiamo parlando di una struttura che dal 22 maggio si cercava di liberare; il problema era più che altro farlo senza danni eccessivi alla centrale. E questo, a giudicare dai primi video, sembra sia stato fatto.
https://t.me/boris_rozhin/58379

Questa carta animata mostra come, dal 20 al 26 luglio, molte prime linee di difesa siano saltate:
https://t.me/zastavnyii/978

Seguiremo gli aggiornamenti.

E COSI’ UN BEL MOMENTO… C’E’ IL COMMISSARIAMENTO

Sarà, come del resto ampiamente prevedibile, il passo successivo al lend-lease 2.0, IL PREZZO DA PAGARE PER IL LEND-LEASE 2.0. Il capitalismo di rapina degli oligarchi ucraini sta cambiando volto; meglio, HA LASCIATO IL PASSO al CAPITALISMO DI RAPINA INTERNAZIONALE, quello dei PEZZI GROSSI. Che passa pure come “aiuto”, come “atto di solidarietà”, come “mano tesa”, come si confà a questi brutti ceffi, sempre gli stessi, dalle “ricette” del FMI e della BM di trent’anni fa imposte ai PVS a oggi, passando per la Grecia.

Senza pudore o remora alcuna, da veri padroni, scrivono già sui siti ucraini: completamente PRONO, come giustamente gli si confà (“deboli coi forti, forti coi deboli”) IL REGIME FASCISTOIDE DI KIEV, pronto a mettere fuori legge un sito che scrive “rabochij” (operaio) da qualche parte, pronto a derussificare qualsiasi cosa e a stracciarsi le vesti in nome di una presunta IDENTITA’ tanto artificialmente creata quanto sempre più fasulla rispetto al popolo stesso in nome del quale dice di governare, MA ALTRETTANTO PRONTO a fare subito sisisisi coi suoi padroni, coi suoi KURATORY, annuendo loro come quei cagnolini di plastica immancabili un tempo sui cruscotti delle macchine tamarre.

Ed ecco il pezzo che ne parla apertamente: “Sovranità economica dell’Ucraina postbellica: non è un passo indietro?” (Економічний суверенітет повоєнної України: ані кроку назад?)
https://zn.ua/ukr/macrolevel/ekonomichnij-suverenitet-povojennoji-ukrajini-ani-kroku-nazad.html

A parlare senza peli sulla lingua è Balázs Romhányi, POLIEDRICO ECONOMISTA UNGHERESE
Un master alla London School of Economics nei Novanta del secolo scorso, quindi una rapida carriera alla banca nazionale d’Ungheria (Magyar Nemzeti Bank) e al FMI.
https://www.portfolio.hu/rendezvenyek/eloado/romhanyi-balazs/2254
quindi tra i fondatori del cosiddetto Istituto di Responsabilità Fiscale di Budapest (Költségvetési Felelősségi Intézet Budapest), dove da oltre dieci anni compie quello che qui scrive
http://kfib.hu/hu/kapcsolat
ma anche professore all’Università del Centro Europa
https://economics.ceu.edu/people/balazs-romhanyi

E cosa scrive di bello, cosa scrive di nuovo Balázs?

“Credo che, immediatamente dopo aver difeso la propria SOVRANITA’ POLITICA dalla RUSSIA, l’Ucraina dovrà CEDERE VOLONTARIAMENTE E TEMPORANEAMENTE UNA PARTE CONSIDEREVOLE DELLA PROPRIA SOVRANITA’ ECONOMICA per accelerare la ripresa
“Вважаю, що одразу після захисту свого політичного суверенітету від Росії Україні доведеться добровільно і тимчасово поступитися значною частиною свого економічного суверенітету з метою прискорити відновлення.”

Li fanno proprio con lo stampino, questi funzionari. E continua: “La partecipazione del CAPITALE STRANIERO è ESTREMAMENTE NECESSARIA” (Участь іноземного капіталу вкрай необхідна.) E, dopo aver bacchettato le probabili levate di scudi dicendo che anche prima della guerra in Ucraina ben pochi volevano investire… parte con un’ulteriore staffilata:
La mancanza di FDI (“investimenti diretti stranieri”) e la povertà non hanno un rapporto di causa-effetto invertibile, come quello dell’uovo e della gallina. Dati scientifici dimostrano che gli FDI PRECEDONO LA CRESCITA DEL PIL, e non il contrario
“відсутність прямих іноземних інвестицій і бідність не є проблемою на кшталт того, що з’явилося раніше — курка чи яйце. Наукові дані показують, що приплив ПІІ передує зростанню ВВП, а не навпаки.”

“Dati scientifici dimostrano” non si usa più neanche per reclamizzare gli shampoo contro la caduta dei capelli… ma tant’è. Dopo aver recitato il Credo in forma breve parte un esercizio di logica ineccepibile:

Per crescere ci vogliono i FDI, gli FDI i privati non ve li daranno mai perché solo un pazzo potrebbe investire nella vostra economia ora, forse gli FDI provenienti da ENTI STATALI potrebbero funzionare, comprandovi quote di debito, ma anche questi enti statali VORRANNO GARANZIE. (azz… sempre lì andiamo a parare!)
“Ma TRASFERIRE semplicemente il RISCHIO dai contribuenti ucraini AI CONTRIBUENTI STRANIERI, SENZA OFFRIRE AGLI ULTIMI STRUMENTI ADEGUATI A GESTIRE E A MITIGARE IL RISCHIO, non è né giusto né fattibile.”
Але просто перенесення ризику з українських платників податків на іноземних платників податків без надання останнім відповідних інструментів для управління та пом'якшення цього ризику не є ні справедливим, ні життєздатним.

Inoltre, prosegue il nostro magiaro amico del giaguaro, nella UE c’è il potere di VETO. Basta uno che vota contro e i soldi non vi arrivano! (riassunto de: “Будь-який уряд завжди може скористатися своїм правом вето у зовсім не пов'язаних між собою темах лише для того, щоб шантажувати більшу спільноту та запобігти дійсному застосуванню попередньо узгоджених правил і цінностей.”). Quindi, tolti i privati, tolta la UE, tolti “club” (sic! Клуб) di qualsiasi genere, l’aiuto potrebbe venire “da banche altamente qualificate” (від високопрофесійних банків), che però chiederanno di vedere le carte, garanzie, piani di rientro, come cauzione la “grande porta di Kiev” di Mussorgskij (che era pure russo! Azz mo come facciamo?), ecc.

E se non pagate? Se la porta di Kiev non bastasse? Non possiamo mica fare come in Messico nel 1861 (Nel 1861 il Messico si rifiuta di riconoscere i debiti, nel 1862 Francia, Gran Bretagna e Spagna occupano Veracruz finché il governo non “cambia spontaneamente idea”…).
“Були випадки в історії (наприклад, Мексика 1861 року), коли суверенітет неплатоспроможного боржника відбирали силою”

E no, non possiamo fare come in Messico, siamo nel XXI secolo, nella civile Europa (ma anche quella di prima era Europa… boh)
“але в Європі ХХІ століття це як теоретично, так і, як ми бачимо саме в Україні, практично неможливо.”

Quindi, colpo di genio:
Pertanto, l’unico modo di gestire e mitigare il rischio è mettersi d’accordo su MECCANISMI PREVENTIVI AFFIDABILI ED EFFICACI. OVVIAMENTE, CIO’ SIGNIFICA CHE L’UCRAINA CEDERA’ PARTE DELLA PROPRIA SOVRANITA’ ECONOMICA.
Отже, єдиний спосіб управляти та пом'якшувати ризики — це домовитися про надійні та ефективні превентивні механізми. Звичайно, це означатиме, що Україна на деякий час поступиться частиною свого економічного суверенітету.

Si, magiaro amico del giaguaro… ma quanto? Balázs non ha dubbi in proposito:
Questa PARTE, naturalmente, SARA’ MAGGIORE DELLA QUOTA DI SOVRANITA’ ECONOMICA CEDUTA DAGLI ALTRI MEMBRI DELL’EUROZONA.
Ця частина, безумовно, має бути більшою, ніж економічний суверенітет, від якого відмовилися країни — члени єврозони.

Cominciamo dall’ammissione all’UFFICIO EUROPEO PER LA LOTTA ANTIFRODE (OLAF). Quindi,
“la legislazione interna deve concedere ufficialmente AUTORITA’ a determinati AGENTI ESTERI NEI PROCESSI DECISIONALI CHIAVE.”
Внутрішнє законодавство має надати офіційні повноваження якомусь зовнішньому агенту в ключових процесах прийняття рішень.
E QUESTO, sempre “nel breve periodo” (certamente!), SENZA ALCUNA PRETESA O DIRITTO DA PARTE DELL’UCRAINA NEI CONFRONTI DI PAESI TERZI (Крім того, в короткостроковій перспективі в обмін на це Україна не може отримати жодних прав або важелів впливу на інші країни.)

E continua CON BEN PIU’ DI UNA PROFESSIONE DI FEDE (infatti a che serve la democrazia, quando tutti sanno già quel che è giusto fare…):
“CERTAMENTE, LA MAGGIOR PARTE DEI CITTADINI UCRAINI SARA’ D’ACCORDO NEL LEGARE LE MANI (sic!) DEL PROPRIO GOVERNO IN QUESTA MANIERA E PER UN PERIODO LIMITATO DI TEMPO.”
“Імовірно, більшість українських громадян погодилися б зв'язати руки власного уряду у такий спосіб і з цієї причини на обмежений період часу.”

MA NON BASTA! Domanda retorica in arrivo… attenzione all’onda:
CHI FARA’ DA GARANTE DEGLI INTERESSI DEI CONTRIBUENTI STRANIERI?
хто має бути попечителем інтересів іноземних платників податків?

E arriva lo tsunami!
“FORSE, UN ORGANISMO TRILATERALE DI QUESTO TIPO, CHE COMPRENDA LA COMMISSIONE EUROPEA (per il ruolo chiave nella regolamentazione), IL FMI (per la sostenibilità macrofiscale e con l’esperienza necessaria per programmi pluriennali) E UNA BANCA INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO (per l’esperienza nel finanziare attività e progetti su ampia scala), PUO’ ESSERE SIA ABBASTANZA RAPPRESENTATIVO E LEGITTIMATO CHE, AL CONTEMPO, COMPETENTE ED EFFICACE
Можливо, певний тристоронній орган, що складається з Єврокомісії (ключовий гравець у регулюванні), МВФ (для макрофіскальної стійкості з досвідом багаторічних програм) і певний міжнародний банк розвитку (досвід у підрядній діяльності та масштабному управлінні проєктами), може бути достатньо представницьким і легітимним і водночас компетентним та ефективним.

Chiude quindi dicendo: so che non è facile da digerire dopo che avrete appena vinto (questo vive su un altro mondo…) ma come Ulisse si lega all’albero della nave per sentire le sirene, anche questo vi aiuterà a ricostruire il vostro Paese più velocemente… è per il vostro bene (pardon, "negli interessi nazionali dell'Ucraina")!
Таке самообмеження економічного суверенітету може бути не простим завданням, особливо відразу після героїчної перемоги у захисті національного суверенітету. Тим не менш, як у випадку Одиссея, що прив'язав себе до щогли свого корабля, аби насолодитися співом сирен, це, ймовірно, допоможе відновити країну ефективніше і швидше, а отже, в найкращих довгострокових національних інтересах України.

“Per godere del canto delle sirene” (аби насолодитися співом сирен)… alla fine la dice giusta, il magiaro amico del giaguaro: “SIRENE”… poi ci si sveglia …“e così un bel momento, o-lè, c’è il commissariamento, o-lè” (mi perdonino sia Cochi che Renato…).

La “demokràcija” non ha fretta, al varco vi aspetta …

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 26 July 2022 12:52
26/07 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Importanti aggiornamenti da POKROVSKOE e da NOVOLUGANSKOE, dove in entrambi i casi la difesa delle ff.aa. ucraine sembra aver ceduto ulteriore terreno.
https://t.me/boris_rozhin/58353

Assistiamo comunque a un indubbio prolungamento dei tempi di questa prima fase della battaglia per Slavjansk e Kramatorsk, frutto della strenua resistenza esercitata dalle ff.aa. ucraine. Da un punto di vista puramente militare è stato un bene o un male? Lo scopriremo solo vivendo, su questo non ci piove.

Dal punto di vista umano? E’ stato un sicuramente massacro: anche su questo non ci piove. E, qualora la valutazione militare si rivelasse negativa (per esempio, causa collasso dell’intera linea difensiva), sarebbe stato “inutile”, un sacrificio di uomini e mezzi assolutamente ininfluente sulle sorti del conflitto.

Questo è l’unico dato certo degli ultimi scontri, insieme al migliaio circa di perdite al giorno fra morti, feriti e dispersi nelle fila ucraine:
- 24° brigata quasi annientata e ritirata dal fronte
- 30° brigata idem,
- 57° brigata lo stesso
https://t.me/south0wind/2775
Mandati quindi a fare la stessa fine battaglioni della 54° brigata meccanizzata (appena ricostituita nelle retrovie dopo esser stata a sua volta distrutta) e della 25° brigata parà
https://t.me/rybar/36077

E, in questa situazione, il “comandante in capo” sta pensando alla controffensiva propagandistica verso Cherson… non solo distraendo da questa linea, già disastrata, risorse importanti, ma anche condannando a morte i soldati che sta dirottando sul fronte sud. Ogni tentativo di raggruppamento, infatti, non passa inosservato e uomini e mezzi sono oggetto di attacco già nelle retrovie, ben prima di raggiungere la linea di fronte. E’ appena stato distrutto il 70% di una divisione artiglieri a Nikolaev, per esempio. Nikolaev che non è linea di fronte, in questo momento.
https://t.me/WarDonbass/74074

In altre parole, questa politica dissennata sta aumentando a dismisura le perdite fra le fila ucraine. Molte delle quali, ripeto, sono frutto di attacchi mirati a caserme e depositi ancor prima che di combattimenti diretti. La politica di Kiev, in conclusione, sta contribuendo attivamente alla sua stessa “demilitarizacija”, allo smantellamento del suo stesso potenziale militare ancor prima del suo effettivo impiego.
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Paolo Selmi
Tuesday, 26 July 2022 08:44
26/07 ore 08:00 aggiornamento

Dal fronte, sostanzialmente nulla di invariato rispetto all’ultimo aggiornamento di ieri sera.

QUELL’ATTRAZIONE UN TEMPO FATALE...

Che ora fatale non è più. Sviluppo questo tema su due piani.

1. Torno ancora sulla fallita operazione di dirottamento di aerei da combattimento russi sventata dai servizi segreti con la partecipazione attiva dei diretti interessati, ovvero dei piloti contattati.
Come notava ieri un reporter russo, i servizi segreti britannici, architetti di questa e altre operazioni, sono fermi a una visione del popolo russo vecchia di oltre trent’anni, di prima della caduta Muro di Berlino. Il popolo russo è cambiato, avendo sperimentato l’Occidente, quella scatola strana con sopra un’etichetta, “Zapad” per l’appunto, e dentro tanti contenuti strani, affascinanti, che vanno dritti alla pancia (“edonismo”, “consumismo”, “usa-e-getta”) prima ancora che alla testa (“libertà”, “democrazia”, ovvero il sistema che consente di arrivare ai contenuti “di pancia” di cui sopra).

Si badi, non ho detto “capitalismo”, che invece sarebbe stata veramente la cosa che mi sarebbe piaciuto scrivere. Il motivo è semplice: il modello della Russia a trazione “Russia Unita” (ma anche KPRF…) è il capitalismo monopolistico di stato-paternalistico-patriottico cinese. E non entriamo in questo ginepraio altrimenti le “piccole note” diventano una monografia, e tra qualche minuto devo scappare al timbro. Limitiamoci a constatare che, citando l’adagio popolare, in questo momento tira MOLTO di più il “carro di buoi”. E i servizi segreti britannici e natovskie in generale sono ancora convinti che basti mandarli al concertone dei Metallica più una partita sottobanco di jeans e calze di nylon per fargli bruciare i pasport. Non è più così.
https://t.me/vysokygovorit/8870 et
https://soldier-moskva.livejournal.com/568979.html

Avessero visto Dviženie vverch (2017, ne parlo ampiamente nel mio lavoro sull'emulazione socialista in URSS
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_%D1%81%D0%BE%D1%86%D0%B8%D0%B0%D0%BB%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%B8%D1%87%D0%B5%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B5_%D1%81%D0%BE%D1%80%D0%B5%D0%B2%D0%BD%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B5_in_URSS
) si sarebbero risparmiati questo danno incalcolabile, dal punto di vista sia del valore perso coi bombardamenti subiti, sia della rete smantellata. Sull’immagine, invece, i cinegiornali luce occidentali fanno buona guardia e il danno è stato arginato alla popolazione russofona. Che comunque è quella che conta in questo conflitto, e lì la “bella figura” l’han vista tutti, cittadini ucraini compresi.

2. E’ una notizia che collego alla prima. Circa 200 macchine al giorno passano il confine, attraverso l’unico punto di transito della zona di Zaporož’e, per tornare nei territori liberati. Vedere le proprie famiglie, tornare a vivere con loro, ma soprattutto lavorare:
“Many Ukrainians say that they are also returning in search of work, which they were not provided with on Ukrainian (Kyiv-controlled) territory”
https://en.topwar.ru/199477-evropejskie-zhurnalisty-s-kazhdym-dnem-vse-bolshe-ukraincev-vozvraschajutsja-na-podkontrolnye-rossii-territorii.html

Inoltre, nei territori liberati le tariffe per i servizi essenziali costano MOLTO meno. Questa tabella lo mostra abbastanza chiaramente. Gas, luce, acqua, affitti meno cari.
https://t.me/boris_rozhin/58057

Ancora una volta, da un lato la propaganda, dall’altro la realtà. E lì hai voglia a minacciare 15 anni di galera a chi fa il pasport russo.
Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 25 July 2022 19:31
25/07 ore 19:10 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta aggiornata
https://i.ibb.co/vd1BJWM/25-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/hmrNSHt/25-07-eng-1.jpg

L’attenzione è tutta a SUD, dove la centrale termoelettrica rappresenta l’ultimo settore non ancora colorato di rosso (a differenza dei settori ai lati). Centrale dove l’attacco non si è ancora concluso, ma dove i combattimenti in corso stanno volgendo a favore dei russi e delle milizie del Donbass.
https://t.me/boris_rozhin/58262
https://t.me/boris_rozhin/58263

La freccia azzurra sulla carta verso nordovest (BACHMUT) infatti rappresenta la RITIRATA delle truppe ucraine dalla centrale stessa, coperta il più possibile dalla loro aeronautica con elicotteri e aerei (come anche indicato sulla carta stessa).
https://t.me/rybar/36077

Continua la battaglia per POKROVSKOE (ibidem), oggetto di attacchi sempre più intensi.

CI MANCAVA LA SPY-STORY…

Questa storia se la ricorderanno in molti, specialmente per come è andata a finire…

Ritorno su quanto accennato stamane, perché la storia si è arricchita di nuovi dettagli. I servizi segreti russi (FSB) hanno bloccato un tentativo di dirottare aerei da combattimento russi oltremuraglia e arrestato i principali indiziati: aerei di tipo SU-24M, SU-34 E TU-22M3, nella fattispecie.
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

Ai piloti russi che si fossero prestati era promesso un premio in denaro e cittadinanza per loro e le loro famiglie di un Paese della UE. Notiamo, per inciso, che è di oggi la notizia che LE AUTORITA’ UCRAINE MINACCIANO OGGI, PER CHI OSASSE RICHIEDERE LA CITTADINANZA RUSSA (il famoso “pasport”), QUINDICI ANNI DI GALERA!
https://antifashist.com/item/kiev-grozit-ukraincam-15-godami-tyurmy-za-poluchenie-rossijskogo-pasporta.html
Sempre per inciso, notiamo che SONO OLTRE NOVANTAMILA I PASPORT GIA’ CONSEGNATI AGLI ABITANTI DELLE REGIONI DI ZAPOROZH’E E CHERSON. E la tendenza è all’ulteriore aumento.
https://t.me/WarDonbass/73944

Torniamo alla “proposta indecente” dei servizi segreti ucraini: Il premio in denaro pattuito PER CIASCUN AEREO sarebbe stato FINO A DUE MILIONI DI DOLLARI.
https://t.me/rian_ru/172155
Si partiva con un milione, quello della "taglia" offerta ufficialmente dalla legge promulgata a inizio conflitto dalla RADA e, tramite contatti telefonici individuali e prosecuzione su messenger, si arrivava anche a due. Si riporta dalle intercettazioni:

“Il nostro obbiettivo è l’aereo. E voi questo lo capite benissimo. Noi siamo disposti a pagare per questo. Sul sito della Rada c’è scritto che noi paghiamo ufficialmente per questi oggetti un milione (di dollari NdR). Possiamo anche andare più in su di un altro milione, glielo garantisco”
“"Наша цель — это самолет. И вы это прекрасно понимаете. Мы готовы за него платить. У нас на сайте Верховной рады написано, что мы платим официально за такие вещи миллион (долларов. — Прим. ред.). Можем с вами договориться — отдельно сверху еще миллион, я вам гарантирую”
https://ria.ru/20220725/fsb-1804699798.html

Come contropartita, si chiedeva video, del pilota vicino al suo aereo con ben visibile un cartello col numero di controllo fornito dai servizi segreti ucraini.
https://ria.ru/20220725/verbovka-1804866770.html et
https://t.me/zvezdanews/86767 et
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

Quindi si procedeva a un ANTICIPO di quattromila dollari in contanti, tramite corrieri (corrieri anch’essi arrestati).
https://ria.ru/20220725/fsb-1804699798.html

GARANTIRE L’ASILO POLITICO ALLE LORO FAMIGLIE avrebbe dovuto rappresentare la ciliegina sulla torta. Romania e Slovenia dovevano essere i Paesi di destino a cui chiedere cittadinanza. “L’organizzazione è seria” (организация серьезная), assicuravano i servizi segreti.
https://t.me/zvezdanews/86768
Naturalmente, una volta che le loro famiglie avessero raggiunto i punti assegnati oltrecortina, sarebbero state sotto “l’ascella protettiva” della CIA. Avere la famiglia in ostaggio, avrebbe consentito ulteriori ricatti e pressioni sugli aviatori, a questo punto decisamente “incentivati”, “stimolati” a far quello che loro gli avessero “chiesto” di fare.
https://ria.ru/20220725/fsb-1804699798.html

Per esempio, AVVELENARE IL COPILOTA CON CLONIDINA, con effetto 30-40 minuti dal decollo, quindi “scorta” di caccia ucraini intorno e atterraggio in “aeroporti da loro controllati” (https://t.me/boris_rozhin/58259). La clonidina è stata ritrovata in un nascondiglio fra le foreste vicino a VOLGOGRAD, 2 colli con 10 ampolle.
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

Questo piano era stato orchestrato con la partecipazione diretta del Mi-6 britannico (ibidem). Uno dei mediatori è stato il bulgaro Christo Grozev, uno dei capoccia del gruppo Bellingcat, finanziato dal NED e non solo da lui (ibidem).
https://t.me/boris_rozhin/58264

Grozev, “bruciato” dai media russi
https://ria.ru/20220725/verbovka-1804866770.html
ha ammesso la propria partecipazione all’operazione,
https://twitter.com/christogrozev/status/1551582549113184257
et
https://threadreaderapp.com/thread/1551535542180929536.html
ma solo per “documentare” quanto stava accadendo… (“Yes, we were chronicling one of the wackiest counter-counter-intel operations of all time. And the docu is still on.”)

Peraltro, le informazioni acquisite nel corso di questa operazione, hanno consentito ai servizi segreti russi di acquisire informazioni rilevanti per l’abbattimento di ulteriori obbiettivi militari ucraini.
https://tass.ru/proisshestviya/15299503

COSA CHE GROZEV NEGA, anzi dice che le carte degli ucraini state diffuse DOPO aver scoperto il doppio gioco dei piloti… erano VOLUTAMENTE FALSE.
qui alcuni schemi, mappe, rotte diffuse oggi
https://t.me/boris_rozhin/58261

Verrebbe anche da credergli. Peccato che due SU-27 ucraini sono stati abbattuti nell’aeroporto KANATOVO di KIROVOGRAD grazie alle stesse. Giusto per esempio.
Ma anche, sempre per esempio, visto che i servizi segreti ucraini hanno dovuto dare ai piloti tutte le posizioni della loro CONTRAEREA da evitare accuratamente per evitare di “rovinare l’acquisto”… tali posizioni sono state fatte saltare dall’artiglieria russa:
https://t.me/zvezdanews/86770

L’operazione, quindi, grazie ai piloti che hanno fatto doppio gioco collaborando col controspionaggio russo,
https://t.me/zvezdanews/86778
si è conclusa non solo con un fallimento, ma con un disastro per informazioni riservate e di rilevanza nazionale finite nelle mani sbagliate, un’intera rete di spionaggio smantellata e… beffa finale.


Infatti, tutti i soldi anticipati dagli ucraini, è notizia di adesso e CON BUONA PACE DI GROZEV, saranno utilizzati per RICOSTRUIRE DONECK e LUGANSK. SOLDI “NATOVSKIE” che, per una volta, faranno una buona fine:
https://antifashist.com/item/operaciya-ugon-rossijskih-samolyotov-kiev-prosponsiroval-vosstanovlenie-donecka-i-luganska-i-vydal-shemy-raspolozheniya-pvo-i-aerodromov.html

DAI TRE PORTI IN MANO A KIEV LE NAVI USCIRANNO A GRUPPI, MEGLIO, A “KARAVANY”

Dopo l’ISTERIKA dei giorni scorsi, il comunicato ufficiale dell’autorità portuale ucraina, che specifica anche che ci saranno delle navi-guida alla testa della carovana:
https://antifashist.com/item/v-portah-odesskoj-oblasti-nachali-formirovat-karavany-s-zernom.html
Direi che l’acqua sul fuoco gettata dai turchi già sabato ha ridotto la provokacija a quello che era, al che si sono dati da fare per approntare le carovane.

SU RISHI SUNAK E LA SUA CROCIATA ANTICINESE…

“1/ China and the Chinese Communist Party represent the largest threat to Britain and the world’s security and prosperity this century.

Read this thread👇on how I will face down China.

2/ I would close all 30 of China’s Confucius Institutes in the UK - the highest number in the world. Almost all UK government spending on Mandarin language teaching at school is channelled through university-based Confucius Institutes, thereby promoting Chinese soft power.”

Mi fermo qui a “leggere il thread”, perché poi è ancora peggio: il vero morbo che attanaglia l’occidente è l’idiozia dei suoi governanti (o aspiranti tali). Che la Cina sia “la più grande minaccia per la GB e per il mondo”… è una frase che si commenta da sola.

Mi sofferm invece su un’altra “perla”. Chiunque mi conosca, sa come la penso sugli Istituti Confucio, “longa manus” di Pechino di nome e di fatto. Detto questo, E MI LIMITO AL NOSTRO “FU” BELPAESE (ma non escludo che tale situazione accada anche altrove), occorre anche DENUNCIARE A GRAN VOCE che TALI ISTITUTI hanno colmato il VUOTO TOTALE di un MINISTERO, quello dell’Università e della ricerca, che più che tagliare fondi non ha fatto. E QUESTO ha fatto COMODO a TUTTE le facoltà, non solo quelle di orientalistica, che tutto sommato son quelle che ne han meno bisogno, ma di TUTTE LE ALTRE, perché colmava la lacuna non solo dei corsi di mandarino, o dei corsi di letteratura, ma anche dei corsi di filosofia, dei corsi di storia, a seconda di come si era conciati, più o meno male, con le risorse...

NON STUPIAMOCI POI SE LE DISPENSE APPROVATE E APPRONTATE DA TALI ISTITUTI PER PREPARARE E PORTARE UN ESAME SIANO “BENEVOLE” SU CERTI ARGOMENTI O “GLISSINO” SU ALTRI: non è ingenuità, ma pura e semplice malafede. Specialmente perché non ho ancora sentito UNA, dico UNA, voce autorevole in ambito accademico levarsi ufficialmente, PER ESEMPIO, contro il “libro e moschetto” del regime fascistoide di Kiev.

Ma torniamo sul pezzo: “ti pago i prof, ti pago i corsi, figlio mio, cosa vuoi che sparli anche di me stesso? Che mi faccia autocritica, magari col cappello da somaro che fa tanto wenhua dageming (文化大革命grande rivoluzione culturale)?” Non fa una piega… Il problema non sono loro, siamo noi, in primis.

D’altro canto, nell’anniversario della nascita organizzano un bel ciclo di conferenze su Lu Xun (ancora! Si, ancora su Lu Xun il “Gorkij cinese”…) o, in parallelo con altri istituti, una nuova iniziativa sulla filosofia di Laozi: vengono da Pechino a parlare i più grandi nomi di oltremuraglia, paga tutto Pantalone… perché non approfittarne per i nostri studenti? Che aprono un po’ i loro orizzonti?

La soluzione, pertanto, non è chiudere quei centri, ma FARE IL PROPRIO DOVERE in termini della cosiddetta “ALTA FORMAZIONE”, CREARE CATTEDRE, CORSI IN CIASCUN ATENEO, DI QUALITA’ E INDIPENDENTI DAI CENTRI CONFUCIO. Quindi, il Centro Confucio, come il Goethe, senza andare tanto lontano per le facoltà di germanistica, resta un valido e APPREZZATO partner a cui affiancarsi per iniziative comuni, eccetera eccetera. Basta che non sia il Goethe/Confucio a dettare la linea.

Rishi dice invece “chiudiamo”: e qui siamo alla caccia alle streghe, il che è INACCETTABILE. Poi mi viene in mente che si candida a prendere il posto di Johnson, e tutto torna… Basta che non arrivino al “Dio è con noi”… “No, Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli…” (Il buono, il brutto, il cattivo).

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Monday, 25 July 2022 08:41
25/07 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Cartina aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/N2X1Tkd/24-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/3mSNct2/24-07-eng.jpg

La parte in rosso vivo sull’ingrandimento segnala gli ultimi aggiornamenti accertati, ovvero l’avanzamento della linea di fronte a BACHMUTSKOE,
https://t.me/wargonzo/7640
anticamera di BACHMUT (Artemovsk) da nordest. Contemporaneamente, si segnala una sempre minore tenuta di POKROVSKOE, ora accerchiata da nord e libera già per metà a sud. Vedremo gli sviluppi.

La centrale termoelettrica Uglegorskaja è ancora teatro di scontri, segno che le truppe ucraine stanno ancora opponendo resistenza per non consentire lo sfondamento di quella direttrice estremamente importante. Perdere la zona a sud di ARTEMOVSK, tra l’altro, consentirebbe alle truppe russe di aggirare con maggior facilità la città e circondarla quantomeno su tre lati.

MISERIA DEI SERVIZI SEGRETI NATOVSKIE

La FSB comunicava ieri di aver sventato un tentativo di corruzione di piloti dell’aeronautica russa che, in cambio di soldi e passaporto occidentale, avrebbero dovuto DIROTTARE i loro caccia su aeroporti europei e chiedere poi asilo.
https://t.me/readovkanews/39209
Se siamo arrivati a questo copione unto e bisunto, vuol dire che restano solo quelli dei film di Pierino e relativa “insegnante al mare” o, più in tema, “soldatessa alle grandi manovre” e poi li han tirati fuori tutti.

MISERIA DELLA PROPAGANDA À LA ARESTOVIČ

A proposito di filmacci trash e tormentoni estivi con giri di do e arrangiamenti vintage, passati sulle radio locali ogni due per tre, a quelle latitudini gira sempre il tormentone della controffensiva a Cherson, tormentone che passano sui rulli dei cinegiornali luce nostrani con la stessa frequenza.

Non ci sono passato sinora per non darvi troppo risalto, visto che nessuna controffensiva a Cherson è in corso, nessuna truppa da mille russi è accerchiata, nulla di nulla se non quattro foto scattate prima di prendersi qualche pallottola e, purtroppo per chi riceve questi comandi, a volte a costo di qualche pallottola e morti sul campo. A uso e consumo di un flusso di armi che deve continuare: per farne che cosa è un altro discorso.
https://t.me/RVvoenkor/20835

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 24 July 2022 22:53
ripubblico perché pare non sia stato caricato. In caso di doppione me ne scuso:

24/07 ore 22:00 aggiornamento

ODESSA


Arrivato in giornata il comunicato ufficiale del Ministero della difesa russo:

“Presso il porto di Odessa, nel territorio dei cantieri di riparazione navi, con razzi ad alta precisione e lunga gittata, lanciati dal mare, è stata distrutta una nave da guerra ucraina che si trovava lì ormeggiata, oltre che un magazzino di missili antinave Harpoon inviati dagli USA al regime di Kiev. Sono stati quindi messi fuori uso impianti per la riparazione e la modernizzazione delle navi della marina militare ucraina.”
В морском порту города ОДЕССА на территории судоремонтного завода высокоточными ракетами большой дальности морского базирования уничтожен находившийся в доке украинский военный корабль и склад поставленных США киевскому режиму противокорабельных ракет «Harpoon». Также выведены из строя производственные мощности предприятия по ремонту и модернизации корабельного состава военно-морских сил Украины.
https://t.me/rybar/36034

Confermata quindi la tesi di ieri, e ribadito il concetto che chi pensasse di trarre vantaggio dalla situazione creatasi per implementare il traffico di armi o mettere “al sicuro” i propri armamenti, non ha ancora capito il senso dell’accordo siglato ieri. In particolare, continuando ad ammassare Harpoon con cui attaccare navi da guerra russe distanti un centinaio km dal confine delle acque territoriali ucraine.

DAL FRONTE

Due notizie rilevanti:

La prima, appena giunta dalle agenzie di stampa, riguarda la LIBERAZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA UGLEGORSKAJA
https://t.me/WarDonbass/73921
et
https://t.me/RVvoenkor/20800
La sua liberazione minaccia la linea difensiva a sud di ARTEMOVSK e mina gravemente la sua tenuta.

La seconda, speculare, riguarda SEVERSK, a nord di cui i soldati russi e le milizie del Donbass avrebbero sfondato la linea di fronte, nella battaglia per le alture da cui si controlla la città (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/20796?single
In particolare tagliando la strada da SEVERSK A SEREBRJANKA e isolando quest’ultima
https://t.me/boris_rozhin/58213

In questa operazione lenta, ma costante, di DEMOLIZIONE dell’infrastruttura militare ucraina a difesa del nucleo centrale delle proprie forze armate, ovvero il blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, è possibile notare come nessun passo in avanti sia fatto lungo linee mediane, ma sempre parterndo dai margini, riducendoli e creando quindi microsacche SOLO QUANDO questa operazione non esponga le falangi più avanzate nell’offensiva al fuoco incrociato delle formazioni nemiche intorno alla stessa.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 24 July 2022 22:31
24/07 ore 22:00 aggiornamento

ODESSA


Arrivato in giornata il comunicato ufficiale del Ministero della difesa russo:

“Presso il porto di Odessa, nel territorio dei cantieri di riparazione navi, con razzi ad alta precisione e lunga gittata, lanciati dal mare, è stata distrutta una nave da guerra ucraina che si trovava lì ormeggiata, oltre che un magazzino di missili antinave Harpoon inviati dagli USA al regime di Kiev. Sono stati quindi messi fuori uso impianti per la riparazione e la modernizzazione delle navi della marina militare ucraina.”
В морском порту города ОДЕССА на территории судоремонтного завода высокоточными ракетами большой дальности морского базирования уничтожен находившийся в доке украинский военный корабль и склад поставленных США киевскому режиму противокорабельных ракет «Harpoon». Также выведены из строя производственные мощности предприятия по ремонту и модернизации корабельного состава военно-морских сил Украины.
https://t.me/rybar/36034

Confermata quindi la tesi di ieri, e ribadito il concetto che chi pensasse di trarre vantaggio dalla situazione creatasi per implementare il traffico di armi o mettere “al sicuro” i propri armamenti, non ha ancora capito il senso dell’accordo siglato ieri. In particolare, continuando ad ammassare Harpoon con cui attaccare navi da guerra russe distanti un centinaio km dal confine delle acque territoriali ucraine.

DAL FRONTE

Due notizie rilevanti:

La prima, appena giunta dalle agenzie di stampa, riguarda la LIBERAZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA UGLEGORSKAJA
https://t.me/WarDonbass/73921
et
https://t.me/RVvoenkor/20800
La sua liberazione minaccia la linea difensiva a sud di ARTEMOVSK e mina gravemente la sua tenuta.

La seconda, speculare, riguarda SEVERSK, a nord di cui i soldati russi e le milizie del Donbass avrebbero sfondato la linea di fronte, nella battaglia per le alture da cui si controlla la città (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/20796?single
In particolare tagliando la strada da SEVERSK A SEREBRJANKA e isolando quest’ultima
https://t.me/boris_rozhin/58213

In questa operazione lenta, ma costante, di DEMOLIZIONE dell’infrastruttura militare ucraina a difesa del nucleo centrale delle proprie forze armate, ovvero il blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, è possibile notare come nessun passo in avanti sia fatto lungo linee mediane, ma sempre parterndo dai margini, riducendoli e creando quindi microsacche SOLO QUANDO questa operazione non esponga le falangi più avanzate nell’offensiva al fuoco incrociato delle formazioni nemiche intorno alla stessa.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 24 July 2022 00:05
24/07 ore 00:00 Aggiornamento su Odessa

Persino il NYT, in un pezzo come da copione interamente improntato alla condanna senza se e senza ma, si è lasciato scappare il commento di un anziano funzionario delle Nazioni Unite.

Nota prima di riportare il testo: il MAY NOT ("potrebbe non") è unicamente legato al fatto che l'articolista non dà ancora per certo il fatto che abbia o meno colpito il granaio, non quanto segue come ragionamento. (It was unclear what the strikes were targeting and whether any grain infrastructure was hit.). Da otto ore sappiamo che nessun granaio è stato toccato, per stessa ammissione della responsabile dell'agenzia stampa ucraina. Quindi il MAY NOT da otto ore lo si potrebbe anche togliere:

La Russia POTREBBE NON AVER tecnicamente violato l'accordo, dal momento che non impegna a non attaccare le parti dei porti ucraini che non sono usate direttamente per l'esportazione del grano, dice un anziano funzionario delle Nazioni Unite.

"Russia may not have technically violated the deal, since it did not pledge to avoid attacking the parts of the Ukrainian ports that are not directly used for the grain exports, according to a senior U.N. official. "
https://www.nytimes.com/live/2022/07/23/world/ukraine-war-russia

Infine, le commissioni di ISPEZIONE di TUTTE LE NAVI INTERESSATE IN ENTRATA E IN USCITA dai TRE PORTI AUTORIZZATI (Odessa, Černomorsk, Južnyj) sono COMPOSTE DA ESPONENTI DI TUTTE LE PARTI (Ucraina, Turchia e Russia, punto C. dell'accordo, testo integrale qui),
https://strana.news/news/400635-tekst-sohlashenija-ob-eksporte-ukrainskoho-zerna-dokument.html
Pertanto, sparare sui carichi significherebbe uccidere deliberatamente i propri uomini già mandati in bocca al nemico a ispezionare i carichi. In questi quattro mesi di guerra, chi ha ucciso i propri (a Kramatorsk e non solo), direttamente e indirettamente con ordini suicidi, è stato qualcun altro.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Saturday, 23 July 2022 18:24
23/07 ore 18:00 aggiornamento

ŽDËM PROVOKACIJU


“Aspettiamo la provocazione”: questo il commento di un lettore russo alla notizia di ieri dell’apertura delle “vie del grano” dai tre porti del Mar Nero ancora in mano al regime di Kiev. E la provocazione è arrivata.

Quanto riportato dai cinegiornali luce nostrani non sto neppure a rimbalzarlo su queste poche righe. Il punto nodale che forse non è chiaro, e che vale la pena ribadire, è che da ieri a oggi sul campo di battaglia non è cambiato nulla: nella fattispecie, consentire l’esportazione del grano non significa che ODESSA SIA DIVENTATA DA IERI UNA SPECIE DI ZONA FRANCA, dove si possono accumulare e smistare a piacimento armi, munizioni, soldati e quant’altro.

Qui la prima, prevedibile, ipocrisia, su cui imbastire la provocazione di stamattina: del resto, chi ha tempo non aspetti tempo…

Premesso questo, ad andare a fuoco, stamattina, era una MOTOVEDETTA, come mostrano questi due filmati, che riprendono lo stesso luogo da due postazioni diverse in due momenti diversi.
https://t.me/boris_rozhin/58054
https://t.me/boris_rozhin/58067

Per la precisione, si tratta della motovedetta L 451 Malin in forza ai marò ucraini, (десантно-штурмовой катер L 451 «Малин» ВМС Украины)
https://t.me/readovkanews/39115
Sempre nello stesso lancio di agenzia, si precisa che il deposito del grano si trova a OLTRE UN KM dal luogo dell’attacco.

Ma arriviamo alle 15:59 e all’agenzia di stampa ufficiale ucraina UNIAN… parliamo quindi di quasi due ore fa, ma fa niente: l’ansa è come il prezzo della benzina, basta un niente e si alza di mezzo euro, poi a scendere… con calma, che fretta c’è? Stesso discorso per le notizie: c’è tempo per le rettifiche… e poi fuori tempo massimo basta non parlarne più… è così che funziona.

Cosa dice quest’agenzia?
Per bocca di Natal’ja GUMENJUK, direttrice del centro stampa di coordinamento delle forze di difesa “Sud”, nessun granaio è stato colpito, nessuna infrastruttura danneggiata, nessun morto o ferito. Quattro Kalibr son stati lanciati, due abbattuti, due hanno raggiunto l’obbiettivo. Ne è nato un incendio localizzato ben presto domato.
https://www.unian.net/war/udar-rossii-po-portu-odesse-23-iyulya-popali-li-rakety-v-hranilishche-s-zernom-novosti-odessy-11914260.html

Fine dell’ISTERIKA mattutina, che va avanti ancora nelle sue onde lunghe occidentali, il lavoro per esportare il grano continua:
https://t.me/boris_rozhin/58068

Infine, ciliegina sulla torta a questo attacco ai granai che poi ai granai non era, l’uscita di poco successiva alla rettifica della Gumenjuk (16:47) del MINISTRO DELLA DIFESA TURCO HULUSI AKAR. Dopo aver sentito gli ucraini, aggiunge di aver sentito anche i russi, e dice, nel comunicato ufficiale:
“Inoltre, quando li abbiamo sentiti, i russi ci hanno assicurato di non centrare assolutamente nulla con questo attacco e di stare studiando attentamente e dettagliatamente la questione”
“Bunun yanı sıra Rusya ile yaptığımız temasta da Ruslar kesinlikle bu saldırıyla alakalarının olmadığını, konuyu çok yakından ve ayrıntılı bir şekilde incelediklerini bize belirttiler.”

E quindi, dopo aver gettato acqua sul fuoco, conclude:
“Ma noi continuiamo a compiere i nostri doveri come da accordi siglati ieri, gli accordi da noi conseguiti, e abbiamo ribadito nuovamente, nei nostri colloqui, che auspichiamo che le parti continuino con calma e pazienza a cooperare su questo punto”.
“Fakat biz orada dün yaptığımız anlaşmadaki, vardığımız mutabakattaki sorumluluklarımızı yerine getirmeye devam ediyoruz ve biz tarafların sükunetle, sabırla burada sakin bir şekilde iş birliğine devam etmelerinden yana olduğumuzu da yine görüşmelerimizde dile getirdik.”
https://www.trthaber.com/haber/gundem/bakan-akardan-odessadaki-patlamaya-iliskin-aciklama-696745.html

Avanti, quindi. Nessuno spazio alla versione ucraina, perché subito dopo ne rivela una russa che la nega totalmente. Una versione, quella “russa”, per cui le virgolette sono d’obbligo, visto che – nota un commentatore assai acutamente – a dire che non c’entrano nulla non è il ministro della difesa RUSSO, ma quello TURCO che lo RIPORTA dal colloquio con lui intercorso.
https://t.me/mig41/19383

E’ talmente tanta la fretta, per i turchi, di spegnere questa provokacija sul nascere, che parlano prima di, o al posto dei, russi. A prescindere di come la si giri, provokacija su un un fatto che non c’entra nulla, ovvero obbiettivo militare e non civile che non compromette in alcun modo il funzionamento e l’operatività dei magazzini del grano, oppure provokacija inventata al 100%, dal momento che oggi l’artiglieria è andata a cercare altro, sempre di provokacija si è trattata.

In ogni caso, il messaggio dei turchi agli ucraini è stato inequivocabile. E molto probabilmente, la rettifica della portavoce GUMENJUK è arrivata a seguito di quel “colloquio” intercorso.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie particolarmente rilevanti, domani notte.
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Paolo Selmi
Saturday, 23 July 2022 10:21
23/07 ore 10:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermata stamane la situazione lasciata ieri sera, ovvero aumenta la pressione delle truppe russe e delle milizie del Donbass ma, per il momento, la linea difensiva imbastita dalle ff.aa. ucraine tiene, al netto di diserzioni e consegne in prigionia.
https://t.me/rybar/35991
La mossa di trasferire i gruppi di difesa territoriale da ovest a est ha fornito quel ricambio di carne da cannone tale da tenere occupate posizioni che altrimenti sarebbero state già abbandonate. A prescindere dalla valutazione etico-morale di mettere un cinquantenne o anche più (fino a sessant’anni) richiamato in fretta e furia in prima linea, il problema è anche tecnico-militare: quanto possa tenere una linea del genere nel momento in cui i russi cominceranno a fare sul serio. Vedremo gli sviluppi.

UN SYSTÈME OÙ TOUT SE TIENT...

Diamo un’occhiata a questa carta militare americana sul Donbass oggi:
https://t.me/pilainfo/2088

Ma proprio un’occhiata, prima che vada insieme la vista. La prima cosa che si nota (e la più importante, a mio avviso) è che siamo arrivati al NOCCIOLO, al NUCLEO vitale di questa configurazione armata e rafforzata da otto anni di creazione di trinceramenti, bastioni, campi minati, eccetera.

La linea BLU ormai è un riccio rinchiuso su sé stesso, con gli aculei ben piantati sui capisaldi esterni. UN SISTEMA DOVE TUTTO SI TIENE, indubbiamente, ma che può permettersi anche il lusso di perdere pezzi senza perdere tutto, a differenza di SEVERODONECK e LISIČANSK.

Che è quello che ZALUŽNYJ si affannava da mesi a spiegare al “comandante in capo”. Tornando alla divisione millenaria fra “PIENI” e “VUOTI” delle teorie militari di oltremuraglia, qui è (quasi) tutto pieno, lì c’erano troppi vuoti, usati infatti magistralmente dai russi per formare sacche e arrivare al “RIEN NE TIENT”, al nulla si tiene, alla Caporetto che abbiam visto sotto i nostri occhi.

Da qui la scelta di tornare alla modalità schiacciasassi, fiaccando continuamente la resistenza della linea difensiva, delle retrovie, delle linee di comunicazione e approvvigionamento, tramite un’intensa attività di artiglieria. Anche qui, vedremo gli sviluppi di questa azione.

SMELLS LIKE TEEN SPIRIT IN SALSA COSACCA

Tre quarti di secolo fa i loro nonni e bisnonni, in quei paraggi, con lo stesso strumento, suonavano Katjuša; oggi i nipoti tornano ai Nirvana, in questo grunge della steppa che ben si attaglia al momento storico attuale.
https://t.me/interbrigady2022/413

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 22 July 2022 18:00
22/07 ore 18:00 situazione aggiornata

SEVERSK-SOLEDAR-ARTEMOVSK


Carta aggiornata, del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/n8dSXJD/22-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/qNkXmZ9/22-07-eng.jpg
Partiamo da

SEVERSK

Il gruppo “O” che se ne sta occupando da quando i gruppi “Z” e “V” che hanno liberato LISICHANSK sono andati in licenza, ha adottato ormai da giorni questa tattica.

Circondata la città, ha cominciato ad attaccare tutte le alture circostanti e, man mano che una zona abitata non era più sotto minaccia dei tiri esterni dell’artiglieria, a liberarla strada per strada, a questo punto facendo valere la propria superiorità numerica (in particolare degli artiglieri). Questo ha rallentato enormemente l’azione ma ha ridotto altrettanto notevolmente le perdite, a parità di risultato. Ai singoli gruppi di soldati ucraini progressivamente isolati , separati dai loro compagni, non resta alcuna scelta se non la resa:
https://t.me/RVvoenkor/20561

Questo lo sanno benissimo anche le ff.aa. ucraine che stanno sacrificando in questa città già persa i gruppi di difesa territoriale provenienti dall’ovest. Quelli che se si fanno arrestare pur di non andare al fronte c’è un motivo, visto che è sempre notizia di oggi che due di questi reggimenti di civili ridotti a soldati dal regime di KIEV, in forze all’80° brigata motorizzata, sono stati dimezzati dalle perdite.
https://t.me/rybar/35967
Passiamo ora a

SOLEDAR e BACHMUT (ARTEMOVSK)

Occorre considerarli insieme perché legati da un comune avamposto difensivo, POKROVSKOE, che sta SALTANDO. La carta di RYBAR lo mostra molto bene. La zona SUD, che apre verso ARTEMOVSK, è in mano ai russi e alle milizie del Donbass (zona colorata in rosso più acceso). La zona NORD, che praticamente confina con SOLEDAR, è ancora tenuta dalle ff.aa. ucraine.

La linea però è saltata. Cade l’ultima difesa a EST di Artemovsk e anche lo stesso settore nord di POKROVSKOE è ora esposto ad attacchi anche da sud-ovest e ovest, a seconda di quanto riusciranno ad avanzare e ad accerchiarlo. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Friday, 22 July 2022 13:55
22/07 ore 12:30 aggiornamento

La giornata è iniziata e sta proseguendo come nei giorni precedenti. Un imponente fuoco di artiglieria sta smantellando le difese approntate dalle ff.aa. ucraine lungo le diverse direttrici di attacco da SLAVJANSK a BACHMUT. Fino a quando non sarà completata questa fase, difficilmente vedremo avanzamenti sul terreno degni di nota, anche se è lo stesso esercito ucraino ad accusare l’attacco a SOLEDAR anche da STRJAPOVKA, ovvero poco più a nord-est rispetto a dove, attualmente l’attacco è condotto. Ma come avrebbe detto Totò, sono quisquilie.
https://t.me/boris_rozhin/57936

GUERRA E FINANZA: QUANDO I CAPOCCIA DELL’ESERCITO DEVONO “TRANQUILLIZZARE” I MERCATI

Approfittiamo allora della situazione relativamente stazionaria per parlare ancora della conferenza stampa dei due capoccia a stelle e strisce riportata ieri. I due piazzisti, nel decantare il prodotto in vetrina, in questo caso gli HIMARS, hanno dovuto anche affermare:
“To date, those systems have not been eliminated by the Russians and I knock on wood every time I say something like that. And they're being very effective at using them, employing precision weapons against targets.”

Una falsità, l’ennesima, né la prima, né l’ultima… peraltro appena clamorosamente smentita dalla conferenza stampa di oggi del Ministero della Difesa russo, che ormai ne perdona ben poche:

“Nel periodo dal 5 al 20 luglio, in riferimento ai lanciarazzi multipli di tipo HIMARS e produzione USA, mandati in Ucraina, 4 postazioni di lancio e una macchina da trasporto e armamento razzi, sono stati distrutti tramite colpi mirati via terra e via aria.”
В период с 5 по 20 июля из реактивных систем залпового огня «ХАЙМАРС» производства США, переданных Украине, четыре пусковые установки и одна транспортно-заряжающая машина уничтожены высокоточным оружием наземного и воздушного базирования.

“Tra questi, due postazioni sono state distrutte nei dintorni di MALOTARANOVKA, una postazione e la macchina presso KRASNOARMEJSKA e la quarta postazione di lancio a est di KONSTANTINOVKA (DNR)”.
Из них две пусковые установки ликвидированы в районе населенного пункта МАЛОТАРАНОВКА, еще один «ХАЙМАРС» и транспортно-заряжающая машина в районе КРАСНОАРМЕЙСКА и четвертая пусковая установка – на восточной окраине КОНСТАНТИНОВКИ Донецкой Народной Республики.
https://t.me/rybar/35946

RYBAR si è chiesto IL MOTIVO di tale appunto, rivelatosi falso, in una conferenza stampa. E ha correlato l’andamento borsistico della Lockheed con vicende alterne dei suoi gioiellini di morte.
https://t.me/rybar/35936
Come è facile notare, con l’inizio del conflitto in UCRAINA, la LOCKHEED ha visto le sue azioni DECOLLARE; poi però in concomitanza con le sconfitte sul campo di giugno e luglio, CALARE. In particolare, in corrispondenza alle prime voci di ABBATTIMENTO DEGLI HIMARS
https://topwar.ru/198714-genshtab-vsu-pytaetsja-oprovergat-zajavlenie-minoborony-rf-ob-unichtozhenii-dvuh-ustanovok-himars.html
e altre ancora di CONTRABBANDO degli stessi verso i russi.
https://t.me/rybar/35394

Come si dice in questi casi… I MERCATI VOLEVANO UN SEGNALE. Meglio, uno degli azionisti di maggioranza dei capoccia più in alto dei capoccia che han preso l’altro ieri la parola, voleva un segnale. E il segnale è stato dato… e le azioni han ripreso a salire. Fino a oggi.

MOSCA NON E’ PIU’ IN EUROPA

Ieri i cinegiornali luce celebravano la nostra bravissima Cristoforetti, come la prima “europea” a uscire nel cosmo. Quindi, quelle cose che ci insegnavano a scuola, gli URALI, la Russia europea e la Russia asiatica… tutte fregnacce. L’Europa è solo la UE. Insegnanti di geografia prendere nota. Per la cronaca, la prima donna in assoluto a uscire nello spazio è stata quella che fino a ieri pensavo nella mia crassa ignoranza essere un’europea: Svetlana Evgen’evna Savickaja (Светлана Евгеньевна Савицкая), nata a MOSCA l’otto agosto 1948. La “passeggiata” fu compiuta il 25 luglio 1984 dalla base spaziale SALJUT-7:
https://rus.team/news/37-let-nazad-zhenschina-vpervye-vyshla-v-otkrytyy-kosmos

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 22 July 2022 08:37
22/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA


Questa carta, a cura dell’agenzia di stampa RIA,
https://t.me/boris_rozhin/57917
conferma sostanzialmente la situazione di ieri, con lievi avanzamenti a POKROVSKOE, peraltro evidenziati dalla cartina di RYBAR:
https://i.ibb.co/CPJXbfx/21-07-ru-1.jpg

La “quiete prima della tempesta” (затишье перед бурей), la chiamano tutti. Che peraltro quiete non è, vista la quantità di ordigni scagliati da una parte e dall’altra nel corso della giornata. Tuttavia, in questi giorni la situazione si è stabilizzata, in attesa che si completi da parte russa la rotazione (ротация) di uomini e mezzi per proseguire quindi nell’offensiva.
https://t.me/rybar/35928

Le priorità, in questo momento, sono essenzialmente TRE:
1. SLAVJANSK-KRAMATORSK
2. Alzare la linea di confine SOPRA la centrale atomica di ZAPOROŽ’E, di fronte ai cui attacchi TACCIONO COLPEVOLMENTE SIA L’ONU CHE L’AIEA!
https://t.me/readovkanews/38998
Questi silenzi, peraltro, la dicono lunga non solo sull’essere “super partes” di tali organizzazioni, ma sull’idiozia e irresponsabilità umana in generale: posso essere di parte, o nettamente a favore di una parte, ma se saltiamo in aria tutti perché la “mia” parte attacca con droni kamikaze i reattori di una centrale atomica, e dopo un appello ufficiale ed esplicito a pronunciarsi (https://t.me/readovkanews/38965) il discorso DOVREBBE, quantomeno, cambiare; DOVREBBE… ma così non è;
3. Alzare la linea di confine sopra CHERSON, che non può essere continuamente bombardata per rappresaglia.

La prima è oggetto di un’imminente offensiva, le altre dipendono strettamente dalla prima, è molto IMPROBABILE che siano condotte in contemporanea… salvo l’ingresso di ulteriori energie da parte russa, ovvero la rinuncia a “combattere con una mano sola”. Come questa rotazione sta dimostrando, non è ATTUALMENTE questo il caso.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 21 July 2022 19:37
21/07 ore 19:00 aggiornamento

La giornata di oggi ha visto un continuo martellare delle posizioni ucraine sia nel Donbass, che dove si prevede il loro tentativo di “controffensiva”. Le virgolette sono d’obbligo, perché in queste condizioni è possibile fare ben poco: fra il 16 e il 17 luglio sono state attaccate due caserme fra Nikolaev e Odessa con 920 soldati uccisi.
https://tass.ru/armiya-i-opk/15272949

In generale, la ricognizione costante delle linee nemiche (oltre a informazioni passate dalla resistenza locale) permette ai russi di individuare i punti di concentramento delle truppe nemiche e attaccarli in maniera molto efficace. Naturalmente, attacchi di questo tipo, a cui si aggiungono attacchi a depositi di munizioni e armi, piuttosto che alle linee fortificate nemiche, impediscono di imbastire un qualsiasi movimento offensivo e, di fatto, congelano la linea di fronte SUD. Cosa che in questo momento i russi vogliono per concentrarsi nel Donbass.

La giornata di oggi è stata dominata, dal punto di vista mediatico, dal dibattito sugli HIMARS. Dichiarazioni e nuove informazioni si sono susseguite. In particolare, è stata studiata la CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA di ieri del segretario alla difesa Lloyd J. Austin e del generale Mark A. Milley.
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3100301/secretary-of-defense-lloyd-j-austin-iii-and-chairman-of-the-joint-chiefs-of-sta/

Fra i tanti argomenti, la cosa che ha interessato ai russi è stata l’ammissione a denti stretti del fatto che IL PROBLEMA NON SONO I SISTEMI DI LANCIO, MA I MISSILI CHE DEVONO LANCIARE (e che vengono consumati a un tasso preoccupante e quindi da tenere sotto controllo):

The issue is not so much the system, the actual launcher, the issue will become ammunition and the consumption rates and the amount of weapon -- the amount of ammunition that's fired out of the HIMARS. We are looking at all of that very, very carefully on a day-to-day basis. We advised the secretary where we think the levels of risk are to our own force in terms of our readiness and capability and our equipment.
We think we're OK right now. And as we project forward into the next month or two or three, we think we're going to be OK. And we also are tied in very, very closely through the DepSecDef with the industrial base and the production management techniques that we have to continue to produce those weapons systems.

Come (quasi) tutti i salmi, che finiscono in gloria, anche il Milley rassicura il giornalista: siamo OK, ok?

L’altro argomento interessante di questa conferenza stampa è, A DOMANDA PRECISA SUI SISTEMI MISSILISTICI IN GRADO DI TIRAR GIU’ IL PONTE CHE COLLEGA RUSSIA A CRIMEA, la risposta evasiva dei capoccia a stelle e strisce. Essendo un resoconto stenografico, oltre all’AGAIN (ancora! Gliel’ha dovuto chiedere DUE VOLTE), ci sono anche gli ehm…:

Q: (Inaudible) again, wouldn't you want to provide longer range systems -- or rounds that could hit into Crimea and also that bridge that connects the Russian mainland with Crimea?
SEC. AUSTIN: We think we're -- we're -- what they have, what -- and -- and what they're working with has -- has really given them a lot of capability. So it -- it really is -- I mean, it'll be based upon how they're prosecuting this fight and what their needs are, so.
GEN. MILLEY: The other thing I'd say, Tom, on that is you get six rounds out of the -- out of a HIMARS. With the GMLRS, you only get one if you use ATACMS. So the -- you know, the -- there -- there's a difference here in volume. Volume matters. And they're both point, they're both precision, and they -- they're both very effective, but right now, the GMLRS is really fulfilling their need, and every time I talk to Gen. Zaluzhnyi, they're being very, very successful with them.


E quando cominciano con le ripetizioni, i balbettii e gli “you know”, possiam stare pur tranquilli… che è il contrario.

ARGOMENTI ULTERIORI utili li offre invece questo approfondimento su ukraina.ru, dove un esperto sostanzialmente spiega come mai gli HIMARS inizialmente erano molto ostici per i russi. Il fatto sta che questa è la PRIMA guerra esplicitamente condotta dalla NATO contro la RUSSIA. Prima di allora ci si era scontrati sì, anche con combattimenti aspri fra, per esempio, AN-NUSRA in Siria (armata e addestrata da turchi e americani) e istruttori e truppe speciali russe in appoggio all’esercito SIRIANO. Ma mai a questi livelli.

La contraerea russa (ex-sovietica) se la cavava egregiamente con le armi ucraine (ex-sovietiche). Ma questi erano dispositivi nuovi. C’è voluto del tempo per studiarli, capirne l’impiego da parte del nemico, ed elaborare le relative contromisure. Il risultato si è cominciato a vedere ieri, quando 12/12 HIMARS, lanciati in due serie da sei, sono stati abbattuti.
https://ukraina.ru/20220721/1036733640.html

QUESTO avvantaggia enormemente i RUSSI, rispetto ai NATOVSKIE. I primi si stanno facendo un corso accelerato di aggiornamento sulle nuove armi in dotazione al nemico, i secondi invece sono al momento a bocca asciutta. I primi recuperano trofei o armi al mercato nero, le smontano, rimontano, e fanno andare le rotelline dei loro ingegneri. I secondi, nulla di tutto questo.

Per questo, desta qualche preoccupazione il DELIRIO del MINISTRO DELLA DIFESA UCRAINO Aleksej Reznikov, riassumibile nella formula: “Venite e testate tutte le vostre nuove armi da noi! Le accogliamo a braccia aperte!” (al che la Zacharova ha fatto notare che più che “da noi” sarà proprio il popolo ucraino a fare da cavia a questo ennesimo esperimento, quindi “su noi” forse sarebbe il modo corretto di rendere questa ennesima uscita criminale di un regime altrettanto criminale).

Riporto solo una frase di questo delirio: “Penso che per i nostri partner in Polonia, USA, Francia, Germania, o per i nostri partner turchi, questa sia una buona occasione per testare i loro armamenti” (Я думаю, что для наших партнеров в Польше, США, Франции, Германии, или наших турецких партнеров, хороший шанс протестировать свое оборудование)
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15257165

L’Ucraina come poligono internazionale e il popolo ucraino come carne da cannone. Gli USA, e non solo loro, sono perplessi. E si badi, non per motivi etici! CHI, POI? NATOVSKIE che usavano come cavie i soldati ucraini per i loro esperimenti nei biolaboratori? LORO… scrupoli etici? Il motivo vero è ben più terra terra: provo i gioiellini, me li rubano, me li copiano e li usano contro di noi, o li rivendono sul mercato mondiale a un prezzo inferiore! Magari li passano pure ai cinesi in segno di amicizia… anche no!

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 21 July 2022 12:38
21/07 ore 12:30

CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL… O DI SPOT PUBBLICITARI SULLA PELLE DEL “PROPRIO” POPOLO…

Proprio” popolo inteso non come appartenenza, ma come POSSESSO e DISPOSIZIONE ESCLUSIVA: come carne da macello.

Ma andiamo con ordine. Sia nel primo, che nel secondo caso, stiamo parlando degli HIMARS. Vi ricordate la “nuova tattica” dell’artiglieria ucraina? Ovvero lanciare gragnuole di OL’CHA, SMERCH, URAGAN per ingannare i radar e far finire i colpi alla contraerea e poi lanciare subito dopo gli HIMARS contro l’obbiettivo (meglio se civile…) prefissato? Della serie “E poi arriva lui, bello bello”…?
Risultato:
- NON SOLO STAN FINENDO GLI HIMARS a disposizione, che han dato in quantità inferiori rispetto alle reali necessità belliche (oltre ad averli impiegati nel loro terrorismo di stato),
- MA ANCHE SON QUASI ESAURITE LE SCORTE DI OL’CHA, SMERCH E URAGAN che hanno “sacrificato” come pedoni per REGALARE UNO SPOT PUBBLICITARIO alle V2 d’importazione.
https://t.me/WarDonbass/73489
- V2 che all’atto pratico, senza trucco e senza inganno, cominciano anche loro a far brutta figura, come ieri notte sul ponte Antonovskij. A proposito, la fonte dei 12 HIMARS su 12 abbattuti stanotte è Kirill Stremousov, vicecomandante della regione:
https://t.me/WarDonbass/73486
- V2 che SONO SOTTO IL DIRETTO CONTROLLO DEI KURATORY, in una guerra SEMPRE MENO PER PROCURA E SEMPRE PIU’ DIRETTA FRA NATO E RUSSIA: coordinate degli obbiettivi provenienti dai satelliti NATO, elaborazione delle stesse da parte di personale NATO, e passaggio degli ordini da parte degli ufficiali NATO sul campo, partono tutti da WASHINGTON. Ogni lancio di HIMARS è, quindi, la dimostrazione plastica di un’Ucraina ridotta a colonia.

Tornando alla situazione di penuria di armi e munizioni, se ne è accorta anche Liberatiòn: “A court de munition et face à un ennemi russe qui ne lésine pas sur les moyens, le pays attaqué dépend désormais complètement des armes occidentales pour espérer s’en sortir.” (https://www.liberation.fr/international/europe/les-livraisons-darmes-au-compte-gouttes-placent-lukraine-au-bord-de-la-rupture-20220720_6ZKWHSIDE5FNBEFE3ELUCHKH5Q/)

I NATOVSKIE, ormai direttamente coinvolti, cercano di correre ai ripari, cercando il più possibile di evitare brutte figure: è di sei giorni fa la RISOLUZIONE del DIPARTIMENTO DI STATO a stelle e strisce per la FORNITURA di 500 MILIONI DI DOLLARI di armamenti all’ESTONIA, ovvero allo HUB di smistamento, insieme alla Polonia, per LE ARMI DESTINATE ALL'UCRAINA. Nella fornitura son previsti:
- up to six (6) M142 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS) Launchers;
- up to thirty-six (36) M30A2 Guided Multiple Launch Rocket System (GMLRS) Alternative Warhead (AW) Missile Pods with Insensitive Munitions Propulsion System (IMPS) and Frequency Modulated Continuous Wave – Directional Doppler Ranging (FMCW-DDR) Proximity Height-of-Burst (HOB) Sensor Capability;
- up to thirty-six (36) M31A2 GMLRS Unitary High Explosive (HE) Missile Pods with IMPS and FMCW-DDR Proximity HOB Sensor Capability;
- up to thirty-six (36) XM403 Extended Range GMLRS (ER GMLRS) Alternative Warhead (AW) Missile Pods with IMPS and Side Mounted Proximity Sensor (SMPS) HOB Capability;
- up to thirty-six (36) XM404 Extended Range GMLRS (ER GMLRS) Unitary Pods with IMPS and SMPS HOB Capability;
- and up to eighteen (18) M57 Army Tactical Missile System (ATACMS) Missile Pods.
Also included are M28A2 Low Cost Reduced Range Practice Rocket (LCRRPR) pods; ruggedized laptops; training equipment; publications for HIMARS and munitions/missiles; and other related elements of program and logistic support
https://www.dsca.mil/press-media/major-arms-sales/estonia-m142-high-mobility-artillery-rocket-system-himars

Molti di questi, per esempio gli M57 ATACMS, sono i famosi missili in grado di fare 300 km che gli USA giurano-e-spergiurano-giurin-giurello di non pensare neppure minimamente di fornire all’Ucraina. Infatti li danno all’Estonia, poi da lì… “not my problem”. Ma torniamo al punto di partenza.

Cosa vanno a fare in Ucraina questi ordigni? Andrebbe chiesto ai capi. E allora chiediamolo:
Davvero ZELENSKIJ, o ZALUZHNYJ, pensi di cambiare le sorti di un conflitto, di QUESTO conflitto, con magari neanche 150 sistemi missilistici (somma aritmetica = 168 ma “up to”, “fino a”…)?
Che dall’Estonia ora che ti arrivano fanno in tempo a cambiare di mano altre tre volte?
e pure a finire in mani sbagliate?
O a essere oggetto di una soffiata e fatti saltare ancora all’ovest?
Ma anche ammesso e non concesso che arrivi una qualche decina, di questi sistemi missilistici e razzi avveniristici a corredo… che fai?
Li fai fuori per obbiettivi dimostrativi / simbolici, fosse anche il tanto odiato ponte sulla Crimea, il municipio di Sebastopoli, la stazione centrale di Kursk (perché oltre non vai neanche con quelli…) quindi?

Il tuo esercito è semplicemente ANNIENTATO come carne da cannone giorno dopo giorno, deposito dopo deposito, postazione dopo postazione, caserma dopo caserma, nel DONBASS. Ivi incluse le “nuove acquisizioni”, come i natovskie M777 individuati e fatti saltare ieri:
https://t.me/zvezdanews/86427

E opera di CONTROBATTERIA, ovvero individuazione di fuochi d’artiglieria al momento della loro esposizione al lancio e relativo fuoco di artiglieria per metterli fuori uso, che solo ieri ha portato a colpire:
1 batteria di URAGAN
1 batteria di AKACIJA
8 GRAD
9 mortai D-20 e
8 mortai D-30.

E questo porta a un’ulteriore considerazione, caro Zelenskij/Zaluzhnyj. Ad aggravare una situazione già PESANTE, ci sono infatti “CATTIVI CONSIGLI” anche se in buona fede, venuti da “CATTIVI CONSIGLIERI” (i kuratory che ormai decidono DIRETTAMENTE la tua campagna militare), CHE HANNO DETERMINATO UNA PESSIMA, DISASTROSA STRATEGIA.

In sostanza, se riprendiamo la cartina generale,
https://i.ibb.co/FhD8yCH/20-07-ru-1.jpg
l’esercito ucraino si aspettava quello che ci saremmo aspettati un po’ tutti. Ovvero che, dopo il ritiro di un INTERO FRONTE (intorno a KIEV), la partita del DONBASS fosse risolta con la formazione di una GRANDE SACCA. In particolare tale sacca doveva partire da BALAKLEJA e arrivare a PAVLOGRAD.

Le ff. aa. ucraine erano lì che li aspettavano, pronti a tagliare la falange non appena introdottasi a cuneo verso sud e a chiuderla, a sua volta, in una sacca per poi liquidarla. Così non è stato.

L’attacco è partito da tutt’altra parte, senza formare nessuna grande sacca, ma tante microsacche e obbligando i difensori a puntellare, volta per volta, postazioni diverse nello spazio e nelle linee di approvvigionamento che le collegavano alle retrovie. In parole povere, li han fatti correre come dei matti da un punto all’altro senza riuscire a concludere nulla, se non il proprio, progressivo, annientamento causa gravi perdite riportate.

Anche qui, non è per rincarare la dose, ma per ragionare su dati concreti, questo è il contatore attuale delle perdite ucraine secondo il Ministero della difesa russo:
260 aerei
144 elicotteri
1577 droni
356 sistemi missilistici
4135 carri armati
762 lanciarazzi multipli
3174 obici e mortai
4413 veicoli blindati
https://t.me/WarDonbass/73532

La maggior parte di tutti, nel Donbass, dove si è realizzata quella “STRATEGIA DELLA LAVATRICE” di cui parlavamo in un lavoro di qualche settimana fa. Le truppe migliori, migliaia, se non decine di migliaia di uomini e mezzi, consumate sempre più in questo sforzo inutile. Le stesse truppe, peraltro, che ora si vorrebbero impegnate nella cosiddetta “controffensiva” per punire le regioni ribelli del Sud (Cherson e Zaporozh’e).
https://t.me/WarDonbass/73494

Tornando quindi al nostro “comandante in capo”: Caro Zelenskij/Zaluzhnyj, cosa hai ottenuto? Hai fatto un bello SPOTTONE PUBBLICITARIO al kurator che te lo richiede, e per cui magari ti sta anche preparando una villa in Florida (come da tradizione, intestata alla moglie… a proposito, ieri la presidentessa era lì a firmare il rogito?), ma ti rendi conto che il prezzo da pagare è stato ED E’ mandare al massacro un intero popolo? che pensi sia il “tuo” popolo nel senso di cui sopra, ovvero di POSSESSO ESCLUSIVO e non di appartenenza?

UN POPOLO CHE, INFINE, E’ SEMPRE MENO “TUO” E SEMPRE MENO DISPOSTO A FINIRE NELLA LAVATRICE DOVE LO VORRESTI FICCARE. Fra le altre, è notizia di oggi che l’INTERA 100° BRIGATA DI DIFESA TERRITORIALE (città di Luck, bellissima città medievale sopra Lvov) si è rifiutata in tronco di prendere la tradotta e andare a morire all’EST. Tutti arrestati, graduati e soldati, il fatto resta.
https://t.me/WarDonbass/73526

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 21 July 2022 08:43
21/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA

Questa la carta a cura dell’agenzia RIAFAN
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/7/20/865123_full.webp
che mostra bene i contorni sempre più frastagliati di una linea di fronte sempre più incline a diventare base per la formazione di SACCHE locali.

La carta del collettivo di RYBAR, come ieri,
https://i.ibb.co/FhD8yCH/20-07-ru-1.jpg
rappresenta plasticamente l’intensità dei tiri di artiglieria lungo tutto l’arco di fronte interessato da questa offensiva. E, anche in questo caso, il grafico è decisamente esplicito: la stragrande maggioranza dell’attività offensiva è tutta concentrata lungo quell’arco.

Lo stesso non si può dire per le ff.aa. ucraine.

IL PONTE ANTONOVSKIJ E IL MAUSOLEO DI DIMITROV

In questo caso, non ditelo troppo in giro altrimenti gli rovinate la campagna vendite, ma son stati proprio gli HIMARS a fare cilecca. Da TRE giorni, sul ponte ANTONOVKSKIJ a Cherson, oggetto dell’ennesimo attacco terroristico targato NATO.

Ma come? Il loro gioiellino? Ebbene si…
Dopo due giorni di attacchi, NEANCHE UNA DECINA DI MISSILI HANNO RAGGIUNTO IL PONTE SUL DNEPR, COSTRUITO NEL 1985. Questo il filmato, a cura di un corrispondente dell’Izvestija che vale la pena di vedere:
https://www.youtube.com/watch?v=MWfhurkXV9g

Buco, cemento armato sfondato lungo il raggio del missile e poco più in là, fine. Il cratere non si è espanso, nonostante la carica esplosiva, auto e camion passano facendo uno slalom irreale fra buchi e detriti.

PRIMO CILECCA, un po’ come quando a Sofia tentarono di buttare giù il Mausoleo di Dimitrov: lo imbottirono di tritolo, ma rimase in piedi (primi fotogrammi di questo filmato):
https://www.youtube.com/watch?v=T879GHCez2Y&t=22s

Cemento armato d’altri tempi o missili inefficaci su strutture di quel tipo?

I russi stanno cercando di risolvere il problema alla fonte: ieri notte dodici lanci, dodici intercettazioni della contraerea. SECONDO CILECCA.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 20 July 2022 19:37
20/07 ore 19:10 aggiornamento

DAL FRONTE

La giornata di oggi è proseguita sulla falsariga degli ultimi giorni, con un’intensificazione degli attacchi e un progressivo avvicinamento della linea di fronte ai centri nevralgici della prima linea di difesa ucraina, quella che da SEVERSK va ad ARTEMOVSK (Bachmut). A questo proposito è di oggi l’annuncio di

BERESTOVOE LIBERA
Berestovoe, paese a nord est di SOLEDAR,
https://t.me/boris_rozhin/57772
Come mostra anche questa CARTINA
https://t.me/boris_rozhin/57773
è il primo pezzo a cedere. La pressione ora è sugli altri centri abitati di IVANO-DAR’EVKA (a N-O) e di BELOGOROVKA e JAKOVLEVKA (a S-O). Fortificazioni che hanno tenuto finora, ma che di fronte ad attacchi portati ANCHE da altre direzioni, causa sfondamento a Berestovoe potrebbero cedere. Aggiornamenti a seguire.

SEVERSK IN CORSO DI EVACUAZIONE
Notizia data in tarda mattinata,
https://t.me/WarDonbass/73387
e CONFERMATA NEL POMERIGGIO, la stessa incertezza nei tempi e nei modi è indice del contrasto fra ZELENSKIJ (“non un passo indietro”, tanto per cambiare…) e ZALUZHNYJ (la sua funzione l’ha svolta, salviamo i nostri uomini e portiamoli nelle fortificazioni che siamo riusciti ad allestire a rafforzare in queste settimane).
https://t.me/WarDonbass/73444
La sensatezza di questa mossa è data dal fatto di evitare morti inutili, l’ostinazione nel tenere posizioni insostenibili è data da scopi puramente propagandistici e, sostanzialmente, dal mancato rispetto di qualsiasi forma di vita, persino di quella dei suoi uomini, da parte del regime fascistoide di Kiev.

PROSEGUONO I COMBATTIMENTI A NOVOLUGANSKOE
A sud di Artemovsk, proseguono i combattimenti a Novoluganskoe, la cui liberazione abbiam già visto che porterebbe la linea di fronte direttamente alle porte di Artemovsk.
https://ria.ru/20220720/novoluganskoe-1803723558.html
Artemovsk rimane il PERNO su cui RUOTEREBBE L’INTERA LINEA DIFENSIVA UCRAINA, ARRETRANDO DA SEVERSK E DA SOLEDAR VERSO SLAVJANSK E KRAMATORSK. Artemovsk resterebbe il punto fisso. Il problema quindi è molto grande: perdere NOVOLUGANSKOE e la zona a sud, significherebbe far iniziare la battaglia per ARTEMOVSK. Perdere Artemovsk, significherebbe PERDERE LA “LINEA” di difesa e rischiare, per il blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, la formazione dell’ennesima “sacca”.

DRONI KAMIKAZE UCRAINI ESPLOSI SULLA PIU’ GRANDE CENTRALE ATOMICA D’EUROPA

Non immaginavo di trovare la notizia sui cinegiornali luce nostrani, e infatti non c’è. Quindi la riportiamo noi. Quando il regime di Kiev chiede nuove armi per “difendere i suoi bambini”, l’Occidente dovrebbe chiedersi, SERIAMENTE, cosa sarebbe successo oggi se i SUOI tre DRONI KAMIKAZE Switchblade avessero trovato una falla nello scudo protettivo della CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E. Allora quei “signori” avrebbero messo a repentaglio la vita non solo dei “loro bambini”, ma anche di quelli del resto d’Europa! O ci siamo già dimenticati di Chernobyl’? O ce ne ricordiamo solo quando ci fa comodo ricordarcelo? E poi chissenefrega… 3 Switchblade lanciati a bomba contro una centrale atomica NON DEVONO fare notizia?

Queste le immagini dell’attacco di oggi pomeriggio:
https://t.me/boris_rozhin/57790
E questo il video:
https://t.me/rybar/35872
Qui i resti
https://t.me/rybar/35873
e qui alcune immagini dei danni, che fortunatamente non hanno interessato i gusci protettivi dei reattori:
https://t.me/zvezdanews/86399

Ma no, non fanno notizia, come non ha fatto notizia il primo attacco di questa serie, datato 16/07 e già denunciato sul canale telegram della centrale atomica
https://t.me/zaes_energoatom/957
Allo stesso modo, non ha fatto notizia lunedì 18 l’attacco più pesante, con 11 lavoratori della centrale feriti
https://t.me/zvezdanews/86392

Il motivo di queste continue rappresaglie è semplice: un misto fra strategia della tensione verso i civili dell’area, da terrorizzare costantemente come NATO comanda, ricatto (bello e buono!) verso le cancellerie europee, che vedono il regime di Kiev “di che cosa è capace” e, non da ultimo, minaccia ai dipendenti della centrale stessa che, DA SETTEMBRE, FORNIRANNO NON PIU’ LE REGIONI CONTROLLATE DAL REGIME DI KIEV MA “LE ALTRE”, come appare da un comunicato ufficiale della centrale atomica datato 9/7.

“La linea ad alto voltaggio verso la CRIMEA, distrutta dai terroristi ucraini, è in ripristino. Saranno altresì costruite altre linee ad alto voltaggio verso MARIUPOL’, TAGANROG, ROSTOV SUL DON e da lì ancora in CRIMEA, così da creare UN CIRCOLO ENERGETICO INTORNO AL MARE DI AZOV.”
Восстанавливается уничтоженная украинскими террористами высоковольтная линия на Крым. Также будут построены линии на Мариуполь, Таганрог и Ростов-на-Дону и дальше на Крым, что позволит создать энергокольцо вокруг Азовского моря.

“Per includere la centrale nella rete di ROSATOM, occorre includerla anche nel sistema russo di gestione centralizzata. Per questo da MELITOPOL’ si sta tirando la fibra ottica fino a ENERGODAR”.
Для включения в сеть «Росатома» ЗАЭС нужно подключить к российской системе диспетчеризации. Для этого из Мелитополя в Энергодар проводится оптоволокно.
https://t.me/zaes_energoatom/955

9/7 comunicato, 16/7 primi attentati denunciati… e avanti così, fino a oggi, continuando a negare i problemi anzi, a negare l’esistenza stessa di una realtà che sta andando NELLA DIREZIONE OPPOSTA, e a tacere i crimini terroristici di Kiev, che rappresentano per NATO-UE (che sanno benissimo quanto sta accadendo!) la “soluzione” al “problema” (un problema che per i media non devono esistere)…

…finché qualcuno non ci intimerà, “cortesemente” certo, come si conviene fra “persone civili” quali noi siamo, e non come quegli orchi cattivi che fan vedere in televisione, di tenere le finestre di casa chiuse e proteggere le vie respiratorie con uno straccio bagnato: ci stiamo già allenando per questo.

SUL SECONDO FORUM DELLE COSIDDETTE “NAZIONI LIBERE DELLA RUSSIA”

Intanto, il 22-24/07 si svolgerà a PRAGA il “II FORUM DELLE NAZIONI LIBERE DELLA RUSSIA”.
https://freenationsrf.org/en.html
Sotto l’egida del NED, di USAID, ovvero della NATO.
https://colonelcassad.livejournal.com/7748748.html

Parlerà PAUL GOBLE, dell’INSTITUTE OF WORLD POLITICS,
https://www.iwp.edu/faculty/paul-a-goble/
insieme a tanta altra bella gente.

Tutti insieme, ipotizzeranno già il DOPO PUTIN. QUESTA LA MAPPA DELLA “COMUNITA’ DEI LIBERI STATI DELLA RUSSIA”
https://freenationsrf.org/assets/images/forum_eng/forum_image_eng_2.jpg
ovvero di come vorrebbero smembrarla. Guardiamola, visto che rappresenta un'agenda politica finanziata da WASHINGTON. Non era solo un delirio di Walesa, quindi.

Con questa ENNESIMA BUFFONATA, ACCOSTATA AI PROCLAMI VITTIMISTICI CHE CI MARTELLANO OGNI GIORNO, siamo al trionfo dell’IPOCRISIA di un Occidente sempre più vittima delle proprie manie di grandezza e deliri di onnipotenza.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 20 July 2022 12:09
20/07 12:10 aggiornamento

LOST IN TRANSLATION


Abbiamo appena passato mesi di scuola, da febbraio a giugno, con bimbi e ragazzi ucraini intruppati “ex abrupto” in un’aula a seguire come alieni lezioni altrettanto aliene e costretti – nella maniera più delirante mai concepita da mente umana – a trovare in un pezzo di plastica sul banco e relativo “gùgol translètor” un’ancora di salvezza, simulacro di un mediatore culturale inesistente, a sugello dell’inettitudine ventennale (la Turco-Napolitano che lo istituiva per legge, è del 1998) di questo sistema scolastico a pezzi; pezzi galleggianti, del resto, su quel mare di melma a cui è ormai ridotto il (fu) “belpaese”.

Questa, insieme ad altre oscenità anticostituzionali (se la parola Costituzione ha ancora quel senso che fino a poco fa le si attribuiva quando la si scriveva con la lettera maiuscola) denunciate peraltro su queste pagine, (cfr. l’ottimo lavoro di Daniele Barbieri, “Scuola italiana, studenti ucraini: valutazione fa rima con discriminazione ma anche con demagogia e schifo.” https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23220-scuola-italiana-studenti-ucraini-valutazione-fa.html), non finiscono mai di stupirmi in negativo.

Oggi però non siamo noi terzo mondo a mostrare le nostre miserie… ma nientepopodimeno che i NATOVSKIE ai massimi livelli! E’ di qualche giorno fa (17/07), infatti, una notizia che mostra quanto questo schifo sia esteso oltralpe… e oltremanica.

In questo caso, però, la TRAGEDIA diventa FARSA, anzi, BARZELLETTA: “MoD struggles to fill interpreter roles to work with Ukrainian troops training with UK Army”
https://inews.co.uk/news/mod-struggles-to-fill-interpreter-roles-to-work-with-ukrainian-troops-training-with-uk-army-1742386

E come tutte le barzellette inizia con il “ci sono”:

Ci sono 10.000 soldati ucraini in una base militare dalle parti di MANCHESTER.
Arrivati settimana scorsa, prima tranche di una (lunga?) serie di soldati mandati in Inghilterra, DISTRIBUITI SU TRE BASI, “A STUDIARE”… tanta roba: “weapons handling, battlefield first aid, fieldcraft, patrol tactics and the law of armed conflict.”

Mi vedo già la scena… “Sir, they do not speak english…”
E al “sir” parte l’embolo: “Come dont-spicc-inglish? Come si permettono? Lo parlano ovunque, pure gli italiani!”

Mossa successiva, geniale… “AAA CERCASI”!!! Sui social frequentati dagli Ucraini!
Questa parte del testo:
This is really urgent . . . The need for interpreters is really high and will remain high till the end of the summer. We are experiencing a lack of interpreters.

La barzelletta continua. I candidati così recuperati, sono quindi sottoposti a una rigida, severa, intransigente selezione…

Qui inizia la parte di come si svolge il colloquio, da parte di un’agenzia di reclutamento specializzata (recruitment agency Worldwide Language Resources):
Mark Harry, a director at WLR’s UK office in Buckinghamshire, wrote: “We have been asked to support an immediate requirement for a high amount of linguists for the training of Ukraine soldiers here in the UK. “This means that we are urgently looking for linguists for an immediate start.”

Mark Harry, capofiliale di un’agenzia già AVVEZZA a servire i NATOVSKIE. Questi i “clienti” della WLR della Carolina del nord: “Nato, the US National Security Agency, the FBI, the US Department of Defence, US Navy Seals, Australian Defence Force, US Defence Intelligence Agency as well as the UK’s Ministry of Defence and Foreign, Commonwealth and Development Office”.

Qui però la WLR comincia a “non capire”. Durante l’incontro su ZOOM per fare una prima selezione, si accorge che su 250 candidati pochissimi hanno esperienza. Ma il “committente-selezionatore” continua a insistere che il livello B2 (“upper intermediate” per parlare) va più che bene.

E il rappresentante della WLR constata amaramente: “To tell the truth I was a little bit surprised by the way they conducted the interview. They claimed they didn’t need professionals, and this sounded crazy to me as we are talking about weapons, not toys. You need people who speak fluent English and understand the responsibility for mistakes.
“A dirti la verità son rimasto un po’ sorpreso da come han condotto la selezione. Loro insistevano di non aver bisogno di professionisti e mi sembrava una pazzia, perché parliamo di armi, non giocattoli. Ma tu hai bisogno di gente che l’inglese lo parla bene, e capisce la propria responsabilità qualora traducesse male qualcosa”…

Risposta del portavoce del Ministero della difesa di sua maestà:
Soldiers from the armed forces of Ukraine training in the UK are under constant supervision by qualified British Army instructors and are assessed throughout the basic soldier training programme on their ability to safely handle weaponry.
“All translators supporting the programme must have a minimum of NATO Level 2 interpreter skills and therefore have the skills required to effectively communicate and explain instructions during the training.

Che in parole povere significa: va tutto bene! I soldati ucraini sono in buone mani, tutti i traduttori son bravissimi, devono essere minimo di livello NATO 2 (la vendetta), quindi sono in grado di far tutto quanto richiesto. Tiè, prendi e porta a casa. Anzi,

“Comunque vada panta rei…
And singing in the rain…”

Al che il sig. Mark Harry ha preferito non commentare.

E comunque, alla peggio, c’è “Gùgol translètor”…

Aggiornamenti dal fronte a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Wednesday, 20 July 2022 08:41
20/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA


Questa volta di READOVKA
https://readovka.news/news/104997
Che con approssimazione, ma efficacemente, mostra (doppio click sull’immagine) l’evoluzione della linea di fronte da SEVERSK ad ARTEMOVSK (Bachmut) in questa ultima settimana. Come è facile notare, in questo periodo di licenza per il grosso delle truppe russe (gruppi Z e V), è stato svolto il compito preparatorio di
- avvicinare il più possibile la linea di fronte ai centri abitati che costituiscono, di fatto, i centri nevralgici della linea di difesa ucraina a EST e
- contemporaneamente, indebolire costantemente la linea di fronte con attacchi intensi di artiglieria, come è possibile vedere da questa cartina di RYBAR:
https://i.ibb.co/Z1WkWSb/19-07-ru.jpg
La distribuzione degli attacchi e l’intensità degli stessi è inequivocabile, secondo uno schema di attacco consolidato e che va avanti da mesi.

QUANDO UN BLINDATO PORTA LA VITA, E NON LA MORTE

Mentre la propaganda del regime di Kiev e gli altrettanto fascistoidi cinegiornali luce nostrani celebrano le lodi degli HIMARS, odierne V-2 e come tali destinate alla stessa fine, ci concentriamo oggi su questo blindato, per la prima volta in azione in assoluto: si tratta del ROBOT SMINATORE PROCHOD-1 (Проход-1).

Questo è il video che lo ritrae all’opera nel Donbass
https://t.me/boris_rozhin/57626

E questo è un video che mostra le funzioni del modello:
https://www.youtube.com/watch?v=YibPyp_--3U

Un gioiellino robotizzato, montato sul pianale di un carro armato T-90, con davanti una fresa in grado di raspare tutto quello che c’è da raspare e provvisto di anche di un dispositivo radio in grado di entrare nelle frequenze e far brillare ANCHE le mine radiocomandate.

Completa il kit il KAMAZ a fianco che costituisce la base di radiocontrollo del mezzo. In questo immenso, tragico autosalone delle armi che è diventato l’Ucraina, mi piaceva dare notizia di un blindato che porta la vita, anziché la morte.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 July 2022 19:24
19/07 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nel complesso la situazione al fronte vede l’intera linea di difesa ucraina sotto attacco.

A SLAVJANSK l’attacco è teso essenzialmente a “smussare”, ad “ammorbidire” la linea di difesa imbastita.
https://ria.ru/20220719/seversk-1803279320.html

Passando a EST, all’altezza di SEVERSK prosegue la battaglia per le alture intorno alla città, senza le quali come abbiam visto è impossibile liberarla, in quanto si resterebbe esposti ai tiri di artiglieria provenienti dalle colline.
https://antifashist.com/item/novost-o-vzyatii-severska-soyuznymi-vojskami-okazalas-prezhdevremennoj-kakova-realnaya-situaciya-v-gorode.html

SCENDENDO verso SOLEDAR, notiamo come la stessa sia sotto attacco da sempre più direzioni
https://ria.ru/20220719/soledar-1803476236.html
Anche i rinforzi provenienti da SEVERSK nei giorni scorsi, di fatto, non hanno creato una situazione di superiorità in grado di tenere e contrattaccare, anche se indubbiamente contribuiscono a irrobustire la linea difensiva in questo punto cruciale.

Il problema è che aumentando la pressione esercitata su questo punto, alla fine la difesa cede. Oltre ai tiri di artiglieria, contribuisce la riduzione progressiva degli spazi vitali intorno alle prime linee, a quei paesi come POKROVSKOE che pian piano cedono, smettono di fare da puntello, da argine, e aprono la strada ad attacchi su più direttrici: nel caso di Pokrovskoe verso BACHMUT a sud-ovest, oppure verso SOLEDAR a nord-ovest. Per il momento la città non è ancora libera, ma i russi e le milizie del Donbass sono riusciti a stabilirsi nella periferia a sud della stessa; il che comporta sempre più le minacce di cui sopra per la linea di difesa ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/57711

Infine, non è neppure di conforto per le ff.aa. ucraine sapere che linee di fronte “dormienti” segnano ulteriori arretramenti causa attacco russo. E’ il caso di STAROMAJORSKOE: paese sotto VELIKAJA NOVOSELOVKA, apre di fatto l’accesso a questa città, ben più importante,
https://t.me/boris_rozhin/57708
e allarga ulteriormente la linea di fronte a 50 km a ovest di UGLEDAR (140 km a nord di BEDRJANSK, che si trova a sua volta a un centinaio di km da MARIUPOL’). Il totale dei centri abitati liberati nella DNR passa a 254.
https://t.me/WarDonbass/73316

EPISODI EMBLEMATICI E LEGATI FRA LORO

Soledar, notte fra il 18 e il 19 luglio. Soldati ucraini ubriachi girano con alcuni locali e sparano alle finestre di una casa popolare (quelle di 9 piani fatte col copiaincolla in tutta l’URSS che abbiamo ormai imparato a conoscere bene) in Via Preobazhenskij, gridando in ucraino: “Dove sono i vostri figli separatisti? Perché si son nascosti?” (Де ваші сини-сєпари, чому сховалися?). Al che gli inquilini hanno chiamato la polizia che li ha portati via.
https://t.me/rus_bakhmut/6061

Riporto il fatto non PER DEMONIZZARE L’ACCADUTO: soldati demoralizzati, in costante pericolo di vita, frustrati dagli eventi avversi e da una popolazione che non li sostiene e che li considera “okkupanty”, in genere fanno questa fine. Lo riporto invece PERCHE’ E’ ACCADUTO, ovvero
- perché i cosiddetti “difensori” di SOLEDAR in realtà non sono considerati tali da quei cittadini a cui han rotto i vetri delle finestre;
- perché loro lo sanno benissimo e “in vodka veritas”, glielo hanno detto chiaro e tondo. Hanno gridato a quei vecchi nascosti dietro le tende: dove sono i vostri giovani? I vostri figli separatisti? Quei conigli (senso neanche troppo nascosto della loro ultima domanda)?
- Perché in questi OTTO ANNI di caccia alle streghe da parte del regime di Kiev nei territori da lui controllati, ha fomentato sempre più il rancore silenzioso di un popolo intero che ora non vede l’ora che se ne vada.

E reagisce, dignitosamente, e sempre più fermamente e convintamente, ad attacchi terroristici e rappresaglie che cercano di intimidirlo. Come a NOVAJA KRACHOVKA: case distrutte al 70% per punirla di essere particolarmente “attiva” e “propositiva” in questa fase di passaggio. Seimila, infatti, le domande da questa cittadina al 19/07 per ricevere il pasport russo:
https://ria.ru/20220719/grazhdanstvo-1803517237.html?ysclid=l5sfvb3nsp31025854
Eppure, oggi, proprio a Novaja Krachovka sono stati dati i primi pasport russi. Questo il filmato:
https://t.me/smotri_media/18921

Pur avvenuti a centinaia di km di distanza, questi due episodi non solo sono emblematici di una situazione, di un clima più generale, ma anche legati fra loro. Le continue rappresaglie nazifasciste, parte di una criminale - quanto ignorata qui da noi - strategia della tensione, non solo non stanno ottenendo l’effetto voluto, ma stanno accelerando il corso di tendenze ed eventi già in atto. E più le ff.aa. e le autorità ucraine ne sono coscienti, più reagiscono violentemente, più perdono ogni credibilità e legittimità di fronte ai loro, ormai ex, cittadini di quelle regioni: regioni che non erano state interessate nel 2014 dalla ATO, dalla cosiddetta “operazione anti-terroristica”, e che oggi sono perse PEGGIO di dove ancora si incaponiscono a mandare a morire un sempre più lontano, in ogni senso, “milione di baionette”.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 July 2022 12:48
19/07 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Continua l’offensiva russa e delle milizie del Donbass.
A SUD di Artemovsk, è in corso la battaglia per la liberazione di NOVOLUGANSKOE, la cui presa consentirebbe di avanzare verso ARTEMOVSK da SUD.
A SEVERSK, prosegue invece la liberazione delle alture che la circondano, senza le quali entrare in città sarebbe semplicemente suicida. Vedremo gli sviluppi.
https://t.me/boris_rozhin/57671

NOVAJA KACHOVKA IN MACERIE

Continua giornalmente la rappresaglia nazifascista contro i civili di Novaja Kachovka. Al momento le abitazioni danneggiate sono il 70% del totale, più 400 altre infrastrutture civili.
https://antifashist.com/item/rezhim-zelenskogo-povredil-70-zhilogo-fonda-novoj-kahovki.html
Si ringrazia la NATO per aver fornito al regime di Kiev gli HIMARS, di fatto finora adoperati come da istruzioni stragistiche dei kuratory per terrorizzare i civili dei paesi di confine: del resto, la NATO cambia il pelo ma non il vizio.

VINNICA MIETE ANCORA VITTIME ECCELLENTI

La resa dei conti continua: dopo il capo dei servizi segreti, ora tocca ai responsabili locali. E’ notizia di oggi il siluramento dei capi dei servizi segreti delle regioni di Charkov, Sumy, Poltava e Dnepropetrovsk’.
https://t.me/WarDonbass/73251
Vinnica continua a mietere vittime eccellenti, fra sospetti concreti e semplici paranoie, tipiche di ogni dittatura giunta al capolinea.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 July 2022 09:45
PPS ANCORA SULLO STRANO CASO DEL CARGO UCRAINO:

Una volta individuata rotta, occorre capire se AMMAN era scalo tecnico (rifornimento).

La ANTONOV gli aerei li faceva bene (1200 esemplari di questo modello, peraltro, esportati un po' dappertutto lungo il blocco dell'Est). Lo AN-12 è un cargo militare con un'autonomia di volo di seimila km.
https://antonov.com/en/history/an-12

6200 vuoto, per la precisione, e 3600 a quasi pieno carico (20 ton)
Максимальная дальность полета с нагрузкой 20 000 кг - 3600 км;
Перегоночная дальность 6200 км;
https://www.aviaport.ru/directory/aviation/an12bk/?ysclid=l5rv6ap4x2812009088

Da Niš aeroporto ad AMMAN aeroporto sono 1.791 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/amm-to-ini/

Per pura completezza di informazione,
Da Niš aeroporto ad RIYADH aeroporto sono 3.045 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/ini-to-ruh/
Da Niš aeroporto ad AHMEDABAD aeroporto sono 5.144 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/ini-to-amd/
Da Niš aeroporto ad DACCA aeroporto sono 6.528 km in linea d'aria
https://www.airmilescalculator.com/distance/ini-to-dac/

Amman NON era uno scalo tecnico, ma pianificato per un servizio preciso da compiere.
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Paolo Selmi
Tuesday, 19 July 2022 08:37
19/07 ore 8:00 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA

Questa volta dell’ISW
https://t.me/RVvoenkor/20233
che evidenzia in giallo le variazioni della linea di fronte e cerchia le zone dove il conflitto è più intenso.

DA SLAVJANSK A BACHMUT (ARTEMOVSK)

Con questa carta Rožin riprende l’idea di esaminare la zona di conflitto a partire dalla morfologia del terreno, ma lo fa in maniera molto più accurata, prendendo una carta fisica e aggiungendo le simbologie della carta militare:
https://t.me/boris_rozhin/57571
Notiamo quindi
- la linea rossa (russi e milizie del Donbass),
- la linea azzurra che vi si oppone,
- il grosso cerchio che rappresenta l’agglomerato SLAVJANSK-KRAMATORSK
- la linea fortificata fra due cerchi che rappresenta SEVERSK-SOLEDAR, mentre
- sotto si colloca (cerchio più piccolo) BACHMUT (Artemovsk)

Capiamo quindi perché il cerchio più a nord, SEVERSK, non può essere espugnato finché non si liberano le colline a ovest dello stesso, a meno di non voler fare da facile bersaglio per i pezzi di artiglieria sopra installati:
https://t.me/voenkorKotenok/38487
il CONTROLLO OPERATIVO su SEVERSK, quindi, significa che in questo momento sono stati i difensori ucraini a fare da bersaglio, ma con la loro ritirata è diventata zona grigia finché non si risolve il problema di cui sopra.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 18 July 2022 22:48
PS:

Dati aereo e volo:

Modello: Antonov An-12BK
Anno di costruzione: 1971
https://russianplanes.net/reginfo/19464

Codice aereo: UR-CIC
Ultimi voli:
15 Jul 2022 Belgrade (BEG) Ankara (ESB) MEM3088
16 Jul 2022 Ankara (ESB) Nis (INI) MEM3031
16 Jul 2022 Nis (INI) Amman (AMM) MEM3032
https://www.flightradar24.com/data/aircraft/ur-cic

Volo MEM3032 - Rotta: NIS (Serbia) - AMMAN (Giordania) - ER RYADH (Arabia Saudita) - AHMEDABAD (India) - DACCA (Bangladesh)
qui la cartina a cura di RYBAR
https://i.ibb.co/stLqQQW/1.jpg

Tornerebbe quindi la prima fermata in Giordania con quanto riportato, così come le altre informazioni circa armi di origine serba per il Bangladesh. ANCHE questo, ma non solo questo.
https://t.me/rybar/35776

ROTTA EFFETTIVAMENTE SEGUITA:
https://ic.pics.livejournal.com/makanom/46071093/1067734/1067734_800.jpg
et
https://ic.pics.livejournal.com/makanom/46071093/1068281/1068281_800.jpg

Come è possibile notare l'aereo vira per tornare indietro quando è già sul Mar Egeo.
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Paolo Selmi
Monday, 18 July 2022 18:57
SULLO STRANO CASO DEL CARGO UCRAINO PARTITO DALLA SERBIA E MAI ARRIVATO IN BANGLADESH

Gli svizzeri, come al solito, hanno meno peli sulla lingua e possono costituire una buona base di partenza, perlopiù in italiano:
https://www.rsi.ch/news/mondo/Mistero-sul-cargo-ucraino-di-armi-precipitato-in-Grecia-15483067.html

A maggior ragione, perché mettono già in discussione l’ipotesi del “guasto”:
Per il Governo di Kiev i primi accertamenti portano a ipotizzare un "guasto a uno dei motori", ma i video condivisi sui social dai testimoni hanno mostrato le immagini dell'aereo in fiamme mentre era ancora in volo. "Abbiamo sentito un rumore assordante e abbiamo visto una palla di fuoco avvicinarsi al suolo. Poi c'è stata l'esplosione", è una delle testimonianze raccolte dai media greci dagli abitanti di villaggi della zona.
(ibidem)

Andiamo subito all’assassino, che è sempre il maggiordomo, e lasciamo la suspance ai film di Bran de Palma. Ieri, come noto, il “comandante in capo” del regime di Kiev, ha silurato il capo dei servizi segreti con la motivazione ufficiale che gli ordini non son stati eseguiti e che questo ha portato a gravi conseguenze, e con la motivazione ufficiosa che c’eran troppe gole profonde: dopo Vinnica, dopo l’aereo cargo schiantatosi in Grecia… mmm… è proprio da complottisti cercare in questi tre avvenimenti un nesso, un rapporto causa-effetto?

Vediamo: su Vinnica ormai abbiamo approfondito a dovere la questione, e non ci torniamo. Traffico d’armi, riunione ai massimi livelli, un centro decisionale sparito con due Kalibr che hanno raggiunto i loro bersagli… DOPO UNA SOFFIATA. Non c’è dubbio su questo. E Zelenskij lo sa.

E il cargo ucraino schiantatosi su un campo greco? Nuovi particolari emergono. La notizia è di ieri ma nessuno l’ha ripresa, oggi, se non i canali russi. NATOVSKIE e UCRAINI preferiscono trincerarsi in un “impietoso” silenzio. I russi invece parlano. Questa la ricostruzione, quanto vera o quanto falsa non lo sapremo mai, visto che nuotiamo nel torbido, ma sicuramente non del tutto falsa, visto quel che è successo dopo. Tutto quanto riportato qui sotto viene da questo articolo,
https://t.me/russica2/47360
ripreso oggi dalla Komsomolskaja Pravda e dalla testata online Antifashist.com
https://www.kp.ru/daily/27419/4619181/?ysclid=l5qxknaxip121153231
https://antifashist.com/item/smi-ukrainskij-an-12-razbivshijsya-v-grecii-vez-oruzhie-nato-na-prodazhu-hezbolle.html
e da altre decine di testate.

Antefatto: il 28/06 il capo dei servizi segreti militari, ovvero facenti capo alle ff.aa. ucraine (ГУР ВСУ), Kirill Budanov, conferma direttamente l’accordo di FORNITURA DI ARMI UCRAINE AGLI HEZBOLLAH.

Cosa prevede questo accordo di fornitura?
- oltre 100 missili anticarro NLAW
- 55 Stinger
- c.a. 100 Javelin
PIU' (omaggio della ditta...)
- 500 kalashnikov e
- oltre 100 lanciagranate RPG 30

Prezzo: 9 milioni di dollari (incluse le spese di trasporto e la prebenda da lasciare nei vari punti di sosta, a partire dai serbi, da cui doveva partire e sarebbe effettivamente partito il tutto)

Un prezzo che è anche meno di franco fabbrica, inclusi costi di trasporto: anche qui una vendita ai saldi di merce mai acquistata.

Pagamento: ANTICIPO di 3 milioni di dollari (già versati) in una banca degli Emirati Arabi.

Rotta: SERBIA-BANGLADESH-GIORDANIA-PALESTINA

Ora, un paese CHE CHIEDE ARMI ALL’OCCIDENTE, ARMI NATOVSKIE (il piatto forte della fornitura), LE OTTIENE (per il momento) GRATIS E LE RIVENDE, PER GIUNTA AGLI HEZBOLLAH, è già una notizia non da poco. Una notizia da nascondere nel massimo riserbo.

TUTTAVIA ANCHE QUI, FRA I SERVIZI SEGRETI UCRAINI, QUALCUNO NON HA TENUTO LA BOCCA CHIUSA… UN'ALTRA SOFFIATA, e infatti il loro capo ha perso la testa. Ma non, questa volta, per fuoco nemico. Bensì, unendo i puntini, per quello amico.

Settimana scorsa il presidente degli USA è andato in Israele, dove pare (certe cose non sono pubblicizzate…) che la CIA e il MOSSAD abbiano firmato un accordo di cooperazione strategica. E uno di questi frutti pare sia l’informazione passata dai primi ai secondi di un volo contenente armi per i loro acerrimi nemici, destinato alla prossima volta che qualche loro blindato si azzardasse a fare il bello e il cattivo tempo nei territori occupati.

Come sapeva la CIA di questo volo? Da chi lo ha saputo? L'unica cosa che non "pare", è che Zelenskij non abbia dubbi in proposito.

Anche ai servizi segreti israeliani pare comunque non sia andata benissimo. Invece di scomparire nel nulla, nel Mar Egeo, il cargo a momenti ce la faceva ad atterrare, e comunque il suo carico di morte è stato visibile a tutti, cinegiornali luce inclusi, che non hanno potuto tacere COMPLETAMENTE la notizia.

Abbozziamo qualche conclusione:
1. L’UCRAINA VENDE LE STESSE ARMI CHE PRETENDE DALL’OCCIDENTE piangendo miseria
2. I SERVIZI SEGRETI UCRAINI SONO, di fatto, ACCESSIBILI ALLA CIA che ha pienamente accesso a segreti di Stato.
3. ALLA CIA CERTE OPERAZIONI NON DISPIACCIONO, salvo poi sacrificarle sull’altare di vecchie, nuove “amicizie”

Senza andare tanto lontano, il C-123 tirato giù dai sandinisti in Nicaragua il 5 ottobre 1986, fece emergere un traffico di armi a stelle e strisce, ohibò, sempre diretto all’IRAN, con i cui proventi la CIA finanziava i CONTRAS. Non male per il capofila dei Paesi liberi, democratici, belli e che profumano di pulito sempre, anche quando hanno le mani sporche di sangue. Peraltro, non stiamo parlando di un delirio complottistico, quale potrebbe essere sempre considerato quello sopra descritto, ma di Storia.

Qui, molto probabilmente, anche senza essere sepolto sotto le acque del Mar Egeo, tutto sarà messo a tacere, silenziato fra le ceneri e i fumi di quei rifiuti tossici scagliati nell’arco di un km dal luogo dello schianto, senza troppi clamori, anzi, senza più alcun rumore, dopo quella notte fra sabato e domenica, a parte il frinire millenario, ininterrotto, sempre uguale a sé stesso, di onnipresenti cicale.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 18 July 2022 15:43
18/07 ore 12:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Questa carta di Rozhin spiega molto bene come, in realtà, i proclami della DNR di una “Avdeevka semiaccerchiata” (Авдеевка взята в полукольцо https://t.me/WarDonbass/73117) siano da prendere MOLTO con le pinze:
https://t.me/boris_rozhin/57540

In realtà, la strada verso nord era già tagliata da giorni (ne avevamo anche parlato) e si è trattato quindi di un ulteriore rafforzamento.

La differenza, qui, sarà fatta SE – QUANDO sarà liberata KRASNOGOROVKA, il paese da cui nella cartina di Rozhin partono le tre frecce. Perdere Krasnogorovka priverebbe le ff.aa. ucraine dell’unica difesa contro l’unica strada attualmente funzionante, quella che da ovest va a ORLOVKA. Che comincerebbe a essere attaccata da NORD (le tre frecce frecce verticali a trattini). A quel punto, l’accerchiamento OPERATIVO sarebbe completo. Fino ad allora, da Avdeevka accerchiata per un quarto ad Avdeevka accerchiata per metà cambia poco nell’immediato: cambia molto, invece, se si considera che per arrivare a Krasnogorovka questi passaggi sono indispensiabili.

SEVERSK, SOLEDARSK E LA CACCIA AI GIOIELLINI “NATOVSKIE”


Questo reportage sul campo del corrispondente della Komskomolskaja Pravda Aleksandr Koc, ci parla di un lavoro molto importante, relativo a questa fase dell’operazione speciale.
https://www.kp.ru/daily/27419.5/4618975/

In particolare, il discorso verte su 500 fra le migliori unità sul campo e 50 pezzi di artiglieria, molti dei quali “NATOVSKIE” (M777, HIMARS e non solo), che da SEVERSK sono stati trasferiti a SOLEDAR per rinforzare le difese attualmente in difficoltà.

Su di loro stanno operando congiuntamente le forze speciali russe e le milizie della LNR: i primi, nel compiere ricognizioni coi droni, e dare la posizione ai secondi, i quali devono IMMEDIATAMENTE caricare gli obici da 152 mm “Giacint-B” e fare fuoco. Ai droni, sempre, il compito di controllare se l’obbiettivo è stato colpito. Le difficoltà di operare a una ventina di km di distanza sono, come è facile immaginare, notevoli. Avvicinarsi alla linea di fronte, inoltre, aumenta il rischio di farsi scoprire e finire, a propria volta, annientati sotto il fuoco di CONTROBATTERIA delle truppe ucraine.

Questo servizio spiega molto bene i tempi lenti dell’avanzata russa, anche in questa circostanza, e l’estrema cautela con cui ci si muove in questa prima fase della battaglia per SLAVJANSK e KRAMATORSK, che di fatto costituiscono il vero obbiettivo di questa fase.

Aggiornamenti a seguire.

PS Ringrazio Tonino per aver caricato tutti gli aggiornamenti quando ancora non era possibile commentare. Questo è il primo che provo a caricare autonomamente da venerdì.
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Paolo Selmi
Friday, 15 July 2022 12:43
15/07 ore 12:30 aggiornamento

SEVERSK

Il comando ucraino ha deciso di ritirare gradualmente le proprie unità dal centro abitato di SEVERSK. Secondo gli ordini impartiti, le posizioni dovranno essere lasciate in segreto e la ritirata procederà per piccoli gruppi (oggi, 8:39)
(Украинским командованием принято решение о поэтапном выводе своих подразделений с населенного пункта Северск. Согласно боевому распоряжению, позиции следует покидать скрытно и отходить мелкими группами.)
https://t.me/marochkolive/28922
Così il comandante delle milizie della LNR Andrej Marochko. Dopo quindi le prime scaramucce, le truppe ucraine hanno iniziato da ieri notte a ritirarsi ordinatamente.

Notizia confermata dopo qualche ora anche dai reporter, che informano dell’ingresso in città delle truppe russe, sia pur con MOLTA CAUTELA (с очень большой опаской).
https://t.me/WarDonbass/72730

Proprio da queste notizie sembra molto probabile che il comando sia tornato sotto Zaluzhnyj, nonostante Zelenskij gracchi e faccia gracchiare dai media che controlla proclami assurdi. Le ff. aa. ucraine hanno imparato la lezione di Gorskoe-Zolotoe, Severodoneck e Lisichansk, e
1. Stanno ritirando truppe e pezzi di artiglieria da SEVERSK per
2. Riposizionarle SIA A OVEST DELLA CITTA’, SIA SULLE ALTURE CHE ANCORA CONTROLLANO, al fine di martellare a loro volta chi volesse entrare in città (da qui la cautela tutta giustificata nell’entrare da parte delle milizie del Donbass)
https://t.me/epoddubny/11564
3. Portarle a SUD, verso SOLEDAR e ARTEMOVSK PER RAFFORZARE LE DIFESE (ibidem)
4. Rinforzare LA LINEA DIFENSIVA DI SLAVJANSK E KRAMATORSK
https://t.me/sashakots/34377
In poche parole, la miglior cosa che potessero fare coi mezzi a disposizione, nessun errore di nessun genere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 15 July 2022 08:43
15/07 ore 08:20 aggiornamento

SEVERSK-ARTEMOVSK


Una carta MOLTO interessante perché mostra la zona di conflitto a partire dai rilievi (collinari) presenti sul territorio.
https://t.me/zastavnyii/896
ROSSO: alture occupate da russi e milizie del Donbass
VIOLA: alture occupate dalle ff.aa. ucraine
strisce bianche: strade

CAMBIANDO PROSPETTIVA ACQUISTA ANCHE NUOVO SIGNIFICATO LO SVOLGIMENTO ATTUALE DELLE OPERAZIONI. PASSARE LA PRIMA LINEA DI SBARRAMENTO è, fondamentalmente, uno SCOLLINAMENTO, tranne che a SEVERSK che si trova già IN DISCESA (confermata la nota di ieri di Rožin).

A questo proposito notiamo come le prime notizie del giorno parlino già di un esito positivo dei combattimenti strada per strada a EST della città. Aggiornamenti a seguire.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/15738

La seconda linea di sbarramento è praticamente destinata a sparire nel momento in cui si scollina, perché si trova tutta a valle.

Resta la terza. A questo proposito, si capisce anche come l’attacco da nord non sia stato ancora condotto. Sarebbe un attacco IN SALITA. Ovvero con un dispendio enorme di uomini e mezzi. Meglio quindi fare come si è fatto sinora:
1. la piazza d’armi a nord costantemente, incessantemente martella le posizioni a SLAVJANSK e KRAMATORSK. Le “ammorbidisce”.
https://t.me/boris_rozhin/57188
2. Saltate le linee difensive a EST, mentre loro giungeranno a Slavjansk e a Kramatorsk da EST e da SUD, completeranno anche loro l’accerchiamento.
E’, in effetti, l’unico modo per risolvere la sacca con il minimo di perdite.

VINNICA

Arrivate anche le immagini dal satellite e relative ricostruzioni delle geolocalizzazioni dei lanci e della collocazione della Dom Oficerov che confermano quanto scritto ieri.
https://t.me/warfakes/4744
Immagine a sinistra:
DOM OFICEROV a ferro di cavallo
Colpite le ali (rettangoli rossi) con kalibr.
1-2-3 sono le immagini degli obbiettivi colpiti e danneggiati

Immagine a destra: DOVE si trova la DOM OFICEROV; In basso a sx (quadrato rosso).
Sopra un monumento di un Mig (quadratino giallo), immediatamente sopra, UN CENTRO MEDICO (NEJROMED)! Il reparto maternità si trova A 220 METRI A EST!
I frammenti dei missili abbattuti dalla contraerea ucraina (FRECCE ROSSE) sono andati a schiantarsi contro il centro medico a fianco.
E questo spiega le critiche piovute ieri alle ff.aa. ucraine sui social per la tattica criminale di continuare a usare, come se nulla fosse, dislocamenti a uso militare in mezzo a obbiettivi civili.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 July 2022 19:38
14/07 ore 19:30 aggiornamento

SEVERSK: COMBATTIMENTI STRADA PER STRADA


Oggi pomeriggio un ufficiale della milizia popolare della DNR (sottocolonnello Andrej Baevskij) annunciava che gran parte della città era sotto tiro, così come tutte le vie di comunicazione, che i soldati ucraini presenti in città opponevano una resistenza sempre più sporadica.
https://ria.ru/20220714/seversk-1802460878.html
Anzi, la conferenza stampa serale ufficiale dava notizia della fuga verso SLAVJANSK e KRAMATORSK di diverse formazioni armate ucraine, in previsione di un accerchiamento che sembra ormai imminente.
https://t.me/WarDonbass/72686

Rozhin nel commentare la prima notizia aggiungeva che la città si trova a valle, pertanto svantaggiata nel caso di combattimenti strada per strada, laddove gli attaccanti si troverebbero più in alto e quindi in grado di tenere sotto tiro gran parte della linea difensiva, che si troverebbe così esposta e di debole tenuta.
https://t.me/boris_rozhin/57114
Aggiornamenti a seguire.

All’altezza di SOLEDAR, confermata la liberazione dei due paesi a EST di STRJAPOVKA e NOVAJA KAMENKA.
https://t.me/millnr/9110

A facilitare l’offensiva verso ovest ci sarebbe anche il fatto, sempre più ricorrente, dell’abbandono delle posizioni assegnate da parte delle stesse unità ucraine, ormai completamente demotivate.
https://vz.ru/news/2022/7/14/1167678.html

Un’offensiva che sta sempre di più delineando i propri contorni, individuati penso abbastanza realisticamente da questa cartina, che mostra le possibili direttrici una volta rotta questa linea difensiva:
https://imgurl.argumenti.ru/news/news_id/20220714014510-780630.jpg
Questa cartina è a mio avviso molto importante perché mostra le TRE LINEE DIFENSIVE attualmente OPERATIVE:
- SEVERSK/BACHMUT/KODEMA, attualmente sotto pesante attacco
- NIKOLAEVKA/BACHMUT/KODEMA, indirettamente già sotto attacco,
- SLAVJANSK/KRAMATORSK/KONSTANTINOVKA, sotto attacco da nord e dall’aria con tiri di artiglieria tesi a indebolirne la rete difensiva.

Comprendiamo quindi come, in realtà, questa battaglia sia SOLO ALL’INIZIO. Comprendiamo, infine, come in realtà la capitolazione di questa triplice linea difensiva comporterebbe danni irreparabili all’intera struttura militare ucraina. Probabilmente sarebbe l’anticamera di una ben più ampia capitolazione.

Altri aggiornamenti. Molto più a sud, appena sopra AVDEEVKA, confermata la liberazione di KAMENKA: non cambia molto dal punto di vista della situazione complessiva su quel fronte, ma indubbiamente l’avvicinarsi della linea di fronte anche da nordest è fonte di preoccupazione per le già provate difese della roccaforte da cui, da otto anni, partono i bombardamenti contro Doneck.
https://t.me/readovkanews/38639
A questo proposito,

ENNESIMA RAPPRESAGLIA: M777 NATO CONTRO LA STAZIONE DELLE CORRIERE DI DONECK.

Oggi pomeriggio è stata colpita la stazione delle corriere “Centr” di Doneck: morto l’autista di un furgonato adibito a servizio passeggeri (esattamente dello stesso tipo di quelli che scarrozzano da oltre vent’anni uomini e merci da Milano Molino Dorino a Kiev e ritorno) e una donna che stava tornando dal lavoro. Quattro feriti.
https://t.me/boris_rozhin/57117
Vittime che vanno ad aggiungersi ai 247 civili (di cui 16 bambini) morti e ai 2.656 civili (173 bambini) feriti nella sola DNR in questi 148 giorni di rappresaglie del regime di Kiev.
https://antifashist.com/item/148-dnej-vojny-v-dnr-pogiblo-247-mirnyh-zhitelej-bolee-25-tysyach-chelovek-poluchili-raneniya.html
oltre alle
5.452 abitazioni
72 ospedali e ambulatori
237 scuole e asili
445 unità socioassistenziali
432 centrali di distribuzione di energia elettrica, acqua e gas

Tornando all’attentato di oggi, il proiettile è caduto immediatamente di fronte alla scalinata di un palazzo (si vede il cratere), davanti a un’autoscuola (scritta blu su sfondo rosso AVTOSHKOLA)
https://t.me/WarDonbass/72655
La deflagrazione prodotta ha ucciso sul colpo l’autista che si era parcheggiato davanti col mezzo e la signora che era appena scesa: un proiettile da 155 mm, lanciato da un mortaio M777 proveniente da Kurachovo, in un cortile antistante la stazione delle corriere che, insieme a tutto quanto si trova intorno, non costituisce in alcun modo obbiettivo militare.
https://t.me/WarDonbass/72664

In altre parole, non siamo di fronte a un corrispettivo di quanto accaduto 24 ore fa a Vinnica, quando a essere colpita è stata la Dom Oficerov. Ancora adesso, peraltro, su quell’attacco emergono nuovi dettagli, ovvero che i civili colpiti lo sono stati UNICAMENTE dai frammenti dei missili intercettati dalla contraerea. E questo sui social sta facendo montare sempre più la rabbia, perché sempre di più si chiedono come mai il regime di Kiev NON SOLO COLLOCHI armamenti e postazioni militari collocate nei centri cittadini e a ridosso di unità abitative, MA LI DIFENDA CON LA CONTRAEREA ANCHE SE SA BENISSIMO CHE I ROTTAMI DI OGNI PROIETTILE O MISSILE ABBATTUTO RICADRANNO SULLE CASE CIVILI INTORNO, senza preoccuparsi minimamente della loro incolumità.
https://antifashist.com/item/kalibry-porazili-celi-v-vinnice-zelenskij-obdumyvaet-kak-ispolzovat-informaciyu.html

TRAFFICO DI ARMI: L’UE CORRE AI RIPARI

A proposito della foglia di fico “RISK OF” aggiunta prima di “Ukraine weapons smuggling”. E’ NOTIZIA DI TRE GIORNI FA L’ANNUNCIO DELLA CREAZIONE DI UN CENTRO PER LA LOTTA AL CONTRABBANDO DI ARMI IN MOLDOVA. “EU creates hub to stop arms-smuggling out of Ukraine”, si scrive esplicitamente in questo articolo:
https://euobserver.com/ukraine/155495

E altrettanto esplicitamente, qualcuno dice che i buoi sono già scappati o comunque scapperanno:
"It is hard to avoid weapons-smuggling. We try to keep track of them, but I would be lying if I said we will succeed. We failed after the war in Yugoslavia, and we can't prevent it now," an EU official, speaking anonymously, told EUobserver. (ibidem)

IL COMUNICATO UFFICIALE PARLA DI TRAFFICO DI ARMI, DI DROGA, DI ESSERI UMANI.
The Hub will focus on: firearms trafficking, migrant smuggling, trafficking in human beings, preventing and countering terrorism and violent extremism, cybercrime and drug trafficking.
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_4462

Ma la foglia di fico il FT ce la doveva mettere… mentre i cinegiornali luce nostrani preferiscono cestinare direttamente l’argomento.

“AIUTI” PER CONTINUARE LA GUERRA, NON PER VIVERE

Ultima notizia. Al collasso nelle zone controllate dal regime di Kiev c’è l’intero apparato scolastico e socioassistenziale. Per prevenire tale catastrofe servirebbero NOVE miliardi di dollari, richiesti dal consigliere economico di ZELENSKIJ, OLEG USTENKO, ai kuratory. L’UE sarebbe disposta a concedere al massimo un miliardo. Sulla falsariga di quanto promesso dagli USA dall’inizio del conflitto (32 miliardi) ed effettivamente concesso (10,2 miliardi). Appare chiaro che gli “aiuti” COSTITUISCONO IL MINIMO NECESSARIO PER CONTINUARE A MANTENERE L’APPARATO MILITARE, A CONTINUARE A FAR MORIRE UN POPOLO CHE, se è alla fame, se ha sempre meno assistenza medica o sociale, o insegnanti, non interessa a nessuno. Primi fra tutti, i kuratory.
https://t.me/rybar/35505

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 July 2022 14:52
14/07 ore 13:30 aggiornamento

SEVERODONECK-ARTEMOVSK

Carta aggiornata, questa volta per davvero, del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/fYB9fG5/14-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/NY2vC39/14-07-eng-1.jpg

Anche se prudente, per esempio, ancora con SEVERSK, dove l’esercito russo risulterebbe ancora più a ovest rispetto a quanto segnalato, (si confronti per esempio questa carta)
https://imagizer.imageshack.com/img922/6330/GcWDGT.jpg

Come è possibile notare, ora si vedono bene le frecce delle tre direttrici, rispettivamente su SEVERSK, SOLEDAR e ARTEMOVSK (BACHMUT). Vedremo gli sviluppi di una situazione in evoluzione

DOPO I 2 CAESAR, ARRIVATO IN OFFICINA ANCHE L'M777

La TASS riporta che il primo M777 integro, questa volta trofeo e non oggetto di compravendita, è finito in mano ai russi e alle milizie del Donbass.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15211199
Altro oggetto da smontare e da studiare accuratamente, per capire se vale la pena cavarne fuori qualcosa. La NATO in questa guerra, da questo punto di vista, ci sta solo perdendo, visto che la Russia sulla linea di fronte combatte praticamente con gli ex-Varsavia o versioni modificate degli stessi, di cui sanno tutto, tutto il resto impiegato è lontano dalla linea di fronte, mentre dei Kalibr restano solo i rottami.

VINNICA

A proposito di Kalibr, oggi sui cinegiornali luce si parlava di VINNICA. A essere colpita è la DOM OFICEROV (la casa degli ufficiali)
https://t.me/boris_rozhin/57089
A dirlo sono questa volta anche gli stessi cittadini, sempre più indignati, COME QUESTO GIORNALISTA CHE CHIEDE COME MAI Casa degli ufficiali, Guardia Nazionale, Procura militare, centri decisionali delle ff.aa. e quant’altro debbano TUTTI NASCONDERSI IN MEZZO ALLE CASE! In questo caso, a essere colpita è stata di fatto una caserma, ma di fianco c’era un parcheggio e le macchine han preso fuoco. E i cittadini, specialmente quelli dell’ovest che hanno già il dente avvelenato col regime di Kiev perché li mandano all’est in una guerra che non è la loro, non perdono occasione di farlo notare APERTAMENTE.
https://t.me/boris_rozhin/57110

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 July 2022 08:41
14/07 ore 08:00 aggiornamento

Ieri sera anche il collettivo di RYBAR ha accusato la salita del Granon insieme a Pogacar. La loro carta “aggiornata” è il copiaincolla di quella di ieri. Ma ieri sera c’erano state diverse notizie, già riportate, che dicevano altro. Avanzamenti importanti, peraltro. I casi erano due:
- o eran false le notizie, e di solito RYBAR in questo è molto attento, smentisce, dice “attenti”, insomma, MOTIVA le scelte.
- o RYBAR era saltato neanche sul Granon, ma sul Galibier. Buttata via un’altra ora per capire chi era saltato (l’elicottero per le riprese non era salito in volo per maltempo e radiocorsa perdeva continuamente il segnale…), posso dire che a essere saltato è stato, inaspettatamente, RYBAR. Abbiam bisogno tutti di ferie…

Pertanto, questa è la CARTA AGGIORNATA più rispondente allo stato reale delle cose
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/7/13/849808_full.webp

La linea ondulata dell’altro ieri, ieri è diventata molto più PRONUNCIATA nelle CURVE, quasi una FORCHETTA. Che punta, rispettivamente, a SEVERSK, SOLEDAR e BACHMUT (ARTEMOVSK). Dove è più “forchetta” è a SOLEDAR, seguita a poca distanza da SEVERSK. Normale, direi. Artemovsk è una cittadella fortificata da OTTO ANNI, le altre due si son trovate a esserlo in fretta e furia per gli eventi di fine giugno-inizio luglio. Hai voglia a scavar trincee e ammassare sacchi di sabbia, cavalli di troia e fili spinati…

Per SOLEDAR parla da solo già questo video, girato da un corrispondente di Readovka al seguito del 6° REGGIMENTO COSACCO a DUE KM dalla città:
https://readovka.news/news/104283
Nel video, che mostra chiaramente i resti di battaglie fresche, ma PASSATE, dice che le truppe sono avanti e han già raggiunto la città.
Boris Rožin aggiunge che NOVAJA KAMENKA, a est di Soledar, è stata liberata (ed è da lì che son passati) mentre a STRJAPOVKA, poco più a nord, proseguono i combattimenti.
https://t.me/boris_rozhin/57016
Notizia confermata anche da un altro corrispondente che, aggiunge a commento, pensa al fatto che converrebbe, a chi sta combattendo ora per tenere l’indifendibile, di ritirarsi subito, perché non ci sarà qui la possibilità di avere un corridoio veloce (o un corridoio punto e basta) verso OVEST.
https://t.me/WarDonbass/72545
Anche la TASS, alla fine conferma il tutto:
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15207841
Direi che possiamo “accenderla”.

Riguardo ARTEMOVSK, abbiamo questa cartina che mostra le distanze attuali fra la città e i luoghi di scontro:
https://t.me/voenkorKotenok/38358
E’ la punta meno pronunciata della “forchetta” e i motivi li abbiamo già analizzati.

E SEVERSK? E’ notizia di pochi minuti fa l’annuncio dell’ ACCERCHIAMENTO OPERATIVO DELLA CITTA’.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15210889
Raggiunta da ovest, circondata da NORD e da NORD-EST quanto basta per tenere sotto tiro la strada che porta a SLAVJANSK e KRAMATORSK.

LA GRANDEZZA DI VLADIMIR SAL’DO


Due parole su questo personaggio, che per noi è un “fejk”, non esiste, per il regime di Kiev un po’, meno, visto che è già il terzo attentato a cui scampa, a volte per miracolo. Si tratta di Vladimir Sal’do, capo dell’amministrazione di Cherson. In questo messaggio, rivolto ai suoi concittadini, illustra in maniera molto pacata, ma decisa, le misure per proteggere le centrali elettriche che solo per puro caso ieri non sono state danneggiate irreparabilmente. Rassicura quindi la popolazione dicendo che questa barbarie, dagli attentati agli attacchi missilistici su obbiettivi civili, è e sarà fermata. E che la vita va e andrà avanti, come prima e meglio di prima.
https://t.me/readovkanews/38590
Speriamo di non dovere scrivere ancora su di lui.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 July 2022 19:19
13/07 ore 19:20 aggiornamento

SOLDATI RUSSI E MILIZIE DELLA DNR ALLE PORTE DI SEVERSK (E NON SOLO)

La prima notizia è delle sei di sera, dove si confermava che fosse stata aperta, dai soldati russi del gruppo “O”, la strada da OVEST a SEVERSK (passato Verchnekamenskoe).
https://t.me/RVvoenkor/19534
Quindi, 20 minuti fa è arrivata la notizia che i soldati russi e le milizie del Donbass siano già arrivati a SEVERSK e combattimenti siano in corso alle porte della città.
https://t.me/WarDonbass/72525
https://t.me/boris_rozhin/57014
In ogni caso, due notizie di due fonti diverse che dicono sostanzialmente cose analoghe e in progressione l’una con l’altra, difficilmente sono completamente infondate. Magari una delle due potrà peccare per eccesso, ma la sostanza resterebbe. Una sostanza che testimonia tempi di avanzamento decisamente notevoli, in una condizione dove le due parti dell’esercito russo che hanno liberato Severodoneck e Lisichansk, ovvero il gruppo Z (Zapad) e il gruppo V (Vostok) sono, attualmente in licenza. Vedremo gli sviluppi.

Nel frattempo, è giunta notizia anche che sempre le truppe russe e le milizie del Donbass siano arrivate alla periferia di SOLEDAR. Anche in questo caso, la situazione sarà ben presto chiarita.
https://t.me/RVvoenkor/19537

CHASOV JAR: LA VERITA’ COMINCIA A EMERGERE ANCHE IN UCRAINA

Che non fosse più da tempo abitata da civili, ma che anzi gli stessi fossero stati fatti sloggiare per far posto a militari ucraini e mercenari stranieri (le voci nei video), era risaputo. Il riferimento è a una casa popolare improvvisata caserma, presa di mira da missili russi il 09/07 notte a Chasov Jar. Tutti i filmati e i video girati sul posto confermavano questa versione: a essere estratti dalle macerie di quella casa popolare, in via Juzhnaja 4A, erano solo soldati in uniforme.
https://e-news.su/in-ukraine/432261-priletelo-bolshaja-utilizacija-ukronacistov-v-gorode-chasov-jar.html
https://dnr-news.ru/society/2022/07/10/55542.html

Ora lo confermano pubblicamente anche gli stessi ucraini. Per esempio, la regione di Ternopol’, a fianco di L’vov, OVEST UCRAINA, piange qui i suoi NOVE SOLDATI caduti, A CHASOV JAR, la notte del 9, per un attacco missilistico.
https://t.me/ukrainian_guide/2412
“Gli eroi non muoiono”, c’è scritto nel manifesto funebre. Muoiono anche loro, invece. A centinaia e centinaia di km da casa, in una guerra che non è la loro, nella caserma in cui erano stati dislocati poco prima di essere spediti a morire al fronte. E le loro grida, le grida di 47 soldati tirati fuori dalle macerie morti secondo i dati ufficiali,
https://t.me/boris_rozhin/56999
https://t.me/RVvoenkor/19527
sono più forti delle notizie false che vengono date, a uso e consumo dei cinegiornali luce locali e nostrani.

A CHARKOV, SE IL REGIME DI KIEV COMINCIA A TEMERE UNA POPOLAZIONE CHE QUALCUNO CHIAMA ANCORA “FILORUSSI”…

Nella regione di Charkov il regime di Kiev sente troppo brusio fra le fila della popolazione, teme un eccessivo scambio di informazioni fra civili e militari russi… quindi che fa? Proibisce ai cittadini di uscire dal centro abitato, come a Zolochev e a Udy, e aumenta i posti di blocco già esistenti: posti di blocco che non sono come i nostri attuali “patente e libretto” e neppure come quelli dei militari di leva ai Vespri; lì hanno il grilletto MOLTO più facile. E spesso scappa il morto per niente.
https://t.me/rybar/35458

POLITICALLY CORRECT: QUANDO “CONTRABBANDO D’ARMI” DIVENTA “RISCHIO DI CONTRABBANDO D’ARMI”…

Il FT in un articolo di ieri USCITO col titolo “NATO and EU sound alarm over Ukraine weapons smuggling” corregge, dopo l’intervento EX-POST del censore, in “NATO and EU sound alarm over RISK OF Ukraine weapons smuggling”. I media ucraini riportano entrambi come una vittoria della verità,
https://imi.org.ua/en/news/financial-times-writes-about-weapons-smuggling-in-ukraine-corrects-the-headline-later-i46711
senza accorgersi che ormai neppure le foglie di fico dei censori servono a coprire le vergogne di questo traffico, che ha portato due CAESAR addirittura nelle mani dei russi. Anzi, questa foglia di fico su un articolo della cosiddetta “stampa libera” non fa altro che evidenziarne la vera natura.

KALININGRAD E LE BRAGHE CALATE DELLA UE

Alla fine la merce russa TRANSITERA’ DA E PER KALININGRAD. Questa la cartina che mostra le rote sia del via TRENO che del via TERRA attraverso la LITUANIA.
https://t.me/opersvodki/6688
Questo il documento ufficiale partorito dai burocrati di BRUXELLES, contenenti le “linee guida”:
https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/business_economy_euro/banking_and_finance/documents/faqs-sanctions-russia-export-import-guidance_en_0.pdf

Per farla breve:
- Le armi non possono attraversare (ma non passavano neanche prima del 24/02… il dual use ci vuole sempre, e non solo per la Russia, altrimenti le dogane senza quella dichiarazione non passano, non possono essere meccanizzate)
- I camion russi non possono girare per la UE, ma da e per Kaliningrad si; non possono però portare prodotti nella lista di quelli sanzionati
- I treni, invece, possono portare TUTTO, da e per Kaliningrad, senza limitazioni.

Ora, verrebbe voglia di dire… tutto questo casino per che cosa? Per rimediare l’ennesima brutta figura per conto dei nostri kuratory d’oltreoceano? Avanti così…

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 July 2022 14:48
13/07 ore 12:30 aggiornamento

NOVAJA CHAKOVKA: UNA CITTA’ DISTRUTTA

La conta dei danni riguarda 65 case popolari, 2 scuole, 3 asili, oltre 200 negozi. Ma per la propaganda dei cinegiornali luce è saltato per aria un deposito di munizioni…
https://t.me/WarDonbass/72478

CONFLITTO IN UCRAINA E TRASFORMAZIONI NEL CAPITALISMO MONDIALE

Il capitalismo russo sta facendo da capofila a quello di Paesi in Via di Sviluppo non allineati e in grado, politicamente, di imporre ai capitalisti occidentali una scelta tanto ardita quanto IMPENSABILE SOLO L’ANNO SCORSO…

Stiamo parlando di India e il soggetto disponente tale decisione è la sua BANCA CENTRALE.

Premessa: la rupia si sta deprezzando sempre di più nei confronti del dollaro (-7% dall’inizio dell’anno con record su record negativi negli ultimi mesi):
“The Indian currency has lost nearly 7% against the US dollar since the beginning of 2022, marking a series of record lows in recent months. The plunge has been caused by supply chain disruptions amid the Russia-Ukraine war, soaring inflation, and high crude oil prices, among other issues.”
https://qz.com/india/2187340/india-allows-trade-settlements-in-rupees-to-save-foreign-exchange/
Dopo aver raggiunto ieri il cambio 1:1 EUR/USD (con ampie prospettive di peggioramento), forse ANCHE NOI ne dovremmo sapere qualcosa…

Analisi indiana: ANCHE IL RUBLO ERA IN CADUTA LIBERA a fine febbraio dopo le prime sanzioni. Risposta russa: PAGAMENTO OBBLIGATORIO TRANSAZIONI IN RUBLI. Controreplica occidentale: “menefrego” (in tema col clima generale imperante da due anni a questa parte…). Controcontroreplica russa: “fate pure”. Risultato: capitalisti occidentali, di stato e non, alla canna del gas. Azione salva-faccia e aggira-tutto: creazione di un conto in euro e un conto in rubli nella banca di proprietà de capitalista di stato russo (Gazprombank). Risultato, i capitalisti nostrani respirano, andando anzi a fare profitti infami sulla nostra pelle, quelli russi anche: FINE DEL DEPREZZAMENTO DEL RUBLO, ANZI APPREZZAMENTO DEL 20%!
https://antifashist.com/item/eto-proval-v-polshe-prorochat-tyazhelye-gody-dlya-evro-i-es.html

Soluzione della Banca centrale indiana: FACCIAMO COME LA RUSSIA, INTRODUCIAMO IL PAGAMENTO DELLE TRANSAZIONI INTERNAZIONALI IN RUPIE!

Notizia dell’altro ieri e questa è la circolare della BANCA CENTRALE INDIANA dal titolo: “International Trade Settlement in Indian Rupees (INR)” (RBI/2022-2023/90 A.P. (DIR Series) Circular No.10)
https://rbi.org.in/Scripts/NotificationUser.aspx?Id=12358&Mode=0

NIENTE DI OBBLIGATORIO… ma ovviamente chi trova convenienza, e il capitalista indiano TROVA convenienza, ora ha uno strumento in più di fronte al quale, LETTERA DI CREDITO ALLA MANO, il capitalista occidentale non ha tanto da “sfogliare verze”: o accetta, o va da un’altra parte. E se in India fan tutti così, deve trovare un altro Paese. Il che non è proprio così “immediato” come processo decisionale, dopo anni di proficuo sfruttamento della borghesia indiana – in questa fase sempre meno “compradora” e sempre più “nazionale” – e, in ultima analisi, del suo proletariato. Quindi “faran come dicon loro”. E come dicon loro?

Come lo schema russo (sempre dalla stessa fonte):
In terms of Regulation 7(1) of Foreign Exchange Management (Deposit) Regulations, 2016, AD banks in India have been permitted to open Rupee Vostro Accounts. Accordingly, for settlement of trade transactions with any country, AD bank in India may open Special Rupee Vostro Accounts of correspondent bank/s of the partner trading country. In order to allow settlement of international trade transactions through this arrangement, it has been decided that:
a. Indian importers undertaking imports through this mechanism shall make payment in INR which shall be credited into the Special Vostro account of the correspondent bank of the partner country, against the invoices for the supply of goods or services from the overseas seller /supplier.
b. Indian exporters, undertaking exports of goods and services through this mechanism, shall be paid the export proceeds in INR from the balances in the designated Special Vostro account of the correspondent bank of the partner country.


Che piaccia o no, il "pazzo", il "paranoico" di Mosca non era poi così pazzo e neppure così paranoico. Anzi, molti Paesi in Via di Sviluppo – pensa! – lo stanno prendendo sul serio. Addirittura, per alcuni la Russia è tornata a costituire un riferimento: il “Rupee Vostro Account” altro non è che la riproposizione al curry dello schema russo.

“E noi fare-emo / come la Ru-ussià / e suonerè-mo il càm-pà-nèl”… si, peccato che a un secolo di distanza sono i capitalisti dei Paesi ex-colonie (meglio, quelli che possono permettersi di farlo senza avere un colpo di Stato il giorno stesso, neanche quello dopo…) a seguire l’esempio dei capitalisti russi, nessun partito comunista internazionale in vista… nessuna lotta per le otto ore (anzi, in Ucraina hanno appena legalizzato le sessanta… coming soon anche da noi…) e tra qualche mese ci troveremo tutti già sotto a metà mese, chi lavora…

Tuttavia, non è che perché le cose non ci riguardano, allora non succedono. E comprendere queste mutazioni enormi è per noi, anzi tutto, un dovere, se vogliamo continuare a pensare in qualche modo di cambiarlo, questo mondo. In quest’ottica, il conflitto in UCRAINA sta facendo da CATALIZZATORE COME E PIU’ del COVID (ovvero delle trasformazioni avvenute in questi ultimi due anni) PER I PROCESSI IN ATTO IN QUESTO CAPITALISMO GLOBALIZZATO:
- RISTRUTTURAZIONI, RIPOSIZIONAMENTI, DISTRUZIONE E RICOSTRUZIONE DI EQUILIBRI A LIVELLO DI GRUPPI CAPITALISTICI, INASPRIMENTO DEL CONFLITTO DI CLASSE (inteso per il momento solo come peggioramento continuo delle condizioni di vita dei lavoratori, dell’esercito di manodopera di riserva, di un blocco di proletariato-sottoproletariato sempre più magmatico e indistinguibile nelle varie componenti), RICORSO A LEVE ECONOMICHE E A DISPOSITIVI, MECCANISMI ALTRIMENTI INUTILIZZATI O INUTILIZZABILI, SITUAZIONE CHE SCAPPA DI MANO CONTINUAMENTE ALLE VECCHIE POTENZE IMPERIALISTICHE, NUOVE ALLEANZE IN FORMAZIONE, ECCETERA. 天下大乱, “grande è il disordine sotto il cielo”.

Per questo non solo possiamo, ma dobbiamo tenere d’occhio QUESTI cambiamenti nel cercare di abbozzare un’analisi e una strategia rivoluzionaria. Oppure, più semplicemente e terra-terra, se si dimenticheranno aperta la porta della stanza dei bottoni e qualcuno di noi passerà di lì per caso e ci entrerà, anche solo per elaborare una politica estera ed economica degne di questo nome.

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Paolo Selmi
Wednesday, 13 July 2022 08:40
13/07 ore 08:00 aggiornamento

DA CHARKOV AD ARTEMOVSK

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/DL4WT8y/12-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/Zhhht76/12-07-eng-1.jpg

La carta evidenzia come, sia pur in questo periodo di licenza delle due parti più importanti, l’attività bellica prosegue INCESSANTEMENTE E A RITMO SERRATO, in particolar modo lungo quei due settori ingranditi che corrispondono ai dintorni di CHARKOV e alla linea SEVERSK-ARTEMOVSK. A questo, andrebbe aggiunta l’attività sopra SLAVJANSK. Visivamente, gli attacchi di artiglieria, contrassegnati da quel simbolino rosso con l’esplosione, altro non mostrano.

Persino sul campo, sia pur lentamente, il semicerchio intorno a CHARKOV si sta restringendo, così come la linea di fronte si sta sempre di più avvicinando alla linea SEVERSK-ARTEMOVSK. La prima è ormai quasi raggiunta, insieme a SOLEDAR. Vedremo gli sviluppi oggi.

A questo le ff.aa. ucraine cercano di opporsi essenzialmente in DUE MODI:

1. FORTIFICANDO come possono le proprie linee difensive

2. COLPENDO le retrovie nemiche, in particolare i MAGAZZINI DI MUNIZIONI coi dati forniti dai satelliti americani. L’efficacia è MOLTO LIMITATA, dato lo scarso numero di missili HIMARS, scarso in riferimento all’obbiettivo di fare la stessa cosa che fanno i kalibr russi, ma l’intento è quello: QUANTOMENO, far inceppare il meccanismo di approvvigionamento e ricarica delle munizioni con cui l’artiglieria al fronte li martella continuamente.

Notiamo quindi, come nella guerra per procura intervengono quindi SEMPRE PIU’ direttamente, quindi non più PER PROCURA, con
- ARMI IN GRADO DI COLPIRE IL TERRITORIO RUSSO (ultimo pacchetto di “aiuti” qualche giorno fa)
- SPECIALISTI (SAS sotto forma di “mercenari stranieri”, piuttosto che operatori di HIMARS, piuttosto che alti ufficiali direttamente a Kiev a livello decisionale e con lo Stato maggiore in subordine) e, dato sempre più importante,
- INFORMAZIONI, dai satelliti specialmente, E RELATIVA ELABORAZIONE E CONSEGUENTE DECISIONE OPERATIVA.

Missili a lunga gittata e aerei probabilmente a seguire, e allora la guerra NATO sarà non più per procura ma diretta (per entrambi, la tecnologia non basta ma servono reparti dell’esercito e dell’aviazione qualificati “in importazione”). Tecnicamente, manca poco.

A proposito di questo, ieri notte

COLPITA LA CAPITALE (questa volta LUGANSK)

Altrimenti fosse stata DONECK non avrebbe fatto notizia…
Attacco portato ieri notte (prime immagini) nella zona industriale,
https://t.me/RVvoenkor/19444
Colpiti depositi di munizioni, secondo la TATTICA ORMAI CONSOLIDATA DI
- LANCIARE PRIMA I FERROVECCHI SOVIETICI (TOČKA-U) PER
https://t.me/voenkorKotenok/38334
- INGANNARE LA CONTRAEREA E, UN SECONDO DOPO (tre per la cronaca),
- E LANCIARE GLI HIMARS.
https://t.me/RVvoenkor/19478

L’attacco è partito da BACHMUT (ARTEMOVSK), su cui poi durante la notte si è scatenata l’artiglieria russa, per cercare di colpire le postazioni.
https://antifashist.com/item/boeviki-kieva-obstrelyali-lugansk-iz-rszo-himars.html

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Paolo Selmi
Tuesday, 12 July 2022 19:03
12/07 ore 19:00 aggiornamento

“FORTI CON I DEBOLI…


- BILANCIO AGGIORNATO DELLA STRAGE DI NOVAJA KACHOVKA
I feriti sono saliti a 90, 190 sono invece quelli che hanno chiesto cure mediche. Gli appartamenti colpiti sono centinaia, decine le infrastrutture, oltre che un ospedale, scuole, asili e chiese. Solo grazie al lavoro della contraerea che è riuscita a intercettare alcuni HIMARS sono stati evitati ulteriori danni.
https://antifashist.com/item/chislo-postradavshih-posle-udara-po-novoj-kahovke-vyroslo-do-90.html
https://ria.ru/20220712/pomosch-1802056072.html

Un’informazione molto importante è giunta nel pomeriggio: “Novaja Kachovka è una delle città più attive nella produzione di istanze per la cittadinanza russa
Новая Каховка — один из самых активных городов по оформлению документов на гражданство.
https://antifashist.com/item/na-hersonshhine-vyplatyat-po-2-milliona-rublej-semyam-pogibshih-pri-udare-po-novoj-kahovke.html
Ergo, delenda est.

- GORLOVKA ANCORA SOTTO LE BOMBE
Due morti e sei feriti è il bilancio attuale, più la casa della cultura, abitazioni, auto e un asilo in fiamme.
https://antifashist.com/item/gorlovka-vnov-pod-obstrelom-nacistov-pogiblo-2-cheloveka-shestero-ranenyh.html

- DRONI KAMIKAZE CONTRO ENERGODAR
Questo durante il giorno, contro stabilimenti nella zona industriale
https://t.me/rybar/35381
https://t.me/WarDonbass/72399
molti, fortunatamente, abbattuti
https://t.me/WarDonbass/72412
Ma la notte prima, altri DRONI avevano sganciato ordigni proprio nei paraggi della CENTRALE ATOMICA. L’obbiettivo, anche in questo caso, è sempre TERRORIZZARE I CIVILI.
https://t.me/rybar/35391

- E NON POTEVA MANCARE LA CAPITALE
Questa volta colpito il quartiere Petrovskij, un uomo morto e una donna ferita.
https://t.me/WarDonbass/72417

… E DEBOLI CON I FORTI”

GRAVI PERDITE SIA TRA L’ESERCITO REGOLARE...
500 soldati ucraini morti è il bilancio della sola giornata di ieri, senza contare feriti gravi e dispersi
https://t.me/WarDonbass/72386

… CHE FRA I MERCENARI STRANIERI
480 mercenari stranieri uccisi in tre settimane è il bilancio degli ultimi scontri, a causa
- soprattutto della sconsiderata politica del “non un passo indietro” a Severodoneck prima e a Lisichansk poi, che li ha visti impiegati in missioni suicide,
- ma anche degli attacchi mirati dei russi con “kalibrovki” nelle retrovie dove erano temporaneamente dislocati in attesa di invio.
https://t.me/rybar/35377
Il bilancio complessivo è che, dei 7107 entrati dall’inizio del conflitto, 2019 sono i morti, 2347 i rientrati o dispersi, 2741 quelli ancora sul campo.
https://t.me/boris_rozhin/56874
Nel complesso notiamo il fallimento totale, da parte del regime di Kiev, della politica di reclutamento di mercenari. I soldi non comprano tutto.

SITUAZIONE SULLA LINEA DI FRONTE SEVERSK-ARTEMOVSK SEMPRE PIU’ COMPROMESSA

Anche a regime di organico ridotto, la tattica dello “schiacciasassi” continua a funzionare, i russi avanzano e arrivano alle porte di Verchnekamenskoe.
https://t.me/rybar/35382

Peraltro, nella carta aggiornata
https://i.ibb.co/wJ45qPW/12-07-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/JrXKPfH/12-07-eng-1.jpg
Si nota chiaramente come il collettivo di Rybar, di solito prudente, si sia sbilanciato nel colorare di rosso quella zona alle porte della città che solo poche ore prima era ancora gialla (segno di zona di scontri ma non di presa di territorio)

Stesso discorso alle porte di Soledar, dove la linea di fronte si spinge sempre più verso ovest, con scontri a Prokrovskoe, Novaja Kamenka e Strjapovka.

Al regime di Kiev non restano che i novelli V2 a stelle e strisce, sui civili ovviamente.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 July 2022 12:50
12/07 12:30 aggiornamento

NOVAJA KACHOVKA: ENNESIMA STRAGE DI STATO TARGATA NATO

Novaja Kachovka, fino a oggi ridente cittadina lungo il Dnepr, a est di CHERSON. Questa la foto di un satellite americano di qualche giorno fa:
https://t.me/WarDonbass/72349
Una città per nulla toccata dai combattimenti, che altrettanto pacificamente continuava la sua vita di sempre. Fino ALLA NOTTE SCORSA,
https://t.me/itsdonetsk/21403
https://t.me/itsdonetsk/21408
quando con gli HIMARS targati NATO il regime fascistoide di KIEV ha fatto quello che sa fare meglio, dal 2014: terrorizzare civili inermi.
80 feriti (solo quelli che si sono rivolti al pronto soccorso), 6 bambini tratti in salvo dalle macerie, 5 morti e 7 dispersi è il bilancio alle 11:00.
https://t.me/boris_rozhin/56852
et
https://ria.ru/20220712/kakhovka-1801863237.html
Qui i filmati:
https://t.me/boris_rozhin/56843
“Sono convinto che quelli che hanno organizzato questa barbarie, sapevano cosa si trovava nei magazzini (NITRATI, NdR) e hanno ottenuto quello che volevano” (Я уверен, те, которые готовили это варварство, они знали, что находится на складах (селитра – прим. ред.) и чего хотели, того и достигли.): così ha appena dichiarato il sindaco della città.
https://ria.ru/20220712/kakhovka-1801855346.html?in=t
In buona sostanza, oltre all’effetto dirompente della testata degli HIMARS, abbiamo anche il fatto che oltre a un ospedale, a case e a infrastrutture civili, sia stato colpito anche un magazzino dove erano stoccati nitrati, e non “munizioni”, come dichiarato nei comunicati ufficiali ucraini e ripreso dai cinegiornali luce nostrani. Per intenderci, lo stesso materiale stoccato a Beirut ed esploso nel 2020. Nitrato di ammonio usato ampiamente in agricoltura e la regione di Cherson, come ormai sappiamo, è a prevalente vocazione agricola. Questo dato è confermato anche da questo aggiornamento di un’ora fa:
https://ria.ru/20220712/kakhovka-1801880777.html
E, involontariamente, dalla foto dal satellite del prima/dopo dove invece i cinegiornali luce nostrani hanno aggiunto “ammunition”
https://t.me/boris_rozhin/56858
Torniamo un attimo al centro commerciale di KREMENČUK.
1. Davvero guardando queste foto via satellite uno potrebbe pensare che, SE UN MISSILE AVESSE DAVVERO COLPITO IL CENTRO COMMERCIALE, il danno sarebbe stato quello? Coi curiosi in ciabatte e in uniforme a intralciare il lavoro dei quattro vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme? E ANTON GERAŠČENKO che faceva avanti e indietro tra i vetri rotti a fare la scena del cliente che scappa?
2. Ora, sappiamo anche che nel centro commerciale erano depositate armi e munizioni, che il materiale esplosivo e infiammabile, stoccato dove non doveva, a contatto con l’onda di calore sprigionata dal terminal ferroviario ha preso fuoco. E in un’ora è andato a fuoco tutto, dentro, con fuori quelli che curiosavano in uniforme e in ciabatte.
3. Torniamo a NOVAJA KACHOVKA. Questa è l’immagine di BEIRUT 2020 prima e dopo
https://www.reuters.com/resizer/ISNxr-IZRBPrwfes2iVLF52cKbc=/960x0/filters:quality(80)/cloudfront-us-east-2.images.arcpublishing.com/reuters/BXSPFGBIDZONDC43LABL4QD5TU.jpg
Lì c’era stoccata da dieci anni una NAVE INTERA di nitrato d’ammonio. A Cherson, un po’ meno, per uso locale. Il danno è compatibile per entità e deflagrazione con quanto accaduto a Beirut, assolutamente NON compatibile con quanto successo a KREMENČUK.

Tornando alle informazioni anticipate, TRATTASI DI HIMARS M142. Questi i codici a barre e altri dettagli di dei razzi GMLRS (Guided Multiple Launch Rocket System) che la contraerea russa è riuscita ad abbattere. Con PANCIR’-S1 in dotazione all’esercito russo dal 2008.
https://t.me/combat_cypress/240
https://t.me/combat_cypress/244
Se non fossero entrati in azione e avessero parzialmente assorbito l’attacco, il danno ai CIVILI sarebbe stato ben peggiore.

AI CIVILI, perché ancora adesso, stando all’ultimo bilancio delle dell’amministrazione comunale, a differenza di quanto riportato dai cinegiornali luce, NON UN MILITARE è rimasto colpito. TUTTI CIVILI.

Civili a cui il regime fascistoide di Kiev non sta perdonando di aver fatto una scelta. Come a Doneck, come a Gorlovka, come a Makeevka: solo stamattina, un altro morto e tre feriti, in questa martoriata città di frontiera.
https://t.me/medvedev_note/4867
https://t.me/WarDonbass/72374

A Makeevka come in tutte le città del Donbass bombardate da otto anni a questa parte, da parte di una strategia della tensione e relative stragi di Stato di cui dovremmo sapere qualcosa: il marchio di fabbrica è sempre quello.

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Paolo Selmi
Tuesday, 12 July 2022 08:24
12/07 ore 08:00 aggiornamento

Carta del fronte SUD


https://i.ibb.co/BwV1FRf/11-07-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/hmM487Y/11-07-EN-1.jpg

Consente di vedere, a EST, come sia – di fatto – SOTTO COSTANTE TIRO DONECK. Ancora oggi, con le forniture dalla NATO, che consentono di arretrare i semoventi lanciamissili rispetto alla linea di fronte e, potenzialmente, nasconderli in maniera più efficace. Si vedono chiaramente nella mappa. Tutti intorno a DONECK, col puro scopo di terrorizzare la popolazione, visto che nella Capitale non c’è nulla, se non donne, bambini e anziani, più qualche truppa della guardia territoriale. Ma ha ragione quel ragazzo, è tutto un “fejk”.

DAGLI ALTRI FRONTI

A EST, invece, i bollettini notturni riportano il continuo martellamento dell’artiglieria russa (non in licenza) e delle milizie del Donbass sulle posizioni ucraine, con conseguenti perdite e necessità di rimpiazzo continuo di riserve dall’ovest del Paese. Non solo umane, ma anche militari, con effetti stranianti del tipo: proiettili da 60 mm di Taiwan appena arrivati, su obici jugoslavi che han finito le scorte dei proiettili di mezzo secolo fa ancora a magazzino.
https://t.me/WarDonbass/72336

Anche per questo, il contrattacco preannunciato col milione di baionette per riprendersi le regioni meridionali ha solo un effetto TERRORISTICO, neanche propagandistico. Accompagna infatti gli ATTENTATI che ogni giorno cercano di colpire le autorità regionali di tali luoghi.
https://t.me/boris_rozhin/56838

O il carburante buttato nel pozzo di questo villaggio per inquinarlo irreparabilmente, prima che i fascisti carogne si ritirassero, purtroppo, non ancora nelle loro fogne, ma solo poco più in là. Una donna di quel villaggio alla domanda "Perché non sei scappata a ovest, in Polonia?" ha risposto: "Piuttosto sono restata qui". Ad aspettarvi. Questa risposta vale più del passaporto russo che prenderà.
https://t.me/WarDonbass/72232

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Paolo Selmi
Monday, 11 July 2022 18:34
11/07 ore 18:30 aggiornamento

Non sono ancora pervenute notizie dal fronte. Per questo occorre riaggiornarsi.

RESIDUATI SOVIETICI DAL MEDIORIENTE E HIMARS IN VETRINA COME PARTE DI UN UNICO MOVIMENTO

Tutto nasce da questo articolo del NYT: “Ukraine and the contest of global stamina”
https://www.nytimes.com/2022/07/09/us/politics/ukraine-strategy-biden.html

E questa è la frase incriminata, ripresa poi nei social ucraini, ri-ripresa nei social russi, e così di rimbalzo in rimbalzo ritornata in Occidente come se fosse il “piatto forte” di questo articolo: “U.S. officials have encouraged other countries to provide leftover stores of Soviet-made weaponry that Ukrainians are more familiar with — an item on Biden’s agenda for a trip to the Middle East next week, when he is scheduled to meet with leaders of Arab states that were once clients of Moscow.”

In realtà è la frase di chiusura. Ma giustamente apre un mondo, a livello di discussione. Per esempio, il ruolo del medioriente nel conflitto. Un medioriente sinora tutt’altro che arruolato al fronte. Marocco, Giordania (un tempo Libia), sono pieni di residuati bellici sovietici. Ma potrebbero lasciarsi andare a questa svendita ai saldi e compromettere così i rapporti con la Russia? Primo interrogativo.

Altro argomento interessante. Sollevato questa volta dal politologo russo Aleksandr Ionov. Ammettiamo che i Paesi arabi vogliano partecipare alla grande (s)vendita, in barba ai rapporti in essere coi russi. Quanti effettivamente, dopo tutti questi anni, saranno ancora in ordine per poter funzionare? Di quelli che partono quanti ne arriveranno per poter essere spediti al fronte? Altro interrogativo.
https://www.mk.ru/politics/2022/07/11/politolog-rasskazal-chto-postavki-oruzhiya-sovetskogo-proizvodstva-ne-pomogut-ukraine.html

Terza, infine, questione. Noi ci pensiamo meno, ma i soldi anche da noi stan diventando sempre meno, quindi l’ipotesi è sempre meno peregrina. I PVS, i Paesi in Via di Sviluppo, fino a oggi si son fatti la guerra fra loro con armi a basso costo. Che non è detto che siano poco efficaci, anzi! Le Shahid-mobile, come le chiamano i russi, alla fine sono un pick-up con un lanciarazzi, o un mitragliatore pesante. Quanti carri armati siriani (altro residuato sovietico) han fatto fuori, prima che anche le ff.aa. siriane imparassero a usarle anche loro? Ora, che bisogno hanno di restare senza un arsenale che loro hanno adattato alle LORO esigenze?

E, infine, ultima questione, collegata alla terza. Tutto questo perché? Per FAR PIAZZA PULITA di armi a basso costo e LASCIARE IL CAMPO LIBERO a nuovi armamenti sempre più costosi? “Finché c’è guerra c’è speranza”? Con la valigetta con campionario più mazzette e prima fornitura spese di trasporto gratis?
https://t.me/WarDonbass/72276

A pensar male si fa peccato, ma proviamo a collegare questa questione con altre cose che stanno accadendo in quella martoriata terra. Per esempio, gli HIMARS in questo momento sono oggetto di una pubblicità clamorosa in quell’immensa VETRINA che è per loro l’UCRAINA. Persino i risultati del loro utilizzo vengono drogati per aumentarne l’efficacia. Per esempio, i residuati sovietici servono, in questo momento, come palloni sonda per far finire i colpi della contraerea del Donbass! Fanno fuori un bel po’ di proiettili e missili ex-sovietici e poi, quando si accorgono che di là le cartucce son finite, arrivano loro, gli HIMARS.
https://t.me/WarDonbass/72214
Qualora non bastasse, dagli USA sono arrivati “esperti”, compresi nel pacchetto aiuti, per farli funzionare nel modo più efficace possibile.
https://t.me/WarDonbass/72288

Fa quindi tutto parte di uno stesso movimento: l’ucraina come immensa discarica a cielo aperto dove rottamare il vecchio e pubblicizzare il nuovo, il tutto fatto pure passare come “aiuti”.

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Paolo Selmi
Monday, 11 July 2022 12:50
11/07 ore 12:30 aggiornamento

BOGORODICHNOE LIBERA

Piccolo centro abitato sulla riva sud del SEVERSKIJ DONECK, a nord ovest di SLAVJANSK, importante per costruire una piazza d’armi sufficientemente ampia per raccogliere truppe e mezzi direzione blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK.
https://t.me/WarDonbass/72242

VLADIMIROVKA E TRIPOL’E LIBERE

Ci spostiamo a sud, davanti a SOLEDAR praticamente, da cui dista solo SEI KM.
https://t.me/WarDonbass/72239
https://t.me/vzor911/329
Il tentativo di attaccare l’anello debole della catena, quello a metà, e tagliare in due la linea SEVERSK – ARTEMOVSK è evidente. In aggiunta a quanto accennato stamattina, alla luce di questi risultati, ottenuti in piena ridotta, con i gruppi “Z” e “V” in licenza e con attivi solo gli “O” e le milizie del Donbass (che comunque procedono anch’esse a regolare rotazione), appare altamente improbabile lo scenario di un contrattacco ucraino su ampia scala.

DEMILITARIZZAZIONE A QUOTA 4000 CARRI ARMATI

Non mi piace fare, e non faccio quasi mai, il resoconto quotidiano del totale mezzi distrutti. Ma oggi è stato raggiunto un numero simbolico, quello riportato in oggetto. Per la precisione, oggi siamo arrivati a:
243 aerei
137 elicotteri
1506 droni
354 postazioni missilistiche
4020 carri armati
741 sistemi lanciarazzi multipli
3132 mortai
4149 autovetture militari
https://t.me/WarDonbass/72269

COLPITI CASERME, MAGAZZINI E DEPOSITI

Anche qui, solo per dare un’idea, dalla conferenza stampa del Ministero della difesa russa di stamattina. Solo ieri notte ennesimo magazzino saltato per aria, a RADUSHNOE, piena retrovia (oblast’ DNEPROPETROVSK), con dentro M777, HIMARS e obici semoventi sovietici di tipo “2S7 Pion”. 200 tonnellate di missili anticarro sono saltate per aria in un altro deposito a CHARKOV. Più altri due depositi munizioni a NIKOLAEV e una postazione missilistica a SEVERSK.

Due caserme colpite ieri, CHARKOV PERIFERIA e CHASOV JAR, hanno provocato gravi perdite, oltre cinquecento, fra le truppe di stanza.

Sempre la conferenza stampa comunica che la 25° brigata parà inviata in fretta e furia a SEVERSK per tenere la posizione ha già perso il 70% dell’organico. Il comando militare ucraino si rifiuta di comunicare i decessi alle famiglie dei soldati, classificando tali perdite come “disertori” o “dispersi”.
https://t.me/rybar/35314

NONOSTANTE QUESTO, ENNESIMO ORDINE CRIMINALE

Apprendiamo che quella della riconquista del sud non è purtroppo una sbanfata effetto del riscaldamento globale sul cervello di noi esseri antropomorfi, ma un vero e proprio ORDINE del “comandante in capo”.
https://antifashist.com/item/zelenskij-tolkaet-ukrainu-k-neminuemomu-krahu-prizyvaya-vernut-yuzhnye-territorii.html

Il che, aggiunge al tutto un tocco PADRONALE e, insieme, CRIMINALE che, finché si parlava di discorsi da osteria, non c’era. Stiamo parlando, infatti, qualora le ff.aa. ucraine intendano seguire il buffone di Kiev nella sua follia suicida, di migliaia di ex-civili mandati al massacro. Vedremo quindi cosa intenderanno fare, se adotteranno una probabile resistenza passiva riducendo le perdite al minimo, a qualche assalto simbolico, per poi archiviare il “contrattacco” a tempi migliori, oppure se decideranno invece di uscire allo scoperto e opporsi direttamente a tale ordine. E’ tutto un problema di rapporti interni ai due schieramenti e al sostegno che i kuratory daranno quando dovranno scegliere, per coprire la disfatta, chi buttare dalla torre.

Vale, peraltro, la pena collocare la tragica, attuale, situazione nella cartina pubblicata su questo articolo,
https://antifashist.com/item/sto-shagov-nazad-mudraya-voennaya-taktika-ukraincev-kotoroj-ne-vladeyut-sovki.html
che mostra sia le regioni in termini di successive acquisizioni dello Stato ucraino, che in termini demografici, che di macroregioni e PIL dalle stesse prodotto: vediamo, per esempio, che una macroregione produce metà PIL con metà popolazione (e territorio) dell’altra macroregione. Ulteriore fattore di squilibrio. Se poi sovrapponiamo questa cartina con quella delle zone liberate e di quelle controllate dai russi, vediamo che il quadro è ancora più preoccupante. E più va avanti il tempo, più il mosaico, anziché ricomporsi, perde pezzi.

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Paolo Selmi
Monday, 11 July 2022 08:39
11/07 ore 08:00 aggiornamento

UGLEDAR potrebbe essere la prossima mossa


Voci non confermate parlano di attacchi a Ugledar, che è nel SUD dell’attuale zona di conflitto. Vedremo se risponderanno al vero.
https://t.me/btr80/1612
Cambiare strategia in modo così radicale scompaginerebbe, ancora una volta, le difese ucraine attualmente tutte concentrate nella zona EST del conflitto, a provare a tamponare lo “schiacciasassi”. Ma se si aprisse una breccia a SUD, a quell’altezza, salterebbe tutto. Vedremo.

ANCORA SUL MILIONE DI BAIONETTE

Limitarsi a riportare sbanfate non è dimostrazione di buon giornalismo. Ma non si può pretendere da un pollo che faccia la marcia reale, diceva il mio povero nonno. Quindi, abituiamoci a vedere riportate enfaticamente frasi come quelle sul milione di baionette pronto a riprendersi il Sud del Paese. Giusto per calmare un po’ i bollenti spiriti, basterebbe solo un po’ di aritmetica spiccia fra perdite, soldati prigionieri, e diserzioni per capire che il numero di effettivi non poteva e non può raddoppiare in questo periodo, anche mettendo un fucile in mano a pensionati, gestanti e minorenni.

Oltre questo, occorrerebbe ricordare ai cinegiornali luce che non siamo nel medioevo. Per certi versi, ci siamo tornati e siamo anche messi peggio. Ma dal punto di vista tecnologico direi anche no: non basta prendere un servo della gleba, mettergli in mano una picca o un’alabarda, dire il primo che indietreggia lo infilzo, e mandarlo in formazione a crepare contro la carica della cavalleria. Forse, quel contadino di allora aveva più possibilità di farcela rispetto al contadino di oggi con in mano un AK-47 e lo stesso compito.
https://t.me/rybar/34557
I cittadini ucraini questo lo hanno capito, e non da ora. Pertanto, il milione di baionette è stato un proclama per dire, ai kuratory, noi ci siamo, dateci altre armi (da rivendere al mercato nero…).

CICLISMO SCUOLA DI VITA

Ovvero, non solo scuola di come si dovrebbe vivere (allenamento, autodisciplina, conoscenza dei propri limiti, ecc.) ma anche di come NON si dovrebbe. Le ultime sparate mediatiche delle rispettive controparti (“milione di baionette”, “contrattacco imminente” e “non abbiamo ancora incominciato”) mi han fatto venire in mente quest’episodio, di oltre mezzo secolo fa, divenuto ormai leggenda nei baretti e tabacchini delle mie parti. Lo riporto per come mi fu narrato, ma essendo ormai da secoli fuori dal giro è facile che ora si sia “arricchito” di altri dettagli. Due ciclisti delle mie parti, amici da una vita, rivali da una vita, si trovano tutti e due gregari a un Giro (anch’esso di mezzo secolo fa, forse a ridosso del ritiro del Cannibale. Tappone alpino, salita e caldo infernali, uno di fianco all’altro, non perdono occasione per beccarsi:
“Sono al 60%”, ansima il primo.
“Io al 40%”, sbuffa il secondo.
Dopo due tornanti si erano ritirati tutti e due. Da riportare ai cinegiornali luce prima che si ritrovino anche loro a dover arrivare a piedi all’albergo, rifiutati anche dal camion-scopa.

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Paolo Selmi
Sunday, 10 July 2022 23:20
10/07 22:30 aggiornamento

SITUAZIONE AGGIORNATA


alla fine giornata di oggi, a cura sempre del collettivo di RYBAR:
https://i.ibb.co/cFsB5WG/10-07-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/K6w8nFs/10-07-eng.jpg

A nord di SEVERSK, da GRIGOROVKA il fronte si è spostato a ovest e ora sotto attacco è SEREBRJANKA, la cui presa aprirebbe una pericolosa breccia a SEVERSK da NORD. In generale, a essere scossa è l’intera linea di fronte da SEVERSK ad ARTEMOVSK (Bachmut), retrovie incluse. Il che, per gli sviluppi a venire di cui si parlava stamane, non promette nulla di buono.

NELLA SOLUZIONE FINALE PER LA RUSSIA, IL LUCIDO DELIRIO DI WALESA

Guerre en Ukraine : Lech Walesa suggère de «ramener» la Russie à «moins de 50 millions d'habitants»

E già il titolo è un titolone di suo. Leggiamo il brano incriminato:

À moins d'un changement complet de régime politique à Moscou, la sécurité mondiale ne pourrait donc être assurée que par un démembrement de la Russie actuelle, restée impériale à ses yeux : «On compte 60 peuples qui ont été annexés comme les Ukrainiens aujourd'hui. Il faudrait soulever ces peuples qui ont été annexés par la Russie (...). Il faut soit changer le système politique de la Russie, soit la ramener à une population de moins de 50 millions d'habitants». La Fédération de Russie compte à ce jour 144 millions d'habitants.
https://www.lefigaro.fr/international/guerre-en-ukraine-lech-walesa-suggere-de-ramener-la-russie-a-moins-de-50-millions-d-habitants-20220710

La soluzione finale, quindi, sarebbe una Russia smembrata e ridotta a 50 milioni di abitanti. Lech Walesa ha sintetizzato quello che con un altro traditore dopo Gorbacev e El’cyn sarebbe dovuta diventare la Russia. Ha detto quello che era ed è un auspicio solo non suo. Ha di fatto confermato la tesi sostenuta da Mosca che la NATO sta combattendo una guerra totale contro la Russia e che la Russia sta combattendo per la sua stessa esistenza.

Grazie Lech, avevamo proprio bisogno del tuo lucido delirio. All’osteria del mio paese però a un certo punto passano, tolgono il vino e lasciano solo le carte e il blocco per segnare i punti.

DAL DELIRIO ALLA REALTA’: I NUOVI HIMARS DA 300 KM DI GITTATA

Partiamo dai fatti. Anzi tutto, Biden non ha ESPLICITAMENTE affermato che faranno parte del III pacchetto di “aiuti”. Questo va detto e qui è spiegato molto chiaramente.
https://gagadget.com/en/war/144994-the-united-states-have-not-announced-the-transfer-to-ukraine-of-himars-ammunition-with-a-range-of-300-km/

La comunicazione però è stata letta dai canali più vicini alla camarilla che ruota intorno al “comandante in capo” e data in pasto ai media come annuncio sensazionale di arrivo dei missili da 300 km di gittata (otto luglio).
https://t.me/truexanewsua/53361

Da qui, apriti cielo. Missili di tale gittata consentono non solo di colpire “targets in the Donbas ‘behind the front lines of where the Russian forces are concentrated.’”, ma di colpire direttamente in Russia. In altre parole, eskalacija.
https://t.me/WarDonbass/72203

Oggi i russi hanno ricostruito sui loro canali la vicenda e hanno concluso che, anche se non ne parla esplicitamente, il riferimento ai MGM-140 ATACMS, ovvero a tali missili di tale gittata, è abbastanza evidente.
https://t.me/rybar/35259 et
https://t.me/boris_rozhin/56611

La conclusione è che l’escalation continuerà e la NATO mostrerà sempre più i denti nella sua guerra contro la Russia, con l’arrivo anche di nuovi sistemi missilistici e aerei da combattimento. La guerra ormai è per l’annientamento del nemico. Usando l’Ucraina come carne da cannone: altro non può voler dire il proclama del regime fascistoide di Kiev dove si annuncia il milione di baionette pronte a riconquistare il Sud:
https://www.thetimes.co.uk/article/ukraine-has-one-million-ready-for-fightback-to-recapture-south-3rhkrhstf
O quello dove si terrorizzano gli abitanti del Sud ingiungendo loro, esplicitamente, di scappare finché possono perché gli ucraini stanno arrivando, sta iniziando il contrattacco.
https://t.me/swodki/131561

D’altro canto, la demilitarizzazione prosegue a ritmo accelerato. Ormai si punta a “kalibrare” (ovvero colpire con missili Kalibr) le armi stoccate, come successo stanotte a un deposito dalle parti di Slavjansk, contenente M777 e Grad, oltre che relative munizioni ammassate a migliaia, e a due magazzini segreti vicino a Doneck, contenenti gli stessi articoli.
https://t.me/rybar/35258
L’approvvigionamento, la logistica, la distribuzione saranno sempre più un problema, anche per questi nuovi “pacchetti di aiuti”.

DONECK ANCHE OGGI SOTTO ATTACCO: I NUMERI DELL’ULTIMO MESE IN UN VIDEO DI ACCUSA

Queste le immagini e i video degli attacchi di oggi.
https://t.me/WarDonbass/72199
https://t.me/boris_rozhin/56710

Questa recrudescenza, nell’indifferenza totale dei media occidentale, ha portato un ragazzo di Doneck a continuare l’esperienza di JA – FEJK (“Sono un fake”) con un altro video denuncia:
https://t.me/kaagranovich/2022
Misha, casa popolare dove abita centrata da un missile “aiuto” NATO, casa distrutta, 10 cicatrici in testa. Si incammina verso casa sua, mostra un cratere e fa no con la mano, mostra i danni alla casa, mostra le cicatrici e fa sempre no con la mano. Poi dice, da quella che era la sua stanza: “questa casa non esiste, queste cicatrici non esistono, io non esisto. Sono un fake”. Si susseguono altre immagini dei bombardamenti di Doneck di questo mese, intervallate da “fake”, “ci siamo sparati da soli”, e poi le didascalie: “Da quando l’Occidente ha iniziato a fornire HIMARS, CAESAR e M777 l’efficacia dell’esercito ucraino sul campo non è aumentata. È aumentato invece il numero di spari ai civili del Donbass.
10.940 proiettili e missili lanciati contro Doneck NELL’ULTIMO MESE SOLTANTO (8 giugno – 8 luglio). 1113 case colpite, 14 ospedali e 59 scuole. 78 civili morti, di cui 8 bambini. I bambini feriti in tutto sono 115, parte di questi resterà invalida per il resto della sua vita”.

Aggiornamenti a seguire domani.
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