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03/10 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD

Alle 15:00 ora locale combattimenti infuriavano su DUDCHAN, evidente il tentativo da parte ucraina di forzare e passare oltre. Artiglieria, aviazione e lanciarazzi multipli russi la tenevano a bada.
https://t.me/rybar/39683

Un primo attacco è stato respinto. Obbiettivo confermato dal capo della regione SAL’DO: la centrale idroelettrica KACHOVSKAJA.
https://t.me/boris_rozhin/65981

Un’ora fa sono ripresi i combattimenti. L’attacco ora è condotto da TRE battaglioni delle ff.aa. ucraine. Al momento i difensori respingono con successo tali affondi.
https://t.me/rusich_army/5521

SVATOVO-KREMENNAJA

SVATOVO è sempre più minacciata da NORD-OVEST, dove le truppe del regime di KIEV stanno attaccando con l’evidente scopo di raggiungerla e cingerla d’assedio:
https://t.me/vysokygovorit/9625

A Kremennaja, invece, la situazione è tesa ma “stabil’naja”.
https://t.me/boris_rozhin/65980

D’altro canto, le perdite da parte ucraina sono ingenti. Questo un primo bilancio dei soli ultimi TRE giorni di scontri:
- 500 soldati morti e 60 mezzi fra carri e blindati dalle parti di KUPLJANSKAJA
- 900 soldati morti dalle parti di KRASNYJ LIMAN
https://t.me/mod_russia/20493

I dati forniti ogni giorno dal Ministero della difesa sono fortemente indicativi della TENDENZA in corso: da un lato, arretramento e conservazione della maggior quantità possibile di risorse, umane e materiali; dall’altro distruzione delle stesse pur di portare a casa un risultato anche minimo. Questa è la TENDENZA: DUE MODI DI CONDURRE GLI SCONTRI DIAMETRALMENTE OPPOSTI, in questo momento AGISCONO lungo una linea di fronte che, sia che si muova, sia che resti stabile, STA ACCELERANDO PROCESSI DISTRUTTIVI SENZA PRECEDENTI DALL’INIZIO DI QUESTO CONFLITTO.

Per questo vale la pena riportarli per sommi capi, anche se ci siam già detti che la differenza, in questo momento, non la fanno i numeri delle perdite, per i soliti discorsi dell’impiego della fanteria ucraina come carne da cannone attualmente disponibile in gran quantità e perché la NATO, in questo momento, sta conducendo la propria guerra contro la Russia muovendosi su più piani, andando in prospettiva a compensare eventuali carenze da parte ucraina con inserti provenienti dai Paesi ex-Varsavia storicamente diventati sue colonie, come Romania, Moldavia, Polonia.

FALLITO TENTATIVO DI CONTRATTACCO DA SEVERSK AD ARTEMOVSK

Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003164456-3129a4d5.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003164455-45614542.jpg

Poche righe di commento: le frecce azzurre della carta finiscono tutte in una “x”. Le enormi perdite accumulate oggi non potranno non influire sull’andamento dell’offensiva russa su questa linea di fronte. Più che un tentativo di controffensiva, è sembrato un tentativo disperato di rallentare quella russa che, in un contesto pur difficile come quello di quest’ultimo mese, non ha rinunciato un secondo all’obbiettivo primario di liberare il Donbass. Partendo proprio da quella linea Seversk-Artemovsk che, giorno dopo giorno, perde inesorabilmente pezzi. Mandare la fanteria a morire in questi assalti suicidi non ha alcun senso dal punto di vista militare.

IL POTENZIALE MILITARE UCRAINO SOTTO IL COMANDO NATO: L’ANALISI DI RYBAR

Il collettivo di RYBAR entra nel dibattito in corso. In modo a mio avviso sostanzialmente corretto. Non due mesi fa, non a febbraio, ma questo mese appena passato ha visto in molte offensive ucraine errori madornali costate loro un prezzo altissimo in termini di vite e di mezzi distrutti.
Una colonna di 50 mezzi fra carri, blindati, e pick-up mandati completamente allo sbaraglio a Davydov Brod e distrutti:
https://t.me/rybar/39635
Un’altra colonna col primo mezzo finito su una mina prima e poi, una volta scoperta l’azione, fatta interamente fuori dall’artiglieria nemica:
https://www.youtube.com/watch?v=eEFSVbmO7Ko
Un’altra colonna di T-72 polacchi all’avanguardia e lo stesso individuata e distrutta
https://t.me/voenacher/28087
Altro movimento di blindati e truppe completamente disorganizzato e divenuto facile preda dell’artiglieria nemica:
https://t.me/rybar/39069

Questo non per diminuire le capacità nemiche, ma neppure per osannarne i “progressi”. Il mese scorso, dove la NATO non ha messo il cappello, ovvero sul fronte SUD, bastavano poche decine di uomini e mezzi a tenere sotto controllo spazi anche estesi. In questi territori battaglioni interi sono stati mandati al massacro per “sondare il terreno”. Se andava bene, tutti lì, altrimenti si provava da un’altra parte, e così via: a rotazione, contemporaneamente su più lati, ma sempre nelle stesse modalità suicide.

E se alcuni di questi difetti erano comuni anche alle truppe russe a inizio operazione, quelli hanno corretto il tiro subito dopo, mentre i battaglioni ucraini vanno ancora avanti così, a testa bassa, incontro alla morte e alla distruzione.
https://t.me/rybar/39698

La NATO, come abbiam visto usa diversamente la stessa carne da cannone. Non ne risparmia l’uso, e questo è un tratto comune alla tattica suicida di cui sopra. Ma la spinge lungo direttrici che NON HA BISOGNO di sapere se siano scoperte o difese, perché opera ricognizioni tramite satellite in tempo quasi reale. I “DRG” su unità mobili con incursioni lampo fanno il resto. L’azione quindi combinata di fanteria e artiglieria (di livello superiore a quella in dotazione standard alle ff.aa. ucraine, con lanciarazzi HIMARS e mortai M777) consente di aumentare notevolmente la forza d’urto su un settore ritenuto DEBOLE. Il pugile avversario “sente il colpo”, e penso che sappiamo tutti cosa voglia dire per un pugile “sentire il colpo”: il collo non è più così saldo nel tenere ferma la testa, si perde per un attimo l’equilibrio, ci si cerca di ricomporre. Appena capiscono questo, i kuratory vanno avanti a picchiare e martellare finché il bastione non cade. A quel punto fanteria a iosa. Si arriva tranquillamente a superare i settemila, gli ottomila uomini di rincalzo in pochissimo tempo. L’ondata non si ferma, finché le perdite non diventano veramente ingenti e impongono uno stop e un raggruppamento ulteriore: questa la cinica realtà di quanto accaduto in questi giorni. Ma alla NATO poco importa, e tanto meno al regime di KIEV.

POLONIA E UCRAINA: IL GAS ORMAI PASSA DA LORO…

Quest’ultima, peraltro, sta divenendo sempre più CANE DA GUARDIA della DISTRIBUZIONE ENERGETICA. Per esempio la fornitura di gas alla Germania, messi fuori uso i due gasdotti (ma ora è arrivato BELOS sul luogo del delitto, “a yellow submarine”… con canzone annessa mentre si immerge a constatare il danno),
https://t.me/energytodaygroup/16555
passa per il Baltic Pipe che dalla Norvegia arriva in Polonia. E starà a lei e alla sua “magnanimità” vedere se darne ai tedeschi (a cui, tra l’altro, ha appena annunciato di chiedere 1.300 miliardi di euro di riparazione per i danni di guerra della seconda guerra mondiale…)
https://www.euronews.com/my-europe/2022/09/01/poland-to-demand-13-trillion-from-germany-in-wwii-reparations
“Sennò che fai? Mi cacci?”… “no Gianfranco… ti chiudo il rubinetto e pace e bene”. Stesso discorso per il tratto polacco delle condotte che fanno RUSSIA-BIELORUSSIA-POLONIA-GERMANIA. E che dire di quelle che passano per l’Ucraina e di cui abbiamo già parlato?

L’ultimo gasdotto che collega direttamente RUSSIA a BALCANI attraverso la TURCHIA, e quindi in qualche modo anche al resto d’Europa è il TURKSTREAM. Che porta TRE VOLTE TANTO quello “norvegese-baltico-polacco”, ma che è manutenuto da una ditta danese, di proprietà di Gazprom, colpita dalle sanzioni UE e impossibilitata a svolgere la propria attività commerciale necessaria alla manutenzione del gasdotto: acquisto di parti e componenti, servizi logistici, installazione, formazione addetti e personale tecnico, tutto proibito.
https://www.rt.com/news/563758-turkstream-pipeline-russian-gas-threat/

Chi si ricorda della storia della turbina canadese SIEMENS per il Nordstream, non farà fatica a capire che anche il Turkstream è destinato a seguire la stessa sorte degli altri due gasdotti. CINQUE (io ero rimasto fermo a quattro…) esplosioni, gasdotto fuori uso… e colpa dei russi, certo, è fuori discussione. I russi che si autodistruggono, e col sorriso a trentasei denti, per lasciare ai due Paesi vicini mani libere sull’unico rubinetto rimasto...

Ai russi non resta che potenziare il canale a EST, ovvero i gasdotti SILA SIBIRI e SILA SIBIRI-2, per compensare le perdite verso OVEST e i ricatti degli “intermediari”, con cui non vanno ultimamente molto d’accordo...
https://t.me/tekdela/888
Diversificare il portafoglio clienti è un imperativo di qualsiasi azienda capitalistica: dal panettiere dietro l’angolo al capitalismo monopolistico di Stato cinese. Quando ciò non è possibile, non è mai una bella cosa: anche se finisci tra le braccia del miglior cliente del mondo, che paga sempre, puntualmente e senza discutere. Per questo i russi stanno sviluppando progetti che vadano oltre ai cinesi, e che peraltro è da vent’anni che stanno cercando di prender piede, come il canale NORD-SUD che collega San Pietroburgo (RU) – Astrachan’ – Bandar-e Anzali (IR) – Bandar Abbas (IR) – Nhava Sheva (IN, che è il porto di MUMBAI).
https://rg.ru/2022/07/12/iz-mumbai-v-piter.html

Siamo d’accordo: tenere un piede in India e uno in Cina non è come tenere un piede in Europa e uno in Cina. Al momento (tra vent’anni ne parleremo…). Ma non è neppure l’isolamento a cui un Occidente sempre più minoritario a livello globale vorrebbe confinare i russi. Russi che fanno affari coi turchi a cui costruiscono centrali atomiche, russi che tornano in Africa, fra MALI e BURKINA FASO (notizia di ieri https://t.me/vityzeva/69622), russi che non sono mai andati via dall’America Latina, e non solo in Venezuela e a Cuba, russi che in Asia orientale non hanno bisogno di farsi presentare dai cinesi e che hanno una scuola diplomatica in grado di esprimere funzionari di altissimo livello in grado di intervenire con competenza e cognizione di causa in ciascun luogo di missione. Quando muovevo i primi passi fra le calli veneziane, in Dipartimento mi dicevano: “inglese si, francese bene, ma dovreste studiare anche il russo, perché specialmente in Asia centrale i migliori studi sono i loro…” e noi a dire “seeee”… ma era (ed è) la verità, e non solo per l’Asia Centrale.

Oggi questo discorso è fuori moda, ma non perché sia scaduta la qualità della loro ricerca scientifica: io grazie allo “Studio dei simboli e dei numeri nella filosofia classica cinese” (Учение о символах и числах в китайской классической философии, Moskva, Nauka, 1994) del sinologo e membro della RAN Artem KOBZEV avevo dato a suo tempo un taglio innovativo e del tutto inedito alla mia Tesi di Dottorato in ricerca: una cavalcata che partiva dall’analisi del substrato del MaoZedong-pensiero e risaliva al concetto di logica e protologica in Aristotele-Hegel e in Confucio e da lì, infine, esplorava nuovi percorsi di ricerca sulla traduzione e ricezione del marxismo-leninismo nella Cina rivoluzionaria. E tutto questo grazie a quel lavoro fondamentale, che mi aprì a suo tempo un mondo. E’ fuori moda perché non è questo che interessa.

E ci può stare. Un’università che formi, in un sistema capitalistico, persone in grado di aprire il quadro comandi, staccare la corrente, e cambiare schede, circuiti, cavi e pulsantiere mandando a carte e quarantotto il manovratore, è masochismo allo stato puro. Non meravigliamoci però se loro, nonostante i proclami dei nostri cinegiornali luce, tutt’altro che “isolati”, sviluppano contatti fattivi con tutto il resto del mondo, mentre noi invece siamo incapaci di uscire da secoli di dicotomia “O ci state a farvi sfruttare da noi o vi facciamo la guerra”. Senza accorgerci che il mondo, nel frattempo, cambia. E gli “isolati” restiamo noi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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03/10 ore 12:30 aggiornamento

SVATOVO-KREMENNAJA

Questa linea è e resta l’obbiettivo principale delle forze ucraine. Anche qui, I due segmenti ad angolo retto (con vertice su TORSKOE) della linea di fronte subito dopo l’arretramento da LIMAN, sono già diventati l’IPOTENUSA che li congiunge (lasciato TORSKOE e allineamento su questa nuova linea di difesa), cedendo altro territorio alle ff.aa. ucraine. Naturale, se il problema è la mancanza di uomini non serve conoscere il teorema di Pitagora per capire che così la superficie da tenere diventa più corta e, di conseguenza, è realisticamente più fattibile imbastire una linea di difesa con forze e mezzi a disposizione.

Altro discorso è poi quanto la stessa POSSA tenere e stabilizzare la linea di fronte su tale diagonale. Il voenkor Pegov non ne è tanto sicuro e addirittura consiglia un ulteriore arretramento verso alture e fiumi che costituiscono una difesa naturale a portata di mano e senza bisogno di troppi lavori di fortificazione. Potrebbe essere il PIANO-B di questa prima linea di difesa: temporeggiare in attesa che le retrovie la allestiscano e la equipaggino di tutto il necessario. Ma potrebbe anche non essercene bisogno.
https://t.me/wargonzo/8587

In questo momento anche più a nord, verso KUPLJANSK, la linea di fronte tiene. Cartina aggiornata ore 12:00
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003082939-5d3d2ec0.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003082938-accb4553.jpg

I DRG, i gruppi diversionnye e razveditelnye, ovvero di sabotaggio e ricognizione, operano da entrambi gli schieramenti in una zona grigia, in una terra di nessuno che – di fatto – è divenuta una zona cuscinetto che fa più gli interessi dei russi che della NATO. SVATOVO, in questo momento e a differenza di KREMENNAJA, è ancora lontana dalla linea di fronte.

Lontana, ma non lontanissima. È notizia di poco fa che alcuni villaggi aldilà del fiume siano stati abbandonati per finire “zona grigia”, e le difese russe siano arretrate su posizioni più favorevoli al consolidamento di una linea difensiva.
https://t.me/milinfolive/91243

Vedremo gli sviluppi.

FRONTE SUD

La situazione sul campo è la seguente
- Permane la “zona grigia” («серая зона») fra Dudchan e Zolotaja Balka. Duelli di artiglieria, truppe ucraine si ammassano per sfondare, i russi glielo impediscono. Poco più a nord, ARCHANGELSK è sotto attacco da parte delle truppe ucraine:
https://t.me/wargonzo/8587

Si vede anche da questa carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003080433-1af25055.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003080428-c0ae064d.jpg

- A Davydov brod le ff.aa. ucraine, incuranti della mattanza dei giorni scorsi, continuano a mandare i loro uomini al massacro. Solo stanotte 4 carri armati e 11-14 blindati messi fuori uso, senza contare le perdite in vite umane.
- L’aviazione che di notte, causa maltempo, non si è alzata in volo, lo sta facendo stamane.
https://t.me/rusich_army/5510
Ultimo dato, peraltro, confermato anche da un’altra fonte: seppur non a pieno regime, ma sta operando.
https://t.me/fighter_bomber/8787

Anche per questo, sfondamento sinora non c’è stato. E il guadagno ottenuto con l’effetto sorpresa non è stato sinora risolutivo per sbloccare la situazione. Occorrerà probabilmente un ulteriore tributo di sangue.

SANDU E LA MOBILITAZIONE GENERALE DEI MOLDAVI

A proposito di perdite, ci chiedevamo chi potesse fornire la carne da cannone necessaria una volta esaurita quella ucraina, nella guerra NATO contro i russi. Manco a farlo apposta, è notizia di oggi, giunta direttamente da fonti di CHISINAU e
https://t.me/wargonzo/8588
rilanciata anche su quest’altro canale
https://lenta.ru/news/2022/10/03/moldova_mob/
Che la presidentessa della Moldavia stia preparando la mobilitazione generale dei suoi cittadini. Il suo profilo sinora era stato MOLTO ambiguo, cercando di conciliare l’atteggiamento atlantistico richiesto dalla collocazione atlantica dell’ex-repubblica sovietica con la dovuta attenzione a non esporsi troppo nei confronti della Russia, in particolare a proposito della questione TRANSNISTRIA. “E’ Moldavia ma non la attacco”, in sintesi. Ebbene, pare che il padrone l’abbia richiamata all’ordine e lei si sia messa subito sull’attenti. Al ritmo di perdite attuali serve nuova carne da cannone, prima ipotesi. Serve aprire il fronte della Transnistria per mettere in ulteriore difficoltà i russi, seconda ipotesi. In entrambi i casi, i kuratory han deciso che è venuto il suo momento. E un altro popolo sta per andare al massacro.

GUERRA INCENTRATA SULLA RETE, SIRIA E UCRAINA

Dedico quest’ultimo segmento di aggiornamento a un concetto che purtroppo si presta a molte interpretazioni, ovvero quello di “guerra basata sulla rete” (network-centric warfare, da cui il mio propendere per “guerra centrata sulla rete”).

Finora la maggior parte degli studiosi ha prestato attenzione a questo termine “in tempo di pace”, ovvero ragionando in termini di “guerra dell’informazione”, di spionaggio e controspionaggio, eccetera. Un esempio qui:
https://camminardomandando.wordpress.com/testi-da-scaricare/biotecnologie/nel-xxi-secolo-reti-e-trame-di-guerra/

Io me lo son trovato oggi in due analisi molto autorevoli, la prima di un corrispondente e la seconda di uno studioso di questioni militari:
https://t.me/Sladkov_plus/6395
et
https://t.me/apleonkov/10076
Il secondo, tra l’altro, Aleksej Leonkov, a commento del primo. E mi chiedevo, sinceramente, cosa ci azzeccasse, visto che qui si parla di combattimenti, di scontri armati, e non di colpi di fioretto a botte di influencer, Boshirov e Petrov e altri casi montati, fughe di notizie, chiavette USB finite nelle mani sbagliate, database hackerati e via discorrendo.

La faccenda è MOLTO importante e interessante al tempo stesso. La RETE, il NETWORK, in questo caso, rappresenta la NUOVA concezione di offensiva lungo una linea di fronte. Le informazioni raccolte attraverso strumenti sempre più sofisticati consentono l’individuazione di PUNTI DEBOLI, nello SPAZIO nel TEMPO, momenti da cogliere per condurre un’offensiva e sfondare. Sfondare come? Con piccoli gruppi in grado di seminare scompiglio fra le fila nemiche e aprire la strada al grosso delle truppe. COORDINAMENTO a rete, COLLEGAMENTO a rete fra i vari gruppi operanti, i DRG di cui sopra, le unità di artiglieria e fanteria.

Primi sviluppi di questa teoria militare in SIRIA. Seguito in UCRAINA, in questi giorni. Il DEFICIT di forze militari da parte russa, in questo caso, risulta fatale… perché NON SI PUO’ ESSERE DAPPERTUTTO.

Soluzione di SLADKOV (il voenkor), in attesa che arrivino le centinaia di migliaia di unità a pareggiare il conto: trasformare questa “rete” in un POLIGONO DI TIRO. Ovvero far valere la superiorità dell’artiglieria.

Soluzione di LEONKOV: cercare di recuperare il tempo perduto sul piano dell’INFORMAZIONE, del COORDINAMENTO, del COLLEGAMENTO, del CONTROLLO dell’intera linea di fronte.

E’ un argomento molto complesso, ma forse in tanti giorni di caccia alle streghe e a teste da far saltare il primo tentativo di avviare una riflessione sull’argomento.

Aggiornamenti a seguire.

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03/10 ore 08:00 aggiornamento

KREMENNAJA

Nessun aggiornamento di rilievo. Segnalo il documentario del voenkor Eddi Poddubnyj dal titolo “Posle Limana”, “Dopo Liman”.
https://dzen.ru/video/watch/6339ddb4ab912f07becf8c4c
Girato sul campo e montato in macchina (la stessa da cui parla), parla degli eventi appena passati, della situazione attuale, degli scenari futuri. Purtroppo non sottotitolato, è lo stesso interessante per i filmati, per le persone intervistate: per esempio (03:00), il vecchietto intervistato è un soldato in pensione e comandante di quei BARS-13 che per settimane hanno tenuto prima DOBRYSHEVO, poi KRASNYJ LIMAN, ora KREMENNAJA: “zadacha ne dopustit’ proryva protivnika” (3:40, “il compito assegnatoci è impedire l’avanzata del nemico” nel centro abitato di Kremennaja). Gli fa eco un compagno d’armi poco più avanti, la cui fascia rossa denota il Gruppo “O” (uno dei tre principali Z, O e V, che significa anche che è da molti mesi ormai sul campo, quindi ha visto l’evolversi della situazione), 4:25 et segg.: “ne igrushki”, non è un gioco. “Uzhe daleko ne igrushki” (è già da tanto che non è un gioco). “Etot – polnomernoe nastuplenie sil armii NATO” (è piena offensiva delle forze armate NATO). “Eta – ne ukrainskaja armija” (Non è l’esercito ucraino). “Po radio”, alla radio si sentono discorsi in romeno, in polacco. Eddi glielo richiede: contro di noi non combatte più l’esercito ucraino. Net, è la risposta. Possono essere naemniki, mercenari, o regularnye, effettivi, ma contro di loro a combattere questi hanno messo. Per inciso, sappiamo che le cose non sono precisamente così: la carne da cannone ce la mettono ancora (e ce la metteranno sempre) le ff.aa. ucraine, ma i “rech” (i discorsi) che si sentono nelle intercettazioni radiofoniche non sono più in ucraino: la catena di comando dall’INFORMAZIONE alla DECISIONE è NATO. E dove non arrivano loro (nuovi armamenti per cui non hanno ricevuto l’addestramento adeguato e che nella fase iniziale arrivavano come trofei ai russi nelle casse) arrivano i mercenari polacchi e romeni. Regularnye non penso e non lo pensa neanche il soldato del Gruppo O, degli Otvazhnye. Ma sul fatto che ci siano loro dietro è il primo non solo a pensarlo, ma a SAPERLO: “NE DUMAJU, JA ZNAJU” (5:05, “non io penso, lo so per certo”).

NUOVA OFFENSIVA VERSO CHERSON

La cartina è ferma a ieri notte. Le città che ieri sono divenute capisaldi della difesa russa sono presidiate e difese. Nessun attacco dai fianchi, nessun altro affondo. Questa la situazione attuale.
https://t.me/namarshe/1672
La pioggia ha impedito sia all’aviazione russa di agire come avrebbe dovuto, ma anche ai carri armati ucraini di avanzare come avrebbero dovuto. L’effetto sorpresa è finito e ora si prospetta, presumibilmente, uno scenario come a KRASNYJ LIMAN. Dipende tutto da quanta carne da cannone, da quanto “materiale di consumo” umano, vorranno mettere sul piatto non solo per continuare l’affondo, ma anche solo per tenere quei tre centri abitati in linea di ieri. La NATO su questo non si fa scrupoli, lo sappiamo. E’ notizia di poco fa il trasferimento dei riservisti da ODESSA proprio su questa linea di fronte:
https://t.me/polk105/666
Ma anche la “carne da cannone” è una risorsa limitata e il suo ruolo non è intercambiabile con inserti esterni (40.000 mercenari o militari NATO a prendere LIMAN è impensabile, a meno di dichiarare apertamente guerra alla Russia, con tutti gli annessi e connessi), a differenza delle armi NATO che arrivano in massa (e anche qui, ho i miei dubbi che possano continuare ad affluire a questo ritmo… anche perché poi davvero le riserve strategiche dei vari Paesi membri non ne risentirebbero (questo già accade), ma sarebbero compromesse). Per quanto ancora abbondante, prima o poi finisce.

Aggiornamenti a seguire.

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02/10 ore 22:00 aggiornamento

KREMENNAJA


Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002142553-67add250.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002142552-bcd2d894.jpg

Le forze armate ucraine cercano di massimizzare il vantaggio numerico attuale fino all’arrivo dei riservisti russi e continuano ad attaccare. Soprattutto, lo scopo della loro azione, sostenuta da un intenso fuoco di artiglieria, è non dare modo alle truppe russe di costruire una linea di difesa e stabilizzare così la situazione. Per questo il nuovo obbiettivo è lo sfondamento della linea ideale tra KREMENNAJA e SVATOVO a nord. Vedremo gli sviluppi.

NUOVA OFFENSIVA VERSO CHERSON

Contestualmente a questa azione, le ff.aa. ucraine hanno aperto un nuovo fronte a nordest di Cherson. Anche qui, carta aggiornata di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002152407-be3b1451.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002152406-ba37ae1b.jpg

L’azione è avvenuta di sorpresa, mentre le truppe stavano compiendo la rotazione e prime linee e retrovie si stavano dando il cambio, con un ingente quantitativo di blindati e carri armati. Lo sfondamento è stato operato su una linea lunga diverse decine di km, per cui anche i 10 carri armati e 15-20 blindati distrutti non hanno fermato l’offensiva generale.
https://t.me/boris_rozhin/65895

Ljubimovka, Shevchenkova e Zolotaja Balka sono così state raggiunte e superate mentre l’offensiva prosegue. Verso BERISLAV, dove però le truppe russe si sono raggruppate e hanno costruito una linea di difesa,
https://t.me/rusich_army/5501
dove le ultime informazioni dal fronte parlano di tenuta della stessa e di pieno controllo delle vie di comunicazione,
https://t.me/rusich_army/5503
e dove il fronte comunque è ancora lontano dalla città (questo un video appena girato dove la situazione di calma è decisamente evidente, aldilà di quello che conferma la voce narrante)
https://t.me/RVvoenkor/27839
e verso DUDCHAN, dove le truppe russe stanno tenendo a bada gli attaccanti
https://t.me/namarshe/1661
e dove l’aviazione sta facendo il resto.
https://t.me/rusich_army/5503

Di fatto, anche l’ultimo aggiornamento di oggi (là son le 23:00), parla di un’intensa attività dell’aviazione e delle sopraggiunte unità di artiglieria pesante sulle colonne attaccanti:
https://t.me/boris_rozhin/65913

Nel complesso, si prevedono altri possibili fronti in apertura. Non tantissimi perché le forze anche da parte NATO sono quelle che sono, nonostante l’enorme quantità di carne da cannone a disposizione. Ma DAVYDOV BROD, dove ancora fra ieri e oggi sono morti centinaia di attaccanti mandati allo sbaraglio insieme a decine di blindati, piuttosto che MAR’INKA nei giorni scorsi, sono esempi lampanti di questa nuova piramide di comando.

Di fatto, la NATO ha a disposizione satelliti in grado di monitorare con estrema precisione i movimenti russi, più una rete di spionaggio distribuita sul territorio. Questo le permette di cogliere il momento in cui è più vantaggioso attaccare, da lì parte poi l’ordine alle truppe meccanizzate, alla fanteria e agli artiglieri di raggrupparsi e, in tempi brevissimi, passare all’azione, in modalità di superiorità numerica e di fuoco relativa limitatamente a quel punto e in quelle condizioni date, senza alcuna considerazione delle inevitabili perdite di uomini e mezzi.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/18474

In questo senso,
- gli oltre 100 soldati morti e i 12 fra mortai e blindati distrutti a KUPLJANSK
- gli oltre 200 morti e 320 feriti, 10 carri e 25 blindati distrutti a KRASNYJ LIMAN,
- piuttosto che i 240 morti, 31 carri e 78 blindati distrutti nella sola DAVYDOV BROD su un totale, in quella sola area del FRONTE SUD di oltre 400 soldati morti, 43 carri e 89 blindati,
https://t.me/mod_russia/20462
il tutto fra il bollettino di ieri e quello di oggi, ovvero in sole 24 ore, non costituisce ATTUALMENTE un CONTRASTO ma solo un FRENO, un CONTENIMENTO alla nuova strategia NATO, che vede nell’assalto incessante di carne da cannone sempre nuova e sempre pronta l’unica strategia in grado di ribaltare realmente le sorti di un conflitto altrimenti già segnato.

Ovviamente, è una strategia miope, perché al ritmo complessivamente di oltre mille morti al giorno e oltre un centinaio di carri, blindati, mortai, postazioni lanciamissili distrutte, il fattore TEMPO è decisivo sia in un senso che nell’altro. Dovesse chiudersi il mese di ottobre senza risultati non significativi, ma DECISIVI, a questo ritmo si troverebbe con trentamila unità in meno e tremila armamenti mancanti all’appello, come minimo. E i morti effettivi ormai da febbraio si conterebbero a centinaia di migliaia. E anche se ne resterebbero altre centinaia di migliaia da gettare nella mischia, dati dalla MOBILITAZIONE TOTALE dichiarata qualche mese fa, occorre tenere presente che il “materiale di consumo” umano è molto strano, capace di decisioni inaspettate. Il tutto, con 300.000 uomini e mezzi al seguito dall’altra parte che cominciano ad arrivare.

In altre parole, questa improvvisa accelerazione potrebbe portare, se non in grado di ribaltare la situazione entro breve, a invertire i ruoli. Anche senza aspettare la primavera. Seguiremo l’evolversi degli eventi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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02/10 ore 10:30 aggiornamento veloce

STATUS KVO


Cartina aggiornata della zona di KRASNYJ LIMAN
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001120010-9b1315aa.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001120008-23f2f505.jpg

La situazione è LUNGI dall'essere stabilizzata. Ma molto LUNGI. Il tentativo ora, da parte russa, sarà utilizzare la maggior concentrazione di forze su una decisamente minore linea di difesa per cercare di riequilibrare le forze in campo e stabilizzare la situazione. Un mese e mezzo, più o meno, per l'ingresso delle nuove forze, sarà il tempo da aspettare, ed entro cui resistere. Come già sottolineato, nessun tentativo di controffensiva e cercare di mantenere lo status quo. Seguiremo l'evolversi della situazione.

ANCORA SOPRA CHERSON: DAVYDOV BROD SOTTO ATTACCO

Nonostante le enormi perdite, in termini di migliaia di uomini e centiania di mezzi, continuano gli attacchi kamikaze sopra CHERSON.
https://t.me/notes_veterans/5399

Carta aggiornata a ieri notte di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001155555-08e81915.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001155557-a4a82cf5.jpg

Qui la situazione è completamente diversa. Non ci sono boschi, non ci sono alture, non ci sono anfratti. Ciò nonostante, colonne e colonne di mezzi si ammassano in spazio aperto. Colonne colpite ancor prima di essere trasferite al fronte. Ma non importa. Di carne da cannone e di ferrovecchi sovietici da rottamare ce n'è a iosa. Questa l'impostazione, ma qui i risultati da fine agosto a oggi sono risultati solo in perdite enormi. Sulla pelle del popolo che "difendono" e che invece mandano al massacro in azioni kamikaze.

Aggiornamenti a seguire stasera.

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01/10 ore 13:30 aggiornamento

Ultimo aggiornamento di oggi. Purtroppo non mi sbagliavo su quei segni che qualcuno interpretava come l’inizio di una “controffensiva”. La “messa in sicurezza” era tutt’altro che raggiunta. Le forze soverchianti e su tutte e quattro le direzioni alla fine hanno avuto la meglio. E’ notizia di qualche minuto fa che le truppe russe si stiano ritirando da KRASNYJ LIMAN per evitare l’accerchiamento. E il contrattacco di stanotte è servito unicamente a guadagnare quelle ore preziose per evacuare popolazione e feriti.
https://t.me/RVvoenkor/27735

Non so come, ma ormai questo “tenere la porta aperta” per far uscire tutti era un’ipotesi che, nei miei discorsi da bar a migliaia di km di distanza, tenevo sul tavolo: a volte remota, a volte invece molto concreta. Sicuramente, mantenere una posizione in queste condizioni
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001105321-795243b0.jpg
equivaleva a scendere sullo stesso piano, ovvero partecipare al bagno di sangue a cui invece le forze armate ucraine hanno dovuto sottoporsi: si guardi, in questa cartina, non solo la superficie marrone che si riduce, ma tutti gli esagoni rossi intorno. Quelle sono PERDITE, ripeto, enormi.

Già stamattina, dal racconto di quel corrispondente che diceva che le truppe si stavano raggruppando proprio dove ieri notte c’era stato il blitz delle truppe di terra e dell’aviazione che avevano fatto piazza pulita degli attaccanti, significava che le forze di questo contrattacco notturno erano insufficienti per fermarsi e consolidare il guadagno territoriale ottenuto ed erano dovute arretrare. L’inferiorità numerica si arriva a un certo punto che non è più possibile compensare né con la qualità (maggiori capacità di manovra e combattimento, posizioni difensive fortificate e altri vantaggi tattici), né con altri tipi di quantità (superiorità relativa di artiglieria e aviazione). Occorre altra quantità.

E allora si fanno calcoli costi-benefici, proiettati sul medio e lungo periodo, e si valuta che non sia il caso di mandare al macello qualche migliaio di uomini di quelli attualmente a disposizione per tenere un fazzoletto di terra. Per quanto importante possa essere. Centocinquantamila uomini sono ancora in addestramento, saranno dislocati presumibilmente fra un mese, alcuni anche prima, allora le cose saranno diverse. Ora i conti si devono fare con l’oggi, con quello che oggi c’è a disposizione per fare fronte al salto di qualità imposto dalla NATO settimane fa e i cui strascichi si trascinano ancora oggi, con queste conseguenze: e se un piano suicida ammassa quarantamila uomini (delle centinaia di migliaia di cittadini adulti ancora a disposizione e a cui ficcare un mitra in mano e mandare all'assalto) e quattrocento fra carri e blindati, mettendo nel conto che diecimila di loro morranno per prendere un centro abitato e altrettanti mezzi, in proporzione 3/4 o ancor più, saranno distrutti, occorre prenderne atto. E muoversi di conseguenza: RALLENTARE LA LORO AVANZATA (замедлить продвижение украинских войск)
https://t.me/rybar/39614
e infliggere il maggior danno possibile, dando la possibilità ai nostri di uscire vivi da quella che è diventata, per loro, una trappola mortale.

Se le truppe russe riusciranno in questa impresa, ovvero se confermato quanto riportato da questa già citata agenzia delle 13:04 che parla di “ritiro organizzato da KRASNYJ LIMAN a POSIZIONI PIU’ ARRETRATE già precedentemente preparate” (наши войска организованно отошли из Красного Лимана на заранее подготовленные запасные позиции) e rafforzate grazie al contrattacco di stanotte
https://t.me/RVvoenkor/27735
sarà davvero un grande risultato. Il massimo raggiungibile in queste condizioni. Siamo solo all’inizio.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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01/10 ore 09:00 aggiornamento

“KRASNYJ LIMAN STOIT!”


Красный Лиман стоит! “Krasnyj Liman tiene!”
https://t.me/vladlentatarsky/16535
et
https://t.me/swodki/170434
Questo è il messaggio principale di questo primo aggiornamento. Tutta la notte ha evitato che si ripetesse quanto accaduto in quella precedente.

Apriamo con STAVKI, che ieri sera ritorna in mano russa:
https://t.me/rybar/39593
et
https://t.me/rybar/39594
Inoltre, si allarga l’area di sicurezza intorno alla “strada della vita” e alla stessa LIMAN, impedendo fra l’altro pericolosi sconfinamenti a ovest, dove un bacino d’acqua fa buona guardia e non deve assolutamente essere attraversato.

Questo un aggiornamento delle 22:14
La situazione tattico-operativa a Krasnyj Liman si è capovolta. Le truppe ucraine sono scoraggiate e subiscono enormi perdite. Gli attacchi delle riserve sopraggiunte della 58A e della 20° hanno colpito duramente il quartier generale del nemico, penetrando la linea di fronte in due punti e colpendolo da entrambi i lati. L’aviazione sta facendo un lavoro egregio. Essa e le forze di terra lavorano congiuntamente sullo stesso obbiettivo.
Оперативно-тактическая ситуация в Красном Лимане переломлена. ВСУ обескуражены и несут несоизмеримые потери. Удары подоспевшими резервами 58А и 20-ки клином в стык фронта с двух направлений выбили из равновесия штабы противника. В ночь хорошо работает авиация. Винтам отдельный поклон.
https://t.me/namarshe/1596

L’aggiornamento poi partiva con considerazioni personali sull’errore, madornale, di seguire gli ordini criminali di KIEV, ovvero immolare gran parte delle riserve e delle forze impegnate su altri fronti per l’obbiettivo, mancato, di guastare proprio ieri pomeriggio la festa ai “moskaly”. Non solo non hanno guastato la festa, non solo hanno aumentato esponenzialmente le PROPRIE perdite, ma hanno lasciato scoperti altri fronti in maniera forse eccessiva. ECCESSIVA, nel senso che ora potrebbe ribaltarsi non solo la situazione, ma anche il fronte. Sinceramente non lo penso. Si potrebbe approfittarne per ampliare un attimo l’area di sicurezza, questo certamente. O per chiudere la partita ad ARTEMOVSK, SOLEDAR, SEVERSK, anche questo è molto probabile. Le truppe NELLA PARTE SUD DEL FRONTE hanno continuato a lavorare, come lavorano da mesi, al risparmio a differenza delle forze ucraine, rispondendo ad artiglieria con artiglieria e puntando allo smantellamento di un singolo pezzo di linea difensiva, prima di assaltarlo: un lavoro metodico che riduce però le perdite al minimo. Anche da parte nemica, se hanno abbastanza cervello (e soprattutto, non i fucili puntati dietro la schiena di quei bastardi dei zagradotrjad заградотряд, delle truppe barriera) di lasciare la postazione quando capiscono che ormai non ce n’è più, e arretrare verso quella immediatamente dietro (ešelonirovannaja oborona ешелонированная оборона, difesa a scaglioni, in quei posti è tutta così). Poživem, uvidim. Torniamo sul pezzo e su KRASNYJ LIMAN.

Alle 07:00 del mattino ora locale la situazione era la seguente:
Le truppe appena arrivate della Milizia popolare della LNR e i reparti BARS continuano a operare in difesa della città. La difesa del perimetro esterno invece è affidata alle truppe della 58A e della 20°.
Комендантские подразделения из числа ЛНМ и отрядов Барс продолжают нести службу по защите города. Внешним периметром районов Красного Лимана занимаются подразделения 58-й и 20-ки.

Stamane le ff.aa. ucraine, secondo informazioni dei ricognitori hanno iniziato a raggrupparsi in zona Dobryshevo e Seversk, dove però già ieri notte sono erano stati portati gli attacchi a cuneo dei reparti avanzati della 58A e dei carristi con l’obbiettivo di sbloccare l’accerchiamento di KRASNYJ LIMAN. Oltre a questo anche il lavoro notturno dei lanciarazzi multipli e dell’aviazione ne sta indebolendo notevolmente la forza d’urto che saranno in grado di portare.
Утром ВСУ по данным разведки начали перегруппировку в районе Дробышево и Северска куда вчера ночью были нанесены удары клином передовыми частями резерва 58А и танковых подразделения с целью деблокировать начавшееся окружение Красного Лимана. При этом значительно ослабив огневое воздействие после ночной работы авиации и наших РСЗО.

La tratta KRASNYJ LIMAN – TORSKOE – KREMENNAJA è sotto il pieno controllo delle forze alleate. Le foreste invece fra BELOGOROVKA, KREMENNAJA e JAMPOL’ sono terra di nessuno. E teatro di continui scontri.
Трасса Красный Лиман - Торское - Кременная под полным контролем Союзных сил. Лесные массивы между Белогоровкой, Кременной и Ямполем сейчас не под чьим контролем. Там постоянно идут боевые столкновения.

E’ stato deciso dal comando militare di trasferire a KRASNYJ LIMAN un ulteriore quantità di riserve dal contingente SUD.
Командованием принято решение перебросить под Красный Лиман еще определенное количество резерва ЮВО.
https://t.me/namarshe/1603

Il comunicato andava avanti altre due righe, “con l’obbiettivo di sviluppare una controffensiva”… anche qui, andrei MOLTO cauto. Altri voenkor parlano di situazione “pesante, ma non catastrofica” (Обстановка продолжает оставаться тяжелой, но не катастрофической.)
https://t.me/sashakots/36143

Insomma, la messa in sicurezza della situazione è un obbiettivo sicuramente alla portata, ma non ancora raggiunto. E parlare in queste condizioni di controffensiva assomiglia a quelle partite di pallone dove negli ultimi cinque minuti saltano tutti gli schemi e si vede il portiere a centrocampo distribuire palloni nella metà campo avversaria. Mi sbaglierò, ma non sembra questa la situazione. Seguiremo ovviamente l’evolversi della situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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30/09 ore 20:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: L’ASSEDIO E’ ROTTO

Come andrà a finire, lo scopriremo solo vivendo. Tuttavia, gli ultimi aggiornamenti parlano di una situazione totalmente diversa da stamane:

17:54 arrivano i rinforzi dalla “doroga žizny” ed entrano a KRASNYJ LIMAN. Cosacchi, Ventesima, BARS-13 non sono più soli. L’assedio è, di fatto, rotto.
https://t.me/notes_veterans/5370

Questa è la cartina di RYBAR alle ore 20:00 (MSK, nostre 19:00)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930164852-2bf94f50.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930164904-d7d9269a.jpg
Non solo oggi lo sfondamento non c’è stato, ma l’imponente dispiegamento di forze mandato forsennatamente all’assalto, per la “vittoria a ogni costo”, ha avuto un costo che potrebbe anche risultare fatale. RYBAR, che può essere accusato di tutto meno che di “wishful thinking” (anzi! La linea editoriale tende in genere più al bicchiere mezzo vuoto…) conclude così la sua analisi:

“La situazione resta estremamente critica, tuttavia le ff.aa. russe controllano ancora LIMAN e contengono l’offensiva delle ff.aa. ucraine. Se le forze alleate ce la faranno a contenere l’assalto, a difendere la città e a infliggere enormi perdite alle forze attaccanti, allora i soldati russi, di fatto, prenderanno l’iniziativa. In tal caso la situazione al fronte potrebbe mutare radicalmente”.
Обстановка остается крайне напряженной, однако пока ВС РФ по-прежнему контролируют Лиман и сдерживают наступление ВСУ. Если союзным силам удастся сдержать натиск, отстоять город и нанести большие потери атакующим украинским силам, то российские войска фактически перехватят инициативу. В таком случае ситуация на фронте может кардинально измениться.
https://t.me/rybar/39588

Ricordiamo, a supporto di questa analisi, che giocandosi il tutto per tutto l’azzardo maggiore è stato DISTRARRE RISORSE INGENTI da altri settori finora ottimamente difesi. E che da domani, essendo stati privati di uomini e mezzi essenziali alla loro difesa, non lo saranno così ottimamente, quantomeno.

19:59 Che l’assedio sia stato rotto, è confermato anche da altre fonti, che riportano come ciò, oltre a rafforzare le difese, rassicura anche i difensori che eroicamente hanno resistito in questi giorni.
https://t.me/ukraina_ru/104130

20:06 Giunge notizia addirittura di un tentativo di contrattacco russo, verso nord a STAVKI, per cercare di allargare l’area di sicurezza da cui passano e arrivano gli approvvigionamenti.
https://t.me/notes_veterans/5373

Seguiremo l’evolversi della situazione.

LAPSUS FREUDIANI alla Deutsche Welle (e un regista kaputt)

Oppure la prova dell’esistenza degli hacker russi. Ognuno la pensi come vuole. Resta il fatto che, mentre sull’emittente tedesca andava in onda il discorso dello Stolto (pardon, di Stoltenberg…), a un certo punto si sente “Pobeda, pobeda budet za nami! Spasibo!” (La vittoria, la vittoria andrà a noi! Grazie!), quindi compare prima Putin in primo piano, poi il campo lungo con i quattro presidenti a fianco e le cupole variopinte di sottofondo che rendono unica la Piazza Rossa.
https://t.me/RVvoenkor/27667
“Technical problem”... regista probabilmente a quest’ora kaputt… merita un grosso Danke! Quasi come il GRAZIE a Mentana per aver involontariamente reso noti i numeri di serie dei Točka-U ucraini lanciati contro la stazione di Kramatorsk, grazie ai quali i russi incolpati ingiustamente sono stati scagionati (e ora che si sanno i colpevoli, tutti fan finta di nulla... ma non si può chiedere tutto a Mentana). Western-spaghetti scuola di vita:

- “Un capolavoro, Joe, un vero capolavoro”
- “Tutto merito del mio socio”.
- “Ma se lui non sapeva niente!”
- “Appunto! A lui le cose riescono meglio se non sa quello che fa.”
(“Un genio, due compari, un pollo”, 1975, 1:50:22 – 1:50:33)
https://www.youtube.com/watch?v=20srw43E5PY

Aggiornamenti a seguire domattina.

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30/09 ore 17:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: CRONACA DEL POMERIGGIO

13:03 Ennesima colonna di unità armate ucraine da SEVERSK verso LIMAN: è in corso il “tutto per tutto”
https://t.me/wargonzo/8535

13:26 i numeri degli attaccanti, inclusi gli ultimi trasferimenti, sono quantificati in 40.000 uomini e oltre 400 pezzi di artiglieria pesante
https://t.me/RVvoenkor/27613

13:35 Situazione critica ma giungono informazioni che l’azione di artiglieria e aviazione russe comincia a dare i suoi risultati.
https://t.me/rusich_army/5439

13:41 Due voenkor riescono ad arrivare a KRASNYJ LIMAN in macchina attraverso la doroga zhizny, la “strada della vita”. Reportage che conferma la città sotto il controllo delle truppe alleate:
https://t.me/RVvoenkor/27615

13:44 Ingente trasferimento di truppe russe (4 gruppi tattici e relativi armamenti pesanti) verso KRASNYJ LIMAN. Obbiettivi:
- Annientare gli attacchi nemici e
- Tagliare le comunicazioni fra reparti più avanzati e retrovie tramite imboscate e attacchi localizzati, oltre che tiri mirati di artiglieria.
Contemporaneamente, si solleva in volo l’aviazione con FAB-500 e FAB-3000 (dove ai numeri corrispondono i kg di esplosivo contenuti nelle testate)
https://t.me/russiankupiansk/613
et
https://t.me/rusich_army/5440

13:54 Confermato il ruolo di appoggio dell’aviazione russa alle truppe di terra con attacchi a bassa quota sulle truppe nemiche
https://t.me/RVvoenkor/27616

14:04 Situazione di pieno controllo all’interno della città confermata dal voenkor Sladkov
https://t.me/RVvoenkor/27617

14:40 Cominciano a comparire filmati anche da parte ucraina degli attacchi dell’aviazione russa portati nei loro confronti
https://t.me/RVvoenkor/27622

15:09 La strada che attraverso TORSKOE porta a KRASNYJ LIMAN torna in mano alle truppe alleate!
https://t.me/rusich_army/5449
et
https://t.me/bayraktar1070/309

15:32
Compaiono filmati di lanciarazzi multipli in azione sulle posizioni attaccanti
https://t.me/rusich_army/5450

15:37 Confermato il successo del contrattacco russo che ha sbloccato la “strada della vita”, allargandone lo spazio di sicurezza intorno.
https://t.me/yurasumy/5239

16:10 Confermato pieno controllo di KRASNYJ LIMAN anche da corrispondenti RIA
https://t.me/boris_rozhin/65693
E’ ormai chiaro che il “colpo a effetto” è fallito. Oggi nessuno ha guastato la festa. Resta un costo, in termini di vite umane e mezzi distrutti, a dir poco altissimo: vite umane usate come “materiale di consumo”. E non sono le uniche, come ormai sta emergendo in maniera inoppugnabile (tranne, ovviamente, per i cinegiornali luce).

17:05 Situazione immutata rispetto a stamane, grazie a tutto quanto accaduto e riportato qui sopra, ma sempre molto critica.
https://t.me/sashakots/36133

STRAGE DI ZAPOROZH’E: EMERGONO NUOVI ELEMENTI

Come accade in questi casi RYBAR ha svolto un ruolo certosino di ricerca e questo è il risultato.

Partiamo, anzitutto, dall’infografika:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930125849-ae201d6b.jpg
Geolocalizzato l’autoparco oggetto dell’attacco, la freccia indica la direzione del colpo e, “casualmente”, su quella traiettoria c’è una sezione della GUARDIA NAZIONALE UCRAINA, la 3033.

Traduzione integrale dell’analisi di RYBAR:

Chi ha portato l’attacco alla colonna di civili a Zaporozh’e: l’analisi di RYBAR
Кто нанес удар по колонне с мирными жителями в Запорожье — разбор Рыбаря

Stamattina è stato portato un attacco di artiglieria su civili che attendevano di uscire da Zaporozh’e, in mano agli ucraini, verso i territori liberati. Un proiettile (presumibilmente da 155 mm) è caduto sul piazzale dell’autoparco ORECHOVSKIJ, dove si stava formando la colonna per attraversare la linea dei combattimenti.
Сегодня утром по мирным жителям, ожидающим выезда на освобожденную территорию с украинского Запорожья, был нанесен артиллерийский удар. Снаряд (предположительно, 155 мм) попал на площадку на Ореховском авторынке, где формировались колонны для пересечения линии боевого соприкосновения.

Secondo le dichiarazioni ufficiali, i morti sono 24 e i feriti 30. Naturalmente, la parte ucraina ha subito incolpato le ff.aa. russe di aver sparato alla colonna.
Согласно официальным заявлениям, погибло 24 человека, свыше 30 ранено. Естественно, украинская сторона сразу же обвинила ВС РФ в обстреле колонны.

Il collettivo di RYBAR ha analizzato la direzione dell’attacco, la forma del cratere e dei frammenti e macerie. Abbiamo stabilito che il colpo è partito da nord-ovest, ovvero dalla parte della città.
Команда Рыбаря проанализировала направление удара, характер разлёта грунта и осколков. Мы установили, что удар наносился с северо-западного направления — со стороны города.

Se guardiamo alla disposizione degli obbiettivi militari sulla traiettoria del colpo, notiamo che in Via Muzykal’naja 46 si trova la l’unità militare 3033 della Guardia Nazionale Ucraina (coordinate 47.79788978589064, 35.22518575082353).
Если посмотреть, какие военные объекты находятся на траектории удара, то по адресу ул. Музыкальная 4б мы обнаружим воинскую часть 3033 Нацгвардии Украины (координаты 47.79788978589064, 35.22518575082353).

L’attacco di oggi a propri cittadini è teso a dimostrare che ogni tentativo di andare in Russia non solo non è gradito, ma sarà punito con la morte.
Сегодняшний обстрел собственных граждан призван продемонстрировать, что любые попытки уехать на территории Российской Федерации не просто нежелательны, а будут караться смертью.

https://t.me/rybar/39580

Propaganda? Dimostrarlo con una controperizia. Dov’è l’OSCE? Dove sono le Nazioni Unite? Sono ad aspettare la Bucha 2.0 a Izjum. E la frattura fra governo fantoccio e molte regioni attualmente sotto il suo controllo si allarga sempre più.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
 
 
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30/09 ore 12:30 aggiornamento

ENNESIMA STRAGE SU CIVILI!

9:21 Una colonna di autoveicoli che, come accade ormai da mesi, STAVA TORNANDO NELLA ZONA DI ZAPOROZH’E LIBERATA DAL REGIME DI KIEV, è stata centrata dal fuoco della rappresaglia. Come l’altro ieri sopra KUPLJANSK! Scappano da loro e li ammazzano, le carogne fasciste.
https://t.me/epoddubny/12670
et
https://t.me/anna_news/40312

Alle 11:06 il bilancio era di
24 morti, 11 uomini e 13 donne e
36 feriti, 24 uomini, 11 donne e un bambino.
https://t.me/vrogov/5295

La notizia è di tre ore fa e i cinegiornali luce aspettano la velina di KIEV per inserirla nel rullo delle notizie (12:08 appena controllato). I russi che si sparano da soli, anzi, che sparano su un “convoglio umanitario” (sic!), su persone che “lasciano Zaporizhzhia per i territori occupati ogni giorno per consegnare medicine, sostenere i parenti e tornare indietro”…. Certo… con le macchine piene di bagagli! Come da agosto ormai ne parlano tutti, alcuni media occidentali compresi! Ma per il cinegiornale luce per eccellenza era un “convoglio umanitario”.

Forse perché han paura di far vedere che da mesi colonne di civili fanno una scelta di vita che è ben più di una “X” su un pezzo di carta? E non possono nemmeno dire che qualcuno gli “punta il fucile contro” per farlo? E anche se ritirano fuori la storia che sono i russi che si sparano da soli, devono comunque spiegare cosa ci facessero lì colonne di civili, come mai da mesi le colonne vanno in quel senso e non nel senso opposto? E non trovano di meglio da dire che era un “convoglio umanitario”?

Intanto, emergono testimonianze di sopravvissuti di questi “convogli umanitari”, di gente scomoda che non sono riusciti a fare fuori nel corso di queste rappresaglie, che denunciano il coinvolgimento di soldati polacchi: mercenari, soldati NATO, il tipo di contratto cambia poco la sostanza. Ai CONTRAS in america latina non chiedevano con quale tipo di contratto erano sul libro paga della CIA.
https://t.me/zimenkin/372

KRASNYJ LIMAN: CRONACA DEGLI EVENTI

Con la luce del giorno si definiscono anche meglio i contorni di questa nuova operazione NATO. Parliamo di circa SEIMILA uomini coinvolti SOLO in questo attacco:
https://t.me/pilainfo/4423

Carne da cannone, non ci stancheremo mai di ripeterlo, gettata a ciclo continuo in una mischia dove, a questo punto, l’unica probabilità di sopravvivenza degli attaccanti è data dalla scarsità di cartucce dei difensori combinata a una superiorità di artiglieria pesante a copertura che, prima o poi, si DOVREBBE raggiungere. Quando si raggiunge si porta a casa il centro abitato e si stacca un pezzo di linea difensiva alleata, quando non si raggiunge i morti si contano a centinaia. Questo i cinegiornali luce si guardano bene dal dirlo. Cinegiornali luce a cui sta bene rappresentare messinscene di ogni genere, ma quando si trovano di fronte a una continua hamburger hill, si guardano bene non dico dal sollevare questioni etiche, ma anche solo dal riportarlo. Tanto chi torna nel sacco nero non son mica soldati occidentali. Sono i servi della gleba del XXI secolo, il “milione di baionette”, mandato a morire in massa all’assalto.

E nel sacco nero, finora, a DNIPROPETROVSK sono arrivate OLTRE 1700 salme, CINQUE GIORNI FA SOLTANTO ancora soldati in forze alla 25°, alla 14° e alla 93°.
https://t.me/naspravdiinfo/57013
Questo, al netto dei cadaveri che coprono i campi di battaglia e non vengono neppure rimossi.

Ma non c’è soltanto l’aspetto umano, di vite, di corpi usati come il peggior “materiale da consumo”, quello più economico, quello “a perdere”. Sorte eguale spetta agli armamenti ex-sovietici. Una specie di “FUORI TUTTO” dove far fuori armi, munizioni, ferrivecchi (tutti comunque comprati in regime di lend-lease) MA NON SOLO DEGLI ARSENALI UCRAINI, BENSI’ DI TUTTA L’EUROPA DELL’EST! Il tutto, da rimpiazzare – finalmente! Senza indugi, temporeggiamenti, calcoli economici, eccetera – con armamenti NATO.
https://t.me/naspravdiinfo/57026

In altre parole, IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE CHE FA RIFERIMENTO AL BLOCCO NATO STA REALIZZANDO A TAPPE FORZATE E CON PROFITTI ENORMI LA PIU’ GRANDE OPERAZIONE DI ROTTAMAZIONE E RISTRUTTURAZIONE DELLE FORZE ARMATE DI MEZZO CONTINENTE. E questi scontri sono l’occasione per far fuori tutto, prodromo al RIMPIAZZO sia degli armamenti, che della RIORGANIZZAZIONE di tutte le forze armate secondo standard NATO, armamenti NATO, direttive NATO.

Torniamo al campo di battaglia.

9.58 A proposito di carne da cannone. L’artiglieria alleata, riposizionatasi poco dietro a JAMPOL’, martella le truppe ucraine mandate avanti dagli “istruttori” NATO e, con un efficace fuoco di controbatteria, infligge gravi perdite anche alle postazioni di artiglieria pesante NATO
https://t.me/rusich_army/5433
e ai mezzi d’assalto, nella fattispecie 4 carri armati e 2 blindati
https://t.me/notes_veterans/5354

10.43 KRASNYJ LIMAN sotto il controllo delle forze alleate, situazione sempre critica, confermato il fuoco incessante dell’artiglieria alleata sulle postazioni e sulle truppe attaccanti.
https://t.me/rusich_army/5435

10:53 Parla il comandante fino a ieri responsabile della difesa di DOBRYSHEVO:
“Salve, siamo stati costretti a muovere il battaglione da Dobryshevo per non cadere accerchiati. Parte del battaglione è ora nelle retrovie, parte invece appena fuori Dobryshevo. Prenderemo nuove posizioni. Lavoriamo in collegamento col comando e attendiamo ordini da loro”
"Привет. Нам пришлось выводить батальон [из Дробышева], чтобы не попасть в окружение. Часть батальона в тыл вывезли, а часть возле Дробышева. Будем занимать новые позиции. Работаем с командованием и ждем от них приказ."
https://t.me/anna_news/40323

11:21 Agli attaccanti sono giunti ULTERIORI rincalzi, persino da chi sta difendendo la linea di fronte più a sud. Appare sempre più chiaro che KRASNYJ LIMAN debba cadere OGGI, in concomitanza con l’ingresso delle due repubbliche e delle due regioni nella Federazione Russa. Migliaia di ucraini sacrificati OGGI dai kuratory NATO per dare la LORO risposta militare a una decisione politica.
https://t.me/epoddubny/12674

Aggiornamenti a seguire.
 
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30/09 ore 09:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: CONFERMATI GLI ARRETRAMENTI DI STANOTTE

09:30 (d’ora in avanti si intende il nostro orario e non il loro che è un’ora indietro, per il semplice fatto che i canali telegram visualizzano l’orario di chi li legge, che in questo caso non coincide col loro) CARTINA AGGIORNATA DI RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930070629-48e601fc.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930070632-259455fa.jpg
Come possibile notare l’intensità di frecce rosse e frecce azzurre, i combattimenti stanno infuriando. JAMPOL’ e DOBRYSHEVO sono state abbandonate e la linea di difesa riposizionata poco più indietro. Al momento l’accerchiamento operativo è quasi completo perché la “strada della vita” (doroga zhizny, e quando compare questo termine nelle cronache non è mai un buon segno…) che passa attraverso TORSKOE non è compromessa ma, in misura significativa, è sotto il tiro dell’artiglieria NATO.
https://t.me/epoddubny/12668

Il 503° reggimento motorizzato è arrivato ieri notte a dare manforte, e a STAVKI le forze sotto il comando NATO non sono riuscite ad affondare (il che avrebbe comportato l’accerchiamento fisico, non solo operativo, di KRASNYJ LIMAN).
https://t.me/rybar/39568

Naturalmente, per ribaltare le sorti di questa situazione, che così com’è non può assolutamente essere “stabilizzata”, occorre altro. Banalmente:
1. L’onda d’urto a furia di rottami accatastati e perdite in vite umane perde d’intensità, e allora CON LE FORZE DI TERRA ATTUALI si riesce a riposizionare alcune truppe più avanti di adesso e mettere in sicurezza quantomeno le comunicazioni.
2. La “pobeda ljuboj cenoj” impone e realizza un flusso continuo di carne da cannone ucraina e armamenti NATO tale da mantenere l’attuale pressione o, peggio ancora, aumentarla; a questo punto o aumenta in proporzione la capacità difensiva, oppure la difesa salta.
Sempre banalmente: il riposizionamento delle truppe da DOBRYSHEVO e JAMPOL’ in posizione più arretrata, quindi RICONGIUNGIMENTO con i difensori di LIMAN, più l’ingresso del 503° motorizzato sono OSSIGENO per una linea difensiva in evidente affanno. Se basterà o meno nei termini esposti qui sopra, se il lavoro di oggi dell’aviazione e dell’artiglieria che immagino non risparmierà le retrovie attaccanti sarà sufficiente, se non interverranno altri fattori, lo scopriremo presto.

Aggiornamenti a seguire.
 
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30/09 ore 07:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: SITUAZIONE SEMPRE PIU' CRITICA!

Stanotte l'offensiva non si è fermata, ormai procede h24, buttando nella mischia ff.aa. ucraine, mercenari e armi sempre nuove e sempre in maggiore quantità. Cartina di ieri notte di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/29/20220929182652-8b83baa4.png

Le truppe si sono appena ritirate da JAMPOL' , e la situazione a DOBRYSHEVO è critica
https://t.me/wargonzo/8525
Questo significa un pezzo di difesa che salta e uno gravemente compromesso. Il voenkor Poddubnyj, una delle persone più informate sul campo, sintetizza così la situazione a mezzanotte:

Ho già scritto che le prossime settimane saranno per noi pesanti. Il nemico cerca A OGNI COSTO (любой ценой), e A OGNI COSTO significa senza tener conto di enormi perdite, di conseguire un successo tattico su questa direttrice.
Я уже писал, что для нас ближайшие недели будут тяжелыми. Противник постарается любой ценой, а любой ценой, значит не считаясь с огромными потерями, добиться тактического успеха на ряде направлений.

Oggi la situazione più critica è nella zona di KRASNYJ LIMAN. A quanto pare da quanto sta accadendo sulla linea di fronte, il comando generale del regime di KIEV ha ricevuto l'ordine di bloccare KRASNYJ LIMAN e prenderla nel giorno dell'unione del DONBASS e di parte della NOVOROSSIJA con la RUSSIA.
Сейчас самая напряженная обстановка в районе Красного Лимана. Судя по действиям на линии фронта генштаб киевского режима получил задачу блокировать Красный Лиман и взять населенный пункт ДНР именно в день воссоединения Донбасса и части Новороссии с Россией.

Per questo il nemico impiega una massa ingente di forze, divisioni meccanizzate, il supporto di artiglieria occidentale ad alta precisione e, come sempre nelle azioni che avvengono su linee di fronte cruciali, sono in azione tutti i sistemi di ricognizione occidentali. IL sistema di direzione militare è organizzato dai "consiglieri militari" occidentali.
Для этого противник использует крупные силы, механизированные подразделения, поддержку высокоточной западной артиллерии, как всегда в действиях на ключевых направлениях задействованы западные средства разведки. Система управления войсками организована западными военными советниками.

Situazione pesante a Jampol'. La tratta Kremennaja-Liman è sotto il fuoco nemico.
Ситуация тяжелая в Ямполе. Трасса Кременная - Лиман под огневым воздействием противника.

Le azioni del regime di KIEV sono prevedibili, motivate politicamente. Il nemico cerca di massimizzare il più possibile i risultati sul fronte prima dell'ingresso delle nostre riserve.
Действия киевского режима ожидаемы, политически мотивированны. Противник пытается организовать максимальное воздействие на фронт до подхода наших резервов.

Gli uomini che stanno combattendo ora a LIMAN e nei suoi dintorni, sono eroi.
Мужики, которые сражаются в Лимане и у Лимана - Герои.

https://t.me/epoddubny/12666

"Pobeda ljuboj cenoj", la "vittoria a ogni costo". Obbiettivo miope, perché non è certo con la eventuale presa di LIMAN che cambia la situazione. LIMAN liberata qualche mese fa, e da nord, ovvero non facente parte neppure della parte "storica" di Donbass che da otto anni resiste al regime fascista di KIEV e alla NATO. Rispetto quanto accaduto, quindi, neppure una vittoria storica o storicamente simbolica. Più che altro, la dimostrazione empirica che se si ammassano decine di migliaia di unità e di mezzi da mandare al massacro, qualcosa si ottiene. Si prende dopo settimane un centro abitato e i suoi dintorni.

"Pobeda ljuboj cenoj"... espressione mitica, senza virgolette e nel vero senso della parola, nel senso che fa parte del substrato culturale di ogni ex-cittadino sovietico. Con connotazioni negative, peraltro. Perché "A OGNI COSTO" è sempre stato visto, in un'economia di piano, come una forzatura. Se è a ogni costo, vuol dire che le cose non funzionano. Ed è l'esatto opposto di NI SHAGU NAZAD (ни шагу назад), "non un passo indietro". La prima è attacco, la seconda difesa, la prima è più opinabile sul piano di eventuali opzioni e alternative, la seconda è lotta per la vita.

"E c'è da pagare, ma io non voglio la vittoria a ogni costo" (И есть чем платить, но я не хочу победы любой ценой) cantavano i KINO in una canzone, GRUPPA KROVI (Группа Крови, il gruppo sanguigno inciso sulla piastrina del soldato):
https://www.youtube.com/watch?v=xtxjm7ciwmc

La DIFESA "all'ultimo ucraino" è diventata ATTACCO, OFFENSIVA, OFFESA "all'ultimo ucraino". Gli ucraini, come substrato culturale profondo, sono come i loro fratelli che abitano nel Donbass e come quelli che abitano oltre il Don. Questo la NATO fa finta di non capirlo, ma lo sa perfettamente. "Lu cane tira la pezza finché nu' lla strazza"... il popolo ucraino è la pezza da squarciare e buttare via nella guerra NATO contro la Russia. Il popolo ucraino se ne sta accorgendo ogni giorno che passa. Anche la pobeda ljuboj cenoj, una "cenà" (tsenà), un costo, ce l'ha. Un "conto" che qualcuno potrebbe presentare, e anche presto, specialmente se i "conti" non dovessero tornare, se qualcuno avesse "dimenticato" qualcosa nel farli a tavolino.

Aggiornamenti a seguire.
 
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29/09 ore 19:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN

E’ stata una giornata di fuoco, in tutti i sensi. Ma se durante tutta la giornata non sono girate foto di centri abitati abbandonati di corsa, cartine aggiornate ogni due per tre come accaduto non molto tempo fa, il merito è di chi oggi ha tenuto, pur in netta inferiorità, l’urto di forze soverchianti numericamente e coperte da un intenso fuoco d’artiglieria: fuoco targato NATO così come targati NATO sono i mercenari polacchi e rumeni buttati in prima linea.
https://t.me/wargonzo/8512

Questo il racconto del comandante SERGEJ FOMCHENKOV, comandante del battaglione BARS-13 di stanza a DROBYSHEVO.
La situazione come prima è estremamente difficile. Il nemico non interrompe i tentativi di buttarci fuori da DROBYSHEVO. Il nemico è di gran lunga superiore numericamente a noi. Gli attacchi sono condotti dalle truppe con l’appoggio di artiglieria e aviazione. Sono attivamente impiegati droni. Nonostante tutto, BARS-13 tiene stoicamente la posizione!
Обстановка по-прежнему крайне сложная. Противник не оставляет попыток выбить нас из Дробышева. Противник многократно превосходит нас по численности. Атаки предпринимаются пехотой при поддержке артиллерии и авиации. Активно используются беспилотники. Тем не менее БАРС-13 стойко удерживает свои позиции.
https://t.me/epoddubny/12653

Ciò nonostante, DROBYSHEVO teneva, ancora oggi pomeriggio:
https://t.me/boris_rozhin/65548

Una prima carta è uscita solo ora, ed è sostanzialmente identica a quella di ieri sera:
https://t.me/dva_majors/2586

Questo è il racconto di un soldato di collegamento a un voenkor appena di ritorno da LIMAN:
Fratello ciao. Sono appena tornato da LIMAN. Per due volte non son finito sotto il fuoco dei mortai. Gli ucraini tengono sotto tiro la strada e la colpiscono preventivamente. Mi ha salvato il fatto che ho inchiodato e quindi son partito a tutta, un proiettile calibro 120 è esploso a venti metri di distanza da me.
Брат, привет. Вернулся с Лимана. По дороге от минометов два раза еле ушел. Хохлы с упреждением били по дороге. Спасло, что я то тормозил машину, то по газам давал. 120ка в 20 метрах рвалась.
Dappertutto volano su di loro (i difensori di LIMAN) elicotteri. In periferia di LIMAN gli scontri sono violenti. I Mujaheddin (gli ucraini, NdT) della 488° (e della 144°, NdA) attaccano la città da tre parti. Oggi abbiam fatto fuori un blindato nemico e abbiamo vinto come trofeo un pick-up con sopra il mitragliatore. Spariamo a tutta, tanto da non fargli neanche alzare la testa. La foresta a sud, a detta degli esploratori, è piena di loro cadaveri. Noi in un giorno abbiamo avuto un morto e tre feriti. Questa è la situazione reale, per come si vede dalla nostra parte.
Коптеры летают их везде. Стрелкотня на окраинах Лимана идет жесткая. Моджахеды из 488 ( 488 мсп, 144 мсд, прим. СЭ) отбивают город с трех сторон. Сегодня тип из гранатомета ебнул м113 БТР хохлячий, типы затрофеили пикап с браунингом. Но прилеты жесткие, головы не поднять. Лес с юга, по словам разведчиков усеян трупами хохлов. У нас за день боя 1 200, 3 300. Так что правда на нашей стороне, видимо.
https://t.me/vysokygovorit/9579

Situazione che riflette quanto già ci diciamo da tempo: è da giorni che questo attacco è condotto nel modo più insensato possibile da parte dello stato maggiore ucraino, ovvero mandando al massacro truppe, mercenari, blindati, cercando uno sfondamento che non sta arrivando e che, se mai arriverà, arriverà a prezzo di migliaia di vite perse inutilmente. E potrebbe, qualora non arrivasse invece il risultato, cambiare radicalmente l’andamento del conflitto in corso.

“BEVI PER DIMENTICAR… DOV’E’ LA COPPA?”

A Doneck sono comparsi manifesti dedicati a quelle belle facce che più si sono espresse contro il referendum. Entrambi immortalati in questo articolo:
https://antifashist.com/item/v-donecke-poyavilis-bilbordy-vysmeivayushhie-prezidenta-ssha-i-glavu-evrokomissii.html

Per anzianità partiamo dal “nonno”. A Biden è stata dedicata una frase che di solito è dedicata ai propri nonni veterani nella II Guerra Mondiale: “Grazie nonno per la nostra vittoria” con la “Z” maiuscola di “Operazione Z” al posto dell’equivalente cirillico “з” (“Спасибо деду Zа нашу победу”, che nella resa fonetica più immediata esce “spasìba dièdu za nàsciu pabièdu”).

Il secondo pensiero è invece per Ursula: “Ursula! Bevi per dimenticar, dov’è la coppa?” (lett. “bevi dal dolore”… "Урсула! Выпей с горя, где же кружка?”) E qui la ritmica non è da slogan… ma da poesia! Quindi, lasciamo la parola al poeta, un certo Aleksandr Pushkin… quello che adesso è tornato di moda perché i fascisti di KIEV si stan dando espressamente da fare per imbrattarne prima e smantellarne poi i monumenti. All’imbecillità fascista la risposta migliore da dare è… nel riproporla integralmente, questa – bellissima peraltro – poesia. Tutto trovato sulla rete, link sotto:

Зимний вечер Sera d’inverno

Буря мглою небо кроет, La tempesta copre il cielo di tenebra,
Вихри снежные крутя; Sollevando vortici di neve;
То, как зверь, она завоет, Ora ulula come una belva,
То заплачет, как дитя, Ora piange come un bambino,
То по кровле обветшалой Ora sul tetto decrepito
Вдруг соломой зашумит, A un tratto fa rumoreggiare la paglia,
То, как путник запоздалый, Ora, come un viandante in ritardo,
К нам в окошко застучит. Bussa alla nostra finestra.

Наша ветхая лачужка La nostra vecchia capanna
И печальна и темна. E' triste e buia.
Что же ты, моя старушка, Perchè tu, mia vecchietta,
Приумолкла у окна? Te ne stai zitta presso la finestra ?
Или бури завываньем O forse dall'ululato della bufera
Ты, мой друг, утомлена, Amica mia, tu sei oppressa,
Или дремлешь под жужжаньем Oppure sonnecchi al ronzio
Своего веретена? Del tuo fuso ?

Выпьем, добрая подружка Beviamo, amica mia buona
Бедной юности моей, Della mia povera giovinezza,
Выпьем с горя; где же кружка? Beviamo per il dolore; dov'è la coppa?
Сердцу будет веселей. Il cuore sarà più lieto.
Спой мне песню, как синица Cantami la canzone della cincia
Тихо за морем жила; Che viveva cheta oltre il mare;
Спой мне песню, как девица Cantami la canzone della fanciulla
За водой поутру шла. Che al mattino andava a prendere l'acqua.

Буря мглою небо кроет, La tempesta copre il cielo di tenebra,
Вихри снежные крутя; Sollevando vortici di neve;
То, как зверь, она завоет, Ora ulula come una belva,
То заплачет, как дитя. Ora piange come un bambino.
Выпьем, добрая подружка Beviamo, amica mia buona
Бедной юности моей, Della mia povera giovinezza,
Выпьем с горя; где же кружка? Beviamo per il dolore; dov'è la coppa?
Сердцу будет веселей. Il cuore sarà più lieto

(А.С. Пушкин. Стихотворение. 1825)
(A.S Pushkin, Poesie, 1825)

https://alexanderpushkin.ru/stikhi/64-zimnij-vecher-stikhotvorenie-1825.html
https://www.forumlibri.com/xf/index.php?threads/6943/

Mi si perdoni questo inciso.

Paola Cagnoni, che fu nostra prof di letteratura giapponese– all’epoca, un secolo fa – cercava in maniera molto “zen” (katana che mozza il dito esclusa, premetto…) di aprirci la mente… facendoci tradurre haiku, che sono la cosa più difficile da tradurre nell’universo. Con risultati sorprendenti, peraltro, perché per evitare i suoi inevitabili “rimbrotti” (e uso volutamente un eufemismo perché figure così o le ami o le odi e io appartenevo alla prima categoria), dovevamo ingegnarci di trovare tutte le soluzioni traduttologiche alla nostra portata, e soprattutto quelle al di fuori della nostra portata. Tutto questo per dire che una traduzione così da parte del nostro collettivo l’avrebbe rimandata indietro con insulti che si sarebbero sentiti fino a Venezia Santa Lucia… ma “questo passava momentaneamente il convento Paola (le davamo del tu)”.

Anzi, per farci perdonare, abbiamo recuperato come va letta in originale (e “salmodiandola” come solo un russo sa fare)
https://www.youtube.com/watch?v=-s1r87SDGSI
E, adesso ti stupiamo (purtroppo non c’è più, ma le persone esistono in quanto le ricordiamo)… con la versione musicata della stessa!
https://www.youtube.com/watch?v=NQaon3qKdDg

La poesia può diventare una canzone? I russi lo fanno sempre, noi... Sgalambro mi ricordo un giorno era venuto allo IUAV a tenere una conferenza sul tema e per lui no, non era possibile… così mi avevan raccontato quelli che ci erano andati. Ci fosse stato oggi, ci sarei andato. La poesia è musica, è ritmo. E quello che ci chiedeva la povera Paola era basarsi sulla metrica, sui suoni e le loro combinazioni, sulle assonanze, su tutti gli effetti che la lettura dell’originale provocava in noi e cercare di riprodurli, IL PIU’ POSSIBILE FEDELMENTE, in italiano. Poi ci metteva in gruppi (“Il lavoro o è collettivo o lavoro non è”…) e noi tutti giù a spremerci per trovare le soluzioni migliori… furono gli anni migliori di quel periodo. Qui ci avrebbe chiesto di partire dai suoni, dalla musica, e tirar fuori la traduzione più fedele. E se non usciva un briciolo di russkaja dusha in quella traduzione… beh, sarebbe stata una lunga serata!

Fine dell’inciso, torniamo alla sora Von der Leyen. Adesso capiamo il tono ironico di quel manifesto. Un po’ come quando Ricky Gianco cantò, in una piazza Duomo gremita e piena di bandiere rosse, “Ora sei rimasta sola” dedicato alla Moratti. Solo che la Moratti pur facendo danni a Milano, non ha fatto decine di migliaia di civili morti (compresi gli ultimi trenta ieri), come quei bastardi fascisti coperti - in otto anni di malefatte - proprio dal “nonno”, da Ursula, e da chi c’era prima di loro.

Solo oggi, morti a CHERSON, giusto perché la canaglia non perde mai occasione di rappresaglia. Due morti e quattro feriti, per la precisione, in una casa ridotta in macerie da MISSILI NATO HIMARS. Più incendio dovuto a condotta del gas distrutta che ha preso fuoco:
https://t.me/WarDonbass/80789

A cui aggiungiamo i un morto feriti per PROIETTILI NATO calibro 155 mm sparati da mortai M777 su RUBEZHNOE:
https://t.me/voenkorKotenok/40975

A cui aggiungiamo i morti di oggi a DONECK e a GORLOVKA.
https://antifashist.com/item/vsu-vedut-ogon-po-dnr-pogibli-dva-mirnyh-zhitelya.html

Per questo questi due sberleffi risuonano ancor più potenti, eroici come la dignità di un popolo che da otto anni non si piega alla NATO e ai suoi lacché, sull’eco mai sopito di bombe che si spera, col tempo, di sentir sempre più lontane, fino a spegnersi del tutto.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
 
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29/09 ore 12:00 aggiornamento

STRAGE SU CIVILI IN FUGA DA KUPLJANSK: ULTIMI, TRAGICI, AGGIORNAMENTI SUL TERRORISMO DI STATO UCRAINO E NATO


Quanto accaduto ieri e denunciato su queste pagine ha purtroppo avuto risvolti ancora più tragici.
https://news-kharkov.ru/politics/2022/09/29/19496.html
A essere colpito da HIMARS corretti nel tiro da DRONI in volo (ripetiamo, HIMARS = CATENA DI COMANDO NATO, non solo responsabilità ucraina), NON E’ STATO SOLO UN AUTOBUS MA UN’INTERA COLONNA DI AUTOVEICOLI CIVILI, in fuga da Kupljansk verso la Russia.
https://news-kharkov.ru/politics/2022/09/29/19495.html
Trenta morti accertati, al momento: TRENTA, che viaggiavano su CINQUE macchine centrate in pieno
https://t.me/TK_Union/20887
In OTTO, compresi i due bambini di cui parlavamo ieri, son riusciti a recuperarli e a ricoverarli nell’ospedale di LUGANSK
https://t.me/rybar/39526

Del resto, a IZJUM “libera” la filtracija in corso ha già raggiunto i seicento arresti, senza contare le persone fatte sloggiare dalle case popolari, allestite a caserme per i soldati che stanno conducendo l’offensiva in modalità “all’ultimo ucraino” sopra LIMAN.
https://t.me/vysokygovorit/9577

Ma questo, i cinegiornali luce non lo dicono. Così come non dicono che, sempre oggi, a MELITOPOL’ han fatto esplodere un ordigno al passaggio della direttrice del dipartimento Istruzione ELENA SHAPUROVA. Donna fortunatamente illesa e ricoverata in stato di shock. E non perché ha sentito che i cinegiornali luce nostrani parlano di “annessione”.
https://t.me/rybar/39523

DUE MILIONI DI DOLLARI PER ASSASSINARE ZACHARCHENKO

Cinegiornali luce che non dicono neppure che, L’OPERAZIONE DEI SERVIZI SEGRETI UCRAINI PER ASSASSINARE ALEKSANDR ZACHARCHENKO, capo della DNR fino al giorno della sua morte il 31/08/2018, , stando a una talpa nei servizi segreti ucraini che ha deciso di parlare E’ COSTATA IN TUTTO DUE MILIONI DI DOLLARI. Di cui cinque milioni di rubli finiti nelle tasche dell’esecutore materiale che ha piazzato la bomba nel bar dove si recava abitualmente.
https://ria.ru/20220929/zakharchenko-1820240244.html
Zacharchenko assassinato mentre DNR e LNR chiedevano a gran voce l’attuazione degli accordi di MINSK-2. Fra le crasse risate delle cancellerie occidentali che, a voce, li avevano promossi. A proposito di “annessioni”…

KU FU: ANCHE IL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO NOTA LE “COINCIDENZE”…

Maria Zacharova, rappresentante ufficiale del Ministero degli esteri russo, ha appena fatto notare come, semplicemente, tali “incidenti” non siano capitati in acque internazionali, “neutrali”, ma nella zona economica speciale di Danimarca e Svezia, sotto il pieno controllo delle unità speciali statunitensi.
https://iz.ru/1402878/2022-09-29/intcident-na-severnykh-potokakh-proizoshel-v-kontroliruemoi-razvedkoi-ssha-zone

Coincidenze… ma diamogliela noi, a una nato finora priva di fantasia, una scusa plausibile: un delfino kamikaze scongelato dall’arsenale sovietico, o un sub camuffato da foca monaca (e addestrato a riprodurne anche perfettamente il verso…), avrebbero potuto tranquillamente aggirare le unità speciali NATO e fare il danno. Il tutto, approfittando della casuale presenza ingente di militari che, è vero, ronzavano sopra da settimane … ma unicamente per fermarsi a mangiare alla locale sagra galleggiante del polpo fritto, prima nel suo genere e organizzata congiuntamente dalle marine militari danese e svedese! Ci sono anche le foto! …Perché proprio sopra quei tubi… ma certo, perché a qualcosa bisogna attaccare le friggitrici! Sapete quanto costan le bombole? Han fatto quindi la SCIA regolare, la domanda al parco acquatico, alla riserva di pesca, al WWF e han chiesto l’allacciamento! Tutto torna, cinegiornali luce potete uscire con la notizia “bomba” (ma non chiamatela così altrimenti i sospetti tornano…) e noi siamo i soliti malpensanti. Intanto…

FINE SETTIMANA, FINE GAS NEI TUBI

Oltre a confermare che le fughe sono due nelle acque danesi e una in quella svedese, NO QUINDI INTERNAZIONALI, questo articolo riporta anche questa notizia del capo dell’Agenzia danese per l’energia, Christopher Botzau, che dice che il gas andrà avanti a fuoriuscire FINO A DOMENICA.
“We expect gas to leak out of the pipes by the end of the week. There is still a lot of gas coming out of the three leaks. The pressure in the pipes seems to be dropping and slightly less gas is coming out. We expect to see more in the coming days, more than yesterday,” Danish news agency Litsau quoted Botzau as saying.
https://worldakkam.com/gas-leak-from-nordstream-pipeline-wont-stop-until-sunday-dea/951204/

Quindi, potran mandare giù qualcuno a vedere cosa è successo, magari a mettere anche due punti di saldatura in più, inquinare le prove, scriverci sopra “Siam stati noi. Boshirov and Petrov” a fianco di uno sbrego e via discorrendo. Sbreghi che comincerebbero a diventare quattro e non più tre: un lavoro o si fa bene o è meglio lasciar perdere.

“RUSSIAN DESERTERS: YOU ARE NOT WELCOME”

Fra i tanti paradossi, quello dei riservisti che senza aspettare la cartolina si son fiondati in macchina per passare il confine caucasico… e quelli già arrivati dall’Ucraina mesi prima, che stanno dall’altra parte, e non vogliono farli entrare, scrivendo in inglese questi striscioni. Accade anche questo: la guerra fra gli obbiettori di coscienza…
https://t.me/boris_rozhin/65524

Aggiornamenti a seguire.
 
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29/09 ore 08:00 aggiornamento

KU FU: DAL PENTAGONO CON FURORE...


L’importante è negare tutto, anche l’evidenza… ma cosa ci faceva un elicottero Sikorsky MH-60R Seahawk dalle 19:30 del 25/09 alle 04:30 del 26/09 (с 19:30 мск 25 сентября до 04:30 мск 26 сентября) sul luogo del delitto?
https://www.m24.ru/news/politika/28092022/506264
Pittule? Come dice mia moglie?

Magari… anche se la mano a stelle e strisce sulle pittule è deleteria, quelli van bene a fare panini e patatine. Lo hanno tracciato su Flightradar24, quindi la fonte è anche attendibile, visto che riprende tutti i mezzi in volo. Come si spiega qui, il codice ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile) permette di tracciare il mezzo anche se su Flightradar appare come “sconosciuto”: e così è stato. Il codice ICAO ha permesso di risalire al modello e alla sua appartenenza alle ff.aa. a stelle e strisce.
https://t.me/swodki/169322

Peraltro, questa seconda fonte parla di voli di ricognizione sul luogo del delitto, tracciati sempre su Flightradar24, del suddetto elicottero l’uno, il due e il tre settembre.

Wikipedia che detesto ma che esce sempre per prima nei risultati su gùgol e che per esigenze di timbro mi faccio andar bene, ci dice che questo elicottero non serve né agli alpini, né alla legione francese, ma è roba esclusivamente di mare mare mare - US NAVY:
“The U.S. Navy uses the H-60 airframe under the model designations SH-60B, SH-60F, HH-60H, MH-60R, and MH-60S. Able to deploy aboard any air-capable frigate, destroyer, cruiser, fast combat support ship, expeditionary transfer dock, amphibious assault ship, littoral combat ship or aircraft carrier, the Seahawk can handle anti-submarine warfare (ASW), anti-surface warfare (ASUW), naval special warfare (NSW) insertion, search and rescue (SAR), combat search and rescue (CSAR), vertical replenishment (VERTREP), and medical evacuation (MEDEVAC). ”
https://en.wikipedia.org/wiki/Sikorsky_SH-60_Seahawk

Anti-submarine warfare… IN UNA ZONA DOVE LE ACQUE SONO RELATIVAMENTE BASSE, 60 METRI.
https://t.me/rybar/39519

Mm.. interessante. Questo articolo della Izvestija va avanti a sfruttare il giacimento di informazioni Flightradar24 e passa tutti i voli "dal .. al .." sull’area, da cui emergono altri dati interessanti.

Per esempio, in concomitanza con le allegre scorribande degli elicotteri USA, il 2 settembre c’era anche un elicottero H90 delle forze armate OLANDESI.
https://iz.ru/1402728/2022-09-28/vertolety-ssha-chasami-kruzhili-nad-severnym-potokom-pered-chp

Voli di elicotteri militari a stelle e strisce tracciati anche il 10 settembre e il 19 settembre, quindi nella notte dal 22 al 23 settembre e, infine, nella già citata notte tra il 25 e il 26.

SOVPADENIE? Coincidenza? Ci mancherebbe, non saremo certo noi a violare il sacro dogma che sono stati i russi a spararsi da soli, e come sempre del resto, sugli attributi. Tuttavia, gli USA ce la mettono tutta per coprirli, per nascondere la verità… e le coincidenze fra sequenze di fatti accertati continuano sempre più a confermare la pista semplice, banale, immediata del CUI PRODEST… a chi giova tutto ciò: e non basta dire “noi non c’entriamo”, quando per tutto il mese ronzavate intorno ai luoghi colpiti da esplosioni che hanno messo in ginocchio Germania ed Europa. L’inverno è iniziato. E non abbiamo più nemmeno il gas per friggere pittule.

Aggiornamenti a seguire.
 
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28/09 ore 12:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN

Questa la carta aggiornata:
https://t.me/epoddubny/12620

Le forze armate ucraine stanno concentrando su questa direttrice tutte le loro risorse residue, conducendo ininterrottamente da giorni un attacco da più fronti che definire kamikaze è già usare un eufemismo. Truppe si ammassano da ogni parte in attesa di essere gettate a loro volta nella mischia, il più delle volte senza alcun esito e con gravi perdite, ma altre invece riuscendo a portare a casa qualche risultato che poi si cerca ulteriormente di consolidare con i rinforzi in arrivo, che compensano anche le notevoli perdite date da un’offensiva condotta in questa maniera (https://t.me/epoddubny/12621).

Le operazioni, ancora una volta, sono coordinate e dirette da istruttori NATO.
https://t.me/epoddubny/12621

In questo momento 3 carri armati, 7 blindati e cento unità stanno attaccando Jampol’.
https://t.me/vysokygovorit/9569

Colonne blindate e fanteria si stanno dirigendo verso TORSKOE, a nord-est di LIMAN
https://t.me/epoddubny/12623

Mezzi veloci, stile siriano, stanno facendo lo stesso per tagliare le comunicazioni sulla strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SVATOVO (sud-ovest e nord-est della mappa qui sopra)
https://t.me/rybar/39474
E provocare conseguente accerchiamento operativo.

A questo le forze russe oppongono una strenua - mai lo diremo abbastanza - eroica, resistenza. L’aviazione fa lo stesso, facendo saltare depositi (90 carri armati in un colpo solo a Charkov, per esempio), colpendo caserme e punti di concentramento, attaccando le colonne in movimento.
https://t.me/mod_russia/20296

Tuttavia, per riequilibrare la situazione occorrerebbero maggiori rinforzi da terra. Seguiremo la situazione nel suo evolversi.

Aggiornamenti a seguire.
 
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28/09 ore 08:00 aggiornamento

TORNATI A CASA!


Prima dei numeri, ancora una testimonianza. Un direttore scolastico che dice: “Grazie all’esercito ucraino! Con le vostre bombe ci avete aiutato a scegliere tutti per la Russia!”
https://t.me/boris_rozhin/65393
E, sinceramente, di quello che continuano a ripetere come un mantra a queste latitudini per autoconvincersi di avere la mano del loro dio sulla testa, non gliene può importare di meno. La storia l’ha fatta lui, l’han fatta i suoi concittadini. Anche l’ultimo giorno, dove c’è stato letteralmente un assalto alle urne per mettere il proprio SI. E ai sudditi che, ancora oggi, aprendo il cinegiornale luce leggono “fughe di gas” e “usa. Sembra un attacco”… e gli va bene così, e gli va bene sorbirsi questo e altro, e altro, e altro ancora, “Удачи”, buona fortuna. Loro van dritti per la loro strada, e non solo loro.

Veniamo ora ai risultati. Senza essere premi Nobel per la matematica, in ogni regione i SI sono stati maggioranza assoluta degli aventi diritto. Ben oltre i risultati del raggiungimento del quorum.

AFFLUENZA ALLE URNE (23-27/09):

DNR – 97,51%
LNR – 92,60%
Regione di Zaporož’e – 85,40%
Regione di Cherson – 76,86%

RISULTATI FINALI: I “SI”

DNR – 99,23%
LNR – 98,42%
Regione di Zaporož’e – 93,11%
Regione di Cherson – 87,05%
https://ria.ru/20220927/referendum-1819941990.html

“THANK YOU, USA”

Mentre l’idraulico è ancora lì che sta cercando di capire come chiudere lo sbrego nelle tubature, un signore polacco che risponde al nome di RADEK SIKORSKI cinquetta: “Thank you, USA”.
https://twitter.com/radeksikorski/status/1574800653724966915

“Vabbeh, è il solito imbecille”… sulla seconda siamo d’accordo, sulla prima, “solito”, un po’ meno: questo il cursus honorum che esibisce sul profilo, in quanto “segretario della delegazione EU-USA”:
Chairman EU-USA delegation
@Europarl_EN
VP EU-UK Friendship Group
Senior Fellow@HarvardCES
Distinguished Statesman@CSIS
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Ha addirittura un sito e c’è anche la mail a cui un suo portaborse risponderà con messaggi di ringraziamento. Un uomo della nomenklatura europea, nonché ufficiale di collegamento del padrone americano in Europa, scrive così. E nessuno dice nulla. A oggi, questo cinguettio non è stato ancora cancellato.

KRASNYJ LIMAN: SITUAZIONE SEMPRE PIU’ DIFFICILE

Questa cartina dice praticamente tutto
https://t.me/RVvoenkor/27310

Le ff.aa. ucraine attaccano da tutte le parti, distogliendo praticamente da tutti gli altri fronti uomini e armamenti. Le difese russe ancora reggono ma è difficile stabilire ancora per quanto. Le scorribande con pick-up in gruppi di piccole dimensioni nella linea nord del fronte, mostra ancora una volta l’addestramento “siriano” di queste unità speciali di cui parlavamo ieri sera.
https://t.me/vysokygovorit/9567

Lo scopo attuale di questi piccoli gruppi è riuscire con azioni simultanee e veloci a forzare le difese dove sono più deboli e prendere il controllo della strada che da KRASNYJ LIMAN va a SVATOVO. Questo metterebbe i difensori in accerchiamento operativo e in grosse difficoltà.
https://t.me/ukraina_ru/103255

Continueremo a seguire con molta attenzione il susseguirsi degli eventi.

Aggiornamenti a seguire.
 
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27/09 ore 19:20 aggiornamento

“IN FONDO AL MAR…”: LA RISPOSTA RUSSA NON SI E’ FATTA ATTENDERE

Il cinegiornale luce nazionale la butta sulla foto a effetto della perdita che fuoriesce, facendo ribollire le acque tutt’intorno: in effetti, la foto “fa”, effetto… solo che più che “l’effetto” a un giornalista dovrebbero interessare gli “effetti” e, ancor più, le “cause” di questo attentato. Non è il caso dei cinegiornali luce, pronti e proni a coprire la “marachella”, la “bravata” dei loro padroni. “Sembra un attacco”(oltre il danno la beffa): sembra… e seguono subito dopo col servizio di “baltic pipe” inaugurato oggi (è un caso?), come dire “cippirimerlo, noi tanto il gas ce lo pigliamo dalla Norvegia”…

Le coordinate delle esplosioni registrate ieri COINCIDONO perfettamente con quelle dei danni ai gasdotti. Ma per i cinegiornali è un caso…
https://t.me/energytodaygroup/16464

Anzi, compare nel rullo l’immancabile notizia di KIEV che dice che sian stati i russi. I russi che si sparano da soli… e ridaje con l’ennesima, prevedibile fra l’altro, porcata.

Cominciamo, come sempre, a raccogliere i cocci. A partire da cosa significa per GAZPROM questo giochetto:

“Senza tener conto del costo per ripristinare i gasdotti, al momento degli squarci negli stessi c’erano circa CINQUECENTO MILIONI DI METRI CUBI DI GAS. Una quantità pari al CONSUMO MEDIO DI DUE GIORNI PER LA SOLA GERMANIA. In base ai prezzi attuali di mercato per la UE, questo volume corrisponde a OLTRE OTTOCENTO MILIONI DI EURO. IL GAS CHE PASSA PER I DUE CONDOTTI E’ DI PROPRIETA’ INTERAMENTE DI GAZPROM. In altre parole, TUTTE LE PERDITE sono in questo momento a carico della parte russa. E qualcuno dovrà pagare il conto.”
Если не брать в расчёт стоимость восстановления, то в газопроводах находилось всего около 500 миллионов кубометров газа. Это соответствует среднему потреблению в Германии около двух дней. Исходя из текущих цен на газовом рынке ЕС, этот объем имеет рыночную стоимость более €800 миллионов. Газ в газопроводе «Северный поток — 2» принадлежит самой Nord Stream 2 AG, аго 100-процентным акционером является «Газпром». Газ в газопроводе «Северный поток-1» тоже, скорее всего, принадлежит «Газпрому». Т.е. все потери сегодня это потери российской стороны. Кому-то придётся оплатить счёт.
https://t.me/energytodaygroup/16461

I russi quindi che si fanno del male da soli… non solo rinunciando a futuri introiti, ma facendosi carico di un danno economico di QUASI UN MILIARDO DI EURO (aggiungiamo ora anche i costi di ripristino dei due gasdotti e la cifra la superiamo ampiamente).

I mancati introiti, peraltro, con conseguente danno nel conto economico, raggiungono anche gli altri azionisti europei dell’azienda: Wintershall Dea AG, PEG Infrastruktur AG (E.ON), N.V. Nederlandse Gasunie ed ENGIE.
https://t.me/politjoystic/28772

E i cinegiornali luce europei, lo ripetiamo, proni ai loro padroni, continuano a seminare fuffa? A gettare cortine fumogene? A non puntare il dito contro esecutori e mandanti di questo attacco gravissimo all’economia, alla società, a un territorio e ai suoi abitanti? Tanto cippirimerlo il gas ce lo danno i norvegesi e rimane tutto sul gobbo ai russi?

Cominciamo dal “baltic-paip” e cippirimerlo. Leggi, leggi… e alla fine son 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno dalla Danimarca alla Polonia e 3 miliardi all’anno dalla Polonia alla Danimarca.
https://www.gie.eu/baltic-pipe/
E noi, ci attacchiamo come gli abusivi ai cavi dell’Enel? A parte questo, i due gasdotti russi han perso CINQUECENTO MILIONI di metri cubi di gas… ricordiamoci cifre e ordini di grandezza. Anche attaccandoci al gas norvegese il problema di approvvigionamento europeo lo risolviamo?

Complimenti VIVISSIMI, quindi, agli “strateghi” di Bruxelles e di Londra, agli “scienziati”, alle “volpi del deserto”. Ma non è ancora finita. Lancio di agenzia di qualche minuto fa:

Transito attraverso l’Ucraina sotto minaccia
Украинский транзит под угрозой


GAZPROM ritiene che il ricorso di NAFTOGAZ UCRAINA all’arbitrato internazionale, per riconsiderare la controversia in corso circa il pagamento del transito del gas tramite per l’appunto, tale istituto, si debba considerare come MOSSA NON AMICHEVOLE (недружественным шагом) e PROSECUZIONE, da parte dell’azienda ucraina, DEL PROPRIO COMPORTAMENTO SLEALE; pertanto, ULTERIORI TENTATIVI da parte di NAFTOGAZ UCRAINA di ricorrere all’istituto di arbitrato internazionale potranno FORNIRE AGLI ORGANISMI DI STATO RUSSI TUTTI GLI ELEMENTI PER INTRODURRE, NEI CONFRONTI DELLA SUDDETTA AZIENDA, UN REGIME SANZIONATORIO.
«Газпром» считает подачу «Нафтогаза Украины» обращения в международный арбитраж для рассмотрения спора по оплате транзита в международном арбитраже недружественным шагом и продолжением недобросовестного поведения украинской компании и что дальнейшие попытки «Нафтогаза Украины» добиваться рассмотрения спора в МАС могут привести к тому, что у российских органов государственной власти будут все основания для введения в отношении компании «Нафтогаз Украины» санкционного режима.

IN PRATICA QUESTO SIGNIFICHERA’ PER GAZPROM IL DIVIETO DI ASSOLVERE, NEI CONFRONTI DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE SANZIONATE, A QUALSIASI OBBLIGO, ANCHE IN RIFERIMENTO AGLI AFFARI CORRENTI, INCLUSE TRANSAZIONI FINANZIARIE.
На практике это будет означать запрет для «Газпрома» исполнять перед санкционными лицами обязательства по совершенным сделкам, включая осуществление финансовых операций.

Ecco, Europa, il regalino serale per voi. Meditate…
Вот такой вечерний подарочек Европе. Думайте.
https://t.me/energytodaygroup/16467

Fine della meditazione: signori belli, salta fuori il colpevole e gli si fa pagare il conto? Oppure dobbiam tornare alla cucina economica e al prete a letto? Come volete, basta che lo diciate subito e chiaramente: per il prete (monega in veneto, scaldino in italiano) dovrei recuperare quello di mia nonna da qualche parte… per la cucina economica mi attrezzo con un buco nel muro e quel che trovo al mercatino dell’usato… senza contare pinguini nell’armadio, bronchi intasati, artrosi galoppante e quelle simpatiche, caratteristiche, fioriture di ghiaccio sulle finestre di cui mi parlavano mio padre e mia madre nei ricordi d’infanzia. Sempre avanti!

ZA..ZA..ZA..ZA..

Non disturbate la signora che se perde il conto vi fa un cazziatone che neanche la signorina Rottermeier dei tempi migliori! Sta facendo lo scrutinio con gli osservatori internazionali davanti (per nulla intimorita peraltro…) e un’interprete che a ogni ZA dice “yes”… da antologia!
https://t.me/ukraina_ru/103115
Da mettere come suoneria del cellulare a BORRELL e non solo a lui, ad libitum: “za… za… za… za…”

I risultati del referendum sono molto… “ZA”!
Regione di CHERSON – 96,75%
https://t.me/WarDonbass/80583
Regione di ZAPOROZH’E – 97,81%
https://t.me/WarDonbass/80585
LNR – 97,93%
https://t.me/WarDonbass/80586
DNR – 98,69%
https://t.me/WarDonbass/8058
7

Fondamentalmente, chi ha votato ha votato si. Chi era per il NO e non è andato a votare cercando di sommare il suo dissenso al non-voto, è rimasto scornato perché il quorum è stato raggiunto ovunque ancora ieri. Qualora domani dovessero risultare difformità riaggiorneremo e rettificheremo i dati.

NIKOLAEV ZHDET

Sui muri di NIKOLAEV sono comparse scritte come “NIKOLAEV ASPETTA” (Nikolaev zhdet). Nikolaev e non Mykolaïv come la scrivono i cinegiornali luce in ottemperanza all’ucrainizzazione di tutto, anche dei nomi delle città di tutto il mondo tra un po’. “Effetto domino”…
https://t.me/ukraina_ru/103118

KRASNYJ LIMAN E TATTICHE MILITARI NATO COLLAUDATE IN SIRIA

In tutto questo KRASNYJ LIMAN ha resistito ancora oggi. Attaccata da tutti i lati, con tutti i mezzi, perde pezzi un po’ qua e un po’ là, ma non molla! Una difesa, non mi stancherò mai di dirlo, eroica:
https://t.me/boris_rozhin/65242
ET
https://t.me/WarDonbass/80535
Eroica perché in condizioni di netta inferiorità numerica. Eroica perché condotta su tutti i lati, come si può vedere dalla cartina qui sotto. Eroica perché ha consentito lo svolgersi del referendum. Eroica perché ha tenuto, ma non solo: ha causato enormi perdite agli attaccanti, grazie non solo al fuoco di controbatteria ma anche all’azione di reparti di guastatori e incursori operanti dietro le linee nemiche.

Carta aggiornata a oggi alle 13:00:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/27/20220927095800-3ec95ef3.jpg
e con legenda in italiano:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/27/20220927095618-20a454d9.jpg

Una cosa che mi ha molto colpito è l’utilizzo dei pick-up in combinazione ai movimenti veloci di fanteria.
https://t.me/vysokygovorit/9560
et
https://t.me/vladlentatarsky/16417

Il che mi ha riportato alla SIIRIZZAZIONE del conflitto di cui si parlava fino a qualche mese fa. Ormai il paragone dopo quanto accaduto da un mese a questa parte non regge più. Abbiamo assistito a uno sviluppo MOLTO intenso di eventi. Continua però a reggere dal punto di vista militare, specialmente ora che da parte ucraina assistiamo all’ibridazione di molti mezzi, data la scarsità di reperire ricambi e sostituzioni.

L’attacco di KRASNYJ LIMAN, inoltre, mi ha riportato con la mente a quello di PALMIRA (SIRIA) del 2017. Sono riuscito a recuperare una traduzione che mi ricordavo di aver fatto. Un documento unico, visto che è una traduzione di una traduzione (ARABO-RUSSO-ITALIANO): il diario degli ultimi giorni di PALMIRA. Si trova ancora qui, appena verificato:
https://byebyeunclesam.files.wordpress.com/2017/03/traduzione-presa-di-palmira.pdf

Consente di valutare anche I DIVERSI ASPETTI DELL’INTERVENTO RUSSO, ALLORA, E QUI. Per cui SIIRIZZAZIONE del conflitto è un termine che può reggere se preso MOLTO con le pinze, limitatamente ad alcune tecniche, come l’impiego delle SHAHID-MOBILE o BANDERO-MOBILE (regionalizzazioni…), ormai parte del repertorio NATO delle tecniche ibride di combattimento. Mutatis mutandis, ovviamente. Qui l’apripista non lo fa la macchina imbottita di tritolo guidata da un kamikaze, ma un intenso fuoco d’artiglieria con mortai M777 e razzi HIMARS gentilmente forniti dai padroni atlantici.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
 
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27/09 ore 12:30 aggiornamento

ATTENTATO AL GASDOTTO

I cinegiornali luce parlano di “possibili attacchi” per negare la natura dolosa dell’attentato. Tuttavia questa volta occorre proprio mettersi due belle, e spesse, fette di salame sugli occhi e due tappi sulle orecchie per far finta, per cercare di far finta di ignorare il CUI PRODEST di questo atto di sabotaggio i cui danni sono, al momento, incalcolabili.

Ricordiamo che Nordstream AG è di proprietà per il 51% delle azioni di GAZPROM (https://www.nord-stream.com/about-us/our-shareholders/). Ma tanto in occidente va di moda dire (e crederci!) che sono i russi che si sparano da soli, sulle centrali atomiche, sui gasdotti, sulle città, su tutto. E quindi noi, che invece masochisti non siamo, nooo… per colpa loro resteremo senza gas.

Al tempo, comunque. Cominciamo a recuperare questa MAPPA IN DANESE (da cui imparo che tyskland è deutschland in danese…)
https://politiken.dk/incoming/img8997102.35kce9/ORIGINALS/original_615/Nord-Stream-l%C3%A6kager

e diamogli un’occhiata:
Le perdite di pressione si sono verificate APPENA A RIDOSSO DELLA ZONA DI INTERESSE ECONOMICO (EOZ) DANESE… giusto un pelino fuori. Le stelline gialle che usano i danesi sono già un’implicita ammissione che, molto probabilmente, stiamo parlando di ESPLOSIONI e non buchini sul tubo.

Già ieri sera l’ufficio stampa di Nordstream AG segnalava perdite su entrambi i gasdotti (Nordstream-1 e -2), aggiungendo che le indagini erano in corso.
https://www.nord-stream.com/press-info/press-releases/pressure-drop-on-both-strings-of-the-gas-pipeline-526/

Oggi la notizia è che I DANNI SONO SENZA PRECEDENTI (беспрецедентный bezprecedentnyj), che non basteranno due saldature e un pezzone sopra. Qualcosa di più di un buco…
https://t.me/WarDonbass/80500

E chi c’è andato addosso? IN TRE PUNTI DIVERSI? DUE SU UN GASDOTTO E UNO SULL’ALTRO? Un branco di balene? Un galeone fantasma? Il Nautilus? “DIVERSIJA” è la parola che risuona ormai dappertutto, tranne che sul cinegiornale luce per eccellenza che parla di “possibili attacchi”…
https://t.me/voenkorKotenok/40888

Veniamo ora al CUI PRODEST. A chi giova tutto questo… andiamo per esclusione:
- Sicuramente, DANNEGGIA chi dal transito di gas trae fonte di reddito… saran mica i russi?
- Sicuramente, DANNEGGIA chi in Europa pensava, dopo i referendum, di obbligare i suoi nuovi amichetti fascisti ad accettare i nuovi “realia” e sedersi intorno a un tavolo coi russi, almeno per una tregua che durasse l’inverno. Il gas serve a tutti e la propensione all’immolazione da parte degli europei è sempre minore. Niente, ormai giocattolo rotto, non si sa quando l’aggiustano, l’argomento non si pone.
- Sicuramente, DANNEGGIA NOI, che paghiamo tutti gli aumenti PIU’ DELLA MEDIA EUROPEA (“Lo spread del "caro bollette": in Italia inflazione di gas e luce al 76% contro il 52% dell'area euro” https://www.repubblica.it/economia/2022/09/27/news/inflazione_gas_elettricita_spread_bollette-367069803/?ref=RHTP-VS-I330891680-P17-S1-T1) ma danneggia ANCOR PIU’ GRAVEMENTE la LOCOMOTIVA D’EUROPA, la “tuskland”. E se in “tuskland” cominciano a chiudere, chiudiamo anche noi. Per inciso, i noli marittimi si sono più che dimezzati… PERCHE’ LE NAVI DALLA CINA PARTONO MEZZE VUOTE!

Vediamo, ohibò, chi resta:
- L’UNICO TRANSITO DI GAS VERSO L’EUROPA TORNA A ESSERE (come quando aspettavano la turbina di ricambio Siemens dal Canada con relativo “cinema” sanzionatorio…) DALLA STAZIONE DI POMPAGGIO DI SUDZHA (ГИС Суджа) … ATTRAVERSO L’UCRAINA!
https://agenparl.eu/2022/05/30/gazprom-fornisce-446-milioni-di-metri-cubi-di-gas-per-leuropa-attraverso-lucraina-attraverso-sudzha/
et
https://t.me/energytodaygroup/16458

E facciamoci due domande:
- A chi GIOVA essere l’unico cordone ombelicale tra chi ci fornisce la fiammella blu e noi? Chi ci tiene per gli attributi???
- Risposta facile… A chi GIOVA questo, oltre che ai fascisti di KIEV? CHI CI TIENE VERAMENTE per gli attributi manovrando il suo fantoccio a KIEV? Tedeschi, anzi tutto, e noi altri a seguire? Tutti buoni, zitti, mansueti… e mazziati? Cosa si canta per primo in questi casi? “God save our gracious xxx” o “In the land of the free”?

Aggiornamenti a seguire.
 
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27/09 ore 08:00 aggiornamento

“UTRO DAGESTAN”: “TEST-CASE” DELLE OPERAZIONI CIA SOTTO COPERTURA


Premetto. L’inglese mi fa letteralmente schifo quando esistono analoghi italiani. Come in questo caso, dove esiste “caso di studio” che lo sostituisce benissimo, anzi “benerrimo”, come dicevano in una fortunata serie per bambini. In questo caso, tuttavia, l’intento ironico c’è tutto. Perché in ambito accademico questa parola anglofona è come il prezzemolo, c’è dappertutto… o QUASI! … BASTA NON TOCCARE I FILI DELL’ALTA TENSIONE. E allora usiamo questa parola anglofona apposta, un paio di guanti, giù la corrente e via. Grazie ancora a Leandro per avermi fatto introdurre questa tematica che è davvero IMPORTANTE. Anche perché gli yankee hanno poca fantasia: copia-incolla e cambiano davvero poche cose. Al tempo, però. Cominciamo da “Dagestan mattina”.

Questo canale telegram, “Telegrafika”, dedicato allo studio dei meccanismi di comunicazione sui canali telegram, ha fatto un lavoro eccellente. Un suo grafico mostra chi riprende e rilancia i messaggi (“repost”) del canale UTRO DAGESTAN:
https://t.me/telegraficae/198

Utro Dagestan è al centro, e poi da lì si dirama tutta una rete di fonti secondarie, che diventano fonti per altri canali privati che fanno il resto: un fejk nasce e si sviluppa così, su un’intera fauna di canali giovanili di “opposizione”, indipendentistici, estremistico-islamici, musicali: mancano i porno (che non so neanche se esistano su telegram...) e poi c’è tutto. La didascalia sotto l’immagine ci dice che Utro Dagestan NASCE NEL MARZO 2022 (a Kiev, come abbiamo visto), resta cellula dormiente (fino al 21/09 aveva 1.500 iscritti) e poi esplode (al 27/09 ore 07:49, “136 956 subscribers”).

Nulla è casuale. NULLA. La data di nascita del canale, il suo “scoppiare” mediatico a ridosso della contro-contromossa russa in risposta alla contromossa ucraina, ecc. “Nu poidem dal’she” (per par condicio con l’anglicismo di prima...). Ma andiamo avanti.

Sempre Telegrafika ci informa che il meccanismo è identico all’esplodere di “fejk” sui canali telegram in occasione dei disordini in Bielorussia nel 2020: messaggi mobilitanti, slogan, promemoria su “eventi”, istruzioni per l’uso… TUTTO IDENTICO TRANNE L’ASSALAAM ALEYKUM INIZIALE.

A riprova porta, poco prima, UNO STUDIO SU UN ALTRO “FEJK”, QUESTA VOLTA RIGUARDANTE LA CINA.
https://t.me/telegraficae/197
Un fatto “veramente falso”, come avrebbe detto Fiorello col codino, come “l’arresto di Xi Jinping” RACCOGLIE IN UNA NOTTE 3.500 RILANCI E 23 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI! Tutto nasce la sera prima, con una certa “Jennifer Zeng” che parte con “una verità scomoda per la Cina”, dove descrive movimenti di truppe nel Celeste Impero e possibile arresto di Xi. Alle 22:59 questo tema approda su questo canale telegram russo, “Notiziario dall’estero” (Вестник зарубежья) notiamo, 234 iscritti a oggi (https://t.me/News_world_breaking).

IL SALTO DI QUALITA’ AVVIENE QUANDO LA NOTIZIA “PASSA” AL CANALE DI ANTON GERAŠČENKO! Geraschenko… Geraschenko… azz la memoria! Qualcosa mi ricorda… Massì! E’ quello che c’entra coi fatti di KREMENČUK! Quelli del centro commerciale ADIBITO A DEPOSITO ARMI che mi è venuto subito in mente vedendo gente VERA estratta da macerie VERE di un albergo qualche giorno fa. Riprendo il “fejk” dallo studio fatto a suo tempo.

--- inizio ---

KREMENČUK

Ogni giorno il suo “crimine di guerra”. Un centro commerciale, questa volta, l’“Amstor” di Kremenchuk: prime immagini, primi comunicati nel pomeriggio, ci sarebbero mille persone dentro.

Ma prima di sentire le versioni ufficiali, sono le stesse foto, le prime tra l’altro, riprese dall’ANSA, a mostrare le prime incongruenze rispetto a quanto dichiarato.

Primo: perché l’area antistante al centro commerciale è praticamente vuota? Le persone sono pochissime, le macchine ancora meno.

Uno potrebbe obbiettare: è successo prima. Bene. All’alba delle sette di sera, spunta un video, l’unico, ripreso da tutti. Attenzione, NON DA UN CITTADINO QUALUNQUE, MA DAL CONSIGLIERE DEL MINISTERO DELL’INTERNO ANTON GERAŠČENKO.
https://www.unian.net/war/udar-po-tc-v-kremenchuge-poyavilos-video-iznutri-kak-lyudi-pytayutsya-spastis-novosti-vtorzheniya-rossii-na-ukrainu-11881851.html?utm_source=unian&utm_medium=read_more_news&utm_campaign=read_more_news_in_post

Ovviamente anche dall’ansa che non aspettava di meglio
https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2022/06/27/ucraina-il-mall-di-kremenchuk-in-fiamme-un-uomo-scappa-correndo-tra-le-macerie_5b47c1c0-dfe6-47dd-afaf-73bd1cf3e413.html

Un video discutibile, visto che mostra gli ultimi passi verso l’uscita di un uomo in calzoni corti… in piena solitaria e, uscito, trova… il nulla ad attenderlo. Oltre a questo, niente. Ma in una situazione del genere, chiunque abbia mai fatto anche solo una prova di evacuazione seria, sa che in un caso del genere, in un centro commerciale, ma anche in un semplice supermercato, o in un qualsiasi evento pubblico, dove si crea panico, ressa, calca, sa che il quadro, lo scenario che si presenta ai soccorritori, è decisamente DIVERSO. Gente a terra, o che corre di qua e di là, panico, dolore. Si crea un cordone, si presta soccorso. Niente, nulla di tutto questo.

Anche qui, siamo TUTTI, ricchi e poveri, tutti con un telefonino in mano, tutti social, e neanche un canale soltanto, ma due o tre, e nessuna immagine dall’interno del centro commerciale, o dell’evacuazione di massa, o del parcheggio pieno che si svuota nell’ammasso di un ingorgo in uscita, con conseguente intralcio dei soccorsi. Niente. Solo quel video girato da GERAŠČENKO.
https://t.me/rybar/34465

(28/06/22 ore 12:30 aggiornamento https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23122-provvisorio4.html)

--- fine ---

Tutto torna quindi. La gola profonda Geraschenko colpisce ancora. Meglio, non lui che a quell’ora avrà avuto altro di meglio da fare. Quanto qualche suo scagnozzo, pupillo, portaborse, poveraccio che stava facendo il TURNO DI NOTTE sul suo canale https://t.me/s/Pravda_Gerashchenko/. Già, perché ALLE 00:38 IL MESSAGGIO E’ RILANCIATO SUL SUO CANALE (ora, “stranamente”, cancellato) E SUBITO E’ RILANCIATO VENTUN VOLTE CON 1400 COLLEGAMENTI ALLO STESSO SULLE CHAT!

CONCLUSIONE: Questo piccolo esempio ci mostra come LA MACCHINA DI GUERRA INFORMATIVA CIA NON CONOSCA NE’ NOTTE NE’ GIORNO E LAVORI ESSENZIALMENTE SULLA QUANTITA’, 7/24, COME PIACE DIRE OGGI A CHI VUOLE DIMOSTRARSI “EFFICIENTE”.

Un post di troppo? Si cancella. Come le truppe ucraine, la carne da cannone mandata all’assalto ogni giorno contro le mitragliatrici e i mortai russi. Sfondano? Bene. Altrimenti… pazienza. E così abbiamo un migliaio di morti al giorno. Post, carne da cannone, la filosofia è identica.

ALTRA CONCLUSIONE: MECCANICAMENTE, TECNICAMENTE IL MECCANISMO SI RIPETE IDENTICO A SE’ STESSO: CAMBIANO FORMA E CONTENUTI, a partire dall’assalaam aleykum iniziale nei messaggi, la variante regionale.

Attenzione! DOVEROSA ANNOTAZIONE: “La pace sia con te” è uno dei saluti più belli del mondo! Ci tengo a dirlo e a sottolinearlo, lo dico anch’io a tutti i fratelli di fede islamica che incontro ogni giorno e lo riporto soltanto perché… a MINSK non si usa, quindi i messaggi CIA prodotti a KIEV e indirizzati a MINSK non iniziano con Ассалам алейкум come INVECE gli stessi prodotti, sempre a KIEV ma indirizzati a MACHAČKALA. E questo ci porta a un altro tema MOLTO INTERESSANTE DA STUDIARE.

Il nemico fa tutto col copiaincolla, e ci sta come osservazione. Ma va anche doverosamente accompagnata a un attento studio sul campo, che egli compie, e alla conseguente ELABORAZIONE DI VARIANTI REGIONALI. Utro Dagestan oltre il Dagestan non va, né potrebbe andare. E’ una VARIANTE REGIONALE di quanto accaduto in Bielorussia. E FUNZIONA IN QUANTO VARIANTE REGIONALE.

VARIANTE DICHIARATAMENTE CONNOTATA COME REGIONALE → MESSAGGIO DESTABILIZZANTE VEICOLATO DI TIPO INDIPENDENTISTICO → UOVO DI COLOMBO! E’ IL MEZZO PIU’ IDONEO A VEICOLARE MESSAGGI DI QUESTO TIPO.

ALTRA CONCLUSIONE: Il nemico è avanti ANNI LUCE su questo terreno, che usa a suo piacimento. SULLE TECNICHE, SUL RAPPORTO MEZZI PIU’ IDONEI-FINALITA’ PREPOSTE, SULLA MAPPATURA DEL TERRITORIO NEMICO, DIVENUTO UN IMMENSO CAMPO DI BATTAGLIA DA BOMBARDARE, NE’ PIU’ NE’ MENO DI RAQQA O BELGRADO!

ULTIMA CONCLUSIONE: uno studio più approfondito su questo settore è DOVEROSO. Ma per vederlo, ho paura che dovremo aspettare che i russi o i cinesi diventino egualmente bravi nel muoversi, quindi… avremo il “test-case” pubblicato sulle riviste accademiche. Adesso… bzzzzzzzzzzzzzz si prende la scossa, che non è la moglie di Amadeus.

Aggiornamenti a seguire.

PS ieri Snowden ha ricevuto la cittadinanza russa. Nessuno sa, per motivi di sicurezza, dove si trovi.

I canali telegram ucraini DI CUI SOPRA E PILOTATI DA CHI SAPPIAMO hanno subito cominciato a diffondere messaggi in cui si invita lo stesso a partire in guerra anche lui e gli si augura di tornare da moglie e bambini dentro un sacco nero.
https://t.me/vityzeva/69085

 

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26/09 ore 21:30 aggiornamento

DATI SULL’AFFLUENZA: QUARTO GIORNO


Alla fine del quarto giorno i dati sono i seguenti:

DNR – 86,89%
LNR – 83,61%
Regione di Zaporož’e – 66,43%
Regione di Cherson – 63,58%
https://t.me/boris_rozhin/65193

I referendum hanno raggiunto il quorum ovunque. Il terrore è stato battuto, le intimidazioni non sono servite, le minacce di pene fino a 10 anni di reclusione sono state rimandate al mittente. Domani è l’ultimo giorno, ma è in tutti questi giorni di voto che si è fatta la Storia, sotto le bombe, tramite seggi volanti, piuttosto che nei rifugi antiaerei: un gesto che per qualcuno, come ALEKSEJ ŽURAVKO, è stato davvero uno degli ultimi gesti compiuti in vita; un gesto che non resterà isolato, ma che al contrario ha già creato un precedente QUANTOMENO per CHARKOV, ODESSA, NIKOLAEV.

Come chiude uno dei film più popolari di sempre, lungo tutti gli 11 fusi orari e non solo:“Poživëm, uvidim” (Vivremo, vedremo).
https://www.youtube.com/watch?v=6M0YRX9e5OI

KRASNYJ LIMAN RESISTE!

Krasnyj Liman resiste, Krasnyj Liman vota! Come mostra questo video, è inestimabile il valore di un voto, fatto in queste condizioni e ATTESO OTTO ANNI dagli abitanti di questo centro liberato dalle forze alleate qualche mese fa.
https://rutube.ru/video/dbafce4e2c54c6b04861194ecd0cce45/

Guardiamo questa cartina:
https://ic.pics.livejournal.com/yurasumy/35332702/604899/604899_original.png
Le forze armate ucraine si sono spinte fino a REDKODUB, da lì hanno provato ad attaccare Liman da nord. Problema: sono state respinte. Così come gli attacchi da sud. I rifornimenti non arrivano, i rimpiazzi neppure: i russi colpiscono qualsiasi tentativo di raggruppamento e tagliano metodicamente le comunicazioni. Ecco allora presentarsi una situazione critica, per gli attaccanti, un affondo che potrebbe rivelarsi, come già successo per esempio a SUCHOJ STAVOK, una trappola mortale per tutti loro. Vedremo, anche qui. Comunque, “come l’acciaio resiste la città”: e onore a chi l’ha difesa, in inferiorità numerica, sotto giorni e giorni di bombardamenti.

“UTRO DAGESTAN”… LO FANNO A KIEV

Il canale è uno dei più attivi nella propaganda antirussa… qualcuno si è divertito a smontare la pagina e cosa ha trovato? Chi lo gestisce dove sta?
“Paese: Ucraina
Regione: Kiev
Città: Kiev
Provider: Kyivstar
Tipo di connessione: Cavo/DSL”
https://t.me/mig41/20822

Tornando a una domanda di qualche giorno fa, la CIA a KIEV ha il suo quartier generale e uno degli hub principali da cui destabilizzare gli spazi ex-sovietici. Parlano russo, spesso madrelingua (anche se fra di loro cercano di esprimersi solo in ucraino), conoscono bene la realtà russa ed ex-sovietica, sanno su quali leve puntare per riaccendere micce o soffiare su fuochi già esistenti. Sono avanti anni luce nel creare avatar e falsi profili, piuttosto che siti web contraffatti ma del tutto realistici, come in questo caso.

Aggiornamenti a seguire domattina.

 

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26/09 ore 12:10 aggiornamento

QUORUM RAGGIUNTO DAPPERTUTTO

Per come si eran messe le cose a chiusura seggi ieri, mancava un uno virgola percento solo a Cherson. L’annuncio del superamento del quorum è arrivato stamane.
https://t.me/WarDonbass/80390
Il referendum è quindi da ritenersi ovunque VALIDO e si procederà quindi ovunque allo spoglio dei voti. Ci sono due giorni ancora, oggi e domani, pertanto le percentuali saliranno ulteriormente. Ma anche votassero tutti… ma proprio tutti, non basterebbero a far cambiare la smorfia ipocrita sulla faccia di Draghi e soci: quello che tuttavia non hanno capito in Occidente, è che ormai dell’opinione di questo blocco orientato all’autodistruzione non importa più nulla a nessuno, al di fuori dei suoi sudditi e dei suoi servi. L’Occidente che parla a nome dell’ONU, che detta legge, che “esporta la democrazia”, che dice Kossovo si (e senza referendum) e Catalogna no (nonostante il referendum, giusto per fare due esempi) e, non da ultimo, che da otto anni siede su tavoli di negoziato di ogni formato (minsk, minsk-2, normandia) soltanto per coprire le malefatte dello Stato fantoccio da esso stesso creato, ha perso ogni credibilità. E ogni legittimazione.
https://t.me/WarDonbass/80400

KRASNYJ LIMAN: UN “TUTTO PER TUTTO” SEMPRE PIU' DEBOLE…

Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo è ancora un elenco di perdite enormi su questa direttrice. Centinaia di soldati colpiti nei punti di concentramento da attacchi mirati dell’artiglieria. Più quelli persi negli scontri. Superiorità numerica compromessa, senza contare i mezzi distrutti.
https://t.me/rybar/39372
Questa volta è Zaluzhnyj il responsabile, e a KIEV si stanno affilando i coltelli. A dirla tutta, era il piano meno delirante dei due sul piatto. L’altro, quello sposato da Zelenskij, era ripartire col massacro sul fronte SUD, arrivare a CHERSON, a MELITOPOL’, o alle loro porte, seminare terrore e far fallire i referendum. Militarmente ancor più difficile da attuare di quello che sta lo stesso naufragando. Il problema di fondo è che arretrando e riducendo la linea di fronte si sono liberate risorse che hanno consentito di ripristinare equilibrio numerico. Un equilibrio ripristinato anche dagli oltre diecimila morti e dalle migliaia di mezzi distrutti nella vittoria di Pirro precedente. Pertanto, anche se era il piano più realistico e meno delirante in termini di fattibilità, pretendere che i russi non avessero nel frattempo preso misure adattandosi ai nuovi REALIA era forse un po’ troppo pretestuoso. Peccato che queste “pretestuosità”, sia di matrice puramente “forze armate”, sia contaminata da “esigenze politiche”, le paga il popolo ucraino sulla propria pelle, ogni giorno che passa.
https://t.me/WarDonbass/80400

In genere, ogni volta che le forze armate ucraine sono andate all’attacco in questi sei mesi, rinunciando a una difesa in superiorità numerica e in territori fortificati da otto anni di insediamento, hanno accelerato la loro autodistruzione a causa delle gravissime perdite inflitte loro. La fiammata finale, l’offensiva NATO con la loro partecipazione come carne da cannone da mandare all’assalto con gli ultimi pezzi rimasti in loro dotazione, ha causato un’ACCELERAZIONE INASPETTATA che ha portato a un mix micidiale (se non fatale):
- Perdite moltiplicate rispetto al mese precedente
- Proclamazione dei referendum e perdita di quattro regioni
- Mobilitazione parziale e aumento del contingente russo, a questo punto, in quella che diventerà a giorni Russia a tutti gli effetti.
La matassa si è intricata ulteriormente, rispetto soltanto a un mese fa. Dipanarla sarà ancora più difficile.

Aggiornamenti a seguire.

 

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26/09 ore 08:00 aggiornamento

IL “TUTTO PER TUTTO” MAN MANO SI ESAURISCE…

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/pwTGCzJ/25-09-it.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/2MwggwF/25-09-ru.jpg

Confermato quanto scritto ieri notte, ovvero che le truppe dislocate a KRASNYJ LIMAN e lungo il fiume OSKOL stanno facendo un lavoro di contenimento a dir poco EROICO. Le forze nemiche sono sovrastanti ma sinora sono riusciti a tenere le posizioni, utilizzando ogni mezzo a loro disposizione: restando sul posto, arretrando per poi contrattaccare, operando congiuntamente ai reparti di artiglieria e fornendo le giuste coordinate all’aviazione, operando sortite e ricognizioni in campo nemico. Tutto per infliggere il maggior danno possibile e diluire la forza d’urto degli attaccanti. Lo sforzo sinora è riuscito e questo è il risultato:
https://t.me/boris_rozhin/65090

Comunque vada, occorre sottolineare lo sforzo di queste truppe che hanno tenuto e che stanno tenendo una delle offensive più strenue e disperate, attacchi che vanno avanti ininterrottamente da settimane, gettando sul fronte uomini e mezzi indiscriminatamente e contando soltanto sulla propria superiorità numerica. Tuttavia, il “tutto per tutto” si sta esaurendo, l’onda d’urto è sempre meno forte.
https://t.me/vysokygovorit/9548

… E RESTANO BOMBE E TERRORE

Quelle non mancano mai. Le rappresaglie nazifasciste sono la cifra distintiva di un regime che annienta dove non riesce ad arrivare con le forze terrestri. 284 sono i proiettili volati solo ieri nelle città del Donbass, a partire dalla capitale.
https://t.me/WarDonbass/80375

A Gorlovka è stato colpito l’ennesimo seggio elettorale,
https://t.me/WarDonbass/80373

e il “tutto per tutto” ora comprende anche il Caucaso. Il tentativo di aprire un “secondo fronte” fallito in Georgia, congelato sul confine azero-armeno, disinnescato lungo le varie linee di frizione in Asia centrale, ora si cerca di portare in DAGESTAN. Vecchie, nuove facce riconducibili al salafismo e all’indipendentismo delle operazioni sotto copertura CIA di fine secolo scorso, sono state riesumate dai loro padroni per ripartire dove avevano lasciato a metà il lavoro. Seguiremo gli sviluppi.
https://t.me/voenkorKotenok/40837

Aggiornamenti a seguire.

 

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25/09 ore 22:30 aggiornamento

DATI SULL’AFFLUENZA: TERZO GIORNO


Alla fine del terzo giorno i dati erano i seguenti:

DNR – 77,12%
LNR – 76,09%
Regione di Zaporož’e – 51,55%
Regione di Cherson – 48,91%

https://t.me/boris_rozhin/65084
et
https://t.me/boris_rozhin/65082

Mancano ancora domani e dopodomani. Possiamo già tranquillamente affermare che per KIEV si tratta di un fallimento politico clamoroso, che potrebbe avere un altrettanto clamoroso effetto domino su altre regioni. E, prima ancora, sulla stessa cricca al potere. Non tutti gradiscono l’idea di suicidarsi per la guerra NATO contro la Federazione Russa.

DEMILITARIZACIJA: NUMERI AGGIORNATI

Confrontare i dati del 25/09 con quelli del 01/09 (https://t.me/mod_russia/19366) ci aiuta a capire come in questi venticinque giorni il ritmo delle perdite ucraine sia ulteriormente aumentato:
301 aerei (vs 280)
155 elicotteri (vs 151)
2074 droni (vs 1852)
377 sistemi missilistici (vs 371)
5111 carri armati e altri cingolati blindati (vs 4663)
845 lanciarazzi multipli (vs 822)
3413 obici e mortai (vs 3363)
5874 autoveicoli blindati (vs 5192)
https://t.me/mod_russia/20175

Cosa salta all’occhio? Anzi tutto, la demolizione sistematica di carri armati e blindati, ovvero i mezzi usati maggiormente in questa controffensiva di terra; a cui occorre sommare gli aerei che, a tale controffensiva, dovevano fornire copertura dall’alto, e sono stati tirati giù uno dopo l’altro. Su questo versante, da notare i MiG-29 ucraini IBRIDATI con armamenti NATO, ultima frontiera prima di gettare definitivamente la spugna, visto che gli F-16 non sono ancora pilotabili da un’aviazione ucraina ancora da formare alla scuola NATO (e forse fuori tempo massimo per questo…)
I numeri della vittoria di Pirro di qualche settimana fa sono qui.

MINE ANTIUOMO FRANCESI: IMBARAZZANTI TROFEI DI GUERRA

Dalle postazioni abbandonate dalle ff.aa. ucraine in fuga, è emerso questo “trofeo” di guerra.
https://t.me/zhogaartem/8
Ne abbiam già parlato, quindi non sto a dilungarmi troppo sulle mine antiuomo francesi. Volevo soltanto sottolineare la falsità dell’Occidente nel passare sottobanco questi ordigni.

KRASNYJ LIMAN

Questa cartina mostra molto bene il tentativo recente di attacco da nord. Tentativo fallito con perdite ingenti: 4 carri armati e 5 blindati, oltre che le perdite in vite umane.
https://t.me/swodki/167802
La situazione, tuttavia, permane molto critica e tesa. E’ qui, ormai, che le forze ucraine cercano di giocarsi il tutto per tutto, ammassando uomini e mezzi, fra cui postazioni missilistiche HIMARS.
https://t.me/vysokygovorit/9547

Aggiornamenti a seguire domani.

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25/09 ore 13:30 aggiornamento

ALEKSEJ


Oggi, in quell’albergo tirato giù a colpi di mortaio a Cherson, insieme ai giornalisti sotto le macerie è finito un piccolo grande uomo: ALEKSEJ ŽURAVKO.

Lui, invalido dalla nascita con una grave malformazione che l’aveva privato degli arti inferiori e di una mano, non ce l’ha fatta. Ex deputato della RADA ucraina, sin dal 2014 si era espresso a favore dei ribelli. I fascisti di Kiev questo non gliel’hanno mai perdonato: condanne in contumacia, perdita di tutto, dal patrimonio ai titoli conseguiti, l’esilio nelle repubbliche, libere e ribelli del Donbass!

“Tuttavia, neanche un minuto dubitò del cammino che aveva intrapreso, e lo percorse sempre apertamente, risolutamente: per esser più precisi, correva sulle rotelle del suo carrellino, ma per la feccia fascista di Kiev quel carrellino era più terribile di un carro armato! E alla fine, Aleksej, quest’anno ce l’ha fatta e ha liberato la sua Cherson!”
Но, он ни на минуту не сомневался в выбранном пути, и шел по нему открыто, а если точнее, катился на своем инвалидском возке, но был для украинствующих сволочей этот возок страшнее танка. И Алексей в итоге взял Херсон!
https://t.me/newsfrontnotes/28764

Era un traditore, doveva morire, è morto: saranno contenti i suoi assassini. Sia gli esecutori materiali, i fascisti di Kiev, sia quelli che hanno inserito a sistema e confermato le coordinate GPS dello HIMARS che si è andato a schiantare contro l’albergo e gli è stato fatale, ovvero la NATO. Bastardi, i primi come i secondi.

“Non conosco alcun uomo con così tanta voglia di vivere!” (Я не знаю человека с большей волей к жизни!): inizia così il ricordo di un suo caro amico, il caporedattore di newsfront, in questa foto con lui. Avrebbero dovuto bersi un caffè insieme, oggi:
https://t.me/newsfrontnotes/28761

Il vicepresidente dell’amministrazione di Cherson, altro suo amico, in questo videomessaggio di annuncio della morte e ricordo personale nasconde a malapena la sua commozione. “E’ morto dopo l’attacco di artiglieria, l’ennesimo attacco di artiglieria dei nazisti alla città di Cherson, a un obbiettivo civile”. “Era per la pace, per la vita”. Conclude dicendo: “Oggi uniti, insieme, spalla a spalla, andremo avanti, la morte non ci fa paura, pobeda budet za nami, vinceremo”.
https://t.me/swodki/167588?single

L’ultimo video è tutto dedicato a lui. E’ il suo videomessaggio in cui spiega come si vota, cosa bisogna portarsi dietro, e perché lui sta votando “DA”, “SI”, al referendum.

“Per la pace, perché la guerra finisca, per i ragazzi, che stanno dando le loro vite sul campo di battaglia, ripulendo l’Ucraina dal fascismo del XXI secolo, per lo sviluppo della regione di Cherson, ecco perché oggi ho messo questo voto!”
За мир, за то, чтобы война закончилась, за ребят, которые отдают свои жизни на поле сражения и очищают Украину от фашизма XXI века, за развитие Херсонской области — вот за что я поставил эту галочку!
https://t.me/newsfrontnotes/28764

Un videomessaggio divenuto il suo testamento. Una bandiera che i suoi compagni hanno già raccolto e che uniti, spalla a spalla, porteranno ancora avanti, verso la vittoria, da oggi anche per Aleksej.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.

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25/09 ore 09:30 aggiornamento

13 MAGGIO 2014: UN “GUARDIAN” DA LEGGERE, TRADURRE E DIFFONDERE

“In Ucraina, gli USA ci stanno portando a far la guerra contro la Russia: il ruolo di Washington in Ucraina, e il suo appoggio al regime neonazista, ha implicazioni notevoli per il resto del mondo”.

“In Ukraine, the US is dragging us towards war with Russia: Washington's role in Ukraine, and its backing for the regime's neo-Nazis, has huge implications for the rest of the world”
https://www.theguardian.com/commentisfree/2014/may/13/ukraine-us-war-russia-john-pilger

Nel leggere questo titolo su un canale telegram quasi non ci volevo credere… e sono andato a recuperare l’originale, mica che si trattasse di un “fejk”. No, non lo è.

È una pagina liberamente accessibile, quindi non sto a riproporne il testo qui.

Tranne questi due brani, che scelgo solo perché scrivono nettamente di fatti su cui oggi nessuno, fra i cinegiornali luce nostrani, ha più il coraggio di scrivere. La povera Goracci cosa c’entra? C’entra… perché era lei a fare dei servizi a dir poco ignobili sull’argomento prima dalla Crimea, e poi da Istanbul (che sarebbero poi valsi per la Siria…): me lo ricordo ancora oggi. Ma all’epoca c’era un Guardian che le ribaltava tutta la frittata, e la posizione in Italia era quantomeno dibattuta. Oggi CI SIAMO DIMENTICATI tutto di allora! E di questi OTTO ANNI! L’intervento di Di Maio in Parlamento a inizio conflitto sui “russofoni” mi ronza ancora nelle orecchie. Ma a parte lui che si è fatto aiutare da Alexa per scriverlo, i funzionari agli Esteri che disposizioni avevano? Tacere! E quelli all’OSCE? Idem. Il che riconferma i fatto che siamo governati da una manica non solo di incompetenti, ma anche di buffoni prezzolati, perché le cose le sanno, da otto anni, ma fanno orecchie da mercante. Ripetiamo, maggio 2014, appena a ridosso dalla strage fascista di Odessa alla Camera del Lavoro:

“AVENDO ORCHESTRATO IL COLPO DI STATO DI FEBBRAIO CONTRO IL GOVERNO DEMOCRATICAMENTE ELETTO DI KIEV, il piano di Washington di prendersi la base navale russa in Crimea è fallito. I russi si sono difesi, come hanno fatto per quasi un secolo contro ogni minaccia e invasione.”
“Having masterminded the coup in February against the democratically elected government in Kiev, Washington's planned seizure of Russia's historic, legitimate warm-water naval base in Crimea failed. The Russians defended themselves, as they have done against every threat and invasion from the west for almost a century.”

“Come le rovine irachene e afgane, L’UCRAINA È STATA TRASFORMATA IN UN GIGANTESCO PARCO TEMATICO TARGATO “CIA”, diretto personalmente dal capo della CIA John Brennan a Kiev, con dozzine di “unità speciali” CIA e FBI che stanno creando una “struttura di sicurezza” con mansioni di SUPERVISIONE DEGLI ATTACCHI SELVAGGI CONTRO CHI DICE NO AL COLPO DI STATO. Guardate i video, leggete le testimonianze oculari del massacro di Odessa questo mese. Squadracce fasciste trasportate appositamente sul posto hanno messo a ferro e a fuoco la Camera del Lavoro locale, uccidendo fra le fiamme 41 persone rimaste intrappolate dentro. Guardate la polizia che stava a guardare”.
“Like the ruins of Iraq and Afghanistan, Ukraine has been turned into a CIA theme park – run personally by CIA director John Brennan in Kiev, with dozens of "special units" from the CIA and FBI setting up a "security structure" that oversees savage attacks on those who opposed the February coup. Watch the videos, read the eye-witness reports from the massacre in Odessa this month. Bussed fascist thugs burned the trade union headquarters, killing 41 people trapped inside. Watch the police standing by.”

Un Guardian che diceva le cose come stavano. Un Guardian con un titolo profetico. Un Guardian che sarebbe veramente utile tradurre integralmente e diffondere.

BOMBE NATO CONTRO GIORNALISTI A CHERSON

Bombe NATO contro i giornalisti in SIRIA, in IRAQ, e ora anche a CHERSON. Fa niente che siano stati gli squadristi di KIEV a fare questa volta gli esecutori materiali di questa tentata strage. La mano è sempre quella; sempre la stessa, identica, mano bastarda.

Questa è la foto dell’albergo dopo l’attacco missilistico
https://t.me/boris_rozhin/65012

E questi i giornalisti estratti vivi dalle macerie. MA CI SONO ANCHE DEI MORTI.
https://t.me/boris_rozhin/65013

Volete la prova del nove che NESSUNO, ripeto, NESSUNO è stato estratto, né vivo né tantomeno morto, dalle macerie di quel centro commerciale dove ho speso un pomeriggio a mettere insieme i pezzi e a smontare il fejk della propaganda del regime di KIEV?

Eccola. Queste immagini NON C’ERANO, perché non potevano esserci, allora. C’era un ex-centro commerciale adibito a magazzino di armi che ha preso fuoco perché vicino a uno scalo ferroviario quello si, bombardato e origine di un vasto incendio. Ma dentro quel negozio, usato impropriamente per merce pericolosa ed esplosiva PERCHE’ INIDONEO TOTALMENTE AL LORO STOCCAGGIO, non c’era nessuno. Ricordiamoci anche delle balle passate, quando vediamo queste immagini, anche se il regime ne sforna una dietro l’altra.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.

LA NATO BOMBARDA SEGGIO ELETTORALE NELLA LNR

Ad ALCHEVSKA, per la precisione, con degli HIMARS! Missili che ricordiamo funzionano solo con coordinate GPS FORNITE dai servizi segreti ucraini e APPROVATI dal centro di comando NATO! Sapevano CHI stavano colpendo e PERCHE’!
https://t.me/voenkorKotenok/40807
Diamo ai terroristi NATO e ai loro scagnozzi una bella notizia: LE OPERAZIONI DI VOTO PROSEGUONO, CARI BASTARDI. PERCHE’ L’EDIFICIO E’ PROVVISTO DI UN RIFUGIO ANTIAEREO DOVE E’ STATO TRASFERITO TUTTO.

Dà fastidio questo popolo, dà fastidio questo referendum. E continuerà a dare fastidio. L’inverno è solo iniziato.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.

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24/09 ore 21:00 aggiornamento

DATI DI AFFLUENZA ALLE URNE


Il secondo giorno si è chiuso con questi dati:

DNR – 55,05%
LNR – 45,86%
Regione di Zaporož’e – 35,54%
Regione di Cherson – 31,79%
https://t.me/epoddubny/12535

E ci sono ancora tre giorni di votazioni: 25/09, 26/09 e 27/09

Le elezioni si stanno svolgendo in condizioni a dir poco proibitive. Mentre questa scrutatrice dice “non abbiamo paura” si sente da vicino un’esplosione. Ciò nonostante, lei va avanti a parlare: è da otto anni che fa questa vita, che convive con queste esplosioni.
https://t.me/ukraina_ru/102400

Seggi volanti nelle scale dei condomini
https://t.me/vityzeva/68830

in una DONECK sotto le bombe (due morti solo stamattina)
https://t.me/voenkorKotenok/40777

o all’aperto, come a GORLOVKA,
https://t.me/vityzeva/68850
dove ogni edificio al chiuso sarebbe subito ridotto in macerie, vista la vicinanza al fronte, e dove anche oggi sono volati proiettili targati NATO
https://t.me/medvedev_note/5589

Ciò nonostante, il voto prosegue. E con esso la decisione di un popolo, sempre più risoluta, sempre più irreversibile. Ed è questo, come nota acutamente un osservatore, quello di cui ha più paura il regime di KIEV. Che tale decisione, come un virus, si estenda anche ad altre parti di ciò che resta sotto il suo controllo.

DAL FRONTE

L’area più critica resta sempre quella di KRASNYJ LIMAN, dove proseguono i tentativi di accerchiamento e dove le forze russe esercitano una strenua resistenza, cercando a loro volta il contrattacco.
https://t.me/boris_rozhin/64961

La situazione nel tardo pomeriggio si era, nuovamente, stabilizzata: attacchi respinti e nuovo concentramento di forze su entrambe le retrovie.
https://t.me/rybar/39315

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.

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23/09 ore 22:30 aggiornamento

PRIMI DATI SULL’AFFLUENZA


Considerando le condizioni in cui si stanno tenendo sono più che incoraggianti:

REGIONE DI CHERSON: 15,31%

REGIONE DI ZAPOROŽ’E: 20,52%

REPUBBLICA POPOLARE DI LUGANSK (LNR): 21,97%

REPUBBLICA POPOLARE DI DONECK (DNR): 26,54%

https://t.me/WarDonbass/80172

Ricordiamo che i seggi si chiudevano alle 16:00 a Cherson e Zaporož’e, e che i cittadini hanno altri QUATTRO giorni per votare, fino al 27 compreso.

Ricordiamo anche che il cinegiornale luce, che oggi ha rimosso quel titolo immondo riportato invece tutto stamane, tutto sommato non aveva tutti i torti. Peccato che a “costringere con le armi” non sono soldati russi, bensì quelli ucraini che sparano sulle città (1 morto e 2 feriti ancora oggi nella sola Doneck, a fronte di 192 proiettili scagliatigli contro),
https://t.me/WarDonbass/80179
obbligando quindi squadre di volontari a creare seggi elettorali mobili dove poter svolgere in sicurezza le operazioni di voto.
https://t.me/rybar/39277

Torneremo ai seggi fra poco. Prima un aggiornamento

DAL FRONTE

La situazione a KRASNYJ LIMAN resta ancora MOLTO DIFFICILE. Le ff.aa. ucraine sentono che il colpaccio è ancora alla loro portata e tentano il tutto per tutto, incontrando però la strenua resistenza dei difensori.
https://t.me/boris_rozhin/64918
L’attacco, condotto con artiglieria pesante, sta riducendo in macerie l’intera città.

Poco più sopra, i tentativi di sfondamento sono stati tutti respinti come mostra anche questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/26914
Il che, ovviamente, complica le cose per gli attaccanti di KRASNYJ LIMAN, a cui manca un valido apporto dalle forze operanti più a nord.

Nel complesso, la situazione rimane ancora molto difficile. Le restanti linee di fronte, invece restano abbastanza stabili, grazie all’opera incessante di attacco alle retrovie delle ff. aa. ucraine che ferma ogni tentativo di raggruppamento sul nascere. A questo proposito, oltre alla “tradizionale” combinazione di artiglieria pesante, lanci di missili e attacchi aerei, occorre segnalare un sempre maggiore contributo dei DRONI IRANIANI, droni kamikaze in genere come gli HERAN-2 (Shahed 136),
https://t.me/boris_rozhin/64921
che si schiantano contro gli obbiettivi militari ucraini provocando danni ingenti. Sicuramente, in questo momento, stanno agendo in maniera molto più efficace dei BAYRAKTAR turchi e degli HIMARS e HARM yankee lanciati dagli ucraini contro i russi.

2014-2022: LA DIGNITA' DI QUEI SORRISI

L’11 maggio 2014 mi trovavo a SLAVJANSK. In quel periodo erano già in corso scontri armati. Proprio in quel giorno si svolgeva il referendum per l’indipendenza della DNR, e Slavjansk non fece eccezione.
11 мая 2014 года я находился в Славянске. В тот период там шли активные боевые действия. В этот день проходил референдум о независимости по всей территории ДНР, и Славянск не был исключением.

Quel giorno mi tornò in mente l’infanzia in URSS e il corteo del Primo Maggio. Come allora, c’erano davvero tante persone, che camminavano tutte insieme verso la stessa direzione e ridevano allegre. Tutt’intorno si respirava un’aria di festa. Persone che non si conoscevano si scambiavano gli auguri e noi, miliziani, li ringraziavamo. Allora mi sembrava che l’atmosfera di festa di quel giorno non sarebbe tornata più.
Тот день мне напомнил детство в СССР и парад на 1 Мая. Было очень много людей, которые шли в одном направлении и улыбались. В воздухе витал дух праздника. Незнакомые прохожие поздравляли друг друга, а нас, ополченцев, благодарили. Мне казалось, что этот день и эта атмосфера праздника больше не вернутся.

Da allora sono passati più di otto anni, i più difficili per il Donbass.
С тех пор прошло больше восьми тяжелейших для Донбасса лет.

Eppure, oggi tutto si è ripetuto. Onestamente, tutto mi sarei aspettato fuorché questo. Perché? Perché il nostro popolo, la nostra repubblica, ogni giorno è sotto gli attacchi di quei bastardi. Ogni giorno si muore! Sapevo che tutti si sarebbero recati alle urne e avrebbero votato per la Russia, non avevo dubbi in proposito. Ma che la gente sorridesse… QUELL’ATMOSFERA DI FESTA, CAPACE DI CAMBIARE IL DESTINO DI MILIONI DI PERSONE SI E’ RIPETUTA OGGI, e io non me l’aspettavo per niente.
Однако сегодня всё повторилось. Честно, это было очень неожиданно для меня. Почему неожиданно? Да потому, что наш город, наша республика ежедневно подвергаются артиллерийским обстрелам украинских ублюдков. Ежедневно гибнут люди. Я знал, что все придут и проголосуют за Россию, в этом сомнений не было. Но то, что люди будут улыбаться… То, что атмосфера этого праздника, который меняет судьбу миллионов людей, повторится, было неожиданностью.

Le persone si scambiavano gli auguri. Le persone ridevano. Ridevano all’unisono, come se fossero uno. Forse non tutti i lettori capiscono cosa sia importante in questo e perché continui a sottolinearlo. Signori, qui da oltre otto anni c’è la guerra! Per ciascuno di loro c’è un parente o un conoscente morto, o al fronte o ammazzato per strada sotto i tiri di artiglieria. Questo ha sicuramente unito, nel dolore, tutte queste persone, ma proprio per questo nessun sorriso è corso nelle loro bocche in questi otto anni. Invece, oggi, tutti ridevano, gioivano, si facevano gli auguri… quel giorno è tornato!
Люди поздравляли друг друга сегодня. Люди улыбались… Все как один улыбались. Возможно, не все читатели поймут, что в этом важного, что я делаю на этом акцент. Просто здесь больше восьми лет идёт война. У каждого есть родственник или близкий знакомый, который погиб или на фронте, или под обстрелами на улице. Людей это сплотило, но им всё равно не до улыбок. Но сегодня все улыбались, радовались, поздравляли… Этот день повторился.

Certo, le misure di sicurezza sono state senza precedenti. La nostra artiglieria a lungo raggio ha lavorato tutto il giorno sulle posizioni ucraine, senza dargli tregua, senza neppure dar loro modo di alzare la testa. Come il 9 agosto 1942, in una LENINGRADO assediata, il giorno della prima della Sinfonia n° 7 di Dmitrij Šostakovič. Tutte le forze dell’ordine e il nostro controspionaggio hanno lavorato a ritmi massacranti. I luoghi per il voto sono stati stabiliti tenendo conto della situazione bellica e dei tiri di artiglieria. Sono stati organizzati anche seggi volanti e commissioni in trasferta, quartiere per quartiere. Tutto è stato organizzato al massimo livello.
Да, меры безопасности были беспрецедентными. Наша дальнобойная артиллерия работала весь день по украинским позициям, не давая поднять голову врагу. Как 9 августа 1942 года в блокадном Ленинграде, когда была премьера симфонии №7 Дмитрия Шостаковича. Все правоохранительные органы и наши спецслужбы работали в усиленном режиме. Места для голосования устанавливались с учётом боевой обстановки и артиллерийских обстрелов. Также были организованы выездные комиссии и поквартирные обходы. Всё организовано на высшем уровне.

E sì, oggi è festa non solo per il Donbass e per le altre regioni liberate, ma anche per la Russia. Torna a casa la terra dei nostri antenati e tornano anche quelle persone che hanno dimostrato il proprio amore per la Russia e possono rafforzare il potenziale umano e dirigenziale della società russa. AUGURI, AMICI!
И да, сегодня праздник не только для Донбасса и других освобождённых регионов, но и для России. Домой возвращается земля наших предков и люди, которые доказали свою любовь к России и которые смогут усилить кадровый и человеческий потенциал российского общества. С праздником, друзья!

DANIIL BEZSONOV Даниил Безсонов

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.

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23/09 ore 13:30 aggiornamento

Мы возвращаемся домой – TORNIAMO A CASA


Dedicato al cinegiornale luce per eccellenza e al suo immondo (nel senso etimologico del termine) “Kiev: "Gruppi armati costringono al voto"”. In una cosa dice il vero. In questa festa di popolo sono il fascisti del regime di KIEV a decidere la modalità di voto: dove si può ci si mette in coda, dove non si può, invece… perché “i russi si sparano da soli” (… vero cinegiornale?),
https://t.me/WarDonbass/80092
si organizzano delle sedi distaccate vicine alle abitazioni, e volontari fanno la spola. In ogni caso, di festa di popolo si tratta. A metà giornata la gente continuava ancora ad affluire in massa.
https://t.me/Ratnik2nd/4137

Ed è giusto lasciare la parola a questo popolo, attraverso i suoi visi, le sue espressioni, la sua gioia e insieme la sua risolutezza, così come traspaiono in queste foto e questi filmati, presi un po’ dappertutto in queste prime ore di voto.

Diamo quindi la parola a loro. Quei “loro” che il regime di KIEV dice di “difendere dai terroristi” (e li ammazza per strada), Quei “loro” di cui il regime di KIEV sostiene di essere l’unico, vero, autentico rappresentante (e riempie di minacce e intidimidazioni, ripetiamo da 5 a 10 anni per chi sta votando ora). Quei “LORO” che, oggi, escono di casa, A VISO APERTO, e dicono la LORO. In barba a KIEV e, ancor più, in barba a chi in Occidente nega da otto anni la realtà:

Cominciamo con i profughi che votano a Sebastopoli
https://t.me/legend24tv/3258

A DONECK, una “pioggia” (meteorologica e non…) di voti
https://vk.com/video-213182100_456245113
et
https://t.me/epoddubny/12482
et
https://t.me/countryfreekherson/871

A MARIUPOL’ (DNR): parla un diciottenne
https://t.me/smotri_media/23976

Il via al voto dato ufficialmente nella LNR
https://t.me/smotri_media/23963

A PEREVAL’SK (LNR)
https://t.me/LIC_LPR/35109

A STANICA LUGANSKAJA (LNR)
https://t.me/smotri_media/23973

A CHERSON
https://t.me/HersonVestnik/8667
et
https://t.me/countryfreekherson/876
et
https://t.me/msgazdiev/1072

Caroselli di macchine per festeggiare l’inizio del referendum a MELITOPOL’ (ZAPOROZH’E)
https://t.me/boris_rozhin/64849


DAL FRONTE: KRASNYJ LIMAN SOTTO ATTACCO, MA RESISTE

Le ff.aa. ucraine cercano di rompere la linea difensiva da più punti, ma incontrano la resistenza delle truppe russe. Da giorni, ormai, la situazione è critica ma non c’è la svolta.
https://t.me/epoddubny/12486
Peraltro, a difendere KRASNYJ LIMAN in questo momento ci sarebbero gli uomini del generale Andrej Ivanaev.
https://t.me/vysokygovorit/9508
Lo stesso che, nel 2016, come ricorda un collaboratore del collettivo di RYBAR, salvò un gruppo di soldati russi di trenta unità ad HANASSER, SIRIA, presi di sorpresa da un attacco dell’ISIS, partito da una soffiata, peraltro, quindi da subito in condizioni disperate. Calando con i reparti TIGRE ed HEZBOLLAH sulla città assediata, riusciva in condizioni di inferiorità numerica a rompere l’accerchiamento e a mettere in salvo i suoi compagni, tra cui lo stesso autore di questo breve pezzo. Non solo: “grazie alle giuste mosse” (благодаря грамотным действиям, “gramotnyj” è più di giusto, è “corretto grammaticalmente”, ovvero esatto, senza errori) oltre a fermare i soldati dell’ISIS, bloccava anche l’avanzata di An-Nusra (Al Qaeda in Siria) che cercava di entrare ad HANASSER da ovest.
https://t.me/rybar/39244
Comunque vada a finire a KRASNYJ LIMAN, la difesa della città è affidata a quest’uomo.

Affiancata all’azione sul campo, doverosa menzione meritano le seconde linee, dove artiglieria e aviazione operano incessantemente e a loro volta SULLE SECONDE LINEE delle FF.AA. ucraine. Ogni tentativo di raggruppamento è bloccato sul nascere con enormi perdite. Rotta la catena di approvvigionamento, anche l’azione delle prime linee ucraine esce notevolmente indebolita.
https://t.me/rybar/39253

Aggiornamenti a seguire.

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23/09 ore 08:00 aggiornamento

91


Nello scorrere i contributi caricati su questa pagina, ho visto l’ultimo numerato 91 e, per quelle strane associazioni di idee che sono dentro ciascuno di noi e che a Proust farebbero un baffo per dove andrebbero a finire (e anche a Prost per la velocità con cui finiscono nei posti più impensati…), sono finito all’ultimo anno di vita dell’URSS.

La fine dell’URSS fu l’inizio della fine per tutti i popoli che ne facevano parte. Nel 1999, in piena catastrofe, anche umanitaria, oltre che sociale, economica, culturale un gruppo rock, i DDT, fecero una canzone intitolata Geroj (Eroe) che sintetizza meglio di mille parole cosa avesse rappresentato la fine dell’URSS per il suo popolo, attraverso la figura emblematica di un militante di allora:

https://www.youtube.com/watch?v=H3WxMh9Pr-o

Ты думал, что здесь легко встать, Pensavi che qui fosse facile stare
Высоко полететь, глубоко не упасть, Volare in alto, non cadere giù
Познать этот мир Conoscere questo mondo
И остаться счастливым. E restare felici
Ты принес в него веру, добро и кулак Hai portato in questo mondo la fede nel futuro, il bene, e tuoi pugni chiusi
Нарезая Любовь, раздавал просто так condividendo con gli altri Amore, dandolo via semplicemente
Всем, кто хотел – a tutti quelli che lo volevano
Ты всех осчастливил! Così che riuscissi a fare felici tutti!

Теперь у тебя одна скучная комната, Adesso ti resta solo una stanza triste
Ты в темных очках ждешь конца света… E in occhiali spenti aspetti la fine del mondo...
Душа в теле женщины ИЩЕТ - но не дома ты – La tua anima, in un corpo di donna, ti CERCA, ma tu non sei in casa
Ты там, где на брошеных стенах желтеют газеты! Tu sei là, dove su muri abbandonati ingialliscono appesi i giornali!

Ты думал, что вечны тело и мир Pensavi che corpo e mondo fossero eterni
И все подвластно - Судьба и Памир, Che tutto potessi raggiungere, Destino e Pamir
Что Бог подарил эту жизнь Che Dio ci avesse dato questa vita
Совершенно бесплатно. Assolutamente gratis.
Но ты не заметил, как кончился газ E non ti sei accorto quando ti hanno chiuso il gas,
И смыло с врагами Любовь в унитаз E l’Amore gettato nel cesso, insieme ai nemici che hai sconfitto
И водя по щеке ржавой бритвой, e mentre ti radevi con una lama arrugginita
Ты не узнал себя… non ti riconoscevi più.

Теперь у тебя одна скучная комната, Adesso ti resta solo una stanza triste
Ты в темных очках ждешь конца света… E in occhiali spenti aspetti la fine del mondo...
Душа в теле женщины ИЩЕТ - но не дома ты – La tua anima, in un corpo di donna, è LI’ DI FIANCO A TE, ma tu non sei in casa
Ты там, где на брошеных стенах желтеют газеты! Tu sei là, dove su muri abbandonati ingialliscono appesi i giornali!

В тебя целятся, но не хотят стрелять; Ti hanno nel mirino, ma non ti sparano
Мы стоим столько, сколько можем дать. Perché valiamo finché siamo in grado di dargli qualcosa
Люди абсурдны - мир сходит с ума, La gente è assurda, il mondo va via di testa
Чтоб быть счастливым. Per essere felice.
Кончилось небо, сгорели мосты, Il cielo è finito, i ponti sono bruciati,
И забыв твое имя, приносят цветы ti sei dimenticato persino il tuo nome, ma portando i fiori
Туда, где ты всех победил, lì, dove tutti hai sconfitto,
Стал абсолютно счастливым! Alla fine sei stato completamente felice!

Теперь у тебя одна БЕСКРАЙНЯЯ комната Adesso ti resta una stanza INFINITA
И ты без очков ждешь ТОЛЬКО света… e tu senza occhiali aspetti SOLO luce
Душа в теле женщины рядом - с нею дома ты La tua anima, in un corpo di donna, è LI’ DI FIANCO A TE, e tu sei in casa con lei
ТЫ ТАМ, ГДЕ ИГРАЮТ ПЕСНИ ГРЯДУЩЕГО ВЕКА! TU SEI LI’, DOVE SI CANTANO LE CANZONI DEL SECOLO FUTURO!

“Non ti sei accorto quando ti han tagliato il gas”… parole profetiche.

Nel 1991, un REFERENDUM come quello di oggi fu completamente ignorato, NEI SUOI RISULTATI SCHIACCIANTI, sia da burocrati già oligarchi, sia da un Occidente che assisteva soddisfatto al coronamento del suo sogno. Il referendum di oggi non sarà ignorato da nessuno.

DAL FRONTE

La notte è passata, una decina di canali telegram fra i più importanti e informati parla d’altro, significa che, nonostante gli arrembaggi suicidi di stanotte in zona cesarini, il mondo non è finito, nel Donbass, a Cherson, a Zaporož’e: le commissioni sono già al lavoro, potranno votare.

SAUR-MOGILA (Саур-Могила)

Premettiamo subito che questo nome composto, nonostante le apparenze, non c’entra nulla con la saga di Tolkien. E c’entra invece con il DONBASS. E’ parte integrante ed essenziale del DONBASS.

UN POTENTE CONCENTRATO DI CARBONE, ACCIAIO, GRANO ED EMULAZIONE SOCIALISTA, è alla base della fondazione del DONBASS all’interno di TUTTO IL TERRITORIO SOVIETICO, così come descritto ampiamente nel film ENTUSIASMO-SINFONIA DEL DONBASS (Энтузиазм (Симфония Донбасса), Dziga Vertov, 1930, primo film documentario col sonoro): il film stesso, peraltro, è un concentrato di sperimentazione fotografica, sonora, di montaggio, eccetera.
https://www.youtube.com/watch?v=JJGMw11P7XE
Ma qui rischiamo di entrare nello sfottò del montaggio analogico, occhio della madre, scena della carrozzina, eccetera quindi… non è questo il momento per uscire dal seminato e prendiamo queste scene per quello che sono: CELEBRAZIONE DEL CUORE PULSANTE DELL’UNIONE SOVIETICA E DI QUEL MONDO NUOVO CHE OPERAI E CONTADINI FORGIAVANO, ARAVANO E MIETEVANO, OGNI GIORNO, CON LE LORO MANI.

Ne ho parlato ampiamente in 2+2=5, qui nella sua versione completa:
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_%D1%81%D0%BE%D1%86%D0%B8%D0%B0%D0%BB%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%B8%D1%87%D0%B5%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B5_%D1%81%D0%BE%D1%80%D0%B5%D0%B2%D0%BD%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B5_in_URSS
Ecco, la collina di SAUR-MOGILA è la stessa cosa, ma sul piano militare. Fu teatro, nel corso del secondo conflitto mondiale, di scontri feroci, ma veramente feroci. Un mio amico russo, una volta, mi fece vedere una foto di suo nonno, veterano, tornato decenni dopo, con tutte le medaglie e decorazioni al petto, accasciato letteralmente su quel campo di battaglia a piangere come un bambino, sostenuto da un suo commilitone. Un’immagine che restituiva appieno cosa avesse significato quella serie di contrattacchi e di assalti che sembrava infinita nella psiche di chi era sopravvissuto.

Questo un servizio appena pubblicato su quella battaglia:
https://www.ntv.ru/novosti/2722781

Su quella collina si decidettero le sorti di tanta parte di quel conflitto, su quella collina fu costruito un memoriale bellissimo. Con un rettilineo (è proprio una collina dolce… non come quelle di queste parti…) che conduce dritto alla sommità e, a destra e a sinistra, è accompagnato da elementi monumentali che ricordano gli eroi che condussero alla vittoria, fino all’obelisco in cima (lo chiamo così ma non è un obelisco, solo per dare l’idea, tanto il significato antropologico è identico) e un’immagine gigantesca di un soldato, tipo Rodina-mat’ a Stalingrado, sotto.

Ogni anno è lì che si celebra l’evento più importante del Den’ Pobedy, del giorno della Vittoria, nel Donbass. Ed è lì che i nazifascisti ucraini, nel 2014, rasero al suolo l’intero complesso monumentale. Questo lo stato in cui l’avevano ridotto, con la bandiera rossa che capeggiava NONOSTANTE TUTTO sui tondini stortati e le macerie:
https://vk.com/video171665221_170321477

Questo è il luogo simbolo in cui fu girato, nel 2021, il video di DONBASS ZA NAMI (ДОНБАСС ЗА НАМИ), che è la canzone simbolo da allora, l’inno non ufficiale, del Donbass:
https://www.youtube.com/watch?v=JQUiYm6iK7c&list=RDJQUiYm6iK7c&start_radio=1

Questo è il luogo dove ieri, nel NUOVO memoriale appena restaurato, sono state accese migliaia di candele in attesa di domani, ovvero oggi. Tre grandi Z, O, V, divenute le lettere simbolo della liberazione di un popolo, con l’ultima lettera trasformata nella “V” di segno di spunta, sul “DA”, sul sì al referendum.
https://www.youtube.com/watch?v=k9Vun0jH8QI

1999-2022: simboli a confronto. Comunque la si pensi, la Russia di oggi non è quella di Geroj del 1999.

Aggiornamenti a seguire.

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22/09 ore 19:30 aggiornamento

ANCORA SUL MASSACRO DI OGGI A DONECK

Il collettivo di RYBAR ha localizzato la direzione da cui è partita l’attacco e ricostruito il tutto in questa cartina. Il lancio è partito da 20 km circa dal luogo dell’impatto, con proiettili NATO calibro 155 mm. Il punto dove è stato centrato il pullman è il MERCATO CENTRALE DI DONECK.
https://i.ibb.co/V9c3Wpk/22-09-1.jpg

Un altro luogo attaccato è stato il MUNICIPIO DI DONECK. Qui, però, ci sono I FILMATI DELLE VARIE VIDEOSORVEGLIANZE.
Il primo filmato è una telecamera da DENTRO il municipio. Si vede il proiettile che manca l’edificio e cade davanti.
Il secondo, invece, fa vedere la stessa scena da una telecamera piazzata in strada. Una signora cammina sull’altro marciapiede, una macchina bianca è mancata per miracolo mentre il proiettile cade a pochissima distanza dal municipio.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17976
Come si può vedere, sono proiettili MOLTO precisi, considerando che son stati sparati a 20.000 m di distanza. Chi lanciava SAPEVA DOVE STAVA PUNTANDO E COSA AVREBBE PRODOTTO LA DEFLAGRAZIONE, una volta raggiunto l’obbiettivo. Voleva la strage. E strage è stata: due ragazzi del 2008 morti, tre donne e due uomini, più sette feriti.
https://t.me/epoddubny/12471

Inoltre, ALTRI DUE QUARTIERI DI DONECK SONO APPENA FINITI SOTTO ATTACCO
https://t.me/voenkorKotenok/40707
con accertata già una vittima:
https://t.me/voenkorKotenok/40709

DAL FRONTE: “TUTTO PER TUTTO”, bilancio alle 19:30

IL TUTTO PER TUTTO AL MOMENTO E’ IL FRONTE EST!

Si prendano queste cartine
https://i.ibb.co/q9ZV9v0/22-09-RUS.jpg
e
https://i.ibb.co/QncpFRM/22-09-ru-1.jpg

e le si mettano la prima sopra la seconda, per avere un’idea della linea di fronte che le ff.aa. ucraine stanno cercando di FORZARE.

Lo stesso il collettivo di RYBAR lo ha fatto con legenda in italiano:
https://i.ibb.co/p1V2dRs/22-09-IT.jpg
et
https://i.ibb.co/Ct5f1hZ/22-09-it-1.jpg

Come si può vedere nella parte settentrionale la linea tiene meglio, gli attacchi sono di fatto respinti. E non è qui, tra l’altro, che le ff.aa. ucraine puntano a “sfondare”. Se non altro, perché c’è un fiume in alcuni punti veramente largo da varcare. Dove puntano è nel quadrante meridionale. Lì sono già da giorni con un piede aldilà del fiume. Ed è da settimane che attaccano KRASNYJ LIMAN. In questo momento VIOLENTI SCONTRI avvengono alle PORTE DELLA CITTA’, ATTACCATA DA PIU’ LATI.

Appena sopra LIMAN, confermato sfondamento parziale di un gruppo motorizzato di VENTICINQUE BLINDATI più fanteria. La forza d’urto ha fatto sì che riuscissero a penetrare la prima linea di difesa,
https://antifashist.com/item/vsu-prorvali-front-v-dnr-pytayas-obojti-s-severa-limanskij-rajon-oborony.html
ma poi la reazione dell’artiglieria si è fatta sentire e hanno dovuto ripiegare a nord, verso LOZOVOE (cartina qui sotto).
https://antifashist.com/images/092022/ukr-210922-mil-Liman-01.jpg
L’intento era, evidentemente, di buttarsi verso SUD e attaccare KRASNYJ LIMAN anche da nord. Favorendo la sua caduta. Invece, hanno dovuto ripiegare presso una direzione che o sfondano tutto (e però devono avere dietro trentamila uomini come nell’offensiva di Charkov) o conviene loro vivamente e a tutta velocità tornare indietro.

Di fatto, è passata un’ora da quando ho scritto questi appunti e ancora non si sa nulla. L’ultima situazione è di un’ora fa dove si parla di attacchi respinti a KRASNYJ LIMAN e più a nord sulla linea di fronte. Passando più a SUD, a SEVERSK la difesa tiene. Quindi nessuno sfondamento verso LISICHANSK. Ad ARTEMOVSK le cose continuano a mettersi male per le ff.aa. ucraine, che han deciso di far saltare l’ultimo ponte rimasto, a dimostrazione che la parte EST è abbastanza compromessa e si cerca di fermare l’avanzata – che ritengono imminente – a metà del paese. A GORLOVKA si conferma la liberazione di ZHOVANKA. Tutto il resto, “без существенных изменений” (senza variazioni sostanziali”.
https://t.me/voenkorKotenok/40724

Nel complesso, al momento la manovra di contenimento - da parte delle forze russe – di tutte le spinte esercitate in questi giorni sia verso EST, lungo le varie direttrici, sia verso SUD, lungo quell’unico “fronte di mille chilometri”, PARE stia riuscendo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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22/09 ore 12:30 aggiornamento

-1: “TUTTO PER TUTTO” AL FRONTE…

Le forze armate ucraine hanno intensificato gli attacchi lungo le direttrici su cui sono ancora impegnati:
- Kupljansk
- Krasnyj Liman
- Lisichansk
- Zaporozh’e
Il massacro di soldati direzione Cherson e Doneck, al momento ha rallentato le operazioni. Tuttavia, non è che sulle quattro direttrici sopra elencate stia andando molto meglio. Le comunicazioni e gli approvvigionamenti dalle retrovie alle prime linee sono continuamente tagliati dal fuoco dell’artiglieria pesante e dell’aviazione. In questo senso, il bollettino di stamane del Ministero della Difesa restituisce dati che, qualsiasi esercito e qualsiasi società civile, considererebbe allarmanti.
https://t.me/mod_russia/20064
Invece, i kuratory considerano normale perdere ogni giorno circa un migliaio di soldati ucraini, di cui la maggior parte senza che neppure entrino in battaglia, nei “punti di dislocazione temporanea” (пункты временной дислокации).

Come a Zaporozh’e, dove l’offensiva “referendaria” è stata temporaneamente rinviata dall’attacco all’albergo che ospitava i mercenari e l’equipaggiamento necessario all’azione.
https://t.me/WarDonbass/79967
Una fitta rete di talpe, satelliti, ricognitori sul campo fornisce le coordinate e l’aviazione e l’artiglieria fanno il resto. Tra dighe che saltano e perdite ancor prima di combattere, l’offensiva “referendaria” è quantomeno depotenziata e rallentata.

… ED ENNESIMO MASSACRO CONTRO CIVILI A DONECK

Non potendoci arrivare coi carri armati, i fascisti tornano a quello che san fare meglio, da sempre: massacrare i civili dalla lunga distanza. Lanci di proiettili NATO calibro 155 mm in pieno centro a Doneck
https://www.donetsk.kp.ru/online/news/4931878/
e questa volta è stato centrato anche un autobus.
https://t.me/voenkorKotenok/40687
Cinque morti, come minimo.
https://t.me/voenkorKotenok/40688
Attacchi che vanno a sommarsi a quelli di ieri, 60 in tutto, 296 ordigni fra missili Grad, Himars, e proiettili calibro 155, 152, 122 e 120. Attacchi che continuano a ridurre in macerie case e palazzi e che, fortunatamente, fanno sempre meno vittime perché raggiungono zone periferiche e quasi disabitate.
https://t.me/DNR_SCKK/10659
Tranne oggi, e qualche giorno fa.

Tredici proiettili anche sulla centrale atomica, giusto per non perdere il ritmo anche lì, tanto i sovietici l’han fatta con la scorza dura.
https://t.me/mod_russia/20065

Aggiornamenti a seguire.

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22/09 ore 08:00 aggiornamento

Mentre il cinegiornale luce che dà la linea a tutti gli altri apre ancora con una prima pagina dove, per nascondere i numeri esigui dei manifestanti di ieri, un quarto di fotogramma è occupato dal casco del celerino russo (e già a fine fotogramma sulla sinistra si vede il vuoto…), lo informiamo che in Ucraina sono passati oltre:
- visto il fiasco delle manifestazioni organizzate dal “movimento democratico Primavera” (Демократическое движение «Весна») legato all’oligarca “liberale” Michail CHODORKOVSKIJ (ma non diciamolo… è come Maidan coi cecchini georgiani e baltici sui tetti, è tutto “spontaneo”)
https://t.me/rybar/39160
- gli smanettoni che non mancano mai in nessuno schieramento stanno sfornando fejk uno dietro l’altro: cartoline false (con tanto di indirizzi inesistenti!), precetti, di tutto di più. Mi spiace, cari redattori dei cinegiornali, quelli ve li troverete da soli… siete pagati, per questo (e non farete neanche troppa fatica).

Peraltro, in Russia ieri notte erano incazzatissimi per altro. Ma molto incazzati. E’ stata una notte di mal di fegato per molti. E anche qui, cari redattori, non sto a darvi il “la”, anche perché la mattina poi si sono rivelati i contorni dell’operazione e le incazzature sono (parzialmente, totalmente… a seconda dei punti di vista) rientrate. Ma voi potevate andare avanti con almeno due giorni di brodo da allungare… fa niente, perso il treno, prenderete il prossimo! Però come quinta colonna fate un po’ pietà, lasciatevelo dire… andavano meglio gli Scorpions.

Due filmati veloci. Il primo, dedicato dai russi del Donbass ai giovani russi di Mosca, S. Pietroburgo, e tutta la Russia. L’autore è Jurij Ševčenko, anziano miliziano e kombrig (comandante di brigata). E’ andato a recuperarsi un video di otto anni fa e così lo commenta:

A chi, oggi, ha diciotto-vent’anni. Forse, otto anni fa eravate ancora piccoli e non vi ricordate cosa è successo.
Тем, кому сейчас по 18-20 лет.
Возможно, 8 лет назад они были маленькими и не помнят, что тогда было.

Primavera 2014. Donbass. I primi “pacifici” nazisti ucraini entrano nel Donbass. Quelli che, a mani nude, cercano di fermarli, sono i “soldati che vogliono la guerra”
Весна-2014. Донбасс.
Первые "мирные" хохлацких нацюки входят на Донбасс.
Те, кто их останавливает голыми руками - "боевики, хотевшие войны".

Non confondetevi, ragazzi e ragazze:
Не перепутайте, мальчики и девочки.

Il video è qui. Mostra inizialmente un blindato (il primo di una colonna) che, scortato da un elicottero da combattimento, passa per una strada di campagna dove alcuni civili, perlopiù anziani, cercano di fermarlo a mani nude. I soldati spingono sull’acceleratore e sparano prima in aria, poi ad altezza uomo. I “liberatori”. In Piazza Tian’an men un’immagine simile ha fatto la storia e i Nomadi ci han dedicato una canzone. Qui possono crepare tutti, dal primo all’ultimo.
https://t.me/shevchenkorostovprizrak/9840

Secondo video: questi sono ragazzi ucraini. Studenti ucraini. A cui – a differenza dei loro coetanei russi – è negato il permesso di espatriare perché presto, anche se studenti, dovranno diventare carne da cannone. Non ci stanno e fanno un videomessaggio, pronunciato alternatamente da tutti, a ciascuno un pezzo di frase. Così da dirla tutti. In ucraino (un bacio in fronte alla ragazza russofona che prima si lascia scappare uno čto, prontamente sostituito dall’equivalente ucraino ščo, son queste le cose belle dei ragazzi, che cadono e si rialzano subito come se niente fosse, mentre per me ci vuole ormai il cric...).
https://t.me/swodki/165924
Cinegiornali luce, fateli passare per russi, tanto non se ne accorge nessuno.

Aggiornamenti a seguire.

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21/09 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La notizia, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni su quanto sta accadendo sui “mille chilometri” di fronte.

Le forze armate ucraine, come dicevamo ieri, stanno tentando il tutto per tutto. Ma è un tutto per tutto spuria. Inefficace. Fuori tempo massimo.
QUATTRO REGIONI al voto, oltre diecimila soldati e centinaia di mezzi persi in tentativi di contrattacco risoltisi in un effetto boomerang che definire controproducente è usare un eufemismo.

Con quel che resta, che fare? Zaluzhnyj, secondo voci di corridoio, vorrebbe puntare su Lisichansk, che vede ormai a un tiro di schioppo dopo essere entrato ieri a BELOGOROVKA. E’ un militare, capisce che lì ce la può fare, che potrebbe fare male, e lì vorrebbe parare. Zelenskij, che segue pedissequamente le istruzioni dei suoi kuratory, pensa invece a guastare la festa, possibilmente DEL TUTTO!

Continua quindi il raggruppamento a Zaporozh’e per cercare di attaccare i giorni dei referendum.
https://t.me/rybar/39138

Alcuni attacchi missilistici ci sono già stati oggi, sempre sulla centrale, tanto per cambiare.
https://t.me/zpvestnik/2579
Il problema è che i russi tengono alta la guardia e bombardano già sui raggruppamenti e sui tentativi di raggruppamento. Indebolendo quindi la massa d’urto che dovrebbe andare a scontrarsi coi russi nei prossimi giorni.

D’altro canto, anche l’ennesimo tentativo di offensiva sul fronte EST, da Charkov, è fallito miseramente e con gravi perdite.
https://news-kharkov.ru/society/2022/09/21/18710.html
Tra l’altro, proprio ieri notte è stato colpito un convoglio ferroviario militare diretto dall’ovest a Charkov per portare rinforzi che, ormai, non arriveranno.
https://t.me/boris_rozhin/64659

E sempre zona CHARKOV, un edificio dove “consiglieri NATO” tenevano una riunione operativa, è stato colpito
https://t.me/notes_veterans/5093

Per completare il quadro del fronte EST, un’altra diga è stata presa di mira: ponti e strade inagibili, rifornimenti che non arrivano, controffensiva rallentata se non impossibilitata… proprio nei giorni del referendum.
https://t.me/rybar/39136

Nelle zone liberate, la polizia e le milizie fanno buona guardia ed è notizia di oggi di un attentato sventato a CHERSON:
https://kherson-news.ru/politics/2022/09/21/36608.html

Nel frattempo, le perdite aumentano in virtù di tutti i tentativi di contrattacco falliti uno dietro l’altro. E ogni ritirata si porta come minimo un centinaio di morti. Come a Peski, per esempio, ma non solo:
https://t.me/RtrDonetsk/9563

Il bollettino giornaliero del Ministero della difesa russo è qualcosa semplicemente sconcertante:
https://t.me/rybar/39131
https://t.me/boris_rozhin/64628

Uno stato maggiore serio dovrebbe considerare realisticamente la situazione e prendere atto che la guerra “all’ultimo ucraino” non sta difendendo il popolo, ma al contrario lo sta allontanando dal regime di KIEV. Un popolo che comincia a riconsiderare la propria collocazione all’interno di un mondo dove IL RIFERIMENTO OCCIDENTALE è sempre più “U”CCIDENTALE, non esitando a mandare lo stesso popolo al macello come vittima sacrificale di una GUERRA che non è più la SUA, ma quella dell’OCCIDENTE. Un OCCIDENTE sempre più UCCIDENTE. Ed è su questo che i russi stanno facendo centro, più che ancora sul campo di battaglia.

Intanto, il cinegiornale luce per eccellenza non trova niente di meglio che ripetere che i russi si sparano da soli sulla centrale atomica…
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/09/21/kiev-nuovi-bombardamenti-russi-su-centrale-zaporizhzhia_2a582bbf-aa81-456c-b5df-26f2798ea3e4.html
e lasciare tutto il giorno una prima pagina che sembra più un tentativo di autoconvincimento che un servizio di informazione.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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21/09 ore 12:30 aggiornamento

“FORSE HANNO INIZIATO A FARE SUL SERIO…”

“Ma tutti devono sapere che noi così, a grandi linee, ancora non abbiamo iniziato a fare sul serio”
"Но все должны знать, что мы-то по большому счету всерьез пока ничего и не начинали"
https://rg.ru/2022/07/07/putin-o-specoperacii-my-vserez-eshche-nichego-ne-nachinali.html

Così si esprimeva Vladimir Putin di fronte ai capi delle frazioni della DUMA il 7 luglio. Ancora subito dopo la seconda metà di agosto il fronte sonnecchiava, muovendosi lungo cliché prestabiliti, schemi operativi a costo zero per i russi, in termini di vite umane, e guadagni territoriali limitati ma-andava-bene-così. Lo stesso Shojgu che ha parlato oggi di trecentomila soldati, meno di un mese fa diceva: “signori, i tempi si allungano, prendetene atto”.

I comitati referendari lavoravano “per l’autunno”, tutto procedeva molto lentamente, ma inesorabilmente, verso la demilitarizzazione e la denazificazione “con una mano sola” di un Paese che, ben presto, si sarebbe trovato senza un esercito e senza armi, perché distrutte tutte e scappati tutti da una mattanza sempre più assurda.

Ecco allora che il “cambio di passo” c’è stato: da parte dei kuratory NATO. Un terzo dei 30.000 soldati che hanno partecipato all’offensiva di Charkov era soldati NATO, oltre che le armi tutte targate NATO. E la situazione è cambiata radicalmente. C’è voluta l’escalation di queste ultime settimane per portare i popoli del Donbass, di Cherson e Zaporozh’e a chiedere ai russi cosa avessero intenzione di fare.

I russi stessi si sono chiesti cosa avessero intenzione di fare. E la risposta è stata andare fino in fondo, ovvero “iniziare a fare sul serio”. L’Occidente se ne è accorto. Non c’è stata nessuna Maidan a Mosca, per il semplice fatto che in questo momento non ci poteva essere. Alzare l’asticella è stata una mossa sbagliata, perché il dissenso nasce se la situazione ristagna, se le cose non funzionano, se la repressione e il controllo sociale “si sentono”, come il sale sulle ferite, come un green pass sul posto di lavoro. Invece, in questo caso, hanno solo consolidato lo spirito di corpo che nasce in queste situazioni di attacco frontale, dove la lotta diventa per la vita e non più per un obbiettivo astratto, lontano, in ogni senso.

Esiste ora un fronte unico e unito, che parte da CHERSON, arriva a MELITOPOL’, capoluogo provvisorio della regione di ZAPOROZH’e, tocca DONECK, LUGANSK, ROSTOV sul DON e di lì arriva fino a MOSCA. SAL’DO dice che qualsiasi tentativo di sabotare il referendum è destinato al fallimento
https://antifashist.com/item/saldo-lyubye-popytki-voennym-putyom-pomeshat-referendumu-obrecheny-na-proval.html
Gli fa eco BALICKIJ, che riassume così il discorso di Putin: “Il capo della Russia ha confermato ancora una volta in noi la fiducia di essere difesi, e di andare lungo un cammino sicuramente non semplice, ma sicuro”
https://t.me/BalitskyVGA/282

Gli anziani sono con loro. Dice una signora di Cherson: “Sono favorevole al referendum e penso che già da tempo andava fatto”(«К референдуму отношусь положительно и считаю, что это давно уже надо было сделать»).
https://kherson-news.ru/politics/2022/09/21/36659.html
Ettecredo, verrebbe da dire, “scuola sovietica”…

Ma anche i giovani sono con loro! Questo è un altro gruppo giovanile, rispetto a quello di stamane. Anche loro mobilitati per il referendum, anche loro, per la prima volta, non colpevolizzati per la lingua che parlano, alla scoperta forse, per la prima volta, della cultura e della storia che rappresentano, e che fino a pochi mesi fa erano oggetto di denigrazione, negazione e distruzione. “Non possiamo più tacere” (мы больше не можем молчать), dice quella ragazza.
https://t.me/zpvestnik/2588

ATTENZIONE: LA VICEPREMIER UCRAINA IRINA VERESCHUK HA APPENA MINACCIATO CHI VA A VOTARE DAI 5 AI 10 ANNI DI PRIGIONE
https://strana.today/news/408376-vereshchuk-prosit-ne-uchastvovat-v-referendumakh-zhitelej-okkupirovannykh-territorij.html

Questa minaccia accende ancora di più gli animi di giovani e anziani di quelle regioni. E aggiunge ancora più valore alla loro scelta. Una scelta che per l'Occidente non esiste. Ma anche per l’Occidente, non solo per il regime di KIEV, l’inverno è iniziato ieri.

Aggiornamenti a seguire.

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21/09 ore 09:30 aggiornamento

PARZIALE DEL PARZIALE


Riprendendo molto brevemente l’aggiornamento di poco fa, un conto sono due milioni di soldati, un conto sono trecentomila unità. Un settimo circa di quanto si potrebbe mobilitare per l’invio in Ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/64604
Sempre in questo lancio, Rozhin stima il bacino complessivo di mobilitazione generale a 25.000.000 di unità, anziché i dati Rosstat di 32.000.000. Probabilmente tenendo conto di molti che possono essere esentati pur essendo calcolati nella lista teorica dei richiamabili in caso di mobilitazione generale.

Questo restringe il campo e lo limita a due fattori: COMPETENZE ed ESPERIENZA
https://t.me/rybar/39109

Per quanto riguarda le prime: Una selezione fra i migliori artiglieri, carristi, paracadutisti, marò, unità di collegamento e coordinamento, sminatori, genieri, gruppi speciali, piloti, medici da campo. Non soldati semplici.
Per quanto riguarda la seconda: il bacino è enorme e la prima opzione saranno quelli che negli ultimi sei anni hanno combattuto in Siria.
https://t.me/rybar/39113

Trecentomila unità, UNA NOTEVOLE QUANTITA’ FATTA DI TANTE, DIVERSE QUALITA’, per meglio controllare e gestire una linea di fronte di oltre mille km. Anche con una NATO con l’attuale grado di coinvolgimento. La palla, QUINDI, passa decisamente alla NATO.

Ma non è solo un discorso difensivo, nelle condizioni attuali. Costituisce, infatti, un potenziale in grado di CHIUDERE LA FACCENDA. Alla luce di alcuni dati emersi nel corso del discorso di Shoigu…

LE PERDITE CHE I CINEGIORNALI LUCE NON DICONO

Il cinegiornale luce per eccellenza, con grassetti e virgolette, riporta una parte del discorso di Putin. Mescolandolo con quello di Shojgu subito dopo. Nel pateracchio generale dato, sostanzialmente, dall’incapacità dei redattori di mettere in fila tre informazioni (vedasi per esempio il collage a stile libero, estemporaneo, delle informazioni sui referendum di ieri), la sostanza del messaggio è quella.

Ma non compare il dato di SHOJGU sulle perdite militari. Ragazzi, succede… Shojgu in quel momento parlava veloce, ha starnutito, aveva la patata in bocca, si è mangiato due parole… lo recuperiamo “con il rewind e tutto il necessario”.

Oltre centomila persone, suddivise fra :
61.207 morti,
49.368 feriti,
oltre a 2.000 mercenari stranieri morti;
questo il bilancio delle perdite fra le fila ucraine.
https://t.me/rybar/39111

Le perdite fra le fila delle forze armate russe non sono un dato completo e quindi va preso per quello che è, perché ai seimila morti dichiarati (5937) vanno aggiunti: guardia nazionale, wagner, volontari, milizie della LNR e della DNR, servizi segreti FSB, ecc.
https://t.me/boris_rozhin/64608
Raddoppiamolo questo numero, triplichiamolo se vogliamo. Non è comunque la stessa cosa. E’ un quinto. Ed è in linea con quanto ci diciamo da sei mesi sul modo di condurre la guerra da entrambi gli schieramenti.

Aggiornamenti a seguire.

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21/09 ore 08:00 aggiornamento

“MY ODIN NAROD” (Мы один народ)

Nonostante le autobombe, gli attentati, gli attacchi di artiglieria e missili contro le loro case, le loro scuole, i loro sogni di futuro, nonostante il terrore che ogni giorno i fascisti di Kiev seminano con minacce, intimidazioni anche personali raggiungendo ciascuno sui telefonini, nonostante i fascisti di Kiev tolgano monumenti, rimuovano ogni riferimento linguistico-culturale a quella che è la loro cultura natia (facendo terra bruciata in realtà di loro stessi, ma nel nulla le nullità amano sguazzare…), i giovani di Zaporož’e ieri hanno detto la loro, chiaramente e nettamente.

“Bomba o non bomba”, gli attivisti del movimento Giovane Sud ieri hanno parlato a Zaporož’e e si sono espressi chiaramente per l’ingresso della regione nella Federazione Russa.
https://t.me/wargonzo/8372
“Chiediamo ai giovani di non tacere, di partecipare al referendum, perché siamo un unico popolo”. “My odin narod”, così conclude una giovane attivista l’appello ai suoi compagni:
https://t.me/wargonzo/8375?single
Ne mol’čat’, “non stare zitti”. Nelle prime pagine di un corso di russo che funzionava ancora con le musicassette, comprato a Venezia un secolo fa, c’era questo aforisma, che compariva in tutte le campagne sovietiche di alfabetizzazione degli anni Venti, tratto dal primo abbecedario sovietico “Abbasso l’analfabetismo: abbecedario per adulti” («Долой неграмотность: Букварь для взрослых» (1919)): “My ne raby, raby ne-my” («Мы не рабы́, рабы немы»). Il trattino l’ho messo per far capire che si tratta di un gioco di parole basato sullo scrivere nemy staccato o no, ma la parola è intera: my Мы = “noi”, ne не = “non siamo”, raby рабы́ = “schiavi”, raby рабы = “gli schiavi” nemy немы = “sono muti”, ma se scritto staccato ne my не мы = “non siamo noi”. “Noi non siamo schiavi, gli schiavi sono muti”. “Non stare zitti”: 1919-2022, dove si vuole fare la Storia, la Storia continua.

Nel frattempo,

DICHIARATA LA “MOBILITAZIONE PARZIALE”

Proprio mentre sto scrivendo Putin ha iniziato a parlare. E apre col botto: častisčnaja mobilizacija, mobilitazione parziale, ovvero solo chi in questo momento è riservista (lett. “nelle riserve” в запасе) a partire da chi ha già servito nelle forze armate e ha competenze specificatamente militari.
https://t.me/vityzeva/68482

Purtroppo ha iniziato a parlare ora che devo andare a timbrare, quindi ne riparliamo a mezzogiorno. Ma la misura era ampiamente attesa. Dal momento che si sono stabiliti i nuovi ruoli di belligerante (NATO) e cobelligerante (Ucraina) e il conflitto è aumentato di livello, la “guerra con una mano sola” non può più essere un opzione.

In questo momento Putin mobilita e mette in stato di allerta 2.039.758 soldati, effettivi e riservisti, anzi tutto.
https://crimea.ria.ru/20220825/dlya-chego-putin-uvelichil-shtat-vs-rf-i-kto-poydet-sluzhit-1124295002.html
Per riservisti si intende quelle 200.000 unità che ogni anno terminano il servizio militare.

Una mossa limitata nelle risorse e che già cambia i valori in campo rispetto ai 150.000 attualmente mobilitati nell’Operazione militare speciale.

Ricordiamo che i dati relativi A UNA EVENTUALE MOBILITAZIONE GENERALE SAREBBERO SEDICI VOLTE TANTO.

In base ai dati Rosstat del 01/01/2021, il potenziale è attualmente di 32.065.000 persone.
(Мобилизационный ресурс России на 01.09.2022 на основании сведений Росстата от 01.01.2021 https://www.soldat.ru/news/1803.html )

Capiamo quindi il significato di “mobilitazione parziale”.

Aggiornamenti a seguire.

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20/09 ore 19:10 aggiornamento

IL REGIME DI KIEV SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO


Nonostante i proclami altisonanti, nonostante le cancellerie occidentali si siano già attivate a negare tutto, il regime di KIEV si sente mancare la terra da sotto i piedi. Pertanto, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto.

Krasnyj Liman sotto attacco tiene,
https://t.me/voenkorKotenok/40592
ma tutt’intorno si stanno ammassando le ultime riserve e gli ultimi armamenti rimasti intatti
https://t.me/rybar/39082

Il rischio è enorme, perché praticamente dirottando tutto su dove gli è andata bene qualche settimana fa, ora altri punti rischiano di restare scoperti.
https://t.me/south0wind/2815

Inoltre, avanzate a testa bassa ora rischiano di ridurre ulteriormente forze ucraine. Il caso emblematico è quello occorso a PRAVDINO, dove in due giorni di attacchi a testa bassa le forze ucraine hanno perso centinaia di uomini e decine di mezzi.
https://t.me/rybar/39069

Immagine emblematica di questo scenario, è il carro armato protagonista di questo episodio. Chi scrive comanda il battaglione VOSTOK. I suoi uomini, visto un carro armato ucraino venir loro contro, gli stavano sparando. Fortunatamente, l’equipaggio del carro armato riesce a compiere la manovra di resa, che poi altro non è che girare all’indietro la torretta. I soldati si avvicinano al carro armato ormai fermo, intimando all’equipaggio di uscire con le mani alzate, per poi accorgersi che i loro capi li avevano mandati a morire con i portelli bloccati da fuori! “Come una scatola di latta” (как в консервной банке), testuali parole del rapporto di questi soldati.
https://t.me/aleksandr_skif/2392
Ecco allora che questo carro armato che diventa la prigione del suo stesso equipaggio, a opera degli stessi superiori che comandano questi attacchi suicidi, diviene l’emblema di quanto sta accadendo in questi giorni concitati. “Fino all’ultimo ucraino” non è mai stato uno slogan, ma mai come ora risuona sui campi di battaglia.

Inoltre, il “tutto per tutto” passa anche per i canali tradizionali. Bombe su Doneck e centrale atomica ancora sotto attacco di artiglieria pesante. Questa volta a saltare sono state le condutture dell’acqua del SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO.
https://t.me/zvezdanews/93133
E questi sono quelli a cui l’AIEA impone di “restituire” la centrale…

COSA CAMBIERA' IL REFERENDUM

Con la vittoria dei SI al referendum, questa è la situazione che si configura dal 28/09. Che piaccia o no, prenderne atto è il primo passo: l’ISW, per esempio, il tanto blasonato ISW, aveva predetto il contrario. E invece avremo questo scenario

Ingresso di quattro regioni ucraine nella Federazione Russa.
I loro abitanti non sono più civili stranieri, ma cittadini russi con giuridicamente gli stessi, pieni diritti dei loro connazionali di Mosca o Vladivostok.
L’area delle quattro regioni non è più suolo straniero oggetto di un’operazione speciale, ma suolo russo a tutti gli effetti, che non può più essere abbandonato. A essere precisi, questo vale giuridicamente anche per quelle aree della regione di DONECK e della regione di ZAPOROZH’E che sono ancora sotto il controllo ucraino, da questo momento considerato “occupante” e “invasore”.
I soldati russi e della LDNR non sono più “alleati”, ma militari dello stesso esercito.
Attaccare il Donbass, Cherson, Zaporozh’e, dal 28/09 è come attaccare Belgorod, Rostov sul Don, San Pietroburgo, Mosca.
Attaccare queste regioni pone la Russia in condizione di Paese aggredito e attiva altre leve di mobilitazione, a partire dalle forze coinvolte.
Il referendum pertanto
- si configura come una PRESA D’ATTO delle nuove condizioni del conflitto,
1. che non è più una “guerra ibrida” o “per procura” dove l’UCRAINA è belligerante e la NATO co-belligerante, ma
2. dove la NATO (discorso di ROB BAUER a MADRID e a TALLIN) diviene parte belligerante e l’Ucraina co-belligerante
3. dove l’ONU è incapace persino di vedere da dove partono gli spari che colpiscono da mesi una centrale atomica;
- ROMPE DEFINITIVAMENTE con le classi dirigenti occidentali;
- pone di fatto la parola fine all’Operazione Militare Speciale così come condotta sinora;
- mostra che la Federazione Russa è disposta ad andare fino in fondo, se questa è l’intenzione della NATO.
- a costo zero, e senza sparare un colpo di fucile, passa la palla agli atlantici. Dipenderà tutto da quanto la NATO abbia voglia di investire in questo conflitto e portarlo alle estreme conseguenze.
- sicuramente, apre a scenari incerti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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20 September 2022

Errata CORRIGE:

"Richiesta appena accettata dal PRESIDENTE della REGIONE di ZAPOROZH’E VLADIMIR SAL’DO:
https://t.me/SALDO_VGA/146"

E' da correggere in:
"Richiesta appena accettata dal PRESIDENTE della REGIONE di CHERSON VLADIMIR SAL’DO:
https://t.me/SALDO_VGA/146"

A scanso di equivoci ecco i nomi dei Presidenti regioni del SUD

CHERSON - VLADIMIR SAL'DO
Canale telegram ufficiale (Официальная страница главы администрации Херсонской области): https://t.me/SALDO_VGA/

ZAPOROZH'E - EVGENIJ BALICKIJ
Canale telegram ufficiale (Официальный Telegram-канал Главы военно-гражданской администрации Запорожской области): https://t.me/BalitskyVGA

Per completezza i capi delle repubbliche del DONBASS:

DONECKAJA NARODNAJA RESPUBLIKA - DENIS PUSHILIN
Canale telegram ufficiale (Официальный канал Главы Донецкой Народной Республики Дениса Пушилина): https://t.me/pushilindenis

LUGANSKAJA NARODNAJA RESPUBLIKA - LEONID PASECHNIK
Canale telegram ufficiale (Официальный Телеграм-канал Главы Луганской Народной Республики Леонида Ивановича Пасечника): https://t.me/glava_lnr_info

Mi scuso ancora per l'errore.

PS. Vladimir Rogov è una figura politica molto importante della regione di Zaporozh'e (presidente della sezione locale di "My vmeste" (noi insieme), ma non è il capo della regione. Questa rettifica quindi annulla e sostituisce anche laddove altrimenti indicato nei lavori precedenti. Grazie e scusatemi ancora.

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20/09 ore 15:00 aggiornamento

REFERENDUM: PUNTO DI SVOLTA ANCHE PER IL SUD DELL’UCRAINA (e non solo…)

Quello che il cinegiornale luce per eccellenza, nel suo aggiornamento delle 14:59 dove comunica anche la data 23-27 settembre, NASCONDE DELIBERATAMENTE, è che IL REFERENDUM INTERESSERA’: DNR, LNR, REGIONE DI CHERSON E REGIONE DI ZAPOROZH’E.
https://t.me/epoddubny/12391

Questa l’assemblea generale tenutasi nella regione di ZAPOROZH’E:
https://t.me/boris_rozhin/64466

Questo il messaggio di VLADIMIR SAL’DO ai suoi concittadini (Regione di CHERSON)

Cari cittadini della regione di Cherson!
Уважаемые жители Херсонской области!

Io, in quanto capo della Regione amministrativa di Cherson, ho firmato il decreto di referendum per l’ingresso della regione di Cherson nella Federazione Russa in quanto SOGGETTO DOTATO DI PIENI DIRITTI ALL’INTERNO DI UNO STATO.
Я, как глава Администрации Херсонской области, подписал указ о референдуме по вопросу вхождения Херсонской области в состав Российской Федерации на правах полноправного субъекта единого государства.

Vi informo pertanto che, secondo quanto decretato il referendum avverrà dal 23 al 27 settembre 2022. Il decreto prevede le misure per l’organizzazione del voto e per l’attuazione del referendum nel territorio della Regione di CHERSON, così come sono stabilite le sanzioni amministrative e penali e la relativa responsabilità per la violazione di tali norme.
Сообщаю, что в соответствии с указом референдум будет проведен в период с 23 по 27 сентября 2022 года. Указом определен порядок организации голосования и проведения референдума на территории Херсонской области, а также установлены меры административной и уголовной ответственности за нарушение этих правил.

In considerazione della situazione difficile nella regione di Cherson e comprendendo la propria responsabilità sulla vita e la tranquillità degli abitanti della regione, l’Amministrazione regionale di Cherson farà tutto quanto necessario per garantire la sicurezza di tutti gli abitanti della regione.
Учитывая сложную ситуацию в Херсонской области и понимая свою ответственность за жизнь и спокойствие жителей региона, Администрация Херсонской области сделает все необходимое, чтобы обеспечить безопасность для всех жителей региона.

Nell’attuazione del referendum, chiedo aiuto alla Federazione Russa e agli altri Paesi al fine di collaborare nel garantire l’ordine costituzionale nel territorio della regione di CHERSON.
Обращаюсь за помощью в проведении референдума к Российской Федерации и другим государствам с целью оказания содействия в наведении законного конституционного порядка на территории Херсонской области.

Confido nel fatto che l’INGRESSO della REGIONE DI CHERSON all’interno della FEDERAZIONE RUSSA garantirà SICUREZZA al nostro territorio e ristabilirà la VERITA’ STORICA. Inoltre, questa decisione è stata resa INEVITABILE nelle condizioni di CONTINUI ATTI DI TERRORE da parte delle ff.aa. ucraine e dei Paesi membri della NATO, che forniscono loro armi per uccidere i civili della nostra terra.
Уверен, что вхождение Херсонской области в состав Российской Федерации обезопасит нашу территорию и восстановит историческую справедливость.
Это необходимое решение в условиях постоянных актов террора со стороны вооруженных формирований Украины и стран — членов НАТО, которые поставляют оружие для убийства мирного населения на нашей земле.

Chiedo a tutti gli abitanti della regione di CHERSON di dimostrare COSCIENZA CIVICA e VENIRE A VOTARE AL REFERENDUM, per COMPIERE UNA SCELTA STORICA A FAVORE DEL BENESSERE DELLA NOSTRA TERRA E PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI.
Призываю всех жителей Херсонской области проявить гражданскую сознательность и прийти на референдум, чтобы сделать свой исторический выбор ради благополучия нашего края и будущего наших детей.

VLADIMIR SAL’DO
(с) Владимир Сальдо

https://t.me/boris_rozhin/64480

Inutile dire che CHERSON E ZAPOROZH’E che si muovono in questo senso aprono potenzialmente la strada alle prossime, NIKOLAEV e ODESSA. L’inverno, per il regime fascistoide di KIEV, inizia oggi.

PS sono le 15:34, le informazioni corrono sulla rete da DUE ORE, ma il cinegiornale luce per eccellenza, NASCONDE ANCORA: secondo loro, è ancora SOLO LNR e DNR
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/09/20/ucraina-erdogan-ho-limpressione-che-putin-voglia-concludere-la-guerra-_95f75a77-c6b5-4442-8199-e5483b7815e5.html
Fino a quando continuerà a tenere nascosta la verità, è materia ormai solo di psicoanalisi.

Aggiornamenti a seguire.

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20/09 ore 12:00 aggiornamento

REFERENDUM: PUNTO DI SVOLTA


Oltre a LNR e DNR, anche la regione di CHERSON chiede di procedere al più presto col referendum. Già dalle dieci e mezza di stamane:
https://t.me/voenkorKotenok/40588

Qui uno stralcio della richiesta ufficiale, a firma del Consiglio generale, equivalente delle obschestvennaja palata della DNR e della LNR:

“E’ emersa l’urgente necessità di procedere immediatamente al referendum per unire la regione di Cherson alla Federazione Russa. Noi, abitanti della terra di Cherson, vogliamo vivere in pace e armonia. Siamo stanchi del regime di Kiev, dei suoi scagnozzi, che da quando siamo indipendenti non han fatto altro che distruggere la nostra industria, la nostra agricoltura, la nostra istruzione, la nostra sanità, oltre che le nostre leggi e la nostra fiducia nelle stesse e nello Stato”.
«Наступила острая необходимость немедленного проведения референдума по вхождению Херсонской области в состав РФ. Мы, жители Херсонской земли, хотим жить в мире и согласии. Мы измотаны киевским режимом, его ставленниками, которые за время незалежности уничтожили наши промышленность, сельское хозяйство, образование, здравоохранение, а также саму законность и веру в государство»
https://t.me/readovkanews/42045

Richiesta appena accettata dal PRESIDENTE della REGIONE di ZAPOROZH’E VLADIMIR SAL’DO:
https://t.me/SALDO_VGA/146

C’è poco da fare dietrologie. Tra gli effetti negativi della “controffensiva”, oltre a
- una porzione di territorio da presidiare militarmente con risorse limitate (e oltre ad artiglieria e aviazione, a fare i “diversanty”, gli incursori e i guastatori, ora sono i russi… e sono già in azione)
- una popolazione locale ostile che si sta rendendo sempre più conto che l’inverno si approssima e sarà lasciata sola (quindi con tendenza al peggioramento)
- enormi perdite che hanno decimato riserve difficilmente rimpiazzabili e fatto fuori gli armamenti appena arrivati
- rivelare i limiti tattico-operativi di una NATO che è disposta a investire, a mandare al massacro anche “propria” carne da cannone (polacchi e mercenari, in particolare), ma non ha una visione complessiva di quanto sta accadendo (come in Iraq, Siria, Afghanistan), forse perché ancora ferma alla teoria del “constructive chaos” della Rice
Stiamo assistendo anche all’ONDA LUNGA di questo movimento. In particolare:
- i popoli del SUD sono terrorizzati da attacchi, autobombe, attentati
- i popoli del SUD hanno visto i russi che, per motivi tattici, non ci han pensato due volte ad abbandonare una striscia di poco meno 80x50 km per riposizionarsi più a nord e più a ovest.
- i popoli del SUD NON VOGLIONO FARE LA STESSA FINE
- i popoli del SUD accelerano il processo di unione con la RUSSIA.
- Attacco a Cherson, attacco a Melitopol’ = Attacco alla RUSSIA.

L’innesco è stata la strage di ieri alla Piazza dei commissari di Baku di Doneck. Ma quella è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso che, solo un mese fa, non era così pieno. Alla rassicurazione del presidente della regione di Zaporozh’e (“i russi non indietreggeranno di un passo finché l’intera Zaporozh’e non sarà libera” https://t.me/vrogov/4975) loro preferiscono essere legalmente PROTETTI in quanto cittadini russi a tutti gli effetti.

Proprio a Zaporozh’e, vicesindaco e moglie (ne avevamo parlato, riprendo il post del presidente della regione ROGOV https://t.me/vrogov/4909) sono morti, uccisi in un attentato, il 16 settembre. La moglie era a capo del comitato referendario.

Per inciso, proprio in questi minuti si è aperta l’assemblea pubblica che culminerà con la richiesta formale di referendum anche da parte della regione di ZAPOROZH’E.
https://t.me/boris_rozhin/64460

Stiamo QUINDI assistendo a un effetto “volano”. La data era imprecisata, le modalità anche: i rischi per la popolazione enormi (intimidazioni personali, minacce fisiche, bombe, proiettili, razzi su code di civili in attesa per il voto, di tutto e di più per farli fallire). I comitati referendari erano in una posizione di stallo. “Autunno”… ma l’autunno dura tre mesi, poi magari diventa anche inverno… ERA UN LAVORO SOTTO TRACCIA. Si facevano sondaggi d’opinione, si cercava di cogliere il momento giusto, ci si preparava ma si aveva quasi paura a dare il via.

L’unica certezza era che i popoli del SUD, in caso, sarebbero passati direttamente per il referendum: questo per evitare il passaggio a una indipendenza che avrebbe soltanto portato caos nella pubblica amministrazione. Se nella LNR e DNR era stata dettata da uno stato di necessità, ED ERA STATA DISCONOSCIUTA DA TUTTI, RUSSI COMPRESI, PER OTTO ANNI, ora la situazione era diversa.

D’altro canto, la liberazione completa della LNR ha accelerato anche per le repubbliche del Donbass la discussione della prosecuzione del percorso referendario nelle due repubbliche. La prima pronta, la DNR a chiedersi se avesse dovuto attendere la completa liberazione per procedere. Stesso discorso, per inciso, a Zaporozh’e, regione libera al 70%.

La “controffensiva” del REGIME di KIEV e l’intensificazione degli attentati di questi giorni hanno accelerato i processi di trasformazione in corso. E del “riconoscimento” occidentale, a questo punto, non si preoccupa più nessuno. La preoccupazione maggiore, per quelle regioni, è di non finire morti ammazzati per strada o tornare a casa e trovarla distrutta, dare un futuro ai propri figli e a loro stessi.

Resta il discorso sicurezza. Interverrebbe, a questo punto, anche il voto per corrispondenza e online, che si sta ipotizzando per i milioni di profughi attualmente nella Federazione Russa. Nessuna coda da colpire con proiettili NATO calibro 155 mm, nessun palazzo da radere al suolo a suon di HIMARS.
https://t.me/readovkanews/42042

Infine, a fianco di CHERSON ci sono ODESSA e NIKOLAEV, non lo dimentichiamo. E tutto osservano, tutto guardano, ma non stanno a guardare. Quanto si è messo in moto non potrà non influire sui processi in atto in quelle regioni.

Aggiornamenti a seguire.

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20/09 ore 08:00 aggiornamento

IZJUM, UNA VERITA’ SEMPRE PIÙ VERGOGNOSA


Siccome a nessuno fa piacere vedere Borrell in generale, e i suoi cinguettii idioti (nel senso etimologico del termine) in particolare, torniamo ancora una volta a IZJUM.

Il 29 aprile il voenkor Poddubnyj denunciava un fatto gravissimo: mentre gli uomini della 93° brigata meccanizzata morivano in massa proprio a Izjum, il loro comandante vendeva al mercato nero i giubbotti antiproiettile loro destinati. Solo il 60% dei soldati aveva indosso i dispositivi di protezione individuale, giubbotti e caschi, il resto era stato venduto.
https://t.me/epoddubny/10215

Immaginiamoci le perdite in tali condizioni (Borrell prendi nota): chi è raggiunto dal fuoco dell’artiglieria nemica è semplicemente spacciato.

Bene, cioè male: qualche giorno dopo IZJUM è libera, “la guerra è finita, il nemico è scappato, è vinto, è battuto” (per quattro mesi…)

“Il nemico è scappato”, ma i parola più azzeccata… senza portarsi dietro i suoi soldati morti in battaglia, senza neppure seppellirli, lasciandoli alla mercé dei cani e delle intemperie.

Peggio, come per il maggiore Aleksej KOVALENKO dell’aeronautica militare ucraina – Borrell, ci sono i nomi, segna! - le ff.aa. ucraine si sono RIFIUTATE categoricamente di accogliere le salme identificate dai russi! Certo, così le PERDITE sono VISIBILI anche al popolo! Quindi meglio lasciarli decomporre!
https://t.me/vityzeva/68153?single

Perché questo hanno fatto: con ancora i combattimenti in corso, i soldati russi hanno preso quei cadaveri uno a uno, laddove possibile li hanno identificati e gli hanno dato una degna sepoltura. Esattamente come a Mariupol’, dove quelle iene, riprese subito dai cinegiornali luce, avevano già provato a tirare in ballo foto satellitari di “fosse comuni”, per poi restare sbugiardate dagli stessi reporter occidentali: portoghesi, vado a memoria, ne avevamo già parlato. Borrell, intanto continua a prender nota per favore, che poi ti perdi.

Julija Vitjazeva, sul suo canale telegram, riporta un video dell’otto maggio 2022 e due foto.
https://t.me/vityzeva/68151

Una l’abbiamo già vista, è quella della foto del maggiore. Sopra la didascalia: “i russi allora [visto il rifiuto di accogliere la salma] lo hanno seppellito come si conviene a un essere umano, con una tomba e una croce con la sua foto.

Tomba dove? Foto a fianco, proprio il cimitero campestre di IZJUM in mezzo ai boschi!
https://t.me/vityzeva/68152?single

Borrell stai prendendo nota? Non riesci ad aprire il video di sopra perché come me non sei iscritto a Telegram? Nessun problema. Recuperato qui.
https://news-kharkov.ru/society/2022/09/20/18474.html?ysclid=l89s8sw3zb24317146

“oh my god?” Stai vomitando? Sacchetto per favore. Questo han fatto i russi, gli orchi, per tutti i cadaveri lasciati da quelli che pensavano essere loro compagni. Ricomposizione, identificazione laddove possibile, sacco nero, cimitero in mezzo ai boschi. Degna sepoltura, si chiama.

Adesso forse, Borrell, capisci perché a Izjum il fantoccio di KIEV è stato tutto il tempo a farsi selfie coi suoi soldati, ma la gente che gli faceva domande la ha evitata come la morte.
https://t.me/golosmordora/23001

Quella morte dei SUOI che non si è neppure premurato non solo di accompagnare verso l’ultimo saluto dei cari di ciascuno di loro, ma che ha voluto nascondere nel peggiore, nel più vile dei modi. E ora “scoprono le fosse comuni”… vergogna!

A proposito: SERGEJ SOVY, trentasei anni, 93° brigata meccanizzata anche lui. Suo figlio ti ha scritto una lettera! Vuole indietro il corpo del suo papà, per seppellirlo dove può andarlo a trovare tutte le settimane.
https://t.me/vityzeva/68380
I russi, non tu, l’hanno identificato e sepolto degnamente. Fa’ l’ultimo gesto, dai, mostra la tua benevolenza...

Aggiornamenti a seguire.

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19/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Altro pezzo intorno ad ARTEMOVSK che cade, questa volta il villaggio di ZAJCEVO.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17847
Nel complesso, la linea SEVERSK-ARTEMOVSK sta vedendo la sua parte inferiore traballare sempre più. Ma non è, oggi, solo questa linea a traballare.

CHIESTI UFFICIALMENTE I REFERENDUM

Nella DNR la Camera pubblica (Общественная палата), organismo consultivo che fa da raccordo fra politica e società, ha chiesto a gran voce il referendum per unirsi alla Federazione Russa.
https://opdnr.ru/%d0%be%d0%b1%d1%89%d0%b5%d1%81%d1%82%d0%b2%d0%b5%d0%bd%d0%bd%d0%b0%d1%8f-%d0%bf%d0%b0%d0%bb%d0%b0%d1%82%d0%b0-%d0%b4%d0%bd%d1%80-%d0%be%d0%b1%d1%80%d0%b0%d1%82%d0%b8%d0%bb%d0%b0%d1%81%d1%8c-%d0%ba/

Lo stesso ha fatto la Camera pubblica della LNR
https://oplnr.ru/news/63287f08ae1ea12c95b05cad

e il vicepresidente dell’amministrazione regionale di CHERSON.
https://ria.ru/20220919/referendum-1817950856.html

I capi della LNR e della DNR si sono già telefonati per “sincronizzare” i movimenti delle due repubbliche.
https://t.me/RVvoenkor/26440

BILANCIO DELLA STRAGE DI OGGI.

17 morti e 12 feriti, questo il bilancio di questo ennesimo massacro. E’ stato però questo vile attacco a dare impulso al processo referendario. Sembra che la “linea rossa”, questa volta, sia stata superata. Ci troviamo di fronte a un momento storico per i popoli delle due repubbliche ribelli.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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19/09 ore 19:30 aggiornamento

ENNESIMA STRAGE A DONECK!


Oggi il numero di morti è triplicato rispetto allo stillicidio di ogni giorno. Piazza dei Commissari di Baku, un nome che già evoca una strage, occorsa un secolo fa, peraltro: 13 morti, di cui due bambini in un attacco di artiglieria portato dalle ff.aa. ucraine con missili NATO da 155 mm. Su questa piazza si affacciano un negozio e un fast-food. Nove proiettili ed è stata subito strage.
https://t.me/wargonzo/8347

Se a questo aggiungiamo altri tre morti in un mercato anch’esso bombardato, il bilancio delle vittime civili sale a sedici.
https://t.me/epoddubny/12361

Un compagno, nel commentare questa foto, scrive: “Ecco la ‘linea rossa’”
https://t.me/LittleOwlRu/1040
Il riferimento è alla “linee rosse” che il governo russo minaccia sempre di non superare. Questa è la linea rossa da non superare, quest’altra è la linea rossa da non superare, eccetera. Doveva essere l’attacco alla Crimea, e l’attacco c’è stato. Doveva essere l’attacco al territorio russo a nord, e l’attacco a Belgorod c’è stato. Doveva essere… doveva essere… “ecco la linea rossa”!

A rincarare la dose, una falcidia di post sui mass media ucraini dove le immagini sono corredate con scritte del tipo “Gli occupanti hanno ancora aperto il fuoco su Doneck temporaneamente occupata”. Sono i russi che si sparano da soli. Da otto anni. Ma ormai, a questi vigliacchi criminali, anche gli stessi ucraini credono sempre in meno.
https://t.me/SergeyKolyasnikov/42467

Intanto, diamo loro una notizia triste: VLADIMIR SAL’DO, scampato a un tentativo di farsi esplodere “da solo”, come direbbero quei farabutti, uscito dalla rianimazione, è tornato alla guida della regione di CHERSON. Qui il suo volto sorridente che sembra dire: la determinazione di un popolo non sarà fermata dalle bombe fasciste.
https://t.me/boris_rozhin/64391

DAL FRONTE

Ancora oggi nessuna variazione di rilievo. E non perché le ff.aa. ucraine non spingano, non attacchino, non mandino al massacro i propri riservisti, ma perché le forze alleate li hanno respinti con successo su tutti i fronti.
https://t.me/boris_rozhin/64413

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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19/09 ore 12:30 aggiornamento

ARTEMOVSK, ALTRO PEZZO DI DIFESA CHE SI STACCA


Questa volta a cedere è una fabbrica che la proteggeva da nord-est, come da cartina
https://t.me/WarDonbass/79604
Metodicamente, minimizzando il più possibile le perdite, giorno dopo giorno (e mese dopo mese) l’attacco continua e le difese cedono.

IZJUM, PER IL REGIME DI KIEV QUALCOSA NON STA GIRANDO COME ATTESO…

E anche qualcosa di più, di “qualcosa”. Riprendendo quanto accennato stamane, l’analisi si sviluppa su due diversi filoni di ricerca:
1. OSTILITA’ DEI CITTADINI AI “LIBERATORI”
2. DIFFICOLTA’ NEL CREARE UNA BUCHA 2.0
Il secondo argomento è strettamente legato al primo, perché i cittadini RESISTONO non solo ai “liberatori”, ma anche al loro tentativo di imbastire una messinscena a scopo propagandistico-denigratorio. A differenza di Bucha, qui la “filtracija”, la “filtrazione” della popolazione ovvero esecuzioni sommarie di kolaboranty e conseguente clima di terrore, SI STA RIVELANDO UN CLAMOROSO BOOMERANG.

Andiamo però con ordine. “Ostilità dei cittadini ai liberatori”. Quando ci sarebbe stata. Per esempio, in modo manifesto, il giorno della visita lampo di Zelenskij a Izjum.

I canali ucraini hanno preferito NON TRASMETTERE I REPORTAGE SULLLA REAZIONE DEI CITTADINI DI IZJUM A QUESTA VISITA LAMPO. Questa una cronaca locale:
“Circa un centinaio di cittadini si sono raccolti nel centro della città, per esporre i loro problemi al presidente ucraino; lui però non è andato da loro, ma si è allontano di un centinaio di metri scortato dalla sicurezza. Molti hanno giudicato questo atteggiamento di Zelenskij offensivo. Infatti, la sua visita non è stata accolta con favore dai cittadini”
Там около сотни горожан собрались в центре города, чтобы изложить свои проблемы украинскому президенту, но он не подошел к людям, отойдя от на сто метров в сопровождении охраны. Многие посчитали поведение Зеленского оскорбительным. На самом деле, его визит не был поддержан горожанами
https://rus-bel.online/novosti/obshhestvo/v-efir-ukrainskih-kanalov-ne-voshyol-syuzhet-s-negativnoj-reaktsiej-zhitelej-izyuma-na-vizit-zelenskogo/?ysclid=l88k6in6vo430517319

Certo, mandare in onda questo siparietto sarebbe stato poco edificante, per il “liberatore”. Specialmente quando una donna gli ha urlato dietro: “Dove se ne sta andando questo?” “Vieni qui a parlare!” (“А куда этот … пошел? Подходи, поговорим…”, ibidem)

E un’altra davanti alla cinepresa: “Se Izjum era sotto il controllo russo, chi ci ha sparato negli ultimi cinque mesi?” (“Если Изюм находился под контролем России, то кто обстреливает город последние пять месяцев?”, ibidem).

Inoltre, immagini poco edificanti hanno cominciato a girare per i “social”:
https://t.me/Oleg_Blokhin/57376

La situazione non è stata più recuperabile, neanche con servizi di persone trovate di qua e di là che parlavan male dei russi. Mancava la base per fare il servizio. Questo, lo ripetiamo, nonostante la filtracija in corso, le repressioni e le intimidazioni.

Per questo, e veniamo al punto due, i lavori per la messinscena di una Bucha 2.0 stanno procedendo a rilento. E anche qui, Borrell e cinegiornali luce a parte, potrebbero rivelarsi in un clamoroso boomerang. Qualche materiale:
https://antifashist.com/item/massovye-zahoroneniya-pytochnye-kiev-gotovit-buchu-2-v-izyume.html
https://antifashist.com/item/voennyj-ekspert-adrian-boke-rasskazal-kak-idet-podgotovke-v-izyume-buchi-2.html
https://t.me/rybar/39003

Aggiornamenti a seguire.

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17/09 ore 24:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata durante la notte. Penso sia stata la prima volta in oltre sei mesi, ieri, che il collettivo di RYBAR non abbia pubblicato neanche mezza cartina. L’unica notizia trapelata nelle prime ore del giorno è il CONCENTRAMENTO DI mortai NATO 155 mm M777 presso il centro di Makulan direzione, ANCORA UNA VOLTA, “aldilà del fiume” Ingulec.
https://t.me/svarschiki/6801

Intenzioni serie, come descritto da questo approfondimento:
https://t.me/milchronicles/1113
in sostanza, supporto a una “testa di ponte”, sulla riva opposta del fiume e attualmente tenuta in piedi soltanto dal continuo apporto di nuova carne da cannone, tramite ponti mobili che adesso, man mano che cala la portata del fiume, si cerca nuovamente di possibile piazzare. Per il momento con scarsi risultati. Intenzioni di cui è lastricata la porta dell’inferno, di quell’inferno che si chiama SUCHOJ STAVOK e che, finora, è costato cinicamente e criminalmente la vita di migliaia di soldati ucraini. Criminalmente soltanto da un punto di vista etico-morale, perché questi poveri cristi, dal punto di vista della CONTESTAZIONE di tali ordini suicidi, non hanno alcun appiglio legale se non quella tattica dei “videomessaggi” cui le autorità militari ucraine rispondono con le “truppe barriera” sparando alle spalle dei “disertori”.

Intanto, a KIEV proseguono da mesi “notti brave” (segnalate da fine luglio, https://www.repubblica.it/esteri/2022/07/25/news/ucraina_feste_giovani_guerra-359049818/ ma esistenti già da mesi) di “ospiti” stranieri e giovani locali di buona famiglia che, evidentemente, hanno trovato un “modo” per non fare la stessa fine di quei poveri cristi di cui sopra. Si trova sempre il “modo”… ma non è questo il punto. Che la selezione di classe generi al contempo carne da cannone e imboscati, in un regime corrotto poi come quello di KIEV, non è oggetto di meraviglia. La stessa signora che ramazzava le macerie a Lisichansk, qualche giorno fa, nel suo sfogo contro Zelenskij (quello “spasibo” di cui abbiamo parlato), non manca neppure lei di farlo notare.

Il punto è un altro. Che KIEV in questi mesi non è stata toccata, e non perché funzioni la contraerea, ma per una precisa disposizione di Mosca. Disposizione criticata duramente su tutti i canali “dal basso”, dalle lettere ai social. Perché i centry prinjatija reshenija (centri decisionali) principali, che ogni tanto si minaccia di colpire, sono tutti lì. Ma nessuno li tocca. La motivazione è ovvia e chiunque la comprenderebbe, a mente fredda: radi al suolo il ministero della difesa, crei “martiri”, fomenti il nazionalismo. Mosca punta da mesi esattamente sul contrario.

Intanto, a CHERSON le scuole rimarranno chiuse da oggi a dopodomani perché la città è sotto le bombe ucraine. Scuole di ogni ordine e grado.
https://t.me/voenkorKotenok/40546

Intanto, a Doneck ogni giorno si muore (5 civili solo ieri, più 15 feriti di cui tre bambini)
https://t.me/DNR_SCKK/10611
Questo filmato, ripreso da un reporter, è agghiacciante. In una città semideserta, i pochi passanti finiscono investiti da schegge di proiettili e missili, giacciono esangui per terra e ambulanze veramente guidate da uomini d’acciaio, mentre ancora si sentono esplosioni di sottofondo e col fumo che si alza non lontano da loro, prestano il primo soccorso.
https://t.me/r_antonov/3325
Scene che si ripetono da otto anni.

STRELEČA

Ormai correre dietro ai fejk non serve a nulla, ma lo ritengo comunque un dovere, visto che l’ansa e i cinegiornali luce da ieri continuano a diffondere una notizia falsa su un ospedale psichiatrico che sarebbe stato colpito dai russi. Passiamo però prima dalle parti di IZJUM.

Il fejk delle presunte “fosse comuni” a IZJUM, dove nove corpi ritrovati nel cimitero di un villaggio contadino, in mezzo ai boschi, son diventati quattrocento, è ben spiegato qui.
https://t.me/warfakes/6696
Si vedono le tombe con lapidi risalenti a marzo 2022, persino fiori sulle tombe stesse. Ma per Borrell e i suoi degni compari è “fossa comune”. Si consiglia comunque di rimuovere lapidi e fiori, fare buche più profonde e aggiungere qualche centinaio di cadaveri per rendere la scena un minimo più realistica. Poi potete invitare anche la Von der Leyen e relativo “oh my god”.

Anzi tutto, il “fatto” dell’ospedale psichiatrico è riportato da UNA SOLA FONTE in OLTRE 24 ore! Si tratta di un post sul canale telegram del capo dell’amministrazione di Charkov. Questo post, datato 18/09 ore 10:22
https://t.me/synegubov/4267
Non una foto, non un video, non un’intervista. Alle 11:33 lo riprende la Ukrainska pravda con una foto di repertorio:
https://www.pravda.com.ua/rus/news/2022/09/18/7367969/

Fine di tutto. Non un servizio, non un’intervista, non una foto. STRELEČA che è stata sotto l’amministrazione russa fino a qualche giorno fa. Come IZJUM… STRELEČA che è stato oggetto di un’INDAGINE, da parte DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA RUSSA, sugli ESPERIMENTI COMPIUTI SUI SUOI PAZIENTI A PROPOSITO DEI BIOLABORATORI OPERANTI A CHARKOV!
https://aif.ru/incidents/v_mo_rf_rasskazali_ob_eksperimentah_nad_psihbolnymi_v_harkovskoy_oblasti?ysclid=l88cwpdmxo942398129 et
https://www.gazeta.ru/army/news/2022/05/11/17722184.shtml?ysclid=l88cwchmn2721373574&updated
Accuse gravi diffuse l’undici maggio dal canale ufficiale della commissione d’inchiesta:
https://t.me/sledcom_press/1710
cominciamo a unire qualche puntino. Anzi a proposito.. l’ONU, a proposito dei biolaboratori, ha detto qualcosa? Ha battuto un colpo? Anche mezzo? No, ma qualcuno è da due giorni che diffonde notizie fasulle sapendo di non avere niente in mano se non una dichiarazione, comprovata dal nulla. Lo stesso nulla che, da oltre sei mesi a questa parte, spopola nei cinegiornali luce.

Aggiornamenti a seguire.

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18/09 ore 22:30 aggiornamento


DAL FRONTE
La situazione è estremamente instabile, ma le ff.aa. ucraine non riescono ad avanzare. Lo continuano a fare, invece, i russi sotto ARTEMOVSK (piano piano, un quartiere al giorno).
Questa cartina mostra una centrale elettrica appena liberata, l’oggetto dell’offensiva di oggi.
https://t.me/brussinf/4994
Anche nella regione di Charkov l’offensiva delle ff.aa. ucraine si sta gradualmente spegnendo. Inoltre, a ogni tentativo di controffensiva, corrisponde un analogo movimento da parte russa in senso opposto, come abbiamo avuto modo di constatare.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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17/09 ore 24:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/dt3DDpc/17-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/bBpZkzs/17-09-it.jpg
non deve trarre in inganno.

Il fatto che la linea di fronte sia, ancora oggi, rimasta immutata, è solo frutto delle misure intraprese dalle forze alleate per contenere un’offensiva che prosegue, incessante, da oltre due settimane. Viene in mente l’aforisma per cui la storia, quando si ripete, da tragedia diverrebbe farsa. Non lo è soltanto perché i morti fra le fila ucraine ormai sono migliaia, ogni giorno, per colpa di un governo e di forze armate che è difficile capire fino a che punto siano ottuse e idiote e fino a che punto siano invece criminali nell’attuare, scientemente, cinicamente, costi quel che costi, la politica dei loro padroni di saccheggio sfrenato delle risorse a loro disposizione, in primis quelle umane, contro obbiettivi militari nemici. Solo per rispetto a queste vittime, anche se in grigioverde, non mi sento di chiamare questa tragedia sempre più profonda “farsa”, anche se il paragone attaglierebbe alla perfezione.

Per esempio continua ad attaccare sull’intera linea di fronte data dal fiume OSKOL. Solo che qui non ci sono più riservisti della LNR, nessuno si fa più prendere dal panico e fugge. E le posizioni tengono:
https://t.me/epoddubny/12321
Anzi, chi tiene la posizione è in grado di fornire le coordinate ad artiglieri e aviazione consentendo così un fuoco di reazione talmente potente da raggiungere anche le retrovie e provocare ingenti perdite, sia in termini di uomini che di mezzi.
https://t.me/mod_russia/19924

Ciò nonostante, si ripetono meccanicamente, ottusamente, a testa bassa, senza ragionare, le stesse medesime azioni di raggruppamento di nuova carne da cannone e nuovi blindati e pezzi di artiglieria, per un nuovo assalto.
https://t.me/vysokygovorit/9444

Che dire, per esempio, della testa di ponte a est di Andreevka, carta qui:
https://i.ibb.co/YfZx9Hz/17-09-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/RQ7kzTB/17-09-en.jpg

La piena dell’Ingulec ha trascinato via tutti i ponti mobili. Cosa fanno questi criminali? Usano elicotteri militari NON per portare a casa chi si trova ora isolato sulla riva sinistra, ma per mandarne altri! A morire sotto il tiro dell’artiglieria che non sta lasciando scampo a nessuno, in quel fazzoletto di terra divenuto un immenso poligono di tiro. E mentre il genio militare ucraino sta ancora cercando di ripristinare ponti mobili sull’Ingulec, continua l’agonia e il massacro di quei soldati mandati volutamente, certamente a morire.
https://t.me/rybar/38962

Per la cronaca, SI STRINGE SEMPRE PIU’ L’ASSEDIO INTORNO AD ARTEMOVSK: questa la situazione attuale
https://i.ibb.co/9GhKnzT/17-09-ru.jpg
dove si vede bene, nell’ingrandimento, che la città è difesa da una striscia di terreno che si va sempre più assottigliando. Vedremo gli sviluppi.

STRAGE CONTINUA FRA I CIVILI, MENTRE EMERGE, GIGANTEGGIA, LA DIGNITA’ DI UN POPOLO

D’altronde, se il regime di KIEV tratta i propri soldati come carne da macello, non si può pretendere che abbia rispetto dei popoli dell’EST, considerati veri e propri undermenschen, sottouomini.

OGGI questi criminali bastardi, nella sola DONECK, hanno fatto SETTE morti e VENTICINQUE feriti, martellando una città intera indistintamente, quartiere per quartiere, con proiettili calibro 152 e 155 millimetri.
https://t.me/ukraina_ru/100688
Nel silenzio ancora più criminale e più bastardo di un Occidente che non vede l’ora di mandare cameramen a IZJUM, alla nuova Bucha che stanno allestendo gli addetti stampa del regime di KIEV.
https://t.me/rybar/38951

Lo stesso accade a KRASNYJ LIMAN. Dove gli ukronacisty non riescono ad arrivare con le loro truppe, TERRA BRUCIATA. A parlare è il sindaco stesso di questa città. Parla di come stamane siano riusciti a distribuire pasti alla popolazione ma poi, dopo pranzo, la situazione sia cambiata e case popolari siano state il bersaglio grosso dei tiri di artiglieria dei fascisti di KIEV. Guardatelo in faccia: ha il volto e un tono talmente distrutti da questi giorni di attacchi continui alla sua popolazione, alla sua cittadinanza, che fa fatica anche a parlare. Ma non perde la tenacia, la determinazione, la dignità, con cui fa e farà il suo dovere fino all’ultimo.
https://t.me/vysokygovorit/9446

UN EROE. Così come EROI SONO QUESTI STRADINI, QUESTI OPERAI DELLA MUNICIPALIZZATA ELETTRICA DI DONECK, a cui è dedicato questo breve video da parte dell’amministrazione comunale di DONECK:
https://t.me/AG_DPR/667
Gente che a ogni cratere, a ogni palo divelto, passa a raccogliere le macerie, i pezzi di ordigni, e cicatrizza pian piano le ferite di questi criminali. ДОНЕЦК ЖИВ И БУДЕТ ЖИТЬ! Doneck è viva e vivrà, come LENIN (Lenin zhil, Lenin zhiv, Lenin budet zhit’ – Majakovskij), si conclude il video. Se “come l’acciaio resiste la città”, è grazie anche a questi eroi.

«Стекла можно заменить, дыры в крышах и стенах залатать, а вот человеческую жизнь не вернуть…»: “I vetri si possono sostituire, i buchi nei tetti e nei muri coprire, ma alla morte non c’è rimedio”. Così si schermiscono questi operai, come dire… il nostro lavoro non è importante come quello dei nostri compagni al fronte, o negli ospedali, che difendono le nostre vite.

Vero. Ma non dicono che ogni volta che riempiono la loro macchina asfaltatrice di catrame, o salgono sulla piattaforma per ripristinare un collegamento, questi eroi senza armi e senza camice, in uniforme catarinfrangente di poliestere arancione, rischiano la vita. Per colpa di bastardi impuniti da otto anni a questa parte. Per questo sono EROI.

“THE PLANNING FOR THAT STARTED SEVERAL YEARS AGO”

“Stiamo parlando della più grande ristrutturazione di strutture militari dal 1949, LA CUI PIANIFICAZIONE E’ INIZIATA DIVERSI ANNI FA e che ora stiamo implementando”
“We're talking about the biggest overhaul of military structures since 1949, the planning for that started several years ago but now we're implementing it”

(Ammiraglio ROB BAUER, capo del comitato militare NATO, intervento a TALLIN di oggi, 17/09/22, dal minuto 4:24)
Registrazione qui, https://www.youtube.com/watch?v=VjlQseCXrR8

Di quale “ristrutturazione” sta parlando l’ammiraglio? DELLE FORZE MILITARI NATO PRESENTI NELL’EASTERN FLANK. Ovvero nelle zone al confine con la Russia, oggetto della più grande ristrutturazione dal 1949, ristrutturazione già PIANIFICATA ANNI FA.

Rimettiamo questo insieme altri elementi del mosaico che stiamo componendo:
- il documento della RAND CORPORATION del 2019,
- il tentativo di golpe in Bielorussia,
- il tentativo di golpe in Kazachistan di gennaio di quest’anno,
- la soluzione azera al conflitto nel NAGORNO-QARABAGH e
- la sua conseguente TRASLAZIONE nella realtà del DONBASS: operazione preparata con l’addestramento e l’armamento NATO di decine di migliaia di unità scelte, promossa nonostante gli avvertimenti dei russi e a totale insaputa del popolo ucraino, per ammissione dello stesso fantoccio al potere.

TUTTO QUESTO SI INSERISCE, PER AMMISSIONE DELLO STESSO BAUER, NEL PIU’ GRANDE PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DELLE FORZE NATO NEL MONDO DAL 1949!

In questo momento la Federazione Russa sta combattendo contro la NATO in una guerra per la sua stessa esistenza che va ben OLTRE il conflitto in Ucraina: lo hanno capito la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica dell’India, come simboleggiato nella TRIPLICE STRETTA DI MANO di ieri, insieme all’85% della popolazione mondiale in tutti e cinque i continenti.

Aggiornamenti a seguire domenica notte.

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17/09 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione invariata rispetto a stanotte. Due considerazioni invece su altri fronti che meritano uno spazio diverso rispetto a quello che potrei riservare loro stanotte.

DOPPI STANDARD IN AZIONE

Ieri notte abbiamo visto come come il regime di KIEV rivendichi apertamente e fieramente i suoi attentati a “servitori dello Stato”, come li chiamavamo noi nei nostri necrologi: all’epoca, tuttavia, gli attentatori erano prima terroristi e poi mafiosi. Oggi, a KIEV, imbottire di tritolo o sparare a bruciapelo a un servitore dello Stato, di un altro Stato, diventa “obbiettivo militare legittimo”. Non serve più lo “scoop” del giornale americano, lo dicono apertamente loro.

E l’Europa? L’Europa tace. Notiamo, in questi sei mesi non un ministero, non un palazzo presidenziale a KIEV, non un funzionario ucraino è stato vittima di un attentato. Gli “orchi” però sono loro, non gli altri.

Ancora: IZJUM è stata lasciata da oltre una settimana. Solo adesso si comincia a parlare di “fosse comuni”, siamo in ritardo con i tempi persino rispetto a Bucha, dove erano bastati quattro giorni per mettere in scena il macabro spettacolo. Quel demente where-the-fuck-we-are, gira da padrone insieme ai suoi degni compari da una settimana, entra in tutte le case “gradito ospite a pranzo e cena”, ma non ne ha vista una. Ma Borrell conta già 400 morti, sicuro come del sole che nasce a est, e non perde occasione di dare il proprio contributo alla macchina del fango e della menzogna.
https://t.me/swodki/163506

Tutto ieri: da una parte Servitori dello Stato saltati in aria, colpiti a bruciapelo, finiti sotto le macerie nella loro sede di lavoro, dall’altra un regime che, in fretta e furia e in totale ritardo sui tempi, sta mettendo in atto la solita messinscena nel territorio appena “liberato”. E non ha ancora finito ma già qualcuno, ai piani alti di un’istituzione che esiste solo nei tondini e nel vetro dei suoi palazzi, non perde tempo per commentare, condannare, deprecare.

FINE DELLA PROPAGANDA: RAGAZZA UCRAINA SCOPRE LA VERITA’, DA DUE ANZIANI DI BALAKLEJA

BALAKLEJA: appena “liberata”. Ragazza ucraina e operatore davanti intervistano coppia di anziani che tornano a piedi dalla consegna di viveri. Vorrebbe sentire, in tutta sincerità, da loro che sono stati “liberati”. Ne è convinta. E invece riceve una risposta completamente diversa.

I vecchi, si sa, sono gente strana: la loro vita l’han fatta, hanno un margine di finzione prossimo allo zero e, soprattutto, nulla da perdere. Il marito, col il fiatone della camminata e del dover parlare, le dice a gran voce che le rovine di quella città sono più opera degli ucraini (adesso) che dei russi (a marzo).

La ragazza, non potendo ribattere nulla, comincia a passare ai “massimi sistemi”, tirando fuori i cavalli di battaglia ucraini. “Ma di Irpen eccetera cosa dite allora?”

Interviene la signora: “E di noi da otto anni cosa dite, allora?” Di nuovo l’intervistatrice ammutolisce. E passa a sistemi ancora più “universali” di quelli di prima… la base della propaganda ucraina:

eh ma Putin di qua, Putin di là… Interviene ancora il marito: “Lasciavate andare Doneck e Lugansk per la loro strada e saremmo stati tutti più tranquilli (nota veloce, Balakleja è in un altra regione, ma parlano tutti RUSSO… Di Maio dovrebbe solo vergognarsi del suo intervento al Parlamento di febbraio e noi di avere avuto lui come ministro degli esteri)”

La ragazza getta la spugna. E forse torna con qualche domanda vera al posto di tante certezze fasulle.
https://t.me/boris_rozhin/64182

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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16/09 ore 23:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione invariata, come da cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/NmZHC5B/16-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/prQcGfd/16-09-it.jpg

Gli unici aggiornamenti degni di nota sono che anche KUPLJANSK è diventata terra di nessuno come SVJATOGORSK. I soldati russi, stanchi di fare da bersaglio ai tiri di artiglieria dall’altra parte del fiume, hanno riposizionato i pezzi di artiglieria appena fuori dalle mura della città, nei boschi vicini, e da lì aprono il fuoco contro chiunque provi a passare il fiume dalla parte OVEST alla parte EST.
https://t.me/boris_rozhin/64160

A Orechov, sotto Zaporozh’e, un tentativo di sfondamento da parte delle ff.aa. ucraine è stato respinto con gravi perdite al nemico sia in fase di attacco che di ritirata.
https://t.me/RVvoenkor/26214

CHI E’ ISOLATO?

Questa foto rappresenta l’unione di intenti fra i tre Paesi più grandi del mondo, oltre un terzo della popolazione mondiale, nel quadro degli incontri in occasione della attuale sessione della Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
https://t.me/boris_rozhin/64157
Quando si parla di spostamento verso oriente dell’asse terrestre, occorre anzi tutto avere ben chiara questa foto, cosa simboleggia, cosa rappresenta.

“SIAMO STATI NOI: KIEV RIVENDICA LA PATERNITA’ DEGLI ECCIDI DI OGGI”

Michail Podoljak, consigliere di Zelenskij, ha ammesso pubblicamente che l’attacco di oggi a Cherson così come gli altri, sono tutti OPERA DI KIEV.
https://t.me/swodki/163452
et
https://t.me/swodki/163435
“Obbiettivi militari assolutamente legali”, ha avuto anche il coraggio di affermare. Nel silenzio-assenso, complice e criminale al contempo, dell’Occidente.


Aggiornamenti a seguire domani notte.

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16/09 ore 16:00 aggiornamento

LA CONTROFFENSIVA RISTAGNA…

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo, attacchi dimostratisi suicidi proseguono, in particolare a est di Andreevka, cercando di passare il fiume Ingulec: 35 morti e 20 feriti in un solo tentativo di attacco.
https://t.me/HersonVestnik/8336?single
Prosegue invece incessante il martellamento delle infrastrutture militari ucraine, come da bollettino quotidiano del Ministero della difesa russo.
https://t.me/rybar/38875

… MA NON IL TERRORISMO DI STATO

10:00 CHERSON - centro sotto attacco missilistico, obbiettivo: il palazzo comunale
https://t.me/boris_rozhin/64084
Palazzo gravemente colpito, morti, fra cui l’autista del capo del dipartimento del Lavoro, rimasta anch’ella ferita
https://t.me/boris_rozhin/64087
Questo un altro filmato: https://t.me/boris_rozhin/64090

11:54 LUGANSK - altro attentato, colpito il palazzo della Procura, morto il procuratore generale SERGEJ GORENKO
https://t.me/boris_rozhin/64095
e pare anche la sua vice EKATERINA STEGLENKO
https://t.me/wargonzo/8305

13:00 BERDJANSK – altro attentato: morto il vicesindaco e la moglie, responsabile del locale comitato referendario, colpiti a morte nel loro garage.
https://t.me/vrogov/4909
Siamo tornati al vecchio copione: dove non si arriva “boots on the ground”, come dicono i loro nuovi padroni, si arriva col tritolo o con gli HIMARS gentilmente lanciati dagli stessi padroni e messi poi sul conto. Come tutto. Padroni a cui oggi è andata male un’altra cosa.

ESCALATION MILITARE (MOMENTANEAMENTE) FALLITA FRA BISHKEK E DUSHANBE

Kirghizia e Tagikistan hanno un annoso conflitto in corso per dispute di confine mai risolte. Oggi “misteriosi cecchini” (ANCORA!!!) poi spariti, come riportano fonti locali, hanno aperto il fuoco, fatto morti e per poco non nasceva una nuova guerra
https://t.me/wargonzo/8310

Fortunatamente, erano tutti all’incontro dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e Putin da una parte e Xi dall’altra han cominciato a raffreddare i bollenti spiriti di entrambi. Britannici e statunitensi dovranno aspettare un’altra occasione.
https://t.me/wargonzo/8311

NIZZA, SPECCHIO DI UNA TRAGEDIA FRATRICIDA

Due donne ucraine, madre e figlia, prese a botte a Roquebrune-Cap-Martin (Alpi marittime) domenica scorsa.
https://www.leparisien.fr/faits-divers/je-nimaginais-pas-vivre-ca-en-france-alina-refugiee-ukrainienne-victime-dune-violente-agression-13-09-2022-M2PF7PKBIRD7NLU5HYBLU4BLTU.php

La figlia riconosce l’aggressore come RUSSO: il movente, un video che stavano ascoltando sul telefonino che dice, espressamente, “Le monde serait meilleur sans armée russe”… (non recupero l’originale e mi fido di Le Parisien).

Parte la caccia all’uomo, l’ambasciata ucraina fa partire il caso sui social, i barbari, gli orchi, chi l’ha visto, chi sa parli… trovato l’aggressore! Già mercoledì 14…
… ed è ucraino anche lui. Ex soldato delle FF.AA. Ucraine. Ma c’è di più: “Interrogato, ha spiegato che aveva scambiato le due rifugiate ucraine… per delle russe”
Lors de son audition, il aurait expliqué avoir pris les deux réfugiées ukrainiennes... pour des Russes.
https://www.nicematin.com/faits-divers/refugiees-ukrainiennes-agressees-pres-de-monaco-lhomme-interpelle-a-reconnu-les-faits-il-sagit-dun-militaire-793654

In buona sostanza, il video non l’aveva neanche sentito, le aveva sentite parlare, le aveva scambiate per delle russe, e le ha aggredite. Due donne aggredite da un loro connazionale, che erano sicure esser russo, il quale a sua volta le aveva colpite scambiandole per russe. I danni inferti al popolo ucraino dal regime di KIEV in soli otto anni vanno ben oltre quelli economico-sociali.

Aggiornamenti a seguire.

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16/09 ore 08:00 aggiornamento

Dal fronte nessun aggiornamento, situazione stabile senza virgolette, cartina fronte EST di RYBAR col copiaincolla da quella di ieri sera (e dell’altro ieri)
https://i.ibb.co/y58ZBrR/15-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/1zDHq7S/15-09-it.jpg

Degni di nota gli esagoni rossi col simbolo di esplosione, che rappresentano gli attacchi russi. Basti vedere QUANTI sono e DOVE sono distribuiti per capire che l’obbiettivo principale della SVO non è cambiato di una virgola.

RAND CORPORATION, NOSTRADAMUS E ANTI-DUHRING

Il tutto nasce da questa frase, estrapolata da un rapporto di 354 pagine del 2019 a cura della RAND Corporation:
“This chapter describes six possible U.S. moves in the current geopolitical competition: providing lethal arms to Ukraine, resuming support to the Syrian rebels, promoting regime change in Belarus, exploiting Armenian and Azeri tensions, intensifying attention to Central Asia, and isolating Transnistria (a Russian-occupied enclave within Moldova).”
AA.VV., “Extending Russia. Competing from Advantageous Ground”, RAND Corporation, Santa Monica, California, 2019, p. 96.
https://www.rand.org/content/dam/rand/pubs/research_reports/RR3000/RR3063/RAND_RR3063.pdf

Qui abbiamo due possibilità.

1. C’è una guerra in corso e il tempo è quello che è. Limitiamoci all’ IPSE DIXIT, ALLA CITAZIONE PUNTUALE, tipo NOSTRADAMUS lo aveva detto, ERA TUTTO PROGRAMMATO SIN DA ALLORA e, senza andare troppo lontano, così è avvenuto..
Per inciso, l’ “ipse dixit” in queste condizioni non è male… per niente! Anzi, vista l’aria che tira, visto il clima di totale negazione, di soffocamento in quell’immenso Hyde Park che è diventato il dibattito politico, anche di documenti di pubblico dominio come questo, è già “tanta roba”, come si usa dire oggi.

Questa è la prima strada e va percorsa, sicuramente. Compagni, diffondiamo il più possibile, è tutto nero su bianco, non c’è trucco non c’è inganno, nessuno hacker russo cattivo che diffonde notizie “false e tendenziose”.

Il limite, ovviamente, è che anche nelle più rosee previsioni il tutto si fermi a qualche commento, qualche like, magari qualcuno potrebbe piantare un po’ di casino vista la campagna elettorale, ma dentro Hide Park c’è il predellino, poi il predellino a fianco che dice il contrario e, già solo a fine giornata, “naufragar m’è dolce in questo mar”. I biolaboratori ucraini sono ancora lì, ma sono come la Siberia: tutti sanno dov’è ma nessuno ci vuole andare anzi, si dimenticano pure della sua esistenza.

2. Interviene allora una seconda possibilità. E qui, cari compagni, mi fermo al suggerirla perché purtroppo la giornata è fatta di 24 ore di cui otto a lavorare, otto a fare il marito-padre-figlio-militante, e il resto a cercare di ripristinare le energie vitali per continuare a tenere sulla distanza le prime e le seconde otto ore.

L’obbiettivo è AMBIZIOSO: costruire una sorta di ANTI-DUHRING di quel documento, sarebbe quindi un ANTI-RAND, smontandolo pezzo pezzo, scarnificandolo come neanche si puliscono gli ossi del coniglio, e puntare da questo LAVORO a costruire una piattaforma antimperialistica che metta in luce, ALLA RADICE, le contraddizioni antagonistiche che oggi attraversano la vulgata ufficiale NATO. Lo ricordiamo, “RAND Corporation, is a federally funded research and development center (FFRDC) sponsored by the U.S. Army” (p. iv).

Qualche suggerimento, spunto, annotazione a margine.

a) Pagina iii: “By this, we mean nonviolent measures that could stress Russia’s military or economy or the regime’s political standing at home and abroad.” Tipica ipocrisia occidentale, si butta il sasso, si rompe il vetro, e poi si fa la vittima. Si arma il nemico del nemico (p. 96 cit.) e poi si parla di “nonviolent measures”. Lavorare su elementi di ipocrisia lungo tutto il testo, mostrarne le evidenti contraddizioni.

b) Da dove nasce il DIRITTO di uno Stato a promuovere “regime change”? (la parola CTRL+F compare DICIASSETTE VOLTE già solo con questa dicitura, riferita alla Russia ma anche alla Bielorussia…e tra un po’ ci torniamo)? Colpi di Stato? Nel 2022? ONU super partes? Ma dove che questi sono documenti pubblici e ufficiali delle forze armate statunitensi e nessuno dice nulla??? Esiste un diritto internazionale o è solo un modo per “diversamente parcheggiare” studenti universitari prima di introdurli al fantastico mondo della disoccupazione e precarietà? Passare tutto il testo e individuare tutti i passaggi dove COMPAIONO, PER LORO STESSA, ESPLICITA, DICHIARATA AMMISSIONE, I DOPPI STANDARD.

c) “Belarus is Russia’s only real ally. Successfully promoting regime change and altering the country’s orientation westward would be a real blow to Moscow.” Qui abbiamo un’altra ammissione. L’USO STRUMENTALE DI UN PAESE, la Bielorussia in questo caso, CONTRO UN’ALTRO PAESE, la Russia. Senza nessun riguardo per quella popolazione, quell’economia, quella struttura sociale, e le conseguenze su tali profili che da tale azione di destabilizzazione ne potrebbero derivare. L’economia ucraina era già messa male, specialmente dopo il 2014. Ora non esiste più come Stato indipendente, è commissariata ovunque e vive di finanziamenti. LA STRATEGIA DI ARMAMENTO NATO, CHE COLLIMAVA E FOMENTAVA, IN BARBA A MINSK E MINSK-2 LE ASPIRAZIONI DI “SOLUZIONE AZERA” DEL CONFLITTO NEL DONBASS DI KIEV, HA PORTATO UN PAESE AL SUICIDIO. Trovare tutti i riferimenti in questo senso. Uno a caso: “Expanding U.S. assistance to Ukraine, INCLUDING LETHAL MILITARY ASSISTANCE, would likely increase the costs to Russia, in both blood and treasure, of holding the Donbass region. More Russian aid to the separatists and an additional Russian troop presence would likely be required, leading to larger expenditures, equipment losses, and Russian casualties.” (p.99)

d) “Investments in more-revolutionary next-generation technologies could have even greater effects, given the Russian concerns about new physical principles, or nontraditional weapons—including directed energy, electromagnetic, geophysical, genetic, and radiological weapons—but could also risk threatening Russia by undermining regime and leadership security.” (p. xix) Vedansi I biolaboratori in Ucraina. Recuperare tutti I passaggi dove si parla di sviluppo di armi non convenzionali.

e) “Alternatively, and more likely, Russia might escalate, possibly seizing more of Ukraine”. 2019-2022. Lo sapevano già che, muovendosi in un certo modo, avrebbero INDOTTO una reazione di un certo tipo. O la capitolazione. WIN-WIN. N'est-ce pas? Recuperare tutti i passaggi dove si prevedono EFFETTI e dove li si INDUCONO.

f) “More than 100 protesters were killed over the next several months, and the Yanukovych regime collapsed in February 2014.” Esempio perfetto di RICOSTRUZIONE FALSA DEGLI EVENTI STORICI, in un DOCUMENTO UFFICIALE. I morti furono provocati da CECCHINI SUI TETTI LETTONI E GEORGIANI (Paesi in orbita NATO… o mi sbaglio?) che quanto presto comparvero tanto presto scomparvero, come da loro costume, senza fare troppo rumore. Janukovich fu REGOLARMENTE ELETTO e spodestato da un COLPO DI STATO. La parola “regime” va messa dopo altri nomi. Recuperare NON TUTTE, perché si scriverebbe un altro libro, ma qualche pagina di queste “incongruenze”, chiamiamole così.

g) “Ultimately, although costly, Europe could adjust to a complete cutoff of Russian gas in the medium to long terms.” (p. 61) E COSA DI MEGLIO DI UNA GUERRA PER PORTARE A TERMINE QUESTO PROGETTO? PER RIDURRE I GASDOTTI A ROTTAMI “IN FONDO AL MAR”? Recuperare tutti i passaggi da questo capitolo, veramente illuminante. PS anche l’EUROPA INTERA come STRUMENTO DI GUERRA ALLA RUSSIA.

h) La risposta c’è perché la Russia AGGREDISCE, INVADE, OCCUPA, SI IMPOSSESSA. (ricerca testuale “aggression, invasion, seizure, occupation, ecc.”). Quindi il tentativo NATO di destabilizzare un altro Paese è pienamente legittimato. Fa niente che i motivi sono altri. La storia va ricostruita così, altrimenti non tiene. Recuperare tutti i passaggi ed evidenziarne le contraddizioni.

Eccetera, eccetera. Son sicuro che menti più brillanti e analitiche della mia trovanno senza fatica molti altri elementi di analisi. Soprattutto leggendo e studiando il documento attentamente, ovvero il contrario di quel che ho fatto io ora. Il documento che emergerebbe sarebbe veramente importante. Il documento di partenza RAND secondo me è più che noto: sono io l’ignorante che non lo conosceva. Ma anche se nel 2019 è stato letto, commentato, analizzato, SECONDO ME OCCORRE RILEGGERLO OGGI. NE VALE LA PENA. Nel 2019 non c’era neanche il Covid, figurarsi il conflitto in Ucraina, o il colpo di stato tentato in Kazakhstan.

Spiace lasciare tutto così, ma almeno è un appunto, una traccia.

Aggiornamenti a seguire.

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15/09 ore 22:00 aggiornamento


DAL FRONTE

Confermata situazione immutata, alla luce di quanto sinora pervenuto ad agenzie e canali telegram. Prosegue la tattica ucraina di attacco da più direzioni,
https://t.me/boris_rozhin/63984

ma ormai le forze alleate, come si suol dire, han trovato la misura per fermarli. Inoltre, il rallentamento dell’azione offensiva è determinato anche dal deupaperamento continuo delle risorse a disposizione, umane e materiali, in attacchi che, il più delle volte, si concludono con ritirata e perdite da un lato, come gli attacchi suicidi a EST di Andreevka:
https://t.me/rybar/38817

A proposito di SUCHOJ STAVOK, mezz’ora fa i russi hanno cominciato a bersagliare l’intera testa di ponte rimasta tagliata fuori completamente dall’esondazione dell’INGULEC. Uomini e mezzi senza via di scampo se non la resa.
https://t.me/rybar/38841

E che dire, sempre in tema di attacchi suicidi, di quello notturno di ieri notte dove cinque mezzi da sbarco sono attraccati, non lontano da Cherson, e intercettati subito senza scampo: centoventi parà ucraini morti solo in questa azione senza speranza.
https://antifashist.com/item/na-kinburnskoj-kose-unichtozhili-okolo-120-ukrainskih-boevikov.html

Infine, alla stabilizzazione, possiamo ormai cominciare a chiamarla con questo nome, contribuisce una costante pressione dell’artiglieria e dell’aviazione russa su caserme e depositi nelle retrovie. Prima di arrivare allo scontro diretto, sono gli elementi stessi da “portare al fronte” che vengono progressivamente distrutti.

Sopra SLAVJANSK, per esempio, la cartina è ormai la stessa da giorni.
https://i.ibb.co/HGdRZtV/15-09-ru.jpg
e con legenda in italiano:
https://i.ibb.co/SmXPwY9/15-09-it.jpg

KRASNYJ LIMAN tiene. La ritorsione nazifascista non si è fatta attendere, con case popolari e gente per strada prese di mira da attacchi vigliacchi da lontano.
https://t.me/boris_rozhin/63991

Dove non riescono ad arrivare sul campo, arrivano coi mortai NATO da 155 mm e con gli HIMARS, a distruggere quelle case e a uccidere quei civili che non riescono a “liberare”. Tre morti e dieci feriti nella sola DNR oggi:
https://t.me/voenkorKotenok/40420

Un’azione vigliacca e criminale iniziata stamane di primo mattino, con 4 HIMARS su LISICHANSK (LNR https://t.me/RtrDonetsk/9329) e una pioggia di proiettili M777 calibro 155 su DONECK (https://t.me/RtrDonetsk/9330).

"Perturbazione" poi spostatasi sul cielo di SVETLODARSK, dove i proiettili scagliatisi contro civili hanno mietuto un morto e diversi feriti: https://t.me/voenkorKotenok/40394
Annichilire ciò che non DEVE esistere, perché costituisce la loro stessa contraddizione in termini. Una contraddizione antagonista contro cui, da otto anni, il regime di KIEV cerca, invano, una “soluzione finale”.

Ecco quindi che, col rallentare dell’azione offensiva ucraina, con lo smettere di guadagnare terreno ovunque, con l’azione nel DONBASS che procede, se vogliamo anche a ritmo più accelerato del mese scorso e con la cinica, inesorabile, contabilità dei costi e dei benefici di questa “ofensiva pirrica”, come la chiamano gli spagnoli, a KIEV cominciano già ad affilare i coltelli in vista di una sempre più probabile resa dei conti interna.


OSCE SOTTO PROCESSO A LUGANSK E PERDITA DI CREDIBILITA’ DEGLI ISTITUTI INTERNAZIONALI

In buona sostanza, il collaboratore dell’OSCE finito sotto processo passava segreti militari alle ff.aa. ucraine,
https://antifashist.com/item/v-lnr-sudyat-sotrudnika-obse-kotoryj-rabotal-na-kievskij-rezhim.html
https://t.me/epoddubny/12301

Lo stesso è stato riscontrato negli uffici dell’OSCE a Mariupol’, abbandonati in fretta e furia da funzionari che vi hanno lasciato armamenti, anche italiani, per il battaglione AZOV, documenti comprovanti i crimini nazisti e denunce contro gli stessi insabbiate nei faldoni, eccetera. Un’organizzazione che in otto anni ha fatto il doppio gioco, senza neppure provare a fermare gli attacchi fascisti contro la popolazione civile, in un’istituzione europea che si è screditata nel suo intero complesso agli occhi del popolo del Donbass, anzitutto e prima che nelle decisioni ufficiali dei governi delle Repubbliche ribelli.
Come l’AIEA, del resto, incapace di formulare un’analisi obbiettiva di chi mina la sicurezza della centrale e ripetendo i cliché dei suoi padroni effettivi, ovvero che siano i russi a “spararsi da soli”.

Attenzione però alle ripercussioni di questo ulteriore decadimento di istituzioni internazionali TECNICO-SCIENTIFICHE sino a oggi ritenuti o, meglio, accettati come “super partes”. Fino a oggi, un conto erano le OLTRE SETTANTA RISOLUZIONI ONU (1951-2004) violate dallo Stato di ISRAELE, un altro conto il parere dell’AIEA sul nucleare iraniano. Sulla prima, già dal 1951 le risoluzioni ONU incontravano un mondo spaccato in due. Sulla seconda, invece, ritenuta a torto “imparziale”, tutti Iran compreso hanno dovuto intavolare un lungo tavolo di mediazione. Da oggi, la scandalosa relazione di Grossi a nome di un istituto ritenuto fino a oggi autorevole, prima ancora che super partes, e la prevedibile reazione russa, porteranno alla altrettanto prevedibile conclusione di quello che fino a oggi era uno spazio comune, condiviso, unitario di autorevolezza scientifico-tecnologica a livello mondiale.
https://t.me/rybar/38842

L’accelerazione in corso in questi mesi è impressionante. Questo conflitto, più che portare a un mondo multipolare, sta portando a una nuova TETTONICA DELLE PLACCHE, dove ognuno se ne andrà per conto suo: tanti “mondi” a loro stanti, a immagine e somiglianza dei padroni dislocati in ciascuno di essi (o della sommatoria degli stessi), padroni prevalentemente in conflitto fra loro per accaparrarsi risorse sempre più scarse e quote di plusvalore sempre più a cattivo mercato. Spero, vivamente, di sbagliarmi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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15/09 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata.

Respinto ieri notte lo sbarco di CINQUE MEZZI carichi di marò a opera delle ff.aa. russe:
https://t.me/militarymaps/28598

Si ribadisce che KRASNYJ LIMAN tiene, nonostante gli attacchi nemici non accennino a fermarsi
https://t.me/nm_dnr/9013

Anche BELOGOROVKA, a ovest di LISICHANSK, non molla nonostante gli attacchi degli ultimi giorni e gli annunci di presa avvenuta susseguitesi sui canali della propaganda di KIEV.
https://t.me/Letnab22/1512

Si conferma anche la liberazione di MAJORSK, laddove la freccia rossa punta, anch’essa, ad ARTEMOVSK da SUD.
https://t.me/TRO_DPR/7548
altra cartina qui
https://t.me/militarymaps/28604

L’INGULEC, dopo l’ondata di piena seguita all’attacco alla diga, si sta abbassando, ma non ancora abbastanza per pensare di muovere truppe attraverso, quindi ancora tregua lungo almeno un centinaio di km di linea di fronte.

La diminuzione dei movimenti offensivi e diversivi da parte ucraina si riflette, a parità di attacchi di artiglieria pesante e aviazione sull’altro versante, in ENORMI PERDITE da parte dell’esercito ucraino. Il totale appena segnalato nel bollettino del Ministero della difesa russo parla di oltre seicento morti accertati e sessanta fra blindati, carri armati e altri veicoli militari.
https://t.me/rybar/38804
In altre parole, l’accelerazione impressa al conflitto dall’offensiva di inizio settembre, in questo momento, si sta ritorcendo contro a chi oggi è costretto a rallentare, poiché si ritrova scoperto in luoghi diversi dalle posizioni fortificate che lo avevano sinora protetto ed esposto così maggiormente agli attacchi nemici: attacchi che trovano inoltre una maggiore concentrazione di truppe e peggiorano così il danno per le truppe colpite.

SELEZIONE DI CLASSE PER ARRUOLAMENTO COATTO

Portato a casa l’assegno dalla NATO e ceduto alla stessa l’onere di continuare la guerra, lasciando all’esercito ucraino un ruolo di “carne da cannone” per cui le centinaia di migliaia di uomini rimasti son più che sufficienti, il regime di KIEV non ha più bisogno di sventagliare ai quattro venti l’obbiettivo (utopico, come abbiamo esaminato tante volte) del MILIONE DI BAIONETTE.

Ecco quindi liberate nuove energie per battere cassa. L’ultima trovata, in ordine di tempo, è questo DISEGNO DI LEGGE presentato alla camera dei fasci, pardon alla Rada di KIEV:
https://itd.rada.gov.ua/billInfo/Bills/Card/40462?fbclid=IwAR3uIDrF633UFsTzDC9JDzWFEnN86BTDWOBCj9JRYfYVnvpCuw-Zy7ifu14
In sostanza, si AUTORIZZEREBBE L’ESPATRIO contro pagamento di TREDICIMILA GRIVNE (350 dollari).

Le casse si rimpinguano e si “risolve” il problema della disoccupazione, che raggiunge ormai il 35%
https://t.me/rybar/38798
L’introito, specifica il disegno di legge, non andrà a ospedali, non andrà a scuole, bensì alle ff.aa. ucraine.

Aggiornamenti a seguire.

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15/09 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Brevissimamente, gli allarmi di ieri notte sono rientrati tutti e la linea di fronte, tutt’altro che “stabile”, è rimasta invariata. Anzi, l'unico aggiornamento degno di nota è la liberazione di MAJORSK, un villaggio a NORD DI GORLOVKA che fa parte di quella linea difensiva e fortificata da otto anni a oggi inespugnabile.
https://t.me/epoddubny/12297
Vedremo oggi gli sviluppi.

LAURA PAUSINI, MUTAZIONI E “DENAZIFIKACIJA”

Le pause pranzo son fatte per staccare e, nei limiti del possibile, ricaricarsi un attimo. In genere si riesce quasi sempre, basta non guardare i cinegiornali luce. Altrimenti, capita come ieri un servizio a dir poco delirante, dove la cantante summenzionata è stata protagonista di una scena che mi ha dato da riflettere molto.

Per farla breve: programma di intrattenimento spagnolo, due marcantoni a destra che partono con i cavalli di battaglia dell’italia-pizza-spaghetti-mandolino, fra gli sguardi e gli ammiccamenti divertiti della cantante fino a che attaccano “Bella ciao”.

Attenzione: “Bella ciao” per loro significa “La casa de papel” e basta, uno sceneggiato fortunato e che ha fatto la fortuna della multinazionale che lo propone a mezzo mondo. Solo che, MALGRADO GLI ITALIANI DI OGGI, grazie a questa citazione estera il canto partigiano è salito di classifica e ormai se la gioca, a livello mondiale, con “Santa Lucia” e Toto Cotugno.

MALGRADO GLI ITALIANI… La faccia della Pausini cambia di colpo, manco avesse pestato una torta di mucca, lo sguardo terrorizzato si associa a frettolosi “no no no”, perché lei non canta “canciones de izquierda y de derecha”…

Al che la pausa pranzo, già messa a dura prova da code cimiteriali dall'estero e numeri da circo nostrani, è andata completamente a farsi benedire… Ieri sera, nel riportare l’ennesima giornata d’inferno per i civili del Donbass, mi è venuto in mente il remake di Dima Bilan. Assimilabile, come personaggio dello spettacolo, alla Pausini, come musica, come stile di vita sanremese, eccetera. Eppure Bilan prende una canzone del periodo sovietico, e la ripropone. Così, naturalmente, senza “vergogna” (provo a entrare nella testa della Pausini, beccando anche Marco che in realtà non se ne è mai andato - ma non diciamolo a nessuno - e il sentimento che colgo in quel momento di alta televisione spagnola è “vergogna”, si, “vergogna”, "paura", "ansia").

Mi vengono in mente vecchie lezioni universitarie sul MITO FONDATIVO. La Resistenza come parte del NOSTRO MITO FONDATIVO. Fosse vero, “Bella ciao” non sarebbe considerata una cancion de izquierda, di sinistra, ma una canzone di tutti, perché l’Italia repubblicana nasce antifascista.

Anzi, DOVREMMO VERGOGNARCI che nel mondo la conoscono perché citata in uno sceneggiato spagnolo. E’ solo la Pausini a pensarla così? Facciamo un sondaggio fra il nostro popolo. Ascoltiamolo, il nostro popolo. E forse giungeremmo alla stessa conclusione di Andropov: «Мы не знаем общества, в котором живём» (Non conosciamo la società in cui viviamo).

Il primo passo verso la fascistizzazione della nostra società, insieme all’equiparazione fra nazifascismo e comunismo, insieme a uno stato di emergenza durato anni, è stato quello più profondo, che lavorava sulle nostre coscienze, negli strati profondi, antropologici, del nostro comune sentire. E che ha stravolto l’idea stessa di MITO FONDATIVO, sostituendolo con il Nulla.

Anche per questo, quando parliamo di DENAZIFIKACIJA, defastiscizzazione, la reazione della maggior parte dei nostri cittadini è quella della mucca che vede passare il treno. Oppure, “è roba che non s’usa…”

Nella Federazione Russa, oggi, 2022, non è così. L’URSS è PARTE INTEGRANTE del mito fondativo. Non è IL mito fondativo. Altrimenti ci sarebbe il socialismo. Un po’ come la Repubblica Popolare Cinese 2.0 con la Repubblica Popolare Cinese 1.0 (marxismo-leninismo-maozedongpensiero 马克思主义,列宁主义,毛泽东思想). Il ritratto di Mao capeggia in piazza Tian’anmen così come il suo corpo fisico nel Mausoleo adiacente, allo stesso modo in cui nessuno si sogna di rimuovere il corpo fisico di Vladimir Il’ic Lenin dalla Piazza Rossa. CORPO FISICO e CORPO DELLO STATO… (ma anche per l’Imperatore del Giappone è lo stesso e, a quanto mi par di capire vedendo le scene di oggi, lo stesso vale anche per i figli di Albione… ) niente di nuovo sotto il sole. Metafora potente ovunque.

Ecco allora che se questo è vero, ed è vero, allora al posto della RIMOZIONE c’è l’ORGOGLIO per quanto, nonostante tutto e tutti, è stato COSTRUITO INSIEME, il senso di APPARTENENZA a una COMUNITA’, di PARTECIPAZIONE alla vita di questa comunità, con regole “strane” o “estranee” ai ragazzi d’oggi, che neanche le sanno. Ma col senso di ESSERE PARTE DI UNA STORIA CHE CONTINUA, SENZA RIMOZIONI.

Ecco che allora “DENAZIFIKACIJA” non è solo uno slogan. E’ esattamente lottare contro chi invece questo passato, IN TOTO, lo butterebbe volentieri nel cesso. Allo stesso modo in cui, tre quarti di secolo fa, fece venti milioni di morti sovietici per ottenere lo stesso risultato. Versione paziale, diluita, storicizzata, contestualizzata, di ANTIFASCISMO, come lo intendiamo noi, anime belle e pure?

Potrei anche essere d'accordo. Infatti, questo discorso non è scevro di contraddizioni, visibili a chiunque, anche a chi non ha l’occhio marxista-leninista. Nel continuo gioco di specchi fra SIGNIFICANTI e SIGNIFICATI, sicuramente non stiamo parlando ESATTAMENTE della STESSA cosa.

Poi però guardo la televisione, in una pausa pranzo, dove mi ricordano che per la maggior parte degli italiani il canto della Resistenza per eccellenza è una canzone di sinistra o, peggio ancora, della “Casa di carta” (bella e orecchiabile, peraltro… che bravi gli spagnoli a comporre e cantare in italiano… ci voglion bene!).

Rivolgo ancora, masochisticamente, lo sguardo a me stesso e a mia moglie e precisamente dodici mesi fa, settembre 2021, trattati da scomunicati perché non ancora “vaccinati” (come ci permettevamo?), bombardati continuamente da campagne mediatiche assolutistiche, e guardo all'oggi dove nessuno, fra quelli che tra dieci giorni andremo a votare, per evitare di perdere anche mezzo voto, entra un secondo su un argomento che dodici mesi fa faceva la differenza fra diritto di cittadinanza ed esclusione da tale diritto (con corollari di pogrom, caccia alle streghe e agli untori, bambini compresi).

Guardo a come i cinegiornali luce si sono comportati sinora nascondendo completamente nefandezze in Ucraina che riconducono direttamente al banderismo e al nazifascismo.

E torno, per l'ultima volta poi basta perché c'è un limite anche al masochismo, nella testa della Pausini, recuperando quel sentimento di vergogna, ma solo per applicarlo a noi, al nostro popolo, alla nostra “povera patria”. E, sinceramente, pensando alla trave nel nostro occhio, smetto di esprimere giudizi sulle DENAZIFIKACIJA altrui.

Aggiornamenti a seguire.

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14/09 ore 22:30 aggiornamento

DELITTO SENZA CASTIGO: STRAGE A CHERSON

Due adulti e due bambini. Uccisi per strada da proiettili di grosso calibro lanciati dai mortai delle ff.aa. ucraine al puro scopo di portare terrore e morte.
https://t.me/readovkanews/41746

IZJUM: 25/08/22 – SIAMO VIVI (МЫ ЖИВЫ)

Questo muro, su cui è scritta con la vernice una data e la frase sopra riportata, vale più di tutte le controprove circa le menzogne del regime di KIEV. E’ sei mesi che la città è sotto il tiro della loro artiglieria pesante. Ci hanno scaricato addosso di tutto, seminando morte e distruzione. Ma ora a distruggere la città e ad ammazzare civili “son stati i russi”… vergogna.
https://t.me/ukraina_ru/99922

“BOL’SHOE SPASIBO ZA ETO!” SVETLODARSK IN MACERIE AL MACELLAIO ZELENSKIJ

Sei proiettili di grosso calibro NATO sono finiti, stamattina, nel centro di distribuzione beni umanitari a Svetlodarsk. Fortunatamente, solo una donna ferita da quella parte, anche perché in passato al centro ci sono stati morti. Le donne presenti, tutte donne, giovani e anziane, si sono messe a raccogliere e, scopa in mano, a rimuovere le macerie.
https://t.me/swodki/162415
Vale la pena sentirle, anche se non si capisce il russo. Il loro tono dice tutto. Quello “spasibo” mostra tutto il disprezzo per questi criminali e la dignità, la nobiltà d’animo di questi cittadini.

DAL FRONTE

Sarebbe meglio dire, dal fronte che si differenzia da quello di cui abbiamo parlato sinora solo perché qui sono soldati contro soldati, e non contro civili inermi.

CENTRALE ATOMICA: AAA REPLICA ATTACCO PARA’ UCRAINI CERCASI

Questa cartina di RYBAR mostra il dispiegamento di truppe scelte sull’altra riva. Sicuramente dopo le gravi perdite dei giorni scorsi, ora vanno coi piedi di piombo, fanno ricognizioni coi droni, eccetera. Ma il compito posto a questi parà è prendere la centrale. E loro sono lì per questo.
https://t.me/rybar/38755

ATTACCHI SU PIU’ FRONTI E ASSALTI IN MASSA NON APPENA POSSIBILE

Ovvero, non appena gli “istruttori” NATO e i battaglioni scelti distruggono l’anello più debole della difesa. Quanto accaduto a BALAKLEJA, dove dopo il primo sfondamento a premere erano circa 30.000 soldati ucraini.
https://t.me/RVvoenkor/26021
E fa niente se ne sono morti cinquemila solo per questa tattica dissennata. Non sono soldati americani, e neppure “europei” (scusate, ma mi sono rotto di sentire dire i cinegiornali luce, riguardo alla bravissima Cristoforetti, che è la prima “europea” a fare qualcosa su quella stazione… vuol dire che tutto quello che non è UE, non è Europa… che tristezza): in altre parole, carne da cannone.

Questo sta accadendo in queste ore fra KUPLJANSK e LISICHANSK lungo tutta la linea di fronte per sfondare da qualche parte. “Судя по всему именно сейчас Киев ввёл практически все резервы.” (a giudizio di tutti proprio ora Kiev ha buttato nella mischia tutte le sue riserve), nota il buon Poddubnyj.
https://t.me/vysokygovorit/9406

Lo stesso sta accadendo, proprio nell’ultima mezz’ora, nel fronte sud. Un’offensiva che arriva DAL MARE. 5 MEZZI DA SBARCO SAREBBERO GIA’ AMMARATI E CONTRO AI MARO’ SAREBBERO IN AZIONE GIA’ ELICOTTERI E FANTERIA ALLEATE.
https://t.me/rsotmdivision/992 et
https://t.me/rsotmdivision/987
Vedremo domani l’esito di questa battaglia.

Pertanto, se Rozhin può continuare, nel suo punto della situazione, a confermare nessun avanzamento da parte ucraina ma solo gravi perdite
https://t.me/swodki/162515
è perché le truppe resistono stoicamente. Come a Kisilevka, fronte sud, dove è da giorni che tengono l’attacco ucraino:
https://t.me/ukraina_ru/99928

UNA LINEA DI FRONTE MESSA IN SICUREZZA

Un’altra parte dove continuavano, fino a oggi, a passare mezzi per sfondare verso sud, nonostante le centinaia di morti ogni giorno causate da questa azione suicida, è sicuramente la zona fra ANDREEVKA e SUCHOJ STAVOK. Solo oggi, nell’ultima azione suicida, 120 soldati morti e diversi mezzi distrutti
https://t.me/boris_rozhin/63900
Pur tuttavia, blindati continuavano ad arrivare da nord, come se il meccanismo di comando qui si fosse incantato come un disco rotto.
https://t.me/rybar/38763

Tutta quest’area, da oggi e per un po’ di giorni, sarà impraticabile. Ingrandiamo però un po’ la cartina:
https://i.ibb.co/7vDRjSQ/14-09-RU.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/cX0mNpV/14-09-IT.jpg
la linea ondulata azzurra che dal centro della cartina sale verso nordest e poi vira in verticale a nord è il fiume INGULEC. Questo fiume era linea di confine. E tale è tranne che per quel pezzo di terra dove continuano a morire soldati ucraini.

Oggi i russi hanno fatto saltare la diga KARACHUNOVKSAJA con lanci missilistici. Questa una breve animazione di quanto sta accadendo:
https://t.me/zastavnyii/1515

Questo il danno alla diga
https://t.me/WarDonbass/79170
et
https://t.me/boris_rozhin/63936

Il livello del fiume si è alzato di DUE METRI E MEZZO
https://t.me/readovkanews/41744
I ponti mobili messi dal genio militare ucraino sono stati trascinati via uno dietro l’altro.
https://t.me/rybar/38778
Anzi, ora per chi è rimasto di là, oltre a essere tagliate le comunicazioni e l’approvvigionamento, il rischio di finire annientati da una controffensiva è concreto. E il consiglio è sempre quello di alzare le braccia.

Per qualche giorno, le forze alleate potranno concentrarsi sulla difesa di altri fronti. E, visto l’andamento degli avvenimenti, sarà già difficile così.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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14/09 ore 19:30 aggiornamento

DELITTO SENZA CASTIGO: CRONACA DI UNA ORDINARIA GIORNATA D’INFERNO PER I CIVILI DEL DONBASS


Cominciamo con l’ultima notizia in ordine di tempo: nel pomeriggio, un attacco di artiglieria pesante da parte delle ff.aa. ucraine ha distrutto una SCUOLA DELL’INFANZIA.
https://antifashist.com/item/ukrainskie-terroristy-udarili-po-detskomu-sadu-v-dokuchaevske-raneny-deti.html
Non meno di sette feriti fra cui quattro bambini di età fra i due e i cinque anni.
https://t.me/voenkorKotenok/40361

La giornata, invece, era iniziata con attacchi missilistici (HIMARS) e di artiglieria pesante (155 mm) a GORLOVKA (4 morti solo qui), sempre DOKUCHAEVSK, SVETLODARSK e DEBAL’CEVO (tutti nella DNR,), oltre che PEREVAL’SK (LNR, un ragazzo di 15 anni morto e 7 feriti)
https://t.me/epoddubny/12287

Era quindi proseguita con una casa completamente distrutta a DONECK da 10 proiettili calibro 155 mm.
https://t.me/voenkorKotenok/40344

Fermiamoci però un po’ prima, a PEREVAL’SK. Questo è il filmato. L’edificio distrutto è UN COLLEGIO, che OSPITA BAMBINI ORFANI E FAMIGLIE DI PROFUGHI!
https://t.me/rybar/38745
SEI RAZZI HIMARS, NATO di concezione, NATO di fabbricazione, NATO di utilizzo. Sono razzi molto precisi, a differenza dei missili da 155 mm vanno dove gli si dice di andare e basta. Il voenkor Poddubnyj spiega come funziona la comunicazione delle coordinate di lancio degli HIMARS:

“Ora vi spiego come si apre il fuoco ad alta precisione. Le coordinate satellitari dell’obbiettivo le forniscono i servizi segreti, e quindi vengono nuovamente verificate. Gli specialisti occidentali della visione via satellite in forza ai servizi segreti, fanno un ulteriore controprova e confermano quindi al comando unito della NATO e al regime di KIEV. Ecco come avviene il processo decisionale di lanciare il missile”
Давайте я вам расскажу, каким образом происходит огневое поражение высокоточкой. Координаты цели передаёт разведка, потом они уходят на проверку. Западные специалисты космической разведки информацию агентуры перепроверяют и передают в объединённый штаб НАТО и киевского режима. Там принимают решение о нанесении удара.

“Il che significa che a Kiev, al comando delle ff.aa., sanno perfettamente che andranno a colpire un edificio dove non ci sono soldati, ma solo civili. Vi ricordo che la casa distrutta è un collegio. I ragazzi, peraltro, al momento dell’attacco missilistico, stavano dormendo (attualmente sappiamo di un ragazzo morto e sei di loro feriti)”
То есть в Киеве, в командовании ВСУ, прекрасно знали, что бьют по зданию, в котором военных нет, в котором находятся гражданские. Я напомню, что разрушенный дом — это учебное заведение. Подростки, кстати, во время удара спали (на данный момент известно, что один из них погиб, ещё шесть детей получили ранения).
https://t.me/epoddubny/12290

ALTALENE ALATE (Крылатые качели)

“Altalene alate” è una bellissima canzone, tratta da un film sovietico per bambini, “Le avventure di Elektronik” (Приключение Электроника, 1979)
https://www.youtube.com/watch?v=AjiISJqYvxU
Parla di quell’età stupenda che è l’infanzia, e di queste altalene alate che, dopo l’inverno, nei parchi tornano a volare: "davanti solo cielo, solo vento, solo felicità” (tol’ko niebo, tol’ko veter, tol’ko radost’ vperedi).

Dima Bilan l’ha rifatta, dedicandola ai bambini del Donbass morti in questi otto anni. Il primo settembre, primo giorno di scuola, dialogando con lo sguardo con un bimbo uscito di casa con la cartella e mai più tornato.
https://www.youtube.com/watch?v=ga0AnEhAl48

Anche oggi, ancora oggi, fino a quando?

Aggiornamenti a seguire.

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14/09 ore 12:30 aggiornamento

SULLA “STABILIZZAZIONE” DELLA LINEA DI FRONTE

La “stabilizzazione” c’è stata ma, le virgolette sono d’obbligo, è data unicamente dal fatto che non vi siano movimenti di fronte degni di nota, da giorni ormai.
Questo è un bollettino di stamattina presto
https://t.me/sashakots/35627
e questo di metà mattina
https://t.me/boris_rozhin/63842

Ma se questo è il risultato, il processo è l’esatto opposto di quello che i russi definirebbero “POSICIONNYJ”, ovvero “di posizione”. Il processo in corso è dinamico: anche quando è semplice attesa, truppe si ammassano lungo una direttrice, mentre su altre già operano attacchi, anche violenti: il risultato non c’è perché gli attacchi, siano essi veri o manovre diversive o “sondaggi”, sono alfine respinti. L’esatto contrario di uno scambio di tiri di artiglieria. In altre parole, la situazione è tutt’altro che stabile, sempre pronta a traballare da una parte o dall’altra a seconda di che piega prendono gli eventi.

Occorre considerare che la “stabilizzazione” è frutto anche di un’intensa opera da parte dell’artiglieria pesante e dell’aviazione russa sulle retrovie: il bollettino di oggi è l’esemplificazione di cosa significhi “rompere la catena di approvvigionamento e rifornimento”. Caserme e depositi di armi e munizioni, anzi tutto. Le prime linee restano senza rinforzi ed esposte al fuoco nemico. Quantomeno, in tali condizioni, non possono avanzare ulteriormente.
https://t.me/rybar/38753

Infine, al momento l’unico aggiornamento degno di nota è nel Donbass ad ARTEMOVSK dove la linea di fronte, ancora oggi, si continua ad avvicinare alla città. Fossi nello stato maggiore ucraino, qualche campanello d’allarme inizierei a suonarlo: se Artemovsk oggi tiene, significa che possono continuare a coltivare azioni di questo tipo e non solo. Se, viceversa, Artemovsk cede, resta solo da stabilire fino a che punto crolla tutto il resto. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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14/09 ore 08:00 aggiornamento

Notte tranquilla, a giudicare dal riposo che si sono concessi cronisti e turnisti di notte dei canali telegram e che ancora domina, a un’ora dai miei continui accessi a questa o quell’altra fonte.

Bene, cioè, male, in quanto è la calma prima della tempesta. Sfruttiamo però queste ore o giorni per continuare il nostro punto della situazione.

FINTE, SONDAGGI E "REZERVY"

Il cambio di passo è stato chiesto ieri a gran voce anche sui canali ufficiali, questo per esempio un intervento dalla “porta a porta” russa, il programma di SOLOV’EV,
https://t.me/vrogov/4858
quest’ultimo peraltro incrociato in una sera di zapping mentre interveniva da Bruno Vespa, incalzato da domande vespose e contraddetto ogni due per tre, usato praticamente per dimostrare che coi russi è impossibile parlare.

Non è solo una mia impressione, quindi, quella che ci stiamo trovando di fronte a uno SPARTIACQUE. I lottatori di quello spettacolo degli americani di nome wrestling si sono dati il cambio, ora sul ring c’è la NATO e si è portata dietro un tirapugni. Sempre di più ne han preso atto, sempre di più chiedono il cambio di passo.

La prova del nove è stata che, in condizioni “normali”, una controffensiva del genere sarebbe stata tenuta così come da mesi accade in quello che, dentro ma purtroppo anche fuor di metafora, è stato definito il “tritacarne”. La massa, la quantità, da sola, contro inferiorità numerica ma maggiore qualità (di addestramento, di equipaggiamento, di organizzazione) produce autodistruzione.

Avere il controllo dello spazio aereo e dominare duelli di artiglieria, fino a oggi, erano state garanzie di successo. I tempi potevano essere così rallentati, nelle regioni di CHERSON e ZAPOROZH’E si era tentato persino di tornare alla vita di tutti i giorni. Ai russi, in altre parole, i tempi lunghi andavano non bene, di più! Liberare il Donbass andava in parallelo con denazificazione e demilitarizzazione, cambiando nel frattempo le coscienze di milioni di persone, offrendo loro un’alternativa dove la competizione fra EST e OVEST era tangibile, ogni giorno, sul campo. Nessuno all’EST liberato era preso per i capelli e buttato a crepare sul fronte, per esempio. Colonne di macchine ad agosto facevano la strada opposta perché, tra i due campi, l’EST era meglio.

A Berlino fecero il muro, quelli che allora si trovarono nella situazione in cui si trova ora il regime fascista di KIEV. Oggi il muro non si può fare, a meno di costruire un’altra muraglia cinese. E allora occorre un cambio di passo. E’ entrata la NATO e si è visto. Contro una guarnigione di riservisti della DNR, in un preciso punto individuato dai ricognitori ucraini, non è stata mandata alla sperindio la solita folla di civili in uniforme con un mitra in mano e dietro qualche cannone rimasto più qualche “nuova acquisizione” appena scesa dal portellone del C-130 di turno. No, contro loro sono stati mandati uomini e mezzi che se li sono mangiati in mezza giornata, e hanno proseguito.

Tenendo presente lo sfascio totale dell’esercito ucraino, questa cosa era imprevedibile. A meno che accadesse quanto, in effetti, accaduto. I russi in Siria andarono per combattere, non per “consigliare” Assad e “aiutarlo” con qualche V2 della domenica. E i risultati dal 2015 al 2016, in una situazione pressoché disastrosa, anzi, già compromessa, furono subito tangibili. Viceversa, da parte NATO (USA+TURCHI+ISRAELE) continuarono a foraggiare An Nusra, ISIS, YPG (senza incrociarsi, mi raccomando, turchi An Nusra si ma YPG no, ecc.), ma non presero parte direttamente al conflitto.

Ora in Ucraina è successa esattamente la stessa cosa, solo non dichiarata. Non si usa più, come gli azeri che ieri han provato a forzare con un’azione di vera e propria guerra i confini armeni senza dichiarargli guerra, ma nemmeno SVO, ma nemmeno “attacco preventivo”, niente. “Hanno iniziato loro” (trent’anni fa...), è stata la motivazione.

Si impone quindi il cambio di passo, di fronte all’ingresso diretto della NATO in guerra, seppure ancora non a pieno regime data la NO FLY-ZONE imposta dai russi a tutti gli altri e l’impossibilità di usare il deterrente atomico (a parte continuare a bombardare una centrale per cercare di simularne gli effetti…).

L’attivismo sinora dimostrato da gruppi di attacco così configurati (PIRAMIDE “istruttori” con in mano le chiavi degli M777, degli HIMARS, degli SWITCHBLADE, eccetera / gruppi scelti di unità Blackwater, SAS mascherati da mercenari, eccetera / fanteria gentilmente concessa dalla casa) ha MOLTEPLICI SCOPI
1. sondare il terreno nemico dove tiene di meno
2. affondare, qualora il carotaggio andasse bene e
3. chiamare altre unità veloci a dare manforte e sviluppare l’attacco ancor più in profondità
4. Altrimenti, non sono quei cento morti ucraini a fare la differenza, con ancora centinaia di migliaia a disposizione, si torna indietro ma
5. si sono distratte risorse importanti
6. si può affondare da altre parti lasciate sguarnite
7. e così via, ad libitum (e la NATO ne ha, per andare avanti ad libitum) finché
8. si compromettono direttrici VERAMENTE IMPORTANTI (ovvero non quei 3800 kmq, ma territori che se si perdono cambiano le sorti del conflitto!)

Di cosa stiamo parlando? Di CHERSON E ZAPOROZH’E, ovviamente. Il ponte che collega Crimea al Donbass, l’esperimento finora condotto con ENORME successo di RITORNO di un territorio a uno spazio economico, sociale, e culturale entro cui stava, e da protagonista, non da Sud sfruttato e colonizzato, da secoli. Tutto questo andava e va fermato, prima del REFERENDUM.

A ZAPOROZH’E c’è una concentrazione di uomini e mezzi, al momento, SENZA PRECEDENTI. Che sia questa la nuova direttrice d’attacco? Una volta arrivati al mare d’Azov sarebbero cavoli acidi. Ma molto acidi!

Ecco quindi quello di cui parlano oggi tutti in Russia (altri due link di personaggi dell’establishment):
https://t.me/vrogov/4834
https://t.me/agurulev/1975
che fare?

REZERVY, è la parola che continua a risuonare. Riempire quegli spazi di riserve che ora non ci sono, sia umane, ma anche armamenti. Aumentando QUANTITATIVAMENTE la qualità già esistente, si pareggia. E poi alla NATO non resterebbe che entrare coi caccia, e qui siamo alla guerra, con tutti gli annessi e connessi: il popolo americano non è preparato a questo e non lo vuole. Forse si sveglian prima loro di noi europei. Vedremo come va a finire il dibattito, se mentre discutono ancora gli altri partono, o se invece accade il contrario. Comunque, è calma prima di una tempesta, su questo son tutti d’accordo.

Aggiornamenti a seguire.

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13/09 ore 19:20 aggiornamento

DAL FRONTE


In una parola, situazione stabile. O stabilizzata. Sarà la quiete prima della tempesta (nuvoloni si addensano nelle retrovie ucraine, come vedremo nel dettaglio) o sarà che in meno di due settimane le ff.aa. ucraine hanno bruciato loro uomini e mezzi a un ritmo tale da costringerli a darsi una calmata e contarsi, anzi tutto, prima di riprendere. Ai posteri l’ardua sentenza, intanto cominciamo a dare qualche dato aggiornato su quanto accaduto.

QUALCHE CONFRONTO

- 3.800 KMQ quelli guadagnati in questa operazione dal 06/09 all’altro ieri, quando l’ultimo soldato russo è uscito.
(“Начиная с 6 сентября по сегодня освобождено 3 800 квадратных км”, Viceministro della difesa ucraino ANNA MALJAR)
https://antifashist.com/item/kto-komu-kogda-i-v-chem-pobeditel.html

- quasi 130.000 KMQ quelli finiti sotto il controllo russo dall’inizio dell’Operazione speciale militare (d’ora in avanti SVO)
“Las tropas rusas han ocupado casi 130.000 km2 de Ucrania.”
http://elespiadigital.com/index.php/noticias/historico-de-noticias/38798-2022-09-13-09-52-50

“Una cifra par aponer en contexto”, prosegue impietoso il bollettino di “el espia digital”. Più sotto, un’altra analisi, a cura dello storico Slavisha Batko Milacic

Las pérdidas mínimas de Kyiv en la dirección de Kharkov se estiman en 6.000 muertos, ya esto hay que sumar el mismo número de víctimas de la fallida ofensiva de Kherson.
Las pérdidas rusas resultaron ser absolutamente insignificantes.

I redattori della rivista ritengono la stima del professore al ribasso e scrivono, in oggetto: “La ofensiva “pírrica” de la OTAN en Jarkov ya le ha costado más de 10.000 bajas”

Non saranno seimila, non saranno diecimila, ma sicuramente non sono meno di quanto stimato. Le perdite inflitte, inoltre, continuano ad aumentare, considerando gli ottocento di oggi in soli attacchi di artiglieria, più quelli morti in attacchi suicidi di cui sotto, più quelli che accadranno nei prossimi giorni. Questo senza che, da due giorni, dopo il completamento della manovra di arretramento russa, sia stato ancora guadagnato un metro da parte ucraina. Persino Kupljansk resta divisa in dure: settore ovest agli ucraini, settore est ai russi.

Andiamo avanti:
LEGITIMNYJ, canale telegram ucraino, ci informa che nel corso dell’offensiva entrambi gli eserciti hanno subito perdite di mezzi, ma
- quelle RUSSE costituiscono MENO DELLO 0,5% DELLA LORO RISERVA,
- quelle UCRAINE costituiscono NON MENO DEL 40% di quanto la NATO ha messo IN CAMPO DA FINE PRIMAVERA A OGGI
- inoltre, IL 70% DEI TROFEI DI GUERRA RECUPERATI nel corso di questa offensiva sono inservibili, quindi impossibile coprire le perdite accumulate neppure come armamenti.
https://t.me/legitimniy/13431

In questo, un altro canale ucraino si lamenta di come i tedeschi si rifiutino di cacciare i loro Panzer.
https://t.me/rezident_ua/14062
La NATO è la NATO ma non posso rimanere senza, e mi sembra che stiamo già perdendo abbastanza soldi: questo probabilmente frulla nella testa di Sholtz.

Inoltre, quei tremilaottocento kmq, oltre a rappresentare una “OFENSIVA PIRRICA”, sono anche difficili da tenere sotto controllo. Piccole guarnigioni pattugliano i “villaggi liberati”,
https://t.me/wargonzo/8256
mercenari stranieri fanno i padroni in casa d’altri, “punizioni esemplari” e regolamenti di conti sommari ormai non si contano più, in un contesto di generale disorientamento. Riprendiamo però la situazione sul campo.

FRONTE SUD

Ancora un attacco a testa bassa in quella che era definita la “zona promettente”: kamikaze, più che a testa bassa. Respinto e con gravi perdite fra gli attaccanti, come da cartina:
https://t.me/rybar/38710

18:00 Ennesimo attacco a DAVYDOV BROD, sempre per sfondare sopra Cherson
https://t.me/boris_rozhin/63762
Attacco anch’esso respinto dopo un’ora di combattimenti
https://t.me/rusich_army/5132

A est di Archangelskoe, sempre FRONTE SUD ma verso ZAPOROZH’E, un altro tentativo di affondo è stato respinto.
https://t.me/rybar/38713

Continuano, inoltre, i movimenti di truppe sopra Zaporozh’e, tesi non si capisce bene ancora se a sfondare verso SUD o, più semplicemente, a distrarre risorse da altre direttrici per attaccarle a loro volta. Ormai a KIEV comandano gli strateghi NATO, e i piani divengono più “elaborati”…
https://t.me/rybar/38708

SOPRA DONECK

Altro attacco suicida, questa volta per cercare di sfondare.. proprio a EST di PESKI dove si trova l’aeroporto di Doneck. Quello appena liberato e controllato ancora da uno dei più temibili battaglioni delle milizie della DNR, il SOMALI. L’esito è stato disastroso per gli attaccanti.
https://t.me/rybar/38712

ARTEMOVSK

Infine, si stringe il cerchio intorno ad Artemovsk, specialmente dopo la liberazione di NIKOLAEVKA-2, paese a ovest di KODEMA e sulla strada che da sud porta a una città sempre più sotto assedio.
https://t.me/boris_rozhin/63755

Situazione invariata sugli altri fronti. Ma potrebbe essere la quiete prima di una nuova tempesta: ci saranno meno armi, ma la carne da cannone non manca mai, per il momento, nella misura ancora di diverse centinaia di migliaia di unità.
https://t.me/boris_rozhin/63752

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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13/09 ore 13:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN RESISTE E RESPINGE GLI ATTACCHI

E oltre alle guarnigioni di stanza che hanno difeso eroicamente la città, ora stanno arrivando rinforzi dalle retrovie. Anche qui, seguiremo gli sviluppi.
https://t.me/vysokygovorit/9384

Situazione invariata sugli altri fronti, nella regione di ZAPOROZH’E si notano movimenti di truppe che potrebbero sfociare in un attacco su uno o più fronti, oppure nulla.
https://t.me/sashakots/35587

Sicuramente, la situazione sulle linee di fronti, in questo momento è stata stabilizzata. Sono in aumento gli attacchi a caserme e punti di dislocamento e concentramento truppe nelle retrovie ucraine, con perdite anche rilevanti (ottocento soldati solo tra il bollettino di ieri e di oggi, oltre a un contatore di armamenti distrutti che continua a salire).
https://t.me/rybar/38702

Ma non è questo il punto. Ormai la guerra la conducono altri, e questi “altri” ora mettono in campo uomini, armi e competenze qualitativamente superiori rispetto a quelle di chi resterà a fare carne da cannone con in dotazione un equipaggiamento base obsoleto e “fino a esaurimento scorte”. Torniamo quindi a quanto ci dicevamo ieri, allo

SPARTIACQUE

Aumentano le voci che chiedono un CAMBIO DI PASSO in virtù delle MUTATE CONDIZIONI del conflitto. Cambio di passo non perché quello di prima fosse sbagliato, ma perché è stata innestata dalla NATO una nuova marcia: quello che, per esempio, non ha ancora capito Paul Craig Roberts:
https://thealtworld.com/paul_craig_roberts/is-putins-goody-two-shoes-behavior-with-his-limited-operation-blowing-up-in-his-face
La sua analisi giunge a conclusioni estremamente affrettate e tipiche di una concezione eurocentrica del conflitto che, per esempio, non tiene conto di come si è svolto sino a fine agosto e dei risultati che ha portato nella popolazione ucraina, anche quella più passiva e nelle zone sotto il regime di KIEV: lungi dal fare martiri ed eroi, il comportamento sinora tenuto dall’esercito russo ha messo in evidenza CORRUZIONE, CONTRADDIZIONI INTERNE AL REGIME, IL SUO ASSERVIMENTO NATO, LA SUA IDEOLOGIA NAZIFASCISTA, UNA STRATEGIA DISSENNATA DI COSCRIZIONE FORZATA E DI SUICIDIO COLLETTIVO in una LOTTA ALL’ULTIMO UCRAINO. Queste cose, se non ci fosse stata QUESTA operazione speciale con QUESTE caratteristiche, non le avrebbe colte nessuno. Così non è oggi.

Ancora: è notizia di poco fa un attacco di ARTIGLIERIA PESANTE a LISICHANSK, che ha appena causato OTTO MORTI. Anziani, perlopiù, che andavano alla distribuzione dei viveri.
https://t.me/voenkorKotenok/40326
Questo è quanto, da otto anni a questa parte, fanno i fascisti. Questo è quanto, in sei mesi, i russi hanno voluto evitare a tutti i costi. E, A TUTTI I COSTI, CONTINUERANNO A EVITARE. La liberazione del Donbass non deve passare per l’umiliazione del popolo ucraino, ma per una presa di coscienza dello stesso su chi li sta governando da otto anni a questa parte. E se già ne è cosciente, ma non può fare nulla per cambiare le cose, NON DEVE ARRIVARE IN ALCUN MODO ALLA CONCLUSIONE CHE ANCHE “GLI ALTRI” NON SIANO DA MENO. Questa è la stella polare POLITICO-IDEOLOGICA che ha guidato l’AZIONE MILITARE sinora.

E CHE NON CAMBIERA’ anche se ora, tuttavia, le cose sono cambiate. Al regime di KIEV è subentrata, nella gestione diretta del conflitto, la NATO. Questa repubblica di salò è sempre più uno stato fantoccio. Aumentano quindi le voci che chiedono il cambio di passo, come scritto poc’anzi.

Il segretario del KPRF (kommunisticheskaja partija rossiskoj federacii) è una di queste voci. Oggi, prendendo la parola alla Duma, ha detto:
“A mio avviso, negli ultimi due mesi l’operazione speciale in Ucraina e Donbass si è trasformata in guerra. Una guerra che ci han dichiarato gli americani, l’Unione Europea e il resto della NATO. Hanno trascinato in Ucraina tutto il loro fango, tutte le armi e i mercenari, con l’intento di capovolgere la situazione in favore di nazifascisti e banderisti. Chiunque nel nostro Paese dotato di buon senso non può che essere d’accordo con questo.”
На мой взгляд, за последние два месяца спецоперация на Украине и Донбассе превратилась в войну. Эту войну объявили нам американцы, объединенная Европа и натовцы. Они притащили на Украину всю грязь, все оружие и наемников. Они пытаются переломить ситуацию в пользу фашистов, нацистов и бандеровцев. С таким развитием событий ни один нормальный человек в нашей стране согласиться не может.

“Tuttavia, ogni guerra ha bisogno di una risposta. Anzi tutto, c’è bisogno della massima mobilitazione di forze e risorse. C’è bisogno di coesione sociale e di una chiara, precisa definizione delle priorità principali”
Но любая война требует ответа. Прежде всего, требуется максимальная мобилизация сил и ресурсов. Требуется сплочение общества и четкое определение главных приоритетов.
https://kprf.ru/dep/gosduma/activities/213284.html

Zjuganov, 13 settembre. Non fosse successo quanto accaduto, non lo avremmo mai sentito dire queste parole. Siamo quindi in presenza di uno spartiacque. Se la linea della Storia ricadrà indietro, sul versante già noto di quanto potrebbe accadere senza che da parte russa cambi nulla, o scollinerà in avanti, lo sapremo ben presto.

PER I CINESI LO SCOLLINAMENTO C’E’ GIA’ STATO

Articolo nella lingua di albione a firma di WANG WEN, professore alla Renmin Daxue (人民大学 Università del Popolo) pubblicato sul GLOBAL TIMES e che segnalo
https://www.globaltimes.cn/page/202209/1275052.shtml

Un breve estratto. Si badi, Cina, Russia, Giappone, Corea, India, Indonesia… il linguaggio è lo stesso. Quello del Capitale. Nessuna Rivoluzione in corso. Ma proprio perché le DINAMICHE NEL BREVE, MEDIO, LUNGO TERMINE di questo MOTO-MODO capitalistico di produzione, oggi, SPOSTANO INESORABILMENTE IL CENTRO DI GRAVITA’ A ORIENTE, questo conflitto non sta altro che accelerandole NELLA STESSA, MEDESIMA, DIREZIONE, da parte di un attore determinante di tali dinamiche, ovvero la Federazione Russa:

“I prossimi vent’anni vedranno IL PIU’ GRANDE TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NELLA STORIA, DA ENTRAMBE LE SPONDE DELL’ATLANTICO ALL’ESTREMO ORIENTE, dove migliaia di finanziarie e multinazionali sono in costruzione”
The next two decades will see the largest transfer of wealth in history, from both sides of the Atlantic to the Far East, where thousands of wealth management and trust companies are being set up.

“L’ESTREMO ORIENTE STA DIVENTANDO IL CENTRO NODALE DI INNOVAZIONE DELLA RIVOLUZIONE DIGITALE. PECHINO, SHANGHAI, SHENZHEN, SEOUL, SINGAPORE E TOKYO sono fra le città a più alto contenuto tecnologico: fra sistemi di guida automatica, ambienti urbani IoT (Internet of Things), reti di sensori, pagamenti digitali, tecnologie a risparmio energetico, centrali di immagazzinamento energetico, videosorveglianza e telemedicina, sono i Paesi dell’Estremo Oriente a muoversi più velocemente di Europa, USA e altri Paesi.“
The Far East is becoming the innovation hub of the smart revolution. Beijing, Shanghai, Shenzhen, Seoul, Singapore and Tokyo are among the world's high-tech cities, and technologies such as driverless transport, urban IoT deployment, sensor networks, cashless payments, energy-saving technologies, energy storage batteries, urban surveillance, and telemedicine are innovating and spreading far faster in Far Eastern countries than in Europe, the US, and other countries.

[..]

“La RUSSIA è, per la precisione, il Paese che più sta ACCELERANDO IL SUO ORIENTAMENTO VERSO L’ESTREMO ORIENTE. DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LE SANZIONI OCCIDENTALI NON SOLO NON UCCIDERANNO LA RUSSIA, MA CREERANNO UNA NUOVA RUSSIA, CHE LASCERA’ PER SEMPRE LE SUE ILLUSIONI SULL’OCCIDENTE E, GRADUALMENTE, SI RADICHERA’ IN ESTREMO ORIENTE, TROVANDO UNA NUOVA COLLOCAZIONE E GODENDO DEI DIVIDENDI DATI DA TALE CRESCITA.”
Russia is precisely the most typical country that is accelerating its leaning toward the Far East. From this point of view, Western sanctions will not kill Russia, but will create a new Russia, which is giving up its illusions about the West and gradually embedding deeper into the East, finding a new self by enjoying the dividends of the rise of the East.

Questo da un punto di vista puramente capitalistico. Money. Cash. Bisinisse. E la minaccia armata è forse l’ultima risorsa rimasta a chi non vuole mollare l’osso. Ma, anche qui, il mondo sta cambiando… qualcuno ha un posto sulla prossima navetta per Marte…

“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA E' RIMASTA LA’…”

Un grazie a Jure per avermi fatto venire in mente uno dei miei gruppi preferiti. Questa canzone se la gioca a pari merito con Stalingrado-La fabbrica. E la voglio dedicare a TAT’JANA TOMILINA, la rettrice della Statale di Cherson che, ancora oggi, lotta fra la vita e la morte in RIANIMAZIONE per colpa di un vile attentato fascista, rivendicato e rimbalzato con boria sui canali telegram della propaganda ucraina. Anche a noi appendevano al collo il cartello “bandit”:
https://t.me/jurnko/3824

Questo il testo di un suo intervento recente:
“Sono andata a sbattere contro una realtà, fatta di persone che vogliono una vita migliore, vogliono un bello stipendio, ma nulla sono disposti a dare e nulla sono disposti a fare per qualcosa o qualcuno. Ma neanche tra loro stessi… Cosa ci è accaduto in questi otto anni, alla nostra popolazione? Non mi piace la parola “castrati”, ma imbambolati posso dirlo. E la gente si siede… aspetta… “Aspettiamo ancora un po’. Quando prenderanno Nikolaev, allora vi torneremo”: così pensano. Però ora han paura ad andarci! E che dire di quelli che sono rimasti a Cherson, e stanno rintanati nelle loro case per la paura che quelli che se ne sono andati, un giorno, ritornino e gli scarichino addosso tonnellate di letame. Quelli contro cui noi lottiamo ancora oggi, quelli che ci insultano, che ci chiamano collaborazionisti, che spiegano che siamo disgustosi perché lavoriamo per il nemico. Ma noi lavoriamo per la nostra città. Fa niente, niente di terribile, col tempo andrà tutto bene!”
«Я столкнулась с тем, что человек хочет хорошей жизни, хочет хорошей заработной платы, но, тем не менее, человек не хочет что-то отдать, сделать ради чего-то. Или — со всеми этими... Восемь лет что происходило с населением? Не люблю слово «окастрюленные», но — это оболваненные. И люди сидят, ждут: «Давайте немножко подождем. Вот, Николаев возьмут, тогда мы вернемся», рассуждают они. То есть, сейчас боятся люди идти. Те, кто остались в Херсоне, боятся того, что те, кто уехали, всю эту грязь выливают на них. Мы сталкиваемся сейчас с тем, что людей оскорбляют, называют коллаборантами, объясняют, что мы все такие отвратительные, что мы работаем на врага. А мы работаем на город. Тем не менее, ничего страшного, со временем у нас все будет!»
https://antifashist.com/item/ukrainskie-terroristy-popytalis-vzorvat-rektora-hersonskogo-universiteta.html

Cerca di farcela, Tat’jana! “La tua cattedra è rimasta là”! E ti aspetta!

Aggiornamenti a seguire.

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13/09 ore 08:00 aggiornamento

“- HEY BOYS, WHERE THE FUCK ARE WE?”

https://t.me/stranaua/63464

" - IZJUUUM", urlano in coro i degni compari di questo mercenario statunitense. Questo video, pubblicato su questo che è uno tra i canali telegram ucraini più letti e quindi girato in mezza Russia, mostra la boria di mercenari a stelle e strisce nella città occupata di Izjum. “VOLETE VEDERE UN PO’ DI MERDA SOVIETICA?” Prosegue il protagonista di questo video illuminante. Quindi mostra il cartello (colorato di giallo e blu) con il nome della città. Si, l’usanza era quella di fare i cartelli d’ingresso tridimensionali, riprendendo temi della città o comunque sbizzarrendosi in creatività. Usanza rimasta anche in Ucraina dipingendo il tutto di gialloblu. Quella “merda sovietica” che gli americani non hanno.

I mercenari in Ucraina ci sono dal 2014. Lo abbiamo già visto ieri. La differenza è che ora sono al soldo della NATO, mentre prima erano i gruppi paramilitari degli oligarchi, al pari di Ajdar o Azov, riconducibili anch’essi nella fase iniziale ai loro finanziamenti.

Considerando COME MINIMO oltre MILLE soldati morti in due giorni
- nelle battaglie suicide impostegli (con fucilazione sul posto qualora ci sia il rifiuto di combattere, come accaduto a questo soldato ucraino gambizzato dai gruppi paramilitari di Ajdar al rifiuto di procedere https://t.me/boris_rozhin/63692 e curato dal “nemico” russo)
- in attacchi a caserme e a centri di raccolta e addestramento (come riportano i bollettini di fine mattinata, già metà di questi morti sono imputabili a questa causa),
La forza d’attacco necessaria a compiere quanto fatto settimana scorsa non poteva più provenire dalle forze armate ucraine. Visti inoltre
- la totale inutilità degli “aiuti” forniti, aiuti che sostanzialmente non sono in grado di impiegare non sapendo neppure leggere le istruzioni,
- i tempi lunghi della formazione di soldati locali ai nuovi standard
- le continue perdite di uomini fra diserzioni e fughe all’estero, e di mezzi nei mille rivoli del mercato nero,
- la situazione che continuava a peggiorare,
la GESTIONE E’ DIVENTATA DIRETTA. Attraverso quel sistema piramidale di cui abbiamo già parlato.

Essendo ora la NATO a combattere direttamente, e non più per procura, CON UOMINI E NON PIU’ SOLTANTO MEZZI PROPRI, con il solo vincolo di non potere, sfacciatamente, violare lo spazio aereo coi suoi mezzi, ma potendo fare tutto il resto, ai russi si impone la scelta di restare così, e lasciare che pezzo pezzo la situazione torni ai blocchi di partenza e sfondi infine in Russia con conseguente fine dello Stato russo, perché è questo a cui si tende, una Weimar ben peggiore a quella cui fu sottoposta la Germania, oppure smettere di “combattere con una mano sola”. Non c’è più l’Ucraina più AIUTINI e SGAMBETTI vari, non ci sono più i COGLIONCELLI stranieri che vengono a giocare alla guerra in Ucraina e poi si filmano su gopro (https://www.youtube.com/watch?v=5_HupFPE3io) ma la NATO.

MAI COME OGGI, l’immagine di qualche settimana fa di un Boris Johnson che, uscito dalla macchina che lo portava davanti a Zelenskij, con la stessa mano prima si pulisce il culo e poi la stringe al suddito, che la accetta supinamente e col sorriso a trentasei denti, è esemplificativa dello stato attuale delle operazioni.
https://t.me/WarDonbass/77165

IL TERRORE CORRE SUI “FEJK”

Tre di fila solo ieri. Il primo, già detto, della viceministro che annuncia la punizione esemplare di insegnanti di russo… peccato che
1. non ce n’era neanche uno rimasto
2. lo stesso codice da lei invocato non parla degli insegnanti
Ma tant’è, il terrore corre sui “feik”.
https://t.me/swodki/161628

Stesso discorso per un altro. Izjum where the fuck we are. Il sindaco parla di 80% di infrastrutture distrutte e migliaia di civili morti durante l’occupazione russa.
https://t.me/sashakots/35578
E qui il terrore non corre solo sui fejk, perché LI STANNO FACENDO ORA i morti da buttare in strada, come ben sappiamo in una città che è stata lasciata e quindi occupata, non liberata casa per casa. Bene, prepariamoci a Bucha due, la vendetta.

Infine il terzo, riguardante voci continuamente da smentire su avanzate farlocche (come questa a Mar’inka https://t.me/rusich_army/5117) o evacuazioni in massa di civili (per esempio, dalla città russa di Belgorod https://t.me/rusich_army/5118). Qui, invece, il terrore corre ancora sui fejk. Massimizzare il terrore, spargerlo tra i lettori di telefonini come e peggio della peste.

Aggiornamenti a seguire.

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12/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La giornata di oggi è trascorsa tanto tranquilla lungo le linee di confine appena create, quanto agitata più a sud, lungo il fiume Severskij Donec DA SLAVJANSK A SEVERSK.

Il collettivo di RYBAR dedica all’area ben due carte, che si sovrappongono in parte fra loro ma che aiutano a capire di cosa stiamo parlando.

OVEST dell’area (sopra SLAVJANSK)
https://i.ibb.co/4MGT0NK/12-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/YyNq5Ln/12-09-it.jpg

Qui è evidente che l’obbiettivo è KRASNYJ LIMAN, insieme a paesi limitrofi come JAMPOL’.
E qui, finora, nonostante gli attraversamenti continui, i ponti mobili piazzati, eccetera, la difesa tiene.

Il primo paese a ovest, proprio sul fiume, SVJATOGORSK, in questo momento è terra di nessuno. Chi ci va, è preso di mira da chi è piazzato sulle alture circostanti.
https://t.me/RVvoenkor/25830

EST dell’AREA (intorno SEVERSK)
https://i.ibb.co/cwW5fP7/12-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/12DJC9L/12-09-it.jpg

Qui possiamo notare come gli “istruttori” NATO, polacchi e britannici essenzialmente, insieme a mercenari di Blackwater e alla manovalanza recuperata nell’ultima campagna di coscrizione nell’ovest del Paese, stiano tentando di forzare a nord per poi puntare a Lisichansk. Vedremo gli sviluppi.

A proposito di BLACKWATER, ho recuperato un lavoro molto interessante datato 16/05/2014 che documentava l’attività di questo gruppo mercenario contro il popolo del Donbass.
https://www.nakanune.ru/articles/19012/

Il committente, in tal caso, era l’oligarca Kolomojskij. E altri ceffi di tale risma. Ogni oligarca manteneva i suoi gruppi paramilitari. Oggi le cose sono diverse. La NATO comanda e dirige la propria guerra contro la Russia, assegnando da un lato ruoli di manovalanza e carne da cannone al governo fantoccio locale e, dall’altro, ruoli chiave ai gruppi mercenari di Blackwater e Academi, in grado di capire ordini più complessi e procedure NATO e metterli in esecuzione.
https://www.kp.ru/daily/27443/4646657/?from=tg

Restiamo un attimo su questo argomento e diamo un ultimo sguardo alla seconda carta: l’offensiva a SUD da parte russa si sta concentrando intorno ad ARTEMOVSK. Nella divisione dei compiti orchestrata dai generali NATO, la difesa di tale avamposto spetta alle forze ucraine.

Al contrario, più a nord, quelle frecce azzurre che partono da SEVERSK all’attacco su varie direzioni, sono il frutto di questa COMBINAZIONE PIRAMIDALE. Lo ripetiamo, si tratta di uno schema che è forse il MUTAMENTO più significativo all’interno di questo conflitto e che cambia, di fatto, IL SENSO DELL’INTERA OPERAZIONE MILITARE SPECIALE: infatti, se al vertice ci sono i padroni NATO, che portano armi e le usano secondo le loro coordinate e priorità, al centro manodopera qualificata fatta da mercenari e unità delle forze speciali sotto copertura, mentre alla base la necessaria carne da cannone fornita dai locali, allora lo scopo non potrà più essere la “demilitarizzazione e denazificazione” soltanto, ma la guerra DIRETTA alla NATO. Questo è il salto che l’Occidente sta portando la Russia a DOVER COMPIERE. Non più “aiuti”, non più informazioni sottobanco, non più armi non dichiarate, ma gestione diretta del conflitto, pianificazione di obbiettivi e della struttura, tempi e modi di impiego delle risorse fornite.

Torniamo alla tattica attuale delle truppe NATO operanti su territorio ucraino. Unità veloci, in grado di attaccare i nemico su più punti, sondano il terreno. Dove è favorevole, parte l’offensiva. Oggi sono stati sventati un attacco a UGLEDAR e uno all’AEROPORTO DI DONECK,
https://t.me/boris_rozhin/63676
Ma anche un attacco nel fronte SUD, a DAVYDOV BROD.
https://t.me/RVvoenkor/25825

“Perdite necessarie” per capire dove valga la pena insistere e dove no. Oppure, più semplicemente, per distrarre da altri fronti riserve russe minacciando attacchi che si riveleranno poi fasulli. Vedremo gli sviluppi.

TERRORE

Due notizie collegate fra loro. La prima: la vice premier ucraina VERESCHUK, se trova in giro un insegnante di lingua russa o, peggio, con passaporto russo, gli darà dagli otto ai dodici anni di galera.
https://t.me/swodki/161544
Terrore esibito, come i sequestri di persona e le uccisioni nei territori “liberati”, conseguenza di contestuali delazioni e regolamenti di conti. Terrore amplificato dai social, terrore celebrato dai capi politici. Terrore… nel caso degli insegnanti di lingua russa, contro nessuno: sono evacuati tutti prima che l’ultimo soldato russo chiudesse la porta.
https://t.me/readovkanews/41631
Allora perché? Perché diffondere minacce gratuite? Informazioni false che si stanno stanando insegnanti casa per casa (e false solo perché non li si trovano…)? Perché il terrore, anzitutto, è psicologico. Come ben sanno in America Latina.

Di fronte a un terrore fondato su notizie false, quello che segue però è un terrore vero. Un terrorismo di stato. L’ennesimo. A farne le spese, oggi, la rettrice dell’Università Statale di CHERSON, Tat’jana TOMILINA. L’attentato è costato la vita a un uomo, mentre lei a momento è in rianimazione.
https://t.me/rybar/38678

Il filo rosso che lega questi due avvenimenti è l’attacco dei fascisti di Kiev ai docenti. Gente che paga con la vita la dedizione a una causa, alla missione di cui si sentono e di cui sono stati investiti. Gente scomoda e che deve morire. Dal 2014, con il silenzio-assenso dell’Occidente.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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12/09 ore 16:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN RESISTE

"Liman la rossa" (krasnyj = rosso) a ora ha respinto uno dopo l'altro gli attacchi nemici e la situazione è sotto controllo. Questo un video dalla città di un corrispondente della DNR: "obstanovka stabil'na", la situazione è stabile.
https://t.me/boris_rozhin/63596

Ora ci provano con JAMPOL', paese poco più a lato, con un ponte mobile sul Severskij Donec. Al momento però tutti i tentativi sono andati a vuoto.
https://t.me/epoddubny/12264

Resto delle linee di fronte senza notizie rilevanti, per il momento. E' anche questo un segno di STABILIZZAZIONE: hanno svolto un ruolo determinante in questo senso sia le perdite inflitte, anche oggi, sia i black-out continui (in questo momento a Charkov è tutto fermo, questo è il grafico della rete internet, i due crolli verticali sono stati uno ieri e uno adesso)
https://t.me/boris_rozhin/63616

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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12/09 ore 08:00 aggiornamento

NATO CONTRO KRASNYJ LIMAN: NON PASSA

Dalle due di notte, una nutrita schiera di “istruttori” NATO (inglesi e polacchi)
https://t.me/wargonzo/8231
armati di roba NATOvska (in particolare SWITCHBLADE e WARMATE)
https://t.me/wargonzo/8232
sta comandando l’assalto a KRASNYJ LIMAN, sopra Slavjansk. Gli inglesi comandano i lanciarazzi multipli, i polacchi i mortai M777, le ff.aa. ucraine ci mettono la carne da cannone “boots on the ground”, come amano dire i loro padroni.

La fanteria alleata (reparto “Kuban” più riservisti della LNR), grazie ad azioni ben coordinate e alla copertura dell’artiglieria pesante, tengono infliggendo alla NATO e alla sua manovalanza sul posto pesanti perdite.
https://t.me/wargonzo/8233

SITUAZIONE ENERGIA ELETTRICA

Qualcosa si è ripristinato già stanotte, come la corrente nelle regioni di Poltava, di Sumy e di Dnepropetrovsk. Qualcosa invece non si ripristinerà più, come la centrale termoelettrica TEC-5 a Charkov.
https://t.me/rusich_army/5098
Considerando che l’Ucraina, e non da ieri, pone il conflitto sul piano dell’annientamento dei Russi, così come comandato da Washington (e accettato supinamente da una Bruxelles sempre più simile a quei cagnolini di plastica da cruscotto), ieri notte per la prima volta è arrivato, alle orecchie di chi voleva intendere, il messaggio che il “regime change” aiutato con qualche “spintarella”, qualche bombardamento di centrale, qualche traliccio che salta e manda in black-out regioni intere, lo san fare anche a Mosca. E se in tutti questi 200 giorni non l’han fatto, non era certo perché NON POTEVANO farlo.

Ma dopo un mese che una centrale atomica era bombardata, che 26 centrali minori, trasformatori, e un’intera rete di distribuzione era stata presa di mira e smantellata, senza che la “comunità internazionale”, ovvero una ONU ostaggio dei suoi azionisti di maggioranza, battesse ciglio, ieri qualcuno ha deciso che era venuto il momento che “anche gli ucraini si sparassero da soli”. E così è stato. Da ieri gli ucraini hanno iniziato a sparare anche loro sulle centrali elettriche che controllano.

IL FIUME OSKOL COME SPARTIACQUE TEMPORALE, PRIMA CHE SPAZIALE

In altre parole, “nulla sarà più come prima”. E non (solo) perché ora anche i russi potranno applicare specularmente misure natovskie che fino a oggi non avevano mai messo in pratica.

Quanto accaduto ieri ha lasciato l’amaro in bocca al regime di KIEV non tanto perché son saltate delle centrali, ma perché hanno capito il messaggio che sta dietro a tale attacco. Quella striscia di terra che da ieri segna il nuovo confine (Confine russo-ucraino più fiume Oskol) è uno spartiacque temporale.

D’ora in avanti, su quel lembo di terra E NON SOLO, ed è questo ciò che preoccupa maggiormente il regime, I RUOLI SI SONO INVERTITI.

MILITARMENTE: ora a fare gli incursori, a promuovere azioni di disturbo, a infliggere danni e perdite ai soldati di stanza su quei tremila kmq, a praticare il mordi e fuggi, saranno i russi. PER TUTTO L’INVERNO. E questo non è mai capitato SINORA, a ben vedere. I partigiani nelle zone controllate dal regime di KIEV sono sempre stati al coperto: a NIKOLAEV, a ODESSA, nel DONBASS sotto la loro occupazione.

POLITICAMENTE: Ora c’è un lembo di terra che “ANCORA NON E’ RUSSO MA CHE ORMAI HA CESSATO DI ESSERE UCRAINO” (участок еще не стал российским, но уже перестал быть украинским https://t.me/vysokygovorit/9374), come nota acutamente un corrispondente di guerra sul campo.
Noi italiani dovremmo saperne qualcosa, di questi meccanismi: 1848-1861. Milano, Brescia, Venezia ancora non erano italiane, ma dopo il quarantotto avevano smesso di essere austriache.

Questo sinora non era mai accaduto. Può piacere o no, ma territori che per sei mesi avevano attivato meccanismi di integrazione che avevano incontrato, dopo otto anni di fascismo post-Maidan, il favore delle popolazioni locali, oggi si vedono di nuovo occupati da chi si volevano lasciare alle spalle. Una parte se ne è andata coi russi, una parte è rimasta.

E chi resta come la pensa? Ora sono gli ucraini a dover pensare alle “quinte colonne”, a chi nasconde i partigiani nei fienili, a chi manda col cellulare la posizione di arsenali e nascondigli. E questo potrebbe fungere da volano anche altrove. Mentre noi in Europa continuiamo a suicidarci, accettando supinamente i prezzi fatti dagli speculatori della Borsa di Amsterdam, le nostre ditte che chiudono, la “green economy” che tra un po’ sarà “verde” solo nel senso che andremo a biomassa... altri cambiamenti che nessuno un anno fa si sarebbe sognato potessero accadere.

Ecco allora che QUANTO ACCADUTO in questi giorni implica un RIBALTAMENTO DI RUOLI che NON E’ UNA SEMPLICE SIMMETRIA, ma UN SALTO IN AVANTI DAL PUNTO DI VISTA DELL’ACCELERAZIONE DI MOVIMENTI A ESSO COLLEGATI. Nel Donbass, nel territorio controllato dal regime di KIEV, in Europa, nel mondo. Ancor più di quanto successo sinora. Come, dove e quando, ho idea che lo vedremo presto.

Aggiornamenti a seguire.

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11/09 ore 22:00 aggiornamento

“L’ULTIMO CHE ESCE SPENGA LA LUCE…”

Sono le 22 e il cinegiornale luce per eccellenza non ci è ancora arrivato, a capire questo titolo... E’ troppo intento a dare notizia del ritiro delle truppe russe da una parte rilevante della regione di Charkov: ci arriva peraltro con un lancio di agenzia alle 21:00, praticamente nel momento in cui le prime truppe ucraine, a cui tanta grazia non pare probabilmente ancora vera (e fan bene a pensare dove stia l’inganno…), giungevano al valico di frontiera con la Russia.

Partiamo quindi dallo “scoop” dell’ANSA annunciato parecchie ore dopo il completamento dell’intera operazione:

Infatti, questa era la situazione alle 13:00, quando questo spostamento epocale era già a metà dell’opera
https://i.ibb.co/Hn3L98b/11-09-RUS.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/GHTJzyy/10-09-IT-1.jpg

e questo invece il completamento dell’operazione alle 17:30
https://i.ibb.co/nQtjjv4/11-09-RUS-UPD.jpg
sempre con legenda in italiano
https://i.ibb.co/0ZbvHf0/11-09-IT-UPD.jpg

Artiglieria pesante e aviazione hanno fatto il resto, infliggendo ulteriori perdite a chi è avanzato troppo veloce (tutti i segnali, se si nota, di attacchi registrati sul territorio, sono ROSSI e non BLU).

MA TALE MOVIMENTO NON SI SAREBBE MAI POTUTO ATTUARE SE SI FOSSE SVOLTO NELLA GIORNATA DI OGGI. IN REALTA’, ESSO ERA IN ATTO GIA’ DA IERI NOTTE (filmato qui sotto)
https://t.me/rybar/38598

Insieme alle truppe, C’E STATA UN’EVACUAZIONE DI MASSA DI CIVILI: una colonna enorme di popolazione che, temendo le ritorsioni e le uccisioni da parte ucraina che stanno accadendo ora a IZJUM (ma di queste “bucha” nessuno parla…) stava DAVANTI. A SEGUIRE, a coprirli, le truppe russe. Il veicolo in fiamme che si vede è stato un tentativo, a opera di un gruppo di incursori ucraini, di attaccare proprio quella colonna di civili. Tentativo a cui i militari hanno risposto prontamente disperdendoli.

Così facendo, della regione di Charkov ai russi resta tutto quanto a est di quella linea verticale sulla mappa rapprensentata dal fiume OSKOL.

Con questo ultimo movimento, si compie l’adattamento delle truppe russe alle nuove condizioni di conflitto, dove la NATO è entrata pesantemente con migliaia di mercenari e nuovi armamenti, lasciando alle ff.aa. ucraine quel ruolo di manovalanza che, negli ultimi giorni, è costato loro migliaia di morti.

Che continuano ad aumentare: nella sola giornata di ieri, 450 morti nella regione di Charkov, divenuta immenso poligono di tiro, e 100 fra quelli mandati al massacro ancora nella linea di fronte SUD, all’altezza Nikolaev.

E la stima delle perdite complessive raddoppia:
“Nel complesso, solo in queste due aree [Charkov e Cherson-Nikolaev, N.d.T.] dal 6 al 10 settembre le perdite del regime di Kiev sono state OLTRE 4.000 MORTI E OLTRE 8.000 FERITI”
В общей сложности только на данных двух направлениях с 6-го по 10-е сентября потери киевского режима составили свыше четырех тысяч убитыми и более восемь тысяч ранеными.
https://t.me/mod_russia/19754

Nel frattempo, nel corso della giornata il regime di KIEV usciva con proclami a dir poco ROBOANTI: “Le ff.aa. ucraine si fermeranno solo quando finiranno i nostri interessi.” ("ЗСУ зупиниться там, де будуть закінчуватися наші інтереси. "), diceva oggi Danilov in un’intervista all’organo stampa dei suoi padroni, ovvero alla Voice of America. Interessi che non finiranno con il confine russo-ucraino, ma che andranno avanti, fino ai confini del 1991 e oltre! Perché se non ci fossero stati loro, “i carri armati russi ora sarebbero già a Varsavia, Praga e Berlino ( російські танки були би вже у Варшаві, Празі та Берліні).” Perché “LA RUSSIA INTERA VA FATTA A PEZZI” (Все це розлетиться).
https://ukrainian.voanews.com/a/danilov_interview/6737702.html
Basta poco per far uscire allo scoperto il fascista che c’è in loro… com’era, “si accende la boria delle camicie nere”…

Per inciso, boria per boria, qualche imbecille graduato ha pensato bene di dare l’ordine, a UGLEDAR, di togliere i campi minati piazzati dalle stesse ff.aa. ucraine per consentirne l’offensiva.
https://t.me/boris_rozhin/63412
Senza pensare che, in caso contrario, anche questo sarà un regalo fatto ai russi, che si troveranno i campi sminati. Torniamo però alle illuminanti parole di Danilov.

Parole a cui oggi Lavrov, dopo aver denunciato che questo è il piano che i suoi padroni, USA, GB e UE hanno da sempre, ha laconicamente commentato: “Se questa è la loro scelta, sappiamo come comportarci per raggiungere gli obbiettivi prefissati” (Если это их выбор, то мы знаем, как нам достигать целей).
https://www.gazeta.ru/politics/2022/09/11/15435751.shtml?updated

Vista sotto quest’ottica, di fatto, l’evacuazione di massa dei civili ha ulteriormente lasciato le mani libere alle ff.aa. russe.

E proprio oggi, alle 20:00, neanche tre ore dopo che l’ultimo soldato russo era uscito chiudendo la porta, è partito un attacco inedito, in duecento giorni di conflitto:

Missili sono piovuti dal Mar Nero e dal Mar Caspio sulle più grandi CENTRALI TERMOELETTRICHE della zona. Fra gli obbiettivi che si sa per certo essere stati colpiti:
- La Centrale Termo-Elettrica (d’ora in avanti TEC) nr 5 e quella di Zmiev nella regione di CHARKOV,
- La TEC nr 3 a Pavlograd e la TEC di Zelenodol’sk (https://t.me/boris_rozhin/63518), nella regione di DNEPROPETROVSK
- La TEC di Kremenchug, nella regione di POLTAVA.
https://t.me/rybar/38622

Un attacco che ha fatto COLLASSARE L’INTERA RETE ELETTRICA delle regioni di CHARKOV, SUMY, DNEPROPETROVSK, ZAPOROZH’E, ODESSA, DONBASS controllato dalle ff.aa. ucraine, regione di KIEV e la capitale stessa (per il 60% https://t.me/rusich_army/5095 ).

Le due CENTRALI NUCLEARI rimaste in mano agli UCRAINI, immediatamente, hanno seguito il destino di quella di ZAPOROZH’E, spenta da ieri, e si sono anch’esse spente.
https://t.me/boris_rozhin/63487
et
https://t.me/rusich_army/5093
I treni si sono fermati
https://t.me/SergeyKolyasnikov/42136
Internet di conseguenza (questo il crollo del traffico di rete nella sola Charkov)
https://t.me/WarDonbass/78871

Quel che è peggio, è che i sistemi di teleguida che governano i missili supertecnologici HIMARS ciucciano tanto, di corrente. I militari hanno sempre i sistemi ausiliari di alimentazione… ma ora che rimettono in sesto il tutto e ripristinano, i loro piani di “reconquista” ne risentono.
https://t.me/svarschiki/6746

Di fatto, se avessero voluto spegnere la luce in Ucraina, i russi sarebbero potuti andare avanti: trasformatori da 750/330 kw, anzi tutto, al centro e nell’ovest del Paese, oltre che lungo le centrali del Dnepr. Ma non era spegnere la luce in Ucraina, l’obbiettivo di questo attacco. Era far tornare coi piedi per terra qualche idiota al potere che oggi, ringalluzzito davanti ai suoi padroni, si è lasciato andare a qualche parola di troppo.
https://t.me/rybar/38622
Lui l’ha capita, visto che per leggersi gli ultimi messaggini della buona notte, a lume di candela, ha dovuto attaccare al generatore uno Starlink “preso in prestito” dai regalini di Musk. Il cinegiornale luce nostrano, appena controllato, ancora no...

Aggiornamenti a seguire domattina.

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10/09 ore 23:00 aggiornamento

I RUSSI LASCIANO IZJUM

Alle 16:10 arriva il comunicato ufficiale del Ministero della difesa russo:

Al fine di raggiungere gli obbiettivi dichiarati dall’operazione militare speciale per la liberazione del Donbass, è stato deciso di raggruppare i soldati russi che si trovano nelle regioni di BALAKLEJA e IZJUM per intensificare gli sforzi in direzione di DONECK.
Для достижения заявленных целей специальной военной операции по освобождению Донбасса принято решение перегруппировать российские войска, находящиеся в районах Балаклеи и Изюма для наращивания усилий на Донецком направлении.

A tale proposito negli ultimi tre giorni è stata condotta un’operazione per unire e trasportare in modo organizzato sul territorio della DNR i gruppi di soldati dislocati fino ad allora fra IZJUM e BALAKLEJA. Nel corso di questa operazione è stata intrapresa una serie di misure diversive e tese a nascondere le reali azioni in corso dei soldati.
◽️ С этой целью в течение трёх суток проведена операция по свертыванию и организованной переброске изюмско-балаклейской группировки войск на территорию Донецкой Народной Республики. В ходе этой операции проведён ряд отвлекающих и демонстрационных мероприятий с обозначением реальных действий войск.

Al fine di prevenire eventuali danni ai soldati russi, al nemico sono stati inflitti perdite ingenti grazie all’impiego di aviazione, blindati e artiglieria.
◽️ В целях недопущения ущерба российским войскам, по противнику наносилось мощное огневое поражение с применением авиации, ракетных войск и артиллерии.

In tre giorni le perdite fra i soldati ucraini e stranieri sono state oltre duemila, oltre a più di cento unità di blindati e artiglieria.
◽️ За трое суток уничтожено более двух тысяч украинских и иностранных боевиков, а также свыше ста единиц бронетехники и артиллерии.

Con questo comunicato si chiude, temporaneamente o no lo sapremo nel prossimo futuro, la presenza russa nell’area di IZJUM
(carta di RYBAR aggiornata)
https://i.ibb.co/hCKm3qQ/10-09-ru.jpg
con ripiegamento delle truppe russe a ovest lungo il fiume OSKOL, che diventa nuova linea di confine e di fronte.

Questa carta, con vista da NORD, conferma sostanzialmente la tenuta a NORD e l’arretramento a IZJUM
https://i.ibb.co/MB6WL6m/10-09-RUS-1.jpg

La decisione dello stato maggiore russo è sorta probabilmente in seguito alla valutazione di come le cose si stavano mettendo dopo lo sfondamento a BALAKLEJA. La linea sarebbe stato possibile tenerla a prezzo di perdite inaccettabili in questo momento, e coinvolgimento di forze che la RUSSIA, sempre in questo momento, non intende mettere in campo. In sei mesi l’unico decreto firmato circa l’aumento degli effettivi nell’operazione in Ucraina, riguarda 150.000 unità. Nessuna mobilitazione generale, nessuno stato di guerra. Questo, per ribadire ancora una volta in quali condizioni e con quali numeri stiano combattendo i russi.

Russi che salvano i propri uomini e mezzi, RIDUCENDO AL MINIMO LE PERDITE e trasferendoli in tre giorni in aree dove saranno indispensabili, visti gli attacchi nemici. Russi che non trasformano le città in “fortezze” a prescindere, da tenere a qualsiasi costo, ma che preferiscono lasciarle per portare lo scontro in campo aperto, dove possono concentrare al meglio gli attacchi della loro aviazione e la loro artiglieria.
https://t.me/swodki/160637

Giusta o sbagliata che si possa ritenere questa strategia, che implica una visione di fondo altrettanto coerente, questo è lo stato delle cose.
https://t.me/boris_rozhin/63318

In tali condizioni, L’area di IZJUM diventava indifendibile ed è così stata lasciata. I camion e gli elicotteri venivano a PRENDERE e TRASFERIRE SOLDATI, non a PORTARNE. Le forze recuperate serviranno a tenere l’area della LNR che si trova immediatamente a ovest, difesa dal fiume OSKOL e dal SEVERSKIJ DONEC, area anch’essa sotto attacco, in particolare nelle zone di LIMAN e JAMPOL’:
https://t.me/boris_rozhin/63319
Attacchi respinti con successo su entrambe le direttrici:
https://t.me/epoddubny/12225
et
https://t.me/epoddubny/12227

A NORD il fronte si arresta a KUPLJANSK. Si, a Kupliansk, checché ne dicano i cinegiornali luce questa è attualmente la situazione della città (cartina):
https://t.me/boris_rozhin/63313

La città, udite udite, è anch’essa attraversata dal fiume OSKOL. La parte a OVEST, ormai indifendibile, è stata progressivamente evacuata. La parte a EST, tiene. Oggi, il fiume OSKOL è diventato linea di fronte.

E a nord di KUPLJANSK? Le ff.aa. ucraine cercano di attaccare e sfruttare il momento, ma sinora non si hanno tracce concrete di ulteriori avanzamenti. Lo stesso RYBAR, autore di una cartina decisamente catastrofica nel primo pomeriggio di oggi, si è dovuto ricredere.

Si hanno invece cifre aggiornate delle perdite ucraine: le 2000 unità del Ministero della Difesa sono una stima di minima, mentre quelle di massima vedono questo numero raggiungere le 5000 unità.
https://t.me/swodki/160637 et
https://t.me/epoddubny/12229
Numeri comunque in aumento. E i conti si faranno alla fine, quando il popolo ucraino verrà a sapere, e prima o poi verrà a sapere, il prezzo che avrà dovuto pagare, fra morti in battaglia e morti ospedalizzati, in questa operazione che ha portato alla “liberazione” di 2000 kmq (40x50 km, provocando fra l’altro un afflusso di decine di migliaia di profughi verso la Russia che, a quanto pare, non gradiscono il ritorno dei nazifascisti).

Aggiornamenti a seguire DOMANI NOTTE.

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09/09 ore 23:00 aggiornamento

FRA KUPJANSK E IZJUM:


Carta aggiornata
https://t.me/rybar/38518
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/PxysdHj/09-09-it-1.jpg

Situazione radicalmente mutata da ieri notte. Quelle frecce rosse parlano già da sole, così come quella grossa sacca, dove un territorio intero è divenuto poligono di tiro. Ma andiamo con ordine.

Partiamo da nord. Le ff.aa. ucraine sono state fermate alle porte di KUPJANSK, hanno fatto appena in tempo a fare il loro selfie con la bandiera, e poi hanno dovuto fare – e di corsa – marcia indietro, attestandosi chilometri indietro. Intanto, con il loro mortai e lanciarazzi multipli bombardavano la città che, per oggi, è rimasta solo nei loro sogni. Questa foto serale mostra ampie colonne di fumo alzarsi da abitazioni colpite, come da tradizione sin dal 2014, alla cieca.
https://t.me/boris_rozhin/63146
Al momento, le truppe ucraine sono anche in possesso di artiglieria pesante in grado di colpire le seconde linee di questa nuova linea di fronte.

Tuttavia, colonne di veicoli militari e blindati continuano a raggiungere la città. E non è detto che inizino, ben presto, a sparare anche loro. Più di quanto già stanno facendo, specialmente verso il paese immediatamente a ovest, GRUSHEVKA, che è diventato luogo di concentramento uomini e mezzi per sferrare l’attacco.

Verso sud, quello che stamattina chiamavo lo “sbrego” non solo non si è allargato (ogni tentativo di affondo verso IZJUM è stato respinto grazie all’arrivo ingente di rinforzi), non solo le ff.aa. ucraine non sono riuscite a passare il fiume OSKOL a est e a sfondare, ma l’intera zona a ridosso del fiume, dove si era ammassata un’ingente quantità di uomini e mezzi per forzare la difesa proprio nel punto che ritenevano più debole, è ora oggetto di un intenso tiro incrociato che, di fatto, ha posto l’intera zona sotto accerchiamento operativo.

E LE PERDITE AUMENTANO. Qui siamo a KIEV, perché a CHARKOV gli ospedali hanno finito i posti letto.
https://t.me/WarDonbass/78683
Le lunghe code di ambulanze a sirene spiegate hanno raggiunto la capitale prima dei carri armati russi. Grazie a quel signore che sta seduto sullo scranno più alto, proprio in quella città. Chissà se stanotte, sentendo quel continuo, angosciante, suono, dormirà lo stesso sonni tranquilli.

Inoltre, sempre più incredibile, ma un’area fortificata a est di BALAKLEJA ancora resiste. Ed è quella striscia che non ci sta a diventare azzurra. Vedremo gli sviluppi.

Infine, confermata l’apertura di una nuova linea di fronte, questa volta DA SUD VERSO KRASNYJ LIMAN con l’evidente intenzione di attaccare IZJUM da sud.
https://t.me/boris_rozhin/63144
Proprio oggi, un attacco di blindati è stato fermato, infliggendo gravi perdite al nemico, proprio a BOGORODICHNOE, fra IZJUM e SLAVJANSK.
https://t.me/RVvoenkor/25491
Proveranno stanotte a passare il SEVERSKIJ DONEC. Sicuramente. E non sarà una notte tranquilla neppure questa.

FRONTE SUD

Continuano attacchi del tutto insensati ai luoghi della mattanza di settimana scorsa. LE PERDITE IN VITE UMANE, di cui non ne parlano né la NATO, né tantomeno i criminali dirigenti che li hanno mandati a morire, SUPERANO DA OGGI LE QUATTROMILA UNITA’.
https://t.me/rybar/38515
E stiamo parlando dei morti in battaglia, non di quelli deceduti negli ospedali o nel trasferimento agli stessi. Ma la tendenza è ancora questa: ammassare e mandare al massacro.

FRA SEVERSK E ARTEMOVSK

E veniamo quindi al fronte che dominava fino a fine agosto, dove gli avanzamenti avvenivano metro per metro, e ora invece chilometro per chilometro.

Carta aggiornata
https://t.me/rybar/38516
E con legenda in italiano
https://i.ibb.co/5vJXvRY/09-09-it.jpg

Dopo la liberazione di KODEMA sotto attacco è finita l’intera area a sud di ARTEMOVSK, che si sta restringendo sempre di più. In altre parole, se non saranno prese contromisure, la battaglia presto si sposterà ai confini della città che, lo ricordiamo, è già stata raggiunta a EST. Sarebbe quindi attaccata quantomeno da due direzioni. Qualcuno ha smesso di rifornire di uomini e mezzi un SETTORE CHIAVE, per trasferire tutto a nord, e giocare la carta di una controffensiva che, almeno oggi, si è inceppata. E qualcuno ne sta approfittando per avanzare.

Aggiornamenti a seguire DOMANI NOTTE.

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09/09 ore 18:10 aggiornamento

13:35

IZJUM - Arrivato anche un voenkor. Autoscatto davanti al cartello della città e conferma della situazione sotto controllo.
https://t.me/voenkors/202
La città non è circondata, gli attacchi da sud sono stati tutti respinti ben prima della città così come quelli da nord.
https://t.me/vysokygovorit/9340

14:03
KUPJANSK - Distrutta colonna di carri armati ucraini che si dirigeva da SHEVCHENKOVO verso la città.
https://t.me/wargonzo/8188

15:54
CARTA AGGIORNATA DI RYBAR DELLA SITUAZIONE SUL CAMPO FRA KUPJANSK E IZJUM
https://t.me/rybar/38499
E in caratteri latini
https://i.ibb.co/HghWd8G/09-09-en-1.jpg
L’invio massiccio di rinforzi comincia a farsi sentire e l’avanzata è ora rallentata, ora bloccata.

SI E’ FORMATA UNA CINTURA, UNA “U” ROVESCIATA A SX, FRA SHEVCHENKOVO, KUPJANSK, TUTTO IL FIUME OSKOP, IZJUM A SUD E, STRANO A DIRSI MA COSI’ SEMBREREBBE, ANCORA UNA SACCA DI RESISTENZA A BALAKLEJA.

RYBAR fa un’osservazione molto giusta: “la tattica ucraina di manovrare l’attacco in piccoli gruppi stile “ISIS” ha funzionato all’inizio, ora si ammassa artiglieria pesante e mezzi mobili dell’antiaerea” (Украинская тактика использования малых маневренных групп в стиле «Исламского государства» себя на первом этапе оправдала, сейчас подтягивается тяжёлая техника и мобильные средства ПВО).

Di fatto il grosso delle truppe ucraine, con mortai, carri armati, sistemi lanciarazzi multipli, sta arrivando in fretta e furia da CHARKOV per cercare di tenere la posizione.

SE SI STABILIZZA, SARA’ DIFFICILE CONTRATTACCARE. E POTRA’ A SUA VOLTA RIPARTIRE CON ULTERIORI AFFONDI.
SE NON SI STABILIZZA, SE E’ COLPITA CAMMIN FACENDO, SE ARRIVA DECIMATA, SE ARRIVA MA E’ COMUNQUE COLPITA, QUELLA “U” NON E’ SOSTENIBILE.

Inoltre, C’E SEMPRE IL RISCHIO DELLA SACCA. Se la “U” si chiude, chi è dentro, ci resta.

In questo momento, comunque la realtà è un’altra. KUPLJANSK è sotto attacco dell’artiglieria, che si trova a 7-8 km dalla città. IZJUM è messa meglio, ma minacciata da nord e da sud. Continuano ad arrivare rinforzi, via mare e via aerea. Si continua a combattere.
https://t.me/epoddubny/12214

16:53
Cominciano ad arrivare le prime immagini di prigionieri ucraini:
https://t.me/voenkorKotenok/40100
E non solo di prigionieri. Segno che le “piccole unità” modello ISIS sono sempre meno libere di scorrazzare di qua e di là, e l’artiglieria pesante per l’attività di controbatteria, e la contraerea, che dovrebbero giungere in appoggio, sono ancora lontane.

17:10
- FF.AA. ucraine ferme a pochi chilometri da KUPJANSK, ora sono loro sotto attacco e con gravi perdite.
- NOTIZIA CHE HA DELL’INCREDIBILE (ma che sta giungendo ormai da più parti, ROZHIN compreso): Pare che la parte orientale di BALAKLEJA sia ancora sotto il controllo delle FF.AA. RUSSE, che siano riuscite a trovare una configurazione tale da potersi difendere e resistere nella difesa, e non abbiano ancora mollato!
- L’INTERA AREA DI 1000 KMQ, come annunciano in pompa magna i cinegiornali luce, è ora sotto il fuoco nemico da tre lati, sia da parte dell’artiglieria pesante, che dell’aeronautica. In particolare, gli attacchi interessano i DINTORNI DI BALAKLEJA E KUPLJANSK.
- Due ufficiali ucraini, operanti all’interno di quei 1000 KMQ, sono stati fatti PRIGIONIERI dai parà russi. Non sono solo da una parte, i “diversanty”.
https://t.me/rusich_army/5039

17:24
Rozhin fa il punto della situazione e constata che, rispetto a ieri, oggi la situazione è SOSTANZIALMENTE DIFFERENTE. Si vede la tenuta sul campo, si vedono contrattacchi, per esempio, quello che ha portato a ricacciare indietro le ff.aa. ucraine da GOCHOROVATKA, sopra IZJUM, si vedono prigionieri e trofei di guerra conquistati al nemico. Le ff.aa. ucraine cominciano a fare i conti con le proprie perdite. La situazione resta critica, ma il morale è sostanzialmente diverso.
https://t.me/boris_rozhin/63121

18:10
ATTENZIONE: pare che migliaia di truppe ucraine (3.000-5.000) si stiano ammassando da sotto KRASNYJ LIMAN per aprire un altro fronte da sud.
https://t.me/wargonzo/8191

Aggiornamenti a seguire.

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09/09 ore 12:50 aggiornamento

FRA CHARKOV E IZJUM


08:30
KUPJANSK – a parte qualche gruppo di guastatori nell’area intorno individuati nel corso della notte e messi fuori combattimento (30 persone in tutto), nessun movimento ulteriore.
https://t.me/rusich_army/5019
SHEVCHENKOVO – continuano gli scontri
BALAKLEJA e dintorni – si parla di scontri, ma situazione non chiara
ULTERIORI RINFORZI IN ARRIVO DALL’OVEST UCRAINA
https://t.me/boris_rozhin/62980
ma anche dalla RUSSIA in tutta l’area di CHARKOV
https://t.me/rusich_army/5016
et
https://t.me/epoddubny/12209

La situazione sul campo era così fotografata in questa cartina:
https://t.me/yurasumy/4820

10:55
A causa dell’accerchiamento a est e del taglio delle comunicazioni a est con GRUSHEVKA, le forze alleate si ritirano da SHEVCHENKOVO, riposizionandosi poco sopra.
Un numero maggiore di truppe ha raggiunto la riva OVEST del fiume OSKOP, dove c’è una diga. La cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/GkCYt47/09-09-it-1.jpg
mostra, al momento, un consolidamento delle posizioni conseguite sinora, ma l’arrivo al RUBICONE pone di fronte le truppe ucraine al dunque. Allo HIC RHODUS, HIC SALTA di questa operazione offensiva. Andare dall’altra parte, ci informa RYBAR, si può. E poi? Man mano che il fronte si allarga, novemila uomini non son più sufficienti. E nemmeno i riservisti richiamati dall’ovest, visto che comunque l’azione, per come è stata condotta sinora, non prevede limitazioni per quanto riguarda la vita dei propri uomini. Al contrario gli uomini, anche se buttati nella mischia in gran quantità, alla propria vita ci tengono. E man mano che avanzano l’“attrito” aumenta. E le perdite anche. Mentre sulla linea di fronte continuano ad affluire uomini e mezzi dalla Russia.

12:40
Infatti, sia verso IZJUM che verso KUPLJANSK continuano ad arrivare rinforzi. Per il trasporto di soldati si impiegano sia mezzi di terra, che elicotteri MI-26 (in grado ciascuno di trasportare 82 paracadutisti e relativo equipaggiamento https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9C%D0%B8-26).
https://t.me/epoddubny/12211

La situazione di stallo delle ultime 12 ore si spiega anche con questo. Lo “sbrego” c’è, ed è preoccupante, dal punto di vista delle forze armate russe che conducono la difesa. Ma per bloccare IZJUM, per esempio occorre attaccarla anche da sud, e tagliare le comunicazioni a EST con la LNR. Cosa che richiederebbe ulteriori migliaia di uomini.


FRONTE SUD

12:00
Invece, è notizia di pochi minuti fa che sopra CHERSON, sulla parte di fronte considerata a suo tempo “promettente”,
https://i.ibb.co/YpBbHCp/09-09-ru-1.jpg
hanno appena fatto attraversare il fiume a QUATTRO COMPAGNIE!
https://t.me/rybar/38470
Altra carne da cannone. Sacrificata probabilmente per tenere impegnate truppe a sud senza che siano dirottate a Charkov, Izjum e dintorni. Però se fai quella mossa rinunci a mandare le stesse risorse dove servirebbero adesso. Ce n’è tanta, di carne da cannone fra le file ucraine. Seicentomila uomini a inizio conflitto di cui ne restano ancora, realisticamente, circa due terzi. Ma così si accelera la loro distruzione. A partire da quattro compagnie chiamate ad allargare una testa di ponte senza alcuna copertura d’artiglieria in piena steppa. Vedremo anche qui gli sviluppi.

PS è qui, ad Andreevka, che il nostro reporter era diretto, provenendo dall’area controllata dalle forze ucraine e da esse scortato. Fino a essere abbandonato in un campo da loro, a suo tempo, minato.

Aggiornamenti a seguire.

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09/09 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Buongiorno a tutti, notte per niente spokòina (tranquilla) ma nessun cambiamento sulla linea di fronte.

LO “SBREGO”

Il che ci permette di dare per buona e riportare la cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/WWz69d1/08-09-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/HB1vdyv/08-09-en-1.jpg

La zona gialla è zona di scontri. La sua ampiezza è data dal fatto che, dopo aver sfondato a VOLCHOV JAR, le truppe ucraine si sono mosse molto velocemente verso EST, di paese in paese e, man mano che si spostavano, come normale che fosse “perdevano pezzi” e si disperdevano.
Fino a puntare, a piccoli gruppi, al fiume OSKOP e tagliare così le comunicazioni fra KUPJANSK e IZJUM.
https://t.me/rybar/38448

Questa cartina ci permette di fare un’ulteriore analisi e confronto:

A differenza della steppa aperta della disastrosa, prima offensiva, qui il territorio è completamente diverso, ricco di anse, boschi, terrapieni naturali, centri abitati. In altre parole, questa offensiva a tappe forzate, imposta alle truppe ucraine da chi l’ha architettata esattamente nei termini “Resiste? Molla e passa oltre. Cede? Prendi e comunque passa sempre oltre, basta che FAI VELOCE”, è stata resa possibile perché era il territorio stesso a consentirlo.

Lo ricordiamo: quindicimila persone due settimane fa, novemila (più integrazioni da ovest) questa settimana. Risultati completamente diversi.

Inoltre, se nel FRONTE SUD i centri nevralgici erano “COPERTI” da un CENTINAIO DI KM di steppa, QUI è TUTTO A RIDOSSO. Sforzarsi per creare un corridoio, una testa di ponte, ripartire e raggiungere l’obbiettivo prefissato, ottenendo i risultati attesi, qui è un’altra cosa rispetto a un campo dove gli obbiettivi sono separati dal “PIATTONE” della steppa. Altro elemento di differenza importante.

Ricordiamo che, in queste guerre a bassa intensità (dove le migliaia di unità coinvolte si possono contare sulle dita di una mano) la stessa occupazione di territorio è completamente diversa da quella che potrebbero fare, per esempio, divisioni da decine di migliaia di unità (es. II guerra mondiale, andata – offensiva nazifascista – e ritorno – liberazione dell’Armata Rossa). Il fattore campo, quindi diventa ESSENZIALE e anche avere un obbiettivo a 20-30 km anziché 100, fa la differenza.

Di simile fra le due offensive, abbiamo il COMPLETO DISINTERESSE per la sorte dei propri uomini, mandati all’attacco come pura carne da cannone, esposti all’artiglieria pesante e all’aviazione che, da inizio settimana, operano incessantemente notte e giorno. Concediamo pure che non tutti, stiamo larghi e diciamo la maggior parte, degli attacchi non va a buon fine, ma nella quantità le perdite anche in questo caso sono state ingenti e dell’ordine delle migliaia di unità.

Tuttavia, l’obbiettivo è raggiungere il punto X, non importa se prendendo il centro abitato che lo sbarra o passando da destra o da sinistra, entro la data pianificata. Quindi, tutti all’attacco, prima o poi qualcuno “buca”, passa e man mano che passan tutti, allargano anche lo “sbrego” (buco dato da strappo).

Naturalmente, MAN MANO CHE AUMENTANO GLI OBBIETTIVI, AUMENTA ANCHE L’AZZARDO. Ma “gli architetti”, evidentemente, sono abituati a giocare d’azzardo… SULLA PELLE DEGLI ALTRI. Fossero cominciati a partire e tornare aerei carichi di bare, le cose sarebbero state diverse… qui però la manovalanza, la carne da cannone, la forniscono gentilmente burattino messo in piedi da loro e stato maggiore che fanno a gara a chi fa più il cagnolino sul cruscotto.

Il problema, tolto l’aspetto ETICO della questione, è però anche MILITARE. 9000-perdite+rinforzi=… 9000. Siamo sempre lì. 9.000 assaltatori a cui non seguono numeri CON UNO ZERO IN PIU’ di soldati di fanteria, genio, artiglieria pesante, possono solo scommettere sul COLLASSO di un’intera linea di fronte. E allora a controllare la situazione ne bastano anche meno. Basta un po’ di polizia locale per villaggio. Ma non sembra questo il caso. Anche qui, l’assegno da 675 milioni di dollari è già stato staccato. Il risultato è stato portato a casa, tutto quel che accadrà dopo di positivo sarà grasso che cola. E chi muore.. l’ha fatto per una “giusta causa”, tanti bei bigliettoni verdi che finiranno nelle tasche delle cricche e camarille di KIEV.

Aggiornamenti a seguire.

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08/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Brevissimo aggiornamento. Situazione immutata rispetto alle ore precedenti, anzi tutto.

Questa cartina ci aiuta a capire il senso dell’offensiva ucraina.
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/1626348/pub_631a215508836720bc050f00_631a251f3c6fb630b72b2391/scale_2400

Le frecce azzurre COMPLETE indicano azioni in corso. Quelle TRATTEGGIATE, indicano lo scopo di questa operazione.

Che è prendere KUPLJANSK e IZJUM. Altrimenti, nota giustamente l’autore di queste note, prendere Balakleja non avrebbe alcun senso. Anche Rozhin è convinto che questo sia lo scopo addirittura delle azioni che saranno condotte tra stanotte e domani:
https://t.me/boris_rozhin/62961
La freccia azzurra più in alto indica che, ormai, è possibile per le forze ucraine AGGIRARE SHEVCHENKOVO e proseguire verso KUPLJANSK.

IZJUM, invece, è ancora lontana dalla linea di fronte, ma è meglio che si prepari. E si sta preparando.

Nel complesso, la manovra di contenimento delle truppe russe sta cercando di allargare il più possibile gli attaccanti, indebolendone la capacità di attacco e controllo del territorio per recuperare infine condizioni di superiorità relativa negli scontri. Vedremo già domattina come si saranno messe le cose.

“CI AVEVANO DETTO CHE ERA SICURA...”

Parliamo ora di un RICOVERATO. E’ MATTIA SORBI, il giornalista finito su una mina. Il cinegiornale luce per eccellenza, appena controllato, afferma che “i russi dicono”… no cari, non sono i russi a dirlo, ma MATTIA STESSO!

Questo un video caricato su youtube con montati tutti i materiali audiovisivi disponibili sulla rete:
https://www.youtube.com/watch?v=JlND4-wWJWM

Inizialmente parla lui. Con l’aiuto di un cellulare e un’app di traduzione, dal letto dell’ospedale cerca di farsi capire. Dice per chi lavora (00:12), poi cerca di spiegare che aveva preso un taxi, per fare un reportage, verso Aleksandreevka. “Ci avevano detto che era sicura” (0:40), quindi, a gesti, dice “mina”.

Allora è saltato per davvero su una MINA! E MATTIA stava lavorando e proveniva dalla PARTE UCRAINA! Forse allora non è “i russi dicono”… e pensa, è un materiale pure in italiano!

Intanto, il filmato prosegue con le immagini della macchina dove viaggiava Mattia, mentre uccellini incuranti di tutto cinguettano. Parla quindi un “orco cattivo”. Quello che lo ha salvato. E dice che aveva notato un MOVIMENTO nella zona controllata dal nemico. Truppe che scortavano una vettura su un campo minato e quindi, dopo l’esplosione, lo avevano lasciato lì (ONI BROSILI 1:30). Sono stati quei soldati, quando gli ucraini sono andati via, a raccoglierlo, andando loro stessi nel campo minato e tirandolo fuori. Scoprendo che era uno straniero, che parlava male russo, che era un reporter, di nome MATIAS e che veniva da MILANO (1:50). Gli hanno prestato primo soccorso, era ferito gravemente, quindi via in macchina al loro campo e poi all’ospedale.

Non pretendo che un cinegiornale luce dica la verità, né tantomeno che dica grazie. Sappiano soltanto, lorsignori, che tutte le bugie che raccontano gli si ritorceranno contro, in termini di credibilità, anche su altri argomenti che non saranno il conflitto in Ucraina. Intanto grazie di cuore a quei ragazzi che han salvato, dalle parti di Cherson, uno straniero, un italiano che altrimenti sarebbe morto.

LA VITTIMA DELL’AUTOBOMBA DI IERI CE LA FARA’!

L’altro ricoverato di cui vorrei parlare è invece uno di cui non si sa nulla, a queste latitudini. E’ Artem Bardin, il funzionario fatto saltare in aria ieri da un vile attentato orchestrato da gente che gli atlantici si vantano PUBBLICAMENTE (Washington Post) di aver addestrato a tale scopo. Ricoverato in gravi condizioni, resta in prognosi riservata ma sta migliorando.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15691281

Aggiornamenti a seguire domattina.

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08:09 ore 19:30 aggiornamento

E’ stato un pomeriggio molto movimentato. Questa la cronaca delle ultime sei ore:

12:52 Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/dB4nhvr/08-09-RUS.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/d5RGH68/08-09-IT.jpg
Che evidenzia chiaramente il tentativo (freccia azzurra a sud) di sfondare verso KUN’E. Quel cuneo non deve trarre in inganno. C’è da sempre ed è l’ansa del fiume Severskij Donec in quel punto. Riva OVEST zona in mano agli ucraini, riva EST quella in mano ai russi. Ma è veramente vicina, da lì, a Kun’e. Da lì il piano d’attacco, finora respinto.

13:24 Nuova offensiva a SHEVCHENKOVO per provare a rompere la linea di difesa russa. Parà russi in azione
https://t.me/rusich_army/4988

13:40 Altre unità della Guardia nazionale russa giunte a BALAKLEJA
https://t.me/rusich_army/4992

13:47 Rozhin conferma aspri combattimenti in corso a SHEVCHENKOVO, terza offensiva in due giorni:
https://t.me/boris_rozhin/62878

14:01 Combattimenti in corso segnalati alle porte di GRUSHEVKA, più a est di SHEVCHENKOVO verso KUPLJANSK. Singole unità sono probabilmente riuscite ad avanzare di qualche km, con l’evidente intenzione di bloccare la strada che da SHEVCHENKOVO porta a KUPLJANSK.
https://t.me/notes_veterans/4673

14:20 APERTURA IMMINENTE DI UN ALTRO FRONTE! Questa volta DA SUD VERSO IZJUM, come mostra questa cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/xzB9Nng/08-09-ru-1.jpg oppure con minore risoluzione qui https://t.me/rybar/38395
E con legenda in italiano
https://i.ibb.co/8xzSbKT/08-09-it-1.jpg
L’intento è di unire gli sforzi agli attaccanti da EST e SFONDARE O DA SUD O DA EST O DA ENTRAMBE LE DIRETTRICI. A tale proposito, si nota un ulteriore raggruppamento di truppe, mentre gruppi di incursori e guastatori sono già in azione per preparare il terreno a un assalto, a questo punto, incombente.
L’artiglieria russa non sta a guardare e punta i cannoni anche verso sud, per bloccare l’afflusso di truppe in corso
https://t.me/epoddubny/12205

16:03 I RUSSI SI RITIRANO DA BALAKLEJA! Questo video parla da solo. In questo video in una città deserta, dove non si combatte strada per strada, casa per casa, dove le case sono intatte, la bandiera ucraina capeggia sul municipio
https://t.me/rybar/38415

17:08 stesso, spettrale, scenario in una piazza centrale
https://t.me/boris_rozhin/62910

17:55 E questo è un video girato in pieno centro:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17430

Qualche scontro c’è stato, ma il fumo nelle periferie il primo video, più un video che gira con soldati ucraini che lanciano razzi dall’angolo di una casa popolare per poi ripararvisi, non fa certo una battaglia. Evidentemente, la situazione era diventata insostenibile e, per evitare perdite inutili, si è arretrati verso EST. DI QUANTO, se si resta nella periferia della città, o la si è lasciata per ricongiungersi a una seconda linea di difesa più arretrata, LO IMPAREREMO PRESTO.

18:59 Stesso destino sembra sia capitato a VOLCHOV JAR, mentre aspri scontri sono ancora in corso a SHEVCHENKOVO.
https://t.me/boris_rozhin/62929
KUPJANSK, dove si trova il voenkor Poddubnyj, è saldamente in mano russa
https://t.me/epoddubny/12208
Entrambe le parti stanno mandando sulla linea di fronte riserve per creare una situazione di superiorità relativa tale da fare la differenza su questo o quel settore. Ma la situazione è tutt’altro che stabilizzata. A Rozhin, che ha la memoria lunga, nel post sopra citato viene in mente la situazione di Palmira. E non ha tutti i torti.

Aggiornamenti a seguire.

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08/09 ore 12:30 aggiornamento

Questa la situazione per come si è sviluppata nell’arco della mattinata.

SHEVCHENKOVO – attacchi respinti grazie all’arrivo di parà in rinforzo
https://t.me/wargonzo/8165
Offensiva alle 11:55 (12:55 ora locale) completamente spenta
https://t.me/rusich_army/4987

KUPLJANSK – non è in questo momento sulla linea di fronte, il suo accesso è infatti bloccato dalla strenua resistenza a SCHEVCHENKOVO, ma
- è sotto i colpi dell’artiglieria pesante
- gruppi di incursori e guastatori sono riusciti a filtrare in città e a creare disordini. Alle 9:47 è arrivata notizia che è intervenuta la Guardia nazionale, ha chiuso gli accessi alla città e ha cominciato a fare “pulizia”. Operazione in corso, situazione sotto controllo.
https://t.me/wargonzo/8168

BALAKLEJA – le difese tengono, giunte unità in appoggio
https://t.me/rusich_army/4982
con SOLNCEPJOK in dotazione.
https://novostivl.ru/post/1011811/
I Solncepjok (Солнцепёк, parola che letteralmente indica un “luogo bruciato dal solleone”) sono lanciarazzi multipli montati su telaio T72 in grado di lanciare 24 missili da 220 mm. E stanotte sono già stati impiegati contro gli attaccanti.
Tenuta città e fuoco artiglieria sugli attaccanti confermati anche in questa situazione delle 11:55 (12:55 ora locale), insieme all’arrivo di ulteriori rinforzi.
https://t.me/rusich_army/4987

VENIAMO ORA AL FRONTE PIU’ CALDO AL MOMENTO:

A sud di BALAKLEJA, la manovra offensiva delle ff.aa. ucraine punta decisamente a EST, per raggiungere il crocevia tra VESELOE e KUN’E, che taglierebbe le comunicazioni con IZJUM più a sud e il resto della linea di fronte ora impegnata su SLAVJANSK e KRAMATORSK.
https://t.me/sashakots/35431

ED E’ QUI CHE SI CONCENTRA ORMAI L’ATTENZIONE DI TUTTI: Se riesce a tenere la linea che parte da SAVINCY (sulla strada fra BALAKLEJA a ovest e VESELOE a EST) e arriva a nordest fino a VISHNEVAJA (sulla strada a NORD di VESELOE, e VESELOE è a sua volta attaccato a KUN’E), praticamente l’EPILOGO che si configura è quello della fallita offensiva su CHERSON-NIKOLAEV. Altrimenti, lo sfondamento di quella linea e l’accesso a quel crocevia cambierebbe, e non di poco, le cose (Cfr. per es. https://t.me/boris_rozhin/62871). Ma su questo discorso, e su come è stata architettata e gestita questa offensiva, torneremo fra poco.

Sugli attaccanti fa la spola l’aviazione russa e la sua azione, combinata all’impiego di artiglieria pesante, ha fermato i “novemila” (che ormai saranno anche qualche migliaio in più con l’arrivo dei rinforzi da Andreevka) da oltre mezza giornata.

A proposito della manovra in corso

Una breve analisi di questa azione offensiva ci porta a qualche ulteriore considerazione, in aggiunta e non in sostituzione alle precedenti osservazioni. Si tratta di un’AZIONE BASATA SU UNA COMBINAZIONE EFFICACE (SPECIALMENTE NELLA FASE INIZIALE) DI VELOCITA’ E FORZA D’URTO.

NON POCHE DECINE DI UNITA’, MA NOVEMILA SOLDATI, DI CUI BUONA PARTE APPENA RIENTRATI DALL’ADDESTRAMENTO NATO IN GRAN BRETAGNA, PENETRANO PER 20-30 KM ALL’INTERNO DELLE LINEE NEMICHE,
https://t.me/sashakots/35431
SFRUTTANDO L’ONDA D’URTO E PASSANDO DI PAESE IN PAESE SENZA OCCUPARLI, MA TIRANDO SEMPRE AVANTI.


Primi due giorni, il gioco vale la candela. Poi, se non si arriva direttamente a Mosca e si occupa anche il Cremlino, occorre GUARDARSI INDIETRO. E se non c’è un centro abitato dove ci si è insediati, dove si è creata una base operativa, con relativa piazza d’armi, allora SI RIPETONO I PROBLEMI della prima, fallita, controffensiva. Una piazza d’armi all’addiaccio, in campo aperto, è bersaglio facile di artiglieria e aviazione. Anche in un bosco. Non sono le piante a fermare 24 missili da 220 mm e testata pesante anch’essa due zeri, lanciati contemporaneamente con un margine di errore di 10 m per 7 km di traiettoria. Anzi, ordigni del genere fanno più danno per l’onda d’urto che si propaga che per l’impatto stesso con l’esplosione. Già oggi chi dei NOVEMILA si è fermato per ATTACCARE, per ASSEDIARE, è stato oggetto di fuoco di controbatteria prima e dei rinforzi di cui sopra poi.

Probabilmente, lo scopo dell’azione di ieri era far cedere almeno BALAKLEJA o SHEVCHENKOVO. Così da creare la base su cui appoggiarsi per ripartire. OBBIETTIVI ENTRAMBI FALLITI, a causa di una ESTREMA SOTTOVALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DI RESISTENZA NEMICA. E le cose si complicano.

A questo punto sorge una domanda. È lecito mandare al massacro 9.000 uomini in modalità “o la va o la spacca”? Perché di questo stiamo parlando.
1. Dopo aver rotto la prima (e unica) linea di difesa,
2. hanno dilagato per 20-30 km, puntando a un obbiettivo interno difficilmente raggiungibile (e infatti sono stati bloccati a metà strada, a SHEVCHENKOVO e lungo la linea del fiume),
3. lasciando pezzi per strada ad assediare BALAKLEJA (prima da nord e poi anche da sud), YAKOVENKOVO, VOLCHOV JAR e, infine, tutto il resto su SHEVCHENKOVO
4. CONFIDANDO di poter raggiungere un risultato nelle prime quarantott’ore (“effetto sorpresa”) su almeno uno di questi quattro centri abitati, ovvero
5. puntando a passare dall’altra parte del fiume.

“CONFIDANDO”: la questione sta tutta qui. Novemila uomini mandati allo sbaraglio e DIPENDENTI COMPLETAMENTE DALLA BONTA’ DI QUEL “CONFIDANDO”. Se va bene, tutto bene. E se invece “ops, ci siamo sbagliati”? Novemila uomini sotto i fischi dell’artiglieria.

Cominciamo a parlare delle PERDITE, per esempio: non è normale che già nel pomeriggio di ieri si cerchino i rincalzi nelle retrovie per continuare l’avanzata, COME INVECE SUCCESSO. Vuol dire che oltre che a lasciare pezzi per strada per assediare le città, li stai lasciando anche perché continui a essere un bersaglio. Primo punto.
https://t.me/notes_veterans/4664

Proseguiamo poi con i NUMERI INSUFFICIENTI A GARANTIRE L’EFFICACIA DI AZIONE NECESSARIA, QUANTOMENO, A FUGARE ALCUNI RISCHI POI CONCRETIZZATISI. I numeri, anche volendo attaccare a tutti i costi, a fine agosto c’erano. Al fronte SUD Rozhin calcola siano stati impiegati, in quella disastrosa controffensiva, QUINDICIMILA unità. Tutte finite a fare carne da cannone. Ora, le guarnigioni a BALAKLEJA hanno resistito eroicamente perché i numeri degli attaccanti, pur superiori numericamente, ancora ancora LO CONSENTIVANO. E se ci fossero stati anche solo cinquemila uomini in più? Questa è una domanda che ci siam già fatti ieri, ma ancora oggi trova conferma nell’analisi appena citata. Alla fine, i rinforzi arrivati alla spicciolata, ma arrivati e sotto il fuoco nemico, sono stati inizialmente qualche carro armato e qualche KAMAZ di unità di fanteria. Ma tanto è bastato per tenere, rompere l’accerchiamento, e ripristinare le comunicazioni con l’esterno. Fossero stati di più, le cose sarebbero andate diversamente. E QUESTO E’ UN ERRORE DI PIANIFICAZIONE BASATO SULLA SOTTOVALUTAZIONE DEL NEMICO. Secondo punto.
(ibidem https://t.me/notes_veterans/4664)

E’ stato un AZZARDO? Sicuramente un margine di azzardo c’è, ora che compaiono i primi inceppamenti dovuti esclusivamente a tale errore di valutazione. Vedremo nelle prossime ore quanto azzardo ci sia stato.

QUELLO CHE E’ SICURO E’ IL DOLO, VISTO CHE CHI HA MANDATO I SUOI UOMINI AL MASSACRO SAPEVA BENISSIMO IL RISCHIO CHE CORREVA. E L’AGGRAVANTE, DATA DALL’ASSOLUTA MANCANZA DI NECESSITA’ DI TALI OPERAZIONI CONCATENATE FRA LORO. INFATTI, PARLIAMO DI UN SACRIFICIO IN VITE UMANE ASSOLUTAMENTE NON RICHIESTO NE’ DA ESIGENZE DIFENSIVE IMMEDIATE, NE’ NEL MEDIO TERMINE (specialmente coi ritmi, ulteriormente e dichiaratamente “al risparmio”, dell’ultimo mese…).

Parliamo ora della mente, dell’architetto dell’operazione. Un esercito, per puro istinto di autoconservazione, non si vota da solo al suicidio. Comandanti, stato maggiore compresi. Zelenskij da solo fa fatica a soffiarsi il naso. Restano i kuratory NATO-UE, quelli che PERO’ POCO SANNO DELLA SITUAIZONE REALE sul campo, quelli che si fidano, come l’ISW del resto fino ad andare a sbattere esso stesso contro il muro, dei rapporti del comando generale delle ff.aa. ucraine. Quelli che PERO’ oggi a Rammstein devono devono staccare l’assegno di 675 milioni di dollari di armamenti (pagati come abbiam visto con milioni di tonnellate di grano previste per un programma alimentare dell’ONU che è servito solo a reclamizzare Erdogan e Zelenskij con le sue sfilate al porto di Odessa). E DEVONO GIUSTIFICARE IN QUALCHE MODO QUEI SOLDI.

A questo punto “serve una vittoria”, ANCHE SE IN MODALITA’ “O LA VA, O LA SPACCA” e, A PRESCINDERE DA COME ANDRA’ A FINIRE, l’hanno avuta, a loro modo: dopo le “performance” di ieri e l’altro ieri l’assegno lo staccheranno. Quel che accadrà dopo, se andrà bene, bene. Altrimenti, pazienza… win-win, come va di moda chiamare adesso questa strategia. Sulla pelle di migliaia dei loro uomini.

ATTENZIONE: non è un caso che, ancora adesso, i cinegiornali luce nostrani non abbiano di meglio che parlare di “missili russi su Charkov” citando l’ukrainska pravda, lo stato maggiore ucraino non faccia menzione della controffensiva nei suoi bollettini quotidiani e Zelenskij nei suoi videomessaggi parli di “qualche paese intorno a Charkov” dove “è tornata la bandiera ucraina”. Quello che conta è l’assegno. Quel che succede dopo, DOPO, è tutto grasso che cola. E se non cola e cola qualcos’altro, sulla pelle di novemila dei propri uomini, fa niente. Come nulla, NULLA!, è stato ancora detto ufficialmente della precedente controffensiva, e delle sue migliaia di perdite in vite umane.

Aggiornamenti a seguire.

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08/09 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Prima di dire com’è andata stanotte, un breve accenno al resto della linea di fronte.

Sopra CHARKOV: situazione analoga a quella che sta puntando a IZJUM (vedremo tra poco come) e fermata sul nascere.

SEVERSK-ARTEMOVSK: le cose continuano, progressivamente, a peggiorare per le ff.aa. ucraine che vedono, giorno dopo giorno, smantellate le proprie linee difensive. Demolite, sarebbe il caso di dire, visto che stiamo parlando di fortificazioni di cemento armato da espugnare una a una.

UGLEDAR: altri due paesi intorno liberati ieri,
(riquadro a sinistra di questa situazione generale)
https://i.ibb.co/HPM8hGW/07-09-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/d21pmdT/07-09-it-1.jpg
niente di eclatante ma da ricollocare in un “creare i presupposti per” che, da sempre, fa parte del repertorio tattico-strategico sovietico prima e russo poi; un piano e molteplici varianti da adattare allo stesso alla bisogna.

FRONTE SUD: gli attaccanti han finito i carri armati e, per il momento, se ne stanno buonini a vedere cosa succede nella controffensiva in corso. Se ne stanno buonini, per assurdo, anche in quel buco che è rimasto della direttrice di controffensiva “più promettente”. Riquadro a destra della
situazione aggiornata qui
https://i.ibb.co/BVz3ry0/07-09-RU.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/d7gJk4s/07-09-IT.jpg
E’ semplicemente assurdo. In piena steppa, l’ordine è di restare una striscia ormai inutile da qualsiasi punto di vista la si giri, e bombardata continuamente.

LE PERDITE: ancora tutte da quantificare nella nuova controffensiva, ma il rischio che fra le fila delle ff.aa. ucraine si ripetano i quattromila morti (stima minima) della controffensiva a SUD è concreto. Un telegram di un mercenario svedese ieri girava e diceva che della sua unità di attaccanti ne son rimasti tre.
https://t.me/milinfolive/90121
Non è un attacco al risparmio ma, come da tradizione di questo stato maggiore criminale, da carne da cannone.

INFINE, l’OFFENSIVA IN CORSO:

Ieri notte bocche cucite tranne che da parte degli attaccati, dove i corrispondenti di guerra (voenkor) sono riusciti ad arrivare sul posto. E a darci qualche informazione di prima mano.

BALAKLEJA

21:41 Arrivano i rinforzi. I SOBR che eroicamente han resistito per due giorni scrivono
“Stabilito contatto visivo coi nostri, tutto bene. Ci sono feriti lievi, fratture, l’accerchiamento è stato rotto, creato corridoi attraverso il quale trasportiamo i feriti, sul nemico opera l’artiglieria”
«Установлен зрительный контакт с нашими, все хорошо, есть легкораненые, осколочные, окружение прорвано, создан коридор через которых выведут раненых, по противнику работает арта»
https://t.me/rusich_army/4973

23:08 Balakleja tiene, nemico respinto
https://t.me/swodki/159159

23:56 un voenkor scrive nella messaggistica di essere arrivato a Balakleja. La città resiste
https://t.me/dontstopwar/6168

04:45 lo stesso voenkor parla di “notte calda”, ma dà il buongiorno a tutti. Da Balakleja
https://t.me/dontstopwar/6173

SHEVCHENKOVO

22:49 sull’altra parte della linea di fronte, a nord-est, parte l’attacco notturno delle ff.aa. ucraine
https://t.me/wargonzo/8160

23:17 confermato l’attacco in corso
https://t.me/rusich_army/4977

Che dovrebbe essere stato respinto. Lo stesso voenkor, che ha dormito stanotte su quattro sedie, fotografa il suo giaciglio e dà il buongiorno a tutti:
https://t.me/rusich_army/4978

Aggiornamenti a seguire.

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07/09 ore 19:10 aggiornamento

14:06 (qui e segg. ora italiana): LINEA DI FRONTE a nord est FERMATA FRA SHEVCHENKOVO E VOLCHOV JAR. I rinforzi russi giunti da KUPJANSK per dar manforte ai riservisti hanno fermato l’avanzata su questa direttrice.
https://t.me/wargonzo/8151

15:47 BALAKLEJA attaccata anche da SUD, dove la linea di fronte si è avvicinata dopo la presa, da parte delle ff. aa. ucraine, dei vilaggi di BAJRAK e KRASNAJA GUSAROVKA, come mostra questa carta (Paese sottolineato). Allo stesso tempo questo avanzamento consentirebbe anche una prosecuzione verso EST.
https://t.me/boris_rozhin/62774
In ogni caso, l’assenza totale di filmati di scontri, di morti o prigionieri russi nei rapporti e nei filmati delle ff.aa. ucraine circa questa azione, lascia presupporre che i soldati avessero già lasciato da ore questi punti per arretrare verso BALAKLEJA e altri punti più agevoli da tenere.
https://rusvesna.su/news/1662563292

15:55 A BALAKLEJA i reparti scelti SOBR (abbr. di Specialnyj Otrjad Bystrogo Reagirovania специальный отряд быстрого реагирования ovvero “reparti speciali di reazione rapida”), ormai soprannominati per inferiorità numerica, provenienza e stoicismo, “i sessanta Spartani da Ufa e Samara” («60-им спартанцев из Уфы и Самары») tengono e riescono a respingere gli attacchi nemici. Ma non solo, non esponendosi a inutili contrattacchi, riescono anche a limitare le perdite sinora a qualche ferito lieve.
https://t.me/wargonzo/8153
E’ inoltre notizia di poco fa l’arrivo di ulteriori reparti speciali. Lo scopo è, comprensibilmente, stabilizzare la linea di fronte.
https://t.me/voenkorKotenok/40005

Nel frattempo, è da ieri notte che l’aviazione fa la spola, incessantemente, sui campi di battaglia teatro di questi scontri attaccando le truppe ucraine:
https://t.me/fighter_bomber/8484

16:24 Ad ANDREEVKA, da cui l’attacco di ieri è partito, si continua ad ammassare uomini e mezzi da mandare al fronte.
https://t.me/epoddubny/12190

16:42 Le truppe ucraine cominciano ad accusare le perdite, che nei comunicati degli stessi propagandisti sono definite “da non credere” (невероятные)
https://t.me/RVvoenkor/25282
et
https://rusvesna.su/news/1662561532
Oltre ai continui attacchi aerei, ai “novemila” arriva il fuoco dell’artiglieria pesante, che ormai ha finito di piazzare i propri pezzi puntandoli sulle loro posizioni.
https://topwar.ru/201447-razgromlennye-kievom-v-balaklee-bojcy-rosgvardii-okazalis-zhivy-i-zdorovy.html

Inoltre sugli attaccanti di BALAKLEJA è appena giunta notizia che oggi siano piovuti 40 missili KALIBR. E anche quelle sono perdite non indifferenti.
https://t.me/voenkorKotenok/40005

17:45 Nell’aggiornamento serale di Rozhin (ora locale 18:45) non si nota alcun mutamento rispetto quanto sinora riportato. Siamo ancora lungi, molto lungi, dal dire che la situazione si sia stabilizzata, ma al momento la linea di fronte lo è.
https://t.me/boris_rozhin/62795
Le migliaia di riservisti ucraini che saranno ben presto lanciati nella mischia potrebbero (e nelle intenzioni del comando militare di KIEV) dovrebbero fare la differenza.

INOLTRE, è appena uscita la cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/vh33kNc/07-09-RUS.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/JK9fNYt/07-09-IT.jpg

E QUI OCCORRE PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE: APPENA POCO PIU’ A DESTRA DEL RIQUADRO INGRANDITO, che mostra un po’ quanto sta accadendo a una BALAKLEJA attaccata da NORD e da SUD, c’è un PAESE MOLTO IMPORTANTE: KUN’E. La sua presa farebbe crollare tutta la linea difensiva che si sta imbastendo come un CASTELLO DI CARTE, oltre a compromettere la tenuta di IZJUM e l’intero fronte sottostante che sta attendendo il suo turno tra SLAVJANSK e KRAMATORSK.

Sicuramente, l’azione è molto più rallentata rispetto a ieri e a stanotte, le truppe russe sono indietreggiate e si sono appostate lungo una linea difensiva in grado di tenere impegnate le forze attaccanti in estenuanti assalti. Da questo momento in avanti, inoltre, avere delimitato l’area nemica a un’intera sponda aldilà del fiume, facilita l’intervento immediato di bombardieri e caccia, oltre che dei reparti di artiglieria pesante e dei gruppi missili, senza il rischio di colpire inavvertitamente i propri compagni. QUESTI DUE FATTORI CONSENTONO, AL MOMENTO, DI PAREGGIARE L’INFERIORITA’ NUMERICA DEI DIFENSORI RISPETTO AGLI ATTACCANTI. Non è assolutamente detto che tale situazione perduri, anzi, in un momento in cui stanno giungendo sulla linea di fronte altre migliaia di unità, potrebbe realmente cambiare da un momento all’altro. Tuttavia, questo vale anche per le truppe ucraine, in un momento di estrema mutevolezza degli equilibri in campo in un singolo spazio in un singolo momento, in grado però di fare la differenza lungo un’intera direttrice d’attacco, di difesa o di contrattacco.

All’azione stanno partecipando le truppe appena rientrate dalla Gran Bretagna, per esempio. Stanno partecipando mercenari stranieri. Stanno partecipando reparti speciali e truppe scelte.
https://t.me/WarDonbass/78445
Ma lo stesso stanno facendo i russi, più lentamente, ma riposizionando i loro pezzi nella loro parte di scacchiera. Uno attacca e uno difende. L’attaccante subisce perdite, se chi difende tiene e mantiene la superiorità di artiglieria pesante e aeronautica.

A questo punto, un po' di fantasia e immaginiamo due due scenari DI MASSIMA:

1. Coniglio dal cilindro da parte ucraina, l’offensiva riesce a sfondare e raggiunge gli obbiettivi prefissati.
CONSEGUENZA: In tal caso, i russi sarebbero costretti a “impiegare anche l’altra mano”, aumentando nel contempo difficoltà e perdite sul campo. RIPERCUSSIONI in termini di politica interna facilmente immaginabili.

2. La linea di fronte si stabilizza e gli attaccanti, nel tentativo di creare e ampliare una piazza d’armi, divengono facile bersaglio della contraerea posta dall’altra parte del fiume, subendo pesanti perdite. Al punto che, essendo ormai ridotti numericamente e indeboliti, gli equilibri cambiano. E QUESTO, in un conflitto dove le risorse sono sempre più scarse, POTREBBE AVERE RIPERCUSSIONI ANCHE SU SETTORI CHE SINORA AVEVANO TENUTO MA CHE, IN VIRTU’ DI QUESTA CONTROFFENSIVA, SONO STATI LASCIATI RELATIVAMENTE SGUARNITI PER CONCENTRARE TUTTO SU UN ALTRO FRONTE, SU QUEL FRONTE. QUANTO BASTA PER ROMPERE QUELL’EQUILIBRIO PRECARIO, MA DURATO MESI, E FAR SALTARE IL BANCO ANCHE INTORNO A CHARKOV, O FRA SLAVJANSK E KRAMATORSK, O INTORNO A UGLEDAR, O SOPRA AVDEEVKA.
CONSEGUENZA: in termini militari, moltiplicatore della disfatta su quello e altri campi di battaglia. Possibile sfaldamento di linee difensive granitiche come quelle costruite in otto anni intorno a DONECK. Aumento del malcontento fra il popolo. RESA DEI CONTI INTERNA FRA ZALUZHNYJ E ZELENSKIJ. Possibile (ennesimo) colpo di Stato. Accordi di pace nelle condizioni di capitolazione.

Il più probabile degli scenari non è, al momento, né al primo estremo, né al secondo. Tuttavia, QUANTO SI STA METTENDO QUESTA VOLTA SUL BANCO, DA FINE AGOSTO A OGGI, DOPO LA PRIMA FALLITA CONTROFFENSIVA A CHERSON (controffensiva morta del tutto, peraltro, con un silenzio irreale oggi) E CON QUESTA ATTUALMENTE IN CORSO, NON E’ UNA POSTA LA CUI VINCITA O PERDITA PUO’ LASCIARE INDIFFERENTI. Come se nulla fosse.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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07/09 ore 14:30 aggiornamento

SULLA CONTROFFENSIVA IN CORSO A BALAKLEJA

Le notizie si susseguono in maniera abbastanza concitata, a partire da stamattina, per cui occorre molta prudenza nella loro diffusione, sia in un senso che nell'altro.

Anzi tutto, partiamo da alcuni numeri. Le truppe ucraine qui si stanno giocando non dico il tutto per tutto, ma quasi, mandando all’assalto NOVEMILA SOLDATI
https://t.me/boris_rozhin/62754
e continuando a richiamarne altri da CHUGUEV, ZMIJOV e ANDREEVKA
https://t.me/vysokygovorit/9325
Un’onda d’urto che potrebbe propagarsi anche verso altre linee di fronte (SLAVJANSK, BARVENKOVO, per esempio) con numeri analoghi.

Questa la cartina aggiornata
https://i.ibb.co/P1LXDh0/07-09-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/XW4n3CP/07-09-eng.jpg

Russi e milizie del Donbass sono arretrati lungo tutta la direttrice d’attacco ucraina fino a raggiungere DUE LUOGHI BEN DEFINITI (e probabilmente più semplici da difendere)
- L’AREA FRA VOLCHOV JAR E E SEMENOVKA A NORD EST
https://t.me/notes_veterans/4639
E, DA LI’ VERSO SUD-OVEST FINO A BALAKLEJA
- LE ANSE DELL’INTERA RIVA EST DELLA SREDNJAJA BALAKLEJKA
https://t.me/yurasumy/4805

Un piccolo fiume stagnante, qui una foto di tempi ormai passati:
https://zhezhera.livejournal.com/photo/album/2745/?mode=view&id=640869
ma largo abbastanza da consentire di imbastire una prima linea di difesa.

Per questo, i “novemila” intruppati dalle ff.aa. ucraine hanno dovuto seguire GIOCOFORZA questa linea nel procedere lungo la loro offensiva:
https://t.me/yurasumy/4805

Questa cartina è davvero molto utile, perché mostra proprio la sequenza di questo attacco. Non si azzardano ancora a mettere ponti mobili che potrebbero saltare da un momento all’altro e si allungano: tattica che, come abbiam visto, ha i suoi pro, ovvero guadagnare in fretta terreno, e i suoi contro, ovvero disperdere energie (9.000 uomini son tanti ma man mano che ci si allunga aumenta sempre più il rischio di finire in inferiorità numerica relativa nel corso di uno scontro armato) e aumentare il rischio che i reparti più avanzati, qualora una controffensiva a metà strada avesse successo, restino tagliati a loro volta e accerchiati.

In questo momento anche le forze armate russe stanno concentrando nell’area le loro riserve. Seguiremo quindi con molta attenzione l’evolversi della situazione.

Aggiornamenti a seguire.

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07/09 ore 12:30 aggiornamento

2 NAVI SU 87 PER LA FAME NEL MONDO… IL RESTO DEL GRANO IN UE

Solo due navi su ottantasette sono partite col grano alla volta dei Paesi africani, come inizialmente pianificato. Il resto è stato venduto ai Paesi europei. A questo punto, sarebbe il caso di rivedere l’export di grano dall’Ucraina: ne parlerò con Erdogan” ("Только 2 корабля из 87 с зерном были вывезены в африканские страны, как планировалось изначально. Остальное вывезли в страны Европы. Может быть, стоит ограничить вывоз зерна с Украины, посоветуюсь об этом с Эрдоганом"): così oggi Vladimir Putin.

I casi sono due: o non è vero, e allora è un conto, o è vero, e allora qualcuno qui ci ha marciato per tutta l’estate e oggi, colpevolmente, tace. Ricostruiamo un po’ di tappe.

24/08 A DISTANZA DI UN MESE dallo “storico” accordo, il rappresentante russo alle Nazioni Unite NEBENZJA denuncia – proprio a New York – che UNA SOLA NAVE SU TRENTAQUATTRO è partita per l’Africa.
https://ria.ru/20220824/zerno-1811966728.htm

06/09 Sempre NEBENZJA denuncia alle Nazioni Unite che non una nave russa è salpata verso l’Africa, questa volta per via delle sanzioni occidentali https://www.gazeta.ru/politics/2022/09/07/15413209.shtml
Evidentemente, “fino all’ultimo ucraino” vuol dire “fino all’ultimo povero cristo sulla faccia della terra: europeo, africano, asiatico, americano”… possiamo e dobbiamo crepare tutti.

07/09 Vladimir Putin, intervenendo alla VII sessione plenaria del Forum economico orientale, accusa:

“Nonostante tutte le difficoltà relative a quanto sta accadendo in Ucraina, abbiam fatto tutto quanto nelle nostre possibilità perché il grano fosse esportato. Mi sono incontrato con i capi dell’Unione Africana, coi capi dei Paesi africani, ho promesso loro che avremmo fatto di tutto per garantire i loro interessi e avremmo reso possibile l’esportazione del grano ucraino. Tutto questo l’abbiam fatto senza istruzioni di nessuno”.

«Несмотря на все сложности происходящих вокруг Украины событий, мы сделали все для того, чтобы украинское зерно было вывезено. Я встречался с лидерами Афросоюза, с лидерами африканских государств, обещал им, что мы сделаем все, чтобы обеспечить их интересы, и будем способствовать вывозу украинского зерна. Мы сделали это без инструкций»

Quindi, prosegue:

“Tutto, praticamente tutto il grano esportato dall’Ucraina, è andato non ai Paesi più poveri e in via di sviluppo, ma ai Paesi dell’UE. In totale sono state caricate solo due navi, sottolineo, solo due, su ottantasette previste dal programma mondiale di alimentazione dell’ONU che presuppone l’aiuto ai Paesi bisognosi; su di esse sono state caricate solo 60.000 tonnellate rispetto ai 2.000.000 di tonnellate previste. In altre parole, ai PVS è andato il 3% di quanto previsto. Lo voglio dire: molti Paesi Europei nei decenni e secoli passati si sono comportati come colonizzatori, e così continuano oggi, ingannando ancora una volta i PVS; inoltre, così facendo i problemi di alimentazione nel mondo non potranno che aumentare e, purtroppo, con nostro estremo dolore, porteranno a una catastrofe umanitaria senza precedenti”.

«Все, практически все зерно, вывозимое из Украины, направлено не в развивающиеся беднейшие страны, а в страны Евросоюза, по всемирной программе продовольствия ООН, которая как раз и подразумевает помощь нуждающимся странам, было загружено всего два корабля, подчеркну, только два из 87, и на них было вывезено 60 тысяч тонн продовольствия из 2 млн тонн, но это всего 3%, которые направлены в развивающиеся страны, хочу сказать, что, как многие европейские страны в прежние десятилетия и столетия действовали как колонизаторы, так и продолжают действовать сегодня, в очередной раз обманули развивающиеся страны и продолжают, очевидно, что при таком подходе масштаб проблем с продовольствием в мире будет только нарастать, к сожалению, к огромному нашему сожалению, что способно привести к небывалой гуманитарной катастрофе»
https://www.bfm.ru/news/508267

Ovviamente, nulla di questo appare nella velina riportata dal cinegiornale luce per eccellenza. Quello che “aggiorna” gli altri. Zitti zitti… il silenzio è d’oro, d’oro color del grano, quello che ci siamo accaparrati con la scusa che andava dato ai Paesi poveri.

Aggiornamenti a seguire.

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06/09 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE

SI SPEGNE LA CONTROFFENSIVA SUL FRONTE SUD…


L’unico fronte attivo rimasto si è spento oggi, dopo aspri scontri durati tutta la giornata con le ultime riserve e gli ultimi carri armati (questi finiti…)
Carta aggiornata
https://t.me/rybar/38315
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/Wc92hGH/06-09-en-1.jpg

Tutti i ponti mobili sul fiume son stati fatti saltare. Chi era riuscito ad attraversare, è rimasto bloccato e non ha avuto scampo. Chi è rimasto dall’altra parte, è stato anch’egli oggetto di attacco da parte dell’artiglieria. Nonostante tutto ciò, stanotte il comando militare ucraino ha ancora intenzione di replicare: senza carri armati, con blindati leggeri di fabbricazione occidentale. Vedremo gli sviluppi.

… E SI ACCENDE QUELLA A CHARKOV

Controffensiva annunciata, telefonata, dichiarata…e alla fine iniziata.
Carta aggiornata
https://i.ibb.co/VNgyVQ3/06-09-RUS-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/HGrLYSJ/06-09-IT-1.jpg

Pare stia andando peggio di quella al fronte sud. Il riquadro ingradito è l’unica zona dove sono riusciti a sfondare per qualche chilometro.
Qui si vede meglio (sfondo più chiaro della mappa)
https://t.me/yurasumy/4790

In buona sostanza, puntavano a BALAKLEJA, quantomeno a TAGLIARLA nelle comunicazioni raggiungendo la strada che la collega a NORD, si son fermati a VERBOVKA, paese dove scorre un fiumiciattolo dove han fatto saltare (i russi) tre ponti e ora, dall’altra riva, li stanno colpendo con la loro artiglieria. Offensiva bloccata e poco spazio riparato per mantenere le centinaia di metri conquistate. Considerando che ora l’iniziativa è in mano all’artiglieria e all’aviazione, non penso sia stata una mossa che possa garantire all’offensiva ucraina ulteriori, significativi, sviluppi. Vedremo.

Più a nord, Tra SHESTAKOVO E STARYJ SALTOV, sembra stiano attaccando, e con successo, i russi. Aspettiamo conferme. Se vero, sarebbe la beffa oltre il danno. E riecheggia sempre la solita domanda: PERCHE’? Gli ha dato di volta completamente il cervello?

Oggi qualche commentatore collegava questa fame di risultati (che sta provocando morti su morti e depauperamento accelerato del proprio arsenale) con l’incontro di dopodomani a RAMMSTEIN (BASE NATO par excellence) del “Contact Group on Defense of Ukraine”
https://www.usafe.af.mil/News/Article-Display/Article/3142376/ramstein-to-host-its-second-ukraine-contact-group/
Sarà anche, ma sicuramente così facendo non sarà certo di vittorie sul campo, che parleranno.

ENNESIMA AUTOBOMBA A BERDJANSK

Questo quel che resta della macchina
https://t.me/WarDonbass/78312
e questa la scena ripresa da poco più in là: una grande colonna di fumo in una città che cerca di trovare una pace che, per qualcuno, qui in Occidente come nelle camarille di Kiev, è lecito, anzi, doveroso, distruggere.
https://t.me/boris_rozhin/62603
Il bersaglio di questo ennesimo atto di terrorismo di Stato è Artem Bardin, dell’amministrazione comunale di Berdjansk, attualmente ricoverato in gravi condizioni.
https://t.me/boris_rozhin/62605

ZAES SEMPRE SOTTO ATTACCO

Partito quest’oggi poco prima delle 11.00
https://t.me/vrogov/4670
7 lanci di artiglieria pesante hanno messo fuori uso le linee dell’alta tensione e il reattore 6 ha diminuito la potenza a 150 megawatt.
https://t.me/vrogov/4671
Inoltre, sono state accertate perdite di olio combustibile nei tubi del liquido di raffreddamento del reattore
https://t.me/vrogov/4675

Tutto questo stride col tanto atteso “rapporto” dell’AIEA, che per quel che ha scritto poteva compilare anche stando comodamente a casa sua. Anzi, avrebbe risparmiato la vita di un centinaio di marò ucraini morti in due assalti suicidi. Condanna i buchi fatti senza menzionare chi ha fatto tali buchi e invoca una zona demilitarizzata senza menzionare le colpe di chi, questa centrale, oggi come oggi potrebbe colpirla anche da 70 km (grazie agli HIMARS NATO attualmente in dotazione… ma per quel che ne sappiamo noi potrebbero già essere arrivati quelli da 300 km).

Siccome, tuttavia, lo scopo evidente è far rientrare KIEV dalla finestra laddove non è riuscita a rientrare dalla porta neppure con due ondate di truppe da sbarco (ed enormi perdite), tale rapporto non meraviglia affatto.
https://t.me/vrogov/4691

Per inciso, RYBAR ha svolto un lavoro ECCELLENTE, a dir poco, di ricostruzione di quanto accaduto nel blitz fallito il PRIMO SETTEMBRE, con relative geolocalizzazioni delle foto e del poco materiale disponibile in rete.
https://t.me/rybar/38251

Questa la infografika in russo
https://i.ibb.co/BNZ6BcT/05-09-ru-1.jpg
e questa in inglese
https://i.ibb.co/CzDjq0c/05-09-en-1.jpg

I dati sono inoppugnabili E L’AIEA ERA LI’. Ma non una parola. Bisogna concludere che per certa gente, per quella gente, andrebbe bene anche questa versione: truppe speciali russe attraversavano di notte il fiume, prendevano d’assalto il molo dove erano ormeggiati i mezzi da sbarco ucraini, ne sequestravano due e, con gli stessi, simulavano un finto attacco alla centrale, morendo peraltro quasi tutti, per incolpare dello stesso chi invece non ha colpa. A che pro? Farsi del male da soli e minacciare di distruzione il mondo intero...

PS mentre chiudo questo aggiornamento, notizia di un’ulteriore attacco dell’artiglieria ucraina sulla centrale e dintorni:
questa volta, a essere colpito sono un trasformatore dell’alta tensione e una cooperativa di parcheggiatori limitrofa. Anche qui, sono i russi che si sparan da soli.
https://t.me/vrogov/4693

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domattina.

PS nonostante il cinegiornale luce per eccellenza dica il contrario, la corrente a Energodar c’è. Oggi c’è anche stata l’inaugurazione del CENTRO RICREATIVO PER BAMBINI, a giudicare dalle foto la manifestazione è venuta anche bene:
https://t.me/energadartoday/1243

PPS Scusa a LAOCOONTE, lui sa perché.

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06/09 ore 12:15 aggiornamento

Prima di iniziare, nel precedente non ho citato la fonte del bilancio di 200 giorni di bombardamenti sulle città della DNR. Si tratta del “Centro congiunto di controllo e coordinamento” (SCKK) della DNR” e i dati sono presi dal 17/02, ovvero da quando hanno iniziato a sparare per preparare un’offensiva spenta sul nascere (vedansi primi articoli che riassumono quanto accaduto in quei giorni). Questo il bollettino completo, datato ieri ore 17.27:
https://t.me/DNR_SCKK/10372

PER SETTE MILIARDI DI DOLLARI AL MESE...

Zelenskij, per quella cifra come ormai sappiamo per sua stessa ammissione (in uno dei pochi momenti in cui non aveva davanti un copione), ha tenuto segreto quanto stava combinando al suo popolo. Impedendo così, proprio banalmente, ai frontalieri di cercare riparo da parenti e conoscenti all’interno del Paese o all’estero. La perdita sarebbe stata di sette miliardi di dollari al mese. “Non saremmo durati tre giorni”, cito ancora a memoria. Bene, anzi, male, visto che le vittime civili ci sono state e la responsabilità delle loro morti ricade tutta su chi sapeva dove stava andando a sbattere e ha taciuto tutto, sino all’ultimo, ai passeggeri.

Tuttavia, come abbiam visto anche nel corso di questa controffensiva, ancora in questi giorni il regime di KIEV non ha nessuna cura dei propri soldati, figurarsi dei civili per cui, se dovessero stare solo alle veline di regime, nessuna offensiva è in corso e i loro cari sono tutti nelle caserme ad aspettare che arrivino i russi. Nulla è cambiato.

Con la notizia di oggi, però, ci troviamo in un caso e in una situazione ben peggiori. PARLANDO IERI A BRUXELLES, al “Consiglio di Associazione UE-Ucraina”
https://www.consilium.europa.eu/en/meetings/international-ministerial-meetings/2022/09/05/
il primo ministro ucraino Denis Shmygal ha denunciato DANNI FISICI PARI A TRECENTOVENTISEI MILIARDI DI DOLLARI:
https://strana.news/news/406325-kakoj-ushcherb-ukrainy-ot-vojny-summa-v-326-milliardov-dollarov.html
di cui 105 solo per il ripristino di quanto distrutto: anche qui… tenendo conto dell’intero territorio, o dei territori controllati, ma nel primo caso come stimare postazioni e luoghi a cui non si ha accesso, prima domanda che mi viene in mente… comunque, stime fatte “congiuntamente agli esperti della Banca mondiale (совместно с экспертами Всемирного банка)”, e gli esperti della banca mondiale “sono uomini d’onore”. Diamo quindi per buone queste cifre con riserva.

Parliamo di “danno fisico diretto” (прямой физический ущерб), tangibile, riscontrabile. Non danni indiretti per mancate entrate o danni finanziari. Ebbene, se le cose stanno così, resta un quadro desolante di questo tipo:

Un popolo tenuto all’oscuro e lasciato a morire per possibili 7 miliardi di perdita finanziaria al mese, per continuare imperterriti in un’operazione che ha condotto SINORA a 326 miliardi di soli danni fisici.

Così, per non saper né leggere né scrivere,:
326 miliardi : 6 mesi = 54,33 miliardi di dollari di danni fisici al mese.


Se fosse soltanto cinismo economico, di fronte a un danno economico tanto ingente quanto prevedibile, nessuno dotato di buon senso si sarebbe imbarcato nella “soluzione finale” al problema del Donbass, prevedendo che tale azione avrebbe portato a una reazione che avrebbe, di fatto, ESTINTO lo Stato ucraino, le sue finanze, la sua economia, e COMPROMESSO IRREPARABILMENTE l’intera macchina economica, il patrimonio di beni mobili e immobili a disposizione, eccetera (non pensiamo che qualcuno, in occidente, cacci fuori trecentoventisei miliardi di dollari… finché si tratta di dare fondi di magazzino e aprire prestiti, ancora ancora, e per importi inferiori di almeno uno ZERO a quelli denunciati come danno).

Un calcolo di puro cinismo, la popolazione neanche considerata in tale calcolo, anche perché i danni a una popolazione di quaranta milioni di persone oggi dimezzata (il riferimento è alla popolazione attualmente residente nelle zone controllate dal regime di Kiev) sono incalcolabili.

Invece, sono andati avanti. Mi rifiuto di credere che una classe dirigente, una cricca, chiamiamola come vogliamo, che pensa a 7 miliardi di dollari al mese persi per mancate entrate IN FASE DI PREPARAZIONE DI UN ATTACCO, non pensa ai 54 che perderà al mese per danni fisici diretti che andrà a subire non appena PARTIRA’ CON L’ATTACCO E SUBIRA’ UNA REAZIONE DURA E DI CUI ERA STATA MESSA AL CORRENTE DA MESI. L’economia, qui, anche quella più cinica, da iena di wall-street, non c’entra.

Qui c’è dell’altro, che nulla ha a che vedere con l’interesse nazionale, né tantomeno con un “calcolo economico”: una guerra per procura fatta a discapito del proprio stesso popolo.

VREMEVKA E NOVOPOL’ LIBERE

Intanto, altri due villaggi nel Donbass sono stati liberati: VREMEVKA e NOVOPOL’, a ovest di UGLEDAR’, che comincia così sempre più a sentire l’accerchiamento.
https://t.me/WarDonbass/78275

TIMEO DANAOS (ET DONA FERENTES)

Un “trofeo di guerra” (trofej anche in russo), ovvero un armamento recuperato ancora funzionante o recuperabile nel corso di un’azione, viene in genere reimpiegato subito al fronte con una “Z” sopra fatta con la vernice bianca. Occorre però prestare attenzione, perché anche quello che a prima vista potrebbe apparire come un inaspettato “regalo”, potrebbe nascondere un’insidia, rivelandosi un’arma ben più temibile del suo potenziale dichiarato. Il riferimento è al SISTEMA GPS di tracciamento. Qui alcune immagini
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17300
et
https://t.me/boris_rozhin/62570
e qui un filmato
https://t.me/sashakots/35374

Nessuna novità per l’uso massiccio che se ne fa da noi nel civile, a partire dai camion, ormai buona parte col satellitare, fino addirittura alle compagnie di assicurazione, che offrono sconti in cambio del bip-bip sulla macchina. Lo scopo è tracciare, tracciare e ancora tracciare. “Dove sei?” “Un quarto d’ora e arrivo”… ma il satellitare tradisce una posizione ben più lontana e il povero autista sanno ora anche quando, dove e quanto si ferma. Stesso discorso per l’assicurazione: “andavo piano”… ma la macchina tradisce ben altri tempi di spostamento.

Uso militare: il “trofeo” finisce in mani nemiche, serve a tracciare posizioni, spostamenti e a elaborare contromosse tali da prendere il nemico completamente alla sprovvista. Per questo ogni trofeo è passato al setaccio per eliminare il sistema di tracciamento (né più né meno di quel che fanno i ladri con gli antifurti satellitari sulle macchine) e altri, eventuali, trasmettitori in radiofrequenza. Insomma… da Lacoonte a oggi, non è cambiato nulla, se non che ora a furia di mazzate Lacoonte lo ascoltano.

Aggiornamenti a seguire.

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06/09 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna variazione sostanziale rispetto a quanto rilevato dall’inizio della controffensiva a oggi. Il copione è sempre lo stesso e le centinaia di malcapitati che lo recitano muoiono in assalti suicidi. Assalti che non accennano a fermarsi, solo a diminuire per evidente, maggiore, scarsità di uomini e mezzi.

Questo il quadrante di OL’GINO e ARCHANGEL’SKOE
https://t.me/rybar/38249
Linee azzurre dall’alto che cercano di forzare buttando nella mischia tutta l’artiglieria pesante rimasta, attacchi respinti con grosse perdite.

Naturalmente, né lo stato maggiore ucraino nel suo bollettino serale, né il fantoccio in maglietta mimetica ne accennano minimamente.

Ma ne cominciano ad accennare i soldati stessi. Come a Severodoneck, che era tutto un fiorire di videomessaggi a tema, ora cominciano a spuntare anche qui. Videomessaggio con sfiducia nei comandanti della 53° brigata e del 59° battaglione e conseguente rifiuto di eseguire i loro ordini. “Non hanno una pianificazione corretta degli ordini, non hanno mezzi di difesa o copertura per le azioni comandate e danno informazioni false su feriti e dispersi”.
https://t.me/donezkiy/2223

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DI 200 GIORNI DI BOMBARDAMENTI SULLE CITTA' DELLA SOLA DNR

Nella sola DNR i bombardamenti sui civili, pur in città evacuate, spopolate, abitate solo da una minoranza, hanno causato in 200 giorni:

- 369 morti di cui 19 bambini

Per quanto riguarda i feriti,

NEI TERRITORI LIBERI PRIMA DEL 24/02:
- 1746 feriti di cui 121 bambini
- di cui 61 persone, fra cui 2 bambini, saltate sulle mine antiuomo “Petali” lanciate dalle testate a grappolo dell’artiglieria pesante di Kiev.

NEI TERRITORI LIBERI DAL 24/02:
- 1564 feriti di cui 88 bambini

Per un totale di 3310 feriti di cui 209 bambini. Nella sola DNR.

Case distrutte: 7216
Obbiettivi civili (ospedali, scuole, ecc.): 1601
Mezzi di trasporto: 761

Attacchi alle città da parte dell’artiglieria delle ff.aa. ucraine: 9039 di cui con artiglieria pesante 8708

Proiettili e razzi caduti: 69.298 di cui 32 Tochka-U, 9 HIMARS, 10448 Grad, 237 Uragan.

“Since 2014”: qui nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla.

Aggiornamenti a seguire.

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05 September 2022

DAL FRONTE

CEDIMENTO A OVEST DI PESKI


Cartina qui
https://i.ibb.co/y8kcBSC/5-09-ru-1.jpg

L’aeroporto di Doneck, compresa quella parte di pista da otto anni in mano ucraina, è stato completamente liberato. La difesa alla periferia ovest di PESKI è saltata, le ff.aa. ucraine hanno perso anche il raccordo anulare di Doneck e ora PERVOMAJSKOE, quella striscia a ovest di Peski, è sotto attacco da tre lati. Sempre più minacciata anche NEVEL’SKOE.
https://t.me/rybar/38236

FRONTE SUD

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/kMwWdp7/RUS.jpg
e con legenda in Italiano
https://i.ibb.co/JxxmMd8/05-09-IT-1.jpg

Sul “fronte promettente”, da LOZOVOE a SUCHOVOJ STAVOK, lungo un corridoio sempre più angusto (RIQUADRO IN BASSO A DX - la parte rossa indica quanto effettivamente ripreso dai russi), le ff.aa. ucraine han continuato tutto il giorno ad ammassare uomini e mezzi. Ma come mostra anche la cartina, l’ostinarsi a disporre truppe lungo quello che è diventato un vero e proprio cimitero, di uomini e mezzi, provoca da parte russa l’immediato, identico, intenso fuoco di sbarramento da tre lati e dal cielo, con risultati devastanti.
https://t.me/rybar/38229

Su questo quadrante abbiamo anche una situazione dell’ultim’ora. Carta aggiornata:
https://i.ibb.co/SnsLdQs/05-09-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/tckYQRD/05-09-en-1.jpg
Il corridoio si assottiglia sempre più, la piazza d’armi aldilà del fiume non è neppure più una piazza d’armi, eppure stanotte si prevede un ulteriore movimento di uomini e truppe mandati al massacro. Poco più a nord l’ennesimo ponte mobile si sta dirigendo su rimorchio verso il fiume da far guadare: IN TOTALE LUNGO QUESTO TRATTO DI FIUME SONO STATI BUTTATI VIA NON MENO DI TRENTA FRA PONTI MOBILI E MEZZI PER TRASPORTARE DA UNA RIVA ALL’ALTRA! TRENTA! E STANOTTE SI REPLICA. Con quel che c’è, ovviamente. Di mezzi mandati alla distruzione ce ne sono sempre meno.
https://t.me/rybar/38242

Scendendo invece a SUD-OVEST, direzione POSAD-POKROVSKOE
(cartina qui
https://i.ibb.co/gZZptyH/05-09-ru-1.jpg
e in caratteri latini qui)
https://i.ibb.co/3fL2wN8/05-09-en-1.jpg
C’è stato un vero e proprio, ENNESIMO, TENTATIVO DI OFFENSIVA, culminato con l’abbattimento di due SU-25, 5 carri armati, tre blindati cingolati, 4 fra pick-up modificati e hammer e, non da ultimo, due comandanti prigionieri del 59° meccanizzato. Gli scontri si sono chiusi con la ritirata delle ff.aa. ucraine.

Lungo le altre direttrici, nessuna ripetizione di questi tentativi suicidi di offensiva.

Un colpaccio, così come comunicato nel bollettino quotidiano del Ministero della difesa russo, è stato fatto nella regione di NIKOLAEV, presso due depositi di armi e munizioni rispettivamente a VOZNESENSK e a OCHAKOV, dove sono stati fatti saltare oltre 1500 razzi per sistemi missilistici a lancio multiplo, tra cui oltre 200 HIMARS.
https://t.me/mod_russia/19532

NEANCHE FATTO IN TEMPO AD ANDAR VIA… NUOVI ATTACCHI ALLA CENTRALE

Oggi colpiti di nuovo un tetto e il serbatoio dell’acqua distillata del secondo reattore, come da foto:
https://t.me/voenkorKotenok/39934
Commento AIEA… non pervenuto, neppure quello dei due “osservatori”.

PRIME CREPE IN EUROPA: BERLINER ZEITUNG INCOLPA ZELENSKIJ

Originale
https://www.berliner-zeitung.de/news/das-ist-ein-verbrechen-ukraine-krieg-hat-praesident-wolodymyr-selenskyj-sein-volk-gezielt-getaeuscht-und-belogen-warnungen-der-us-geheimdienste-verschwiegen-russische-invasion-li.261544

E traduzione in russo.
https://inosmi.ru/20220905/zelenskiy--255886668.html

Di fatto, le accuse sono già note, ovvero quelle di aver mentito al proprio popolo PRIMA dell’inizio del conflitto e aver tirato dritto come da copione.
(“Experten werfen dem Präsidenten vor, die drohende Kriegsgefahr verschwiegen zu haben. Die Anschuldigungen gefährden den inneren Zusammenhalt der Ukraine.”)

Senza tener conto degli ammonimenti provenienti dai servizi segreti americani (“Der Präsident habe die Bevölkerung getäuscht und belogen, ihr vor der russischen Invasion die Kriegswarnungen der US-Geheimdienste verschwiegen”).

Ne abbiamo già Parlato. Il giornale però rincara la dose con altri contributi. Per esempio, la drammaturga famosa in Ucraina Katerina Babkina (Die bekannte Dramatikerin Kateryna Babkina) che sulla rivista HANDELSBLATT parla ESPLICITAMENTE DI “VERBRECHEN” (преступление), CRIMINE! Altro che svista (Versehen), errore (Fehler), tragico malinteso (Missverständnis) o errore strategico (strategische Fehleinschätzung)!

Известная на Украине драматург Катерина Бабкина обвиняет Зеленского в том, что он не подготовил украинцев к приближающемуся конфликту. "Это не какой-то там недосмотр, не ошибка, не случайное недоразумение. Это даже не стратегический просчет. Это преступление" — такие слова Бабкиной цитирует в репортаже немецкая газета Handelsblatt.
Die bekannte Dramatikerin Kateryna Babkina wirft Selenskyj vor, die Ukrainer nicht auf den bevorstehenden Krieg vorbereitet zu haben. „Das ist kein Versehen, kein Fehler, kein unglückliches Missverständnis, keine strategische Fehleinschätzung – das ist ein Verbrechen“, wird sie in einem zitiert.


Sevgil Musaeva, redattrice capo della rivista Ukrainska Pravda, incolpa Zelenskij di “gezielten Desinformation” (DELIBERATA DISINFORMAZIONE)! Oltre che mettere in dubbio e offendere le capacità mentali di milioni di ucraini (Zweifel an der geistigen Kapazität von Millionen von Ukrainern aufkommen lassen).

Севгиль Мусаева, главный редактор газеты "УП", обвиняет Зеленского в умышленной дезинформации. Президент, по ее мнению, накануне конфликта умолчал о масштабах угрозы и не отнесся серьезно к безопасности населения. Он таким образом проявил "сомнения в мыслительных способностях миллионов украинцев".
Sewgil Musajewa, Chefredakteurin der Zeitung Ukrainska Prawda, beschuldigt Selenskyj der gezielten Desinformation. Der Präsident habe vor dem Krieg das Ausmaß der Bedrohung verschwiegen und die Bevölkerung nicht ernst genommen. Er habe geradezu „Zweifel an der geistigen Kapazität von Millionen von Ukrainern aufkommen lassen“.


E si spinge oltre, la Musaeva (Musajewa geht noch weiter): questo rende Zelenskij COMPLICE DELLE PERDITE IN VITE UMANE OCCORSE (sei er mitschuldig an „konkreten menschlichen Verlusten“.), COSA DI CUI PRIMA O POI (früher oder später) DOVRA’ RISPONDERE.

Мусаева идет в своих обвинениях даже дальше: поскольку Зеленский накануне событий не провел должной подготовки к обороне, он несет свою часть ответственности за "вполне конкретные человеческие жертвы". Такое поведение президента Зеленского вызывает неизбежные вопросы, на которые рано или поздно "придется должным образом отвечать".
Musajewa geht noch weiter: Weil Selenskyj die nötige Kriegsvorbereitung unterlassen habe, sei er mitschuldig an „konkreten menschlichen Verlusten“. Sein Verhalten werfe drängende Fragen auf, die früher oder später „ehrlich beantwortet werden müssen“.


Seguono alter accuse, ma queste sono le più forti, pertanto meritano doverosamente menzione. Anche perché prima che fra i cinegiornali luce nostrani si apra una discussione sulle responsabilità di Zelenskij, fan prima i servizi segreti americani a farlo fuori.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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05/09 ORE 12:10

MELITOPOL’ SENZA CORRENTE PER UN GIORNO


Grazie a un attacco dell’artiglieria ucraina che ieri alle 17:00 ha fatto saltare la linea da 330 Kw che portava la corrente a MELITOPOL’ e città limitrofe. I tecnici si son messi subito al lavoro e ieri alle 19:30 la linea era parzialmente ripristinata, con contestuale PARZIALE ripristino della corrente in alcuni quartieri. Ora comunica il capo dell’amministrazione regionale Vladimir ROGOV che i tecnici stanno continuando i lavori di ripristino.
https://t.me/vrogov/4647

Quel che è certo, è che tutte queste mosse stanno realmente sortendo l’effetto opposto di quello desiderato dai gerarchi di KIEV. Ci fosse stato un avanzamento di truppe contestuale a questi attacchi terroristici, allora la strategia del terrore orchestrata avrebbe avuto esiti ben diversi. Ma dato che le truppe sono state bloccate, con gli esiti disastrosi di cui ai precedenti aggiornamenti, tutti questi attacchi hanno soltanto il sapore della rappresaglia, della ritorsione per manifesta incapacità a fare altro. E allora generano rancore e ulteriore distacco.

TECNICI AIEA ANDATI, RESTANO SOLO DUE OSSERVATORI

Notizia di stamattina, il grosso dei tecnici rimasti sul campo ha levato le tende. Ne restano solo due, in qualità di “osservatori”.
https://t.me/vrogov/4646

Considerando l’ultimo attacco il 3 settembre con OTTO DRONI DA COMBATTIMENTO
https://t.me/vrogov/4640
Considerando DUE droni abbattuti stamane in città, a ENERGODAR,
https://t.me/vrogov/4648
Il pericolo sembra tutt’altro che passato. Allora perché stamattina, il grosso dei tecnici rimasti sul campo ha levato le tende? E ne restano solo due, in qualità di “osservatori”? La tutela della centrale era una motivazione ufficiale che, così, resta priva di sostanza.

Colleghiamo gli eventi accaduti. Arriva la missione. Il giorno stesso sulla centrale vengono scagliati non più missili e palle incatenate, ma mezzi da sbarco e gommoni. Tutto un caso? Oppure qualcuno lì, tecnici “imparziali” e stampa straniera, avrebbe dovuto SANCIRE un “passaggio di mano” che, nella testa malata di qualcuno, sarebbe stato così realizzabile? Un aiutino alla diplomazia… brutta copia in piccolo di MINSK e MINSK2 con soluzione “azera” del conflitto?

Idee complottiste? Forse. Ma nessuna parola ufficiale di condanna è arrivata dall’AIEA davanti a quei barconi ancora fumanti! O ai pochissimi soldati fatti prigionieri. Silenzio imbarazzato, MOLTO imbarazzato: in due ore l’avenger Grossi (come da foto di gruppo prima di partire…) aveva “visto quel che doveva vedere” ed è scappato via, rivelandosi per quello che è in realtà sotto quella tutina da super eroe… prima coincidenza.

L’assalto in queste modalità di BLITZ per OCCUPAZIONE FISICA è stato fatto, DA MARZO A OGGI, solo in occasione della “missione” dell’AIEA. Seconda coincidenza.

L’assalto è stato REITERATO NEL GIRO DI POCHI GIORNI, la seconda volta con QUARANTADUE unità di sbarco. Sempre coi “tecnici-testimoni oculari” presenti. Terza coincidenza.

L’OSCE è da OTTO ANNI che dovrebbe fissare le violazioni del cessate il fuoco previsto dagli accordi di MINSK e MINSK-2, fare quindi rapporto in sede comunitaria per successivi PROVVEDIMENTI SANZIONATORI nei confronti del regime di KIEV. Invece, non solo si è recata per otto anni sui luoghi del delitto, ha fatto in ogni occasione due foto e preso due misure, compilando qualche pagina di modulo, quindi insabbiato tutto in faldoni che sono stati trovati a MARIUPOL’ IN GRAN QUANTITA’ INEVASI, per esempio, MA PASSAVA ANCHE ALLE FF.AA. UCRAINE LE COORDINATE DI OBBIETTIVI MILITARI SENSIBILI! Obbiettivi che erano, successivamente, bombardati. L’IMPARZIALE OSCE… come l’imparziale AIEA. Che da marzo si sveglia solo oggi. Quarta coincidenza.

Finiti i mezzi di sbarco, finiti i marò, la missione toglie le tende. Lasciando due “osservatori”. Ovvero, via libera ancora all’artiglieria pesanta ucraina dall’altra parte del fiume di continuare a fare quello che ha dovuto interrompere, temporaneamente, qualche giorno fa. Speriamo di sbagliarci.

Aggiornamenti a seguire.

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05/09 ore 08:00 aggiornamento

COME SE NIENTE FOSSE, MA NIENTE E' PIU' COME PRIMA


In una situazione tragica come mai accaduto nella storia di questo conflitto, sia sulla linea di fronte di una sempre più insensata controffensiva, che nelle retrovia dove mancano anche le lenzuola e si cercano volontari per fornirle a un numero sempre crescente di feriti,
https://t.me/RVvoenkor/25028

stride il silenzio totale sia del regime di KIEV che del Comando militare. A proposito del primo, però, notiamo come nel suo videomessaggio di ieri il burattino si complimenti per una “vittoria” a OZERNOE.

Andiamola a vedere. Un gruppo costituito da uomini del 15° reggimento della guardia nazionale e della guardia territoriale (quindi non unità scelte e neppure tutti soldati regolari), passa il fiume Severskij Donec, fa due foto a Ozernoe e riesce – fortunatamente per esso – a scappare indietro senza riportare perdite.
https://t.me/RVvoenkor/25030

Ozernoe resta zona grigia sulla linea di fronte come ieri e l’altro ieri. La “vittoria” è celebrata sulla rete e consacrata ieri sera dal clown di Kiev che di questa, invece, PARLA.
https://t.me/RVvoenkor/25036

Tace su tutto il resto, con un popolo intero, nel sud del Paese ancora controllato da loro, che ha le strutture sanitarie al collasso per l’afflusso continuo di feriti, e CHE TOCCA CON MANO IL SILENZIO COLPEVOLE di una classe dirigente sempre più strumento in mano e agli ordini degli imperialisti stranieri e sempre più indifferente ai danni che essa stessa, DIRETTAMENTE, provoca.

Il comando militare, nel suo bollettino serale, tace anch’esso su quanto sta accadendo su oltre trecento km, su questa immane tragedia, ma almeno tace anche su OZERNOE. Dice solo che i russi attaccano nel Donbass. E chiude.

Quello che non capiscono in Occidente è che, così facendo, non solo aggravano la posizione negoziale di Kiev, ormai ridotta all’accettazione di condizioni sempre più pesanti qualora si decidesse a sedersi intorno a un tavolo, ma anche l’atteggiamento di intere popolazioni. Il riferimento è alle popolazioni sia nei territori controllati dal regime di KIEV, come abbiamo visto testimoni oculari di una realtà distopica, così come riportata da chi in teoria li dovrebbe “difendere”, sia nei territori passati in mano ai russi. CHERSON bombardata, per esempio: insegnanti minacciate telefonicamente di non recarsi a scuola pena gravi conseguenze a loro e le loro famiglie, ciò nonostante vanno a fare il loro lavoro; stesso discorso per i pubblici ufficiali, stesso discorso per i lavoratori, stesso discorso per un popolo intero. Quelli che per l’Occidente sono i “difensori” si rivelano per quello che invece sono realmente, e la popolazione lo sta capendo sempre di più, giorno dopo giorno.
https://antifashist.com/item/ukraina-poteryala-herson-navsegda-aleksej-zhuravko-o-tom-chto-segodnya-proishodit-v-regione.html

Aggiornamenti a seguire.

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04/09 ore 23:00 aggiornamento

MATTANZA CONTINUA


La giornata di oggi è stata teatro di scontri lungo due direttrici di quella che fu la controffensiva ucraina. Raggruppamento, assalto, ritirata con gravi perdite di uomini e mezzi è il copione che si ripete da cinque giorni. Come se nulla fosse, da parte dei criminali di Kiev. Criminali nei confronti dei loro stessi uomini.

Ieri qualche analista russo ha collegato questa mattanza con il tentativo di Kiev di sabotare i referendum e il ripristino di una normalità in questi territori. Ma questi fatti avvengono a TROPPA distanza da Cherson, da Melitopol' e dalle altre città. Restano solo i missili e le palle da cannone. Ma quelle ormai, specialmente dopo il fallimento della controffensiva, sortiscono solo l'effetto opposto: non più terrore, ma rancore.

Torniamo al campo di battaglia. Questa la carta del quadrante di Andreevka, quello “promettente”:
https://i.ibb.co/ZMpLcbk/04-09-ru.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/6D1St19/04-09-en.jpg

L’intera piazza d’armi ucraina aldilà della riva del fiume e i suoi reparti avanzati fino a Kostromka sono stati, come del resto ampiamente previsto, oggetto di una pioggia di artiglieria pesante e attacchi aerei che hanno, ancora una volta, decimato le truppe ucraine.

Uomini di quei reparti, che sapevano benissimo la fine che li attendeva, scrivevano ieri notte nella loro messaggistica istantanea “voglio sopravvivere fino a domani mattina” e “per quanto le nostre madri e le nostre mogli dovranno ancora piangere le nostre morti?”
https://t.me/rybar/38172

Ma nessuno sta fermando la follia suicida di Kiev: non certamente i kuratory, e neppure la “libera” stampa occidentale, dove i cinegiornali luce si guardano bene dall’accennare a quanto sta accadendo questi cinque giorni di vera e propria mattanza.

Persino a Vysokopol’e, stamattina oggetto di una ritirata strategica da parte delle truppe russe e di un’avanzata contestuale di quelle ucraine, oggi gli attacchi dell’artiglieria russa hanno ricacciato indietro la controffensiva e, a sera, le posizioni son tornate quelle di ieri. Carta aggiornata
https://i.ibb.co/6bRpNLW/04-09-UPD-ru.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/N76fR8f/04-09-UPD-eng.jpg

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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03/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Continua l’attacco suicida verso Suchoj Stavok, il quadrante “promettente”.
https://t.me/rybar/38157

Cartina aggiornata qui:
https://i.ibb.co/tcS1kNw/3-09-UPD-ru.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/4gLf2qv/3-09-UPD-en.jpg

Con sforzi enormi e a prezzo di gravi perdite, nel pomeriggio le forze armate ucraine riuscivano a passare ancora la riva sud del fiume Ingul'c, e a sbloccare così i loro compagni accerchiati. Uno si aspetta che una tale fatica culmini nell'evacuazione sani e salvi dei pochi superstiti. Invece no. Tutti ancora al contrattacco!

Addirittura, dopo aver esaurito le scorte dei carri armati polacchi, ora è venuto il turno dei Leopard tedeschi (ancor non si è capito se gentilmente forniti dai teutonici o dagli spagnoli, che negano peraltro di averli forniti):
https://t.me/tacticalnecktie/1172

In ogni caso, buttati così nella steppa e sotto attacco da tre lati e dall’aria, non avranno vita facile. Peraltro, è sempre minore la quantità di armi e uomini che passano a sud del fiume Ingul’c, in quella manciata di chilometri quadrati piena ormai di tutte le miserie che si trascina un campo di battaglia. E questo pone ancor più in discussione il senso di una tale operazione.

L’unica ipotesi che viene in mente agli analisti russi, esclusa per il momento la follia dello stato maggiore, resta quella di un diversivo per colpire il nemico dove meno se lo aspetta: verso Charkov, per esempio. “Dove meno se lo aspetta”, in questo caso, è un eufemismo. E’ da un mese che anche qui ci provano e sono fermati dal fuoco di sbarramento sin dai primi movimenti nelle retrovie. E già i primi raggruppamenti in tale direttrice sono stati fissati questo pomeriggio.
https://t.me/epoddubny/12137

Non si tratterà, pertanto, di un effetto sorpresa. Così come non rappresenta ormai più una sorpresa che LO STATO MAGGIORE DELLE FF.AA. UCRAINE, NEL SUO BOLLETTINO SERALE, NON DICA UNA PAROLA, UNA, DI QUANTO STA ACCADENDO SU QUESTO FRONTE:
https://t.me/RVvoenkor/24951
Un silenzio che vale più di mille parole e che denota l’estrema mancanza di rispetto per le migliaia di caduti, per il dolore dei loro cari che non sanno nulla di loro, e per la tragedia di una nazione che loro, a parole, “difendono”: altre parole, però, che anche al popolo ucraino sanno sempre più di menzogna.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.

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03/09 ore 15:00 aggiornamento

SULL’ATTACCO DI STANOTTE ALLA CENTRALE ATOMICA


Anzi tutto, si tratta di un allarme partito ieri notte dagli stessi abitanti di ENERGODAR.

02/09

Ore 23:00 Il capo dell’amministrazione regionale VLADIMIR ROGOV è in allarme da loro stessi intorno alle undici. “Non meno di due decine di imbarcazioni veloci con una gran quantità di soldati” (не менее двух десятков быстроходных лодок с большим количеством вооружённых людей)
https://t.me/vrogov/4609

Avanzata coperta da attacchi missilistici e di artiglieria pesante, arrivati sino alla centrale (fra i reattori 2 e 3).
https://t.me/tass_agency/153629

03/09

Ore 01:17 Sempre ROGOV comunica dell’intervento dell’aviazione e di elicotteri da combattimento Ka-52 lungo le acque del fiume per fermare i mezzi provenienti dall’area controllata dalle ff.aa. ucraine.

Ore 10:30 Una volta capito che l’ennesimo tentativo di sbarco era naufragato insieme ai suoi estensori, un canale telegram commenta cercando di capire “a che pro” condurre un’azione del genere.
https://t.me/WarDonbass/77976
Non entriamo nel merito del contenuto, visto che è da giorni ormai che ribadiamo l’assurdità di queste manovre offensive suicide. Ma prendiamo atto che anche questo tentativo è naufragato.

Ore 13:52 Il Ministero della difesa russo riporta nel suo bollettino i dettagli di questo attacco notturno:
2 mezzi da sbarco
42 gommoni
250 assaltatori
4 aerei Su-30 e 2 elicotteri Ka-52 inviati per fermare i mezzi suddetti
20 fra gommoni e mezzi da sbarco AFFONDATI.
La rimanenza quindi si ritira, sotto il fuoco dell’artiglieria russa che, dalla riva opposta, punta direttamente a colpire riva da cui sono partiti.
Bilancio delle perdite ucraine: 47 morti (di cui 10 mercenari stranieri) e 23 feriti.
https://t.me/mod_russia/19462

14:12 ROGOV nel commentare i dati del Ministero della difesa russo, ringrazia i suoi concittadini da cui è partito l’allarme.
https://t.me/vrogov/4623

Aggiornamenti a seguire.

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03/09 ore 11:30 aggiornamento veloce

DAL FRONTE


La controffensiva suicida continua. Il riferimento è essenzialmente al quadrante due, quello più “promettente”, con sfondamento “U”, “L”, quindi “I”, poi a un certo punto anche “T”, nel senso che a ridosso del fiume erano stati installati dal genio TRE PONTI MOBILI e si cercava, disperatamente, di ammassare mezzi e uomini per ampliare il più possibile quella capocchia e farla diventare una piazza d’armi.

Ora è messo ancora peggio.

Queste le ultime due cartine di RYBAR su quel quadrante:

FINE GIORNATA di ieri
https://t.me/rybar/38100
Tutti e tre i ponti saltati, saltati i magazzini, saltato il quartier generale.

11:00 (ora locale) di oggi
https://t.me/rybar/38117
Tutta la parte aldilà del fiume oggetto di tutte quelle “figure geometriche” a forma di lettere, indicanti disposizioni sul campo tanto ardite quanto senza alcun senso, ora è solo bersaglio dei bombardamenti alleati, senza alcuna possibilità di fuga visto che i ponti sono saltati.

CIÒ NONOSTANTE, a OVEST, da TERNOVKA a BLAGODATOVKA, il comando suicida dello stato maggiore ucraino è ancora “attaccare”.

E lo stesso sta accadendo su questo quadrante, direzione est verso BLAGODATNOE.
https://t.me/rybar/38106
Raggruppamento e ancora all’attacco. Fino a esaurimento scorte.

Aggiornamenti a seguire.

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02/09 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD


L’attenzione è ancora puntata su quanto accade lungo questa linea di fronte lunga centinaia di km, attaccata principalmente in cinque punti e praticamente ripristinata ovunque con pesanti perdite da parte degli attaccanti.

Passando da sud-ovest a nord-est di questa diagonale, RYBAR ingrandisce tre quadranti, dove sostanzialmente si conferma non solo la stabilizzazione, ma una contro-controffensiva da parte russa che demoralizza ulteriormente le già provate truppe ucraine.

QUADRANTE 1
https://t.me/rybar/38078
Poco da dire, se non che la situazione è sconfortante anche per gli stessi commentatori russi:

Così appare già al terzo giorno l’attacco a Cherson a est di Nikolaev: le divisioni ucraine, SENZA ALCUNA COPERTURA D’ARTIGLIERIA, partono all’assalto, escono dai boschi in campo aperto, sono colpite a morte, tornano indietro.
Именно так выглядит уже третьи сутки наступление на Херсон к востоку от Николаева: подразделения ВСУ без прикрытия артиллерии высовываются, бросаются в атаку из лесопосадок чуть ли не по чистому полю, их подбивают, они откатываются обратно.

Arrivano i rinforzi, si ammassano altre armi e via di nuvo in un altro raid suicida.
Прибывают подкрепления, техника скапливается и снова идёт в самоубийственный рейд.

Se il piano del comando ucraino è quello di confondere il nemico, c’è riuscito. Perché nessuno, da parte russa, sta capendo il senso di questi attacchi suicidi.
Если план командования ВСУ состоял в том, чтобы ввести противника в замешательство, то у них получилось. Потому что с российской стороны никто не понимает смысла таких самоубийственных вылазок.

QUADRANTE 2
Quello più “promettente” nei primi giorni di offensiva. Stesso copione del quadrante 1, le truppe ucraine cercando di consolidare almeno la piazza d’armi creata con un tributo di sangue altissimo. E ancora oggi cercavano di “sfondare” verso sud…
https://t.me/rybar/38077

RYBAR stesso alle 6 di sera usciva con una nuova cartina di questo quadrante:
https://t.me/rybar/38089
Tutte le truppe erano ricacciate indietro, a chi ha provato a spingersi verso sud-ovest è andata ancora peggio, essendo stato oggetto di una pioggia di ventiquattro tonnellate di bombe FAB-500, così chiamate perché pesano ciascuna mezza tonnellata e recanti ciascuna trecento kg di esplosivo.

QUADRANTE 3
https://t.me/rybar/38073
I russi si stanno riprendendo gli spazi da cui erano arretrati i primi giorni sempre lungo la linea di confine di fine agosto.

Sulle perdite, qui ci sono i disegnini quindi non ha senso neppure fare l’elenco qui sotto.
https://t.me/zastavnyii/1358
Notiamo che le perdite in vite umane superano ormai le 2.500 unità. Intere regioni nell’Ovest del Paese stanno dichiarando giornata di LUTTO, per i loro figli, fino ad allora non coinvolti in un conflitto che non era il loro. Ospedali di Odessa e Nikolaev al collasso, malcontento che cresce ovunque.

LA FALLITA CONTROFFENSIVA COME PUNTO DI SVOLTA?

Nel senso, come possibile momento di resa dei conti fra la CRICCA AL POTERE CHE HA IDEATO QUESTA FOLLIA e L’APPARATO MILITARE CHE HA DETTO SIGNORSI’ e mandato i suoi uomini a morire? Non lo so, sinceramente. So solo che ormai i kuratory si nascondono sempre di meno.

LA VALUTAZIONE DEL 31/07 DEL WASHINGTON POST

Questa è un’operazione pianificata da oltremanica e oltreoceano. E annunciata in pompa magna lunedì 29 dal loro burattino, quello che oggi parlava a Como come un eroe, e che così si esprimeva:
“We will oust them to our border,” Ukrainian President Volodymyr Zelensky proclaimed about Russian troops in a speech Monday, marking Ukraine’s Independence Day. “It is time for the Russian military to flee.”
https://www.washingtonpost.com/opinions/2022/08/31/zelensky-ukraine-southern-counter-offensive/

E’ giunto il momento. It’s time. Evidentemente non era il momento. Ma per kuratory invece lo era. Questo il commento in questo editoriale del WP, non proprio dell’ultimo fogliaccio scandalistico a stelle e strisce:
“The best defense is a good offense, as military strategists have argued for centuries. And if Ukraine’s drive toward the coast succeeds, it will restore the country’s economic viability by relieving pressure on its port city of Odessa. Moreover, it could threaten Russia’s occupation of Crimea by cutting into the land bridge that connects to the Russian-controlled Donbas region in the east.”
(ibidem et segg.)

E andava avanti, ottimista, il trentun agosto: “Ukraine’s opportunity now is that U.S.-supplied High Mobility Artillery Rocket Systems (HIMARS) and other precision weapons have allowed the Ukrainian military to target Russian rear headquarters, ammunitions dumps, bridges and other transport nodes. The days when the Russians could sit back near the border and lob missiles at Ukrainian cities are over.”
Son finiti I tempi cupi! Avete anche gli HIMARS, e altre armi con cui “bombardare il quartier generale”! (e invece li usavano contro i civili a Doneck e Makeevka, ma questa è un’altra storia…)

“The Russian military is disoriented because of the pounding they’ve received, U.S. officials believe.” E questa valutazione la dice lunga sulla capacità d’oltremanica e d’oltreoceano di LEGGERE la situazione attuale in Ucraina. Ma chi è sul campo non ha voce, chi muore ogni giorno per loro conto non può dire la sua, l’ordine è “attaccare!” It is time…
E infatti s’è visto.

Infine, la candida ammissione che gli attentati, le autobombe, sono frutto di anni d’addestramento sin dal 2014.

“Since 2014, U.S. Special Operations forces have been teaching the Ukrainians how to fight an occupying army — using special units like the ones that were so effective against al-Qaeda and Islamic State fighters.”

E vediamo queste special units, per bocca dello stesso generale Clarke.

“What we did, starting in 2014, was set the conditions,” Clarke recalled. “When the Russians invaded in February, we’d been working with Ukrainian SOF for seven years. With our assistance, they built the capacity, so they grew and they grew in numbers, but more importantly, they built capability,” in both combat assaults and information operations.

To prepare to repel the Russian invasion, each Ukrainian SOF brigade last year created and trained a “resistance company” recruited from the local population in areas such as Kherson, Zaporizhzhia and the Donbas that were likely to be Russian targets. As a result, Clarke said, “If you’re a Russian soldier today, your head must be on a swivel because you don’t know where the threat is. They can’t look at any Ukrainian and know if that person is an enemy.”

Abbiamo creato l’esercito ombra. Quello che ti colpisce nelle retrovie, soldato russo, quando meno te l’aspetti. Ci può anche stare, anzi, ci sta nella logica dei militari. Non si combatte solo al fronte.

Il problema è quando si ammazzano civili. E qui il WP lo ammette tranquillamente!

This guerrilla war has produced a grim body count among pro-Russian officials in the occupied areas. In the past few weeks, pro-Russian officials have been killed or injured by car bombs, roadside bombs, poison and shotguns.

Quelli che chiama “pro-Russian officials” non sono militari, sono ufficiali nel senso di “pubblici ufficiali”, cariche pubbliche! Civili ammazzati, fatti saltare in aria, per punizione, per una scelta fatta. Niente di nuovo sotto il sole, per chi ha in mente la CIA in America Latina. Ma ammesso così, candidamente, mentre ancora le macerie delle auto esplose fumano, era una cosa ancora inedita. Visto che i cinegiornali luce, quando devono entrare nell’argomento, svicolano negando tutto.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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02/09 ore 12:30 aggiornamento

MISSILI CONTRO CASA POPOLARE A CHERSON

Missili che hanno letteralmente portato via gli ultimi piani di una casa popolare a Cherson. Ci sono morti e feriti, il filmato riporta tutta la desolazione di questo ennesimo gesto criminale.
https://crimea.ria.ru/20220902/ukrainskie-voyska-nanesli-udar-po-zhilomu-domu-v-khersone--est-pogibshie-1124378031.html
Non potendoci arrivare con l’esercito, ci arrivano coi missili e le autobombe: ora come allora, sempre stata così la canaglia fascista.

GROSSI "SI DEFILA"...(MA E' COSTRETTO AD APRIRE GLI OCCHI)

“It is clear that the plant and its physical integrity have been repeatedly compromised, both accidentally (and) intentionally”
Così Grossi ieri (https://thepostedia.com/world/78030.html). Ovviamente i russi hanno posto l’accento su quell’ACCIDENTALMENTE. Visto che ormai c’è lì il personale AIEA, che tocca con mano, sale sul tetto, vede, scatta foto… allora… “possono aver fallato!” Ma magari non sempre l’han fatto apposta…

Grossi che si arrampica sugli specchi, Grossi che dopo due ore va via dicendo di "aver visto quel che doveva vedere", Grossi che è "intercettato", all’uscita, da OLTRE VENTIMILA FIRME DI CITTADINI DI ZAPOROZH’E CHE GLI CHIEDONO DI DIRE AGLI UCRAINI DI SMETTERLA DI SPARARE!
https://dnr-news.ru/society/2022/09/01/96724.html

Questo il testo della petizione, che ha non potuto dribblare in slalom:

“Nella regione della maggiore centrale atomica d’Europa, quella di Zaporozh’e, si sta sempre più complicando una situazione già critica. Le forze armate ucraine regolarmente bombardano il territorio della centrale. Signor Grossi, Direttori dei Paesi membri dell’AIEA! Noi, abitanti della regione di Zaporozh’e, ci appelliamo a voi con la richiesta di fermare le provocazioni ucraine, dirette alla Centrale ZAES!
«В районе самой большой атомной станции в Европе – Запорожской – сложилась критическая ситуация. Вооруженные силы Украины ведут регулярные обстрелы территории станции. Господин Гросси, руководители стран-членов МАГАТЭ! Мы, жители Запорожской области, обращаемся к Вам с призывом остановить провокации Украины, направленные на Запорожскую АЭС!

Chiediamo a voi di STIGMATIZZARE le azioni della dirigenza ucraina tese ad accrescere la tensione intorno alla Centrale ZAES e di AMMONIRLI circa la LORO RESPONSABILITA’ di fronte alla comunità mondiale in caso di continuazione di tali attacchi alla centrale”.
Просим Вас решительно осудить действия руководства Украины по эскалации ситуации вокруг Запорожской АЭС и предупредить об ответственности перед мировым сообществом в случае продолжения обстрелов станции».

Aggiornamenti a seguire.

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02/09 ore 08:30 aggiornamento

PEREGRUPPIROVKA


“Raggruppamento”: è l’unica parola che, sinceramente, speravo di non sentire più in riferimento al fronte SUD.

Cominciamo dalla cartina
https://i.ibb.co/N105JGM/1-09-RU-1.jpg
e dalla sua versione in italiano
https://i.ibb.co/N105JGM/1-09-RU-1.jpg

Come è possibile vedere ingrandendo i singoli quadranti, si è ritornati praticamente al punto di partenza, tranne che nel quadrante da ANDREEVKA a scendere, sotto SUCHOJ STAVOK. Proprio qui le truppe ucraine, poco più a NORD, STANNO RAGGRUPPANDO. Il che significa, in parole povere, che L’INFERNALE, INCESSANTE, CATENA DI SMONTAGGIO sta continuando a funzionare. Si raggruppano, scendono, vengono colpiti.

A parte questo quadrante ancora attivo, tutto il resto o è finito o si è risolto, nella giornata di ieri, col ripristino pressoché completo delle posizioni antecedenti al contrattacco.

Intorno a CHARKOV sarebbe dovuto accadere il BIS, altro contrattacco, ma non è nemmeno iniziato.

Guardiamo l’altra cartina, quella generale, sempre del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/p32y7Zg/01-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/tK4NPtn/01-09-it.jpg
A nord è tutto un apparire di esagoni rossi col simbolo di esplosione. Sono gli attacchi alleati su depositi e retrovie delle ff.aa. ucraine. Uomini e mezzi non hanno fatto neppure in tempo ad arrivarci, al fronte.

OSTRANENIE (остранение)

Šlovskij, così come descritto da Gianni Rodari nella sua Grammatica della fantasia, parla di “ostranenie”, STRANIAMENTO, come tecnica letteraria. Io lo provo tutti i giorni quando vedo Arestovič parlare di “simpatica offensiva” o “imitazione di controffensiva”, quando vedo i cinegiornali luce riportare dopo dodici ore la stessa notizia senza neanche premurarsi di verificarla, solo perché “sta bene così”, e quando vedo i bollettini serali del Comando generale delle ff.aa. ucraine.

NON UNA PAROLA, NON UNA, sulla catastrofe generata dalla controffensiva lanciata a SUD. PEGGIO, NON UNA PAROLA SULLA CONTROFFENSIVA STESSA! Figurarsi poi, se ieri ci fosse stata una parola anche su quei sessanta kamikaze morti a pochi passi da un obbiettivo irraggiungibile, uccisi da truppe regolari della Guardia nazionale, non da altre truppe scelte o d’élite. O di quelli che sono affondati direttamente sul Dnepr perché stavano su due barconi anch’essi affondati.
https://t.me/RVvoenkor/24808
Niente di niente.

EPPURE, OGGI NELLA TRANSCARPAZIA INTERA E’ GIORNATA DI LUTTO! Perché un’intera brigata la 128° d’assalto, tutta di soldati provenienti da quella regione, è stata annientata!
https://ukraina.ru/20220901/1038328294.html
A ODESSA, A NIKOLAEV, CI SONO CODE DI VOLONTARI PER DONARE IL SANGUE! Video e filmati qui:
https://kherson-news.ru/society/2022/09/01/27389.html
https://nikolaev-news.ru/society/2022/09/01/5427.html

Gente comune, parenti, amici, conoscenti, in coda per aiutare i propri cari che lottano fra la vita e la morte per colpa di una decisione tanto insensata quanto già reiterata. Gente comune che, qualora dovesse aprire la televisione per vedere i bollettini ufficiali, proverebbe lo stesso effetto di ostranenie.

Aggiornamenti a seguire.

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01/09 ore 19:30 aggiornamento

KAMIKAZE A ENERGODAR: ANALISI DI UN OMICIDIO DI MASSA


«Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia». Da Uria l’Ittita a oggi non è cambiato molto. E l’omicida è sempre il re, tra l’altro. Sul perché, il Ministero della difesa russo da un lato, e il collettivo di RYBAR dall’altro, abbozzano qualche ipotesi. In particolare quest’ultimo conferma, in questa analisi che precisa, in maniera approfondita, puntigliosa come solo loro san fare, alcuni elementi tecnici che accentuano ancor più l’illogicità, l’insensatezza da qualsiasi punto di vista la si guardi, la criminalità di questa azione. Prima di proporvi la traduzione integrale di questa analisi, qualche immagine e filmato dei mezzi da sbarco in fumo:
https://t.me/lostarmour/772
https://t.me/boris_rozhin/62076
https://t.me/The_Wrong_Side/3499
un’altra foto di repertorio qui:
https://materik.ru/novosti/vs-rf-unichtozhili-dve-samokhodnye-barzhi/

I mezzi arrivati a destino, ovvero quelli non affondati in mezzo al fiume, quelli la cui esistenza a questo punto nemmeno un cinegiornale luce dovrebbe negare, invece di ripetere a pappagallo le stesse tre righe da oltre dodici ore.

La spiegazione che si dà il Ministero della difesa russo, è che tale azione avrebbe portato alla PRESA IN OSTAGGIO quantomeno di un turno di lavoratori e alla PRESA D’ATTO, da parte dell’AIEA, della mutata situazione, con necessità di preservare la centrale, tutelare chi c’era dentro, e far infilare quindi il regime di KIEV di nuovo nella centrale, DA CUI RICORDIAMO ESSER FUORI DA MARZO, “con un piede nella porta”.
https://t.me/mod_russia/19402

Passiamo ora all’analisi di RYBAR.

Sulla calata suicida dei marò a Energodar
О самоубийственном украинском десанте в Энергодаре

[…]

L’attracco dei marò è avvenuto già dopo l’alba, in seguito al fuoco di artiglieria su Energodar iniziato alle 5 del mattino. Nascondere il movimento dei soldati ucraini era impossibile.
▪Высадка десанта происходила уже в светлое время суток после артиллерийского обстрела Энергодара, который начался в районе 5 утра. Скрыть продвижение военнослужащих ВСУ было невозможно.

Dal punto di attracco alla centrale atomica ci sono diversi km di steppa. Non ci sono appigli, né tantomeno posti per nascondersi. Energodar si compone fondamentalmente di case popolari da nove piani e pochissimo verde, per cui nascondere un gruppo armato di 60 persone in movimento è semplicemente irreale.
▪От предполагаемого места высадки десанта до АЭС — несколько километров по степи. Никаких посадок или скрытых подходов нет. Энергодар застроен в основном девятиэтажными домами с небольшим количеством деревьев, поэтому спрятать вооруженную группу в 60 человек практически нереально.

La centrale è circondata da diversi livelli di sicurezza. Le fanno guardia i soldati della Guardia nazionale, armati con artiglieria pesante. Passare attraverso queste linee di difesa, armati solo con artiglieria leggera, era un compito estremamente difficile per i soldati ucraini.
▪На АЭС несколько контуров безопасности. Её охраняют бойцы Росгвардии, оснащенные тяжелой техникой. Пробиться через линии обороны вооруженным только легким стрелковым оружием военнослужащим ВСУ — задача крайне трудновыполнимая.

Ammesso anche che avessero passato le linee di difesa, tenere una stazione intera sarebbe stato estremamente problematico, a causa dell’enorme area di costruzione interne e passaggi stretti fra loro. Anche con guide del posto disposte a fargli strada, perdersi era un attimo.
▪Даже обойдя систему безопасности, удержать станцию стало бы крайне проблематично из-за огромной площади внутренних помещений и запутанных переходов. Даже при наличии нескольких проводников заплутать крайне легко.

Ma anche ammessa l’occupazione della centrale da parte dei militari ucraini, ci sarebbe stato sempre il problema di garantirne l’operatività. Un turno di lavoratori era tutto quello che avrebbero potuto sequestrare. E’ improbabile che altri lavoratori della centrale da fuori si sarebbero resi disponibili a dare il cambio ai compagni e finire in bocca ai terroristi. Anche soltanto “fermare”, la centrale, la sua operatività, sarebbe stato impossibile, perché è un’operazione che richiede il lavoro contemporaneo di più di un turno di lavoratori.
▪Если бы украинским военнослужащим удалось захватить станцию, то встал бы вопрос обеспечения ее работы: на объекте лишь одна смена обслуживающего персонала. Мало кто из сотрудников АЭС согласился бы сменить коллегу на станции, которая удерживается террористами. При этом просто «остановить» ее также невозможно — это сложный процесс, который требует большого количества сотрудников.

Ma anche nel caso dell’occupazione e tenuta della centrale… cosa sarebbe successo dopo? Minacciare di distruggere i reattori avrebbe screditato le ff.aa. ucraine agli occhi del mondo, quindi è da escludere.
Даже в случае захвата и удержания АЭС встал бы вопрос: что дальше? Угроза взорвать реакторы сразу же дискредитировали бы ВСУ в глазах мировой общественности.

Resta l’ipotesi che il comando di Kiev volesse provare a trattenere o far fallire la missione AIEA: questo a costo della vita di un intera compagnia dei propri soldati.
Вероятно, украинское командование рассчитывало ценой жизни роты солдат создать предлог, чтобы задержать или сорвать миссию МАГАТЭ.

E nemmeno questo sono riusciti a fare.
И даже это у ВСУ не получилось.

https://t.me/rybar/38052

L’ipotesi del Ministero mi sembra quella più probabile, nel senso che se si trova, dall’altra parte, un’autorità internazionale che “casualmente” passa di lì mentre tu per il rotto della cuffia occupi uno stabile e, di fatto connivente (e su questo non c’è tema di smentita), CERTIFICA, SANCISCE, CONGELA lo status quo trovato “per caso” in quel momento, questa follia avrebbe potuto anche stare in piedi. Resta poi l’analisi di RYBAR. Con i mezzi impiegati, anche nelle tempistiche scelte, probabilmente per ridurre il più possibile il tempo fra la “occupazione” e il “riconoscimento”, non era comunque possibile. E’ stato solo un mandare Uria l’ittita a morte certa.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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01/09 ore 14:00 aggiornamento

LA COLONNA AIEA E’ ALLA CENTRALE


Filmati alla frontiera e suo attraversamento
https://t.me/vrogov/4556

E della colonna di fuoristrada “UN” scortata e diretta alla centrale
https://t.me/vrogov/4560

Appena arrivati all’ingresso:
https://t.me/bolshiepushki/2266
Peraltro, un corrispondente che gira con elmetto e giubbotto anche per andare in bagno dice, a mio avviso giustamente: come fanno a girare in maglietta. Son certi che gli ucraini non gli spareranno addosso, conclude. I padroni (Хозяева) …
https://t.me/RtrDonetsk/8866

Intanto, penso ai kamikaze mandati a morire di morte certa stamattina all’alba, ai tre civili morti in quella criminale rappresaglia contro delle case popolari (e contro le scuole dell’infanzia nr 14 e nr 15),
https://t.me/readovkanews/41053
ai cinegiornali luce che scrivono sul rullo tutto e il contrario di tutto, pur di non dire le cose come sono realmente accadute e ormai accertate.

DALLA CONTROFFENSIVA ALLA CATASTROFE: BILANCIO PERDITE DELL’ULTIMO GIORNO DI COMBATTIMENTI

Parliamo di:
31 x carri armati
22 x veicoli da combattimento della fanteria
18 x altri veicoli blindati militari
8 x pick-up con artiglieria leggera sul cassone
oltre 350 x soldati
Только за прошедшие сутки в ходе боевых действий на данном направлении противник потерял 31 танк, 22 боевые машины пехоты, 18 других боевых бронированных машин, 8 пикапов с крупнокалиберными пулеметами, 17 единиц специальной автомобильной техники и более 350 военнослужащих.
https://t.me/rybar/38043

E stiamo parlando del prezzo che il regime di KIEV ha fatto pagare al suo popolo per quella che ha avuto il coraggio di definire prima “imitacija” e poi “piccola, simpatica offensiva”. E allora visto che qui non lo fa nessuno, facciamoli noi quattro “conti della serva”. Vediamo il prezzo che il popolo ucraino ha dovuto pagare per

Le perdite in vite umane sono state altissime. I dati tenuti nascosti da KIEV, per ovvi motivi, ma desumibili dalle conferenze stampe, vedono tali perdite quantomeno raddoppiate (e anche di più, purtroppo), aggiungendo oltre duemila morti in tre giorni a quelle centinaia che già compaiono sui bollettini quotidiani, luogo per luogo.

In mezzi, invece, le perdite sono più immediate da quantificare. Basta confrontare i numeri dei bollettini emessi in date diverse. Pertanto, l’ultima settimana ha visto, a causa purtroppo di questo ordine sciagurato, un’impennata nelle perdite delle ff.aa. ucraine. E scomponendo tali perdite per tipologia, sostanzialmente abbiamo conferma di quanto sinora riportato. Vediamo oggi:

01/09
280 aerei
151 elicotteri
1852 droni
371 sistemi missilistici
4663 carri armati e altri cingolati blindati
822 lanciarazzi multipli
3363 obici e mortai
5192 autoveicoli blindati
https://t.me/mod_russia/19366

Una settimana fa, 25/08, la situazione era (tra parentesi la differenza):
273 aerei (-7)
148 elicotteri (-3)
1808 droni (-44)
369 sistemi missilistici (-2)
4384 carri armati e altri cingolati blindati (-279)
819 lanciarazzi multipli (-3)
3340 obici e mortai (-23)
5048 autoveicoli blindati (-144)
https://t.me/mod_russia/19112

Per avere un ordine di grandezza, esattamente un mese prima, 25/07, la situazione era (tra parentesi la differenza 25/07-25/08):
260 aerei (-13)
144 elicotteri (-4)
1577 droni (-231)
356 sistemi missilistici (-13)
4135 carri armati e altri cingolati blindati (-249)
762 lanciarazzi multipli (-57)
3174 obici e mortai (-166)
4413 autoveicoli blindati (-635)
https://kherson-news.ru/society/2022/07/25/15849.html

Appaiono abbastanza evidenti i segni della catastrofe generata dalla decisione suicida di Kiev.

Infatti, dal mese prima al mese dopo le perdite maggiori sono dovute principalmente ad
- ATTIVITA’ OFFENSIVE, attacchi aerei e missilistici su depositi, colonne in transito, oltre che ad
- ATTIVITA’ DIFENSIVE di tipo STATICO, come il fuoco di contraerea, l’attività di controbatteria o l’abbattimento di droni (una quantità enorme, mandati giustamente a “morire”.

Nella sola settimana successiva, invece, sono stati abbattuti IN AZIONE, con
- ATTIVITA’ DIFENSIVE di tipo STATICO (idem come sopra più fuoco di sbarramento verso movimenti in senso opposto) E DINAMICO (arretramenti, manovre di accerchiamento, contrattacchi localizzati),
- la META’ degli AEREI (oltre la metà considerando che buona parte degli aerei distrutti prima son stati colpiti direttamente nell’hangar), PIU’ ELICOTTERI (+1) e PIU’ CARRI ARMATI (+30).
- fermo restando tutto il resto in linea invece con l’andamento complessivo del mese precedente.

In altre parole, a essere aumentato in maniera assolutamente atipica COME PERDITA è tutto quanto si impiega nel corso di un’offensiva tesa a SFONDARE LINEE NEMICHE CONSISTENTI: carri armati, mezzi aerei in appoggio… e perdite, tantissime, in vite umane. In un’offensiva telefonata da un mese, dando modo di prepararsi ai difensori, con mezzi e unità sul campo sin da subito operative nella difesa. L’AUMENTO, IMPONENTE, DELLA SCALA DELLA CONTROFFENSIVA HA GENERATO SOLO UN AUMENTO, ALTRETTANTO IMPONENTE, DELLE PERDITE. E nessuno, ancora una volta, pagherà per questo.

Aggiornamenti a seguire.

01/09 ore 12:30 aggiornamento

KAMIKAZE SU ENERGODAR

Ogni tanto penso a quel militare di professione, unità scelta delle ff.aa. ucraine, marò addestrato per anni a combattere in ogni situazione, a come si deve sentire nel ricevere un prikaz, un ordine del tipo: “tu e la tua squadra prendete il gommone e andate a occupare la centrale”.

Una centrale che, in questo momento, è più difesa di Fort Knox. Sa che sta andando a morte certa, perché chi la difende difficilmente lascerà che torni indietro così come è arrivato, di notte e sfruttando il coprifuoco chiesto e ottenuto per consentire l’arrivo del personale dell’AIEA. Sa che nella sua professione deve purtroppo mettere sempre in conto di dover salutare moglie e figli (così come, essenzialmente, la sua attività consiste nel far salutare moglie e figli ad altri uomini). Ma non capisce perché DEVE andarsi, volontariamente, a suicidare.

L’azione di oggi ha lo stesso senso, dal punto di vista strettamente bellico, di quella che è costata la vita di altri marò, altre unità scelte, e che consisteva nell’andar di notte sull’isola dei serpenti per piantar la bandiera e farsi fotografare all’alba: nessun senso e solo morti.

Prologo: GROSSI è ormai con le spalle al muro, perché comunque DEVE andare alla centrale. Lo vogliono i russi, lo vogliono i cinesi, e al resto del mondo non NATO/UE non frega niente di quello che dice la NATO/UE. Il mondo è cambiato dai tempi di Michele figlio-di-Sergio e il suo successore ubriacone. E l’AIEA, nonostante le pressioni atlantiche, DEVE visitare la centrale.
https://english.alarabiya.net/News/world/2022/09/01/-We-re-not-stopping-IAEA-chief-says-despite-strike-near-Ukraine-nuclear-facility

Allora cosa facciamo? Si saran detti i kuratory? “O la va o la spacca, occupiamo la centrale”. Pur sapendo benissimo che la spaccava.

E così son partiti.

5:30 - Fuoco d’artiglieria impressionante su case popolari, strade, infrastrutture portuali, oltre che la centrale, ça va sans dir (4 proiettili a 400 m dai reattori). Qualche immagine e filmato qui. Tre morti e un ferito come minimo.
https://t.me/vrogov/4521

Fuoco partito da NORD, MARGANEC (carta di RYBAR con geolocalizzazione)
https://t.me/rybar/38029
e da NORD-EST, VYSSHETARASOVKA (altra carta di RYBAR con geolocalizzazione)
https://t.me/rybar/38042

6:20 – DUE SQUADRE DI MARO’, PER UN TOTALE DI SESSANTA UNITA’ DISTRIBUITE SU 7 MEZZI DA SBARCO, attraccano proprio nel luogo colpito dagli attacchi missilistici da NORD-EST, ovvero la costa a nord-est della centrale, a ridosso di un deposito d’acqua.
Cartina qui: in azzurro il punto di sbarco, cerchiata la base e, cerchio più piccolo i reattori.
https://t.me/yurasumy/4732

I marò sono individuati dalle unità della Guardia Nazionale ed è subito scontro. Intervengono altri uomini e mezzi, fra cui elicotteri. I marò vista la malparata cercano di tornare ai barconi.
https://t.me/boris_rozhin/61998
Minimo 40 soldati, di quei 60, muoiono già allora.
https://t.me/mod_russia/19352
Gli altri successivamente. MA NON TUTTI, ATTENZIONE:

TRE SOLDATI FATTI PRIGIONIERI, di cui due in gravi condizioni.
https://t.me/voenkorKotenok/39808

Cartina qui (dove si vede chiaramente la sequenza dell’attacco e della ritirata):
https://t.me/yurasumy/4735

7:00 – pattuglie russe sul Dnepr intercettano altri DUE da sbarco, partiti da Nikopol’. Affondati immediatamente.
https://t.me/boris_rozhin/61998

Cartina qui:
https://t.me/yurasumy/4736

Il piano quindi comincia a delinearsi nei contorni orchestrati dal regime di KIEV. Questa la cartina di quanto probabilmente architettato:
https://t.me/yurasumy/4738?single
Attacco da due direzioni: i sessanta marò da nordest e i due mezzi da sbarco da nord.
Sbaragliamento delle guardie a difesa e occupazione dei blocchi.
Dimostrazione all’AIEA (freccia rosa sotto) che il territorio era quantomeno “conteso”, se non in mano ucraina e difeso eroicamente dall’aggressore.

Risultato: unità scelte mandate al massacro, terrorismo di stato ucraino su case e civili.

Aggiornamenti a seguire.

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01/09 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Cartina aggiornata, sempre del collettivo di RYBAR,
https://i.ibb.co/fH4CtQv/31-08-RU-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/vkNytKf/31-08-IT-1.jpg

Riquadro in basso a destra. La “L” non è più tornata neppure “U”, ma “I”. In altre parole, al momento non solo appare sempre più evidente che le ff.aa. ucraine non siano riuscite a creare una piazza d’armi sufficientemente ampia per convogliare uomini e mezzi e tenere una posizione già difficile di suo, nel “piattone” della steppa dove la natura, per definizione, vuole solo spazi aperti, ma a quel punto si stiano ritirando. Come, visto il fuoco incessante di sbarramento, non è difficile pensarlo.

Il corrispondente di guerra Kotenok evidenzia in questo breve pezzo il ruolo DETERMINANTE avuto dai parà russi, i “berretti blu”, nel bloccare la controffensiva ucraina. Una controffensiva dove gli attaccanti hanno messo dentro tutto: armi vecchie e armi nuove, divisioni di riservisti letteralmente mandati a fare massa, a morire, insieme a truppe scelte appena rientrate dalla Gran Bretagna.

“Il nemico ha cercato di raggiungere la qualità con la quantità, gettando questa quantità nella mischia, con la speranza di distruggere i nostri” (Противник попытался количеством достичь качества, бросив в топку в надежде, что наши сломаются. )
https://t.me/voenkorKotenok/39798

L’esito è, nel fronte SUD, sotto gli occhi di tutti. Raggiunto con la “qualità”, e basta. Perché come mostra anche la cartina è tutto un continuo muoversi di truppe scelte e rinforzi da un punto all’altro della linea di fronte, raggiungere la superiorità relativa necessaria, mettere in sicurezza, passare al punto successivo. La tenuta delle truppe di stanza e i rinforzi delle truppe scelte, dei berretti blu letteralmente paracadutati da un punto all’altro, hanno fatto sinora la differenza. Avesse fatto “la guerra con due mani”, anziché “con una mano sola”, ma anche una mano e mezza soltanto, questo sarebbe stato il momento, a loro volta, della controffensiva. Ma SIIRIZZAZIONE DEL CONFLITTO significa tempi lunghi, e per i tempi lunghi occorrono fiato, energie, risorse. Quindi nessuna contro-controffensiva.

Anche perché le ff.aa. ucraine hanno intenzione di replicare. Questa volta a Charkov, più un’altra direttrice al momento ancora silente. Vedremo gli sviluppi.

Tuttavia, forse, la cosa più inconcepibile in tutto questo è stata la conferenza stampa del capo della propaganda ucraina e numero due di Zelenskij, ovvero Arestovič. Il quale ormai, per minimizzare il tutto visto l’esito disastroso, è passato dalla “IMITACIJA kontrastuplenii”, dall’imitazione della controffensiva, a un “PICCOLO, SIMPATICO ATTACCO” (MALEN’KOE, SIMPATIČNOE, NASTUPLENIE «маленькое, симпатичное наступление»)
https://topwar.ru/201095-arestovich-nazval-proishodjaschee-na-juge-ukrainy-malenkim-i-simpatichnym-nastupleniem-vsu.html
Nemmeno quel generale coglione di “Uomini contro” sarebbe arrivato a questo. Almeno per rispetto dei duemila morti, dei TUOI duemila uomini che hai mandato a massacro certo. Per un “piccolo, simpatico, attacco”.

Aggiornamenti a seguire.

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31/08 ore 21:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Su alcuni quadranti, come quello di sudovest, i russi stanno approfittando della ritirata degli attaccanti per avanzare a loro volta (zona in rosso sulla mappa):
https://i.ibb.co/MStpYYN/31-08-1.jpg

Occorre riaggiornarsi per la zona più “calda”, quella della “L” a Suchoj Stavok in corso di ritirata. Vedremo domani in che senso si evolverà l’operazione. Sicuramente, non può stare così. O la “L” sarà risucchiata, o diverrà un quadrato, ovvero riuscirà ad allargare la propria area di controllo e a costruire la famosa “piazza d’armi” oltre la riva del fiume per successive avanzate. Al momento, gli ultimi aggiornamenti parlavano più in direzione della prima ipotesi.

Situazione invariata sugli altri fronti, dove si attendono altri attacchi “kamikaze” da parte ucraina, in particolare in direzione di Charkov e verso Izjum. In questo momento, data la priorità assoluta per le forze russe di conservare e preservare uomini e mezzi, non si contrasta questa “iniziativa” nemica, anzi la si asseconda aspettandoli al varco e infliggendo sicuramente più perdite che in azioni offensive propriamente dette. Vedremo comunque come andrà domani.

DELITTO SENZA CASTIGO: FUOCO SU QUINDICIMILA TONNELLATE DI GRANO

TOKMAK, paese agricolo fuori dalle cronache belliche di questi e altri giorni: alle 3 di notte è stato bombardato il suo deposito principale di granaglie, o “elevator” (элеватор). Risultato: 15.000 tonnellate di grano bruciate, andate in fumo. Ma, anche qui, nessuno paga.
https://t.me/vrogov/4509

BUON PRIMO GIORNO DI SCUOLA! (С первым сентября! )

Buon primo settembre! In questo giorno, come ben sanno anche i genitori italiani che accompagnano i propri piccoli nella visione di Maša e Orso sulla rai, gli alunni portano un mazzo di fiori agli insegnanti, che dovranno guidarli per tutto l’anno scolastico. E’ festa per i bambini, per i genitori, per gli insegnanti, è festa di popolo.

Nella DNR, nella LNR, ma anche nelle zone liberate delle regioni di Charkov, Zaporož’e e Cherson domani sarà il primo giorno di scuola per 326.438 studenti in 1.422 scuole.
https://t.me/mod_russia/19333

Il Ministero della difesa russo ha PUBBLICATO e INVIATO alle NAZIONI UNITE l’elenco di tutte e 1422 le scuole di quei luoghi, con indirizzi e coordinate GPS. Nessuno osi toccarle.
https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12436278@egNews

Questo il finale del comunicato:

“Chiediamo alle Nazioni Unite, all'intera comunità internazionale, di intraprendere misure efficaci perché non si consenta il bombardamento delle scuole da parte del regime di Kiev, oltre che sia garantita l’esclusione di questi luoghi, e dei territori a essi adiacenti, da attacchi con armi da fuoco da parte delle ff.aa. e di altre forze paramilitari ucraine.”
Требуем от Организации Объединенных Наций, всего международного сообщества принятия эффективных мер для недопущения обстрелов школ киевским режимом и гарантированного исключения данных объектов и прилегающих к ним территорий от поражения огневыми средствами вооруженных сил и других военизированных формирований Украины.

Lo speriamo di cuore.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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31/08 ore 19:00 aggiornamento

Aggiornamento breve a cui darò seguito stanotte. Intanto, alcuni punti che, di fatto, confermano la tendenza in atto sul campo di battaglia di questa controffensiva. Togliamole le virgolette e, dopo averle doverosamente denunciate, perché non passino inosservate cose di questa gravità, togliamoci di dosso anche le parole propagandistiche di Arestovich e soci, come “imitazione” e “sondare il terreno”. Van bene solo per coprire lo scempio in atto, il proprio popolo mandato al massacro né più, né meno di quella scena di “Uomini contro” dove ad andare contro i nidi di mitragliatrici austriache eravamo noi. E oggi a uscire dalla trincea e a fare questa fine sono proprio quelli che questi criminali, a parole, dicono di “difendere”.

Lungo alcune direttrici tutto si è spento, fra le macerie fumanti della disfatta. Lungo altre, invece, l’ordine è di continuare l’attacco, mandando avanti sempre nuova carne da cannone dalle retrovie. E questo è quello che sta accadendo.

Riprendiamo quella “U” dell’intervento precedente. A metà pomeriggio (ora italiana) la “U” era diventata una “L”. E RYBAR, doverosamente, riporta questa “L”:
https://t.me/rybar/37992

Alle SEI E MEZZA ORA LOCALE ECCO COME ERA DIVENTATA QUESTA “L”
https://i.ibb.co/Jmq2BJX/31-08-1.jpg

Si era assottigliata, con morti e perdite enormi sul campo. Ma era prevedibile che andasse a finire così! Truppe mandate allo sbaraglio, senza copertura di artiglieria pesante, in bocca al loro nemico. Cosa volevano dimostrare i capi del regime fascistoide di KIEV nel mandarli alla morte in questa maniera? Cosa volevano dimostrare ai loro “kuratory”, ai cinegiornali luce?

Ancora: questo è il commento di RYBAR su un’altra parte della linea di fronte, commentando l’ennesimo attacco respinto (e schema sotto):

Le ff.aa. ucraine hanno mandato in battaglia unità ignoranti delle più elementari tattiche di combattimento.
В бой ВСУ бросили пехоту, не знакомую с элементарной тактикой перемещения на поле боя.

Cercavano di attaccare in ordine sparso, allargandosi e prendendo tutta la superficie.
Наступать пытались по полям разрозненным строем, передвигаясь в полный рост.

Come prevedibile non hanno ottenuto nulla.
Предсказуемо ничего у них не получилось.
https://t.me/rybar/38000

Poi penso che sono gli stessi criminali che hanno mandato a morire soldati sull’Isola dei serpenti per piantare al volo una bandiera e scappare indietro. Morti tutti anche in quel caso. Poi penso a Davydov Brod, dove ne sono morti a centinaia in attacchi altrettanto inutili. Questa doveva essere la “controffensiva”, quindi alla morte ne stanno finendo migliaia. Per colpa dei criminali che li comandano e che gli sparano in caso di ritirata.

E così, fra Archangel’sk, Davydov Brod, e Kostromka ancora infuriano i combattimenti fra attacchi suicidi e disperati da un lato e inevitabile fuoco di sbarramento dall’altro. Qualsiasi sia il risultato che gli esperti PR di Kiev sono già pronti a valorizzare e vendere al mondo intero, come la peggior batteria di pentole, il prezzo sarà comunque stato troppo alto. Troppo. Vedremo gli sviluppi a fine giornata.

Aggiornamenti a seguire.

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31/08 ore 13:30 aggiornamento

In breve: l'offensiva ucraina nel fronte sud si è fermata e da ieri notte non solo non si registrano avanzamenti ma le perdite continuano ad aumentare.

I russi non contrattaccano neanche, aspettano e aprono il fuoco. Questo, brevemente, l'atteggiamento tattico che RYBAR descrive così:
Le forze armate russe continuano a portare a compimento la loro missione di annientamento dei gruppi blindati nemici.
ВС РФ продолжают выполнять задачу по уничтожению бронегрупп противника. https://t.me/rybar/37976

"L'imitazione di controffensiva" per "sondare il fronte", come nell'ennesima arrampicata sugli specchi della propaganda del regime di KIEV si sta definendo la catastrofe attuale, è costata a oggi:

Aerei:
2 x Su-25
1 x Su-24
1 x MiG-29
Elicotteri:
3 x Mi-8
За двое суток безуспешных атак на Николаево-Криворожском и других направлениях украинские войска потеряли четыре боевых самолета: два Су-25, один Су-24 и один МиГ-29. Сбиты в воздухе три украинских вертолета Ми-8.

63 x carri armati
59 x veicoli da combattimento della fanteria
48 x altri veicoli blindati militari
14 x pick-up con artiglieria leggera sul cassone
1700 x soldati
️Российскими войсками уничтожено 63 украинских танка, 59 боевых машин пехоты, 48 других боевых бронированных машин, 14 пикапов с крупнокалиберными пулемётами и более 1700 украинских военнослужащих.
https://t.me/rybar/37979

Ciò nonostante, le ff.aa. ucraine stanno continuando la loro progressiva demolizione sulla linea di fronte ammassando truppe e mezzi rimasti per "imitare il contrattacco" e "sondare il fronte", in particolare verso Suchoj Stavok
https://t.me/boris_rozhin/61921

Suchoj Stavok dove, per inciso, un'intera brigata (la 57° motorizzata) ha trovato la sua fine e 12 carri armati nuovi e appena giunti dalla Polonia, inviati successivamente per cercare di tirarli fuori, han dovuto ripiegare. E a ripiegare son riusciti soltanto in 5.
https://t.me/boris_rozhin/61910

Guardando la cartina (la pancia di questa "U") non è difficile comprendere la dinamica di quanto accaduto.
https://i.ibb.co/4FMwQ8J/1.jpg
Ciò che è difficile capire è come un comando militare possa avvallare quella che, secondo i dati attualmente a disposizione, appare sempre più come una autodistruzione.

Aggiornamenti a seguire.

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31/08 ore 12:30

QUALCHE PAROLA SU MICHELE FIGLIO-DI-SERGIO


E, come scoprii dal 1999 in avanti, figlio non solo di Sergio, ma anche “di qualcun’altra”, volendo usare un eufemismo, per un intero popolo. Un popolo che nel 1984 mai avrebbe pensato di come si sarebbe trovato ridotto sette anni più tardi. Un popolo tradito da un’intera cricca di burocrati che, di lì a poco, sarebbe diventata anche “classe”, nel senso marxistico del termine, andando a usurpare beni non suoi e divenendone “padrona”, con due timbri e due firme. Un popolo che inizialmente aveva interpretato “perestrojka” (ricostruzione) e “glaznost’” (trasparenza) come parole d’ordine sinonimi di “chistka” (pulizia): pulizia dei corrotti, dei raccomandati, dei nullafacenti, degli imboscati. Un popolo che non si accorse che, invece, a essere smantellato (e non ricostruito) era lo stesso modo socialistico di produzione. Un popolo che di colpo si trovò scaffali vuoti nei supermercati, inflazione galoppante, malcontento fratricida in una “caccia ai colpevoli” tesa ad acuire contraddizioni ormai sopite e ferite invece mai rimarginate. Un popolo che era riuscito a difendersi, fino al tributo enorme di 20 milioni di suoi figli, contro un nemico esterno, contro il mostro nazifascista, ma che non era assolutamente pronto a difendersi da un nemico interno, un nemico che non si configurava neppure come nemico, peraltro, ma si nascondeva dietro le effigi di quella che Lenin aveva chiamato “mente, onore e coscienza della nostra epoca” (ум, честь и совесть нашей эпохи): il Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Un popolo che quando capì cosa stava succedendo era troppo tardi. Un popolo nel 1991 che votò SI a un referendum completamente ignorato da burocrati divenuti da anni padroni (la legge dell’ “autonomia delle fabbriche” è del 1987), quando non già oligarchi, principi feudatari, capiclan assoluti di regioni e repubbliche intere. Un popolo che, in un’ultima, strenua resistenza, nel 1993 si prese le cannonate, nella compiaciuta indifferenza del “democratico” Occidente.

Io che, in quegli anni, leggevo avidamente cronache falsate, mi creavo immagini, miti fondati sul nulla, basandomi solo sul “significante” e non sul “significato”, il primo schiaffo lo presi qualche anno più tardi, nel centro di prima accoglienza presso cui prestavo servizio civile. I profughi all’epoca erano in gran parte dell’ex-URSS. Il mio russo era peggio di quello dei CCCP (gruppo punk-rock all’epoca già CSI), parole in libertà dai giornali e dai libri (pravda pravda tribuna ludu cheghebè… tribuna ludu peraltro è polacco… ma grande era la confusione sotto il cielo…), ciò nonostante e a differenza dei miei colleghi, tra la distribuzione di un pasto e una schitarrata in LA minore con i grandi successi di Toto Cotugno e Ricchi e poveri (sic! fatto anche questo…non solo li conoscevano, ma gli facevan tornare tempi più spensierati...), cercavo di far loro domande sul perché e percome.

Li tartassavo, tanta era la mia curiosità. Tanto che all’inizio pensavano fossi uno “shpiòn” (spia), mandato lì dai responsabili per trovare pecche in loro. Cambiarono atteggiamento quando capirono da che parte stavo (e sono sempre, orgogliosamente, stato), pagando le mie scelte peraltro con il trasferimento gli ultimi due mesi di servizio allo Stato in un centro per malati terminali di AIDS (che doveva essere la “punizione” dei capi nei miei confronti e che, ancora una volta, così non è stato… ma questa è un’altra storia).

Cominciarono anche tra di loro a chiamarmi Paolo e non più “Shurik”, così scoprii poi che mi avevano soprannominato… (dal nome di un sempliciotto occhialuto di commedie degli anni Settanta, qui immortalato in una mitica scena sui brindisi (tosty) nel Caucaso da cui esce MOLTO malconcio… https://ok.ru/video/3604874507)

E a confidarmi cose sul loro passato. Che cozzavano come macigni con quelle che erano le mie "conoscenze", libresche, o dei cinegiornali luce di allora. E nel cozzare con quelle “conoscenze” non solo semplicemente le polverizzavano, ma si accostavano a posizioni che fino a poco tempo rima avevo considerato “esagerate”, “estremistiche”. Ma questi cazzo erano padri, madri, figli normalissimi: questo guardavo in loro. Potevano essere mio padre, mia madre, mio fratello o sorella. Non erano né “esagerati”, né “estremisti”, per niente. Eppure mi dicevano le stesse cose. E non mi serviva tirare in ballo tre esami di fila di Re.Fil.A.O. (religioni e filosofie dell’asia orientale) a sfondo antropologico-culturale per capire che non mi stavano mentendo. E che gli “estremisti”, a questo punto, erano altri.

In particolare, quando il discorso cadeva su Michele figlio-di-Sergio, il loro volto diventava cattivo, quello che da noi era l’eroe della pace, l’eroe del nobel, l’eroe di qui e l’eroe di là, era additato da tutti come il colpevole che aveva aperto la porta a quella cricca divenuta poi classe, esecutrice materiale dello smantellamento del LORO Paese.

Si, perché si comportavano tutti come ANCORA cittadini dello stesso Paese lì, in quel centro dove nessuno sapeva neanche dove stesse sulla cartina, il loro “nuovo” Paese: azeri, armeni, ceceni, daghestani, inguscezi, ossetini, georgiani, curdi sovietici. E non era un remake nostalgico, tipo “goodbye Lenin”, per niente! Nei rapporti fra di loro, po-tovarischeski, da compagni, nello scherzare, nell’incazzarsi fra di loro, sentivo, percepivo perfettamente, io che fino ad allora mi ero sparato due anni di mediazione culturale a diretto contatto, intenso e quotidiano, con gli immigrati cinesi delle Chinatown sparse fra metropoli e province, che si comportavano ANCORA, ORA COME ALLORA, come uno stesso popolo.

Quello schiaffo di allora mi è servito. E da allora ho cominciato grazie a loro, con loro, a cercarmela da sola, la “verità”. E Michele figlio-di-Sergio, in questa ricostruzione, ricerca dopo ricerca, traduzione dopo traduzione, confronto delle fonti dopo confronto, era sempre più collocato in quello stesso posto infimo, meschino, della Storia in cui lo aveva collocato quello che una volta fu il “suo” popolo, un popolo verso il quale aveva doveri tanto precisi, quanto traditi (ai posteri soltanto capire se per incapacità o connivenza).

Chiedo scusa per questa divagazione: lo dovevo a Shaig, a Fachraddin, a Shahin, a Hanuma, a Nazaket, a Zochrab, alle loro bellissime famiglie, a tutti coloro che conobbi allora e che in questo momento colpevolmente non ho ricordato e che, in quei 10 mesi, furono miei maestri. Quello che non fu, per niente, Michele figlio-di-Sergio: anzi.

Aggiornamenti a seguire.

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31/08 ore 08:00 aggiornamento

STABILIZIROVAT’ FRONT (стабилизировать фронт)

Con queste parole il collettivo di RYBAR ha riassunto, a fine giornata, otto ore di lavoro buono da esso condotte per capire cosa stava succedendo nel fronte sud. Cartina aggiornata
https://i.ibb.co/D5xnsPn/30-08-RU-1.jpg
e con legenda in italiano:
https://i.ibb.co/G7z6Y7J/30-08-IT-1.jpg
Tutti i riquadri ingranditi che appaiono nella cartina sono stati, nel corso della giornata di ieri, oggetto di analisi singola e approfondita. Non è quindi una situazione “buttata lì”, ogni linea di quella carta è stata oggetto di studio e revisione, con beneficio inoltre della prudenza, qualità che connota il lavoro di questo collettivo: meglio non dare annuncio di una cosa di cui non si è certi, piuttosto che dover rettificare quanto appena annunciato.

RYBAR è quindi tutto il giorno che aggiorna e lavora sulle mappe e, ieri notte, dice che i russi sono riusciti, già al secondo giorno della controffensiva annunciata, a “stabilizzare il fronte e bloccare l’ulteriore avanzata del nemico” (стабилизировать фронт и остановить дальнейшее продвижение противник https://t.me/rybar/37955). E questa è la notizia più rilevante.

Perché la controffensiva annunciata si è ridotta nel guadagno, da parte ucraina, di QUATTRO (di numero Krasnoe Znamja, Ternovye Pody, Lozovoe, Suchoj Stavok) villaggi posti immediatamente dietro una linea di fronte lunga oltre 300 km. E in perdite gravissime.

In questo filmato un tankist ucraino, in trasferimento sul mezzo qualche giorno fa, dice chiaramente: “Ci mandano dritto all’inferno” (Нас отправляют прямо в пекло)
https://t.me/boris_rozhin/61855

Peraltro, i russi nella loro “guerra al risparmio” non hanno neppure mandato un loro soldato al contrattacco, si sono limitati a contenere l’attacco ucraino fino a spegnerlo, recuperando solo dove era pericoloso stabilizzare la linea di fronte (Pravdino, Kiselevka e Blagodatnoe)

Infine, aggiorniamo i cinegiornali luce che anche gli ucraini non parlando più di “controffensiva”: si tratta, ora, di “imitacija kontrastuplenija” («имитация контрнаступления»), di imitazione di controffensiva, al fine di “sondare il fronte” («прощупывание фронта»).
https://t.me/WarDonbass/77691
Preghiamo, anche nell’ipocrisia, di restare almeno aggiornati.

Aggiornamenti a seguire.

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30/08 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE

“Prosegue la controffensiva ucraina” riporta imperterrito il cinegiornale luce che fa da “agenzia nazionale stampa associata”. In realtà, quello che prosegue, e incessante, è il flusso di ambulanze verso le città ucraine limitrofe a questa che, man mano che il tempo passa, si sta configurando come l’ennesima, criminale, PIAR-AKCIJA (calco linguistico di “PR-action”, azione propagandistica) da parte del regime di KIEV. Sulla pelle del proprio popolo. Questa una colonna di ambulanze dirette oggi verso l’ospedale di Odessa:
https://t.me/boris_rozhin/61805

A proposito di ODESSA, i riservisti sono stati chiamati tutti in fretta e furia e mobilitati verso il fronte. Non tanto per “partecipare alla controffensiva ucraina” quanto più tristemente per coprire le retrovie in caso di POSSIBILE CONTROFFENSIVA RUSSA.
https://t.me/WarDonbass/77618
Perché in genere, quando un esercito si ritira, all’altro potrebbe venire in mente di avanzare a sua volta.

In ogni caso, tutto il pomeriggio i canali telegram che ieri diramavano lanci di agenzia ogni ora, oggi hanno taciuto. Il pentagono tace, imbarazzato, al pari del Comando generale delle ff.aa. ucraine, nel suo bollettino quotidiano, SIA IERI CHE OGGI: HA PARLATO D’ALTRO! Ma non l’ANSA, che le informazioni non le prende neanche dai militari, ma da ARESTOVICH, l’addetto alle pubbliche relazioni di Zelenskij: a proposito di “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

DNR: OLTRE 200 KMQ LIBERATI AD AGOSTO

Lo informa il comandante delle milizie della DNR EDUARD BASURIN. Considerando che si tratta di zone come KODEMA, PESKI, MARI’NKA, AVDEEVKA, eccetera, ovvero delle ROCCAFORTI della difesa ucraina, non è assolutamente un risultato da poco.
https://t.me/boris_rozhin/61815

KODEMA: COMBATTIMENTI IN CORSO

A questo proposito, KODEMA è oggetto da ieri di una controffensiva ucraina che cerca disperatamente di riconquistarla. Altrimenti può dire addio ad ARTEMOVSK più sopra. (ibidem https://t.me/boris_rozhin/61815). Il problema è che, così facendo, si espone a gravi perdite e rischia poi crolli ben più clamorosi. Se teniamo presente, inoltre, che oggi le ff.aa. ucraine nel loro bollettino serale han parlato per la prima volta di attacchi russi a

SHNURKI

Non tanto importante come centro abitato di per sé, quanto perché si trova A 20 KM A OVEST di SLAVJANSK, come si vede anche da questa cartina
https://topwar.ru/uploads/posts/2022-08/1661875567_5.jpg
Fonte: https://topwar.ru/201053-gsh-vsu-vpervye-v-svoej-svodke-upominaet-poselok-shnurki-menee-chem-v-20-km-ot-slavjanska-kuda-nastupajut-vs-rf.html
Cit. anche qui:
https://t.me/RVvoenkor/24575

Attenzione: se i russi si sono spinti fino a lì, la situazione a nord di Slavjansk appare tutt’altro che rosea. E il rischio che in questo momento le ff.aa. ucraine corrono, nel destinare risorse ingenti a queste azioni propagandistiche, è di esaurire il potenziale per tenere la difesa laddove invece servirebbe. Ovvero un Donbass dove le forze alleate continuano, incessanti, a martellare. E se cedesse la linea di difesa sopra Slavjansk i morti oggi a KODEMA per riprendere quel fazzoletto di terra non sarebbero serviti a nulla neppure dal cinico punto di vista militare.

ANCORA HIMARS SU CASE DI NOVAJA KACHOVKA

100 razzi in due giorni lanciati su questa città. Oggi pomeriggio 5 case completamente distrutte e 20 seriamente danneggiate. Filmati qui:
https://t.me/RVvoenkor/24552
Ma, per i cinegiornali luce, saranno stati i russi anche qui.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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30/08 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La frase di RYBAR nel suo ultimo aggiornamento riassume tutto: “L’attacco delle ff.aa. ucraine non è ancora finito, anche se ormai sta diminuendo di intensità”
Но наступление ВСУ ещё не окончилось, хотя интенсивность его снижается.
https://t.me/rybar/37909

CARTA AGGIORNATA DEL SEGMENTO SUD-OVEST DELLA LINEA DI FRONTE

https://i.ibb.co/yqcmyY1/1.jpg

Anche se per la fretta di uscire non ha fatto la versione in caratteri latini, il collettivo di RYBAR ha compiuto un lavoro egregio. Tutte le frecce azzurre (direttrici dell’attacco delle ff.aa. ucraine) terminano con una “X”. Gli attacchi sono falliti, persino dove ieri le ff.aa. ucraine erano riuscite a guadagnare alcune posizioni, durante la notte i russi sono riusciti a respingerli e a ricacciarli indietro. L’unico centro abitato finito in mano ucraina è TERNOVYE PODY (il “lampo” sulla cartina in alto a destra) che però, se le cose non cambiano, è esposto al tiro dei russi su tre lati, soprattutto LJUBOMIROVKA che sta sopra.

In una guerra di manovra, quando si attacca o se ne ha abbastanza per “continuare a spingere”, consolidare, costruire e fortificare una piazza d’armi abbastanza ampia per proseguire nell’avanzata, oppure ci si espone soltanto al fuoco di controbatteria e a prevedibili manovre di accerchiamento da parte dei difensori. Specialmente in mezzo alla steppa, dove le “difese naturali” non esistono e non si può neppure usare quelle costruite dal nemico e raggiunte nel corso dell’avanzata a proprio vantaggio, visto che parliamo di trinceramenti abbastanza semplici, non quelli per esempio di AVDEEVKA o MARI’NKA. Il nemico contrattacca e ci si trova, in assenza di pezzi a difesa, completamente scoperti. Gran parte delle perdite di ieri (e di oggi) sarà dovuta a questa scelta sciagurata del regime di KIEV, sciagurata perché condotta in queste condizioni.

CARTA AGGIORNATA DELLA ZONA CENTRALE DELLA LINEA DI FRONTE

https://i.ibb.co/1r0bscM/1.jpg

Qui abbiamo l’unico avanzamento delle truppe ucraine, avanti di 800 metri (la pancia della “U” disegnata dalla loro azione). Un avanzamento che se resta così com’è ora, è solo un suicidio per il sempre prudente RYBAR: “La concentrazione di forze lungo tale direttrice, dal punto di vista militare è ILLOGICA (нелогична): ulteriori avanzamenti, infatti, comporterebbero per le ff.aa. ucraine la minaccia di perdite pesanti”
Концентрация на данном направлении с точки зрения фронта нелогична: дальнейшее продвижение грозит ВСУ серьёзными потерями.
https://t.me/rybar/37914
E infatti poi ragiona sul fatto che stiano cercando di ampliare la piazza d’armi occupando una striscia di 6 km a est e creando una retrovia robusta. Il problema è sempre quello, attraversi un fiume e poi ti esponi al fuoco dell’artiglieria posta tutta intorno. Ci han provato i russi con SEVERODONECK e han dovuto desistere. O hai una superiorità numerica schiacciante e allora, a prezzo di gravi perdite, guadagni e tieni la posizione, consolidi e prosegui, oppure è solo un portare i tuoi uomini all’autodistruzione. Che è quello che sta accadendo.

UN ESERCITO PORTATO ALL’AUTODISTRUZIONE

Il bilancio delle perdite ucraine nel corso dell’offensiva lanciata ieri, a fronte della manciata di metri nella steppa guadagnata, e solo in due punti, è inquietante. Direttamente dal bollettino giornaliero del Ministero della Difesa russo, che aggiorna il bilancio provvisorio di ieri notte:
- 48 carri armati
- 46 veicoli da combattimento della fanteria
- 37 altri veicoli militari blindati
- 8 pick up con artiglieria leggera sul cassone
- oltre 1200 soldati
Эффективными действиями российской группировки войск за сутки уничтожены 48 танков, 46 боевых машины пехоты, 37 других боевых бронированных машин, 8 пикапов с крупнокалиберными пулеметами и более 1200 украинских военнослужащих.
https://t.me/mod_russia/19279
Più i 2 Su-25 già segnalati (два самолета Су-25 воздушных сил Украины) e 5 droni.
“Mashtabnye poteri” (масштабные потери), perdite enormi le definisce il Ministero della Difesa.

Se a questo aggiungiamo un tentativo di incursione finito tragicamente stanotte con la distruzione dell’intera unità di guastatori,
https://t.me/rybar/37905
il bilancio provvisorio di questa CATASTROFE acquista nuovi dettagli. E capiamo anche perché l’azione sta “diminuendo d’intensità”.

Problemi anche su altri fronti. Un tentativo massiccio di contrattacco a KODEMA ha seguito la stessa sorte:
20 carri armati e 30 soldati di fanteria le perdite di questa azione suicida.
https://t.me/voenkorKotenok/39730

A KIEV e OLTREOCEANO, tutti in silenzio. O peggio.

ANCHE PER IL PENTAGONO NESSUNA “CONTROFFENSIVA”

ma non per i cinegiornali luce. Ma questa è un’altra storia… ci arrivano sempre dopo: ancora adesso c’è scritto “Gli ucraini annunciano una controffensiva a Kherson, ma i russi lo negano”… “i russi”… sveglia! Anche i vostri padroni lo negano!

Pentagono di ieri notte ora italiana, conferenza stampa, dove un anonimo “senior military official” così risponde alla domanda di una giornalista della AP:
“So I don't want to mislead you here and tell you that I don't think the offensive is underway.”
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3143393/senior-defense-official-and-senior-military-official-hold-a-background-briefing/

Un altro giornalista, questa volta della NPR, allora incalza (per la gioia del “senior military official”…). Vale la pena riportare lo scambio di battute, dove si è passati a “chiedetelo agli ucraini che ne san di più”… “saremo in grado di dirvi qualcosa di preciso fra 24-36 ore” (ma anche 72, perché no…) fino all’ammissione totale, nessuna “grande controffensiva” ma un aumento degli scontri:

Let's go to Tom Bowman, NPR.
Q: Yeah, for the senior military official, so you say you really can't give us any particulars on this offensive. You see an uptick in fighting. You say go to the Ukrainians. The Ukrainians are saying this is a significant counteroffensive. So clearly, you're not willing to go that far, correct?
SENIOR MILITARY OFFICIAL: Tom, I’m just saying, I think the Ukrainians have a better way of telling you what they're doing than we do. I mean, even in the best case, you know, I'm getting my reporting from the Ukrainians. So --
Q: Well, are they telling you that it's a significant counteroffensive? Because that's kind of what they're saying publicly. Are you getting the same thing? And if -- if that's the case, why can't you tell us it's a -- a counteroffensive?
SENIOR MILITARY OFFICIAL: Well, I just don't -- I mean, listen, are they on the offensive? I think they are. Is this a counteroffensive? I don't know. And the reason I tell you that is because, as I said, over the past couple of weeks, we've seen them making some offensive moves in and around the Kherson pocket.
So listen, I'm -- you know, like you, I would love to have perfect information here. I think we'll get some more information over the course of the next 24 to 36 hours.
Q: Yeah, but again, it's frustrating for us because they're saying it's a big counteroffensive and what we hear -- see -- hear from you guys is, like, an uptick in fighting. Those two don't match, you see?
SENIOR MILITARY OFFICIAL: No, I'm with you, Tom.
Q: Yeah.


Yeah… dire “grande controffensiva” (big counteroffensive) e dire “aumento degli scontri” (uptick in fighting) “son due cose diverse” (Those two don't match). Yes per davvero però. Avvisateli i cinegiornali luce nostrani che sarà per un’altra volta, altrimenti quelli vanno avanti “pedissequi”...

Aggiornamenti a seguire.

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29/08 ore 08:00 aggiornamento

“ALI BUMA YE”… UN’ALTRA VOLTA


Ieri sera nel tornare a casa dal lavoro mi è venuto in mente quel mitico incontro a Kinshasa, dove Alì fece non so quante riprese alle corde, a incassare e legare, incassare e legare finché, dopo aver visto “Big George” Foreman esausto, gli tirò due castagne delle sue e lo mise al tappeto. Don King, che in quanto a fiuto i cani da tartufo gli fanno un baffo, aveva messo su tutto un baraccone mediatico, giocando sulla contrapposizione “Coerenza / Potere nero / Riscatto” incarnate da Alì versus “Tradimento / Amico-dei-bianchi / Oppressione” incarnate da Foreman. Il tutto preceduto da un concerto con artisti del calibro di James Brown e non al palasport di Lugano, ma nel cuore dell’Africa, a Kinshasa. Messe così le cose, il popolo di Kinshasa era tutto per Alì e gridava a una sola voce: “À-lì bumayè À-lì bumayè”, ovvero “Alì uccidilo”.

E Alì lo stese, combattendo come non aveva mai combattuto, in quella che forse fu la sua vittoria più brutta, ancorché esaltante allo stesso tempo: “Float like a butterfly, sting like a bee” (fluttua come una farfalla, colpisci come un’ape), il suo motto di una vita, il suo motto “di” vita, quella sera era da un’altra parte.

Tutto questo per dire che la bicicletta aiuta a pensare… e ieri sera pensavo appunto: “Chissà se le ff.aa. ucraine faranno come Alì”. Le han prese per sei mesi, ora bam-bam, uno-due, e stendono il grande orso cattivo… (Don King smettila di piangere dalla commozione, per favore…)

Oggi, alle 8:25 mentre sto scrivendo, posso dire che non è andata così. La notte è stata calda solo perché lì, come qui, non piove seriamente da una vita. I razzi sono partiti nei raid notturni esattamente come nei giorni precedenti, i soldati sopravvissuti alle perdite spaventose hanno riposato sulle posizioni di ieri… che sono praticamente quelle dell’altro ieri e dell’altro altro ieri.

Alle tre di notte il vicecapo dell’amministrazione regionale di Cherson dava la buonanotte ai suoi concittadini dicendo che niente minacciava la regione e i suoi abitanti.
https://ria.ru/20220830/kherson-1813046896.html

Un esperto commenta:
“Il clamoroso fallimento dell’attacco dimostra che, attualmente, le forze militari ucraine non sono in grado di compiere un tale tipo di operazioni belliche”
“Оглушительный провал наступления демонстрирует, что украинские силы не способны сейчас к таким операциям”
https://iz.ru/1387132/anton-lavrov-andrei-fedorov/delo-v-tekhnike-pochemu-provalilas-ataka-vfu-pod-khersonom

Vedremo nel corso della giornata.

SIIRIZZAZIONE DEL CONFLITTO

Immagine iconica che rappresenta una shahid-mobil’, sequestrata alle ff.aa. ucraine e ormai rinominata banderomobil’ (бандеромобиль).
https://t.me/ChDambiev/19187
A proposito di “siirizacija” del conflitto ucraino...

QUESTA ISPEZIONE NON S’HA DA FARE

Grossi e il suo gruppo di “avengers” fotografati in formazione come neanche nel peggior ballo di gruppo da balera, dovranno schivare il tirassegno delle ff.aa. ucraine, pardon, di quelle russe che si sparano da sole e sparano anche al rappresentante AIEA da loro stesse invitato… il massimo!

Oggi è dalle sei del mattino che sparano, esattamente dove han fatto il buco ieri (foto satellitare qui)
https://t.me/boris_rozhin/61711
6:50, per la precisione, col chiaro intento – come denuncia ROGOV dal suo canale – di impedire la visita.
https://t.me/vrogov/4481

Vedremo se i “fantastici 14” stoicamente decideranno di usare i loro superpoteri ed entrare lo stesso… o decideranno di stare al gioco e incolperanno pure i russi.

Aggiornamenti a seguire.

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Paolo Selmi
Tuesday, 04 October 2022 08:39
04/10 ore 08:00 aggiornamento

SVATOVO-KREMENNAJA


A KREMENNAJA la notte è passata abbastanza tranquilla, ulteriore “prova del nove” che nella moderna, ipertecnologica, “Guerra 2.0” di marca NATO, “quanno chiove”… piove e non si fa nulla. I satelliti trovano tra loro e le coordinate GPS da verificare tante belle nuvolette e più che cannoni (in ogni senso) alle forze di terra non resta.
https://t.me/sashakots/36204

Dodici ore perse, dodici ore passate dai russi a puntellare difese ancora troppo traballanti. Stesso discorso per SVATOVO. La strada che collega i due punti della nuova, improvvisata, linea di difesa è sotto il pieno controllo russo. Il che non significa che sia sicura, visto che la si può prendere di mira ormai anche con mortai normalissimi, alla stessa stregua di quelli che ogni giorno seminano morte a DONECK, piazzati da otto anni appena fuori città.
https://t.me/epoddubny/12740

Nel complesso, la tattica in questo momento non può che essere cercare di RALLENTARE ciò che non si riesce, per netta inferiorità numerica e di mezzi, a FERMARE. Il tempo, poi si dice, è galantuomo.
https://t.me/vysokygovorit/9633
Non solo perché poi “arrivano i nostri”, tra un mese, un mese e mezzo. ma perché nel frattempo si si esaurisce progressivamente anche il potenziale accumulato tutta quest’estate di mezzi destinati a QUESTA offensiva di terra dai kuratory NATO.
https://t.me/ukraina_ru/104908
Kuratory che hanno messo sul conto del popolo ucraino una quantità enorme di blindati e carri armati, di pick up e mezzi leggeri, che ora stanno mandando in totale demolizione nei loro attacchi kamikaze.

Mezzi poveri: con i soldi di un F-35 ne ricompri buona parte. Mezzi facilmente reperibili. Mezzi che è possibile associare più facilmente alla carne da cannone messa a disposizione dalla coscrizione obbligatoria e governare massimizzandone l’efficacia, IN QUESTA FASE dove l’effetto superiorità numerica non si è ancora esaurito. SIRIA DOCET. Una fase che durerà più o meno un mese. Una fase che, tuttavia, o farà SALTARE IL BANCO, come già scritto, e allora sarà possibile spremere una Russia in ginocchio di soldi positivi da investire per un popolo ucraino tornato integralmente sotto il controllo fascista, o lascerà per lo stesso delle ferite incurabili in un inverno che si preannuncia terribile. Il ritmo attuale rende al momento la prima ipotesi meno probabile della seconda.

DUDCHANY

L’esercito ucraino è stato fermato esattamente a metà città. Le truppe russe si sono ritirate a sud del fiume e hanno fatto saltare ponte e diga. Altro tempo prezioso guadagnato, in riferimento al discorso di prima.
https://t.me/militarymaps/29160

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 03 October 2022 19:43
03/10 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD

Alle 15:00 ora locale combattimenti infuriavano su DUDCHAN, evidente il tentativo da parte ucraina di forzare e passare oltre. Artiglieria, aviazione e lanciarazzi multipli russi la tenevano a bada.
https://t.me/rybar/39683

Un primo attacco è stato respinto. Obbiettivo confermato dal capo della regione SAL’DO: la centrale idroelettrica KACHOVSKAJA.
https://t.me/boris_rozhin/65981

Un’ora fa sono ripresi i combattimenti. L’attacco ora è condotto da TRE battaglioni delle ff.aa. ucraine. Al momento i difensori respingono con successo tali affondi.
https://t.me/rusich_army/5521

SVATOVO-KREMENNAJA

SVATOVO è sempre più minacciata da NORD-OVEST, dove le truppe del regime di KIEV stanno attaccando con l’evidente scopo di raggiungerla e cingerla d’assedio:
https://t.me/vysokygovorit/9625

A Kremennaja, invece, la situazione è tesa ma “stabil’naja”.
https://t.me/boris_rozhin/65980

D’altro canto, le perdite da parte ucraina sono ingenti. Questo un primo bilancio dei soli ultimi TRE giorni di scontri:
- 500 soldati morti e 60 mezzi fra carri e blindati dalle parti di KUPLJANSKAJA
- 900 soldati morti dalle parti di KRASNYJ LIMAN
https://t.me/mod_russia/20493

I dati forniti ogni giorno dal Ministero della difesa sono fortemente indicativi della TENDENZA in corso: da un lato, arretramento e conservazione della maggior quantità possibile di risorse, umane e materiali; dall’altro distruzione delle stesse pur di portare a casa un risultato anche minimo. Questa è la TENDENZA: DUE MODI DI CONDURRE GLI SCONTRI DIAMETRALMENTE OPPOSTI, in questo momento AGISCONO lungo una linea di fronte che, sia che si muova, sia che resti stabile, STA ACCELERANDO PROCESSI DISTRUTTIVI SENZA PRECEDENTI DALL’INIZIO DI QUESTO CONFLITTO.

Per questo vale la pena riportarli per sommi capi, anche se ci siam già detti che la differenza, in questo momento, non la fanno i numeri delle perdite, per i soliti discorsi dell’impiego della fanteria ucraina come carne da cannone attualmente disponibile in gran quantità e perché la NATO, in questo momento, sta conducendo la propria guerra contro la Russia muovendosi su più piani, andando in prospettiva a compensare eventuali carenze da parte ucraina con inserti provenienti dai Paesi ex-Varsavia storicamente diventati sue colonie, come Romania, Moldavia, Polonia.

FALLITO TENTATIVO DI CONTRATTACCO DA SEVERSK AD ARTEMOVSK

Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003164456-3129a4d5.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003164455-45614542.jpg

Poche righe di commento: le frecce azzurre della carta finiscono tutte in una “x”. Le enormi perdite accumulate oggi non potranno non influire sull’andamento dell’offensiva russa su questa linea di fronte. Più che un tentativo di controffensiva, è sembrato un tentativo disperato di rallentare quella russa che, in un contesto pur difficile come quello di quest’ultimo mese, non ha rinunciato un secondo all’obbiettivo primario di liberare il Donbass. Partendo proprio da quella linea Seversk-Artemovsk che, giorno dopo giorno, perde inesorabilmente pezzi. Mandare la fanteria a morire in questi assalti suicidi non ha alcun senso dal punto di vista militare.

IL POTENZIALE MILITARE UCRAINO SOTTO IL COMANDO NATO: L’ANALISI DI RYBAR

Il collettivo di RYBAR entra nel dibattito in corso. In modo a mio avviso sostanzialmente corretto. Non due mesi fa, non a febbraio, ma questo mese appena passato ha visto in molte offensive ucraine errori madornali costate loro un prezzo altissimo in termini di vite e di mezzi distrutti.
Una colonna di 50 mezzi fra carri, blindati, e pick-up mandati completamente allo sbaraglio a Davydov Brod e distrutti:
https://t.me/rybar/39635
Un’altra colonna col primo mezzo finito su una mina prima e poi, una volta scoperta l’azione, fatta interamente fuori dall’artiglieria nemica:
https://www.youtube.com/watch?v=eEFSVbmO7Ko
Un’altra colonna di T-72 polacchi all’avanguardia e lo stesso individuata e distrutta
https://t.me/voenacher/28087
Altro movimento di blindati e truppe completamente disorganizzato e divenuto facile preda dell’artiglieria nemica:
https://t.me/rybar/39069

Questo non per diminuire le capacità nemiche, ma neppure per osannarne i “progressi”. Il mese scorso, dove la NATO non ha messo il cappello, ovvero sul fronte SUD, bastavano poche decine di uomini e mezzi a tenere sotto controllo spazi anche estesi. In questi territori battaglioni interi sono stati mandati al massacro per “sondare il terreno”. Se andava bene, tutti lì, altrimenti si provava da un’altra parte, e così via: a rotazione, contemporaneamente su più lati, ma sempre nelle stesse modalità suicide.

E se alcuni di questi difetti erano comuni anche alle truppe russe a inizio operazione, quelli hanno corretto il tiro subito dopo, mentre i battaglioni ucraini vanno ancora avanti così, a testa bassa, incontro alla morte e alla distruzione.
https://t.me/rybar/39698

La NATO, come abbiam visto usa diversamente la stessa carne da cannone. Non ne risparmia l’uso, e questo è un tratto comune alla tattica suicida di cui sopra. Ma la spinge lungo direttrici che NON HA BISOGNO di sapere se siano scoperte o difese, perché opera ricognizioni tramite satellite in tempo quasi reale. I “DRG” su unità mobili con incursioni lampo fanno il resto. L’azione quindi combinata di fanteria e artiglieria (di livello superiore a quella in dotazione standard alle ff.aa. ucraine, con lanciarazzi HIMARS e mortai M777) consente di aumentare notevolmente la forza d’urto su un settore ritenuto DEBOLE. Il pugile avversario “sente il colpo”, e penso che sappiamo tutti cosa voglia dire per un pugile “sentire il colpo”: il collo non è più così saldo nel tenere ferma la testa, si perde per un attimo l’equilibrio, ci si cerca di ricomporre. Appena capiscono questo, i kuratory vanno avanti a picchiare e martellare finché il bastione non cade. A quel punto fanteria a iosa. Si arriva tranquillamente a superare i settemila, gli ottomila uomini di rincalzo in pochissimo tempo. L’ondata non si ferma, finché le perdite non diventano veramente ingenti e impongono uno stop e un raggruppamento ulteriore: questa la cinica realtà di quanto accaduto in questi giorni. Ma alla NATO poco importa, e tanto meno al regime di KIEV.

POLONIA E UCRAINA: IL GAS ORMAI PASSA DA LORO…

Quest’ultima, peraltro, sta divenendo sempre più CANE DA GUARDIA della DISTRIBUZIONE ENERGETICA. Per esempio la fornitura di gas alla Germania, messi fuori uso i due gasdotti (ma ora è arrivato BELOS sul luogo del delitto, “a yellow submarine”… con canzone annessa mentre si immerge a constatare il danno),
https://t.me/energytodaygroup/16555
passa per il Baltic Pipe che dalla Norvegia arriva in Polonia. E starà a lei e alla sua “magnanimità” vedere se darne ai tedeschi (a cui, tra l’altro, ha appena annunciato di chiedere 1.300 miliardi di euro di riparazione per i danni di guerra della seconda guerra mondiale…)
https://www.euronews.com/my-europe/2022/09/01/poland-to-demand-13-trillion-from-germany-in-wwii-reparations
“Sennò che fai? Mi cacci?”… “no Gianfranco… ti chiudo il rubinetto e pace e bene”. Stesso discorso per il tratto polacco delle condotte che fanno RUSSIA-BIELORUSSIA-POLONIA-GERMANIA. E che dire di quelle che passano per l’Ucraina e di cui abbiamo già parlato?

L’ultimo gasdotto che collega direttamente RUSSIA a BALCANI attraverso la TURCHIA, e quindi in qualche modo anche al resto d’Europa è il TURKSTREAM. Che porta TRE VOLTE TANTO quello “norvegese-baltico-polacco”, ma che è manutenuto da una ditta danese, di proprietà di Gazprom, colpita dalle sanzioni UE e impossibilitata a svolgere la propria attività commerciale necessaria alla manutenzione del gasdotto: acquisto di parti e componenti, servizi logistici, installazione, formazione addetti e personale tecnico, tutto proibito.
https://www.rt.com/news/563758-turkstream-pipeline-russian-gas-threat/

Chi si ricorda della storia della turbina canadese SIEMENS per il Nordstream, non farà fatica a capire che anche il Turkstream è destinato a seguire la stessa sorte degli altri due gasdotti. CINQUE (io ero rimasto fermo a quattro…) esplosioni, gasdotto fuori uso… e colpa dei russi, certo, è fuori discussione. I russi che si autodistruggono, e col sorriso a trentasei denti, per lasciare ai due Paesi vicini mani libere sull’unico rubinetto rimasto...

Ai russi non resta che potenziare il canale a EST, ovvero i gasdotti SILA SIBIRI e SILA SIBIRI-2, per compensare le perdite verso OVEST e i ricatti degli “intermediari”, con cui non vanno ultimamente molto d’accordo...
https://t.me/tekdela/888
Diversificare il portafoglio clienti è un imperativo di qualsiasi azienda capitalistica: dal panettiere dietro l’angolo al capitalismo monopolistico di Stato cinese. Quando ciò non è possibile, non è mai una bella cosa: anche se finisci tra le braccia del miglior cliente del mondo, che paga sempre, puntualmente e senza discutere. Per questo i russi stanno sviluppando progetti che vadano oltre ai cinesi, e che peraltro è da vent’anni che stanno cercando di prender piede, come il canale NORD-SUD che collega San Pietroburgo (RU) – Astrachan’ – Bandar-e Anzali (IR) – Bandar Abbas (IR) – Nhava Sheva (IN, che è il porto di MUMBAI).
https://rg.ru/2022/07/12/iz-mumbai-v-piter.html

Siamo d’accordo: tenere un piede in India e uno in Cina non è come tenere un piede in Europa e uno in Cina. Al momento (tra vent’anni ne parleremo…). Ma non è neppure l’isolamento a cui un Occidente sempre più minoritario a livello globale vorrebbe confinare i russi. Russi che fanno affari coi turchi a cui costruiscono centrali atomiche, russi che tornano in Africa, fra MALI e BURKINA FASO (notizia di ieri https://t.me/vityzeva/69622), russi che non sono mai andati via dall’America Latina, e non solo in Venezuela e a Cuba, russi che in Asia orientale non hanno bisogno di farsi presentare dai cinesi e che hanno una scuola diplomatica in grado di esprimere funzionari di altissimo livello in grado di intervenire con competenza e cognizione di causa in ciascun luogo di missione. Quando muovevo i primi passi fra le calli veneziane, in Dipartimento mi dicevano: “inglese si, francese bene, ma dovreste studiare anche il russo, perché specialmente in Asia centrale i migliori studi sono i loro…” e noi a dire “seeee”… ma era (ed è) la verità, e non solo per l’Asia Centrale.

Oggi questo discorso è fuori moda, ma non perché sia scaduta la qualità della loro ricerca scientifica: io grazie allo “Studio dei simboli e dei numeri nella filosofia classica cinese” (Учение о символах и числах в китайской классической философии, Moskva, Nauka, 1994) del sinologo e membro della RAN Artem KOBZEV avevo dato a suo tempo un taglio innovativo e del tutto inedito alla mia Tesi di Dottorato in ricerca: una cavalcata che partiva dall’analisi del substrato del MaoZedong-pensiero e risaliva al concetto di logica e protologica in Aristotele-Hegel e in Confucio e da lì, infine, esplorava nuovi percorsi di ricerca sulla traduzione e ricezione del marxismo-leninismo nella Cina rivoluzionaria. E tutto questo grazie a quel lavoro fondamentale, che mi aprì a suo tempo un mondo. E’ fuori moda perché non è questo che interessa.

E ci può stare. Un’università che formi, in un sistema capitalistico, persone in grado di aprire il quadro comandi, staccare la corrente, e cambiare schede, circuiti, cavi e pulsantiere mandando a carte e quarantotto il manovratore, è masochismo allo stato puro. Non meravigliamoci però se loro, nonostante i proclami dei nostri cinegiornali luce, tutt’altro che “isolati”, sviluppano contatti fattivi con tutto il resto del mondo, mentre noi invece siamo incapaci di uscire da secoli di dicotomia “O ci state a farvi sfruttare da noi o vi facciamo la guerra”. Senza accorgerci che il mondo, nel frattempo, cambia. E gli “isolati” restiamo noi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 03 October 2022 12:52
03/10 ore 12:30 aggiornamento

SVATOVO-KREMENNAJA

Questa linea è e resta l’obbiettivo principale delle forze ucraine. Anche qui, I due segmenti ad angolo retto (con vertice su TORSKOE) della linea di fronte subito dopo l’arretramento da LIMAN, sono già diventati l’IPOTENUSA che li congiunge (lasciato TORSKOE e allineamento su questa nuova linea di difesa), cedendo altro territorio alle ff.aa. ucraine. Naturale, se il problema è la mancanza di uomini non serve conoscere il teorema di Pitagora per capire che così la superficie da tenere diventa più corta e, di conseguenza, è realisticamente più fattibile imbastire una linea di difesa con forze e mezzi a disposizione.

Altro discorso è poi quanto la stessa POSSA tenere e stabilizzare la linea di fronte su tale diagonale. Il voenkor Pegov non ne è tanto sicuro e addirittura consiglia un ulteriore arretramento verso alture e fiumi che costituiscono una difesa naturale a portata di mano e senza bisogno di troppi lavori di fortificazione. Potrebbe essere il PIANO-B di questa prima linea di difesa: temporeggiare in attesa che le retrovie la allestiscano e la equipaggino di tutto il necessario. Ma potrebbe anche non essercene bisogno.
https://t.me/wargonzo/8587

In questo momento anche più a nord, verso KUPLJANSK, la linea di fronte tiene. Cartina aggiornata ore 12:00
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003082939-5d3d2ec0.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003082938-accb4553.jpg

I DRG, i gruppi diversionnye e razveditelnye, ovvero di sabotaggio e ricognizione, operano da entrambi gli schieramenti in una zona grigia, in una terra di nessuno che – di fatto – è divenuta una zona cuscinetto che fa più gli interessi dei russi che della NATO. SVATOVO, in questo momento e a differenza di KREMENNAJA, è ancora lontana dalla linea di fronte.

Lontana, ma non lontanissima. È notizia di poco fa che alcuni villaggi aldilà del fiume siano stati abbandonati per finire “zona grigia”, e le difese russe siano arretrate su posizioni più favorevoli al consolidamento di una linea difensiva.
https://t.me/milinfolive/91243

Vedremo gli sviluppi.

FRONTE SUD

La situazione sul campo è la seguente
- Permane la “zona grigia” («серая зона») fra Dudchan e Zolotaja Balka. Duelli di artiglieria, truppe ucraine si ammassano per sfondare, i russi glielo impediscono. Poco più a nord, ARCHANGELSK è sotto attacco da parte delle truppe ucraine:
https://t.me/wargonzo/8587

Si vede anche da questa carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003080433-1af25055.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/03/20221003080428-c0ae064d.jpg

- A Davydov brod le ff.aa. ucraine, incuranti della mattanza dei giorni scorsi, continuano a mandare i loro uomini al massacro. Solo stanotte 4 carri armati e 11-14 blindati messi fuori uso, senza contare le perdite in vite umane.
- L’aviazione che di notte, causa maltempo, non si è alzata in volo, lo sta facendo stamane.
https://t.me/rusich_army/5510
Ultimo dato, peraltro, confermato anche da un’altra fonte: seppur non a pieno regime, ma sta operando.
https://t.me/fighter_bomber/8787

Anche per questo, sfondamento sinora non c’è stato. E il guadagno ottenuto con l’effetto sorpresa non è stato sinora risolutivo per sbloccare la situazione. Occorrerà probabilmente un ulteriore tributo di sangue.

SANDU E LA MOBILITAZIONE GENERALE DEI MOLDAVI

A proposito di perdite, ci chiedevamo chi potesse fornire la carne da cannone necessaria una volta esaurita quella ucraina, nella guerra NATO contro i russi. Manco a farlo apposta, è notizia di oggi, giunta direttamente da fonti di CHISINAU e
https://t.me/wargonzo/8588
rilanciata anche su quest’altro canale
https://lenta.ru/news/2022/10/03/moldova_mob/
Che la presidentessa della Moldavia stia preparando la mobilitazione generale dei suoi cittadini. Il suo profilo sinora era stato MOLTO ambiguo, cercando di conciliare l’atteggiamento atlantistico richiesto dalla collocazione atlantica dell’ex-repubblica sovietica con la dovuta attenzione a non esporsi troppo nei confronti della Russia, in particolare a proposito della questione TRANSNISTRIA. “E’ Moldavia ma non la attacco”, in sintesi. Ebbene, pare che il padrone l’abbia richiamata all’ordine e lei si sia messa subito sull’attenti. Al ritmo di perdite attuali serve nuova carne da cannone, prima ipotesi. Serve aprire il fronte della Transnistria per mettere in ulteriore difficoltà i russi, seconda ipotesi. In entrambi i casi, i kuratory han deciso che è venuto il suo momento. E un altro popolo sta per andare al massacro.

GUERRA INCENTRATA SULLA RETE, SIRIA E UCRAINA

Dedico quest’ultimo segmento di aggiornamento a un concetto che purtroppo si presta a molte interpretazioni, ovvero quello di “guerra basata sulla rete” (network-centric warfare, da cui il mio propendere per “guerra centrata sulla rete”).

Finora la maggior parte degli studiosi ha prestato attenzione a questo termine “in tempo di pace”, ovvero ragionando in termini di “guerra dell’informazione”, di spionaggio e controspionaggio, eccetera. Un esempio qui:
https://camminardomandando.wordpress.com/testi-da-scaricare/biotecnologie/nel-xxi-secolo-reti-e-trame-di-guerra/

Io me lo son trovato oggi in due analisi molto autorevoli, la prima di un corrispondente e la seconda di uno studioso di questioni militari:
https://t.me/Sladkov_plus/6395
et
https://t.me/apleonkov/10076
Il secondo, tra l’altro, Aleksej Leonkov, a commento del primo. E mi chiedevo, sinceramente, cosa ci azzeccasse, visto che qui si parla di combattimenti, di scontri armati, e non di colpi di fioretto a botte di influencer, Boshirov e Petrov e altri casi montati, fughe di notizie, chiavette USB finite nelle mani sbagliate, database hackerati e via discorrendo.

La faccenda è MOLTO importante e interessante al tempo stesso. La RETE, il NETWORK, in questo caso, rappresenta la NUOVA concezione di offensiva lungo una linea di fronte. Le informazioni raccolte attraverso strumenti sempre più sofisticati consentono l’individuazione di PUNTI DEBOLI, nello SPAZIO nel TEMPO, momenti da cogliere per condurre un’offensiva e sfondare. Sfondare come? Con piccoli gruppi in grado di seminare scompiglio fra le fila nemiche e aprire la strada al grosso delle truppe. COORDINAMENTO a rete, COLLEGAMENTO a rete fra i vari gruppi operanti, i DRG di cui sopra, le unità di artiglieria e fanteria.

Primi sviluppi di questa teoria militare in SIRIA. Seguito in UCRAINA, in questi giorni. Il DEFICIT di forze militari da parte russa, in questo caso, risulta fatale… perché NON SI PUO’ ESSERE DAPPERTUTTO.

Soluzione di SLADKOV (il voenkor), in attesa che arrivino le centinaia di migliaia di unità a pareggiare il conto: trasformare questa “rete” in un POLIGONO DI TIRO. Ovvero far valere la superiorità dell’artiglieria.

Soluzione di LEONKOV: cercare di recuperare il tempo perduto sul piano dell’INFORMAZIONE, del COORDINAMENTO, del COLLEGAMENTO, del CONTROLLO dell’intera linea di fronte.

E’ un argomento molto complesso, ma forse in tanti giorni di caccia alle streghe e a teste da far saltare il primo tentativo di avviare una riflessione sull’argomento.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 03 October 2022 08:39
03/10 ore 08:00 aggiornamento

KREMENNAJA

Nessun aggiornamento di rilievo. Segnalo il documentario del voenkor Eddi Poddubnyj dal titolo “Posle Limana”, “Dopo Liman”.
https://dzen.ru/video/watch/6339ddb4ab912f07becf8c4c
Girato sul campo e montato in macchina (la stessa da cui parla), parla degli eventi appena passati, della situazione attuale, degli scenari futuri. Purtroppo non sottotitolato, è lo stesso interessante per i filmati, per le persone intervistate: per esempio (03:00), il vecchietto intervistato è un soldato in pensione e comandante di quei BARS-13 che per settimane hanno tenuto prima DOBRYSHEVO, poi KRASNYJ LIMAN, ora KREMENNAJA: “zadacha ne dopustit’ proryva protivnika” (3:40, “il compito assegnatoci è impedire l’avanzata del nemico” nel centro abitato di Kremennaja). Gli fa eco un compagno d’armi poco più avanti, la cui fascia rossa denota il Gruppo “O” (uno dei tre principali Z, O e V, che significa anche che è da molti mesi ormai sul campo, quindi ha visto l’evolversi della situazione), 4:25 et segg.: “ne igrushki”, non è un gioco. “Uzhe daleko ne igrushki” (è già da tanto che non è un gioco). “Etot – polnomernoe nastuplenie sil armii NATO” (è piena offensiva delle forze armate NATO). “Eta – ne ukrainskaja armija” (Non è l’esercito ucraino). “Po radio”, alla radio si sentono discorsi in romeno, in polacco. Eddi glielo richiede: contro di noi non combatte più l’esercito ucraino. Net, è la risposta. Possono essere naemniki, mercenari, o regularnye, effettivi, ma contro di loro a combattere questi hanno messo. Per inciso, sappiamo che le cose non sono precisamente così: la carne da cannone ce la mettono ancora (e ce la metteranno sempre) le ff.aa. ucraine, ma i “rech” (i discorsi) che si sentono nelle intercettazioni radiofoniche non sono più in ucraino: la catena di comando dall’INFORMAZIONE alla DECISIONE è NATO. E dove non arrivano loro (nuovi armamenti per cui non hanno ricevuto l’addestramento adeguato e che nella fase iniziale arrivavano come trofei ai russi nelle casse) arrivano i mercenari polacchi e romeni. Regularnye non penso e non lo pensa neanche il soldato del Gruppo O, degli Otvazhnye. Ma sul fatto che ci siano loro dietro è il primo non solo a pensarlo, ma a SAPERLO: “NE DUMAJU, JA ZNAJU” (5:05, “non io penso, lo so per certo”).

NUOVA OFFENSIVA VERSO CHERSON

La cartina è ferma a ieri notte. Le città che ieri sono divenute capisaldi della difesa russa sono presidiate e difese. Nessun attacco dai fianchi, nessun altro affondo. Questa la situazione attuale.
https://t.me/namarshe/1672
La pioggia ha impedito sia all’aviazione russa di agire come avrebbe dovuto, ma anche ai carri armati ucraini di avanzare come avrebbero dovuto. L’effetto sorpresa è finito e ora si prospetta, presumibilmente, uno scenario come a KRASNYJ LIMAN. Dipende tutto da quanta carne da cannone, da quanto “materiale di consumo” umano, vorranno mettere sul piatto non solo per continuare l’affondo, ma anche solo per tenere quei tre centri abitati in linea di ieri. La NATO su questo non si fa scrupoli, lo sappiamo. E’ notizia di poco fa il trasferimento dei riservisti da ODESSA proprio su questa linea di fronte:
https://t.me/polk105/666
Ma anche la “carne da cannone” è una risorsa limitata e il suo ruolo non è intercambiabile con inserti esterni (40.000 mercenari o militari NATO a prendere LIMAN è impensabile, a meno di dichiarare apertamente guerra alla Russia, con tutti gli annessi e connessi), a differenza delle armi NATO che arrivano in massa (e anche qui, ho i miei dubbi che possano continuare ad affluire a questo ritmo… anche perché poi davvero le riserve strategiche dei vari Paesi membri non ne risentirebbero (questo già accade), ma sarebbero compromesse). Per quanto ancora abbondante, prima o poi finisce.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 02 October 2022 22:43
02/10 ore 22:00 aggiornamento

KREMENNAJA


Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002142553-67add250.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002142552-bcd2d894.jpg

Le forze armate ucraine cercano di massimizzare il vantaggio numerico attuale fino all’arrivo dei riservisti russi e continuano ad attaccare. Soprattutto, lo scopo della loro azione, sostenuta da un intenso fuoco di artiglieria, è non dare modo alle truppe russe di costruire una linea di difesa e stabilizzare così la situazione. Per questo il nuovo obbiettivo è lo sfondamento della linea ideale tra KREMENNAJA e SVATOVO a nord. Vedremo gli sviluppi.

NUOVA OFFENSIVA VERSO CHERSON

Contestualmente a questa azione, le ff.aa. ucraine hanno aperto un nuovo fronte a nordest di Cherson. Anche qui, carta aggiornata di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002152407-be3b1451.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/02/20221002152406-ba37ae1b.jpg

L’azione è avvenuta di sorpresa, mentre le truppe stavano compiendo la rotazione e prime linee e retrovie si stavano dando il cambio, con un ingente quantitativo di blindati e carri armati. Lo sfondamento è stato operato su una linea lunga diverse decine di km, per cui anche i 10 carri armati e 15-20 blindati distrutti non hanno fermato l’offensiva generale.
https://t.me/boris_rozhin/65895

Ljubimovka, Shevchenkova e Zolotaja Balka sono così state raggiunte e superate mentre l’offensiva prosegue. Verso BERISLAV, dove però le truppe russe si sono raggruppate e hanno costruito una linea di difesa,
https://t.me/rusich_army/5501
dove le ultime informazioni dal fronte parlano di tenuta della stessa e di pieno controllo delle vie di comunicazione,
https://t.me/rusich_army/5503
e dove il fronte comunque è ancora lontano dalla città (questo un video appena girato dove la situazione di calma è decisamente evidente, aldilà di quello che conferma la voce narrante)
https://t.me/RVvoenkor/27839
e verso DUDCHAN, dove le truppe russe stanno tenendo a bada gli attaccanti
https://t.me/namarshe/1661
e dove l’aviazione sta facendo il resto.
https://t.me/rusich_army/5503

Di fatto, anche l’ultimo aggiornamento di oggi (là son le 23:00), parla di un’intensa attività dell’aviazione e delle sopraggiunte unità di artiglieria pesante sulle colonne attaccanti:
https://t.me/boris_rozhin/65913

Nel complesso, si prevedono altri possibili fronti in apertura. Non tantissimi perché le forze anche da parte NATO sono quelle che sono, nonostante l’enorme quantità di carne da cannone a disposizione. Ma DAVYDOV BROD, dove ancora fra ieri e oggi sono morti centinaia di attaccanti mandati allo sbaraglio insieme a decine di blindati, piuttosto che MAR’INKA nei giorni scorsi, sono esempi lampanti di questa nuova piramide di comando.

Di fatto, la NATO ha a disposizione satelliti in grado di monitorare con estrema precisione i movimenti russi, più una rete di spionaggio distribuita sul territorio. Questo le permette di cogliere il momento in cui è più vantaggioso attaccare, da lì parte poi l’ordine alle truppe meccanizzate, alla fanteria e agli artiglieri di raggrupparsi e, in tempi brevissimi, passare all’azione, in modalità di superiorità numerica e di fuoco relativa limitatamente a quel punto e in quelle condizioni date, senza alcuna considerazione delle inevitabili perdite di uomini e mezzi.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/18474

In questo senso,
- gli oltre 100 soldati morti e i 12 fra mortai e blindati distrutti a KUPLJANSK
- gli oltre 200 morti e 320 feriti, 10 carri e 25 blindati distrutti a KRASNYJ LIMAN,
- piuttosto che i 240 morti, 31 carri e 78 blindati distrutti nella sola DAVYDOV BROD su un totale, in quella sola area del FRONTE SUD di oltre 400 soldati morti, 43 carri e 89 blindati,
https://t.me/mod_russia/20462
il tutto fra il bollettino di ieri e quello di oggi, ovvero in sole 24 ore, non costituisce ATTUALMENTE un CONTRASTO ma solo un FRENO, un CONTENIMENTO alla nuova strategia NATO, che vede nell’assalto incessante di carne da cannone sempre nuova e sempre pronta l’unica strategia in grado di ribaltare realmente le sorti di un conflitto altrimenti già segnato.

Ovviamente, è una strategia miope, perché al ritmo complessivamente di oltre mille morti al giorno e oltre un centinaio di carri, blindati, mortai, postazioni lanciamissili distrutte, il fattore TEMPO è decisivo sia in un senso che nell’altro. Dovesse chiudersi il mese di ottobre senza risultati non significativi, ma DECISIVI, a questo ritmo si troverebbe con trentamila unità in meno e tremila armamenti mancanti all’appello, come minimo. E i morti effettivi ormai da febbraio si conterebbero a centinaia di migliaia. E anche se ne resterebbero altre centinaia di migliaia da gettare nella mischia, dati dalla MOBILITAZIONE TOTALE dichiarata qualche mese fa, occorre tenere presente che il “materiale di consumo” umano è molto strano, capace di decisioni inaspettate. Il tutto, con 300.000 uomini e mezzi al seguito dall’altra parte che cominciano ad arrivare.

In altre parole, questa improvvisa accelerazione potrebbe portare, se non in grado di ribaltare la situazione entro breve, a invertire i ruoli. Anche senza aspettare la primavera. Seguiremo l’evolversi degli eventi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 02 October 2022 11:07
02/09 ore 10:30 aggiornamento veloce

STATUS KVO

Cartina aggiornata della zona di KRASNYJ LIMAN
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001120010-9b1315aa.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001120008-23f2f505.jpg

La situazione è LUNGI dall'essere stabilizzata. Ma molto LUNGI. Il tentativo ora, da parte russa, sarà utilizzare la maggior concentrazione di forze su una decisamente minore linea di difesa per cercare di riequilibrare le forze in campo e stabilizzare la situazione. Un mese e mezzo, più o meno, per l'ingresso delle nuove forze, sarà il tempo da aspettare, ed entro cui resistere. Come già sottolineato, nessun tentativo di controffensiva e cercare di mantenere lo status quo. Seguiremo l'evolversi della situazione.

ANCORA SOPRA CHERSON: DAVYDOV BROD SOTTO ATTACCO

Nonostante le enormi perdite, in termini di migliaia di uomini e centiania di mezzi, continuano gli attacchi kamikaze sopra CHERSON.
https://t.me/notes_veterans/5399

Carta aggiornata a ieri notte di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001155555-08e81915.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001155557-a4a82cf5.jpg

Qui la situazione è completamente diversa. Non ci sono boschi, non ci sono alture, non ci sono anfratti. Ciò nonostante, colonne e colonne di mezzi si ammassano in spazio aperto. Colonne colpite ancor prima di essere trasferite al fronte. Ma non importa. Di carne da cannone e di ferrovecchi sovietici da rottamare ce n'è a iosa. Questa l'impostazione, ma qui i risultati da fine agosto a oggi sono risultati solo in perdite enormi. Sulla pelle del popolo che "difendono" e che invece mandano al massacro in azioni kamikaze.

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Saturday, 01 October 2022 13:43
01/10 ore 13:30 aggiornamento

Ultimo aggiornamento di oggi. Purtroppo non mi sbagliavo su quei segni che qualcuno interpretava come l’inizio di una “controffensiva”. La “messa in sicurezza” era tutt’altro che raggiunta. Le forze soverchianti e su tutte e quattro le direzioni alla fine hanno avuto la meglio. E’ notizia di qualche minuto fa che le truppe russe si stiano ritirando da KRASNYJ LIMAN per evitare l’accerchiamento. E il contrattacco di stanotte è servito unicamente a guadagnare quelle ore preziose per evacuare popolazione e feriti.
https://t.me/RVvoenkor/27735

Non so come, ma ormai questo “tenere la porta aperta” per far uscire tutti era un’ipotesi che, nei miei discorsi da bar a migliaia di km di distanza, tenevo sul tavolo: a volte remota, a volte invece molto concreta. Sicuramente, mantenere una posizione in queste condizioni
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/01/20221001105321-795243b0.jpg
equivaleva a scendere sullo stesso piano, ovvero partecipare al bagno di sangue a cui invece le forze armate ucraine hanno dovuto sottoporsi: si guardi, in questa cartina, non solo la superficie marrone che si riduce, ma tutti gli esagoni rossi intorno. Quelle sono PERDITE, ripeto, enormi.

Già stamattina, dal racconto di quel corrispondente che diceva che le truppe si stavano raggruppando proprio dove ieri notte c’era stato il blitz delle truppe di terra e dell’aviazione che avevano fatto piazza pulita degli attaccanti, significava che le forze di questo contrattacco notturno erano insufficienti per fermarsi e consolidare il guadagno territoriale ottenuto ed erano dovute arretrare. L’inferiorità numerica si arriva a un certo punto che non è più possibile compensare né con la qualità (maggiori capacità di manovra e combattimento, posizioni difensive fortificate e altri vantaggi tattici), né con altri tipi di quantità (superiorità relativa di artiglieria e aviazione). Occorre altra quantità.

E allora si fanno calcoli costi-benefici, proiettati sul medio e lungo periodo, e si valuta che non sia il caso di mandare al macello qualche migliaio di uomini di quelli attualmente a disposizione per tenere un fazzoletto di terra. Per quanto importante possa essere. Centocinquantamila uomini sono ancora in addestramento, saranno dislocati presumibilmente fra un mese, alcuni anche prima, allora le cose saranno diverse. Ora i conti si devono fare con l’oggi, con quello che oggi c’è a disposizione per fare fronte al salto di qualità imposto dalla NATO settimane fa e i cui strascichi si trascinano ancora oggi, con queste conseguenze: e se un piano suicida ammassa quarantamila uomini (delle centinaia di migliaia di cittadini adulti ancora a disposizione e a cui ficcare un mitra in mano e mandare all'assalto) e quattrocento fra carri e blindati, mettendo nel conto che diecimila di loro morranno per prendere un centro abitato e altrettanti mezzi, in proporzione 3/4 o ancor più, saranno distrutti, occorre prenderne atto. E muoversi di conseguenza: RALLENTARE LA LORO AVANZATA (замедлить продвижение украинских войск)
https://t.me/rybar/39614
e infliggere il maggior danno possibile, dando la possibilità ai nostri di uscire vivi da quella che è diventata, per loro, una trappola mortale.

Se le truppe russe riusciranno in questa impresa, ovvero se confermato quanto riportato da questa già citata agenzia delle 13:04 che parla di “ritiro organizzato da KRASNYJ LIMAN a POSIZIONI PIU’ ARRETRATE già precedentemente preparate” (наши войска организованно отошли из Красного Лимана на заранее подготовленные запасные позиции) e rafforzate grazie al contrattacco di stanotte
https://t.me/RVvoenkor/27735
sarà davvero un grande risultato. Il massimo raggiungibile in queste condizioni. Siamo solo all’inizio.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 01 October 2022 09:59
01/10 ore 09:00 aggiornamento

“KRASNYJ LIMAN STOIT!”


Красный Лиман стоит! “Krasnyj Liman tiene!”
https://t.me/vladlentatarsky/16535
et
https://t.me/swodki/170434
Questo è il messaggio principale di questo primo aggiornamento. Tutta la notte ha evitato che si ripetesse quanto accaduto in quella precedente.

Apriamo con STAVKI, che ieri sera ritorna in mano russa:
https://t.me/rybar/39593
et
https://t.me/rybar/39594
Inoltre, si allarga l’area di sicurezza intorno alla “strada della vita” e alla stessa LIMAN, impedendo fra l’altro pericolosi sconfinamenti a ovest, dove un bacino d’acqua fa buona guardia e non deve assolutamente essere attraversato.

Questo un aggiornamento delle 22:14
La situazione tattico-operativa a Krasnyj Liman si è capovolta. Le truppe ucraine sono scoraggiate e subiscono enormi perdite. Gli attacchi delle riserve sopraggiunte della 58A e della 20° hanno colpito duramente il quartier generale del nemico, penetrando la linea di fronte in due punti e colpendolo da entrambi i lati. L’aviazione sta facendo un lavoro egregio. Essa e le forze di terra lavorano congiuntamente sullo stesso obbiettivo.
Оперативно-тактическая ситуация в Красном Лимане переломлена. ВСУ обескуражены и несут несоизмеримые потери. Удары подоспевшими резервами 58А и 20-ки клином в стык фронта с двух направлений выбили из равновесия штабы противника. В ночь хорошо работает авиация. Винтам отдельный поклон.
https://t.me/namarshe/1596

L’aggiornamento poi partiva con considerazioni personali sull’errore, madornale, di seguire gli ordini criminali di KIEV, ovvero immolare gran parte delle riserve e delle forze impegnate su altri fronti per l’obbiettivo, mancato, di guastare proprio ieri pomeriggio la festa ai “moskaly”. Non solo non hanno guastato la festa, non solo hanno aumentato esponenzialmente le PROPRIE perdite, ma hanno lasciato scoperti altri fronti in maniera forse eccessiva. ECCESSIVA, nel senso che ora potrebbe ribaltarsi non solo la situazione, ma anche il fronte. Sinceramente non lo penso. Si potrebbe approfittarne per ampliare un attimo l’area di sicurezza, questo certamente. O per chiudere la partita ad ARTEMOVSK, SOLEDAR, SEVERSK, anche questo è molto probabile. Le truppe NELLA PARTE SUD DEL FRONTE hanno continuato a lavorare, come lavorano da mesi, al risparmio a differenza delle forze ucraine, rispondendo ad artiglieria con artiglieria e puntando allo smantellamento di un singolo pezzo di linea difensiva, prima di assaltarlo: un lavoro metodico che riduce però le perdite al minimo. Anche da parte nemica, se hanno abbastanza cervello (e soprattutto, non i fucili puntati dietro la schiena di quei bastardi dei zagradotrjad заградотряд, delle truppe barriera) di lasciare la postazione quando capiscono che ormai non ce n’è più, e arretrare verso quella immediatamente dietro (ešelonirovannaja oborona ешелонированная оборона, difesa a scaglioni, in quei posti è tutta così). Poživem, uvidim. Torniamo sul pezzo e su KRASNYJ LIMAN.

Alle 07:00 del mattino ora locale la situazione era la seguente:
Le truppe appena arrivate della Milizia popolare della LNR e i reparti BARS continuano a operare in difesa della città. La difesa del perimetro esterno invece è affidata alle truppe della 58A e della 20°.
Комендантские подразделения из числа ЛНМ и отрядов Барс продолжают нести службу по защите города. Внешним периметром районов Красного Лимана занимаются подразделения 58-й и 20-ки.

Stamane le ff.aa. ucraine, secondo informazioni dei ricognitori hanno iniziato a raggrupparsi in zona Dobryshevo e Seversk, dove però già ieri notte sono erano stati portati gli attacchi a cuneo dei reparti avanzati della 58A e dei carristi con l’obbiettivo di sbloccare l’accerchiamento di KRASNYJ LIMAN. Oltre a questo anche il lavoro notturno dei lanciarazzi multipli e dell’aviazione ne sta indebolendo notevolmente la forza d’urto che saranno in grado di portare.
Утром ВСУ по данным разведки начали перегруппировку в районе Дробышево и Северска куда вчера ночью были нанесены удары клином передовыми частями резерва 58А и танковых подразделения с целью деблокировать начавшееся окружение Красного Лимана. При этом значительно ослабив огневое воздействие после ночной работы авиации и наших РСЗО.

La tratta KRASNYJ LIMAN – TORSKOE – KREMENNAJA è sotto il pieno controllo delle forze alleate. Le foreste invece fra BELOGOROVKA, KREMENNAJA e JAMPOL’ sono terra di nessuno. E teatro di continui scontri.
Трасса Красный Лиман - Торское - Кременная под полным контролем Союзных сил. Лесные массивы между Белогоровкой, Кременной и Ямполем сейчас не под чьим контролем. Там постоянно идут боевые столкновения.

E’ stato deciso dal comando militare di trasferire a KRASNYJ LIMAN un ulteriore quantità di riserve dal contingente SUD.
Командованием принято решение перебросить под Красный Лиман еще определенное количество резерва ЮВО.
https://t.me/namarshe/1603

Il comunicato andava avanti altre due righe, “con l’obbiettivo di sviluppare una controffensiva”… anche qui, andrei MOLTO cauto. Altri voenkor parlano di situazione “pesante, ma non catastrofica” (Обстановка продолжает оставаться тяжелой, но не катастрофической.)
https://t.me/sashakots/36143

Insomma, la messa in sicurezza della situazione è un obbiettivo sicuramente alla portata, ma non ancora raggiunto. E parlare in queste condizioni di controffensiva assomiglia a quelle partite di pallone dove negli ultimi cinque minuti saltano tutti gli schemi e si vede il portiere a centrocampo distribuire palloni nella metà campo avversaria. Mi sbaglierò, ma non sembra questa la situazione. Seguiremo ovviamente l’evolversi della situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 21:08
30/09 ore 20:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: L’ASSEDIO E’ ROTTO

Come andrà a finire, lo scopriremo solo vivendo. Tuttavia, gli ultimi aggiornamenti parlano di una situazione totalmente diversa da stamane:

17:54 arrivano i rinforzi dalla “doroga žizny” ed entrano a KRASNYJ LIMAN. Cosacchi, Ventesima, BARS-13 non sono più soli. L’assedio è, di fatto, rotto.
https://t.me/notes_veterans/5370

Questa è la cartina di RYBAR alle ore 20:00 (MSK, nostre 19:00)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930164852-2bf94f50.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930164904-d7d9269a.jpg
Non solo oggi lo sfondamento non c’è stato, ma l’imponente dispiegamento di forze mandato forsennatamente all’assalto, per la “vittoria a ogni costo”, ha avuto un costo che potrebbe anche risultare fatale. RYBAR, che può essere accusato di tutto meno che di “wishful thinking” (anzi! La linea editoriale tende in genere più al bicchiere mezzo vuoto…) conclude così la sua analisi:

“La situazione resta estremamente critica, tuttavia le ff.aa. russe controllano ancora LIMAN e contengono l’offensiva delle ff.aa. ucraine. Se le forze alleate ce la faranno a contenere l’assalto, a difendere la città e a infliggere enormi perdite alle forze attaccanti, allora i soldati russi, di fatto, prenderanno l’iniziativa. In tal caso la situazione al fronte potrebbe mutare radicalmente”.
Обстановка остается крайне напряженной, однако пока ВС РФ по-прежнему контролируют Лиман и сдерживают наступление ВСУ. Если союзным силам удастся сдержать натиск, отстоять город и нанести большие потери атакующим украинским силам, то российские войска фактически перехватят инициативу. В таком случае ситуация на фронте может кардинально измениться.
https://t.me/rybar/39588

Ricordiamo, a supporto di questa analisi, che giocandosi il tutto per tutto l’azzardo maggiore è stato DISTRARRE RISORSE INGENTI da altri settori finora ottimamente difesi. E che da domani, essendo stati privati di uomini e mezzi essenziali alla loro difesa, non lo saranno così ottimamente, quantomeno.

19:59 Che l’assedio sia stato rotto, è confermato anche da altre fonti, che riportano come ciò, oltre a rafforzare le difese, rassicura anche i difensori che eroicamente hanno resistito in questi giorni.
https://t.me/ukraina_ru/104130

20:06 Giunge notizia addirittura di un tentativo di contrattacco russo, verso nord a STAVKI, per cercare di allargare l’area di sicurezza da cui passano e arrivano gli approvvigionamenti.
https://t.me/notes_veterans/5373

Seguiremo l’evolversi della situazione.

LAPSUS FREUDIANI alla Deutsche Welle (e un regista kaputt)

Oppure la prova dell’esistenza degli hacker russi. Ognuno la pensi come vuole. Resta il fatto che, mentre sull’emittente tedesca andava in onda il discorso dello Stolto (pardon, di Stoltenberg…), a un certo punto si sente “Pobeda, pobeda budet za nami! Spasibo!” (La vittoria, la vittoria andrà a noi! Grazie!), quindi compare prima Putin in primo piano, poi il campo lungo con i quattro presidenti a fianco e le cupole variopinte di sottofondo che rendono unica la Piazza Rossa.
https://t.me/RVvoenkor/27667
“Technical problem”... regista probabilmente a quest’ora kaputt… merita un grosso Danke! Quasi come il GRAZIE a Mentana per aver involontariamente reso noti i numeri di serie dei Točka-U ucraini lanciati contro la stazione di Kramatorsk, grazie ai quali i russi incolpati ingiustamente sono stati scagionati (e ora che si sanno i colpevoli, tutti fan finta di nulla... ma non si può chiedere tutto a Mentana). Western-spaghetti scuola di vita:

- “Un capolavoro, Joe, un vero capolavoro”
- “Tutto merito del mio socio”.
- “Ma se lui non sapeva niente!”
- “Appunto! A lui le cose riescono meglio se non sa quello che fa.”
(“Un genio, due compari, un pollo”, 1975, 1:50:22 – 1:50:33)
https://www.youtube.com/watch?v=20srw43E5PY

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 17:28
30/09 ore 17:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: CRONACA DEL POMERIGGIO

13:03 Ennesima colonna di unità armate ucraine da SEVERSK verso LIMAN: è in corso il “tutto per tutto”
https://t.me/wargonzo/8535

13:26 i numeri degli attaccanti, inclusi gli ultimi trasferimenti, sono quantificati in 40.000 uomini e oltre 400 pezzi di artiglieria pesante
https://t.me/RVvoenkor/27613

13:35 Situazione critica ma giungono informazioni che l’azione di artiglieria e aviazione russe comincia a dare i suoi risultati.
https://t.me/rusich_army/5439

13:41 Due voenkor riescono ad arrivare a KRASNYJ LIMAN in macchina attraverso la doroga zhizny, la “strada della vita”. Reportage che conferma la città sotto il controllo delle truppe alleate:
https://t.me/RVvoenkor/27615

13:44 Ingente trasferimento di truppe russe (4 gruppi tattici e relativi armamenti pesanti) verso KRASNYJ LIMAN. Obbiettivi:
- Annientare gli attacchi nemici e
- Tagliare le comunicazioni fra reparti più avanzati e retrovie tramite imboscate e attacchi localizzati, oltre che tiri mirati di artiglieria.
Contemporaneamente, si solleva in volo l’aviazione con FAB-500 e FAB-3000 (dove ai numeri corrispondono i kg di esplosivo contenuti nelle testate)
https://t.me/russiankupiansk/613
et
https://t.me/rusich_army/5440

13:54 Confermato il ruolo di appoggio dell’aviazione russa alle truppe di terra con attacchi a bassa quota sulle truppe nemiche
https://t.me/RVvoenkor/27616

14:04 Situazione di pieno controllo all’interno della città confermata dal voenkor Sladkov
https://t.me/RVvoenkor/27617

14:40 Cominciano a comparire filmati anche da parte ucraina degli attacchi dell’aviazione russa portati nei loro confronti
https://t.me/RVvoenkor/27622

15:09 La strada che attraverso TORSKOE porta a KRASNYJ LIMAN torna in mano alle truppe alleate!
https://t.me/rusich_army/5449
et
https://t.me/bayraktar1070/309

15:32
Compaiono filmati di lanciarazzi multipli in azione sulle posizioni attaccanti
https://t.me/rusich_army/5450

15:37 Confermato il successo del contrattacco russo che ha sbloccato la “strada della vita”, allargandone lo spazio di sicurezza intorno.
https://t.me/yurasumy/5239

16:10 Confermato pieno controllo di KRASNYJ LIMAN anche da corrispondenti RIA
https://t.me/boris_rozhin/65693
E’ ormai chiaro che il “colpo a effetto” è fallito. Oggi nessuno ha guastato la festa. Resta un costo, in termini di vite umane e mezzi distrutti, a dir poco altissimo: vite umane usate come “materiale di consumo”. E non sono le uniche, come ormai sta emergendo in maniera inoppugnabile (tranne, ovviamente, per i cinegiornali luce).

17:05 Situazione immutata rispetto a stamane, grazie a tutto quanto accaduto e riportato qui sopra, ma sempre molto critica.
https://t.me/sashakots/36133

STRAGE DI ZAPOROZH’E: EMERGONO NUOVI ELEMENTI

Come accade in questi casi RYBAR ha svolto un ruolo certosino di ricerca e questo è il risultato.

Partiamo, anzitutto, dall’infografika:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930125849-ae201d6b.jpg
Geolocalizzato l’autoparco oggetto dell’attacco, la freccia indica la direzione del colpo e, “casualmente”, su quella traiettoria c’è una sezione della GUARDIA NAZIONALE UCRAINA, la 3033.

Traduzione integrale dell’analisi di RYBAR:

Chi ha portato l’attacco alla colonna di civili a Zaporozh’e: l’analisi di RYBAR
Кто нанес удар по колонне с мирными жителями в Запорожье — разбор Рыбаря

Stamattina è stato portato un attacco di artiglieria su civili che attendevano di uscire da Zaporozh’e, in mano agli ucraini, verso i territori liberati. Un proiettile (presumibilmente da 155 mm) è caduto sul piazzale dell’autoparco ORECHOVSKIJ, dove si stava formando la colonna per attraversare la linea dei combattimenti.
Сегодня утром по мирным жителям, ожидающим выезда на освобожденную территорию с украинского Запорожья, был нанесен артиллерийский удар. Снаряд (предположительно, 155 мм) попал на площадку на Ореховском авторынке, где формировались колонны для пересечения линии боевого соприкосновения.

Secondo le dichiarazioni ufficiali, i morti sono 24 e i feriti 30. Naturalmente, la parte ucraina ha subito incolpato le ff.aa. russe di aver sparato alla colonna.
Согласно официальным заявлениям, погибло 24 человека, свыше 30 ранено. Естественно, украинская сторона сразу же обвинила ВС РФ в обстреле колонны.

Il collettivo di RYBAR ha analizzato la direzione dell’attacco, la forma del cratere e dei frammenti e macerie. Abbiamo stabilito che il colpo è partito da nord-ovest, ovvero dalla parte della città.
Команда Рыбаря проанализировала направление удара, характер разлёта грунта и осколков. Мы установили, что удар наносился с северо-западного направления — со стороны города.

Se guardiamo alla disposizione degli obbiettivi militari sulla traiettoria del colpo, notiamo che in Via Muzykal’naja 46 si trova la l’unità militare 3033 della Guardia Nazionale Ucraina (coordinate 47.79788978589064, 35.22518575082353).
Если посмотреть, какие военные объекты находятся на траектории удара, то по адресу ул. Музыкальная 4б мы обнаружим воинскую часть 3033 Нацгвардии Украины (координаты 47.79788978589064, 35.22518575082353).

L’attacco di oggi a propri cittadini è teso a dimostrare che ogni tentativo di andare in Russia non solo non è gradito, ma sarà punito con la morte.
Сегодняшний обстрел собственных граждан призван продемонстрировать, что любые попытки уехать на территории Российской Федерации не просто нежелательны, а будут караться смертью.

https://t.me/rybar/39580

Propaganda? Dimostrarlo con una controperizia. Dov’è l’OSCE? Dove sono le Nazioni Unite? Sono ad aspettare la Bucha 2.0 a Izjum. E la frattura fra governo fantoccio e molte regioni attualmente sotto il suo controllo si allarga sempre più.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 12:42
30/09 ore 12:30 aggiornamento

ENNESIMA STRAGE SU CIVILI!

9:21 Una colonna di autoveicoli che, come accade ormai da mesi, STAVA TORNANDO NELLA ZONA DI ZAPOROZH’E LIBERATA DAL REGIME DI KIEV, è stata centrata dal fuoco della rappresaglia. Come l’altro ieri sopra KUPLJANSK! Scappano da loro e li ammazzano, le carogne fasciste.
https://t.me/epoddubny/12670
et
https://t.me/anna_news/40312

Alle 11:06 il bilancio era di
24 morti, 11 uomini e 13 donne e
36 feriti, 24 uomini, 11 donne e un bambino.
https://t.me/vrogov/5295

La notizia è di tre ore fa e i cinegiornali luce aspettano la velina di KIEV per inserirla nel rullo delle notizie (12:08 appena controllato). I russi che si sparano da soli, anzi, che sparano su un “convoglio umanitario” (sic!), su persone che “lasciano Zaporizhzhia per i territori occupati ogni giorno per consegnare medicine, sostenere i parenti e tornare indietro”…. Certo… con le macchine piene di bagagli! Come da agosto ormai ne parlano tutti, alcuni media occidentali compresi! Ma per il cinegiornale luce per eccellenza era un “convoglio umanitario”.

Forse perché han paura di far vedere che da mesi colonne di civili fanno una scelta di vita che è ben più di una “X” su un pezzo di carta? E non possono nemmeno dire che qualcuno gli “punta il fucile contro” per farlo? E anche se ritirano fuori la storia che sono i russi che si sparano da soli, devono comunque spiegare cosa ci facessero lì colonne di civili, come mai da mesi le colonne vanno in quel senso e non nel senso opposto? E non trovano di meglio da dire che era un “convoglio umanitario”?

Intanto, emergono testimonianze di sopravvissuti di questi “convogli umanitari”, di gente scomoda che non sono riusciti a fare fuori nel corso di queste rappresaglie, che denunciano il coinvolgimento di soldati polacchi: mercenari, soldati NATO, il tipo di contratto cambia poco la sostanza. Ai CONTRAS in america latina non chiedevano con quale tipo di contratto erano sul libro paga della CIA.
https://t.me/zimenkin/372

KRASNYJ LIMAN: CRONACA DEGLI EVENTI

Con la luce del giorno si definiscono anche meglio i contorni di questa nuova operazione NATO. Parliamo di circa SEIMILA uomini coinvolti SOLO in questo attacco:
https://t.me/pilainfo/4423

Carne da cannone, non ci stancheremo mai di ripeterlo, gettata a ciclo continuo in una mischia dove, a questo punto, l’unica probabilità di sopravvivenza degli attaccanti è data dalla scarsità di cartucce dei difensori combinata a una superiorità di artiglieria pesante a copertura che, prima o poi, si DOVREBBE raggiungere. Quando si raggiunge si porta a casa il centro abitato e si stacca un pezzo di linea difensiva alleata, quando non si raggiunge i morti si contano a centinaia. Questo i cinegiornali luce si guardano bene dal dirlo. Cinegiornali luce a cui sta bene rappresentare messinscene di ogni genere, ma quando si trovano di fronte a una continua hamburger hill, si guardano bene non dico dal sollevare questioni etiche, ma anche solo dal riportarlo. Tanto chi torna nel sacco nero non son mica soldati occidentali. Sono i servi della gleba del XXI secolo, il “milione di baionette”, mandato a morire in massa all’assalto.

E nel sacco nero, finora, a DNIPROPETROVSK sono arrivate OLTRE 1700 salme, CINQUE GIORNI FA SOLTANTO ancora soldati in forze alla 25°, alla 14° e alla 93°.
https://t.me/naspravdiinfo/57013
Questo, al netto dei cadaveri che coprono i campi di battaglia e non vengono neppure rimossi.

Ma non c’è soltanto l’aspetto umano, di vite, di corpi usati come il peggior “materiale da consumo”, quello più economico, quello “a perdere”. Sorte eguale spetta agli armamenti ex-sovietici. Una specie di “FUORI TUTTO” dove far fuori armi, munizioni, ferrivecchi (tutti comunque comprati in regime di lend-lease) MA NON SOLO DEGLI ARSENALI UCRAINI, BENSI’ DI TUTTA L’EUROPA DELL’EST! Il tutto, da rimpiazzare – finalmente! Senza indugi, temporeggiamenti, calcoli economici, eccetera – con armamenti NATO.
https://t.me/naspravdiinfo/57026

In altre parole, IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE CHE FA RIFERIMENTO AL BLOCCO NATO STA REALIZZANDO A TAPPE FORZATE E CON PROFITTI ENORMI LA PIU’ GRANDE OPERAZIONE DI ROTTAMAZIONE E RISTRUTTURAZIONE DELLE FORZE ARMATE DI MEZZO CONTINENTE. E questi scontri sono l’occasione per far fuori tutto, prodromo al RIMPIAZZO sia degli armamenti, che della RIORGANIZZAZIONE di tutte le forze armate secondo standard NATO, armamenti NATO, direttive NATO.

Torniamo al campo di battaglia.

9.58 A proposito di carne da cannone. L’artiglieria alleata, riposizionatasi poco dietro a JAMPOL’, martella le truppe ucraine mandate avanti dagli “istruttori” NATO e, con un efficace fuoco di controbatteria, infligge gravi perdite anche alle postazioni di artiglieria pesante NATO
https://t.me/rusich_army/5433
e ai mezzi d’assalto, nella fattispecie 4 carri armati e 2 blindati
https://t.me/notes_veterans/5354

10.43 KRASNYJ LIMAN sotto il controllo delle forze alleate, situazione sempre critica, confermato il fuoco incessante dell’artiglieria alleata sulle postazioni e sulle truppe attaccanti.
https://t.me/rusich_army/5435

10:53 Parla il comandante fino a ieri responsabile della difesa di DOBRYSHEVO:
“Salve, siamo stati costretti a muovere il battaglione da Dobryshevo per non cadere accerchiati. Parte del battaglione è ora nelle retrovie, parte invece appena fuori Dobryshevo. Prenderemo nuove posizioni. Lavoriamo in collegamento col comando e attendiamo ordini da loro”
"Привет. Нам пришлось выводить батальон [из Дробышева], чтобы не попасть в окружение. Часть батальона в тыл вывезли, а часть возле Дробышева. Будем занимать новые позиции. Работаем с командованием и ждем от них приказ."
https://t.me/anna_news/40323

11:21 Agli attaccanti sono giunti ULTERIORI rincalzi, persino da chi sta difendendo la linea di fronte più a sud. Appare sempre più chiaro che KRASNYJ LIMAN debba cadere OGGI, in concomitanza con l’ingresso delle due repubbliche e delle due regioni nella Federazione Russa. Migliaia di ucraini sacrificati OGGI dai kuratory NATO per dare la LORO risposta militare a una decisione politica.
https://t.me/epoddubny/12674

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 09:48
30/09 ore 09:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: CONFERMATI GLI ARRETRAMENTI DI STANOTTE

09:30 (d’ora in avanti si intende il nostro orario e non il loro che è un’ora indietro, per il semplice fatto che i canali telegram visualizzano l’orario di chi li legge, che in questo caso non coincide col loro) CARTINA AGGIORNATA DI RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930070629-48e601fc.jpg
e in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/30/20220930070632-259455fa.jpg
Come possibile notare l’intensità di frecce rosse e frecce azzurre, i combattimenti stanno infuriando. JAMPOL’ e DOBRYSHEVO sono state abbandonate e la linea di difesa riposizionata poco più indietro. Al momento l’accerchiamento operativo è quasi completo perché la “strada della vita” (doroga zhizny, e quando compare questo termine nelle cronache non è mai un buon segno…) che passa attraverso TORSKOE non è compromessa ma, in misura significativa, è sotto il tiro dell’artiglieria NATO.
https://t.me/epoddubny/12668

Il 503° reggimento motorizzato è arrivato ieri notte a dare manforte, e a STAVKI le forze sotto il comando NATO non sono riuscite ad affondare (il che avrebbe comportato l’accerchiamento fisico, non solo operativo, di KRASNYJ LIMAN).
https://t.me/rybar/39568

Naturalmente, per ribaltare le sorti di questa situazione, che così com’è non può assolutamente essere “stabilizzata”, occorre altro. Banalmente:
1. L’onda d’urto a furia di rottami accatastati e perdite in vite umane perde d’intensità, e allora CON LE FORZE DI TERRA ATTUALI si riesce a riposizionare alcune truppe più avanti di adesso e mettere in sicurezza quantomeno le comunicazioni.
2. La “pobeda ljuboj cenoj” impone e realizza un flusso continuo di carne da cannone ucraina e armamenti NATO tale da mantenere l’attuale pressione o, peggio ancora, aumentarla; a questo punto o aumenta in proporzione la capacità difensiva, oppure la difesa salta.
Sempre banalmente: il riposizionamento delle truppe da DOBRYSHEVO e JAMPOL’ in posizione più arretrata, quindi RICONGIUNGIMENTO con i difensori di LIMAN, più l’ingresso del 503° motorizzato sono OSSIGENO per una linea difensiva in evidente affanno. Se basterà o meno nei termini esposti qui sopra, se il lavoro di oggi dell’aviazione e dell’artiglieria che immagino non risparmierà le retrovie attaccanti sarà sufficiente, se non interverranno altri fattori, lo scopriremo presto.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 08:14
30/09 ore 07:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: SITUAZIONE SEMPRE PIU' CRITICA!

Stanotte l'offensiva non si è fermata, ormai procede h24, buttando nella mischia ff.aa. ucraine, mercenari e armi sempre nuove e sempre in maggiore quantità. Cartina di ieri notte di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/29/20220929182652-8b83baa4.png

Le truppe si sono appena ritirate da JAMPOL' , e la situazione a DOBRYSHEVO è critica
https://t.me/wargonzo/8525
Questo significa un pezzo di difesa che salta e uno gravemente compromesso. Il voenkor Poddubnyj, una delle persone più informate sul campo, sintetizza così la situazione a mezzanotte:

Ho già scritto che le prossime settimane saranno per noi pesanti. Il nemico cerca A OGNI COSTO (любой ценой), e A OGNI COSTO significa senza tener conto di enormi perdite, di conseguire un successo tattico su questa direttrice.
Я уже писал, что для нас ближайшие недели будут тяжелыми. Противник постарается любой ценой, а любой ценой, значит не считаясь с огромными потерями, добиться тактического успеха на ряде направлений.

Oggi la situazione più critica è nella zona di KRASNYJ LIMAN. A quanto pare da quanto sta accadendo sulla linea di fronte, il comando generale del regime di KIEV ha ricevuto l'ordine di bloccare KRASNYJ LIMAN e prenderla nel giorno dell'unione del DONBASS e di parte della NOVOROSSIJA con la RUSSIA.
Сейчас самая напряженная обстановка в районе Красного Лимана. Судя по действиям на линии фронта генштаб киевского режима получил задачу блокировать Красный Лиман и взять населенный пункт ДНР именно в день воссоединения Донбасса и части Новороссии с Россией.

Per questo il nemico impiega una massa ingente di forze, divisioni meccanizzate, il supporto di artiglieria occidentale ad alta precisione e, come sempre nelle azioni che avvengono su linee di fronte cruciali, sono in azione tutti i sistemi di ricognizione occidentali. IL sistema di direzione militare è organizzato dai "consiglieri militari" occidentali.
Для этого противник использует крупные силы, механизированные подразделения, поддержку высокоточной западной артиллерии, как всегда в действиях на ключевых направлениях задействованы западные средства разведки. Система управления войсками организована западными военными советниками.

Situazione pesante a Jampol'. La tratta Kremennaja-Liman è sotto il fuoco nemico.
Ситуация тяжелая в Ямполе. Трасса Кременная - Лиман под огневым воздействием противника.

Le azioni del regime di KIEV sono prevedibili, motivate politicamente. Il nemico cerca di massimizzare il più possibile i risultati sul fronte prima dell'ingresso delle nostre riserve.
Действия киевского режима ожидаемы, политически мотивированны. Противник пытается организовать максимальное воздействие на фронт до подхода наших резервов.

Gli uomini che stanno combattendo ora a LIMAN e nei suoi dintorni, sono eroi.
Мужики, которые сражаются в Лимане и у Лимана - Герои.

https://t.me/epoddubny/12666

"Pobeda ljuboj cenoj", la "vittoria a ogni costo". Obbiettivo miope, perché non è certo con la eventuale presa di LIMAN che cambia la situazione. LIMAN liberata qualche mese fa, e da nord, ovvero non facente parte neppure della parte "storica" di Donbass che da otto anni resiste al regime fascista di KIEV e alla NATO. Rispetto quanto accaduto, quindi, neppure una vittoria storica o storicamente simbolica. Più che altro, la dimostrazione empirica che se si ammassano decine di migliaia di unità e di mezzi da mandare al massacro, qualcosa si ottiene. Si prende dopo settimane un centro abitato e i suoi dintorni.

"Pobeda ljuboj cenoj"... espressione mitica, senza virgolette e nel vero senso della parola, nel senso che fa parte del substrato culturale di ogni ex-cittadino sovietico. Con connotazioni negative, peraltro. Perché "A OGNI COSTO" è sempre stato visto, in un'economia di piano, come una forzatura. Se è a ogni costo, vuol dire che le cose non funzionano. Ed è l'esatto opposto di NI SHAGU NAZAD (ни шагу назад), "non un passo indietro". La prima è attacco, la seconda difesa, la prima è più opinabile sul piano di eventuali opzioni e alternative, la seconda è lotta per la vita.

"E c'è da pagare, ma io non voglio la vittoria a ogni costo" (И есть чем платить, но я не хочу победы любой ценой) cantavano i KINO in una canzone, GRUPPA KROVI (Группа Крови, il gruppo sanguigno inciso sulla piastrina del soldato):
https://www.youtube.com/watch?v=xtxjm7ciwmc

La DIFESA "all'ultimo ucraino" è diventata ATTACCO, OFFENSIVA, OFFESA "all'ultimo ucraino". Gli ucraini, come substrato culturale profondo, sono come i loro fratelli che abitano nel Donbass e come quelli che abitano oltre il Don. Questo la NATO fa finta di non capirlo, ma lo sa perfettamente. "Lu cane tira la pezza finché nu' lla strazza"... il popolo ucraino è la pezza da squarciare e buttare via nella guerra NATO contro la Russia. Il popolo ucraino se ne sta accorgendo ogni giorno che passa. Anche la pobeda ljuboj cenoj, una "cenà" (tsenà), un costo, ce l'ha. Un "conto" che qualcuno potrebbe presentare, e anche presto, specialmente se i "conti" non dovessero tornare, se qualcuno avesse "dimenticato" qualcosa nel farli a tavolino.

Aggiornamenti a seguire.
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Leandro Casini
Friday, 30 September 2022 08:36
Buongiorno compagno Paolo, sono d'accordo con la tua lettura dell'atteggiamento ucraino e occidentale attorno alla situazione di Krasnyj Liman, ma non tacerei l'impressione, che credo abbia anche tu, che ormai gli eroici difensori della cittadina siano stati dati per persi dal comando, visto l'accerchiamento ormai più che operativo a cui sono sottoposti. Avrebbero potuto farli ritirare, se la perdita di Liman non cambia nella sostanza la situazione sul campo. Ora ho l'impressione che sia tardi, anche da ciò che leggo sui canali Telegram.
Grazie e buona giornata
Leandro Casini
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 10:21
Ciao Leandro!

Fino all'ultimo aggiornamento di RYBAR l'impressione che avevo anch'io era questa. Poi leggo nell'ultimo aggiornamento che è arrivato il 503° motorizzato nella notte e ha tamponato la falla creatasi a nord-est, a STAVKI, e penso..."allora non la danno per persa".
Oppure, più semplicemente, per evitare la sacca serve qualcuno "che tenga la porta aperta" e copra la ritirata.

Sono impressioni che ti faccio in assoluta confidenza, nel senso che da qui - in fasi concitate come queste - si capisce ben poco, se non a giochi fatti.

La cronaca della giornata di ARTEMOVSK non la faccio neanche più perché, per l'appunto, appartiene a ritmi, forze in campo, avanzamenti di metri, che sono completamente diversi da quelli che stanno interessando KRASNYJ LIMAN.

Dove invece la NATO sta conducendo la propria offensiva. ACCRESCENDO IN MANIERA ESPONENZIALE LA FORZA D'URTO in questi ultimi giorni, in maniera risoluta e senza tener conto di enormi perdite sul campo.

E', per quel poco che da ignorante possa capirne, non solo un tentativo di massimizzare il risultato sul campo PRIMA DELL'ARRIVO dei 150.000 riservisti, ma di FAR SALTARE IL BANCO, in qualche modo. Provo ad articolare meglio queste impressioni.

Le forze alleate avevano un loro piano con precise scadenze. La NATO con l'uno-due BALAKLEJA-IZJUM l'ha fatto saltare. Obbligando loro ad alzare l'asticella: referendum+mobilitazione parziale.

Sembrava assestata la situazione: fiume Oskol, Dobryshevo-Krasnyj Liman-Jampol'-Belogorovka e da lì a sud. Intanto aspettiamo i risultati del referendum, la proclamazione dell'ingresso delle due repubbliche e delle due regioni, il cambio di status dei territori, a questo punto, occupati da forze straniere, il probabile invio di un ultimatum, la CERTA ufficializzazione del cambio di status per la SVO, la legittimazione a usare ALTRE risorse e ALTRI armamenti di ALTRO tipo.

Armamenti che finora i russi si sono rifiutati di impiegare e non perché non possano fare anche loro come la NATO a RAQQA, ma per tutta una serie di motivi POLITICO-UMANITARI su cui abbiamo ampiamente ragionato e che, per altro, sono del tutto condivisibili. Gli stessi motivi per cui quei maledetti ponti sul DNEPR sono ancora in piedi. Maledetti perché c'è chi è da mesi che si sgola dicendo "van tirati giù": per ragioni puramente MILITARI.

Torniamo alla questione dei tempi, io che tendo a perdermi tra l'altro sono il primo ad averne bisogno. Dicevamo, questo era il piano. La NATO lo sta sconvolgendo. Sta scardinando, pezzo a pezzo, una linea difensiva che "il buon senso" (calcolo costi-benefici, approssimarsi dell'inverno, bisogno dei soldati appena coinvolti in un'offensiva di rotazione e licenze, necessità di raggruppamento) aveva previsto, in un regime di NORMALE ECONOMIA DI GUERRA, che sarebbe andata MOMENTANEAMENTE bene a tutte le parti.

Così non è. Perché? Perché la NATO si rende conto che finché toglie l'iniziativa, finché ha il boccino in mano, obbliga la RUSSIA ad alzare l'asticella. Come negli anni Ottanta, il COLLASSO è una questione di distribuzione economica delle spese. Questo pensano. MENO ENTRATE (gasdotti saltati) e PIU' USCITE (spese militari sempre maggiori e necessità di salvaguardia della popolazione). Dimostrando di non capire nulla non solo di quanto accade aldilà del loro mondo occidentale, ma anche delle cause del crollo dell'URSS. La Russia di oggi non è l'URSS di Gorbachev.

Almeno, Leandro, cercando di trovare una ratio nel trasformare un popolo intero in in carne da cannone votata al suicidio, in kamikaze all'attacco, mi dò questa spiegazione. Che, continuando a incalzare i russi, puntino a farli scoppiare nel medio-lungo termine. Una specie di tattica CONTRAS (vita sociale in Nicaragua impossibile) su AMPIA, AMPISSIMA scala.

Naturalmente, occorre vedere quanto il popolo ucraino ci stia. I famosi conti senza l'oste...

Sono impressioni a caldo, prendile con le pinze. Sicuramente, in questo momento, in questa fase storica, KRASNYJ LIMAN è ben più di un avamposto della DNR. Come dicono a Modena,

tgnim bòta. Un abbraccio.

Con il pugno ben chiuso,

Paolo Selmi
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Leandro Casini
Friday, 30 September 2022 13:38
Grazie mille per le tue analisi e riflessioni.
Un abbraccio
Leandro Casini

PS. Quando hai tempo, dai un'occhiata al mio canale YouTube (lo riconosci anche se non metto il link). Penso che alcune cose tra quelle che ho messo possano piacerti o comunque interessarti.
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Paolo Selmi
Friday, 30 September 2022 14:14
Grazie mille Leandro!!!
Mi sono appena iscritto! :-)
Così quando alle 11 passate ritorno padrone indiscusso del telecomando (unico superstite, più che altro...) mi faccio un bel giretto! Come dicono i "giovini" di oggi... "tanta roba"!

За Победу!

Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 29 September 2022 19:25
29/09 ore 19:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN

E’ stata una giornata di fuoco, in tutti i sensi. Ma se durante tutta la giornata non sono girate foto di centri abitati abbandonati di corsa, cartine aggiornate ogni due per tre come accaduto non molto tempo fa, il merito è di chi oggi ha tenuto, pur in netta inferiorità, l’urto di forze soverchianti numericamente e coperte da un intenso fuoco d’artiglieria: fuoco targato NATO così come targati NATO sono i mercenari polacchi e rumeni buttati in prima linea.
https://t.me/wargonzo/8512

Questo il racconto del comandante SERGEJ FOMCHENKOV, comandante del battaglione BARS-13 di stanza a DROBYSHEVO.
La situazione come prima è estremamente difficile. Il nemico non interrompe i tentativi di buttarci fuori da DROBYSHEVO. Il nemico è di gran lunga superiore numericamente a noi. Gli attacchi sono condotti dalle truppe con l’appoggio di artiglieria e aviazione. Sono attivamente impiegati droni. Nonostante tutto, BARS-13 tiene stoicamente la posizione!
Обстановка по-прежнему крайне сложная. Противник не оставляет попыток выбить нас из Дробышева. Противник многократно превосходит нас по численности. Атаки предпринимаются пехотой при поддержке артиллерии и авиации. Активно используются беспилотники. Тем не менее БАРС-13 стойко удерживает свои позиции.
https://t.me/epoddubny/12653

Ciò nonostante, DROBYSHEVO teneva, ancora oggi pomeriggio:
https://t.me/boris_rozhin/65548

Una prima carta è uscita solo ora, ed è sostanzialmente identica a quella di ieri sera:
https://t.me/dva_majors/2586

Questo è il racconto di un soldato di collegamento a un voenkor appena di ritorno da LIMAN:
Fratello ciao. Sono appena tornato da LIMAN. Per due volte non son finito sotto il fuoco dei mortai. Gli ucraini tengono sotto tiro la strada e la colpiscono preventivamente. Mi ha salvato il fatto che ho inchiodato e quindi son partito a tutta, un proiettile calibro 120 è esploso a venti metri di distanza da me.
Брат, привет. Вернулся с Лимана. По дороге от минометов два раза еле ушел. Хохлы с упреждением били по дороге. Спасло, что я то тормозил машину, то по газам давал. 120ка в 20 метрах рвалась.
Dappertutto volano su di loro (i difensori di LIMAN) elicotteri. In periferia di LIMAN gli scontri sono violenti. I Mujaheddin (gli ucraini, NdT) della 488° (e della 144°, NdA) attaccano la città da tre parti. Oggi abbiam fatto fuori un blindato nemico e abbiamo vinto come trofeo un pick-up con sopra il mitragliatore. Spariamo a tutta, tanto da non fargli neanche alzare la testa. La foresta a sud, a detta degli esploratori, è piena di loro cadaveri. Noi in un giorno abbiamo avuto un morto e tre feriti. Questa è la situazione reale, per come si vede dalla nostra parte.
Коптеры летают их везде. Стрелкотня на окраинах Лимана идет жесткая. Моджахеды из 488 ( 488 мсп, 144 мсд, прим. СЭ) отбивают город с трех сторон. Сегодня тип из гранатомета ебнул м113 БТР хохлячий, типы затрофеили пикап с браунингом. Но прилеты жесткие, головы не поднять. Лес с юга, по словам разведчиков усеян трупами хохлов. У нас за день боя 1 200, 3 300. Так что правда на нашей стороне, видимо.
https://t.me/vysokygovorit/9579

Situazione che riflette quanto già ci diciamo da tempo: è da giorni che questo attacco è condotto nel modo più insensato possibile da parte dello stato maggiore ucraino, ovvero mandando al massacro truppe, mercenari, blindati, cercando uno sfondamento che non sta arrivando e che, se mai arriverà, arriverà a prezzo di migliaia di vite perse inutilmente. E potrebbe, qualora non arrivasse invece il risultato, cambiare radicalmente l’andamento del conflitto in corso.

“BEVI PER DIMENTICAR… DOV’E’ LA COPPA?”

A Doneck sono comparsi manifesti dedicati a quelle belle facce che più si sono espresse contro il referendum. Entrambi immortalati in questo articolo:
https://antifashist.com/item/v-donecke-poyavilis-bilbordy-vysmeivayushhie-prezidenta-ssha-i-glavu-evrokomissii.html

Per anzianità partiamo dal “nonno”. A Biden è stata dedicata una frase che di solito è dedicata ai propri nonni veterani nella II Guerra Mondiale: “Grazie nonno per la nostra vittoria” con la “Z” maiuscola di “Operazione Z” al posto dell’equivalente cirillico “з” (“Спасибо деду Zа нашу победу”, che nella resa fonetica più immediata esce “spasìba dièdu za nàsciu pabièdu”).

Il secondo pensiero è invece per Ursula: “Ursula! Bevi per dimenticar, dov’è la coppa?” (lett. “bevi dal dolore”… "Урсула! Выпей с горя, где же кружка?”) E qui la ritmica non è da slogan… ma da poesia! Quindi, lasciamo la parola al poeta, un certo Aleksandr Pushkin… quello che adesso è tornato di moda perché i fascisti di KIEV si stan dando espressamente da fare per imbrattarne prima e smantellarne poi i monumenti. All’imbecillità fascista la risposta migliore da dare è… nel riproporla integralmente, questa – bellissima peraltro – poesia. Tutto trovato sulla rete, link sotto:

Зимний вечер Sera d’inverno

Буря мглою небо кроет, La tempesta copre il cielo di tenebra,
Вихри снежные крутя; Sollevando vortici di neve;
То, как зверь, она завоет, Ora ulula come una belva,
То заплачет, как дитя, Ora piange come un bambino,
То по кровле обветшалой Ora sul tetto decrepito
Вдруг соломой зашумит, A un tratto fa rumoreggiare la paglia,
То, как путник запоздалый, Ora, come un viandante in ritardo,
К нам в окошко застучит. Bussa alla nostra finestra.

Наша ветхая лачужка La nostra vecchia capanna
И печальна и темна. E' triste e buia.
Что же ты, моя старушка, Perchè tu, mia vecchietta,
Приумолкла у окна? Te ne stai zitta presso la finestra ?
Или бури завываньем O forse dall'ululato della bufera
Ты, мой друг, утомлена, Amica mia, tu sei oppressa,
Или дремлешь под жужжаньем Oppure sonnecchi al ronzio
Своего веретена? Del tuo fuso ?

Выпьем, добрая подружка Beviamo, amica mia buona
Бедной юности моей, Della mia povera giovinezza,
Выпьем с горя; где же кружка? Beviamo per il dolore; dov'è la coppa?
Сердцу будет веселей. Il cuore sarà più lieto.
Спой мне песню, как синица Cantami la canzone della cincia
Тихо за морем жила; Che viveva cheta oltre il mare;
Спой мне песню, как девица Cantami la canzone della fanciulla
За водой поутру шла. Che al mattino andava a prendere l'acqua.

Буря мглою небо кроет, La tempesta copre il cielo di tenebra,
Вихри снежные крутя; Sollevando vortici di neve;
То, как зверь, она завоет, Ora ulula come una belva,
То заплачет, как дитя. Ora piange come un bambino.
Выпьем, добрая подружка Beviamo, amica mia buona
Бедной юности моей, Della mia povera giovinezza,
Выпьем с горя; где же кружка? Beviamo per il dolore; dov'è la coppa?
Сердцу будет веселей. Il cuore sarà più lieto

(А.С. Пушкин. Стихотворение. 1825)
(A.S Pushkin, Poesie, 1825)

https://alexanderpushkin.ru/stikhi/64-zimnij-vecher-stikhotvorenie-1825.html
https://www.forumlibri.com/xf/index.php?threads/6943/

Mi si perdoni questo inciso.

Paola Cagnoni, che fu nostra prof di letteratura giapponese– all’epoca, un secolo fa – cercava in maniera molto “zen” (katana che mozza il dito esclusa, premetto…) di aprirci la mente… facendoci tradurre haiku, che sono la cosa più difficile da tradurre nell’universo. Con risultati sorprendenti, peraltro, perché per evitare i suoi inevitabili “rimbrotti” (e uso volutamente un eufemismo perché figure così o le ami o le odi e io appartenevo alla prima categoria), dovevamo ingegnarci di trovare tutte le soluzioni traduttologiche alla nostra portata, e soprattutto quelle al di fuori della nostra portata. Tutto questo per dire che una traduzione così da parte del nostro collettivo l’avrebbe rimandata indietro con insulti che si sarebbero sentiti fino a Venezia Santa Lucia… ma “questo passava momentaneamente il convento Paola (le davamo del tu)”.

Anzi, per farci perdonare, abbiamo recuperato come va letta in originale (e “salmodiandola” come solo un russo sa fare)
https://www.youtube.com/watch?v=-s1r87SDGSI
E, adesso ti stupiamo (purtroppo non c’è più, ma le persone esistono in quanto le ricordiamo)… con la versione musicata della stessa!
https://www.youtube.com/watch?v=NQaon3qKdDg

La poesia può diventare una canzone? I russi lo fanno sempre, noi... Sgalambro mi ricordo un giorno era venuto allo IUAV a tenere una conferenza sul tema e per lui no, non era possibile… così mi avevan raccontato quelli che ci erano andati. Ci fosse stato oggi, ci sarei andato. La poesia è musica, è ritmo. E quello che ci chiedeva la povera Paola era basarsi sulla metrica, sui suoni e le loro combinazioni, sulle assonanze, su tutti gli effetti che la lettura dell’originale provocava in noi e cercare di riprodurli, IL PIU’ POSSIBILE FEDELMENTE, in italiano. Poi ci metteva in gruppi (“Il lavoro o è collettivo o lavoro non è”…) e noi tutti giù a spremerci per trovare le soluzioni migliori… furono gli anni migliori di quel periodo. Qui ci avrebbe chiesto di partire dai suoni, dalla musica, e tirar fuori la traduzione più fedele. E se non usciva un briciolo di russkaja dusha in quella traduzione… beh, sarebbe stata una lunga serata!

Fine dell’inciso, torniamo alla sora Von der Leyen. Adesso capiamo il tono ironico di quel manifesto. Un po’ come quando Ricky Gianco cantò, in una piazza Duomo gremita e piena di bandiere rosse, “Ora sei rimasta sola” dedicato alla Moratti. Solo che la Moratti pur facendo danni a Milano, non ha fatto decine di migliaia di civili morti (compresi gli ultimi trenta ieri), come quei bastardi fascisti coperti - in otto anni di malefatte - proprio dal “nonno”, da Ursula, e da chi c’era prima di loro.

Solo oggi, morti a CHERSON, giusto perché la canaglia non perde mai occasione di rappresaglia. Due morti e quattro feriti, per la precisione, in una casa ridotta in macerie da MISSILI NATO HIMARS. Più incendio dovuto a condotta del gas distrutta che ha preso fuoco:
https://t.me/WarDonbass/80789

A cui aggiungiamo i un morto feriti per PROIETTILI NATO calibro 155 mm sparati da mortai M777 su RUBEZHNOE:
https://t.me/voenkorKotenok/40975

A cui aggiungiamo i morti di oggi a DONECK e a GORLOVKA.
https://antifashist.com/item/vsu-vedut-ogon-po-dnr-pogibli-dva-mirnyh-zhitelya.html

Per questo questi due sberleffi risuonano ancor più potenti, eroici come la dignità di un popolo che da otto anni non si piega alla NATO e ai suoi lacché, sull’eco mai sopito di bombe che si spera, col tempo, di sentir sempre più lontane, fino a spegnersi del tutto.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 29 September 2022 12:51
29/09 ore 12:00 aggiornamento

STRAGE SU CIVILI IN FUGA DA KUPLJANSK: ULTIMI, TRAGICI, AGGIORNAMENTI SUL TERRORISMO DI STATO UCRAINO E NATO


Quanto accaduto ieri e denunciato su queste pagine ha purtroppo avuto risvolti ancora più tragici.
https://news-kharkov.ru/politics/2022/09/29/19496.html
A essere colpito da HIMARS corretti nel tiro da DRONI in volo (ripetiamo, HIMARS = CATENA DI COMANDO NATO, non solo responsabilità ucraina), NON E’ STATO SOLO UN AUTOBUS MA UN’INTERA COLONNA DI AUTOVEICOLI CIVILI, in fuga da Kupljansk verso la Russia.
https://news-kharkov.ru/politics/2022/09/29/19495.html
Trenta morti accertati, al momento: TRENTA, che viaggiavano su CINQUE macchine centrate in pieno
https://t.me/TK_Union/20887
In OTTO, compresi i due bambini di cui parlavamo ieri, son riusciti a recuperarli e a ricoverarli nell’ospedale di LUGANSK
https://t.me/rybar/39526

Del resto, a IZJUM “libera” la filtracija in corso ha già raggiunto i seicento arresti, senza contare le persone fatte sloggiare dalle case popolari, allestite a caserme per i soldati che stanno conducendo l’offensiva in modalità “all’ultimo ucraino” sopra LIMAN.
https://t.me/vysokygovorit/9577

Ma questo, i cinegiornali luce non lo dicono. Così come non dicono che, sempre oggi, a MELITOPOL’ han fatto esplodere un ordigno al passaggio della direttrice del dipartimento Istruzione ELENA SHAPUROVA. Donna fortunatamente illesa e ricoverata in stato di shock. E non perché ha sentito che i cinegiornali luce nostrani parlano di “annessione”.
https://t.me/rybar/39523

DUE MILIONI DI DOLLARI PER ASSASSINARE ZACHARCHENKO

Cinegiornali luce che non dicono neppure che, L’OPERAZIONE DEI SERVIZI SEGRETI UCRAINI PER ASSASSINARE ALEKSANDR ZACHARCHENKO, capo della DNR fino al giorno della sua morte il 31/08/2018, , stando a una talpa nei servizi segreti ucraini che ha deciso di parlare E’ COSTATA IN TUTTO DUE MILIONI DI DOLLARI. Di cui cinque milioni di rubli finiti nelle tasche dell’esecutore materiale che ha piazzato la bomba nel bar dove si recava abitualmente.
https://ria.ru/20220929/zakharchenko-1820240244.html
Zacharchenko assassinato mentre DNR e LNR chiedevano a gran voce l’attuazione degli accordi di MINSK-2. Fra le crasse risate delle cancellerie occidentali che, a voce, li avevano promossi. A proposito di “annessioni”…

KU FU: ANCHE IL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO NOTA LE “COINCIDENZE”…

Maria Zacharova, rappresentante ufficiale del Ministero degli esteri russo, ha appena fatto notare come, semplicemente, tali “incidenti” non siano capitati in acque internazionali, “neutrali”, ma nella zona economica speciale di Danimarca e Svezia, sotto il pieno controllo delle unità speciali statunitensi.
https://iz.ru/1402878/2022-09-29/intcident-na-severnykh-potokakh-proizoshel-v-kontroliruemoi-razvedkoi-ssha-zone

Coincidenze… ma diamogliela noi, a una nato finora priva di fantasia, una scusa plausibile: un delfino kamikaze scongelato dall’arsenale sovietico, o un sub camuffato da foca monaca (e addestrato a riprodurne anche perfettamente il verso…), avrebbero potuto tranquillamente aggirare le unità speciali NATO e fare il danno. Il tutto, approfittando della casuale presenza ingente di militari che, è vero, ronzavano sopra da settimane … ma unicamente per fermarsi a mangiare alla locale sagra galleggiante del polpo fritto, prima nel suo genere e organizzata congiuntamente dalle marine militari danese e svedese! Ci sono anche le foto! …Perché proprio sopra quei tubi… ma certo, perché a qualcosa bisogna attaccare le friggitrici! Sapete quanto costan le bombole? Han fatto quindi la SCIA regolare, la domanda al parco acquatico, alla riserva di pesca, al WWF e han chiesto l’allacciamento! Tutto torna, cinegiornali luce potete uscire con la notizia “bomba” (ma non chiamatela così altrimenti i sospetti tornano…) e noi siamo i soliti malpensanti. Intanto…

FINE SETTIMANA, FINE GAS NEI TUBI

Oltre a confermare che le fughe sono due nelle acque danesi e una in quella svedese, NO QUINDI INTERNAZIONALI, questo articolo riporta anche questa notizia del capo dell’Agenzia danese per l’energia, Christopher Botzau, che dice che il gas andrà avanti a fuoriuscire FINO A DOMENICA.
“We expect gas to leak out of the pipes by the end of the week. There is still a lot of gas coming out of the three leaks. The pressure in the pipes seems to be dropping and slightly less gas is coming out. We expect to see more in the coming days, more than yesterday,” Danish news agency Litsau quoted Botzau as saying.
https://worldakkam.com/gas-leak-from-nordstream-pipeline-wont-stop-until-sunday-dea/951204/

Quindi, potran mandare giù qualcuno a vedere cosa è successo, magari a mettere anche due punti di saldatura in più, inquinare le prove, scriverci sopra “Siam stati noi. Boshirov and Petrov” a fianco di uno sbrego e via discorrendo. Sbreghi che comincerebbero a diventare quattro e non più tre: un lavoro o si fa bene o è meglio lasciar perdere.

“RUSSIAN DESERTERS: YOU ARE NOT WELCOME”

Fra i tanti paradossi, quello dei riservisti che senza aspettare la cartolina si son fiondati in macchina per passare il confine caucasico… e quelli già arrivati dall’Ucraina mesi prima, che stanno dall’altra parte, e non vogliono farli entrare, scrivendo in inglese questi striscioni. Accade anche questo: la guerra fra gli obbiettori di coscienza…
https://t.me/boris_rozhin/65524

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 29 September 2022 08:39
29/09 ore 08:00 aggiornamento

KU FU: DAL PENTAGONO CON FURORE...


L’importante è negare tutto, anche l’evidenza… ma cosa ci faceva un elicottero Sikorsky MH-60R Seahawk dalle 19:30 del 25/09 alle 04:30 del 26/09 (с 19:30 мск 25 сентября до 04:30 мск 26 сентября) sul luogo del delitto?
https://www.m24.ru/news/politika/28092022/506264
Pittule? Come dice mia moglie?

Magari… anche se la mano a stelle e strisce sulle pittule è deleteria, quelli van bene a fare panini e patatine. Lo hanno tracciato su Flightradar24, quindi la fonte è anche attendibile, visto che riprende tutti i mezzi in volo. Come si spiega qui, il codice ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile) permette di tracciare il mezzo anche se su Flightradar appare come “sconosciuto”: e così è stato. Il codice ICAO ha permesso di risalire al modello e alla sua appartenenza alle ff.aa. a stelle e strisce.
https://t.me/swodki/169322

Peraltro, questa seconda fonte parla di voli di ricognizione sul luogo del delitto, tracciati sempre su Flightradar24, del suddetto elicottero l’uno, il due e il tre settembre.

Wikipedia che detesto ma che esce sempre per prima nei risultati su gùgol e che per esigenze di timbro mi faccio andar bene, ci dice che questo elicottero non serve né agli alpini, né alla legione francese, ma è roba esclusivamente di mare mare mare - US NAVY:
“The U.S. Navy uses the H-60 airframe under the model designations SH-60B, SH-60F, HH-60H, MH-60R, and MH-60S. Able to deploy aboard any air-capable frigate, destroyer, cruiser, fast combat support ship, expeditionary transfer dock, amphibious assault ship, littoral combat ship or aircraft carrier, the Seahawk can handle anti-submarine warfare (ASW), anti-surface warfare (ASUW), naval special warfare (NSW) insertion, search and rescue (SAR), combat search and rescue (CSAR), vertical replenishment (VERTREP), and medical evacuation (MEDEVAC). ”
https://en.wikipedia.org/wiki/Sikorsky_SH-60_Seahawk

Anti-submarine warfare… IN UNA ZONA DOVE LE ACQUE SONO RELATIVAMENTE BASSE, 60 METRI.
https://t.me/rybar/39519

Mm.. interessante. Questo articolo della Izvestija va avanti a sfruttare il giacimento di informazioni Flightradar24 e passa tutti i voli "dal .. al .." sull’area, da cui emergono altri dati interessanti.

Per esempio, in concomitanza con le allegre scorribande degli elicotteri USA, il 2 settembre c’era anche un elicottero H90 delle forze armate OLANDESI.
https://iz.ru/1402728/2022-09-28/vertolety-ssha-chasami-kruzhili-nad-severnym-potokom-pered-chp

Voli di elicotteri militari a stelle e strisce tracciati anche il 10 settembre e il 19 settembre, quindi nella notte dal 22 al 23 settembre e, infine, nella già citata notte tra il 25 e il 26.

SOVPADENIE? Coincidenza? Ci mancherebbe, non saremo certo noi a violare il sacro dogma che sono stati i russi a spararsi da soli, e come sempre del resto, sugli attributi. Tuttavia, gli USA ce la mettono tutta per coprirli, per nascondere la verità… e le coincidenze fra sequenze di fatti accertati continuano sempre più a confermare la pista semplice, banale, immediata del CUI PRODEST… a chi giova tutto ciò: e non basta dire “noi non c’entriamo”, quando per tutto il mese ronzavate intorno ai luoghi colpiti da esplosioni che hanno messo in ginocchio Germania ed Europa. L’inverno è iniziato. E non abbiamo più nemmeno il gas per friggere pittule.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 28 September 2022 19:09
28/09 ore 19:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN E FRONTE EST

Il primo pomeriggio si apriva con la notizia che a sud ovest di LIMAN missili SMERCH fossero volati “dove c’era bisogno” (куда надо), ovvero contro degli assembramenti nemici che la minacciavano da quella direzione.
https://t.me/vysokygovorit/9570

Alle 14:57, arrivava il comunicato ufficiale della milizia popolare della DNR, che confermava il controllo pieno di KRASNYJ LIMAN e delle vie di comunicazione cruciali che a essa portano.
https://t.me/nm_dnr/9122

Alle 15:35, un'altra fonte confermava comunque la situazione difficile su questo fronte. In particolare, soldati ucraini fatti prigionieri confermavano la volontà dei loro capi di andare avanti ad assaltare, sempre e comunque, a prescindere dalle perdite riportate. Anzi, NESSUNA ROTAZIONE per gli attaccanti decimati dalle perdite ma rinforzi da effettuarsi sul campo con arrivi dalle retrovie. La macchina infernale non si deve fermare a nessun costo.
https://t.me/notes_veterans/5331

Poco dopo, giungevano notizie dell’abbandono da parte dei russi di KUPLJANSK, che ricordiamo essere a nord di KRASNYJ LIMAN. Un arretramento e ricollocamento su posizioni più a est e a sud tutt’ora in corso.
https://news-kharkov.ru/society/2022/09/28/19381.html

Segnalate, purtroppo, vittime civili. Un bus che trasportava civili verso nord, ovvero che stava cercando riparo a BELGOROD, è stato preso di mira e centrato da fascisti assassini che qualcuno, in Uccidente, continua a osannare. Molti morti, fra cui le mamme di Marina, una ragazza di quattordici anni, e di un bambino di dieci, Pavel. Marina se non la portano a Mosca per operarsi rischia di restare invalida.
https://news-kharkov.ru/society/2022/09/28/19382.html

La situazione resta critica.

I DANNI AI GASDOTTI POTREBBERO RILEVARSI FATALI

Una testata tedesca solleva il problema dell’ingresso nelle condotte di acqua marina, che accelererebbe i processi di corrosione dei tubi danneggiandoli irreparabilmente.
https://t.me/voenkorKotenok/40937
Si tratta di un danno enorme, a ridosso dell’inverno e con una recessione imminente ovunque nell’eurozona. Ma i cinegiornali luce fanno buona guardia nel seminare notizie allarmistiche: lasciamo che la nave affondi con calma, serenamente, con un doveroso e spensierato accompagnamento musicale.

Infine, un documento storico che per l’Occidente è carta straccia, ma non per le milioni di persone che hanno votato in questi giorni. Per inciso, la parola “annessione” che usa il cinegiornale luce per loro, non l’ha usata quando siamo entrati, e senza alcun referendum, nella UE. “Lo vuole l’Europa”…

DICHIARAZIONE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO IN RIFERIMENTO AI REFERENDUM SVOLTISI IN DNR, LNR E NELLE REGIONI DI CHERSON E ZAPOROZH’E
Заявление МИД России в связи с проведением референдумов в ДНР, ЛНР, Херсонской и Запорожской областях


Dopo aver ricordato i dati del referendum e spiegato le motivazioni che hanno condotto i popoli delle due regioni e delle due repubbliche ribelli a votare SI, cita i seguenti riferimenti normativi per il LEGITTIMO DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE (законное право на самоопределение)
- In accordo allo Statuto dell’ONU (в соответствии с Уставом ООН),
- Ai patti internazionali sui diritti dell’uomo del 1966 (Международными пактами о правах человека 1966 г., ovvero il Patto relativo ai diritti economici, sociali e culturali (Patto I, RS 0.103.1) e il Patto relativo ai diritti civili e politici (Patto II, RS 0.103.2))
- Agli accordi di HELSINKI dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa del 1975 (Хельсинским Заключительным актом СБСЕ 1975 г.) e
- Alla sentenza del TRIBUNALE INTERNAZIONALE dell’ONU sul KOSSOVO del 22/07/2010 (заключением Международного суда ООН по Косово от 22 июля 2010 г)
A supporto del fatto che la proclamazione unilaterale di indipendenza di una parte di Stato non viola alcuna norma di diritto internazionale.

Ringrazia quindi i 133 OSSERVATORI INTERNAZIONALI fra cui italiani, tedeschi, venezuelani e lettoni che hanno dichiarato il referendum legittimo, così come la stampa.

Seguiranno entro breve le azioni congiunte fra Russia e territori del Donbass e del Sud dell’Ucraina per coordinare il loro ingresso nella Federazione Russa.
https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/1831658/

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 28 September 2022 12:53
28/09 ore 12:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN

Questa la carta aggiornata:
https://t.me/epoddubny/12620

Le forze armate ucraine stanno concentrando su questa direttrice tutte le loro risorse residue, conducendo ininterrottamente da giorni un attacco da più fronti che definire kamikaze è già usare un eufemismo. Truppe si ammassano da ogni parte in attesa di essere gettate a loro volta nella mischia, il più delle volte senza alcun esito e con gravi perdite, ma altre invece riuscendo a portare a casa qualche risultato che poi si cerca ulteriormente di consolidare con i rinforzi in arrivo, che compensano anche le notevoli perdite date da un’offensiva condotta in questa maniera (https://t.me/epoddubny/12621).

Le operazioni, ancora una volta, sono coordinate e dirette da istruttori NATO.
https://t.me/epoddubny/12621

In questo momento 3 carri armati, 7 blindati e cento unità stanno attaccando Jampol’.
https://t.me/vysokygovorit/9569

Colonne blindate e fanteria si stanno dirigendo verso TORSKOE, a nord-est di LIMAN
https://t.me/epoddubny/12623

Mezzi veloci, stile siriano, stanno facendo lo stesso per tagliare le comunicazioni sulla strada che da KRASNYJ LIMAN porta a SVATOVO (sud-ovest e nord-est della mappa qui sopra)
https://t.me/rybar/39474
E provocare conseguente accerchiamento operativo.

A questo le forze russe oppongono una strenua - mai lo diremo abbastanza - eroica, resistenza. L’aviazione fa lo stesso, facendo saltare depositi (90 carri armati in un colpo solo a Charkov, per esempio), colpendo caserme e punti di concentramento, attaccando le colonne in movimento.
https://t.me/mod_russia/20296

Tuttavia, per riequilibrare la situazione occorrerebbero maggiori rinforzi da terra. Seguiremo la situazione nel suo evolversi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 28 September 2022 08:38
28/09 ore 08:00 aggiornamento

TORNATI A CASA!


Prima dei numeri, ancora una testimonianza. Un direttore scolastico che dice: “Grazie all’esercito ucraino! Con le vostre bombe ci avete aiutato a scegliere tutti per la Russia!”
https://t.me/boris_rozhin/65393
E, sinceramente, di quello che continuano a ripetere come un mantra a queste latitudini per autoconvincersi di avere la mano del loro dio sulla testa, non gliene può importare di meno. La storia l’ha fatta lui, l’han fatta i suoi concittadini. Anche l’ultimo giorno, dove c’è stato letteralmente un assalto alle urne per mettere il proprio SI. E ai sudditi che, ancora oggi, aprendo il cinegiornale luce leggono “fughe di gas” e “usa. Sembra un attacco”… e gli va bene così, e gli va bene sorbirsi questo e altro, e altro, e altro ancora, “Удачи”, buona fortuna. Loro van dritti per la loro strada, e non solo loro.

Veniamo ora ai risultati. Senza essere premi Nobel per la matematica, in ogni regione i SI sono stati maggioranza assoluta degli aventi diritto. Ben oltre i risultati del raggiungimento del quorum.

AFFLUENZA ALLE URNE (23-27/09):

DNR – 97,51%
LNR – 92,60%
Regione di Zaporož’e – 85,40%
Regione di Cherson – 76,86%

RISULTATI FINALI: I “SI”

DNR – 99,23%
LNR – 98,42%
Regione di Zaporož’e – 93,11%
Regione di Cherson – 87,05%
https://ria.ru/20220927/referendum-1819941990.html

“THANK YOU, USA”

Mentre l’idraulico è ancora lì che sta cercando di capire come chiudere lo sbrego nelle tubature, un signore polacco che risponde al nome di RADEK SIKORSKI cinquetta: “Thank you, USA”.
https://twitter.com/radeksikorski/status/1574800653724966915

“Vabbeh, è il solito imbecille”… sulla seconda siamo d’accordo, sulla prima, “solito”, un po’ meno: questo il cursus honorum che esibisce sul profilo, in quanto “segretario della delegazione EU-USA”:
Chairman EU-USA delegation
@Europarl_EN
VP EU-UK Friendship Group
Senior Fellow@HarvardCES
Distinguished Statesman@CSIS

Ha addirittura un sito e c’è anche la mail a cui un suo portaborse risponderà con messaggi di ringraziamento. Un uomo della nomenklatura europea, nonché ufficiale di collegamento del padrone americano in Europa, scrive così. E nessuno dice nulla. A oggi, questo cinguettio non è stato ancora cancellato.

KRASNYJ LIMAN: SITUAZIONE SEMPRE PIU’ DIFFICILE

Questa cartina dice praticamente tutto
https://t.me/RVvoenkor/27310

Le ff.aa. ucraine attaccano da tutte le parti, distogliendo praticamente da tutti gli altri fronti uomini e armamenti. Le difese russe ancora reggono ma è difficile stabilire ancora per quanto. Le scorribande con pick-up in gruppi di piccole dimensioni nella linea nord del fronte, mostra ancora una volta l’addestramento “siriano” di queste unità speciali di cui parlavamo ieri sera.
https://t.me/vysokygovorit/9567

Lo scopo attuale di questi piccoli gruppi è riuscire con azioni simultanee e veloci a forzare le difese dove sono più deboli e prendere il controllo della strada che da KRASNYJ LIMAN va a SVATOVO. Questo metterebbe i difensori in accerchiamento operativo e in grosse difficoltà.
https://t.me/ukraina_ru/103255

Continueremo a seguire con molta attenzione il susseguirsi degli eventi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 27 September 2022 19:24
27/09 ore 19:20 aggiornamento

“IN FONDO AL MAR…”: LA RISPOSTA RUSSA NON SI E’ FATTA ATTENDERE

Il cinegiornale luce nazionale la butta sulla foto a effetto della perdita che fuoriesce, facendo ribollire le acque tutt’intorno: in effetti, la foto “fa”, effetto… solo che più che “l’effetto” a un giornalista dovrebbero interessare gli “effetti” e, ancor più, le “cause” di questo attentato. Non è il caso dei cinegiornali luce, pronti e proni a coprire la “marachella”, la “bravata” dei loro padroni. “Sembra un attacco”(oltre il danno la beffa): sembra… e seguono subito dopo col servizio di “baltic pipe” inaugurato oggi (è un caso?), come dire “cippirimerlo, noi tanto il gas ce lo pigliamo dalla Norvegia”…

Le coordinate delle esplosioni registrate ieri COINCIDONO perfettamente con quelle dei danni ai gasdotti. Ma per i cinegiornali è un caso…
https://t.me/energytodaygroup/16464

Anzi, compare nel rullo l’immancabile notizia di KIEV che dice che sian stati i russi. I russi che si sparano da soli… e ridaje con l’ennesima, prevedibile fra l’altro, porcata.

Cominciamo, come sempre, a raccogliere i cocci. A partire da cosa significa per GAZPROM questo giochetto:

“Senza tener conto del costo per ripristinare i gasdotti, al momento degli squarci negli stessi c’erano circa CINQUECENTO MILIONI DI METRI CUBI DI GAS. Una quantità pari al CONSUMO MEDIO DI DUE GIORNI PER LA SOLA GERMANIA. In base ai prezzi attuali di mercato per la UE, questo volume corrisponde a OLTRE OTTOCENTO MILIONI DI EURO. IL GAS CHE PASSA PER I DUE CONDOTTI E’ DI PROPRIETA’ INTERAMENTE DI GAZPROM. In altre parole, TUTTE LE PERDITE sono in questo momento a carico della parte russa. E qualcuno dovrà pagare il conto.”
Если не брать в расчёт стоимость восстановления, то в газопроводах находилось всего около 500 миллионов кубометров газа. Это соответствует среднему потреблению в Германии около двух дней. Исходя из текущих цен на газовом рынке ЕС, этот объем имеет рыночную стоимость более €800 миллионов. Газ в газопроводе «Северный поток — 2» принадлежит самой Nord Stream 2 AG, аго 100-процентным акционером является «Газпром». Газ в газопроводе «Северный поток-1» тоже, скорее всего, принадлежит «Газпрому». Т.е. все потери сегодня это потери российской стороны. Кому-то придётся оплатить счёт.
https://t.me/energytodaygroup/16461

I russi quindi che si fanno del male da soli… non solo rinunciando a futuri introiti, ma facendosi carico di un danno economico di QUASI UN MILIARDO DI EURO (aggiungiamo ora anche i costi di ripristino dei due gasdotti e la cifra la superiamo ampiamente).

I mancati introiti, peraltro, con conseguente danno nel conto economico, raggiungono anche gli altri azionisti europei dell’azienda: Wintershall Dea AG, PEG Infrastruktur AG (E.ON), N.V. Nederlandse Gasunie ed ENGIE.
https://t.me/politjoystic/28772

E i cinegiornali luce europei, lo ripetiamo, proni ai loro padroni, continuano a seminare fuffa? A gettare cortine fumogene? A non puntare il dito contro esecutori e mandanti di questo attacco gravissimo all’economia, alla società, a un territorio e ai suoi abitanti? Tanto cippirimerlo il gas ce lo danno i norvegesi e rimane tutto sul gobbo ai russi?

Cominciamo dal “baltic-paip” e cippirimerlo. Leggi, leggi… e alla fine son 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno dalla Danimarca alla Polonia e 3 miliardi all’anno dalla Polonia alla Danimarca.
https://www.gie.eu/baltic-pipe/
E noi, ci attacchiamo come gli abusivi ai cavi dell’Enel? A parte questo, i due gasdotti russi han perso CINQUECENTO MILIONI di metri cubi di gas… ricordiamoci cifre e ordini di grandezza. Anche attaccandoci al gas norvegese il problema di approvvigionamento europeo lo risolviamo?

Complimenti VIVISSIMI, quindi, agli “strateghi” di Bruxelles e di Londra, agli “scienziati”, alle “volpi del deserto”. Ma non è ancora finita. Lancio di agenzia di qualche minuto fa:

Transito attraverso l’Ucraina sotto minaccia
Украинский транзит под угрозой


GAZPROM ritiene che il ricorso di NAFTOGAZ UCRAINA all’arbitrato internazionale, per riconsiderare la controversia in corso circa il pagamento del transito del gas tramite per l’appunto, tale istituto, si debba considerare come MOSSA NON AMICHEVOLE (недружественным шагом) e PROSECUZIONE, da parte dell’azienda ucraina, DEL PROPRIO COMPORTAMENTO SLEALE; pertanto, ULTERIORI TENTATIVI da parte di NAFTOGAZ UCRAINA di ricorrere all’istituto di arbitrato internazionale potranno FORNIRE AGLI ORGANISMI DI STATO RUSSI TUTTI GLI ELEMENTI PER INTRODURRE, NEI CONFRONTI DELLA SUDDETTA AZIENDA, UN REGIME SANZIONATORIO.
«Газпром» считает подачу «Нафтогаза Украины» обращения в международный арбитраж для рассмотрения спора по оплате транзита в международном арбитраже недружественным шагом и продолжением недобросовестного поведения украинской компании и что дальнейшие попытки «Нафтогаза Украины» добиваться рассмотрения спора в МАС могут привести к тому, что у российских органов государственной власти будут все основания для введения в отношении компании «Нафтогаз Украины» санкционного режима.

IN PRATICA QUESTO SIGNIFICHERA’ PER GAZPROM IL DIVIETO DI ASSOLVERE, NEI CONFRONTI DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE SANZIONATE, A QUALSIASI OBBLIGO, ANCHE IN RIFERIMENTO AGLI AFFARI CORRENTI, INCLUSE TRANSAZIONI FINANZIARIE.
На практике это будет означать запрет для «Газпрома» исполнять перед санкционными лицами обязательства по совершенным сделкам, включая осуществление финансовых операций.

Ecco, Europa, il regalino serale per voi. Meditate…
Вот такой вечерний подарочек Европе. Думайте.
https://t.me/energytodaygroup/16467

Fine della meditazione: signori belli, salta fuori il colpevole e gli si fa pagare il conto? Oppure dobbiam tornare alla cucina economica e al prete a letto? Come volete, basta che lo diciate subito e chiaramente: per il prete (monega in veneto, scaldino in italiano) dovrei recuperare quello di mia nonna da qualche parte… per la cucina economica mi attrezzo con un buco nel muro e quel che trovo al mercatino dell’usato… senza contare pinguini nell’armadio, bronchi intasati, artrosi galoppante e quelle simpatiche, caratteristiche, fioriture di ghiaccio sulle finestre di cui mi parlavano mio padre e mia madre nei ricordi d’infanzia. Sempre avanti!

ZA..ZA..ZA..ZA..

Non disturbate la signora che se perde il conto vi fa un cazziatone che neanche la signorina Rottermeier dei tempi migliori! Sta facendo lo scrutinio con gli osservatori internazionali davanti (per nulla intimorita peraltro…) e un’interprete che a ogni ZA dice “yes”… da antologia!
https://t.me/ukraina_ru/103115
Da mettere come suoneria del cellulare a BORRELL e non solo a lui, ad libitum: “za… za… za… za…”

I risultati del referendum sono molto… “ZA”!
Regione di CHERSON – 96,75%
https://t.me/WarDonbass/80583
Regione di ZAPOROZH’E – 97,81%
https://t.me/WarDonbass/80585
LNR – 97,93%
https://t.me/WarDonbass/80586
DNR – 98,69%
https://t.me/WarDonbass/8058
7

Fondamentalmente, chi ha votato ha votato si. Chi era per il NO e non è andato a votare cercando di sommare il suo dissenso al non-voto, è rimasto scornato perché il quorum è stato raggiunto ovunque ancora ieri. Qualora domani dovessero risultare difformità riaggiorneremo e rettificheremo i dati.

NIKOLAEV ZHDET

Sui muri di NIKOLAEV sono comparse scritte come “NIKOLAEV ASPETTA” (Nikolaev zhdet). Nikolaev e non Mykolaïv come la scrivono i cinegiornali luce in ottemperanza all’ucrainizzazione di tutto, anche dei nomi delle città di tutto il mondo tra un po’. “Effetto domino”…
https://t.me/ukraina_ru/103118

KRASNYJ LIMAN E TATTICHE MILITARI NATO COLLAUDATE IN SIRIA

In tutto questo KRASNYJ LIMAN ha resistito ancora oggi. Attaccata da tutti i lati, con tutti i mezzi, perde pezzi un po’ qua e un po’ là, ma non molla! Una difesa, non mi stancherò mai di dirlo, eroica:
https://t.me/boris_rozhin/65242
ET
https://t.me/WarDonbass/80535
Eroica perché in condizioni di netta inferiorità numerica. Eroica perché condotta su tutti i lati, come si può vedere dalla cartina qui sotto. Eroica perché ha consentito lo svolgersi del referendum. Eroica perché ha tenuto, ma non solo: ha causato enormi perdite agli attaccanti, grazie non solo al fuoco di controbatteria ma anche all’azione di reparti di guastatori e incursori operanti dietro le linee nemiche.

Carta aggiornata a oggi alle 13:00:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/27/20220927095800-3ec95ef3.jpg
e con legenda in italiano:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/09/27/20220927095618-20a454d9.jpg

Una cosa che mi ha molto colpito è l’utilizzo dei pick-up in combinazione ai movimenti veloci di fanteria.
https://t.me/vysokygovorit/9560
et
https://t.me/vladlentatarsky/16417

Il che mi ha riportato alla SIIRIZZAZIONE del conflitto di cui si parlava fino a qualche mese fa. Ormai il paragone dopo quanto accaduto da un mese a questa parte non regge più. Abbiamo assistito a uno sviluppo MOLTO intenso di eventi. Continua però a reggere dal punto di vista militare, specialmente ora che da parte ucraina assistiamo all’ibridazione di molti mezzi, data la scarsità di reperire ricambi e sostituzioni.

L’attacco di KRASNYJ LIMAN, inoltre, mi ha riportato con la mente a quello di PALMIRA (SIRIA) del 2017. Sono riuscito a recuperare una traduzione che mi ricordavo di aver fatto. Un documento unico, visto che è una traduzione di una traduzione (ARABO-RUSSO-ITALIANO): il diario degli ultimi giorni di PALMIRA. Si trova ancora qui, appena verificato:
https://byebyeunclesam.files.wordpress.com/2017/03/traduzione-presa-di-palmira.pdf

Consente di valutare anche I DIVERSI ASPETTI DELL’INTERVENTO RUSSO, ALLORA, E QUI. Per cui SIIRIZZAZIONE del conflitto è un termine che può reggere se preso MOLTO con le pinze, limitatamente ad alcune tecniche, come l’impiego delle SHAHID-MOBILE o BANDERO-MOBILE (regionalizzazioni…), ormai parte del repertorio NATO delle tecniche ibride di combattimento. Mutatis mutandis, ovviamente. Qui l’apripista non lo fa la macchina imbottita di tritolo guidata da un kamikaze, ma un intenso fuoco d’artiglieria con mortai M777 e razzi HIMARS gentilmente forniti dai padroni atlantici.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 27 September 2022 12:49
27/09 ore 12:30 aggiornamento

ATTENTATO AL GASDOTTO

I cinegiornali luce parlano di “possibili attacchi” per negare la natura dolosa dell’attentato. Tuttavia questa volta occorre proprio mettersi due belle, e spesse, fette di salame sugli occhi e due tappi sulle orecchie per far finta, per cercare di far finta di ignorare il CUI PRODEST di questo atto di sabotaggio i cui danni sono, al momento, incalcolabili.

Ricordiamo che Nordstream AG è di proprietà per il 51% delle azioni di GAZPROM (https://www.nord-stream.com/about-us/our-shareholders/). Ma tanto in occidente va di moda dire (e crederci!) che sono i russi che si sparano da soli, sulle centrali atomiche, sui gasdotti, sulle città, su tutto. E quindi noi, che invece masochisti non siamo, nooo… per colpa loro resteremo senza gas.

Al tempo, comunque. Cominciamo a recuperare questa MAPPA IN DANESE (da cui imparo che tyskland è deutschland in danese…)
https://politiken.dk/incoming/img8997102.35kce9/ORIGINALS/original_615/Nord-Stream-l%C3%A6kager

e diamogli un’occhiata:
Le perdite di pressione si sono verificate APPENA A RIDOSSO DELLA ZONA DI INTERESSE ECONOMICO (EOZ) DANESE… giusto un pelino fuori. Le stelline gialle che usano i danesi sono già un’implicita ammissione che, molto probabilmente, stiamo parlando di ESPLOSIONI e non buchini sul tubo.

Già ieri sera l’ufficio stampa di Nordstream AG segnalava perdite su entrambi i gasdotti (Nordstream-1 e -2), aggiungendo che le indagini erano in corso.
https://www.nord-stream.com/press-info/press-releases/pressure-drop-on-both-strings-of-the-gas-pipeline-526/

Oggi la notizia è che I DANNI SONO SENZA PRECEDENTI (беспрецедентный bezprecedentnyj), che non basteranno due saldature e un pezzone sopra. Qualcosa di più di un buco…
https://t.me/WarDonbass/80500

E chi c’è andato addosso? IN TRE PUNTI DIVERSI? DUE SU UN GASDOTTO E UNO SULL’ALTRO? Un branco di balene? Un galeone fantasma? Il Nautilus? “DIVERSIJA” è la parola che risuona ormai dappertutto, tranne che sul cinegiornale luce per eccellenza che parla di “possibili attacchi”…
https://t.me/voenkorKotenok/40888

Veniamo ora al CUI PRODEST. A chi giova tutto questo… andiamo per esclusione:
- Sicuramente, DANNEGGIA chi dal transito di gas trae fonte di reddito… saran mica i russi?
- Sicuramente, DANNEGGIA chi in Europa pensava, dopo i referendum, di obbligare i suoi nuovi amichetti fascisti ad accettare i nuovi “realia” e sedersi intorno a un tavolo coi russi, almeno per una tregua che durasse l’inverno. Il gas serve a tutti e la propensione all’immolazione da parte degli europei è sempre minore. Niente, ormai giocattolo rotto, non si sa quando l’aggiustano, l’argomento non si pone.
- Sicuramente, DANNEGGIA NOI, che paghiamo tutti gli aumenti PIU’ DELLA MEDIA EUROPEA (“Lo spread del "caro bollette": in Italia inflazione di gas e luce al 76% contro il 52% dell'area euro” https://www.repubblica.it/economia/2022/09/27/news/inflazione_gas_elettricita_spread_bollette-367069803/?ref=RHTP-VS-I330891680-P17-S1-T1) ma danneggia ANCOR PIU’ GRAVEMENTE la LOCOMOTIVA D’EUROPA, la “tuskland”. E se in “tuskland” cominciano a chiudere, chiudiamo anche noi. Per inciso, i noli marittimi si sono più che dimezzati… PERCHE’ LE NAVI DALLA CINA PARTONO MEZZE VUOTE!

Vediamo, ohibò, chi resta:
- L’UNICO TRANSITO DI GAS VERSO L’EUROPA TORNA A ESSERE (come quando aspettavano la turbina di ricambio Siemens dal Canada con relativo “cinema” sanzionatorio…) DALLA STAZIONE DI POMPAGGIO DI SUDZHA (ГИС Суджа) … ATTRAVERSO L’UCRAINA!
https://agenparl.eu/2022/05/30/gazprom-fornisce-446-milioni-di-metri-cubi-di-gas-per-leuropa-attraverso-lucraina-attraverso-sudzha/
et
https://t.me/energytodaygroup/16458

E facciamoci due domande:
- A chi GIOVA essere l’unico cordone ombelicale tra chi ci fornisce la fiammella blu e noi? Chi ci tiene per gli attributi???
- Risposta facile… A chi GIOVA questo, oltre che ai fascisti di KIEV? CHI CI TIENE VERAMENTE per gli attributi manovrando il suo fantoccio a KIEV? Tedeschi, anzi tutto, e noi altri a seguire? Tutti buoni, zitti, mansueti… e mazziati? Cosa si canta per primo in questi casi? “God save our gracious xxx” o “In the land of the free”?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 27 September 2022 08:41
27/09 ore 08:00 aggiornamento

“UTRO DAGESTAN”: “TEST-CASE” DELLE OPERAZIONI CIA SOTTO COPERTURA


Premetto. L’inglese mi fa letteralmente schifo quando esistono analoghi italiani. Come in questo caso, dove esiste “caso di studio” che lo sostituisce benissimo, anzi “benerrimo”, come dicevano in una fortunata serie per bambini. In questo caso, tuttavia, l’intento ironico c’è tutto. Perché in ambito accademico questa parola anglofona è come il prezzemolo, c’è dappertutto… o QUASI! … BASTA NON TOCCARE I FILI DELL’ALTA TENSIONE. E allora usiamo questa parola anglofona apposta, un paio di guanti, giù la corrente e via. Grazie ancora a Leandro per avermi fatto introdurre questa tematica che è davvero IMPORTANTE. Anche perché gli yankee hanno poca fantasia: copia-incolla e cambiano davvero poche cose. Al tempo, però. Cominciamo da “Dagestan mattina”.

Questo canale telegram, “Telegrafika”, dedicato allo studio dei meccanismi di comunicazione sui canali telegram, ha fatto un lavoro eccellente. Un suo grafico mostra chi riprende e rilancia i messaggi (“repost”) del canale UTRO DAGESTAN:
https://t.me/telegraficae/198

Utro Dagestan è al centro, e poi da lì si dirama tutta una rete di fonti secondarie, che diventano fonti per altri canali privati che fanno il resto: un fejk nasce e si sviluppa così, su un’intera fauna di canali giovanili di “opposizione”, indipendentistici, estremistico-islamici, musicali: mancano i porno (che non so neanche se esistano su telegram...) e poi c’è tutto. La didascalia sotto l’immagine ci dice che Utro Dagestan NASCE NEL MARZO 2022 (a Kiev, come abbiamo visto), resta cellula dormiente (fino al 21/09 aveva 1.500 iscritti) e poi esplode (al 27/09 ore 07:49, “136 956 subscribers”).

Nulla è casuale. NULLA. La data di nascita del canale, il suo “scoppiare” mediatico a ridosso della contro-contromossa russa in risposta alla contromossa ucraina, ecc. “Nu poidem dal’she” (per par condicio con l’anglicismo di prima...). Ma andiamo avanti.

Sempre Telegrafika ci informa che il meccanismo è identico all’esplodere di “fejk” sui canali telegram in occasione dei disordini in Bielorussia nel 2020: messaggi mobilitanti, slogan, promemoria su “eventi”, istruzioni per l’uso… TUTTO IDENTICO TRANNE L’ASSALAAM ALEYKUM INIZIALE.

A riprova porta, poco prima, UNO STUDIO SU UN ALTRO “FEJK”, QUESTA VOLTA RIGUARDANTE LA CINA.
https://t.me/telegraficae/197
Un fatto “veramente falso”, come avrebbe detto Fiorello col codino, come “l’arresto di Xi Jinping” RACCOGLIE IN UNA NOTTE 3.500 RILANCI E 23 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI! Tutto nasce la sera prima, con una certa “Jennifer Zeng” che parte con “una verità scomoda per la Cina”, dove descrive movimenti di truppe nel Celeste Impero e possibile arresto di Xi. Alle 22:59 questo tema approda su questo canale telegram russo, “Notiziario dall’estero” (Вестник зарубежья) notiamo, 234 iscritti a oggi (https://t.me/News_world_breaking).

IL SALTO DI QUALITA’ AVVIENE QUANDO LA NOTIZIA “PASSA” AL CANALE DI ANTON GERAŠČENKO! Geraschenko… Geraschenko… azz la memoria! Qualcosa mi ricorda… Massì! E’ quello che c’entra coi fatti di KREMENČUK! Quelli del centro commerciale ADIBITO A DEPOSITO ARMI che mi è venuto subito in mente vedendo gente VERA estratta da macerie VERE di un albergo qualche giorno fa. Riprendo il “fejk” dallo studio fatto a suo tempo.

--- inizio ---

KREMENČUK

Ogni giorno il suo “crimine di guerra”. Un centro commerciale, questa volta, l’“Amstor” di Kremenchuk: prime immagini, primi comunicati nel pomeriggio, ci sarebbero mille persone dentro.

Ma prima di sentire le versioni ufficiali, sono le stesse foto, le prime tra l’altro, riprese dall’ANSA, a mostrare le prime incongruenze rispetto a quanto dichiarato.

Primo: perché l’area antistante al centro commerciale è praticamente vuota? Le persone sono pochissime, le macchine ancora meno.

Uno potrebbe obbiettare: è successo prima. Bene. All’alba delle sette di sera, spunta un video, l’unico, ripreso da tutti. Attenzione, NON DA UN CITTADINO QUALUNQUE, MA DAL CONSIGLIERE DEL MINISTERO DELL’INTERNO ANTON GERAŠČENKO.
https://www.unian.net/war/udar-po-tc-v-kremenchuge-poyavilos-video-iznutri-kak-lyudi-pytayutsya-spastis-novosti-vtorzheniya-rossii-na-ukrainu-11881851.html?utm_source=unian&utm_medium=read_more_news&utm_campaign=read_more_news_in_post

Ovviamente anche dall’ansa che non aspettava di meglio
https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2022/06/27/ucraina-il-mall-di-kremenchuk-in-fiamme-un-uomo-scappa-correndo-tra-le-macerie_5b47c1c0-dfe6-47dd-afaf-73bd1cf3e413.html

Un video discutibile, visto che mostra gli ultimi passi verso l’uscita di un uomo in calzoni corti… in piena solitaria e, uscito, trova… il nulla ad attenderlo. Oltre a questo, niente. Ma in una situazione del genere, chiunque abbia mai fatto anche solo una prova di evacuazione seria, sa che in un caso del genere, in un centro commerciale, ma anche in un semplice supermercato, o in un qualsiasi evento pubblico, dove si crea panico, ressa, calca, sa che il quadro, lo scenario che si presenta ai soccorritori, è decisamente DIVERSO. Gente a terra, o che corre di qua e di là, panico, dolore. Si crea un cordone, si presta soccorso. Niente, nulla di tutto questo.

Anche qui, siamo TUTTI, ricchi e poveri, tutti con un telefonino in mano, tutti social, e neanche un canale soltanto, ma due o tre, e nessuna immagine dall’interno del centro commerciale, o dell’evacuazione di massa, o del parcheggio pieno che si svuota nell’ammasso di un ingorgo in uscita, con conseguente intralcio dei soccorsi. Niente. Solo quel video girato da GERAŠČENKO.
https://t.me/rybar/34465

(28/06/22 ore 12:30 aggiornamento https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23122-provvisorio4.html)

--- fine ---

Tutto torna quindi. La gola profonda Geraschenko colpisce ancora. Meglio, non lui che a quell’ora avrà avuto altro di meglio da fare. Quanto qualche suo scagnozzo, pupillo, portaborse, poveraccio che stava facendo il TURNO DI NOTTE sul suo canale https://t.me/s/Pravda_Gerashchenko/. Già, perché ALLE 00:38 IL MESSAGGIO E’ RILANCIATO SUL SUO CANALE (ora, “stranamente”, cancellato) E SUBITO E’ RILANCIATO VENTUN VOLTE CON 1400 COLLEGAMENTI ALLO STESSO SULLE CHAT!

CONCLUSIONE: Questo piccolo esempio ci mostra come LA MACCHINA DI GUERRA INFORMATIVA CIA NON CONOSCA NE’ NOTTE NE’ GIORNO E LAVORI ESSENZIALMENTE SULLA QUANTITA’, 7/24, COME PIACE DIRE OGGI A CHI VUOLE DIMOSTRARSI “EFFICIENTE”.

Un post di troppo? Si cancella. Come le truppe ucraine, la carne da cannone mandata all’assalto ogni giorno contro le mitragliatrici e i mortai russi. Sfondano? Bene. Altrimenti… pazienza. E così abbiamo un migliaio di morti al giorno. Post, carne da cannone, la filosofia è identica.

ALTRA CONCLUSIONE: MECCANICAMENTE, TECNICAMENTE IL MECCANISMO SI RIPETE IDENTICO A SE’ STESSO: CAMBIANO FORMA E CONTENUTI, a partire dall’assalaam aleykum iniziale nei messaggi, la variante regionale.

Attenzione! DOVEROSA ANNOTAZIONE: “La pace sia con te” è uno dei saluti più belli del mondo! Ci tengo a dirlo e a sottolinearlo, lo dico anch’io a tutti i fratelli di fede islamica che incontro ogni giorno e lo riporto soltanto perché… a MINSK non si usa, quindi i messaggi CIA prodotti a KIEV e indirizzati a MINSK non iniziano con Ассалам алейкум come INVECE gli stessi prodotti, sempre a KIEV ma indirizzati a MACHAČKALA. E questo ci porta a un altro tema MOLTO INTERESSANTE DA STUDIARE.

Il nemico fa tutto col copiaincolla, e ci sta come osservazione. Ma va anche doverosamente accompagnata a un attento studio sul campo, che egli compie, e alla conseguente ELABORAZIONE DI VARIANTI REGIONALI. Utro Dagestan oltre il Dagestan non va, né potrebbe andare. E’ una VARIANTE REGIONALE di quanto accaduto in Bielorussia. E FUNZIONA IN QUANTO VARIANTE REGIONALE.

VARIANTE DICHIARATAMENTE CONNOTATA COME REGIONALE → MESSAGGIO DESTABILIZZANTE VEICOLATO DI TIPO INDIPENDENTISTICO → UOVO DI COLOMBO! E’ IL MEZZO PIU’ IDONEO A VEICOLARE MESSAGGI DI QUESTO TIPO.

ALTRA CONCLUSIONE: Il nemico è avanti ANNI LUCE su questo terreno, che usa a suo piacimento. SULLE TECNICHE, SUL RAPPORTO MEZZI PIU’ IDONEI-FINALITA’ PREPOSTE, SULLA MAPPATURA DEL TERRITORIO NEMICO, DIVENUTO UN IMMENSO CAMPO DI BATTAGLIA DA BOMBARDARE, NE’ PIU’ NE’ MENO DI RAQQA O BELGRADO!

ULTIMA CONCLUSIONE: uno studio più approfondito su questo settore è DOVEROSO. Ma per vederlo, ho paura che dovremo aspettare che i russi o i cinesi diventino egualmente bravi nel muoversi, quindi… avremo il “test-case” pubblicato sulle riviste accademiche. Adesso… bzzzzzzzzzzzzzz si prende la scossa, che non è la moglie di Amadeus.

Aggiornamenti a seguire.

PS ieri Snowden ha ricevuto la cittadinanza russa. Nessuno sa, per motivi di sicurezza, dove si trovi.

I canali telegram ucraini DI CUI SOPRA E PILOTATI DA CHI SAPPIAMO hanno subito cominciato a diffondere messaggi in cui si invita lo stesso a partire in guerra anche lui e gli si augura di tornare da moglie e bambini dentro un sacco nero.
https://t.me/vityzeva/69085
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Paolo Selmi
Monday, 26 September 2022 23:03
26/09 ore 21:30 aggiornamento

DATI SULL’AFFLUENZA: QUARTO GIORNO


Alla fine del quarto giorno i dati sono i seguenti:

DNR – 86,89%
LNR – 83,61%
Regione di Zaporož’e – 66,43%
Regione di Cherson – 63,58%
https://t.me/boris_rozhin/65193

I referendum hanno raggiunto il quorum ovunque. Il terrore è stato battuto, le intimidazioni non sono servite, le minacce di pene fino a 10 anni di reclusione sono state rimandate al mittente. Domani è l’ultimo giorno, ma è in tutti questi giorni di voto che si è fatta la Storia, sotto le bombe, tramite seggi volanti, piuttosto che nei rifugi antiaerei: un gesto che per qualcuno, come ALEKSEJ ŽURAVKO, è stato davvero uno degli ultimi gesti compiuti in vita; un gesto che non resterà isolato, ma che al contrario ha già creato un precedente QUANTOMENO per CHARKOV, ODESSA, NIKOLAEV.

Come chiude uno dei film più popolari di sempre, lungo tutti gli 11 fusi orari e non solo:“Poživëm, uvidim” (Vivremo, vedremo).
https://www.youtube.com/watch?v=6M0YRX9e5OI

KRASNYJ LIMAN RESISTE!

Krasnyj Liman resiste, Krasnyj Liman vota! Come mostra questo video, è inestimabile il valore di un voto, fatto in queste condizioni e ATTESO OTTO ANNI dagli abitanti di questo centro liberato dalle forze alleate qualche mese fa.
https://rutube.ru/video/dbafce4e2c54c6b04861194ecd0cce45/

Guardiamo questa cartina:
https://ic.pics.livejournal.com/yurasumy/35332702/604899/604899_original.png
Le forze armate ucraine si sono spinte fino a REDKODUB, da lì hanno provato ad attaccare Liman da nord. Problema: sono state respinte. Così come gli attacchi da sud. I rifornimenti non arrivano, i rimpiazzi neppure: i russi colpiscono qualsiasi tentativo di raggruppamento e tagliano metodicamente le comunicazioni. Ecco allora presentarsi una situazione critica, per gli attaccanti, un affondo che potrebbe rivelarsi, come già successo per esempio a SUCHOJ STAVOK, una trappola mortale per tutti loro. Vedremo, anche qui. Comunque, “come l’acciaio resiste la città”: e onore a chi l’ha difesa, in inferiorità numerica, sotto giorni e giorni di bombardamenti.

“UTRO DAGESTAN”… LO FANNO A KIEV

Il canale è uno dei più attivi nella propaganda antirussa… qualcuno si è divertito a smontare la pagina e cosa ha trovato? Chi lo gestisce dove sta?
“Paese: Ucraina
Regione: Kiev
Città: Kiev
Provider: Kyivstar
Tipo di connessione: Cavo/DSL”
https://t.me/mig41/20822

Tornando a una domanda di qualche giorno fa, la CIA a KIEV ha il suo quartier generale e uno degli hub principali da cui destabilizzare gli spazi ex-sovietici. Parlano russo, spesso madrelingua (anche se fra di loro cercano di esprimersi solo in ucraino), conoscono bene la realtà russa ed ex-sovietica, sanno su quali leve puntare per riaccendere micce o soffiare su fuochi già esistenti. Sono avanti anni luce nel creare avatar e falsi profili, piuttosto che siti web contraffatti ma del tutto realistici, come in questo caso.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 26 September 2022 16:38
26/07 ore 16:30 aggiornamento

DAL FRONTE

In aggiunta a quanto scritto poco fa, va assolutamente sottolineato il fatto che, se la controffensiva non sta producendo i risultati attesi, se KRASNYJ LIMAN, JAMPOL', DOBRYSHEVO, non sono ancora caduti, se non cadranno in futuro, tutto questo è merito di chi li sta difendendo. Esclusivo loro merito. Gli attaccanti stanno provando a forzare da tutte le direzioni. Esattamente come qualche settimana fa.
https://t.me/boris_rozhin/65140
Se non ottengono i risultati attesi, è solo perché rispetto a qualche settimana fa sono NOTEVOLMENTE ridotti nell'organico e, per l'appunto, dall'altra parte non ci sono gli stessi riservisti che hanno incontrato i reparti speciali NATO nei primi giorni d'offensiva.

Tuttavia, i combattimenti stanno infuriando da giorni. Per questo, terremo costantemente monitorata la situazione.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Monday, 26 September 2022 12:39
26/09 ore 12:10 aggiornamento

QUORUM RAGGIUNTO DAPPERTUTTO

Per come si eran messe le cose a chiusura seggi ieri, mancava un uno virgola percento solo a Cherson. L’annuncio del superamento del quorum è arrivato stamane.
https://t.me/WarDonbass/80390
Il referendum è quindi da ritenersi ovunque VALIDO e si procederà quindi ovunque allo spoglio dei voti. Ci sono due giorni ancora, oggi e domani, pertanto le percentuali saliranno ulteriormente. Ma anche votassero tutti… ma proprio tutti, non basterebbero a far cambiare la smorfia ipocrita sulla faccia di Draghi e soci: quello che tuttavia non hanno capito in Occidente, è che ormai dell’opinione di questo blocco orientato all’autodistruzione non importa più nulla a nessuno, al di fuori dei suoi sudditi e dei suoi servi. L’Occidente che parla a nome dell’ONU, che detta legge, che “esporta la democrazia”, che dice Kossovo si (e senza referendum) e Catalogna no (nonostante il referendum, giusto per fare due esempi) e, non da ultimo, che da otto anni siede su tavoli di negoziato di ogni formato (minsk, minsk-2, normandia) soltanto per coprire le malefatte dello Stato fantoccio da esso stesso creato, ha perso ogni credibilità. E ogni legittimazione.
https://t.me/WarDonbass/80400

KRASNYJ LIMAN: UN “TUTTO PER TUTTO” SEMPRE PIU' DEBOLE…

Il bollettino di oggi del Ministero della difesa russo è ancora un elenco di perdite enormi su questa direttrice. Centinaia di soldati colpiti nei punti di concentramento da attacchi mirati dell’artiglieria. Più quelli persi negli scontri. Superiorità numerica compromessa, senza contare i mezzi distrutti.
https://t.me/rybar/39372
Questa volta è Zaluzhnyj il responsabile, e a KIEV si stanno affilando i coltelli. A dirla tutta, era il piano meno delirante dei due sul piatto. L’altro, quello sposato da Zelenskij, era ripartire col massacro sul fronte SUD, arrivare a CHERSON, a MELITOPOL’, o alle loro porte, seminare terrore e far fallire i referendum. Militarmente ancor più difficile da attuare di quello che sta lo stesso naufragando. Il problema di fondo è che arretrando e riducendo la linea di fronte si sono liberate risorse che hanno consentito di ripristinare equilibrio numerico. Un equilibrio ripristinato anche dagli oltre diecimila morti e dalle migliaia di mezzi distrutti nella vittoria di Pirro precedente. Pertanto, anche se era il piano più realistico e meno delirante in termini di fattibilità, pretendere che i russi non avessero nel frattempo preso misure adattandosi ai nuovi REALIA era forse un po’ troppo pretestuoso. Peccato che queste “pretestuosità”, sia di matrice puramente “forze armate”, sia contaminata da “esigenze politiche”, le paga il popolo ucraino sulla propria pelle, ogni giorno che passa.
https://t.me/WarDonbass/80400

In genere, ogni volta che le forze armate ucraine sono andate all’attacco in questi sei mesi, rinunciando a una difesa in superiorità numerica e in territori fortificati da otto anni di insediamento, hanno accelerato la loro autodistruzione a causa delle gravissime perdite inflitte loro. La fiammata finale, l’offensiva NATO con la loro partecipazione come carne da cannone da mandare all’assalto con gli ultimi pezzi rimasti in loro dotazione, ha causato un’ACCELERAZIONE INASPETTATA che ha portato a un mix micidiale (se non fatale):
- Perdite moltiplicate rispetto al mese precedente
- Proclamazione dei referendum e perdita di quattro regioni
- Mobilitazione parziale e aumento del contingente russo, a questo punto, in quella che diventerà a giorni Russia a tutti gli effetti.
La matassa si è intricata ulteriormente, rispetto soltanto a un mese fa. Dipanarla sarà ancora più difficile.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 26 September 2022 08:14
26/09 ore 08:00 aggiornamento

IL “TUTTO PER TUTTO” MAN MANO SI ESAURISCE…

Carta aggiornata del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/pwTGCzJ/25-09-it.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/2MwggwF/25-09-ru.jpg

Confermato quanto scritto ieri notte, ovvero che le truppe dislocate a KRASNYJ LIMAN e lungo il fiume OSKOL stanno facendo un lavoro di contenimento a dir poco EROICO. Le forze nemiche sono sovrastanti ma sinora sono riusciti a tenere le posizioni, utilizzando ogni mezzo a loro disposizione: restando sul posto, arretrando per poi contrattaccare, operando congiuntamente ai reparti di artiglieria e fornendo le giuste coordinate all’aviazione, operando sortite e ricognizioni in campo nemico. Tutto per infliggere il maggior danno possibile e diluire la forza d’urto degli attaccanti. Lo sforzo sinora è riuscito e questo è il risultato:
https://t.me/boris_rozhin/65090

Comunque vada, occorre sottolineare lo sforzo di queste truppe che hanno tenuto e che stanno tenendo una delle offensive più strenue e disperate, attacchi che vanno avanti ininterrottamente da settimane, gettando sul fronte uomini e mezzi indiscriminatamente e contando soltanto sulla propria superiorità numerica. Tuttavia, il “tutto per tutto” si sta esaurendo, l’onda d’urto è sempre meno forte.
https://t.me/vysokygovorit/9548

… E RESTANO BOMBE E TERRORE

Quelle non mancano mai. Le rappresaglie nazifasciste sono la cifra distintiva di un regime che annienta dove non riesce ad arrivare con le forze terrestri. 284 sono i proiettili volati solo ieri nelle città del Donbass, a partire dalla capitale.
https://t.me/WarDonbass/80375

A Gorlovka è stato colpito l’ennesimo seggio elettorale,
https://t.me/WarDonbass/80373

e il “tutto per tutto” ora comprende anche il Caucaso. Il tentativo di aprire un “secondo fronte” fallito in Georgia, congelato sul confine azero-armeno, disinnescato lungo le varie linee di frizione in Asia centrale, ora si cerca di portare in DAGESTAN. Vecchie, nuove facce riconducibili al salafismo e all’indipendentismo delle operazioni sotto copertura CIA di fine secolo scorso, sono state riesumate dai loro padroni per ripartire dove avevano lasciato a metà il lavoro. Seguiremo gli sviluppi.
https://t.me/voenkorKotenok/40837

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 25 September 2022 23:01
25/09 ore 22:30 aggiornamento

DATI SULL’AFFLUENZA: TERZO GIORNO


Alla fine del terzo giorno i dati erano i seguenti:

DNR – 77,12%
LNR – 76,09%
Regione di Zaporož’e – 51,55%
Regione di Cherson – 48,91%

https://t.me/boris_rozhin/65084
et
https://t.me/boris_rozhin/65082

Mancano ancora domani e dopodomani. Possiamo già tranquillamente affermare che per KIEV si tratta di un fallimento politico clamoroso, che potrebbe avere un altrettanto clamoroso effetto domino su altre regioni. E, prima ancora, sulla stessa cricca al potere. Non tutti gradiscono l’idea di suicidarsi per la guerra NATO contro la Federazione Russa.

DEMILITARIZACIJA: NUMERI AGGIORNATI

Confrontare i dati del 25/09 con quelli del 01/09 (https://t.me/mod_russia/19366) ci aiuta a capire come in questi venticinque giorni il ritmo delle perdite ucraine sia ulteriormente aumentato:
301 aerei (vs 280)
155 elicotteri (vs 151)
2074 droni (vs 1852)
377 sistemi missilistici (vs 371)
5111 carri armati e altri cingolati blindati (vs 4663)
845 lanciarazzi multipli (vs 822)
3413 obici e mortai (vs 3363)
5874 autoveicoli blindati (vs 5192)
https://t.me/mod_russia/20175

Cosa salta all’occhio? Anzi tutto, la demolizione sistematica di carri armati e blindati, ovvero i mezzi usati maggiormente in questa controffensiva di terra; a cui occorre sommare gli aerei che, a tale controffensiva, dovevano fornire copertura dall’alto, e sono stati tirati giù uno dopo l’altro. Su questo versante, da notare i MiG-29 ucraini IBRIDATI con armamenti NATO, ultima frontiera prima di gettare definitivamente la spugna, visto che gli F-16 non sono ancora pilotabili da un’aviazione ucraina ancora da formare alla scuola NATO (e forse fuori tempo massimo per questo…)
I numeri della vittoria di Pirro di qualche settimana fa sono qui.

MINE ANTIUOMO FRANCESI: IMBARAZZANTI TROFEI DI GUERRA

Dalle postazioni abbandonate dalle ff.aa. ucraine in fuga, è emerso questo “trofeo” di guerra.
https://t.me/zhogaartem/8
Ne abbiam già parlato, quindi non sto a dilungarmi troppo sulle mine antiuomo francesi. Volevo soltanto sottolineare la falsità dell’Occidente nel passare sottobanco questi ordigni.

KRASNYJ LIMAN

Questa cartina mostra molto bene il tentativo recente di attacco da nord. Tentativo fallito con perdite ingenti: 4 carri armati e 5 blindati, oltre che le perdite in vite umane.
https://t.me/swodki/167802
La situazione, tuttavia, permane molto critica e tesa. E’ qui, ormai, che le forze ucraine cercano di giocarsi il tutto per tutto, ammassando uomini e mezzi, fra cui postazioni missilistiche HIMARS.
https://t.me/vysokygovorit/9547

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 25 September 2022 14:16
25/09 ore 13:30 aggiornamento

ALEKSEJ


Oggi, in quell’albergo tirato giù a colpi di mortaio a Cherson, insieme ai giornalisti sotto le macerie è finito un piccolo grande uomo: ALEKSEJ ŽURAVKO.

Lui, invalido dalla nascita con una grave malformazione che l’aveva privato degli arti inferiori e di una mano, non ce l’ha fatta. Ex deputato della RADA ucraina, sin dal 2014 si era espresso a favore dei ribelli. I fascisti di Kiev questo non gliel’hanno mai perdonato: condanne in contumacia, perdita di tutto, dal patrimonio ai titoli conseguiti, l’esilio nelle repubbliche, libere e ribelli del Donbass!

“Tuttavia, neanche un minuto dubitò del cammino che aveva intrapreso, e lo percorse sempre apertamente, risolutamente: per esser più precisi, correva sulle rotelle del suo carrellino, ma per la feccia fascista di Kiev quel carrellino era più terribile di un carro armato! E alla fine, Aleksej, quest’anno ce l’ha fatta e ha liberato la sua Cherson!”
Но, он ни на минуту не сомневался в выбранном пути, и шел по нему открыто, а если точнее, катился на своем инвалидском возке, но был для украинствующих сволочей этот возок страшнее танка. И Алексей в итоге взял Херсон!
https://t.me/newsfrontnotes/28764

Era un traditore, doveva morire, è morto: saranno contenti i suoi assassini. Sia gli esecutori materiali, i fascisti di Kiev, sia quelli che hanno inserito a sistema e confermato le coordinate GPS dello HIMARS che si è andato a schiantare contro l’albergo e gli è stato fatale, ovvero la NATO. Bastardi, i primi come i secondi.

“Non conosco alcun uomo con così tanta voglia di vivere!” (Я не знаю человека с большей волей к жизни!): inizia così il ricordo di un suo caro amico, il caporedattore di newsfront, in questa foto con lui. Avrebbero dovuto bersi un caffè insieme, oggi:
https://t.me/newsfrontnotes/28761

Il vicepresidente dell’amministrazione di Cherson, altro suo amico, in questo videomessaggio di annuncio della morte e ricordo personale nasconde a malapena la sua commozione. “E’ morto dopo l’attacco di artiglieria, l’ennesimo attacco di artiglieria dei nazisti alla città di Cherson, a un obbiettivo civile”. “Era per la pace, per la vita”. Conclude dicendo: “Oggi uniti, insieme, spalla a spalla, andremo avanti, la morte non ci fa paura, pobeda budet za nami, vinceremo”.
https://t.me/swodki/167588?single

L’ultimo video è tutto dedicato a lui. E’ il suo videomessaggio in cui spiega come si vota, cosa bisogna portarsi dietro, e perché lui sta votando “DA”, “SI”, al referendum.

“Per la pace, perché la guerra finisca, per i ragazzi, che stanno dando le loro vite sul campo di battaglia, ripulendo l’Ucraina dal fascismo del XXI secolo, per lo sviluppo della regione di Cherson, ecco perché oggi ho messo questo voto!”
За мир, за то, чтобы война закончилась, за ребят, которые отдают свои жизни на поле сражения и очищают Украину от фашизма XXI века, за развитие Херсонской области — вот за что я поставил эту галочку!
https://t.me/newsfrontnotes/28764

Un videomessaggio divenuto il suo testamento. Una bandiera che i suoi compagni hanno già raccolto e che uniti, spalla a spalla, porteranno ancora avanti, verso la vittoria, da oggi anche per Aleksej.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.
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Paolo Selmi
Sunday, 25 September 2022 10:08
25/09 ore 09:300 aggiornamento

13 MAGGIO 2014: UN “GUARDIAN” DA LEGGERE, TRADURRE E DIFFONDERE

“In Ucraina, gli USA ci stanno portando a far la guerra contro la Russia: il ruolo di Washington in Ucraina, e il suo appoggio al regime neonazista, ha implicazioni notevoli per il resto del mondo”.

“In Ukraine, the US is dragging us towards war with Russia: Washington's role in Ukraine, and its backing for the regime's neo-Nazis, has huge implications for the rest of the world”
https://www.theguardian.com/commentisfree/2014/may/13/ukraine-us-war-russia-john-pilger

Nel leggere questo titolo su un canale telegram quasi non ci volevo credere… e sono andato a recuperare l’originale, mica che si trattasse di un “fejk”. No, non lo è.

È una pagina liberamente accessibile, quindi non sto a riproporne il testo qui.

Tranne questi due brani, che scelgo solo perché scrivono nettamente di fatti su cui oggi nessuno, fra i cinegiornali luce nostrani, ha più il coraggio di scrivere. La povera Goracci cosa c’entra? C’entra… perché era lei a fare dei servizi a dir poco ignobili sull’argomento prima dalla Crimea, e poi da Istanbul (che sarebbero poi valsi per la Siria…): me lo ricordo ancora oggi. Ma all’epoca c’era un Guardian che le ribaltava tutta la frittata, e la posizione in Italia era quantomeno dibattuta. Oggi CI SIAMO DIMENTICATI tutto di allora! E di questi OTTO ANNI! L’intervento di Di Maio in Parlamento a inizio conflitto sui “russofoni” mi ronza ancora nelle orecchie. Ma a parte lui che si è fatto aiutare da Alexa per scriverlo, i funzionari agli Esteri che disposizioni avevano? Tacere! E quelli all’OSCE? Idem. Il che riconferma i fatto che siamo governati da una manica non solo di incompetenti, ma anche di buffoni prezzolati, perché le cose le sanno, da otto anni, ma fanno orecchie da mercante. Ripetiamo, maggio 2014, appena a ridosso dalla strage fascista di Odessa alla Camera del Lavoro:

“AVENDO ORCHESTRATO IL COLPO DI STATO DI FEBBRAIO CONTRO IL GOVERNO DEMOCRATICAMENTE ELETTO DI KIEV, il piano di Washington di prendersi la base navale russa in Crimea è fallito. I russi si sono difesi, come hanno fatto per quasi un secolo contro ogni minaccia e invasione.”
“Having masterminded the coup in February against the democratically elected government in Kiev, Washington's planned seizure of Russia's historic, legitimate warm-water naval base in Crimea failed. The Russians defended themselves, as they have done against every threat and invasion from the west for almost a century.”

“Come le rovine irachene e afgane, L’UCRAINA È STATA TRASFORMATA IN UN GIGANTESCO PARCO TEMATICO TARGATO “CIA”, diretto personalmente dal capo della CIA John Brennan a Kiev, con dozzine di “unità speciali” CIA e FBI che stanno creando una “struttura di sicurezza” con mansioni di SUPERVISIONE DEGLI ATTACCHI SELVAGGI CONTRO CHI DICE NO AL COLPO DI STATO. Guardate i video, leggete le testimonianze oculari del massacro di Odessa questo mese. Squadracce fasciste trasportate appositamente sul posto hanno messo a ferro e a fuoco la Camera del Lavoro locale, uccidendo fra le fiamme 41 persone rimaste intrappolate dentro. Guardate la polizia che stava a guardare”.
“Like the ruins of Iraq and Afghanistan, Ukraine has been turned into a CIA theme park – run personally by CIA director John Brennan in Kiev, with dozens of "special units" from the CIA and FBI setting up a "security structure" that oversees savage attacks on those who opposed the February coup. Watch the videos, read the eye-witness reports from the massacre in Odessa this month. Bussed fascist thugs burned the trade union headquarters, killing 41 people trapped inside. Watch the police standing by.”

Un Guardian che diceva le cose come stavano. Un Guardian con un titolo profetico. Un Guardian che sarebbe veramente utile tradurre integralmente e diffondere.

BOMBE NATO CONTRO GIORNALISTI A CHERSON

Bombe NATO contro i giornalisti in SIRIA, in IRAQ, e ora anche a CHERSON. Fa niente che siano stati gli squadristi di KIEV a fare questa volta gli esecutori materiali di questa tentata strage. La mano è sempre quella; sempre la stessa, identica, mano bastarda.

Questa è la foto dell’albergo dopo l’attacco missilistico
https://t.me/boris_rozhin/65012

E questi i giornalisti estratti vivi dalle macerie. MA CI SONO ANCHE DEI MORTI.
https://t.me/boris_rozhin/65013

Volete la prova del nove che NESSUNO, ripeto, NESSUNO è stato estratto, né vivo né tantomeno morto, dalle macerie di quel centro commerciale dove ho speso un pomeriggio a mettere insieme i pezzi e a smontare il fejk della propaganda del regime di KIEV?

Eccola. Queste immagini NON C’ERANO, perché non potevano esserci, allora. C’era un ex-centro commerciale adibito a magazzino di armi che ha preso fuoco perché vicino a uno scalo ferroviario quello si, bombardato e origine di un vasto incendio. Ma dentro quel negozio, usato impropriamente per merce pericolosa ed esplosiva PERCHE’ INIDONEO TOTALMENTE AL LORO STOCCAGGIO, non c’era nessuno. Ricordiamoci anche delle balle passate, quando vediamo queste immagini, anche se il regime ne sforna una dietro l’altra.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.

LA NATO BOMBARDA SEGGIO ELETTORALE NELLA LNR

Ad ALCHEVSKA, per la precisione, con degli HIMARS! Missili che ricordiamo funzionano solo con coordinate GPS FORNITE dai servizi segreti ucraini e APPROVATI dal centro di comando NATO! Sapevano CHI stavano colpendo e PERCHE’!
https://t.me/voenkorKotenok/40807
Diamo ai terroristi NATO e ai loro scagnozzi una bella notizia: LE OPERAZIONI DI VOTO PROSEGUONO, CARI BASTARDI. PERCHE’ L’EDIFICIO E’ PROVVISTO DI UN RIFUGIO ANTIAEREO DOVE E’ STATO TRASFERITO TUTTO.

Dà fastidio questo popolo, dà fastidio questo referendum. E continuerà a dare fastidio. L’inverno è solo iniziato.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, stanotte.
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Paolo Selmi
Saturday, 24 September 2022 21:17
24/09 ore 21:00 aggiornamento

DATI DI AFFLUENZA ALLE URNE


Il secondo giorno si è chiuso con questi dati:

DNR – 55,05%
LNR – 45,86%
Regione di Zaporož’e – 35,54%
Regione di Cherson – 31,79%
https://t.me/epoddubny/12535

E ci sono ancora tre giorni di votazioni: 25/09, 26/09 e 27/09

Le elezioni si stanno svolgendo in condizioni a dir poco proibitive. Mentre questa scrutatrice dice “non abbiamo paura” si sente da vicino un’esplosione. Ciò nonostante, lei va avanti a parlare: è da otto anni che fa questa vita, che convive con queste esplosioni.
https://t.me/ukraina_ru/102400

Seggi volanti nelle scale dei condomini
https://t.me/vityzeva/68830

in una DONECK sotto le bombe (due morti solo stamattina)
https://t.me/voenkorKotenok/40777

o all’aperto, come a GORLOVKA,
https://t.me/vityzeva/68850
dove ogni edificio al chiuso sarebbe subito ridotto in macerie, vista la vicinanza al fronte, e dove anche oggi sono volati proiettili targati NATO
https://t.me/medvedev_note/5589

Ciò nonostante, il voto prosegue. E con esso la decisione di un popolo, sempre più risoluta, sempre più irreversibile. Ed è questo, come nota acutamente un osservatore, quello di cui ha più paura il regime di KIEV. Che tale decisione, come un virus, si estenda anche ad altre parti di ciò che resta sotto il suo controllo.

DAL FRONTE

L’area più critica resta sempre quella di KRASNYJ LIMAN, dove proseguono i tentativi di accerchiamento e dove le forze russe esercitano una strenua resistenza, cercando a loro volta il contrattacco.
https://t.me/boris_rozhin/64961

La situazione nel tardo pomeriggio si era, nuovamente, stabilizzata: attacchi respinti e nuovo concentramento di forze su entrambe le retrovie.
https://t.me/rybar/39315

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 23 September 2022 23:29
23/09 ore 22:30 aggiornamento

PRIMI DATI SULL’AFFLUENZA


Considerando le condizioni in cui si stanno tenendo sono più che incoraggianti:

REGIONE DI CHERSON: 15,31%

REGIONE DI ZAPOROŽ’E: 20,52%

REPUBBLICA POPOLARE DI LUGANSK (LNR): 21,97%

REPUBBLICA POPOLARE DI DONECK (DNR): 26,54%

https://t.me/WarDonbass/80172

Ricordiamo che i seggi si chiudevano alle 16:00 a Cherson e Zaporož’e, e che i cittadini hanno altri QUATTRO giorni per votare, fino al 27 compreso.

Ricordiamo anche che il cinegiornale luce, che oggi ha rimosso quel titolo immondo riportato invece tutto stamane, tutto sommato non aveva tutti i torti. Peccato che a “costringere con le armi” non sono soldati russi, bensì quelli ucraini che sparano sulle città (1 morto e 2 feriti ancora oggi nella sola Doneck, a fronte di 192 proiettili scagliatigli contro),
https://t.me/WarDonbass/80179
obbligando quindi squadre di volontari a creare seggi elettorali mobili dove poter svolgere in sicurezza le operazioni di voto.
https://t.me/rybar/39277

Torneremo ai seggi fra poco. Prima un aggiornamento

DAL FRONTE

La situazione a KRASNYJ LIMAN resta ancora MOLTO DIFFICILE. Le ff.aa. ucraine sentono che il colpaccio è ancora alla loro portata e tentano il tutto per tutto, incontrando però la strenua resistenza dei difensori.
https://t.me/boris_rozhin/64918
L’attacco, condotto con artiglieria pesante, sta riducendo in macerie l’intera città.

Poco più sopra, i tentativi di sfondamento sono stati tutti respinti come mostra anche questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/26914
Il che, ovviamente, complica le cose per gli attaccanti di KRASNYJ LIMAN, a cui manca un valido apporto dalle forze operanti più a nord.

Nel complesso, la situazione rimane ancora molto difficile. Le restanti linee di fronte, invece restano abbastanza stabili, grazie all’opera incessante di attacco alle retrovie delle ff. aa. ucraine che ferma ogni tentativo di raggruppamento sul nascere. A questo proposito, oltre alla “tradizionale” combinazione di artiglieria pesante, lanci di missili e attacchi aerei, occorre segnalare un sempre maggiore contributo dei DRONI IRANIANI, droni kamikaze in genere come gli HERAN-2 (Shahed 136),
https://t.me/boris_rozhin/64921
che si schiantano contro gli obbiettivi militari ucraini provocando danni ingenti. Sicuramente, in questo momento, stanno agendo in maniera molto più efficace dei BAYRAKTAR turchi e degli HIMARS e HARM yankee lanciati dagli ucraini contro i russi.

2014-2022: LA DIGNITA' DI QUEI SORRISI

L’11 maggio 2014 mi trovavo a SLAVJANSK. In quel periodo erano già in corso scontri armati. Proprio in quel giorno si svolgeva il referendum per l’indipendenza della DNR, e Slavjansk non fece eccezione.
11 мая 2014 года я находился в Славянске. В тот период там шли активные боевые действия. В этот день проходил референдум о независимости по всей территории ДНР, и Славянск не был исключением.

Quel giorno mi tornò in mente l’infanzia in URSS e il corteo del Primo Maggio. Come allora, c’erano davvero tante persone, che camminavano tutte insieme verso la stessa direzione e ridevano allegre. Tutt’intorno si respirava un’aria di festa. Persone che non si conoscevano si scambiavano gli auguri e noi, miliziani, li ringraziavamo. Allora mi sembrava che l’atmosfera di festa di quel giorno non sarebbe tornata più.
Тот день мне напомнил детство в СССР и парад на 1 Мая. Было очень много людей, которые шли в одном направлении и улыбались. В воздухе витал дух праздника. Незнакомые прохожие поздравляли друг друга, а нас, ополченцев, благодарили. Мне казалось, что этот день и эта атмосфера праздника больше не вернутся.

Da allora sono passati più di otto anni, i più difficili per il Donbass.
С тех пор прошло больше восьми тяжелейших для Донбасса лет.

Eppure, oggi tutto si è ripetuto. Onestamente, tutto mi sarei aspettato fuorché questo. Perché? Perché il nostro popolo, la nostra repubblica, ogni giorno è sotto gli attacchi di quei bastardi. Ogni giorno si muore! Sapevo che tutti si sarebbero recati alle urne e avrebbero votato per la Russia, non avevo dubbi in proposito. Ma che la gente sorridesse… QUELL’ATMOSFERA DI FESTA, CAPACE DI CAMBIARE IL DESTINO DI MILIONI DI PERSONE SI E’ RIPETUTA OGGI, e io non me l’aspettavo per niente.
Однако сегодня всё повторилось. Честно, это было очень неожиданно для меня. Почему неожиданно? Да потому, что наш город, наша республика ежедневно подвергаются артиллерийским обстрелам украинских ублюдков. Ежедневно гибнут люди. Я знал, что все придут и проголосуют за Россию, в этом сомнений не было. Но то, что люди будут улыбаться… То, что атмосфера этого праздника, который меняет судьбу миллионов людей, повторится, было неожиданностью.

Le persone si scambiavano gli auguri. Le persone ridevano. Ridevano all’unisono, come se fossero uno. Forse non tutti i lettori capiscono cosa sia importante in questo e perché continui a sottolinearlo. Signori, qui da oltre otto anni c’è la guerra! Per ciascuno di loro c’è un parente o un conoscente morto, o al fronte o ammazzato per strada sotto i tiri di artiglieria. Questo ha sicuramente unito, nel dolore, tutte queste persone, ma proprio per questo nessun sorriso è corso nelle loro bocche in questi otto anni. Invece, oggi, tutti ridevano, gioivano, si facevano gli auguri… quel giorno è tornato!
Люди поздравляли друг друга сегодня. Люди улыбались… Все как один улыбались. Возможно, не все читатели поймут, что в этом важного, что я делаю на этом акцент. Просто здесь больше восьми лет идёт война. У каждого есть родственник или близкий знакомый, который погиб или на фронте, или под обстрелами на улице. Людей это сплотило, но им всё равно не до улыбок. Но сегодня все улыбались, радовались, поздравляли… Этот день повторился.

Certo, le misure di sicurezza sono state senza precedenti. La nostra artiglieria a lungo raggio ha lavorato tutto il giorno sulle posizioni ucraine, senza dargli tregua, senza neppure dar loro modo di alzare la testa. Come il 9 agosto 1942, in una LENINGRADO assediata, il giorno della prima della Sinfonia n° 7 di Dmitrij Šostakovič. Tutte le forze dell’ordine e il nostro controspionaggio hanno lavorato a ritmi massacranti. I luoghi per il voto sono stati stabiliti tenendo conto della situazione bellica e dei tiri di artiglieria. Sono stati organizzati anche seggi volanti e commissioni in trasferta, quartiere per quartiere. Tutto è stato organizzato al massimo livello.
Да, меры безопасности были беспрецедентными. Наша дальнобойная артиллерия работала весь день по украинским позициям, не давая поднять голову врагу. Как 9 августа 1942 года в блокадном Ленинграде, когда была премьера симфонии №7 Дмитрия Шостаковича. Все правоохранительные органы и наши спецслужбы работали в усиленном режиме. Места для голосования устанавливались с учётом боевой обстановки и артиллерийских обстрелов. Также были организованы выездные комиссии и поквартирные обходы. Всё организовано на высшем уровне.

E sì, oggi è festa non solo per il Donbass e per le altre regioni liberate, ma anche per la Russia. Torna a casa la terra dei nostri antenati e tornano anche quelle persone che hanno dimostrato il proprio amore per la Russia e possono rafforzare il potenziale umano e dirigenziale della società russa. AUGURI, AMICI!
И да, сегодня праздник не только для Донбасса и других освобождённых регионов, но и для России. Домой возвращается земля наших предков и люди, которые доказали свою любовь к России и которые смогут усилить кадровый и человеческий потенциал российского общества. С праздником, друзья!

DANIIL BEZSONOV Даниил Безсонов

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 23 September 2022 14:28
23/09 ore 13:30 aggiornamento

Мы возвращаемся домой – TORNIAMO A CASA


Dedicato al cinegiornale luce per eccellenza e al suo immondo (nel senso etimologico del termine) “Kiev: "Gruppi armati costringono al voto"”. In una cosa dice il vero. In questa festa di popolo sono il fascisti del regime di KIEV a decidere la modalità di voto: dove si può ci si mette in coda, dove non si può, invece… perché “i russi si sparano da soli” (… vero cinegiornale?),
https://t.me/WarDonbass/80092
si organizzano delle sedi distaccate vicine alle abitazioni, e volontari fanno la spola. In ogni caso, di festa di popolo si tratta. A metà giornata la gente continuava ancora ad affluire in massa.
https://t.me/Ratnik2nd/4137

Ed è giusto lasciare la parola a questo popolo, attraverso i suoi visi, le sue espressioni, la sua gioia e insieme la sua risolutezza, così come traspaiono in queste foto e questi filmati, presi un po’ dappertutto in queste prime ore di voto.

Diamo quindi la parola a loro. Quei “loro” che il regime di KIEV dice di “difendere dai terroristi” (e li ammazza per strada), Quei “loro” di cui il regime di KIEV sostiene di essere l’unico, vero, autentico rappresentante (e riempie di minacce e intidimidazioni, ripetiamo da 5 a 10 anni per chi sta votando ora). Quei “LORO” che, oggi, escono di casa, A VISO APERTO, e dicono la LORO. In barba a KIEV e, ancor più, in barba a chi in Occidente nega da otto anni la realtà:

Cominciamo con i profughi che votano a Sebastopoli
https://t.me/legend24tv/3258

A DONECK, una “pioggia” (meteorologica e non…) di voti
https://vk.com/video-213182100_456245113
et
https://t.me/epoddubny/12482
et
https://t.me/countryfreekherson/871

A MARIUPOL’ (DNR): parla un diciottenne
https://t.me/smotri_media/23976

Il via al voto dato ufficialmente nella LNR
https://t.me/smotri_media/23963

A PEREVAL’SK (LNR)
https://t.me/LIC_LPR/35109

A STANICA LUGANSKAJA (LNR)
https://t.me/smotri_media/23973

A CHERSON
https://t.me/HersonVestnik/8667
et
https://t.me/countryfreekherson/876
et
https://t.me/msgazdiev/1072

Caroselli di macchine per festeggiare l’inizio del referendum a MELITOPOL’ (ZAPOROZH’E)
https://t.me/boris_rozhin/64849


DAL FRONTE: KRASNYJ LIMAN SOTTO ATTACCO, MA RESISTE

Le ff.aa. ucraine cercano di rompere la linea difensiva da più punti, ma incontrano la resistenza delle truppe russe. Da giorni, ormai, la situazione è critica ma non c’è la svolta.
https://t.me/epoddubny/12486
Peraltro, a difendere KRASNYJ LIMAN in questo momento ci sarebbero gli uomini del generale Andrej Ivanaev.
https://t.me/vysokygovorit/9508
Lo stesso che, nel 2016, come ricorda un collaboratore del collettivo di RYBAR, salvò un gruppo di soldati russi di trenta unità ad HANASSER, SIRIA, presi di sorpresa da un attacco dell’ISIS, partito da una soffiata, peraltro, quindi da subito in condizioni disperate. Calando con i reparti TIGRE ed HEZBOLLAH sulla città assediata, riusciva in condizioni di inferiorità numerica a rompere l’accerchiamento e a mettere in salvo i suoi compagni, tra cui lo stesso autore di questo breve pezzo. Non solo: “grazie alle giuste mosse” (благодаря грамотным действиям, “gramotnyj” è più di giusto, è “corretto grammaticalmente”, ovvero esatto, senza errori) oltre a fermare i soldati dell’ISIS, bloccava anche l’avanzata di An-Nusra (Al Qaeda in Siria) che cercava di entrare ad HANASSER da ovest.
https://t.me/rybar/39244
Comunque vada a finire a KRASNYJ LIMAN, la difesa della città è affidata a quest’uomo.

Affiancata all’azione sul campo, doverosa menzione meritano le seconde linee, dove artiglieria e aviazione operano incessantemente e a loro volta SULLE SECONDE LINEE delle FF.AA. ucraine. Ogni tentativo di raggruppamento è bloccato sul nascere con enormi perdite. Rotta la catena di approvvigionamento, anche l’azione delle prime linee ucraine esce notevolmente indebolita.
https://t.me/rybar/39253

Nel complesso, il ritmo con cui le forze armate ucraine è smantellato quotidianamente è decisamente maggiore dei rincalzi e degli armamenti NATO. E anche solo nel medio periodo, mantenere per l'esercito ucraino le funzionalità non solo offensive, ma anche soltanto difensive, diventa sempre più difficile.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 23 September 2022 14:20
23/09 ore 13:30 aggiornamento

Мы возвращаемся домой – TORNIAMO A CASA


Dedicato al cinegiornale luce per eccellenza e al suo immondo (nel senso etimologico del termine) “Kiev: "Gruppi armati costringono al voto"”. In una cosa dice il vero. In questa festa di popolo sono il fascisti del regime di KIEV a decidere la modalità di voto: dove si può ci si mette in coda, dove non si può, invece… perché “i russi si sparano da soli” (… vero cinegiornale?),
https://t.me/WarDonbass/80092
si organizzano delle sedi distaccate vicine alle abitazioni, e volontari fanno la spola. In ogni caso, di festa di popolo si tratta. A metà giornata la gente continuava ancora ad affluire in massa.
https://t.me/Ratnik2nd/4137

Ed è giusto lasciare la parola a questo popolo, attraverso i suoi visi, le sue espressioni, la sua gioia e insieme la sua risolutezza, così come traspaiono in queste foto e questi filmati, presi un po’ dappertutto in queste prime ore di voto.

Diamo quindi la parola a loro. Quei “loro” che il regime di KIEV dice di “difendere dai terroristi” (e li ammazza per strada), Quei “loro” di cui il regime di KIEV sostiene di essere l’unico, vero, autentico rappresentante (e riempie di minacce e intidimidazioni, ripetiamo da 5 a 10 anni per chi sta votando ora). Quei “LORO” che, oggi, escono di casa, A VISO APERTO, e dicono la LORO. In barba a KIEV e, ancor più, in barba a chi in Occidente nega da otto anni la realtà:

Cominciamo con i profughi che votano a Sebastopoli
https://t.me/legend24tv/3258

A DONECK, una “pioggia” (meteorologica e non…) di voti
https://vk.com/video-213182100_456245113
et
https://t.me/epoddubny/12482
et
https://t.me/countryfreekherson/871

A MARIUPOL’ (DNR): parla un diciottenne
https://t.me/smotri_media/23976

Il via al voto dato ufficialmente nella LNR
https://t.me/smotri_media/23963

A PEREVAL’SK (LNR)
https://t.me/LIC_LPR/35109

A STANICA LUGANSKAJA (LNR)
https://t.me/smotri_media/23973

A CHERSON
https://t.me/HersonVestnik/8667
et
https://t.me/countryfreekherson/876
et
https://t.me/msgazdiev/1072

Caroselli di macchine per festeggiare l’inizio del referendum a MELITOPOL’ (ZAPOROZH’E)
https://t.me/boris_rozhin/64849


DAL FRONTE: KRASNYJ LIMAN SOTTO ATTACCO, MA RESISTE

Le ff.aa. ucraine cercano di rompere la linea difensiva da più punti, ma incontrano la resistenza delle truppe russe. Da giorni, ormai, la situazione è critica ma non c’è la svolta.
https://t.me/epoddubny/12486
Peraltro, a difendere KRASNYJ LIMAN in questo momento ci sarebbero gli uomini del generale Andrej Ivanaev.
https://t.me/vysokygovorit/9508
Lo stesso che, nel 2016, come ricorda un collaboratore del collettivo di RYBAR, salvò un gruppo di soldati russi di trenta unità ad HANASSER, SIRIA, presi di sorpresa da un attacco dell’ISIS, partito da una soffiata, peraltro, quindi da subito in condizioni disperate. Calando con i reparti TIGRE ed HEZBOLLAH sulla città assediata, riusciva in condizioni di inferiorità numerica a rompere l’accerchiamento e a mettere in salvo i suoi compagni, tra cui lo stesso autore di questo breve pezzo. Non solo: “grazie alle giuste mosse” (благодаря грамотным действиям, “gramotnyj” è più di giusto, è “corretto grammaticalmente”, ovvero esatto, senza errori) oltre a fermare i soldati dell’ISIS, bloccava anche l’avanzata di An-Nusra (Al Qaeda in Siria) che cercava di entrare ad HANASSER da ovest.
https://t.me/rybar/39244
Comunque vada a finire a KRASNYJ LIMAN, la difesa della città è affidata a quest’uomo.

Affiancata all’azione sul campo, doverosa menzione meritano le seconde linee, dove artiglieria e aviazione operano incessantemente e a loro volta SULLE SECONDE LINEE delle FF.AA. ucraine. Ogni tentativo di raggruppamento è bloccato sul nascere con enormi perdite. Rotta la catena di approvvigionamento, anche l’azione delle prime linee ucraine esce notevolmente indebolita.
https://t.me/rybar/39253

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Paolo Selmi
Friday, 23 September 2022 14:32
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:
ANNULLATO E SOSTITUITO DAL COMMENTO SOPRA. Purtroppo la pagina si è bloccata nel momento in cui inviavo e poi ho avuto problemi nell'accesso. Ho aggiunto due righe e ho ripubblicato, salvo poi accorgermi che il primo invio era avvenuto con successo.
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Paolo Selmi
Friday, 23 September 2022 08:41
23/09 ore 08:00 aggiornamento

91


Nello scorrere i contributi caricati su questa pagina, ho visto l’ultimo numerato 91 e, per quelle strane associazioni di idee che sono dentro ciascuno di noi e che a Proust farebbero un baffo per dove andrebbero a finire (e anche a Prost per la velocità con cui finiscono nei posti più impensati…), sono finito all’ultimo anno di vita dell’URSS.

La fine dell’URSS fu l’inizio della fine per tutti i popoli che ne facevano parte. Nel 1999, in piena catastrofe, anche umanitaria, oltre che sociale, economica, culturale un gruppo rock, i DDT, fecero una canzone intitolata Geroj (Eroe) che sintetizza meglio di mille parole cosa avesse rappresentato la fine dell’URSS per il suo popolo, attraverso la figura emblematica di un militante di allora:

https://www.youtube.com/watch?v=H3WxMh9Pr-o

Ты думал, что здесь легко встать, Pensavi che qui fosse facile stare
Высоко полететь, глубоко не упасть, Volare in alto, non cadere giù
Познать этот мир Conoscere questo mondo
И остаться счастливым. E restare felici
Ты принес в него веру, добро и кулак Hai portato in questo mondo la fede nel futuro, il bene, e tuoi pugni chiusi
Нарезая Любовь, раздавал просто так condividendo con gli altri Amore, dandolo via semplicemente
Всем, кто хотел – a tutti quelli che lo volevano
Ты всех осчастливил! Così che riuscissi a fare felici tutti!

Теперь у тебя одна скучная комната, Adesso ti resta solo una stanza triste
Ты в темных очках ждешь конца света… E in occhiali spenti aspetti la fine del mondo...
Душа в теле женщины ИЩЕТ - но не дома ты – La tua anima, in un corpo di donna, ti CERCA, ma tu non sei in casa
Ты там, где на брошеных стенах желтеют газеты! Tu sei là, dove su muri abbandonati ingialliscono appesi i giornali!

Ты думал, что вечны тело и мир Pensavi che corpo e mondo fossero eterni
И все подвластно - Судьба и Памир, Che tutto potessi raggiungere, Destino e Pamir
Что Бог подарил эту жизнь Che Dio ci avesse dato questa vita
Совершенно бесплатно. Assolutamente gratis.
Но ты не заметил, как кончился газ E non ti sei accorto quando ti hanno chiuso il gas,
И смыло с врагами Любовь в унитаз E l’Amore gettato nel cesso, insieme ai nemici che hai sconfitto
И водя по щеке ржавой бритвой, e mentre ti radevi con una lama arrugginita
Ты не узнал себя… non ti riconoscevi più.

Теперь у тебя одна скучная комната, Adesso ti resta solo una stanza triste
Ты в темных очках ждешь конца света… E in occhiali spenti aspetti la fine del mondo...
Душа в теле женщины ИЩЕТ - но не дома ты – La tua anima, in un corpo di donna, è LI’ DI FIANCO A TE, ma tu non sei in casa
Ты там, где на брошеных стенах желтеют газеты! Tu sei là, dove su muri abbandonati ingialliscono appesi i giornali!

В тебя целятся, но не хотят стрелять; Ti hanno nel mirino, ma non ti sparano
Мы стоим столько, сколько можем дать. Perché valiamo finché siamo in grado di dargli qualcosa
Люди абсурдны - мир сходит с ума, La gente è assurda, il mondo va via di testa
Чтоб быть счастливым. Per essere felice.
Кончилось небо, сгорели мосты, Il cielo è finito, i ponti sono bruciati,
И забыв твое имя, приносят цветы ti sei dimenticato persino il tuo nome, ma portando i fiori
Туда, где ты всех победил, lì, dove tutti hai sconfitto,
Стал абсолютно счастливым! Alla fine sei stato completamente felice!

Теперь у тебя одна БЕСКРАЙНЯЯ комната Adesso ti resta una stanza INFINITA
И ты без очков ждешь ТОЛЬКО света… e tu senza occhiali aspetti SOLO luce
Душа в теле женщины рядом - с нею дома ты La tua anima, in un corpo di donna, è LI’ DI FIANCO A TE, e tu sei in casa con lei
ТЫ ТАМ, ГДЕ ИГРАЮТ ПЕСНИ ГРЯДУЩЕГО ВЕКА! TU SEI LI’, DOVE SI CANTANO LE CANZONI DEL SECOLO FUTURO!

“Non ti sei accorto quando ti han tagliato il gas”… parole profetiche.

Nel 1991, un REFERENDUM come quello di oggi fu completamente ignorato, NEI SUOI RISULTATI SCHIACCIANTI, sia da burocrati già oligarchi, sia da un Occidente che assisteva soddisfatto al coronamento del suo sogno. Il referendum di oggi non sarà ignorato da nessuno.

DAL FRONTE

La notte è passata, una decina di canali telegram fra i più importanti e informati parla d’altro, significa che, nonostante gli arrembaggi suicidi di stanotte in zona cesarini, il mondo non è finito, nel Donbass, a Cherson, a Zaporož’e: le commissioni sono già al lavoro, potranno votare.

SAUR-MOGILA (Саур-Могила)

Premettiamo subito che questo nome composto, nonostante le apparenze, non c’entra nulla con la saga di Tolkien. E c’entra invece con il DONBASS. E’ parte integrante ed essenziale del DONBASS.

UN POTENTE CONCENTRATO DI CARBONE, ACCIAIO, GRANO ED EMULAZIONE SOCIALISTA, è alla base della fondazione del DONBASS all’interno di TUTTO IL TERRITORIO SOVIETICO, così come descritto ampiamente nel film ENTUSIASMO-SINFONIA DEL DONBASS (Энтузиазм (Симфония Донбасса), Dziga Vertov, 1930, primo film documentario col sonoro): il film stesso, peraltro, è un concentrato di sperimentazione fotografica, sonora, di montaggio, eccetera.
https://www.youtube.com/watch?v=JJGMw11P7XE
Ma qui rischiamo di entrare nello sfottò del montaggio analogico, occhio della madre, scena della carrozzina, eccetera quindi… non è questo il momento per uscire dal seminato e prendiamo queste scene per quello che sono: CELEBRAZIONE DEL CUORE PULSANTE DELL’UNIONE SOVIETICA E DI QUEL MONDO NUOVO CHE OPERAI E CONTADINI FORGIAVANO, ARAVANO E MIETEVANO, OGNI GIORNO, CON LE LORO MANI.

Ne ho parlato ampiamente in 2+2=5, qui nella sua versione completa:
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_%D1%81%D0%BE%D1%86%D0%B8%D0%B0%D0%BB%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%B8%D1%87%D0%B5%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B5_%D1%81%D0%BE%D1%80%D0%B5%D0%B2%D0%BD%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B5_in_URSS
Ecco, la collina di SAUR-MOGILA è la stessa cosa, ma sul piano militare. Fu teatro, nel corso del secondo conflitto mondiale, di scontri feroci, ma veramente feroci. Un mio amico russo, una volta, mi fece vedere una foto di suo nonno, veterano, tornato decenni dopo, con tutte le medaglie e decorazioni al petto, accasciato letteralmente su quel campo di battaglia a piangere come un bambino, sostenuto da un suo commilitone. Un’immagine che restituiva appieno cosa avesse significato quella serie di contrattacchi e di assalti che sembrava infinita nella psiche di chi era sopravvissuto.

Questo un servizio appena pubblicato su quella battaglia:
https://www.ntv.ru/novosti/2722781

Su quella collina si decidettero le sorti di tanta parte di quel conflitto, su quella collina fu costruito un memoriale bellissimo. Con un rettilineo (è proprio una collina dolce… non come quelle di queste parti…) che conduce dritto alla sommità e, a destra e a sinistra, è accompagnato da elementi monumentali che ricordano gli eroi che condussero alla vittoria, fino all’obelisco in cima (lo chiamo così ma non è un obelisco, solo per dare l’idea, tanto il significato antropologico è identico) e un’immagine gigantesca di un soldato, tipo Rodina-mat’ a Stalingrado, sotto.

Ogni anno è lì che si celebra l’evento più importante del Den’ Pobedy, del giorno della Vittoria, nel Donbass. Ed è lì che i nazifascisti ucraini, nel 2014, rasero al suolo l’intero complesso monumentale. Questo lo stato in cui l’avevano ridotto, con la bandiera rossa che capeggiava NONOSTANTE TUTTO sui tondini stortati e le macerie:
https://vk.com/video171665221_170321477

Questo è il luogo simbolo in cui fu girato, nel 2021, il video di DONBASS ZA NAMI (ДОНБАСС ЗА НАМИ), che è la canzone simbolo da allora, l’inno non ufficiale, del Donbass:
https://www.youtube.com/watch?v=JQUiYm6iK7c&list=RDJQUiYm6iK7c&start_radio=1

Questo è il luogo dove ieri, nel NUOVO memoriale appena restaurato, sono state accese migliaia di candele in attesa di domani, ovvero oggi. Tre grandi Z, O, V, divenute le lettere simbolo della liberazione di un popolo, con l’ultima lettera trasformata nella “V” di segno di spunta, sul “DA”, sul sì al referendum.
https://www.youtube.com/watch?v=k9Vun0jH8QI

1999-2022: simboli a confronto. Comunque la si pensi, la Russia di oggi non è quella di Geroj del 1999.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 22 September 2022 23:20
22/09 ore 23:20 aggiornamento

COMBATTIMENTI ANCORA IN CORSO INTORNO A KRASNYJ LIMAN

Krasnyj Liman è da giorni sotto attacco ininterrotto. Ed è da giorni che resiste. E' ancora in corso, inoltre, il tentativo di chiuderla da nord, come mostra questa cartina aggiornata.
https://t.me/RVvoenkor/26798

Finora le difese, pur messe a dura prova, stanno tenendo. Alle 23:16 lo confermava anche il voenkor Eddy Poddubnyj. Tutti i tentativi sinora sono falliti.
https://t.me/vysokygovorit/9504

Tentativi analoghi anche sul fronte SUD, dalle parti di Andreevka, per il momento legati solo ad attacchi di artiglieria e tentativi di incursione.
https://t.me/rybar/39229

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 22 September 2022 19:28
22/09 ore 19:30 aggiornamento

ANCORA SUL MASSACRO DI OGGI A DONECK

Il collettivo di RYBAR ha localizzato la direzione da cui è partita l’attacco e ricostruito il tutto in questa cartina. Il lancio è partito da 20 km circa dal luogo dell’impatto, con proiettili NATO calibro 155 mm. Il punto dove è stato centrato il pullman è il MERCATO CENTRALE DI DONECK.
https://i.ibb.co/V9c3Wpk/22-09-1.jpg

Un altro luogo attaccato è stato il MUNICIPIO DI DONECK. Qui, però, ci sono I FILMATI DELLE VARIE VIDEOSORVEGLIANZE.
Il primo filmato è una telecamera da DENTRO il municipio. Si vede il proiettile che manca l’edificio e cade davanti.
Il secondo, invece, fa vedere la stessa scena da una telecamera piazzata in strada. Una signora cammina sull’altro marciapiede, una macchina bianca è mancata per miracolo mentre il proiettile cade a pochissima distanza dal municipio.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17976
Come si può vedere, sono proiettili MOLTO precisi, considerando che son stati sparati a 20.000 m di distanza. Chi lanciava SAPEVA DOVE STAVA PUNTANDO E COSA AVREBBE PRODOTTO LA DEFLAGRAZIONE, una volta raggiunto l’obbiettivo. Voleva la strage. E strage è stata: due ragazzi del 2008 morti, tre donne e due uomini, più sette feriti.
https://t.me/epoddubny/12471

Inoltre, ALTRI DUE QUARTIERI DI DONECK SONO APPENA FINITI SOTTO ATTACCO
https://t.me/voenkorKotenok/40707
con accertata già una vittima:
https://t.me/voenkorKotenok/40709

DAL FRONTE: “TUTTO PER TUTTO”, bilancio alle 19:30

IL TUTTO PER TUTTO AL MOMENTO E’ IL FRONTE EST!

Si prendano queste cartine
https://i.ibb.co/q9ZV9v0/22-09-RUS.jpg
e
https://i.ibb.co/QncpFRM/22-09-ru-1.jpg

e le si mettano la prima sopra la seconda, per avere un’idea della linea di fronte che le ff.aa. ucraine stanno cercando di FORZARE.

Lo stesso il collettivo di RYBAR lo ha fatto con legenda in italiano:
https://i.ibb.co/p1V2dRs/22-09-IT.jpg
et
https://i.ibb.co/Ct5f1hZ/22-09-it-1.jpg

Come si può vedere nella parte settentrionale la linea tiene meglio, gli attacchi sono di fatto respinti. E non è qui, tra l’altro, che le ff.aa. ucraine puntano a “sfondare”. Se non altro, perché c’è un fiume in alcuni punti veramente largo da varcare. Dove puntano è nel quadrante meridionale. Lì sono già da giorni con un piede aldilà del fiume. Ed è da settimane che attaccano KRASNYJ LIMAN. In questo momento VIOLENTI SCONTRI avvengono alle PORTE DELLA CITTA’, ATTACCATA DA PIU’ LATI.

Appena sopra LIMAN, confermato sfondamento parziale di un gruppo motorizzato di VENTICINQUE BLINDATI più fanteria. La forza d’urto ha fatto sì che riuscissero a penetrare la prima linea di difesa,
https://antifashist.com/item/vsu-prorvali-front-v-dnr-pytayas-obojti-s-severa-limanskij-rajon-oborony.html
ma poi la reazione dell’artiglieria si è fatta sentire e hanno dovuto ripiegare a nord, verso LOZOVOE (cartina qui sotto).
https://antifashist.com/images/092022/ukr-210922-mil-Liman-01.jpg
L’intento era, evidentemente, di buttarsi verso SUD e attaccare KRASNYJ LIMAN anche da nord. Favorendo la sua caduta. Invece, hanno dovuto ripiegare presso una direzione che o sfondano tutto (e però devono avere dietro trentamila uomini come nell’offensiva di Charkov) o conviene loro vivamente e a tutta velocità tornare indietro.

Di fatto, è passata un’ora da quando ho scritto questi appunti e ancora non si sa nulla. L’ultima situazione è di un’ora fa dove si parla di attacchi respinti a KRASNYJ LIMAN e più a nord sulla linea di fronte. Passando più a SUD, a SEVERSK la difesa tiene. Quindi nessuno sfondamento verso LISICHANSK. Ad ARTEMOVSK le cose continuano a mettersi male per le ff.aa. ucraine, che han deciso di far saltare l’ultimo ponte rimasto, a dimostrazione che la parte EST è abbastanza compromessa e si cerca di fermare l’avanzata – che ritengono imminente – a metà del paese. A GORLOVKA si conferma la liberazione di ZHOVANKA. Tutto il resto, “без существенных изменений” (senza variazioni sostanziali”.
https://t.me/voenkorKotenok/40724

Nel complesso, al momento la manovra di contenimento - da parte delle forze russe – di tutte le spinte esercitate in questi giorni sia verso EST, lungo le varie direttrici, sia verso SUD, lungo quell’unico “fronte di mille chilometri”, PARE stia riuscendo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Ambro
Thursday, 22 September 2022 16:11
Grazie Paolo. Non ci fossi tu (e sinistrainrete che ti ospita) rischiavo di bermi almeno parte delle balle che propinano le gazzette della nato
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Paolo Selmi
Thursday, 22 September 2022 19:26
Grazie mille Ambro!
io da parte mia ce la metto tutta... lo sforzo ormai son riuscito a calibrarlo, nel senso che ho trovato un equilibrio più o meno instabile e precario (come sempre nella vita, ma che tiene!) fra casa, lavoro e questa attività di ricerca e monitoraggio costante. Come i corridori che tengono a distanza la fuga di giornata, ce l'ho nel mirino... non la mollo... e non mollo (speriamo!)! :-)
Grazie ancora! (e grazie anche a Tonino!)
Ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 22 September 2022 12:50
22/09 ore 12:30 aggiornamento

-1: “TUTTO PER TUTTO” AL FRONTE…

Le forze armate ucraine hanno intensificato gli attacchi lungo le direttrici su cui sono ancora impegnati:
- Kupljansk
- Krasnyj Liman
- Lisichansk
- Zaporozh’e
Il massacro di soldati direzione Cherson e Doneck, al momento ha rallentato le operazioni. Tuttavia, non è che sulle quattro direttrici sopra elencate stia andando molto meglio. Le comunicazioni e gli approvvigionamenti dalle retrovie alle prime linee sono continuamente tagliati dal fuoco dell’artiglieria pesante e dell’aviazione. In questo senso, il bollettino di stamane del Ministero della Difesa restituisce dati che, qualsiasi esercito e qualsiasi società civile, considererebbe allarmanti.
https://t.me/mod_russia/20064
Invece, i kuratory considerano normale perdere ogni giorno circa un migliaio di soldati ucraini, di cui la maggior parte senza che neppure entrino in battaglia, nei “punti di dislocazione temporanea” (пункты временной дислокации).

Come a Zaporozh’e, dove l’offensiva “referendaria” è stata temporaneamente rinviata dall’attacco all’albergo che ospitava i mercenari e l’equipaggiamento necessario all’azione.
https://t.me/WarDonbass/79967
Una fitta rete di talpe, satelliti, ricognitori sul campo fornisce le coordinate e l’aviazione e l’artiglieria fanno il resto. Tra dighe che saltano e perdite ancor prima di combattere, l’offensiva “referendaria” è quantomeno depotenziata e rallentata.

… ED ENNESIMO MASSACRO CONTRO CIVILI A DONECK

Non potendoci arrivare coi carri armati, i fascisti tornano a quello che san fare meglio, da sempre: massacrare i civili dalla lunga distanza. Lanci di proiettili NATO calibro 155 mm in pieno centro a Doneck
https://www.donetsk.kp.ru/online/news/4931878/
e questa volta è stato centrato anche un autobus.
https://t.me/voenkorKotenok/40687
Cinque morti, come minimo.
https://t.me/voenkorKotenok/40688
Attacchi che vanno a sommarsi a quelli di ieri, 60 in tutto, 296 ordigni fra missili Grad, Himars, e proiettili calibro 155, 152, 122 e 120. Attacchi che continuano a ridurre in macerie case e palazzi e che, fortunatamente, fanno sempre meno vittime perché raggiungono zone periferiche e quasi disabitate.
https://t.me/DNR_SCKK/10659
Tranne oggi, e qualche giorno fa.

Tredici proiettili anche sulla centrale atomica, giusto per non perdere il ritmo anche lì, tanto i sovietici l’han fatta con la scorza dura.
https://t.me/mod_russia/20065

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 22 September 2022 08:41
22/09 ore 08:00 aggiornamento

Mentre il cinegiornale luce che dà la linea a tutti gli altri apre ancora con una prima pagina dove, per nascondere i numeri esigui dei manifestanti di ieri, un quarto di fotogramma è occupato dal casco del celerino russo (e già a fine fotogramma sulla sinistra si vede il vuoto…), lo informiamo che in Ucraina sono passati oltre:
- visto il fiasco delle manifestazioni organizzate dal “movimento democratico Primavera” (Демократическое движение «Весна») legato all’oligarca “liberale” Michail CHODORKOVSKIJ (ma non diciamolo… è come Maidan coi cecchini georgiani e baltici sui tetti, è tutto “spontaneo”)
https://t.me/rybar/39160
- gli smanettoni che non mancano mai in nessuno schieramento stanno sfornando fejk uno dietro l’altro: cartoline false (con tanto di indirizzi inesistenti!), precetti, di tutto di più. Mi spiace, cari redattori dei cinegiornali, quelli ve li troverete da soli… siete pagati, per questo (e non farete neanche troppa fatica).

Peraltro, in Russia ieri notte erano incazzatissimi per altro. Ma molto incazzati. E’ stata una notte di mal di fegato per molti. E anche qui, cari redattori, non sto a darvi il “la”, anche perché la mattina poi si sono rivelati i contorni dell’operazione e le incazzature sono (parzialmente, totalmente… a seconda dei punti di vista) rientrate. Ma voi potevate andare avanti con almeno due giorni di brodo da allungare… fa niente, perso il treno, prenderete il prossimo! Però come quinta colonna fate un po’ pietà, lasciatevelo dire… andavano meglio gli Scorpions.

Due filmati veloci. Il primo, dedicato dai russi del Donbass ai giovani russi di Mosca, S. Pietroburgo, e tutta la Russia. L’autore è Jurij Ševčenko, anziano miliziano e kombrig (comandante di brigata). E’ andato a recuperarsi un video di otto anni fa e così lo commenta:

A chi, oggi, ha diciotto-vent’anni. Forse, otto anni fa eravate ancora piccoli e non vi ricordate cosa è successo.
Тем, кому сейчас по 18-20 лет.
Возможно, 8 лет назад они были маленькими и не помнят, что тогда было.

Primavera 2014. Donbass. I primi “pacifici” nazisti ucraini entrano nel Donbass. Quelli che, a mani nude, cercano di fermarli, sono i “soldati che vogliono la guerra”
Весна-2014. Донбасс.
Первые "мирные" хохлацких нацюки входят на Донбасс.
Те, кто их останавливает голыми руками - "боевики, хотевшие войны".

Non confondetevi, ragazzi e ragazze:
Не перепутайте, мальчики и девочки.

Il video è qui. Mostra inizialmente un blindato (il primo di una colonna) che, scortato da un elicottero da combattimento, passa per una strada di campagna dove alcuni civili, perlopiù anziani, cercano di fermarlo a mani nude. I soldati spingono sull’acceleratore e sparano prima in aria, poi ad altezza uomo. I “liberatori”. In Piazza Tian’an men un’immagine simile ha fatto la storia e i Nomadi ci han dedicato una canzone. Qui possono crepare tutti, dal primo all’ultimo.
https://t.me/shevchenkorostovprizrak/9840

Secondo video: questi sono ragazzi ucraini. Studenti ucraini. A cui – a differenza dei loro coetanei russi – è negato il permesso di espatriare perché presto, anche se studenti, dovranno diventare carne da cannone. Non ci stanno e fanno un videomessaggio, pronunciato alternatamente da tutti, a ciascuno un pezzo di frase. Così da dirla tutti. In ucraino (un bacio in fronte alla ragazza russofona che prima si lascia scappare uno čto, prontamente sostituito dall’equivalente ucraino ščo, son queste le cose belle dei ragazzi, che cadono e si rialzano subito come se niente fosse, mentre per me ci vuole ormai il cric...).
https://t.me/swodki/165924
Cinegiornali luce, fateli passare per russi, tanto non se ne accorge nessuno.

Aggiornamenti a seguire.
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Leandro
Thursday, 22 September 2022 13:01
Ciao Paolo,
innanzitutto, grazie per il tuo lavoro.
Per le incazzature russe di stanotte credo che tu ti riferisca allo scambio di prigionieri, 55 russi contro, dicono gli ucraini, 200 e più soldati di Kiev, tra cui i comandanti di Azov e altri responsabili delle brutture di Marjupol'. Forse c'è anche Medvedchuk, così almeno dicono in Ucraina, ma aspettiamo conferme.
Certo che vedere liberi i capi di Azov, dopo tutte le promesse di processi anti-nazisti ecc., fa male. Lo so, liberi fino a un certo punto, perché resteranno a Istanbul fino a fine guerra, e alcuni in Arabia Saudita, ma tant'è. Là a Mosca si mastica amaro.
Soprattutto mi sembra che le polemiche russe siano anche sulla mancata comunicazione, di fronte alle immediate rivendicazioni di successo dell'operazione da parte dei comunicatori ucraini. Certo che in Russia ancora non hanno capito che avere dei buoni canali di comunicazione delle notizie all'opinione pubblica può anche trasformare le peggiori sconfitte in onorevoli battaglie finite in parità. Da questo punto di vista gli ucraini stanno vincendo a mani basse, certo sostenuti dalla voluta cecità dei nostri giornalisti, che riversano senza la minima verifica ciò che da Kiev arriva.
Una tua riflessione su questo scambio e sul gap comunicativo tra i due Paesi mi interesserebbe.
Grazie
Buon lavoro. Poka!
Leandro
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Paolo Selmi
Thursday, 22 September 2022 15:36
Colpito nel segno Leandro... in pieno!

Stamattina il buon Eddy (Старше Эдды, che poi dovrebbe essere sempre il voenkor Eddy Poddubnyj https://t.me/epoddubny su un canale diciamo, più di opinione, più personale) così commentava:

Guardo alla situazione sullo scambio di prigionieri e capisco che non abbiamo ancora imparato nulla sulla parte più importante della guerra contemporanea, ovvero su quella dell'informazione. Come si possa lavorare così da schifo nell'epoca dell'informazione, francamente mi rifiuto di comprenderlo.
Смотрю на ситуацию с обменом пленных и понимаю, что мы так и не научились в важнейшую часть современной войны, то есть в информационную. Как можно в эпоху информации так отвратительно работать, я честно говоря отказываюсь понимать.
https://t.me/vysokygovorit/9493

Ecco... adesso l'abbiamo servita ai cinegiornali luce su un piatto d'argento! :-)

Ti dico la mia, per come l'ho potuta capire in questi sei mesi.

L'informazione fa parte del lato "burocratico" dell'esercito ed è ancora a suo totale appannaggio. In questo caso, il bollettino del Ministero da me citato nel precedente aggiornamento menziona questo scambio di prigionieri, "parte tre" per la precisione...
https://t.me/mod_russia/20066
... ma (e qui possiam metterci qualsiasi imprecazione a piacimento che ci sta tutta!) dodici ore DOPO che è stato effettuato tale scambio!

Attenzione: ci sono alcuni aspetti, del conflitto, che possono essere lasciati a chi è sul campo, a chi è a fianco dei soldati, a chi raccoglie dati, a chi elabora cartine. In altre parole, i canali telegram che stanno svolgendo in questi mesi un lavoro, spesso e volentieri volontario, eccellente, tra l'altro con uno spirito di corpo che prevale anche sul dissenso interno fra loro. Le colgo, le difficoltà di comunicazione, quando non polemiche, fra un canale o fra un corrispondente e un altro. Ma poi non vanno avanti a menarsi tutto il tempo. Anche sui fatti di ieri, c'è stato chi ha detto la sua e poi avanti tutta, e chi va invece avanti ancora a far polemica.

Prendiamo per esempio Sasha Koc, un altro voenkor. E' più un primo tipo... tac, la sua staffilata l'ha tirata,

Che dire... i nostri eroi bisogna portarli a casa a ogni costo. Ma dal punto di vista dell'informazione, bisogna fare in modo che il nostro Paese assista orgoglioso al loro ritorno!
Что тут говорить… Наших героев надо возвращать домой любыми путями. Но информационно отыгрывать так, чтобы страна гордилась их возвращением.
https://t.me/sashakots/35841

(per inciso... son tornati così... )
https://t.me/rybar/39171

Ma subito dopo ha cercato di mettere una pezza dove i canali di informazione ufficiali hanno latitato, pubblicando i filmati del rientro dei 55 soldati, interviste, eccetera:
https://t.me/sashakots/35842
https://t.me/sashakots/35843
https://t.me/sashakots/35844
https://t.me/sashakots/35848
https://t.me/sashakots/35849

C'è chi come Julija Vitjazeva, altra giornalista, dice - a mio avviso giustamente - che non solo è stato importante il risultato, ma che il comitato d'onore e il tappeto rosso a chi è stato trattato MOLTO DIVERSAMENTE da come i russi trattano i prigionieri (questi sono i volti mentre erano ancora nel pullman delle ff.aa. ucraine, che fino all'ultimo hanno esercitato su di loro violenza psicologica),
https://t.me/vityzeva/68647
sinceramente serve molto di meno che l'aiuto di uno psicologo e di un medico.
https://t.me/vityzeva/68640
O "non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade" ce lo fanno imparare giusto perché è corta?

IL PUNTO PERO' NON E' QUESTO CASO SPECIFICO: torniamo, caro Leandro, al solito discorso del dito e della luna. Il problema è a monte, la "luna". L'esercito si preoccupa di compiere IN ASSOLUTA SEGRETEZZA e dopo estenuanti trattative un recupero di soldati prigionieri?

OTTIMO! Ci manca pure che mentre l'aereo era ancora in volo li avesse mandati in onda tipo conferenza stampa di papa Francesco.
TUTTAVIA, DEVE CONSIDERARE CHE, MENTRE L'AEREO E' IN VOLO, NEL MASSIMO RISERBO, DALL'ALTRA PARTE BRINDANO SUI SOCIAL E CELEBRANO L'ENNESIMA "PEREMOHA" MEDIATICA (o vittoria che dir si voglia).

Di là operano - e da prima ancora di Maidan - cervelli che solo questo hanno in testa: PROPAGANDA. Fabbriche di notizie false che inondano TUTTI i canali informativi, ufficiali e non, li intasano di foto autentiche ma risalenti ad anni prima, oppure ritoccate, oppure informazioni senza nemmeno foto. Le tecniche sono quelle dei MAESTRI della comunicazione e della pubblicità, ovvero gli amerikani. Dal punto di vista tecnico musica, montaggio, inquadrature e, dal punto di vista della messa in onda, tempistiche, modalità, durata del prodotto: nulla è lasciato al caso.

In Russia siamo ancora alla signora che "non vuole cambiare il suo Dasccc" (basta Stormy six...), ovvero agli amerikani ma di un secolo fa.

SONO, SARO' SEMPRE dalla parte dell'immortale e compianto Sergej Bodrov, che nel cazziare l'americano nel film "BRAT-2" dice il suo famoso ormai "LA FORZA E' NELLA VERITA'!" (SILA V PRAVDE, Сила в правде! qui il filmato)
https://www.youtube.com/watch?v=AsYsiXLWnLk

Compare ogni due per tre anche in chiusura dei bollettini del Ministero della difesa russo. Per l'amor del cielo, le bugie hanno le gambe cortissime, specialmente di questi giorni. Ripeto, sottoscrivo, l'appoggio a occhi chiusi: SILA V PRAVDE!

Ma il Ministero della difesa russo DEVE anche, ripeto DEVE, mettersi anche nei panni di una donna che ha avuto il marito DESAPARECIDO dopo che gli squadristi di Azov gli sono entrati in casa e l'hanno portato via. E deve capire che da quando parte sul primo social il filmato dei fascisti di KIEV che stappano la bottiglia e innaffiano gli squadristi a quel bollettino pubblicato alle 12:00 DEVE ESSERE IL MINISTERO, NON CANALI TELEGRAM CHE NEANCHE SANNO DI QUESTA OPERAZIONE, A CURARE L'ASPETTO INFORMATIVO DELLA FACCENDA.

I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA UCRAINI SONO ADDESTRATI DA ANNI A QUESTO ASPETTO DELLA GUERRA:
- SEMINANO PANICO E TERRORE FRA LA POPOLAZIONE, per esempio nel corso della controffensiva di Kharkov dove ci mancava solo che dicevano "siamo arrivati a Mosca".
- UMILIANO IL NEMICO (la scena del pullman, per esempio), LO ANNIENTANO, LO PRIVANO DI OGNI DIGNITA' (parlando in questi mesi della peculiarità del fascismo ucraino, o banderismo, si poneva l'accento proprio su questo aspetto, rispetto ad altri tipi di fascismo che storicamente tesero a coprirle, mediaticamente, le loro vergogne),
- USANO MECCANISMI INTIMIDATORI CONSOLIDATI DA MEZZO SECOLO DI AZIONI CIA CON E SENZA COPERTURA
- MANIPOLANO L'INFORMAZIONE, ANNUNCIANDO VITTORIE DOVE NON CI SONO E, DAL RODDOM DI MARIUPOL' IN AVANTI, CREANDO STRAGI A SECONDA DEGLI OBBIETTIVI TATTICI DA RAGGIUNGERE CON TALE AZIONE.
- MASSIMIZZANO (E ASSOLUTIZZANO) I RISULTATI E MINIMIZZANO (E NEGANO) LE PERDITE.

E i russi se li mangiano come e quando vogliono.

A questo punto, tuttavia, spezzo una lancia in loro favore. Non possiamo pretendere che una FIAT e una FERRARI abbiano gi stessi cavalli. E incazzandoci perché la FIAT non è ancora diventata una FERRARI non risolviamo nulla. Io ho imparato a lavorare sui tempi lunghi anche laddove gli ucraini bruciano le tappe e i russi ci arrivano dopo un giorno.

Ma il DOLORE di una madre o di una moglie che vede scene così contrastanti come quelle di ieri, e che da dolore si trasforma in RABBIA, DEVE, ripeto, DEVE essere tenuto in considerazione. Perché è anche questa PROVOKACIJA, come quella del RODDOM. Solo ch è più sottile, più bastarda, con strumenti che ancora non sono pienamente padroneggiati dai russi.

Tornando alle pubblicità... aveva ragione Debord, la societé de le spectacle... caspita se aveva ragione... "potevamo stupirvi con effetti speciali, con colori ultravivaci, ma noi siamo scienza, non fantascienza"
https://www.youtube.com/watch?v=S3RuTgdhk3A
ci sta... in linea di principio.

Ma cosa costava, mentre ieri notte atterrava il volo coi 55 prigionieri,
- interrompere le trasmissioni su tutti i canali
- trasmettere l'atterraggio a reti unificate
- accogliere i soldati con una persona politica di rilievo e un mazzo di fiori, come usano loro, per ciascuno
- fare dire due parole a qualcuno che se la sente, sempre in diretta nazionale,
- lasciarli salire sul pullman e andare a riposarsi e poi,
- sempre quella persona politica di rilievo, nel ringraziare le ff.aa. per l'eccellente lavoro svolto e nel pronunciare parole di elogio per i ragazzi liberati, come si conviene in queste occasioni,
- comunicare NOME, COGNOME e GRADO di tutti e 55 gli uomini liberati.
- COMUNICARE ANCHE ESATTAMENTE LE CONDIZIONI DELLO SCAMBIO: dire che gli squadristi di Azov non tornavano a Kiev, ma avrebbero scontato la propria pena in Turchia e in Arabia Saudita QUANTOMENO sino alla fine del conflitto.
- DENUNCIARE CHIARAMENTE, APERTAMENTE, CHE A KIEV DELLE MIGLIAIAI DI SOLDATI UCRAINI PRIGIONIERI NON IMPORTA NULLA E CHE GLI SCAMBI DI PRIGIONIERI LI FA SOLO CON GLI SQUADRISTI DI AZOV.
- E CHE QUINDI L'UNICO MODO DI PORTARLI A CASA ERA QUELLO.
- CHIUDERE DICENDO CHE 7 DI QUEI 55 ERANO GIA' STATI OSPEDALIZZATI (ed è anche questa una notizia vera, purtroppo)

A quel punto, passare la palla ai telegiornali e al loro mestiere:
- in altre parole, CONTINUARE MEDIATICAMENTE L'AZIONE, né più né meno di quando uno dei nostri vince una medaglia d'oro;
- coinvolgere le cittadine di ciascuno dei soldati liberati,
- ampi servizi con interviste ad amici, parenti, conoscenti,
- e allungare il brodo preparando il loro rientro.

Il segreto era stato mantenuto fino all'ultimo, ma lo spumante a KIEV a qualcuno sarebbe andato di traverso, avendo perso il monopolio mediatico...
NON SOLO. Qualche madre, qualche moglie di soldati ucraini prigionieri NON squadristi, si sarebbe risentita (perché a loro si e a mio marito, mio figlio no?)
E anche la madre e la moglie di uomini caduti vittime di Azov avrebbero capito che quello era stato l'unico modo per non creare altri figli morti e altre vedove.

IN ALTRE PAROLE, "SENZA EFFETTI SPECIALI, SENZA COLORI ULTRAVIVACI", CON VERAMENTE POCO, SI SAREBBERO POTUTE ADOTTARE EFFICACI CONTROMISURE ALLO SBRACO MEDIATICO CHE INVECE C'E' STATO.

QUINDI... RABOTAEM!

Grazie ancora Leandro

Poka!

Paolo
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Leandro
Saturday, 24 September 2022 23:31
Grazie Paolo. Buon lavoro!
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Paolo Selmi
Wednesday, 21 September 2022 19:39
21/09 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La notizia, inevitabilmente, ha avuto ripercussioni su quanto sta accadendo sui “mille chilometri” di fronte.

Le forze armate ucraine, come dicevamo ieri, stanno tentando il tutto per tutto. Ma è un tutto per tutto spuria. Inefficace. Fuori tempo massimo.
QUATTRO REGIONI al voto, oltre diecimila soldati e centinaia di mezzi persi in tentativi di contrattacco risoltisi in un effetto boomerang che definire controproducente è usare un eufemismo.

Con quel che resta, che fare? Zaluzhnyj, secondo voci di corridoio, vorrebbe puntare su Lisichansk, che vede ormai a un tiro di schioppo dopo essere entrato ieri a BELOGOROVKA. E’ un militare, capisce che lì ce la può fare, che potrebbe fare male, e lì vorrebbe parare. Zelenskij, che segue pedissequamente le istruzioni dei suoi kuratory, pensa invece a guastare la festa, possibilmente DEL TUTTO!

Continua quindi il raggruppamento a Zaporozh’e per cercare di attaccare i giorni dei referendum.
https://t.me/rybar/39138

Alcuni attacchi missilistici ci sono già stati oggi, sempre sulla centrale, tanto per cambiare.
https://t.me/zpvestnik/2579
Il problema è che i russi tengono alta la guardia e bombardano già sui raggruppamenti e sui tentativi di raggruppamento. Indebolendo quindi la massa d’urto che dovrebbe andare a scontrarsi coi russi nei prossimi giorni.

D’altro canto, anche l’ennesimo tentativo di offensiva sul fronte EST, da Charkov, è fallito miseramente e con gravi perdite.
https://news-kharkov.ru/society/2022/09/21/18710.html
Tra l’altro, proprio ieri notte è stato colpito un convoglio ferroviario militare diretto dall’ovest a Charkov per portare rinforzi che, ormai, non arriveranno.
https://t.me/boris_rozhin/64659

E sempre zona CHARKOV, un edificio dove “consiglieri NATO” tenevano una riunione operativa, è stato colpito
https://t.me/notes_veterans/5093

Per completare il quadro del fronte EST, un’altra diga è stata presa di mira: ponti e strade inagibili, rifornimenti che non arrivano, controffensiva rallentata se non impossibilitata… proprio nei giorni del referendum.
https://t.me/rybar/39136

Nelle zone liberate, la polizia e le milizie fanno buona guardia ed è notizia di oggi di un attentato sventato a CHERSON:
https://kherson-news.ru/politics/2022/09/21/36608.html

Nel frattempo, le perdite aumentano in virtù di tutti i tentativi di contrattacco falliti uno dietro l’altro. E ogni ritirata si porta come minimo un centinaio di morti. Come a Peski, per esempio, ma non solo:
https://t.me/RtrDonetsk/9563

Il bollettino giornaliero del Ministero della difesa russo è qualcosa semplicemente sconcertante:
https://t.me/rybar/39131
https://t.me/boris_rozhin/64628

Uno stato maggiore serio dovrebbe considerare realisticamente la situazione e prendere atto che la guerra “all’ultimo ucraino” non sta difendendo il popolo, ma al contrario lo sta allontanando dal regime di KIEV. Un popolo che comincia a riconsiderare la propria collocazione all’interno di un mondo dove IL RIFERIMENTO OCCIDENTALE è sempre più “U”CCIDENTALE, non esitando a mandare lo stesso popolo al macello come vittima sacrificale di una GUERRA che non è più la SUA, ma quella dell’OCCIDENTE. Un OCCIDENTE sempre più UCCIDENTE. Ed è su questo che i russi stanno facendo centro, più che ancora sul campo di battaglia.

Intanto, il cinegiornale luce per eccellenza non trova niente di meglio che ripetere che i russi si sparano da soli sulla centrale atomica…
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/09/21/kiev-nuovi-bombardamenti-russi-su-centrale-zaporizhzhia_2a582bbf-aa81-456c-b5df-26f2798ea3e4.html
e lasciare tutto il giorno una prima pagina che sembra più un tentativo di autoconvincimento che un servizio di informazione.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 21 September 2022 12:53
21/09 ore 12:30 aggiornamento

“FORSE HANNO INIZIATO A FARE SUL SERIO…”

“Ma tutti devono sapere che noi così, a grandi linee, ancora non abbiamo iniziato a fare sul serio”
"Но все должны знать, что мы-то по большому счету всерьез пока ничего и не начинали"
https://rg.ru/2022/07/07/putin-o-specoperacii-my-vserez-eshche-nichego-ne-nachinali.html

Così si esprimeva Vladimir Putin di fronte ai capi delle frazioni della DUMA il 7 luglio. Ancora subito dopo la seconda metà di agosto il fronte sonnecchiava, muovendosi lungo cliché prestabiliti, schemi operativi a costo zero per i russi, in termini di vite umane, e guadagni territoriali limitati ma-andava-bene-così. Lo stesso Shojgu che ha parlato oggi di trecentomila soldati, meno di un mese fa diceva: “signori, i tempi si allungano, prendetene atto”.

I comitati referendari lavoravano “per l’autunno”, tutto procedeva molto lentamente, ma inesorabilmente, verso la demilitarizzazione e la denazificazione “con una mano sola” di un Paese che, ben presto, si sarebbe trovato senza un esercito e senza armi, perché distrutte tutte e scappati tutti da una mattanza sempre più assurda.

Ecco allora che il “cambio di passo” c’è stato: da parte dei kuratory NATO. Un terzo dei 30.000 soldati che hanno partecipato all’offensiva di Charkov era soldati NATO, oltre che le armi tutte targate NATO. E la situazione è cambiata radicalmente. C’è voluta l’escalation di queste ultime settimane per portare i popoli del Donbass, di Cherson e Zaporozh’e a chiedere ai russi cosa avessero intenzione di fare.

I russi stessi si sono chiesti cosa avessero intenzione di fare. E la risposta è stata andare fino in fondo, ovvero “iniziare a fare sul serio”. L’Occidente se ne è accorto. Non c’è stata nessuna Maidan a Mosca, per il semplice fatto che in questo momento non ci poteva essere. Alzare l’asticella è stata una mossa sbagliata, perché il dissenso nasce se la situazione ristagna, se le cose non funzionano, se la repressione e il controllo sociale “si sentono”, come il sale sulle ferite, come un green pass sul posto di lavoro. Invece, in questo caso, hanno solo consolidato lo spirito di corpo che nasce in queste situazioni di attacco frontale, dove la lotta diventa per la vita e non più per un obbiettivo astratto, lontano, in ogni senso.

Esiste ora un fronte unico e unito, che parte da CHERSON, arriva a MELITOPOL’, capoluogo provvisorio della regione di ZAPOROZH’e, tocca DONECK, LUGANSK, ROSTOV sul DON e di lì arriva fino a MOSCA. SAL’DO dice che qualsiasi tentativo di sabotare il referendum è destinato al fallimento
https://antifashist.com/item/saldo-lyubye-popytki-voennym-putyom-pomeshat-referendumu-obrecheny-na-proval.html
Gli fa eco BALICKIJ, che riassume così il discorso di Putin: “Il capo della Russia ha confermato ancora una volta in noi la fiducia di essere difesi, e di andare lungo un cammino sicuramente non semplice, ma sicuro”
https://t.me/BalitskyVGA/282

Gli anziani sono con loro. Dice una signora di Cherson: “Sono favorevole al referendum e penso che già da tempo andava fatto”(«К референдуму отношусь положительно и считаю, что это давно уже надо было сделать»).
https://kherson-news.ru/politics/2022/09/21/36659.html
Ettecredo, verrebbe da dire, “scuola sovietica”…

Ma anche i giovani sono con loro! Questo è un altro gruppo giovanile, rispetto a quello di stamane. Anche loro mobilitati per il referendum, anche loro, per la prima volta, non colpevolizzati per la lingua che parlano, alla scoperta forse, per la prima volta, della cultura e della storia che rappresentano, e che fino a pochi mesi fa erano oggetto di denigrazione, negazione e distruzione. “Non possiamo più tacere” (мы больше не можем молчать), dice quella ragazza.
https://t.me/zpvestnik/2588

ATTENZIONE: LA VICEPREMIER UCRAINA IRINA VERESCHUK HA APPENA MINACCIATO CHI VA A VOTARE DAI 5 AI 10 ANNI DI PRIGIONE
https://strana.today/news/408376-vereshchuk-prosit-ne-uchastvovat-v-referendumakh-zhitelej-okkupirovannykh-territorij.html

Questa minaccia accende ancora di più gli animi di giovani e anziani di quelle regioni. E aggiunge ancora più valore alla loro scelta. Una scelta che per l'Occidente non esiste. Ma anche per l’Occidente, non solo per il regime di KIEV, l’inverno è iniziato ieri.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 21 September 2022 10:03
21/09 ore 09:30 aggiornamento

PARZIALE DEL PARZIALE


Riprendendo molto brevemente l’aggiornamento di poco fa, un conto sono due milioni di soldati, un conto sono trecentomila unità. Un settimo circa di quanto si potrebbe mobilitare per l’invio in Ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/64604
Sempre in questo lancio, Rozhin stima il bacino complessivo di mobilitazione generale a 25.000.000 di unità, anziché i dati Rosstat di 32.000.000. Probabilmente tenendo conto di molti che possono essere esentati pur essendo calcolati nella lista teorica dei richiamabili in caso di mobilitazione generale.

Questo restringe il campo e lo limita a due fattori: COMPETENZE ed ESPERIENZA
https://t.me/rybar/39109

Per quanto riguarda le prime: Una selezione fra i migliori artiglieri, carristi, paracadutisti, marò, unità di collegamento e coordinamento, sminatori, genieri, gruppi speciali, piloti, medici da campo. Non soldati semplici.
Per quanto riguarda la seconda: il bacino è enorme e la prima opzione saranno quelli che negli ultimi sei anni hanno combattuto in Siria.
https://t.me/rybar/39113

Trecentomila unità, UNA NOTEVOLE QUANTITA’ FATTA DI TANTE, DIVERSE QUALITA’, per meglio controllare e gestire una linea di fronte di oltre mille km. Anche con una NATO con l’attuale grado di coinvolgimento. La palla, QUINDI, passa decisamente alla NATO.

Ma non è solo un discorso difensivo, nelle condizioni attuali. Costituisce, infatti, un potenziale in grado di CHIUDERE LA FACCENDA. Alla luce di alcuni dati emersi nel corso del discorso di Shoigu…

LE PERDITE CHE I CINEGIORNALI LUCE NON DICONO

Il cinegiornale luce per eccellenza, con grassetti e virgolette, riporta una parte del discorso di Putin. Mescolandolo con quello di Shojgu subito dopo. Nel pateracchio generale dato, sostanzialmente, dall’incapacità dei redattori di mettere in fila tre informazioni (vedasi per esempio il collage a stile libero, estemporaneo, delle informazioni sui referendum di ieri), la sostanza del messaggio è quella.

Ma non compare il dato di SHOJGU sulle perdite militari. Ragazzi, succede… Shojgu in quel momento parlava veloce, ha starnutito, aveva la patata in bocca, si è mangiato due parole… lo recuperiamo “con il rewind e tutto il necessario”.

Oltre centomila persone, suddivise fra :
61.207 morti,
49.368 feriti,
oltre a 2.000 mercenari stranieri morti;
questo il bilancio delle perdite fra le fila ucraine.
https://t.me/rybar/39111

Le perdite fra le fila delle forze armate russe non sono un dato completo e quindi va preso per quello che è, perché ai seimila morti dichiarati (5937) vanno aggiunti: guardia nazionale, wagner, volontari, milizie della LNR e della DNR, servizi segreti FSB, ecc.
https://t.me/boris_rozhin/64608
Raddoppiamolo questo numero, triplichiamolo se vogliamo. Non è comunque la stessa cosa. E’ un quinto. Ed è in linea con quanto ci diciamo da sei mesi sul modo di condurre la guerra da entrambi gli schieramenti.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 21 September 2022 08:29
21/09 ore 08:00 aggiornamento

“MY ODIN NAROD” (Мы один народ)

Nonostante le autobombe, gli attentati, gli attacchi di artiglieria e missili contro le loro case, le loro scuole, i loro sogni di futuro, nonostante il terrore che ogni giorno i fascisti di Kiev seminano con minacce, intimidazioni anche personali raggiungendo ciascuno sui telefonini, nonostante i fascisti di Kiev tolgano monumenti, rimuovano ogni riferimento linguistico-culturale a quella che è la loro cultura natia (facendo terra bruciata in realtà di loro stessi, ma nel nulla le nullità amano sguazzare…), i giovani di Zaporož’e ieri hanno detto la loro, chiaramente e nettamente.

“Bomba o non bomba”, gli attivisti del movimento Giovane Sud ieri hanno parlato a Zaporož’e e si sono espressi chiaramente per l’ingresso della regione nella Federazione Russa.
https://t.me/wargonzo/8372
“Chiediamo ai giovani di non tacere, di partecipare al referendum, perché siamo un unico popolo”. “My odin narod”, così conclude una giovane attivista l’appello ai suoi compagni:
https://t.me/wargonzo/8375?single
Ne mol’čat’, “non stare zitti”. Nelle prime pagine di un corso di russo che funzionava ancora con le musicassette, comprato a Venezia un secolo fa, c’era questo aforisma, che compariva in tutte le campagne sovietiche di alfabetizzazione degli anni Venti, tratto dal primo abbecedario sovietico “Abbasso l’analfabetismo: abbecedario per adulti” («Долой неграмотность: Букварь для взрослых» (1919)): “My ne raby, raby ne-my” («Мы не рабы́, рабы немы»). Il trattino l’ho messo per far capire che si tratta di un gioco di parole basato sullo scrivere nemy staccato o no, ma la parola è intera: my Мы = “noi”, ne не = “non siamo”, raby рабы́ = “schiavi”, raby рабы = “gli schiavi” nemy немы = “sono muti”, ma se scritto staccato ne my не мы = “non siamo noi”. “Noi non siamo schiavi, gli schiavi sono muti”. “Non stare zitti”: 1919-2022, dove si vuole fare la Storia, la Storia continua.

Nel frattempo,

DICHIARATA LA “MOBILITAZIONE PARZIALE”

Proprio mentre sto scrivendo Putin ha iniziato a parlare. E apre col botto: častisčnaja mobilizacija, mobilitazione parziale, ovvero solo chi in questo momento è riservista (lett. “nelle riserve” в запасе) a partire da chi ha già servito nelle forze armate e ha competenze specificatamente militari.
https://t.me/vityzeva/68482

Purtroppo ha iniziato a parlare ora che devo andare a timbrare, quindi ne riparliamo a mezzogiorno. Ma la misura era ampiamente attesa. Dal momento che si sono stabiliti i nuovi ruoli di belligerante (NATO) e cobelligerante (Ucraina) e il conflitto è aumentato di livello, la “guerra con una mano sola” non può più essere un opzione.

In questo momento Putin mobilita e mette in stato di allerta 2.039.758 soldati, effettivi e riservisti, anzi tutto.
https://crimea.ria.ru/20220825/dlya-chego-putin-uvelichil-shtat-vs-rf-i-kto-poydet-sluzhit-1124295002.html
Per riservisti si intende quelle 200.000 unità che ogni anno terminano il servizio militare.

Una mossa limitata nelle risorse e che già cambia i valori in campo rispetto ai 150.000 attualmente mobilitati nell’Operazione militare speciale.

Ricordiamo che i dati relativi A UNA EVENTUALE MOBILITAZIONE GENERALE SAREBBERO SEDICI VOLTE TANTO.

In base ai dati Rosstat del 01/01/2021, il potenziale è attualmente di 32.065.000 persone.
(Мобилизационный ресурс России на 01.09.2022 на основании сведений Росстата от 01.01.2021 https://www.soldat.ru/news/1803.html )

Capiamo quindi il significato di “mobilitazione parziale”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 20 September 2022 19:20
20/09 ore 19:10 aggiornamento

IL REGIME DI KIEV SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO


Nonostante i proclami altisonanti, nonostante le cancellerie occidentali si siano già attivate a negare tutto, il regime di KIEV si sente mancare la terra da sotto i piedi. Pertanto, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto.

Krasnyj Liman sotto attacco tiene,
https://t.me/voenkorKotenok/40592
ma tutt’intorno si stanno ammassando le ultime riserve e gli ultimi armamenti rimasti intatti
https://t.me/rybar/39082

Il rischio è enorme, perché praticamente dirottando tutto su dove gli è andata bene qualche settimana fa, ora altri punti rischiano di restare scoperti.
https://t.me/south0wind/2815

Inoltre, avanzate a testa bassa ora rischiano di ridurre ulteriormente forze ucraine. Il caso emblematico è quello occorso a PRAVDINO, dove in due giorni di attacchi a testa bassa le forze ucraine hanno perso centinaia di uomini e decine di mezzi.
https://t.me/rybar/39069

Immagine emblematica di questo scenario, è il carro armato protagonista di questo episodio. Chi scrive comanda il battaglione VOSTOK. I suoi uomini, visto un carro armato ucraino venir loro contro, gli stavano sparando. Fortunatamente, l’equipaggio del carro armato riesce a compiere la manovra di resa, che poi altro non è che girare all’indietro la torretta. I soldati si avvicinano al carro armato ormai fermo, intimando all’equipaggio di uscire con le mani alzate, per poi accorgersi che i loro capi li avevano mandati a morire con i portelli bloccati da fuori! “Come una scatola di latta” (как в консервной банке), testuali parole del rapporto di questi soldati.
https://t.me/aleksandr_skif/2392
Ecco allora che questo carro armato che diventa la prigione del suo stesso equipaggio, a opera degli stessi superiori che comandano questi attacchi suicidi, diviene l’emblema di quanto sta accadendo in questi giorni concitati. “Fino all’ultimo ucraino” non è mai stato uno slogan, ma mai come ora risuona sui campi di battaglia.

Inoltre, il “tutto per tutto” passa anche per i canali tradizionali. Bombe su Doneck e centrale atomica ancora sotto attacco di artiglieria pesante. Questa volta a saltare sono state le condutture dell’acqua del SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO.
https://t.me/zvezdanews/93133
E questi sono quelli a cui l’AIEA impone di “restituire” la centrale…

COSA CAMBIERA' IL REFERENDUM

Con la vittoria dei SI al referendum, questa è la situazione che si configura dal 28/09. Che piaccia o no, prenderne atto è il primo passo: l’ISW, per esempio, il tanto blasonato ISW, aveva predetto il contrario. E invece avremo questo scenario

Ingresso di quattro regioni ucraine nella Federazione Russa.
I loro abitanti non sono più civili stranieri, ma cittadini russi con giuridicamente gli stessi, pieni diritti dei loro connazionali di Mosca o Vladivostok.
L’area delle quattro regioni non è più suolo straniero oggetto di un’operazione speciale, ma suolo russo a tutti gli effetti, che non può più essere abbandonato. A essere precisi, questo vale giuridicamente anche per quelle aree della regione di DONECK e della regione di ZAPOROZH’E che sono ancora sotto il controllo ucraino, da questo momento considerato “occupante” e “invasore”.
I soldati russi e della LDNR non sono più “alleati”, ma militari dello stesso esercito.
Attaccare il Donbass, Cherson, Zaporozh’e, dal 28/09 è come attaccare Belgorod, Rostov sul Don, San Pietroburgo, Mosca.
Attaccare queste regioni pone la Russia in condizione di Paese aggredito e attiva altre leve di mobilitazione, a partire dalle forze coinvolte.
Il referendum pertanto
- si configura come una PRESA D’ATTO delle nuove condizioni del conflitto,
1. che non è più una “guerra ibrida” o “per procura” dove l’UCRAINA è belligerante e la NATO co-belligerante, ma
2. dove la NATO (discorso di ROB BAUER a MADRID e a TALLIN) diviene parte belligerante e l’Ucraina co-belligerante
3. dove l’ONU è incapace persino di vedere da dove partono gli spari che colpiscono da mesi una centrale atomica;
- ROMPE DEFINITIVAMENTE con le classi dirigenti occidentali;
- pone di fatto la parola fine all’Operazione Militare Speciale così come condotta sinora;
- mostra che la Federazione Russa è disposta ad andare fino in fondo, se questa è l’intenzione della NATO.
- a costo zero, e senza sparare un colpo di fucile, passa la palla agli atlantici. Dipenderà tutto da quanto la NATO abbia voglia di investire in questo conflitto e portarlo alle estreme conseguenze.
- sicuramente, apre a scenari incerti.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 20 September 2022 15:33
20/09 ore 15:00 aggiornamento

REFERENDUM: PUNTO DI SVOLTA ANCHE PER IL SUD DELL’UCRAINA (e non solo…)

Quello che il cinegiornale luce per eccellenza, nel suo aggiornamento delle 14:59 dove comunica anche la data 23-27 settembre, NASCONDE DELIBERATAMENTE, è che IL REFERENDUM INTERESSERA’: DNR, LNR, REGIONE DI CHERSON E REGIONE DI ZAPOROZH’E.
https://t.me/epoddubny/12391

Questa l’assemblea generale tenutasi nella regione di ZAPOROZH’E:
https://t.me/boris_rozhin/64466

Questo il messaggio di VLADIMIR SAL’DO ai suoi concittadini (Regione di CHERSON)

Cari cittadini della regione di Cherson!
Уважаемые жители Херсонской области!

Io, in quanto capo della Regione amministrativa di Cherson, ho firmato il decreto di referendum per l’ingresso della regione di Cherson nella Federazione Russa in quanto SOGGETTO DOTATO DI PIENI DIRITTI ALL’INTERNO DI UNO STATO.
Я, как глава Администрации Херсонской области, подписал указ о референдуме по вопросу вхождения Херсонской области в состав Российской Федерации на правах полноправного субъекта единого государства.

Vi informo pertanto che, secondo quanto decretato il referendum avverrà dal 23 al 27 settembre 2022. Il decreto prevede le misure per l’organizzazione del voto e per l’attuazione del referendum nel territorio della Regione di CHERSON, così come sono stabilite le sanzioni amministrative e penali e la relativa responsabilità per la violazione di tali norme.
Сообщаю, что в соответствии с указом референдум будет проведен в период с 23 по 27 сентября 2022 года. Указом определен порядок организации голосования и проведения референдума на территории Херсонской области, а также установлены меры административной и уголовной ответственности за нарушение этих правил.

In considerazione della situazione difficile nella regione di Cherson e comprendendo la propria responsabilità sulla vita e la tranquillità degli abitanti della regione, l’Amministrazione regionale di Cherson farà tutto quanto necessario per garantire la sicurezza di tutti gli abitanti della regione.
Учитывая сложную ситуацию в Херсонской области и понимая свою ответственность за жизнь и спокойствие жителей региона, Администрация Херсонской области сделает все необходимое, чтобы обеспечить безопасность для всех жителей региона.

Nell’attuazione del referendum, chiedo aiuto alla Federazione Russa e agli altri Paesi al fine di collaborare nel garantire l’ordine costituzionale nel territorio della regione di CHERSON.
Обращаюсь за помощью в проведении референдума к Российской Федерации и другим государствам с целью оказания содействия в наведении законного конституционного порядка на территории Херсонской области.

Confido nel fatto che l’INGRESSO della REGIONE DI CHERSON all’interno della FEDERAZIONE RUSSA garantirà SICUREZZA al nostro territorio e ristabilirà la VERITA’ STORICA. Inoltre, questa decisione è stata resa INEVITABILE nelle condizioni di CONTINUI ATTI DI TERRORE da parte delle ff.aa. ucraine e dei Paesi membri della NATO, che forniscono loro armi per uccidere i civili della nostra terra.
Уверен, что вхождение Херсонской области в состав Российской Федерации обезопасит нашу территорию и восстановит историческую справедливость.
Это необходимое решение в условиях постоянных актов террора со стороны вооруженных формирований Украины и стран — членов НАТО, которые поставляют оружие для убийства мирного населения на нашей земле.

Chiedo a tutti gli abitanti della regione di CHERSON di dimostrare COSCIENZA CIVICA e VENIRE A VOTARE AL REFERENDUM, per COMPIERE UNA SCELTA STORICA A FAVORE DEL BENESSERE DELLA NOSTRA TERRA E PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI.
Призываю всех жителей Херсонской области проявить гражданскую сознательность и прийти на референдум, чтобы сделать свой исторический выбор ради благополучия нашего края и будущего наших детей.

VLADIMIR SAL’DO
(с) Владимир Сальдо

https://t.me/boris_rozhin/64480

Inutile dire che CHERSON E ZAPOROZH’E che si muovono in questo senso aprono potenzialmente la strada alle prossime, NIKOLAEV e ODESSA. L’inverno, per il regime fascistoide di KIEV, inizia oggi.

PS sono le 15:34, le informazioni corrono sulla rete da DUE ORE, ma il cinegiornale luce per eccellenza, NASCONDE ANCORA: secondo loro, è ancora SOLO LNR e DNR
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/09/20/ucraina-erdogan-ho-limpressione-che-putin-voglia-concludere-la-guerra-_95f75a77-c6b5-4442-8199-e5483b7815e5.html
Fino a quando continuerà a tenere nascosta la verità, è materia ormai solo di psicoanalisi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 20 September 2022 12:47
20/09 ore 12:00 aggiornamento

REFERENDUM: PUNTO DI SVOLTA


Oltre a LNR e DNR, anche la regione di CHERSON chiede di procedere al più presto col referendum. Già dalle dieci e mezza di stamane:
https://t.me/voenkorKotenok/40588

Qui uno stralcio della richiesta ufficiale, a firma del Consiglio generale, equivalente delle obschestvennaja palata della DNR e della LNR:

“E’ emersa l’urgente necessità di procedere immediatamente al referendum per unire la regione di Cherson alla Federazione Russa. Noi, abitanti della terra di Cherson, vogliamo vivere in pace e armonia. Siamo stanchi del regime di Kiev, dei suoi scagnozzi, che da quando siamo indipendenti non han fatto altro che distruggere la nostra industria, la nostra agricoltura, la nostra istruzione, la nostra sanità, oltre che le nostre leggi e la nostra fiducia nelle stesse e nello Stato”.
«Наступила острая необходимость немедленного проведения референдума по вхождению Херсонской области в состав РФ. Мы, жители Херсонской земли, хотим жить в мире и согласии. Мы измотаны киевским режимом, его ставленниками, которые за время незалежности уничтожили наши промышленность, сельское хозяйство, образование, здравоохранение, а также саму законность и веру в государство»
https://t.me/readovkanews/42045

Richiesta appena accettata dal PRESIDENTE della REGIONE di ZAPOROZH’E VLADIMIR SAL’DO:
https://t.me/SALDO_VGA/146

C’è poco da fare dietrologie. Tra gli effetti negativi della “controffensiva”, oltre a
- una porzione di territorio da presidiare militarmente con risorse limitate (e oltre ad artiglieria e aviazione, a fare i “diversanty”, gli incursori e i guastatori, ora sono i russi… e sono già in azione)
- una popolazione locale ostile che si sta rendendo sempre più conto che l’inverno si approssima e sarà lasciata sola (quindi con tendenza al peggioramento)
- enormi perdite che hanno decimato riserve difficilmente rimpiazzabili e fatto fuori gli armamenti appena arrivati
- rivelare i limiti tattico-operativi di una NATO che è disposta a investire, a mandare al massacro anche “propria” carne da cannone (polacchi e mercenari, in particolare), ma non ha una visione complessiva di quanto sta accadendo (come in Iraq, Siria, Afghanistan), forse perché ancora ferma alla teoria del “constructive chaos” della Rice
Stiamo assistendo anche all’ONDA LUNGA di questo movimento. In particolare:
- i popoli del SUD sono terrorizzati da attacchi, autobombe, attentati
- i popoli del SUD hanno visto i russi che, per motivi tattici, non ci han pensato due volte ad abbandonare una striscia di poco meno 80x50 km per riposizionarsi più a nord e più a ovest.
- i popoli del SUD NON VOGLIONO FARE LA STESSA FINE
- i popoli del SUD accelerano il processo di unione con la RUSSIA.
- Attacco a Cherson, attacco a Melitopol’ = Attacco alla RUSSIA.

L’innesco è stata la strage di ieri alla Piazza dei commissari di Baku di Doneck. Ma quella è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso che, solo un mese fa, non era così pieno. Alla rassicurazione del presidente della regione di Zaporozh’e (“i russi non indietreggeranno di un passo finché l’intera Zaporozh’e non sarà libera” https://t.me/vrogov/4975) loro preferiscono essere legalmente PROTETTI in quanto cittadini russi a tutti gli effetti.

Proprio a Zaporozh’e, vicesindaco e moglie (ne avevamo parlato, riprendo il post del presidente della regione ROGOV https://t.me/vrogov/4909) sono morti, uccisi in un attentato, il 16 settembre. La moglie era a capo del comitato referendario.

Per inciso, proprio in questi minuti si è aperta l’assemblea pubblica che culminerà con la richiesta formale di referendum anche da parte della regione di ZAPOROZH’E.
https://t.me/boris_rozhin/64460

Stiamo QUINDI assistendo a un effetto “volano”. La data era imprecisata, le modalità anche: i rischi per la popolazione enormi (intimidazioni personali, minacce fisiche, bombe, proiettili, razzi su code di civili in attesa per il voto, di tutto e di più per farli fallire). I comitati referendari erano in una posizione di stallo. “Autunno”… ma l’autunno dura tre mesi, poi magari diventa anche inverno… ERA UN LAVORO SOTTO TRACCIA. Si facevano sondaggi d’opinione, si cercava di cogliere il momento giusto, ci si preparava ma si aveva quasi paura a dare il via.

L’unica certezza era che i popoli del SUD, in caso, sarebbero passati direttamente per il referendum: questo per evitare il passaggio a una indipendenza che avrebbe soltanto portato caos nella pubblica amministrazione. Se nella LNR e DNR era stata dettata da uno stato di necessità, ED ERA STATA DISCONOSCIUTA DA TUTTI, RUSSI COMPRESI, PER OTTO ANNI, ora la situazione era diversa.

D’altro canto, la liberazione completa della LNR ha accelerato anche per le repubbliche del Donbass la discussione della prosecuzione del percorso referendario nelle due repubbliche. La prima pronta, la DNR a chiedersi se avesse dovuto attendere la completa liberazione per procedere. Stesso discorso, per inciso, a Zaporozh’e, regione libera al 70%.

La “controffensiva” del REGIME di KIEV e l’intensificazione degli attentati di questi giorni hanno accelerato i processi di trasformazione in corso. E del “riconoscimento” occidentale, a questo punto, non si preoccupa più nessuno. La preoccupazione maggiore, per quelle regioni, è di non finire morti ammazzati per strada o tornare a casa e trovarla distrutta, dare un futuro ai propri figli e a loro stessi.

Resta il discorso sicurezza. Interverrebbe, a questo punto, anche il voto per corrispondenza e online, che si sta ipotizzando per i milioni di profughi attualmente nella Federazione Russa. Nessuna coda da colpire con proiettili NATO calibro 155 mm, nessun palazzo da radere al suolo a suon di HIMARS.
https://t.me/readovkanews/42042

Infine, a fianco di CHERSON ci sono ODESSA e NIKOLAEV, non lo dimentichiamo. E tutto osservano, tutto guardano, ma non stanno a guardare. Quanto si è messo in moto non potrà non influire sui processi in atto in quelle regioni.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 20 September 2022 16:32
Errata CORRIGE:

"Richiesta appena accettata dal PRESIDENTE della REGIONE di ZAPOROZH’E VLADIMIR SAL’DO:
https://t.me/SALDO_VGA/146"

E' da correggere in:
"Richiesta appena accettata dal PRESIDENTE della REGIONE di CHERSON VLADIMIR SAL’DO:
https://t.me/SALDO_VGA/146"

A scanso di equivoci ecco i nomi dei Presidenti regioni del SUD

CHERSON - VLADIMIR SAL'DO
Canale telegram ufficiale (Официальная страница главы администрации Херсонской области): https://t.me/SALDO_VGA/

ZAPOROZH'E - EVGENIJ BALICKIJ
Canale telegram ufficiale (Официальный Telegram-канал Главы военно-гражданской администрации Запорожской области): https://t.me/BalitskyVGA

Per completezza i capi delle repubbliche del DONBASS:

DONECKAJA NARODNAJA RESPUBLIKA - DENIS PUSHILIN
Canale telegram ufficiale (Официальный канал Главы Донецкой Народной Республики Дениса Пушилина): https://t.me/pushilindenis

LUGANSKAJA NARODNAJA RESPUBLIKA - LEONID PASECHNIK
Canale telegram ufficiale (Официальный Телеграм-канал Главы Луганской Народной Республики Леонида Ивановича Пасечника): https://t.me/glava_lnr_info

Mi scuso ancora per l'errore.

PS. Vladimir Rogov è una figura politica molto importante della regione di Zaporozh'e (presidente della sezione locale di "My vmeste" (noi insieme), ma non è il capo della regione. Questa rettifica quindi annulla e sostituisce anche laddove altrimenti indicato nei lavori precedenti. Grazie e scusatemi ancora.
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Paolo Selmi
Tuesday, 20 September 2022 08:44
20/09 ore 08:00 aggiornamento

IZJUM, UNA VERITA’ SEMPRE PIÙ VERGOGNOSA


Siccome a nessuno fa piacere vedere Borrell in generale, e i suoi cinguettii idioti (nel senso etimologico del termine) in particolare, torniamo ancora una volta a IZJUM.

Il 29 aprile il voenkor Poddubnyj denunciava un fatto gravissimo: mentre gli uomini della 93° brigata meccanizzata morivano in massa proprio a Izjum, il loro comandante vendeva al mercato nero i giubbotti antiproiettile loro destinati. Solo il 60% dei soldati aveva indosso i dispositivi di protezione individuale, giubbotti e caschi, il resto era stato venduto.
https://t.me/epoddubny/10215

Immaginiamoci le perdite in tali condizioni (Borrell prendi nota): chi è raggiunto dal fuoco dell’artiglieria nemica è semplicemente spacciato.

Bene, cioè male: qualche giorno dopo IZJUM è libera, “la guerra è finita, il nemico è scappato, è vinto, è battuto” (per quattro mesi…)

“Il nemico è scappato”, ma i parola più azzeccata… senza portarsi dietro i suoi soldati morti in battaglia, senza neppure seppellirli, lasciandoli alla mercé dei cani e delle intemperie.

Peggio, come per il maggiore Aleksej KOVALENKO dell’aeronautica militare ucraina – Borrell, ci sono i nomi, segna! - le ff.aa. ucraine si sono RIFIUTATE categoricamente di accogliere le salme identificate dai russi! Certo, così le PERDITE sono VISIBILI anche al popolo! Quindi meglio lasciarli decomporre!
https://t.me/vityzeva/68153?single

Perché questo hanno fatto: con ancora i combattimenti in corso, i soldati russi hanno preso quei cadaveri uno a uno, laddove possibile li hanno identificati e gli hanno dato una degna sepoltura. Esattamente come a Mariupol’, dove quelle iene, riprese subito dai cinegiornali luce, avevano già provato a tirare in ballo foto satellitari di “fosse comuni”, per poi restare sbugiardate dagli stessi reporter occidentali: portoghesi, vado a memoria, ne avevamo già parlato. Borrell, intanto continua a prender nota per favore, che poi ti perdi.

Julija Vitjazeva, sul suo canale telegram, riporta un video dell’otto maggio 2022 e due foto.
https://t.me/vityzeva/68151

Una l’abbiamo già vista, è quella della foto del maggiore. Sopra la didascalia: “i russi allora [visto il rifiuto di accogliere la salma] lo hanno seppellito come si conviene a un essere umano, con una tomba e una croce con la sua foto.

Tomba dove? Foto a fianco, proprio il cimitero campestre di IZJUM in mezzo ai boschi!
https://t.me/vityzeva/68152?single

Borrell stai prendendo nota? Non riesci ad aprire il video di sopra perché come me non sei iscritto a Telegram? Nessun problema. Recuperato qui.
https://news-kharkov.ru/society/2022/09/20/18474.html?ysclid=l89s8sw3zb24317146

“oh my god?” Stai vomitando? Sacchetto per favore. Questo han fatto i russi, gli orchi, per tutti i cadaveri lasciati da quelli che pensavano essere loro compagni. Ricomposizione, identificazione laddove possibile, sacco nero, cimitero in mezzo ai boschi. Degna sepoltura, si chiama.

Adesso forse, Borrell, capisci perché a Izjum il fantoccio di KIEV è stato tutto il tempo a farsi selfie coi suoi soldati, ma la gente che gli faceva domande la ha evitata come la morte.
https://t.me/golosmordora/23001

Quella morte dei SUOI che non si è neppure premurato non solo di accompagnare verso l’ultimo saluto dei cari di ciascuno di loro, ma che ha voluto nascondere nel peggiore, nel più vile dei modi. E ora “scoprono le fosse comuni”… vergogna!

A proposito: SERGEJ SOVY, trentasei anni, 93° brigata meccanizzata anche lui. Suo figlio ti ha scritto una lettera! Vuole indietro il corpo del suo papà, per seppellirlo dove può andarlo a trovare tutte le settimane.
https://t.me/vityzeva/68380
I russi, non tu, l’hanno identificato e sepolto degnamente. Fa’ l’ultimo gesto, dai, mostra la tua benevolenza...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 19 September 2022 23:32
Scusate, nel passare il testo dal programma di videoscrittura ho schiacciato due volte CTRL V anziché CTRL B (grassetto) e il testo si è ripetuto. Il post precedente è da cancellare, lo riproduco qui per maggior comodità:

19/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Altro pezzo intorno ad ARTEMOVSK che cade, questa volta il villaggio di ZAJCEVO.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17847
Nel complesso, la linea SEVERSK-ARTEMOVSK sta vedendo la sua parte inferiore traballare sempre più. Ma non è, oggi, solo questa linea a traballare.

CHIESTI UFFICIALMENTE I REFERENDUM

Nella DNR la Camera pubblica (Общественная палата), organismo consultivo che fa da raccordo fra politica e società, ha chiesto a gran voce il referendum per unirsi alla Federazione Russa.
https://opdnr.ru/%d0%be%d0%b1%d1%89%d0%b5%d1%81%d1%82%d0%b2%d0%b5%d0%bd%d0%bd%d0%b0%d1%8f-%d0%bf%d0%b0%d0%bb%d0%b0%d1%82%d0%b0-%d0%b4%d0%bd%d1%80-%d0%be%d0%b1%d1%80%d0%b0%d1%82%d0%b8%d0%bb%d0%b0%d1%81%d1%8c-%d0%ba/

Lo stesso ha fatto la Camera pubblica della LNR
https://oplnr.ru/news/63287f08ae1ea12c95b05cad

e il vicepresidente dell’amministrazione regionale di CHERSON.
https://ria.ru/20220919/referendum-1817950856.html

I capi della LNR e della DNR si sono già telefonati per “sincronizzare” i movimenti delle due repubbliche.
https://t.me/RVvoenkor/26440

BILANCIO DELLA STRAGE DI OGGI.

17 morti e 12 feriti, questo il bilancio di questo ennesimo massacro. E’ stato però questo vile attacco a dare impulso al processo referendario. Sembra che la “linea rossa”, questa volta, sia stata superata. Ci troviamo di fronte a un momento storico per i popoli delle due repubbliche ribelli.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 19 September 2022 23:27
19/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Altro pezzo intorno ad ARTEMOVSK che cade, questa volta il villaggio di ZAJCEVO.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17847
Nel complesso, la linea SEVERSK-ARTEMOVSK sta vedendo la sua parte inferiore traballare sempre più. Ma non è, oggi, solo questa linea a traballare.

CHIESTI UFFICIALMENTE I REFERENDUM

Nella DNR la Camera pubblica (Общественная палата), organismo consultivo che fa da raccordo fra politica e società, ha chiesto a gran voce il referendum per unirsi alla Federazione Russa.
https://opdnr.ru/%d0%be%d0%b1%d1%89%d0%b5%d1%81%d1%82%d0%b2%d0%b5%d0%bd%d0%bd%d0%b0%d1%8f-%d0%bf%d0%b0%d0%bb%d0%b0%d1%82%d0%b0-%d0%b4%d0%bd%d1%80-%d0%be%d0%b1%d1%80%d0%b0%d1%82%d0%b8%d0%bb%d0%b0%d1%81%d1%8c-%d0%ba/

Lo stesso ha fatto la Camera pubblica della LNR
https://oplnr.ru/news/63287f08ae1ea12c95b05cad

e il vice19/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Altro pezzo intorno ad ARTEMOVSK che cade, questa volta il villaggio di ZAJCEVO.
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17847
Nel complesso, la linea SEVERSK-ARTEMOVSK sta vedendo la sua parte inferiore traballare sempre più. Ma non è, oggi, solo questa linea a traballare.

CHIESTI UFFICIALMENTE I REFERENDUM

Nella DNR la Camera pubblica (Общественная палата), organismo consultivo che fa da raccordo fra politica e società, ha chiesto a gran voce il referendum per unirsi alla Federazione Russa.
https://opdnr.ru/%d0%be%d0%b1%d1%89%d0%b5%d1%81%d1%82%d0%b2%d0%b5%d0%bd%d0%bd%d0%b0%d1%8f-%d0%bf%d0%b0%d0%bb%d0%b0%d1%82%d0%b0-%d0%b4%d0%bd%d1%80-%d0%be%d0%b1%d1%80%d0%b0%d1%82%d0%b8%d0%bb%d0%b0%d1%81%d1%8c-%d0%ba/

Lo stesso ha fatto la Camera pubblica della LNR
https://oplnr.ru/news/63287f08ae1ea12c95b05cad

e il vicepresidente dell’amministrazione regionale di CHERSON.
https://ria.ru/20220919/referendum-1817950856.html

I capi della LNR e della DNR si sono già telefonati per “sincronizzare” i movimenti delle due repubbliche.
https://t.me/RVvoenkor/26440

BILANCIO DELLA STRAGE DI OGGI A DONECK

17 morti e 12 feriti, questo il bilancio di questo ennesimo massacro. E’ stato però questo vile attacco a dare impulso al processo referendario. Sembra che la “linea rossa”, questa volta, sia stata superata. Ci troviamo di fronte a un momento storico per i popoli delle due repubbliche ribelli.

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presidente dell’amministrazione regionale di CHERSON.
https://ria.ru/20220919/referendum-1817950856.html

I capi della LNR e della DNR si sono già telefonati per “sincronizzare” i movimenti delle due repubbliche.
https://t.me/RVvoenkor/26440

BILANCIO DELLA STRAGE DI OGGI.

17 morti e 12 feriti, questo il bilancio di questo ennesimo massacro. E’ stato però questo vile attacco a dare impulso al processo referendario. Sembra che la “linea rossa”, questa volta, sia stata superata. Ci troviamo di fronte a un momento storico per i popoli delle due repubbliche ribelli.

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Paolo Selmi
Monday, 19 September 2022 19:25
19/09 ore 19:30 aggiornamento

ENNESIMA STRAGE A DONECK!


Oggi il numero di morti è triplicato rispetto allo stillicidio di ogni giorno. Piazza dei Commissari di Baku, un nome che già evoca una strage, occorsa un secolo fa, peraltro: 13 morti, di cui due bambini in un attacco di artiglieria portato dalle ff.aa. ucraine con missili NATO da 155 mm. Su questa piazza si affacciano un negozio e un fast-food. Nove proiettili ed è stata subito strage.
https://t.me/wargonzo/8347

Se a questo aggiungiamo altri tre morti in un mercato anch’esso bombardato, il bilancio delle vittime civili sale a sedici.
https://t.me/epoddubny/12361

Un compagno, nel commentare questa foto, scrive: “Ecco la ‘linea rossa’”
https://t.me/LittleOwlRu/1040
Il riferimento è alla “linee rosse” che il governo russo minaccia sempre di non superare. Questa è la linea rossa da non superare, quest’altra è la linea rossa da non superare, eccetera. Doveva essere l’attacco alla Crimea, e l’attacco c’è stato. Doveva essere l’attacco al territorio russo a nord, e l’attacco a Belgorod c’è stato. Doveva essere… doveva essere… “ecco la linea rossa”!

A rincarare la dose, una falcidia di post sui mass media ucraini dove le immagini sono corredate con scritte del tipo “Gli occupanti hanno ancora aperto il fuoco su Doneck temporaneamente occupata”. Sono i russi che si sparano da soli. Da otto anni. Ma ormai, a questi vigliacchi criminali, anche gli stessi ucraini credono sempre in meno.
https://t.me/SergeyKolyasnikov/42467

Intanto, diamo loro una notizia triste: VLADIMIR SAL’DO, scampato a un tentativo di farsi esplodere “da solo”, come direbbero quei farabutti, uscito dalla rianimazione, è tornato alla guida della regione di CHERSON. Qui il suo volto sorridente che sembra dire: la determinazione di un popolo non sarà fermata dalle bombe fasciste.
https://t.me/boris_rozhin/64391

DAL FRONTE

Ancora oggi nessuna variazione di rilievo. E non perché le ff.aa. ucraine non spingano, non attacchino, non mandino al massacro i propri riservisti, ma perché le forze alleate li hanno respinti con successo su tutti i fronti.
https://t.me/boris_rozhin/64413

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 19 September 2022 12:53
19/09 ore 12:30 aggiornamento

ARTEMOVSK, ALTRO PEZZO DI DIFESA CHE SI STACCA


Questa volta a cedere è una fabbrica che la proteggeva da nord-est, come da cartina
https://t.me/WarDonbass/79604
Metodicamente, minimizzando il più possibile le perdite, giorno dopo giorno (e mese dopo mese) l’attacco continua e le difese cedono.

IZJUM, PER IL REGIME DI KIEV QUALCOSA NON STA GIRANDO COME ATTESO…

E anche qualcosa di più, di “qualcosa”. Riprendendo quanto accennato stamane, l’analisi si sviluppa su due diversi filoni di ricerca:
1. OSTILITA’ DEI CITTADINI AI “LIBERATORI”
2. DIFFICOLTA’ NEL CREARE UNA BUCHA 2.0
Il secondo argomento è strettamente legato al primo, perché i cittadini RESISTONO non solo ai “liberatori”, ma anche al loro tentativo di imbastire una messinscena a scopo propagandistico-denigratorio. A differenza di Bucha, qui la “filtracija”, la “filtrazione” della popolazione ovvero esecuzioni sommarie di kolaboranty e conseguente clima di terrore, SI STA RIVELANDO UN CLAMOROSO BOOMERANG.

Andiamo però con ordine. “Ostilità dei cittadini ai liberatori”. Quando ci sarebbe stata. Per esempio, in modo manifesto, il giorno della visita lampo di Zelenskij a Izjum.

I canali ucraini hanno preferito NON TRASMETTERE I REPORTAGE SULLLA REAZIONE DEI CITTADINI DI IZJUM A QUESTA VISITA LAMPO. Questa una cronaca locale:
“Circa un centinaio di cittadini si sono raccolti nel centro della città, per esporre i loro problemi al presidente ucraino; lui però non è andato da loro, ma si è allontano di un centinaio di metri scortato dalla sicurezza. Molti hanno giudicato questo atteggiamento di Zelenskij offensivo. Infatti, la sua visita non è stata accolta con favore dai cittadini”
Там около сотни горожан собрались в центре города, чтобы изложить свои проблемы украинскому президенту, но он не подошел к людям, отойдя от на сто метров в сопровождении охраны. Многие посчитали поведение Зеленского оскорбительным. На самом деле, его визит не был поддержан горожанами
https://rus-bel.online/novosti/obshhestvo/v-efir-ukrainskih-kanalov-ne-voshyol-syuzhet-s-negativnoj-reaktsiej-zhitelej-izyuma-na-vizit-zelenskogo/?ysclid=l88k6in6vo430517319

Certo, mandare in onda questo siparietto sarebbe stato poco edificante, per il “liberatore”. Specialmente quando una donna gli ha urlato dietro: “Dove se ne sta andando questo?” “Vieni qui a parlare!” (“А куда этот … пошел? Подходи, поговорим…”, ibidem)

E un’altra davanti alla cinepresa: “Se Izjum era sotto il controllo russo, chi ci ha sparato negli ultimi cinque mesi?” (“Если Изюм находился под контролем России, то кто обстреливает город последние пять месяцев?”, ibidem).

Inoltre, immagini poco edificanti hanno cominciato a girare per i “social”:
https://t.me/Oleg_Blokhin/57376

La situazione non è stata più recuperabile, neanche con servizi di persone trovate di qua e di là che parlavan male dei russi. Mancava la base per fare il servizio. Questo, lo ripetiamo, nonostante la filtracija in corso, le repressioni e le intimidazioni.

Per questo, e veniamo al punto due, i lavori per la messinscena di una Bucha 2.0 stanno procedendo a rilento. E anche qui, Borrell e cinegiornali luce a parte, potrebbero rivelarsi in un clamoroso boomerang. Qualche materiale:
https://antifashist.com/item/massovye-zahoroneniya-pytochnye-kiev-gotovit-buchu-2-v-izyume.html
https://antifashist.com/item/voennyj-ekspert-adrian-boke-rasskazal-kak-idet-podgotovke-v-izyume-buchi-2.html
https://t.me/rybar/39003

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 19 September 2022 08:42
17/09 ore 24:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione immutata durante la notte. Penso sia stata la prima volta in oltre sei mesi, ieri, che il collettivo di RYBAR non abbia pubblicato neanche mezza cartina. L’unica notizia trapelata nelle prime ore del giorno è il CONCENTRAMENTO DI mortai NATO 155 mm M777 presso il centro di Makulan direzione, ANCORA UNA VOLTA, “aldilà del fiume” Ingulec.
https://t.me/svarschiki/6801

Intenzioni serie, come descritto da questo approfondimento:
https://t.me/milchronicles/1113
in sostanza, supporto a una “testa di ponte”, sulla riva opposta del fiume e attualmente tenuta in piedi soltanto dal continuo apporto di nuova carne da cannone, tramite ponti mobili che adesso, man mano che cala la portata del fiume, si cerca nuovamente di possibile piazzare. Per il momento con scarsi risultati. Intenzioni di cui è lastricata la porta dell’inferno, di quell’inferno che si chiama SUCHOJ STAVOK e che, finora, è costato cinicamente e criminalmente la vita di migliaia di soldati ucraini. Criminalmente soltanto da un punto di vista etico-morale, perché questi poveri cristi, dal punto di vista della CONTESTAZIONE di tali ordini suicidi, non hanno alcun appiglio legale se non quella tattica dei “videomessaggi” cui le autorità militari ucraine rispondono con le “truppe barriera” sparando alle spalle dei “disertori”.

Intanto, a KIEV proseguono da mesi “notti brave” (segnalate da fine luglio, https://www.repubblica.it/esteri/2022/07/25/news/ucraina_feste_giovani_guerra-359049818/ ma esistenti già da mesi) di “ospiti” stranieri e giovani locali di buona famiglia che, evidentemente, hanno trovato un “modo” per non fare la stessa fine di quei poveri cristi di cui sopra. Si trova sempre il “modo”… ma non è questo il punto. Che la selezione di classe generi al contempo carne da cannone e imboscati, in un regime corrotto poi come quello di KIEV, non è oggetto di meraviglia. La stessa signora che ramazzava le macerie a Lisichansk, qualche giorno fa, nel suo sfogo contro Zelenskij (quello “spasibo” di cui abbiamo parlato), non manca neppure lei di farlo notare.

Il punto è un altro. Che KIEV in questi mesi non è stata toccata, e non perché funzioni la contraerea, ma per una precisa disposizione di Mosca. Disposizione criticata duramente su tutti i canali “dal basso”, dalle lettere ai social. Perché i centry prinjatija reshenija (centri decisionali) principali, che ogni tanto si minaccia di colpire, sono tutti lì. Ma nessuno li tocca. La motivazione è ovvia e chiunque la comprenderebbe, a mente fredda: radi al suolo il ministero della difesa, crei “martiri”, fomenti il nazionalismo. Mosca punta da mesi esattamente sul contrario.

Intanto, a CHERSON le scuole rimarranno chiuse da oggi a dopodomani perché la città è sotto le bombe ucraine. Scuole di ogni ordine e grado.
https://t.me/voenkorKotenok/40546

Intanto, a Doneck ogni giorno si muore (5 civili solo ieri, più 15 feriti di cui tre bambini)
https://t.me/DNR_SCKK/10611
Questo filmato, ripreso da un reporter, è agghiacciante. In una città semideserta, i pochi passanti finiscono investiti da schegge di proiettili e missili, giacciono esangui per terra e ambulanze veramente guidate da uomini d’acciaio, mentre ancora si sentono esplosioni di sottofondo e col fumo che si alza non lontano da loro, prestano il primo soccorso.
https://t.me/r_antonov/3325
Scene che si ripetono da otto anni.

STRELEČA

Ormai correre dietro ai fejk non serve a nulla, ma lo ritengo comunque un dovere, visto che l’ansa e i cinegiornali luce da ieri continuano a diffondere una notizia falsa su un ospedale psichiatrico che sarebbe stato colpito dai russi. Passiamo però prima dalle parti di IZJUM.

Il fejk delle presunte “fosse comuni” a IZJUM, dove nove corpi ritrovati nel cimitero di un villaggio contadino, in mezzo ai boschi, son diventati quattrocento, è ben spiegato qui.
https://t.me/warfakes/6696
Si vedono le tombe con lapidi risalenti a marzo 2022, persino fiori sulle tombe stesse. Ma per Borrell e i suoi degni compari è “fossa comune”. Si consiglia comunque di rimuovere lapidi e fiori, fare buche più profonde e aggiungere qualche centinaio di cadaveri per rendere la scena un minimo più realistica. Poi potete invitare anche la Von der Leyen e relativo “oh my god”.

Anzi tutto, il “fatto” dell’ospedale psichiatrico è riportato da UNA SOLA FONTE in OLTRE 24 ore! Si tratta di un post sul canale telegram del capo dell’amministrazione di Charkov. Questo post, datato 18/09 ore 10:22
https://t.me/synegubov/4267
Non una foto, non un video, non un’intervista. Alle 11:33 lo riprende la Ukrainska pravda con una foto di repertorio:
https://www.pravda.com.ua/rus/news/2022/09/18/7367969/

Fine di tutto. Non un servizio, non un’intervista, non una foto. STRELEČA che è stata sotto l’amministrazione russa fino a qualche giorno fa. Come IZJUM… STRELEČA che è stato oggetto di un’INDAGINE, da parte DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA RUSSA, sugli ESPERIMENTI COMPIUTI SUI SUOI PAZIENTI A PROPOSITO DEI BIOLABORATORI OPERANTI A CHARKOV!
https://aif.ru/incidents/v_mo_rf_rasskazali_ob_eksperimentah_nad_psihbolnymi_v_harkovskoy_oblasti?ysclid=l88cwpdmxo942398129 et
https://www.gazeta.ru/army/news/2022/05/11/17722184.shtml?ysclid=l88cwchmn2721373574&updated
Accuse gravi diffuse l’undici maggio dal canale ufficiale della commissione d’inchiesta:
https://t.me/sledcom_press/1710
cominciamo a unire qualche puntino. Anzi a proposito.. l’ONU, a proposito dei biolaboratori, ha detto qualcosa? Ha battuto un colpo? Anche mezzo? No, ma qualcuno è da due giorni che diffonde notizie fasulle sapendo di non avere niente in mano se non una dichiarazione, comprovata dal nulla. Lo stesso nulla che, da oltre sei mesi a questa parte, spopola nei cinegiornali luce.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 18 September 2022 23:09
18/09 ore 22:30 aggiornamento


DAL FRONTE
La situazione è estremamente instabile, ma le ff.aa. ucraine non riescono ad avanzare. Lo continuano a fare, invece, i russi sotto ARTEMOVSK (piano piano, un quartiere al giorno).
Questa cartina mostra una centrale elettrica appena liberata, l’oggetto dell’offensiva di oggi.
https://t.me/brussinf/4994
Anche nella regione di Charkov l’offensiva delle ff.aa. ucraine si sta gradualmente spegnendo. Inoltre, a ogni tentativo di controffensiva, corrisponde un analogo movimento da parte russa in senso opposto, come abbiamo avuto modo di constatare.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Sunday, 18 September 2022 00:08
17/09 ore 24:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/dt3DDpc/17-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/bBpZkzs/17-09-it.jpg
non deve trarre in inganno.

Il fatto che la linea di fronte sia, ancora oggi, rimasta immutata, è solo frutto delle misure intraprese dalle forze alleate per contenere un’offensiva che prosegue, incessante, da oltre due settimane. Viene in mente l’aforisma per cui la storia, quando si ripete, da tragedia diverrebbe farsa. Non lo è soltanto perché i morti fra le fila ucraine ormai sono migliaia, ogni giorno, per colpa di un governo e di forze armate che è difficile capire fino a che punto siano ottuse e idiote e fino a che punto siano invece criminali nell’attuare, scientemente, cinicamente, costi quel che costi, la politica dei loro padroni di saccheggio sfrenato delle risorse a loro disposizione, in primis quelle umane, contro obbiettivi militari nemici. Solo per rispetto a queste vittime, anche se in grigioverde, non mi sento di chiamare questa tragedia sempre più profonda “farsa”, anche se il paragone attaglierebbe alla perfezione.

Per esempio continua ad attaccare sull’intera linea di fronte data dal fiume OSKOL. Solo che qui non ci sono più riservisti della LNR, nessuno si fa più prendere dal panico e fugge. E le posizioni tengono:
https://t.me/epoddubny/12321
Anzi, chi tiene la posizione è in grado di fornire le coordinate ad artiglieri e aviazione consentendo così un fuoco di reazione talmente potente da raggiungere anche le retrovie e provocare ingenti perdite, sia in termini di uomini che di mezzi.
https://t.me/mod_russia/19924

Ciò nonostante, si ripetono meccanicamente, ottusamente, a testa bassa, senza ragionare, le stesse medesime azioni di raggruppamento di nuova carne da cannone e nuovi blindati e pezzi di artiglieria, per un nuovo assalto.
https://t.me/vysokygovorit/9444

Che dire, per esempio, della testa di ponte a est di Andreevka, carta qui:
https://i.ibb.co/YfZx9Hz/17-09-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/RQ7kzTB/17-09-en.jpg

La piena dell’Ingulec ha trascinato via tutti i ponti mobili. Cosa fanno questi criminali? Usano elicotteri militari NON per portare a casa chi si trova ora isolato sulla riva sinistra, ma per mandarne altri! A morire sotto il tiro dell’artiglieria che non sta lasciando scampo a nessuno, in quel fazzoletto di terra divenuto un immenso poligono di tiro. E mentre il genio militare ucraino sta ancora cercando di ripristinare ponti mobili sull’Ingulec, continua l’agonia e il massacro di quei soldati mandati volutamente, certamente a morire.
https://t.me/rybar/38962

Per la cronaca, SI STRINGE SEMPRE PIU’ L’ASSEDIO INTORNO AD ARTEMOVSK: questa la situazione attuale
https://i.ibb.co/9GhKnzT/17-09-ru.jpg
dove si vede bene, nell’ingrandimento, che la città è difesa da una striscia di terreno che si va sempre più assottigliando. Vedremo gli sviluppi.

STRAGE CONTINUA FRA I CIVILI, MENTRE EMERGE, GIGANTEGGIA, LA DIGNITA’ DI UN POPOLO

D’altronde, se il regime di KIEV tratta i propri soldati come carne da macello, non si può pretendere che abbia rispetto dei popoli dell’EST, considerati veri e propri undermenschen, sottouomini.

OGGI questi criminali bastardi, nella sola DONECK, hanno fatto SETTE morti e VENTICINQUE feriti, martellando una città intera indistintamente, quartiere per quartiere, con proiettili calibro 152 e 155 millimetri.
https://t.me/ukraina_ru/100688
Nel silenzio ancora più criminale e più bastardo di un Occidente che non vede l’ora di mandare cameramen a IZJUM, alla nuova Bucha che stanno allestendo gli addetti stampa del regime di KIEV.
https://t.me/rybar/38951

Lo stesso accade a KRASNYJ LIMAN. Dove gli ukronacisty non riescono ad arrivare con le loro truppe, TERRA BRUCIATA. A parlare è il sindaco stesso di questa città. Parla di come stamane siano riusciti a distribuire pasti alla popolazione ma poi, dopo pranzo, la situazione sia cambiata e case popolari siano state il bersaglio grosso dei tiri di artiglieria dei fascisti di KIEV. Guardatelo in faccia: ha il volto e un tono talmente distrutti da questi giorni di attacchi continui alla sua popolazione, alla sua cittadinanza, che fa fatica anche a parlare. Ma non perde la tenacia, la determinazione, la dignità, con cui fa e farà il suo dovere fino all’ultimo.
https://t.me/vysokygovorit/9446

UN EROE. Così come EROI SONO QUESTI STRADINI, QUESTI OPERAI DELLA MUNICIPALIZZATA ELETTRICA DI DONECK, a cui è dedicato questo breve video da parte dell’amministrazione comunale di DONECK:
https://t.me/AG_DPR/667
Gente che a ogni cratere, a ogni palo divelto, passa a raccogliere le macerie, i pezzi di ordigni, e cicatrizza pian piano le ferite di questi criminali. ДОНЕЦК ЖИВ И БУДЕТ ЖИТЬ! Doneck è viva e vivrà, come LENIN (Lenin zhil, Lenin zhiv, Lenin budet zhit’ – Majakovskij), si conclude il video. Se “come l’acciaio resiste la città”, è grazie anche a questi eroi.

«Стекла можно заменить, дыры в крышах и стенах залатать, а вот человеческую жизнь не вернуть…»: “I vetri si possono sostituire, i buchi nei tetti e nei muri coprire, ma alla morte non c’è rimedio”. Così si schermiscono questi operai, come dire… il nostro lavoro non è importante come quello dei nostri compagni al fronte, o negli ospedali, che difendono le nostre vite.

Vero. Ma non dicono che ogni volta che riempiono la loro macchina asfaltatrice di catrame, o salgono sulla piattaforma per ripristinare un collegamento, questi eroi senza armi e senza camice, in uniforme catarinfrangente di poliestere arancione, rischiano la vita. Per colpa di bastardi impuniti da otto anni a questa parte. Per questo sono EROI.

“THE PLANNING FOR THAT STARTED SEVERAL YEARS AGO”

“Stiamo parlando della più grande ristrutturazione di strutture militari dal 1949, LA CUI PIANIFICAZIONE E’ INIZIATA DIVERSI ANNI FA e che ora stiamo implementando”
“We're talking about the biggest overhaul of military structures since 1949, the planning for that started several years ago but now we're implementing it”

(Ammiraglio ROB BAUER, capo del comitato militare NATO, intervento a TALLIN di oggi, 17/09/22, dal minuto 4:24)
Registrazione qui, https://www.youtube.com/watch?v=VjlQseCXrR8

Di quale “ristrutturazione” sta parlando l’ammiraglio? DELLE FORZE MILITARI NATO PRESENTI NELL’EASTERN FLANK. Ovvero nelle zone al confine con la Russia, oggetto della più grande ristrutturazione dal 1949, ristrutturazione già PIANIFICATA ANNI FA.

Rimettiamo questo insieme altri elementi del mosaico che stiamo componendo:
- il documento della RAND CORPORATION del 2019,
- il tentativo di golpe in Bielorussia,
- il tentativo di golpe in Kazachistan di gennaio di quest’anno,
- la soluzione azera al conflitto nel NAGORNO-QARABAGH e
- la sua conseguente TRASLAZIONE nella realtà del DONBASS: operazione preparata con l’addestramento e l’armamento NATO di decine di migliaia di unità scelte, promossa nonostante gli avvertimenti dei russi e a totale insaputa del popolo ucraino, per ammissione dello stesso fantoccio al potere.

TUTTO QUESTO SI INSERISCE, PER AMMISSIONE DELLO STESSO BAUER, NEL PIU’ GRANDE PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DELLE FORZE NATO NEL MONDO DAL 1949!

In questo momento la Federazione Russa sta combattendo contro la NATO in una guerra per la sua stessa esistenza che va ben OLTRE il conflitto in Ucraina: lo hanno capito la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica dell’India, come simboleggiato nella TRIPLICE STRETTA DI MANO di ieri, insieme all’85% della popolazione mondiale in tutti e cinque i continenti.

Aggiornamenti a seguire domenica notte.
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Paolo Selmi
Saturday, 17 September 2022 09:52
17/09 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione invariata rispetto a stanotte. Due considerazioni invece su altri fronti che meritano uno spazio diverso rispetto a quello che potrei riservare loro stanotte.

DOPPI STANDARD IN AZIONE

Ieri notte abbiamo visto come come il regime di KIEV rivendichi apertamente e fieramente i suoi attentati a “servitori dello Stato”, come li chiamavamo noi nei nostri necrologi: all’epoca, tuttavia, gli attentatori erano prima terroristi e poi mafiosi. Oggi, a KIEV, imbottire di tritolo o sparare a bruciapelo a un servitore dello Stato, di un altro Stato, diventa “obbiettivo militare legittimo”. Non serve più lo “scoop” del giornale americano, lo dicono apertamente loro.

E l’Europa? L’Europa tace. Notiamo, in questi sei mesi non un ministero, non un palazzo presidenziale a KIEV, non un funzionario ucraino è stato vittima di un attentato. Gli “orchi” però sono loro, non gli altri.

Ancora: IZJUM è stata lasciata da oltre una settimana. Solo adesso si comincia a parlare di “fosse comuni”, siamo in ritardo con i tempi persino rispetto a Bucha, dove erano bastati quattro giorni per mettere in scena il macabro spettacolo. Quel demente where-the-fuck-we-are, gira da padrone insieme ai suoi degni compari da una settimana, entra in tutte le case “gradito ospite a pranzo e cena”, ma non ne ha vista una. Ma Borrell conta già 400 morti, sicuro come del sole che nasce a est, e non perde occasione di dare il proprio contributo alla macchina del fango e della menzogna.
https://t.me/swodki/163506

Tutto ieri: da una parte Servitori dello Stato saltati in aria, colpiti a bruciapelo, finiti sotto le macerie nella loro sede di lavoro, dall’altra un regime che, in fretta e furia e in totale ritardo sui tempi, sta mettendo in atto la solita messinscena nel territorio appena “liberato”. E non ha ancora finito ma già qualcuno, ai piani alti di un’istituzione che esiste solo nei tondini e nel vetro dei suoi palazzi, non perde tempo per commentare, condannare, deprecare.

FINE DELLA PROPAGANDA: RAGAZZA UCRAINA SCOPRE LA VERITA’, DA DUE ANZIANI DI BALAKLEJA

BALAKLEJA: appena “liberata”. Ragazza ucraina e operatore davanti intervistano coppia di anziani che tornano a piedi dalla consegna di viveri. Vorrebbe sentire, in tutta sincerità, da loro che sono stati “liberati”. Ne è convinta. E invece riceve una risposta completamente diversa.

I vecchi, si sa, sono gente strana: la loro vita l’han fatta, hanno un margine di finzione prossimo allo zero e, soprattutto, nulla da perdere. Il marito, col il fiatone della camminata e del dover parlare, le dice a gran voce che le rovine di quella città sono più opera degli ucraini (adesso) che dei russi (a marzo).

La ragazza, non potendo ribattere nulla, comincia a passare ai “massimi sistemi”, tirando fuori i cavalli di battaglia ucraini. “Ma di Irpen eccetera cosa dite allora?”

Interviene la signora: “E di noi da otto anni cosa dite, allora?” Di nuovo l’intervistatrice ammutolisce. E passa a sistemi ancora più “universali” di quelli di prima… la base della propaganda ucraina:

eh ma Putin di qua, Putin di là… Interviene ancora il marito: “Lasciavate andare Doneck e Lugansk per la loro strada e saremmo stati tutti più tranquilli (nota veloce, Balakleja è in un altra regione, ma parlano tutti RUSSO… Di Maio dovrebbe solo vergognarsi del suo intervento al Parlamento di febbraio e noi di avere avuto lui come ministro degli esteri)”

La ragazza getta la spugna. E forse torna con qualche domanda vera al posto di tante certezze fasulle.
https://t.me/boris_rozhin/64182

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Friday, 16 September 2022 23:44
16/09 ore 23:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione invariata, come da cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/NmZHC5B/16-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/prQcGfd/16-09-it.jpg

Gli unici aggiornamenti degni di nota sono che anche KUPLJANSK è diventata terra di nessuno come SVJATOGORSK. I soldati russi, stanchi di fare da bersaglio ai tiri di artiglieria dall’altra parte del fiume, hanno riposizionato i pezzi di artiglieria appena fuori dalle mura della città, nei boschi vicini, e da lì aprono il fuoco contro chiunque provi a passare il fiume dalla parte OVEST alla parte EST.
https://t.me/boris_rozhin/64160

A Orechov, sotto Zaporozh’e, un tentativo di sfondamento da parte delle ff.aa. ucraine è stato respinto con gravi perdite al nemico sia in fase di attacco che di ritirata.
https://t.me/RVvoenkor/26214

CHI E’ ISOLATO?

Questa foto rappresenta l’unione di intenti fra i tre Paesi più grandi del mondo, oltre un terzo della popolazione mondiale, nel quadro degli incontri in occasione della attuale sessione della Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
https://t.me/boris_rozhin/64157
Quando si parla di spostamento verso oriente dell’asse terrestre, occorre anzi tutto avere ben chiara questa foto, cosa simboleggia, cosa rappresenta.

“SIAMO STATI NOI: KIEV RIVENDICA LA PATERNITA’ DEGLI ECCIDI DI OGGI”

Michail Podoljak, consigliere di Zelenskij, ha ammesso pubblicamente che l’attacco di oggi a Cherson così come gli altri, sono tutti OPERA DI KIEV.
https://t.me/swodki/163452
et
https://t.me/swodki/163435
“Obbiettivi militari assolutamente legali”, ha avuto anche il coraggio di affermare. Nel silenzio-assenso, complice e criminale al contempo, dell’Occidente.


Aggiornamenti a seguire domani notte.
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Paolo Selmi
Friday, 16 September 2022 16:33
16/09 ore 16:00 aggiornamento

LA CONTROFFENSIVA RISTAGNA…

Dal fronte nessun aggiornamento di rilievo, attacchi dimostratisi suicidi proseguono, in particolare a est di Andreevka, cercando di passare il fiume Ingulec: 35 morti e 20 feriti in un solo tentativo di attacco.
https://t.me/HersonVestnik/8336?single
Prosegue invece incessante il martellamento delle infrastrutture militari ucraine, come da bollettino quotidiano del Ministero della difesa russo.
https://t.me/rybar/38875

… MA NON IL TERRORISMO DI STATO

10:00 CHERSON - centro sotto attacco missilistico, obbiettivo: il palazzo comunale
https://t.me/boris_rozhin/64084
Palazzo gravemente colpito, morti, fra cui l’autista del capo del dipartimento del Lavoro, rimasta anch’ella ferita
https://t.me/boris_rozhin/64087
Questo un altro filmato: https://t.me/boris_rozhin/64090

11:54 LUGANSK - altro attentato, colpito il palazzo della Procura, morto il procuratore generale SERGEJ GORENKO
https://t.me/boris_rozhin/64095
e pare anche la sua vice EKATERINA STEGLENKO
https://t.me/wargonzo/8305

13:00 BERDJANSK – altro attentato: morto il vicesindaco e la moglie, responsabile del locale comitato referendario, colpiti a morte nel loro garage.
https://t.me/vrogov/4909
Siamo tornati al vecchio copione: dove non si arriva “boots on the ground”, come dicono i loro nuovi padroni, si arriva col tritolo o con gli HIMARS gentilmente lanciati dagli stessi padroni e messi poi sul conto. Come tutto. Padroni a cui oggi è andata male un’altra cosa.

ESCALATION MILITARE (MOMENTANEAMENTE) FALLITA FRA BISHKEK E DUSHANBE

Kirghizia e Tagikistan hanno un annoso conflitto in corso per dispute di confine mai risolte. Oggi “misteriosi cecchini” (ANCORA!!!) poi spariti, come riportano fonti locali, hanno aperto il fuoco, fatto morti e per poco non nasceva una nuova guerra
https://t.me/wargonzo/8310

Fortunatamente, erano tutti all’incontro dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e Putin da una parte e Xi dall’altra han cominciato a raffreddare i bollenti spiriti di entrambi. Britannici e statunitensi dovranno aspettare un’altra occasione.
https://t.me/wargonzo/8311

NIZZA, SPECCHIO DI UNA TRAGEDIA FRATRICIDA

Due donne ucraine, madre e figlia, prese a botte a Roquebrune-Cap-Martin (Alpi marittime) domenica scorsa.
https://www.leparisien.fr/faits-divers/je-nimaginais-pas-vivre-ca-en-france-alina-refugiee-ukrainienne-victime-dune-violente-agression-13-09-2022-M2PF7PKBIRD7NLU5HYBLU4BLTU.php

La figlia riconosce l’aggressore come RUSSO: il movente, un video che stavano ascoltando sul telefonino che dice, espressamente, “Le monde serait meilleur sans armée russe”… (non recupero l’originale e mi fido di Le Parisien).

Parte la caccia all’uomo, l’ambasciata ucraina fa partire il caso sui social, i barbari, gli orchi, chi l’ha visto, chi sa parli… trovato l’aggressore! Già mercoledì 14…
… ed è ucraino anche lui. Ex soldato delle FF.AA. Ucraine. Ma c’è di più: “Interrogato, ha spiegato che aveva scambiato le due rifugiate ucraine… per delle russe”
Lors de son audition, il aurait expliqué avoir pris les deux réfugiées ukrainiennes... pour des Russes.
https://www.nicematin.com/faits-divers/refugiees-ukrainiennes-agressees-pres-de-monaco-lhomme-interpelle-a-reconnu-les-faits-il-sagit-dun-militaire-793654

In buona sostanza, il video non l’aveva neanche sentito, le aveva sentite parlare, le aveva scambiate per delle russe, e le ha aggredite. Due donne aggredite da un loro connazionale, che erano sicure esser russo, il quale a sua volta le aveva colpite scambiandole per russe. I danni inferti al popolo ucraino dal regime di KIEV in soli otto anni vanno ben oltre quelli economico-sociali.

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Paolo Selmi
Friday, 16 September 2022 10:30
16/09 ore 08:00 aggiornamento

Dal fronte nessun aggiornamento, situazione stabile senza virgolette, cartina fronte EST di RYBAR col copiaincolla da quella di ieri sera (e dell’altro ieri)
https://i.ibb.co/y58ZBrR/15-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/1zDHq7S/15-09-it.jpg

Degni di nota gli esagoni rossi col simbolo di esplosione, che rappresentano gli attacchi russi. Basti vedere QUANTI sono e DOVE sono distribuiti per capire che l’obbiettivo principale della SVO non è cambiato di una virgola.

RAND CORPORATION, NOSTRADAMUS E ANTI-DUHRING

Il tutto nasce da questa frase, estrapolata da un rapporto di 354 pagine del 2019 a cura della RAND Corporation:
“This chapter describes six possible U.S. moves in the current geopolitical competition: providing lethal arms to Ukraine, resuming support to the Syrian rebels, promoting regime change in Belarus, exploiting Armenian and Azeri tensions, intensifying attention to Central Asia, and isolating Transnistria (a Russian-occupied enclave within Moldova).”
AA.VV., “Extending Russia. Competing from Advantageous Ground”, RAND Corporation, Santa Monica, California, 2019, p. 96.
https://www.rand.org/content/dam/rand/pubs/research_reports/RR3000/RR3063/RAND_RR3063.pdf

Qui abbiamo due possibilità.

1. C’è una guerra in corso e il tempo è quello che è. Limitiamoci all’ IPSE DIXIT, ALLA CITAZIONE PUNTUALE, tipo NOSTRADAMUS lo aveva detto, ERA TUTTO PROGRAMMATO SIN DA ALLORA e, senza andare troppo lontano, così è avvenuto..
Per inciso, l’ “ipse dixit” in queste condizioni non è male… per niente! Anzi, vista l’aria che tira, visto il clima di totale negazione, di soffocamento in quell’immenso Hyde Park che è diventato il dibattito politico, anche di documenti di pubblico dominio come questo, è già “tanta roba”, come si usa dire oggi.

Questa è la prima strada e va percorsa, sicuramente. Compagni, diffondiamo il più possibile, è tutto nero su bianco, non c’è trucco non c’è inganno, nessuno hacker russo cattivo che diffonde notizie “false e tendenziose”.

Il limite, ovviamente, è che anche nelle più rosee previsioni il tutto si fermi a qualche commento, qualche like, magari qualcuno potrebbe piantare un po’ di casino vista la campagna elettorale, ma dentro Hide Park c’è il predellino, poi il predellino a fianco che dice il contrario e, già solo a fine giornata, “naufragar m’è dolce in questo mar”. I biolaboratori ucraini sono ancora lì, ma sono come la Siberia: tutti sanno dov’è ma nessuno ci vuole andare anzi, si dimenticano pure della sua esistenza.

2. Interviene allora una seconda possibilità. E qui, cari compagni, mi fermo al suggerirla perché purtroppo la giornata è fatta di 24 ore di cui otto a lavorare, otto a fare il marito-padre-figlio-militante, e il resto a cercare di ripristinare le energie vitali per continuare a tenere sulla distanza le prime e le seconde otto ore.

L’obbiettivo è AMBIZIOSO: costruire una sorta di ANTI-DUHRING di quel documento, sarebbe quindi un ANTI-RAND, smontandolo pezzo pezzo, scarnificandolo come neanche si puliscono gli ossi del coniglio, e puntare da questo LAVORO a costruire una piattaforma antimperialistica che metta in luce, ALLA RADICE, le contraddizioni antagonistiche che oggi attraversano la vulgata ufficiale NATO. Lo ricordiamo, “RAND Corporation, is a federally funded research and development center (FFRDC) sponsored by the U.S. Army” (p. iv).

Qualche suggerimento, spunto, annotazione a margine.

a) Pagina iii: “By this, we mean nonviolent measures that could stress Russia’s military or economy or the regime’s political standing at home and abroad.” Tipica ipocrisia occidentale, si butta il sasso, si rompe il vetro, e poi si fa la vittima. Si arma il nemico del nemico (p. 96 cit.) e poi si parla di “nonviolent measures”. Lavorare su elementi di ipocrisia lungo tutto il testo, mostrarne le evidenti contraddizioni.

b) Da dove nasce il DIRITTO di uno Stato a promuovere “regime change”? (la parola CTRL+F compare DICIASSETTE VOLTE già solo con questa dicitura, riferita alla Russia ma anche alla Bielorussia…e tra un po’ ci torniamo)? Colpi di Stato? Nel 2022? ONU super partes? Ma dove che questi sono documenti pubblici e ufficiali delle forze armate statunitensi e nessuno dice nulla??? Esiste un diritto internazionale o è solo un modo per “diversamente parcheggiare” studenti universitari prima di introdurli al fantastico mondo della disoccupazione e precarietà? Passare tutto il testo e individuare tutti i passaggi dove COMPAIONO, PER LORO STESSA, ESPLICITA, DICHIARATA AMMISSIONE, I DOPPI STANDARD.

c) “Belarus is Russia’s only real ally. Successfully promoting regime change and altering the country’s orientation westward would be a real blow to Moscow.” Qui abbiamo un’altra ammissione. L’USO STRUMENTALE DI UN PAESE, la Bielorussia in questo caso, CONTRO UN’ALTRO PAESE, la Russia. Senza nessun riguardo per quella popolazione, quell’economia, quella struttura sociale, e le conseguenze su tali profili che da tale azione di destabilizzazione ne potrebbero derivare. L’economia ucraina era già messa male, specialmente dopo il 2014. Ora non esiste più come Stato indipendente, è commissariata ovunque e vive di finanziamenti. LA STRATEGIA DI ARMAMENTO NATO, CHE COLLIMAVA E FOMENTAVA, IN BARBA A MINSK E MINSK-2 LE ASPIRAZIONI DI “SOLUZIONE AZERA” DEL CONFLITTO NEL DONBASS DI KIEV, HA PORTATO UN PAESE AL SUICIDIO. Trovare tutti i riferimenti in questo senso. Uno a caso: “Expanding U.S. assistance to Ukraine, INCLUDING LETHAL MILITARY ASSISTANCE, would likely increase the costs to Russia, in both blood and treasure, of holding the Donbass region. More Russian aid to the separatists and an additional Russian troop presence would likely be required, leading to larger expenditures, equipment losses, and Russian casualties.” (p.99)

d) “Investments in more-revolutionary next-generation technologies could have even greater effects, given the Russian concerns about new physical principles, or nontraditional weapons—including directed energy, electromagnetic, geophysical, genetic, and radiological weapons—but could also risk threatening Russia by undermining regime and leadership security.” (p. xix) Vedansi I biolaboratori in Ucraina. Recuperare tutti I passaggi dove si parla di sviluppo di armi non convenzionali.

e) “Alternatively, and more likely, Russia might escalate, possibly seizing more of Ukraine”. 2019-2022. Lo sapevano già che, muovendosi in un certo modo, avrebbero INDOTTO una reazione di un certo tipo. O la capitolazione. WIN-WIN. N'est-ce pas? Recuperare tutti i passaggi dove si prevedono EFFETTI e dove li si INDUCONO.

f) “More than 100 protesters were killed over the next several months, and the Yanukovych regime collapsed in February 2014.” Esempio perfetto di RICOSTRUZIONE FALSA DEGLI EVENTI STORICI, in un DOCUMENTO UFFICIALE. I morti furono provocati da CECCHINI SUI TETTI LETTONI E GEORGIANI (Paesi in orbita NATO… o mi sbaglio?) che quanto presto comparvero tanto presto scomparvero, come da loro costume, senza fare troppo rumore. Janukovich fu REGOLARMENTE ELETTO e spodestato da un COLPO DI STATO. La parola “regime” va messa dopo altri nomi. Recuperare NON TUTTE, perché si scriverebbe un altro libro, ma qualche pagina di queste “incongruenze”, chiamiamole così.

g) “Ultimately, although costly, Europe could adjust to a complete cutoff of Russian gas in the medium to long terms.” (p. 61) E COSA DI MEGLIO DI UNA GUERRA PER PORTARE A TERMINE QUESTO PROGETTO? PER RIDURRE I GASDOTTI A ROTTAMI “IN FONDO AL MAR”? Recuperare tutti i passaggi da questo capitolo, veramente illuminante. PS anche l’EUROPA INTERA come STRUMENTO DI GUERRA ALLA RUSSIA.

h) La risposta c’è perché la Russia AGGREDISCE, INVADE, OCCUPA, SI IMPOSSESSA. (ricerca testuale “aggression, invasion, seizure, occupation, ecc.”). Quindi il tentativo NATO di destabilizzare un altro Paese è pienamente legittimato. Fa niente che i motivi sono altri. La storia va ricostruita così, altrimenti non tiene. Recuperare tutti i passaggi ed evidenziarne le contraddizioni.

Eccetera, eccetera. Son sicuro che menti più brillanti e analitiche della mia trovanno senza fatica molti altri elementi di analisi. Soprattutto leggendo e studiando il documento attentamente, ovvero il contrario di quel che ho fatto io ora. Il documento che emergerebbe sarebbe veramente importante. Il documento di partenza RAND secondo me è più che noto: sono io l’ignorante che non lo conosceva. Ma anche se nel 2019 è stato letto, commentato, analizzato, SECONDO ME OCCORRE RILEGGERLO OGGI. NE VALE LA PENA. Nel 2019 non c’era neanche il Covid, figurarsi il conflitto in Ucraina, o il colpo di stato tentato in Kazakhstan.

Spiace lasciare tutto così, ma almeno è un appunto, una traccia.

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Paolo Selmi
Thursday, 15 September 2022 23:38
15/09 ore 22:00 aggiornamento


DAL FRONTE

Confermata situazione immutata, alla luce di quanto sinora pervenuto ad agenzie e canali telegram. Prosegue la tattica ucraina di attacco da più direzioni,
https://t.me/boris_rozhin/63984

ma ormai le forze alleate, come si suol dire, han trovato la misura per fermarli. Inoltre, il rallentamento dell’azione offensiva è determinato anche dal deupaperamento continuo delle risorse a disposizione, umane e materiali, in attacchi che, il più delle volte, si concludono con ritirata e perdite da un lato, come gli attacchi suicidi a EST di Andreevka:
https://t.me/rybar/38817

A proposito di SUCHOJ STAVOK, mezz’ora fa i russi hanno cominciato a bersagliare l’intera testa di ponte rimasta tagliata fuori completamente dall’esondazione dell’INGULEC. Uomini e mezzi senza via di scampo se non la resa.
https://t.me/rybar/38841

E che dire, sempre in tema di attacchi suicidi, di quello notturno di ieri notte dove cinque mezzi da sbarco sono attraccati, non lontano da Cherson, e intercettati subito senza scampo: centoventi parà ucraini morti solo in questa azione senza speranza.
https://antifashist.com/item/na-kinburnskoj-kose-unichtozhili-okolo-120-ukrainskih-boevikov.html

Infine, alla stabilizzazione, possiamo ormai cominciare a chiamarla con questo nome, contribuisce una costante pressione dell’artiglieria e dell’aviazione russa su caserme e depositi nelle retrovie. Prima di arrivare allo scontro diretto, sono gli elementi stessi da “portare al fronte” che vengono progressivamente distrutti.

Sopra SLAVJANSK, per esempio, la cartina è ormai la stessa da giorni.
https://i.ibb.co/HGdRZtV/15-09-ru.jpg
e con legenda in italiano:
https://i.ibb.co/SmXPwY9/15-09-it.jpg

KRASNYJ LIMAN tiene. La ritorsione nazifascista non si è fatta attendere, con case popolari e gente per strada prese di mira da attacchi vigliacchi da lontano.
https://t.me/boris_rozhin/63991

Dove non riescono ad arrivare sul campo, arrivano coi mortai NATO da 155 mm e con gli HIMARS, a distruggere quelle case e a uccidere quei civili che non riescono a “liberare”. Tre morti e dieci feriti nella sola DNR oggi:
https://t.me/voenkorKotenok/40420

Un’azione vigliacca e criminale iniziata stamane di primo mattino, con 4 HIMARS su LISICHANSK (LNR https://t.me/RtrDonetsk/9329) e una pioggia di proiettili M777 calibro 155 su DONECK (https://t.me/RtrDonetsk/9330).

"Perturbazione" poi spostatasi sul cielo di SVETLODARSK, dove i proiettili scagliatisi contro civili hanno mietuto un morto e diversi feriti: https://t.me/voenkorKotenok/40394
Annichilire ciò che non DEVE esistere, perché costituisce la loro stessa contraddizione in termini. Una contraddizione antagonista contro cui, da otto anni, il regime di KIEV cerca, invano, una “soluzione finale”.

Ecco quindi che, col rallentare dell’azione offensiva ucraina, con lo smettere di guadagnare terreno ovunque, con l’azione nel DONBASS che procede, se vogliamo anche a ritmo più accelerato del mese scorso e con la cinica, inesorabile, contabilità dei costi e dei benefici di questa “ofensiva pirrica”, come la chiamano gli spagnoli, a KIEV cominciano già ad affilare i coltelli in vista di una sempre più probabile resa dei conti interna.
OSCE SOTTO PROCESSO A LUGANSK E PERDITA DI CREDIBILITA’ DEGLI ISTITUTI INTERNAZIONALI

In buona sostanza, il collaboratore dell’OSCE finito sotto processo passava segreti militari alle ff.aa. ucraine,
https://antifashist.com/item/v-lnr-sudyat-sotrudnika-obse-kotoryj-rabotal-na-kievskij-rezhim.html
https://t.me/epoddubny/12301

Lo stesso è stato riscontrato negli uffici dell’OSCE a Mariupol’, abbandonati in fretta e furia da funzionari che vi hanno lasciato armamenti, anche italiani, per il battaglione AZOV, documenti comprovanti i crimini nazisti e denunce contro gli stessi insabbiate nei faldoni, eccetera. Un’organizzazione che in otto anni ha fatto il doppio gioco, senza neppure provare a fermare gli attacchi fascisti contro la popolazione civile, in un’istituzione europea che si è screditata nel suo intero complesso agli occhi del popolo del Donbass, anzitutto e prima che nelle decisioni ufficiali dei governi delle Repubbliche ribelli.
Come l’AIEA, del resto, incapace di formulare un’analisi obbiettiva di chi mina la sicurezza della centrale e ripetendo i cliché dei suoi padroni effettivi, ovvero che siano i russi a “spararsi da soli”.

Attenzione però alle ripercussioni di questo ulteriore decadimento di istituzioni internazionali TECNICO-SCIENTIFICHE sino a oggi ritenuti o, meglio, accettati come “super partes”. Fino a oggi, un conto erano le OLTRE SETTANTA RISOLUZIONI ONU (1951-2004) violate dallo Stato di ISRAELE, un altro conto il parere dell’AIEA sul nucleare iraniano. Sulla prima, già dal 1951 le risoluzioni ONU incontravano un mondo spaccato in due. Sulla seconda, invece, ritenuta a torto “imparziale”, tutti Iran compreso hanno dovuto intavolare un lungo tavolo di mediazione. Da oggi, la scandalosa relazione di Grossi a nome di un istituto ritenuto fino a oggi autorevole, prima ancora che super partes, e la prevedibile reazione russa, porteranno alla altrettanto prevedibile conclusione di quello che fino a oggi era uno spazio comune, condiviso, unitario di autorevolezza scientifico-tecnologica a livello mondiale.
https://t.me/rybar/38842

L’accelerazione in corso in questi mesi è impressionante. Questo conflitto, più che portare a un mondo multipolare, sta portando a una nuova TETTONICA DELLE PLACCHE, dove ognuno se ne andrà per conto suo: tanti “mondi” a loro stanti, a immagine e somiglianza dei padroni dislocati in ciascuno di essi (o della sommatoria degli stessi), padroni prevalentemente in conflitto fra loro per accaparrarsi risorse sempre più scarse e quote di plusvalore sempre più a cattivo mercato. Spero, vivamente, di sbagliarmi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 15 September 2022 12:54
15/09 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata.

Respinto ieri notte lo sbarco di CINQUE MEZZI carichi di marò a opera delle ff.aa. russe:
https://t.me/militarymaps/28598

Si ribadisce che KRASNYJ LIMAN tiene, nonostante gli attacchi nemici non accennino a fermarsi
https://t.me/nm_dnr/9013

Anche BELOGOROVKA, a ovest di LISICHANSK, non molla nonostante gli attacchi degli ultimi giorni e gli annunci di presa avvenuta susseguitesi sui canali della propaganda di KIEV.
https://t.me/Letnab22/1512

Si conferma anche la liberazione di MAJORSK, laddove la freccia rossa punta, anch’essa, ad ARTEMOVSK da SUD.
https://t.me/TRO_DPR/7548
altra cartina qui
https://t.me/militarymaps/28604

L’INGULEC, dopo l’ondata di piena seguita all’attacco alla diga, si sta abbassando, ma non ancora abbastanza per pensare di muovere truppe attraverso, quindi ancora tregua lungo almeno un centinaio di km di linea di fronte.

La diminuzione dei movimenti offensivi e diversivi da parte ucraina si riflette, a parità di attacchi di artiglieria pesante e aviazione sull’altro versante, in ENORMI PERDITE da parte dell’esercito ucraino. Il totale appena segnalato nel bollettino del Ministero della difesa russo parla di oltre seicento morti accertati e sessanta fra blindati, carri armati e altri veicoli militari.
https://t.me/rybar/38804
In altre parole, l’accelerazione impressa al conflitto dall’offensiva di inizio settembre, in questo momento, si sta ritorcendo contro a chi oggi è costretto a rallentare, poiché si ritrova scoperto in luoghi diversi dalle posizioni fortificate che lo avevano sinora protetto ed esposto così maggiormente agli attacchi nemici: attacchi che trovano inoltre una maggiore concentrazione di truppe e peggiorano così il danno per le truppe colpite.

SELEZIONE DI CLASSE PER ARRUOLAMENTO COATTO

Portato a casa l’assegno dalla NATO e ceduto alla stessa l’onere di continuare la guerra, lasciando all’esercito ucraino un ruolo di “carne da cannone” per cui le centinaia di migliaia di uomini rimasti son più che sufficienti, il regime di KIEV non ha più bisogno di sventagliare ai quattro venti l’obbiettivo (utopico, come abbiamo esaminato tante volte) del MILIONE DI BAIONETTE.

Ecco quindi liberate nuove energie per battere cassa. L’ultima trovata, in ordine di tempo, è questo DISEGNO DI LEGGE presentato alla camera dei fasci, pardon alla Rada di KIEV:
https://itd.rada.gov.ua/billInfo/Bills/Card/40462?fbclid=IwAR3uIDrF633UFsTzDC9JDzWFEnN86BTDWOBCj9JRYfYVnvpCuw-Zy7ifu14
In sostanza, si AUTORIZZEREBBE L’ESPATRIO contro pagamento di TREDICIMILA GRIVNE (350 dollari).

Le casse si rimpinguano e si “risolve” il problema della disoccupazione, che raggiunge ormai il 35%
https://t.me/rybar/38798
L’introito, specifica il disegno di legge, non andrà a ospedali, non andrà a scuole, bensì alle ff.aa. ucraine.

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Paolo Selmi
Thursday, 15 September 2022 09:54
15/09 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Brevissimamente, gli allarmi di ieri notte sono rientrati tutti e la linea di fronte, tutt’altro che “stabile”, è rimasta invariata. Anzi, l'unico aggiornamento degno di nota è la liberazione di MAJORSK, un villaggio a NORD DI GORLOVKA che fa parte di quella linea difensiva e fortificata da otto anni a oggi inespugnabile.
https://t.me/epoddubny/12297
Vedremo oggi gli sviluppi.

LAURA PAUSINI, MUTAZIONI E “DENAZIFIKACIJA”

Le pause pranzo son fatte per staccare e, nei limiti del possibile, ricaricarsi un attimo. In genere si riesce quasi sempre, basta non guardare i cinegiornali luce. Altrimenti, capita come ieri un servizio a dir poco delirante, dove la cantante summenzionata è stata protagonista di una scena che mi ha dato da riflettere molto.

Per farla breve: programma di intrattenimento spagnolo, due marcantoni a destra che partono con i cavalli di battaglia dell’italia-pizza-spaghetti-mandolino, fra gli sguardi e gli ammiccamenti divertiti della cantante fino a che attaccano “Bella ciao”.

Attenzione: “Bella ciao” per loro significa “La casa de papel” e basta, uno sceneggiato fortunato e che ha fatto la fortuna della multinazionale che lo propone a mezzo mondo. Solo che, MALGRADO GLI ITALIANI DI OGGI, grazie a questa citazione estera il canto partigiano è salito di classifica e ormai se la gioca, a livello mondiale, con “Santa Lucia” e Toto Cotugno.

MALGRADO GLI ITALIANI… La faccia della Pausini cambia di colpo, manco avesse pestato una torta di mucca, lo sguardo terrorizzato si associa a frettolosi “no no no”, perché lei non canta “canciones de izquierda y de derecha”…

Al che la pausa pranzo, già messa a dura prova da code cimiteriali dall'estero e numeri da circo nostrani, è andata completamente a farsi benedire… Ieri sera, nel riportare l’ennesima giornata d’inferno per i civili del Donbass, mi è venuto in mente il remake di Dima Bilan. Assimilabile, come personaggio dello spettacolo, alla Pausini, come musica, come stile di vita sanremese, eccetera. Eppure Bilan prende una canzone del periodo sovietico, e la ripropone. Così, naturalmente, senza “vergogna” (provo a entrare nella testa della Pausini, beccando anche Marco che in realtà non se ne è mai andato - ma non diciamolo a nessuno - e il sentimento che colgo in quel momento di alta televisione spagnola è “vergogna”, si, “vergogna”, "paura", "ansia").

Mi vengono in mente vecchie lezioni universitarie sul MITO FONDATIVO. La Resistenza come parte del NOSTRO MITO FONDATIVO. Fosse vero, “Bella ciao” non sarebbe considerata una cancion de izquierda, di sinistra, ma una canzone di tutti, perché l’Italia repubblicana nasce antifascista.

Anzi, DOVREMMO VERGOGNARCI che nel mondo la conoscono perché citata in uno sceneggiato spagnolo. E’ solo la Pausini a pensarla così? Facciamo un sondaggio fra il nostro popolo. Ascoltiamolo, il nostro popolo. E forse giungeremmo alla stessa conclusione di Andropov: «Мы не знаем общества, в котором живём» (Non conosciamo la società in cui viviamo).

Il primo passo verso la fascistizzazione della nostra società, insieme all’equiparazione fra nazifascismo e comunismo, insieme a uno stato di emergenza durato anni, è stato quello più profondo, che lavorava sulle nostre coscienze, negli strati profondi, antropologici, del nostro comune sentire. E che ha stravolto l’idea stessa di MITO FONDATIVO, sostituendolo con il Nulla.

Anche per questo, quando parliamo di DENAZIFIKACIJA, defastiscizzazione, la reazione della maggior parte dei nostri cittadini è quella della mucca che vede passare il treno. Oppure, “è roba che non s’usa…”

Nella Federazione Russa, oggi, 2022, non è così. L’URSS è PARTE INTEGRANTE del mito fondativo. Non è IL mito fondativo. Altrimenti ci sarebbe il socialismo. Un po’ come la Repubblica Popolare Cinese 2.0 con la Repubblica Popolare Cinese 1.0 (marxismo-leninismo-maozedongpensiero 马克思主义,列宁主义,毛泽东思想). Il ritratto di Mao capeggia in piazza Tian’anmen così come il suo corpo fisico nel Mausoleo adiacente, allo stesso modo in cui nessuno si sogna di rimuovere il corpo fisico di Vladimir Il’ic Lenin dalla Piazza Rossa. CORPO FISICO e CORPO DELLO STATO… (ma anche per l’Imperatore del Giappone è lo stesso e, a quanto mi par di capire vedendo le scene di oggi, lo stesso vale anche per i figli di Albione… ) niente di nuovo sotto il sole. Metafora potente ovunque.

Ecco allora che se questo è vero, ed è vero, allora al posto della RIMOZIONE c’è l’ORGOGLIO per quanto, nonostante tutto e tutti, è stato COSTRUITO INSIEME, il senso di APPARTENENZA a una COMUNITA’, di PARTECIPAZIONE alla vita di questa comunità, con regole “strane” o “estranee” ai ragazzi d’oggi, che neanche le sanno. Ma col senso di ESSERE PARTE DI UNA STORIA CHE CONTINUA, SENZA RIMOZIONI.

Ecco che allora “DENAZIFIKACIJA” non è solo uno slogan. E’ esattamente lottare contro chi invece questo passato, IN TOTO, lo butterebbe volentieri nel cesso. Allo stesso modo in cui, tre quarti di secolo fa, fece venti milioni di morti sovietici per ottenere lo stesso risultato. Versione paziale, diluita, storicizzata, contestualizzata, di ANTIFASCISMO, come lo intendiamo noi, anime belle e pure?

Potrei anche essere d'accordo. Infatti, questo discorso non è scevro di contraddizioni, visibili a chiunque, anche a chi non ha l’occhio marxista-leninista. Nel continuo gioco di specchi fra SIGNIFICANTI e SIGNIFICATI, sicuramente non stiamo parlando ESATTAMENTE della STESSA cosa.

Poi però guardo la televisione, in una pausa pranzo, dove mi ricordano che per la maggior parte degli italiani il canto della Resistenza per eccellenza è una canzone di sinistra o, peggio ancora, della “Casa di carta” (bella e orecchiabile, peraltro… che bravi gli spagnoli a comporre e cantare in italiano… ci voglion bene!).

Rivolgo ancora, masochisticamente, lo sguardo a me stesso e a mia moglie e precisamente dodici mesi fa, settembre 2021, trattati da scomunicati perché non ancora “vaccinati” (come ci permettevamo?), bombardati continuamente da campagne mediatiche assolutistiche, e guardo all'oggi dove nessuno, fra quelli che tra dieci giorni andremo a votare, per evitare di perdere anche mezzo voto, entra un secondo su un argomento che dodici mesi fa faceva la differenza fra diritto di cittadinanza ed esclusione da tale diritto (con corollari di pogrom, caccia alle streghe e agli untori, bambini compresi).

Guardo a come i cinegiornali luce si sono comportati sinora nascondendo completamente nefandezze in Ucraina che riconducono direttamente al banderismo e al nazifascismo.

E torno, per l'ultima volta poi basta perché c'è un limite anche al masochismo, nella testa della Pausini, recuperando quel sentimento di vergogna, ma solo per applicarlo a noi, al nostro popolo, alla nostra “povera patria”. E, sinceramente, pensando alla trave nel nostro occhio, smetto di esprimere giudizi sulle DENAZIFIKACIJA altrui.

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Paolo Selmi
Wednesday, 14 September 2022 23:18
14/09 ore 22:30 aggiornamento

DELITTO SENZA CASTIGO: STRAGE A CHERSON

Due adulti e due bambini. Uccisi per strada da proiettili di grosso calibro lanciati dai mortai delle ff.aa. ucraine al puro scopo di portare terrore e morte.
https://t.me/readovkanews/41746

IZJUM: 25/08/22 – SIAMO VIVI (МЫ ЖИВЫ)

Questo muro, su cui è scritta con la vernice una data e la frase sopra riportata, vale più di tutte le controprove circa le menzogne del regime di KIEV. E’ sei mesi che la città è sotto il tiro della loro artiglieria pesante. Ci hanno scaricato addosso di tutto, seminando morte e distruzione. Ma ora a distruggere la città e ad ammazzare civili “son stati i russi”… vergogna.
https://t.me/ukraina_ru/99922

“BOL’SHOE SPASIBO ZA ETO!” SVETLODARSK IN MACERIE AL MACELLAIO ZELENSKIJ

Sei proiettili di grosso calibro NATO sono finiti, stamattina, nel centro di distribuzione beni umanitari a Svetlodarsk. Fortunatamente, solo una donna ferita da quella parte, anche perché in passato al centro ci sono stati morti. Le donne presenti, tutte donne, giovani e anziane, si sono messe a raccogliere e, scopa in mano, a rimuovere le macerie.
https://t.me/swodki/162415
Vale la pena sentirle, anche se non si capisce il russo. Il loro tono dice tutto. Quello “spasibo” mostra tutto il disprezzo per questi criminali e la dignità, la nobiltà d’animo di questi cittadini.

DAL FRONTE

Sarebbe meglio dire, dal fronte che si differenzia da quello di cui abbiamo parlato sinora solo perché qui sono soldati contro soldati, e non contro civili inermi.

CENTRALE ATOMICA: AAA REPLICA ATTACCO PARA’ UCRAINI CERCASI

Questa cartina di RYBAR mostra il dispiegamento di truppe scelte sull’altra riva. Sicuramente dopo le gravi perdite dei giorni scorsi, ora vanno coi piedi di piombo, fanno ricognizioni coi droni, eccetera. Ma il compito posto a questi parà è prendere la centrale. E loro sono lì per questo.
https://t.me/rybar/38755

ATTACCHI SU PIU’ FRONTI E ASSALTI IN MASSA NON APPENA POSSIBILE

Ovvero, non appena gli “istruttori” NATO e i battaglioni scelti distruggono l’anello più debole della difesa. Quanto accaduto a BALAKLEJA, dove dopo il primo sfondamento a premere erano circa 30.000 soldati ucraini.
https://t.me/RVvoenkor/26021
E fa niente se ne sono morti cinquemila solo per questa tattica dissennata. Non sono soldati americani, e neppure “europei” (scusate, ma mi sono rotto di sentire dire i cinegiornali luce, riguardo alla bravissima Cristoforetti, che è la prima “europea” a fare qualcosa su quella stazione… vuol dire che tutto quello che non è UE, non è Europa… che tristezza): in altre parole, carne da cannone.

Questo sta accadendo in queste ore fra KUPLJANSK e LISICHANSK lungo tutta la linea di fronte per sfondare da qualche parte. “Судя по всему именно сейчас Киев ввёл практически все резервы.” (a giudizio di tutti proprio ora Kiev ha buttato nella mischia tutte le sue riserve), nota il buon Poddubnyj.
https://t.me/vysokygovorit/9406

Lo stesso sta accadendo, proprio nell’ultima mezz’ora, nel fronte sud. Un’offensiva che arriva DAL MARE. 5 MEZZI DA SBARCO SAREBBERO GIA’ AMMARATI E CONTRO AI MARO’ SAREBBERO IN AZIONE GIA’ ELICOTTERI E FANTERIA ALLEATE.
https://t.me/rsotmdivision/992 et
https://t.me/rsotmdivision/987
Vedremo domani l’esito di questa battaglia.

Pertanto, se Rozhin può continuare, nel suo punto della situazione, a confermare nessun avanzamento da parte ucraina ma solo gravi perdite
https://t.me/swodki/162515
è perché le truppe resistono stoicamente. Come a Kisilevka, fronte sud, dove è da giorni che tengono l’attacco ucraino:
https://t.me/ukraina_ru/99928

UNA LINEA DI FRONTE MESSA IN SICUREZZA

Un’altra parte dove continuavano, fino a oggi, a passare mezzi per sfondare verso sud, nonostante le centinaia di morti ogni giorno causate da questa azione suicida, è sicuramente la zona fra ANDREEVKA e SUCHOJ STAVOK. Solo oggi, nell’ultima azione suicida, 120 soldati morti e diversi mezzi distrutti
https://t.me/boris_rozhin/63900
Pur tuttavia, blindati continuavano ad arrivare da nord, come se il meccanismo di comando qui si fosse incantato come un disco rotto.
https://t.me/rybar/38763

Tutta quest’area, da oggi e per un po’ di giorni, sarà impraticabile. Ingrandiamo però un po’ la cartina:
https://i.ibb.co/7vDRjSQ/14-09-RU.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/cX0mNpV/14-09-IT.jpg
la linea ondulata azzurra che dal centro della cartina sale verso nordest e poi vira in verticale a nord è il fiume INGULEC. Questo fiume era linea di confine. E tale è tranne che per quel pezzo di terra dove continuano a morire soldati ucraini.

Oggi i russi hanno fatto saltare la diga KARACHUNOVKSAJA con lanci missilistici. Questa una breve animazione di quanto sta accadendo:
https://t.me/zastavnyii/1515

Questo il danno alla diga
https://t.me/WarDonbass/79170
et
https://t.me/boris_rozhin/63936

Il livello del fiume si è alzato di DUE METRI E MEZZO
https://t.me/readovkanews/41744
I ponti mobili messi dal genio militare ucraino sono stati trascinati via uno dietro l’altro.
https://t.me/rybar/38778
Anzi, ora per chi è rimasto di là, oltre a essere tagliate le comunicazioni e l’approvvigionamento, il rischio di finire annientati da una controffensiva è concreto. E il consiglio è sempre quello di alzare le braccia.

Per qualche giorno, le forze alleate potranno concentrarsi sulla difesa di altri fronti. E, visto l’andamento degli avvenimenti, sarà già difficile così.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 14 September 2022 19:43
14/09 ore 19:30 aggiornamento

DELITTO SENZA CASTIGO: CRONACA DI UNA ORDINARIA GIORNATA D’INFERNO PER I CIVILI DEL DONBASS


Cominciamo con l’ultima notizia in ordine di tempo: nel pomeriggio, un attacco di artiglieria pesante da parte delle ff.aa. ucraine ha distrutto una SCUOLA DELL’INFANZIA.
https://antifashist.com/item/ukrainskie-terroristy-udarili-po-detskomu-sadu-v-dokuchaevske-raneny-deti.html
Non meno di sette feriti fra cui quattro bambini di età fra i due e i cinque anni.
https://t.me/voenkorKotenok/40361

La giornata, invece, era iniziata con attacchi missilistici (HIMARS) e di artiglieria pesante (155 mm) a GORLOVKA (4 morti solo qui), sempre DOKUCHAEVSK, SVETLODARSK e DEBAL’CEVO (tutti nella DNR,), oltre che PEREVAL’SK (LNR, un ragazzo di 15 anni morto e 7 feriti)
https://t.me/epoddubny/12287

Era quindi proseguita con una casa completamente distrutta a DONECK da 10 proiettili calibro 155 mm.
https://t.me/voenkorKotenok/40344

Fermiamoci però un po’ prima, a PEREVAL’SK. Questo è il filmato. L’edificio distrutto è UN COLLEGIO, che OSPITA BAMBINI ORFANI E FAMIGLIE DI PROFUGHI!
https://t.me/rybar/38745
SEI RAZZI HIMARS, NATO di concezione, NATO di fabbricazione, NATO di utilizzo. Sono razzi molto precisi, a differenza dei missili da 155 mm vanno dove gli si dice di andare e basta. Il voenkor Poddubnyj spiega come funziona la comunicazione delle coordinate di lancio degli HIMARS:

“Ora vi spiego come si apre il fuoco ad alta precisione. Le coordinate satellitari dell’obbiettivo le forniscono i servizi segreti, e quindi vengono nuovamente verificate. Gli specialisti occidentali della visione via satellite in forza ai servizi segreti, fanno un ulteriore controprova e confermano quindi al comando unito della NATO e al regime di KIEV. Ecco come avviene il processo decisionale di lanciare il missile”
Давайте я вам расскажу, каким образом происходит огневое поражение высокоточкой. Координаты цели передаёт разведка, потом они уходят на проверку. Западные специалисты космической разведки информацию агентуры перепроверяют и передают в объединённый штаб НАТО и киевского режима. Там принимают решение о нанесении удара.

“Il che significa che a Kiev, al comando delle ff.aa., sanno perfettamente che andranno a colpire un edificio dove non ci sono soldati, ma solo civili. Vi ricordo che la casa distrutta è un collegio. I ragazzi, peraltro, al momento dell’attacco missilistico, stavano dormendo (attualmente sappiamo di un ragazzo morto e sei di loro feriti)”
То есть в Киеве, в командовании ВСУ, прекрасно знали, что бьют по зданию, в котором военных нет, в котором находятся гражданские. Я напомню, что разрушенный дом — это учебное заведение. Подростки, кстати, во время удара спали (на данный момент известно, что один из них погиб, ещё шесть детей получили ранения).
https://t.me/epoddubny/12290

ALTALENE ALATE (Крылатые качели)

“Altalene alate” è una bellissima canzone, tratta da un film sovietico per bambini, “Le avventure di Elektronik” (Приключение Электроника, 1979)
https://www.youtube.com/watch?v=AjiISJqYvxU
Parla di quell’età stupenda che è l’infanzia, e di queste altalene alate che, dopo l’inverno, nei parchi tornano a volare: "davanti solo cielo, solo vento, solo felicità” (tol’ko niebo, tol’ko veter, tol’ko radost’ vperedi).

Dima Bilan l’ha rifatta, dedicandola ai bambini del Donbass morti in questi otto anni. Il primo settembre, primo giorno di scuola, dialogando con lo sguardo con un bimbo uscito di casa con la cartella e mai più tornato.
https://www.youtube.com/watch?v=ga0AnEhAl48

Anche oggi, ancora oggi, fino a quando?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 14 September 2022 12:45
14/09 ore 12:30 aggiornamento

SULLA “STABILIZZAZIONE” DELLA LINEA DI FRONTE

La “stabilizzazione” c’è stata ma, le virgolette sono d’obbligo, è data unicamente dal fatto che non vi siano movimenti di fronte degni di nota, da giorni ormai.
Questo è un bollettino di stamattina presto
https://t.me/sashakots/35627
e questo di metà mattina
https://t.me/boris_rozhin/63842

Ma se questo è il risultato, il processo è l’esatto opposto di quello che i russi definirebbero “POSICIONNYJ”, ovvero “di posizione”. Il processo in corso è dinamico: anche quando è semplice attesa, truppe si ammassano lungo una direttrice, mentre su altre già operano attacchi, anche violenti: il risultato non c’è perché gli attacchi, siano essi veri o manovre diversive o “sondaggi”, sono alfine respinti. L’esatto contrario di uno scambio di tiri di artiglieria. In altre parole, la situazione è tutt’altro che stabile, sempre pronta a traballare da una parte o dall’altra a seconda di che piega prendono gli eventi.

Occorre considerare che la “stabilizzazione” è frutto anche di un’intensa opera da parte dell’artiglieria pesante e dell’aviazione russa sulle retrovie: il bollettino di oggi è l’esemplificazione di cosa significhi “rompere la catena di approvvigionamento e rifornimento”. Caserme e depositi di armi e munizioni, anzi tutto. Le prime linee restano senza rinforzi ed esposte al fuoco nemico. Quantomeno, in tali condizioni, non possono avanzare ulteriormente.
https://t.me/rybar/38753

Infine, al momento l’unico aggiornamento degno di nota è nel Donbass ad ARTEMOVSK dove la linea di fronte, ancora oggi, si continua ad avvicinare alla città. Fossi nello stato maggiore ucraino, qualche campanello d’allarme inizierei a suonarlo: se Artemovsk oggi tiene, significa che possono continuare a coltivare azioni di questo tipo e non solo. Se, viceversa, Artemovsk cede, resta solo da stabilire fino a che punto crolla tutto il resto. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 14 September 2022 08:38
14/09 ore 08:00 aggiornamento

Notte tranquilla, a giudicare dal riposo che si sono concessi cronisti e turnisti di notte dei canali telegram e che ancora domina, a un’ora dai miei continui accessi a questa o quell’altra fonte.

Bene, cioè, male, in quanto è la calma prima della tempesta. Sfruttiamo però queste ore o giorni per continuare il nostro punto della situazione.

FINTE, SONDAGGI E "REZERVY"

Il cambio di passo è stato chiesto ieri a gran voce anche sui canali ufficiali, questo per esempio un intervento dalla “porta a porta” russa, il programma di SOLOV’EV,
https://t.me/vrogov/4858
quest’ultimo peraltro incrociato in una sera di zapping mentre interveniva da Bruno Vespa, incalzato da domande vespose e contraddetto ogni due per tre, usato praticamente per dimostrare che coi russi è impossibile parlare.

Non è solo una mia impressione, quindi, quella che ci stiamo trovando di fronte a uno SPARTIACQUE. I lottatori di quello spettacolo degli americani di nome wrestling si sono dati il cambio, ora sul ring c’è la NATO e si è portata dietro un tirapugni. Sempre di più ne han preso atto, sempre di più chiedono il cambio di passo.

La prova del nove è stata che, in condizioni “normali”, una controffensiva del genere sarebbe stata tenuta così come da mesi accade in quello che, dentro ma purtroppo anche fuor di metafora, è stato definito il “tritacarne”. La massa, la quantità, da sola, contro inferiorità numerica ma maggiore qualità (di addestramento, di equipaggiamento, di organizzazione) produce autodistruzione.

Avere il controllo dello spazio aereo e dominare duelli di artiglieria, fino a oggi, erano state garanzie di successo. I tempi potevano essere così rallentati, nelle regioni di CHERSON e ZAPOROZH’E si era tentato persino di tornare alla vita di tutti i giorni. Ai russi, in altre parole, i tempi lunghi andavano non bene, di più! Liberare il Donbass andava in parallelo con denazificazione e demilitarizzazione, cambiando nel frattempo le coscienze di milioni di persone, offrendo loro un’alternativa dove la competizione fra EST e OVEST era tangibile, ogni giorno, sul campo. Nessuno all’EST liberato era preso per i capelli e buttato a crepare sul fronte, per esempio. Colonne di macchine ad agosto facevano la strada opposta perché, tra i due campi, l’EST era meglio.

A Berlino fecero il muro, quelli che allora si trovarono nella situazione in cui si trova ora il regime fascista di KIEV. Oggi il muro non si può fare, a meno di costruire un’altra muraglia cinese. E allora occorre un cambio di passo. E’ entrata la NATO e si è visto. Contro una guarnigione di riservisti della DNR, in un preciso punto individuato dai ricognitori ucraini, non è stata mandata alla sperindio la solita folla di civili in uniforme con un mitra in mano e dietro qualche cannone rimasto più qualche “nuova acquisizione” appena scesa dal portellone del C-130 di turno. No, contro loro sono stati mandati uomini e mezzi che se li sono mangiati in mezza giornata, e hanno proseguito.

Tenendo presente lo sfascio totale dell’esercito ucraino, questa cosa era imprevedibile. A meno che accadesse quanto, in effetti, accaduto. I russi in Siria andarono per combattere, non per “consigliare” Assad e “aiutarlo” con qualche V2 della domenica. E i risultati dal 2015 al 2016, in una situazione pressoché disastrosa, anzi, già compromessa, furono subito tangibili. Viceversa, da parte NATO (USA+TURCHI+ISRAELE) continuarono a foraggiare An Nusra, ISIS, YPG (senza incrociarsi, mi raccomando, turchi An Nusra si ma YPG no, ecc.), ma non presero parte direttamente al conflitto.

Ora in Ucraina è successa esattamente la stessa cosa, solo non dichiarata. Non si usa più, come gli azeri che ieri han provato a forzare con un’azione di vera e propria guerra i confini armeni senza dichiarargli guerra, ma nemmeno SVO, ma nemmeno “attacco preventivo”, niente. “Hanno iniziato loro” (trent’anni fa...), è stata la motivazione.

Si impone quindi il cambio di passo, di fronte all’ingresso diretto della NATO in guerra, seppure ancora non a pieno regime data la NO FLY-ZONE imposta dai russi a tutti gli altri e l’impossibilità di usare il deterrente atomico (a parte continuare a bombardare una centrale per cercare di simularne gli effetti…).

L’attivismo sinora dimostrato da gruppi di attacco così configurati (PIRAMIDE “istruttori” con in mano le chiavi degli M777, degli HIMARS, degli SWITCHBLADE, eccetera / gruppi scelti di unità Blackwater, SAS mascherati da mercenari, eccetera / fanteria gentilmente concessa dalla casa) ha MOLTEPLICI SCOPI
1. sondare il terreno nemico dove tiene di meno
2. affondare, qualora il carotaggio andasse bene e
3. chiamare altre unità veloci a dare manforte e sviluppare l’attacco ancor più in profondità
4. Altrimenti, non sono quei cento morti ucraini a fare la differenza, con ancora centinaia di migliaia a disposizione, si torna indietro ma
5. si sono distratte risorse importanti
6. si può affondare da altre parti lasciate sguarnite
7. e così via, ad libitum (e la NATO ne ha, per andare avanti ad libitum) finché
8. si compromettono direttrici VERAMENTE IMPORTANTI (ovvero non quei 3800 kmq, ma territori che se si perdono cambiano le sorti del conflitto!)

Di cosa stiamo parlando? Di CHERSON E ZAPOROZH’E, ovviamente. Il ponte che collega Crimea al Donbass, l’esperimento finora condotto con ENORME successo di RITORNO di un territorio a uno spazio economico, sociale, e culturale entro cui stava, e da protagonista, non da Sud sfruttato e colonizzato, da secoli. Tutto questo andava e va fermato, prima del REFERENDUM.

A ZAPOROZH’E c’è una concentrazione di uomini e mezzi, al momento, SENZA PRECEDENTI. Che sia questa la nuova direttrice d’attacco? Una volta arrivati al mare d’Azov sarebbero cavoli acidi. Ma molto acidi!

Ecco quindi quello di cui parlano oggi tutti in Russia (altri due link di personaggi dell’establishment):
https://t.me/vrogov/4834
https://t.me/agurulev/1975
che fare?

REZERVY, è la parola che continua a risuonare. Riempire quegli spazi di riserve che ora non ci sono, sia umane, ma anche armamenti. Aumentando QUANTITATIVAMENTE la qualità già esistente, si pareggia. E poi alla NATO non resterebbe che entrare coi caccia, e qui siamo alla guerra, con tutti gli annessi e connessi: il popolo americano non è preparato a questo e non lo vuole. Forse si sveglian prima loro di noi europei. Vedremo come va a finire il dibattito, se mentre discutono ancora gli altri partono, o se invece accade il contrario. Comunque, è calma prima di una tempesta, su questo son tutti d’accordo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 13 September 2022 19:42
13/09 ore 19:20 aggiornamento

DAL FRONTE


In una parola, situazione stabile. O stabilizzata. Sarà la quiete prima della tempesta (nuvoloni si addensano nelle retrovie ucraine, come vedremo nel dettaglio) o sarà che in meno di due settimane le ff.aa. ucraine hanno bruciato loro uomini e mezzi a un ritmo tale da costringerli a darsi una calmata e contarsi, anzi tutto, prima di riprendere. Ai posteri l’ardua sentenza, intanto cominciamo a dare qualche dato aggiornato su quanto accaduto.

QUALCHE CONFRONTO

- 3.800 KMQ quelli guadagnati in questa operazione dal 06/09 all’altro ieri, quando l’ultimo soldato russo è uscito.
(“Начиная с 6 сентября по сегодня освобождено 3 800 квадратных км”, Viceministro della difesa ucraino ANNA MALJAR)
https://antifashist.com/item/kto-komu-kogda-i-v-chem-pobeditel.html

- quasi 130.000 KMQ quelli finiti sotto il controllo russo dall’inizio dell’Operazione speciale militare (d’ora in avanti SVO)
“Las tropas rusas han ocupado casi 130.000 km2 de Ucrania.”
http://elespiadigital.com/index.php/noticias/historico-de-noticias/38798-2022-09-13-09-52-50

“Una cifra par aponer en contexto”, prosegue impietoso il bollettino di “el espia digital”. Più sotto, un’altra analisi, a cura dello storico Slavisha Batko Milacic

Las pérdidas mínimas de Kyiv en la dirección de Kharkov se estiman en 6.000 muertos, ya esto hay que sumar el mismo número de víctimas de la fallida ofensiva de Kherson.
Las pérdidas rusas resultaron ser absolutamente insignificantes.

I redattori della rivista ritengono la stima del professore al ribasso e scrivono, in oggetto: “La ofensiva “pírrica” de la OTAN en Jarkov ya le ha costado más de 10.000 bajas”

Non saranno seimila, non saranno diecimila, ma sicuramente non sono meno di quanto stimato. Le perdite inflitte, inoltre, continuano ad aumentare, considerando gli ottocento di oggi in soli attacchi di artiglieria, più quelli morti in attacchi suicidi di cui sotto, più quelli che accadranno nei prossimi giorni. Questo senza che, da due giorni, dopo il completamento della manovra di arretramento russa, sia stato ancora guadagnato un metro da parte ucraina. Persino Kupljansk resta divisa in dure: settore ovest agli ucraini, settore est ai russi.

Andiamo avanti:
LEGITIMNYJ, canale telegram ucraino, ci informa che nel corso dell’offensiva entrambi gli eserciti hanno subito perdite di mezzi, ma
- quelle RUSSE costituiscono MENO DELLO 0,5% DELLA LORO RISERVA,
- quelle UCRAINE costituiscono NON MENO DEL 40% di quanto la NATO ha messo IN CAMPO DA FINE PRIMAVERA A OGGI
- inoltre, IL 70% DEI TROFEI DI GUERRA RECUPERATI nel corso di questa offensiva sono inservibili, quindi impossibile coprire le perdite accumulate neppure come armamenti.
https://t.me/legitimniy/13431

In questo, un altro canale ucraino si lamenta di come i tedeschi si rifiutino di cacciare i loro Panzer.
https://t.me/rezident_ua/14062
La NATO è la NATO ma non posso rimanere senza, e mi sembra che stiamo già perdendo abbastanza soldi: questo probabilmente frulla nella testa di Sholtz.

Inoltre, quei tremilaottocento kmq, oltre a rappresentare una “OFENSIVA PIRRICA”, sono anche difficili da tenere sotto controllo. Piccole guarnigioni pattugliano i “villaggi liberati”,
https://t.me/wargonzo/8256
mercenari stranieri fanno i padroni in casa d’altri, “punizioni esemplari” e regolamenti di conti sommari ormai non si contano più, in un contesto di generale disorientamento. Riprendiamo però la situazione sul campo.

FRONTE SUD

Ancora un attacco a testa bassa in quella che era definita la “zona promettente”: kamikaze, più che a testa bassa. Respinto e con gravi perdite fra gli attaccanti, come da cartina:
https://t.me/rybar/38710

18:00 Ennesimo attacco a DAVYDOV BROD, sempre per sfondare sopra Cherson
https://t.me/boris_rozhin/63762
Attacco anch’esso respinto dopo un’ora di combattimenti
https://t.me/rusich_army/5132

A est di Archangelskoe, sempre FRONTE SUD ma verso ZAPOROZH’E, un altro tentativo di affondo è stato respinto.
https://t.me/rybar/38713

Continuano, inoltre, i movimenti di truppe sopra Zaporozh’e, tesi non si capisce bene ancora se a sfondare verso SUD o, più semplicemente, a distrarre risorse da altre direttrici per attaccarle a loro volta. Ormai a KIEV comandano gli strateghi NATO, e i piani divengono più “elaborati”…
https://t.me/rybar/38708

SOPRA DONECK

Altro attacco suicida, questa volta per cercare di sfondare.. proprio a EST di PESKI dove si trova l’aeroporto di Doneck. Quello appena liberato e controllato ancora da uno dei più temibili battaglioni delle milizie della DNR, il SOMALI. L’esito è stato disastroso per gli attaccanti.
https://t.me/rybar/38712

ARTEMOVSK

Infine, si stringe il cerchio intorno ad Artemovsk, specialmente dopo la liberazione di NIKOLAEVKA-2, paese a ovest di KODEMA e sulla strada che da sud porta a una città sempre più sotto assedio.
https://t.me/boris_rozhin/63755

Situazione invariata sugli altri fronti. Ma potrebbe essere la quiete prima di una nuova tempesta: ci saranno meno armi, ma la carne da cannone non manca mai, per il momento, nella misura ancora di diverse centinaia di migliaia di unità.
https://t.me/boris_rozhin/63752

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 13 September 2022 15:22
13/09 ore 13:30 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN RESISTE E RESPINGE GLI ATTACCHI

E oltre alle guarnigioni di stanza che hanno difeso eroicamente la città, ora stanno arrivando rinforzi dalle retrovie. Anche qui, seguiremo gli sviluppi.
https://t.me/vysokygovorit/9384

Situazione invariata sugli altri fronti, nella regione di ZAPOROZH’E si notano movimenti di truppe che potrebbero sfociare in un attacco su uno o più fronti, oppure nulla.
https://t.me/sashakots/35587

Sicuramente, la situazione sulle linee di fronti, in questo momento è stata stabilizzata. Sono in aumento gli attacchi a caserme e punti di dislocamento e concentramento truppe nelle retrovie ucraine, con perdite anche rilevanti (ottocento soldati solo tra il bollettino di ieri e di oggi, oltre a un contatore di armamenti distrutti che continua a salire).
https://t.me/rybar/38702

Ma non è questo il punto. Ormai la guerra la conducono altri, e questi “altri” ora mettono in campo uomini, armi e competenze qualitativamente superiori rispetto a quelle di chi resterà a fare carne da cannone con in dotazione un equipaggiamento base obsoleto e “fino a esaurimento scorte”. Torniamo quindi a quanto ci dicevamo ieri, allo

SPARTIACQUE

Aumentano le voci che chiedono un CAMBIO DI PASSO in virtù delle MUTATE CONDIZIONI del conflitto. Cambio di passo non perché quello di prima fosse sbagliato, ma perché è stata innestata dalla NATO una nuova marcia: quello che, per esempio, non ha ancora capito Paul Craig Roberts:
https://thealtworld.com/paul_craig_roberts/is-putins-goody-two-shoes-behavior-with-his-limited-operation-blowing-up-in-his-face
La sua analisi giunge a conclusioni estremamente affrettate e tipiche di una concezione eurocentrica del conflitto che, per esempio, non tiene conto di come si è svolto sino a fine agosto e dei risultati che ha portato nella popolazione ucraina, anche quella più passiva e nelle zone sotto il regime di KIEV: lungi dal fare martiri ed eroi, il comportamento sinora tenuto dall’esercito russo ha messo in evidenza CORRUZIONE, CONTRADDIZIONI INTERNE AL REGIME, IL SUO ASSERVIMENTO NATO, LA SUA IDEOLOGIA NAZIFASCISTA, UNA STRATEGIA DISSENNATA DI COSCRIZIONE FORZATA E DI SUICIDIO COLLETTIVO in una LOTTA ALL’ULTIMO UCRAINO. Queste cose, se non ci fosse stata QUESTA operazione speciale con QUESTE caratteristiche, non le avrebbe colte nessuno. Così non è oggi.

Ancora: è notizia di poco fa un attacco di ARTIGLIERIA PESANTE a LISICHANSK, che ha appena causato OTTO MORTI. Anziani, perlopiù, che andavano alla distribuzione dei viveri.
https://t.me/voenkorKotenok/40326
Questo è quanto, da otto anni a questa parte, fanno i fascisti. Questo è quanto, in sei mesi, i russi hanno voluto evitare a tutti i costi. E, A TUTTI I COSTI, CONTINUERANNO A EVITARE. La liberazione del Donbass non deve passare per l’umiliazione del popolo ucraino, ma per una presa di coscienza dello stesso su chi li sta governando da otto anni a questa parte. E se già ne è cosciente, ma non può fare nulla per cambiare le cose, NON DEVE ARRIVARE IN ALCUN MODO ALLA CONCLUSIONE CHE ANCHE “GLI ALTRI” NON SIANO DA MENO. Questa è la stella polare POLITICO-IDEOLOGICA che ha guidato l’AZIONE MILITARE sinora.

E CHE NON CAMBIERA’ anche se ora, tuttavia, le cose sono cambiate. Al regime di KIEV è subentrata, nella gestione diretta del conflitto, la NATO. Questa repubblica di salò è sempre più uno stato fantoccio. Aumentano quindi le voci che chiedono il cambio di passo, come scritto poc’anzi.

Il segretario del KPRF (kommunisticheskaja partija rossiskoj federacii) è una di queste voci. Oggi, prendendo la parola alla Duma, ha detto:
“A mio avviso, negli ultimi due mesi l’operazione speciale in Ucraina e Donbass si è trasformata in guerra. Una guerra che ci han dichiarato gli americani, l’Unione Europea e il resto della NATO. Hanno trascinato in Ucraina tutto il loro fango, tutte le armi e i mercenari, con l’intento di capovolgere la situazione in favore di nazifascisti e banderisti. Chiunque nel nostro Paese dotato di buon senso non può che essere d’accordo con questo.”
На мой взгляд, за последние два месяца спецоперация на Украине и Донбассе превратилась в войну. Эту войну объявили нам американцы, объединенная Европа и натовцы. Они притащили на Украину всю грязь, все оружие и наемников. Они пытаются переломить ситуацию в пользу фашистов, нацистов и бандеровцев. С таким развитием событий ни один нормальный человек в нашей стране согласиться не может.

“Tuttavia, ogni guerra ha bisogno di una risposta. Anzi tutto, c’è bisogno della massima mobilitazione di forze e risorse. C’è bisogno di coesione sociale e di una chiara, precisa definizione delle priorità principali”
Но любая война требует ответа. Прежде всего, требуется максимальная мобилизация сил и ресурсов. Требуется сплочение общества и четкое определение главных приоритетов.
https://kprf.ru/dep/gosduma/activities/213284.html

Zjuganov, 13 settembre. Non fosse successo quanto accaduto, non lo avremmo mai sentito dire queste parole. Siamo quindi in presenza di uno spartiacque. Se la linea della Storia ricadrà indietro, sul versante già noto di quanto potrebbe accadere senza che da parte russa cambi nulla, o scollinerà in avanti, lo sapremo ben presto.

PER I CINESI LO SCOLLINAMENTO C’E’ GIA’ STATO

Articolo nella lingua di albione a firma di WANG WEN, professore alla Renmin Daxue (人民大学 Università del Popolo) pubblicato sul GLOBAL TIMES e che segnalo
https://www.globaltimes.cn/page/202209/1275052.shtml

Un breve estratto. Si badi, Cina, Russia, Giappone, Corea, India, Indonesia… il linguaggio è lo stesso. Quello del Capitale. Nessuna Rivoluzione in corso. Ma proprio perché le DINAMICHE NEL BREVE, MEDIO, LUNGO TERMINE di questo MOTO-MODO capitalistico di produzione, oggi, SPOSTANO INESORABILMENTE IL CENTRO DI GRAVITA’ A ORIENTE, questo conflitto non sta altro che accelerandole NELLA STESSA, MEDESIMA, DIREZIONE, da parte di un attore determinante di tali dinamiche, ovvero la Federazione Russa:

“I prossimi vent’anni vedranno IL PIU’ GRANDE TRASFERIMENTO DI RICCHEZZA NELLA STORIA, DA ENTRAMBE LE SPONDE DELL’ATLANTICO ALL’ESTREMO ORIENTE, dove migliaia di finanziarie e multinazionali sono in costruzione”
The next two decades will see the largest transfer of wealth in history, from both sides of the Atlantic to the Far East, where thousands of wealth management and trust companies are being set up.

“L’ESTREMO ORIENTE STA DIVENTANDO IL CENTRO NODALE DI INNOVAZIONE DELLA RIVOLUZIONE DIGITALE. PECHINO, SHANGHAI, SHENZHEN, SEOUL, SINGAPORE E TOKYO sono fra le città a più alto contenuto tecnologico: fra sistemi di guida automatica, ambienti urbani IoT (Internet of Things), reti di sensori, pagamenti digitali, tecnologie a risparmio energetico, centrali di immagazzinamento energetico, videosorveglianza e telemedicina, sono i Paesi dell’Estremo Oriente a muoversi più velocemente di Europa, USA e altri Paesi.“
The Far East is becoming the innovation hub of the smart revolution. Beijing, Shanghai, Shenzhen, Seoul, Singapore and Tokyo are among the world's high-tech cities, and technologies such as driverless transport, urban IoT deployment, sensor networks, cashless payments, energy-saving technologies, energy storage batteries, urban surveillance, and telemedicine are innovating and spreading far faster in Far Eastern countries than in Europe, the US, and other countries.

[..]

“La RUSSIA è, per la precisione, il Paese che più sta ACCELERANDO IL SUO ORIENTAMENTO VERSO L’ESTREMO ORIENTE. DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LE SANZIONI OCCIDENTALI NON SOLO NON UCCIDERANNO LA RUSSIA, MA CREERANNO UNA NUOVA RUSSIA, CHE LASCERA’ PER SEMPRE LE SUE ILLUSIONI SULL’OCCIDENTE E, GRADUALMENTE, SI RADICHERA’ IN ESTREMO ORIENTE, TROVANDO UNA NUOVA COLLOCAZIONE E GODENDO DEI DIVIDENDI DATI DA TALE CRESCITA.”
Russia is precisely the most typical country that is accelerating its leaning toward the Far East. From this point of view, Western sanctions will not kill Russia, but will create a new Russia, which is giving up its illusions about the West and gradually embedding deeper into the East, finding a new self by enjoying the dividends of the rise of the East.

Questo da un punto di vista puramente capitalistico. Money. Cash. Bisinisse. E la minaccia armata è forse l’ultima risorsa rimasta a chi non vuole mollare l’osso. Ma, anche qui, il mondo sta cambiando… qualcuno ha un posto sulla prossima navetta per Marte…

“GIANFRANCO MATTEI, LA TUA CATTEDRA E' RIMASTA LA’…”

Un grazie a Jure per avermi fatto venire in mente uno dei miei gruppi preferiti. Questa canzone se la gioca a pari merito con Stalingrado-La fabbrica. E la voglio dedicare a TAT’JANA TOMILINA, la rettrice della Statale di Cherson che, ancora oggi, lotta fra la vita e la morte in RIANIMAZIONE per colpa di un vile attentato fascista, rivendicato e rimbalzato con boria sui canali telegram della propaganda ucraina. Anche a noi appendevano al collo il cartello “bandit”:
https://t.me/jurnko/3824

Questo il testo di un suo intervento recente:
“Sono andata a sbattere contro una realtà, fatta di persone che vogliono una vita migliore, vogliono un bello stipendio, ma nulla sono disposti a dare e nulla sono disposti a fare per qualcosa o qualcuno. Ma neanche tra loro stessi… Cosa ci è accaduto in questi otto anni, alla nostra popolazione? Non mi piace la parola “castrati”, ma imbambolati posso dirlo. E la gente si siede… aspetta… “Aspettiamo ancora un po’. Quando prenderanno Nikolaev, allora vi torneremo”: così pensano. Però ora han paura ad andarci! E che dire di quelli che sono rimasti a Cherson, e stanno rintanati nelle loro case per la paura che quelli che se ne sono andati, un giorno, ritornino e gli scarichino addosso tonnellate di letame. Quelli contro cui noi lottiamo ancora oggi, quelli che ci insultano, che ci chiamano collaborazionisti, che spiegano che siamo disgustosi perché lavoriamo per il nemico. Ma noi lavoriamo per la nostra città. Fa niente, niente di terribile, col tempo andrà tutto bene!”
«Я столкнулась с тем, что человек хочет хорошей жизни, хочет хорошей заработной платы, но, тем не менее, человек не хочет что-то отдать, сделать ради чего-то. Или — со всеми этими... Восемь лет что происходило с населением? Не люблю слово «окастрюленные», но — это оболваненные. И люди сидят, ждут: «Давайте немножко подождем. Вот, Николаев возьмут, тогда мы вернемся», рассуждают они. То есть, сейчас боятся люди идти. Те, кто остались в Херсоне, боятся того, что те, кто уехали, всю эту грязь выливают на них. Мы сталкиваемся сейчас с тем, что людей оскорбляют, называют коллаборантами, объясняют, что мы все такие отвратительные, что мы работаем на врага. А мы работаем на город. Тем не менее, ничего страшного, со временем у нас все будет!»
https://antifashist.com/item/ukrainskie-terroristy-popytalis-vzorvat-rektora-hersonskogo-universiteta.html

Cerca di farcela, Tat’jana! “La tua cattedra è rimasta là”! E ti aspetta!

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 13 September 2022 08:37
13/09 ore 08:00 aggiornamento

“- HEY BOYS, WHERE THE FUCK ARE WE?”

https://t.me/stranaua/63464

" - IZJUUUM", urlano in coro i degni compari di questo mercenario statunitense. Questo video, pubblicato su questo che è uno tra i canali telegram ucraini più letti e quindi girato in mezza Russia, mostra la boria di mercenari a stelle e strisce nella città occupata di Izjum. “VOLETE VEDERE UN PO’ DI MERDA SOVIETICA?” Prosegue il protagonista di questo video illuminante. Quindi mostra il cartello (colorato di giallo e blu) con il nome della città. Si, l’usanza era quella di fare i cartelli d’ingresso tridimensionali, riprendendo temi della città o comunque sbizzarrendosi in creatività. Usanza rimasta anche in Ucraina dipingendo il tutto di gialloblu. Quella “merda sovietica” che gli americani non hanno.

I mercenari in Ucraina ci sono dal 2014. Lo abbiamo già visto ieri. La differenza è che ora sono al soldo della NATO, mentre prima erano i gruppi paramilitari degli oligarchi, al pari di Ajdar o Azov, riconducibili anch’essi nella fase iniziale ai loro finanziamenti.

Considerando COME MINIMO oltre MILLE soldati morti in due giorni
- nelle battaglie suicide impostegli (con fucilazione sul posto qualora ci sia il rifiuto di combattere, come accaduto a questo soldato ucraino gambizzato dai gruppi paramilitari di Ajdar al rifiuto di procedere https://t.me/boris_rozhin/63692 e curato dal “nemico” russo)
- in attacchi a caserme e a centri di raccolta e addestramento (come riportano i bollettini di fine mattinata, già metà di questi morti sono imputabili a questa causa),
La forza d’attacco necessaria a compiere quanto fatto settimana scorsa non poteva più provenire dalle forze armate ucraine. Visti inoltre
- la totale inutilità degli “aiuti” forniti, aiuti che sostanzialmente non sono in grado di impiegare non sapendo neppure leggere le istruzioni,
- i tempi lunghi della formazione di soldati locali ai nuovi standard
- le continue perdite di uomini fra diserzioni e fughe all’estero, e di mezzi nei mille rivoli del mercato nero,
- la situazione che continuava a peggiorare,
la GESTIONE E’ DIVENTATA DIRETTA. Attraverso quel sistema piramidale di cui abbiamo già parlato.

Essendo ora la NATO a combattere direttamente, e non più per procura, CON UOMINI E NON PIU’ SOLTANTO MEZZI PROPRI, con il solo vincolo di non potere, sfacciatamente, violare lo spazio aereo coi suoi mezzi, ma potendo fare tutto il resto, ai russi si impone la scelta di restare così, e lasciare che pezzo pezzo la situazione torni ai blocchi di partenza e sfondi infine in Russia con conseguente fine dello Stato russo, perché è questo a cui si tende, una Weimar ben peggiore a quella cui fu sottoposta la Germania, oppure smettere di “combattere con una mano sola”. Non c’è più l’Ucraina più AIUTINI e SGAMBETTI vari, non ci sono più i COGLIONCELLI stranieri che vengono a giocare alla guerra in Ucraina e poi si filmano su gopro (https://www.youtube.com/watch?v=5_HupFPE3io) ma la NATO.

MAI COME OGGI, l’immagine di qualche settimana fa di un Boris Johnson che, uscito dalla macchina che lo portava davanti a Zelenskij, con la stessa mano prima si pulisce il culo e poi la stringe al suddito, che la accetta supinamente e col sorriso a trentasei denti, è esemplificativa dello stato attuale delle operazioni.
https://t.me/WarDonbass/77165

IL TERRORE CORRE SUI “FEJK”

Tre di fila solo ieri. Il primo, già detto, della viceministro che annuncia la punizione esemplare di insegnanti di russo… peccato che
1. non ce n’era neanche uno rimasto
2. lo stesso codice da lei invocato non parla degli insegnanti
Ma tant’è, il terrore corre sui “feik”.
https://t.me/swodki/161628

Stesso discorso per un altro. Izjum where the fuck we are. Il sindaco parla di 80% di infrastrutture distrutte e migliaia di civili morti durante l’occupazione russa.
https://t.me/sashakots/35578
E qui il terrore non corre solo sui fejk, perché LI STANNO FACENDO ORA i morti da buttare in strada, come ben sappiamo in una città che è stata lasciata e quindi occupata, non liberata casa per casa. Bene, prepariamoci a Bucha due, la vendetta.

Infine il terzo, riguardante voci continuamente da smentire su avanzate farlocche (come questa a Mar’inka https://t.me/rusich_army/5117) o evacuazioni in massa di civili (per esempio, dalla città russa di Belgorod https://t.me/rusich_army/5118). Qui, invece, il terrore corre ancora sui fejk. Massimizzare il terrore, spargerlo tra i lettori di telefonini come e peggio della peste.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 12 September 2022 23:18
12/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La giornata di oggi è trascorsa tanto tranquilla lungo le linee di confine appena create, quanto agitata più a sud, lungo il fiume Severskij Donec DA SLAVJANSK A SEVERSK.

Il collettivo di RYBAR dedica all’area ben due carte, che si sovrappongono in parte fra loro ma che aiutano a capire di cosa stiamo parlando.

OVEST dell’area (sopra SLAVJANSK)
https://i.ibb.co/4MGT0NK/12-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/YyNq5Ln/12-09-it.jpg

Qui è evidente che l’obbiettivo è KRASNYJ LIMAN, insieme a paesi limitrofi come JAMPOL’.
E qui, finora, nonostante gli attraversamenti continui, i ponti mobili piazzati, eccetera, la difesa tiene.

Il primo paese a ovest, proprio sul fiume, SVJATOGORSK, in questo momento è terra di nessuno. Chi ci va, è preso di mira da chi è piazzato sulle alture circostanti.
https://t.me/RVvoenkor/25830

EST dell’AREA (intorno SEVERSK)
https://i.ibb.co/cwW5fP7/12-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/12DJC9L/12-09-it.jpg

Qui possiamo notare come gli “istruttori” NATO, polacchi e britannici essenzialmente, insieme a mercenari di Blackwater e alla manovalanza recuperata nell’ultima campagna di coscrizione nell’ovest del Paese, stiano tentando di forzare a nord per poi puntare a Lisichansk. Vedremo gli sviluppi.

A proposito di BLACKWATER, ho recuperato un lavoro molto interessante datato 16/05/2014 che documentava l’attività di questo gruppo mercenario contro il popolo del Donbass.
https://www.nakanune.ru/articles/19012/

Il committente, in tal caso, era l’oligarca Kolomojskij. E altri ceffi di tale risma. Ogni oligarca manteneva i suoi gruppi paramilitari. Oggi le cose sono diverse. La NATO comanda e dirige la propria guerra contro la Russia, assegnando da un lato ruoli di manovalanza e carne da cannone al governo fantoccio locale e, dall’altro, ruoli chiave ai gruppi mercenari di Blackwater e Academi, in grado di capire ordini più complessi e procedure NATO e metterli in esecuzione.
https://www.kp.ru/daily/27443/4646657/?from=tg

Restiamo un attimo su questo argomento e diamo un ultimo sguardo alla seconda carta: l’offensiva a SUD da parte russa si sta concentrando intorno ad ARTEMOVSK. Nella divisione dei compiti orchestrata dai generali NATO, la difesa di tale avamposto spetta alle forze ucraine.

Al contrario, più a nord, quelle frecce azzurre che partono da SEVERSK all’attacco su varie direzioni, sono il frutto di questa COMBINAZIONE PIRAMIDALE. Lo ripetiamo, si tratta di uno schema che è forse il MUTAMENTO più significativo all’interno di questo conflitto e che cambia, di fatto, IL SENSO DELL’INTERA OPERAZIONE MILITARE SPECIALE: infatti, se al vertice ci sono i padroni NATO, che portano armi e le usano secondo le loro coordinate e priorità, al centro manodopera qualificata fatta da mercenari e unità delle forze speciali sotto copertura, mentre alla base la necessaria carne da cannone fornita dai locali, allora lo scopo non potrà più essere la “demilitarizzazione e denazificazione” soltanto, ma la guerra DIRETTA alla NATO. Questo è il salto che l’Occidente sta portando la Russia a DOVER COMPIERE. Non più “aiuti”, non più informazioni sottobanco, non più armi non dichiarate, ma gestione diretta del conflitto, pianificazione di obbiettivi e della struttura, tempi e modi di impiego delle risorse fornite.

Torniamo alla tattica attuale delle truppe NATO operanti su territorio ucraino. Unità veloci, in grado di attaccare i nemico su più punti, sondano il terreno. Dove è favorevole, parte l’offensiva. Oggi sono stati sventati un attacco a UGLEDAR e uno all’AEROPORTO DI DONECK,
https://t.me/boris_rozhin/63676
Ma anche un attacco nel fronte SUD, a DAVYDOV BROD.
https://t.me/RVvoenkor/25825

“Perdite necessarie” per capire dove valga la pena insistere e dove no. Oppure, più semplicemente, per distrarre da altri fronti riserve russe minacciando attacchi che si riveleranno poi fasulli. Vedremo gli sviluppi.

TERRORE

Due notizie collegate fra loro. La prima: la vice premier ucraina VERESCHUK, se trova in giro un insegnante di lingua russa o, peggio, con passaporto russo, gli darà dagli otto ai dodici anni di galera.
https://t.me/swodki/161544
Terrore esibito, come i sequestri di persona e le uccisioni nei territori “liberati”, conseguenza di contestuali delazioni e regolamenti di conti. Terrore amplificato dai social, terrore celebrato dai capi politici. Terrore… nel caso degli insegnanti di lingua russa, contro nessuno: sono evacuati tutti prima che l’ultimo soldato russo chiudesse la porta.
https://t.me/readovkanews/41631
Allora perché? Perché diffondere minacce gratuite? Informazioni false che si stanno stanando insegnanti casa per casa (e false solo perché non li si trovano…)? Perché il terrore, anzitutto, è psicologico. Come ben sanno in America Latina.

Di fronte a un terrore fondato su notizie false, quello che segue però è un terrore vero. Un terrorismo di stato. L’ennesimo. A farne le spese, oggi, la rettrice dell’Università Statale di CHERSON, Tat’jana TOMILINA. L’attentato è costato la vita a un uomo, mentre lei a momento è in rianimazione.
https://t.me/rybar/38678

Il filo rosso che lega questi due avvenimenti è l’attacco dei fascisti di Kiev ai docenti. Gente che paga con la vita la dedizione a una causa, alla missione di cui si sentono e di cui sono stati investiti. Gente scomoda e che deve morire. Dal 2014, con il silenzio-assenso dell’Occidente.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 12 September 2022 16:23
12/09 ore 16:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN RESISTE

"Liman la rossa" (krasnyj = rosso) a ora ha respinto uno dopo l'altro gli attacchi nemici e la situazione è sotto controllo. Questo un video dalla città di un corrispondente della DNR: "obstanovka stabil'na", la situazione è stabile.
https://t.me/boris_rozhin/63596

Ora ci provano con JAMPOL', paese poco più a lato, con un ponte mobile sul Severskij Donec. Al momento però tutti i tentativi sono andati a vuoto.
https://t.me/epoddubny/12264

Resto delle linee di fronte senza notizie rilevanti, per il momento. E' anche questo un segno di STABILIZZAZIONE: hanno svolto un ruolo determinante in questo senso sia le perdite inflitte, anche oggi, sia i black-out continui (in questo momento a Charkov è tutto fermo, questo è il grafico della rete internet, i due crolli verticali sono stati uno ieri e uno adesso)
https://t.me/boris_rozhin/63616

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Jure
Monday, 12 September 2022 22:08
Complimenti Paolo per aver citato gli Stormy Six! "Basta poco per far uscire allo scoperto il fascista che c’è in loro… com’era, “si accende la boria delle camicie nere”…"
Jure
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Paolo Selmi
Tuesday, 13 September 2022 14:10
Grazie mille Jure... mi è venuta!

"Stalingrado-La Fabbrica" mi piaceva (e mi piace) così tanto che ricordo ancora di aver tirato giù testo e accordi a furia di play-pausa-play-pausa sul mangianastri per poi metterla nel canzoniere che mi ero fatto e strimpellarla ogni due per tre tra una Locomotiva, un Comandante Che Guevara e un Io vagabondo. Canzone immortale, lunga vita agli Stormy-Six!

Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 12 September 2022 10:26
12/09 ore 08:00 aggiornamento

NATO CONTRO KRASNYJ LIMAN: NON PASSA

Dalle due di notte, una nutrita schiera di “istruttori” NATO (inglesi e polacchi)
https://t.me/wargonzo/8231
armati di roba NATOvska (in particolare SWITCHBLADE e WARMATE)
https://t.me/wargonzo/8232
sta comandando l’assalto a KRASNYJ LIMAN, sopra Slavjansk. Gli inglesi comandano i lanciarazzi multipli, i polacchi i mortai M777, le ff.aa. ucraine ci mettono la carne da cannone “boots on the ground”, come amano dire i loro padroni.

La fanteria alleata (reparto “Kuban” più riservisti della LNR), grazie ad azioni ben coordinate e alla copertura dell’artiglieria pesante, tengono infliggendo alla NATO e alla sua manovalanza sul posto pesanti perdite.
https://t.me/wargonzo/8233

SITUAZIONE ENERGIA ELETTRICA

Qualcosa si è ripristinato già stanotte, come la corrente nelle regioni di Poltava, di Sumy e di Dnepropetrovsk. Qualcosa invece non si ripristinerà più, come la centrale termoelettrica TEC-5 a Charkov.
https://t.me/rusich_army/5098
Considerando che l’Ucraina, e non da ieri, pone il conflitto sul piano dell’annientamento dei Russi, così come comandato da Washington (e accettato supinamente da una Bruxelles sempre più simile a quei cagnolini di plastica da cruscotto), ieri notte per la prima volta è arrivato, alle orecchie di chi voleva intendere, il messaggio che il “regime change” aiutato con qualche “spintarella”, qualche bombardamento di centrale, qualche traliccio che salta e manda in black-out regioni intere, lo san fare anche a Mosca. E se in tutti questi 200 giorni non l’han fatto, non era certo perché NON POTEVANO farlo.

Ma dopo un mese che una centrale atomica era bombardata, che 26 centrali minori, trasformatori, e un’intera rete di distribuzione era stata presa di mira e smantellata, senza che la “comunità internazionale”, ovvero una ONU ostaggio dei suoi azionisti di maggioranza, battesse ciglio, ieri qualcuno ha deciso che era venuto il momento che “anche gli ucraini si sparassero da soli”. E così è stato. Da ieri gli ucraini hanno iniziato a sparare anche loro sulle centrali elettriche che controllano.

IL FIUME OSKOL COME SPARTIACQUE TEMPORALE, PRIMA CHE SPAZIALE

In altre parole, “nulla sarà più come prima”. E non (solo) perché ora anche i russi potranno applicare specularmente misure natovskie che fino a oggi non avevano mai messo in pratica.

Quanto accaduto ieri ha lasciato l’amaro in bocca al regime di KIEV non tanto perché son saltate delle centrali, ma perché hanno capito il messaggio che sta dietro a tale attacco. Quella striscia di terra che da ieri segna il nuovo confine (Confine russo-ucraino più fiume Oskol) è uno spartiacque temporale.

D’ora in avanti, su quel lembo di terra E NON SOLO, ed è questo ciò che preoccupa maggiormente il regime, I RUOLI SI SONO INVERTITI.

MILITARMENTE: ora a fare gli incursori, a promuovere azioni di disturbo, a infliggere danni e perdite ai soldati di stanza su quei tremila kmq, a praticare il mordi e fuggi, saranno i russi. PER TUTTO L’INVERNO. E questo non è mai capitato SINORA, a ben vedere. I partigiani nelle zone controllate dal regime di KIEV sono sempre stati al coperto: a NIKOLAEV, a ODESSA, nel DONBASS sotto la loro occupazione.

POLITICAMENTE: Ora c’è un lembo di terra che “ANCORA NON E’ RUSSO MA CHE ORMAI HA CESSATO DI ESSERE UCRAINO” (участок еще не стал российским, но уже перестал быть украинским https://t.me/vysokygovorit/9374), come nota acutamente un corrispondente di guerra sul campo.
Noi italiani dovremmo saperne qualcosa, di questi meccanismi: 1848-1861. Milano, Brescia, Venezia ancora non erano italiane, ma dopo il quarantotto avevano smesso di essere austriache.

Questo sinora non era mai accaduto. Può piacere o no, ma territori che per sei mesi avevano attivato meccanismi di integrazione che avevano incontrato, dopo otto anni di fascismo post-Maidan, il favore delle popolazioni locali, oggi si vedono di nuovo occupati da chi si volevano lasciare alle spalle. Una parte se ne è andata coi russi, una parte è rimasta.

E chi resta come la pensa? Ora sono gli ucraini a dover pensare alle “quinte colonne”, a chi nasconde i partigiani nei fienili, a chi manda col cellulare la posizione di arsenali e nascondigli. E questo potrebbe fungere da volano anche altrove. Mentre noi in Europa continuiamo a suicidarci, accettando supinamente i prezzi fatti dagli speculatori della Borsa di Amsterdam, le nostre ditte che chiudono, la “green economy” che tra un po’ sarà “verde” solo nel senso che andremo a biomassa... altri cambiamenti che nessuno un anno fa si sarebbe sognato potessero accadere.

Ecco allora che QUANTO ACCADUTO in questi giorni implica un RIBALTAMENTO DI RUOLI che NON E’ UNA SEMPLICE SIMMETRIA, ma UN SALTO IN AVANTI DAL PUNTO DI VISTA DELL’ACCELERAZIONE DI MOVIMENTI A ESSO COLLEGATI. Nel Donbass, nel territorio controllato dal regime di KIEV, in Europa, nel mondo. Ancor più di quanto successo sinora. Come, dove e quando, ho idea che lo vedremo presto.

Aggiornamenti a seguire.
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Massimo
Monday, 12 September 2022 11:34
Lei continua a provare a dimostrare la tesi che in Ucraina tutto sta andando secondo i piani di Mosca...il fatto che lei rilanci le notizie prese da Rybar e Boris Rohzin (vedendo le foto di quest'ultimo, si potrebbe usare la nota frase "Comprereste un'auto usata da quest'uomo?") è un insulto alla sua intelligenza, prima ancora che a quella dei suoi lettori.
Non la infastidirò più coi altri post, mi limiterò a leggerla per l'ilarità che mi cagionano i suoi aggiornamenti,
Massimo
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Paolo Selmi
Monday, 12 September 2022 14:44
Vede Massimo,
(vede nel senso del Lei che mi impone, ma Le confesso che nello scriverlo mi son sentito come in un film di Totò dove la spalla dice "Chi?")

Lei è libero di pensarla come meglio crede, ma non di mettere in bocca ad altri cose che non pensano.
E' da vent'anni, tra un container e un dottorato di ricerca, che mi occupo di pianificazione sovietica. Gran parte La trova qui,
https://iuo.academia.edu/PaoloSelmi
il resto qui
https://www.resistenze.org/sito/te/cu/ur/cuurbm08-009932.htm
e qui il mio primo lavoretto, un tentativo di attualizzazione, man mano che lo traducevo, di un manuale di economia politica a uso dei quadri in URSS.
https://www.resistenze.org/sito/ma/di/fo/mdfojb21-021234.htm
Inoltre, quando non ci sono guerre, continuo a lavorare su questo argomento traducendo un manuale sovietico di inizio anni Ottanta che racchiude la summa di uno dei massimi economisti sovietici dal titolo "Pianificabilità, pianificazione, piano".

Tutto questo per dire che qualcosina, di piano, ne capisco. E di russi anche. Quando scrive "Lei continua a provare a dimostrare la tesi che in Ucraina tutto sta andando secondo i piani di Mosca.." (perentorio, modo indicativo, neanche congiuntivo...), mi spiace dirlo, ma questa è l'idea che si è fatta Lei.

Ora Le confesso una cosa: "vsjò poidjòt po-plànu" (tutto va secondo il piano) è una frase che in Russia, quando la sentono, fossero italiani si toccherebbero le parti basse per scaramanzia.

Il PLAN, il "piano", così come lo intendiamo noi, non esisteva neanche quando c'era il GOS-PLAN, la commissione statale di pianificazione. Il piano non è uno spartito, il partito non è un direttore e il popolo non è un'orchestra.

OTTANT'ANNI DI ECONOMIA DI PIANO, TUTTAVIA, SONO SERVITI A MOLTO. Anche oggi, che l'economia russa funziona su alti binari, capitalistici.

Pianificabilità, pianificazione, piano: tre momenti diversi di uno stesso processo. Darsi degli obbiettivi, valutarne la fattibilità, le risorse, le scadenze, le implicazioni sugli altri settori dell'economia. IL SOCIALISMO E' CALCOLO (Lenin).

Ma i russi non sono svizzeri. Sono come noi. Ci assomigliamo molto, e non solo in questo. Ogni piano, quindi, anche il meglio formulato, aveva obbiettivi di massima e obbiettivi di minima. E VARIANTI. TANTE VARIANTI.

Vsjè poidjot po-planu... e ti mettevano subito le mani addosso. Perché stavi nascondendo qualcosa. Vrag naroda, nemico del popolo che non sei altro... ci vuoi prendere in giro?

Net, nichego ne rabotaet. No, non funziona nulla. Ecco, siamo passati all'altro estremo...

Ecco allora intervenire la socsorevnovanie, l'emulazione socialista, il "2+2=5" (trova tutto su academia.edu, legga pure che fa ancora più ridere... ), lo odin za vsech, l'uno per tutti che consente di raggiungere l'obbiettivo che sembrava impossibile raggiungere.

E se la socsorevnovanie si ritualizza? Diventa una doska pochjota, una bacheca dove mettere il nome dei più bravi? Di chi vince un viaggio in Crimea per due persone? E basta? E allora stica... vuol dire che non ci siamo ancora.

Però nel 1987 due astronauti salgono sulla Saljut-7 e si immolano per "la causa", usando il poco ossigeno rimasto dopo un incendio a bordo per salvare la stazione spaziale, prendendo a martellate quel porco giuda di tubo proteggi sensore che, stortandosi per una tempesta di meteoriti, aveva bloccato i pannelli solari e spento la stazione. Una notte spaziale, una notte a martellare quel porco giuda di tubo, con la terra davanti, mogli e figli che non li avrebbero più rivisti, e quel porco giuda di tubo che non si stacca neanche a morire.

Alla fine, e non è un film anche se ci han fatto un film, quel porco giuda di tubo salta via. I pannelli si aprono e si riorientano, come tanti girasoli, le luci dentro la stazione spaziale si riaccendono, e la radio manda in onda "Arlekino Arlekino" di Alla Pugaciova.

Nu, togda, vsjo poidjot po-planu? Net!

Vede Massimo (questa volta non mi sono girato...), queste cose si chiamano FORMA MENTIS. E la loro forma mentis, passando dall'economia e dalla scienza alla guerra, non cambia.

Ci si dà degli obbiettivi di massima, degli obbiettivi di minima, si elabora un piano, si fanno varianti, tante varianti. Non ho il cellulare di Shojgu e quindi mi limito a osservare. Essendo però eventi che seguo dal 2014, so riconoscere quando ci si ritira lasciandosi dietro una scia di morti (Palmira, senza andare troppo lontano) e quando ci si ritira minimizzando le perdite e, anzi, infliggendo agli attaccanti le perdite maggiori (quanto accaduto ora). Russi prima e russi dopo, senza sconti.

La strage di Palmira non faceva "parte del piano", così come Balakleja 2022. Il modo di reagire, tuttavia, è stato molto lucido, razionale, e frutto di una valutazione attenta: nemico sovrastante, non possiamo gettare altre risorse, fin dove possiamo mollare, dove possiamo costruire una linea di difesa, quanto tempo ci serve, quanto tempo serve ai nostri e a chi intende seguirci per evacuare, cosa possiamo fare per tenere nascosti i movimenti fino all'ultimo, davajte rebjata, rabotaete!

Quando un avversario ti prende il bavero del kimono e comincia con le nocche a farsi strada fino alla gola per concludere la tecnica di strangolamento, non fa parte di nessun piano. Accade e basta. Da fuori a uno che non ha mai fatto judo può sembrare che quello sotto stia per cedere. Invece respira sufficientemente per resistere e lasciare, infine, che l'avversario sfiancato desista e molli. Tutto quello che è accaduto, tuttavia, scorrettezze comprese (nocche che sfregano contro l'orecchio) le sai tu, le so io e, se c'è un arbitro imparziale, le sa anche l'arbitro. Fine. Da fuori il tatami non si vede nulla.

Figurarsi in una situazione complessa come un conflitto. Fra i canali russi è sorto un dibattito, che forse Le potrebbe interessare (quando avrà smesso di ridere), che potrebbe avere questo titolo: "Avremmo vinto 75 anni fa se ci fosse stato telegram o instagram?"

Questo perché in questi giorni questi canali sono letteralmente esplosi. Non ci ha capito nulla nessuno, e l'isteria serpeggiava ovunque. Se Lei vede un Mi-26 che sa portare 92 parà arrivare in una zona sotto attacco, il primo pensiero che viene a Lei (e a un voenkor) è: "arrivano i nostri!" Era esattamente l'opposto. Ma andiamo anche più indietro: Napoleone a Borodino. "Ah kapitulacija", ci fossero stati i canali telegram... invece c'era un generale sguercio, il buon Kutuzov, che diceva ai suoi: "state calmi, gli faremo mangiare la carne dei loro cavalli". E così è stato.

Vsjo poidjot po-planu? Net, potomu chto net t.n. "plana"! No, perché non esiste il cosiddetto "piano", così come lo intendiamo noi. Esistono degli obbiettivi, delle varianti, che si basano su quanto la NATO sia disposta a investire, fino a che punto si spinga nel dichiarare guerra totale alla Russia, quanto pensi di spingere ancora. Preso atto dei realja, avviene l'adaptacija. Gli obbiettivi restano, le risorse del bilancio anche, cambiano le strategie, anche nella maniera più inaspettata. Questo è il "piano" come lo intendono i russi.

Poi può non piacerLe, se ne faranno una ragione. Gli scriva, anzi. Così come non Le può piacere Rozhin. Pensi, è anche grandmejster di scacchi, uno dei migliori di Russia. Uno che di mentre Lei sta pensando alla mossa del barbiere Le ha già fatto scacco matto. Ed è uno che dal 2014 ha seguito, ininterrottamente, la ATO ucraina nel Donbass, la guerra in Siria, quella in Libia e quella nello Yemen. Uno che non ne capisce nulla né di strategie, né di conflitti.

E che dire del collettivo di RYBAR, che è l'unico che cerca ogni giorno di tirare le somme con cartine aggiornate e in quattro lingue, che si incazza con il comando militare russo perché per giorni non parlava di quanto stava accadendo, e che poi quando ha capito il motivo ha detto "parola torna indietro" ed è stato zitto.

E che dire dei corrispondenti sul campo, e non sul divano, o da Kiev o Leopoli, che ogni giorno rischiano la pelle. Compreso il nostro Mattia e il suo "mi avevano detto che era una strada sicura..." dal letto dell'ospedale.

Nessuno di loro ride. A volte, ridere non fa buon sangue.

La ringrazio e La saluto.
Paolo Selmi
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Paolo Selmi
Sunday, 11 September 2022 23:42
11/09 ore 22:00 aggiornamento

“L’ULTIMO CHE ESCE SPENGA LA LUCE…”

Sono le 22 e il cinegiornale luce per eccellenza non ci è ancora arrivato, a capire questo titolo... E’ troppo intento a dare notizia del ritiro delle truppe russe da una parte rilevante della regione di Charkov: ci arriva peraltro con un lancio di agenzia alle 21:00, praticamente nel momento in cui le prime truppe ucraine, a cui tanta grazia non pare probabilmente ancora vera (e fan bene a pensare dove stia l’inganno…), giungevano al valico di frontiera con la Russia.

Partiamo quindi dallo “scoop” dell’ANSA annunciato parecchie ore dopo il completamento dell’intera operazione:

Infatti, questa era la situazione alle 13:00, quando questo spostamento epocale era già a metà dell’opera
https://i.ibb.co/Hn3L98b/11-09-RUS.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/GHTJzyy/10-09-IT-1.jpg

e questo invece il completamento dell’operazione alle 17:30
https://i.ibb.co/nQtjjv4/11-09-RUS-UPD.jpg
sempre con legenda in italiano
https://i.ibb.co/0ZbvHf0/11-09-IT-UPD.jpg

Artiglieria pesante e aviazione hanno fatto il resto, infliggendo ulteriori perdite a chi è avanzato troppo veloce (tutti i segnali, se si nota, di attacchi registrati sul territorio, sono ROSSI e non BLU).

MA TALE MOVIMENTO NON SI SAREBBE MAI POTUTO ATTUARE SE SI FOSSE SVOLTO NELLA GIORNATA DI OGGI. IN REALTA’, ESSO ERA IN ATTO GIA’ DA IERI NOTTE (filmato qui sotto)
https://t.me/rybar/38598

Insieme alle truppe, C’E STATA UN’EVACUAZIONE DI MASSA DI CIVILI: una colonna enorme di popolazione che, temendo le ritorsioni e le uccisioni da parte ucraina che stanno accadendo ora a IZJUM (ma di queste “bucha” nessuno parla…) stava DAVANTI. A SEGUIRE, a coprirli, le truppe russe. Il veicolo in fiamme che si vede è stato un tentativo, a opera di un gruppo di incursori ucraini, di attaccare proprio quella colonna di civili. Tentativo a cui i militari hanno risposto prontamente disperdendoli.

Così facendo, della regione di Charkov ai russi resta tutto quanto a est di quella linea verticale sulla mappa rapprensentata dal fiume OSKOL.

Con questo ultimo movimento, si compie l’adattamento delle truppe russe alle nuove condizioni di conflitto, dove la NATO è entrata pesantemente con migliaia di mercenari e nuovi armamenti, lasciando alle ff.aa. ucraine quel ruolo di manovalanza che, negli ultimi giorni, è costato loro migliaia di morti.

Che continuano ad aumentare: nella sola giornata di ieri, 450 morti nella regione di Charkov, divenuta immenso poligono di tiro, e 100 fra quelli mandati al massacro ancora nella linea di fronte SUD, all’altezza Nikolaev.

E la stima delle perdite complessive raddoppia:
“Nel complesso, solo in queste due aree [Charkov e Cherson-Nikolaev, N.d.T.] dal 6 al 10 settembre le perdite del regime di Kiev sono state OLTRE 4.000 MORTI E OLTRE 8.000 FERITI”
В общей сложности только на данных двух направлениях с 6-го по 10-е сентября потери киевского режима составили свыше четырех тысяч убитыми и более восемь тысяч ранеными.
https://t.me/mod_russia/19754

Nel frattempo, nel corso della giornata il regime di KIEV usciva con proclami a dir poco ROBOANTI: “Le ff.aa. ucraine si fermeranno solo quando finiranno i nostri interessi.” ("ЗСУ зупиниться там, де будуть закінчуватися наші інтереси. "), diceva oggi Danilov in un’intervista all’organo stampa dei suoi padroni, ovvero alla Voice of America. Interessi che non finiranno con il confine russo-ucraino, ma che andranno avanti, fino ai confini del 1991 e oltre! Perché se non ci fossero stati loro, “i carri armati russi ora sarebbero già a Varsavia, Praga e Berlino ( російські танки були би вже у Варшаві, Празі та Берліні).” Perché “LA RUSSIA INTERA VA FATTA A PEZZI” (Все це розлетиться).
https://ukrainian.voanews.com/a/danilov_interview/6737702.html
Basta poco per far uscire allo scoperto il fascista che c’è in loro… com’era, “si accende la boria delle camicie nere”…

Per inciso, boria per boria, qualche imbecille graduato ha pensato bene di dare l’ordine, a UGLEDAR, di togliere i campi minati piazzati dalle stesse ff.aa. ucraine per consentirne l’offensiva.
https://t.me/boris_rozhin/63412
Senza pensare che, in caso contrario, anche questo sarà un regalo fatto ai russi, che si troveranno i campi sminati. Torniamo però alle illuminanti parole di Danilov.

Parole a cui oggi Lavrov, dopo aver denunciato che questo è il piano che i suoi padroni, USA, GB e UE hanno da sempre, ha laconicamente commentato: “Se questa è la loro scelta, sappiamo come comportarci per raggiungere gli obbiettivi prefissati” (Если это их выбор, то мы знаем, как нам достигать целей).
https://www.gazeta.ru/politics/2022/09/11/15435751.shtml?updated

Vista sotto quest’ottica, di fatto, l’evacuazione di massa dei civili ha ulteriormente lasciato le mani libere alle ff.aa. russe.

E proprio oggi, alle 20:00, neanche tre ore dopo che l’ultimo soldato russo era uscito chiudendo la porta, è partito un attacco inedito, in duecento giorni di conflitto:

Missili sono piovuti dal Mar Nero e dal Mar Caspio sulle più grandi CENTRALI TERMOELETTRICHE della zona. Fra gli obbiettivi che si sa per certo essere stati colpiti:
- La Centrale Termo-Elettrica (d’ora in avanti TEC) nr 5 e quella di Zmiev nella regione di CHARKOV,
- La TEC nr 3 a Pavlograd e la TEC di Zelenodol’sk (https://t.me/boris_rozhin/63518), nella regione di DNEPROPETROVSK
- La TEC di Kremenchug, nella regione di POLTAVA.
https://t.me/rybar/38622

Un attacco che ha fatto COLLASSARE L’INTERA RETE ELETTRICA delle regioni di CHARKOV, SUMY, DNEPROPETROVSK, ZAPOROZH’E, ODESSA, DONBASS controllato dalle ff.aa. ucraine, regione di KIEV e la capitale stessa (per il 60% https://t.me/rusich_army/5095 ).

Le due CENTRALI NUCLEARI rimaste in mano agli UCRAINI, immediatamente, hanno seguito il destino di quella di ZAPOROZH’E, spenta da ieri, e si sono anch’esse spente.
https://t.me/boris_rozhin/63487
et
https://t.me/rusich_army/5093
I treni si sono fermati
https://t.me/SergeyKolyasnikov/42136
Internet di conseguenza (questo il crollo del traffico di rete nella sola Charkov)
https://t.me/WarDonbass/78871

Quel che è peggio, è che i sistemi di teleguida che governano i missili supertecnologici HIMARS ciucciano tanto, di corrente. I militari hanno sempre i sistemi ausiliari di alimentazione… ma ora che rimettono in sesto il tutto e ripristinano, i loro piani di “reconquista” ne risentono.
https://t.me/svarschiki/6746

Di fatto, se avessero voluto spegnere la luce in Ucraina, i russi sarebbero potuti andare avanti: trasformatori da 750/330 kw, anzi tutto, al centro e nell’ovest del Paese, oltre che lungo le centrali del Dnepr. Ma non era spegnere la luce in Ucraina, l’obbiettivo di questo attacco. Era far tornare coi piedi per terra qualche idiota al potere che oggi, ringalluzzito davanti ai suoi padroni, si è lasciato andare a qualche parola di troppo.
https://t.me/rybar/38622
Lui l’ha capita, visto che per leggersi gli ultimi messaggini della buona notte, a lume di candela, ha dovuto attaccare al generatore uno Starlink “preso in prestito” dai regalini di Musk. Il cinegiornale luce nostrano, appena controllato, ancora no...

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 10 September 2022 23:03
10/09 ore 23:00 aggiornamento

I RUSSI LASCIANO IZJUM

Alle 16:10 arriva il comunicato ufficiale del Ministero della difesa russo:

Al fine di raggiungere gli obbiettivi dichiarati dall’operazione militare speciale per la liberazione del Donbass, è stato deciso di raggruppare i soldati russi che si trovano nelle regioni di BALAKLEJA e IZJUM per intensificare gli sforzi in direzione di DONECK.
Для достижения заявленных целей специальной военной операции по освобождению Донбасса принято решение перегруппировать российские войска, находящиеся в районах Балаклеи и Изюма для наращивания усилий на Донецком направлении.

A tale proposito negli ultimi tre giorni è stata condotta un’operazione per unire e trasportare in modo organizzato sul territorio della DNR i gruppi di soldati dislocati fino ad allora fra IZJUM e BALAKLEJA. Nel corso di questa operazione è stata intrapresa una serie di misure diversive e tese a nascondere le reali azioni in corso dei soldati.
◽️ С этой целью в течение трёх суток проведена операция по свертыванию и организованной переброске изюмско-балаклейской группировки войск на территорию Донецкой Народной Республики. В ходе этой операции проведён ряд отвлекающих и демонстрационных мероприятий с обозначением реальных действий войск.

Al fine di prevenire eventuali danni ai soldati russi, al nemico sono stati inflitti perdite ingenti grazie all’impiego di aviazione, blindati e artiglieria.
◽️ В целях недопущения ущерба российским войскам, по противнику наносилось мощное огневое поражение с применением авиации, ракетных войск и артиллерии.

In tre giorni le perdite fra i soldati ucraini e stranieri sono state oltre duemila, oltre a più di cento unità di blindati e artiglieria.
◽️ За трое суток уничтожено более двух тысяч украинских и иностранных боевиков, а также свыше ста единиц бронетехники и артиллерии.

Con questo comunicato si chiude, temporaneamente o no lo sapremo nel prossimo futuro, la presenza russa nell’area di IZJUM
(carta di RYBAR aggiornata)
https://i.ibb.co/hCKm3qQ/10-09-ru.jpg
con ripiegamento delle truppe russe a ovest lungo il fiume OSKOL, che diventa nuova linea di confine e di fronte.

Questa carta, con vista da NORD, conferma sostanzialmente la tenuta a NORD e l’arretramento a IZJUM
https://i.ibb.co/MB6WL6m/10-09-RUS-1.jpg

La decisione dello stato maggiore russo è sorta probabilmente in seguito alla valutazione di come le cose si stavano mettendo dopo lo sfondamento a BALAKLEJA. La linea sarebbe stato possibile tenerla a prezzo di perdite inaccettabili in questo momento, e coinvolgimento di forze che la RUSSIA, sempre in questo momento, non intende mettere in campo. In sei mesi l’unico decreto firmato circa l’aumento degli effettivi nell’operazione in Ucraina, riguarda 150.000 unità. Nessuna mobilitazione generale, nessuno stato di guerra. Questo, per ribadire ancora una volta in quali condizioni e con quali numeri stiano combattendo i russi.

Russi che salvano i propri uomini e mezzi, RIDUCENDO AL MINIMO LE PERDITE e trasferendoli in tre giorni in aree dove saranno indispensabili, visti gli attacchi nemici. Russi che non trasformano le città in “fortezze” a prescindere, da tenere a qualsiasi costo, ma che preferiscono lasciarle per portare lo scontro in campo aperto, dove possono concentrare al meglio gli attacchi della loro aviazione e la loro artiglieria.
https://t.me/swodki/160637

Giusta o sbagliata che si possa ritenere questa strategia, che implica una visione di fondo altrettanto coerente, questo è lo stato delle cose.
https://t.me/boris_rozhin/63318

In tali condizioni, L’area di IZJUM diventava indifendibile ed è così stata lasciata. I camion e gli elicotteri venivano a PRENDERE e TRASFERIRE SOLDATI, non a PORTARNE. Le forze recuperate serviranno a tenere l’area della LNR che si trova immediatamente a ovest, difesa dal fiume OSKOL e dal SEVERSKIJ DONEC, area anch’essa sotto attacco, in particolare nelle zone di LIMAN e JAMPOL’:
https://t.me/boris_rozhin/63319
Attacchi respinti con successo su entrambe le direttrici:
https://t.me/epoddubny/12225
et
https://t.me/epoddubny/12227

A NORD il fronte si arresta a KUPLJANSK. Si, a Kupliansk, checché ne dicano i cinegiornali luce questa è attualmente la situazione della città (cartina):
https://t.me/boris_rozhin/63313

La città, udite udite, è anch’essa attraversata dal fiume OSKOL. La parte a OVEST, ormai indifendibile, è stata progressivamente evacuata. La parte a EST, tiene. Oggi, il fiume OSKOL è diventato linea di fronte.

E a nord di KUPLJANSK? Le ff.aa. ucraine cercano di attaccare e sfruttare il momento, ma sinora non si hanno tracce concrete di ulteriori avanzamenti. Lo stesso RYBAR, autore di una cartina decisamente catastrofica nel primo pomeriggio di oggi, si è dovuto ricredere.

Si hanno invece cifre aggiornate delle perdite ucraine: le 2000 unità del Ministero della Difesa sono una stima di minima, mentre quelle di massima vedono questo numero raggiungere le 5000 unità.
https://t.me/swodki/160637 et
https://t.me/epoddubny/12229
Numeri comunque in aumento. E i conti si faranno alla fine, quando il popolo ucraino verrà a sapere, e prima o poi verrà a sapere, il prezzo che avrà dovuto pagare, fra morti in battaglia e morti ospedalizzati, in questa operazione che ha portato alla “liberazione” di 2000 kmq (40x50 km, provocando fra l’altro un afflusso di decine di migliaia di profughi verso la Russia che, a quanto pare, non gradiscono il ritorno dei nazifascisti).

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Paolo Selmi
Friday, 09 September 2022 23:08
09/09 ore 23:00 aggiornamento

FRA KUPJANSK E IZJUM:


Carta aggiornata
https://t.me/rybar/38518
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/PxysdHj/09-09-it-1.jpg

Situazione radicalmente mutata da ieri notte. Quelle frecce rosse parlano già da sole, così come quella grossa sacca, dove un territorio intero è divenuto poligono di tiro. Ma andiamo con ordine.

Partiamo da nord. Le ff.aa. ucraine sono state fermate alle porte di KUPJANSK, hanno fatto appena in tempo a fare il loro selfie con la bandiera, e poi hanno dovuto fare – e di corsa – marcia indietro, attestandosi chilometri indietro. Intanto, con il loro mortai e lanciarazzi multipli bombardavano la città che, per oggi, è rimasta solo nei loro sogni. Questa foto serale mostra ampie colonne di fumo alzarsi da abitazioni colpite, come da tradizione sin dal 2014, alla cieca.
https://t.me/boris_rozhin/63146
Al momento, le truppe ucraine sono anche in possesso di artiglieria pesante in grado di colpire le seconde linee di questa nuova linea di fronte.

Tuttavia, colonne di veicoli militari e blindati continuano a raggiungere la città. E non è detto che inizino, ben presto, a sparare anche loro. Più di quanto già stanno facendo, specialmente verso il paese immediatamente a ovest, GRUSHEVKA, che è diventato luogo di concentramento uomini e mezzi per sferrare l’attacco.

Verso sud, quello che stamattina chiamavo lo “sbrego” non solo non si è allargato (ogni tentativo di affondo verso IZJUM è stato respinto grazie all’arrivo ingente di rinforzi), non solo le ff.aa. ucraine non sono riuscite a passare il fiume OSKOL a est e a sfondare, ma l’intera zona a ridosso del fiume, dove si era ammassata un’ingente quantità di uomini e mezzi per forzare la difesa proprio nel punto che ritenevano più debole, è ora oggetto di un intenso tiro incrociato che, di fatto, ha posto l’intera zona sotto accerchiamento operativo.

E LE PERDITE AUMENTANO. Qui siamo a KIEV, perché a CHARKOV gli ospedali hanno finito i posti letto.
https://t.me/WarDonbass/78683
Le lunghe code di ambulanze a sirene spiegate hanno raggiunto la capitale prima dei carri armati russi. Grazie a quel signore che sta seduto sullo scranno più alto, proprio in quella città. Chissà se stanotte, sentendo quel continuo, angosciante, suono, dormirà lo stesso sonni tranquilli.

Inoltre, sempre più incredibile, ma un’area fortificata a est di BALAKLEJA ancora resiste. Ed è quella striscia che non ci sta a diventare azzurra. Vedremo gli sviluppi.

Infine, confermata l’apertura di una nuova linea di fronte, questa volta DA SUD VERSO KRASNYJ LIMAN con l’evidente intenzione di attaccare IZJUM da sud.
https://t.me/boris_rozhin/63144
Proprio oggi, un attacco di blindati è stato fermato, infliggendo gravi perdite al nemico, proprio a BOGORODICHNOE, fra IZJUM e SLAVJANSK.
https://t.me/RVvoenkor/25491
Proveranno stanotte a passare il SEVERSKIJ DONEC. Sicuramente. E non sarà una notte tranquilla neppure questa.

FRONTE SUD

Continuano attacchi del tutto insensati ai luoghi della mattanza di settimana scorsa. LE PERDITE IN VITE UMANE, di cui non ne parlano né la NATO, né tantomeno i criminali dirigenti che li hanno mandati a morire, SUPERANO DA OGGI LE QUATTROMILA UNITA’.
https://t.me/rybar/38515
E stiamo parlando dei morti in battaglia, non di quelli deceduti negli ospedali o nel trasferimento agli stessi. Ma la tendenza è ancora questa: ammassare e mandare al massacro.

FRA SEVERSK E ARTEMOVSK

E veniamo quindi al fronte che dominava fino a fine agosto, dove gli avanzamenti avvenivano metro per metro, e ora invece chilometro per chilometro.

Carta aggiornata
https://t.me/rybar/38516
E con legenda in italiano
https://i.ibb.co/5vJXvRY/09-09-it.jpg

Dopo la liberazione di KODEMA sotto attacco è finita l’intera area a sud di ARTEMOVSK, che si sta restringendo sempre di più. In altre parole, se non saranno prese contromisure, la battaglia presto si sposterà ai confini della città che, lo ricordiamo, è già stata raggiunta a EST. Sarebbe quindi attaccata quantomeno da due direzioni. Qualcuno ha smesso di rifornire di uomini e mezzi un SETTORE CHIAVE, per trasferire tutto a nord, e giocare la carta di una controffensiva che, almeno oggi, si è inceppata. E qualcuno ne sta approfittando per avanzare.

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Paolo Selmi
Friday, 09 September 2022 18:22
09/09 ore 18:10 aggiornamento

13:35

IZJUM - Arrivato anche un voenkor. Autoscatto davanti al cartello della città e conferma della situazione sotto controllo.
https://t.me/voenkors/202
La città non è circondata, gli attacchi da sud sono stati tutti respinti ben prima della città così come quelli da nord.
https://t.me/vysokygovorit/9340

14:03
KUPJANSK - Distrutta colonna di carri armati ucraini che si dirigeva da SHEVCHENKOVO verso la città.
https://t.me/wargonzo/8188

15:54
CARTA AGGIORNATA DI RYBAR DELLA SITUAZIONE SUL CAMPO FRA KUPJANSK E IZJUM
https://t.me/rybar/38499
E in caratteri latini
https://i.ibb.co/HghWd8G/09-09-en-1.jpg
L’invio massiccio di rinforzi comincia a farsi sentire e l’avanzata è ora rallentata, ora bloccata.

SI E’ FORMATA UNA CINTURA, UNA “U” ROVESCIATA A SX, FRA SHEVCHENKOVO, KUPJANSK, TUTTO IL FIUME OSKOP, IZJUM A SUD E, STRANO A DIRSI MA COSI’ SEMBREREBBE, ANCORA UNA SACCA DI RESISTENZA A BALAKLEJA.

RYBAR fa un’osservazione molto giusta: “la tattica ucraina di manovrare l’attacco in piccoli gruppi stile “ISIS” ha funzionato all’inizio, ora si ammassa artiglieria pesante e mezzi mobili dell’antiaerea” (Украинская тактика использования малых маневренных групп в стиле «Исламского государства» себя на первом этапе оправдала, сейчас подтягивается тяжёлая техника и мобильные средства ПВО).

Di fatto il grosso delle truppe ucraine, con mortai, carri armati, sistemi lanciarazzi multipli, sta arrivando in fretta e furia da CHARKOV per cercare di tenere la posizione.

SE SI STABILIZZA, SARA’ DIFFICILE CONTRATTACCARE. E POTRA’ A SUA VOLTA RIPARTIRE CON ULTERIORI AFFONDI.
SE NON SI STABILIZZA, SE E’ COLPITA CAMMIN FACENDO, SE ARRIVA DECIMATA, SE ARRIVA MA E’ COMUNQUE COLPITA, QUELLA “U” NON E’ SOSTENIBILE.

Inoltre, C’E SEMPRE IL RISCHIO DELLA SACCA. Se la “U” si chiude, chi è dentro, ci resta.

In questo momento, comunque la realtà è un’altra. KUPLJANSK è sotto attacco dell’artiglieria, che si trova a 7-8 km dalla città. IZJUM è messa meglio, ma minacciata da nord e da sud. Continuano ad arrivare rinforzi, via mare e via aerea. Si continua a combattere.
https://t.me/epoddubny/12214

16:53
Cominciano ad arrivare le prime immagini di prigionieri ucraini:
https://t.me/voenkorKotenok/40100
E non solo di prigionieri. Segno che le “piccole unità” modello ISIS sono sempre meno libere di scorrazzare di qua e di là, e l’artiglieria pesante per l’attività di controbatteria, e la contraerea, che dovrebbero giungere in appoggio, sono ancora lontane.

17:10
- FF.AA. ucraine ferme a pochi chilometri da KUPJANSK, ora sono loro sotto attacco e con gravi perdite.
- NOTIZIA CHE HA DELL’INCREDIBILE (ma che sta giungendo ormai da più parti, ROZHIN compreso): Pare che la parte orientale di BALAKLEJA sia ancora sotto il controllo delle FF.AA. RUSSE, che siano riuscite a trovare una configurazione tale da potersi difendere e resistere nella difesa, e non abbiano ancora mollato!
- L’INTERA AREA DI 1000 KMQ, come annunciano in pompa magna i cinegiornali luce, è ora sotto il fuoco nemico da tre lati, sia da parte dell’artiglieria pesante, che dell’aeronautica. In particolare, gli attacchi interessano i DINTORNI DI BALAKLEJA E KUPLJANSK.
- Due ufficiali ucraini, operanti all’interno di quei 1000 KMQ, sono stati fatti PRIGIONIERI dai parà russi. Non sono solo da una parte, i “diversanty”.
https://t.me/rusich_army/5039

17:24
Rozhin fa il punto della situazione e constata che, rispetto a ieri, oggi la situazione è SOSTANZIALMENTE DIFFERENTE. Si vede la tenuta sul campo, si vedono contrattacchi, per esempio, quello che ha portato a ricacciare indietro le ff.aa. ucraine da GOCHOROVATKA, sopra IZJUM, si vedono prigionieri e trofei di guerra conquistati al nemico. Le ff.aa. ucraine cominciano a fare i conti con le proprie perdite. La situazione resta critica, ma il morale è sostanzialmente diverso.
https://t.me/boris_rozhin/63121

18:10
ATTENZIONE: pare che migliaia di truppe ucraine (3.000-5.000) si stiano ammassando da sotto KRASNYJ LIMAN per aprire un altro fronte da sud.
https://t.me/wargonzo/8191

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 09 September 2022 12:51
09/09 ore 12:50 aggiornamento

FRA CHARKOV E IZJUM


08:30
KUPJANSK – a parte qualche gruppo di guastatori nell’area intorno individuati nel corso della notte e messi fuori combattimento (30 persone in tutto), nessun movimento ulteriore.
https://t.me/rusich_army/5019
SHEVCHENKOVO – continuano gli scontri
BALAKLEJA e dintorni – si parla di scontri, ma situazione non chiara
ULTERIORI RINFORZI IN ARRIVO DALL’OVEST UCRAINA
https://t.me/boris_rozhin/62980
ma anche dalla RUSSIA in tutta l’area di CHARKOV
https://t.me/rusich_army/5016
et
https://t.me/epoddubny/12209

La situazione sul campo era così fotografata in questa cartina:
https://t.me/yurasumy/4820

10:55
A causa dell’accerchiamento a est e del taglio delle comunicazioni a est con GRUSHEVKA, le forze alleate si ritirano da SHEVCHENKOVO, riposizionandosi poco sopra.
Un numero maggiore di truppe ha raggiunto la riva OVEST del fiume OSKOP, dove c’è una diga. La cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/GkCYt47/09-09-it-1.jpg
mostra, al momento, un consolidamento delle posizioni conseguite sinora, ma l’arrivo al RUBICONE pone di fronte le truppe ucraine al dunque. Allo HIC RHODUS, HIC SALTA di questa operazione offensiva. Andare dall’altra parte, ci informa RYBAR, si può. E poi? Man mano che il fronte si allarga, novemila uomini non son più sufficienti. E nemmeno i riservisti richiamati dall’ovest, visto che comunque l’azione, per come è stata condotta sinora, non prevede limitazioni per quanto riguarda la vita dei propri uomini. Al contrario gli uomini, anche se buttati nella mischia in gran quantità, alla propria vita ci tengono. E man mano che avanzano l’“attrito” aumenta. E le perdite anche. Mentre sulla linea di fronte continuano ad affluire uomini e mezzi dalla Russia.

12:40
Infatti, sia verso IZJUM che verso KUPLJANSK continuano ad arrivare rinforzi. Per il trasporto di soldati si impiegano sia mezzi di terra, che elicotteri MI-26 (in grado ciascuno di trasportare 82 paracadutisti e relativo equipaggiamento https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9C%D0%B8-26).
https://t.me/epoddubny/12211

La situazione di stallo delle ultime 12 ore si spiega anche con questo. Lo “sbrego” c’è, ed è preoccupante, dal punto di vista delle forze armate russe che conducono la difesa. Ma per bloccare IZJUM, per esempio occorre attaccarla anche da sud, e tagliare le comunicazioni a EST con la LNR. Cosa che richiederebbe ulteriori migliaia di uomini.


FRONTE SUD

12:00
Invece, è notizia di pochi minuti fa che sopra CHERSON, sulla parte di fronte considerata a suo tempo “promettente”,
https://i.ibb.co/YpBbHCp/09-09-ru-1.jpg
hanno appena fatto attraversare il fiume a QUATTRO COMPAGNIE!
https://t.me/rybar/38470
Altra carne da cannone. Sacrificata probabilmente per tenere impegnate truppe a sud senza che siano dirottate a Charkov, Izjum e dintorni. Però se fai quella mossa rinunci a mandare le stesse risorse dove servirebbero adesso. Ce n’è tanta, di carne da cannone fra le file ucraine. Seicentomila uomini a inizio conflitto di cui ne restano ancora, realisticamente, circa due terzi. Ma così si accelera la loro distruzione. A partire da quattro compagnie chiamate ad allargare una testa di ponte senza alcuna copertura d’artiglieria in piena steppa. Vedremo anche qui gli sviluppi.

PS è qui, ad Andreevka, che il nostro reporter era diretto, provenendo dall’area controllata dalle forze ucraine e da esse scortato. Fino a essere abbandonato in un campo da loro, a suo tempo, minato.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 09 September 2022 08:42
09/09 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Buongiorno a tutti, notte per niente spokòina (tranquilla) ma nessun cambiamento sulla linea di fronte.

LO “SBREGO”

Il che ci permette di dare per buona e riportare la cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/WWz69d1/08-09-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/HB1vdyv/08-09-en-1.jpg

La zona gialla è zona di scontri. La sua ampiezza è data dal fatto che, dopo aver sfondato a VOLCHOV JAR, le truppe ucraine si sono mosse molto velocemente verso EST, di paese in paese e, man mano che si spostavano, come normale che fosse “perdevano pezzi” e si disperdevano.
Fino a puntare, a piccoli gruppi, al fiume OSKOP e tagliare così le comunicazioni fra KUPJANSK e IZJUM.
https://t.me/rybar/38448

Questa cartina ci permette di fare un’ulteriore analisi e confronto:

A differenza della steppa aperta della disastrosa, prima offensiva, qui il territorio è completamente diverso, ricco di anse, boschi, terrapieni naturali, centri abitati. In altre parole, questa offensiva a tappe forzate, imposta alle truppe ucraine da chi l’ha architettata esattamente nei termini “Resiste? Molla e passa oltre. Cede? Prendi e comunque passa sempre oltre, basta che FAI VELOCE”, è stata resa possibile perché era il territorio stesso a consentirlo.

Lo ricordiamo: quindicimila persone due settimane fa, novemila (più integrazioni da ovest) questa settimana. Risultati completamente diversi.

Inoltre, se nel FRONTE SUD i centri nevralgici erano “COPERTI” da un CENTINAIO DI KM di steppa, QUI è TUTTO A RIDOSSO. Sforzarsi per creare un corridoio, una testa di ponte, ripartire e raggiungere l’obbiettivo prefissato, ottenendo i risultati attesi, qui è un’altra cosa rispetto a un campo dove gli obbiettivi sono separati dal “PIATTONE” della steppa. Altro elemento di differenza importante.

Ricordiamo che, in queste guerre a bassa intensità (dove le migliaia di unità coinvolte si possono contare sulle dita di una mano) la stessa occupazione di territorio è completamente diversa da quella che potrebbero fare, per esempio, divisioni da decine di migliaia di unità (es. II guerra mondiale, andata – offensiva nazifascista – e ritorno – liberazione dell’Armata Rossa). Il fattore campo, quindi diventa ESSENZIALE e anche avere un obbiettivo a 20-30 km anziché 100, fa la differenza.

Di simile fra le due offensive, abbiamo il COMPLETO DISINTERESSE per la sorte dei propri uomini, mandati all’attacco come pura carne da cannone, esposti all’artiglieria pesante e all’aviazione che, da inizio settimana, operano incessantemente notte e giorno. Concediamo pure che non tutti, stiamo larghi e diciamo la maggior parte, degli attacchi non va a buon fine, ma nella quantità le perdite anche in questo caso sono state ingenti e dell’ordine delle migliaia di unità.

Tuttavia, l’obbiettivo è raggiungere il punto X, non importa se prendendo il centro abitato che lo sbarra o passando da destra o da sinistra, entro la data pianificata. Quindi, tutti all’attacco, prima o poi qualcuno “buca”, passa e man mano che passan tutti, allargano anche lo “sbrego” (buco dato da strappo).

Naturalmente, MAN MANO CHE AUMENTANO GLI OBBIETTIVI, AUMENTA ANCHE L’AZZARDO. Ma “gli architetti”, evidentemente, sono abituati a giocare d’azzardo… SULLA PELLE DEGLI ALTRI. Fossero cominciati a partire e tornare aerei carichi di bare, le cose sarebbero state diverse… qui però la manovalanza, la carne da cannone, la forniscono gentilmente burattino messo in piedi da loro e stato maggiore che fanno a gara a chi fa più il cagnolino sul cruscotto.

Il problema, tolto l’aspetto ETICO della questione, è però anche MILITARE. 9000-perdite+rinforzi=… 9000. Siamo sempre lì. 9.000 assaltatori a cui non seguono numeri CON UNO ZERO IN PIU’ di soldati di fanteria, genio, artiglieria pesante, possono solo scommettere sul COLLASSO di un’intera linea di fronte. E allora a controllare la situazione ne bastano anche meno. Basta un po’ di polizia locale per villaggio. Ma non sembra questo il caso. Anche qui, l’assegno da 675 milioni di dollari è già stato staccato. Il risultato è stato portato a casa, tutto quel che accadrà dopo di positivo sarà grasso che cola. E chi muore.. l’ha fatto per una “giusta causa”, tanti bei bigliettoni verdi che finiranno nelle tasche delle cricche e camarille di KIEV.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 08 September 2022 23:24
08/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Brevissimo aggiornamento. Situazione immutata rispetto alle ore precedenti, anzi tutto.

Questa cartina ci aiuta a capire il senso dell’offensiva ucraina.
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/1626348/pub_631a215508836720bc050f00_631a251f3c6fb630b72b2391/scale_2400

Le frecce azzurre COMPLETE indicano azioni in corso. Quelle TRATTEGGIATE, indicano lo scopo di questa operazione.

Che è prendere KUPLJANSK e IZJUM. Altrimenti, nota giustamente l’autore di queste note, prendere Balakleja non avrebbe alcun senso. Anche Rozhin è convinto che questo sia lo scopo addirittura delle azioni che saranno condotte tra stanotte e domani:
https://t.me/boris_rozhin/62961
La freccia azzurra più in alto indica che, ormai, è possibile per le forze ucraine AGGIRARE SHEVCHENKOVO e proseguire verso KUPLJANSK.

IZJUM, invece, è ancora lontana dalla linea di fronte, ma è meglio che si prepari. E si sta preparando.

Nel complesso, la manovra di contenimento delle truppe russe sta cercando di allargare il più possibile gli attaccanti, indebolendone la capacità di attacco e controllo del territorio per recuperare infine condizioni di superiorità relativa negli scontri. Vedremo già domattina come si saranno messe le cose.

“CI AVEVANO DETTO CHE ERA SICURA...”

Parliamo ora di un RICOVERATO. E’ MATTIA SORBI, il giornalista finito su una mina. Il cinegiornale luce per eccellenza, appena controllato, afferma che “i russi dicono”… no cari, non sono i russi a dirlo, ma MATTIA STESSO!

Questo un video caricato su youtube con montati tutti i materiali audiovisivi disponibili sulla rete:
https://www.youtube.com/watch?v=JlND4-wWJWM

Inizialmente parla lui. Con l’aiuto di un cellulare e un’app di traduzione, dal letto dell’ospedale cerca di farsi capire. Dice per chi lavora (00:12), poi cerca di spiegare che aveva preso un taxi, per fare un reportage, verso Aleksandreevka. “Ci avevano detto che era sicura” (0:40), quindi, a gesti, dice “mina”.

Allora è saltato per davvero su una MINA! E MATTIA stava lavorando e proveniva dalla PARTE UCRAINA! Forse allora non è “i russi dicono”… e pensa, è un materiale pure in italiano!

Intanto, il filmato prosegue con le immagini della macchina dove viaggiava Mattia, mentre uccellini incuranti di tutto cinguettano. Parla quindi un “orco cattivo”. Quello che lo ha salvato. E dice che aveva notato un MOVIMENTO nella zona controllata dal nemico. Truppe che scortavano una vettura su un campo minato e quindi, dopo l’esplosione, lo avevano lasciato lì (ONI BROSILI 1:30). Sono stati quei soldati, quando gli ucraini sono andati via, a raccoglierlo, andando loro stessi nel campo minato e tirandolo fuori. Scoprendo che era uno straniero, che parlava male russo, che era un reporter, di nome MATIAS e che veniva da MILANO (1:50). Gli hanno prestato primo soccorso, era ferito gravemente, quindi via in macchina al loro campo e poi all’ospedale.

Non pretendo che un cinegiornale luce dica la verità, né tantomeno che dica grazie. Sappiano soltanto, lorsignori, che tutte le bugie che raccontano gli si ritorceranno contro, in termini di credibilità, anche su altri argomenti che non saranno il conflitto in Ucraina. Intanto grazie di cuore a quei ragazzi che han salvato, dalle parti di Cherson, uno straniero, un italiano che altrimenti sarebbe morto.

LA VITTIMA DELL’AUTOBOMBA DI IERI CE LA FARA’!

L’altro ricoverato di cui vorrei parlare è invece uno di cui non si sa nulla, a queste latitudini. E’ Artem Bardin, il funzionario fatto saltare in aria ieri da un vile attentato orchestrato da gente che gli atlantici si vantano PUBBLICAMENTE (Washington Post) di aver addestrato a tale scopo. Ricoverato in gravi condizioni, resta in prognosi riservata ma sta migliorando.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/15691281

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 08 September 2022 19:38
08:09 ore 19:30 aggiornamento

E’ stato un pomeriggio molto movimentato. Questa la cronaca delle ultime sei ore:

12:52 Carta aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/dB4nhvr/08-09-RUS.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/d5RGH68/08-09-IT.jpg
Che evidenzia chiaramente il tentativo (freccia azzurra a sud) di sfondare verso KUN’E. Quel cuneo non deve trarre in inganno. C’è da sempre ed è l’ansa del fiume Severskij Donec in quel punto. Riva OVEST zona in mano agli ucraini, riva EST quella in mano ai russi. Ma è veramente vicina, da lì, a Kun’e. Da lì il piano d’attacco, finora respinto.

13:24 Nuova offensiva a SHEVCHENKOVO per provare a rompere la linea di difesa russa. Parà russi in azione
https://t.me/rusich_army/4988

13:40 Altre unità della Guardia nazionale russa giunte a BALAKLEJA
https://t.me/rusich_army/4992

13:47 Rozhin conferma aspri combattimenti in corso a SHEVCHENKOVO, terza offensiva in due giorni:
https://t.me/boris_rozhin/62878

14:01 Combattimenti in corso segnalati alle porte di GRUSHEVKA, più a est di SHEVCHENKOVO verso KUPLJANSK. Singole unità sono probabilmente riuscite ad avanzare di qualche km, con l’evidente intenzione di bloccare la strada che da SHEVCHENKOVO porta a KUPLJANSK.
https://t.me/notes_veterans/4673

14:20 APERTURA IMMINENTE DI UN ALTRO FRONTE! Questa volta DA SUD VERSO IZJUM, come mostra questa cartina di RYBAR
https://i.ibb.co/xzB9Nng/08-09-ru-1.jpg oppure con minore risoluzione qui https://t.me/rybar/38395
E con legenda in italiano
https://i.ibb.co/8xzSbKT/08-09-it-1.jpg
L’intento è di unire gli sforzi agli attaccanti da EST e SFONDARE O DA SUD O DA EST O DA ENTRAMBE LE DIRETTRICI. A tale proposito, si nota un ulteriore raggruppamento di truppe, mentre gruppi di incursori e guastatori sono già in azione per preparare il terreno a un assalto, a questo punto, incombente.
L’artiglieria russa non sta a guardare e punta i cannoni anche verso sud, per bloccare l’afflusso di truppe in corso
https://t.me/epoddubny/12205

16:03 I RUSSI SI RITIRANO DA BALAKLEJA! Questo video parla da solo. In questo video in una città deserta, dove non si combatte strada per strada, casa per casa, dove le case sono intatte, la bandiera ucraina capeggia sul municipio
https://t.me/rybar/38415

17:08 stesso, spettrale, scenario in una piazza centrale
https://t.me/boris_rozhin/62910

17:55 E questo è un video girato in pieno centro:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17430

Qualche scontro c’è stato, ma il fumo nelle periferie il primo video, più un video che gira con soldati ucraini che lanciano razzi dall’angolo di una casa popolare per poi ripararvisi, non fa certo una battaglia. Evidentemente, la situazione era diventata insostenibile e, per evitare perdite inutili, si è arretrati verso EST. DI QUANTO, se si resta nella periferia della città, o la si è lasciata per ricongiungersi a una seconda linea di difesa più arretrata, LO IMPAREREMO PRESTO.

18:59 Stesso destino sembra sia capitato a VOLCHOV JAR, mentre aspri scontri sono ancora in corso a SHEVCHENKOVO.
https://t.me/boris_rozhin/62929
KUPJANSK, dove si trova il voenkor Poddubnyj, è saldamente in mano russa
https://t.me/epoddubny/12208
Entrambe le parti stanno mandando sulla linea di fronte riserve per creare una situazione di superiorità relativa tale da fare la differenza su questo o quel settore. Ma la situazione è tutt’altro che stabilizzata. A Rozhin, che ha la memoria lunga, nel post sopra citato viene in mente la situazione di Palmira. E non ha tutti i torti.

Aggiornamenti a seguire.
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Francesco
Thursday, 08 September 2022 14:22
Grazie per il tuo gran lavoro
Unica cosa, perchè parli di piazza d'armi, quella dove si fanno le parate, quando invece si dice 'testa di ponte'?
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Paolo Selmi
Thursday, 08 September 2022 17:44
Grazie mille a te Francesco!

Errore solo e soltanto mio, si tratta di un "falso amico" del traduttore che ha mietuto la sua vittima, ovvero me.

Il "falso amico" in questo caso è il russo placdarm плацдарм che, a sua volta, è un prestito linguistico dal tedesco platzdarm (a sua volta prestito dal francese "place d'armes"). E che però in italiano si traduce "testa di ponte".

I falsi amici del traduttore sono così: magari quando è avvenuto secoli fa il prestito questo era il significato, nel lessico militare dell'epoca. Poi qui si è trasformato, diventando la "piazza d'armi" dove si fanno le esercitazioni e le parate, lì è rimasto lo stesso ed ecco nato il falso amico del traduttore.

Ovviamente, nel tradurre non ho verificato il giusto equivalente in italiano, fidandomi del significato in senso lato del termine, ovvero "è una piazza d'armi" per indicare un territorio ampio il che collimava, di fatto, con l'esigenza da parte di chi attacca non tanto di fare arrivare pezzi dall'altra parte di un fiume, quanto creare uno spazio sufficientemente ampio, in larghezza, al fine di meglio proteggerlo, eccetera...

Quindi i russi scrivono создать плацдарм sozdat' placdarm... e io dritto verso il fosso "creare piazza d'armi"!

Grazie mille ancora per aver capito cosa intendevo e per averlo corretto con la terminologia giusta: raccolgo la bici finita nel fosso e lo userò sin dal prossimo aggiornamento!

Ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 08 September 2022 12:53
08/09 ore 12:30 aggiornamento

Questa la situazione per come si è sviluppata nell’arco della mattinata.

SHEVCHENKOVO – attacchi respinti grazie all’arrivo di parà in rinforzo
https://t.me/wargonzo/8165
Offensiva alle 11:55 (12:55 ora locale) completamente spenta
https://t.me/rusich_army/4987

KUPLJANSK – non è in questo momento sulla linea di fronte, il suo accesso è infatti bloccato dalla strenua resistenza a SCHEVCHENKOVO, ma
- è sotto i colpi dell’artiglieria pesante
- gruppi di incursori e guastatori sono riusciti a filtrare in città e a creare disordini. Alle 9:47 è arrivata notizia che è intervenuta la Guardia nazionale, ha chiuso gli accessi alla città e ha cominciato a fare “pulizia”. Operazione in corso, situazione sotto controllo.
https://t.me/wargonzo/8168

BALAKLEJA – le difese tengono, giunte unità in appoggio
https://t.me/rusich_army/4982
con SOLNCEPJOK in dotazione.
https://novostivl.ru/post/1011811/
I Solncepjok (Солнцепёк, parola che letteralmente indica un “luogo bruciato dal solleone”) sono lanciarazzi multipli montati su telaio T72 in grado di lanciare 24 missili da 220 mm. E stanotte sono già stati impiegati contro gli attaccanti.
Tenuta città e fuoco artiglieria sugli attaccanti confermati anche in questa situazione delle 11:55 (12:55 ora locale), insieme all’arrivo di ulteriori rinforzi.
https://t.me/rusich_army/4987

VENIAMO ORA AL FRONTE PIU’ CALDO AL MOMENTO:

A sud di BALAKLEJA, la manovra offensiva delle ff.aa. ucraine punta decisamente a EST, per raggiungere il crocevia tra VESELOE e KUN’E, che taglierebbe le comunicazioni con IZJUM più a sud e il resto della linea di fronte ora impegnata su SLAVJANSK e KRAMATORSK.
https://t.me/sashakots/35431

ED E’ QUI CHE SI CONCENTRA ORMAI L’ATTENZIONE DI TUTTI: Se riesce a tenere la linea che parte da SAVINCY (sulla strada fra BALAKLEJA a ovest e VESELOE a EST) e arriva a nordest fino a VISHNEVAJA (sulla strada a NORD di VESELOE, e VESELOE è a sua volta attaccato a KUN’E), praticamente l’EPILOGO che si configura è quello della fallita offensiva su CHERSON-NIKOLAEV. Altrimenti, lo sfondamento di quella linea e l’accesso a quel crocevia cambierebbe, e non di poco, le cose (Cfr. per es. https://t.me/boris_rozhin/62871). Ma su questo discorso, e su come è stata architettata e gestita questa offensiva, torneremo fra poco.

Sugli attaccanti fa la spola l’aviazione russa e la sua azione, combinata all’impiego di artiglieria pesante, ha fermato i “novemila” (che ormai saranno anche qualche migliaio in più con l’arrivo dei rinforzi da Andreevka) da oltre mezza giornata.

A proposito della manovra in corso

Una breve analisi di questa azione offensiva ci porta a qualche ulteriore considerazione, in aggiunta e non in sostituzione alle precedenti osservazioni. Si tratta di un’AZIONE BASATA SU UNA COMBINAZIONE EFFICACE (SPECIALMENTE NELLA FASE INIZIALE) DI VELOCITA’ E FORZA D’URTO.

NON POCHE DECINE DI UNITA’, MA NOVEMILA SOLDATI, DI CUI BUONA PARTE APPENA RIENTRATI DALL’ADDESTRAMENTO NATO IN GRAN BRETAGNA, PENETRANO PER 20-30 KM ALL’INTERNO DELLE LINEE NEMICHE,
https://t.me/sashakots/35431
SFRUTTANDO L’ONDA D’URTO E PASSANDO DI PAESE IN PAESE SENZA OCCUPARLI, MA TIRANDO SEMPRE AVANTI.


Primi due giorni, il gioco vale la candela. Poi, se non si arriva direttamente a Mosca e si occupa anche il Cremlino, occorre GUARDARSI INDIETRO. E se non c’è un centro abitato dove ci si è insediati, dove si è creata una base operativa, con relativa piazza d’armi, allora SI RIPETONO I PROBLEMI della prima, fallita, controffensiva. Una piazza d’armi all’addiaccio, in campo aperto, è bersaglio facile di artiglieria e aviazione. Anche in un bosco. Non sono le piante a fermare 24 missili da 220 mm e testata pesante anch’essa due zeri, lanciati contemporaneamente con un margine di errore di 10 m per 7 km di traiettoria. Anzi, ordigni del genere fanno più danno per l’onda d’urto che si propaga che per l’impatto stesso con l’esplosione. Già oggi chi dei NOVEMILA si è fermato per ATTACCARE, per ASSEDIARE, è stato oggetto di fuoco di controbatteria prima e dei rinforzi di cui sopra poi.

Probabilmente, lo scopo dell’azione di ieri era far cedere almeno BALAKLEJA o SHEVCHENKOVO. Così da creare la base su cui appoggiarsi per ripartire. OBBIETTIVI ENTRAMBI FALLITI, a causa di una ESTREMA SOTTOVALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DI RESISTENZA NEMICA. E le cose si complicano.

A questo punto sorge una domanda. È lecito mandare al massacro 9.000 uomini in modalità “o la va o la spacca”? Perché di questo stiamo parlando.
1. Dopo aver rotto la prima (e unica) linea di difesa,
2. hanno dilagato per 20-30 km, puntando a un obbiettivo interno difficilmente raggiungibile (e infatti sono stati bloccati a metà strada, a SHEVCHENKOVO e lungo la linea del fiume),
3. lasciando pezzi per strada ad assediare BALAKLEJA (prima da nord e poi anche da sud), YAKOVENKOVO, VOLCHOV JAR e, infine, tutto il resto su SHEVCHENKOVO
4. CONFIDANDO di poter raggiungere un risultato nelle prime quarantott’ore (“effetto sorpresa”) su almeno uno di questi quattro centri abitati, ovvero
5. puntando a passare dall’altra parte del fiume.

“CONFIDANDO”: la questione sta tutta qui. Novemila uomini mandati allo sbaraglio e DIPENDENTI COMPLETAMENTE DALLA BONTA’ DI QUEL “CONFIDANDO”. Se va bene, tutto bene. E se invece “ops, ci siamo sbagliati”? Novemila uomini sotto i fischi dell’artiglieria.

Cominciamo a parlare delle PERDITE, per esempio: non è normale che già nel pomeriggio di ieri si cerchino i rincalzi nelle retrovie per continuare l’avanzata, COME INVECE SUCCESSO. Vuol dire che oltre che a lasciare pezzi per strada per assediare le città, li stai lasciando anche perché continui a essere un bersaglio. Primo punto.
https://t.me/notes_veterans/4664

Proseguiamo poi con i NUMERI INSUFFICIENTI A GARANTIRE L’EFFICACIA DI AZIONE NECESSARIA, QUANTOMENO, A FUGARE ALCUNI RISCHI POI CONCRETIZZATISI. I numeri, anche volendo attaccare a tutti i costi, a fine agosto c’erano. Al fronte SUD Rozhin calcola siano stati impiegati, in quella disastrosa controffensiva, QUINDICIMILA unità. Tutte finite a fare carne da cannone. Ora, le guarnigioni a BALAKLEJA hanno resistito eroicamente perché i numeri degli attaccanti, pur superiori numericamente, ancora ancora LO CONSENTIVANO. E se ci fossero stati anche solo cinquemila uomini in più? Questa è una domanda che ci siam già fatti ieri, ma ancora oggi trova conferma nell’analisi appena citata. Alla fine, i rinforzi arrivati alla spicciolata, ma arrivati e sotto il fuoco nemico, sono stati inizialmente qualche carro armato e qualche KAMAZ di unità di fanteria. Ma tanto è bastato per tenere, rompere l’accerchiamento, e ripristinare le comunicazioni con l’esterno. Fossero stati di più, le cose sarebbero andate diversamente. E QUESTO E’ UN ERRORE DI PIANIFICAZIONE BASATO SULLA SOTTOVALUTAZIONE DEL NEMICO. Secondo punto.
(ibidem https://t.me/notes_veterans/4664)

E’ stato un AZZARDO? Sicuramente un margine di azzardo c’è, ora che compaiono i primi inceppamenti dovuti esclusivamente a tale errore di valutazione. Vedremo nelle prossime ore quanto azzardo ci sia stato.

QUELLO CHE E’ SICURO E’ IL DOLO, VISTO CHE CHI HA MANDATO I SUOI UOMINI AL MASSACRO SAPEVA BENISSIMO IL RISCHIO CHE CORREVA. E L’AGGRAVANTE, DATA DALL’ASSOLUTA MANCANZA DI NECESSITA’ DI TALI OPERAZIONI CONCATENATE FRA LORO. INFATTI, PARLIAMO DI UN SACRIFICIO IN VITE UMANE ASSOLUTAMENTE NON RICHIESTO NE’ DA ESIGENZE DIFENSIVE IMMEDIATE, NE’ NEL MEDIO TERMINE (specialmente coi ritmi, ulteriormente e dichiaratamente “al risparmio”, dell’ultimo mese…).

Parliamo ora della mente, dell’architetto dell’operazione. Un esercito, per puro istinto di autoconservazione, non si vota da solo al suicidio. Comandanti, stato maggiore compresi. Zelenskij da solo fa fatica a soffiarsi il naso. Restano i kuratory NATO-UE, quelli che PERO’ POCO SANNO DELLA SITUAIZONE REALE sul campo, quelli che si fidano, come l’ISW del resto fino ad andare a sbattere esso stesso contro il muro, dei rapporti del comando generale delle ff.aa. ucraine. Quelli che PERO’ oggi a Rammstein devono devono staccare l’assegno di 675 milioni di dollari di armamenti (pagati come abbiam visto con milioni di tonnellate di grano previste per un programma alimentare dell’ONU che è servito solo a reclamizzare Erdogan e Zelenskij con le sue sfilate al porto di Odessa). E DEVONO GIUSTIFICARE IN QUALCHE MODO QUEI SOLDI.

A questo punto “serve una vittoria”, ANCHE SE IN MODALITA’ “O LA VA, O LA SPACCA” e, A PRESCINDERE DA COME ANDRA’ A FINIRE, l’hanno avuta, a loro modo: dopo le “performance” di ieri e l’altro ieri l’assegno lo staccheranno. Quel che accadrà dopo, se andrà bene, bene. Altrimenti, pazienza… win-win, come va di moda chiamare adesso questa strategia. Sulla pelle di migliaia dei loro uomini.

ATTENZIONE: non è un caso che, ancora adesso, i cinegiornali luce nostrani non abbiano di meglio che parlare di “missili russi su Charkov” citando l’ukrainska pravda, lo stato maggiore ucraino non faccia menzione della controffensiva nei suoi bollettini quotidiani e Zelenskij nei suoi videomessaggi parli di “qualche paese intorno a Charkov” dove “è tornata la bandiera ucraina”. Quello che conta è l’assegno. Quel che succede dopo, DOPO, è tutto grasso che cola. E se non cola e cola qualcos’altro, sulla pelle di novemila dei propri uomini, fa niente. Come nulla, NULLA!, è stato ancora detto ufficialmente della precedente controffensiva, e delle sue migliaia di perdite in vite umane.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 08 September 2022 08:44
08/09 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Prima di dire com’è andata stanotte, un breve accenno al resto della linea di fronte.

Sopra CHARKOV: situazione analoga a quella che sta puntando a IZJUM (vedremo tra poco come) e fermata sul nascere.

SEVERSK-ARTEMOVSK: le cose continuano, progressivamente, a peggiorare per le ff.aa. ucraine che vedono, giorno dopo giorno, smantellate le proprie linee difensive. Demolite, sarebbe il caso di dire, visto che stiamo parlando di fortificazioni di cemento armato da espugnare una a una.

UGLEDAR: altri due paesi intorno liberati ieri,
(riquadro a sinistra di questa situazione generale)
https://i.ibb.co/HPM8hGW/07-09-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/d21pmdT/07-09-it-1.jpg
niente di eclatante ma da ricollocare in un “creare i presupposti per” che, da sempre, fa parte del repertorio tattico-strategico sovietico prima e russo poi; un piano e molteplici varianti da adattare allo stesso alla bisogna.

FRONTE SUD: gli attaccanti han finito i carri armati e, per il momento, se ne stanno buonini a vedere cosa succede nella controffensiva in corso. Se ne stanno buonini, per assurdo, anche in quel buco che è rimasto della direttrice di controffensiva “più promettente”. Riquadro a destra della
situazione aggiornata qui
https://i.ibb.co/BVz3ry0/07-09-RU.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/d7gJk4s/07-09-IT.jpg
E’ semplicemente assurdo. In piena steppa, l’ordine è di restare una striscia ormai inutile da qualsiasi punto di vista la si giri, e bombardata continuamente.

LE PERDITE: ancora tutte da quantificare nella nuova controffensiva, ma il rischio che fra le fila delle ff.aa. ucraine si ripetano i quattromila morti (stima minima) della controffensiva a SUD è concreto. Un telegram di un mercenario svedese ieri girava e diceva che della sua unità di attaccanti ne son rimasti tre.
https://t.me/milinfolive/90121
Non è un attacco al risparmio ma, come da tradizione di questo stato maggiore criminale, da carne da cannone.

INFINE, l’OFFENSIVA IN CORSO:

Ieri notte bocche cucite tranne che da parte degli attaccati, dove i corrispondenti di guerra (voenkor) sono riusciti ad arrivare sul posto. E a darci qualche informazione di prima mano.

BALAKLEJA

21:41 Arrivano i rinforzi. I SOBR che eroicamente han resistito per due giorni scrivono
“Stabilito contatto visivo coi nostri, tutto bene. Ci sono feriti lievi, fratture, l’accerchiamento è stato rotto, creato corridoi attraverso il quale trasportiamo i feriti, sul nemico opera l’artiglieria”
«Установлен зрительный контакт с нашими, все хорошо, есть легкораненые, осколочные, окружение прорвано, создан коридор через которых выведут раненых, по противнику работает арта»
https://t.me/rusich_army/4973

23:08 Balakleja tiene, nemico respinto
https://t.me/swodki/159159

23:56 un voenkor scrive nella messaggistica di essere arrivato a Balakleja. La città resiste
https://t.me/dontstopwar/6168

04:45 lo stesso voenkor parla di “notte calda”, ma dà il buongiorno a tutti. Da Balakleja
https://t.me/dontstopwar/6173

SHEVCHENKOVO

22:49 sull’altra parte della linea di fronte, a nord-est, parte l’attacco notturno delle ff.aa. ucraine
https://t.me/wargonzo/8160

23:17 confermato l’attacco in corso
https://t.me/rusich_army/4977

Che dovrebbe essere stato respinto. Lo stesso voenkor, che ha dormito stanotte su quattro sedie, fotografa il suo giaciglio e dà il buongiorno a tutti:
https://t.me/rusich_army/4978

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 07 September 2022 19:33
07/09 ore 19:10 aggiornamento

14:06 (qui e segg. ora italiana): LINEA DI FRONTE a nord est FERMATA FRA SHEVCHENKOVO E VOLCHOV JAR. I rinforzi russi giunti da KUPJANSK per dar manforte ai riservisti hanno fermato l’avanzata su questa direttrice.
https://t.me/wargonzo/8151

15:47 BALAKLEJA attaccata anche da SUD, dove la linea di fronte si è avvicinata dopo la presa, da parte delle ff. aa. ucraine, dei vilaggi di BAJRAK e KRASNAJA GUSAROVKA, come mostra questa carta (Paese sottolineato). Allo stesso tempo questo avanzamento consentirebbe anche una prosecuzione verso EST.
https://t.me/boris_rozhin/62774
In ogni caso, l’assenza totale di filmati di scontri, di morti o prigionieri russi nei rapporti e nei filmati delle ff.aa. ucraine circa questa azione, lascia presupporre che i soldati avessero già lasciato da ore questi punti per arretrare verso BALAKLEJA e altri punti più agevoli da tenere.
https://rusvesna.su/news/1662563292

15:55 A BALAKLEJA i reparti scelti SOBR (abbr. di Specialnyj Otrjad Bystrogo Reagirovania специальный отряд быстрого реагирования ovvero “reparti speciali di reazione rapida”), ormai soprannominati per inferiorità numerica, provenienza e stoicismo, “i sessanta Spartani da Ufa e Samara” («60-им спартанцев из Уфы и Самары») tengono e riescono a respingere gli attacchi nemici. Ma non solo, non esponendosi a inutili contrattacchi, riescono anche a limitare le perdite sinora a qualche ferito lieve.
https://t.me/wargonzo/8153
E’ inoltre notizia di poco fa l’arrivo di ulteriori reparti speciali. Lo scopo è, comprensibilmente, stabilizzare la linea di fronte.
https://t.me/voenkorKotenok/40005

Nel frattempo, è da ieri notte che l’aviazione fa la spola, incessantemente, sui campi di battaglia teatro di questi scontri attaccando le truppe ucraine:
https://t.me/fighter_bomber/8484

16:24 Ad ANDREEVKA, da cui l’attacco di ieri è partito, si continua ad ammassare uomini e mezzi da mandare al fronte.
https://t.me/epoddubny/12190

16:42 Le truppe ucraine cominciano ad accusare le perdite, che nei comunicati degli stessi propagandisti sono definite “da non credere” (невероятные)
https://t.me/RVvoenkor/25282
et
https://rusvesna.su/news/1662561532
Oltre ai continui attacchi aerei, ai “novemila” arriva il fuoco dell’artiglieria pesante, che ormai ha finito di piazzare i propri pezzi puntandoli sulle loro posizioni.
https://topwar.ru/201447-razgromlennye-kievom-v-balaklee-bojcy-rosgvardii-okazalis-zhivy-i-zdorovy.html

Inoltre sugli attaccanti di BALAKLEJA è appena giunta notizia che oggi siano piovuti 40 missili KALIBR. E anche quelle sono perdite non indifferenti.
https://t.me/voenkorKotenok/40005

17:45 Nell’aggiornamento serale di Rozhin (ora locale 18:45) non si nota alcun mutamento rispetto quanto sinora riportato. Siamo ancora lungi, molto lungi, dal dire che la situazione si sia stabilizzata, ma al momento la linea di fronte lo è.
https://t.me/boris_rozhin/62795
Le migliaia di riservisti ucraini che saranno ben presto lanciati nella mischia potrebbero (e nelle intenzioni del comando militare di KIEV) dovrebbero fare la differenza.

INOLTRE, è appena uscita la cartina aggiornata di RYBAR
https://i.ibb.co/vh33kNc/07-09-RUS.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/JK9fNYt/07-09-IT.jpg

E QUI OCCORRE PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE: APPENA POCO PIU’ A DESTRA DEL RIQUADRO INGRANDITO, che mostra un po’ quanto sta accadendo a una BALAKLEJA attaccata da NORD e da SUD, c’è un PAESE MOLTO IMPORTANTE: KUN’E. La sua presa farebbe crollare tutta la linea difensiva che si sta imbastendo come un CASTELLO DI CARTE, oltre a compromettere la tenuta di IZJUM e l’intero fronte sottostante che sta attendendo il suo turno tra SLAVJANSK e KRAMATORSK.

Sicuramente, l’azione è molto più rallentata rispetto a ieri e a stanotte, le truppe russe sono indietreggiate e si sono appostate lungo una linea difensiva in grado di tenere impegnate le forze attaccanti in estenuanti assalti. Da questo momento in avanti, inoltre, avere delimitato l’area nemica a un’intera sponda aldilà del fiume, facilita l’intervento immediato di bombardieri e caccia, oltre che dei reparti di artiglieria pesante e dei gruppi missili, senza il rischio di colpire inavvertitamente i propri compagni. QUESTI DUE FATTORI CONSENTONO, AL MOMENTO, DI PAREGGIARE L’INFERIORITA’ NUMERICA DEI DIFENSORI RISPETTO AGLI ATTACCANTI. Non è assolutamente detto che tale situazione perduri, anzi, in un momento in cui stanno giungendo sulla linea di fronte altre migliaia di unità, potrebbe realmente cambiare da un momento all’altro. Tuttavia, questo vale anche per le truppe ucraine, in un momento di estrema mutevolezza degli equilibri in campo in un singolo spazio in un singolo momento, in grado però di fare la differenza lungo un’intera direttrice d’attacco, di difesa o di contrattacco.

All’azione stanno partecipando le truppe appena rientrate dalla Gran Bretagna, per esempio. Stanno partecipando mercenari stranieri. Stanno partecipando reparti speciali e truppe scelte.
https://t.me/WarDonbass/78445
Ma lo stesso stanno facendo i russi, più lentamente, ma riposizionando i loro pezzi nella loro parte di scacchiera. Uno attacca e uno difende. L’attaccante subisce perdite, se chi difende tiene e mantiene la superiorità di artiglieria pesante e aeronautica.

A questo punto, un po' di fantasia e immaginiamo due due scenari DI MASSIMA:

1. Coniglio dal cilindro da parte ucraina, l’offensiva riesce a sfondare e raggiunge gli obbiettivi prefissati.
CONSEGUENZA: In tal caso, i russi sarebbero costretti a “impiegare anche l’altra mano”, aumentando nel contempo difficoltà e perdite sul campo. RIPERCUSSIONI in termini di politica interna facilmente immaginabili.

2. La linea di fronte si stabilizza e gli attaccanti, nel tentativo di creare e ampliare una piazza d’armi, divengono facile bersaglio della contraerea posta dall’altra parte del fiume, subendo pesanti perdite. Al punto che, essendo ormai ridotti numericamente e indeboliti, gli equilibri cambiano. E QUESTO, in un conflitto dove le risorse sono sempre più scarse, POTREBBE AVERE RIPERCUSSIONI ANCHE SU SETTORI CHE SINORA AVEVANO TENUTO MA CHE, IN VIRTU’ DI QUESTA CONTROFFENSIVA, SONO STATI LASCIATI RELATIVAMENTE SGUARNITI PER CONCENTRARE TUTTO SU UN ALTRO FRONTE, SU QUEL FRONTE. QUANTO BASTA PER ROMPERE QUELL’EQUILIBRIO PRECARIO, MA DURATO MESI, E FAR SALTARE IL BANCO ANCHE INTORNO A CHARKOV, O FRA SLAVJANSK E KRAMATORSK, O INTORNO A UGLEDAR, O SOPRA AVDEEVKA.
CONSEGUENZA: in termini militari, moltiplicatore della disfatta su quello e altri campi di battaglia. Possibile sfaldamento di linee difensive granitiche come quelle costruite in otto anni intorno a DONECK. Aumento del malcontento fra il popolo. RESA DEI CONTI INTERNA FRA ZALUZHNYJ E ZELENSKIJ. Possibile (ennesimo) colpo di Stato. Accordi di pace nelle condizioni di capitolazione.

Il più probabile degli scenari non è, al momento, né al primo estremo, né al secondo. Tuttavia, QUANTO SI STA METTENDO QUESTA VOLTA SUL BANCO, DA FINE AGOSTO A OGGI, DOPO LA PRIMA FALLITA CONTROFFENSIVA A CHERSON (controffensiva morta del tutto, peraltro, con un silenzio irreale oggi) E CON QUESTA ATTUALMENTE IN CORSO, NON E’ UNA POSTA LA CUI VINCITA O PERDITA PUO’ LASCIARE INDIFFERENTI. Come se nulla fosse.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 07 September 2022 14:45
07/09 ore 14:30 aggiornamento

SULLA CONTROFFENSIVA IN CORSO A BALAKLEJA

Le notizie si susseguono in maniera abbastanza concitata, a partire da stamattina, per cui occorre molta prudenza nella loro diffusione, sia in un senso che nell'altro.

Anzi tutto, partiamo da alcuni numeri. Le truppe ucraine qui si stanno giocando non dico il tutto per tutto, ma quasi, mandando all’assalto NOVEMILA SOLDATI
https://t.me/boris_rozhin/62754
e continuando a richiamarne altri da CHUGUEV, ZMIJOV e ANDREEVKA
https://t.me/vysokygovorit/9325
Un’onda d’urto che potrebbe propagarsi anche verso altre linee di fronte (SLAVJANSK, BARVENKOVO, per esempio) con numeri analoghi.

Questa la cartina aggiornata
https://i.ibb.co/P1LXDh0/07-09-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/XW4n3CP/07-09-eng.jpg

Russi e milizie del Donbass sono arretrati lungo tutta la direttrice d’attacco ucraina fino a raggiungere DUE LUOGHI BEN DEFINITI (e probabilmente più semplici da difendere)
- L’AREA FRA VOLCHOV JAR E E SEMENOVKA A NORD EST
https://t.me/notes_veterans/4639
E, DA LI’ VERSO SUD-OVEST FINO A BALAKLEJA
- LE ANSE DELL’INTERA RIVA EST DELLA SREDNJAJA BALAKLEJKA
https://t.me/yurasumy/4805

Un piccolo fiume stagnante, qui una foto di tempi ormai passati:
https://zhezhera.livejournal.com/photo/album/2745/?mode=view&id=640869
ma largo abbastanza da consentire di imbastire una prima linea di difesa.

Per questo, i “novemila” intruppati dalle ff.aa. ucraine hanno dovuto seguire GIOCOFORZA questa linea nel procedere lungo la loro offensiva:
https://t.me/yurasumy/4805

Questa cartina è davvero molto utile, perché mostra proprio la sequenza di questo attacco. Non si azzardano ancora a mettere ponti mobili che potrebbero saltare da un momento all’altro e si allungano: tattica che, come abbiam visto, ha i suoi pro, ovvero guadagnare in fretta terreno, e i suoi contro, ovvero disperdere energie (9.000 uomini son tanti ma man mano che ci si allunga aumenta sempre più il rischio di finire in inferiorità numerica relativa nel corso di uno scontro armato) e aumentare il rischio che i reparti più avanzati, qualora una controffensiva a metà strada avesse successo, restino tagliati a loro volta e accerchiati.

In questo momento anche le forze armate russe stanno concentrando nell’area le loro riserve. Seguiremo quindi con molta attenzione l’evolversi della situazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 07 September 2022 12:52
07/09 ore 12:30 aggiornamento

2 NAVI SU 87 PER LA FAME NEL MONDO… IL RESTO DEL GRANO IN UE

Solo due navi su ottantasette sono partite col grano alla volta dei Paesi africani, come inizialmente pianificato. Il resto è stato venduto ai Paesi europei. A questo punto, sarebbe il caso di rivedere l’export di grano dall’Ucraina: ne parlerò con Erdogan” ("Только 2 корабля из 87 с зерном были вывезены в африканские страны, как планировалось изначально. Остальное вывезли в страны Европы. Может быть, стоит ограничить вывоз зерна с Украины, посоветуюсь об этом с Эрдоганом"): così oggi Vladimir Putin.

I casi sono due: o non è vero, e allora è un conto, o è vero, e allora qualcuno qui ci ha marciato per tutta l’estate e oggi, colpevolmente, tace. Ricostruiamo un po’ di tappe.

24/08 A DISTANZA DI UN MESE dallo “storico” accordo, il rappresentante russo alle Nazioni Unite NEBENZJA denuncia – proprio a New York – che UNA SOLA NAVE SU TRENTAQUATTRO è partita per l’Africa.
https://ria.ru/20220824/zerno-1811966728.htm

06/09 Sempre NEBENZJA denuncia alle Nazioni Unite che non una nave russa è salpata verso l’Africa, questa volta per via delle sanzioni occidentali https://www.gazeta.ru/politics/2022/09/07/15413209.shtml
Evidentemente, “fino all’ultimo ucraino” vuol dire “fino all’ultimo povero cristo sulla faccia della terra: europeo, africano, asiatico, americano”… possiamo e dobbiamo crepare tutti.

07/09 Vladimir Putin, intervenendo alla VII sessione plenaria del Forum economico orientale, accusa:

“Nonostante tutte le difficoltà relative a quanto sta accadendo in Ucraina, abbiam fatto tutto quanto nelle nostre possibilità perché il grano fosse esportato. Mi sono incontrato con i capi dell’Unione Africana, coi capi dei Paesi africani, ho promesso loro che avremmo fatto di tutto per garantire i loro interessi e avremmo reso possibile l’esportazione del grano ucraino. Tutto questo l’abbiam fatto senza istruzioni di nessuno”.

«Несмотря на все сложности происходящих вокруг Украины событий, мы сделали все для того, чтобы украинское зерно было вывезено. Я встречался с лидерами Афросоюза, с лидерами африканских государств, обещал им, что мы сделаем все, чтобы обеспечить их интересы, и будем способствовать вывозу украинского зерна. Мы сделали это без инструкций»

Quindi, prosegue:

“Tutto, praticamente tutto il grano esportato dall’Ucraina, è andato non ai Paesi più poveri e in via di sviluppo, ma ai Paesi dell’UE. In totale sono state caricate solo due navi, sottolineo, solo due, su ottantasette previste dal programma mondiale di alimentazione dell’ONU che presuppone l’aiuto ai Paesi bisognosi; su di esse sono state caricate solo 60.000 tonnellate rispetto ai 2.000.000 di tonnellate previste. In altre parole, ai PVS è andato il 3% di quanto previsto. Lo voglio dire: molti Paesi Europei nei decenni e secoli passati si sono comportati come colonizzatori, e così continuano oggi, ingannando ancora una volta i PVS; inoltre, così facendo i problemi di alimentazione nel mondo non potranno che aumentare e, purtroppo, con nostro estremo dolore, porteranno a una catastrofe umanitaria senza precedenti”.

«Все, практически все зерно, вывозимое из Украины, направлено не в развивающиеся беднейшие страны, а в страны Евросоюза, по всемирной программе продовольствия ООН, которая как раз и подразумевает помощь нуждающимся странам, было загружено всего два корабля, подчеркну, только два из 87, и на них было вывезено 60 тысяч тонн продовольствия из 2 млн тонн, но это всего 3%, которые направлены в развивающиеся страны, хочу сказать, что, как многие европейские страны в прежние десятилетия и столетия действовали как колонизаторы, так и продолжают действовать сегодня, в очередной раз обманули развивающиеся страны и продолжают, очевидно, что при таком подходе масштаб проблем с продовольствием в мире будет только нарастать, к сожалению, к огромному нашему сожалению, что способно привести к небывалой гуманитарной катастрофе»
https://www.bfm.ru/news/508267

Ovviamente, nulla di questo appare nella velina riportata dal cinegiornale luce per eccellenza. Quello che “aggiorna” gli altri. Zitti zitti… il silenzio è d’oro, d’oro color del grano, quello che ci siamo accaparrati con la scusa che andava dato ai Paesi poveri.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 07 September 2022 08:38
07/09 ore 08:00 aggiornamento

CONTROFFENSIVA UCRAINA IN CORSO A SUDEST DI CHARKOV!

Cartina aggiornata a ieri notte
https://i.ibb.co/jGVq7Nk/06-08-ru.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/M65fqMs/06-08-eng.jpg

ATTENZIONE: come è possibile vedere, la freccia azzurra dell’attacco ucraino ha deviato verso nord-est, rinunciando a BALAKLEJA ma, AL CONTEMPO, ACCERCHIANDOLA E BLOCCANDOLA DA NORD, raggiungendo la strada che la collega a VOLOCHOV JAR. La stessa Volochov Jar, peraltro, che non compare in questo ingrandimento ma che sarebbe stata oggetto di scontri sempre ieri notte.

Giusto per capire di che parte di fronte stiamo parlando,
cartina completa qui
https://i.ibb.co/qDpPR2H/06-09-ru-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/cvWpj5T/06-09-it-1.jpg

Il tentativo è, a differenza della mattanza a SUD, molto più intelligente (nel senso proprio di intelligere, di cogliere nessi e relazioni fra le parti componenti il fronte avverso) e realistico negli obbiettivi posti, così come si stanno configurando, anche se non nasconde alcune debolezze intrinseche, su cui tornerò presto. Cominciamo però a descriverlo nel dettaglio:

- incuneandosi MOLTO a SUD di CHARKOV, praticamente a ridosso della “L” dove la linea di fronte curva verso EST seguendo il SEVERSKIJ DONEC, il fronte d’attacco intercetta il punto più fragile della linea di difesa russa, tenuto da riservisti;

- L’area non è steppa sconfinata ma zona agricola e boschiva con maggiore possibilità di costruire linee difensive e resistere a eventuali controffensive nemiche;

- inoltre, tagliando in due grosse porzioni un’area circostante dove la linea di difesa è tutta da creare, crea i presupposti per accerchiare e inglobare settori da una parte e dall’altra creando così la famosa “piazza d’armi” che era stato impossibile creare nella controffensiva appena fallita.

- in prospettiva, un cuneo del genere, man mano che avanza minaccia tutta l’intera porzione di territori a SUD, che rischia di restare tagliata fuori, isolata e passibile di collasso.

Questa la PARS CONSTRUENS. Venendo alla PARS DESTRUENS di questo piano,

- non si tratta di una “novità”; è da mesi che ci provano venendo puntualmente respinti. Quindi non si tratta di una difesa sguarnita.

- non è steppa aperta, ma non è nemmeno la foresta del Mekong. Sono territori, peraltro, conosciuti ampiamente da chi li ha difesi e li continua a difendere, oltre a esserci nato e cresciuto fino al 2014. Inoltre, al momento è una porzione di territorio decisamente limitata nello spazio per nascondere insidie in modo significativo

- al momento – vedremo gli sviluppi nel corso della giornata – l’avanzamento è a “I”, ovvero un corridoio che si incunea in territorio ostile e, se è vero che ACCERCHIA BALAKLEJA A SUD, è altrettanto vero che è ACCERCHIABILE A SUA VOLTA DA SUD E DA NORD. Chi ha un po’ di familiarità col weiqi (围棋) o (囲碁) igo in giapponese, da noi noto come “go” e basta, sa di cosa sto parlando. In altre parole, allungarsi troppo senza creare piazza d’armi è un rischio. Rischio di finire come l’altra volta.

- Anche perché le truppe russe non stanno a guardare e stanno già intervenendo. A questo punto occorrerà valutare la FORZA D’URTO degli attaccanti. Avessero concentrato tutti i riservisti e gli armamenti letteralmente mandati a morire e a distruggersi al fronte sud, unicamente su questo fronte, probabilmente a quest’ora sarebbero arrivati già a IZJUM. Questa è un’offensiva che viene dopo la mattanza di agosto e fatta raggruppando gli ultimi riservisti e armamenti rimasti. Ed è l’unica che sta riuscendo. Qualcuno si dovrebbe INTERROGARE sulla capacità di LEGGERE IL CONFLITTO da parte di una classe dirigente corrotta e prona a kuratory tanto munifici nel mandare fondi di magazzino e missili da propagandare sul mercato mondiale, quanto miopi nelle scelte sinora compiute. Ma tanto, anche per le conseguenze di questa azione, come della precedente, non pagherà nessuno se non il popolo ucraino rimasto sotto di loro.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 06 September 2022 19:42
06/09 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE

SI SPEGNE LA CONTROFFENSIVA SUL FRONTE SUD…


L’unico fronte attivo rimasto si è spento oggi, dopo aspri scontri durati tutta la giornata con le ultime riserve e gli ultimi carri armati (questi finiti…)
Carta aggiornata
https://t.me/rybar/38315
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/Wc92hGH/06-09-en-1.jpg

Tutti i ponti mobili sul fiume son stati fatti saltare. Chi era riuscito ad attraversare, è rimasto bloccato e non ha avuto scampo. Chi è rimasto dall’altra parte, è stato anch’egli oggetto di attacco da parte dell’artiglieria. Nonostante tutto ciò, stanotte il comando militare ucraino ha ancora intenzione di replicare: senza carri armati, con blindati leggeri di fabbricazione occidentale. Vedremo gli sviluppi.

… E SI ACCENDE QUELLA A CHARKOV

Controffensiva annunciata, telefonata, dichiarata…e alla fine iniziata.
Carta aggiornata
https://i.ibb.co/VNgyVQ3/06-09-RUS-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/HGrLYSJ/06-09-IT-1.jpg

Pare stia andando peggio di quella al fronte sud. Il riquadro ingradito è l’unica zona dove sono riusciti a sfondare per qualche chilometro.
Qui si vede meglio (sfondo più chiaro della mappa)
https://t.me/yurasumy/4790

In buona sostanza, puntavano a BALAKLEJA, quantomeno a TAGLIARLA nelle comunicazioni raggiungendo la strada che la collega a NORD, si son fermati a VERBOVKA, paese dove scorre un fiumiciattolo dove han fatto saltare (i russi) tre ponti e ora, dall’altra riva, li stanno colpendo con la loro artiglieria. Offensiva bloccata e poco spazio riparato per mantenere le centinaia di metri conquistate. Considerando che ora l’iniziativa è in mano all’artiglieria e all’aviazione, non penso sia stata una mossa che possa garantire all’offensiva ucraina ulteriori, significativi, sviluppi. Vedremo.

Più a nord, Tra SHESTAKOVO E STARYJ SALTOV, sembra stiano attaccando, e con successo, i russi. Aspettiamo conferme. Se vero, sarebbe la beffa oltre il danno. E riecheggia sempre la solita domanda: PERCHE’? Gli ha dato di volta completamente il cervello?

Oggi qualche commentatore collegava questa fame di risultati (che sta provocando morti su morti e depauperamento accelerato del proprio arsenale) con l’incontro di dopodomani a RAMMSTEIN (BASE NATO par excellence) del “Contact Group on Defense of Ukraine”
https://www.usafe.af.mil/News/Article-Display/Article/3142376/ramstein-to-host-its-second-ukraine-contact-group/
Sarà anche, ma sicuramente così facendo non sarà certo di vittorie sul campo, che parleranno.

ENNESIMA AUTOBOMBA A BERDJANSK

Questo quel che resta della macchina
https://t.me/WarDonbass/78312
e questa la scena ripresa da poco più in là: una grande colonna di fumo in una città che cerca di trovare una pace che, per qualcuno, qui in Occidente come nelle camarille di Kiev, è lecito, anzi, doveroso, distruggere.
https://t.me/boris_rozhin/62603
Il bersaglio di questo ennesimo atto di terrorismo di Stato è Artem Bardin, dell’amministrazione comunale di Berdjansk, attualmente ricoverato in gravi condizioni.
https://t.me/boris_rozhin/62605

ZAES SEMPRE SOTTO ATTACCO

Partito quest’oggi poco prima delle 11.00
https://t.me/vrogov/4670
7 lanci di artiglieria pesante hanno messo fuori uso le linee dell’alta tensione e il reattore 6 ha diminuito la potenza a 150 megawatt.
https://t.me/vrogov/4671
Inoltre, sono state accertate perdite di olio combustibile nei tubi del liquido di raffreddamento del reattore
https://t.me/vrogov/4675

Tutto questo stride col tanto atteso “rapporto” dell’AIEA, che per quel che ha scritto poteva compilare anche stando comodamente a casa sua. Anzi, avrebbe risparmiato la vita di un centinaio di marò ucraini morti in due assalti suicidi. Condanna i buchi fatti senza menzionare chi ha fatto tali buchi e invoca una zona demilitarizzata senza menzionare le colpe di chi, questa centrale, oggi come oggi potrebbe colpirla anche da 70 km (grazie agli HIMARS NATO attualmente in dotazione… ma per quel che ne sappiamo noi potrebbero già essere arrivati quelli da 300 km).

Siccome, tuttavia, lo scopo evidente è far rientrare KIEV dalla finestra laddove non è riuscita a rientrare dalla porta neppure con due ondate di truppe da sbarco (ed enormi perdite), tale rapporto non meraviglia affatto.
https://t.me/vrogov/4691

Per inciso, RYBAR ha svolto un lavoro ECCELLENTE, a dir poco, di ricostruzione di quanto accaduto nel blitz fallito il PRIMO SETTEMBRE, con relative geolocalizzazioni delle foto e del poco materiale disponibile in rete.
https://t.me/rybar/38251

Questa la infografika in russo
https://i.ibb.co/BNZ6BcT/05-09-ru-1.jpg
e questa in inglese
https://i.ibb.co/CzDjq0c/05-09-en-1.jpg

I dati sono inoppugnabili E L’AIEA ERA LI’. Ma non una parola. Bisogna concludere che per certa gente, per quella gente, andrebbe bene anche questa versione: truppe speciali russe attraversavano di notte il fiume, prendevano d’assalto il molo dove erano ormeggiati i mezzi da sbarco ucraini, ne sequestravano due e, con gli stessi, simulavano un finto attacco alla centrale, morendo peraltro quasi tutti, per incolpare dello stesso chi invece non ha colpa. A che pro? Farsi del male da soli e minacciare di distruzione il mondo intero...

PS mentre chiudo questo aggiornamento, notizia di un’ulteriore attacco dell’artiglieria ucraina sulla centrale e dintorni:
questa volta, a essere colpito sono un trasformatore dell’alta tensione e una cooperativa di parcheggiatori limitrofa. Anche qui, sono i russi che si sparan da soli.
https://t.me/vrogov/4693

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domattina.

PS nonostante il cinegiornale luce per eccellenza dica il contrario, la corrente a Energodar c’è. Oggi c’è anche stata l’inaugurazione del CENTRO RICREATIVO PER BAMBINI, a giudicare dalle foto la manifestazione è venuta anche bene:
https://t.me/energadartoday/1243

PPS Scusa a LAOCOONTE, lui sa perché.
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Paolo Selmi
Tuesday, 06 September 2022 12:16
06/09 ore 12:15 aggiornamento

Prima di iniziare, nel precedente non ho citato la fonte del bilancio di 200 giorni di bombardamenti sulle città della DNR. Si tratta del “Centro congiunto di controllo e coordinamento” (SCKK) della DNR” e i dati sono presi dal 17/02, ovvero da quando hanno iniziato a sparare per preparare un’offensiva spenta sul nascere (vedansi primi articoli che riassumono quanto accaduto in quei giorni). Questo il bollettino completo, datato ieri ore 17.27:
https://t.me/DNR_SCKK/10372

PER SETTE MILIARDI DI DOLLARI AL MESE...

Zelenskij, per quella cifra come ormai sappiamo per sua stessa ammissione (in uno dei pochi momenti in cui non aveva davanti un copione), ha tenuto segreto quanto stava combinando al suo popolo. Impedendo così, proprio banalmente, ai frontalieri di cercare riparo da parenti e conoscenti all’interno del Paese o all’estero. La perdita sarebbe stata di sette miliardi di dollari al mese. “Non saremmo durati tre giorni”, cito ancora a memoria. Bene, anzi, male, visto che le vittime civili ci sono state e la responsabilità delle loro morti ricade tutta su chi sapeva dove stava andando a sbattere e ha taciuto tutto, sino all’ultimo, ai passeggeri.

Tuttavia, come abbiam visto anche nel corso di questa controffensiva, ancora in questi giorni il regime di KIEV non ha nessuna cura dei propri soldati, figurarsi dei civili per cui, se dovessero stare solo alle veline di regime, nessuna offensiva è in corso e i loro cari sono tutti nelle caserme ad aspettare che arrivino i russi. Nulla è cambiato.

Con la notizia di oggi, però, ci troviamo in un caso e in una situazione ben peggiori. PARLANDO IERI A BRUXELLES, al “Consiglio di Associazione UE-Ucraina”
https://www.consilium.europa.eu/en/meetings/international-ministerial-meetings/2022/09/05/
il primo ministro ucraino Denis Shmygal ha denunciato DANNI FISICI PARI A TRECENTOVENTISEI MILIARDI DI DOLLARI:
https://strana.news/news/406325-kakoj-ushcherb-ukrainy-ot-vojny-summa-v-326-milliardov-dollarov.html
di cui 105 solo per il ripristino di quanto distrutto: anche qui… tenendo conto dell’intero territorio, o dei territori controllati, ma nel primo caso come stimare postazioni e luoghi a cui non si ha accesso, prima domanda che mi viene in mente… comunque, stime fatte “congiuntamente agli esperti della Banca mondiale (совместно с экспертами Всемирного банка)”, e gli esperti della banca mondiale “sono uomini d’onore”. Diamo quindi per buone queste cifre con riserva.

Parliamo di “danno fisico diretto” (прямой физический ущерб), tangibile, riscontrabile. Non danni indiretti per mancate entrate o danni finanziari. Ebbene, se le cose stanno così, resta un quadro desolante di questo tipo:

Un popolo tenuto all’oscuro e lasciato a morire per possibili 7 miliardi di perdita finanziaria al mese, per continuare imperterriti in un’operazione che ha condotto SINORA a 326 miliardi di soli danni fisici.

Così, per non saper né leggere né scrivere,:
326 miliardi : 6 mesi = 54,33 miliardi di dollari di danni fisici al mese.


Se fosse soltanto cinismo economico, di fronte a un danno economico tanto ingente quanto prevedibile, nessuno dotato di buon senso si sarebbe imbarcato nella “soluzione finale” al problema del Donbass, prevedendo che tale azione avrebbe portato a una reazione che avrebbe, di fatto, ESTINTO lo Stato ucraino, le sue finanze, la sua economia, e COMPROMESSO IRREPARABILMENTE l’intera macchina economica, il patrimonio di beni mobili e immobili a disposizione, eccetera (non pensiamo che qualcuno, in occidente, cacci fuori trecentoventisei miliardi di dollari… finché si tratta di dare fondi di magazzino e aprire prestiti, ancora ancora, e per importi inferiori di almeno uno ZERO a quelli denunciati come danno).

Un calcolo di puro cinismo, la popolazione neanche considerata in tale calcolo, anche perché i danni a una popolazione di quaranta milioni di persone oggi dimezzata (il riferimento è alla popolazione attualmente residente nelle zone controllate dal regime di Kiev) sono incalcolabili.

Invece, sono andati avanti. Mi rifiuto di credere che una classe dirigente, una cricca, chiamiamola come vogliamo, che pensa a 7 miliardi di dollari al mese persi per mancate entrate IN FASE DI PREPARAZIONE DI UN ATTACCO, non pensa ai 54 che perderà al mese per danni fisici diretti che andrà a subire non appena PARTIRA’ CON L’ATTACCO E SUBIRA’ UNA REAZIONE DURA E DI CUI ERA STATA MESSA AL CORRENTE DA MESI. L’economia, qui, anche quella più cinica, da iena di wall-street, non c’entra.

Qui c’è dell’altro, che nulla ha a che vedere con l’interesse nazionale, né tantomeno con un “calcolo economico”: una guerra per procura fatta a discapito del proprio stesso popolo.

VREMEVKA E NOVOPOL’ LIBERE

Intanto, altri due villaggi nel Donbass sono stati liberati: VREMEVKA e NOVOPOL’, a ovest di UGLEDAR’, che comincia così sempre più a sentire l’accerchiamento.
https://t.me/WarDonbass/78275

TIMEO DANAOS (ET DONA FERENTES)

Un “trofeo di guerra” (trofej anche in russo), ovvero un armamento recuperato ancora funzionante o recuperabile nel corso di un’azione, viene in genere reimpiegato subito al fronte con una “Z” sopra fatta con la vernice bianca. Occorre però prestare attenzione, perché anche quello che a prima vista potrebbe apparire come un inaspettato “regalo”, potrebbe nascondere un’insidia, rivelandosi un’arma ben più temibile del suo potenziale dichiarato. Il riferimento è al SISTEMA GPS di tracciamento. Qui alcune immagini
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/17300
et
https://t.me/boris_rozhin/62570
e qui un filmato
https://t.me/sashakots/35374

Nessuna novità per l’uso massiccio che se ne fa da noi nel civile, a partire dai camion, ormai buona parte col satellitare, fino addirittura alle compagnie di assicurazione, che offrono sconti in cambio del bip-bip sulla macchina. Lo scopo è tracciare, tracciare e ancora tracciare. “Dove sei?” “Un quarto d’ora e arrivo”… ma il satellitare tradisce una posizione ben più lontana e il povero autista sanno ora anche quando, dove e quanto si ferma. Stesso discorso per l’assicurazione: “andavo piano”… ma la macchina tradisce ben altri tempi di spostamento.

Uso militare: il “trofeo” finisce in mani nemiche, serve a tracciare posizioni, spostamenti e a elaborare contromosse tali da prendere il nemico completamente alla sprovvista. Per questo ogni trofeo è passato al setaccio per eliminare il sistema di tracciamento (né più né meno di quel che fanno i ladri con gli antifurti satellitari sulle macchine) e altri, eventuali, trasmettitori in radiofrequenza. Insomma… da Tiresia a oggi, non è cambiato nulla, se non che ora a furia di mazzate Tiresia lo ascoltano.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 06 September 2022 08:44
06/09 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessuna variazione sostanziale rispetto a quanto rilevato dall’inizio della controffensiva a oggi. Il copione è sempre lo stesso e le centinaia di malcapitati che lo recitano muoiono in assalti suicidi. Assalti che non accennano a fermarsi, solo a diminuire per evidente, maggiore, scarsità di uomini e mezzi.

Questo il quadrante di OL’GINO e ARCHANGEL’SKOE
https://t.me/rybar/38249
Linee azzurre dall’alto che cercano di forzare buttando nella mischia tutta l’artiglieria pesante rimasta, attacchi respinti con grosse perdite.

Naturalmente, né lo stato maggiore ucraino nel suo bollettino serale, né il fantoccio in maglietta mimetica ne accennano minimamente.

Ma ne cominciano ad accennare i soldati stessi. Come a Severodoneck, che era tutto un fiorire di videomessaggi a tema, ora cominciano a spuntare anche qui. Videomessaggio con sfiducia nei comandanti della 53° brigata e del 59° battaglione e conseguente rifiuto di eseguire i loro ordini. “Non hanno una pianificazione corretta degli ordini, non hanno mezzi di difesa o copertura per le azioni comandate e danno informazioni false su feriti e dispersi”.
https://t.me/donezkiy/2223

DELITTO SENZA CASTIGO: BILANCIO DI 200 GIORNI DI BOMBARDAMENTI SULLE CITTA' DELLA SOLA DNR

Nella sola DNR i bombardamenti sui civili, pur in città evacuate, spopolate, abitate solo da una minoranza, hanno causato in 200 giorni:

- 369 morti di cui 19 bambini

Per quanto riguarda i feriti,

NEI TERRITORI LIBERI PRIMA DEL 24/02:
- 1746 feriti di cui 121 bambini
- di cui 61 persone, fra cui 2 bambini, saltate sulle mine antiuomo “Petali” lanciate dalle testate a grappolo dell’artiglieria pesante di Kiev.

NEI TERRITORI LIBERI DAL 24/02:
- 1564 feriti di cui 88 bambini

Per un totale di 3310 feriti di cui 209 bambini. Nella sola DNR.

Case distrutte: 7216
Obbiettivi civili (ospedali, scuole, ecc.): 1601
Mezzi di trasporto: 761

Attacchi alle città da parte dell’artiglieria delle ff.aa. ucraine: 9039 di cui con artiglieria pesante 8708

Proiettili e razzi caduti: 69.298 di cui 32 Tochka-U, 9 HIMARS, 10448 Grad, 237 Uragan.

“Since 2014”: qui nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 05 September 2022 19:35
DAL FRONTE

CEDIMENTO A OVEST DI PESKI


Cartina qui
https://i.ibb.co/y8kcBSC/5-09-ru-1.jpg

L’aeroporto di Doneck, compresa quella parte di pista da otto anni in mano ucraina, è stato completamente liberato. La difesa alla periferia ovest di PESKI è saltata, le ff.aa. ucraine hanno perso anche il raccordo anulare di Doneck e ora PERVOMAJSKOE, quella striscia a ovest di Peski, è sotto attacco da tre lati. Sempre più minacciata anche NEVEL’SKOE.
https://t.me/rybar/38236

FRONTE SUD

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/kMwWdp7/RUS.jpg
e con legenda in Italiano
https://i.ibb.co/JxxmMd8/05-09-IT-1.jpg

Sul “fronte promettente”, da LOZOVOE a SUCHOVOJ STAVOK, lungo un corridoio sempre più angusto (RIQUADRO IN BASSO A DX - la parte rossa indica quanto effettivamente ripreso dai russi), le ff.aa. ucraine han continuato tutto il giorno ad ammassare uomini e mezzi. Ma come mostra anche la cartina, l’ostinarsi a disporre truppe lungo quello che è diventato un vero e proprio cimitero, di uomini e mezzi, provoca da parte russa l’immediato, identico, intenso fuoco di sbarramento da tre lati e dal cielo, con risultati devastanti.
https://t.me/rybar/38229

Su questo quadrante abbiamo anche una situazione dell’ultim’ora. Carta aggiornata:
https://i.ibb.co/SnsLdQs/05-09-ru-1.jpg
e in caratteri latini
https://i.ibb.co/tckYQRD/05-09-en-1.jpg
Il corridoio si assottiglia sempre più, la piazza d’armi aldilà del fiume non è neppure più una piazza d’armi, eppure stanotte si prevede un ulteriore movimento di uomini e truppe mandati al massacro. Poco più a nord l’ennesimo ponte mobile si sta dirigendo su rimorchio verso il fiume da far guadare: IN TOTALE LUNGO QUESTO TRATTO DI FIUME SONO STATI BUTTATI VIA NON MENO DI TRENTA FRA PONTI MOBILI E MEZZI PER TRASPORTARE DA UNA RIVA ALL’ALTRA! TRENTA! E STANOTTE SI REPLICA. Con quel che c’è, ovviamente. Di mezzi mandati alla distruzione ce ne sono sempre meno.
https://t.me/rybar/38242

Scendendo invece a SUD-OVEST, direzione POSAD-POKROVSKOE
(cartina qui
https://i.ibb.co/gZZptyH/05-09-ru-1.jpg
e in caratteri latini qui)
https://i.ibb.co/3fL2wN8/05-09-en-1.jpg
C’è stato un vero e proprio, ENNESIMO, TENTATIVO DI OFFENSIVA, culminato con l’abbattimento di due SU-25, 5 carri armati, tre blindati cingolati, 4 fra pick-up modificati e hammer e, non da ultimo, due comandanti prigionieri del 59° meccanizzato. Gli scontri si sono chiusi con la ritirata delle ff.aa. ucraine.

Lungo le altre direttrici, nessuna ripetizione di questi tentativi suicidi di offensiva.

Un colpaccio, così come comunicato nel bollettino quotidiano del Ministero della difesa russo, è stato fatto nella regione di NIKOLAEV, presso due depositi di armi e munizioni rispettivamente a VOZNESENSK e a OCHAKOV, dove sono stati fatti saltare oltre 1500 razzi per sistemi missilistici a lancio multiplo, tra cui oltre 200 HIMARS.
https://t.me/mod_russia/19532

NEANCHE FATTO IN TEMPO AD ANDAR VIA… NUOVI ATTACCHI ALLA CENTRALE

Oggi colpiti di nuovo un tetto e il serbatoio dell’acqua distillata del secondo reattore, come da foto:
https://t.me/voenkorKotenok/39934
Commento AIEA… non pervenuto, neppure quello dei due “osservatori”.

PRIME CREPE IN EUROPA: BERLINER ZEITUNG INCOLPA ZELENSKIJ

Originale
https://www.berliner-zeitung.de/news/das-ist-ein-verbrechen-ukraine-krieg-hat-praesident-wolodymyr-selenskyj-sein-volk-gezielt-getaeuscht-und-belogen-warnungen-der-us-geheimdienste-verschwiegen-russische-invasion-li.261544

E traduzione in russo.
https://inosmi.ru/20220905/zelenskiy--255886668.html

Di fatto, le accuse sono già note, ovvero quelle di aver mentito al proprio popolo PRIMA dell’inizio del conflitto e aver tirato dritto come da copione.
(“Experten werfen dem Präsidenten vor, die drohende Kriegsgefahr verschwiegen zu haben. Die Anschuldigungen gefährden den inneren Zusammenhalt der Ukraine.”)

Senza tener conto degli ammonimenti provenienti dai servizi segreti americani (“Der Präsident habe die Bevölkerung getäuscht und belogen, ihr vor der russischen Invasion die Kriegswarnungen der US-Geheimdienste verschwiegen”).

Ne abbiamo già Parlato. Il giornale però rincara la dose con altri contributi. Per esempio, la drammaturga famosa in Ucraina Katerina Babkina (Die bekannte Dramatikerin Kateryna Babkina) che sulla rivista HANDELSBLATT parla ESPLICITAMENTE DI “VERBRECHEN” (преступление), CRIMINE! Altro che svista (Versehen), errore (Fehler), tragico malinteso (Missverständnis) o errore strategico (strategische Fehleinschätzung)!

Известная на Украине драматург Катерина Бабкина обвиняет Зеленского в том, что он не подготовил украинцев к приближающемуся конфликту. "Это не какой-то там недосмотр, не ошибка, не случайное недоразумение. Это даже не стратегический просчет. Это преступление" — такие слова Бабкиной цитирует в репортаже немецкая газета Handelsblatt.
Die bekannte Dramatikerin Kateryna Babkina wirft Selenskyj vor, die Ukrainer nicht auf den bevorstehenden Krieg vorbereitet zu haben. „Das ist kein Versehen, kein Fehler, kein unglückliches Missverständnis, keine strategische Fehleinschätzung – das ist ein Verbrechen“, wird sie in einem zitiert.


Sevgil Musaeva, redattrice capo della rivista Ukrainska Pravda, incolpa Zelenskij di “gezielten Desinformation” (DELIBERATA DISINFORMAZIONE)! Oltre che mettere in dubbio e offendere le capacità mentali di milioni di ucraini (Zweifel an der geistigen Kapazität von Millionen von Ukrainern aufkommen lassen).

Севгиль Мусаева, главный редактор газеты "УП", обвиняет Зеленского в умышленной дезинформации. Президент, по ее мнению, накануне конфликта умолчал о масштабах угрозы и не отнесся серьезно к безопасности населения. Он таким образом проявил "сомнения в мыслительных способностях миллионов украинцев".
Sewgil Musajewa, Chefredakteurin der Zeitung Ukrainska Prawda, beschuldigt Selenskyj der gezielten Desinformation. Der Präsident habe vor dem Krieg das Ausmaß der Bedrohung verschwiegen und die Bevölkerung nicht ernst genommen. Er habe geradezu „Zweifel an der geistigen Kapazität von Millionen von Ukrainern aufkommen lassen“.


E si spinge oltre, la Musaeva (Musajewa geht noch weiter): questo rende Zelenskij COMPLICE DELLE PERDITE IN VITE UMANE OCCORSE (sei er mitschuldig an „konkreten menschlichen Verlusten“.), COSA DI CUI PRIMA O POI (früher oder später) DOVRA’ RISPONDERE.

Мусаева идет в своих обвинениях даже дальше: поскольку Зеленский накануне событий не провел должной подготовки к обороне, он несет свою часть ответственности за "вполне конкретные человеческие жертвы". Такое поведение президента Зеленского вызывает неизбежные вопросы, на которые рано или поздно "придется должным образом отвечать".
Musajewa geht noch weiter: Weil Selenskyj die nötige Kriegsvorbereitung unterlassen habe, sei er mitschuldig an „konkreten menschlichen Verlusten“. Sein Verhalten werfe drängende Fragen auf, die früher oder später „ehrlich beantwortet werden müssen“.


Seguono alter accuse, ma queste sono le più forti, pertanto meritano doverosamente menzione. Anche perché prima che fra i cinegiornali luce nostrani si apra una discussione sulle responsabilità di Zelenskij, fan prima i servizi segreti americani a farlo fuori.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 05 September 2022 12:09
05/09 ORE 12:10

MELITOPOL’ SENZA CORRENTE PER UN GIORNO


Grazie a un attacco dell’artiglieria ucraina che ieri alle 17:00 ha fatto saltare la linea da 330 Kw che portava la corrente a MELITOPOL’ e città limitrofe. I tecnici si son messi subito al lavoro e ieri alle 19:30 la linea era parzialmente ripristinata, con contestuale PARZIALE ripristino della corrente in alcuni quartieri. Ora comunica il capo dell’amministrazione regionale Vladimir ROGOV che i tecnici stanno continuando i lavori di ripristino.
https://t.me/vrogov/4647

Quel che è certo, è che tutte queste mosse stanno realmente sortendo l’effetto opposto di quello desiderato dai gerarchi di KIEV. Ci fosse stato un avanzamento di truppe contestuale a questi attacchi terroristici, allora la strategia del terrore orchestrata avrebbe avuto esiti ben diversi. Ma dato che le truppe sono state bloccate, con gli esiti disastrosi di cui ai precedenti aggiornamenti, tutti questi attacchi hanno soltanto il sapore della rappresaglia, della ritorsione per manifesta incapacità a fare altro. E allora generano rancore e ulteriore distacco.

TECNICI AIEA ANDATI, RESTANO SOLO DUE OSSERVATORI

Notizia di stamattina, il grosso dei tecnici rimasti sul campo ha levato le tende. Ne restano solo due, in qualità di “osservatori”.
https://t.me/vrogov/4646

Considerando l’ultimo attacco il 3 settembre con OTTO DRONI DA COMBATTIMENTO
https://t.me/vrogov/4640
Considerando DUE droni abbattuti stamane in città, a ENERGODAR,
https://t.me/vrogov/4648
Il pericolo sembra tutt’altro che passato. Allora perché stamattina, il grosso dei tecnici rimasti sul campo ha levato le tende? E ne restano solo due, in qualità di “osservatori”? La tutela della centrale era una motivazione ufficiale che, così, resta priva di sostanza.

Colleghiamo gli eventi accaduti. Arriva la missione. Il giorno stesso sulla centrale vengono scagliati non più missili e palle incatenate, ma mezzi da sbarco e gommoni. Tutto un caso? Oppure qualcuno lì, tecnici “imparziali” e stampa straniera, avrebbe dovuto SANCIRE un “passaggio di mano” che, nella testa malata di qualcuno, sarebbe stato così realizzabile? Un aiutino alla diplomazia… brutta copia in piccolo di MINSK e MINSK2 con soluzione “azera” del conflitto?

Idee complottiste? Forse. Ma nessuna parola ufficiale di condanna è arrivata dall’AIEA davanti a quei barconi ancora fumanti! O ai pochissimi soldati fatti prigionieri. Silenzio imbarazzato, MOLTO imbarazzato: in due ore l’avenger Grossi (come da foto di gruppo prima di partire…) aveva “visto quel che doveva vedere” ed è scappato via, rivelandosi per quello che è in realtà sotto quella tutina da super eroe… prima coincidenza.

L’assalto in queste modalità di BLITZ per OCCUPAZIONE FISICA è stato fatto, DA MARZO A OGGI, solo in occasione della “missione” dell’AIEA. Seconda coincidenza.

L’assalto è stato REITERATO NEL GIRO DI POCHI GIORNI, la seconda volta con QUARANTADUE unità di sbarco. Sempre coi “tecnici-testimoni oculari” presenti. Terza coincidenza.

L’OSCE è da OTTO ANNI che dovrebbe fissare le violazioni del cessate il fuoco previsto dagli accordi di MINSK e MINSK-2, fare quindi rapporto in sede comunitaria per successivi PROVVEDIMENTI SANZIONATORI nei confronti del regime di KIEV. Invece, non solo si è recata per otto anni sui luoghi del delitto, ha fatto in ogni occasione due foto e preso due misure, compilando qualche pagina di modulo, quindi insabbiato tutto in faldoni che sono stati trovati a MARIUPOL’ IN GRAN QUANTITA’ INEVASI, per esempio, MA PASSAVA ANCHE ALLE FF.AA. UCRAINE LE COORDINATE DI OBBIETTIVI MILITARI SENSIBILI! Obbiettivi che erano, successivamente, bombardati. L’IMPARZIALE OSCE… come l’imparziale AIEA. Che da marzo si sveglia solo oggi. Quarta coincidenza.

Finiti i mezzi di sbarco, finiti i marò, la missione toglie le tende. Lasciando due “osservatori”. Ovvero, via libera ancora all’artiglieria pesanta ucraina dall’altra parte del fiume di continuare a fare quello che ha dovuto interrompere, temporaneamente, qualche giorno fa. Speriamo di sbagliarci.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 05 September 2022 08:41
05/09 ore 08:00 aggiornamento

COME SE NIENTE FOSSE, MA NIENTE E' PIU' COME PRIMA


In una situazione tragica come mai accaduto nella storia di questo conflitto, sia sulla linea di fronte di una sempre più insensata controffensiva, che nelle retrovia dove mancano anche le lenzuola e si cercano volontari per fornirle a un numero sempre crescente di feriti,
https://t.me/RVvoenkor/25028

stride il silenzio totale sia del regime di KIEV che del Comando militare. A proposito del primo, però, notiamo come nel suo videomessaggio di ieri il burattino si complimenti per una “vittoria” a OZERNOE.

Andiamola a vedere. Un gruppo costituito da uomini del 15° reggimento della guardia nazionale e della guardia territoriale (quindi non unità scelte e neppure tutti soldati regolari), passa il fiume Severskij Donec, fa due foto a Ozernoe e riesce – fortunatamente per esso – a scappare indietro senza riportare perdite.
https://t.me/RVvoenkor/25030

Ozernoe resta zona grigia sulla linea di fronte come ieri e l’altro ieri. La “vittoria” è celebrata sulla rete e consacrata ieri sera dal clown di Kiev che di questa, invece, PARLA.
https://t.me/RVvoenkor/25036

Tace su tutto il resto, con un popolo intero, nel sud del Paese ancora controllato da loro, che ha le strutture sanitarie al collasso per l’afflusso continuo di feriti, e CHE TOCCA CON MANO IL SILENZIO COLPEVOLE di una classe dirigente sempre più strumento in mano e agli ordini degli imperialisti stranieri e sempre più indifferente ai danni che essa stessa, DIRETTAMENTE, provoca.

Il comando militare, nel suo bollettino serale, tace anch’esso su quanto sta accadendo su oltre trecento km, su questa immane tragedia, ma almeno tace anche su OZERNOE. Dice solo che i russi attaccano nel Donbass. E chiude.

Quello che non capiscono in Occidente è che, così facendo, non solo aggravano la posizione negoziale di Kiev, ormai ridotta all’accettazione di condizioni sempre più pesanti qualora si decidesse a sedersi intorno a un tavolo, ma anche l’atteggiamento di intere popolazioni. Il riferimento è alle popolazioni sia nei territori controllati dal regime di KIEV, come abbiamo visto testimoni oculari di una realtà distopica, così come riportata da chi in teoria li dovrebbe “difendere”, sia nei territori passati in mano ai russi. CHERSON bombardata, per esempio: insegnanti minacciate telefonicamente di non recarsi a scuola pena gravi conseguenze a loro e le loro famiglie, ciò nonostante vanno a fare il loro lavoro; stesso discorso per i pubblici ufficiali, stesso discorso per i lavoratori, stesso discorso per un popolo intero. Quelli che per l’Occidente sono i “difensori” si rivelano per quello che invece sono realmente, e la popolazione lo sta capendo sempre di più, giorno dopo giorno.
https://antifashist.com/item/ukraina-poteryala-herson-navsegda-aleksej-zhuravko-o-tom-chto-segodnya-proishodit-v-regione.html

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 05 September 2022 00:09
04/09 ore 23:00 aggiornamento

MATTANZA CONTINUA


La giornata di oggi è stata teatro di scontri lungo due direttrici di quella che fu la controffensiva ucraina. Raggruppamento, assalto, ritirata con gravi perdite di uomini e mezzi è il copione che si ripete da cinque giorni. Come se nulla fosse, da parte dei criminali di Kiev. Criminali nei confronti dei loro stessi uomini.

Ieri qualche analista russo ha collegato questa mattanza con il tentativo di Kiev di sabotare i referendum e il ripristino di una normalità in questi territori. Ma questi fatti avvengono a TROPPA distanza da Cherson, da Melitopol' e dalle altre città. Restano solo i missili e le palle da cannone. Ma quelle ormai, specialmente dopo il fallimento della controffensiva, sortiscono solo l'effetto opposto: non più terrore, ma rancore.

Torniamo al campo di battaglia. Questa la carta del quadrante di Andreevka, quello “promettente”:
https://i.ibb.co/ZMpLcbk/04-09-ru.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/6D1St19/04-09-en.jpg

L’intera piazza d’armi ucraina aldilà della riva del fiume e i suoi reparti avanzati fino a Kostromka sono stati, come del resto ampiamente previsto, oggetto di una pioggia di artiglieria pesante e attacchi aerei che hanno, ancora una volta, decimato le truppe ucraine.

Uomini di quei reparti, che sapevano benissimo la fine che li attendeva, scrivevano ieri notte nella loro messaggistica istantanea “voglio sopravvivere fino a domani mattina” e “per quanto le nostre madri e le nostre mogli dovranno ancora piangere le nostre morti?”
https://t.me/rybar/38172

Ma nessuno sta fermando la follia suicida di Kiev: non certamente i kuratory, e neppure la “libera” stampa occidentale, dove i cinegiornali luce si guardano bene dall’accennare a quanto sta accadendo questi cinque giorni di vera e propria mattanza.

Persino a Vysokopol’e, stamattina oggetto di una ritirata strategica da parte delle truppe russe e di un’avanzata contestuale di quelle ucraine, oggi gli attacchi dell’artiglieria russa hanno ricacciato indietro la controffensiva e, a sera, le posizioni son tornate quelle di ieri. Carta aggiornata
https://i.ibb.co/6bRpNLW/04-09-UPD-ru.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/N76fR8f/04-09-UPD-eng.jpg

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 03 September 2022 23:19
03/09 ore 23:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Continua l’attacco suicida verso Suchoj Stavok, il quadrante “promettente”.
https://t.me/rybar/38157

Cartina aggiornata qui:
https://i.ibb.co/tcS1kNw/3-09-UPD-ru.jpg
e in caratteri latini:
https://i.ibb.co/4gLf2qv/3-09-UPD-en.jpg

Con sforzi enormi e a prezzo di gravi perdite, nel pomeriggio le forze armate ucraine riuscivano a passare ancora la riva sud del fiume Ingul'c, e a sbloccare così i loro compagni accerchiati. Uno si aspetta che una tale fatica culmini nell'evacuazione sani e salvi dei pochi superstiti. Invece no. Tutti ancora al contrattacco!

Addirittura, dopo aver esaurito le scorte dei carri armati polacchi, ora è venuto il turno dei Leopard tedeschi (ancor non si è capito se gentilmente forniti dai teutonici o dagli spagnoli, che negano peraltro di averli forniti):
https://t.me/tacticalnecktie/1172

In ogni caso, buttati così nella steppa e sotto attacco da tre lati e dall’aria, non avranno vita facile. Peraltro, è sempre minore la quantità di armi e uomini che passano a sud del fiume Ingul’c, in quella manciata di chilometri quadrati piena ormai di tutte le miserie che si trascina un campo di battaglia. E questo pone ancor più in discussione il senso di una tale operazione.

L’unica ipotesi che viene in mente agli analisti russi, esclusa per il momento la follia dello stato maggiore, resta quella di un diversivo per colpire il nemico dove meno se lo aspetta: verso Charkov, per esempio. “Dove meno se lo aspetta”, in questo caso, è un eufemismo. E’ da un mese che anche qui ci provano e sono fermati dal fuoco di sbarramento sin dai primi movimenti nelle retrovie. E già i primi raggruppamenti in tale direttrice sono stati fissati questo pomeriggio.
https://t.me/epoddubny/12137

Non si tratterà, pertanto, di un effetto sorpresa. Così come non rappresenta ormai più una sorpresa che LO STATO MAGGIORE DELLE FF.AA. UCRAINE, NEL SUO BOLLETTINO SERALE, NON DICA UNA PAROLA, UNA, DI QUANTO STA ACCADENDO SU QUESTO FRONTE:
https://t.me/RVvoenkor/24951
Un silenzio che vale più di mille parole e che denota l’estrema mancanza di rispetto per le migliaia di caduti, per il dolore dei loro cari che non sanno nulla di loro, e per la tragedia di una nazione che loro, a parole, “difendono”: altre parole, però, che anche al popolo ucraino sanno sempre più di menzogna.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.
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Paolo Selmi
Saturday, 03 September 2022 16:39
03/09 ore 15:00 aggiornamento

SULL’ATTACCO DI STANOTTE ALLA CENTRALE ATOMICA


Anzi tutto, si tratta di un allarme partito ieri notte dagli stessi abitanti di ENERGODAR.

02/09

Ore 23:00 Il capo dell’amministrazione regionale VLADIMIR ROGOV è in allarme da loro stessi intorno alle undici. “Non meno di due decine di imbarcazioni veloci con una gran quantità di soldati” (не менее двух десятков быстроходных лодок с большим количеством вооружённых людей)
https://t.me/vrogov/4609

Avanzata coperta da attacchi missilistici e di artiglieria pesante, arrivati sino alla centrale (fra i reattori 2 e 3).
https://t.me/tass_agency/153629

03/09

Ore 01:17 Sempre ROGOV comunica dell’intervento dell’aviazione e di elicotteri da combattimento Ka-52 lungo le acque del fiume per fermare i mezzi provenienti dall’area controllata dalle ff.aa. ucraine.

Ore 10:30 Una volta capito che l’ennesimo tentativo di sbarco era naufragato insieme ai suoi estensori, un canale telegram commenta cercando di capire “a che pro” condurre un’azione del genere.
https://t.me/WarDonbass/77976
Non entriamo nel merito del contenuto, visto che è da giorni ormai che ribadiamo l’assurdità di queste manovre offensive suicide. Ma prendiamo atto che anche questo tentativo è naufragato.

Ore 13:52 Il Ministero della difesa russo riporta nel suo bollettino i dettagli di questo attacco notturno:
2 mezzi da sbarco
42 gommoni
250 assaltatori
4 aerei Su-30 e 2 elicotteri Ka-52 inviati per fermare i mezzi suddetti
20 fra gommoni e mezzi da sbarco AFFONDATI.
La rimanenza quindi si ritira, sotto il fuoco dell’artiglieria russa che, dalla riva opposta, punta direttamente a colpire riva da cui sono partiti.
Bilancio delle perdite ucraine: 47 morti (di cui 10 mercenari stranieri) e 23 feriti.
https://t.me/mod_russia/19462

14:12 ROGOV nel commentare i dati del Ministero della difesa russo, ringrazia i suoi concittadini da cui è partito l’allarme.
https://t.me/vrogov/4623

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 03 September 2022 11:34
03/09 ore 11:30 aggiornamento veloce

DAL FRONTE


La controffensiva suicida continua. Il riferimento è essenzialmente al quadrante due, quello più “promettente”, con sfondamento “U”, “L”, quindi “I”, poi a un certo punto anche “T”, nel senso che a ridosso del fiume erano stati installati dal genio TRE PONTI MOBILI e si cercava, disperatamente, di ammassare mezzi e uomini per ampliare il più possibile quella capocchia e farla diventare una piazza d’armi.

Ora è messo ancora peggio.

Queste le ultime due cartine di RYBAR su quel quadrante:

FINE GIORNATA di ieri
https://t.me/rybar/38100
Tutti e tre i ponti saltati, saltati i magazzini, saltato il quartier generale.

11:00 (ora locale) di oggi
https://t.me/rybar/38117
Tutta la parte aldilà del fiume oggetto di tutte quelle “figure geometriche” a forma di lettere, indicanti disposizioni sul campo tanto ardite quanto senza alcun senso, ora è solo bersaglio dei bombardamenti alleati, senza alcuna possibilità di fuga visto che i ponti sono saltati.

CIÒ NONOSTANTE, a OVEST, da TERNOVKA a BLAGODATOVKA, il comando suicida dello stato maggiore ucraino è ancora “attaccare”.

E lo stesso sta accadendo su questo quadrante, direzione est verso BLAGODATNOE.
https://t.me/rybar/38106
Raggruppamento e ancora all’attacco. Fino a esaurimento scorte.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 02 September 2022 19:23
02/09 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE SUD


L’attenzione è ancora puntata su quanto accade lungo questa linea di fronte lunga centinaia di km, attaccata principalmente in cinque punti e praticamente ripristinata ovunque con pesanti perdite da parte degli attaccanti.

Passando da sud-ovest a nord-est di questa diagonale, RYBAR ingrandisce tre quadranti, dove sostanzialmente si conferma non solo la stabilizzazione, ma una contro-controffensiva da parte russa che demoralizza ulteriormente le già provate truppe ucraine.

QUADRANTE 1
https://t.me/rybar/38078
Poco da dire, se non che la situazione è sconfortante anche per gli stessi commentatori russi:

Così appare già al terzo giorno l’attacco a Cherson a est di Nikolaev: le divisioni ucraine, SENZA ALCUNA COPERTURA D’ARTIGLIERIA, partono all’assalto, escono dai boschi in campo aperto, sono colpite a morte, tornano indietro.
Именно так выглядит уже третьи сутки наступление на Херсон к востоку от Николаева: подразделения ВСУ без прикрытия артиллерии высовываются, бросаются в атаку из лесопосадок чуть ли не по чистому полю, их подбивают, они откатываются обратно.

Arrivano i rinforzi, si ammassano altre armi e via di nuvo in un altro raid suicida.
Прибывают подкрепления, техника скапливается и снова идёт в самоубийственный рейд.

Se il piano del comando ucraino è quello di confondere il nemico, c’è riuscito. Perché nessuno, da parte russa, sta capendo il senso di questi attacchi suicidi.
Если план командования ВСУ состоял в том, чтобы ввести противника в замешательство, то у них получилось. Потому что с российской стороны никто не понимает смысла таких самоубийственных вылазок.

QUADRANTE 2
Quello più “promettente” nei primi giorni di offensiva. Stesso copione del quadrante 1, le truppe ucraine cercando di consolidare almeno la piazza d’armi creata con un tributo di sangue altissimo. E ancora oggi cercavano di “sfondare” verso sud…
https://t.me/rybar/38077

RYBAR stesso alle 6 di sera usciva con una nuova cartina di questo quadrante:
https://t.me/rybar/38089
Tutte le truppe erano ricacciate indietro, a chi ha provato a spingersi verso sud-ovest è andata ancora peggio, essendo stato oggetto di una pioggia di ventiquattro tonnellate di bombe FAB-500, così chiamate perché pesano ciascuna mezza tonnellata e recanti ciascuna trecento kg di esplosivo.

QUADRANTE 3
https://t.me/rybar/38073
I russi si stanno riprendendo gli spazi da cui erano arretrati i primi giorni sempre lungo la linea di confine di fine agosto.

Sulle perdite, qui ci sono i disegnini quindi non ha senso neppure fare l’elenco qui sotto.
https://t.me/zastavnyii/1358
Notiamo che le perdite in vite umane superano ormai le 2.500 unità. Intere regioni nell’Ovest del Paese stanno dichiarando giornata di LUTTO, per i loro figli, fino ad allora non coinvolti in un conflitto che non era il loro. Ospedali di Odessa e Nikolaev al collasso, malcontento che cresce ovunque.

LA FALLITA CONTROFFENSIVA COME PUNTO DI SVOLTA?

Nel senso, come possibile momento di resa dei conti fra la CRICCA AL POTERE CHE HA IDEATO QUESTA FOLLIA e L’APPARATO MILITARE CHE HA DETTO SIGNORSI’ e mandato i suoi uomini a morire? Non lo so, sinceramente. So solo che ormai i kuratory si nascondono sempre di meno.

LA VALUTAZIONE DEL 31/07 DEL WASHINGTON POST

Questa è un’operazione pianificata da oltremanica e oltreoceano. E annunciata in pompa magna lunedì 29 dal loro burattino, quello che oggi parlava a Como come un eroe, e che così si esprimeva:
“We will oust them to our border,” Ukrainian President Volodymyr Zelensky proclaimed about Russian troops in a speech Monday, marking Ukraine’s Independence Day. “It is time for the Russian military to flee.”
https://www.washingtonpost.com/opinions/2022/08/31/zelensky-ukraine-southern-counter-offensive/

E’ giunto il momento. It’s time. Evidentemente non era il momento. Ma per kuratory invece lo era. Questo il commento in questo editoriale del WP, non proprio dell’ultimo fogliaccio scandalistico a stelle e strisce:
“The best defense is a good offense, as military strategists have argued for centuries. And if Ukraine’s drive toward the coast succeeds, it will restore the country’s economic viability by relieving pressure on its port city of Odessa. Moreover, it could threaten Russia’s occupation of Crimea by cutting into the land bridge that connects to the Russian-controlled Donbas region in the east.”
(ibidem et segg.)

E andava avanti, ottimista, il trentun agosto: “Ukraine’s opportunity now is that U.S.-supplied High Mobility Artillery Rocket Systems (HIMARS) and other precision weapons have allowed the Ukrainian military to target Russian rear headquarters, ammunitions dumps, bridges and other transport nodes. The days when the Russians could sit back near the border and lob missiles at Ukrainian cities are over.”
Son finiti I tempi cupi! Avete anche gli HIMARS, e altre armi con cui “bombardare il quartier generale”! (e invece li usavano contro i civili a Doneck e Makeevka, ma questa è un’altra storia…)

“The Russian military is disoriented because of the pounding they’ve received, U.S. officials believe.” E questa valutazione la dice lunga sulla capacità d’oltremanica e d’oltreoceano di LEGGERE la situazione attuale in Ucraina. Ma chi è sul campo non ha voce, chi muore ogni giorno per loro conto non può dire la sua, l’ordine è “attaccare!” It is time…
E infatti s’è visto.

Infine, la candida ammissione che gli attentati, le autobombe, sono frutto di anni d’addestramento sin dal 2014.

“Since 2014, U.S. Special Operations forces have been teaching the Ukrainians how to fight an occupying army — using special units like the ones that were so effective against al-Qaeda and Islamic State fighters.”

E vediamo queste special units, per bocca dello stesso generale Clarke.

“What we did, starting in 2014, was set the conditions,” Clarke recalled. “When the Russians invaded in February, we’d been working with Ukrainian SOF for seven years. With our assistance, they built the capacity, so they grew and they grew in numbers, but more importantly, they built capability,” in both combat assaults and information operations.

To prepare to repel the Russian invasion, each Ukrainian SOF brigade last year created and trained a “resistance company” recruited from the local population in areas such as Kherson, Zaporizhzhia and the Donbas that were likely to be Russian targets. As a result, Clarke said, “If you’re a Russian soldier today, your head must be on a swivel because you don’t know where the threat is. They can’t look at any Ukrainian and know if that person is an enemy.”

Abbiamo creato l’esercito ombra. Quello che ti colpisce nelle retrovie, soldato russo, quando meno te l’aspetti. Ci può anche stare, anzi, ci sta nella logica dei militari. Non si combatte solo al fronte.

Il problema è quando si ammazzano civili. E qui il WP lo ammette tranquillamente!

This guerrilla war has produced a grim body count among pro-Russian officials in the occupied areas. In the past few weeks, pro-Russian officials have been killed or injured by car bombs, roadside bombs, poison and shotguns.

Quelli che chiama “pro-Russian officials” non sono militari, sono ufficiali nel senso di “pubblici ufficiali”, cariche pubbliche! Civili ammazzati, fatti saltare in aria, per punizione, per una scelta fatta. Niente di nuovo sotto il sole, per chi ha in mente la CIA in America Latina. Ma ammesso così, candidamente, mentre ancora le macerie delle auto esplose fumano, era una cosa ancora inedita. Visto che i cinegiornali luce, quando devono entrare nell’argomento, svicolano negando tutto.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 02 September 2022 12:54
02/09 ore 12:30 aggiornamento

MISSILI CONTRO CASA POPOLARE A CHERSON

Missili che hanno letteralmente portato via gli ultimi piani di una casa popolare a Cherson. Ci sono morti e feriti, il filmato riporta tutta la desolazione di questo ennesimo gesto criminale.
https://crimea.ria.ru/20220902/ukrainskie-voyska-nanesli-udar-po-zhilomu-domu-v-khersone--est-pogibshie-1124378031.html
Non potendoci arrivare con l’esercito, ci arrivano coi missili e le autobombe: ora come allora, sempre stata così la canaglia fascista.

GROSSI "SI DEFILA"...(MA E' COSTRETTO AD APRIRE GLI OCCHI)

“It is clear that the plant and its physical integrity have been repeatedly compromised, both accidentally (and) intentionally”
Così Grossi ieri (https://thepostedia.com/world/78030.html). Ovviamente i russi hanno posto l’accento su quell’ACCIDENTALMENTE. Visto che ormai c’è lì il personale AIEA, che tocca con mano, sale sul tetto, vede, scatta foto… allora… “possono aver fallato!” Ma magari non sempre l’han fatto apposta…

Grossi che si arrampica sugli specchi, Grossi che dopo due ore va via dicendo di "aver visto quel che doveva vedere", Grossi che è "intercettato", all’uscita, da OLTRE VENTIMILA FIRME DI CITTADINI DI ZAPOROZH’E CHE GLI CHIEDONO DI DIRE AGLI UCRAINI DI SMETTERLA DI SPARARE!
https://dnr-news.ru/society/2022/09/01/96724.html

Questo il testo della petizione, che ha non potuto dribblare in slalom:

“Nella regione della maggiore centrale atomica d’Europa, quella di Zaporozh’e, si sta sempre più complicando una situazione già critica. Le forze armate ucraine regolarmente bombardano il territorio della centrale. Signor Grossi, Direttori dei Paesi membri dell’AIEA! Noi, abitanti della regione di Zaporozh’e, ci appelliamo a voi con la richiesta di fermare le provocazioni ucraine, dirette alla Centrale ZAES!
«В районе самой большой атомной станции в Европе – Запорожской – сложилась критическая ситуация. Вооруженные силы Украины ведут регулярные обстрелы территории станции. Господин Гросси, руководители стран-членов МАГАТЭ! Мы, жители Запорожской области, обращаемся к Вам с призывом остановить провокации Украины, направленные на Запорожскую АЭС!

Chiediamo a voi di STIGMATIZZARE le azioni della dirigenza ucraina tese ad accrescere la tensione intorno alla Centrale ZAES e di AMMONIRLI circa la LORO RESPONSABILITA’ di fronte alla comunità mondiale in caso di continuazione di tali attacchi alla centrale”.
Просим Вас решительно осудить действия руководства Украины по эскалации ситуации вокруг Запорожской АЭС и предупредить об ответственности перед мировым сообществом в случае продолжения обстрелов станции».

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 02 September 2022 08:41
02/09 ore 08:30 aggiornamento

PEREGRUPPIROVKA


“Raggruppamento”: è l’unica parola che, sinceramente, speravo di non sentire più in riferimento al fronte SUD.

Cominciamo dalla cartina
https://i.ibb.co/N105JGM/1-09-RU-1.jpg
e dalla sua versione in italiano
https://i.ibb.co/N105JGM/1-09-RU-1.jpg

Come è possibile vedere ingrandendo i singoli quadranti, si è ritornati praticamente al punto di partenza, tranne che nel quadrante da ANDREEVKA a scendere, sotto SUCHOJ STAVOK. Proprio qui le truppe ucraine, poco più a NORD, STANNO RAGGRUPPANDO. Il che significa, in parole povere, che L’INFERNALE, INCESSANTE, CATENA DI SMONTAGGIO sta continuando a funzionare. Si raggruppano, scendono, vengono colpiti.

A parte questo quadrante ancora attivo, tutto il resto o è finito o si è risolto, nella giornata di ieri, col ripristino pressoché completo delle posizioni antecedenti al contrattacco.

Intorno a CHARKOV sarebbe dovuto accadere il BIS, altro contrattacco, ma non è nemmeno iniziato.

Guardiamo l’altra cartina, quella generale, sempre del collettivo di RYBAR
https://i.ibb.co/p32y7Zg/01-09-ru.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/tK4NPtn/01-09-it.jpg
A nord è tutto un apparire di esagoni rossi col simbolo di esplosione. Sono gli attacchi alleati su depositi e retrovie delle ff.aa. ucraine. Uomini e mezzi non hanno fatto neppure in tempo ad arrivarci, al fronte.

OSTRANENIE (остранение)

Šlovskij, così come descritto da Gianni Rodari nella sua Grammatica della fantasia, parla di “ostranenie”, STRANIAMENTO, come tecnica letteraria. Io lo provo tutti i giorni quando vedo Arestovič parlare di “simpatica offensiva” o “imitazione di controffensiva”, quando vedo i cinegiornali luce riportare dopo dodici ore la stessa notizia senza neanche premurarsi di verificarla, solo perché “sta bene così”, e quando vedo i bollettini serali del Comando generale delle ff.aa. ucraine.

NON UNA PAROLA, NON UNA, sulla catastrofe generata dalla controffensiva lanciata a SUD. PEGGIO, NON UNA PAROLA SULLA CONTROFFENSIVA STESSA! Figurarsi poi, se ieri ci fosse stata una parola anche su quei sessanta kamikaze morti a pochi passi da un obbiettivo irraggiungibile, uccisi da truppe regolari della Guardia nazionale, non da altre truppe scelte o d’élite. O di quelli che sono affondati direttamente sul Dnepr perché stavano su due barconi anch’essi affondati.
https://t.me/RVvoenkor/24808
Niente di niente.

EPPURE, OGGI NELLA TRANSCARPAZIA INTERA E’ GIORNATA DI LUTTO! Perché un’intera brigata la 128° d’assalto, tutta di soldati provenienti da quella regione, è stata annientata!
https://ukraina.ru/20220901/1038328294.html
A ODESSA, A NIKOLAEV, CI SONO CODE DI VOLONTARI PER DONARE IL SANGUE! Video e filmati qui:
https://kherson-news.ru/society/2022/09/01/27389.html
https://nikolaev-news.ru/society/2022/09/01/5427.html

Gente comune, parenti, amici, conoscenti, in coda per aiutare i propri cari che lottano fra la vita e la morte per colpa di una decisione tanto insensata quanto già reiterata. Gente comune che, qualora dovesse aprire la televisione per vedere i bollettini ufficiali, proverebbe lo stesso effetto di ostranenie.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 01 September 2022 19:49
01/09 ore 19:30 aggiornamento

KAMIKAZE A ENERGODAR: ANALISI DI UN OMICIDIO DI MASSA


«Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia». Da Uria l’Ittita a oggi non è cambiato molto. E l’omicida è sempre il re, tra l’altro. Sul perché, il Ministero della difesa russo da un lato, e il collettivo di RYBAR dall’altro, abbozzano qualche ipotesi. In particolare quest’ultimo conferma, in questa analisi che precisa, in maniera approfondita, puntigliosa come solo loro san fare, alcuni elementi tecnici che accentuano ancor più l’illogicità, l’insensatezza da qualsiasi punto di vista la si guardi, la criminalità di questa azione. Prima di proporvi la traduzione integrale di questa analisi, qualche immagine e filmato dei mezzi da sbarco in fumo:
https://t.me/lostarmour/772
https://t.me/boris_rozhin/62076
https://t.me/The_Wrong_Side/3499
un’altra foto di repertorio qui:
https://materik.ru/novosti/vs-rf-unichtozhili-dve-samokhodnye-barzhi/

I mezzi arrivati a destino, ovvero quelli non affondati in mezzo al fiume, quelli la cui esistenza a questo punto nemmeno un cinegiornale luce dovrebbe negare, invece di ripetere a pappagallo le stesse tre righe da oltre dodici ore.

La spiegazione che si dà il Ministero della difesa russo, è che tale azione avrebbe portato alla PRESA IN OSTAGGIO quantomeno di un turno di lavoratori e alla PRESA D’ATTO, da parte dell’AIEA, della mutata situazione, con necessità di preservare la centrale, tutelare chi c’era dentro, e far infilare quindi il regime di KIEV di nuovo nella centrale, DA CUI RICORDIAMO ESSER FUORI DA MARZO, “con un piede nella porta”.
https://t.me/mod_russia/19402

Passiamo ora all’analisi di RYBAR.

Sulla calata suicida dei marò a Energodar
О самоубийственном украинском десанте в Энергодаре

[…]

L’attracco dei marò è avvenuto già dopo l’alba, in seguito al fuoco di artiglieria su Energodar iniziato alle 5 del mattino. Nascondere il movimento dei soldati ucraini era impossibile.
▪Высадка десанта происходила уже в светлое время суток после артиллерийского обстрела Энергодара, который начался в районе 5 утра. Скрыть продвижение военнослужащих ВСУ было невозможно.

Dal punto di attracco alla centrale atomica ci sono diversi km di steppa. Non ci sono appigli, né tantomeno posti per nascondersi. Energodar si compone fondamentalmente di case popolari da nove piani e pochissimo verde, per cui nascondere un gruppo armato di 60 persone in movimento è semplicemente irreale.
▪От предполагаемого места высадки десанта до АЭС — несколько километров по степи. Никаких посадок или скрытых подходов нет. Энергодар застроен в основном девятиэтажными домами с небольшим количеством деревьев, поэтому спрятать вооруженную группу в 60 человек практически нереально.

La centrale è circondata da diversi livelli di sicurezza. Le fanno guardia i soldati della Guardia nazionale, armati con artiglieria pesante. Passare attraverso queste linee di difesa, armati solo con artiglieria leggera, era un compito estremamente difficile per i soldati ucraini.
▪На АЭС несколько контуров безопасности. Её охраняют бойцы Росгвардии, оснащенные тяжелой техникой. Пробиться через линии обороны вооруженным только легким стрелковым оружием военнослужащим ВСУ — задача крайне трудновыполнимая.

Ammesso anche che avessero passato le linee di difesa, tenere una stazione intera sarebbe stato estremamente problematico, a causa dell’enorme area di costruzione interne e passaggi stretti fra loro. Anche con guide del posto disposte a fargli strada, perdersi era un attimo.
▪Даже обойдя систему безопасности, удержать станцию стало бы крайне проблематично из-за огромной площади внутренних помещений и запутанных переходов. Даже при наличии нескольких проводников заплутать крайне легко.

Ma anche ammessa l’occupazione della centrale da parte dei militari ucraini, ci sarebbe stato sempre il problema di garantirne l’operatività. Un turno di lavoratori era tutto quello che avrebbero potuto sequestrare. E’ improbabile che altri lavoratori della centrale da fuori si sarebbero resi disponibili a dare il cambio ai compagni e finire in bocca ai terroristi. Anche soltanto “fermare”, la centrale, la sua operatività, sarebbe stato impossibile, perché è un’operazione che richiede il lavoro contemporaneo di più di un turno di lavoratori.
▪Если бы украинским военнослужащим удалось захватить станцию, то встал бы вопрос обеспечения ее работы: на объекте лишь одна смена обслуживающего персонала. Мало кто из сотрудников АЭС согласился бы сменить коллегу на станции, которая удерживается террористами. При этом просто «остановить» ее также невозможно — это сложный процесс, который требует большого количества сотрудников.

Ma anche nel caso dell’occupazione e tenuta della centrale… cosa sarebbe successo dopo? Minacciare di distruggere i reattori avrebbe screditato le ff.aa. ucraine agli occhi del mondo, quindi è da escludere.
Даже в случае захвата и удержания АЭС встал бы вопрос: что дальше? Угроза взорвать реакторы сразу же дискредитировали бы ВСУ в глазах мировой общественности.

Resta l’ipotesi che il comando di Kiev volesse provare a trattenere o far fallire la missione AIEA: questo a costo della vita di un intera compagnia dei propri soldati.
Вероятно, украинское командование рассчитывало ценой жизни роты солдат создать предлог, чтобы задержать или сорвать миссию МАГАТЭ.

E nemmeno questo sono riusciti a fare.
И даже это у ВСУ не получилось.

https://t.me/rybar/38052

L’ipotesi del Ministero mi sembra quella più probabile, nel senso che se si trova, dall’altra parte, un’autorità internazionale che “casualmente” passa di lì mentre tu per il rotto della cuffia occupi uno stabile e, di fatto connivente (e su questo non c’è tema di smentita), CERTIFICA, SANCISCE, CONGELA lo status quo trovato “per caso” in quel momento, questa follia avrebbe potuto anche stare in piedi. Resta poi l’analisi di RYBAR. Con i mezzi impiegati, anche nelle tempistiche scelte, probabilmente per ridurre il più possibile il tempo fra la “occupazione” e il “riconoscimento”, non era comunque possibile. E’ stato solo un mandare Uria l’ittita a morte certa.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 01 September 2022 15:32
01/09 ore 14:00 aggiornamento

LA COLONNA AIEA E’ ALLA CENTRALE


Filmati alla frontiera e suo attraversamento
https://t.me/vrogov/4556

E della colonna di fuoristrada “UN” scortata e diretta alla centrale
https://t.me/vrogov/4560

Appena arrivati all’ingresso:
https://t.me/bolshiepushki/2266
Peraltro, un corrispondente che gira con elmetto e giubbotto anche per andare in bagno dice, a mio avviso giustamente: come fanno a girare in maglietta. Son certi che gli ucraini non gli spareranno addosso, conclude. I padroni (Хозяева) …
https://t.me/RtrDonetsk/8866

Intanto, penso ai kamikaze mandati a morire di morte certa stamattina all’alba, ai tre civili morti in quella criminale rappresaglia contro delle case popolari (e contro le scuole dell’infanzia nr 14 e nr 15),
https://t.me/readovkanews/41053
ai cinegiornali luce che scrivono sul rullo tutto e il contrario di tutto, pur di non dire le cose come sono realmente accadute e ormai accertate.

DALLA CONTROFFENSIVA ALLA CATASTROFE: BILANCIO PERDITE DELL’ULTIMO GIORNO DI COMBATTIMENTI

Parliamo di:
31 x carri armati
22 x veicoli da combattimento della fanteria
18 x altri veicoli blindati militari
8 x pick-up con artiglieria leggera sul cassone
oltre 350 x soldati
Только за прошедшие сутки в ходе боевых действий на данном направлении противник потерял 31 танк, 22 боевые машины пехоты, 18 других боевых бронированных машин, 8 пикапов с крупнокалиберными пулеметами, 17 единиц специальной автомобильной техники и более 350 военнослужащих.
https://t.me/rybar/38043

E stiamo parlando del prezzo che il regime di KIEV ha fatto pagare al suo popolo per quella che ha avuto il coraggio di definire prima “imitacija” e poi “piccola, simpatica offensiva”. E allora visto che qui non lo fa nessuno, facciamoli noi quattro “conti della serva”. Vediamo il prezzo che il popolo ucraino ha dovuto pagare per

Le perdite in vite umane sono state altissime. I dati tenuti nascosti da KIEV, per ovvi motivi, ma desumibili dalle conferenze stampe, vedono tali perdite quantomeno raddoppiate (e anche di più, purtroppo), aggiungendo oltre duemila morti in tre giorni a quelle centinaia che già compaiono sui bollettini quotidiani, luogo per luogo.

In mezzi, invece, le perdite sono più immediate da quantificare. Basta confrontare i numeri dei bollettini emessi in date diverse. Pertanto, l’ultima settimana ha visto, a causa purtroppo di questo ordine sciagurato, un’impennata nelle perdite delle ff.aa. ucraine. E scomponendo tali perdite per tipologia, sostanzialmente abbiamo conferma di quanto sinora riportato. Vediamo oggi:

01/09
280 aerei
151 elicotteri
1852 droni
371 sistemi missilistici
4663 carri armati e altri cingolati blindati
822 lanciarazzi multipli
3363 obici e mortai
5192 autoveicoli blindati
https://t.me/mod_russia/19366

Una settimana fa, 25/08, la situazione era (tra parentesi la differenza):
273 aerei (-7)
148 elicotteri (-3)
1808 droni (-44)
369 sistemi missilistici (-2)
4384 carri armati e altri cingolati blindati (-279)
819 lanciarazzi multipli (-3)
3340 obici e mortai (-23)
5048 autoveicoli blindati (-144)
https://t.me/mod_russia/19112

Per avere un ordine di grandezza, esattamente un mese prima, 25/07, la situazione era (tra parentesi la differenza 25/07-25/08):
260 aerei (-13)
144 elicotteri (-4)
1577 droni (-231)
356 sistemi missilistici (-13)
4135 carri armati e altri cingolati blindati (-249)
762 lanciarazzi multipli (-57)
3174 obici e mortai (-166)
4413 autoveicoli blindati (-635)
https://kherson-news.ru/society/2022/07/25/15849.html

Appaiono abbastanza evidenti i segni della catastrofe generata dalla decisione suicida di Kiev.

Infatti, dal mese prima al mese dopo le perdite maggiori sono dovute principalmente ad
- ATTIVITA’ OFFENSIVE, attacchi aerei e missilistici su depositi, colonne in transito, oltre che ad
- ATTIVITA’ DIFENSIVE di tipo STATICO, come il fuoco di contraerea, l’attività di controbatteria o l’abbattimento di droni (una quantità enorme, mandati giustamente a “morire”.

Nella sola settimana successiva, invece, sono stati abbattuti IN AZIONE, con
- ATTIVITA’ DIFENSIVE di tipo STATICO (idem come sopra più fuoco di sbarramento verso movimenti in senso opposto) E DINAMICO (arretramenti, manovre di accerchiamento, contrattacchi localizzati),
- la META’ degli AEREI (oltre la metà considerando che buona parte degli aerei distrutti prima son stati colpiti direttamente nell’hangar), PIU’ ELICOTTERI (+1) e PIU’ CARRI ARMATI (+30).
- fermo restando tutto il resto in linea invece con l’andamento complessivo del mese precedente.

In altre parole, a essere aumentato in maniera assolutamente atipica COME PERDITA è tutto quanto si impiega nel corso di un’offensiva tesa a SFONDARE LINEE NEMICHE CONSISTENTI: carri armati, mezzi aerei in appoggio… e perdite, tantissime, in vite umane. In un’offensiva telefonata da un mese, dando modo di prepararsi ai difensori, con mezzi e unità sul campo sin da subito operative nella difesa. L’AUMENTO, IMPONENTE, DELLA SCALA DELLA CONTROFFENSIVA HA GENERATO SOLO UN AUMENTO, ALTRETTANTO IMPONENTE, DELLE PERDITE. E nessuno, ancora una volta, pagherà per questo.

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Paolo Selmi
Thursday, 01 September 2022 12:54
01/09 ore 12:30 aggiornamento

KAMIKAZE SU ENERGODAR

Ogni tanto penso a quel militare di professione, unità scelta delle ff.aa. ucraine, marò addestrato per anni a combattere in ogni situazione, a come si deve sentire nel ricevere un prikaz, un ordine del tipo: “tu e la tua squadra prendete il gommone e andate a occupare la centrale”.

Una centrale che, in questo momento, è più difesa di Fort Knox. Sa che sta andando a morte certa, perché chi la difende difficilmente lascerà che torni indietro così come è arrivato, di notte e sfruttando il coprifuoco chiesto e ottenuto per consentire l’arrivo del personale dell’AIEA. Sa che nella sua professione deve purtroppo mettere sempre in conto di dover salutare moglie e figli (così come, essenzialmente, la sua attività consiste nel far salutare moglie e figli ad altri uomini). Ma non capisce perché DEVE andarsi, volontariamente, a suicidare.

L’azione di oggi ha lo stesso senso, dal punto di vista strettamente bellico, di quella che è costata la vita di altri marò, altre unità scelte, e che consisteva nell’andar di notte sull’isola dei serpenti per piantar la bandiera e farsi fotografare all’alba: nessun senso e solo morti.

Prologo: GROSSI è ormai con le spalle al muro, perché comunque DEVE andare alla centrale. Lo vogliono i russi, lo vogliono i cinesi, e al resto del mondo non NATO/UE non frega niente di quello che dice la NATO/UE. Il mondo è cambiato dai tempi di Michele figlio-di-Sergio e il suo successore ubriacone. E l’AIEA, nonostante le pressioni atlantiche, DEVE visitare la centrale.
https://english.alarabiya.net/News/world/2022/09/01/-We-re-not-stopping-IAEA-chief-says-despite-strike-near-Ukraine-nuclear-facility

Allora cosa facciamo? Si saran detti i kuratory? “O la va o la spacca, occupiamo la centrale”. Pur sapendo benissimo che la spaccava.

E così son partiti.

5:30 - Fuoco d’artiglieria impressionante su case popolari, strade, infrastrutture portuali, oltre che la centrale, ça va sans dir (4 proiettili a 400 m dai reattori). Qualche immagine e filmato qui. Tre morti e un ferito come minimo.
https://t.me/vrogov/4521

Fuoco partito da NORD, MARGANEC (carta di RYBAR con geolocalizzazione)
https://t.me/rybar/38029
e da NORD-EST, VYSSHETARASOVKA (altra carta di RYBAR con geolocalizzazione)
https://t.me/rybar/38042

6:20 – DUE SQUADRE DI MARO’, PER UN TOTALE DI SESSANTA UNITA’ DISTRIBUITE SU 7 MEZZI DA SBARCO, attraccano proprio nel luogo colpito dagli attacchi missilistici da NORD-EST, ovvero la costa a nord-est della centrale, a ridosso di un deposito d’acqua.
Cartina qui: in azzurro il punto di sbarco, cerchiata la base e, cerchio più piccolo i reattori.
https://t.me/yurasumy/4732

I marò sono individuati dalle unità della Guardia Nazionale ed è subito scontro. Intervengono altri uomini e mezzi, fra cui elicotteri. I marò vista la malparata cercano di tornare ai barconi.
https://t.me/boris_rozhin/61998
Minimo 40 soldati, di quei 60, muoiono già allora.
https://t.me/mod_russia/19352
Gli altri successivamente. MA NON TUTTI, ATTENZIONE:

TRE SOLDATI FATTI PRIGIONIERI, di cui due in gravi condizioni.
https://t.me/voenkorKotenok/39808

Cartina qui (dove si vede chiaramente la sequenza dell’attacco e della ritirata):
https://t.me/yurasumy/4735

7:00 – pattuglie russe sul Dnepr intercettano altri DUE da sbarco, partiti da Nikopol’. Affondati immediatamente.
https://t.me/boris_rozhin/61998

Cartina qui:
https://t.me/yurasumy/4736

Il piano quindi comincia a delinearsi nei contorni orchestrati dal regime di KIEV. Questa la cartina di quanto probabilmente architettato:
https://t.me/yurasumy/4738?single
Attacco da due direzioni: i sessanta marò da nordest e i due mezzi da sbarco da nord.
Sbaragliamento delle guardie a difesa e occupazione dei blocchi.
Dimostrazione all’AIEA (freccia rosa sotto) che il territorio era quantomeno “conteso”, se non in mano ucraina e difeso eroicamente dall’aggressore.

Risultato: unità scelte mandate al massacro, terrorismo di stato ucraino su case e civili.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 01 September 2022 08:43
01/09 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Cartina aggiornata, sempre del collettivo di RYBAR,
https://i.ibb.co/fH4CtQv/31-08-RU-1.jpg
e con legenda in italiano
https://i.ibb.co/vkNytKf/31-08-IT-1.jpg

Riquadro in basso a destra. La “L” non è più tornata neppure “U”, ma “I”. In altre parole, al momento non solo appare sempre più evidente che le ff.aa. ucraine non siano riuscite a creare una piazza d’armi sufficientemente ampia per convogliare uomini e mezzi e tenere una posizione già difficile di suo, nel “piattone” della steppa dove la natura, per definizione, vuole solo spazi aperti, ma a quel punto si stiano ritirando. Come, visto il fuoco incessante di sbarramento, non è difficile pensarlo.

Il corrispondente di guerra Kotenok evidenzia in questo breve pezzo il ruolo DETERMINANTE avuto dai parà russi, i “berretti blu”, nel bloccare la controffensiva ucraina. Una controffensiva dove gli attaccanti hanno messo dentro tutto: armi vecchie e armi nuove, divisioni di riservisti letteralmente mandati a fare massa, a morire, insieme a truppe scelte appena rientrate dalla Gran Bretagna.

“Il nemico ha cercato di raggiungere la qualità con la quantità, gettando questa quantità nella mischia, con la speranza di distruggere i nostri” (Противник попытался количеством достичь качества, бросив в топку в надежде, что наши сломаются. )
https://t.me/voenkorKotenok/39798

L’esito è, nel fronte SUD, sotto gli occhi di tutti. Raggiunto con la “qualità”, e basta. Perché come mostra anche la cartina è tutto un continuo muoversi di truppe scelte e rinforzi da un punto all’altro della linea di fronte, raggiungere la superiorità relativa necessaria, mettere in sicurezza, passare al punto successivo. La tenuta delle truppe di stanza e i rinforzi delle truppe scelte, dei berretti blu letteralmente paracadutati da un punto all’altro, hanno fatto sinora la differenza. Avesse fatto “la guerra con due mani”, anziché “con una mano sola”, ma anche una mano e mezza soltanto, questo sarebbe stato il momento, a loro volta, della controffensiva. Ma SIIRIZZAZIONE DEL CONFLITTO significa tempi lunghi, e per i tempi lunghi occorrono fiato, energie, risorse. Quindi nessuna contro-controffensiva.

Anche perché le ff.aa. ucraine hanno intenzione di replicare. Questa volta a Charkov, più un’altra direttrice al momento ancora silente. Vedremo gli sviluppi.

Tuttavia, forse, la cosa più inconcepibile in tutto questo è stata la conferenza stampa del capo della propaganda ucraina e numero due di Zelenskij, ovvero Arestovič. Il quale ormai, per minimizzare il tutto visto l’esito disastroso, è passato dalla “IMITACIJA kontrastuplenii”, dall’imitazione della controffensiva, a un “PICCOLO, SIMPATICO ATTACCO” (MALEN’KOE, SIMPATIČNOE, NASTUPLENIE «маленькое, симпатичное наступление»)
https://topwar.ru/201095-arestovich-nazval-proishodjaschee-na-juge-ukrainy-malenkim-i-simpatichnym-nastupleniem-vsu.html
Nemmeno quel generale coglione di “Uomini contro” sarebbe arrivato a questo. Almeno per rispetto dei duemila morti, dei TUOI duemila uomini che hai mandato a massacro certo. Per un “piccolo, simpatico, attacco”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 31 August 2022 21:40
31/08 ore 21:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Su alcuni quadranti, come quello di sudovest, i russi stanno approfittando della ritirata degli attaccanti per avanzare a loro volta (zona in rosso sulla mappa):
https://i.ibb.co/MStpYYN/31-08-1.jpg

Occorre riaggiornarsi per la zona più “calda”, quella della “L” a Suchoj Stavok in corso di ritirata. Vedremo domani in che senso si evolverà l’operazione. Sicuramente, non può stare così. O la “L” sarà risucchiata, o diverrà un quadrato, ovvero riuscirà ad allargare la propria area di controllo e a costruire la famosa “piazza d’armi” oltre la riva del fiume per successive avanzate. Al momento, gli ultimi aggiornamenti parlavano più in direzione della prima ipotesi.

Situazione invariata sugli altri fronti, dove si attendono altri attacchi “kamikaze” da parte ucraina, in particolare in direzione di Charkov e verso Izjum. In questo momento, data la priorità assoluta per le forze russe di conservare e preservare uomini e mezzi, non si contrasta questa “iniziativa” nemica, anzi la si asseconda aspettandoli al varco e infliggendo sicuramente più perdite che in azioni offensive propriamente dette. Vedremo comunque come andrà domani.

DELITTO SENZA CASTIGO: FUOCO SU QUINDICIMILA TONNELLATE DI GRANO

TOKMAK, paese agricolo fuori dalle cronache belliche di questi e altri giorni: alle 3 di notte è stato bombardato il suo deposito principale di granaglie, o “elevator” (элеватор). Risultato: 15.000 tonnellate di grano bruciate, andate in fumo. Ma, anche qui, nessuno paga.
https://t.me/vrogov/4509

BUON PRIMO GIORNO DI SCUOLA! (С первым сентября! )

Buon primo settembre! In questo giorno, come ben sanno anche i genitori italiani che accompagnano i propri piccoli nella visione di Maša e Orso sulla rai, gli alunni portano un mazzo di fiori agli insegnanti, che dovranno guidarli per tutto l’anno scolastico. E’ festa per i bambini, per i genitori, per gli insegnanti, è festa di popolo.

Nella DNR, nella LNR, ma anche nelle zone liberate delle regioni di Charkov, Zaporož’e e Cherson domani sarà il primo giorno di scuola per 326.438 studenti in 1.422 scuole.
https://t.me/mod_russia/19333

Il Ministero della difesa russo ha PUBBLICATO e INVIATO alle NAZIONI UNITE l’elenco di tutte e 1422 le scuole di quei luoghi, con indirizzi e coordinate GPS. Nessuno osi toccarle.
https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12436278@egNews

Questo il finale del comunicato:

“Chiediamo alle Nazioni Unite, all'intera comunità internazionale, di intraprendere misure efficaci perché non si consenta il bombardamento delle scuole da parte del regime di Kiev, oltre che sia garantita l’esclusione di questi luoghi, e dei territori a essi adiacenti, da attacchi con armi da fuoco da parte delle ff.aa. e di altre forze paramilitari ucraine.”
Требуем от Организации Объединенных Наций, всего международного сообщества принятия эффективных мер для недопущения обстрелов школ киевским режимом и гарантированного исключения данных объектов и прилегающих к ним территорий от поражения огневыми средствами вооруженных сил и других военизированных формирований Украины.

Lo speriamo di cuore.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 31 August 2022 19:18
31/08 ore 19:00 aggiornamento

Aggiornamento breve a cui darò seguito stanotte. Intanto, alcuni punti che, di fatto, confermano la tendenza in atto sul campo di battaglia di questa controffensiva. Togliamole le virgolette e, dopo averle doverosamente denunciate, perché non passino inosservate cose di questa gravità, togliamoci di dosso anche le parole propagandistiche di Arestovich e soci, come “imitazione” e “sondare il terreno”. Van bene solo per coprire lo scempio in atto, il proprio popolo mandato al massacro né più, né meno di quella scena di “Uomini contro” dove ad andare contro i nidi di mitragliatrici austriache eravamo noi. E oggi a uscire dalla trincea e a fare questa fine sono proprio quelli che questi criminali, a parole, dicono di “difendere”.

Lungo alcune direttrici tutto si è spento, fra le macerie fumanti della disfatta. Lungo altre, invece, l’ordine è di continuare l’attacco, mandando avanti sempre nuova carne da cannone dalle retrovie. E questo è quello che sta accadendo.

Riprendiamo quella “U” dell’intervento precedente. A metà pomeriggio (ora italiana) la “U” era diventata una “L”. E RYBAR, doverosamente, riporta questa “L”:
https://t.me/rybar/37992

Alle SEI E MEZZA ORA LOCALE ECCO COME ERA DIVENTATA QUESTA “L”
https://i.ibb.co/Jmq2BJX/31-08-1.jpg

Si era assottigliata, con morti e perdite enormi sul campo. Ma era prevedibile che andasse a finire così! Truppe mandate allo sbaraglio, senza copertura di artiglieria pesante, in bocca al loro nemico. Cosa volevano dimostrare i capi del regime fascistoide di KIEV nel mandarli alla morte in questa maniera? Cosa volevano dimostrare ai loro “kuratory”, ai cinegiornali luce?

Ancora: questo è il commento di RYBAR su un’altra parte della linea di fronte, commentando l’ennesimo attacco respinto (e schema sotto):

Le ff.aa. ucraine hanno mandato in battaglia unità ignoranti delle più elementari tattiche di combattimento.
В бой ВСУ бросили пехоту, не знакомую с элементарной тактикой перемещения на поле боя.

Cercavano di attaccare in ordine sparso, allargandosi e prendendo tutta la superficie.
Наступать пытались по полям разрозненным строем, передвигаясь в полный рост.

Come prevedibile non hanno ottenuto nulla.
Предсказуемо ничего у них не получилось.
https://t.me/rybar/38000

Poi penso che sono gli stessi criminali che hanno mandato a morire soldati sull’Isola dei serpenti per piantare al volo una bandiera e scappare indietro. Morti tutti anche in quel caso. Poi penso a Davydov Brod, dove ne sono morti a centinaia in attacchi altrettanto inutili. Questa doveva essere la “controffensiva”, quindi alla morte ne stanno finendo migliaia. Per colpa dei criminali che li comandano e che gli sparano in caso di ritirata.

E così, fra Archangel’sk, Davydov Brod, e Kostromka ancora infuriano i combattimenti fra attacchi suicidi e disperati da un lato e inevitabile fuoco di sbarramento dall’altro. Qualsiasi sia il risultato che gli esperti PR di Kiev sono già pronti a valorizzare e vendere al mondo intero, come la peggior batteria di pentole, il prezzo sarà comunque stato troppo alto. Troppo. Vedremo gli sviluppi a fine giornata.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 31 August 2022 15:07
31/08 ore 13:30 aggiornamento

In breve: l'offensiva ucraina nel fronte sud si è fermata e da ieri notte non solo non si registrano avanzamenti ma le perdite continuano ad aumentare.

I russi non contrattaccano neanche, aspettano e aprono il fuoco. Questo, brevemente, l'atteggiamento tattico che RYBAR descrive così:
Le forze armate russe continuano a portare a compimento la loro missione di annientamento dei gruppi blindati nemici.
ВС РФ продолжают выполнять задачу по уничтожению бронегрупп противника. https://t.me/rybar/37976

"L'imitazione di controffensiva" per "sondare il fronte", come nell'ennesima arrampicata sugli specchi della propaganda del regime di KIEV si sta definendo la catastrofe attuale, è costata a oggi:

Aerei:
2 x Su-25
1 x Su-24
1 x MiG-29
Elicotteri:
3 x Mi-8
За двое суток безуспешных атак на Николаево-Криворожском и других направлениях украинские войска потеряли четыре боевых самолета: два Су-25, один Су-24 и один МиГ-29. Сбиты в воздухе три украинских вертолета Ми-8.

63 x carri armati
59 x veicoli da combattimento della fanteria
48 x altri veicoli blindati militari
14 x pick-up con artiglieria leggera sul cassone
1700 x soldati
️Российскими войсками уничтожено 63 украинских танка, 59 боевых машин пехоты, 48 других боевых бронированных машин, 14 пикапов с крупнокалиберными пулемётами и более 1700 украинских военнослужащих.
https://t.me/rybar/37979

Ciò nonostante, le ff.aa. ucraine stanno continuando la loro progressiva demolizione sulla linea di fronte ammassando truppe e mezzi rimasti per "imitare il contrattacco" e "sondare il fronte", in particolare verso Suchoj Stavok
https://t.me/boris_rozhin/61921

Suchoj Stavok dove, per inciso, un'intera brigata (la 57° motorizzata) ha trovato la sua fine e 12 carri armati nuovi e appena giunti dalla Polonia, inviati successivamente per cercare di tirarli fuori, han dovuto ripiegare. E a ripiegare son riusciti soltanto in 5.
https://t.me/boris_rozhin/61910

Guardando la cartina (la pancia di questa "U") non è difficile comprendere la dinamica di quanto accaduto.
https://i.ibb.co/4FMwQ8J/1.jpg
Ciò che è difficile capire è come un comando militare possa avvallare quella che, secondo i dati attualmente a disposizione, appare sempre più come una autodistruzione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 31 August 2022 12:51
31/08 ore 12:30

QUALCHE PAROLA SU MICHELE FIGLIO-DI-SERGIO


E, come scoprii dal 1999 in avanti, figlio non solo di Sergio, ma anche “di qualcun’altra”, volendo usare un eufemismo, per un intero popolo. Un popolo che nel 1984 mai avrebbe pensato di come si sarebbe trovato ridotto sette anni più tardi. Un popolo tradito da un’intera cricca di burocrati che, di lì a poco, sarebbe diventata anche “classe”, nel senso marxistico del termine, andando a usurpare beni non suoi e divenendone “padrona”, con due timbri e due firme. Un popolo che inizialmente aveva interpretato “perestrojka” (ricostruzione) e “glaznost’” (trasparenza) come parole d’ordine sinonimi di “chistka” (pulizia): pulizia dei corrotti, dei raccomandati, dei nullafacenti, degli imboscati. Un popolo che non si accorse che, invece, a essere smantellato (e non ricostruito) era lo stesso modo socialistico di produzione. Un popolo che di colpo si trovò scaffali vuoti nei supermercati, inflazione galoppante, malcontento fratricida in una “caccia ai colpevoli” tesa ad acuire contraddizioni ormai sopite e ferite invece mai rimarginate. Un popolo che era riuscito a difendersi, fino al tributo enorme di 20 milioni di suoi figli, contro un nemico esterno, contro il mostro nazifascista, ma che non era assolutamente pronto a difendersi da un nemico interno, un nemico che non si configurava neppure come nemico, peraltro, ma si nascondeva dietro le effigi di quella che Lenin aveva chiamato “mente, onore e coscienza della nostra epoca” (ум, честь и совесть нашей эпохи): il Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Un popolo che quando capì cosa stava succedendo era troppo tardi. Un popolo nel 1991 che votò SI a un referendum completamente ignorato da burocrati divenuti da anni padroni (la legge dell’ “autonomia delle fabbriche” è del 1987), quando non già oligarchi, principi feudatari, capiclan assoluti di regioni e repubbliche intere. Un popolo che, in un’ultima, strenua resistenza, nel 1993 si prese le cannonate, nella compiaciuta indifferenza del “democratico” Occidente.

Io che, in quegli anni, leggevo avidamente cronache falsate, mi creavo immagini, miti fondati sul nulla, basandomi solo sul “significante” e non sul “significato”, il primo schiaffo lo presi qualche anno più tardi, nel centro di prima accoglienza presso cui prestavo servizio civile. I profughi all’epoca erano in gran parte dell’ex-URSS. Il mio russo era peggio di quello dei CCCP (gruppo punk-rock all’epoca già CSI), parole in libertà dai giornali e dai libri (pravda pravda tribuna ludu cheghebè… tribuna ludu peraltro è polacco… ma grande era la confusione sotto il cielo…), ciò nonostante e a differenza dei miei colleghi, tra la distribuzione di un pasto e una schitarrata in LA minore con i grandi successi di Toto Cotugno e Ricchi e poveri (sic! fatto anche questo…non solo li conoscevano, ma gli facevan tornare tempi più spensierati...), cercavo di far loro domande sul perché e percome.

Li tartassavo, tanta era la mia curiosità. Tanto che all’inizio pensavano fossi uno “shpiòn” (spia), mandato lì dai responsabili per trovare pecche in loro. Cambiarono atteggiamento quando capirono da che parte stavo (e sono sempre, orgogliosamente, stato), pagando le mie scelte peraltro con il trasferimento gli ultimi due mesi di servizio allo Stato in un centro per malati terminali di AIDS (che doveva essere la “punizione” dei capi nei miei confronti e che, ancora una volta, così non è stato… ma questa è un’altra storia).

Cominciarono anche tra di loro a chiamarmi Paolo e non più “Shurik”, così scoprii poi che mi avevano soprannominato… (dal nome di un sempliciotto occhialuto di commedie degli anni Settanta, qui immortalato in una mitica scena sui brindisi (tosty) nel Caucaso da cui esce MOLTO malconcio… https://ok.ru/video/3604874507)

E a confidarmi cose sul loro passato. Che cozzavano come macigni con quelle che erano le mie "conoscenze", libresche, o dei cinegiornali luce di allora. E nel cozzare con quelle “conoscenze” non solo semplicemente le polverizzavano, ma si accostavano a posizioni che fino a poco tempo rima avevo considerato “esagerate”, “estremistiche”. Ma questi cazzo erano padri, madri, figli normalissimi: questo guardavo in loro. Potevano essere mio padre, mia madre, mio fratello o sorella. Non erano né “esagerati”, né “estremisti”, per niente. Eppure mi dicevano le stesse cose. E non mi serviva tirare in ballo tre esami di fila di Re.Fil.A.O. (religioni e filosofie dell’asia orientale) a sfondo antropologico-culturale per capire che non mi stavano mentendo. E che gli “estremisti”, a questo punto, erano altri.

In particolare, quando il discorso cadeva su Michele figlio-di-Sergio, il loro volto diventava cattivo, quello che da noi era l’eroe della pace, l’eroe del nobel, l’eroe di qui e l’eroe di là, era additato da tutti come il colpevole che aveva aperto la porta a quella cricca divenuta poi classe, esecutrice materiale dello smantellamento del LORO Paese.

Si, perché si comportavano tutti come ANCORA cittadini dello stesso Paese lì, in quel centro dove nessuno sapeva neanche dove stesse sulla cartina, il loro “nuovo” Paese: azeri, armeni, ceceni, daghestani, inguscezi, ossetini, georgiani, curdi sovietici. E non era un remake nostalgico, tipo “goodbye Lenin”, per niente! Nei rapporti fra di loro, po-tovarischeski, da compagni, nello scherzare, nell’incazzarsi fra di loro, sentivo, percepivo perfettamente, io che fino ad allora mi ero sparato due anni di mediazione culturale a diretto contatto, intenso e quotidiano, con gli immigrati cinesi delle Chinatown sparse fra metropoli e province, che si comportavano ANCORA, ORA COME ALLORA, come uno stesso popolo.

Quello schiaffo di allora mi è servito. E da allora ho cominciato grazie a loro, con loro, a cercarmela da sola, la “verità”. E Michele figlio-di-Sergio, in questa ricostruzione, ricerca dopo ricerca, traduzione dopo traduzione, confronto delle fonti dopo confronto, era sempre più collocato in quello stesso posto infimo, meschino, della Storia in cui lo aveva collocato quello che una volta fu il “suo” popolo, un popolo verso il quale aveva doveri tanto precisi, quanto traditi (ai posteri soltanto capire se per incapacità o connivenza).

Chiedo scusa per questa divagazione: lo dovevo a Shaig, a Fachraddin, a Shahin, a Hanuma, a Nazaket, a Zochrab, alle loro bellissime famiglie, a tutti coloro che conobbi allora e che in questo momento colpevolmente non ho ricordato e che, in quei 10 mesi, furono miei maestri. Quello che non fu, per niente, Michele figlio-di-Sergio: anzi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 31 August 2022 08:43
31/08 ore 08:00 aggiornamento

STABILIZIROVAT’ FRONT (стабилизировать фронт)

Con queste parole il collettivo di RYBAR ha riassunto, a fine giornata, otto ore di lavoro buono da esso condotte per capire cosa stava succedendo nel fronte sud. Cartina aggiornata
https://i.ibb.co/D5xnsPn/30-08-RU-1.jpg
e con legenda in italiano:
https://i.ibb.co/G7z6Y7J/30-08-IT-1.jpg
Tutti i riquadri ingranditi che appaiono nella cartina sono stati, nel corso della giornata di ieri, oggetto di analisi singola e approfondita. Non è quindi una situazione “buttata lì”, ogni linea di quella carta è stata oggetto di studio e revisione, con beneficio inoltre della prudenza, qualità che connota il lavoro di questo collettivo: meglio non dare annuncio di una cosa di cui non si è certi, piuttosto che dover rettificare quanto appena annunciato.

RYBAR è quindi tutto il giorno che aggiorna e lavora sulle mappe e, ieri notte, dice che i russi sono riusciti, già al secondo giorno della controffensiva annunciata, a “stabilizzare il fronte e bloccare l’ulteriore avanzata del nemico” (стабилизировать фронт и остановить дальнейшее продвижение противник https://t.me/rybar/37955). E questa è la notizia più rilevante.

Perché la controffensiva annunciata si è ridotta nel guadagno, da parte ucraina, di QUATTRO (di numero Krasnoe Znamja, Ternovye Pody, Lozovoe, Suchoj Stavok) villaggi posti immediatamente dietro una linea di fronte lunga oltre 300 km. E in perdite gravissime.

In questo filmato un tankist ucraino, in trasferimento sul mezzo qualche giorno fa, dice chiaramente: “Ci mandano dritto all’inferno” (Нас отправляют прямо в пекло)
https://t.me/boris_rozhin/61855

Peraltro, i russi nella loro “guerra al risparmio” non hanno neppure mandato un loro soldato al contrattacco, si sono limitati a contenere l’attacco ucraino fino a spegnerlo, recuperando solo dove era pericoloso stabilizzare la linea di fronte (Pravdino, Kiselevka e Blagodatnoe)

Infine, aggiorniamo i cinegiornali luce che anche gli ucraini non parlando più di “controffensiva”: si tratta, ora, di “imitacija kontrastuplenija” («имитация контрнаступления»), di imitazione di controffensiva, al fine di “sondare il fronte” («прощупывание фронта»).
https://t.me/WarDonbass/77691
Preghiamo, anche nell’ipocrisia, di restare almeno aggiornati.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 August 2022 19:38
30/08 ore 19:30 aggiornamento

DAL FRONTE

“Prosegue la controffensiva ucraina” riporta imperterrito il cinegiornale luce che fa da “agenzia nazionale stampa associata”. In realtà, quello che prosegue, e incessante, è il flusso di ambulanze verso le città ucraine limitrofe a questa che, man mano che il tempo passa, si sta configurando come l’ennesima, criminale, PIAR-AKCIJA (calco linguistico di “PR-action”, azione propagandistica) da parte del regime di KIEV. Sulla pelle del proprio popolo. Questa una colonna di ambulanze dirette oggi verso l’ospedale di Odessa:
https://t.me/boris_rozhin/61805

A proposito di ODESSA, i riservisti sono stati chiamati tutti in fretta e furia e mobilitati verso il fronte. Non tanto per “partecipare alla controffensiva ucraina” quanto più tristemente per coprire le retrovie in caso di POSSIBILE CONTROFFENSIVA RUSSA.
https://t.me/WarDonbass/77618
Perché in genere, quando un esercito si ritira, all’altro potrebbe venire in mente di avanzare a sua volta.

In ogni caso, tutto il pomeriggio i canali telegram che ieri diramavano lanci di agenzia ogni ora, oggi hanno taciuto. Il pentagono tace, imbarazzato, al pari del Comando generale delle ff.aa. ucraine, nel suo bollettino quotidiano, SIA IERI CHE OGGI: HA PARLATO D’ALTRO! Ma non l’ANSA, che le informazioni non le prende neanche dai militari, ma da ARESTOVICH, l’addetto alle pubbliche relazioni di Zelenskij: a proposito di “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

DNR: OLTRE 200 KMQ LIBERATI AD AGOSTO

Lo informa il comandante delle milizie della DNR EDUARD BASURIN. Considerando che si tratta di zone come KODEMA, PESKI, MARI’NKA, AVDEEVKA, eccetera, ovvero delle ROCCAFORTI della difesa ucraina, non è assolutamente un risultato da poco.
https://t.me/boris_rozhin/61815

KODEMA: COMBATTIMENTI IN CORSO

A questo proposito, KODEMA è oggetto da ieri di una controffensiva ucraina che cerca disperatamente di riconquistarla. Altrimenti può dire addio ad ARTEMOVSK più sopra. (ibidem https://t.me/boris_rozhin/61815). Il problema è che, così facendo, si espone a gravi perdite e rischia poi crolli ben più clamorosi. Se teniamo presente, inoltre, che oggi le ff.aa. ucraine nel loro bollettino serale han parlato per la prima volta di attacchi russi a

SHNURKI

Non tanto importante come centro abitato di per sé, quanto perché si trova A 20 KM A OVEST di SLAVJANSK, come si vede anche da questa cartina
https://topwar.ru/uploads/posts/2022-08/1661875567_5.jpg
Fonte: https://topwar.ru/201053-gsh-vsu-vpervye-v-svoej-svodke-upominaet-poselok-shnurki-menee-chem-v-20-km-ot-slavjanska-kuda-nastupajut-vs-rf.html
Cit. anche qui:
https://t.me/RVvoenkor/24575

Attenzione: se i russi si sono spinti fino a lì, la situazione a nord di Slavjansk appare tutt’altro che rosea. E il rischio che in questo momento le ff.aa. ucraine corrono, nel destinare risorse ingenti a queste azioni propagandistiche, è di esaurire il potenziale per tenere la difesa laddove invece servirebbe. Ovvero un Donbass dove le forze alleate continuano, incessanti, a martellare. E se cedesse la linea di difesa sopra Slavjansk i morti oggi a KODEMA per riprendere quel fazzoletto di terra non sarebbero serviti a nulla neppure dal cinico punto di vista militare.

ANCORA HIMARS SU CASE DI NOVAJA KACHOVKA

100 razzi in due giorni lanciati su questa città. Oggi pomeriggio 5 case completamente distrutte e 20 seriamente danneggiate. Filmati qui:
https://t.me/RVvoenkor/24552
Ma, per i cinegiornali luce, saranno stati i russi anche qui.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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GABRIELE
Tuesday, 30 August 2022 16:00
IN GENERE LA NOTA PIU' RECENTE E' IN TESTA. COSI' CI SI CONFONDE. PUOI RISTABILIRE L'ORDINE?
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 August 2022 17:26
Ciao Gabriele

L'incongruenza che giustamente fai notare è dovuta al sistema di pubblicazione che abbiamo escogitato io e Tonino.

Operando entrambi a distanza e in tempi e modi diversi, la cosa grosso modo funziona così:

Io scrivo un pezzo NELL'AREA COMMENTI. Come oggi a mezzogiorno e mezza. Tonino poi periodicamente prende i miei commenti e li sposta NELL'AREA TESTO DELLA PAGINA WEB, MANTENENDO L'ORDINE CRONOLOGICO.

Non trovi il mio pezzo di stamattina perché lo avevo pubblicato come commento ancora nella pagina:
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23390-provvisorio5.html

Poi essendo quella pagina ormai "pesante", difficile da gestire, ne è stata aperta una nuova.

In sintesi, troverai quindi nell'area "COMMENTI" le notizie più FRESCHE, diciamo. E in ordine cronologico con la più recente in alto. Sopra, invece, l'aggiornamento potrà non essere ancora stato fatto.

Il vantaggio di "portare le notizie sopra" è che non bisogna scorrere tutto il testo per arrivare ai commenti. Ma se vedi in prima battuta notizie di un giorno fa, quasi sicuramente troverai degli aggiornamenti nei commenti.

In genere, durante la settimana riesco a fare due o tre aggiornamenti ogni giorno, mentre sabato e domenica è più facile che chiuda la notte, quando tutti dormono e riesco a raccogliere un po' le idee. Questo solo per darti più o meno un ordine di grandezza: martedì dopo la pausa pranzo apri la pagina e vedi in prima battuta notizie di lunedì sera... è facile che ci sia un aggiornamento nuovo nella sezione commenti da portare su, ma che tu intanto puoi iniziare a leggere, e così via.

Come leggevo su un vecchio almanacco di Fotografare degli anni Ottanta, si possono vincere concorsi fotografici anche con una Zenit TTL che fa 1/30, 1/60, 1/125, 1/250 e 1/500 sec (quest'ultimo se non hai tendina e molle super a posto... è già più 1/400 sec.. ma la pellicola in bianco e nero è MOLTO tollerante e anche per questo io la amo... :-)).

Noi, nonostante tutto, siamo riusciti a trovare un modus operandi che ci ha permesso di aggiornare in tempo reale una situazione complessa, archiviare le notizie, permetterci di lavorare quindi anche su quanto già scritto, eccetera... quindi W LA ZENIT TTL! :-)

Scappo, fammi sapere se non ti trovi.
Grazie di tutto
e
ciao!
paolo
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GABRIELE
Tuesday, 30 August 2022 17:58
SINCERAMENTE NON CAPISCO. NELLE PAGINE PRECEDENTI SI ANDAVA DAI PIU' RECENTI AI MENO. ED ERA COMODO. QUI E' IL CONTRARIO. ED E' ABBASTANZA SECCANTE. MA SE NON RIUSCITE A FARE ALTRO MI RASSEGNERO'.
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GABRIELE
Tuesday, 30 August 2022 19:06
GRAZIE
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 August 2022 12:56
30/08 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La frase di RYBAR nel suo ultimo aggiornamento riassume tutto: “L’attacco delle ff.aa. ucraine non è ancora finito, anche se ormai sta diminuendo di intensità”
Но наступление ВСУ ещё не окончилось, хотя интенсивность его снижается.
https://t.me/rybar/37909

CARTA AGGIORNATA DEL SEGMENTO SUD-OVEST DELLA LINEA DI FRONTE

https://i.ibb.co/yqcmyY1/1.jpg

Anche se per la fretta di uscire non ha fatto la versione in caratteri latini, il collettivo di RYBAR ha compiuto un lavoro egregio. Tutte le frecce azzurre (direttrici dell’attacco delle ff.aa. ucraine) terminano con una “X”. Gli attacchi sono falliti, persino dove ieri le ff.aa. ucraine erano riuscite a guadagnare alcune posizioni, durante la notte i russi sono riusciti a respingerli e a ricacciarli indietro. L’unico centro abitato finito in mano ucraina è TERNOVYE PODY (il “lampo” sulla cartina in alto a destra) che però, se le cose non cambiano, è esposto al tiro dei russi su tre lati, soprattutto LJUBOMIROVKA che sta sopra.

In una guerra di manovra, quando si attacca o se ne ha abbastanza per “continuare a spingere”, consolidare, costruire e fortificare una piazza d’armi abbastanza ampia per proseguire nell’avanzata, oppure ci si espone soltanto al fuoco di controbatteria e a prevedibili manovre di accerchiamento da parte dei difensori. Specialmente in mezzo alla steppa, dove le “difese naturali” non esistono e non si può neppure usare quelle costruite dal nemico e raggiunte nel corso dell’avanzata a proprio vantaggio, visto che parliamo di trinceramenti abbastanza semplici, non quelli per esempio di AVDEEVKA o MARI’NKA. Il nemico contrattacca e ci si trova, in assenza di pezzi a difesa, completamente scoperti. Gran parte delle perdite di ieri (e di oggi) sarà dovuta a questa scelta sciagurata del regime di KIEV, sciagurata perché condotta in queste condizioni.

CARTA AGGIORNATA DELLA ZONA CENTRALE DELLA LINEA DI FRONTE

https://i.ibb.co/1r0bscM/1.jpg

Qui abbiamo l’unico avanzamento delle truppe ucraine, avanti di 800 metri (la pancia della “U” disegnata dalla loro azione). Un avanzamento che se resta così com’è ora, è solo un suicidio per il sempre prudente RYBAR: “La concentrazione di forze lungo tale direttrice, dal punto di vista militare è ILLOGICA (нелогична): ulteriori avanzamenti, infatti, comporterebbero per le ff.aa. ucraine la minaccia di perdite pesanti”
Концентрация на данном направлении с точки зрения фронта нелогична: дальнейшее продвижение грозит ВСУ серьёзными потерями.
https://t.me/rybar/37914
E infatti poi ragiona sul fatto che stiano cercando di ampliare la piazza d’armi occupando una striscia di 6 km a est e creando una retrovia robusta. Il problema è sempre quello, attraversi un fiume e poi ti esponi al fuoco dell’artiglieria posta tutta intorno. Ci han provato i russi con SEVERODONECK e han dovuto desistere. O hai una superiorità numerica schiacciante e allora, a prezzo di gravi perdite, guadagni e tieni la posizione, consolidi e prosegui, oppure è solo un portare i tuoi uomini all’autodistruzione. Che è quello che sta accadendo.

UN ESERCITO PORTATO ALL’AUTODISTRUZIONE

Il bilancio delle perdite ucraine nel corso dell’offensiva lanciata ieri, a fronte della manciata di metri nella steppa guadagnata, e solo in due punti, è inquietante. Direttamente dal bollettino giornaliero del Ministero della Difesa russo, che aggiorna il bilancio provvisorio di ieri notte:
- 48 carri armati
- 46 veicoli da combattimento della fanteria
- 37 altri veicoli militari blindati
- 8 pick up con artiglieria leggera sul cassone
- oltre 1200 soldati
Эффективными действиями российской группировки войск за сутки уничтожены 48 танков, 46 боевых машины пехоты, 37 других боевых бронированных машин, 8 пикапов с крупнокалиберными пулеметами и более 1200 украинских военнослужащих.
https://t.me/mod_russia/19279
Più i 2 Su-25 già segnalati (два самолета Су-25 воздушных сил Украины) e 5 droni.
“Mashtabnye poteri” (масштабные потери), perdite enormi le definisce il Ministero della Difesa.

Se a questo aggiungiamo un tentativo di incursione finito tragicamente stanotte con la distruzione dell’intera unità di guastatori,
https://t.me/rybar/37905
il bilancio provvisorio di questa CATASTROFE acquista nuovi dettagli. E capiamo anche perché l’azione sta “diminuendo d’intensità”.

Problemi anche su altri fronti. Un tentativo massiccio di contrattacco a KODEMA ha seguito la stessa sorte:
20 carri armati e 30 soldati di fanteria le perdite di questa azione suicida.
https://t.me/voenkorKotenok/39730

A KIEV e OLTREOCEANO, tutti in silenzio. O peggio.

ANCHE PER IL PENTAGONO NESSUNA “CONTROFFENSIVA”

ma non per i cinegiornali luce. Ma questa è un’altra storia… ci arrivano sempre dopo: ancora adesso c’è scritto “Gli ucraini annunciano una controffensiva a Kherson, ma i russi lo negano”… “i russi”… sveglia! Anche i vostri padroni lo negano!

Pentagono di ieri notte ora italiana, conferenza stampa, dove un anonimo “senior military official” così risponde alla domanda di una giornalista della AP:
“So I don't want to mislead you here and tell you that I don't think the offensive is underway.”
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3143393/senior-defense-official-and-senior-military-official-hold-a-background-briefing/

Un altro giornalista, questa volta della NPR, allora incalza (per la gioia del “senior military official”…). Vale la pena riportare lo scambio di battute, dove si è passati a “chiedetelo agli ucraini che ne san di più”… “saremo in grado di dirvi qualcosa di preciso fra 24-36 ore” (ma anche 72, perché no…) fino all’ammissione totale, nessuna “grande controffensiva” ma un aumento degli scontri:

Let's go to Tom Bowman, NPR.
Q: Yeah, for the senior military official, so you say you really can't give us any particulars on this offensive. You see an uptick in fighting. You say go to the Ukrainians. The Ukrainians are saying this is a significant counteroffensive. So clearly, you're not willing to go that far, correct?
SENIOR MILITARY OFFICIAL: Tom, I’m just saying, I think the Ukrainians have a better way of telling you what they're doing than we do. I mean, even in the best case, you know, I'm getting my reporting from the Ukrainians. So --
Q: Well, are they telling you that it's a significant counteroffensive? Because that's kind of what they're saying publicly. Are you getting the same thing? And if -- if that's the case, why can't you tell us it's a -- a counteroffensive?
SENIOR MILITARY OFFICIAL: Well, I just don't -- I mean, listen, are they on the offensive? I think they are. Is this a counteroffensive? I don't know. And the reason I tell you that is because, as I said, over the past couple of weeks, we've seen them making some offensive moves in and around the Kherson pocket.
So listen, I'm -- you know, like you, I would love to have perfect information here. I think we'll get some more information over the course of the next 24 to 36 hours.
Q: Yeah, but again, it's frustrating for us because they're saying it's a big counteroffensive and what we hear -- see -- hear from you guys is, like, an uptick in fighting. Those two don't match, you see?
SENIOR MILITARY OFFICIAL: No, I'm with you, Tom.
Q: Yeah.


Yeah… dire “grande controffensiva” (big counteroffensive) e dire “aumento degli scontri” (uptick in fighting) “son due cose diverse” (Those two don't match). Yes per davvero però. Avvisateli i cinegiornali luce nostrani che sarà per un’altra volta, altrimenti quelli vanno avanti “pedissequi”...

Aggiornamenti a seguire.
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Eugenio
Tuesday, 30 August 2022 11:39
Ciao Paolo, colgo l'occasione dell'inizio di una nuova pagina di aggiornamenti per mandarti un ringraziamento sentito e profondo per tutto il lavoro che hai fatto in questi mesi. Nell'attesa di una possibile occasione futura per incontrarti e parlare di persona, ti mando un abbraccio virtuale.
Eugenio
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Paolo Selmi
Tuesday, 30 August 2022 14:21
Grazie mille Eugenio!

Contraccambio l'abbraccio virtuale. E grazie sempre a Tonino che mette a disposizione questo spazio e che passa i pezzi dai commenti alla pagina principale, aggiornandola continuamente.

E' lunga... ma noi siamo "passisti scalatori"! (magari...) Una volta, quando ancora avevo la bici da corsa funzionante, mi divertivo a fare le salite delle prealpi qui intorno. Ce n'è una che porta al Campo dei Fiori, che Gianni Bugno faceva in 20 minuti (e io in un'ora... badando più che altro a non farmi disarcionare dalla salita stessa), che a un certo punto aveva ancora le scritte di quel giro. Una, su un tornante più o meno a tre quarti, diceva: "PASSU LANCIATI!" Tu lo leggevi... e, anche se avevi ormai la lingua di fuori, ripartivi (anche se non eri Passu). Quindi grazie davvero del tuo messaggio!

Sotto ora con gli altri tornanti! Vado piano, ma vado... :-)

Ciao!
Paolo
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