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13/12 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

MAR’INKA PALA. Mar’inka è caduta. Ora lo dicon tutti… anche le fonti ucraine:
https://t.me/ukraina_ru/180102
Questo, mentre i russi son già andati avanti di un chilometro verso sud scacciando le truppe del regime di Kiev da un grosso avamposto.
https://t.me/ukraina_ru/180088
Presupposto, quest’ultimo, per altri avanzamenti. Già, perché oltre abbiamo uno scenario che si apre da NORD a SUD per quasi centottanta gradi di possibilità di sviluppo dell’offensiva. A 14 CHILOMETRI A NORD-OVEST, lungo la strada, c’è KURACHOVO, altro bastione difensivo ma decisamente meno fortificato.
https://dnr-news.ru/incident/2023/12/13/565168.html
Mentre immediatamente a sud-ovest POBEDA, villaggio nomen-omen (lett. Vittoria), sarebbe gia sotto attacco:
https://t.me/ukraina_ru/180070
Mentre ancora più a sud è l’intera linea difensiva ucraina a essere bersagliata da dove, fino a ieri, era al contrario coperta:
https://t.me/frontbird/5067
Inutile dire che sotto c’è ORECHOV, bastione difensivo ucraino che, proprio per questo, difficilmente riuscirà a tenere attacchi da più parti allo stesso modo in cui ha tenuto gli attacchi provenienti da sud.

Il canale ucraino Legitimnyj, nel dare la triste notizia, non nasconde che questo possa significare per il regime di Kiev una parola sola: SCONFITTA. Parole d’ordine come “guerra partigiana”, che molti ora agitano come spauracchio, non funzionano. NON SIAMO PIU’ NEL 2022. Fare il partigiano, rischiare la vita in un territorio perlopiù ostile, per una cricca al potere dove “il più pulito c’ha la rogna”, non è certo una prospettiva che può attrarre soldati già oggi demotivati (e, aggiungo, incazzati, e non poco), sottolinea Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/16888

TRENTAMILA

A proposito di “demotivazione”, questa è la cifra RESA PUBBLICA DALLA GUARDIA DI FRONTIERA UCRAINA di chi ha cercato di scappare in questi due anni:
https://t.me/dva_majors/30734
Cittadini maschi, in età da carne da cannone. TRENTAMILA IN TUTTO (29.785, per la precisione), in meno di due anni.

7708 quelli beccati mentre scappavano nel 2023 (manca ancora un mese), 9.435 nel 2022.
4399 quelli che ce l’han fatta e sono stati beccati dai colleghi moldavi e della UE nel 2023, 4630 nel 2022.

3613 i procedimenti penali verso altri che invece son stati beccati non sul fatto (mazzette, eccetera).

Il totale è quello sopra elencato. ALL’APPELLO MANCANO, TUTTAVIA, QUELLI CHE HAN PASSATO IL CONFINE E NON SONO STATI BECCATI DALLE GUARDIE DI LA’. Quelli che ce l’hanno fatta. E senza avere il paraculo, come si suol dire, come IL FIGLIO DELL’EX-PRESIDENTE JUSHENKO, ATTUALMENTE NEGLI USA a fare la bella vita:
https://t.me/ukraina_ru/180078
E non solo lui.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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13/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Confermati gli avanzamenti russi sotto RABOTINO
https://t.me/rabotyno/711
con quella “linea Surovikin” che, a quanto pare, regime e la NATO vedranno sempre più col lanternino.

Anche a KRYNKI i marò mandati a morire stanno, di fatto, facendo quella fine. E, a quanto pare, cedono terreno:
https://t.me/polk105/14796

Tornando nel Donbass,

MAR’INKA si conferma sempre più essere un ottimo TRAMPOLINO da cui partire per liberare il resto. Questi gli ultimi avanzamenti riportati:
https://t.me/ukraina_ru/180057
VERSO OVEST E SUD-OVEST (Pobeda il prossimo centro abitato lungo la strada che taglia in diagonale la cartina). Aumentando la scala, vediamo in quest’altra cartina
https://t.me/rabotyno/712
il senso dell’operazione, che tende ad attaccare da NORD-EST e da NORD quel trittico di paesi in basso a sinistra così da poterli liberare più velocemente che proseguendo in senso longitudinale uno dietro l’altro...

Proseguendo lungo la linea di fronte verso nord-est troviamo AVDEEVKA, dove si confermano i combattimenti in corso lungo le prime grosse arterie dell’area urbana
https://t.me/polk105/14777

Salendo ancora passiamo ad ARTEMOVSK, a ovest della quale anche qui si conferma l’arrivo dei russi a BOGDANOVKA, circondata ormai da più lati:
https://t.me/polk105/14773

Più a nord ancora, sotto KREMENNAJA, prosegue anche qui la serie positiva dei russi che stanno liberando l’intera sponda sinistra del fiume sottostante, operazione resa difficile dal fatto che si tratta di una foresta. Il risultato, comunque, non cambia:
https://t.me/polk105/14786
Così come non cambia il risultato nell’estremo nord, dove sopra KUPJANSK i russi avanzano ancora:
https://t.me/polk105/14776

In tale quadro, per quanto ancora dovremo vedere un regime schiavizzato dai suoi padroni E SCHIAVIZZANTE IL PROPRIO POPOLO:
- raschiare il fondo del barile con più carne da cannone possibile
- sbattere DONNE al fronte come questa ragazza, appena “diplomatasi” all’Accademia militare (con mansioni di operatrice di droni)
https://t.me/ukraina_ru/180053
- sbattere al fronte INTERE FAMIGLIE, come quella ritratta su questo pannello stradale, che recita: “DENIS E JULIA. INSIEME A CASA, INSIEME AL FRONTE”
https://t.me/ukraina_ru/180064

Ancora troppo a lungo, a quanto pare.
Aggiornamenti a seguire.

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13/12 ore 08:00 aggiornamento

“RUSSIA DIDN’T OCCUPIED”...

Lungi da fare le pulci in anglofono al patàca. Anzi, nella maniera più diseducativa e mascalzona possibile, sono un fermo sostenitore del disincentivo all’uso di tale lingua nelle relazioni internazionali fra Paesi terzi, limitandolo allo stretto necessario quando nessuna delle parti conosce anche un minimo la lingua dell’altro. Questo è il motivo per cui, anche ad cazzum, ma mi sforzo sempre di esprimermi prima nell’idioma altrui e poi, se proprio non ce n’è, gettare la spugna e ricorrere all’anglofono.

Premesso questo, mi premeva titolare così questo capolavoro di idiozia del patàca
https://t.me/RVvoenkor/58122
unicamente per validare, ANCORA UNA VOLTA, la mia ipotesi che i CINGUETTII in anglofono del summenzionato, che abbiam dovuto sopportare in tutto questo periodo, NON SIANO AFFATTO FARINA DEL SUO SACCO! Questo è il suo livello di anglofono, non quello dei cinguettii. Probabilmente, non si ricorda neppure “user name e pwd” del proprio canale, lasciando che sia qualche portaborse ad aggiornarlo, con i comunicati padronali che gli arrivano direttamente per il copiaincolla.

Sul merito dell’idiozia espressa non c’è bisogno di perdere ulteriore tempo se non per dargli, PARADOSSALMENTE, ragione: la Russia quest’anno non ha “occupied” alcun “village, ukranian village”, li ha LIBERATI.

I RIFUGIATI UCRAINI PREFERISCONO LA RUSSIA?

Già, e a dirlo sono i numeri EUROSTAT, appena commentati dal canale ucraino Zerada:
https://t.me/ZeRada1/17170
A parte il fatto che agli ucraini, in U-ccidente, non è garantito lo status di rifugiato ma concesso un permesso di soggiorno TEMPORANEO per PROTEZIONE INTERNAZIONALE. A prescindere di cosa ne pensi Bruxelles, i RIFUGIATI ucraini sono attualmente 4,3 milioni, di cui 1,2 milioni nella sola Germania e quasi 1 milione in Polonia, Paesi le cui popolazioni non a caso sollecitano con maggior forza un loro “rientro all’ovile”.
https://ria.ru/20231213/evropa-1915267255.html
Nella SOLA Russia, e i dati ufficiali son fermi a febbraio di quest’anno, PARLIAMO DI 5,3 MILIONI DI RIFUGIATI. Ora saranno già oltre sei ma, ripeto, non abbiamo ancora dati ufficiali aggiornati. I bambini da 738 mila avranno superato il milione. Di questi, SOLO 25 MILA SONO OSPITATI NEI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA, il resto ha già trovato un alloggio:
https://runews24.ru/society/11/12/2023/nazvano-chislo-bezhenczev-ostayushhixsya-v-pvr-v-rossii
E, soprattutto, nessuno ha la benché minima intenzione di metterli alla porta. Non gireranno gli stessi soldi che girano in U-ccidente. Ma lì nessuno abbandona nessuno. E alla favola dell'aggressione nessuno più crede, quantomeno con la fede assoluta di un anno fa. Nemmeno in Ucraina.

Aggiornamenti a seguire.

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12/12 ore 22:00 aggiornamento

DISFATTA DEL REGIME DI KIEV A MAR’INKA

Da questa ennesima bandiera rossa, issata sull’ultima casa dell’ultimo isolato rimasto in mano ai soldati ucraini,
https://t.me/dva_majors/30690
pare ormai che i russi controllino appieno MAR’INKA, o ciò che ne resta:
https://t.me/RVvoenkor/58105
Interessante il commento a quest’ultima cartina, ovvero che sia stato il FREDDO l’elemento decisivo, dal momento che ha reso impossibile al regime di KIEV di alzare i propri droni e ha facilitato ulteriormente l’opera dei soldati russi. I combattimenti si sarebbero spostati ancora più a ovest, e a sud, ricacciando i soldati del regime di Kiev ancora più indietro.
https://t.me/ukraina_ru/179995

Per la cronaca, resterebbe ancora SOPRA quello specchio d’acqua un gruppo di case non ancora liberate. RABOTYNO si prodiga in questo esercizio sofistico e mostra l’ennesima cartina inutile:
https://t.me/rabotyno/710?single
I confini urbanistici mostrano ancora alcuni residui. Bene, vediamoli: a sud dello specchio d’acqua, campi. A nord, due strade, con alle spalle, per l’appunto, acqua. E davanti e di lato… i russi. Di cosa stiamo parlando? Lo stesso canale ci offre il punto (in verde) dove è stata issata l’ultima bandiera:
https://t.me/rabotyno/709?single
Quella era l’area che aveva ancora un peso, ancor degna di nota.
Per questo si può tranquillamente affermare che OGGI, 12 DICEMBRE 2023, UNA BATTAGLIA DURATA QUASI DUE ANNI È GIUNTA AL TERMINE. IL REGIME PERDE UN CAPOSALDO ALLE PORTE DI DONECK TENUTO E RINFORZATO SIN DAL 2014. PER ESSO È UNA GRAVE SCONFITTA.

Non cadono, infatti, in mano ai russi cumuli di macerie.
Cade, meglio, DE-CADE, OGNI RESIDUA SPERANZA PER UN REGIME E PER I SUOI PADRONI DI “RISOLVERE” LA QUISTIONE DEL DONBASS COME STANNO FACENDO ORA GLI ISRAELIANI A GAZA. O COME HAN FATTO GLI AZERI NEL NAGORNO QARABAGH. Fine.
Cade la propaganda di un regime che ha pompato un popolo intero con gli stessi slogan urlati nelle nostre piazze gremite per anni e anni, inneggiando a sogni imperiali, a faccette nere, a ripugnanti vittorie militari ottenute gassando l’ultimo popolo libero rimasto in un continente completamente colonizzato. Stessi slogan, indirizzati verso territori colpevoli di avere detto NO a quel regime. Accusati di ogni nefandezza, oggi QUELLA propaganda muore, ricacciata indietro di chilometri. Non è ancora finita, purtroppo, ma quella di oggi è una tappa fondamentale della messa in sicurezza di DONECK e, in prospettiva, della liberazione dell’intero Donbass. AVDEEVKA è la prossima.

BREVI DAL FRONTE

Anche a RABOTINO è in corso la contro-controffensiva russa, che si sta ripigliando, uno alla volta, i territori dove il regime aveva dichiarato “sfondamenti” rivelatesi poi fallaci, inesistenti, buoni soltanto per la propaganda dei cinegiornali luce.
https://t.me/RVvoenkor/58100

Ad ARTEMOVSK, sono le stesse fonti di regime ad ammettere un altro arretramento, coi russi che guadagnano un chilometro quadrato circa a GRIGOROVKA:
https://t.me/boris_rozhin/106219

Aggiornamenti a seguire domattina.

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12/12 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA

Confermato anche da questa cartina
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/12/20231212124629-8d82f3ba.jpg
lo stato sempre più problematico della situazione per il regime di Kiev. Attacchi intensi si susseguono da tutte le direzioni, mentre i tiri di artiglieria pesante DEVASTANO l’intera area occupata dalle sue truppe,
https://t.me/ukraina_ru/179930
senza dare loro tregua. OLTRE QUARANTA BATTAGLIONI DI OTTO DIVERSE BRIGATE, questo l’ordine di grandezza degli uomini intrappolati per ordine dei loro padroni in questo imbuto.
https://t.me/rybar/54954
Dall’ingrandimento della cartina si vede chiaramente l’avanzata russa OLTRE la promzona, arrivando ormai nella zona urbana (Ul. Kolosova). Movimento confermato anche qui:
https://t.me/rezervsvo/40896
Una corazza di cemento armato, costruita in otto anni e smantellata, ridotta in frantumi, pezzo dopo pezzo.

ARTEMOVSK

Confermati i combattimenti all’aeroporto abbandonato di ARTEMOVSK (il rettangolo di questa cartina)
https://t.me/rabotyno/707
il regime qui teme di esser già di fronte a UN ATTACCO SU VASTA SCALA A CHASOV JAR!
https://t.me/rezervsvo/40906
Il paese dopo KRASNOE… addirittura… addirittura! Fosse anche solo allarmismo, non sarebbe allarmismo immotivato! Per niente. Lì i russi andranno a parare, nella loro lenta e costante avanzata.

"MAMMALIRUSSI!" MEGA ATTACCO HACKER

Gli hacker non rivendicano, anche se la filiale ucraina della CIA (SBU) è convinta che dietro ci siano i russi:
https://t.me/ukraina_ru/179935
In sostanza da stamane sono saltate KIEVSTAR, megagestore di telefonia mobile, VODAFONE e “MONOBANK”
https://t.me/RVvoenkor/58080
Quest’ultima significa bancomat e POS che non vanno, pagamenti che saltano e ritorno, di corsa, alla cartamoneta.
Senza contare le fughe di dati, la corruzione di archivi e l’accesso ai dati sensibili di Bankovaja e dintorni. Uno dei maggiori, se non il maggiore di questo genere.

Aggiornamenti a seguire.

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12/12 ore 08:00 aggiornamento

RIFLESSI PAVLOVIANI

È quello che mi viene in mente leggendo notizie come questa, fresca di due ore fa:
https://t.me/rezervsvo/40845

Ennesimo attacco, sopra VERBOVOE, respinto dai russi. Confidando in un allentamento della tensione da parte loro, il regime di Kiev ha dato ordine di assalto, di ennesima mattanza gratuita di uomini e mezzi. Culminata, del resto, come prevedibile.
Come quei soldati dell’esercito giapponese che, ancora cinquant’anni fa, quando i loro connazionali quelli isolotti li visitavano da turisti con improbabili cappellini e Nikon e Canon al collo, si trovavano pochi metri più in là “a difendere l’Imperatore”…
… o come un riflesso pavloviano, senza alcuna ratio, perché lì i russi stanno contrattaccando, lì si può solo morire, e la logica imporrebbe un ripiego su una linea di difesa più compatta e difendibile anche da forze limitate.

Ormai gli ordini hanno assunto quel carattere di meccanicità, quegli automatismi micidiali, criminali, che stridono oggi più di ieri, più di due mesi fa quando già era tutto finito. E che mi fanno pensare a come ogni giorno anche noi viviamo immersi in questi riflessi condizionati, tanto da non farci nemmeno più caso: il prodotto sullo scaffale di mezzo, la vetrina con sopra scritto 70%, la solita smorfia che ha sostituito il sorriso durbans negli autoscatti, i babbi natale impiccati sopra i balconi che seguono, in ordine di tempo, zucche più vuote delle nostre teste: non da ultimo, qualche migliaio di km più in là, ordini di assalto dati a soldati sempre più esausti, sempre più decimati, sempre più sotto attacco e sotto pressione. COSÌ COME UN'INTERA CAMPAGNA ESTIVA DI AUTO-ANNIENTAMENTO, FUNZIONALE UNICAMENTE AL CONTO IN BANCA DI UN COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE. Altri riflessi, sempre pavloviani: è "giusto" così.

Nel frattempo, il Paese natale di Pavlov è intento a proseguire la serie positiva. La cartina di ieri di RYBAR illustra alcuni momenti:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/11/20231211231816-e4d1183a.jpg
Nel riquadro in alto, vediamo come i russi abbiano ripreso gli attacchi da SUD portandoli oltre la zona industriale, dentro l’area urbana propriamente detta, e in quello in basso i risultati a fine giornata SOTTO KREMENNAJA (l’esagono rosso sopra). Se consideriamo che un anno fa il regime di Kiev era arrivato ad assaltarlo, quell’esagono, capiamo come ormai i ruoli si siano decisamente invertiti.

Il canale RABOTYNO come al solito deve strafare, e nella sua duplice cartina di ieri notte
https://t.me/rabotyno/705
ci mostra le altimetrie. Utili, per capire l’attuale tendenza in corso negli attacchi russi: OCCUPARE LE CIME. Come nel 1917, per cime di qualche migliaio di metri più alte, ma seguendo la stessa logica. Quando la guerra diventa di posizione, non si possono concentrare uomini e mezzi all’attacco STATICO, DA FERMI, di pianure. Pena il divenire bersaglio dei tiri dalle alture circostanti. O si dilaga, nelle pianure, si sfonda, e allora chi tiene il cocuzzolo è prigioniero dello stesso, oppure meglio attaccarle per ultime, dopo aver preso le sommità circostanti. È quanto stan facendo i russi. Metodicamente, pezzo dopo pezzo, altura dopo altura, e poi ripianano liberando le valli circostanti. Nel frattempo, DEMILITARIZACIJA. Che resta ancora, in questa fase, l’obbiettivo primario.

Di fronte a una NATO, a un regime, che operano secondo riflessi pavloviani, i russi hanno tracciato una traiettoria in questi due anni che, chi avrà un minimo di onestà intellettuale per farlo, studierà ancora a lungo.

Aggiornamenti a seguire.

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11/12 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

AVDEEVKA e ARTEMOVSK sono, anche oggi, i luoghi di maggior sofferenza per il regime di KIEV. Partiamo dalla prima.

OGGI POMERIGGIO è stata data, finalmente, notizia che i combattimenti si sono spostati all’interno della cittadella stessa di AVDEEVKA:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/13058
Notizia che tutti aspettavano, notizia confermata anche in serata:
https://t.me/boris_rozhin/106135
Naturalmente, se il regime perde l’integrità delle maggiori linee di difesa, se i combattimenti in corso rischiano, com’è del resto, di MINARE alla base collegamenti e comunicazioni fra le varie parti della fortezza, è logico attendersi che la stessa tenuta, così come sinora messa in opera, divenga un compito sempre più arduo. E lo sfaldamento delle linee difensive che sinora hanno resistito sia, in ultima analisi, solo questione di tempo. Vedremo.

Poco più a sud, giusto per completare il quadro, appena sotto MAR’INKA i russi avanzano verso ovest: nuovo paese, NOVOMICHAJLOVKA:
https://t.me/rabotyno/703
importante perché, qualora dovesse cedere lì una linea approntata in OTTO ANNI di preparazione alla “soluzione azera” della quistione Donbass, in pericolo sarebbe un’area BEN PIU’ ampia. Il rischio di SFONDAMENTO sarebbe qualcosa di più di una semplice ipotesi sulla carta.

Spostiamoci ora verso ARTEMOVSK. Questa cartina mostra i movimenti (aree rosso vivo) attualmente in corso:
https://t.me/RVvoenkor/58029
Cartina superata, ma utile a comprendere come il fronte allineato lungo una diagonale che taglia da nord-ovest a sud-est l’area oggetto del contendere, stia in questo momento COLLASSANDO SOPRA città che erano state, a maggio, il fulcro del tentativo di controffensiva del generale SYRSKIJ.

Cartina superata perché oggi i russi sarebbero arrivati rispettivamente alle porte di KRASNOE (IVANOVSKOE, immediatamente dopo CHROMOVO/ARTEMOVSKOE appena espugnato)
https://t.me/rezervsvo/40800
e BOGDANOVKA, più a nord-ovest
https://dnr-news.ru/society/2023/12/11/563394.html
dove voci non confermate li vorrebbero assestati già al limitare dell’area urbana. In ogni caso, tanta, ma tanta sofferenza per una linea che se collassasse, non darebbe certo tempo al regime di approntarne una analoga più a ovest. Ci sarebbero solo le colline a offrire un riparo a SLAVJANSK e a KRAMATORSK. Ma da SUD? Cosa accadrebbe inoltre in caso di un effetto domino, quale quello subito dai russi oltre un anno fa a BALAKLEJA/IZJUM/LIMAN/KUPJANSK?

A proposito di effetto domino, è notizia di oggi che i russi si sarebbero fatti strada aggirando BELOGOROVKA, a ovest di SEVERODONECK, e puntando verso GRIGOROVKA e SEREBRJANKA (cartina di RYBAR qui)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/11/20231211123136-d532d215.jpg
La sensazione è che siano ben più di due cittadelle a cadere, ma che a traballare sia molto, ma molto di più.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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11/12 ore 13:30 aggiornamento

DUECENTO MILIARDI

Dal fronte nessuna nuova, se non che KLESCHEEVKA e MAR’INKA restituiscono ormai l’immagine di un collasso che è ben oltre quello apparente su questi due fronti.
https://dnr-news.ru/society/2023/12/11/562927.html

Un collasso che colpisce, così come colpisce l’entità degli “aiuti” USA erogati per “tornare ai confini del 1991”: 173 MILIARDI di dollari da febbraio 2022 a maggio 2023, a fine anno verosimilmente saremo oltre i 200 MILIARDI. In MENO DI DUE ANNI.
https://t.me/boris_rozhin/106095
Rozhin quantifica in altri cento, centocinquanta miliardi un eventuale “investimento” per riprovarci l’anno prossimo.

Del resto, “l’importante è partecipare”… quello che premo sottolineare, in questi frangenti, è che il RISULTATO non è essenziale. Anzi. Non lo dico io, mentre “cerco nelle mie narici (tre, da buon comunista) una testimonianza delle mie radici”, ma BLINKEN, ricordiamocelo bene (già detto ma vale la pena citarlo e ri-citarlo):
“If you look at the investments that we've made in Ukraine's defense to deal with this aggression, 90% of the security assistance we've provided has actually been spent here in the United States with our manufacturers, with our production, and that's produced more American jobs, more growth in our own economy.”
https://en.interfax.com.ua/news/general/952921.html

BLINKEN per cui, invece, il RISULTATO SAREBBE DOVUTO ESSERE TUTTO. E invece non era nemmeno un calesse. L’importante era che di quei 200 MILIARDI CENTOTTANTA (90%) non uscissero neanche dagli USA, ma CAMBIASSERO SOLO DI TASCA, stellestrisce la prima, stellestrisce la seconda. Casse dello Stato la prima, complesso militare-industriale la seconda. Tra la prima e la seconda, LOBBY, LOBBY e ancora LOBBY! Al di fuori di quelle due tasche, munizioni e materiale di consumo, sfornati a ciclo continuo e venduti a prezzi triplicati, i venti miliardi di dollari con cui comprare la classe dirigente locale e l’opposizione “democratica”, più scassoni, fondi di magazzino, residuati bellici, anch’essi venduti in regime di lend-lease.

Sottolineiamo nuovamente anche questo, alla nausea: prima Big Pharma per due anni, ora Lockheed-Boeing-Etc. per altri due: un po’ per ciascuno non fa male a nessuno. Sulla pelle di un popolo, venduto per meno di un piatto di lenticchie. QUESTA IMMAGINE RISALE A DIECI ANNI FA ED E’ EMBLEMATICA:
https://t.me/kornilov1968/21061
VICTORIA NULAND, ora vice-sotto-segretaria di Stato, all’epoca “Assistant Secretary of State for European and Eurasian Affairs” (mi rifiuto di tradurlo…), si faceva ritrarre a MAIDAN mentre distribuiva biscotti e panini… ARMIAMOCI E PARTITE. Duecento miliardi.

Ma la cosa bella, per i signori col cilindro che trafficano armi, al pari di quelli sempre col cilindro ma che si occupano di pillole blu e vaccini è che, come dicono quelli che vogliono darsi un tono di esperto… “IL TREND E’ IN CRESCITA”.

Basta vedere gli aumenti di spese militari nei Paesi vassalli, pardon, nei Paesi alleati NATO. Uno a caso, il nostro, riferito all’anno scorso
https://retepacedisarmo.org/2022/spese-militari-italiane-in-aumento-anche-nel-2023/
e a quest’anno:
https://www.milex.org/2023/10/18/pubblicato-dpp-della-difesa-raddoppia-la-spesa-per-carri-e-caccia-tempest/

E per farlo, occorre farci sentire come se Putin davvero non aspettasse altro che far abbeverare i cavalli dei suoi cosacchi in Piazza S. Pietro… La guerra in Ucraina ha dato il la, il si e anche il do all’operazione. E mentre smantellano e accorpano ospedali, mentre i bambini si portano la carta igienica da casa, mentre l’energia si libera di altri residuati del passato trinariciuto approdando al “mercato libero”, lo Stato scopre dove davvero deve concentrarsi nei prossimi millenni: comprare preparati chimici che per chiamare “vaccini” han dovuto modificarne la definizione scientifica... e armi, armi e ancora armi. 2% del PIL da garantire a queste ultime, senza se e senza ma. E senza neppure una Nuland in giro OGGI, mutatis mutandis (almeno una volta alla settimana e senza barare girandole…) col sacchettone “100% riciclabile, compostabile, biodegradabile e differenziabile” e con dentro i panini “provenienti da agricoltura biologica, responsabile, sostenibile e... insuperabile (centosettanta grammi di bontà… in olio d’oliva). Nemmeno la Nuland...

Aggiornamenti a seguire.

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11/12 ore 08:00 aggiornamento

MANGIA E TACI: ANZI, TACI E BASTA

- “Papà, cos’è il fascismo?”
- “Pierino, mangia e taci”.
La barzelletta che girava ai miei tempi, quando ancora ci sforzavamo di ricordarci una barzelletta per poi raccontarla e farci quattro risate (ovvero quando a tavola i telefoni, quelli ancora con la rotella, erano un tabù la cui violazione costava la collocazione celeste a qualche santo o angelo), oggi va aggiornata.

In Ucraina “il morbo infuria, il pan ci manca”… ma TUTTI TACCIONO (все молчат).
https://t.me/rezident_ua/20769
Il riferimento è alla ennesima mattanza, questa volta di marò, lungo quel fazzoletto di terra sulla sponda sinistra del DNEPR. L’ennesimo regalo ai russi, truppe speciali che muoiono a decine cercando azioni eroiche, come tentativi inutili di sfondare e ampliare un territorio che è oggetto quotidiano di bombardamenti a tappeto, piuttosto che tenendo posizioni difese da qualche muro rimasto per miracolo ancora in piedi dopo l’ennesima passata.

Ormai non sono i soliti canali ucraini “disfattisti” a denunciare che
1. la percentuale di CADUTI sul totale di quelli che partono per queste missioni sulla riva sinistra è del NOVANTA PERCENTO;
2. queste azioni ormai, dal punto di vista militare, non hanno più alcun senso.
Lo afferma anche il giornale Dums’ka che titola: “Battaglia sulla riva sinistra del Dnepr: quando si perdono battaglioni interi è un crimine”
https://t.me/rezident_ua/20777

PRESTUPLENIE. Prestuplenie i nakazanie, delitto e castigo. Ma “tutti tacciono”, sia sul delitto, sia quando arriva il castigo. E il castigo arriva. Sulla riva sinistra del DNEPR, ma anche ad AVDEEVKA, dove manca tutto e chi è stato mandato lì a “tenere”, in realtà è stato mandato lì a morire e basta, stesso discorso per chi tiene quelle tre case rimaste a MAR’INKA (entrambe sulla cartina di ieri di RYBAR, la prima nel riquadro in alto e la seconda in quello in basso):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/10/20231210225756-277f9204.jpg
Ma tutti tacciono.

TUTTI TACCIONO, persino le SIRENE D’ALLARME A KIEV. Non è vero che i Kindzhal lanciati ieri dai russi sono arrivati SENZA CHE LA CONTRAEREA DEL REGIME SE NE ACCORGESSE. C’è stato l’attacco, e c’è stato il tentativo fallito di abbattimento. POI, DOPO QUALCHE MINUTO, MENTRE TUTTO SCOPPIAVA, È PARTITA LA SIRENA.
https://t.me/RVvoenkor/58005
TUTTI TACCIONO.

TUTTI TACCIONO di fronte anche a foto come questa. BILAL CHALED, fotografo palestinese, ha accostato SUE foto agli ultimi mondiali con SUE foto scattate a GAZA.
https://t.me/Irna_ru/13222
Impressionante, ma qui TUTTI TACCIONO. Meglio, qualcuno parla per dire che “Europe’s foundations are trembling” (le fondamenta dell’Europa traballano) in caso di vittoria russa:
https://t.me/RVvoenkor/58008

Se queste son le fondamenta... prepariamo gli abbeveratoi a Piazza S. Pietro per i cavalli cosacchi.

Aggiornamenti a seguire.

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10/12 ore 20:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Anche oggi buone notizie per i russi e pessime per il regime di Kiev (sempre le stesse, ma viste dai due punti di vista ciò che è soddisfacente per i primi, lungo uno scadenziario abbastanza evidente, è catastrofico invece per i secondi).

Altra bandiera russa issata alla fine di MAR’INKA (video qui)
https://t.me/boris_rozhin/106056
La scioltezza con cui i soldati hanno compiuto l’operazione in pieno giorno dimostra un controllo del territorio ben più ampio di quel fazzoletto di terra dove, fra neve e macerie, è stato conficcato il bastone (c’è anche chi è riuscito a localizzarlo su mappa satellitare):
https://t.me/rabotyno/699
Ora quei poveri disgraziati mandati a crepare e senza l’ordine di indietreggiare su posizioni più difendibili tengono lo spazio compreso in questo rettangolo bianco:
https://t.me/rabotyno/702
Poche case ridotte in macerie, con fuoco da tutte le parti. Complimenti ancora una volta ai generali NATO e ai loro leccapiedi locali per l’esecuzione impeccabile di questa mattanza.

Poco più a nord, ad AVDEEVKA, il cappio si fa sempre più stretto:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/09/20231209215155-3d07c121.jpg
Rybar mostra in questa mappa come ormai i combattimenti avvengano, NELLA CITTÀ STESSA, anche da EST. Allo stesso modo, sia la branca a nord, che quella a sud, stanno letteralmente aggirando le difese del regime di KIEV e le stanno smantellando pezzo dopo pezzo. Per esempio, quest’altro ingrandimento mostra gli avanzamenti a sud del terrikon:
https://t.me/rabotyno/695
Con l’aggravante, sempre sulla branca nord, di una prosecuzione verso OCHERETINO E NOVOKALINOVO che rappresentano l’ultimo argine prima di sfondare verso zone, come quella di KONSTANTINOVKA, che si troverebbero così attaccate da sud e da EST.

Già, anche da EST, perché ad ARTEMOVSK non si sta perdendo tempo e la linea di fronte fra BOGDANOVKA e ARTEMOVSKOE (questa diagonale)
https://t.me/rabotyno/698
è ormai quasi del tutto rettificata. Questo consente, a parità di forze impiegate, una spinta maggiore e maggiori possibilità di ulteriore sfondamento. Sfondamento su una linea che il regime di Kiev non riesce a stabilizzare, sia poco più a sud (riquadro in alto a destra di questa cartina di ieri notte)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/09/20231209233623-27a67fa0.jpg
ovvero a KLESCHEEVKA, le cui alture circostanti sono riprese una a una dai russi che la stanno circondando e, di fatto, rendendola indifendibile,
ma anche a NORD, sopra SOLEDAR, dove i russi guadagnano un chilometro lungo una linea di oltre sette chilometri (cartina qui)
https://t.me/ukraina_ru/179732

Situazione che il regime non riesce a “stabilizzare” neppure a RABOTINO, luogo della kontrnastup durata mesi e costata oltre un centinaio di migliaio di vittime fra le sue fila:
https://t.me/rabotyno/696
Anche qui, i russi guadagnano posizioni (cartina anche qui)
https://t.me/RVvoenkor/57987
come attestato dai filmati che accompagnano le localizzazioni degli stessi. Questa in sintesi la giornata di oggi, in piena continuità con l’andamento attuale di questo conflitto. Mentre i galletti nel pollaio di Kiev continuano a darsele di santa ragione per una primazia sempre più lontana dai bisogni reali di un popolo abbandonato al proprio destino. Di morte.

ETO DRUGOE

Ripristiniamo oggi la rubrica “Eto drugoe”, ovvero “Non c’entra” (lett. “È un’altra cosa”) per commentare questa notizia:
https://t.me/ukr_leaks/11796
Israele potrà partecipare a Eurovision 2024. Premesso che per me NON parteciparvi costituisce titolo d’onore, per come è diventata questa pagliacciata in eurovisione, dal punto di vista strettamente musicale, gli organizzatori, a febbraio 2022 (25/02/22, “the day after”…) avevan già buttato fuori i russi. Oggi, 10 dicembre, DUE MESI dopo il 7 ottobre, ritengono che Israele abbia diritto a partecipare. Dimostrando al mondo intero chi sono e cosa rappresentano. Ovviamente, sono io a non capire nulla di musica, anzi tutto, e di politica. "Eto drugoe, da, konečno".

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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09/12 ore 15:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Ad AVDEEVKA i russi avanzano oltre il colmo di sfasciume, detto anche terrikon, e proseguono verso sud. Combattimenti nelle prime case di AVDEEVKA (indicate in cartina):
https://t.me/boris_rozhin/105951
Sfondamento della linea difensiva del regime di KIEV notato anche dal BILD:
https://t.me/RVvoenkor/57924
E quando lo nota anche BILD, vuol dire che siamo a evidenze che non si possono più negare...

Sempre da AVDEEEVKA i russi avanzano VERSO NORD, proseguendo lungo la ferrovia verso OČERETINO:
https://t.me/polk105/14729
Ovvero avanzando lungo le frecce verso nord tracciate in questa cartina:
https://t.me/rabotyno/692

Passando alla branca sud, i russi si stanno avvicinando da sud a SEVERNOE:
https://t.me/polk105/14714

Passando all’imbuto RABOTINO-VERBOVOE, i russi contrattaccano recuperando alcune posizioni perse quest’estate (ibidem). E vanificando anche quel poco che era stato osannato mesi fa come “vittoria” dagli stessi cinegiornali luce u-ccidentali che oggi – sempre a comando – voltano la gabbana e – sempre “schienadritta” – fanno a gara nello scrivere pezzi sul “fallimento della controffensiva” e sullo “stallo”. Tra qualche anno, per inciso, uscirà qualcuno riconoscendo che le “fake” su Bucha le diffondeva il malvagio regime del dittatore di Kiev, e non i russi. Li attendiamo sulla riva del fiume...

Nel frattempo, mentre in U-ccidente si sprecano le sedute di autocoscienza, intorno ad ARTEMOVSK i russi attaccano. VESELOE dopo gli ultimi avanzamenti di due chilometri è semiaccerchiata:
https://t.me/polk105/14726

Forse forse, alla NATO e al regime ormai non resta che continuare ad accanirsi contro i monumenti. E anche lì non senza difficoltà (quello zoccolo di staccarsi dal basamento proprio non voleva saperne...):
https://t.me/ukraina_ru/179574

LINEE DIFENSIVE COSTRUITE IN FRETTA E FURIA… E SENZA UOMINI A TENERLE

Sotto la neve, prefabbricati in cemento infilati in buche sotto terra alla bell’è meglio, parte di quella linea difensiva che il regime di Kiev sta approntando in fretta e furia…
https://t.me/boris_rozhin/105959
Penso all’impatto con un FAB-1500 e a che fine potrebbe fare quel gabbiotto interrato… ed è meglio che non ci pensi, perché mi incazzo e basta. Così come mi incazzo a vedere titoli come quelli del WP citati in questo pezzo:
https://t.me/boris_rozhin/105958
“Struggles to find troops”… ma come, non è una santaguerrapatriottica? No? Quindi se il popolo volta le spalle al regime la guerra continua purché sia soddisfatta la condizione “find troops”? Lasciamo perdere il contenuto di un giornale di regime che scopre OGGI quel che denunciamo da un anno a questa parte. Lasciamolo perdere. È proprio l’espressione anglofona, figlia di quel pragmatismo anglofono e di qualcun altro che di solito quando si nomina finisce a botte, quel “find troops” che fa venire in mente quelle raccolte fondi, “fundraising” nella lingua padronale, tipo… dai che ne mancan cinque a fare una brigata da sbatter subito al fronte… massì, piglia quei cinque georgiani e l’abbiam completata! D’altronde, questa è LA LORO LOGICA, quando a crepare NON SONO I LORO...

Aggiornamenti a seguire domani.

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08/12 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione completamente invariata, nel senso non di risultati, ma di LENTA E COSTANTE AVANZATA RUSSA. Ad AVDEEVKA, dove i russi guadagnano centinaia di metri sia a nord che a sud:
https://t.me/RVvoenkor/57906

Ad ARTEMOVSK, dove i russi guadagnano posizioni verso BOGDANOVKA
https://t.me/boris_rozhin/105903
e verso KLESCHEEVKA, dove i russi espugnano la posizione ucraina sull’altura antistante denominata OSTROV (“isola”)
https://t.me/ukraina_ru/179515

A KRYNKI consueta mattanza di unità speciali, a questo punto ordinata - sapendo esattamente la fine che andranno a fare - unicamente in chiave preventiva di un possibile colpo di Stato, mentre appare sempre più chiara anche la spaccatura fra le forze armate ucraine fra fedelissimi di Zaluzhnyj e di Zelenskij. Vedremo anche qui...

NON VEDI CHE È UN VERO AFFARE...

Blinken ormai non ha più freni inibitori:
https://t.me/ZeRada1/17108
Se guardate agli investimenti che abbiam fatto nella difesa ucraina per combattere questa agressione, IL NOVANTA PERCENTO DELL’ASSISTENZA ALLA SICUREZZA DA NOI FORNITO È STATO SPESO IN REALTÀ QUI, NEGLI USA, CON LE NOSTRE FABBRICHE, CON LA NOSTRA PRODUZIONE, CHE HA PRODOTTO PIÙ POSTI DI LAVORO AMERICANI, PIÙ CRESCITA NELLA NOSTRA ECONOMIA.
If you look at the investments that we've made in Ukraine's defense to deal with this aggression, 90% of the security assistance we've provided has actually been spent here in the United States with our manufacturers, with our production, and that's produced more American jobs, more growth in our own economy.
https://en.interfax.com.ua/news/general/952921.html

Zerada, canale ucraino, commenta laconicamente:
Ecco lo schema:
- COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE USA CON LE COMMESSE
- ESERCITO USA CON I MAGAZZINI RIEMPITI DI ARMAMENTI NUOVI
- FF.AA. UCRAINE CON ARMI OBSOLETE CON CUI È IMPOSSIBILE ATTACCARE
https://t.me/ZeRada1/17108

Aggiunge il portavoce del Cremlino Peskov: sono gli USA a guadagnarci dalle risorse energetiche a caro prezzo, dal gas che forniscono all’Europa, dal petrolio.
https://www.aa.com.tr/en/asia-pacific/russia-accuses-us-of-making-billions-of-dollars-at-ukrainians-expense-urging-kyiv-to-understand/3077172

Aggiungo io: lo scenario ucraino si sta sempre più RIVELANDO essere
- il PRETESTO per gli enormi profitti di un complesso militare industriale che ha trovato accesso all’enorme vacca da mungere delle casse pubbliche u-ccidentali
- il destinatario di tutto l’armamentario ex-sovietico ed ex-guerra fredda altrimenti immobilizzato nei depositi militari in attesa di demolizione
- armamentario divenuto a sua volta OGGETTO di una cinica e criminale SPECULAZIONE (prezzi gonfiati) nel corso di questo lend-lease
Esempio ultimo: 100 blindati e razzi ex-sovietici appena “ceduti” in regime di lend-lease dalla Bulgaria
https://t.me/boris_rozhin/105901
- ASSOGGETTAMENTO del modo capitalistico di produzione EUROPEO in primis e
- COLONIZZAZIONE e RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ, “fino all’ultimo ucraino”, della seconda ex-repubblica socialista sovietica per importanza, con
- ASSOGGETTAMENTO E FIDELIZZAZIONE DELLA BORGHESIA COMPRADORA LOCALE, ORMAI LEGATA A FILO DOPPIO AI DESTINI DEI SUOI PADRONI.

Le sorti sul campo di battaglia non interessano a nessuno DI QUESTI SOGGETTI, QUANTOMENO DAL PUNTO DI VISTA ESPLICITATO NELLA STAMPA DI REGIME (nostra e loro). CIÒ CHE INTERESSA È OLIARE I MECCANISMI DI QUESTO MOTO-MODO DI PRODUZIONE E RIPRODUZIONE DI PROFITTO DERIVATO DA UN CAPITALISMO DI RAPINA, DI SACCHEGGIO, DI SPEREQUAZIONE, DI DISTRUZIONE COMPLETA, FINO ALL’ULTIMO. “Fino all’ultimo ucraino”, non a caso.

Aggiornamenti a seguire domani.

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07/12 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Continua l’attacco russo sia all’interno della quasi-sacca di AVDEEVKA
https://t.me/RVvoenkor/57839
sia verso l’esterno delle branche che la tengono stretta. Branche che ogni giorno sono sempre più ampie e si sviluppano, in particolare, verso nord, dove sappiamo esserci KONSTANTINOVKA, anzi tutto.

Vista la mattanza di truppe speciali, d’élite, a KRYNKI per gli ordini suicidi del regime di KIEV,
https://t.me/ukraina_ru/179394
qualcuno comincia ad ASSOCIARE LA PERDITA DI QUESTI UOMINI CON L’ATTUALE CONFLITTO IN ATTO FRA BANKOVAJA E STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO. Li mando al massacro così non me li trovo a fare irruzione nel Palazzo Presidenziale o alla Rada… (“моя теория заговора, по которой Киевское руководство специально утилизирует наиболее боеспособные части, дабы те не стали открытой фрондой и не обеспечили новый Майдан, не так уж и далека от истины.”)

Pensiero peregrino? Forse. Ma ormai occorre trovare una RATIO in altro, che non sia il discorso puramente militare. Il che, in una guerra… non è proprio il massimo. Ma questa in cui Johnson, stracciando l’accordo di Istanbul coi russi, ha ficcato il popolo ucraino, come da leggenda autoassolutoria messa in giro da un regime in cerca disperata di consensi messa in giro ultimamente, prima ancora di essere una guerra è “BISINISSE”. E allora se passa questo, di pensiero peregrino, c’è posto anche per altri pensieri di questo tipo. Mentre i russi gongolano, che non gli sembra vero di aver concentrate ogni giorno decine degli uomini migliori, auto-rinchiusesi in un buco, da spazzar via con una passata di FAB-500. Loro, in tutto questo, di tutto li si può accusare meno che di non essere coerenti, dal punto di vista strategico, agli obbiettivi prefissatisi.

PELLICCIA SOVIETICA PER I LEOPARDI TEDESCHI…

Trofeo di guerra appena finito in mano ai russi: nientepopodimenoche… un LEOPARD 2A4
https://t.me/rybar/54823
L’obbiettivo del telefonino si avvicina per le celebrazioni di rito e… sulla fiancata, ecco apparire l’intruso… che sarà mai? MA SONO I CARI VECCHI BLOCCHI DI DIFESA DINAMICA “KONTAKT-1”! “SDELANO V ES-ES-ES-ER!” Con tanto di falce e martello in rilievo… (purtroppo no… sarebbe stato il massimo).

Quindi, gli “aiuti” venduti a peso d’oro al regime di Kiev, che li paga ogni giorno col sangue del suo popolo, mica coi soldi suoi, per essere portati al fronte con la speranza di durare qualche giorno almeno… vengono RINFORZATI CON CORAZZE SOVIETICHE! Altro che dekommunistizacija… il fronte, caro regime, lo stai tenendo con quel che ti è rimasto in eredità dal primo esercito al mondo di quel periodo. “Tutto il resto”…. va in fumo dal primo giorno, se non durante il tragitto casa-lavoro. Ma non dirlo troppo ad alta voce… che poi i padroni se ne hanno a male… sssst… continua a rinforzarli in silenzio, con quel poco di buono che ti è rimasto… e mettici pure quella croce infame della Wermacht… così danno meno nell’occhio!

Aggiornamenti a seguire da domani notte.

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07/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Nonostante il regime di Kiev in difficoltà supera un’altra linea rossa e ricorre alle armi chimiche a Klescheevka,
https://t.me/polk105/14603
proprio lì i russi stanno completando l’accerchiamento liberando le ultime alture circostanti:
https://t.me/dva_majors/30386
Sempre in zona ARTEMOVSK, i russi avanzano di due chilometri dopo VESELOE (ibidem et
https://t.me/WarDonbass/132134 )

Ad AVDEEVKA (cartina qui con sviluppo distanza chilometrica fra le due branche all’imbocco della sacca in formazione)
https://t.me/dva_majors/30382
tutto quello che sta nel mezzo è sotto il fuoco intenso dell’artiglieria russa. Piove di tutto:
https://t.me/rezervsvo/40431

E piove di tutto anche a KRYNKI,
https://t.me/rezervsvo/40436
dove le forze speciali ucraine han ricevuto ordine di andare a morire per l’ennesima, non la prima, non l’ultima, azione a scopo propagandistico del regime. A proposito di forze speciali...

SEGRETI DI PULCINELLA

Oggi testate u-ccidentali ammettono che i “consiglieri” NATO, SIN DALLE PRIME SETTIMANE DALL’INIZIO DEL CONFLITTO, erano in realtà FORZE SPECIALI attive sul territorio:
https://www.declassifieduk.org/polish-minister-saw-uk-special-forces-operating-in-ukraine/

Facendo riferimento a un “minister X”, ministro polacco riportato in un libro di un giornalista polacco, Zbigniew Parafianowicz, “Polska na wojne”, la Polonia in guerra, di recente pubblicazione:
https://www.gazetaprawna.pl/magazyn-na-weekend/artykuly/9346043,co-sie-dzialo-w-palacu-prezydenckim-po-wybuchu-wojny-na-ukrainie-frag.html

I fatti risalgono a quando i russi erano alle porte di Kiev. Non c’era una linea di fronte definita e i soldati del regime di Kiev avevano ammonito il ministro polacco, in cerca di avventura, che avrebbe proseguito a suo rischio e pericolo. Lui e il suo gruppo proseguono, verso i russi, e chi trovano? Soldati ucraini e FORZE SPECIALI BRITANNICHE. Con uniforme britannica, con armi britanniche, sui mezzi ucraini a fare avanti e indietro, a manovrare radar per la loro artiglieria, a tracciare obbiettivi e dare le coordinate…

… ma dai! E NON ERA ANCORA ENTRATA A PIE’ PARI NEL CONFLITTO! La verità completa nel prossimo libro da mettere sotto l’albero… fra due o tre anni.

Aggiornamenti a seguire.

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07/12 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione invariata rispetto a ieri notte. RYBAR (riquadro in basso a dx)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/06/20231206225325-b2700838.jpg
conferma il sensibile spostamento della linea di fronte verso ovest. Spostamento evidente anche poco più sotto, intorno a KLESCHEEVKA (sempre più aggirata)
https://t.me/rabotyno/685
Probabilmente, AVDEEVKA e la relativa DISTRAZIONE di truppe da altre parti, con conseguente INDEBOLIMENTO di queste linee di fronte, è servita e sta ottimamente continuando a servire anche a questo.

QUANTO COSTA UN LITRO DI LATTE

Santoro di un secolo fa. Un fascista coi capelli bianchi, dopo aver sentito Baffetto, col tono saccente che lo contraddistingueva, smontare la manovra economica del governo sciorinando al volgo il proprio sapere, prende la parola e chiede: “Quanto costa un litro di latte?”
Baffetto, me lo ricordo come se fosse ieri, fa esattamente questa faccia qui:
https://t.me/kornilov1968/20976
E, visto che in barca a Gallipoli “auri accattavano lu latte, none signurìa” comincia ad arrampicarsi sui vetri: “Ma che c’entra, scusi?”
Il fascista a quel punto sa di averlo in pugno e alza la fiamma, mentre se lo passa e ripassa in padella (il dialogo parola per parola, più che altro per le parole di Baffetto, è tratto dalla mia memoria, ma ogni riferimento a fatti o persone non è per niente casuale...):
- “Quanto costa un litro di latte?”
- “Si tratta chiaramente di una provocazione populista…”
- “Quanto costa un litro di latte?”

Alla fine Baffetto cede. “Non so…” (pausa e arriciamento di baffetto…) “Cinquecento lire…”
Punto, set, partita.

La Baffetta in questione senza baffi si chiama Nikki Haley, politica navigata, sul suo sito si legge: “Nikki's a mom of two, wife of a combat veteran, and served as a two-term governor, and UN ambassador. Nikki knows America is always worth fighting for.”
https://nikkihaley.com/
Partecipa alle primarie per le presidenziali dell’anno prossimo, giusto per capire di chi stiamo parlando. “Nikki sa, che per l’America vale SEMPRE la pena lottare”. Ambasciatrice all’ONU sotto Trump, del resto...

Sarà, ma al dibattito per le primarie col suo degno compare (entrambi repubblichini, pardon, repubblicani), questi, al secolo Vivek Ramaswamy, prende la parola (come il signore coi capelli bianchi di un secolo fa) e dice: “Foreign policy experience is not the same as foreign policy wisdom” (un conto è avere esperienza di politica estera, e un altro è CAPIRNE”)

“One thing that Joe Biden and Nikki Haley have in common is that neither of them could even state for you three provinces in eastern Ukraine that they want to send our troops to actually fight for.”
Una cosa che Joe Biden e Nikki Haley hanno in comune è che nessuno dei due è in grado di dirvi i nomi delle tre province nell’Ucraina dell’Est dove vogliono mandare le nostre truppe a combattere”.

https://www.westernjournal.com/ramaswamy-stuns-nikki-haley-into-a-blank-stare-look-at-that-she-has-no-idea/

La smorfia della Haley non ha prezzo, il video è sotto e il link diretto qui.
https://twitter.com/i/status/1732575926599242240

“Look at the blank expression. She doesn’t know the names of the provinces that she wants to actually fight for.”
“Guardate questa scena muta. Non sa neppure i nomi, delle province per cui vuole combattere”.

Morale per gli aspiranti timonieri... dimenticarsi per un attimo dell’aria “gaddhripulina” (canta canta...) per vedere dove il latte è in offerta e sfogliare i volantini che arrivano nella cassetta delle lettere! Giocare a fare i “proletari”, piuttosto che ripassarsi le regioni e i capoluoghi, così da evitare queste e altre figure… (tanto anche la controparte oltre al prezzo del litro di latte e al nome pronunciato alla Stanlio e Ollio di qualche regione russa non è in grado di andare… qui in U-ccidente ce la si cava con poco nei dibattiti…).

Aggiornamenti a seguire.

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06/12 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Riportiamo l’ennesimo attacco di artiglieria alla capitale della DNR. Mezza città è sotto una densa coltre di fumo (filmato qui)
https://dnr-news.ru/incident/2023/12/06/558414.html
solita tattica vigliacca dell’attacco ripetuto, e al secondo a farne le spese sono sempre soccorritori del pronto intervento: DODICI, in questo caso, di cui due morti
https://dnr-news.ru/incident/2023/12/06/558627.html
Si spera vivamente che l’azione in corso sposti davvero la linea di confine più a nord, dove i bastardi nazisti nulla potranno. Quantomeno, facendo ricorso all’artiglieria pesante di cui ancora dispongono che finirà inevitabilmente fuori gittata. Resteranno gli HIMARS, gli STORM SHADOW, ma non potrà essere mattanza quotidiana come in questi giorni. Giorni di puro, criminale, terrorismo, rappresaglia e massimo danno prima di andarsene definitivamente.

Il regime di KIEV continua a perdere terreno intorno ad ARTEMOVSK: 1 km (0,99 km sic!) sotto BOGDANOVKA e mezzo chilometro dopo ARTEMOVSKOE.
https://t.me/polk105/14515
Altri 800 metri persi invece sotto Zaporozh’e, nei luoghi della kontrnastup di quest’estate: a nord di PRIJUTNOE, in questo caso
https://t.me/polk105/14519

Ad AVDEEVKA oggi è stata giornata di contrattacchi del regime di KIEV. Falliti. E con gravi perdite.
https://t.me/polk105/14517

Il regime nel condurli, conduce il proprio esercito all’autodistruzione. Ma non deve essere un problema, evidentemente: né per loro, né per i loro padroni.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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06/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

In questo momento il fronte più FRANTUMATO, come si può vedere anche da questa carta di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/06/20231206103543-060f08aa.jpg
è quello intorno ad ARTEMOVSK. Andiamo subito ai riquadri. In alto a sinistra è l’area sopra Artemovskoe. Lì i russi stanno RIPIANANDO l’area in mano ancora al regime di Kiev. Inutile dire che tali azioni, tese ad accorciare la linea di fronte (compresa fra due punti), liberano progressivamente uomini e mezzi consentendo loro di rinforzare ulteriormente gli attacchi già in essere. Si instaura nuovamente, a distanza di quasi un anno e mezzo, quel circolo virtuoso di avanzamento-demilitarizacija-avanzamento in funzione con successo prima dell’ingresso a piè pari della NATO.
Cosa è cambiato da allora?
- Che non c’è più “UN’ALTRA NATO” che possa entrare a piè pari (oltre al fatto che quella entrata l’anno scorso ora è lì che non sa come uscire dal cul de sac in cui si è così brillantemente infilata)
- Che le forze del regime di Kiev si sono – a dir poco – dimezzate
- Che quelle russe sono – sempre a dir poco – raddoppiate
E lo schiacciasassi procede. Poco più a sud, per esempio (riquadro in basso a sx della cartina di RYBAR) dove a KLESCHEEVKA i russi stan girando intorno espugnando altura dopo altura il territorio circostante. Prese le alture (indicate coi triangolini), il regime di Kiev dovrà cedere le posizioni a valle (e arretrare anche qui di chilometri).

Questa cartina tuttavia è incompleta. Più a nord, per esempio, dove vediamo quella freccia rossa in alto sopra VESELOE, siamo all’inizio anche qui di un attacco teso a ricacciare indietro il regime di KIEV che, nella punta massima di avanzamento lo scorso anno, si era avvicinato a LISICHANSK. Avanzamenti di due chilometri, in alcuni tratti.
https://t.me/boris_rozhin/105688
Vedremo gli sviluppi anche qui. Ancora più a nord, altre due posizioni guadagnate verso TERNY, sopra KRASNYJ LIMAN:
https://t.me/boris_rozhin/105673

Del resto, se tutti puntano ormai verso AVDEEVKA, per rinforzarla, per tenerla, insieme a tutto il resto (RABOTINO, ORECHOV)
https://t.me/boris_rozhin/105673
La coperta del regime di Kiev ormai è diventata troppo corta per tenere tutto. Ed evidentemente stan scegliendo di cedere gradualmente quei territori salvando KRAMATORSK e SLAVJANSK, ovvero arretrando progressivamente verso quella linea su cui è da oltre un anno che qualsiasi persona dotata di buon senso pensa, e non una volta, che sia l’unica mossa ragionevole da compiere.

Con la “piccola” differenza dell’immenso patrimonio dilapidato in questi dodici mesi. Ma se stiamo a guardare a tutto...

Aggiornamenti a seguire.

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06/12 ore 08:00 aggiornamento

I NUMERI DELLA QUESTURA

I numeri della questura, si sa, vanno QUANTOMENO moltiplicati per due. Se riporta diecimila manifestanti, erano almeno ventimila. E via discorrendo. Qui abbiamo un’infografika di fonte ucraina che parla dei “volontari” STRANIERI MORTI PER MANO RUSSA:
Oltre 50.000 Georgia
Oltre 40.000 Bielorussia
Da 20.000 a oltre 30.000 (sic!) USA
Da 10.000 a oltre 20.000 (sic!) Azerbaigian
Oltre 10.000 GB
Oltre 10.000 Francia
Oltre 10.000 Polonia
https://t.me/ukraina_ru/179211

Più che “numeri della questura”… sembrano gli exit-poll delle 22! Prendiamoli per quelli che sono, anche senza moltiplicarli per due, valutare l’impatto dei feriti (non nominati) nel frattempo deceduti, o cercare di capire qualcosa di più fra quei QUATTRO ZERI o in quelle FORBICI inaccettabili che riguardano USA e Azerbaigian!

Ordini di grandezza. E tendenze. Come neanche nel peggior DPEF mai elaborato da “mens italica”.

1. Operazione NATO. Prelievo di “volontari”, ovvero in gran parte forze speciali regolari o ex-membri delle forze speciali a spasso per il mondo come “soldiers of fortune”.
Priorità ai RUSSOFONI, dato lo scarsissimo attecchimento della lingua padronale nella neocolonia. RUOLO INTERMEDIO NELLA PIRAMIDE DI COMANDO. Questo ce lo siamo già detto più volte, ma repetita juvant. Aggiungendo qualcosa, anche solo un minimo sindacale, a quel fantomatico “oltre” E NON SOLO (i baltici, per esempio, nella statistica mancano… come mai?), arriviamo COME MINIMO, dando per buoni i numeri della questura, a 150.000 uomini raccolti da mezzo mondo russofono o comunque ex-Varsavia

Parliamo non solo di un contingente militare INGENTE, ma anche di una CATENA DI COMANDO ANGLOFONA CHE RIESCE PERFETTAMENTE A INTERFACCIARSI, A INTEGRARSI CON LA MANOVALANZA LOCALE. L’ORDINE PADRONALE TRADOTTO IN RUSSO ARRIVA INTEGRO E IN TEMPO REALE ALLA CARNE DI CANNONE.
BALAKLEJA, COME GIÀ NOTATO ALLORA, È STATO IL CAPOLAVORO TATTICO – E IL CANTO DEL CIGNO! - DI QUESTA CATENA DI COMANDO, CHE SEGNÒ L’INGRESSO A PIÈ PARI DELLA NATO NEL CONFLITTO.

OGGI LO AMMETTE ANCHE UN PASDARAN NATO COME JULIAN RÖPCKE (BILD), il quale ammette candidamente che la controffensiva Ucraina è stata “UNO DEI PIÙ GRAVI ERRORI DI VALUTAZIONE STRATEGICA DELL’AMMINISTRAZIONE USA DEGLI ULTIMI DECENNI”!
https://t.me/WarDonbass/132063
Questa “resistenza ucraina”, come ignominiosamente definita, sdoganando anche i loro nazifascisti nei cortei del NOSTRO 25 aprile 2022, oggi si scopre “telecomandata”… ma dai! Qualche anno ancora di autocoscienza, e ci arriveranno anche i nostri cinegiornali luce… non disperiamo.

2. L’INTERVENTO STRANIERO È FALLITO. Punto. Il contingente è stato DECIMATO. L’operazione è franata sotto i suoi stessi piedi. D’argilla solo perché dall’altra parte c’erano i russi. La vogliamo buttare su Mao? La tigre era di carta solo perché di là c’è stato chi ha saputo trasformare lamiera NATO in carta da cesso. Fossero stati altri, a quest’ora avremmo avuto gli Abrams a “presidiare” il Cremlino. E così, en passant… il fallito golpe di giugno? Ce lo siamo dimenticati? Anche questo è un dato di fatto. Mentre anche noi, me per primo, tendiamo a dare TROPPE cose per scontate.

Se oggi le cose girano come stanno girando, è perché dall’altra parte c’è stato chi ha saputo sfruttare le contraddizioni interne al nemico, insieme alle proprie sconfitte, e trasformarle in punti di forza e lezioni su cui agire IMMEDIATAMENTE, METODICAMENTE, COSTANTEMENTE. Onore all’esercito russo. Del resto, glielo stanno concedendo anche i nemici, ormai, tra un numero della questura e un altro.

Aggiornamenti a seguire.

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05/12 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Continua la serie positiva dei russi, che pur non “contrattaccando”, “migliorano le loro posizioni” guadagnando km ogni giorno a un ritmo che quest’estate qualcuno avrebbe soltanto sognato.

Questa la realtà dei fatti. ARTEMOVSK alle spalle, si punta a ovest (cartina qui):
https://t.me/rabotyno/684
Qualcuno comincia a parlare di soldati russi che, seguendo la strada che da ARTEMOVSKOE procede verso ovest, avrebbero raggiunto le porte di CHASOV JAR
https://dnr-news.ru/society/2023/12/05/557334.html
Troppo bello per essere vero, in ogni caso il regime di Kiev sta cedendo.

Cede anche dove cerca ancora di attaccare, forse perché lì qualcuno non ha dato ancora l’ordine dato invece su tutte le altre linee di fronte: ripiegare, approntare linee di difesa e attestarsi su di esse. Niente, fra Rabotino e Verbovoe si attacca, si muore, ci si ritira sconfitti e i russi avanzano pure di UN CHILOMETRO, guadagnando posizioni (cartina prima-dopo).
https://t.me/RVvoenkor/57718

Cede, infine, anche sopra KUPJANSK (altra cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/57696
Per ammissione degli stessi soldati del regime di Kiev. Non vistosamente come ad ARTEMOVSK, ma qualche posizione, insieme a uomini e mezzi, li perde.

Nel complesso, si preannuncia un INVERNO MOLTO DIFFICILE. Come ottant’anni fa.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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05/12 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Manco a farlo apposta, in riferimento a quanto ci si diceva stamane su “una cosa che tira quell’altra”, i russi sono passati OLTRE MAR’INKA verso ovest, seguendo la strada, e sono arrivati alle porte di KURACHOVO, il paese immediatamente dopo. In questa zona periferica avrebbero già liberato le case popolari. Anche da qui, per nove anni, i nazifascisti hanno piazzato i loro pezzi per bombardare DONECK.
https://t.me/rian_ru/223703

Guardando KURACHOVO sulla cartina, si vede chiaramente che è SOPRA UGLEDAR. Qualora il regime di KIEV perdesse il primo, praticamente avrebbe perso anche la seconda. È inutile girarci troppo intorno. E arretrerebbe così, AD ANDARGLI BENE, di una decina di chilometri. Vedremo.

Questo succede mentre:
- i soliti spifferi di corridoio dal Comando delle forze armate ucraine ammettono che DI VOLONTARI, in un anno, se ne sono arruolati in meno di mille!
https://t.me/rezident_ua/20713
- la mobilitazione totale sta letteralmente terrorizzando tutti i cittadini maschi dai 18 ai 70 anni (più quelli che tra un po’ li faranno, i 18 anni…), a prescindere dai permessi di studio, dal lavoro “socialmente necessario”, o “indispensabile”, o “codice ATECO” svolto. Nessuno si sente più al sicuro e chi può cerca di scappare:
https://t.me/legitimniy/16829

Del resto, se persino I MIGLIORI, le unità speciali delle forze armate ucraine, sono state mandate a crepare sulla riva sinistra del DNEPR per niente! Per niente che non fosse una reclàme pro-regime, senza alcun senso militare, chiunque si sente naturalmente in diritto di pensare che a lui, carne da cannone comune, soldato semplice senza qualifica alcuna, possa capitare anche peggio:
https://t.me/legitimniy/16828

Aggiornamenti a seguire.

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05/12 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La liberazione di MAR’INKA semplifica notevolmente le operazioni sul versante, poco più a sud, di UGLEDAR, dove anche qui i russi si sono attivati:
https://t.me/polk105/14395
Una cosa tira l’altra, dal momento che ora l’altro bastione del regime di Kiev è attaccabile anche da nord-est, dove per inciso non si sarebbe mai aspettato l’attacco.

QUESTO ELEMENTO, in particolare, ovvero gli ATTACCHI DA POSIZIONI IMPREVISTE, sta decisamente facendo crollare posizioni sinora considerate inattaccabili un po’ su tutti i versanti. E si sta trascinando dietro una linea di fortificazioni costruita in otto anni, assolutamente non paragonabile a quella che, in fretta e furia, stan cercando di approntare poco più a nord. Il che lascia mal sperare nel futuro immediato per il regime di Kiev, “dati causa e pretesto e le attuali conclusioni”.

Più a nord per esempio, la liberazione di ARTEMOVSKOE si è tirata dietro quella delle dacie a sud-ovest di ARTEMOVSK (il triangolo a testa in giù di questa cartina)
https://t.me/rabotyno/682
Già segnalato ieri notte da RYBAR, confermato anche su questa cartina. Poco più a ovest, KRASNOE, ormai nel mirino. I russi, senza “sfondare”, procedono metodicamente staccando pezzo dopo pezzo una linea di difesa incollata un tempo saldamente, oggi molto meno. E conservano uomini e mezzi, anzi, li accrescono: anche qui, progressivamente, gradualmente, lentamente se vogliamo, ma incessantemente. Da un anno a questa parte.

Fa specie, in tutto questo, vedere ANACRONISMI come carne da cannone ucraina ancora mandata all’assalto sotto ZAPOROZH’E, perdendo uomini e mezzi contro i russi che li aspettano.
https://t.me/ukraina_ru/179095

Oppure, SENZA ALCUNA PROSPETTIVA OLTRE A QUELLA DI PROCURAR DANNO, FINE A SE STESSO, il tentativo di stanotte di SFRUTTARE LO SCOMPIGLIO CAUSATO DALLA TEMPESTA ABBATTUTASI SULLA CRIMEA PER ATTACCARLA:
- TRENTUN DRONI solo ieri notte.
https://t.me/dva_majors/30222
https://t.me/dva_majors/30223
per la cronaca, o abbattuti o messi fuori uso dai sistemi REB a terra. Questo, mentre i satelliti spia, assolutamente “distratti” quando settantaseimila soldati addestrati dalla NATO venti mesi fa si ammassavano intorno a DONECK e LUGANSK, ora guardano, scrutano, le dislocazioni degli S-400 russi intorno al ponte di Crimea e negli immediati dintorni
https://t.me/dva_majors/30228
al fine di capire da che parte sia meglio attaccare. Così, per il gusto di buttare giù quel ponte che non viene giù. E null’altro, visto che la linea di fronte è lontana oltre cento chilometri...

Aggiornamenti a seguire.

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04/12 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Regime di KIEV in sofferenza sempre maggiore, nel cercare di contenere gli SCOSSONI russi lungo tutto il DONBASS.

La cartina di RYBAR mostra due ingrandimenti:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/04/20231204234417-ac8941e1.jpg
In alto a destra sopra KRASNYJ LIMAN, dove i russi guadagnano DUE KM avvicinandosi a TERNY e a JAMPOLOVKA. Dato, quest’ultimo, fornito dai canali ucraini stessi:
https://t.me/ukraina_ru/179058

In basso a destra abbiamo l’area di ARTEMOVSK dove i russi avanzano verso ovest appena sotto l’appena liberata ARTEMOVSKOE. E KRASNOE si avvicina sempre più. Dopo KRASNOE, CHASOV JAR e KONSTANTINOVKA
https://t.me/polk105/14388

Lo stesso in altre aree della stessa linea di fronte: la costante di questi giorni è un CEDIMENTO graduale, ma CONTINUO da parte di forze sempre più deficitarie, demoralizzate, indebolite, quali quelle del regime di KIEV:
https://t.me/polk105/14380

E ad AVDEEVKA? Nessun aggiornamento eclatante, “solo” il continuo, costante, intenso, incessante lavorìo di artiglieria e fanteria russe per conquistare, gradualmente, posizioni sempre nuove. Grazie a ciò, la prossima a cadere potrebbe essere proprio STEPOVOE / PETROVSKOE.
https://t.me/rezervsvo/40077

Aggiornamenti a seguire domattina.

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04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")

Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è un zig-zag che da KRAMATORSK arriva a GORLOVKA.

Possiamo dire che è da ESATTAMENTE UN ANNO che andiamo sostenendo che INVECE DI CAUSARE OLTRE CENTOCINQUANTAMILA PERDITE E DILAPIDARE IL PROPRIO POTENZIALE BELLICO NELLA TENUTA DI UNA CITTA’ INUTILE COME ARTEMOVSK IL REGIME DI KIEV ERA LI’ CHE DOVEVA SAREBBE DOVUTO ANDARE A PARARE, SE AVESSE AGITO PO-RUSSKIJ “GRAMOTNO”, IN MUDNES “A’ MOD”???

Bene. Un anno è passato e la “linea” sarà verosimilmente approntata lì, fortificando ciò che Mamma Natura ha messo a disposizione da millenni, ovvero un versante collinare, alto quanto basta per garantire un solido vantaggio a chi si trova in alto e rendere la vita un inferno a chi “sale” per espugnare.

E il resto? Sono le città “sovietiche”. La loro URBANISTICA di PALAZZONI DI NOVE PIANI DISPOSTI A POLIGONI CONCENTRICI SU PIU’ LINEE PARALLELE FRA LORO. Abbiamo ZAPOROZH’E, DNIPROPETROVSK, CHARKOV, per esempio. Per espugnare quest’ultima in modalità “ARTEMOVSK”, casa per casa, OCCORREREBBE META’ DELLE FORZE RUSSE ATTUALMENTE DISLOCATE SULLA LINEA DI FRONTE!

Questo lo ripetiamo, ancora una volta, a beneficio di chi si diletta, ancora oggi, nel parlare di “fallito blitzkrieg” a febbraio dell’anno scorso. UN QUARTO SCARSO DELLE TRUPPE ATTUALI IMPEGNATE SU UNA LINEA DI FRONTE UNA VOLTA E MEZZO L’ATTUALE! Che secondo questi signori avrebbe “fallito” nel prendere Kiev, Charkov, eccetera. Vi ricordate? La fantomatica “colonna di sessanta km” che mi rimarrà impressa finché campo. Che tutti i cinegiornali luce menzionavano, con grida atterrite… e nessuno ha mai filmato. Neanche per sbaglio! Con il Sentinel che invece fotografava Gostomel’ a fianco più volte in più giorni… semplicemente vergognoso…

Passando quindi dalla propaganda a una valutazione obbiettiva della situazione reale, prodromo necessario alla stesura di qualsiasi piano strategico, delle sue opzioni tattiche e delle sue innumerevoli varianti operative, capiamo perché:
- i russi abbiano sfruttato il tempo a disposizione e l’impostazione strategica nemica figlia della propaganda NATO e del regime a essa soggetto per
1. RIDURRE IL GAP NUMERICO CON LE FORZE UCRAINE (DEMILITARIZACIJA)
2. ACCRESCERE IL PROPRIO POTENZIALE BELLICO (SIA QUALITATIVAMENTE CHE QUANTITATIVAMENTE)
3. MIGLIORARE COSTANTEMENTE LA PROPRIA POSIZIONE TATTICA SULLE VARIE LINEE DI FRONTE (QUELLA CONGENIALE PER POTER ATTACCARE)
4. INDIVIDUARE DIRETTRICI ENTRO CUI POTER CREARE “SACCHE” ENTRO CUI IMPRIGIONARE, QUINDI RISOLVERE, QUESTIONI OPERATIVE ALTRIMENTI RISOLVIBILI CON UOMINI E MEZZI TUTT’ORA MANCANTI ALL’APPELLO. E CHE NON SI HA ALCUN INTERESSE A CHIAMARE (LEGGASI “MOBILITAZIONE TOTALE”).

L’analisi si conclude con una previsione sulla linea del tempo di almeno DUE anni per chiudere questa fase della SVO.

Naturalmente, in questo momento stiamo assistendo a DUE CURVE, in un possibile grafico x=tempo; y=potenziale bellico a disposizione, dove UNA SALE e L’ALTRA E’ IN CADUTA LIBERA! Primo discorso.

Secondo discorso, volendo ragionare su un altro grafico, analogo al primo ma con soltanto un fantomatico “indice di tenuta socioeconomica” sulla linea delle ordinate, vedremo che la curva russa è sostanzialmente stabile, mentre quella del regime di Kiev è in CADUTA LIBERA.

Ecco allora che anche un discorso TEORICO su una linea difensiva, anche la migliore,
- senza però uomini e mezzi a sufficienza a tenerla
- senza MOTIVAZIONE, soprattutto, a tenerla, “fino all’ultimo ucraino”
lascia il tempo che trova. Se CHARKOV, per esempio, fosse completamente circondata, con una linea di fronte a ridosso dei confini cittadini e una linea di fronte lontana ormai un centinaio di chilometri, ecco che probabilmente emergerebbero fattori interni che eviterebbero la fine di ARTEMOVSK. Le sacche svolgono funzione analoga.

E’ già capitato a DEBAL’CEVO 2015. Su scala molto minore, eppure, una delle maggiori sconfitte inflitte al regime di KIEV nel decennio passato. Tale da costringere NATO ed EU a ripiegare su un MINSK-2 per consentire la riorganizzazione e il riarmo di un esercito completamente allo sbando.

Sacche per imprigionare forze nemiche consistenti. Sacche per imprigionare grossi centri urbani e accelerare processi di trasformazione interna e stravolgimento delle linee di comando vigenti.
NONGCUN BAOWEI CHENGSHI 农村包围城市 : “La campagna circonda la città”, diceva il buon MAO, memore della lezione impartitagli poc’anzi dal generale ZHU DE:
https://baike.baidu.com/item/%E5%86%9C%E6%9D%91%E5%8C%85%E5%9B%B4%E5%9F%8E%E5%B8%82/83056

Siamo nel 2023 e c’è ancora chi si arrocca sui quartieri casermoni e centinaia di migliaia di relativi scudi umani nella VANA speranza di creare, su di essi, quella “linea fortificata poca-spesa-tanta-resa” in grado di resistere a forze ANCORA NON COSI’ SOVERCHIANTI, come TEORICAMENTE suggerisce la situazione attuale.

Vedremo…

Intanto, i russi avanzano da ARTEMOVSK e, dopo CHROMOVO, sono giunti e hanno liberato il “Vivaio Vil’janovskij” (Вальяновский питомник, cartina qui)
https://t.me/rabotyno/677
Quasi un centinaio di morti fra le fila ucraine solo in questa operazione:
https://t.me/rusich_army/12041
Analoghi movimenti sopra e sotto questa direttrice principale VERSO OVEST.

Ad AVDEEVKA (riquadro in alto a dx),
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/03/20231203233559-57a6dc37.jpg
altri pezzi di difesa che cedono, Stepovoe/Petrovskoe è sempre più accerchiato e, qualora saltasse, aprirebbe la strada all’ultima linea di difesa, rappresentata sostanzialmente da LASTOCHKINO e ORLOVKA, minacciati a quel punto sia da SUD che da NORD. E questa mini-sacca sarebbe chiusa. E il danno sarebbe completo.

Aggiornamenti a seguire.

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03/12 ore 14:00 aggiornamento

QUASI UN MILIONE E MEZZO DI VITTIME… “AND THE BEAT GOES ON”

Al PRIMO dicembre le perdite fra le fila ucraine, DEL TUTTO EVITABILI QUALORA FOSSERO STATI RISPETTATI GLI ACCORDI GIÀ FIRMATI A ISTANBUL, ammontavano a:
- 536.854 SOLDATI fra morti (214.883), invalidi gravi, dispersi (62.148) e prigionieri!
- 864.374 SOLDATI feriti
https://t.me/rybar/54640
OLTRE UN MILIONE E QUATTROCENTOMILA SOLDATI, PERSI IN NEANCHE DUE ANNI DI CONFLITTO, DI CUI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA MANDATA DELIBERATAMENTE A CREPARE IN ASSALTI KAMIKAZE CONTRO NIDI DI ARTIGLIERIA NEMICI O IN MANTENIMENTI DI POSIZIONE ASSURDI, INCONCEPIBILI, INSENSATI, CRIMINALI DA QUALSIASI PARTE LI SI PROVI A GIRARE O GIUSTIFICARE!

“AND THE BEAT GOES ON”:

a RABOTINO, dove generali criminali continuano a ordinare, giornalmente, un “contrattacco” che a KIEV ammettono essere già fallito:
https://t.me/dva_majors/30120

ad AVDEEVKA, dove nonostante i russi continuino a limare, ogni giorno, la distanza mancante a chiudere il cerchio (altri 300 m guadagnati a STEPOVOE)
https://t.me/ukraina_ru/178875
altra carne da cannone è mandata deliberatamente a schiantarsi contro lo schiacciasassi russo.

Sotto KREMENNAJA, dove nonostante i russi livellino ogni loro difesa e avanzino fra TERNY e JAMPOLOKA
https://t.me/polk105/14315
il comando non dà ordine di ripiegare sulle alture più a ovest, decisamente più difendibili anche con l’attuale LORO, decisamente SCARSA, disponibilità di uomini e mezzi.

No. La sensazione, di questi CRIMINI REITERATI contro il proprio popolo, di questo LENTO, COSTANTE, GENOCIDIO è che, oltre al discorso che già ci facciamo da tempo sui proventi ricavati dal complesso militare industriale straniero e e dei suoi lacché in loco da questa operazione suicida, viga anche un altro discorso: un regime potenzialmente a rischio di ulteriore Maidan, ulteriore colpo di Stato, FIACCHEREBBE COSÌ I MILITARI STESSI CHE POTREBBERO METTERLO A TESTA IN GIÙ PRIMA CHE RAGGIUNGA I SUOI YACHT ORMEGGIATI AL CALDO.

Ci può stare, come ragionamento. Intere leve, quando non generazioni, POTENZIALMENTE ARMA A DOPPIO TAGLIO QUANDO LE COSE VAN MALE, IN PARTICOLAR MODO, stanno estinguendosi. Donne, vecchi e bambini non guidano rivolte armate. Kapitulacija, cambio di facciata ai vertici con golpe pilotato da chi, fra i padroni d’oltremanica e oltreoceano, riuscirà a imporsi ai “colleghi”, accordo al ribasso coi russi ma “accordo” q.b. – come in cucina – per salvare la faccia e garantire qualcosa da mungere per i prossimi decenni per “ripagare il debito”, le centinaia di miliardi di dollari di questo lend-lease che da due anni continua a staccare pagherò, fino a un momento, quello del “redde rationem”, che si avvicina sempre più, e per i padroni u-ccidentali si potrebbe anche chiudere qui. Un Paese distrutto e una popolazione decimata sono “danni collaterali”. Il prezzo che i servi della gleba stanno già pagando. In anticipo.

Ecco, allora, la propaganda a tirare ancora un po’ questa corda sempre più sfilacciata ma che non si spezza (ancora). ARRIVANO GLI F-16!
https://t.me/polk105/14319
Eccoli, su rimorchio ribassato e le ali smontate, girare alla volta del loro hangar FINALMENTE SU SUOLO UCRAINO! Sono arrivati, non sono arrivati, quando li monteranno, quando li vedremo… cosa cambia? Persino un generale in pensione come Viktor Muzhenko, un tempo al posto di Mascellone, non proprio l’ultimo dei raccomandati, ci ricorda che le forze armate naziste avevano, a fine conflitto, armi di cui i loro nemici non disponevano. E che non sono servite A NULLA.
https://t.me/ukraina_ru/178778

Specialmente quando, come ci ricorda un ARESTOVICH ormai in pieno tentativo di ritagliarsi un ruolo inedito, “alternativo” a quello che ricopriva pochi mesi fa quando ogni giorno insozzava l’etere di proclami opposti agli attuali, ogni mese le forze armate ucraine perdono ogni giorno un centinaio di uomini fra soldati che si consegnano ai russi o, più semplicemente, si dileguano:
https://t.me/yurasumy/11723

Chissà se quelli che stanno abbandonando gli ultimi isolati di MAR’INKA
https://t.me/polk105/14318
(cartina qui)
https://t.me/rabotyno/675
appartengono a questa categoria o “fa tutto parte del piano”. Un “piano” che mieterà ancora molte, troppe vittime. "And the beat goes on"...

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domattina.

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02/12 ore 14:00 aggiornamento

MEDICO ACCUSA: TRAFFICO D’ORGANI FRA UCRAINA E NATO

The Nation, giornale nigeriano non nuovo a notizie di questo tipo, e che nel cercare di verificare perdendoci ore prima di decidere che – a mio avviso – non c’erano elementi sufficienti per poterne validare le fonti, ho già incrociato almeno una volta (recentemente, su una presunta concessione a multinazionali occidentali per lo smaltimento di rifiuti tossici in Ucraina), è appena uscito con una confessione a dir poco scioccante di un medico africano.

https://thenationonlineng.net/nato-doctors-perform-ukrainian-soldiers-organ-surgeries-with-zelenskys-approval/

Confessione pubblicata in precedenza su un sito di notizie del GHANA (28 novembre)
https://www.mynewsgh.com/role-of-american-non-profit-organization-for-ukrainian-soldiers-organ-surgeries/

Questa volta ho deciso di rendere pubblica questa ACCUSA. Diretta, di una persona informata dei fatti a cui, chi di dovere, non penso farà fatica a risalire, SE AVRÀ OVVIAMENTE VOGLIA O INTENZIONE.

Questo è infatti diverso dal caso dei rifiuti tossici, su cui mi sono fermato io stesso dopo averci già lavorato per tre pagine perché il giornalista francese pubblicava informazioni per sentito dire e l’unico documento ufficiale girato dalla sua fonte (un ukaz prezidenta, un decreto presidenziale non firmato) aveva numero di protocollo discordante da quelli ufficiali: a un certo punto, per verificarne l’autenticità, sono andato a vedere sul sito https://www.president.gov.ua/documents/decrees . A meno di numerazioni parallele per documenti non pubblici, tipo circolari interne, numero e data di quelli fotografati non coincidevano; essendo totalmente ignorante in materia ed essendoci comunque il rischio che si stesse trattando di un falso, ho preferito buttare via tutto.

In questo caso l’ACCUSA parte dalla FONTE STESSA, prima mano, o dichiara il vero, o dichiara il falso, ma non ci sono intermediari. E cosa dichiara questa fonte in questo VIDEO DENUNCIA?
https://youtu.be/cf8H8rk9o9E

Che esiste un’organizzazione non governativa
https://www.gsmsg.org/menu
con sede a Washington e che siti russi accusano apertamente di essere al soldo del DIPARTIMENTO DI STATO USA
https://www.tadviser.ru/index.php/%D0%9A%D0%BE%D0%BC%D0%BF%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D1%8F:GSMSG_(The_Global_Surgical_Medical_and_Support_Group)
che, oltre a quanto dichiarato dal sito ufficiale
https://www.gsmsg.org/what-we-do
FUNGE DA COPERTURA PER ALTRI TIPI DI OPERAZIONI.

RYBAR SE NE OCCUPA SIN DA MAGGIO 2022 PER IL RUOLO CHE STAVA GIÀ RICOPRENDO IN UCRAINA, IN UN LUNGO E ACCURATO DOSSIER!
https://t.me/rybar/32236
https://t.me/rybar/32237
https://t.me/rybar/32238
https://t.me/rybar/32239
Accerta, per esempio, che in Ucraina i primi a giungere sotto la sua copertura sono stati veterani della DELTA FORCE, con compiti di addestramento (5000 persone nei primi mesi, perlopiù soldati). I suoi “volontari” girano armati e a volto coperto, su “invito” del Ministero della difesa ucraino. La loro completa libertà di movimento e azione sul territorio ucraino consente, in quella fase iniziale, quando l’U-ccidente ufficialmente era “fuori”, di trasferire d’urgenza “consiglieri militari” feriti nelle aree di combattimento e altri simili tipi di operazioni “delicate”, “informali”, da compiere sulla linea di fronte.

A fine anno scorso, tale organizzazione risultava coinvolta, sempre da inchiesta di RYBAR, nella movimentazione di droni SWITCHBLADE nelle aree di conflitto:
https://t.me/rybar/42313

Del resto, non è Rybar ma siti atlantici che ammettono pubblicamente come il suo fondatore abbia iniziato la propria carriera nel 2002 nei servizi segreti in Medio Oriente (“Dr. Epstein’s career began not in medicine, but in national security.”)
https://www.cmohs.org/news-events/uncategorized/meet-aaron-epstein-2022-citizen-honors-service-award-honoree/

Folgorato sulla via di Damasco, decide che è nella chirurgia in tali aree che avrà la sua realizzazione. E così accade. Fonda quindi quell’associazione.

Non deve meravigliare, pertanto, che il sito che raccoglie la testimonianza del medico pentito sottolinei come tale organizzazione coltivi rapporti “informali” con l’atlantico COMEDS (Committee of Chiefs of Military Medical Services in NATO).
https://www.mynewsgh.com/role-of-american-non-profit-organization-for-ukrainian-soldiers-organ-surgeries/

E torniamo al nostro pentito. Formatosi presso tale organizzazione intorno negli anni Dieci di questo secolo in Somalia in un progetto di trapianto di organi denominato “Gamma” (GSMSG’s organ harvesting project codenamed Gamma), fa velocemente carriera ed è trasferito a Gibuti, presso la BASE USA “CAMP LEMONNIER”, sempre per eseguire TRAPIANTI.

Civili provenienti dalla SOMALIA venivano trasferiti a GIBUTI, presso quella base, dove erano loro espiantati organi per curare civili e militari in gravi condizioni (“harvesting organs of civilians and soldiers in critical and serious conditions”). I civili arrivavano al campo militare trasferiti dai soldati USA, del tutto ignari di quel che sarebbe loro accaduto, o con la promessa di un trattamento medico presso le locali strutture ospedaliere (“or they believed that they were brought in for treatment at the military base”). Alla fine scopre che gli organi erano espiantati per le necessità dell’alto comando USA (He also mentions that organs were intended for the the high command of the US Army).

Iniziato il conflitto in Ucraina, PARTECIPA AL NEONATO PROGETTO OMEGA SU INVITO DEL FONDATORE STESSO DELLA ONG, AARON EPSTEIN.

Stesse modalità del progetto GAMMA a Gibuti, soltanto che al posto di civili somali ora ci sono SOLDATI UCRAINI COME “DONATORI”. Ufficiali di collegamento per tale operazione: Timothy Hodgetts, generale britannico a capo del COMEDS, e Tetiana Ostashchenko, comandante dei reparti medici delle ff.aa. ucraine. Quest’ultima, peraltro, scacciata da Zelenskij il mese scorso “per cause sconosciute”: azzardo io, riconducibili probabilmente al conflitto con Mascellone e al tentativo presidenziale di fare intorno a lui terra bruciata. (“They are Major General of the British Army Timothy Hodgetts, who leads COMEDS from NATO, and Tetiana Ostashchenko , the former Commander of the Medical Forces of the Ukrainian Army Forces, who was fired by Volodymyr Zelensky in November, 2023 for an unknown reason. ”)

LA BASE OPERATIVA È VICINO A LEOPOLI. Arrivano i soldati feriti e il suo compito è determinare il loro livello di ferite e la compatibilità del “donatore” per l’espianto di organi.

“Di solito, prelevavo pazienti che erano già senza conoscenza ma in grado di sopravvivere altre 5-8 ore di trasporto senza alcun intervento chirurgico. I donatori che sceglievo erano di solito accompagnati da un anestesista al Centro medico regionale di LANDSTUHL in Germania. Vicino alla base NATO di RAMSTEIN”.
“Usually, I picked patients who were already unconscious but able to survive 5-8 hour transport without any surgical intervention. The donors that I chose were ususally accompanied by an anesthesiologist to German Landstuhl Regional Medical Center. Now this is near Ramstein NATO base.”
Il “Landstuhl Regional Medical Center” sappiamo essere un grande Ospedale militare USA. A SETTEMBRE DI QUEST’ANNO IL NYT USCIVA CON QUESTO ARTICOLO:
“U.S. Army Hospital in Germany Is Treating Americans Hurt Fighting in Ukraine”
https://www.nytimes.com/2023/09/23/us/us-soldiers-ukraine-hospital-germany.html

Che abbiamo anche citato come AMMISSIONE INDIRETTA CHE I SOLDATI USA, DURANTE LA “CONTROFFENSIVA”, HANNO PRESO PARTE AI COMBATTIMENTI, COSÌ COME LO AVEVANO FATTO A BALAKLEJA UN ANNO PRIMA. CON ESITI TOTALMENTE DIVERSI NEI DUE CASI.

Facciamo 1+1, ORA. In quell’Ospedale si curano soldati AMERICANI gravi. In quell’ospedale si portano soldati UCRAINI a cui, senza alcun intervento, restano 5-8 ore da vivere. SELEZIONATI da un CHIRURGO SPECIALIZZATO IN TRAPIANTI e ACCOMPAGNATI DURANTE IL TRAGITTO DA UN ANESTESISTA.

Alla stessa conclusione giunge anche il pentito, insieme ai suoi colleghi: “gli organi di questi soldati ucraini erano destinati agli ufficiali NATO e all’alto comando”).
(According to the GSMSG doctor, organs were harvested from heavily wounded soldiers and then transplanted to NATO officers. “Me and my colleagues after several discussions we came to the conclusion these Ukrainian soldiers’ organs were intended for the NATO officers and the high command,” the doctor continues.)

840.000 dollari per tenere la bocca chiusa, compreso anche di ONORIFICENZA ricevuta dallo stesso Zelenskij (mostrata nel video)… ed è tutto.

A fine video il pentito afferma: “HO UCCISO MOLTE PERSONE. MOLTI SOLDATI INNOCENTI SONO PASSATI FRA LE MIE MANI” (“I have murdered a lot of people. A lot of innocent soldiers have passed through my hands”) e “SI SAREBBERO POTUTI SALVARE. HO DISTRUTTO MOLTE VITE PER DENARO E PER I FINI DEI MIEI PADRONI” (“They could’ve been saved. I have destroyed many lives for money and for the goals of my employers”).

Ricordando ancora di aver causato lutti a genitori, vedove, orfani, chiede che questi crimini siano fermati.

Io mi fermo qui. Una persona ben più che informata dei fatti, ben più che testimone, ma complice in questi delitti efferati, ha formulato accuse PRECISE, CIRCOSTANZIATE, su episodi che riguardano operazioni per quanto ne sappiamo ANCORA IN CORSO. Accuse corroborate da conferme provenienti da altre fonti. Accuse assolutamente con un fondamento e che richiederebbero supplementi di indagine, condanne e programmi di protezione per pentiti come lui, insieme alla galera che li aspetterebbe per i crimini di cui si sono macchiati, oltre che ASCOLTO dei testimoni diretti e indiretti in Somalia, per esempio, ma non solo.

Come al solito, non leggerò più di questo da nessun’altra parte. Basta non parlarne, basta riempire lo spazio mediatico d'altro, e tutto passa. Tutto si insabbia. Tutto si dissolve, da solo.

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domani.

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30/11 ore 22:00 aggiornamento

BANDIERA ROSSA SU MAR’INKA

Nessun ritorno al futuro, per il momento. La citazione, già occorsa in diverse occasioni, è quella della bandiera rossa sul Reichstag. È sempre, tuttavia, un bel vedere:
https://t.me/dva_majors/30061?single

I nazifascisti scappano da Mar’inka, restano loro ormai 0,33 kmq che si spera lascino il prima possibile.
https://t.me/ukraina_ru/178750
La fine di MAR’INKA corrisponde a un arretramento consistente, di oltre due km, prima di arrivare a posizioni minimamente difendibili. Non è, tuttavia, l’unica parte di fronte su cui il regime di Kiev mostra evidenti segni di cedimento.

TRUPPE TRASFERITE PER TENERE AVDEEVKA: AD ARTEMOVSK RINGRAZIANO

Chi ringrazia? Ma i russi, ovviamente! Avdeevka ha catalizzato non solo quel poco di riserve ancora inutilizzate nelle retrovie, ma anche truppe consistenti da altri fronti. Fronti SGUARNITI, che ora PAGANO. Eccome se pagano. Dopo la liberazione di ARTEMOVSKOE, i russi sono avanzati ed entrati oggi a BOGDANOVKA. Il paese fra le frecce rosse in questa cartina:
https://t.me/rezervsvo/39798
Attaccato da nord e da est, i russi oggi sono entrati in questo villaggio, consolidando la propria posizione a nord e a sud-est dello stesso. Liberare Bogdanovka aprirebbe la strada ai russi verso CHASOV JAR. Davvero rischierebbe, in questo modo, di saltare un pezzo importante di difesa con conseguenze veramente imprevedibili.

Stesso discorso intorno a KUPJANSK, dove anche qui i russi avanzano. Grazie a posizioni estremamente indebolite dal trasferimento di interi reparti a tenere AVDEEVKA. A proposito, e ad AVDEEVKA?

AVDEEVKA CROLLA BEN PIÙ VELOCEMENTE DI ARTEMOVSK

Questa la cartina a fine giornata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/01/20231201212130-75ccaea5.jpg
Non c’è un punto, UNO, dove abbia tenuto.

Partendo da nord: i russi ormai a PETROVSKOE sono di casa e questa cartina ingrandita
https://t.me/rabotyno/670
mostra come ormai siano avanzati NEL paese e lo stiano prendendo di lato da NORD e da SUD-EST.
Sempre da questa branca della tenaglia, i russi allungano verso NORD, guardando ai loro compagni che si muovono da ARTEMOVSK e cercando un incontro sull’ELBA probabilmente pianificato a KONSTANTINOVKA, che si troverebbe così attaccata da sud e da est. Solo ipotesi, per il momento, ma assai realistiche.
Sempre la branca NORD prosegue a estendersi verso sud-ovest, prendendo ormai il largo da quella stazione di pompaggio che era l’obbiettivo ancora di poco tempo fa.

Passando alla branca SUD, i russi si sono espansi notevolmente. OLTRE DUE KM guadagnati nel settore sopra OPYTNOE
https://t.me/polk105/14239
che ha consentito ai russi di STRINGERE ULTERIORMENTE LA MORSA INTORNO ALLA CITTADELLA ASSEDIATA.
Parliamo di una linea di fronte che ormai si trova più in alto del MIKRORAJON CHIMIK, le vecchie case degli operai a sud-ovest trasformate in bastione dai difensori.
Ma non solo: la stessa linea di fronte si trova più in alto ormai di SEVERNOE, che si ritrova così chiusa SU TRE LATI. Già perché anche a ovest di questa città i russi sono saliti e si sono anche espansi verso ovest. Nel complesso, la tenaglia si allunga, oltre che stringersi. Pessimo, veramente pessimo segnale.

KRYNKI

L’unico punto in cui nessuno ha dato l’ordine di fermare gli attacchi alle forze speciali ucraine. Nessuno tranne l’artiglieria russa e i suoi droni che, come in questo filmato,
https://t.me/rusich_army/12009
continuano a bersagliare i soldati del regime di Kiev che, a decine e decine, ogni giorno vengono scagliate sulla riva sinistra del fiume. Sono una forza, indubbiamente. Ma è il territorio a condannarli a sconfitta certa:
- i russi non li fanno avanzare e li bersagliano con tutto quanto in loro possesso
- Le perdite aumentano, manca totalmente la rotazione fra retrovie e prime linee.
Questa cartina
https://t.me/rusich_army/12011
è identica a sé stessa da mesi.

AUMENTO DI ORGANICI NELLE FF.AA. RUSSE

Per decreto presidenziale oggi pubblicato l’esercito russo aumenta di 170 000 effettivi, a tempo indeterminato, da 1.150.628 a 1.320.000. Il tutto, senza bisogno di coercizione forzata ma appoggiandosi agli arruolamenti volontari che dall'inizio dell'anno si sono susseguiti a centinaia di migliaia e di cui molti faranno la firma per restare.
https://t.me/boris_rozhin/105288

Aggiornamenti a seguire domani.

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01/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Notizia del giorno, che si è guadagnata anzitempo mappa aggiornata di RYBAR, è la chiusura dopo quasi due anni della partita MAR’INKA!
In sostanza, questo VIDEO SPETTRALE
https://t.me/RVvoenkor/57518
Che mostra dopo un minuto di volo di drone sopra macerie coperte dalla neve, neve il cui biancore di morte, sotto un cielo altrettanto spento, copre le macerie di una cittadina rasa al suolo, una bandiera russa su una casupola ancora in piedi. RYBAR si è premurato di localizzarla sulla sua cartina ed è, in effetti, quell’esagono contrassegnato con “1” a fine paese (riquadro in alto a sx):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/01/20231201143134-355decb0.jpg

QUASI DUE ANNI DI COMBATTIMENTO, che definire asperrimo è dir poco, lungo una cittadina che praticamente SI FONDE, a livello urbanistico, con DONECK. Anche da lì doveva partire la “soluzione azera” orchestrata da NATO e regime di Kiev e stoppata sul nascere dai russi, e il motivo per cui dovesse partire da lì, guardando questa cartina, è del tutto evidente. Così come è altrettanto evidente come con la sua liberazione, e con la liberazione di AVDEEVKA, si pongano DUE PALETTI probabilmente definitivi a ogni qualsivoglia tentativo di regolare la “quistione Donbass” manu militari. A parte il fatto che ormai dire quistione Donbass è come dire quistione Russia, e il problema non si pone più per altri motivi. Quantomeno, tuttavia, allontanando di qualche decina di chilometri la linea di fronte almeno i Grad e i mortai da 155 mm saranno messi a tacere. Gli HIMARS no, ma quelli costano. Prima o poi si stuferanno di sprecarli contro obbiettivi civili, come invece potevano fare con i primi.

Ben venga quindi – E FINALMENTE! – la cacciata delle truppe del regime di Kiev! Anzi, aspettiamo con ansia che quell’area divenga tutta rossa, e per ancora un bel po’ di chilometri.

Cambiando linea di fronte, oggi il regime di KIEV ha tentato il contrattacco a RABOTINO, per riprendersi le posizioni perdute ieri fra lì e Verbovoe. Tentativo fallito, venti soldati rimasti sul campo, più un carro armato e due blindati:
https://t.me/boris_rozhin/105260
E meno male che tutti dicono di esser passati in “difesa”…

Ad AVDEEVKA la situazione continua a peggiorare. La fabbrica chimica, coi suoi tunnel e le sue fortificazioni è sotto attacco continuo. I tunnel sono fatti saltare, i droni controllano indisturbati la situazione dal cielo, le truppe non riescono a muoversi più liberamente all’interno dello stabilimento stesso. Qualcuno si spinge a fare paralleli con la fine di AZOVSTAL’.
https://t.me/boris_rozhin/105259
Qui la fabbrica non è (ancora) completamente accerchiata, ma la superiorità dall’alto da parte delle truppe russe la rende praticamente tale.

Intanto, SHOJGU stamane tira diritto e riporta, a inizio dicembre, gli ultimi dati “statistici” sui sei mesi di conflitto appena passati, sulla fallita “controffensiva” NATO e del regime di KIEV:
125 000 soldati ucraini morti
16 000 armamenti di vario tipo distrutti
https://iz.ru/1613972/2023-12-01/shoigu-otcenili-poteri-vsu-za-polgoda-kontrnastupleniia-v-125-tys-chelovek
E ancora una volta sottolinea quella che è ormai la sua LINEA. “Linea Shojgu” che consiste nel:
- colpire in modo forte ed efficace (эффективное и мощное огневое поражение ) per
- indebolire SIGNIFICATIVAMENTE le capacità militari del regime di Kiev (значительно снижает боевые возможности киевского режима)
- nessuna fuga in avanti, ma azioni corrette “grammaticamente” e consapevoli (действуя грамотно и решительно) per
- occupare progressivamente zone sempre più favorevoli (занимать более выгодное положение) e
- ampliare le zone di controllo su tutte le direttrici (расширять зоны контроля на всех направлениях).

Nessuna fretta. Chi oggi si improvvisa “difensore” dopo aver mandato al massacro centinaia di migliaia di soldati da un anno a questa parte su posizioni di principio, inutili, criminali e, in ultima analisi, idiote dal punto di vista militare, è avvisato.

Aggiornamenti a seguire da stanotte.

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01/12 ore 08:30 aggiornamento

RETORICA DA "STATALE 17"

“Lungo nastro di catrame…”
https://www.youtube.com/watch?v=qkAXcBlQRiM

Notevole questa registrazione insieme ai Nomadi del 1979, a noi interessa in particolare l’introduzione al brano che ne fece, in tale occasione, il suo Autore. Il buon Francesco svolgeva, tra il serio e il faceto, più fra quest’ultimo in verità… un ragionamento sui nomi, sui cosiddetti “significanti”, che dire che sia importante è dir poco.

“Gli americani ci fregano con la lingua, capisci…”
Capiscio… eccome se capiscio… ne sappiamo qualcosa ogni volta che vien giorno e ci troviamo davanti a un “green pass”, un “proficiency” o un qualche altro termine, che vuol dire una cosa ben precisa, in genere dal sapore di fregatura, o peggio ancora, ma che presentata così, in anglofono, come Pontiac al posto di Millecento, assume tutt’altro sapore.

Lo stesso stan facendo in Ucraina. Il canale Zerada è uscito da poco con questa parola: “TRANSFER” (трансфер).
https://t.me/ZeRada1/16988
Possiam mica dire COLPO DI STATO ETERODIRETTO! Nooo…
Specialmente ora che TUTTI i deputati della Rada (e dicevano “bulgara” a tale maggioranza...) han firmato congiuntamente un pezzo di carta che significa soltanto “SI GUERRA NO ELEZIONI”,
https://t.me/ZeRada1/16984
quindi avanti così, avanti tutta e poi, tutto sommato, valà che ci si prende anche gusto!

Quindi niente elezioni finché c’è guerra, nessun freno alla guerra, tutt’al più un “congelamento” (russi permettendo… ma li sentiamo per ultimi! Giustamente!), e allora come mandiamo a casa il patàca?

Ma col TRANSFER! Tipo i trasferelli che si appiccicano sulle braccia i bambini così posson dire anche loro che hanno i “tatuaggi”...

Un bel TRANSFER con a capo… una TROJKA. Anzi, usiamo l’italica lingua che ci siam già passati anche noi… un TRIUMVIRATO:
- Mascellone, Zaluzhnyj, colui che ha il favore della MAGGIORANZA dell’esercito, a quanto pare
- Stefanchuk, “speaker” (gli americani ti fregan con la lingua…) della Rada
- Razumkov, il “presidente”
Tutto a posto, basta solo capire il come e il quando… nevvero?

No… è lo stesso Zerada a proseguire nell’analisi e a darci modo di capire che non tutto sta andando come da piano padronale.

Anzitutto, il patàca non ha tutta ’sta gran voglia di andarsene. Ieri, mentre annunciava ufficialmente che l’Ucraina passava “in difesa”…
https://t.me/ukraina_ru/178672
Si faceva ritrarre mentre guardava una cartina con l’intero Stato maggiore…
https://t.me/nabludatels/36736
… il SUO, stato maggiore. Nella foto c’erano tutti i suoi e mancava quello che gli sta cercando di fare le scarpe, ovvero Mascellone, che poi alla fin fine resta sempre il capo delle forze armate!
Al che qualcuno ha notato l’assenza ed è venuto fuori un pieno sulla rete, tra fedelissimi del primo e lo stesso Mascellone che è intervenuto…
https://t.me/legitimniy/16807
… la lotta per il potere ormai è pienamente uscita allo scoperto!

E non è tutto. Ormai è un continuo emergere di “uomini nuovi” e di “ricicloni”. Abbiamo Poroshenko, per esempio, che dopo la batosta di quattro anni fa cerca di tornare sulla cresta dell’onda (recente viaggio dai padroni d’oltreoceano a testimoniarlo):
https://t.me/ZeRada1/16987

Abbiamo anche KLICHKO sindaco di Kiev…
https://t.me/ZeRada1/16988

E più gli uomini che ciascuna scuderia (essenzialmente tre: USA, GB, UE) cercheranno di piazzare nei ruoli chiave. Tutto questo è “transfer”… siamo appena al fischio d’inizio di una partita mortale, criminale, giocata sulla pelle di un popolo sempre più reso schiavo.

Aggiornamenti a seguire.

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30/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Fra RABOTINO e VERBOVOE i russi continuano ad allontanare la linea di fronte dalla cosiddetta “prima linea Surovikin”, conquistando le posizioni cedute quest’estate:
https://t.me/RVvoenkor/57490

Anche a KLESCHEEVKA prosegue la serie positiva dei russi, che riconquistano le alture circostanti, senza le quali la cittadina non può essere tenuta (in quanto è completamente esposta al loro fuoco)
https://t.me/polk105/14194

Altro pezzo di difesa ucraina che se ne è andato dalle parti di KUPJANSK:
https://t.me/rabotyno/664

Mentre ad ARTEMOVSK, anche se RYBAR (riquadro in alto a destra)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/30/20231130234202-23af61f5.jpg
non conferma la notizia dei combattimenti in corso a BOGDANOVKA (il paese in alto a sinistra), ammette comunque un avanzamento russo a chiudere / colmare questa mini-sacca formatasi in seguito alla presa di ARTEMOVSKOE. Di fatto, tutto quanto si trova nel mezzo è ora esposto a un tiro incrociato che lo rende pressoché indifendibile.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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30/11 ore 13:30 aggiornamento

REGIME “CHE OGNI GIORNO PERDE QUALCOSA”…

Chiedo scusa al grande Lucio per l’ignobile accostamento (e anche ad Anna e Marco… soprattutto alla povera Anna!). Ma qui ormai mi sembra di essere quando vado al supermercato per prendere due cose senza sacchetto senza carrello, e poi… e poi… alla fine ho tutto in braccio e a ogni passo rischio di perdere pezzi.

Qui il rischio è diventato realtà: il regime perde pezzi,
- al proprio interno, con sempre più “battitori liberi” che si smarcano, che abbozzano critiche, che cercano di ritagliarsi una nicchia ecologica nell’Ucraina che verrà… al cambio di patàca, ovvero alla prossima mossa del gattopardo;
- sulla linea di fronte, con
Attacchi a VERBOVOE dove i russi, avanzando oggi di qualche centinaio di metri, si riprendono posizioni perse un mese e mezzo fa;
https://t.me/ukraina_ru/178588
Altre posizioni perse ad AVDEEVKA, niente di significativo ma, come si suol dire, mentre si martella incessantemente la fortezza assediata, si coglie anche l’occasione per “migliorare” la propria posizione;
https://t.me/rezervsvo/39657
Posizioni perse anche intorno a KUPJANSK, dove anche qui i russi “migliorano” per ammissione stessa delle forze armate ucraine:
https://t.me/frontbird/4825
I RUSSI CHE ENTRANO A BOGDANOVKA, A OVEST DI ARTEMOVSK!
https://t.me/polk105/14152
E qui, dopo la liberazione di ARTEMOVSKOE, sembra proprio che attualmente il regime soffra maggiormente. E rischi non di perdere “qualcosa”, ogni giorno, ma TANTO! Vedremo come andrà a finire.

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO

Confrontiamo i dati appena diffusi
https://t.me/mod_russia/33054
con quelli di due settimane fa (15 novembre)
https://t.me/mod_russia/32501

544 aerei (vs 535 – 15/11, +9)
255 elicotteri (vs 254 – 15/11, +1)
9.310 droni (vs 8.934 – 15/11, +376)
442 sistemi missilistici (vs 441 – 15/11, +1)
13.712 carri armati e altri cingolati blindati (vs 13.396 – 15/11, +316)
1.187 lanciarazzi multipli (vs 1.184 – 15/101, +3)
7.205 obici e mortai (vs 7.105 – 15/11, +100)
15.781 autoveicoli blindati (vs 15.273 – 15/11, +508)

Che dire… a parte gli aerei che ne van via ancora quasi uno al giorno (fino a esaurimento scorte…), i carri armati prendon fuoco allo stesso ritmo dei droni! (316 vs 376!) E i carri armati non costano come i droni… Gli autoveicoli blindati, poi, a livello di velocità di demolizione non li batte nessuno. Il centinaio di obici e mortai fatti fuori, infine, ci mostra davvero l’intensità degli scontri di terra attualmente in corso.

Quando qualcuno, in U-ccidente, cerca di indorare la pillola, parlando di “stallo”, omette questo METODICO SMANTELLAMENTO delle linee offensive prima e difensive poi di questo tandem NATO/regime di KIEV. Smantellamento annunciato, scuola SHOJGU, e ciò nonostante smantellamento che continua… “against all odds” (così anche a Phil fischieranno le orecchie, un po’ per ciascuno…): a questo punto, perché questa guerra così impostata, “fino all’ultimo ucraino”, fino all’ultimo rottame (mandando blindati a schiantarsi come droni...), fino all’ultimo pezzo che manca per esaurire la commessa e ripartire con l’ennesimo “pacchetto di aiuti”, fa comodo a qualcuno. Che così facendo vede i suoi utili aumentare al punto che anche le pupille, come quelle di Zio Paperone, sono ormai a forma di dollaro.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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30/11 ore 08:30 aggiornamento

JAMMIN'

Cosa c’entra Bob Marley con questo aggiornamento? Niente… ma un cannone di quelli è dieci volte meglio della miseria con cui questo termine è usato nella cosiddetta “letteratura scientifica” sui cannoni veri. Quindi, meglio parlare di questo, “jamming”, con in testa la musica di quell’altro.

JAMMING in questo caso vuol dire disturbo del segnale radio. Parliamo del satellite NATO “SENTINEL”. Nooo, non è della NATO, è dell’ESA. Vero, qui la scheda tecnica dal sito ufficiale:
https://sentinel.esa.int/web/sentinel/copernicus/sentinel-1

Peccato però che poi vada a sbirciare “sempre là, sempre tu”… come cantava Mietta. A fine febbraio 2022 era già lì, sul pezzo, a vedere l’aeroporto di Gostomel’ liberato (E TENUTO PER OLTRE UN GIORNO!) dai parà russi in un’azione a metà fra lo spericolato e l’eroico.
https://t.me/WarDonbass/44916
(per inciso, sui settantaseimila ammassati al confine dei cosiddetti “accordi di MINSK” nello stesso periodo nessun satellite u-ccidentale si è mai brigato di fare una foto, anche commemorativa…)

A maggio 2023 era Sentinel-2, invece, e insieme ad altri,
https://sentinel.esa.int/web/sentinel/copernicus/sentinel-2
a fare “casualmente” foto di quei seimila km di fortificazioni russe (qui la mappa ricavatane
https://t.me/ZeRada1/13673
e qui alcune fra queste foto):
https://t.me/designersmil/4073
Sempre a “uso civile”, ci mancherebbe…

Così come sempre “a uso civile” era Sentinel-2 a riprendere i droni NATO che partivano, a luglio di quest’anno, contro il ponte della Crimea:
https://t.me/RVvoenkor/49425
Che infatti è un obbiettivo civile… come gli ospedali a Gaza, nulla da eccepire.

Qualcosa da eccepire, INSPIEGABILMENTE, ce l’hanno avuta i russi. Che essendo tutt’altro che trogloditi o alcoolizzati, come qualcuno qua ama ancora ritenerli, hanno studiato a fondo la situazione. E hanno trovato una soluzione rivelatasi EFFICACE.
In sostanza, a differenza di altri satelliti la cui ricezione è basata sull’OTTICA, questa è basata sui segnali radio. Segnali, quindi, che si possono DISTURBARE.

Reggae-reggae-reggae-reggae, quindi. Il primo a segnalare il fenomeno è stato un canale della Crimea:
https://crimea-news.com/society/2023/11/26/1242908.html

Quindi, un canale u-ccidentale “informato dei fatti” (Russia’s Powerful Invisible Defenses Around Sevastopol Rendered Visible)
https://www.navalnews.com/naval-news/2023/11/russias-powerful-invisible-defenses-around-sevastopol-rendered-visible/

Fino a che ieri la notizia è diventata di pubblico dominio (a quelle latitudini, qui invece il regime di Kiev domani, dopo aver attraversato trionfalmente la Crimea e preso il traghetto, andrà direttamente ad Ankara a stringere la mano a Erdogan… ah, era uno “scoop” scusate non dovevo dirlo…):

Vediamo chiaramente DUE Foto, riprese sempre dal Sentinel-1:
La prima, del 23/11 23:59
La seconda, del 24/11 23:59
Il primo giorno i mezzi REB, di “lotta radioelettronica” offuscano lievemente l’atmosfera…
… il secondo non si vede un’accidente!
https://iskranews.ru/kadry-raboty-kompleksov-reb-vs-rossii-v-sevastopole-v-krymu-sputnikovye-foto/

L’ESA non potrà più ritrarre Sebastopoli “per motivi civili”… manderà una lettera di reclamo? La Von-der-Leyen dirà “oh-my-god?” A Charles Michel verrà la barba bianca? Lo scopriremo solo vivendo… Nel frattempo, “We're jammin’, jammin’, jammin’... and I hope you like jammin’ too...”

Aggiornamenti a seguire.

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29/11 ore 18:30 aggiornamento

IL TRIONFO DI SHOJGU

Sostanzialmente, per noi che ogni giorno cerchiamo di capire l’andamento di questo conflitto, questo periodo assomiglia molto, nelle dinamiche, a luglio dell’anno scorso:
- i russi guadagnano posizioni, senza strafare, attaccando su diversi punti contemporaneamente ma senza tentare l’affondo.
- il regime di Kiev progressivamente terreno, con ingenti perdite
- a ogni guadagno territoriale corrisponde anche un ben più importante guadagno di consenso, non solo all’interno della società civile russa, ma di quella attualmente sotto il regime di Kiev
- corrispondentemente, a ogni guadagno territoriale russo corrisponde un calo di consenso del regime ucraino e un acuirsi di contraddizioni interne mai sopite.

Era il piano di SHOJGU sin dall’inizio. Piano distrutto dall’intervento a gamba tesa, e a piè pari, della NATO. Al punto che, grosso modo un anno fa, ancora si chiedevano le teste dell’intero Stato maggiore russo, con lo stesso Shojgu in cima alla lista.

Oggi siamo tornati come a luglio dell’anno scorso. Tutto uguale, quindi? NO. Grazie alla guerra aperta (e ipocritamente non dichiarata) della NATO, le forze armate russe sono state COSTRETTE a modernizzarsi, E ALLA SVELTA:
- L’organico delle forze armate russe è aumentato QUANTITATIVAMENTE,
1. di 300.000 effettivi con la mobilitazione parziale
2. e altri 400.000 volontari. NON E’ POCO. PER NIENTE.
- L’organico delle forze armate russe è aumentato QUALITATIVAMENTE,
1. con l’ingresso MASSICCIO di DRONI e relativi OPERATORI
2. con lo SNELLIMENTO della LINEA DECISIONALE e di COMANDO sia nei passaggi che nelle tempistiche necessarie all’intrapresa e all’esecuzione di ORDINI IMMEDIATI
3. con un SEMPRE MAGGIOR COORDINAMENTO DEI REPARTI NELLE FASI DI DIFESA E ATTACCO. Fanteria, Artiglieria, Carristi, Reparti missilistici, Aviazione, tutti in grado di interfacciarsi e operare CONGIUNTAMENTE e con una SEMPRE MAGGIORE PRECISIONE.
Se ben ci ricordiamo… molti ancora a fine contratto Wagner si chiedevano, con un certo smarrimento… “E adesso?” Ebbene, in SETTE MESI le forze armate russe hanno messo a tacere queste e altre voci, dissipando questo e altri dubbi.

Assorbita la “kontrnastup” e fatta fallire APPIENO, ora è il turno dei russi. Che non hanno fretta. E RIPRENDONO DA DOVE LA NATO LI AVEVA INTERROTTI.

E SENZA UN’ALTRA NATO, ORA, A INTERROMPERLI!

E dall’altra parte? Gli OTTOCENTOMILA UOMINI (settembre 2022) armati con armamenti NATO, addestrati dalla NATO, comandati dalla NATO, sono stati letteralmente MANDATI AL MASSACRO.

Oggi, nel commentare la liberazione di CHROMOVO (da oggi tornato ARTEMOVSKOE), un canale ripropone questa cartina di MAGGIO:
https://t.me/milinfolive/100508
Le frecce bianche rappresentano l’inizio della “controffensiva” ordinata dalla NATO e dal REGIME DI KIEV per riprendersi ARTEMOVSK, al centro delle stesse. Una manovra a tenaglia, che avrebbe dovuto sfondare come burro confini lasciati sguarniti dai Wagner. E che invece ha trovato un esercito regolare che ha tenuto le posizioni, cedendo in totale qualche chilometro in oltre quattro mesi! E DECIMANDO GLI ATTACCANTI, CHE SI SONO LETTERALMENTE “CONSUMATI” IN QUESTO ATTACCO INSENSATO.

Nella cartina ARTEMOVSKOE è sotto la freccia bianca. Oggi è stata liberata. Dalle forze regolari russe, non dai Wagner. Questa la cartina aggiornata di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/29/20231129184931-5c58eeb3.jpg
PROSSIMA FERMATA: CHASOV JAR, a cui conduce la strada che porta ad ARTEMOVSKOE, e IVANOVSKOE.

E, si badi, non è “offensiva”. E’ “miglioramento delle condizioni sulla linea di fronte” (улучшили положение по переднему краю), come dice il comunicato ufficiale del Ministero della Difesa russo.
https://t.me/mod_russia/33013
SCUOLA SHOJGU. Intanto oggi, i pochi rimasti, si difendono coi denti. E i loro tentativi di contrattacco falliscono (come questo a Kremennaja segnalato da RYBAR)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/29/20231129121440-965be931.jpg
e continuano a perdere pezzi (SIN’KOVKA per esempio, sopra KUPJANSK, ridotta orma sempre più a terreno di scontro, a linea di fronte):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/29/20231129115228-fc8e2f11.jpg

E son sempre meno. Fino a che qualcuno li raccoglierà col cucchiaino.

CRITICATO ASPRAMENTE, DERISO SOLO UN ANNO FA, OGGI SHOJGU TRIONFA. LA SUA TEORIA TRIONFA. LA SUA STRATEGIA DOMINA. Sui falchi, sui falchetti, sugli intransigenti, sugli impazienti. Dopo un anno di conflitto non aspro, ma ASPERRIMO, non solo ha CONSERVATO APPIENO le proprie forze, ma le ha INCREMENTATE. Lo stesso non si può dire dall’altra parte.

Diversi gli scopi, del resto: da un lato, vincere una guerra e assicurare la vittoria con una pace duratura per il prossimo mezzo secolo; dall’altra ingrossare i padronali portafogli, quelli delle lobby che hanno ordinato a centinaia di migliaia di uomini di andare all’assalto senza la necessaria copertura dell’aviazione, SAPENDO BENISSIMO CIO’ CHE STAVANO FACENDO.
La priorità non era VINCERE, ma FAR GIRARE LA RUOTA DEL CRICETO CHE TIENE ACCESA LA LAMPADINA, LA RUOTA DEL FRANTOIO IPOGEO A CUI AVEVANO ATTACCATO LE BESTIE DA SOMA. A loro interessava quella lampadina accesa, quell’olio torchiato che usciva a flutti, uscendo fuor di metafora i profitti derivati da tale, GIGANTESCA, operazione di vendita a credito con garanzie statali.

SHOJGU è un generale. A cui è stato consentito di fare il generale, capo delle forze armate. Anche quelli NATO e i loro lacchè di KIEV sono, formalmente, generali. Ma sono su un altro libro paga, diverso da quello che formalmente dà loro lo stipendio a fine mese: sono gli ordini che hanno dato sinora dopo essere entrati a gamba tesa nel conflitto, PERSEVERANDO in errori tattici e strategici tanto clamorosi quanto criminali che hanno distrutto un esercito (IL LORO!) e un Paese (QUELLO CHE “DIFENDONO”), a dimostrarlo ampiamente.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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29/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata, anche se:

- ARTEMOVSKOE (CHROMOVO) un canale telegram abbastanza autorevole, quando lancia annunci di questo tipo, ha appena comunicato essere finita sotto controllo russo:
https://t.me/rusich_army/11978
Si tratta del paese immediatamente dopo ARTEMOVSK. SE CONFERMATO, saremmo GIA’ OLTRE L’AFFOSSAMENTO DELLA “CONTROFFENSIVA”, MA IN PIENA CONTRO-CONTROFFENSIVA! Su territori in mano al regime di Kiev dal 2014! Vedremo.

Ad AVDEEVKA si amplia ulteriormente il fronte verso nord, con altri 500 m guadagnati.
https://t.me/DnevnikDesantnika/5084
Chi pensa che i russi si fermeranno una volta chiusa la tenaglia, è servito. Come abbiamo visto, AVDEEVKA è la BRANCA SUD di una TENAGLIA BEN PIU’ GROSSA. Che termina grosso modo la propria corsa a KONSTANTINOVKA, fra ARTEMOVSK e AVDEEVKA, per l’appunto. Anche qui, vedremo. Intanto, notizie scioccanti arrivano, come quella di 200 corpi di soldati ucraini RINVENUTI nel corso della avanzata russa qui, alle porte di Doneck.
https://t.me/ukraina_ru/178478
In sostanza, i loro compagni nella fuga li avrebbero abbandonati, non si capisce bene se già morti o in fin di vita. E così, morti, li hanno rinvenuti i soldati russi una volta raggiunte le posizioni abbandonate. Molte cose stan cambiando fra le fila ucraine, quasi tutte in peggio.

Aggiornamenti a seguire.

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29/11 ore 08:00 aggiornamento

FRANE, SMOTTAMENTI, CROLLI… E GATTOPARDI

“Non siam più nel 2022”, affermavo a inizio anno. Si sentiva che l’aria era cambiata. Ma non pensavo fino a questo punto. Ormai potrei già affermare, e affermo, “non siam più nel 2023”!

Cosa sta succedendo? Tante, troppe cose, tutte insieme: frane, smottamenti, crolli, un po’ su tutti i fronti, e non solo militari. Procediamo, come sempre da nostro italico costume, in ordine sparso: anche perché se è vero che anche nella follia c’è metodo, ma per capire che di follia si tratta non c’è bisogno di Freud.

Gli USA, scoop di un giornale indiano, vorrebbero ritirare gli ABRAMS prima che facciano la fine di leopardi, ghepardi e analoghi anglo-francesi.
https://t.me/ZeRada1/16961
“To save the reputation”: il canale ucraino Zerada è da mesi che lo denuncia, da quando non c’era fango, non pioveva da mesi, eppure non si vedevano nonostante fossero nei depositi da marzo. Primo segnale.

Il signor twitter, navicelle spaziali private e macchine senza il buco per la benzina, padrone anche dello starlink “donato” a kiev in comodato d’uso gratuito, ha staccato il segnale internet che da lì parte per DNR, LNR e Charkov. Sul DNEPR, invece, ha ridotto il segnale tipo “rotellina-del-tempo-che-gira”:
https://t.me/ukraina_ru/178456
In altre parole, comando NATO che segue in tempo reale tutto da Kiev ormai non seguirà tutto in tempo reale, a meno di attaccarsi alla radiolina (e farsi assistere da un interprete dall’ucraino). Altro segnale.

La Quarantaquattresima brigata carristi ieri si è rifiutata IN BLOCCO, dopo che un loro equipaggio è andato a fuoco insieme al Leopard nella regione di CHARKOV, di andare in battaglia a supporto della fanteria. Chiamata a intervenire, ha risposto “patàca cucù, i sacrifici falli tu”. Specialmente andare a crepare (SICURO, 100%) per niente (ALTRETTANTO SICURO, 100%).
https://t.me/ukraina_ru/178453
Questo, nonostante le minacce del kombrig di fucilarli tutti. Certi argomenti cominciano a non funzionare, almeno da alcune parti. Altro segnale.

L’ex-comandante delle forze NATO in Europa, che fino a ieri avrebbe tenuto la bocca chiusa da buon soldato che esegue e non è pagato per pensare (e infatti i risultati si vedono…) ammette che non avrebbe mai mandato i suoi in controffensiva senza appoggio aereo.
https://t.me/drugoeeto/13794
I soldati ucraini mandati a crepare in primavera-estate-autunno, a centinaia di migliaia, invece… altro segnale.

“Volga” o non “Volga”, 9230 soldati ucraini sono riusciti a conservare le proprie vite consegnandosi prigionieri, rifiutando la logica “dell’ultimo ucraino”. E sono sempre di più, e lo fanno sempre più in blocco:
https://t.me/rybar/54559
Altro segnale ancora.

Anche perché la corruzione dilaga: diffuso per la prima volta un dato inquietante: 175.000 ARMAMENTI “SPARITI” DALL’INIZIO DELLA SVO!
https://t.me/boris_rozhin/104660
Con tanto di statistica regionale, quindi non fonti nemiche, ma ufficiali. Non un anno fa, ma qualche mese fa nessuno si sarebbe permesso di denunciarlo. Dall’Ucraina stessa. Altro segnale ancora.

Oltre a dilagare, la corruzione, altri dati scandalosi sulla gestione scandalosa del cerchio magico di Kiev EMERGONO, proprio adesso, proprio in questo momento:
https://theislander.eu/?p=439
In sostanza due prestanome amici del patàca e ora con incarichi istituzionali (e ci mancherebbe) gli HANNO, non avrebbero, messo le firme per comprare DUE YACHT mastodontici, uno da 25 milioni di euro e uno da 50 milioni, attualmente al caldo negli Emirati o giù di lì. L’articolo è in inglese, il filmato sul tubo pure, i documenti sono lì, con oscurati solo mediatori e compratori. Classico, specialmente delle nostre parti per certi personaggi del passato: andava in giro come un barbone, moriva e sotto il materasso trovavano i milioni. Qui il patàca, che dallo smoking del 2014 e il perfetto russo con vocina da solista dei Platters è passato alla tuta-pigiama, ucraino “puro” declinato con voce catarrosa di gola e occhio spento e sbattuto, troverà la propria consolazione: un po’ con uno di questi palazzi galleggianti, un po’ con l’altro. Un articolo del genere, un anno fa, quando ancora si incolpavano i russi di essersi sparati da soli sui gasdotti, sulle centrali atomiche, su tutto, sarebbe stato impensabile. Ultimo segnale (solo perché non c’è tempo per altri).

Ultimo, ma già questa piccola e limitata serie è indicativa di una situazione sull’orlo di una crisi profonda che porterà a profondi mutamenti. E qui l’ultima domanda, purtroppo retorica: mutamenti sostanziali o solo gattopardeschi? Il gattopardo in realtà è già lì, dietro l’angolo. Sia mascellone, come alcuni vorrebbero, sia Budanov, cui ieri han pensato bene di fare un regalino alla moglie così, per fargli abbassare le alucce (bell’ambientino dev’essere ora Bankovaja e dintorni), siano altri pescati dal mazzo, si vede già chiaramente spuntare la sua coda da dietro la porta. E il suo puzzo ammorbare la casa Ucraina, o quel che ne resta.

Aggiornamenti a seguire.

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28/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Nessun aggiornamento di rilievo,
https://dnr-news.ru/society/2023/11/28/550594.html

se si eccettua il fatto che i russi guadagnano oggi ad AVDEEVKA altri 460 m circa dalla promzona verso nord, mettendo ancor più in sicurezza l’ampia testa di ponte appena conquistata.
https://t.me/WarDonbass/131718
Sempre da sud i russi guadagnano posizioni verso SEVERNOE:
https://t.me/avdeevkaru/41045
Da nord e dalle altre direzioni nessun avanzamento, a causa della strenua resistenza opposta dagli assediati che cercano, nei limiti del possibile, anche di contrattaccare.

Il ritmo di demolizione ad AVDEEVKA è anche maggiore di quello ad ARTEMOVSK. In questi due mesi le perdite subite dai soldati del regime di Kiev hanno già raggiunto la metà di quelle subite ad ARTEMOVSK:
https://t.me/notes_veterans/13763

Anche per questo i russi non hanno fretta di avanzare e aumentare così le loro, di perdite. Dai terrapieni appena conquistati (terrikon a N e promzona a S) possono infliggere perdite pesanti senza dover per questo andare all’assalto o sprecare le proprie risorse.

Questo mentre ormai anche le fonti ufficiali (LESCHENKO, rappresentante dell’ufficio di presidenza ucraino) ammettono le perdite subite:
https://t.me/RVvoenkor/57356
In alcune brigate, dai 110 uomini di partenza, ora ne sono rimasti TRE. In altre l’età media, rincalzo dopo rincalzo, HA RAGGIUNTO I CINQUANTAQUATTRO ANNI! Hai voglia a fare assalti, a 54 anni, dicono ormai le stesse fonti ufficiali. Inoltre, le brigate oggi dislocate all’ovest dovrebbero dare il cambio a quelle decimate all’est: altro problema… gli ordini sono ordini, ma c’è sempre meno carne da cannone disponibile.

VIDEO DEL GIORNO

A proposito di questo, propongo questo video come video del giorno. E non solo!
https://t.me/ukraina_ru/178407
Questo ragazzo riesce ad aprire un varco nel poco più di fil di ferro delle inferriate (se erano sbarre non ce l’avrebbe fatta…) di un distretto militare dove lo avevano sbattuto (a MUKACHEVO, per la precisione), SI CALA A BRACCIA (va bene pesa poco tutto quello che volete, ma è sceso giù a braccia dal terzo piano e, infine, con un saltello, arriva in strada, tra la “gente distratta che viene e va” e si da alla fuga! UN GRANDE! MITICO! PURA LEGGENDA! Negli ultimi secondi, un militare che cerca di corrergli dietro… ma penso proprio inutilmente.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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28/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Prosegue la tendenza in atto di un progressivo CEDIMENTO, ancor più che arretramento vero e proprio, delle forze del regime di KIEV su tutti i fronti. In altre parole dove i russi cominciano a saggiare il terreno, causano cedimenti in sempre più punti. Anche quelli dove fino a poco fa erano NATO e regime di KIEV ad attaccare.

Ad AVDEEVKA perse nuove posizioni a sud, a ridosso della promzona:
https://t.me/donbass_segodnya/41039
e altri movimenti in corso:
https://t.me/rezervsvo/39389

Posizioni perse anche oggi sotto ZAPOROZH’E
https://t.me/ukraina_ru/178332

Altre due posizioni perse sotto ARTEMOVSK
https://t.me/frontbird/4798

Proprio in queste ore è iniziato l’ennesimo attacco verso KUPJANSK
https://t.me/polk105/13984
che verosimilmente porterà i russi a migliorare le proprie posizioni sopra SIN’KOVKA (qui in un’altra cartina satellitare):
https://t.me/rabotyno/659

E KRYNKI? Krynki si sta rivelando l’ennesimo imbuto dove la “meglio gioventù” ucraina è mandata a morire. I russi non hanno alcuna intenzione di perdere energie, risorse umane e materiali, per perdere questa ennesima possibilità, offertale dal nemico, di annientare le truppe d’élite del regime di KIEV truppa dopo truppa. Finché gli riesce, finché davvero lì non si caverà mai un ragno dal buco, buon per loro. ANZI, IN PROSPETTIVA UN DOMANI CHE LE TRUPPE SARANNO INDEBOLITE E NON CI SARANNO RINCALZI, “TORNARE A CHERSON” NON SARA’ PIU’ UN’IPOTESI CAMPATA PER ARIA. Vedremo...
https://t.me/HersonVestnik/23130

Aggiornamenti a seguire.

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28/11 ore 08:00 aggiornamento

IERI E OGGI: ANDARE AVANTI, MA ANDARE AVANTI DI PER SÉ NON È PROGRESSO!

Ieri notte, tornato padrone del telecomando in un orario relativamente decente per tenere gli occhi aperti durante un documentario, ho visto TOGLIATTI (GRAD) su Raiplay, voce documentari.
https://www.raiplay.it/programmi/togliattigrad

A fine documentario, di per sé molto interessante quando si attiene all’aspetto puramente documentaristico, quasi tutti i dirigenti della VAZ intervistati (tranne l’ingegnere capocantiere, quello con le carte catastali in mano… le “sue” carte catastali, il lavoro di una vita), prima sovietici e ora soltanto russi, alcuni dei quali dichiaratamente già allora anticomunisti, tessono le lodi degli anni Novanta e l’ultimo, addirittura, si spinge ad affermare che “è meglio così”, che “bisogna guardare avanti”, “non restare ancorati al passato”.

Persino il regista la butta sul sentimentale, sul “c’eravamo tanto amati”… ma non era cosa, chiudendo con uno struggente “Vicenzina e la fabbrica” sullo sfondo della attuale movida torinese durante l’aperi-cena.

Vi parlo di tutto questo perché… c’entra, con la situazione attuale. Eccome se c’entra.

Quella di regime, riportata da quei burocrati, dai nostri che con Togliattigrad fecero carriera, era già allora una retorica consunta, e che però ci passarono e ripassarono sulle orecchie come una saponetta fino a che persino se-dicenti comunisti, nel parlare del passato, ne fanno uso: una “bella utopia” e niente più. Del resto, “da giovani abbiam fatto tutti le nostre cazzate”...

Retorica basata essenzialmente, e a questa e a quella latitudine, sul Vecchio-nuovo, comunismo-vecchio-brutto, capitalismo-nuovo-bello. Per inciso, e pensare che Marx li metteva al contrario, nello sviluppo storico di quest’essere antropomorfo chiamato uomo…

Entro en passant, in questo aspetto “sequenziale” tipicamente positivistico, a cui chi non ha altri argomenti per giustificare il proprio conto in banca solitamente ricorre per dire “è giusto così”, per far notare come Marx, pur collocando il capitalismo prima e il socialismo dopo, nella seconda parte della sua vita, che è quella che ci interessa di più in questo momento, non lo faccia assolutamente in modo positivistico, ma dialettico, che son due cose completamente diverse: in sostanza, il secondo è MEGLIO del primo, ma non è detto che arrivi. Anzi, da solo non arriverà mai (“dixi, et salvavi animam meam”, e chi ha orecchie per intendere, vada in campeggio, ma non con una tenda cinese che gli rimane in mano la seconda volta che la monta).

Mi limito a notare che, nel vecchio, un’URSS autarchica, e che non poteva inoltre neppure pensare soltanto a sé stessa – ALTRO CHE “SOCIALISMO IN UN SOLO PAESE”! C’ERA UN BLOCCO INTERO DA MANTENERE!!! PIU’ PRESTITI A MEZZO TERZO MONDO, TUTTI A PERDERE!!! – eppure in tutto questo:

ALLORA, CHE ERA IL “VECCHIO”, PRODUCEVA TUTTO! NEL BENE E NEL MALE, MA TUTTO!
ORA, CHE È IL “NUOVO”, ESPORTA MATERIE PRIME (E ARMI) E IMPORTA PRATICAMENTE TUTTO IL RESTO!
DOV’È IL “PROGRESSO”?

E ANCORA:
- ALLORA, QUANDO TUTTI LAVORAVANO, QUANDO UN INTERO COMPLESSO INDUSTRIALE, CINQUE VOLTE MIRAFIORI, NASCEVA DAL NULLA INSIEME ALLA CITTÀ CHE DOVEVA OSPITARNE I LAVORATORI, PROVENIENTI CON ENTUSIASMO DA TUTTA L’UNIONE, BASTAVA UN FESTINO NELL’ALBERGO DEGLI ITALIANI E LE COMPAGNE INTERPRETI (intervistate) ERANO GIÀ “PERSE”.
- OGGI, CHE I DISOCCUPATI E I SOTTOCCUPATI CI SONO, CHE ANCHE CHI LAVORA E’ PIÙ POVERO DI ALLORA, LE CALZE A RETE, LE MAGLIETTE, I JEANS, NON ATTECCHISCONO PIÙ PER “ATTIRARE ALLA CAUSA”.

Veniamo all’oggi. La Cina di oggi, la Russia di oggi, vivono nel consumismo più sfrenato, PER CHI SE LO PUÒ PERMETTERE. MEGLIO, UN CONSUMISMO PER “CHI CE LA FA” (one shot one opportunity ecc ecc…) : la favola che si racconta, trita e ritrita anch’essa, a cui non ci crede più nessuno, nel profondo della propria coscienza, ma a cui CI VOGLIONO CREDERE ANCORA TUTTI, perché è rimasto solo questo per dare un senso alla propria vita (solito discorso “avere o essere” versione mezzo secolo dopo).

Se il socialismo ridotto a “vulgata” era una favola, a confronto di questa, di favola, è AVANTI ANNI LUCE. Ma quello era il “vecchio”, e questo è il “nuovo”. Anche qui, dov’è il progresso? Ma questo è, e da questo partiamo.

Come ammette candidamente un’interprete, quello che affascinava quelle diciottenni era l’ACCESSO al consumo illimitato, sfrenato, che ERA POSSIBILE in U-ccidente. I dirigenti sovietici arrivavano a Mirafiori nell’autunno caldo del Sessantanove. Trovavano i picchetti, gli scioperi, decine di migliaia di licenziati. E non dicevano nulla. Così come, per inciso, il consolato cinese di Milano non ha mai detto nulla sulle decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori sfruttati non là, ma QUI, nelle vie a fianco, in quella che è la Chinatown milanese. Si facevano e si fanno I FATTI LORO.

Probabilmente, la MAGGIORE CONTRADDIZIONE DI TUTTA QUESTA OPERAZIONE, NATA PER DARE HIC ET NUNC IL BENE DI CONSUMO CHE QUI C’ERA E LÌ NO A TUTTI I LAVORATORI SOVIETICI. A OGNI COSTO. FACENDO IL PATTO COL DIAVOLO, PARDON, CON L’AVVOCATO: il quale, senza mezzi termini, nel documentario mette in fila tutti i vantaggi dell’operazione, uno dietro l’altro.

Quando ci chiediamo PERCHÉ L’URSS È IMPLOSA, ricordiamoci quelle facce, quelle interviste, quei burocrati che premevano per entrare ai cancelli mentre i loro compagni italiani picchettavano. Una minoranza, un’élite, CHE ALLORA NON ERA ANCORA DI CLASSE, CHE ALLORA NON ERA ANCORA UNA CLASSE, MA CHE ASPIRAVA A ESSERLO. A sfruttare il vantaggio concessole, IN FIDUCIA, da un partito, dagli stessi lavoratori, da un Paese intero, per fare quello che poi ha fatto, per raggiungere lo scopo, infine, raggiunto.

Stesse facce in Russia, in Ucraina, ovunque lungo quelle 15 repubbliche. All’epoca c’erano DUE MODI DI PRODUZIONE uno antagonista rispetto all’altro. Ha vinto uno e ha perso l’altro. ATTENZIONE, PERÒ. ALL’EPOCA CHI HA VINTO AVEVA UN NOME E UN COGNOME, UNA FACCIA: L’OCCIDENTE. E CHI AVEVA PERSO AVEVA ANCHE LUI UN NOME E UN COGNOME: L’URSS. LA FAVOLA DELLA “LIBERTÀ”, dei jeans e del rock, VINCEVA E CONVINCEVA PERCHÉ ARMA AD APPANNAGGIO DEL PRIMO MODO DI PRODUZIONE, OVVERO AD APPANNAGGIO DELL’U-CCIDENTE.

Oggi c’è UN SOLO MODO DI PRODUZIONE in tutto il mondo. LA FAVOLA DELLA “LIBERTÀ”, CHECCHÉ NE PENSI BIDEN QUANDO NON PRENDE LE PASTIGLIE, NON È PIU AD APPANNAGGIO DEL SOLO U-CCIDENTE. COME IL CAPITALISMO, CIASCUNA REALTÀ LOCALE L’HA ADATTATA ALLA PROPRIA REALTÀ CREANDO LA PROPRIA VARIANTE.

Abbiamo quindi un capitalismo e un consumismo con caratteristiche occidentali, un capitalismo e un consumismo con caratteristiche russe, un capitalismo e un consumismo con caratteristiche cinesi. In genere tutti con una spiccata tendenza verso l’esibizione pacchiana del lusso, con una caduta evidente dal punto di vista estetico. Ma tant’è. Non è questo il punto.

Il punto è che, aiutando la classe dirigente locale a far implodere l’unico esperimento sinora condotto di socialismo realizzato, l’U-ccidente ha spuntato l’unica arma retorica a disposizione impiegata allora con estremo successo. Meglio, l’ha estesa, esattamente come QUEL modo di produzione a cui è collegata, depotenziandola. Westerns do it better! ‘Na vota, forse. E ora le LORO quinte colonne in Russia, in Cina, fanno MOLTA più fatica. Sono praticamente senza speranza.

Aggiornamenti a seguire.

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27/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Regime di KIEV ormai in difesa che perde posizioni persino nei luoghi della “kotrnastup” estiva…
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/27/20231127173210-968d0e94.jpg
STAROMAJORSKOE minacciato da ovest da questi avanzamenti russi che, come è naturale che sia, oltre che recuperare i pochi km persi, fiaccano il morale di truppe sempre più allo stremo.

Lo stesso si può dire di KLESCHEEVKA, sotto ARTEMOVSK (altra cartina di RYBAR):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/27/20231127134331-5e66793f.jpg
Qui, addirittura, stanno succedendo cose di questo tipo. Soldati NATO in guisa di “mercenari”, Georgiani e Polacchi, SI CONSEGNANO AI RUSSI, a gruppi di 10-15 uomini, CON DIVERSI GRADI DI CONGELAMENTO SUL CORPO.
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/7022
In altre parole, i soldati oltre che essere allo stremo dal punto di vista militare, lo sono anche per le condizioni di vita in trincea.

INGLESE “LINGUA UFFICIALE” PER LEGGE!

Legge 9432 APPROVATA OGGI con maggioranza bulgara (278 “ZA”, 0 “PROTI” e 5 astenuti)
https://t.me/governorgeneralN/535
Da oggi l’inglese è LINGUA UFFICIALE e DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI per l’Ucraina. Quindi, se domani il patàca e l’altro patàca, quello armeno, dovranno incontrarsi nuovamente, come a Madrid, secondo questa legge dovranno parlare non in russo... ma in inglese! Lingua con cui, quantomeno il primo dei due, ha seri problemi.

Per inciso, l’inglese in Europa è LINGUA UFFICIALE solo nei Paesi anglofoni: GB, Irlanda, Malta, Cipro (insieme al greco), Gibilterra, STOP.
https://www.myes.school/it/magazine/tips-e-curiosita/quanti-paesi-inglese-lingua-ufficiale/

Neppure da noi, dove ormai lo propinano ai nostri bambini sin dalla più tenera età (e con risultati tutt’altro che confortanti…) E’ LINGUA UFFICIALE.

Assistiamo quindi all’ennesimo PARADOSSO: lingua ufficiale significa
- non solo che nelle scuole si potrà insegnare IN inglese (ammesso che ci sia qualcuno disposto a farlo…), laddove per esempio ormai non si insegna più in nessun altra lingua delle “minoranze” (RUSSO, ma anche UNGHERESE e ROMENO);
https://ria.ru/20220610/yazyk-1790620757.html
laddove l’anno scorso “vecchi” libri son stati portati a macero A MILIONI.

Ma vi è di più. Da oggi, anche che Mykola e Taras, impiegati comunali, infermieri del pronto soccorso, ferrovieri, dipendenti pubblici di ogni ordine e grado… dovranno essere in grado di parlare TRA DI LORO in anglofono! Esattamente come fino al 2014 parlavano tra loro in russo della bella figliola che era appena passata o della ramanzina del capufficio (“стандартизированное использование английского языка в работе органов государственной власти, местного самоуправления, подразделений экстренной помощи, в сфере образования, транспорта и здравоохранения при пересечении государственной границы” sempre https://t.me/governorgeneralN/535).

Inglese ovunque… come una cosa naturale… UCRAINA COME LUOGO DEL PIU’ ORRORIFICO, CRIMINALE, ESPERIMENTO DI INGEGNERIA SOCIALE dell’ultimo periodo: schiavi 2.0, cancellati nella loro memoria storica, nella loro coscienza nazionale più autentica (non c’è Ucraina senza Russia!), RIPROGRAMMATI e sintonizzati sulle frequenze dei padroni, “senza se e senza ma”. Tentativo, caro U-ccidente, destinato a fallire. E' fallito ai conquistadores spagnoli. Fallirà anche a voi.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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27/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Peggiora di giorno in giorno la situazione per il regime di KIEV, su tutti i fronti. Anche sotto KREMENNAJA i russi avanzano, di oltre un chilometro:
https://t.me/polk105/13870
Stesso discorso sotto KUPJANSK, dove a IVANOVKA i russi avanzano verso ovest recuperando alcune posizioni perdute ancora un anno fa.
https://t.me/polk105/13867

Ad AVDEEVKA, per ammissione degli stessi militari ucraini, i russi avanzano anche a NORD, di qualche centinaio di metri (200) nella zona del complesso chimico oltre che rafforzarsi intorno a STEPOVOE:
https://t.me/polk105/13875

Nel comando generale delle ff.aa. ucraine vedono sempre più sovrapporsi all’attuale cartina quella di ARTEMOVSK. Stessa tattica di attacco ai fianchi,
https://t.me/rezident_ua/20617
ma effetto, aggiungiamo noi, decisamente più devastante. A cambiare è la difesa ucraina, ormai sfilacciata, demotivata, decimata in uomini e mezzi.

“CARNE DA CANNONE” PER LA PRIMA VOLTA IN DEFICIT: SVOLTA ALLE PORTE?

NOTIZIA DI OGGI: OTTOBRE 2023 E’ STATO IL PRIMO MESE, DOPO 600 GIORNI DI GUERRA, DOVE GLI ARRUOLATI SONO STATI MENO DELLE PERDITE SUBITE. IL DEFICIT SUPERA IL 43% (su cento soldati morti, feriti, dispersi, ne sono stati rastrellati e sbattuti al fronte solo cinquantasette). Dopo un’estate dove più o meno ci si arrabattava nel far quadrare i conti fra “entrate” e “uscite”, in questa vergognosa contabilità , ottobre è stata una sberla non da poco.
https://t.me/legitimniy/16786
A contribuire a questo risultato,
- certamente, il popolo ucraino che sta RESISTENDO OVUNQUE E COME PUO’ a questa accelerazione nella coscrizione obbligatoria, ma anche
- una politica DISSENNATA, CRIMINALE, di uso di questa risorsa nel modo più disastroso possibile (ultimo esempio, ma solo per ordine di apparizione, questo soldato lasciato letteralmente a morire, abbandonato dai suoi compagni, e raccolto dai russi):
https://t.me/notes_veterans/13737

Il che AMPLIFICA ULTERIORMENTE LE PERDITE rispetto a quanto possano già fare i russi di loro.

Potrebbe costituire una svolta? Ancora presto per dirlo, tuttavia, è un segnale molto importante.

Aggiornamenti a seguire.

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27/11 ore 08:00 aggiornamento

APERTA LA STAGIONE DELLA CACCIA (ALL’ABRAMS)

I canali russi segnalano che i primi ABRAMS sono finalmente entrati in azione:
https://t.me/rybar/54501
Annunciati sin da marzo, abbiam dovuto aspettare dicembre per vederli. Nel PERIODO PEGGIORE, PERALTRO. QUESTI RESIDUATI BELLICI NATO (I PIÙ GIOVANI HAN QUARANT’ANNI) PESANO INFATTI, E IL TERRENO – ANCORA TANTO “UN ANNO SULL’ALTIPIANO” E ANCORA POCO “100 000 GAVETTE DI GHIACCIO” – RISCHIA DI VEDERLI AFFONDARE NEL FANGO ANCOR PRIMA DI ESSERE RAGGIUNTI DA UN “LANCET” RUSSO.

Con ogni probabilità, con gli ABRAMS siamo all’ultimo atto del lend-lease NATO. Il complesso militare industriale si sta disfacendo, dopo i fondi di magazzino UE (Leopardi già senza pelo) e d’oltremanica (Challenger la cui unica “sfida” possibile è quella di mettersi in moto), anche di quelli d’oltreoceano. Ne ha una discreta quantità, con cui inquinare la discarica ucraina ricavandone persino un grasso, grassissimo utile, speculandoci sopra al pari – se non più – degli europei e dei britannici.

Per i russi, aperta la stagione della caccia all’ABRAMS. Ricchi premi per chi ne porta a casa uno, come già si vocifera:
https://t.me/drugoeeto/13740

AVDEEVKA

Confermata la perdita della promzona anche dalle fonti ucraine,
https://t.me/RVvoenkor/57246

gli scenari che ora si aprono e che noi abbiamo ieri descritto assumono una veste grafica in questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/57248?single
La zona “grigia” è quella che ormai è diventata terra di nessuno. I russi avanzano, dalla terra di nessuno si aprono le tre alternative, o possibilità anche contemporanee, se ne avranno voglia, di procedere ulteriormente. Vedremo gli sviluppi.

TUTTI CONTRO TUTTI: FAIDE DI REGIME E MOBILITAZIONE TOTALE

Dopo la denuncia ORMAI GIORNI FA di un ex-cerchio magico ai propri dirigenti, COMPLETAMENTE PRONI ai DIKTAT DI JOHNSON, testimonianza già a marzo 2022 della piena sudditanza degli stessi ai veri attuali padroni dell’Ucraina,

ANCORA NESSUN COMMENTO UFFICIALE! Patàca tace, Mascellone anche!
https://t.me/ZeRada1/16937

In compenso, Mascellone attaca Patàca tramite i suoi scagnozzi, non direttamente, e Patàca di converso fa attaccare Mascellone dal suo ufficio propaganda, chiedendone le dimissioni:
https://t.me/ZeRada1/16930

Non è una commedia di Goldoni, purtroppo, ma la tragedia che quotidianamente vive un popolo, tra l’incudine della propria classe dirigente e il martello dei padroni europei, d’oltremanica e oltreoceano. La mobilitazione è, ormai, TOTALE. Questo il disegno di legge che sarà verosimilmente adottato a metà dicembre:
- distretti militari con PIENI POTERI (in altre parole, quella violenza che vediamo oggi per strada sarà LEGALE)
- possibilità di arruolamento per CHIUNQUE, anche polizia, funzionari pubblici, amministratori locali, eccetera (chiunque NON paghi, ovviamente)
- abolizione della cosiddetta “idoneità temporanea” e dei RINVII per chi studia (altra carne da cannone disponibile fra i giovani)
- Periodo di leva esteso a TRENTASEI MESI (rinnovabili? Con silenzio assenso???)
https://t.me/ZeRada1/16918

Il regime sta raschiando il fondo del barile per tirare un altro anno, sulla pelle del proprio popolo. Vedremo se non si schianterà prima.

Aggiornamenti a seguire.

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26/11 ore 10:00 aggiornamento

AVDEEVKA: CADUTA "PROMZONA". E POI?

Cartina aggiornata a fine giornata di ieri
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/25/20231125230129-0e00bb63.jpg
Si vede chiaramente sia l’area della PROMZONA a sud-est ormai in mano russa, (ingrandimento anche in basso a dx), che l’importante avanzamento sotto il terrapieno di detriti a nord-ovest (terrikon, ingrandimento anche in alto a dx) a testimonianza dell’ingresso in città (sempre a est della ferrovia, seguendone il tracciato) anche da nord.

La fortezza che dal 2014 terrorizza la capitale del Donbass cade, pezzo dopo pezzo. SALVO CEDIMENTI IMPROVVISI, CE NE VORRÀ, ANCORA, DI TEMPO. NATO E REGIME DI KIEV STANNO RIPETENDO, A MIO AVVISO CONSAPEVOLMENTE, LO STESSO ERRORE DI ARTEMOVSK. Sono state chiamate a rinforzo, DA ALTRI FRONTI, BEN SEI ALTRE BRIGATE MECCANIZZATE:
- 93 ОМБр
- 62 ОМБр
- 61 ОМБр
- 88 ОМБр
- 31 ОМБр
https://t.me/dva_majors/29698
Non c’è più una RISERVA STRATEGICA, ormai è tutto uno spostare da un fronte all’altro, prosegue questa analisi (теперь руководство ВСУ вынуждено перебрасывать войска с одного направления на другое). Che conclude: “Nemmeno i migliori soldati sarebbero in grado di reggere questi ritmi, perché tutti hanno bisogno di riposo” (В таком темпе ни один даже самый подготовленный боец не выдержит, ведь всем нужен отдых. )

Sei brigate allo stremo, quindi, mandate a crepare per tenere aperta l’ultima possibilità (sempre più teorica!) di attaccare direttamente Doneck. Di realizzare quello che si aveva intenzione di fare a febbraio dello scorso anno.

I russi non hanno fretta: liquidate anche queste sei brigate, ci sarà ancora meno carne da cannone da far girare come una trottola su posizioni che potrebbero rivelarsi, per loro, meno congeniali. Meglio trovarsele qui e annientarle poco per volta, visto che ci tengono tanto a infilarsi dentro questa tenaglia, esattamente come ad ARTEMOVSK. Perché dire loro di no… quindi, conclude questa analisi, AVDEEVKA potrebbe durare ancora a lungo, fino a marzo-aprile 2024: al termine, avanzamenti ancor più liberi di truppe russe, in profondità, contro un esercito che dopo cinque mesi così sarebbe ancora più decimato.

Torniamo al campo di battaglia. Nello specifico cosa comporta lo smantellamento dei primi scaglioni di difesa di questa roccaforte, costruiti sin dal lontano 2014 e irrobustiti per otto anni? In genere, violata una roccaforte, TUTTA LA DIFESA NE RISENTE. È normale. Per quanto uno possa progettare scaglioni consecutivi, campi minati come se non ci fosse un domani, trinceramenti, scudi per postazioni fisse e bunker di cemento armato, tuttavia il COMBATTIMENTO RAVVICINATO CON AMPIO USO DI ARTIGLIERIA PESANTE PRATICAMENTE INDISTURBATA NELLA PROPRIA AZIONE NON CONSENTE ALCUNA POSSIBILITÀ DI TENUTA NEL LUNGO PERIODO. Nel breve, o nel medio, i campi minati saltano, il bastione crolla. Letteralmente demolito da continue cariche di esplosivo che gli si frangono contro.

Ecco quindi che la presa dell’area industriale a sud-est ora apre ben TRE STRADE ai russi:
1. ATTACCO A NORD, per raggiungere da sud la stazione di filtraggio (DONECKAJA FIL’TROVANNAJA STANCIJA) e con essa trascinarsi dietro l’intera prima linea di sbarramento a EST.
2. PROSEGUIRE VERSO OVEST ed espugnare il colmo denominato “CARSKAJA OCHOTA”, che a sua volta consentirebbe di raggiungere da sud il quartiere CHIMIK, che è l’unico vero complesso di case popolari sul modello già visto ad ARTEMOVSK (elaborazione di una difesa a più scaglioni, uno per linea di palazzoni, sfruttando la conformazione urbanistica sequenziale degli stessi).
3. ATTACCO A NORD-OVEST, decisamente più semplice, incuneandosi in una serie di piccoli agglomerati sparsi di edifici a pochi piani, impiegando la tattica delle “mini-sacche”, ovvero procedendo sui lati di ciascun agglomerato, accerchiandolo e liberandolo.
Nel frattempo, la PROMZONA, la zona industriale appena liberata, sarà progressivamente occupata da uomini, mezzi delle retrovie che si spingeranno in avanti, divenendo essa stessa RETROVIA.
https://t.me/rabotyno/651

Quale scenario dei tre ipotizzati da questo canale si realizzerà, è presto dirlo. Tutto dipenderà dalla convenienza e, sostanzialmente, dalla risposta di NATO e regime di KIEV a questa situazione in essere. Se la configurazione che essi adotteranno sarà, come pare essere, di difesa a oltranza, “fino all’ultimo ucraino”, per i russi sarà tutto grasso che cola e non accelereranno i tempi, puntando a “demilitarizzare” ulteriormente chi si sta presentando a centro ring con la guardia bassa cercando deliberatamente il KO. Il proprio.

NOVOMICHAJLOVKA E UNA LINEA DI DIFESA SEMPRE PIÙ "BUCHERELLATA"

Una nuova sacca si sta formando a sud-ovest di DONECK, appena sotto MAR’INKA.
https://t.me/rezervsvo/39137
Il paesino interessato si chiama NOVOMICHAJLOVKA. Di per sé è l’ennesimo, piccolo, centro abitato di un’area essenzialmente agricola. In realtà, tale paese si trova lungo quella prima linea fortificata da cui un tempo dovevano balzar fuori decine di migliaia di soldati addestrati per anni a raggiungere DONECK e ora, insieme a MAR’INKA a nord, a UGLEDAR a sud-ovest, costituisce la barriera più forte allo sfondamento russo verso nord.

Ecco quindi che qui, E NON SOLO QUI, ci troviamo in un contesto completamente diverso da quello di AVDEEVKA, questa specie di “fagiolo” largo e lungo chilometri, ciascuno munito di difese più dell’altro, da smantellare pezzo dopo pezzo. QUI CI TROVIAMO DI FRONTE A UNA DIFESA DOVE O TUTTO SI TIENE, O NULLA SI TIENE. Se cade questa cittadina, si tagliano le comunicazioni con le altre facenti parte della stessa linea, si devono cercare soluzioni di ripiego con retrovie che divengono di colpo prima linea, in un terreno essenzialmente pianeggiante, quindi col rischio (certezza!) che posizioni che dovevano reggere l’urto da una direzione soltanto ora lo devono reggere, DOPPIO, da una direzione imprevista, dove si ritrovano, ESSENZIALMENTE, SCOPERTI.

SCOLLAMENTI FRA STRATEGIA GENERALE E SITUAZIONE SUL CAMPO

Ecco allora che QUESTI PROBLEMI OPERATIVI COMINCIANO A DIVENTARE SOVERCHIANTI, per uno stato maggiore completamente in palla. Nella palla più totale. Infatti, che senso ha che un drone italico si alzi, ancora oggi! (FORTE12)
https://t.me/rezervsvo/39177
da SIGONELLA, per girare come un deficiente a ridosso delle coste turche del Mar NERO e curare e triangolare da lì l’ennesima ondata di droni, di cui uno abbattuto, uno perso per strada dai mezzi di disturbo, uno che arriva ma non colpisce dove deve, eccetera,

- SE POI SUL TERRENO LA SITUAZIONE SI COMPLICA GIORNO DOPO GIORNO FINO A RAGGIUNGERE IL COSIDDETTO “PUNTO DI NON RITORNO”?
- PUNTO DI NON RITORNO PER CERTI VERSI GIÀ SUPERATO, VISTO CHE QUANDO QUALCUNO – PRIMA O POI, PATÀCA O ALTRI – SI SEDERÀ UN TAVOLO COI RUSSI, DOVRÀ SOLTANTO SOGNARLE, LE CONDIZIONI RIFIUTATE A MARZO 2022 PER ORDINE PADRONALE?
- SE I MILIONI FRA MORTI E DISPERSI SONO 1.126.652???
https://t.me/ukraina_ru/178120
Come riportato da una TV di regime (1+1) poi costretta, dopo telefonata del regime stesso, a “rettificare” e dire che si è trattato di un errore di battitura di chi scrive i rulli?

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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25/11 ore 14:30 aggiornamento

AVDEEVKA

A fine giornata di ieri, calato il fumo dei combattimenti diurni, il quadro era più definito e, come mostra questa mappa,
https://t.me/rabotyno/642
anche l’ultimo quadrato azzurro della promzona a sud-est era diventato rosso. I russi entravano nella fase ZACHISTKA, ovvero, “pulizia” per eliminare gli ultimi avamposti nemici nell’area.

Stamattina conferma ulteriore. Lo JASINOVATSKIJ PEREULOK,
https://t.me/avdeevkaru/40769
principale via d’accesso alla zona abitata da sud-est, è stato liberato dai russi. Qui gli ultimi soldati ucraini che scappano lungo questa strada da una promzona ormai non più loro:
https://t.me/avdeevkaru/40775
90% era la percentuale che, prudenzialmente, si dava stamattina per indicare la superficie liberata:
https://dnr-news.ru/society/2023/11/25/547400.html

È però l’intero ARCO che circonda da nord a sud AVDEEVKA a essere luogo di attacchi russi. Per esempio, l’inespugnabile (sinora) fabbrica chimica a nord, ogni giorno smantellata sempre più dai loro tiri di artiglieria pesante:
https://t.me/rezervsvo/39051
Tutte le difese stanno cadendo, una a una, come lamentano gli stessi soldati ucraini:
https://dnr-news.ru/society/2023/11/25/547357.html

A cadere, oltre le difese e il morale, è qualsiasi capacità di coordinamento interno. Si resiste finché si può, si arretra, più o meno (dis)ordinatamente, ci si rimette a disposizione di un comando centrale ormai non più in loco (evacuato da settimane) e che non sa più che pesci pigliare. Soldati con nastro adesivo giallo al braccio, o nastro adesivo blu, o nastro adesivo verde, dislocati alla disperata, spesso accade che compiano rotazioni fra loro ignare che, nel frattempo, l’area è stata abbandonata dai loro compagni. Accade anche questo: reparti lasciano le posizioni in fretta e furia, non avvisano, arrivano gli altri, e nelle trincee dove pensavano di dare il cambio ai loro compagni… trovano i russi. Altre perdite pesanti, senza neppure aver sparato un colpo (anche se qualcuno riesce a capire per tempo e a consegnarsi prigioniero).
https://t.me/notes_veterans/13688

AVDEEVKA Caporetto? E Caporetto-e-basta, senza una Vittorio Veneto dopo? Vedremo.

PROVE TECNICHE DI AUTOCOSCIENZA

Mentre la difesa ucraina perde pezzi un po’ ovunque, dalle parti di MAR’INKA, per esempio,
https://t.me/polk105/13743
o a KRYNKI (riquadro in basso a sx della cartina riepilogativa di ieri notte di RYBAR)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/24/20231124221140-565e36c8.jpg
dove non solo il fazzoletto sulla riva sinistra, tenuto coi denti dai loro uomini migliori, si restringe sempre di più, ma anche lo stesso si conferma ogni giorno, di fatto, cimitero degli stessi, come ad esempio il comandante dei reparti forze speciali Aleksandr Misjur che ci ha salutato ieri,
https://t.me/boris_rozhin/104668
altri cominciano a “fare autocoscienza”, come si diceva un tempo. QUESTO SOLDATO LAMENTA NON CHE LA CONTROFFENSIVA SIA STATA CONDOTTA MALE, MA CHE VI SIA STATA UNA CONTROFFENSIVA! COME POTEVA AVER LUOGO NELLE CONDIZIONI LIMITATE IN CUI ERANO RIDOTTI!
https://t.me/MediaKiller2021/10393
Aggiungo, e coi SEIMILA KM di FORTIFICAZIONI RUSSE AD ATTENDERLI! Oltre al fatto che il tritacarne ad ARTEMOVSK aveva distrutto già una parte considerevole di uomini e mezzi.

Altri cominciano a far emergere DETTAGLI SCOTTANTI. Per esempio, ARACHAMIJA, uno dei maggiori esponenti del CERCHIO MAGICO di KIEV, che AMMETTE:
https://t.me/rezident_ua/20595

1. che I COLLOQUI DI ISTANBUL SONO STATI FATTI NAUFRAGARE DA JOHNSON! Ai russi sarebbe bastata
- neutralità ucraina
- disarmo e non ingresso in NATO
Ma qualcuno comandò di RIFIUTARE!

2. “CASUALMENTE”, SEMPRE ALLORA FU MESSO IN SCENA IL COSIDDETTO “MASSACRO INVENTATO IN QUATTRO GIORNI”, OVVERO BUCHA. Da allora, LINEA DELLA INTRANSIGENZA TOTALE. “Casualmente”. Un massacro per coprire un NO da Londra (e non solo da Londra).

3. L’UE è in ginocchio, politicamente inesistente, e due gasdotti sono saltati. CUI PRODEST? “Good save our gracious…” or “In the land o the …”? Or both of them?
https://t.me/legitimniy/16777

Intanto qualcuno comincia ad accorgersene… Prove tecniche...

Aggiornamenti a seguire da domani sera.

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24/11 ore 19:00 aggiornamento

OLTRE SEIMILA CHILOMETRI

Le fortificazioni russe contro cui il regime di KIEV va, inutilmente, a sbattere. Dati degli stessi ucraini:
https://t.me/governorgeneralN/415
qui in una veste più facilmente ingrandibile a PC:
https://pokrovsk.news/news/view/vorog-nakopav-bilshe-6-tisyach-kilometriv-inzhenernominusfortifikatsijnih-sporud-minus-deepstate
COSÌ DISTRIBUITI:
ZAPOROZH’E – 1869 KM (di cui 896 di trinceramenti, 410 di denti di drago, 514 di fossati)
DNR – 1865 KM (di cui 1285 di trinceramenti, 269 di denti di drago, 282 di fossati)
LNR – 1140 KM (di cui 692 di trinceramenti, 236 di denti di drago, 200 di fossati)
CHERSON – 886 KM (di cui 302 di trinceramenti, 269 di denti di drago, 282 di fossati)
CRIMEA – 265 KM (di cui 237 di trinceramenti)
CHARKOV – 28 km.

Ora se persino a CHERSON dopo aver fatto saltare la diga son riusciti a correre ai ripari e a costruire 886 km di fortificazioni, la domanda che sorge spontanea è: chi è quel genio del male che orchestra una “controffensiva” con questi dati? Pensavano davvero di sfondare? Di arrivare in CRIMEA? Pure quella fortificata, peraltro… l’idiozia degli strateghi NATO non arriva a così tanto: resta solo, nel far trasparire in quel massacro di soldati ucraini da loro provocato, il “bisinìsse” della guerra, ad appannaggio di un complesso militare industriale che in questi due anni ha fatto utili altrimenti inimmaginabili, col pretesto del “ripristino dei confini del 1991” manu militari… “fino all’ultimo ucraino”. Di questa pazzia, AVDEEVKA è l’ultimo atto in ordine di tempo: https://t.me/ZeRada1/16907

15%

È LA PERCENTUALE DI REALIZZAZIONE DEL PIANO DI ARRUOLAMENTO FORZATO ALLO STATO ATTUALE.
https://t.me/rezident_ua/20587
Ovvero, un fiasco totale. Chi può, paga e si imbosca, o scappa. Chi non può, si nasconde. I rastrellamenti nazifascisti, strada per strada con la cartolina in mano da compilare all’occasione, sono sempre meno incisivi. E questo è un bene. Uomini, ma anche donne, che non faranno la fine delle migliaia morte anche questa settimana, per niente:
https://t.me/mod_russia/32804
https://t.me/mod_russia/32805

NUOVI DATI SULLA CASTRAZIONE ECONOMICA DEL CAPITALISMO EUROPEO (A VANTAGGIO DI ALTRI CAPITALISMI)

Giusto per non farci mancare niente, pubblicato nuovo grafico sull’export MENSILE VERSO LA RUSSIA:
https://t.me/yurasumy/11667
Facile da leggere
asse delle y: miliardi di dollari
asse delle x: anni (2007-23)
I Paesi sono scritti in anglofono, quindi di facile lettura. La linea nera è comunque la Cina… aumentata neanche di tanto… mentre i turchi superano i tedeschi che crollano nel loro export. Il resto dei Paesi europei, va egualmente a scemare…

Se sommiamo i dati, ovvero li aggreghiamo, vediamo che da Pechino in SOLI 10 mesi di quest’anno l’export è volato a 90 MILIARDI DI DOLLARI, contro i 59 dell’INTERO 2022. Ma la cosa più interessante è che IL 95% DEI 200 MILIARDI DI DOLLARI (EQUIVALENTE!) DI VOLUME DI AFFARI FRA I DUE CAPITALISMI AVVIENE IN RUBLI O YUAN: IL CAPITALISMO MONDIALE STA IMPARANDO A FARE A MENO DEI TALLERI A STELLE E STRISCE.

Dove i cinesi sono decollati è proprio nelle attrezzature e nelle macchine industriali… dove guarda caso l’Europa un tempo eccelleva e ora ha ceduto il posto… a quanto pare occupato subito:
https://t.me/plan2030/727

Han funzionato le sanzioni… han proprio funzionato… a far galoppare gli utili dei capitalisti cinesi. Contenti noi…

Aggiornamenti a seguire da domani sera.

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24/11 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA

Il quadrato azzurro mostra, in questa cartina, l’ultimo pezzo di promzona tenuto dal regime di KIEV a sud-est:
https://t.me/rabotyno/640
Oggi sotto attacco da tre direzioni. Attacchi che si susseguono lungo tutta la linea dei combattimenti, che ormai abbraccia interamente la cittadella, da nord a sud.

DAGLI ALTRI FRONTI

Altri avanzamenti registrati a KLESCHEEVKA, sotto ARTEMOVSK, dove è stato liberato il locale terrikon.
https://t.me/polk105/13695
Probabile preludio, vista l’artiglieria in posizione ora favorevole (in alto), a ulteriori avanzamenti.

A SUMY, nessuna avanzata, ma il regime di KIEV LAMENTA ATTACCHI QUOTIDIANI, CON ALTRETTANTE QUOTIDIANE PERDITE, DI GUERRIGLIA A OPERA RUSSA:
https://t.me/RVvoenkor/57108
Incursori continuano a operare nelle retrovie con azioni non tanto di disturbo, quanto per colpire le postazioni ivi collocate e preparare il terreno. A questo punto per qualcosa.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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24/11 ore 08:00 aggiornamento

UNDER PRESSURE (ПОД ДАВЛЕНИИ): AVDEEVKA

Salutiamo l’anniversario della morte dell’iraniano, naturalizzato altrimenti, indimenticabile Farrukh Bulsara, con il titolo di una sua canzone che ben si attaglia alla situazione che vive attualmente AVDEEVKA. Questo video di oltre TRENTA MINUTI
https://vk.com/video-73804977_456278874
Non è fuffa. Non è propaganda del regime di KIEV. Mostra la sorte di una delle tante trincee, di una delle tante posizioni cedute ai russi in questi giorni dalle parti di AVDEEVKA. Per la sua durata, per i suoi contenuti, rappresenta una testimonianza rara che vale la pena di essere vista, anche con lo scorrimento veloce e soffermandosi su qualche punto.

C’è tutto. Ci sono, anzitutto, soldati disorientati, lasciati in balia di loro stessi, con artiglieria leggera sotto il fuoco nemico. Cadono uno a uno, fortunatamente solo feriti questa volta, rattoppati alla meglio da un compagno che trae dal suo zainetto quanto basta per farli durare ancora un po’: bende, cerotti, forbici. Arrivano due Bradley NATO, corsa concitata verso gli stessi, trascinandosi dietro i feriti, tutti dentro, si parte a manetta. Il filmato si conclude all’interno di Avdeevka con lettighe e feriti finalmente messi su una barella. Tutto questo così, ogni giorno, fino alla caduta della cittadella che un regime, e prima ancora di lui i suoi padroni, han dato ordine di tenere a ogni costo, come MARIUPOL’, come ARTEMOVSK: fino a quando ci saranno fanti da rattoppare e sbattere nuovamente in prima linea, “fino all’ultimo ucraino”.

UNDER PRESSURE (ПОД ДАВЛЕНИИ): USAID

Notizia colpevolmente bucata ieri e che riporto oggi. Il presidente armeno, dopo la batosta subita e dopo aver condannato alla deportazione i propri connazionali del Nagorno, è riuscito nel capolavoro di
- soffocare la (debole) opposizione interna
- avvicinarsi alla sempre vicina (per la forte lobby armena interna) Francia
- incolpare di tutto i russi (come sempre)
- stringere legami di cooperazione MILITARE con la NATO.
Ho il fegato spappolato, ma la medicina è quella bottiglia di metanolo sotto forma di vino che ho trovato in casa. Questo il senso dell’operazione. La facciata, tuttavia, non appare così grazie a strumenti potenti di propaganda.

STUMENTI NON SOLO DI PROPAGANDA, MA DI PRESSIONE DIRETTA SULLA MARIONETTA POLITICA DI TURNO, ELETTA NEL CORSO DELL’ENNESIMA “RIVOLUZIONE ARANCIONE” E CHE A TALE BLOCCO DI POTERE DEVE TUTTO (ogni riferimento a “Barbetta”, attuale presidente della povera Armenia, è puramente voluto).

Uno di questi STRUMENTI DI PROPAGANDA/PRESSIONE si chiama US AID. Lo conosciamo. Anche qui, la facciata è “UMANITARIA”. Di fatto, la sua presenza in questi Paesi che gli USA cercano di allontanare dai russi, costituisce un importante snodo logistico, oltre che base operativa sul campo.

A questo proposito, ancora a fine settembre (25/09), questa signora, Samantha Power
https://www.usaid.gov/organization/samantha-power
a capo della suddetta organizzazione a delinquere, si sarebbe recata in Armenia per una riunione con i suoi operativi sul campo, “in cui avrebbe sottolineato i successi conseguiti nella sfera informativa per aver stimolato atteggiamenti antirussi, sia fra la popolazione dell’Armenia, che del Nagorno-Qarabagh. Power avrebbe ordinato di non fermarsi e rafforzare la pressione, in particolare SCREDITANDO LE ORGANIZZAZIONI MILITARI ED ECONOMICHE CHE LA LEGANO ALLA RUSSIA (ODKB, EAES).
[...] на котором отметила достигнутые успехи в информационной сфере по стимулированию антироссийских настроений, как среди населения Армении, так и Нагорного Карабаха. Пауэр велела не останавливаться и усиливать давление в том числе через дискредитацию связанных с Россией военных и экономических объединений (ОДКБ, ЕАЭС).
https://t.me/JokerDPR/605

PROSSIMI PAESI SULLA LISTA DOVE FARE LO STESSO: KAZACHSTAN, TAJIKISTAN, KIRGHIZISTAN (ibidem).

Tematica ripresa dall’ambasciatrice a stelle e strisce in Armenia, Kristina A. Kvien, una settimana dopo. Gli USA conducono una guerra a tutto campo. NON DA OGGI. E questa PRESSURE non è da meno di quella sul campo di battaglia. ANZI.

Aggiornamenti a seguire.

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23/11 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA

Confermata la caduta della stazione di filtraggio acqua di DONECK, a sud-est di AVDEEVKA, in mano russa:
https://t.me/WarDonbass/131535

Poco più a ovest, oltre metà dell’area VINOGRADNIKI è stata liberata dai russi:
https://t.me/NSDVDonetske/22517
così come sono stati espugnati altri edifici della zona industriale sottostante:
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2484

A nord, la situazione è ben esemplificata in questa cartina:
https://t.me/NSDVDonetske/22511
Combattimenti infuriano sia per completare la presa di Stepovoe (Petrovskoe fino al 2016), che per sfondare più a nord ancora e, in qualche modo, aggirarlo e accelerare la sua caduta, insieme a quella di BERDYCHI, immediatamente dopo. Registrati anche qui avanzamenti.

In particolare, i russi puntano alle ALTURE sparse per l’area. Questo permette loro di godere di ulteriori vantaggi nell’impiego dell’artiglieria pesante e costringe, al contrario, il regime di KIEV a contrattaccare in condizioni pressoché disperate.

Il regime di Kiev, inoltre, paga lo scotto di una campagna estiva di “contrattacchi” disastrosa, e prima ancora di una tenuta fallimentare della linea ad ARTEMOVSK, dove ha DILAPIDATO IL PROPRIO VANTAGGIO IN TERMINI DI UOMINI E ARMAMENTI IN AZIONI CHE GLI HANNO GUADAGNATO IL TITOLO DI “ESERCITO KAMIKAZE”. Ora si ritrova in affanno persino a difendere una fortezza costruita in otto anni di intensi lavori di rafforzamento, sia in superficie che sotto terra:
https://t.me/voyna24naa7/89012

Affanno dovuto non solo alla perdita di iniziativa e all’incapacità di stabilizzare la situazione, ma dalla crescente carenza di armi e munizioni (ne hanno ancora, ma non quanto basta per contrastare con la dovuta controbatteria il fuoco di artiglieria russo) e dall’ostinata pervicacia di un comando criminale, eterodiretto, a tenere CIO’ CHE LE LORO FORZE ORMAI NON SON PIU’ IN GRADO DI TENERE. Come un pugile in pieno k.o. tecnico che si regge in piedi come uno zombie senza che l’allenatore getti la spugna (l’arbitro nel parallelo non c’è, è inesistente).

Anche l’allenatore stesso nasconde lo stato delle cose al pugile: nasconde le perdite, falsifica i dati. Di questo ormai il popolo ucraino è consapevole:
https://t.me/legitimniy/16769
Così come è consapevole che l’impiego di bombe a grappolo da parte russa è ancora limitato, come se i russi volessero non eccedere e lasciare aperto uno spiraglio, una via di fuga, anziché puntare allo sterminio del campo avversario:
https://t.me/legitimniy/16770

Anche per questo ci sono stati casi di soldati ucraini che ora combattono fra le fila russe. Il battaglione MAKSIM KRIVONOS, qui ripreso mentre fa prigionieri due mercenari georgiani:
https://t.me/NSDVDonetske/22497
Se non ci fosse questa lealtà fra soldati, nessuno farebbe il 149.200, né tanto meno combatterebbe fra le fila di quello che, fino a ieri, era ufficialmente il suo “nemico”.

Quando fino a qualche mese fa dicevo “non siam più nel 2022”, probabilmente non mi aspettavo un’accelerazione di queste proporzioni. E non sembrerebbe che l'inizio.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/11 ore 12:30 aggiornamento

“INDUSTRIELLE RESERVEARMEE” IN MOVIMENTO

Stiamo assistendo, probabilmente, a una delle più mostruose operazioni sulla biomassa umana mai concepite dai peggiori esponenti della stessa.

Abbiamo carne da cannone, in pieno XXI secolo e “civile” Europa, sbattuta al fronte e contro la la sua volontà come i peggiori schiavi o servi della gleba. A usare questi termini (RAB e KREPOSTNOE) gli stessi CANALI UCRAINI, che da tempo ormai denunciano queste violenze.
https://t.me/legitimniy/16767
Fino all’ultimo ucraino E SENZA CHE FORMALMENTE L’UCRAINA ABBIA DICHIARATO GUERRA A NESSUNO. Non serve più perdersi in questi “formalismi”. Lo abbiamo visto anche noi per molto meno. E infatti così deve essere, per Bruxelles, per Londra, per Washington. I diritti umani non si applicano su questo “Esercito di riserva” o RESERVEARMEE che dir si voglia.

Una popolazione QUASI DIMEZZATA, come abbiamo visto di cui, FT di oggi, 5 o 6 milioni nella stessa, “civile”, Europa.
https://t.me/ukraina_ru/177791
Un decimo dei quali, abbiam visto anche questo, il regime di Kiev spera sempre di tornare a disporne liberamente per sbatterlo al fronte.

CINQUE O SEI MILIONI DI PERSONE CHE NON HANNO MINIMAMENTE INTENZIONE DI RIENTRARE. Né oggi che li aspetta la morte, né domani quando ad aspettarli saranno macerie e corruzione, né mai. Ricostruirsi una vita, rifarsi una vita, trovare un lavoro, una collocazione, meglio, un collocamento, nel modo di produzione dove si trovano. E dove i padroni li sbatteranno secondo loro comodo, come meglio converrà loro.

OBBIETTIVO PER CUI DOVRANNO DARSI DA FARE, E IN FRETTA: IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER “PROTEZIONE INTERNAZIONALE” NON E’ INFINITO. QUELLO PER LAVORO NEMMENO, MA MOLTO PIU’ SICURO. Serve un contratto di lavoro, QUALSIASI SIA e A QUALSIASI COSTO, e un contratto d’affitto. Et voilà le nouvelle “Industrielle Reservearmee”, un intero esercito di manodopera di riserva a disposizione padronale per gli anni a venire.

Questo mentre IL SISTEMA ECONOMICO “UCRAINA” VIVE IL PEGGIOR PERIODO DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. E nonostante le fabbriche, le aziende in generale chiudano una dopo l’altra nell’ennesimo giro di giostra di concentrazione e accumulazione capitalistica, altrimenti definibili come SACCHEGGIO e RAPINA, c’è CARENZA DI FORZA LAVORO.

Lavoratori che mancano anche perché i padroni locali mettono alla frusta i pochi malcapitati PIUTTOSTO CHE ASSUMERE REDUCI E INVALIDI («Ненужные люди»: несмотря на дефицит кадров в Украине работодатели опасаются брать на работу ветеранов и инвалидов.):
https://t.me/rezident_ua/20574

La mente va, per le categorie cosiddette “protette”, a compagni che mi raccontavano, per esperienza diretta, di padroni che QUI, non là, preferiscono prendere multe salate piuttosto che assumere un disabile. Quindi nulla di nuovo sotto il sole: a titolo di cronaca il padronato ucraino li considera “inabili al lavoro” e “con difficoltà di comunicazione” per il 61%.
61% отметил, что их воспринимают как “нетрудоспособных” и “людей с трудностями в общении”, поэтому работодатели не хотят брать их на работу.
Per quanto riguarda il discorso reduci, invece, la paura padronale è quella di assumere PSICOLABILI (79%), ALCOLISTI O TOSSICODIPENDENTI (25%), RISSOSI (24%)
работодатели опасаются, что при трудоустройстве ветеранов они столкнутся с тяжелым психоэмоциональным состоянием таких работников (79%), алкогольной или наркотической зависимостью (25%), конфликтностью (24%).
In entrambi i casi, nessun programma pubblico di tutela, nessun percorso riabilitativo, non un euro pubblico speso: ALTRO RESERVEARMEE in movimento, questa volta verso il LUMPENPROLETARIAT! Brutti, sporchi e cattivi.

MA QUESTA L’UCRAINA CHE LE IENE DI BRUXELLES VOGLIONO, LA CUI CRIMINALE CLASSE DIRIGENTE SOSTENGONO, COCCOLANO, FINANZIANO. Fino all’ultimo ucraino.

E quando non ce n’è più, quando in miniera ci abbiam sbattuto anche le donne,
https://t.me/designersmil/6270
quando l’intera manodopera locale è esaurita? QUANDO GIA’ FORBES, DUE MESI FA, SCRIVEVA DI “PREPARARSI AD ACCOGLIERE TRECENTOMILA MIGRANTI ALL’ANNO”? (Підготуватися до 300 000 іноземних мігрантів щороку)
https://forbes.ua/war-in-ukraine/35-mln-ukraintsiv-u-2033-mu-nadzvichayno-optimistichniy-stsenariy-sotsiologinya-ella-libanova-pro-veliki-problemi-z-demografieyu-v-ukraini-yaki-zarodilisya-shche-do-viyni-shcho-z-tsim-robiti-25092023-16201

PREPARARSI AD ACCOGLIERE MIGRANTI! Da dove? Chi è così disperato da scappare da una zona di miseria, di guerra, di sopraffazione e sfruttamento schiavistico, per approdare a un’altra situazione di miseria, di guerra, di sopraffazione e sfruttamento schiavistico??? CHI???

A domanda si potrebbe rispondere con domanda. COSA STIAMO FACENDO IN ALBANIA? E qui nessuno, prevedibilmente, griderà allo scandalo. “INDUSTRIELLE RESERVEARMEE” di altri eserciti industriali di riserva. “INDUSTRIELLE RESERVEARMEE” IN MOVIMENTO. Un moto "spontaneo”, certamente, "volontario" e "liberal-liberist-libertar-democratico". Mai, MAI, mosso da quella “mano invisibile” di smithiana memoria; mano talmente "invisibile" che, quando manganello e olio di ricino non bastano, passa direttamente al fucile.

AVDEEVKA e ARTEMOVSK

Anche il regime di Kiev ormai non riesce più a nascondere i successi russi su entrambi i fronti:
https://t.me/polk105/13645
Il che nullifica, riduce a zero, il presunto “stalemate” con cui i cinegiornali luce u-ccidentali vorrebbero rappresentare “obbiettivamente” la situazione attuale. Questo, ovviamente, quando non si lasciano andare invece alle affermazioni roboanti di sempre, con migliaia di morti russi sotto lo schiacciasassi che avanza inarrestabile, invincibile, irraggiungibile (più ineludibile, incomparabile, inseparabile, incorreggibile, et cetera…) verso la Crimea. Affermazioni che, IN ENTRAMBI I CASI, e sbugiardate persino dai diretti interessati, suonano sempre più come campane rotte.

Aggiornamenti a seguire.

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23/11 ore 08:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Notte concitata, con truppe di terra in azione (cambio turno). Proseguono i combattimenti sia nella PROMZONA che nella zona a nord di essa (VINOGRADNIKI). Con AVANZAMENTI in entrambi i casi:
https://t.me/polk105/13636

Stamattina sempre lo stesso canale comunicava la presa della stazione di filtraggio acque e ulteriori avanzamenti verso NOVOKALINOVO e OCHERETINO (branca sud della tenaglia russa)
https://t.me/polk105/13637

Notizie parzialmente confermate (manca solo la stazione di filtraggio) anche da questo canale, che conferma anche per stanotte il massiccio impiego di artiglieria pesante
https://t.me/dva_majors/29520

Sempre secondo quest’ultimo canale, artiglieria pesante scaricata anche sui marò che tengono KRYNKI. Sempre di meno, sempre più disperati, nel senso etimologico del termine.

Notizia, infine, confermata dai canali ucraini, che ammettono avanzamenti russi esattamente come riportato dai primi, con maggiori dettagli (150-200 m di avanzamento verso NOVOKALINOVO e OCHERETINO):
https://t.me/RVvoenkor/57059

Situazione che si fa sempre più “critica”, per usare un eufemismo.

GENTE DISTRATTA CHE VIENE E VA...

Quando vedo una scena di questo tipo, mi viene in mente questo titolo, già ripetuto, e la scena di mio nonno che a quasi novant’anni riusciva ancora – barcollando, sarebbe bastato veramente niente a farlo cadere, anche un solo altro “compagno di allevamento” che gli scappava tra le gambe – a chiudere in un angolo un coniglio e a fargli la festa, nell’INDIFFERENZA TOTALE degli altri.
https://t.me/rezervsvo/38788
INDIFFERENZA di quello che passa dietro, entrando con un pacco nel negozio dove anche quell’altro malcapitato, di sera, si stava recando, trovando la squadraccia ad aspettarlo. Una breve colluttazione, uno lo blocca e lo sbatte per terra, gli altri addosso, pronta la prossima carne da cannone per il fronte. “Fino all’ultimo ucraino”. Quello dietro, un po’ come quando ai posti di blocco palettano quello davanti, passa. Per questa volta è salvo. Si fa i fatti suoi, cambierà orario, probabilmente, o negozio. O penserà, forse, che per la legge dei grandi numeri sarà più probabile trovare gli stessi sgherri da un’altra parte, e tornerà la prossima volta alla stessa ora. MORS TUA, VITA MEA. PER OGGI. Come i conigli di mio nonno. “Che cosa resta del passato…” CHE COSA RESTA DEL PASSATO?

CAPODANNO 2013-2014

Ecco cosa resta del passato! Un coglione che oggi proibisce anche solo l’accento, di russo, e che invece, in piena MAIDAN, DUE MESI PRIMA DEL COLPO DI STATO TARGATO CIA, era sul PRIMO CANALE RUSSO a cantare e a gridare “S NOVYM GODOM!” (Buon anno!)
https://t.me/notes_veterans/13646

All’epoca, tuttavia, IL COMICO IMPRENDITORE E LIBERO BATTITORE si stava già costruendo quell’immagine di PONTE fra Ucraina e Russia, “edin narod”, una-fazza-una-razza, con cui avrebbe trombato POROSHENKO nel 2019. CHE, PER INCISO, E’ LA FACCIA DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI UN POPOLO CHE IN ESSA SI RITROVA TOTALMENTE, ANCORA OGGI, NONOSTANTE OTTO ANNI DI LIBRO E MOSCHETTO E UNA DI REPRESSIONE TOTALE.

Non sono ANCORA passati dieci anni, da quel capodanno. Sono passati invece OLTRE MEZZO MILIONE DI SOLDATI MORTI. Non pretendo che i politici di regime capiscano cosa significhi per un cittadino con passaporto ucraino, o bielorusso, parlare russo. O andare a MOSCA con la stessa disinvoltura con cui va a KIEV, o a MINSK. Non lo pretendo perché, come diceva il mio povero nonno, “cosa pretendi da un pollo, che faccia la marcia reale?” (parole che lasciano ampio spazio alla loro visualizzazione mentale ancora oggi, peraltro… fantasia al potere!). Ma la realtà storica è questa. E a questi imbecilli, che intendono riproporre l’esperimento aristocratico di fine Settecento-inizio Ottocento di ingegneria sociale di un’élite su base di massa, ricordo che anche il conte “PIERRE” BEZUCHOV, alla fine, torna “PETR”.

Aggiornamenti a seguire.

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22/11 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA

Il fuoco di artiglieria di stanotte e stamattina all’alba, seguiti dall’assalto delle truppe di terra, han portato ad altri cinque stabili liberati nella promzona (area segnalata in pennarello sulla mappa)
https://t.me/NSDVDonetske/22403
I combattimenti si sono spostati nelle aree segnalate in azzurro su quest’altra cartina:
https://t.me/rabotyno/632
La cartina complessiva cambia di poco,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/22/20231122151649-924c125e.jpg
se si eccettua il fatto che è proprio questa sotto attacco la parte MAGGIORMENTE FORTIFICATA della fortezza Avdeevka. Cedimenti su questo versante potrebbero portare, a un tracollo ben più grave di cinque stabili in un giorno. Intanto, il resto è continuamente martellato, da nord a sud:
https://t.me/notes_veterans/13629

Diserzione e fuga ormai divengono un pericolo sempre più concreto, al pari di quello degli attacchi russi. E dopo che l’ennesima, intera brigata si è data alla macchia, il regime è corso ai ripari chiamando i fascisti di AJDAR. Squadracce chiamate a fare da “truppa barriera” e sparare a chiunque indietreggi.
https://dnr-news.ru/society/2023/11/22/544000.html

Sugli altri fronti è lo stesso regime di Kiev ad ammettere avanzamenti russi intorno ad ARTEMOVSK, con diverse cartine:
https://t.me/RVvoenkor/57020
et
https://t.me/NSDVDonetske/22405
Niente di eclatante, posizioni perse a settembre quando alle ff. aa. ucraine erano arrivate le bombe a grappolo NATO, dell’ordine di grandezza di qualche centinaio di metri. Ora perse nuovamente.

ENNESIMI (SPERIAMO ANCORA PER POCO) ATTACCHI A CIVILI A DONECK

Non smetteremo mai di ripeterlo. La battaglia di AVDEEVKA assume estrema rilevanza proprio perché l’intenzione è, liberata questa roccaforte, di spostare verso nord la linea di fronte di qualche decina di km. Quanto basta per impedire ai nazifascisti di fare questo:
https://t.me/NSDVDonetske/22418 (una scuola superiore)
o questo, entrambe di oggi
https://t.me/NSDVDonetske/22426 (un quartiere di Doneck)

Poi, resteranno solo gli HIMARS, per i quali servirà ricacciare i nazifascisti ancora più indietro. A proposito di questi ultimi, ieri ne sono piovuti ben cinque. La soffiata era arrivata giusta: in un teatro si stavano premiando dei militari e una cantante si stava esibendo sul palco (qui le drammatiche immagini del filmato):
https://t.me/NSDVDonetske/22376
Il regime di Kiev ha ben pensato di far fuori un po’ di ufficiali tutti in un colpo solo, ha dato le coordinate alla NATO che ha fatto partire gli HIMARS (sulla catena di comando che sottende a ciascun lancio abbiamo già ampiamente dato notizia). Per fare ancora più danno, come da loro costume, mezz’ora dopo il primo lancio, quando erano accorsi i soccorsi, secondo lancio di missili.

Peccato che le coordinate fornite erano quelle del PALCO e NON della PLATEA. Risultato, a essere distrutto è stato il palco e i militari si son salvati tutti. Civili morti, nessun militare. Questo filmato, girato oggi, mostra il buco sul soffitto con estrema chiarezza:
https://t.me/NSDVDonetske/22466

A prescindere dal fatto che quanto accaduto denota estrema negligenza da parte del comando militare responsabile di tale manifestazione, e che certe cose a ridosso della linea di fronte non dovrebbero accadere, non possiamo non notare come le cosiddette “bombe intelligenti” NATO, a distanza di trent’anni da quando ce le propinavano in IRAQ (ci sono le bombe intelligenti… mi ricordo ancora), continuano sempre a essere le solite idiote (come tutte le bombe, del resto). Governate dai soliti idioti (per quelli, invece, i nostri eccellono). A farne le spese, questa volta, un’artista, e la sua orchestra.
https://dnr-news.ru/society/2023/11/22/543781.html

Aggiornamenti a seguire domattina.

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22/11 ore 12:30 aggiornamento

GRANDI MANOVRE E GRANDI ILLUSIONI

Partiamo dalle grandi manovre, specialmente quelle SULLA CARTA. Oh-my-god Von-del-leyen Vien-dal-mare è tutta intrippata, ultimamente, con l’annuncio ai quattro venti dell’ingresso imminente di Moldavia e Ucraina nell’UE. Anche ieri ha mandato i suoi scagnozzi a Kiev a ribadirlo, forse nel tentativo di non andare a casa d’altri proprio a mani vuote: anche perché di soldi, ancora una volta, neanche l’ombra; parole, invece, quante se ne vogliono. Parole, parole parole...

L’ex-presidente del consiglio moldavo Viktor Ponta, delle parole di Ursula, non sa che farsene. E mette in guardia i propri concittadini dicendo che prima di Ucraina e Moldavia ci sono i Balcani. Balcani in coda da anni per entrare, e che non gradirebbero essere scavalcati alla cassa dai soliti, ultimi arrivati, con la scusa che “hanno solo due uova”...
http://www.evedomosti.md/news/viktor-ponta-zayavlenie-es-o-nachale-peregovorov-o-vstupleni

Osservazione più che legittima. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, ma a Bruxelles, e non solo a Bruxelles, le obiezioni si dividono in due tipi: quelle che “taci che sei nessuno”, e quelle a cui “si deve una risposta”. Le obiezioni di un ex-primo ministro, ma moldavo, appartengono alla prima categoria. Da qui la sua esortazione ai SUOI concittadini e a quelli ucraini a NON FARSI ILLUSIONI.

NON FARSI ILLUSIONI dovrebbe essere anche la stella polare che dovrebbe condurre molti di noi nelle analisi della situazione attuale. Dal “micro” al “macro”: AVDEEVKA non è né una passeggiata, né un “pranzo di gala”, la SVO durerà finché la NATO lo vorrà, e al momento c’è ancora ciccia da spolpare, e l’alleanza fra RUSSIA e CINA è tattica e non strategica.

Meglio, strategica TANTO QUANTO possa essere quella, ben più di più lunga data considerando i soggetti immutati (mezzo secolo da NIXON & MAO in doppio a ping pong contro i sovietici) fra USA e RPC.

Dei primi due esempi abbiamo prodotto un’ampia letteratura, ogni giorno ne parliamo. Dell’ultimo ne parlo solo per due motivi:
1. coinvolge DIRETTAMENTE i russi, quindi
2. INDIRETTAMENTE, interessa anche l’andamento di questa SVO.
Partiamo dal primo assunto. L’ultimo vertice USA-RPC è stato un fallimento, ciascuno è rimasto sulle sue, in più qualcuno ha cambiato le pastiglie al gerontocrate a stelle e strisce che ha straparlato, costituendo l’ennesimo incidente diplomatico fra i due Paesi. Xi-Biden però non è Mao-Nixon. NEL MEZZO C’E’ MEZZO SECOLO di luna di miele. CHE NON E’ STATA E NON E’ PER NIENTE MESSA IN DISCUSSIONE.
IN ALTRE PAROLE, L’ALLEANZA STRATEGICA FRA RUSSIA E RPC non è ALTERNATIVA, per i cinesi, ma COMPLEMENTARE a QUELLA GIA’ IN ESSERE FRA USA E RPC.

Da qui, l’esortazione che viene da più parti sui canali russi a non farsi illusioni. Esortazione peraltro che faccio mia nel considerare le GRANDI MANOVRE DICHIARATE fra i giganti eurasiatici alla luce di quello che sono quelle REALI (ivi incluse le possibili, REALISTICHE, configurazioni) a livello continentale e globale.

Biden definisce Xi un dittatore e i cinesi rispondono dicendo che Aristotele non è mai esistito (lo stesso peraltro si potrebbe dire di validi esponenti del pensiero cinese… deve essere un destino comune alla filosofia mondiale… quello di “sparire”! Poveri filosofi...),
https://www.scmp.com/news/china/science/article/3240339/aristotle-becomes-latest-casualty-chinas-narrative-war-west-scholar-questions-philosophers-existence
combattendo le “falsificazioni occidentali”:
https://t.me/daokedao/30612

Questo il teatrino.

A livello pratico, concreto, i comitati di partito cinesi stanno già “studiando” gli esiti di questo summit USA-PRC. E cosa sostiene di “aver studiato”, per esempio, il comitato di HANGZHOU, 11 milioni di abitanti, in uno ZHEJIANG che di abitanti ne fa più dell’Italia (65 milioni) ed è una delle “province” più ricche del Paese di Mezzo, nella sua riunione del 20/11?

“L’assemblea ha sottolineato come occorra diligentemente studiare e mettere in pratica GLI IMPORTANTI DISCORSI E LO SPIRITO CHE PROMANA DAGLI IMPORTANTI DISCORSI (重要讲话、重要演讲精神)
- del Presidente Xi Jinping e del Presidente degli USA Biden in occasione del Summit fra capi di Stato USA-RPC e
- del banchetto di benvenuto organizzato dall’unione delle organizzazioni di amicizia statunitensi,
- del Summit dell’APEC
- degli incontri informali e dei pranzi di lavoro a margine dell’APEC
- di altri incontri non ufficiali nel corso del 30° Summit dell’APEC.
- altre attività similari.
L’assemblea ha altresì sottolineato come occorra
- aumentare la stabilità politica,
- COMPRENDERE IN PROFONDITA’ L’ENORME SIGNIFICATO del Summit fra i capi di Stato USA-PRC,
- porsi attivamente e con spirito positivo al servizio delle nostre iniziative diplomatiche,
- promuovere in profondità l’apertura all’esterno,
- accelerare la costruzione di una provincia dalle grandi potenzialità, aperta e forte economicamente,
- radicare l’amicizia fra i popoli,
- espandere i canali di comunicazione fra gli stessi,
- svolgere un buon lavoro di pubblicità verso l’esterno,
- CONTINUARE A SCRIVERE CON RINNOVATO VIGORE LA STORIA DELL’AMICIZIA FRA I POPOLI DI USA E RPC NELLA NUOVA ERA.
会议强调,要认真学习贯彻习近平总书记同美国总统拜登举行中美元首会晤,出席美国友好团体联合欢迎宴会、亚太经合组织工商领导人峰会、亚太经合组织领导人同东道主嘉宾非正式对话会暨工作午宴、亚太经合组织第三十次领导人非正式会议等活动时发表的重要讲话、重要演讲精神,提高政治站位,深刻认识中美元首会晤的重大意义,积极主动服务国家外交大局,深入推进对外开放,加快打造高能级开放强省,厚植民间友谊,拓展民间交流渠道,做好对外宣介展示,助力续写新时代中美人民友好故事。
https://news.hangzhou.com.cn/zjnews/content/2023-11/20/content_8645969.htm

Aldilà delle formule di rito la sostanza è quella. E i russi ne prendono atto. Niente di personale, ma capiscono che la RPC potrebbe RIPENSARE alle proprie posizioni su questioni internazionali, piuttosto che ai rapporti in essere. RIPENSARE PERCHE’, sostanzialmente, come è giusto e lecito che sia, la RPC PERSEGUE ANZI TUTTO I PROPRI, DI INTERESSI.

E se guerra in Ucraina e guerra in Medio Oriente, in riferimento a questi ultimi, dovessero NUOCERE o, in ultima analisi, essere “più spesa che impresa”, anche il loro atteggiamento in tal senso cambierebbe. Il “caos” nuoce alla “stabilità”. Oppure, uscendo da questo neoconfucianesimo d’accatto, una COREA DEL NORD TROPPO FUORI DAL TUNNEL AUTARCHICO in cui è ora ficcata, grazie al supposto (che poi a quanto pare tanto supposto non è…) milione di proiettili ai russi e relativo “ringraziamento” di questi ultimi, non fa piacere a Pechino. Gazzettino padano? No, South China Morning Post, UNO DEI PIU’ AUTOREVOLI GIORNALI FEDELI ALLA LINEA DEL PCC E IN ANGLOFONO: “Rising global tensions may have China rethinking Russia alliance: analysts”
https://www.scmp.com/news/china/diplomacy/article/3242388/rising-global-tensions-may-have-china-rethinking-russia-alliance-analysts
(sintesi in russo per i non abbonati… https://t.me/daokedao/30621)

Mosca ha una tradizione di orientalistica DECISAMENTE PIU’ ALL’AVANGUARDIA di quella anglofona. Ce lo dicevano già a Venezia, quando ci invitavano a dare un esame di russo per accedere a testi di nipponistica e sinologia altrimenti inaccessibili. Poi un esame di russo non sarebbe bastato, e comunque per noi era più “semplice” (se studiare testi in un’altra lingua tale può esser definito) andare avanti coi manualetti “consigliati” in anglofono, e portare all’esame rave e fave in essi contenuti.

L’URSS era “obbligata” a studiare approfonditamente, e PER DAVVERO, non come nelle formulette di partito, il mondo circostante perché
1. era il fulcro del Partito Comunista Internazionale (Kom.Intern), su una corretta o errata valutazione si basava il futuro della Rivoluzione mondiale. E nonostante l’impegno e le enormi risorse devolute alla Causa, di cantonate ne presero parecchie (ma meglio quelle cantonate che il paraocchi attuale, “diecimila” (万 per usare una terminologia cinese) volte meglio!).
2. aveva bisogno di capire, e anche qui per davvero, aldilà dei proclami, le dinamiche interne al PCC, meglio, al Partito Comunista di Cina, sezione cinese del Partito Comunista Internazionale.
3. Con la fondazione della RPC (01/10/49), nonostante fosse ancora essa stessa ancora tutt’altro che risollevata dai 20 milioni di morti e l’immane distruzione causata, investì risorse umane e materiali ingenti nel rimettere in piedi la giovane Repubblica popolare, che aveva appena intrapreso l’impervia strada di una transizione al socialismo… partendo dalle macerie.

Dopo il crollo dell’URSS, buon sangue non mente e la tradizione sinologica russa è rimasta a livelli altissimi. Il prof. Kobzev, dell’Accademia delle Scienze di Russia, autore di uno studio a dir poco rivoluzionario sulla protologica confuciana e sul suo ruolo nella creazione delle architravi di un pensiero millenario, ivi comprese le sue radicali differenze col nostro, è a dimostrarlo.

Oggi però la motivazione non è più solo scolastica, se mai lo fosse stata (perché anche lo studio di cui sopra ha implicazioni ENORMI, per esempio, sulla concezione stessa di “sinizzazione” del marxismo-leninismo). Ecco allora che L’ISTITUTO SCIENTIFICO NAZIONALE DI ECONOMIA MONDIALE E RELAZIONI INTERNAZIONALI DELL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI RUSSIA “E. M. PRIMAKOV” («Национальный исследовательский институт мировой экономики и международных отношений имени Е.М. Примакова Российской академии наук» (ИМЭМО РАН) ) esce oggi con un intero MONOGRAFICO della sua rivista “Economia mondiale e rapporti internazionali” (Мировая экономика и международные отношения. 2023. Т. 67, № 11)
INTERAMENTE DEDICATO ALLA POLITICA ESTERA CINESE, AI RAPPORTI USA-RPC, AI RAPPORTI RUSSIA-CINA, E ALLA POLITICA USA IN ESTREMO ORIENTE.
https://www.imemo.ru/publications/periodical/meimo/archive/2023/11-t-67
Un articolo è già disponibile in PDF
https://www.imemo.ru/index.php?page_id=647&module=article&script_download=1&id=13627¶m=https://www.imemo.ru/files/File/magazines/meimo/11_2023/04-ZUENKO.pdf
e, TRA TRE MESI, L’INTERA RIVISTA SARA’ DISPONIBILE GRATUITAMENTE (sempre perché buon sangue non mente...).

L’articolo disponibile in PDF
Зуенко И. Российско-китайское сближение в контексте соперничества КНР и США: поиск отправной точки и оценка перспектив. Мировая экономика и международные отношения, 2023, т. 67, № 11, сс. 24-34.
è molto interessante, perché tratteggia il tentativo di accerchiamento sinostatunitense dato dalla cosiddetta “diplomazia del ping-pong” (Nixon & Mao) e dal tentativo tardosovietico di uscita dallo stesso riallacciando i rapporti con Pechino , fino a una “VMESTO ZAKLJUCHENIJA” (ВМЕСТО ЗАКЛЮЧЕНИЯ, “anziché concludere”) tipico della saggistica russa, dove al posto delle conclusioni l’Autore rilancia ponendo questioni e suggerendo il futuro delle relazioni fra Cina e Russia, ancorché inevitabili, come RAPPORTO APERTO, AL DI FUORI DI QUALSIASI LOGICA FONDATA SULLA CREAZIONE DI BLOCCHI / POLI CONTRAPPOSTI. Logica decisamente realistica, considerando che parliamo di potenze che operano nello STESSO spazio economico soggetto alle STESSE, medesime, “leggi economiche” (se mi è concesso questo termine da manuale sovietico di politekonomija).

Ecco allora che sempre di più, OGGI, QUI ED ORA, si pone la necessità di lavorare su questo fronte. Per noi comunisti una sfida in più: considerare le grandi manovre attuali aldilà di quanto dichiarato e di cosa si professa chi lo dichiara. A meno di basarsi, per i propri giudizi, su grandi illusioni.

Aggiornamenti a seguire.

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22/11 ore 08:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Sin da ieri sera gli abitanti di DONECK vedevano scene di questo tipo, all’orizzonte.
https://t.me/polk105/13574
Scene che, se non vi fossero stati i russi, avrebbero visto EGUALMENTE, ma NEL SENSO OPPOSTO. Con il fumo degli spari che si sarebbe avvicinato sempre di più a loro, nella stessa configurazione che vediamo oggi a GAZA. Stessa, identica, e senza retorica. In otto anni il regime di Kiev ha scaricato loro addosso tutto quel che poteva da QUELLA distanza. E ancora oggi lo fa.

“Fortunatamente, a fare quei lampi e quei tuoni siamo noi”, pensano gli abitanti di DONECK. E vanno a letto con la speranza che quei bagliori, prima o poi, siano tanto lontani da non vedersi più. E i loro soldati ce la stanno mettendo tutta perché ciò diventi realtà:
- posizioni guadagnate ieri,
https://t.me/RVvoenkor/56982
- quindi fuoco tutta notte
- ultima passata usando anche loro bombe a grappolo RBK-500 sulle posizioni nemiche: secondo questa scheda tecnica, fra gli ultimi armamenti ancora sovietici entrati in dotazione, “ideali per colpire grosse concentrazioni nemiche” essenzialmente composte di “blindati e artiglieria leggera”, 478 kg di esplosivo, 2,5 metri di lunghezza, 450 mm di diametro, sganciabili da 400 m a 5 km di distanza dall’obbiettivo.
https://regnum.ru/news/3847710
Quest’altro modello, una variante,
https://mass-destruction-weapon.blogspot.com/2021/07/500-375-10.html
è più “leggera” (375 kg), può essere sganciata da 16.000 m e all’impatto raggiunge una velocità di 1.200 km all’ora.
Da uno dei primi video ripresi “sul campo” si vede chiaramente come funzionano:
https://t.me/vzglyad_ru/89116
Esattamente come da scheda tecnica: non fanno danno, meglio lo stesso danno di un’analoga (per equivalente esplosivo) FAB-500, non si forma il “cratere”. Ma distribuiscono tutt’intorno una quantità enorme di esplosivo, a pioggia, tale da scompaginare qualsiasi linea difensiva sottostante. Ne hanno i magazzini pieni: lo sapevano sia i padroni d’oltremanica e d’oltreoceano, sia i loro lacché di Kiev. Eppure, a fine agosto, pur di portare a casa un punto, anche mezzo, non esitarono a sdoganarli sul campo di battaglia. Apertamente e in massa. “Servono”. Sin da subito canali come ucraini Legitimnyj, mi ricordo perfettamente, avevano gridato “Attenzione! Che se ci spostiamo su questo piano loro hanno i magazzini pieni!”. Scena dopo: perché mandare all’assalto i miei senza prima aver dato una o due passate di RBK-500? E così è. Probabilmente parte integrante del copione consolidato Artiglieria+Fanteria, Fase 1+Fase 2. Ora tra le due fasi ci sarà una terza.
Per inciso, alle sei del mattino ora italiana la fanteria russa era già pronta per entrare in azione:
https://t.me/rezervsvo/38653
Otterrà tanto, otterrà poco, qualcosa porterà a casa. E stasera replica. I russi, a differenza di un regime che ha confuso la guerra per una televendita di pentole, usando il proprio popolo come materiale di consumo a perdere, “fino all’ultimo ucraino”, non hanno fretta. E a chi è dall’altra parte continuano a tenere aperto il canale 149.200, parola d’ordine “Volga” e seguire le istruzioni.

Aggiornamenti a seguire.

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21/11 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Anche fonti ucraine denunciano il peggioramento della situazione a MAR’INKA. 750 metri, secondo loro, a chiudere la partita. E i russi continuano ad attaccare.
https://t.me/polk105/13559

Situazione invariata a KRYNKI (ennesima cartina “aggiornata” copiaincolla dei giorni precedenti).
https://t.me/rabotyno/630
SUL campo. Ma non riguardo le forze IN campo. Una è, giorno dopo giorno, letteralmente decimata. Anche qui, nessuno a dire oh-my-god, di fronte a questi cadaveri letteralmente ammassati l’uno sull’altro. Ciò nonostante gli ordini dei padroni sono di tenere quel fazzoletto di terra sulla riva sinistra del Dnepr:
https://t.me/RVvoenkor/56966

Situazione in continuo peggioramento ad AVDEEVKA, dove i rinforzi stanno continuando a morire inutilmente, A CAUSA ANCHE DI MOLTE MENO ARMI E MUNIZIONI A DISPOSIZIONE, mentre i russi guadagnano posizioni:
https://t.me/legitimniy/16750

SE A MANCARE E’ LA CARNE DA CANNONE

Il regime di Kiev sta così perdendo gli ultimi uomini migliori rimasti. Niente più volontari, solo renitenti alla leva (“Il 99% delle nuove reclute”, a detta di questo voenkom):
https://t.me/rezident_ua/20560

Oppure anziani. DIE WELT (non la Pravda) di ieri denuncia come ormai di giovani da mandare al fronte se ne trovino sempre meno (“Inzwischen sind für das ukrainische Militär kaum noch junge Männer verfügbar, die für die Front eingezogen werden können”), e si intruppino anche persone appartenenti a generazioni oggi essenziali al “MERCATO DEL LAVORO NAZIONALE” (sic! “Die Generation, die dort jetzt stattdessen zum Einsatz kommt, wird eigentlich dringend auf dem heimischen Arbeitsmarkt benötigt.”
https://www.welt.de/wirtschaft/plus248557298/Kriegswirtschaft-Grossvater-Soldaten-jetzt-verliert-die-Ukraine-ihre-Arbeiter-an-den-Krieg.html
“Historische Parallelen tun sich auf.” SI RIPROPONGONO PARALLELI STORICI, conclude.

Con la differenza che qui, a differenza di ottant’anni fa, ogni giorno cercano di scappare. Anche se non tutti hanno DIECIMILA DOLLARI da dare a passatori senza scrupoli:
https://t.me/dva_majors/29438
Quelli arrestati oggi dalla polizia ucraina sono la punta dell’iceberg, e il fenomeno non potrà che aumentare, oltre ai VENTIMILA FUGGITIVI già accertati:
https://t.me/ukraina_ru/177172

Ventimila che vanno ad aggiungersi agli altri SEICENTOCINQUANTAMILA che a tutto pensano fuorché a tornare in quell’inferno. Tanti sono gli uomini attualmente residenti nell’UE iscritti alle liste di coscrizione.
https://t.me/ukraina_ru/177627

IMPANTANATI

Arriva l’autunno, e insieme ad esso piogge torrenziali che rendono impossibile l’avanzata di chicche essia per giorni. Tuttavia, la NATO non vuole sentir ragioni e continua a impartire i propri ordini, con questi risultati:
https://t.me/rybar/54367
Aggravante ulteriore: i mezzi NATO sono più pesanti di quelli sovietici e russi. Anche questo, in queste condizioni, può fare la differenza.

TERRORISMO DI STATO PUNITO CON L’ERGASTOLO

No, non si tratta di casa nostra. Oggi un comandante ucraino, Aleksandr Svinarchuk, 28 anni, 36° brigata marò, è stato condannato dal Tribunale di DONECK all’ergastolo per aver dato ordine, dal 28 febbraio al 9 aprile, a Mariupol’, di SPARARE A CIVILI. 37 LE VITTIME DI QUESTE ESECUZIONI SOMMARIE, di cui 21 MORTI E 16 SOPRAVVISSUTI. Qui il filmato mentre entra in aula per la lettura della sentenza:
https://t.me/ntvnews/124471

Naturalmente non ci aspettiamo che nessuno, a Bruxelles, dica “Oh my god” per quelle trentasette vittime. Così come non ci aspettiamo che qualcuno muova un dito per l’ennesimo crimine della 35° BRIGATA A CHERSON, laddove i militari hanno colpito a suon di mortai i quartieri civili per incolpare i russi e cercare, in questo modo, di indurre risentimento e stimolare gli arruolamenti.
https://t.me/SALDO_VGA/1457
Naturalmente, senza sortire effetto alcuno. E non solo a Cherson, se il WP (ancora una volta, non la Pravda… ma il WP) ammette che al fronte ora sbattono i poliziotti, per sopperire alla sempre più cronica carenza di soldati:
https://t.me/The_Wrong_Side/13183

I CAMIONISTI POLACCHI FAN PIU’ DANNO DEI MISSILI RUSSI: SUI BLOCCHI STRADALI POLACCHI AI VALICHI DI FRONTIERA

I camionisti polacchi fan più danno dei missili russi. Ogni giorno vanno in fumo, coi loro blocchi stradali, VENTI MILIONI DI DOLLARI circa.
https://t.me/legitimniy/16754
Ora si è unita anche la SLOVACCHIA. TRECENTO AUTISTI hanno infatti bloccato il valico di VISHNE-NEMECKOE
https://t.me/RVvoenkor/56964
Guerra tra poveri. Gli autisti slovacchi e polacchi temono la concorrenza degli autisti ucraini, in una corsa al ribasso che specula sul costo del lavoro di trazionisti lontani settimane dalle loro case per una paga da fame. I nostri autisti, del resto, pensano lo stesso degli autisti polacchi e dell’Est-Europa. E i capitalisti gongolano.

Qui i missili russi sui granai, il niet russo sull’accordo sul grano, non c’entrano. C’entra un’Europa che di unito ha solo le strisciate delle carte di credito dei suoi capitalisti. Ovunque vanno, sono accettate.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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21/11 ore 12:30 aggiornamento

21/11/2013 - 21/11/2023

Dieci anni dopo. Questa vignetta
https://t.me/dazbastadraw/4797
mostra l’inizio e la fine di questa Maidan, dal messaggio che, proprio oggi di dieci anni fa, invitava a trovarsi in piazza portandosi coperte e caffè caldo (riprodotto nella parte in alto, quello in basso invece non ha bisogno di didascalie).

Oggi il regime di Kiev festeggia, avendo elevato addirittura questo giorno a festa nazionale. Le iene di Bruxelles arrivano in treno (...sfidando i missili russi!) “among friends”,
https://t.me/mriya24/35726
o mandano saluti vomitevoli di questo tipo:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/statement_23_5908
per cui l’estensora dello stesso vince un’altra vignetta, che ben le si attaglia:
https://t.me/sheyhtamir1974/65043
“Ten years of dignity. Ten years of pride. Ten years of striving for freedom.”…

Non la pensa così chi, di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, chiese di non fare parte e per risposta ricevette missili e bombe, morte e distruzione, terrorismo di Stato e repressione. Per otto anni, mentre Bruxelles chiudeva entrambi gli occhi e, anzi, per ammissione della stessa Merkel’ e dello stesso Sarkozy, usava la “tregua” per riarmare i nazifascisti di Kiev.

Non la pensa così chi, da questa “dignity”, “pride” e “freedom” è appena riuscito a scappare attraverso, rifugiandosi in Romania per evitare di diventare carne da cannone:
https://t.me/legitimniy/16747

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, non è riuscito a scappare ed è prelevato, ogni giorno, a forza, sbattuto in una camionetta e infine condannato a crepare al fronte, COME CARNE DA CANNONE. La iena di Bruxelles cita un “martire”. Un eroe. Si guarda bene dal citare ALTRI MARTIRI e ALTRI EROI. Come questo ragazzo, che NEL SUO ULTIMO MESSAGGIO PRIMA DI MORIRE, fra le pallottole che fischiano e i rombi dei cannoni, dice: “Siamo all’Inferno” (my v adu, si sente chiaramente alla fine). “Se avrò anche solo una una possibilità di togliermi da qua, non ci ritornerò mai più”.
https://t.me/notes_veterans/13606
Ma di questo ragazzo, il cui messaggio ha fatto il giro di tutti i canali e social, a Bruxelles non è giunta traccia.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, oggi non può più né parlare, né scrivere nella propria MADRELINGUA: e stiamo parlando di oltre la metà della popolazione ucraina.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, oggi vede il proprio luogo di culto profanato da squadracce nazifasciste, le proprie guide religiose arrestate come criminali, il proprio credo perseguitato, esattamente come duemila anni fa.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, è stato usato come cavia nei biolaboratori targati USA, anch’essi passati sotto il più totale silenzio.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, nelle centrali atomiche dove lavorava, è stato costretto a tacere sulle malfunzioni dovute all’adozione del combustibile atomico targato Westinghouse e adottato obbligatoriamente su macchinari assolutamente non tarati per digerirlo. E tutto questo è accaduto PRIMA dell’inizio della SVO.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, oggi si vede
- la propria popolazione QUASI DIMEZZATA, da 45 a 28 milioni di persone
https://t.me/boris_rozhin/104390?single
- il proprio debito estero QUASI RADDOPPIATO, da 73 a 134 miliardi di dollari
https://t.me/boris_rozhin/104388?single
e il proprio territorio ridotto di un quinto. In tutto questo, invece di dire “basta”, si vede ridurre l’età minima per l’arruolamento a 17 anni e la massima a 70. “Fino all’ultimo ucraino”.

OGGI, persino il canale ucraino Legitimnyj dice che MAIDAN è opera delle “strutture occidentali” e anche la futura MAIDAN che tanto teme Zelenskij potrà essere o opera loro, o dei militari, ma non certo del Cremlino (Майдан могут организовать только западные структуры или военные на фоне недовольства)
https://t.me/legitimniy/16746

Ma quando si tratta di “esportare la democrazia”, “esportare la libertà”, allora va bene tutto. Qualcuno cantava, in modo molto disincantato...
“Oh, ma cosa dici?
La vostra libertà.
Oh, che cazzo dici.
Noi ce l' avevamo già.”

Aggiornamenti a seguire.

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21/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Altra fetta di MAR’INKA che saluta il regime di KIEV (cartina qui)
https://t.me/rabotyno/626
Alla liberazione completa della città manca ancora parecchio tempo, vista la velocità di avanzamento pressoché nulla. Tuttavia, quanto accaduto significa che la pressione da parte russa c’è sempre ed è sempre costante, finché il pezzo non cede. Lo stesso non si può garantire dall’altra parte, specialmente di questi tempi.

Nessuna variazione sugli altri fronti.

METTETE DEI FIORI NEI LORO CANNONI

L’ennesima mossa propagandistica, RIPROPOSTA A DISTANZA DI UN ANNO questa volta dal regime “democratico” di HELSINKI, si è risolta nell’ENNESIMO BOOMERANG PER LA NATO:
https://t.me/WarDonbass/131415
Carro armato russo distrutto messo in qualche piazza centrale della capitale, possibilmente davanti a un’ambasciata o a un consolato russo: questa la “regola dell’amico”.
Peccato che, anche questa volta CITTADINI FINLANDESI E CITTADINI RUSSI RESIDENTI IN FINLANDIA LO HANNO COPERTO DI FIORI. Già accaduto un anno fa a Berlino e, vista la malparata, alla fine lo han rimosso. Qui… mettete dei fiori nei vostri cannoni! E anche nei loro… in tutti!

FATTA LA LEGGE, TROVATO L’INGANNO (… ma non basta!)

Se i DRONI sono entrati a far parte del nuovo modo di far guerra in questo secolo disastrato, affiancando trincee da prima guerra mondiale a satelliti spioni in grado di distinguere anche il colore, della famosa capocchia di spillo, se questo nuovo capitolo di questo strano, assurdo, idiota, millenario, modo di relazionarci tramite uccisioni reciproche è diventato a tutti gli effetti LEGGE, vero è che si è anche trovato l’INGANNO.

Questi pannelli, come normale che sia, ormai girano ampiamente anche sui canali ucraini, quindi da uso riservato sono stati desecretati e resi pubblici:
https://t.me/boris_rozhin/104344
Davvero vale la pena aprirli uno a uno, la loro applicazione certo, non azzererebbe il rischio di distruzione, ma lo attenuerebbe, e di molto. In sostanza, la difesa da droni si basa su due principi:
1. PREVENZIONE = DISTURBO DEL SEGNALE RADIO (antenne antennine antennette di ogni tipo e modello montate sul tetto dei mezzi)
2. PROTEZIONE = BASATA ESSENZIALMENTE SU
A. TETTI MONTATI SOPRA LE TORRETTE O A COPERTURA DELL’INTERO BLINDATO (essenzialmente piani o modulari, con la superficie a file consecutive di angoli “Λ” sporgenti)
B. GRIGLIE MOBILI, dove l’impatto con l’ordigno o con il drone kamikaze, SEGUENDO LO STESSO PRINCIPIO DI “DIFESA DINAMICA” DELLE PROTEZIONI DEI CARRI ARMATI, è DISTRIBUITO LUNGO L’INTERA SUPERFICIE DELLA PROTEZIONE E, CONTEMPORANEAMENTE, DISPERSO TRAMITE MOTO FLESSIBILE DELL’IMPALCATURA.

A volte basta poco. Come un hangar di cemento dove mettere a riposo gli aerei invece di lasciarli sulle piste: cosa rimproverata alla dirigenza militare russa ogniqualvolta la NATO, grazie anche ai nostri droni radar FORTE10, FORTE11 e via discorrendo, che partono per queste missioni da Sigonella, riesce a “forare” la contraerea russa e a colpire qualche aereo lasciato impunemente sulla pista. A volte non serve essere scienziati: bastano solo metodo e costanza.

In altre parole, non basta “fatta la legge, trovato l’inganno”. Quel “metodo e costanza” fanno la differenza fra i droni NATO abbattuti con percentuali bulgare e droni RUSSI che girano di notte indisturbati per centinaia di chilometri lungo le retrovie nemiche fino a colpire gli obbiettivi prefissati.

Aggiornamenti a seguire.

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20/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

A parte AVDEEVKA, dove i russi ampliano ulteriormente l’area sotto il loro controllo, sia a nord, che a sud,
https://t.me/ukraina_ru/177508
situazione sostanzialmente invariata.

Dalla conferenza stampa di oggi del direttore dei servizi segreti russi operanti all’estero sono emersi alcuni dati significativi, circa l’impiego massiccio di donne nell’esercito ucraino (circa 40.000) e il “suggerimento” dei padroni d’oltremanica e oltreoceano di estendere l’età utile per essere arruolati dai 17 ai 70 anni: “fino all’ultimo ucraino”.
https://t.me/dva_majors/29369

Come giustamente faceva notare qualcuno, le FF. AA. Ucraine si stanno progressivamente trasformando in un colossale “Volkssturm”: quando i nazisti mandavano vecchi e bambini contro i carri armati dell’Armata Rossa.

“SE NON PUOI...”

Amo il cinese per la sua capacità di sintesi, grafica ancor prima che semantica. In questo caso sempre compagni russi mi han fatto conoscere questa massima del generale cinese Sima Yi, vissuto diciassette secoli fa, raccolta nel “San Guo Yanyi” (三国演义):
懿曰:“军事大要有五:Yi disse: “Ogni esercito ha essenzialmente cinque operazioni a disposizione:
能战当战,Se puoi combattere, allora combatti;
不能战当守,Se non puoi combattere, allora difenditi;
不能守当走,Se non puoi difenderti, allora fuggi;
不能走当降,Se non puoi fuggire, allora arrenditi;
不能降当死耳!Se non puoi arrenderti, allora sei morto”.
https://sanguo.5000yan.com/1070.html

Per la cronaca la stessa frase si ritrova, con qualche variazione, nel Jinshu, testo di Storia di epoca Tang (帝谓演曰:"军事大耍有五,能战当战,不能战当守,不能守当走,余二事惟有降与死耳。汝不肯面缚,此为决就死也,不须送任。):
https://gx.httpcn.com/book/read/CQPWPWCQ/PWXVRNMEIL.shtml

Frase che peraltro sviluppa un tema già presente nel Sunzi Bingfa 孫子兵法:
不可胜者,守也;可胜者,攻也。 “Colui che non può vincere, si difende; colui che può vincere, attacca”
https://ctext.org/art-of-war/tactical-dispositions

Ora vediamo ad AVDEEVKA che quei poveri cristi mandati a tenere l’insostenibile sono già arrivati al punto TRE della scala di Sima Yi (不能守当走,Se non puoi difenderti, allora fuggi)
Tra l’altro, non solo chi è ora barricato nella cittadella non è sufficientemente sostenuto da fuori, ma gli aiuti inizialmente destinati a tenere il fortino ora sono NUOVAMENTE dirottati per tenere la situazione a EST, KLESCHEEKVA, che sta scappando di mano:
https://t.me/ukraina_ru/177512
Conclude il pezzo:
“Ce la faranno le truppe ucraine a scappare dalla città quando finalmente arriverà l’ordine di ritirata? Solo il tempo lo dirà.”
“Успеют ли все подразделения ВСУ сбежать из города, когда поступит приказ отступать, покажет время. ”

Eppure, a volte basterebbe solo studiare un'altra cultura, quanto offre al mondo tale cultura, e non per fare affari o perché "è la lingua del futuro" (lo dicevano ai miei tempi anche per altre)... ma per evitare di scoprire l'acqua calda (o il giro di Do) per l'ennesima volta.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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20/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata. Ad AVDEEVKA, pare proprio che la zona industriale sia stata completamente abbandonata dai soldati del regime di Kiev
https://dnr-news.ru/society/2023/11/20/541648.html
Anche se la notizia si rivelasse aver precorso i tempi, di fatto non li sta precorrendo di molto… la tendenza è questa.

Anche intorno ad ARTEMOVSK i russi avanzano e continuano a recuperare le posizioni abbandonate quest’estate:
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2324

Davvero, guardando Kostantinovka dov’è sulla cartina e i movimenti dei russi a sud e a est della stessa, appare chiaramente l'intenzione, quantomeno, in prospettiva dei russi di convergere su di essa da due direzioni. Non nell’immediato, comunque.

“NE RESTERA’ SOLO UNO...”

Non mi appassionano le faide interne al potere, già da noi, fra finta maggioranza e finta opposizione. Tanto meno mi interessa capire se, nello spettacolo penoso attualmente in atto in Ucraina, fra patàca o mascellone vincerà il primo o il secondo.

Tuttavia, a titolo puramente di cronaca, riportiamo che più che la versione nostrana, caciarona, dell’alternanza anglofona fra le due brutte copie di maggioranza-politicamente-corretta di cui sopra (è da trent’anni che cercan di farci fare il “paese normale” e alla fine sbrachiamo sempre...), in Ucraina stiamo assistendo a un rifacimento dell’Ultimo immortale (Highlander): Sean Connery l’han già seccato e… senza nemmeno la colonna sonora dei Queen, scena dopo scena stiamo arrivando alla resa dei conti fra patàca e mascellone. “Ne resterà solo uno…”

Ieri patàca ha silurato un generale vicino a mascellone,
https://t.me/rezident_ua/20537
Nell’evidente tentativo di fare intorno a lui terra bruciata. Terra bruciata sino a un certo punto, tuttavia, dal momento che l’esercito, MEGLIO, una porzione consistente dello stesso, è dalla sua parte:
https://t.me/legitimniy/16737
Pare, infatti, che all’interno delle forze armate ucraine oggi si fronteggino due fazioni, neanche tanto nascoste e striscianti:
- Un pezzo di esercito fedele al generale SYRSKIJ, a sua volta fedele al patàca (“esercito del Presidente” президентская армия)
- Un pezzo di esercito fedele al generale ZALUZHNYJ, (“esercito di Zaluzhnyj” армия Залужного).
(Есть армия одного генерала, есть армия другого генерала…)
https://t.me/MediaKiller2021/10323

E il “popolo”? Il “volgo disperso che nome non ha”? Il volgo disperso… va educato! (e ridaje!) Va portato sulla “retta via”. Ecco perché la macchina della propaganda fedele al patàca oggi è scatenata in massa contro mascellone,
https://t.me/ZeRada1/16844
con l’evidente tentativo di delegittimarlo nei confronti di chi,
- prima o poi, dovrà infilare un foglietto in un’urna E POTREBBE TROVARSELO DAVANTI,
- oppure potrebbe trovarsi davanti al fatto compiuto di un suo arresto, o peggio, e dovrà PENSARE… “finalmente! Giustizia è fatta”.

In sostanza, lo si incolpa delle violenze dei “reclutatori” contro i civili (di oggi, peraltro, la “proposta” di passare al setaccio gli STUDENTI DICIOTTENNI)
https://t.me/rybar/54342
et
https://t.me/ukraina_ru/177481
e dell’insuccesso militare, mentre lui perde tempo a fare selfie. Vedremo, a puro titolo di cronaca, le fasi salienti di questa penosa faida intestina al potere di Kiev.

La voce del padrone, intanto, si fa sentire anche su questo e PROPRIO OGGI il ministro della difesa USA Lloyd Austin è in visita a Kiev. Sul tavolo, sicuramente, anche questo:
https://t.me/boris_rozhin/104290

Aggiornamenti a seguire.

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20/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata, tranne che intorno ad ARTEMOVSK e, naturalmente, ad AVDEEVKA.

Per quanto riguarda il primo punto, ulteriori avanzamenti ammessi dallo stesso regime di Kiev nei dintorni di Klescheevka (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/56875

Per quanto riguarda AVDEEVKA, cartine sempre più dettagliate localizzano avanzamenti direttamente da filmati, che a loro volta testimoniano direttamente di una zona industriale, o promzona, sempre più libera dai nazifascisti:
https://t.me/RVvoenkor/56871

Anche la cartina di RYBAR, del resto,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/19/20231119211647-a4765b0e.jpg
lascia ben poco spazio a equivoci. La zona industriale non solo non è più in mano ucraina nemmeno nella seconda metà, ma i russi la stanno circondando da nord (ingrandimento in basso). Confermato inoltre l’avanzamento verso nord della branca settentrionale di questa tenaglia. Branca che a quanto pare ci ha preso gusto a procedere verso settentrione e potrebbe, da lì, costituire un ottimo trampolino per attaccare da sud KONSTANTINOVKA, a sua volta a sud-ovest di ARTEMOVSK. Ecco che quindi comincia ad avere senso l’azione congiunta dei russi, in realtà in PREPARAZIONE a tale, vera, mossa offensiva. Vedremo gli sviluppi.

Questo, ovviamente, mentre il regime e la NATO cercano di chiudere la voragine apertasi a sud, nella stessa AVDEEVKA, mandando al massacro i loro uomini migliori, o quel che resta di loro.
https://t.me/rybar/54330
Facilitando, in quest’ottica, l’azione dei russi quando inizierà, per davvero, un’offensiva su ampia scala. Meno uomini e meno mezzi a opporsi.

Questo mentre il TIMES titola, fuori tempo massimo (l’azione sta proseguendo per inerzia, finché ci sarà carne da cannone, ma da KRYNKI non si schioda da settimane): “Ukraine makes first advance in months”
https://t.me/ukraina_ru/177448
Sarà per via del fuso orario… Azioni suicide come questa contribuiscono anch’esse ad accelerare la demilitarizacija in corso. Se è vero che dal punto di vista del “capitale fisso”, dei macchinari, non incide più di tanto finché ci sarà il padrone a mandare rottami nella discarica ucraina per soppiantare i vecchi, a livello di “capitale variabile”, ovvero di uomini, la cosa si fa sentire. Anche se la popolazione ormai è ridotta a 19 MILIONI
https://t.me/ukraina_ru/177454
fino all’ultimo ucraino vuol dire fino all’ultimo ucraino. Qualcuno che comanda le truppe, tuttavia, pur sempre ci vuole. E mancano ufficiali. Ufficiali veri. Stan morendo tutti:
https://t.me/WarDonbass/131376
E per quelli non basta prendere un civile e sbatterlo in una camionetta. In questo senso, la demilitarizacija continua.

PROSEGUE, INDISTURBATA, LA SOLUZIONE FINALE ISRAELIANA

Dati a oggi:
13.000 civili morti di cui
5.500 BAMBINI e
3.500 DONNE.
6.000 DISPERSI di cui
OLTRE 4.000 DONNE E BAMBINI.

Oltre al patrimonio immobiliare civile distrutto (praticamente le zone occupate dagli israeliani), contiamo, DISTRUTTE:
97 SEDI AMMINISTRATIVE
83 MOSCHEE
E PARZIALMENTE DISTRUTTE:
166 MOSCHEE
https://t.me/dva_majors/29340

E anche oggi altro pezzo di DEMOLIZIONE, ANNIENTAMENTO ed ESPULSIONE.

MORTO (POLITICAMENTE) UN PATÀCA, SE NE FA UN ALTRO

Gli USA non sono stati a guardare, men che meno nel loro” courtyard”. Il “nuovo” presidente dell’Argentina (che di nuovo ha solo il mandato, per il resto è la solita minestra, trita e ritrita, neoliberistica), quello che ha già promesso di tagliare ogni ponte coi BRICS e tornare da mamma USA, qui in un video che restituisce appieno la cifra “politica”, e in generale, del personaggio:
https://t.me/boris_rozhin/104284
Per un mandato il “cortile di casa” degli USA avrà un cane da guardia in più. Morto un patàca, se ne fa (o “si fa”, visto il video) un altro.

Aggiornamenti a seguire.

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19/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA

La giornata di oggi segna altri settecento metri guadagnati sotto il terrikon, nell’area delle dacie intorno alla cava (kar’er)
https://t.me/WarDonbass/131359
e l’avanzamento da sud verso il ristorante “Carskaja Ochota” (ibidem). Secondo alcuni, tale posizione, interessante dal punto di vista militare perché posta su un’altura da cui poi proseguire ulteriormente verso nord e nord-ovest, sarebbe già stata espugnata, insieme a una stazione a est:
https://t.me/polk105/13469
Vedremo con chiarezza non appena si sarà diradata la nebbia delle polveri da sparo. Come minimo, l’avanzamento anche qui è stato di oltre 400 m nella linea di difesa nemica:
https://t.me/boris_rozhin/104198
Il ristorante, peraltro, consente per la posizione occupata di dominare una delle poche vie d’accesso rimaste ad AVDEEVKA. Vie che sono poco più di viottoli. Vie peraltro già compromesse. Un mortaio, fra le diverse carcasse di esemplari lungo il percorso di una di queste, fuma ancora:
https://t.me/polk105/13478

Probabilmente, come nota questa analisi, AVDEEVKA serve al regime per PRENDERE TEMPO e APPRONTARE IN FRETTA E FURIA UNA LINEA DI DIFESA PIÙ A NORD, TALE DA PROTEGGERE L’AVANZATA VERSO KRAMATORSK.
https://t.me/boris_rozhin/104220
VIA DI DIFESA CHE NON SARÀ MAI, COMUNQUE, MAI, PARAGONABILE A QUESTA FORTEZZA COSTRUITA IN OTTO LUNGHI ANNI. Si può già parlare, pertanto, di una mossa estrema e dalle scarse possibilità di essere incisiva sulle sorti del conflitto in corso, né tantomeno risolutiva. L’agonia continua.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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18/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Avanzano, i russi, avanzano.

A sud:
Altra fetta di promzona passata dal “controllo” alla liberazione effettiva (porzione in basso) insieme a tutta l’area a nord corrispondente a un altro agglomerato di dacie, ovvero di case di campagna (porzione in alto di questa cartina):
https://t.me/polk105/13416
Dati confermati anche da quest’altra fonte, che sottolinea come il regime di Kiev resista al meglio delle proprie capacità e possibilità, ma non riesca comunque ad arginare questa avanzata:
https://t.me/boris_rozhin/104135
Lenta, ma continua. Martellante. In tutto questo c’è anche chi cerca sui filmati riscontri, di tale avanzamento, incrociando immagini di stabili e infrastrutture con quelle delle mappe satellitari. E li trova, questi riscontri, certificando in questo modo empirico ma efficace quanto annunciato dal campo di battaglia:
https://t.me/rabotyno/605

A nord:
Stesso discorso, ai lati del terrikon, dove i russi guadagnano posizioni a ridosso di quel complesso chimico che resta l’ultimo argine prima che irrompano nella cittadella fortificata anche da nord.
https://t.me/RVvoenkor/56799

Avanzamenti anche nella cerchia più a nord, oltre il complesso chimico. A chiudere da qui, dall’estremità della branca nord e raggiungere quella meridionale, mancano ormai meno di cinque chilometri:
https://t.me/polk105/13424

"NON POSSIAMO PRETENDERE CHE..."

In tutto ciò, lo “stalemate” che vedono le testate anglofone
https://t.me/RVvoenkor/56821
è solo da una parte. Dall’altra, non solo intere armate stanno crescendo quantitativamente e qualitativamente, ma non appena provano a cambiare marcia fanno letteralmente il vuoto fra loro e le truppe NATO che arrancano.

Ma non possiamo pretendere che i cinegiornali dicano qualcosa di diverso da “stalemate”.

Non possiamo pretendere che ammettano che sono gli stessi canali ucraini a temere che AVDEEVKA possa cadere nei prossimi 150 giorni:
https://t.me/legitimniy/16727

Non possiamo pretendere che denuncino come, su quella riva sinistra del DNEPR dove invece annunciano successi fuori tempo massimo, ai soldati sia stato dato esplicito ordine di non raccogliere morti e feriti:
https://t.me/ukraina_ru/177305
Un po’ penso perché non hanno mezzi a sufficienza per raccoglierli, un po’ anche per truccare i già truccati dati delle proprie perdite. E gonfiare ulteriormente le fila dei “dispersi”. Questo mentre i russi respingono gli attacchi e continuano a martellare quella mini-testa di ponte che risponde al nome di KRYNKI, oltre la quale il regime di Kiev non può, non riesce ad andare
https://t.me/rezervsvo/38257
e, a detta delle solite voci di corridoio, non intende neppure andare limitandosi ad azioni propagandistiche (i mille russi morti, del resto, fan parte di questa pantomima…) in cui però a morire per davvero sono i loro:
https://t.me/rezident_ua/20519

Non possiamo pretendere neppure che dicano che la situazione è tutt’altro che “stalemate” anche su altri fronti. E che la controffensiva di quest’estate è ormai quasi del tutto vanificata. AD ARTEMOVSK, per esempio, dove ANDREEVKA, per cui quest’estate sono morti a migliaia i soldati ucraini, è tornata in mano ai russi:
https://t.me/ukraina_ru/177299
O dove i russi addirittura sono avanzati arrivando ai confini di BOGDANOVKA:
https://t.me/polk105/13413
e portandosi ormai oltre la linea ferroviaria a KLESCHEEKVKA:
https://t.me/rabotyno/612

E non possiamo, infine, pretendere che riportino come
- un alto ufficiale dell’aeronautica ucraina sia passato ai russi, volando sul suo stesso mezzo:
https://t.me/RVvoenkor/56814
- un generale ucraino sia finito sotto inchiesta a Charkov dopo bombardamenti mirati dei russi, con l’accusa di aver dato lui le coordinate:
https://t.me/ukraina_ru/177311
- la mobilitazione ormai sia TOTALE, calcolando una base di un milione e ottocentomila persone ancora da poter sbattere al fronte. Peccato che, di queste, 500 000 son già pubblici ufficiali e 1 000 000 sono già arruolati a più livelli. In altre parole, un’altra ARTEMOVSK, un’altra AVDEEVKA e poi DI NUOVO al fronte non ci può più andare nessuno. Si calcola come scadenza naturale di questo processo di decomposizione e genocidio di un popolo l’anno prossimo. Vedremo.
https://t.me/rezident_ua/20520

Aggiornamenti a seguire da domani sera.

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17/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA

A fine giornata si contano avanzamenti significativi.
A NORD:
- si amplia l’area intorno al TERRIKON, verso la fabbrica chimica (passata la ferrovia, ora tocca ai quadrilateri azzurri):
https://t.me/rabotyno/602
- Più a nord, avanzamento di quasi un chilometro oltre la ferrovia, in zona STEPOVOE
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2209

A SUD:
- Tutta la PROMZONA sotto il controllo russo:
https://t.me/WarDonbass/131312
la didascalia annuncia tutta la promzona libera, io andrei cauto, vedendo anche altre notizie:
https://t.me/boris_rozhin/104078
Sicuramente, la maggior parte è libera e tutta ormai è sotto il controllo dell’artiglieria russa.
- Altra fetta di campagna verso SEVERNOE guadagnata dai russi:
https://t.me/polk105/13359

Avanzamenti importanti. Ma è ancora TROPPO presto per cantare vittoria. La promzona, per esempio, son 260 000 mq. AVDEEVKA, questa fortezza, è ampia 16 KMQ. Attualmente 10 VOLTE di più di quanto è stato liberato sinora. Tuttavia, comincia a tagliare le comunicazioni. Comincia a conquistare posizioni più congeniali ai successivi assalti e, viceversa, a perdere tali posizioni e a dover tenere posizioni già di loro sfavorevoli. Comincia a vedere, nonostante lo sviluppo di tunnel sotterranei, diversi bastioni isolati fra loro. Considera infine, così, giusto perché a crepare son sempre gli stessi, il fattore umano. E le cose cambiano. La guerra è una geometria ben più complessa di una progressione lineare di occupazione di terreno. A ogni modo, le proiezioni più realistiche oggi parlano ancora di MESI, per liberare la roccaforte del regime di Kiev nel Donbass. Vedremo...

BILANCIO RUSSO IN ATTIVO DI 75 MILIARDI DI DOLLARI

Noi ci siam fatti saltare due gasdotti dagli anglofoni, in pieno spirito patriottico (o di sudditanza al padrone) abbiam tenuto il segreto di pulcinella, che custodiamo gelosamente, meglio, ma molto meglio, del colore del cavallo bianco di Napoleone… e il danno ce lo teniamo tutto noi sul gobbo. I russi vendono ad altri e ci guadagnano lo stesso. 75 miliardi di dollari di attivo:
https://t.me/ukraina_ru/177196
Mai dire banzai...

CONTINUA LA SEQUELA DEI CONDANNATI A MORTE DEL REGIME DI KIEV (E LA SERIE DI CHI RIESCE A SCAPPARE)

OLTRE 5100 questa settimana (11-17/09), e il Ministero della difesa russo si riferisce nel suo rapporto solo a quelli contati in azione di guerra.
https://t.me/mod_russia/32569
AZIONI SUICIDE, ANCORA AZIONI SUICIDE. Come il tentativo di contrattacco oggi a UROZHAJNOE (questo nome risuona da giugno!!!) che è costato la vita almeno a 70 soldati ucraini!
https://t.me/polk105/13356
CONDANNATI A MORTE. Condanna mascherata da ordini militari. Nulla di nuovo sotto il sole: lo aveva fatto un certo re, in passato, per togliersi di torno un suo fedele graduato che aveva l’unico difetto di aver sposato una bella moglie. Troppo bella. E allora lui gli ordinava di andare in prima linea a combattere, mentre ordinava a tutti gli altri di ritirarsi. Nulla di nuovo sotto il sole.

Tranne ovviamente ai figli di papà e del cerchio magico, che spendono e spandono. Unica nota positiva… GIA’ OLTRE TRECENTO PERSONE, LA CUI UNICA ARMA E’ IL FATTO DI ESSERE CAMPIONI SPORTIVI, GIUNTI ALL’ESTERO PER GARE INTERNAZIONALI, HAN FATTO PERDERE LE LORO TRACCE:
https://t.me/vityzeva/92589
Il ministero dello sport ucraino aveva pubblicato una lista, così, da metterli alla gogna. Poi l’ha subito cancellata: forse, perché il meccanismo di EMULAZIONE sarebbe in questo caso decisamente più FORTE di quello di CONDANNA.
Un appunto su questo, rivolto ai cinegiornali luce: abbiam fatto DECENNI, ci han rincoglionito per DECENNI, noi che non abbiam più capelli o ce li abbiamo, come si suol dire, quantomeno “brizzolati”. La sportiva sovietica, lo sportivo sovietico che chiede asilo… e tutti a raccontare la storia, di come lì mangiavano i bambini e a loro i bambini non piacevano, di come lì eran tutti pelle e ossa a mangiare zuppa di rape e a ubriacarsi dalla mattina alla sera, di come erano grati all’U-ccidente per averli portati, finalmente, nella “terra promessa”.
QUI IN UN ANNO E MEZZO NE ABBIAM FATTI TRECENTO!!! Intervistarne qualcuno… no? Troppa fatica?

MAIDAN®

Risolto il “giallo” di Maidan-3 (non mi trovavo col “2”...), scorrendo i vari canali telegram:
https://t.me/bobkina8/8804
In pratica si conta come Maidan-1 la cosiddetta “rivoluzione arancione” del 2004. Che spiegò a Janukovich come in democrazia vince la CIA, e non chi ama la zia (e nemmeno chi va a Porta Pia). Nell’illustrazione vediamo un sorridente Juschenko ghignare davanti al proprio, “spontaneo”, successo di piazza.
Quella del 2014 passa quindi a Maidan-2, sempre targata CIA, e la Maidan-3 di cui ha tanto paura il patàca…
… per l’autorizzazione all’utilizzo del marchio Maidan®, chiedere a Langley.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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17/11 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA

I russi proseguono, a sud del terrikon, verso le dacie sud-ovest, villaggio “Jagodka” (Fragolina).
https://t.me/polk105/13337
Accedere a quelle dacie consente, come ci siam già detti, di
- tagliare l’unica via di comunicazione rimasta alla fortezza ormai violata
- colpire anche da sud il complesso chimico
- attaccare da nord la fortezza stessa.

“MAIDAN 3”

No, non è un robot dei cartoni animati giapponesi che passavano quando ancora avevo i capelli… è la PAURA, ESPRESSA UFFICIALMENTE OGGI DALLA PRESIDENZA DEL REGIME UCRAINO, CHE SI RIPETA PER LA TERZA VOLTA UNA MAIDAN! (La seconda me la son persa… ma fa niente, è la somma che fa il totale, diceva Totò).

Di chi sarebbe la colpa? La indovino con una… ma dei russi! Risposta esatta! Come di tutto, del resto. Mentre il canale ucraino Zerada riporta l’affermazione del patàca, fa sommessamente notare come loro continuino, da un po’ di tempo a questa parte, a parlare di una futura Maidan… NON ORIGINATA PERO’ DAI RUSSI, BENSI’ DAI PROMOTORI DELLA PRIMA! OVVERO GLI USA!
https://t.me/ZeRada1/16814
Zelenskij è scomodo, impopolare, incapace e, come tutti i dittatori in fase calante, “prescelto” per fare da capro espiatorio e pagare per tutti. Affinché tutto cambi perché nulla cambi.

Un altro canale ucraino, Legitimnyj, nell’esprimere eguale scetticismo nei confronti della “pista russa”, così esordisce (vale la pena tradurre letteralmente questo incipit):
“Zelenskij si è reso conto che il suo indice di gradimento è in picchiata, che non ci sarà alcuna vittoria, ma al contrario la “ritirata”, che l’economia è in coma, che occorre tagliare quel che è rimasto del già poco stato sociale, alzando contestualmente prezzi e tariffe, svalutare la grivna, continuare la mobilitazione forzata e illegale di uomini e donne, più un’altra ventina di problemi (corruzione, criminalità, soprusi delle élite, conflitto coi militari, repressioni politiche, scandali sulla censura del russo come lingua, distruzione del sistema sanitario e della pubblica istruzione, traffico di droga, crisi energetica e dei carburanti, eccetera)”
Зеленский осознал, что его рейтинг летит вниз, побед не будет, а будут «отступление», экономика в коме, социалку придётся урезать, тарифы и цены поднимать, гривну обваливать, незаконную мобилизацию продолжать, ну и ещё с пару десятков проблем (коррупция, криминал, передел элит, конфликт с военными, политические репрессии, языковые скандалы, уничтоженная система здравоохранения и образования, засилие наркотиков, топливный и энергетический кризис и тд).

Tutto questo, ovviamente, non può che portare alla sottile e oscura trama che stanno tessendo gli orchi… ovviamente.

Aggiornamenti a seguire.

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17/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Carta riepilogativa di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/16/20231116225212-c049489a.jpg
che mostra nel riquadro in alto a destra una AVDEEVKA che, progressivamente, cede, e in quello in basso a destra l’ennesimo scannatoio, quello di KRYNKI sul DNEPR, dove tanti giovani sono mandati da settimane a tenere quel fazzoletto di terra sulla riva sinistra e trovare lì, a poca distanza l’uno dall’altro, la loro morte.
A proposito di riva bianca e riva nera, a BERISLAV (riva destra, attualmente occupata dai nazifascisti di Kiev), ignoti tiran giù di notte la bandiera ucraina (ripresi dalle telecamere di sorveglianza):
https://t.me/governorgeneralN/315
Qualcosa sta cambiando, lungo le sponde di un fiume ridotto a torrente.

Quella che non cambia è la nostra sudditanza coloniale ai padroni americani. Anche oggi FORTE10, sigla del drone RQ-4B GLOBAL HAWK di proprietà dei padroni, è partito dal NOSTRO territorio di Sigonella, anch’esso attualmente occupato. Rotta MAR NERO, acque internazionali, per triangolare qualche ennesimo tentativo di attacco alla CRIMEA:
https://t.me/rezervsvo/38052
Rimpiango Craxi.

E dopo questa bestemmia, procediamo con l’aggiornamento. Torniamo ad AVDEEVKA. Da stanotte passate e ripassate, ininterrotte, di artiglieria sulle posizioni di quella che, da quasi due anni, è fortezza inespugnabile.
https://t.me/rezervsvo/38054
Inespugnabile si, ma picchia oggi, picchia domani, e anche l’inespugnabile si espugna: 愚公移山 Yúgōng Yíshān, dicono i cinesi. “Il vecchio pazzo muove le montagne”: c’era nel libretto rosso di Mao, tratto da un suo vecchio discorso. E’ quel che fanno i russi da quasi due anni a questa parte.

Al punto che:
- anche la propaganda di regime (questo attore popolare, per esempio) comincia a cambiare registro: “Crimea e Donbass non possono tornar da noi con le armi, perché sennò saremmo considerati occupanti”. Esticazzi, 2014-2023… nove anni per giungere a questa conclusione… alcuni peraltro, mandati in avanscoperta.
https://t.me/ZeRada1/16812
Più che altro, seguendo l’antico adagio della volpe con l’uva, per iniziare, quantomeno, cercare di convincere un popolo che si è pompato per otto anni a botte di “libro e moschetto”, che forse è meglio così… forse ma forse ma si…

Oltreoceano, il WSJ si accorge che “è ora di di finirla col magico pensiero di una Russia sconfitta”…
https://t.me/ukraina_ru/177127
Anche loro stan cominciando a preparare la loro opinione pubblica… lavori di propaganda per preparare inversioni a “U” inevitabili? Ed evitare la scena sempre meno campata per aria di carri armati russi accolti a Kiev coi fiori come ottant’anni fa? Vedremo...

Aggiornamenti a seguire.

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16/11 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA

I russi avanzano dalla branca NORD VERSO NORD, SOPRA STEPOVOE, seguendo la ferrovia:
https://t.me/rabotyno/596
Sopra, lo ricordiamo, ci sono SLAVJANSK e KRAMATORSK. NOVOKALINOVO è il primo paese che incontreranno. A fine giornata avevano guadagnato posizioni:
https://t.me/RVvoenkor/56732

Sempre dalla branca NORD, i russi sono avanzati anche puntando verso SUD, giungendo alle porte del complesso chimico da nord e posizionandosi per un attacco allo stesso da più direzioni:
https://t.me/ukraina_ru/177084
Pare infine, sempre dalla branca NORD, questa volta a sud del terrikon, che i russi siano arrivati alla cava di sabbia (segnalata con contrassegno nella mappa):
https://t.me/WarDonbass/131274
Quanto ci dicevamo stamane, ovvero di un ingresso in città da questa direzione, sembra prendere forma:
https://t.me/rezident_ua/20506

A SUD i russi avanzano nella zona industriale VERSO NORD, guadagnando terreno, capannone dopo capannone:
https://t.me/WarDonbass/131276

Pare che questo fine settimana il regime di KIEV acconsenta a evacuare gli armamenti NATO dalla fortezza che sta crollando… prima che cadano in mano nemica:
https://t.me/polk105/13315
Fa niente, invece, per le perdite in vite umane, quantificate nell’ordine dei 750 soldati al giorno (in drammatico rialzo dai 500 di inizio attacco).

IL NAUFRAGIO DEL “CHI-MERICA”

“He’s a dictator in the sense that he’s a guy who runs a country that is a communist country that’s based on a form of government totally different than ours”.
https://www.cnbc.com/2023/11/16/us-china-apec-biden-stands-by-comment-that-xi-is-a-dictator.html
Povero Biden… qualcuno non gli ha dato le pastiglie a pranzo... e ha fatto apposta a non dargliele! Avesse almeno detto “dittatura del proletariato” (anche se non è più così, formalizzato a livello teorico da un certo Jiang Zemin…): niente, neanche quello.

La faccia impanicata di Blinken nel sentire, dal vivo, andare in frantumi un lavoro di diplomazia tessuto FATICOSAMENTE per mesi… mandando giù palloni aerostatici, sanzioni reciproche, “divergenze” su Taiwan, sul Pacifico, sui rispettivi calli ai piedi… non ha prezzo!
https://t.me/boris_rozhin/103999
Da vedere e rivedere.

Aggiornamenti a seguire.

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16/11 ore 13:30 aggiornamento

“CHI-MERICA” 2.0… (CHE TANTO “CHIMERA” NON E’) E LA VERA “CHIMERA” DI QUESTO SUMMIT

Il presidente XI visita gli USA e tutti i cinegiornali luce, per un attimo, smettono di convincerci che bombardare gli ospedali palestinesi si può senza per questo smettere di sentirsi i “buoni”, i “civili”, i “migliori”. E si concentrano sul mostrare i rigidi protocolli di tanti soldatini impettiti, concentrati a loro volta nell’aprire sportelli nella giusta maniera, fare giusto il presentat-arm, disporsi a file seguendo la giusta geometria e imbracciando fucili con la giusta angolazione, urlare qualcosa nel giusto tono e con la giusta brevità, prima che parta solennemente la fanfara con (si spera...) gli inni giusti.

Lupo non mangia lupo e, sinceramente, capire SE e COME le due superpotenze si accorderanno nella nuova spartizione capitalistica del mondo, per pestarsi i piedi il meno possibile, in questo momento esula dagli scopi di queste pagine.

Me ne sarei stato buonino buonino nel mio brodo a vedere altro, quando leggo il canale ucraino Zerada ieri tirare in ballo, a distanza di quasi 15 anni,
https://t.me/ZeRada1/16794
Niall FERGUSON, Moritz SCHULARICK, “The End of Chimerica”, Harward Business School, Working Paper 10-037, 2009
https://www.hbs.edu/ris/Publication%20Files/10-037_0fdf7d5e-ce9e-45d8-9429-84f8047db65b.pdf

Chi-Merica, fortunato gioco di parole che unisce le parole dei due Paesi CHIna e aMERICA (ovviamente per gli amerregani America = USA) a formare il mitico mostro della mitologia greca.
Chi-Merica che, FORSE FORSE, tanto CHIMERA non è, visto che son passati quasi 15 anni da quando se ne decretava la fine (per inciso, il lavoro è MOLTO interessante, specialmente quando accosta il percorso del capitalismo con caratteristiche cinesi a quello di Giappone e Repubbica Federale Tedesca… una Bretton Woods 2.0, o post litteram, che dir si voglia…).

“De-coupling”… “tutto finito”… “Ti lascio un messaggio, domani... stasera... adesso”… “Vai via dalla mia vita, basta!” (Alice perdonami…) e poi… “Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più?” (Lucio idem con patate...)
Allora CHIMERA non lo è, per davvero. ENTRAMBE LE PARTI SONO ORGANICAMENTE FUNZIONALI A UN MOTO-MODO DI PRODUZIONE GLOBALIZZATO E GLOBALIZZANTE, CAPITALISTICO, DOVE TUTTI SANNO E ACCETTANO LE REGOLE DEL GIOCO E, SOPRATTUTTO, DOVE TUTTO SI TIENE O NULLA SI TIENE.

Chi-merica non finirà mai, stanti le condizioni attuali di fondo, ovvero finché parleremo di due Paesi sovrani e non di uno dei due che – improvvisamente – crolla, perché “chimera” non lo è mai stata. Si è trattato di una conquista, di un modo di produzione, di spazi socioeconomci prima retti da altri modi di produzione. Nel caso cinese (e non in quello sovietico), al prezzo di NON cambiare il manovratore. Prezzo accettato di buon grado dagli imperialisti occidentali, che da tale scambio hanno accumulato plusprofitti altrimenti inimmaginabili. Rafforzando, a loro volta, il manovratore. Che ha imparato alla svelta le regole del gioco. E ora le replica MOLTO meglio. Non il primo, non l’ultimo, con buona pace di Weber.

Per inciso, e a puro titolo di appunto per futuri lavori, risolvendo l’attuale crisi economica data dalla diminuzione della domanda estera in maniera neokeynesiana
- cercando di aumentare i consumi interni (e riuscendoci, in una certa misura)
- producendo debito pubblico (rapporto deficit/PIL dal 3,0% al 3,8% in un anno, che per queste economie mastodontiche significa mille miliardi di RMB in più, pari a 127,2 miliardi di euro, praticamente un PNRR...)
https://fondsk.ru/news/2023/11/15/rasshirenie-sprosa-i-uvelichenie-gosraskhodov-kak-stimuly-ekonomicheskogo-rosta-knr

E allora lasciamo stare le “chimere”, che di “chimerico” hanno ben poco, e veniamo all’aggiornamento di Zerada su questa visita:
https://t.me/ZeRada1/16801
CHE RIPRENDE LA CONFERENZA STAMPA UFFICIALE DELLA CASA BIANCA:
https://www.whitehouse.gov/briefing-room/statements-releases/2023/11/15/readout-of-president-joe-bidens-meeting-with-president-xi-jinping-of-the-peoples-republic-of-china-2/

In quanto canale UCRAINO, ZERADA non può che ESSERE MOLTO INTERESSATO a cosa sta uscendo fuori da questa CHIMERICA 2.0 circa il SUO PAESE. E non può non notare quanto riportato:
“United States, alongside allies and partners, will continue to support Ukraine’s defense against Russian aggression, to ensure Ukraine emerges from this war as a democratic, independent, sovereign, and prosperous nation that can deter and defend itself against future aggression.”
“Gli USA, a fianco di alleati e partner, continueranno ad appoggiare la difesa ucraina contro l’aggressione russa e AD ASSICURARE CHE L’UCRAINA EMERGA DA QUESTA GUERRA COME UNA NAZIONE DEMOCRATICA, INDIPENDENTE, SOVRANA E PROSPERA che possa avere i dovuti deterrenti e difendersi essa stessa da future aggressioni”.
NESSUN ACCENNO ALL’INTEGRITA’ TERRITORIALE UCRAINA!!! (Zerada lo nota subito, al volo: “Про сохранение территориальной целостности в данном контексте упомянуто не было☝”)

QUELLA “INTEGRITA’ TERRITORIALE” PER CUI OLTRE CINQUECENTOMILA UCRAINI OGGI SONO POLVERE, MILIONI SONO I FERITI, UN PAESE E’ STATO COMPLETAMENTE COLONIZZATO E SPOLPATO DELLE PROPRIE RISORSE, FINITE IN MANI STRANIERE, INSIEME A OLTRE LA META’ DEL PROPRIO BILANCIO, ACCUMULANDO UN DEBITO DI MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI FRA CAPITALE E INTERESSI.

Tutto questo, mentre la Polonia continua a vendere armi all’Ucraina ormai, a detta della stessa stampa polacca, perché guarda a quei territori a OVEST che continua a ritenere SUOI!
(“Możemy tylko z całą pewnością powiedzieć, że pragnienie Polski, aby odzyskać część ukraińskich terytoriów, nadal przeważa nad zdrowym rozsądkiem, mimo że wszystkie te działania będą miały negatywny wpływ tylko na polską stronę.”)
https://dziennik-polityczny.com/2023/11/13/tochman-po-raz-kolejny-na-szali-okazaly-sie-upragniona-czesc-ukrainy-i-zdrowy-rozsadek-polski/
Un DO UT DES alla fine del quale la nuova Ucraina, “DEMOCRATICA, INDIPENDENTE, SOVRANA E PROSPERA”, avrà un altro pezzo in meno e non dagli orchi russi, ma dagli “amici” polacchi.

Ecco allora, se qualcosa di questa visita deve restare agli atti, forse è il caso di ricordare questa OMISSIONE sull’integrità territoriale. UN DATO DI FATTO, ACCETTATO NON PIU’ SOLTANTO DA PARTE “REPUBBLICANA”, DA MESI IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, MA “DEMOCRATICA”.

ECCO ALLORA, CHE LA VERA “CHIMERA”, questa volta intesa come “ Sogno vano, illusione, fantasticheria, utopia” (Zanichelli) non è una Chi-merica assolutamente integrata in questo moto-modo di produzione globalizzato e globalizzante, ma PROPRIO QUELLA “INTEGRITA’ TERRITORIALE” NEL NOME DELLA QUALE,
- DOPO AVER LACERATO UN PAESE INASPRENDO LE DIVISIONI FRA EST E OVEST SIN DAI PRIMI ANNI DI QUESTO SECOLO
- DOPO AVER ORCHESTRATO NEL 2014 QUEL COLPO DI STATO CHE LE AVREBBE FATTE ESPLODERE (E SI SAPEVA BENISSIMO CIO’ CHE SI STAVA FACENDO)
- DOPO AVER CHIUSO ENTRAMBI GLI OCCHI SULLE STRAGI DI UNA REPRESSIONE NAZIFASCISTA FERMATASI ALLE PORTE DI DONECK E LUGANSK
-DOPO AVER ARMATO UN INTERO ESERCITO PER OTTO, LUNGHI ANNI IN ATTESA DELLA “RECONQUISTA”
- DOPO AVER VINCOLATO IL SUO GOVERNO A RAPPORTI SEMPRE PIU’ NEOCOLONIALI DI DOMINIO ECONOMICO E POLITICO,
SI E’ PROCEDUTO DELIBERATAMENTE ALL’ESECUZIONE DI TUTTO QUANTO PROGRAMMATO E PREPARATO! CONTRO OGNI EVIDENZA, CONTRO OGNI AMMONIMENTO DA PARTE RUSSA, CONTRO GLI STESSI ACCORDI DI MINSK E MINSK-2 CHE, PER BOCCA DEI LORO STESSI ESTENSORI OCCIDENTALI, ERANO STATI SOLO UN “PRENDERE TEMPO”.

Oggi, quella sacra, inviolabile, “integrità territoriale”, è divenuta a sua volta CHIMERA. Non la prima, non l’ultima. L’ennesima.

Aggiornamenti a seguire.

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16/11 ore 08:00 aggiornamento

“E MENTRE IL CANE ABBAIA, LA CAROVANA VA AVANTI…”

Собака лает, а караван идёт. Questo il progetto della nuova linea ferroviaria Rostov-Crimea presentato ufficialmente ieri dal vicepresidente del consiglio russo Marat Chusnullin:
https://t.me/governorgeneralN/301
La nuova linea, indicata in rosso, accorcerebbe di 200 km la linea attuale passando per la costa del mare di Azov e raggiungendo anche Mariupol’ (725 km vs 525 km).

Da una parte nuovi progetti, nuovi investimenti, tesi a integrare territori che UNITI lo son sempre stati.
Dall’altra, un narcostato, nel senso proprio di quella particolare degenerazione dello stato coloniale completamente spremuto, spolpato fino all’osso, con un regime che ormai si regge in piedi solo alzando sempre più l’asticella di ciò che è in grado di offrire ai suoi padroni. Ora anche Zelenskij ammette che il bilancio dipende, “per il 50-57%”, da crediti stranieri:
https://t.me/legitimniy/16715
Se non vi fosse alle spalle un’immane tragedia, che coinvolge milioni di persone, verrebbe da dire che le cifre del cazzaro del bar dello sport andrebbero, come di norma in questi casi, alzate e non di uno o due punti percentuali.

Come la nuova scusa addotta dal campo dell’aviazione militare ucraina IGNAT per giustificare che l’economia va male. Non i polacchi che bloccano le frontiere coi camion, o i suoi dirigenti che hanno fatto saltare l’accordo del grano seguendo i diktat dei loro padroni, o una mobilitazione totale che toglie uomini alle (poche) fabbriche rimaste o, ancora più a monte (e più vera!) la scelta sciagurata a dicembre di due anni fa di andare avanti, imperterriti, nonostante i moniti russi, verso il compimento di anni e anni di preparazione NATO verso la “soluzione azera” della “quistione Donbass”. Net, il problema sono… “i russi che alzano tre volte al giorno i MiG-31 provocando l’allarme aereo con relative sirene e blocco delle attività economiche”...
https://t.me/RVvoenkor/56688
Come la pioggia creata dai russi per ostacolare l’avanzata gloriosa e vittoriosa delle truppe della luce, come tutto il resto. Non aggiungo null’altro.

Di fronte a questo, sempre più soldati ucraini non solo si consegnano prigionieri (sintonizzatevi sul 149.200, parola in codice “Volga”!), ma decidono di restare a vivere in Russia, come questo soldato.
https://t.me/RVvoenkor/56690
La Russia non è il paradiso, nemmeno (più) del proletariato. Ma la gente non è trattata “kak kusok mjasa” (come un pezzo di carne).
https://t.me/RVvoenkor/56690

Giusto per capire come stanno le cose, lo stesso non si può dire di un palestinese verso i suoi criminali e impuniti aggressori. Per questo il canale ucraino Zerada, già proiettato sul “dopo”, su questa carovana che va avanti, e spera VADA AVANTI PER TUTTI, PER TUTTE LE PARTI OGGI IN CAUSA, commenta la lettera di un lettore sull’argomento confermando la sua tesi: VREMJA LECHIT (время лечит). Il tempo guarisce. “Il tempo è un gran dottore”.
https://t.me/ZeRada1/16793

Questo però è stato possibile, ricordiamolo, grazie alla coerenza, sinora esemplare, delle forze armate russe, alla loro MISSIONE, della direzione POLITICA assegnata, a TALE MISSIONE, da cui non si sono sinora scostati di un millimetro. Sono i fatti, non la propaganda, neppure quella sottilissima targata PSY-OP, a dimostrarlo.

Aggiornamenti a seguire.

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15/11 ore 22:00 aggiornamento

KUPJANSK

Questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/15/20231115152342-85f8ab6e.jpg
mostra un altro pezzo che sta cedendo lungo la linea di fronte (assolutamente intuitivo nell’individuazione, da come è pieno di frecce rosse). Secondo alcuni, la cittadina di IVANOVKA sarebbe stata liberata dai russi:
https://t.me/polk105/13285
Ma non è questo il dato più importante, bensì quello contenuto nel pezzo di RYBAR a corredo della cartina: battaglioni interi sono tolti dalla linea di fronte per le gravi perdite subite, che li hanno decimati. Rimpiazzati con unità provenienti dalle retrovie, accelerano ulteriormente lo sfacelo in atto. La notizia più triste, comunque arriva alla fine. Il regime di Kiev, infatti sta combattendo con mortai M114 risalenti alla II Guerra mondiale forniti dagli USA:
https://t.me/rybar/54220
Notizia che mi astengo dal commentare, perché si commenta da sola.

AVDEEVKA

Anche qui oggi i russi sono avanzati e la cartina di RYBAR ne individua l’avanzata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/15/20231115212840-3e041977.jpg
Partendo da sud, dalla promzona, o zona industriale che dir si voglia, i russi avanzano e liberano lo stabile più alto della stessa (cartina satellitare qui):
https://t.me/rabotyno/595
A nord, muovendosi dal terrikon verso sud, i russi hanno liberato la stazione di pompaggio dell’acqua (altra cartina satellitare qui, è dove va la freccia rossa)
https://t.me/rabotyno/594
Ora restano quei rettangoli azzurri. Sono tutte dacie. Espugnarle comporterebbe
1. poter attaccare il complesso chimico anche da sud
2. poter tagliare l’ultima strada che consente a uomini e mezzi di raggiungere Avdeevka (segnalata da una linea verde)… direttamente dal via.

Il regime di Kiev, vista la malparata, ha tentato l’ennesima azione disperata. Ha attaccato GORLOVKA, città di confine:
https://t.me/rybar/54231
Giocando sul fattore sorpresa è riuscito ad avanzare, quindi è stato fermato dal fuoco di artiglieria russo ed è stato costretto a indietreggiare. Per rappresaglia, ha cominciato a bombardare la cittadina colpendo obbiettivi civili: come minimo un morto e un ferito. L’azione purtroppo di bombardamento continua e domattina ci si aspetta un nuovo attacco su questa direttrice:
https://t.me/rezervsvo/37917

Aggiornamenti a seguire domattina.

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15/11 ore 13:30 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO

“Passa 'o tiempo e che fa
tutto cresce e se ne va”...

A due mesi di distanza confrontiamo i dati appena diffusi
https://t.me/mod_russia/32501
con quelli del 15 ottobre
https://z.mil.ru/spec_mil_oper/brief/briefings/more.htm?id=12482117
e con quelli del 15 settembre
https://z.mil.ru/spec_mil_oper/news/more.htm?id=12478980

535 aerei (vs 488 – 15/10, vs 467 – 15/09 // +47 et +21)
254 elicotteri (vs 250 – 15/10, vs 249 – 15/09 // +4 et +1)
8.934 droni (vs 7.888 – 15/10, vs 6.800 – 15/09 // +1.046 et +1.088)
441 sistemi missilistici (vs 441 – 15/10, vs 437 – 15/09 // +0 et +4)
13.396 carri armati e altri cingolati blindati (vs 12.640 – 15/10, vs 11.865 – 15/09 // +756 et +775)
1.184 lanciarazzi multipli (vs 1.163 – 15/10, vs 1.150 – 15/09 // +21 et +13)
7.105 obici e mortai (vs 6.771 – 15/10, vs 6.394 – 15/09 // +334 et +377)
15.273 autoveicoli blindati (vs 14.297 – 15/10, vs 13.019 – 15/09 // +976 et +1.278)

Cosa notiamo in questa statistica che abbraccia ben due mesi?

Anzi tutto, che l’aver potuto alzare in volo mezzi di radiolocalizzazione dello spazio aereo sottostante, per centinaia di chilometri di raggio, HA FATTO LA DIFFERENZA. Aerei abbattuti più che raddoppiati, compresi gli elicotteri (pochi) alzati in volo.

Successivamente, notiamo anche nei numeri lievemente in calo dei pezzi “di terra” il fallimento della kontrnastup. Sempre meno attacchi, tutti respinti, sempre meno pezzi, tutti abbattuti. L’unico numero che aumenta sono i lanciarazzi multipli, fatti fuori quasi il doppio nell’ultimo mese: segno che i droni kamikaze ormai padroneggiano non solo sulle prime linee, ma anche nelle retrovie, dove di solito questi pezzi sono collocati per tenerli al sicuro. Per l’appunto…

In questo, i padroni stanno stringendo i cordoni della borsa. 50% secondo indiscrezioni riportate dal solito Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/16709
D’altronde, se poi quanto resta viene gettato, letteralmente, in demolizione, come nel caso dei “rinforzi” sopraggiunti ad AVDEEVKA per fare esattamente la stessa fine dei malcapitati uomini e mezzi del turno precedente
https://t.me/legitimniy/16708
(segnalata peraltro ancora oggi progressione dei russi accompagnata da intense e continue scariche di artiglieria pesante e attacchi con droni kamikaze)
https://t.me/polk105/13254
il problema non è solo di “a noi arrivano meno armi” rispetto a quante ne arrivano ai russi, come ormai anche il regime pubblica nel tentativo di girare altrove la frittata del proprio insuccesso (infografika molto eloquente, in questo senso):
https://t.me/ZeRada1/16783
Questi dati li conosciamo da OLTRE un anno e mezzo a questa parte! Sappiamo benissimo che questi bastardi sopperiscono alla MINORE QUANTITA’ DI ARMAMENTI gettando al massacro la MAGGIOR QUANTITA’ DI UOMINI.

Come a KRYNKI, dove oggi il governatore di Cherson SAL’DO denuncia apertamente questa politica di massacro, destinata al fallimento, con decine e decine di uomini gettati ogni giorno sull’altra riva del fiume per fare la fine dei topi in trappola, coi russi che gli scaricano contro tutto quanto a loro disposizione.
https://t.me/ukraina_ru/176930

Questo, al netto dell’idiozia pura. Attacco ANCHE OGGI A DIMITROVO, regione di ZAPOROZH’E, già teatro il 3 NOVEMBRE alla postazione della 128° brigata truppe di montagna.
https://t.me/ukraina_ru/176933
Uno dice… cambiamo posto, almeno. Niente! E così, oggi altro attacco e, stando alle prime notizie, oltre 50 soldati ucraini morti.

Situazioni di difficoltà oggettiva, CRONICHE DA OLTRE UN ANNO, E SEMPRE PIU’ GRAVI, vengono AMPLIFICATE, ma esponenzialmente, da una STRATEGIA SUICIDA e da ERRORI TATTICI GROSSOLANI.

Siccome i soldati che muoiono a migliaia ogni settimana non sono quelli glorificati nei film di hollywood, e le armi sono sempre più residuati bellici e fondi di magazzino, oltre che il terreno di scontro non influisce sulla tintarella dei villeggianti a Miami o a Los Angeles, appare lampante il vero scopo di questa operazione che continua, imperterrita, su questa linea: suicida, anzi, genocida, per un popolo intero ridotto a suddito e sbattuto in prima linea, e proficua all’inverosimile per i mercanti di morte che tessono le fila di questi “aiuti”. Aiuti, si… primo caso di “suicidio assistito” applicato a un’intera popolazione.

Aggiornamenti a seguire.

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15/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La vita di fronte è fatta di notizie che prima o poi tutti riportano, come le posizioni guadagnate stanotte dai russi, ancora una volta, presso AVDEEVKA,
https://t.me/polk105/13252
e notizie che, detto papale papale, non caga nessuno ma che, se non ci fossero, le prime resterebbero nel libro dei sogni. Come quando, un secolo fa, inneggiavo a Paolo Rossi (calciatore) e mio padre mi introduceva al collettivismo spiegandomi che se non ce ne fossero stati dietro altri dieci lui sarebbe rimasto un signor nessuno: poi, qualche anno più tardi, un piccolo dio del calcio argentino si bevve mezza Inghilterra da solo – cosa peraltro per cui si guadagnò la riconoscenza di tutto il mondo terreno e ultraterreno – e la buttò in porta… ma ormai ero già diventato comunista… la frittata era fatta! :-)

Questo breve servizio di tre minuti mostra come i ragazzi delle forze speciali “Sibir’”, con un paziente lavoro di ricognizione durato giorni in territorio nemico, siano riusciti a individuare un Bradley che ogni giorno inchiodava i loro a Klescheevka.
https://t.me/RVvoenkor/56648
Dopo averlo individuato, hanno cercato e trovato la migliore posizione dove piazzare il pezzo, di notte, sempre in territorio nemico. Mentre parla il loro portavoce, scorrono le immagini agli infrarossi di loro che raggiungono il posto prescelto (resti di un casolare), scendono dalla macchina, piazzano treppiedi e lanciarazzi cancellando ogni traccia della loro presenza... e aspettano. Esce il blindato, con fanteria che cammina in parallelo a copertura, e comincia a martellare le posizioni russe. Il comandate allora dà l’ordine di aprire il fuoco al “cecchino” che lo tiene nel mirino (con la differenza, rispetto a Zaicev o alla Pavlichenko, che al posto di un fucile ha un lanciamissili più grande di lui). Partono dal mezzo NATO, ancora ignaro di cosa gli sta piovendo addosso, gli ultimi suoi colpi.
Есть попадание! (est’ popadànie), “Colpito!”.
Subito, immediatamente, all’istante, metter via tutto e sparire. Prosegue il racconto del portavoce, che spiega come hanno scelto quella posizione: cercando di entrare nella testa dell’equipaggio del blindato, della strada che avrebbero scelto e di quando sarebbero passati a loro tiro. Ci hanno preso, in tutti i sensi. Se oggi un altro spicchio intorno ad ARTEMOVSK sarà liberato, sarà stato anche, soprattutto, grazie a loro.

“ESSENZA E BENZINA, O GASOLINA”….

A quasi cinquant’anni non dovrei più stupirmi di trovare una cartina del genere:
https://t.me/boris_rozhin/103875
Rozhin riprende da qui (dove si riesce anche meglio a ingrandire...)
https://twitter.com/Schizointel/status/1724453448958021672
una cartina a dir poco sconcertante. Almeno, io mi “sconcerto” ancora… Ci sono tutti gli imperialisti del mondo a proteggere i loro “investimenti”, cinesi compresi. I russi no. La lista è aggiornata a ieri da questo ricercatore (compreso un mezzo calato dall’Italia) e le bandierine sotto il cinguettio che, di fatto, è un breve aggiornamento della situazione, rappresentano i Paesi che partecipano a questa grande ammucchiata.

Il detto “tira più … che un carro di buoi”, andrebbe aggiornato.

Aggiornamenti a seguire.

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14/11 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA: ALTRA STRETTA DA NORD E DA SUD

Carta di RYBAR più che esplicita:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/14/20231114210325-489e7962.jpg

A nord: Regime di Kiev scacciato da Stepovoe (Petrovskoe), i russi ancora non entrano per evitare di finire sotto i colpi nemici, paese divenuto “terra di nessuno”.
Sotto il terrikon, la stazione di pompaggio adiacente è finita in mano russa, insieme all’intera area circostante.
A sud: i russi controllano il 40% della promzona, della zona industriale.
https://t.me/rybar/54200
E continuano ad avanzare. Nel complesso, il quadro continua a peggiorare.

AVANZAMENTI RUSSI ANCHE INTORNO AD ARTEMOVSK

Continua la serie positiva sopra e sotto ARTEMOVSK: A nord i russi avanzano come da cartina, direzione JAGODNOE
https://t.me/RVvoenkor/56626
e a sud migliorano le proprie posizioni verso Klescheevka. Situazione sugli altri fronti invariata.

A ODESSA MILITARI PESTANO PER STRADA CIVILE CHE RIFIUTAVA L’ARRUOLAMENTO

Accade a ODESSA, davanti a moglie e figlio:
https://t.me/legitimniy/16703
E lo sbattono poi in camionetta. Tutto questo, mentre i rampolli della Kiev bene, quelli della cerchia intorno al presidente, spendono e spandono all’estero:
https://t.me/MediaKiller2021/10257
Quanto potrà ancora sopportare tutto questo un popolo ridotto a carne da cannone dal regime che lo opprime?

Aggiornamenti a seguire domattina.

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14/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Segnaliamo due importanti aggiornamenti:

Ad AVDEEVKA la PROMZONA, la zona industriale posta a sud-est, starebbe per cedere.
Questo primo filmato, girato l’otto novembre,
https://t.me/rusich_army/11763
mostra un’area sotto bombardamento russo. I russi sarebbero entrati da qui,
https://t.me/rabotyno/570
e ora in una settimana avrebbero acquisito posizioni all’interno della stessa promzona, avanzando verso nordovest:
https://t.me/rabotyno/578?single

Sfondare da questa parte permetterebbe, indubbiamente, di ATTACCARE LE RETROVIE che in questo momento tengono A EST e a SUD-OVEST. Di fatto, sbaragliando la difesa della fortezza.
https://t.me/rabotyno/576
Vedremo gli sviluppi.

Sopra ARTEMOVSK, segnalati gli ulteriori avanzamenti russi. DA BERCHOVKA verso SUD-OVEST, a CHROMOVO, antistante ARTEMVOSK e lasciata così dai wagner, mancherebbe solo un chilometro.
https://t.me/rabotyno/580
Un altro fronte dove le difese ucraine traballano pericolosamente.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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14/11 ore 08:00 aggiornamento

“FINO ALL’ULTIMO UCRAINO”: CATASTROFE DEMOGRAFICA IN CORSO

L’articolo ufficiale è apparso su questa testata ucraina ieri sera, giusto per passare più inosservato:
https://www.rbc.ua/rus/news/kim-bude-naselennya-ukrayini-cherez-10-rokiv-1699901621.html
Ed è stato subito tradotto e ripreso dal canale ukraina.ru
https://ukraina.ru/20231113/1050996592.html

La proiezione demografica non è proprio dell’ultima arrivata: si tratta della professoressa ELLA LIBANOVA, membro dell’Accademia delle scienze d’Ucraina e direttrice dell’Istituto di demografia e studi sociali nazionale:
https://idss.org.ua

La proiezione è in realtà più una stima, al 2033, dell’andamento demografico attuale: dalla variante peggiore alla variante migliore la forbice è di nove milioni di persone, quindi vale più o meno come un dato sulle intenzioni di voto delle 22:01. Ma siccome dietro non c’è un’intervista, ma uno studio, entrambi i numeri non sono stati dati a casaccio, ma sono frutto bensì di quello che potrebbe accadere (in peggio e in meglio, rispettivamente).

Ebbene, questi dati parlano, PER IL 2033, DI 26 MILIONI (VARIANTE PEGGIORE) E 35 MILIONI (VARIANTE MIGLIORE) DI POPOLAZIONE - tenetevi forte… - RIFERITA AI CONFINI DEL 1991!

Ora, siccome la fantasia mi piace, ma in altri campi, e capisco le esigenze di restare vivi tentando di fare il proprio mestiere dentro a un regime nazifascista, ma non le approvo, per niente, ecco i dati demografici dei territori che dal 2014 a oggi hanno fatto altro, nella vita:
- CRIMEA: 2 milioni (1.916.805 ufficiali a gennaio,
https://82.rosstat.gov.ru/storage/mediabank/%D0%A7%D0%B8%D1%81%D0%BB%D0%B5%D0%BD%D0%BD%D0%BE%D1%81%D1%82%D1%8C%20%D0%BD%D0%B0%2001-01-2023(3).pdf
a marzo già saliti a 1.935.000
https://crimea.ria.ru/20230310/aksenov-zayavil-o-roste-chislennosti-naseleniya-kryma-1127450112.html
tenendo conto dei soli residenti e non dei profughi, quindi due milioni abbonanti ci sono tutti.
- DNR: 2,2 milioni
- LNR: 1,4 milioni
- CHERSON: 1 milione
- ZAPOROŽ’E: 1,6 milioni
https://visasam.ru/emigration/vybor/naselenie-novyh-territorij-rossii.html

Totale ATTUALE (non 2033): 8,2 MILIONI DI PERSONE.

Togliendo questi la forbice scende drammaticamente a 17,8 MILIONI nella variante peggiore. E mi fermo qui, perché ho idea che potrebbe andare ancora peggio. L’intenzione è mobilitare tutti. Fino all’ultimo ucraino. Molti moriranno, molti scapperanno.

Ma questo, la professoressa Libanova, per stare dove sta, non può dirlo.

Aggiornamenti a seguire.

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13/11 ore 18:30 aggiornamento

KRYNKI

Offensiva ucraina parecchio depotenziata, dopo gli ultimi attacchi subiti. Questa la cartina attuale:
https://t.me/boris_rozhin/103735
I rinforzi arrivano sulla riva sinistra di notte, e anche allora vengono in gran parte colpiti. Così, a suon di FAB e lanciarazzi multiplo, i russi son riusciti non solo ad arginare le forze speciali del regime di Kiev, ma anche a respingerle dall’area centrale di questo villaggio:
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2047
Sicché, la situazione a fine giornata era molto più stabile di stamane. Di fatto, da settimane i tentativi del regime di Kiev di produrre risultati significativi su questo versante sono andati a vuoto. Tenere queste posizioni A QUALSIASI COSTO, senza alcuna prospettiva di
- SVILUPPARE ULTERIORMENTE L’OFFENSIVA VERSO SUD (mancano uomini e mezzi, banalmente),
- CREARE UNA SOLIDA RETE LOGISTICA NELLE RETROVIE IN GRADO DI APPROVVIGIONARE COSTANTEMENTE E AMPLIARE LE FORZE IN PRIMA LINEA,
equivale a sottoporsi all’ennesimo, inutile, BAGNO DI SANGUE:
https://t.me/ukraina_ru/176739

SUGLI ALTRI FRONTI

Situazione sostanzialmente invariata. Nel Donbass ha cominciato a piovere. Terreno ridotto a melma, dove anche i cingolati faticano ad avanzare. Ciò nonostante, questa situazione ancora una volta non favorisce il regime di Kiev, che subisce il fuoco dell’artiglieria russa, che non si ferma per la pioggia, senza possibilità di contrattaccare e provare a respingerla:
https://t.me/boris_rozhin/103730

Inoltre, come già notato, a KLESCHEEVKA un’intera linea di fronte è stata colpevolmente indebolita dai trasferimenti verso AVDEEVKA e i russi, anche oggi, si son portati a casa altri pezzi di kontrnastup estiva NATO (cartina di RYBAR qui):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/13/20231113113133-2dd29a1f.jpg

Cercare di difendere queste posizioni indifendibili, in queste condizioni di inferiorità numerica e di armamenti, porterà a un ulteriore indebolimento e rischia di COMPROMETTERE anche un’eventuale difesa sulla linea immediatamente retrostante, ancora fino a un semestre fa praticamente inespugnabile, ora sempre più difficile da tenere. Per una carenza sempre maggiore di uomini e mezzi, letteralmente decimati a causa di ordini tanto criminali quanto idioti.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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13/11 ore 12:30 aggiornamento

LO STRANO CASO DELLA FALSA “PEREGRUPPIROVKA” SUL DNEPR

Partiamo dal presupposto che,
- su chi oggi cerca malauguratamente di tenere la posizione sulla riva sinistra del Dnepr, sta piovendo di tutto (qualche filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/56538
- chi riesce a consegnarsi prigioniero manda appelli ai suoi commilitoni perché depongano anch’essi le armi, in quanto non potrebbe andar bene come a loro:
https://t.me/RVvoenkor/56546
- proprio oggi cominciano a vedersi i risultati di questo martellamento e di un probabile capovolgimento della situazione in favore dei russi;
https://kherson-news.ru/society/2023/11/13/228136.html

In tutto questo, la TASS pubblica la notizia di una presunta “peregruppirovka” (перегруппировка) delle forze russe, un raggruppamento su posizioni più congeniali, una ritirata dalla riva sinistra del DNEPR. Notizia… poco dopo smentita… e con tante scuse!
https://t.me/RVvoenkor/56534

Per Rozhin una “klounada”, ovvero una pagliacciata:
https://t.me/boris_rozhin/103720
Per Rybar l’ennesima riprova che fra smanettoni che rimbalzano notizie da una CHAT senza accorgersi che sono di un anno prima e i cosiddetti “giornalisti” ufficiali che non sanno neppure come è fatto, un canale telegram, nel mezzo non c’è nulla, sottovuoto spinto, anzi, spintissimo:
https://t.me/rybar/54146
Per il Ministero della difesa russo una “provokacija”
https://t.me/RVvoenkor/56537
Ma anche per i social ucraini tratterebbesi di “provokacia”… nel senso opposto! Una trappola entro cui attirare soldati ucraini che, incautamente, si sarebbero avventurati.
https://t.me/RVvoenkor/56548

Ormai l’informazione è terreno di scontro totale e anche la più banale delle bufale diffusa senza controllare la veridicità della fonte, potrebbe essere invece parte di un raffinato piano di guerra psicologica. 天下大乱, “C’è grande confusione sotto il Cielo”...

Aggiornamenti a seguire.

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13/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata su tutti i fronti, nel senso: dove i russi han preso l’iniziativa, continuano a progredire, lentamente, metodicamente, ma a progredire; dove gli ucraini cercano (ancora!) di sfondare, vengono letteralmente spianati giorno e notte da tutto quanto l’arsenale convenzionale russo è in grado di offrire loro. Risultato: tutto cambia, e sta cambiando anche abbastanza velocemente, anche se apparentemente, sul campo, poco o niente cambia.

Per esempio, soldati feriti da AVDEEVKA giungono a centinaia… negli ospedali di CHARKOV. Gli ospedali nelle immediate retrovie sono già intasati e occorre cambiare regione:
https://t.me/polk105/13140
Tra l’altro, ad AVDEEVKA conferme dell’attraversamento della ferrovia a nord le abbiamo e sempre su più punti, come la piccola stazione al km 437 (cerchietto sulla cartina), passata in mano ai russi:
https://t.me/polk105/13158
Confermati gli avanzamenti anche nella stessa PETROVSKOE e, a sud-est, nella zona industriale dove, stabile dopo stabile, si smantellano gli scaglioni difensivi della città:
https://t.me/dva_majors/28937
Metodo wagner, senza i wagner. L’esercito regolare russo ha imparato, e alla svelta, tecniche complesse di combattimento urbano che lo pongono in una condizione di ulteriore superiorità verso la controparte: lo ricordiamo, i russi operano in maniera diametralmente opposta agli israeliani, per preservare le vite di quei pochi civili, che comunque ci sono, rimasti sostanzialmente ad aspettarli. Non aspettiamoci che a queste latitudini lo riconosca qualcuno: loro erano, sono e sempre saranno gli orchi, e gli altri lo fanno per diritto divino a farlo. Amen.

STORIA DI UN AUTISTA

Questa storia, ripresa dal canale ucraino Rezident, è emblematica del clima generale nazifascista che imperversa in Ucraina. Autista di pullman, incaricato da una società sportiva di taekwondo (sic!) di portare i ragazzi nella città dove si svolgeva la gara e dall’albergo al palazzetto dello sport.
Giunti all’albergo, la notte sono piombati i militari, lo hanno prelevato a forza e portato al distretto, quindi subito sbattuto al centro di addestramento a Chernigov.
Sequestrato il telefono, di lui si son perse le notizie. Le chiavi del pullman sono al distretto militare ma, per giorni, NESSUNO LE HA RECLAMATE: avevano paura di fare la stessa fine. Alla fine al distretto è andata una signora proveniente da Mariupol’.
Per la cronaca, i ragazzi son tornati a casa con un altro pullman. Guidato probabilmente da un ultrasessantenne.

Aggiornamenti a seguire.

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12/11 ore 20:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Ad AVDEEVKA situazione sostanzialmente invariata. I russi avanzano di trecento metri a nord verso Petrovskoe limando ulteriormente le difese ucraine: dato confermato anche dagli stessi ucraini.
https://t.me/rezervsvo/37486
In compenso, l’artiglieria russa non ha smesso un attimo di funzionare, martellando le posizioni interne alla tenaglia.

Intorno ad ARTEMOVSK, continua l’avanzata russa
https://t.me/RVvoenkor/56483
con un’intensificazione nel pomeriggio:
https://t.me/polk105/13144

Lungo il DNEPR i militari del regime di KIEV tengono le loro teste di ponte ma non riescono ad avanzare, restando costantemente sotto il tiro russo.
https://kherson-news.ru/society/2023/11/12/227915.html

IL POPOLO UCRAINO BOICOTTA, PROTESTA... E SI DIVIDE

Il popolo ucraino boicotta la chiesa fantoccio di regime. Le chiese espropriate agli ortodossi e da essa occupate restano chiuse o comunque vuote: nessuno le frequenta, la chiesa di regime non attecchisce come i padroni, invece, vorrebbero:
https://t.me/ZeRada1/16729
Questo dimostra, per l’ennesima volta e se ancora ci fosse bisogno di dimostrarlo,
- il carattere spurio, mendace, di questa operazione calata dall’alto
- il carattere distruttivo di quell’operazione che, dalla NATO a SOROS trova un medesimo filo conduttore a livello di elaborazione ideologica e negli squadristi di Kiev il braccio armato esecutivo; operazione riassumibile in una formula invero affatto complessa: GENOCIDIO CULTURALE DEL POPOLO UCRAINO, DELLA SUA STORIA, DEL SUO ESSERE SOCIALE NEI SECOLI. Un popolo che cerca, anche in questi atti di astensione assai simile alla disobbedienza, di opporsi come può e quando può a quanto impostogli. Vedremo come andrà a finire.
Il popolo ucraino protesta: DA DUE SETTIMANE MADRI E MOGLI DI SOLDATI CHE DA DICIOTTO MESI COMBATTONO INIZIALMENTE CON UNA SCADENZA ANNUALE, QUINDI PROLUNGATA DI SEI MESI, QUINDI… A TEMPO INDETERMINATO!
https://t.me/ukraina_ru/176602
Interessante uno di questi cartelloni: “CHI IN TRINCEA, CHI AL RISTORANTE”. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, se non che per sortire anche un minimo, infinitesimo, rigurgito di coscienza in chi li governa e nei loro padroni, occorrerebbe INVERTIRE LE PARTI: chi ora ordina vini da centinaia di euro alla bottiglia che andasse in trincea, e chi ora invece è miracolosamente sopravvissuto a diciotto mesi di tirassegno russo su comando criminale del primo, occupasse la sedia tenuta calda dallo stesso. La guerra durerebbe due nanosecondi.

Il popolo ucraino, infine, si divide. Questa donna di L’VOV ha, per l’ennesima volta, aperto un vaso di Pandora che qui in U-ccidente nessuno vuole vedere:
https://t.me/notes_veterans/13442
Cosa dice, in sostanza, questa giovane, camminando attraverso una moltitudine di bare con bandiere nazionali e dell’UPA nazifascista (d’altronde, altro non può essere in una regione che santifica le SS Galizia come unità patriottiche): che loro, gli occidentali, sono gli “ucraini puri”, e che non dovrebbero andare loro a morire, proprio perché morendo, si esaurirebbe cotanta “purezza”. Che a crepare, “e non me ne vogliano”, aggiunge pure, vadano quelli dell’est. I “bastardi”.

Dando ragione ai russi, che forse, ma forse forse, non hanno tutti i torti quando dicono che da CHARKOV a ODESSA sono tutti russi. Ecco a cosa hanno portato OTTO ANNI DI LIBRO E MOSCHETTO fondati su un’operazione di INGEGNERIZZAZIONE SOCIALE che ha dell’INDECENTE, in un Paese cosiddetto “civile”, e che con i plausi dell’U-ccidente ha portato a una divisione e a un clima d’odio sfociato nella situazione attuale: situazione paradossale, dove secondo ALCUNI ucraini esistono ucraini di serie A e ucraini di serie B, ovvero MENSCH e UNTERMENSCH, uomini e sottouomini. QUESTI ucraini li si vorrebbe portare nell’UE, a detta dei suoi massimi rappresentanti. Forse è proprio vero che “paru cerca paru”... pardon, “fascio cerca fascio”.

A ogni modo, stiamo assistendo a una deflagrazione sociale senza precedenti. L'ultimo, in ordine di tempo da quelle parti, è stato il crollo dell'URSS. Un popolo si divide, le contraddizioni fra classi e gruppi sociali si inaspriscono. Un regime, giocando anche su di esse, soffiando sul fuoco dell'odio fra di loro, costruendolo ex novo, alimentandolo su "differenze" al punto di renderle "contrasti insanabili", cerca di restare a galla. Da nove anni a questa parte. Come un parassita che, pur di restare vivo, finisce con l'uccidere l'organismo che lo ospita.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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11/11 ore 17:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Cartina di ieri notte di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/10/20231110214213-c1ef4fbf.jpg
già superata dagli eventi. PETROVSKOE o SPORNOE è zona di combattimenti e i russi avanzano.
https://t.me/avdeevkaru/39724
I contrattacchi ucraini non solo sono stati sinora infruttuosi, ma hanno sortito gravi perdite fra un esercito sempre più indebolito e demoralizzato:
https://t.me/rybar/54095
Sulla branca meridionale della tenaglia russa, questa cartina mostra come i tiri di artiglieria russi ormai si spingano sempre più verso nord:
https://t.me/boris_rozhin/103564
mentre i combattimenti nella zona industriale procedono, con anche qui i russi che avanzano stabile dopo stabile:
https://t.me/avdeevkaru/39725

ARTEMOVSK

I russi sono riusciti a entrare e a rafforzare la loro testa di ponte a KLESCHEEVKA:
https://t.me/polk105/13114
Area dove le forze ucraine ormai faticano a resistere, dal momento che nei mesi precedenti han perso gli uomini e armamenti migliori in un’insensata corsa a sfracellarsi contro il muro:
https://t.me/ukraina_ru/176524

Argomenti che non cambiano di una virgola la propaganda di Kiev. Mentre Rasmussen, ormai sollevato dall’incarico istituzionale nella NATO, propone una soluzione del tipo: Ucraina nella NATO, ma senza i territori occupati dai russi… (altro che confini del 1991!)
https://t.me/RVvoenkor/56443
il regime di Kiev continua a ingannare il proprio popolo sostenendo questa tesi (ci vuole coraggio anche a chiamarla così...): la controffensiva era in realtà una finta, parte della guerra psicologica contro i russi. In realtà la vera controffensiva non è ancora iniziata e i russi, stando in difesa, hanno consentito alle forze armate ucraine di rafforzarsi e porsi nella condizione di sferrare l’attacco decisivo...
https://t.me/dva_majors/28877

Se non fossero morti centinaia di migliaia di soldati, in questa “finta”, ci sarebbe quasi da sorridere. Peccato che non è così: mi sembra pertanto giusto segnalare questa propaganda criminale da parte di un regime che nasconde, costantemente, al proprio popolo la verità dei fatti. Come i nazifascisti ottant'anni fa.

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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10/11 ore 17:30 aggiornamento

LUNGO QUEL CHE RESTA DEL DNEPR

Questo filmato,
https://t.me/dva_majors/28839
di per sé identico nel suo genere ad altri che girano per la rete circa l’ennesima mattanza di uomini e mezzi delle ff. aa. ucraine in obbedienza a ordini criminali e omicidi,
https://t.me/boris_rozhin/103491
e alla conferma che entrambe le sponde del DNEPR sono sotto il costante fuoco russo, per bloccare concentramento e spostamento di rinforzi da una sponda all’altra
https://t.me/rezervsvo/37211
ci porta a vedere da vicino anche tutta quella sabbia intorno a quello sputo d’acqua, davvero rispetto al bacino originario, che è diventato ora il DNEPR. Una catastrofe ecologica provocata per risolvere il problema dell’attraversamento del Dnepr con mezzi sempre più limitati. Una catastrofe ecologica provocata con l’esplosione di una diga, PRIMA. E con tutte le altre dighe sul DNEPR, che ricordiamo essere SU TERRITORIO CONTROLLATO DAL REGIME DI KIEV, assolutamente chiuse. Lo “scopo del gioco” era anche quello di attaccare nuovamente la centrale atomica di Energodar. Forse lì qualcuno, in alto, si è opposto. Se non altro per evitare altre figure.

ALTRI FRONTI

Confermati ad AVDEEVKA i SEI KM e poco più che dividono le due branche, oltre che un controllo di fuoco su tutte le vie di comunicazione che, ormai, si fa sempre più diretto:
https://t.me/rezervsvo/37207
Anche il propagandista di Kiev con villa in Spagna Sharij, ormai, lo ammette:
https://t.me/rezervsvo/37208
Mentre sempre più voci annunciano l’ingresso dei russi a STEPOVOE,
https://t.me/ukraina_ru/176404
ultimo baluardo della linea di difesa ucraina a nord a protezione dell’ultima strada non ancora fisicamente bloccata, e il capo della DNR conferma l’intenzione di andare avanti tutta per riuscire a liberare DONECK da questa continua, mortale, minaccia (e non solo minaccia, purtroppo):
https://t.me/ukraina_ru/176400

Confermati anche gli avanzamenti verso KUPJANSK, sia da parte russa
https://t.me/rezervsvo/37210
che ucraina:
https://t.me/rezervsvo/37212

Nel complesso, altre spallate anche oggi a una difesa sempre più traballante, e i cui scricchiolii ormai anche i cinegiornali luce fatican sempre più a nascondere.

Aggiornamenti a seguire domani.

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10/11 ore 13:30 aggiornamento

KRYNKI

Stiamo sul pezzo per quanto riguarda KRYNKI, l’avamposto sulla riva sinistra del DNEPR dove le forze del regime di Kiev mandano al massacro forze speciali una dietro l’altra, al fine di consolidare (sinora con scarsi risultati) una testa di ponte per poi…

Qui alzo le braccia: ormai il nuovo schiacciasassi di AVDEEVKA sta finendo quanto iniziato ad ARTEMOVSK, anche tenendo questa posizione per una, due settimane MANCA MATERIALMENTE la massa critica per andare oltre.

Forse è un modo per firmare tre, quattro cambiali in più e prolungare l’agonia di un popolo e il plusprofitto degli speculatori trafficanti di morte. Militarmente, tutto ciò a cui stiamo assistendo lungo il DNEPR, ormai non ha più alcun senso. Accontentiamoci, pertanto, di unire i puntini più vicini senza farci troppe domande su quelli lontani.

Solita mappa di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/10/20231110121238-3d4d2606.jpg
Guardiamo l’ingrandimento. E’ KRYNKI. Si trova in una posizione CONGENIALE in quanto, dietro il paesello, il fiume è scomparso e son tutti isolotti praticamente adiacenti l’uno all’altro. Inoltre, guardando la STRUTTURA URBANISTICA di queste quattro strade messe in croce, possiamo notare una SOSTANZIALE CONTINUITA’per diversi chilometri LUNGO LA SPONDA SINISTRA. In sostanza, consolidare questa testa di ponte sarebbe MOLTO più fattibile
- SIA perché creare un collegamento “asciutto” su cui far passare mezzi pesanti non richiede particolare opera di genio militare,
- SIA perché uomini e mezzi che si farebbero trasbordare avrebbero già dove “alloggiare” al coperto: lungo le case, casupole, depositi di barche, cantieri, officine che popolano la riva di questo che, in tempo di pace, era un INSEDIAMENTO DI SECONDE CASE, DI DACIE, molto sviluppato.

Evidente, e comprensibile, il tentativo di piazzarsi da parte del regime di KIEV. Altrettanto evidente, e comprensibile, lo sforzo dei russi per evitare che ciò si realizzi. La mappa è costellata di esagoni rossi che rappresentano i tiri di artiglieria russi su tutto ciò che confluisce in questa che, più che una “falla”, al momento rappresenta l’ennesimo “buco nero” dove trovano la loro morte i migliori uomini rimasti all’esercito di Kiev e distruzione i loro armamenti. Dato confermato anche da RYBAR,
https://t.me/rybar/54078
il ministero della difesa russo oggi ha comunicato che ieri la 36° brigata marò delle ff.aa. ucraine è stata annientata proprio nel tentativo di affacciarsi verso sud: quasi tutti morti, 11 son riusciti a consegnarsi prigionieri. Massima decorazione già confermata per comandante Zolto Arsalanov e la compagnia motorizzata al suo comando.
https://t.me/mod_russia/32359

Come già accaduto a RABOTINO, ad ANDREEVKA, a KLESCHEEVKA, a STAROMAJORSKOE e non solo, ricordiamo come i russi tendano ad
- abbandonare posti che ritengono poco sicuri per poi, una volta sicuri che non ci sia più nessuno dei loro,
- bombardarli come se non ci fosse un domani,
- impedendo così ulteriori avanzamenti e
- trasformando questa cessione temporanea di territorio in una trappola mortale.

https://t.me/ukraina_ru/176363
https://t.me/ukraina_ru/176378
https://t.me/ukraina_ru/176376

DAL FRONTE

Fra KUPJANSK e KRASNYJ LIMAN il regime di Kiev sta capendo sempre di più che il peggio deve ancora venire, temendo un’offensiva su vasta scala proprio su questa linea di fronte:
https://t.me/polk105/13084
Vedremo, dovesse veramente concretizzarsi un’azione di questo tipo su questa direttrice, la lancetta dell’orologio rischierebbe davvero di tornare a SETTEMBRE DELLO SCORSO ANNO, per QUEL CHE RESTEREBBE DEI GUADAGNI TERRITORIALI UCRAINI. CON LA PICCOLA DIFFERENZA CHE, MENTRE LO SCORSO ANNO DIETRO BALAKLEJA C’ERA LA PUNTA DI DIAMANTE DI UN ESERCITO IBRIDO NATO-FORZE LOCALI DI OTTOCENTOMILA UOMINI BENE ARMATI, ORA CI SONO REPARTI DECIMATI.

Come ad AVDEEVKA, dove di un’intera compagnia son rimasti tre soldati, per bocca di uno dei tre rimasti.
https://dnr-news.ru/society/2023/11/10/532747.html
Quanto accaduto ad ARTEMOVSK non ha insegnato niente a nessuno, conclude laconicamente quest’altro articolo, nel commentare il continuo ammassarsi di truppe dagli altri fronti per tenerla:
https://t.me/WarDonbass/130986
E’ così, purtroppo.

Aggiornamenti a seguire.

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10/11 ore 08:00 aggiornamento

“GROUND CONTROL TO MAJOR TOM” (LI ABBIAMO PERSI…)

Mentre l’Economist (non il fogliettino della parrocchia, l’Economist…) si chiede se sia finita la controffensiva ucraina (Is Ukraine’s counter-offensive over?)
https://t.me/ukraina_ru/176347
A Leopoli continuano a rastrellare e sbattere uomini dentro le camionette
https://t.me/ukraina_ru/176348
Anzi, pare che il ritmo sia pure aumentato: una mobilitazione totale non dichiarata, ma effettuata con la violenza, IN UN PAESE CHE FORMALMENTE NON HA ANCORA DICHIARATO GUERRA A NESSUNO!
Meno male che, ogni tanto, Maurizio Merli et Franco Nero docunt, “il cittadino si ribella”, e comincia a far andare le mani anche lui. Per essere quattro contro uno (gli “sportivi”…) si è anche “ribellato” bene:
https://t.me/legitimniy/16672
Il problema, a ogni modo, è strutturale. Mentre il castello di sabbia del regime mostra tutte le sue crepe, continuano meccanicamente automatismi, parvenze di vita cosiddetta “civile” (i rampolli che se la spassano nella Kiev bene e non solo) e pratiche sistematiche di corruzione, terrore, disordine e violenza dall’alto. Qui l’ultimo atto di violenza gratuita, un centro per disabili gestito dagli ortodossi buttati tutti fuori per perquisizioni:
https://t.me/ZeRada1/16688
Come se fossero dei criminali. Come se nulla fosse. Come se nessuno dicesse “Oh my god”. Forse perché Dio è morto, come cantava qualcuno mezzo secolo fa.

In un fronte ARTEMOVSK lasciato sguarnito per tamponare AVDEEVKA, intanto, i russi se ne approfittano e avanzano ulteriormente:
https://t.me/polk105/13080
A KUPLJANSK stanotte i russi hanno sfoltito caserme e depositi di armi e munizioni con l’ennesima passata:
https://t.me/ukraina_ru/176342

La musica è cambiata, ma il maggiore Tom è ormai nella sua “Space Oddity”. Sempre di più... li abbiamo persi.

Aggiornamenti a seguire.

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09/11 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Ormai anche le cartine più prudenti nel segnare posizioni guadagnate (questa una di quelle)
https://t.me/polk105/13067
confermano A NORD l’attraversamento della ferrovia sopra la fabbrica chimica. Ovvero, l’inizio dell’accerchiamento della stessa, oltre che l’espansione verso nord (il cerchio).
A SUD, anche qui fonti ucraine confermano il loro arretramento (qui cartina con prima-dopo):
https://t.me/RVvoenkor/56325
In altre parole, anche il massiccio afflusso di soldati da altri fronti non sta contribuendo a stabilizzare la situazione. PER NIENTE.

ARTEMOVSK

Sta contribuendo, tuttavia, a INDEBOLIRE le difese di fronti lasciati sguarniti. SIAMO ALL’IDIOZIA PIÙ TOTALE. Invece di ripiegare su linee più arretrate e più corte, le uniche che si sarebbe ora in grado di tenere, chi è rimasto vivo, i superstiti di quella “Invencible armada” che doveva sfondare quest’estate ed è restata sfondata, lo si fa trottare di qua e di là per tenere un fronte ormai completamente ingestibile. E qui non siamo in una pubblicità degli anni Ottanta,
https://www.youtube.com/watch?v=FNfSviKjkhk
ma nella vita reale. Da nord a sud di ARTEMOVSK i russi sono passati al CONTRATTACCO:
https://t.me/polk105/13061
Se questa cartina risponde ai guadagni realmente già conseguiti, le forze di KIEV presto si troveranno ricacciate alla stessa casella dove li avevano lasciati i wagner a maggio!
Stesso discorso a sud, dove i soldati ucraini sono stati già ricacciati da ANDREEVKA e ora da KLESCHEEVKA (altra cartina):
https://t.me/polk105/13060
Sono rimasti in quattro gatti a tenere posizioni ormai indifendibili.

ALTRI FRONTI

Posizioni perse dal regime di Kiev, PER LO STESSO MEDESIMO MOTIVO, sotto UGLEDAR (altra cartina):
https://t.me/polk105/13050
così come a RABOTINO:
https://t.me/polk105/13065

E sotto CHERSON? Dove i russi devono sostenere l’ultima, probabilmente, offensiva del regime su ampia scala degna di questo nome? Oggi hanno aperto il fuoco con tutto quello che avevano a disposizione:
https://t.me/dva_majors/28794
Le posizioni tenute dal regime di Kiev sono state passate e ripassate, provocando gravi perdite.
Stesso discorso sulla riva destra. Anche qui, a saltare per aria sono caserme e depositi di armi e munizioni:
https://t.me/WarDonbass/130962
Tagliate le comunicazioni, indeboliti i rinforzi, parimenti indeboliti i soldati che cercano di tenere quella che, a fine giornata di oggi, sembra essere l’ennesima trappola tesa dai russi. Trappola in cui NATO e regime di Kiev sono cascati appieno.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

La situazione più problematica per i russi, attualmente, è KRYNKI sulla riva sinistra del DNEPR. I soldati russi non sono ancora riusciti a ricacciare indietro le forze speciali anche se occupano metà di questo villaggio e continuano ad attaccare con droni e artiglieria pesante le postazioni.
https://dzen.ru/a/ZUvl2_C2KG9VWWSn
https://iz.ru/1602339/2023-11-09/ekspert-otcenil-obstanovku-v-raione-krynok-na-khersonskom-napravlenii
Segnalato da parte ucraina l’impiego di droni kamikaze e di elicotteri anche sulla riva sinistra.
https://t.me/dva_majors/28778
Terremo monitorata la situazione.

Ad AVDEEVKA, invece, le cose continuano a peggiorare per le forze di Kiev, come da loro stessi ammesso:
https://t.me/polk105/13042
Le due branche della tenaglia si sono avvicinate di oltre un chilometro e mezzo, e ora distano fra loro meno di sei chilometri:
https://t.me/polk105/13043

Aggiornamenti a seguire.

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09/11 ore 08:00 aggiornamento

E POI?

E poi…
e poi…
gente viene qui e ti dice
di sapere già
ogni legge delle cose”.

Direi che non è questo il caso… il canale ucraino Zerada dà già per spacciata AVDEEVKA e si sbilancia sul dopo:
https://t.me/ZeRada1/16683
- Dopo ci potrebbe essere un’ondata di sdegno della popolazione ucraina, e relativa MAIDAN, ma questa volta al contrario (poco probabile, маловероятно, per lo stesso Zerada)
- Dopo ci potrebbe essere… che non cambia nulla (Zerada scrive meglio “continuazione dei processi attuali” продолжение текущих процессов, e definisce questo scenario come “probabile” вероятно)

Gettando in avanti lo sguardo, pensa a ODESSA. Non solo Zerada, in verità. ODESSA
- è da sempre una città russa trovatasi per sbaglio dopo il 1991 in un Paese sempre più straniero, e ostile verso chi continua a rispondere a un grazie con “ne za čto” (не за что) anziché “nema za ščo” (нема за що): per inciso, a questo grado di imbecillità fascista siamo arrivati...
- risolverebbe una serie di problemi operativi ai Russi: metterebbe in sicurezza la Crimea (niente più attacchi dal mare), congiungerebbe le terre russe a quella Transnistria che, ogni giorno che passa, è sempre più minacciata da chi vorrebbe aprire un altro fronte per metterli in difficoltà;
- Zerada aggiunge che favorirebbe i colloqui di pace. Si e no. Sarebbe sicuramente un argomento sul piatto che metterebbe in difficoltà i russi. Odessa a voi, resto dell’Ucraina a noi.
La classica polpetta avvelenata, dal momento che poi nulla vieterebbe all’Ucraina di “accogliere” missili balistici a media e lunga gittata targati NATO, basi militari targati NATO, centri di formazione di CONTRAS da sbattere in lungo e in largo per le città di Russia e Bielorussia a far più danni di adesso (ULTIMO ATTENTATO IERI, A FARNE LE SPESE MICHAIL FILIPONENKO, ribelle della prima ora e CAPO POLITICO DI SPICCO DELLA LNR ESPLOSO CON LA SUA MACCHINA):
https://t.me/polk105/12972

Non penso che oggi qualcuno ci cascherebbe, voglio almeno sperarlo. Ma questa polpetta avvelenata potrebbe attivare un fronte di dissenso interno latente e mai sopito, la famosa “quinta colonna” altrimenti definita “LIBERALE” che aveva in NAVAL’NYJ, FONDAZIONE EL’CYN, MOSCOW TIMES e compari le proprie figure di spicco. E come nota acutamente il canale telegram “zapiski veterana”, agli u-ccidentali non restano altre varianti per battere i russi se non lavorare sul fronte interno (Других вариантов для Запада победить просто нет):
https://t.me/notes_veterans/13392

Del resto, parla da sola in questo senso la vicenda dell’aeroporto di MACHAČKALA, frutto di oltre un anno di propaganda dal canale CIA con sede a KIEV “Utro Dagestana” che, in proporzione, ha fatto più danni della classica radio, residuato della guerra fredda VOA che, onestamente, non ascoltano più neppure i parenti di chi va in trasmissione. La PSY-OP, la guerra psicologica, come ultima spiaggia non tanto per ribaltare la situazione sul campo, quanto per portare a casa ALTRO da questa che si sta rivelando, per la NATO, più che una guerra una gigantesca OPERAZIONE DI MASSIMIZZAZIONE DI PROFITTO.

Entrambe le parti hanno commesso errori. Hanno subito perdite. MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO. Tocchi il fuoco, resti scottato. MA NON TIENI LA MANO SUL FUOCO. Muzio Scevola è morto! Invece, mentre i russi dopo esser rimasti scottati si sono adattati, dall’altra parte si continua, SISTEMATICAMENTE, DA MESI, a ripetere gli stessi errori. E allora, forse, la RES MILITARIS non c’entra più in tutto questo, almeno da parte NATO e dei suoi lacché. C’entrano altre logiche, anzi, una sola: la massimizzazione di un profitto dato dalla TOTALE DIPENDENZA ECONOMICA della colonia ucraina, ridotta a RICETTACOLO DI FORNITURE A PERDERE DI ARMAMENTI per un complesso militare industriale sempre più GLOBALIZZATO, nella parte di mondo che afferisce all’area NATO o che comunque pensa, con essa, di fare affari.

E’ il caso del KAZACHSTAN, per esempio. TOKAEV ancora oggi, davanti a PUTIN, fa la bella faccia e dice che i due Paesi sono “PARTNER E ALLEATI STRATEGICI” (Казахстан и Россия являются стратегическими партнерами и союзниками. )
https://t.me/rybar/54049
Fa da HUB LOGISTICO ai russi per il TRANSITO DI GAS
https://t.me/rybar/54029
Fa partire le missioni spaziali russe da BAJKONUR, eccetera.

Eppure, in un’ottica “MULTIVETTORIALE” (многовекторность, ora si chiama così fare il doppio, triplo gioco…) i russi son sempre più messi alla porta
https://t.me/rybar/53484
Macron va in visita e porta a casa commesse miliardarie per l’EDF
https://t.me/rybar/53967
Per non parlare poi degli USA e della loro longa manus USAID che nel “progetto” di destabilizzazione, andato male col fallito colpo di Stato di poco fa, ancora investe (50 milioni di dollari, per l’esattezza):
https://t.me/rybar/53665
Imperialismo a stelle e strisce attivo con l’apertura, sempre nel Paese, del primo centro NATO “per missioni di pace”
https://t.me/rybar/53579
e di “centri per la formazione di giornalisti” (посол Дэниэль Розенблюм на днях провёл тренинг для казахстанских журналистов в Алматы)
https://t.me/rybar/53585

In questo clima, la carota in cambio del bastone potrebbe essere, ancora una volta, data dal prolungamento del conflitto in Ucraina. CENTODICIASSETTE AEREI MILITARI (MiG-27/29/31 e Su-24) IN DOTAZIONE ALLE FORZE ARMATE DEL KAZACHSTAN FINIRANNO PRESTO ALL’ASTA!
https://t.me/rybar/54028
Indovina indovinello chi le comprerà e dove andranno a finire, visto che anche ieri in un giorno ne son stati abbattuti CINQUE (“Средствами противовоздушной обороны в течение суток сбиты пять самолетов воздушных сил Украины, в том числе: Су-27 в районе населенного пункта Каменка Донецкой Народной Республики, два МиГ-29 в районе населенного пункта Преображенка Донецкой Народной Республики и города Кривой Рог Днепропетровской области, а также два Су-25 в районе города Павлоград Днепропетровской области и населенного пункта Токаревка Херсонской области.”)
https://t.me/mod_russia/32294
Visto che stan finendo (532 abbattuti a ieri!), visto che gli F-16 son sempre quella chimera che si agita per muovere il mercato… 117 aerei militari che SPUNTERANNO DAL NULLA sono un’operazione mica male. E NON IMPORTA CHE FARAN LA FINE DEGLI ALTRI 532. NON E’ QUESTO IL PUNTO: il limone non è ancora spremuto del tutto, QUESTO E’ IL PUNTO.

Partendo quindi dal presupposto, ormai sempre più evidente, che alla NATO vincere non interessa, ma guadagnare il più possibile in ogni campo, e per far questo PRENDERE TEMPO è essenziale, ai russi, che tengon sempre l’opzione sul campo “si siederanno a un tavolo prima o poi” ma la considerano sempre meno realistica, foss’anche la “polpetta avvelenata” di cui sopra, NON RESTA CHE PROSEGUIRE:

E le varianti, TUTTE SUL CAMPO a questo punto, sono MOLTEPLICI:
- ODESSA ricordata da Zerada,
- ma anche il semplice ripristino della situazione AGOSTO 2022
E nel frattempo AVVICINARE SEMPRE PIU’ ALLO ZERO IL POTENZIALE BELLICO NATO INVESTITO IN UCRAINA. Possono pensare ragionevolmente di farlo? SI. La loro configurazione attuale, che ha SVILUPPATO IN TRENT’ANNI SOLO QUANTO SOPRAVVISSUTO AGLI SFRACELLI E ALLA DEVASTAZIONE DEGLI ANNI NOVANTA, OVVERO “UN’ECONOMIA BASATA SU MATERIE PRIME E ARMAMENTI” (сырьевая и военная экономика), come nota Zapiski Veterana (cit.), E’ UNA CONFIGURAZIONE ASSOLUTAMENTE SOSTENIBILE NELLA SITUAZIONE CHE SI E’ VENUTA A CREARE. Constata sempre lo stesso canale (ibidem):
“Noi non facciamo I-phone, perché ci mancano la tecnologia e i componenti, ma carri armati e Iskander li possiamo produrre DA SOLI e INDIPENDENTEMENTE dalle sanzioni. Mettiamola così: si tratta di una produzione orientata e localizzata in Russia”.
Мы не делаем айфонов, потому что нет соответствующих технологий и комплектующих, но танки и "Искандеры" мы можем производить самостоятельно и независимо от санкций. Скажем так - ориентирована и локализована в России.

Ecco allora che la vera “nasledstvo SSSR”, come la chiama il canale, la vera eredità dell’URSS, non è produrre materie prime e armi. Questa è una cazzata fotonica. Il fatto che il settore A della produzione (produzione di mezzi di produzione, ovvero industria “pesante”) fosse privilegiato rispetto al settore B (produzione di beni di consumo, ovvero industria “leggera”) non significa che il settore B non esistesse! Anzi! Le code agli scaffali vuoti dei supermercati si facevano negli anni Ottanta, quando arrivò l’uomo con la voglia in fronte. Su questo ci lavoro da vent’anni (qui ma non solo)
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_социалистическое_соревнование_in_URSS
https://www.academia.edu/38614456/La_semina_e_il_raccolto_Ricerche_analisi_e_traduzione_integrale_di_Pianificabilit%C3%A0_pianificazione_piano_di_Ivan_Michajlovi%C4%8D_Syroe%C5%BEin_I_parte
https://www.academia.edu/40396441/La_semina_e_il_raccolto_Ricerche_analisi_e_traduzione_integrale_di_Pianificabilit%C3%A0_pianificazione_piano_di_Ivan_Michajlovi%C4%8D_Syroe%C5%BEin_II_parte_IV_capitolo
e non mi sembra il caso di proseguire. La vera “nasledstvo SSSR” è questa capacità, che hanno ANCORA i russi, di CREARE UN PIANO CON MOLTEPLICI VARIANTI, VERIFICARLO MOMENTO PER MOMENTO, ADOTTARE “HIC ET NUNC” LA VARIANTE DI PIANO OTTIMALE PER LA SITUAZIONE CHE SI E’ VENUTA A CREARE.

La capacità di eseguire questo tipo di pianificazione non nasce dal nulla. Nasce dalla necessità, per settant’anni, di gestire un modo di produzione INTEGRATO LUNGO lo spazio fisico, economico e sociale di QUINDICI REPUBBLICHE secondo piano.
L’OBBIETTIVO DI PIANO è chiaro: creare una situazione che sia in grado di stabilizzare QUELLA linea di fronte con l’Europa occidentale, troppo serva degli USA per essere considerata un soggetto autonomamente in grado di prendere decisioni, per i prossimi decenni a venire.
LA MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLO STESSO è altrettanto chiara. Indurre, tramite azioni mirate e su scala ridotta, il nemico atlantico a scoprirsi e a scoprire i propri punti deboli, colpirlo sugli stessi, fiaccarlo, indebolirlo e, nel frattempo, guadagnare terreno, sia militarmente, sia aumentando il proprio consenso nell’area attualmente da esso occupata.

E poi? E poi… tutto dipenderà dalla configurazione che assumeranno i padroni NATO. Quando decideranno che il limone è stato spremuto abbastanza, e cercheranno una “soluzione onorevole” per defilarsi lasciando le macerie dei disastri da loro stessi provocati, come già accaduto. Oppure entreranno in campo nuovi fattori, a questo punto ENDOGENI: colpi di Stato, ribellioni, insurrezioni. La preoccupazione maggiore per i russi ora è riassumibile in una parola: STABILITA’. Garantirla, per loro, è la massima priorità. Tutto il resto, verrà di conseguenza.

Aggiornamenti a seguire.

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08/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Ottime notizie oggi da ARTEMOVSK, dove i russi stanno conducendo una controffensiva proprio nei luoghi da cui erano indietreggiati di qualche chilometro quest’estate. Oggi sono riusciti a tornare a KLEŠČEEVKA, da cui erano indietreggiati qualche mese fa per assestarsi sulla ferrovia retrostante:
https://t.me/dva_majors/28730
Duecento metri di avanzata, avanzate di quest’ordine di grandezza anche a nord di ARTEMVOSK: quanto basta per vanificare mesi, gli ultimi DUE MESI per la precisione,
https://t.me/ukraina_ru/176225
di “kontrnastuplenie” del regime di KIEV.
https://t.me/ukraina_ru/176230
E più i russi avanzeranno, e a questo ritmo davvero non ci vorrà molto vista la modesta entità dei terreni espugnati da Kiev quest’estate, più la lancetta del tempo tornerà a maggio di quest’anno. Poi, per loro sarà solo, ancora, ulteriore perdita territoriale.

Buone notizie anche da AVDEEVKA: rosicchiate altre centinaia di metri sia da sud che da nord.
https://t.me/polk105/13011

BOMBE A GRAPPOLO NATO IN AZIONE (SU SOLDATI MIRACOLATI)

Questo filmato ha dell’incredibile. Rappresenta un salvataggio di un soldato russo ferito ad opera dei suoi compagni sotto letteralmente una pioggia di ordigni a grappolo. Il gruppo riesce miracolosamente a fuggire da quella trappola mortale. E miracolosamente, forse, è dire poco:
https://t.me/RVvoenkor/56289

BOMBE A GRAPPOLO NATO E HIMARS CONTRO CIVILI A DONECK: L’ACCUSA ALLE NAZIONI UNITE

Si è appena concluso l’intervento del Rappresentante permanente per la Russia alle Nazioni Unite nel corso della riunione da lui convocata per discutere della STRAGE di ieri a DONECK. Questo il testo ufficiale:
https://russiaun.ru/ru/news/unsc_1081123
6 morti e 55 feriti nel corso di TRE attacchi consecutivi, alle 16:25, alle 16:40 e alle 18:27. Evidente l’intento di provocare una strage anche fra medici, giornalisti, vigili del fuoco.

Himars NATO e URAGAN (ancora) in ampia dotazione al regime di KIEV, ieri. Il 31/10, sempre DONECK è stato teatro di un attacco simile, portato prima con missili HIMARS, che non hanno provocato vittime ma un grosso incendio, quindi, sempre POCO DOPO, con BOMBE A GRAPPOLO (le stesse che abbiam visto sul campo di battaglia qui sopra, questa volta contro civili): due morti e quindici civili il risultato.

Nebeznja continua l’intervento dicendo che gli attacchi ripetuti, come quelli sopra descritti, da febbraio dell’anno scorso a oggi sono stati oltre venti, provocando solo fra medici e infermieri oltre 50 morti e 200 feriti.

Sottolinea infine il fatto che gli HIMARS sono vincolati, nel loro impiego, a esplicita approvazione delle autorità militari USA, che programmano la rotta e seguono l’andamento del missile dal lancio al raggiungimento dell’obbiettivo.
(Ответственность за них будут нести как высшая политическая власть киевского режима и исполнители их преступных приказов, так и наводняющие Украину своим оружием западные страны, которые, как мы прекрасно знаем, еще и согласовывают цели ударов.)

Sono quindi stragi NATO a tutti gli effetti, aggiungiamo noi. Stragi consapevolmente portate a compimento, non “danni collaterali”, continua Nebeznja.

Da febbraio 2022 a oggi i civili della DNR hanno subito:
- oltre 25.000 attacchi di razzi e artiglieria
- 145.000 proiettili di vario calibro
- oltre 16.000 case e 3.500 edifici civili distrutti, fra cui 700 fra scuole e asili, 200 strutture medico-ambulatoriali, 1100 infrastrutture energetiche.
- 4.755 morti, fra cui 140 bambini
- 5.360 feriti, fra cui 357 bambini.
Dal 2014 a oggi sono OLTRE VENTIMILA i civili morti e feriti nella DNR. Ventimila morti e feriti per cui nessuno griderà “oh my god”. Ventimila morti e feriti che, semplicemente, non fanno e non faranno mai notizia.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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08/11 ore 08:00 aggiornamento

АВДЕЕВКА: UNA FORTEZZA, SEGNO DELLE CONTRADDIZIONI DEL REGIME DI KIEV

Questo scritto si rende necessario in risposta a chi la vorrebbe “una seconda Artemovsk”. No, non è una seconda Artemovsk anche se, di primo acchito, le cartine attualmente potrebbero sovrapporsi e ai wagner basterebbe sostituire le forze regolari russe.

Artemovsk è stata un errore madornale, tragico, criminale delle forze NATO frutto della loro altrettanto idiota, tragica, criminale tattica di non cedere un centimetro perché tanto a crepare non sono loro ma i loro servi della gleba. Questo, ammesso e non concesso l’assunto che a comandare siano i militari e non le lobby delle armi.

Il risultato, tuttavia, non cambia anche se tale versione non ci convince, anche se siamo convinti che a dominare siano altri interessi che denunciamo da mesi, e che nulla hanno a che vedere con centimetri di suolo ma coi conti in banca del complesso militare industriale che, su questo limone ormai quasi spremuto del tutto, ha costruito la propria ragion d’essere di questi ultimi due anni.

In altre parole, il risultato non cambia anche partendo dall’assunto che ARTEMOVSK sia statauna gigantesca operazione di accumulazione di profitto, SAPENDO GIÀ IN ANTICIPO COME SAREBBE ANDATA A FINIRE SUL CAMPO.

Prova del nove: perderla, per le forze NATO, a parte il danno enorme inflitto ai propri subordinati, nulla ha comportato sul piano tattico: si, ha messo una pietra tombale ad attaccare DA LÌ. Ma attaccare DA LÌ è come dire di voler andare a Roma partendo non da Ostia lido, ma da Barberino di Mugello. C’era e c’è di meglio.

Quel meglio si chiama AVDEEVKA. Qui sta tutta la differenza, il perché non è una “seconda ARTEMOVSK”.

Questa è una carta storica, di quando il canale di Rozhin si chiamava “Golos Sevastopolja” (la voce di Sebastopoli). Estate 2014:
https://cigr.net/imgv/a88bd602b71f15a01c407b436b6b18ab.jpg
AVDEEVKA è quel camioncino militare, DONECK è sotto la freccia azzurra. Quelle fiamme rappresentano una città in fiamme, e per davvero. DONECK era sotto attacco. AVDEEVKA era la condicio sine qua non per continuarla a tenere sotto scacco.

L’AEROPORTO DI DONECK, per esempio, oggetto di una battaglia furiosa per la vita della capitale del DONBASS, qui sotto attacco di due frecce. Una parte da AVDEEVKA:
https://r3.mt.ru/r4/photo0C97/20625298402-0/png/bp.jpeg

LA DRAMMATICITÀ DELLA SITUAZIONE È RESA DA QUEST’ALTRA CARTINA:
https://ic.pics.livejournal.com/babka_ivanka/74169088/317888/317888_original.png
DONECK VIVEVA LE ORE PIU’ DIFFICILI.

CARI COMPAGNI, IL 23/02/22 NELLA STESSA, MEDESIMA, POSIZIONE, A OCCUPARE LE MEDESIME CASELLE BLU DEL 2014 C’ERANO SETTANTASEIMILA UOMINI SCELTI DELLE FORZE SPECIALI UCRAINE! LA “SOLUZIONE AZERA” AL DONBASS RIBELLE PARTIVA DA AVDEEVKA!

Questa striscia rossa mostra la linea di confine DI ACCORDI DI MINSK (1 e 2, 2014-2022) MAI RISPETTATI:
https://pbs.twimg.com/media/EaFtdjGWkAYVL1s?format=jpg&name=large

Già nel 2017, mentre il processo di creazione della più grande testa di ponte a ridosso di una città da conquistare era in stato avanzato di realizzazione, in pieno MINSK-2, il grosso delle truppe era ammassato sempre lì, costantemente lì (altra cartina, dove ci son più armamenti blu è sempre Avdeevka):
https://l-files.livejournal.net/og_image/19122990/11800?v=1485856246

AVDEEVKA, come mostra MOLTO BENEquest’altra cartina,
https://ichef.bbci.co.uk/news/624/cpsprodpb/AE82/production/_93947644_donetsk_conflict_line_624_russain.png
che rappresenta il primo braccio di una TENAGLIA che, PER OTTO ANNI, ricordava sempre a DONECK la sua esistenza con:
1. scaramucce di confine, sconfinamenti, attentati, azioni diversive, incursioni.
2. bombardamenti diretti sulla capitale.

IN ALTRE PAROLE, AVDEEVKA RAPPRESENTAVA E RAPPRESENTA UNA SCELTA STRATEGICA BEN PRECISA: DA LI’ PARTIVA LA SOLUZIONE AZERA. RINUNCIARE A ESSA SIGNIFICAVA RINUNCIARE ALLA SOLUZIONE AZERA. Non è Artemovsk, per niente.

Ragioniamo ora sull’AREA INTORNO AD AVDEEVKA, SU COME SIA STATA COSTRUITA E CONSOLIDATA, NEGLI ANNI, QUESTA TENAGLIA SU DONECK!

QUESTA CARTINA E’ MOLTO ESPLICATIVA:
https://ianed.ru/wp-content/uploads/2022/05/357417077.jpg
Le AREE AZZURRE indicano i vari blocchi in azione sulla linea di fronte. Consideriamo quello a SUD. AVDEEVKA FACEVA PARTE DI UN UNICO GRUPPO D’ATTACCO (LA “TENAGLIA”) CHE COMPRENDEVA AVDEEVKA (da espugnare), PESKI (espugnata), KRASNOGOROVKA (da espugnare), MAR’INKA (ormai quasi tutta espugnata).

I SETTANTASEIMILA stavano tutti lì, a febbraio 2022. Lungo questa tenaglia che per otto anni ha stretto DONECK in una morsa sempre più dolorosa e logorante. La cartina mostra anche le fortificazioni che il regime di KIEV aveva costruito in OTTO ANNI, ancora a grandi linee.

Qui le vediamo già più nel dettaglio (i tratti rossi disegnati sulla mappa satellitare):
https://ic.pics.livejournal.com/k2_3300/70215296/2390347/2390347_original.jpg
Si tratta di uno fra i complessi fortificati più organizzati al mondo, paragonabile in tutto e per tutto a una linea MAGINOT, con scarse possibilità di aggiramento (per la concomitanza di altre zone fortificate da far fuori prima). Per una maggiore comodità, ripropongo la cartina di come era la situazione sul campo di battaglia nove anni fa,
https://ic.pics.livejournal.com/takinetak/66821604/50102/50102_original.jpg
fissata quindi dagli accordi di MINSK-2:
https://ruxpert.ru/images/8/8c/%D0%94%D0%BE%D0%BD%D0%B1%D0%B0%D1%81%D1%81_%282018%29.jpg

Nella TENAGLIA c’erano in realtà tutte e due le LNR e DNR, impossibile pensare di girare le lancette di 270° in senso orario o antiorario, o un po' di qua e un po’ di là (e incontrarsi a metà strada). La situazione era disperata, altro che aggirare la “linea Maginot” passando da nord… A chi fosse ancora convinto della storiella del “Blitzkrieg fallito”, anche solo per riflesso pavloviano delle panzane raccontate per due anni dai cinegiornali-luce imboccati dalla NATO, questa cartina che rappresenta una situazione di partenza tragica, con la belva con le fauci spalancate rimaste lì, spalancate, per otto anni, spero tanto che lo aiuti a capire la differenza fra quella storiella e la guerra di manovra operata dai russi con 150 mila uomini, molti dei quali quel giorno si presentarono a nord e a sud a VALICI ASSOLUTAMENTE NON PRESIDIATI, TROVANDO LA SBARRA ALZATA E AVANZANDO INDISTURBATI PER DECINE E DECINE DI KM. Per forza… eran quasi tutti là ad aspettare il comando di attacco, ad aspettare l’ordine di chiudere quelle fauci. Ordine diventato ANACRONISTICO solo grazie ai russi.

Oggi, grazie ai russi, con una DNR tornata Russia da oltre un anno, siamo arrivati a questa situazione:
https://voennii-forum.ru/wp-content/uploads/2023/11/photo_2023-11-05_16-54-27.jpg
LA TENAGLIA SI E’ RIBALTATA! E I BRACCI NON SON PIU’ IN MANO ALLE FORZE NATO E AL REGIME DI KIEV, MA IN MANO AI RUSSI, FERMAMENTE INTENZIONATI A LIBERARE IL DONBASS DALLA FECCIA NAZIFASCISTA CHE LO OCCUPA.

Questa cartina, che mostra le direttrici di attacco del regime di KIEV verso DONECK,
https://i.imgur.com/PEfvShn.jpeg
ora vede LE STESSE MEDESIME frecce, poste su strade e vie di comunicazione STRATEGICHE, MA GIRATE AL CONTRARIO! OVVERO PUNTATE VERSO AVDEEVKA!

Cominciamo quindi a STUDIARE questo TERRITORIO come mai le forze NATO e il regime di KIEV avrebbero pensato che sarebbe andata a finire questa vicenda, ovvero, come TERRITORIO di LIBERAZIONE da parte dei russi. Un territorio DIFFICILISSIMO, per tutto quanto ci siam detti, dove qualsiasi tratto morfologico è stato trasformato in un CAPOSALDO, in un TORRIONE, in una TRINCEA, in un SEGMENTO di una LINEA DI DIFESA COMPLESSA A PIU’ SCAGLIONI.

Teniamo ancora questa cartina, che ci aiuta a definire già due punti importanti: La ZONA INDUSTRIALE (a sud-est, Промзона nella cartina) e CARS’KA OCHOTA a sud-ovest (Царська Охота nella cartina). Le linee grige rappresentano le direzioni seguite dalle linee di difesa che su questi bastioni poggiavano. Lì, PER INCISO, ancora oggi si combatte.

Come già detto, questi due bastioni FANNO PARTE DI UNA LINEA BEN PIU’ COMPLESSA, un problema DI DIFFICILISSIMA SOLUZIONE per i russi. Questa l’idea di come è strutturata l’intera AREA:
https://aftershock.news/sites/default/files/u17719/4437B08C-E0B0-41D2-A391-42E717F2FFB9.jpeg
VEDIAMO UN GROSSO INSIEME, AL CUI INTERNO SONO COMPRESI TRE SOTTOINSIEMI. AVDEEVKA E’ UNO, MA NON L’UNICO! Tre sottoinsiemi comunicanti fra loro, di DIFFICILE SEPARAZIONE, per esempio se si volesse affrontare e risolvere la questione smantellandoli in sequenza. Anche qui, la favoletta dell’attacco fermato non ha alcun senso. I russi sapevano e sanno benissimo a cosa andavano e vanno incontro nel momento in cui hanno iniziato, METODICAMENTE, a LIMARE da un lato e INDEBOLIRE dall’altro questo ENORME COMPLESSO DIFENSIVO, da oltre un anno e mezzo a questa parte, non da ottobre scorso!

Vediamo quest’altra, di cartina:
https://rusvesna.su/sites/default/files/styles/orign_wm/public/karta_118.jpg
sotto c’è scritto Аэропорт (aeroporto). Lì, PER MESI, ripeto, PER MESI, si è combattuto! Faticosamente si è riusciti a portare verso nord la linea di fronte, A STRAPPARE QUALCHE KM DI QUESTI 6,7 (altra cartina MOLTO esplicita),
https://u.9111s.ru/uploads/202303/19/6308b0addbb73559d91328307358b765.jpg
A CREARE I PRESUPPOSTI DELLA BRANCA “SUD” DI UNA TENAGLIA ALTRIMENTI IMPOSSIBILE!

La stessa cosa avanzando da nord-ovest, PER CREARE LA BRANCA “NORD”. ANCHE QUI, altra cartina per avere un’idea della situazione di partenza a livello di fortificazioni espugnate:
http://ic.pics.livejournal.com/hauptmann_wolf/81132268/4311/4311_original.png
E CIO’ NONOSTANTE, l’angolo da CONCAVO è diventato CONVESSO IN OLTRE UN ANNO DI COMBATTIMENTI! Altro che “battaglia iniziata un mese fa” e “attacco russo fermato”.

Tutto questo sempre con le forze a disposizione, senza sconvolgere equilibri interni di crescita e di formazione delle riserve, infatti non ancora impiegate. Il che, per inciso, non è per niente un buon segno per il regime di KIEV.

Riprendiamo la topografia di AVDEEVKA, sempre partendo da sud, con un’altra cartina:
https://pp.userapi.com/c633423/v633423257/15e39/6juni4OUI-4.jpg
a N-O del cerchio c’è STARAJA AVDEEVKA (СТАРАЯ АВДЕЕВКА nella cartina), ovvero “VECCHIA AVDEEVKA”. La città vecchia, agglomerato urbano ormai in gran parte disabitato e ridotto a caserme improvvisate e depositi per i “difensori”. ALTRO SCAGLIONE DI DIFESA!

CITTA’ VECCHIA, perché AVDEEVKA aveva conosciuto il proprio BOOM grazie alla ditta chimica a NORD-OVEST che ormai conosciamo, per essere a fianco del TERRIKON. Su questa toponomastica non ritorno, ormai davvero la sappiamo a memoria. Tuttavia, pare utile avere ora una visione di insieme di questa città e del suo sviluppo urbanistico, in epoca SOVIETICA, ovvero in tempo di PACE.
https://s00.yaplakal.com/pics/pics_original/6/1/0/5866016.jpg
LA FABBRICA, in alto a sinistra, il grosso complesso chimico, capeggia per lunga parte della città. La strada ferrata la taglia in due, da N-O a S-E. Ferrovia doppiata da vie di comunicazione asfaltate, lungo cui si sviluppa urbanisticamente la CITTA’ NUOVA. Fino ad arrivare al POSELOK CHIMIK, al “villaggio chimico” (Поселок Химик sulla cartina, IN BASSO A SX). E’ un grosso agglomerato urbano, classici casermoni disposti in fila ordinatamente, parallelamente, monotonamente. Li abbiamo anche da noi, li abbiamo visti ad ARTEMOVSK. Sono le case popolari costruite per gli operai del complesso chimico. A debita distanza dallo stesso. ORA RAPPRESENTANO UN ULTERIORE BASTIONE CHE PROTEGGE LA FORTEZZA DA SUD. UN BASTIONE A DECINE DI STRATI, COME ABBIAM VISTO PER ARTEMOVSK. Fortunatamente, c’è solo questo. AVDEEVKA non è ARTEMOVSK.
Arriviamo all’oggi. CHE FARE? I russi ora tendono a
- consolidare sempre più queste DUE BRANCHE, così faticosamente create.
- non dare ALCUNA TREGUA alle forze di KIEV, demolendo costantemente, metodicamente i “nuovi arrivi” per non perdere la superiorità attuale.
- PUNTARE CONTEMPORANEAMENTE A DUE VARIANTI DI PIANO:
1. ACCERCHIARE DEMOLENDO DA AMBO I LATI DIFESE IMPONENTI
2. LIMARE SEMPRE PIU’, ENTRARE NELLA CITTADELLA, ESPUGNARLA PEZZO DOPO PEZZO.
In realtà, non si tratta assolutamente di DUE ALTERNATIVE. Assolutamente come ad ARTEMOVSK, qui sì che le cose tornano molto simili, anzi, pressoché identiche.

Ciascuna “variante” favorisce ed è al contempo favorita dall’altra. DUE COMPONENTI, QUINDI, DELLA STESSA VARIANTE, PIU’ CHE DUE VARIANTI DISTINTE. Ai russi non fa paura il combattimento strada per strada, ma farlo in condizioni di SCARSO approvvigionamento dovuto ad accerchiamento operativo è decisamente MEGLIO che farlo con decine di migliaia di uomini e mezzi che accorrono giorno dopo giorno.

Allo stesso modo, dovesse invece realizzarsi maggiormente l’ACCERCHIAMENTO, si procederebbe come nel caso di ARTEMOVSK le ultime settimane, o MARIUPOL’. Con tempi MOLTO PIU’ ristretti.

AVDEEVKA E' PIU' DI UNA FORTEZZA: E' IL SEGNO DELLE CONTRADDIZIONI DI UN REGIME, QUELLO NAZIFASCISTA DI KIEV, E DEI SUOI PADRONI.

Aggiornamenti a seguire.

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07/11 ore 20:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Ad AVDEEVKA i russi continuano a martellare e a consolidare quanto portato a casa in questa fase:
https://t.me/polk105/12962
Ancora insufficiente, visto che anche oggi HIMARS (missili dei criminali NATO, lo ricordiamo) sono caduti su DONECK colpendo un autobus pieno di civili e facendo SEI morti e UNDICI feriti:
https://t.me/mriya24/34864
Nessun soldato né fra i morti, né tra i feriti: fra questi, anzi, TRE MEDICI che erano giunti a prestare i primi soccorsi:
https://t.me/mriya24/34865
No, per allontanare questa feccia da DONECK quanto fatto sinora non è sufficiente. Ma forse, finalmente, le cose stanno cambiando. Per inciso, migliorate nella giornata di oggi le posizioni anche sopra ARTEMOVSK:
https://t.me/ukraina_ru/176112

RYBAR dedica una cartina aggiornata a quanto sta accadendo intorno a KUPJANSK
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/07/20231107193933-a1ecec71.jpg
Altra fetta di territorio in mano russa, quella di cui parlavamo ieri, e riserve che continuano ad accorrere per cercare di tamponare una situazione che diviene sempre più difficile, di giorno in giorno.

SI INASPRISCE LA FAIDA INTERNA AL REGIME DI KIEV

Dopo la morte del braccio destro di Zaluzhnyj, in circostanze ancora misteriose, è esploso il conflitto fra fazioni in seno al gruppo dirigente ucraino.

Alla versione del ministro degli interni, “rassicurante”, non crede nessuno:
https://t.me/ZeRada1/16669
Così come nessuno ha creduto alla versione ufficiale dell’“incidente” che, in un colpo solo, ha fatto fuori a gennaio il ministro degli interni ucraini durante un suo trasferimento in elicottero:
https://t.me/ZeRada1/15059

Intanto “credere-obbedire-combattere” Danilov, tanto cane da guardia col suo popolo quanto indulgente coi suoi rampolli, che se la spassano nel vecchio continente, ha preso di petto Mascellone e gliele dà di santa ragione: “chi non crede nella vittoria, non può comandare”
https://t.me/ZeRada1/16668
Lo dicevano anche nel bunker di Hitler i suoi fedelissimi, prima di farla finita uno dopo l’altro. Danilov, tuttavia, è facile che nel bunker ci mandi qualcun altro e vada a spassarsela coi suoi figli. Il riferimento alla sua critica, è ovviamente Mascellone per l’intervista al TIME che tanto scalpore ha fatto nel gruppo fedele al patàca (e a cui è seguita la morte del suo braccio destro…).

ERMAK nel frattempo incontra SOROS (il giovane, immagini shock qui, mandate a letto i bambini…)
https://t.me/ZeRada1/16667
da lui descritto sul suo canale come “grande amico dell’Ucraina, uomo d’affari statunitense e filantropo”
https://t.me/ZeRada1/16671
il quale probabilmente dà la benedizione di paparino all’operazione “io resto qui…” del patàca. Non può esserci vuoto di potere, non ci possono essere elezioni… e allora NEL FRATTEMPO assumo PIENI POTERI.
https://t.me/mriya24/34863
E faccio fuori, uno a uno, i miei potenziali avversari:
https://t.me/legitimniy/16660

Tattica vecchia come il cucco… la prossima volta si presenterà come “tecnico”… questa variante ancora gli manca.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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07/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Il regime di KIEV cede posizioni persino sotto UGLEDAR (cartina qui), altra loro roccaforte,
https://t.me/ukraina_ru/176051
dove i russi sono avanzati di un chilometro.

Confermato a KUPLJANSK il forte attacco di ieri, dove per tamponare il regime di KIEV è stato costretto a mettere in campo le forze d’élite “Confine d’acciaio”, assaltatori mandati a cercare di mettere in qualche maniera una pezza.
https://t.me/ukraina_ru/176047

Confermato sempre dal regime di Kiev l’attraversamento, da parte dei russi, della ferrovia a nord di AVDEEVKA. Attraversata in due punti, ora i russi stanno allargando la testa di ponte per poi proseguire:
https://t.me/polk105/12940

CAREV DECISAMENTE FUORI PERICOLO

Prima intervista rilasciata dopo l’attentato. Per essere uno “che è stato sparato”, e non alle gambe, ma per uccidere, sta alla grande. Ovviamente il primo pensiero è per quei farabutti che hanno orchestrato un’operazione durata mesi, neanche fosse stato un capo di Stato o di governo. Operazione fallita.
“Voglio dire, che nessuno mai temerà i terroristi, ma saranno loro a dover avere paura. Prima o poi toccherà loro rispondere per quello che han fatto. Per l’attentato, per gli atti di terrorismo, per la guerra, per quello che han fatto all’Ucraina”
«Хочу сказать, что террористов никто бояться не будет, пускай они боятся. Рано или поздно им придётся ответить за то, что они сделали. За покушение, за акты террора, за войну, за то, что они сделали с Украиной».
https://t.me/RVvoenkor/56215

IL PRICE CAP… HA RAFFORZATO LA RUSSIA

A riconoscerlo è il WSJ
https://www.wsj.com/world/russia/how-russia-games-oil-sanctions-for-big-profits-33b26342?mod=hp_lead_pos1

Purtroppo l’articolo è troppo recente per essere già “doppiato” altrove… accontentiamoci del sunto in russo:
https://t.me/geonrgru/16596
et
https://www.forbes.ru/biznes/499926-wsj-soobsila-o-neeffektivnosti-cenovogo-potolka-na-rossijskuu-neft

In sostanza il WSJ ammette che è fallito miseramente il tetto al prezzo degli idrocarburi russi imposto dal CARTELLO del G7, altrimenti promotore del “libero mercato” e della “mano invisibile” (no… non la mano morta, la mano invisibile!), persino quando si tratta di difendere il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni calmierando, per esempio, i prezzi, o quando si nominano parolacce “estremiste”, ma che dico… “bolsceviche”, come Tobin Tax o patrimoniale.

Il cartello ha imposto il prezzo e I RUSSI HANNO AGGIRATO IL CARTELLO. Non solo grazie a petroliere tirate fuori dalla naftalina, ma anche (e questo il WSJ ancora non lo ammette… sarebbe come dire che in quel posto, all’U-ccidente, lo ha messo mezzo mondo e non solo i “furbi” russi!) appoggiandosi a “hub” esterni quali Turchia e India, DIVENUTA QUEST’ULTIMA IL MAGGIOR FORNITORE DELL’UE! (senza che a “Nessuno” venga il dubbio del giro prima… “Nessuno” nel senso della beffa omerica del termine… o forse, meglio, della beffa western-spaghetti impersonata da Terence Hill almeno in due pellicole...)

Ma vi è dell’altro. IL RUBLO IN PICCHIATA A INIZIO CONFLITTO, ORMAI E’ COMPLETAMENTE STABILIZZATO! Da settimane, come ammette anche la REUTERS:
https://www.reuters.com/markets/currencies/rouble-soars-past-96-vs-dollar-after-putin-reintroduces-currency-controls-2023-10-12/
E’ una conseguenza logica dell’aumento delle esportazioni (più del doppio rispetto a settembre, +25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Più export, più domanda di rubli (sia con acquisti diretti in rubli, che con il sistema di PORTE SCORREVOLI fra conti bancari che inizia con euro o dollari... e finisce in rubli), più apprezzamento della moneta russa sulla piazza mondiale.

E per chiudere in bellezza, il boom delle esportazioni russe contribuirà a ridurre il rapporto deficit/PIL al 2%, laddove la previsione questa primavera non andava oltre il 5-6%.

E’ il capitalismo, bellezza… e come in “Una poltrona per due”, siamo arrivati al punto che chi il capitalismo l’ha inventato, ora lo assapora dall’altra parte. Come dicono ormai gli imbonitori con scarsissima fantasia e su ogni piazza possibile e immaginabile del venduto, “per una migliore esperienza”.

Aggiornamenti a seguire.

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07/11 ore 08:00 aggiornamento

“RISOLTO” IL GIALLO DEL COLLABORATORE DI ZALUZHNYJ UCCISO

Secondo gli inquirenti, al malcapitato sarebbe stata regalata una scatola contenente whisky, munizioni e bombe a mano u-ccidentali (uccidentali in tutti i sensi…)
https://t.me/RVvoenkor/56198
Il figlio, presente allo scarto dei regali, avrebbe preso la bomba a mano e avrebbe staccato la sicura, il padre l’avrebbe allora strappata via di mano al figlio morendo eroicamente. Tutto torna, tranne quella siringa sul tavolo. Se il ministro dell’interno, intervenuto direttamente nella veste di portavoce degli inquirenti, l’avesse fatta mettere, l’avrebbe menzionata nel rapporto come prova dello stato alterato di coscienza della vittima. Invece, non è menzionata nel rapporto. Ma c’è in ben due foto. Così...

INIZIATA LA COSTRUZIONE DELLA FERROVIA CHE COLLEGHERÀ ROSTOV ALLA CRIMEA

Annunciata dai russi,
https://t.me/ukraina_ru/175905
confermata dagli ucraini (che ci deliziano anche di una foto commemorativa):
https://t.me/polk105/12922
Opera imponente, sarà la seconda via di terra che collegherà fra loro le regioni russe di Doneck, Zaporozh’e, Crimea e, in prospettiva, Cherson e chi si accoderà.

DAL FRONTE

Stamattina è giunta notizia di un importante avanzamento ieri sopra KUPLJANSK. Attacco di artiglieria e aviazione su vasta scala, avanzamento di oltre un chilometro, oltre 15 postazioni nemiche conquistate, avvicinamento a SIN’KOVKA:
https://t.me/ukraina_ru/176024

La situazione è tutt’altro che in STALLO, come vorrebbero i media u-ccidentali:
https://t.me/ukraina_ru/176022
La situazione è sull’ORLO DEL COLLASSO per le forze NATO e del regime di KIEV. Come chi attacca, attacca, attacca, capisce che non ne ha più neanche per difendersi e, col fiatone che gli blocca le corde vocali, dice con un esile filo di voce: “la chiudiamo qui...”
A un avversario che si è chiuso in difesa fino a quel momento ASPETTANDO QUEL MOMENTO. E QUEL MOMENTO sta arrivando. Ogni riferimento a Foreman-Alì è puramente voluto. Ali buma ye.

AUGURI!

Oggi di oltre un secolo fa (106 anni fa) alle 10 del mattino il comitato rivoluzionario militare di Pietrogrado (futura Leningrado) usciva con l’appello compagno Lenin all’insurrezione: “Viva la Rivoluzione degli operai, dei soldati e dei contadini!” (Да здравствует революция рабочих, солдат и крестьян!)
https://t.me/kom_mir/5027
Viva la Rivoluzione d’Ottobre!

Aggiornamenti a seguire.

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06/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Questa cartina del NYT rappresenta i guadagni territoriali ucraini (in blu) dall’inizio dell’anno.
https://t.me/RVvoenkor/56184
Questa è la “controffensiva”. I russi, che sinora hanno avuto ben altri obbiettivi, pensando a respingere gli attacchi e smantellare, han saputo fare di meglio (loro guadagni territoriali in rosso).

E, quel che è peggio, non hanno intenzione di smettere. Anche oggi avanzamenti di qualche centinaio di metri a NOVOMICHAJLOVKA, riconosciuti dagli stessi ucraini:
https://t.me/boris_rozhin/103129

Stesso discorso sotto Zaporozh’e, a STAROMAJORSKOE. Ulteriore territorio che potrebbe tornare in mano russa:
https://t.me/ukraina_ru/175987

Ad AVDEEVKA, i russi continuano a martellare senza tregua, anche in questi minuti:
https://t.me/ukraina_ru/176002

Infine sempre le fonti ucraine ammettono che i russi hanno ripristinato l’arsenale di missili balistici negli stessi quantitativi che avevano l’anno scorso: 870 missili con oltre 350 km di gittata.
https://t.me/WarDonbass/130819
Altro che “han finito i missili”...

MORTO NEL MISTERO UN AIUTANTE DI ZALUZHNYJ

Gennadij Chastjakov, 39 anni, braccio destro di Zaluzhnyj, il giorno del suo compleanno riceve in regalo da un suo amico GRANATE, o un pacco bomba.
https://t.me/RVvoenkor/56195

Due le versioni:
1. si è trattato di un tragico errore. Il festeggiato era strafatto, sul tavolo si vede chiaramente una siringa:
https://t.me/RVvoenkor/56195
e anche qui da un’altra angolatura:
https://t.me/RVvoenkor/56194
In tali condizioni si sarebbe fatto esplodere, ferendo anche il figlioletto di tredici anni.
https://t.me/ZeRada1/16659

2. Si è trattato di un attentato. Così la pensa anche Zaluzhnyj.
https://t.me/ZeRada1/16654
E’ il secondo aiutante che perde in pochi giorni.
https://t.me/ukraina_ru/175999
Pochi giorni dopo aver rilasciato quell’intervista al TIME che sembra più un atto formale di autocandidatura alle presidenziali. Presidenziali che oggi, GUARDA IL CASO, il patàca ha sospeso, illo tempore.

ASPETTANDO DOMANI…

L’incrociatore AURORA
https://t.me/dva_majors/28624
è già in posizione. Aspettiamo solo l’ordine di far fuoco contro il Palazzo d’Inverno, tovarišč Lenin.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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06/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

LE COSE SI COMPLICANO SEMPRE DI PIU’ PER LE FORZE NATO E IL REGIME DI KIEV. Al punto che i megafoni anglofoni di regime impiegano, per la prima volta da quasi due anni, la parola sfigata, sfigatissima, maxime sfigatissimam... “RETHINK”.
E quando il WP scrive: “Ukraine’s supporters need to RETHINK THEIR THEORY OF VICTORY”
https://t.me/RVvoenkor/56168
è un modo elegante per recitare il “de profundis”. “Ripensare alla loro teoria di vittoria”… e a me viene in mente: “Non eri tu che dovevi partire / e non tornare più / non eri tu che in fondo è come salire /basta non guardare giù…”
Non eran loro che dovevano arrivare in Crimea? Ripristinare i confini del 1991? Arrivare a Mosca? Fare della torta russa un bello spezzatino, ciascun pezzo con a capo un loro fantoccio?
“Va bene va bene va bene… bugiarda quando ti conviene…”
Ora il WP parte col più bieco, col più becero, col più infame (con CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MORTI E FERITI) degli scaricabarile e dice… beh, “ripensate alla vostra idea di vittoria”. “C’è vittoria e vittoria…”. Ma soprattutto… “dov’è la vittoria?”. “Le porga la chioma… e se è senza capelli?” “Oggi ho vinto anch’io?” “Bisogna vincere, oppure ci basta un punto?”

OGGI I MEDIA UCRAINI SCOPRONO CHE PERSINO I LORO SOLDATI PARLANO TRA DI LORO IN RUSSO!
https://t.me/ukraina_ru/175944
Conclude laconicamente il canale ukraina_ru: “Combattono per chi, in futuro, gli impedirà persino di parlare nella loro lingua. È TUTTO MOLTO LOGICO!”

Così come anche le TV di regime oggi cominciano ad accennare alla possibilità di cederla, AVDEEVKA. Tirando in ballo la solita, eterna, storia della volpe e dell’uva. Non facciamone un dramma… “e poi / non è nemmeno bella...”
https://dnr-news.ru/society/2023/11/06/528437.html

“To rethink their theory of victory”… con carne da cannone mandata – NONOSTANTE QUEL CHE COMINCIANO A DIRE IN TV, CONTEMPORANEAMENTE A QUEL CHE COMINCIANO A DIRE IN TV! - IN MASSA, A KAMIKAZE, E IN FRETTA E FURIA, a tenere Avdeevka per qualche giorno in più o, peggio ancora, ad attaccare (sic!) a Rabotino o aldilà del Dnepr.
Aumentano esponenzialmente, e da parte sia dell’U-ccidente che del regime da esso tenuto in piedi, le frasi fatte, di circostanza, come quando ci si lascia e si comincia a usare con più frequenza il passato prossimo. Frasi ipocrite, con centinaia di migliaia di morti , di invalidi, di famiglie distrutte, sulla coscienza da quando GLI STESSI CRIMINALI, gli stessi farabutti targati NATO, che oggi dicono “rethink” e cominciano a mettere le mani avanti…
- PRIMA PREPARARONO UN ESERCITO PER UNA SOLUZIONE “AZERA” DEL CONFLITTO,
- POI AFFOSSARONO GLI ACCORDI DI ISTANBUL,
- POI FECERO FARE AI LORO AMICI E AMICI DEGLI AMICI PROFITTI ENORMI RIEMPENDO LA DISCARICA UCRAINA DI FONDI DI MAGAZZINO E MERCE DI SCARTO, CHIAMATI IPOCRITAMENTE “AIUTI” (compresi i nostri obici semoventi che abbiam visto più volte passare in treno da Trieste…),
- POI DIEDERO AI LORO SOTTOPOSTI COMANDI INSENSATI COME TENERE ARTEMOVSK
- POI ORGANIZZARONO CON MESI E MESI DI PREPARAZIONE LA “CONTROFFENSIVA D’ESTATE”… (con una diga saltata nel mezzo)

E ora mettono le mani avanti e fanno un passo indietro. Tutto questo mentre:

- A nord di ARTEMOVSK i RUSSI passano al contrattacco e liberano nuovamente i territori ceduti quest’estate:
https://t.me/polk105/12866
Notizia confermata anche dai media ucraini:
https://t.me/polk105/12874

- Ancora più a nord i russi liberano SPORNOE:
https://t.me/polk105/12868
e chiudono il cerchio verso SEVERSK.

Ad AVDEEVKA si stringe sempre più la tenaglia
https://dnr-news.ru/society/2023/11/06/528404.html
con sempre più avamposti a ovest della ferrovia sopra la fabbrica chimica finiti in mano russa
https://t.me/polk105/12867
con avanzamenti lenti, ma progressivi, anche da sud (ibidem)
e coi soldati ucraini che confidano ormai solo nei tunnel preparati in otto anni di lavori di fortificazione:
https://dnr-news.ru/society/2023/11/06/528424.html

La rana è bollita, la zuppa l'è cotta. Aggiornamenti a seguire.

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06/11 ore 08:30 aggiornamento

IL PURO E L’IMPURO (LA NATO NON LEGGE LEVI-STRAUSS)

Questa foto satellitare mostra anzi tutto come è conciato il Dnepr mesi dopo l’esplosione della diga:
https://t.me/ukraina_ru/175903
L’area di secca, segnalata con la striscia rossa, consente alle forze NATO e del regime di KIEV di attraversare agevolmente il rivolo (che poi tanto “rivolo” non è… lo è soltanto in proporzione a quello che era prima) e raggiungere KRINKI (paesino alla fine della striscia rossa).

Lì, abbiamo l’ennesimo tentativo nazifascista, che va avanti da settimane, di costruire l’ennesima testa di ponte per raggiungere in un balzo Crimea, Turchia, Palestina, Paesi arabi, e creare la via di terra e di mare che congiungerà l’Ucraina all’Antartide… ma che dico all’Antartide, tornando su dall’altra parte ancora all’Ucraina, proveniendo da nord…

Tentativo che farà, verosimilmente, la fine di tutti gli altri a partire dall’antesignano Ponte Antonovskij, dove forse ancora qualche marò ucraino si annida in qualche scantinato di dacia in attesa dell’ora “X”, un po’ come quei soldati giapponesi trovati nella giungla trent’anni dopo la fine della II G.M.

Al che mi è venuto in mente uno dei primi insegnamenti di Raveri, il quale da buon antropologo ci cercava di far capire che il concetto di “puro e impuro” (Levi-Strauss) si applicava benissimo, a pennello, sulla società giapponese. Lezione illuminante che mi ricordo ancora.

E parlava dei “contorni chiusi” e dei “buchi”. La “linea chiusa” è rassicurante, se non si chiude si crea il “buco”, fonte di “impuro”. L’esempio del corpo umano-linea chiusa e degli orifizi da cui INCONTROLLATA usciva impurità, accostando LEVITICO a rituali di purificazione GIAPPONESI, oltre a essere geniale di suo aveva l’effetto di calamitare l’attenzione di oltre un centinaio di studenti (compresi quelli di altri corsi!) che restavano per un ora senza fiatare a pendere, letteralmente, da queste cose che non avevano-avevamo mai sentito prima.

I russi, del buco, se ne fregano. Meglio, non devono chiuderlo a tutti i costi. Si limitano a gestirlo, a CONTROLLARLO. Martellandolo continuamente. Poi se qualcuno è così stupido da voler trovare la morte proprio lì e non sul pianerottolo di casa scendendo le scale, o sulle rotaie del tram perché “Annuška ha già versato l’olio”, “who am I to disagree”...

E così i russi tollerano “l’impuro”, tornando a Levi-Strauss, quanto basta perché non sia pericoloso. Un po’ come le donne nel Levitico, che in quei giorni non potevano entrare nel tempio, o l’uomo che di notte aveva fatto bei sogni, talmente belli da svegliarsi in modo tale da non poterci entrare, nel tempio, fino al giorno dopo. Tenere sotto controllo l’impurità.

Non si mandano a crepare inutilmente i propri uomini (dall’altra parte c’è il fuoco di controbatteria, posto in area più elevata e favorevole, pronto ad aprirsi contro qualsiasi cosa si muova sull’altra sponda, occorre prima risolvere QUEL problema operativo) e si tengono a bada i nemici. Anzi, li si demilitarizza progressivamente.

La NATO non legge Levi-Strauss.

Aggiornamenti a seguire.

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05/11 ore 21:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Dopo OLTRE UN ANNO DI COMBATTIMENTI, le forze del regime di KIEV CEDONO A SPORNOE. I russi vi hanno messo piede oggi:
https://t.me/polk105/12814
Sopra BELOGOROVKA, a est di SOLEDAR, era anch’essa una fortezza con funzione di testa di ponte da cui attaccare LISICHANSK e, da lì, la stessa LUGANSK. Per questo è stata difesa coi denti per tutto questo tempo. Ma, a quanto pare, anche qui le cose stanno cambiando.

Intorno a STAROMAJORSKOE (freccia rossa in mezzo)
https://t.me/polk105/12813
i russi continuano a riprendersi quei pochi km quadrati ceduti nel corso della kontrnastup estiva (dettaglio qui).
https://t.me/RVvoenkor/56098

Stesso discorso intorno a KUPLJANSK: anche qui i russi martellano le posizioni intorno alla città, smantellano le difese e guadagnano un avamposto. Quindi consolidano e ripartono, metodicamente:
https://t.me/polk105/12850

Idem con patate ad AVDEEVKA: un pezzo a nord-est, un pezzo a sud-ovest, un’altra stretta alla tenaglia russa: fra le due branche ormai la distanza è più SEI KM che sette:
https://t.me/polk105/12848

In tutto questo, sotto ORECHOV c’è ancora chi pensa di raggrupparsi e sferrare ulteriori attacchi…
https://t.me/ukraina_ru/175809
Ma se non ci sono riusciti quando ad attaccare erano una cifra dopo lo zero, un’ordine di grandezza in più, come mai possono pensare di riuscirci ora che ad attaccare son gruppi sempre più sparuti e con intensità sempre minore?
https://t.me/polk105/12856
E’ proprio di questo carnaio ASSOLUTAMENTE ANACRONISTICO, fuori tempo massimo, che le forze NATO e del regime di Kiev hanno bisogno?

KATASTROFA: ISKANDER RUSSO PROVOCA UNA STRAGE DI UFFICIALI UCRAINI A UNA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

L’episodio risale al 3 novembre ma solo oggi è stato reso pubblico il filmato:
https://t.me/voin_dv/5835
La didascalia suggerisce: “chiedetevi come mai questi episodi siano sempre più frequenti” (due giorni prima un’altra strage di ufficiali ucraini).

Colonnelli, maggiori, capitani, e altri alti graduati fatti fuori tutti in una volta sola:
https://t.me/boris_rozhin/103011
Un danno enorme per le già disastrate forze armate ucraine: una vera e propria “katastrofa”. Zerada sospetta che oltre a SERVIZI SEGRETI RUSSI DECISAMENTE EFFICIENTI, alla base ci sia il tradimento: il comandante della 128° brigata, decimata quel giorno, era già stato incriminato nel 2019 per contrabbando di sigarette dalla LNR. Ovvero, operava col nemico. Ma il sig. Lisjuk, Dmitrij Sergeevich, è stato messo lì dov’è da SYRSKIJ. Ed è intoccabile.
https://t.me/ZeRada1/16624

Conclude subito dopo:

1. in un Paese normale gente così dovrebbe essere al gabbio da anni. Che dire, benvenuti in u-ccidente… sin dal 2014 e quella ATO dove gli “eroi” goderono di totale impunità sia per i crimini di guerra commessi, sia per i fenomeni corruttivi che li arricchirono.

2. I RUSSI HANNO FATTO PASSI DA GIGANTE NEGLI STRUMENTI DI RICOGNIZIONE E, IN PARTICOLARE, NELL’IMPIEGO DEI DRONI, ORMAI ADOPERATI QUOTIDIANAMENTE IN DOSI MASSICCE. MA NON SOLO, HANNO ACCORCIATO DI MOLTO LA FILIERA DECISIONALE (grave pecca di inizio SVO): il comando “ogon”, fuoco, dopo aver individuato l’obbiettivo e le sue coordinate con precisione grazie al quantitativo imponente di droni impiegato, a distanza di quasi due anni arriva molto più presto, sfoltendo burocrazia e inefficienze che solo due anni fa erano il tratto distintivo di questi processi.
https://t.me/ZeRada1/16625

Questa, forse, aldilà dei 28 morti e 53 feriti ufficiali
https://t.me/boris_rozhin/102975
e della eventuale “gola profonda”, il punto numero “2” è la “katastrofa” maggiore per le forze NATO e per quelle del regime di Kiev: l’adattamento dei russi alle nuove condizioni di conflitto impostegli.

In chiusura, il regime di KIEV sta cercando in tutti i modi di mettere a tacere l’accaduto perché, a quanto pare (solito canale ucraino LEGITIMNYJ), a fianco della cerimonia di premiazione sarebbe stato approntato un simpatico evento a base di vodka e carne alla griglia:
https://t.me/legitimniy/16626
Come continua il canale ucraino, i soldati sono uomini come tutti gli altri e hanno diritto anche loro a vivere ogni tanto un giorno diverso da quello “della marmotta” che, come nel film omonimo, si apre e si chiude sempre allo stesso modo: con morte, morte e ancora morte. Questo però aumenta verosimilmente il numero di morti e feriti, dal momento che i soldati partecipanti alla festa erano molti di più dei loro graduati premiati.

INFOGRAFIKA SU GAZA

Ottima, a cura del collettivo di RYBAR, qui sotto in inglese:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/05/20231105134223-9bc17be0.jpg
Propone la LOCALIZZAZIONE sulla cartina di GAZA dei maggiori attacchi a civili, dei crimini di guerra israeliani, ciascuno con
- immagine
- breve didascalia
- localizzazione sulla cartina.
9.488 civili morti ACCERTATI, fra cui 3.900 bambini e 40 funzionari dell’ONU, 2.200 dispersi e 25.200 feriti. Ma la parola “sanzioni” nessuno la pronuncia ancora, meno che meno altre. Nemmeno il CIO...

QUELLO CHE LE BANCHE NON DICONO…

L’UBS, OVVERO UNIONE DELLE BANCHE SVIZZERE, È APPENA USCITA CON QUESTO RAPPORTO:
https://www.ubs.com/global/en/family-office-uhnw/reports/global-wealth-report-2023.html
scaricabile qui:
https://www.ubs.com/global/en/family-office-uhnw/reports/global-wealth-report-2023/_jcr_content/pagehead/link2.1078302825.file/PS9jb250ZW50L2RhbS9hc3NldHMvd20vZ2xvYmFsL2ltZy9nbG9iYWwtZmFtaWx5LW9mZmljZS9kb2NzL2d3ci0yMDIzLWVuLTIucGRm/gwr-2023-en-2.pdf

Scoperto grazie al canale ucraino Zerada
https://t.me/ZeRada1/16617
che propone un’immagine elaborata partendo dai dati pubblicati dalla ricerca dell’UBS da questo sito:
https://www.visualcapitalist.com/global-wealth-distribution/

454.400 miliardi di dollari (454,4 trillion) è la “ricchezza privata” (private wealth)
5.301,4 MILIONI (ovvero 5,3 miliardi, ma meglio tenere i milioni come ordine di grandezza, talmente gravi sono le disparità sociali) sono i CITTADINI ADULTI SPARSI PER IL GLOBO TERRESTRE.

La tabella ci mostra QUATTRO RIGHE, che dividono arbitrariamente questi cittadini adulti come percettori di reddito che vanno

1. OLTRE IL MILIONE DI DOLLARI
Sono 59,4 milioni di paperoni (1,12% del totale), che da soli posseggono 208.300 miliardi di dollari (45,8% del totale)

2. DA CENTOMILA DOLLARI A UN MILIONE
Come definirli rispetto ai primi… “benestanti”? Qui già la falsa coscienza degli svizzeri emerge e la statistica traballa. Chi guadagna novecento milioni di dollari l’anno cos’ha di meno rispetto a chi ne guadagna un milione? O forse serve solo per prendere meglio per il sedere chi legge queste “statistiche” e gratificarne la falsa coscienza?
Considerazione a parte, a questa categoria appartengono 642,0 milioni di fortunati abitanti del pianeta Terra (12,0 del totale), che da soli totalizzano 178.900 miliardi di dollari (39,4% del totale).

Siccome a me quello zero non fa alcuna differenza, perché si tratta dello stesso ingrasso, vediamo questi signori come unica categoria cosa totalizzano:
701,4 milioni di cittadini adulti del pianeta Terra su 5.301,4 milioni, ovvero il 13,23%
incamera in un anno 387.200 MILIARDI di dollari su 454.400 miliardi, ovvero l’85,21%.
Il 14,79% restante se lo possono spartire GLI ALTRI QUATTRO MILIARDI E SEICENTO MILIONI DI ADULTI ABITANTI IL GLOBO TERRESTRE, ovvero il restante 86,77% che l’UBS così divide:

3. DA DIECIMILA A CENTOMILA
1.800 MILIONI DI PERSONE (34,4% del totale della popolazione adulta terrestre), che incamerano 61.900 MILIARDI di dollari (13,6% del totale)
et

4. MENO DI DIECIMILA
2.800 MILIONI DI PERSONE (52,5% del totale della popolazione adulta terrestre), che incamerano 5.300 MILIARDI di dollari (1,2% del totale)

PER SOSTENERE LA TESI CHE LE DISUGUAGLIANZE STIANO DIMINUENDO, LE BANCHE SVIZZERE TRUCCANO I DATI.
Pagina 41 del rapporto (quello in pdf sopra citato):
La prima categoria (1-10mila) nel 2000 era l’80,7% della popolazione globale, oggi è il 52,5%.
La seconda categoria (10mila-100mila) nel 2000 era il 13,4%, ora è il 34,4%
EVVIVA! IL CAPITALISMO VA BENE COSÌ COM’È! ANZI, DA SOLO CI PORTERÀ AL SOCIALISMO!

Peccato che:
1. forse 10.000 dollari nel 2000 non sono pari a 10.000 dollari di adesso. Un adulto HA ANCHE UNA PROLE, spesso e volentieri. E quel 10.000 vale ancora meno!

2. la seconda categoria, ERRONEAMENTE DEFINITA “MIDDLE-CLASS” NEL RAPPORTO, COMPRENDE E APPIATTISCE LE DIFFERENZE FRA
- LAVORATORI PRECARI
- LAVORATORI A CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
- ARTIGIANI
- PICCOLA BORGHESIA
e sbatte tutto nello stesso calderone! Senza considerare GLI SPOSTAMENTI INTERNI FRA QUEL CENTOMILA E QUEL DIECIMILA, ANCHE AMMESSO E NON CONCESSO QUEL PUNTO 1.

3. ANCHE LA TERZA CATEGORIA (100 MILA – 1 MILIONE), PERÒ, È PIU’ CHE RADDOPPIATA!!!
5,5% nel 2000, oggi è il 12,0%
COSÌ COME LA QUARTA CATEGORIA (> 1 MILIONE) È QUASI TRIPLICATA!!!
0,4% nel 2000, oggi è lo 1,1%

Ma agli svizzeri poco importa, alla fine, di questa “sociologia”. A loro interessa vendere! E vendere prodotti bancari a chi se lo può permettere! Ecco quindi che i dati più “simpatici” riguardano i “compagni” cinesi (p. 42):
39 milionari nel 2000, … 6.231 nel 2022! AUMENTATI DI 160 VOLTE IN VENT’ANNI!
Andiamo a p. 48 e vediamo:
Coefficiente di GINI pari a 70,9 (inferiore a quello dell’INDIA, pari a 82,5, India che però nessuno si sogna di dire che sia “socialista”)
Su 1.450 milioni di abitanti e 1.116 cittadini adulti con un reddito diviso “à la Trilussa” pari a 15.624 dollari all’anno per cittadino adulto, abbiamo
6.231.000 milionari (in USD), fra cui
5.583.000 cittadini ISCRITTI AL CLUB DELL’1% PIÙ RICCO AL MONDO (almeno USD 1,081,342, cfr. p. 23 del rapporto)
105.619.000 cittadini ISCRITTI AL CLUB DEL 10% PIÙ RICCO AL MONDO (almeno USD 137,333, vedasi sempre p. 23)
Peraltro, 1 milionario su 10 al mondo è della RPC (battuta solo dagli USA):
“The United States scores highly on all three criteria and has by far the greatest number of millionaires at 22.7 million or 38.2% of the world total (see Figure 4). This is far ahead of China in second place, with 10.5% of all global millionaire.” (p. 27)

Quanti bei clienti offre alle banche svizzere il capitalismo con caratteristiche cinesi. Ma soprattutto, come fa piacere trovarmi accomunato nelle loro statistiche a chi dichiara al fisco fino a USD 99.999 all’anno (e il nero è mancia...). Mi sento un po’ anch’io middle-class… e anche un po’ preso per il culo, ma fa niente… vale tutto ormai.

PROFONDO ROSSO

No, non è il mio conto in banca e neppure il colore della mia bandiera, né tantomeno questo titolo rimanda al film omonimo. Parliamo di un fenomeno meteorologico atipico registrato nei cieli del sud della Russia. Tipo “aurora boreale”? Non so… qualche sfumatura la ricorda, ma i colori sono completamente diversi: l’aria si è letteralmente incendiata di un colore rosso fra il porpora e il rubino.
https://t.me/dva_majors/28568
et
https://t.me/RVvoenkor/56117
Rosso di sera...

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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04/11 ore 15:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Durante la notte i russi hanno consolidato le loro posizioni e da stamane han ripreso a martellare lungo le branche della tenaglia secondo le due già note direttrici che la porteranno, in prospettiva, o o a chiudersi o a portare comunque alla conquista della fortezza stringendola nell’ormai noto “accerchiamento operativo”.
https://t.me/polk105/12732
Un movimento meccanico, ripetitivo, banale se vogliamo, che si sussegue da settimane, ormai: ma che nella testa dell’intelligence britannica (e meno male che è “intelligence”…) ancora non entra nella zucca:
https://t.me/RVvoenkor/56034
secondo loro si tratta di un “large scale Russian assault” che “has floundered on strong Ukrainian defences”.

Solo un idiota, o un venditore di fumo, potrebbe scrivere una cosa del genere e, quel che è peggio, darla in pasto al pubblico in un rapporto ufficiale che rappresenterebbe, nelle intenzioni, lo stato dell’arte della capacità analitica di un Paese del cosiddetto “primo mondo”. La più protetta, fortificata in otto anni, anticamera e al contempo trampolino alla soluzione “azera” della quistione Donbass, roccaforte del regime di Kiev, secondo questi imbecilli i russi avevano intenzione di prenderla d’assalto. Al primo assalto. Primo assalto che si è infranto, come il mare sugli scogli, fine dell’analisi. Persino Battisti (cantautore) non sarebbe stato d’accordo (“come può uno scoglio…”).

Persino questo giornalista ucraino, che dà ad Avdeevka ancora due settimane (io non sarei così catastrofista… anche un mese o persino due, i russi non hanno alcuna fretta)
https://t.me/polk105/12738
E sempre un canale ucraino, fra i più accreditati, riprende OGGI (qualche minuto fa) questa analisi
https://t.me/ZeRada1/16610
dove, oltre a confermare quanto sopra descritto, conclude con un dato ancora più allarmante: le forze armate ucraine non avrebbero rinforzato abbastanza le retrovie, non avrebbero creato una “linea Surovikin” dietro Avdeevka. Risultato: se i russi sfondano da lì, salire verso SLAVJANSK e KRAMATORSK incontrerebbe poche resistenze!

Resistenze che saranno ANCORA PIÙ DEBOLI DOPO QUESTA ENNESIMA “PASSATA” DI UOMINI E MEZZI SOTTO LO SCHIACCIASASSI RUSSO. Qui siamo fra Zaporozh’e e Orechov, ma la minestra è sempre questa dappertutto. Più le forze NATO danno ordine ai loro sottoposti di assembrarsi, di raggrupparsi, per attaccare in massa e “sfondare”, più fanno questa fine:
https://t.me/boris_rozhin/102857 (FAB in azione su postazioni nemiche)
e questa:
https://t.me/boris_rozhin/102858 (blindati e cingolati distrutti)
e questa:
https://t.me/ukraina_ru/175670 (centri di dislocazione temporanea soldati presi di mira, in questo caso grazie alla concentrazione di telefonini individuata, e colpiti con attacchi che non lasciano scampo: in questo caso, un centinaio di soldati uccisi in un colpo solo)
e questa:
https://t.me/boris_rozhin/102868 (lanciarazzi multipli in azione su una concentrazione di forze nemica)

Ma non è così per gli analisti u-ccidentali. Anzi, proseguono nella “analisi” ragionando di come entrambe le aviazioni siano in stallo grazie alle rispettive contraeree. Senza ragionare sul FATTO che LA DIFFERENZA LA STANNO FACENDO DRONI E MISSILI, i quali hanno semidistrutto orma contraerea ucraina, aviazione ucraina, postazioni sulle prime e sulle seconde linee ucraine.

Probabilmente, aldilà del vendere fumo, questi pseudo-analisti proiettano sulle loro conclusioni quella che è la loro concezione di guerra, o “warfare”, nel loro idioma. Se così fosse, se fossero veramente convinti delle loro affermazioni, oltre a dimostrare una scarsissima conoscenza della situazione sul campo, dimostrerebbero tuttavia un grado di miopia maggiore rispetto a quello espresso dal contenuto stesso della loro “analisi”: il nemico è difficile che pensi come pensiamo noi. Siamo noi che dobbiamo pensare come lui, se vogliamo prevederlo.

Del resto, non vi è molto da stupirsi: sempre secondo loro, l’inizio della SVO sarebbe sostanzialmente consistito in un “blitzkrieg”, fallito a febbraio 2022: in 150.000 contro 300.000 divenuti in qualche mese 800.000. Del resto, son stati sempre loro nei loro rapporti a sostenere la tesi che i russi erano governati da generali corrotti e ubriaconi.

Ci sta quindi che, a novembre 2023, Avdeevka “resista” al “large scale assault”. Il resto dell’articolo fa ancora più pietà, e non è il caso di smantellarlo punto per punto: anzi, han ragione loro. La guerra sta stagnando. Per questo tutti ora qui, in u-ccidente, parlano di addivenire a “colloqui”. Non perché capiscono che, andando avanti così, dovranno negoziare fra capitolazione e resa, fra padella e brace. No. Perché sta “stagnando”. Così come perché prima, sempre secondo questi geni, i russi avevano “finito le munizioni”. E, prima ancora, perché le sanzioni li avrebbero messi in ginocchio. “Contenti loro”, come si suol dire...

QUATTRO NOVEMBRE

Data sbagliata per noi, data sbagliata per loro, nonostante oggi tutto faccia brodo, DEBBA fare brodo, per compattare la società civile russa. La Russia post-sovietica, eltsiniana, la fece diventare “Festa dell’unità nazionale” (День народного единства) per togliere di mezzo, anticipandolo di qualche giorno, l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre.
Oggi i comunisti russi festeggiano “l’unità nazionale” con questa vignetta a tema, attuale a OGNI LATITUDINE, Paesi se-dicenti socialisti compresi:
https://t.me/kom_mir/5001

Subito dopo, ricordano l’unica cosa che, a loro parere, e a mio, valga la pena ricordare in questo giorno: il 4 NOVEMBRE 1991 un coraggioso pubblico ministero sovietico, VIKTOR IVANOVIČ ILJUCHIN, dopo aver esaminato e sulla base dei materiali relativi alla vicenda dei Paesi Baltici, ebbe il coraggio di INCRIMINARE IL PRESIDENTE DELL’URSS PER VIOLAZIONE DELL’ARTICOLO 64 DEL CODICE PENALE DELLA RSFSR (TRADIMENTO DELLA PATRIA - ст. 64 УК РСФСР “Измена Родине”). Il 6 novembre lo SILURARONO (il procuratore, non il presidente fantoccio).
https://t.me/kom_mir/5002

L’unica cosa da festeggiare oggi è quindi il coraggio di un giudice che, seguendo il proprio dovere, e ben sapendo a cosa stava andando incontro, cercò per l’ultima volta di far valere la legge sulla prepotenza di oligarchi ormai pienamente nell’esercizio delle loro, criminali, funzioni. Tutto questo, naturalmente, in attesa di festeggiare TRA TRE GIORNI qualcosa che valga, che VALE veramente la pena di essere festeggiato.

Aggiornamenti a seguire domani.

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03/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Ad AVDEEVKA i russi hanno nuovamente passato la ferrovia e si sono avvicinati di molto a STEPOVOE, iniziando ad attaccarlo. Ciò che interessa più loro è guadagnare e consolidare lo spazio a nord della fabbrica chimica, per poterla così attaccare anche da quella direzione. Ampliata anche la zona intorno ad OPYTNOE dall’altra parte, ovvero a sud-ovest:
https://t.me/RVvoenkor/56024

Poco più in là di AVDEEVKA, fra MAR’INKA e KRASNOGOROVKA, i russi sono avanzati espugnando cinque posizioni al regime di Kiev.
https://t.me/polk105/12694

Altre posizioni perse a NOVOMAJORSKOE, dove ormai non solo i russi costringono i nemici alla difesa, ma stanno vanificando, di fatto, quei pochi km quadrati guadagnati dal regime di Kiev nel corso della controffensiva di quest’estate:
https://t.me/RVvoenkor/56020

ASCESA E DECLINO DELL’ENNESIMO FANTOCCIO IN MANO A GB E USA, ATTRAVERSO LE COPERTINE DEL TIME

Zerada accosta le tre copertine del TIME
https://t.me/ZeRada1/16600
che mostrano, di fatto, la parabola ascendente e discendente di questo ennesimo fantoccio tenuto in piedi dai suoi padroni. Arestovič e Zalužnyj in grande spolvero, attualmente, pronti a prendere il suo posto con la benedizione di un U-ccidente che dedica loro sempre più pagine sui propri giornali. Al patàca questo non garba e, proprio oggi, ha licenziato un comandante delle forze speciali ucraine senza interpellare Mascellone: giusto per far capire a quest’ultimo chi comanda.
https://t.me/ZeRada1/16604
Tutto questo con il paradossale effetto che questo comandante ha appreso del suo siluramento dai mass media…

Un tutti contro tutti che non risparmia nessuno, nemmeno una popolazione sempre più lacerata al suo interno. OLTRE DIECIMILA SONO LE DELAZIONI RACCOLTE DAL CANALE E-VOROG.
https://t.me/WarDonbass/130668
Ci si spia vicendevolmente, ci si denuncia, magari sulla base di antichi rancori soltanto, in una società sempre più dilaniata e lanciata di gran passo verso un suicidio che si consuma poco per volta, ogni giorno.

Aggiornamenti a seguire domani.

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03/11 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA E LA FABBRICA

I media ucraini temono che si svolgerà proprio lì, in quella fabbrica chimica adiacente al “terrikon”, la battaglia campale per AVDEEVKA:
https://t.me/polk105/12688
“Это будет крах. Крах Украины. Sarà il CRAC. Il CRAC dell’UCRAINA”, afferma l’ex-deputato ucraino Mosijchuk (ibidem). Ex-deputato che afferma che tale battaglia campale, tra l’altro, sia già iniziata:
https://t.me/ukraina_ru/175585
Di fatto, perdere la fabbrica per il regime di KIEV comporterebbe perdere l’ultimo bastione che, oggi, si oppone al dilagare dei russi verso sud e a fare quei QUATTRO CHILOMETRI E POCO PIU’ che li separano dall’unica strada ancora non tagliata e che già oggi è abbastanza “doroga smerti”, strada della morte.

Noi non possiamo che concordare, con l’ex-deputato ucraino. Al regime di Kiev sarebbe bastato RIPIEGARE, ricompattare più indietro la linea di fronte, magari CEDENDO IL DONBASS che avrebbe già dovuto riconoscere in base ad accordi sottoscritti (MINSK e MINSK-2) e mai rispettati. ANZI!

Invece di riconoscerne l’AMPIA AUTONOMIA (non l’indipendenza, l’autonomia) si tenne quella roccaforte, AVDEEVKA e la imbottì di cemento armato, trasformandola in una roccaforte pressoché inespugnabile. Da lì sarebbe dovuta partire la soluzione “azera” al conflitto, ce lo siamo già detto tante volte. Da lì non partì per un soffio, solo perché il 24/02 qualcuno si mise di traverso e disse chiaramente all’U-ccidente che ne aveva abbastanza.

Oggi al regime non resta che PRENDERE ATTO CHE E’ FINITA. ABBANDONARE QUALSIASI AMBIZIONE, PRETESA, DI RECONQUISTA. NO RECONQUISTA, NO REMUNTADA. NADA DE NADA.

E invece NO. Gli interessi sono altri e conducono a ben altri portafogli rispetto a quelli dei lacché locali, quelli che fanno valere lo AKSIOMA di “credere obbedire combattere” per i loro sottoposti, mentre i loro figli se la spassano e se la godono in Europa. Commesse e profitti enormi, per cui quella cittadella NON deve cadere. Adesso.

E così, continua imperterrito il suicidio di un popolo, il suo geno-cidio, per mano dei suoi stessi connazionali al potere. Non è quella “nazionale”, e benché meno quella “nazionalistica”, la chiave per capire quanto sta accadendo. Non lo era neppure nel 2022, del resto.

Oggi un soldato ucraino, da quando lo sbattono nella camionetta rastrellandolo per strada, a quando è pubblicato in rete il suo necrologio, ha mediamente 48 giorni di vita:
https://t.me/Tatarinov_R/22361
Poco meno di DUE MESI. Sarà un calcolo a spanne, non sarà indicativo di tutto e di tutti, ma l’ordine di grandezza è questo. E non è un ordine di grandezza il BILANCIO DELLE PERDITE DELL’ULTIMA SETTIMANA DI COMBATTIMENTI come da relazione del venerdì del ministero della difesa russo: 5435 UOMINI!
https://t.me/mod_russia/32095
et
https://t.me/mod_russia/32096
E la cosa che fa più specie è che ANCORA QUESTA SETTIMANA i russi hanno respinto sui vari fronti DECINE DI ATTACCHI! Quando anche il solo buon senso, non ROMMEL, imporrebbe il contrario.

E’ in questo contesto, di sempre maggiori perdite, che si combatte una battaglia campale per le sorti di questo conflitto. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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03/11 ore 08:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Mentre dopo il calar del sole alcuni siti ancora ieri fissavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/RVvoenkor/55977
altri si preoccupavano di quanto stava già, meglio, ANCORA, accadendo fra le due branche della tenaglia: fuoco, fuoco e ancora fuoco di artiglieria.
https://t.me/polk105/12644
Naturale, persino ovvio, dal punto di vista militare: più il piatto è ricco, più arrivano a migliaia “rinforzi” (sic!), più i russi ci si ficcano, neutralizzando pressoché in tempo reale quella insperata concentrazione di uomini e mezzi tutta per loro. Solo un idiota potrebbe finire le cartucce in questo modo. Un idiota, o un venduto, un traditore del proprio popolo e della causa che dice di sostenere. O entrambi: il che, in genere, calma anche le cattive coscienze di questi figuri.

A PROPOSITO DI CATTIVE COSCIENZE

ALLA PUGAČEVA è tornata all’ovile. Come i conigli, su un treno anonimo che l’ha portata alla stazione Leningradskij di Mosca. Qualcuno però è riuscita a filmarla:
https://t.me/ukraina_ru/175527
La multimiliardaria stella della canzone sovietica prima e russa poi, dopo febbraio se ne era andata, schifata, insieme a migliaia di oligarchi e suoi degni compari prima in Israele, poi a Cipro. La sua uscita era stata accompagnata dallo scalpore delle sue dichiarazioni, che come tutti gli u-ccidentalizzati avevano scoperto la guerra nel 2022 e non nel 2014. Oggi se ne torna in silenzio, in pieno anonimato.

Altra cattiva coscienza per par condicio. Il segretario dei servizi di sicurezza ucraini DANILOV ha dichiarato che “Tutti gli ucraini devono SERVIRE e COMBATTERE: è un assioma” (Воевать и служить придется всем украинцам — это аксиома.)
https://t.me/ukraina_ru/175530
Manca il CREDERE, per concludere il trittico. Ma questo non è possibile: quando nella sola ODESSA si vedono volare di notte decine di droni russi, individuare l’obbiettivo con precisione e dare le coordinate ai centri di lancio, quindi assistere a ONIKS che lo colpiscono senza che la malandata contraerea ucraina sia nemmeno in grado di capire cosa gli stia volando sopra la testa
https://t.me/legitimniy/16610
e, in tutto questo, si sente poi la PROPAGANDA dire che VA TUTTO BENE e che LA CONTRAEREA ha abbattuto il mondo,
https://t.me/legitimniy/16609
CREDERE è impossibile. Resta solo OBBEDIRE e COMBATTERE. Finché qualcuno non finirà a testa in giù, come già successo. Nel frattempo, morire “fino all’ultimo ucraino” (il famoso “aksioma”...) e assistere a farse come quella di ieri all’ONU, dove gli unici tre voti NON favorevoli alla RIMOZIONE DELL’EMBARGO A CUBA sono stati:
- USA (contro)
- ISRAELE (contro)
- UCRAINA (astenuta).
https://t.me/ukraina_ru/175525

Più che cattive coscienze, coscienze bruciate.

Aggiornamenti a seguire.

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02/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA: I RUSSI ALLUNGANO IL PASSO

Difficile non notare come i russi abbiano allungato e il regime di Kiev faccia fatica a stargli dietro, anzi, sia in totale affanno. Questa carta di RYBAR, del resto, lo mostra bene:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/02/20231102143139-79fe7fef.jpg
Partono sui rettilinei, partono sui tornanti, partono da dove vogliono e, come quando partiva il Pirata, sono attacchi che fanno male. Uscendo fuor di metafora, torniamo alla cartina:
- OGGI NON C’E’ STATO UN SETTORE DOVE, TANTO O POCO, I RUSSI NON SIANO AVANZATI, OVVERO DOVE LA TENAGLIA NON SI SIA STRETTA.
- SOPRATTUTTO, NON C’E’ STATO UN LUOGO, FRA LE BRANCHE DI QUESTA TENAGLIA, DOVE NON COMPAIA IL SEGNO DI UN TIRO D’ARTIGLIERIA RUSSO.

La strada che da ORLOVKA porta ad AVDEEVKA è sempre più “doroga smerti”, strada della morte. Non solo perché i russi la tengono monitorata dall’alto e dal basso, ormai, ma anche perché chi dovesse riuscire, fra mille difficoltà, a raggiungere la fortezza da ovest, farebbe la stessa fine di quelle frecce azzurre che cercano, disperatamente, di riallargare la tenaglia, di tornare nuovamente a respirare. Lo abbiamo già sottolineato: IN QUESTE CONDIZIONI, salvo clamorosi capovolgimenti della linea di fronte, QUESTI SFORZI CONTRIBUISCONO SOLO A FINIRE IN BOCCA AI RUSSI IN GRUPPI DI UOMINI E MEZZI CONSISTENTI, INCREMENTANDO LE PROPRIE PERDITE. ED ESAURENDO, PROGRESSIVAMENTE, LE PROPRIE FORZE. Come ogni cappio che si rispetti che, come recita l’antico indovinello, “più si tira e più si stringe”.

LOTTARE “FINO ALL’ULTIMO UCRAINO” PER AVDEEVKA è solo accelerare la propria fine. In questa condizione “stan facendo tutto loro”, il regime di Kiev. Ai russi non resta che raccogliere i cocci, di queste ultime riserve messe in campo,
https://dnr-news.ru/society/2023/11/02/524572.html
e avanzare ulteriormente. COME ARTEMOVSK? NO. Apparentemente le situazioni sono simili, soprattutto come MODUS OPERANDI suicida di un regime che si spera crolli, più prima che poi, prima soprattutto che faccia ancor più danni al proprio popolo di quanti non ne ha già fatti.

Ma tra ARTEMOVSK e AVDEEVKA si comincia ad apprezzare una DISTANZA che, a ogni giorno che passa, si fa sempre più abissale.

Ad ARTEMOVSK Kiev ha SPRECATO, DISSIPATO, MANDATO AL MASSACRO, CARNE DA CANNONE E ARMAMENTI DI CUI DISPONEVA IN ABBONDANZA. PROVA DEL NOVE: A MAGGIO PARTIVA SUBITO LA “KONTRNASTUPLENIE”, LA CONTROFFENSIVA DI MASSA TESA AD ACCERCHIARE ARTEMOVSK E RIPRENDERSELA (ennesima mossa suicida, ma questo è un altro discorso), dopo l’abbandono dei wagner.

Ad AVDEEVKA Kiev sta facendo lo stesso ma RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE. E se AVDEEVKA cade, come cadrà, non ci sarà un’altra KONTRNASTUP. Ed è già tanto se non ci sarà un TRACOLLO. Su quello E, O, su altri fronti lasciati scoperti. Il regime di Kiev appare sempre più come un pugile suonato che, a ogni suono del gong, arriva a centro ring con sempre meno idee, portando sequenze di colpi sempre più meccaniche, prevedibili, “telefonate”. Al punto che l’avversario lo induce a partire con tali sequenze per poi colpirlo d’incontro portando i propri, di colpi, fiaccandolo ulteriormente. SE ARTEMOVSK ERA LA SECONDA, O LA TERZA RIPRESA, AVDEEVKA E’ LA DECIMA. Al meglio delle 15, o delle 20, o delle 30… i russi non hanno fretta. Un regime sta cadendo, preda delle proprie contraddizioni. E anche i padroni che lo tengono in piedi, che lo drogano per stare in piedi, come un procuratore corrotto che dà ordine ai secondi di NON gettare la spugna fino alla ripresa dove DEVE, cadere, per aver puntato così in precedenza (e così ci ritroviamo anche coi profitti del complesso militare industriale…), questi padroni NON USCIRANNO INDENNI. INTASCHERANNO UNA BARCA DI SOLDI, MA NON USCIRANNO INDENNI DA QUESTO CONFLITTO. IL MONDO INTERO LI GUARDA. IL MONDO INTERO STA PRENDENDO LORO LE MISURE. STA PRENDENDO LE MISURE AL “MONDO LIBERO”.

LO STESSO MONDO “LIBERO” CHE NON MUOVE UN DITO PER QUATTROMILA BAMBINI MORTI, PER MIGLIAIA DI LORO MADRI, PER 70 FUNZIONARI DELL’ONU MORTI DAL 7 OTTOBRE (numero massimo di funzionari morti in così breve tempo da quando esiste l’ONU, “this is the highest number of UN aid workers killed in a conflict in such a short time”), o per 14 OSPEDALI SU 36 ormai CHIUSI:
https://t.me/OstashkoNews/103858

Aggiornamenti a seguire domattina.

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02/11 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA: IL REGIME DI KIEV PERDE ALTRI PEZZI

Li perde a NORD, dove si amplia ulteriormente l’area sotto il controllo russo
https://t.me/boris_rozhin/102700?single
confermato anche qui, cambia un po’ la mappa ma non la sostanza:
https://t.me/polk105/12617?single

E anche a SUD-EST, dove la linea di fronte si avvicina (nuovamente) alla fortezza:
https://t.me/polk105/12618?single

Altro pezzetto perso a Kupljansk,
https://t.me/boris_rozhin/102701?single
ma non è qui che si fa la differenza. In buona sostanza, cartine maniacali come questa
https://t.me/creamy_caprice/2900
che mostrano (in rosso) gli avanzamenti russi e (in blu) quelli ucraini in un mese, fissando i primi in un +34,68 (pure la virgola…) kmq, non significano nulla. Non hanno alcun senso. È AVDEEVKA su cui oggi si gioca una partita BEN PIU’ IMPORTANTE dei kmq guadagnati, persino dal RISULTATO IMMEDIATO – e grandioso! Sarebbe veramente grandioso! - di ricacciare indietro il regime di Kiev di qualche decina di km impedendo loro di massacrare civili come han fatto fino a ieri (ma letteralmente nel senso della parola, ieri altri edifici civili distrutti e altri morti).
La decisione sconsiderata e dettata DA ESIGENZE TUTT’ALTRO CHE MILITARI di tenere a tutti i costi la fortezza, SPOSTA L’ASTICELLA, IL RILANCIO, metteteci ciò che volete ma il senso è quello, MOLTO PIU’ IN ALTO! Decine di migliaia di perdite, migliaia di mezzi distrutti, un cappio che non ha nessuna fretta di chiudersi definitivamente, finché non avrà tratto il massimo vantaggio infliggendo il massimo di perdite a un esercito già decimato.

Questo, oltre allo smantellamento progressivo dell’aviazione del regime di Kiev (ultimo Mig-29 abbattuto qui:)
https://t.me/polk105/12619

Oltre a questo INDEBOLIMENTO GLOBALE, COMPLESSIVO, c’è inoltre da considerare quello RELATIVO: fronti che restano scoperti, protetti a malapena da qualche campo minato approntato alla bell’è meglio. Truppe mandate di corsa a tenere Avdeevka, come la 47° e non solo che lasciano fortemente indebolito il settore di provenienza.
Comunque la si giri, non è – IN QUESTO MOMENTO – una questione di kmq. I russi non ragionano in termini di kmq. Neppure a febbraio lo hanno fatto. Quando sarà, se sarà, se andrà avanti questa politica suicida di un regime agli sgoccioli, ragioneranno in ben altri termini, su scala decisamente più ampia.

“DAGLI ‘AMICI’ MI GUARDI...”

Tipico esempio di “aiuti” u-ccidentali all’Ucraina, venduti a peso d’oro… RUGGINE COMPRESA:
https://t.me/ukraina_ru/175386
Nella fattispecie trattasi di razzi aria-terra non guidati Zuni, in dotazione alle forze ucraine da maggio di quest’anno:
https://en.topwar.ru/216141-neupravljaemye-rakety-zuni-na-ukraine.html (trad. inglese)
E IN DOTAZIONE INVECE A QUELLE A STELLE E STRISCE DA OLTRE MEZZO SECOLO!
“Zuni missiles are perhaps the oldest example of American-designed aviation weapons still in operation. Work on the promising 5-inch Folding-Fin Aircraft Rocket (FFAR) or Zuni project started in the early fifties, and in 1957 the first few samples of the modular architecture entered service. In the future, existing modules were improved, and new ones were developed.”
Hanno fatto la guerra indopachistana, quella indocinese… probabilmente anche gli esemplari ritratti nella foto in apertura. In un pacchetto di “aiuti” da TRE MILIARDI DI DOLLARI. Soldi “ben spesi”, dal regime di Kiev... nulla da dire...

Ma la cosa che mi fa uscire più fuori dai gangheri è la presa per i fondelli. Da parte di chi? Ma da parte dei nostri cinegiornali luce, ovviamente, in OTTIMO SPOLVERO:
https://www.rainews.it/video/2023/08/il-video-selfie-del-pilota-del-caccia-su-25-ucraino-mentre-lancia-il-missile-guidato-zuni-il-filmato-di-battaglia-9e4bebac-6cfc-4382-9273-b4aa1d9951ba.html
Agosto 2023: “Il video selfie del pilota del caccia Su-25 ucraino mentre lancia il missile guidato Zuni”
“IL MISSILE “GUIDATO” ZUNI”… si, “guidato”... da “la mano de dios”...
Poi prosegue: “Sui social di Kiev le immagini di un'azione di combattimento aereo: "Il Su-25 ucraino invia regali sotto forma di missili Zuni agli Orchi"
Un video mostra la manovra di un caccia ucraino in volo ed il lancio di un missile contro un obiettivo nemico non specificato. Nel testo del post su Telegram, sui social "Il Su-25 ucraino invia regali sotto forma di missili Zuni agli Orchi".”

E gli “orchi” sono corsi tutti sì ...ma a vaccinarsi contro il tetano. Se non ci fosse una tragedia colossale di fondo, dietro questo insulso mercato di residuati bellici passati come V2, ci sarebbe da ridere. E invece c’è da piangere.

Aggiornamenti a seguire.

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02/11 ore 08:00 aggiornamento

ULTIMI DATI SUL GENOCIDIO IN CORSO DEL POPOLO PALESTINESE

Il primo dato riguarda le case distrutte o danneggiate dal 7 al 29 ottobre:
https://t.me/boris_rozhin/102623
Sia come distribuzione geografica lungo le CINQUE ZONE della striscia di Gaza, sia come numero e percentuale sul totale:
Nei primi due settori in alto, abbiamo rispettivamente quasi una casa su tre e una su quattro distrutte, per un totale di TRENTAMILA abitazioni.

Possiamo tranquillamente togliere il “quasi” e aggiungere “oltre” alla cifra sopra descritta, perché dal 29 a oggi la situazione nel campo di concentramento di Gaza è ulteriormente peggiorata (195 morti solo nell’attacco di ieri al campo profughi di Jabalia).
https://t.me/RVvoenkor/55938

Quasi novemila morti (8.796) di cui quasi quattromila bambini (3.648) è il bilancio ufficiale delle vittime:
https://t.me/boris_rozhin/102589
I feriti nei primi 25 giorni erano invece quasi 22.000 (21.643)
https://t.me/polk105/12595
Anche qui, a ora di oggi, possiamo togliere il “quasi”.

Ieri a Gerusalemme le forze speciali israeliane sono entrate in un quartiere di ebrei ortodossi che avevano il difetto di essere contro la guerra ed esporre bandiere palestinesi, per rimuoverle. La scena del primo atterramento, operata da un bestione di un quintale contro un civile che pesava la metà, seguita da un altro letteralmente costretto dentro una casa, è metaforica del clima fascistoide che regna, e non solo a quelle latitudini.
https://t.me/polk105/12609

“Save the Children”, non la Pravda, denuncia come IN VENTI GIORNI DI CONFLITTO SIANO MORTI I A GAZA PIÙ BAMBINI CHE IN OLTRE VENTI PAESI DEL MONDO ATTUALMENTE IN GUERRA PER CIASCUNO DEGLI ULTIMI 3 ANNI! (Всего за три недели Израиль убил в секторе Газа больше детей, чем ежегодно погибало в зонах конфликтов более чем в 20 странах мира за последние три года). Dati del segretariato dell’ONU:
2022 – 2985 bambini in 24 Paesi
2021 – 2515 in 24 Paesi
2020 – 2674 in 22 Paesi
2985 детей были убиты в 24 странах в 2022 году, 2515 в 2021 году и 2674 в 22 странах в 2020 году.
Ancora un po’, e potremo aggiornare la statistica da “per ciascuno degli ultimi tre anni” a “negli ultimi tre anni”.
https://t.me/drugoeeto/13188

All’ONU anche il direttore del dipartimento DIRITTI UMANI Craig Mokhiber si dimette, chiamando esplicitamente al GENOCIDIO (genocide).
https://www.theguardian.com/world/2023/oct/31/un-official-resigns-israel-hamas-war-palestine-new-york

Ma qui, in un Paese che oltre che pompelmi, armi e hi-tech in generale altro non produce, importando tutto il resto, nessuno dice la parolina magica “sanzioni”. Anzi.

Aggiornamenti a seguire.

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01/11 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/01/20231101100529-79367993.jpg
parla più di mille commenti:
- dopo che dieci giorni fa i russi sono riusciti a portarsi a casa l’altura immediatamente a nord-est della fortezza (terrikon)
- e che cinque giorni fa sono riusciti a sbaragliare la prima linea di difesa a sud raggiungendo in più punti posizioni antistanti la stessa e ad avanzare contemporaneamente verso nord,
- ora il loro compito è – essenzialmente – tenere le posizioni e continuare a fare fuoco su qualsiasi cosa si muova nel mezzo e all’inizio di questo nuovo imbuto, o cappio che dir si voglia. Si guardino, a questo proposito, tutti i pallini rossi che rappresentano le areee sotto attacco.

Sotto gli ordini suicidi del regime di Kiev, partono frecce azzurre come non mai per cercare di contrattaccare, di allontanare nuovamente i russi da queste posizioni che assicurano loro il pieno controllo delle aree antistanti. Attacchi respinti e gravi perdite conseguite. La 31° brigata meccanizzata (quel 31 scritto sulla didascalia di una freccia azzurra in ritirata) ha già perso 1/5 del proprio organico:
https://rybar.ru/bitva-za-avdeevku-kakovy-itogi-operaczii-k-1-noyabrya/?utm_source=t.me&utm_medium=referral&utm_campaign=t.me&utm_referrer=t.me

Sempre nella cartina abbiamo la geolocalizzazione del primo Leopard abbattuto (foto in alto a destra). E l’azione di martellamento continua, come confermato nell’ultimo bollettino serale:
https://t.me/polk105/12598
Martellano sulle posizioni esistenti, i russi, come un DEPOSITO SOTTERRANEO DI ARMI dislocato nella fabbrica chimica. Dopo l’esplosione iniziale, sono iniziate detonazioni una dietro l’altra, e un incendio che è andato ingrandendosi col passare delle ore:
https://t.me/polk105/12592
Martellano sui rinforzi in arrivo. Rinforzi che arrivano in massa, per ordine neanche tanto di Zaluzhnyj e di Zelenskij, che fanno da passacarte,
https://t.me/rezident_ua/20340
quanto per ordine dei loro padroni. Tenere AVDEEVKA finché non si metteranno d’accordo, democratici e repubblicani, per un nuovo “pacchetto di aiuti” per l’Ucraina,
https://t.me/rezident_ua/20341
ovvero per capire se “l’investimento” ha ancora un senso oppure no. Avanti così, avanti tutta, pertanto: fino all’ultimo ucraino.

Intanto, ogni giorno lo smantellamento di quel che resta del secondo esercito più forte emerso dal crollo dell’URSS prosegue, incessantemente.

SORPRENDENTI I RISULTATI DELL’ULTIMO MESE DI ANTIAEREA RUSSA

- ABBATTUTI OLTRE 1400 “MEZZI DI ATTACCO AEREO NEMICI”
- FRA CUI 37 AEREI
- 6 MISSILI ATACMS
https://telegra.ph/Vstupitelnoe-slovo-Ministra-oborony-RF-na-tematicheskom-selektornom-soveshchanii-11-01

Questi dati emergono dalla relazione di SHOJGU presentata oggi. La differenza, come già sappiamo, l’han fatta aerei in grado di tracciare contemporaneamente una trentina di oggetti in volo nel raggio di centinaia di km. Aggiunge Shojgu, che quei 37 aerei sono quasi due volte di più degli F16 promessi dalla NATO. Al ritmo di abbattimento attuale, quegli F16 sarebbero ridotti a rottami in venti giorni soltanto.

Sempre nella relazione di oggi Shojgu ha dichiarato che in un anno sono stati preparati OLTRE 93.000 specialisti, di cui 25.000 già operativi nelle formazioni attualmente in campo, così come in quelle formate ex-novo. Nuove tecnologie, sicuramente droni, che un ruolo sempre maggiore stanno avendo in questo conflitto, ma non solo.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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31/10 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Prosegue l’avanzata russa, senza fretta, in modalità “un passo indietro, due in avanti” («шаг назад, два вперед»)
https://t.me/polk105/12535
E’ normale, non si intende in alcun modo subire perdite inutili, ogni avanzata è preceduta da un lungo e intenso fuoco di artiglieria, di bombe teleguidate FAB e di droni FPV.

A farne le spese, appena arrivati, gli uomini della già bastonata 47° brigata d’élite 100% made in NATO. E’ loro il primo Leopard in fiamme in terra d’AVDEEVKA:
https://t.me/RVvoenkor/55862
Triste, tristissima vicenda quella di questa brigata che, come già ci siam detti tante volte, a Rabotino doveva sfondare e ha subito invece perdite ingenti senza portare a casa nulla:
https://t.me/RVvoenkor/55867
Ora l’han mandata in fretta e furia a tenere l’indifendibile, al prezzo delle loro vite e del loro equipaggiamento, ogni giorno sempre più “leggero”. D’altronde, Zelenskij è stato categorico: tenerla a ogni costo.
https://t.me/rezident_ua/20332
Le solite gole profonde parlano di ultimatum già sul suo tavolo da parte dei padroni, ora nella veste di ripiego di semplici “sponsor”: “dopo Avdeevka, o tutti intorno a un tavolo o vai avanti da solo”.
https://t.me/legitimniy/16592
Ovvero, i russi a Kiev in dieci giorni. E’ normale quindi che, con questa minaccia, il patàca giochi il tutto per tutto con la pelle, sulla pelle di un popolo ridotto a materiale di consumo. Si illude, magari, che dopo una “vittoria fulminea” di Israele tutti tornino a parlare di lui… in altre parole, che i padroni trovino ancora proficuo “investire” nel campo da battaglia ucraino, “fino all’ultimo ucraino”, per le loro commesse (e conseguente sua percentuale), per chiudere un altro anno con margini operativi netti a due zeri.

Gira e spera… spera e gira… i russi sono entrati nella fabbrica chimica a fianco del terrikon: ormai lo ammettono anche le fonti del regime di Kiev (i nostri no, ci arrivan sempre una settimana dopo). “Ma di tempo ce n’è… in questa città” (Ivan da lassù perdono perdono perdono...)
https://t.me/dva_majors/28320

Aggiornamenti a seguire domani.

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31/10 ore 13:30 aggiornamento

“O SPARIAMO, O SPARIAMO”:
QUELL’OSSESSIONE, TANTO CONCRETA, QUANTO ALLUCINANTE, DI BUCARE IL VIDEO A TUTTI I COSTI O ESSERE DIMENTICATI

Per il regime di Kiev la situazione da ribaltare è sempre più DISPERATA.

Il canale ucraino Zerada, a tale proposito, ha ripreso da REDDIT questa ELABORAZIONE:
https://t.me/ZeRada1/16543

E questo è l'originale:
https://www.reddit.com/r/MapPorn/comments/17jlok3/news_attention_to_deadly_conflicts_since_year/

Hanno inventato un nuovo indicatore... il PPF (pages per fatality, ovvero pagine web su una data guerra, o battaglia, fratto morti della stessa guerra, o battaglia).

Il criterio è quanti risultati escono cercando sui motori di ricerca di
BBC
NYT
LeMonde
digitando le parole chiave relative al conflitto in oggetto:

Questi alcuni RISULTATI, in ordine crescente. Possiamo già notare che per il primo arriviamo al decimillesimo di PPF per la prima cifra apprezzabile, ovvero quei 70.000 morti non hanno interessato nessuno. Ma neanche il Tigray, con il centesimo di PPF come prima cifra è abbastanza vergognoso.

ATTENZIONE: nella lista qui sotto, le cifre NON CORRISPONDONO all’infografika perché ho deciso di rifare i calcoli AL NETTO degli arrotondamenti dichiarati e ci sono errori, anche clamorosi su quanto dichiarato. Per esempio il DARFUR, dove 14.900 / 300.000 non fa 0,5… ma 0,05:

0,00087 PPF - MBUTI (61 pagine/70.000 morti)
0,02 PPF - TIGRAY (8.500 pagine/500.000 morti)
0,05 PPF - DARFUR (14.519 pagine/300.000 morti)
0,38 PPF - YEMEN (75.000 pagine/200.000 morti)
0,46 PPF - BOKO HARAM (27.800 pagine/60.000 morti)
0,54 PPF - ROHINGYA (13.590 pagine/25.000 morti)
1,08 PPF – MARIUPOL’ (10.834 pagine/10.000 morti, riferito alla sola battaglia)
2.950,00 PPF – GAZA (RIPORTO IN LETTERE… DUEMILANOVECENTOCINQUANTA/ 29.500.000 pagine / 10.000 morti)

Ora, NON entro neppure nel merito di chi ha elaborato questa infografika se abbia calcato la mano oppure no: non avrei neppure la possibilità, del resto, di verificare. E la sua matematica, del resto, lascia MOLTO a desiderare.

E’ innegabile, tuttavia, che oggi il conflitto a Gaza abbia completamente spodestato quello ucraino dal trono della “prima notizia”, ma anche della seconda e della terza. Un po’ come a suo tempo il Covid, con tutto il suo corollario di bollettini, interviste, esperti, tavole rotonde, quadrate, decreti, commissari... “finì” proprio il 24/02/22.

Chiodo schiaccia chiodo. E non fa piacere, per il regime di Kiev, oggi ridotto a costume da Halloween (figlio di Blinken nel filmato),
https://t.me/nearestovich_official/1456
vedersi di colpo ai margini. Le avvisaglie c’erano già, del resto. E Gaza ha dato il colpo di grazia.

“O SPARIAMO (nel senso di fare fuoco), O SPARIAMO (nel senso di sparire)”: questa in sintesi la parola d’ordine di oggigiorno del REGIME DI KIEV. Il problema, per un popolo intero, è CHE QUELLA PRIMA PERSONA PLURALE E’ IN REALTA’ UNA SECONDA! E QUEI DUE “O” SONO IN REALTA’ UN “E”: “SPARATE E SPARITE!”.
Per noi “cerchio magico” che ha mogli e figli in ville schifosamente lussuose in Europa, per i nostri sottoposti che, in questo inferno, si ritagliano la loro nicchia ecologica di intrallazzi, per i nostri padroni e le loro commesse, i loro “ordini” prepagati dal governo e passati all’incasso incamerando tutti i beni mobili e immobili disponibili e incatenando voi, i vostri figli e i vostri nipoti sotto una montagna di debiti, “fino all’ultimo ucraino”.
“SPARATE E SPARITE, COSI’ NOI NON DOVREMO NE’ SPARARE, NE’ SPARIRE”.
E più sparerete, più galleggerete sull’onda delle prime pagine, ma anche delle seconde o delle terze, va bene uguale… “Todo modo para buscar la voluntad divina” (Loyola)… ovvero continuare a far galleggiare noi, su altri lidi, su altre sponde, su altri conti offshore.

Aggiornamenti a seguire.

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31/10 ore 08:00 aggiornamento

"LA SOLITUDINE DEI NUMERI PIRLI"

ESSI VIVONO. Esistono anche loro, anche se ufficialmente non si trovano sui manuali, neppure su quelli per preparare “Analisi 3”. Sono dei numeri particolari, con proprietà che non smettono mai di affascinare grandi e piccini, vincitori di premi Nobel e altri pluridecorati accademici, così come semplici amatori.

Tutti sanno cos’è un numero primo, sin da quando lo si incontrava alle elementari: è un numero che può esser diviso solo per uno e per se stesso. Un numero che non lega con nessuno… ma anche qui, man mano che si va avanti nella numerazione, le cose cambiano… non penso che un 4919, un 3359, un 2473… si siano mai posti il problema di arrivare fino in fondo, in una divisione per due, o per tre, o per quattordici… per dimostrare che come loro non c’è nessuno. Dopo essere andati a capo per due, tre volte, magari quel che avevan da dirsi e da farsi lo aveva già concluso… chiuso, morta lì. Non fanno in tempo a “sentirsi”, numeri primi.

Altri numeri, invece, vorrebbero essere “primi” a tutti i costi. Un po’ come quelli che si fanno fare l’albero genealogico per vedere se da qualche parte c’è una goccia di sangue blu, o violetto o, come si dice in queste parti, “trasüdeciùcc” (meglio non tradurlo)…

Anzi, forse questo è un tratto che dalla matematica sconfina nell’antropologia e nella psicologia, divenendo molto simile a certi tratti distintivi della cosiddetta “natura umana”… Ecco così, per esempio, un 760.073 provare a tutti i costi a dimostrare l’indimostrabile, ad arrampicarsi sugli specchi, a mostrare una “primazia” che non ha: facesse così (non mi permetterei mai di offenderlo, povero 760.073…) tale numero sarebbe un numero pirlo, con tutte le proprietà di tale categoria sfuggente, “fluida”… come piace tanto definire le cose ai giorni nostri per sentirsi “contemporanei”, senza accorgersi che la categoria di “impermanenza” appartiene per eccellenza al sub-continente indiano, terra natale di Gautama Buddha, quando ancora Big pharma non era stata inventata! Ma tant’è. Torniamo ai numeri pirli: alla fine, come certe persone, basta sapere “come prenderle”.

Una delle loro peculiarità e il sapersi distinguere al momento giusto e al posto giusto così, con un tocco di “matematica” in più: come la rappresentanza israeliana ieri alle Nazioni Unite, che è intervenuta esibendo la stessa stella di davide che avevano i deportati nei campi di sterminio.
https://t.me/boris_rozhin/102469
Penso allo zio di mio padre che non era ebreo ma che con gli ebrei ha condiviso l’esperienza di un campo di prigionia in Germania (e non di sterminio!) e a come tornò, più di là che di qua, da tale esperienza: Penso ai loro antenati, e provo vergogna per loro. Perché queste pagliacciate sono un insulto a quei sei milioni di morti. E mi convincono sempre di più che essere contro Israele oggi, sul piano politico, nulla abbia a che vedere con l’antisemitismo: troppo comodo ridurla sempre a questo. Cercare di essere un numero primo quando, ormai, numero primo non lo è più nessuno.

I migliori, tuttavia, tra i numeri pirli, sono coloro che non capiscono quando sia il caso di ordire messinscene di tal fatta e quando, invece, non lo sia affatto. È quanto accaduto domenica, per esempio, da SOLOVEV, giornalista che conduce uno spettacolo televisivo a sfondo politico piuttosto seguito a quelle latitudini (un po’ come i nostri… si assomigliano un po’ tutti alla fine...).
https://t.me/governorgeneralN/131

Parte il giornalista con una considerazione che vuol dir tutto e non vuol dir niente, senza soggetto, ovvero che nulla può giustificare (opravdat’) l’uccisione di bambini. Nulla. Basterebbe chiuderla qui. Invece l’ospite israeliano si sente chiamato in causa e interrompe il monologo: “io posso” (ja mogu).
E Solovev, che non se la manda a dire, parte direttamente in quinta, neanche in quarta. Avvampa la polemica (tutta in russo), compreso il fatto che persino i prigionieri nazisti loro (l’Armata Rossa) non li hanno trattati in maniera così disumana, finché l’ospite non esce con “non accettiamo lezioni da voi”… non l’avesse mai detto. “Noi vi abbiamo salvati”, “siamo stati noi, russi, ucraini, bielorussi, moldavi e chi ne ha più ne metta, venti milioni di morti, a salvarvi”. In effetti, ad Auschwitz ci è entrata l’Armata Rossa. Al che l’ospite prova ad abbozzare un “non ci sono bambini morti”, seguito da replica secca: “al momento sono quattromila”, e poi han cambiato argomento.

Questo siparetto televisivo, invero abbastanza penoso, mi ha fatto tornare serio per un attimo e sovvenire un libro che avrei voluto leggere tempo addietro, edito da Sandro Teti, figlio del compagno Nicola Teti che ebbi l’onore di conoscere di persona:
https://www.sandrotetieditore.it/project/perche-stalin-creo-israele/

Non ebbi mai possibilità di leggerlo, ora è uscito anche in russo, peraltro, quindi me lo leggerò, quando sarà, in originale:
https://www.rulit.me/books/zachem-stalin-sozdal-izrail-download-789109.html
Lo segnalo anche se, a detta di chi l’ha letto (la versione russa),
https://dzen.ru/a/Y5oPz--LbWW4dGPC

- calca troppo la mano sull’antisemitismo di Stalin (su cui altri, invece, spostano l’accento sul piano politico, anche perché nella sua Georgia non esistevano ghetti, i cittadini non erano di origine europea (ma palestinese e persiana) ed erano perfettamente integrati, da secoli, nella società georgiana da ogni punto di vista, compreso quello linguistico: in altre parole, non erano più “diaspora”. В Грузии, где Сталин вырос, не существовало еврейских гетто, и грузинская еврейская диаспора была ассимилирована в грузинскую культуру. Евреи в Грузии жили столетиями. Они появились в Закавказье из Палестины и Персии, а не из Европы, говорили на грузинском языке и имели грузинские имена. )
https://scepsis.net/library/id_1633.html

- parla troppo d’altro e poco di quanto dice il titolo (un 20%, un quinto di tutto quanto scritto, che arriva poi peraltro a Brezhnev). Ma non avendo davanti i due libri non posso neppure dire se quello uscito in russo anni dopo non sia stato arricchito di altri contenuti.

Chiudo con un altro, di questi “numeri primi” particolari…

Zelenskij ieri è stato massacrato, e forse dire massacrato è dir poco, dal TIMES, che ricordiamo non essere la Pravda:
https://time.com/6329188/ukraine-volodymyr-zelensky-interview/

Il bello, o il brutto, indicativo di tante cose è un episodio a margine di questa pubblicazione: il primo propagandista di Zelenskij, sig. Ermak, inizialmente non se n’era neppure accorto, del tono generale del pezzo, e lo aveva segnalato senza se e senza ma sul suo canale.

Poi qualcuno gliel’ha fatto notare… e ha cambiato registro subito, cancellando in toto il pezzo.
https://t.me/ukraina_ru/175102

Intanto però la polemica era divampata sui canali ucraini,
https://t.me/ZeRada1/16545 (in primis)
https://t.me/legitimniy/16589
https://t.me/rezident_ua/20326
E il massacro è continuato su tali canali, chiamando anche in causa “istituti di rating internazionali”, di tutto e di più.
https://t.me/ZeRada1/16548

Questo articolo, infatti, sembra quasi sancire INFORMALMENTE l’ABBANDONO U-CCIDENTALE del patàca. Non l'abbandono di questa “crociata”, “fino all’ultimo ucraino”, dichiarata contro la Russia, ma di quello che ormai tutti indicano come il CAPRO ESPIATORIO. Si comincia così, con un articolo di questo tenore sul TIMES.

Ed è forse questa solitudine, la solitudine dei numeri pirli, il tratto distintivo della fase calante di questi strani fenomeni matematici che, alla fine, e più di quanto possiamo pensare, sono molto vicini a noi, altrettanto strani esseri antropomorfi chiamati uomini.

Aggiornamenti a seguire.

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30/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA

A fine giornata è giunta la notizia dell’attacco e del successivo ingresso, da parte dei russi, al complesso chimico davanti al terrikon (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/55822
Non solo quindi queste giornate si stanno concludendo con l’insuccesso dei tentativi di contrattacco e di stabilizzazione della linea di fronte da parte del regime di Kiev, ma con nuove posizioni guadagnate costantemente dai russi.
Russi che ancora adesso non smettono di martellare e smantellare le posizioni nemiche, con un martellamento di artiglieria costante:
https://t.me/polk105/12493

DAGLI ALTRI FRONTI

A RABOTINO regna una calma irreale. Il trasferimento di gran parte delle truppe mandate al massacro su questa direttrice verso “il cappio di Avdeevka”, ha diminuito notevolmente l’intensità dei combattimenti.
https://t.me/RVvoenkor/55823
Anche se nulla vieta di pensare che possa essere soltanto una pausa tecnica per l’ennesimo raggruppamento.

Sotto MAR’INKA i russi stanno procedendo all’attacco delle QUOTE sottostanti (i cerchi azzurri sulla cartina)
https://t.me/polk105/12494
La loro conquista consentirebbe di tenere sotto tiro molti territori al momento in mano al regime di Kiev e consentire così ulteriori avanzate.

CANALE “UTRO DAGESTANA” CHIUSO

Ora che era salito alla ribalta, rischiava per davvero che qualche giornalista occidentale pubblicasse qualche “scoop” in grado di screditare ulteriormente il regime di Kiev.
https://t.me/ukraina_ru/175105

Aggiornamenti a seguire.

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30/10 ore 13:30 aggiornamento veloce

ULTERIORI, BECERI, RETROSCENA SULLA PSY-OP NATO IN DAGESTAN

Siccome non è né la prima volta, né l’ultima, utilizzo questa operazione di guerra psicologica (PSY-OP, come la chiamano gli anglofoni), come CASO DI STUDIO. Non devono farla franca, questi cialtroni. E non la faranno.

Questo canale telegram, che si occupa esplicitamente di smontaggio propaganda, FA ATTENZIONE A UN DETTAGLIO NON DA POCO. L’immancabile WIKIPEDIA USCIVA GIA’ IERI CON LA VOCE “Disordini antisemiti nel Nord del Caucaso (2023)” (Антисемитские волнения на Северном Кавказе (2023)). La pagina è stata creata il 29/10 alle 18:17…. e l’aereo della Red Wings da Tel Aviv atterrava alle 19:17!
https://t.me/budni_manipulyatora/1778
Sono andato a vedere sulla pagina della cosiddetta “enciclopedia libera”… tutto libero, liberi tutti…
https://ru.wikipedia.org/w/index.php?title=Антисемитские_волнения_на_Северном_Кавказе_(2023)&action=history&dir=prev&limit=100
ed è così! IL PRIMO ARTICOLO E’ STATO CREATO ALLE 18:17!
E vediamolo, questo primo articolo:
https://ru.wikipedia.org/w/index.php?title=Антисемитские_волнения_на_Северном_Кавказе_(2023)&action=edit&oldid=133878506
Il titolo in azzurro era: “Антиеврейские протесты в Дагестане” (proteste antiebraiche in Dagestan), cambiato subito dopo in “Антисемитские протесты на Северном Кавказе” (Proteste ANTISEMITE nel NORD CAUCASO).
Notiamo già una prima evidente manipolazione:
- da antiebraiche, che può essere antiisraeliane, ad ANTISEMITE;
- da Dagestan a NORD CAUCASO (speravan forse di far scoppiare pogrom ovunque???)

Notiamo altre aggiunte fra cui, nei cosiddetti “obbiettivi”, “sbarazzarsi degli ebrei” (избавление от евреев) e interpolazioni tese essenzialmente a RINCARARE LA DOSE, come questa frase dove si parla di un’intolleranza agli ebrei iniziata a fine ottobre in Dagestan:
Протестные акции в [[Дагестан|Республике Дагестан]] начались в конце октября 2023 года в связи с нтерпимостью к евреям.

Che diventa: ANTISEMITISMO ISLAMICO iniziato a fine ottobre E TUTT’ORA IN CORSO in Dagestan e KARACHAJ-CIRCASSIA:
Продолжающиеся протестные акции в [[Дагестан|Республике Дагестан]] и в [[Карачаево-Черкесия|Карачаево-Черкесии]], начатые в конце октября 2023 года и вызванные [[Ислам и антисемитизм|исламским антисемитизмом]].

Ma la cosa migliore è, A VOLO NON ANCORA ATTERRATO, CHE SI SIA SCRITTO:

Nell’aeroporto di Mahachkala, in concomitanza all’arrivo del volo da Tel Aiv, si sono ammassati centinaia di uomini
[qui inizia la nota a piè pagina che cita il SITO DEL REGIME DI KIEV DI PROPAGANDA (E NOTIZIE FALSE) MEDUZA.IO (pubblicata alle 17:53!!!)
https://meduza.io/news/2023/10/29/v-aeroportu-mahachkaly-pered-priletom-reysa-iz-tel-aviva-sobralas-tolpa-protestuyuschih
: Nell’Aeroporto di Mahachkala in concomitanza con l’arrivo del volo da Tel Aviv si sono ammassati centinaia di persone. Controllano le macchine in uscita - fine nota]
che hanno occupato l’aeroporto e bloccano i passeggeri in uscita dal volo atterrato. Controllano le macchine e cercano gli ebrei.

В аэропорту Махачкалы в связи с прилетом самолета из Тель-Авива собрались сотни людей[https://meduza.io/news/2023/10/29/v-aeroportu-mahachkaly-pered-priletom-reysa-iz-tel-aviva-sobralas-tolpa-protestuyuschih В аэропорту Махачкалы из-за прилета рейса из Тель-Авива собрались сотни людей. Они проверяют машины, выезжающие с территории], захвативших аэропорт и вышедших на взлетную полосу. Они проверяют машины и занимаются поиском евреев.

PECCATO CHE ANCHE LE IMMAGINI SUL SITO MEDUZA.IO SI RIFERISCONO A DISORDINI E A PICCHETTI FUORI DALL'AEROPORTO PER I MEZZI IN ENTRATA, IL VOLO NON ERA ANCORA ATTERRATO! MEN CHE MENO ALLE 18:17 ERA STATA OCCUPATA LA PISTA! E SI IMPEDIVA DI USCIRE DALL'AEREO A CHICCHESSIA!

Come si suol dire… si son portati avanti: cose che accadono se un’enciclopedia “è libera, ma libera veramente…” (Bruttissima, scusami tanto Eugenio, non volevo...)

Voltiamo pagina, anzi, andiamo indietro di due o tre pagine. E’ EMERSO CHE ALL’HOTEL FLAMINGO, dove ci sono stati i primi disordini, SONO STATE PORTATE CON L’INGANNO FROTTE DI DISOCCUPATI. QUALCUNO, infatti, aveva pubblicato un annuncio di lavoro che prevedeva CINQUEMILA RUBLI AL GIORNO (50 euro) nel settore dei VIAGGI: selezione e colloqui all’Hotel Flamingo QUEL GIORNO (28/10) alle 17:00.
https://t.me/budni_manipulyatora/1777
illustrazione più visibile qui:
https://avatars.mds.yandex.net/i?id=2a0000018b7f76246c328fef2e3a79d28b3f-1221853-fast-images&n=13

Illustrazione che mostra nel grafico sotto il montare di queste notizie false, l’assembramento creato, alle 5 del pomeriggio, il continuo martellare con immagini strazianti, la rabbia che montava fra quei poveri cristi presi in giro, la notizia falsa che IN QUELL’ALBERGO ci fossero PROFUGHI da ISRAELE MANTENUTI. “prima gli italiani”, con quei programmi da guerra tra poveri e i loro collegamenti ignobili dal bar del quartier… a nessuno è venuto in mente questo? LA TECNOLOGIA IMPIEGATA, LA STRUTTURA MANIPOLATORIA, E’ SEMPRE LA STESSA.

“Ed il nemico attuale, è sempre e ancora eguale...”

AVDEEVKA

Continua a peggiorare la situazione. I russi a sud sono avanzati sotto SEVERNOE prendendo la cava a est:
https://t.me/boris_rozhin/102396
e cartina qui (la cava è il cerchio rosso in un mappa e il cerchio giallo nell’altra):
https://t.me/rabotyno/497
Costituiva un punto importante della linea di difesa ucraina. Linea di difesa che perde un altro pezzo. A questo proposito, pare anche che i russi siano arrivati alle prime case di SEVERNOE:
https://t.me/ukraina_ru/175061
Se così fosse, se il regime di Kiev perdesse anche questo caposaldo, l’accerchiamento operativo sarebbe completo. Per questo, sono sempre più confermate le voci che generale Zaluzhnyj e presidente Zelenskij siano ormai ai ferri corti sul “che fare” su questa linea di fronte. Il primo vorrebbe ritirarsi, il secondo è per la difesa a oltranza:
https://t.me/rezident_ua/20319

DAGLI ALTRI FRONTI

Situazione bloccata sia lungo il DNEPR (cartina qui)
https://t.me/rabotyno/495
che nei paraggi di ARTEMOVSK (altra cartina qui):
https://t.me/rabotyno/500

In sostanza, calano le forze che KIEV ha disposizione per svolgere la propria attività suicida di attacco, così come impostata su questi fronti, e anche gli attacchi del regime di Kiev si fanno meno incisivi. Praticamente inutili, all’atto pratico. Il problema ,sempre dal punto di vista militare ( ma la sensazione è che le questioni militari in questo momento “non siano prioritarie”… per usare un eufemismo…) è che tra un po’ non solo non se ne avrà più per attaccare, ma anche per difendersi adeguatamente. Vedremo...

Aggiornamenti a seguire.

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30/10 ore 09:30 aggiornamento veloce

“UTRO DAGESTAN” E’ UN CANALE UCRAINO, E DAL 2022!


Siccome girano le dichiarazioni del sito che non è ucraino, che sono tutte invenzioni dei russi, eccetera, dedichiamo questo ulteriore supplemento di indagine alla vexata quaestio.

Supplemento molto breve, invero: la rete ricorda tutto, o quasi. Basta saper cercare. E gli HACKER di KILLNET sanno cercare, e bene. IL 26/09/22, OLTRE UN ANNO FA, GLI FACEVANO L’IDENTIKIT RECUPERANDONE LE COSIDDETTE “PROPRIETA’”
a partire dall’indirizzo IP:
IP: 37.115.212.189:54726
Seguono quindi dati che riconducono tale indirizzo IP all’Ucraina:
UA: Mozilla/5.0 …
Страна: Украина (Paese: Ucraina)
Регион: Киев (Regione: Kiev)
Город: Киев (Città: Kiev)
Провайдер: Kyivstar (Provider: Kyivstar)
https://t.me/OstashkoNews/28430

Ho appena verificato ora tramite questo sito
https://spys.one/ip/
L’identità dell’IP summenzionato 37.115.212.189
ed esce la stessa cosa:
Проверка IP адреса
IP: 37.115.212.189(37-115-212-189.broadband.kyivstar.net)
Страна UA Ukraine / Украина EU / Europe / Европа
Регион 30 Kyiv City / Киев Timezone=Europe/Kyiv
Город Kyiv / Киев 03049 (50.458 30.5303)
Страна регистрации Ukraine / Украина
Организация Kyivstar PJSC
Континент Europe/Европа
WhoIs IP адреса

inetnum: 37.115.128.0 - 37.115.255.255
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last-modified: 2012-02-17T11:54:16Z
source: RIPE

Tra l’altro notiamo come questo indirizzo IP, a cui si afferisce il canale utro_dagestana, è stato creato nel 2012. Quando le cose che abbiam visto ieri in Dagestan le stavano provando a fare proprio a Kiev: tentativi culminati nella MAIDAN e nel colpo di Stato CIA immediatamente successivo.

Gli hacker di KILLNET entravano il giorno stesso (26/09/22) e trovavano finanziamenti per questo canale tramite blockchain (le monete virtuali con cui si trasferiscono soldi, puliti ma anche sporchi, e si specula in generale sul cambio senza alcun controllo su questa, ennesima, “moneta libera”): CINQUE MILIARDI DI RUBLI DI FINANZIAMENTO A QUESTO CANALE DA MARZO ’22 A SETTEMBRE ’22!
https://t.me/OstashkoNews/28406
Pari a CINQUANTA MILIONI DI EURO (50.911.260,15 EUR)… “stranamente” scomparsi quasi del tutto su quel conto, come notato dagli HACKER.

E cosa erano successi in quei giorni, in DAGESTAN? DISORDINI DI PIAZZA, tanto per cambiare! Tanto per cambiare, FOMENTATI SEMPRE DA QUESTO CANALE. Come concludono gli hacker nel loro comunicato:
“Gli hacker si rivolgono ai daghestani con la preghiera di non cadere nelle provocazioni. I vostri “meeting” sono prezzolati” (Хакеры обращаются к дагестанцам с просьбой не вестись на провокации. За ваши митинги заплачены деньги, ibidem).

QUI DUE ARTICOLI IN INGLESE, CHE RIPRENDONO IN PARTE ANCHE IL MATERIALE SOPRA CITATO, RISALENTI A OLTRE UN MESE FA (quando si pensava che gli hacker avessero AFFOSSATO PER SEMPRE questo canale, in seguito ripristinato):
https://newins.ru/en/articles/fifth_column/banderites-_-morning_of_dagestan-_is_never_kind
et
https://newins.ru/en/articles/fifth_column/parallel_parliament
Che parla del gestore di questo canale Ilja Ponomarev, creatore al soldo degli stessi padroni del patàca di “parlamenti paralleli”.

Infine, un altro articolo, putroppo solo in russo, MOLTO INTERESSANTE che affianca, L’ANNO SCORSO ALL’EPOCA DEI DISORDINI DI SETTEMBRE 2022, IL SITO
- UTRO DAGESTANA
- A UN ALTRO SITO SIMIL-TURCO (tale “stanbul antalia chat”) CHE OFFRE AI DAGHESTANI DOCUMENTI “VELOCI” PER ESPATRIARE IN TURCHIA!
https://telegra.ph/Kto-ustraivaet-besporyadki-v-Dagestane-09-27

Della serie, fai il danno e non rischi nulla, che ti mandiamo in Turchia… sempre in fondo a questo pezzo I MANIFESTI DELL’EPOCA che invitavano i daghestani a “non mollare”, a manifestare a MAHACHKALA… copiaincolla degli attuali. Ma per davvero copiaincolla! Stessi slogan, cambiando solo l'argomento. I russi un anno fa, gli jahudy oggi!

“Kappa, niente, niente, niente, Kappa…questo sistema di segnare le carte lo hanno inventato a Las Vegas nel 36…lo conoscono tutti. Solo questi polli ci potevano cascare.”
https://www.youtube.com/watch?v=bh8lD5j9cm0

Metafore filmiche a parte, la storia si ripete. Con scadenza annuale.

Aggiornamenti a seguire.

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30/10 ore 08:00 aggiornamento

AEROPORTO DAGESTAN: ACQUA SUL FUOCO

29/10 23:00 Ieri notte è intervenuto il muftì del Dagestan Achmad Abdulaev, invitando i fedeli alla calma, dopodiché, attivato il meccanismo psicologico UBI MAJOR MINOR CESSAT, i manifestanti hanno iniziato a tornare nelle loro case:
https://t.me/RVvoenkor/55779

Attivare il meccanismo UBI MAJOR MINOR CESSAT, per le autorità, è stato reso NECESSARIO dalla stessa IMPOSTAZIONE dell’azione: ISLAM CONTRO RESTO DEL MONDO, ISLAM MINACCIATO DAL RESTO DEL MONDO.

La vecchietta che ieri sbandierava la bandiera palestinese, si è beccata da questi rinnegati senza fede un “Che Allah ti possa incontrare in Paradiso!!!” (al che fossi stato nella vecchietta avrei fatto corna e gridato tiè!) e “Quale animo in questa musulmana” (Пусть Аллах поселит тебя в Раю!!! Сколько духу у этой мусульманки!!! ).

Del resto, senza andare tanto lontano, è la stessa carta che si sta giocando ERDOGAN e di cui abbiamo ampiamente parlato. La stessa carta giocata dalla CIA in AFGHANISTAN sin dai tempi dei MUJAHEDDIN, la fantasia è sempre quella, un po’ come quei porno che iniziano con l’idraulico che suona il campanello…

Din don… e invece arriva il “vecchio” a rovinare tutto. Segno che IN DAGESTAN CONTA ANCORA PIÙ IL MUFTÌ DI QUESTI SCHIFOSI MANOVRATI DA KIEV.

Peraltro, sono TALMENTE COGLIONI, ma TALMENTE COGLIONI, da pubblicare IN RAPIDA SUCCESSIONE DUE NOTIZIE FRA LORO AGLI ANTIPODI!

23:55 La prima notizia, ovviamente, è la smentita che loro siano a KIEV e che siano “manovrati”… no… loro sono l’anima autentica del Dagestan represso dai russi, dagli jachudy, dal mondo intero che ce l’ha col Dagestan e lo vorrebbe ridurre a una nuova Palestina. Dichiarando poi ancora una volta – se necessario… - le finalità eversive del canale (deokkupacija del Dagestan e di tutte le “terre musulmane”):
https://t.me/utro_dagestan/15120
00:06 TELEGRAM bloccato ovunque nel CAUCASO! (solo con VPN…), quindi, “hanno paura di noi”:
https://t.me/utro_dagestan/15122
No, cari coglioni. Quindi, è l’ulteriore prova che se FOSTE, per caso, in un qualsiasi buco della Russia, vi avrebbero già sbattuto dentro. Ma non siete in un qualsiasi buco della Russia, il vostro sito è a KIEV, e NON DA OGGI, che con questa azione avete avuto un minimo di riconoscibilità.

Torniamo al Muftì… ubi major minor cessat, TUTTI i fedeli lo ascoltano. Qui i bastardi cercano di fare come in Ucraina (dove del resto risiedono). L’autorità religiosa ci rema contro? Abbasso il muftì. Il muftì è ILLEGITTIMO (nelegitimnyj), LO PAGANO (emu platjat deneg).
https://t.me/utro_dagestan/15126

E alza l’asticella dello scontro, con un bel proclama con sfondo di bandiera del Dagestan “libero”…
https://t.me/utro_dagestan/15133
Un po’ di commenti di esaltati per “darsi la carica” di primo mattino…
https://t.me/utro_dagestan/15134

… e basta. Perché, come dicono al bar dello sport, l’han preso in quel posto. Il tentativo è fallito e sono andati tutti a casa,
https://t.me/RVvoenkor/55779
MELIKOV, presidente del Dagestan, interviene dicendo che l’aeroporto in due o tre giorni sarà ristabilito nel funzionamento, 150 partecipanti sono già stati individuati e 60 arrestati, 2 poliziotti in ospedale su 9 poliziotti feriti in tutto.
https://t.me/RVvoenkor/55783

È FALLITO QUINDI IL TENTATIVO DI FARE OGGI UNA MANIFESTAZIONE OCEANICA, PROPRIO A MACHAČKALA, CONVOCATA SEMPRE IERI NOTTE DA “UTRO DAGESTANA” E CHE AVREBBE DOVUTO COINVOLGERE “FRATELLI DELL’INGUSCEZIA, DELLA CECENIA”, ECCETERA…
https://t.me/utro_dagestan/15106

ARMIAMOCI E PARTITE… DOMANI ALLE OTTO TUTTI IN PIAZZA!
https://t.me/utro_dagestan/15114

Salvo poi realizzare che non li cagava, letteralmente nessuno, e spostare a GIOVEDI’ il mega raduno..
https://t.me/utro_dagestan/15133

Il problema loro maggiore si chiama Muftì. E non hanno neppure le squadracce fasciste per entrargli in casa e spaccargli tutto… un bel problema per la CIA. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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29/10 ore 22:00 aggiornamento

CI HANNO RIPROVATO! (SUI FATTI DI MAHAČKALA)

Diecimila lire al mercato nero. Me lo ricordo ancora, a fine anni novanta giravano per i ristoranti più sciccosi della Milano da bere questi barattoli di caviale di colore azzurro e marcati “Mahačkala” (МАХАЧКАЛА): fu la prima volta che mi imbattei in quel nome.

Capitale del Dagestan, oggi è stata teatro dell’ennesima operazione “quinta colonna” in territorio di Russia. Dopo la “strana” rivolta dei wagner, oggi la “strana” rivolta di civili che si sono riversati a centinaia all’aeroporto per fermare, per impedire l’uscita dall’aereo, di civili provenienti da Israele.

Dagestan musulmano, in questo momento definire incazzato con Israele è dir poco, è bastata una campagna di agitazione promossa dal canale UCRAINO, ovvero con sede a KIEV, “UTRO DAGESTAN” ("Утро Дагестан"), perché la scintilla incendiasse la prateria.

Figli di puttana. Altro termine è difficile da coniare per questa gentaglia. Sto navigando ora sul loro canale:
https://t.me/utro_dagestan
Guardo solo i messaggi di oggi.
Già dopo la mezzanotte “Assalamu Alejkum” e informano di un volo che partirà dall’aeroporto Ben Gurion (TLV) verso Ujtash (MCX):
https://t.me/utro_dagestan/14995
E INVITA TUTTI A RECARSI ALLE SETTE DI SERA AD “ACCOGLIERE” IL VOLO, OVVERO A NON FAR SCENDERE NESSUNO.

Notiamo, ancora una volta: questo canale di bastardi, con sede a KIEV e con nome LOCALE (“La mattina, l’alba del Dagestan, come se fosse scritto DA UNO DI LORO),
- INVENTA QUESTA AZIONE E
- invita già stanotte cittadini del DAGESTAN a partecipare a questa azione. Come sempre fanno questi codardi, “armiamoci e partite”.

Prosegue poi la nottata incitando
- all’odio antirusso (questo lo fa da sempre, è un canale gestito dall’ufficio propaganda CIA in UCRAINA, NATO PER FOMENTARE RIVOLTE IN CECENIA E DAGESTAN ANTIRUSSE, RICORDIAMOLO)
- all’antisetimismo (https://t.me/utro_dagestan/14997)

All’una di notte riprende la notizia di un altro loro degno compare, quel blogger ucraino SHARIJ con villa a BARCELLONA, che riprende una notizia locale di una folla di daghestani alla cerca di profughi israeliani in un hotel (della serie, come tentare di far nascere una nuova MAIDAN in seno alla Federazione Russa, soffiando sul fuoco di questo nuovo malcontento)
https://t.me/utro_dagestan/14998

Si susseguono quindi immagini strazianti
https://t.me/utro_dagestan/15002
a immagini di propaganda filopalestinese e antiisraeliana (scritte sui muri e sull’asfalto)
https://t.me/utro_dagestan/15010

All’una del pomeriggio, un appello a tutti i musulmani del DAGESTAN perché fermino l’arrivo di cittadini israeliani nel loro Paese (ovvero i russi che qualche anno o decennio prima erano emigrati in Israele DAL DAGESTAN e ora reputano più sicuro RITORNARE IN DAGESTAN). Questi bastardi che, lo ricordiamo, scrivono da KIEV, sostanzialmente INCITANO all’odio gli abitanti del DAGESTAN dicendo che per questi DAGHESTANI di religione ebraica non ci deve essere posto, che sono uguali a quelli che ora ammazzano i palestinesi.
https://t.me/utro_dagestan/15014

E mentre soffiano sul fuoco di UNA DELLE COMUNITÀ ISLAMICHE PIÙ GRANDI AL MONDO, QUELLA RUSSA, mostrando altri “manufatti” come cestini della spazzatura addobbati con la bandiera di Israele (associandoli a città russe, mentre potrebbero essere fatti anche nel cortile dietro casa loro) e gli “jahud”, ovvero “ebrei” in arabo.
https://t.me/utro_dagestan/15018

All’una del pomeriggio chiedono ufficialmente di associarsi a una “petizione” alla compagnia aerea per la CANCELLAZIONE DEL VOLO TLV-MCX.
https://t.me/utro_dagestan/15019

Filmati strazianti da Gaza subito dopo,
https://t.me/utro_dagestan/15020
Proclami “indipendenti” (ma non tracciabili, manca l’autore) del “popolo daghestano” che “non si arrende agli yahud”
https://t.me/utro_dagestan/15021
Filmati di presunti “battaglioni israelo-americani” in fumo a Gaza
https://t.me/utro_dagestan/15022
e relative faccine di giubilo a commento.

Alle due del pomeriggio altra incitazione a “non cedere” e ad andare in aeroporto alle sette di sera
https://t.me/utro_dagestan/15024
Seguita subito dopo da filmato straziante di Gaza, peraltro corredato da commento di tutt’altra matrice ma di effetto sicuro (Non dimentichiamo e non perdoniamo - Не забудем и не простим):
https://t.me/utro_dagestan/15025
Seguita subito dopo da un ennesimo INCITAMENTO, questa volta PERSINO DAI PALESTINESI: “I palestinesi ci leggono! Un milione e ottocentomila palestinesi che seguono questo canale ora sanno che andiamo a cercare gli jahud negli alberghi”
https://t.me/utro_dagestan/15026

La fattura di questo canale è talmente sconcia, talmente banale, talmente idiota nel suo meccanismo di vera e propria e macchina dell’odio, che mi fermerei qui.

Ricordiamo, per inciso che ANCHE MAIDAN INIZIO’ COSI’. Dandosi tutti “appuntamento”. IL MECCANISMO QUINDI, SIA PUR ADATTATO ALLA REALTÀ CAUCASICA, È SEMPRE LO STESSO, RIPETITIVO, GENERATORE DI “CAOS CREATIVO” MADE IN USA.

Davvero mi fermerei qui. Ma ci sono ANCORA centinaia di persone in quell’AEROPORTO, incitate da questo canale, in quella che è stata sinora una delle più riuscite operazioni di propaganda del regime di KIEV in chiave antirussa! Quindi proseguiamo. Il peggio deve ancora venire.

Tre minuti dopo: 14:18, “chi è un vero musulmano deve venire in aeroporto!”
https://t.me/utro_dagestan/15027
14:27 “Se non impediamo questo, non ci sarà più un Dagestan”
Commento del canale: “NON PERMETTIAMO CHE SI RIPETA UNA PALESTINA IN DAGESTAN!!!” (НЕ ПОЗВОЛИМ ПОВТОРИТСЯ ПАЛЕСТИНЕ В ДАГЕСТАНЕ!!!)
E RICORDA L’APPUNTAMENTO ALLE DICIANNOVE.
https://t.me/utro_dagestan/15028
14:32 Invito a impedire a questi “topi” di nascondersi, se scendono dall’aereo è troppo tardi, poi non li becchiamo più:
https://t.me/utro_dagestan/15029
15:05 Persino una manifestazione antigovernativa in Israele è il pretesto a “darsi appuntamento” alle 19 in aeroporto. “Perché così li divideremo ancor di più…” (FACCIAMO PRESSIONE!!!! СОЗДАЕМ ДАВЛЕНИЕ!!!!)
https://t.me/utro_dagestan/15032

15:50 vignetta e ulteriore invito al concentramento alle 19:00
https://t.me/utro_dagestan/15035

16:01 primo messaggio di istruzioni generali ai manifestanti
https://t.me/utro_dagestan/15037
16:22 secondo messaggio di istruzioni particolareggiate ai manifestanti
https://t.me/utro_dagestan/15038
16:38 terzo messaggio di istruzioni particolareggiate ai manifestanti
https://t.me/utro_dagestan/15039

ARMIAMOCI E PARTITE! Come da miglior tradizione nazifascista, ripresa da questi centri di propaganda CIA con base a Kiev per la guerra di propaganda ai russi.

16:56 volo tracciato, inizia l’atterraggio (l’ora riportata qui è quella italiana, a Machačkala era già sera)
https://t.me/utro_dagestan/15043

Fermiamoci qui perché a questo punto occorre attenersi alla cronaca. Il DAGESTAN ha una popolazione di TRE MILIONI E DUECENTOMILA ABITANTI.

Qualche centinaio ha preso d’assalto, come da istruzioni impartite da Kiev, l’aeroporto della capitale, arrivando alle piste e circondando l’aereo:
https://t.me/mriya24/34327
Nessuno di loro è passato inosservato, visto che le videocamere hanno filmato tutto:
https://t.me/WarDonbass/130367

Colonne di unità speciali hanno circondato l’aeroporto:
https://t.me/dva_majors/28231
e hanno iniziato a respingere i manifestanti:
https://t.me/RVvoenkor/55775
et
https://t.me/WarDonbass/130374

I passeggeri del volo, a cui è stato impedito lo sbarco per ovvi motivi di sicurezza, stanno filmando dagli oblò i fermi dei manifestanti sulla pista:
https://t.me/WarDonbass/130372

IMMANCABILE IL POST DI ZELENSKIJ SULL’ARGOMENTO. Dopo aver fomentato l’azione da un lato, raccoglie i frutti dall’altro dicendo che non è un caso isolato, ma è “parte della cultura russa di odio verso le altre nazioni”… “propagandata dalla televisione di Stato” (sic!).
https://t.me/WarDonbass/130377
POST non in ucraino, ma in inglese (ED È TALMENTE IDIOTA DA PUBBLICARE IN UN INGLESE PERFETTO, CHE SI CAPISCE SUBITO NON ESSERE FARINA DEL SUO SACCO, in quanto il suo inglese lascia MOLTO a desiderare, come si è visto in quest’anno e mezzo di filmati girati nei suoi viaggi dai vari padroni). Messaggio pertanto diretto agli u-ccidentali stanchi, perché tengano sempre la guardia alta, visto che gli “orchi sono in agguato”.

Hanno bisogno di questi mezzi, ormai, per ottenere qualche risultato. Spiace per quei tre milioni e duecentomila daghestani che ora, per queste mele marce, sono diventati “part of Russia’s widespread culture of hatred toward other nations”. Loro che, PARADOSSALMENTE, su quel canale criminale ogni giorno ricevono istigazioni all’odio antirusso. E ora antisemita.

Su questo canali come RYBAR esortano da mesi a lavorare. La CIA è avanti anni luce nella creazione di canali fasulli e nel propagare vere e proprie campagne di azione da essi, sfruttando meccanismi psicologici elementari di azione-reazione che SI POSSONO e SI DEVONO contrastare.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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28/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Stamane persino i pennivendoli tedeschi di Bild hanno riconosciuto la gravità della situazione ad Avdeevka, ammettendo quelli che noi ci diciamo da giorni, ovvero i SETTE KM di distanza fra le due estremità di questa ennesima tenaglia russa:
https://t.me/rezident_ua/20297

Ebbene… stasera son già MENO di sette chilometri:
https://t.me/polk105/12350

In questa ennesima disamina dell’accaduto, è stato sottolineata l’IMPORTANZA NELL’ESSERE RIUSCITI, DA PARTE RUSSA, A MASCHERARE MOVIMENTI DI TRUPPE FINO ALL’ULTIMO, COSÌ DA RISULTARE MOLTO PIÙ EFFICACI NELL’ATTACCO:
https://t.me/beardtim/13940
“Abbiamo imparato, ora siamo molto più corti in una logistica e in una concentrazione di forze d’attacco che riusciamo a tenere segrete. Ed è proprio questo, e non gli avanzamenti tattici intorno ad AVDEEVKA, che oggi si possono e si devono considerare il nostro MAGGIOR SUCCESSO.”
Научились, мы короче в скрытную логистику и накопление ударных сил. И именно это, а не тактические продвижения на Авдеевском участке, сейчас можно и нужно считать главным успехом.

Sul campo domani si preannuncia una giornata molto difficile. Il regime di Kiev è riuscito a far arrivare altri mille e cinquecento uomini, più artiglieria e droni. Domani la pioggia dovrebbe dare una tregua e allora arriverà quasi sicuramente l’ordine di contrattacco.
https://t.me/condottieros/1413

Vedremo come andrà a finire. Intanto, il comando generale del gruppo operativo sulla regione di Doneck è stato spostato, “in via precauzionale”, da AVDEEKVA a KRAMATORSK.
https://t.me/condottieros/1378
Giusto per non dare in pasto ai russi qualche generale rimasto intrappolato nella sacca.

DRONI RUSSI FANNO STRAGE DI BLINDATI TEDESCHI A RABOTINO

Questi filmati parlano da soli:
https://t.me/RVvoenkor/55718
et
https://t.me/dva_majors/28171

Sono stati girati tutti a RABOTINO, dove il regime di KIEV non ha ancora ricevuto dai padroni l’ordine di piantarla e… niente, va avanti da mesi a distruggere armamenti NATO contro i droni e l’artiglieria russa e a far massacrare i suoi uomini.

Droni di ogni tipo colpiscono e finiscono bestioni assolutamente impotenti contro questi baracchini carichi di esplosivo. E anche oggi la situazione è come da cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/28/20231028215305-01602a38.jpg
Tre Leopardi fatti fuori in un giorno solo, in una sola parte della linea di fronte, a ovest di Rabotino, in tre giorni di Leopardi ne son stati fatti fuori tre insieme a quattro Bradley.
https://t.me/rybar/53710
La NATO militarmente ha fallito su tutta la linea. Economicamente, è riuscita a trovare il pollo grazie a cui “valorizzare” tutti i propri fondi di magazzino, come già ci siam detti, non solo smaltendoli a costo zero nella “discarica ucraina”, ma guadagnandoci pure.

Chi ci ha perso, è il popolo ucraino. La Associated Press, OGGI, si accorge che ci sono mogli e figli che chiedono a gran voce il ritorno dei loro mariti e padri:
https://t.me/ukraina_ru/174831
Gli sarà arrivato l’ok a pubblicare certe notizie, visto che queste manifestazioni di novelle “Madres de Plaza de Mayo” si susseguono da mesi, senza che nessuno in U-ccidente ne parli. Buone notizie per alcune di loro, comunque, e non dal regime: anche oggi ennesimo gruppo di soldati ucraini salvati dai russi.
“DOBROVOL’NO SDALIS’?” Gli chiede la giornalista: “Vi siete consegnati prigionieri volontariamente?” “DA”, è la loro risposta unanime.
“E non avete opposto una qualche resistenza (OKAZALIS’ KAKOE SOPROTIVLENIE)?” È la domanda successiva. “NET”, sempre unanime la loro risposta.
“A POČEMU SDALIS’?” “E perché vi siete consegnati prigionieri?” “ŽIT’ CHOTIM!” “Vogliamo vivere!”
https://t.me/ukraina_ru/174857
149.200 FUNZIONA, nonostante i cinegiornali luce non ne parlino.

Aggiornamenti a seguire da domani notte.

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28/10 ore 18:00 aggiornamento

QUEI FILI CHE LEGANO KIEV A TEL AVIV

Diciamo pure che questa ennesima fiammata della pluridecennale guerra in Palestina, per il regime di Kiev, non ci voleva. DICIAMO ANCHE CHE E' LECITO SUPPORRE CHE NON SI TRATTI DI UNA "DISGRAZIA", DI UNA "TEGOLA SULLA TESTA" DEL TUTTO SPONTANEA, ANCORCHÉ IMPROVVISA. Un po’ come quella reclame di qualche tempo fa in cui la coppia scoppia e la donna, prima di uscire di casa, minaccia di uscire col primo che passa per strada… trovandoselo già sul pianerottolo (“Buonaseera”…).

Se già nella reclame c’è “premeditazione”, data dal fatto che le case le costruiscono con muri di cartone, qui… pure. C'è una situazione di STANCA. C'è un limone spremuto fino all'ultima goccia di succo. Ci sono situazioni evidenti di SOSTITUZIONE. Di campi d'azione, di forniture, di giri di affari. Il sospetto è quindi forte.

E mi fermo al sospetto. Rinuncio a capire se viene prima l’uovo o la gallina, se un determinato fattore che APPARE come causa di un determinato effetto LO SIA PER DAVVERO, oppure sia esso stesso EFFETTO DI UN NON DETTO, NON SCRITTO, assolutamente NON EVIDENTE.

C’è del marcio in Danimarca, e come sempre accade, SE è accaduto, lo sapremo quando i colpevoli saranno ormai passati tutti a miglior vita, o quasi.

Questo però non vuol dire assolutamente nascondere la testa sotto terra e far finta che non sia accaduto nulla (o non stia accadendo niente) da questo punto di vista.

Ci sono fili che legano Kiev a Tel Aviv, sin dall'inizio del conflitto. Limitiamoci a individuarne qualcuno, di questi fili, un po’ approfondendo quanto già tracciato in questi giorni. ZELENSKIJ oggi a Malta, in uno di quegli “incontri” formato G7 +++ (55 Paesi in tutto) per sentirsi dire “bravo” sulla “formula di pace” impostagli DA QUANDO HA DATO PICCHE A ISTANBUL FINO A OGGI dai suoi padroni, che prevede il ripristino dei confini del 1991, si trova pure senza CINA (Brasile e Cile invece si collegheranno in videochiamata).
https://t.me/mriya24/34151
La faccia non sarà quella del pezzo di Mriya24, risalente al suo precedente periodo dove faceva SOLO il comico cabarettista. Ma l’accostamento ci sta. “In presenza” G7, Qatar, Sudafrica, India e Turchia, fra gli attori protagonisti. Tanto, ma non abbastanza da dire “IL MONDO”. Anzi. Persa la Cina, perso un pezzo importante. Un MEDIATORE importante. Un mediatore che lancia ora un segnale altrettanto importante: “non mi va di perdere tempo”.

Il canale ucraino LEGITIMNYJ, dopo che ieri l’altro canale Zerada, MOLTO ACUTAMENTE peraltro, aveva nel cambio di atteggiamento del regime di Kiev verso il conflitto fra Hamas e Israele un ELEMENTO DI SUDDITANZA ALL’IMPERIALISMO BRITANNICO (non in questi termini, non sono compagni, ma il senso era quello), OGGI RINCARA LA DOSE SU QUESTO VERTICE DI MALTA: questo vertice NON NON PORTERÀ AD ALCUN RISULTATO (oltre a non fare alcuna breccia in un’opinione pubblica occidentale ormai sempre più disinteressata):
https://t.me/legitimniy/16570

IN SOSTANZA, come ci diciamo da ieri riprendendo Zerada, che senso ha discutere su una proposta completamente irrealistica e basata su RIVENDICAZIONI CHE NON TENGONO IN ALCUN CONTO, ANZI TUTTO, QUELLO CHE È DIVENTATA OGGI, DOPO OTTO ANNI DI REGIME NAZIFASCISTA IN SALSA LOCAL-BANDERISTICA, L’UCRAINA DI OGGI: MONOLINGUISTICA SU UNA LINGUA PARLATA COME PRIMA LINGUA DA META’ DELLA POPOLAZIONE ANCORA A ESSO SOTTOMESSA, MONORELIGIOSA SU UNA RELIGIONE INVENTATA EX-NOVO TRAMITE SCISMI, IN UN OPERAZIONE DI INGEGNERIZZAZIONE SOCIALE CHE DIFFICILMENTE TROVA EGUALI NELLA STORIA CONTEMPORANEA MONDIALE.

Ingegnerizzazione sociale totalitaria che, nonostante agisca del tutto indisturbata in maniera sempre più oppressiva e repressiva sulla società civile ucraina, NON RIESCE ANCORA A RACCOGLIERE I RISULTATI VOLUTI. Per fare un esempio, non c’è bisogno di dire qui da noi: “vietato andare a messa la domenica”; ci pensiamo già da noi a fare altro il settimo giorno, nella stragrande maggioranza dei cittadini nostrani, gli stessi che magari poi raccolgono firme baciando crocifissi, rosari e statuette votive contro l’apertura di un luogo di culto diverso. Non c’è bisogno di “fare la legge”, qui. Lì, han dovuto metter dentro il capo della chiesa ortodossa, dichiararla fuori legge… e, ciò nonostante, più che malcontento non stanno raccogliendo.

Questo il PAESE CHE RECLAMA I CONFINI DEL 1991 A POPOLAZIONI CHE, PER MOLTO MENO – MA MOLTO MA MOLTO MENO! ERAVAMO “SOLO” NEL 2014… - SBATTÉ LORO LA PORTA IN FACCIA. Questo il PAESE che, proseguendo su questa linea di pulizia etnica da qualsiasi cosa puzzi di russo, rischia ormai di perdere anche il resto della popolazione a ODESSA, CHERSON, ZAPOROZH’E, DNEPROPETROVSK, CHARKOV, E NON SOLO.

Seguiamo il filo dell’intransigenza del regime di Kiev, svolgiamolo da questa matassa… e vediamo che DIVENTA TUTT’ALTRO subito dopo. In Palestina, per la precisione.

Lì ieri il padrone britannico (in questo momento più influente di quello oltreoceano) ha detto, in riferimento alla risoluzione ONU sul CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO A GAZA, “ASTENERSI”. E così è stato:

La risoluzione A/ES-10/L.25 (qui il testo in sei lingue)
https://undocs.org/Home/Mobile?FinalSymbol=A%2FES-10%2FL.25&Language=E&DeviceType=Desktop&LangRequested=False
votata ieri prevedeva al punto uno UN IMMEDIATO, DURATURO E CONSISTENTE CESSATE IL FUOCO UMANITARIO TALE DA CONDURRE A UNA CESSAZIONE DELLE OSTILITÀ (“Calls for an immediate, durable and sustained humanitarian truce leading to a cessation of hostilities;”)
https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/LTD/N23/319/20/PDF/N2331920.pdf?OpenElement

VOTANTI: 179
FAVOREVOLI: 120
CONTRARI: 14
ASTENUTI: 45
https://news.un.org/en/story/2023/10/1142932
Vediamoli, i contrari: Austria, Croatia, Cechia, Fiji, Guatemala, Ungheria, Israele, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Papua New Guinea, Paraguay, Tonga, USA.
Tra gli astenuti, oltre ai britannici e ai loro cagnolini di Kiev, anche l’Italia. Complimenti...

Ma restiamo sul pezzo. Il regime di Kiev è passato da una posizione in appoggio a Israele “senza se e senza ma”, che ieri sarebbe sfociata nel quindicesimo “NO”, a un’astensione dettata dalla linea di chi oggi è più influente, probabilmente perché in grado di garantire quattro soldi di mancia a differenza degli USA ormai in piena campagna elettorale.

Il filo dell’intransigenza ora diventa il filo della prudenza, della “deskalacija”, senza chiedere il “cessate il fuoco immediato”… prendetevi pure tutto il tempo per massacrarli ancora un po’. GESUITISMO (Иезуитство), lo definisce Zerada:
https://t.me/ZeRada1/16508

QUESTA UNA BREVE DESCRIZIONE DI COME IL FILO CHE LEGA KIEV A TEL AVIV SI STIA ATTORCIGLIANDO. UN FILO CHE C’È SEMPRE STATO, SIN DA QUANDO KIEV CHIEDEVA A TEL AVIV (E TEL AVIV NEGAVA!) QUELLO “SCUDO” ANTIMISSILE CHE OGGI STA MOSTRANDO, PROPRIO A TEL AVIV, I SUOI LIMITI (limiti, essenzialmente, di sovraccarico). Ma che all’epoca sembrava l’ennesima super-arma, l’ennesima V2 con cui FARE LA DIFFERENZA COI RUSSI.

Russi con cui gli israeliani non hanno MAI rotto, dal 24/02 a oggi. Per tanti motivi, che non è il caso di elencare. Così come PALESTINESI che sanno di avere, ora come allora, nei RUSSI un INTERLOCUTORE AFFIDABILE (rappresentanti di Hamas sono in visita ufficiale a Mosca). Un gioco di specchi continuo, dove la ROTTURA COMPLETA È CHIARAMENTE IMPOSSIBILE, a meno di scardinare COMPLETAMENTE equilibri storicamente consolidati. Quindi, NIENTE “IRON DOME” A KIEV.

OGGI PERÒ QUESTO FILO, COME ABBIAM VISTO, HA PRESO UNA PIEGA CHE PREOCCUPA MOLTO DI PIÙ KIEV, DI UN IRON DOME NEGATO: ARMI A LORO DESTINATE DIROTTATE SU TEL AVIV!

E più si prolunga il conflitto, più lo scenario si fa tragico per KIEV: meno armi a loro, più a TEL AVIV. Gli USA, nonostante i proclami, NON POSSONO TENERE IL PIEDE IN DUE SCARPE, o come dicono gli azeri, “NON SI POSSONO TENERE DUE ANGURIE CON UNA MANO” (Bir еldе iki garpuz tutmaq olmaz)… e le angurie azere non sono come quelle mignon che si trovavano quest’estate nei supermercati. E questo proverbio azero ci porta a un altro attore:

Un altro filo che lega queste due tragiche vicende, infatti, PASSA DA ANKARA. Partner economico dei russi, “only business”, per l’amor del cielo, in cerca di visibilità a MALTA anche come MEDIATORE. RUOLO POLITICAMENTE FALLITO, dopo Istanbul, ECONOMICAMENTE FALLITO, dopo i “niet” rivolti alle richieste di Mosca che hanno provocato altri “niet”, del tutto speculari, da parte del Cremlino, e l’affossamento del cosiddetto “accordo sul grano”.

Ma ERDOGAN sente di poter dire ancora la sua, pur completamente delegittimato, ed eccolo lì. ANCHE PERCHÉ REDUCE DA UN SUCCESSO, QUELLO NEL CAUCASO CONTRO GLI ARMENI DEL NAGORNO-QARABAGH, CHE PORTA LA SUA FIRMA (suoi i droni Bayraktar, suoi gli istruttori militari che hanno addestrato gli azeri, suoi i mercenari provenienti da IDLIB a migliaia per sconfiggere gli armeni tre anni fa, e l’elenco potrebbe continuare). POTENZA REGIONALE CHE COSTRUISCE CENTRALI ATOMICHE COI RUSSI, CHE TRAFFICA IN CEREALI E IDROCARBURI COI RUSSI… CHE “CI PUÒ METTERE UNA BUONA PAROLA”, COI RUSSI.

COMPLETAMENTE DIVERSO IL RUOLO CHE ORMAI SI STA RITAGLIANDO IN MEDIO ORIENTE. QUI NON È PIÙ NEL RUOLO DI “STATISTA SUPER PARTES” O “AMICO DI TUTTI”, MA IN QUELLO PIÙ SPECIFICO DI “DIFENSORE DEL MONDO ISLAMICO”:
https://t.me/rybar/53693
RUOLO CHE GLI È DECISAMENTE PIÙ CONGENIALE. Prima della oceanica manifestazione di oggi, fa la voce grossa sul secondo conflitto in corso, ergendosi a paladino della causa palestinese:
“ İsrail derhâl bu cinnet halinden çıkmalı ve saldırılarını durdurmalıdır.”
(ISRAELE DEVE IMMEDIATAMENTE USCIRE DA QUESTA SUA PAZZIA (“cinnet”, sic!) E FERMARE I SUOI ATTACCHI)
https://t.me/boris_rozhin/102204
Così tuona dal suo canale ufficiale. ED ECCOLO QUI, OGGI POMERIGGIO, ALLA MANIFESTAZIONE OCEANICA CON LA SCIARPA TURCO-PALESTINESE:
https://t.me/boris_rozhin/102231
Prende la parola e si rivolge così all’Occidente: “Ehi voi, VOLETE LA GUERRA FRA CROCE E MEZZALUNA?” (ibidem)

Fermiamoci qui. E’ evidente la riduzione del conflitto a pericolosi sineddochi senza fondamento alcuno e senza nessun motivo che non sia UN OVVIO, STRUMENTALE, TORNACONTO. Il partito di Erdogan non è un partito laico. Unendo radicamento religioso a lotta alla corruzione è andato al potere. E ci è rimasto. È normale quindi, che giochi questa carta. MA NON È SOLO QUESTA LA CARTA CHE GIOCA. Se deve confrontarsi con arabi e persiani, A CUI CONTENDE LA PRIMAZIA NELLA RAPPRESENTAZIONE AGLI “INFEDELI” DEL “MONDO ISLAMICO”, gioca – PER L’APPUNTO! - la carta di paladino della fede.
Se deve confrontarsi coi russi e gli occidentali, gioca la carta di ATTORE ECONOMICO e MEDIATORE, SIA PUR ATTEGGIANDOSI A MASSIMO ESPONENTE DI UN CAMPO POLITICO-RELIGIOSO. ATTENZIONE! COME ABBIAMO GIÀ NOTATO, STRUMENTALIZZANDO QUESTO SCONTRO E RIDUCENDOLO A QUEL PIANO RELIGIOSO, DOVE SI È RITAGLIATO QUEL RUOLO ED È QUINDI IN GRADO DI DIRE LA SUA! Anzi, quella di un “mondo” che dice di rappresentare. Ai “crociati”… senza molta fantasia, peraltro. Arabi, già fatto. Persiani, già fatto. Mi verrebbe da dire, pur con tutti i suoi difetti, W NASSER! Ma tutta la vita, rispetto a questa rappresentazione indecorosa, dove le vite di due milioni di civili inermi diventano l’ennesimo terreno di scontro fra “civiltà”, “religioni”, e quant’altro.

Tornando a Erdogan, IL PRESTIGIO GUADAGNATO SU UN CAMPO SE LO RIVENDE SULL’ALTRO. ANCHE QUI, PERTANTO, DA ANKARA, PASSA UN FILO CHE LEGA – sia pur questa volta indirettamente - KIEV A TEL AVIV.

Chiedo scusa per non aver sciolto il nodo fondamentale, ovvero non aver collocato in una sequenza logica questi rapporti, queste relazioni, anziché elencarle soltanto. Costruire una mappa di queste relazioni, per giunta accurata, esula dallo scopo di queste note. SEMPLICI APPUNTI, in questo caso. Ma necessari, almeno a mio modestissimo parere, per TENERE SEMPRE UNITO QUESTO CAMPO D’AZIONE, SIA PURE IN QUESTA FASE DI ALLARGAMENTO CENTRIFUGO, PER CERCARE E INDIVIDUARE IN ESSO RELAZIONI, RAPPORTI, FRA SITUAZIONI APPARENTEMENTE SCOLLEGATE DOVE, IN REALTÀ, GLI STESSI PARTECIPANTI SVOLGONO RUOLI, AZIONI, CALCOLI ECONOMICI, “INVESTIMENTI”, ESTREMAMENTE DIVERSIFICATI.

Cogliere tutte queste sfaccettature e relazioni, rapporti reciproci e di antagonismo, è molto difficile, per me e le mie scarse capacità impossibile. Ignorarle, tuttavia, è ancora peggio.

Aggiornamenti a seguire in breve stanotte.

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27/10 ore 22:00 aggiornamento

UN ALTRO VILE ATTENTATO TARGATO SERVIZI SEGRETI UCRAINI: OLEG CAREV


Era da tempo sulla lista della CIA ucraina (CRU) e oggi due colpi di arma da fuoco l’hanno raggiunto in Crimea dove abitava.
https://t.me/boris_rozhin/102157
Quando i soccorsi sono arrivati, aveva già perso conoscenza. Attualmente versa ricoverato in condizioni disperate. Originario di Dnepropetrovsk, deputato alla Rada per il Partito delle Regioni, uomo di potere, nel 2014 si era schierato col Donbass. Cosa per cui doveva pagare, e sta pagando. Un canale ha deciso di pubblicare questo suo intervento al Parlamento del 2012:
https://t.me/notes_veterans/13154
Notiamo subito due cose:
1. parla in russo, perché all’epoca il russo era lingua ufficiale in quanto parlata come prima lingua da oltre metà della popolazione ucraina e come seconda lingua anche dal resto;
2. i questori, mentre parla, avevano di meglio da fare: un torneo di canasta, una partita a biliardo, un cineforum; tutto, fuorché ripristinare l’ordine in Aula e permettere al deputato Carev di parlare liberamente.
In questo scenario indecente, cosa si permette di dire il Deputato Carev?
- Che quel clima d’odio avrebbe portato a una guerra civile
- Che quel clima era fomentato ad artem da “amerikanskie instruktory”.
Neanche due anni più tardi, il colpo di Stato. Bastardi. Non aggiungo altro. Comunque, ad attribuire l’attentato alla CRU sono gli stessi canali ucraini:
https://t.me/mriya24/34202

COME CAMBIA LA POLITICA ESTERA DELLA COLONIA UCRAINA SOTTO L’ASCELLA PROTETTIVA BRITANNICA

Il canale ucraino Zerada, non la Pravda, oggi nota come Zelenskij prima si sia schierato con Israele senza se e senza ma e poi, dopo aver parlato con Sunak… si sia convertito improvvisamente alla DESKALACIJA.
https://t.me/ZeRada1/16503

I britannici in questo momento hanno preso di petto Israele. E’ un dato di fatto, i loro tabloid non nascondono la testa sotto terra, come fa invece il resto della stampa europea, denunciando i crimini israeliani e mostrandosi sempre MOLTO critici verso Netanyahu. È bastato un cenno di Rishi… e anche il patàca si è convertito, sulla via di Londra.

Peccato che, come nota Zerada, a questo punto qualcuno dovrebbe spiegare COME MAI LA DESKALACIJA IN ISRAELE SI E INVECE IN UCRAINA NO, ANZI, GUERRA A OLTRANZA FINO AI CONFINI DEL 1991! FINO ALL’ULTIMO UCRAINO!
(Зе выступил за деэскалацию, когда сам отвергает люблю форму деэскалацию в украинском конфликте. Т.е. он находится в очень схожей ситуации с Нетаньяху, но ему советует не нагнетать, а сам на переговоры публично не собирается, хотя военное положение Украины менее перспективно, чем у Израиля)
Geniale. O geniTale. Fate voi.

“MA È UN’ALTRA COSA!”

Per la rassegna quotidiana “Eto drugoe”, “è un’altra cosa”, la Germania ha siglato la Convenzione sulle bombe a grappolo (Convention on Cluster Munitions)… ma non disdegna di vendere all’Ucraina le testate a grappolo M26 per i missili HIMARS!
https://t.me/ukr_leaks/10479
Anche qui geniale, o geniTale… ormai senza alcun ritegno.

CANALI UCRAINI AMMETTONO AVANZAMENTI RUSSI AD AVDEEVKA

Poco più avanti del Terrikon, verso il complesso chimico di fronte, come mostra questa cartina (parte in bianco):
https://t.me/RVvoenkor/55659
Respinti anche gli ennesimi assalti fra RABOTINO e VERBOVOE,
https://t.me/polk105/12299
e nessuna variazione di rilievo anche lungo la riva del DNEPR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/27/20231027134324-b04cfefe.jpg

Aggiornamenti a seguire domani.

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27/10 ore 12:30 aggiornamento

LOGICA CAPITALISTICA E LOGICA MILITARE

Il pezzo di stamattina è soltanto l’ultimo elemento di riflessione su questo tema, che meriterebbe ben altre teste che la pelata dello scrivente, ben altro tempo a disposizione che i ritagli dei ritagli di giornate sempre troppo corte, ben altre energie che uno sforzo individuale anziché, per esempio, un lavoro collettivo e multidisciplinare, raccogliendo sforzi e competenze altrimenti parziali e parcellizzate (economia, tecnica militare, politica e relazioni internazionali), rispetto a un problema così complesso.

Muovendomi a tentoni, come in camera oscura quando si sviluppa un negativo, dopo qualche tranvata e relativi accidenti, ho preso le misure anche di questo argomento, definito qualche linea generale, QUANTOMENO rispetto al caso ucraino.

Caso invero ECLATANTE di SCOLLAMENTO TOTALE FRA VALORE D’USO E VALORE DI SCAMBIO, FRA LOGICA CAPITALISTICA, secondo la formulazione marxista della cosiddetta “legge economica fondamentale del capitalismo”(*) E LOGICA MILITARE.

NEL CASO UCRAINO INFATTI, LA PRATICA, I FATTI LO DIMOSTRANO, ABBIAMO UNA FORTISSIMA SPINTA A REALIZZARE ECONOMICAMENTE (detto volgarmente, papale papale, VENDERE, e INCASSARE!) MATERIALE TANTO COSTOSO - OVVERO IN GRADO DI GARANTIRE AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE NUMERI, PERCENTUALI DI PROFITTO A DUE CIFRE, NEL PEGGIOR MOVIMENTO SPECULATIVO DOPO QUELLO DEI VACCINI DI BIG PHARMA - QUANTO INUTILE DAL PUNTO DI VISTA DEGLI OBBIETTIVI - MILITARI - PREFISSATI.

Ogni giorno si susseguono NOTIZIE di LANCET kamikaze e DRONI KAMIKAZE distruggendo AEREI ED ELICOTTERI sulle piste, CARRI ARMATI ed altri BLINDATI. Rozhin nel dare notizia degli ultimi due Leopardi che avrebbero fatto bene a restare nei loro zoo, rincara la dose (e fa solo bene!) con questa infografika:
https://t.me/boris_rozhin/102120

LANCET USD 35.000
DRONE KAMIKAZE USD 500
contro
MIG-29 USD 25.000.000
MI-8 USD 15.000.000
LEOPARD USD 7.000.000
BRADLEY USD 6.000.000
MAXXPRO USD 1.0000.000

Uno va addosso all’altro. Nello scontro/distruzione il primo è quella cifra persa, il secondo quell’altra. Non è tutto riducibile a questo, ma sicuramente questa è una buona immagine.

C’è sempre una DOVEROSA OBIEZIONE da fare a tutto questo discorso. “Caro Paolo, quadra tutto… ma non mi risulta che la Russia sia un Paese socialista (e neanche la Cina)! E allora come la mettiamo?”

Non raccolgo la provocazione sulla Cina retta da un modo capitalistico di produzione, dalla quale mi dissocio e, anzi, in cui colgo la solita invidia pelosa per i gloriosi risultati della borsa proletaria di Shanghai e di quella sotto, sopra, ultraproletaria di Shenzhen. Fermiamoci all’obiezione: “Ma Putin non è “Tovarisch Prezident” e la FR non è l’URSS”.

Giusto. Ma anche Pietro il grande non era “Tovarisch Zar”, se vogliamo andare a ritroso, eppure APPLICAVA MECCANISMI DI ASSOLUTA PRIORITA’ NEGLI INVESTIMENTI STATALI. Per esempio, e manco a farlo apposta, nella COSTRUZIONE DEL GIGANTE “ARSENAL” nella sua città (chiamata ancora oggi confidenzialmente PITER), delle fabbriche di armamenti.

In altre parole, “MODO DI PRODUZIONE FEUDALE/CAPITALISMO” e “ARMI” storicamente, nel modello capitalistico Vecchio continente, ma anche Estremo Orientale-Confuciano (Cina e Giappone… e ridaje col provocatore!), SONO DUE ANGOLI DI UN TRIANGOLO IL CUI VERTICE MANCANTE E’, PER L’APPUNTO, LO “STATO”.

VINCERE LE GUERRE E’ PRIORITA’ DELLO STATO. LO STATO IMPONE LA PROPRIA PRIORITA’ SUL CAPITALISMO NAZIONALE, SULLA BORGHESIA NAZIONALE (e anche su quelle estere operanti). LO STATO IN QUESTO SETTORE REALIZZA UNA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA ASSAI SIMILE A UNA VERA E PROPRIA PIANIFICAZIONE: SPECIALMENTE, SE DETIENE LA PROPRIETA’ DI “QUEI” MEZZI DI PRODUZIONE, OVVERO SE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE E’ PREVALENTEMENTE (PARTECIPATO), O TOTALMENTE, STATALE.

Manca una leva soltanto, rispetto a una proprietà INTERAMENTE sociale dei mezzi di produzione e CONDUZIONE PIANIFICATA degli stessi: la possibilità di DRENARE INTERNAMENTE RISORSE, gestendo ACCUMULAZIONE e RIPARTIZIONE delle stesse intervenendo IN MANIERA PIANIFICATA E CONSAPEVOLE su PARTE degli UTILI di un’azienda socialista o di un settore dell’economia socialista (qui si intende la quota, il margine che eccede la sebestoimost’, il pareggio di bilancio, UTILI che i russi, giusto per complicare la vita a chi cerca titanicamente di “rettificare i nomi” (zheng ming 正名), ovvero “chiamare vaso rotondo il vaso rotondo e vaso quadrato il vaso quadrato” (Confucio), chiamano “pribyl’”, ovvero lo stesso termine con cui si traduce Profit di “Value, price and profit”… e ciao!).

Lo Stato capitalistico ha gli utili (inteso come PROFITTO e basta) delle partecipate o delle nazionalizzate, più le entrate fiscali, le macchinette mangiapensioni dei bar et similia. Già con quelle, tuttavia, riesce a impostare un lavoro di programmazione più che decente… PER VINCERE LA GUERRA.

UNO STATO, NON UNA COLONIA. Se a farlo, se A IMBARCARSI IN UNA GUERRA, è una COLONIA, che si affida, come abbiam visto stamane, TOTALMENTE, alle ARMI dei PADRONI, alle FINANZE dei PADRONI, alle LOGICHE CAPITALISTICHE PADRONALI che a esse soggiaciono, NON C’E’ DA MERAVIGLIARSI PIU’ DI TANTO SE GLI INTERESSI NON COINCIDONO.

FACCIAMO UN PASSO ULTERIORE. Smettiamo di considerare l’UCRAINA come un BLOCCO MONOLITICO e tentiamo un’analisi di classe, invero non molto difficile nella società disastrata di oggi: I SOMMERSI e I SALVATI. La stragrande maggioranza di sottoproletari, di proletari (contadini e operai) e artigiani impoveriti, di carne da cannone, da un lato. Dall’altro, la borghesia compradora, i parassiti. Pochi privilegiati ormai AUTOREFERENZIALI.

IERI E OGGI IL CANALE UCRAINO REZIDENT DENUNCIA, RIPRENDENDO PIU’ VOLTE QUESTA INDISCREZIONE, CHE ZALUZHNYJ ABBIA CHIESTO IERI A ZELENSKIJ – IN UNA RIUNIONE MOLTO TESA – DI MOLLARE AVDEEVKA E COSTRUIRE UNA LINEA DI DIFESA PIU’ ARRETRATA, SULLA FALSARIGA DELLA “SUROVIKIN”, DOVE FERMARE I RUSSI. RICEVENDO UN DUE DI PICCHE:
https://t.me/rezident_ua/20284

Non penso che quello sul tavolo di Zelenskij sia zucchero a velo. Ma non penso che NE’ LUI, NE’ il cerchio magico a lui attaccato come una cozza, SIANO TALMENTE IDIOTI DA NON AVERLO CAPITO.

LO HANNO CAPITO, ECCOME. MA C’E’ UN INTERESSE CHE PREVALE SU QUELLO MILITARE: LA LOGICA IMPERIALISTICO-PADRONALE NATO, A SUA VOLTA ESPRESSIONE DI UN COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE CHE NON SI PUO’ FERMARE COSI’, COME UNA MACCHINA IN CORSA, CHE IMPONE LORO DI PROSEGUIRE SU QUESTA LINEA SUICIDA, COSTI QUELLO CHE COSTI, FINO ALL’ULTIMO UCRAINO. PER IL MOMENTO E’ COSI’.

E allora avanti, fino all’ultimo ucraino. FINO A QUANDO? QUANTOMENO, fino a quando ALTRI MERCATI prometteranno UTILI MAGGIORI, PAGAMENTI PIU’ CERTI. Israele, Taiwan, il mondo è pieno di POSSIBILITA’, l’AMERREGA, “the land of the free”… è la “terra delle possibilità”, con Apollo Creed vestito da George Washington… e tutto il mondo è così, DEVE essere così, per le sue multinazionali, per i suoi dividendi, per l’apertura e la chiusura di Wall Street.

Potremmo essere, in questo senso, a un punto di svolta. LO SPERO VIVAMENTE, per quei poveri cristi “sommersi”. IL LIMONE, FORSE, SIAMO ARRIVATI AL PUNTO DELLA SUA MASSIMA SPREMITURA. Potrebbero andare a far danni da un’altra parte. Vedremo.

Quel che è certo, è che questa SITUAZIONE sicuramente HA MESSO A NUDO MOLTE CONTRADDIZIONI. Contraddizioni antagonistiche, insanabili. Ma non, assolutamente, bastanti da sole a far le rivoluzioni. Quando scrivo “Potrebbero andare a far danni da un’altra parte”, intendo proprio che potrebbero andare a far danni da un’altra parte! E ci andranno. INDISTURBATI.

Cominciamo allora a vederle, a passarle al setaccio: parlano non solo di loro, non solo a loro, ma anche di noi e a noi. Parlano a tutti coloro che questo mondo lo vogliono ancora cambiare.

Aggiornamenti a seguire.

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(*) Recupero il testo di questa nota, per chiarire cosa intendo, cosa si intende, per “legge economica fondamentale”... da una nota su un lavoro di qualche anno fa, che spero di finire quando finirà tutto questo:
“Le leggi economiche esprimono l’interdipendenza fra i fenomeni economici mediante relazioni necessarie e stabili, che si ripetono costantemente, esprimono cioè l’essenza dei processi della vita economica; esse rispecchiano lo sviluppo dei rapporti produttivi. Ne consegue che l’economia politica, in quanto scienza dei rapporti produttivi, non può non studiare le leggi economiche.” Aa. Vv. Economia Politica (Политическая Экономия), III ed., Mosca, Politizdat, 1971, p.11 http://www.bibliotecamarxista.org/collet%20urss/Economia%20Politica%20Manuale%20CAP.%20I.pdf La legge economica fondamentale (основной экономический закон) è quella alla base di un modo di produzione, quella che ne descrive strutturalmente l’andamento, lo sviluppo globale dei rapporti produttivi. [N.d.T.]
https://sinistrainrete.info/teoria/13410-ivan-mikhajlovic-syroezin-pianificabilita-pianificazione-piano.html#sdfootnote12sym

Nel capitalismo, il tutto si riassume nella “produzione di plusvalore e sua appropriazione indebita da parte degli sfruttatori” (come scriveva, molto schietto e diretto, un manuale di economia politica sovietico fra i primi ad aver tradotto, quando avevo ancora i capelli).
https://www.resistenze.org/sito/ma/di/fo/mdfojb21-021234a001.pdf

Sulla DIFFERENZA SOSTANZIALE fra LEGGI ECONOMICHE FONDAMENTALI dei modi di produzione capitalistico e socialistico rimando a quest’altro studio su un altro capitolo del manuale di Syroezhin.
https://sinistrainrete.info/teoria/15894-ivan-mikhajlovic-syroezin-pianificabilita-pianificazione-piano-vi.html

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27/10 ore 08:30 aggiornamento

"UNA GUERRA SEMPRE PIÙ CARA"


Lo abbiam già visto col costo quadruplicato di un proiettile NATO calibro 155. Con i profitti del complesso militare industriale che totalizza crescita a due cifre, come mai nella sua storia recente. Con il prevalere di logiche ASSURDE, INSENSATE, CRIMINALI non sul genio militare di qualche volpe del deserto, ma del buon senso, come si dice nel campo legale-assicurativo, “da buon padre di famiglia”.

Ieri sera il canale ucraino Zerada è uscito con un pezzo, a tale proposito, che vale la pena tradurre, e che ha proprio questo titolo (“Дорожающая война”)
Qui il link: https://t.me/ZeRada1/16490
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I.

Nella prima fase di questo grande conflitto, a febbraio 2022, l’Occidente fornì in emergenza all’Ucraina Javelin e Stinger. Occorreva fermare le colonne russe in avanzamento e l’aviazione.
На первом этапе большой войны в феврале 2022 Запад экстренно поставлял Украине Джавелины и Стингеры. Нужно было остановить наступающие российские колонны и авиацию.

I veicoli corazzati, l’antiaerea (Buk e S-300), i proiettili per l’artiglieria erano ucraini, anzi, ancora quelli sovietici.
Бронетехника, ПВО (Буки и С-300), снаряды для артиллерии были свои, ещё советские.

II.

Dopo il rifiuto di Zelenskij a Istanbul la guerra passò alla fase seguente.
После отказа Зе от Стамбула война перешла в следующую фазу.

Dagli alleati ci arrivarono carri armati sovietici, altri blindati, cannoni dell’Ex-Patto di Varsavia. Agli “alleati” questo non è costato nulla, in quanto l’URSS li aveva forniti loro a titolo gratuito nella speranza di un futuro comune di pace. Polonia, Slovacchia, Romania e gli altri Paesi, INVECE, hanno tratto da loro PROFITTI, cedendoli in cambio di armi moderne dagli USA.
От партнёров к нам поехали советские же танки, БТРы, пушки бывших стран Варшавского блока. Они не стоили для партнёров условно ничего (были оставлены Союзом в надежде на мирное совместное будущее). Польша, Словакия, Румыния и другие даже извлекли из этих поставок выгоду - выторговали взамен современное оружие от США.

Aumentare a oltre un milione gli effettivi delle ff.aa. ucraine necessitava inoltre una gran quantità di uniformi e armi da fuoco. Parte ce le avevamo, parte ce le han date gli alleati.
Увеличение воюющих в ВСУ до более чем миллиона человек потребовало так же большого количества формы и стрелкового оружия. Часть было у нас, часть со своих складов выдали партнёры.

E così, gradualmente, L'AMMONTARE dei costi relativi alle ff.aa. ucraine ha continuato a incrementare in grosse percentuali.
Так постепенно долларовооруженность ВСУ в % увеличивалась

III.

La preparazione della “controffensiva” e la difesa delle città dai Kalibr e dai Gerany ha comportato altre notevoli spese aggiuntive.
Подготовка "контрнаступления" и защита городов от Калибров и Шахедов стоили уже совсем других денег.

Occidentali i blindati, gli obici semoventi, cannoni e proiettili di calibro NATO, occidentale la contraerea. Delle ff.aa. ucraine restava solo l’uniforme. In quel periodo sono quasi finiti i proiettili calibro 152 (standard sovietico), i razzi per i Grad e gli Uragan, così come sono venute seriamente a mancare le scorte di razzi antiaerei sovietici.
Западная бронетехника, самоходки, пушки и снаряды НАТОвского калибра, западное ПВО. Наша у ВСУ оставалась только форма. К тому времени почти закончились 152е снаряды, ракеты к ГРАД и Ураган, серьёзно истощились запасы ракет советских ПВО.

E qui gli alleati si son mossi già con meno entusiasmo. Le forniture, sia pure di fondi di magazzino e a prezzi anch’essi antiquati (produzioni degli anni Ottanta, Novanta, primo decennio di questo secolo), hanno svuotato velocemente i magazzini NATO.
Эту часть помощи партнёры давали уже с меньшей охотой. Поставки хоть и проходили по старым ценам (первоначального производства в 80е, 90, 00е годы), но быстро опустошили склады НАТО.

IV.

Assistiamo ora a una nuova fase di forniture, la più costosa: armamenti in produzione.
Сейчас наступает новая, самая затратная стадия поставок - поставки с заводов.

Dalla DNR dichiarano che gli HIMARS che gli sparano contro sono con seriali del 2023. Stesso discorso per i proiettili da 155 mm. Proiettili peraltro che la UE non è in grado neppure di fornire nella misura promessa di un milione. Questo per due motivi: non hanno adeguata capacità produttiva e… costano! I pacchetti di aiuti son sempre più “leggeri” rispetto agli inizi. I soli proiettili sono aumentati di una volta e mezzo. E l’inflazione di questi prodotti continua a crescere (*).
ДНРовцы заявляют, что ракеты HIMARS, выпускаемые по ним в последнее время, 2023 года выпуска. То же самое с 155ми снарядами. ЕС даже не успевает выполнить собственный план по поставке Украине миллиона снарядов. Причин две: не успевает промышленность и... это дорого! Пакеты помощи в штуках составляют меньшее количество, чем те которые были вначале. Одни только снаряды подорожали в полтора раза. Инфляция на месте не стоит.

(*) Mi permetto di notare, e di segnare questa osservazione come sottolineato solo per differenziarla dal testo tradotto: IL PROBLEMA PIU’ CHE DI "AUMENTI" E’ - IN QUESTO CASO - DI CLIENTE SOLVENTE O MENO. Che se i prezzi aumentassero e loro pagassero, continuerebbe a essere il bengodi che è stato sinora.

Finché son fondi di magazzino, ceduti in cambio di armi NATO, il rischio di insolvenza è zero perché il “rischio aziendale” (qui si parla solo di soldi, nulla più) è anch’esso zero. Anzi, si risparmiano costi di smaltimento di merce pericolosa e inquinante, mandando tutto nella “Discarica Kiev”.

Quando sono pur fondi, ma armamenti già più importanti, non solo funzionanti, ma con un VALORE D’USO IMPORTANTE ANCHE OGGI, il RISCHIO AZIENDALE comincia a presentarsi, andando di pari passo al RISCHIO D’INSOLUTO.

Ora poi, il rischio è pressoché totale. Merce a prezzi di mercato QUADRUPLICATI nel caso dei proiettili calibro 155. Tutti li chiedono, tutti li vogliono… e chi paga? PAGA PANTALONE, CIOE’ LA NATO. RECUPERARE POI DAI LACCHE’ DI KIEV IN EQUIVALENTE UNIVERSALE (TALLERI), IN RISERVE AUREE, IN BENI MOBILI E IMMOBILI IN MANO ALLO STATO, IN NATURA… PROBLEMI LORO.

IN TUTTO QUESTO… ARRIVA ISRAELE! E ROMPE QUESTO EQUILIBRIO PRECARIO DI FIDUCIA, GARANZIE, PAGHERO’, MI RIVALGO SU TE IN CASO… 120 GG, 180 GG, 360 GG… E SE DOMANI (e sottolineo se...).

GLI ISRAELIANI PAGANO TUTTO E SUBITO. Questo, probabilmente (MOLTO PROBABILMENTE, E SENZA NEANCHE DIRLO, A MIO MODESTO AVVISO, “PROBABILMENTE”), è IL MOTIVO DEL CAMBIO COMPRATORE E DESTINAZIONE, DA KIEV A TEL AVIV, DI MOLTE COMMESSE! Dove magari in fase di contrattazione per questa ennesima, capitalistica, PORCATA (chiamiamo le cose col loro nome, perché comunque una commessa è una commessa, è un impegno messo nero su bianco e da onorare), i nuovi compratori han promesso di pagare di più, se ci sono penali pure le penali, e subito, non a trenta, sessanta, trecentosessanta giorni. Magari lasciando pure l’anticipo a caparra.

INFINE, NON VA SOTTOVALUTATO IN TUTTO QUESTO L'IMPATTO DELLE LOBBY. Il denaro, comunque, tende sempre a essere incolore e insapore, teniamolo sempre a mente. Le lobby, i nepotismi, le clientele, vanno "alimentati" adeguatamente. Altrimenti si fa la fine della LOBBY ARMENA A WASHINGTON, O A PARIGI. Fino alla fine degli anni NOVANTA bloccava l'Azerbaigian in ogni maniera. Poi... parola di cinque lettere che inizia per S e finisce per R = SOCAR. E anche la lobby armena, la lobby della DIASPORA ARMENA... sorry, bye bye.

Qui, abbiamo quindi la copresenza di INTERESSI FORTISSIMI e di UNA LOBBY ALTRETTANTO FORTE. NdT. Ma torniamo al testo.

Tutto questo impatta negativamente sulla FIDUCIA degli alleati nella capacità delle ff.aa. ucraine di raggiungere gli obbiettivi assegnati. All’UCRAINA, così, di PROPRIO e GRATUITAMENTE restano solo i soldati. Ma FORNIRE LORO DI TUTTO IL NECESSARIO, SENZA UN SOLDO E CON I BILANCI USA E UE ANCH’ESSI DEFICITARI, DIVENTA SEMPRE PIU’ DIFFICILE.
Это негативно сказывается на вере партнёров в способность ВСУ выполнить цели Зе. У Украины из собственного/бесплатного остались только солдаты. Но дальше обеспечивать их всем необходимым, в условиях дефицитных бюджетов и США, и большинства стран ЕС, стало реально накладно

Pertanto, il costo di questa guerra in termini reali continua ad aumentare per l’Occidente!!
Так что в реальном измерении стоимость войны для Запада постепенно растет!!
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Molte cose si sapevano già ampiamente, altre meno. Detto però da un canale ucraino, e in questi termini, molto schietti, pane al pane, vino al vino, fa sempre una certa impressione.

Aggiornamenti a seguire.

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26/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA: IL CERCHIO SI STRINGE


Partiamo dalla cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/26/20231026211954-89a60878.jpg

Oggi è stata la giornata del fronte sud di questa sacca in formazione. Quante aree rosso vivo, quante postazioni guadagnate! Cari compagni, prima di passare alla cronaca guardiamo ancora una volta quei due paesini a sud: VESELOE E PESKI (in questa cartina in caratteri latini trascritti all’ucraina come Vesele e Pisky)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/26/20231026211956-0de4e021.jpg

Sopra c’era un aeroporto, c’è un aeroporto, si vede chiaramente, che quando tutto questo è iniziato ANCORA NON ERA STATO BONIFICATO DEL TUTTO dai criminali nazifascisti. L’edificio era libero, ma ancora alcuni tratti della pista no. E da lì i mortai del regime di Kiev hanno sparato come dei dannati per otto anni! Praticamente tutto, da quella cortissima distanza, poteva fare male. Un’area intera fortificata, proprio per questo motivo. Un’area intera bonificata letteralmente un metro alla volta, in tutto questo tempo!

Oggi vediamo la linea di fronte allontanarsi da SPARTAK, da OPYTNOE, arrivare alla STAZIONE DI FILTRAGGIO DI DONECK (nella cartina in anglofono “Doneck filtration station”), trasformata in questi anni in un vero e proprio caposaldo della linea difensiva di AVDEEVKA. Un popolo intero comincia a sperare, davvero, che tutto questo possa finire. Presto!

A nord-est, a ridosso del terrikon, i russi sono arrivati oggi alle porte della fabbrica chimica di fronte:
https://t.me/polk105/12266
Anche qui il cerchio si stringe, così come lungo buona parte del perimetro della cittadella assediata.

Il regime di Kiev IN FRETTA E FURIA STA SPOSTANDO TRE BRIGATE (o quel che resta di loro) dalle retrovie e da altre linee di fronte, per tentare quel contrattacco di massa in grado di respingere indietro nuovamente i russi:
https://t.me/polk105/12267
TRA QUESTE TRE BRIGATE, TUTTO QUEL CHE RESTA DELLA QUARANTASETTESIMA!
https://t.me/polk105/12264
Dopo averle prese, dopo aver subito gravi perdite fra Rabotino e Verbovoe, oggi ha completamente lasciato quella linea di fronte (la grossa freccia azzurra al centro di questa mappa che punta verso nordest)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/26/20231026213727-2c29643b.jpg

Resta da capire che senso abbia attaccare ancora come han fatto oggi, se gran parte delle retrovie ormai sono VUOTE! Niente rotazioni, niente approvvigionamenti regolari, il grosso è tutto stato spostato, in fretta e furia lo ripetiamo, verso AVDEEVKA. La fine più ingloriosa di questa kontrnastup. E senza voler essere profeti di sventura ma soltanto realisti, trentamila fanti mandati laddove ANCHE POCO FA SONO STATE SGANCIATE BOMBE TELEGUIDATE FAB-1500
https://t.me/polk105/12268
non possono essere in grado di cambiare la situazione. Per niente. Anzi. Più si concentrano, più si ammassano, più una bomba teleguidata con una testata di una tonnellata e mezzo di esplosivo è in grado di azzerarne il potenziale controffensivo.

Ad AGGRAVARE TUTTO QUESTO, LA STAGIONE DELLE PIOGGE.
https://t.me/ukraina_ru/174618
La steppa diventa melma, i carri armati, i furgoni, i blindati annaspano nel fango. Ma questo vale anche per i russi, si potrebbe obbiettare. Certamente. Ma NON SONO I RUSSI, in questo momento, ad annaspare per recuperare posizioni. NON SONO I RUSSI, in questo momento, a invocare soccorsi a centinaia di chilometri di distanza. La filiera degli approvvigionamenti russi è praticamente a chilometro zero. E NATO e regime di Kiev non sono in grado impensierirne il flusso continuo di armi, mezzi e uomini. Lo stesso non si può dire di una fortezza sotto tiro, di vie di comunicazione in gran parte bloccate e in altrettanta sotto tiro, di viaggi della speranza di notte rallentati pure dal maltempo.

Ad aggravare tutto questo, la situazione sugli altri fronti. Sotto ARTEMOVSK, ad ANDREEVKA, i russi hanno recuperato QUASI TUTTE LE (POCHE) POSIZIONI PERSE DURANTE L’ESTATE:
https://t.me/polk105/12262
Anche a nord l’avanzamento è stato di oltre un chilometro:
https://t.me/polk105/12256

Miliardi di dollari in armi, un popolo semidistrutto con danni irreparabili per generazioni, e nessun guadagno territoriale, anzi, il rischio della beffa finale è sempre maggiore.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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26/10 ore 12:30 aggiornamento

UN MILIONE DI PROIETTILI DA 155 MM (A OTTOMILA L’UNO…)


… un attimo che mi perdo con gli zeri… quanto fa? OTTO MILIARDI di euri, giusto?

Questo è il LEND-LEASE degli “aiuti” UE. “Dov’è finito il buon samaritano…”, cantavano i Nomadi (Rebecca) in una canzone che-più-riflusso-non-si-può. Boh, dov’è finito non lo sappiamo. Ma non passa da Bruxelles, questo è sicuro.

Anche perché: qual è il prezzo che avran fissato per questo “aiuto”? Ottomila? O ancora il vecchio? O una via di mezzo?
https://t.me/pl_syrenka/7150

Questo pezzo, riferendosi a questa fonte (Bloomberg)
https://t.me/RVvoenkor/55560
dice che l’UE alla fine riuscirà in un anno a dargliene solo il 30%, che a casa mia è 333.333 (periodico...) proiettili per una cifra concordata di 2 MILIARDI di euri. Che diviso trecentotrentatremilatrecentotrentatre fa 6 mila euri. Una via di mezzo, quindi, se scrivon giusto.
Che è sempre il TRIPLO rispetto al prezzo di partenza di febbraio dell’anno scorso. Che è sempre quattromila euro in più di schifosa speculazione.

“Dov’è finito il buon samaritano”… SARA’ GIA’ IN GIRO A PIAZZARLI A MEZZO MONDO A OTTOMILA EURO, ANZI, A 7.999, PORTANDOSI A CASA GLI ALTRI DUEMILA CHE MANCANO ALL’APPELLO.

570.000 ARMAMENTI SPARITI: SUL CONTRABBANDO DI ARMI NATO DESTINATE, ALL’UCRAINA, ARRIVATE E STOCCATE, IN UCRAINA E, DALL’UCRAINA… PUFF! COME PER MAGIA SCOMPARSE

A PROPOSITO DI “MANCARE ALL’APPELLO”. Questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/25/20231025202319-543fe8bb.jpg
schematizza le direttrici dei traffici d’armi provenienti dall’Ucraina (riprendendo una notizia riportata oggi da questo canale telegram):
https://t.me/dva_majors/27934

In sostanza:
- 570 MILA ARMAMENTI IN TUTTO E’ LA STIMA “NON UFFICIALE”.
- FINITI IN MESSICO, NIGERIA, YEMEN, LIBIA, SPAGNA, FRANCIA, INGHILTERRA (E IRLANDA DEL NORD), ALBANIA, ISRAELE E PALESTINA, SIRIA, TURCHIA, ROMANIA, UNGHERIA, MOLDAVIA (strano che non sia segnalata la BULGARIA… molto strano!), BIELORUSSIA, POLONIA, SVEZIA E FINLANDIA.

DENUNCIATA “UFFICIALMENTE”, INVECE, LA SPARIZIONE DI:
42.000 fucili d’assalto
20.000 pistole
6.500 mitragliatori
6.000 lanciagranate
250 lanciamissili spalleggiabili anticarro (inclusi i Javelin e gli NLAW)
oltre 150 lanciamissili spalleggiabili terra-aria (inclusi gli STINGER)
oltre 15 pezzi di artiglieria.

Da questo elenco ufficiale mancano i droni, le mine antiuomo, casse di munizioni e proiettili… oltre a non essere neppure l’INVENTARIO di ciò che manca, dal momento che… NON ESISTE UN INVENTARIO. Ci sta, quindi, che l’ordine di grandezza del colabrodo sia quasi uno zero in più.

DAL FRONTE

AD AVDEEVKA PROSEGUONO GLI ATTACCHI DELL’ARTIGLIERIA RUSSA. Attacchi come questi, che cadono con precisione, come si può notare dalle esplosioni e dagli incendi che divampano dopo l’impatto:
https://t.me/RVvoenkor/55561

Depositi di carburante, armi e munizioni che vanno in fumo. E che in condizioni di assoluta impossibilità di essere ripianati appieno da approvvigionamenti sempre più deficitari, stringono ulteriormente la presa sulla fortezza. Presa già in essere per gli attacchi di terra tesi a
- ROMPERE i tempi di difesa e contrattacco nemici, le loro rotazioni e avvicendamenti, qualsiasi regolarità di rifornimento
- CONSOLIDARE entrambi gli estremi raggiunti, allargando l’area di controllo e
- CREARE i presupposti per ulteriori avanzamenti, come ormai ammesso dagli stessi propagandisti di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/55570


PROSEGUONO ANCHE GLI ATTACCHI (SEMPRE PIU’) INSENSATI LUNGO LA RIVA SINISTRA DEL DNEPR:
https://t.me/polk105/12231
Ennesimo mezzo da sbarco fermato, perdite fra i marò mandati a crepare in queste missioni suicide.

RUSSI SEMPRE PIU’ VICINI A MAKEEVKA, COME AMMETTONO GLI STESSI CANALI UCRAINI PIU’ ESTREMISTI:
https://t.me/ukraina_ru/174539
In generale, è evidente il tentativo, pezzo dopo pezzo, di portarsi a casa la riva sinistra del fiume OSKOL’
https://t.me/polk105/12232
e quindi calare da nord o attraversare direttamente.

Aggiornamenti a seguire.

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26/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Confermato l’avanzamento dei russi e il rafforzamento delle posizioni conquistate lungo la ferrovia sopra la roccaforte. Ferrovia che diventa ora comodo bastione da cui gestire le prossime fasi:
https://t.me/polk105/12224

Per esempio, l’arrivo (e non si capisce bene come…) di ulteriori rinforzi per portare la carne da cannone da sacrificare a TRENTAMILA UOMINI:
https://t.me/rezident_ua/20260

Riguardiamo questa cartina, che riproduce una porzione di territorio più ampia:
https://t.me/polk105/12225
Anche per chi non conosca una parola di cirillico, fosse anche solo una cartina muta, non sarà difficile individuare il “cappio di Avdeevka”. Pensiamo a uno di questi trentamila disgraziati, come si deve sentire al comando impartito di andare lì, in quella BRUTTA COPIA DI ARTEMOVSK.

Resa ancor più brutta dal fatto che

1. in aria spopolano droni russi di ogni genere (Mavic cinesi da ricognizione e kamikaze di loro produzione)

2. Non essendo ormai più una città, non c’è neppure il bisogno di prenderla “casa per casa”, quindi al netto dei pochi anziani rimasti e concentrati nel centro cittadino, di fatto non toccato, tutto il resto, prime linee di difesa, fabbrica chimica, eccetera, si possono tranquillamente passare e ripassare con aviazione e artiglieria.

3. La strada che porta ad AVDEEVKA è già “DOROGA SMERTI”, STRADA DELLA MORTE. Ritorniamo alla cartina, a quei sette chilometri e mezzo che separano i due morsi della tenaglia russa, e non fatichiamo a capire il perché. I wagner, per ottenere lo stesso effetto ad ARTEMOVSK, impiegarono MESI.

4. Il morale delle truppe è ai minimi storici. I fortunati che son riusciti a consegnarsi prigionieri ai russi raccontano loro (IN RUSSO! DA TERNOPOLI! QUALCUNO FORSE PRESTA ATTENZIONE AL FATTO CHE SIANO TUTTI MADRELINGUA RUSSA, NONOSTANTE DALLA CADUTA DELL’URSS SIANO PASSATI TRENTAQUATTRO ANNI? ANCHE NEL PIÙ PROFONDO OVEST???) che…
- erano al fronte da poche settimane
- per tutto il tempo “han sparato in aria”!
https://t.me/boris_rozhin/102016

Per questo anche i nuovi annunci di MOBILITAZIONE TOTALE da parte del regime di KIEV
https://t.me/rezident_ua/20261
CONTINUANO A INASPRIRE LE CONTRADDIZIONI IN SENO AL POPOLO UCRAINO:

- CONTRADDIZIONI DI CLASSE, FRA LA MIRIADE DI SOMMERSI E I POCHI PARASSITI SALVATI DELLA BORGHESIA COMPRADORA LOCALE;

- CONTRADDIZIONI INTERETNICHE, FRA UN MODELLO ARTIFICIALE, QUELLO IMPOSTO IN OTTO ANNI DI LIBRO E MOSCHETTO SU UNA PRESUNTA UNITÀ ETNICA DEL POPOLO UCRAINO, E IL MODELLO REALE, DOVE I RUSSI - E MI RIFERISCO AI TERRITORI SOTTO IL REGIME DI KIEV - SONO ANCORA OLTRE LA METÀ!

- CONTRADDIZIONI RELIGIOSE, DOVE È ACCADUTA UNA COSA SIMILE ALLA MESSA FUORI LEGGE NEL NOSTRO PAESE DEL CATTOLICESIMO, DELLE MESSE, DEGLI ORATORI, DI TUTTO QUANTO ANCHE SOLO ODORI DI CHIESA CATTOLICA ROMANA.

La sensazione, so che mi ripeto, magari è solo un mio auspicio, è che anche il popolo ucraino sia arrivato al suo OTTO SETTEMBRE. Lo spero per loro. Perché dopo c'è il 25 APRILE. Un 25 Aprile dove davvero auguro loro di aprire le finestre, far girare l'aria e buttare fuori tutta la feccia e il pattume nazifascisti accumulati in questi otto anni. Almeno loro.

Aggiornamenti a seguire.

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25/10 ore 21:30 aggiornamento

AVDEEVKA

In serata è giunta notizia di ulteriori avanzamenti verso nord sul lato settentrionale della tenaglia russa, sopra Krasnogorovka, mentre a sud la situazione è rimasta immutata:
https://t.me/voenkorKotenok/51543

Ciò che ha fatto più scalpore, tuttavia, più che una notizia dal fronte è stata questa analisi MOLTO accurata del canale ucraino Zerada:
https://t.me/ZeRada1/16476
Guardiamo la cartina satellitare. DAL TERRIKON A SEVERNOE LA DIAGONALE, LA LINEA D’ARIA CHE LI COLLEGA È APPENA DI SETTE CHILOMETRI E MEZZO!
Molti di quei sette km e mezzo, dall’alto del TERRIKON, sono VISIBILI A OCCHIO NUDO. Il resto fanno i droni. Risultato, la superficie di AVDEEVKA è ora letteralmente NUDA, chi attacca non potrebbe avere vantaggio migliore, potendo operare attivamente per:

- infliggere maggiori perdite ai difensori,
1. sia direttamente, ovvero colpendoli dopo aver individuato i loro punti deboli
2. che indirettamente, impedendo ai feriti di evacuare per tempo, per esempio.

- rompere qualsiasi regolarità di
1. approvvigionamento,
2. rotazione,
3. comunicazione fra interno ed esterno;

- colpire ancor più nel morale truppe già ampiamente demoralizzate.

AVDEEVKA come ARTEMOVSK? Peggio. Ad ARTEMOVSK c’erano molti meno droni kamikaze. Ora i russi ne sono pieni. “Moltiplicare i problemi di ARTEMOVSK per due”, conclude Zerada.

 

CRESCE LA CONTRAEREA RUSSA: ABBATTUTI I PRIMI DUE ATACMS

Era nell’aria e oggi è arrivato l’annuncio: abbattuti i primi due ATACMS, l’ennesima V2 NATO rivelatasi vera e propria “sola” (modello obsoleto a gittata ridotta e senza GPS) grazie a cui i russi son riusciti a fare esperienza e a studiare anche questo modello, riadattando la propria contraerea a tali specifiche:
https://t.me/IA_ASD/14738
Questo, mentre la NATO altro non è riuscita a opporre ai Gerani che sventagliate di mitra o, peggio ancora, missili Patriot che costano cadauno quanto la fabbrica stessa che li produce, questi droni tanto economici quanto imprendibili e letali. “C’è chi scende e c’è chi sale”…

Aggiornamenti a seguire domattina.

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25/10 ore 13:30 aggiornamento

SUGLI ALTRI FRONTI


Nonostante gli attacchi, la situazione a CHERSON per i marò che cercano disperatamente di restare incollati alla riva sinistra del DNEPR continua a complicarsi e il loro spazio su tale riva continua ad assottigliarsi. La cartina di RYBAR è abbastanza chiara in questo senso:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/25/20231025120132-b06bae6a.jpg

A ovest di STAROMAJORSKOE, molto più a est su tutt’altro versante (VREMENSKIJ), i russi addirittura guadagnano posizioni (altra cartina di RYBAR):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/25/20231025140332-3f4893a7.jpg

Nel complesso, la sensazione è oltre che di POLNYJ KONTROL, di controllo totale della situazione da parte dei russi, anche di un progressivo sbriciolarsi di difese che, alle loro spalle, non hanno “linee Surovikin” minimamente analoghe a quelle russe. La perdita di ampi spazi stepposi, ma anche l’accerchiamento di agglomerati urbani, di questo passo rischiano di diventare ben più che rischi. E non potrebbe bastare aver minato le retrovie e fatto saltare i ponti per rallentarli.

24 AEREI UCRAINI ABBATTUTI IN 7 GIORNI!

Per distinguere questa affermazione dalla classica sparata da bar dello sport al lunedì mattina ho dovuto, come si suol dire, “farmi una cultura”. Credito glielo ho dovuto dare perché la fonte era SHOJGU («У нас появились комплексы, которые сбили двадцать четыре самолета за пять дней»),
https://t.me/mod_russia/31797
e quanto affermato dal Ministro della Difesa, generalmente, risponde a criteri di ATTENDIBILITA’, per così dire, “alti”. Peraltro Shojgu parla di CINQUE GIORNI. Ormai son diventato come santommaso e ho bisogno di capire, quantomeno, cosa possa essere cambiato da due settimane fa a oggi.

Riprendiamo anzitutto le SVODKA, i bollettini quotidiani del Ministero, e guardiamo giorno per giorno l’evolversi del contatore di AEREI ed ELICOTTERI abbattuti nell’ULTIMA SETTIMANA:

18/10
AEREI ABBATTUTI: 491
ELICOTTERI ABBATTUTI: 251
https://t.me/mod_russia/31608

19/10
AEREI ABBATTUTI: 493 (+2)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 252 (+1)
https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12482435@egNews

20/10
AEREI ABBATTUTI: 500 (+9)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 252 (+1)
https://briefing-mo.ru/briefings/brifing-minoborony-rf-ot-20-10-2023.html

21/10
AEREI ABBATTUTI: 504 (+13)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 253 (+2)
https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12482582@egNews

22/10
AEREI ABBATTUTI: 508 (+17)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 253 (+2)
https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12482659@egNews

23/10
AEREI ABBATTUTI: 508 (+17)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 253 (+2)
https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12482760@egNews

24/10
AEREI ABBATTUTI: 511 (+20)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 253 (+2)
https://t.me/mod_russia/31778

25/10
AEREI ABBATTUTI: 515 (+24)
ELICOTTERI ABBATTUTI: 253 (+2)
https://t.me/mod_russia/31807


Il dato quindi c’è, non in cinque giorni ma in una settimana. Poco cambia. QUI PARLIAMO DI AEREI ABBATTUTI con numeri dozzinali, COME SE FOSSERO CARRI ARMATI, O BLINDATI.

Cosa è successo? CONSIDERANDO CHE IL REGIME DI KIEV TIENE DA CONTO I PROPRI AEREI? LI FA ALZARE IN VOLO NELLE RETROVIE? E SPESSO USANDOLI SOLO COME LANCIAMISSILI IN QUOTA, FACENDOLI POI SUBITO ATTERRARE E IMBOSCARE IN HANGAR SOTTO METRI DI CEMENTO ARMATO?

Il mistero si infittiva. A dare la soluzione questo messaggio comparso su un canale telegram:
https://t.me/polk105/12195
Che ci dice che ad abbattere i 24 aerei, chiariva poco dopo lo stesso SHOJGU, erano stati i missili di contraerea S-400 COORDINATI dagli A-50 in volo (“Россия сбила 24 самолёта в зоне спецоперации при помощи ЗРС С-400 в связке с самолетом ДРЛО А-50”)

Facciamo conoscenza con questi mezzi. Gli S-400 li conosciamo. Sono la versione evoluta degli S-300, già S-200. NELLA VERSIONE “TRIUMF”.
https://tass.ru/armiya-i-opk/19109705
Ma l’aereo DI RADIOLOCAZIONE AD AMPISSIMO RAGGIO A-50 (дальнего радиолокационного обнаружения (ДРЛО) А-50)?

Qui un articolo dedicato a questo bestione dell’aria:
https://dzen.ru/a/YJJ7vk-t43iLLEcE
Del tutto analogo ai corrispettivi NATO “Airborne Warning and Control System (AWACS)”, esistono quattro Paesi al mondo in grado di produrli: USA, Russia, Cina, Israele (ibidem).

Lo A-50, costruito sulla base dell’Il-76 di cui ha preso il testimone, è in grado di portare a spasso sopra le nuvole 20 TONNELLATE DI EQUIPAGGIAMENTO (di cui gran parte generatori di energia elettrica… penso che lì abbiano tolto il limite dei 3 Kw dopo di che salta la corrente...).

LO SPAZIO AEREO CHE E’ IN GRADO DI TENERE SOTTO CONTROLLO E’ DI 800 KM, TRACCIANDO L’ANDAMENTO DI 30 OGGETTI CONTEMPORANEAMENTE.

A questo punto le cose cominciano a essere più chiare: con un bestione del genere in aria, DOPO AVERLO MESSO AL SICURO facendo fuori gran parte della contraerea che avrebbe potuto abbatterlo, TRACCIARE MISSILI E FORNIRE IN TEMPO REALE LE COORDINATE IN MOVIMENTO DI MISSILI E AEREI, è evidentemente diventato un compito alla portata dei russi.

Con efficacia, con MOLTA efficacia. E gli S-400 riescono a coprire distanze di centinaia di km e altitudini fino a mille metri.
https://www.sila-rf.ru/2023/10/25/svjazka-zrs-s-400-i-drlo-a-50-pomogla-sbit-24-samoleta-vvs-ukrainy/
Seguendo le loro coordinate, modificandole in corso d’opera, SENZA SBAGLIARE IL COLPO.

Il mistero possiam dire che sia risolto. MA IL CASO NON E' PER NULLA CHIUSO. C'è forse un mistero più grande, una cosa che non riesco a spiegarmi: con una mortalità pressoché quotidiana così alta, COSA ASPETTA IL COMANDO GENERALE UCRAINO A FERMARE TEMPORANEAMENTE I VOLI fino a quando questo problema sarà risolto, SE MAI questo problema sarà risolto o diverrà risolvibile.

Aggiornamenti a seguire.

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25/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Queste immagini, riprese ieri notte da DONECK
https://t.me/polk105/12188
le abbiamo già viste molte volte in questi ultimi tempi. Ma vale la pena proporle, proprio per capire DOVE E’ AVDEEVKA rispetto alla capitale del Donbass. È appena dietro. ED È DA QUELLA DIREZIONE CHE PIOVONO PROIETTILI E RAZZI DA NOVE ANNI. È forse più facile, così, capire perché sia di vitale importanza per queste donne e uomini allontanarli

Cosa implica aver messo in sicurezza il TERRIKON? Lo spiega bene questa cartina:
https://t.me/notes_veterans/13097
IL SETTORE CIRCOLARE INDICA QUANTO SI RIESCE A VEDERE, A OCCHIO NUDO, DALLA POSTAZIONE. La “X” è sull’ultima via d’accesso “pulita” rimasta. Inutile dire che, senza fare dietrologismi, tutto lo sforzo operato sinora dai russi in quell’area era teso al raggiungimento di questo obbiettivo FONDAMENTALE. I cui frutti, se le cose permarranno così, non tarderanno a farsi vedere.

Le forze del regime di KIEV hanno provato in tutti i modi a riconquistarlo. Ma parliamo di un’area SCOPERTA e dove i russi si erano già PIAZZATI in NETTA SUPERIORITA’ DI RICOGNIZIONE E DI FUOCO. Questo fotogramma vale più di mille filmati:
https://t.me/notes_veterans/13093
Ritrae soldati appena scappati da un bunker sotterraneo colpito da una bomba russa: il filmato da cui è tratto è simile a questo e ad altri:
https://t.me/RVvoenkor/55500
Il terrikon non era difeso da una linea continua, trincerata, una linea Surovikin o Maginot, per intenderci, ma da postazioni isolate, LE UNICHE CHE LORO FOSSERO IN GRADO DI TENERE. A frotte li mandavano lì, li ruotavano. Per quante potessero essere, per quanto fossero distribuite, per quanto avessero effettivamente un controllo sull’area circostante, i russi quando hanno deciso di attaccare, in un regime di SUPERIORITA’ come già accennato di ricognizione e di fuoco, altro non han fatto che SMANTELLARLI UNO A UNO dall’aria e quindi passare all’azione di terra.

Sono stati combattimenti aspri, nessuno lo mette in dubbio, con perdite da ambo le parti, ma se si quantificano le stesse si trova che gli attaccanti, ANCORA UNA VOLTA, ne hanno subite QUANTOMENO in un ordine di grandezza inferiore. E uno a dieci è già esser generosi nei confronti del regime di Kiev. Stanati dai loro rifugi, costretti a uscire (i sopravvissuti alle esplosioni, e quelli che non sono rimasti sotto le macerie) e a scappare, ad arretrare verso nuovi rifugi o postazioni di fortuna in quello sfasciume, completamente ripresi da droni alzatisi in cielo e tenuti sotto controllo. È modo di combattere questo? Ma nemmeno gli spartani con gli iloti, o i generali badogli con la nostra carne da cannone. Nemmeno loro.

In tutto questo, i russi sono avanzati anche da altre parti: a sud-ovest di AVDEEVKA, muovendosi a ovest di VODJANOE
https://t.me/polk105/12189
e guadagnando oltre cinque chilometri a sud-ovest di KRASNOGOROVKA:
https://t.me/polk105/12187

FINCHE’ C’E’ GUERRA C’E’ SPERANZA: QUADRUPLICATI I PREZZI DI UN CALIBRO 155

Mi chiedo solo se notizie di questo tipo suscitino ancora scalpore, scandalizzino, indignino, muovano o smuovano, quantomeno, qualcosa.
https://t.me/yurasumy/11151
In foto un proiettile calibro 155, che come purtroppo ben sappiamo è lo STANDARD NATO per la sua artiglieria pesante. Uno di questi prima del conflitto costava DUEMILA EURO, che per me è già una bestemmia. ORA COSTA OTTOMILA EURO.

Vediamo oggi DOVE VANNO GLI ALTRI SEIMILAEURO DI RENDITA PARASSITARIA
Anzi tutto, lo Zio Sam, e altro non poteva essere: GENERAL DYNAMICS (Ordnance and Tactical Systems, “since 1963”
https://www.gd-ots.com/munitions/artillery/
e dal sito si vede proprio che li produce di tutti i tipi e modelli...

Febbraio 2022 - Washington ne ordinava 14.000 mila al mese
Ora - W. ne ordina 24.000 al mese
L’anno prossimo – W. ne ordina 80.000 al mese
https://kyivindependent.com/pentagon-us-to-further-increase-155-mm-ammunition-production/

E nel vecchio continente? Non vorremmo mica restare a bocca asciutta, con quei seimila euro ricaricati dal nulla su ogni suppostone e questi MOLTIPLICATORI!

RHEINMETALL, per esempio, si frega le mani “in the upper-two-digit million-euro range”, tra l’altro subappaltando alla consociata sudafricana (e altro plusprofitto):
https://www.edrmagazine.eu/major-order-from-nato-customer-rheinmetall-supplying-155mm-artillery-ammunition-in-the-upper-two-digit-million-euro-range

Ma anche sul vecchio continente propriamente detto ci sono stabilimenti in grado di produrli, su licenza, oltre alla stessa Rheinmetall: “BAES, Expal (Spain), Explosia (Czech Republic), Nexter, Nammo, Rheinmetall, Santa Barbara. ”
https://www.defense-aerospace.com/europes-155mm-ammo-stocks-where-they-should-be-and-how-to-get-there/
Il gruppo slovacco MSM,
https://www.msm.sk/en/our-companies/
oltre a quelli citati, per esempio:
https://www.msm.sk/en/products/defence/ammunition/artillery-ammo/

Una rendita parassitaria di questo tipo, drogata da un regime di monopolio che controlla la merce, pagata con soldi pubblici, e che prolunga “fino all’ultimo ucraino” la SITUAZIONE DI NECESSITA’ che aumenta a dismisura la domanda. Cosa si vuole di più?

Un anno coi vaccini, un anno coi suppostoni da 155 mm. Un anno big-Pharma, un anno le lobby delle armi. Come diceva il povero Figaro: “Uno alla volta, Uno alla volta, Uno alla volta… per carità!”.

“WHERE’S BIBI’S BOY?” (ARMIAMOCI E PARTITE)

- “El fiòl ed Netanyahu?”
- “Si, proprio lui, mentre 360.000 riservisti israeliani sono richiamati alle armi in fretta e furia... Alla tenera età di 32 anni lui dov’è?”
- “Mo a Maièmi!”
https://t.me/ZeRada1/16464
Sempre così… cambiano le bandiere, gli “ideali”, il colore della pelle e la religione della carne da cannone, cambia persino la nozione stessa di “carne da cannone”, dai predestinati a essere trattati alla stregua di polli in batteria, a quelli che invece “Io come loro? Ma non scherziamo…” e poi in men che non si dica si trovano tutti con un elmetto in testa e un fucile vecchio di mezzo secolo in mano. Cambia tutto… tranne i paraculati del cerchio magico, insieme ai loro figli, nipoti e tutto quel fitto sottobosco di ominicchi, ruffiani e saprofiti che cercano la loro nicchia ecologica in simbiosi con loro.

“THE MAZE OF ARROGANT”

Sul perché l’esercito israeliano non entra a Gaza, questa vignetta mi pare particolarmente azzeccata:
https://t.me/notes_veterans/13095
Da mostrare a chi al bar, dopo aver parlato di calcio e di mona, abbozza un “Son gli americani che li fermano per paura della terza guerra mondiale”.

Aggiornamenti a seguire.

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24/10 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Altre immagini della bandiera russa (e di quella rossa del battaglione) sul “terrikon”.
https://t.me/ZeRada1/16455
Il filmato vale la pena di essere visto per avere un’idea del complesso chimico a fianco. Da quella collina di sfasciume si controllano le vie d’accesso a nord di AVDEEVKA.

Il regime di Kiev, se vuole tenere questa cittadella, deve respingere i russi da lì. E i russi non aspettano altro per mettere in atto il loro piano di DEMILITARIZACIJA, da un lato, e individuare i PUNTI LASCIATI SCOPERTI dall’altro.
https://t.me/legitimniy/16541

Intanto, oggi i russi sono avanzati ulteriormente, portando a casa altri cinquecento metri, come minimo, A NORD verso NOVOKALINOVO
https://t.me/polk105/12185
(Novokalynove nella versione in anglofono della mappa di RYBAR già pubblicata)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/24/20231024122954-b34a3f4e.jpg

La linea di fronte verso ovest si amplia sempre di più e diventa sempre più difficile tenerla. Più gente accorre, più soldati si espongono al tiro dell’artiglieria russa. Anche oggi, il piano dei russi ha dimostrato di funzionare e di poter funzionare nei prossimi giorni, e settimane, dal momento che la risposta del regime di Kiev è stata più che prevedibile, andando nella direzione da loro auspicata.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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24/10 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA


La cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/24/20231024123000-724981ba.jpg

ci mostra alcune “X”, subito dopo le frecce azzurre: sono i contrattacchi falliti da parte del regime di Kiev. Continuano ad arrivare rinforzi da altri fronti, per esempio dalla 47° brigata (o da quel che resta) operante a RABOTINO,
https://t.me/rybar/53565
ma l’esito degli scontri non cambia. Nuovo schiacciasassi russo in azione, la storia non insegna nulla. OLTRE MILLE SOLDATI UCRAINI MORTI E SESSANTA PEZZI DISTRUTTI IN UNA SETTIMANA. Per togliere quella bandiera russa dal TERRIKON (breve filmato qui),
https://t.me/RVvoenkor/55471

Bandiera che sinora non sono riusciti a togliere e per cui pagheranno ancora un prezzo altissimo, nei giorni a venire, probabilmente senza toglierla. Il resto lo stanno facendo aviazione e artiglieria russe.
https://t.me/polk105/12177
https://t.me/rybar/53563

Oltre la fanteria che è avanzata, ancora una volta, verso ovest all’altezza di KRASNOGOROVKA (paesino a nord di Avdeevka, all’altezza della ferrovia):
https://t.me/polk105/12177

Questo pezzo di oggi, nel quantificare le forze del regime di KIEV attualmente ad AVDEEVKA, cita come dato iniziale QUINDICIMILA UOMINI:
https://dnr-news.ru/society/2023/10/24/514782.html

Dato iniziale perché ne stanno dirottando a migliaia da altri fronti. I russi a questo punto non hanno più alcuna fretta a chiudere la partita, ma puntano ormai ad annientare QUELLE forze. Forze che ormai cominciano a scomparire, forze che man mano che diminuiscono rischiano sempre più di aprire varchi, se non voragini, su TUTTA la linea difensiva ucraina.

Effetti “COLLATERALI”: ma se ciò che i russi cercano sono proprio questi, di effetti, come chiamarli ancora così? Quando sono OBBIETTIVI PRIMARI? E, giorno dopo giorno, in corso di raggiungimento?

Aggiornamenti a seguire.

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24/10 ore 08:30 aggiornamento

BREVI NOTE STORIOGRAFICHE (“COM’E’ ANDATA...)


Più va avanti il tempo, più emergono elementi di questo mosaico estremamente complesso, assenti a botta calda, ma anche tiepida, e pure fredda. Ora che è passato un anno e mezzo e sembrano passati secoli, qualcuno si prende la briga di ricostruire quanto accaduto e presenta dati e accostamenti, relazioni fra gli stessi, del tutto inediti. Conferme di quanto si supponeva, smentite, parziali o totali, è quello che ci aspetta e ci aspetterà in futuro.
La storia la scrivono i vincitori? Vae victis? Battiamo tutti sul tempo e cominciamo a mettere insieme un po’ di elementi. Le architravi del costrutto teorico che segue le denunciamo, dichiariamo, affermiamo da tempo. Questa INFOGRAFIKA animata ha il pregio di metterne insieme, di “legarne” insieme un po’:
https://t.me/polk105/12176
E’ infatti incompleto (si ferma poco prima della controffensiva del regime di Kiev che avrebbe sancito l’entrata a piè pari nel conflitto da parte della NATO), è impreciso nella dislocazione dei “numeri”, ma ci dice alcune cose interessanti:

1. IL 12/01/22 LA SOLUZIONE “AZERA” DEL CONFLITTO CON LE REGIONI RIBELLI NEL DONBASS ERA GIÀ A UNO STADIO AVANZATO DI PREPARAZIONE. 316.000 uomini, di cui gran parte unità formate dalla NATO unicamente con questa missione, contro 35.000 uomini nel Donbass. Infatti, QUESTO, E NON ALTRI, SU QUALSIASI MANUALE MILITARE DI QUALSIASI PAESE DEL MONDO E’ L’ORDINE DI GRANDEZZA PER SBARAGLIARE LE DIFESE, ASSALTARE, ACCERCHIARE, CIRCONDARE, ISOLARE, PRENDERE UNA METROPOLI COME DONECK, difesa neanche da trentamila uomini (anche se il grosso era lì, occorre considerare anche le truppe dislocate a difesa di LUGANSK).

E Mariupol’? Mi faccio l’obiezione da solo. Corretto. Non c’erano né trecentomila russi, né duecentomila. MA. Torniamo a quella vicenda, la città è stata circondata A META’. PER TUTTA UN’ALTRA META’ C’ERA IL MARE! Dimezziamo l’impegno di uomini e di mezzi necessari a portare a termine il compito. INOLTRE, insipienza totale del regime di KIEV. Se il grosso delle truppe era impegnato per la soluzione azera prima, poi a cercare di puntellare a nord, a Nikolaev, e ANCHE a Mariupol… il TILT al flipper è INEVITABILE. Non pretendiamo che i cinegiornali luce, o gli storici che un domani scriveranno questa storia, lo ammettano o, peggio ancora, ci arrivino: la storia la scriveranno loro, da queste parti, e non la scriveranno così. Ma sono convinto che nei manuali delle accademie militari sarà raccontata una storia diversa, MOLTO SIMILE A QUESTA, per evitare di prenderlo in quel posto un’altra volta. MARIUPOL’ non è stata quindi l’eccezione che conferma la regola, ma uno di quei casi in cui LA REGOLA NON SI APPLICA. Città di mare tagliata dal mare con il minimo sforzo da parte russa, e difesa in modo PESSIMO, A DIR POCO, dalla metà di terra.

Arriviamo quindi al combattimento urbano. Ci si arriva, dopo avere accerchiato una città, preso atto che chi è dentro non cede e anzi usa i civili come scudi umani, si deve entrare (per inciso, quel che han paura di fare gli israeliani a Gaza). Qui ORMAI E’ SALTATA TUTTA LA MANUALISTICA.
Una volta messo in sicurezza il perimetro, chi opera da dentro NON NECESSARIAMENTE DEVE ESSERE IN MAGGIORANZA SCHIACCIANTE. Anzi, come nella teoria dei giochi di Nash spiegata da Russel Crowe e intuita da Nash, narra il film, quando in cinque ci si stava provando con la stessa,
https://www.youtube.com/watch?v=-a7xBK7L0-A
il rischio di ostacolarsi a vicenda è forte. IL VANTAGGIO CE L’HA, SU UN CAMPO COMPLESSO COSTITUITO DA EDIFICI CONTENENTI SPESSO OSTAGGI (a differenza dei palazzi che gli israeliani demoliscono senza alcuna remora per chi vi abita), PEZZI PIAZZATI SUGLI ULTIMI PIANI, PORTONI CHE NASCONDONO BLINDATI, UNITA’ APPOSTATE DENTRO E FUORI TALI COSTRUZIONI, CHI MEGLIO E’ IN GRADO DI COORDINARE L’AZIONE COMBINATA DI
- RICOGNIZIONE E ATTACCO CON DRONI
- AZIONE DI ARTIGLIERIA MIRATA AI PUNTI SPECIFICI DELLO STABILE INDIVIDUATI TRAMITE RICOGNIZIONE PER
- INDEBOLIRNE LE DIFESE E CONSENTIRE L’AVVICINAMENTO DELLE TRUPPE DI TERRA
- APERTURA DI VARCHI E IRRUZIONE, CON COMBATTIMENTI COORDINATI (azione di blindati e mortai, per esempio, da fuori) PIANO PER PIANO.
- IL TUTTO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE, DAL MAGGIOR NUMERO DI POSTAZIONI POSSIBILI, per mandare in crisi prima, e in tilt poi, la difesa di quello stabile e indurla ad arrendersi o ripiegare sul palazzo retrostante.
Il fatto di
- LOCALIZZARE L’ATTACCO AL SINGOLO STABILE O GRUPPO DI EDIFICI
- AGIRE DI SORPRESA E IN VELOCITA’ DA PIU’ PUNTI,
- in regime inoltre di SUPERIORITA’ di TECNICA e di ARMAMENTI (ovvero fattore umano e materiale)
ha reso possibile la liberazione, quartiere dopo quartiere, di MARIUPOL’ da parte di formazioni armate in NOTEVOLE INFERIORITA’ NUMERICA. Torniamo al video, all’infografika di partenza di questo pezzo.

Il regime di KIEV aveva schierato SETTANTASEIMILA uomini davanti a DONECK e altre DECINE DI MIGLIAIA intorno, più un numero non di molto inferiore intorno alla LNR. Se guardiamo l’infografika, notiamo come nel giro di poche settimane le autorità della DNR e della LNR, AVVISATI DAI RUSSI, abbiano cercato in fretta e furia di richiamare qualche migliaio di uomini. SI VEDE PROPRIO, GIORNO DOPO GIORNO, L’AFFANNO DI CERCARE DI TAMPONARE L’IRREPARABILE. Partono gli incursori che fanno saltare cisterne di carburante, si intensificano i tiri di lanciamissili GRAD, proiettili da 120 mm ex-sovietici, proiettili da 155 NATO nuovi di pacca, la situazione precipita. LNR e DNR vengono riconosciute in fretta e furia dalla Federazione Russa e stringono un’alleanza militare. La macchina è però avviata e non sembra fermarsi, anzi l’ordine è di ANDARE AVANTI FINO IN FONDO.

2. Il 24/02/22, ho fermato il filmato proprio su questa data, il regime di KIEV aveva schierato 377.000 uomini, di cui LA STRAGRANDE MAGGIORANZA CONTRO 50.000 uomini della DNR e della LNR! Li avrebbero spazzati via in pochi giorni. Come però accade nello WEIQI (围棋), che i giapponesi chiamano GO (碁), COLUI CHE ACCERCHIA DEVE BEN STARE ATTENTO A NON ESSERE ACCERCHIATO A SUA VOLTA, altrimenti perde tutto. Gioco su cui si sono formati millenni di generazioni di generali cinesi, giapponesi, vietnamiti, coreani. Gioco a cui probabilmente a West Point è preferito qualche simulatore idiota in realtà aumentata.

Parte così l’AZIONE DI MANOVRA RUSSA, in totale economia di uomini e mezzi, in NETTA INFERIORITA’ NUMERICA ASSOLUTA MA IN ALTRETTANTO NETTA SUPERIORITA’ NUMERICA RELATIVA! Nel giro di pochi giorni, poche decine di migliaia di uomini per regione assumono il controllo di territori enormi,
- COGLIENDO IN CONTROPIEDE GLI “ATTACCANTI” E
- COSTRINGENDOLI AD ASSUMERE, IN COLPEVOLE RITARDO, IL RUOLO DI “DIFENSORI”.

3. Pertanto, SUD E NORD del Paese SALTANO COMPLETAMENTE, E SIN DA SUBITO, con POCHISSIMI UOMINI PER KM DI LINEA DI FRONTE. KM LINEARI CHE DIVENTANO SIN DA SUBITO KM QUADRATI E NON MISURATI A DECINE, MA A CENTINAIA E MIGLIAIA (basta un settore di poco più di 31x31 km guadagnato al giorno per fare 1000 kmq, e questo era l’ordine di grandezza iniziale). Ma torniamo ancora su questo punto, che ha dell’incredibile.

4. Consideriamo, infatti, che i 232 MILA UOMINI di cui disponevano i russi sono stati ripartiti, SPALMATI forse è la parola giusta, fra Bielorussia, regioni di Brjansk, Kursk, Belgorod, Voronež, Rostov e Repubblica di Crimea, più i soccorsi giunti in fretta e furia in DNR e LNR dopo il loro riconoscimento come repubbliche e l’accoglimento della loro richiesta di aiuto (una manciata di giorni prima).

5. Fossero stati EGUALMENTE ripartiti quei 377 mila uomini, la situazione non sarebbe per nulla degenerata come invece accadde dal 25/2 in avanti. ALTRO CHE BLITZKRIEG! È STATO, QUANTO ACCADUTO, UNO DEI MAGGIORI AZZARDI NELLA STORIA MILITARE DI QUESTO ESSERE ANTROPOMORFO CHIAMATO UOMO, RESA POSSIBILE SOLO DAL FATTO CHE QUEI 377 MILA UOMINI ERANO STATI PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA INVIATI LUNGO IL CONFINE CON LA DNR E CON LA LNR PER CHIUDERE ALLA “AZERA” LA QUESTIONE. “Ne povezlo”, не повезло. Non gli è andata bene. E dopo è andata ancora peggio. Proseguiamo nello svolgere l’infografika e andiamo avanti con la linea del tempo.

6. I colloqui di Minsk e di Istanbul sono serviti a prendere tempo mentre la NATO pompava armi e il regime di Kiev raschiava tutti i riservisti dal fondo del barile. LO VEDIAMO CHIARAMENTE, NELL’AUMENTO ESPONENZIALE DI UOMINI E MEZZI MENTRE I RUSSI SI FERMAVANO PER CHIUDERE LA FACCENDA, MENTRE IL REGIME DI KIEV FIRMAVA, MENTRE LA NATO GLI IMPONEVA DI RIMANGIARSI QUANTO APPENA FIRMATO.

Sulla mobilitazione coatta di uomini abili e arruolati abbiamo scritto molto.
ESAMINIAMO quindi, in particolare, IL FLUSSO DI ARMI: notiamo come SE PRIMA DEL 24/2 gli aiuti NATO per la soluzione azera del conflitto arrivavano con il FRENO INIBITORIO del massimo riserbo e della più assoluta segretezza (anche se i russi li avevano scoperti da novembre, come poi ammesso dallo stesso Zelenskij), DOPO IL 24/02 gli “aiuti” arrivavano a frotte, in massa. Caduto ogni freno inibitorio.

7. L’11/06/22, ultimo giorno di questa cronostoria, contro 303 mila russi erano schierati 857 mila soldati.

I russi, tuttavia, avevano sotto controllo la situazione. Meglio, PENSAVANO di averla sotto controllo. Il dato numerico era considerato da loro più un DETERRENTE nei loro confronti per SCORAGGIARLI a puntare su KIEV, su ODESSA, su NIKOLAEV, su CHARKOV, che a creare ARMATE INTERE VOTATE AL MARTIRIO PER FARE QUELLO CHE IN SETTANTASEIMILA INIZIALI NON ERAN RIUSCITI A FARE.

In altre parole, NON avrebbero mai pensato che, due mesi più tardi, la NATO sarebbe entrata a piè pari in un conflitto che diventava sempre più il SUO mandandoli tutti al massacro coi propri armamenti. Questo invece è accaduto, doccia fredda, anzi, freddissima, presa immediata d’atto dei nuovi realia, mobilitazione parziale, ritiro da Cherson e stabilizzazione della linea di fronte, Artemovsk, Linea Surovikin, il resto è storia recente, anzi, recentissima.

Mi sembrava importante, tuttavia, ritornare ancora una volta, grazie a questa infografika, su alcuni elementi che rischiano di passare in secondo piano e finire poi, quando il NOSTRO, di regime, scriverà questa storia, nella discarica della Storia.

Aggiornamenti a seguire.

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23/10 ore 20:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Proseguono i tentativi di riprendersi il terrikon da cui i russi ormai hanno pieno controllo dell’area sottostante, area peraltro in progressiva demolizione. Tentativi falliti e che indeboliscono ulteriormente, a causa delle perdite subite, il potenziale bellico del regime di Kiev nella zona, complicando ulteriormente il quadro generale:
https://t.me/dva_majors/27889
e rendendo possibile, per esempio, il compito di questi soldati incaricati di liberare trincee sempre più vuote:
https://t.me/WarDonbass/130034

DAGLI ALTRI FRONTI

Oggi abbiamo avuto ATTACCHI RESPINTI ANCHE VICINO A RABOTINO, a Verbovoe, per la precisione,
https://t.me/dva_majors/27893
così come anche le aree lungo la riva sinistra del DNEPR dove cercano di resistere i soldati del regime di Kiev, costantemente sotto i colpi dell’artiglieria russa, si assottigliano sempre di più, come mostra questa cartina:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/23/20231023143406-a7894da7.jpg

A ovest di SVATOVO, i russi RECUPERANO POSIZIONI perse durante l’estate:
https://t.me/beardtim/13843
mentre MAKEEVKA è sempre più vicina (600 m circa di distanza)
https://t.me/notes_veterans/13074

GLI ARMAMENTI NATO IN MANDO AD HAMAS

Filmato che celebra un intero arsenale di sistemi spalleggiabili anticarro di marca NATO, tra cui i famigerati NLAW. Dalla NATO, via KIEV e contrabbando, come denunciato dagli stessi israeliani (link nel lavoro di rybar qui sotto):
https://t.me/rybar/53533

Alla fine, tutto sommato, ingrassare uno, l’altro o entrambi, per i piazzisti delle armi (nuove, usate, km 0, in leasing, in chiaro, in nero, in “grigio”)… fa forse qualche differenza? E mentre la morte esegue la sua danza macabra, a ogni colpo di falce, di qua e di là dalla linea di fronte, sgorgano sangue e dollari.

“MAS DE 60 MILLONES DE EUROS”

È il valore STIMATO di questo tesoro INESTIMABILE, collane d'oro antichissime (parte dell'oro degli SCITI) in dotazione al patrimonio museale ucraino, conservato talmente bene dal regime di Kiev che aveva già preso il volo per Madrid:
https://t.me/rybar/53540
Cinque arresti, tre spagnoli e due ucraini. Smantellata, si spera, una rete operativa dedita al contrabbando di opere d’arte. Un regime corrotto a ogni livello.

Altro esempio, DUECENTOCINQUANTACINQUE MILIONI DI GRIVNE (pari a sei milioni e mezzo di euro) è quanto i VOENKOM del regime di Kiev sono riusciti a ESTORCERE IN SEI MESI alle famiglie ucraine per far sì che i loro figli non siano sbattuti al fronte:
https://t.me/mriya24/33920

Tragedie umane, di famiglie che si indebitano per racimolare quei cinquemila euro in grado di salvare il proprio figlio. Speculazione, corruzione. La tragedia maggiore, tuttavia, è quella di un popolo che in otto anni dal 2014 è stato completamente frammentato, distrutto, parcellizzato, ancor più che nei vent’anni precedenti. E che oggi è incapace di dire basta. Esattamente come nel nostro Otto settembre (“E in cielo cantano le stelle: / Pensa solo a salvare la tua pelle.”)

Aggiornamenti a seguire domattina.

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23/10 ore 13:30 aggiornamento

NERVOSISMI


Ieri il regime di Kiev ha fatto saltare un ponte nella regione di CHARKOV a 2 km dal valico con la Russia. In più, ne ha minati altri tre, sempre in zona:
https://t.me/ukraina_ru/174175
Appare chiaro come serpeggi sempre più forte il timore di un attacco di sorpresa da parte russa, che sull’altro versante genera azioni PREVENTIVE come questa.

ARESTOVICH, cui oggi fischieranno sicuramente le orecchie per quante volte lo nominiamo, proprio oggi metteva in guardia i suoi connazionali (seguaci, o “followers”, o futuri elettori? Tipica questione da “democrazia liquida”...) dal fare, con AVDEEVKA, la stessa fine degli accerchiamenti passati (“Ilovajsk, Debal’cevo (entrambi 2015), Severodoneck, Lisichansk, Bachmut, Soledar - Иловайск, Дебальцево, Северодонецк, Лисичанск, Бахмут, Соледар):
https://t.me/RVvoenkor/55415
Rezident conferma, appoggia l’analisi e rilancia, collegando il probabile insuccesso dell’esercito del regime di KIEV alle sorti, politiche e non, di Zelenskij:
https://t.me/rezident_ua/20225
Altro elemento di nervosismo.

LEGITIMNYJ invece trasferisce il proprio, di nervosismo, sulle tre regioni di CHERSON-NIKOLAEV-ODESSA, dove SI INTENSIFICANO GLI ATTACCHI RUSSI.
https://t.me/legitimniy/16536
Non solo semplici “RETROVIE”, ma qualcosa di più ampio (цель может быть куда шире) che potrebbe preludere, l’anno prossimo, a una campagna addirittura verso ODESSA! Altro elemento di nervosismo.

A tal scopo, altre due o tre passate di trappole come ARTEMOVSK e AVDEEVKA, per ridurre al minimo la capacità bellica del regime di KIEV, e il gioco sarebbe fatto. D’altronde, da una parte i russi che CRESCONO, dall’altra la NATO che DIMINUISCE, e le scorte prima o poi finiscono. Più prima che poi.

QUESTI SONO GLI “AIUTI MILITARI” USA ALL’UCRAINA PER MESE, da febbraio 2022:
https://t.me/rezident_ua/20224
Come commentarli, se non con un CROLLO TOTALE? Inoltre, adesso distraendo tali “aiuti” verso l’alleato di ferro in Medio Oriente, come saranno novembre e dicembre? Altro elemento di nervosismo.

Ma non sono solo le munizioni a finire. Anche gli uomini, qualcuno si sta accorgendo, sono ormai agli sgoccioli. Questa intervista a un ufficiale, V. Shevchuk, 80° brigata meccanizzata, sta facendo scalpore sia sui canali russi
https://t.me/RVvoenkor/55416
che ucraini:
https://t.me/ZeRada1/16443

Mancano soldati! Ogni giorno ne muoiono troppi. Soluzione: mobilitare tutti, tutti quelli nelle retrovie capaci di tenere in mano un fucile; questa la soluzione dell’ufficiale. E, ça va sans dire, ulteriore elemento di nervosismo.

Sul campo la situazione non promette nulla di buono. L’odierna ondata di assalti è finita come le precedenti, anche se verso RABOTINO poteva contare sulla NEBBIA e ha intensificato il più possibile gli attacchi per cercare di portare a casa qualcosa in più o, più semplicemente, qualcosa:
https://t.me/RVvoenkor/55414

Sulla riva sinistra del DNEPR proseguono gli scontri, ma persino gli ufficiali ucraini smentiscono la creazione di una testa di ponte e invitano alla prudenza:
https://t.me/rezident_ua/20215

Sotto AVDEEVKA e
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/22/20231022225313-b814391f.jpg
e persino sotto KUPJANSK
https://t.me/polk105/12138
sono in affanno.

Il momento di svolta dell’azione russa COINCIDE con quello di maggior difficoltà sul campo, sinora, delle forze NATO e del regime di KIEV. Una combinazione che non promette nulla di buono, per queste ultime.

Aggiornamenti a seguire.

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23/10 ore 08:30 aggiornamento

ARESTOVIČ E I TOPI (SULLA NAVE CHE AFFONDA)


Il canale ucraino Zerada ci offre un FLORILEGIO DI “PERLE” DELL’EX-CAPO DELLA PROPAGANDA DEL REGIME DI KIEV, al secolo Aleksej Arestovič. Nulla di sorprendente, il termine “voltagabbana” del resto è nostro e parametrato su tipi di abbigliamento, la “gabbana”, vecchi di secoli. Allo stesso modo, siamo un popolo che produce continuamente caterve di cinture nere, di campioni mondiali di faccia-come-il-didietr-ismo: gente che nemmeno una macchina della verità potrebbe sbugiardare, che senza battere ciglio riesce a inanellare frasi su frasi imparate a memoria davanti alle telecamere come neanche l’avemaria.

Lëcha Arestovič, quindi, è un dilettante, senza alcuna pretesa peraltro di rubare in casa dei ladri. Cura il suo orticello. Questo possiamo già premetterlo. Entriamo ora nel merito delle sue affermazioni, Zerada le ha raccolte su ARTEMOVSK:

1. PRIMA (della caduta): tenere la città è utile
ADESSO: dopo che in città sono entrati i wagner (già dicembre/gennaio, NdT), tenerla non aveva alcun senso
2. PRIMA: gli attaccanti subiscono perdite ingenti
ADESSO: i soldati (ucraini NdT) non vedevano neppure il nemico e le loro perdite in dodici giorni ammontavano già al 50% delle loro forze effettive
3. PRIMA: combattere a Bachmut dà tempo per preparare la nostra controffensiva
ADESSO: Bachmut ha dato tempo alle ff.aa. russe di costruire la linea Surovikin
4. PRIMA: questa storia a noi offre solo vantaggi, li priviamo di forze ingenti
ADESSO: soldati mobilitati senza alcuna preparazione sono stati gettati in prima linea allo sbaraglio, c’erano zone molto più idonee alla difesa, Bachmut altro non era già che un cumulo di macerie
5. PRIMA: il comando generale sa quel che fa
ADESSO: è stato un errore, UNO STUPIDO COSTRUTTO DI PROPAGANDA (бестолковый пиарпроект)

https://t.me/ZeRada1/16430

Ora, tralasciamo l’etica, la morale che, come ben sappiamo noi, cinture nere V dan di questa disciplina, non sono contemplate. Tralasciamo anche il FATTO che SU queste parole sono state condotte PRECISE SCELTE tattico-strategiche che hanno portato alla MORTE di DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI. Tralasciamo infine che, di conseguenza, queste parole siano GRONDANTI SANGUE DALLA TESTA AI PIEDI, DA OGNI PORO.

Cerchiamo quindi di tenere a bada la nostra rabbia e focalizzarci sul PERCHÉ, DI QUESTO CAMBIAMENTO. È evidente il tentativo di Arestovič di SMARCARSI dall’attuale CERCHIO MAGICO, da cui è stato peraltro espulso. Uno smarcamento non nei fatti, quindi, perché ci ha già pensato qualcun altro, ma nell’IMMAGINE che di esso ne hanno i cittadini elettori.

Dinamiche, anche qui, di cui siamo cinture nere, e riassumibili nella formula: COME APPARIRE OPPOSIZIONE PUR RESTANDO AL CENTO PERCENTO ORGANICI AL SISTEMA, PARDON, AL REGIME ATTUALMENTE AL POTERE.

Arestovič che critica le SCELTE del REGIME ma NON IL REGIME. Arestovič che parla senza pudore alcuno la sua lingua, che è il RUSSO, e che è la LINGUA parlata CORRENTEMENTE DA OLTRE LA META’ DELLA POPOLAZIONE ANCORA SOTTO IL REGIME DI KIEV. Arestovič, in tutto questo, che dice PESTE E CORNA DEI RUSSI. Et voilà, ecco a voi il volto umano del regime.

Appare quindi evidente come, in un contesto generale di NAVE CHE AFFONDA, lui cerchi di passare da TOPO CHE ABBANDONA LA NAVE a PIANO “B” per i padroni: quel “FASCISMO MODERATO” che compare sempre in tali occasioni per cambiare tutto affinché nulla cambi.

Mettiamo da parte la miseria umana del personaggio, di questi personaggi, e concentriamoci sul processo in atto. Cosa vediamo? Una situazione indubbiamente di CRISI, all’interno delle alte gerarchie nazifasciste. E crisi PROFONDA. L’EMERGERE DI QUESTI PERSONAGGI, che galleggiano in una situazione di precaria impunità, SIGNIFICA, QUANTOMENO, AMMETTERE LA NECESSITA’ DI UN PIANO “B”. E non un piano solo.

Le cose non promettono bene, per niente, i topi abbandonano la nave e il padronato corre ai ripari. Vedremo gli sviluppi.

A CHE SERVE FAR SALTARE UNA DIGA

I tedeschi è da tempo che addestrano le forze speciali ucraine all’impiego di LORO MEZZI DA SBARCO MODULARI, invero interessanti, dal momento che possono anche agganciarsi l’uno di seguito all’altro così da formare un PONTE MOBILE. Qui un video molto esplicativo.
https://t.me/dva_majors/27851

Naturalmente, video del genere SBUGIARDANO la tesi, qualora qualcuno l’avesse ancora, di
- una guerra di difesa da parte del regime di Kiev
- una guerra dove l’U-ccidente si limita ad “aiutare”.
Quando io ti fornisco un MEZZO COSI’ SPECIFICO, per compiere AZIONI COSI’ PRECISE, non ti sto “suggerendo” qualcosa, ma ti sto DISEGNANDO UN PIANO (D’ATTACCO) VERO E PROPRIO e IMPARTENDO PRECISI ORDINI.

Non solo. GUARDIAMO IL DNEPR PRIMA DELL’ESPLOSIONE DELLA DIGA. Era un fiume come il Po sulla A1, più ampio del Po del Po sulla A1, con un flusso costante di acqua. Ora quel bacino enorme di acqua dolce non esiste più e la portata del fiume si è ridotta, insieme all’ampiezza.
Immaginatevi ora dover passare il Po, all’altezza del ponte sulla A1, facendo i giochini di costruzione modulo agganciato a modulo. I russi, ma chiunque, starebbero lì a guardare? O giocherebbero a loro volta al tiro al bersaglio? Scaricandogli contro tutto quanto in loro possesso?

Per come invece OGGI è ridotto il DNEPR, ci sono punti dove davvero questi moduli si possono agganciare e “inventare” così un ponte in tempi relativamente brevi, tali da far passare blindati coperti peraltro dal fuoco di pezzi MOLTO PIU’ AVANZATI, sfruttando la maggior terraferma a disposizione.

Torniamo a quella catastrofe ecologica di cui non parla nessuno. Uniamo, ancora una volta, i puntini, e vediamo che non avrebbe ALTRO SENSO, per un tedesco, spendere tempo e soldi ad addestrare corpi speciali a compiti COSI’ SPECIFICI se non FACESSERO PARTE DI UN PIANO PRECISO, DI CUI LA DIGA SALTATA PER ARIA ERA LA CONDICIO SINE QUA NON.

Aggiornamenti a seguire.

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22/10 ore 15:30 aggiornamento

IL DITO E LA LUNA

Sono ormai saltati tutti i rapporti causali, a partire da quelli più “immediati”, quelli più “logici”, quelli che “ma se le cose stanno così, allora…”

Sono saltati perché, come denunciavamo ieri, DIETRO a tali rapporti “immediati”, “logici”, “ovvi”, si pongono ALTRI TIPI DI RAPPORTI BEN PIÙ FORTI che sovvertono, a volte invertendoli completamente, quelli del primo tipo.

Al che, saremmo e siamo portati a credere nell’imbecillità del “comandante en chefe”: no, non patàca o mascellone che davvero sono maschere di questa macabra rappresentazione del potere, ma del padrone o meglio, volendo usare un termine collettivo che ben si attaglia alla situazione attuale, del PADRONATO.

I russi tendono l’ennesima trappola e i generali NATO ci cascano, per l’ennesima volta? Dopo MARIUPOL’, dopo LISICHANSK, dopo SEVERODONECK, dopo ARTEMOVSK?

“Son proprio coglioni”, verrebbe da dire, e senza peli sulla lingua. Non escludiamolo, questo fattore, che incide a mio avviso maggiormente del pelo sullo stomaco di una persona consapevole dei misfatti che sta commettendo egli stesso e di quelli che sta generando con la sua condotta IRRESPONSABILE, INCOSCIENTE, CRIMINALE e, in ultima analisi, IDIOTA.

Del resto, πάτερ, ἄφες αὐτοῖς· οὐ γὰρ οἴδασιν τί ποιοῦσιν, “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno” (Lc, 23:24), è da duemila anni che ce lo diciamo… con la differenza che ora gli imbecilli da boia li promuovono a generali: “o tempora, o mores”, la storia non si ripete mai uguale. Fondamentalmente, assistiamo a un’evidente degradazione di tale ruolo, allora addirittura elevato a “dux” con ascendenze divine che si aggiungevano di pari passo alle corone di alloro e agli archi di trionfo, e oggi ridotto a mero passacarte. E il passacarte, per definizione, “non deve pensare” (tipica obiezione padronale al “ma io pensavo…” e “ma io credevo…” dei propri subordinati).

Lo stolto guarda il dito mentre il saggio indica la luna. Va bene, ci sta. Ma quanto lo stolto è OBBLIGATO a guardare il dito? Anzi, A MOSTRARE A TUTTI IL DITO CHE STA GUARDANDO? Anzi, A RENDERE PER TUTTI, VOLENTI O NOLENTI (CON-VINCERE O VINCERE E BASTA), QUEL DITO STESSO LA “LUNA”?

Ulteriore elemento della follia contemporanea che ci attanaglia. Un nodo gordiano che si aggroviglia sempre più, man mano che il filo si arrotola su questa rocchetta impazzita, completamente fuori asse da qualunque parte la si giri: questo, ovviamente, se NON SI TIENE CONTO del motore primo che gira tale rocchetta, il quale invece GIRA IN MANIERA SEMPRE MOLTO, TROPPO COERENTE: quei “PROFITS” e “DIVIDENDS” che un presidente ormai giunto all’età in cui si parla a ruota libera, peggio di “in vino veritas”, riconosce essere l’unica logica di questa follia (sia pur ancora con il freno inibitorio della “sicurezza nazionale”… ma è solo questione di tempo).

Del resto, IL DITO E LA LUNA appartengono anche all’ARTE DELL’INGANNO PER ECCELLENZA: “La guerra È il DAO dell’INGANNO” (兵者,诡道也。Sunzi Bingfa). E i russi da un anno e mezzo privilegiano questo TIPO di inganno.

Avanzano su KIEV con qualche decina di migliaio di uomini per fare accorrere in fretta e furia truppe, DISTRAENDOLE DA SUD, dove creano la via di terra per la CRIMEA e chiudono MARIUPOL’ in accerchiamento. Così inizia la SVO.

Affidano quindi ARTEMOVSK a un gruppo mercenario incaricato, per ammissione esplicita del generale SUROVIKIN, di attirare il maggior numero possibile di uomini e mezzi accecati dai comandi idioti di cui sopra nella tenuta dell’indifendibile. E formano dal nulla
- trecentomila uomini che se avevan fatto un anno di naja era già tanto, collocandoli dove c’era bisogno senza impegnarli in combattimenti se non quando pronti,
- decine di migliaia di ufficiali, a questo punto non improvvisati, ma pronti a entrare anch’essi in campo,
- una linea difensiva a più livelli tra sotto ZAPOROŽ’E e ORECHOV che ancora oggi non è stata minimamente scalfita,
- reparti specializzati d’assalto e addestrati nell’uso di droni e delle più moderne tecniche di combattimento
- catene di montaggio e di produzione di droni soltanto poco prima inesistenti,
portandosi quindi a casa questo doppio risultato: potenziamento enorme della propria capacità difensiva e offensiva e smantellamento progressivo delle forze NATO e del regime di Kiev.

Il fallimento della KONTRNASTUP NATO è FIGLIO di questa Luna che non ha visto nessuno.

Oggi con AVDEEVKA assistiamo all’ennesimo ripetersi di questo schema DITO-LUNA:
- AVDEEVKA sotto attacco
- AVDEEVKA costringe i generali NATO e il regime di KIEV a prendere una decisione:
1. mollare (e mollare così il Donbass, partita chiusa forse già quest’anno)
2. tenere a tutti i costi (e rinviare il più possibile il finale di partita)
Schema binario banale, ma efficace: i generali NATO, COME PREVEDIBILE DEL RESTO, ordinano ai loro due fantocci al potere di tenere a tutti i costi. I motivi ce li siam già detti. Non interessa il Donbass, non interessa la Crimea, non interessano le altre due regioni russe rientrate l’anno scorso all’ovile e che la collegano via terra alle regioni che, politicamente, russe lo sono sempre state. Interessa solo una cosa: PROTEGGERE L’INVESTIMENTO, FINCHÉ RENDE. A ogni costo, “fino all’ultimo ucraino”.

E così è. E i russi non se lo fanno dire due volte. Il loro schema aperto (al nemico la scelta, come sempre, fra opzione 1. e opzione 2.) accettano che sia ora CHIUSO da una scelta nemica BEN PRECISA. Difesa a oltranza.

Ecco allora che i russi passano da QUESTA CONFIGURAZIONE INIZIALE:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/21/20231021215236-3c408eca.jpg
proiettata a chiudere una sacca con un cordone che si fa sempre più sottile, più esile, più VULNERABILE man mano che affonda in territorio nemico, fino alle porte di BERDYČI,
a TUTT’ALTRA CONFIGURAZIONE:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/21/20231021215310-0bee8725.jpg
dove SI METTE IN SICUREZZA QUELLA CHE POI È STATA LA VERA STRETTA AL BAVERO DELL’AVVERSARIO, OVVERO LA PRESA DEL TERRIKON E DEI TERRITORI A SUD IMMEDIATAMENTE PROSPICIENTI LA CITTÀ-FORTEZZA, SU CUI PIAZZARE MORTAI E TUTTA L’ARTIGLIERIA PESANTE A DISPOSIZIONE E PROCEDERE COSÌ AL SUO PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO.

A questo punto, l’obbiettivo di creare, NUOVAMENTE, PER L’ENNESIMA VOLTA, una situazione la più congeniale possibile allo smantellamento delle ultime riserve in dotazione alle forze armate NATO e del regime di Kiev, è stato PIENAMENTE RAGGIUNTO.

Truppe accorrono in massa, tentando di contrattaccare:
https://t.me/legitimniy/16531
Chi le accoglie, oltre a farlo con un bagaglio di artiglieria pesante e aviazione decisamente superiore, lo fa da una posizione sul terreno di forza: da terrapieni, da tratti coperti, da postazioni dove è già possibile individuarli e attaccarli da lontano.

Da altre parti, come sulla riva sinistra del DNEPR, non c’è neppure bisogno di chiamarli. Vengono già da soli, a morire, a frotte, come mostra questa mappa di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/21/20231021123255-f92f0b22.jpg
Attraversano la riva di un fiume ridotto a rigagnolo (dalla diga fatta da loro saltare all’uopo), partono all’assalto, ricevono in cambio una pioggia di missili e proiettili, indietreggiano e cercano riparo, nessuno riesce a mandare loro rinforzi dalla riva destra (rotazioni continuamente spezzate), il finale a quel punto inevitabile è la loro distruzione.

Lo stesso si può dire - ANCORA! - per la porzione di fronte fra RABOTINO e VERBOVOE. Qui, come se nulla fosse, come se ci fosse un pilota automatico verso la distruzione inserito e che nessuno può (VUOLE!) staccare, uomini e mezzi si distruggono DA MESI contro la linea di difesa russa. Anche qui, i russi non han bisogno certo di “cercarli”. Vengono da soli. Ancora oggi combattimenti infuriano, come un mese fa, come due mesi fa, con gli stessi risultati di allora:
https://t.me/dva_majors/27829

“DARK SIDE OF THE MOON”

POTREBBE ESSERE GIÀ QUESTA, LA “LUNA” OLTRE AL DITO, ALDILÀ DEL DITO.

INVECE, VI È DELL’ALTRO. STIAMO ASSISTENDO A UN’OPERAZIONE COMPLESSA SU PIÙ LIVELLI DA PARTE RUSSA, DOVE QUANTO IN GENERE OMETTO NEI MIEI AGGIORNAMENTI È INVECE IMPORTANTE TANTO QUANTO DI SOLITO RIPORTO E SI RIPORTA.

MI RIFERISCO AGLI ATTACCHI NOTTURNI. ESSI RAPPRESENTANO L’ALTRA FACCIA DI QUESTA MEDAGLIA, L’ALTRO LATO, QUELLO NASCOSTO, DI QUESTA “LUNA”.

I RUSSI ORMAI, E DA TEMPO, COMPIONO TALI ATTACCHI CON TRE OBBIETTIVI PRECISI:
1. ANTIAEREA RIMASTA
2. AVIAZIONE RIMASTA (AEREI, ELICOTTERI, DRONI)
3. DEPOSITI DI ARMI E MUNIZIONI

A tale, molteplice, scopo procedono con ATTACCHI COMBINATI:
- MISSILI
- BOMBE TELEGUIDATE
- DRONI KAMIKAZE
ECCO QUINDI UN ULTERIORE SENSO DELLE ESCHE, DELLE TRAPPOLE DI CUI SOPRA. I russi aspettano che le forze NATO e del regime di KIEV dirottino parte delle SCORTE STRATEGICHE a EST, nelle retrovie, dove la loro contraerea è più in difficoltà, e poi le annientano. AVDEEVKA, KUPJANSK, SVATOVO, ARTEMOVSK… tutto per il fronte, tutto al fronte! E quel “tutto”, spesso e volentieri, neanche ci arriva, al fronte (questo il senso dell’analisi del canale ucraino Legitimnyj a questo link).
https://t.me/legitimniy/16529

QUESTO UNA VOLTA ERA UN DEPOSITO POSTALE A CHARKOV. LO ERA BEN PRIMA DI ESSERE STATO DISTRUTTO IERI NOTTE:
https://t.me/boris_rozhin/101659
Non lo era più da tempo, da quando le forze del regime di KIEV lo avevano requisito per fare da centro logistico e deposito di armi e munizioni. TALMENTE IMBECILLI DA FILMARE QUANTO GIÀ NOTO AI SERVIZI SEGRETI RUSSI, OVVERO CHE CARRI ARMATI E BLINDATI VIAGGIASSERO DENTRO BILICI TELONATI (e non su bisarche)! Guardateli qui, mentre si autocelebrano mettendo in rete un segreto militare:
https://t.me/boris_rozhin/101656?single
E poi, ovviamente, non meravigliamoci che a un prima segua anche un dopo:
https://t.me/boris_rozhin/101655?single

Non meravigliamoci neppure di quanto oggi riporta sempre LEGITIMNYJ: il REGIME DI KIEV CONSUMA, PERDE, BUTTAVIA IN UN GIORNO IL 250% DELLE MUNIZIONI CHE GLI ARRIVANO, SEMPRE IN 24 ORE!
https://t.me/legitimniy/16533
Mettendo a dura prova, a ogni giorno che passa, le proprie riserve strategiche. Tante, ma non inesauribili.

CHE LA CONTRAEREA DI KIEV SIA NEL MIRINO DEI RUSSI è ormai lo stesso regime di Kiev ad ammetterlo:
https://t.me/RVvoenkor/55362
E ogni giorno che passa, anche qui le sue difese si indeboliscono.

Infine, per quanto riguarda l’annientamento dell’aviazione, procede a pieno regime anch’essa: solo ieri ABBATTUTI UN SU-24, DUE MIG-29 E UN ELICOTTERO MI-8:
https://t.me/mod_russia/31698

Un ultimo cratere di questo DARK SIDE OF THE MOON, e per niente fra i più piccoli, è dato dalla CONTINUA CRESCITA DELLE CAPACITÀ DELLA CONTRAEREA RUSSA. QUESTE LE IMMAGINI DEI MISSILI HIMARS ABBATTUTI IERI A DONECK CITTÀ:
https://t.me/boris_rozhin/101592
https://t.me/WarDonbass/129946
I russi, come si vede anche da queste immagini,
- sono riusciti in più occasioni a recuperarli quasi intatti
- ne hanno studiato approfonditamente i circuiti, gli schemi, le schede madri
- sono riusciti a MIGLIORARE, RIADATTANDOLI, I PROPRI SISTEMI DI CONTRAEREA.
- OGGI SONO IN GRADO DI ABBATTERLI.

Il dito e la luna: obbiettivi primari che passano inosservati, che i russi cercano di raggiungere senza fare troppo scalpore, mentre il nemico è INCATENATO DALLE PROPRIE, INSANABILI, CONTRADDIZIONI in un DILEMMA generato dalla sua stessa politica omicida-suicida, a seconda dei punti di vista.

Una politica anch’essa basata su un dito, quello generato dalla propria – sempre più stanca, e disperata, invero – propaganda fascista, che nasconde la luna degli interessi padronali a cui esso corrisponde. DEVE corrispondere, per restare dov’è.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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21/10 ore 18:30 aggiornamento

IL CAPPIO DI AVDEEVKA (Авдеевкая удавка, Avdeevkaja udavka)

Come ormai lo hanno soprannominato, ha preso il posto nell’immaginario collettivo del “tritacarne di Artemovsk”. Anche le cartine sono del tutto analoghe (qui presentate in sequenza):
https://t.me/ukraina_ru/173921
La storia, quindi, sembra ripetersi:
- stessa manovra di accerchiamento
- stesso, metodico, modus operandi basato su un sistematico smantellamento della rete difensiva approntata dal nemico
- stesse perdite enormi fra le fila ucraine
- stessa tattica fallimentare NATO (anche l’articolista qui non ha remore e la chiama col suo nome, le ff.aa. ucraine da oltre un anno ormai hanno smesso di avere un centro di comando autonomo), basata fondamentalmente sul mandare al massacro truppe su truppe nel tentativo di tenere la posizione.

Tuttavia, qualche differenza c’è, e sostanziale.
ARTEMOVSK dal punto di vista tattico-strategico non rappresentava nulla per le forze del regime di Kiev, ed è stato un clamoroso errore perdere decine di migliaia di mezzi e oltre un centinaio di migliaio di uomini per tenerla, quando si avevano linee analoghe più a ovest con una linea di difesa naturale ben più munita, data da una catena collinare continua e di difficile accesso dal basso.
AVDEEVKA, invece, ce lo siam giù detti dal punto di vista tattico-strategico significa perdere ogni speranza di entrare, anche in un futuro lontano, a DONECK. Non solo, perderla significa liberare decine e decine di migliaia di uomini ben armati su altri fronti, facendoli collassare. Non sono più wagnerovcy in scadenza di contratto, ma soldati regolari. Un effetto domino con effetti devastanti.

L’artiglieria russa funziona a pieno regime sia di giorno che di notte, incessantemente:
https://t.me/notes_veterans/13027

I canali ucraini cominciano a parlare apertamente di qualcosa che non va nella difesa ucraina, che deve cedere terreno su alcuni punti:
https://t.me/rezident_ua/20201

I militari ucraini denunciano come i russi, oltre a bombardarli dal cielo, stiano attivamente usando le loro stesse armi, ovvero creando una rete di tunnel sotterranei in grado di colpirli alle spalle o comunque da distanza ravvicinata sulle loro postazioni fortificate quando meno se lo aspettano:
https://t.me/RVvoenkor/55335

Il cappio di Avdeevka si sta stringendo, metodicamente, senza fretta, come già accaduto e come potrebbe ancora accadere in altri casi, sfruttando ogni volta l’insipienza dei generali NATO, incapaci di cogliere i nuovi realia o, più semplicemente, con un ordine da eseguire ben più importante di quelli dati sul campo di battaglia ucraino: aumentare i profitti di chi li arma.

FINCHÉ C’È GUERRA, C’È SPERANZA: +23% DI COMMESSE MONDIALI PER I MERCANTI DI MORTE

L’articolo del NYT parla chiaro:
“Middle East War Adds to Surge in International Arms Sales
Israel’s conflict with Hamas, Russia’s invasion of Ukraine and the rise of China have brought a boom for weapons makers and a chance for Washington to build closer military ties to other countries.”
https://www.nytimes.com/2023/10/17/us/politics/israel-gaza-global-arms-sales.html
Qui disponibile per chi come me non è abbonato al NYT:
https://dnyuz.com/2023/10/17/middle-east-war-adds-to-surge-in-international-arms-sales/
“Excluding sales within the United States, China and Russia, worldwide spending on military procurement is expected to hit $241 billion next year, a 23 percent increase since last year even after adjusting for inflation.”
Al netto quindi di MERCATI INTERNI IMPORTANTI, come quello americano dove sembra di esser dal salumiere: “mi dia un chilo di munizioni”, “sono un chilo e cento, lascio?”, “si, lasci pure, grazie”…. LE SPESE MILITARI AUMENTANO IN UN ANNO DEL 23%!

Due paragrafi sotto,
“As of last year, the United States controlled an estimated 45 percent of the world’s weapons exports, nearly five times more than any other nation and its highest level since the years immediately following the collapse of the Soviet Union, according to the data. That is up from 30 percent a decade ago.”
Chi ci guadagna in tutto questo? Facendo avanti indietro con la sua valigetta piena di opuscoli e mazzette? IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE A STELLE E STRISCE, CHE CONTROLLA IL 45% DELL’EXPORT MONDIALE DI ARMI, 5 VOLTE PIU’ DI OGNI ALTRA NAZIONE, MAI COSÌ TANTO DAL COLLASSO DELL’URSS (dieci anni fa era al 30%).
Prima l’Ucraina, poi Israele: “The conflict between Israel and Hamas is just the latest impetus behind a boom in international arms sales that is bolstering profits and weapons-making capacity among American suppliers.”
PROFITS, mica pugnette. Ripetiamo, PROFITS. Quelli di “salario, prezzo, PROFITS” del barbone di Treviri.

L’articolo poi prosegue infilando una dietro l’altra le figure maggiori di questo complesso militare industriale, facce che conosciamo bene (MAIUSCOLO qui mio):
Since January, Poland has been granted the right to buy $41.7 billion in weapons from the United States, including LOCKHEED MARTIN’s HIMARS and Hellfire missile systems ($10 billion), RAYTHEON’s Integrated Air and Missile Defense system ($15 billion) and 96 of BOEING’s Apache attack helicopters ($12 billion). These are in addition to the Abrams tanks built by GENERAL DYNAMICS and F-35 fighter jets from LOCKHEED MARTIN that Poland has ordered in recent years.
SU QUEL 45% DI CUI SOPRA, QUESTE QUATTRO PIÙ LA NORTHROP GRUMMAN DETENGONO QUASI IL 90%. IN ALTRE PAROLE IL 40% DEL MERCATO MONDIALE DELLE ARMI E’ IN MANO LORO!
Американские компании — Boeing, General Dynamics, Lockheed Martin, Northrop Grumman, Raytheon — удерживают 40% рынка вооружении‌.
https://t.me/rybar/53483

Ora, capiamo bene che i generali NATO, pur nella loro ottusità (li fanno col paraocchi incorporato), pur nel loro menefreghismo (tanto mica sono uomini “loro”, nessuno gli righerà mai la macchina), pur nella loro sostanziale inferiorità non solo rispetto ai generali russi, ma anche rispetto ai guerriglieri afghani e non solo, SONO PAPPA E CICCIA CON QUESTI SIGNORI COL CILINDRO. I politici americani, SONO PAPPA E CICCIA CON QUESTI SIGNORI COL CILINDRO. Un altro anno di guerra, poi… dopo avere ben spremuto il limone, potranno lasciarlo ai russi, con preghiera di essere “green” e gettarlo nell’umido.

CONFERMATA LA NOTIZIA DEGLI ATACMS DA DUE SOLDI ANCHE DAI MEDIA U-CCIDENTALI

FORBES, per la precisione:
https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2023/10/18/theres-one-thing-ukraines-atacms-missiles-cant-do-blow-up-tanks/
Questi fondi di magazzino, che comunque costano un milione di dollari l’uno, van bene contro oggetti “molli”: “The M39 and its one-pound, steel-and-tungsten M74 submunitions is perfect for attacking soft area targets.”

Ma non son capaci neppure di perforare la corazza di un carro armato: “But don’t waste a million-dollar M39 on a tank regiment. Its submunition is not effective against armored vehicles”.

Furbi i piazzisti a trovare ANCORA un mercato per questi residuati e riuscire ancora a piazzarli a un miliardo di dollari l’uno. Ce ne sarà ancora un centinaio da far fuori… TENETE AVDEEVKA! E POI KRAMATORSK E SLAVJANSK! È LA PATRIA CHE VE LO CHIEDE… VERGOGNA!

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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20/10 ore 19:30 aggiornamento

RESPINTI I TENTATIVI DI SFONDAMENTO LUNGO LA RIVA SINISTRA DEL DNEPR

Oggi a decine sono morti, gettati nella mischia come carne da cannone, con la missione suicida di arrivare alla riva sinistra e tenerla, mentre sopra le loro teste volava di tutto. Sulla riva destra, zagradotrjad composti da squadracce fasciste locali e mercenari stranieri, col compito di sparare a chiunque si fosse rifiutato di eseguire tali ordini. E nei villaggi di IVANOVKA e NOVOTJAGINKA così è accaduto, con soldati fucilati sul posto per essersi rifiutati di andare all’assalto:
https://t.me/ukraina_ru/173864
I soldati russi lanciano, sulla riva sinistra, volantini con istruzioni su come arrendersi in sicurezza. Speriamo servano a salvare più vite possibile.

AVDEEVKA: IL RISCHIO DI FORMAZIONE DELLA SACCA È CONCRETO

Ad ammetterlo il canale ucraino LEGITIMNYJ:
https://t.me/legitimniy/16518
A causarlo sarebbero anzitutto gli incessanti bombardamenti che starebbero, progressivamente, SMANTELLANDO PEZZO DOPO PEZZO LA FORTEZZA DI ACCIAIO E CEMENTO COSTRUITA IN OTTO ANNI DI CONTINUE E SEMPRE PIÙ ESTESE FORTIFICAZIONI. Bombardamenti continui, di giorno e di notte. Questa è un immagine ripresa da un visore notturno poco fa: in fiamme è la fabbrica chimica di fianco al terrikon:
https://t.me/dva_majors/27746
Davvero, forse, questa volta siamo di fronte veramente a un punto di svolta per la tormentata vicenda del Donbass.

NON RESTANO CHE GLI S-200...

Lanciati oggi verso la Crimea, sono gli unici missili in mano al regime di Kiev in grado di raggiungerla, dopo la “sola” NATO degli ATACMS fondi di magazzino. Qui una foto:
https://t.me/mriya24/33760
Peccato che i russi li conoscano perfettamente e li abbiano abbattuti tutti. Ma non solo: localizzata la postazione di lancio, nella regione di KRIVOJ ROG, a mezz’ora sola dal lancio sono partiti ISKANDER col compito preciso di farla saltare. Dovrebbero avercela fatta:
https://t.me/polk105/12087

Aggiornamenti a seguire domani.

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20/10 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA: IL REGIME NON SI PUO’ PERMETTERE UNA SECONDA ARTEMOVSK. E NEMMENO I SUOI PADRONI (PER IL MOMENTO)

Oggi persino MASCELLONE si è fatto vedere ad AVDEEVKA,
- dicendo ai media che i russi attaccano come non mai ma che i suoi ragazzi tengono
https://t.me/rezident_ua/20193
- confermando di fatto quanto lo stesso canale ucraino spifferava ieri, ovvero che Zelenskij avrebbe espressamente ordinato a Zaluzhnyj di tenerla “CON OGNI MEZZO” (любым способом).

Fino a ieri l’accostamento ARTEMOVSK-AVDEEVKA era soltanto un punto di domanda fra i tanti di questo conflitto, DA OGGI, DOPO QUESTA VISITA ESTREMAMENTE CARICA DI SIGNIFICATI SIMBOLICI, NON PIU’.

Stanotte, a questo punto ASSOLUTAMENTE NON PER CASO, il presidente russo di ritorno dalla Cina ha fatto tappa a Rostov, dove c’è il quartier generale della SVO:
https://t.me/polk105/12074
Ad accoglierlo, quel generale Valerij Vasil'evič Gerasimov che han già dato per morto, spacciato, trombato non so quante volte da febbraio dell’anno scorso e che invece, a quanto pare, è ancora il PRIMO RIFERIMENTO per Shojgu e, ovviamente, per Vladimir Vladimirovič.

La Russia sta scaldando i motori. E la NATO come reagisce? Mandando gli ATACMS con cui è riuscita l’altro giorno, sfruttando l’effetto sorpresa, a colpire gli elicotteri all’aeroporto militare di BERDJANSK. Peccato che è emerso, sia dall’analisi dei rottami che dalla stessa ammissione A POSTERIORI del regime di Washington, che I MISSILI ATACMS FORNITI SONO FONDI DI MAGAZZINO VECCHI DI TRENT’ANNI, PRIMA VERSIONE:
- GITTATA NON A 300 KM MA A 165
- SENZA GPS.
https://edition.cnn.com/2023/10/17/politics/us-ukraine-long-range-atacm-missiles/index.html
Una ventina in tutto.
https://topwar.ru/228315-amerikanskoe-izdanie-utverzhdaet-chto-kolichestvo-peredannyh-kievu-raket-atacms-gorazdo-bolshe-ozvuchennyh-ranee-cifr.html
Se questa è la “risposta”...
Appare evidente che NATO e regime di Kiev siano ESTREMAMENTE A CORTO DI IDEE, dal momento che più che lanciare razzi fondi di magazzino e mandare avanti e indietro marò sui gommoni non riescono a fare. Azione peraltro, quest’ultima, tenuta a bada dai russi con ampio impiego di bombe FAB-1500
https://t.me/ukraina_ru/173788
Sei sganciate solo stanotte:
https://t.me/namarshe/7210
FAB impiegate ampiamente anche sulla fabbrica chimica a fianco al “terrikon” di Avdeevka: scopo dell’azione è, ESATTAMENTE COME AD AZOVSTAL’ (altro paragone con altra situazione già affrontata), DISTRUGGERE CON LE LORO QUANTITA’ INGENTI DI ESPLOSIVO LA RETE DI COMUNICAZIONI SOTTERRANEE CHE PROPRIO SOTTO LO STABILIMENTO SI SVILUPPA COLLEGANDO, DI FATTO, LA FORTEZZA ASSEDIATA CON L’ESTERNO.
https://dnr-news.ru/society/2023/10/20/511239.html

LO SMANTELLAMENTO DI AVDEEVKA PROSEGUE. Giorno dopo giorno, incessantemente. Non è una seconda Artemovsk, paese che sinceramente è da dicembre che ci si chiedeva per quale motivo si mandassero al massacro DECINE DI MIGLIAIA DI CIVILI IN UNIFORME: qui la posta in gioco è molto più alta. Persa AVDEEVKA, non ci sono più dighe da fare saltare per guadagnare posizioni utili all’attacco: c’è solo da mettersi il cuore in pace e sedersi attorno a un tavolo. Qui, TUTTAVIA, entrano in gioco altri fattori. FATTORI CHE RIMANDANO A INTERESSI MOLTO PIU’ IN ALTO, PER CUI AVDEEVKA VA ASSOLUTAMENTE TENUTA: C’E’ UNA MACCHINA DI SOLDI DA TENERE IN FUNZIONE!

BIDEN PARLA COME MANGIA: L’UCRAINA E’ UN “INVESTIMENTO” (E NON SOLO PER LUI...)

E meno male che, nella farsa di facciata rappresentata dal sistema politico a stelle e strisce, lui fa il “democratico”… Ieri per chiedere al Congresso i soldi, 105 milioni di dollari di cui 60 all’Ucraina, esce con questa frase, AUTENTICA, TREMENDAMENTE AUTENTICA:
E’ UN INVESTIMENTO FURBO, BRILLANTE, CHE ASSICURERA’ DIVIDENDI IN SICUREZZA AGLI AMERICANI PER GENERAZIONI”
“It’s a smart investment that’s going to pay dividends for American security for generations ”
https://time.com/6326234/biden-oval-office-address-israel-ukraine-funding/
et
https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/a-smart-investment-thatll-pay-dividends-biden-asks-congress-to-boost-israel-ukraine-support/

Dividendi “in sicurezza”, mentre C’E’ CHI CREPA PER NOI. MA ANCHE DIVIDENDI VERI E PROPRI! VISTO CHE
- SI STANNO DISFANDO DI FONDI DI MAGAZZINO VENDENDOLI ANZICHE’ SMALTENDOLI
- HANNO ASSOGGETTATO COMPLETAMENTE IL “VECCHIO CONTINENTE”
- FANNO AFFARI D’ORO LE LOBBY SIA DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, CHE DI QUELLO ENERGETICO.
Questo però il presidente USA non lo dice. INVESTIMENTO… DIVIDENDI… sono come le barzellette con bestemmia di Berlusconi “assolte” dalla CEI (Bagnasco stesso, se la memoria non mi inganna): vanno “contestualizzate”. INVECE, QUI DI “CONTESTUALIZZABILE” C’E’ BEN POCO”! Il giocattolo non va rotto proprio adesso, sul più bello. Almeno un altro anno di attivi così, per favore. Di DIVIDENDI veri per gli azionisti e FINANZIAMENTI ai politici di riferimento (tutto legale… tutto alla luce del sole… con tanto di ricevuta. A fine anno gli arriva anche il premio di produzione?).

I padroni, nel loro INVESTIMENTO, hanno TUTTO DA GUADAGNARE E NULLA DA PERDERE. LO STESSO E’ PER I BURATTINI CHE TENGONO IN PIEDI, IN LOCO O, COME DICONO QUEI PAGLIACCI OLTREOCEANO NELLA LORO LINGUA, “BOOTS ON THE GROUND”.

Burattini leccapiedi dei padroni che, pur di continuare a mandare mogli, figlie e amanti in giro per l’Europa “civile” a buttare nel cesso milioni di euro e a metterne al sicuro molti di più nelle loro banche, proseguono incessantemente nella distruzione del loro popolo e delle infrastrutture su cui poggiano, “fino all’ultimo ucraino”.

Anche per loro, il loro Paese, il loro popolo, vorrebbero tanto essere uno SMART INVESTMENT. “Fin quando ce n’è”…. CON LA DIFFERENZA, E NON DA POCO, che mentre i padroni associano ai grafici delle statistiche di vendita delle lobby coinvolte i LORO dividendi, e di questo e non altro (quanto accade a migliaia di km di distanza) si preoccupano, questi CRIMINALI vivono perennemente nel terrore che qualcuno faccia loro le scarpe, oltre che “deludere” i padroni ed essere scaricati da loro scaricati. Come recita un modo di dire veneziano, camminano con un occhio in giù e l’altro in su: il primo per evitare le merde di cane, il secondo per evitare quelle dei piccioni. E loro uguale. Il loro SMART INVESTMENT, quindi, potrebbe trasformarsi da un momento all’altro NEL LORO INCUBO PEGGIORE. Patàca e Mascellone vivono appesi al filo di questo AZZARDO, da un lato non risparmiandosi fra di loro i peggiori colpi bassi, dall’altro non facendosi alcuno scrupolo di utilizzare tutto quanto a loro disposizione peggio di un vuoto a perdere.

Così facendo, AMPLIFICANO ULTERIORMENTE LA CARICA DISTRUTTIVA DELLA DINAMICA DI MORTE INIZIATA DAGLI ORDINI DEI LORO PADRONI.


Aggiornamenti a seguire.

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20/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA E DNEPR

Nella prima sono i russi ad attaccare, nella seconda… sono ancora le forze del regime di Kiev…
come un pugile suonato che ormai non capisce nulla già dal primo secondo dopo il gong, per giunta mal ordinato (pardon, “consigliato”, “aiutato”, “assistito”, “sostenuto”, poi cosa c’era…) dai padroni all’angolo (pardon, dai “secondi”, dagli “alleati”, dagli “amici” (mi guardi Iddio), dai “sodali”, dal “mondo civile”, eccetera, eccetera…).
I padroni gli han detto, dopo la batosta dei giorni scorsi sopra POJMA: “Attacca a KRYNKI” (più a est, primi due ingrandimenti sulla cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/19/20231019193131-ce90eadf.jpg
E così è stato. Han 500 e passa satelliti puntati (magari da settimana scorsa un po’ meno, fan come le munizioni inizialmente destinate all’Ucraina, che ormai le mandano da Bibi e compari...)
https://t.me/ZeRada1/16400
Hanno intravisto un buco lì, parte subito l’ordine di attacco: “Altrimenti cosa abbiam fatto saltare una diga a fare? Eccheccavolo!”
Partono i barconi, i motoscafi, le moto d’acqua, canotti e salvagenti… tutti all’assalto. E la mattanza inizia. Ovviamente i satelliti ci vedono giusto, lì ci sono meno soldati russi… soldati che li vedono arrivare, come da istruzioni un po’ di quei mezzi li bucano a metà strada, in quello sputo d’acqua rimasto, gli altri però che riescono ad approdare e come formichine cercano di andare in avanti li lasciano fare. La prima linea di difesa è più in basso. Danno l’avviso e le coordinate all’artiglieria e all’aviazione e lasciano libero il campo ai compagni. Già mentre loro arretrano, quel fazzoletto di terra è coperto da una pioggia di missili e proiettili. I soldati ucraini arretrano e cercano un posto dove nascondersi. I russi ne approfittano per sistemare la loro linea di difesa provvisoria, due puntelli in più e partono al contrattacco. Addio sogni di ponti mobili, di ponti di barche, di ponti di materassini… addio tutto: ai marò del regime di Kiev, unità speciali mandate al massacro come carne da cannone qualsiasi, non resta che tenere disperatamente la testa bassa dove si son riusciti a riparare. E intanto, sopra di loro, volano bombe FAB il cui contenuto minimo è 500 kg di esplosivo (e quello massimo 1500). Questa la situazione attuale, questo il film già visto ormai da mesi, visto che il primo tentativo al ponte Antonovskij risale all’estate:
https://t.me/polk105/12076

Su AVDEEVKA, operativamente, ieri i russi sono andati avanti, nonostante la pessima carta di RYBAR indichi tutt’altro:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/19/20231019194133-cbb79c5c.jpg

Per esempio, non tiene conto del fatto che i tentativi di contrattacco delle forze del regime di KIEV per ricacciare indietro i russi dal “terrikon”, dalla collina di sfasciume che domina da nord l’intera linea di fronte, non solo sono culminati con un nulla di fatto, ma i russi hanno ampliato a nord la loro area di controllo. Questa una cartina aggiornata, metro più metro meno:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11460
Il terrikon è il pallino in basso, le zone rosse sono quelle controllate dai russi, come si vede l’ingrandimento di RYBAR si ferma MOLTO più in giù. Stesso discorso nelle parti che RYBAR segnala riprese sopra BERDYCHI dalle forze del regime di KIEV. In realtà ieri i russi, proprio lì, sono andati avanti di un km.
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11458
Il movimento è stato opposto, quantomeno le frecce sarebbero dovute essere orientate esattamente all’opposto. Perde un po’ i colpi, Rybar, ultimamente, come abbiamo già notato un giorno fa con Faber.

Nel complesso, la situazione è classificata come “tjaželaja”, (tiajòlaia, dove la j è come la j francese di jeunesse), ovvero “pesante”, ovvero “pesa” come si dice nelle osterie di fuori porta, anzi “pesissima”. Tuttavia, non solo i russi stanno rispondendo adeguatamente sia agli attacchi, sia ai tentativi di resistenza, ma dimostrano anche, al momento, di avere il pieno controllo della situazione.

BOMBARDATI 1600 ANNI DI STORIA E CENTINAIA DI PROFUGHI IN UN COLPO SOLO

Pulizia etnica israeliana in corso, oggi se l’è presa con la Chiesa di San Porfirio a Gaza, che proprio ieri Avvenire segnalava come essere divenuta rifugio per profughi:
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/a-san-porfiriola-chiesa-piu-antica-diventa-rifugio

Già teatro di fejk sulla sua distruzione che subito il regime cercava di smontare (quelli che vuole, ovviamente…)
https://facta.news/antibufale/2023/10/12/chiesa-di-san-porfirio-gaza-bombardata-israele/
purtroppo questa volta è stata zona di bombardamenti veri.

Molti feriti, via vai di lettighe, morti sicuramente sotto le macerie:
https://t.me/RVvoenkor/55252
Non sappiamo se il campanile di questi filmati a fianco ha una chiesa solo parzialmente danneggiata e a essere in macerie è la sagrestia…
https://t.me/RVvoenkor/55264
ma cosa cambia? Cosa cambia? Perché la bomba sganciata ha sfiorato la chiesetta? SE, l'ha sfiorata? Quei poveri cristi, uomini, donne, bambini sono tutti, TUTTI, civili! VERGOGNA. Ora dite anche questa volta che si sono sparati da soli.

Aggiornamenti a seguire

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19/10 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA: UNA SECONDA ARTEMOVSK PER IL REGIME SAREBBE FATALE?


A quanto pare il regime di Kiev sembra stia prendendo MOLTO sul serio l’ipotesi di perdere l’unica vera roccaforte del Donbass in loro mano, appena dietro DONECK, da cui sino a oggi hanno terrorizzato centinaia di migliaia di civili nella capitale con il loro Grad, con i loro “petali” (mine antiuomo a grappolo), con i loro missili e proiettili di ogni calibro. Erano a uno sputo, del resto.

Perderla oggi significherebbe perdere tutto questo. L’ordine quindi risuonato nelle stanze di Bankovaja è stato perentorio: tenere, tenere e ancora tenere:
https://t.me/rezident_ua/20190

A quanto pare, tuttavia, i russi non hanno alcuna intenzione di cambiare di una virgola la loro tattica e li stanno lasciando fare, senza affrettare il passo o sbilanciarsi in balzi in avanti che pagherebbero caro: sanno benissimo che, dando al nemico tutto il tempo che vogliono, questi gli andrà in bocca da solo, ovvero vi sarà un’ulteriore concentrazione di uomini e mezzi in punti circoscritti, dove i russi li potranno tranquillamente decimare. Film già visto: stringere il cordone appena appena, lasciare che i pesci abbocchino, pescarli uno a uno, stringere ulteriormente, e così via.

Inoltre, costringendoli a movimentare ingenti quantità di uomini e mezzi, in completo affanno, ogni attività programmata di offensiva andrà a farsi benedire. Ed è quello che altri canali ucraini sollevano come obiezione a questa politica, decisamente ottusa:
https://t.me/legitimniy/16518

Inutile dire che le analogie con ARTEMOVSK cominciano a essere un po’ troppe. L’unica cosa che li differenzia è il teatro degli scontri: campo aperto, sia pur densamente fortificato, contro una città. E questa differenza, sicuramente, non depone a favore dei “difensori”, che si vedono piovere sopra il mondo senza alcun pericolo di colpire civili.

OLTRE MILLE ANNI DI CHIESA ORTODOSSA FUORI LEGGE!

Con 267 voti a favore e 15 contrari la Chiesa ortodossa è da oggi fuori legge in Ucraina:
https://t.me/ZeRada1/16392
Gente nata ieri ha deciso che chi stava prima di loro è lì illegalmente. Un po’ come da altre parti del mondo. "Nulla di nuovo sotto il sole".

Aggiornamenti a seguire domattina.

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19/10 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA: SECONDA RIPRESA


Che i russi non si sarebbero fermati a quanto ottenuto sinora, ma che si stessero muovendo con un obbiettivo tanto preciso quanto NON ANCORA RAGGIUNTO, era chiaro già da ieri. Quando in rete sono apparsi filmati di scontri armati nei paraggi di un cavalcavia.
Quindi, alle sei del mattino di oggi è suonato nuovamente il gong ed è così iniziata, con un intenso fuoco di artiglieria, la seconda ripresa. Alle otto sono passate all’attacco anche le truppe russe:
https://t.me/polk105/12046

Dopo qualche ora, le stesse erano avanzate fino a un altro cavalcavia e stavano consolidando le posizioni acquisite, così come a sud si notavano simili avanzamenti:
https://t.me/DnevnikDesantnika/4132

Combattimenti in corso confermati anche sui canali ucraini, sia da sud che da nord:
https://t.me/ukraina_ru/173694

Questo raro filmato mostra un’azione di rotazione fra prima linea e rincalzi dalle retrovie, antecedente alla presa del cavalcavia di ieri. Arriva il mezzo blindato, porta uomini, casse di armi e munizioni, raccoglie feriti, fa inversione e parte a razzo. Poche centinaia di metri più in là, si vede a un certo punto il cavalcavia che sarebbe stato preso più tardi.
https://dnr-news.ru/society/2023/10/19/510682.html

Vedremo gli sviluppi di questa azione.

GAZA IN DEMOLIZIONE

Video che si commentano da soli, palazzi ridotti a cumuli macerie uno dopo l’altro, incessantemente, in una Gaza sempre più rasa al suolo:
https://t.me/RVvoenkor/55212
Ma, anche qui, sono i palestinesi che si sparano da soli...

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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19/10 ore 08:30 aggiornamento

NEL FRATTEMPO, ALL’ONU…

Due atti degni di nota, come sempre “bucati” dai cinegiornali luce:

1. Buona parte dei diplomatici in ascolto, al momento del discorso del rappresentante statunitense alle Nazioni Unite, si sono girati dall’altra parte in segno di protesta contro i bombardamenti a Gaza. Non pochi, come si vede dal filmato, in un gesto simbolico che non è passato inosservato (tranne qui, ovviamente).
https://t.me/drugoeeto/12852

2. Il rappresentante russo ha formulato un’accusa precisa agli USA, nel silenzio generale. Anziché muoversi per cercare un dialogo, da una posizione super partes, la loro posizione è riassumibile nel seguente assunto: “Non ha alcun senso trattenere Israele dall’aumentare ulteriormente l’intensità del conflitto” (Нет никакого смысла удерживать Израиль от эскалации конфликта). Così facendo, gli USA si collocano SULLO STESSO PIANO DI ISRAELE. Che è poi quanto, in silenzio, girandosi dall’altra parte, ha contestato loro apertamente mezzo mondo (e buona parte di quell’altro lo pensa, anche se non ha il coraggio o la forza di denunciarlo).
https://t.me/polk105/12044

DAL FRONTE

Rispetto a quanto annotato ieri, una cartina in più fra RABOTINO e VERBOVOE, dove si segnalano avanzamenti russi, ridottissimi, dell’ordine dei 500 metri, ma comunque consistenti nel far capire al nemico che la loro kontrnastup è ormai naufragata. Che nemmeno TOMKAK riusciranno a vedere, neppure col binocolo, altro che “tagliare la via di terra” alla Crimea.
https://t.me/polk105/12042

A PROPOSITO DI VIA DI TERRA ALLA CRIMEA...

Inaugurato ieri, con la tradizionale parata dei camion di movimento terra che hanno contribuito alla sua costruzione, il PONTE DI MARIUPOL’.
https://t.me/polk105/12043

Distrutto un anno fa, ricostruito più grande entro gli 11 mesi pianificati consente ai mezzi in transito di passare sopra la città evitando di congestionarla ulteriormente. Rappresenta così un ulteriore passo verso la normalizzazione della vita di un centro urbano e, al contempo dei trasporti via terra fra le regioni tornate russe l’anno scorso, la Crimea che è lo è tornata dal 2014, e quelle che non han cambiato Stato in corso d’opera.

Aggiornamenti a seguire.

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18/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE

La rinnovata spinta, da parte delle forze del regime di Kiev, al fine di portare a casa qualche risultato, anche minimo, si è esaurita a fine giornata con un nulla di fatto. A Cherson, come abbiamo già visto, ma anche tra RABOTINO E VERBOVOE:
https://t.me/dva_majors/27652

Ad AVDEEVKA, dove i russi attaccano e guadagnano ulteriori posizioni, come questo cavalcavia distrutto,
https://t.me/RVvoenkor/55183
avanzando ulteriormente.

Infine, una comunicazione di servizio. Il CRATERE MANCANTE all’ospedale di Gaza non prova nulla. Le moderne bombe a stelle e strisce sono dotate di un dispositivo che può esplodere in aria e propagare lo stesso la sua onda distruttiva (o sganciare ordigni a grappolo) a terra, come mostra questo filmato:
https://t.me/drugoeeto/12846
Pertanto, il “non siamo stati noi perché manca il cratere a terra” non è elemento probante.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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18/10 ore 13:30 aggiornamento

STRAGE ALL’OSPEDALE “AL-AHLRI” DI GAZA: I NUMERI UFFICIALI E QUALCHE PRECISAZIONE

Li ha forniti poco fa il Ministro della Sanità palestinese:
471 morti
28 feriti gravi
314 feriti non gravi.
Non sono mille, quindi. Ma anche se sono solo la metà, poco cambia. Dall’inizio del conflitto il contatore dei morti nella striscia di Gaza è:
3.478 morti, di cui 1.300 bambini
13.000 feriti
https://iz.ru/1591506/2023-10-18/minzdrav-palestiny-soobshchil-o-471-pogibshem-v-rezultate-udara-po-bolnitce-v-gaze

Abbiamo infine l’immancabile cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/18/20231018140703-dc9a6d73.jpg
e in inglese
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/18/20231018140657-3520041a.jpg

Il quale commenta: niente cratere, niente bomba.
https://t.me/rybar/53371
Giusto. Abbiamo escluso quindi che una bomba da mille tonnellate di esplosivo nella testata, o anche solo cinquecento, abbia deliberatamente colpito un ospedale. E se invece fosse stato un missile, anche deviato dalla contraerea? Il filmato su questo parla chiaro.

E anche il perimetro disegnato da RYBAR parla chiaro. Cinquemila persone, quanto il mio paese, in un rettangolo col lato lungo meno di cinquecento metri a esser buoni e col lato corto un centinaio di metri a esser altrettanto buoni. I prati pieni di masserizie abbandonate, del resto, sono abbastanza espliciti a proposito: gran parte di quelle donne e di quei bambini si trovava fuori, la detonazione ha infine colpito anche chi era dentro. Non da ultimo, i morti nella prevedibile calca generatasi.

Torniamo sempre alla domanda di partenza: cosa ci facevano quelle migliaia di donne e bambini in quell’area che consideravano protetta? Chi li aveva costretti ad abbandonare le proprie case, dopo avergliele demolite, questa volta si, con bombe da centinaia di tonnellate di esplosivo? Così che anche un’esplosione a catena in un parcheggio abbia causato morte per centinaia di loro? La denuncia di Giuditta Brattini di ieri ci mostra che ci sono TANTE realtà come questa, tragedie ANCORA solo in potenza. Quando passeranno dalla potenza all’atto di chi sarà la colpa?

FALLITA L’OFFENSIVA LAMPO DELLE UNITA' SPECIALI UCRAINE SUL DNEPR

L’imbecillità di dover eseguire ordini, anche idioti, di trasformare a tutti i costi i desiderata padronali in qualche risultato concreto, si è tradotto ieri nell’ennesimo fallimento dell’offensiva NATO sulla linea di fronte.

Ne ha parlato anche oggi Putin in Cina, è stata un’azione di estremo rilievo:
https://t.me/RVvoenkor/55174

Avevano fatto saltare una diga, la avevano annunciata, e alla fine è arrivata. Conclude il presidente russo: “Risultati non ne hanno ancora avuti. Perdite si, risultati no” (Результата нет пока. Потери есть - результата нет).

Questa la cartina sempre di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/18/20231018130902-6c811f88.jpg

Intorno a PRIDNEPROVSKOE (riva destra) ieri sono partiti QUATTRO gruppi di unità speciali, incursori col compito preciso di avanzare il più possibile e creare una testa di ponte. Obbiettivo fallito. L’approdo è riuscito, perdendo pezzi per strada. Le unità speciali sono riuscite a raggiungere i paesi sottostanti di POJMA e PISCHANOVKA (cartina qui),
https://t.me/rabotyno/442
Per essere respinti e finire, come in un film già visto (PONTE ANTONOVSKIJ), a fare da bersaglio sulla riva sinistra dove cercano in qualche modo di trovare riparo da tutto quanto gli sta piovendo sopra:
https://t.me/rabotyno/443
Settanta morti, due macchine in fumo, più i pezzi fatti fuori sulla riva destra dal fuoco di controbatteria: forse anche per questo dal comando generale ucraino tutto tace.
https://t.me/RVvoenkor/55174

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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18/10 ore 08:30 aggiornamento

STRAGE ALL’OSPEDALE “AL-AHLRI” DI GAZA


Qualche considerazione circa quanto sinora emerso.

ANZI TUTTO, sono sempre più le voci che si alzano contro la versione "sono i palestinesi che si sono sparati da soli". Questi gli argomenti, che raccogliamo e documentiamo:

1. Questo l’effetto dei missili israeliani, effetto conclamato, e di ieri, su edifici di Gaza:
https://t.me/RVvoenkor/55105?single
Senza alcuno scrupolo su chi sotto sta cercando di scappar via. Questo un altro video:
https://t.me/RVvoenkor/55104?single
E questo l’attacco di ieri:
https://t.me/ZeRada1/16363?single

Questo quanto riesce a fare, attualmente, HAMAS coi missili a propria disposizione:
https://t.me/golosmordora/32451?single
https://t.me/golosmordora/32450?single
Immagini di attacchi ad Ashdod e ad Ashkelon. Lo stesso post confronta gli stessi con due immagini di attacchi a Gaza:
https://t.me/golosmordora/32452?single
https://t.me/golosmordora/32453?single

A DIRE CHE HAMAS NON HA MISSILI IN GRADO DI PRODURRE QUELLA STRAGE E’ LA STESSA CNN:
https://t.me/parstodayrussian/150349

RICORDIAMO CHE STIAMO PARLANDO, MENTRE SCRIVO, DI OLTRE MILLE MORTI, NON DI UNA CINQUANTINA, L'ORDINE DI GRANDEZZA PER ESEMPIO DELLA STRAGE NAZIFASCISTA DI KRAMATORSK FATTA CON UN MISSILE S-300 IN DOTAZIONE ALLA 19° BRIGATA MECCANIZZATA DEL REGIME DI KIEV. OLTRE MILLE MORTI.

2. Altri paragonano il suono di un JDAM, ovvero di una bomba NATO, ripreso in altro contesto e quello registrato ieri sera:
https://t.me/Middle_East_Spectator/2519
Altri ancora, poi, completano l’opera associando il suono di un missile della contraerea di HAMAS:
https://t.me/boris_rozhin/101190

Non sta cadendo un missile per sbaglio, per inerzia, per forza di gravità, ma un missile che è DIRETTO, e a velocità maggiore, contro un obbiettivo.

3. Quest’altro filmato, opportunamente tagliato e fatto girare per scagionare gli israeliani, è qui nella sua versione COMPLETA:
https://t.me/mig41/29864
Un missile della contraerea di HAMAS cade, ma lontano, e produce un danno limitato (il primo focolaio a terra, sottolineato anche in questo fotogramma)
https://t.me/mig41/29866?single

Subito dopo, altro missile, altro impatto (sottolineato da quest’altro fotogramma)
https://t.me/mig41/29867?single
E le cose cambiano. E LO STESSO PORTAVOCE DELLE FORZE DI DIFESA ISRAELIANE (IDF spokesperson, sic!) CANCELLA SUBITO IL POST che aveva iniziato a far girare!
https://t.me/mig41/29872


LA CARICA ESPLOSIVA, LA NUVOLA DI FUMO, LA DETONAZIONE SONO BEN DIVERSE DA QUELLE DI UN MISSILE DELLA CONTRAEREA IMPAZZITO. Anche qui, lo sappiamo purtroppo ormai per esperienza. I missili impazziti della contraerea ucraina creano danni parziali a edifici. Ancora una volta, NON FANNO MILLE MORTI.

Torniamo alla cronaca:

Qui una foto di un vigile del fuoco che assiste impotente all’incendio divampato:
https://t.me/mig41/29863

E questa una delle prime immagini:
https://t.me/RVvoenkor/55110?single

Le reazioni, di massa, non si sono fatte attendere
- a Beirut:
https://t.me/boris_rozhin/101194
https://t.me/boris_rozhin/101189
- in Turchia:
https://t.me/boris_rozhin/101192
https://t.me/boris_rozhin/101193
- in Yemen:
https://t.me/boris_rozhin/101181
In Giordania (dove il summit oggi con Biden è stato annullato)
https://t.me/ukraina_ru/173504
e, più in generale, in tutto il Medio Oriente.

In tutto questo, una donna a terra coperta di sangue cerca di consolare la propria figlioletta, anch’essa completamente imbrattata di sangue e di lacrime, mentre una infermiera fuori campo inizia a pulirle il viso:
https://t.me/boris_rozhin/101146

Mentre un uomo vaga disperato con un fagotto che è tutto quanto resta di suo figlio:
https://t.me/golosmordora/32454

EFFETTI IMMEDIATI:

Non la pace, ma una più realistica “deskalacija”, una diminuzione delle attività belliche, dopo ieri, è sempre meno un opzione pure per i Paesi arabi cosiddetti “moderati”. Forse, era questo l’obbiettivo che si voleva raggiungere. Il complesso militare industriale a stelle e strisce, casualmente, chiude con attivi impensabili due anni fa:
https://t.me/ukraina_ru/173476

Qualcuno, qualcuno che sente sulla propria pelle di ucraino la manipolazione in atto, collega la strage di ieri con altri punti di non ritorno: per esempio, il fallimento degli accordi di Istanbul nel 2022 che sancirono, ad accordi firmati, il diktat padronale NATO di proseguire la guerra “fino all’ultimo ucraino”.
https://t.me/ZeRada1/16372

I russi, attraverso la stessa Zacharova, oggi chiedono agli israeliani di fornire TUTTI i TRACCIATI dei missili lanciati ieri sera a quell’ora:
https://ria.ru/20231018/udar-1903508492.html

Non giochetti truccati, come quelli esibiti sino a oggi (vedasi indecenza dei falsi bambini decapitati) e che non poco fa hanno già provato a mettere in rete:
https://t.me/ZeRada1/16370

Giochetti truccati, nella loro criminalità e nel loro chiamarsi fuori. OLTRE MILLE MORTI, LO RIPETIAMO.

Questo un breve video girato stamane:
https://ok.ru/group53666832253080/topic/156174750199192

Se non esce immediatamente sulla pagina, basta scorrere il testo verso il basso finché non si vede il filmato che inizia con una donna con un bambino in braccio.

QUESTO OSPEDALE, CHE ESISTE DAL 1882, OVVERO SIN DAI PADRONI PRECEDENTI AGLI ATTUALI, ATTUALMENTE OSPITAVA CINQUEMILA PROFUGHI, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DONNE E BAMBINI.
https://t.me/mardanaka/16720
CINQUEMILA PROFUGHI PROVOCATI DALLE BOMBE DI ISRAELE, SIA PER LE FERITE, SIA PERCHE’ SFOLLATI.
CINQUEMILA PROFUGHI, OSPITATI OVUNQUE, come si può vedere dal filmato e dagli altri che giravano.
CINQUEMILA PROFUGHI IN GRAN PARTE OSPITATI NEGLI SPAZI ALL’APERTO.
CINQUEMILA PROFUGHI CHE SI TROVAVANO NEL POSTO SBAGLIATO QUANDO UN MISSILE E’ ESPLOSO. UN MISSILE CON UNA TESTATA ESPLOSIVA, LA CUI DETONAZIONE SI E’ CHIARAMENTE SENTITA.
CINQUEMILA PROFUGHI DI CUI OLTRE MILLE SONO MORTI IERI SERA (e il numero è destinato ad aumentare).
https://www.tasnimnews.com/en/news/2023/10/18/2973613/over-1000-civilians-killed-in-israel-attack-on-gaza-hospital

Ieri la DENUNCIA DELLA COOPERANTE VERONESE GIUDITTA BRATTINI, INTRAPPOLATA A GAZA, CHE FORMULA ACCUSE PRECISE NON SOLO A ISRAELE, CIRCA TUTTO QUANTO STA ACCADENDO INTORNO A LEI (E PRIMA DELL’ATTACCO MISSILISTICO ALL’OSPEDALE), MA AL GOVERNO ITALIANO, è PASSATA BEN PRESTO NEL DIMENTICATOIO:
https://www.youtube.com/watch?v=FsVkyBPkB9U
https://www.vita.it/da-gaza-il-grido-di-una-cooperante-aprite-i-corridoi-umanitari-fateci-uscire/
https://primadituttoverona.it/attualita/la-denuncia-della-volontaria-veronese-a-gaza-il-governo-italiano-non-fa-nulla/
https://tgverona.telenuovo.it/cronaca/2023/10/16/volontaria-veronese-in-campo-onu-bloccata-nella-striscia-di-gaza

Quell’ospedale non doveva essere messo nella necessità di dover dare cure e ospitalità ovunque, nelle stanze, in corsia, all’aperto, ripeto, OVUNQUE, cinquemila persone. Di questi morti l’ultimo responsabile, a prescindere dalle traiettorie balistiche e di quanto sopra, c'è già ed è Israele.


E comunque fuori tutti i tracciati, tutte le missioni in corso ieri sera. Dovrebbe essere il minimo, che anche i nostri cinegiornali dovrebbero richiedere, invece di sostenere tesi "imparziali" della serie "La mia parola contro la tua", ieri e oggi "il mio filmato contro il tuo" e chiuderla lì.

Aggiornamenti a seguire.

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17/10 ore 18:00 aggiornamento

TORNANO LE V2…


Una NATO in cerca di risultati, un U-ccidente ormai alla frutta, cerca oggi e trova in Ucraina il suo gol della bandiera lanciando MISSILI ATACMS a BERDJANSK. A oltre 100 km di distanza ci riescono ad arrivare, non più in là, ma a BERDJANSK ci arrivano (cartina qui).
https://t.me/boris_rozhin/101120
Colpiti e danneggiati alcuni elicotteri, saltato un deposito di munizioni. Questo il suppostone prima del lancio:
https://t.me/dva_majors/27562
E questo dopo lo scoppio. QUESTO scoppio:
https://t.me/dva_majors/27570
La testata ATACMS è a grappolo, la postazione di lancio è la stessa HIMARS piazzata dalla NATO sin dall’anno scorso.
Queste le piccole bombe (esplose e inesplose) che si spargono dall’apertura della testata:
https://t.me/dva_majors/27556

Tali missili erano in Ucraina da tempo, ma la voce messa in giro della loro “comparsa negli ultimi giorni” serve solo a LEGALIZZARNE IL LORO UTILIZZO. Aspettiamoci quindi anche la “comparsa negli ultimi giorni” di missili tedeschi TAURUS. Sono tutti lì, secondo RYBAR. In depositi protetti. COME GIA’ ACCADUTO CON GLI STORM-SHADOW, DEL RESTO. Quando poi la NATO deciderà di alzare l’asticella ulteriormente, di fare l’ulteriore strappo, darà il via libera al SUO personale in loco di lanciare contro gli obbiettivi DA ESSA determinati:
https://t.me/rybar/53335

I russi prenderanno le misure, come già fatto nei casi precedenti, ma almeno oggi qualcuno potrà dare qualcosa in pasto ai media. Media che non possono dire nulla sui fronti dove truppe ucraine vengono ancora mandate al massacro, come Rabotino-Verbovoe:
https://t.me/rabotyno/440

Media che non possono parlare degli oltre 1.100 morti in attacchi inutili nella sola giornata di ieri:
https://t.me/mod_russia/31566

Media che non possono parlare degli scandali che ormai emergono ogni giorno, denunciati da gente comune o dagli stessi funzionari che cercano di smarcarsi dalle ruberie sinora commesse.
Media che avranno anche oggi qualcosa da dire.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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17/10 ore 13:30 aggiornamento

DA POPOLO KAMIKAZE A POPOLO OSTAGGIO

Un anno fa si parlava di Ucraina nei termini di Stato kamikaze, per indicare uno Stato che, “in blocco”, si immolava per la “causa” imposta dai suoi padroni.

Oggi le cose non stanno più così. Dopo un anno di mobilitazioni sempre più forzate di carne da cannone intruppata e sbattuta al fronte in una filiera di distruzione e di morte spesso cortissima, letteralmente a qualche giorno dall’arruolamento, dopo gli scandali di corruzione, di malversazione, di speculazione che ogni giorno emergono a ogni livello della piramide di potere attuale, anche la maggioranza del popolo ucraino si sente sempre meno “banzai” e sempre più “ya basta!”.

Ora basta, per esempio, lo ha detto in blocco la 14° brigata meccanizzata delle ff.aa. ucraine:
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/17/65792.html
Brigata che di meccanizzato ha ben poco, soldati letteralmente appiedati mandati contro il nemico per tenere KUPJANSK e dintorni, rispediti nelle retrovie dopo la prevedibile decimazione che li ha ridotti di un terzo, oggi SI SONO RIFIUTATI DI OBBEDIRE ALL’ORDINE DI RITORNARE AL FRONTE.

Il popolo ucraino, compreso quello dell’Ovest ormai, sempre pronto a inaugurare monumenti alle SS Galizia o a Bandera, non sa neppure dove sia, Mariupol’:
https://t.me/polk105/12002
Questi ragazzi non riescono neppure a collocarlo su una cartina geografica. E dovrebbero andare a crepare per questo!

Questo video finale coglie e restituisce bene la situazione attuale generale. Un drone FPV ucraino corre dietro un furgone russo (“pikap orkiv”, come scritto in sovrimpressione),
https://t.me/ukraina_ru/173369
raggiunge gli orchi e li fa saltare. Urrà… si, peccato che caricati dietro, ammanettati all’intelaiatura, c’erano LORO prigionieri, prigionieri ucraini, loro compagni d’armi! Per la cronaca, i due soldati russi in cabina se la sono cavata con qualche contusione. Gli altri, sono tutti morti.

Tre le ipotesi che può suggerire un gesto criminale del genere:
- il pilota di drone è un imbecille, non vede dove sta puntando contro il proprio drone kamikaze.
- le vite di soldati ucraini valgono bene un furgone russo.
- vi siete arresi? Tanto morite lo stesso (“truppe barriera”).

Sia nel primo caso, “colposo”, “scimmia con la bomba a mano”, che nel secondo e nel terzo “dolosi”, rispettivamente, “contabile” e “punitivo”, il popolo ucraino su quel cassone, è ormai ostaggio, vera e propria preda di questi criminali.

IL POPOLO UCRAINO - CE LO DICIAMO DA OLTRE UN ANNO - PUO’ ESSERE CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UN VERO E PROPRIO OSTAGGIO, DI MERCE DI SCAMBIO, E A PERDERE, IL CUI DESTINO, VOLENTI E NOLENTI, E’ GIA’ SCRITTO. QUESTO LO ERA GIA', E SIN DA PRIMA DELL'INIZIO DEL CONFLITTO, COME PERALTRO AMMESSO DALLO STESSO ZELENSKIJ.

ORA, LO STESSO, COMINCIA A ESSERNE COSCIENTE, E IN MISURA SEMPRE MAGGIORE.

Aggiornamenti a seguire.

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17/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA, KUPJANSK, ARTEMOVSK: SCHIACCIASASSI IN AZIONE


I russi continuano nell’unica TATTICA adottata, e con successo, sinora: quantomeno, dalla liberazione di MARIUPOL’ e dalla contestuale creazione della via di terra alla Crimea. Tale tattica consiste nell’infliggere il massimo danno alle truppe nemiche col minimo sforzo, ovvero in condizioni di superiorità di artiglieria e aviazione, rompendo la loro programmazione, le loro rotazioni di uomini e mezzi, demolendo hangar e depositi, distruggendo linee fortificate e, dal punto di vista dell’azione di fanteria, facendo essenzialmente due cose:
- stando in difesa e aspettando che gli arrivino contro, meglio, che gli si frantumino contro, oppure
- sfondando su un tratto limitato di fronte e obbligando così il nemico a raccogliere forze in fretta e furia per “stabilizzare” la linea. Così facendo, creando quegli assembramenti che rendono più semplice una demilitarizacija su ampia scala col minimo dei mezzi impiegati.

La terza opzione, che potremmo definire OPZIONE “ARTEMOVSK”, è stata applicata solo lì, non altrove. Scegliere un grosso centro urbano come teatro di scontri, prenderlo d’assalto quartiere dopo quartiere, casa dopo casa, strada dopo strada, riducendolo completamente in macerie. Una “cosa da wagner”, questo quanto appare sempre di più col passare del tempo: alle forze armate russe serviva creare uno schiacciasassi anche in condizioni invernali di inattività sugli altri fronti. Serviva sfoltire numericamente il nemico, e ha accettato di buon grado di fare fuori un po’ di scorte, per dirla tutta, un BEL po’ di scorte di munizioni, trovando nei wagner la manodopera necessaria allo svolgimento del compito. Assecondando le voglie propagandistiche NATO (il mito della “armata invincibile” che da settembre aveva solo vinto e mai perso), assecondando la propaganda di regime (“non un passo indietro”), ha creato condizioni sino ad allora inedite, atipiche (e irripetibili) per fare le stesse cose di cui al punto uno e due. E lo ha fatto.

Quando si porrà, se si porrà, altri obbiettivi STRATEGICI paragonabili alla creazione della via di terra alla Crimea, la vedremo in una configurazione completamente diversa, assai simile a quanto accaduto ad AVDEEVKA settimana scorsa, ma non per una settimana, non su pochi chilometri di linea di fronte.

Il canale ucraino Rezident COLLOCA QUESTA AZIONE SU VASTA SCALA probabilmente in INVERNO, secondo dati che sarebbero trapelati dai servizi segreti britannici:
https://t.me/rezident_ua/20146
Partirebbe da AVDEEVKA, intorno a cui già adesso si possono vedere i primi lavori preparatori. La presa del “terrikon”, la fabbrica sotto bersaglio continuo, ovvero sotto smantellamento continuo, posizioni che fino a ieri non erano toccate ora costantemente sotto il fuoco nemico e progressivamente distrutte, rotazioni prima linea-retrovie tagliate puntualmente, ulteriori perdite inflitte: tutto questo due settimane fa non c’era. Due mesi così, salvo contrattacchi vittoriosi delle forze NATO e del regime di KIEV, e il frutto è maturo.

In tutto questo, ad aggravare la situazione per il regime di KIEV, è il clima di costante “smobilitazione” che trapela fra i suoi padroni. L’esperimento può definirsi “concluso”? L’investimento può considerarsi “andato a buon fine” (per gli interessi padronali, ovviamente, che sempre meno c’entrano con quelli del regime da loro messo in piedi)? Si. E la “pazza idea” di andarsene lasciando i cocci, meglio, le macerie della distruzione provocata per ingrassare i propri portafogli, si fa sempre più idea.

In tale situazione, Kiev soffre sempre più carenza di uomini e di mezzi. Non più per la kontrnastup inesistente, ma anche solo per la semplice “difesa”. O qui, o là. Quando deve tamponare una falla apertasi, come nel caso di AVDEEVKA, ormai “distrae” sempre più forze da altri fronti, avendone sempre meno a disposizione nelle retrovie. La mobilitazione poi, pur tirando dietro pensionati e invalidi, è insufficiente a ripianare le perdite subite:
https://t.me/rezident_ua/20147

Il Paese, economicamente, socialmente, moralmente (nel senso di morale delle truppe) è allo sbando, demotivato, distrutto: dai propri governanti, anzi tutto.

Aggiornamenti a seguire.

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16/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata. Le forze NATO e del regime di Kiev, lungi dall’essere “passate in difesa”, attaccano ancora sotto ARTEMOVSK, cercando di prendere ciò che per sei mesi è stato un miraggio, costato la vita ai loro reparti migliori:
https://t.me/WarDonbass/129715
Del resto, solo nella giornata di ieri il comando russo ha registrato perdite nemiche nell’ordine dei 460 soldati, che rappresenta tutt’ora il punto di maggior intensità di scontri:
https://t.me/mod_russia/31526

Attacchi parimenti falliti fra RABOTINO e VERBOVOE, intorno ad AVDEEVKA i russi stanno consolidando quanto acquisito sinora, così da ripartire poi successivamente con un’altra tappa dello smantellamento della più grande roccaforte del regime di Kiev nel Donbass.
https://t.me/ukraina_ru/173321

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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16/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA RABOTINO E VERBOVOE


Non solo i soldati NATO e del regime di KIEV non riescono ad avanzare, ma i russi contrattaccano e, oltre a guadagnare qualche posizione, fanno anche prigionieri. In prevalenza, civili arruolati con la forza:
https://t.me/RVvoenkor/55024

ATTACCHI NOTTURNI RUSSI: UNA CARTINA

Cartina molto interessante perché suddivide nelle traiettorie e mostra, sempre tramite le stesse, l’azione dei:
1. MISSILI “ALATI” (frecce rosse)
2. DRONI (frecce gialle)
3. MISSILI BALISTICI (frecce viola)
https://t.me/RVvoenkor/55022
insieme all’ora della notte relativa a tale traiettoria. Da mezzanotte alle quattro attacchi si sono susseguiti al centro e all’ovest, colpendo anche aeroporti militari. Se aggiungiamo a questo gli attacchi in pieno giorno a depositi di armi e munizioni, più i tentativi riusciti di fermare la rotazione delle truppe nemiche (5 nella sola giornata di ieri lungo l’area del Sud-Doneck)
https://dnr-news.ru/society/2023/10/16/507312.html
notiamo come la macchina di demolizione proceda a pieno regime.

AVDEEVKA: UN ALTRO SIGNIFICATO, MENO EVIDENTE MA NON MENO IMPORTANTE, DI QUELLA ROCCAFORTE PER IL REGIME DI KIEV

Oltre a quelli già citati, detti e stradetti, ce n’è un altro decisamente importante. Libera Avdeevka, liberi decine di migliaia di uomini e mezzi russi attualmente impegnati su questo fronte.
https://dnr-news.ru/society/2023/10/16/506957.html

Per un regime che attualmente sta concentrando un numero ingente di riserve non per la kontrnastup, ma per tenere l’ultima roccaforte rimasta a ridosso di Doneck, sarebbe l’anticamera del collasso.

Aggiornamenti a seguire.

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16/10 ore 08:30 aggiornamento

USQUE AD SANGUINEM: E’ PIU’ REDDITIZIO VENDERLO ALL’OVEST CHE FARLO ARRIVARE AI SOLDATI FERITI


Questa inchiesta è stata pubblicata recentemente da una organizzazione non governativa russa, la FBR. Si trova in TRE LINGUE:
Originale https://fondfbr.ru/stati/zelensky-blood-money/
Inglese https://fondfbr.ru/en/articles/zelensky-blood-money-en/
Francese https://fondfbr.ru/fr/articles_fr/zelensky-blood-money-fr/

La tesi di questa inchiesta è la seguente: il sangue DONATO da centinaia di migliaia di civili ucraini PER LE NECESSITA’ DEI SOLDATI AL FRONTE (e vista la tattica al massacro, “fino all’ultimo ucraino” disponibile, ne necessitano parecchio), è stato DIROTTATO IN MISURA CONSISTENTE VERSO L’ESTERO, tramite esportazioni “grigie”, utilizzando impropriamente, indirettamente, non dichiaratamente, canali legali nati con tutt’altro scopo.

L’inchiesta parte constatando che dal 2022 al 2023 le donazioni di sangue di civili ucraini abbiano superato ogni record, come logico aspettarsi. E giunge a puntare l’indice contro organizzazioni, istituzionali e non, statunitensi e danesi, che TRAMITE POLONIA, MOLDAVIA E ROMANIA ESPORTANO OGNI GIORNO SACCHE DI SANGUE DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI UCRAINI.

La piattaforma su cui imbastire l’intero sistema di esportazione è offerta dalla LONGA MANUS DI WASHINGTON “US AID”, attualmente molto attiva anche a Erevan, per esempio. Tramite questa macchina creata ex novo, il MINISTERO DELLA SALUTE UCRAINO ha RACCOLTO E VENDUTO ALL’OVEST OLTRE UN MILIONE DI SACCHE DI SANGUE. Ovviamente, il tutto a totale insaputa sia dei donatori che della popolazione ucraina.

IRINA SLAVINSKAJA è a capo dell’ORGANIZZAZIONE NAZIONALE DEI DONATORI D’UCRAINA, creatrice della piattaforma telematica, o PORTALE, “DonorUA”
https://dev.ua/ru/news/donoruahttps://account.donor.ua/register
et canale telegram dedicato
https://t.me/donorua/
attraverso la quale il MINISTERO DELLA SALUTE (sic!) Ucraino gestisce il volume del “traffico in entrata”, CONVOCANDO I DONATORI AI CENTRI DI RACCOLTA LOCALI.

Lo gestisce in modo PIANIFICATO, OTTIMIZZANDO i flussi di donazioni, le pause fra una donazione e l’altra e, “motivando psicologicamente” i donatori con opportuna propaganda, punta all’espansione costante della platea di iscritti. Per esempio, “dando le cifre” già nella prima pagina del sito. Al 16/10 ore 08:00,
- 141.572 donatori
- 72 trasporti di sangue al fronte
- 7.224 richieste di pazienti evase dal 2015
https://www.donor.ua/
Sotto, peraltro, compaiono gli “sponsor” attuali, tra cui molti “volti noti”, tra cui circuiti di cliniche private e di aziende da cui appare chiaro sin dal nome essere dedite al traffico di sangue ed emoderivati.

A fronte di quei 72 trasporti di sangue al fronte, tuttavia, l’ONG russa ACCUSA, sulla base di informazioni riservate ricevute, CHE SONO STATI COMPIUTI NON MENO DI 35 VIAGGI ANALOGHI… MA ALL’ESTERO! DI CUI, NEI SOLI PRIMI SEI MESI DEL 2022, CIRCA 120.000 LITRI DI SANGUE.

La talpa che ha fornito le informazioni alla ONG russa è organica al Ministero della Salute ucraino e formula un accusa precisa: I VOLONTARI SAREBBERO CHIAMATI A QUESTO PUNTO ANCHE IN BASE ALLE ESIGENZE, ALLE COMMESSE PROVENIENTI DALL’OVEST.

In questo traffico il portale sarebbe solo il braccio, mentre il ruolo chiave sarebbe ricoperto DIRETTAMENTE DAL MINISTERO DELLA SALUTE UCRAINO. Sua è la propaganda, con incessanti esortazioni a donare per le necessità del fronte e “contro la Russia”, come spiegato per esempio in questo pezzo dove si mostra come il Ministero sia attivo anche sui social nel proclamare che, per assicurare il successo della kontrnastup, serva anche il sangue e non solo le armi (trad. dall’originale ucraino):
“Il tuo sangue può combattere, attaccare. Prepariamolo insieme! Per il successo dell’offensiva non c’è solo bisogno di armi. Serve sangue, per salvare gli eroi. Servono scorte affidabili e costanti di sangue ed emoderivati, affinché ciascuno, qualora ne abbia bisogno dal punto di vista medico, lo riceva per tempo e nella quantità giusta”.
“Твоя кров може воювати, наступати. Готуємося разом! Для успішного наступу потрібно не тільки озброєння. Потрібна кров, аби врятувати героїв. Потрібні надійні і сталі запаси крові та її компонентів, аби кожен, хто потребує відповідної медичної допомоги, отримав її вчасно і достатньо”
https://www.ukrinform.ua/rubric-society/3708786-dla-uspisnogo-nastupu-potribne-ne-tilki-ozbroenna-moz-zaklikae-ukrainciv-zdavati-krov.html

Oltre a quello, ogni unità sanitaria locale ha l’obbligo, DUE VOLTE AL MESE, di pubblicare SUI MASS MEDIA un APPELLO A DONARE CAUSA CARENZA SANGUE DI TUTTI I GRUPPI COSI’ COME DI EMODERIVATI.

Secondo Vitalij Tarasjuk, ex-collaboratore del Centro di raccolta sangue di Vinnica, IN TUTTO QUESTO MANCA COMPLETAMENTE UNA RENDICONTAZIONE PUNTUALE E SISTEMATICA DELLA FILIERA DEL SANGUE ED EMODERIVATI RACCOLTI.
https://fondfbr.ru/stati/zelensky-blood-money/

E QUESTO RENDE POSSIBILE ALLA CUPOLA, RAPPRESENTATA DAL “CERCHIO MAGICO” DI ZELENSKIJ E A CUI LO STESSO ZELENSKIJ NON SAREBBE ESTRANEO, SECONDO LE RIVELAZIONI DELLA TALPA AL MINISTERO, PROCEDERE NEI PROPRI TRAFFICI.

TRAFFICI STRUTTURATI E NORMATI PER DECRETO. Nel luglio 2023, infatti Il Ministero della Salute emana un decreto dove REGOLAMENTA e NORMA il traffico di sangue ed emoderivati “verso il fronte”:
https://www.kmu.gov.ua/news/moz-rishennia-uriadu-nablyzylo-donorsku-krov-do-frontu
In realtà, più che REGOLAMENTARE E NORMARE, il decreto DEREGOLAMENTA E SEMPLIFICA, CON LA SCUSA DI ELIMINARE LE IMMANCABILI LUNGAGGINI E STORTURE BUROCRATICHE. Sangue ed emoderivati sono così ordinabili ORIZZONTALMENTE, senza passare più per rigide catene verticali di autorizzazioni, ma soltanto una “figura unica, responsabile per le commesse di sangue ed emoderivati, nominata in ogni unità medica” e chiamata a produrre il minimo del minimo di documentazione a supporto di tali commesse.

Allentando così i cordoni dei controlli, si sono create le premesse per muovere sangue molto più facilmente, e non più solo “verso il fronte”.

Al resto ci pensa la macchina ministeriale. Iniziatore sarebbe nient’altro che il protegé di Zelenskij, Ministro della Salute Viktor Ljashko, già coinvolto nel 2010 per scandali legati a farmaci anti-tubercolosi, oltre che per i test anti-covid: i risultati di quelli “pubblici” uscivano dopo una settimana… di quelli “privati”, invece, com’è come non è, subito… e lui era in cabina di regia a dirottarli da una parte all’altra, anzi, era il regista, in qualità di “medico capo” direttore di tutti i medici d’Ucraina.
https://ips.ligazakon.net/document/KR200229

Immanicato, immancabilmente, con la già citata US-AID, dove dal 2022 esiste una corrispondenza ufficiale già da metà 2022:
https://www.usaid.gov/news-information/press-releases/may-06-2022-administrator-samantha-powers-call-ukrainian-minister-health-viktor-liashko

Ma prima di entrare nel governo, LJASHKO era a capo dell’organizzazione denominata “CONTROLLO DELLE INFEZIONI IN UCRAINA” (“Інфекційний контроль в Україні”) DI CUI TUTT’OGGI APPARE FRA I PROPRIETARI (Власники) SECONDO QUESTA VISURA UFFICIALE:
https://opendatabot.ua/c/39232143

Quindi, il ministro della salute che propaganda, che incita, che coordina il lavoro di donazione, e che è a capo di questa organizzazione di “Controllo delle infezioni in Ucraina”. ORGANIZZAZIONE FINANZIATA DA US-AID I CUI INCASSI (Дохід), SECONDO LA VISURA SOPRA CITATA, ERANO
2020 0 grivne
2021 0 grivne
2022 238.685.600 grivne (6,5 MILIONI DI DOLLARI USA)

Secondo la talpa al ministero, l’anello della catena che da LJASHKO porta a ZELENSKIJ sarebbe proprio questa organizzazione, attualmente (il che non stupisce!) in mano a un protegé di LJASHKO. I CLIENTI OCCIDENTALI INFATTI PAGHEREBBERO PER IL SANGUE US-AID CHE, CON GLI STESSI, “FINANZIEREBBE” CON “AIUTI ECONOMICI” L’ORGANIZZAZIONE. Riciclaggio elementare.

Ma vi è di più: i dati del 2023 non sono per ovvi motivi noti, ma la talpa rende noto che QUEST’ANNO QUEI 238 MILIONI DI GRIVNE DI INTROITO, PARI A 6,5 MILIONI DI DOLLARI USA SAREBBERO AUMENTATI GIA’ DI CINQUANTAQUATTRO VOLTE, OVVERO ARRIVANDO A 352 MILIONI DI DOLLARI USA!

E QUESTO SAREBBE DOVUTO ALL’INCREMENTO ESPONENZIALE DEI TRAFFICI DI SANGUE ED EMODERIVATI VERSO L’ESTERO. I camion US-AID, del resto, arrivano IN UCRAINA CARICHI D’AIUTI ed escono DALL’UCRAINA IN TEORIA VUOTI. In teoria.

Il traffico di sangue, come già accennato, dell’ordine di grandezza di 1.100.000 litri di sangue e derivati, raggiunge i pazienti di Francia, Germania, Polonia, Olanda, Belgio, GB e USA tramite rotte facenti tappe intermedie nei Paesi confinanti e accennate in questo schema:
https://fondfbr.ru/wp-content/uploads/2023/10/image-2-1.jpg.webp

Secondo quantità ELENCATE in quest’altro grafico a torta:
https://fondfbr.ru/wp-content/uploads/2023/10/image-2-2.jpg.webp
USA lt 591.700
GERMANIA lt 148.300
FRANCIA lt 120.700
GB lt 120.000
POLONIA lt 67.400
OLANDA lt 31.200
BELGIO lt 20.700
========================
Totale lt 1.100.000
L’articolista dice, a supporto di questi dati, ESSERE STATI FORNITI E ACCERTATI DA TRE FONTI DIVERSE, e in tutti i casi collimare.

Mentre letteralmente ESPLODE IL TRAFFICO DI SANGUE ED EMODERIVATI UCRAINI VERSO OVEST, SI CERCA DI LIMITARE IL PIU’ POSSIBILE, CON CAVILLI LEGALI, IL TRAFFICO VERSO EST, VERSO IL FRONTE.

Il 30 giugno 2023 il CONSIGLIO DEI MINISTRI UCRAINO decreta MISURE PIU’ RESTRITTIVE PER IL TRASPORTO E LA SOMMINISTRAZIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI AL FRONTE... paradossalmente per “favorirle”, per “incontrare i bisogni” di chi combatte!
https://www.kmu.gov.ua/npas/pro-zadovolennia-potreb-syl-bezpeky-ta-syl-oborony-u-donorskii-krovi-ta-komponentakh-krovi-v-umovakh-voiennoho-stanu-681-300623
L’allegato al decreto, infatti:
https://www.kmu.gov.ua/storage/app/uploads/public/64a/5a4/061/64a5a40613500621641107.doc
ALZA NOTEVOLMENTE L’ASTICELLA DI COMPETENZE E GRADO DI PREPARAZIONE DI OGNI SOGGETTO COINVOLTO NELLA GESTIONE DEL TRASPORTO, NELLO STOCCAGGIO E NELLA TRASFUSIONE STESSA, INTRODUCENDO IN CASO DI VIOLAZIONE DELLO STESSO LA LEGGE MARZIALE.

Stiamo parlando di CAMBIAMENTI IMMEDIATI, IN CORSO D’OPERA in una ZONA DI GUERRA, CON OSPEDALI DA CAMPO AL COLLASSO, non pacifici ambulatori con tempi di adeguamento anch’essi “pacifici”. A chi giova tutto questo, si chiede l’articolista?

Vediamo subito a chi giova. Il mercato delle sacche di sangue vede, nel formato STANDARD di 450 ML (che è quello che si usa anche da noi, lo stesso usato con me da quando avevo 18 anni per tutte le oltre 75 donazioni che ho fatto e continuo a fare), un prezzo di 150 DOLLARI.
https://www.politifact.com/factchecks/2022/apr/28/facebook-posts/fact-checking-claim-about-red-cross-and-blood-sold/
Una trasfusione quindi in sala operatoria può arrivare a costare migliaia di dollari. Quanto sarebbe finito nelle tasche di LJASHKO, ZELENSKIJ e soci della cupola, secondo la talpa arriverebbe a 382 milioni di dollari (schema qui):
https://fondfbr.ru/wp-content/uploads/2023/10/Frame-73-1536x904.jpg.webp

Ora. Le accuse sono GRAVI e CIRCOSTANZIATE. Il contatto di questa organizzazione, autrice di questa inchiesta, è pubblico: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Le fonti sono anonime, ma penso che l’interpol non dovrebbe avere problemi di accesso e verifica QUANTOMENO della veridicità delle stesse. Che facciamo, giriamo la testa ancora una volta dall’altra parte?

Aggiornamenti a seguire.

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15/10 ore 23:30 aggiornamento

NON SOLO AVDEEVKA


La giornata si conclude ma gli scontri no. Questi sono filmati di stasera, e mostrano la fabbrica di coke in fiamme:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11322
Conquistare quello storico stabilimento sovietico è prioritario. Basta vedere questa carta, sia pur datata ma che mostra bene la posizione che esso ricopre all’interno del sistema difensivo e logistico di AVDEEVKA:
https://cont.ws/uploads/posts2/528767.jpg
Lo AKChZ (АКХЗ), come lo chiameremo ora per abbreviazione, è quel rettangolo grigio in alto a sinistra. Vediamo come si trovi già a un BIVIO fra la strada che conduce verso nord, tagliata sin dal primo giorno, e quella che porta a EST, a LASTOCHKINO, su cui i russi hanno stabilito il controllo della propria artiglieria da ieri. Conquistare quello stabilimento significherebbe, pertanto, tagliare anche fisicamente quest’ultima arteria che lega AVDEEVKA al resto del territorio controllato dal regime di Kiev. Oltre che INCUNEARSI ULTERIORMENTE nella difesa a nord della città.

Lo scopo attuale degli attacchi di artiglieria e aviazione russe è, pertanto, quello di facilitare il compito delle truppe di terra smantellando, pezzo dopo pezzo, l’intricato sistema di fortificazioni in cemento armato che difendono la fortezza:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11317

Tutto questo mentre l’intera linea di fronte è in fibrillazione. A VERBOVOE, per esempio dove i russi sono riusciti a respingere indietro le truppe del regime di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/54992
Ma non solo.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.

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15/10 ore 10:30 aggiornamento

AVDEEVKA


L’offensiva continua, lentamente, metro dopo metro. A fine giornata l’avanzamento era nell’ordine di qualche centinaio di metri:
https://t.me/ukraina_ru/173074

Grosso modo cinquecento, secondo quest’altra fonte:
https://t.me/polk105/11967

Avendo deciso il comando generale russo di mantenere l’assoluto riserbo su tutte le operazioni OFFENSIVE in corso, mascherate da “i soldati migliorano le proprie posizioni all’altezza di …”, quel poco che trapela, anche da fonte ucraina, sono comunque buone notizie per i russi.

Il che, peraltro, non è difficile da credere, essendo in corso un’operazione di accerchiamento ormai compiuta per tre quarti, laddove ogni avanzamento, anche minimo, rischia di scardinare non solo quel punto, ma anche gli altri a esso collegati, con possibili, pericolose, reazioni a catena.

Per esempio, il poco che sono andati avanti ieri avrebbe consentito di CHIUDERE il cosiddetto “ACCERCHIAMENTO OPERATIVO”. Anche la STRADA da Avdeevka che passa per LASTOCHKINO infatti sarebbe finita sotto controllo di fuoco russo (quella contrassegnata con una X rossa proprio su Lastochkino)
https://t.me/ukraina_ru/173004

Notizia confermata in serata dagli stessi ucraini che lamentano l’impossibilità dell’arrivo di “aiuti umanitari”:
https://t.me/polk105/11971
Notiamo che AVDEEVKA è quantomeno dall’inizio del conflitto, e pure prima, che non vede un civile. Come UGLEDAR, del resto.

Notizia infine confermata anche stamane nel report mattutino, quindi a questo punto potremmo anche “accenderla”:
https://t.me/ukraina_ru/173096

Cosa comporta in realtà il controllo delle strade di superficie? TANTO, ma non tutto. Per quanto abbiano scavato tunnel in grado anche di far passare un blindato o un mortaio a rimorchio, non sono certo autostrade a sei corsie. Chi si occupa di tunnel sotterranei sa a cosa mi riferisco: lavori di scavo imponenti fatti con macchinari che non passano inosservate, casseforme costruite con strutture progettate su misura, realizzate in fabbriche ormai delocalizzate a migliaia di chilometri di distanza, trasportate smontate su decine e decine di container e bilici, rimontate e collaudate ad hoc, studi geologici specifici e approfonditi, ingresso di macchinari “spritz” (che non sono gli aperitivi...) che, per l’appunto, spruzzano con braccio articolato il calcestruzzo lungo la sagoma che poi viene fatta avanzare per la successiva gittata.

Direi che, nonostante l’investimento di genio militare a dir poco titanico di quegli otto anni, non sono arrivati a questo. Quindi un camion alla volta, al massimo, ammesso e non concesso. Coi russi che sopra bombardano e smantellano pezzo dopo pezzo. La situazione non è sostenibile a meno di riuscire a rompere l’accerchiamento DI SUPERFICIE, con contrattacchi, respingimenti, riconquista di porzioni di territorio perse. Ci stanno provando infatti, le truppe NATO e del regime di KIEV, ci han provato tutto ieri, ma senza successo. E man mano che passa il tempo, la situazione peggiora per l’unica, vera, “fortezza” del regime di Kiev alle porte di DONECK.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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14/10 ore 11:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Ritorna alla ribalta il tratto di linea fra UROZHAJNOE e STAROMAJORSKOE, questa volta però in direzione opposta! Non solo le forze NATO e del regime di KIEV avrebbero smesso di attaccare, ma starebbero anche perdendo alcune posizioni:
https://t.me/polk105/11942

E questo non accadrebbe solo su quella linea, o ad Avdeevka, o sopra Kupjansk, ma SULL’INTERA LINEA DI FRONTE, CON UN CENTINAIO DI SCONTRI ALMENO, tutti segnati dallo stesso tratto distintivo: i russi che attaccano.
https://t.me/polk105/11943

Non è l’offensiva su vasta scala, altrimenti avremmo assistito a CENTO “Avdeevka”. C’è chi scalda i motori, chi saggia la linea difensiva nemica, chi trova vuoto e avanza di una posizione, chi ripete poco per volta gli stessi schemi di attacco, con successo, guadagnandone due o tre, eccetera. Questa, per esempio, è l’area guadagnata dalle parti di MAR’INKA per ammissione degli stessi canali del regime di KIEV:
https://t.me/polk105/11940

Non è quindi l’offensiva su vasta scala, assolutamente. Il PIANO, come nella migliore tradizione militare russa, e non solo militare, ha già ora INNUMEREVOLI VARIANTI. Varianti DETTATE dall’opportunità del momento, varianti che A LORO VOLTA POTREBBERO ANCHE COSTRINGERE A RIVEDERE TUTTO QUANTO, A CASCATA, SI TROVI “DOPO” L’AZIONE SCELTA. Croci e delizie della pianificazione COME DOVREBBE ESSERE FATTA, specialmente in un contesto, quale quello bellico, dove si parte già con l’assoluta consapevolezza che fra casella di inizio e casella finale le VARIABILI sono parte CONTROLLABILI, parte INFLUENZABILI FINO A UN CERTO PUNTO (punto diversamente collocato da variabile a variabile) e parte ASSOLUTAMENTE FUORI CONTROLLO. Piano “aperto” che quindi, oltre a una stesura formalmente corretta, già in queste condizioni estremamente complicate, richiede anzitutto UNA VALUTAZIONE DEI FATTORI CHE SIA LA PIU’ PRECISA POSSIBILE.

In un anno e mezzo, da quel che si può vedere, penso che lo Stato maggiore russo la lezione l’abbia appresa. E il piano che abbia in mente, come nota anche il canale telegram citato in chiusura, sia per CHIUDERE LA PARTITA UNA VOLTA PER TUTTE, non un Minsk-3 dopo cui ripartire da capo fra qualche anno. I segnali sono questi, quantomeno: vedremo, comunque.

LORO INVECE POSSONO MANIFESTARE…

Israeliani in giubilo in piazza, moltissimi giovani, che gridano: “Gaza, Gaza, Gaza è un cimitero… Non ci sono più scuole a Gaza… perché a Gaza non ci sono più bambini”. Loro possono manifestare. Un ragazzo prosegue: i “lefties”, i sinistrorsi, o sinistrati per come sono/siamo messi, sono “una specie estinta”… (in questo precorrono troppo i tempi… non ancora, cari miei!)
https://t.me/polk105/11937
I poliziotti guardano, nessuno che li carica, li disperde con idranti (come accaduto fino ad agosto per molto meno) o prende anche soltanto nomi… qua nonostante sia una processione continua di politici u-ccidentali nessuno ha visto niente, sentito niente… e avanti così, avanti tutta!

FUGA VERSO SUD

Questi i due corridoi attivi dalle 10 alle 16 tramite cui due milioni di persone dovrebbero tutti concentrarsi nello spazio rosso sottostante
https://t.me/RVvoenkor/54888
secondo i militari israeliani. FORSE, avrete salva la vita. FORSE, perché ieri, una colonna di fuggiaschi diretti verso Gaza sud è stata colpita dall’artiglieria israeliana. Si, una colonna di civili colpita dall’artiglieria israeliana. SETTANTA MORTI, di cui LA MAGGIOR PARTE DONNE E BAMBINI, e DUECENTO FERITI. Immagini qui:
https://t.me/RVvoenkor/54884
A Tajani non è giunta la notizia… altrimenti si sarebbe incatenato davanti alla Knesset in segno di protesta, ne sono certo...

Aggiornamenti a seguire domani.

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13/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Partiamo da questo filmato che mostra un trinceramento espugnato dai russi ad AVDEEVKA, con relativi camminamenti e ricovero sotterraneo interamente protetto da spesse pareti di cemento armato, a prova di bomba, è il caso di dirlo:
https://vk.com/video-219637445_456241593

AVDEEVKA È TUTTA COSÌ, ANZI QUESTI SONO SOLO GLI AVAMPOSTI. Una fitta rete di trinceramenti, camminamenti, tunnel sotterranei, di nidi di mitragliatrice e di postazioni di cecchini coperte e protette da spesse calotte di cemento armato, ampie gallerie per transito di blindati e autoveicoli, depositi di armi e munizioni, scorte di qualsiasi genere di prima necessità, gruppi elettrogeni anch’essi protetti, tutto questo concorre a renderla una vera e propria fortezza pressoché inespugnabile.

Inespugnabile, finché i rapporti di forza non divengono talmente soverchianti che, pezzo dopo pezzo, gli attaccanti riescono man mano a smantellarla.

E’ quanto sta accadendo ora. Anzitutto, la presa da parte russa del “terrikon”, della collina di sfasciume, è stata una IATTURA vera e propria. Ora i russi hanno piazzato i loro pezzi sopra l’altura e continuano
1. a bersagliare le postazioni ucraine sottostanti
2. a coprire le spalle ai compagni che combattono alle porte di BERDYCHI, così da evitare che essi si trovino fra i due fuochi.
Non è un caso che il maggior tentativo di contrattacco delle forze del regime di KIEV, oggi, abbia riguardato proprio quella collina. Tentativo fallito.
https://t.me/polk105/11909

Le informazioni, PER PRECISA SCELTA DEL COMANDO RUSSO, circolano col contagocce. Era ora! Qualche informazione a fine giornata, fine. Una parola, un’immagine di troppo, in un momento delicato come questo, potrebbe compromettere la vita dei propri compagni e il successo di un’operazione DELICATISSIMA E DIFFICILISSIMA. Non silenzio stampa, ma neppure “venite e filmate tutto quello che vi pare”:
https://t.me/rabotyno/427

Ci pensa il regime di Kiev, dall’altra parte, a “compensare”. Qui il capo funzionario locale lamenta che è da quattro giorni che i tiri di artiglieria russi proseguono ininterrottamente, e la situazione diviene sempre più difficile:
https://t.me/RVvoenkor/54841
Così come trapelano informazioni circa l’inizio della battaglia per la KOKSOCHIM, la fabbrica di Coke poco più a ovest della collina da cui i russi, da un giorno ormai, ne stanno smantellando pezzo dopo pezzo le barriere difensive:
https://t.me/polk105/11917

Il regime di Kiev cerca con ogni mezzo di tenere quello che di fatto è l’ultimo suo punto di forza nel Donbass. Ha mandato uomini e mezzi anche da altri fronti, scaglia sugli attaccanti tutto quanto riesce a recuperare, dall’artiglieria ai droni.
https://t.me/voenkorKotenok/51284
C’è KRAMATORSK-SLAVJANSK, potrebbe – giustamente, peraltro – osservare qualcuno. Verissimo. E perso quello, possiamo dire che è perso del tutto anche il Donbass. Ma al regime di Kiev non interessa questo. Altrimenti non avrebbe fatto massacrare decine e decine di migliaia di soldati per tenere ARTEMOVSK, così come non ne farà massacrare qui altre decine di migliaia. Al regime interessava, e interessa finché ne ha possibilità, tenere aperta la porta per prendersi DONECK e LUGANSK. Quando ciò non fosse possibile, “ricordare” alle popolazioni russe locali chi sono i “padroni” seminando panico e terrore.
Persa AVDEEVKA, cadrebbe immediatamente dopo MAR’INKA, l’intera linea collasserebbe, riposizionandosi MOLTO più a nord. Dove i nazifascisti potrebbero ben poco.

La domanda che ci si può fare è, a questo punto: perché QUESTO tentativo dovrebbe andare a buon fine a differenza degli altri sinora falliti?
Non abbiamo la sfera di cristallo, ma
1. l’attacco ininterrotto dell’artiglieria e dell’aviazione russa ha DECISAMENTE DANNEGGIATO la MOLTEPLICE RETE DIFENSIVA UCRAINA
2. gli avanzamenti di forza, di slancio, che hanno portato i russi a BERDYCHI e alla collina di sfasciume, hanno MESSO IN ESTREMA DIFFICOLTÀ I DIFENSORI, che ora si trovano
- con la stragrande maggioranza delle vie di superficie interrotte e
- SOTTO UN TIRO INCESSANTE CHE ORA PARTE ANCHE DALL’ALTO DI QUEL “TERRIKON”. In più,
- in SEMPRE MAGGIORE SCARSITÀ di uomini, armi e munizioni, sicuramente ora molto più difficili da rifornire.
- infine, A DOVER RISPONDERE AD ATTACCHI PROVENIENTI DA PIÙ DIREZIONI PORTATI SU DISTANZE SEMPRE PIÙ BREVI. E se i russi arrivassero a quei camminamenti sotterranei, a quei tunnel sotterranei, potrebbero ritrovarsi pure qualcuno di loro alle loro spalle, quando meno se lo aspettano.

Poi potrebbe cambiare nuovamente tutto, certamente. Ma a una prima valutazione quanto si può affermare con sicurezza è che nessuno, dal 2014, è mai arrivato dove sono ora arrivati i russi. Russi che metro dopo metro rendono la vita sempre più difficile a chi, sempre più, sente quella cittadella, quella roccaforte, trasformarsi in una trappola mortale.

WORDS DON’T COME EASILY… LIKE SORRY

No, la povera Tracy non c’entra nulla, la piccola grande Tracy di quell’album. Ma quando ho visto la notizia che SARA SIDNER, GIORNALISTA DELLA CNN, HA FATTO AUTOCRITICA SUI FINTI BAMBINI DECAPITATI CONCLUDENDO IL SUO ATTO DI DOLORE PER AVER DATO CON TROPPA LEGGEREZZA UNA NOTIZIA FALSA CON: “I NEEDED TO BE MORE CAREFUL WITH MY WORDS AND I AM SORRY”
https://t.me/ukraina_ru/172962
le ho voluto bene!

E mi è venuta in mente pure la canzone di Treciciàpman (come la chiamavano nel mio quartiere all’epoca per dire “metti quel lento” alle feste “che va alla grande”) di sottofondo. Un atto così da parte dei nostri cinegiornali luce… fa prima a tornare Augusto Daolio dall’aldilà prima cantando “Io vagabondo” dal campanile del Quirinale, quindi eletto presidente a furor di popolo e al primo scrutinio. Brava Sara, comunque, nonostante resti sempre di regime, la dignità non l’hai persa. "Restiamo umani", diceva Vittorio Arrigoni.

Aggiornamenti a seguire domani.

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13/10 ore 12:30 aggiornamento

QUESTA IMMAGINE E’ UN FOTOMONTAGGIO

Pare l’abbia esibita oggi Netanyahu, non ho verificato e, sinceramente, non mi interessa. Questa è una comunicazione di servizio: se la trovate in giro, dovrebbe rappresentare l’immagine scabrosa di un corpo carbonizzato ed è un falso.

Siccome ormai tutto è riconducibile a originali, mi meraviglia che PR così avveduti, che fanno corsi di hasbarà dalla mattina alla sera da anni, facciano errori così madornali.

A sinistra l’esemplare dato in pasto ai cinegiornali luce e a destra l’originale:
https://t.me/rlz_the_kraken/61297

Voglio fare l’avvocato del diavolo e dico: NO, è il cagnolino il fake messo apposta in rete per sbugiardare la foto originale.

Premetto che quando potevo, e avevo quattro soldi in tasca, perché ormai un rullino costa lira di dio, ho fatto anni in camera oscura a sviluppare negativi e a stamparli (e quando ho quattro soldi che mi avanzano torno a farlo volentieri…) così come davanti a GIMP a spuntinare, aggiustare contrasti, ammorbidire… e ridurre i costi di produzione passando allo scanner i negativi e lavorandoli su un computer che va a pane e linux. Premessa giusto per dire che di fotografia qualcosina ne capisco, essendo una delle mie passioni di vita.

Anzitutto la foto del cagnolino rappresenta un oggetto avvolto nel panno leggermente PIU’ PICCOLO. Questo significa che IL PANNEGGIO sarebbe dovuto essere RICREATO EX NOVO, tra le due zampe, le pieghe e le ombreggiature ex novo, E OLTRE TUTTO E’ PERFETTO!

Lo stesso non si può dire di quel mucchio carbonizzato. Ingrandendo si vede chiaramente un ritaglio di immagine posto su un panneggio assolutamente INCOERENTE, nelle piegature e nelle ombre, col corpo che dovrebbe avvolgere. Le ombre sono state create in modo del tutto approssimativo con una striscia grigia, sfumata in qualche punto con un algoritmo digitale, in maniera del tutto artificiale.

Da una parte, quindi, avremmo una “copia perfetta”, per giunta fatta a tempo di record e senza un errore. Dall’altra parte avremmo un “originale” invece che già a vederlo è del tutto incoerente con quanto, in realtà, sarebbe dovuto essere SE FOSSE STATO REALMENTE l’originale.

Quindi: CAGNOLINO originale, FOTO che sarebbe stata DATA IN PASTO AI MEDIA falso, e pure grossolano.

Rozhin commenta:
“Tenendo conto di altri falsi che girano di bambini in gabbia (visto anche quello… e poi smentito, NdA) e di bambini senza testa, questa quantità abnorme di falsi da parte delle autorità israeliane e dei mass media israeliani testimonia di una SERIA CARENZA DI MATERIALI ORIGINALI, per cui occorre fabbricare falsi simili a quelli che circolano”
“С учетом уже разоблаченных фейков про детей в клетках и детях без голов, такое кол-во фейков от израильских властей и израильских СМИ говорит о серьезном недостатке оригинальных материалов, раз приходится заниматься подобными фабрикациями. ”
https://t.me/boris_rozhin/100613

E torniamo a quanto già scrivevo. La guerra fa schifo già di suo. Morti, e civili ce ne sono, da entrambe le parti, SENZA BISOGNO DI FABBRICARE FALSI. Che bisogno c’è, allora, di tutto questo?

Forse a qualcuno serve il DELITTO EFFERATO, PER GIUSTIFICARE IL PROPRIO ODIO EFFERATO E LA PROPRIA, EFFERATA, POLITICA DI MASSACRO. Cercando così di farlo passare per una specie di “occhio per occhio, dente per dente” che tutti sarebbero in grado di “capire”, “comprendere”, “giustificare”… quel “lasciateci fare”, “voi non potete capire con chi abbiamo a che fare”, che si sente ogni santo giorno su ogni canale.

E questi tentativi grossolani, approssimativi, altro non mostrano, ancora una volta, quanto il re sia nudo.

Aggiornamenti a seguire.

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13/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA CRONOSTORIA PER MAPPE DI OLTRE UN ANNO E MEZZO DI BATTAGLIA


Una battaglia iniziata sin dal primo giorno di guerra, una battaglia per la vita di DONECK, una battaglia che è ancora molto lontana dal suo epilogo.

Questa cartina ucraina ha il pregio enorme di mostrare, aldilà degli avanzamenti russi, lo stato di cose al 24/02/2023 (LINEA BLU)
https://i.c97.org/ai/567239/aux-1697013898-karta-avdiivka.webp

Lo ripetiamo e lo ripeteremo alla noia. Questo rappresentava l’avamposto privilegiato per la “soluzione azera” del conflitto nel Donbass. GRAN PARTE dei 76.000 uomini piazzati da Zelenskij e “inspiegabilmente” assenti a nord e a sud del Paese quel ventiquattro febbraio ERA LÌ.

Doneck, come si può vedere, non era a un tiro di schioppo. ERANO GIA’ A DONECK! Erano già nell’aeroporto di Doneck, di cui occupavano gli ultimi hangar. Erano già alle porte degli ultimi palazzi di periferia. Dovevano solo “attraversare la strada”, come si suol dire. SETTANTASEIMILA UOMINI.

Al contempo, in OTTO ANNI avevano reso quella linea una linea MAGINOT invalicabile, fortificata con tonnellate di cemento armato, bunker e tunnel sotterranei. Poteva essere rasa al suolo dal cielo, e non avrebbe OPERATIVAMENTE cambiato di una virgola la situazione.

E’ da lì che i bombardamenti si sono susseguiti fino a ieri contro la capitale del DONBASS. Il motivo è chiaro. Anche un proiettile calibro 155 o 120 può puntare, da lì, direttamente in centro città e fare danni. E fare strage. E fare terrore.

E’ per questo che i russi sin da subito si sono trovati davanti a questa ENORME gatta da pelare. A questa quasi IMPOSSIBILE gatta da pelare.

Il 26 maggio 2022 la situazione era la seguente:
https://boevojlistok.ru/uploads/posts/2022-05/avdeevka-rybar-out-220526.jpg
Si vede chiaramente che inizialmente altro non poterono fare che sfondare ai lati, incontrando altre fortificazioni, altre linee cementate da smantellare pezzo a pezzo, con un dispendio enorme di artiglieria.
Il 28 agosto del 2022 non erano andati avanti di molto:
https://i.ibb.co/HzXbdPW/28-08-ru.jpg

Poi tutto rimase fermo, un po’ per la kontrnastup e l’entrata a gamba tesa della NATO che costrinsero a rivedere, e alla svelta, il tutto, un po’ per l’arrivo della brutta stagione.

L’Otto marzo 2023, dopo essere ripartiti, la situazione è la seguente:
https://forestgoblin.ru/wp-content/uploads/2023/03/bitva-za-avdeevku-obstanovka-po-sostoyaniyu-na-14.00-8-marta-2023-goda.jpg
Attacco promettente, il 15 dello stesso mese segna la liberazione di KRASNOGOROVKA, a nord est,
https://zensovet.ru/wp-content/uploads/2023/03/254459-bitva-za-avdeevku-segodnya-1503-2023-novosti-obstanovka-krasnogorovka.jpg
il 10 aprile al taglio della via a nord si aggiunge la liberazione di NOVOBACHMUTOVKA e un ulteriore restringimento dei cordoni a sud:
https://zensovet.ru/wp-content/uploads/2023/04/20230410163708-a41127bc.jpg

Un mese dopo le forze NATO e del regime di KIEV erano riuscite a liberare la via di comunicazione a nord, facendo arrivare ingenti uomini e mezzi:
https://podolyaka.ru/wp-content/uploads/2023/05/photo_2023-05-11_17-11-43.jpg
I russi, in compenso, erano riusciti a recuperare posizioni a sud.

Posizioni IMPOSSIBILI DA TENERE: AVDEEVKA è in alto, quelle posizioni in basso. O si prende d’assalto o si arretra. Non si può stare lì. I russi arretrano (13 LUGLIO 2023):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/07/13/20230713172807-b84414cf.jpg
E anche a NORD sono costretti a ritornare sulle loro posizioni

IL PRIMO AGOSTO 2023 LA SITUAZIONE E’ QUELLA INDICATA SULLA CARTINA UCRAINA INIZIALE CON LA LINEA ROSSA
https://i.c97.org/ai/567239/aux-1697013898-karta-avdiivka.webp

Questo l’avanzamento in un anno e mezzo.

Si riparte a fine settembre (25/09/2023)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/09/25/20230925200855-85cfac10.jpg
preparando il terreno all’azione attuale.

Il resto è storia recente:
10/10
https://rybar.ru/wp-content/webp-express/webp-images/uploads/2023/10/20231010123926-fce0afaf-1-2048x1654.jpg.webp
11/10
https://dnepr-news.ru/img/20231012/7db9f3686205219bb375957d2e957da7_o.jpg
Ieri altre posizioni consolidate e altre guadagnate, ma nulla di eclatante:
https://t.me/rabotyno/426

Nulla di eclatante è quanto dobbiamo aspettarci, giorno dopo giorno, come avanzamento. Sarà lunga, sarà difficilissima. E’ altrettanto necessaria, vitale, per DONECK e non solo.

Aggiornamenti a seguire.

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12/10 ore 18:30 aggiornamento

NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE? I MASSACRI DI CIVILI A GAZA PER LA UE NON SONO CRIMINI DI GUERRA


Non riporto neppure i canali russi attraverso i quali sono venuto a conoscenza di quanto accaduto a oggi, “nell’appuntamento quotidiano con la stampa” di ERIC MAMER, portavoce della COMMISSIONE EUROPEA.

Ho aspettato (invano) che qualcuno prendesse posizione. La prima a farlo è stata la STAMPA DI REGIME DI KIEV, ovviamente, per dire che Gaza e Ucraina non sono paragonabili:
https://www.pravda.com.ua/eng/news/2023/10/12/7423836/

Alla fine, finora, solo un trafiletto di un’agenzia stampa.
https://www.agi.it/estero/news/2023-10-12/ue-crimini-gaza-paragone-ucraina-23449590/

Almeno sappiamo che non è un “fejk”. E’ molto peggio. In buona sostanza il giornalista chiedeva: SE LA VON DER LEYEN HA DEFINITO L’ANNO SCORSO I BOMBARDAMENTI AI TRASFORMATORI E ALLE CENTRALI TERMOELETTRICHE “CRIMINI DI GUERRA” E “ATTI DI AUTENTICO TERRORE” RUSSI, LO POSSONO ESSERE ANCHE QUELLI ISRAELIANI SU GAZA?

Parte l’arrampicata sugli specchi del portavoce.
“Il commento che la presidente Ursula von der Leyen fece nell'ottobre 2022, quando definì crimini di guerra e atti di terrore gli attacchi russi a infrastrutture civili ucraine e il taglio di acqua, elettricità e riscaldamento ai civili, "è stato fatto in un contesto molto specifico, dove c'è stato un attacco non provocato da parte di un Paese, per di più membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, contro un vicino pacifico. Nella situazione che viviamo ora continuano ad esserci attacchi da Gaza verso Israele e dove quindi Israele si trova in una situazione in cui si difende, si difende in un teatro di operazioni estremamente complesso".”


Quindi SECONDO MAMER, "IL CASO è diverso" perché (l’originale inglese al momento è reperibile soltanto dall’articolo del giornale ucraino):

1. il contesto è “SPECIFICO” (termine che “vale” per tutto e per tutti, anzi, è proprio un’obiezione che “va” su tutto… a dirlo non si sbaglia mai)

2. “dove c’è stato un attacco non provocato” (PESSIMA traduzione di “there was an unprovoked attack”, laddove Mamer contro Mamer intendeva ATTACCO INGIUSTIFICATO, GRATUITO)

3. da parte dell’orco di turno, ovvero i russi, CONTRO

4. attenzione qui O gli ucraini riportano male l’inglese, O la traduzione italiana è completamente sbagliata (il che visto unprovoked non mi meraviglierebbe…): il membro dell’ONU citato, infatti, nella traduzione italiana è la Russia, mentre nell’inglese riportato dagli ucraini è.. l’Ucraina! L’originale riportato dal canale ucraino infatti recita (riprendo tutta la frase): “an unprovoked attack by a country against the UN Security Council’s member, a peaceful neighbour” (un attacco INGIUSTIFICATO da parte di un Paese CONTRO UN MEMBRO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU, UN VICINO PACIFICO”)

Dove invece entrambi concordano, quindi è farina del sacco di ERIC MAMER al 100%… l’Ucraina aggredita è “un vicino pacifico”, o “a peaceful neighbour” che dir si voglia.

Quindi questo porta la Von Der Leyen a definire “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore” gli attacchi TEMPORANEI a trasformatori e a centrali che hanno messo in crisi le infrastrutture energetiche ucraine a OTTOBRE, dove non c’erano venti gradi come adesso, ma neppure meno venti, ostacolando i trasporti ferroviari di armi e mezzi corazzati per il tempo necessario a riprendere il controllo e stabilizzare la linea di fronte dopo l’entrata A GAMBA TESA in guerra della NATO, sempre a proposito del “vicino pacifico”.

Dopodiché i treni sono continuati ad andare, facendo fare passerelle a politici nostrani a Kiev, il riscaldamento è tornato, l’elettricità anche. Sul numero di civili morti in questi attacchi ai trasformatori, sinceramente non so neppure se ce ne sono stati. Qualora ci siano stati, visto che neppure il regime di Kiev riuscì a imbastire una Bucha 2.0 sull'argomento, lo furono in un ordine di grandezza assimilabile a chi, in Italia, morì cercando di far saltare un traliccio. E in tal caso, mezzo secolo fa, sia quando c’è stato il morto, sia quando invece i tralicci saltavano e non moriva nessuno, nessun ministro degli Interni democristiano si sognò mai di chiamarli “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore”.

Ma tant’è. Siamo nel XXI secolo, non si toccano i trasformatori, e neppure si danneggiano le centrali termoelettriche. Sono “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore”, oppure no?

NO! Qui la traduzione italiana (ad sensum) e l’originale anglofono riportato dagli ucraini collimano (enfasi del Mamer “che ricorda a tutti come stanno le cose” a parte):
“And now there is a situation where, I want to remind everyone, attacks from Gaza on Israel are ongoing, and therefore Israel is in a situation where it is defending itself in an extremely complex military operations’ theatre”
VS
“Nella situazione che viviamo ora continuano ad esserci attacchi da Gaza verso Israele e dove quindi Israele si trova in una situazione in cui si difende, si difende in un teatro di operazioni estremamente complesso”

Quindi ISRAELE PER DIFENDERSI, ripeto, PER DIFENDERSI, nel “TEATRO COMPLESSO” può fare questo:

QUESTO E’ IL “PRIMA”, foto di GAZA CITTA’ prima dell’inizio della guerra:
https://dzen.ru/a/XxQYv0-qxQ8eUqF-

QUESTO E’ IL “DOPO”:
Foto di ieri:
https://t.me/RVvoenkor/54705
ET
https://t.me/ZeRada1/16256
Foto DAL SATELLITE, sempre di ieri:
https://t.me/RVvoenkor/54654
Queste sono BOMBE AL FOSFORO BIANCO impiegate al PORTO:
https://t.me/boris_rozhin/100396
E questi altri filmati assortiti:
https://t.me/RVvoenkor/54781
et
https://t.me/ZeRada1/16203

IN CINQUE GIORNI:
OLTRE 4.000 TONNELLATE DI BOMBE
3.600 OBBIETTIVI
COLPITI DA OLTRE 6.000 ORDIGNI.
https://t.me/RVvoenkor/54781
1.417 MORTI
6.268 FERITI
FRA LE VITTIME,
447 BAMBINI
248 DONNE
https://ria.ru/20231012/udar-1902297020.html

La missione dell’ONU A GAZA parla di QUASI 340.000 (338.934) CIVILI CHE HANNO LASCIATO LE LORO ABITAZIONI!
IN CINQUE GIORNI!!!
https://ria.ru/20231012/gaza-1902159054.html

MA “Israel is in a situation where it is defending itself”, ISRAELE E’ IN UNA SITUAZIONE IN CUI SI DIFENDE… si difende.

Ricapitolando, quindi, quelli russi di un anno fa che non hanno provocato sfollati, stragi, nulla, e che hanno avuto un effetto di qualche settimana, come PERSINO CRITICATO da chi diceva che i colpi sarebbero dovuti essere più incisivi, sono “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore”.
Questi NO. E’ diverso. “Eto drugòe”...

Anzi, it’s different… e quindi ERIC MAMER, ricordiamoci questo nome, oggi ha RINCARATO SUBITO DOPO LA DOSE:

"That's why we can't judge now what actions Israel needs to take so that it can fight the Hamas terrorists who attacked its territory",
che nella traduzione della AGI è reso con (tralasciando l’iniziale ECCO PERCHE’, that’s why): “Non possiamo giudicare quali siano le azioni esatte da intraprendere affinché Israele possa combattere i terroristi di Hamas che hanno attaccato il suo territorio. ”

COME??? LA COMMISSIONE EUROPEA, QUEL “NOI” E’ LA COMMISSIONE EUROPEA, NON PUO’ GIUDICARE?????

L’originale inglese infatti ha un significato diverso da come è stato reso in italiano, e dice: “ECCO PERCHE’, QUALI SIANO LE AZIONI CHE ISRAELE NECESSITI INTRAPRENDERE PER COMBATTERE I TERRORISTI DI HAMAS CHE HANNO ATTACCATO IL SUO TERRITORIO, NOI NON POSSIAMO GIUDICARLE”

Quindi, TUTTO QUANTO ACCADUTO IN CINQUE GIORNI, TRA QUEL “PRIMA”, E QUEL “DOPO”, NOI NON POSSIAMO GIUDICARLO!

Poi, siccome tutti i salmi finiscono in gloria, o i giornalisti avevano una faccia talmente esterrefatta, ERIC MAMER SI SENTE IN BISOGNO DI DIRE (discorso indiretto nell’articolo ucraino e diretto nella traduzione italiana):

“The European Commission spokesman noted that the EU has publicly and repeatedly called on Israel to follow international law and make every effort to ensure the safety of the civilian population. ”
VS
“Naturalmente sottolineiamo il fatto, molto pubblicamente, che nel farlo deve rispettare il diritto internazionale e che devono essere compiuti tutti gli sforzi per garantire la sicurezza dei civili”.


DUE DOMANDE A ERIC, URSULA, E SOCI…

1. E’ questo citato, quello da "rispettare" (follow), il DIRITTO INTERNAZIONALE, il discrimine per determinare se è occorso un CRIMINE DI GUERRA? Oppure la fregnaccia detta prima su "ha iniziato lui"? Si insegna questo ora all'esame di diritto internazionale? Giusto per capire...

2. se questo è il discrimine, ISRAELE IN QUESTI CINQUE GIORNI L’HA SEGUITO, QUESTO DIRITTO INTERNAZIONALE?

RISPOSTA SECCA: SI O NO. Se la risposta è NO, cari ERIC, URSULA e soci, fatevi altre domande e datevi altre risposte, che vi rendano quantomeno credibili, non dico autorevoli, ma credibili, al mondo: a quell’85% di popolazione mondiale che, attualmente, vi valuta per quello che siete e vi considera, quindi CI considera, di conseguenza.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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12/10 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA: TENTATIVO (FALLITO) DI CONTRATTACCO UCRAINO


E’ di poco fa la notizia. Le riserve giunte a dar manforte agli assediati (perché altre son state distrutte dai russi a metà strada)
https://t.me/polk105/11870
han tentato il contrattacco, contrattacco fallito. I russi, d’altro canto, continuano metodicamente la loro sequenza 1. artiglieria – 2. assalto di fanteria – 3. conquista e consolidamento, ripetuta per ogni singolo pezzetto di terreno. Avanzamento lento, ma costante (Продвижение медленное, но оно есть).
https://t.me/OstashkoNews/100115
che pare sia arrivato ormai al confine nord di AVDEEVKA:
https://t.me/polk105/11861
I problemi a questo punto aumentano perché la cittadella fortificata lo è molto di più per contrastare attacchi da SUD, che non da NORD. Vedremo gli sviluppi.

“BOTTOM OF BARREL”

Ma veramente si sta toccando fondo del barile. “‘Bottom of barrel’: Ukraine’s counteroffensive at risk from US aid delays. Republican-led opposition to Kyiv’s next funding package could further hamper counteroffensive”
https://www.ft.com/content/793e53c6-dd44-4b78-8f22-009a17c724e9
Così titola il FT. E commenta malignamente il canale ucraino Zerada: così Biden assolve i democratici sull’insuccesso in Ucraina… la colpa è degli altri.
https://t.me/ZeRada1/16260
A me invece, la prima cosa che viene in mente è: ma come si fa a dire, DOPO SEI MESI, che la CONTROFFENSIVA SIA A RISCHIO (sic!) per RITARDI NEGLI AIUTI USA!

Probabilmente c’è sempre qualcuno che ci crede... e poi, come nella crosta semicarbonizzata dal pentolone del riso, raschiando il fondo escono sempre le perle migliori.

Aggiornamenti a seguire.

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12/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA: TERZO GIORNO


Tra un po’ smetterò di contare i giorni, ma almeno i primi tre valeva la pena annotarli. Alla fine del SECONDO la situazione era già così, come da cartina di RYBAR (sempre il più meticoloso, niente da dire):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/12/20231012000405-358012f9.jpg

Gli avanzamenti russi sono apprezzabili, come si suol dire, “a occhio nudo”. Integriamo questa cartina con un altro dato importante, per cui a scanso di equivoci è meglio riferirsi alla cartina in caratteri latini:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/12/20231012000402-50ccc568.jpg
A fine serata, infatti, è stata confermata la liberazione di PETROVSKOE (alias STEPOVOE), paesello fra AVDEEVKA e BERDYČI. Per un totale di 20 posizioni nemiche conquistate in un giorno:
https://t.me/polk105/11852
Nella cartina in anglofono PETROVSKOE è contrassegnato come “Petrivs’ke”. RYBAR lo dava ancora come incerto, “combattimenti in corso”. Poi è arrivata la notizia.

Capiamo bene che se i russi sfondano a PETROVSKOE non solo la KOKSOCHIM appena sotto è circondata anche da nord e farà ancor più fatica a tenere, così come BERDYČI sempre più accerchiata, ma anche i paesi immediatamente a OVEST di AVDEEVKA, che compongono una efficace “cintura” che ha tenuto per oltre un anno e mezzo, si troverebbero sotto attacco NON SOLO DA SUD, ma ANCHE DA NORD!

Punto esclamativo quanto mai opportuno. “Stabilizzare” una situazione del genere sarà, dopo il GIORNO DUE appena trascorso, sempre più difficile. Come provano a farlo, le forze NATO e del regime di KIEV? E’ arrivata da nord la 31° brigata, altre in arrivo, tutte quelle frecce azzurre, artiglieria che spara sugli attaccanti come non mai:
https://t.me/rybar/53139

Anche per questo, per limitare al massimo le perdite, i russi si muovono in maniera MOLTO oculata, consolidando subito dopo aver preso, senza corse in avanti. Il TERRIKON a fianco della KOKSOCHIM è ora saldamente in mano loro. E da tale terrikon (contr. dal francese “terre conique”) possono ora controllare tutte le vie di comunicazione verso nord. E iniziare a smantellare l’ultima fortificazione rimasta a nord, ovvero la stessa KOKSOCHIM (alcuni primi risultati qui):
https://t.me/WarDonbass/129463

DAGLI ALTRI FRONTI

Confermati i lenti, ma continui, avanzamenti verso KUPJANSK già segnalati ieri.
https://t.me/polk105/11851

Ma la cosa più sconcertante di tutte, almeno a mio avviso, è che fra RABOTINO e VERBOVOE, proprio ora, quando rischia di crollare l’intera copertura sulla testa dei generali NATO e dei loro lacché, LE LORO TRUPPE SIANO MANDATE A MORIRE ESATTAMENTE COME UN MESE FA, COME DUE MESI FA, COME CINQUE MESI FA! Come degli zombi. Ma non solo quei poveri cristi mandati al massacro, ma anche i loro padroni, ormai completamente rincitrulliti. Altro attacco, uno fra i più forti peraltro dell’ultimo periodo,
https://t.me/WarDonbass/129466
respinto in prima mattinata:
https://t.me/boris_rozhin/100490

Aggiornamenti a seguire.

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11/10 ore 19:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Carta aggiornata a oggi alle 14:00 da canale Rabotyno:
https://t.me/rabotyno/421
La collina di carbone è confermata in mano russa. Guardando l’altimetria (a destra) si nota l’importanza strategica di quel grosso mucchio di sfasciume. Alto dai 140 ai 160 m consente di
- colpire con maggiore efficacia la fabbrica KOKSOCHIM sottostante e
- controllare la strada.
Entrambe le cose stanno avvenendo. In realtà, la comunicazione ormai fra nord e sud tagliati dai russi è SOTTERRANEA, sfruttando una fitta rete di tunnel scavati in otto lunghi anni. Tuttavia,
- non penso che ci possa passare un bilico, o un carro armato, attraverso tunnel che comunque restano opere ingegneristiche di natura completamente diversa, per esempio, rispetto quelli che collegavano le miniere di sale a Soledar. Quantità minore di uomini e mezzi in transito
- i russi stanno spingendo verso BERDYCHI, fermi ancora alle sue porte, dal momento che attualmente le forze del regime di KIEV stanno opponendo una accanita resistenza cercando di non cedere l’ultimo punto di vantaggio da loro detenuto nel Donbass. Tornando alla cartina Petrovskoe, poco a est di BERDYCHI, POTREBBE ESSERE già stato liberato (contrassegnato con ? Su cartina). In questa lenta progressione i russi, man mano che avanzano, si riduce la possibilità di farla franca dall’altra parte, all’uscita del tunnel, dove contestualmente aumenta sempre più la possibilità che, all’uscita dal tunnel, si trovino “sorprese”.

I russi consolidano, senza fretta, le loro posizioni, spostano avanti i pezzi e proseguono a martellare:
https://t.me/polk105/11830
E il cerchio si stringe.

KUPJANSK

Stesso discorso verso KUPJANSK: cartina di Rabotyno
https://t.me/rabotyno/420
e di RYBAR qui:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/11/20231011142259-31ea5730.jpg

Avanzamenti lenti, ma costanti. Un chilometro sotto SIN’KOVKA e un chilometro e mezzo verso EST: questa la misura degli avanzamenti.
https://t.me/rybar/53115

RABOTINO-VERBOVOE

Qui invece il regime di KIEV continua ad attaccare come se niente fosse, come se niente fosse accaduto:
https://t.me/RVvoenkor/54699
Ondate su ondate di assalti, tutti sinora respinti.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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11/10 ore 13:30 aggiornamento

HASBARA


“There it is: The reporter wo broke the “40 beheaded babies” story admits her source is Israeli soldiers who “believe” it happened. They’re not even claiming to be sure.

She has no evidence

This smells like a HASBARA operation”
https://ifunny.co/meme/dan-cohen-dancohen3000-there-it-is-the-reporter-who-broke-4KO0Ke3tA

Facevo ricerche su tutt'altro e incappo in questa parola, per me assolutamente nuova. Ci arriveremo, su HASBARA, alla fine di questo lavoro.

Infatti, tutto è partito dalla mia ricerca di approfondimento sulla notizia dei quaranta bambini decapitati nel kibbutz di Kfar Aza. Se non altro, perché mentre le prime pagine dei cinegiornali luce partivano con titoli di testa di vera e propria macelleria, già ieri i canali russi riportavano la marcia indietro della “giornalista” fonte della notizia, ripresa dal resto dell’U-ccidente. Alla richiesta di qualche evidenza, oltre che quei sette sacchi neri, la risposta è stata “me lo han detto”. Chi? “I soldati dell’esercito israeliano”.
https://t.me/rybar/53102

Oggi, per inciso, alcune agenzie di stampa russe parlano chiaramente di FAKE, circa il dettaglio sopra riportato:
https://fedpress.ru/news/southeastern-asia/incidents/3273117
et
https://dzen.ru/a/ZSY0D9aBAXWQ-hN4

mentre Anadolu si limita a un laconico “no evidence”
https://www.aa.com.tr/en/middle-east/israeli-army-says-it-does-not-have-confirmation-about-allegations-that-hamas-beheaded-babies-/3014787

Prudente il servizio “Checknews” di LIBERATION
“Si le massacre de civils a été d’une large ampleur, ce chiffre semble émaner d’une seule source, et n’a pas été officialisé.”
https://www.liberation.fr/checknews/israel-dou-vient-le-chiffre-de-40-bebes-tues-et-parfois-decapites-par-le-hamas-a-kfar-aza-20231010_W57JMWPRV5DS7N2WU66MPRVBWI/

Il canale i24NEWS, da cui tutto è partito (CANALE ALLNEWS ISRAELIANO H24), chiamato in causa dopo le parole della sua reporter, conferma indirettamente che sinora l’unica “evidenza” sia la PAROLA di David Ben Zion, vice comandante dell’unità 71 dell’esercito israeliano:
https%3A%2F%2Fnewsleaflets.com%2Fthey-chopped-heads-of-children-and-woman-israeli-commander-speaks-about-massacre-allegedly-committed-by-hamas-militants-in-israels-kfar-aza-watch-video" target="_blank" rel="nofollow">https://twitter.com/i24NEWS_EN/status/1711781404344721828?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1711781404344721828%7Ctwgr%5E935b9d94cbce46bbe3106428972e2c83a9f9edca%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fnewsleaflets.com%2Fthey-chopped-heads-of-children-and-woman-israeli-commander-speaks-about-massacre-allegedly-committed-by-hamas-militants-in-israels-kfar-aza-watch-video

Attenzione, nessuno nega che militanti di HAMAS siano entrati in un Kibbutz e, limitatamente ai suoi abitanti, parte ne abbiano uccisi, parte rapiti e portati nella Striscia di Gaza (filmati che del resto girano da DOMENICA). Qui a essere messo in discussione, oltre ai numeri che come sempre divengono oggetto del contendere, è un capo di accusa ben più grave, DI RISONANZA MONDIALE, DI UNA DISUMANITA' CHE NEANCHE LE BESTIE, e che non è il caso di ripetere.

Quindi, e limitatamente a QUESTI delitti efferati contestati:

- sinora nessuno ha mostrato nulla (nemmeno pixelato, nemmeno annunciando ce le "prove" sono al vaglio di inquirenti, commissioni di inchiesta delle Nazioni Unite… a proposito, esistono ancora? O supposti “Tribunali internazionali”... niente, neanche quelli)

- l’unica parola non rimangiata è quella di un ufficiale dell’esercito israeliano che, nel correggere il destinatario della decapitazione, rincara pure la dose: prima erano “babies”, ora “They chopped heads of children and women”, da “bebè” a “donne e bambini”

Al che PERSINO UN GIORNALISTA DEL LA TIMES prova a obbiettare, e senza neppure contestare il resto: “LA Times Reporter - "Okay it's true they went from home to home, kidnapping elderly people, setting others on fire, executing entire families and dogs, but they did NOT behead babies. That is a vicious lie, sir”
https://twitter.com/redsteeze/status/1711776217870045514

E ancora un’altra, sempre su TWITTER: “Attention à la propagande& fake news Les accusations de "viols de masse" ou maintenant de "décapitation de bébé " NE SONT PAS verifiées. Les seules sources pr ce dernier sont de l'armée Isr. ! La journaliste en question est d ailleurs revenue sur ses propos après la vidéo ... ”
https://twitter.com/InesAbdelrazek/status/1711833005797376335

Al che interviene un’altra giornalista, sempre su TWITTER (NOTIAMO SUBITO, TWITTER E', NON A CASO, il luogo dove nasce, si sviluppa, emerge, si smentisce la “NOTIZIA”…) che replica indignata che non è vero, che è una vergogna (“C’est si macabre que personne ne voulait la donner avant d’avoir eu confirmation à 100%.”), che “le fonti sono molteplici” (“Pour ceux qui demandent la source. Elles sont multiples”), che lei stessa “ha le foto ma non le mostra” (“images atroces qui ont pu me parvenir et que j’ai pu recouper”):
https://twitter.com/margothaddad/status/1711756690574479651?s=20

Alla fine di questa pausa pranzo, nel momento in cui chiudo questo pezzo, a quasi un giorno dall’esplosione di questa notizia, ancora nessun canale ha diffuso immagini o informazioni riconducibili all’identità di questi corpi così barbaramente seviziati.

A me, comune mortale, sembrerebbe già INACCETTABILE quanto ACCERTATO essere accaduto. Quei sacchi neri, fossero anche solo qualche decina, mi fanno vergognare come essere umano. Dovrebbero imporre un ALT immediato a tutte le parti, perché ANCHE dall’altra parte si è fatto lo stesso e si continua a farlo, se non peggio. O quei palazzi pieni di civili a Gaza sono popolati da esseri umani di serie B, da esseri sub-umani?

Occorre allora rincarare la dose. Cercare il PEGGIO del PEGGIO. Dimostrare che gli altri sono bestie e che quindi è giusto trattarle come bestie.

E a tal fine VALE TUTTO. Fino a dichiarare ciò che non si è in grado di dimostrare a più di un giorno da quando lo si è dichiarato. ACCUSE DI UNA GRAVITA’ ESTREMA, AMPLIFICATE DAI CINGUETTII DELLA RETE, RIPRESE DALLA STAMPA COME ORO COLATO (e in barba ai filmati che girano contro la DIS-informazione… diffusi dalle stesse emittenti che poi, chissà perché, “cascano” su queste notizie: spirito critico a corrente alternata).

Qui l’intera ricostruzione di quanto accaduto su TWITTER ieri a cura di un altro canale web:
https://www.dailydot.com/debug/40-babies-israel-fact-check/

Vale la pena ritornare anche su questo punto, sollevato in uno di questi cinguettii: chiedere di vedere le carte non è una questione di mancanza di fiducia.

A GRAVITA’ di accusa deve, DEVE, corrispondere un’adeguata FONDATEZZA della stessa. Persino Powell portava, a suo tempo, delle provette (fasulle) alle Nazioni Unite. Qui siamo oltre le armi chimiche di Saddam. Un crimine efferato denunciato, sullo stesso canale TWITTER, da due persone fisiche, di cui una per “sentito dire”, l’altra perché “lo dice lei”, che nel giro di poche ore si contraddicono pure su CHI sarebbe stato decapitato: va bene, la prima ha capito male (chissà perché da “donne e bambini” è finita su “neonati”…). Ma il secondo, proprio per togliere confusione, avrebbe quantomeno potuto dare almeno nomi e cognomi, dal registro del Kibbutz. E rimandare a commissioni d'inchiesta, nazionali e internazionali, la pubblicazione di elementi probanti una volta formulati i capi di accusa ed emessa la requisitoria.

Fact-checking, lo chiamano gli anglofoni. Ma NON E’ NECESSARIO. Del resto,

“Partiamo dal presupposto che a me questa parola (Hasbarà, NdA)non piace, poiché non sento di dover dare spiegazioni a nessuno circa Israele. Gli altri paesi spiegano ogni loro azione? No. E perché Israele deve farlo sempre? Pare quasi che ci dobbiamo scusare di una colpa che non abbiamo. ”
(“Hananya Naftali, star dei social media con più di due milioni di follower tra Facebook, Instagram, Twitter e Tiktok”)
https://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/israele/parla-il-guru-dellhasbara-vi-racconto-i-segreti-della-contro-informazione/

E’ una questione di atteggiamento, e prima ancora di METODO che parte dal presupposto: “IO NON DEVO GIUSTIFICARE NULLA”. NON E’ NECESSARIO. Non è necessario per Israele. Non è necessario per i cinegiornali u-ccidentali.

Del resto, sempre la “star dei social” afferma subito dopo, in risposta alla domanda dell’intervistatore:
“Antisionismo nuovo antisemitismo?
Assolutamente sì. È un antisemitismo moderno, apparentemente politico, quindi più subdolo e sofisticato. Israele è l’unico paese ebraico del mondo e, delegittimandolo, si delegittima il popolo ebraico stesso. ”
(ibidem)
Abbiamo in questa risposta un insieme, una combinazione micidiale, fra SINEDDOCHI e METONIMIE, tale da far fatica a capire dove inizia la prima e finisce la seconda: c’è da diventar matti.


Sineddoche: una parte per il tutto. FERRO per dire SPADA. Metonimia: un termine al posto di un altro, legati da contiguità logica (per esempio, contenitore per contenuto): “Mi bevo un bicchiere”.

ESPEDIENTI, FIGURE RETORICHE CHE VALGONO FINCHE’ L’INTERLOCUTORE NON SCAMBIA UN TONDINO DI FERRO PER UNA SPADA O RITIENE CHE DAVVERO CI SIA QUALCUN IN GRADO, CHESSO’, DI SCIOGLIERSI IL VETRO DI UN BICCHIERE IN BOCCA E POI BERSELO.

O forse, è proprio questo lo scopo della propaganda politica: convincere di questo, usando ANCHE sineddochi e metonimie non come FIGURE RETORICHE, ma ELEMENTI CONCRETI, "VERI", PARTI INOPPUGNABILI DI UN RAGIONAMENTO ALTRETTANTO "VERO" E INOPPUGNABILE.

L’antisemitismo lo conosciamo tutti. Così come conosciamo due millenni di tragedie immani a esso legate. Antisionismo è una definizione su cui occorrerebbe, quantomeno, intendersi:
NO a Stato di Israele tout court? Oppure
NO a una "Road-map"? (come si chiamavano una volta...)
NO a QUESTO Stato di Israele, costruito sull’espulsione di un altro Stato?

Tuttavia, il ragazzino, la star dei social, non ha dubbi. La risposta è netta. “ASSOLUTAMENTE SI”. Leggiamo gli aggettivi a cui lega il termine “antisemitismo” per fare uscire l’equazione:
- “moderno”
- “politico” (sia pur “apparentemente”, in realtà secondo lui avere da OBBIETTARE su una SCELTA POLITICA non ha NULLA DI POLITICO!)
- “subdolo” (anzi, PIU’ subdolo, a questo punto di cosa? Di quello “tradizionale”…)
- “sofisticato” (della serie, “parliamo terra terra”, è antisemitismo. Ora te lo spiego).

Ed ecco la “spiegazione”: “Israele è l’unico paese ebraico del mondo e, delegittimandolo, si delegittima il popolo ebraico stesso. ”

“Israele è l’unico paese ebraico del mondo”: QUESTA AFFERMAZIONE E' RICONDUCIBILE ALLA COSTITUZIONE DEL 2018! FINO AD ALLORA SI PARLAVA DI UN LUOGO DOVE I CITTADINI ARABI-ISRAELIANI NON ERANO CITTADINI DI SERIE B!

Certo, se partiamo da questo assunto chiunque dica "Sharon boia" è antisemita. MA NON E’ COSI’! Perché non è che, se qualcuno nel mondo dice “Totò Reina mafioso”, allora è anti-italiano! E’ anti-italiano se dice “italiani mafiosi”. E qui apriamo altri filoni, sull’uso di STEREOTIPI, applicabili NON SOLO sul caso italiano, ma a livello mondiale.

Tuttavia, per la “star dei social”, non è così. “Noi non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno”. “Non è necessario”.

Peccato che continua a essere necessario per il resto del mondo. Specialmente, per CENTINAIA DI MILIONI DI ARABI, per esempio, che forse forse NON CI STANNO A PASSARE PER BELVE ASSETATE DI SANGUE.

Ecco cosa scrive AL MAYADEEN: “Factcheck: 'Israel' has no information on Hamas murdering babies”
https://english.almayadeen.net/news/politics/factcheck:-israel-has-no-information-on-hamas-murdering-babi

AL JAZEERA, PERALTRO, IL DIECI OTTOBRE PRIMA CHE AVVENISSE QUESTA MACABRA RIVELAZIONE, SU TWITTER, DEL CANALE I24NEWS, DENUNCIAVA COME LA STESSA TWITTER FOSSE L’AREA SOCIAL PIU’ INTASATA DI FAKE NEWS:
“Social media platforms swamped with fake news on the Israel-Hamas war
Of all platforms, Elon Musk’s X appears to have had the worst outbreak of fake news related to the war.”

https://www.aljazeera.com/news/2023/10/10/social-media-platforms-swamped-with-fake-news-on-the-israel-hamas-war

A QUESTO PUNTO, ripeto quanto scritto poc’anzi: “non è una questione di mancanza di fiducia. A GRAVITA’ di accusa deve, DEVE, corrispondere un’adeguata FONDATEZZA della stessa. ” Diventa una questione di IGIENE NELL'INFORMAZIONE.

Igiene anche nei confronti di una HASBARA a questo punto presa come oro colato. E che cos’è questa “HASBARA”?

Lo spiega bene, e in italiano, sempre il sito sopra citato, assolutamente non passibile di simpatie per l'Intifada: “Negli ultimi anni, una nuova attività è diventata molto diffusa in rete: l’Hasbarà. Tratta dalla parola Lehasbir (spiegare, in ebraico), questa pratica (per alcuni una vera e propria professione) viene a contrastare il sempre più comune fenomeno di boicottaggio e delegittimazione dello Stato d’Israele.

Così, decine di giovani ragazzi e ragazze, dal sorriso smagliante e inglese impeccabile, accendono la telecamera del cellulare e si filmano mentre raccontano tutta la bellezza che Israele ha da offrire al mondo. Nei periodi di conflitto, invece, i contenuti cambiano. Gli stessi ragazzi che un attimo prima raccontavano le nuove scoperte israeliane sul piano tecnologico o medico, ora raccontano dei tanti e troppi morti e feriti, condannando il terrorismo di matrice islamica e rivendicando il diritto di Israele a difendersi. Il sorriso si spegne, lasciando spazio ad uno sguardo di rabbia, sgomento o preoccupazione sincera.”

Movimento che coinvolge, per esempio, il Ministero degli Esteri israeliano:
https://serenoregis.org/2023/05/17/lultimo-programma-hasbara-di-israele/

Movimento che nasce almeno TREDICI ANNI FA: “Vari episodi recenti in questa lunga storia sono legati  alla hasbara, o propaganda politica di marca israeliana, lanciata all’indomani della Gaza Flotilla del 31 maggio 2010. ”
https://aspeniaonline.it/articolo_aspenia/il-populismo-in-medio-oriente-la-hasbara-israeliana-e-la-propaganda-palestinese/

Senza voler entrare nel merito di questa ennesima ricerca storiografica, che rinvia ad altri momenti, notiamo due cose:
1. SI TRATTA DI UN MOVIMENTO SISTEMICO, non nato dal basso, che
2. ORA PUNTA A DIFFONDERE LA “SPIEGAZIONE” GOVERNATIVA UFFICIALE TRAMITE SOCIAL “SPONTANEI”... anche se dopo oltre dieci anni è riuscito a materializzare un antico proverbio detto di Mencio: “Tendere la corda ma non scoccare la freccia, pur dando l’impressione di doverlo fare” (引而不发,跃如也)

E veniamo all’inizio di questo pezzo. Nelle poche frasi citate all'inizio, non siamo in presenza di attività così “SOFISTICATE”, per usare un termine della “star dei social”. Il significato di HASBARA è molto terra terra. Uguale “Propaganda governativa”, secondo l’autore di questo post, tale Dan COHEN. Ora COHEN, come sanno anche i non addetti ai lavori, è un cognome ebraico. Indica una discendenza dai Kohanim, sacerdoti sin dal tempo dell’Esodo.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cohen_(surname)

Non so se questo Cohen sia considerato dai "suoi" e non solo un “rinnegato”, sicuramente per molti lo sarà. Proviamo, per una volta, a guardare la cosa dalla fine e non dall’inizio. A me piace pensare, infatti, che a contestare questo modo di fare sia ANCHE uno che di cognome faccia Cohen. Significa che non tutto è perduto. Che la salvezza, la pace, per due popoli e per due Stati sia possibile, alla fine di questo tunnel. Sicuramente, trovo difficile che a farlo sia da una parte un jihadista e, dall'altra, una giovane stella dei social, un "influencer", che ripete a pappagallo e, inconsapevolmente, la propaganda FONDAMENTALE del potere (sul resto poi, sarà lasciato libero di "criticare", come rivendica orgogliosamente).

Aggiornamenti a seguire.

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11/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA: GIORNO DUE


Confermata NEI FATTI l’intenzione, più che evidente, di CHIUDERE AVDEEVKA IN UNA SACCA. Questa cartina, ripresa da una carta satellitare, mostra il livello importante di avanzamento russo raggiunto ieri:
https://t.me/rabotyno/417
il “triangolo giallo” a nord ovest della roccaforte ucraina vede, a nord-ovest, BERDYČI, all’angolo al centro-sud, la fabbrica di carbone (KOKSOCHIM), e a nord-est, all’ultimo angolo, la collina di carbone (TERRIKON) che si dice essere stata conquistata ieri.

BERDYČI, anche qui, si dice i russi siano riusciti a raggiungerla ieri e combattimenti siano ancora in corso.

Per quanto riguarda il KOKSOCHIM, queste immagini di ieri mostrano già come sia sotto attacco:
https://t.me/mriya24/33075

Appare chiaro che il risultato a cui puntavano i russi, tutt’altro che scontato e ritenuto estremamente difficile fino a due giorni fa, era
- ACCEDERE A QUESTO “TRIANGOLO” (sino ad allora non lo vedevano neanche col binocolo)
- NEUTRALIZZARNE I PUNTI NEVRALGICI (che non significa necessariamente prenderli subito, ma anche soltanto impedire entrata e uscita di uomini e mezzi, bloccarli)
- SEPARANDO QUINDI AVDEEVKA DAL RESTO DEL TERRITORIO, CHIUDENDOLA IN UNA SACCA, FORMANDO QUELLO CHE ORMAI COMINCIANO A CHIAMARE “AVDEEVKSKIJ KOTEL” (LA SACCA DI AVDEEVKA)

Queste immagini, recuperate dal canale RT, mostrano soldati ucraini appena FUORI da AVDEEVKA che se la danno a gambe.
https://t.me/ukr_leaks/10008
Le difese erano appena saltate, quelle difese che avevano fatto sì che la cittadella fortificata non fosse neppure sfiorata dal fuoco della prima linea. Ora non è così.

Dopo la pausa notturna,
https://t.me/polk105/11801
stamattina alle quattro sono ripresi i tiri di artiglieria russi:
https://t.me/WarDonbass/129397

Ai soldati intrappolati nella fortezza, salvo salvataggi e sblocchi della situazione improbabili, due varianti: arrendersi o cadere.
https://t.me/ukraina_ru/172599

NON SOLO AVDEEVKA

Oltre a quelli già segnalati da RYBAR ieri, notiamo avanzamenti di qualche centinaio di metri verso KUPJANSK, sia comunicati dai russi che
https://t.me/polk105/11802
ammessi dagli ucraini
https://t.me/polk105/11803
Che aggiungono “stabilizaciii ostanovki poka net”, ancora non si riesce a stabilizzare la situazione, il che dovrebbe preoccupare loro più dei 300-400 metri persi.

Questa cartina mostra SEI FRONTI CALDI DOVE I RUSSI SI STANNO ATTIVANDO:
https://t.me/dva_majors/27181
Avdeevka è il punto 3. Purtroppo per la NATO e per il regime di KIEV, è SOLO il punto 3. Non si sa se ci sarà un effetto a catena. Oppure sono tutte finte e in realtà l’attacco riguarderà solo il punto 3. Oppure tra due giorni pianteranno tutto, poi ripartiranno da un’altra parte, poi continueranno ancora su Avdeevka. Tutto è possibile. L’unica cosa di certo, infatti, è che l’INIZIATIVA È SALDAMENTE IN MANO RUSSA. La kontrnastup non esiste più.
https://t.me/notes_veterans/12717
Neppure come simulacro di sé stessa.

Aggiornamenti a seguire.

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10/10 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Situazione tutt’altro che “stabilizzata”, i russi continuano ad attaccare ed è notizia di poco fa la presa della collina di sfasciume immediatamente a nord-est della fabbrica di COKE di AVDEEVKA:
https://t.me/dva_majors/27162
Qui si vede sia la fabbrica (con annesso sbuffo di ciminiera) che il “terricone” (terrikon), la collina di sfasciume:
https://www.google.com/maps/place//@48.1712163,37.7152673,4919m/data=!3m1!1e3?entry=ttu

Stringendo ulteriormente
https://www.google.com/maps/place//@48.1787105,37.7307027,16544m/data=!3m1!1e3?entry=ttu
riusciamo a vedere quanto si siano avvicinati da NORD-EST i russi, lambendo ormai la strada che porta a NORD, oltre che porre guai seri all’approvvigionamento da EST.

Questo tratto di linea ci han messo OTTO ANNI per rinforzarlo, con strati spessissimi di cemento armato. Oggi è saltata, in tre ore:
https://t.me/ruspanorama/38876

I russi oggi sono avanzati, seriamente. Attualmente stanno sia attaccando, sia consolidando le posizioni guadagnate oggi:
https://t.me/boris_rozhin/100217
et
https://t.me/boris_rozhin/100248

Perdere AVDEEVKA per il regime di KIEV sarebbe una tragedia:
1. perderebbero l’avamposto da cui continuare a terrorizzare DONECK
2. sposterebbero PERICOLOSAMENTE la linea di fronte a nord e a ovest arretrando senza ben capire fino a dove, ovvero fino dove sarà possibile “stabilizzare” la linea di fronte.
3. Libererebbero DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI E MEZZI RUSSI IMPEGNATI DA UN ANNO E MEZZO su questo fronte.
Per questo, su questa falla apertasi pericolosamente si stanno dirigendo le ultime riserve rimaste, missili HIMARS, tutto quanto rimasto a disposizione.
https://t.me/ukraina_ru/172553

Una colonna poco fa è stata attaccata e distrutta, a OCHERETINO:
https://t.me/ukraina_ru/172552

La sacca non è chiusa, ma neppure il movimento dei russi è stato bloccato.
https://t.me/rusich_army/11271

A complicare la cosa, avanzamenti anche a MAKEEVKA, su tutt’altro fronte, a EST, vicino a SVATOVO, come da carta di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/10/20231010150130-9e826d33.jpg
Persino poco più a ovest di PJATICHATKI le forze NATO e del regime di KIEV perdono posizioni:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/10/20231010152135-c7566e93.jpg

Niente di grave, nel complesso, niente di irreparabile. Sono però segnali evidenti che la fase di DIFESA, a cui le truppe NATO e del regime di Kiev saranno ben presto chiamate a passare, e alla svelta, non sarà POSICIONNAJA, per niente. Sarebbero potute tornare utili tutte quelle risorse dilapidate in un anno prima di “difesa” di Artemovsk, quindi di kontrnastup. Risorse che oggi non ci sono più, che non sono più state rimpiazzate. Mentre dall’altra parte il potenziale bellico aumentava solamente. Ora gli equilibri sul campo sono chiaramente, NUOVAMENTE sbilanciati in favore dei russi. NUOVAMENTE, perché lo erano già prima che la NATO entrasse a piè pari nel conflitto. Ora però non c’è una “NATO di riserva”. Anzi, i padroni stanno usando un altro conflitto per dire che non se ne vanno sconfitti, ma solo perché sono cambiate le priorità. “Senza rancore”… senza parole!

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/10 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Questa cartina di RYBAR consideriamola solo per la parte di attacco dell’artiglieria e aviazione russa, TUTTO IL RESTO E’ PREMATURO:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/10/20231010123926-fce0afaf.jpg
Avdeevka è stata colpita letteralmente in ogni punto. Impiegando tutti gli armamenti convenzionali in possesso dei russi, comprese le bombe teleguidate FAB-1500 (dove i numeri, ricordiamo, indicano il peso della testata esplosiva in kg).
https://t.me/rybar/53051
A essere colpiti sono stati anche i territori a NORD di AVDEEVKA, quelli da cui sarebbero potuti arrivare rinforzi. Nella cartina di RYBAR è segnalato il conglomerato di KERAMIK-NOVOKALINOVO, ma giungono voci di eguali operazioni anche su OCHERETINO:
https://t.me/polk105/11766

Volendoci fermare a questo dato, NON ERA MAI SUCCESSO. Stiamo assistendo a un fatto inedito. Immagini di questo tipo (quel fumo nero all’orizzonte)
https://t.me/polk105/11767
non si erano mai viste. Immagini che erano l’INCUBO degli abitanti di DONECK per tutto il 2014, perché simbolo di un NEMICO ALLE PORTE, che si avvicinava fino a entrare nei primi, periferici, quartieri della metropoli, oggi rappresentano il loro SOGNO che la linea di fronte si sposti di decine di km lontano da loro. Dopo quasi dieci anni!

Subito dopo il fuoco di artiglieria, è partito l’attacco di terra. RYBAR mostra le frecce rosse, in rosso vivo, che mostrano l’attacco da SUD DIRETTO alla fortezza e l’attacco da NORD EST verso OVEST teso ad AGGIRARLA, a chiuderla in una SACCA.

Qualsiasi risultato è prematuro annunciarlo.
https://t.me/rusich_army/11258
I russi pare siano arrivati a BERDYCHI.
https://t.me/polk105/11770

Sicuramente,
- anche se gli attacchi di artiglieria da soli non bastano, pur essendo imponenti,
- un tentativo analogo ci fu un anno fa, con esito negativo
- AVDEEVKA rappresenta un vero e proprio REBUS, l’enigma irrisolvibile (sinora) per i russi da un anno a questa parte,
https://t.me/notes_veterans/12705
- le forze del regime di KIEV non si aspettavano un attacco di QUESTA SCALA;
- riverseranno tutto quanto ancora in loro mani per CERCARE DI STABILIZZARE la situazione;
- i russi continueranno a spingere fino a quando riusciranno a rompere le linee di difesa nemiche, poi si assesteranno e tireranno le somme;
- persa AVDEEVKA, a KIEV resterà veramente ben poco per minacciare DONECK;
- AVDEEVKA è la fortezza, l’area militare più protetta e fortificata dell’intero fronte:
https://t.me/ZeRada1/16219
perderla, potrebbe andare anche oltre il semplice danno tattico-strategico, agendo negativamente sul morale di truppe che definire “demoralizzate” è impiegare un eufemismo.

Aggiornamenti a seguire.

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10/10 ore 08:30 aggiornamento

“L’UCRAINA RISOLVE I PROBLEMI DEGLI USA”: AMMISSIONI IN TV (UCRAINA!)

Ad ammetterlo, ormai senza più pudore, è il CONSIGLIERE DI ZELENSKIJ SERGEJ LESCHENKO (in russo, peraltro…):
https://t.me/notes_veterans/12632
Si vede che l’intervista è ANTECEDENTE all’evento che ha rubato (DEFINITIVAMENTE?) la scena mediatica al suo Paese, al suo Presidente, al suo Regime. Ma già allora – è passato qualche giorno, ma sembrano passati mesi – l’intera cerchia al potere a Kiev guardava con MOLTA preoccupazione ai “dissidi interni” al proprio padronato, per usare un eufemismo.

Un po’ come noi comuni mortali guardiamo alla proprietà delle aziende dove lavoriamo: il padrone è senza figli, o è come se lo fosse visto che tra sclerare davanti a una pratica in perdita e godersi il gruzzolo paterno scelgono la seconda. E allora che si fa se il vecchio decide a sua volta di mandare tutti affanculo e spassarsela in uno di quei posti dove fa sempre caldo e si pucciano sempre i piedi in acqua? E noi qui ci ritroviamo tutti col culo per terra? Proprietà sociale dei mezzi di produzione? Nooooooo, eccheccavolo, Paolo, basta con ’sti discorsi da comunisti! (ma non c’è un cazzo di vaccino da inoculargli? Non l’hanno ancora inventato?) E quindi ognuno a guardare al suo orticello, a cominciare a mandare curriculum in giro, ad abbandonare la nave prima che affondi del tutto.

Ecco allora che si comincia a “sbracare”. A uscire fuori dal seminato. Chi si smarca a destra, chi si smarca a manca. Chi vende “segreti” di cui è in possesso (portafogli clienti, tecniche produttive) per aumentare la propria futura busta paga in fase di contrattazione, chi vende direttamente “qualcuno” (io prima che ci pensi lui), e per meno di trenta denari, e ancor meno di un piatto di lenticchie.

Il regime di KIEV pare ormai in palla totale. Ed è neanche in questa fase, dove è completamente scomparso dal radar, ma in quella immediatamente prima, “Biden contro Trump e noi nel mezzo”, che il consigliere di Zelenskij dice candidamente che l’Ucraina sta facendo il lavoro (sporco) degli USA. No, non dice “sporco”: l’Ucraina difende il mondo libero, i “valori”, dall’“Impero del male” (Imperija zla, sic!). L’Ucraina “risolve i problemi degli USA” così che gli USA non debbano usare loro soldati.

Ora, il popolo ucraino in questa fase si trova più bollito di quella povera rana che in antropologia sociale ci si diverte a mettere e togliere dal pentolone per capire fino a quando sia possibile già scaldare l’acqua (è importante “portarsi avanti”, del resto…) senza che lei, al contatto con la stessa, salti fuori. Bollito e cotto, visto che tali dichiarazioni, di fronte a una propaganda ufficiale che invece impone loro la “difesa eroica” della “patria”, “lacrime e sangue” per la “patria”, “fino all’ultimo ucraino”, cozzano come un babbonatale il quindici di agosto. Ma anche qui i russi, a suon di docce fredde, hanno abbassato e stanno abbassando notevolmente la temperatura dell’acqua nel calderone. E le rane che non sono morte cominciano a farsi domande su come sia stato possibile ridursi così. Sempre di più.

ERA ORA! SOTTO ATTACCO LE POSTAZIONI DA CUI PARTONO GLI ATTACCHI DI ARTIGLIERIA SU DONECK

E di questa notte il filmato, girato da Doneck, che mostra l’inizio delle operazioni:
https://t.me/RVvoenkor/54558
Si sentono esplosioni e si vedono le scie delle bombe in direzione AVDEEVKA, la roccaforte per eccellenza, l’incubo per centinaia di migliaia di civili a Doneck, visto che è da lì che partono missili, razzi, proiettili di calibro NATO e quel poco che è rimasto di calibro sovietico contro la capitale del Donbass. Questo è un fotogramma di stamattina, sempre da Doneck:
https://t.me/RVvoenkor/54573
Proviamo a immaginarci QUANTO SIA VICINA, LA MORTE, PER GLI ABITANTI DI DONECK, DA QUASI DIECI ANNI! Proviamo solo a immaginarcelo. È lì, appena dietro l’ultima fila di case.

Perché allora hanno aspettato oltre un anno e mezzo per farlo? Mentre i civili a DONECK morivano al mercato, davanti a una scuola guida, alla stazione delle corriere? Perché???

La risposta non è semplice, ma l’unica cosa che mi sento di ESCLUDERE è che prima si potesse, e non si è fatto. La prova del nove è il popolo del Donbass. Non è una rana bollita, almeno in questa fase. Almeno da nove anni a questa parte. Nel suo volto si leggono tutte le emozioni e i sentimenti possibili, tranne uno: la rassegnazione. Se in quel momento non si poteva, non si poteva. Ora si può.

Passando dal piano umano, di queste donne e uomini che resistono da nove anni, a quello militare, molte cose stanno cambiando:
1. la CONTRAEREA UCRAINA è sempre più debole, probabilmente lì è ormai inesistente
2. le postazioni di artiglieria che alimentavano il FUOCO DI CONTROBATTERIA sono state anch’esse progressivamente smantellate. E per smantellarle parliamo di un processo LUNGO, perché anch’esse sono nascoste in bunker, fortificazioni sotterranee e rinforzate con strati spessissimi di cemento armato, costruite in OTTO LUNGHI ANNI. Perché èra da lì che doveva partire la presa di DONECK, per la “soluzione azera” del conflitto: quindi, serviva rinforzare il più possibile tale testa di ponte.
3. Smantellarla, quindi, non è stato per nulla semplice e, anche se si è a buon punto, non si è ancora giunti a completa soluzione.
4. Altre tattiche sono fallite. La più semplice, l’ACCERCHIAMENTO, per esempio. La costruzione morfologico-urbanistico degli agglomerati urbani intorno proteggeva AVDEEVKA e rendeva tale soluzione complessa tanto quanto quella di prenderla di petto e smantellarla pezzo dopo pezzo. Sarebbe occorso un giro ancora più lungo. Ma con qualche decina di migliaia di uomini a disposizione non si fanno i miracoli.
5. Si è quindi ritornati al muro contro muro e allo smantellamento progressivo. Vedremo se si darà continuità a questa azione, se si riuscirà a darla, e a scacciare i nazifascisti dalle porte di DONECK! Finalmente, dopo nove anni.

Aggiornamenti a seguire.

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09/10 ore 19:00 aggiornamento

SEMPRE MENO UFFICIALI: ALTRA GRANA PER LA NATO E IL REGIME DI KIEV


Lo denuncia il canale ucraino Rezident, facendo notare che questo tipo di perdite non sono rimpiazzabili con ondate di mobilitazioni forzate. Preparare seriamente un ufficiale richiede mesi, ai livelli più bassi, e anni di accademia militare a quelli più alti.
https://t.me/rezident_ua/20057

Grana per cui, tuttavia, vale la pena citare il detto popolare: “chi è causa del suo mal, pianga sé stesso”. Un anno di attacchi insensati e criminali, l’ultimo peraltro fra RABOTINO e VERBOVOE oggi pomeriggio,
https://t.me/frontbird/3929
di controffensive esistenti da mesi solo sulla carta, di corpi speciali sbattuti su gommoni a cercare la foto o il video celebrativi, di strategie letteralmente suicide… cos’altro poteva portare come bilancio in quest’ultimo suo scorcio?

Per la cronaca, l’arrivo delle piogge ha letteralmente affossato qualsiasi ulteriore speranza di guadagni territoriali, e l’esplodere del conflitto tra HAMAS e ISRAELE ha fatto passare quello ucraino in secondo piano, costituendo un’ottima strategia d’uscita per USA e U-ccidente in generale.

AGGIORNAMENTI SUL CONFLITTO FRA HAMAS E ISRAELE

Carta del 7/10
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/07/20231007232802-428e2403.jpg
e carta di oggi:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/09/20231009164805-23c2c70e.jpg

L’area sotto il controllo di HAMAS, a fatica, ma si sta restringendo. Probabilmente, tuttavia, non è l’avanzata territoriale (praticamente impossibile) che HAMAS stava e sta cercando. Come noto, Israele ha mobilitato i riservisti, parliamo di 300.000 persone, che aggiunte alle 133.000 fanno 433.000 soldati. Dall’altra parte, fuori dalle mura dove li hanno segregati per anni e anni, al momento sono operative poche migliaia di uomini, non di più. È evidente che il conflitto non si può assolutamente muovere su questo piano da parte degli attaccanti, anche se ancora oggi è morto un altro alto ufficiale israeliano,
https://t.me/WarDonbass/129304
e altri carri armati Merkava sono stati distrutti (alcuni dicono 14 in tutto, altri 25, sono comunque tanti, per questi carri che han la fama di essere fra i migliori al mondo).
https://t.me/RVvoenkor/54501

Ecco allora emergere un altro, possibile, obbiettivo: attirare decine e decine di migliaia di soldati in quella striscia, magari col compito di individuare e liberare gli ostaggi al momento portati da fuori; quindi, una volta attirati, rendergli impossibile la vita, dal momento che in quella striscia di 5/10 km x 40 km ciascuno dei due milioni di esseri umani ghettizzati per anni lì dentro sarà loro nemico.
https://t.me/rezident_ua/20044

Naturalmente, a farne le spese sono i civili di Gaza. Specialmente dopo oggi che gli han tagliato acqua, cibo, elettricità:
https://t.me/legitimniy/16435
Specialmente dopo oggi che li stanno letteralmente seppellendo sotto le macerie, in uno dei peggiori crimini di questi anni. Se questo filmato è già impressionante,
https://t.me/RVvoenkor/54494
Questo, peraltro di propaganda ufficiale israeliana, lo è ancora di più:
https://t.me/RVvoenkor/54505
Palazzi abbattuti come burro uno dietro l’altro, con risultati come questi
https://t.me/ZeRada1/16203
di fronte ai quali nessuno qui prende posizione. Sono civili, uomini e donne senza uniforme, vecchi e bambini. Uccisi senza alcun motivo se non quello della rappresaglia, finiti nel mucchio dove l’artiglieria israeliana e l’aviazione colpiscono a casaccio, senza sosta:
https://t.me/rezident_ua/20047

Milioni di civili oggetto di una vile rappresaglia. Milioni di civili che ogni giorno soffrono la morte di un loro caro, di famiglie intere, di interi piani di un condominio spazzato via in pochi secondi, e poi un altro a fianco, e poi un altro ancora. Quello che gli israeliani non capiscono, o fanno finta di non capire, è che è da decenni che vanno avanti così, sia pur a ritmo inferiore di quello di questi giorni. I loro crimini non sono stati condannati, han potuto proseguire impunemente. Ma cosa hanno ottenuto? Cosa hanno ottenuto, se non dare implicitamente ragione a quella stessa HAMAS a cui hanno dichiarato guerra?

Aggiornamenti a seguire domattina.

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09/10 ore 12:30 aggiornamento

BUDANOV (servizi segreti ucraini) CONFERMA TRE (falliti) TENTATIVI DI SBARCO E PRESA DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E

I russi l’anno scorso lo denunciavano, e apertamente. Dall’altra parte spallucce. Anzi, ERANO I RUSSI CHE SI SPARAVANO DA SOLI… fino a oggi. Budanov ha finalmente ammesso di aver tentato NON UNA, MA TRE VOLTE DI PRENDERE LA CENTRALE ATOMICA ZAES. In tutti e tre i casi fallendo. Il TERZO tentativo è stato quello più importante, con la partecipazione di CENTINAIA di soldati dei reparti speciali UCRAINI e NATO (“mercenari stranieri”), incluso il comandante della cosiddetta “Legione straniera”.
https://t.me/RVvoenkor/54461

Pian piano, tutti gli elementi vengono alla luce.

SCENDE LA PIOGGIA (MA CHE FA…)

Di sicuro rende la steppa un ACQUITRINO, come mostra questo filmato:
https://t.me/polk105/11728
Altrettanto sicuramente, impedisce ulteriormente l’azione alle truppe di terra NATO e del regime di KIEV. Quelle che devono “produrre i risultati”, che già erano prima in affanno, e che ora lo sono ulteriormente, annaspando nel pantano e facilitando i compiti di difesa russi:
https://t.me/polk105/11730

Situazione quindi invariata, su tutte le linee di fronte.

3.000.000 DI INVALIDI RIDOTTI, “REIFICATI” A OGGETTI SEMIFUNZIONALI

La notizia non è di oggi, ma non ho avuto il tempo materiale di scriverci sopra. La cosa sconcertante è che, pur avendo scatenato polemiche sui social ucraini, e relativi articoli al fulmicotone, qui non ha interessato nessun cinegiornale luce. Ho detto “sconcertante”, non “sorprendente”. Pur non sorprendendomi affatto, ciò nonostante non mi rassegno e non smetterò mai di indignarmi per lo stato pietoso in cui versa l’informazione.

Cinque ottobre. Il ministro della salute ucraino VIKTOR LJASHKO annuncia che l’invalidità dal 2025 smetterà di chiamarsi tale e diverrà “STIMA DELLA PERDITA DI FUNZIONALITA’” (МОЗ хоче замість інвалідності запровадити оцінку втрати функціональності)
https://suspilne.media/586947-moz-hoce-zamist-invalidnosti-zaprovaditi-ocinku-vtrati-funkcionalnosti/

Ovviamente il riferimento è INTERNAZIONALE, ovvero l’ADEGUAMENTO all’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) dell’ILO:
https://www.who.int/standards/classifications/international-classification-of-functioning-disability-and-health

La sostanza, tuttavia, è completamente diversa. LA SCUSA UFFICIALE È PASSARE dall’approccio attuale, basato sul riconoscimento di pensioni di invalidità, a un altro basato sul “RITORNO DELL’UOMO AL SUO STATO ECONOMICO” ( повернення людини в економічний стан). Non si chiede più a lui ciò che vuole, ma gli si dice “questo è quello che possiamo darti” (Ми не запитали, що хоче людина, а кажемо, що ось це можемо дати).

Premetto che tale classificazione, così posta, in questi termini, personalmente non mi piace, perché la trovo
1. riduttiva in generale con la scusa di trovare un metro unico di misura per tutti
2. riduzionistica dell'intera FIGURA UMANA a una mera, MECCANICA, funzionalità e dal punto di vista UNICO dell'utilità economica (NON SIAMO NE' NUMERI NE' MACCHINE!), pertanto
3. incapace di METTERE AL CENTRO LA PERSONA UMANA, I SUOI BISOGNI, oltre che LE SUE CAPACITA'
3. incapace di concepire il PERCORSO di RIABILITAZIONE come FASE di CRESCITA che vada aldilà del semplice, mero, ripristino di funzionalità di un essere umano ridotto a mera macchina economica.

Ma qui c'è anche l'AGGRAVANTE DELLA GUERRA. Se già fa schifo questo discorso per civili, in tempo di pace, ora - e a un anno e mezzo della riduzione di un popolo intero a regime di semischiavitù - tale approccio è veramente CRIMINALE, indegno, vergognoso, lesivo della dignità umana, anche solo a pensarlo.

Ma non è questo il problema per il REGIME DI KIEV e per i suoi padroni. Passare al nuovo approccio, "INTERNAZIONALE": tradotto, niente più sussidi, pensioni di invalidità, specialmente alla luce di invalidi che aumentano DI TRECENTOMILA UNITA’ IN UN ANNO E MEZZO, DI CUI CINQUANTAMILA CON AMPUTAZIONI AGLI ARTI:
https://t.me/ZeRada1/16114
ma “percorsi di riabilitazione” al termine dei quali saranno tutti, nuovamente ...“abili e arruolati”!
https://t.me/rezident_ua/19962

Hai visto la morte in faccia? Hai subito traumi che ti porterai dietro per il resto dei tuoi giorni? Ti hanno colpito? Sei rimasto ferito? Hai perso anche un arto e – come già sottolineato! - spesso e volentieri per INCAPACITA’ delle strutture mediche militari a gestire la situazione?

No... non partire da ciò che vuoi tu, da ciò che chiedi tu! Ci pensa lo Stato a RIMETTERTI SUBITO IN PISTA! Come operaio, come conducente, come qualsiasi cosa non impedito dalla tua VTRATA FUNKCIONAL’NOSTI ("втрата функціональності"), dalla tua PERDITA DI FUNZIONALITA’.

E se sei un INVALIDO APPARTENENTE AL SECONDO GRUPPO (inabile al lavoro) ti possono sempre, ancora... TROVARE UN POSTO AL FRONTE! Come si denuncia in questo VIDEO!
https://t.me/rezident_ua/19965

Stiamo parlando, tenendo già conto dei TRECENTOMILA dall’inizio di questo conflitto, di TRE MILIONI DI INVALIDI!

https://versia.ru/po-dannym-ukrainskogo-ministra-socialnoj-politiki-oksany-zholnovich-za-poltora-goda-chislo-invalidov-vyroslo-na-300-000

Tre milioni di vittime nei confronti delle quali nessuno si sta stracciando le vesti, in U-ccidente. Probabilmente perché il dogma “fino all’ultimo ucraino” si intende valido anche per loro.

Aggiornamenti a seguire.

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08/10 ore 18:00 aggiornamento

NEL FRATTEMPO I RUSSI, ZITTI ZITTI...


...controllano la situazione fra RABOTINO e VERBOVOE...
https://t.me/rabotyno/411

… e non perdono occasione per MIGLIORARE la propria posizione fra KUPJANSK e SVATOVO. Questa prima cartina mostra gli avanzamenti verso MAKEEVKA, poco più a sud di SVATOVO, paesino salito agli altari della cronaca nera per l’eccidio di soldati russi fucilati da nazisti ucraini mentre erano già faccia a terra con le mani dietro la testa.
https://t.me/rabotyno/410

Più a nord, sempre un altro morso verso ovest, questa volta sotto l’agglomerato di KISLOVKA-KOTLJAROVKA, che comincia a essere circondato da sud dalla mossa segnalata in questa cartina:
https://t.me/s/rabotyno
In altre parole, i russi avrebbero raggiunto e tagliato così un altro pezzo a sud della strada N-26 che porta a KUPJANSK.

Vedremo anche qui gli sviluppi, ma la sensazione è che i russi, zitti zitti, stiano procedendo nella loro opera di progressivo smontaggio delle prime linee sul fronte est, senza sferrare per il momento offensive ma limitandosi ad attacchi che, se da un lato preparano il terreno ad azioni su vasta scala, dall’altro lo sondano già migliorando costantemente le loro posizioni.

Gli attacchi NATO e del regime di KIEV ormai sono tali, ovvero possono essere considerati “attacchi”, solo ancora su qualche punto della fallita kontrnastup estiva. Per il resto, sono ormai “contrattacchi” in risposta a un’iniziativa tornata ormai saldamente in mano russa. Con esito peraltro analogo alla fallita kontrnastup.

Seguiamo la situazione ogni giorno, certo e ci mancherebbe: ma l’impressione è che ormai manchi al regime un qualsivoglia elemento esterno (e a maggior ragione autoctono, interno) in grado di ribaltare questa tendenza, che in prospettiva non potrà che tendere al peggioramento. Nessuna fretta, quindi, da parte russa. La cottura a fuoco lento continua, e continuerà, finché non lo riterranno più opportuno e decideranno di passare alla vera e propria offensiva.

GUERRA HAMAS-ISRAELE

Un altro giorno è andato, siamo ormai al terzo, e l’esercito israeliano non è ancora riuscito a riprendere il controllo di SDEROT, dove proseguono i combattimenti con i soldati di HAMAS. Stessa sorte per una serie di villaggi al confine con la striscia di Gaza. Man mano che colonne di uomini e mezzi si aggiungono ad altre colonne, sicuramente, le cose cambieranno. Per il momento, comunque, registriamo ancora una notevole difficoltà da parte delle forze armate israeliane di reagire al colpo subito:
https://t.me/boris_rozhin/99996

Reagire militarmente, sul campo, ovviamente. La loro reazione solita di lanciare missili su Gaza procede a pieno regime (oltre 500 attacchi stando a quanto dichiarato dallo stesso esercito israeliano)
https://t.me/boris_rozhin/99988
e, nel disinteresse generale dei politici u-ccidentali, ha già provocato una strage di civili. Fra cui, 91 bambini:
https://t.me/boris_rozhin/99994

Fra le tante domande senza risposta, oltre al come sia stato possibile, chi ha tradito se ha tradito, eccetera eccetera, si aggiunge anche la seguente: “Perché un esercito che avrebbe la possibilità di chiudere la partita a Gaza per sempre non lo fa?”

L’analisi di questo canale russo l’ho trovata molto convincente, a proposito. Ora, in Cisgiordania e in Libano assistiamo a MANIFESTAZIONI SPONTANEE sia a livello di solidarietà, che di vera e propria lotta armata RISTRETTA COMUNQUE A CASI ISOLATI. Alzare l’asticella contro Gaza provocherebbe una RISPOSTA IMMEDIATA DELLE RISPETTIVE FORZE ARMATE CON APERTURA DI ALMENO ALTRI DUE FRONTI.

Può in questa fase l’esercito israeliano sopportare l’apertura di altri tre fronti? E magari dichiarare guerra a Egitto, Siria, Libano? E l’Iran? E la Turchia, divenuta ormai battitore libero nell’area? E il Qatar, già menzionato? Per non parlare poi dei Sauditi, ormai “quasi amici” ma basterebbe un passo falso per costringerli a esporsi, a prendere posizione, ovviamente CONTRO?

Gli USA? Gli USA possono aiutare, ma non possono dichiarare la guerra al Medioriente, neppure loro. Son già rimasti scottati dalla loro ultima tornata di “caos creativo”.

Ecco allora che HAMAS, oltre al vantaggio della prima mossa, ha anche il vantaggio di poter mantenere ancora l’iniziativa, almeno in questa fase. Iraniani e Qatarioti seguono da MOLTO vicino l’evolversi della situazione. I primi hanno pianificato, i secondi sicuramente hanno avuto un ruolo non di secondo piano nel fornire armi NATO provenienti dalla guerra ucraina, oltre che aprire il portafogli.

Paradossalmente, ma qui siamo alla fantapolitica, un ruolo potrebbe allora giocarlo… la Russia, sostiene questo canale. Equidistante da entrambi, potrebbe proporre a Israele la via d’uscita dolorosa, ma necessaria, ovvero la CREAZIONE DI UNO STATO PALESTINESE. Uno Stato vero, non quella schifezza orchestrata da Trump. Con cessione di territori illegalmente occupati, con integrità territoriale, con un proprio porto (Gaza), con una vera e propria dignità.
https://t.me/governorgeneralN/45
Fantascienza? Sicuramente, specialmente a questo stadio. L’analisi a mio avviso si è spinta a previsioni che paiono più auspici. Ma ancor più qui, che in Ucraina, nessuno ha la sfera di cristallo. Vedremo.

Aggiornamenti a seguire.

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08/10 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Questa cartina di RYBAR inquadra molto bene la situazione attuale:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/08/20231008161806-a0488c11.jpg
Partiamo dalla didascalia. Da INIZIO MAGGIO a OGGI, per un totale di 160 giorni, la kontrnastup NATO e del regime di KIEV ha fruttato ai suoi promotori 260 kmq di superficie, ovvero una superficie quadrata di 16x16 km di lato, giusto per avere un’idea di ordine di grandezza. Con un avanzamento medio – totale diviso 160 giorni, di 1,625 kmq al giorno (ovvero un’area di 40 m x 40 m).
TALE “AVANZAMENTO” È AVVENUTO IN CAMPO APERTO O SU TERRENI COMUNQUE DISABITATI, A PREZZO DI UN DISSANGUAMENTO CONCRETO, TANGIBILE DEL POTENZIALE BELLICO A DISPOSIZIONE.

Ora i russi stanno provando a forzare, approfittando – per l’appunto! - di tale dissanguamento. Sono le frecce rosse riportate nella cartina di RYBAR. Interessano essenzialmente l’EST, da KUPJANSK (grazie ancora Gabriele!) a GULJAJPOLE. Senza mettere in campo nulla e senza spingere più di tanto, in una settimana si sono portati a casa 6,2 kmq (un quadrato di 2,48 km x 2,48 km): niente di che, quindi non ha nessun senso parlare di OFFENSIVA russa in questa fase.

Tuttavia, è altrettanto evidente che, salvo pretattiche degne del miglior stratega mai nato sulla faccia della terra, il POTENZIALE OFFENSIVO NATO e del REGIME DI KIEV appare esaurito, mentre QUELLO RUSSO appare ancora lungi dal dispiegarsi e, tuttavia, comincia a far danni!

Come notava Frank qualche giorno fa, e come Mir – scossone dopo scossone - mette in guardia da tempo ormai, ci stiamo approssimando, siamo ormai al punto di svolta? Molto probabilmente, si. Senza mettere il carro davanti ai buoi, è anche abbastanza EVIDENTE che a esser maggiormente in fibrillazione è la linea di fronte da KUPJANSK a KRASNYJ LIMAN.
https://t.me/dva_majors/27025
E’ qui che i russi cominciano a spingere e le forze del regime di Kiev cedono posizioni che divengono sempre più insostenibili, con l’aumentare della pressione da parte russa. Avanzamenti limitati, un chilometro qua, qualche centinaio di metri là. Avanzamenti TATTICI, dicono gli stessi russi, senza mettere in campo nulla di più di quanto già c’è, vale la pena ripeterlo. Kiev, invece, ormai, e nonostante continui a sbattere in prima linea le ultime riserve rimaste, senza distinguere più nemmeno fra reparti speciali e fanteria che si è appena tolti gli abiti civili, neanche più quelli.

L’AREA CONTROLLATA DA HAMAS IN DUE GIORNI SUPERA QUELLA DELL’INTERA KONTRNASTUP NATO IN SEI MESI

Oggi a mezzogiorno la cartina era questa:
https://t.me/RVvoenkor/54401
Cartina anglofona, con una scala ben precisa. Se quelli sono 15 km (4 cm sul mio schermo), empiricamente l’area di ciascun lato è il doppio. Considerando la parte in blu, puramente per avere un ordine di grandezza, come un triangolo rettangolo che poggia su OFAKIM, 30*30/2=450 kmq.

Poi, stiamo parlando di deserto, area controllata non significa paletti ovunque lungo il tutto il perimetro, l’angolo non è retto, togliamo quindi anche 100 kmq per stare di più dalla parte della ragione... e arriviamo a 350 kmq che on sono comunque 260.

Ora, non simpatizzo per nulla per HAMAS, sia chiaro. L’OLP era una volta il mio riferimento, vent’anni fa, ma già allora era difficile orientarsi fra sigle spesso rivali fra loro (fino alla divisione, de-facto, in aree d’influenza grossolanamente corrispondenti a CISGIORDANIA (OLP), GAZA (HAMAS) e PROFUGHI IN LIBANO (HEZBOLLAH)) e oggi lo è ancor più, laddove IRAN e QATAR, per esempio, risultano interlocutori e finanziatori privilegiati di un gruppo rispetto a un altro. Rozhin, per esempio, ricorda oggi come non solo HAMAS sia finanziato direttamente dai suddetti Paesi, ma come neanche dieci anni fa combattesse CONTRO ASSAD in Siria esattamente DALLA STESSA PARTE DI ISRAELE che, parallelamente, finanziava il cosiddetto ISIS (e la TURCHIA AN-NUSRAH).
https://t.me/boris_rozhin/99852

Nessuna simpatia particolare, quindi. D’altro canto, non posso non notare – sono gli israeliani del resto oggi a lanciare accuse precise contro Netanyahu -
https://www.haaretz.com/israel-news/2023-10-08/ty-article/.premium/netanyahus-recklessness-has-brought-war-upon-israel/0000018b-0b9f-dae9-adcb-abbf348c0000
come lo smacco di questi due giorni sia assimilabile soltanto a quello del 1973 per un esercito che si vede messo in scacco da missili che conosce a memoria, droni che avrebbe dovuto abbattere con sistemi che il regime di Kiev ha chiesto invano per quasi un anno, pick up, deltaplani a motore e... motorette.

Ora, Netanyahu ha appena invocato l’Art. 40, “Dichiarazione di guerra”, paragrafo “a)” (“alef”) della Costituzione (Basic Law), che nella traduzione inglese recita: “(a) The state may only begin a war pursuant to a Government decision.”
https://www.ilo.org/dyn/natlex/docs/ELECTRONIC/86611/97942/F845347418/ISR86611.pdf
E la decisione del governo c’è stata, è notizia di poche ore fa: non accadeva, per l’appunto, dal 1973.

Non riusciranno, probabilmente, a raggiungere la CISGIORDANIA (il significato di queste frecce su questa mappa in arabo):
https://t.me/boris_rozhin/99839
E anche se, mentre scrivo, l’avessero già raggiunta, con un Israele in stato di guerra difficilmente riusciranno a creare una fascia tale da separare i territori del nord dal deserto del Negev a sud. Quantomeno, in maniera duratura. Specialmente perché la Cisgiordania, per il momento, sta a guardare (e torniamo al discorso di prima...).

Tuttavia, è un dato di fatto che nella guerra di Hamas contro Israele il primo abbia messo in ginocchio, sfruttando l’effetto sorpresa, fosse anche solo per due giorni, concediamo tutte le attenuanti del caso, l’esercito, insieme a quello turco, più forte in quell’area.

QUALCHE DATO, STATISTICO E NON

Mentre continuiamo a seguire con interesse l’evolversi della situazione sul campo, dal momento che le sorti di entrambi i conflitti sono più intrecciate tra loro di quanto a noi sembri a prima vista (in particolare per il ruolo degli USA in entrambi), mi sembra utile riportare qualche dato statistico e informazione sul POPOLO PALESTINESE.

Nel 2018, per esempio, ricordiamo come Israele abbia varato un’ennesima Basic Law dove definisce Israele: “Nation-State of the Jewish People”, il cui Art. 1 recita, non recitava, recita:
1. Basic principles
A. The land of Israel is the historical homeland of the Jewish people, in which the State of Israel was established.
B. The State of Israel is the national home of the Jewish people, in which it fulfills its natural, cultural, religious and historical right to self-determination.
C. The right to exercise national self-determination in the State of Israel is unique to the Jewish people.
https://en.wikisource.org/wiki/Full_text_of_Basic_Law:_Israel_as_the_Nation-State_of_the_Jewish_People
Stato quindi confessionale, nel momento in cui fissa come dogma nel primo paragrafo l’ASSUNTO STORICO (is the historical homeland) l’Alleanza mosaica e la collocazione nella stessa della nozione di “Terra promessa”. Stato d’Israele anzi tutto per gli ebrei israeliani, che possono insediarsi come e dove vogliono, in barba a Risoluzioni delle Nazioni Unite. Nella Basic Law compare anche Gerusalemme capitale, riconosciuta subito da Trump e, a dicembre 2021, anche dall’ambasciatore ucraino in Israele:
https://www.i24news.tv/en/news/israel/diplomacy/1639682981-ukraine-recognizes-jerusalem-as-israel-s-capital-to-open-embassy-there

Qui, a parte Vaticano e i (pochi ormai) soliti comunisti trinariciuti, andava bene tutto… va bene tutto:
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2018-07/patriarcato-gerusalemme-legge-israele-stato-nazione-discrimina.html

I dati statistici riflettono in maniera allarmante l’enorme sproporzione nei rapporti di forza di questo conflitto, che per un popolo – quello palestinese - è stata vera e propria guerra ancor prima della dichiarazione di oggi.
Da settembre 2000, i morti israeliani sono stati 1.415
https://www.jewishvirtuallibrary.org/comprehensive-listing-of-terrorism-victims-in-israel
Di cui oltre 1000 nella guerra di Palestina (2000-2005): 1097, per la precisione
https://www.jewishvirtuallibrary.org/number-of-terrorism-fatalities-in-israel
Dalla stessa data, settembre 2000, quelli palestinesi sono stati 10.360
https://jcpa.org/article/civilian-casualties-in-the-israeli-palestinian-conflict-compared-to-other-conflicts-involving-western-forces/

Le NAZIONI UNITE (OCHA), riferendosi ai soli territori occupati di Gaza e Cisgiordania, riportano dal 2008:
- 6.407 morti palestinesi, con un picco nel 2014 (2.329) e con una evidente, maggiore, concentrazione nella sola città di Gaza (1.405 - non l’intera striscia, la città soltanto)
- 152.560 feriti palestinesi
- 308 morti israeliani
- 6.307 feriti israeliani.
https://www.ochaopt.org/data/casualties#

E’ abbastanza evidente come, nonostante i media occidentali abbiano ignorato il problema per tutti questi anni, spesso chiudendo entrambi gli occhi, tale problema si ponga e la sua soluzione non sia certo la promozione di una terra, uno Stato per diritto divino o giù di lì. Così come la responsabilità per aver fatto divenire Gaza una polveriera, se non altro per i dati oggettivi dei morti e feriti da entrambe le parti, difficilmente non sia attribuibile ai governi israeliani che si sono susseguiti negli ultimi venticinque anni. Favorendo insediamenti illegali secondo risoluzioni dell’ONU, erigendo muri che definire della vergogna è già fare un complimento, marginalizzando di fatto gli stessi arabi israeliani, divenuti cittadini di serie B.

I venti di guerra non soffiano da oggi, per l’attivazione dell’articolo 40 comma alef.

Aggiornamenti a seguire da domani mattina.

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07/10 ore 15:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata, eccetto che verso KUPLJANSK, dove i russi negli ultimi giorni hanno continuato, sia pur lentamente, sia pur senza sferrare alcuna offensiva, ad avanzare. Dove qualche centinaio di metri, dove fino a due chilometri:
https://t.me/ukraina_ru/172157
Ormai, a seconda dei punti considerati, i russi distano dalla città dai sette ai 12 chilometri.
https://news-kharkov.ru/other/2023/10/07/64496.html
Questa una carta del canale Rabotyno che mostra le direttrici di attacco e il ruolo fondamentale che, in questa azione, sta ricoprendo l’assenza di comunicazioni data dai ponti fatti precedentemente saltare:
https://t.me/rabotyno/394
Ricordiamo che Kupljansk non permette, data la sua conformazione geografica, una “presa parziale” della serie “prima la riva destra e poi, con calma, quella sinistra”. La seconda si trova in alto e qualsiasi mossa azzardata, in questo senso, provocherebbe ingenti perdite a chi si trovasse sulla riva destra. Occorrerà pertanto un’azione coordinata su entrambe le rive da nord o, meglio ancora, un accerchiamento anche da sud. Vedremo gli sviluppi.

A ogni modo, la situazione sia interna che esterna non volge a favore del regime di KIEV. L’ultima tegola caduta in testa a patàca, mascellone e cerchio magico, è stata l’elezione in Slovacchia di Robert Fico (c da pronunciarsi con z aspirata di pizza): a qualche giorno dalla sua vittoria elettorale, ha già annunciato lo stop alle forniture di armi e munizioni:
https://t.me/boris_rozhin/99666
Vero è anche che il grosso di quanto aveva in casa, la Slovacchia, lo ha già dato. Tuttavia, è e resta un segnale.

L’UE ha risposto picche alla richiesta di Zelenskij, durante il summit spagnolo, di entrare nell’Unione Europea attraverso una “procedura semplificata”.
https://t.me/rezident_ua/20003
Premesso che tutti, ma proprio tutti sanno che, se dovesse seguire la “procedura normale”, la cosa sarebbe del tutto impossibile da qui ad almeno dieci anni, stante la situazione attuale. Ognuno ne tragga le sue conclusioni.

L’inasprirsi improvviso, infine, del conflitto arabo-israeliano, potrebbe dare il colpo di grazia a qualsiasi “appoggio esterno”
https://t.me/legitimniy/16422
e rappresentare un più che “valido motivo”, agli occhi del pubblico u-ccidentale, per defilarsi con onore e abbandonare dalla nave che affonda. Vedremo...

QUESTIONI APERTE E QUALCHE NOTA A MARGINE SULL'ATTACCO DI HAMAS

Qualche nota a margine di quanto sta accadendo.

TRE ANIMAZIONI E MAPPE DEGLI AVANZAMENTI PALESTINESI:

1. Qui in rosso i centri abitati e le basi militari finite sotto il controllo palestinese alle 13:00 di oggi:
https://t.me/rezident_ua/20003
con coloni israeliani trasferiti nella striscia di Gaza, giusto per complicare ulteriormente le cose allo Stato maggiore israeliano (se colpisco, uccido anche i miei)
https://t.me/rezident_ua/20005
Qualcuno parla della più grande presa in ostaggio di civili, in realtà non tenendo conto che MARIUPOL’ è stata trattata dagli squadristi di AZOV e dall’esercito regolare ucraino come un immenso bacino di scudi umani, come riconosciuto oggi da tutti (tranne che dai cinegiornali luce, ma non fa testo): era una città di quattrocentomila abitanti, lo ricordiamo.

2. Cartina di RYBAR che mostra sostanzialmente la stessa cosa, ma sulla carta generale di Israele e Palestina,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/07/20231007134622-c8d4f5c2.jpg
che ci mostra un aspetto interessante della faccenda: Cosa accadrebbe se la scintilla, che già scintilla non è più, incendiasse la prateria? Vedremo.

3. Animazione che mostra sia parte degli avanzamenti che le direttrici di attacco:
https://t.me/ukraina_ru/172178
Interessante quantomeno per capire LA SCALA di tale attacco, partito praticamente dall’intera striscia di Gaza.

Israele ora accusa direttamente l’IRAN e minaccia ritorsioni anche contro di lui:
https://t.me/notes_veterans/12610
Ma la domanda fondamentale è, a mio modestissimo parere e non solo mio:
https://t.me/legitimniy/16417
ET
https://t.me/rezident_ua/20001
(solo per esempio… la domanda se la son fatta in molti di più)

DOVE È STATO IN QUESTO PERIODO IL MOSSAD? E’ materialmente impossibile che uno dei migliori servizi segreti del mondo, se non il migliore per certi versi, non abbia VISTO NULLA di quanto si stava preparando.

Carri armati MERKAVA (filmato qui)
https://t.me/boris_rozhin/99679
e basi militari attaccate da DRONI che in silenzio e in velocità si approssimano e sganciano BOMBE, esattamente come in UCRAINA
https://t.me/ZeRada1/16164
con attacchi a cui seguono poi, altrettanto veloci, le truppe di terra:
https://t.me/RVvoenkor/54307

Ultraleggeri e pick up che scorrazzano oltre quel muro di cemento, muro tanto della vergogna quanto del tutto inutile.
https://t.me/RVvoenkor/54286

Soldati palestinesi che COMBATTONO CON ARMI RECUPERATE AL MERCATO NERO DELLA RETE E PROVENIENTI DALL’UCRAINA, come denunciato dai canali ucraini stessi:
https://t.me/mriya24/32854
L’INTERPOL È DA UN ANNO CHE LO DENUNCIA, INASCOLTATA. CHI È LO STATO TERRORISTA, IN QUESTO CASO: L’UCRAINA, GLI USA, O ENTRAMBI?

A proposito di armi e armamenti, AUMENTANO ESPONENZIALMENTE IN QUESTE ORE I TROFEI DI GUERRA: carri armati, alcuni dei quali con ancora la bocca di cannone coperta, assolutamente nuovi di pacca,
https://t.me/dva_majors/26944
oltre che blindati, armi e munizioni:
https://t.me/RVvoenkor/54311

Infine, IL GENERALE ISRAELIANO NIMROD ALONI CATTURATO E PRESO PRIGIONIERO (foto prima e dopo qui):
https://t.me/boris_rozhin/99686

Le scariche rabbiose in corso di missili contro Gaza,
https://t.me/RVvoenkor/54300
che provocano centinaia di morti fra i civili, tra cui molti dei “loro” coloni, trasferiti come abbiam visto a forza a condividere la sorte dei palestinesi, sostanzialmente non cambiano la situazione sul campo, assumendo solo significato di rappresaglia e aumentando ulteriormente un odio decennale che è decenni che vede palazzi distrutti e civili morti a decine perché un boss di Hamas abitava al quinto piano, e via discorrendo.

Ormai non sarà più un botta e risposta di missili soltanto. Sarà guerra sul campo, guerra di terra, questa volta. Lo è già. Seguiremo anche qui, costantemente, gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire da domani sera.

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06/10 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nonostante qualche voce inizi già a parlare di contrattacco russo, soprattutto intorno a KUPLJANSK,
https://t.me/polk105/11667
in realtà la situazione è attualmente stabile, invariata. E’ questa l’unica costante, sia che a difendersi siano le forze NATO e del regime di Kiev, sia che siano loro ad attaccare, come nel caso di RABOTINO:
https://t.me/rabotyno/391

L’altra costante sono le perdite fra le fila ucraine, veramente ingenti. Il Ministero della difesa riporta oggi i dati della settimana corrente. Negli ultimi 7 giorni:
- oltre 405 soldati nella zona di KUPKLJANSK
- oltre 430 soldati sotto KREMENNAJA
- oltre 1745 soldati da sopra ARTEMOVSK a sotto AVDEEVKA
- oltre 755 soldati nell’area immediatamente a ovest (“Sud-Doneck”),
- oltre 320 soldati sotto ZAPOROZH’E
- poco meno di 235 soldati nell’area di CHERSON
https://t.me/RVvoenkor/54202

La quantità di morti (il quadruplo e anche di più rispetto ad altre aree) dell’area da sopra ARTEMOVSK a sotto AVDEEVKA conferma che gli ufficiali NATO, come già fanno da un po’ di tempo a questa parte, abbiano dato l’ordine di sfondare sotto ARTEMOVSK, fra KLESCHEEVKA e ANDREEVKA, superare quella maledetta ferrovia. Gettando nella mischia tutto quanto rimasto. Senza successo.

Questo pare stia acuendo i contrasti tra militari e politici, anche perché ormai gli ucraini hanno perso l’UNICO VANTAGGIO OPERATIVO nei confronti dei russi: la superiorità numerica. Con le perdite sopra descritte, proseguite costantemente e in queste proporzioni, anzi MAGGIORI, lungo tutti questi mesi, i soldati sono sempre meno!
https://t.me/legitimniy/16410

SCONTRI INTERNI DILANIANO VERTICI MILITARI UCRAINI E ALTRI GRUPPI DI POTERE LOCALI


Soldati ormai in pieno scontro fra loro stessi, peraltro. Una lotta intestina, VERE E PROPRIE FAIDE FRA GRUPPI DI POTERE che serpeggia strisciante ed emerge, per esempio, nel caso dei MERCENARI UCCISI.

La posta in gioco è sempre quella: SOLDI E POTERE. Proventi dal contrabbando di armi alle requisizioni illegali ai civili, dai giri illegali di qualsiasi risorsa si trovi nella loro area di influenza (materie prime come carbone, legname, sabbia), all’immancabile traffico di stupefacenti: tutto questo nella denuncia puntuale del canale ucraino LEGITIMNYJ:
https://t.me/legitimniy/16411

A questo punto, detto proprio fuori dai denti, oltre all’operazione mediatica, nulla mi vieta di pensare alla strage di ieri ANCHE nell’ottica di un regolamento di conti interno: due piccioni con una fava, sicuramente, per qualcuno.

Questo, mentre qualcun altro ci “delizia” dell’ennesimo spettacolo indecente avvenuto oggi alla Rada (i filmati parlano da soli):
https://t.me/ZeRada1/16143

Aggiornamenti a seguire domani.

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06/10 ore 12:30 aggiornamento veloce

“PASSARE ALLA DIFESA TATTICA”


Così avrebbe affermato Mascellone nel fare rapporto al patàca: “переходить к тактической обороне”, passare alla difesa tattica. Il motivo è semplice. La scarsità di uomini e mezzi non consentirebbe più azioni offensive su vasta scala.
https://t.me/rezident_ua/19981

Vedremo se si tratta di fumo negli occhi o se, effettivamente, quelle che si stanno consumando sulle linee di fronte da parte NATO e del regime di KIEV sono le cosiddette “ultime cartucce” prima di passare alla difesa.

IL “FURBO ARMENO”

Ridiamoci un po’ sopra. Il canale ucraino Zerada, nel commentare l’incontro ieri fra i due capi di Stato, l’azero e l’armeno, ha così affermato circa le mani tenute dal presidente armeno dietro la schiena, modello “umarèll” davanti al cantiere: “Il furbo armeno ha nascosto la mano”
https://t.me/ZeRada1/16137

A fianco, le immagini di tutti i presidenti trombati dopo aver stretto la mano al patàca… non siamo superstiziosi… ma nel dubbio...

149.200 FUNZIONA

Altri 17 soldati che son riusciti a salvare le proprie vite consegnandosi ai russi.
https://t.me/boris_rozhin/99521
Il canale radio aperto sui 149.200 funziona, e continuerà a funzionare.

Aggiornamenti a seguire.

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06/10 ore 08:30 aggiornamento

FALLIMENTO DELLA STRAGE PERFETTA (CON TRAGICO FINALE “ELVETICO”...)


C’è l’evento, come ci siam detti, un pranzo, meglio, una commemorazione funebre, in un locale pubblico.
C’è il “posto giusto”, dopo un anno e rotti questa volta ci sono arrivati, ovvero un paesino di campagna senza telecamere fisse, senza gente dal telefonino facile che in quel momento non ha altro di meglio da fare che filmare cielo, tetti delle macchine, tette delle commensali.
C’è il movente: in quel locale la commemorazione funebre riguardava un defunto ufficiale squadrista di Ajdar,
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/05/64210.html
quindi il locale era pieno di suoi degni compari, anzi, camerati, e relative famiglie (ma i russi si sa, mangiano i bambini, quindi quello non sarebbe stato un problema, anzi, un aggravante del movente).
C’è ovviamente “l’anarchico” designato, ovvero i russi.
C’è stata quindi la STRAGE PERFETTA. Stavolta il manuale NATO è stato seguito alla perfezione. Senza sbavature, finalmente, dopo tentativi a vuoto e sbugiardamenti vari, eseguito “pulito” un lavoro sporco, sporchissimo, vero e proprio crimine contro l’umanità. Crimine con cui la storia dell’imperialismo a stelle e strisce ha costellato un intero continente, chiamato AMERICA LATINA, e di cui non importava e non importa nulla a nessuno. Perché era il suo “giardino”.
https://t.me/NSDVKharkove/15022

Strage perfetta, strage CHE CIÒ NONOSTANTE, È FALLITA. Cosa non ha funzionato questa volta? TUTTO IL RESTO. Il clima è cambiato, dall’estate all’inverno. I padroni stanno cercando di scaricare la patata bollente Ucraina. Al punto che se i russi attaccassero oggi, per davvero, non mi meraviglierei affatto se la NATO li facesse arrivare fino a LEOPOLI, non fino a KIEV. Ma i russi non attaccano, nicchiano, e la patata resta sempre più bollente.

Oltre che a rendere del tutto ingiustificata la “strage perfetta”, mettendone a nudo ORCHESTRAZIONE E CABINA DI REGIA. E far sì che persino un propagandista come SHARII prendesse atto della falsità di questa criminale messinscena.
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/05/64214.html

Non sono bastati, quindi, i morti prodotti al momento, non messi lì come a Bucha in quattro giorni con ancora la fascetta bianca al braccio di “kolaboranty” dei russi fatti, fuori in rese dei conti sommarie alla “liberazione” e disposti ai bordi delle strade insieme a figuranti che non aspettavano neppure il passaggio delle macchine che li filmavano per alzarsi, immortalati dagli impietosi specchietti retrovisori.

NON È BASTATO NEPPURE IL DISCORSO PREFATTO DI ZELENSKIJ CHE MINACCIAVA L’EUROPA DI SICURI ATTACCHI DEI RUSSI NEL 2028. Questa volta no.

IL TOUR SPAGNOLO DI ZELENSKIJ SI È TRADOTTO IN UN PUGNO DI MISSILI DI CONTRAEREA, FINE: NIENTE CARRI, NIENTE ARTIGLIERIA, NIENTE MUNIZIONI, NIENTE SOLDI.
https://t.me/legitimniy/16404

PERSINO LA SVIZZERA STA PENSANDO A COME MANDARE A CASA I SUOI RIFUGIATI UCRAINI! CON CALMA… SON SVIZZERI, E “nell'ottica di una pianificazione lungimirante, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha incaricato la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di esaminare assieme ai Cantoni le questioni giuridiche, organizzative e processuali legate a un'eventuale futura abrogazione dello statuto di protezione S (LO STATUS CHE ATTUALMENTE CONSENTE AI RIFUGIATI DI STARE IN SVIZZERA, SIMILE ALLA NOSTRA “PROTEZIONE”)”
https://www.tio.ch/svizzera/politica/1702321/si-pianifica-il-rientro-a-casa-dei-profughi-ucraini

A parte il fatto che "nell'ottica di una pianificazione lungimirante" sull'italico territorio è una combinazione di parole che non ho mai sentito in vita mia, se non nelle barzellette, non si può certo dire che gli svizzeri non pianifichino tutto, ma proprio tutto!

“Nel piano - trasmesso oggi a vari media tra cui l'agenzia di stampa Keystone-ATS - si punta a un'abolizione dello statuto S due o tre anni dopo l'inizio della guerra, ossia nel 2024 o 2025. Secondo le previsioni dovrebbero rientrare circa 70'000 ucraini, di cui l'80% spontaneamente, soprattutto famiglie separate dagli uomini rimasti in Ucraina. ”
(ibidem)

Qui si tocca la barzelletta. "Nell'ottica di una pianificazione lungimirante...", donne e bambini protetti qui, in SVIZZERA, pari all’80% degli attuali rifugiati, probabilmente oggi già in gran parte rispettivamente vedove e orfani, tornerebbero “SPONTANEAMENTE” nelle macerie che il loro regime riserva loro (e per le donne pure il rischio di essere sbattute al fronte)!

Ecco allora che interverrebbe l'immancabile BUONAUSCITA:
“Vengono poi ipotizzati aiuti finanziari al ritorno: per incitare i rientri, nel piano viene raccomandato di attribuire più soldi a coloro che partono nel periodo iniziale del termine di partenza e di ridurre man mano l'importo a coloro che lasceranno la Svizzera più tardi. Le somme sarebbero comprese tra i 1'000 e i 4'000 franchi.” (al cambio attuale assimilabili ai nostri euro, lira più, lira meno...)

AL LAVORO PULITO DI UNA STRAGE PERFETTA LA SVIZZERA OGGI, L'EUROPA DOMANI, RISPONDE COL LAVORO PULITO DI ESPULSIONI PERFETTE, PIANIFICATE, CON TANTO DI ELEMOSINA FINALE. È proprio vero che non siamo più nel 2022. Spero che il popolo ucraino apra gli occhi prima delle scadenze che l'U-ccidente porrà loro, volenti o nolenti. Anzi, "SPONTANEAMENTE".

Aggiornamenti a seguire.

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05/10 ore 19:00 aggiornamento


ENNESIMA STRAGE DI CIVILI TARGATA NATO


Parliamo del paese di GROZA, 37 km a ovest di KUPLJANSK e quasi 50 da SIN’KOVKA, alle porte della quale i russi campeggiano da mesi senza muoversi ulteriormente.

Un razzo all’ora di pranzo (13:15) piove su un bar-ristorante dove si stava celebrando un pranzo cerimoniale. CINQUANTUNO MORTI.

Alle 15:45 Zelenskij pubblica un post sul suo sito ufficiale dove dà la colpa ai russi di quanto accaduto. Zelenskij oggi CASUALMENTE è in Spagna, a una riunione della Comunità Politica Europea, dove CASUALMENTE si parlava della fornitura di armi all’Ucraina.

Stesso discorso tempo fa durante una visita di BLINKEN a KIEV. Accadde una strage a KONSTANTINOVKA, un video con i riflessi del missile sul tetto della macchina scagionò allora i russi e inchiodò alle proprie responsabilità chi oggi prosegue a commettere, impunito, questi crimini.

https://news-kharkov.ru/society/2023/10/05/64176.html

Persino canali ucraini ormai non escludono la partecipazione criminale, in tutto questo, del regime di KIEV. Legitimnyj ricorda di come avesse già messo in guardia i suoi connazionali da AZIONI ECLATANTI che avrebbero dovuto “servire la causa”, e anche noi peraltro avevamo riportato già allora questa più che fondata preoccupazione, mettendola sul tavolo delle varianti che KIEV avrebbe potuto scegliere in questi “45 giorni”:
https://t.me/legitimniy/16375

Oggi un canale telegram della zona di Kupljansk ammoniva che “malelingue” locali stavano proprio spargendo questa voce
https://t.me/kupiansknash/6434
prefigurando di fatto quanto sarebbe accaduto oggi. Con lo scopo anche di spopolare l’area da civili che, essenzialmente, aspettano il ritorno dei russi.

Se sia stato uno HIMARS come affermano alcuni
https://t.me/notes_veterans/12575
o altri ordigni poco fa di differenza.

I russi in tutto questo periodo non si sono mai spinti così lontano, a KUPLJANSK, negli attacchi. Non ne hanno alcun interesse. Specialmente se si parla di piccoli centri abitati senza alcun valore strategico a cinquanta km dalla linea di fronte.
https://t.me/notes_veterans/12576

Ma chi ha orchestrato questo massacro aveva bisogno che non fossero commessi i passi falsi che hanno portato le forze NATO e del regime di KIEV a essere puntualmente sbugiardate. Serviva un paesino, con nessuna telecamera fissa, con pochi cellulari agganciati, con ancora meno gente in giro. L’hanno trovato e hanno fatto quello che han fatto. Pagheranno caro, pagheranno tutto.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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05/10 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Dal fronte assolutamente nessuna variazione. “Obstanovka stabil’naja”, situazione stabile, anche fra Rabotino e Verbovoe dove fino a ieri sera tentavano, assalto alla baionetta dopo assalto, di portare a casa qualcosa:
https://t.me/rabotyno/386

Trovato un cadavere in Crimea riconducibile ai marò che ieri hanno fatto selfie su moto d’acqua rischiando, e a questo punto non solo rischiando, la vita.
https://t.me/boris_rozhin/99420
Partiti in sedici, evidentemente non son tornati tutti. E a quanto pare neanche in quattordici.
https://t.me/ukraina_ru/171893
E’ quindi andata decisamente meglio al big jim fatto prigioniero ieri. Così come questo soldato ferito ucraino, abbandonato dai suoi e lasciato sulla linea di fuoco per sei ore sotto il “fuoco amico”, finché i russi non lo hanno trovato e prestato le cure di primo soccorso: saluta moglie e figli, mentre racconta l’accaduto, racconta di come l’hanno curato e nutrito e dice: “Ecco contro chi state combattendo. Come minimo, è stupido”
https://t.me/boris_rozhin/99391

Due soldati che avrebbero potuto divenire cadaveri, accertati o, come si diverte il regime di KIEV a nascondere nelle statistiche ufficiali, “dispersi in circostanze particolari”: 26 mila a oggi.
https://t.me/ukraina_ru/171884
Mentre una moglie rimasta senza notizie del marito, o figli che non sanno se loro padre sia ancora vivo o morto, si chiedono ancora – e noi con loro! - cosa siano queste “circostanze particolari”.

CARNE DA CANNONE A BUON MERCATO: ORMAI LO AMMETTONO TRANQUILLAMENTE, ANCHE IN SEDI UFFICIALI

La dichiarazione è di tre giorni fa almeno, ma a quanto pare non gliene frega niente a nessuno. A dichiararlo è stato LA MINISTRA DELLA DIFESA OLANDESE (DEMOCRATICA!) KAJSA OLLONGREN!
A FARMELO NOTARE E’ STATO IL CANALE UCRAINO ZERADA, CHE E’ ANDATO A PRENDERE ANCHE IL FILMATO, PRIMA DI DIFFONDERE COSE INESATTE:
https://t.me/ZeRada1/16117
E invece no, NON C’E’ NULLA DI INESATTO, L’HO SENTITO E RISENTITO E QUESTO DICE LA MINISTRA. Al WARSAW SECURITY FORUM, dopo aver detto “LORO COMBATTONO, NOI NO”, completa il “ragionamento”:
"Because they have the same interest in a way of course, supporting Ukraine is a very cheap way to make sure that Russia with this regime is not a threat to the NATO alliance. And it's vital to continue that support”
https://www.aa.com.tr/en/europe/dutch-defense-chief-says-supporting-ukraine-is-very-cheap-way-to-ensure-russia-not-threat-to-nato/3007133
Un’affermazione di questa gravità ripresa dall’agenzia di stampa turca e ovviamente, “inspiegabilmente”, “bucata” dai cinegiornali luce di maggioranza, d’opposizione, “democratici”, “liberi”, “libertari-liberisti-liberali”, “repubblicani”, “repubblichini”, “fascisti”, “parafascisti”, “paragnosti”…

Forse non l’hanno ricevuta… rimandiamogliela, traduciamogliela: “PERCHE’ LORO (GLI USA) HANNO GLI STESSI INTERESSI (NOSTRI), IN UN MODO… NATURALMENTE, ‘AIUTARE’ (VIRGOLETTE MIE...) L’UCRAINA E’ UN MODO MOLTO A BUON MERCATO PER ESSER CERTI CHE LA RUSSIA COL SUO REGIME NON SIA UNA MINACCIA PER L’ALLEANZA ATLANTICA. ED E’ VITALE CONTINUARE QUESTO ‘AIUTO’”.

Attendiamo fiduciosi fiumi, ma che dico fiumi, tsunami di interrogazioni parlamentari e di azioni pubbliche di protesta.

Aggiornamenti a seguire.

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05/10 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione non solo invariata, ma i russi continuano a riguadagnare porzioni di territorio precedentemente cedute:
https://t.me/RVvoenkor/54134
Sono quelle poche centinaia di metri, oggi a Rabotino, domani a ovest di Staromajorskoe, dopodomani sotto Klescheevka, che fanno capire agli attaccanti che non solo non sfondano, ma neppure “avanzano lentamente”.

“Fanno capire” è un parolone. A giudicare dagli attacchi disperati quanto intensi di ieri e stanotte fra RABOTINO e VERBOVOE, sembra non lo vogliano capire ancora dopo cinque mesi:
https://t.me/rusich_army/11165
Sempre lo stesso copione: artiglieria che prepara (sempre meno), furgoni cassonati (al posto dei blindati NATO più costosi) che sbattono carne da cannone in prima linea e poi fanno dietrofront al volo per evitare di far la fine dei mezzi, alcuni dei quali ormai arrugginiti, ai lati dei viottoli, parte una specie di colonna di 10-15 uomini al massimo, si alzano in aria i droni FPV russi, gli cominciano a piovere addosso sia che si siano riusciti a infilare in una di quelle “Z” scavate nel terreno, sia che stiano ancora vagando in cerca di qualcosa rimasto in piedi dietro cui mettersi, le forze vengono annientate, chi riesce si ritira cercando alla bell’e meglio di salvarsi dal guaio mortale dove l’han ficcato.

Dinamica simile a quella che ha portato marò ucraini ieri a rischiare la vita per foto celebrative arrivando sulle coste crimeane (qui un esempio di come l’U-ccidente attraverso i suoi media abbia cercato di cavare qualche ragno dal buco da questo magrissimo bottino)…
https://t.me/ukraina_ru/171828
… TUTTO E SOLTANTO CON MOTO D’ACQUA!!! DA ODESSA! VIA ISOLA DEI SERPENTI, VIA PIATTAFORME ESTRAZIONE GAS… FINO ALLE COSTE DELLA CRIMEA SU MOTO D’ACQUA!!! MARÒ ADDESTRATI, FORZE SPECIALI, ADATTE A BEN ALTRI TIPI DI MISSIONI, RIDOTTE A UOMINI-SANDWICH SU MOTO D’ACQUA CON BANDIERA AL SEGUITO, A TOTALE RISCHIO DELLE PROPRIE VITE... PER CAMPAGNE PUBBLICITARIE.
L’idiozia di un regime che conferma, ancora una volta, la regola empirica che al peggio non ci sia mai fondo.

Dinamica simile che ha portato, stamattina, forze speciali ucraine a sbarcare dall’altra parte del PONTE ANTONOVSKIJ e tentare, per l’ennesima volta, di consolidare una testa di ponte spazzata via più volte nei mesi passati dall’artiglieria e dall’aviazione russa.
https://t.me/frontbird/3837

Tutto questo mentre, tranquillamente, seraficamente, un soldato russo ci mostra la NUOVA LINEA DI DIFESA SOPRA TOMKAK (altro che evacuazione…). Compresa di rifugio sotterraneo dotato di tutti i comfort di serie, perlinatura in legno compresa:
https://t.me/RVvoenkor/54142
Chissà se girerà mai su qualche cinegiornale nostrano… magari spacciandolo per rifugio ucraino! Tutto è possibile.

Tutto questo mentre, nei cantieri navali in CRIMEA, si pensa di riparare la nave da sbarco MINSK, già in riparazione e ulteriormente danneggiata dalla NATO un po’ di tempo fa… USANDO PEZZI DI NAVI ANALOGHE GIACENTI DA ANNI NEL PORTO A SEBASTOPOLI E DINTORNI!
https://t.me/polk105/11595
“Only for parts”, come recitano gli annunci sulla baia di macchine fotografiche buone solo a essere cannibalizzate per riparare altre macchine. Morale: “chi rompe paga”… e i cocci li lascia lì per altre, future, “cannibalizzazioni”...

Aggiornamenti a seguire.

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04/10 ore 13:30 aggiornamento

DISTRUTTO QUARTIER GENERALE UCRAINO SOTTO ARTEMOVSK


La notizia è di ieri, ma le proporzioni del danno inflitto sono state rese note oggi. Il video delle conseguenze dell’attacco, la geolocalizzazione su mappa e su foto satellitare sono qui:
https://t.me/rabotyno/375
Siamo come visibile a sud-ovest di KONSTANTINOVKA. E quella era la sede del Gruppo Tattico Operativo “Soledar” (ОТГ «Соледар»), con dentro cinquanta fra soldati e, soprattutto ufficiali.
https://iz.ru/1584026/2023-10-04/vs-rf-unichtozhili-krupneishii-shtab-takticheskoi-gruppy-vsu-soledar
Chi non è morto, è stato trasferito d’urgenza in Polonia per cure. Fra i militari colpiti, “consiglieri militari” NATO, ovvero ufficiali operativi sul campo per dirigere quotidianamente la carne da cannone mandata al massacro fra KLESCHEEVKA e ANDREEVKA.
https://t.me/polk105/11588
Sempre questa fonte afferma essere la più grande perdita di ufficiali sul campo avvenuta sinora al fronte. Era un bunker sotterraneo, come si vede chiaramente nel video. La bomba FAB-1500 sganciata e pilotata fino al bersaglio ha raggiunto la sede sotterranea del quartier generale e l’ha fatta saltare.

I russi posseggono una buona conoscenza del territorio e un altrettanto buona rete di spionaggio. Questo, come si vede dal filmato, non era un palazzo, ma un bunker in mezzo ai boschi. Individuazione e successivo attacco, pienamente riuscito, costituiscono una prova evidente della capacità attuale dei russi di colpire in profondità, come dicono loro, “kuda nado”, “dove c’è bisogno”.

CARNE DA CANNONE IN CAMBIO DI FOTO: ENNESIMO SBARCO “MEDIATICO” IN CRIMEA

Ieri notte, azione fallita, un prigioniero, abbandonato dai suoi stessi “kameraden” (video qui):
https://t.me/ukraina_ru/171744
e foto qui:
https://t.me/rybar/52670
insieme alla bandiera dietro alla quale si sarebbero dovuti sprecare in video e filmati celebrativi:
https://t.me/boris_rozhin/99318
A denunciarlo lo stesso soldato fatto prigioniero.
https://t.me/boris_rozhin/99309
Crepare per una foto o un filmino da dare in pasto ai media u-ccidentali e di regime: a questo ormai si sono ridotti gli ordini dei comandi NATO a Odessa, o più in alto ancora.

Aggiornamenti a seguire.

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04/10 ore 08:30 aggiornamento

ASSALTO SU ASSALTO, MORTI SU MORTI… SU MORTI ANCORA

Partono i primi lanci dei canali telegram più “sul pezzo” già dalla prima serata di ieri. Conferma RABOTYNO verso le 22 con una cartina aggiornata (non sui confini, ma sulle freccette)
https://t.me/rabotyno/374
In particolare, le frecce cerchiate in BLU SCURO, che indicano la nuova direttrice d’attacco. Attacco serio, con l’impiego di blindati e, soprattutto, truppe mandate in massa all’assalto.
All’una di notte, il canale più sul pezzo di tutti su quella linea di fronte informa: “i combattimenti continuano, i tamburi continuano a rullare, seriamente” (бои продолжаются, накат серьезный). I soldati impiegati si contano a centinaia, nei discorsi radio si sente il polacco. I russi rispondono con qualsiasi cosa sotto mano, dai droni FPV all’artiglieria pesante, a quella leggera data ormai la vicinanza delle truppe NATO e del regime di Kiev alle loro trincee.
Al mattino, conferma di tutto quanto detto sopra, ivi compresa l’eroica difesa delle truppe russe, eroica difesa che si va ad aggiungere alle altre di questi cinque mesi, giusto per non dire che non è stata, non è e non sarà mai una “passeggiata”.
Anche se alle sette del mattino l’aviazione russa ha riservato il buongiorno con una passata di FAB-500 sulle loro posizioni. Son le truppe di terra che tengono, son le truppe di terra a dare il contributo maggiore. Se ci sono, allora anche l’aviazione fa il resto. Se non ci sono, come ad esempio a BALAKLEJA un anno fa, nessun intervento dell’aviazione è in grado di risolvere.
Confermato anche il finale: le truppe NATO e del regime di KIEV causa perdite ingenti si ritirano.
https://t.me/polk105/11586

Siamo nei 45 giorni dove il regime deve dimostrare “qualcosa” circa l’efficacia di questa tattica criminale, omicida, suicida, che tratta il proprio popolo peggio di un vuoto a perdere, quello che tutti, qui, ipocritamente, si stracciano le vesti per “difendere”.
In questi 45 giorni vedremo tutto questo e anche peggio. Vediamo e vedremo soldati ucraini combattere in trincea fianco a fianco di loro compagni ormai cadaveri da giorni, perché nessuno si è preso la briga di trasportarli nelle retrovie e dare loro una degna sepoltura, o anche solo informare le famiglie.
https://t.me/mriya24/32537
Vedremo questo e altre vergogne. Ma, se non lo si è ancora capito, tutto questo fa parte della cosiddetta “demokracija” che piace tanto all’U-ccidente.

4 OTTOBRE 1993: LA DEMOKRÀCIJA CHE PIACE TANTO ALL’U-CCIDENTE

DA PINOCHET A EL’CYN, DAI COLONNELLI GRECI A ZELENSKIJ, TUTTO FA BRODO.

1993-2023: TRENT’ANNI ESATTI. Ieri notte ho visto tutte le prime pagine dei cinegiornali-luce ricordare a quattro, cinque, sei colonne la tragedia, in difesa del partito comunista russo e del popolo russo. Ho visto i loro direttori pronunciare in diretta parole di fuoco contro la repressione sfociata nel sangue, contro quei carri armati che prendevano a cannonate il Parlamento russo e il proprio popolo. Ho visto ricredersi persino quelli che… ma si, la Russia di oggi, l’URSS di ieri, è un po’ come l’inno: cambiano le parole ma la musica è sempre la stessa!

Poi ho aperto gli occhi, ho visto il bicchierino di grappa vuoto davanti a me sul tavolo e ho capito che era ora di trascinarmi sotto le coperte.

Queste alcune immagini di quel QUATTRO OTTOBRE MILLENOVECENTONOVANTATRE, dai russi chiamato ancora OTTOBRE NERO («Чёрный октябрь»):
https://t.me/pravdaphotoandvideo/1373
“Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi”: si cantava un tempo. Evidentemente, non è tempo per noi (e forse non lo sarà mai).

Quanto segue è la traduzione integrale di un trafiletto apparso sull’ULTIMO NUMERO DELLA PRAVDA, messa poi fuori legge dall’ubriacone di stanza al Cremlino, già il 2/10/93, DOVE GIÀ SI DENUNCIAVA QUANTO SEGUE:

“COME HA DICHIARATO IERI IL DEPUTATO DEL POPOLO RUSSO IGOR BRATIŠČEV DURANTE UNA CONFERENZA STAMPA PRESSO UNO DEI CONSIGLI DI CIRCOSCRIZIONE DI MOSCA, M.POLTORANIN, ASSAI VICINO ALLE STANZE DEL POTERE, AVREBBE TENUTO L’ALTRO IERI UNA RIUNIONE SEGRETA CON I REDATTORI DEI GIORNALI FEDELI AL REGIME.
IN TALE RIUNIONE, IL PIÙ FIDATO CONSIGLIERE DI EL’CYN LI AVREBBE AMMONITI CON QUESTE PAROLE: “OCCORRERÀ ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO PACATO CIRCA QUANTO ACCADRÀ IL QUATTRO OTTOBRE”.
COS’ALTRO STARÀ ESCOGITANDO CONTRO IL POPOLO QUESTO REGIME IN BANCAROTTA?”
«Как сообщил вчера на пресс-конференции в одном из райсоветов Москвы народный депутат России Игорь Братищев, накануне приближённый ко двору М. Полторанин провёл тайное совещание с редакторами верноподданнических газет. На нём ближайший советник Б. Ельцина предупредил: надо будет спокойно отнестись к тому, что произойдёт 4 октября.
Что же ещё готовит народу обанкротившийся режим?»

https://t.me/pravda_gazeta/4131
Lo si scoprì il quattro, con precisione “svizzera” e le telecamere della CNN pronte a filmare l’ORDINE e la DISCIPLINA che ritornavano, a beneficio di Bush e soci. I blindati che già giravano per le strade di Mosca dal 30/09 puntarono sulla sede del Parlamento (all’epoca chiamata ancora Casa dei Soviet, sede del Soviet Supremo) e la presero a cannonate. Tutti i “colloqui” erano stati una farsa.

Cosa non andò secondo i piani, allora. La partecipazione popolare alle manifestazioni in difesa della Casa dei Soviet. CENTINAIA DI MIGLIAIA, ininterrottamente in piazza dal due al quattro di ottobre. Il TRE ottobre, per l’appunto, furono in CENTINAIA DI MIGLIAIA a rompere il cordone sanitario che separava folla dalla Casa dei Soviet circondata dall’esercito. Furono in CENTINAIA DI MIGLIAIA a rompere l’assedio, furono in CENTINAIA DI MIGLIAIA a portare la loro solidarietà ai deputati assediati dalle forze padronali e della reazione.

Andarono quindi alla sede della Televisione di Stato di Mosca, OSTANKINO, chiedendo di potere parlare anche loro. QUARANTASEI MORTI uccisi dalle truppe speciali appostate a difesa dei loro padroni è l’attuale, finale, bilancio delle vittime di quella repressione. Il giorno dopo, il resto. 150 morti e 500 feriti gravi il bilancio che pesa come un macigno sulle coscienze inesistenti di chi ordinò il “ripristino della demokràcija”.

IGOR OSTAPENKO, UNICO UFFICIALE A RIBELLARSI AGLI ORDINI DEI SUPERIORI, PRESE LE DIFESE DELLA CASA DEI SOVIET E, PRIMA DI ESSERE UCCISO, SI TOLSE LA VITA DA SOLO GRIDANDO: “GLI UFFICIALI SOVIETICI NON SI ARRENDONO!”
https://t.me/kom_mir/4802
Neanche noi, compagno ufficiale.

Aggiornamenti a seguire.

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03/10 ore 18:30 aggiornamento

AH, MA ALLORA NON ERA PROPAGANDA FILORUSSA...

Noi lo diciamo da maggio, che i russi con le varie ondate di assalti NATO e regime di Kiev “fanno l’altalena” e non il muro contro muro. A OTTOBRE CI E’ ARRIVATO ANCHE IL NYT:
“Kyiv’s forces have also run up against a Russian tactic of ceding ground before striking back.
Reports on Monday illustrated the issue: Russian forces said they had staged an assault on Ukrainian troops on the front line in the Zaporizhzhia region, while Ukraine’s forces said it had “repelled the attacks.”
Rather than holding a line of trenches at all costs in the face of Ukraine’s assault, security experts say, Russian commanders have employed a longstanding military tactic known as “elastic defense.””
https://www.nytimes.com/live/2023/10/03/world/russia-ukraine-news#a-tactic-known-as-elastic-defense-is-one-of-several-factors-aiding-russia

Chiamatela “altalena”, chiamatela “difesa elastica”, chiamatela come volete. C’era e c’è modo e modo di “ceding ground”. Un anno fa NON ERA COSI’. Non era “ceding ground before striking back”, era ritirarsi, e alla svelta, cercando in fretta e furia una nuova linea dove stabilizzare il fronte.

Ma così non è stato da maggio a oggi. Quando i russi reputavano inutile continuare a tenere una posizione, si ritiravano, ma “camminando all’indietro”, su posizioni retrostanti predefinite e scatenando un fuoco d’inferno sul pezzo di terra appena abbandonato. Gli attaccanti non riuscivano a consolidare il loro “successo”, magari qualche centinaio di metri dopo settimane di assalti, subivano perdite consistenti e, mentre i cinegiornali luce europei, d’oltremanica e oltreoceano erano ancora lì a celebrare, amplificandole, le “chilometriche avanzate”, erano costretti a ritornare alle postazioni di partenza, e a ricedere la posizione ai russi.

E’ quanto appena accaduto a RABOTINO, peraltro.
https://t.me/rabotyno/371

Variante a quanto sopra descritto, ma il NYT ci arriverà dopo natale probabilmente: se la linea di fronte comprendeva quattro case e di quelle quattro case nulla ormai era rimasto, quelle quattro case divengono TERRA DI NESSUNO, nessuno si arrischia a tenere un mucchio di macerie per il puro gusto di morire facendo da bersaglio. Ecco allora che lì l’ALTALENA RUSSA SI FERMA, MA SI FERMANO ANCHE GLI ATTACCANTI! Zona grigia, dove prima di metterci piede ci pensi due volte, la ATTRAVERSI, e di corsa, cercando di SUPERARLA E RAGGIUNGERE la trincea nemica ed espugnarla (DA PARTE UCRAINA). Tieni quella spianata come DISTANZA DI SICUREZZA fra te e gli attaccanti su cui cominciare a INDEBOLIRLI COSTANTEMENTE man mano che si avvicinano nel loro tentativo di assalto (DA PARTE RUSSA) fino a farli desistere e tornare indietro.

RABOTINO, NOVOMAJORSKOE, PJATICHATKI, UROZHAJNOE, KLESCHEEVKA, ANDREEVKA… non è una sola volta che è accaduto… forse, ma FORSE, è una costante di un modo di difendersi… che ne dici NYT? O forse è il “caso”, che si ripete sempre uguale… ai filosofi, o ai cartomanti a questo punto, l’ardua sentenza.

Del resto, perché lamentarsi del NYT quando invece i nostri cinegiornali luce sono ancora lì che celebrano la trionfale avanzata con la Crimea ormai lì, a un tiro di schioppo...

Il “Centro d’analisi politico-strategiche” STRATPOL scrive, a proposito:
“La contre-offensive ukrainienne est un échec, la progression des Ukrainiens est extrêmement faible”
https://stratpol.com/la-contre-offensive-ukrainienne-est-un-echec-la-progression-des-ukrainiens-est-extremement-faible/
Ad affermarlo PEER DE JONG, colonnello dei marò francesi, una vita in missioni fra Africa e Bosnia già sotto Mitterand. Attenzione attenzione…

“Selon lui, la réalité est très différente de la vision que les médias occidentaux tentent d’imposer. Les réalisations des forces armées ukrainiennes se limitent à l’extension de quelques kilomètres en 4 mois, ce qui peut difficilement être considéré comme un succès dans le cadre d’une offensive de grande envergure. ”

LA VISIONE CHE I MEDIA OCCIDENTALI TENTANO DI IMPORRE”… MA COME SI PERMETTE QUESTO FILOPUTINIANO!?!

E va avanti: “Quelque kilomètres ce n’est pas une contre-offensive”… “QUALCHE CHILOMETRO NON E’ UNA CONTROFFENSIVA”...

Fermiamoci qui altrimenti i cinegiornali luce vanno in crisi mistica. E il loro carro armato che "volava, volava felice più in alto" e, soprattutto, verso la Crimea... fa flop subito dopo il decollo. Lasciamoli volare...

Aggiornamenti a seguire domattina.

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03/10 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione assolutamente invariata. Sulla rete girano filmati come questi di strade sterrate INTASATE di CARCASSE DI MEZZI NATO:
https://t.me/polk105/11566
Giusto per tirar su il morale al prossimo turno di mezzi distrutti che le filma.

Sull’altro versante, oggi SHOJGU ha fatto rapporto e alcuni dati sono davvero importanti:
1. Nessun bisogno di nuove mobilitazioni
2. Solo questo mese, cinquantamila nuovi arruolati, per un totale di 335.00 NUOVI CONTRATTI con volontari SIGLATI DALL’INIZIO DELL’ANNO.

Già questo elemento, dovrebbe far riflettere sul cambio di situazione radicale rispetto soltanto a un anno fa. L’anno scorso per MOLTO meno rispetto a quanto dichiarano i capoccia NATO, fu dichiarata una mobilitazione parziale in situazione, se non di emergenza, comunque di pericolo. Quest’anno, che i capoccia NATO dicon che va tutto bene, che sta iniziando la battaglia di Crimea, e altre panzanate, nessuna mobilitazione parziale e van bene i soli volontari (50.000 contro 300.000 arruolati in fretta e furia l’anno scorso).

Chi ha orecchie per intendere… che dire... si pigli una canadese due posti.

Aggiornamenti a seguire.

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02/10 ore 08:30 aggiornamento

SVALUTESCION


Altra bella parola che il regime di KIEV ha introdotto per il suo martoriato popolo. D’altronde, con 45 giorni di casse dello Stato al verde (come minimo) non si può fare molto. Vero è anche che qualche alternativa c’era.
Io ne ho contate almeno SEI di cose, secondo il pensiero economico classico, non quello 4.0 o versioni successive. E le sappiamo anche noi che non abbiam fatto economia all’università. Le prime tre le dico io perché al canale ucraino MRYA, che segue con le altre tre, “stranamente” non son venute in mente:
1. Attingere alle riserve strategiche. Misura estrema (una volta andate, sono andate) ma necessaria per fare cassa senza toccare il resto. Del resto, un regime che considera il proprio popolo MENO dei fondi di magazzino NATO che gli arrivano già scassati, difficilmente considera questo come primo punto. Anzi, come “punto” tout court.
2. Attingere dalle grandi rendite, almeno una tantum (45 giorni). Lo aveva fatto Amato, se non mi sbaglio, non Lenin. No, non è nemmeno questo il caso. La proprietà (dei ricchi) è sacra.
3. Lotta alla corruzione … ho fatto la battuta. Scrive ieri notte Rezident, canale ucraino:
La cosa più esilarante è che negli USA si preoccupano della NOSTRA corruzione e PER NOI invece va tutto bene! Kirill Timoshenko si è pappato cinquecento miliardi nel Grande cantiere, Shurma passa i proventi delle bollette della corrente (che peraltro non c’è!) a suo fratello.
E nessuno ci vede niente di male, né i servizi segreti, né il tribunale: significa che va tutto bene!
Максимально смешно выходит, пока в США переживают за коррупцию у нас все хорошо! Кирилл Тимошенко освоил 500 миллиардов на Большой стройке, а Шурма делает выплаты своему брату за электричество, которого нет!
Главное, что суд и СБУ не видят нарушений, а значит все хорошо!
https://t.me/rezident_ua/19920
A proposito di corrotti, a Zerada spiace per il sindaco di SUMY, pesce piccolo beccato ieri con tanto di mazzette… in grivne (foto qui)!
https://t.me/ZeRada1/16076
Spiace perché… quelle mazzette (insieme a quelle che si sarà riuscito a imboscare in qualche intercapedine o nello sciacquone del water, da oggi non valgono neanche come carta igienica. Infatti, l’opzione scelta è la...
4. SVALUTESCION. Dal 24 febbraio la grivna era agganciata alla moneta dei padroni come una cozza, da OGGI sarà lasciata libera di “fluttuare”, ovvero cadere in una picchiata che Dio solo sa quando finirà, mentre la Banca centrale per far fronte ai suoi obblighi continuerà a emettere moneta sempre più simile, per l’appunto, a carta igienica. “Comprate dollari”, scriveva ieri Legitimnyj alle 17:50
https://t.me/legitimniy/16384
Per inciso, la svalutazione di per sé non significa nulla. I bolscevichi dal ’19 al ’22 NE AVEVANO PASSATE MOLTE, MA MOLTE DI PEGGIO, ripresa post-bellica assente causa guerra civile inclusa. Ne avevo accennato parlando di “Economia politica e politica economica della rivoluzione bolscevica” in un breve lavoro del 2007, che mi aveva suggerito il compagno Manes.
https://www.resistenze.org/sito/te/cu/ur/cuurbm08-009932.htm
Riprendo da questo un breve brano di Lenin, che ironizzava sugli “zeri” dei prezzi in rubli di cui ormai nessuno teneva più conto:

“Anzitutto parlerò del nostro sistema finanziario e del nostro "famoso" rublo. Penso di poter affermare che i rubli russi siano famosi anche solo per il motivo che oggi in circolazione ce ne son di più di un quadrilione! (Risate) È una cifra astronomica. Son sicuro che qui non tutti sappiano cosa realmente significhi. (Risate generali). Ma noi non pensiamo che tale cifra sia in sé interessante dal punto di vista della scienza economica, visto che gli zeri possono essere sempre depennati. (Risate.) In quest'arte abbiamo ottenuto qualche risultato, del tutto ininfluente dal punto di vista strettamente economico e in seguito ricorreremo ancora a essa. Ciò che a noi realmente preme è il problema della stabilizzazione del rublo! Stiamo ora lavorando alla sua soluzione, le nostre forze migliori vi stanno lavorando e stiamo dando a ciò estrema importanza. Se riuscissimo a stabilizzare il rublo nel lungo periodo, e quindi a tempo indeterminato, vorrebbe dire che avremmo vinto. In tal caso tutte queste cifre astronomiche, questi trilioni e quadrilioni, non avrebbero significato nulla. Saremo capaci allora di basare la nostra crescita economica su basi solide. [...] La pratica dimostra che siamo già sulla strada giusta, stiamo iniziando a spingere la nostra economia verso la stabilizzazione del rublo, che è di suprema importanza per il commercio, per la libera circolazione delle merci, per i contadini e per le grandi masse di piccoli produttori.”

Rimando a quella lettura per vedere come, da un punto di vista comunista, si possa anche utilizzare la leva della svalutazione per accelerare processi di trasformazione economico-sociale in senso socialistico. MA, COME NEI PUNTI PRECEDENTI, NON È QUESTO ASSOLUTAMENTE IL CASO! Seguono gli ultimi due punti:
5. Facile facile… tagli al bilancio (ma va???) e, dulcis in fundo
6. Tagli alla spesa sociale (quale???)
4-5-6 li faranno insieme per non sbagliare, ironizza il canale Ukraina_ru
https://t.me/ukraina_ru/171590

INTANTO, L’EUROPA NON STA A GUARDARE… CHIUDE PROPRIO LE FINESTRE E SERRA LA PORTA A DOPPIA MANDATA!
Ieri non sono riusciti a staccare un assegno minimo di 500 MILIONI DI EURO
https://www.euronews.com/my-europe/2023/10/02/impasse-continues-over-hungarian-veto-on-eu-military-aid-for-ukraine
Veto ungherese, ma da domenica con l’elezione in Slovacchia di ROBERT FICO Orban non è più solo… e cominciano a essere in due. Più i polacchi che bloccano il grano, più tutto il resto.

In questo, BORRELL si mostra fiducioso per un pacchetto di 5 miliardi per l’anno prossimo… MA SONO GLI STESSI CANALI UCRAINI A DIRE CHE SI TRATTA DI FUMO NEGLI OCCHI. A parte il fatto che con QUARANTA MILIARDI DI DEFICIT nel bilancio, A OGGI LE CASSE DELLO STATO (o di quel che ne resta) RISULTANO COPERTE DA SOLDI U-CCIDENTALI PER MENO DI UN QUARTO!
https://t.me/rezident_ua/19917

PERSINO LA CONTRAEREA INESISTENTE CONSISTE OGGI IN PROMESSE DI AIUTI MILITARI DEL TUTTO INUTILI! UN PATRIOT CONTRO UN GERANIO È COME PRENDERE UNA FERRARI PER FERMARE UN MONOPATTINO ELETTRICO CARICO DI ESPLOSIVO!
https://t.me/rezident_ua/19923
I canali ucraini si sgolano nel cercare di “farlo capire” ai loro “partner”... che non han capito ancora essere i loro padroni! Soprattutto, non han capito che ai padroni interessa vendere FERRARI, non MONOPATTINI! Un’occasione come questa dove la troveranno ancora???

Aggiornamenti a seguire.

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02/10 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sul campo assolutamente invariata. Continuano invece gli attacchi dell’artiglieria russa su tutti i fronti dove si teme ormai, da parte NATO e del regime di KIEV, una loro offensiva:
- Aeroporto preso di mira nella regione di DNEPROPETROVSK
https://t.me/polk105/11546
- Così come presa di mira KUPLJANSK
https://t.me/polk105/11545
e, più in generale, la regione di CHARKOV:
https://t.me/polk105/11542
Staremo a vedere.

NO EURO: ANCHE L’UE NON TROVA UN ACCORDO SUI SOLDI…

Cinque miliardi di euro di credito all’Ucraina è l’importo su cui il sig. BORRELL si era impegnato a far staccare l’assegno per il regime di KIEV. Non solo non è stato trovato l’accordo sull’importo, ma non è stato staccato ALCUN ASSEGNO:
https://t.me/legitimniy/16383
Anche qui, le cose, stanno cambiando. Tutto sommato, non è affatto un male. Forse DISEGNI DI LEGGE come il nr. 10084, non prenderanno mai vita. Tale disegno consente ai soldati di RESTARE NELL’ESERCITO FINO A SESSANTACINQUE ANNI, AUMENTATI A SETTANTA PER GLI UFFICIALI.
https://t.me/RVvoenkor/54024
“SE LO DESIDERANO”, «на ïх прохання», recita l’originale in ucraino.
https://t.me/ZeRada1/16069
Aggiungo, si vede come i “desideri” dei soldati siano “spontanei”, senza forzature… e questo vale ovunque. Così come l’età minima per essere sbattuti al fronte si parla già di abbassarla a vent’anni:
https://t.me/rezident_ua/19913
A questo punto, se fosse soltanto la semplice, indegna, banale mancanza di soldi a porre fine a questa follia, non sarebbe male.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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02/10 ore 12:40 aggiornamento

LA TRAPPOLA


Quella che i russi starebbero approntando alle forze NATO e del regime di KIEV fra RABOTINO e VERBOVOE.
https://telegra.ph/Zaporozhskij-front-Rossijskaya-armiya-nachala-gotovit-kotel-dlya-VSU-pod-Rabotino-i-Verbovym-10-01
Non serve essere Rommel, basta guardare la cartina. La SACCA è già quasi pronta. Dentro ci stanno migliaia e migliaia (per fermarci all’ordine di grandezza di tre zeri) di soldati, verosimilmente dai dieci ai ventimila.

Un attacco improvviso dai due lati della sacca, teso a chiuderne la bocca. Un attacco riuscito. Cosa comporterebbe alla REPUTAZIONE già traballante delle forze NATO e di quelle del regime di KIEV? Che DANNO MATERIALE comporterebbe una nuova, l’ennesima AZOVSTAL’ (o DEBAL’CEVO 2015!) con almeno il triplo di uomini e mezzi dentro? E l’ultimatum: RESA o MORTE?

Non serve essere Rommel, ma a KIEV e alla lobby “democratica” dei padroni servono risultati concreti ENTRO 45 GIORNI. L’ennesimo passo falso, l’ennesimo passo più lungo della gamba, questa volta non costerebbero qualche migliaio di morti sul conto di KIEV e qualche centinaio di pezzi carbonizzati sul conto NATO. Quando si chiude una SACCA, le conseguenze sono BEN PEGGIORI.

E non saremmo a MAGGIO 2022. Quello che i cinegiornali luce faticano a comprendere, o fan finta di non esserci ancora arrivati, è che non siam più nel 2022! E son già passati DIECI mesi… ma, ciò che più conta, SON PASSATI ANNI LUCE DA ALLORA, a livello di situazione internazionale. Una sacca allora, peraltro da noi denunciata come espressione del più bieco, criminale cinismo, “fino all’ultimo ucraino”, aveva ingenerato un movimento completamente opposto, sino all’ENTRATA A PIE’ PARI NEL CONFLITTO DA PARTE DELLA NATO QUALCHE MESE PIU’ TARDI.

Oggi, che la NATO è entrata a piè pari, già da un anno, E SE LI TROVA ENTRAMBI PESTATI, E NON POCO, una sacca di quelle PROPORZIONI e con quel DANNO farebbe MOLTO, ma MOLTO più male. E i russi cominciano a farci un pensierino.

"UKRAINE IS WINNING...": NON SOLO MENZOGNA ALLA BASE, MA PEGGIO

Noi NEL FRATTEMPO continuiamo a sentirci, o leggerci, i nostri capi affermare: “Ukraine is winning. Now let’s finish the job”
https://www.telegraph.co.uk/news/2023/10/01/ben-wallace-ukraine-counteroffensive-succeeding/
Ben WALLACE, ex ministro della difesa britannico. Non l’ultimo cazzaro da bar. Che scrive però come se fosse l’ultimo cazzaro da bar. E uno si chiede: perché scrive come se fosse l’ultimo cazzaro da bar? Con toni epici, quasi dannunziani (e se il prosieguo è come questo incipit...)?
“Whisper it if you need. Dare to think it. But champion it you must. Ukraine’s counteroffensive is succeeding. Slowly but surely, the Ukrainian armed forces are breaking through the Russian lines. Sometimes yard by yard, sometimes village by village, Ukraine has the momentum and is pressing forward.”

Certo, mesi e mesi (e mesi) di “momentum”… a che pro queste cazzate che neanche al bar dello sport il lunedì? Noi che non ci abboniamo ci fermiamo all’incipit, ma il giornalista russo Vladimir KORNILOV nel commentare questo delirio ci offre una schermata della “carta stampata”, dove c’è un paragrafo ancor più SCONCERTANTE (e sconcertante è dir poco):
“WE HAVE THE CHANCE TO HELP FINISH THIS. THE RUSSIAN ARMY IS CRACKING. UKRAINE HAS LEARNT NEW TACTICS TO OVERCOME HORRENDOUS MINEFIELDS, AND THE STORM SHADOW STRIKES ARE DEVASTING RUSSIAN HQ’S. WE ARE WITNESSING THE BEGINNINGS OF THE BATTLE FOR CRIMEA”
https://t.me/kornilov1968/19681
“Stiamo assistendo all’inizio della battaglia per la Crimea”… chiamate il 118, verrebbe da dire per una persona normale che soffra di questi scompensi. Qui però c’è DOLO. E la notizia tratta dal prosieguo è riportata sia da ukraina_ru, che da Rvvoenkor che l’articolo l’hanno letto tutto.

In sostanza, “stiamo vincendo, anzi siamo alla resa dei conti finale, col nemico in crisi, che barcolla ormai, manca solo una spallata, l’ultima spallata… e L’UCRAINA DEVE FARE LA SUA PARTE (come se non l’avesse fatta sinora) E L’ETA’ MEDIA DEI SOLDATI E’ DI QUARANT’ANNI. Ma leggiamo integralmente questo passaggio (recuperato dalla rete):
“Ukraine can also play its part. The average age of the soldiers at the front is over 40. I understand President Zelensky’s desire to preserve the young for the future, but the fact is that Russia is mobilising the whole country by stealth. Putin knows a pause will hand him time to build a new army. So just as Britain did in 1939 and 1941, perhaps it is time to reassess the scale of Ukraine’s mobilisation.
Let us not pause for one day. Let us see this through. The world is watching to see if the West has the resolve to stand up for our values and the rules-based system. What we do now for Ukraine will set the direction for all of our security for years to come.”


SERVE CARNE DA CANNONE PIU’ GIOVANE! COME “NOI” (I BRITANNICI) NEL 1939 E NEL 1941. I SUDDITI NON FANNO ABBASTANZA. BIGHELLONANO. NOI INVECE…


SENZA ENTRARE NEL MERITO DEL "DESIDERIO DI ZELENSKIJ DI PRESERVARE I GIOVANI PER IL FUTURO"... dopo le scene che vediamo quotidianamente riprese dai cellulari di "giovani per il futuro" sbattuti nelle camionette...

... vale la pena riportare quanto questi signori AFFERMAVANO UN ANNO FA:
“No amount of threats and propaganda can hide the fact that Ukraine is winning this war, the international community are united and Russia is becoming a global pariah.”
https://www.gov.uk/government/speeches/russias-ongoing-war-of-aggression-against-ukraine-uk-statement-osce-forum-for-security-cooperation

RICORDIAMOCI QUESTE PAROLE. COMPRESA LA RUSSIA “PARIA GLOBALE”… E VEDIAMOCI OGGI, VEDIAMOLA OGGI, E TRAIAMO LE DOVUTE CONCLUSIONI.

RICORDIAMOCI SOPRATTUTTO COSA, SFRUTTANDO L’ONDATA DI ENTUSIASMO AMPLIFICATA DAI MEDIA DI REGIME E CHE IN U-CCIDENTE VEDEVA LA VITTORIA A PORTATA DI MANO, QUESTA PROPAGANDA HA COMPORTATO. LA TRAGEDIA, IL GENOCIDIO DI UN POPOLO INTERO, CHE HA COMPORTATO.

ORA, a un anno di distanza, dopo tutto quello che è successo, non solo questi criminali impuniti hanno la sfrontatezza di affermare che L’UCRAINA STIA VINCENDO, CHE SIAMO ALLE PORTE DELLA BATTAGLIA DI CRIMEA, ma che l’UCRAINA STESSA, OVVERO IL SUO POPOLO RIDOTTO A CARNE DA CANNONE, NON STIA FACENDO ANCORA ABBASTANZA.

A PROPOSITO DI “NON STARE FACENDO ABBASTANZA”… QUESTI I PRIMI NECROLOGI DI DONNE SOLDATO UCRAINE:
https://t.me/ukraina_ru/171439
Donne sbattute DA POCO al fronte come medici e infermiere da campo.

Questo canale, che non è ucraino, è russo, nel commentare la CRIMINALITA’ di CHI IMPONE UN GENOCIDIO a un popolo peraltro non suo, ricorda che PERSINO LA GERMANIA NAZISTA, CHE PER UNA GUERRA CHE PERALTRO ERA LA SUA PORTO’ A ESAURIMENTO L’INTERO POTENZIALE ECONOMICO E INDUSTRIALE, ARRUOLO’ IL 16% DELLA PROPRIA POPOLAZIONE (13 MILIONI DI SOLDATI SU 80 CITTADINI).
https://t.me/RVvoenkor/54003
Qui NO, fino all’ultimo ucraino significa fino all’ultimo ucraino. Per una guerra che ormai è sempre meno, se non più del tutto, “la sua”.

Aggiornamenti a seguire.

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02/10 ore 08:30 aggiornamento

E MENTRE “REPUBBLICANI” E “DEMOCRATICI” SI SCANNANO…

Zerada mostra una lucidità non comune nel commentare lo scannamento in corso fra “democratici” e “repubblicani” (se le parole hanno un senso, in entrambi i casi le virgolette sono d’obbligo), i quali han lasciato fare i primi tutto questo tempo, più che altro li han lasciati entrare nella loro trappola, e ora se li cucinano a fuoco lento, pronti per servirli al loro banchetto dell’anno prossimo:
https://t.me/ZeRada1/16050
A farne le spese, ovviamente, la carne da cannone ucraina. Conclude Zerada, utilizzando termini mutuati dall’ecologia: “In tutto questo, credetemi, la maggior parte dei “repubblicani” vuole continuare ad aiutare (sic!) l’Ucraina, oltre che a rafforzarla, ma sbaragliare i “democratici” è più importante. Quindi, la lotta intraspecifica (внутривидовая “all’interno della stessa specie”) è più forte della lotta interspecifica (межвидовая “fra specie diverse”)”.
При этом, поверьте, большинство респов и сами хотят продолжения поддержки Украины, а то и её усиления, но - утопить демов важнее. Потому-то внутривидовая борьба сильнее чем межвидовая.

… I RUSSI CONTINUANO CON COSTANZA A BATTERE IL FERRO.

“O batti il ferro o batti la schiena”: così mi diceva il mio povero nonno quando, la mattina, dopo avermi fatto smontare la lama della falce (non quella “falce-martello”, quella grande, detta anche “ranza” in qualche dialetto del nord Italia), mi faceva passare a martellate sotto una piccola incudine, pezzo pezzo, tutto il filo fino ad arrivare all’aggancio col bastone. Questo prima ancora di passarlo e ripassarlo dai due lati con la pietra, tenuta canonicamente e ordinatamente dentro al corno.
Un lavoro metodico, di almeno una mezz’oretta in tutto il suo rituale, ma segare l’erba senza farlo equivaleva a “battere la schiena”, ovvero a spaccarsi la schiena il doppio tirando giù tutti gli accidenti possibili e immaginabili perché a ogni falciata l’erba non veniva giù tutta al primo colpo, ma serviva un secondo, un terzo, poi la punta affondava nel terreno, e giù altri accidenti, e così via.
Fino ad accorgerti che a ottant’anni suonati tuo nonno era andato avanti a segare l’erba molto di più di te che ne avevi venti ed eri abituato a sollevare e lanciare a terra avversari di ottanta chili come se fossero fuscelli. Ed era anche molto più riposato, mentre tu eri già cotto. “O batti il ferro o batti la schiena”: me lo ricordo ancora.

E mi è venuto in mente ora vedendo l’azione metodica, puntuale, costante dei russi ogni giorno, ogni santo giorno. Questa la cartina satellitare della fabbrica di manutenzione e riparazione di carri armati di CHARKOV, già colpita il 16/10, poi il 17/10 e ieri ancora:
https://t.me/polk105/11534
E lo stesso si potrebbe dire dei ponti sotto KUPLJANSK. Senza strafare, senza fare i fenomeni, ogni giorno un pezzo di piano che si completa, in un’OPERA PREPARATORIA che PRENDE SEMPRE PIÙ FORMA GIORNO DOPO GIORNO.

In tale ottica, questa volta di PREVENZIONE, vanno collocati i fuochi di controbatteria notturni, gli aerei che sganciano FAB, i droni che si alzano in aria e colpiscono le trincee nemiche, facendo a pezzi qualsiasi “kulak” in formazione (due video qui nella loro drammaticità e tragicità mostrano il crimine di soldati mandati allo sbaraglio letteralmente come tante piccole formiche, a perdere):
https://t.me/RVvoenkor/53995

Continuare a martellare una trincea magari sino a poco prima occupata da loro stessi, ma che arretrando si concede volentieri per meglio localizzare il nemico da colpire, eppure tutto questo senza lasciare che lo stesso si CONSOLIDI, si RAFFORZI, si RAGGRUPPI ulteriormente, per poi una volta fatta piazza pulita, far “RITORNARE L’ALTALENA” così la chiamano e riprendersi il maltolto. È da mesi che va avanti così.

Ed è normale che in tutti questi mesi, così come in tutta la scorsa settimana, non sia cambiato nulla:
https://t.me/rabotyno/361

“O batti il ferro, o batti la schiena”: ieri il canale ucraino ZERADA ha mostrato un grafico MOLTO interessante, che dimostra come i russi stiano andando avanti a “batterlo”, il ferro, anche su altri fronti, e ormai con estremo profitto.
Si tratta di un grafico pubblicato da LOSTARMOUR e rilanciato su diversi blog, come questo ad esempio,
https://swtws.livejournal.com/405614.html
che CITA GLI ATTACCHI CON DRONI FPV (acronimo anglofono di “First Person View”, ovvero con telecamera montata sul davanti e visione in tempo reale), in genere droni kamikaze.
09/23 – 508
08/23 – 247
07/23 – 125
06/23 – 96
05/23 – 67
04/23 – 10
03/23 – 5
02/23 – 3
01/23 – 1
09/22 – 1
06/22 – 3
Conclude Zerada, non si sa quanto siano ATTENDIBILI i dati di LOSTARMOUR, ma LA TENDENZA È INNEGABILMENTE QUELLA.
https://t.me/ZeRada1/16047
Specialmente perché, commenta il canale ucraino REZIDENT nel citare l’articolo e analizzandolo a sua volta, le forze del regime di KIEV SONO A CORTO DI CONTRAEREA. E quel poco che hanno costa lira di dio, a fronte di questi droni letteralmente, in proporzione, da due soldi:
https://t.me/rezident_ua/19902
Sono arrivati a giocarsi le ultime cartucce di S-300 a disposizione, e poi basta.

I russi INVECE han continuato, con metodo, a progettare, a sperimentare, a fare scorte, a CREARE LINEE DI PRODUZIONE INTERNE.

Questo acquista ulteriore rilevanza OGGI che I CINESI HAN TAGLIATO I CORDONI DELLE FORNITURE DI DRONI. PER TUTTI.
https://t.me/legitimniy/16376
Conclude il canale ucraino LEGITIMNYJ, oggi noi abbiamo non abbiamo linee di produzione interne degne di questo nome, qualche abbozzo di tentativo ma vincolato a finanziamenti esteri, stop. Loro NO. E quel poco che gli manca (il riferimento è a qualche componente), letteralmente, vanno in Cina, “se lo infilano nello zaino e passano la frontiera”.

“O batti il ferro, o batti la schiena”. Da dove sei, ciao nonno, e grazie di tutto. Se incontri da quelle parti un certo VALERIJ LOBANOVSKIJ, mitico calciatore e allenatore sovietico, peraltro ucraino, di quelli che il regime toglie le statue, cancella le targhe eccetera… salutamelo tanto. Vi trovereste d’accordo su molte cose. Diceva, Lobanovkskij (citato da ZERADA): “L’ordine batte la classe” (порядок бьет класс). La disciplina, la capacità di fare sistema, il metodo, il collettivo, la squadra, battono la classe individuale. Non vale solo per il calcio.

Aggiornamenti a seguire.

Comments

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Nico
Sunday, 17 December 2023 03:08
Compagno Paolo!
Appena ho letto quello che in parte ti posterò alla fine di questo breve testo, mi fa venire in mente tutti i video postati ormai da circa un anno qui su sinistrainrete.
Qualcosa sta sicuramente succedendo, se la repubblichina, giornaletto ruffiano, se ne esce con un articolo che tratta questo argomento, e con questi toni:

A Kharkiv e in altre città gruppi di “rapitori” istituzionali danno la caccia ai maschi adulti

KIEV — Una mattina di novembre, verso le otto, Romain Mille si è sentito precipitare in un pessimo film d’azione. Mentre stava camminando per andare al lavoro, un minivan bianco ha inchiodato accanto a lui. La portiera scorrevole si è spalancata e due ceffi in mimetica sono saltati fuori e hanno cercato di trascinarlo nel veicolo. «Mi sono salvato soltanto perché ho tirato fuori il passaporto francese»....
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Paolo Selmi
Sunday, 17 December 2023 15:33
Davvero compagno Nico! Allora qualcosa sta accadendo... Speriamo!
Un abbraccio!
Paolo

PS scrivimi su nuova pagina provvisorio14, questa l' abbiamo chiusa. Ancora ciao!
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Jure Eler
Friday, 15 December 2023 14:34
Buongiorno Paolo.
Prima cosa i miei complimenti per il tuo costante lavoro, cui attingo giornalmente per seguire il disastro ukraino e per diffonderlo al mondo (ho contatti perfino a Bethlehem).
Ragionando sul tuo post del 13/12 salta agli occhi una grande vittoria russa che i più non notano, collaterale alla liberazione di buona parte del Donbass (e non è finita!): 6 milioni di rifugiati ukraini (sinonimo di russi) stanno ora in Russia, tra i quali un milione di bambini e adolescenti che giocano nei prati invece di marcire nelle cantine promesse da Poroshenko. A questi 6, vanno aggiunti gli 8 milioni (se non sbaglio) degli abitanti dell'Ukraina liberata. Sono 14 milioni di patrioti russi tornati in seno a Madre Russia.
Resta l'ultimo passo: completare l'opera liberando tutto il Donbass e poi verso Odessa fino alla Transnistria, come accennato ieri dal Presidente Putin, costi quel che costi: nessuna pace senza giustizia.
Come in Palestina: "Lotta dura sarà!", come cantavamo qualche anno fa.
Un abbraccio
Jure Eler, Slovenia
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Paolo Selmi
Friday, 15 December 2023 17:43
Carissimo Jure!
D'accordo al 100%. Per l'amor del cielo, in un ALTRA Ucraina avrei pensato ad altro. Ma QUESTA Ucraina, dove chi parla russo è multato, dove bruciano i libri russi, dove Chajkovskij è bandito perché moskal, dove imbrattano Bul'gakov, dove i cristiani ortodossi sono perseguitati e i loro luoghi di culto occupati da una chiesa fantoccio che nulla ha a che vedere con la religione che dice di professare, natale compreso spostato al 25/12, QUESTA Ucraina va demilitarizzata e denazificata.

E anche quando lo sarà, e andando avanti di questo passo lo sarà, chi non vuole rischiare che tra dieci anni si trovi magari ancora con l'ennesimo colpo di Stato ed esattamente con le stesse persecuzioni di adesso e dire, "Signore e signori, se le cose stanno così non rischiamo e da domani torniamo a casa, torniamo Russia", deve essere liberissimo di farlo.

Ma non è questa la "libertà" e la "democrazia" che propagandano in U-ccidente. Quando ad agosto la maggior parte dei sovietici, e degli ucraini sovietici, si espresse per restare URSS, disse sì all'URSS, nessuno qui si stracciò le vesti quando la cricca al potere ne sancì la fine.

Grazie di cuore Jure!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 14 December 2023 08:42
14/12 ore 08:00 aggiornamento

METODO STANILÀVSCHI…


Come Paolo Villaggio con la “corazzata cotiòmchin”, ho troppo rispetto per l’originale per citarlo correttamente per l’utilizzo che ne sta facendo il patàca. Ecco a voi, quindi, il metodo Stanilavschi, nuova tecnica di recitazione disegnata a uso e consumo del politico che deve entrare nella parte del venditore di pentole bucate e sòle assortite.

Ruolo sperimentato con successo da noi con quei brevi monologhi nei cinegiornali luce presentati in successione, dove il deputato di turno (prima la maggioranza, poi l’opposizione, c’è posto per tutti...) ripete, con occhio sbarrato davanti alla telecamera, sorriso accattivante e tono sicuro e cadenzato, da maestrina, la frasetta imparata a memoria, come: “Il vaccino / il PNRR / la finanziaria / questa legge / è l’unica soluzione giusta, praticabile, plausibile, immarcescibile, all’annoso problema della cellulite sulle cossie per le donne e della tartaruga all’incontrario per gli uomini”.

Patàca se li mangia a colazione, questi attorucoli da due soldi. Lui ha il metodo Stanilasvschi, e può sostenere con occhio sicuro e in inglese, che i russi quest’anno “didn’t occupied any village”. Ma non solo! Ieri ha avuto il coraggio di proporsi in un esercizio da circo equestre che ha dell’incredibile: CRITICARE IL NYT! In particolare, questo suo pezzo:
https://www.nytimes.com/2023/12/11/us/politics/us-ukraine-war-strategy.html

A onor del vero, è stato costretto a dire qualcosa. Lì praticamente lo smontano, in pieno stile scaricabarile (o “unload barrel”) yankee. E patàca non ha voglia di fare il corridoio con il cartone mentre i suoi sottoposti lo guardano passare sussurando… “chel mingàun lè…” (a Kiev la vera “mova”, la vera lingua nazionale, è il mudnès… ma non ditelo in giro, sarà reso pubblico al momento giusto, nel frattempo ci han copiato i colori della bandiera...)

Non ha voglia e replica, dalle pagine di strana.ua:

“Non c’è nessuna crisi al fronte. D’inverno tutte le operazioni rallentano, perciò è importante contenere gli occupanti. Riguardo le affermazioni dei generali USA, di alcuni di loro, vi dico: in ogni caso non c’entra con la crisi, ma con l’inverno, e d’inverno le operazioni rallentano sempre: sia offensive che difensive. Per questo penso che questi segnali abbiano a che fare con questo.
"Ситуация на фронте не кризисная. Зимой все операции замедляются, поэтому важно сдержать оккупантов. По заявлениях генералов США, некоторых лиц, я вам скажу так – в любом случае это не о кризисе, это о зиме, и зимой всегда замедляются операции: контрнаступательные или оборонительные. Поэтому я думаю, что этот сигнал связан именно с этим."
https://t.me/stranaua/135268

“Sta scritto… ma io vi dico” (я вам скажу так): regàs… un altro unto dal signore! E qui siamo OLTRE il metodo stanilavschi… qui siamo alla fusione tra recitazione e rito esoterico. Socmel, come dicono a Bologna, un Oscar potrebbero anche darglielo!

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Thursday, 14 December 2023 09:31
Segnalo l'ultimo pezzo di Larry Johnson che smonta i rapporti dell'Intelligence USA che parlano di perdite russe pari all'87% (!) della forza impegnata al fronte.

Ieri invece è stato surreale vedere i cinegiornali. Servizi strappalacrime sugli ennesimi bombardamenti indiscriminati dei russi su Kiev per poi affermare (riprendendo le veline ucraine) che tutti i missili erano stati abbattutti dall'infallibile contraerea uccidentale. Peccato che proprio negli ultimi giorni Scholz (oltre ad incolpare i russi della rottura di fornitura energetica) ha annunciato l'invio di un ulteriore sistema Patriot.
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Paolo Selmi
Thursday, 14 December 2023 11:08
In effetti, carissimo Faber, dovrebbero mettersi d'accordo su quale contare tutti insieme, invece di procedere in ordine sparso... poi il primo cinegiornale parte in un modo, il secondo prosegue in un altro che smonta il primo, arriva infine il terzo con notizie che smontano i primi due... tutti però accomunati a dar la colpa ai russi, quello è l'importante.

D'altronde, come dice il patàca oggi, nessuna crisi. E' l'inverno... mio nonno è sopravvissuto per miracolo, a QUELL'inverno, cavandosela con sei mesi di geloni e nessun arto amputato.

Chissà chi diede quell'inverno, all'Armata Rossa, il permesso per attaccare alpini e bersaglieri dell'ARMIR! Ma guarda te! Io non so... se lo saran presi da soli? D'inverno non si attacca! :-)

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 December 2023 19:32
13/12 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


MAR’INKA PALA. Mar’inka è caduta. Ora lo dicon tutti… anche le fonti ucraine:
https://t.me/ukraina_ru/180102
Questo, mentre i russi son già andati avanti di un chilometro verso sud scacciando le truppe del regime di Kiev da un grosso avamposto.
https://t.me/ukraina_ru/180088
Presupposto, quest’ultimo, per altri avanzamenti. Già, perché oltre abbiamo uno scenario che si apre da NORD a SUD per quasi centottanta gradi di possibilità di sviluppo dell’offensiva. A 14 CHILOMETRI A NORD-OVEST, lungo la strada, c’è KURACHOVO, altro bastione difensivo ma decisamente meno fortificato.
https://dnr-news.ru/incident/2023/12/13/565168.html
Mentre immediatamente a sud-ovest POBEDA, villaggio nomen-omen (lett. Vittoria), sarebbe gia sotto attacco:
https://t.me/ukraina_ru/180070
Mentre ancora più a sud è l’intera linea difensiva ucraina a essere bersagliata da dove, fino a ieri, era al contrario coperta:
https://t.me/frontbird/5067
Inutile dire che sotto c’è ORECHOV, bastione difensivo ucraino che, proprio per questo, difficilmente riuscirà a tenere attacchi da più parti allo stesso modo in cui ha tenuto gli attacchi provenienti da sud.

Il canale ucraino Legitimnyj, nel dare la triste notizia, non nasconde che questo possa significare per il regime di Kiev una parola sola: SCONFITTA. Parole d’ordine come “guerra partigiana”, che molti ora agitano come spauracchio, non funzionano. NON SIAMO PIU’ NEL 2022. Fare il partigiano, rischiare la vita in un territorio perlopiù ostile, per una cricca al potere dove “il più pulito c’ha la rogna”, non è certo una prospettiva che può attrarre soldati già oggi demotivati (e, aggiungo, incazzati, e non poco), sottolinea Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/16888

TRENTAMILA

A proposito di “demotivazione”, questa è la cifra RESA PUBBLICA DALLA GUARDIA DI FRONTIERA UCRAINA di chi ha cercato di scappare in questi due anni:
https://t.me/dva_majors/30734
Cittadini maschi, in età da carne da cannone. TRENTAMILA IN TUTTO (29.785, per la precisione), in meno di due anni.

7708 quelli beccati mentre scappavano nel 2023 (manca ancora un mese), 9.435 nel 2022.
4399 quelli che ce l’han fatta e sono stati beccati dai colleghi moldavi e della UE nel 2023, 4630 nel 2022.

3613 i procedimenti penali verso altri che invece son stati beccati non sul fatto (mazzette, eccetera).

Il totale è quello sopra elencato. ALL’APPELLO MANCANO, TUTTAVIA, QUELLI CHE HAN PASSATO IL CONFINE E NON SONO STATI BECCATI DALLE GUARDIE DI LA’. Quelli che ce l’hanno fatta. E senza avere il paraculo, come si suol dire, come IL FIGLIO DELL’EX-PRESIDENTE JUSHENKO, ATTUALMENTE NEGLI USA a fare la bella vita:
https://t.me/ukraina_ru/180078
E non solo lui.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 December 2023 12:52
13/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Confermati gli avanzamenti russi sotto RABOTINO
https://t.me/rabotyno/711
con quella “linea Surovikin” che, a quanto pare, regime e la NATO vedranno sempre più col lanternino.

Anche a KRYNKI i marò mandati a morire stanno, di fatto, facendo quella fine. E, a quanto pare, cedono terreno:
https://t.me/polk105/14796

Tornando nel Donbass,

MAR’INKA si conferma sempre più essere un ottimo TRAMPOLINO da cui partire per liberare il resto. Questi gli ultimi avanzamenti riportati:
https://t.me/ukraina_ru/180057
VERSO OVEST E SUD-OVEST (Pobeda il prossimo centro abitato lungo la strada che taglia in diagonale la cartina). Aumentando la scala, vediamo in quest’altra cartina
https://t.me/rabotyno/712
il senso dell’operazione, che tende ad attaccare da NORD-EST e da NORD quel trittico di paesi in basso a sinistra così da poterli liberare più velocemente che proseguendo in senso longitudinale uno dietro l’altro...

Proseguendo lungo la linea di fronte verso nord-est troviamo AVDEEVKA, dove si confermano i combattimenti in corso lungo le prime grosse arterie dell’area urbana
https://t.me/polk105/14777

Salendo ancora passiamo ad ARTEMOVSK, a ovest della quale anche qui si conferma l’arrivo dei russi a BOGDANOVKA, circondata ormai da più lati:
https://t.me/polk105/14773

Più a nord ancora, sotto KREMENNAJA, prosegue anche qui la serie positiva dei russi che stanno liberando l’intera sponda sinistra del fiume sottostante, operazione resa difficile dal fatto che si tratta di una foresta. Il risultato, comunque, non cambia:
https://t.me/polk105/14786
Così come non cambia il risultato nell’estremo nord, dove sopra KUPJANSK i russi avanzano ancora:
https://t.me/polk105/14776

In tale quadro, per quanto ancora dovremo vedere un regime schiavizzato dai suoi padroni E SCHIAVIZZANTE IL PROPRIO POPOLO:
- raschiare il fondo del barile con più carne da cannone possibile
- sbattere DONNE al fronte come questa ragazza, appena “diplomatasi” all’Accademia militare (con mansioni di operatrice di droni)
https://t.me/ukraina_ru/180053
- sbattere al fronte INTERE FAMIGLIE, come quella ritratta su questo pannello stradale, che recita: “DENIS E JULIA. INSIEME A CASA, INSIEME AL FRONTE”
https://t.me/ukraina_ru/180064

Ancora troppo a lungo, a quanto pare.
Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 December 2023 08:40
13/12 ore 08:00 aggiornamento

“RUSSIA DIDN’T OCCUPIED”...


Lungi da fare le pulci in anglofono al patàca. Anzi, nella maniera più diseducativa e mascalzona possibile, sono un fermo sostenitore del disincentivo all’uso di tale lingua nelle relazioni internazionali fra Paesi terzi, limitandolo allo stretto necessario quando nessuna delle parti conosce anche un minimo la lingua dell’altro. Questo è il motivo per cui, anche ad cazzum, ma mi sforzo sempre di esprimermi prima nell’idioma altrui e poi, se proprio non ce n’è, gettare la spugna e ricorrere all’anglofono.

Premesso questo, mi premeva titolare così questo capolavoro di idiozia del patàca
https://t.me/RVvoenkor/58122
unicamente per validare, ANCORA UNA VOLTA, la mia ipotesi che i CINGUETTII in anglofono del summenzionato, che abbiam dovuto sopportare in tutto questo periodo, NON SIANO AFFATTO FARINA DEL SUO SACCO! Questo è il suo livello di anglofono, non quello dei cinguettii. Probabilmente, non si ricorda neppure “user name e pwd” del proprio canale, lasciando che sia qualche portaborse ad aggiornarlo, con i comunicati padronali che gli arrivano direttamente per il copiaincolla.

Sul merito dell’idiozia espressa non c’è bisogno di perdere ulteriore tempo se non per dargli, PARADOSSALMENTE, ragione: la Russia quest’anno non ha “occupied” alcun “village, ukranian village”, li ha LIBERATI.

I RIFUGIATI UCRAINI PREFERISCONO LA RUSSIA?

Già, e a dirlo sono i numeri EUROSTAT, appena commentati dal canale ucraino Zerada:
https://t.me/ZeRada1/17170
A parte il fatto che agli ucraini, in U-ccidente, non è garantito lo status di rifugiato ma concesso un permesso di soggiorno TEMPORANEO per PROTEZIONE INTERNAZIONALE. A prescindere di cosa ne pensi Bruxelles, i RIFUGIATI ucraini sono attualmente 4,3 milioni, di cui 1,2 milioni nella sola Germania e quasi 1 milione in Polonia, Paesi le cui popolazioni non a caso sollecitano con maggior forza un loro “rientro all’ovile”.
https://ria.ru/20231213/evropa-1915267255.html
Nella SOLA Russia, e i dati ufficiali son fermi a febbraio di quest’anno, PARLIAMO DI 5,3 MILIONI DI RIFUGIATI. Ora saranno già oltre sei ma, ripeto, non abbiamo ancora dati ufficiali aggiornati. I bambini da 738 mila avranno superato il milione. Di questi, SOLO 25 MILA SONO OSPITATI NEI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA, il resto ha già trovato un alloggio:
https://runews24.ru/society/11/12/2023/nazvano-chislo-bezhenczev-ostayushhixsya-v-pvr-v-rossii
E, soprattutto, nessuno ha la benché minima intenzione di metterli alla porta. Non gireranno gli stessi soldi che girano in U-ccidente. Ma lì nessuno abbandona nessuno. E alla favola dell'aggressione nessuno più crede, quantomeno con la fede assoluta di un anno fa. Nemmeno in Ucraina.

Aggiornamenti a seguire.
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Jure Eler
Friday, 15 December 2023 14:33
Buongiorno Paolo.
Prima cosa i miei complimenti per il tuo costante lavoro, cui attingo giornalmente per seguire il disastro ukraino e per diffonderlo al mondo (ho contatti perfino a Bethlehem).
Ragionando su questo tuo post del 13/12 salta agli occhi una grande vittoria russa che i più non notano, collaterale alla liberazione di buona parte del Donbass (e non è finita!): 6 milioni di rifugiati ukraini (sinonimo di russi) stanno ora in Russia, tra i quali un milione di bambini e adolescenti che giocano nei prati invece di marcire nelle cantine promesse da Poroshenko. A questi 6, vanno aggiunti gli 8 milioni (se non sbaglio) degli abitanti dell'Ukraina liberata. Sono 14 milioni di patrioti russi tornati in seno a Madre Russia.
Resta l'ultimo passo: completare l'opera liberando tutto il Donbass e poi verso Odessa fino alla Transnistria, come accennato ieri dal Presidente Putin, costi quel che costi: nessuna pace senza giustizia.
Come in Palestina: "Lotta dura sarà!", come cantavamo qualche anno fa.
Un abbraccio
Jure Eler, Slovenia

Quoting Paolo Selmi:
13/12 ore 08:00
Nella SOLA Russia, e i dati ufficiali son fermi a febbraio di quest’anno, PARLIAMO DI 5,3 MILIONI DI RIFUGIATI. Ora saranno già oltre sei ma, ripeto, non abbiamo ancora dati ufficiali aggiornati. I bambini da 738 mila avranno superato il milione. Di questi, SOLO 25 MILA SONO OSPITATI NEI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA, il resto ha già trovato un alloggio.
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Faber
Wednesday, 13 December 2023 09:38
Ieri girava voce che il patacà sia talmente disperato da aver promesso mari e monti. In sostanza, mobilitazione totale di ulteriori 500 mila soldati per una nuova controffensiva la prossima primavera.

Ho poi letto che il Pentagono ha inviato un proprio tenente generale direttamente a Kiev a prendere direttamente il comando delle truppe ucraine. Come se da un anno a questa parte non fosse già la NATO a condurre le operazioni.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 December 2023 10:56
Carissimo Faber!

La cosa più triste di quanto sta accadendo,

- di questa mobilitazione totale che ha raggiunto livelli di raschiamento del fondo del barile da volkssturm,

- di come stanno girando la frittata i vertici NATO nella caccia a un colpevole pur di non ammettere che, in ultima analisi, i PRIMI colpevoli sono loro stessi, dall'addestramento per la soluzione azera, a Istanbul ridotta a carta straccia, a oggi

è che alla fine questa frittata sarà quello che ci propineranno i cinegiornali luce, insieme agli immancabili panettone e bollicine industriali e qualche musichetta in anglofono di sottofondo.

Fosse per loro, pur di continuare a spolpare l'osso e trarne profitto, davvero andrebbero avanti "sino all'ultimo ucraino".

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 December 2023 23:01
12/12 ore 22:00 aggiornamento

DISFATTA DEL REGIME DI KIEV A MAR’INKA

Da questa ennesima bandiera rossa, issata sull’ultima casa dell’ultimo isolato rimasto in mano ai soldati ucraini,
https://t.me/dva_majors/30690
pare ormai che i russi controllino appieno MAR’INKA, o ciò che ne resta:
https://t.me/RVvoenkor/58105
Interessante il commento a quest’ultima cartina, ovvero che sia stato il FREDDO l’elemento decisivo, dal momento che ha reso impossibile al regime di KIEV di alzare i propri droni e ha facilitato ulteriormente l’opera dei soldati russi. I combattimenti si sarebbero spostati ancora più a ovest, e a sud, ricacciando i soldati del regime di Kiev ancora più indietro.
https://t.me/ukraina_ru/179995

Per la cronaca, resterebbe ancora SOPRA quello specchio d’acqua un gruppo di case non ancora liberate. RABOTYNO si prodiga in questo esercizio sofistico e mostra l’ennesima cartina inutile:
https://t.me/rabotyno/710?single
I confini urbanistici mostrano ancora alcuni residui. Bene, vediamoli: a sud dello specchio d’acqua, campi. A nord, due strade, con alle spalle, per l’appunto, acqua. E davanti e di lato… i russi. Di cosa stiamo parlando? Lo stesso canale ci offre il punto (in verde) dove è stata issata l’ultima bandiera:
https://t.me/rabotyno/709?single
Quella era l’area che aveva ancora un peso, ancor degna di nota.
Per questo si può tranquillamente affermare che OGGI, 12 DICEMBRE 2023, UNA BATTAGLIA DURATA QUASI DUE ANNI È GIUNTA AL TERMINE. IL REGIME PERDE UN CAPOSALDO ALLE PORTE DI DONECK TENUTO E RINFORZATO SIN DAL 2014. PER ESSO È UNA GRAVE SCONFITTA.

Non cadono, infatti, in mano ai russi cumuli di macerie.
Cade, meglio, DE-CADE, OGNI RESIDUA SPERANZA PER UN REGIME E PER I SUOI PADRONI DI “RISOLVERE” LA QUISTIONE DEL DONBASS COME STANNO FACENDO ORA GLI ISRAELIANI A GAZA. O COME HAN FATTO GLI AZERI NEL NAGORNO QARABAGH. Fine.
Cade la propaganda di un regime che ha pompato un popolo intero con gli stessi slogan urlati nelle nostre piazze gremite per anni e anni, inneggiando a sogni imperiali, a faccette nere, a ripugnanti vittorie militari ottenute gassando l’ultimo popolo libero rimasto in un continente completamente colonizzato. Stessi slogan, indirizzati verso territori colpevoli di avere detto NO a quel regime. Accusati di ogni nefandezza, oggi QUELLA propaganda muore, ricacciata indietro di chilometri. Non è ancora finita, purtroppo, ma quella di oggi è una tappa fondamentale della messa in sicurezza di DONECK e, in prospettiva, della liberazione dell’intero Donbass. AVDEEVKA è la prossima.

BREVI DAL FRONTE

Anche a RABOTINO è in corso la contro-controffensiva russa, che si sta ripigliando, uno alla volta, i territori dove il regime aveva dichiarato “sfondamenti” rivelatesi poi fallaci, inesistenti, buoni soltanto per la propaganda dei cinegiornali luce.
https://t.me/RVvoenkor/58100

Ad ARTEMOVSK, sono le stesse fonti di regime ad ammettere un altro arretramento, coi russi che guadagnano un chilometro quadrato circa a GRIGOROVKA:
https://t.me/boris_rozhin/106219

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 December 2023 16:18
12/12 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Confermato anche da questa cartina
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/12/20231212124629-8d82f3ba.jpg
lo stato sempre più problematico della situazione per il regime di Kiev. Attacchi intensi si susseguono da tutte le direzioni, mentre i tiri di artiglieria pesante DEVASTANO l’intera area occupata dalle sue truppe,
https://t.me/ukraina_ru/179930
senza dare loro tregua. OLTRE QUARANTA BATTAGLIONI DI OTTO DIVERSE BRIGATE, questo l’ordine di grandezza degli uomini intrappolati per ordine dei loro padroni in questo imbuto.
https://t.me/rybar/54954
Dall’ingrandimento della cartina si vede chiaramente l’avanzata russa OLTRE la promzona, arrivando ormai nella zona urbana (Ul. Kolosova). Movimento confermato anche qui:
https://t.me/rezervsvo/40896
Una corazza di cemento armato, costruita in otto anni e smantellata, ridotta in frantumi, pezzo dopo pezzo.

ARTEMOVSK

Confermati i combattimenti all’aeroporto abbandonato di ARTEMOVSK (il rettangolo di questa cartina)
https://t.me/rabotyno/707
il regime qui teme di esser già di fronte a UN ATTACCO SU VASTA SCALA A CHASOV JAR!
https://t.me/rezervsvo/40906
Il paese dopo KRASNOE… addirittura… addirittura! Fosse anche solo allarmismo, non sarebbe allarmismo immotivato! Per niente. Lì i russi andranno a parare, nella loro lenta e costante avanzata.

"MAMMALIRUSSI!" MEGA ATTACCO HACKER

Gli hacker non rivendicano, anche se la filiale ucraina della CIA (SBU) è convinta che dietro ci siano i russi:
https://t.me/ukraina_ru/179935
In sostanza da stamane sono saltate KIEVSTAR, megagestore di telefonia mobile, VODAFONE e “MONOBANK”
https://t.me/RVvoenkor/58080
Quest’ultima significa bancomat e POS che non vanno, pagamenti che saltano e ritorno, di corsa, alla cartamoneta.
Senza contare le fughe di dati, la corruzione di archivi e l’accesso ai dati sensibili di Bankovaja e dintorni. Uno dei maggiori, se non il maggiore di questo genere.

Aggiornamenti a seguire.
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Valerio
Wednesday, 13 December 2023 16:39
Siamo sicuri che siano hacker russi? perché ce lo dice la CIA? uhmmm..
Io invece guarda un po' ho la sensazione che si tratti di crisi di liquidità del sistema bancario ucraino: così intanto ci mettiamo una pezza accollandola ai 'cattivi'.
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Paolo Selmi
Wednesday, 13 December 2023 18:39
Grazie mille Valerio per questa lettura!

CHE NON E' AFFATTO MALE!

Sviluppo la tua "sensazione" con gli elementi in mio possesso. Allora, monobank o come si chiama è stata messa fuori uso. saltato tutto. Ora peraltro non ho ancora capito se han ripristinato o meno.

Ma l'attacco è stato operato anche sui due maggiori gestori ucraini. KIEVSTAR è in ginocchio. Ieri saltata completamente, OGGI C'ERANO LE FILE DI PERSONE A CACCIA DI SIM TARGATE "LIFECELL" (foto qui)
https://t.me/ukraina_ru/180065
Gestore probabilmente secondario, uscito incolume, e che si sta fregando le mani...

A essere attaccato e danneggiato è stato il software di sistema di rete, quello più interno (e inespugnabile). Risultato, il 30% della rete kievstar è ancora a terra.
https://t.me/ukraina_ru/180075

Oggi FORSE torna internet (linea fissa), A SEGUIRE il segnale mobile
https://t.me/ZeRada1/17177

Ora, abbiamo anche chi rivendica l'azione, ovvero questo gruppo di hacker denominato Solncepek
https://t.me/solntsepekZ/1283
il "girasole", pezzo micidiale di artiglieria pesante.

Azione accreditata, peraltro, da un loro collega più famoso
https://t.me/s/JokerDPR
che li riprende
https://t.me/JokerDPR/654
e ringrazia.

Hacker peraltro non nuovi ad azioni offensive di questo tipo, sia pur su scala più ridotta, che rivendicano apertamente sul loro canale telegram:
https://t.me/solntsepekZ/1278

L'attacco, quindi c'è stato. Stando alla loro dichiarazione, 10.000 computer fuori uso, 4.000 server che han fatto la stessa fine, dalla loro rivendicazione-beffa. Kievstar è finito nei "premi" perché fornitore ufficiale delle ff.aa. ucraine e delle strutture statali. Seguono schermate dei computer hackerati (qui a una risoluzione più decente)
https://dzen.ru/a/ZXmKIp5fqm0HoWPD
e via discorrendo.

Se la rivendicazione è vera (pare che anche KILLNET abbia rivendicato l'azione ieri) non lo sappiamo. Qui peraltro l'edizione ucraina di FOCUS (...sic!) tempo fa li associava ai servizi segreti russi, reputandoli loro "marionetki":
https://focus.ua/digital/576403-hakery-iz-solncepek-marionetki-gru-rf-kto-stoit-za-gruppoy-kiberterroristov


E scoprendo l'acqua calda... TUTTI i servizi segreti, compresi i nostri, tengono monitorati questi gruppi. Fatico a capire, ma sono limitato io, carissimo Valerio, come mai chi entra nella rete ucraina sia una "marionetka" dell'FSB e chi entra in quella russa per conto CIA sia un eroe... ma tant'è. Ci sta, nel gioco delle parti.

La tua pista però ha acceso una lampadina anche a me. Più di una:
- e se questa azione in realtà fosse un'IMMENSA PALLA AL BALZO che un sistema bancario in crisi ha COLTO per CHIUDERE BARACCA E BURATTINI e riprendere fiato dando la colpa ai russi???

- a questo punto, seconda lampadina, se gli "APPASSIONATI" (неравнодушных) operatori di KIEVSTAR, così li ha chiamati SOLNCEPEK nel ringraziarli a fine messaggio E SENZA I QUALI PROBABILMENTE TALE AZIONE NON SAREBBE STATA POSSIBILE avessero dato DELIBERATAMENTE chiavi d'accesso, avessero lasciato deliberatamente la porta socchiusa?

Lettura tutt'altro che banale, e della quale ti ringrazio tantissimo!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 12 December 2023 08:50
12/12 ore 08:00 aggiornamento

RIFLESSI PAVLOVIANI


È quello che mi viene in mente leggendo notizie come questa, fresca di due ore fa:
https://t.me/rezervsvo/40845

Ennesimo attacco, sopra VERBOVOE, respinto dai russi. Confidando in un allentamento della tensione da parte loro, il regime di Kiev ha dato ordine di assalto, di ennesima mattanza gratuita di uomini e mezzi. Culminata, del resto, come prevedibile.
Come quei soldati dell’esercito giapponese che, ancora cinquant’anni fa, quando i loro connazionali quelli isolotti li visitavano da turisti con improbabili cappellini e Nikon e Canon al collo, si trovavano pochi metri più in là “a difendere l’Imperatore”…
… o come un riflesso pavloviano, senza alcuna ratio, perché lì i russi stanno contrattaccando, lì si può solo morire, e la logica imporrebbe un ripiego su una linea di difesa più compatta e difendibile anche da forze limitate.

Ormai gli ordini hanno assunto quel carattere di meccanicità, quegli automatismi micidiali, criminali, che stridono oggi più di ieri, più di due mesi fa quando già era tutto finito. E che mi fanno pensare a come ogni giorno anche noi viviamo immersi in questi riflessi condizionati, tanto da non farci nemmeno più caso: il prodotto sullo scaffale di mezzo, la vetrina con sopra scritto 70%, la solita smorfia che ha sostituito il sorriso durbans negli autoscatti, i babbi natale impiccati sopra i balconi che seguono, in ordine di tempo, zucche più vuote delle nostre teste: non da ultimo, qualche migliaio di km più in là, ordini di assalto dati a soldati sempre più esausti, sempre più decimati, sempre più sotto attacco e sotto pressione. COSÌ COME UN'INTERA CAMPAGNA ESTIVA DI AUTO-ANNIENTAMENTO, FUNZIONALE UNICAMENTE AL CONTO IN BANCA DI UN COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE. Altri riflessi, sempre pavloviani: è "giusto" così.

Nel frattempo, il Paese natale di Pavlov è intento a proseguire la serie positiva. La cartina di ieri di RYBAR illustra alcuni momenti:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/11/20231211231816-e4d1183a.jpg
Nel riquadro in alto, vediamo come i russi abbiano ripreso gli attacchi da SUD portandoli oltre la zona industriale, dentro l’area urbana propriamente detta, e in quello in basso i risultati a fine giornata SOTTO KREMENNAJA (l’esagono rosso sopra). Se consideriamo che un anno fa il regime di Kiev era arrivato ad assaltarlo, quell’esagono, capiamo come ormai i ruoli si siano decisamente invertiti.

Il canale RABOTYNO come al solito deve strafare, e nella sua duplice cartina di ieri notte
https://t.me/rabotyno/705
ci mostra le altimetrie. Utili, per capire l’attuale tendenza in corso negli attacchi russi: OCCUPARE LE CIME. Come nel 1917, per cime di qualche migliaio di metri più alte, ma seguendo la stessa logica. Quando la guerra diventa di posizione, non si possono concentrare uomini e mezzi all’attacco STATICO, DA FERMI, di pianure. Pena il divenire bersaglio dei tiri dalle alture circostanti. O si dilaga, nelle pianure, si sfonda, e allora chi tiene il cocuzzolo è prigioniero dello stesso, oppure meglio attaccarle per ultime, dopo aver preso le sommità circostanti. È quanto stan facendo i russi. Metodicamente, pezzo dopo pezzo, altura dopo altura, e poi ripianano liberando le valli circostanti. Nel frattempo, DEMILITARIZACIJA. Che resta ancora, in questa fase, l’obbiettivo primario.

Di fronte a una NATO, a un regime, che operano secondo riflessi pavloviani, i russi hanno tracciato una traiettoria in questi due anni che, chi avrà un minimo di onestà intellettuale per farlo, studierà ancora a lungo.

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Paolo Selmi
Monday, 11 December 2023 19:17
11/12 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE


AVDEEVKA e ARTEMOVSK sono, anche oggi, i luoghi di maggior sofferenza per il regime di KIEV. Partiamo dalla prima.

OGGI POMERIGGIO è stata data, finalmente, notizia che i combattimenti si sono spostati all’interno della cittadella stessa di AVDEEVKA:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/13058
Notizia che tutti aspettavano, notizia confermata anche in serata:
https://t.me/boris_rozhin/106135
Naturalmente, se il regime perde l’integrità delle maggiori linee di difesa, se i combattimenti in corso rischiano, com’è del resto, di MINARE alla base collegamenti e comunicazioni fra le varie parti della fortezza, è logico attendersi che la stessa tenuta, così come sinora messa in opera, divenga un compito sempre più arduo. E lo sfaldamento delle linee difensive che sinora hanno resistito sia, in ultima analisi, solo questione di tempo. Vedremo.

Poco più a sud, giusto per completare il quadro, appena sotto MAR’INKA i russi avanzano verso ovest: nuovo paese, NOVOMICHAJLOVKA:
https://t.me/rabotyno/703
importante perché, qualora dovesse cedere lì una linea approntata in OTTO ANNI di preparazione alla “soluzione azera” della quistione Donbass, in pericolo sarebbe un’area BEN PIU’ ampia. Il rischio di SFONDAMENTO sarebbe qualcosa di più di una semplice ipotesi sulla carta.

Spostiamoci ora verso ARTEMOVSK. Questa cartina mostra i movimenti (aree rosso vivo) attualmente in corso:
https://t.me/RVvoenkor/58029
Cartina superata, ma utile a comprendere come il fronte allineato lungo una diagonale che taglia da nord-ovest a sud-est l’area oggetto del contendere, stia in questo momento COLLASSANDO SOPRA città che erano state, a maggio, il fulcro del tentativo di controffensiva del generale SYRSKIJ.

Cartina superata perché oggi i russi sarebbero arrivati rispettivamente alle porte di KRASNOE (IVANOVSKOE, immediatamente dopo CHROMOVO/ARTEMOVSKOE appena espugnato)
https://t.me/rezervsvo/40800
e BOGDANOVKA, più a nord-ovest
https://dnr-news.ru/society/2023/12/11/563394.html
dove voci non confermate li vorrebbero assestati già al limitare dell’area urbana. In ogni caso, tanta, ma tanta sofferenza per una linea che se collassasse, non darebbe certo tempo al regime di approntarne una analoga più a ovest. Ci sarebbero solo le colline a offrire un riparo a SLAVJANSK e a KRAMATORSK. Ma da SUD? Cosa accadrebbe inoltre in caso di un effetto domino, quale quello subito dai russi oltre un anno fa a BALAKLEJA/IZJUM/LIMAN/KUPJANSK?

A proposito di effetto domino, è notizia di oggi che i russi si sarebbero fatti strada aggirando BELOGOROVKA, a ovest di SEVERODONECK, e puntando verso GRIGOROVKA e SEREBRJANKA (cartina di RYBAR qui)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/11/20231211123136-d532d215.jpg
La sensazione è che siano ben più di due cittadelle a cadere, ma che a traballare sia molto, ma molto di più.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 11 December 2023 14:59
11/12 ore 13:30 aggiornamento

DUECENTO MILIARD
I

Dal fronte nessuna nuova, se non che KLESCHEEVKA e MAR’INKA restituiscono ormai l’immagine di un collasso che è ben oltre quello apparente su questi due fronti.
https://dnr-news.ru/society/2023/12/11/562927.html

Un collasso che colpisce, così come colpisce l’entità degli “aiuti” USA erogati per “tornare ai confini del 1991”: 173 MILIARDI di dollari da febbraio 2022 a maggio 2023, a fine anno verosimilmente saremo oltre i 200 MILIARDI. In MENO DI DUE ANNI.
https://t.me/boris_rozhin/106095
Rozhin quantifica in altri cento, centocinquanta miliardi un eventuale “investimento” per riprovarci l’anno prossimo.

Del resto, “l’importante è partecipare”… quello che premo sottolineare, in questi frangenti, è che il RISULTATO non è essenziale. Anzi. Non lo dico io, mentre “cerco nelle mie narici (tre, da buon comunista) una testimonianza delle mie radici”, ma BLINKEN, ricordiamocelo bene (già detto ma vale la pena citarlo e ri-citarlo):
“If you look at the investments that we've made in Ukraine's defense to deal with this aggression, 90% of the security assistance we've provided has actually been spent here in the United States with our manufacturers, with our production, and that's produced more American jobs, more growth in our own economy.”
https://en.interfax.com.ua/news/general/952921.html

BLINKEN per cui, invece, il RISULTATO SAREBBE DOVUTO ESSERE TUTTO. E invece non era nemmeno un calesse. L’importante era che di quei 200 MILIARDI CENTOTTANTA (90%) non uscissero neanche dagli USA, ma CAMBIASSERO SOLO DI TASCA, stellestrisce la prima, stellestrisce la seconda. Casse dello Stato la prima, complesso militare-industriale la seconda. Tra la prima e la seconda, LOBBY, LOBBY e ancora LOBBY! Al di fuori di quelle due tasche, munizioni e materiale di consumo, sfornati a ciclo continuo e venduti a prezzi triplicati, i venti miliardi di dollari con cui comprare la classe dirigente locale e l’opposizione “democratica”, più scassoni, fondi di magazzino, residuati bellici, anch’essi venduti in regime di lend-lease.

Sottolineiamo nuovamente anche questo, alla nausea: prima Big Pharma per due anni, ora Lockheed-Boeing-Etc. per altri due: un po’ per ciascuno non fa male a nessuno. Sulla pelle di un popolo, venduto per meno di un piatto di lenticchie. QUESTA IMMAGINE RISALE A DIECI ANNI FA ED E’ EMBLEMATICA:
https://t.me/kornilov1968/21061
VICTORIA NULAND, ora vice-sotto-segretaria di Stato, all’epoca “Assistant Secretary of State for European and Eurasian Affairs” (mi rifiuto di tradurlo…), si faceva ritrarre a MAIDAN mentre distribuiva biscotti e panini… ARMIAMOCI E PARTITE. Duecento miliardi.

Ma la cosa bella, per i signori col cilindro che trafficano armi, al pari di quelli sempre col cilindro ma che si occupano di pillole blu e vaccini è che, come dicono quelli che vogliono darsi un tono di esperto… “IL TREND E’ IN CRESCITA”.

Basta vedere gli aumenti di spese militari nei Paesi vassalli, pardon, nei Paesi alleati NATO. Uno a caso, il nostro, riferito all’anno scorso
https://retepacedisarmo.org/2022/spese-militari-italiane-in-aumento-anche-nel-2023/
e a quest’anno:
https://www.milex.org/2023/10/18/pubblicato-dpp-della-difesa-raddoppia-la-spesa-per-carri-e-caccia-tempest/

E per farlo, occorre farci sentire come se Putin davvero non aspettasse altro che far abbeverare i cavalli dei suoi cosacchi in Piazza S. Pietro… La guerra in Ucraina ha dato il la, il si e anche il do all’operazione. E mentre smantellano e accorpano ospedali, mentre i bambini si portano la carta igienica da casa, mentre l’energia si libera di altri residuati del passato trinariciuto approdando al “mercato libero”, lo Stato scopre dove davvero deve concentrarsi nei prossimi millenni: comprare preparati chimici che per chiamare “vaccini” han dovuto modificarne la definizione scientifica... e armi, armi e ancora armi. 2% del PIL da garantire a queste ultime, senza se e senza ma. E senza neppure una Nuland in giro OGGI, mutatis mutandis (almeno una volta alla settimana e senza barare girandole…) col sacchettone “100% riciclabile, compostabile, biodegradabile e differenziabile” e con dentro i panini “provenienti da agricoltura biologica, responsabile, sostenibile e... insuperabile (centosettanta grammi di bontà… in olio d’oliva). Nemmeno la Nuland...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 11 December 2023 08:51
11/12 ore 08:00 aggiornamento

MANGIA E TACI: ANZI, TACI E BASTA


- “Papà, cos’è il fascismo?”
- “Pierino, mangia e taci”.
La barzelletta che girava ai miei tempi, quando ancora ci sforzavamo di ricordarci una barzelletta per poi raccontarla e farci quattro risate (ovvero quando a tavola i telefoni, quelli ancora con la rotella, erano un tabù la cui violazione costava la collocazione celeste a qualche santo o angelo), oggi va aggiornata.

In Ucraina “il morbo infuria, il pan ci manca”… ma TUTTI TACCIONO (все молчат).
https://t.me/rezident_ua/20769
Il riferimento è alla ennesima mattanza, questa volta di marò, lungo quel fazzoletto di terra sulla sponda sinistra del DNEPR. L’ennesimo regalo ai russi, truppe speciali che muoiono a decine cercando azioni eroiche, come tentativi inutili di sfondare e ampliare un territorio che è oggetto quotidiano di bombardamenti a tappeto, piuttosto che tenendo posizioni difese da qualche muro rimasto per miracolo ancora in piedi dopo l’ennesima passata.

Ormai non sono i soliti canali ucraini “disfattisti” a denunciare che
1. la percentuale di CADUTI sul totale di quelli che partono per queste missioni sulla riva sinistra è del NOVANTA PERCENTO;
2. queste azioni ormai, dal punto di vista militare, non hanno più alcun senso.
Lo afferma anche il giornale Dums’ka che titola: “Battaglia sulla riva sinistra del Dnepr: quando si perdono battaglioni interi è un crimine”
https://t.me/rezident_ua/20777

PRESTUPLENIE. Prestuplenie i nakazanie, delitto e castigo. Ma “tutti tacciono”, sia sul delitto, sia quando arriva il castigo. E il castigo arriva. Sulla riva sinistra del DNEPR, ma anche ad AVDEEVKA, dove manca tutto e chi è stato mandato lì a “tenere”, in realtà è stato mandato lì a morire e basta, stesso discorso per chi tiene quelle tre case rimaste a MAR’INKA (entrambe sulla cartina di ieri di RYBAR, la prima nel riquadro in alto e la seconda in quello in basso):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/10/20231210225756-277f9204.jpg
Ma tutti tacciono.

TUTTI TACCIONO, persino le SIRENE D’ALLARME A KIEV. Non è vero che i Kindzhal lanciati ieri dai russi sono arrivati SENZA CHE LA CONTRAEREA DEL REGIME SE NE ACCORGESSE. C’è stato l’attacco, e c’è stato il tentativo fallito di abbattimento. POI, DOPO QUALCHE MINUTO, MENTRE TUTTO SCOPPIAVA, È PARTITA LA SIRENA.
https://t.me/RVvoenkor/58005
TUTTI TACCIONO.

TUTTI TACCIONO di fronte anche a foto come questa. BILAL CHALED, fotografo palestinese, ha accostato SUE foto agli ultimi mondiali con SUE foto scattate a GAZA.
https://t.me/Irna_ru/13222
Impressionante, ma qui TUTTI TACCIONO. Meglio, qualcuno parla per dire che “Europe’s foundations are trembling” (le fondamenta dell’Europa traballano) in caso di vittoria russa:
https://t.me/RVvoenkor/58008

Se queste son le fondamenta... prepariamo gli abbeveratoi a Piazza S. Pietro per i cavalli cosacchi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 10 December 2023 21:10
10/12 ore 20:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Anche oggi buone notizie per i russi e pessime per il regime di Kiev (sempre le stesse, ma viste dai due punti di vista ciò che è soddisfacente per i primi, lungo uno scadenziario abbastanza evidente, è catastrofico invece per i secondi).

Altra bandiera russa issata alla fine di MAR’INKA (video qui)
https://t.me/boris_rozhin/106056
La scioltezza con cui i soldati hanno compiuto l’operazione in pieno giorno dimostra un controllo del territorio ben più ampio di quel fazzoletto di terra dove, fra neve e macerie, è stato conficcato il bastone (c’è anche chi è riuscito a localizzarlo su mappa satellitare):
https://t.me/rabotyno/699
Ora quei poveri disgraziati mandati a crepare e senza l’ordine di indietreggiare su posizioni più difendibili tengono lo spazio compreso in questo rettangolo bianco:
https://t.me/rabotyno/702
Poche case ridotte in macerie, con fuoco da tutte le parti. Complimenti ancora una volta ai generali NATO e ai loro leccapiedi locali per l’esecuzione impeccabile di questa mattanza.

Poco più a nord, ad AVDEEVKA, il cappio si fa sempre più stretto:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/09/20231209215155-3d07c121.jpg
Rybar mostra in questa mappa come ormai i combattimenti avvengano, NELLA CITTÀ STESSA, anche da EST. Allo stesso modo, sia la branca a nord, che quella a sud, stanno letteralmente aggirando le difese del regime di KIEV e le stanno smantellando pezzo dopo pezzo. Per esempio, quest’altro ingrandimento mostra gli avanzamenti a sud del terrikon:
https://t.me/rabotyno/695
Con l’aggravante, sempre sulla branca nord, di una prosecuzione verso OCHERETINO E NOVOKALINOVO che rappresentano l’ultimo argine prima di sfondare verso zone, come quella di KONSTANTINOVKA, che si troverebbero così attaccate da sud e da EST.

Già, anche da EST, perché ad ARTEMOVSK non si sta perdendo tempo e la linea di fronte fra BOGDANOVKA e ARTEMOVSKOE (questa diagonale)
https://t.me/rabotyno/698
è ormai quasi del tutto rettificata. Questo consente, a parità di forze impiegate, una spinta maggiore e maggiori possibilità di ulteriore sfondamento. Sfondamento su una linea che il regime di Kiev non riesce a stabilizzare, sia poco più a sud (riquadro in alto a destra di questa cartina di ieri notte)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/09/20231209233623-27a67fa0.jpg
ovvero a KLESCHEEVKA, le cui alture circostanti sono riprese una a una dai russi che la stanno circondando e, di fatto, rendendola indifendibile,
ma anche a NORD, sopra SOLEDAR, dove i russi guadagnano un chilometro lungo una linea di oltre sette chilometri (cartina qui)
https://t.me/ukraina_ru/179732

Situazione che il regime non riesce a “stabilizzare” neppure a RABOTINO, luogo della kontrnastup durata mesi e costata oltre un centinaio di migliaio di vittime fra le sue fila:
https://t.me/rabotyno/696
Anche qui, i russi guadagnano posizioni (cartina anche qui)
https://t.me/RVvoenkor/57987
come attestato dai filmati che accompagnano le localizzazioni degli stessi. Questa in sintesi la giornata di oggi, in piena continuità con l’andamento attuale di questo conflitto. Mentre i galletti nel pollaio di Kiev continuano a darsele di santa ragione per una primazia sempre più lontana dai bisogni reali di un popolo abbandonato al proprio destino. Di morte.

ETO DRUGOE

Ripristiniamo oggi la rubrica “Eto drugoe”, ovvero “Non c’entra” (lett. “È un’altra cosa”) per commentare questa notizia:
https://t.me/ukr_leaks/11796
Israele potrà partecipare a Eurovision 2024. Premesso che per me NON parteciparvi costituisce titolo d’onore, per come è diventata questa pagliacciata in eurovisione, dal punto di vista strettamente musicale, gli organizzatori, a febbraio 2022 (25/02/22, “the day after”…) avevan già buttato fuori i russi. Oggi, 10 dicembre, DUE MESI dopo il 7 ottobre, ritengono che Israele abbia diritto a partecipare. Dimostrando al mondo intero chi sono e cosa rappresentano. Ovviamente, sono io a non capire nulla di musica, anzi tutto, e di politica. "Eto drugoe, da, konečno".

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 09 December 2023 15:37
09/12 ore 15:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ad AVDEEVKA i russi avanzano oltre il colmo di sfasciume, detto anche terrikon, e proseguono verso sud. Combattimenti nelle prime case di AVDEEVKA (indicate in cartina):
https://t.me/boris_rozhin/105951
Sfondamento della linea difensiva del regime di KIEV notato anche dal BILD:
https://t.me/RVvoenkor/57924
E quando lo nota anche BILD, vuol dire che siamo a evidenze che non si possono più negare...

Sempre da AVDEEEVKA i russi avanzano VERSO NORD, proseguendo lungo la ferrovia verso OČERETINO:
https://t.me/polk105/14729
Ovvero avanzando lungo le frecce verso nord tracciate in questa cartina:
https://t.me/rabotyno/692

Passando alla branca sud, i russi si stanno avvicinando da sud a SEVERNOE:
https://t.me/polk105/14714

Passando all’imbuto RABOTINO-VERBOVOE, i russi contrattaccano recuperando alcune posizioni perse quest’estate (ibidem). E vanificando anche quel poco che era stato osannato mesi fa come “vittoria” dagli stessi cinegiornali luce u-ccidentali che oggi – sempre a comando – voltano la gabbana e – sempre “schienadritta” – fanno a gara nello scrivere pezzi sul “fallimento della controffensiva” e sullo “stallo”. Tra qualche anno, per inciso, uscirà qualcuno riconoscendo che le “fake” su Bucha le diffondeva il malvagio regime del dittatore di Kiev, e non i russi. Li attendiamo sulla riva del fiume...

Nel frattempo, mentre in U-ccidente si sprecano le sedute di autocoscienza, intorno ad ARTEMOVSK i russi attaccano. VESELOE dopo gli ultimi avanzamenti di due chilometri è semiaccerchiata:
https://t.me/polk105/14726

Forse forse, alla NATO e al regime ormai non resta che continuare ad accanirsi contro i monumenti. E anche lì non senza difficoltà (quello zoccolo di staccarsi dal basamento proprio non voleva saperne...):
https://t.me/ukraina_ru/179574

LINEE DIFENSIVE COSTRUITE IN FRETTA E FURIA… E SENZA UOMINI A TENERLE

Sotto la neve, prefabbricati in cemento infilati in buche sotto terra alla bell’è meglio, parte di quella linea difensiva che il regime di Kiev sta approntando in fretta e furia…
https://t.me/boris_rozhin/105959
Penso all’impatto con un FAB-1500 e a che fine potrebbe fare quel gabbiotto interrato… ed è meglio che non ci pensi, perché mi incazzo e basta. Così come mi incazzo a vedere titoli come quelli del WP citati in questo pezzo:
https://t.me/boris_rozhin/105958
“Struggles to find troops”… ma come, non è una santaguerrapatriottica? No? Quindi se il popolo volta le spalle al regime la guerra continua purché sia soddisfatta la condizione “find troops”? Lasciamo perdere il contenuto di un giornale di regime che scopre OGGI quel che denunciamo da un anno a questa parte. Lasciamolo perdere. È proprio l’espressione anglofona, figlia di quel pragmatismo anglofono e di qualcun altro che di solito quando si nomina finisce a botte, quel “find troops” che fa venire in mente quelle raccolte fondi, “fundraising” nella lingua padronale, tipo… dai che ne mancan cinque a fare una brigata da sbatter subito al fronte… massì, piglia quei cinque georgiani e l’abbiam completata! D’altronde, questa è LA LORO LOGICA, quando a crepare NON SONO I LORO...

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 08 December 2023 20:28
08/12 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione completamente invariata, nel senso non di risultati, ma di LENTA E COSTANTE AVANZATA RUSSA. Ad AVDEEVKA, dove i russi guadagnano centinaia di metri sia a nord che a sud:
https://t.me/RVvoenkor/57906

Ad ARTEMOVSK, dove i russi guadagnano posizioni verso BOGDANOVKA
https://t.me/boris_rozhin/105903
e verso KLESCHEEVKA, dove i russi espugnano la posizione ucraina sull’altura antistante denominata OSTROV (“isola”)
https://t.me/ukraina_ru/179515

A KRYNKI consueta mattanza di unità speciali, a questo punto ordinata - sapendo esattamente la fine che andranno a fare - unicamente in chiave preventiva di un possibile colpo di Stato, mentre appare sempre più chiara anche la spaccatura fra le forze armate ucraine fra fedelissimi di Zaluzhnyj e di Zelenskij. Vedremo anche qui...

NON VEDI CHE È UN VERO AFFARE...

Blinken ormai non ha più freni inibitori:
https://t.me/ZeRada1/17108
Se guardate agli investimenti che abbiam fatto nella difesa ucraina per combattere questa agressione, IL NOVANTA PERCENTO DELL’ASSISTENZA ALLA SICUREZZA DA NOI FORNITO È STATO SPESO IN REALTÀ QUI, NEGLI USA, CON LE NOSTRE FABBRICHE, CON LA NOSTRA PRODUZIONE, CHE HA PRODOTTO PIÙ POSTI DI LAVORO AMERICANI, PIÙ CRESCITA NELLA NOSTRA ECONOMIA.
If you look at the investments that we've made in Ukraine's defense to deal with this aggression, 90% of the security assistance we've provided has actually been spent here in the United States with our manufacturers, with our production, and that's produced more American jobs, more growth in our own economy.
https://en.interfax.com.ua/news/general/952921.html

Zerada, canale ucraino, commenta laconicamente:
Ecco lo schema:
- COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE USA CON LE COMMESSE
- ESERCITO USA CON I MAGAZZINI RIEMPITI DI ARMAMENTI NUOVI
- FF.AA. UCRAINE CON ARMI OBSOLETE CON CUI È IMPOSSIBILE ATTACCARE
https://t.me/ZeRada1/17108

Aggiunge il portavoce del Cremlino Peskov: sono gli USA a guadagnarci dalle risorse energetiche a caro prezzo, dal gas che forniscono all’Europa, dal petrolio.
https://www.aa.com.tr/en/asia-pacific/russia-accuses-us-of-making-billions-of-dollars-at-ukrainians-expense-urging-kyiv-to-understand/3077172

Aggiungo io: lo scenario ucraino si sta sempre più RIVELANDO essere
- il PRETESTO per gli enormi profitti di un complesso militare industriale che ha trovato accesso all’enorme vacca da mungere delle casse pubbliche u-ccidentali
- il destinatario di tutto l’armamentario ex-sovietico ed ex-guerra fredda altrimenti immobilizzato nei depositi militari in attesa di demolizione
- armamentario divenuto a sua volta OGGETTO di una cinica e criminale SPECULAZIONE (prezzi gonfiati) nel corso di questo lend-lease
Esempio ultimo: 100 blindati e razzi ex-sovietici appena “ceduti” in regime di lend-lease dalla Bulgaria
https://t.me/boris_rozhin/105901
- ASSOGGETTAMENTO del modo capitalistico di produzione EUROPEO in primis e
- COLONIZZAZIONE e RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ, “fino all’ultimo ucraino”, della seconda ex-repubblica socialista sovietica per importanza, con
- ASSOGGETTAMENTO E FIDELIZZAZIONE DELLA BORGHESIA COMPRADORA LOCALE, ORMAI LEGATA A FILO DOPPIO AI DESTINI DEI SUOI PADRONI.

Le sorti sul campo di battaglia non interessano a nessuno DI QUESTI SOGGETTI, QUANTOMENO DAL PUNTO DI VISTA ESPLICITATO NELLA STAMPA DI REGIME (nostra e loro). CIÒ CHE INTERESSA È OLIARE I MECCANISMI DI QUESTO MOTO-MODO DI PRODUZIONE E RIPRODUZIONE DI PROFITTO DERIVATO DA UN CAPITALISMO DI RAPINA, DI SACCHEGGIO, DI SPEREQUAZIONE, DI DISTRUZIONE COMPLETA, FINO ALL’ULTIMO. “Fino all’ultimo ucraino”, non a caso.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Thursday, 07 December 2023 19:06
07/12 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Continua l’attacco russo sia all’interno della quasi-sacca di AVDEEVKA
https://t.me/RVvoenkor/57839
sia verso l’esterno delle branche che la tengono stretta. Branche che ogni giorno sono sempre più ampie e si sviluppano, in particolare, verso nord, dove sappiamo esserci KONSTANTINOVKA, anzi tutto.

Vista la mattanza di truppe speciali, d’élite, a KRYNKI per gli ordini suicidi del regime di KIEV,
https://t.me/ukraina_ru/179394
qualcuno comincia ad ASSOCIARE LA PERDITA DI QUESTI UOMINI CON L’ATTUALE CONFLITTO IN ATTO FRA BANKOVAJA E STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO. Li mando al massacro così non me li trovo a fare irruzione nel Palazzo Presidenziale o alla Rada… (“моя теория заговора, по которой Киевское руководство специально утилизирует наиболее боеспособные части, дабы те не стали открытой фрондой и не обеспечили новый Майдан, не так уж и далека от истины.”)

Pensiero peregrino? Forse. Ma ormai occorre trovare una RATIO in altro, che non sia il discorso puramente militare. Il che, in una guerra… non è proprio il massimo. Ma questa in cui Johnson, stracciando l’accordo di Istanbul coi russi, ha ficcato il popolo ucraino, come da leggenda autoassolutoria messa in giro da un regime in cerca disperata di consensi messa in giro ultimamente, prima ancora di essere una guerra è “BISINISSE”. E allora se passa questo, di pensiero peregrino, c’è posto anche per altri pensieri di questo tipo. Mentre i russi gongolano, che non gli sembra vero di aver concentrate ogni giorno decine degli uomini migliori, auto-rinchiusesi in un buco, da spazzar via con una passata di FAB-500. Loro, in tutto questo, di tutto li si può accusare meno che di non essere coerenti, dal punto di vista strategico, agli obbiettivi prefissatisi.

PELLICCIA SOVIETICA PER I LEOPARDI TEDESCHI…

Trofeo di guerra appena finito in mano ai russi: nientepopodimenoche… un LEOPARD 2A4
https://t.me/rybar/54823
L’obbiettivo del telefonino si avvicina per le celebrazioni di rito e… sulla fiancata, ecco apparire l’intruso… che sarà mai? MA SONO I CARI VECCHI BLOCCHI DI DIFESA DINAMICA “KONTAKT-1”! “SDELANO V ES-ES-ES-ER!” Con tanto di falce e martello in rilievo… (purtroppo no… sarebbe stato il massimo).

Quindi, gli “aiuti” venduti a peso d’oro al regime di Kiev, che li paga ogni giorno col sangue del suo popolo, mica coi soldi suoi, per essere portati al fronte con la speranza di durare qualche giorno almeno… vengono RINFORZATI CON CORAZZE SOVIETICHE! Altro che dekommunistizacija… il fronte, caro regime, lo stai tenendo con quel che ti è rimasto in eredità dal primo esercito al mondo di quel periodo. “Tutto il resto”…. va in fumo dal primo giorno, se non durante il tragitto casa-lavoro. Ma non dirlo troppo ad alta voce… che poi i padroni se ne hanno a male… sssst… continua a rinforzarli in silenzio, con quel poco di buono che ti è rimasto… e mettici pure quella croce infame della Wermacht… così danno meno nell’occhio!

Aggiornamenti a seguire da domani notte.
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Faber
Friday, 08 December 2023 10:43
Buongiorno e buona Immacolata!
Segnalo solo questo commento di Larry Johnson all'articolo del Washington Post sulla fallita controffensiva ucraina:
https://sonar21.com/dissecting-the-washington-posts-analysis-of-ukraines-failed-counter-offensive-part-1/
https://sonar21.com/dissecting-the-washington-posts-analysis-of-ukraines-failed-counter-offensive-part-2/
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Paolo Selmi
Friday, 08 December 2023 20:26
Carissimo Faber!
Buona Immacolata anche a te! Ha fatto veramente scalpore questo pezzo del WP... sia in U-ccidente che oltrecortina... penso che ormai, e a dirlo sono i fatti, la NATO stia mostrando il suo vero volto, ovvero di piazzista di morte a beneficio del plusprofitto speculativo di armamenti tanto scadenti quanto gonfiati. Lo stesso che ha iniziato a fare Big Pharma due anni fa. Come si suol dire... un po' per ciascuno... mentre a farne le spese e a crepare son sempre gli stessi.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 07 December 2023 15:25
07/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Nonostante il regime di Kiev in difficoltà supera un’altra linea rossa e ricorre alle armi chimiche a Klescheevka,
https://t.me/polk105/14603
proprio lì i russi stanno completando l’accerchiamento liberando le ultime alture circostanti:
https://t.me/dva_majors/30386
Sempre in zona ARTEMOVSK, i russi avanzano di due chilometri dopo VESELOE (ibidem et
https://t.me/WarDonbass/132134 )

Ad AVDEEVKA (cartina qui con sviluppo distanza chilometrica fra le due branche all’imbocco della sacca in formazione)
https://t.me/dva_majors/30382
tutto quello che sta nel mezzo è sotto il fuoco intenso dell’artiglieria russa. Piove di tutto:
https://t.me/rezervsvo/40431

E piove di tutto anche a KRYNKI,
https://t.me/rezervsvo/40436
dove le forze speciali ucraine han ricevuto ordine di andare a morire per l’ennesima, non la prima, non l’ultima, azione a scopo propagandistico del regime. A proposito di forze speciali...

SEGRETI DI PULCINELLA

Oggi testate u-ccidentali ammettono che i “consiglieri” NATO, SIN DALLE PRIME SETTIMANE DALL’INIZIO DEL CONFLITTO, erano in realtà FORZE SPECIALI attive sul territorio:
https://www.declassifieduk.org/polish-minister-saw-uk-special-forces-operating-in-ukraine/

Facendo riferimento a un “minister X”, ministro polacco riportato in un libro di un giornalista polacco, Zbigniew Parafianowicz, “Polska na wojne”, la Polonia in guerra, di recente pubblicazione:
https://www.gazetaprawna.pl/magazyn-na-weekend/artykuly/9346043,co-sie-dzialo-w-palacu-prezydenckim-po-wybuchu-wojny-na-ukrainie-frag.html

I fatti risalgono a quando i russi erano alle porte di Kiev. Non c’era una linea di fronte definita e i soldati del regime di Kiev avevano ammonito il ministro polacco, in cerca di avventura, che avrebbe proseguito a suo rischio e pericolo. Lui e il suo gruppo proseguono, verso i russi, e chi trovano? Soldati ucraini e FORZE SPECIALI BRITANNICHE. Con uniforme britannica, con armi britanniche, sui mezzi ucraini a fare avanti e indietro, a manovrare radar per la loro artiglieria, a tracciare obbiettivi e dare le coordinate…

… ma dai! E NON ERA ANCORA ENTRATA A PIE’ PARI NEL CONFLITTO! La verità completa nel prossimo libro da mettere sotto l’albero… fra due o tre anni.

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Thursday, 07 December 2023 15:51
Ne aveva parlato anche Simplicio di quel libro. Tra l'altro l'autore riporta che già a marzo i polacchi hanno fornito caccia smontati agli ucraini che li assemblavano nei boschi per poi farli decollare dalle strade.
Riporta anche che ad un certo punto i politici polacchi hanno fatto infuriare gli americani chiedendo che i caccia che fornivano agli ucraini potessero decollare da Ramstein e da altre basi in Germania, convinti che i russi non avrebbero osato colpirli. Simplicio commenta affermando che il secco rifiuto americano è una prova evidente del fatto che, aldilà della propaganda, ai piani alti hanno preso sul serio le minacce russe di ritorsione.
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Paolo Selmi
Thursday, 07 December 2023 17:54
Lo penso anch'io, carissimo Faber. Una guerra in questo momento senza esclusione di colpi fra NATO e Russia consegnerebbe entrambe ai cinesi in un cucchiaino. Non che alla NATO gliene freghi tanto della Russia in ginocchio... anzi, ma del proprio complesso militare industriale, dei profitti e dei fantastiliardi portati a casa in questi due anni... quello si.

Ecco allora che la prospettiva "zero titul" e cappotto cinese mal si conciliano
- con una guerra senza esclusione di colpi ai russi.
- con una prosecuzione del conflitto in Ucraina che, dopo aver munto tutto quanto si poteva mungere, ora rischia sempre di più di trasformarsi in un logoramento inutile, in altre parole, a una perdita. "Loss", come dicono nel loro idioma. No militare... chissenefrega, c'è ancora qualcuno che ci pensa! "Loss" vera: talleri, sghèi, dindi, danè, palanche... sordi!

I russi lo sanno e stanno portando al limite questa loro contraddizione, se così si può chiamare: l'unica contraddizione, infatti, la vive chi sinceramente pensava che l'ingresso NATO a piè pari avesse finalità di vittoria sul campo, di "difesa" dei "sacri" confini del 1991.

Per loro la partità vera si gioca durante le assemblee dei vari AD (o CEO, come fa fico chiamarli ora...) ai rispettivi CdA, quando devono "presentare i numeri" agli azionisti. Lockheed, Boeing, e via discorrendo...

Guerra totale ai russi? MA SIAM MATTI? Va bene così... ancora un po', per favore, si si "fino all'ultimo ucraino"... così che van bene... almeno per un annetto ancora...

poi... "sorry"!

Che tristezza, e che rabbia!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 07 December 2023 08:45
07/12 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione invariata rispetto a ieri notte. RYBAR (riquadro in basso a dx)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/06/20231206225325-b2700838.jpg
conferma il sensibile spostamento della linea di fronte verso ovest. Spostamento evidente anche poco più sotto, intorno a KLESCHEEVKA (sempre più aggirata)
https://t.me/rabotyno/685
Probabilmente, AVDEEVKA e la relativa DISTRAZIONE di truppe da altre parti, con conseguente INDEBOLIMENTO di queste linee di fronte, è servita e sta ottimamente continuando a servire anche a questo.

QUANTO COSTA UN LITRO DI LATTE

Santoro di un secolo fa. Un fascista coi capelli bianchi, dopo aver sentito Baffetto, col tono saccente che lo contraddistingueva, smontare la manovra economica del governo sciorinando al volgo il proprio sapere, prende la parola e chiede: “Quanto costa un litro di latte?”
Baffetto, me lo ricordo come se fosse ieri, fa esattamente questa faccia qui:
https://t.me/kornilov1968/20976
E, visto che in barca a Gallipoli “auri accattavano lu latte, none signurìa” comincia ad arrampicarsi sui vetri: “Ma che c’entra, scusi?”
Il fascista a quel punto sa di averlo in pugno e alza la fiamma, mentre se lo passa e ripassa in padella (il dialogo parola per parola, più che altro per le parole di Baffetto, è tratto dalla mia memoria, ma ogni riferimento a fatti o persone non è per niente casuale...):
- “Quanto costa un litro di latte?”
- “Si tratta chiaramente di una provocazione populista…”
- “Quanto costa un litro di latte?”

Alla fine Baffetto cede. “Non so…” (pausa e arriciamento di baffetto…) “Cinquecento lire…”
Punto, set, partita.

La Baffetta in questione senza baffi si chiama Nikki Haley, politica navigata, sul suo sito si legge: “Nikki's a mom of two, wife of a combat veteran, and served as a two-term governor, and UN ambassador. Nikki knows America is always worth fighting for.”
https://nikkihaley.com/
Partecipa alle primarie per le presidenziali dell’anno prossimo, giusto per capire di chi stiamo parlando. “Nikki sa, che per l’America vale SEMPRE la pena lottare”. Ambasciatrice all’ONU sotto Trump, del resto...

Sarà, ma al dibattito per le primarie col suo degno compare (entrambi repubblichini, pardon, repubblicani), questi, al secolo Vivek Ramaswamy, prende la parola (come il signore coi capelli bianchi di un secolo fa) e dice: “Foreign policy experience is not the same as foreign policy wisdom” (un conto è avere esperienza di politica estera, e un altro è CAPIRNE”)

“One thing that Joe Biden and Nikki Haley have in common is that neither of them could even state for you three provinces in eastern Ukraine that they want to send our troops to actually fight for.”
Una cosa che Joe Biden e Nikki Haley hanno in comune è che nessuno dei due è in grado di dirvi i nomi delle tre province nell’Ucraina dell’Est dove vogliono mandare le nostre truppe a combattere”.

https://www.westernjournal.com/ramaswamy-stuns-nikki-haley-into-a-blank-stare-look-at-that-she-has-no-idea/

La smorfia della Haley non ha prezzo, il video è sotto e il link diretto qui.
https://twitter.com/i/status/1732575926599242240

“Look at the blank expression. She doesn’t know the names of the provinces that she wants to actually fight for.”
“Guardate questa scena muta. Non sa neppure i nomi, delle province per cui vuole combattere”.

Morale per gli aspiranti timonieri... dimenticarsi per un attimo dell’aria “gaddhripulina” (canta canta...) per vedere dove il latte è in offerta e sfogliare i volantini che arrivano nella cassetta delle lettere! Giocare a fare i “proletari”, piuttosto che ripassarsi le regioni e i capoluoghi, così da evitare queste e altre figure… (tanto anche la controparte oltre al prezzo del litro di latte e al nome pronunciato alla Stanlio e Ollio di qualche regione russa non è in grado di andare… qui in U-ccidente ce la si cava con poco nei dibattiti…).


Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Thursday, 07 December 2023 10:29
Ah, Nikki Haley. Me la ricordo al Consiglio di Sicurezza dell'ONU quando mostrava le foto dei bambini siriani per convincere gli altri membri della necessità dell'intervento armato per abbattere Assad.
Come al solito i politici americani (e aggiungo anche i nostri) non perdono occasione di dimostrare la loro ignoranza.

Intanto Larry Johnson riporta una voce di corridoio presa da un canale telgram ucraino (di cui sfortunatamente non fa il nome) secondo la quale Zelensky avrebbe invitato Mascellone a dimettersi. E il militare si sarebbe rifiutato. Siamo infine giunti alla resa dei conti?
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Paolo Selmi
Thursday, 07 December 2023 11:06
Carissimo Faber!

come si chiamavano quei polpettoni amerregani che giravano sulle tivvù private negli anni ottanta... geiar... suellen, giuellen... aleksis... meno male che in casa mia entrarono sempre e solo come faccioni sui video promozionali alla fine dei cinque minuti di pubblicità... e nulla più!

Come quei film di pierino o di sartana sui canali più scalcagnati che l'antenna condominiale prendeva con la "neve", le "righe" e il vento che "odo stormir tra queste piante"... e allora si desisteva anche solo dal tentativo di sintonizzarsi!

Qui è uguale... le tivvù private sono
https://t.me/s/zerada1
https://t.me/s/rezident_ua
https://t.me/s/legitimniy

Da cui partono gli "INSAID", gli spifferi di corridoio, le voci che rimbalzano fra le pareti delle anguste stanze della Bankovaja...

Io parto dal presupposto che patàca e mascellone hanno la stessa libertà di azione che ho io nell'ultima decade di ogni mese, ovvero ZERO, a proposito di prezzo del latte.

Io ho il mutuo come spada di damocle, loro i loro referenti fra i padroni d'oltremanica e oltreoceano. Che ultimamente van poco d'accordo tra loro sul da farsi.

Alcuni, evidentemente più propensi al cambio di timoniere, STAREBBERO GIA' APPRONTANDO E RIADATTANDO LO SCHEMA DI DEZINFORMACIJA ADOPERATO SINORA CON SUCCESSO CONTRO I RUSSI... CONTRO IL PATACA STESSO!
https://t.me/MediaKiller2021/10530

Fejk già pronti da tradurre in inglese e dare in pasto ai media, per giustificare il calcio nel didietro imminente...

Del resto, quando un'intera compagine del cerchio magico va negli USA (qui inquietante foto di gruppo con Sullivan...)
https://t.me/ZeRada1/17081
per cercare di "spingere" dalla parte dei padroni che "credono ancora nell'investimento",

e la maggioranza padronale risponde PICCHE! (Senato ieri)
https://t.me/legitimniy/16838

"e gira tutto intorno alla stanza... mentre si balla...", possiam tranquillamente affermare che, più che ballare, la stanza TRA-BALLA.

E non poco. E così dalla musica ùnz-ùnz-ùnz che faceva sinora da colonna sonora al regime godereccio celebrato dagli stessi cinegiornali luce che oggi inventano "fejk" (ma basterebbe guardarsi indietro... non c'è per niente bisogno di inventare) si passa a un'atmosfera più lugubre, macabra, tetra... un vero e proprio "Ballo in fa diesis minore":

"Sono io la morte
E porto corona,
Io son di tutti voi
Signora e padrona.

E così sono crudele, così forte sono e dura.
Che non mi fermeranno le tue mura!"

Riusciranno i LORO eroi a esorcizzare la falce (senza martello... falce e basta) e, fra un girotondo e l'altro, restare a galla fino alle prossime presidenziali USA? E... "un giro di una danza e poi un altro ancora..." anche dopo?

Lo sapremo solo dopo la pubblicità!

Che tristezza, Faber. Dice bene Zerada: la cosa triste è che in questi giochi di potere dovranno morire ancora tanti, troppi ucraini. Per niente, per una carta stracciata da un premier britannico un anno e mezzo fa, narra la leggenda. Per interessi economici miliardari, che ancora cercano di trovare la quadra "per non perdere la priorità acquisita".

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 06 December 2023 18:49
06/12 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Riportiamo l’ennesimo attacco di artiglieria alla capitale della DNR. Mezza città è sotto una densa coltre di fumo (filmato qui)
https://dnr-news.ru/incident/2023/12/06/558414.html
solita tattica vigliacca dell’attacco ripetuto, e al secondo a farne le spese sono sempre soccorritori del pronto intervento: DODICI, in questo caso, di cui due morti
https://dnr-news.ru/incident/2023/12/06/558627.html
Si spera vivamente che l’azione in corso sposti davvero la linea di confine più a nord, dove i bastardi nazisti nulla potranno. Quantomeno, facendo ricorso all’artiglieria pesante di cui ancora dispongono che finirà inevitabilmente fuori gittata. Resteranno gli HIMARS, gli STORM SHADOW, ma non potrà essere mattanza quotidiana come in questi giorni. Giorni di puro, criminale, terrorismo, rappresaglia e massimo danno prima di andarsene definitivamente.

Il regime di KIEV continua a perdere terreno intorno ad ARTEMOVSK: 1 km (0,99 km sic!) sotto BOGDANOVKA e mezzo chilometro dopo ARTEMOVSKOE.
https://t.me/polk105/14515
Altri 800 metri persi invece sotto Zaporozh’e, nei luoghi della kontrnastup di quest’estate: a nord di PRIJUTNOE, in questo caso
https://t.me/polk105/14519

Ad AVDEEVKA oggi è stata giornata di contrattacchi del regime di KIEV. Falliti. E con gravi perdite.
https://t.me/polk105/14517

Il regime nel condurli, conduce il proprio esercito all’autodistruzione. Ma non deve essere un problema, evidentemente: né per loro, né per i loro padroni.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 06 December 2023 15:01
06/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

In questo momento il fronte più FRANTUMATO, come si può vedere anche da questa carta di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/06/20231206103543-060f08aa.jpg
è quello intorno ad ARTEMOVSK. Andiamo subito ai riquadri. In alto a sinistra è l’area sopra Artemovskoe. Lì i russi stanno RIPIANANDO l’area in mano ancora al regime di Kiev. Inutile dire che tali azioni, tese ad accorciare la linea di fronte (compresa fra due punti), liberano progressivamente uomini e mezzi consentendo loro di rinforzare ulteriormente gli attacchi già in essere. Si instaura nuovamente, a distanza di quasi un anno e mezzo, quel circolo virtuoso di avanzamento-demilitarizacija-avanzamento in funzione con successo prima dell’ingresso a piè pari della NATO.
Cosa è cambiato da allora?
- Che non c’è più “UN’ALTRA NATO” che possa entrare a piè pari (oltre al fatto che quella entrata l’anno scorso ora è lì che non sa come uscire dal cul de sac in cui si è così brillantemente infilata)
- Che le forze del regime di Kiev si sono – a dir poco – dimezzate
- Che quelle russe sono – sempre a dir poco – raddoppiate
E lo schiacciasassi procede. Poco più a sud, per esempio (riquadro in basso a sx della cartina di RYBAR) dove a KLESCHEEVKA i russi stan girando intorno espugnando altura dopo altura il territorio circostante. Prese le alture (indicate coi triangolini), il regime di Kiev dovrà cedere le posizioni a valle (e arretrare anche qui di chilometri).

Questa cartina tuttavia è incompleta. Più a nord, per esempio, dove vediamo quella freccia rossa in alto sopra VESELOE, siamo all’inizio anche qui di un attacco teso a ricacciare indietro il regime di KIEV che, nella punta massima di avanzamento lo scorso anno, si era avvicinato a LISICHANSK. Avanzamenti di due chilometri, in alcuni tratti.
https://t.me/boris_rozhin/105688
Vedremo gli sviluppi anche qui. Ancora più a nord, altre due posizioni guadagnate verso TERNY, sopra KRASNYJ LIMAN:
https://t.me/boris_rozhin/105673

Del resto, se tutti puntano ormai verso AVDEEVKA, per rinforzarla, per tenerla, insieme a tutto il resto (RABOTINO, ORECHOV)
https://t.me/boris_rozhin/105673
La coperta del regime di Kiev ormai è diventata troppo corta per tenere tutto. Ed evidentemente stan scegliendo di cedere gradualmente quei territori salvando KRAMATORSK e SLAVJANSK, ovvero arretrando progressivamente verso quella linea su cui è da oltre un anno che qualsiasi persona dotata di buon senso pensa, e non una volta, che sia l’unica mossa ragionevole da compiere.

Con la “piccola” differenza dell’immenso patrimonio dilapidato in questi dodici mesi. Ma se stiamo a guardare a tutto...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 06 December 2023 08:47
06/12 ore 08:00 aggiornamento

I NUMERI DELLA QUESTURA

I numeri della questura, si sa, vanno QUANTOMENO moltiplicati per due. Se riporta diecimila manifestanti, erano almeno ventimila. E via discorrendo. Qui abbiamo un’infografika di fonte ucraina che parla dei “volontari” STRANIERI MORTI PER MANO RUSSA:
Oltre 50.000 Georgia
Oltre 40.000 Bielorussia
Da 20.000 a oltre 30.000 (sic!) USA
Da 10.000 a oltre 20.000 (sic!) Azerbaigian
Oltre 10.000 GB
Oltre 10.000 Francia
Oltre 10.000 Polonia
https://t.me/ukraina_ru/179211

Più che “numeri della questura”… sembrano gli exit-poll delle 22! Prendiamoli per quelli che sono, anche senza moltiplicarli per due, valutare l’impatto dei feriti (non nominati) nel frattempo deceduti, o cercare di capire qualcosa di più fra quei QUATTRO ZERI o in quelle FORBICI inaccettabili che riguardano USA e Azerbaigian!

Ordini di grandezza. E tendenze. Come neanche nel peggior DPEF mai elaborato da “mens italica”.

1. Operazione NATO. Prelievo di “volontari”, ovvero in gran parte forze speciali regolari o ex-membri delle forze speciali a spasso per il mondo come “soldiers of fortune”.
Priorità ai RUSSOFONI, dato lo scarsissimo attecchimento della lingua padronale nella neocolonia. RUOLO INTERMEDIO NELLA PIRAMIDE DI COMANDO. Questo ce lo siamo già detto più volte, ma repetita juvant. Aggiungendo qualcosa, anche solo un minimo sindacale, a quel fantomatico “oltre” E NON SOLO (i baltici, per esempio, nella statistica mancano… come mai?), arriviamo COME MINIMO, dando per buoni i numeri della questura, a 150.000 uomini raccolti da mezzo mondo russofono o comunque ex-Varsavia

Parliamo non solo di un contingente militare INGENTE, ma anche di una CATENA DI COMANDO ANGLOFONA CHE RIESCE PERFETTAMENTE A INTERFACCIARSI, A INTEGRARSI CON LA MANOVALANZA LOCALE. L’ORDINE PADRONALE TRADOTTO IN RUSSO ARRIVA INTEGRO E IN TEMPO REALE ALLA CARNE DI CANNONE.
BALAKLEJA, COME GIÀ NOTATO ALLORA, È STATO IL CAPOLAVORO TATTICO – E IL CANTO DEL CIGNO! - DI QUESTA CATENA DI COMANDO, CHE SEGNÒ L’INGRESSO A PIÈ PARI DELLA NATO NEL CONFLITTO.

OGGI LO AMMETTE ANCHE UN PASDARAN NATO COME JULIAN RÖPCKE (BILD), il quale ammette candidamente che la controffensiva Ucraina è stata “UNO DEI PIÙ GRAVI ERRORI DI VALUTAZIONE STRATEGICA DELL’AMMINISTRAZIONE USA DEGLI ULTIMI DECENNI”!
https://t.me/WarDonbass/132063
Questa “resistenza ucraina”, come ignominiosamente definita, sdoganando anche i loro nazifascisti nei cortei del NOSTRO 25 aprile 2022, oggi si scopre “telecomandata”… ma dai! Qualche anno ancora di autocoscienza, e ci arriveranno anche i nostri cinegiornali luce… non disperiamo.

2. L’INTERVENTO STRANIERO È FALLITO. Punto. Il contingente è stato DECIMATO. L’operazione è franata sotto i suoi stessi piedi. D’argilla solo perché dall’altra parte c’erano i russi. La vogliamo buttare su Mao? La tigre era di carta solo perché di là c’è stato chi ha saputo trasformare lamiera NATO in carta da cesso. Fossero stati altri, a quest’ora avremmo avuto gli Abrams a “presidiare” il Cremlino. E così, en passant… il fallito golpe di giugno? Ce lo siamo dimenticati? Anche questo è un dato di fatto. Mentre anche noi, me per primo, tendiamo a dare TROPPE cose per scontate.

Se oggi le cose girano come stanno girando, è perché dall’altra parte c’è stato chi ha saputo sfruttare le contraddizioni interne al nemico, insieme alle proprie sconfitte, e trasformarle in punti di forza e lezioni su cui agire IMMEDIATAMENTE, METODICAMENTE, COSTANTEMENTE. Onore all’esercito russo. Del resto, glielo stanno concedendo anche i nemici, ormai, tra un numero della questura e un altro.

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Paolo Selmi
Tuesday, 05 December 2023 19:36
05/12 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Continua la serie positiva dei russi, che pur non “contrattaccando”, “migliorano le loro posizioni” guadagnando km ogni giorno a un ritmo che quest’estate qualcuno avrebbe soltanto sognato.

Questa la realtà dei fatti. ARTEMOVSK alle spalle, si punta a ovest (cartina qui):
https://t.me/rabotyno/684
Qualcuno comincia a parlare di soldati russi che, seguendo la strada che da ARTEMOVSKOE procede verso ovest, avrebbero raggiunto le porte di CHASOV JAR
https://dnr-news.ru/society/2023/12/05/557334.html
Troppo bello per essere vero, in ogni caso il regime di Kiev sta cedendo.

Cede anche dove cerca ancora di attaccare, forse perché lì qualcuno non ha dato ancora l’ordine dato invece su tutte le altre linee di fronte: ripiegare, approntare linee di difesa e attestarsi su di esse. Niente, fra Rabotino e Verbovoe si attacca, si muore, ci si ritira sconfitti e i russi avanzano pure di UN CHILOMETRO, guadagnando posizioni (cartina prima-dopo).
https://t.me/RVvoenkor/57718

Cede, infine, anche sopra KUPJANSK (altra cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/57696
Per ammissione degli stessi soldati del regime di Kiev. Non vistosamente come ad ARTEMOVSK, ma qualche posizione, insieme a uomini e mezzi, li perde.

Nel complesso, si preannuncia un INVERNO MOLTO DIFFICILE. Come ottant’anni fa.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 05 December 2023 12:51
05/12 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Manco a farlo apposta, in riferimento a quanto ci si diceva stamane su “una cosa che tira quell’altra”, i russi sono passati OLTRE MAR’INKA verso ovest, seguendo la strada, e sono arrivati alle porte di KURACHOVO, il paese immediatamente dopo. In questa zona periferica avrebbero già liberato le case popolari. Anche da qui, per nove anni, i nazifascisti hanno piazzato i loro pezzi per bombardare DONECK.
https://t.me/rian_ru/223703

Guardando KURACHOVO sulla cartina, si vede chiaramente che è SOPRA UGLEDAR. Qualora il regime di KIEV perdesse il primo, praticamente avrebbe perso anche la seconda. È inutile girarci troppo intorno. E arretrerebbe così, AD ANDARGLI BENE, di una decina di chilometri. Vedremo.

Questo succede mentre:
- i soliti spifferi di corridoio dal Comando delle forze armate ucraine ammettono che DI VOLONTARI, in un anno, se ne sono arruolati in meno di mille!
https://t.me/rezident_ua/20713
- la mobilitazione totale sta letteralmente terrorizzando tutti i cittadini maschi dai 18 ai 70 anni (più quelli che tra un po’ li faranno, i 18 anni…), a prescindere dai permessi di studio, dal lavoro “socialmente necessario”, o “indispensabile”, o “codice ATECO” svolto. Nessuno si sente più al sicuro e chi può cerca di scappare:
https://t.me/legitimniy/16829

Del resto, se persino I MIGLIORI, le unità speciali delle forze armate ucraine, sono state mandate a crepare sulla riva sinistra del DNEPR per niente! Per niente che non fosse una reclàme pro-regime, senza alcun senso militare, chiunque si sente naturalmente in diritto di pensare che a lui, carne da cannone comune, soldato semplice senza qualifica alcuna, possa capitare anche peggio:
https://t.me/legitimniy/16828

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 05 December 2023 09:32
05/12 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


La liberazione di MAR’INKA semplifica notevolmente le operazioni sul versante, poco più a sud, di UGLEDAR, dove anche qui i russi si sono attivati:
https://t.me/polk105/14395
Una cosa tira l’altra, dal momento che ora l’altro bastione del regime di Kiev è attaccabile anche da nord-est, dove per inciso non si sarebbe mai aspettato l’attacco.

QUESTO ELEMENTO, in particolare, ovvero gli ATTACCHI DA POSIZIONI IMPREVISTE, sta decisamente facendo crollare posizioni sinora considerate inattaccabili un po’ su tutti i versanti. E si sta trascinando dietro una linea di fortificazioni costruita in otto anni, assolutamente non paragonabile a quella che, in fretta e furia, stan cercando di approntare poco più a nord. Il che lascia mal sperare nel futuro immediato per il regime di Kiev, “dati causa e pretesto e le attuali conclusioni”.

Più a nord per esempio, la liberazione di ARTEMOVSKOE si è tirata dietro quella delle dacie a sud-ovest di ARTEMOVSK (il triangolo a testa in giù di questa cartina)
https://t.me/rabotyno/682
Già segnalato ieri notte da RYBAR, confermato anche su questa cartina. Poco più a ovest, KRASNOE, ormai nel mirino. I russi, senza “sfondare”, procedono metodicamente staccando pezzo dopo pezzo una linea di difesa incollata un tempo saldamente, oggi molto meno. E conservano uomini e mezzi, anzi, li accrescono: anche qui, progressivamente, gradualmente, lentamente se vogliamo, ma incessantemente. Da un anno a questa parte.

Fa specie, in tutto questo, vedere ANACRONISMI come carne da cannone ucraina ancora mandata all’assalto sotto ZAPOROZH’E, perdendo uomini e mezzi contro i russi che li aspettano.
https://t.me/ukraina_ru/179095

Oppure, SENZA ALCUNA PROSPETTIVA OLTRE A QUELLA DI PROCURAR DANNO, FINE A SE STESSO, il tentativo di stanotte di SFRUTTARE LO SCOMPIGLIO CAUSATO DALLA TEMPESTA ABBATTUTASI SULLA CRIMEA PER ATTACCARLA:
- TRENTUN DRONI solo ieri notte.
https://t.me/dva_majors/30222
https://t.me/dva_majors/30223
per la cronaca, o abbattuti o messi fuori uso dai sistemi REB a terra. Questo, mentre i satelliti spia, assolutamente “distratti” quando settantaseimila soldati addestrati dalla NATO venti mesi fa si ammassavano intorno a DONECK e LUGANSK, ora guardano, scrutano, le dislocazioni degli S-400 russi intorno al ponte di Crimea e negli immediati dintorni
https://t.me/dva_majors/30228
al fine di capire da che parte sia meglio attaccare. Così, per il gusto di buttare giù quel ponte che non viene giù. E null’altro, visto che la linea di fronte è lontana oltre cento chilometri...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 22:37
04/12 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Regime di KIEV in sofferenza sempre maggiore, nel cercare di contenere gli SCOSSONI russi lungo tutto il DONBASS.

La cartina di RYBAR mostra due ingrandimenti:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/04/20231204234417-ac8941e1.jpg
In alto a destra sopra KRASNYJ LIMAN, dove i russi guadagnano DUE KM avvicinandosi a TERNY e a JAMPOLOVKA. Dato, quest’ultimo, fornito dai canali ucraini stessi:
https://t.me/ukraina_ru/179058

In basso a destra abbiamo l’area di ARTEMOVSK dove i russi avanzano verso ovest appena sotto l’appena liberata ARTEMOVSKOE. E KRASNOE si avvicina sempre più. Dopo KRASNOE, CHASOV JAR e KONSTANTINOVKA
https://t.me/polk105/14388

Lo stesso in altre aree della stessa linea di fronte: la costante di questi giorni è un CEDIMENTO graduale, ma CONTINUO da parte di forze sempre più deficitarie, demoralizzate, indebolite, quali quelle del regime di KIEV:
https://t.me/polk105/14380

E ad AVDEEVKA? Nessun aggiornamento eclatante, “solo” il continuo, costante, intenso, incessante lavorìo di artiglieria e fanteria russe per conquistare, gradualmente, posizioni sempre nuove. Grazie a ciò, la prossima a cadere potrebbe essere proprio STEPOVOE / PETROVSKOE.
https://t.me/rezervsvo/40077

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 12:47
04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")

Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è un zig-zag che da KRAMATORSK arriva a GORLOVKA.

Possiamo dire che è da ESATTAMENTE UN ANNO che andiamo sostenendo che INVECE DI CAUSARE OLTRE CENTOCINQUANTAMILA PERDITE E DILAPIDARE IL PROPRIO POTENZIALE BELLICO NELLA TENUTA DI UNA CITTA’ INUTILE COME ARTEMOVSK IL REGIME DI KIEV ERA LI’ CHE DOVEVA SAREBBE DOVUTO ANDARE A PARARE, SE AVESSE AGITO PO-RUSSKIJ “GRAMOTNO”, IN MUDNES “A’ MOD”???

Bene. Un anno è passato e la “linea” sarà verosimilmente approntata lì, fortificando ciò che Mamma Natura ha messo a disposizione da millenni, ovvero un versante collinare, alto quanto basta per garantire un solido vantaggio a chi si trova in alto e rendere la vita un inferno a chi “sale” per espugnare.

E il resto? Sono le città “sovietiche”. La loro URBANISTICA di PALAZZONI DI NOVE PIANI DISPOSTI A POLIGONI CONCENTRICI SU PIU’ LINEE PARALLELE FRA LORO. Abbiamo ZAPOROZH’E, DNIPROPETROVSK, CHARKOV, per esempio. Per espugnare quest’ultima in modalità “ARTEMOVSK”, casa per casa, OCCORREREBBE META’ DELLE FORZE RUSSE ATTUALMENTE DISLOCATE SULLA LINEA DI FRONTE!

Questo lo ripetiamo, ancora una volta, a beneficio di chi si diletta, ancora oggi, nel parlare di “fallito blitzkrieg” a febbraio dell’anno scorso. UN QUARTO SCARSO DELLE TRUPPE ATTUALI IMPEGNATE SU UNA LINEA DI FRONTE UNA VOLTA E MEZZO L’ATTUALE! Che secondo questi signori avrebbe “fallito” nel prendere Kiev, Charkov, eccetera. Vi ricordate? La fantomatica “colonna di sessanta km” che mi rimarrà impressa finché campo. Che tutti i cinegiornali luce menzionavano, con grida atterrite… e nessuno ha mai filmato. Neanche per sbaglio! Con il Sentinel che invece fotografava Gostomel’ a fianco più volte in più giorni… semplicemente vergognoso…

Passando quindi dalla propaganda a una valutazione obbiettiva della situazione reale, prodromo necessario alla stesura di qualsiasi piano strategico, delle sue opzioni tattiche e delle sue innumerevoli varianti operative, capiamo perché:
- i russi abbiano sfruttato il tempo a disposizione e l’impostazione strategica nemica figlia della propaganda NATO e del regime a essa soggetto per
1. RIDURRE IL GAP NUMERICO CON LE FORZE UCRAINE (DEMILITARIZACIJA)
2. ACCRESCERE IL PROPRIO POTENZIALE BELLICO (SIA QUALITATIVAMENTE CHE QUANTITATIVAMENTE)
3. MIGLIORARE COSTANTEMENTE LA PROPRIA POSIZIONE TATTICA SULLE VARIE LINEE DI FRONTE (QUELLA CONGENIALE PER POTER ATTACCARE)
4. INDIVIDUARE DIRETTRICI ENTRO CUI POTER CREARE “SACCHE” ENTRO CUI IMPRIGIONARE, QUINDI RISOLVERE, QUESTIONI OPERATIVE ALTRIMENTI RISOLVIBILI CON UOMINI E MEZZI TUTT’ORA MANCANTI ALL’APPELLO. E CHE NON SI HA ALCUN INTERESSE A CHIAMARE (LEGGASI “MOBILITAZIONE TOTALE”).

L’analisi si conclude con una previsione sulla linea del tempo di almeno DUE anni per chiudere questa fase della SVO.

Naturalmente, in questo momento stiamo assistendo a DUE CURVE, in un possibile grafico x=tempo; y=potenziale bellico a disposizione, dove UNA SALE e L’ALTRA E’ IN CADUTA LIBERA! Primo discorso.

Secondo discorso, volendo ragionare su un altro grafico, analogo al primo ma con soltanto un fantomatico “indice di tenuta socioeconomica” sulla linea delle ordinate, vedremo che la curva russa è sostanzialmente stabile, mentre quella del regime di Kiev è in CADUTA LIBERA.

Ecco allora che anche un discorso TEORICO su una linea difensiva, anche la migliore,
- senza però uomini e mezzi a sufficienza a tenerla
- senza MOTIVAZIONE, soprattutto, a tenerla, “fino all’ultimo ucraino”
lascia il tempo che trova. Se CHARKOV, per esempio, fosse completamente circondata, con una linea di fronte a ridosso dei confini cittadini e una linea di fronte lontana ormai un centinaio di chilometri, ecco che probabilmente emergerebbero fattori interni che eviterebbero la fine di ARTEMOVSK. Le sacche svolgono funzione analoga.

E’ già capitato a DEBAL’CEVO 2015. Su scala molto minore, eppure, una delle maggiori sconfitte inflitte al regime di KIEV nel decennio passato. Tale da costringere NATO ed EU a ripiegare su un MINSK-2 per consentire la riorganizzazione e il riarmo di un esercito completamente allo sbando.

Sacche per imprigionare forze nemiche consistenti. Sacche per imprigionare grossi centri urbani e accelerare processi di trasformazione interna e stravolgimento delle linee di comando vigenti.
NONGCUN BAOWEI CHENGSHI 农村包围城市 : “La campagna circonda la città”, diceva il buon MAO, memore della lezione impartitagli poc’anzi dal generale ZHU DE:
https://baike.baidu.com/item/%E5%86%9C%E6%9D%91%E5%8C%85%E5%9B%B4%E5%9F%8E%E5%B8%82/83056

Siamo nel 2023 e c’è ancora chi si arrocca sui quartieri casermoni e centinaia di migliaia di relativi scudi umani nella VANA speranza di creare, su di essi, quella “linea fortificata poca-spesa-tanta-resa” in grado di resistere a forze ANCORA NON COSI’ SOVERCHIANTI, come TEORICAMENTE suggerisce la situazione attuale.

Vedremo…

Intanto, i russi avanzano da ARTEMOVSK e, dopo CHROMOVO, sono giunti e hanno liberato il “Vivaio Vil’janovskij” (Вальяновский питомник, cartina qui)
https://t.me/rabotyno/677
Quasi un centinaio di morti fra le fila ucraine solo in questa operazione:
https://t.me/rusich_army/12041
Analoghi movimenti sopra e sotto questa direttrice principale VERSO OVEST.

Ad AVDEEVKA (riquadro in alto a dx),
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/03/20231203233559-57a6dc37.jpg
altri pezzi di difesa che cedono, Stepovoe/Petrovskoe è sempre più accerchiato e, qualora saltasse, aprirebbe la strada all’ultima linea di difesa, rappresentata sostanzialmente da LASTOCHKINO e ORLOVKA, minacciati a quel punto sia da SUD che da NORD. E questa mini-sacca sarebbe chiusa. E il danno sarebbe completo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:24
PARTE 2 - PROSEGUE DA PARTE 1

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è una “
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:26
Scusate ancora, giro tutto a Tonino perché ora non ha incollato neanche quattro righe.
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:23
04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")

Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

FINE PARTE 1 - CONTINUA
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:20
04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")


Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è una “
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:22
ok chiedo scusa, ci sono arrivato solo ora.
l'amministratore web ha messo un limite di parole
ecco perché sempre tagliato e sempre allo stesso punto
faccio più puntate

Riparto da capo
e cestiniamo anche questa
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:07
04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")

Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è una “
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 11:20
rimando su nuova, che annulla e sostituisce questa tagliata a metà
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 12:42
Riprovo qui sotto:
04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")

Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è una “
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 12:43
Riprovo cambiando una cosa:

04/12 ore 08:00 aggiornamento

“DUE ENORMI SACCHE” (два огромных "котла")

Questo, in prospettiva, a cosa potrebbe condurre l’azione russa attuale nel Donbass.

Tutto parte dal canale ucraino Rezident, che ieri ha fatto il pieno di visite e citazioni con un breve editoriale in cui legava il destino di AVDEEVKA alla tenuta dell’intera linea di fronte lungo il DONBASS.

https://t.me/rezident_ua/20693

Fondamentalmente sottolinea (e non è la prima volta) come da AVDEEVKA i russi possano procedere verso nord e scompaginare, di fatto, la difesa del regime di KIEV.

A tal fine introduce, nell’analisi, il concetto di OPERATIVNYJ PROSTOR, di SPAZIO OPERATIVO: “Nel caso della perdita di Avdeevka da parte ucraina, i soldati russi entreranno nello SPAZIO OPERATIVO” (в случае потери Украиной Авдеевки российские войска выходят на оперативный простор)

In parole povere, SFONDERANNO le linee di difesa e cominceranno a sparigliare e sbaragliare le linee di comunicazione, le retrovie, non si capirà più cosa sarà prima linea e cosa no, non ci sarà più un posto “sicuro” per chilometri, eccetera.

Aggiungo io, fino a quando la linea di fronte si stabilizzerà nuovamente. Forse. Altrimenti, il pericolo concreto immediatamente successivo è la formazione di DUE ENORMI SACCHE (два огромных "котла") in cui potrebbe restare imprigionato il grosso delle truppe ucraine.

Tale analisi ha fatto il giro di canali ucraini e russi,
https://t.me/polk105/14350 (per esempio)
con relativi commenti.

Quali sarebbero queste DUE ENORMI SACCHE, anzi tutto? Per capirlo OCCORRE FARE UN PASSO INDIETRO, meglio, LATERALE, con questa cartina di fronte:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Parliamo infatti d’altro, ovvero, della “LINEA DIFENSIVA” che tutti annunciano ma che nessuno sta ANCORA approntando.

Ragas… al tempo! Abbiamo appena finito di dire che arriveremo in Crimea, lasciateci un attimo per respirare… e si, poi faremo anche questa bella linea difensiva, come quella russa, più bella di quella russa!

Si, peccato che per fare una cosa del genere dal nulla qualcuno stima QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI DI COSTO!
https://t.me/legitimniy/16818
E anche facendo l’elemosina, indebitandosi e comprando obbligazioni a stelle e strisce, raschiando il fondo del barile e tagliando tutto il tagliabile dal magro, magrissimo, bilancio statale, quaranta miliardi di dollari son sempre tanti. Troppi.

Ecco allora che giova tornare alla cartina appena citata, e all’analisi che la accompagna:
https://t.me/zola_of_renovation/6508
Cosa farà, verosimilmente, il regime di KIEV? SI AFFIDERA’
- A “MAMMA NATURA”
- ALL’URSS!

Mamma Natura perché? Sulla cartina sono indicate le probabili linee difensive che riusciranno, VEROSIMILMENTE, ad approntare. L’unica “LINEA” è un zig-zag che da KRAMATORSK arriva a GORLOVKA.

Possiamo dire che è da ESATTAMENTE UN ANNO che andiamo sostenendo che INVECE DI CAUSARE OLTRE CENTOCINQUANTAMILA PERDITE E DILAPIDARE IL PROPRIO POTENZIALE BELLICO NELLA TENUTA DI UNA CITTA’ INUTILE COME ARTEMOVSK IL REGIME DI KIEV ERA LI’ CHE DOVEVA SAREBBE DOVUTO ANDARE A PARARE, SE AVESSE AGITO PO-RUSSKIJ “GRAMOTNO”, IN MUDNES “A’ MOD”???

Bene. Un anno è passato e la “linea” sarà verosimilmente approntata lì, fortificando ciò che Mamma Natura ha messo a disposizione da millenni, ovvero un versante collinare, alto quanto basta per garantire un solido vantaggio a chi si trova in alto e rendere la vita un inferno a chi “sale” per espugnare.

E il resto? Sono le città “sovietiche”. La loro URBANISTICA di PALAZZONI DI NOVE PIANI DISPOSTI A POLIGONI CONCENTRICI SU PIU’ LINEE PARALLELE FRA LORO. Abbiamo ZAPOROZH’E, DNIPROPETROVSK, CHARKOV, per esempio. Per espugnare quest’ultima in modalità “ARTEMOVSK”, casa per casa, OCCORREREBBE META’ DELLE FORZE RUSSE ATTUALMENTE DISLOCATE SULLA LINEA DI FRONTE!

Questo lo ripetiamo, ancora una volta, a beneficio di chi si diletta, ancora oggi, nel parlare di “fallito blitzkrieg” a febbraio dell’anno scorso. UN QUARTO SCARSO DELLE TRUPPE ATTUALI IMPEGNATE SU UNA LINEA DI FRONTE UNA VOLTA E MEZZO L’ATTUALE! Che secondo questi signori avrebbe “fallito” nel prendere Kiev, Charkov, eccetera. Vi ricordate? La fantomatica “colonna di sessanta km” che mi rimarrà impressa finché campo. Che tutti i cinegiornali luce menzionavano, con grida atterrite… e nessuno ha mai filmato. Neanche per sbaglio! Con il Sentinel che invece fotografava Gostomel’ a fianco più volte in più giorni… semplicemente vergognoso…

Passando quindi dalla propaganda a una valutazione obbiettiva della situazione reale, prodromo necessario alla stesura di qualsiasi piano strategico, delle sue opzioni tattiche e delle sue innumerevoli varianti operative, capiamo perché:
- i russi abbiano sfruttato il tempo a disposizione e l’impostazione strategica nemica figlia della propaganda NATO e del regime a essa soggetto per
1. RIDURRE IL GAP NUMERICO CON LE FORZE UCRAINE (DEMILITARIZACIJA)
2. ACCRESCERE IL PROPRIO POTENZIALE BELLICO (SIA QUALITATIVAMENTE CHE QUANTITATIVAMENTE)
3. MIGLIORARE COSTANTEMENTE LA PROPRIA POSIZIONE TATTICA SULLE VARIE LINEE DI FRONTE (QUELLA CONGENIALE PER POTER ATTACCARE)
4. INDIVIDUARE DIRETTRICI ENTRO CUI POTER CREARE “SACCHE” ENTRO CUI IMPRIGIONARE, QUINDI RISOLVERE, QUESTIONI OPERATIVE ALTRIMENTI RISOLVIBILI CON UOMINI E MEZZI TUTT’ORA MANCANTI ALL’APPELLO. E CHE NON SI HA ALCUN INTERESSE A CHIAMARE (LEGGASI “MOBILITAZIONE TOTALE”).

L’analisi si conclude con una previsione sulla linea del tempo di almeno DUE anni per chiudere questa fase della SVO.

Naturalmente, in questo momento stiamo assistendo a DUE CURVE, in un possibile grafico x=tempo; y=potenziale bellico a disposizione, dove UNA SALE e L’ALTRA E’ IN CADUTA LIBERA! Primo discorso.

Secondo discorso, volendo ragionare su un altro grafico, analogo al primo ma con soltanto un fantomatico “indice di tenuta socioeconomica” sulla linea delle ordinate, vedremo che la curva russa è sostanzialmente stabile, mentre quella del regime di Kiev è in CADUTA LIBERA.

Ecco allora che anche un discorso TEORICO su una linea difensiva, anche la migliore,
- senza però uomini e mezzi a sufficienza a tenerla
- senza MOTIVAZIONE, soprattutto, a tenerla, “fino all’ultimo ucraino”
lascia il tempo che trova. Se CHARKOV, per esempio, fosse completamente circondata, con una linea di fronte a ridosso dei confini cittadini e una linea di fronte lontana ormai un centinaio di chilometri, ecco che probabilmente emergerebbero fattori interni che eviterebbero la fine di ARTEMOVSK. Le sacche svolgono funzione analoga.

E’ già capitato a DEBAL’CEVO 2015. Su scala molto minore, eppure, una delle maggiori sconfitte inflitte al regime di KIEV nel decennio passato. Tale da costringere NATO ed EU a ripiegare su un MINSK-2 per consentire la riorganizzazione e il riarmo di un esercito completamente allo sbando.

Sacche per imprigionare forze nemiche consistenti. Sacche per imprigionare grossi centri urbani e accelerare processi di trasformazione interna e stravolgimento delle linee di comando vigenti.
NONGCUN BAOWEI CHENGSHI 农村包围城市 : “La campagna circonda la città”, diceva il buon MAO, memore della lezione impartitagli poc’anzi dal generale ZHU DE:
https://baike.baidu.com/item/%E5%86%9C%E6%9D%91%E5%8C%85%E5%9B%B4%E5%9F%8E%E5%B8%82/83056

Siamo nel 2023 e c’è ancora chi si arrocca sui quartieri casermoni e centinaia di migliaia di relativi scudi umani nella VANA speranza di creare, su di essi, quella “linea fortificata poca-spesa-tanta-resa” in grado di resistere a forze ANCORA NON COSI’ SOVERCHIANTI, come TEORICAMENTE suggerisce la situazione attuale.

Vedremo…

Intanto, i russi avanzano da ARTEMOVSK e, dopo CHROMOVO, sono giunti e hanno liberato il “Vivaio Vil’janovskij” (Вальяновский питомник, cartina qui)
https://t.me/rabotyno/677
Quasi un centinaio di morti fra le fila ucraine solo in questa operazione:
https://t.me/rusich_army/12041
Analoghi movimenti sopra e sotto questa direttrice principale VERSO OVEST.

Ad AVDEEVKA (riquadro in alto a dx),
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/03/20231203233559-57a6dc37.jpg
altri pezzi di difesa che cedono, Stepovoe/Petrovskoe è sempre più accerchiato e, qualora saltasse, aprirebbe la strada all’ultima linea di difesa, rappresentata sostanzialmente da LASTOCHKINO e ORLOVKA, minacciati a quel punto sia da SUD che da NORD. E questa mini-sacca sarebbe chiusa. E il danno sarebbe completo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 04 December 2023 12:46
Andata!
uomo 1: macchina 0 !

ho usato un carattere, quello del segno matematico di minore, che mandava in crash il commento.

Ora l'ho tolto, sostituendolo con zig-zag
ed è andata tutta!

ora lo pubblico sopra INTEGRALMENTE.

Scusate ancora
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 03 December 2023 14:36
03/12 ore 14:00 aggiornamento

QUASI UN MILIONE E MEZZO DI VITTIME… “AND THE BEAT GOES ON”

Al PRIMO dicembre le perdite fra le fila ucraine, DEL TUTTO EVITABILI QUALORA FOSSERO STATI RISPETTATI GLI ACCORDI GIÀ FIRMATI A ISTANBUL, ammontavano a:
- 536.854 SOLDATI fra morti (214.883), invalidi gravi, dispersi (62.148) e prigionieri!
- 864.374 SOLDATI feriti
https://t.me/rybar/54640
OLTRE UN MILIONE E QUATTROCENTOMILA SOLDATI, PERSI IN NEANCHE DUE ANNI DI CONFLITTO, DI CUI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA MANDATA DELIBERATAMENTE A CREPARE IN ASSALTI KAMIKAZE CONTRO NIDI DI ARTIGLIERIA NEMICI O IN MANTENIMENTI DI POSIZIONE ASSURDI, INCONCEPIBILI, INSENSATI, CRIMINALI DA QUALSIASI PARTE LI SI PROVI A GIRARE O GIUSTIFICARE!

“AND THE BEAT GOES ON”:

a RABOTINO, dove generali criminali continuano a ordinare, giornalmente, un “contrattacco” che a KIEV ammettono essere già fallito:
https://t.me/dva_majors/30120

ad AVDEEVKA, dove nonostante i russi continuino a limare, ogni giorno, la distanza mancante a chiudere il cerchio (altri 300 m guadagnati a STEPOVOE)
https://t.me/ukraina_ru/178875
altra carne da cannone è mandata deliberatamente a schiantarsi contro lo schiacciasassi russo.

Sotto KREMENNAJA, dove nonostante i russi livellino ogni loro difesa e avanzino fra TERNY e JAMPOLOKA
https://t.me/polk105/14315
il comando non dà ordine di ripiegare sulle alture più a ovest, decisamente più difendibili anche con l’attuale LORO, decisamente SCARSA, disponibilità di uomini e mezzi.

No. La sensazione, di questi CRIMINI REITERATI contro il proprio popolo, di questo LENTO, COSTANTE, GENOCIDIO è che, oltre al discorso che già ci facciamo da tempo sui proventi ricavati dal complesso militare industriale straniero e e dei suoi lacché in loco da questa operazione suicida, viga anche un altro discorso: un regime potenzialmente a rischio di ulteriore Maidan, ulteriore colpo di Stato, FIACCHEREBBE COSÌ I MILITARI STESSI CHE POTREBBERO METTERLO A TESTA IN GIÙ PRIMA CHE RAGGIUNGA I SUOI YACHT ORMEGGIATI AL CALDO.

Ci può stare, come ragionamento. Intere leve, quando non generazioni, POTENZIALMENTE ARMA A DOPPIO TAGLIO QUANDO LE COSE VAN MALE, IN PARTICOLAR MODO, stanno estinguendosi. Donne, vecchi e bambini non guidano rivolte armate. Kapitulacija, cambio di facciata ai vertici con golpe pilotato da chi, fra i padroni d’oltremanica e oltreoceano, riuscirà a imporsi ai “colleghi”, accordo al ribasso coi russi ma “accordo” q.b. – come in cucina – per salvare la faccia e garantire qualcosa da mungere per i prossimi decenni per “ripagare il debito”, le centinaia di miliardi di dollari di questo lend-lease che da due anni continua a staccare pagherò, fino a un momento, quello del “redde rationem”, che si avvicina sempre più, e per i padroni u-ccidentali si potrebbe anche chiudere qui. Un Paese distrutto e una popolazione decimata sono “danni collaterali”. Il prezzo che i servi della gleba stanno già pagando. In anticipo.

Ecco, allora, la propaganda a tirare ancora un po’ questa corda sempre più sfilacciata ma che non si spezza (ancora). ARRIVANO GLI F-16!
https://t.me/polk105/14319
Eccoli, su rimorchio ribassato e le ali smontate, girare alla volta del loro hangar FINALMENTE SU SUOLO UCRAINO! Sono arrivati, non sono arrivati, quando li monteranno, quando li vedremo… cosa cambia? Persino un generale in pensione come Viktor Muzhenko, un tempo al posto di Mascellone, non proprio l’ultimo dei raccomandati, ci ricorda che le forze armate naziste avevano, a fine conflitto, armi di cui i loro nemici non disponevano. E che non sono servite A NULLA.
https://t.me/ukraina_ru/178778

Specialmente quando, come ci ricorda un ARESTOVICH ormai in pieno tentativo di ritagliarsi un ruolo inedito, “alternativo” a quello che ricopriva pochi mesi fa quando ogni giorno insozzava l’etere di proclami opposti agli attuali, ogni mese le forze armate ucraine perdono ogni giorno un centinaio di uomini fra soldati che si consegnano ai russi o, più semplicemente, si dileguano:
https://t.me/yurasumy/11723

Chissà se quelli che stanno abbandonando gli ultimi isolati di MAR’INKA
https://t.me/polk105/14318
(cartina qui)
https://t.me/rabotyno/675
appartengono a questa categoria o “fa tutto parte del piano”. Un “piano” che mieterà ancora molte, troppe vittime. "And the beat goes on"...


Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domattina.
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Paolo
Sunday, 03 December 2023 17:41
I negoziati , dopo le dichiarazioni sfacciate di aver preso per il culo i Russi con gli accordi di Min(s)k, se li possono scordare. E poi parliamo di NAZISTI. Si va avanti fino alla resa senza condizioni
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Paolo Selmi
Sunday, 03 December 2023 22:30
Penso che lo abbia capito anche lo Stolto...
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Paolo Selmi
Saturday, 02 December 2023 13:34
02/12 ore 14:00 aggiornamento

MEDICO ACCUSA: TRAFFICO D’ORGANI FRA UCRAINA E NATO

The Nation, giornale nigeriano non nuovo a notizie di questo tipo, e che nel cercare di verificare perdendoci ore prima di decidere che – a mio avviso – non c’erano elementi sufficienti per poterne validare le fonti, ho già incrociato almeno una volta (recentemente, su una presunta concessione a multinazionali occidentali per lo smaltimento di rifiuti tossici in Ucraina), è appena uscito con una confessione a dir poco scioccante di un medico africano.

https://thenationonlineng.net/nato-doctors-perform-ukrainian-soldiers-organ-surgeries-with-zelenskys-approval/

Confessione pubblicata in precedenza su un sito di notizie del GHANA (28 novembre)
https://www.mynewsgh.com/role-of-american-non-profit-organization-for-ukrainian-soldiers-organ-surgeries/

Questa volta ho deciso di rendere pubblica questa ACCUSA. Diretta, di una persona informata dei fatti a cui, chi di dovere, non penso farà fatica a risalire, SE AVRÀ OVVIAMENTE VOGLIA O INTENZIONE.

Questo è infatti diverso dal caso dei rifiuti tossici, su cui mi sono fermato io stesso dopo averci già lavorato per tre pagine perché il giornalista francese pubblicava informazioni per sentito dire e l’unico documento ufficiale girato dalla sua fonte (un ukaz prezidenta, un decreto presidenziale non firmato) aveva numero di protocollo discordante da quelli ufficiali: a un certo punto, per verificarne l’autenticità, sono andato a vedere sul sito https://www.president.gov.ua/documents/decrees . A meno di numerazioni parallele per documenti non pubblici, tipo circolari interne, numero e data di quelli fotografati non coincidevano; essendo totalmente ignorante in materia ed essendoci comunque il rischio che si stesse trattando di un falso, ho preferito buttare via tutto.

In questo caso l’ACCUSA parte dalla FONTE STESSA, prima mano, o dichiara il vero, o dichiara il falso, ma non ci sono intermediari. E cosa dichiara questa fonte in questo VIDEO DENUNCIA?
https://youtu.be/cf8H8rk9o9E

Che esiste un’organizzazione non governativa
https://www.gsmsg.org/menu
con sede a Washington e che siti russi accusano apertamente di essere al soldo del DIPARTIMENTO DI STATO USA
https://www.tadviser.ru/index.php/%D0%9A%D0%BE%D0%BC%D0%BF%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D1%8F:GSMSG_(The_Global_Surgical_Medical_and_Support_Group)
che, oltre a quanto dichiarato dal sito ufficiale
https://www.gsmsg.org/what-we-do
FUNGE DA COPERTURA PER ALTRI TIPI DI OPERAZIONI.

RYBAR SE NE OCCUPA SIN DA MAGGIO 2022 PER IL RUOLO CHE STAVA GIÀ RICOPRENDO IN UCRAINA, IN UN LUNGO E ACCURATO DOSSIER!
https://t.me/rybar/32236
https://t.me/rybar/32237
https://t.me/rybar/32238
https://t.me/rybar/32239
Accerta, per esempio, che in Ucraina i primi a giungere sotto la sua copertura sono stati veterani della DELTA FORCE, con compiti di addestramento (5000 persone nei primi mesi, perlopiù soldati). I suoi “volontari” girano armati e a volto coperto, su “invito” del Ministero della difesa ucraino. La loro completa libertà di movimento e azione sul territorio ucraino consente, in quella fase iniziale, quando l’U-ccidente ufficialmente era “fuori”, di trasferire d’urgenza “consiglieri militari” feriti nelle aree di combattimento e altri simili tipi di operazioni “delicate”, “informali”, da compiere sulla linea di fronte.

A fine anno scorso, tale organizzazione risultava coinvolta, sempre da inchiesta di RYBAR, nella movimentazione di droni SWITCHBLADE nelle aree di conflitto:
https://t.me/rybar/42313

Del resto, non è Rybar ma siti atlantici che ammettono pubblicamente come il suo fondatore abbia iniziato la propria carriera nel 2002 nei servizi segreti in Medio Oriente (“Dr. Epstein’s career began not in medicine, but in national security.”)
https://www.cmohs.org/news-events/uncategorized/meet-aaron-epstein-2022-citizen-honors-service-award-honoree/

Folgorato sulla via di Damasco, decide che è nella chirurgia in tali aree che avrà la sua realizzazione. E così accade. Fonda quindi quell’associazione.

Non deve meravigliare, pertanto, che il sito che raccoglie la testimonianza del medico pentito sottolinei come tale organizzazione coltivi rapporti “informali” con l’atlantico COMEDS (Committee of Chiefs of Military Medical Services in NATO).
https://www.mynewsgh.com/role-of-american-non-profit-organization-for-ukrainian-soldiers-organ-surgeries/

E torniamo al nostro pentito. Formatosi presso tale organizzazione intorno negli anni Dieci di questo secolo in Somalia in un progetto di trapianto di organi denominato “Gamma” (GSMSG’s organ harvesting project codenamed Gamma), fa velocemente carriera ed è trasferito a Gibuti, presso la BASE USA “CAMP LEMONNIER”, sempre per eseguire TRAPIANTI.

Civili provenienti dalla SOMALIA venivano trasferiti a GIBUTI, presso quella base, dove erano loro espiantati organi per curare civili e militari in gravi condizioni (“harvesting organs of civilians and soldiers in critical and serious conditions”). I civili arrivavano al campo militare trasferiti dai soldati USA, del tutto ignari di quel che sarebbe loro accaduto, o con la promessa di un trattamento medico presso le locali strutture ospedaliere (“or they believed that they were brought in for treatment at the military base”). Alla fine scopre che gli organi erano espiantati per le necessità dell’alto comando USA (He also mentions that organs were intended for the the high command of the US Army).

Iniziato il conflitto in Ucraina, PARTECIPA AL NEONATO PROGETTO OMEGA SU INVITO DEL FONDATORE STESSO DELLA ONG, AARON EPSTEIN.

Stesse modalità del progetto GAMMA a Gibuti, soltanto che al posto di civili somali ora ci sono SOLDATI UCRAINI COME “DONATORI”. Ufficiali di collegamento per tale operazione: Timothy Hodgetts, generale britannico a capo del COMEDS, e Tetiana Ostashchenko, comandante dei reparti medici delle ff.aa. ucraine. Quest’ultima, peraltro, scacciata da Zelenskij il mese scorso “per cause sconosciute”: azzardo io, riconducibili probabilmente al conflitto con Mascellone e al tentativo presidenziale di fare intorno a lui terra bruciata. (“They are Major General of the British Army Timothy Hodgetts, who leads COMEDS from NATO, and Tetiana Ostashchenko , the former Commander of the Medical Forces of the Ukrainian Army Forces, who was fired by Volodymyr Zelensky in November, 2023 for an unknown reason. ”)

LA BASE OPERATIVA È VICINO A LEOPOLI. Arrivano i soldati feriti e il suo compito è determinare il loro livello di ferite e la compatibilità del “donatore” per l’espianto di organi.

“Di solito, prelevavo pazienti che erano già senza conoscenza ma in grado di sopravvivere altre 5-8 ore di trasporto senza alcun intervento chirurgico. I donatori che sceglievo erano di solito accompagnati da un anestesista al Centro medico regionale di LANDSTUHL in Germania. Vicino alla base NATO di RAMSTEIN”.
“Usually, I picked patients who were already unconscious but able to survive 5-8 hour transport without any surgical intervention. The donors that I chose were ususally accompanied by an anesthesiologist to German Landstuhl Regional Medical Center. Now this is near Ramstein NATO base.”
Il “Landstuhl Regional Medical Center” sappiamo essere un grande Ospedale militare USA. A SETTEMBRE DI QUEST’ANNO IL NYT USCIVA CON QUESTO ARTICOLO:
“U.S. Army Hospital in Germany Is Treating Americans Hurt Fighting in Ukraine”
https://www.nytimes.com/2023/09/23/us/us-soldiers-ukraine-hospital-germany.html

Che abbiamo anche citato come AMMISSIONE INDIRETTA CHE I SOLDATI USA, DURANTE LA “CONTROFFENSIVA”, HANNO PRESO PARTE AI COMBATTIMENTI, COSÌ COME LO AVEVANO FATTO A BALAKLEJA UN ANNO PRIMA. CON ESITI TOTALMENTE DIVERSI NEI DUE CASI.

Facciamo 1+1, ORA. In quell’Ospedale si curano soldati AMERICANI gravi. In quell’ospedale si portano soldati UCRAINI a cui, senza alcun intervento, restano 5-8 ore da vivere. SELEZIONATI da un CHIRURGO SPECIALIZZATO IN TRAPIANTI e ACCOMPAGNATI DURANTE IL TRAGITTO DA UN ANESTESISTA.

Alla stessa conclusione giunge anche il pentito, insieme ai suoi colleghi: “gli organi di questi soldati ucraini erano destinati agli ufficiali NATO e all’alto comando”).
(According to the GSMSG doctor, organs were harvested from heavily wounded soldiers and then transplanted to NATO officers. “Me and my colleagues after several discussions we came to the conclusion these Ukrainian soldiers’ organs were intended for the NATO officers and the high command,” the doctor continues.)

840.000 dollari per tenere la bocca chiusa, compreso anche di ONORIFICENZA ricevuta dallo stesso Zelenskij (mostrata nel video)… ed è tutto.

A fine video il pentito afferma: “HO UCCISO MOLTE PERSONE. MOLTI SOLDATI INNOCENTI SONO PASSATI FRA LE MIE MANI” (“I have murdered a lot of people. A lot of innocent soldiers have passed through my hands”) e “SI SAREBBERO POTUTI SALVARE. HO DISTRUTTO MOLTE VITE PER DENARO E PER I FINI DEI MIEI PADRONI” (“They could’ve been saved. I have destroyed many lives for money and for the goals of my employers”).

Ricordando ancora di aver causato lutti a genitori, vedove, orfani, chiede che questi crimini siano fermati.

Io mi fermo qui. Una persona ben più che informata dei fatti, ben più che testimone, ma complice in questi delitti efferati, ha formulato accuse PRECISE, CIRCOSTANZIATE, su episodi che riguardano operazioni per quanto ne sappiamo ANCORA IN CORSO. Accuse corroborate da conferme provenienti da altre fonti. Accuse assolutamente con un fondamento e che richiederebbero supplementi di indagine, condanne e programmi di protezione per pentiti come lui, insieme alla galera che li aspetterebbe per i crimini di cui si sono macchiati, oltre che ASCOLTO dei testimoni diretti e indiretti in Somalia, per esempio, ma non solo.

Come al solito, non leggerò più di questo da nessun’altra parte. Basta non parlarne, basta riempire lo spazio mediatico d'altro, e tutto passa. Tutto si insabbia. Tutto si dissolve, da solo.

Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Friday, 01 December 2023 23:04
30/11 ore 22:00 aggiornamento

BANDIERA ROSSA SU MAR’INKA


Nessun ritorno al futuro, per il momento. La citazione, già occorsa in diverse occasioni, è quella della bandiera rossa sul Reichstag. È sempre, tuttavia, un bel vedere:
https://t.me/dva_majors/30061?single

I nazifascisti scappano da Mar’inka, restano loro ormai 0,33 kmq che si spera lascino il prima possibile.
https://t.me/ukraina_ru/178750
La fine di MAR’INKA corrisponde a un arretramento consistente, di oltre due km, prima di arrivare a posizioni minimamente difendibili. Non è, tuttavia, l’unica parte di fronte su cui il regime di Kiev mostra evidenti segni di cedimento.

TRUPPE TRASFERITE PER TENERE AVDEEVKA: AD ARTEMOVSK RINGRAZIANO

Chi ringrazia? Ma i russi, ovviamente! Avdeevka ha catalizzato non solo quel poco di riserve ancora inutilizzate nelle retrovie, ma anche truppe consistenti da altri fronti. Fronti SGUARNITI, che ora PAGANO. Eccome se pagano. Dopo la liberazione di ARTEMOVSKOE, i russi sono avanzati ed entrati oggi a BOGDANOVKA. Il paese fra le frecce rosse in questa cartina:
https://t.me/rezervsvo/39798
Attaccato da nord e da est, i russi oggi sono entrati in questo villaggio, consolidando la propria posizione a nord e a sud-est dello stesso. Liberare Bogdanovka aprirebbe la strada ai russi verso CHASOV JAR. Davvero rischierebbe, in questo modo, di saltare un pezzo importante di difesa con conseguenze veramente imprevedibili.

Stesso discorso intorno a KUPJANSK, dove anche qui i russi avanzano. Grazie a posizioni estremamente indebolite dal trasferimento di interi reparti a tenere AVDEEVKA. A proposito, e ad AVDEEVKA?

AVDEEVKA CROLLA BEN PIÙ VELOCEMENTE DI ARTEMOVSK

Questa la cartina a fine giornata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/01/20231201212130-75ccaea5.jpg
Non c’è un punto, UNO, dove abbia tenuto.

Partendo da nord: i russi ormai a PETROVSKOE sono di casa e questa cartina ingrandita
https://t.me/rabotyno/670
mostra come ormai siano avanzati NEL paese e lo stiano prendendo di lato da NORD e da SUD-EST.
Sempre da questa branca della tenaglia, i russi allungano verso NORD, guardando ai loro compagni che si muovono da ARTEMOVSK e cercando un incontro sull’ELBA probabilmente pianificato a KONSTANTINOVKA, che si troverebbe così attaccata da sud e da est. Solo ipotesi, per il momento, ma assai realistiche.
Sempre la branca NORD prosegue a estendersi verso sud-ovest, prendendo ormai il largo da quella stazione di pompaggio che era l’obbiettivo ancora di poco tempo fa.

Passando alla branca SUD, i russi si sono espansi notevolmente. OLTRE DUE KM guadagnati nel settore sopra OPYTNOE
https://t.me/polk105/14239
che ha consentito ai russi di STRINGERE ULTERIORMENTE LA MORSA INTORNO ALLA CITTADELLA ASSEDIATA.
Parliamo di una linea di fronte che ormai si trova più in alto del MIKRORAJON CHIMIK, le vecchie case degli operai a sud-ovest trasformate in bastione dai difensori.
Ma non solo: la stessa linea di fronte si trova più in alto ormai di SEVERNOE, che si ritrova così chiusa SU TRE LATI. Già perché anche a ovest di questa città i russi sono saliti e si sono anche espansi verso ovest. Nel complesso, la tenaglia si allunga, oltre che stringersi. Pessimo, veramente pessimo segnale.

KRYNKI

L’unico punto in cui nessuno ha dato l’ordine di fermare gli attacchi alle forze speciali ucraine. Nessuno tranne l’artiglieria russa e i suoi droni che, come in questo filmato,
https://t.me/rusich_army/12009
continuano a bersagliare i soldati del regime di Kiev che, a decine e decine, ogni giorno vengono scagliate sulla riva sinistra del fiume. Sono una forza, indubbiamente. Ma è il territorio a condannarli a sconfitta certa:
- i russi non li fanno avanzare e li bersagliano con tutto quanto in loro possesso
- Le perdite aumentano, manca totalmente la rotazione fra retrovie e prime linee.
Questa cartina
https://t.me/rusich_army/12011
è identica a sé stessa da mesi.

AUMENTO DI ORGANICI NELLE FF.AA. RUSSE

l’esercito aumenta di 170 000 effettivi, da 1150000 a 320000. Il tutto, senza bisogno neppure di sbattere futuri filosofi a pane e acqua nel freddo di una cella

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 01 December 2023 23:23
INTERA Errata corrige sull'ultimo paragrafo, che annulla e sostituisce il precedente per errato copiaincolla (un enorme pasticcio dove si sono incollati due pezzi uno sopra l'altro e gli stessi infine riportati in quel mostro sopra pubblicato):

AUMENTO DI ORGANICI NELLE FF.AA. RUSSE

Per decreto presidenziale oggi pubblicato l’esercito russo aumenta di 170 000 effettivi, a tempo indeterminato, da 1.150.628 a 1.320.000. Il tutto, senza bisogno di coercizione forzata ma appoggiandosi agli arruolamenti volontari che dall'inizio dell'anno si sono susseguiti a centinaia di migliaia e di cui molti faranno la firma per restare.
https://t.me/boris_rozhin/105288

Chiedo ancora scusa ma per la stanchezza non ho riletto e non mi sono accorto che erano rimaste poche parole di un altro pezzo che avevo deciso poi di non continuare, ma che non avevo ancora cancellato del tutto.
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Paolo Selmi
Saturday, 02 December 2023 10:52
... anche la data è caduta vittima del copiaincolla... per risparmiare polpastrelli di solito la prima riga la lascio così e cambio solo data... stavolta l'ho lasciata così e basta! Al venerdì notte i tornanti si sentono di più degli altri giorni...
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Paolo Selmi
Friday, 01 December 2023 15:13
01/12 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Notizia del giorno, che si è guadagnata anzitempo mappa aggiornata di RYBAR, è la chiusura dopo quasi due anni della partita MAR’INKA!
In sostanza, questo VIDEO SPETTRALE
https://t.me/RVvoenkor/57518
Che mostra dopo un minuto di volo di drone sopra macerie coperte dalla neve, neve il cui biancore di morte, sotto un cielo altrettanto spento, copre le macerie di una cittadina rasa al suolo, una bandiera russa su una casupola ancora in piedi. RYBAR si è premurato di localizzarla sulla sua cartina ed è, in effetti, quell’esagono contrassegnato con “1” a fine paese (riquadro in alto a sx):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/12/01/20231201143134-355decb0.jpg

QUASI DUE ANNI DI COMBATTIMENTO, che definire asperrimo è dir poco, lungo una cittadina che praticamente SI FONDE, a livello urbanistico, con DONECK. Anche da lì doveva partire la “soluzione azera” orchestrata da NATO e regime di Kiev e stoppata sul nascere dai russi, e il motivo per cui dovesse partire da lì, guardando questa cartina, è del tutto evidente. Così come è altrettanto evidente come con la sua liberazione, e con la liberazione di AVDEEVKA, si pongano DUE PALETTI probabilmente definitivi a ogni qualsivoglia tentativo di regolare la “quistione Donbass” manu militari. A parte il fatto che ormai dire quistione Donbass è come dire quistione Russia, e il problema non si pone più per altri motivi. Quantomeno, tuttavia, allontanando di qualche decina di chilometri la linea di fronte almeno i Grad e i mortai da 155 mm saranno messi a tacere. Gli HIMARS no, ma quelli costano. Prima o poi si stuferanno di sprecarli contro obbiettivi civili, come invece potevano fare con i primi.

Ben venga quindi – E FINALMENTE! – la cacciata delle truppe del regime di Kiev! Anzi, aspettiamo con ansia che quell’area divenga tutta rossa, e per ancora un bel po’ di chilometri.

Cambiando linea di fronte, oggi il regime di KIEV ha tentato il contrattacco a RABOTINO, per riprendersi le posizioni perdute ieri fra lì e Verbovoe. Tentativo fallito, venti soldati rimasti sul campo, più un carro armato e due blindati:
https://t.me/boris_rozhin/105260
E meno male che tutti dicono di esser passati in “difesa”…

Ad AVDEEVKA la situazione continua a peggiorare. La fabbrica chimica, coi suoi tunnel e le sue fortificazioni è sotto attacco continuo. I tunnel sono fatti saltare, i droni controllano indisturbati la situazione dal cielo, le truppe non riescono a muoversi più liberamente all’interno dello stabilimento stesso. Qualcuno si spinge a fare paralleli con la fine di AZOVSTAL’.
https://t.me/boris_rozhin/105259
Qui la fabbrica non è (ancora) completamente accerchiata, ma la superiorità dall’alto da parte delle truppe russe la rende praticamente tale.

Intanto, SHOJGU stamane tira diritto e riporta, a inizio dicembre, gli ultimi dati “statistici” sui sei mesi di conflitto appena passati, sulla fallita “controffensiva” NATO e del regime di KIEV:
125 000 soldati ucraini morti
16 000 armamenti di vario tipo distrutti
https://iz.ru/1613972/2023-12-01/shoigu-otcenili-poteri-vsu-za-polgoda-kontrnastupleniia-v-125-tys-chelovek
E ancora una volta sottolinea quella che è ormai la sua LINEA. “Linea Shojgu” che consiste nel:
- colpire in modo forte ed efficace (эффективное и мощное огневое поражение ) per
- indebolire SIGNIFICATIVAMENTE le capacità militari del regime di Kiev (значительно снижает боевые возможности киевского режима)
- nessuna fuga in avanti, ma azioni corrette “grammaticamente” e consapevoli (действуя грамотно и решительно) per
- occupare progressivamente zone sempre più favorevoli (занимать более выгодное положение) e
- ampliare le zone di controllo su tutte le direttrici (расширять зоны контроля на всех направлениях).

Nessuna fretta. Chi oggi si improvvisa “difensore” dopo aver mandato al massacro centinaia di migliaia di soldati da un anno a questa parte su posizioni di principio, inutili, criminali e, in ultima analisi, idiote dal punto di vista militare, è avvisato.

Aggiornamenti a seguire da stanotte.
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Paolo Selmi
Friday, 01 December 2023 09:49
01/12 ore 08:30 aggiornamento

RETORICA DA "STATALE 17"

“Lungo nastro di catrame…”
https://www.youtube.com/watch?v=qkAXcBlQRiM

Notevole questa registrazione insieme ai Nomadi del 1979, a noi interessa in particolare l’introduzione al brano che ne fece, in tale occasione, il suo Autore. Il buon Francesco svolgeva, tra il serio e il faceto, più fra quest’ultimo in verità… un ragionamento sui nomi, sui cosiddetti “significanti”, che dire che sia importante è dir poco.

“Gli americani ci fregano con la lingua, capisci…”
Capiscio… eccome se capiscio… ne sappiamo qualcosa ogni volta che vien giorno e ci troviamo davanti a un “green pass”, un “proficiency” o un qualche altro termine, che vuol dire una cosa ben precisa, in genere dal sapore di fregatura, o peggio ancora, ma che presentata così, in anglofono, come Pontiac al posto di Millecento, assume tutt’altro sapore.

Lo stesso stan facendo in Ucraina. Il canale Zerada è uscito da poco con questa parola: “TRANSFER” (трансфер).
https://t.me/ZeRada1/16988
Possiam mica dire COLPO DI STATO ETERODIRETTO! Nooo…
Specialmente ora che TUTTI i deputati della Rada (e dicevano “bulgara” a tale maggioranza...) han firmato congiuntamente un pezzo di carta che significa soltanto “SI GUERRA NO ELEZIONI”,
https://t.me/ZeRada1/16984
quindi avanti così, avanti tutta e poi, tutto sommato, valà che ci si prende anche gusto!

Quindi niente elezioni finché c’è guerra, nessun freno alla guerra, tutt’al più un “congelamento” (russi permettendo… ma li sentiamo per ultimi! Giustamente!), e allora come mandiamo a casa il patàca?

Ma col TRANSFER! Tipo i trasferelli che si appiccicano sulle braccia i bambini così posson dire anche loro che hanno i “tatuaggi”...

Un bel TRANSFER con a capo… una TROJKA. Anzi, usiamo l’italica lingua che ci siam già passati anche noi… un TRIUMVIRATO:
- Mascellone, Zaluzhnyj, colui che ha il favore della MAGGIORANZA dell’esercito, a quanto pare
- Stefanchuk, “speaker” (gli americani ti fregan con la lingua…) della Rada
- Razumkov, il “presidente”
Tutto a posto, basta solo capire il come e il quando… nevvero?

No… è lo stesso Zerada a proseguire nell’analisi e a darci modo di capire che non tutto sta andando come da piano padronale.

Anzitutto, il patàca non ha tutta ’sta gran voglia di andarsene. Ieri, mentre annunciava ufficialmente che l’Ucraina passava “in difesa”…
https://t.me/ukraina_ru/178672
Si faceva ritrarre mentre guardava una cartina con l’intero Stato maggiore…
https://t.me/nabludatels/36736
… il SUO, stato maggiore. Nella foto c’erano tutti i suoi e mancava quello che gli sta cercando di fare le scarpe, ovvero Mascellone, che poi alla fin fine resta sempre il capo delle forze armate!
Al che qualcuno ha notato l’assenza ed è venuto fuori un pieno sulla rete, tra fedelissimi del primo e lo stesso Mascellone che è intervenuto…
https://t.me/legitimniy/16807
… la lotta per il potere ormai è pienamente uscita allo scoperto!

E non è tutto. Ormai è un continuo emergere di “uomini nuovi” e di “ricicloni”. Abbiamo Poroshenko, per esempio, che dopo la batosta di quattro anni fa cerca di tornare sulla cresta dell’onda (recente viaggio dai padroni d’oltreoceano a testimoniarlo):
https://t.me/ZeRada1/16987

Abbiamo anche KLICHKO sindaco di Kiev…
https://t.me/ZeRada1/16988

E più gli uomini che ciascuna scuderia (essenzialmente tre: USA, GB, UE) cercheranno di piazzare nei ruoli chiave. Tutto questo è “transfer”… siamo appena al fischio d’inizio di una partita mortale, criminale, giocata sulla pelle di un popolo sempre più reso schiavo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 30 November 2023 22:28
30/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Fra RABOTINO e VERBOVOE i russi continuano ad allontanare la linea di fronte dalla cosiddetta “prima linea Surovikin”, conquistando le posizioni cedute quest’estate:
https://t.me/RVvoenkor/57490

Anche a KLESCHEEVKA prosegue la serie positiva dei russi, che riconquistano le alture circostanti, senza le quali la cittadina non può essere tenuta (in quanto è completamente esposta al loro fuoco)
https://t.me/polk105/14194

Altro pezzo di difesa ucraina che se ne è andato dalle parti di KUPJANSK:
https://t.me/rabotyno/664

Mentre ad ARTEMOVSK, anche se RYBAR (riquadro in alto a destra)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/30/20231130234202-23af61f5.jpg
non conferma la notizia dei combattimenti in corso a BOGDANOVKA (il paese in alto a sinistra), ammette comunque un avanzamento russo a chiudere / colmare questa mini-sacca formatasi in seguito alla presa di ARTEMOVSKOE. Di fatto, tutto quanto si trova nel mezzo è ora esposto a un tiro incrociato che lo rende pressoché indifendibile.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 30 November 2023 14:58
30/11 ore 13:30 aggiornamento

REGIME “CHE OGNI GIORNO PERDE QUALCOSA”…


Chiedo scusa al grande Lucio per l’ignobile accostamento (e anche ad Anna e Marco… soprattutto alla povera Anna!). Ma qui ormai mi sembra di essere quando vado al supermercato per prendere due cose senza sacchetto senza carrello, e poi… e poi… alla fine ho tutto in braccio e a ogni passo rischio di perdere pezzi.

Qui il rischio è diventato realtà: il regime perde pezzi,
- al proprio interno, con sempre più “battitori liberi” che si smarcano, che abbozzano critiche, che cercano di ritagliarsi una nicchia ecologica nell’Ucraina che verrà… al cambio di patàca, ovvero alla prossima mossa del gattopardo;
- sulla linea di fronte, con
Attacchi a VERBOVOE dove i russi, avanzando oggi di qualche centinaio di metri, si riprendono posizioni perse un mese e mezzo fa;
https://t.me/ukraina_ru/178588
Altre posizioni perse ad AVDEEVKA, niente di significativo ma, come si suol dire, mentre si martella incessantemente la fortezza assediata, si coglie anche l’occasione per “migliorare” la propria posizione;
https://t.me/rezervsvo/39657
Posizioni perse anche intorno a KUPJANSK, dove anche qui i russi “migliorano” per ammissione stessa delle forze armate ucraine:
https://t.me/frontbird/4825
I RUSSI CHE ENTRANO A BOGDANOVKA, A OVEST DI ARTEMOVSK!
https://t.me/polk105/14152
E qui, dopo la liberazione di ARTEMOVSKOE, sembra proprio che attualmente il regime soffra maggiormente. E rischi non di perdere “qualcosa”, ogni giorno, ma TANTO! Vedremo come andrà a finire.

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO

Confrontiamo i dati appena diffusi
https://t.me/mod_russia/33054
con quelli di due settimane fa (15 novembre)
https://t.me/mod_russia/32501

544 aerei (vs 535 – 15/11, +9)
255 elicotteri (vs 254 – 15/11, +1)
9.310 droni (vs 8.934 – 15/11, +376)
442 sistemi missilistici (vs 441 – 15/11, +1)
13.712 carri armati e altri cingolati blindati (vs 13.396 – 15/11, +316)
1.187 lanciarazzi multipli (vs 1.184 – 15/101, +3)
7.205 obici e mortai (vs 7.105 – 15/11, +100)
15.781 autoveicoli blindati (vs 15.273 – 15/11, +508)

Che dire… a parte gli aerei che ne van via ancora quasi uno al giorno (fino a esaurimento scorte…), i carri armati prendon fuoco allo stesso ritmo dei droni! (316 vs 376!) E i carri armati non costano come i droni… Gli autoveicoli blindati, poi, a livello di velocità di demolizione non li batte nessuno. Il centinaio di obici e mortai fatti fuori, infine, ci mostra davvero l’intensità degli scontri di terra attualmente in corso.

Quando qualcuno, in U-ccidente, cerca di indorare la pillola, parlando di “stallo”, omette questo METODICO SMANTELLAMENTO delle linee offensive prima e difensive poi di questo tandem NATO/regime di KIEV. Smantellamento annunciato, scuola SHOJGU, e ciò nonostante smantellamento che continua… “against all odds” (così anche a Phil fischieranno le orecchie, un po’ per ciascuno…): a questo punto, perché questa guerra così impostata, “fino all’ultimo ucraino”, fino all’ultimo rottame (mandando blindati a schiantarsi come droni...), fino all’ultimo pezzo che manca per esaurire la commessa e ripartire con l’ennesimo “pacchetto di aiuti”, fa comodo a qualcuno. Che così facendo vede i suoi utili aumentare al punto che anche le pupille, come quelle di Zio Paperone, sono ormai a forma di dollaro.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Thursday, 30 November 2023 09:59
30/11 ore 08:30 aggiornamento

JAMMIN'

Cosa c’entra Bob Marley con questo aggiornamento? Niente… ma un cannone di quelli è dieci volte meglio della miseria con cui questo termine è usato nella cosiddetta “letteratura scientifica” sui cannoni veri. Quindi, meglio parlare di questo, “jamming”, con in testa la musica di quell’altro.

JAMMING in questo caso vuol dire disturbo del segnale radio. Parliamo del satellite NATO “SENTINEL”. Nooo, non è della NATO, è dell’ESA. Vero, qui la scheda tecnica dal sito ufficiale:
https://sentinel.esa.int/web/sentinel/copernicus/sentinel-1

Peccato però che poi vada a sbirciare “sempre là, sempre tu”… come cantava Mietta. A fine febbraio 2022 era già lì, sul pezzo, a vedere l’aeroporto di Gostomel’ liberato (E TENUTO PER OLTRE UN GIORNO!) dai parà russi in un’azione a metà fra lo spericolato e l’eroico.
https://t.me/WarDonbass/44916
(per inciso, sui settantaseimila ammassati al confine dei cosiddetti “accordi di MINSK” nello stesso periodo nessun satellite u-ccidentale si è mai brigato di fare una foto, anche commemorativa…)

A maggio 2023 era Sentinel-2, invece, e insieme ad altri,
https://sentinel.esa.int/web/sentinel/copernicus/sentinel-2
a fare “casualmente” foto di quei seimila km di fortificazioni russe (qui la mappa ricavatane
https://t.me/ZeRada1/13673
e qui alcune fra queste foto):
https://t.me/designersmil/4073
Sempre a “uso civile”, ci mancherebbe…

Così come sempre “a uso civile” era Sentinel-2 a riprendere i droni NATO che partivano, a luglio di quest’anno, contro il ponte della Crimea:
https://t.me/RVvoenkor/49425
Che infatti è un obbiettivo civile… come gli ospedali a Gaza, nulla da eccepire.

Qualcosa da eccepire, INSPIEGABILMENTE, ce l’hanno avuta i russi. Che essendo tutt’altro che trogloditi o alcoolizzati, come qualcuno qua ama ancora ritenerli, hanno studiato a fondo la situazione. E hanno trovato una soluzione rivelatasi EFFICACE.
In sostanza, a differenza di altri satelliti la cui ricezione è basata sull’OTTICA, questa è basata sui segnali radio. Segnali, quindi, che si possono DISTURBARE.

Reggae-reggae-reggae-reggae, quindi. Il primo a segnalare il fenomeno è stato un canale della Crimea:
https://crimea-news.com/society/2023/11/26/1242908.html

Quindi, un canale u-ccidentale “informato dei fatti” (Russia’s Powerful Invisible Defenses Around Sevastopol Rendered Visible)
https://www.navalnews.com/naval-news/2023/11/russias-powerful-invisible-defenses-around-sevastopol-rendered-visible/

Fino a che ieri la notizia è diventata di pubblico dominio (a quelle latitudini, qui invece il regime di Kiev domani, dopo aver attraversato trionfalmente la Crimea e preso il traghetto, andrà direttamente ad Ankara a stringere la mano a Erdogan… ah, era uno “scoop” scusate non dovevo dirlo…):

Vediamo chiaramente DUE Foto, riprese sempre dal Sentinel-1:
La prima, del 23/11 23:59
La seconda, del 24/11 23:59
Il primo giorno i mezzi REB, di “lotta radioelettronica” offuscano lievemente l’atmosfera…
… il secondo non si vede un’accidente!
https://iskranews.ru/kadry-raboty-kompleksov-reb-vs-rossii-v-sevastopole-v-krymu-sputnikovye-foto/

L’ESA non potrà più ritrarre Sebastopoli “per motivi civili”… manderà una lettera di reclamo? La Von-der-Leyen dirà “oh-my-god?” A Charles Michel verrà la barba bianca? Lo scopriremo solo vivendo… Nel frattempo, “We're jammin’, jammin’, jammin’... and I hope you like jammin’ too...”

Aggiornamenti a seguire.
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Мир
Thursday, 30 November 2023 12:36
Caro Paolo,

diamo un suggerimento ai tecnici russi, diciamo il tocco finale dell'artista: sarebbe perfetto far comparire una Z all'interno del disturbo.
Questa direi che segnerebbe il ko finale per tutta la banda uccidentale.
Sipario.
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Paolo Selmi
Thursday, 30 November 2023 14:33
Grandissimo Mir!

Quella "Z" dall'alto sarebbe proprio un "triplo filotto reale ritornato con pallino!" Oppure un'"ottavina reale (detta anche ottavina di Dio)"!

Allora facciamo nostro questo tuo suggerimento, e lo rilanciamo nell'aere sperando che arrivi a chi di dovere! Una bella nuvolona di disturbo o con la zeta dentro... o a forma di zeta!

Così almeno l'ESA spenderebbe i suoi (pardon, i nostri...) soldi per qualcosa!!!

Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 November 2023 18:16
30/11 ore 18:30 aggiornamento

IL TRIONFO DI SHOJGU


Sostanzialmente, per noi che ogni giorno cerchiamo di capire l’andamento di questo conflitto, questo periodo assomiglia molto, nelle dinamiche, a luglio dell’anno scorso:
- i russi guadagnano posizioni, senza strafare, attaccando su diversi punti contemporaneamente ma senza tentare l’affondo.
- il regime di Kiev progressivamente terreno, con ingenti perdite
- a ogni guadagno territoriale corrisponde anche un ben più importante guadagno di consenso, non solo all’interno della società civile russa, ma di quella attualmente sotto il regime di Kiev
- corrispondentemente, a ogni guadagno territoriale russo corrisponde un calo di consenso del regime ucraino e un acuirsi di contraddizioni interne mai sopite.

Era il piano di SHOJGU sin dall’inizio. Piano distrutto dall’intervento a gamba tesa, e a piè pari, della NATO. Al punto che, grosso modo un anno fa, ancora si chiedevano le teste dell’intero Stato maggiore russo, con lo stesso Shojgu in cima alla lista.

Oggi siamo tornati come a luglio dell’anno scorso. Tutto uguale, quindi? NO. Grazie alla guerra aperta (e ipocritamente non dichiarata) della NATO, le forze armate russe sono state COSTRETTE a modernizzarsi, E ALLA SVELTA:
- L’organico delle forze armate russe è aumentato QUANTITATIVAMENTE,
1. di 300.000 effettivi con la mobilitazione parziale
2. e altri 400.000 volontari. NON E’ POCO. PER NIENTE.
- L’organico delle forze armate russe è aumentato QUALITATIVAMENTE,
1. con l’ingresso MASSICCIO di DRONI e relativi OPERATORI
2. con lo SNELLIMENTO della LINEA DECISIONALE e di COMANDO sia nei passaggi che nelle tempistiche necessarie all’intrapresa e all’esecuzione di ORDINI IMMEDIATI
3. con un SEMPRE MAGGIOR COORDINAMENTO DEI REPARTI NELLE FASI DI DIFESA E ATTACCO. Fanteria, Artiglieria, Carristi, Reparti missilistici, Aviazione, tutti in grado di interfacciarsi e operare CONGIUNTAMENTE e con una SEMPRE MAGGIORE PRECISIONE.
Se ben ci ricordiamo… molti ancora a fine contratto Wagner si chiedevano, con un certo smarrimento… “E adesso?” Ebbene, in SETTE MESI le forze armate russe hanno messo a tacere queste e altre voci, dissipando questo e altri dubbi.

Assorbita la “kontrnastup” e fatta fallire APPIENO, ora è il turno dei russi. Che non hanno fretta. E RIPRENDONO DA DOVE LA NATO LI AVEVA INTERROTTI.

E SENZA UN’ALTRA NATO, ORA, A INTERROMPERLI!

E dall’altra parte? Gli OTTOCENTOMILA UOMINI (settembre 2022) armati con armamenti NATO, addestrati dalla NATO, comandati dalla NATO, sono stati letteralmente MANDATI AL MASSACRO.

Oggi, nel commentare la liberazione di CHROMOVO (da oggi tornato ARTEMOVSKOE), un canale ripropone questa cartina di MAGGIO:
https://t.me/milinfolive/100508
Le frecce bianche rappresentano l’inizio della “controffensiva” ordinata dalla NATO e dal REGIME DI KIEV per riprendersi ARTEMOVSK, al centro delle stesse. Una manovra a tenaglia, che avrebbe dovuto sfondare come burro confini lasciati sguarniti dai Wagner. E che invece ha trovato un esercito regolare che ha tenuto le posizioni, cedendo in totale qualche chilometro in oltre quattro mesi! E DECIMANDO GLI ATTACCANTI, CHE SI SONO LETTERALMENTE “CONSUMATI” IN QUESTO ATTACCO INSENSATO.

Nella cartina ARTEMOVSKOE è sotto la freccia bianca. Oggi è stata liberata. Dalle forze regolari russe, non dai Wagner. Questa la cartina aggiornata di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/29/20231129184931-5c58eeb3.jpg
PROSSIMA FERMATA: CHASOV JAR, a cui conduce la strada che porta ad ARTEMOVSKOE, e IVANOVSKOE.

E, si badi, non è “offensiva”. E’ “miglioramento delle condizioni sulla linea di fronte” (улучшили положение по переднему краю), come dice il comunicato ufficiale del Ministero della Difesa russo.
https://t.me/mod_russia/33013
SCUOLA SHOJGU. Intanto oggi, i pochi rimasti, si difendono coi denti. E i loro tentativi di contrattacco falliscono (come questo a Kremennaja segnalato da RYBAR)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/29/20231129121440-965be931.jpg
e continuano a perdere pezzi (SIN’KOVKA per esempio, sopra KUPJANSK, ridotta orma sempre più a terreno di scontro, a linea di fronte):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/29/20231129115228-fc8e2f11.jpg

E son sempre meno. Fino a che qualcuno li raccoglierà col cucchiaino.

CRITICATO ASPRAMENTE, DERISO SOLO UN ANNO FA, OGGI SHOJGU TRIONFA. LA SUA TEORIA TRIONFA. LA SUA STRATEGIA DOMINA. Sui falchi, sui falchetti, sugli intransigenti, sugli impazienti. Dopo un anno di conflitto non aspro, ma ASPERRIMO, non solo ha CONSERVATO APPIENO le proprie forze, ma le ha INCREMENTATE. Lo stesso non si può dire dall’altra parte.

Diversi gli scopi, del resto: da un lato, vincere una guerra e assicurare la vittoria con una pace duratura per il prossimo mezzo secolo; dall’altra ingrossare i padronali portafogli, quelli delle lobby che hanno ordinato a centinaia di migliaia di uomini di andare all’assalto senza la necessaria copertura dell’aviazione, SAPENDO BENISSIMO CIO’ CHE STAVANO FACENDO.
La priorità non era VINCERE, ma FAR GIRARE LA RUOTA DEL CRICETO CHE TIENE ACCESA LA LAMPADINA, LA RUOTA DEL FRANTOIO IPOGEO A CUI AVEVANO ATTACCATO LE BESTIE DA SOMA. A loro interessava quella lampadina accesa, quell’olio torchiato che usciva a flutti, uscendo fuor di metafora i profitti derivati da tale, GIGANTESCA, operazione di vendita a credito con garanzie statali.

SHOJGU è un generale. A cui è stato consentito di fare il generale, capo delle forze armate. Anche quelli NATO e i loro lacchè di KIEV sono, formalmente, generali. Ma sono su un altro libro paga, diverso da quello che formalmente dà loro lo stipendio a fine mese: sono gli ordini che hanno dato sinora dopo essere entrati a gamba tesa nel conflitto, PERSEVERANDO in errori tattici e strategici tanto clamorosi quanto criminali che hanno distrutto un esercito (IL LORO!) e un Paese (QUELLO CHE “DIFENDONO”), a dimostrarlo ampiamente.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Nico
Thursday, 30 November 2023 07:54
Compagno!
Niente po po di meno che la repubblichina ha pubblicato un articolo in cui afferma che i russi circondano Avdeevka e che gli ucraini affermano che non ci sia nessuno stallo.
E te credo, stallo no di certo, poi che giochino con le parole e che dicano apertamente che i russi hanno l'iniziativa e loro faticano a far qualsiasi cosa, è un altro discorso.
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Paolo Selmi
Thursday, 30 November 2023 10:04
Che tristezza, compagno Nico...

Segno che l'ennesima tragedia, in termini di vite umane, si ripeterà sulla falsa riga di Artemovsk. E di Mariupol'.

Oppure no... oppure questa volta i tempi saranno più brevi e, paradossalmente, chiudendo prima la faccenda saranno i russi a "salvare", risparmiandole, quelle vite che sia il regime di Kiev, sia i loro padroni, non hanno alcuno scrupolo a gettare nel tritacarne.

Vedremo... che tristezza, comunque.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 November 2023 12:52
29/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata, anche se:

- ARTEMOVSKOE (CHROMOVO) un canale telegram abbastanza autorevole, quando lancia annunci di questo tipo, ha appena comunicato essere finita sotto controllo russo:
https://t.me/rusich_army/11978
Si tratta del paese immediatamente dopo ARTEMOVSK. SE CONFERMATO, saremmo GIA’ OLTRE L’AFFOSSAMENTO DELLA “CONTROFFENSIVA”, MA IN PIENA CONTRO-CONTROFFENSIVA! Su territori in mano al regime di Kiev dal 2014! Vedremo.

Ad AVDEEVKA si amplia ulteriormente il fronte verso nord, con altri 500 m guadagnati.
https://t.me/DnevnikDesantnika/5084
Chi pensa che i russi si fermeranno una volta chiusa la tenaglia, è servito. Come abbiamo visto, AVDEEVKA è la BRANCA SUD di una TENAGLIA BEN PIU’ GROSSA. Che termina grosso modo la propria corsa a KONSTANTINOVKA, fra ARTEMOVSK e AVDEEVKA, per l’appunto. Anche qui, vedremo. Intanto, notizie scioccanti arrivano, come quella di 200 corpi di soldati ucraini RINVENUTI nel corso della avanzata russa qui, alle porte di Doneck.
https://t.me/ukraina_ru/178478
In sostanza, i loro compagni nella fuga li avrebbero abbandonati, non si capisce bene se già morti o in fin di vita. E così, morti, li hanno rinvenuti i soldati russi una volta raggiunte le posizioni abbandonate. Molte cose stan cambiando fra le fila ucraine, quasi tutte in peggio.

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Wednesday, 29 November 2023 14:50
No, non credo che i russi si fermeranno e accelereranno fino a occupare meta' (o oltre) dell'Ucraina e stabilire nuovi confini a ridosso di fiumi o con limiti fortemente fortificati. Lo faranno anche in risposta allo stolten che continua ad annunciare l'entrata dell' Ucraina nella nato.
Certo che stoltamenten fa propaganda, ma visto che i russi sono gia' li, avanzano, perche' non mettere una parola fine a questa idiozia ucraina con nuovi confini e una zona (bella ampia) cuscinetto controllata da loro a ridosso dei confini russi?
Una sorta di nuova germania est e ovest.
Poveri ucraini sedotti dalle stoltezzen de noartri e dei loro nazisten casalinghi
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 November 2023 15:29
Concordo al cento per cento, carissimo Alfred.

Lo sviluppo attuale della situazione, insieme alle rivelazioni che continuano ad affiorare, man mano che la faida interna fra le varie fazioni si approfondisce sempre più, conferma come fin da marzo 2022 la cabina di regia sia stata assunta da altri rispetto alla presidenza ucraina.

Nonostante la firma di quest'ultima ad accordi stracciati subito dopo dai veri padroni. Questo piano di verità sta emergendo, pian piano, man mano che la lotta per il potere e le rese dei conti interne ne intagliano pezzi e li usano per darsele di santa ragione.

Con estremo scorno di una Trojka che, a differenza del caso greco, in questo caso ci avrebbe tenuto, e non poco, a restare ancora dietro le quinte, a dire che "no", "noi aiutiamo soltanto"...

Ecco, allora, che di fronte alla nullificazione della dirigenza attuale ucraina come interlocutore diretto, e di fronte all'intransigenza NATO nel proseguire "fin quando ce n'è", neanche per vincere, ma per perseguire altri fini, legati essenzialmente a interessi

- economici (profitti del complesso militare industriale, ivi compreso l'aumento delle quote di PIL destinate alla "difesa" nei paesi "liberi", saccheggio del patrimonio ancora immobilizzato sul suolo ucraino, consolidamento della propria posizione nell'europa "libera" e nel suo mercato, partecipando attivamente alla spartizione delle quote di profitto lasciate vacanti dai capitalisti russi)

- politici (consolidamento dell'alleanza atlantica nell'europa "libera" e della fedeltà/sudditanza di tutti i paesi ai suoi "valori", nullificazione del ruolo dell'UE, annichilimento della stessa, ridotta a una specie di CEE potenziata con moneta unica)

- militari (ampliamento dell'alleanza atlantica a finlandia - indispensabile per potenziare la loro finestra sull'artico, questa già vale ben più di un'ucraina sempre più inutile e superflua - sul mar nero già ci sono con romania, turchia e bulgaria, ai confini con la russia già ci sono con mezza europa del'est).

In tutto questo... i russi andranno avanti. Logicamente. Un congelamento del conflitto sarebbe solo un MINSK-3, con relativo, successivo, "scongelamento" quando i padroni d'oltremanica e oltreoceano lo riterrebbero più opportuno.

Paradossalmente, le carte in tavola potrebbero essere sconvolte,

- ancor prima che da una vittoria russa contro le briciole di quel che resta delle ff.aa. del regime di Kiev e degli "aiuti" u-ccidentali, vittoria che comunque costerebbe lacrime e sangue, e morte, e distruzione
(che è quel che vuole poi la NATO, ovvero lasciargli solo morte e distruzione, problemi enormi di ricostruzione, di generazioni fra la popolazione completamente azzerate, di rancori che - per esempio, la riduzione di una città di CENTINAIA di migliaia di abitanti a cumuli di macerie SICURAMENTE FOMENTEREBBE)

- ancor prima che tutto questo,

1. un colpo di stato e una pace accettata dalla maggioranza della popolazione ucraina come salvezza dal tritacarne in cui i nazifascisti e i loro padroni li stanno buttando (la maidan-3 che teme zelenskij). Quel che resta dell'Ucraina siffatta accetta la propria neutralità, in toto.

2. una SOLUZIONE INTERMEDIA, ovvero CEDIMENTI PROGRESSIVI DI INTERE REGIONI. Per esempio, Odessa. I russi non hanno alcuna intenzione di raderla in macerie, l'amministrazione locale di immolarsi, passa di là senza sparare un colpo e con l'approvazione incondizionata della popolazione. EFFETTO DOMINO SU ALTRE REGIONI -> firma di accordi di pace che riconoscano PER SEMPRE i confini raggiunti e che obblighino KIEV e OVEST del PAESE a una neutralità "svizzera". In tutti i sensi.

Questi due movimenti avverrebbero, a questo punto, SENZA l'interferenza NATO. Siamo alla fantascienza, in questo momento, con questo regime. E se la NATO intuirà questi due pericoli e correrà ai ripari CAMBIANDO TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA (il gattopardo), con un mascellone al posto dell'attuale patàca, per esempio, questi due scenari potrebbero ulteriormente allontanarsi. E l'agonia di un popolo intero essere ulteriormente allontanata.

Spero tanto, tantissimo, di sbagliarmi.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 November 2023 15:33
Errata corrige: E l'agonia di un popolo intero essere ulteriormente PROLUNGATA, non allontanata.
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 November 2023 08:45
29/11 ore 08:00 aggiornamento

FRANE, SMOTTAMENTI, CROLLI… E GATTOPARDI


“Non siam più nel 2022”, affermavo a inizio anno. Si sentiva che l’aria era cambiata. Ma non pensavo fino a questo punto. Ormai potrei già affermare, e affermo, “non siam più nel 2023”!

Cosa sta succedendo? Tante, troppe cose, tutte insieme: frane, smottamenti, crolli, un po’ su tutti i fronti, e non solo militari. Procediamo, come sempre da nostro italico costume, in ordine sparso: anche perché se è vero che anche nella follia c’è metodo, ma per capire che di follia si tratta non c’è bisogno di Freud.

Gli USA, scoop di un giornale indiano, vorrebbero ritirare gli ABRAMS prima che facciano la fine di leopardi, ghepardi e analoghi anglo-francesi.
https://t.me/ZeRada1/16961
“To save the reputation”: il canale ucraino Zerada è da mesi che lo denuncia, da quando non c’era fango, non pioveva da mesi, eppure non si vedevano nonostante fossero nei depositi da marzo. Primo segnale.

Il signor twitter, navicelle spaziali private e macchine senza il buco per la benzina, padrone anche dello starlink “donato” a kiev in comodato d’uso gratuito, ha staccato il segnale internet che da lì parte per DNR, LNR e Charkov. Sul DNEPR, invece, ha ridotto il segnale tipo “rotellina-del-tempo-che-gira”:
https://t.me/ukraina_ru/178456
In altre parole, comando NATO che segue in tempo reale tutto da Kiev ormai non seguirà tutto in tempo reale, a meno di attaccarsi alla radiolina (e farsi assistere da un interprete dall’ucraino). Altro segnale.

La Quarantaquattresima brigata carristi ieri si è rifiutata IN BLOCCO, dopo che un loro equipaggio è andato a fuoco insieme al Leopard nella regione di CHARKOV, di andare in battaglia a supporto della fanteria. Chiamata a intervenire, ha risposto “patàca cucù, i sacrifici falli tu”. Specialmente andare a crepare (SICURO, 100%) per niente (ALTRETTANTO SICURO, 100%).
https://t.me/ukraina_ru/178453
Questo, nonostante le minacce del kombrig di fucilarli tutti. Certi argomenti cominciano a non funzionare, almeno da alcune parti. Altro segnale.

L’ex-comandante delle forze NATO in Europa, che fino a ieri avrebbe tenuto la bocca chiusa da buon soldato che esegue e non è pagato per pensare (e infatti i risultati si vedono…) ammette che non avrebbe mai mandato i suoi in controffensiva senza appoggio aereo.
https://t.me/drugoeeto/13794
I soldati ucraini mandati a crepare in primavera-estate-autunno, a centinaia di migliaia, invece… altro segnale.

“Volga” o non “Volga”, 9230 soldati ucraini sono riusciti a conservare le proprie vite consegnandosi prigionieri, rifiutando la logica “dell’ultimo ucraino”. E sono sempre di più, e lo fanno sempre più in blocco:
https://t.me/rybar/54559
Altro segnale ancora.

Anche perché la corruzione dilaga: diffuso per la prima volta un dato inquietante: 175.000 ARMAMENTI “SPARITI” DALL’INIZIO DELLA SVO!
https://t.me/boris_rozhin/104660
Con tanto di statistica regionale, quindi non fonti nemiche, ma ufficiali. Non un anno fa, ma qualche mese fa nessuno si sarebbe permesso di denunciarlo. Dall’Ucraina stessa. Altro segnale ancora.

Oltre a dilagare, la corruzione, altri dati scandalosi sulla gestione scandalosa del cerchio magico di Kiev EMERGONO, proprio adesso, proprio in questo momento:
https://theislander.eu/?p=439
In sostanza due prestanome amici del patàca e ora con incarichi istituzionali (e ci mancherebbe) gli HANNO, non avrebbero, messo le firme per comprare DUE YACHT mastodontici, uno da 25 milioni di euro e uno da 50 milioni, attualmente al caldo negli Emirati o giù di lì. L’articolo è in inglese, il filmato sul tubo pure, i documenti sono lì, con oscurati solo mediatori e compratori. Classico, specialmente delle nostre parti per certi personaggi del passato: andava in giro come un barbone, moriva e sotto il materasso trovavano i milioni. Qui il patàca, che dallo smoking del 2014 e il perfetto russo con vocina da solista dei Platters è passato alla tuta-pigiama, ucraino “puro” declinato con voce catarrosa di gola e occhio spento e sbattuto, troverà la propria consolazione: un po’ con uno di questi palazzi galleggianti, un po’ con l’altro. Un articolo del genere, un anno fa, quando ancora si incolpavano i russi di essersi sparati da soli sui gasdotti, sulle centrali atomiche, su tutto, sarebbe stato impensabile. Ultimo segnale (solo perché non c’è tempo per altri).

Ultimo, ma già questa piccola e limitata serie è indicativa di una situazione sull’orlo di una crisi profonda che porterà a profondi mutamenti. E qui l’ultima domanda, purtroppo retorica: mutamenti sostanziali o solo gattopardeschi? Il gattopardo in realtà è già lì, dietro l’angolo. Sia mascellone, come alcuni vorrebbero, sia Budanov, cui ieri han pensato bene di fare un regalino alla moglie così, per fargli abbassare le alucce (bell’ambientino dev’essere ora Bankovaja e dintorni), siano altri pescati dal mazzo, si vede già chiaramente spuntare la sua coda da dietro la porta. E il suo puzzo ammorbare la casa Ucraina, o quel che ne resta.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 November 2023 19:40
28/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nessun aggiornamento di rilievo,
https://dnr-news.ru/society/2023/11/28/550594.html

se si eccettua il fatto che i russi guadagnano oggi ad AVDEEVKA altri 460 m circa dalla promzona verso nord, mettendo ancor più in sicurezza l’ampia testa di ponte appena conquistata.
https://t.me/WarDonbass/131718
Sempre da sud i russi guadagnano posizioni verso SEVERNOE:
https://t.me/avdeevkaru/41045
Da nord e dalle altre direzioni nessun avanzamento, a causa della strenua resistenza opposta dagli assediati che cercano, nei limiti del possibile, anche di contrattaccare.

Il ritmo di demolizione ad AVDEEVKA è anche maggiore di quello ad ARTEMOVSK. In questi due mesi le perdite subite dai soldati del regime di Kiev hanno già raggiunto la metà di quelle subite ad ARTEMOVSK:
https://t.me/notes_veterans/13763

Anche per questo i russi non hanno fretta di avanzare e aumentare così le loro, di perdite. Dai terrapieni appena conquistati (terrikon a N e promzona a S) possono infliggere perdite pesanti senza dover per questo andare all’assalto o sprecare le proprie risorse.

Questo mentre ormai anche le fonti ufficiali (LESCHENKO, rappresentante dell’ufficio di presidenza ucraino) ammettono le perdite subite:
https://t.me/RVvoenkor/57356
In alcune brigate, dai 110 uomini di partenza, ora ne sono rimasti TRE. In altre l’età media, rincalzo dopo rincalzo, HA RAGGIUNTO I CINQUANTAQUATTRO ANNI! Hai voglia a fare assalti, a 54 anni, dicono ormai le stesse fonti ufficiali. Inoltre, le brigate oggi dislocate all’ovest dovrebbero dare il cambio a quelle decimate all’est: altro problema… gli ordini sono ordini, ma c’è sempre meno carne da cannone disponibile.

VIDEO DEL GIORNO

A proposito di questo, propongo questo video come video del giorno. E non solo!
https://t.me/ukraina_ru/178407
Questo ragazzo riesce ad aprire un varco nel poco più di fil di ferro delle inferriate (se erano sbarre non ce l’avrebbe fatta…) di un distretto militare dove lo avevano sbattuto (a MUKACHEVO, per la precisione), SI CALA A BRACCIA (va bene pesa poco tutto quello che volete, ma è sceso giù a braccia dal terzo piano e, infine, con un saltello, arriva in strada, tra la “gente distratta che viene e va” e si da alla fuga! UN GRANDE! MITICO! PURA LEGGENDA! Negli ultimi secondi, un militare che cerca di corrergli dietro… ma penso proprio inutilmente.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 November 2023 15:14
28/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Prosegue la tendenza in atto di un progressivo CEDIMENTO, ancor più che arretramento vero e proprio, delle forze del regime di KIEV su tutti i fronti. In altre parole dove i russi cominciano a saggiare il terreno, causano cedimenti in sempre più punti. Anche quelli dove fino a poco fa erano NATO e regime di KIEV ad attaccare.

Ad AVDEEVKA perse nuove posizioni a sud, a ridosso della promzona:
https://t.me/donbass_segodnya/41039
e altri movimenti in corso:
https://t.me/rezervsvo/39389

Posizioni perse anche oggi sotto ZAPOROZH’E
https://t.me/ukraina_ru/178332

Altre due posizioni perse sotto ARTEMOVSK
https://t.me/frontbird/4798

Proprio in queste ore è iniziato l’ennesimo attacco verso KUPJANSK
https://t.me/polk105/13984
che verosimilmente porterà i russi a migliorare le proprie posizioni sopra SIN’KOVKA (qui in un’altra cartina satellitare):
https://t.me/rabotyno/659

E KRYNKI? Krynki si sta rivelando l’ennesimo imbuto dove la “meglio gioventù” ucraina è mandata a morire. I russi non hanno alcuna intenzione di perdere energie, risorse umane e materiali, per perdere questa ennesima possibilità, offertale dal nemico, di annientare le truppe d’élite del regime di KIEV truppa dopo truppa. Finché gli riesce, finché davvero lì non si caverà mai un ragno dal buco, buon per loro. ANZI, IN PROSPETTIVA UN DOMANI CHE LE TRUPPE SARANNO INDEBOLITE E NON CI SARANNO RINCALZI, “TORNARE A CHERSON” NON SARA’ PIU’ UN’IPOTESI CAMPATA PER ARIA. Vedremo...
https://t.me/HersonVestnik/23130

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 November 2023 08:49
28/11 ore 08:00 aggiornamento

IERI E OGGI: ANDARE AVANTI, MA ANDARE AVANTI DI PER SÉ NON È PROGRESSO!


Ieri notte, tornato padrone del telecomando in un orario relativamente decente per tenere gli occhi aperti durante un documentario, ho visto TOGLIATTI (GRAD) su Raiplay, voce documentari.
https://www.raiplay.it/programmi/togliattigrad

A fine documentario, di per sé molto interessante quando si attiene all’aspetto puramente documentaristico, quasi tutti i dirigenti della VAZ intervistati (tranne l’ingegnere capocantiere, quello con le carte catastali in mano… le “sue” carte catastali, il lavoro di una vita), prima sovietici e ora soltanto russi, alcuni dei quali dichiaratamente già allora anticomunisti, tessono le lodi degli anni Novanta e l’ultimo, addirittura, si spinge ad affermare che “è meglio così”, che “bisogna guardare avanti”, “non restare ancorati al passato”.

Persino il regista la butta sul sentimentale, sul “c’eravamo tanto amati”… ma non era cosa, chiudendo con uno struggente “Vicenzina e la fabbrica” sullo sfondo della attuale movida torinese durante l’aperi-cena.

Vi parlo di tutto questo perché… c’entra, con la situazione attuale. Eccome se c’entra.

Quella di regime, riportata da quei burocrati, dai nostri che con Togliattigrad fecero carriera, era già allora una retorica consunta, e che però ci passarono e ripassarono sulle orecchie come una saponetta fino a che persino se-dicenti comunisti, nel parlare del passato, ne fanno uso: una “bella utopia” e niente più. Del resto, “da giovani abbiam fatto tutti le nostre cazzate”...

Retorica basata essenzialmente, e a questa e a quella latitudine, sul Vecchio-nuovo, comunismo-vecchio-brutto, capitalismo-nuovo-bello. Per inciso, e pensare che Marx li metteva al contrario, nello sviluppo storico di quest’essere antropomorfo chiamato uomo…

Entro en passant, in questo aspetto “sequenziale” tipicamente positivistico, a cui chi non ha altri argomenti per giustificare il proprio conto in banca solitamente ricorre per dire “è giusto così”, per far notare come Marx, pur collocando il capitalismo prima e il socialismo dopo, nella seconda parte della sua vita, che è quella che ci interessa di più in questo momento, non lo faccia assolutamente in modo positivistico, ma dialettico, che son due cose completamente diverse: in sostanza, il secondo è MEGLIO del primo, ma non è detto che arrivi. Anzi, da solo non arriverà mai (“dixi, et salvavi animam meam”, e chi ha orecchie per intendere, vada in campeggio, ma non con una tenda cinese che gli rimane in mano la seconda volta che la monta).

Mi limito a notare che, nel vecchio, un’URSS autarchica, e che non poteva inoltre neppure pensare soltanto a sé stessa – ALTRO CHE “SOCIALISMO IN UN SOLO PAESE”! C’ERA UN BLOCCO INTERO DA MANTENERE!!! PIU’ PRESTITI A MEZZO TERZO MONDO, TUTTI A PERDERE!!! – eppure in tutto questo:

ALLORA, CHE ERA IL “VECCHIO”, PRODUCEVA TUTTO! NEL BENE E NEL MALE, MA TUTTO!
ORA, CHE È IL “NUOVO”, ESPORTA MATERIE PRIME (E ARMI) E IMPORTA PRATICAMENTE TUTTO IL RESTO!
DOV’È IL “PROGRESSO”?

E ANCORA:
- ALLORA, QUANDO TUTTI LAVORAVANO, QUANDO UN INTERO COMPLESSO INDUSTRIALE, CINQUE VOLTE MIRAFIORI, NASCEVA DAL NULLA INSIEME ALLA CITTÀ CHE DOVEVA OSPITARNE I LAVORATORI, PROVENIENTI CON ENTUSIASMO DA TUTTA L’UNIONE, BASTAVA UN FESTINO NELL’ALBERGO DEGLI ITALIANI E LE COMPAGNE INTERPRETI (intervistate) ERANO GIÀ “PERSE”.
- OGGI, CHE I DISOCCUPATI E I SOTTOCCUPATI CI SONO, CHE ANCHE CHI LAVORA E’ PIÙ POVERO DI ALLORA, LE CALZE A RETE, LE MAGLIETTE, I JEANS, NON ATTECCHISCONO PIÙ PER “ATTIRARE ALLA CAUSA”.

Veniamo all’oggi. La Cina di oggi, la Russia di oggi, vivono nel consumismo più sfrenato, PER CHI SE LO PUÒ PERMETTERE. MEGLIO, UN CONSUMISMO PER “CHI CE LA FA” (one shot one opportunity ecc ecc…) : la favola che si racconta, trita e ritrita anch’essa, a cui non ci crede più nessuno, nel profondo della propria coscienza, ma a cui CI VOGLIONO CREDERE ANCORA TUTTI, perché è rimasto solo questo per dare un senso alla propria vita (solito discorso “avere o essere” versione mezzo secolo dopo).

Se il socialismo ridotto a “vulgata” era una favola, a confronto di questa, di favola, è AVANTI ANNI LUCE. Ma quello era il “vecchio”, e questo è il “nuovo”. Anche qui, dov’è il progresso? Ma questo è, e da questo partiamo.

Come ammette candidamente un’interprete, quello che affascinava quelle diciottenni era l’ACCESSO al consumo illimitato, sfrenato, che ERA POSSIBILE in U-ccidente. I dirigenti sovietici arrivavano a Mirafiori nell’autunno caldo del Sessantanove. Trovavano i picchetti, gli scioperi, decine di migliaia di licenziati. E non dicevano nulla. Così come, per inciso, il consolato cinese di Milano non ha mai detto nulla sulle decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori sfruttati non là, ma QUI, nelle vie a fianco, in quella che è la Chinatown milanese. Si facevano e si fanno I FATTI LORO.

Probabilmente, la MAGGIORE CONTRADDIZIONE DI TUTTA QUESTA OPERAZIONE, NATA PER DARE HIC ET NUNC IL BENE DI CONSUMO CHE QUI C’ERA E LÌ NO A TUTTI I LAVORATORI SOVIETICI. A OGNI COSTO. FACENDO IL PATTO COL DIAVOLO, PARDON, CON L’AVVOCATO: il quale, senza mezzi termini, nel documentario mette in fila tutti i vantaggi dell’operazione, uno dietro l’altro.

Quando ci chiediamo PERCHÉ L’URSS È IMPLOSA, ricordiamoci quelle facce, quelle interviste, quei burocrati che premevano per entrare ai cancelli mentre i loro compagni italiani picchettavano. Una minoranza, un’élite, CHE ALLORA NON ERA ANCORA DI CLASSE, CHE ALLORA NON ERA ANCORA UNA CLASSE, MA CHE ASPIRAVA A ESSERLO. A sfruttare il vantaggio concessole, IN FIDUCIA, da un partito, dagli stessi lavoratori, da un Paese intero, per fare quello che poi ha fatto, per raggiungere lo scopo, infine, raggiunto.

Stesse facce in Russia, in Ucraina, ovunque lungo quelle 15 repubbliche. All’epoca c’erano DUE MODI DI PRODUZIONE uno antagonista rispetto all’altro. Ha vinto uno e ha perso l’altro. ATTENZIONE, PERÒ. ALL’EPOCA CHI HA VINTO AVEVA UN NOME E UN COGNOME, UNA FACCIA: L’OCCIDENTE. E CHI AVEVA PERSO AVEVA ANCHE LUI UN NOME E UN COGNOME: L’URSS. LA FAVOLA DELLA “LIBERTÀ”, dei jeans e del rock, VINCEVA E CONVINCEVA PERCHÉ ARMA AD APPANNAGGIO DEL PRIMO MODO DI PRODUZIONE, OVVERO AD APPANNAGGIO DELL’U-CCIDENTE.

Oggi c’è UN SOLO MODO DI PRODUZIONE in tutto il mondo. LA FAVOLA DELLA “LIBERTÀ”, CHECCHÉ NE PENSI BIDEN QUANDO NON PRENDE LE PASTIGLIE, NON È PIU AD APPANNAGGIO DEL SOLO U-CCIDENTE. COME IL CAPITALISMO, CIASCUNA REALTÀ LOCALE L’HA ADATTATA ALLA PROPRIA REALTÀ CREANDO LA PROPRIA VARIANTE.

Abbiamo quindi un capitalismo e un consumismo con caratteristiche occidentali, un capitalismo e un consumismo con caratteristiche russe, un capitalismo e un consumismo con caratteristiche cinesi. In genere tutti con una spiccata tendenza verso l’esibizione pacchiana del lusso, con una caduta evidente dal punto di vista estetico. Ma tant’è. Non è questo il punto.

Il punto è che, aiutando la classe dirigente locale a far implodere l’unico esperimento sinora condotto di socialismo realizzato, l’U-ccidente ha spuntato l’unica arma retorica a disposizione impiegata allora con estremo successo. Meglio, l’ha estesa, esattamente come QUEL modo di produzione a cui è collegata, depotenziandola. Westerns do it better! ‘Na vota, forse. E ora le LORO quinte colonne in Russia, in Cina, fanno MOLTA più fatica. Sono praticamente senza speranza.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 November 2023 10:04
Breve PS post-timbro e pausa sigaretta.

1. NON SOLO LA "FAVOLETTA" ORA LA CONTANO ANCHE ALTRI, NON SOLO L'UCCIDENTE... MA LA CONTANO ANCHE MEGLIO! Oggi, le "interessanti prospettive per il futuro" del ragazzo-di-campagna-pozzetto, attecchiscono come propaganda decisamente più a Mosca, o a Pechino, o a Jakarta, o a Delhi, che a Roma. Questo, a conclusione del ragionamento dell'ultimo paragrafo. La "Route 66" finisce invece nel burrone insieme a Willy Coyote.

2. In quel documentario un funzionario dell'epoca, il più "intellettuale" di tutti, amante delle citazioni (ogni spezzone una citazione, un pozzo senza fondo...), richiama un episodio storico per parlare dei loro quadri in formazione.

In sostanza. Patto di Versailles. Germania ridimensionata, può avere solo un esercito di centomila uomini. I "teteschi", furbetti, non sgarrano, centomila e non uno di più, MA QUEI CENTOMILA SONO TUTTI UFFICIALI! Risultato: quando Hitler decide di "make Germany great again.." ha già centomila alti ufficiali, e recuperare la carne da cannone è un attimo.

Stesso discorso con i sovietici a Torino: MILLE E NON UNO DI PIU', si. Ma i sovietici han mandato lì MILLE direttori di fabbrica, ingegneri capo, gente che una volta tornata è stata in grado di organizzare e formare il lavoro di cinquecentomila persone.

Ora veniamo agli accordi cestinati un anno e mezzo fa in Turchia dai padroni: prevedevano un esercito di CENTOMILA uomini, non uno di più. Anche qui, allora, quell'esercito lo potevano imbottire della crema della crema, di quegli alti ufficiali sul modello tedesco. ALLORA.

Oggi, probabilmente di quella élite al regime di Kiev è rimasta meno della metà. Ed è in corso di esaurimento a ritmi sempre più accelerati. Vedremo anche qui...
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Nico
Tuesday, 28 November 2023 14:32
Carissimo Compagno,

e cosa mi dici di questo titolo?

Guerra in Ucraina, la Nato conferma: "Kiev continua a infliggere sconfitte a Mosca"

io non so cosa dire...
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Paolo Selmi
Tuesday, 28 November 2023 15:16
Nemmeno io, Carissimo Nico!

Ma se lo conferma la NATO... "basta la parola"!

Un abbraccio compagno!
Paolo
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Nico
Tuesday, 28 November 2023 18:06
Esattamente, della NATO basta la parola, come FALQUI....

Fa proprio sciogliere in merda ogni singola volta che si pronuncia
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Paolo Selmi
Wednesday, 29 November 2023 09:47
:-)
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Paolo Selmi
Monday, 27 November 2023 19:35
27/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Regime di KIEV ormai in difesa che perde posizioni persino nei luoghi della “kotrnastup” estiva…
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/27/20231127173210-968d0e94.jpg
STAROMAJORSKOE minacciato da ovest da questi avanzamenti russi che, come è naturale che sia, oltre che recuperare i pochi km persi, fiaccano il morale di truppe sempre più allo stremo.

Lo stesso si può dire di KLESCHEEVKA, sotto ARTEMOVSK (altra cartina di RYBAR):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/27/20231127134331-5e66793f.jpg
Qui, addirittura, stanno succedendo cose di questo tipo. Soldati NATO in guisa di “mercenari”, Georgiani e Polacchi, SI CONSEGNANO AI RUSSI, a gruppi di 10-15 uomini, CON DIVERSI GRADI DI CONGELAMENTO SUL CORPO.
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/7022
In altre parole, i soldati oltre che essere allo stremo dal punto di vista militare, lo sono anche per le condizioni di vita in trincea.

INGLESE “LINGUA UFFICIALE” PER LEGGE!

Legge 9432 APPROVATA OGGI con maggioranza bulgara (278 “ZA”, 0 “PROTI” e 5 astenuti)
https://t.me/governorgeneralN/535
Da oggi l’inglese è LINGUA UFFICIALE e DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI per l’Ucraina. Quindi, se domani il patàca e l’altro patàca, quello armeno, dovranno incontrarsi nuovamente, come a Madrid, secondo questa legge dovranno parlare non in russo... ma in inglese! Lingua con cui, quantomeno il primo dei due, ha seri problemi.

Per inciso, l’inglese in Europa è LINGUA UFFICIALE solo nei Paesi anglofoni: GB, Irlanda, Malta, Cipro (insieme al greco), Gibilterra, STOP.
https://www.myes.school/it/magazine/tips-e-curiosita/quanti-paesi-inglese-lingua-ufficiale/

Neppure da noi, dove ormai lo propinano ai nostri bambini sin dalla più tenera età (e con risultati tutt’altro che confortanti…) E’ LINGUA UFFICIALE.

Assistiamo quindi all’ennesimo PARADOSSO: lingua ufficiale significa
- non solo che nelle scuole si potrà insegnare IN inglese (ammesso che ci sia qualcuno disposto a farlo…), laddove per esempio ormai non si insegna più in nessun altra lingua delle “minoranze” (RUSSO, ma anche UNGHERESE e ROMENO);
https://ria.ru/20220610/yazyk-1790620757.html
laddove l’anno scorso “vecchi” libri son stati portati a macero A MILIONI.

Ma vi è di più. Da oggi, anche che Mykola e Taras, impiegati comunali, infermieri del pronto soccorso, ferrovieri, dipendenti pubblici di ogni ordine e grado… dovranno essere in grado di parlare TRA DI LORO in anglofono! Esattamente come fino al 2014 parlavano tra loro in russo della bella figliola che era appena passata o della ramanzina del capufficio (“стандартизированное использование английского языка в работе органов государственной власти, местного самоуправления, подразделений экстренной помощи, в сфере образования, транспорта и здравоохранения при пересечении государственной границы” sempre https://t.me/governorgeneralN/535).

Inglese ovunque… come una cosa naturale… UCRAINA COME LUOGO DEL PIU’ ORRORIFICO, CRIMINALE, ESPERIMENTO DI INGEGNERIA SOCIALE dell’ultimo periodo: schiavi 2.0, cancellati nella loro memoria storica, nella loro coscienza nazionale più autentica (non c’è Ucraina senza Russia!), RIPROGRAMMATI e sintonizzati sulle frequenze dei padroni, “senza se e senza ma”. Tentativo, caro U-ccidente, destinato a fallire. E' fallito ai conquistadores spagnoli. Fallirà anche a voi.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 27 November 2023 12:51
27/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Peggiora di giorno in giorno la situazione per il regime di KIEV, su tutti i fronti. Anche sotto KREMENNAJA i russi avanzano, di oltre un chilometro:
https://t.me/polk105/13870
Stesso discorso sotto KUPJANSK, dove a IVANOVKA i russi avanzano verso ovest recuperando alcune posizioni perdute ancora un anno fa.
https://t.me/polk105/13867

Ad AVDEEVKA, per ammissione degli stessi militari ucraini, i russi avanzano anche a NORD, di qualche centinaio di metri (200) nella zona del complesso chimico oltre che rafforzarsi intorno a STEPOVOE:
https://t.me/polk105/13875

Nel comando generale delle ff.aa. ucraine vedono sempre più sovrapporsi all’attuale cartina quella di ARTEMOVSK. Stessa tattica di attacco ai fianchi,
https://t.me/rezident_ua/20617
ma effetto, aggiungiamo noi, decisamente più devastante. A cambiare è la difesa ucraina, ormai sfilacciata, demotivata, decimata in uomini e mezzi.

“CARNE DA CANNONE” PER LA PRIMA VOLTA IN DEFICIT: SVOLTA ALLE PORTE?

NOTIZIA DI OGGI: OTTOBRE 2023 E’ STATO IL PRIMO MESE, DOPO 600 GIORNI DI GUERRA, DOVE GLI ARRUOLATI SONO STATI MENO DELLE PERDITE SUBITE. IL DEFICIT SUPERA IL 43% (su cento soldati morti, feriti, dispersi, ne sono stati rastrellati e sbattuti al fronte solo cinquantasette). Dopo un’estate dove più o meno ci si arrabattava nel far quadrare i conti fra “entrate” e “uscite”, in questa vergognosa contabilità , ottobre è stata una sberla non da poco.
https://t.me/legitimniy/16786
A contribuire a questo risultato,
- certamente, il popolo ucraino che sta RESISTENDO OVUNQUE E COME PUO’ a questa accelerazione nella coscrizione obbligatoria, ma anche
- una politica DISSENNATA, CRIMINALE, di uso di questa risorsa nel modo più disastroso possibile (ultimo esempio, ma solo per ordine di apparizione, questo soldato lasciato letteralmente a morire, abbandonato dai suoi compagni, e raccolto dai russi):
https://t.me/notes_veterans/13737

Il che AMPLIFICA ULTERIORMENTE LE PERDITE rispetto a quanto possano già fare i russi di loro.

Potrebbe costituire una svolta? Ancora presto per dirlo, tuttavia, è un segnale molto importante.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 27 November 2023 08:35
27/11 ore 08:00 aggiornamento

APERTA LA STAGIONE DELLA CACCIA (ALL’ABRAMS)


I canali russi segnalano che i primi ABRAMS sono finalmente entrati in azione:
https://t.me/rybar/54501
Annunciati sin da marzo, abbiam dovuto aspettare dicembre per vederli. Nel PERIODO PEGGIORE, PERALTRO. QUESTI RESIDUATI BELLICI NATO (I PIÙ GIOVANI HAN QUARANT’ANNI) PESANO INFATTI, E IL TERRENO – ANCORA TANTO “UN ANNO SULL’ALTIPIANO” E ANCORA POCO “100 000 GAVETTE DI GHIACCIO” – RISCHIA DI VEDERLI AFFONDARE NEL FANGO ANCOR PRIMA DI ESSERE RAGGIUNTI DA UN “LANCET” RUSSO.

Con ogni probabilità, con gli ABRAMS siamo all’ultimo atto del lend-lease NATO. Il complesso militare industriale si sta disfacendo, dopo i fondi di magazzino UE (Leopardi già senza pelo) e d’oltremanica (Challenger la cui unica “sfida” possibile è quella di mettersi in moto), anche di quelli d’oltreoceano. Ne ha una discreta quantità, con cui inquinare la discarica ucraina ricavandone persino un grasso, grassissimo utile, speculandoci sopra al pari – se non più – degli europei e dei britannici.

Per i russi, aperta la stagione della caccia all’ABRAMS. Ricchi premi per chi ne porta a casa uno, come già si vocifera:
https://t.me/drugoeeto/13740

AVDEEVKA

Confermata la perdita della promzona anche dalle fonti ucraine,
https://t.me/RVvoenkor/57246

gli scenari che ora si aprono e che noi abbiamo ieri descritto assumono una veste grafica in questa cartina:
https://t.me/RVvoenkor/57248?single
La zona “grigia” è quella che ormai è diventata terra di nessuno. I russi avanzano, dalla terra di nessuno si aprono le tre alternative, o possibilità anche contemporanee, se ne avranno voglia, di procedere ulteriormente. Vedremo gli sviluppi.

TUTTI CONTRO TUTTI: FAIDE DI REGIME E MOBILITAZIONE TOTALE

Dopo la denuncia ORMAI GIORNI FA di un ex-cerchio magico ai propri dirigenti, COMPLETAMENTE PRONI ai DIKTAT DI JOHNSON, testimonianza già a marzo 2022 della piena sudditanza degli stessi ai veri attuali padroni dell’Ucraina,

ANCORA NESSUN COMMENTO UFFICIALE! Patàca tace, Mascellone anche!
https://t.me/ZeRada1/16937

In compenso, Mascellone attaca Patàca tramite i suoi scagnozzi, non direttamente, e Patàca di converso fa attaccare Mascellone dal suo ufficio propaganda, chiedendone le dimissioni:
https://t.me/ZeRada1/16930

Non è una commedia di Goldoni, purtroppo, ma la tragedia che quotidianamente vive un popolo, tra l’incudine della propria classe dirigente e il martello dei padroni europei, d’oltremanica e oltreoceano. La mobilitazione è, ormai, TOTALE. Questo il disegno di legge che sarà verosimilmente adottato a metà dicembre:
- distretti militari con PIENI POTERI (in altre parole, quella violenza che vediamo oggi per strada sarà LEGALE)
- possibilità di arruolamento per CHIUNQUE, anche polizia, funzionari pubblici, amministratori locali, eccetera (chiunque NON paghi, ovviamente)
- abolizione della cosiddetta “idoneità temporanea” e dei RINVII per chi studia (altra carne da cannone disponibile fra i giovani)
- Periodo di leva esteso a TRENTASEI MESI (rinnovabili? Con silenzio assenso???)
https://t.me/ZeRada1/16918

Il regime sta raschiando il fondo del barile per tirare un altro anno, sulla pelle del proprio popolo. Vedremo se non si schianterà prima.

Aggiornamenti a seguire.
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Domenico
Sunday, 26 November 2023 18:41
A proposito di Avdeevka - Caporetto. Dopo Caporetto abbiamo avuto Vittorio Veneto perché l'Impero Austoungarico è stato schiacciato da Inglesi Francesi e Americani, col contributo pure della Russia, altrimenti a quest'ora a Trento e Trieste, ma anche a Venezia, si parlerebbe tedesco. Ma la Russia non è nelle condizioni dell'impero Austroungarico.
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Paolo
Sunday, 26 November 2023 21:09
A dire il vero, Austriaci, che avevano subodorato puzza di tradimento, ci avevano offerto, in cambio di neutralità, Trento (tenendosi GIUSTAMENTE Bozen, da noi chiamata Bolzano ..dove gli abitanti tuttora fingono di non capire italiano) e trasformando Trieste in porto franco: soluzione che sarebbe stata perfetta, risparmiandoci 600.000 morti e almeno altrettanto invalidi e non creando massa di reduci arrabbiati che poi sarebbero stati ingannati da Mussolini,che gli prometteva la "rivoluzione". Senza Mussolini come esempio, Hitler sarebbe stato come lo abbiamo conosciuto? Ci sarebbe stato Franco, in Spagna? (Senz'altro, non ci sarebbero stati soldati fascisti italiani nella guerra civile spagnola, cambiandone forse esito). Chissà, la Storia non si fa con ipotesi. Indubbiamente, Inglesi e Francesi seppero prenderci per il culo, prospettando sbocchi coloniali che non avevano nessuna intenzione di darci
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Paolo Selmi
Sunday, 26 November 2023 21:28
Mi vengono in mente accordi turchi bruciati ormai quando già firmati nel "lontano" 2022
aiuto... sto cominciando a dar ragione a Vico e ai corsi e ai ricorsi...
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Paolo Selmi
Sunday, 26 November 2023 19:44
Ottima osservazione, carissimo Domenico! Grazie mille. In effetti la mia era una conclusione troppo "Armando-Diaz-centrica"... che non teneva conto di fattori esterni qui del tutto inesistenti. Un tentativo c'è anche stato, con le sanzioni, o cercando di attivare le loro quinte colonne interne alla Russia... ma hanno sortito l'effetto opposto.

A questo proposito, proprio oggi c'è stata una manifestazione lampo, non autorizzata, davanti allo EL'CYN CENTER di Mosca,
https://t.me/kom_mir/5310
nello striscione c'è scritto "OTTO ANNI DI MENZOGNE, CENTRO DI FORMAZIONE DI SPIE" («8 ЛЕТ ЛЖИ. ЦЕНТР ПОДГОТОВКИ ИНОАГЕНТОВ»). Il centro è in effetti nell'occhio del ciclone per promuovere propaganda spiccatamente filo-occidentale, liberista, insomma... per continuare a fare quel che il suo capo ha fatto in vita...

con la differenza che è passato un quarto di secolo e certi argomenti non hanno più presa... da loro.

Grazie ancora della tua più che giusta osservazione!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 26 November 2023 11:08
26/11 ore 10:00 aggiornamento

AVDEEVKA: CADUTA "PROMZONA". E POI?


Cartina aggiornata a fine giornata di ieri
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/25/20231125230129-0e00bb63.jpg
Si vede chiaramente sia l’area della PROMZONA a sud-est ormai in mano russa, (ingrandimento anche in basso a dx), che l’importante avanzamento sotto il terrapieno di detriti a nord-ovest (terrikon, ingrandimento anche in alto a dx) a testimonianza dell’ingresso in città (sempre a est della ferrovia, seguendone il tracciato) anche da nord.

La fortezza che dal 2014 terrorizza la capitale del Donbass cade, pezzo dopo pezzo. SALVO CEDIMENTI IMPROVVISI, CE NE VORRÀ, ANCORA, DI TEMPO. NATO E REGIME DI KIEV STANNO RIPETENDO, A MIO AVVISO CONSAPEVOLMENTE, LO STESSO ERRORE DI ARTEMOVSK. Sono state chiamate a rinforzo, DA ALTRI FRONTI, BEN SEI ALTRE BRIGATE MECCANIZZATE:
- 93 ОМБр
- 62 ОМБр
- 61 ОМБр
- 88 ОМБр
- 31 ОМБр
https://t.me/dva_majors/29698
Non c’è più una RISERVA STRATEGICA, ormai è tutto uno spostare da un fronte all’altro, prosegue questa analisi (теперь руководство ВСУ вынуждено перебрасывать войска с одного направления на другое). Che conclude: “Nemmeno i migliori soldati sarebbero in grado di reggere questi ritmi, perché tutti hanno bisogno di riposo” (В таком темпе ни один даже самый подготовленный боец не выдержит, ведь всем нужен отдых. )

Sei brigate allo stremo, quindi, mandate a crepare per tenere aperta l’ultima possibilità (sempre più teorica!) di attaccare direttamente Doneck. Di realizzare quello che si aveva intenzione di fare a febbraio dello scorso anno.

I russi non hanno fretta: liquidate anche queste sei brigate, ci sarà ancora meno carne da cannone da far girare come una trottola su posizioni che potrebbero rivelarsi, per loro, meno congeniali. Meglio trovarsele qui e annientarle poco per volta, visto che ci tengono tanto a infilarsi dentro questa tenaglia, esattamente come ad ARTEMOVSK. Perché dire loro di no… quindi, conclude questa analisi, AVDEEVKA potrebbe durare ancora a lungo, fino a marzo-aprile 2024: al termine, avanzamenti ancor più liberi di truppe russe, in profondità, contro un esercito che dopo cinque mesi così sarebbe ancora più decimato.

Torniamo al campo di battaglia. Nello specifico cosa comporta lo smantellamento dei primi scaglioni di difesa di questa roccaforte, costruiti sin dal lontano 2014 e irrobustiti per otto anni? In genere, violata una roccaforte, TUTTA LA DIFESA NE RISENTE. È normale. Per quanto uno possa progettare scaglioni consecutivi, campi minati come se non ci fosse un domani, trinceramenti, scudi per postazioni fisse e bunker di cemento armato, tuttavia il COMBATTIMENTO RAVVICINATO CON AMPIO USO DI ARTIGLIERIA PESANTE PRATICAMENTE INDISTURBATA NELLA PROPRIA AZIONE NON CONSENTE ALCUNA POSSIBILITÀ DI TENUTA NEL LUNGO PERIODO. Nel breve, o nel medio, i campi minati saltano, il bastione crolla. Letteralmente demolito da continue cariche di esplosivo che gli si frangono contro.

Ecco quindi che la presa dell’area industriale a sud-est ora apre ben TRE STRADE ai russi:
1. ATTACCO A NORD, per raggiungere da sud la stazione di filtraggio (DONECKAJA FIL’TROVANNAJA STANCIJA) e con essa trascinarsi dietro l’intera prima linea di sbarramento a EST.
2. PROSEGUIRE VERSO OVEST ed espugnare il colmo denominato “CARSKAJA OCHOTA”, che a sua volta consentirebbe di raggiungere da sud il quartiere CHIMIK, che è l’unico vero complesso di case popolari sul modello già visto ad ARTEMOVSK (elaborazione di una difesa a più scaglioni, uno per linea di palazzoni, sfruttando la conformazione urbanistica sequenziale degli stessi).
3. ATTACCO A NORD-OVEST, decisamente più semplice, incuneandosi in una serie di piccoli agglomerati sparsi di edifici a pochi piani, impiegando la tattica delle “mini-sacche”, ovvero procedendo sui lati di ciascun agglomerato, accerchiandolo e liberandolo.
Nel frattempo, la PROMZONA, la zona industriale appena liberata, sarà progressivamente occupata da uomini, mezzi delle retrovie che si spingeranno in avanti, divenendo essa stessa RETROVIA.
https://t.me/rabotyno/651

Quale scenario dei tre ipotizzati da questo canale si realizzerà, è presto dirlo. Tutto dipenderà dalla convenienza e, sostanzialmente, dalla risposta di NATO e regime di KIEV a questa situazione in essere. Se la configurazione che essi adotteranno sarà, come pare essere, di difesa a oltranza, “fino all’ultimo ucraino”, per i russi sarà tutto grasso che cola e non accelereranno i tempi, puntando a “demilitarizzare” ulteriormente chi si sta presentando a centro ring con la guardia bassa cercando deliberatamente il KO. Il proprio.

NOVOMICHAJLOVKA E UNA LINEA DI DIFESA SEMPRE PIÙ "BUCHERELLATA"

Una nuova sacca si sta formando a sud-ovest di DONECK, appena sotto MAR’INKA.
https://t.me/rezervsvo/39137
Il paesino interessato si chiama NOVOMICHAJLOVKA. Di per sé è l’ennesimo, piccolo, centro abitato di un’area essenzialmente agricola. In realtà, tale paese si trova lungo quella prima linea fortificata da cui un tempo dovevano balzar fuori decine di migliaia di soldati addestrati per anni a raggiungere DONECK e ora, insieme a MAR’INKA a nord, a UGLEDAR a sud-ovest, costituisce la barriera più forte allo sfondamento russo verso nord.

Ecco quindi che qui, E NON SOLO QUI, ci troviamo in un contesto completamente diverso da quello di AVDEEVKA, questa specie di “fagiolo” largo e lungo chilometri, ciascuno munito di difese più dell’altro, da smantellare pezzo dopo pezzo. QUI CI TROVIAMO DI FRONTE A UNA DIFESA DOVE O TUTTO SI TIENE, O NULLA SI TIENE. Se cade questa cittadina, si tagliano le comunicazioni con le altre facenti parte della stessa linea, si devono cercare soluzioni di ripiego con retrovie che divengono di colpo prima linea, in un terreno essenzialmente pianeggiante, quindi col rischio (certezza!) che posizioni che dovevano reggere l’urto da una direzione soltanto ora lo devono reggere, DOPPIO, da una direzione imprevista, dove si ritrovano, ESSENZIALMENTE, SCOPERTI.

SCOLLAMENTI FRA STRATEGIA GENERALE E SITUAZIONE SUL CAMPO


Ecco allora che QUESTI PROBLEMI OPERATIVI COMINCIANO A DIVENTARE SOVERCHIANTI, per uno stato maggiore completamente in palla. Nella palla più totale. Infatti, che senso ha che un drone italico si alzi, ancora oggi! (FORTE12)
https://t.me/rezervsvo/39177
da SIGONELLA, per girare come un deficiente a ridosso delle coste turche del Mar NERO e curare e triangolare da lì l’ennesima ondata di droni, di cui uno abbattuto, uno perso per strada dai mezzi di disturbo, uno che arriva ma non colpisce dove deve, eccetera,

- SE POI SUL TERRENO LA SITUAZIONE SI COMPLICA GIORNO DOPO GIORNO FINO A RAGGIUNGERE IL COSIDDETTO “PUNTO DI NON RITORNO”?
- PUNTO DI NON RITORNO PER CERTI VERSI GIÀ SUPERATO, VISTO CHE QUANDO QUALCUNO – PRIMA O POI, PATÀCA O ALTRI – SI SEDERÀ UN TAVOLO COI RUSSI, DOVRÀ SOLTANTO SOGNARLE, LE CONDIZIONI RIFIUTATE A MARZO 2022 PER ORDINE PADRONALE?
- SE I MILIONI FRA MORTI E DISPERSI SONO 1.126.652???
https://t.me/ukraina_ru/178120
Come riportato da una TV di regime (1+1) poi costretta, dopo telefonata del regime stesso, a “rettificare” e dire che si è trattato di un errore di battitura di chi scrive i rulli?

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Alfred
Sunday, 26 November 2023 14:09
Praticamente gli ucraini non reggeranno sino a fine anno,
Non ci sono le condizioni.
Non ci sono mai state.
Chi li ha spinti a rinunciare agli accordi abbozzati in Turchia non poteva non sapere, ma tanto chi vuoi che se ne freghi degli ucraini?
Per tacere poi dei governanti e nazisti ucraini che svenderebbero le madri per una carezza (ben retribuita) del superiore occidente.
Avranno modo e tempo di apprezzare gli amici d'occidente non appena finiranno di essere utili e crepare in trincea.
Mi dispiace per tutti gli ucraini (e sono molti) che non hanno avuto voce nello scegliere sulle loro vite e le loro morti.
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Paolo
Sunday, 26 November 2023 21:24
Dispiace per Ucraini? Altro giorno ho sentito intervista a uno che si fa chiamare "Fritz"..vantandosi di aver avuto un nonno tedesco che ha combattuto in seconda guerra mondiale. Questo idiota , pur avendo perso una zampa, diceva 'di voler tornare al Fronte" per "difendere la Patria". Bene, finché non capiranno che, in questa guerra, LORO sono il nemico mentre i Russi sono i DIFENSORI di quelli che Nazisti volevano sterminare o cacciare da loro terre, che crepino tutti
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Paolo Selmi
Sunday, 26 November 2023 21:33
La maggioranza degli ucraini non è come Fritz... fa sempre più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce... il problema è che dal 2014 a oggi Poroshenko prima e Zelenskij poi hanno fatto piazza pulita di qualsiasi dissenso che non fosse organico al potere stesso. Per un Fritz che vocia sui social c'è almeno un battaglione intero che combatte Fritz a fianco dei russi. Le cose stanno cambiando anche lì...
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Paolo Selmi
Sunday, 26 November 2023 17:38
Carissimo Alfred,

è proprio in quel "Chi li ha spinti a rinunciare agli accordi abbozzati in Turchia non poteva non sapere" la chiave di tutto, di questo crimine enorme, commesso contro il proprio popolo.

Tutti sapevano e ciò nonostante. Noi allora non sapevamo, nessuno di noi, da qui, poteva sapere. Ma loro si. Quali interessi hanno fatto propendere per il si? Un si che si sarebbe rivelato fallimentare?

Johnson che voleva essere un "secondo Churchill"? Come ipotizza questo canale ucraino dopo le rivelazioni di ieri? Quelle che vorrebbero proprio in Boris il maggiore estensore del niet u-ccidentale?
https://t.me/rezident_ua/20601

Personalmente non ci credo. E non sono l'unico a non crederci. Questa analisi, molto cinica, ma con molti elementi di verità
https://t.me/nonetutto/1405
afferma che i russi a Kiev nel loro attacco avrebbero colpito il bunker di ZELENSKIJ. E LE COORDINATE SAREBBERO STATE FORNITI DA ALTRI UCRAINI.

Fuori Zelenskij, fuori Johnson. Trovati i colpevoli.

"Questo darebbe la possibilità agli americani di conservare la faccia, colpire indirettamente i britannici attraverso il loro ex presidente del consiglio, riappacificarsi con noi, riavviare purghe quanto basta (lett. di "lustrazione", ljustracija) e tornare a privatizzare come prima e più di prima in Ucraina, mantenendo la facciata di lottare contro il traditore e il suo regime.
Это даст возможность американцам сохранить лицо, косвенно ударить по бритам через бывшего премьера, нас умиротворить, запустить процесс люстрации и реприватизации на Украине под соусом борьбы с предателем и его режимом.

Ecco allora che torniamo sempre qui, a spremere, a saccheggiare, a devastare. L'Ucraina per loro è terra di conquista. Spero vivamente che il popolo ucraino trovi la forza, e le risorse interne, per invertire questa rotta. Qualche segnale, in questo senso, c'è, anche se non è ancora sufficiente per ricostruire quella massa critica in grado di realizzare tale obbiettivo. Parlo poi di loro e guardo a noi, e penso che non siamo tanto diversi. Speriamo, in loro, in noi.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 25 November 2023 14:32
25/11 ore 14:30 aggiornamento

AVDEEVKA

A fine giornata di ieri, calato il fumo dei combattimenti diurni, il quadro era più definito e, come mostra questa mappa,
https://t.me/rabotyno/642
anche l’ultimo quadrato azzurro della promzona a sud-est era diventato rosso. I russi entravano nella fase ZACHISTKA, ovvero, “pulizia” per eliminare gli ultimi avamposti nemici nell’area.

Stamattina conferma ulteriore. Lo JASINOVATSKIJ PEREULOK,
https://t.me/avdeevkaru/40769
principale via d’accesso alla zona abitata da sud-est, è stato liberato dai russi. Qui gli ultimi soldati ucraini che scappano lungo questa strada da una promzona ormai non più loro:
https://t.me/avdeevkaru/40775
90% era la percentuale che, prudenzialmente, si dava stamattina per indicare la superficie liberata:
https://dnr-news.ru/society/2023/11/25/547400.html

È però l’intero ARCO che circonda da nord a sud AVDEEVKA a essere luogo di attacchi russi. Per esempio, l’inespugnabile (sinora) fabbrica chimica a nord, ogni giorno smantellata sempre più dai loro tiri di artiglieria pesante:
https://t.me/rezervsvo/39051
Tutte le difese stanno cadendo, una a una, come lamentano gli stessi soldati ucraini:
https://dnr-news.ru/society/2023/11/25/547357.html

A cadere, oltre le difese e il morale, è qualsiasi capacità di coordinamento interno. Si resiste finché si può, si arretra, più o meno (dis)ordinatamente, ci si rimette a disposizione di un comando centrale ormai non più in loco (evacuato da settimane) e che non sa più che pesci pigliare. Soldati con nastro adesivo giallo al braccio, o nastro adesivo blu, o nastro adesivo verde, dislocati alla disperata, spesso accade che compiano rotazioni fra loro ignare che, nel frattempo, l’area è stata abbandonata dai loro compagni. Accade anche questo: reparti lasciano le posizioni in fretta e furia, non avvisano, arrivano gli altri, e nelle trincee dove pensavano di dare il cambio ai loro compagni… trovano i russi. Altre perdite pesanti, senza neppure aver sparato un colpo (anche se qualcuno riesce a capire per tempo e a consegnarsi prigioniero).
https://t.me/notes_veterans/13688

AVDEEVKA Caporetto? E Caporetto-e-basta, senza una Vittorio Veneto dopo? Vedremo.

PROVE TECNICHE DI AUTOCOSCIENZA

Mentre la difesa ucraina perde pezzi un po’ ovunque, dalle parti di MAR’INKA, per esempio,
https://t.me/polk105/13743
o a KRYNKI (riquadro in basso a sx della cartina riepilogativa di ieri notte di RYBAR)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/24/20231124221140-565e36c8.jpg
dove non solo il fazzoletto sulla riva sinistra, tenuto coi denti dai loro uomini migliori, si restringe sempre di più, ma anche lo stesso si conferma ogni giorno, di fatto, cimitero degli stessi, come ad esempio il comandante dei reparti forze speciali Aleksandr Misjur che ci ha salutato ieri,
https://t.me/boris_rozhin/104668
altri cominciano a “fare autocoscienza”, come si diceva un tempo. QUESTO SOLDATO LAMENTA NON CHE LA CONTROFFENSIVA SIA STATA CONDOTTA MALE, MA CHE VI SIA STATA UNA CONTROFFENSIVA! COME POTEVA AVER LUOGO NELLE CONDIZIONI LIMITATE IN CUI ERANO RIDOTTI!
https://t.me/MediaKiller2021/10393
Aggiungo, e coi SEIMILA KM di FORTIFICAZIONI RUSSE AD ATTENDERLI! Oltre al fatto che il tritacarne ad ARTEMOVSK aveva distrutto già una parte considerevole di uomini e mezzi.

Altri cominciano a far emergere DETTAGLI SCOTTANTI. Per esempio, ARACHAMIJA, uno dei maggiori esponenti del CERCHIO MAGICO di KIEV, che AMMETTE:
https://t.me/rezident_ua/20595

1. che I COLLOQUI DI ISTANBUL SONO STATI FATTI NAUFRAGARE DA JOHNSON! Ai russi sarebbe bastata
- neutralità ucraina
- disarmo e non ingresso in NATO
Ma qualcuno comandò di RIFIUTARE!

2. “CASUALMENTE”, SEMPRE ALLORA FU MESSO IN SCENA IL COSIDDETTO “MASSACRO INVENTATO IN QUATTRO GIORNI”, OVVERO BUCHA. Da allora, LINEA DELLA INTRANSIGENZA TOTALE. “Casualmente”. Un massacro per coprire un NO da Londra (e non solo da Londra).

3. L’UE è in ginocchio, politicamente inesistente, e due gasdotti sono saltati. QUI PRODEST? “Good save our gracious…” or “In the land o the …”? Or both of them?
https://t.me/legitimniy/16777

Intanto qualcuno comincia ad accorgersene… Prove tecniche...

Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 19:57
24/11 ore 19:00 aggiornamento

OLTRE SEIMILA CHILOMETRI


Le fortificazioni russe contro cui il regime di KIEV va, inutilmente, a sbattere. Dati degli stessi ucraini:
https://t.me/governorgeneralN/415
qui in una veste più facilmente ingrandibile a PC:
https://pokrovsk.news/news/view/vorog-nakopav-bilshe-6-tisyach-kilometriv-inzhenernominusfortifikatsijnih-sporud-minus-deepstate
COSÌ DISTRIBUITI:
ZAPOROZH’E – 1869 KM (di cui 896 di trinceramenti, 410 di denti di drago, 514 di fossati)
DNR – 1865 KM (di cui 1285 di trinceramenti, 269 di denti di drago, 282 di fossati)
LNR – 1140 KM (di cui 692 di trinceramenti, 236 di denti di drago, 200 di fossati)
CHERSON – 886 KM (di cui 302 di trinceramenti, 269 di denti di drago, 282 di fossati)
CRIMEA – 265 KM (di cui 237 di trinceramenti)
CHARKOV – 28 km.

Ora se persino a CHERSON dopo aver fatto saltare la diga son riusciti a correre ai ripari e a costruire 886 km di fortificazioni, la domanda che sorge spontanea è: chi è quel genio del male che orchestra una “controffensiva” con questi dati? Pensavano davvero di sfondare? Di arrivare in CRIMEA? Pure quella fortificata, peraltro… l’idiozia degli strateghi NATO non arriva a così tanto: resta solo, nel far trasparire in quel massacro di soldati ucraini da loro provocato, il “bisinìsse” della guerra, ad appannaggio di un complesso militare industriale che in questi due anni ha fatto utili altrimenti inimmaginabili, col pretesto del “ripristino dei confini del 1991” manu militari… “fino all’ultimo ucraino”. Di questa pazzia, AVDEEVKA è l’ultimo atto in ordine di tempo: https://t.me/ZeRada1/16907

15%

È LA PERCENTUALE DI REALIZZAZIONE DEL PIANO DI ARRUOLAMENTO FORZATO ALLO STATO ATTUALE.
https://t.me/rezident_ua/20587
Ovvero, un fiasco totale. Chi può, paga e si imbosca, o scappa. Chi non può, si nasconde. I rastrellamenti nazifascisti, strada per strada con la cartolina in mano da compilare all’occasione, sono sempre meno incisivi. E questo è un bene. Uomini, ma anche donne, che non faranno la fine delle migliaia morte anche questa settimana, per niente:
https://t.me/mod_russia/32804
https://t.me/mod_russia/32805

NUOVI DATI SULLA CASTRAZIONE ECONOMICA DEL CAPITALISMO EUROPEO (A VANTAGGIO DI ALTRI CAPITALISMI)


Giusto per non farci mancare niente, pubblicato nuovo grafico sull’export MENSILE VERSO LA RUSSIA:
https://t.me/yurasumy/11667
Facile da leggere
asse delle y: miliardi di dollari
asse delle x: anni (2007-23)
I Paesi sono scritti in anglofono, quindi di facile lettura. La linea nera è comunque la Cina… aumentata neanche di tanto… mentre i turchi superano i tedeschi che crollano nel loro export. Il resto dei Paesi europei, va egualmente a scemare…

Se sommiamo i dati, ovvero li aggreghiamo, vediamo che da Pechino in SOLI 10 mesi di quest’anno l’export è volato a 90 MILIARDI DI DOLLARI, contro i 59 dell’INTERO 2022. Ma la cosa più interessante è che IL 95% DEI 200 MILIARDI DI DOLLARI (EQUIVALENTE!) DI VOLUME DI AFFARI FRA I DUE CAPITALISMI AVVIENE IN RUBLI O YUAN: IL CAPITALISMO MONDIALE STA IMPARANDO A FARE A MENO DEI TALLERI A STELLE E STRISCE.

Dove i cinesi sono decollati è proprio nelle attrezzature e nelle macchine industriali… dove guarda caso l’Europa un tempo eccelleva e ora ha ceduto il posto… a quanto pare occupato subito:
https://t.me/plan2030/727

Han funzionato le sanzioni… han proprio funzionato… a far galoppare gli utili dei capitalisti cinesi. Contenti noi…

Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 12:54
24/11 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Il quadrato azzurro mostra, in questa cartina, l’ultimo pezzo di promzona tenuto dal regime di KIEV a sud-est:
https://t.me/rabotyno/640
Oggi sotto attacco da tre direzioni. Attacchi che si susseguono lungo tutta la linea dei combattimenti, che ormai abbraccia interamente la cittadella, da nord a sud.

DAGLI ALTRI FRONTI

Altri avanzamenti registrati a KLESCHEEVKA, sotto ARTEMOVSK, dove è stato liberato il locale terrikon.
https://t.me/polk105/13695
Probabile preludio, vista l’artiglieria in posizione ora favorevole (in alto), a ulteriori avanzamenti.

A SUMY, nessuna avanzata, ma il regime di KIEV LAMENTA ATTACCHI QUOTIDIANI, CON ALTRETTANTE QUOTIDIANE PERDITE, DI GUERRIGLIA A OPERA RUSSA:
https://t.me/RVvoenkor/57108
Incursori continuano a operare nelle retrovie con azioni non tanto di disturbo, quanto per colpire le postazioni ivi collocate e preparare il terreno. A questo punto per qualcosa.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Faber
Friday, 24 November 2023 13:10
Simplicio in effetti aveva riportato una concentrazione grossa di truppe russe a Belgorod preludendo all' apertura di un nuovo fronte. Anche se lui ipotizzava un più probabile assalto un forze nella regione di Kharhov per mettere finalmente in sicurezza Kupjansk
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 14:57
"Del doman non v'è certezza"... :-)

Più che altro, secondo me, non lo sanno neppure loro... hanno come sempre MOLTE varianti di piano e le adatteranno alla situazione contingente, scegliendo poi quella che, noi veterocomunisti, chiamiamo la "variante ottimale".

"Variante ottimale" che è un po' come l'araba fenice, ma che prima o poi DEVI scegliere. E in quel momento si passa dal regno delle possibilità a quello della necessità storica (Robert HAVEMANN, Dialettica senza dogma).

I russi dopo un secolo hanno ancora, in molte cose, questa forma mentis. che è la migliore, a mio avviso. Consente un'ampia flessibilità senza perdere di vista, al contempo, gli obbiettivi principali posti.

Vedremo... intanto per me è stata un po' una scoperta, venire a sapere di questi "guastatori" particolarmente attivi (le foto allegate, del resto, non lasciano molti dubbi a proposito).

L'unica cosa che mi resta, come dubbio, è che KIEV ha praticamente minato quelle retrovie immediatamente dopo i valici con bielorussia e russia come se non ci fosse un domani... anche se lasciati colpevolmente sguarniti, non sarebbe una passeggiata come a febbraio '22. Vedremo...

Un abbraccio
Paolo
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Paolo
Friday, 24 November 2023 16:37
Liquidazione del Gruppo Donbass e crollato il Fronte, Odessa. Slaviansk, Kramatorsk e persino Karkov saranno prese senza sparare un colpo...con la RESA senza CONDIZIONI
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 21:25
Penso che anche quei poveri cristi sbattuti al fronte ogni giorno e quelli che sinora l'hanno sfangata lo sperino vivamente. La maggiore iattura, per loro, sarebbe un "congelamento" del conflitto. Ma dopo Minsk e Minsk-2 risulterebbe poco credibile un'adesione di entrambe le parti su questa falsariga. Vedremo...
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 08:50
24/11 ore 08:00 aggiornamento

UNDER PRESSURE (ПОД ДАВЛЕНИИ): AVDEEVKA


Salutiamo l’anniversario della morte dell’iraniano, naturalizzato altrimenti, indimenticabile Farrukh Bulsara, con il titolo di una sua canzone che ben si attaglia alla situazione che vive attualmente AVDEEVKA. Questo video di oltre TRENTA MINUTI
https://vk.com/video-73804977_456278874
Non è fuffa. Non è propaganda del regime di KIEV. Mostra la sorte di una delle tante trincee, di una delle tante posizioni cedute ai russi in questi giorni dalle parti di AVDEEVKA. Per la sua durata, per i suoi contenuti, rappresenta una testimonianza rara che vale la pena di essere vista, anche con lo scorrimento veloce e soffermandosi su qualche punto.

C’è tutto. Ci sono, anzitutto, soldati disorientati, lasciati in balia di loro stessi, con artiglieria leggera sotto il fuoco nemico. Cadono uno a uno, fortunatamente solo feriti questa volta, rattoppati alla meglio da un compagno che trae dal suo zainetto quanto basta per farli durare ancora un po’: bende, cerotti, forbici. Arrivano due Bradley NATO, corsa concitata verso gli stessi, trascinandosi dietro i feriti, tutti dentro, si parte a manetta. Il filmato si conclude all’interno di Avdeevka con lettighe e feriti finalmente messi su una barella. Tutto questo così, ogni giorno, fino alla caduta della cittadella che un regime, e prima ancora di lui i suoi padroni, han dato ordine di tenere a ogni costo, come MARIUPOL’, come ARTEMOVSK: fino a quando ci saranno fanti da rattoppare e sbattere nuovamente in prima linea, “fino all’ultimo ucraino”.

UNDER PRESSURE (ПОД ДАВЛЕНИИ): USAID

Notizia colpevolmente bucata ieri e che riporto oggi. Il presidente armeno, dopo la batosta subita e dopo aver condannato alla deportazione i propri connazionali del Nagorno, è riuscito nel capolavoro di
- soffocare la (debole) opposizione interna
- avvicinarsi alla sempre vicina (per la forte lobby armena interna) Francia
- incolpare di tutto i russi (come sempre)
- stringere legami di cooperazione MILITARE con la NATO.
Ho il fegato spappolato, ma la medicina è quella bottiglia di metanolo sotto forma di vino che ho trovato in casa. Questo il senso dell’operazione. La facciata, tuttavia, non appare così grazie a strumenti potenti di propaganda.

STUMENTI NON SOLO DI PROPAGANDA, MA DI PRESSIONE DIRETTA SULLA MARIONETTA POLITICA DI TURNO, ELETTA NEL CORSO DELL’ENNESIMA “RIVOLUZIONE ARANCIONE” E CHE A TALE BLOCCO DI POTERE DEVE TUTTO (ogni riferimento a “Barbetta”, attuale presidente della povera Armenia, è puramente voluto).

Uno di questi STRUMENTI DI PROPAGANDA/PRESSIONE si chiama US AID. Lo conosciamo. Anche qui, la facciata è “UMANITARIA”. Di fatto, la sua presenza in questi Paesi che gli USA cercano di allontanare dai russi, costituisce un importante snodo logistico, oltre che base operativa sul campo.

A questo proposito, ancora a fine settembre (25/09), questa signora, Samantha Power
https://www.usaid.gov/organization/samantha-power
a capo della suddetta organizzazione a delinquere, si sarebbe recata in Armenia per una riunione con i suoi operativi sul campo, “in cui avrebbe sottolineato i successi conseguiti nella sfera informativa per aver stimolato atteggiamenti antirussi, sia fra la popolazione dell’Armenia, che del Nagorno-Qarabagh. Power avrebbe ordinato di non fermarsi e rafforzare la pressione, in particolare SCREDITANDO LE ORGANIZZAZIONI MILITARI ED ECONOMICHE CHE LA LEGANO ALLA RUSSIA (ODKB, EAES).
[...] на котором отметила достигнутые успехи в информационной сфере по стимулированию антироссийских настроений, как среди населения Армении, так и Нагорного Карабаха. Пауэр велела не останавливаться и усиливать давление в том числе через дискредитацию связанных с Россией военных и экономических объединений (ОДКБ, ЕАЭС).
https://t.me/JokerDPR/605

PROSSIMI PAESI SULLA LISTA DOVE FARE LO STESSO: KAZACHSTAN, TAJIKISTAN, KIRGHIZISTAN (ibidem).

Tematica ripresa dall’ambasciatrice a stelle e strisce in Armenia, Kristina A. Kvien, una settimana dopo. Gli USA conducono una guerra a tutto campo. NON DA OGGI. E questa PRESSURE non è da meno di quella sul campo di battaglia. ANZI.

Aggiornamenti a seguire.
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Emanuele
Friday, 24 November 2023 15:19
Sbaglio o nel video quella che si sente è la voce di una donna nella trincea?
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Emanuele
Saturday, 25 November 2023 00:06
Da quanto tempo non si vedevano donne in prima linea in una qualsiasi guerra, dalla WW2?
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 21:26
Non sbagli affatto, carissimo Emanuele.
Ormai finiscono in prima linea, specialmente come infermiere. Ma non negli ospedali da campo, le sbattono proprio in trincea. E non è la prima che i soldati russi trovano morta. Altri filmati che girano.
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Faber
Friday, 24 November 2023 08:55
Non a caso in Russia e in Venezuela queste organizzazioni made in USA furono espulse con tanto di stracciamento di vesti da parte dei nostri media
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 09:52
Sempre le solite tre fasi, sempre lo stesso copione, carissimo Faber...
1. esportazione "aiuti umanitari"
2. esportazione di "democrazia"
3. esportazione di "altro"
a. dove si può, insurrezione/"rivoluzione arancione"
b. dove (ancora) non si può, destabilizzazione, canalizzazione del malcontento, eccetera.

Domanda: ma anche noi, noi qui, non loro, e nemmeno quelli che sotto i proclami di un Utro Dagestan ora chiuso hanno occupato in massa un aeroporto, siamo diventati così "volubili"? Così "qual piuma al vento"? Così "pancisti" (ovvero agenti sotto stimoli essenzialmente "di pancia")?

Secondo me si. Non tutti. Moni Ovadia e compagni riempiono, gremiscono una sala. E questo è un segnale incoraggiante. Di una lotta che continua.

Continua da quando io da piccolo (piccolo rispetto ad adesso, ma già tanto piccolo non lo ero...) chiedevo, visibilmente incazzato, a mio padre: "papà, perché a Gallarate se viene Dario Fo il Teatro delle Arti (che ha spesso ospitato anche il caro Moni) è pieno, non riesco neanche a sedermi (allora si poteva...) ...epperò poi a Gallarate vince sempre la destra???"

E' una lotta continua. Dove noi abbiamo perso l'iniziativa da tempo e subiamo quella altrui. E dove avere un partito che insieme non ha neanche i numeri per impensierire chicche, essia, per giunta spaccato in tre, quattro micropartitini, come il famoso capello, sicuramente non giova.

Che dire... tgnim bòta.

Un abbraccio
Paolo
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Faber
Friday, 24 November 2023 12:44
C'è anche da dire che vivendo in un regime di propaganda che ripete a pappagallo le veline uno anche inconsciamente lo prende per la realtà.
Oggi con Internet almeno ci sono fonti "alternative". Ma Fulvio Grimaldi ha sempre sottolineato come ad essere bombardate per prime negli interventi NATO sono state le sedi delle televisioni. Proprio per silenziare il nemico e impedire che potesse diffondere la sua versione dei fatti. Talmente sono spaventati da un'altra narrativa.
Da notare a tal proposito come i russi non abbiano mai nemmeno cercato di colpire i media ucraini. A parte quella antenna colpita una volta in quasi due anni di conflitto.
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Paolo Selmi
Friday, 24 November 2023 14:46
E' proprio vero... il regime ha ben presto perso ogni appiglio, mostrandosi sempre più per quello che è. Hai colto in pieno, carissimo Faber!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 23 November 2023 19:29
23/11 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Confermata la caduta della stazione di filtraggio acqua di DONECK, a sud-est di AVDEEVKA, in mano russa:
https://t.me/WarDonbass/131535

Poco più a ovest, oltre metà dell’area VINOGRADNIKI è stata liberata dai russi:
https://t.me/NSDVDonetske/22517
così come sono stati espugnati altri edifici della zona industriale sottostante:
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2484

A nord, la situazione è ben esemplificata in questa cartina:
https://t.me/NSDVDonetske/22511
Combattimenti infuriano sia per completare la presa di Stepovoe (Petrovskoe fino al 2016), che per sfondare più a nord ancora e, in qualche modo, aggirarlo e accelerare la sua caduta, insieme a quella di BERDYCHI, immediatamente dopo. Registrati anche qui avanzamenti.

In particolare, i russi puntano alle ALTURE sparse per l’area. Questo permette loro di godere di ulteriori vantaggi nell’impiego dell’artiglieria pesante e costringe, al contrario, il regime di KIEV a contrattaccare in condizioni pressoché disperate.

Il regime di Kiev, inoltre, paga lo scotto di una campagna estiva di “contrattacchi” disastrosa, e prima ancora di una tenuta fallimentare della linea ad ARTEMOVSK, dove ha DILAPIDATO IL PROPRIO VANTAGGIO IN TERMINI DI UOMINI E ARMAMENTI IN AZIONI CHE GLI HANNO GUADAGNATO IL TITOLO DI “ESERCITO KAMIKAZE”. Ora si ritrova in affanno persino a difendere una fortezza costruita in otto anni di intensi lavori di rafforzamento, sia in superficie che sotto terra:
https://t.me/voyna24naa7/89012

Affanno dovuto non solo alla perdita di iniziativa e all’incapacità di stabilizzare la situazione, ma dalla crescente carenza di armi e munizioni (ne hanno ancora, ma non quanto basta per contrastare con la dovuta controbatteria il fuoco di artiglieria russo) e dall’ostinata pervicacia di un comando criminale, eterodiretto, a tenere CIO’ CHE LE LORO FORZE ORMAI NON SON PIU’ IN GRADO DI TENERE. Come un pugile in pieno k.o. tecnico che si regge in piedi come uno zombie senza che l’allenatore getti la spugna (l’arbitro nel parallelo non c’è, è inesistente).

Anche l’allenatore stesso nasconde lo stato delle cose al pugile: nasconde le perdite, falsifica i dati. Di questo ormai il popolo ucraino è consapevole:
https://t.me/legitimniy/16769
Così come è consapevole che l’impiego di bombe a grappolo da parte russa è ancora limitato, come se i russi volessero non eccedere e lasciare aperto uno spiraglio, una via di fuga, anziché puntare allo sterminio del campo avversario:
https://t.me/legitimniy/16770

Anche per questo ci sono stati casi di soldati ucraini che ora combattono fra le fila russe. Il battaglione MAKSIM KRIVONOS, qui ripreso mentre fa prigionieri due mercenari georgiani:
https://t.me/NSDVDonetske/22497
Se non ci fosse questa lealtà fra soldati, nessuno farebbe il 149.200, né tanto meno combatterebbe fra le fila di quello che, fino a ieri, era ufficialmente il suo “nemico”.

Quando fino a qualche mese fa dicevo “non siam più nel 2022”, probabilmente non mi aspettavo un’accelerazione di queste proporzioni. E non sembrerebbe che l'inizio.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 23 November 2023 14:59
23/11 ore 12:30 aggiornamento

“INDUSTRIELLE RESERVEARMEE” IN MOVIMENTO

Stiamo assistendo, probabilmente, a una delle più mostruose operazioni sulla biomassa umana mai concepite dai peggiori esponenti della stessa.

Abbiamo carne da cannone, in pieno XXI secolo e “civile” Europa, sbattuta al fronte e contro la la sua volontà come i peggiori schiavi o servi della gleba. A usare questi termini (RAB e KREPOSTNOE) gli stessi CANALI UCRAINI, che da tempo ormai denunciano queste violenze.
https://t.me/legitimniy/16767
Fino all’ultimo ucraino E SENZA CHE FORMALMENTE L’UCRAINA ABBIA DICHIARATO GUERRA A NESSUNO. Non serve più perdersi in questi “formalismi”. Lo abbiamo visto anche noi per molto meno. E infatti così deve essere, per Bruxelles, per Londra, per Washington. I diritti umani non si applicano su questo “Esercito di riserva” o RESERVEARMEE che dir si voglia.

Una popolazione QUASI DIMEZZATA, come abbiamo visto di cui, FT di oggi, 5 o 6 milioni nella stessa, “civile”, Europa.
https://t.me/ukraina_ru/177791
Un decimo dei quali, abbiam visto anche questo, il regime di Kiev spera sempre di tornare a disporne liberamente per sbatterlo al fronte.

CINQUE O SEI MILIONI DI PERSONE CHE NON HANNO MINIMAMENTE INTENZIONE DI RIENTRARE. Né oggi che li aspetta la morte, né domani quando ad aspettarli saranno macerie e corruzione, né mai. Ricostruirsi una vita, rifarsi una vita, trovare un lavoro, una collocazione, meglio, un collocamento, nel modo di produzione dove si trovano. E dove i padroni li sbatteranno secondo loro comodo, come meglio converrà loro.

OBBIETTIVO PER CUI DOVRANNO DARSI DA FARE, E IN FRETTA: IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER “PROTEZIONE INTERNAZIONALE” NON E’ INFINITO. QUELLO PER LAVORO NEMMENO, MA MOLTO PIU’ SICURO. Serve un contratto di lavoro, QUALSIASI SIA e A QUALSIASI COSTO, e un contratto d’affitto. Et voilà le nouvelle “Industrielle Reservearmee”, un intero esercito di manodopera di riserva a disposizione padronale per gli anni a venire.

Questo mentre IL SISTEMA ECONOMICO “UCRAINA” VIVE IL PEGGIOR PERIODO DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI. E nonostante le fabbriche, le aziende in generale chiudano una dopo l’altra nell’ennesimo giro di giostra di concentrazione e accumulazione capitalistica, altrimenti definibili come SACCHEGGIO e RAPINA, c’è CARENZA DI FORZA LAVORO.

Lavoratori che mancano anche perché i padroni locali mettono alla frusta i pochi malcapitati PIUTTOSTO CHE ASSUMERE REDUCI E INVALIDI («Ненужные люди»: несмотря на дефицит кадров в Украине работодатели опасаются брать на работу ветеранов и инвалидов.):
https://t.me/rezident_ua/20574

La mente va, per le categorie cosiddette “protette”, a compagni che mi raccontavano, per esperienza diretta, di padroni che QUI, non là, preferiscono prendere multe salate piuttosto che assumere un disabile. Quindi nulla di nuovo sotto il sole: a titolo di cronaca il padronato ucraino li considera “inabili al lavoro” e “con difficoltà di comunicazione” per il 61%.
61% отметил, что их воспринимают как “нетрудоспособных” и “людей с трудностями в общении”, поэтому работодатели не хотят брать их на работу.
Per quanto riguarda il discorso reduci, invece, la paura padronale è quella di assumere PSICOLABILI (79%), ALCOLISTI O TOSSICODIPENDENTI (25%), RISSOSI (24%)
работодатели опасаются, что при трудоустройстве ветеранов они столкнутся с тяжелым психоэмоциональным состоянием таких работников (79%), алкогольной или наркотической зависимостью (25%), конфликтностью (24%).
In entrambi i casi, nessun programma pubblico di tutela, nessun percorso riabilitativo, non un euro pubblico speso: ALTRO RESERVEARMEE in movimento, questa volta verso il LUMPENPROLETARIAT! Brutti, sporchi e cattivi.

MA QUESTA L’UCRAINA CHE LE IENE DI BRUXELLES VOGLIONO, LA CUI CRIMINALE CLASSE DIRIGENTE SOSTENGONO, COCCOLANO, FINANZIANO. Fino all’ultimo ucraino.

E quando non ce n’è più, quando in miniera ci abbiam sbattuto anche le donne,
https://t.me/designersmil/6270
quando l’intera manodopera locale è esaurita? QUANDO GIA’ FORBES, DUE MESI FA, SCRIVEVA DI “PREPARARSI AD ACCOGLIERE TRECENTOMILA MIGRANTI ALL’ANNO”? (Підготуватися до 300 000 іноземних мігрантів щороку)
https://forbes.ua/war-in-ukraine/35-mln-ukraintsiv-u-2033-mu-nadzvichayno-optimistichniy-stsenariy-sotsiologinya-ella-libanova-pro-veliki-problemi-z-demografieyu-v-ukraini-yaki-zarodilisya-shche-do-viyni-shcho-z-tsim-robiti-25092023-16201

PREPARARSI AD ACCOGLIERE MIGRANTI! Da dove? Chi è così disperato da scappare da una zona di miseria, di guerra, di sopraffazione e sfruttamento schiavistico, per approdare a un’altra situazione di miseria, di guerra, di sopraffazione e sfruttamento schiavistico??? CHI???

A domanda si potrebbe rispondere con domanda. COSA STIAMO FACENDO IN ALBANIA? E qui nessuno, prevedibilmente, griderà allo scandalo. “INDUSTRIELLE RESERVEARMEE” di altri eserciti industriali di riserva. “INDUSTRIELLE RESERVEARMEE” IN MOVIMENTO. Un moto "spontaneo”, certamente, "volontario" e "liberal-liberist-libertar-democratico". Mai, MAI, mosso da quella “mano invisibile” di smithiana memoria; mano talmente "invisibile" che, quando manganello e olio di ricino non bastano, passa direttamente al fucile.

AVDEEVKA e ARTEMOVSK

Anche il regime di Kiev ormai non riesce più a nascondere i successi russi su entrambi i fronti:
https://t.me/polk105/13645
Il che nullifica, riduce a zero, il presunto “stalemate” con cui i cinegiornali luce u-ccidentali vorrebbero rappresentare “obbiettivamente” la situazione attuale. Questo, ovviamente, quando non si lasciano andare invece alle affermazioni roboanti di sempre, con migliaia di morti russi sotto lo schiacciasassi che avanza inarrestabile, invincibile, irraggiungibile (più ineludibile, incomparabile, inseparabile, incorreggibile, et cetera…) verso la Crimea. Affermazioni che, IN ENTRAMBI I CASI, e sbugiardate persino dai diretti interessati, suonano sempre più come campane rotte.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 23 November 2023 08:49
23/11 ore 08:00 aggiornamento

AVDEEVKA

Notte concitata, con truppe di terra in azione (cambio turno). Proseguono i combattimenti sia nella PROMZONA che nella zona a nord di essa (VINOGRADNIKI). Con AVANZAMENTI in entrambi i casi:
https://t.me/polk105/13636

Stamattina sempre lo stesso canale comunicava la presa della stazione di filtraggio acque e ulteriori avanzamenti verso NOVOKALINOVO e OCHERETINO (branca sud della tenaglia russa)
https://t.me/polk105/13637

Notizie parzialmente confermate (manca solo la stazione di filtraggio) anche da questo canale, che conferma anche per stanotte il massiccio impiego di artiglieria pesante
https://t.me/dva_majors/29520

Sempre secondo quest’ultimo canale, artiglieria pesante scaricata anche sui marò che tengono KRYNKI. Sempre di meno, sempre più disperati, nel senso etimologico del termine.

Notizia, infine, confermata dai canali ucraini, che ammettono avanzamenti russi esattamente come riportato dai primi, con maggiori dettagli (150-200 m di avanzamento verso NOVOKALINOVO e OCHERETINO):
https://t.me/RVvoenkor/57059

Situazione che si fa sempre più “critica”, per usare un eufemismo.

GENTE DISTRATTA CHE VIENE E VA...

Quando vedo una scena di questo tipo, mi viene in mente questo titolo, già ripetuto, e la scena di mio nonno che a quasi novant’anni riusciva ancora – barcollando, sarebbe bastato veramente niente a farlo cadere, anche un solo altro “compagno di allevamento” che gli scappava tra le gambe – a chiudere in un angolo un coniglio e a fargli la festa, nell’INDIFFERENZA TOTALE degli altri.
https://t.me/rezervsvo/38788
INDIFFERENZA di quello che passa dietro, entrando con un pacco nel negozio dove anche quell’altro malcapitato, di sera, si stava recando, trovando la squadraccia ad aspettarlo. Una breve colluttazione, uno lo blocca e lo sbatte per terra, gli altri addosso, pronta la prossima carne da cannone per il fronte. “Fino all’ultimo ucraino”. Quello dietro, un po’ come quando ai posti di blocco palettano quello davanti, passa. Per questa volta è salvo. Si fa i fatti suoi, cambierà orario, probabilmente, o negozio. O penserà, forse, che per la legge dei grandi numeri sarà più probabile trovare gli stessi sgherri da un’altra parte, e tornerà la prossima volta alla stessa ora. MORS TUA, VITA MEA. PER OGGI. Come i conigli di mio nonno. “Che cosa resta del passato…” CHE COSA RESTA DEL PASSATO?

CAPODANNO 2013-2014

Ecco cosa resta del passato! Un coglione che oggi proibisce anche solo l’accento, di russo, e che invece, in piena MAIDAN, DUE MESI PRIMA DEL COLPO DI STATO TARGATO CIA, era sul PRIMO CANALE RUSSO a cantare e a gridare “S NOVYM GODOM!” (Buon anno!)
https://t.me/notes_veterans/13646

All’epoca, tuttavia, IL COMICO IMPRENDITORE E LIBERO BATTITORE si stava già costruendo quell’immagine di PONTE fra Ucraina e Russia, “edin narod”, una-fazza-una-razza, con cui avrebbe trombato POROSHENKO nel 2019. CHE, PER INCISO, E’ LA FACCIA DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI UN POPOLO CHE IN ESSA SI RITROVA TOTALMENTE, ANCORA OGGI, NONOSTANTE OTTO ANNI DI LIBRO E MOSCHETTO E UNA DI REPRESSIONE TOTALE.

Non sono ANCORA passati dieci anni, da quel capodanno. Sono passati invece OLTRE MEZZO MILIONE DI SOLDATI MORTI. Non pretendo che i politici di regime capiscano cosa significhi per un cittadino con passaporto ucraino, o bielorusso, parlare russo. O andare a MOSCA con la stessa disinvoltura con cui va a KIEV, o a MINSK. Non lo pretendo perché, come diceva il mio povero nonno, “cosa pretendi da un pollo, che faccia la marcia reale?” (parole che lasciano ampio spazio alla loro visualizzazione mentale ancora oggi, peraltro… fantasia al potere!). Ma la realtà storica è questa. E a questi imbecilli, che intendono riproporre l’esperimento aristocratico di fine Settecento-inizio Ottocento di ingegneria sociale di un’élite su base di massa, ricordo che anche il conte “PIERRE” BEZUCHOV, alla fine, torna “PETR”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 November 2023 19:06
22/11 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Il fuoco di artiglieria di stanotte e stamattina all’alba, seguiti dall’assalto delle truppe di terra, han portato ad altri cinque stabili liberati nella promzona (area segnalata in pennarello sulla mappa)
https://t.me/NSDVDonetske/22403
I combattimenti si sono spostati nelle aree segnalate in azzurro su quest’altra cartina:
https://t.me/rabotyno/632
La cartina complessiva cambia di poco,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/22/20231122151649-924c125e.jpg
se si eccettua il fatto che è proprio questa sotto attacco la parte MAGGIORMENTE FORTIFICATA della fortezza Avdeevka. Cedimenti su questo versante potrebbero portare, a un tracollo ben più grave di cinque stabili in un giorno. Intanto, il resto è continuamente martellato, da nord a sud:
https://t.me/notes_veterans/13629

Diserzione e fuga ormai divengono un pericolo sempre più concreto, al pari di quello degli attacchi russi. E dopo che l’ennesima, intera brigata si è data alla macchia, il regime è corso ai ripari chiamando i fascisti di AJDAR. Squadracce chiamate a fare da “truppa barriera” e sparare a chiunque indietreggi.
https://dnr-news.ru/society/2023/11/22/544000.html

Sugli altri fronti è lo stesso regime di Kiev ad ammettere avanzamenti russi intorno ad ARTEMOVSK, con diverse cartine:
https://t.me/RVvoenkor/57020
et
https://t.me/NSDVDonetske/22405
Niente di eclatante, posizioni perse a settembre quando alle ff. aa. ucraine erano arrivate le bombe a grappolo NATO, dell’ordine di grandezza di qualche centinaio di metri. Ora perse nuovamente.

ENNESIMI (SPERIAMO ANCORA PER POCO) ATTACCHI A CIVILI A DONECK

Non smetteremo mai di ripeterlo. La battaglia di AVDEEVKA assume estrema rilevanza proprio perché l’intenzione è, liberata questa roccaforte, di spostare verso nord la linea di fronte di qualche decina di km. Quanto basta per impedire ai nazifascisti di fare questo:
https://t.me/NSDVDonetske/22418 (una scuola superiore)
o questo, entrambe di oggi
https://t.me/NSDVDonetske/22426 (un quartiere di Doneck)

Poi, resteranno solo gli HIMARS, per i quali servirà ricacciare i nazifascisti ancora più indietro. A proposito di questi ultimi, ieri ne sono piovuti ben cinque. La soffiata era arrivata giusta: in un teatro si stavano premiando dei militari e una cantante si stava esibendo sul palco (qui le drammatiche immagini del filmato):
https://t.me/NSDVDonetske/22376
Il regime di Kiev ha ben pensato di far fuori un po’ di ufficiali tutti in un colpo solo, ha dato le coordinate alla NATO che ha fatto partire gli HIMARS (sulla catena di comando che sottende a ciascun lancio abbiamo già ampiamente dato notizia). Per fare ancora più danno, come da loro costume, mezz’ora dopo il primo lancio, quando erano accorsi i soccorsi, secondo lancio di missili.

Peccato che le coordinate fornite erano quelle del PALCO e NON della PLATEA. Risultato, a essere distrutto è stato il palco e i militari si son salvati tutti. Civili morti, nessun militare. Questo filmato, girato oggi, mostra il buco sul soffitto con estrema chiarezza:
https://t.me/NSDVDonetske/22466

A prescindere dal fatto che quanto accaduto denota estrema negligenza da parte del comando militare responsabile di tale manifestazione, e che certe cose a ridosso della linea di fronte non dovrebbero accadere, non possiamo non notare come le cosiddette “bombe intelligenti” NATO, a distanza di trent’anni da quando ce le propinavano in IRAQ (ci sono le bombe intelligenti… mi ricordo ancora), continuano sempre a essere le solite idiote (come tutte le bombe, del resto). Governate dai soliti idioti (per quelli, invece, i nostri eccellono). A farne le spese, questa volta, un’artista, e la sua orchestra.
https://dnr-news.ru/society/2023/11/22/543781.html

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Faber
Thursday, 23 November 2023 01:12
Stasera ero ad Alessandria ad assistere ad un incontro sulla guerra a Gaza. Sono intervenuti Moni Ovadia, Sara Reginella e Stefano Orsi. Una bellissima serata.
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Paolo Selmi
Thursday, 23 November 2023 11:07
Immagino Faber!
C'era gente? Spero proprio di si! E speriamo ce ne sia sempre di più!
Un abbraccio
Paolo
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Faber
Thursday, 23 November 2023 11:28
Sala piena per fortuna. Per Moni pure standing ovation.
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 November 2023 14:55
22/11 ore 12:30 aggiornamento

GRANDI MANOVRE E GRANDI ILLUSIONI


Partiamo dalle grandi manovre, specialmente quelle SULLA CARTA. Oh-my-god Von-del-leyen Vien-dal-mare è tutta intrippata, ultimamente, con l’annuncio ai quattro venti dell’ingresso imminente di Moldavia e Ucraina nell’UE. Anche ieri ha mandato i suoi scagnozzi a Kiev a ribadirlo, forse nel tentativo di non andare a casa d’altri proprio a mani vuote: anche perché di soldi, ancora una volta, neanche l’ombra; parole, invece, quante se ne vogliono. Parole, parole parole...

L’ex-presidente del consiglio moldavo Viktor Ponta, delle parole di Ursula, non sa che farsene. E mette in guardia i propri concittadini dicendo che prima di Ucraina e Moldavia ci sono i Balcani. Balcani in coda da anni per entrare, e che non gradirebbero essere scavalcati alla cassa dai soliti, ultimi arrivati, con la scusa che “hanno solo due uova”...
http://www.evedomosti.md/news/viktor-ponta-zayavlenie-es-o-nachale-peregovorov-o-vstupleni

Osservazione più che legittima. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, ma a Bruxelles, e non solo a Bruxelles, le obiezioni si dividono in due tipi: quelle che “taci che sei nessuno”, e quelle a cui “si deve una risposta”. Le obiezioni di un ex-primo ministro, ma moldavo, appartengono alla prima categoria. Da qui la sua esortazione ai SUOI concittadini e a quelli ucraini a NON FARSI ILLUSIONI.

NON FARSI ILLUSIONI dovrebbe essere anche la stella polare che dovrebbe condurre molti di noi nelle analisi della situazione attuale. Dal “micro” al “macro”: AVDEEVKA non è né una passeggiata, né un “pranzo di gala”, la SVO durerà finché la NATO lo vorrà, e al momento c’è ancora ciccia da spolpare, e l’alleanza fra RUSSIA e CINA è tattica e non strategica.

Meglio, strategica TANTO QUANTO possa essere quella, ben più di più lunga data considerando i soggetti immutati (mezzo secolo da NIXON & MAO in doppio a ping pong contro i sovietici) fra USA e RPC.

Dei primi due esempi abbiamo prodotto un’ampia letteratura, ogni giorno ne parliamo. Dell’ultimo ne parlo solo per due motivi:
1. coinvolge DIRETTAMENTE i russi, quindi
2. INDIRETTAMENTE, interessa anche l’andamento di questa SVO.
Partiamo dal primo assunto. L’ultimo vertice USA-RPC è stato un fallimento, ciascuno è rimasto sulle sue, in più qualcuno ha cambiato le pastiglie al gerontocrate a stelle e strisce che ha straparlato, costituendo l’ennesimo incidente diplomatico fra i due Paesi. Xi-Biden però non è Mao-Nixon. NEL MEZZO C’E’ MEZZO SECOLO di luna di miele. CHE NON E’ STATA E NON E’ PER NIENTE MESSA IN DISCUSSIONE.
IN ALTRE PAROLE, L’ALLEANZA STRATEGICA FRA RUSSIA E RPC non è ALTERNATIVA, per i cinesi, ma COMPLEMENTARE a QUELLA GIA’ IN ESSERE FRA USA E RPC.

Da qui, l’esortazione che viene da più parti sui canali russi a non farsi illusioni. Esortazione peraltro che faccio mia nel considerare le GRANDI MANOVRE DICHIARATE fra i giganti eurasiatici alla luce di quello che sono quelle REALI (ivi incluse le possibili, REALISTICHE, configurazioni) a livello continentale e globale.

Biden definisce Xi un dittatore e i cinesi rispondono dicendo che Aristotele non è mai esistito (lo stesso peraltro si potrebbe dire di validi esponenti del pensiero cinese… deve essere un destino comune alla filosofia mondiale… quello di “sparire”! Poveri filosofi...),
https://www.scmp.com/news/china/science/article/3240339/aristotle-becomes-latest-casualty-chinas-narrative-war-west-scholar-questions-philosophers-existence
combattendo le “falsificazioni occidentali”:
https://t.me/daokedao/30612

Questo il teatrino.

A livello pratico, concreto, i comitati di partito cinesi stanno già “studiando” gli esiti di questo summit USA-PRC. E cosa sostiene di “aver studiato”, per esempio, il comitato di HANGZHOU, 11 milioni di abitanti, in uno ZHEJIANG che di abitanti ne fa più dell’Italia (65 milioni) ed è una delle “province” più ricche del Paese di Mezzo, nella sua riunione del 20/11?

“L’assemblea ha sottolineato come occorra diligentemente studiare e mettere in pratica GLI IMPORTANTI DISCORSI E LO SPIRITO CHE PROMANA DAGLI IMPORTANTI DISCORSI (重要讲话、重要演讲精神)
- del Presidente Xi Jinping e del Presidente degli USA Biden in occasione del Summit fra capi di Stato USA-RPC e
- del banchetto di benvenuto organizzato dall’unione delle organizzazioni di amicizia statunitensi,
- del Summit dell’APEC
- degli incontri informali e dei pranzi di lavoro a margine dell’APEC
- di altri incontri non ufficiali nel corso del 30° Summit dell’APEC.
- altre attività similari.
L’assemblea ha altresì sottolineato come occorra
- aumentare la stabilità politica,
- COMPRENDERE IN PROFONDITA’ L’ENORME SIGNIFICATO del Summit fra i capi di Stato USA-PRC,
- porsi attivamente e con spirito positivo al servizio delle nostre iniziative diplomatiche,
- promuovere in profondità l’apertura all’esterno,
- accelerare la costruzione di una provincia dalle grandi potenzialità, aperta e forte economicamente,
- radicare l’amicizia fra i popoli,
- espandere i canali di comunicazione fra gli stessi,
- svolgere un buon lavoro di pubblicità verso l’esterno,
- CONTINUARE A SCRIVERE CON RINNOVATO VIGORE LA STORIA DELL’AMICIZIA FRA I POPOLI DI USA E RPC NELLA NUOVA ERA.

会议强调,要认真学习贯彻习近平总书记同美国总统拜登举行中美元首会晤,出席美国友好团体联合欢迎宴会、亚太经合组织工商领导人峰会、亚太经合组织领导人同东道主嘉宾非正式对话会暨工作午宴、亚太经合组织第三十次领导人非正式会议等活动时发表的重要讲话、重要演讲精神,提高政治站位,深刻认识中美元首会晤的重大意义,积极主动服务国家外交大局,深入推进对外开放,加快打造高能级开放强省,厚植民间友谊,拓展民间交流渠道,做好对外宣介展示,助力续写新时代中美人民友好故事。
https://news.hangzhou.com.cn/zjnews/content/2023-11/20/content_8645969.htm

Aldilà delle formule di rito la sostanza è quella. E i russi ne prendono atto. Niente di personale, ma capiscono che la RPC potrebbe RIPENSARE alle proprie posizioni su questioni internazionali, piuttosto che ai rapporti in essere. RIPENSARE PERCHE’, sostanzialmente, come è giusto e lecito che sia, la RPC PERSEGUE ANZI TUTTO I PROPRI, DI INTERESSI.

E se guerra in Ucraina e guerra in Medio Oriente, in riferimento a questi ultimi, dovessero NUOCERE o, in ultima analisi, essere “più spesa che impresa”, anche il loro atteggiamento in tal senso cambierebbe. Il “caos” nuoce alla “stabilità”. Oppure, uscendo da questo neoconfucianesimo d’accatto, una COREA DEL NORD TROPPO FUORI DAL TUNNEL AUTARCHICO in cui è ora ficcata, grazie al supposto (che poi a quanto pare tanto supposto non è…) milione di proiettili ai russi e relativo “ringraziamento” di questi ultimi, non fa piacere a Pechino. Gazzettino padano? No, South China Morning Post, UNO DEI PIU’ AUTOREVOLI GIORNALI FEDELI ALLA LINEA DEL PCC E IN ANGLOFONO: “Rising global tensions may have China rethinking Russia alliance: analysts”
https://www.scmp.com/news/china/diplomacy/article/3242388/rising-global-tensions-may-have-china-rethinking-russia-alliance-analysts
(sintesi in russo per i non abbonati… https://t.me/daokedao/30621)

Mosca ha una tradizione di orientalistica DECISAMENTE PIU’ ALL’AVANGUARDIA di quella anglofona. Ce lo dicevano già a Venezia, quando ci invitavano a dare un esame di russo per accedere a testi di nipponistica e sinologia altrimenti inaccessibili. Poi un esame di russo non sarebbe bastato, e comunque per noi era più “semplice” (se studiare testi in un’altra lingua tale può esser definito) andare avanti coi manualetti “consigliati” in anglofono, e portare all’esame rave e fave in essi contenuti.

L’URSS era “obbligata” a studiare approfonditamente, e PER DAVVERO, non come nelle formulette di partito, il mondo circostante perché
1. era il fulcro del Partito Comunista Internazionale (Kom.Intern), su una corretta o errata valutazione si basava il futuro della Rivoluzione mondiale. E nonostante l’impegno e le enormi risorse devolute alla Causa, di cantonate ne presero parecchie (ma meglio quelle cantonate che il paraocchi attuale, “diecimila” (万 per usare una terminologia cinese) volte meglio!).
2. aveva bisogno di capire, e anche qui per davvero, aldilà dei proclami, le dinamiche interne al PCC, meglio, al Partito Comunista di Cina, sezione cinese del Partito Comunista Internazionale.
3. Con la fondazione della RPC (01/10/49), nonostante fosse ancora essa stessa ancora tutt’altro che risollevata dai 20 milioni di morti e l’immane distruzione causata, investì risorse umane e materiali ingenti nel rimettere in piedi la giovane Repubblica popolare, che aveva appena intrapreso l’impervia strada di una transizione al socialismo… partendo dalle macerie.

Dopo il crollo dell’URSS, buon sangue non mente e la tradizione sinologica russa è rimasta a livelli altissimi. Il prof. Kobzev, dell’Accademia delle Scienze di Russia, autore di uno studio a dir poco rivoluzionario sulla protologica confuciana e sul suo ruolo nella creazione delle architravi di un pensiero millenario, ivi comprese le sue radicali differenze col nostro, è a dimostrarlo.

Oggi però la motivazione non è più solo scolastica, se mai lo fosse stata (perché anche lo studio di cui sopra ha implicazioni ENORMI, per esempio, sulla concezione stessa di “sinizzazione” del marxismo-leninismo). Ecco allora che L’ISTITUTO SCIENTIFICO NAZIONALE DI ECONOMIA MONDIALE E RELAZIONI INTERNAZIONALI DELL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI RUSSIA “E. M. PRIMAKOV” («Национальный исследовательский институт мировой экономики и международных отношений имени Е.М. Примакова Российской академии наук» (ИМЭМО РАН) ) esce oggi con un intero MONOGRAFICO della sua rivista “Economia mondiale e rapporti internazionali” (Мировая экономика и международные отношения. 2023. Т. 67, № 11)
INTERAMENTE DEDICATO ALLA POLITICA ESTERA CINESE, AI RAPPORTI USA-RPC, AI RAPPORTI RUSSIA-CINA, E ALLA POLITICA USA IN ESTREMO ORIENTE.
https://www.imemo.ru/publications/periodical/meimo/archive/2023/11-t-67
Un articolo è già disponibile in PDF
https://www.imemo.ru/index.php?page_id=647&module=article&script_download=1&id=13627¶m=https://www.imemo.ru/files/File/magazines/meimo/11_2023/04-ZUENKO.pdf
e, TRA TRE MESI, L’INTERA RIVISTA SARA’ DISPONIBILE GRATUITAMENTE (sempre perché buon sangue non mente...).

L’articolo disponibile in PDF
Зуенко И. Российско-китайское сближение в контексте соперничества КНР и США: поиск отправной точки и оценка перспектив. Мировая экономика и международные отношения, 2023, т. 67, № 11, сс. 24-34.
è molto interessante, perché tratteggia il tentativo di accerchiamento sinostatunitense dato dalla cosiddetta “diplomazia del ping-pong” (Nixon & Mao) e dal tentativo tardosovietico di uscita dallo stesso riallacciando i rapporti con Pechino , fino a una “VMESTO ZAKLJUCHENIJA” (ВМЕСТО ЗАКЛЮЧЕНИЯ, “anziché concludere”) tipico della saggistica russa, dove al posto delle conclusioni l’Autore rilancia ponendo questioni e suggerendo il futuro delle relazioni fra Cina e Russia, ancorché inevitabili, come RAPPORTO APERTO, AL DI FUORI DI QUALSIASI LOGICA FONDATA SULLA CREAZIONE DI BLOCCHI / POLI CONTRAPPOSTI. Logica decisamente realistica, considerando che parliamo di potenze che operano nello STESSO spazio economico soggetto alle STESSE, medesime, “leggi economiche” (se mi è concesso questo termine da manuale sovietico di politekonomija).

Ecco allora che sempre di più, OGGI, QUI ED ORA, si pone la necessità di lavorare su questo fronte. Per noi comunisti una sfida in più: considerare le grandi manovre attuali aldilà di quanto dichiarato e di cosa si professa chi lo dichiara. A meno di basarsi, per i propri giudizi, su grandi illusioni.

Aggiornamenti a seguire.
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francesco cimino
Wednesday, 22 November 2023 11:07
Vorrei fare qualche domanda a Selmi.
Davvero dopo la svolta di Maidan non si è più potuto parlare russo, in Ucraina? Il russo non è stato più riconosciuto come lingua di Stato e non di meno, salvo errore, la serie televisiva che ha lanciato Zelensky non era in russo? Il bilinguismo era molto diffuso, la stessa definizione di chi è "ucraino" o "russo" era fluida, quindi a priori il "divieto di parlare" era improbabile.

Il Partito delle regioni dopo Maidan e l'inizio della guerra in Donbass è stato sciolto. Partiti filorussi sono stati lo stesso presenti in parlamento con le elezioni del 2014 e 2019. Presenti con molti meno voti di prima, circa il 13% nel 2019( tra Opposizione e partito comunista )per la perdita di Crimea e Donbass e magari per brogli /repressioni. Però presenti, come in un "nazismo" non potrebbe accadere.

Obiezioni che lasciano il tempo che trovano qui, mi rendo conto. Perché quando dei comunisti parteggiano per un paese come la Russia di Putin, credendo che sia in qualche modo "proletario" farlo, ci si trova di fronte ad una visione del mondo sulla quale chi ne è distante ha poco da dire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 November 2023 15:20
Carissimo Francesco,

ringrazio Paolo ed Emanuele e, riprendendo quest'ultimo, ti assicuro di avere in casa il poster (gigantografia) della Bandiera rossa sul Reichstag, ma non quello di Vladimir Vladimirovich...

Vengo al dunque: POROSHENKO E' STATO TROMBATO, NEL 2019, DA QUELLO CHE TU DEFINIRESTI UN "FILORUSSO"

ZELENSKIJ è salito al potere PROMETTENDO L'ESATTO OPPOSTO DI QUELLO CHE HA FATTO. In altre parole, ha ingannato il proprio elettorato appena salito al potere.

Porrò fine a -> preparazione della soluzione finale alla quistione Donbass + Crimea

Pari diritti alle "minoranze" -> russo e chiese fuori legge
Una cosa è la propaganda, e la serie televisiva si pone in quell'ottica, un'altra la realtà 2019-2022.

A essere sciolto, in aggiunta a quanto scritto da Paolo, è stato il partito delle Regioni, ma anche il KPU, il Kommunisticheskaja Partija Ukrainy e, ultimamente, persino il Partito Socialista. Ne resterà solo uno... insieme ai suoi succedanei, le costole, i comprimari, CHE INVECE NON SOLO DI FILORUSSO, MA DI "OPPOSIZIONE" NON HANNO NULLA.

Non sto a riprenderti le foto dell'arco parlamentare con tutte le lucini rosse (CONTRARIE) e verdi (FAVORE), quel giochino su maxischermo che hanno tutte le aule parlamentari, MA LE VOTAZIONI ALLA RADA SULLE QUESTIONI DIRIMENTI (messa fuori legge della Chiesa Ortodossa, restrizioni alla lingua russa, eccetera) SONO STATE PRESE CON MAGGIORANZE BULGARE (zero, uno contrari, una decina di astenuti).

Poi che lingua parli a casa il sindaco di CHARKOV, ma anche quello di CHERNIGOV, con le loro rispettive mogli e figli, è un'altra cosa. Vogliamo dirla tutta? L'intero regime di Kiev è TUTT'ORA più russofono che ucrainofono. Durante i loro festini nelle hall degli hotel parlano russo e ballano canzonacce dance russe. Poi finita la festa, tornano tutti fedeli alla "mova", alla lingua ufficiale.

In un progetto di INGEGNERIZZAZIONE SOCIALE DI UN PAESE INTERO che, a detta degli ucraini stessi, si è spinto TROPPO OLTRE. In parole povere, sono gli ucraini stessi ad averne le palle piene di questo, e a denunciarlo.

Per inciso, coi miei colleghi ucraini che vengono qui a fare dogana, gli chiedo il valico di uscita e quante copie di CMR servono in russo (ad cazzum), loro mi rispondono in russo (madrelingua) e in un ora li sdoganiamo e mandiamo via felici e contenti. Nessuno, neppure a inizio conflitto, ha provato a sbiascicare qualcosa nella lingua della perfida Albione, o a rispondermi in ucraino. Lo stesso han fatto Zelenskij e il suo corrispettivo armeno a Madrid, qualche settimana fa. Non solo "proletari"... e comunque,

Пролетарии всех стран, соединяйтесь!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 November 2023 15:23
PS l'esperimento Sluga Naroda è un qualcosa che POROSHENKO non si poteva aspettare, non essendo un partito tradizionale. partiti per cui aveva preso le dovute "contromisure" mandando squadracce e chiudendoli allorché ritenuti pericolosi. E' stato un fenomeno, una meteora, un comico che diventa capo politico e fonda un partito, che non è un partito, ma un movimento... cose che accadono solo in Ucraina.
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PAOLO
Wednesday, 22 November 2023 14:11
ti rispondo io. E' stato il PRIMO atto legislativo del Governo golpista e nazista. Ovviamente, non potevano impedire di parlare per strada o in casa, ma era obbligatorio farlo in tutti i contesti pubblici (TV, uffici, scuole). Subito dopo il governo illegittimo vendette gran parte del territorio del Donbass alla Shell e alla Monsanto: puoi immaginare il destino riservato ai residenti.. E se qualcuno dice che la secessione era evitabile, io cambio nome..
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Emanuele
Wednesday, 22 November 2023 12:46
Certo che per credere che si parteggi per la "Russia di Putin", (come se poi la Russia fosse un oggetto di cui disporre a piacimento), per una questione di proletariato bisogna vivere davvero sulle nuove...
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Emanuele
Wednesday, 22 November 2023 12:55
sulle nuvole
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 November 2023 08:50
22/11 ore 08:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Sin da ieri sera gli abitanti di DONECK vedevano scene di questo tipo, all’orizzonte.
https://t.me/polk105/13574
Scene che, se non vi fossero stati i russi, avrebbero visto EGUALMENTE, ma NEL SENSO OPPOSTO. Con il fumo degli spari che si sarebbe avvicinato sempre di più a loro, nella stessa configurazione che vediamo oggi a GAZA. Stessa, identica, e senza retorica. In otto anni il regime di Kiev ha scaricato loro addosso tutto quel che poteva da QUELLA distanza. E ancora oggi lo fa.

“Fortunatamente, a fare quei lampi e quei tuoni siamo noi”, pensano gli abitanti di DONECK. E vanno a letto con la speranza che quei bagliori, prima o poi, siano tanto lontani da non vedersi più. E i loro soldati ce la stanno mettendo tutta perché ciò diventi realtà:
- posizioni guadagnate ieri,
https://t.me/RVvoenkor/56982
- quindi fuoco tutta notte
- ultima passata usando anche loro bombe a grappolo RBK-500 sulle posizioni nemiche: secondo questa scheda tecnica, fra gli ultimi armamenti ancora sovietici entrati in dotazione, “ideali per colpire grosse concentrazioni nemiche” essenzialmente composte di “blindati e artiglieria leggera”, 478 kg di esplosivo, 2,5 metri di lunghezza, 450 mm di diametro, sganciabili da 400 m a 5 km di distanza dall’obbiettivo.
https://regnum.ru/news/3847710
Quest’altro modello, una variante,
https://mass-destruction-weapon.blogspot.com/2021/07/500-375-10.html
è più “leggera” (375 kg), può essere sganciata da 16.000 m e all’impatto raggiunge una velocità di 1.200 km all’ora.
Da uno dei primi video ripresi “sul campo” si vede chiaramente come funzionano:
https://t.me/vzglyad_ru/89116
Esattamente come da scheda tecnica: non fanno danno, meglio lo stesso danno di un’analoga (per equivalente esplosivo) FAB-500, non si forma il “cratere”. Ma distribuiscono tutt’intorno una quantità enorme di esplosivo, a pioggia, tale da scompaginare qualsiasi linea difensiva sottostante. Ne hanno i magazzini pieni: lo sapevano sia i padroni d’oltremanica e d’oltreoceano, sia i loro lacché di Kiev. Eppure, a fine agosto, pur di portare a casa un punto, anche mezzo, non esitarono a sdoganarli sul campo di battaglia. Apertamente e in massa. “Servono”. Sin da subito canali come ucraini Legitimnyj, mi ricordo perfettamente, avevano gridato “Attenzione! Che se ci spostiamo su questo piano loro hanno i magazzini pieni!”. Scena dopo: perché mandare all’assalto i miei senza prima aver dato una o due passate di RBK-500? E così è. Probabilmente parte integrante del copione consolidato Artiglieria+Fanteria, Fase 1+Fase 2. Ora tra le due fasi ci sarà una terza.
Per inciso, alle sei del mattino ora italiana la fanteria russa era già pronta per entrare in azione:
https://t.me/rezervsvo/38653
Otterrà tanto, otterrà poco, qualcosa porterà a casa. E stasera replica. I russi, a differenza di un regime che ha confuso la guerra per una televendita di pentole, usando il proprio popolo come materiale di consumo a perdere, “fino all’ultimo ucraino”, non hanno fretta. E a chi è dall’altra parte continuano a tenere aperto il canale 149.200, parola d’ordine “Volga” e seguire le istruzioni.

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Wednesday, 22 November 2023 09:41
Segnalo l'ultimo articolo di Simplicius:
https://simplicius76.substack.com/p/two-interesting-reads-afu-commander
Niente aggiornamenti dai fronti, ma nella prima parte commenta un'intervista ad un comandante ucraino della 47° brigata che rivela alcuni dettagli sull'addestramento ricevuto dalla NATO e sulle prime fasi della controffensiva. Praticamente i soldati ucraini erano stati talmente indottrinati sulla superiorità delle armi occidentali da credere di essere invincibili. Inoltre rivela che l'intera operazione si basava sulla convinzione che i russi sarebbero fuggiti a gambe levate non appena avrebbero visto avanzare i mezzi uccidentali.
E alla fine rivela che i suoi superiori lo hanno già informato che la prossima primavera ci sarà una nuova grande offensiva perchè "devono arrivare in Crimea". In effetti nell'articolo precedente Simplicio lo ipotizzava, notando come gli ucraini stiano risparmiando quasi tutti i mezzi corazzati che ancora gli rimangono, inclusi gli Abrams.
Nella seconda parte poi commenta un libvro scritto da un giornalista polacco che rivela alcuni retroscena dei primi giorni del conflitto. Ad esempio che il governo polacco era talmente preoccupato di un intervento della Bielorussia che eran pronti a scatenare dei loro gruppi sovvertivi nelle retrovie per seminare il panico.
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Paolo Selmi
Wednesday, 22 November 2023 16:21
Che tristezza Faber...

in effetti qui siamo oltre il "feticismo della merce" marxiano.

Siamo al feticismo tout court... il "feticismo delle armi" è qualcosa di più atavico, che affonda le proprie radici nel mito, nella leggenda, nella favola popolare.

E' il "dono magico", l'arma invincibile, data dall' "essere magico" all' "eroe". E senza scomodare il povero Propp (morfologija skaski), siam sempre lì...
Con la propaganda elevata a teoria militare.
Con un atto di fede portato a giustificazione della stessa.
Con oltre mezzo milione di soldati morti.

Che tristezza, e che rabbia.
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 November 2023 19:23
21/11 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Anche fonti ucraine denunciano il peggioramento della situazione a MAR’INKA. 750 metri, secondo loro, a chiudere la partita. E i russi continuano ad attaccare.
https://t.me/polk105/13559

Situazione invariata a KRYNKI (ennesima cartina “aggiornata” copiaincolla dei giorni precedenti).
https://t.me/rabotyno/630
SUL campo. Ma non riguardo le forze IN campo. Una è, giorno dopo giorno, letteralmente decimata. Anche qui, nessuno a dire oh-my-god, di fronte a questi cadaveri letteralmente ammassati l’uno sull’altro. Ciò nonostante gli ordini dei padroni sono di tenere quel fazzoletto di terra sulla riva sinistra del Dnepr:
https://t.me/RVvoenkor/56966

Situazione in continuo peggioramento ad AVDEEVKA, dove i rinforzi stanno continuando a morire inutilmente, A CAUSA ANCHE DI MOLTE MENO ARMI E MUNIZIONI A DISPOSIZIONE, mentre i russi guadagnano posizioni:
https://t.me/legitimniy/16750

SE A MANCARE E’ LA CARNE DA CANNONE

Il regime di Kiev sta così perdendo gli ultimi uomini migliori rimasti. Niente più volontari, solo renitenti alla leva (“Il 99% delle nuove reclute”, a detta di questo voenkom):
https://t.me/rezident_ua/20560

Oppure anziani. DIE WELT (non la Pravda) di ieri denuncia come ormai di giovani da mandare al fronte se ne trovino sempre meno (“Inzwischen sind für das ukrainische Militär kaum noch junge Männer verfügbar, die für die Front eingezogen werden können”), e si intruppino anche persone appartenenti a generazioni oggi essenziali al “MERCATO DEL LAVORO NAZIONALE” (sic! “Die Generation, die dort jetzt stattdessen zum Einsatz kommt, wird eigentlich dringend auf dem heimischen Arbeitsmarkt benötigt.”
https://www.welt.de/wirtschaft/plus248557298/Kriegswirtschaft-Grossvater-Soldaten-jetzt-verliert-die-Ukraine-ihre-Arbeiter-an-den-Krieg.html
“Historische Parallelen tun sich auf.” SI RIPROPONGONO PARALLELI STORICI, conclude.

Con la differenza che qui, a differenza di ottant’anni fa, ogni giorno cercano di scappare. Anche se non tutti hanno DIECIMILA DOLLARI da dare a passatori senza scrupoli:
https://t.me/dva_majors/29438
Quelli arrestati oggi dalla polizia ucraina sono la punta dell’iceberg, e il fenomeno non potrà che aumentare, oltre ai VENTIMILA FUGGITIVI già accertati:
https://t.me/ukraina_ru/177172

Ventimila che vanno ad aggiungersi agli altri SEICENTOCINQUANTAMILA che a tutto pensano fuorché a tornare in quell’inferno. Tanti sono gli uomini attualmente residenti nell’UE iscritti alle liste di coscrizione.
https://t.me/ukraina_ru/177627

IMPANTANATI

Arriva l’autunno, e insieme ad esso piogge torrenziali che rendono impossibile l’avanzata di chicche essia per giorni. Tuttavia, la NATO non vuole sentir ragioni e continua a impartire i propri ordini, con questi risultati:
https://t.me/rybar/54367
Aggravante ulteriore: i mezzi NATO sono più pesanti di quelli sovietici e russi. Anche questo, in queste condizioni, può fare la differenza.

TERRORISMO DI STATO PUNITO CON L’ERGASTOLO

No, non si tratta di casa nostra. Oggi un comandante ucraino, Aleksandr Svinarchuk, 28 anni, 36° brigata marò, è stato condannato dal Tribunale di DONECK all’ergastolo per aver dato ordine, dal 28 febbraio al 9 aprile, a Mariupol’, di SPARARE A CIVILI. 37 LE VITTIME DI QUESTE ESECUZIONI SOMMARIE, di cui 21 MORTI E 16 SOPRAVVISSUTI. Qui il filmato mentre entra in aula per la lettura della sentenza:
https://t.me/ntvnews/124471

Naturalmente non ci aspettiamo che nessuno, a Bruxelles, dica “Oh my god” per quelle trentasette vittime. Così come non ci aspettiamo che qualcuno muova un dito per l’ennesimo crimine della 35° BRIGATA A CHERSON, laddove i militari hanno colpito a suon di mortai i quartieri civili per incolpare i russi e cercare, in questo modo, di indurre risentimento e stimolare gli arruolamenti.
https://t.me/SALDO_VGA/1457
Naturalmente, senza sortire effetto alcuno. E non solo a Cherson, se il WP (ancora una volta, non la Pravda… ma il WP) ammette che al fronte ora sbattono i poliziotti, per sopperire alla sempre più cronica carenza di soldati:
https://t.me/The_Wrong_Side/13183

I CAMIONISTI POLACCHI FAN PIU’ DANNO DEI MISSILI RUSSI: SUI BLOCCHI STRADALI POLACCHI AI VALICHI DI FRONTIERA

I camionisti polacchi fan più danno dei missili russi. Ogni giorno vanno in fumo, coi loro blocchi stradali, VENTI MILIONI DI DOLLARI circa.
https://t.me/legitimniy/16754
Ora si è unita anche la SLOVACCHIA. TRECENTO AUTISTI hanno infatti bloccato il valico di VISHNE-NEMECKOE
https://t.me/RVvoenkor/56964
Guerra tra poveri. Gli autisti slovacchi e polacchi temono la concorrenza degli autisti ucraini, in una corsa al ribasso che specula sul costo del lavoro di trazionisti lontani settimane dalle loro case per una paga da fame. I nostri autisti, del resto, pensano lo stesso degli autisti polacchi e dell’Est-Europa. E i capitalisti gongolano.

Qui i missili russi sui granai, il niet russo sull’accordo sul grano, non c’entrano. C’entra un’Europa che di unito ha solo le strisciate delle carte di credito dei suoi capitalisti. Ovunque vanno, sono accettate.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 November 2023 12:53
21/11 ore 12:30 aggiornamento

21/11/2013 - 21/11/2023


Dieci anni dopo. Questa vignetta
https://t.me/dazbastadraw/4797
mostra l’inizio e la fine di questa Maidan, dal messaggio che, proprio oggi di dieci anni fa, invitava a trovarsi in piazza portandosi coperte e caffè caldo (riprodotto nella parte in alto, quello in basso invece non ha bisogno di didascalie).

Oggi il regime di Kiev festeggia, avendo elevato addirittura questo giorno a festa nazionale. Le iene di Bruxelles arrivano in treno (...sfidando i missili russi!) “among friends”,
https://t.me/mriya24/35726
o mandano saluti vomitevoli di questo tipo:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/statement_23_5908
per cui l’estensora dello stesso vince un’altra vignetta, che ben le si attaglia:
https://t.me/sheyhtamir1974/65043
“Ten years of dignity. Ten years of pride. Ten years of striving for freedom.”…

Non la pensa così chi, di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, chiese di non fare parte e per risposta ricevette missili e bombe, morte e distruzione, terrorismo di Stato e repressione. Per otto anni, mentre Bruxelles chiudeva entrambi gli occhi e, anzi, per ammissione della stessa Merkel’ e dello stesso Sarkozy, usava la “tregua” per riarmare i nazifascisti di Kiev.

Non la pensa così chi, da questa “dignity”, “pride” e “freedom” è appena riuscito a scappare attraverso, rifugiandosi in Romania per evitare di diventare carne da cannone:
https://t.me/legitimniy/16747

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, non è riuscito a scappare ed è prelevato, ogni giorno, a forza, sbattuto in una camionetta e infine condannato a crepare al fronte, COME CARNE DA CANNONE. La iena di Bruxelles cita un “martire”. Un eroe. Si guarda bene dal citare ALTRI MARTIRI e ALTRI EROI. Come questo ragazzo, che NEL SUO ULTIMO MESSAGGIO PRIMA DI MORIRE, fra le pallottole che fischiano e i rombi dei cannoni, dice: “Siamo all’Inferno” (my v adu, si sente chiaramente alla fine). “Se avrò anche solo una una possibilità di togliermi da qua, non ci ritornerò mai più”.
https://t.me/notes_veterans/13606
Ma di questo ragazzo, il cui messaggio ha fatto il giro di tutti i canali e social, a Bruxelles non è giunta traccia.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, oggi non può più né parlare, né scrivere nella propria MADRELINGUA: e stiamo parlando di oltre la metà della popolazione ucraina.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, oggi vede il proprio luogo di culto profanato da squadracce nazifasciste, le proprie guide religiose arrestate come criminali, il proprio credo perseguitato, esattamente come duemila anni fa.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, è stato usato come cavia nei biolaboratori targati USA, anch’essi passati sotto il più totale silenzio.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, nelle centrali atomiche dove lavorava, è stato costretto a tacere sulle malfunzioni dovute all’adozione del combustibile atomico targato Westinghouse e adottato obbligatoriamente su macchinari assolutamente non tarati per digerirlo. E tutto questo è accaduto PRIMA dell’inizio della SVO.

Non la pensa così chi, in nome di questa “dignity”, “pride” e “freedom”, oggi si vede
- la propria popolazione QUASI DIMEZZATA, da 45 a 28 milioni di persone
https://t.me/boris_rozhin/104390?single
- il proprio debito estero QUASI RADDOPPIATO, da 73 a 134 miliardi di dollari
https://t.me/boris_rozhin/104388?single
e il proprio territorio ridotto di un quinto. In tutto questo, invece di dire “basta”, si vede ridurre l’età minima per l’arruolamento a 17 anni e la massima a 70. “Fino all’ultimo ucraino”.

OGGI, persino il canale ucraino Legitimnyj dice che MAIDAN è opera delle “strutture occidentali” e anche la futura MAIDAN che tanto teme Zelenskij potrà essere o opera loro, o dei militari, ma non certo del Cremlino (Майдан могут организовать только западные структуры или военные на фоне недовольства)
https://t.me/legitimniy/16746

Ma quando si tratta di “esportare la democrazia”, “esportare la libertà”, allora va bene tutto. Qualcuno cantava, in modo molto disincantato...
“Oh, ma cosa dici?
La vostra libertà.
Oh, che cazzo dici.
Noi ce l' avevamo già.”


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Paolo Selmi
Tuesday, 21 November 2023 08:49
21/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Altra fetta di MAR’INKA che saluta il regime di KIEV (cartina qui)
https://t.me/rabotyno/626
Alla liberazione completa della città manca ancora parecchio tempo, vista la velocità di avanzamento pressoché nulla. Tuttavia, quanto accaduto significa che la pressione da parte russa c’è sempre ed è sempre costante, finché il pezzo non cede. Lo stesso non si può garantire dall’altra parte, specialmente di questi tempi.

Nessuna variazione sugli altri fronti.

METTETE DEI FIORI NEI LORO CANNONI

L’ennesima mossa propagandistica, RIPROPOSTA A DISTANZA DI UN ANNO questa volta dal regime “democratico” di HELSINKI, si è risolta nell’ENNESIMO BOOMERANG PER LA NATO:
https://t.me/WarDonbass/131415
Carro armato russo distrutto messo in qualche piazza centrale della capitale, possibilmente davanti a un’ambasciata o a un consolato russo: questa la “regola dell’amico”.
Peccato che, anche questa volta CITTADINI FINLANDESI E CITTADINI RUSSI RESIDENTI IN FINLANDIA LO HANNO COPERTO DI FIORI. Già accaduto un anno fa a Berlino e, vista la malparata, alla fine lo han rimosso. Qui… mettete dei fiori nei vostri cannoni! E anche nei loro… in tutti!

FATTA LA LEGGE, TROVATO L’INGANNO (… ma non basta!)

Se i DRONI sono entrati a far parte del nuovo modo di far guerra in questo secolo disastrato, affiancando trincee da prima guerra mondiale a satelliti spioni in grado di distinguere anche il colore, della famosa capocchia di spillo, se questo nuovo capitolo di questo strano, assurdo, idiota, millenario, modo di relazionarci tramite uccisioni reciproche è diventato a tutti gli effetti LEGGE, vero è che si è anche trovato l’INGANNO.

Questi pannelli, come normale che sia, ormai girano ampiamente anche sui canali ucraini, quindi da uso riservato sono stati desecretati e resi pubblici:
https://t.me/boris_rozhin/104344
Davvero vale la pena aprirli uno a uno, la loro applicazione certo, non azzererebbe il rischio di distruzione, ma lo attenuerebbe, e di molto. In sostanza, la difesa da droni si basa su due principi:
1. PREVENZIONE = DISTURBO DEL SEGNALE RADIO (antenne antennine antennette di ogni tipo e modello montate sul tetto dei mezzi)
2. PROTEZIONE = BASATA ESSENZIALMENTE SU
A. TETTI MONTATI SOPRA LE TORRETTE O A COPERTURA DELL’INTERO BLINDATO (essenzialmente piani o modulari, con la superficie a file consecutive di angoli “Λ” sporgenti)
B. GRIGLIE MOBILI, dove l’impatto con l’ordigno o con il drone kamikaze, SEGUENDO LO STESSO PRINCIPIO DI “DIFESA DINAMICA” DELLE PROTEZIONI DEI CARRI ARMATI, è DISTRIBUITO LUNGO L’INTERA SUPERFICIE DELLA PROTEZIONE E, CONTEMPORANEAMENTE, DISPERSO TRAMITE MOTO FLESSIBILE DELL’IMPALCATURA.

A volte basta poco. Come un hangar di cemento dove mettere a riposo gli aerei invece di lasciarli sulle piste: cosa rimproverata alla dirigenza militare russa ogniqualvolta la NATO, grazie anche ai nostri droni radar FORTE10, FORTE11 e via discorrendo, che partono per queste missioni da Sigonella, riesce a “forare” la contraerea russa e a colpire qualche aereo lasciato impunemente sulla pista. A volte non serve essere scienziati: bastano solo metodo e costanza.

In altre parole, non basta “fatta la legge, trovato l’inganno”. Quel “metodo e costanza” fanno la differenza fra i droni NATO abbattuti con percentuali bulgare e droni RUSSI che girano di notte indisturbati per centinaia di chilometri lungo le retrovie nemiche fino a colpire gli obbiettivi prefissati.

Aggiornamenti a seguire.
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Maura
Monday, 20 November 2023 21:26
Fino all’ultimo ucraino anche no. Stasera allo stadio migliaia di ucraini.
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Paolo Selmi
Monday, 20 November 2023 21:44
E pensa, carissima Maura, che ogni tanto qualcuno da là salta fuori con pseudo-rogatorie per "farli tornare"...

Non penso che abbiano una chance, una, di riuscirci, perché crollerebbe definitivamente quella facciata con cui noi ci diamo ancora un tono verso il resto del mondo.

Tuttavia una gabola la potrebbero trovare: la più semplice, scade il permesso di soggiorno per "protezione internazionale", che non è asilo politico, chi oggi è lì che tifa non riesce a convertirlo in permesso per motivi di lavoro, ricevendo quindi il foglio di via e il rimpatrio forzato.

E la guerra può così, secondo le aspettative e le intenzioni di lorsignori, continuare ancora per un po'...

Speriamo che le cose cambino, radicalmente, presto.

Un abbraccio
Paolo
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Faber
Tuesday, 21 November 2023 09:16
Tra l'altro il buon Ceferin è riuscito a fare incazzare gli ucraini affermando che l'Italia doveva per forza qualificarsi causa disastro per l'UEFA (tradotto: meno soldi). E dopo il rigore non assegnato ieri oggi si stanno scatenando le proteste. Ora anche Ceferino finirà nella lista dei putiniani?
L'Ucraina tra l'altro l'anno scorso pretendeva di essere ammessa d'ufficio alla fase finale della Coppa del Mondo di calcio in quanto paese aggredito.
Nel mentre la Russia è ancora esclusa da tutte le competizioni internazionali in qualunque sport mentre Israele nessuno pensa minimamente di condannarla. Due pesi e due misure. Come nel 92 quando la Jugoslavia fu bannata da tutto mentre la Croazia che faceva le stesse identiche cose partecipava tranquillamente a Olimpiadi e Mondiali.
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Paolo Selmi
Tuesday, 21 November 2023 09:44
Questo, carissimo Faber,

è il motivo per cui sono diventato progressivamente "ateo" su tutto. Prima solo per il calcio professionistico, poi dopo aver visto genitori venire alle mani per partitelle dei loro figli per il calcio in generale. Poi, dal 2014, anche per le olimpiadi e i mondiali, di qualsiasi cosa. Che senso ha una medaglia d'oro di pattinaggio artistico, o di salto con l'asta, o foss'anche di briscola chiamata o pinnacola, senza che il mondiale sia realmente "mondiale"? o l'olimpiade sia realmente "olimpica"?

Vedevo quegli atleti che pur di gareggiare accettavano tutto: bandiere bianche, niente inno, controlli ogni due per tre, squalifiche infamanti per anni... perché lo sport era la loro vita, e QUELLO, e non altri, era il LORO MOMENTO, il LORO TRENO. Quel treno che passa una volta. Vedevo loro umiliarsi per correre, per combattere, per saltare, per esibirsi. E mi mettevo nei loro panni essendo stato, per un breve periodo, nei loro panni. Mi avessero detto a diciassette anni, quando mi allenavo per undici ore la settimana più la domenica: ti pigliamo carabiniere e prima o poi vincerai gli italiani o arriverai secondo ed entrerai in nazionale... e io ero la cintura marrone di judo più felice del mondo. Mi sarei allenato non otto, ma diciotto ore al giorno per quello.

Ormai sono ateo. Credo nello sport quando lo vedo, per come lo vedo, sia lo scatto di un cicloamatore su un tornante, o un judoka a cui riesce l'ippon della vita, o un bambino che indovina la triangolazione con un compagno, passa, riceve, se ne beve un altro e tira. Per il resto... stacco l'audio.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 20 November 2023 19:33
20/11 ore 19:00 aggiornamento

DAL FRONTE

A parte AVDEEVKA, dove i russi ampliano ulteriormente l’area sotto il loro controllo, sia a nord, che a sud,
https://t.me/ukraina_ru/177508
situazione sostanzialmente invariata.

Dalla conferenza stampa di oggi del direttore dei servizi segreti russi operanti all’estero sono emersi alcuni dati significativi, circa l’impiego massiccio di donne nell’esercito ucraino (circa 40.000) e il “suggerimento” dei padroni d’oltremanica e oltreoceano di estendere l’età utile per essere arruolati dai 17 ai 70 anni: “fino all’ultimo ucraino”.
https://t.me/dva_majors/29369

Come giustamente faceva notare qualcuno, le FF. AA. Ucraine si stanno progressivamente trasformando in un colossale “Volkssturm”: quando i nazisti mandavano vecchi e bambini contro i carri armati dell’Armata Rossa.

“SE NON PUOI...”

Amo il cinese per la sua capacità di sintesi, grafica ancor prima che semantica. In questo caso sempre compagni russi mi han fatto conoscere questa massima del generale cinese Sima Yi, vissuto diciassette secoli fa, raccolta nel “San Guo Yanyi” (三国演义):
懿曰:“军事大要有五:Yi disse: “Ogni esercito ha essenzialmente cinque operazioni a disposizione:
能战当战,Se puoi combattere, allora combatti;
不能战当守,Se non puoi combattere, allora difenditi;
不能守当走,Se non puoi difenderti, allora fuggi;
不能走当降,Se non puoi fuggire, allora arrenditi;
不能降当死耳!Se non puoi arrenderti, allora sei morto”.
https://sanguo.5000yan.com/1070.html

Per la cronaca la stessa frase si ritrova, con qualche variazione, nel Jinshu, testo di Storia di epoca Tang (帝谓演曰:"军事大耍有五,能战当战,不能战当守,不能守当走,余二事惟有降与死耳。汝不肯面缚,此为决就死也,不须送任。):
https://gx.httpcn.com/book/read/CQPWPWCQ/PWXVRNMEIL.shtml

Frase che peraltro sviluppa un tema già presente nel Sunzi Bingfa 孫子兵法:
不可胜者,守也;可胜者,攻也。 “Colui che non può vincere, si difende; colui che può vincere, attacca”
https://ctext.org/art-of-war/tactical-dispositions

Ora vediamo ad AVDEEVKA che quei poveri cristi mandati a tenere l’insostenibile sono già arrivati al punto TRE della scala di Sima Yi (不能守当走,Se non puoi difenderti, allora fuggi)
Tra l’altro, non solo chi è ora barricato nella cittadella non è sufficientemente sostenuto da fuori, ma gli aiuti inizialmente destinati a tenere il fortino ora sono NUOVAMENTE dirottati per tenere la situazione a EST, KLESCHEEKVA, che sta scappando di mano:
https://t.me/ukraina_ru/177512
Conclude il pezzo:
“Ce la faranno le truppe ucraine a scappare dalla città quando finalmente arriverà l’ordine di ritirata? Solo il tempo lo dirà.”
“Успеют ли все подразделения ВСУ сбежать из города, когда поступит приказ отступать, покажет время. ”

Eppure, a volte basterebbe solo studiare un'altra cultura, quanto offre al mondo tale cultura, e non per fare affari o perché "è la lingua del futuro" (lo dicevano ai miei tempi anche per altre)... ma per evitare di scoprire l'acqua calda (o il giro di Do) per l'ennesima volta.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 20 November 2023 14:24
20/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata. Ad AVDEEVKA, pare proprio che la zona industriale sia stata completamente abbandonata dai soldati del regime di Kiev
https://dnr-news.ru/society/2023/11/20/541648.html
Anche se la notizia si rivelasse aver precorso i tempi, di fatto non li sta precorrendo di molto… la tendenza è questa.

Anche intorno ad ARTEMOVSK i russi avanzano e continuano a recuperare le posizioni abbandonate quest’estate:
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2324

Davvero, guardando Kostantinovka dov’è sulla cartina e i movimenti dei russi a sud e a est della stessa, appare chiaramente l'intenzione, quantomeno, in prospettiva dei russi di convergere su di essa da due direzioni. Non nell’immediato, comunque.

“NE RESTERA’ SOLO UNO...”

Non mi appassionano le faide interne al potere, già da noi, fra finta maggioranza e finta opposizione. Tanto meno mi interessa capire se, nello spettacolo penoso attualmente in atto in Ucraina, fra patàca o mascellone vincerà il primo o il secondo.

Tuttavia, a titolo puramente di cronaca, riportiamo che più che la versione nostrana, caciarona, dell’alternanza anglofona fra le due brutte copie di maggioranza-politicamente-corretta di cui sopra (è da trent’anni che cercan di farci fare il “paese normale” e alla fine sbrachiamo sempre...), in Ucraina stiamo assistendo a un rifacimento dell’Ultimo immortale (Highlander): Sean Connery l’han già seccato e… senza nemmeno la colonna sonora dei Queen, scena dopo scena stiamo arrivando alla resa dei conti fra patàca e mascellone. “Ne resterà solo uno…”

Ieri patàca ha silurato un generale vicino a mascellone,
https://t.me/rezident_ua/20537
Nell’evidente tentativo di fare intorno a lui terra bruciata. Terra bruciata sino a un certo punto, tuttavia, dal momento che l’esercito, MEGLIO, una porzione consistente dello stesso, è dalla sua parte:
https://t.me/legitimniy/16737
Pare, infatti, che all’interno delle forze armate ucraine oggi si fronteggino due fazioni, neanche tanto nascoste e striscianti:
- Un pezzo di esercito fedele al generale SYRSKIJ, a sua volta fedele al patàca (“esercito del Presidente” президентская армия)
- Un pezzo di esercito fedele al generale ZALUZHNYJ, (“esercito di Zaluzhnyj” армия Залужного).
(Есть армия одного генерала, есть армия другого генерала…)
https://t.me/MediaKiller2021/10323

E il “popolo”? Il “volgo disperso che nome non ha”? Il volgo disperso… va educato! (e ridaje!) Va portato sulla “retta via”. Ecco perché la macchina della propaganda fedele al patàca oggi è scatenata in massa contro mascellone,
https://t.me/ZeRada1/16844
con l’evidente tentativo di delegittimarlo nei confronti di chi,
- prima o poi, dovrà infilare un foglietto in un’urna E POTREBBE TROVARSELO DAVANTI,
- oppure potrebbe trovarsi davanti al fatto compiuto di un suo arresto, o peggio, e dovrà PENSARE… “finalmente! Giustizia è fatta”.

In sostanza, lo si incolpa delle violenze dei “reclutatori” contro i civili (di oggi, peraltro, la “proposta” di passare al setaccio gli STUDENTI DICIOTTENNI)
https://t.me/rybar/54342
et
https://t.me/ukraina_ru/177481
e dell’insuccesso militare, mentre lui perde tempo a fare selfie. Vedremo, a puro titolo di cronaca, le fasi salienti di questa penosa faida intestina al potere di Kiev.

La voce del padrone, intanto, si fa sentire anche su questo e PROPRIO OGGI il ministro della difesa USA Lloyd Austin è in visita a Kiev. Sul tavolo, sicuramente, anche questo:
https://t.me/boris_rozhin/104290

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 20 November 2023 08:48
20/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata, tranne che intorno ad ARTEMOVSK e, naturalmente, ad AVDEEVKA.

Per quanto riguarda il primo punto, ulteriori avanzamenti ammessi dallo stesso regime di Kiev nei dintorni di Klescheevka (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/56875

Per quanto riguarda AVDEEVKA, cartine sempre più dettagliate localizzano avanzamenti direttamente da filmati, che a loro volta testimoniano direttamente di una zona industriale, o promzona, sempre più libera dai nazifascisti:
https://t.me/RVvoenkor/56871

Anche la cartina di RYBAR, del resto,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/19/20231119211647-a4765b0e.jpg
lascia ben poco spazio a equivoci. La zona industriale non solo non è più in mano ucraina nemmeno nella seconda metà, ma i russi la stanno circondando da nord (ingrandimento in basso). Confermato inoltre l’avanzamento verso nord della branca settentrionale di questa tenaglia. Branca che a quanto pare ci ha preso gusto a procedere verso settentrione e potrebbe, da lì, costituire un ottimo trampolino per attaccare da sud KONSTANTINOVKA, a sua volta a sud-ovest di ARTEMOVSK. Ecco che quindi comincia ad avere senso l’azione congiunta dei russi, in realtà in PREPARAZIONE a tale, vera, mossa offensiva. Vedremo gli sviluppi.

Questo, ovviamente, mentre il regime e la NATO cercano di chiudere la voragine apertasi a sud, nella stessa AVDEEVKA, mandando al massacro i loro uomini migliori, o quel che resta di loro.
https://t.me/rybar/54330
Facilitando, in quest’ottica, l’azione dei russi quando inizierà, per davvero, un’offensiva su ampia scala. Meno uomini e meno mezzi a opporsi.

Questo mentre il TIMES titola, fuori tempo massimo (l’azione sta proseguendo per inerzia, finché ci sarà carne da cannone, ma da KRYNKI non si schioda da settimane): “Ukraine makes first advance in months”
https://t.me/ukraina_ru/177448
Sarà per via del fuso orario… Azioni suicide come questa contribuiscono anch’esse ad accelerare la demilitarizacija in corso. Se è vero che dal punto di vista del “capitale fisso”, dei macchinari, non incide più di tanto finché ci sarà il padrone a mandare rottami nella discarica ucraina per soppiantare i vecchi, a livello di “capitale variabile”, ovvero di uomini, la cosa si fa sentire. Anche se la popolazione ormai è ridotta a 19 MILIONI
https://t.me/ukraina_ru/177454
fino all’ultimo ucraino vuol dire fino all’ultimo ucraino. Qualcuno che comanda le truppe, tuttavia, pur sempre ci vuole. E mancano ufficiali. Ufficiali veri. Stan morendo tutti:
https://t.me/WarDonbass/131376
E per quelli non basta prendere un civile e sbatterlo in una camionetta. In questo senso, la demilitarizacija continua.

PROSEGUE, INDISTURBATA, LA SOLUZIONE FINALE ISRAELIANA

Dati a oggi:
13.000 civili morti di cui
5.500 BAMBINI e
3.500 DONNE.
6.000 DISPERSI di cui
OLTRE 4.000 DONNE E BAMBINI.

Oltre al patrimonio immobiliare civile distrutto (praticamente le zone occupate dagli israeliani), contiamo, DISTRUTTE:
97 SEDI AMMINISTRATIVE
83 MOSCHEE
E PARZIALMENTE DISTRUTTE:
166 MOSCHEE
https://t.me/dva_majors/29340

E anche oggi altro pezzo di DEMOLIZIONE, ANNIENTAMENTO ed ESPULSIONE.

MORTO (POLITICAMENTE) UN PATÀCA, SE NE FA UN ALTRO

Gli USA non sono stati a guardare, men che meno nel loro” courtyard”. Il “nuovo” presidente dell’Argentina (che di nuovo ha solo il mandato, per il resto è la solita minestra, trita e ritrita, neoliberistica), quello che ha già promesso di tagliare ogni ponte coi BRICS e tornare da mamma USA, qui in un video che restituisce appieno la cifra “politica”, e in generale, del personaggio:
https://t.me/boris_rozhin/104284
Per un mandato il “cortile di casa” degli USA avrà un cane da guardia in più. Morto un patàca, se ne fa (o “si fa”, visto il video) un altro.



Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 19 November 2023 18:32
19/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA

La giornata di oggi segna altri settecento metri guadagnati sotto il terrikon, nell’area delle dacie intorno alla cava (kar’er)
https://t.me/WarDonbass/131359
e l’avanzamento da sud verso il ristorante “Carskaja Ochota” (ibidem). Secondo alcuni, tale posizione, interessante dal punto di vista militare perché posta su un’altura da cui poi proseguire ulteriormente verso nord e nord-ovest, sarebbe già stata espugnata, insieme a una stazione a est:
https://t.me/polk105/13469
Vedremo con chiarezza non appena si sarà diradata la nebbia delle polveri da sparo. Come minimo, l’avanzamento anche qui è stato di oltre 400 m nella linea di difesa nemica:
https://t.me/boris_rozhin/104198
Il ristorante, peraltro, consente per la posizione occupata di dominare una delle poche vie d’accesso rimaste ad AVDEEVKA. Vie che sono poco più di viottoli. Vie peraltro già compromesse. Un mortaio, fra le diverse carcasse di esemplari lungo il percorso di una di queste, fuma ancora:
https://t.me/polk105/13478

Probabilmente, come nota questa analisi, AVDEEVKA serve al regime per PRENDERE TEMPO e APPRONTARE IN FRETTA E FURIA UNA LINEA DI DIFESA PIÙ A NORD, TALE DA PROTEGGERE L’AVANZATA VERSO KRAMATORSK.
https://t.me/boris_rozhin/104220
VIA DI DIFESA CHE NON SARÀ MAI, COMUNQUE, MAI, PARAGONABILE A QUESTA FORTEZZA COSTRUITA IN OTTO LUNGHI ANNI. Si può già parlare, pertanto, di una mossa estrema e dalle scarse possibilità di essere incisiva sulle sorti del conflitto in corso, né tantomeno risolutiva. L’agonia continua.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 18 November 2023 18:07
18/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Avanzano, i russi, avanzano.

A sud:
Altra fetta di promzona passata dal “controllo” alla liberazione effettiva (porzione in basso) insieme a tutta l’area a nord corrispondente a un altro agglomerato di dacie, ovvero di case di campagna (porzione in alto di questa cartina):
https://t.me/polk105/13416
Dati confermati anche da quest’altra fonte, che sottolinea come il regime di Kiev resista al meglio delle proprie capacità e possibilità, ma non riesca comunque ad arginare questa avanzata:
https://t.me/boris_rozhin/104135
Lenta, ma continua. Martellante. In tutto questo c’è anche chi cerca sui filmati riscontri, di tale avanzamento, incrociando immagini di stabili e infrastrutture con quelle delle mappe satellitari. E li trova, questi riscontri, certificando in questo modo empirico ma efficace quanto annunciato dal campo di battaglia:
https://t.me/rabotyno/605

A nord:
Stesso discorso, ai lati del terrikon, dove i russi guadagnano posizioni a ridosso di quel complesso chimico che resta l’ultimo argine prima che irrompano nella cittadella fortificata anche da nord.
https://t.me/RVvoenkor/56799

Avanzamenti anche nella cerchia più a nord, oltre il complesso chimico. A chiudere da qui, dall’estremità della branca nord e raggiungere quella meridionale, mancano ormai meno di cinque chilometri:
https://t.me/polk105/13424

"NON POSSIAMO PRETENDERE CHE..."

In tutto ciò, lo “stalemate” che vedono le testate anglofone
https://t.me/RVvoenkor/56821
è solo da una parte. Dall’altra, non solo intere armate stanno crescendo quantitativamente e qualitativamente, ma non appena provano a cambiare marcia fanno letteralmente il vuoto fra loro e le truppe NATO che arrancano.

Ma non possiamo pretendere che i cinegiornali dicano qualcosa di diverso da “stalemate”.

Non possiamo pretendere che ammettano che sono gli stessi canali ucraini a temere che AVDEEVKA possa cadere nei prossimi 150 giorni:
https://t.me/legitimniy/16727

Non possiamo pretendere che denuncino come, su quella riva sinistra del DNEPR dove invece annunciano successi fuori tempo massimo, ai soldati sia stato dato esplicito ordine di non raccogliere morti e feriti:
https://t.me/ukraina_ru/177305
Un po’ penso perché non hanno mezzi a sufficienza per raccoglierli, un po’ anche per truccare i già truccati dati delle proprie perdite. E gonfiare ulteriormente le fila dei “dispersi”. Questo mentre i russi respingono gli attacchi e continuano a martellare quella mini-testa di ponte che risponde al nome di KRYNKI, oltre la quale il regime di Kiev non può, non riesce ad andare
https://t.me/rezervsvo/38257
e, a detta delle solite voci di corridoio, non intende neppure andare limitandosi ad azioni propagandistiche (i mille russi morti, del resto, fan parte di questa pantomima…) in cui però a morire per davvero sono i loro:
https://t.me/rezident_ua/20519

Non possiamo pretendere neppure che dicano che la situazione è tutt’altro che “stalemate” anche su altri fronti. E che la controffensiva di quest’estate è ormai quasi del tutto vanificata. AD ARTEMOVSK, per esempio, dove ANDREEVKA, per cui quest’estate sono morti a migliaia i soldati ucraini, è tornata in mano ai russi:
https://t.me/ukraina_ru/177299
O dove i russi addirittura sono avanzati arrivando ai confini di BOGDANOVKA:
https://t.me/polk105/13413
e portandosi ormai oltre la linea ferroviaria a KLESCHEEKVKA:
https://t.me/rabotyno/612

E non possiamo, infine, pretendere che riportino come
- un alto ufficiale dell’aeronautica ucraina sia passato ai russi, volando sul suo stesso mezzo:
https://t.me/RVvoenkor/56814
- un generale ucraino sia finito sotto inchiesta a Charkov dopo bombardamenti mirati dei russi, con l’accusa di aver dato lui le coordinate:
https://t.me/ukraina_ru/177311
- la mobilitazione ormai sia TOTALE, calcolando una base di un milione e ottocentomila persone ancora da poter sbattere al fronte. Peccato che, di queste, 500 000 son già pubblici ufficiali e 1 000 000 sono già arruolati a più livelli. In altre parole, un’altra ARTEMOVSK, un’altra AVDEEVKA e poi DI NUOVO al fronte non ci può più andare nessuno. Si calcola come scadenza naturale di questo processo di decomposizione e genocidio di un popolo l’anno prossimo. Vedremo.
https://t.me/rezident_ua/20520

Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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Emanuele
Sunday, 19 November 2023 01:35
Quindi in sostanza il mantra del "fino all'ultimo ucraino" gli ucraini stessi giocoforza l'hanno accettato più o meno di buon grado, a questo punto credo che lo si possa affermare con una certa sicurezza, perché non si potrà dire il contrario se una qualunque forma di ribellione; che sia di carattere civile o militare, prenderà forma ad un passo dal baratro finale, nel classico momento nel quale varrà la massima sempre verde del : "ci dovevi pensare prima, adesso è tardi!". Non voglio sembrare ingenuo, lo sappiamo, tu stesso Paolo, racconti quotidianamente a che tipo di vessazioni e a che tipo di condizionamento questa élite costringe un popolo intero, però mi convinco sempre di più; ma forse sono veramente uno stolto, che una parte di responsabilità per tutta questa faccenda ricade anche sulla società civile ucraina, che non sembra mostrare segni particolari di insofferenza a questa situazione, come spesso testimoni citando l'indifferenza apparente delle classi più agiate che continuano a spassarsela come nulla fosse, ovviamente tutto al netto di chi invece nella parte orientale è meridionale del paese soffre da anni.
Magari sono impressioni dall'esterno completamente sballate ed effettivamente qualcosa si muove nel magma interno e profondo. Lo spero, ma sempre con meno convinzione.
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Paolo Selmi
Sunday, 19 November 2023 09:42
Carissimo Emanuele!

Hai sollevato una questione, anzi una "quistione", così si capisce già dove voglio andare a parare, mica da ridere... forse, e senza tanto forse, LA quistione.

Non giudico perché guardo la trave nel mio di occhio, da "rana bollita" come nella parabola sociologica, a cui ormai va bene tutto, "che tra demonio e santità è lo stesso, basta che ci sia posto" e alla fine ci sia la possibilità di fare "colazione con un tosto, del resto".

Quarant'anni fa era "una generazione di sconvolti", oggi basta guardarsi in giro. E siccome ho fatto in tempo a crescere con letture "risorgimentali" che oggi non sanno neppure cosa siano, alle elementari, ma in compenso poi vanno a vedere mostre su una prima guerra mondiale calate DAL NULLA, letteralmente DAL NULLA, come accaduto nel mio paesello, di popolazione pari a quanti ne muoiono, di poveri cristi ucraini, ogni settimana al fronte, qualche domanda me la pongo.

Il "volgo disperso che nome non ha", e che pensava soltanto ai "boschi" e alle "aspre fucine stridenti" ce lo abbiamo avuto anche noi. "Franza e Spagna purché se magna", "sai che cosa ce ne frega a noi" e financo "quando c'era lui...": salto di secoli fra la prima e la seconda frase, con intermezzo tragico della terza, ma il filo rosso è sempre lo stesso.

Non giudico. Dopo il delirio di due anni fa, meno che meno.

Aggiungo: a quindici repubbliche è caduto il mondo addosso, trent'anni fa. Tra cui quella russa, tra cui quella ucraina. E' stato come elaborare un lutto, è stato peggio di elaborare un lutto. Un lutto è una cosa ineluttabile. Mi si perdoni il gioco di parole. Lì non ci ha capito un cazzo nessuno. Né noi, né loro. E' come quando cambi una macchina un po' vecchia ma che funziona. Perché??? Perché??? Perché l'altra è quella giusta, è "più nuova". Poi ti trovi a non sapere come mettere insieme pranzo con cena, a perdere il lavoro, a vedere la tua fabbrica che chiude, a vedere gente che chiede l'elemosina nel metro, e ti giuro che quando l'ho vista è stata una scena che mi ricorderò per tutta la vita: vecchietta pensionata, entra nel vagone, dice solo "zdravstvujte", salve, e tutti son già lì che cercano spiccioli nelle tasche, perché non vogliono umiliarla ulteriormente. Come quel vecchietto nel film di De Sica che fa fatica ad aprire la mano. Cristo! Me la ricordo ancora. Non aggiungo altro.

La "società civile" è uscita massacrata da tutto questo, rassegnata, senza nessuno che la difendesse. Non giudico, ma spero. E spero tanto, per loro soprattutto.

Un abbraccio
Paolo
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Emanuele
Sunday, 19 November 2023 12:55
A proposito del crollo dell'URSS, non ti voglio ammorbare e rubare ulteriore tempo, però una disamina obbiettivia e svincolata da ogni propaganda occidentale sulle cause del crollo, e in generale sul contesto socio-politico pre e post crollo, sarei veramente felice di leggerla, anche solo per sommi capi, senza impegno, anche per rimando a fonti attendibili in rete.
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Paolo Selmi
Sunday, 19 November 2023 17:59
Carissimo Emanuele! Carissimo Nico!
Parto da qui a rispondere a entrambi. Non conosco il testo cui fa riferimento Nico, quindi non lo giudico.Parto però da un presupposto. L'indipendenza delle repubbliche baltiche è la CONSEGUENZA, non la CAUSA. E' la PUNTA DI UN ICEBERG.

Detto questo, come posso riassumerti vent'anni di lavoro duro, fuori dall'orario di lavoro, condotto persino quando per quattro anni mi son trovato a lavorare su una tesi di dottorato che con tale argomento c'entrava poco (non niente, ma poco)? Più subito dopo altro tempo a fare il papà, eccetera eccetera... e ora questo conflitto.

Anche adesso, per inciso, occhio e mente sono sempre lì, su questa domanda a cui non cerco di dare risposta, ma di argomentare soltanto quel PERCHE' che rimbalza da una parte all'altra del mio cervello (il che tra l'altro significa che c'è tanto "vuoto" e non è un buon segno... :-))

Provo a riassumerne sinteticamente qualche punto saliente, "sintenticamente" a tal punto che più che una spiegazione ti sembrerà un trailer di film.

L'inizio della fine risale non all'uomo con la voglia in fronte, ma a Breznev. Bum! Allora avevan ragione i maoisti? Avevan ragione i trotzkisti? gli stalinisti? tutti quanti a criticarne il "revisionismo" post-cruscioviano?

NO. Lo affermo CON FORZA e non perché voglia delegittimarne la critica. Quello è un discorso POLITICO e non entro nemmeno nel merito dello stesso. Anche se premetto che non mi trova d'accordo, da qualunque parte lo si giri. Ma, ripeto è un altro discorso.

Come ne sei così sicuro? Guardate la Cina. E' passata dalla ciotola di ferro a essere il secondo paese al mondo per multimiliardari, lo abbiam visto proprio su queste pagine. Per inciso, molti di quelli che allora criticavano il "revisionismo" sovietico oggi sostengono che il capitalismo con caratteristiche cinesi vada "contestualizzato": un po' come le barzellette con bestemmia del signor B. nella singolare interpretazione dell'allora capo della CEI.

Ma tant'è. Ora mi interessa accennare al Paese di Mezzo solo perché con un coefficiente di Gini che fa impallidire molti di quelli dei paesi tradizionalmente capitalistici, TIENE. TIENE e ancora TIENE.

Non è stata certo l'apertura a "incentivi economici" a costituire l'inizio della fine. Passiamo oltre, quindi. Cosa successe però in quel periodo?

Successe che ALL'INTERNO DI una classe politica sempre più proiettata all'estero emersero soggetti che DA TALE ESPERIENZA videro, toccarono con mano, le ENORMI POSSIBILITA' di ACCUMULAZIONE DATE dal modo di produzione del nemico. Peraltro, su figure analoghe alle loro.

Successe che molti di loro cominciarono a tentare di fare nel loro piccolo lo stesso. E a ogni INSUCCESSO NEL RAGGIUNGIMENTO COMPLETO DI OBBIETTIVI DI PIANO, risultato a cui magari contribuirono loro stessi dalle posizioni di potere che ricoprivano, iniziarono a partire col mantra: "così non si può andare avanti".

Muore Brezhnev. Sale Andropov. ATTENZIONE! Non tutto oro è quel che luccica. Ex-KGB, rappresentante di un modo di fare PULIZIA di cui già si sentiva particolarmente bisogno, LA SUA BREVE DIRIGENZA SI MACCHIÒ DI GRAVI COLPE: APRIRE A "RIFORME" ECONOMICHE CHE IN REALTÀ ERANO CONTRORIFORME, IN SENSO DI UNA MAGGIORE "AUTONOMIA" IMPRENDITORIALE CHE, DI FATTO, SEMINAVA I GERMI DI QUEL CHE DOPO SAREBBE ACCADUTO.

NON È UN CASO CHE MICHELE VOGLIA-IN-FRONTE FOSSE UN PUPILLO DI ANDROPOV, CHE NE FAVORÌ L'ASCESA ALLE CARICHE PIÙ ALTE.

LA NAVE, TUTTAVIA, ANDAVA ANCORA! QUESTO PERCHE'? PARADOSSALMENTE, PERCHE' UN'ECONOMIA DI PIANO A PROPRIETÀ INTERAMENTE SOCIALE DEI MEZZI DI PRODUZIONE, HA ENORMI, RIPETO --- ENORMI! --- MARGINI DI ACCUMULAZIONE, RISPARMIO DI RISORSE, OTTIMIZZAZIONE NEI CONSUMI DELLE STESSE E RIDUZIONE DEGLI SPRECHI.

NON USO QUELLA PAROLA SCHIFOSA CHE ORMAI USANO TUTTI CHE INIZIA CON "RESI", FINISCE CON "ENZA" E IN MEZZO HA UN ARTICOLO CHE SI USA SOLO NELLE LETTERE UFFICIALI PRIMA DELLA DATA. MA IL SENSO È QUELLO.

ECCO ALLORA CHE A DARE LA BOTTA FINALE FU PROPRIO MICHELE VOGLIA-IN-FRONTE. SOSTENUTO PROPRIO DAI FUTURI OLIGARCHI, QUEI FUNZIONARI CHE TANTO FECERO PER CREARSI QUELLA POSIZIONE, LA POSIZIONE DI POTERE ESCLUSIVO CHE POI AVREBBERO OCCUPATO, IN ANNI E ANNI DI LAVORO.

IL RESTO È STORIA: LA LEGGE DEL 1988 SULL'AUTONOMIA DELLE FABBRICHE, SU MECCANISMI DI MERCATO CHE DISTRUSSERO, CONSAPEVOLMENTE, L'IDEA STESSA DI GOSPLAN, CONDANNANDOLO AL TILT, COME QUEI FLIPPER TROPPO SBATTUTI. TRE ANNI DOPO ERA FINITO TUTTO.

A questo aggiungiamo:
1. UNA COSTITUZIONE, QUELLA SOVIETICA, A CUI MANCAVANO DEL TUTTO MECCANISMI DI DIFESA DA MINACCE INTERNE! GUARDIAMO LA NOSTRA, CHE NON È LA COSTITUZIONE PIÙ BELLA DEL MONDO, MA CHE PER CAMBIARE LA PRIMA PARTE (E CI HAN PROVATO!!! E CONTINUANO!!!) DEVON SUDARE NON 7, MA 7000 CAMICIE. Niente di simile in quella dell'URSS. Un referendum ad agosto, un colpo di penna a dicembre, vsjo, finito tutto.

2. se l'architettura politica era così fragile, immaginatevi quella economica. E NON, LO RIPETO, PER COLPA DI NIKITA CHRUSCHEV. IL PROBLEMA NACQUE GIÀ CON STALIN, con buona pace di tutti! L'ultimo anno prima che la NATO decidesse di dare il via all'operazione Donbass, sono riuscito a completare la prima parte di un lavoro sui SINDACATI SOVIETICI. Il sindacato CINGHIA DI TRASMISSIONE, strumento passivo, passacarte del potere, foss'anche il potere dei soviet, ha fatto danni qui, figurarsi lì. Ci ho lavorato per due anni, arrivando solo alla fine della NEP.
https://www.academia.edu/71457091/%C5%A0kola_kommunizma_i_sindacati_nel_Paese_dei_Soviet_I_parte_Dalle_origini_alla_NEP
Durante la fase staliniana, il "coro di allelujanti" crebbe a dismisura. Poi, i profsojuz, i sindacati, restarono tappa di un cursus honorum di uno stesso momento corporativo. Fino a che, in quel periodo, PROPRIO mentre nel Paese i conti cominciavano a non tornare, invece di dire: ragazzi, diamoci due sberle, facciamo una bella doccia fredda, ma riprendiamoci da questa sbornia e rimbocchiamoci le maniche, incitarono allo sciopero rivendicando porzioni di quel bottino reso "libero" dai vincoli dei conferimenti nelle casse statali. Affossando il Gosplan, affossando un sistema autoportante in cui, esattamente come nell'attuale capitalismo globalizzato, da Pechino a Washington passando per Londra e Berlino, tutto si tiene o nulla si tiene. E infatti nulla si è tenuto.

Alla popolazione si diceva NON FACCIAMONE UN DRAMMA. Diverrete "democratici", potrete anche voi abbuffarvi ai fast food con la M, avrete anche voi la possibilità di partecipare al grande concorso della vita dove i migliori diverranno miliardari e gli altri avranno tutti una macchina, anzi, una macchinona, non questa zhiguli d'annata, la casetta indipendente con il canestro sopra il garage, eccetera.

E lì occorre aprire un capitolo sulla società civile russa. Ne parlo in 2+2=5
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_%D1%81%D0%BE%D1%86%D0%B8%D0%B0%D0%BB%D0%B8%D1%81%D1%82%D0%B8%D1%87%D0%B5%D1%81%D0%BA%D0%BE%D0%B5_%D1%81%D0%BE%D1%80%D0%B5%D0%B2%D0%BD%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D0%B5_in_URSS
quando affronto il tema della COMPETIZIONE fra DDR e RFT.

Ritorno sull'argomento anche in quel lavoro rimasto incompiuto e che finirò quando tutto questo finirà:
https://www.academia.edu/38614456/La_semina_e_il_raccolto_Ricerche_analisi_e_traduzione_integrale_di_Pianificabilit%C3%A0_pianificazione_piano_di_Ivan_Michajlovi%C4%8D_Syroe%C5%BEin_I_parte
et
https://www.academia.edu/40396441/La_semina_e_il_raccolto_Ricerche_analisi_e_traduzione_integrale_di_Pianificabilit%C3%A0_pianificazione_piano_di_Ivan_Michajlovi%C4%8D_Syroe%C5%BEin_II_parte_IV_capitolo

Infine, per un racconto di QUELLO SFASCIO rimando a ROULETTE RUSSA del compianto GIULIETTO CHIESA.

Spero di non averti, averVI tediato troppo
Un abbraccio
Paolo
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Nico
Monday, 20 November 2023 08:23
Carissimo compagno, il testo che ho citato è, diciamo, patrocinato proprio dal compagno Giulietto.
È chiaro che le repubbliche baltiche sono stata una conseguenza, ma la tecnica fa leva su chi ha i maggiori risentimenti.
Mi sembra lapalissiano dire che una Lituania, da sola, non avrebbe mai potuto far crollare il gigante sovietico.
C'è la lunga mano occidentale, che ha iniziato col far passare le buste della spesa, come borsa fashion model occidentale.
Passando poi per i McDonald's al posto delle librerie e le case del popolo...
(ho fatto un salto un po' lungo in effetti)
Ma più di tutti, colui che ha veramente vinto la guerra fredda, è quell'essere infido e ributtante del polacco vescovo di Roma....
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Paolo Selmi
Monday, 20 November 2023 10:04
E' proprio vero, compagno Nico. Anche il vaticano ci ha messo del suo, e non poco. La Polonia di Solidarnosc, ma anche l'ostracizzazione di Romero in Salvador e la scomunica della Teologia della Liberazione.

Non era un camera caritatis, l'avevo proprio omessa questa componente, attiva sin da prima delle madonne pellegrine e, per certi versi e per molte delle sue "divisioni" (dalla domanda staliniana... "quante divisioni ha il papa?"), ancora attuale.

Grazie per la segnalazione e comunque, in quel momento, i baltici in fiamme da una parte e il Caucaso, altrettanto in fiamme, dall'altra, hanno contribuito e non poco. Se poi aggiungiamo l'ex-blocco di Varsavia in sfaldamento totale, come ben segnalato nelle memorie di Modrow, la sensazione di sbando totale che si coglie, IN OGNI SETTORE, è pressoché immediata.

Modrow però denuncia COME TALE SBANDO SIA STATO LASCIATO CRESCERE, DI UNA CRESCITA ASSOLUTAMENTE RESISTIBILE. E circostanzia tale atteggiamento di Michele voglia-in-fronte con elementi a sua disposizione, tratti direttamente dalla sua esperienza di uomo politico e capo di Stato.

Tale ATTEGGIAMENTO CRIMINALE VENIVA DA LONTANO, NASCEVA ALMENO DIECI ANNI PRIMA, in quella che i cittadini ex-sovietici oggi ricordano come "zolotaja epocha" (epoca d'oro).

Premesso questo, mi preme sottolineare come a mancare sia stata, essenzialmente

- una FORTE architrave ISTITUZIONALE, con una CORTE COSTITUZIONALE FORTE, TERZA, AUTONOMA in grado di difendere la COSTITUZIONE SOVIETICA dall'UNICO NEMICO CHE L'HA SCONFITTA: UNA PARTE CONSISTENTE DELLA PROPRIA CLASSE DIRIGENTE
(anche qui è successo lo stesso, e per vent'anni ha tenuto)

- una CONCEZIONE IDEOLOGICA MASSIFICATA DI SOCIALISMO BASATA NON SU UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE (che alla lunga stanca e provoca effetti opposti, vedasi RPC), ma neppure sul TOTALE DISIMPEGNO DEL COMUNE CITTADINO, "CULLATO" DALLA PROPRIA "AVANGUARDIA" (ovvero chi decideva di intraprendere quel cursus honorum che partiva dal komsomol e finiva con la carica di responsabilità all'interno del partito). Una linea leninista (centralismo democratico) gravemente compromessa nel periodo staliniano e la cui mancanza menti più illuminate avevano iniziato a sottolineare, e a gran voce, verso la fine degli anni Settanta (e non mi riferisco ai cosiddetti "dissidenty").

LA COMBINAZIONE MICIDIALE DI QUESTI QUATTRO FATTORI ALMENO
- PERVICACE VOLONTA' DI PROCEDERE A "RIFORME" DALL'ALTO
- CARENZE COSTITUZIONALI A TUTELA DEI FONDAMENTI DEL MODO SOCIALISTICO DI PRODUZIONE E DELL'ARCHITETTURA ISTITUZIONALE SOCIALISTICA
- PROGRESSIVO DISIMPEGNO DELLA SOCIETA' CIVILE SOVIETICA VERSO LA "RES PUBLICA"
- QUINTA COLONNA / NEMICO ALLE PORTE CHE AGIVA CONTEMPORANEAMENTE
1. SIA COME FATTORE DESTABILIZZANTE (Baltici, Caucaso, Varsavia)
2. CHE COME POLO DI ATTRAZIONE (dalle "bollicine" "per l'uomo che non deve chiedere... mai" a quel mondo intero, tutto "da bere", che sembrava lì solo ad aspettarli, dietro quel "wind of change" targato CIA).

Da Billy Joel a Mosca (documentario passato su Rai5) ai Metallica a Monsters of Rock ("enter sandman" disponibile sul tubo...), il processo di degenerazione era ormai completo.

Scappo.
Un abbraccio

Paolo
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Emanuele
Sunday, 19 November 2023 20:51
Scherzi, grazie a te per la risposta cortese, cercherò di leggere tutto. È un'argomento questo tanto oscuro quanto importante per quello che mi riguarda.
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Paolo Selmi
Sunday, 19 November 2023 21:33
Di nulla Emanuele
arricchisco la bibliografia e rilancio. Pensa che la copia autografata di questo libro ce l'ho da quel lontano giorno di novembre 2019, quando al Concetto Marchesi di Milano venne a parlare. E io non me lo potevo perdere, anche se pioveva e per metà incontro stetti fuori dalla porta a sentirlo...

Sto parlando dell'ultimo presidente della DDR, HANS MODROW
e di questo suo libro, allora appena tradotto in italiano (ora son passati quattro anni...):
http://www.archiviostorico.info/libri-e-riviste/9537-la-perestroika-e-la-fine-della-ddr
questo il sito della casa editrice:
https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857557687

E' una testimonianza diretta. Può piacere, non piacere, essere d'accordo o meno, ma a mio parere è stato giusto ascoltarla o, in questo caso, leggerla.

Ciao!
paolo
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Nico
Sunday, 19 November 2023 14:26
Ciao Emanuele, non so se sai che c'è un bel libro che si chiama:
"La congiura lituana"
Una cronistoria di come si sia orchestrata in tutti i modi la caduta del gigante sovietico.
(magari ora il compagno Paolo me lo sotterra come testo)
Una cosa sembra proprio quella, ovvero che l'unione sovietica è stata svenduta una notte, da tre ubriaconi, che han arbitrariamente deciso di mandarla in malora.
E michelone voglia in testa, è stato il peggior evento per l'URSS, la sua colpevolezza si è manifesta nel farsi fregare da quei 3 ubriaconi semi-analfabeti che mentre lui era in giro a farsi prendere per i fondelli dal resto del mondo, loro gli hanno disgregato e sotterrato il paese tra un bicchiere di vodka e un rutto acido...
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Emanuele
Sunday, 19 November 2023 14:38
Ciao Nico, no, in materia le mie uniche conoscenze sono quelle basilari made in West, e non avendo mai approfondito in maniera autonoma sostanzialmente quelle scolastiche, ma il problema è sempre quello; riuscire a districarsi e a discernere cosa è manipolazione propagandistica e cosa è verità quando si parla di URSS/Russia qui da noi è sempre un casino,.
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Nico
Monday, 20 November 2023 08:25
Emanuele caro, forse il testo che ti ho suggerito potrebbe essere un buon punto di partenza.
Un po' pesante, con date e luoghi, per delineare cronologicamente un dramma.
A me è piaciuto, e il compagno Giulietto Chiesa ci ha sempre visto lungo.
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Paolo Selmi
Friday, 17 November 2023 18:22
17/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA


A fine giornata si contano avanzamenti significativi.
A NORD:
- si amplia l’area intorno al TERRIKON, verso la fabbrica chimica (passata la ferrovia, ora tocca ai quadrilateri azzurri):
https://t.me/rabotyno/602
- Più a nord, avanzamento di quasi un chilometro oltre la ferrovia, in zona STEPOVOE
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2209

A SUD:
- Tutta la PROMZONA sotto il controllo russo:
https://t.me/WarDonbass/131312
la didascalia annuncia tutta la promzona libera, io andrei cauto, vedendo anche altre notizie:
https://t.me/boris_rozhin/104078
Sicuramente, la maggior parte è libera e tutta ormai è sotto il controllo dell’artiglieria russa.
- Altra fetta di campagna verso SEVERNOE guadagnata dai russi:
https://t.me/polk105/13359

Avanzamenti importanti. Ma è ancora TROPPO presto per cantare vittoria. La promzona, per esempio, son 260 000 mq. AVDEEVKA, questa fortezza, è ampia 16 KMQ. Attualmente 10 VOLTE di più di quanto è stato liberato sinora. Tuttavia, comincia a tagliare le comunicazioni. Comincia a conquistare posizioni più congeniali ai successivi assalti e, viceversa, a perdere tali posizioni e a dover tenere posizioni già di loro sfavorevoli. Comincia a vedere, nonostante lo sviluppo di tunnel sotterranei, diversi bastioni isolati fra loro. Considera infine, così, giusto perché a crepare son sempre gli stessi, il fattore umano. E le cose cambiano. La guerra è una geometria ben più complessa di una progressione lineare di occupazione di terreno. A ogni modo, le proiezioni più realistiche oggi parlano ancora di MESI, per liberare la roccaforte del regime di Kiev nel Donbass. Vedremo...

BILANCIO RUSSO IN ATTIVO DI 75 MILIARDI DI DOLLARI

Noi ci siam fatti saltare due gasdotti dagli anglofoni, in pieno spirito patriottico (o di sudditanza al padrone) abbiam tenuto il segreto di pulcinella, che custodiamo gelosamente, meglio, ma molto meglio, del colore del cavallo bianco di Napoleone… e il danno ce lo teniamo tutto noi sul gobbo. I russi vendono ad altri e ci guadagnano lo stesso. 75 miliardi di dollari di attivo:
https://t.me/ukraina_ru/177196
Mai dire banzai...

CONTINUA LA SEQUELA DEI CONDANNATI A MORTE DEL REGIME DI KIEV (E LA SERIE DI CHI RIESCE A SCAPPARE)

OLTRE 5100 questa settimana (11-17/09), e il Ministero della difesa russo si riferisce nel suo rapporto solo a quelli contati in azione di guerra.
https://t.me/mod_russia/32569
AZIONI SUICIDE, ANCORA AZIONI SUICIDE. Come il tentativo di contrattacco oggi a UROZHAJNOE (questo nome risuona da giugno!!!) che è costato la vita almeno a 70 soldati ucraini!
https://t.me/polk105/13356
CONDANNATI A MORTE. Condanna mascherata da ordini militari. Nulla di nuovo sotto il sole: lo aveva fatto un certo re, in passato, per togliersi di torno un suo fedele graduato che aveva l’unico difetto di aver sposato una bella moglie. Troppo bella. E allora lui gli ordinava di andare in prima linea a combattere, mentre ordinava a tutti gli altri di ritirarsi. Nulla di nuovo sotto il sole.

Tranne ovviamente ai figli di papà e del cerchio magico, che spendono e spandono. Unica nota positiva… GIA’ OLTRE TRECENTO PERSONE, LA CUI UNICA ARMA E’ IL FATTO DI ESSERE CAMPIONI SPORTIVI, GIUNTI ALL’ESTERO PER GARE INTERNAZIONALI, HAN FATTO PERDERE LE LORO TRACCE:
https://t.me/vityzeva/92589
Il ministero dello sport ucraino aveva pubblicato una lista, così, da metterli alla gogna. Poi l’ha subito cancellata: forse, perché il meccanismo di EMULAZIONE sarebbe in questo caso decisamente più FORTE di quello di CONDANNA.
Un appunto su questo, rivolto ai cinegiornali luce: abbiam fatto DECENNI, ci han rincoglionito per DECENNI, noi che non abbiam più capelli o ce li abbiamo, come si suol dire, quantomeno “brizzolati”. La sportiva sovietica, lo sportivo sovietico che chiede asilo… e tutti a raccontare la storia, di come lì mangiavano i bambini e a loro i bambini non piacevano, di come lì eran tutti pelle e ossa a mangiare zuppa di rape e a ubriacarsi dalla mattina alla sera, di come erano grati all’U-ccidente per averli portati, finalmente, nella “terra promessa”.
QUI IN UN ANNO E MEZZO NE ABBIAM FATTI TRECENTO!!! Intervistarne qualcuno… no? Troppa fatica?

MAIDAN®

Risolto il “giallo” di Maidan-3 (non mi trovavo col “2”...), scorrendo i vari canali telegram:
https://t.me/bobkina8/8804
In pratica si conta come Maidan-1 la cosiddetta “rivoluzione arancione” del 2004. Che spiegò a Janukovich come in democrazia vince la CIA, e non chi ama la zia (e nemmeno chi va a Porta Pia). Nell’illustrazione vediamo un sorridente Juschenko ghignare davanti al proprio, “spontaneo”, successo di piazza.
Quella del 2014 passa quindi a Maidan-2, sempre targata CIA, e la Maidan-3 di cui ha tanto paura il patàca…
… per l’autorizzazione all’utilizzo del marchio Maidan®, chiedere a Langley.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 17 November 2023 12:53
17/11 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA


I russi proseguono, a sud del terrikon, verso le dacie sud-ovest, villaggio “Jagodka” (Fragolina).
https://t.me/polk105/13337
Accedere a quelle dacie consente, come ci siam già detti, di
- tagliare l’unica via di comunicazione rimasta alla fortezza ormai violata
- colpire anche da sud il complesso chimico
- attaccare da nord la fortezza stessa.

“MAIDAN 3”

No, non è un robot dei cartoni animati giapponesi che passavano quando ancora avevo i capelli… è la PAURA, ESPRESSA UFFICIALMENTE OGGI DALLA PRESIDENZA DEL REGIME UCRAINO, CHE SI RIPETA PER LA TERZA VOLTA UNA MAIDAN! (La seconda me la son persa… ma fa niente, è la somma che fa il totale, diceva Totò).

Di chi sarebbe la colpa? La indovino con una… ma dei russi! Risposta esatta! Come di tutto, del resto. Mentre il canale ucraino Zerada riporta l’affermazione del patàca, fa sommessamente notare come loro continuino, da un po’ di tempo a questa parte, a parlare di una futura Maidan… NON ORIGINATA PERO’ DAI RUSSI, BENSI’ DAI PROMOTORI DELLA PRIMA! OVVERO GLI USA!
https://t.me/ZeRada1/16814
Zelenskij è scomodo, impopolare, incapace e, come tutti i dittatori in fase calante, “prescelto” per fare da capro espiatorio e pagare per tutti. Affinché tutto cambi perché nulla cambi.

Un altro canale ucraino, Legitimnyj, nell’esprimere eguale scetticismo nei confronti della “pista russa”, così esordisce (vale la pena tradurre letteralmente questo incipit):
“Zelenskij si è reso conto che il suo indice di gradimento è in picchiata, che non ci sarà alcuna vittoria, ma al contrario la “ritirata”, che l’economia è in coma, che occorre tagliare quel che è rimasto del già poco stato sociale, alzando contestualmente prezzi e tariffe, svalutare la grivna, continuare la mobilitazione forzata e illegale di uomini e donne, più un’altra ventina di problemi (corruzione, criminalità, soprusi delle élite, conflitto coi militari, repressioni politiche, scandali sulla censura del russo come lingua, distruzione del sistema sanitario e della pubblica istruzione, traffico di droga, crisi energetica e dei carburanti, eccetera)”
Зеленский осознал, что его рейтинг летит вниз, побед не будет, а будут «отступление», экономика в коме, социалку придётся урезать, тарифы и цены поднимать, гривну обваливать, незаконную мобилизацию продолжать, ну и ещё с пару десятков проблем (коррупция, криминал, передел элит, конфликт с военными, политические репрессии, языковые скандалы, уничтоженная система здравоохранения и образования, засилие наркотиков, топливный и энергетический кризис и тд).

Tutto questo, ovviamente, non può che portare alla sottile e oscura trama che stanno tessendo gli orchi… ovviamente.

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Friday, 17 November 2023 15:59
Or ora ho letto anche questo:

Ucraina, Kiev annuncia svolta a Kherson: successi su sponda est Dnipro

Oltre mille soldati russi uccisi...

Nico
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Paolo Selmi
Friday, 17 November 2023 18:24
Bummm :-)
Compagno Nico... va bene così, che dire... ma mille in una botta sola o mille diluiti... che tristezza.
Un abbraccio
Paolo
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Nico
Friday, 17 November 2023 15:28
Ah compagno, puoi chiedere al grande Tonino se può sopperire al fatto che ogni volta che inserisci un commento, indipendentemente di quale post commenti, ti rimanda sempre in fondo alla chat, e diventa un bel po' lunga tornare alla conversazione?

Grazie

Nico
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Paolo Selmi
Friday, 17 November 2023 18:32
Ci provo, compagno Nico. Ma ho idea che per fare ciò occorra intervenire su un'architettura più profonda delle opzioni su cui lui ha potuto scegliere quando chi ospita il sito ha deciso che tutti i siti dovevano cambiare piattaforma. Ho idea proprio che non si possa fare, un po' come i commenti che non compaiono più, né come numero, né come pulsante.
Provo a chiederlo comunque
Ciao!
paolo
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Nico
Friday, 17 November 2023 15:25
E intanto si leggono questi articoli bellissimi:

Ucraina, svolta sul fronte a Kherson: i Marines di Kiev sbarcano sulla riva sinistra del Dnipro: intensi combattimenti
Conferme dal dall’esercito ucraino: “Prese posizioni sulla sponda orientale”. Il corso d'acqua è di fatto la linea del fronte nel sud del Paese

Se non sbaglio è proprio quella testa di ponte martoriata dal settimane ormai?

Giusto compagno Paolo?
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Paolo Selmi
Friday, 17 November 2023 18:29
Giusto compagno Nico,
ma quelle posizioni, due o tre in tutto, non ne fanno una, di testa di ponte... questo però non diciamoglielo... altrimenti poi ci restan male... :-)
Un abbraccio
Paolo

PS Caspita... e mi trattengo! Hanno un tempismo, i cinegiornali luce! Non ti nascondo che essendo qui e non lì, mi aveva anche preoccupato la cosa, inizialmente. E LI' I CINEGIORNALI DOVEVANO PICCHIARE! ALLORA, CA##O! Non adesso... cosa picchiano OGGI? Che son passati giorni, settimane? Che quei poveri cristi son mandati sui motoscafi a crepare? A crepare e basta? Qui è proprio rabbia, non è tristezza. E' rabbia.
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Nico
Saturday, 18 November 2023 10:56
Ma infatti caro compagno, ho notato questo ritardo di, direi a questo punto almeno un paio di settimane, sulle comunicazioni.
È assurdo che non riescano ad avere informazioni aggiornate.
Anche se credo che ci sia del dolo dietro.
Le notizie le hanno, ma le tirano fuori, mettendole giù a modo loro, parzialmente e al solo scopo di propagandare qualcosa per i pesci rossi che li ascoltano.
Questo mi fa davvero inorridire.
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Paolo Selmi
Saturday, 18 November 2023 18:08
Concordo, compagno Nico!
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Мир
Friday, 17 November 2023 21:49
avete presente il film Brancaleone alle Crociate? Quando l'Armata si mette letteralmente a trasportare sulla testa il barcone con cui avrebbe dovuto "solcare lo mare"? Ecco, a me tutte le faccende che si svolgono lungo il martoriato fiume Dnepr ricordano quella scena. Solo che ormai c'è rimasto ben poco per ridere.

Un abbraccio compagni!
Мир
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Paolo Selmi
Saturday, 18 November 2023 10:11
Davvero Mir... Quando tutto questo sarà finito, quando tutti i colpevoli saranno morti, e qualcuno riscriverà questa storia dovendo attenersi ai fatti, riconoscendo che i mille soldati sul Dnepr erano coscritti ucraini mandati deliberatamente a morire ammazzati, e in meno di una settimana... Quel libro sarà letto da mille studenti all' anno, ad andar bene, che dovranno dare un esame e che per la maggior parte si dimenticheranno subito dopo. O citeranno en passant da Mieli per darsi un tono, per così dire, alternativo, quel contrappunto necessario a differenziare le loro tonnellate di merda contro i comunisti, contro i russi, contro gli altri barbari, dalle tonnellate versate dagli altri "giovani storici". Sempre se avran fatto carriera.

Un abbraccio
Paolo
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 17 November 2023 08:49
17/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Carta riepilogativa di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/16/20231116225212-c049489a.jpg
che mostra nel riquadro in alto a destra una AVDEEVKA che, progressivamente, cede, e in quello in basso a destra l’ennesimo scannatoio, quello di KRYNKI sul DNEPR, dove tanti giovani sono mandati da settimane a tenere quel fazzoletto di terra sulla riva sinistra e trovare lì, a poca distanza l’uno dall’altro, la loro morte.
A proposito di riva bianca e riva nera, a BERISLAV (riva destra, attualmente occupata dai nazifascisti di Kiev), ignoti tiran giù di notte la bandiera ucraina (ripresi dalle telecamere di sorveglianza):
https://t.me/governorgeneralN/315
Qualcosa sta cambiando, lungo le sponde di un fiume ridotto a torrente.

Quella che non cambia è la nostra sudditanza coloniale ai padroni americani. Anche oggi FORTE10, sigla del drone RQ-4B GLOBAL HAWK di proprietà dei padroni, è partito dal NOSTRO territorio di Sigonella, anch’esso attualmente occupato. Rotta MAR NERO, acque internazionali, per triangolare qualche ennesimo tentativo di attacco alla CRIMEA:
https://t.me/rezervsvo/38052
Rimpiango Craxi.

E dopo questa bestemmia, procediamo con l’aggiornamento. Torniamo ad AVDEEVKA. Da stanotte passate e ripassate, ininterrotte, di artiglieria sulle posizioni di quella che, da quasi due anni, è fortezza inespugnabile.
https://t.me/rezervsvo/38054
Inespugnabile si, ma picchia oggi, picchia domani, e anche l’inespugnabile si espugna: 愚公移山 Yúgōng Yíshān, dicono i cinesi. “Il vecchio pazzo muove le montagne”: c’era nel libretto rosso di Mao, tratto da un suo vecchio discorso. E’ quel che fanno i russi da quasi due anni a questa parte.

Al punto che:
- anche la propaganda di regime (questo attore popolare, per esempio) comincia a cambiare registro: “Crimea e Donbass non possono tornar da noi con le armi, perché sennò saremmo considerati occupanti”. Esticazzi, 2014-2023… nove anni per giungere a questa conclusione… alcuni peraltro, mandati in avanscoperta.
https://t.me/ZeRada1/16812
Più che altro, seguendo l’antico adagio della volpe con l’uva, per iniziare, quantomeno, cercare di convincere un popolo che si è pompato per otto anni a botte di “libro e moschetto”, che forse è meglio così… forse ma forse ma si…

Oltreoceano, il WSJ si accorge che “è ora di di finirla col magico pensiero di una Russia sconfitta”…
https://t.me/ukraina_ru/177127
Anche loro stan cominciando a preparare la loro opinione pubblica… lavori di propaganda per preparare inversioni a “U” inevitabili? Ed evitare la scena sempre meno campata per aria di carri armati russi accolti a Kiev coi fiori come ottant’anni fa? Vedremo...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 November 2023 18:44
16/11 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA

I russi avanzano dalla branca NORD VERSO NORD, SOPRA STEPOVOE, seguendo la ferrovia:
https://t.me/rabotyno/596
Sopra, lo ricordiamo, ci sono SLAVJANSK e KRAMATORSK. NOVOKALINOVO è il primo paese che incontreranno. A fine giornata avevano guadagnato posizioni:
https://t.me/RVvoenkor/56732

Sempre dalla branca NORD, i russi sono avanzati anche puntando verso SUD, giungendo alle porte del complesso chimico da nord e posizionandosi per un attacco allo stesso da più direzioni:
https://t.me/ukraina_ru/177084
Pare infine, sempre dalla branca NORD, questa volta a sud del terrikon, che i russi siano arrivati alla cava di sabbia (segnalata con contrassegno nella mappa):
https://t.me/WarDonbass/131274
Quanto ci dicevamo stamane, ovvero di un ingresso in città da questa direzione, sembra prendere forma:
https://t.me/rezident_ua/20506

A SUD i russi avanzano nella zona industriale VERSO NORD, guadagnando terreno, capannone dopo capannone:
https://t.me/WarDonbass/131276

Pare che questo fine settimana il regime di KIEV acconsenta a evacuare gli armamenti NATO dalla fortezza che sta crollando… prima che cadano in mano nemica:
https://t.me/polk105/13315
Fa niente, invece, per le perdite in vite umane, quantificate nell’ordine dei 750 soldati al giorno (in drammatico rialzo dai 500 di inizio attacco).

IL NAUFRAGIO DEL “CHI-MERICA”

“He’s a dictator in the sense that he’s a guy who runs a country that is a communist country that’s based on a form of government totally different than ours”.
https://www.cnbc.com/2023/11/16/us-china-apec-biden-stands-by-comment-that-xi-is-a-dictator.html
Povero Biden… qualcuno non gli ha dato le pastiglie a pranzo... e ha fatto apposta a non dargliele! Avesse almeno detto “dittatura del proletariato” (anche se non è più così, formalizzato a livello teorico da un certo Jiang Zemin…): niente, neanche quello.

La faccia impanicata di Blinken nel sentire, dal vivo, andare in frantumi un lavoro di diplomazia tessuto FATICOSAMENTE per mesi… mandando giù palloni aerostatici, sanzioni reciproche, “divergenze” su Taiwan, sul Pacifico, sui rispettivi calli ai piedi… non ha prezzo!
https://t.me/boris_rozhin/103999
Da vedere e rivedere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 November 2023 12:53
16/11 ore 13:30 aggiornamento

“CHI-MERICA” 2.0… (CHE TANTO “CHIMERA” NON E’) E LA VERA “CHIMERA” DI QUESTO SUMMIT

Il presidente XI visita gli USA e tutti i cinegiornali luce, per un attimo, smettono di convincerci che bombardare gli ospedali palestinesi si può senza per questo smettere di sentirsi i “buoni”, i “civili”, i “migliori”. E si concentrano sul mostrare i rigidi protocolli di tanti soldatini impettiti, concentrati a loro volta nell’aprire sportelli nella giusta maniera, fare giusto il presentat-arm, disporsi a file seguendo la giusta geometria e imbracciando fucili con la giusta angolazione, urlare qualcosa nel giusto tono e con la giusta brevità, prima che parta solennemente la fanfara con (si spera...) gli inni giusti.

Lupo non mangia lupo e, sinceramente, capire SE e COME le due superpotenze si accorderanno nella nuova spartizione capitalistica del mondo, per pestarsi i piedi il meno possibile, in questo momento esula dagli scopi di queste pagine.

Me ne sarei stato buonino buonino nel mio brodo a vedere altro, quando leggo il canale ucraino Zerada ieri tirare in ballo, a distanza di quasi 15 anni,
https://t.me/ZeRada1/16794
Niall FERGUSON, Moritz SCHULARICK, “The End of Chimerica”, Harward Business School, Working Paper 10-037, 2009
https://www.hbs.edu/ris/Publication%20Files/10-037_0fdf7d5e-ce9e-45d8-9429-84f8047db65b.pdf

Chi-Merica, fortunato gioco di parole che unisce le parole dei due Paesi CHIna e aMERICA (ovviamente per gli amerregani America = USA) a formare il mitico mostro della mitologia greca.
Chi-Merica che, FORSE FORSE, tanto CHIMERA non è, visto che son passati quasi 15 anni da quando se ne decretava la fine (per inciso, il lavoro è MOLTO interessante, specialmente quando accosta il percorso del capitalismo con caratteristiche cinesi a quello di Giappone e Repubbica Federale Tedesca… una Bretton Woods 2.0, o post litteram, che dir si voglia…).

“De-coupling”… “tutto finito”… “Ti lascio un messaggio, domani... stasera... adesso”… “Vai via dalla mia vita, basta!” (Alice perdonami…) e poi… “Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più?” (Lucio idem con patate...)
Allora CHIMERA non lo è, per davvero. ENTRAMBE LE PARTI SONO ORGANICAMENTE FUNZIONALI A UN MOTO-MODO DI PRODUZIONE GLOBALIZZATO E GLOBALIZZANTE, CAPITALISTICO, DOVE TUTTI SANNO E ACCETTANO LE REGOLE DEL GIOCO E, SOPRATTUTTO, DOVE TUTTO SI TIENE O NULLA SI TIENE.

Chi-merica non finirà mai, stanti le condizioni attuali di fondo, ovvero finché parleremo di due Paesi sovrani e non di uno dei due che – improvvisamente – crolla, perché “chimera” non lo è mai stata. Si è trattato di una conquista, di un modo di produzione, di spazi socioeconomci prima retti da altri modi di produzione. Nel caso cinese (e non in quello sovietico), al prezzo di NON cambiare il manovratore. Prezzo accettato di buon grado dagli imperialisti occidentali, che da tale scambio hanno accumulato plusprofitti altrimenti inimmaginabili. Rafforzando, a loro volta, il manovratore. Che ha imparato alla svelta le regole del gioco. E ora le replica MOLTO meglio. Non il primo, non l’ultimo, con buona pace di Weber.

Per inciso, e a puro titolo di appunto per futuri lavori, risolvendo l’attuale crisi economica data dalla diminuzione della domanda estera in maniera neokeynesiana
- cercando di aumentare i consumi interni (e riuscendoci, in una certa misura)
- producendo debito pubblico (rapporto deficit/PIL dal 3,0% al 3,8% in un anno, che per queste economie mastodontiche significa mille miliardi di RMB in più, pari a 127,2 miliardi di euro, praticamente un PNRR...)
https://fondsk.ru/news/2023/11/15/rasshirenie-sprosa-i-uvelichenie-gosraskhodov-kak-stimuly-ekonomicheskogo-rosta-knr

E allora lasciamo stare le “chimere”, che di “chimerico” hanno ben poco, e veniamo all’aggiornamento di Zerada su questa visita:
https://t.me/ZeRada1/16801
CHE RIPRENDE LA CONFERENZA STAMPA UFFICIALE DELLA CASA BIANCA:
https://www.whitehouse.gov/briefing-room/statements-releases/2023/11/15/readout-of-president-joe-bidens-meeting-with-president-xi-jinping-of-the-peoples-republic-of-china-2/

In quanto canale UCRAINO, ZERADA non può che ESSERE MOLTO INTERESSATO a cosa sta uscendo fuori da questa CHIMERICA 2.0 circa il SUO PAESE. E non può non notare quanto riportato:
“United States, alongside allies and partners, will continue to support Ukraine’s defense against Russian aggression, to ensure Ukraine emerges from this war as a democratic, independent, sovereign, and prosperous nation that can deter and defend itself against future aggression.”
“Gli USA, a fianco di alleati e partner, continueranno ad appoggiare la difesa ucraina contro l’aggressione russa e AD ASSICURARE CHE L’UCRAINA EMERGA DA QUESTA GUERRA COME UNA NAZIONE DEMOCRATICA, INDIPENDENTE, SOVRANA E PROSPERA che possa avere i dovuti deterrenti e difendersi essa stessa da future aggressioni”.
NESSUN ACCENNO ALL’INTEGRITA’ TERRITORIALE UCRAINA!!! (Zerada lo nota subito, al volo: “Про сохранение территориальной целостности в данном контексте упомянуто не было☝”)

QUELLA “INTEGRITA’ TERRITORIALE” PER CUI OLTRE CINQUECENTOMILA UCRAINI OGGI SONO POLVERE, MILIONI SONO I FERITI, UN PAESE E’ STATO COMPLETAMENTE COLONIZZATO E SPOLPATO DELLE PROPRIE RISORSE, FINITE IN MANI STRANIERE, INSIEME A OLTRE LA META’ DEL PROPRIO BILANCIO, ACCUMULANDO UN DEBITO DI MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI FRA CAPITALE E INTERESSI.

Tutto questo, mentre la Polonia continua a vendere armi all’Ucraina ormai, a detta della stessa stampa polacca, perché guarda a quei territori a OVEST che continua a ritenere SUOI!
(“Możemy tylko z całą pewnością powiedzieć, że pragnienie Polski, aby odzyskać część ukraińskich terytoriów, nadal przeważa nad zdrowym rozsądkiem, mimo że wszystkie te działania będą miały negatywny wpływ tylko na polską stronę.”)
https://dziennik-polityczny.com/2023/11/13/tochman-po-raz-kolejny-na-szali-okazaly-sie-upragniona-czesc-ukrainy-i-zdrowy-rozsadek-polski/
Un DO UT DES alla fine del quale la nuova Ucraina, “DEMOCRATICA, INDIPENDENTE, SOVRANA E PROSPERA”, avrà un altro pezzo in meno e non dagli orchi russi, ma dagli “amici” polacchi.

Ecco allora, se qualcosa di questa visita deve restare agli atti, forse è il caso di ricordare questa OMISSIONE sull’integrità territoriale. UN DATO DI FATTO, ACCETTATO NON PIU’ SOLTANTO DA PARTE “REPUBBLICANA”, DA MESI IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, MA “DEMOCRATICA”.

ECCO ALLORA, CHE LA VERA “CHIMERA”, questa volta intesa come “ Sogno vano, illusione, fantasticheria, utopia” (Zanichelli) non è una Chi-merica assolutamente integrata in questo moto-modo di produzione globalizzato e globalizzante, ma PROPRIO QUELLA “INTEGRITA’ TERRITORIALE” NEL NOME DELLA QUALE,
- DOPO AVER LACERATO UN PAESE INASPRENDO LE DIVISIONI FRA EST E OVEST SIN DAI PRIMI ANNI DI QUESTO SECOLO
- DOPO AVER ORCHESTRATO NEL 2014 QUEL COLPO DI STATO CHE LE AVREBBE FATTE ESPLODERE (E SI SAPEVA BENISSIMO CIO’ CHE SI STAVA FACENDO)
- DOPO AVER CHIUSO ENTRAMBI GLI OCCHI SULLE STRAGI DI UNA REPRESSIONE NAZIFASCISTA FERMATASI ALLE PORTE DI DONECK E LUGANSK
-DOPO AVER ARMATO UN INTERO ESERCITO PER OTTO, LUNGHI ANNI IN ATTESA DELLA “RECONQUISTA”
- DOPO AVER VINCOLATO IL SUO GOVERNO A RAPPORTI SEMPRE PIU’ NEOCOLONIALI DI DOMINIO ECONOMICO E POLITICO,
SI E’ PROCEDUTO DELIBERATAMENTE ALL’ESECUZIONE DI TUTTO QUANTO PROGRAMMATO E PREPARATO! CONTRO OGNI EVIDENZA, CONTRO OGNI AMMONIMENTO DA PARTE RUSSA, CONTRO GLI STESSI ACCORDI DI MINSK E MINSK-2 CHE, PER BOCCA DEI LORO STESSI ESTENSORI OCCIDENTALI, ERANO STATI SOLO UN “PRENDERE TEMPO”.

Oggi, quella sacra, inviolabile, “integrità territoriale”, è divenuta a sua volta CHIMERA. Non la prima, non l’ultima. L’ennesima.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 16 November 2023 08:50
16/11 ore 08:00 aggiornamento

“E MENTRE IL CANE ABBAIA, LA CAROVANA VA AVANTI…”

Собака лает, а караван идёт. Questo il progetto della nuova linea ferroviaria Rostov-Crimea presentato ufficialmente ieri dal vicepresidente del consiglio russo Marat Chusnullin:
https://t.me/governorgeneralN/301
La nuova linea, indicata in rosso, accorcerebbe di 200 km la linea attuale passando per la costa del mare di Azov e raggiungendo anche Mariupol’ (725 km vs 525 km).

Da una parte nuovi progetti, nuovi investimenti, tesi a integrare territori che UNITI lo son sempre stati.
Dall’altra, un narcostato, nel senso proprio di quella particolare degenerazione dello stato coloniale completamente spremuto, spolpato fino all’osso, con un regime che ormai si regge in piedi solo alzando sempre più l’asticella di ciò che è in grado di offrire ai suoi padroni. Ora anche Zelenskij ammette che il bilancio dipende, “per il 50-57%”, da crediti stranieri:
https://t.me/legitimniy/16715
Se non vi fosse alle spalle un’immane tragedia, che coinvolge milioni di persone, verrebbe da dire che le cifre del cazzaro del bar dello sport andrebbero, come di norma in questi casi, alzate e non di uno o due punti percentuali.

Come la nuova scusa addotta dal campo dell’aviazione militare ucraina IGNAT per giustificare che l’economia va male. Non i polacchi che bloccano le frontiere coi camion, o i suoi dirigenti che hanno fatto saltare l’accordo del grano seguendo i diktat dei loro padroni, o una mobilitazione totale che toglie uomini alle (poche) fabbriche rimaste o, ancora più a monte (e più vera!) la scelta sciagurata a dicembre di due anni fa di andare avanti, imperterriti, nonostante i moniti russi, verso il compimento di anni e anni di preparazione NATO verso la “soluzione azera” della “quistione Donbass”. Net, il problema sono… “i russi che alzano tre volte al giorno i MiG-31 provocando l’allarme aereo con relative sirene e blocco delle attività economiche”...
https://t.me/RVvoenkor/56688
Come la pioggia creata dai russi per ostacolare l’avanzata gloriosa e vittoriosa delle truppe della luce, come tutto il resto. Non aggiungo null’altro.

Di fronte a questo, sempre più soldati ucraini non solo si consegnano prigionieri (sintonizzatevi sul 149.200, parola in codice “Volga”!), ma decidono di restare a vivere in Russia, come questo soldato.
https://t.me/RVvoenkor/56690
La Russia non è il paradiso, nemmeno (più) del proletariato. Ma la gente non è trattata “kak kusok mjasa” (come un pezzo di carne).
https://t.me/RVvoenkor/56690

Giusto per capire come stanno le cose, lo stesso non si può dire di un palestinese verso i suoi criminali e impuniti aggressori. Per questo il canale ucraino Zerada, già proiettato sul “dopo”, su questa carovana che va avanti, e spera VADA AVANTI PER TUTTI, PER TUTTE LE PARTI OGGI IN CAUSA, commenta la lettera di un lettore sull’argomento confermando la sua tesi: VREMJA LECHIT (время лечит). Il tempo guarisce. “Il tempo è un gran dottore”.
https://t.me/ZeRada1/16793

Questo però è stato possibile, ricordiamolo, grazie alla coerenza, sinora esemplare, delle forze armate russe, alla loro MISSIONE, della direzione POLITICA assegnata, a TALE MISSIONE, da cui non si sono sinora scostati di un millimetro. Sono i fatti, non la propaganda, neppure quella sottilissima targata PSY-OP, a dimostrarlo.

Aggiornamenti a seguire.
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PAOLO
Thursday, 16 November 2023 11:06
la definizione di "narcostato" più che all'Ucraina si addice ai suoi padroni Anglosassoni. Basta sapere un po' di Storia e fare 2+2.... Se tanto mi dà tanto (ovvero 2+2=4) e il Governo (non "la mafia) Inglese (all'epoca, Inghilterra era "il socio di maggioranza") costrinse la Cina ad accettare il traffico di Oppio con DUE GUERRE (1839 e 1856), e noi sappiamo che un cane non molla mai l'osso, non si vede perchè debbano averlo mollato.... lo hanno solo cambiato, aggiornandolo al "mercato". Così si capisce l'accanimento francese per tenere l'Indocina; poi sono subentrati come "socio di maggioranza" , alle vecchie Potenze Coloniali, gli yankee. Sempre Indocina; Kosovo trasformato in unica piantagione di marijuana; Afghanistan dove Talebani avevano azzerato produzione di oppio, riesplosa con occupazione americana, e riazzerata dopo che se ne sono andati (che coincidenza !). Dirò di più... alla fine del 1800, un chimico americano, pasticciando con varie sostanze, provò ad applicare alle foglie di coca lo stesso procedimento industriale che dà origine alla coppia Zucchero/Melassa, e ne ottenne lo "sciroppo" alla base di Coca e Pepsi ( e Royal Crown, il "socio inglese") , equivalente alla Melassa nel processo originale, mentre lo "zucchero" era... la COCAINA. ora, e torniamo sempre al 2+2, immaginate le IMMENSE quantità di sciroppo necessarie alla produzione giornaliera delle suddette bevande e le altrettanto immense quantità di "scarto!" alias cocaina... e questo è il primo "2".. il secondo addendo è dato dalla considerazione che NON ci sono piantagioni in Oregon o California, ma sono tutte in Colombia, dove da sempre c'è un governo fantoccio degli USA, sostenuto da "paramilitari di destra" (che combattono contor le FARC), paramilitarri che altro non sono che i MERCENARI della Coca/Pepsi/RC che difendono le piantagioni. La Somma si ottiene sapendo che sono gli azionisti della Coca/pepsi e RC. Per le americane, metteteci dentro tranquillamente tutti i senatori (che, notate, sono tutti "junior": si tramandano il seggio di padre in figlio, in una finta democrazia che in realtà è una oligarchia ereditaria, salvo sporadiche e sgradite intrusioni, vedi Trump), per il Regno Unito metteteci dentro la depravata famiglia reale. E "la Mafia" ? E' solo la manovalanza.. la mente di tutto , capace poi di gestire operazioni finanziarie e bancarie, è ben più in alto
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Paolo Selmi
Thursday, 16 November 2023 14:24
Grazie mille Paolo per aver sottolineato il rapporto fra capitalismo/imperialismo e "sostanze psicotrope" (come le definiscono nelle dichiarazioni da fare per le dogane).

Aggiungo anche la droga disseminata nei ghetti afroamericani dalla CIA per dare una calmata alle Black Panthers. Mi sembra (ma qui son passati trent'anni!) che anche nel film Panther di Van Peebles ci fosse un cenno a questo:
https://www.mymovies.it/film/1995/panther/

In questo caso, e assolutamente impropriamente, NARCO-STATO non era riferito al traffico di stupefacenti, comunque del tutto fiorente:
- dalla produzione di droghe leggere in corso di legalizzazione - allo spaccio di droghe pesanti finanche alle prime linee,
- non dimentichiamoci infine i segni di un frettoloso consumo lasciati sulla scrivania presidenziale e ripresi impietosamente dalle cineprese in occasione di improvvidi videomessaggi
- e, cosa ben più triste, quella siringa che spunta fuori in almeno due fotogrammi sulla scena di quella tragedia, di quel suicidio che non si capisce fino a che punto era tale, del numero due di Zaluzhnyj all'apertura dei suoi regali di compleanno... quella siringa bianca.

No, in questo caso, impropriamente e chiedo scusa per l'equivoco generato, mi riferivo a uno STATO che ormai è DIPENDENTE dai suoi padroni esattamente come da una droga: una droga che lo uccide e di cui esso non può fare a meno. in questo senso, "Narco"-"Stato". Siamo oltre la dipendenza coloniale.

Grazie ancora e
un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 November 2023 22:35
15/11 ore 22:00 aggiornamento

KUPJANSK


Questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/15/20231115152342-85f8ab6e.jpg
mostra un altro pezzo che sta cedendo lungo la linea di fronte (assolutamente intuitivo nell’individuazione, da come è pieno di frecce rosse). Secondo alcuni, la cittadina di IVANOVKA sarebbe stata liberata dai russi:
https://t.me/polk105/13285
Ma non è questo il dato più importante, bensì quello contenuto nel pezzo di RYBAR a corredo della cartina: battaglioni interi sono tolti dalla linea di fronte per le gravi perdite subite, che li hanno decimati. Rimpiazzati con unità provenienti dalle retrovie, accelerano ulteriormente lo sfacelo in atto. La notizia più triste, comunque arriva alla fine. Il regime di Kiev, infatti sta combattendo con mortai M114 risalenti alla II Guerra mondiale forniti dagli USA:
https://t.me/rybar/54220
Notizia che mi astengo dal commentare, perché si commenta da sola.

AVDEEVKA

Anche qui oggi i russi sono avanzati e la cartina di RYBAR ne individua l’avanzata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/15/20231115212840-3e041977.jpg
Partendo da sud, dalla promzona, o zona industriale che dir si voglia, i russi avanzano e liberano lo stabile più alto della stessa (cartina satellitare qui):
https://t.me/rabotyno/595
A nord, muovendosi dal terrikon verso sud, i russi hanno liberato la stazione di pompaggio dell’acqua (altra cartina satellitare qui, è dove va la freccia rossa)
https://t.me/rabotyno/594
Ora restano quei rettangoli azzurri. Sono tutte dacie. Espugnarle comporterebbe
1. poter attaccare il complesso chimico anche da sud
2. poter tagliare l’ultima strada che consente a uomini e mezzi di raggiungere Avdeevka (segnalata da una linea verde)… direttamente dal via.

Il regime di Kiev, vista la malparata, ha tentato l’ennesima azione disperata. Ha attaccato GORLOVKA, città di confine:
https://t.me/rybar/54231
Giocando sul fattore sorpresa è riuscito ad avanzare, quindi è stato fermato dal fuoco di artiglieria russo ed è stato costretto a indietreggiare. Per rappresaglia, ha cominciato a bombardare la cittadina colpendo obbiettivi civili: come minimo un morto e un ferito. L’azione purtroppo di bombardamento continua e domattina ci si aspetta un nuovo attacco su questa direttrice:
https://t.me/rezervsvo/37917

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 November 2023 15:08
15/11 ore 13:30 aggiornamento

“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO

“Passa 'o tiempo e che fa
tutto cresce e se ne va”...

A due mesi di distanza confrontiamo i dati appena diffusi
https://t.me/mod_russia/32501
con quelli del 15 ottobre
https://z.mil.ru/spec_mil_oper/brief/briefings/more.htm?id=12482117
e con quelli del 15 settembre
https://z.mil.ru/spec_mil_oper/news/more.htm?id=12478980

535 aerei (vs 488 – 15/10, vs 467 – 15/09 // +47 et +21)
254 elicotteri (vs 250 – 15/10, vs 249 – 15/09 // +4 et +1)
8.934 droni (vs 7.888 – 15/10, vs 6.800 – 15/09 // +1.046 et +1.088)
441 sistemi missilistici (vs 441 – 15/10, vs 437 – 15/09 // +0 et +4)
13.396 carri armati e altri cingolati blindati (vs 12.640 – 15/10, vs 11.865 – 15/09 // +756 et +775)
1.184 lanciarazzi multipli (vs 1.163 – 15/10, vs 1.150 – 15/09 // +21 et +13)
7.105 obici e mortai (vs 6.771 – 15/10, vs 6.394 – 15/09 // +334 et +377)
15.273 autoveicoli blindati (vs 14.297 – 15/10, vs 13.019 – 15/09 // +976 et +1.278)

Cosa notiamo in questa statistica che abbraccia ben due mesi?

Anzi tutto, che l’aver potuto alzare in volo mezzi di radiolocalizzazione dello spazio aereo sottostante, per centinaia di chilometri di raggio, HA FATTO LA DIFFERENZA. Aerei abbattuti più che raddoppiati, compresi gli elicotteri (pochi) alzati in volo.

Successivamente, notiamo anche nei numeri lievemente in calo dei pezzi “di terra” il fallimento della kontrnastup. Sempre meno attacchi, tutti respinti, sempre meno pezzi, tutti abbattuti. L’unico numero che aumenta sono i lanciarazzi multipli, fatti fuori quasi il doppio nell’ultimo mese: segno che i droni kamikaze ormai padroneggiano non solo sulle prime linee, ma anche nelle retrovie, dove di solito questi pezzi sono collocati per tenerli al sicuro. Per l’appunto…

In questo, i padroni stanno stringendo i cordoni della borsa. 50% secondo indiscrezioni riportate dal solito Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/16709
D’altronde, se poi quanto resta viene gettato, letteralmente, in demolizione, come nel caso dei “rinforzi” sopraggiunti ad AVDEEVKA per fare esattamente la stessa fine dei malcapitati uomini e mezzi del turno precedente
https://t.me/legitimniy/16708
(segnalata peraltro ancora oggi progressione dei russi accompagnata da intense e continue scariche di artiglieria pesante e attacchi con droni kamikaze)
https://t.me/polk105/13254
il problema non è solo di “a noi arrivano meno armi” rispetto a quante ne arrivano ai russi, come ormai anche il regime pubblica nel tentativo di girare altrove la frittata del proprio insuccesso (infografika molto eloquente, in questo senso):
https://t.me/ZeRada1/16783
Questi dati li conosciamo da OLTRE un anno e mezzo a questa parte! Sappiamo benissimo che questi bastardi sopperiscono alla MINORE QUANTITA’ DI ARMAMENTI gettando al massacro la MAGGIOR QUANTITA’ DI UOMINI.

Come a KRYNKI, dove oggi il governatore di Cherson SAL’DO denuncia apertamente questa politica di massacro, destinata al fallimento, con decine e decine di uomini gettati ogni giorno sull’altra riva del fiume per fare la fine dei topi in trappola, coi russi che gli scaricano contro tutto quanto a loro disposizione.
https://t.me/ukraina_ru/176930

Questo, al netto dell’idiozia pura. Attacco ANCHE OGGI A DIMITROVO, regione di ZAPOROZH’E, già teatro il 3 NOVEMBRE alla postazione della 128° brigata truppe di montagna.
https://t.me/ukraina_ru/176933
Uno dice… cambiamo posto, almeno. Niente! E così, oggi altro attacco e, stando alle prime notizie, oltre 50 soldati ucraini morti.

Situazioni di difficoltà oggettiva, CRONICHE DA OLTRE UN ANNO, E SEMPRE PIU’ GRAVI, vengono AMPLIFICATE, ma esponenzialmente, da una STRATEGIA SUICIDA e da ERRORI TATTICI GROSSOLANI.

Siccome i soldati che muoiono a migliaia ogni settimana non sono quelli glorificati nei film di hollywood, e le armi sono sempre più residuati bellici e fondi di magazzino, oltre che il terreno di scontro non influisce sulla tintarella dei villeggianti a Miami o a Los Angeles, appare lampante il vero scopo di questa operazione che continua, imperterrita, su questa linea: suicida, anzi, genocida, per un popolo intero ridotto a suddito e sbattuto in prima linea, e proficua all’inverosimile per i mercanti di morte che tessono le fila di questi “aiuti”. Aiuti, si… primo caso di “suicidio assistito” applicato a un’intera popolazione.

Aggiornamenti a seguire.
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Мир
Wednesday, 15 November 2023 17:35
Caro Paolo,
post semiserio, anche se non c'è molto da ridere in questi tempi.

Stanotte, mentre spiegavo le due bandiere, in quella rossa credo di aver intravisto il profilo di Lenin che mi diceva di guardare l'altra bandiera.
In effetti in quella della Federazione si notava chiaramente una grande area con un lungo fiume che scorreva da nord a sud e lì era tutta Russia.
Ad ovest di questa terra c'erano degli strani movimenti nei confini della Polonia, della Slovacchia e dell'Ungheria. Quel che è certo è che Lenin, ad un certo punto, mi ha detto che doveva salutarmi perchè stava salendo sul treno, un diretto Belgrado-Mosca, e non aveva con sè nessun passaporto, solo un comune documento di identità.
Mi ha assicurato che sarebbe bastato quello per un eventuale controllo al passaggio tra i vari confini.

"È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama", Fëdor Dostoevskij.

Un abbraccio,
Мир
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 November 2023 18:48
Diavolaccio di un Fedro! Ci ha preso anche questa volta... mi sa tanto. Ho capito a cosa alludi e penso che in questi trent'anni quell'intera tratta ferroviaria abbia sentito tutta l'amarezza, la tristezza, l'assurdità di quella separazione forzosa. Popoli interi davvero uniti da un percorso comune, da un comune sentire, sempre di più si stanno chiedendo CHI, PER COSA, li ha infilati in quel cul de sac.

Fico in Slovacchia è la punta di un iceberg che sta emergendo sempre più, a ogni giorno che passa.

Comunque, diavolaccio di un Fedro, non sapevo l'aforisma, né tantomeno se fosse veritiera o no l'attribuzione. C'è quel componimento che mi avevan detto fosse di Brecht (e vennero a cercare, prima gli zingari, poi gli ebrei, poi i comunisti, poi me...) e poi non era suo...

Ho provato a dargli una traduzione similrussa e a farla precedere, su yandex, dalla parolina magica Dostoevskij... è lui o non è lui? Certo che è lui!

Qui la sua, invero appassionata, lettera del 17 maggio 1867 alla sua Anja Dostoevskaja:
http://dostoevskiy-lit.ru/dostoevskiy/perepiska-dostoevskij-dostoevskaya/dostoevskij-dostoevskoj-17-maya-1867.htm

Dove a un certo punto scrive proprio: Вот в разлуке-то все почувствуешь и перечувствуешь и сам узнаешь, как сильно любишь.
che è molto più forte dell'aforisma, per l'enfasi data dai due verbi, meglio dai tre, che sono parte di un crescendo: "Ed è proprio nella separazione che senti appieno, che provi sulla tua pelle e giungi infine a capire quanto ami".

Alcuni effetti sono intraducibili, come quello di abbinare po-chustvuesh' con subito dopo perechustvuesh' e chiudere con i sam usnaesh' (почувствуешь и перечувствуешь и сам узнаешь) laddove a livello ritmico tutti e tre i verbi (l'ultimo con "sam" dura esattamente come il secondo) si legano tra di loro.

Meglio, così mi salvo stanotte dalla povera prof. Paola Cagnoni che viene direttamente a tirarmi i piedi per quello che ho appena scritto, faccio mea culpa. Come diceva lei, "l'intraducibile non esiste". Però per rendere la stessa cosa occorre un livello - da cui io sono lontano anni luce! - di conoscenza, di padronanza della lingua e - soprattutto! - della letteratura italiana (come ci ricorda Troisi-Ruoppolo... "La Poesía no es de quien la escribe sino de quien la usa").

Allora si. Allora si può tradurre e rendere gli stessi tempi, gli stessi ritmi, gli stessi significati, persino la stessa musica. Diavolo d'un Fedro... dopo una lettera così poteva anche andare alla roulette e perdere tutto... diavolo d'un Fedro!

Grazie mille
e un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 November 2023 08:45
15/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE

La vita di fronte è fatta di notizie che prima o poi tutti riportano, come le posizioni guadagnate stanotte dai russi, ancora una volta, presso AVDEEVKA,
https://t.me/polk105/13252
e notizie che, detto papale papale, non caga nessuno ma che, se non ci fossero, le prime resterebbero nel libro dei sogni. Come quando, un secolo fa, inneggiavo a Paolo Rossi (calciatore) e mio padre mi introduceva al collettivismo spiegandomi che se non ce ne fossero stati dietro altri dieci lui sarebbe rimasto un signor nessuno: poi, qualche anno più tardi, un piccolo dio del calcio argentino si bevve mezza Inghilterra da solo – cosa peraltro per cui si guadagnò la riconoscenza di tutto il mondo terreno e ultraterreno – e la buttò in porta… ma ormai ero già diventato comunista… la frittata era fatta! :-)

Questo breve servizio di tre minuti mostra come i ragazzi delle forze speciali “Sibir’”, con un paziente lavoro di ricognizione durato giorni in territorio nemico, siano riusciti a individuare un Bradley che ogni giorno inchiodava i loro a Klescheevka.
https://t.me/RVvoenkor/56648
Dopo averlo individuato, hanno cercato e trovato la migliore posizione dove piazzare il pezzo, di notte, sempre in territorio nemico. Mentre parla il loro portavoce, scorrono le immagini agli infrarossi di loro che raggiungono il posto prescelto (resti di un casolare), scendono dalla macchina, piazzano treppiedi e lanciarazzi cancellando ogni traccia della loro presenza... e aspettano. Esce il blindato, con fanteria che cammina in parallelo a copertura, e comincia a martellare le posizioni russe. Il comandate allora dà l’ordine di aprire il fuoco al “cecchino” che lo tiene nel mirino (con la differenza, rispetto a Zaicev o alla Pavlichenko, che al posto di un fucile ha un lanciamissili più grande di lui). Partono dal mezzo NATO, ancora ignaro di cosa gli sta piovendo addosso, gli ultimi suoi colpi.
Есть попадание! (est’ popadànie), “Colpito!”.
Subito, immediatamente, all’istante, metter via tutto e sparire. Prosegue il racconto del portavoce, che spiega come hanno scelto quella posizione: cercando di entrare nella testa dell’equipaggio del blindato, della strada che avrebbero scelto e di quando sarebbero passati a loro tiro. Ci hanno preso, in tutti i sensi. Se oggi un altro spicchio intorno ad ARTEMOVSK sarà liberato, sarà stato anche, soprattutto, grazie a loro.

“ESSENZA E BENZINA, O GASOLINA”….

A quasi cinquant’anni non dovrei più stupirmi di trovare una cartina del genere:
https://t.me/boris_rozhin/103875
Rozhin riprende da qui (dove si riesce anche meglio a ingrandire...)
https://twitter.com/Schizointel/status/1724453448958021672
una cartina a dir poco sconcertante. Almeno, io mi “sconcerto” ancora… Ci sono tutti gli imperialisti del mondo a proteggere i loro “investimenti”, cinesi compresi. I russi no. La lista è aggiornata a ieri da questo ricercatore (compreso un mezzo calato dall’Italia) e le bandierine sotto il cinguettio che, di fatto, è un breve aggiornamento della situazione, rappresentano i Paesi che partecipano a questa grande ammucchiata.

Il detto “tira più … che un carro di buoi”, andrebbe aggiornato.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 November 2023 22:44
14/11 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA: ALTRA STRETTA DA NORD E DA SUD

Carta di RYBAR più che esplicita:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/14/20231114210325-489e7962.jpg

A nord: Regime di Kiev scacciato da Stepovoe (Petrovskoe), i russi ancora non entrano per evitare di finire sotto i colpi nemici, paese divenuto “terra di nessuno”.
Sotto il terrikon, la stazione di pompaggio adiacente è finita in mano russa, insieme all’intera area circostante.
A sud: i russi controllano il 40% della promzona, della zona industriale.
https://t.me/rybar/54200
E continuano ad avanzare. Nel complesso, il quadro continua a peggiorare.

AVANZAMENTI RUSSI ANCHE INTORNO AD ARTEMOVSK

Continua la serie positiva sopra e sotto ARTEMOVSK: A nord i russi avanzano come da cartina, direzione JAGODNOE
https://t.me/RVvoenkor/56626
e a sud migliorano le proprie posizioni verso Klescheevka. Situazione sugli altri fronti invariata.

A ODESSA MILITARI PESTANO PER STRADA CIVILE CHE RIFIUTAVA L’ARRUOLAMENTO

Accade a ODESSA, davanti a moglie e figlio:
https://t.me/legitimniy/16703
E lo sbattono poi in camionetta. Tutto questo, mentre i rampolli della Kiev bene, quelli della cerchia intorno al presidente, spendono e spandono all’estero:
https://t.me/MediaKiller2021/10257
Quanto potrà ancora sopportare tutto questo un popolo ridotto a carne da cannone dal regime che lo opprime?

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 November 2023 13:10
14/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Segnaliamo due importanti aggiornamenti:

Ad AVDEEVKA la PROMZONA, la zona industriale posta a sud-est, starebbe per cedere.
Questo primo filmato, girato l’otto novembre,
https://t.me/rusich_army/11763
mostra un’area sotto bombardamento russo. I russi sarebbero entrati da qui,
https://t.me/rabotyno/570
e ora in una settimana avrebbero acquisito posizioni all’interno della stessa promzona, avanzando verso nordovest:
https://t.me/rabotyno/578?single

Sfondare da questa parte permetterebbe, indubbiamente, di ATTACCARE LE RETROVIE che in questo momento tengono A EST e a SUD-OVEST. Di fatto, sbaragliando la difesa della fortezza.
https://t.me/rabotyno/576
Vedremo gli sviluppi.

Sopra ARTEMOVSK, segnalati gli ulteriori avanzamenti russi. DA BERCHOVKA verso SUD-OVEST, a CHROMOVO, antistante ARTEMVOSK e lasciata così dai wagner, mancherebbe solo un chilometro.
https://t.me/rabotyno/580
Un altro fronte dove le difese ucraine traballano pericolosamente.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Slavsya Respublika
Tuesday, 14 November 2023 19:39
Fonti militari ucraine: “Avdiivka probabilmente cadrà”

"Avdiivka probabilmente cadrà e rischiamo di perdere il controllo della linea".
Lo fa sapere una fonte militare ucraina con conoscenza diretta della situazione sul campo. "Abbiamo bisogno di rinforzi ma non ci sono", aggiunge.

"La Repubblica" ha pubblicato questa notizia flash sulla sua pagina on-line dedicata alle vicende ucraine.

Ore 17:33 del 14/11/2023


P.S. Mia considerazione personale tra il serio e il faceto.
Temo che l'abbia pubblicato di sua iniziativa qualche neo-assunto, o tempo determinato, o cocopro & C. Una roba così in teoria per la pubblicazione dovrebbe avere il nulla osta di Molinari o di qualcun altro ai piani alti...e personalmente non me li vedo...
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Мир
Tuesday, 14 November 2023 20:51
alla peggio è sempre possibile tirare in ballo un attacco hacker russo che ha deliberatamente messo quella notizia flash.
E poi dire che in realtà i Russi stanno circondando una zona deserta perchè la cosiddetta città chiamata Avdiivka non esiste.
Già pronto nel salotto televisivo più famoso della galassia un plastico dell'intera Ucraina dove effettivamente quella città non compare.
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 November 2023 21:56
E' vero Mir... tutta colpa degli hacker russi!!!

Mi hai fatto venire in mente, ma per un'associazione di idee che a confronto Proust è un dilettante (e Prost un pilota di go-kart...):

tornavo dal centro di prima accoglienza di Milano sulla mia panda young (quando ci andavo in macchina) alle undici di sera. L'aria, usciti dalla metropoli, cominciava a farsi tersa, pulita, e riuscivo a sentire le onde medie.

Mi è sempre piaciuto giocare a Radio Londra, pur non avendo un'antenna a onde corte decente e un condominio dove esse si frangevano contro non riuscendo mai a captare qualcosa di decente.

Quelle sere in macchina, capitava il miracolo, e riuscivo a prendere "golos rossii", "the voice of russia" (programma in inglese e in russo). Ebbene: sai cosa introduceva il notiziario serale? che coincideva anche con l'inizio delle trasmissioni del giorno? (un po' come il nostro cinguettio e inno di mameli su radio uno?)

Modest Mussorgskij, Quadri d'un'esposizione, La grande porta di KIEV.
https://www.youtube.com/watch?v=BjewDLTI66U

E lì la panda young metteva la quinta che non aveva, ma anche la sesta e la settima, e faceva gli abbaglianti ai porsc caienna in terza fila!

Pensa... che tempi. La grande porta di Kiev usata come segno distintivo della radio di Stato russa.

Non diciamolo ai cinegiornali luce u-ccidentali... ssst.... sennò son capaci di citare Mussorgskij per danni! gli mandano la raccomandata!!!! O la Babajaga... meglio la raccomandata!!!

Un abbraccio
Paolo
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Мир
Tuesday, 14 November 2023 23:50
adesso la mando a tutto volume con aperta la finestra sul cortile, e dato che abbiamo i lampioni nuovi metto fuori anche la bandiera della Federazione insieme a quella rossa della Vittoria.
Va bene, ho capito, mi trattengo fino al giorno giusto.

Спокойной ночи
мир
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 November 2023 11:02
Спасибо большое, товарищ!
... e Mussorgskij a palla!!!!
Паоло
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 November 2023 20:00
Carissimo Slav'sja Respublika! Mi immagino già la scena:
- CHI E' STATO???? VOGLIO SAPERE CHI E' STATO!!!!!!!
Silenzio tombale, di tomba. Panico, gente che pensava a come aveva salutato quel mattino moglie, figli, amante... e mai, e poi mai, si sarebbe immaginata di dover passare attraverso le forche caudine dello "scannatoio" (così chiamavano la sala riunioni, c'erano anche i ganci appesi da cui penzolavano ancora resti di bretelle e cravatte, insieme a portaocchiali e ad altri effetti personali, a monito per i nuovi malcapitati).

Molinari, dalla sua poltrona in pelle umana, li fissava uno a uno... sguardi che si abbassavano, che cercavano una finestra dove invece ogni muro era cieco, che si alzavano al cielo incontrando, lungo il loro percorso, un neon scarico che, a intermittenza, illuminava le loro gocce di sudore...

...

Oppure. Oppure potrebbe trattarsi di un doppio salto mortale carpiato della voce del padrone. Della serie: qui nessuno ormai vuole mettere un centesimo. Neanche una cicca sputata, sul piatto. Non ci sono più bucha-oh-my-god... specialmente dopo che poco più in giù gli israeliani hanno cancellato ogni parametro di decenza e sfondato ogni barriera del lecito, impunemente.
Non tanto per far par condicio coi russi, che basta che dicono bah e tornano le orde barbariche con cui li hanno sempre dipinti ("grattez le rousse et vous trouvez le tartare"... che non è quello dei denti, peraltro...). Ma perché il nostro auditorio, il nostro civil consesso, ormai vede ospedali in macerie, bambini esanimi portati in braccio dai loro padri disperati, e gira la testa dall'altra parte.

Proviamo la carta "stiamo perdendo tutto", allora. proviamo a vedere se si smuove qualcosa... giusto per continuare ancora un semestre a far soldi con i traffici di armi, ad arrivare al prossimo CdA con qualche numero paragonabile a quelli di questo fantastico biennio 22-23.

Lettura troppo cinica? Forse... ma lì i cinegiornali luce ammetterebbero anche che stanno perdendo... ubi major, minor cessat. O ci va comunque, anche con un lassativo, al "cessat"...

Un abbraccio!
Paolo
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Slavsya Respublika
Tuesday, 14 November 2023 22:55
Carissimo Paolo,
al di là delle modalità con le quali rimoduleranno i toni (e il processo in parte è già iniziato) il tuo intervento assolutamente condivisibile mi fornisce lo spunto per una considerazione.

A un certo punto hai giustamente scritto "poco più in giù gli israeliani hanno cancellato ogni parametro di decenza e sfondato ogni barriera del lecito, impunemente".

C'è gente in tv che continua a dire che quella è una reazione ragionevole e che i più cattivi restano i russi.....Ma come stanno messi? Ma in quale abisso vogliono che finiamo?

Meglio pensare a Molinari (oddio...), magari con Di Feo al seguito, in versione analoga a quella del sergente maggiore Hartman dopo che Joker disse di nascosto "Sei proprio tu, John Wayne? E io chi sarei?"...
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Paolo Selmi
Wednesday, 15 November 2023 10:57
Ogni tanto torno con la memoria a quando il tubo catodico era in bianco e nero, con due canali, la guerra era un ricordo dei nonni e una cosa strana che si chiamava Vietnam, che sapevo esser appena finita e che incrociavo, più che altro e per sbaglio, in locandine di film che trovavo facendo scorrere i poster giganti all'edicola alla ricerca di belle signorine in pose osé (con la scusa ufficiale di trovare l'immancabile Bruce Lee col nunchaku).

Era un periodo dove, intorno a un falò, si imparavano canzoni senza neppure sapere di chi fossero. Ti sei mai chiesto di chi fosse Bandiera Rossa? o Alleluja-allelu? O La bella la va al fosso? No. E lo stesso era "Auschwitz", che a nessuno saltava per la testa sapere di chi fosse. La si cantava e basta. Altri tempi.

La cantavamo e ci chiedevamo anche noi, quando arrivavamo a "io chiedo come può l'uomo" o "io chiedo quando sarà". Era la nostra percezione di un campo di sterminio, attraverso una canzone. Che ci comunicava tutto, in quei falò. Che ci portava già a esorcizzare quei demoni con un sorso di grappa (a minorenni, roba da galera oggi...).

Tornavamo nelle nostre tende e ancora pensavamo al "fumo" che "saliva lento", un po' come quello del falò che avevamo avuto davanti fino ad allora, con quello "e adesso sono nel vento" che continuava a picchiarci in testa.

Ora ci bombardano di queste immagini. A un bambino basta passare dal canale 48 indietro di due canali e trova un cartone animato per rincoglioniti pronto a dirgli "è tutto finito". Una casa popolare ridotta in macerie, bimbi rimasti sotto, come lui o come lei... click, e arriva un deficiente con la maschera da gatto a rassicurarlo, o una fatina con relativo unicorno a rassicurarla.

Bravissimo Zhok di qualche giorno fa:
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/26761-andrea-zhok-l-era-della-menzogna-manipolativa-e-le-coscienze-dei-giovani.html
con sti cazzo di dolcetti o scherzetti che non so da dove son saltati fuori... che a me han sempre ricordato un film dell'orrore che girava negli anni in cui il biscione lo chiamavano "tv privata". Film tipo la casa, la casa 2, la casa 20, non aprite quella porta, chiusa la porta si spalanca un portone, la liceale al mare col commendatore... tutta quella bella cinematografia autoctona e d'importazione.

Poi "un mondo perfetto", dove Kostner e Casper mi riportavano a questa strana festa... ma come cazzo quel film di Ford con gli Hamish... della serie ah, si, esistono anche gli hamish che vanno ancora in carrozza e non hanno i bottoni.

E ora sembra che pure Bruto prima di pugnalare Cesare da piccolo andava in giro mascherato da deficiente chiedendo le caramelle... roba nostra... e lì sangue a profusione... per esorcizzare il sangue vero di quei poveri cristi di fronte ai quali riusciamo a roteare la testa anche di 180°, e pure di 270°.

Bravo, bravissimo Zhok... e io continuo a chiedermi "quando sarà... e il vento, si poserà..."

un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 November 2023 08:39
14/11 ore 08:00 aggiornamento

“FINO ALL’ULTIMO UCRAINO”: CATASTROFE DEMOGRAFICA IN CORSO

L’articolo ufficiale è apparso su questa testata ucraina ieri sera, giusto per passare più inosservato:
https://www.rbc.ua/rus/news/kim-bude-naselennya-ukrayini-cherez-10-rokiv-1699901621.html
Ed è stato subito tradotto e ripreso dal canale ukraina.ru
https://ukraina.ru/20231113/1050996592.html

La proiezione demografica non è proprio dell’ultima arrivata: si tratta della professoressa ELLA LIBANOVA, membro dell’Accademia delle scienze d’Ucraina e direttrice dell’Istituto di demografia e studi sociali nazionale:
https://idss.org.ua

La proiezione è in realtà più una stima, al 2033, dell’andamento demografico attuale: dalla variante peggiore alla variante migliore la forbice è di nove milioni di persone, quindi vale più o meno come un dato sulle intenzioni di voto delle 22:01. Ma siccome dietro non c’è un’intervista, ma uno studio, entrambi i numeri non sono stati dati a casaccio, ma sono frutto bensì di quello che potrebbe accadere (in peggio e in meglio, rispettivamente).

Ebbene, questi dati parlano, PER IL 2033, DI 26 MILIONI (VARIANTE PEGGIORE) E 35 MILIONI (VARIANTE MIGLIORE) DI POPOLAZIONE - tenetevi forte… - RIFERITA AI CONFINI DEL 1991!

Ora, siccome la fantasia mi piace, ma in altri campi, e capisco le esigenze di restare vivi tentando di fare il proprio mestiere dentro a un regime nazifascista, ma non le approvo, per niente, ecco i dati demografici dei territori che dal 2014 a oggi hanno fatto altro, nella vita:
- CRIMEA: 2 milioni (1.916.805 ufficiali a gennaio,
https://82.rosstat.gov.ru/storage/mediabank/%D0%A7%D0%B8%D1%81%D0%BB%D0%B5%D0%BD%D0%BD%D0%BE%D1%81%D1%82%D1%8C%20%D0%BD%D0%B0%2001-01-2023(3).pdf
a marzo già saliti a 1.935.000
https://crimea.ria.ru/20230310/aksenov-zayavil-o-roste-chislennosti-naseleniya-kryma-1127450112.html
tenendo conto dei soli residenti e non dei profughi, quindi due milioni abbonanti ci sono tutti.
- DNR: 2,2 milioni
- LNR: 1,4 milioni
- CHERSON: 1 milione
- ZAPOROŽ’E: 1,6 milioni
https://visasam.ru/emigration/vybor/naselenie-novyh-territorij-rossii.html

Totale ATTUALE (non 2033): 8,2 MILIONI DI PERSONE.

Togliendo questi la forbice scende drammaticamente a 17,8 MILIONI nella variante peggiore. E mi fermo qui, perché ho idea che potrebbe andare ancora peggio. L’intenzione è mobilitare tutti. Fino all’ultimo ucraino. Molti moriranno, molti scapperanno.

Ma questo, la professoressa Libanova, per stare dove sta, non può dirlo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 13 November 2023 18:55
13/11 ore 18:30 aggiornamento

KRYNKI


Offensiva ucraina parecchio depotenziata, dopo gli ultimi attacchi subiti. Questa la cartina attuale:
https://t.me/boris_rozhin/103735
I rinforzi arrivano sulla riva sinistra di notte, e anche allora vengono in gran parte colpiti. Così, a suon di FAB e lanciarazzi multiplo, i russi son riusciti non solo ad arginare le forze speciali del regime di Kiev, ma anche a respingerle dall’area centrale di questo villaggio:
https://t.me/AVDEEVKA_RU/2047
Sicché, la situazione a fine giornata era molto più stabile di stamane. Di fatto, da settimane i tentativi del regime di Kiev di produrre risultati significativi su questo versante sono andati a vuoto. Tenere queste posizioni A QUALSIASI COSTO, senza alcuna prospettiva di
- SVILUPPARE ULTERIORMENTE L’OFFENSIVA VERSO SUD (mancano uomini e mezzi, banalmente),
- CREARE UNA SOLIDA RETE LOGISTICA NELLE RETROVIE IN GRADO DI APPROVVIGIONARE COSTANTEMENTE E AMPLIARE LE FORZE IN PRIMA LINEA,
equivale a sottoporsi all’ennesimo, inutile, BAGNO DI SANGUE:
https://t.me/ukraina_ru/176739

SUGLI ALTRI FRONTI

Situazione sostanzialmente invariata. Nel Donbass ha cominciato a piovere. Terreno ridotto a melma, dove anche i cingolati faticano ad avanzare. Ciò nonostante, questa situazione ancora una volta non favorisce il regime di Kiev, che subisce il fuoco dell’artiglieria russa, che non si ferma per la pioggia, senza possibilità di contrattaccare e provare a respingerla:
https://t.me/boris_rozhin/103730

Inoltre, come già notato, a KLESCHEEVKA un’intera linea di fronte è stata colpevolmente indebolita dai trasferimenti verso AVDEEVKA e i russi, anche oggi, si son portati a casa altri pezzi di kontrnastup estiva NATO (cartina di RYBAR qui):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/13/20231113113133-2dd29a1f.jpg

Cercare di difendere queste posizioni indifendibili, in queste condizioni di inferiorità numerica e di armamenti, porterà a un ulteriore indebolimento e rischia di COMPROMETTERE anche un’eventuale difesa sulla linea immediatamente retrostante, ancora fino a un semestre fa praticamente inespugnabile, ora sempre più difficile da tenere. Per una carenza sempre maggiore di uomini e mezzi, letteralmente decimati a causa di ordini tanto criminali quanto idioti.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo
Monday, 13 November 2023 21:19
Scusa Paolo, una richiesta: da tempo non fornisci i dati aggiornati sulla "smilitarizzazione", ovvero le perdite di attrezzature che subiscono Nazisti. Potresti ricominciare? Grazie
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Paolo Selmi
Tuesday, 14 November 2023 09:42
Carissimo Paolo!
Avevo smesso perché

- la tendenza alla DEMOLIZIONE dell'arsenale ucraino era abbastanza netta ma, al tempo stesso,

- tale DEMOLIZIONE a volte si interseca, a volte no, con la nozione di DEMILITARIZZAZIONE (demilitarizacija) che il titolo del paragrafo si proponeva di mostrare, ovvero di di-mostrare, proprio con quei dati.

IN PAROLE POVERE. Allo stato attuale, SE DOMANI MATTINA LA NATO SMETTE DI FARE LA GUERRA AI RUSSI, Kiev cade in meno di un mese. Ma non a livello di arretramento, eccetera... no, proprio di KAPITULACIJA.

Se invece i nazifascisti capiscono l'antifona e scelgono un esilio dorato da qualche parte nel mondo u-ccidentale, anziché far l'altra fine che di solito fanno i dittatori (a testa in giù), Kiev cade direttamente domani mattina, in concomitanza con lo stop della NATO.

SIccome però abbiamo ancora qualche milione di civili da sbattere al fronte a crepare mentre partono gli anticipi, e i pagherò, delle commesse miliardarie in essere del complesso militare industriale, armi ne arriveranno. Al ribasso, ulteriori fondi di magazzino. L'Ucraina è un mercato povero, una discarica a cielo aperto dove sbattere futuri rottami tossici col serbatoio già al minimo indispensabile per salire e scendere dalle rampe dei cargo con apertura frontale e delle bisarche.

Rottami venduti a peso d'oro. Assolutamente impropriamente dal punto di vista marxistico (perché confonde "valore" con "prezzo") ma giusto per rendere l'idea, "rivalorizzati" in una loro seconda, ultima, giovinezza: un fine corsa pagato a peso d'oro.

Pagato. Coi soldi di chi? Di quelli ancora vivi, che ricevono le rimesse dei milioni all'estero, che cercano di galleggiare in quelle regioni sotto il regime di Kiev sperando un domani di diventare Polonia (L'vov), o ancora completamente non ripresisi da otto anni di libro e moschetto, una sbornia di regime collettiva al termine della quale c'era l'U-ccidente, "Go West"... ovvero dollari facili, "basta una busta nella tasca giusta" (primissimo Frankie Hi-Nrg...) ... ed è subito Suv, catenazza d'oro, donne, fragole, panna e sciampagn: un sogno amerregano inzuppato dentro un borsc di rape marce e accompagnato da una vodka che è solo alcol etilico.

L'impianto tiene, per il momento. Ai capitalisti del complesso militare industriale e di quello energetico USA (che è entrato in tutti i CdA dei monopoli energetici ucraini) basta capire quando è ora di scendere dalla nave che sta colando a picco, con un minimo di preavviso per prosciugare casse statali, riserve in oro tutt'ora esistenti, beni in natura da musei e archivi (come già denunciato), tutto quanto sinora messo sul banco per garantire i pagherò... e molto altro di più. Un minimo di preavviso. Nel frattempo, è tutto grasso che cola. E capitalismo di rapina.

Nel frattempo, ben vengano i 117 aerei cazachi, qualche altro fondo di magazzino recuperato da ovunque: pani e pesci che si moltiplicano, con utili mostruosi, da una speculazione che ha quadruplicato il prezzo delle munizioni, che decuplicherà il prezzo di caccia rattoppati e arrugginiti, o di carri armati tirati giù dai monumenti perché tutto fa brodo.

Ecco perché, nonostante la "demolizione" continua, e a ritmo anche accelerato, in questo momento è prematuro parlare di "demilitarizacija". Sono due "insiemi", e non me ne vogliano i matematici per questa riduzione a discorso da bar della teoria, che si "intersecano" sempre meno. Men che meno coincidono.

Tuttavia andrò avanti a pubblicare questi dati, questa mia era solo per motivare il fatto che da un po' non lo stia facendo... ragion per cui, anche quando li tornerò a pubblicare, per favore prendeteli con le pinze!!!

Non per quello che sono, che anzi esprimono valutazioni al ribasso (quanto segnato dai comandanti nei loro rapporti... ma se io faccio esplodere un deposito, non posso avere l'inventario di quello che c'è dentro...), anche se è vero che non va neppure sottovalutato l'aspetto "SAGOME FINTE" (son convinto di aver abbattuto un carro armato nelle retrovie, e invece era una sagoma di latta... aspetto comunque trascurabile, in quanto la stragrande maggioranza dei mezzi demoliti SEGNALATI nei rapporti, lo è in azione di combattimento, in particolare MEZZI FINITI IN BOCCA AI RUSSI A SEGUITO DI ATTACCHI KAMIKAZE).

Non quindi perché non esprimano dati realistici. Ma perché ATTUALMENTE ESULANO dalle logiche che ora portano civili a essere sbattuti in una camionetta, e quindi a crepare al fronte. Logiche che finché perdureranno, terranno in vita L'ATTUALE, OLIATO, RODATO, MECCANISMO DI PRODUZIONE E RIPRODUZIONE DI PLUSPROFITTO E RENDITA PARASSITARIA, su cui mangiano tutti i personaggi sopra citati.

Grazie mille e
un abbraccio!

Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 13 November 2023 12:35
13/11 ore 12:30 aggiornamento

LO STRANO CASO DELLA FALSA “PEREGRUPPIROVKA” SUL DNEPR


Partiamo dal presupposto che,
- su chi oggi cerca malauguratamente di tenere la posizione sulla riva sinistra del Dnepr, sta piovendo di tutto (qualche filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/56538
- chi riesce a consegnarsi prigioniero manda appelli ai suoi commilitoni perché depongano anch’essi le armi, in quanto non potrebbe andar bene come a loro:
https://t.me/RVvoenkor/56546
- proprio oggi cominciano a vedersi i risultati di questo martellamento e di un probabile capovolgimento della situazione in favore dei russi;
https://kherson-news.ru/society/2023/11/13/228136.html

In tutto questo, la TASS pubblica la notizia di una presunta “peregruppirovka” (перегруппировка) delle forze russe, un raggruppamento su posizioni più congeniali, una ritirata dalla riva sinistra del DNEPR. Notizia… poco dopo smentita… e con tante scuse!
https://t.me/RVvoenkor/56534

Per Rozhin una “klounada”, ovvero una pagliacciata:
https://t.me/boris_rozhin/103720
Per Rybar l’ennesima riprova che fra smanettoni che rimbalzano notizie da una CHAT senza accorgersi che sono di un anno prima e i cosiddetti “giornalisti” ufficiali che non sanno neppure come è fatto, un canale telegram, nel mezzo non c’è nulla, sottovuoto spinto, anzi, spintissimo:
https://t.me/rybar/54146
Per il Ministero della difesa russo una “provokacija”
https://t.me/RVvoenkor/56537
Ma anche per i social ucraini tratterebbesi di “provokacia”… nel senso opposto! Una trappola entro cui attirare soldati ucraini che, incautamente, si sarebbero avventurati.
https://t.me/RVvoenkor/56548

Ormai l’informazione è terreno di scontro totale e anche la più banale delle bufale diffusa senza controllare la veridicità della fonte, potrebbe essere invece parte di un raffinato piano di guerra psicologica. 天下大乱, “C’è grande confusione sotto il Cielo”...

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Monday, 13 November 2023 16:09
e intanto si leggono articoli in cui si afferma che la Russia è a corto di armi, e che ritira quelle vendute...

mah
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Paolo Selmi
Monday, 13 November 2023 17:17
«Собака лает, караван идет», carissimo Nico!
Ovvero "il cane abbaia, e la carovana va avanti"...

Lasciamoli abbaiare... in realtà, i fatti ci parlano di una situazione completamente diversa.

Non solo dal punto di vista QUANTITATIVO, laddove ad AVDEEVKA basterebbe chiedere a uno di quei poveri cristi mandati a prendersele tutte, se "i russi han finito le munizioni"...

Così come sono gli stessi ucraini ad ammettere che i russi hanno a loro disposizione quasi un migliaio di missili di quel gruppo Iskander-Kindzhal-X/101-ecc. che sinora han demilitarizzato buona parte di quel patrimonio bellico ereditato dall'URSS e di importazione tenuto di scorta, a deposito.

La situazione è completamente diversa dal punto di vista QUALITATIVO:

Ci ragiona, da questo punto di vista, l'agenzia di stampa ANNA NEWS.
https://anna-news.info/vliyanie-svo-na-rossijskuyu-armiyu/

Peraltro in modo incompleto, perché omette per esempio il salto qualitativo nell'individuare e abbattere gli oggetti in volo grazie a quegli AEREI-RADAR che solo recentemente, una volta fatta abbondantemente piazza pulita della contraerea che avrebbe potuto minacciarli, sono stati impiegat. E con profitto.

Così come omette il ruolo svolto dal FATTORE UMANO, ovvero da competenze e tecniche di combattimento trasferite dai wagner alle forze speciali dell'esercito regolare russo.

Ecco allora che il salto di qualità non è più - SOLTANTO - la pur fondamentale miglioria apportata al sistema di difesa dinamica della corazza del T-90. Bensì l'acquisizione, da parte di decine di migliaia di uomini, del modo più efficace di impiegarlo in combinazione con artiglieria pesante, reparti missilistici, aviazione e, non da ultimo, DRONI.

Altro capitolo che si apre. Droni, droni e ancora droni, come se non ci fosse un domani: da ricognizione, da incursione, per bombardamenti, per attacchi kamikaze. Droni da due soldi, droni che costano una barca di soldi.

Tornando a quanto sostenevo all'inizio, e portando questi argomenti su un altro piano, non è come se su una scacchiera vi fosse la possibilità di rimpiazzare continuamente pedoni, torri, cavalli, alfieri persi o aggiungerne di più contemporaneamente (LATO QUANTITATIVO), ma è come se fossero introdotti ANCHE pezzi nuovi, mai visti, con funzioni nuove, e tali pezzi siano messi in condizione di interagire, di combinare la propria azione, a quelli vecchi (LATO QUALITATIVO).

Migliaia di ufficiali formati sul campo, migliaia di ufficiali formati nelle accademie militari, già su quanto accaduto qui, in questo anno e mezzo, come materia di studio. Tutto questo, senza perdere di vista i "classici" del pensiero militare sovietico.

Il genocidio culturale del popolo ucraino, viceversa, ha investito anche il suo esercito: basta con il ciarpame sovietico, da oggi si combatte con gli standard NATO. Come neanche Sordi che "faceva l'americano". Un popolo ha perso, cancellato, secoli di identità, di storia, ma modi di relazionarsi, che influivano persino sulla verticale di comando, fra il "compagno generale" e il "compagno recluta", aderendo a questi standard. Standard rivelatisi fallimentari.

Ti saluto con questo filmato:
https://www.youtube.com/watch?v=Z-cjY4zUtkE
Un generale che non ha paura di addestrare direttamente, di sporcarsi le mani, di far vedere come ci si deve buttare a terra, con reclute che lo guardano ripetere gesti per lui automatici e per loro affatto scontati: gesti che fanno la differenza quando ci si butta a terra con un fucile in mano. Parte di una tovarischestvo, di un "sentirsi compagni", che va ben oltre il cameratismo, che fa dire ancora oggi "compagno generale", eccetera. Parte di un senso di responsabilità, dove chi sta più in alto ha precisi doveri verso i propri uomini, e non si perdonerebbe mai l'averli mandati al massacro. Innovazioni importanti, strutturali, mantenendo però intatta questa storia, quest'impianto.

Caso, quello del ruolo e delle trasformazioni ideologiche nell'Armata Rossa, a partire dal commissario politico ma non solo, andando ad abbracciare funzioni vecchie e nuove di questo esercito, funzioni peraltro riprese da Mao Zedong e Zhu De nella loro, Armata Rossa, antesignana dell'attuale EPL, che sarebbe da studiare.

Vedendo infine QUANTO, di quell'esercito di nuova concezione, è rimasto oggi.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 13 November 2023 08:33
13/11 ore 08:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata su tutti i fronti, nel senso: dove i russi han preso l’iniziativa, continuano a progredire, lentamente, metodicamente, ma a progredire; dove gli ucraini cercano (ancora!) di sfondare, vengono letteralmente spianati giorno e notte da tutto quanto l’arsenale convenzionale russo è in grado di offrire loro. Risultato: tutto cambia, e sta cambiando anche abbastanza velocemente, anche se apparentemente, sul campo, poco o niente cambia.

Per esempio, soldati feriti da AVDEEVKA giungono a centinaia… negli ospedali di CHARKOV. Gli ospedali nelle immediate retrovie sono già intasati e occorre cambiare regione:
https://t.me/polk105/13140
Tra l’altro, ad AVDEEVKA conferme dell’attraversamento della ferrovia a nord le abbiamo e sempre su più punti, come la piccola stazione al km 437 (cerchietto sulla cartina), passata in mano ai russi:
https://t.me/polk105/13158
Confermati gli avanzamenti anche nella stessa PETROVSKOE e, a sud-est, nella zona industriale dove, stabile dopo stabile, si smantellano gli scaglioni difensivi della città:
https://t.me/dva_majors/28937
Metodo wagner, senza i wagner. L’esercito regolare russo ha imparato, e alla svelta, tecniche complesse di combattimento urbano che lo pongono in una condizione di ulteriore superiorità verso la controparte: lo ricordiamo, i russi operano in maniera diametralmente opposta agli israeliani, per preservare le vite di quei pochi civili, che comunque ci sono, rimasti sostanzialmente ad aspettarli. Non aspettiamoci che a queste latitudini lo riconosca qualcuno: loro erano, sono e sempre saranno gli orchi, e gli altri lo fanno per diritto divino a farlo. Amen.

STORIA DI UN AUTISTA

Questa storia, ripresa dal canale ucraino Rezident, è emblematica del clima generale nazifascista che imperversa in Ucraina. Autista di pullman, incaricato da una società sportiva di taekwondo (sic!) di portare i ragazzi nella città dove si svolgeva la gara e dall’albergo al palazzetto dello sport.
Giunti all’albergo, la notte sono piombati i militari, lo hanno prelevato a forza e portato al distretto, quindi subito sbattuto al centro di addestramento a Chernigov.
Sequestrato il telefono, di lui si son perse le notizie. Le chiavi del pullman sono al distretto militare ma, per giorni, NESSUNO LE HA RECLAMATE: avevano paura di fare la stessa fine. Alla fine al distretto è andata una signora proveniente da Mariupol’.
Per la cronaca, i ragazzi son tornati a casa con un altro pullman. Guidato probabilmente da un ultrasessantenne.

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Monday, 13 November 2023 11:36
Stavo vedendo adesso che, dopo aver spalato merda per mesi sul comando russo, oggi Rybar ammette che a distanza di mesi i risultati dei bombardamenti sul settore energetico ucraino cominciano a dare i loro frutti.
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Paolo Selmi
Monday, 13 November 2023 14:22
Rybar, carissimo Faber, a volte pecca di "ditolunismo". Esprime giudizi anche pesanti, le critiche di cui ti parli, per esempio, guardando il dito, limitandosi al dito, anche quando la luna ce l'ha davanti chiara, bella e luminosa.

Che differenza c'è fra un ponte saltato a KUPJANSK oggi e uno un anno e mezzo fa, quando i russi NON li facevano saltare e Rybar scriveva, in tutte le salse, sgolandosi (metaforicamente) perché le alte sfere lo ascoltassero e li facessero saltare, 'sti ponti?

Rybar questa differenza fatica ancora a capirla. Shojgu non è come Kutuzov (nella celebrata rappresentazione tolstoiana di Guerra e Pace). Per niente. Ma in quel volersi prendere i tempi giusti, senza fretta, con la certezza che così facendo "i francesi si sarebbero ridotti a mangiare la carne dei loro cavalli", lo ricorda molto.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 12 November 2023 20:46
12/11 ore 20:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ad AVDEEVKA situazione sostanzialmente invariata. I russi avanzano di trecento metri a nord verso Petrovskoe limando ulteriormente le difese ucraine: dato confermato anche dagli stessi ucraini.
https://t.me/rezervsvo/37486
In compenso, l’artiglieria russa non ha smesso un attimo di funzionare, martellando le posizioni interne alla tenaglia.

Intorno ad ARTEMOVSK, continua l’avanzata russa
https://t.me/RVvoenkor/56483
con un’intensificazione nel pomeriggio:
https://t.me/polk105/13144

Lungo il DNEPR i militari del regime di KIEV tengono le loro teste di ponte ma non riescono ad avanzare, restando costantemente sotto il tiro russo.
https://kherson-news.ru/society/2023/11/12/227915.html

IL POPOLO UCRAINO BOICOTTA, PROTESTA... E SI DIVIDE

Il popolo ucraino boicotta la chiesa fantoccio di regime. Le chiese espropriate agli ortodossi e da essa occupate restano chiuse o comunque vuote: nessuno le frequenta, la chiesa di regime non attecchisce come i padroni, invece, vorrebbero:
https://t.me/ZeRada1/16729
Questo dimostra, per l’ennesima volta e se ancora ci fosse bisogno di dimostrarlo,
- il carattere spurio, mendace, di questa operazione calata dall’alto
- il carattere distruttivo di quell’operazione che, dalla NATO a SOROS trova un medesimo filo conduttore a livello di elaborazione ideologica e negli squadristi di Kiev il braccio armato esecutivo; operazione riassumibile in una formula invero affatto complessa: GENOCIDIO CULTURALE DEL POPOLO UCRAINO, DELLA SUA STORIA, DEL SUO ESSERE SOCIALE NEI SECOLI. Un popolo che cerca, anche in questi atti di astensione assai simile alla disobbedienza, di opporsi come può e quando può a quanto impostogli. Vedremo come andrà a finire.
Il popolo ucraino protesta: DA DUE SETTIMANE MADRI E MOGLI DI SOLDATI CHE DA DICIOTTO MESI COMBATTONO INIZIALMENTE CON UNA SCADENZA ANNUALE, QUINDI PROLUNGATA DI SEI MESI, QUINDI… A TEMPO INDETERMINATO!
https://t.me/ukraina_ru/176602
Interessante uno di questi cartelloni: “CHI IN TRINCEA, CHI AL RISTORANTE”. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, se non che per sortire anche un minimo, infinitesimo, rigurgito di coscienza in chi li governa e nei loro padroni, occorrerebbe INVERTIRE LE PARTI: chi ora ordina vini da centinaia di euro alla bottiglia che andasse in trincea, e chi ora invece è miracolosamente sopravvissuto a diciotto mesi di tirassegno russo su comando criminale del primo, occupasse la sedia tenuta calda dallo stesso. La guerra durerebbe due nanosecondi.

Il popolo ucraino, infine, si divide. Questa donna di L’VOV ha, per l’ennesima volta, aperto un vaso di Pandora che qui in U-ccidente nessuno vuole vedere:
https://t.me/notes_veterans/13442
Cosa dice, in sostanza, questa giovane, camminando attraverso una moltitudine di bare con bandiere nazionali e dell’UPA nazifascista (d’altronde, altro non può essere in una regione che santifica le SS Galizia come unità patriottiche): che loro, gli occidentali, sono gli “ucraini puri”, e che non dovrebbero andare loro a morire, proprio perché morendo, si esaurirebbe cotanta “purezza”. Che a crepare, “e non me ne vogliano”, aggiunge pure, vadano quelli dell’est. I “bastardi”.

Dando ragione ai russi, che forse, ma forse forse, non hanno tutti i torti quando dicono che da CHARKOV a ODESSA sono tutti russi. Ecco a cosa hanno portato OTTO ANNI DI LIBRO E MOSCHETTO fondati su un’operazione di INGEGNERIZZAZIONE SOCIALE che ha dell’INDECENTE, in un Paese cosiddetto “civile”, e che con i plausi dell’U-ccidente ha portato a una divisione e a un clima d’odio sfociato nella situazione attuale: situazione paradossale, dove secondo ALCUNI ucraini esistono ucraini di serie A e ucraini di serie B, ovvero MENSCH e UNTERMENSCH, uomini e sottouomini. QUESTI ucraini li si vorrebbe portare nell’UE, a detta dei suoi massimi rappresentanti. Forse è proprio vero che “paru cerca paru”... pardon, “fascio cerca fascio”.

A ogni modo, stiamo assistendo a una deflagrazione sociale senza precedenti. L'ultimo, in ordine di tempo da quelle parti, è stato il crollo dell'URSS. Un popolo si divide, le contraddizioni fra classi e gruppi sociali si inaspriscono. Un regime, giocando anche su di esse, soffiando sul fuoco dell'odio fra di loro, costruendolo ex novo, alimentandolo su "differenze" al punto di renderle "contrasti insanabili", cerca di restare a galla. Da nove anni a questa parte. Come un parassita che, pur di restare vivo, finisce con l'uccidere l'organismo che lo ospita.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 11 November 2023 17:32
11/11 ore 17:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Cartina di ieri notte di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/10/20231110214213-c1ef4fbf.jpg
già superata dagli eventi. PETROVSKOE o SPORNOE è zona di combattimenti e i russi avanzano.
https://t.me/avdeevkaru/39724
I contrattacchi ucraini non solo sono stati sinora infruttuosi, ma hanno sortito gravi perdite fra un esercito sempre più indebolito e demoralizzato:
https://t.me/rybar/54095
Sulla branca meridionale della tenaglia russa, questa cartina mostra come i tiri di artiglieria russi ormai si spingano sempre più verso nord:
https://t.me/boris_rozhin/103564
mentre i combattimenti nella zona industriale procedono, con anche qui i russi che avanzano stabile dopo stabile:
https://t.me/avdeevkaru/39725

ARTEMOVSK

I russi sono riusciti a entrare e a rafforzare la loro testa di ponte a KLESCHEEVKA:
https://t.me/polk105/13114
Area dove le forze ucraine ormai faticano a resistere, dal momento che nei mesi precedenti han perso gli uomini e armamenti migliori in un’insensata corsa a sfracellarsi contro il muro:
https://t.me/ukraina_ru/176524

Argomenti che non cambiano di una virgola la propaganda di Kiev. Mentre Rasmussen, ormai sollevato dall’incarico istituzionale nella NATO, propone una soluzione del tipo: Ucraina nella NATO, ma senza i territori occupati dai russi… (altro che confini del 1991!)
https://t.me/RVvoenkor/56443
il regime di Kiev continua a ingannare il proprio popolo sostenendo questa tesi (ci vuole coraggio anche a chiamarla così...): la controffensiva era in realtà una finta, parte della guerra psicologica contro i russi. In realtà la vera controffensiva non è ancora iniziata e i russi, stando in difesa, hanno consentito alle forze armate ucraine di rafforzarsi e porsi nella condizione di sferrare l’attacco decisivo...
https://t.me/dva_majors/28877

Se non fossero morti centinaia di migliaia di soldati, in questa “finta”, ci sarebbe quasi da sorridere. Peccato che non è così: mi sembra pertanto giusto segnalare questa propaganda criminale da parte di un regime che nasconde, costantemente, al proprio popolo la verità dei fatti. Come i nazifascisti ottant'anni fa.

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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PAOLO
Saturday, 11 November 2023 18:34
Nulla di nuovo.. del resto, da sempre sono "professionisti dell'informazione!..https://www.google.com/url?sa=i&url=http%3A%2F%2Fanpi-lissone.over-blog.com%2Farticle-32193658.html&psig=AOvVaw3kQs5TUHL4U9s_SWewrAso&ust=1699810373852000&source=images&cd=vfe&opi=89978449&ved=0CBEQjRxqFwoTCJiTpbC9vIIDFQAAAAAdAAAAABAD
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PAOLO
Saturday, 11 November 2023 18:36
ok, avrò sbagliaot qualcosa e non si apre.. cercate "Corriere della sera 7 giugno 1944" e vi farete 4 risate , con la descrizione del fallimento dello sbarco...
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Мир
Sunday, 12 November 2023 22:30
sì, le prime pagine di quel periodo sono imbarazzanti, ne ricordo una del tipo: "i rossi gettano altra carne nella fornace", da vergognarsi nei secoli dei secoli.
Invece sono ancora qui a scrivere impunemente come se niente fosse, a quel tempo tifavano per l'imbianchino con i mezzi baffi, adesso per un tossicodipendente allucinato.
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Paolo Selmi
Monday, 13 November 2023 08:32
Concordo Mir, al cento per cento!
Ieri sono andato a vedere una mostra sulla I guerra mondiale nel mio paese, fatta molto bene peraltro, con materiali recuperati dalle trincee e pannelli lungo tutta la sala consiliare approntata per l'occasione.
Sul primo tavolo, le riproduzioni delle prime pagine di... "Stampa", "Corriere della Sera"... ancora loro!
L'unica di quelle testate a mancare era un certo Popolo eccetera eccetera... ma leggendo oggi le superstiti, non è difficile notare come si sia equamente spalmato, sparpagliato, assorbito sulle stesse...

Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 12 November 2023 12:00
Un'antica usanza... :-)
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 10 November 2023 17:40
10/11 ore 17:30 aggiornamento

LUNGO QUEL CHE RESTA DEL DNEPR

Questo filmato,
https://t.me/dva_majors/28839
di per sé identico nel suo genere ad altri che girano per la rete circa l’ennesima mattanza di uomini e mezzi delle ff. aa. ucraine in obbedienza a ordini criminali e omicidi,
https://t.me/boris_rozhin/103491
e alla conferma che entrambe le sponde del DNEPR sono sotto il costante fuoco russo, per bloccare concentramento e spostamento di rinforzi da una sponda all’altra
https://t.me/rezervsvo/37211
ci porta a vedere da vicino anche tutta quella sabbia intorno a quello sputo d’acqua, davvero rispetto al bacino originario, che è diventato ora il DNEPR. Una catastrofe ecologica provocata per risolvere il problema dell’attraversamento del Dnepr con mezzi sempre più limitati. Una catastrofe ecologica provocata con l’esplosione di una diga, PRIMA. E con tutte le altre dighe sul DNEPR, che ricordiamo essere SU TERRITORIO CONTROLLATO DAL REGIME DI KIEV, assolutamente chiuse. Lo “scopo del gioco” era anche quello di attaccare nuovamente la centrale atomica di Energodar. Forse lì qualcuno, in alto, si è opposto. Se non altro per evitare altre figure.

ALTRI FRONTI

Confermati ad AVDEEVKA i SEI KM e poco più che dividono le due branche, oltre che un controllo di fuoco su tutte le vie di comunicazione che, ormai, si fa sempre più diretto:
https://t.me/rezervsvo/37207
Anche il propagandista di Kiev con villa in Spagna Sharij, ormai, lo ammette:
https://t.me/rezervsvo/37208
Mentre sempre più voci annunciano l’ingresso dei russi a STEPOVOE,
https://t.me/ukraina_ru/176404
ultimo baluardo della linea di difesa ucraina a nord a protezione dell’ultima strada non ancora fisicamente bloccata, e il capo della DNR conferma l’intenzione di andare avanti tutta per riuscire a liberare DONECK da questa continua, mortale, minaccia (e non solo minaccia, purtroppo):
https://t.me/ukraina_ru/176400

Confermati anche gli avanzamenti verso KUPJANSK, sia da parte russa
https://t.me/rezervsvo/37210
che ucraina:
https://t.me/rezervsvo/37212

Nel complesso, altre spallate anche oggi a una difesa sempre più traballante, e i cui scricchiolii ormai anche i cinegiornali luce fatican sempre più a nascondere.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 10 November 2023 15:34
10/11 ore 13:30 aggiornamento

KRYNKI


Stiamo sul pezzo per quanto riguarda KRYNKI, l’avamposto sulla riva sinistra del DNEPR dove le forze del regime di Kiev mandano al massacro forze speciali una dietro l’altra, al fine di consolidare (sinora con scarsi risultati) una testa di ponte per poi…

Qui alzo le braccia: ormai il nuovo schiacciasassi di AVDEEVKA sta finendo quanto iniziato ad ARTEMOVSK, anche tenendo questa posizione per una, due settimane MANCA MATERIALMENTE la massa critica per andare oltre.

Forse è un modo per firmare tre, quattro cambiali in più e prolungare l’agonia di un popolo e il plusprofitto degli speculatori trafficanti di morte. Militarmente, tutto ciò a cui stiamo assistendo lungo il DNEPR, ormai non ha più alcun senso. Accontentiamoci, pertanto, di unire i puntini più vicini senza farci troppe domande su quelli lontani.

Solita mappa di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/10/20231110121238-3d4d2606.jpg
Guardiamo l’ingrandimento. E’ KRYNKI. Si trova in una posizione CONGENIALE in quanto, dietro il paesello, il fiume è scomparso e son tutti isolotti praticamente adiacenti l’uno all’altro. Inoltre, guardando la STRUTTURA URBANISTICA di queste quattro strade messe in croce, possiamo notare una SOSTANZIALE CONTINUITA’per diversi chilometri LUNGO LA SPONDA SINISTRA. In sostanza, consolidare questa testa di ponte sarebbe MOLTO più fattibile
- SIA perché creare un collegamento “asciutto” su cui far passare mezzi pesanti non richiede particolare opera di genio militare,
- SIA perché uomini e mezzi che si farebbero trasbordare avrebbero già dove “alloggiare” al coperto: lungo le case, casupole, depositi di barche, cantieri, officine che popolano la riva di questo che, in tempo di pace, era un INSEDIAMENTO DI SECONDE CASE, DI DACIE, molto sviluppato.

Evidente, e comprensibile, il tentativo di piazzarsi da parte del regime di KIEV. Altrettanto evidente, e comprensibile, lo sforzo dei russi per evitare che ciò si realizzi. La mappa è costellata di esagoni rossi che rappresentano i tiri di artiglieria russi su tutto ciò che confluisce in questa che, più che una “falla”, al momento rappresenta l’ennesimo “buco nero” dove trovano la loro morte i migliori uomini rimasti all’esercito di Kiev e distruzione i loro armamenti. Dato confermato anche da RYBAR,
https://t.me/rybar/54078
il ministero della difesa russo oggi ha comunicato che ieri la 36° brigata marò delle ff.aa. ucraine è stata annientata proprio nel tentativo di affacciarsi verso sud: quasi tutti morti, 11 son riusciti a consegnarsi prigionieri. Massima decorazione già confermata per comandante Zolto Arsalanov e la compagnia motorizzata al suo comando.
https://t.me/mod_russia/32359

Come già accaduto a RABOTINO, ad ANDREEVKA, a KLESCHEEVKA, a STAROMAJORSKOE e non solo, ricordiamo come i russi tendano ad
- abbandonare posti che ritengono poco sicuri per poi, una volta sicuri che non ci sia più nessuno dei loro,
- bombardarli come se non ci fosse un domani,
- impedendo così ulteriori avanzamenti e
- trasformando questa cessione temporanea di territorio in una trappola mortale.

https://t.me/ukraina_ru/176363
https://t.me/ukraina_ru/176378
https://t.me/ukraina_ru/176376

DAL FRONTE

Fra KUPJANSK e KRASNYJ LIMAN il regime di Kiev sta capendo sempre di più che il peggio deve ancora venire, temendo un’offensiva su vasta scala proprio su questa linea di fronte:
https://t.me/polk105/13084
Vedremo, dovesse veramente concretizzarsi un’azione di questo tipo su questa direttrice, la lancetta dell’orologio rischierebbe davvero di tornare a SETTEMBRE DELLO SCORSO ANNO, per QUEL CHE RESTEREBBE DEI GUADAGNI TERRITORIALI UCRAINI. CON LA PICCOLA DIFFERENZA CHE, MENTRE LO SCORSO ANNO DIETRO BALAKLEJA C’ERA LA PUNTA DI DIAMANTE DI UN ESERCITO IBRIDO NATO-FORZE LOCALI DI OTTOCENTOMILA UOMINI BENE ARMATI, ORA CI SONO REPARTI DECIMATI.

Come ad AVDEEVKA, dove di un’intera compagnia son rimasti tre soldati, per bocca di uno dei tre rimasti.
https://dnr-news.ru/society/2023/11/10/532747.html
Quanto accaduto ad ARTEMOVSK non ha insegnato niente a nessuno, conclude laconicamente quest’altro articolo, nel commentare il continuo ammassarsi di truppe dagli altri fronti per tenerla:
https://t.me/WarDonbass/130986
E’ così, purtroppo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 10 November 2023 08:46
10/11 ore 08:00 aggiornamento

“GROUND CONTROL TO MAJOR TOM” (LI ABBIAMO PERSI…)


Mentre l’Economist (non il fogliettino della parrocchia, l’Economist…) si chiede se sia finita la controffensiva ucraina (Is Ukraine’s counter-offensive over?)
https://t.me/ukraina_ru/176347
A Leopoli continuano a rastrellare e sbattere uomini dentro le camionette
https://t.me/ukraina_ru/176348
Anzi, pare che il ritmo sia pure aumentato: una mobilitazione totale non dichiarata, ma effettuata con la violenza, IN UN PAESE CHE FORMALMENTE NON HA ANCORA DICHIARATO GUERRA A NESSUNO!
Meno male che, ogni tanto, Maurizio Merli et Franco Nero docunt, “il cittadino si ribella”, e comincia a far andare le mani anche lui. Per essere quattro contro uno (gli “sportivi”…) si è anche “ribellato” bene:
https://t.me/legitimniy/16672
Il problema, a ogni modo, è strutturale. Mentre il castello di sabbia del regime mostra tutte le sue crepe, continuano meccanicamente automatismi, parvenze di vita cosiddetta “civile” (i rampolli che se la spassano nella Kiev bene e non solo) e pratiche sistematiche di corruzione, terrore, disordine e violenza dall’alto. Qui l’ultimo atto di violenza gratuita, un centro per disabili gestito dagli ortodossi buttati tutti fuori per perquisizioni:
https://t.me/ZeRada1/16688
Come se fossero dei criminali. Come se nulla fosse. Come se nessuno dicesse “Oh my god”. Forse perché Dio è morto, come cantava qualcuno mezzo secolo fa.

In un fronte ARTEMOVSK lasciato sguarnito per tamponare AVDEEVKA, intanto, i russi se ne approfittano e avanzano ulteriormente:
https://t.me/polk105/13080
A KUPLJANSK stanotte i russi hanno sfoltito caserme e depositi di armi e munizioni con l’ennesima passata:
https://t.me/ukraina_ru/176342

La musica è cambiata, ma il maggiore Tom è ormai nella sua “Space Oddity”. Sempre di più... li abbiamo persi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 09 November 2023 22:39
09/11 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Ormai anche le cartine più prudenti nel segnare posizioni guadagnate (questa una di quelle)
https://t.me/polk105/13067
confermano A NORD l’attraversamento della ferrovia sopra la fabbrica chimica. Ovvero, l’inizio dell’accerchiamento della stessa, oltre che l’espansione verso nord (il cerchio).
A SUD, anche qui fonti ucraine confermano il loro arretramento (qui cartina con prima-dopo):
https://t.me/RVvoenkor/56325
In altre parole, anche il massiccio afflusso di soldati da altri fronti non sta contribuendo a stabilizzare la situazione. PER NIENTE.

ARTEMOVSK

Sta contribuendo, tuttavia, a INDEBOLIRE le difese di fronti lasciati sguarniti. SIAMO ALL’IDIOZIA PIÙ TOTALE. Invece di ripiegare su linee più arretrate e più corte, le uniche che si sarebbe ora in grado di tenere, chi è rimasto vivo, i superstiti di quella “Invencible armada” che doveva sfondare quest’estate ed è restata sfondata, lo si fa trottare di qua e di là per tenere un fronte ormai completamente ingestibile. E qui non siamo in una pubblicità degli anni Ottanta,
https://www.youtube.com/watch?v=FNfSviKjkhk
ma nella vita reale. Da nord a sud di ARTEMOVSK i russi sono passati al CONTRATTACCO:
https://t.me/polk105/13061
Se questa cartina risponde ai guadagni realmente già conseguiti, le forze di KIEV presto si troveranno ricacciate alla stessa casella dove li avevano lasciati i wagner a maggio!
Stesso discorso a sud, dove i soldati ucraini sono stati già ricacciati da ANDREEVKA e ora da KLESCHEEVKA (altra cartina):
https://t.me/polk105/13060
Sono rimasti in quattro gatti a tenere posizioni ormai indifendibili.

ALTRI FRONTI

Posizioni perse dal regime di Kiev, PER LO STESSO MEDESIMO MOTIVO, sotto UGLEDAR (altra cartina):
https://t.me/polk105/13050
così come a RABOTINO:
https://t.me/polk105/13065

E sotto CHERSON? Dove i russi devono sostenere l’ultima, probabilmente, offensiva del regime su ampia scala degna di questo nome? Oggi hanno aperto il fuoco con tutto quello che avevano a disposizione:
https://t.me/dva_majors/28794
Le posizioni tenute dal regime di Kiev sono state passate e ripassate, provocando gravi perdite.
Stesso discorso sulla riva destra. Anche qui, a saltare per aria sono caserme e depositi di armi e munizioni:
https://t.me/WarDonbass/130962
Tagliate le comunicazioni, indeboliti i rinforzi, parimenti indeboliti i soldati che cercano di tenere quella che, a fine giornata di oggi, sembra essere l’ennesima trappola tesa dai russi. Trappola in cui NATO e regime di Kiev sono cascati appieno.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Mario M
Friday, 10 November 2023 08:48
Caro Paolo, cerco di diffondere sui vari social le tue cronache con dei copia incolla. Mi chiedo come mai non cerchi di allargare il tuo pubblico nel cosiddetto settore (blob secondo Matteo Brandi) dell'antisistema, dove, a occuparsi di questa guerra, sono presenti Franco Fracassi, Massimo Mazzucco, Nicolai Lilin e tanti altri.
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Paolo Selmi
Friday, 10 November 2023 09:43
Carissimo Mario,

che piacere sentirti. Ti dico la verità: la mia vita si divide tra obblighi familiari (verso tutti, andando in su, in giù e in orizzontale sull'albero genealogico), lavoro che faccio per vivere (e che non è dei più leggeri), volontariato "ufficiale" (son dentro la proloco e altre realtà locali del mio paese, giusto per non lamentarmi che sta diventando un paese-dormitorio e non fare nulla perché non lo diventi...) e volontariato "non ufficiale" (e che è meglio che rimanga tale per evitare ripercussioni sul primo, secondo e terzo punto).

"Vizi", come diceva il buon Renato nel numero di avanspettacolo in cui faceva lui il maestro che dettava il problema di aritmetica a Cochi scolaretto (quello di "Via Boscovich"... "Come si scrive?" "Boscovich" "Bravo"), ce ne sono, eccome! Piazzati quando si può, dove si può, "alla boia di un giuda", come canta il buon Francesco, ma ce ne sono!

E così, tornante dopo tornante, vado avanti. Anni e anni stando a ruota a ciclisti che di "dilettante" avevano solo il nome, prendendosi a gavettoni d'estate sui canali a quanta all'ora per "defaticare" mentre io li seguivo con la lingua fuori, mi hanno insegnato a capire quando cercare di tenere la ruota e quando dire, come i Dik Dik, "io mi fermo qui"... e andare di mio.

Poi, a quell'andatura, potevo fare anche duecentocinquanta chilometri di seguito (fatti, peraltro, Cajello di Gallarate-Corlo di Formigine via Pavia-Stradella per evitare di esser stirato a Milano a soli 40 km da inizio impresa). Ma non mi dovevi chiedere di aumentare l'andatura, altrimenti mi impiantavo, mi fermavo davanti a un bar sulla provinciale, facevo una telefonata dalla "gabina", mi prendevo un caffè e giravo la bici.

Oggi uguale. Così vado avanti finché non mi si consumano i polpastrelli. Aumento l'andatura anche di poco e mi impianto.

Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 09 November 2023 14:45
09/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE


La situazione più problematica per i russi, attualmente, è KRYNKI sulla riva sinistra del DNEPR. I soldati russi non sono ancora riusciti a ricacciare indietro le forze speciali anche se occupano metà di questo villaggio e continuano ad attaccare con droni e artiglieria pesante le postazioni.
https://dzen.ru/a/ZUvl2_C2KG9VWWSn
https://iz.ru/1602339/2023-11-09/ekspert-otcenil-obstanovku-v-raione-krynok-na-khersonskom-napravlenii
Segnalato da parte ucraina l’impiego di droni kamikaze e di elicotteri anche sulla riva sinistra.
https://t.me/dva_majors/28778
Terremo monitorata la situazione.

Ad AVDEEVKA, invece, le cose continuano a peggiorare per le forze di Kiev, come da loro stessi ammesso:
https://t.me/polk105/13042
Le due branche della tenaglia si sono avvicinate di oltre un chilometro e mezzo, e ora distano fra loro meno di sei chilometri:
https://t.me/polk105/13043

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Thursday, 09 November 2023 16:00
L'altro giorno Rybar segnalava addirittura rapporti secondo i quali gli ucraini erano riusiciti a sbarcare mezzi corazzati al di là del Dnerp. Ma ho visto che poi non ci sono state conferme di ciò.
Stamane leggevo che al momento le forze impiegate dagli ucraini nel settore sono a malapena sufficienti per tenere la testa di ponte. Comunque, staremo a vedere.
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Paolo Selmi
Thursday, 09 November 2023 17:53
Carissimo Faber!

Confermo, mai sottovalutare il nemico
così come confermo, al contempo, quanto affermi circa il mai fasciarsi la testa prima del tempo.

Krynki, anche con il pezzetto verso sud che sono riusciti ad ampliare oggi (almeno così a detta di qualcuno), non è completamente espugnato e non offre nessuna garanzia agli attaccanti per un approdo sicuro di mezzi corazzati e ulteriori unità.

Primo, perché i russi martellano sia quella riva che quella opposta:
https://t.me/boris_rozhin/103411

Secondo, perché un conto è combattere casa per casa, cespuglio per cespuglio. E fermarsi a un'azione essenzialmente di fanteria, anche di qualche centinaio di unità.

Un altro conto è costituire un gruppo d'attacco composto da migliaia di uomini e svariate decine di mezzi in grado di andare oltre il movimento diversivo e sbaragliare, per esempio, una linea di difesa. Dando a sua volta modo ad altri reparti di arrivare non più con motoscafi, ma con ponti mobili e altre opere di genio.

Giusto tenere monitorata la situazione e non abbassare la guardia. Su nessuna linea di fronte. Quanto leggi, tuttavia, sulle forze limitate impegnate in questi combattimenti, è altrettanto giusto. Niente di paragonabile a quanto scatenato quest'estate, per esempio.

Vedremo come andrà a finire anche questa vicenda...

un abbraccio!
paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 09 November 2023 11:00
09/11 ore 08:00 aggiornamento

E POI?


E poi…
e poi…
gente viene qui e ti dice
di sapere già
ogni legge delle cose”.

Direi che non è questo il caso… il canale ucraino Zerada dà già per spacciata AVDEEVKA e si sbilancia sul dopo:
https://t.me/ZeRada1/16683
- Dopo ci potrebbe essere un’ondata di sdegno della popolazione ucraina, e relativa MAIDAN, ma questa volta al contrario (poco probabile, маловероятно, per lo stesso Zerada)
- Dopo ci potrebbe essere… che non cambia nulla (Zerada scrive meglio “continuazione dei processi attuali” продолжение текущих процессов, e definisce questo scenario come “probabile” вероятно)

Gettando in avanti lo sguardo, pensa a ODESSA. Non solo Zerada, in verità. ODESSA
- è da sempre una città russa trovatasi per sbaglio dopo il 1991 in un Paese sempre più straniero, e ostile verso chi continua a rispondere a un grazie con “ne za čto” (не за что) anziché “nema za ščo” (нема за що): per inciso, a questo grado di imbecillità fascista siamo arrivati...
- risolverebbe una serie di problemi operativi ai Russi: metterebbe in sicurezza la Crimea (niente più attacchi dal mare), congiungerebbe le terre russe a quella Transnistria che, ogni giorno che passa, è sempre più minacciata da chi vorrebbe aprire un altro fronte per metterli in difficoltà;
- Zerada aggiunge che favorirebbe i colloqui di pace. Si e no. Sarebbe sicuramente un argomento sul piatto che metterebbe in difficoltà i russi. Odessa a voi, resto dell’Ucraina a noi.
La classica polpetta avvelenata, dal momento che poi nulla vieterebbe all’Ucraina di “accogliere” missili balistici a media e lunga gittata targati NATO, basi militari targati NATO, centri di formazione di CONTRAS da sbattere in lungo e in largo per le città di Russia e Bielorussia a far più danni di adesso (ULTIMO ATTENTATO IERI, A FARNE LE SPESE MICHAIL FILIPONENKO, ribelle della prima ora e CAPO POLITICO DI SPICCO DELLA LNR ESPLOSO CON LA SUA MACCHINA):
https://t.me/polk105/12972

Non penso che oggi qualcuno ci cascherebbe, voglio almeno sperarlo. Ma questa polpetta avvelenata potrebbe attivare un fronte di dissenso interno latente e mai sopito, la famosa “quinta colonna” altrimenti definita “LIBERALE” che aveva in NAVAL’NYJ, FONDAZIONE EL’CYN, MOSCOW TIMES e compari le proprie figure di spicco. E come nota acutamente il canale telegram “zapiski veterana”, agli u-ccidentali non restano altre varianti per battere i russi se non lavorare sul fronte interno (Других вариантов для Запада победить просто нет):
https://t.me/notes_veterans/13392

Del resto, parla da sola in questo senso la vicenda dell’aeroporto di MACHAČKALA, frutto di oltre un anno di propaganda dal canale CIA con sede a KIEV “Utro Dagestana” che, in proporzione, ha fatto più danni della classica radio, residuato della guerra fredda VOA che, onestamente, non ascoltano più neppure i parenti di chi va in trasmissione. La PSY-OP, la guerra psicologica, come ultima spiaggia non tanto per ribaltare la situazione sul campo, quanto per portare a casa ALTRO da questa che si sta rivelando, per la NATO, più che una guerra una gigantesca OPERAZIONE DI MASSIMIZZAZIONE DI PROFITTO.

Entrambe le parti hanno commesso errori. Hanno subito perdite. MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO. Tocchi il fuoco, resti scottato. MA NON TIENI LA MANO SUL FUOCO. Muzio Scevola è morto! Invece, mentre i russi dopo esser rimasti scottati si sono adattati, dall’altra parte si continua, SISTEMATICAMENTE, DA MESI, a ripetere gli stessi errori. E allora, forse, la RES MILITARIS non c’entra più in tutto questo, almeno da parte NATO e dei suoi lacché. C’entrano altre logiche, anzi, una sola: la massimizzazione di un profitto dato dalla TOTALE DIPENDENZA ECONOMICA della colonia ucraina, ridotta a RICETTACOLO DI FORNITURE A PERDERE DI ARMAMENTI per un complesso militare industriale sempre più GLOBALIZZATO, nella parte di mondo che afferisce all’area NATO o che comunque pensa, con essa, di fare affari.

E’ il caso del KAZACHSTAN, per esempio. TOKAEV ancora oggi, davanti a PUTIN, fa la bella faccia e dice che i due Paesi sono “PARTNER E ALLEATI STRATEGICI” (Казахстан и Россия являются стратегическими партнерами и союзниками. )
https://t.me/rybar/54049
Fa da HUB LOGISTICO ai russi per il TRANSITO DI GAS
https://t.me/rybar/54029
Fa partire le missioni spaziali russe da BAJKONUR, eccetera.

Eppure, in un’ottica “MULTIVETTORIALE” (многовекторность, ora si chiama così fare il doppio, triplo gioco…) i russi son sempre più messi alla porta
https://t.me/rybar/53484
Macron va in visita e porta a casa commesse miliardarie per l’EDF
https://t.me/rybar/53967
Per non parlare poi degli USA e della loro longa manus USAID che nel “progetto” di destabilizzazione, andato male col fallito colpo di Stato di poco fa, ancora investe (50 milioni di dollari, per l’esattezza):
https://t.me/rybar/53665
Imperialismo a stelle e strisce attivo con l’apertura, sempre nel Paese, del primo centro NATO “per missioni di pace”
https://t.me/rybar/53579
e di “centri per la formazione di giornalisti” (посол Дэниэль Розенблюм на днях провёл тренинг для казахстанских журналистов в Алматы)
https://t.me/rybar/53585

In questo clima, la carota in cambio del bastone potrebbe essere, ancora una volta, data dal prolungamento del conflitto in Ucraina. CENTODICIASSETTE AEREI MILITARI (MiG-27/29/31 e Su-24) IN DOTAZIONE ALLE FORZE ARMATE DEL KAZACHSTAN FINIRANNO PRESTO ALL’ASTA!
https://t.me/rybar/54028
Indovina indovinello chi le comprerà e dove andranno a finire, visto che anche ieri in un giorno ne son stati abbattuti CINQUE (“Средствами противовоздушной обороны в течение суток сбиты пять самолетов воздушных сил Украины, в том числе: Су-27 в районе населенного пункта Каменка Донецкой Народной Республики, два МиГ-29 в районе населенного пункта Преображенка Донецкой Народной Республики и города Кривой Рог Днепропетровской области, а также два Су-25 в районе города Павлоград Днепропетровской области и населенного пункта Токаревка Херсонской области.”)
https://t.me/mod_russia/32294
Visto che stan finendo (532 abbattuti a ieri!), visto che gli F-16 son sempre quella chimera che si agita per muovere il mercato… 117 aerei militari che SPUNTERANNO DAL NULLA sono un’operazione mica male. E NON IMPORTA CHE FARAN LA FINE DEGLI ALTRI 532. NON E’ QUESTO IL PUNTO: il limone non è ancora spremuto del tutto, QUESTO E’ IL PUNTO.

Partendo quindi dal presupposto, ormai sempre più evidente, che alla NATO vincere non interessa, ma guadagnare il più possibile in ogni campo, e per far questo PRENDERE TEMPO è essenziale, ai russi, che tengon sempre l’opzione sul campo “si siederanno a un tavolo prima o poi” ma la considerano sempre meno realistica, foss’anche la “polpetta avvelenata” di cui sopra, NON RESTA CHE PROSEGUIRE:

E le varianti, TUTTE SUL CAMPO a questo punto, sono MOLTEPLICI:
- ODESSA ricordata da Zerada,
- ma anche il semplice ripristino della situazione AGOSTO 2022
E nel frattempo AVVICINARE SEMPRE PIU’ ALLO ZERO IL POTENZIALE BELLICO NATO INVESTITO IN UCRAINA. Possono pensare ragionevolmente di farlo? SI. La loro configurazione attuale, che ha SVILUPPATO IN TRENT’ANNI SOLO QUANTO SOPRAVVISSUTO AGLI SFRACELLI E ALLA DEVASTAZIONE DEGLI ANNI NOVANTA, OVVERO “UN’ECONOMIA BASATA SU MATERIE PRIME E ARMAMENTI” (сырьевая и военная экономика), come nota Zapiski Veterana (cit.), E’ UNA CONFIGURAZIONE ASSOLUTAMENTE SOSTENIBILE NELLA SITUAZIONE CHE SI E’ VENUTA A CREARE. Constata sempre lo stesso canale (ibidem):
“Noi non facciamo I-phone, perché ci mancano la tecnologia e i componenti, ma carri armati e Iskander li possiamo produrre DA SOLI e INDIPENDENTEMENTE dalle sanzioni. Mettiamola così: si tratta di una produzione orientata e localizzata in Russia”.
Мы не делаем айфонов, потому что нет соответствующих технологий и комплектующих, но танки и "Искандеры" мы можем производить самостоятельно и независимо от санкций. Скажем так - ориентирована и локализована в России.

Ecco allora che la vera “nasledstvo SSSR”, come la chiama il canale, la vera eredità dell’URSS, non è produrre materie prime e armi. Questa è una cazzata fotonica. Il fatto che il settore A della produzione (produzione di mezzi di produzione, ovvero industria “pesante”) fosse privilegiato rispetto al settore B (produzione di beni di consumo, ovvero industria “leggera”) non significa che il settore B non esistesse! Anzi! Le code agli scaffali vuoti dei supermercati si facevano negli anni Ottanta, quando arrivò l’uomo con la voglia in fronte. Su questo ci lavoro da vent’anni (qui ma non solo)
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_социалистическое_соревнование_in_URSS
https://www.academia.edu/38614456/La_semina_e_il_raccolto_Ricerche_analisi_e_traduzione_integrale_di_Pianificabilit%C3%A0_pianificazione_piano_di_Ivan_Michajlovi%C4%8D_Syroe%C5%BEin_I_parte
https://www.academia.edu/40396441/La_semina_e_il_raccolto_Ricerche_analisi_e_traduzione_integrale_di_Pianificabilit%C3%A0_pianificazione_piano_di_Ivan_Michajlovi%C4%8D_Syroe%C5%BEin_II_parte_IV_capitolo
e non mi sembra il caso di proseguire. La vera “nasledstvo SSSR” è questa capacità, che hanno ANCORA i russi, di CREARE UN PIANO CON MOLTEPLICI VARIANTI, VERIFICARLO MOMENTO PER MOMENTO, ADOTTARE “HIC ET NUNC” LA VARIANTE DI PIANO OTTIMALE PER LA SITUAZIONE CHE SI E’ VENUTA A CREARE.

La capacità di eseguire questo tipo di pianificazione non nasce dal nulla. Nasce dalla necessità, per settant’anni, di gestire un modo di produzione INTEGRATO LUNGO lo spazio fisico, economico e sociale di QUINDICI REPUBBLICHE secondo piano.
L’OBBIETTIVO DI PIANO è chiaro: creare una situazione che sia in grado di stabilizzare QUELLA linea di fronte con l’Europa occidentale, troppo serva degli USA per essere considerata un soggetto autonomamente in grado di prendere decisioni, per i prossimi decenni a venire.
LA MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLO STESSO è altrettanto chiara. Indurre, tramite azioni mirate e su scala ridotta, il nemico atlantico a scoprirsi e a scoprire i propri punti deboli, colpirlo sugli stessi, fiaccarlo, indebolirlo e, nel frattempo, guadagnare terreno, sia militarmente, sia aumentando il proprio consenso nell’area attualmente da esso occupata.

E poi? E poi… tutto dipenderà dalla configurazione che assumeranno i padroni NATO. Quando decideranno che il limone è stato spremuto abbastanza, e cercheranno una “soluzione onorevole” per defilarsi lasciando le macerie dei disastri da loro stessi provocati, come già accaduto. Oppure entreranno in campo nuovi fattori, a questo punto ENDOGENI: colpi di Stato, ribellioni, insurrezioni. La preoccupazione maggiore per i russi ora è riassumibile in una parola: STABILITA’. Garantirla, per loro, è la massima priorità. Tutto il resto, verrà di conseguenza.

Aggiornamenti a seguire.
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PAOLO
Thursday, 09 November 2023 12:12
pazienza per i 117 aerei che arriveranno e per i danni che potranno fare. Finiranno anche loro. Per il periodo del traditore Gorbaciov e del suo degno successore, ancora più verme, Eltsin, mi permetto di postare un bel video di un cantante russo, purtroppo deceduto in tragiche circostanze https://www.youtube.com/watch?v=6VqiMQoMXmw
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Paolo Selmi
Thursday, 09 November 2023 12:53
Grazie mille Paolo!

Pezzo leggendario!!! E grande Viktor Coj.

PS... finiranno anche le repubbiche ex-sovietiche, prima o poi! Qualche altro mig dal turkmenistan, qualche altro dal kirghizistan, qualche altro dall'uzbekistan... ma eran quindici, non centocinquanta! alcune già prosciugate, peraltro... i varsavia han già dato... non è stata una grande mossa, dal punto di vista militare. Dal punto di vista dei giri di denaro dietro... tanta roba. fondi di magazzino valorizzati su miliardi di dollari di operazione. E sulla pelle di un popolo martoriato a cui nessuno, né regime né padroni NATO, fa ormai più caso.

Un abbraccio e grazie ancora per la canzone!
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 November 2023 22:55
08/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ottime notizie oggi da ARTEMOVSK, dove i russi stanno conducendo una controffensiva proprio nei luoghi da cui erano indietreggiati di qualche chilometro quest’estate. Oggi sono riusciti a tornare a KLEŠČEEVKA, da cui erano indietreggiati qualche mese fa per assestarsi sulla ferrovia retrostante:
https://t.me/dva_majors/28730
Duecento metri di avanzata, avanzate di quest’ordine di grandezza anche a nord di ARTEMVOSK: quanto basta per vanificare mesi, gli ultimi DUE MESI per la precisione,
https://t.me/ukraina_ru/176225
di “kontrnastuplenie” del regime di KIEV.
https://t.me/ukraina_ru/176230
E più i russi avanzeranno, e a questo ritmo davvero non ci vorrà molto vista la modesta entità dei terreni espugnati da Kiev quest’estate, più la lancetta del tempo tornerà a maggio di quest’anno. Poi, per loro sarà solo, ancora, ulteriore perdita territoriale.

Buone notizie anche da AVDEEVKA: rosicchiate altre centinaia di metri sia da sud che da nord.
https://t.me/polk105/13011

BOMBE A GRAPPOLO NATO IN AZIONE (SU SOLDATI MIRACOLATI)

Questo filmato ha dell’incredibile. Rappresenta un salvataggio di un soldato russo ferito ad opera dei suoi compagni sotto letteralmente una pioggia di ordigni a grappolo. Il gruppo riesce miracolosamente a fuggire da quella trappola mortale. E miracolosamente, forse, è dire poco:
https://t.me/RVvoenkor/56289

BOMBE A GRAPPOLO NATO E HIMARS CONTRO CIVILI A DONECK: L’ACCUSA ALLE NAZIONI UNITE

Si è appena concluso l’intervento del Rappresentante permanente per la Russia alle Nazioni Unite nel corso della riunione da lui convocata per discutere della STRAGE di ieri a DONECK. Questo il testo ufficiale:
https://russiaun.ru/ru/news/unsc_1081123
6 morti e 55 feriti nel corso di TRE attacchi consecutivi, alle 16:25, alle 16:40 e alle 18:27. Evidente l’intento di provocare una strage anche fra medici, giornalisti, vigili del fuoco.

Himars NATO e URAGAN (ancora) in ampia dotazione al regime di KIEV, ieri. Il 31/10, sempre DONECK è stato teatro di un attacco simile, portato prima con missili HIMARS, che non hanno provocato vittime ma un grosso incendio, quindi, sempre POCO DOPO, con BOMBE A GRAPPOLO (le stesse che abbiam visto sul campo di battaglia qui sopra, questa volta contro civili): due morti e quindici civili il risultato.

Nebeznja continua l’intervento dicendo che gli attacchi ripetuti, come quelli sopra descritti, da febbraio dell’anno scorso a oggi sono stati oltre venti, provocando solo fra medici e infermieri oltre 50 morti e 200 feriti.

Sottolinea infine il fatto che gli HIMARS sono vincolati, nel loro impiego, a esplicita approvazione delle autorità militari USA, che programmano la rotta e seguono l’andamento del missile dal lancio al raggiungimento dell’obbiettivo.
(Ответственность за них будут нести как высшая политическая власть киевского режима и исполнители их преступных приказов, так и наводняющие Украину своим оружием западные страны, которые, как мы прекрасно знаем, еще и согласовывают цели ударов.)

Sono quindi stragi NATO a tutti gli effetti, aggiungiamo noi. Stragi consapevolmente portate a compimento, non “danni collaterali”, continua Nebeznja.

Da febbraio 2022 a oggi i civili della DNR hanno subito:
- oltre 25.000 attacchi di razzi e artiglieria
- 145.000 proiettili di vario calibro
- oltre 16.000 case e 3.500 edifici civili distrutti, fra cui 700 fra scuole e asili, 200 strutture medico-ambulatoriali, 1100 infrastrutture energetiche.
- 4.755 morti, fra cui 140 bambini
- 5.360 feriti, fra cui 357 bambini.
Dal 2014 a oggi sono OLTRE VENTIMILA i civili morti e feriti nella DNR. Ventimila morti e feriti per cui nessuno griderà “oh my god”. Ventimila morti e feriti che, semplicemente, non fanno e non faranno mai notizia.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 November 2023 10:57
08/11 ore 08:00 aggiornamento

АВДЕЕВКА: UNA FORTEZZA, SEGNO DELLE CONTRADDIZIONI DEL REGIME DI KIEV


Questo scritto si rende necessario in risposta a chi la vorrebbe “una seconda Artemovsk”. No, non è una seconda Artemovsk anche se, di primo acchito, le cartine attualmente potrebbero sovrapporsi e ai wagner basterebbe sostituire le forze regolari russe.

Artemovsk è stata un errore madornale, tragico, criminale delle forze NATO frutto della loro altrettanto idiota, tragica, criminale tattica di non cedere un centimetro perché tanto a crepare non sono loro ma i loro servi della gleba. Questo, ammesso e non concesso l’assunto che a comandare siano i militari e non le lobby delle armi.

Il risultato, tuttavia, non cambia anche se tale versione non ci convince, anche se siamo convinti che a dominare siano altri interessi che denunciamo da mesi, e che nulla hanno a che vedere con centimetri di suolo ma coi conti in banca del complesso militare industriale che, su questo limone ormai quasi spremuto del tutto, ha costruito la propria ragion d’essere di questi ultimi due anni.

In altre parole, il risultato non cambia anche partendo dall’assunto che ARTEMOVSK sia statauna gigantesca operazione di accumulazione di profitto, SAPENDO GIÀ IN ANTICIPO COME SAREBBE ANDATA A FINIRE SUL CAMPO.

Prova del nove: perderla, per le forze NATO, a parte il danno enorme inflitto ai propri subordinati, nulla ha comportato sul piano tattico: si, ha messo una pietra tombale ad attaccare DA LÌ. Ma attaccare DA LÌ è come dire di voler andare a Roma partendo non da Ostia lido, ma da Barberino di Mugello. C’era e c’è di meglio.

Quel meglio si chiama AVDEEVKA. Qui sta tutta la differenza, il perché non è una “seconda ARTEMOVSK”.

Questa è una carta storica, di quando il canale di Rozhin si chiamava “Golos Sevastopolja” (la voce di Sebastopoli). Estate 2014:
https://cigr.net/imgv/a88bd602b71f15a01c407b436b6b18ab.jpg
AVDEEVKA è quel camioncino militare, DONECK è sotto la freccia azzurra. Quelle fiamme rappresentano una città in fiamme, e per davvero. DONECK era sotto attacco. AVDEEVKA era la condicio sine qua non per continuarla a tenere sotto scacco.

L’AEROPORTO DI DONECK, per esempio, oggetto di una battaglia furiosa per la vita della capitale del DONBASS, qui sotto attacco di due frecce. Una parte da AVDEEVKA:
https://r3.mt.ru/r4/photo0C97/20625298402-0/png/bp.jpeg

LA DRAMMATICITÀ DELLA SITUAZIONE È RESA DA QUEST’ALTRA CARTINA:
https://ic.pics.livejournal.com/babka_ivanka/74169088/317888/317888_original.png
DONECK VIVEVA LE ORE PIU’ DIFFICILI.

CARI COMPAGNI, IL 23/02/22 NELLA STESSA, MEDESIMA, POSIZIONE, A OCCUPARE LE MEDESIME CASELLE BLU DEL 2014 C’ERANO SETTANTASEIMILA UOMINI SCELTI DELLE FORZE SPECIALI UCRAINE! LA “SOLUZIONE AZERA” AL DONBASS RIBELLE PARTIVA DA AVDEEVKA!

Questa striscia rossa mostra la linea di confine DI ACCORDI DI MINSK (1 e 2, 2014-2022) MAI RISPETTATI:
https://pbs.twimg.com/media/EaFtdjGWkAYVL1s?format=jpg&name=large

Già nel 2017, mentre il processo di creazione della più grande testa di ponte a ridosso di una città da conquistare era in stato avanzato di realizzazione, in pieno MINSK-2, il grosso delle truppe era ammassato sempre lì, costantemente lì (altra cartina, dove ci son più armamenti blu è sempre Avdeevka):
https://l-files.livejournal.net/og_image/19122990/11800?v=1485856246

AVDEEVKA, come mostra MOLTO BENEquest’altra cartina,
https://ichef.bbci.co.uk/news/624/cpsprodpb/AE82/production/_93947644_donetsk_conflict_line_624_russain.png
che rappresenta il primo braccio di una TENAGLIA che, PER OTTO ANNI, ricordava sempre a DONECK la sua esistenza con:
1. scaramucce di confine, sconfinamenti, attentati, azioni diversive, incursioni.
2. bombardamenti diretti sulla capitale.

IN ALTRE PAROLE, AVDEEVKA RAPPRESENTAVA E RAPPRESENTA UNA SCELTA STRATEGICA BEN PRECISA: DA LI’ PARTIVA LA SOLUZIONE AZERA. RINUNCIARE A ESSA SIGNIFICAVA RINUNCIARE ALLA SOLUZIONE AZERA. Non è Artemovsk, per niente.

Ragioniamo ora sull’AREA INTORNO AD AVDEEVKA, SU COME SIA STATA COSTRUITA E CONSOLIDATA, NEGLI ANNI, QUESTA TENAGLIA SU DONECK!

QUESTA CARTINA E’ MOLTO ESPLICATIVA:
https://ianed.ru/wp-content/uploads/2022/05/357417077.jpg
Le AREE AZZURRE indicano i vari blocchi in azione sulla linea di fronte. Consideriamo quello a SUD. AVDEEVKA FACEVA PARTE DI UN UNICO GRUPPO D’ATTACCO (LA “TENAGLIA”) CHE COMPRENDEVA AVDEEVKA (da espugnare), PESKI (espugnata), KRASNOGOROVKA (da espugnare), MAR’INKA (ormai quasi tutta espugnata).

I SETTANTASEIMILA stavano tutti lì, a febbraio 2022. Lungo questa tenaglia che per otto anni ha stretto DONECK in una morsa sempre più dolorosa e logorante. La cartina mostra anche le fortificazioni che il regime di KIEV aveva costruito in OTTO ANNI, ancora a grandi linee.

Qui le vediamo già più nel dettaglio (i tratti rossi disegnati sulla mappa satellitare):
https://ic.pics.livejournal.com/k2_3300/70215296/2390347/2390347_original.jpg
Si tratta di uno fra i complessi fortificati più organizzati al mondo, paragonabile in tutto e per tutto a una linea MAGINOT, con scarse possibilità di aggiramento (per la concomitanza di altre zone fortificate da far fuori prima). Per una maggiore comodità, ripropongo la cartina di come era la situazione sul campo di battaglia nove anni fa,
https://ic.pics.livejournal.com/takinetak/66821604/50102/50102_original.jpg
fissata quindi dagli accordi di MINSK-2:
https://ruxpert.ru/images/8/8c/%D0%94%D0%BE%D0%BD%D0%B1%D0%B0%D1%81%D1%81_%282018%29.jpg

Nella TENAGLIA c’erano in realtà tutte e due le LNR e DNR, impossibile pensare di girare le lancette di 270° in senso orario o antiorario, o un po' di qua e un po’ di là (e incontrarsi a metà strada). La situazione era disperata, altro che aggirare la “linea Maginot” passando da nord… A chi fosse ancora convinto della storiella del “Blitzkrieg fallito”, anche solo per riflesso pavloviano delle panzane raccontate per due anni dai cinegiornali-luce imboccati dalla NATO, questa cartina che rappresenta una situazione di partenza tragica, con la belva con le fauci spalancate rimaste lì, spalancate, per otto anni, spero tanto che lo aiuti a capire la differenza fra quella storiella e la guerra di manovra operata dai russi con 150 mila uomini, molti dei quali quel giorno si presentarono a nord e a sud a VALICI ASSOLUTAMENTE NON PRESIDIATI, TROVANDO LA SBARRA ALZATA E AVANZANDO INDISTURBATI PER DECINE E DECINE DI KM. Per forza… eran quasi tutti là ad aspettare il comando di attacco, ad aspettare l’ordine di chiudere quelle fauci. Ordine diventato ANACRONISTICO solo grazie ai russi.

Oggi, grazie ai russi, con una DNR tornata Russia da oltre un anno, siamo arrivati a questa situazione:
https://voennii-forum.ru/wp-content/uploads/2023/11/photo_2023-11-05_16-54-27.jpg
LA TENAGLIA SI E’ RIBALTATA! E I BRACCI NON SON PIU’ IN MANO ALLE FORZE NATO E AL REGIME DI KIEV, MA IN MANO AI RUSSI, FERMAMENTE INTENZIONATI A LIBERARE IL DONBASS DALLA FECCIA NAZIFASCISTA CHE LO OCCUPA.

Questa cartina, che mostra le direttrici di attacco del regime di KIEV verso DONECK,
https://i.imgur.com/PEfvShn.jpeg
ora vede LE STESSE MEDESIME frecce, poste su strade e vie di comunicazione STRATEGICHE, MA GIRATE AL CONTRARIO! OVVERO PUNTATE VERSO AVDEEVKA!

Cominciamo quindi a STUDIARE questo TERRITORIO come mai le forze NATO e il regime di KIEV avrebbero pensato che sarebbe andata a finire questa vicenda, ovvero, come TERRITORIO di LIBERAZIONE da parte dei russi. Un territorio DIFFICILISSIMO, per tutto quanto ci siam detti, dove qualsiasi tratto morfologico è stato trasformato in un CAPOSALDO, in un TORRIONE, in una TRINCEA, in un SEGMENTO di una LINEA DI DIFESA COMPLESSA A PIU’ SCAGLIONI.

Teniamo ancora questa cartina, che ci aiuta a definire già due punti importanti: La ZONA INDUSTRIALE (a sud-est, Промзона nella cartina) e CARS’KA OCHOTA a sud-ovest (Царська Охота nella cartina). Le linee grige rappresentano le direzioni seguite dalle linee di difesa che su questi bastioni poggiavano. Lì, PER INCISO, ancora oggi si combatte.

Come già detto, questi due bastioni FANNO PARTE DI UNA LINEA BEN PIU’ COMPLESSA, un problema DI DIFFICILISSIMA SOLUZIONE per i russi. Questa l’idea di come è strutturata l’intera AREA:
https://aftershock.news/sites/default/files/u17719/4437B08C-E0B0-41D2-A391-42E717F2FFB9.jpeg
VEDIAMO UN GROSSO INSIEME, AL CUI INTERNO SONO COMPRESI TRE SOTTOINSIEMI. AVDEEVKA E’ UNO, MA NON L’UNICO! Tre sottoinsiemi comunicanti fra loro, di DIFFICILE SEPARAZIONE, per esempio se si volesse affrontare e risolvere la questione smantellandoli in sequenza. Anche qui, la favoletta dell’attacco fermato non ha alcun senso. I russi sapevano e sanno benissimo a cosa andavano e vanno incontro nel momento in cui hanno iniziato, METODICAMENTE, a LIMARE da un lato e INDEBOLIRE dall’altro questo ENORME COMPLESSO DIFENSIVO, da oltre un anno e mezzo a questa parte, non da ottobre scorso!

Vediamo quest’altra, di cartina:
https://rusvesna.su/sites/default/files/styles/orign_wm/public/karta_118.jpg
sotto c’è scritto Аэропорт (aeroporto). Lì, PER MESI, ripeto, PER MESI, si è combattuto! Faticosamente si è riusciti a portare verso nord la linea di fronte, A STRAPPARE QUALCHE KM DI QUESTI 6,7 (altra cartina MOLTO esplicita),
https://u.9111s.ru/uploads/202303/19/6308b0addbb73559d91328307358b765.jpg
A CREARE I PRESUPPOSTI DELLA BRANCA “SUD” DI UNA TENAGLIA ALTRIMENTI IMPOSSIBILE!

La stessa cosa avanzando da nord-ovest, PER CREARE LA BRANCA “NORD”. ANCHE QUI, altra cartina per avere un’idea della situazione di partenza a livello di fortificazioni espugnate:
http://ic.pics.livejournal.com/hauptmann_wolf/81132268/4311/4311_original.png
E CIO’ NONOSTANTE, l’angolo da CONCAVO è diventato CONVESSO IN OLTRE UN ANNO DI COMBATTIMENTI! Altro che “battaglia iniziata un mese fa” e “attacco russo fermato”.

Tutto questo sempre con le forze a disposizione, senza sconvolgere equilibri interni di crescita e di formazione delle riserve, infatti non ancora impiegate. Il che, per inciso, non è per niente un buon segno per il regime di KIEV.

Riprendiamo la topografia di AVDEEVKA, sempre partendo da sud, con un’altra cartina:
https://pp.userapi.com/c633423/v633423257/15e39/6juni4OUI-4.jpg
a N-O del cerchio c’è STARAJA AVDEEVKA (СТАРАЯ АВДЕЕВКА nella cartina), ovvero “VECCHIA AVDEEVKA”. La città vecchia, agglomerato urbano ormai in gran parte disabitato e ridotto a caserme improvvisate e depositi per i “difensori”. ALTRO SCAGLIONE DI DIFESA!

CITTA’ VECCHIA, perché AVDEEVKA aveva conosciuto il proprio BOOM grazie alla ditta chimica a NORD-OVEST che ormai conosciamo, per essere a fianco del TERRIKON. Su questa toponomastica non ritorno, ormai davvero la sappiamo a memoria. Tuttavia, pare utile avere ora una visione di insieme di questa città e del suo sviluppo urbanistico, in epoca SOVIETICA, ovvero in tempo di PACE.
https://s00.yaplakal.com/pics/pics_original/6/1/0/5866016.jpg
LA FABBRICA, in alto a sinistra, il grosso complesso chimico, capeggia per lunga parte della città. La strada ferrata la taglia in due, da N-O a S-E. Ferrovia doppiata da vie di comunicazione asfaltate, lungo cui si sviluppa urbanisticamente la CITTA’ NUOVA. Fino ad arrivare al POSELOK CHIMIK, al “villaggio chimico” (Поселок Химик sulla cartina, IN BASSO A SX). E’ un grosso agglomerato urbano, classici casermoni disposti in fila ordinatamente, parallelamente, monotonamente. Li abbiamo anche da noi, li abbiamo visti ad ARTEMOVSK. Sono le case popolari costruite per gli operai del complesso chimico. A debita distanza dallo stesso. ORA RAPPRESENTANO UN ULTERIORE BASTIONE CHE PROTEGGE LA FORTEZZA DA SUD. UN BASTIONE A DECINE DI STRATI, COME ABBIAM VISTO PER ARTEMOVSK. Fortunatamente, c’è solo questo. AVDEEVKA non è ARTEMOVSK.
Arriviamo all’oggi. CHE FARE? I russi ora tendono a
- consolidare sempre più queste DUE BRANCHE, così faticosamente create.
- non dare ALCUNA TREGUA alle forze di KIEV, demolendo costantemente, metodicamente i “nuovi arrivi” per non perdere la superiorità attuale.
- PUNTARE CONTEMPORANEAMENTE A DUE VARIANTI DI PIANO:
1. ACCERCHIARE DEMOLENDO DA AMBO I LATI DIFESE IMPONENTI
2. LIMARE SEMPRE PIU’, ENTRARE NELLA CITTADELLA, ESPUGNARLA PEZZO DOPO PEZZO.
In realtà, non si tratta assolutamente di DUE ALTERNATIVE. Assolutamente come ad ARTEMOVSK, qui sì che le cose tornano molto simili, anzi, pressoché identiche.

Ciascuna “variante” favorisce ed è al contempo favorita dall’altra. DUE COMPONENTI, QUINDI, DELLA STESSA VARIANTE, PIU’ CHE DUE VARIANTI DISTINTE. Ai russi non fa paura il combattimento strada per strada, ma farlo in condizioni di SCARSO approvvigionamento dovuto ad accerchiamento operativo è decisamente MEGLIO che farlo con decine di migliaia di uomini e mezzi che accorrono giorno dopo giorno.

Allo stesso modo, dovesse invece realizzarsi maggiormente l’ACCERCHIAMENTO, si procederebbe come nel caso di ARTEMOVSK le ultime settimane, o MARIUPOL’. Con tempi MOLTO PIU’ ristretti.

AVDEEVKA E' PIU' DI UNA FORTEZZA: E' IL SEGNO DELLE CONTRADDIZIONI DI UN REGIME, QUELLO NAZIFASCISTA DI KIEV, E DEI SUOI PADRONI.

Aggiornamenti a seguire.
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Alessandra
Wednesday, 08 November 2023 14:38
Questo è un capolavoro di analisi, una ricostruzione magistrale e non soltanto sul piano tattico, che rende visibile o quasi tangibile il maestoso lavoro compiuto a prezzo di sacrifici e di fiumi di sangue versato. Era veramente necessario spiegare tutto questo, sia per accrescere la consapevolezza del valore di quanto accaduto (ad esempio nel caso di una poveretta come me che colpevolmente ignorava tutto), sia per reagire all'insofferenza istintiva, alla rabbia davanti all'n-esimo attacco missilistico di ieri. Provo un sentimento di immensa ammirazione e com-passione per questo meravigliosamente umile e paziente Popolo del Donbass. Associo queste persone a un ricordo mai cancellato di chissà quanto tempo fa, quando, su un settimanale (forse L'Espresso?) mi imbattei in un articolo corredato da una foto stupenda: un uomo ormai anziano; in un campo; appoggiato ad una vanga; vestito di grigioverde e con un cappello militare di sghimbescio su cui spiccava una bella stella rossa. L'articolo descriveva in tono incredulo (del genere "incredibile ma vero") la sopravvivenza in Russia di residuali gruppi di popolazione poverissimi e addirittura nostalgici dell'Unione Sovietica. Allora non riuscivo a capirci niente, ma non ho mai dimenticato. E sono contenta che finalmente questo riacquisti un senso.
Grazie Paolo !
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 November 2023 16:10
Grazie di cuore, Alessandra!

Anch'io avevo un gran bisogno di scriverlo, questo pezzo, per raccogliere un po' di idee, fissarle, dare loro una struttura coerente, collocandole nello spazio e nel tempo nel modo storicamente più esatto possibile. Grazie ancora di cuore!

Il popolo del Donbass è un popolo stupendo. Tre anni fa dedicai a loro buona parte di un capitolo su un lavoro dedicato all'emulazione socialista in URSS:
https://www.sinistrainrete.info/storia/18411-paolo-selmi-2-2-5-l-emulazione-socialista-in-urss-parte-iii.html

Traggo da questo lavoro la traduzione che feci, in quell'occasione, di come Massimo Gorkij descrive il proprio incontro con il minatore Nikita Alekseevich Izotov, da lui definito Bogatyr', l'eroe medievale per eccellenza. E' un inno a come dovrebbe essere il lavoro, ma anche il riconoscimento del carattere, dell'orgoglio, della grandezza di questo popolo:

"Il bogatyr’ Nikita Izotov mi ha raccontato del suo lavoro sotto terra. Mi racconta convinto, al cento per cento, che io, letterato, debba sapere come si sedimentano i banchi di carbone, come agiscono sotto terra il gas e le falde acquifere, e come lavora una macchina intagliatrice; soprattutto, io devo assolutamente sapere i suoi segreti, i segreti di Izotov sulla sua tecnica, insieme a tutti i pericoli del suo lavoro per la Patria. E ha sacrosanta ragione di pretendere da me la conoscenza del suo lavoro, perché lui lo ha elevato a vera e propria arte. È in grado di lavorare col minor sforzo e la maggior produttività e ha già formato gruppi di minatori “izotovisti” e persino dei trattoristi, come mi racconta il compagno Kuzin, redattore della rubrica politica del giornale “Il socialismo vince”.

Nel nostro Paese ogni lavoro deve proprio trasformarsi in arte: l’arte di trasformare il mondo, l’arte di cambiare il Paese, abbellendolo con le parole, coi fatti, con le cose. Le cose belle generano nelle persone immaginazione creativa, oltre che rispetto per il lavoro.

«Non è vero e ti contraddici! — Mi diranno — La vecchia “aristocrazia” viveva e cresceva circondata di cose belle, ma tu la dipingi sempre come volgare, ignorante e grossolana».

No, non mi contraddico. La vecchia “aristocrazia” per le cose belle pagava enormi somme di denaro di cui era piena, ma non capiva e non poteva capire quanto lavoro valevano tali oggetti perché, non avendo mai lavorato, non essendosi mai sporcata le mani, essi non le dicevano nulla delle persone che li avevano creati. Quelle persone erano, per lei, semplicemente degli estranei, estranei per giunta obbligati a darle da mangiare, da bere e ad abbellire la loro vita; nei confronti della vita di quegli estranei, invece, il loro atteggiamento era più spregiativo e indifferente di quello che potrebbe avere un sellaio verso un cavallo. Ostentando gli uni con gli altri l’abbondanza di cose belle, essi non hanno percepito l’amore per il lavoro in esse contenuto"


Un abbraccio
Paolo
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Slavsya Respublika
Thursday, 09 November 2023 21:51
Riprendendo i tuoi scritti e le tue parole sul popolo del Donbass voglio pubblicare un estratto del tuo lavoro.

"In piazza Lenin a Doneck, a fianco della statua del padre della Rivoluzione, c’è un pilone su cui è incisa una sua frase: Il Donbass non è una regione come tutte le altre; il Donbass è una regione senza la quale l’edificazione socialista resta un semplice e candido auspicio («Донбасс, это — не случайный район, а это — район, без которого социалистическое строительство останется простым, добрым пожеланием»)”.
A questo punto il mio intervento si conclude con il link a una piccola, quanto bellissima, immagine della statua e della scritta sul pilone lì a fianco.

https://thumbs.dreamstime.com/b/donec-k-ucraina-marzo-la-zona-centrale-di-donec-k-ribelle-51888802.jpg
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Paolo Selmi
Friday, 10 November 2023 09:48
Stupenda, Slavsja Respublika!
Semplicemente stupenda:
e la foto
e l'associazione immagine-testo!

Chissà se tra vent'anni non sarò del tutto rincretinito e con quei mille euro che mi cresceranno per andare a fare una gita della terza età (avanzata...): Dove vai? In Portogallo (meta a quanto pare abbastanza frequentata dai nostri non più verdi connazionali...)? No... nel Donbass! Se si creano queste due condizioni tra vent'anni lo faccio!

Un abbraccio!
Paolo
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Slavsya Respublika
Friday, 10 November 2023 20:02
Carissimo Paolo,
io ho intenzione di farlo prima.
Nella cerchia di 5-10 amici (dove 5 è la certezza di chi è proprio amico e 10 è una stima quando son di buon umore) io due-tre mesi l'ho già annunciato...
Voi parlate di Londra, di Spagna del Sud o di posti esotici...io no. Parlo di Doneck o Lugansk.
Tra 4 - 5 anni.
In onore a una storia che viene da lontano.
E anche alle tue parole...che aiutano ad esaltarne metodologicamente l'origine...e lo sviluppo!

Ciao
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 November 2023 22:20
07/11 ore 20:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ad AVDEEVKA i russi continuano a martellare e a consolidare quanto portato a casa in questa fase:
https://t.me/polk105/12962
Ancora insufficiente, visto che anche oggi HIMARS (missili dei criminali NATO, lo ricordiamo) sono caduti su DONECK colpendo un autobus pieno di civili e facendo SEI morti e UNDICI feriti:
https://t.me/mriya24/34864
Nessun soldato né fra i morti, né tra i feriti: fra questi, anzi, TRE MEDICI che erano giunti a prestare i primi soccorsi:
https://t.me/mriya24/34865
No, per allontanare questa feccia da DONECK quanto fatto sinora non è sufficiente. Ma forse, finalmente, le cose stanno cambiando. Per inciso, migliorate nella giornata di oggi le posizioni anche sopra ARTEMOVSK:
https://t.me/ukraina_ru/176112

RYBAR dedica una cartina aggiornata a quanto sta accadendo intorno a KUPJANSK
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/07/20231107193933-a1ecec71.jpg
Altra fetta di territorio in mano russa, quella di cui parlavamo ieri, e riserve che continuano ad accorrere per cercare di tamponare una situazione che diviene sempre più difficile, di giorno in giorno.

SI INASPRISCE LA FAIDA INTERNA AL REGIME DI KIEV

Dopo la morte del braccio destro di Zaluzhnyj, in circostanze ancora misteriose, è esploso il conflitto fra fazioni in seno al gruppo dirigente ucraino.

Alla versione del ministro degli interni, “rassicurante”, non crede nessuno:
https://t.me/ZeRada1/16669
Così come nessuno ha creduto alla versione ufficiale dell’“incidente” che, in un colpo solo, ha fatto fuori a gennaio il ministro degli interni ucraini durante un suo trasferimento in elicottero:
https://t.me/ZeRada1/15059

Intanto “credere-obbedire-combattere” Danilov, tanto cane da guardia col suo popolo quanto indulgente coi suoi rampolli, che se la spassano nel vecchio continente, ha preso di petto Mascellone e gliele dà di santa ragione: “chi non crede nella vittoria, non può comandare”
https://t.me/ZeRada1/16668
Lo dicevano anche nel bunker di Hitler i suoi fedelissimi, prima di farla finita uno dopo l’altro. Danilov, tuttavia, è facile che nel bunker ci mandi qualcun altro e vada a spassarsela coi suoi figli. Il riferimento alla sua critica, è ovviamente Mascellone per l’intervista al TIME che tanto scalpore ha fatto nel gruppo fedele al patàca (e a cui è seguita la morte del suo braccio destro…).

ERMAK nel frattempo incontra SOROS (il giovane, immagini shock qui, mandate a letto i bambini…)
https://t.me/ZeRada1/16667
da lui descritto sul suo canale come “grande amico dell’Ucraina, uomo d’affari statunitense e filantropo”
https://t.me/ZeRada1/16671
il quale probabilmente dà la benedizione di paparino all’operazione “io resto qui…” del patàca. Non può esserci vuoto di potere, non ci possono essere elezioni… e allora NEL FRATTEMPO assumo PIENI POTERI.
https://t.me/mriya24/34863
E faccio fuori, uno a uno, i miei potenziali avversari:
https://t.me/legitimniy/16660

Tattica vecchia come il cucco… la prossima volta si presenterà come “tecnico”… questa variante ancora gli manca.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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PAOLO
Wednesday, 08 November 2023 12:57
... Scusami per la polemica ma, come volevasi dimostrare, nazisti lanciano attacco subito dopo il primo, per colpire i soccorritori. Ora, d'accordo con te che "noi non siamo come loro", ma qualche eccezione bisogna farla (mi riferisco alla "festa" per "premiare" gli artiglieri assassini, guastata da un solo iskander anzichè due o tre in sequenza (ed era obiettivo militare e legittimo). Ciao ciao
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Paolo Selmi
Wednesday, 08 November 2023 15:45
Ci sta la polemica, carissimo Paolo.

Penso però che quanto stia accadendo in questi giorni sul campo di battaglia stia ripagando ampiamente i russi per la loro coerenza anche su questo punto. Non fanno occhio per occhio, ma rispondono sul campo di battaglia. E sul campo di battaglia sempre più soldati ucraini si sintonizzano sui 149.200 e dicono "Volga", passando ai russi. Un'intera formazione di ex-VSU oggi combatte a fianco dei russi. Tutto questo non avviene, sfortunatamente per la propaganda u-ccidentale che non aspetterebbe altro, dall'altra parte.
Molte cose stanno cambiando.

Un abbraccio
paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 November 2023 15:46
07/11 ore 12:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Il regime di KIEV cede posizioni persino sotto UGLEDAR (cartina qui), altra loro roccaforte,
https://t.me/ukraina_ru/176051
dove i russi sono avanzati di un chilometro.

Confermato a KUPLJANSK il forte attacco di ieri, dove per tamponare il regime di KIEV è stato costretto a mettere in campo le forze d’élite “Confine d’acciaio”, assaltatori mandati a cercare di mettere in qualche maniera una pezza.
https://t.me/ukraina_ru/176047

Confermato sempre dal regime di Kiev l’attraversamento, da parte dei russi, della ferrovia a nord di AVDEEVKA. Attraversata in due punti, ora i russi stanno allargando la testa di ponte per poi proseguire:
https://t.me/polk105/12940

CAREV DECISAMENTE FUORI PERICOLO

Prima intervista rilasciata dopo l’attentato. Per essere uno “che è stato sparato”, e non alle gambe, ma per uccidere, sta alla grande. Ovviamente il primo pensiero è per quei farabutti che hanno orchestrato un’operazione durata mesi, neanche fosse stato un capo di Stato o di governo. Operazione fallita.
“Voglio dire, che nessuno mai temerà i terroristi, ma saranno loro a dover avere paura. Prima o poi toccherà loro rispondere per quello che han fatto. Per l’attentato, per gli atti di terrorismo, per la guerra, per quello che han fatto all’Ucraina”
«Хочу сказать, что террористов никто бояться не будет, пускай они боятся. Рано или поздно им придётся ответить за то, что они сделали. За покушение, за акты террора, за войну, за то, что они сделали с Украиной».
https://t.me/RVvoenkor/56215

IL PRICE CAP… HA RAFFORZATO LA RUSSIA

A riconoscerlo è il WSJ
https://www.wsj.com/world/russia/how-russia-games-oil-sanctions-for-big-profits-33b26342?mod=hp_lead_pos1

Purtroppo l’articolo è troppo recente per essere già “doppiato” altrove… accontentiamoci del sunto in russo:
https://t.me/geonrgru/16596
et
https://www.forbes.ru/biznes/499926-wsj-soobsila-o-neeffektivnosti-cenovogo-potolka-na-rossijskuu-neft

In sostanza il WSJ ammette che è fallito miseramente il tetto al prezzo degli idrocarburi russi imposto dal CARTELLO del G7, altrimenti promotore del “libero mercato” e della “mano invisibile” (no… non la mano morta, la mano invisibile!), persino quando si tratta di difendere il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni calmierando, per esempio, i prezzi, o quando si nominano parolacce “estremiste”, ma che dico… “bolsceviche”, come Tobin Tax o patrimoniale.

Il cartello ha imposto il prezzo e I RUSSI HANNO AGGIRATO IL CARTELLO. Non solo grazie a petroliere tirate fuori dalla naftalina, ma anche (e questo il WSJ ancora non lo ammette… sarebbe come dire che in quel posto, all’U-ccidente, lo ha messo mezzo mondo e non solo i “furbi” russi!) appoggiandosi a “hub” esterni quali Turchia e India, DIVENUTA QUEST’ULTIMA IL MAGGIOR FORNITORE DELL’UE! (senza che a “Nessuno” venga il dubbio del giro prima… “Nessuno” nel senso della beffa omerica del termine… o forse, meglio, della beffa western-spaghetti impersonata da Terence Hill almeno in due pellicole...)

Ma vi è dell’altro. IL RUBLO IN PICCHIATA A INIZIO CONFLITTO, ORMAI E’ COMPLETAMENTE STABILIZZATO! Da settimane, come ammette anche la REUTERS:
https://www.reuters.com/markets/currencies/rouble-soars-past-96-vs-dollar-after-putin-reintroduces-currency-controls-2023-10-12/
E’ una conseguenza logica dell’aumento delle esportazioni (più del doppio rispetto a settembre, +25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Più export, più domanda di rubli (sia con acquisti diretti in rubli, che con il sistema di PORTE SCORREVOLI fra conti bancari che inizia con euro o dollari... e finisce in rubli), più apprezzamento della moneta russa sulla piazza mondiale.

E per chiudere in bellezza, il boom delle esportazioni russe contribuirà a ridurre il rapporto deficit/PIL al 2%, laddove la previsione questa primavera non andava oltre il 5-6%.

E’ il capitalismo, bellezza… e come in “Una poltrona per due”, siamo arrivati al punto che chi il capitalismo l’ha inventato, ora lo assapora dall’altra parte. Come dicono ormai gli imbonitori con scarsissima fantasia e su ogni piazza possibile e immaginabile del venduto, “per una migliore esperienza”.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 November 2023 08:32
07/11 ore 08:00 aggiornamento

“RISOLTO” IL GIALLO DEL COLLABORATORE DI ZALUZHNYJ UCCISO


Secondo gli inquirenti, al malcapitato sarebbe stata regalata una scatola contenente whisky, munizioni e bombe a mano u-ccidentali (uccidentali in tutti i sensi…)
https://t.me/RVvoenkor/56198
Il figlio, presente allo scarto dei regali, avrebbe preso la bomba a mano e avrebbe staccato la sicura, il padre l’avrebbe allora strappata via di mano al figlio morendo eroicamente. Tutto torna, tranne quella siringa sul tavolo. Se il ministro dell’interno, intervenuto direttamente nella veste di portavoce degli inquirenti, l’avesse fatta mettere, l’avrebbe menzionata nel rapporto come prova dello stato alterato di coscienza della vittima. Invece, non è menzionata nel rapporto. Ma c’è in ben due foto. Così...

INIZIATA LA COSTRUZIONE DELLA FERROVIA CHE COLLEGHERÀ ROSTOV ALLA CRIMEA

Annunciata dai russi,
https://t.me/ukraina_ru/175905
confermata dagli ucraini (che ci deliziano anche di una foto commemorativa):
https://t.me/polk105/12922
Opera imponente, sarà la seconda via di terra che collegherà fra loro le regioni russe di Doneck, Zaporozh’e, Crimea e, in prospettiva, Cherson e chi si accoderà.

DAL FRONTE

Stamattina è giunta notizia di un importante avanzamento ieri sopra KUPLJANSK. Attacco di artiglieria e aviazione su vasta scala, avanzamento di oltre un chilometro, oltre 15 postazioni nemiche conquistate, avvicinamento a SIN’KOVKA:
https://t.me/ukraina_ru/176024

La situazione è tutt’altro che in STALLO, come vorrebbero i media u-ccidentali:
https://t.me/ukraina_ru/176022
La situazione è sull’ORLO DEL COLLASSO per le forze NATO e del regime di KIEV. Come chi attacca, attacca, attacca, capisce che non ne ha più neanche per difendersi e, col fiatone che gli blocca le corde vocali, dice con un esile filo di voce: “la chiudiamo qui...”
A un avversario che si è chiuso in difesa fino a quel momento ASPETTANDO QUEL MOMENTO. E QUEL MOMENTO sta arrivando. Ogni riferimento a Foreman-Alì è puramente voluto. Ali buma ye.

AUGURI!

Oggi di oltre un secolo fa (106 anni fa) alle 10 del mattino il comitato rivoluzionario militare di Pietrogrado (futura Leningrado) usciva con l’appello compagno Lenin all’insurrezione: “Viva la Rivoluzione degli operai, dei soldati e dei contadini!” (Да здравствует революция рабочих, солдат и крестьян!)
https://t.me/kom_mir/5027
Viva la Rivoluzione d’Ottobre!

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 06 November 2023 22:19
06/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Questa cartina del NYT rappresenta i guadagni territoriali ucraini (in blu) dall’inizio dell’anno.
https://t.me/RVvoenkor/56184
Questa è la “controffensiva”. I russi, che sinora hanno avuto ben altri obbiettivi, pensando a respingere gli attacchi e smantellare, han saputo fare di meglio (loro guadagni territoriali in rosso).

E, quel che è peggio, non hanno intenzione di smettere. Anche oggi avanzamenti di qualche centinaio di metri a NOVOMICHAJLOVKA, riconosciuti dagli stessi ucraini:
https://t.me/boris_rozhin/103129

Stesso discorso sotto Zaporozh’e, a STAROMAJORSKOE. Ulteriore territorio che potrebbe tornare in mano russa:
https://t.me/ukraina_ru/175987

Ad AVDEEVKA, i russi continuano a martellare senza tregua, anche in questi minuti:
https://t.me/ukraina_ru/176002

Infine sempre le fonti ucraine ammettono che i russi hanno ripristinato l’arsenale di missili balistici negli stessi quantitativi che avevano l’anno scorso: 870 missili con oltre 350 km di gittata.
https://t.me/WarDonbass/130819
Altro che “han finito i missili”...

MORTO NEL MISTERO UN AIUTANTE DI ZALUZHNYJ

Gennadij Chastjakov, 39 anni, braccio destro di Zaluzhnyj, il giorno del suo compleanno riceve in regalo da un suo amico GRANATE, o un pacco bomba.
https://t.me/RVvoenkor/56195

Due le versioni:
1. si è trattato di un tragico errore. Il festeggiato era strafatto, sul tavolo si vede chiaramente una siringa:
https://t.me/RVvoenkor/56195
e anche qui da un’altra angolatura:
https://t.me/RVvoenkor/56194
In tali condizioni si sarebbe fatto esplodere, ferendo anche il figlioletto di tredici anni.
https://t.me/ZeRada1/16659

2. Si è trattato di un attentato. Così la pensa anche Zaluzhnyj.
https://t.me/ZeRada1/16654
E’ il secondo aiutante che perde in pochi giorni.
https://t.me/ukraina_ru/175999
Pochi giorni dopo aver rilasciato quell’intervista al TIME che sembra più un atto formale di autocandidatura alle presidenziali. Presidenziali che oggi, GUARDA IL CASO, il patàca ha sospeso, illo tempore.

ASPETTANDO DOMANI…

L’incrociatore AURORA
https://t.me/dva_majors/28624
è già in posizione. Aspettiamo solo l’ordine di far fuoco contro il Palazzo d’Inverno, tovarišč Lenin.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 06 November 2023 14:55
06/11 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

LE COSE SI COMPLICANO SEMPRE DI PIU’ PER LE FORZE NATO E IL REGIME DI KIEV. Al punto che i megafoni anglofoni di regime impiegano, per la prima volta da quasi due anni, la parola sfigata, sfigatissima, maxime sfigatissimam... “RETHINK”.
E quando il WP scrive: “Ukraine’s supporters need to RETHINK THEIR THEORY OF VICTORY”
https://t.me/RVvoenkor/56168
è un modo elegante per recitare il “de profundis”. “Ripensare alla loro teoria di vittoria”… e a me viene in mente: “Non eri tu che dovevi partire / e non tornare più / non eri tu che in fondo è come salire /basta non guardare giù…”
Non eran loro che dovevano arrivare in Crimea? Ripristinare i confini del 1991? Arrivare a Mosca? Fare della torta russa un bello spezzatino, ciascun pezzo con a capo un loro fantoccio?
“Va bene va bene va bene… bugiarda quando ti conviene…”
Ora il WP parte col più bieco, col più becero, col più infame (con CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MORTI E FERITI) degli scaricabarile e dice… beh, “ripensate alla vostra idea di vittoria”. “C’è vittoria e vittoria…”. Ma soprattutto… “dov’è la vittoria?”. “Le porga la chioma… e se è senza capelli?” “Oggi ho vinto anch’io?” “Bisogna vincere, oppure ci basta un punto?”

OGGI I MEDIA UCRAINI SCOPRONO CHE PERSINO I LORO SOLDATI PARLANO TRA DI LORO IN RUSSO!
https://t.me/ukraina_ru/175944
Conclude laconicamente il canale ukraina_ru: “Combattono per chi, in futuro, gli impedirà persino di parlare nella loro lingua. È TUTTO MOLTO LOGICO!”

Così come anche le TV di regime oggi cominciano ad accennare alla possibilità di cederla, AVDEEVKA. Tirando in ballo la solita, eterna, storia della volpe e dell’uva. Non facciamone un dramma… “e poi / non è nemmeno bella...”
https://dnr-news.ru/society/2023/11/06/528437.html

“To rethink their theory of victory”… con carne da cannone mandata – NONOSTANTE QUEL CHE COMINCIANO A DIRE IN TV, CONTEMPORANEAMENTE A QUEL CHE COMINCIANO A DIRE IN TV! - IN MASSA, A KAMIKAZE, E IN FRETTA E FURIA, a tenere Avdeevka per qualche giorno in più o, peggio ancora, ad attaccare (sic!) a Rabotino o aldilà del Dnepr.
Aumentano esponenzialmente, e da parte sia dell’U-ccidente che del regime da esso tenuto in piedi, le frasi fatte, di circostanza, come quando ci si lascia e si comincia a usare con più frequenza il passato prossimo. Frasi ipocrite, con centinaia di migliaia di morti , di invalidi, di famiglie distrutte, sulla coscienza da quando GLI STESSI CRIMINALI, gli stessi farabutti targati NATO, che oggi dicono “rethink” e cominciano a mettere le mani avanti…
- PRIMA PREPARARONO UN ESERCITO PER UNA SOLUZIONE “AZERA” DEL CONFLITTO,
- POI AFFOSSARONO GLI ACCORDI DI ISTANBUL,
- POI FECERO FARE AI LORO AMICI E AMICI DEGLI AMICI PROFITTI ENORMI RIEMPENDO LA DISCARICA UCRAINA DI FONDI DI MAGAZZINO E MERCE DI SCARTO, CHIAMATI IPOCRITAMENTE “AIUTI” (compresi i nostri obici semoventi che abbiam visto più volte passare in treno da Trieste…),
- POI DIEDERO AI LORO SOTTOPOSTI COMANDI INSENSATI COME TENERE ARTEMOVSK
- POI ORGANIZZARONO CON MESI E MESI DI PREPARAZIONE LA “CONTROFFENSIVA D’ESTATE”… (con una diga saltata nel mezzo)

E ora mettono le mani avanti e fanno un passo indietro. Tutto questo mentre:

- A nord di ARTEMOVSK i RUSSI passano al contrattacco e liberano nuovamente i territori ceduti quest’estate:
https://t.me/polk105/12866
Notizia confermata anche dai media ucraini:
https://t.me/polk105/12874

- Ancora più a nord i russi liberano SPORNOE:
https://t.me/polk105/12868
e chiudono il cerchio verso SEVERSK.

Ad AVDEEVKA si stringe sempre più la tenaglia
https://dnr-news.ru/society/2023/11/06/528404.html
con sempre più avamposti a ovest della ferrovia sopra la fabbrica chimica finiti in mano russa
https://t.me/polk105/12867
con avanzamenti lenti, ma progressivi, anche da sud (ibidem)
e coi soldati ucraini che confidano ormai solo nei tunnel preparati in otto anni di lavori di fortificazione:
https://dnr-news.ru/society/2023/11/06/528424.html

La rana è bollita, la zuppa l'è cotta. Aggiornamenti a seguire.
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Emanuele
Monday, 06 November 2023 21:33
Così ci infiammi Paolo, calma!
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Paolo Selmi
Tuesday, 07 November 2023 10:52
Camomilla... camomilla... :-)

Hai ragione Emanuele!

Era solo perché davvero faccio fatica a restare calmo quando, con la stessa ipocrisia e falsità con cui qualche mese fa si inneggiava a truppe ucraine che avrebbero chiuso l'estate a Sebastopoli, ora si dice che la situazione è in "stallo"...

La situazione sarebbe, oggi, in stallo, come quella cartina del NYT dove ci sono un po' più di segmenti colorati di rosso ma neanche più di tanto, se per quasi un anno, ormai, non fosse accaduto ciò che è accaduto e che abbiamo riportato ogni giorno.

Quella cartina è un fotogramma. Rappresenta un'immagine statica. Come la foto scattata a 1/4000 sec. di un'auto e di un muro. l'auto è in moto o è ferma? Si sta schiantando contro il muro o sta andando in retro?

In questo caso le cose sono ancora più complicate. Ovvero: può quella cartina RAPPRESENTARE REALMENTE QUANTO STA ACCADENDO?

Dal momento che IL MOVIMENTO PIU' IMPORTANTE NON E' ASSOLUTAMENTE RAPPRESENTATO? Ovvero, il fatto che un esercito si è indebolito all'inverosimile e l'altro è cresciuto, altrettanto all'inverosimile, INVERTENDO TOTALMENTE I RAPPORTI DI FORZA DI SOLO UN ANNO FA?

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 06 November 2023 08:47
06/11 ore 08:30 aggiornamento

IL PURO E L’IMPURO (LA NATO NON LEGGE LEVI-STRAUSS)


Questa foto satellitare mostra anzi tutto come è conciato il Dnepr mesi dopo l’esplosione della diga:
https://t.me/ukraina_ru/175903
L’area di secca, segnalata con la striscia rossa, consente alle forze NATO e del regime di KIEV di attraversare agevolmente il rivolo (che poi tanto “rivolo” non è… lo è soltanto in proporzione a quello che era prima) e raggiungere KRINKI (paesino alla fine della striscia rossa).

Lì, abbiamo l’ennesimo tentativo nazifascista, che va avanti da settimane, di costruire l’ennesima testa di ponte per raggiungere in un balzo Crimea, Turchia, Palestina, Paesi arabi, e creare la via di terra e di mare che congiungerà l’Ucraina all’Antartide… ma che dico all’Antartide, tornando su dall’altra parte ancora all’Ucraina, proveniendo da nord…

Tentativo che farà, verosimilmente, la fine di tutti gli altri a partire dall’antesignano Ponte Antonovskij, dove forse ancora qualche marò ucraino si annida in qualche scantinato di dacia in attesa dell’ora “X”, un po’ come quei soldati giapponesi trovati nella giungla trent’anni dopo la fine della II G.M.

Al che mi è venuto in mente uno dei primi insegnamenti di Raveri, il quale da buon antropologo ci cercava di far capire che il concetto di “puro e impuro” (Levi-Strauss) si applicava benissimo, a pennello, sulla società giapponese. Lezione illuminante che mi ricordo ancora.

E parlava dei “contorni chiusi” e dei “buchi”. La “linea chiusa” è rassicurante, se non si chiude si crea il “buco”, fonte di “impuro”. L’esempio del corpo umano-linea chiusa e degli orifizi da cui INCONTROLLATA usciva impurità, accostando LEVITICO a rituali di purificazione GIAPPONESI, oltre a essere geniale di suo aveva l’effetto di calamitare l’attenzione di oltre un centinaio di studenti (compresi quelli di altri corsi!) che restavano per un ora senza fiatare a pendere, letteralmente, da queste cose che non avevano-avevamo mai sentito prima.

I russi, del buco, se ne fregano. Meglio, non devono chiuderlo a tutti i costi. Si limitano a gestirlo, a CONTROLLARLO. Martellandolo continuamente. Poi se qualcuno è così stupido da voler trovare la morte proprio lì e non sul pianerottolo di casa scendendo le scale, o sulle rotaie del tram perché “Annuška ha già versato l’olio”, “who am I to disagree”...

E così i russi tollerano “l’impuro”, tornando a Levi-Strauss, quanto basta perché non sia pericoloso. Un po’ come le donne nel Levitico, che in quei giorni non potevano entrare nel tempio, o l’uomo che di notte aveva fatto bei sogni, talmente belli da svegliarsi in modo tale da non poterci entrare, nel tempio, fino al giorno dopo. Tenere sotto controllo l’impurità.

Non si mandano a crepare inutilmente i propri uomini (dall’altra parte c’è il fuoco di controbatteria, posto in area più elevata e favorevole, pronto ad aprirsi contro qualsiasi cosa si muova sull’altra sponda, occorre prima risolvere QUEL problema operativo) e si tengono a bada i nemici. Anzi, li si demilitarizza progressivamente.

La NATO non legge Levi-Strauss.

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Monday, 06 November 2023 14:37
Carissimo compagno, questa ti farà scompisciare dal ridere.

Se in una situazione del genere è possibile ridere.

Ma il giullare a Kiev ha avuto il coraggio di fare questa affermazione, ma ancora più assurdo è Euronews Italiano che lo pubblica:

"La guerra non è in stallo, la controffensiva avanza"

Ma forse che intenda che l'azione russa avanza?
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Paolo Selmi
Monday, 06 November 2023 16:03
Compagno Nico!

Secondo me si, sta entrando nel nuovo ruolo... Verrebbe da dire... "l'è propri un patàca".

Poi scrivi, giusto, sacrosanto... "Se in una situazione del genere è possibile ridere". E ancor più giusto e sacrosanto, "ancora più assurdo è Euronews Italiano che lo pubblica".

Sembra di essere nei primi film di Nuti, quando era ancora nei Giancattivi o vi era appena uscito. Con la differenza che qui l'assurdo rappresentato non è finzione scenica, paradosso che sfocia in irresistibile comicità surreale, ma tragica realtà, marcio putrefatto su cui spandono, a pennellate, squallida ipocrisia.

Teniam botta

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 05 November 2023 23:18
05/11 ore 21:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Dopo OLTRE UN ANNO DI COMBATTIMENTI, le forze del regime di KIEV CEDONO A SPORNOE. I russi vi hanno messo piede oggi:
https://t.me/polk105/12814
Sopra BELOGOROVKA, a est di SOLEDAR, era anch’essa una fortezza con funzione di testa di ponte da cui attaccare LISICHANSK e, da lì, la stessa LUGANSK. Per questo è stata difesa coi denti per tutto questo tempo. Ma, a quanto pare, anche qui le cose stanno cambiando.

Intorno a STAROMAJORSKOE (freccia rossa in mezzo)
https://t.me/polk105/12813
i russi continuano a riprendersi quei pochi km quadrati ceduti nel corso della kontrnastup estiva (dettaglio qui).
https://t.me/RVvoenkor/56098

Stesso discorso intorno a KUPLJANSK: anche qui i russi martellano le posizioni intorno alla città, smantellano le difese e guadagnano un avamposto. Quindi consolidano e ripartono, metodicamente:
https://t.me/polk105/12850

Idem con patate ad AVDEEVKA: un pezzo a nord-est, un pezzo a sud-ovest, un’altra stretta alla tenaglia russa: fra le due branche ormai la distanza è più SEI KM che sette:
https://t.me/polk105/12848

In tutto questo, sotto ORECHOV c’è ancora chi pensa di raggrupparsi e sferrare ulteriori attacchi…
https://t.me/ukraina_ru/175809
Ma se non ci sono riusciti quando ad attaccare erano una cifra dopo lo zero, un’ordine di grandezza in più, come mai possono pensare di riuscirci ora che ad attaccare son gruppi sempre più sparuti e con intensità sempre minore?
https://t.me/polk105/12856
E’ proprio di questo carnaio ASSOLUTAMENTE ANACRONISTICO, fuori tempo massimo, che le forze NATO e del regime di Kiev hanno bisogno?

KATASTROFA: ISKANDER RUSSO PROVOCA UNA STRAGE DI UFFICIALI UCRAINI A UNA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

L’episodio risale al 3 novembre ma solo oggi è stato reso pubblico il filmato:
https://t.me/voin_dv/5835
La didascalia suggerisce: “chiedetevi come mai questi episodi siano sempre più frequenti” (due giorni prima un’altra strage di ufficiali ucraini).

Colonnelli, maggiori, capitani, e altri alti graduati fatti fuori tutti in una volta sola:
https://t.me/boris_rozhin/103011
Un danno enorme per le già disastrate forze armate ucraine: una vera e propria “katastrofa”. Zerada sospetta che oltre a SERVIZI SEGRETI RUSSI DECISAMENTE EFFICIENTI, alla base ci sia il tradimento: il comandante della 128° brigata, decimata quel giorno, era già stato incriminato nel 2019 per contrabbando di sigarette dalla LNR. Ovvero, operava col nemico. Ma il sig. Lisjuk, Dmitrij Sergeevich, è stato messo lì dov’è da SYRSKIJ. Ed è intoccabile.
https://t.me/ZeRada1/16624

Conclude subito dopo:

1. in un Paese normale gente così dovrebbe essere al gabbio da anni. Che dire, benvenuti in u-ccidente… sin dal 2014 e quella ATO dove gli “eroi” goderono di totale impunità sia per i crimini di guerra commessi, sia per i fenomeni corruttivi che li arricchirono.

2. I RUSSI HANNO FATTO PASSI DA GIGANTE NEGLI STRUMENTI DI RICOGNIZIONE E, IN PARTICOLARE, NELL’IMPIEGO DEI DRONI, ORMAI ADOPERATI QUOTIDIANAMENTE IN DOSI MASSICCE. MA NON SOLO, HANNO ACCORCIATO DI MOLTO LA FILIERA DECISIONALE (grave pecca di inizio SVO): il comando “ogon”, fuoco, dopo aver individuato l’obbiettivo e le sue coordinate con precisione grazie al quantitativo imponente di droni impiegato, a distanza di quasi due anni arriva molto più presto, sfoltendo burocrazia e inefficienze che solo due anni fa erano il tratto distintivo di questi processi.
https://t.me/ZeRada1/16625

Questa, forse, aldilà dei 28 morti e 53 feriti ufficiali
https://t.me/boris_rozhin/102975
e della eventuale “gola profonda”, il punto numero “2” è la “katastrofa” maggiore per le forze NATO e per quelle del regime di Kiev: l’adattamento dei russi alle nuove condizioni di conflitto impostegli.

In chiusura, il regime di KIEV sta cercando in tutti i modi di mettere a tacere l’accaduto perché, a quanto pare (solito canale ucraino LEGITIMNYJ), a fianco della cerimonia di premiazione sarebbe stato approntato un simpatico evento a base di vodka e carne alla griglia:
https://t.me/legitimniy/16626
Come continua il canale ucraino, i soldati sono uomini come tutti gli altri e hanno diritto anche loro a vivere ogni tanto un giorno diverso da quello “della marmotta” che, come nel film omonimo, si apre e si chiude sempre allo stesso modo: con morte, morte e ancora morte. Questo però aumenta verosimilmente il numero di morti e feriti, dal momento che i soldati partecipanti alla festa erano molti di più dei loro graduati premiati.

INFOGRAFIKA SU GAZA

Ottima, a cura del collettivo di RYBAR, qui sotto in inglese:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/05/20231105134223-9bc17be0.jpg
Propone la LOCALIZZAZIONE sulla cartina di GAZA dei maggiori attacchi a civili, dei crimini di guerra israeliani, ciascuno con
- immagine
- breve didascalia
- localizzazione sulla cartina.
9.488 civili morti ACCERTATI, fra cui 3.900 bambini e 40 funzionari dell’ONU, 2.200 dispersi e 25.200 feriti. Ma la parola “sanzioni” nessuno la pronuncia ancora, meno che meno altre. Nemmeno il CIO...

QUELLO CHE LE BANCHE NON DICONO…

L’UBS, OVVERO UNIONE DELLE BANCHE SVIZZERE, È APPENA USCITA CON QUESTO RAPPORTO:
https://www.ubs.com/global/en/family-office-uhnw/reports/global-wealth-report-2023.html
scaricabile qui:
https://www.ubs.com/global/en/family-office-uhnw/reports/global-wealth-report-2023/_jcr_content/pagehead/link2.1078302825.file/PS9jb250ZW50L2RhbS9hc3NldHMvd20vZ2xvYmFsL2ltZy9nbG9iYWwtZmFtaWx5LW9mZmljZS9kb2NzL2d3ci0yMDIzLWVuLTIucGRm/gwr-2023-en-2.pdf

Scoperto grazie al canale ucraino Zerada
https://t.me/ZeRada1/16617
che propone un’immagine elaborata partendo dai dati pubblicati dalla ricerca dell’UBS da questo sito:
https://www.visualcapitalist.com/global-wealth-distribution/

454.400 miliardi di dollari (454,4 trillion) è la “ricchezza privata” (private wealth)
5.301,4 MILIONI (ovvero 5,3 miliardi, ma meglio tenere i milioni come ordine di grandezza, talmente gravi sono le disparità sociali) sono i CITTADINI ADULTI SPARSI PER IL GLOBO TERRESTRE.

La tabella ci mostra QUATTRO RIGHE, che dividono arbitrariamente questi cittadini adulti come percettori di reddito che vanno

1. OLTRE IL MILIONE DI DOLLARI
Sono 59,4 milioni di paperoni (1,12% del totale), che da soli posseggono 208.300 miliardi di dollari (45,8% del totale)

2. DA CENTOMILA DOLLARI A UN MILIONE
Come definirli rispetto ai primi… “benestanti”? Qui già la falsa coscienza degli svizzeri emerge e la statistica traballa. Chi guadagna novecento milioni di dollari l’anno cos’ha di meno rispetto a chi ne guadagna un milione? O forse serve solo per prendere meglio per il sedere chi legge queste “statistiche” e gratificarne la falsa coscienza?
Considerazione a parte, a questa categoria appartengono 642,0 milioni di fortunati abitanti del pianeta Terra (12,0 del totale), che da soli totalizzano 178.900 miliardi di dollari (39,4% del totale).

Siccome a me quello zero non fa alcuna differenza, perché si tratta dello stesso ingrasso, vediamo questi signori come unica categoria cosa totalizzano:
701,4 milioni di cittadini adulti del pianeta Terra su 5.301,4 milioni, ovvero il 13,23%
incamera in un anno 387.200 MILIARDI di dollari su 454.400 miliardi, ovvero l’85,21%.
Il 14,79% restante se lo possono spartire GLI ALTRI QUATTRO MILIARDI E SEICENTO MILIONI DI ADULTI ABITANTI IL GLOBO TERRESTRE, ovvero il restante 86,77% che l’UBS così divide:

3. DA DIECIMILA A CENTOMILA
1.800 MILIONI DI PERSONE (34,4% del totale della popolazione adulta terrestre), che incamerano 61.900 MILIARDI di dollari (13,6% del totale)
et

4. MENO DI DIECIMILA
2.800 MILIONI DI PERSONE (52,5% del totale della popolazione adulta terrestre), che incamerano 5.300 MILIARDI di dollari (1,2% del totale)

PER SOSTENERE LA TESI CHE LE DISUGUAGLIANZE STIANO DIMINUENDO, LE BANCHE SVIZZERE TRUCCANO I DATI.
Pagina 41 del rapporto (quello in pdf sopra citato):
La prima categoria (1-10mila) nel 2000 era l’80,7% della popolazione globale, oggi è il 52,5%.
La seconda categoria (10mila-100mila) nel 2000 era il 13,4%, ora è il 34,4%
EVVIVA! IL CAPITALISMO VA BENE COSÌ COM’È! ANZI, DA SOLO CI PORTERÀ AL SOCIALISMO!

Peccato che:
1. forse 10.000 dollari nel 2000 non sono pari a 10.000 dollari di adesso. Un adulto HA ANCHE UNA PROLE, spesso e volentieri. E quel 10.000 vale ancora meno!

2. la seconda categoria, ERRONEAMENTE DEFINITA “MIDDLE-CLASS” NEL RAPPORTO, COMPRENDE E APPIATTISCE LE DIFFERENZE FRA
- LAVORATORI PRECARI
- LAVORATORI A CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
- ARTIGIANI
- PICCOLA BORGHESIA
e sbatte tutto nello stesso calderone! Senza considerare GLI SPOSTAMENTI INTERNI FRA QUEL CENTOMILA E QUEL DIECIMILA, ANCHE AMMESSO E NON CONCESSO QUEL PUNTO 1.

3. ANCHE LA TERZA CATEGORIA (100 MILA – 1 MILIONE), PERÒ, È PIU’ CHE RADDOPPIATA!!!
5,5% nel 2000, oggi è il 12,0%
COSÌ COME LA QUARTA CATEGORIA (> 1 MILIONE) È QUASI TRIPLICATA!!!
0,4% nel 2000, oggi è lo 1,1%

Ma agli svizzeri poco importa, alla fine, di questa “sociologia”. A loro interessa vendere! E vendere prodotti bancari a chi se lo può permettere! Ecco quindi che i dati più “simpatici” riguardano i “compagni” cinesi (p. 42):
39 milionari nel 2000, … 6.231 nel 2022! AUMENTATI DI 160 VOLTE IN VENT’ANNI!
Andiamo a p. 48 e vediamo:
Coefficiente di GINI pari a 70,9 (inferiore a quello dell’INDIA, pari a 82,5, India che però nessuno si sogna di dire che sia “socialista”)
Su 1.450 milioni di abitanti e 1.116 cittadini adulti con un reddito diviso “à la Trilussa” pari a 15.624 dollari all’anno per cittadino adulto, abbiamo
6.231.000 milionari (in USD), fra cui
5.583.000 cittadini ISCRITTI AL CLUB DELL’1% PIÙ RICCO AL MONDO (almeno USD 1,081,342, cfr. p. 23 del rapporto)
105.619.000 cittadini ISCRITTI AL CLUB DEL 10% PIÙ RICCO AL MONDO (almeno USD 137,333, vedasi sempre p. 23)
Peraltro, 1 milionario su 10 al mondo è della RPC (battuta solo dagli USA):
“The United States scores highly on all three criteria and has by far the greatest number of millionaires at 22.7 million or 38.2% of the world total (see Figure 4). This is far ahead of China in second place, with 10.5% of all global millionaire.” (p. 27)

Quanti bei clienti offre alle banche svizzere il capitalismo con caratteristiche cinesi. Ma soprattutto, come fa piacere trovarmi accomunato nelle loro statistiche a chi dichiara al fisco fino a USD 99.999 all’anno (e il nero è mancia...). Mi sento un po’ anch’io middle-class… e anche un po’ preso per il culo, ma fa niente… vale tutto ormai.

PROFONDO ROSSO

No, non è il mio conto in banca e neppure il colore della mia bandiera, né tantomeno questo titolo rimanda al film omonimo. Parliamo di un fenomeno meteorologico atipico registrato nei cieli del sud della Russia. Tipo “aurora boreale”? Non so… qualche sfumatura la ricorda, ma i colori sono completamente diversi: l’aria si è letteralmente incendiata di un colore rosso fra il porpora e il rubino.
https://t.me/dva_majors/28568
et
https://t.me/RVvoenkor/56117
Rosso di sera...

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo
Monday, 06 November 2023 06:49
Occasione persa per fare più danni ..dopo il primo Iskander,sulla festa, ne doveva arrivare un altro 5 minuti dopo, per finire sopravvissuti e uccidere soccorritori. Non potendo essere accusati di nulla: Nazisti lo fanno sempre ma su obiettivi civili.
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Paolo Selmi
Monday, 06 November 2023 08:24
Carissimo Paolo!

Due giorni fa, proprio un ragazzo ucraino pubblicava questo video, commentando i fatti di Gaza e l'andamento sinora della SVO. E diceva: Rossija nam ne vrag, La Russia non è nostra nemica.
https://peremogi.livejournal.com/68683804.html

I sovietici si differenziarono dai nazisti, e dai cosiddetti "alleati", proprio in questo. Fare ricorso il meno possibile a certe tattiche è un loro tratto distintivo, e quasi due anni di SVO l'hanno dimostrato. Gli ucraini guardano i massacri, le stragi impunite di Gaza, e pensano che è il loro padrone che li sta mandando a morire FINO ALL'ULTIMO UCRAINO, e SENZA NEPPURE AVER DICHIARATO GUERRA, mentre il "nemico" si limita a combattere quello che, anche nelle loro teste, E SEMPRE PIU', sta diventando anche il loro, di nemico.

Forse la rana riuscirà a tirarsi fuori dal calderone prima che sia bollita del tutto. Lo stesso non possiamo dire di noi, intesi come popolo italiano nel suo complesso, ma anche popoli del cosiddetto "vecchio continente". Guardiamo a quell'uno percento delle statistiche della UBS, sogniamo di diventare come loro, o come la categoria dopo. E ci facciamo la guerra tra di noi e a quelli che stanno nella categoria sotto, stando bene attenti a che non passi a quella di sopra...

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 04 November 2023 15:18
04/11 ore 15:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Durante la notte i russi hanno consolidato le loro posizioni e da stamane han ripreso a martellare lungo le branche della tenaglia secondo le due già note direttrici che la porteranno, in prospettiva, o o a chiudersi o a portare comunque alla conquista della fortezza stringendola nell’ormai noto “accerchiamento operativo”.
https://t.me/polk105/12732
Un movimento meccanico, ripetitivo, banale se vogliamo, che si sussegue da settimane, ormai: ma che nella testa dell’intelligence britannica (e meno male che è “intelligence”…) ancora non entra nella zucca:
https://t.me/RVvoenkor/56034
secondo loro si tratta di un “large scale Russian assault” che “has floundered on strong Ukrainian defences”.

Solo un idiota, o un venditore di fumo, potrebbe scrivere una cosa del genere e, quel che è peggio, darla in pasto al pubblico in un rapporto ufficiale che rappresenterebbe, nelle intenzioni, lo stato dell’arte della capacità analitica di un Paese del cosiddetto “primo mondo”. La più protetta, fortificata in otto anni, anticamera e al contempo trampolino alla soluzione “azera” della quistione Donbass, roccaforte del regime di Kiev, secondo questi imbecilli i russi avevano intenzione di prenderla d’assalto. Al primo assalto. Primo assalto che si è infranto, come il mare sugli scogli, fine dell’analisi. Persino Battisti (cantautore) non sarebbe stato d’accordo (“come può uno scoglio…”).

Persino questo giornalista ucraino, che dà ad Avdeevka ancora due settimane (io non sarei così catastrofista… anche un mese o persino due, i russi non hanno alcuna fretta)
https://t.me/polk105/12738
E sempre un canale ucraino, fra i più accreditati, riprende OGGI (qualche minuto fa) questa analisi
https://t.me/ZeRada1/16610
dove, oltre a confermare quanto sopra descritto, conclude con un dato ancora più allarmante: le forze armate ucraine non avrebbero rinforzato abbastanza le retrovie, non avrebbero creato una “linea Surovikin” dietro Avdeevka. Risultato: se i russi sfondano da lì, salire verso SLAVJANSK e KRAMATORSK incontrerebbe poche resistenze!

Resistenze che saranno ANCORA PIÙ DEBOLI DOPO QUESTA ENNESIMA “PASSATA” DI UOMINI E MEZZI SOTTO LO SCHIACCIASASSI RUSSO. Qui siamo fra Zaporozh’e e Orechov, ma la minestra è sempre questa dappertutto. Più le forze NATO danno ordine ai loro sottoposti di assembrarsi, di raggrupparsi, per attaccare in massa e “sfondare”, più fanno questa fine:
https://t.me/boris_rozhin/102857 (FAB in azione su postazioni nemiche)
e questa:
https://t.me/boris_rozhin/102858 (blindati e cingolati distrutti)
e questa:
https://t.me/ukraina_ru/175670 (centri di dislocazione temporanea soldati presi di mira, in questo caso grazie alla concentrazione di telefonini individuata, e colpiti con attacchi che non lasciano scampo: in questo caso, un centinaio di soldati uccisi in un colpo solo)
e questa:
https://t.me/boris_rozhin/102868 (lanciarazzi multipli in azione su una concentrazione di forze nemica)

Ma non è così per gli analisti u-ccidentali. Anzi, proseguono nella “analisi” ragionando di come entrambe le aviazioni siano in stallo grazie alle rispettive contraeree. Senza ragionare sul FATTO che LA DIFFERENZA LA STANNO FACENDO DRONI E MISSILI, i quali hanno semidistrutto orma contraerea ucraina, aviazione ucraina, postazioni sulle prime e sulle seconde linee ucraine.

Probabilmente, aldilà del vendere fumo, questi pseudo-analisti proiettano sulle loro conclusioni quella che è la loro concezione di guerra, o “warfare”, nel loro idioma. Se così fosse, se fossero veramente convinti delle loro affermazioni, oltre a dimostrare una scarsissima conoscenza della situazione sul campo, dimostrerebbero tuttavia un grado di miopia maggiore rispetto a quello espresso dal contenuto stesso della loro “analisi”: il nemico è difficile che pensi come pensiamo noi. Siamo noi che dobbiamo pensare come lui, se vogliamo prevederlo.

Del resto, non vi è molto da stupirsi: sempre secondo loro, l’inizio della SVO sarebbe sostanzialmente consistito in un “blitzkrieg”, fallito a febbraio 2022: in 150.000 contro 300.000 divenuti in qualche mese 800.000. Del resto, son stati sempre loro nei loro rapporti a sostenere la tesi che i russi erano governati da generali corrotti e ubriaconi.

Ci sta quindi che, a novembre 2023, Avdeevka “resista” al “large scale assault”. Il resto dell’articolo fa ancora più pietà, e non è il caso di smantellarlo punto per punto: anzi, han ragione loro. La guerra sta stagnando. Per questo tutti ora qui, in u-ccidente, parlano di addivenire a “colloqui”. Non perché capiscono che, andando avanti così, dovranno negoziare fra capitolazione e resa, fra padella e brace. No. Perché sta “stagnando”. Così come perché prima, sempre secondo questi geni, i russi avevano “finito le munizioni”. E, prima ancora, perché le sanzioni li avrebbero messi in ginocchio. “Contenti loro”, come si suol dire...

QUATTRO NOVEMBRE

Data sbagliata per noi, data sbagliata per loro, nonostante oggi tutto faccia brodo, DEBBA fare brodo, per compattare la società civile russa. La Russia post-sovietica, eltsiniana, la fece diventare “Festa dell’unità nazionale” (День народного единства) per togliere di mezzo, anticipandolo di qualche giorno, l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre.
Oggi i comunisti russi festeggiano “l’unità nazionale” con questa vignetta a tema, attuale a OGNI LATITUDINE, Paesi se-dicenti socialisti compresi:
https://t.me/kom_mir/5001

Subito dopo, ricordano l’unica cosa che, a loro parere, e a mio, valga la pena ricordare in questo giorno: il 4 NOVEMBRE 1991 un coraggioso pubblico ministero sovietico, VIKTOR IVANOVIČ ILJUCHIN, dopo aver esaminato e sulla base dei materiali relativi alla vicenda dei Paesi Baltici, ebbe il coraggio di INCRIMINARE IL PRESIDENTE DELL’URSS PER VIOLAZIONE DELL’ARTICOLO 64 DEL CODICE PENALE DELLA RSFSR (TRADIMENTO DELLA PATRIA - ст. 64 УК РСФСР “Измена Родине”). Il 6 novembre lo SILURARONO (il procuratore, non il presidente fantoccio).
https://t.me/kom_mir/5002

L’unica cosa da festeggiare oggi è quindi il coraggio di un giudice che, seguendo il proprio dovere, e ben sapendo a cosa stava andando incontro, cercò per l’ultima volta di far valere la legge sulla prepotenza di oligarchi ormai pienamente nell’esercizio delle loro, criminali, funzioni. Tutto questo, naturalmente, in attesa di festeggiare TRA TRE GIORNI qualcosa che valga, che VALE veramente la pena di essere festeggiato.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 03 November 2023 22:36
03/11 ore 22:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Ad AVDEEVKA i russi hanno nuovamente passato la ferrovia e si sono avvicinati di molto a STEPOVOE, iniziando ad attaccarlo. Ciò che interessa più loro è guadagnare e consolidare lo spazio a nord della fabbrica chimica, per poterla così attaccare anche da quella direzione. Ampliata anche la zona intorno ad OPYTNOE dall’altra parte, ovvero a sud-ovest:
https://t.me/RVvoenkor/56024

Poco più in là di AVDEEVKA, fra MAR’INKA e KRASNOGOROVKA, i russi sono avanzati espugnando cinque posizioni al regime di Kiev.
https://t.me/polk105/12694

Altre posizioni perse a NOVOMAJORSKOE, dove ormai non solo i russi costringono i nemici alla difesa, ma stanno vanificando, di fatto, quei pochi km quadrati guadagnati dal regime di Kiev nel corso della controffensiva di quest’estate:
https://t.me/RVvoenkor/56020

ASCESA E DECLINO DELL’ENNESIMO FANTOCCIO IN MANO A GB E USA, ATTRAVERSO LE COPERTINE DEL TIME

Zerada accosta le tre copertine del TIME
https://t.me/ZeRada1/16600
che mostrano, di fatto, la parabola ascendente e discendente di questo ennesimo fantoccio tenuto in piedi dai suoi padroni. Arestovič e Zalužnyj in grande spolvero, attualmente, pronti a prendere il suo posto con la benedizione di un U-ccidente che dedica loro sempre più pagine sui propri giornali. Al patàca questo non garba e, proprio oggi, ha licenziato un comandante delle forze speciali ucraine senza interpellare Mascellone: giusto per far capire a quest’ultimo chi comanda.
https://t.me/ZeRada1/16604
Tutto questo con il paradossale effetto che questo comandante ha appreso del suo siluramento dai mass media…

Un tutti contro tutti che non risparmia nessuno, nemmeno una popolazione sempre più lacerata al suo interno. OLTRE DIECIMILA SONO LE DELAZIONI RACCOLTE DAL CANALE E-VOROG.
https://t.me/WarDonbass/130668
Ci si spia vicendevolmente, ci si denuncia, magari sulla base di antichi rancori soltanto, in una società sempre più dilaniata e lanciata di gran passo verso un suicidio che si consuma poco per volta, ogni giorno.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 03 November 2023 15:19
03/11 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA E LA FABBRICA

I media ucraini temono che si svolgerà proprio lì, in quella fabbrica chimica adiacente al “terrikon”, la battaglia campale per AVDEEVKA:
https://t.me/polk105/12688
“Это будет крах. Крах Украины. Sarà il CRAC. Il CRAC dell’UCRAINA”, afferma l’ex-deputato ucraino Mosijchuk (ibidem). Ex-deputato che afferma che tale battaglia campale, tra l’altro, sia già iniziata:
https://t.me/ukraina_ru/175585
Di fatto, perdere la fabbrica per il regime di KIEV comporterebbe perdere l’ultimo bastione che, oggi, si oppone al dilagare dei russi verso sud e a fare quei QUATTRO CHILOMETRI E POCO PIU’ che li separano dall’unica strada ancora non tagliata e che già oggi è abbastanza “doroga smerti”, strada della morte.

Noi non possiamo che concordare, con l’ex-deputato ucraino. Al regime di Kiev sarebbe bastato RIPIEGARE, ricompattare più indietro la linea di fronte, magari CEDENDO IL DONBASS che avrebbe già dovuto riconoscere in base ad accordi sottoscritti (MINSK e MINSK-2) e mai rispettati. ANZI!

Invece di riconoscerne l’AMPIA AUTONOMIA (non l’indipendenza, l’autonomia) si tenne quella roccaforte, AVDEEVKA e la imbottì di cemento armato, trasformandola in una roccaforte pressoché inespugnabile. Da lì sarebbe dovuta partire la soluzione “azera” al conflitto, ce lo siamo già detto tante volte. Da lì non partì per un soffio, solo perché il 24/02 qualcuno si mise di traverso e disse chiaramente all’U-ccidente che ne aveva abbastanza.

Oggi al regime non resta che PRENDERE ATTO CHE E’ FINITA. ABBANDONARE QUALSIASI AMBIZIONE, PRETESA, DI RECONQUISTA. NO RECONQUISTA, NO REMUNTADA. NADA DE NADA.

E invece NO. Gli interessi sono altri e conducono a ben altri portafogli rispetto a quelli dei lacché locali, quelli che fanno valere lo AKSIOMA di “credere obbedire combattere” per i loro sottoposti, mentre i loro figli se la spassano e se la godono in Europa. Commesse e profitti enormi, per cui quella cittadella NON deve cadere. Adesso.

E così, continua imperterrito il suicidio di un popolo, il suo geno-cidio, per mano dei suoi stessi connazionali al potere. Non è quella “nazionale”, e benché meno quella “nazionalistica”, la chiave per capire quanto sta accadendo. Non lo era neppure nel 2022, del resto.

Oggi un soldato ucraino, da quando lo sbattono nella camionetta rastrellandolo per strada, a quando è pubblicato in rete il suo necrologio, ha mediamente 48 giorni di vita:
https://t.me/Tatarinov_R/22361
Poco meno di DUE MESI. Sarà un calcolo a spanne, non sarà indicativo di tutto e di tutti, ma l’ordine di grandezza è questo. E non è un ordine di grandezza il BILANCIO DELLE PERDITE DELL’ULTIMA SETTIMANA DI COMBATTIMENTI come da relazione del venerdì del ministero della difesa russo: 5435 UOMINI!
https://t.me/mod_russia/32095
et
https://t.me/mod_russia/32096
E la cosa che fa più specie è che ANCORA QUESTA SETTIMANA i russi hanno respinto sui vari fronti DECINE DI ATTACCHI! Quando anche il solo buon senso, non ROMMEL, imporrebbe il contrario.

E’ in questo contesto, di sempre maggiori perdite, che si combatte una battaglia campale per le sorti di questo conflitto. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 03 November 2023 08:42
03/11 ore 08:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Mentre dopo il calar del sole alcuni siti ancora ieri fissavano gli ultimi avanzamenti russi,
https://t.me/RVvoenkor/55977
altri si preoccupavano di quanto stava già, meglio, ANCORA, accadendo fra le due branche della tenaglia: fuoco, fuoco e ancora fuoco di artiglieria.
https://t.me/polk105/12644
Naturale, persino ovvio, dal punto di vista militare: più il piatto è ricco, più arrivano a migliaia “rinforzi” (sic!), più i russi ci si ficcano, neutralizzando pressoché in tempo reale quella insperata concentrazione di uomini e mezzi tutta per loro. Solo un idiota potrebbe finire le cartucce in questo modo. Un idiota, o un venduto, un traditore del proprio popolo e della causa che dice di sostenere. O entrambi: il che, in genere, calma anche le cattive coscienze di questi figuri.

A PROPOSITO DI CATTIVE COSCIENZE

ALLA PUGAČEVA è tornata all’ovile. Come i conigli, su un treno anonimo che l’ha portata alla stazione Leningradskij di Mosca. Qualcuno però è riuscita a filmarla:
https://t.me/ukraina_ru/175527
La multimiliardaria stella della canzone sovietica prima e russa poi, dopo febbraio se ne era andata, schifata, insieme a migliaia di oligarchi e suoi degni compari prima in Israele, poi a Cipro. La sua uscita era stata accompagnata dallo scalpore delle sue dichiarazioni, che come tutti gli u-ccidentalizzati avevano scoperto la guerra nel 2022 e non nel 2014. Oggi se ne torna in silenzio, in pieno anonimato.

Altra cattiva coscienza per par condicio. Il segretario dei servizi di sicurezza ucraini DANILOV ha dichiarato che “Tutti gli ucraini devono SERVIRE e COMBATTERE: è un assioma” (Воевать и служить придется всем украинцам — это аксиома.)
https://t.me/ukraina_ru/175530
Manca il CREDERE, per concludere il trittico. Ma questo non è possibile: quando nella sola ODESSA si vedono volare di notte decine di droni russi, individuare l’obbiettivo con precisione e dare le coordinate ai centri di lancio, quindi assistere a ONIKS che lo colpiscono senza che la malandata contraerea ucraina sia nemmeno in grado di capire cosa gli stia volando sopra la testa
https://t.me/legitimniy/16610
e, in tutto questo, si sente poi la PROPAGANDA dire che VA TUTTO BENE e che LA CONTRAEREA ha abbattuto il mondo,
https://t.me/legitimniy/16609
CREDERE è impossibile. Resta solo OBBEDIRE e COMBATTERE. Finché qualcuno non finirà a testa in già, come già successo. Nel frattempo, morire “fino all’ultimo ucraino” (il famoso “aksioma”...) e assistere a farse come quella di ieri all’ONU, dove gli unici tre voti NON favorevoli alla RIMOZIONE DELL’EMBARGO A CUBA sono stati:
- USA (contro)
- ISRAELE (contro)
- UCRAINA (astenuta).
https://t.me/ukraina_ru/175525

Più che cattive coscienze, coscienze bruciate.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 02 November 2023 18:01
02/11 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA: I RUSSI ALLUNGANO IL PASSO

Difficile non notare come i russi abbiano allungato e il regime di Kiev faccia fatica a stargli dietro, anzi, sia in totale affanno. Questa carta di RYBAR, del resto, lo mostra bene:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/02/20231102143139-79fe7fef.jpg
Partono sui rettilinei, partono sui tornanti, partono da dove vogliono e, come quando partiva il Pirata, sono attacchi che fanno male. Uscendo fuor di metafora, torniamo alla cartina:
- OGGI NON C’E’ STATO UN SETTORE DOVE, TANTO O POCO, I RUSSI NON SIANO AVANZATI, OVVERO DOVE LA TENAGLIA NON SI SIA STRETTA.
- SOPRATTUTTO, NON C’E’ STATO UN LUOGO, FRA LE BRANCHE DI QUESTA TENAGLIA, DOVE NON COMPAIA IL SEGNO DI UN TIRO D’ARTIGLIERIA RUSSO.

La strada che da ORLOVKA porta ad AVDEEVKA è sempre più “doroga smerti”, strada della morte. Non solo perché i russi la tengono monitorata dall’alto e dal basso, ormai, ma anche perché chi dovesse riuscire, fra mille difficoltà, a raggiungere la fortezza da ovest, farebbe la stessa fine di quelle frecce azzurre che cercano, disperatamente, di riallargare la tenaglia, di tornare nuovamente a respirare. Lo abbiamo già sottolineato: IN QUESTE CONDIZIONI, salvo clamorosi capovolgimenti della linea di fronte, QUESTI SFORZI CONTRIBUISCONO SOLO A FINIRE IN BOCCA AI RUSSI IN GRUPPI DI UOMINI E MEZZI CONSISTENTI, INCREMENTANDO LE PROPRIE PERDITE. ED ESAURENDO, PROGRESSIVAMENTE, LE PROPRIE FORZE. Come ogni cappio che si rispetti che, come recita l’antico indovinello, “più si tira e più si stringe”.

LOTTARE “FINO ALL’ULTIMO UCRAINO” PER AVDEEVKA è solo accelerare la propria fine. In questa condizione “stan facendo tutto loro”, il regime di Kiev. Ai russi non resta che raccogliere i cocci, di queste ultime riserve messe in campo,
https://dnr-news.ru/society/2023/11/02/524572.html
e avanzare ulteriormente. COME ARTEMOVSK? NO. Apparentemente le situazioni sono simili, soprattutto come MODUS OPERANDI suicida di un regime che si spera crolli, più prima che poi, prima soprattutto che faccia ancor più danni al proprio popolo di quanti non ne ha già fatti.

Ma tra ARTEMOVSK e AVDEEVKA si comincia ad apprezzare una DISTANZA che, a ogni giorno che passa, si fa sempre più abissale.

Ad ARTEMOVSK Kiev ha SPRECATO, DISSIPATO, MANDATO AL MASSACRO, CARNE DA CANNONE E ARMAMENTI DI CUI DISPONEVA IN ABBONDANZA. PROVA DEL NOVE: A MAGGIO PARTIVA SUBITO LA “KONTRNASTUPLENIE”, LA CONTROFFENSIVA DI MASSA TESA AD ACCERCHIARE ARTEMOVSK E RIPRENDERSELA (ennesima mossa suicida, ma questo è un altro discorso), dopo l’abbandono dei wagner.

Ad AVDEEVKA Kiev sta facendo lo stesso ma RASCHIANDO IL FONDO DEL BARILE. E se AVDEEVKA cade, come cadrà, non ci sarà un’altra KONTRNASTUP. Ed è già tanto se non ci sarà un TRACOLLO. Su quello E, O, su altri fronti lasciati scoperti. Il regime di Kiev appare sempre più come un pugile suonato che, a ogni suono del gong, arriva a centro ring con sempre meno idee, portando sequenze di colpi sempre più meccaniche, prevedibili, “telefonate”. Al punto che l’avversario lo induce a partire con tali sequenze per poi colpirlo d’incontro portando i propri, di colpi, fiaccandolo ulteriormente. SE ARTEMOVSK ERA LA SECONDA, O LA TERZA RIPRESA, AVDEEVKA E’ LA DECIMA. Al meglio delle 15, o delle 20, o delle 30… i russi non hanno fretta. Un regime sta cadendo, preda delle proprie contraddizioni. E anche i padroni che lo tengono in piedi, che lo drogano per stare in piedi, come un procuratore corrotto che dà ordine ai secondi di NON gettare la spugna fino alla ripresa dove DEVE, cadere, per aver puntato così in precedenza (e così ci ritroviamo anche coi profitti del complesso militare industriale…), questi padroni NON USCIRANNO INDENNI. INTASCHERANNO UNA BARCA DI SOLDI, MA NON USCIRANNO INDENNI DA QUESTO CONFLITTO. IL MONDO INTERO LI GUARDA. IL MONDO INTERO STA PRENDENDO LORO LE MISURE. STA PRENDENDO LE MISURE AL “MONDO LIBERO”.

LO STESSO MONDO “LIBERO” CHE NON MUOVE UN DITO PER QUATTROMILA BAMBINI MORTI, PER MIGLIAIA DI LORO MADRI, PER 70 FUNZIONARI DELL’ONU MORTI DAL 7 OTTOBRE (numero massimo di funzionari morti in così breve tempo da quando esiste l’ONU, “this is the highest number of UN aid workers killed in a conflict in such a short time”), o per 14 OSPEDALI SU 36 ormai CHIUSI:
https://t.me/OstashkoNews/103858

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 02 November 2023 12:44
02/11 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA: IL REGIME DI KIEV PERDE ALTRI PEZZI


Li perde a NORD, dove si amplia ulteriormente l’area sotto il controllo russo
https://t.me/boris_rozhin/102700?single
confermato anche qui, cambia un po’ la mappa ma non la sostanza:
https://t.me/polk105/12617?single

E anche a SUD-EST, dove la linea di fronte si avvicina (nuovamente) alla fortezza:
https://t.me/polk105/12618?single

Altro pezzetto perso a Kupljansk,
https://t.me/boris_rozhin/102701?single
ma non è qui che si fa la differenza. In buona sostanza, cartine maniacali come questa
https://t.me/creamy_caprice/2900
che mostrano (in rosso) gli avanzamenti russi e (in blu) quelli ucraini in un mese, fissando i primi in un +34,68 (pure la virgola…) kmq, non significano nulla. Non hanno alcun senso. È AVDEEVKA su cui oggi si gioca una partita BEN PIU’ IMPORTANTE dei kmq guadagnati, persino dal RISULTATO IMMEDIATO – e grandioso! Sarebbe veramente grandioso! - di ricacciare indietro il regime di Kiev di qualche decina di km impedendo loro di massacrare civili come han fatto fino a ieri (ma letteralmente nel senso della parola, ieri altri edifici civili distrutti e altri morti).
La decisione sconsiderata e dettata DA ESIGENZE TUTT’ALTRO CHE MILITARI di tenere a tutti i costi la fortezza, SPOSTA L’ASTICELLA, IL RILANCIO, metteteci ciò che volete ma il senso è quello, MOLTO PIU’ IN ALTO! Decine di migliaia di perdite, migliaia di mezzi distrutti, un cappio che non ha nessuna fretta di chiudersi definitivamente, finché non avrà tratto il massimo vantaggio infliggendo il massimo di perdite a un esercito già decimato.

Questo, oltre allo smantellamento progressivo dell’aviazione del regime di Kiev (ultimo Mig-29 abbattuto qui:)
https://t.me/polk105/12619

Oltre a questo INDEBOLIMENTO GLOBALE, COMPLESSIVO, c’è inoltre da considerare quello RELATIVO: fronti che restano scoperti, protetti a malapena da qualche campo minato approntato alla bell’è meglio. Truppe mandate di corsa a tenere Avdeevka, come la 47° e non solo che lasciano fortemente indebolito il settore di provenienza.
Comunque la si giri, non è – IN QUESTO MOMENTO – una questione di kmq. I russi non ragionano in termini di kmq. Neppure a febbraio lo hanno fatto. Quando sarà, se sarà, se andrà avanti questa politica suicida di un regime agli sgoccioli, ragioneranno in ben altri termini, su scala decisamente più ampia.

“DAGLI ‘AMICI’ MI GUARDI...”

Tipico esempio di “aiuti” u-ccidentali all’Ucraina, venduti a peso d’oro… RUGGINE COMPRESA:
https://t.me/ukraina_ru/175386
Nella fattispecie trattasi di razzi aria-terra non guidati Zuni, in dotazione alle forze ucraine da maggio di quest’anno:
https://en.topwar.ru/216141-neupravljaemye-rakety-zuni-na-ukraine.html (trad. inglese)
E IN DOTAZIONE INVECE A QUELLE A STELLE E STRISCE DA OLTRE MEZZO SECOLO!
“Zuni missiles are perhaps the oldest example of American-designed aviation weapons still in operation. Work on the promising 5-inch Folding-Fin Aircraft Rocket (FFAR) or Zuni project started in the early fifties, and in 1957 the first few samples of the modular architecture entered service. In the future, existing modules were improved, and new ones were developed.”
Hanno fatto la guerra indopachistana, quella indocinese… probabilmente anche gli esemplari ritratti nella foto in apertura. In un pacchetto di “aiuti” da TRE MILIARDI DI DOLLARI. Soldi “ben spesi”, dal regime di Kiev... nulla da dire...

Ma la cosa che mi fa uscire più fuori dai gangheri è la presa per i fondelli. Da parte di chi? Ma da parte dei nostri cinegiornali luce, ovviamente, in OTTIMO SPOLVERO:
https://www.rainews.it/video/2023/08/il-video-selfie-del-pilota-del-caccia-su-25-ucraino-mentre-lancia-il-missile-guidato-zuni-il-filmato-di-battaglia-9e4bebac-6cfc-4382-9273-b4aa1d9951ba.html
Agosto 2023: “Il video selfie del pilota del caccia Su-25 ucraino mentre lancia il missile guidato Zuni”
“IL MISSILE “GUIDATO” ZUNI”… si, “guidato”... da “la mano de dios”...
Poi prosegue: “Sui social di Kiev le immagini di un'azione di combattimento aereo: "Il Su-25 ucraino invia regali sotto forma di missili Zuni agli Orchi"
Un video mostra la manovra di un caccia ucraino in volo ed il lancio di un missile contro un obiettivo nemico non specificato. Nel testo del post su Telegram, sui social "Il Su-25 ucraino invia regali sotto forma di missili Zuni agli Orchi".”

E gli “orchi” sono corsi tutti sì ...ma a vaccinarsi contro il tetano. Se non ci fosse una tragedia colossale di fondo, dietro questo insulso mercato di residuati bellici passati come V2, ci sarebbe da ridere. E invece c’è da piangere.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 02 November 2023 08:29
02/11 ore 08:00 aggiornamento

ULTIMI DATI SUL GENOCIDIO IN CORSO DEL POPOLO PALESTINESE

Il primo dato riguarda le case distrutte o danneggiate dal 7 al 29 ottobre:
https://t.me/boris_rozhin/102623
Sia come distribuzione geografica lungo le CINQUE ZONE della striscia di Gaza, sia come numero e percentuale sul totale:
Nei primi due settori in alto, abbiamo rispettivamente quasi una casa su tre e una su quattro distrutte, per un totale di TRENTAMILA abitazioni.

Possiamo tranquillamente togliere il “quasi” e aggiungere “oltre” alla cifra sopra descritta, perché dal 29 a oggi la situazione nel campo di concentramento di Gaza è ulteriormente peggiorata (195 morti solo nell’attacco di ieri al campo profughi di Jabalia).
https://t.me/RVvoenkor/55938

Quasi novemila morti (8.796) di cui quasi quattromila bambini (3.648) è il bilancio ufficiale delle vittime:
https://t.me/boris_rozhin/102589
I feriti nei primi 25 giorni erano invece quasi 22.000 (21.643)
https://t.me/polk105/12595
Anche qui, a ora di oggi, possiamo togliere il “quasi”.

Ieri a Gerusalemme le forze speciali israeliane sono entrate in un quartiere di ebrei ortodossi che avevano il difetto di essere contro la guerra ed esporre bandiere palestinesi, per rimuoverle. La scena del primo atterramento, operata da un bestione di un quintale contro un civile che pesava la metà, seguita da un altro letteralmente costretto dentro una casa, è metaforica del clima fascistoide che regna, e non solo a quelle latitudini.
https://t.me/polk105/12609

“Save the Children”, non la Pravda, denuncia come IN VENTI GIORNI DI CONFLITTO SIANO MORTI I A GAZA PIÙ BAMBINI CHE IN OLTRE VENTI PAESI DEL MONDO ATTUALMENTE IN GUERRA PER CIASCUNO DEGLI ULTIMI 3 ANNI! (Всего за три недели Израиль убил в секторе Газа больше детей, чем ежегодно погибало в зонах конфликтов более чем в 20 странах мира за последние три года). Dati del segretariato dell’ONU:
2022 – 2985 bambini in 24 Paesi
2021 – 2515 in 24 Paesi
2020 – 2674 in 22 Paesi
2985 детей были убиты в 24 странах в 2022 году, 2515 в 2021 году и 2674 в 22 странах в 2020 году.
Ancora un po’, e potremo aggiornare la statistica da “per ciascuno degli ultimi tre anni” a “negli ultimi tre anni”.
https://t.me/drugoeeto/13188

All’ONU anche il direttore del dipartimento DIRITTI UMANI Craig Mokhiber si dimette, chiamando esplicitamente al GENOCIDIO (genocide).
https://www.theguardian.com/world/2023/oct/31/un-official-resigns-israel-hamas-war-palestine-new-york

Ma qui, in un Paese che oltre che pompelmi, armi e hi-tech in generale altro non produce, importando tutto il resto, nessuno dice la parolina magica “sanzioni”. Anzi.

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Paolo Selmi
Wednesday, 01 November 2023 22:48
01/11 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/11/01/20231101100529-79367993.jpg
parla più di mille commenti:
- dopo che dieci giorni fa i russi sono riusciti a portarsi a casa l’altura immediatamente a nord-est della fortezza (terrikon)
- e che cinque giorni fa sono riusciti a sbaragliare la prima linea di difesa a sud raggiungendo in più punti posizioni antistanti la stessa e ad avanzare contemporaneamente verso nord,
- ora il loro compito è – essenzialmente – tenere le posizioni e continuare a fare fuoco su qualsiasi cosa si muova nel mezzo e all’inizio di questo nuovo imbuto, o cappio che dir si voglia. Si guardino, a questo proposito, tutti i pallini rossi che rappresentano le areee sotto attacco.

Sotto gli ordini suicidi del regime di Kiev, partono frecce azzurre come non mai per cercare di contrattaccare, di allontanare nuovamente i russi da queste posizioni che assicurano loro il pieno controllo delle aree antistanti. Attacchi respinti e gravi perdite conseguite. La 31° brigata meccanizzata (quel 31 scritto sulla didascalia di una freccia azzurra in ritirata) ha già perso 1/5 del proprio organico:
https://rybar.ru/bitva-za-avdeevku-kakovy-itogi-operaczii-k-1-noyabrya/?utm_source=t.me&utm_medium=referral&utm_campaign=t.me&utm_referrer=t.me

Sempre nella cartina abbiamo la geolocalizzazione del primo Leopard abbattuto (foto in alto a destra). E l’azione di martellamento continua, come confermato nell’ultimo bollettino serale:
https://t.me/polk105/12598
Martellano sulle posizioni esistenti, i russi, come un DEPOSITO SOTTERRANEO DI ARMI dislocato nella fabbrica chimica. Dopo l’esplosione iniziale, sono iniziate detonazioni una dietro l’altra, e un incendio che è andato ingrandendosi col passare delle ore:
https://t.me/polk105/12592
Martellano sui rinforzi in arrivo. Rinforzi che arrivano in massa, per ordine neanche tanto di Zaluzhnyj e di Zelenskij, che fanno da passacarte,
https://t.me/rezident_ua/20340
quanto per ordine dei loro padroni. Tenere AVDEEVKA finché non si metteranno d’accordo, democratici e repubblicani, per un nuovo “pacchetto di aiuti” per l’Ucraina,
https://t.me/rezident_ua/20341
ovvero per capire se “l’investimento” ha ancora un senso oppure no. Avanti così, avanti tutta, pertanto: fino all’ultimo ucraino.

Intanto, ogni giorno lo smantellamento di quel che resta del secondo esercito più forte emerso dal crollo dell’URSS prosegue, incessantemente.

SORPRENDENTI I RISULTATI DELL’ULTIMO MESE DI ANTIAEREA RUSSA

- ABBATTUTI OLTRE 1400 “MEZZI DI ATTACCO AEREO NEMICI”
- FRA CUI 37 AEREI
- 6 MISSILI ATACMS
https://telegra.ph/Vstupitelnoe-slovo-Ministra-oborony-RF-na-tematicheskom-selektornom-soveshchanii-11-01

Questi dati emergono dalla relazione di SHOJGU presentata oggi. La differenza, come già sappiamo, l’han fatta aerei in grado di tracciare contemporaneamente una trentina di oggetti in volo nel raggio di centinaia di km. Aggiunge Shojgu, che quei 37 aerei sono quasi due volte di più degli F16 promessi dalla NATO. Al ritmo di abbattimento attuale, quegli F16 sarebbero ridotti a rottami in venti giorni soltanto.

Sempre nella relazione di oggi Shojgu ha dichiarato che in un anno sono stati preparati OLTRE 93.000 specialisti, di cui 25.000 già operativi nelle formazioni attualmente in campo, così come in quelle formate ex-novo. Nuove tecnologie, sicuramente droni, che un ruolo sempre maggiore stanno avendo in questo conflitto, ma non solo.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 18:28
31/10 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Prosegue l’avanzata russa, senza fretta, in modalità “un passo indietro, due in avanti” («шаг назад, два вперед»)
https://t.me/polk105/12535
E’ normale, non si intende in alcun modo subire perdite inutili, ogni avanzata è preceduta da un lungo e intenso fuoco di artiglieria, di bombe teleguidate FAB e di droni FPV.

A farne le spese, appena arrivati, gli uomini della già bastonata 47° brigata d’élite 100% made in NATO. E’ loro il primo Leopard in fiamme in terra d’AVDEEVKA:
https://t.me/RVvoenkor/55862
Triste, tristissima vicenda quella di questa brigata che, come già ci siam detti tante volte, a Rabotino doveva sfondare e ha subito invece perdite ingenti senza portare a casa nulla:
https://t.me/RVvoenkor/55867
Ora l’han mandata in fretta e furia a tenere l’indifendibile, al prezzo delle loro vite e del loro equipaggiamento, ogni giorno sempre più “leggero”. D’altronde, Zelenskij è stato categorico: tenerla a ogni costo.
https://t.me/rezident_ua/20332
Le solite gole profonde parlano di ultimatum già sul suo tavolo da parte dei padroni, ora nella veste di ripiego di semplici “sponsor”: “dopo Avdeevka, o tutti intorno a un tavolo o vai avanti da solo”.
https://t.me/legitimniy/16592
Ovvero, i russi a Kiev in dieci giorni. E’ normale quindi che, con questa minaccia, il patàca giochi il tutto per tutto con la pelle, sulla pelle di un popolo ridotto a materiale di consumo. Si illude, magari, che dopo una “vittoria fulminea” di Israele tutti tornino a parlare di lui… in altre parole, che i padroni trovino ancora proficuo “investire” nel campo da battaglia ucraino, “fino all’ultimo ucraino”, per le loro commesse (e conseguente sua percentuale), per chiudere un altro anno con margini operativi netti a due zeri.

Gira e spera… spera e gira… i russi sono entrati nella fabbrica chimica a fianco del terrikon: ormai lo ammettono anche le fonti del regime di Kiev (i nostri no, ci arrivan sempre una settimana dopo). “Ma di tempo ce n’è… in questa città” (Ivan da lassù perdono perdono perdono...)
https://t.me/dva_majors/28320

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 15:38
31/10 ore 13:30 aggiornamento

“O SPARIAMO, O SPARIAMO”:
QUELL’OSSESSIONE, TANTO CONCRETA, QUANTO ALLUCINANTE, DI BUCARE IL VIDEO A TUTTI I COSTI O ESSERE DIMENTICATI


Per il regime di Kiev la situazione da ribaltare è sempre più DISPERATA.

Il canale ucraino Zerada, a tale proposito, ha ripreso da REDDIT questa ELABORAZIONE:
https://t.me/ZeRada1/16543

E questo è l'originale:
https://www.reddit.com/r/MapPorn/comments/17jlok3/news_attention_to_deadly_conflicts_since_year/

Hanno inventato un nuovo indicatore... il PPF (pages per fatality, ovvero pagine web su una data guerra, o battaglia, fratto morti della stessa guerra, o battaglia).

Il criterio è quanti risultati escono cercando sui motori di ricerca di
BBC
NYT
LeMonde
digitando le parole chiave relative al conflitto in oggetto:

Questi alcuni RISULTATI, in ordine crescente. Possiamo già notare che per il primo arriviamo al decimillesimo di PPF per la prima cifra apprezzabile, ovvero quei 70.000 morti non hanno interessato nessuno. Ma neanche il Tigray, con il centesimo di PPF come prima cifra è abbastanza vergognoso.

ATTENZIONE: nella lista qui sotto, le cifre NON CORRISPONDONO all’infografika perché ho deciso di rifare i calcoli AL NETTO degli arrotondamenti dichiarati e ci sono errori, anche clamorosi su quanto dichiarato. Per esempio il DARFUR, dove 14.900 / 300.000 non fa 0,5… ma 0,05:

0,00087 PPF - MBUTI (61 pagine/70.000 morti)
0,02 PPF - TIGRAY (8.500 pagine/500.000 morti)
0,05 PPF - DARFUR (14.519 pagine/300.000 morti)
0,38 PPF - YEMEN (75.000 pagine/200.000 morti)
0,46 PPF - BOKO HARAM (27.800 pagine/60.000 morti)
0,54 PPF - ROHINGYA (13.590 pagine/25.000 morti)
1,08 PPF – MARIUPOL’ (10.834 pagine/10.000 morti, riferito alla sola battaglia)
2.950,00 PPF – GAZA (RIPORTO IN LETTERE… DUEMILANOVECENTOCINQUANTA/ 29.500.000 pagine / 10.000 morti)

Ora, NON entro neppure nel merito di chi ha elaborato questa infografika se abbia calcato la mano oppure no: non avrei neppure la possibilità, del resto, di verificare. E la sua matematica, del resto, lascia MOLTO a desiderare.

E’ innegabile, tuttavia, che oggi il conflitto a Gaza abbia completamente spodestato quello ucraino dal trono della “prima notizia”, ma anche della seconda e della terza. Un po’ come a suo tempo il Covid, con tutto il suo corollario di bollettini, interviste, esperti, tavole rotonde, quadrate, decreti, commissari... “finì” proprio il 24/02/22.

Chiodo schiaccia chiodo. E non fa piacere, per il regime di Kiev, oggi ridotto a costume da Halloween (figlio di Blinken nel filmato),
https://t.me/nearestovich_official/1456
vedersi di colpo ai margini. Le avvisaglie c’erano già, del resto. E Gaza ha dato il colpo di grazia.

“O SPARIAMO (nel senso di fare fuoco), O SPARIAMO (nel senso di sparire)”: questa in sintesi la parola d’ordine di oggigiorno del REGIME DI KIEV. Il problema, per un popolo intero, è CHE QUELLA PRIMA PERSONA PLURALE E’ IN REALTA’ UNA SECONDA! E QUEI DUE “O” SONO IN REALTA’ UN “E”: “SPARATE E SPARITE!”.
Per noi “cerchio magico” che ha mogli e figli in ville schifosamente lussuose in Europa, per i nostri sottoposti che, in questo inferno, si ritagliano la loro nicchia ecologica di intrallazzi, per i nostri padroni e le loro commesse, i loro “ordini” prepagati dal governo e passati all’incasso incamerando tutti i beni mobili e immobili disponibili e incatenando voi, i vostri figli e i vostri nipoti sotto una montagna di debiti, “fino all’ultimo ucraino”.
“SPARATE E SPARITE, COSI’ NOI NON DOVREMO NE’ SPARARE, NE’ SPARIRE”.
E più sparerete, più galleggerete sull’onda delle prime pagine, ma anche delle seconde o delle terze, va bene uguale… “Todo modo para buscar la voluntad divina” (Loyola)… ovvero continuare a far galleggiare noi, su altri lidi, su altre sponde, su altri conti offshore.

Aggiornamenti a seguire.
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Slavsya Respublika
Tuesday, 31 October 2023 17:06
https://t.me/polk105/12511

Se il traduttore automatico ha fatto bene il suo lavoro pare che Oleg Carev possa farcela dopo il vile attentato.

Paolo, sei hai altre novità in merito illuminaci!

Grazie in anticipo.
Un abbraccio
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 18:11
Carissimo Slav'sja Respublika!

Oleg Carev è in questo momento in uno "stato di salute soddisfacente" (состояние здоровья - удовлетворительное)
in quanto fuori pericolo di morte, attualmente.
(Угроза жизни Олега Царева в настоящее время отсутствует)
https://t.me/boris_rozhin/102498

E questa, visto quanto accadutogli, E' UN'OTTIMA NOTIZIA!

Sempre Rozhin ci informa che il FSB ha arrestato il "koordinator", il basista, dell'attentato. Che conferma la pista SBU, ovvero servizi segreti ucraini. Da febbraio lavorava nello stesso stabile dove viveva Carev. Ha passato tutti i dati relativi a Carev, le foto, gli schemi dei suoi movimenti. Chi ha colpito, ha potuto colpire a colpo sicuro.
https://t.me/RVvoenkor/55855

Ora la sua famiglia si trova al sicuro. Sicuramente, per un soffio, ma questa sconfitta brucia al regime di Kiev, oltre a rischiare di bruciare gran parte degli agenti infiltrati in Crimea.

Un abbraccio!
paolo
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Nico
Wednesday, 01 November 2023 12:32
Compagno Paolo buon dì!
Cia anche a tutti i frequentatori di questa pagina.
Mi son perso completamente questa vicenda.
Mi spieghi in 4 e 4 8 cos'è questa storia di Oleg Carev, e che cosa sarebbe successo?

Grazie
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Slavsya Respublika
Wednesday, 01 November 2023 17:28
https://www.youtube.com/watch?v=-o_z4hpfDpU

Partirei da qui. Era l'aprile 2014 e Oleg Carev era in prima linea contro il Maidan, i golpisti e la deriva nazionalista ucraina, benedetta dagli USA...e pure dalla UE.
Oleg, che si è stabilito in Crimea, è stato vittima qualche giorno fa di un attentato organizzato dai servizi segreti ucraini. La stessa strategia che questi infami bastardi hanno usato con Oles Buzyna, Aleksandr Zakharcenko e altri oppositori.
Provarono, ma senza risultati, ad eliminare anche Petro Symonenko, ai tempi segretario del Partito Comunista d'Ucraina. Era il maggio 2014.
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Paolo Selmi
Wednesday, 01 November 2023 22:08
Concordo al cento per cento, grazie mille Slavsja Respublika!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 01 November 2023 17:16
Compagno Nico!
Velocissimamente si tratta dell' ennesimo attentato targato filiale ucraina della CIA. il testo del pezzo:

---

27/10 ore 22:00 aggiornamento

UN ALTRO VILE ATTENTATO TARGATO SERVIZI SEGRETI UCRAINI: OLEG CAREV

Era da tempo sulla lista della CIA ucraina (CRU) e oggi due colpi di arma da fuoco l’hanno raggiunto in Crimea dove abitava.
https://t.me/boris_rozhin/102157
Quando i soccorsi sono arrivati, aveva già perso conoscenza. Attualmente versa ricoverato in condizioni disperate. Originario di Dnepropetrovsk, deputato alla Rada per il Partito delle Regioni, uomo di potere, nel 2014 si era schierato col Donbass. Cosa per cui doveva pagare, e sta pagando. Un canale ha deciso di pubblicare questo suo intervento al Parlamento del 2012:
https://t.me/notes_veterans/13154
Notiamo subito due cose:
1. parla in russo, perché all’epoca il russo era lingua ufficiale in quanto parlata come prima lingua da oltre metà della popolazione ucraina e come seconda lingua anche dal resto;
2. i questori, mentre parla, avevano di meglio da fare: un torneo di canasta, una partita a biliardo, un cineforum; tutto, fuorché ripristinare l’ordine in Aula e permettere al deputato Carev di parlare liberamente.
In questo scenario indecente, cosa si permette di dire il Deputato Carev?
- Che quel clima d’odio avrebbe portato a una guerra civile
- Che quel clima era fomentato ad artem da “amerikanskie instruktory”.
Neanche due anni più tardi, il colpo di Stato. Bastardi. Non aggiungo altro. Comunque, ad attribuire l’attentato alla CRU sono gli stessi canali ucraini:
https://t.me/mriya24/34202

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Operato d' urgenza, è ora fuori pericolo. E il basista, beccato praticamente sul fatto, ha ammesso che si tratta di una complessa operazione durata mesi targata SBU. Tra l'altro, in quei casi (vedi omicidio Dugina), tutti i personaggi più coinvolti nell' attentato, hanno non i giorni, ma le ore contate. Devono sloggiare, e alla svelta. Siamo alla carne da cannone anche in questi casi ...

Un abbraccio!

Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 11:47
31/10 ore 08:00 aggiornamento

"LA SOLITUDINE DEI NUMERI PIRLI"


ESSI VIVONO. Esistono anche loro, anche se ufficialmente non si trovano sui manuali, neppure su quelli per preparare “Analisi 3”. Sono dei numeri particolari, con proprietà che non smettono mai di affascinare grandi e piccini, vincitori di premi Nobel e altri pluridecorati accademici, così come semplici amatori.

Tutti sanno cos’è un numero primo, sin da quando lo si incontrava alle elementari: è un numero che può esser diviso solo per uno e per se stesso. Un numero che non lega con nessuno… ma anche qui, man mano che si va avanti nella numerazione, le cose cambiano… non penso che un 4919, un 3359, un 2473… si siano mai posti il problema di arrivare fino in fondo, in una divisione per due, o per tre, o per quattordici… per dimostrare che come loro non c’è nessuno. Dopo essere andati a capo per due, tre volte, magari quel che avevan da dirsi e da farsi lo aveva già concluso… chiuso, morta lì. Non fanno in tempo a “sentirsi”, numeri primi.

Altri numeri, invece, vorrebbero essere “primi” a tutti i costi. Un po’ come quelli che si fanno fare l’albero genealogico per vedere se da qualche parte c’è una goccia di sangue blu, o violetto o, come si dice in queste parti, “trasüdeciùcc” (meglio non tradurlo)…

Anzi, forse questo è un tratto che dalla matematica sconfina nell’antropologia e nella psicologia, divenendo molto simile a certi tratti distintivi della cosiddetta “natura umana”… Ecco così, per esempio, un 760.073 provare a tutti i costi a dimostrare l’indimostrabile, ad arrampicarsi sugli specchi, a mostrare una “primazia” che non ha: facesse così (non mi permetterei mai di offenderlo, povero 760.073…) tale numero sarebbe un numero pirlo, con tutte le proprietà di tale categoria sfuggente, “fluida”… come piace tanto definire le cose ai giorni nostri per sentirsi “contemporanei”, senza accorgersi che la categoria di “impermanenza” appartiene per eccellenza al sub-continente indiano, terra natale di Gautama Buddha, quando ancora Big pharma non era stata inventata! Ma tant’è. Torniamo ai numeri pirli: alla fine, come certe persone, basta sapere “come prenderle”.

Una delle loro peculiarità e il sapersi distinguere al momento giusto e al posto giusto così, con un tocco di “matematica” in più: come la rappresentanza israeliana ieri alle Nazioni Unite, che è intervenuta esibendo la stessa stella di davide che avevano i deportati nei campi di sterminio.
https://t.me/boris_rozhin/102469
Penso allo zio di mio padre che non era ebreo ma che con gli ebrei ha condiviso l’esperienza di un campo di prigionia in Germania (e non di sterminio!) e a come tornò, più di là che di qua, da tale esperienza: Penso ai loro antenati, e provo vergogna per loro. Perché queste pagliacciate sono un insulto a quei sei milioni di morti. E mi convincono sempre di più che essere contro Israele oggi, sul piano politico, nulla abbia a che vedere con l’antisemitismo: troppo comodo ridurla sempre a questo. Cercare di essere un numero primo quando, ormai, numero primo non lo è più nessuno.

I migliori, tuttavia, tra i numeri pirli, sono coloro che non capiscono quando sia il caso di ordire messinscene di tal fatta e quando, invece, non lo sia affatto. È quanto accaduto domenica, per esempio, da SOLOVEV, giornalista che conduce uno spettacolo televisivo a sfondo politico piuttosto seguito a quelle latitudini (un po’ come i nostri… si assomigliano un po’ tutti alla fine...).
https://t.me/governorgeneralN/131

Parte il giornalista con una considerazione che vuol dir tutto e non vuol dir niente, senza soggetto, ovvero che nulla può giustificare (opravdat’) l’uccisione di bambini. Nulla. Basterebbe chiuderla qui. Invece l’ospite israeliano si sente chiamato in causa e interrompe il monologo: “io posso” (ja mogu).
E Solovev, che non se la manda a dire, parte direttamente in quinta, neanche in quarta. Avvampa la polemica (tutta in russo), compreso il fatto che persino i prigionieri nazisti loro (l’Armata Rossa) non li hanno trattati in maniera così disumana, finché l’ospite non esce con “non accettiamo lezioni da voi”… non l’avesse mai detto. “Noi vi abbiamo salvati”, “siamo stati noi, russi, ucraini, bielorussi, moldavi e chi ne ha più ne metta, venti milioni di morti, a salvarvi”. In effetti, ad Auschwitz ci è entrata l’Armata Rossa. Al che l’ospite prova ad abbozzare un “non ci sono bambini morti”, seguito da replica secca: “al momento sono quattromila”, e poi han cambiato argomento.

Questo siparetto televisivo, invero abbastanza penoso, mi ha fatto tornare serio per un attimo e sovvenire un libro che avrei voluto leggere tempo addietro, edito da Sandro Teti, figlio del compagno Nicola Teti che ebbi l’onore di conoscere di persona:
https://www.sandrotetieditore.it/project/perche-stalin-creo-israele/

Non ebbi mai possibilità di leggerlo, ora è uscito anche in russo, peraltro, quindi me lo leggerò, quando sarà, in originale:
https://www.rulit.me/books/zachem-stalin-sozdal-izrail-download-789109.html
Lo segnalo anche se, a detta di chi l’ha letto (la versione russa),
https://dzen.ru/a/Y5oPz--LbWW4dGPC

- calca troppo la mano sull’antisemitismo di Stalin (su cui altri, invece, spostano l’accento sul piano politico, anche perché nella sua Georgia non esistevano ghetti, i cittadini non erano di origine europea (ma palestinese e persiana) ed erano perfettamente integrati, da secoli, nella società georgiana da ogni punto di vista, compreso quello linguistico: in altre parole, non erano più “diaspora”. В Грузии, где Сталин вырос, не существовало еврейских гетто, и грузинская еврейская диаспора была ассимилирована в грузинскую культуру. Евреи в Грузии жили столетиями. Они появились в Закавказье из Палестины и Персии, а не из Европы, говорили на грузинском языке и имели грузинские имена. )
https://scepsis.net/library/id_1633.html

- parla troppo d’altro e poco di quanto dice il titolo (un 20%, un quinto di tutto quanto scritto, che arriva poi peraltro a Brezhnev). Ma non avendo davanti i due libri non posso neppure dire se quello uscito in russo anni dopo non sia stato arricchito di altri contenuti.

Chiudo con un altro, di questi “numeri primi” particolari…

Zelenskij ieri è stato massacrato, e forse dire massacrato è dir poco, dal TIMES, che ricordiamo non essere la Pravda:
https://time.com/6329188/ukraine-volodymyr-zelensky-interview/

Il bello, o il brutto, indicativo di tante cose è un episodio a margine di questa pubblicazione: il primo propagandista di Zelenskij, sig. Ermak, inizialmente non se n’era neppure accorto, del tono generale del pezzo, e lo aveva segnalato senza se e senza ma sul suo canale.

Poi qualcuno gliel’ha fatto notare… e ha cambiato registro subito, cancellando in toto il pezzo.
https://t.me/ukraina_ru/175102

Intanto però la polemica era divampata sui canali ucraini,
https://t.me/ZeRada1/16545 (in primis)
https://t.me/legitimniy/16589
https://t.me/rezident_ua/20326
E il massacro è continuato su tali canali, chiamando anche in causa “istituti di rating internazionali”, di tutto e di più.
https://t.me/ZeRada1/16548

Questo articolo, infatti, sembra quasi sancire INFORMALMENTE l’ABBANDONO U-CCIDENTALE del patàca. Non l'abbandono di questa “crociata”, “fino all’ultimo ucraino”, dichiarata contro la Russia, ma di quello che ormai tutti indicano come il CAPRO ESPIATORIO. Si comincia così, con un articolo di questo tenore sul TIMES.

Ed è forse questa solitudine, la solitudine dei numeri pirli, il tratto distintivo della fase calante di questi strani fenomeni matematici che, alla fine, e più di quanto possiamo pensare, sono molto vicini a noi, altrettanto strani esseri antropomorfi chiamati uomini.

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Tuesday, 31 October 2023 13:18
L'ultima perla della propaganda ucraina è che il cumulo di rifiuti appena a nord di Adveeka è completamente sotto il loro controllo.
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 14:47
... il "terrikon"... che tristezza, carissimo Faber!
Perfino il BILD dice ormai il contrario. D'altronde, ormai si sentono APPESI A UN FILO. E non per i russi che li stanno rosolando a fuoco lento. Ma per i padroni, che sentono che ormai qui da mungere è rimasto ben poco.

E il regime cerca in ogni modo di ribaltare la situazione mandando al massacro sempre più popolazione.

Speriamo finisca in fretta.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 30 October 2023 22:44
30/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA


A fine giornata è giunta la notizia dell’attacco e del successivo ingresso, da parte dei russi, al complesso chimico davanti al terrikon (cartina qui):
https://t.me/RVvoenkor/55822
Non solo quindi queste giornate si stanno concludendo con l’insuccesso dei tentativi di contrattacco e di stabilizzazione della linea di fronte da parte del regime di Kiev, ma con nuove posizioni guadagnate costantemente dai russi.
Russi che ancora adesso non smettono di martellare e smantellare le posizioni nemiche, con un martellamento di artiglieria costante:
https://t.me/polk105/12493

DAGLI ALTRI FRONTI

A RABOTINO regna una calma irreale. Il trasferimento di gran parte delle truppe mandate al massacro su questa direttrice verso “il cappio di Avdeevka”, ha diminuito notevolmente l’intensità dei combattimenti.
https://t.me/RVvoenkor/55823
Anche se nulla vieta di pensare che possa essere soltanto una pausa tecnica per l’ennesimo raggruppamento.

Sotto MAR’INKA i russi stanno procedendo all’attacco delle QUOTE sottostanti (i cerchi azzurri sulla cartina)
https://t.me/polk105/12494
La loro conquista consentirebbe di tenere sotto tiro molti territori al momento in mano al regime di Kiev e consentire così ulteriori avanzate.

CANALE “UTRO DAGESTANA” CHIUSO

Ora che era salito alla ribalta, rischiava per davvero che qualche giornalista occidentale pubblicasse qualche “scoop” in grado di screditare ulteriormente il regime di Kiev.
https://t.me/ukraina_ru/175105

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Monday, 30 October 2023 17:18
Compagno Paolo è sempre un piacere leggerti!
E son sempre perfettamente dettagliati i tuoi post.

Volevo chiederti se fosse possibile invertire l'ordine dei post, ovvero dal più recente al più vecchio. Ovvero l'esatto opposto di com'è adesso.

Penso che sarebbe molto più fruibile.

Un abbraccio!

Nico
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Paolo Selmi
Monday, 30 October 2023 22:11
Carissimi Nico ed Emanuele!

Purtroppo è stata un'architettura imposta dagli "aggiornamenti" della piattaforma su cui questo sito si regge, da quanto mi spiegava Tonino. Abbiamo perso, e non poco. Per esempio, nella praticità di avere lo scritto più recente in alto (anche nella mia casella di posta, per esempio è così), come notavate. Anzi, colgo l'occasione per chiedere scusa a tutti coloro che mi chiederanno qualcosa ma, restando magari indietro, "salterò" clamorosamente. Qualora dovesse accadere, vi chiedo il favore di riprovare "più sotto", ovvero in calce al pezzo più "fresco", a prova di mia svista.

Anche il numero di commenti su ciascun riquadro (quello che prosegue cliccando "continua a leggere...") si è perso. Così come non c'è più la possibilità, per me che scrivo, di usare CTRL+B per il grassetto e CTRL+I per il corsivo (il mouse tendo a usarlo il meno possibile...)

Questo, a mio modestissimo parere, evidenzia ancor più il miracolo di questo sito. Che nonostante le imposizioni di questi "aggiornamenti", si adatta, a volte improvvisa, ma ne esce sempre fuori a testa alta.

Da come eravamo partiti (2000 battute al massimo) a ora abbiam già fatto passi da gigante. Speriamo man mano di carpire nuovi segreti a questa piattaforma e ripristinare tutte le funzionalità perdute.

Grazie davvero e
Un abbraccio!
Paolo
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Nico
Tuesday, 31 October 2023 08:16
Dal telefono ora lo vedo nuovamente con la cronologia dal. Più recente al più vecchio.

Direi che I miglioramenti sono sensibili e continui.

Un abbraccio compagno!

Nico
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 07:23
Grande Tonino!!!
Ripristinati i commenti più recenti in alto, grazie mille!!!
Buona giornata!!!
Paolo
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Nico
Tuesday, 31 October 2023 08:17
Come non detto, l'ho postato e poi ho letto questo tuo commento or ora.
Tonino Un mito!
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Emanuele
Monday, 30 October 2023 21:36
Si infatti, è cambiato qualcosa con questo "restyling " della sezione commenti.
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Paolo Selmi
Monday, 30 October 2023 15:25
30/10 ore 13:30 aggiornamento veloce

ULTERIORI, BECERI, RETROSCENA SULLA PSY-OP NATO IN DAGESTAN

Siccome non è né la prima volta, né l’ultima, utilizzo questa operazione di guerra psicologica (PSY-OP, come la chiamano gli anglofoni), come CASO DI STUDIO. Non devono farla franca, questi cialtroni. E non la faranno.

Questo canale telegram, che si occupa esplicitamente di smontaggio propaganda, FA ATTENZIONE A UN DETTAGLIO NON DA POCO. L’immancabile WIKIPEDIA USCIVA GIA’ IERI CON LA VOCE “Disordini antisemiti nel Nord del Caucaso (2023)” (Антисемитские волнения на Северном Кавказе (2023)). La pagina è stata creata il 29/10 alle 18:17…. e l’aereo della Red Wings da Tel Aviv atterrava alle 19:17!
https://t.me/budni_manipulyatora/1778
Sono andato a vedere sulla pagina della cosiddetta “enciclopedia libera”… tutto libero, liberi tutti…
https://ru.wikipedia.org/w/index.php?title=Антисемитские_волнения_на_Северном_Кавказе_(2023)&action=history&dir=prev&limit=100
ed è così! IL PRIMO ARTICOLO E’ STATO CREATO ALLE 18:17!
E vediamolo, questo primo articolo:
https://ru.wikipedia.org/w/index.php?title=Антисемитские_волнения_на_Северном_Кавказе_(2023)&action=edit&oldid=133878506
Il titolo in azzurro era: “Антиеврейские протесты в Дагестане” (proteste antiebraiche in Dagestan), cambiato subito dopo in “Антисемитские протесты на Северном Кавказе” (Proteste ANTISEMITE nel NORD CAUCASO).
Notiamo già una prima evidente manipolazione:
- da antiebraiche, che può essere antiisraeliane, ad ANTISEMITE;
- da Dagestan a NORD CAUCASO (speravan forse di far scoppiare pogrom ovunque???)

Notiamo altre aggiunte fra cui, nei cosiddetti “obbiettivi”, “sbarazzarsi degli ebrei” (избавление от евреев) e interpolazioni tese essenzialmente a RINCARARE LA DOSE, come questa frase dove si parla di un’intolleranza agli ebrei iniziata a fine ottobre in Dagestan:
Протестные акции в [[Дагестан|Республике Дагестан]] начались в конце октября 2023 года в связи с нтерпимостью к евреям.

Che diventa: ANTISEMITISMO ISLAMICO iniziato a fine ottobre E TUTT’ORA IN CORSO in Dagestan e KARACHAJ-CIRCASSIA:
Продолжающиеся протестные акции в [[Дагестан|Республике Дагестан]] и в [[Карачаево-Черкесия|Карачаево-Черкесии]], начатые в конце октября 2023 года и вызванные [[Ислам и антисемитизм|исламским антисемитизмом]].

Ma la cosa migliore è, A VOLO NON ANCORA ATTERRATO, CHE SI SIA SCRITTO:

Nell’aeroporto di Mahachkala, in concomitanza all’arrivo del volo da Tel Aiv, si sono ammassati centinaia di uomini
[qui inizia la nota a piè pagina che cita il SITO DEL REGIME DI KIEV DI PROPAGANDA (E NOTIZIE FALSE) MEDUZA.IO (pubblicata alle 17:53!!!)
https://meduza.io/news/2023/10/29/v-aeroportu-mahachkaly-pered-priletom-reysa-iz-tel-aviva-sobralas-tolpa-protestuyuschih
: Nell’Aeroporto di Mahachkala in concomitanza con l’arrivo del volo da Tel Aviv si sono ammassati centinaia di persone. Controllano le macchine in uscita - fine nota]
che hanno occupato l’aeroporto e bloccano i passeggeri in uscita dal volo atterrato. Controllano le macchine e cercano gli ebrei.

В аэропорту Махачкалы в связи с прилетом самолета из Тель-Авива собрались сотни людей[https://meduza.io/news/2023/10/29/v-aeroportu-mahachkaly-pered-priletom-reysa-iz-tel-aviva-sobralas-tolpa-protestuyuschih В аэропорту Махачкалы из-за прилета рейса из Тель-Авива собрались сотни людей. Они проверяют машины, выезжающие с территории], захвативших аэропорт и вышедших на взлетную полосу. Они проверяют машины и занимаются поиском евреев.

PECCATO CHE ANCHE LE IMMAGINI SUL SITO MEDUZA.IO SI RIFERISCONO A DISORDINI E A PICCHETTI FUORI DALL'AEROPORTO PER I MEZZI IN ENTRATA, IL VOLO NON ERA ANCORA ATTERRATO! MEN CHE MENO ALLE 18:17 ERA STATA OCCUPATA LA PISTA! E SI IMPEDIVA DI USCIRE DALL'AEREO A CHICCHESSIA!

Come si suol dire… si son portati avanti: cose che accadono se un’enciclopedia “è libera, ma libera veramente…” (Bruttissima, scusami tanto Eugenio, non volevo...)

Voltiamo pagina, anzi, andiamo indietro di due o tre pagine. E’ EMERSO CHE ALL’HOTEL FLAMINGO, dove ci sono stati i primi disordini, SONO STATE PORTATE CON L’INGANNO FROTTE DI DISOCCUPATI. QUALCUNO, infatti, aveva pubblicato un annuncio di lavoro che prevedeva CINQUEMILA RUBLI AL GIORNO (50 euro) nel settore dei VIAGGI: selezione e colloqui all’Hotel Flamingo QUEL GIORNO (28/10) alle 17:00.
https://t.me/budni_manipulyatora/1777
illustrazione più visibile qui:
https://avatars.mds.yandex.net/i?id=2a0000018b7f76246c328fef2e3a79d28b3f-1221853-fast-images&n=13

Illustrazione che mostra nel grafico sotto il montare di queste notizie false, l’assembramento creato, alle 5 del pomeriggio, il continuo martellare con immagini strazianti, la rabbia che montava fra quei poveri cristi presi in giro, la notizia falsa che IN QUELL’ALBERGO ci fossero PROFUGHI da ISRAELE MANTENUTI. “prima gli italiani”, con quei programmi da guerra tra poveri e i loro collegamenti ignobili dal bar del quartier… a nessuno è venuto in mente questo? LA TECNOLOGIA IMPIEGATA, LA STRUTTURA MANIPOLATORIA, E’ SEMPRE LA STESSA.

“Ed il nemico attuale, è sempre e ancora eguale...”

AVDEEVKA

Continua a peggiorare la situazione. I russi a sud sono avanzati sotto SEVERNOE prendendo la cava a est:
https://t.me/boris_rozhin/102396
e cartina qui (la cava è il cerchio rosso in un mappa e il cerchio giallo nell’altra):
https://t.me/rabotyno/497
Costituiva un punto importante della linea di difesa ucraina. Linea di difesa che perde un altro pezzo. A questo proposito, pare anche che i russi siano arrivati alle prime case di SEVERNOE:
https://t.me/ukraina_ru/175061
Se così fosse, se il regime di Kiev perdesse anche questo caposaldo, l’accerchiamento operativo sarebbe completo. Per questo, sono sempre più confermate le voci che generale Zaluzhnyj e presidente Zelenskij siano ormai ai ferri corti sul “che fare” su questa linea di fronte. Il primo vorrebbe ritirarsi, il secondo è per la difesa a oltranza:
https://t.me/rezident_ua/20319

DAGLI ALTRI FRONTI

Situazione bloccata sia lungo il DNEPR (cartina qui)
https://t.me/rabotyno/495
che nei paraggi di ARTEMOVSK (altra cartina qui):
https://t.me/rabotyno/500

In sostanza, calano le forze che KIEV ha disposizione per svolgere la propria attività suicida di attacco, così come impostata su questi fronti, e anche gli attacchi del regime di Kiev si fanno meno incisivi. Praticamente inutili, all’atto pratico. Il problema ,sempre dal punto di vista militare ( ma la sensazione è che le questioni militari in questo momento “non siano prioritarie”… per usare un eufemismo…) è che tra un po’ non solo non se ne avrà più per attaccare, ma anche per difendersi adeguatamente. Vedremo...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 30 October 2023 10:34
30/10 ore 09:30 aggiornamento veloce

“UTRO DAGESTAN” E’ UN CANALE UCRAINO, E DAL 2022!


Siccome girano le dichiarazioni del sito che non è ucraino, che sono tutte invenzioni dei russi, eccetera, dedichiamo questo ulteriore supplemento di indagine alla vexata quaestio.

Supplemento molto breve, invero: la rete ricorda tutto, o quasi. Basta saper cercare. E gli HACKER di KILLNET sanno cercare, e bene. IL 26/09/22, OLTRE UN ANNO FA, GLI FACEVANO L’IDENTIKIT RECUPERANDONE LE COSIDDETTE “PROPRIETA’”
a partire dall’indirizzo IP:
IP: 37.115.212.189:54726
Seguono quindi dati che riconducono tale indirizzo IP all’Ucraina:
UA: Mozilla/5.0 …
Страна: Украина (Paese: Ucraina)
Регион: Киев (Regione: Kiev)
Город: Киев (Città: Kiev)
Провайдер: Kyivstar (Provider: Kyivstar)
https://t.me/OstashkoNews/28430

Ho appena verificato ora tramite questo sito
https://spys.one/ip/
L’identità dell’IP summenzionato 37.115.212.189
ed esce la stessa cosa:
Проверка IP адреса
IP: 37.115.212.189(37-115-212-189.broadband.kyivstar.net)
Страна UA Ukraine / Украина EU / Europe / Европа
Регион 30 Kyiv City / Киев Timezone=Europe/Kyiv
Город Kyiv / Киев 03049 (50.458 30.5303)
Страна регистрации Ukraine / Украина
Организация Kyivstar PJSC
Континент Europe/Европа
WhoIs IP адреса

inetnum: 37.115.128.0 - 37.115.255.255
netname: KYIVSTAR-NET-4
descr: Kyivstar GSM
descr: Ukrainian mobile phone operator
country: UA
admin-c: KSUA-RIPE
tech-c: KSUA-RIPE
status: ASSIGNED PA
mnt-by: KYIVSTAR-MNT
mnt-lower: KYIVSTAR-MNT
mnt-routes: KYIVSTAR-MNT
created: 2012-02-17T11:54:16Z
last-modified: 2012-02-17T11:54:16Z
source: RIPE

Tra l’altro notiamo come questo indirizzo IP, a cui si afferisce il canale utro_dagestana, è stato creato nel 2012. Quando le cose che abbiam visto ieri in Dagestan le stavano provando a fare proprio a Kiev: tentativi culminati nella MAIDAN e nel colpo di Stato CIA immediatamente successivo.

Gli hacker di KILLNET entravano il giorno stesso (26/09/22) e trovavano finanziamenti per questo canale tramite blockchain (le monete virtuali con cui si trasferiscono soldi, puliti ma anche sporchi, e si specula in generale sul cambio senza alcun controllo su questa, ennesima, “moneta libera”): CINQUE MILIARDI DI RUBLI DI FINANZIAMENTO A QUESTO CANALE DA MARZO ’22 A SETTEMBRE ’22!
https://t.me/OstashkoNews/28406
Pari a CINQUANTA MILIONI DI EURO (50.911.260,15 EUR)… “stranamente” scomparsi quasi del tutto su quel conto, come notato dagli HACKER.

E cosa erano successi in quei giorni, in DAGESTAN? DISORDINI DI PIAZZA, tanto per cambiare! Tanto per cambiare, FOMENTATI SEMPRE DA QUESTO CANALE. Come concludono gli hacker nel loro comunicato:
“Gli hacker si rivolgono ai daghestani con la preghiera di non cadere nelle provocazioni. I vostri “meeting” sono prezzolati” (Хакеры обращаются к дагестанцам с просьбой не вестись на провокации. За ваши митинги заплачены деньги, ibidem).

QUI DUE ARTICOLI IN INGLESE, CHE RIPRENDONO IN PARTE ANCHE IL MATERIALE SOPRA CITATO, RISALENTI A OLTRE UN MESE FA (quando si pensava che gli hacker avessero AFFOSSATO PER SEMPRE questo canale, in seguito ripristinato):
https://newins.ru/en/articles/fifth_column/banderites-_-morning_of_dagestan-_is_never_kind
et
https://newins.ru/en/articles/fifth_column/parallel_parliament
Che parla del gestore di questo canale Ilja Ponomarev, creatore al soldo degli stessi padroni del patàca di “parlamenti paralleli”.

Infine, un altro articolo, putroppo solo in russo, MOLTO INTERESSANTE che affianca, L’ANNO SCORSO ALL’EPOCA DEI DISORDINI DI SETTEMBRE 2022, IL SITO
- UTRO DAGESTANA
- A UN ALTRO SITO SIMIL-TURCO (tale “stanbul antalia chat”) CHE OFFRE AI DAGHESTANI DOCUMENTI “VELOCI” PER ESPATRIARE IN TURCHIA!
https://telegra.ph/Kto-ustraivaet-besporyadki-v-Dagestane-09-27

Della serie, fai il danno e non rischi nulla, che ti mandiamo in Turchia… sempre in fondo a questo pezzo I MANIFESTI DELL’EPOCA che invitavano i daghestani a “non mollare”, a manifestare a MAHACHKALA… copiaincolla degli attuali. Ma per davvero copiaincolla! Stessi slogan, cambiando solo l'argomento. I russi un anno fa, gli jahudy oggi!

“Kappa, niente, niente, niente, Kappa…questo sistema di segnare le carte lo hanno inventato a Las Vegas nel 36…lo conoscono tutti. Solo questi polli ci potevano cascare.”
https://www.youtube.com/watch?v=bh8lD5j9cm0

Metafore filmiche a parte, la storia si ripete. Con scadenza annuale.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 30 October 2023 08:37
30/10 ore 08:00 aggiornamento

AEROPORTO DAGESTAN: ACQUA SUL FUOCO

29/10 23:00 Ieri notte è intervenuto il muftì del Dagestan Achmad Abdulaev, invitando i fedeli alla calma, dopodiché, attivato il meccanismo psicologico UBI MAJOR MINOR CESSAT, i manifestanti hanno iniziato a tornare nelle loro case:
https://t.me/RVvoenkor/55779

Attivare il meccanismo UBI MAJOR MINOR CESSAT, per le autorità, è stato reso NECESSARIO dalla stessa IMPOSTAZIONE dell’azione: ISLAM CONTRO RESTO DEL MONDO, ISLAM MINACCIATO DAL RESTO DEL MONDO.

La vecchietta che ieri sbandierava la bandiera palestinese, si è beccata da questi rinnegati senza fede un “Che Allah ti possa incontrare in Paradiso!!!” (al che fossi stato nella vecchietta avrei fatto corna e gridato tiè!) e “Quale animo in questa musulmana” (Пусть Аллах поселит тебя в Раю!!! Сколько духу у этой мусульманки!!! ).

Del resto, senza andare tanto lontano, è la stessa carta che si sta giocando ERDOGAN e di cui abbiamo ampiamente parlato. La stessa carta giocata dalla CIA in AFGHANISTAN sin dai tempi dei MUJAHEDDIN, la fantasia è sempre quella, un po’ come quei porno che iniziano con l’idraulico che suona il campanello…

Din don… e invece arriva il “vecchio” a rovinare tutto. Segno che IN DAGESTAN CONTA ANCORA PIÙ IL MUFTÌ DI QUESTI SCHIFOSI MANOVRATI DA KIEV.

Peraltro, sono TALMENTE COGLIONI, ma TALMENTE COGLIONI, da pubblicare IN RAPIDA SUCCESSIONE DUE NOTIZIE FRA LORO AGLI ANTIPODI!

23:55 La prima notizia, ovviamente, è la smentita che loro siano a KIEV e che siano “manovrati”… no… loro sono l’anima autentica del Dagestan represso dai russi, dagli jachudy, dal mondo intero che ce l’ha col Dagestan e lo vorrebbe ridurre a una nuova Palestina. Dichiarando poi ancora una volta – se necessario… - le finalità eversive del canale (deokkupacija del Dagestan e di tutte le “terre musulmane”):
https://t.me/utro_dagestan/15120
00:06 TELEGRAM bloccato ovunque nel CAUCASO! (solo con VPN…), quindi, “hanno paura di noi”:
https://t.me/utro_dagestan/15122
No, cari coglioni. Quindi, è l’ulteriore prova che se FOSTE, per caso, in un qualsiasi buco della Russia, vi avrebbero già sbattuto dentro. Ma non siete in un qualsiasi buco della Russia, il vostro sito è a KIEV, e NON DA OGGI, che con questa azione avete avuto un minimo di riconoscibilità.

Torniamo al Muftì… ubi major minor cessat, TUTTI i fedeli lo ascoltano. Qui i bastardi cercano di fare come in Ucraina (dove del resto risiedono). L’autorità religiosa ci rema contro? Abbasso il muftì. Il muftì è ILLEGITTIMO (nelegitimnyj), LO PAGANO (emu platjat deneg).
https://t.me/utro_dagestan/15126

E alza l’asticella dello scontro, con un bel proclama con sfondo di bandiera del Dagestan “libero”…
https://t.me/utro_dagestan/15133
Un po’ di commenti di esaltati per “darsi la carica” di primo mattino…
https://t.me/utro_dagestan/15134

… e basta. Perché, come dicono al bar dello sport, l’han preso in quel posto. Il tentativo è fallito e sono andati tutti a casa,
https://t.me/RVvoenkor/55779
MELIKOV, presidente del Dagestan, interviene dicendo che l’aeroporto in due o tre giorni sarà ristabilito nel funzionamento, 150 partecipanti sono già stati individuati e 60 arrestati, 2 poliziotti in ospedale su 9 poliziotti feriti in tutto.
https://t.me/RVvoenkor/55783

È FALLITO QUINDI IL TENTATIVO DI FARE OGGI UNA MANIFESTAZIONE OCEANICA, PROPRIO A MACHAČKALA, CONVOCATA SEMPRE IERI NOTTE DA “UTRO DAGESTANA” E CHE AVREBBE DOVUTO COINVOLGERE “FRATELLI DELL’INGUSCEZIA, DELLA CECENIA”, ECCETERA…
https://t.me/utro_dagestan/15106

ARMIAMOCI E PARTITE… DOMANI ALLE OTTO TUTTI IN PIAZZA!
https://t.me/utro_dagestan/15114

Salvo poi realizzare che non li cagava, letteralmente nessuno, e spostare a GIOVEDI’ il mega raduno..
https://t.me/utro_dagestan/15133

Il problema loro maggiore si chiama Muftì. E non hanno neppure le squadracce fasciste per entrargli in casa e spaccargli tutto… un bel problema per la CIA. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 30 October 2023 00:01
29/10 ore 22:00 aggiornamento

CI HANNO RIPROVATO! (SUI FATTI DI MAHAČKALA)

Diecimila lire al mercato nero. Me lo ricordo ancora, a fine anni novanta giravano per i ristoranti più sciccosi della Milano da bere questi barattoli di caviale di colore azzurro e marcati “Mahačkala” (МАХАЧКАЛА): fu la prima volta che mi imbattei in quel nome.

Capitale del Dagestan, oggi è stata teatro dell’ennesima operazione “quinta colonna” in territorio di Russia. Dopo la “strana” rivolta dei wagner, oggi la “strana” rivolta di civili che si sono riversati a centinaia all’aeroporto per fermare, per impedire l’uscita dall’aereo, di civili provenienti da Israele.

Dagestan musulmano, in questo momento definire incazzato con Israele è dir poco, è bastata una campagna di agitazione promossa dal canale UCRAINO, ovvero con sede a KIEV, “UTRO DAGESTAN” ("Утро Дагестан"), perché la scintilla incendiasse la prateria.

Figli di puttana. Altro termine è difficile da coniare per questa gentaglia. Sto navigando ora sul loro canale:
https://t.me/utro_dagestan
Guardo solo i messaggi di oggi.
Già dopo la mezzanotte “Assalamu Alejkum” e informano di un volo che partirà dall’aeroporto Ben Gurion (TLV) verso Ujtash (MCX):
https://t.me/utro_dagestan/14995
E INVITA TUTTI A RECARSI ALLE SETTE DI SERA AD “ACCOGLIERE” IL VOLO, OVVERO A NON FAR SCENDERE NESSUNO.

Notiamo, ancora una volta: questo canale di bastardi, con sede a KIEV e con nome LOCALE (“La mattina, l’alba del Dagestan, come se fosse scritto DA UNO DI LORO),
- INVENTA QUESTA AZIONE E
- invita già stanotte cittadini del DAGESTAN a partecipare a questa azione. Come sempre fanno questi codardi, “armiamoci e partite”.

Prosegue poi la nottata incitando
- all’odio antirusso (questo lo fa da sempre, è un canale gestito dall’ufficio propaganda CIA in UCRAINA, NATO PER FOMENTARE RIVOLTE IN CECENIA E DAGESTAN ANTIRUSSE, RICORDIAMOLO)
- all’antisetimismo (https://t.me/utro_dagestan/14997)

All’una di notte riprende la notizia di un altro loro degno compare, quel blogger ucraino SHARIJ con villa a BARCELLONA, che riprende una notizia locale di una folla di daghestani alla cerca di profughi israeliani in un hotel (della serie, come tentare di far nascere una nuova MAIDAN in seno alla Federazione Russa, soffiando sul fuoco di questo nuovo malcontento)
https://t.me/utro_dagestan/14998

Si susseguono quindi immagini strazianti
https://t.me/utro_dagestan/15002
a immagini di propaganda filopalestinese e antiisraeliana (scritte sui muri e sull’asfalto)
https://t.me/utro_dagestan/15010

All’una del pomeriggio, un appello a tutti i musulmani del DAGESTAN perché fermino l’arrivo di cittadini israeliani nel loro Paese (ovvero i russi che qualche anno o decennio prima erano emigrati in Israele DAL DAGESTAN e ora reputano più sicuro RITORNARE IN DAGESTAN). Questi bastardi che, lo ricordiamo, scrivono da KIEV, sostanzialmente INCITANO all’odio gli abitanti del DAGESTAN dicendo che per questi DAGHESTANI di religione ebraica non ci deve essere posto, che sono uguali a quelli che ora ammazzano i palestinesi.
https://t.me/utro_dagestan/15014

E mentre soffiano sul fuoco di UNA DELLE COMUNITÀ ISLAMICHE PIÙ GRANDI AL MONDO, QUELLA RUSSA, mostrando altri “manufatti” come cestini della spazzatura addobbati con la bandiera di Israele (associandoli a città russe, mentre potrebbero essere fatti anche nel cortile dietro casa loro) e gli “jahud”, ovvero “ebrei” in arabo.
https://t.me/utro_dagestan/15018

All’una del pomeriggio chiedono ufficialmente di associarsi a una “petizione” alla compagnia aerea per la CANCELLAZIONE DEL VOLO TLV-MCX.
https://t.me/utro_dagestan/15019

Filmati strazianti da Gaza subito dopo,
https://t.me/utro_dagestan/15020
Proclami “indipendenti” (ma non tracciabili, manca l’autore) del “popolo daghestano” che “non si arrende agli yahud”
https://t.me/utro_dagestan/15021
Filmati di presunti “battaglioni israelo-americani” in fumo a Gaza
https://t.me/utro_dagestan/15022
e relative faccine di giubilo a commento.

Alle due del pomeriggio altra incitazione a “non cedere” e ad andare in aeroporto alle sette di sera
https://t.me/utro_dagestan/15024
Seguita subito dopo da filmato straziante di Gaza, peraltro corredato da commento di tutt’altra matrice ma di effetto sicuro (Non dimentichiamo e non perdoniamo - Не забудем и не простим):
https://t.me/utro_dagestan/15025
Seguita subito dopo da un ennesimo INCITAMENTO, questa volta PERSINO DAI PALESTINESI: “I palestinesi ci leggono! Un milione e ottocentomila palestinesi che seguono questo canale ora sanno che andiamo a cercare gli jahud negli alberghi”
https://t.me/utro_dagestan/15026

La fattura di questo canale è talmente sconcia, talmente banale, talmente idiota nel suo meccanismo di vera e propria e macchina dell’odio, che mi fermerei qui.

Ricordiamo, per inciso che ANCHE MAIDAN INIZIO’ COSI’. Dandosi tutti “appuntamento”. IL MECCANISMO QUINDI, SIA PUR ADATTATO ALLA REALTÀ CAUCASICA, È SEMPRE LO STESSO, RIPETITIVO, GENERATORE DI “CAOS CREATIVO” MADE IN USA.

Davvero mi fermerei qui. Ma ci sono ANCORA centinaia di persone in quell’AEROPORTO, incitate da questo canale, in quella che è stata sinora una delle più riuscite operazioni di propaganda del regime di KIEV in chiave antirussa! Quindi proseguiamo. Il peggio deve ancora venire.

Tre minuti dopo: 14:18, “chi è un vero musulmano deve venire in aeroporto!”
https://t.me/utro_dagestan/15027
14:27 “Se non impediamo questo, non ci sarà più un Dagestan”
Commento del canale: “NON PERMETTIAMO CHE SI RIPETA UNA PALESTINA IN DAGESTAN!!!” (НЕ ПОЗВОЛИМ ПОВТОРИТСЯ ПАЛЕСТИНЕ В ДАГЕСТАНЕ!!!)
E RICORDA L’APPUNTAMENTO ALLE DICIANNOVE.
https://t.me/utro_dagestan/15028
14:32 Invito a impedire a questi “topi” di nascondersi, se scendono dall’aereo è troppo tardi, poi non li becchiamo più:
https://t.me/utro_dagestan/15029
15:05 Persino una manifestazione antigovernativa in Israele è il pretesto a “darsi appuntamento” alle 19 in aeroporto. “Perché così li divideremo ancor di più…” (FACCIAMO PRESSIONE!!!! СОЗДАЕМ ДАВЛЕНИЕ!!!!)
https://t.me/utro_dagestan/15032

15:50 vignetta e ulteriore invito al concentramento alle 19:00
https://t.me/utro_dagestan/15035

16:01 primo messaggio di istruzioni generali ai manifestanti
https://t.me/utro_dagestan/15037
16:22 secondo messaggio di istruzioni particolareggiate ai manifestanti
https://t.me/utro_dagestan/15038
16:38 terzo messaggio di istruzioni particolareggiate ai manifestanti
https://t.me/utro_dagestan/15039

ARMIAMOCI E PARTITE! Come da miglior tradizione nazifascista, ripresa da questi centri di propaganda CIA con base a Kiev per la guerra di propaganda ai russi.

16:56 volo tracciato, inizia l’atterraggio (l’ora riportata qui è quella italiana, a Machačkala era già sera)
https://t.me/utro_dagestan/15043

Fermiamoci qui perché a questo punto occorre attenersi alla cronaca. Il DAGESTAN ha una popolazione di TRE MILIONI E DUECENTOMILA ABITANTI.

Qualche centinaio ha preso d’assalto, come da istruzioni impartite da Kiev, l’aeroporto della capitale, arrivando alle piste e circondando l’aereo:
https://t.me/mriya24/34327
Nessuno di loro è passato inosservato, visto che le videocamere hanno filmato tutto:
https://t.me/WarDonbass/130367

Colonne di unità speciali hanno circondato l’aeroporto:
https://t.me/dva_majors/28231
e hanno iniziato a respingere i manifestanti:
https://t.me/RVvoenkor/55775
et
https://t.me/WarDonbass/130374

I passeggeri del volo, a cui è stato impedito lo sbarco per ovvi motivi di sicurezza, stanno filmando dagli oblò i fermi dei manifestanti sulla pista:
https://t.me/WarDonbass/130372

IMMANCABILE IL POST DI ZELENSKIJ SULL’ARGOMENTO. Dopo aver fomentato l’azione da un lato, raccoglie i frutti dall’altro dicendo che non è un caso isolato, ma è “parte della cultura russa di odio verso le altre nazioni”… “propagandata dalla televisione di Stato” (sic!).
https://t.me/WarDonbass/130377
POST non in ucraino, ma in inglese (ED È TALMENTE IDIOTA DA PUBBLICARE IN UN INGLESE PERFETTO, CHE SI CAPISCE SUBITO NON ESSERE FARINA DEL SUO SACCO, in quanto il suo inglese lascia MOLTO a desiderare, come si è visto in quest’anno e mezzo di filmati girati nei suoi viaggi dai vari padroni). Messaggio pertanto diretto agli u-ccidentali stanchi, perché tengano sempre la guardia alta, visto che gli “orchi sono in agguato”.

Hanno bisogno di questi mezzi, ormai, per ottenere qualche risultato. Spiace per quei tre milioni e duecentomila daghestani che ora, per queste mele marce, sono diventati “part of Russia’s widespread culture of hatred toward other nations”. Loro che, PARADOSSALMENTE, su quel canale criminale ogni giorno ricevono istigazioni all’odio antirusso. E ora antisemita.

Su questo canali come RYBAR esortano da mesi a lavorare. La CIA è avanti anni luce nella creazione di canali fasulli e nel propagare vere e proprie campagne di azione da essi, sfruttando meccanismi psicologici elementari di azione-reazione che SI POSSONO e SI DEVONO contrastare.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 28 October 2023 22:27
28/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Stamane persino i pennivendoli tedeschi di Bild hanno riconosciuto la gravità della situazione ad Avdeevka, ammettendo quelli che noi ci diciamo da giorni, ovvero i SETTE KM di distanza fra le due estremità di questa ennesima tenaglia russa:
https://t.me/rezident_ua/20297

Ebbene… stasera son già MENO di sette chilometri:
https://t.me/polk105/12350

In questa ennesima disamina dell’accaduto, è stato sottolineata l’IMPORTANZA NELL’ESSERE RIUSCITI, DA PARTE RUSSA, A MASCHERARE MOVIMENTI DI TRUPPE FINO ALL’ULTIMO, COSÌ DA RISULTARE MOLTO PIÙ EFFICACI NELL’ATTACCO:
https://t.me/beardtim/13940
“Abbiamo imparato, ora siamo molto più corti in una logistica e in una concentrazione di forze d’attacco che riusciamo a tenere segrete. Ed è proprio questo, e non gli avanzamenti tattici intorno ad AVDEEVKA, che oggi si possono e si devono considerare il nostro MAGGIOR SUCCESSO.”
Научились, мы короче в скрытную логистику и накопление ударных сил. И именно это, а не тактические продвижения на Авдеевском участке, сейчас можно и нужно считать главным успехом.

Sul campo domani si preannuncia una giornata molto difficile. Il regime di Kiev è riuscito a far arrivare altri mille e cinquecento uomini, più artiglieria e droni. Domani la pioggia dovrebbe dare una tregua e allora arriverà quasi sicuramente l’ordine di contrattacco.
https://t.me/condottieros/1413

Vedremo come andrà a finire. Intanto, il comando generale del gruppo operativo sulla regione di Doneck è stato spostato, “in via precauzionale”, da AVDEEKVA a KRAMATORSK.
https://t.me/condottieros/1378
Giusto per non dare in pasto ai russi qualche generale rimasto intrappolato nella sacca.

DRONI RUSSI FANNO STRAGE DI BLINDATI TEDESCHI A RABOTINO

Questi filmati parlano da soli:
https://t.me/RVvoenkor/55718
et
https://t.me/dva_majors/28171

Sono stati girati tutti a RABOTINO, dove il regime di KIEV non ha ancora ricevuto dai padroni l’ordine di piantarla e… niente, va avanti da mesi a distruggere armamenti NATO contro i droni e l’artiglieria russa e a far massacrare i suoi uomini.

Droni di ogni tipo colpiscono e finiscono bestioni assolutamente impotenti contro questi baracchini carichi di esplosivo. E anche oggi la situazione è come da cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/28/20231028215305-01602a38.jpg
Tre Leopardi fatti fuori in un giorno solo, in una sola parte della linea di fronte, a ovest di Rabotino, in tre giorni di Leopardi ne son stati fatti fuori tre insieme a quattro Bradley.
https://t.me/rybar/53710
La NATO militarmente ha fallito su tutta la linea. Economicamente, è riuscita a trovare il pollo grazie a cui “valorizzare” tutti i propri fondi di magazzino, come già ci siam detti, non solo smaltendoli a costo zero nella “discarica ucraina”, ma guadagnandoci pure.

Chi ci ha perso, è il popolo ucraino. La Associated Press, OGGI, si accorge che ci sono mogli e figli che chiedono a gran voce il ritorno dei loro mariti e padri:
https://t.me/ukraina_ru/174831
Gli sarà arrivato l’ok a pubblicare certe notizie, visto che queste manifestazioni di novelle “Madres de Plaza de Mayo” si susseguono da mesi, senza che nessuno in U-ccidente ne parli. Buone notizie per alcune di loro, comunque, e non dal regime: anche oggi ennesimo gruppo di soldati ucraini salvati dai russi.
“DOBROVOL’NO SDALIS’?” Gli chiede la giornalista: “Vi siete consegnati prigionieri volontariamente?” “DA”, è la loro risposta unanime.
“E non avete opposto una qualche resistenza (OKAZALIS’ KAKOE SOPROTIVLENIE)?” È la domanda successiva. “NET”, sempre unanime la loro risposta.
“A POČEMU SDALIS’?” “E perché vi siete consegnati prigionieri?” “ŽIT’ CHOTIM!” “Vogliamo vivere!”
https://t.me/ukraina_ru/174857
149.200 FUNZIONA, nonostante i cinegiornali luce non ne parlino.

Aggiornamenti a seguire da domani notte.
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Paolo Selmi
Saturday, 28 October 2023 19:31
28/10 ore 18:00 aggiornamento

QUEI FILI CHE LEGANO KIEV A TEL AVIV

Diciamo pure che questa ennesima fiammata della pluridecennale guerra in Palestina, per il regime di Kiev, non ci voleva. DICIAMO ANCHE CHE E' LECITO SUPPORRE CHE NON SI TRATTI DI UNA "DISGRAZIA", DI UNA "TEGOLA SULLA TESTA" DEL TUTTO SPONTANEA, ANCORCHÉ IMPROVVISA. Un po’ come quella reclame di qualche tempo fa in cui la coppia scoppia e la donna, prima di uscire di casa, minaccia di uscire col primo che passa per strada… trovandoselo già sul pianerottolo (“Buonaseera”…).

Se già nella reclame c’è “premeditazione”, data dal fatto che le case le costruiscono con muri di cartone, qui… pure. C'è una situazione di STANCA. C'è un limone spremuto fino all'ultima goccia di succo. Ci sono situazioni evidenti di SOSTITUZIONE. Di campi d'azione, di forniture, di giri di affari. Il sospetto è quindi forte.

E mi fermo al sospetto. Rinuncio a capire se viene prima l’uovo o la gallina, se un determinato fattore che APPARE come causa di un determinato effetto LO SIA PER DAVVERO, oppure sia esso stesso EFFETTO DI UN NON DETTO, NON SCRITTO, assolutamente NON EVIDENTE.

C’è del marcio in Danimarca, e come sempre accade, SE è accaduto, lo sapremo quando i colpevoli saranno ormai passati tutti a miglior vita, o quasi.

Questo però non vuol dire assolutamente nascondere la testa sotto terra e far finta che non sia accaduto nulla (o non stia accadendo niente) da questo punto di vista.

Ci sono fili che legano Kiev a Tel Aviv, sin dall'inizio del conflitto. Limitiamoci a individuarne qualcuno, di questi fili, un po’ approfondendo quanto già tracciato in questi giorni. ZELENSKIJ oggi a Malta, in uno di quegli “incontri” formato G7 +++ (55 Paesi in tutto) per sentirsi dire “bravo” sulla “formula di pace” impostagli DA QUANDO HA DATO PICCHE A ISTANBUL FINO A OGGI dai suoi padroni, che prevede il ripristino dei confini del 1991, si trova pure senza CINA (Brasile e Cile invece si collegheranno in videochiamata).
https://t.me/mriya24/34151
La faccia non sarà quella del pezzo di Mriya24, risalente al suo precedente periodo dove faceva SOLO il comico cabarettista. Ma l’accostamento ci sta. “In presenza” G7, Qatar, Sudafrica, India e Turchia, fra gli attori protagonisti. Tanto, ma non abbastanza da dire “IL MONDO”. Anzi. Persa la Cina, perso un pezzo importante. Un MEDIATORE importante. Un mediatore che lancia ora un segnale altrettanto importante: “non mi va di perdere tempo”.

Il canale ucraino LEGITIMNYJ, dopo che ieri l’altro canale Zerada, MOLTO ACUTAMENTE peraltro, aveva nel cambio di atteggiamento del regime di Kiev verso il conflitto fra Hamas e Israele un ELEMENTO DI SUDDITANZA ALL’IMPERIALISMO BRITANNICO (non in questi termini, non sono compagni, ma il senso era quello), OGGI RINCARA LA DOSE SU QUESTO VERTICE DI MALTA: questo vertice NON NON PORTERÀ AD ALCUN RISULTATO (oltre a non fare alcuna breccia in un’opinione pubblica occidentale ormai sempre più disinteressata):
https://t.me/legitimniy/16570

IN SOSTANZA, come ci diciamo da ieri riprendendo Zerada, che senso ha discutere su una proposta completamente irrealistica e basata su RIVENDICAZIONI CHE NON TENGONO IN ALCUN CONTO, ANZI TUTTO, QUELLO CHE È DIVENTATA OGGI, DOPO OTTO ANNI DI REGIME NAZIFASCISTA IN SALSA LOCAL-BANDERISTICA, L’UCRAINA DI OGGI: MONOLINGUISTICA SU UNA LINGUA PARLATA COME PRIMA LINGUA DA META’ DELLA POPOLAZIONE ANCORA A ESSO SOTTOMESSA, MONORELIGIOSA SU UNA RELIGIONE INVENTATA EX-NOVO TRAMITE SCISMI, IN UN OPERAZIONE DI INGEGNERIZZAZIONE SOCIALE CHE DIFFICILMENTE TROVA EGUALI NELLA STORIA CONTEMPORANEA MONDIALE.

Ingegnerizzazione sociale totalitaria che, nonostante agisca del tutto indisturbata in maniera sempre più oppressiva e repressiva sulla società civile ucraina, NON RIESCE ANCORA A RACCOGLIERE I RISULTATI VOLUTI. Per fare un esempio, non c’è bisogno di dire qui da noi: “vietato andare a messa la domenica”; ci pensiamo già da noi a fare altro il settimo giorno, nella stragrande maggioranza dei cittadini nostrani, gli stessi che magari poi raccolgono firme baciando crocifissi, rosari e statuette votive contro l’apertura di un luogo di culto diverso. Non c’è bisogno di “fare la legge”, qui. Lì, han dovuto metter dentro il capo della chiesa ortodossa, dichiararla fuori legge… e, ciò nonostante, più che malcontento non stanno raccogliendo.

Questo il PAESE CHE RECLAMA I CONFINI DEL 1991 A POPOLAZIONI CHE, PER MOLTO MENO – MA MOLTO MA MOLTO MENO! ERAVAMO “SOLO” NEL 2014… - SBATTÉ LORO LA PORTA IN FACCIA. Questo il PAESE che, proseguendo su questa linea di pulizia etnica da qualsiasi cosa puzzi di russo, rischia ormai di perdere anche il resto della popolazione a ODESSA, CHERSON, ZAPOROZH’E, DNEPROPETROVSK, CHARKOV, E NON SOLO.

Seguiamo il filo dell’intransigenza del regime di Kiev, svolgiamolo da questa matassa… e vediamo che DIVENTA TUTT’ALTRO subito dopo. In Palestina, per la precisione.

Lì ieri il padrone britannico (in questo momento più influente di quello oltreoceano) ha detto, in riferimento alla risoluzione ONU sul CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO A GAZA, “ASTENERSI”. E così è stato:

La risoluzione A/ES-10/L.25 (qui il testo in sei lingue)
https://undocs.org/Home/Mobile?FinalSymbol=A%2FES-10%2FL.25&Language=E&DeviceType=Desktop&LangRequested=False
votata ieri prevedeva al punto uno UN IMMEDIATO, DURATURO E CONSISTENTE CESSATE IL FUOCO UMANITARIO TALE DA CONDURRE A UNA CESSAZIONE DELLE OSTILITÀ (“Calls for an immediate, durable and sustained humanitarian truce leading to a cessation of hostilities;”)
https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/LTD/N23/319/20/PDF/N2331920.pdf?OpenElement

VOTANTI: 179
FAVOREVOLI: 120
CONTRARI: 14
ASTENUTI: 45
https://news.un.org/en/story/2023/10/1142932
Vediamoli, i contrari: Austria, Croatia, Cechia, Fiji, Guatemala, Ungheria, Israele, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Papua New Guinea, Paraguay, Tonga, USA.
Tra gli astenuti, oltre ai britannici e ai loro cagnolini di Kiev, anche l’Italia. Complimenti...

Ma restiamo sul pezzo. Il regime di Kiev è passato da una posizione in appoggio a Israele “senza se e senza ma”, che ieri sarebbe sfociata nel quindicesimo “NO”, a un’astensione dettata dalla linea di chi oggi è più influente, probabilmente perché in grado di garantire quattro soldi di mancia a differenza degli USA ormai in piena campagna elettorale.

Il filo dell’intransigenza ora diventa il filo della prudenza, della “deskalacija”, senza chiedere il “cessate il fuoco immediato”… prendetevi pure tutto il tempo per massacrarli ancora un po’. GESUITISMO (Иезуитство), lo definisce Zerada:
https://t.me/ZeRada1/16508

QUESTA UNA BREVE DESCRIZIONE DI COME IL FILO CHE LEGA KIEV A TEL AVIV SI STIA ATTORCIGLIANDO. UN FILO CHE C’È SEMPRE STATO, SIN DA QUANDO KIEV CHIEDEVA A TEL AVIV (E TEL AVIV NEGAVA!) QUELLO “SCUDO” ANTIMISSILE CHE OGGI STA MOSTRANDO, PROPRIO A TEL AVIV, I SUOI LIMITI (limiti, essenzialmente, di sovraccarico). Ma che all’epoca sembrava l’ennesima super-arma, l’ennesima V2 con cui FARE LA DIFFERENZA COI RUSSI.

Russi con cui gli israeliani non hanno MAI rotto, dal 24/02 a oggi. Per tanti motivi, che non è il caso di elencare. Così come PALESTINESI che sanno di avere, ora come allora, nei RUSSI un INTERLOCUTORE AFFIDABILE (rappresentanti di Hamas sono in visita ufficiale a Mosca). Un gioco di specchi continuo, dove la ROTTURA COMPLETA È CHIARAMENTE IMPOSSIBILE, a meno di scardinare COMPLETAMENTE equilibri storicamente consolidati. Quindi, NIENTE “IRON DOME” A KIEV.

OGGI PERÒ QUESTO FILO, COME ABBIAM VISTO, HA PRESO UNA PIEGA CHE PREOCCUPA MOLTO DI PIÙ KIEV, DI UN IRON DOME NEGATO: ARMI A LORO DESTINATE DIROTTATE SU TEL AVIV!

E più si prolunga il conflitto, più lo scenario si fa tragico per KIEV: meno armi a loro, più a TEL AVIV. Gli USA, nonostante i proclami, NON POSSONO TENERE IL PIEDE IN DUE SCARPE, o come dicono gli azeri, “NON SI POSSONO TENERE DUE ANGURIE CON UNA MANO” (Bir еldе iki garpuz tutmaq olmaz)… e le angurie azere non sono come quelle mignon che si trovavano quest’estate nei supermercati. E questo proverbio azero ci porta a un altro attore:

Un altro filo che lega queste due tragiche vicende, infatti, PASSA DA ANKARA. Partner economico dei russi, “only business”, per l’amor del cielo, in cerca di visibilità a MALTA anche come MEDIATORE. RUOLO POLITICAMENTE FALLITO, dopo Istanbul, ECONOMICAMENTE FALLITO, dopo i “niet” rivolti alle richieste di Mosca che hanno provocato altri “niet”, del tutto speculari, da parte del Cremlino, e l’affossamento del cosiddetto “accordo sul grano”.

Ma ERDOGAN sente di poter dire ancora la sua, pur completamente delegittimato, ed eccolo lì. ANCHE PERCHÉ REDUCE DA UN SUCCESSO, QUELLO NEL CAUCASO CONTRO GLI ARMENI DEL NAGORNO-QARABAGH, CHE PORTA LA SUA FIRMA (suoi i droni Bayraktar, suoi gli istruttori militari che hanno addestrato gli azeri, suoi i mercenari provenienti da IDLIB a migliaia per sconfiggere gli armeni tre anni fa, e l’elenco potrebbe continuare). POTENZA REGIONALE CHE COSTRUISCE CENTRALI ATOMICHE COI RUSSI, CHE TRAFFICA IN CEREALI E IDROCARBURI COI RUSSI… CHE “CI PUÒ METTERE UNA BUONA PAROLA”, COI RUSSI.

COMPLETAMENTE DIVERSO IL RUOLO CHE ORMAI SI STA RITAGLIANDO IN MEDIO ORIENTE. QUI NON È PIÙ NEL RUOLO DI “STATISTA SUPER PARTES” O “AMICO DI TUTTI”, MA IN QUELLO PIÙ SPECIFICO DI “DIFENSORE DEL MONDO ISLAMICO”:
https://t.me/rybar/53693
RUOLO CHE GLI È DECISAMENTE PIÙ CONGENIALE. Prima della oceanica manifestazione di oggi, fa la voce grossa sul secondo conflitto in corso, ergendosi a paladino della causa palestinese:
“ İsrail derhâl bu cinnet halinden çıkmalı ve saldırılarını durdurmalıdır.”
(ISRAELE DEVE IMMEDIATAMENTE USCIRE DA QUESTA SUA PAZZIA (“cinnet”, sic!) E FERMARE I SUOI ATTACCHI)
https://t.me/boris_rozhin/102204
Così tuona dal suo canale ufficiale. ED ECCOLO QUI, OGGI POMERIGGIO, ALLA MANIFESTAZIONE OCEANICA CON LA SCIARPA TURCO-PALESTINESE:
https://t.me/boris_rozhin/102231
Prende la parola e si rivolge così all’Occidente: “Ehi voi, VOLETE LA GUERRA FRA CROCE E MEZZALUNA?” (ibidem)

Fermiamoci qui. E’ evidente la riduzione del conflitto a pericolosi sineddochi senza fondamento alcuno e senza nessun motivo che non sia UN OVVIO, STRUMENTALE, TORNACONTO. Il partito di Erdogan non è un partito laico. Unendo radicamento religioso a lotta alla corruzione è andato al potere. E ci è rimasto. È normale quindi, che giochi questa carta. MA NON È SOLO QUESTA LA CARTA CHE GIOCA. Se deve confrontarsi con arabi e persiani, A CUI CONTENDE LA PRIMAZIA NELLA RAPPRESENTAZIONE AGLI “INFEDELI” DEL “MONDO ISLAMICO”, gioca – PER L’APPUNTO! - la carta di paladino della fede.
Se deve confrontarsi coi russi e gli occidentali, gioca la carta di ATTORE ECONOMICO e MEDIATORE, SIA PUR ATTEGGIANDOSI A MASSIMO ESPONENTE DI UN CAMPO POLITICO-RELIGIOSO. ATTENZIONE! COME ABBIAMO GIÀ NOTATO, STRUMENTALIZZANDO QUESTO SCONTRO E RIDUCENDOLO A QUEL PIANO RELIGIOSO, DOVE SI È RITAGLIATO QUEL RUOLO ED È QUINDI IN GRADO DI DIRE LA SUA! Anzi, quella di un “mondo” che dice di rappresentare. Ai “crociati”… senza molta fantasia, peraltro. Arabi, già fatto. Persiani, già fatto. Mi verrebbe da dire, pur con tutti i suoi difetti, W NASSER! Ma tutta la vita, rispetto a questa rappresentazione indecorosa, dove le vite di due milioni di civili inermi diventano l’ennesimo terreno di scontro fra “civiltà”, “religioni”, e quant’altro.

Tornando a Erdogan, IL PRESTIGIO GUADAGNATO SU UN CAMPO SE LO RIVENDE SULL’ALTRO. ANCHE QUI, PERTANTO, DA ANKARA, PASSA UN FILO CHE LEGA – sia pur questa volta indirettamente - KIEV A TEL AVIV.

Chiedo scusa per non aver sciolto il nodo fondamentale, ovvero non aver collocato in una sequenza logica questi rapporti, queste relazioni, anziché elencarle soltanto. Costruire una mappa di queste relazioni, per giunta accurata, esula dallo scopo di queste note. SEMPLICI APPUNTI, in questo caso. Ma necessari, almeno a mio modestissimo parere, per TENERE SEMPRE UNITO QUESTO CAMPO D’AZIONE, SIA PURE IN QUESTA FASE DI ALLARGAMENTO CENTRIFUGO, PER CERCARE E INDIVIDUARE IN ESSO RELAZIONI, RAPPORTI, FRA SITUAZIONI APPARENTEMENTE SCOLLEGATE DOVE, IN REALTÀ, GLI STESSI PARTECIPANTI SVOLGONO RUOLI, AZIONI, CALCOLI ECONOMICI, “INVESTIMENTI”, ESTREMAMENTE DIVERSIFICATI.

Cogliere tutte queste sfaccettature e relazioni, rapporti reciproci e di antagonismo, è molto difficile, per me e le mie scarse capacità impossibile. Ignorarle, tuttavia, è ancora peggio.

Aggiornamenti a seguire in breve stanotte.
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luigi pascale
Saturday, 28 October 2023 07:58
imparo sempre qualcosa quando ti leggo. il tuo è uno sforzo encomiabile supportato da passione autentica, solida cultura politica e coscienza di classe elevata.
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Paolo Selmi
Saturday, 28 October 2023 10:05
Grazie di cuore Luigi!
Conserverò (mi veniva da dire "nel cuore"... mi ripeto, son deamicisiano, fa niente, lo ripeto!) nel cuore questo che è fra i più bei complimenti e, insieme, incoraggiamenti, che abbia mai ricevuto in questi cinquanta anni di vita. Vuol dire che aldilà delle cantonate, che ci sono state (e non poche!), ce ne sono (spero sempre meno) e ce ne saranno (idem con patate...), quel filo rosso che ha legato tutti gli episodi, le fasi della mia vita, a volte mi vien da dire LE mie vite, non era un filo da merceria, ma una fune da montagna... una di quelle che mi sarebbe sempre piaciuto mettere nello zaino per non fermarmi sotto la cima dei monti ad ammirare il sempre pur magnifico paesaggio, ma per tentare quell'assalto alla cima così vicino, per certi versi, a quell'assalto al cielo che ambiamo, osiamo, poter rifare, e questa volta con successo!

Un abbraccio!
E grazie ancora!

Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 22:24
27/10 ore 22:00 aggiornamento

UN ALTRO VILE ATTENTATO TARGATO SERVIZI SEGRETI UCRAINI: OLEG CAREV


Era da tempo sulla lista della CIA ucraina (CRU) e oggi due colpi di arma da fuoco l’hanno raggiunto in Crimea dove abitava.
https://t.me/boris_rozhin/102157
Quando i soccorsi sono arrivati, aveva già perso conoscenza. Attualmente versa ricoverato in condizioni disperate. Originario di Dnepropetrovsk, deputato alla Rada per il Partito delle Regioni, uomo di potere, nel 2014 si era schierato col Donbass. Cosa per cui doveva pagare, e sta pagando. Un canale ha deciso di pubblicare questo suo intervento al Parlamento del 2012:
https://t.me/notes_veterans/13154
Notiamo subito due cose:
1. parla in russo, perché all’epoca il russo era lingua ufficiale in quanto parlata come prima lingua da oltre metà della popolazione ucraina e come seconda lingua anche dal resto;
2. i questori, mentre parla, avevano di meglio da fare: un torneo di canasta, una partita a biliardo, un cineforum; tutto, fuorché ripristinare l’ordine in Aula e permettere al deputato Carev di parlare liberamente.
In questo scenario indecente, cosa si permette di dire il Deputato Carev?
- Che quel clima d’odio avrebbe portato a una guerra civile
- Che quel clima era fomentato ad artem da “amerikanskie instruktory”.
Neanche due anni più tardi, il colpo di Stato. Bastardi. Non aggiungo altro. Comunque, ad attribuire l’attentato alla CRU sono gli stessi canali ucraini:
https://t.me/mriya24/34202

COME CAMBIA LA POLITICA ESTERA DELLA COLONIA UCRAINA SOTTO L’ASCELLA PROTETTIVA BRITANNICA

Il canale ucraino Zerada, non la Pravda, oggi nota come Zelenskij prima si sia schierato con Israele senza se e senza ma e poi, dopo aver parlato con Sunak… si sia convertito improvvisamente alla DESKALACIJA.
https://t.me/ZeRada1/16503

I britannici in questo momento hanno preso di petto Israele. E’ un dato di fatto, i loro tabloid non nascondono la testa sotto terra, come fa invece il resto della stampa europea, denunciando i crimini israeliani e mostrandosi sempre MOLTO critici verso Netanyahu. È bastato un cenno di Rishi… e anche il patàca si è convertito, sulla via di Londra.

Peccato che, come nota Zerada, a questo punto qualcuno dovrebbe spiegare COME MAI LA DESKALACIJA IN ISRAELE SI E INVECE IN UCRAINA NO, ANZI, GUERRA A OLTRANZA FINO AI CONFINI DEL 1991! FINO ALL’ULTIMO UCRAINO!
(Зе выступил за деэскалацию, когда сам отвергает люблю форму деэскалацию в украинском конфликте. Т.е. он находится в очень схожей ситуации с Нетаньяху, но ему советует не нагнетать, а сам на переговоры публично не собирается, хотя военное положение Украины менее перспективно, чем у Израиля)
Geniale. O geniTale. Fate voi.

“MA È UN’ALTRA COSA!”

Per la rassegna quotidiana “Eto drugoe”, “è un’altra cosa”, la Germania ha siglato la Convenzione sulle bombe a grappolo (Convention on Cluster Munitions)… ma non disdegna di vendere all’Ucraina le testate a grappolo M26 per i missili HIMARS!
https://t.me/ukr_leaks/10479
Anche qui geniale, o geniTale… ormai senza alcun ritegno.

CANALI UCRAINI AMMETTONO AVANZAMENTI RUSSI AD AVDEEVKA

Poco più avanti del Terrikon, verso il complesso chimico di fronte, come mostra questa cartina (parte in bianco):
https://t.me/RVvoenkor/55659
Respinti anche gli ennesimi assalti fra RABOTINO e VERBOVOE,
https://t.me/polk105/12299
e nessuna variazione di rilievo anche lungo la riva del DNEPR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/27/20231027134324-b04cfefe.jpg

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 14:50
27/10 ore 12:30 aggiornamento

LOGICA CAPITALISTICA E LOGICA MILITARE

Il pezzo di stamattina è soltanto l’ultimo elemento di riflessione su questo tema, che meriterebbe ben altre teste che la pelata dello scrivente, ben altro tempo a disposizione che i ritagli dei ritagli di giornate sempre troppo corte, ben altre energie che uno sforzo individuale anziché, per esempio, un lavoro collettivo e multidisciplinare, raccogliendo sforzi e competenze altrimenti parziali e parcellizzate (economia, tecnica militare, politica e relazioni internazionali), rispetto a un problema così complesso.

Muovendomi a tentoni, come in camera oscura quando si sviluppa un negativo, dopo qualche tranvata e relativi accidenti, ho preso le misure anche di questo argomento, definito qualche linea generale, QUANTOMENO rispetto al caso ucraino.

Caso invero ECLATANTE di SCOLLAMENTO TOTALE FRA VALORE D’USO E VALORE DI SCAMBIO, FRA LOGICA CAPITALISTICA, secondo la formulazione marxista della cosiddetta “legge economica fondamentale del capitalismo”(*) E LOGICA MILITARE.

NEL CASO UCRAINO INFATTI, LA PRATICA, I FATTI LO DIMOSTRANO, ABBIAMO UNA FORTISSIMA SPINTA A REALIZZARE ECONOMICAMENTE (detto volgarmente, papale papale, VENDERE, e INCASSARE!) MATERIALE TANTO COSTOSO - OVVERO IN GRADO DI GARANTIRE AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE NUMERI, PERCENTUALI DI PROFITTO A DUE CIFRE, NEL PEGGIOR MOVIMENTO SPECULATIVO DOPO QUELLO DEI VACCINI DI BIG PHARMA - QUANTO INUTILE DAL PUNTO DI VISTA DEGLI OBBIETTIVI - MILITARI - PREFISSATI.

Ogni giorno si susseguono NOTIZIE di LANCET kamikaze e DRONI KAMIKAZE distruggendo AEREI ED ELICOTTERI sulle piste, CARRI ARMATI ed altri BLINDATI. Rozhin nel dare notizia degli ultimi due Leopardi che avrebbero fatto bene a restare nei loro zoo, rincara la dose (e fa solo bene!) con questa infografika:
https://t.me/boris_rozhin/102120

LANCET USD 35.000
DRONE KAMIKAZE USD 500
contro
MIG-29 USD 25.000.000
MI-8 USD 15.000.000
LEOPARD USD 7.000.000
BRADLEY USD 6.000.000
MAXXPRO USD 1.0000.000

Uno va addosso all’altro. Nello scontro/distruzione il primo è quella cifra persa, il secondo quell’altra. Non è tutto riducibile a questo, ma sicuramente questa è una buona immagine.

C’è sempre una DOVEROSA OBIEZIONE da fare a tutto questo discorso. “Caro Paolo, quadra tutto… ma non mi risulta che la Russia sia un Paese socialista (e neanche la Cina)! E allora come la mettiamo?”

Non raccolgo la provocazione sulla Cina retta da un modo capitalistico di produzione, dalla quale mi dissocio e, anzi, in cui colgo la solita invidia pelosa per i gloriosi risultati della borsa proletaria di Shanghai e di quella sotto, sopra, ultraproletaria di Shenzhen. Fermiamoci all’obiezione: “Ma Putin non è “Tovarisch Prezident” e la FR non è l’URSS”.

Giusto. Ma anche Pietro il grande non era “Tovarisch Zar”, se vogliamo andare a ritroso, eppure APPLICAVA MECCANISMI DI ASSOLUTA PRIORITA’ NEGLI INVESTIMENTI STATALI. Per esempio, e manco a farlo apposta, nella COSTRUZIONE DEL GIGANTE “ARSENAL” nella sua città (chiamata ancora oggi confidenzialmente PITER), delle fabbriche di armamenti.

In altre parole, “MODO DI PRODUZIONE FEUDALE/CAPITALISMO” e “ARMI” storicamente, nel modello capitalistico Vecchio continente, ma anche Estremo Orientale-Confuciano (Cina e Giappone… e ridaje col provocatore!), SONO DUE ANGOLI DI UN TRIANGOLO IL CUI VERTICE MANCANTE E’, PER L’APPUNTO, LO “STATO”.

VINCERE LE GUERRE E’ PRIORITA’ DELLO STATO. LO STATO IMPONE LA PROPRIA PRIORITA’ SUL CAPITALISMO NAZIONALE, SULLA BORGHESIA NAZIONALE (e anche su quelle estere operanti). LO STATO IN QUESTO SETTORE REALIZZA UNA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA ASSAI SIMILE A UNA VERA E PROPRIA PIANIFICAZIONE: SPECIALMENTE, SE DETIENE LA PROPRIETA’ DI “QUEI” MEZZI DI PRODUZIONE, OVVERO SE IL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE E’ PREVALENTEMENTE (PARTECIPATO), O TOTALMENTE, STATALE.

Manca una leva soltanto, rispetto a una proprietà INTERAMENTE sociale dei mezzi di produzione e CONDUZIONE PIANIFICATA degli stessi: la possibilità di DRENARE INTERNAMENTE RISORSE, gestendo ACCUMULAZIONE e RIPARTIZIONE delle stesse intervenendo IN MANIERA PIANIFICATA E CONSAPEVOLE su PARTE degli UTILI di un’azienda socialista o di un settore dell’economia socialista (qui si intende la quota, il margine che eccede la sebestoimost’, il pareggio di bilancio, UTILI che i russi, giusto per complicare la vita a chi cerca titanicamente di “rettificare i nomi” (zheng ming 正名), ovvero “chiamare vaso rotondo il vaso rotondo e vaso quadrato il vaso quadrato” (Confucio), chiamano “pribyl’”, ovvero lo stesso termine con cui si traduce Profit di “Value, price and profit”… e ciao!).

Lo Stato capitalistico ha gli utili (inteso come PROFITTO e basta) delle partecipate o delle nazionalizzate, più le entrate fiscali, le macchinette mangiapensioni dei bar et similia. Già con quelle, tuttavia, riesce a impostare un lavoro di programmazione più che decente… PER VINCERE LA GUERRA.

UNO STATO, NON UNA COLONIA. Se a farlo, se A IMBARCARSI IN UNA GUERRA, è una COLONIA, che si affida, come abbiam visto stamane, TOTALMENTE, alle ARMI dei PADRONI, alle FINANZE dei PADRONI, alle LOGICHE CAPITALISTICHE PADRONALI che a esse soggiaciono, NON C’E’ DA MERAVIGLIARSI PIU’ DI TANTO SE GLI INTERESSI NON COINCIDONO.

FACCIAMO UN PASSO ULTERIORE. Smettiamo di considerare l’UCRAINA come un BLOCCO MONOLITICO e tentiamo un’analisi di classe, invero non molto difficile nella società disastrata di oggi: I SOMMERSI e I SALVATI. La stragrande maggioranza di sottoproletari, di proletari (contadini e operai) e artigiani impoveriti, di carne da cannone, da un lato. Dall’altro, la borghesia compradora, i parassiti. Pochi privilegiati ormai AUTOREFERENZIALI.

IERI E OGGI IL CANALE UCRAINO REZIDENT DENUNCIA, RIPRENDENDO PIU’ VOLTE QUESTA INDISCREZIONE, CHE ZALUZHNYJ ABBIA CHIESTO IERI A ZELENSKIJ – IN UNA RIUNIONE MOLTO TESA – DI MOLLARE AVDEEVKA E COSTRUIRE UNA LINEA DI DIFESA PIU’ ARRETRATA, SULLA FALSARIGA DELLA “SUROVIKIN”, DOVE FERMARE I RUSSI. RICEVENDO UN DUE DI PICCHE:
https://t.me/rezident_ua/20284

Non penso che quello sul tavolo di Zelenskij sia zucchero a velo. Ma non penso che NE’ LUI, NE’ il cerchio magico a lui attaccato come una cozza, SIANO TALMENTE IDIOTI DA NON AVERLO CAPITO.

LO HANNO CAPITO, ECCOME. MA C’E’ UN INTERESSE CHE PREVALE SU QUELLO MILITARE: LA LOGICA IMPERIALISTICO-PADRONALE NATO, A SUA VOLTA ESPRESSIONE DI UN COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE CHE NON SI PUO’ FERMARE COSI’, COME UNA MACCHINA IN CORSA, CHE IMPONE LORO DI PROSEGUIRE SU QUESTA LINEA SUICIDA, COSTI QUELLO CHE COSTI, FINO ALL’ULTIMO UCRAINO. PER IL MOMENTO E’ COSI’.

E allora avanti, fino all’ultimo ucraino. FINO A QUANDO? QUANTOMENO, fino a quando ALTRI MERCATI prometteranno UTILI MAGGIORI, PAGAMENTI PIU’ CERTI. Israele, Taiwan, il mondo è pieno di POSSIBILITA’, l’AMERREGA, “the land of the free”… è la “terra delle possibilità”, con Apollo Creed vestito da George Washington… e tutto il mondo è così, DEVE essere così, per le sue multinazionali, per i suoi dividendi, per l’apertura e la chiusura di Wall Street.

Potremmo essere, in questo senso, a un punto di svolta. LO SPERO VIVAMENTE, per quei poveri cristi “sommersi”. IL LIMONE, FORSE, SIAMO ARRIVATI AL PUNTO DELLA SUA MASSIMA SPREMITURA. Potrebbero andare a far danni da un’altra parte. Vedremo.

Quel che è certo, è che questa SITUAZIONE sicuramente HA MESSO A NUDO MOLTE CONTRADDIZIONI. Contraddizioni antagonistiche, insanabili. Ma non, assolutamente, bastanti da sole a far le rivoluzioni. Quando scrivo “Potrebbero andare a far danni da un’altra parte”, intendo proprio che potrebbero andare a far danni da un’altra parte! E ci andranno. INDISTURBATI.

Cominciamo allora a vederle, a passarle al setaccio: parlano non solo di loro, non solo a loro, ma anche di noi e a noi. Parlano a tutti coloro che questo mondo lo vogliono ancora cambiare.

Aggiornamenti a seguire.

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(*) Recupero il testo di questa nota, per chiarire cosa intendo, cosa si intende, per “legge economica fondamentale”... da una nota su un lavoro di qualche anno fa, che spero di finire quando finirà tutto questo:
“Le leggi economiche esprimono l’interdipendenza fra i fenomeni economici mediante relazioni necessarie e stabili, che si ripetono costantemente, esprimono cioè l’essenza dei processi della vita economica; esse rispecchiano lo sviluppo dei rapporti produttivi. Ne consegue che l’economia politica, in quanto scienza dei rapporti produttivi, non può non studiare le leggi economiche.” Aa. Vv. Economia Politica (Политическая Экономия), III ed., Mosca, Politizdat, 1971, p.11 http://www.bibliotecamarxista.org/collet%20urss/Economia%20Politica%20Manuale%20CAP.%20I.pdf La legge economica fondamentale (основной экономический закон) è quella alla base di un modo di produzione, quella che ne descrive strutturalmente l’andamento, lo sviluppo globale dei rapporti produttivi. [N.d.T.]
https://sinistrainrete.info/teoria/13410-ivan-mikhajlovic-syroezin-pianificabilita-pianificazione-piano.html#sdfootnote12sym

Nel capitalismo, il tutto si riassume nella “produzione di plusvalore e sua appropriazione indebita da parte degli sfruttatori” (come scriveva, molto schietto e diretto, un manuale di economia politica sovietico fra i primi ad aver tradotto, quando avevo ancora i capelli).
https://www.resistenze.org/sito/ma/di/fo/mdfojb21-021234a001.pdf

Sulla DIFFERENZA SOSTANZIALE fra LEGGI ECONOMICHE FONDAMENTALI dei modi di produzione capitalistico e socialistico rimando a quest’altro studio su un altro capitolo del manuale di Syroezhin.
https://sinistrainrete.info/teoria/15894-ivan-mikhajlovic-syroezin-pianificabilita-pianificazione-piano-vi.html

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Nico
Friday, 27 October 2023 15:43
Eh compagno Paolo!

Hai sentito che i pennivendoli stanno urlando a gran voce che l'esercito russo sta giustiziando i soldati che se ne vanno da Avdeevka?

Cioè, se ne stanno andando da Avdeevka perché le stanno prendendo di brutto, e vengono giustiziati perché vogliono salvarsi la vita...
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 17:55
Compagno Nico, questa me l'ero persa alla grande...

Ma anche solo inventarsela... d'altronde, pur di non vedere i crimini israeliani a Gaza, occorre lavorare molto di fantasia, ma MOLTO. Concediamoglielo.

I russi ormai hanno sotto tiro l'ennesima doroga smerti (o strada della morte, "ennesima" dopo quella di Artemovsk)

E sparano su ciò che si muove in un senso e nell'altro, come accade in un contesto di guerra.

Da lì, NON SI RITIRA NESSUNO. Si chiamano rotazioni, o "rotacii", che dir si voglia. Gente che viene, e che dà il cambio a gente che va. Tra la gente che va ci sono anche i feriti. Vero. Ma anche qui

1. Se i feriti sono trasportati su un Maxxpro indistinguibile dall'alto da una macchina che trasporta soldati per la rotazione di turno, i russi colpiscono.

2. Quando vedono macchine bianche con la croce rossa sopra i russi non sparano, a differenza delle canaglie dei servizi segreti ucraini che si vantano, con mezzo mondo, di compiere attentati all'estero contro chi dicono loro.
A prendere l'abitudine, il vizietto, di usare ambulanze per trasportare soldati, armi e munizioni, non sono stati i russi, a parte il fatto che di tutti i fake visti sinora mi manca quello della strage di ambulanze in colonna...

La realtà dei fatti, carissimo Nico, è che
- non solo i soldati ucraini si stanno consegnando prigionieri in numero sempre maggiore
https://t.me/boris_rozhin/102110
et
https://t.me/boris_rozhin/102107
- ma anche oggi si inaugura IL PRIMO BATTAGLIONE DI EX-FORZE ARMATE UCRAINE CHE HAN DECISO DI COMBATTERE CONTRO IL REGIME DI KIEV!
https://t.me/yurasumy/11196

Si tratta del BATTAGLIONE VOLONTARI "BOGDAN CHMEL'NICKIJ" ( Добровольческий батальон имени Богдана Хмельницкого) che da oggi ha preso servizio.

Bogdan Chmel'nickij, 1596-1657. ataman cosacco, eroe della resistenza ucraina contro la NATO, pardon, contro i polacchi. Chissà se qualche cinegiornale luce ne parlerà, di questo battaglione...

Le cose cambiano. E piuttosto in fretta.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 11:04
27/10 ore 08:30 aggiornamento

"UNA GUERRA SEMPRE PIÙ CARA"


Lo abbiam già visto col costo quadruplicato di un proiettile NATO calibro 155. Con i profitti del complesso militare industriale che totalizza crescita a due cifre, come mai nella sua storia recente. Con il prevalere di logiche ASSURDE, INSENSATE, CRIMINALI non sul genio militare di qualche volpe del deserto, ma del buon senso, come si dice nel campo legale-assicurativo, “da buon padre di famiglia”.

Ieri sera il canale ucraino Zerada è uscito con un pezzo, a tale proposito, che vale la pena tradurre, e che ha proprio questo titolo (“Дорожающая война”)

---

I.

Nella prima fase di questo grande conflitto, a febbraio 2022, l’Occidente fornì in emergenza all’Ucraina Javelin e Stinger. Occorreva fermare le colonne russe in avanzamento e l’aviazione.
На первом этапе большой войны в феврале 2022 Запад экстренно поставлял Украине Джавелины и Стингеры. Нужно было остановить наступающие российские колонны и авиацию.

I veicoli corazzati, l’antiaerea (Buk e S-300), i proiettili per l’artiglieria erano ucraini, anzi, ancora quelli sovietici.
Бронетехника, ПВО (Буки и С-300), снаряды для артиллерии были свои, ещё советские.

II.

Dopo il rifiuto di Zelenskij a Istanbul la guerra passò alla fase seguente.
После отказа Зе от Стамбула война перешла в следующую фазу.

Dagli alleati ci arrivarono carri armati sovietici, altri blindati, cannoni dell’Ex-Patto di Varsavia. Agli “alleati” questo non è costato nulla, in quanto l’URSS li aveva forniti loro a titolo gratuito nella speranza di un futuro comune di pace. Polonia, Slovacchia, Romania e gli altri Paesi, INVECE, hanno tratto da loro PROFITTI, cedendoli in cambio di armi moderne dagli USA.
От партнёров к нам поехали советские же танки, БТРы, пушки бывших стран Варшавского блока. Они не стоили для партнёров условно ничего (были оставлены Союзом в надежде на мирное совместное будущее). Польша, Словакия, Румыния и другие даже извлекли из этих поставок выгоду - выторговали взамен современное оружие от США.

Aumentare a oltre un milione gli effettivi delle ff.aa. ucraine necessitava inoltre una gran quantità di uniformi e armi da fuoco. Parte ce le avevamo, parte ce le han date gli alleati.
Увеличение воюющих в ВСУ до более чем миллиона человек потребовало так же большого количества формы и стрелкового оружия. Часть было у нас, часть со своих складов выдали партнёры.

E così, gradualmente, L'AMMONTARE dei costi relativi alle ff.aa. ucraine ha continuato a incrementare in grosse percentuali.
Так постепенно долларовооруженность ВСУ в % увеличивалась

III.

La preparazione della “controffensiva” e la difesa delle città dai Kalibr e dai Gerany ha comportato altre notevoli spese aggiuntive.
Подготовка "контрнаступления" и защита городов от Калибров и Шахедов стоили уже совсем других денег.

Occidentali i blindati, gli obici semoventi, cannoni e proiettili di calibro NATO, occidentale la contraerea. Delle ff.aa. ucraine restava solo l’uniforme. In quel periodo sono quasi finiti i proiettili calibro 152 (standard sovietico), i razzi per i Grad e gli Uragan, così come sono venute seriamente a mancare le scorte di razzi antiaerei sovietici.
Западная бронетехника, самоходки, пушки и снаряды НАТОвского калибра, западное ПВО. Наша у ВСУ оставалась только форма. К тому времени почти закончились 152е снаряды, ракеты к ГРАД и Ураган, серьёзно истощились запасы ракет советских ПВО.

E qui gli alleati si son mossi già con meno entusiasmo. Le forniture, sia pure di fondi di magazzino e a prezzi anch’essi antiquati (produzioni degli anni Ottanta, Novanta, primo decennio di questo secolo), hanno svuotato velocemente i magazzini NATO.
Эту часть помощи партнёры давали уже с меньшей охотой. Поставки хоть и проходили по старым ценам (первоначального производства в 80е, 90, 00е годы), но быстро опустошили склады НАТО.

IV.

Assistiamo ora a una nuova fase di forniture, la più costosa: armamenti in produzione.
Сейчас наступает новая, самая затратная стадия поставок - поставки с заводов.

Dalla DNR dichiarano che gli HIMARS che gli sparano contro sono con seriali del 2023. Stesso discorso per i proiettili da 155 mm. Proiettili peraltro che la UE non è in grado neppure di fornire nella misura promessa di un milione. Questo per due motivi: non hanno adeguata capacità produttiva e… costano! I pacchetti di aiuti son sempre più “leggeri” rispetto agli inizi. I soli proiettili sono aumentati di una volta e mezzo. E l’inflazione di questi prodotti continua a crescere (*).
ДНРовцы заявляют, что ракеты HIMARS, выпускаемые по ним в последнее время, 2023 года выпуска. То же самое с 155ми снарядами. ЕС даже не успевает выполнить собственный план по поставке Украине миллиона снарядов. Причин две: не успевает промышленность и... это дорого! Пакеты помощи в штуках составляют меньшее количество, чем те которые были вначале. Одни только снаряды подорожали в полтора раза. Инфляция на месте не стоит.

(*) Mi permetto di notare, e di segnare questa osservazione come sottolineato solo per differenziarla dal testo tradotto: IL PROBLEMA PIU’ CHE DI "AUMENTI" E’ - IN QUESTO CASO - DI CLIENTE SOLVENTE O MENO. Che se i prezzi aumentassero e loro pagassero, continuerebbe a essere il bengodi che è stato sinora.

Finché son fondi di magazzino, ceduti in cambio di armi NATO, il rischio di insolvenza è zero perché il “rischio aziendale” (qui si parla solo di soldi, nulla più) è anch’esso zero. Anzi, si risparmiano costi di smaltimento di merce pericolosa e inquinante, mandando tutto nella “Discarica Kiev”.

Quando sono pur fondi, ma armamenti già più importanti, non solo funzionanti, ma con un VALORE D’USO IMPORTANTE ANCHE OGGI, il RISCHIO AZIENDALE comincia a presentarsi, andando di pari passo al RISCHIO D’INSOLUTO.

Ora poi, il rischio è pressoché totale. Merce a prezzi di mercato QUADRUPLICATI nel caso dei proiettili calibro 155. Tutti li chiedono, tutti li vogliono… e chi paga? PAGA PANTALONE, CIOE’ LA NATO. RECUPERARE POI DAI LACCHE’ DI KIEV IN EQUIVALENTE UNIVERSALE (TALLERI), IN RISERVE AUREE, IN BENI MOBILI E IMMOBILI IN MANO ALLO STATO, IN NATURA… PROBLEMI LORO.

IN TUTTO QUESTO… ARRIVA ISRAELE! E ROMPE QUESTO EQUILIBRIO PRECARIO DI FIDUCIA, GARANZIE, PAGHERO’, MI RIVALGO SU TE IN CASO… 120 GG, 180 GG, 360 GG… E SE DOMANI (e sottolineo se...).

GLI ISRAELIANI PAGANO TUTTO E SUBITO. Questo, probabilmente (MOLTO PROBABILMENTE, E SENZA NEANCHE DIRLO, A MIO MODESTO AVVISO, “PROBABILMENTE”), è IL MOTIVO DEL CAMBIO COMPRATORE E DESTINAZIONE, DA KIEV A TEL AVIV, DI MOLTE COMMESSE! Dove magari in fase di contrattazione per questa ennesima, capitalistica, PORCATA (chiamiamo le cose col loro nome, perché comunque una commessa è una commessa, è un impegno messo nero su bianco e da onorare), i nuovi compratori han promesso di pagare di più, se ci sono penali pure le penali, e subito, non a trenta, sessanta, trecentosessanta giorni. Magari lasciando pure l’anticipo a caparra.

INFINE, NON VA SOTTOVALUTATO IN TUTTO QUESTO L'IMPATTO DELLE LOBBY. Il denaro, comunque, tende sempre a essere incolore e insapore, teniamolo sempre a mente. Le lobby, i nepotismi, le clientele, vanno "alimentati" adeguatamente. Altrimenti si fa la fine della LOBBY ARMENA A WASHINGTON, O A PARIGI. Fino alla fine degli anni NOVANTA bloccava l'Azerbaigian in ogni maniera. Poi... parola di cinque lettere che inizia per S e finisce per R = SOCAR. E anche la lobby armena, la lobby della DIASPORA ARMENA... sorry, bye bye.

Qui, abbiamo quindi la copresenza di INTERESSI FORTISSIMI e di UNA LOBBY ALTRETTANTO FORTE. NdT. Ma torniamo al testo.

Tutto questo impatta negativamente sulla FIDUCIA degli alleati nella capacità delle ff.aa. ucraine di raggiungere gli obbiettivi assegnati. All’UCRAINA, così, di PROPRIO e GRATUITAMENTE restano solo i soldati. Ma FORNIRE LORO DI TUTTO IL NECESSARIO, SENZA UN SOLDO E CON I BILANCI USA E UE ANCH’ESSI DEFICITARI, DIVENTA SEMPRE PIU’ DIFFICILE.
Это негативно сказывается на вере партнёров в способность ВСУ выполнить цели Зе. У Украины из собственного/бесплатного остались только солдаты. Но дальше обеспечивать их всем необходимым, в условиях дефицитных бюджетов и США, и большинства стран ЕС, стало реально накладно

Pertanto, il costo di questa guerra in termini reali continua ad aumentare per l’Occidente!!
Так что в реальном измерении стоимость войны для Запада постепенно растет!!
---

Molte cose si sapevano già ampiamente, altre meno. Detto però da un canale ucraino, e in questi termini, molto schietti, pane al pane, vino al vino, fa sempre una certa impressione.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 11:06
In tutto questo ho omesso il link all'articolo originale... chiedo scusa, eccolo:
https://t.me/ZeRada1/16490
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 07:38
Davvero, carissimo Faber. Quello a cui siamo assistendo è, dal punto di vista militare, qualcosa ormai senza alcun senso. Il regime di Kiev si sta letteralmente scavando la fossa da solo, senza che i russi muovano un dito più del dovuto.

La tragica vicenda di questa Quarantasettesima brigata è letteralmente emblematica di questa kontrnastup: la propaganda ce la vendeva come nata in seno alla NATO, addestrata dalla NATO (e all'estero, "perché lì non sono capaci"...), armata dalla NATO manco fosse il più idiota dei reality televisivi dove il ristorante da incubo, prima coi vermi e gli scarrafoni, luce cupa, macchie di umidità ovunque, poi cinquestellemicheline, tutto nuovo, tutto bello, clienti ripresi dalle telecamere che fanno sì con la testa, "heppiend".

Poi arriva a Rabotino e lì la smantellano, letteralmente, assalto dopo assalto, pezzo dopo pezzo. Lì la cucina, il ristorante, la baracca, torna da incubo.

Peggio, si accorge che la "trasformazione" altro non era che un colpo di vernice fresca su una parete marcia, lo specchietto per le allodole, "gli effetti speciali e i colori ultravivaci" delle reclame dei televisori degli anni ottanta.

Peggio ancora, si accorge che quel poco che la salva sono le armi ex-sovietiche che non si inceppano, i mezzi ex-sovietici a elettronica zero che partono anche in mezzo alla melma, gli insegnamenti ex-sovietici di istruttori ex-sovietici che qualcuno aveva già buttato, insieme a tutto il resto sopra citato, nella discarica della Storia.

47 morto che parla: chiunque, nel nostro Belpaese, anche se non conosce la smorfia, sa cosa vuol dire questo numero. Ora lo sanno anche a Kiev. Era meglio se continuavano a non saperlo.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo
Friday, 27 October 2023 15:33
La strategia russa è sempre più evidente. ESTINZIONE di questi serpenti che mordono russi fin dal 1914: molto prima di Bandera e soci, già aiutarono invasori nella 1° g.m.
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Paolo Selmi
Friday, 27 October 2023 17:04
In realtà, carissimo Paolo, come ho cercato di dimostrare oggi, è un regime prigioniero delle proprie contraddizioni, che poi altro non sono che un riflesso di contraddizioni ben più grandi, a estinguere il proprio Paese per evitare l'autoestinzione della propria cerchia di sodali.

Senza questo giro di parole, e come sostengono i canali ucraini che cito ogni giorno, ciò che conviene alla cricca di Ze. NON conviene al popolo ucraino, e viceversa. Non conviene al punto che lo distrugge.

Ma le cose stanno cambiando, da quel poco che sto vedendo. Ancora poco, TROPPO poco. Ma si inizia dal poco, di solito.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 22:44
26/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA: IL CERCHIO SI STRINGE


Partiamo dalla cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/26/20231026211954-89a60878.jpg

Oggi è stata la giornata del fronte sud di questa sacca in formazione. Quante aree rosso vivo, quante postazioni guadagnate! Cari compagni, prima di passare alla cronaca guardiamo ancora una volta quei due paesini a sud: VESELOE E PESKI (in questa cartina in caratteri latini trascritti all’ucraina come Vesele e Pisky)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/26/20231026211956-0de4e021.jpg

Sopra c’era un aeroporto, c’è un aeroporto, si vede chiaramente, che quando tutto questo è iniziato ANCORA NON ERA STATO BONIFICATO DEL TUTTO dai criminali nazifascisti. L’edificio era libero, ma ancora alcuni tratti della pista no. E da lì i mortai del regime di Kiev hanno sparato come dei dannati per otto anni! Praticamente tutto, da quella cortissima distanza, poteva fare male. Un’area intera fortificata, proprio per questo motivo. Un’area intera bonificata letteralmente un metro alla volta, in tutto questo tempo!

Oggi vediamo la linea di fronte allontanarsi da SPARTAK, da OPYTNOE, arrivare alla STAZIONE DI FILTRAGGIO DI DONECK (nella cartina in anglofono “Doneck filtration station”), trasformata in questi anni in un vero e proprio caposaldo della linea difensiva di AVDEEVKA. Un popolo intero comincia a sperare, davvero, che tutto questo possa finire. Presto!

A nord-est, a ridosso del terrikon, i russi sono arrivati oggi alle porte della fabbrica chimica di fronte:
https://t.me/polk105/12266
Anche qui il cerchio si stringe, così come lungo buona parte del perimetro della cittadella assediata.

Il regime di Kiev IN FRETTA E FURIA STA SPOSTANDO TRE BRIGATE (o quel che resta di loro) dalle retrovie e da altre linee di fronte, per tentare quel contrattacco di massa in grado di respingere indietro nuovamente i russi:
https://t.me/polk105/12267
TRA QUESTE TRE BRIGATE, TUTTO QUEL CHE RESTA DELLA QUARANTASETTESIMA!
https://t.me/polk105/12264
Dopo averle prese, dopo aver subito gravi perdite fra Rabotino e Verbovoe, oggi ha completamente lasciato quella linea di fronte (la grossa freccia azzurra al centro di questa mappa che punta verso nordest)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/26/20231026213727-2c29643b.jpg

Resta da capire che senso abbia attaccare ancora come han fatto oggi, se gran parte delle retrovie ormai sono VUOTE! Niente rotazioni, niente approvvigionamenti regolari, il grosso è tutto stato spostato, in fretta e furia lo ripetiamo, verso AVDEEVKA. La fine più ingloriosa di questa kontrnastup. E senza voler essere profeti di sventura ma soltanto realisti, trentamila fanti mandati laddove ANCHE POCO FA SONO STATE SGANCIATE BOMBE TELEGUIDATE FAB-1500
https://t.me/polk105/12268
non possono essere in grado di cambiare la situazione. Per niente. Anzi. Più si concentrano, più si ammassano, più una bomba teleguidata con una testata di una tonnellata e mezzo di esplosivo è in grado di azzerarne il potenziale controffensivo.

Ad AGGRAVARE TUTTO QUESTO, LA STAGIONE DELLE PIOGGE.
https://t.me/ukraina_ru/174618
La steppa diventa melma, i carri armati, i furgoni, i blindati annaspano nel fango. Ma questo vale anche per i russi, si potrebbe obbiettare. Certamente. Ma NON SONO I RUSSI, in questo momento, ad annaspare per recuperare posizioni. NON SONO I RUSSI, in questo momento, a invocare soccorsi a centinaia di chilometri di distanza. La filiera degli approvvigionamenti russi è praticamente a chilometro zero. E NATO e regime di Kiev non sono in grado impensierirne il flusso continuo di armi, mezzi e uomini. Lo stesso non si può dire di una fortezza sotto tiro, di vie di comunicazione in gran parte bloccate e in altrettanta sotto tiro, di viaggi della speranza di notte rallentati pure dal maltempo.

Ad aggravare tutto questo, la situazione sugli altri fronti. Sotto ARTEMOVSK, ad ANDREEVKA, i russi hanno recuperato QUASI TUTTE LE (POCHE) POSIZIONI PERSE DURANTE L’ESTATE:
https://t.me/polk105/12262
Anche a nord l’avanzamento è stato di oltre un chilometro:
https://t.me/polk105/12256

Miliardi di dollari in armi, un popolo semidistrutto con danni irreparabili per generazioni, e nessun guadagno territoriale, anzi, il rischio della beffa finale è sempre maggiore.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Faber
Friday, 27 October 2023 06:26
Nella sua ultima live il buon Orsi fa notare come il fatto che gli ucraini mandino sempre le stesse brigate a tappare i buchi suggerisca che stanno avendo grosse difficoltà con il personale poco addestrato e sbattuto a fare da carne da cannone.
Tra l'altro continuano gli sbarchi sul Dnerp. Decine di uomini mandati a morire per fare vedere che stanno avendo successo sperando che il papino sganci ancora qualcosa.
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Angelo
Thursday, 26 October 2023 15:22
Ciao,
innanzitutto un grazie a Paolo per il lavoro encomiabile, e poi una domanda a chi gestisce il sito.
Si sa quando i commenti torneranno nel formato che avevano fino a 2 giorni fa?
Ora, per dirne una, i link non funzionano.
Grazie.
Angelo
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Angelo
Thursday, 26 October 2023 15:28
Chiedo scusa, ho visto ora altri commenti riferiti proprio alla cosa che segnalavo io.
A quanto pare "non si può".
Angelo
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Angelo
Thursday, 26 October 2023 15:38
Ciao,
ho visto che qualche cosa è stato fatto. ora i link funzionano.
Grazie a tutti.
Angelo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 16:18
E' vero, appena provato da pc e da telefono e ora funzionano!
Un grosso grazie a Tonino che ha risolto!
Ciao!
paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 12:51
26/10 ore 12:30 aggiornamento

UN MILIONE DI PROIETTILI DA 155 MM (A OTTOMILA L’UNO…)


… un attimo che mi perdo con gli zeri… quanto fa? OTTO MILIARDI di euri, giusto?

Questo è il LEND-LEASE degli “aiuti” UE. “Dov’è finito il buon samaritano…”, cantavano i Nomadi (Rebecca) in una canzone che-più-riflusso-non-si-può. Boh, dov’è finito non lo sappiamo. Ma non passa da Bruxelles, questo è sicuro.

Anche perché: qual è il prezzo che avran fissato per questo “aiuto”? Ottomila? O ancora il vecchio? O una via di mezzo?
https://t.me/pl_syrenka/7150

Questo pezzo, riferendosi a questa fonte (Bloomberg)
https://t.me/RVvoenkor/55560
dice che l’UE alla fine riuscirà in un anno a dargliene solo il 30%, che a casa mia è 333.333 (periodico...) proiettili per una cifra concordata di 2 MILIARDI di euri. Che diviso trecentotrentatremilatrecentotrentatre fa 6 mila euri. Una via di mezzo, quindi, se scrivon giusto.
Che è sempre il TRIPLO rispetto al prezzo di partenza di febbraio dell’anno scorso. Che è sempre quattromila euro in più di schifosa speculazione.

“Dov’è finito il buon samaritano”… SARA’ GIA’ IN GIRO A PIAZZARLI A MEZZO MONDO A OTTOMILA EURO, ANZI, A 7.999, PORTANDOSI A CASA GLI ALTRI DUEMILA CHE MANCANO ALL’APPELLO.

570.000 ARMAMENTI SPARITI: SUL CONTRABBANDO DI ARMI NATO DESTINATE, ALL’UCRAINA, ARRIVATE E STOCCATE, IN UCRAINA E, DALL’UCRAINA… PUFF! COME PER MAGIA SCOMPARSE

A PROPOSITO DI “MANCARE ALL’APPELLO”. Questa cartina di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/25/20231025202319-543fe8bb.jpg
schematizza le direttrici dei traffici d’armi provenienti dall’Ucraina (riprendendo una notizia riportata oggi da questo canale telegram):
https://t.me/dva_majors/27934

In sostanza:
- 570 MILA ARMAMENTI IN TUTTO E’ LA STIMA “NON UFFICIALE”.
- FINITI IN MESSICO, NIGERIA, YEMEN, LIBIA, SPAGNA, FRANCIA, INGHILTERRA (E IRLANDA DEL NORD), ALBANIA, ISRAELE E PALESTINA, SIRIA, TURCHIA, ROMANIA, UNGHERIA, MOLDAVIA (strano che non sia segnalata la BULGARIA… molto strano!), BIELORUSSIA, POLONIA, SVEZIA E FINLANDIA.

DENUNCIATA “UFFICIALMENTE”, INVECE, LA SPARIZIONE DI:
42.000 fucili d’assalto
20.000 pistole
6.500 mitragliatori
6.000 lanciagranate
250 lanciamissili spalleggiabili anticarro (inclusi i Javelin e gli NLAW)
oltre 150 lanciamissili spalleggiabili terra-aria (inclusi gli STINGER)
oltre 15 pezzi di artiglieria.

Da questo elenco ufficiale mancano i droni, le mine antiuomo, casse di munizioni e proiettili… oltre a non essere neppure l’INVENTARIO di ciò che manca, dal momento che… NON ESISTE UN INVENTARIO. Ci sta, quindi, che l’ordine di grandezza del colabrodo sia quasi uno zero in più.

DAL FRONTE

AD AVDEEVKA PROSEGUONO GLI ATTACCHI DELL’ARTIGLIERIA RUSSA. Attacchi come questi, che cadono con precisione, come si può notare dalle esplosioni e dagli incendi che divampano dopo l’impatto:
https://t.me/RVvoenkor/55561

Depositi di carburante, armi e munizioni che vanno in fumo. E che in condizioni di assoluta impossibilità di essere ripianati appieno da approvvigionamenti sempre più deficitari, stringono ulteriormente la presa sulla fortezza. Presa già in essere per gli attacchi di terra tesi a
- ROMPERE i tempi di difesa e contrattacco nemici, le loro rotazioni e avvicendamenti, qualsiasi regolarità di rifornimento
- CONSOLIDARE entrambi gli estremi raggiunti, allargando l’area di controllo e
- CREARE i presupposti per ulteriori avanzamenti, come ormai ammesso dagli stessi propagandisti di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/55570


PROSEGUONO ANCHE GLI ATTACCHI (SEMPRE PIU’) INSENSATI LUNGO LA RIVA SINISTRA DEL DNEPR:
https://t.me/polk105/12231
Ennesimo mezzo da sbarco fermato, perdite fra i marò mandati a crepare in queste missioni suicide.

RUSSI SEMPRE PIU’ VICINI A MAKEEVKA, COME AMMETTONO GLI STESSI CANALI UCRAINI PIU’ ESTREMISTI:
https://t.me/ukraina_ru/174539
In generale, è evidente il tentativo, pezzo dopo pezzo, di portarsi a casa la riva sinistra del fiume OSKOL’
https://t.me/polk105/12232
e quindi calare da nord o attraversare direttamente.

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Thursday, 26 October 2023 12:45
Carissimo Paolo, non so se tu puoi farci qualcosa, ma con la nuova versione, a parte mettere in fondo i post più aggiornati, non è possibile aprire un link che sia uno.
Bisogna aspettare che siano "pubblicati" in alto.

Non è che si possa fare qualcosa?

Grazie

Nico
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 14:32
Compagno Nico!

Premetto che non ci posso fare nulla, e che a quanto possa capire anche per Tonino, che gestisce il sito, questa nuova architettura è stata alla fine una scelta obbligata.

Alla fine questo sito è un vero e proprio miracolo di lavoro volontario, da compagni, come altri non molti casi sulla rete, per cui dovrei ogni volta che ricevo un "grazie" io quantomeno girarlo a lui per tutto quello che fa, e non solo su questa pagina, "provvisoria" - come dice l'indirizzo html - tra un po' da due anni...

Non è il mio campo perché sono uno smanettone del secolo scorso, fermatosi a giocare col turbopascal e grazie a mio cugino ("mio cuggino mio cuggino"...) che faceva l'itis perito informatico.

Ma qualcosa ne capisco e provo a ipotizzare un'ipotesi: in pratica in questa nuova versione il formato dei commenti è QUASI testuale (probabilmente per non appesantire una pagina che col tempo si complica sempre di più), ovvero RESTA TESTUALE TRANNE DOVE GLI IMPONGO IO DI ESSERE... GRAFICO O MULTIMEDIALE

E come glielo impongo? Con dei codici particolari, ovvero dei comandi che il compilatore del testo riconosce NON essere testo perché messi tra parentesi quadre.
per esempio:
cippalippa
aggiungo [ b ] e [ / b ] senza spazi fra parentesi lettera e parentesi ai lati ovvero [ b ] cippalippa [ / b ] senza spazi! ma se li metto ora senza spazi spariscono, e dovrebbe uscire (ora senza spazi)
cippalippa
(lo stesso lo ottieni cliccando il pulsante "B" posizionato nella cornice sopra (b=bold=grassetto)).

Ho appena scoperto che questi comandi fra parentesi quadre si chiamano BB CODES. E qui c'è un elenco:

https://analyticshub.io/community/index.php?help/bb-codes/

Ho visto che c'è il pulsante youtube. Proviamo a vedere se questa piattaforma prende anche il comando (SENZA SPAZI!)
[ URL ] https://www.example.com [ /URL ]

Proviamo... sperimentiamo!

Un link da sopra senza quel comando tra parentesi:
https://t.me/boris_rozhin/102016

E ora ce lo metto, il comando, all'inizio e alla fine... rullo di tamburi...
https://t.me/boris_rozhin/102016

Il bello è che, se ci ho preso, lo scoprirò solo dopo aver fatto SUBMIT... vediamo vediamo... se funziona mi basta solo mettere quel comando a inizio e fine sito e il gioco è fatto.

A tra poco!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 14:34 Like Like Reply | Reply with quote | Quote
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 14:37
Niente Nico, anche se gli dò il comando lo recepisce, infatti non vedi [ / url], ma si vede che PROPRIO non attiva il link, di proposito, probabilmente per motivi di sicurezza della piattaforma stessa.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 16:19
Andata Nico!
Tonino ha risolto! Grazie a lui!
Ciao!
paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 October 2023 08:33
26/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Confermato l’avanzamento dei russi e il rafforzamento delle posizioni conquistate lungo la ferrovia sopra la roccaforte. Ferrovia che diventa ora comodo bastione da cui gestire le prossime fasi:
https://t.me/polk105/12224

Per esempio, l’arrivo (e non si capisce bene come…) di ulteriori rinforzi per portare la carne da cannone da sacrificare a TRENTAMILA UOMINI:
https://t.me/rezident_ua/20260

Riguardiamo questa cartina, che riproduce una porzione di territorio più ampia:
https://t.me/polk105/12225
Anche per chi non conosca una parola di cirillico, fosse anche solo una cartina muta, non sarà difficile individuare il “cappio di Avdeevka”. Pensiamo a uno di questi trentamila disgraziati, come si deve sentire al comando impartito di andare lì, in quella BRUTTA COPIA DI ARTEMOVSK.

Resa ancor più brutta dal fatto che

1. in aria spopolano droni russi di ogni genere (Mavic cinesi da ricognizione e kamikaze di loro produzione)

2. Non essendo ormai più una città, non c’è neppure il bisogno di prenderla “casa per casa”, quindi al netto dei pochi anziani rimasti e concentrati nel centro cittadino, di fatto non toccato, tutto il resto, prime linee di difesa, fabbrica chimica, eccetera, si possono tranquillamente passare e ripassare con aviazione e artiglieria.

3. La strada che porta ad AVDEEVKA è già “DOROGA SMERTI”, STRADA DELLA MORTE. Ritorniamo alla cartina, a quei sette chilometri e mezzo che separano i due morsi della tenaglia russa, e non fatichiamo a capire il perché. I wagner, per ottenere lo stesso effetto ad ARTEMOVSK, impiegarono MESI.

4. Il morale delle truppe è ai minimi storici. I fortunati che son riusciti a consegnarsi prigionieri ai russi raccontano loro (IN RUSSO! DA TERNOPOLI! QUALCUNO FORSE PRESTA ATTENZIONE AL FATTO CHE SIANO TUTTI MADRELINGUA RUSSA, NONOSTANTE DALLA CADUTA DELL’URSS SIANO PASSATI TRENTAQUATTRO ANNI? ANCHE NEL PIÙ PROFONDO OVEST???) che…
- erano al fronte da poche settimane
- per tutto il tempo “han sparato in aria”!
https://t.me/boris_rozhin/102016

Per questo anche i nuovi annunci di MOBILITAZIONE TOTALE da parte del regime di KIEV
https://t.me/rezident_ua/20261
CONTINUANO A INASPRIRE LE CONTRADDIZIONI IN SENO AL POPOLO UCRAINO:

- CONTRADDIZIONI DI CLASSE, FRA LA MIRIADE DI SOMMERSI E I POCHI PARASSITI SALVATI DELLA BORGHESIA COMPRADORA LOCALE;

- CONTRADDIZIONI INTERETNICHE, FRA UN MODELLO ARTIFICIALE, QUELLO IMPOSTO IN OTTO ANNI DI LIBRO E MOSCHETTO SU UNA PRESUNTA UNITÀ ETNICA DEL POPOLO UCRAINO, E IL MODELLO REALE, DOVE I RUSSI - E MI RIFERISCO AI TERRITORI SOTTO IL REGIME DI KIEV - SONO ANCORA OLTRE LA METÀ!

- CONTRADDIZIONI RELIGIOSE, DOVE È ACCADUTA UNA COSA SIMILE ALLA MESSA FUORI LEGGE NEL NOSTRO PAESE DEL CATTOLICESIMO, DELLE MESSE, DEGLI ORATORI, DI TUTTO QUANTO ANCHE SOLO ODORI DI CHIESA CATTOLICA ROMANA.

La sensazione, so che mi ripeto, magari è solo un mio auspicio, è che anche il popolo ucraino sia arrivato al suo OTTO SETTEMBRE. Lo spero per loro. Perché dopo c'è il 25 APRILE. Un 25 Aprile dove davvero auguro loro di aprire le finestre, far girare l'aria e buttare fuori tutta la feccia e il pattume nazifascisti accumulati in questi otto anni. Almeno loro.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 25 October 2023 22:19
25/10 ore 21:30 aggiornamento (PROSEGUE E CONCLUDE)


CRESCE LA CONTRAEREA RUSSA: ABBATTUTI I PRIMI DUE ATACMS

Era nell’aria e oggi è arrivato l’annuncio: abbattuti i primi due ATACMS, l’ennesima V2 NATO rivelatasi vera e propria “sola” (modello obsoleto a gittata ridotta e senza GPS) grazie a cui i russi son riusciti a fare esperienza e a studiare anche questo modello, riadattando la propria contraerea a tali specifiche:
https://t.me/IA_ASD/14738
Questo, mentre la NATO altro non è riuscita a opporre ai Gerani che sventagliate di mitra o, peggio ancora, missili Patriot che costano cadauno quanto la fabbrica stessa che li produce, questi droni tanto economici quanto imprendibili e letali. “C’è chi scende e c’è chi sale”…

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 25 October 2023 22:18
25/10 ore 21:30 aggiornamento

AVDEEVKA

In serata è giunta notizia di ulteriori avanzamenti verso nord sul lato settentrionale della tenaglia russa, sopra Krasnogorovka, mentre a sud la situazione è rimasta immutata:
https://t.me/voenkorKotenok/51543

Ciò che ha fatto più scalpore, tuttavia, più che una notizia dal fronte è stata questa analisi MOLTO accurata del canale ucraino Zerada:
https://t.me/ZeRada1/16476
Guardiamo la cartina satellitare. DAL TERRIKON A SEVERNOE LA DIAGONALE, LA LINEA D’ARIA CHE LI COLLEGA È APPENA DI SETTE CHILOMETRI E MEZZO!
Molti di quei sette km e mezzo, dall’alto del TERRIKON, sono VISIBILI A OCCHIO NUDO. Il resto fanno i droni. Risultato, la superficie di AVDEEVKA è ora letteralmente NUDA, chi attacca non potrebbe avere vantaggio migliore, potendo operare attivamente per:

- infliggere maggiori perdite ai difensori,
1. sia direttamente, ovvero colpendoli dopo aver individuato i loro punti deboli
2. che indirettamente, impedendo ai feriti di evacuare per tempo, per esempio.

- rompere qualsiasi regolarità di
1. approvvigionamento,
2. rotazione,
3. comunicazione fra interno ed esterno;

- colpire ancor più nel morale truppe già ampiamente demoralizzate.

AVDEEVKA come ARTEMOVSK? Peggio. Ad ARTEMOVSK c’erano molti meno droni kamikaze. Ora i russi ne sono pieni. “Moltiplicare i problemi di ARTEMOVSK per due”, conclude Zerada.

CONTINUA
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Paolo Selmi
Wednesday, 25 October 2023 11:17
25/10 ore 08:30 aggiornamento (IN PUBBLICAZIONE)

Ciao a tutti,
comunicazione di servizio. Per problemi di piattaforma ho mandato il pezzo di stamattina via mail a Tonino, in quanto avevo difficoltà a caricarlo via "commento", anche spezzettandolo. Tengo questo messaggio sia come comunicazione di servizio, sia come punto di partenza per eventuali commenti al pezzo una volta pubblicato.

Il problema sembra essere lo spazio riservato ai commenti: al momento in cui scrivo il contatore prosegue alla rovescia e mi dà "454 characters left" (contando anche gli a capo, e siamo già a 411).

Finché quindi il problema non sarà risolto, userò questo spazio per gli aggiornamenti veloci, o spezzettabili in brevi paragrafi, e la mail a Tonino per quelli un po' più lunghi (e siamo già a 211).

Grazie mille
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 24 October 2023 18:09
24/10 ore 18:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Altre immagini della bandiera russa (e di quella rossa del battaglione) sul “terrikon”.
https://t.me/ZeRada1/16455
Il filmato vale la pena di essere visto per avere un’idea del complesso chimico a fianco. Da quella collina di sfasciume si controllano le vie d’accesso a nord di AVDEEVKA.

Il regime di Kiev, se vuole tenere questa cittadella, deve respingere i russi da lì. E i russi non aspettano altro per mettere in atto il loro piano di DEMILITARIZACIJA, da un lato, e individuare i PUNTI LASCIATI SCOPERTI dall’altro.
https://t.me/legitimniy/16541

Intanto, oggi i russi sono avanzati ulteriormente, portando a casa altri cinquecento metri, come minimo, A NORD verso NOVOKALINOVO
https://t.me/polk105/12185
(Novokalynove nella versione in anglofono della mappa di RYBAR già pubblicata)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/24/20231024122954-b34a3f4e.jpg

La linea di fronte verso ovest si amplia sempre di più e diventa sempre più difficile tenerla. Più gente accorre, più soldati si espongono al tiro dell’artiglieria russa. Anche oggi, il piano dei russi ha dimostrato di funzionare e di poter funzionare nei prossimi giorni, e settimane, dal momento che la risposta del regime di Kiev è stata più che prevedibile, andando nella direzione da loro auspicata.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 24 October 2023 14:44
24/10 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA


La cartina aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/24/20231024123000-724981ba.jpg

ci mostra alcune “X”, subito dopo le frecce azzurre: sono i contrattacchi falliti da parte del regime di Kiev. Continuano ad arrivare rinforzi da altri fronti, per esempio dalla 47° brigata (o da quel che resta) operante a RABOTINO,
https://t.me/rybar/53565
ma l’esito degli scontri non cambia. Nuovo schiacciasassi russo in azione, la storia non insegna nulla. OLTRE MILLE SOLDATI UCRAINI MORTI E SESSANTA PEZZI DISTRUTTI IN UNA SETTIMANA. Per togliere quella bandiera russa dal TERRIKON (breve filmato qui),
https://t.me/RVvoenkor/55471

Bandiera che sinora non sono riusciti a togliere e per cui pagheranno ancora un prezzo altissimo, nei giorni a venire, probabilmente senza toglierla. Il resto lo stanno facendo aviazione e artiglieria russe.
https://t.me/polk105/12177
https://t.me/rybar/53563

Oltre la fanteria che è avanzata, ancora una volta, verso ovest all’altezza di KRASNOGOROVKA (paesino a nord di Avdeevka, all’altezza della ferrovia):
https://t.me/polk105/12177

Questo pezzo di oggi, nel quantificare le forze del regime di KIEV attualmente ad AVDEEVKA, cita come dato iniziale QUINDICIMILA UOMINI:
https://dnr-news.ru/society/2023/10/24/514782.html

Dato iniziale perché ne stanno dirottando a migliaia da altri fronti. I russi a questo punto non hanno più alcuna fretta a chiudere la partita, ma puntano ormai ad annientare QUELLE forze. Forze che ormai cominciano a scomparire, forze che man mano che diminuiscono rischiano sempre più di aprire varchi, se non voragini, su TUTTA la linea difensiva ucraina.

Effetti “COLLATERALI”: ma se ciò che i russi cercano sono proprio questi, di effetti, come chiamarli ancora così? Quando sono OBBIETTIVI PRIMARI? E, giorno dopo giorno, in corso di raggiungimento?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 24 October 2023 10:21
24/10 ore 08:30 aggiornamento

BREVI NOTE STORIOGRAFICHE (“COM’E’ ANDATA...)


Più va avanti il tempo, più emergono elementi di questo mosaico estremamente complesso, assenti a botta calda, ma anche tiepida, e pure fredda. Ora che è passato un anno e mezzo e sembrano passati secoli, qualcuno si prende la briga di ricostruire quanto accaduto e presenta dati e accostamenti, relazioni fra gli stessi, del tutto inediti. Conferme di quanto si supponeva, smentite, parziali o totali, è quello che ci aspetta e ci aspetterà in futuro.
La storia la scrivono i vincitori? Vae victis? Battiamo tutti sul tempo e cominciamo a mettere insieme un po’ di elementi. Le architravi del costrutto teorico che segue le denunciamo, dichiariamo, affermiamo da tempo. Questa INFOGRAFIKA animata ha il pregio di metterne insieme, di “legarne” insieme un po’:
https://t.me/polk105/12176
E’ infatti incompleto (si ferma poco prima della controffensiva del regime di Kiev che avrebbe sancito l’entrata a piè pari nel conflitto da parte della NATO), è impreciso nella dislocazione dei “numeri”, ma ci dice alcune cose interessanti:

1. IL 12/01/22 LA SOLUZIONE “AZERA” DEL CONFLITTO CON LE REGIONI RIBELLI NEL DONBASS ERA GIÀ A UNO STADIO AVANZATO DI PREPARAZIONE. 316.000 uomini, di cui gran parte unità formate dalla NATO unicamente con questa missione, contro 35.000 uomini nel Donbass. Infatti, QUESTO, E NON ALTRI, SU QUALSIASI MANUALE MILITARE DI QUALSIASI PAESE DEL MONDO E’ L’ORDINE DI GRANDEZZA PER SBARAGLIARE LE DIFESE, ASSALTARE, ACCERCHIARE, CIRCONDARE, ISOLARE, PRENDERE UNA METROPOLI COME DONECK, difesa neanche da trentamila uomini (anche se il grosso era lì, occorre considerare anche le truppe dislocate a difesa di LUGANSK).

E Mariupol’? Mi faccio l’obiezione da solo. Corretto. Non c’erano né trecentomila russi, né duecentomila. MA. Torniamo a quella vicenda, la città è stata circondata A META’. PER TUTTA UN’ALTRA META’ C’ERA IL MARE! Dimezziamo l’impegno di uomini e di mezzi necessari a portare a termine il compito. INOLTRE, insipienza totale del regime di KIEV. Se il grosso delle truppe era impegnato per la soluzione azera prima, poi a cercare di puntellare a nord, a Nikolaev, e ANCHE a Mariupol… il TILT al flipper è INEVITABILE. Non pretendiamo che i cinegiornali luce, o gli storici che un domani scriveranno questa storia, lo ammettano o, peggio ancora, ci arrivino: la storia la scriveranno loro, da queste parti, e non la scriveranno così. Ma sono convinto che nei manuali delle accademie militari sarà raccontata una storia diversa, MOLTO SIMILE A QUESTA, per evitare di prenderlo in quel posto un’altra volta. MARIUPOL’ non è stata quindi l’eccezione che conferma la regola, ma uno di quei casi in cui LA REGOLA NON SI APPLICA. Città di mare tagliata dal mare con il minimo sforzo da parte russa, e difesa in modo PESSIMO, A DIR POCO, dalla metà di terra.

Arriviamo quindi al combattimento urbano. Ci si arriva, dopo avere accerchiato una città, preso atto che chi è dentro non cede e anzi usa i civili come scudi umani, si deve entrare (per inciso, quel che han paura di fare gli israeliani a Gaza). Qui ORMAI E’ SALTATA TUTTA LA MANUALISTICA.
Una volta messo in sicurezza il perimetro, chi opera da dentro NON NECESSARIAMENTE DEVE ESSERE IN MAGGIORANZA SCHIACCIANTE. Anzi, come nella teoria dei giochi di Nash spiegata da Russel Crowe e intuita da Nash, narra il film, quando in cinque ci si stava provando con la stessa,
https://www.youtube.com/watch?v=-a7xBK7L0-A
il rischio di ostacolarsi a vicenda è forte. IL VANTAGGIO CE L’HA, SU UN CAMPO COMPLESSO COSTITUITO DA EDIFICI CONTENENTI SPESSO OSTAGGI (a differenza dei palazzi che gli israeliani demoliscono senza alcuna remora per chi vi abita), PEZZI PIAZZATI SUGLI ULTIMI PIANI, PORTONI CHE NASCONDONO BLINDATI, UNITA’ APPOSTATE DENTRO E FUORI TALI COSTRUZIONI, CHI MEGLIO E’ IN GRADO DI COORDINARE L’AZIONE COMBINATA DI
- RICOGNIZIONE E ATTACCO CON DRONI
- AZIONE DI ARTIGLIERIA MIRATA AI PUNTI SPECIFICI DELLO STABILE INDIVIDUATI TRAMITE RICOGNIZIONE PER
- INDEBOLIRNE LE DIFESE E CONSENTIRE L’AVVICINAMENTO DELLE TRUPPE DI TERRA
- APERTURA DI VARCHI E IRRUZIONE, CON COMBATTIMENTI COORDINATI (azione di blindati e mortai, per esempio, da fuori) PIANO PER PIANO.
- IL TUTTO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE, DAL MAGGIOR NUMERO DI POSTAZIONI POSSIBILI, per mandare in crisi prima, e in tilt poi, la difesa di quello stabile e indurla ad arrendersi o ripiegare sul palazzo retrostante.
Il fatto di
- LOCALIZZARE L’ATTACCO AL SINGOLO STABILE O GRUPPO DI EDIFICI
- AGIRE DI SORPRESA E IN VELOCITA’ DA PIU’ PUNTI,
- in regime inoltre di SUPERIORITA’ di TECNICA e di ARMAMENTI (ovvero fattore umano e materiale)
ha reso possibile la liberazione, quartiere dopo quartiere, di MARIUPOL’ da parte di formazioni armate in NOTEVOLE INFERIORITA’ NUMERICA. Torniamo al video, all’infografika di partenza di questo pezzo.

Il regime di KIEV aveva schierato SETTANTASEIMILA uomini davanti a DONECK e altre DECINE DI MIGLIAIA intorno, più un numero non di molto inferiore intorno alla LNR. Se guardiamo l’infografika, notiamo come nel giro di poche settimane le autorità della DNR e della LNR, AVVISATI DAI RUSSI, abbiano cercato in fretta e furia di richiamare qualche migliaio di uomini. SI VEDE PROPRIO, GIORNO DOPO GIORNO, L’AFFANNO DI CERCARE DI TAMPONARE L’IRREPARABILE. Partono gli incursori che fanno saltare cisterne di carburante, si intensificano i tiri di lanciamissili GRAD, proiettili da 120 mm ex-sovietici, proiettili da 155 NATO nuovi di pacca, la situazione precipita. LNR e DNR vengono riconosciute in fretta e furia dalla Federazione Russa e stringono un’alleanza militare. La macchina è però avviata e non sembra fermarsi, anzi l’ordine è di ANDARE AVANTI FINO IN FONDO.

2. Il 24/02/22, ho fermato il filmato proprio su questa data, il regime di KIEV aveva schierato 377.000 uomini, di cui LA STRAGRANDE MAGGIORANZA CONTRO 50.000 uomini della DNR e della LNR! Li avrebbero spazzati via in pochi giorni. Come però accade nello WEIQI (围棋), che i giapponesi chiamano GO (碁), COLUI CHE ACCERCHIA DEVE BEN STARE ATTENTO A NON ESSERE ACCERCHIATO A SUA VOLTA, altrimenti perde tutto. Gioco su cui si sono formati millenni di generazioni di generali cinesi, giapponesi, vietnamiti, coreani. Gioco a cui probabilmente a West Point è preferito qualche simulatore idiota in realtà aumentata.

Parte così l’AZIONE DI MANOVRA RUSSA, in totale economia di uomini e mezzi, in NETTA INFERIORITA’ NUMERICA ASSOLUTA MA IN ALTRETTANTO NETTA SUPERIORITA’ NUMERICA RELATIVA! Nel giro di pochi giorni, poche decine di migliaia di uomini per regione assumono il controllo di territori enormi,
- COGLIENDO IN CONTROPIEDE GLI “ATTACCANTI” E
- COSTRINGENDOLI AD ASSUMERE, IN COLPEVOLE RITARDO, IL RUOLO DI “DIFENSORI”.

3. Pertanto, SUD E NORD del Paese SALTANO COMPLETAMENTE, E SIN DA SUBITO, con POCHISSIMI UOMINI PER KM DI LINEA DI FRONTE. KM LINEARI CHE DIVENTANO SIN DA SUBITO KM QUADRATI E NON MISURATI A DECINE, MA A CENTINAIA E MIGLIAIA (basta un settore di poco più di 31x31 km guadagnato al giorno per fare 1000 kmq, e questo era l’ordine di grandezza iniziale). Ma torniamo ancora su questo punto, che ha dell’incredibile.

4. Consideriamo, infatti, che i 232 MILA UOMINI di cui disponevano i russi sono stati ripartiti, SPALMATI forse è la parola giusta, fra Bielorussia, regioni di Brjansk, Kursk, Belgorod, Voronež, Rostov e Repubblica di Crimea, più i soccorsi giunti in fretta e furia in DNR e LNR dopo il loro riconoscimento come repubbliche e l’accoglimento della loro richiesta di aiuto (una manciata di giorni prima).

5. Fossero stati EGUALMENTE ripartiti quei 377 mila uomini, la situazione non sarebbe per nulla degenerata come invece accadde dal 25/2 in avanti. ALTRO CHE BLITZKRIEG! È STATO, QUANTO ACCADUTO, UNO DEI MAGGIORI AZZARDI NELLA STORIA MILITARE DI QUESTO ESSERE ANTROPOMORFO CHIAMATO UOMO, RESA POSSIBILE SOLO DAL FATTO CHE QUEI 377 MILA UOMINI ERANO STATI PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA INVIATI LUNGO IL CONFINE CON LA DNR E CON LA LNR PER CHIUDERE ALLA “AZERA” LA QUESTIONE. “Ne povezlo”, не повезло. Non gli è andata bene. E dopo è andata ancora peggio. Proseguiamo nello svolgere l’infografika e andiamo avanti con la linea del tempo.

6. I colloqui di Minsk e di Istanbul sono serviti a prendere tempo mentre la NATO pompava armi e il regime di Kiev raschiava tutti i riservisti dal fondo del barile. LO VEDIAMO CHIARAMENTE, NELL’AUMENTO ESPONENZIALE DI UOMINI E MEZZI MENTRE I RUSSI SI FERMAVANO PER CHIUDERE LA FACCENDA, MENTRE IL REGIME DI KIEV FIRMAVA, MENTRE LA NATO GLI IMPONEVA DI RIMANGIARSI QUANTO APPENA FIRMATO.

Sulla mobilitazione coatta di uomini abili e arruolati abbiamo scritto molto.
ESAMINIAMO quindi, in particolare, IL FLUSSO DI ARMI: notiamo come SE PRIMA DEL 24/2 gli aiuti NATO per la soluzione azera del conflitto arrivavano con il FRENO INIBITORIO del massimo riserbo e della più assoluta segretezza (anche se i russi li avevano scoperti da novembre, come poi ammesso dallo stesso Zelenskij), DOPO IL 24/02 gli “aiuti” arrivavano a frotte, in massa. Caduto ogni freno inibitorio.

7. L’11/06/22, ultimo giorno di questa cronostoria, contro 303 mila russi erano schierati 857 mila soldati.

I russi, tuttavia, avevano sotto controllo la situazione. Meglio, PENSAVANO di averla sotto controllo. Il dato numerico era considerato da loro più un DETERRENTE nei loro confronti per SCORAGGIARLI a puntare su KIEV, su ODESSA, su NIKOLAEV, su CHARKOV, che a creare ARMATE INTERE VOTATE AL MARTIRIO PER FARE QUELLO CHE IN SETTANTASEIMILA INIZIALI NON ERAN RIUSCITI A FARE.

In altre parole, NON avrebbero mai pensato che, due mesi più tardi, la NATO sarebbe entrata a piè pari in un conflitto che diventava sempre più il SUO mandandoli tutti al massacro coi propri armamenti. Questo invece è accaduto, doccia fredda, anzi, freddissima, presa immediata d’atto dei nuovi realia, mobilitazione parziale, ritiro da Cherson e stabilizzazione della linea di fronte, Artemovsk, Linea Surovikin, il resto è storia recente, anzi, recentissima.

Mi sembrava importante, tuttavia, ritornare ancora una volta, grazie a questa infografika, su alcuni elementi che rischiano di passare in secondo piano e finire poi, quando il NOSTRO, di regime, scriverà questa storia, nella discarica della Storia.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 23 October 2023 20:24
23/10 ore 20:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Proseguono i tentativi di riprendersi il terrikon da cui i russi ormai hanno pieno controllo dell’area sottostante, area peraltro in progressiva demolizione. Tentativi falliti e che indeboliscono ulteriormente, a causa delle perdite subite, il potenziale bellico del regime di Kiev nella zona, complicando ulteriormente il quadro generale:
https://t.me/dva_majors/27889
e rendendo possibile, per esempio, il compito di questi soldati incaricati di liberare trincee sempre più vuote:
https://t.me/WarDonbass/130034

DAGLI ALTRI FRONTI

Oggi abbiamo avuto ATTACCHI RESPINTI ANCHE VICINO A RABOTINO, a Verbovoe, per la precisione,
https://t.me/dva_majors/27893
così come anche le aree lungo la riva sinistra del DNEPR dove cercano di resistere i soldati del regime di Kiev, costantemente sotto i colpi dell’artiglieria russa, si assottigliano sempre di più, come mostra questa cartina:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/23/20231023143406-a7894da7.jpg

A ovest di SVATOVO, i russi RECUPERANO POSIZIONI perse durante l’estate:
https://t.me/beardtim/13843
mentre MAKEEVKA è sempre più vicina (600 m circa di distanza)
https://t.me/notes_veterans/13074

GLI ARMAMENTI NATO IN MANDO AD HAMAS

Filmato che celebra un intero arsenale di sistemi spalleggiabili anticarro di marca NATO, tra cui i famigerati NLAW. Dalla NATO, via KIEV e contrabbando, come denunciato dagli stessi israeliani (link nel lavoro di rybar qui sotto):
https://t.me/rybar/53533

Alla fine, tutto sommato, ingrassare uno, l’altro o entrambi, per i piazzisti delle armi (nuove, usate, km 0, in leasing, in chiaro, in nero, in “grigio”)… fa forse qualche differenza? E mentre la morte esegue la sua danza macabra, a ogni colpo di falce, di qua e di là dalla linea di fronte, sgorgano sangue e dollari.

“MAS DE 60 MILLONES DE EUROS”

È il valore STIMATO di questo tesoro INESTIMABILE, collane d'oro antichissime (parte dell'oro degli SCITI) in dotazione al patrimonio museale ucraino, conservato talmente bene dal regime di Kiev che aveva già preso il volo per Madrid:
https://t.me/rybar/53540
Cinque arresti, tre spagnoli e due ucraini. Smantellata, si spera, una rete operativa dedita al contrabbando di opere d’arte. Un regime corrotto a ogni livello.

Altro esempio, DUECENTOCINQUANTACINQUE MILIONI DI GRIVNE (pari a sei milioni e mezzo di euro) è quanto i VOENKOM del regime di Kiev sono riusciti a ESTORCERE IN SEI MESI alle famiglie ucraine per far sì che i loro figli non siano sbattuti al fronte:
https://t.me/mriya24/33920

Tragedie umane, di famiglie che si indebitano per racimolare quei cinquemila euro in grado di salvare il proprio figlio. Speculazione, corruzione. La tragedia maggiore, tuttavia, è quella di un popolo che in otto anni dal 2014 è stato completamente frammentato, distrutto, parcellizzato, ancor più che nei vent’anni precedenti. E che oggi è incapace di dire basta. Esattamente come nel nostro Otto settembre (“E in cielo cantano le stelle: / Pensa solo a salvare la tua pelle.”)

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 23 October 2023 14:56
23/10 ore 13:30 aggiornamento

NERVOSISMI


Ieri il regime di Kiev ha fatto saltare un ponte nella regione di CHARKOV a 2 km dal valico con la Russia. In più, ne ha minati altri tre, sempre in zona:
https://t.me/ukraina_ru/174175
Appare chiaro come serpeggi sempre più forte il timore di un attacco di sorpresa da parte russa, che sull’altro versante genera azioni PREVENTIVE come questa.

ARESTOVICH, cui oggi fischieranno sicuramente le orecchie per quante volte lo nominiamo, proprio oggi metteva in guardia i suoi connazionali (seguaci, o “followers”, o futuri elettori? Tipica questione da “democrazia liquida”...) dal fare, con AVDEEVKA, la stessa fine degli accerchiamenti passati (“Ilovajsk, Debal’cevo (entrambi 2015), Severodoneck, Lisichansk, Bachmut, Soledar - Иловайск, Дебальцево, Северодонецк, Лисичанск, Бахмут, Соледар):
https://t.me/RVvoenkor/55415
Rezident conferma, appoggia l’analisi e rilancia, collegando il probabile insuccesso dell’esercito del regime di KIEV alle sorti, politiche e non, di Zelenskij:
https://t.me/rezident_ua/20225
Altro elemento di nervosismo.

LEGITIMNYJ invece trasferisce il proprio, di nervosismo, sulle tre regioni di CHERSON-NIKOLAEV-ODESSA, dove SI INTENSIFICANO GLI ATTACCHI RUSSI.
https://t.me/legitimniy/16536
Non solo semplici “RETROVIE”, ma qualcosa di più ampio (цель может быть куда шире) che potrebbe preludere, l’anno prossimo, a una campagna addirittura verso ODESSA! Altro elemento di nervosismo.

A tal scopo, altre due o tre passate di trappole come ARTEMOVSK e AVDEEVKA, per ridurre al minimo la capacità bellica del regime di KIEV, e il gioco sarebbe fatto. D’altronde, da una parte i russi che CRESCONO, dall’altra la NATO che DIMINUISCE, e le scorte prima o poi finiscono. Più prima che poi.

QUESTI SONO GLI “AIUTI MILITARI” USA ALL’UCRAINA PER MESE, da febbraio 2022:
https://t.me/rezident_ua/20224
Come commentarli, se non con un CROLLO TOTALE? Inoltre, adesso distraendo tali “aiuti” verso l’alleato di ferro in Medio Oriente, come saranno novembre e dicembre? Altro elemento di nervosismo.

Ma non sono solo le munizioni a finire. Anche gli uomini, qualcuno si sta accorgendo, sono ormai agli sgoccioli. Questa intervista a un ufficiale, V. Shevchuk, 80° brigata meccanizzata, sta facendo scalpore sia sui canali russi
https://t.me/RVvoenkor/55416
che ucraini:
https://t.me/ZeRada1/16443

Mancano soldati! Ogni giorno ne muoiono troppi. Soluzione: mobilitare tutti, tutti quelli nelle retrovie capaci di tenere in mano un fucile; questa la soluzione dell’ufficiale. E, ça va sans dire, ulteriore elemento di nervosismo.

Sul campo la situazione non promette nulla di buono. L’odierna ondata di assalti è finita come le precedenti, anche se verso RABOTINO poteva contare sulla NEBBIA e ha intensificato il più possibile gli attacchi per cercare di portare a casa qualcosa in più o, più semplicemente, qualcosa:
https://t.me/RVvoenkor/55414

Sulla riva sinistra del DNEPR proseguono gli scontri, ma persino gli ufficiali ucraini smentiscono la creazione di una testa di ponte e invitano alla prudenza:
https://t.me/rezident_ua/20215

Sotto AVDEEVKA e
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/22/20231022225313-b814391f.jpg
e persino sotto KUPJANSK
https://t.me/polk105/12138
sono in affanno.

Il momento di svolta dell’azione russa COINCIDE con quello di maggior difficoltà sul campo, sinora, delle forze NATO e del regime di KIEV. Una combinazione che non promette nulla di buono, per queste ultime.

Aggiornamenti a seguire.
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Мир
Monday, 23 October 2023 16:11
Grazie Paolo,
sintesi perfetta ed esaustiva, come sempre.

Ciao
Мир
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Paolo Selmi
Monday, 23 October 2023 20:25
Grazie mille Mir!

Alla fine nel raccogliere tutte queste notizie... il tratto che le accomunava mi sembrava proprio quello!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 23 October 2023 09:48
23/10 ore 08:30 aggiornamento

ARESTOVIČ E I TOPI (SULLA NAVE CHE AFFONDA)


Il canale ucraino Zerada ci offre un FLORILEGIO DI “PERLE” DELL’EX-CAPO DELLA PROPAGANDA DEL REGIME DI KIEV, al secolo Aleksej Arestovič. Nulla di sorprendente, il termine “voltagabbana” del resto è nostro e parametrato su tipi di abbigliamento, la “gabbana”, vecchi di secoli. Allo stesso modo, siamo un popolo che produce continuamente caterve di cinture nere, di campioni mondiali di faccia-come-il-didietr-ismo: gente che nemmeno una macchina della verità potrebbe sbugiardare, che senza battere ciglio riesce a inanellare frasi su frasi imparate a memoria davanti alle telecamere come neanche l’avemaria.

Lëcha Arestovič, quindi, è un dilettante, senza alcuna pretesa peraltro di rubare in casa dei ladri. Cura il suo orticello. Questo possiamo già premetterlo. Entriamo ora nel merito delle sue affermazioni, Zerada le ha raccolte su ARTEMOVSK:

1. PRIMA (della caduta): tenere la città è utile
ADESSO: dopo che in città sono entrati i wagner (già dicembre/gennaio, NdT), tenerla non aveva alcun senso
2. PRIMA: gli attaccanti subiscono perdite ingenti
ADESSO: i soldati (ucraini NdT) non vedevano neppure il nemico e le loro perdite in dodici giorni ammontavano già al 50% delle loro forze effettive
3. PRIMA: combattere a Bachmut dà tempo per preparare la nostra controffensiva
ADESSO: Bachmut ha dato tempo alle ff.aa. russe di costruire la linea Surovikin
4. PRIMA: questa storia a noi offre solo vantaggi, li priviamo di forze ingenti
ADESSO: soldati mobilitati senza alcuna preparazione sono stati gettati in prima linea allo sbaraglio, c’erano zone molto più idonee alla difesa, Bachmut altro non era già che un cumulo di macerie
5. PRIMA: il comando generale sa quel che fa
ADESSO: è stato un errore, UNO STUPIDO COSTRUTTO DI PROPAGANDA (бестолковый пиарпроект)

https://t.me/ZeRada1/16430

Ora, tralasciamo l’etica, la morale che, come ben sappiamo noi, cinture nere V dan di questa disciplina, non sono contemplate. Tralasciamo anche il FATTO che SU queste parole sono state condotte PRECISE SCELTE tattico-strategiche che hanno portato alla MORTE di DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI. Tralasciamo infine che, di conseguenza, queste parole siano GRONDANTI SANGUE DALLA TESTA AI PIEDI, DA OGNI PORO.

Cerchiamo quindi di tenere a bada la nostra rabbia e focalizzarci sul PERCHÉ, DI QUESTO CAMBIAMENTO. È evidente il tentativo di Arestovič di SMARCARSI dall’attuale CERCHIO MAGICO, da cui è stato peraltro espulso. Uno smarcamento non nei fatti, quindi, perché ci ha già pensato qualcun altro, ma nell’IMMAGINE che di esso ne hanno i cittadini elettori.

Dinamiche, anche qui, di cui siamo cinture nere, e riassumibili nella formula: COME APPARIRE OPPOSIZIONE PUR RESTANDO AL CENTO PERCENTO ORGANICI AL SISTEMA, PARDON, AL REGIME ATTUALMENTE AL POTERE.

Arestovič che critica le SCELTE del REGIME ma NON IL REGIME. Arestovič che parla senza pudore alcuno la sua lingua, che è il RUSSO, e che è la LINGUA parlata CORRENTEMENTE DA OLTRE LA META’ DELLA POPOLAZIONE ANCORA SOTTO IL REGIME DI KIEV. Arestovič, in tutto questo, che dice PESTE E CORNA DEI RUSSI. Et voilà, ecco a voi il volto umano del regime.

Appare quindi evidente come, in un contesto generale di NAVE CHE AFFONDA, lui cerchi di passare da TOPO CHE ABBANDONA LA NAVE a PIANO “B” per i padroni: quel “FASCISMO MODERATO” che compare sempre in tali occasioni per cambiare tutto affinché nulla cambi.

Mettiamo da parte la miseria umana del personaggio, di questi personaggi, e concentriamoci sul processo in atto. Cosa vediamo? Una situazione indubbiamente di CRISI, all’interno delle alte gerarchie nazifasciste. E crisi PROFONDA. L’EMERGERE DI QUESTI PERSONAGGI, che galleggiano in una situazione di precaria impunità, SIGNIFICA, QUANTOMENO, AMMETTERE LA NECESSITA’ DI UN PIANO “B”. E non un piano solo.

Le cose non promettono bene, per niente, i topi abbandonano la nave e il padronato corre ai ripari. Vedremo gli sviluppi.

A CHE SERVE FAR SALTARE UNA DIGA

I tedeschi è da tempo che addestrano le forze speciali ucraine all’impiego di LORO MEZZI DA SBARCO MODULARI, invero interessanti, dal momento che possono anche agganciarsi l’uno di seguito all’altro così da formare un PONTE MOBILE. Qui un video molto esplicativo.
https://t.me/dva_majors/27851

Naturalmente, video del genere SBUGIARDANO la tesi, qualora qualcuno l’avesse ancora, di
- una guerra di difesa da parte del regime di Kiev
- una guerra dove l’U-ccidente si limita ad “aiutare”.
Quando io ti fornisco un MEZZO COSI’ SPECIFICO, per compiere AZIONI COSI’ PRECISE, non ti sto “suggerendo” qualcosa, ma ti sto DISEGNANDO UN PIANO (D’ATTACCO) VERO E PROPRIO e IMPARTENDO PRECISI ORDINI.

Non solo. GUARDIAMO IL DNEPR PRIMA DELL’ESPLOSIONE DELLA DIGA. Era un fiume come il Po sulla A1, più ampio del Po del Po sulla A1, con un flusso costante di acqua. Ora quel bacino enorme di acqua dolce non esiste più e la portata del fiume si è ridotta, insieme all’ampiezza.
Immaginatevi ora dover passare il Po, all’altezza del ponte sulla A1, facendo i giochini di costruzione modulo agganciato a modulo. I russi, ma chiunque, starebbero lì a guardare? O giocherebbero a loro volta al tiro al bersaglio? Scaricandogli contro tutto quanto in loro possesso?

Per come invece OGGI è ridotto il DNEPR, ci sono punti dove davvero questi moduli si possono agganciare e “inventare” così un ponte in tempi relativamente brevi, tali da far passare blindati coperti peraltro dal fuoco di pezzi MOLTO PIU’ AVANZATI, sfruttando la maggior terraferma a disposizione.

Torniamo a quella catastrofe ecologica di cui non parla nessuno. Uniamo, ancora una volta, i puntini, e vediamo che non avrebbe ALTRO SENSO, per un tedesco, spendere tempo e soldi ad addestrare corpi speciali a compiti COSI’ SPECIFICI se non FACESSERO PARTE DI UN PIANO PRECISO, DI CUI LA DIGA SALTATA PER ARIA ERA LA CONDICIO SINE QUA NON.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 22 October 2023 15:33
22/10 ore 15:30 aggiornamento

IL DITO E LA LUNA

Sono ormai saltati tutti i rapporti causali, a partire da quelli più “immediati”, quelli più “logici”, quelli che “ma se le cose stanno così, allora…”

Sono saltati perché, come denunciavamo ieri, DIETRO a tali rapporti “immediati”, “logici”, “ovvi”, si pongono ALTRI TIPI DI RAPPORTI BEN PIÙ FORTI che sovvertono, a volte invertendoli completamente, quelli del primo tipo.

Al che, saremmo e siamo portati a credere nell’imbecillità del “comandante en chefe”: no, non patàca o mascellone che davvero sono maschere di questa macabra rappresentazione del potere, ma del padrone o meglio, volendo usare un termine collettivo che ben si attaglia alla situazione attuale, del PADRONATO.

I russi tendono l’ennesima trappola e i generali NATO ci cascano, per l’ennesima volta? Dopo MARIUPOL’, dopo LISICHANSK, dopo SEVERODONECK, dopo ARTEMOVSK?

“Son proprio coglioni”, verrebbe da dire, e senza peli sulla lingua. Non escludiamolo, questo fattore, che incide a mio avviso maggiormente del pelo sullo stomaco di una persona consapevole dei misfatti che sta commettendo egli stesso e di quelli che sta generando con la sua condotta IRRESPONSABILE, INCOSCIENTE, CRIMINALE e, in ultima analisi, IDIOTA.

Del resto, πάτερ, ἄφες αὐτοῖς· οὐ γὰρ οἴδασιν τί ποιοῦσιν, “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno” (Lc, 23:24), è da duemila anni che ce lo diciamo… con la differenza che ora gli imbecilli da boia li promuovono a generali: “o tempora, o mores”, la storia non si ripete mai uguale. Fondamentalmente, assistiamo a un’evidente degradazione di tale ruolo, allora addirittura elevato a “dux” con ascendenze divine che si aggiungevano di pari passo alle corone di alloro e agli archi di trionfo, e oggi ridotto a mero passacarte. E il passacarte, per definizione, “non deve pensare” (tipica obiezione padronale al “ma io pensavo…” e “ma io credevo…” dei propri subordinati).

Lo stolto guarda il dito mentre il saggio indica la luna. Va bene, ci sta. Ma quanto lo stolto è OBBLIGATO a guardare il dito? Anzi, A MOSTRARE A TUTTI IL DITO CHE STA GUARDANDO? Anzi, A RENDERE PER TUTTI, VOLENTI O NOLENTI (CON-VINCERE O VINCERE E BASTA), QUEL DITO STESSO LA “LUNA”?

Ulteriore elemento della follia contemporanea che ci attanaglia. Un nodo gordiano che si aggroviglia sempre più, man mano che il filo si arrotola su questa rocchetta impazzita, completamente fuori asse da qualunque parte la si giri: questo, ovviamente, se NON SI TIENE CONTO del motore primo che gira tale rocchetta, il quale invece GIRA IN MANIERA SEMPRE MOLTO, TROPPO COERENTE: quei “PROFITS” e “DIVIDENDS” che un presidente ormai giunto all’età in cui si parla a ruota libera, peggio di “in vino veritas”, riconosce essere l’unica logica di questa follia (sia pur ancora con il freno inibitorio della “sicurezza nazionale”… ma è solo questione di tempo).

Del resto, IL DITO E LA LUNA appartengono anche all’ARTE DELL’INGANNO PER ECCELLENZA: “La guerra È il DAO dell’INGANNO” (兵者,诡道也。Sunzi Bingfa). E i russi da un anno e mezzo privilegiano questo TIPO di inganno.

Avanzano su KIEV con qualche decina di migliaio di uomini per fare accorrere in fretta e furia truppe, DISTRAENDOLE DA SUD, dove creano la via di terra per la CRIMEA e chiudono MARIUPOL’ in accerchiamento. Così inizia la SVO.

Affidano quindi ARTEMOVSK a un gruppo mercenario incaricato, per ammissione esplicita del generale SUROVIKIN, di attirare il maggior numero possibile di uomini e mezzi accecati dai comandi idioti di cui sopra nella tenuta dell’indifendibile. E formano dal nulla
- trecentomila uomini che se avevan fatto un anno di naja era già tanto, collocandoli dove c’era bisogno senza impegnarli in combattimenti se non quando pronti,
- decine di migliaia di ufficiali, a questo punto non improvvisati, ma pronti a entrare anch’essi in campo,
- una linea difensiva a più livelli tra sotto ZAPOROŽ’E e ORECHOV che ancora oggi non è stata minimamente scalfita,
- reparti specializzati d’assalto e addestrati nell’uso di droni e delle più moderne tecniche di combattimento
- catene di montaggio e di produzione di droni soltanto poco prima inesistenti,
portandosi quindi a casa questo doppio risultato: potenziamento enorme della propria capacità difensiva e offensiva e smantellamento progressivo delle forze NATO e del regime di Kiev.

Il fallimento della KONTRNASTUP NATO è FIGLIO di questa Luna che non ha visto nessuno.

Oggi con AVDEEVKA assistiamo all’ennesimo ripetersi di questo schema DITO-LUNA:
- AVDEEVKA sotto attacco
- AVDEEVKA costringe i generali NATO e il regime di KIEV a prendere una decisione:
1. mollare (e mollare così il Donbass, partita chiusa forse già quest’anno)
2. tenere a tutti i costi (e rinviare il più possibile il finale di partita)
Schema binario banale, ma efficace: i generali NATO, COME PREVEDIBILE DEL RESTO, ordinano ai loro due fantocci al potere di tenere a tutti i costi. I motivi ce li siam già detti. Non interessa il Donbass, non interessa la Crimea, non interessano le altre due regioni russe rientrate l’anno scorso all’ovile e che la collegano via terra alle regioni che, politicamente, russe lo sono sempre state. Interessa solo una cosa: PROTEGGERE L’INVESTIMENTO, FINCHÉ RENDE. A ogni costo, “fino all’ultimo ucraino”.

E così è. E i russi non se lo fanno dire due volte. Il loro schema aperto (al nemico la scelta, come sempre, fra opzione 1. e opzione 2.) accettano che sia ora CHIUSO da una scelta nemica BEN PRECISA. Difesa a oltranza.

Ecco allora che i russi passano da QUESTA CONFIGURAZIONE INIZIALE:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/21/20231021215236-3c408eca.jpg
proiettata a chiudere una sacca con un cordone che si fa sempre più sottile, più esile, più VULNERABILE man mano che affonda in territorio nemico, fino alle porte di BERDYČI,
a TUTT’ALTRA CONFIGURAZIONE:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/21/20231021215310-0bee8725.jpg
dove SI METTE IN SICUREZZA QUELLA CHE POI È STATA LA VERA STRETTA AL BAVERO DELL’AVVERSARIO, OVVERO LA PRESA DEL TERRIKON E DEI TERRITORI A SUD IMMEDIATAMENTE PROSPICIENTI LA CITTÀ-FORTEZZA, SU CUI PIAZZARE MORTAI E TUTTA L’ARTIGLIERIA PESANTE A DISPOSIZIONE E PROCEDERE COSÌ AL SUO PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO.

A questo punto, l’obbiettivo di creare, NUOVAMENTE, PER L’ENNESIMA VOLTA, una situazione la più congeniale possibile allo smantellamento delle ultime riserve in dotazione alle forze armate NATO e del regime di Kiev, è stato PIENAMENTE RAGGIUNTO.

Truppe accorrono in massa, tentando di contrattaccare:
https://t.me/legitimniy/16531
Chi le accoglie, oltre a farlo con un bagaglio di artiglieria pesante e aviazione decisamente superiore, lo fa da una posizione sul terreno di forza: da terrapieni, da tratti coperti, da postazioni dove è già possibile individuarli e attaccarli da lontano.

Da altre parti, come sulla riva sinistra del DNEPR, non c’è neppure bisogno di chiamarli. Vengono già da soli, a morire, a frotte, come mostra questa mappa di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/21/20231021123255-f92f0b22.jpg
Attraversano la riva di un fiume ridotto a rigagnolo (dalla diga fatta da loro saltare all’uopo), partono all’assalto, ricevono in cambio una pioggia di missili e proiettili, indietreggiano e cercano riparo, nessuno riesce a mandare loro rinforzi dalla riva destra (rotazioni continuamente spezzate), il finale a quel punto inevitabile è la loro distruzione.

Lo stesso si può dire - ANCORA! - per la porzione di fronte fra RABOTINO e VERBOVOE. Qui, come se nulla fosse, come se ci fosse un pilota automatico verso la distruzione inserito e che nessuno può (VUOLE!) staccare, uomini e mezzi si distruggono DA MESI contro la linea di difesa russa. Anche qui, i russi non han bisogno certo di “cercarli”. Vengono da soli. Ancora oggi combattimenti infuriano, come un mese fa, come due mesi fa, con gli stessi risultati di allora:
https://t.me/dva_majors/27829

“DARK SIDE OF THE MOON”

POTREBBE ESSERE GIÀ QUESTA, LA “LUNA” OLTRE AL DITO, ALDILÀ DEL DITO.

INVECE, VI È DELL’ALTRO. STIAMO ASSISTENDO A UN’OPERAZIONE COMPLESSA SU PIÙ LIVELLI DA PARTE RUSSA, DOVE QUANTO IN GENERE OMETTO NEI MIEI AGGIORNAMENTI È INVECE IMPORTANTE TANTO QUANTO DI SOLITO RIPORTO E SI RIPORTA.

MI RIFERISCO AGLI ATTACCHI NOTTURNI. ESSI RAPPRESENTANO L’ALTRA FACCIA DI QUESTA MEDAGLIA, L’ALTRO LATO, QUELLO NASCOSTO, DI QUESTA “LUNA”.

I RUSSI ORMAI, E DA TEMPO, COMPIONO TALI ATTACCHI CON TRE OBBIETTIVI PRECISI:
1. ANTIAEREA RIMASTA
2. AVIAZIONE RIMASTA (AEREI, ELICOTTERI, DRONI)
3. DEPOSITI DI ARMI E MUNIZIONI

A tale, molteplice, scopo procedono con ATTACCHI COMBINATI:
- MISSILI
- BOMBE TELEGUIDATE
- DRONI KAMIKAZE
ECCO QUINDI UN ULTERIORE SENSO DELLE ESCHE, DELLE TRAPPOLE DI CUI SOPRA. I russi aspettano che le forze NATO e del regime di KIEV dirottino parte delle SCORTE STRATEGICHE a EST, nelle retrovie, dove la loro contraerea è più in difficoltà, e poi le annientano. AVDEEVKA, KUPJANSK, SVATOVO, ARTEMOVSK… tutto per il fronte, tutto al fronte! E quel “tutto”, spesso e volentieri, neanche ci arriva, al fronte (questo il senso dell’analisi del canale ucraino Legitimnyj a questo link).
https://t.me/legitimniy/16529

QUESTO UNA VOLTA ERA UN DEPOSITO POSTALE A CHARKOV. LO ERA BEN PRIMA DI ESSERE STATO DISTRUTTO IERI NOTTE:
https://t.me/boris_rozhin/101659
Non lo era più da tempo, da quando le forze del regime di KIEV lo avevano requisito per fare da centro logistico e deposito di armi e munizioni. TALMENTE IMBECILLI DA FILMARE QUANTO GIÀ NOTO AI SERVIZI SEGRETI RUSSI, OVVERO CHE CARRI ARMATI E BLINDATI VIAGGIASSERO DENTRO BILICI TELONATI (e non su bisarche)! Guardateli qui, mentre si autocelebrano mettendo in rete un segreto militare:
https://t.me/boris_rozhin/101656?single
E poi, ovviamente, non meravigliamoci che a un prima segua anche un dopo:
https://t.me/boris_rozhin/101655?single

Non meravigliamoci neppure di quanto oggi riporta sempre LEGITIMNYJ: il REGIME DI KIEV CONSUMA, PERDE, BUTTAVIA IN UN GIORNO IL 250% DELLE MUNIZIONI CHE GLI ARRIVANO, SEMPRE IN 24 ORE!
https://t.me/legitimniy/16533
Mettendo a dura prova, a ogni giorno che passa, le proprie riserve strategiche. Tante, ma non inesauribili.

CHE LA CONTRAEREA DI KIEV SIA NEL MIRINO DEI RUSSI è ormai lo stesso regime di Kiev ad ammetterlo:
https://t.me/RVvoenkor/55362
E ogni giorno che passa, anche qui le sue difese si indeboliscono.

Infine, per quanto riguarda l’annientamento dell’aviazione, procede a pieno regime anch’essa: solo ieri ABBATTUTI UN SU-24, DUE MIG-29 E UN ELICOTTERO MI-8:
https://t.me/mod_russia/31698

Un ultimo cratere di questo DARK SIDE OF THE MOON, e per niente fra i più piccoli, è dato dalla CONTINUA CRESCITA DELLE CAPACITÀ DELLA CONTRAEREA RUSSA. QUESTE LE IMMAGINI DEI MISSILI HIMARS ABBATTUTI IERI A DONECK CITTÀ:
https://t.me/boris_rozhin/101592
https://t.me/WarDonbass/129946
I russi, come si vede anche da queste immagini,
- sono riusciti in più occasioni a recuperarli quasi intatti
- ne hanno studiato approfonditamente i circuiti, gli schemi, le schede madri
- sono riusciti a MIGLIORARE, RIADATTANDOLI, I PROPRI SISTEMI DI CONTRAEREA.
- OGGI SONO IN GRADO DI ABBATTERLI.

Il dito e la luna: obbiettivi primari che passano inosservati, che i russi cercano di raggiungere senza fare troppo scalpore, mentre il nemico è INCATENATO DALLE PROPRIE, INSANABILI, CONTRADDIZIONI in un DILEMMA generato dalla sua stessa politica omicida-suicida, a seconda dei punti di vista.

Una politica anch’essa basata su un dito, quello generato dalla propria – sempre più stanca, e disperata, invero – propaganda fascista, che nasconde la luna degli interessi padronali a cui esso corrisponde. DEVE corrispondere, per restare dov’è.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Giorgio
Monday, 23 October 2023 09:35
Caro Paolo, grazie per la sintesi, che effettivamente sembra essere concorde con le informazioni che si possono raccogliere da altre fonti. Una sola domanda. Qual è il bilancio in uomini e mezzi di questa catastrofica controffensiva che non ha portato, sul piano tattico a nessun risultato? Siamo sempre alle solite sull’affidabilità delle cifre, ma è evidente che queste sono decisive per capire quanto fiato ha ancora la soluzione militare per gli Ucraini. Grazie, come sempre per il tuo lavoro, che è uno strumento di controinformazione non solo prezioso ma essenziale.
Ps. Mi piacerebbe invitarti a Torino, dove con un gruppo di pacifisti di svariate coloriture politiche cerchiamo di opporci alla guerra Nato. Non so però bene come contattarti privatamente. Puoi scrivermi tu?
Un caro saluto, Giorgio.
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Paolo Selmi
Monday, 23 October 2023 10:32
Carissimo Giorgio,

Sono riuscito a recuperare TRE momenti distinti dalla rete.

Prendili con le dovute pinze, ma non mi sembrano tanto lontani dal vero.

- 11 LUGLIO: Shojgu, ministro della difesa russo, dichiara che le perdite fra le fila ucraine ammontano a
* 26.000 uomini
* 3.000 armamenti vari
https://iz.ru/1542760/2023-07-11/shoigu-ozvuchil-poteri-ukrainy-s-nachala-kontrnastupleniia

- 5 SETTEMBRE: sempre Shojgu dichiara che le perdite fra le fila ucraine ammontano a
* OLTRE 66.000 uomini
* 7.600 armamenti vari
https://www.gazeta.ru/army/news/2023/09/05/21220094.shtml

(per controllo, Putin il 12 settembre dichiarava che le perdite fra le fila ucraine ammontavano a 71.500 uomini)
https://www.rbc.ru/rbcfreenews/651ee6249a79475f4fad9fbb

- 5 OTTOBRE: Putin dichiara che le perdite fra le fila ucraine ammontano a
* OLTRE 90.000 uomini
* 557 carri armati
* 1.700 blindati di vario tipo
(ibidem)

Oggi, quindi, è altamente probabile che le perdite abbiano raggiunto il centinaio di migliaio di uomini. L'intensità dei combattimenti sulle linee di fronte più calde si attenuano solo per consentire i raggruppamenti necessari per ripartire, la macchina di morte quindi funziona a pieno regime.

Per quanto riguarda Torino, mi piacerebbe tanto, e siamo anche a un'ora di strada da casello a casello da quando hanno inventato la Genova-Gravellona Toce. Purtroppo per motivi familiari non posso assentarmi da casa in questo periodo, in futuro lo spero vivamente.

Per contattarmi è semplice. Avevo una pagina, in tempo di pace, su academia.edu. Quando pensavo che un eccellente in un dottorato di ricerca potesse sfociare anche solo in qualche collaborazione. Noi gente di provincia tendiamo inevitabilmente all'ingenuità e all'idealismo...

Pagina divenuta poi il luogo pubblico dove raccolgo i miei lavori.
https://iuo.academia.edu/PaoloSelmi

In tempo di pace avevo lì anche il riferimento alla mail di casa (oltre che un CV). Da quando invece è iniziato il conflitto, ho ritenuto più igienico, per i miei familiari quantomeno (per quanto mi riguarda non voglio fare il guascone ma temo di più i camion che mi fanno il pelo ogni giorno mentre vado al lavoro in bici...), rimuovere più dati sensibili possibile.

La posta di academia.edu la leggo quindi in modo discontinuo... però la leggo. Essendo però una posta interna, non vorrei obbligarti ad avere un account anche lì se non ti interessa, che ne abbiam già troppi, solo per scrivermi.

A questo punto chiedo, abusando ancora una volta della sua pazienza e collaborazione per cui non smetterò mai di ringraziarlo, al buon Tonino se può passarmi la tua mail che andrai a scrivere a:


E poi ti risponderò. Grazie mille e scusami per questo doppio passaggio.

Un abbraccio
Paolo
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Nico
Monday, 23 October 2023 08:29
Intanto ieri sera, dopo una decina di giorni di assoluto silenzio, il telegiornale ha montato un servizio in cui millantavano la grandissima risposta Ucraina che ha portato alla distruzione di un ingente quantità di mezzi blindati russi intorno ad Avdeevka, con forti perdite umane.
Definendola esattamente: "intanto la controffensiva Ucraina blocca un massiccio attacco delle forze russe..."
Ora, già c'è un ossimoro, perché se si tratta di controffensiva, come si può fermare un attacco?
In secondo luogo, non so perché ma mi pareva che le immagini fossero davvero molto simili a quelle viste qui, ma con attori invertiti.
Caro compagno Paolo, rendici edotti a riguardo.
✊🏽
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Paolo Selmi
Monday, 23 October 2023 11:11
Compagno Nico,

non sarebbe la prima volta che i cinegiornali luce userebbero immagini e filmati in senso diametralmente opposto a quello reale: per esempio, la prima pagina della Stampa con l'ennesimo massacro a Doneck fatto passare per strage russa, o filmati di mezzi ucraini in fumo mentre la voce fuori campo parla di perdite russe.

Vengo alla critica del testo... hai perfettamente ragione: d'altronde, tutto fa "controffensiva", un po' come tutto fa brodo.

Nemmeno dal punto di vista delle "vstrechnye boj", dei "combattimenti d'incontro", trasposizione in chiave militare del "colpo d'incontro" pugilistico, si può parlare di "controffensiva". Anzi, sono due attacchi contrapposti e contemporanei.

Le forze NATO e del regime di Kiev sono passate a una difesa, e difesa a oltranza, ad AVDEEVKA. L'afflusso di uomini e mezzi dalle retrovie, dalle scorte strategiche, da altri fronti, ha consentito TEMPORANEAMENTE che non si chiudesse l'accerchiamento.

In tale chiave è ragionevole pensare non solo che vi siano state "perdite da entrambe le parti", ma anche che ben più di qualche mezzo russo sia rimasto sul campo.

Partiamo tuttavia da un presupposto. Mentre l'azione di assalto da parte russa è stata parte di una TATTICA COMPLESSA, tesa a INDURRE IL NEMICO A PRENDERE UNA DECISIONE E QUINDI, SULLA BASE DELLA STESSA, SVILUPPARE LA PROPRIA RISPOSTA, da parte NATO non abbiamo sinora assistito a nulla di simile: assalti uno dietro l'altro, letteralmente ALLA CIECA, nella speranza di mandare in tilt il flipper russo e poter così sfondare.

Naturalmente, gli effetti sono stati MOLTO diversi. Procedo all'assalto, guadagno chilometri, supero la ferrovia, arrivo a BERDYCHI, dove il nemico riesce a fermarmi. Arrivano i rinforzi, passa al contrattacco, indietreggio, mi riposiziono lungo la ferrovia.

Da sud abbiamo assistito a un movimento analogo, senza ferrovie questa volta.

Nessuno può pensare che queste possano essere azioni a costo zero. Anzi!

Quello che però sfugge ai cinegiornali luce, ma non ai canali telegram ucraini come Rezident, Zerada, Mriya24, Legitimnyj, è che questa volta non si è trattato di un avanti-indietro come in passato. Questa volta questi movimenti sull'anello ESTERNO sono stati accompagnati da altrettanti movimenti su un anello più INTERNO, che ha portato i russi a piazzare le nocche dei loro pugni sul bavero avversario e, sempre restando nel judo, a chiudere progressivamente lo strangolamento avvicinandoli al suo collo.

Ti racconto un aneddoto. Judo scuola di vita. Specialmente per me che altrimenti avrei fatto tutt'altra fine. Non è uno sport violento, pur essendo uno sport di lotta e di contatto fisico, anche aspro. C'è un estremo rispetto per l'avversario e in sette anni di agonismo non mi sono mai fatto male una volta.

Tranne una, in verità. E per coglioneria mia e mia soltanto, come si può essere coglioni a diciassette anni. Lotta a terra, l'avversario riesce a farsi strada e a incrociare le braccia all'altezza del mio bavero. Si comincia a chiudere la "forbice" intorno al mio collo. Riesco a piazzare fra collo e forbice i miei, di pugni. Respiro tranquillamente, senza problemi. L'avversario si stancherà, si stuferà, mollerà la presa esausto, non batto a terra (segno di resa, fine immediata dell'azione).

L'immagine successiva, che mi ricordo ancora come se fosse ieri, è: io che apro gli occhi con l'allenatore spaventatissimo sopra di me che mi piglia a schiaffoni e mi dice: coglione, quando c'è lo strangolamento devi battere per terra, cazzo!

Cosa era successo: respiravo tranquillamente, senza problemi, perché coi pugni avevo fatto "spessore" davanti, e la trachea era libera. Peccato che però, purtroppo, il corpo umano non è fatto solo di aria che deve andare su e giù, ma anche di SANGUE. in particolare, il bavero stretto intorno ai lati del collo aveva chiuso QUELLE vie di comunicazione, sanguigne... e io ero svenuto senza neanche accorgermene, un attimo dopo aver pensato, per l'ultima volta a un minuto o poco più circa dalla prima volta che avevo fatto questa valutazione completamente cannata... "ce la faccio", "lo strangolamento non c'è". Quelle sberle me le ricordo ancora oggi.

Uscendo fuor di metafora: i cinegiornali luce non possono, non vogliono, non sanno guardare oltre a quello che possono, vogliono, sanno guardare. I segnali, i dati sinora susseguitisi da qualche giorno a questa parte, è che "lo strangolamento c'è". E non sempre, ora come allora, riuscire a respirare ancora è un bene.

Un abbraccio

Paolo
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Paolo Selmi
Saturday, 21 October 2023 18:32
21/10 ore ...:30 aggiornamento

IL CAPPIO DI AVDEEVKA (Авдеевкая удавка, Avdeevkaja udavka)

Come ormai lo hanno soprannominato, ha preso il posto nell’immaginario collettivo del “tritacarne di Artemovsk”. Anche le cartine sono del tutto analoghe (qui presentate in sequenza):
https://t.me/ukraina_ru/173921
La storia, quindi, sembra ripetersi:
- stessa manovra di accerchiamento
- stesso, metodico, modus operandi basato su un sistematico smantellamento della rete difensiva approntata dal nemico
- stesse perdite enormi fra le fila ucraine
- stessa tattica fallimentare NATO (anche l’articolista qui non ha remore e la chiama col suo nome, le ff.aa. ucraine da oltre un anno ormai hanno smesso di avere un centro di comando autonomo), basata fondamentalmente sul mandare al massacro truppe su truppe nel tentativo di tenere la posizione.

Tuttavia, qualche differenza c’è, e sostanziale.
ARTEMOVSK dal punto di vista tattico-strategico non rappresentava nulla per le forze del regime di Kiev, ed è stato un clamoroso errore perdere decine di migliaia di mezzi e oltre un centinaio di migliaio di uomini per tenerla, quando si avevano linee analoghe più a ovest con una linea di difesa naturale ben più munita, data da una catena collinare continua e di difficile accesso dal basso.
AVDEEVKA, invece, ce lo siam giù detti dal punto di vista tattico-strategico significa perdere ogni speranza di entrare, anche in un futuro lontano, a DONECK. Non solo, perderla significa liberare decine e decine di migliaia di uomini ben armati su altri fronti, facendoli collassare. Non sono più wagnerovcy in scadenza di contratto, ma soldati regolari. Un effetto domino con effetti devastanti.

L’artiglieria russa funziona a pieno regime sia di giorno che di notte, incessantemente:
https://t.me/notes_veterans/13027

I canali ucraini cominciano a parlare apertamente di qualcosa che non va nella difesa ucraina, che deve cedere terreno su alcuni punti:
https://t.me/rezident_ua/20201

I militari ucraini denunciano come i russi, oltre a bombardarli dal cielo, stiano attivamente usando le loro stesse armi, ovvero creando una rete di tunnel sotterranei in grado di colpirli alle spalle o comunque da distanza ravvicinata sulle loro postazioni fortificate quando meno se lo aspettano:
https://t.me/RVvoenkor/55335

Il cappio di Avdeevka si sta stringendo, metodicamente, senza fretta, come già accaduto e come potrebbe ancora accadere in altri casi, sfruttando ogni volta l’insipienza dei generali NATO, incapaci di cogliere i nuovi realia o, più semplicemente, con un ordine da eseguire ben più importante di quelli dati sul campo di battaglia ucraino: aumentare i profitti di chi li arma.

FINCHÉ C’È GUERRA, C’È SPERANZA: +23% DI COMMESSE MONDIALI PER I MERCANTI DI MORTE

L’articolo del NYT parla chiaro:
“Middle East War Adds to Surge in International Arms Sales
Israel’s conflict with Hamas, Russia’s invasion of Ukraine and the rise of China have brought a boom for weapons makers and a chance for Washington to build closer military ties to other countries.”
https://www.nytimes.com/2023/10/17/us/politics/israel-gaza-global-arms-sales.html
Qui disponibile per chi come me non è abbonato al NYT:
https://dnyuz.com/2023/10/17/middle-east-war-adds-to-surge-in-international-arms-sales/
“Excluding sales within the United States, China and Russia, worldwide spending on military procurement is expected to hit $241 billion next year, a 23 percent increase since last year even after adjusting for inflation.”
Al netto quindi di MERCATI INTERNI IMPORTANTI, come quello americano dove sembra di esser dal salumiere: “mi dia un chilo di munizioni”, “sono un chilo e cento, lascio?”, “si, lasci pure, grazie”…. LE SPESE MILITARI AUMENTANO IN UN ANNO DEL 23%!

Due paragrafi sotto,
“As of last year, the United States controlled an estimated 45 percent of the world’s weapons exports, nearly five times more than any other nation and its highest level since the years immediately following the collapse of the Soviet Union, according to the data. That is up from 30 percent a decade ago.”
Chi ci guadagna in tutto questo? Facendo avanti indietro con la sua valigetta piena di opuscoli e mazzette? IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE A STELLE E STRISCE, CHE CONTROLLA IL 45% DELL’EXPORT MONDIALE DI ARMI, 5 VOLTE PIU’ DI OGNI ALTRA NAZIONE, MAI COSÌ TANTO DAL COLLASSO DELL’URSS (dieci anni fa era al 30%).
Prima l’Ucraina, poi Israele: “The conflict between Israel and Hamas is just the latest impetus behind a boom in international arms sales that is bolstering profits and weapons-making capacity among American suppliers.”
PROFITS, mica pugnette. Ripetiamo, PROFITS. Quelli di “salario, prezzo, PROFITS” del barbone di Treviri.

L’articolo poi prosegue infilando una dietro l’altra le figure maggiori di questo complesso militare industriale, facce che conosciamo bene (MAIUSCOLO qui mio):
Since January, Poland has been granted the right to buy $41.7 billion in weapons from the United States, including LOCKHEED MARTIN’s HIMARS and Hellfire missile systems ($10 billion), RAYTHEON’s Integrated Air and Missile Defense system ($15 billion) and 96 of BOEING’s Apache attack helicopters ($12 billion). These are in addition to the Abrams tanks built by GENERAL DYNAMICS and F-35 fighter jets from LOCKHEED MARTIN that Poland has ordered in recent years.
SU QUEL 45% DI CUI SOPRA, QUESTE QUATTRO PIÙ LA NORTHROP GRUMMAN DETENGONO QUASI IL 90%. IN ALTRE PAROLE IL 40% DEL MERCATO MONDIALE DELLE ARMI E’ IN MANO LORO!
Американские компании — Boeing, General Dynamics, Lockheed Martin, Northrop Grumman, Raytheon — удерживают 40% рынка вооружении‌.
https://t.me/rybar/53483

Ora, capiamo bene che i generali NATO, pur nella loro ottusità (li fanno col paraocchi incorporato), pur nel loro menefreghismo (tanto mica sono uomini “loro”, nessuno gli righerà mai la macchina), pur nella loro sostanziale inferiorità non solo rispetto ai generali russi, ma anche rispetto ai guerriglieri afghani e non solo, SONO PAPPA E CICCIA CON QUESTI SIGNORI COL CILINDRO. I politici americani, SONO PAPPA E CICCIA CON QUESTI SIGNORI COL CILINDRO. Un altro anno di guerra, poi… dopo avere ben spremuto il limone, potranno lasciarlo ai russi, con preghiera di essere “green” e gettarlo nell’umido.

CONFERMATA LA NOTIZIA DEGLI ATACMS DA DUE SOLDI ANCHE DAI MEDIA U-CCIDENTALI

FORBES, per la precisione:
https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2023/10/18/theres-one-thing-ukraines-atacms-missiles-cant-do-blow-up-tanks/
Questi fondi di magazzino, che comunque costano un milione di dollari l’uno, van bene contro oggetti “molli”: “The M39 and its one-pound, steel-and-tungsten M74 submunitions is perfect for attacking soft area targets.”

Ma non son capaci neppure di perforare la corazza di un carro armato: “But don’t waste a million-dollar M39 on a tank regiment. Its submunition is not effective against armored vehicles”.

Furbi i piazzisti a trovare ANCORA un mercato per questi residuati e riuscire ancora a piazzarli a un miliardo di dollari l’uno. Ce ne sarà ancora un centinaio da far fuori… TENETE AVDEEVKA! E POI KRAMATORSK E SLAVJANSK! È LA PATRIA CHE VE LO CHIEDE… VERGOGNA!

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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Gabriele
Sunday, 22 October 2023 11:59
Ciao Paolo,

ti leggo tutti i giorni, più volte al giorno, da oltre un anno; ti volevo solo ringraziare per il lavoro che fai. In Italia sei certamente un unicum, ma, ragionevolmente, credo che anche mondo non ci sia niente di simile.

Ancora grazie di cuore.

Gabriele
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Paolo Selmi
Sunday, 22 October 2023 17:57
Sono io che ringrazio te Gabriele!

Non so quanti pazzi come me girino ancora a piede libero, sopportati (e finché ne hanno...) da moglie, figlia e, soprattutto da tutti voi, dalla vostra solidarietà, dal vostro affetto... resistiamo! E non molliamo!

Comunque con questo "ale-op!" mi son già mangiato almeno due tornanti, di questo Zoncolan infinito! Grazie ancora!

Un abbraccio!

Paolo

PS A proposito di strafalcioni linguistici sulla falsariga di KupLjansk. Cercavo il precedente storico… e proprio ora mi hai fatto venire in mente un episodio che avevo confinato non so più neppure dove, nella mia memoria.

Oggi non so neanche che tirature possano avere i fumetti, all'epoca però li divoravo. Mi arrivavano per vie traverse (praticamente poco prima della discarica) pile di fumetti e io li divoravo, come fossero un piatto di lasagne. In questi fumetti c'erano ovviamente pubblicità di giocattoli, con cui in mancanza d'altro mi lustravo la vista. I modellini delle auto, bellissimi, erano in ACCIAIO PRESSOFUSO.

Io non so come mai... ma PER ANNI l'ho sempre letto ACCIAIO "PROFESSUSO"! Non so, così mi girava meglio... una dislessia creativa, una riduzione a parole che magari già conoscevo, più familiari, rimodellate... ed ero convinto al cento percento di leggerlo giusto. Ferrari Formula 1, identica in ogni dettaglio a quella di Villeneuve, in acciaio... "professuso"!

Soprattutto... che delusione quando ho scoperto che avevo sempre sbagliato a leggerlo! :-)

Ancora un abbraccio!
Paolo
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Paolo
Saturday, 21 October 2023 22:57
Paolo, sapresti dire, più o meno, quanti Nazisti resterebbero intrappolati nella sacca?
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Paolo Selmi
Sunday, 22 October 2023 00:35
La stima che gira sui canali telegram, carissimo Paolo, è di ventimila soldati. Cifra in aumento, per i rinforzi che affluiscono dagli altri fronti. Naturalmente ai russi ora conviene questa situazione: una seconda artemovsk, con un afflusso continuo di uomini e mezzi nella trappola per loro successivo annientamento. In campo aperto, non fra le insidiose pareti di una fabbrica chimica, per esempio.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 20 October 2023 20:04
20/10 ore 19:30 aggiornamento

RESPINTI I TENTATIVI DI SFONDAMENTO LUNGO LA RIVA SINISTRA DEL DNEPR

Oggi a decine sono morti, gettati nella mischia come carne da cannone, con la missione suicida di arrivare alla riva sinistra e tenerla, mentre sopra le loro teste volava di tutto. Sulla riva destra, zagradotrjad composti da squadracce fasciste locali e mercenari stranieri, col compito di sparare a chiunque si fosse rifiutato di eseguire tali ordini. E nei villaggi di IVANOVKA e NOVOTJAGINKA così è accaduto, con soldati fucilati sul posto per essersi rifiutati di andare all’assalto:
https://t.me/ukraina_ru/173864
I soldati russi lanciano, sulla riva sinistra, volantini con istruzioni su come arrendersi in sicurezza. Speriamo servano a salvare più vite possibile.

AVDEEVKA: IL RISCHIO DI FORMAZIONE DELLA SACCA È CONCRETO

Ad ammetterlo il canale ucraino LEGITIMNYJ:
https://t.me/legitimniy/16518
A causarlo sarebbero anzitutto gli incessanti bombardamenti che starebbero, progressivamente, SMANTELLANDO PEZZO DOPO PEZZO LA FORTEZZA DI ACCIAIO E CEMENTO COSTRUITA IN OTTO ANNI DI CONTINUE E SEMPRE PIÙ ESTESE FORTIFICAZIONI. Bombardamenti continui, di giorno e di notte. Questa è un immagine ripresa da un visore notturno poco fa: in fiamme è la fabbrica chimica di fianco al terrikon:
https://t.me/dva_majors/27746
Davvero, forse, questa volta siamo di fronte veramente a un punto di svolta per la tormentata vicenda del Donbass.

NON RESTANO CHE GLI S-200...

Lanciati oggi verso la Crimea, sono gli unici missili in mano al regime di Kiev in grado di raggiungerla, dopo la “sola” NATO degli ATACMS fondi di magazzino. Qui una foto:
https://t.me/mriya24/33760
Peccato che i russi li conoscano perfettamente e li abbiano abbattuti tutti. Ma non solo: localizzata la postazione di lancio, nella regione di KRIVOJ ROG, a mezz’ora sola dal lancio sono partiti ISKANDER col compito preciso di farla saltare. Dovrebbero avercela fatta:
https://t.me/polk105/12087

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo
Friday, 20 October 2023 21:55
Ma sono stupidi ucraini che si fanno fucilare o sono io stupido a pensare che, in quelle circostanze, "morto per morto", userei le armi che mi hanno dato per fare strage di ufficiali e sottufficiali, prima di darmi alla fuga?
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Paolo Selmi
Saturday, 21 October 2023 12:38
In genere chi controlla te si pone ti pone in condizione di non poter nuocere (a lui). E' in tale situazione che, mentre vai al massacro, ti tiene sotto tiro. Come abbiam visto, anche con droni FPV che sono in grado di colpire il cassone del furgone che ti sta portando al sicuro, dall'altra parte. L'ammutinamento non può essere un fatto individuale, ma collettivo, e tradursi in una rivolta armata, meglio, in un'insurrezione. Per farlo occorre quello che Lenin definiva con un termine, oggi nella società "liquida" completamente fuori moda e fuori tempo: ORGANIZZAZIONE. Da sola non basta, vedi il fallimento delle carbonerie e delle varie "giovini" (a partire dalla nostra, Mazzini ebbe un discreto successo all'estero con persino una "giovine Cina" e una "giovine Russia"). Ma senza quella sei solo uno che ruba un fucile, ammazza due, tre aguzzini, per poi finire crivellato di colpi. E causare l'esecuzione sommaria di altri tre, quattro compagni soltanto sospettati di pensarla come lui.

E' dura, carissimo Paolo, per quei poveri cristi, ridotti a frammenti, briciole, o "granelli di sabbia in un setaccio" come li definiva Sun Yat-sen (o Sun Zhongshan, come lo chiamano un miliardo e quattrocento milioni di cinesi), riferito ai propri connazionali di allora.

A ben vedere, è dura anche per noi, che saremo solo il turno dopo il loro.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo
Saturday, 21 October 2023 16:10
Sicuramente, due o tre aguzzini in meno non risolvono il problema...ma fanno vedere che si può fare...e se esempio viene imitato, il 2/3 lo moltiplichi per mille e diventano 2000/3000...e sarebbero finiti
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Paolo Selmi
Saturday, 21 October 2023 18:33
Penso che ci arriveranno, prima o poi, carissimo Paolo. Più prima che poi, spero per loro.
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 20 October 2023 12:50
20/10 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA: IL REGIME NON SI PUO’ PERMETTERE UNA SECONDA ARTEMOVSK. E NEMMENO I SUOI PADRONI (PER IL MOMENTO)

Oggi persino MASCELLONE si è fatto vedere ad AVDEEVKA,
- dicendo ai media che i russi attaccano come non mai ma che i suoi ragazzi tengono
https://t.me/rezident_ua/20193
- confermando di fatto quanto lo stesso canale ucraino spifferava ieri, ovvero che Zelenskij avrebbe espressamente ordinato a Zaluzhnyj di tenerla “CON OGNI MEZZO” (любым способом).

Fino a ieri l’accostamento ARTEMOVSK-AVDEEVKA era soltanto un punto di domanda fra i tanti di questo conflitto, DA OGGI, DOPO QUESTA VISITA ESTREMAMENTE CARICA DI SIGNIFICATI SIMBOLICI, NON PIU’.

Stanotte, a questo punto ASSOLUTAMENTE NON PER CASO, il presidente russo di ritorno dalla Cina ha fatto tappa a Rostov, dove c’è il quartier generale della SVO:
https://t.me/polk105/12074
Ad accoglierlo, quel generale Valerij Vasil'evič Gerasimov che han già dato per morto, spacciato, trombato non so quante volte da febbraio dell’anno scorso e che invece, a quanto pare, è ancora il PRIMO RIFERIMENTO per Shojgu e, ovviamente, per Vladimir Vladimirovič.

La Russia sta scaldando i motori. E la NATO come reagisce? Mandando gli ATACMS con cui è riuscita l’altro giorno, sfruttando l’effetto sorpresa, a colpire gli elicotteri all’aeroporto militare di BERDJANSK. Peccato che è emerso, sia dall’analisi dei rottami che dalla stessa ammissione A POSTERIORI del regime di Washington, che I MISSILI ATACMS FORNITI SONO FONDI DI MAGAZZINO VECCHI DI TRENT’ANNI, PRIMA VERSIONE:
- GITTATA NON A 300 KM MA A 165
- SENZA GPS.
https://edition.cnn.com/2023/10/17/politics/us-ukraine-long-range-atacm-missiles/index.html
Una ventina in tutto.
https://topwar.ru/228315-amerikanskoe-izdanie-utverzhdaet-chto-kolichestvo-peredannyh-kievu-raket-atacms-gorazdo-bolshe-ozvuchennyh-ranee-cifr.html
Se questa è la “risposta”...
Appare evidente che NATO e regime di Kiev siano ESTREMAMENTE A CORTO DI IDEE, dal momento che più che lanciare razzi fondi di magazzino e mandare avanti e indietro marò sui gommoni non riescono a fare. Azione peraltro, quest’ultima, tenuta a bada dai russi con ampio impiego di bombe FAB-1500
https://t.me/ukraina_ru/173788
Sei sganciate solo stanotte:
https://t.me/namarshe/7210
FAB impiegate ampiamente anche sulla fabbrica chimica a fianco al “terrikon” di Avdeevka: scopo dell’azione è, ESATTAMENTE COME AD AZOVSTAL’ (altro paragone con altra situazione già affrontata), DISTRUGGERE CON LE LORO QUANTITA’ INGENTI DI ESPLOSIVO LA RETE DI COMUNICAZIONI SOTTERRANEE CHE PROPRIO SOTTO LO STABILIMENTO SI SVILUPPA COLLEGANDO, DI FATTO, LA FORTEZZA ASSEDIATA CON L’ESTERNO.
https://dnr-news.ru/society/2023/10/20/511239.html

LO SMANTELLAMENTO DI AVDEEVKA PROSEGUE. Giorno dopo giorno, incessantemente. Non è una seconda Artemovsk, paese che sinceramente è da dicembre che ci si chiedeva per quale motivo si mandassero al massacro DECINE DI MIGLIAIA DI CIVILI IN UNIFORME: qui la posta in gioco è molto più alta. Persa AVDEEVKA, non ci sono più dighe da fare saltare per guadagnare posizioni utili all’attacco: c’è solo da mettersi il cuore in pace e sedersi attorno a un tavolo. Qui, TUTTAVIA, entrano in gioco altri fattori. FATTORI CHE RIMANDANO A INTERESSI MOLTO PIU’ IN ALTO, PER CUI AVDEEVKA VA ASSOLUTAMENTE TENUTA: C’E’ UNA MACCHINA DI SOLDI DA TENERE IN FUNZIONE!

BIDEN PARLA COME MANGIA: L’UCRAINA E’ UN “INVESTIMENTO” (E NON SOLO PER LUI...)

E meno male che, nella farsa di facciata rappresentata dal sistema politico a stelle e strisce, lui fa il “democratico”… Ieri per chiedere al Congresso i soldi, 105 milioni di dollari di cui 60 all’Ucraina, esce con questa frase, AUTENTICA, TREMENDAMENTE AUTENTICA:
E’ UN INVESTIMENTO FURBO, BRILLANTE, CHE ASSICURERA’ DIVIDENDI IN SICUREZZA AGLI AMERICANI PER GENERAZIONI”
“It’s a smart investment that’s going to pay dividends for American security for generations ”
https://time.com/6326234/biden-oval-office-address-israel-ukraine-funding/
et
https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/a-smart-investment-thatll-pay-dividends-biden-asks-congress-to-boost-israel-ukraine-support/

Dividendi “in sicurezza”, mentre C’E’ CHI CREPA PER NOI. MA ANCHE DIVIDENDI VERI E PROPRI! VISTO CHE
- SI STANNO DISFANDO DI FONDI DI MAGAZZINO VENDENDOLI ANZICHE’ SMALTENDOLI
- HANNO ASSOGGETTATO COMPLETAMENTE IL “VECCHIO CONTINENTE”
- FANNO AFFARI D’ORO LE LOBBY SIA DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE, CHE DI QUELLO ENERGETICO.
Questo però il presidente USA non lo dice. INVESTIMENTO… DIVIDENDI… sono come le barzellette con bestemmia di Berlusconi “assolte” dalla CEI (Bagnasco stesso, se la memoria non mi inganna): vanno “contestualizzate”. INVECE, QUI DI “CONTESTUALIZZABILE” C’E’ BEN POCO”! Il giocattolo non va rotto proprio adesso, sul più bello. Almeno un altro anno di attivi così, per favore. Di DIVIDENDI veri per gli azionisti e FINANZIAMENTI ai politici di riferimento (tutto legale… tutto alla luce del sole… con tanto di ricevuta. A fine anno gli arriva anche il premio di produzione?).

I padroni, nel loro INVESTIMENTO, hanno TUTTO DA GUADAGNARE E NULLA DA PERDERE. LO STESSO E’ PER I BURATTINI CHE TENGONO IN PIEDI, IN LOCO O, COME DICONO QUEI PAGLIACCI OLTREOCEANO NELLA LORO LINGUA, “BOOTS ON THE GROUND”.

Burattini leccapiedi dei padroni che, pur di continuare a mandare mogli, figlie e amanti in giro per l’Europa “civile” a buttare nel cesso milioni di euro e a metterne al sicuro molti di più nelle loro banche, proseguono incessantemente nella distruzione del loro popolo e delle infrastrutture su cui poggiano, “fino all’ultimo ucraino”.

Anche per loro, il loro Paese, il loro popolo, vorrebbero tanto essere uno SMART INVESTMENT. “Fin quando ce n’è”…. CON LA DIFFERENZA, E NON DA POCO, che mentre i padroni associano ai grafici delle statistiche di vendita delle lobby coinvolte i LORO dividendi, e di questo e non altro (quanto accade a migliaia di km di distanza) si preoccupano, questi CRIMINALI vivono perennemente nel terrore che qualcuno faccia loro le scarpe, oltre che “deludere” i padroni ed essere scaricati da loro scaricati. Come recita un modo di dire veneziano, camminano con un occhio in giù e l’altro in su: il primo per evitare le merde di cane, il secondo per evitare quelle dei piccioni. E loro uguale. Il loro SMART INVESTMENT, quindi, potrebbe trasformarsi da un momento all’altro NEL LORO INCUBO PEGGIORE. Patàca e Mascellone vivono appesi al filo di questo AZZARDO, da un lato non risparmiandosi fra di loro i peggiori colpi bassi, dall’altro non facendosi alcuno scrupolo di utilizzare tutto quanto a loro disposizione peggio di un vuoto a perdere.

Così facendo, AMPLIFICANO ULTERIORMENTE LA CARICA DISTRUTTIVA DELLA DINAMICA DI MORTE INIZIATA DAGLI ORDINI DEI LORO PADRONI.


Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Friday, 20 October 2023 13:46
Riguardo gli ATACMS vecchi di 30 anni Simplicio sostiene che al di là della propaganda a Washington sono seriamente preoccupati di oltrepassare le linee rosse tracciate dai russi.

Su Gerasimov lo stesso mascellone ha detto che è un uomo estremamente intelligente e che il mestiere lo ha praticamente imparato da lui. Un po' come Ezio (il generale romano che sconfisse Attila ai Campi Catalaunici) imparò l'arte della guerra dal capo visigoto Alarico.
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Paolo Selmi
Friday, 20 October 2023 14:34
Carissimo Faber,

E' come la migliore pizza industriale surgelata vs la peggiore pizza d'asporto. Dire ATACMS è come dire pizza... ma c'è pizza e pizza. Qui però siamo in piena operazione mediatica. Volete le pizze? Vi diamo le pizze. a un euro in offerta.

Sulle linee rosse andrei cauto... la NATO in questo conflitto non avrebbe dovuto neppure immischiarsi e in sei mesi è passata dall'appoggio esterno al salto a piè pari, per proteggere l'investimento, come abbiam visto oggi.

E' tutta una questione, da parte padronale, di calcolo costi-benefici. La pancia piena fa comodo a tutti loro, dal signor lockheed martin al signor dynacorp, dal signor general electric al signor boeing. Questa guerra è un mattarello sotto cui passare, ripassare, e passare nuovamente popolo ucraino e risorse, capitale variabile e capitale fisso.

"E' un volo a planare...", avrebbe cantato qualcuna un secolo fa. E il pilota è la bambola gonfiabile di quel loro film sull'aereo più pazzo del mondo... compresa la lucina "no panic", "ok panic". Alla fine non c'è nulla, nemmeno la pista d'atterraggio. Un solo paracadute, quando avranno spremuto "l'investimento" a dovere, chi di dovere si lancerà con lo stesso. Magari facendo fantozzianamente finta di nulla mentre crecherà di raggiungere il portellone passando davanti ai passeggeri che gli chiederanno informazioni, rassicurazioni, certezze.

Gli ATACMS farlocchi aiutano i burattini che tengon su a salvare la faccia? con le ennesime V2 da dare in pasto all'opinione pubblica? Evvai di ATACMS farlocchi. Gli ATACMS veri rischiano di compromettere il funzionamento del giocattolo mangiasoldi? Gli ATACMS veri se li sognano.

In altre parole, per come si sono sinora comportati le linee rosse paiono essere determinate più da INVESTMENT e DIVIDENDS che da fattori esterni. Quelli, a volte, coincidono con le suddette linee rosse, a volte no.

Un abbraccio.
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 20 October 2023 08:44
20/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA E DNEPR

Nella prima sono i russi ad attaccare, nella seconda… sono ancora le forze del regime di Kiev…
come un pugile suonato che ormai non capisce nulla già dal primo secondo dopo il gong, per giunta mal ordinato (pardon, “consigliato”, “aiutato”, “assistito”, “sostenuto”, poi cosa c’era…) dai padroni all’angolo (pardon, dai “secondi”, dagli “alleati”, dagli “amici” (mi guardi Iddio), dai “sodali”, dal “mondo civile”, eccetera, eccetera…).
I padroni gli han detto, dopo la batosta dei giorni scorsi sopra POJMA: “Attacca a KRYNKI” (più a est, primi due ingrandimenti sulla cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/19/20231019193131-ce90eadf.jpg
E così è stato. Han 500 e passa satelliti puntati (magari da settimana scorsa un po’ meno, fan come le munizioni inizialmente destinate all’Ucraina, che ormai le mandano da Bibi e compari...)
https://t.me/ZeRada1/16400
Hanno intravisto un buco lì, parte subito l’ordine di attacco: “Altrimenti cosa abbiam fatto saltare una diga a fare? Eccheccavolo!”
Partono i barconi, i motoscafi, le moto d’acqua, canotti e salvagenti… tutti all’assalto. E la mattanza inizia. Ovviamente i satelliti ci vedono giusto, lì ci sono meno soldati russi… soldati che li vedono arrivare, come da istruzioni un po’ di quei mezzi li bucano a metà strada, in quello sputo d’acqua rimasto, gli altri però che riescono ad approdare e come formichine cercano di andare in avanti li lasciano fare. La prima linea di difesa è più in basso. Danno l’avviso e le coordinate all’artiglieria e all’aviazione e lasciano libero il campo ai compagni. Già mentre loro arretrano, quel fazzoletto di terra è coperto da una pioggia di missili e proiettili. I soldati ucraini arretrano e cercano un posto dove nascondersi. I russi ne approfittano per sistemare la loro linea di difesa provvisoria, due puntelli in più e partono al contrattacco. Addio sogni di ponti mobili, di ponti di barche, di ponti di materassini… addio tutto: ai marò del regime di Kiev, unità speciali mandate al massacro come carne da cannone qualsiasi, non resta che tenere disperatamente la testa bassa dove si son riusciti a riparare. E intanto, sopra di loro, volano bombe FAB il cui contenuto minimo è 500 kg di esplosivo (e quello massimo 1500). Questa la situazione attuale, questo il film già visto ormai da mesi, visto che il primo tentativo al ponte Antonovskij risale all’estate:
https://t.me/polk105/12076

Su AVDEEVKA, operativamente, ieri i russi sono andati avanti, nonostante la pessima carta di RYBAR indichi tutt’altro:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/19/20231019194133-cbb79c5c.jpg

Per esempio, non tiene conto del fatto che i tentativi di contrattacco delle forze del regime di KIEV per ricacciare indietro i russi dal “terrikon”, dalla collina di sfasciume che domina da nord l’intera linea di fronte, non solo sono culminati con un nulla di fatto, ma i russi hanno ampliato a nord la loro area di controllo. Questa una cartina aggiornata, metro più metro meno:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11460
Il terrikon è il pallino in basso, le zone rosse sono quelle controllate dai russi, come si vede l’ingrandimento di RYBAR si ferma MOLTO più in giù. Stesso discorso nelle parti che RYBAR segnala riprese sopra BERDYCHI dalle forze del regime di KIEV. In realtà ieri i russi, proprio lì, sono andati avanti di un km.
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11458
Il movimento è stato opposto, quantomeno le frecce sarebbero dovute essere orientate esattamente all’opposto. Perde un po’ i colpi, Rybar, ultimamente, come abbiamo già notato un giorno fa con Faber.

Nel complesso, la situazione è classificata come “tjaželaja”, (tiajòlaia, dove la j è come la j francese di jeunesse), ovvero “pesante”, ovvero “pesa” come si dice nelle osterie di fuori porta, anzi “pesissima”. Tuttavia, non solo i russi stanno rispondendo adeguatamente sia agli attacchi, sia ai tentativi di resistenza, ma dimostrano anche, al momento, di avere il pieno controllo della situazione.

BOMBARDATI 1600 ANNI DI STORIA E CENTINAIA DI PROFUGHI IN UN COLPO SOLO

Pulizia etnica israeliana in corso, oggi se l’è presa con la Chiesa di San Porfirio a Gaza, che proprio ieri Avvenire segnalava come essere divenuta rifugio per profughi:
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/a-san-porfiriola-chiesa-piu-antica-diventa-rifugio

Già teatro di fejk sulla sua distruzione che subito il regime cercava di smontare (quelli che vuole, ovviamente…)
https://facta.news/antibufale/2023/10/12/chiesa-di-san-porfirio-gaza-bombardata-israele/
purtroppo questa volta è stata zona di bombardamenti veri.

Molti feriti, via vai di lettighe, morti sicuramente sotto le macerie:
https://t.me/RVvoenkor/55252
Non sappiamo se il campanile di questi filmati a fianco ha una chiesa solo parzialmente danneggiata e a essere in macerie è la sagrestia…
https://t.me/RVvoenkor/55264
ma cosa cambia? Cosa cambia? Perché la bomba sganciata ha sfiorato la chiesetta? SE, l'ha sfiorata? Quei poveri cristi, uomini, donne, bambini sono tutti, TUTTI, civili! VERGOGNA. Ora dite anche questa volta che si sono sparati da soli.

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Friday, 20 October 2023 14:06
Si sono bombardati da soli esattamente come la giornalista era stata uccisa dai palestinesi o forse si era suicidata.
Pinocchio era un dilettante, largo (stavo scrivendo lardo) ai professionisti
https://www.kulturjam.it/news/israele-nega-indagine-su-ospedale-distrutto-fidatevi-di-noi-come-no/
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Paolo Selmi
Friday, 20 October 2023 14:45
Carissimo Alfred...

Mi hai fatto venire in mente: anche il "maestro di vita" che riuscì a farla franca e scappare in Brasile, a confronto, era un dilettante.

Anche i piazzisti che ti vendevano pelliccia, montò, o videoregistratò, o impianto ai-fai al prezzo della prima (a scelta... e qualcuno invece capiva tutti e tre) erano dei dilettanti, a confronto.

La cosa che mi fa più dispiacere, e più rabbia, è che neppure l'inchiesta internazionale sull'accaduto è stata affossata. Non si cerca neppure più di salvare la faccia. Di indorarti la pillola con un montone, un videoregistratore, un impianto hifi... E' così, punto.

Teniam duro
Un abbraccio

Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 19 October 2023 18:52
19/10 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA: UNA SECONDA ARTEMOVSK PER IL REGIME SAREBBE FATALE?


A quanto pare il regime di Kiev sembra stia prendendo MOLTO sul serio l’ipotesi di perdere l’unica vera roccaforte del Donbass in loro mano, appena dietro DONECK, da cui sino a oggi hanno terrorizzato centinaia di migliaia di civili nella capitale con il loro Grad, con i loro “petali” (mine antiuomo a grappolo), con i loro missili e proiettili di ogni calibro. Erano a uno sputo, del resto.

Perderla oggi significherebbe perdere tutto questo. L’ordine quindi risuonato nelle stanze di Bankovaja è stato perentorio: tenere, tenere e ancora tenere:
https://t.me/rezident_ua/20190

A quanto pare, tuttavia, i russi non hanno alcuna intenzione di cambiare di una virgola la loro tattica e li stanno lasciando fare, senza affrettare il passo o sbilanciarsi in balzi in avanti che pagherebbero caro: sanno benissimo che, dando al nemico tutto il tempo che vogliono, questi gli andrà in bocca da solo, ovvero vi sarà un’ulteriore concentrazione di uomini e mezzi in punti circoscritti, dove i russi li potranno tranquillamente decimare. Film già visto: stringere il cordone appena appena, lasciare che i pesci abbocchino, pescarli uno a uno, stringere ulteriormente, e così via.

Inoltre, costringendoli a movimentare ingenti quantità di uomini e mezzi, in completo affanno, ogni attività programmata di offensiva andrà a farsi benedire. Ed è quello che altri canali ucraini sollevano come obiezione a questa politica, decisamente ottusa:
https://t.me/legitimniy/16518

Inutile dire che le analogie con ARTEMOVSK cominciano a essere un po’ troppe. L’unica cosa che li differenzia è il teatro degli scontri: campo aperto, sia pur densamente fortificato, contro una città. E questa differenza, sicuramente, non depone a favore dei “difensori”, che si vedono piovere sopra il mondo senza alcun pericolo di colpire civili.

OLTRE MILLE ANNI DI CHIESA ORTODOSSA FUORI LEGGE!

Con 267 voti a favore e 15 contrari la Chiesa ortodossa è da oggi fuori legge in Ucraina:
https://t.me/ZeRada1/16392
Gente nata ieri ha deciso che chi stava prima di loro è lì illegalmente. Un po’ come da altre parti del mondo. "Nulla di nuovo sotto il sole".

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 October 2023 14:26
19/10 ore 13:30 aggiornamento

AVDEEVKA: SECONDA RIPRESA


Che i russi non si sarebbero fermati a quanto ottenuto sinora, ma che si stessero muovendo con un obbiettivo tanto preciso quanto NON ANCORA RAGGIUNTO, era chiaro già da ieri. Quando in rete sono apparsi filmati di scontri armati nei paraggi di un cavalcavia.
Quindi, alle sei del mattino di oggi è suonato nuovamente il gong ed è così iniziata, con un intenso fuoco di artiglieria, la seconda ripresa. Alle otto sono passate all’attacco anche le truppe russe:
https://t.me/polk105/12046

Dopo qualche ora, le stesse erano avanzate fino a un altro cavalcavia e stavano consolidando le posizioni acquisite, così come a sud si notavano simili avanzamenti:
https://t.me/DnevnikDesantnika/4132

Combattimenti in corso confermati anche sui canali ucraini, sia da sud che da nord:
https://t.me/ukraina_ru/173694

Questo raro filmato mostra un’azione di rotazione fra prima linea e rincalzi dalle retrovie, antecedente alla presa del cavalcavia di ieri. Arriva il mezzo blindato, porta uomini, casse di armi e munizioni, raccoglie feriti, fa inversione e parte a razzo. Poche centinaia di metri più in là, si vede a un certo punto il cavalcavia che sarebbe stato preso più tardi.
https://dnr-news.ru/society/2023/10/19/510682.html

Vedremo gli sviluppi di questa azione.

GAZA IN DEMOLIZIONE

Video che si commentano da soli, palazzi ridotti a cumuli macerie uno dopo l’altro, incessantemente, in una Gaza sempre più rasa al suolo:
https://t.me/RVvoenkor/55212
Ma, anche qui, sono i palestinesi che si sparano da soli...

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 October 2023 08:31
19/10 ore 08:30 aggiornamento

NEL FRATTEMPO, ALL’ONU…

Due atti degni di nota, come sempre “bucati” dai cinegiornali luce:

1. Buona parte dei diplomatici in ascolto, al momento del discorso del rappresentante statunitense alle Nazioni Unite, si sono girati dall’altra parte in segno di protesta contro i bombardamenti a Gaza. Non pochi, come si vede dal filmato, in un gesto simbolico che non è passato inosservato (tranne qui, ovviamente).
https://t.me/drugoeeto/12852

2. Il rappresentante russo ha formulato un’accusa precisa agli USA, nel silenzio generale. Anziché muoversi per cercare un dialogo, da una posizione super partes, la loro posizione è riassumibile nel seguente assunto: “Non ha alcun senso trattenere Israele dall’aumentare ulteriormente l’intensità del conflitto” (Нет никакого смысла удерживать Израиль от эскалации конфликта). Così facendo, gli USA si collocano SULLO STESSO PIANO DI ISRAELE. Che è poi quanto, in silenzio, girandosi dall’altra parte, ha contestato loro apertamente mezzo mondo (e buona parte di quell’altro lo pensa, anche se non ha il coraggio o la forza di denunciarlo).
https://t.me/polk105/12044

DAL FRONTE

Rispetto a quanto annotato ieri, una cartina in più fra RABOTINO e VERBOVOE, dove si segnalano avanzamenti russi, ridottissimi, dell’ordine dei 500 metri, ma comunque consistenti nel far capire al nemico che la loro kontrnastup è ormai naufragata. Che nemmeno TOMKAK riusciranno a vedere, neppure col binocolo, altro che “tagliare la via di terra” alla Crimea.
https://t.me/polk105/12042

A PROPOSITO DI VIA DI TERRA ALLA CRIMEA...

Inaugurato ieri, con la tradizionale parata dei camion di movimento terra che hanno contribuito alla sua costruzione, il PONTE DI MARIUPOL’.
https://t.me/polk105/12043

Distrutto un anno fa, ricostruito più grande entro gli 11 mesi pianificati consente ai mezzi in transito di passare sopra la città evitando di congestionarla ulteriormente. Rappresenta così un ulteriore passo verso la normalizzazione della vita di un centro urbano e, al contempo dei trasporti via terra fra le regioni tornate russe l’anno scorso, la Crimea che è lo è tornata dal 2014, e quelle che non han cambiato Stato in corso d’opera.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 October 2023 23:03
18/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE

La rinnovata spinta, da parte delle forze del regime di Kiev, al fine di portare a casa qualche risultato, anche minimo, si è esaurita a fine giornata con un nulla di fatto. A Cherson, come abbiamo già visto, ma anche tra RABOTINO E VERBOVOE:
https://t.me/dva_majors/27652

Ad AVDEEVKA, dove i russi attaccano e guadagnano ulteriori posizioni, come questo cavalcavia distrutto,
https://t.me/RVvoenkor/55183
avanzando ulteriormente.

Infine, una comunicazione di servizio. Il CRATERE MANCANTE all’ospedale di Gaza non prova nulla. Le moderne bombe a stelle e strisce sono dotate di un dispositivo che può esplodere in aria e propagare lo stesso la sua onda distruttiva (o sganciare ordigni a grappolo) a terra, come mostra questo filmato:
https://t.me/drugoeeto/12846
Pertanto, il “non siamo stati noi perché manca il cratere a terra” non è elemento probante.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Emanuele
Thursday, 19 October 2023 02:32
Ma quel video di ieri sul canale di Rozhin non è abbastanza eloquente? Quello con in parallelo un'altro missile/bomba planante che si scaglia a terra, il sibilo è lo stesso, tipico di quella categoria che va a terra a grande velocità e in traiettoria quasi verticale, a differenza dei razzi di Hamas che sono di tipo balistico se non sbaglio, ed hanno traiettorie che tendono più sull'asse verticale e soprattutto viaggiano a velocità inferiori. E poi c'è l'esplosione, è chiaramente fuori parametro per quello che hanno a disposizione i palestinesi, la palla di fuoco che sprigiona; anche vista in lontananza, è chiaramente assimilabile a quelle che sprigionano le bombe guidate, basta guardare i video che circolano con gli effetti dei razzi palestinesi schiantatisi contro i palazzi israeliani negli ultimi giorni per capire che quel tipo di fuoco non è compatibile. Non sono un'esperto, però, la tesi alternativa sarebbe un razzo caduto perché difettoso, ora dicono tutti che negli anni parecchie volte è capitato, basterebbe andare a ricercare il tipo di danno ed esplosione che questi molteplici schianti hanno provocato e fare un raffronto, ammesso che esista questo tipo di materiale.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 October 2023 07:39
Carissimo Emanuele!

Rozhin è un po' come ukraina_ru, raccoglie per la maggior parte elementi da canali diversi, col pregio di farli conoscere anche a noi (a differenza di ukraina_ru che spesso omette la fonte). Poi ci mette del suo e pubblica spesso analisi, brevi commenti, eccetera.

Quel filmato esiste in due versioni, che ho elencato ieri: una prima breve, dove si mostrano immagini e suoni della JDAM a stelle e strisce, e una a cui hanno aggiunto in montaggio la parte palestinese, per far capire che quelli di HAMAS non c'entrano nulla.

Filmato che propone tesi reali, ormai a un giorno e passa di distanza possiamo definirle tali e non, semplicemente, realistiche. Nessuno in 24 ore ha osato contestarlo.

Le obiezioni israeliane, su cui è cascato anche RYBAR inspiegabilmente, si muovono sul fatto dell'assenza di cratere. Che è un fatto, indubbiamente. Ma che altrettanto indubbiamente, e su questo mi son sentito in dovere di aggiungere quest'altro elemento, di per sé non vuol dire nulla, visto che le bombe attualmente in dotazione all'IDF israeliano sono in grado di esplodere poco prima dell'impatto e distribuire, per così dire, a pioggia, il loro carico di morte.

Che è poi quello che serviva per colpire quasi mille persone all'aperto e negli spazi limitrofi ammazzandone circa 500.

Un abbraccio e
buona giornata!

Paolo
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Nico
Thursday, 19 October 2023 09:09
Caro Polo ed Emanuele, non c'era nemmeno bisogno del nuovo video della bomba che esplode a mezz'aria.
Gli americani han deciso di far esplodere l'atomica a 200 metri dal suolo per generare il massimo danno distruttivo possibile, storia di ormai 1 secolo.
Ma la cosa che veramente conta, come ha detto Biden, ricalcando quanto detto da Netanyahu, non sono stati loro.
E ormai lo dovremmo sapere, sono come Falqui, basta la parola...

Open, una vergogna di giornale, ha fatto l'analisi dicendo che è partito da Gaza, peccato che Gaza è circondata, poteva arrivare da una nave, da un aereo lato mare. Tutte stronzate!

Criminali e assassini.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 October 2023 11:11
E' proprio vero Nico... basta la parola. Ieri poi bombardato un altro ospedale, bambini che escono fuori dalle macerie, alcuni vivi, altri morti. Nessuno che dice niente. Quella cooperante di Verona... dimenticata.

E' così perché è così, punto. Versione aggiornata del "mangia e taci" della barzelletta di pierino, "Papà cos'è il fascismo?" "Mangia e taci".

La cosa che mi fa incazzare di più, oltre lo harakiri economico cui ci stiamo sottoponendo, cui ci STANNO sottoponendo, è questo clima d'odio che si respira ogni due per tre guardando telegiornali, trasmissioni che parlano di "politica", eccetera.

Ecco allora che il nostro vicino del piano di sopra, su cui già magari nutrivamo diffidenze, o rancori, ora diventa un nemico, uno su cui non solo è lecito, ma addirittura doveroso, "patriottico", scaricare il proprio odio.

E una cosa è legata all'altra, poi, a pensarci bene. Più stiamo male, più abbiamo bisogno di trovare il colpevole, più ce lo fanno trovare nel vicino del piano di sopra (in mancanza di comunisti da mettere al rogo in quanto già da soli in via d'estinzione).

E chi deve ingrassare ingrassa. Sempre di più. E la cosa che mi fa incazzare è che ci caschiamo sempre. SEMPRE. Anche più volte nello stesso secolo.

Un abbraccio
Paolo
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Emanuele
Thursday, 19 October 2023 02:41
Forse però non era il canale di di Rozhin.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 October 2023 16:26
18/10 ore 13:30 aggiornamento

STRAGE ALL’OSPEDALE “AL-AHLRI” DI GAZA: I NUMERI UFFICIALI E QUALCHE PRECISAZIONE

Li ha forniti poco fa il Ministro della Sanità palestinese:
471 morti
28 feriti gravi
314 feriti non gravi.
Non sono mille, quindi. Ma anche se sono solo la metà, poco cambia. Dall’inizio del conflitto il contatore dei morti nella striscia di Gaza è:
3.478 morti, di cui 1.300 bambini
13.000 feriti
https://iz.ru/1591506/2023-10-18/minzdrav-palestiny-soobshchil-o-471-pogibshem-v-rezultate-udara-po-bolnitce-v-gaze

Abbiamo infine l’immancabile cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/18/20231018140703-dc9a6d73.jpg
e in inglese
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/18/20231018140657-3520041a.jpg

Il quale commenta: niente cratere, niente bomba.
https://t.me/rybar/53371
Giusto. Abbiamo escluso quindi che una bomba da mille tonnellate di esplosivo nella testata, o anche solo cinquecento, abbia deliberatamente colpito un ospedale. E se invece fosse stato un missile, anche deviato dalla contraerea? Il filmato su questo parla chiaro.

E anche il perimetro disegnato da RYBAR parla chiaro. Cinquemila persone, quanto il mio paese, in un rettangolo col lato lungo meno di cinquecento metri a esser buoni e col lato corto un centinaio di metri a esser altrettanto buoni. I prati pieni di masserizie abbandonate, del resto, sono abbastanza espliciti a proposito: gran parte di quelle donne e di quei bambini si trovava fuori, la detonazione ha infine colpito anche chi era dentro. Non da ultimo, i morti nella prevedibile calca generatasi.

Torniamo sempre alla domanda di partenza: cosa ci facevano quelle migliaia di donne e bambini in quell’area che consideravano protetta? Chi li aveva costretti ad abbandonare le proprie case, dopo avergliele demolite, questa volta si, con bombe da centinaia di tonnellate di esplosivo? Così che anche un’esplosione a catena in un parcheggio abbia causato morte per centinaia di loro? La denuncia di Giuditta Brattini di ieri ci mostra che ci sono TANTE realtà come questa, tragedie ANCORA solo in potenza. Quando passeranno dalla potenza all’atto di chi sarà la colpa?

FALLITA L’OFFENSIVA LAMPO DELLE UNITA' SPECIALI UCRAINE SUL DNEPR

L’imbecillità di dover eseguire ordini, anche idioti, di trasformare a tutti i costi i desiderata padronali in qualche risultato concreto, si è tradotto ieri nell’ennesimo fallimento dell’offensiva NATO sulla linea di fronte.

Ne ha parlato anche oggi Putin in Cina, è stata un’azione di estremo rilievo:
https://t.me/RVvoenkor/55174

Avevano fatto saltare una diga, la avevano annunciata, e alla fine è arrivata. Conclude il presidente russo: “Risultati non ne hanno ancora avuti. Perdite si, risultati no” (Результата нет пока. Потери есть - результата нет).

Questa la cartina sempre di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/18/20231018130902-6c811f88.jpg

Intorno a PRIDNEPROVSKOE (riva destra) ieri sono partiti QUATTRO gruppi di unità speciali, incursori col compito preciso di avanzare il più possibile e creare una testa di ponte. Obbiettivo fallito. L’approdo è riuscito, perdendo pezzi per strada. Le unità speciali sono riuscite a raggiungere i paesi sottostanti di POJMA e PISCHANOVKA (cartina qui),
https://t.me/rabotyno/442
Per essere respinti e finire, come in un film già visto (PONTE ANTONOVSKIJ), a fare da bersaglio sulla riva sinistra dove cercano in qualche modo di trovare riparo da tutto quanto gli sta piovendo sopra:
https://t.me/rabotyno/443
Settanta morti, due macchine in fumo, più i pezzi fatti fuori sulla riva destra dal fuoco di controbatteria: forse anche per questo dal comando generale ucraino tutto tace.
https://t.me/RVvoenkor/55174

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Faber
Wednesday, 18 October 2023 19:04
Il bello è che il collettivo di Rybar era stato il primo ieri a lamentarsi dello "sfondamento" ucraino salvo poi rettificare a bocce ferme.
Come all'inizio della controffensiva a giugno quando prima gridavano al lupo e poi si lamentavano di chi diffondeva panico con allarmismi infondati.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 October 2023 20:05
Ha un po' questo vizio il buon Rybar, carissimo Faber!
Infatti ormai ho preso l'abitudine di tararlo... :-) di pesare ciò che dice e verificarlo magari con altre fonti...
però come fan le cartine loro! :-)

un abbraccio
paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 October 2023 11:24
18/10 ore 08:30 aggiornamento

STRAGE ALL’OSPEDALE “AL-AHLRI” DI GAZA


Qualche considerazione circa quanto sinora emerso.

ANZI TUTTO, sono sempre più le voci che si alzano contro la versione "sono i palestinesi che si sono sparati da soli". Questi gli argomenti, che raccogliamo e documentiamo:

1. Questo l’effetto dei missili israeliani, effetto conclamato, e di ieri, su edifici di Gaza:
https://t.me/RVvoenkor/55105?single
Senza alcuno scrupolo su chi sotto sta cercando di scappar via. Questo un altro video:
https://t.me/RVvoenkor/55104?single
E questo l’attacco di ieri:
https://t.me/ZeRada1/16363?single

Questo quanto riesce a fare, attualmente, HAMAS coi missili a propria disposizione:
https://t.me/golosmordora/32451?single
https://t.me/golosmordora/32450?single
Immagini di attacchi ad Ashdod e ad Ashkelon. Lo stesso post confronta gli stessi con due immagini di attacchi a Gaza:
https://t.me/golosmordora/32452?single
https://t.me/golosmordora/32453?single

A DIRE CHE HAMAS NON HA MISSILI IN GRADO DI PRODURRE QUELLA STRAGE E’ LA STESSA CNN:
https://t.me/parstodayrussian/150349

RICORDIAMO CHE STIAMO PARLANDO, MENTRE SCRIVO, DI OLTRE MILLE MORTI, NON DI UNA CINQUANTINA, L'ORDINE DI GRANDEZZA PER ESEMPIO DELLA STRAGE NAZIFASCISTA DI KRAMATORSK FATTA CON UN MISSILE S-300 IN DOTAZIONE ALLA 19° BRIGATA MECCANIZZATA DEL REGIME DI KIEV. OLTRE MILLE MORTI.

2. Altri paragonano il suono di un JDAM, ovvero di una bomba NATO, ripreso in altro contesto e quello registrato ieri sera:
https://t.me/Middle_East_Spectator/2519
Altri ancora, poi, completano l’opera associando il suono di un missile della contraerea di HAMAS:
https://t.me/boris_rozhin/101190

Non sta cadendo un missile per sbaglio, per inerzia, per forza di gravità, ma un missile che è DIRETTO, e a velocità maggiore, contro un obbiettivo.

3. Quest’altro filmato, opportunamente tagliato e fatto girare per scagionare gli israeliani, è qui nella sua versione COMPLETA:
https://t.me/mig41/29864
Un missile della contraerea di HAMAS cade, ma lontano, e produce un danno limitato (il primo focolaio a terra, sottolineato anche in questo fotogramma)
https://t.me/mig41/29866?single

Subito dopo, altro missile, altro impatto (sottolineato da quest’altro fotogramma)
https://t.me/mig41/29867?single
E le cose cambiano. E LO STESSO PORTAVOCE DELLE FORZE DI DIFESA ISRAELIANE (IDF spokesperson, sic!) CANCELLA SUBITO IL POST che aveva iniziato a far girare!
https://t.me/mig41/29872


LA CARICA ESPLOSIVA, LA NUVOLA DI FUMO, LA DETONAZIONE SONO BEN DIVERSE DA QUELLE DI UN MISSILE DELLA CONTRAEREA IMPAZZITO. Anche qui, lo sappiamo purtroppo ormai per esperienza. I missili impazziti della contraerea ucraina creano danni parziali a edifici. Ancora una volta, NON FANNO MILLE MORTI.

Torniamo alla cronaca:

Qui una foto di un vigile del fuoco che assiste impotente all’incendio divampato:
https://t.me/mig41/29863

E questa una delle prime immagini:
https://t.me/RVvoenkor/55110?single

Le reazioni, di massa, non si sono fatte attendere
- a Beirut:
https://t.me/boris_rozhin/101194
https://t.me/boris_rozhin/101189
- in Turchia:
https://t.me/boris_rozhin/101192
https://t.me/boris_rozhin/101193
- in Yemen:
https://t.me/boris_rozhin/101181
In Giordania (dove il summit oggi con Biden è stato annullato)
https://t.me/ukraina_ru/173504
e, più in generale, in tutto il Medio Oriente.

In tutto questo, una donna a terra coperta di sangue cerca di consolare la propria figlioletta, anch’essa completamente imbrattata di sangue e di lacrime, mentre una infermiera fuori campo inizia a pulirle il viso:
https://t.me/boris_rozhin/101146

Mentre un uomo vaga disperato con un fagotto che è tutto quanto resta di suo figlio:
https://t.me/golosmordora/32454

EFFETTI IMMEDIATI:

Non la pace, ma una più realistica “deskalacija”, una diminuzione delle attività belliche, dopo ieri, è sempre meno un opzione pure per i Paesi arabi cosiddetti “moderati”. Forse, era questo l’obbiettivo che si voleva raggiungere. Il complesso militare industriale a stelle e strisce, casualmente, chiude con attivi impensabili due anni fa:
https://t.me/ukraina_ru/173476

Qualcuno, qualcuno che sente sulla propria pelle di ucraino la manipolazione in atto, collega la strage di ieri con altri punti di non ritorno: per esempio, il fallimento degli accordi di Istanbul nel 2022 che sancirono, ad accordi firmati, il diktat padronale NATO di proseguire la guerra “fino all’ultimo ucraino”.
https://t.me/ZeRada1/16372

I russi, attraverso la stessa Zacharova, oggi chiedono agli israeliani di fornire TUTTI i TRACCIATI dei missili lanciati ieri sera a quell’ora:
https://ria.ru/20231018/udar-1903508492.html

Non giochetti truccati, come quelli esibiti sino a oggi (vedasi indecenza dei falsi bambini decapitati) e che non poco fa hanno già provato a mettere in rete:
https://t.me/ZeRada1/16370

Giochetti truccati, nella loro criminalità e nel loro chiamarsi fuori. OLTRE MILLE MORTI, LO RIPETIAMO.

Questo un breve video girato stamane:
https://ok.ru/group53666832253080/topic/156174750199192

Se non esce immediatamente sulla pagina, basta scorrere il testo verso il basso finché non si vede il filmato che inizia con una donna con un bambino in braccio.

QUESTO OSPEDALE, CHE ESISTE DAL 1882, OVVERO SIN DAI PADRONI PRECEDENTI AGLI ATTUALI, ATTUALMENTE OSPITAVA CINQUEMILA PROFUGHI, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DONNE E BAMBINI.
https://t.me/mardanaka/16720
CINQUEMILA PROFUGHI PROVOCATI DALLE BOMBE DI ISRAELE, SIA PER LE FERITE, SIA PERCHE’ SFOLLATI.
CINQUEMILA PROFUGHI, OSPITATI OVUNQUE, come si può vedere dal filmato e dagli altri che giravano.
CINQUEMILA PROFUGHI IN GRAN PARTE OSPITATI NEGLI SPAZI ALL’APERTO.
CINQUEMILA PROFUGHI CHE SI TROVAVANO NEL POSTO SBAGLIATO QUANDO UN MISSILE E’ ESPLOSO. UN MISSILE CON UNA TESTATA ESPLOSIVA, LA CUI DETONAZIONE SI E’ CHIARAMENTE SENTITA.
CINQUEMILA PROFUGHI DI CUI OLTRE MILLE SONO MORTI IERI SERA (e il numero è destinato ad aumentare).
https://www.tasnimnews.com/en/news/2023/10/18/2973613/over-1000-civilians-killed-in-israel-attack-on-gaza-hospital

Ieri la DENUNCIA DELLA COOPERANTE VERONESE GIUDITTA BRATTINI, INTRAPPOLATA A GAZA, CHE FORMULA ACCUSE PRECISE NON SOLO A ISRAELE, CIRCA TUTTO QUANTO STA ACCADENDO INTORNO A LEI (E PRIMA DELL’ATTACCO MISSILISTICO ALL’OSPEDALE), MA AL GOVERNO ITALIANO, è PASSATA BEN PRESTO NEL DIMENTICATOIO:
https://www.youtube.com/watch?v=FsVkyBPkB9U
https://www.vita.it/da-gaza-il-grido-di-una-cooperante-aprite-i-corridoi-umanitari-fateci-uscire/
https://primadituttoverona.it/attualita/la-denuncia-della-volontaria-veronese-a-gaza-il-governo-italiano-non-fa-nulla/
https://tgverona.telenuovo.it/cronaca/2023/10/16/volontaria-veronese-in-campo-onu-bloccata-nella-striscia-di-gaza

Quell’ospedale non doveva essere messo nella necessità di dover dare cure e ospitalità ovunque, nelle stanze, in corsia, all’aperto, ripeto, OVUNQUE, cinquemila persone. Di questi morti l’ultimo responsabile, a prescindere dalle traiettorie balistiche e di quanto sopra, c'è già ed è Israele.


E comunque fuori tutti i tracciati, tutte le missioni in corso ieri sera. Dovrebbe essere il minimo, che anche i nostri cinegiornali dovrebbero richiedere, invece di sostenere tesi "imparziali" della serie "La mia parola contro la tua", ieri e oggi "il mio filmato contro il tuo" e chiuderla lì.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 October 2023 18:08
17/10 ore 18:00 aggiornamento

TORNANO LE V2…


Una NATO in cerca di risultati, un U-ccidente ormai alla frutta, cerca oggi e trova in Ucraina il suo gol della bandiera lanciando MISSILI ATACMS a BERDJANSK. A oltre 100 km di distanza ci riescono ad arrivare, non più in là, ma a BERDJANSK ci arrivano (cartina qui).
https://t.me/boris_rozhin/101120
Colpiti e danneggiati alcuni elicotteri, saltato un deposito di munizioni. Questo il suppostone prima del lancio:
https://t.me/dva_majors/27562
E questo dopo lo scoppio. QUESTO scoppio:
https://t.me/dva_majors/27570
La testata ATACMS è a grappolo, la postazione di lancio è la stessa HIMARS piazzata dalla NATO sin dall’anno scorso.
Queste le piccole bombe (esplose e inesplose) che si spargono dall’apertura della testata:
https://t.me/dva_majors/27556

Tali missili erano in Ucraina da tempo, ma la voce messa in giro della loro “comparsa negli ultimi giorni” serve solo a LEGALIZZARNE IL LORO UTILIZZO. Aspettiamoci quindi anche la “comparsa negli ultimi giorni” di missili tedeschi TAURUS. Sono tutti lì, secondo RYBAR. In depositi protetti. COME GIA’ ACCADUTO CON GLI STORM-SHADOW, DEL RESTO. Quando poi la NATO deciderà di alzare l’asticella ulteriormente, di fare l’ulteriore strappo, darà il via libera al SUO personale in loco di lanciare contro gli obbiettivi DA ESSA determinati:
https://t.me/rybar/53335

I russi prenderanno le misure, come già fatto nei casi precedenti, ma almeno oggi qualcuno potrà dare qualcosa in pasto ai media. Media che non possono dire nulla sui fronti dove truppe ucraine vengono ancora mandate al massacro, come Rabotino-Verbovoe:
https://t.me/rabotyno/440

Media che non possono parlare degli oltre 1.100 morti in attacchi inutili nella sola giornata di ieri:
https://t.me/mod_russia/31566

Media che non possono parlare degli scandali che ormai emergono ogni giorno, denunciati da gente comune o dagli stessi funzionari che cercano di smarcarsi dalle ruberie sinora commesse.
Media che avranno anche oggi qualcosa da dire.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 October 2023 11:41
Carissimi Paolo e Nico,

ho appena chiuso un pezzo sull'Ospedale di Gaza, dove penso che sia saltato tutto. Ma veramente tutto, ogni criterio di valutazione. Oltre mille morti. Scene di devastazione che gridano vendetta al cospetto di qualsiasi dio mai rivelatosi o partorito da mente umana, a seconda delle versioni.

Stamattina volevo anche riprendere il mio lavoro dell'anno scorso, sulla messinscena orchestrata al reparto di maternità a MARIUPOL', con fotoreportage pronto e immagini girate alle agenzie internazionali con la stessa modella che poi, mesi dopo, ha pure confessato tutto.

Riprendere QUEI materiali e metterli a disposizione con QUESTI. Riprendere la VERSIONE DEI CINEGIORNALI LUCE DI QUEI GIORNI e QUESTA LORO VERSIONE.

Riprendere le LORO PAROLE, USATE ALLORA, e sempre le LORO PAROLE usate adesso. Mentre magari continuano a dare del nazista a Putin, giusto così, per riflesso pavloviano.

Ma man mano che accedevo ai materiali, che li analizzavo, catalogavo, inserivo nel mio lavoro di stamane, mi prendeva un'angoscia, e una rabbia, per cui ho avuto (e ho tutt'ora) bisogno di decompensare. E di lasciar perdere le idiozie che rimbombano (e rimbomberanno) dai nostri megafoni di regime.

Teniam duro, carissimi Paolo e Nico.

Un abbraccio forte
Paolo
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Paolo
Wednesday, 18 October 2023 09:48
gli ukroidioti non capiscono che, obbedendo agli ordini degli yankee nonchè a quanto suggerito dal loro fana(z)(t)ismo, costringono i Russi a non accontentarsi dei 4 oblast finora acquisiti, ma a demilitarizzare una "fascia di sicurezza" sempre più profonda via via che aumenta il raggio dei missili usati: fascia di sicurezza che , alla fine, arriverà al confine polacco.. dopo di che, l'attacco vorrà dire Terza G.M. "vera" e non strisciante.
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Nico
Wednesday, 18 October 2023 08:16
Dulcis in fundo, quel demente con la faccia da prosciutto cotto che risponde al nome di Kuleba, ha fatto questa affermazione:
"dietro hamas c'è Putin, merita un'altra Norimberga"
Ma ancora peggio è la repubblichina che lo pubblica...
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 October 2023 14:26
17/10 ore 13:30 aggiornamento

DA POPOLO KAMIKAZE A POPOLO OSTAGGIO

Un anno fa si parlava di Ucraina nei termini di Stato kamikaze, per indicare uno Stato che, “in blocco”, si immolava per la “causa” imposta dai suoi padroni.

Oggi le cose non stanno più così. Dopo un anno di mobilitazioni sempre più forzate di carne da cannone intruppata e sbattuta al fronte in una filiera di distruzione e di morte spesso cortissima, letteralmente a qualche giorno dall’arruolamento, dopo gli scandali di corruzione, di malversazione, di speculazione che ogni giorno emergono a ogni livello della piramide di potere attuale, anche la maggioranza del popolo ucraino si sente sempre meno “banzai” e sempre più “ya basta!”.

Ora basta, per esempio, lo ha detto in blocco la 14° brigata meccanizzata delle ff.aa. ucraine:
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/17/65792.html
Brigata che di meccanizzato ha ben poco, soldati letteralmente appiedati mandati contro il nemico per tenere KUPJANSK e dintorni, rispediti nelle retrovie dopo la prevedibile decimazione che li ha ridotti di un terzo, oggi SI SONO RIFIUTATI DI OBBEDIRE ALL’ORDINE DI RITORNARE AL FRONTE.

Il popolo ucraino, compreso quello dell’Ovest ormai, sempre pronto a inaugurare monumenti alle SS Galizia o a Bandera, non sa neppure dove sia, Mariupol’:
https://t.me/polk105/12002
Questi ragazzi non riescono neppure a collocarlo su una cartina geografica. E dovrebbero andare a crepare per questo!

Questo video finale coglie e restituisce bene la situazione attuale generale. Un drone FPV ucraino corre dietro un furgone russo (“pikap orkiv”, come scritto in sovrimpressione),
https://t.me/ukraina_ru/173369
raggiunge gli orchi e li fa saltare. Urrà… si, peccato che caricati dietro, ammanettati all’intelaiatura, c’erano LORO prigionieri, prigionieri ucraini, loro compagni d’armi! Per la cronaca, i due soldati russi in cabina se la sono cavata con qualche contusione. Gli altri, sono tutti morti.

Tre le ipotesi che può suggerire un gesto criminale del genere:
- il pilota di drone è un imbecille, non vede dove sta puntando contro il proprio drone kamikaze.
- le vite di soldati ucraini valgono bene un furgone russo.
- vi siete arresi? Tanto morite lo stesso (“truppe barriera”).

Sia nel primo caso, “colposo”, “scimmia con la bomba a mano”, che nel secondo e nel terzo “dolosi”, rispettivamente, “contabile” e “punitivo”, il popolo ucraino su quel cassone, è ormai ostaggio, vera e propria preda di questi criminali.

IL POPOLO UCRAINO - CE LO DICIAMO DA OLTRE UN ANNO - PUO’ ESSERE CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UN VERO E PROPRIO OSTAGGIO, DI MERCE DI SCAMBIO, E A PERDERE, IL CUI DESTINO, VOLENTI E NOLENTI, E’ GIA’ SCRITTO. QUESTO LO ERA GIA', E SIN DA PRIMA DELL'INIZIO DEL CONFLITTO, COME PERALTRO AMMESSO DALLO STESSO ZELENSKIJ.

ORA, LO STESSO, COMINCIA A ESSERNE COSCIENTE, E IN MISURA SEMPRE MAGGIORE.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 October 2023 08:28
17/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA, KUPJANSK, ARTEMOVSK: SCHIACCIASASSI IN AZIONE


I russi continuano nell’unica TATTICA adottata, e con successo, sinora: quantomeno, dalla liberazione di MARIUPOL’ e dalla contestuale creazione della via di terra alla Crimea. Tale tattica consiste nell’infliggere il massimo danno alle truppe nemiche col minimo sforzo, ovvero in condizioni di superiorità di artiglieria e aviazione, rompendo la loro programmazione, le loro rotazioni di uomini e mezzi, demolendo hangar e depositi, distruggendo linee fortificate e, dal punto di vista dell’azione di fanteria, facendo essenzialmente due cose:
- stando in difesa e aspettando che gli arrivino contro, meglio, che gli si frantumino contro, oppure
- sfondando su un tratto limitato di fronte e obbligando così il nemico a raccogliere forze in fretta e furia per “stabilizzare” la linea. Così facendo, creando quegli assembramenti che rendono più semplice una demilitarizacija su ampia scala col minimo dei mezzi impiegati.

La terza opzione, che potremmo definire OPZIONE “ARTEMOVSK”, è stata applicata solo lì, non altrove. Scegliere un grosso centro urbano come teatro di scontri, prenderlo d’assalto quartiere dopo quartiere, casa dopo casa, strada dopo strada, riducendolo completamente in macerie. Una “cosa da wagner”, questo quanto appare sempre di più col passare del tempo: alle forze armate russe serviva creare uno schiacciasassi anche in condizioni invernali di inattività sugli altri fronti. Serviva sfoltire numericamente il nemico, e ha accettato di buon grado di fare fuori un po’ di scorte, per dirla tutta, un BEL po’ di scorte di munizioni, trovando nei wagner la manodopera necessaria allo svolgimento del compito. Assecondando le voglie propagandistiche NATO (il mito della “armata invincibile” che da settembre aveva solo vinto e mai perso), assecondando la propaganda di regime (“non un passo indietro”), ha creato condizioni sino ad allora inedite, atipiche (e irripetibili) per fare le stesse cose di cui al punto uno e due. E lo ha fatto.

Quando si porrà, se si porrà, altri obbiettivi STRATEGICI paragonabili alla creazione della via di terra alla Crimea, la vedremo in una configurazione completamente diversa, assai simile a quanto accaduto ad AVDEEVKA settimana scorsa, ma non per una settimana, non su pochi chilometri di linea di fronte.

Il canale ucraino Rezident COLLOCA QUESTA AZIONE SU VASTA SCALA probabilmente in INVERNO, secondo dati che sarebbero trapelati dai servizi segreti britannici:
https://t.me/rezident_ua/20146
Partirebbe da AVDEEVKA, intorno a cui già adesso si possono vedere i primi lavori preparatori. La presa del “terrikon”, la fabbrica sotto bersaglio continuo, ovvero sotto smantellamento continuo, posizioni che fino a ieri non erano toccate ora costantemente sotto il fuoco nemico e progressivamente distrutte, rotazioni prima linea-retrovie tagliate puntualmente, ulteriori perdite inflitte: tutto questo due settimane fa non c’era. Due mesi così, salvo contrattacchi vittoriosi delle forze NATO e del regime di KIEV, e il frutto è maturo.

In tutto questo, ad aggravare la situazione per il regime di KIEV, è il clima di costante “smobilitazione” che trapela fra i suoi padroni. L’esperimento può definirsi “concluso”? L’investimento può considerarsi “andato a buon fine” (per gli interessi padronali, ovviamente, che sempre meno c’entrano con quelli del regime da loro messo in piedi)? Si. E la “pazza idea” di andarsene lasciando i cocci, meglio, le macerie della distruzione provocata per ingrassare i propri portafogli, si fa sempre più idea.

In tale situazione, Kiev soffre sempre più carenza di uomini e di mezzi. Non più per la kontrnastup inesistente, ma anche solo per la semplice “difesa”. O qui, o là. Quando deve tamponare una falla apertasi, come nel caso di AVDEEVKA, ormai “distrae” sempre più forze da altri fronti, avendone sempre meno a disposizione nelle retrovie. La mobilitazione poi, pur tirando dietro pensionati e invalidi, è insufficiente a ripianare le perdite subite:
https://t.me/rezident_ua/20147

Il Paese, economicamente, socialmente, moralmente (nel senso di morale delle truppe) è allo sbando, demotivato, distrutto: dai propri governanti, anzi tutto.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 16 October 2023 22:24
16/10 ore 22:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Situazione sostanzialmente invariata. Le forze NATO e del regime di Kiev, lungi dall’essere “passate in difesa”, attaccano ancora sotto ARTEMOVSK, cercando di prendere ciò che per sei mesi è stato un miraggio, costato la vita ai loro reparti migliori:
https://t.me/WarDonbass/129715
Del resto, solo nella giornata di ieri il comando russo ha registrato perdite nemiche nell’ordine dei 460 soldati, che rappresenta tutt’ora il punto di maggior intensità di scontri:
https://t.me/mod_russia/31526

Attacchi parimenti falliti fra RABOTINO e VERBOVOE, intorno ad AVDEEVKA i russi stanno consolidando quanto acquisito sinora, così da ripartire poi successivamente con un’altra tappa dello smantellamento della più grande roccaforte del regime di Kiev nel Donbass.
https://t.me/ukraina_ru/173321

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Monday, 16 October 2023 14:43
16/10 ore 13:30 aggiornamento

FRA RABOTINO E VERBOVOE


Non solo i soldati NATO e del regime di KIEV non riescono ad avanzare, ma i russi contrattaccano e, oltre a guadagnare qualche posizione, fanno anche prigionieri. In prevalenza, civili arruolati con la forza:
https://t.me/RVvoenkor/55024

ATTACCHI NOTTURNI RUSSI: UNA CARTINA

Cartina molto interessante perché suddivide nelle traiettorie e mostra, sempre tramite le stesse, l’azione dei:
1. MISSILI “ALATI” (frecce rosse)
2. DRONI (frecce gialle)
3. MISSILI BALISTICI (frecce viola)
https://t.me/RVvoenkor/55022
insieme all’ora della notte relativa a tale traiettoria. Da mezzanotte alle quattro attacchi si sono susseguiti al centro e all’ovest, colpendo anche aeroporti militari. Se aggiungiamo a questo gli attacchi in pieno giorno a depositi di armi e munizioni, più i tentativi riusciti di fermare la rotazione delle truppe nemiche (5 nella sola giornata di ieri lungo l’area del Sud-Doneck)
https://dnr-news.ru/society/2023/10/16/507312.html
notiamo come la macchina di demolizione proceda a pieno regime.

AVDEEVKA: UN ALTRO SIGNIFICATO, MENO EVIDENTE MA NON MENO IMPORTANTE, DI QUELLA ROCCAFORTE PER IL REGIME DI KIEV

Oltre a quelli già citati, detti e stradetti, ce n’è un altro decisamente importante. Libera Avdeevka, liberi decine di migliaia di uomini e mezzi russi attualmente impegnati su questo fronte.
https://dnr-news.ru/society/2023/10/16/506957.html

Per un regime che attualmente sta concentrando un numero ingente di riserve non per la kontrnastup, ma per tenere l’ultima roccaforte rimasta a ridosso di Doneck, sarebbe l’anticamera del collasso.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 16 October 2023 10:58
16/10 ore 08:30 aggiornamento

USQUE AD SANGUINEM: E’ PIU’ REDDITIZIO VENDERLO ALL’OVEST CHE FARLO ARRIVARE AI SOLDATI FERITI


Questa inchiesta è stata pubblicata recentemente da una organizzazione non governativa russa, la FBR. Si trova in TRE LINGUE:
Originale https://fondfbr.ru/stati/zelensky-blood-money/
Inglese https://fondfbr.ru/en/articles/zelensky-blood-money-en/
Francese https://fondfbr.ru/fr/articles_fr/zelensky-blood-money-fr/

La tesi di questa inchiesta è la seguente: il sangue DONATO da centinaia di migliaia di civili ucraini PER LE NECESSITA’ DEI SOLDATI AL FRONTE (e vista la tattica al massacro, “fino all’ultimo ucraino” disponibile, ne necessitano parecchio), è stato DIROTTATO IN MISURA CONSISTENTE VERSO L’ESTERO, tramite esportazioni “grigie”, utilizzando impropriamente, indirettamente, non dichiaratamente, canali legali nati con tutt’altro scopo.

L’inchiesta parte constatando che dal 2022 al 2023 le donazioni di sangue di civili ucraini abbiano superato ogni record, come logico aspettarsi. E giunge a puntare l’indice contro organizzazioni, istituzionali e non, statunitensi e danesi, che TRAMITE POLONIA, MOLDAVIA E ROMANIA ESPORTANO OGNI GIORNO SACCHE DI SANGUE DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI UCRAINI.

La piattaforma su cui imbastire l’intero sistema di esportazione è offerta dalla LONGA MANUS DI WASHINGTON “US AID”, attualmente molto attiva anche a Erevan, per esempio. Tramite questa macchina creata ex novo, il MINISTERO DELLA SALUTE UCRAINO ha RACCOLTO E VENDUTO ALL’OVEST OLTRE UN MILIONE DI SACCHE DI SANGUE. Ovviamente, il tutto a totale insaputa sia dei donatori che della popolazione ucraina.

IRINA SLAVINSKAJA è a capo dell’ORGANIZZAZIONE NAZIONALE DEI DONATORI D’UCRAINA, creatrice della piattaforma telematica, o PORTALE, “DonorUA”
https://dev.ua/ru/news/donoruahttps://account.donor.ua/register
et canale telegram dedicato
https://t.me/donorua/
attraverso la quale il MINISTERO DELLA SALUTE (sic!) Ucraino gestisce il volume del “traffico in entrata”, CONVOCANDO I DONATORI AI CENTRI DI RACCOLTA LOCALI.

Lo gestisce in modo PIANIFICATO, OTTIMIZZANDO i flussi di donazioni, le pause fra una donazione e l’altra e, “motivando psicologicamente” i donatori con opportuna propaganda, punta all’espansione costante della platea di iscritti. Per esempio, “dando le cifre” già nella prima pagina del sito. Al 16/10 ore 08:00,
- 141.572 donatori
- 72 trasporti di sangue al fronte
- 7.224 richieste di pazienti evase dal 2015
https://www.donor.ua/
Sotto, peraltro, compaiono gli “sponsor” attuali, tra cui molti “volti noti”, tra cui circuiti di cliniche private e di aziende da cui appare chiaro sin dal nome essere dedite al traffico di sangue ed emoderivati.

A fronte di quei 72 trasporti di sangue al fronte, tuttavia, l’ONG russa ACCUSA, sulla base di informazioni riservate ricevute, CHE SONO STATI COMPIUTI NON MENO DI 35 VIAGGI ANALOGHI… MA ALL’ESTERO! DI CUI, NEI SOLI PRIMI SEI MESI DEL 2022, CIRCA 120.000 LITRI DI SANGUE.

La talpa che ha fornito le informazioni alla ONG russa è organica al Ministero della Salute ucraino e formula un accusa precisa: I VOLONTARI SAREBBERO CHIAMATI A QUESTO PUNTO ANCHE IN BASE ALLE ESIGENZE, ALLE COMMESSE PROVENIENTI DALL’OVEST.

In questo traffico il portale sarebbe solo il braccio, mentre il ruolo chiave sarebbe ricoperto DIRETTAMENTE DAL MINISTERO DELLA SALUTE UCRAINO. Sua è la propaganda, con incessanti esortazioni a donare per le necessità del fronte e “contro la Russia”, come spiegato per esempio in questo pezzo dove si mostra come il Ministero sia attivo anche sui social nel proclamare che, per assicurare il successo della kontrnastup, serva anche il sangue e non solo le armi (trad. dall’originale ucraino):
“Il tuo sangue può combattere, attaccare. Prepariamolo insieme! Per il successo dell’offensiva non c’è solo bisogno di armi. Serve sangue, per salvare gli eroi. Servono scorte affidabili e costanti di sangue ed emoderivati, affinché ciascuno, qualora ne abbia bisogno dal punto di vista medico, lo riceva per tempo e nella quantità giusta”.
“Твоя кров може воювати, наступати. Готуємося разом! Для успішного наступу потрібно не тільки озброєння. Потрібна кров, аби врятувати героїв. Потрібні надійні і сталі запаси крові та її компонентів, аби кожен, хто потребує відповідної медичної допомоги, отримав її вчасно і достатньо”
https://www.ukrinform.ua/rubric-society/3708786-dla-uspisnogo-nastupu-potribne-ne-tilki-ozbroenna-moz-zaklikae-ukrainciv-zdavati-krov.html

Oltre a quello, ogni unità sanitaria locale ha l’obbligo, DUE VOLTE AL MESE, di pubblicare SUI MASS MEDIA un APPELLO A DONARE CAUSA CARENZA SANGUE DI TUTTI I GRUPPI COSI’ COME DI EMODERIVATI.

Secondo Vitalij Tarasjuk, ex-collaboratore del Centro di raccolta sangue di Vinnica, IN TUTTO QUESTO MANCA COMPLETAMENTE UNA RENDICONTAZIONE PUNTUALE E SISTEMATICA DELLA FILIERA DEL SANGUE ED EMODERIVATI RACCOLTI.
https://fondfbr.ru/stati/zelensky-blood-money/

E QUESTO RENDE POSSIBILE ALLA CUPOLA, RAPPRESENTATA DAL “CERCHIO MAGICO” DI ZELENSKIJ E A CUI LO STESSO ZELENSKIJ NON SAREBBE ESTRANEO, SECONDO LE RIVELAZIONI DELLA TALPA AL MINISTERO, PROCEDERE NEI PROPRI TRAFFICI.

TRAFFICI STRUTTURATI E NORMATI PER DECRETO. Nel luglio 2023, infatti Il Ministero della Salute emana un decreto dove REGOLAMENTA e NORMA il traffico di sangue ed emoderivati “verso il fronte”:
https://www.kmu.gov.ua/news/moz-rishennia-uriadu-nablyzylo-donorsku-krov-do-frontu
In realtà, più che REGOLAMENTARE E NORMARE, il decreto DEREGOLAMENTA E SEMPLIFICA, CON LA SCUSA DI ELIMINARE LE IMMANCABILI LUNGAGGINI E STORTURE BUROCRATICHE. Sangue ed emoderivati sono così ordinabili ORIZZONTALMENTE, senza passare più per rigide catene verticali di autorizzazioni, ma soltanto una “figura unica, responsabile per le commesse di sangue ed emoderivati, nominata in ogni unità medica” e chiamata a produrre il minimo del minimo di documentazione a supporto di tali commesse.

Allentando così i cordoni dei controlli, si sono create le premesse per muovere sangue molto più facilmente, e non più solo “verso il fronte”.

Al resto ci pensa la macchina ministeriale. Iniziatore sarebbe nient’altro che il protegé di Zelenskij, Ministro della Salute Viktor Ljashko, già coinvolto nel 2010 per scandali legati a farmaci anti-tubercolosi, oltre che per i test anti-covid: i risultati di quelli “pubblici” uscivano dopo una settimana… di quelli “privati”, invece, com’è come non è, subito… e lui era in cabina di regia a dirottarli da una parte all’altra, anzi, era il regista, in qualità di “medico capo” direttore di tutti i medici d’Ucraina.
https://ips.ligazakon.net/document/KR200229

Immanicato, immancabilmente, con la già citata US-AID, dove dal 2022 esiste una corrispondenza ufficiale già da metà 2022:
https://www.usaid.gov/news-information/press-releases/may-06-2022-administrator-samantha-powers-call-ukrainian-minister-health-viktor-liashko

Ma prima di entrare nel governo, LJASHKO era a capo dell’organizzazione denominata “CONTROLLO DELLE INFEZIONI IN UCRAINA” (“Інфекційний контроль в Україні”) DI CUI TUTT’OGGI APPARE FRA I PROPRIETARI (Власники) SECONDO QUESTA VISURA UFFICIALE:
https://opendatabot.ua/c/39232143

Quindi, il ministro della salute che propaganda, che incita, che coordina il lavoro di donazione, e che è a capo di questa organizzazione di “Controllo delle infezioni in Ucraina”. ORGANIZZAZIONE FINANZIATA DA US-AID I CUI INCASSI (Дохід), SECONDO LA VISURA SOPRA CITATA, ERANO
2020 0 grivne
2021 0 grivne
2022 238.685.600 grivne (6,5 MILIONI DI DOLLARI USA)

Secondo la talpa al ministero, l’anello della catena che da LJASHKO porta a ZELENSKIJ sarebbe proprio questa organizzazione, attualmente (il che non stupisce!) in mano a un protegé di LJASHKO. I CLIENTI OCCIDENTALI INFATTI PAGHEREBBERO PER IL SANGUE US-AID CHE, CON GLI STESSI, “FINANZIEREBBE” CON “AIUTI ECONOMICI” L’ORGANIZZAZIONE. Riciclaggio elementare.

Ma vi è di più: i dati del 2023 non sono per ovvi motivi noti, ma la talpa rende noto che QUEST’ANNO QUEI 238 MILIONI DI GRIVNE DI INTROITO, PARI A 6,5 MILIONI DI DOLLARI USA SAREBBERO AUMENTATI GIA’ DI CINQUANTAQUATTRO VOLTE, OVVERO ARRIVANDO A 352 MILIONI DI DOLLARI USA!

E QUESTO SAREBBE DOVUTO ALL’INCREMENTO ESPONENZIALE DEI TRAFFICI DI SANGUE ED EMODERIVATI VERSO L’ESTERO. I camion US-AID, del resto, arrivano IN UCRAINA CARICHI D’AIUTI ed escono DALL’UCRAINA IN TEORIA VUOTI. In teoria.

Il traffico di sangue, come già accennato, dell’ordine di grandezza di 1.100.000 litri di sangue e derivati, raggiunge i pazienti di Francia, Germania, Polonia, Olanda, Belgio, GB e USA tramite rotte facenti tappe intermedie nei Paesi confinanti e accennate in questo schema:
https://fondfbr.ru/wp-content/uploads/2023/10/image-2-1.jpg.webp

Secondo quantità ELENCATE in quest’altro grafico a torta:
https://fondfbr.ru/wp-content/uploads/2023/10/image-2-2.jpg.webp
USA lt 591.700
GERMANIA lt 148.300
FRANCIA lt 120.700
GB lt 120.000
POLONIA lt 67.400
OLANDA lt 31.200
BELGIO lt 20.700
========================
Totale lt 1.100.000
L’articolista dice, a supporto di questi dati, ESSERE STATI FORNITI E ACCERTATI DA TRE FONTI DIVERSE, e in tutti i casi collimare.

Mentre letteralmente ESPLODE IL TRAFFICO DI SANGUE ED EMODERIVATI UCRAINI VERSO OVEST, SI CERCA DI LIMITARE IL PIU’ POSSIBILE, CON CAVILLI LEGALI, IL TRAFFICO VERSO EST, VERSO IL FRONTE.

Il 30 giugno 2023 il CONSIGLIO DEI MINISTRI UCRAINO decreta MISURE PIU’ RESTRITTIVE PER IL TRASPORTO E LA SOMMINISTRAZIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI AL FRONTE... paradossalmente per “favorirle”, per “incontrare i bisogni” di chi combatte!
https://www.kmu.gov.ua/npas/pro-zadovolennia-potreb-syl-bezpeky-ta-syl-oborony-u-donorskii-krovi-ta-komponentakh-krovi-v-umovakh-voiennoho-stanu-681-300623
L’allegato al decreto, infatti:
https://www.kmu.gov.ua/storage/app/uploads/public/64a/5a4/061/64a5a40613500621641107.doc
ALZA NOTEVOLMENTE L’ASTICELLA DI COMPETENZE E GRADO DI PREPARAZIONE DI OGNI SOGGETTO COINVOLTO NELLA GESTIONE DEL TRASPORTO, NELLO STOCCAGGIO E NELLA TRASFUSIONE STESSA, INTRODUCENDO IN CASO DI VIOLAZIONE DELLO STESSO LA LEGGE MARZIALE.

Stiamo parlando di CAMBIAMENTI IMMEDIATI, IN CORSO D’OPERA in una ZONA DI GUERRA, CON OSPEDALI DA CAMPO AL COLLASSO, non pacifici ambulatori con tempi di adeguamento anch’essi “pacifici”. A chi giova tutto questo, si chiede l’articolista?

Vediamo subito a chi giova. Il mercato delle sacche di sangue vede, nel formato STANDARD di 450 ML (che è quello che si usa anche da noi, lo stesso usato con me da quando avevo 18 anni per tutte le oltre 75 donazioni che ho fatto e continuo a fare), un prezzo di 150 DOLLARI.
https://www.politifact.com/factchecks/2022/apr/28/facebook-posts/fact-checking-claim-about-red-cross-and-blood-sold/
Una trasfusione quindi in sala operatoria può arrivare a costare migliaia di dollari. Quanto sarebbe finito nelle tasche di LJASHKO, ZELENSKIJ e soci della cupola, secondo la talpa arriverebbe a 382 milioni di dollari (schema qui):
https://fondfbr.ru/wp-content/uploads/2023/10/Frame-73-1536x904.jpg.webp

Ora. Le accuse sono GRAVI e CIRCOSTANZIATE. Il contatto di questa organizzazione, autrice di questa inchiesta, è pubblico:

Le fonti sono anonime, ma penso che l’interpol non dovrebbe avere problemi di accesso e verifica QUANTOMENO della veridicità delle stesse. Che facciamo, giriamo la testa ancora una volta dall’altra parte?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 15 October 2023 23:49
15/10 ore 23:30 aggiornamento

NON SOLO AVDEEVKA


La giornata si conclude ma gli scontri no. Questi sono filmati di stasera, e mostrano la fabbrica di coke in fiamme:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11322
Conquistare quello storico stabilimento sovietico è prioritario. Basta vedere questa carta, sia pur datata ma che mostra bene la posizione che esso ricopre all’interno del sistema difensivo e logistico di AVDEEVKA:
https://cont.ws/uploads/posts2/528767.jpg
Lo AKChZ (АКХЗ), come lo chiameremo ora per abbreviazione, è quel rettangolo grigio in alto a sinistra. Vediamo come si trovi già a un BIVIO fra la strada che conduce verso nord, tagliata sin dal primo giorno, e quella che porta a EST, a LASTOCHKINO, su cui i russi hanno stabilito il controllo della propria artiglieria da ieri. Conquistare quello stabilimento significherebbe, pertanto, tagliare anche fisicamente quest’ultima arteria che lega AVDEEVKA al resto del territorio controllato dal regime di Kiev. Oltre che INCUNEARSI ULTERIORMENTE nella difesa a nord della città.

Lo scopo attuale degli attacchi di artiglieria e aviazione russe è, pertanto, quello di facilitare il compito delle truppe di terra smantellando, pezzo dopo pezzo, l’intricato sistema di fortificazioni in cemento armato che difendono la fortezza:
https://t.me/negumanitarnaya_pomosch_Z/11317

Tutto questo mentre l’intera linea di fronte è in fibrillazione. A VERBOVOE, per esempio dove i russi sono riusciti a respingere indietro le truppe del regime di Kiev:
https://t.me/RVvoenkor/54992
Ma non solo.

Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 14 October 2023 11:26
14/10 ore 11:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Ritorna alla ribalta il tratto di linea fra UROZHAJNOE e STAROMAJORSKOE, questa volta però in direzione opposta! Non solo le forze NATO e del regime di KIEV avrebbero smesso di attaccare, ma starebbero anche perdendo alcune posizioni:
https://t.me/polk105/11942

E questo non accadrebbe solo su quella linea, o ad Avdeevka, o sopra Kupjansk, ma SULL’INTERA LINEA DI FRONTE, CON UN CENTINAIO DI SCONTRI ALMENO, tutti segnati dallo stesso tratto distintivo: i russi che attaccano.
https://t.me/polk105/11943

Non è l’offensiva su vasta scala, altrimenti avremmo assistito a CENTO “Avdeevka”. C’è chi scalda i motori, chi saggia la linea difensiva nemica, chi trova vuoto e avanza di una posizione, chi ripete poco per volta gli stessi schemi di attacco, con successo, guadagnandone due o tre, eccetera. Questa, per esempio, è l’area guadagnata dalle parti di MAR’INKA per ammissione degli stessi canali del regime di KIEV:
https://t.me/polk105/11940

Non è quindi l’offensiva su vasta scala, assolutamente. Il PIANO, come nella migliore tradizione militare russa, e non solo militare, ha già ora INNUMEREVOLI VARIANTI. Varianti DETTATE dall’opportunità del momento, varianti che A LORO VOLTA POTREBBERO ANCHE COSTRINGERE A RIVEDERE TUTTO QUANTO, A CASCATA, SI TROVI “DOPO” L’AZIONE SCELTA. Croci e delizie della pianificazione COME DOVREBBE ESSERE FATTA, specialmente in un contesto, quale quello bellico, dove si parte già con l’assoluta consapevolezza che fra casella di inizio e casella finale le VARIABILI sono parte CONTROLLABILI, parte INFLUENZABILI FINO A UN CERTO PUNTO (punto diversamente collocato da variabile a variabile) e parte ASSOLUTAMENTE FUORI CONTROLLO. Piano “aperto” che quindi, oltre a una stesura formalmente corretta, già in queste condizioni estremamente complicate, richiede anzitutto UNA VALUTAZIONE DEI FATTORI CHE SIA LA PIU’ PRECISA POSSIBILE.

In un anno e mezzo, da quel che si può vedere, penso che lo Stato maggiore russo la lezione l’abbia appresa. E il piano che abbia in mente, come nota anche il canale telegram citato in chiusura, sia per CHIUDERE LA PARTITA UNA VOLTA PER TUTTE, non un Minsk-3 dopo cui ripartire da capo fra qualche anno. I segnali sono questi, quantomeno: vedremo, comunque.

LORO INVECE POSSONO MANIFESTARE…

Israeliani in giubilo in piazza, moltissimi giovani, che gridano: “Gaza, Gaza, Gaza è un cimitero… Non ci sono più scuole a Gaza… perché a Gaza non ci sono più bambini”. Loro possono manifestare. Un ragazzo prosegue: i “lefties”, i sinistrorsi, o sinistrati per come sono/siamo messi, sono “una specie estinta”… (in questo precorrono troppo i tempi… non ancora, cari miei!)
https://t.me/polk105/11937
I poliziotti guardano, nessuno che li carica, li disperde con idranti (come accaduto fino ad agosto per molto meno) o prende anche soltanto nomi… qua nonostante sia una processione continua di politici u-ccidentali nessuno ha visto niente, sentito niente… e avanti così, avanti tutta!

FUGA VERSO SUD

Questi i due corridoi attivi dalle 10 alle 16 tramite cui due milioni di persone dovrebbero tutti concentrarsi nello spazio rosso sottostante
https://t.me/RVvoenkor/54888
secondo i militari israeliani. FORSE, avrete salva la vita. FORSE, perché ieri, una colonna di fuggiaschi diretti verso Gaza sud è stata colpita dall’artiglieria israeliana. Si, una colonna di civili colpita dall’artiglieria israeliana. SETTANTA MORTI, di cui LA MAGGIOR PARTE DONNE E BAMBINI, e DUECENTO FERITI. Immagini qui:
https://t.me/RVvoenkor/54884
A Tajani non è giunta la notizia… altrimenti si sarebbe incatenato davanti alla Knesset in segno di protesta, ne sono certo...

Aggiornamenti a seguire domani.
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Nico
Sunday, 15 October 2023 13:56
Caro Paolo, è vero che l'offensiva su Avdeevka è "subito bloccata"?

Come racconta la repubblichina?
giornaletto da osteria per evitare di macchiare con vino il tavolo....
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Paolo Selmi
Sunday, 15 October 2023 21:48
Ciao Nico!

Stamane ho scritto un breve pezzo dove manco a farlo apposta affrontavo il tema di AVDEEVKA.

Di bloccato non c'è proprio un bel niente. Specialmente in questo momento dove i combattimenti infuriano come non mai. Quella fortezza s'ha da smantellare. Sarà lunga e difficile. Questo è poco ma sicuro. Sicuramente dopo questa battaglia nulla sarà più come prima, sia da una parte che dall'altra. I russi hanno dalla loro
- il fattore tempo e
- l'impossibilità, da parte ucraina, di RIPRISTINARE CIO' che è stato COMPROMESSO o DISTRUTTO.

Gli ucraini hanno dalla loro... nulla. Possono solo sperare che i russi desistano per l'ennesima volta. Quello che i "repubblichini" non capiscono, o fan finta di non capire, è che ai russi non importa sferrare l'offensiva e guadagnare posizioni questo mese o il prossimo, ma continuare metodicamente, lentamente, inesorabilmente a far saltare, scardinare completamente le difese ucraine.

Sono due cose completamente diverse. Finalità diverse che portano a obbiettivi di breve e medio termine diversi. Dovessero cedere a KUPJANSK, per esempio, ai russi importerebbe a questo punto puntare ad avvicinarsi il più possibile a CHARKOV.

E se tutto questo, infine, non fosse l'ennesimo diversivo per puntare a NIKOLAEV e ODESSA? Più che la Tuman vojny, la "nebbia della guerra", come i russi chiamano la fitta coltre di fumo che impesta l'aria dei campi di battaglia, ormai nello stato maggiore russo vige un rigoroso silenzio stampa su tutto quanto puzzi soltanto di "offensiva".

Vedremo gli sviluppi.

Un abbraccio!
paolo
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Faber
Saturday, 14 October 2023 11:49
Caro Paolo, ieri è stata davvero una serata splendida con un Orsi in splendida forma. Tra l'altrò è anche una persona di piacevole compagnia.
Sia lui che Simplicio pensano che la guerra durerà ancora un anno o due e che può terminare solo con la capitolazione firmata dal patacà in persona.
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Paolo Selmi
Saturday, 14 October 2023 12:58
È ancora lunga, sicuramente, carissimo Faber. A meno di capitolazioni impreviste e imprevedibili, o - e questo è quel che temo di più - "polpette avvelenate" e "tranelli" mascherati da "offerte di dialogo": tregue mascherate, per l'appunto, valide a ripartire qualche anno dopo come prima, più di prima. Il popolo del Donbass è già rimasto scottato, gli attuali dirigenti russi penso questo lo abbiano capito benissimo. Vedremo...
un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 22:56
13/10 ore 22:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Partiamo da questo filmato che mostra un trinceramento espugnato dai russi ad AVDEEVKA, con relativi camminamenti e ricovero sotterraneo interamente protetto da spesse pareti di cemento armato, a prova di bomba, è il caso di dirlo:
https://vk.com/video-219637445_456241593

AVDEEVKA È TUTTA COSÌ, ANZI QUESTI SONO SOLO GLI AVAMPOSTI. Una fitta rete di trinceramenti, camminamenti, tunnel sotterranei, di nidi di mitragliatrice e di postazioni di cecchini coperte e protette da spesse calotte di cemento armato, ampie gallerie per transito di blindati e autoveicoli, depositi di armi e munizioni, scorte di qualsiasi genere di prima necessità, gruppi elettrogeni anch’essi protetti, tutto questo concorre a renderla una vera e propria fortezza pressoché inespugnabile.

Inespugnabile, finché i rapporti di forza non divengono talmente soverchianti che, pezzo dopo pezzo, gli attaccanti riescono man mano a smantellarla.

E’ quanto sta accadendo ora. Anzitutto, la presa da parte russa del “terrikon”, della collina di sfasciume, è stata una IATTURA vera e propria. Ora i russi hanno piazzato i loro pezzi sopra l’altura e continuano
1. a bersagliare le postazioni ucraine sottostanti
2. a coprire le spalle ai compagni che combattono alle porte di BERDYCHI, così da evitare che essi si trovino fra i due fuochi.
Non è un caso che il maggior tentativo di contrattacco delle forze del regime di KIEV, oggi, abbia riguardato proprio quella collina. Tentativo fallito.
https://t.me/polk105/11909

Le informazioni, PER PRECISA SCELTA DEL COMANDO RUSSO, circolano col contagocce. Era ora! Qualche informazione a fine giornata, fine. Una parola, un’immagine di troppo, in un momento delicato come questo, potrebbe compromettere la vita dei propri compagni e il successo di un’operazione DELICATISSIMA E DIFFICILISSIMA. Non silenzio stampa, ma neppure “venite e filmate tutto quello che vi pare”:
https://t.me/rabotyno/427

Ci pensa il regime di Kiev, dall’altra parte, a “compensare”. Qui il capo funzionario locale lamenta che è da quattro giorni che i tiri di artiglieria russi proseguono ininterrottamente, e la situazione diviene sempre più difficile:
https://t.me/RVvoenkor/54841
Così come trapelano informazioni circa l’inizio della battaglia per la KOKSOCHIM, la fabbrica di Coke poco più a ovest della collina da cui i russi, da un giorno ormai, ne stanno smantellando pezzo dopo pezzo le barriere difensive:
https://t.me/polk105/11917

Il regime di Kiev cerca con ogni mezzo di tenere quello che di fatto è l’ultimo suo punto di forza nel Donbass. Ha mandato uomini e mezzi anche da altri fronti, scaglia sugli attaccanti tutto quanto riesce a recuperare, dall’artiglieria ai droni.
https://t.me/voenkorKotenok/51284
C’è KRAMATORSK-SLAVJANSK, potrebbe – giustamente, peraltro – osservare qualcuno. Verissimo. E perso quello, possiamo dire che è perso del tutto anche il Donbass. Ma al regime di Kiev non interessa questo. Altrimenti non avrebbe fatto massacrare decine e decine di migliaia di soldati per tenere ARTEMOVSK, così come non ne farà massacrare qui altre decine di migliaia. Al regime interessava, e interessa finché ne ha possibilità, tenere aperta la porta per prendersi DONECK e LUGANSK. Quando ciò non fosse possibile, “ricordare” alle popolazioni russe locali chi sono i “padroni” seminando panico e terrore.
Persa AVDEEVKA, cadrebbe immediatamente dopo MAR’INKA, l’intera linea collasserebbe, riposizionandosi MOLTO più a nord. Dove i nazifascisti potrebbero ben poco.

La domanda che ci si può fare è, a questo punto: perché QUESTO tentativo dovrebbe andare a buon fine a differenza degli altri sinora falliti?
Non abbiamo la sfera di cristallo, ma
1. l’attacco ininterrotto dell’artiglieria e dell’aviazione russa ha DECISAMENTE DANNEGGIATO la MOLTEPLICE RETE DIFENSIVA UCRAINA
2. gli avanzamenti di forza, di slancio, che hanno portato i russi a BERDYCHI e alla collina di sfasciume, hanno MESSO IN ESTREMA DIFFICOLTÀ I DIFENSORI, che ora si trovano
- con la stragrande maggioranza delle vie di superficie interrotte e
- SOTTO UN TIRO INCESSANTE CHE ORA PARTE ANCHE DALL’ALTO DI QUEL “TERRIKON”. In più,
- in SEMPRE MAGGIORE SCARSITÀ di uomini, armi e munizioni, sicuramente ora molto più difficili da rifornire.
- infine, A DOVER RISPONDERE AD ATTACCHI PROVENIENTI DA PIÙ DIREZIONI PORTATI SU DISTANZE SEMPRE PIÙ BREVI. E se i russi arrivassero a quei camminamenti sotterranei, a quei tunnel sotterranei, potrebbero ritrovarsi pure qualcuno di loro alle loro spalle, quando meno se lo aspettano.

Poi potrebbe cambiare nuovamente tutto, certamente. Ma a una prima valutazione quanto si può affermare con sicurezza è che nessuno, dal 2014, è mai arrivato dove sono ora arrivati i russi. Russi che metro dopo metro rendono la vita sempre più difficile a chi, sempre più, sente quella cittadella, quella roccaforte, trasformarsi in una trappola mortale.

WORDS DON’T COME EASILY… LIKE SORRY

No, la povera Tracy non c’entra nulla, la piccola grande Tracy di quell’album. Ma quando ho visto la notizia che SARA SIDNER, GIORNALISTA DELLA CNN, HA FATTO AUTOCRITICA SUI FINTI BAMBINI DECAPITATI CONCLUDENDO IL SUO ATTO DI DOLORE PER AVER DATO CON TROPPA LEGGEREZZA UNA NOTIZIA FALSA CON: “I NEEDED TO BE MORE CAREFUL WITH MY WORDS AND I AM SORRY”
https://t.me/ukraina_ru/172962
le ho voluto bene!

E mi è venuta in mente pure la canzone di Treciciàpman (come la chiamavano nel mio quartiere all’epoca per dire “metti quel lento” alle feste “che va alla grande”) di sottofondo. Un atto così da parte dei nostri cinegiornali luce… fa prima a tornare Augusto Daolio dall’aldilà prima cantando “Io vagabondo” dal campanile del Quirinale, quindi eletto presidente a furor di popolo e al primo scrutinio. Brava Sara, comunque, nonostante resti sempre di regime, la dignità non l’hai persa. "Restiamo umani", diceva Vittorio Arrigoni.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo
Saturday, 14 October 2023 10:03
Non so come "lavorino' i Russi, ma penso di poter dire che nulla è veramente a prova di bomba, se centrato in pieno con le munizioni giuste (FAB, missili antibunker). Basta individuare, con scansione a infrarossi, dove sono prese d'aria e ingressi, e colpire quel punto due o tre volte , a pochi minuti di distanza dopo ogni botto, per fare collassare la struttura
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Paolo Selmi
Saturday, 14 October 2023 11:30
Hai ragione Paolo, è un po' quel che stanno facendo. Il problema è che richiede parecchio tempo: fuoco di artiglieria, verifica del risultato per evitare di finire con decine di morti in bocca all'artiglieria nemica tutt'altro che distrutta, assalto, eliminazione di sacche di resistenza, eventuali riposizionamenti di artiglieria, ripartenza. Un'opera, metodica, meticolosa e lenta, che non ammette errori. Meglio, dove gli errori si pagano carissimo.

Per come è messa, almeno questa volta per quel poco che trapela, le cose sembra stiano girando molto diversamente, comunque.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 12:48
13/10 ore 12:30 aggiornamento

QUESTA IMMAGINE E’ UN FOTOMONTAGGIO

Pare l’abbia esibita oggi Netanyahu, non ho verificato e, sinceramente, non mi interessa. Questa è una comunicazione di servizio: se la trovate in giro, dovrebbe rappresentare l’immagine scabrosa di un corpo carbonizzato ed è un falso.

Siccome ormai tutto è riconducibile a originali, mi meraviglia che PR così avveduti, che fanno corsi di hasbarà dalla mattina alla sera da anni, facciano errori così madornali.

A sinistra l’esemplare dato in pasto ai cinegiornali luce e a destra l’originale:
https://t.me/rlz_the_kraken/61297

Voglio fare l’avvocato del diavolo e dico: NO, è il cagnolino il fake messo apposta in rete per sbugiardare la foto originale.

Premetto che quando potevo, e avevo quattro soldi in tasca, perché ormai un rullino costa lira di dio, ho fatto anni in camera oscura a sviluppare negativi e a stamparli (e quando ho quattro soldi che mi avanzano torno a farlo volentieri…) così come davanti a GIMP a spuntinare, aggiustare contrasti, ammorbidire… e ridurre i costi di produzione passando allo scanner i negativi e lavorandoli su un computer che va a pane e linux. Premessa giusto per dire che di fotografia qualcosina ne capisco, essendo una delle mie passioni di vita.

Anzitutto la foto del cagnolino rappresenta un oggetto avvolto nel panno leggermente PIU’ PICCOLO. Questo significa che IL PANNEGGIO sarebbe dovuto essere RICREATO EX NOVO, tra le due zampe, le pieghe e le ombreggiature ex novo, E OLTRE TUTTO E’ PERFETTO!

Lo stesso non si può dire di quel mucchio carbonizzato. Ingrandendo si vede chiaramente un ritaglio di immagine posto su un panneggio assolutamente INCOERENTE, nelle piegature e nelle ombre, col corpo che dovrebbe avvolgere. Le ombre sono state create in modo del tutto approssimativo con una striscia grigia, sfumata in qualche punto con un algoritmo digitale, in maniera del tutto artificiale.

Da una parte, quindi, avremmo una “copia perfetta”, per giunta fatta a tempo di record e senza un errore. Dall’altra parte avremmo un “originale” invece che già a vederlo è del tutto incoerente con quanto, in realtà, sarebbe dovuto essere SE FOSSE STATO REALMENTE l’originale.

Quindi: CAGNOLINO originale, FOTO che sarebbe stata DATA IN PASTO AI MEDIA falso, e pure grossolano.

Rozhin commenta:
“Tenendo conto di altri falsi che girano di bambini in gabbia (visto anche quello… e poi smentito, NdA) e di bambini senza testa, questa quantità abnorme di falsi da parte delle autorità israeliane e dei mass media israeliani testimonia di una SERIA CARENZA DI MATERIALI ORIGINALI, per cui occorre fabbricare falsi simili a quelli che circolano”
“С учетом уже разоблаченных фейков про детей в клетках и детях без голов, такое кол-во фейков от израильских властей и израильских СМИ говорит о серьезном недостатке оригинальных материалов, раз приходится заниматься подобными фабрикациями. ”
https://t.me/boris_rozhin/100613

E torniamo a quanto già scrivevo. La guerra fa schifo già di suo. Morti, e civili ce ne sono, da entrambe le parti, SENZA BISOGNO DI FABBRICARE FALSI. Che bisogno c’è, allora, di tutto questo?

Forse a qualcuno serve il DELITTO EFFERATO, PER GIUSTIFICARE IL PROPRIO ODIO EFFERATO E LA PROPRIA, EFFERATA, POLITICA DI MASSACRO. Cercando così di farlo passare per una specie di “occhio per occhio, dente per dente” che tutti sarebbero in grado di “capire”, “comprendere”, “giustificare”… quel “lasciateci fare”, “voi non potete capire con chi abbiamo a che fare”, che si sente ogni santo giorno su ogni canale.

E questi tentativi grossolani, approssimativi, altro non mostrano, ancora una volta, quanto il re sia nudo.

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Friday, 13 October 2023 20:49
... lavoro corretto la verifica di foto e altro esibito come prova
Ma se anche fossero vere?
questi sono i frutti dei conflitti e delle guerre in generale. In questo caso se uno dovesse mettere a confronto la produzione di morti e atrocita' da parte di israele in 75 anni con quelle di chi ha osato reagire nello stesso periodo di tempo ... non ci sarebbe storia.
La macelleria industriale ha un costo e sappiamo chi ha e ha avuto finanziamenti e sponsor per sostenerli.
Poverini, i loro amiconi gli mandano la portaerei e tutte le armi che chiedono (oltre a quelle che producono in proprio).
Spero che nel loro sputo di terra almeno ci si seppelliscano sotto le armi.
Invece seppelliranno gli altri, i noiosi che ancora si ostinano a non voler mollare, cosi, per usucapione (sempre nella legalita' per dio) le ultime frange di palestina finiranno nelle mani dei raffinati coloni israeliani.
Sono incazzatissimo perche' con le nuove narrative su Israele stanno reclutando opinione pubblica e poi braccia per la nuova guerra santa e giusta a favore dello stato che l'occidente collettivo foraggia per controllare l'area. Deve essere data una lezione affinche'sia chiaro al mondo (soprattutto palestinese e islamico, ma non solo) che i nostri bibi' sparsi nel globo non si toccano. Avanti, in marcia !!!!
O credete che i divieti di manifestare per la palestina abbiano un altro senso? Estetico? per non farci la bua?
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 22:43
Hai perfettamente ragione, Alfred!

E il divieto di manifestare per i diritti del popolo palestinese, popolo che l'ONU è OLTRE da mezzo secolo che riconosce come STATO, oggi è negato da regimi autoritari, che decidono LORO per cosa sia giusto e cosa sia sbagliato manifestare!

Non so neanche se la mia kefia si è salvata dalle ingiurie del tempo e dei tarli a casa dei miei. Ma se me la mettessi domani mattina, magari, uno di quei vigili urbani che vanno in giro con gli anfibi sentendosi dei piccoli rambo metropolitani potrebbe fermarmi e chiedermi i documenti. E magari sanzionarmi per qualcosa. Qualsiasi cosa.

Come si diceva già nel '94, con un fortunato slogan pubblicitario prestato alla pseudopolitica che, da allora, è quello che passa il convento, "è il nuovo che avanza".

Un abbraccio
Paolo
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Valerio
Friday, 13 October 2023 15:52
Questo qui è un fact-cheking attendibile? 😏

https://t.me/realityofwar/47267
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 20:57
Carissimo Valerio!

Come dice mia figlia... "no vabbè" (che ogni volta che lo dice mi sento tanto Mario Brega nel film di Verdone quando la ragazzina con la cicca in bocca gli dice: "a' fascio...")

Ma qui No vabbè ci sta tutto. Si, ormai non mi meraviglio più di nulla.. ma un'intelligenza artificiale per far patacche da disseminare ai quattro venti.. mamma che tristezza. Anzi, che tristume.

Altro che Powell con le fialette puzzolenti... qui siamo nell'era digitale... voglio una foto mentre vinco in solitaria dopo aver staccato tutti sui tornanti il tappone alpino dell'Alpe d'Huez!!!

Un abbraccio e grazie della dritta!
Paolo
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Valerio
Saturday, 14 October 2023 02:40
Io non sono molto pratico di AI e credo che chiederò ad un mio amico che ci si è laureato ad Amsterdam, ma non sapevo che con l'AI si può creare l'increabile ma anche smascherarlo. Sarebbe semplicemente fantastico.
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Paolo Selmi
Saturday, 14 October 2023 09:55
Io nemmeno, carissimo Valerio, anche se appartengo a quella generazione di smanettoni prima maniera che nel PC vedeva ben poco di "immateriale"... dischi grandi, dischi piccoli, tanto linguaggio "quasi" macchina da inserire (i primi sistemi operativi tutti testuali), persino tentativi di linguaggio macchina. Son passati quarant'anni, è passata una vita, ma per me anche gli oggetti più sofisticati si riducono a quello.

Questo imprinting, più che approccio, sicuramente anacronistico e non adeguato ai tempi che corrono, oltre a farmi scoprire ogni giorno l'acqua calda, come ieri sera nel caso di questa AI programmata per sostituire - a mio avviso grossolanamente, poco più che meccanicamente, per i motivi sopra esposti - un contenuto fotografato in un contenitore, mi fa supporre che POSSA esistere a questo punto una AI programmata per riconoscere, in un fotogramma, possibili manipolazioni lavorando:

1. soluzione più semplice, sullo "storico" delle "proprietà del file".

2. "Ma io sono furbo", prendo il file, lo stampo, lo passo a uno scanner ad alta risoluzione, lo pulisco, gli faccio il fiocchetto, mando in pasto QUELLO e non altri... bene, la AI perde lo "storico" ma riconosce l'evidente MANIPOLAZIONE (un'immagine scansita non è MAI come un'immagine fotografata, cambia anzi tutto la pixelatura, qualche sbavatura resta (segni evidenti di correzione di pelucchi e particelle di polvere, eccetera), la AI riconosce tutto quel bel lavoro di GIMP o Photoshop per i più abbienti e lo SMASCHERA.

3. Già questo potrebbe INDURRE la "comunità internazionale" (scusami ma anche con le virgolette mi è partita una risata di quelle nervose, proprio, che non riesco a soffocare) a IMPORRE REGOLE CERTE SULLA PROVENIENZA DI MATERIALI DA PUBBLICARE.

Per PROVENIENZA si intende non il peccatore, povero cristo, magari sta diffondendo l'immagine dal suo telefonino. MA IL MODO IN CUI E' STATO COMMESSO IL PECCATO:
- Immagine scattata il .... da un dispositivo ...,
- quindi girata tramite canale .... e ridimensionata .... automaticamente dal programma.
- DATI SENSIBILI IN POSSESSO DEL CANALE DI DIFFUSIONE, PROTETTE DALLA LEGGE SUL TRATTAMENTO DEGLI STESSI E A DISPOSIZIONE DELLE AUTORITÀ INQUIRENTI PER ULTERIORI ACCERTAMENTI NON IN MERITO ALLA LORO AUTENTICITÀ, MA AL FATTO STESSO CONTESTATO.

Questo dovrebbe portare a una RIVOLUZIONE DAL BASSO nella creazione di vere e proprie agenzie di stampa collettive, no-profit, senza padroni, che per la finalità preposta potrebbero tranquillamente godere di finanziamenti pubblici in un paese civile. Non è il nostro caso e lascio pure la "p" minuscola.

Perché queste agenzie avrebbero un doppio ruolo: previa iscrizione (e relativa adesione a codice etico) per una doppia funzione, accesso e immissione dati,
- offrirebbero una piattaforma (come telegram)
- si preoccuperebbero del trattamento dei dati sensibili relativi all'origine del materiale caricato, lo conserverebbero, ne diventeebbero i tutori in caso di richiesta da parte della procura, di un giudice istruttore, eccetera.

Oltre a questo,
- tramite sempre una AI che agirebbe per algoritmi (sugli hashtag, sulle parole testuali)
- tramite un canale diretto di segnalazioni (anche anonime) degli utenti
terrebbero monitorato il materiale caricato, agendo sui canali stessi come moderatori e amministratori del sito, con tutti gli accorgimenti del caso, fino alla diffida ed, eventualmente, alla denuncia (diciamo che il traffico di stupefacenti e di armi lo lasciamo al dark web deep web o come diavolo si chiama).

Vantaggi:
- quell'articolo di Al Jazeera dove si denuncia che il canale di Musk è una cloaca di fake, non ci sarebbe
- chi accede, sa che il materiale caricato è autentico, A PRESCINDERE DALL'AUTENTICITÀ DEL CONTENUTO. Visto che siamo arrivati a sostituire oggetti in un'immagine e passarla per vera, è già qualcosa. Ma vi è di più
- visto che come Saretta la giornalista ce ne sono pochi, anzi nessuno, chi accede ha anche il diritto di contestare la notizia qualora la ritenesse falsa.
Non come wikipedia, dove basta un "non è vero" appoggiandosi a motivazioni spurie ("manca la citazione" a volte davvero non vuol dire nulla, in quanto si tratta di un'obiezione formale a un dato ormai acceRtato e acceTtato "dalla comunità internazionale" (... ora basta con 'sto termine altrimenti mi ricoverano per convulsioni inarrestate di risate...)): no, io apro una disputa, ma al moderatore, il quale valuta, e manda sia a me che al canale la sua decisione, alla quale ciascuna delle parti se vuole può appellarsi, a questo punto a una commissione apposita composta da esperti, la decisione quindi resa PUBBLICA su una sezione apposita (DIBATTITO, DISPUTE; CONTESTAZIONI, ECC) poi a me non resta che prenderne atto, oppure al canale pubblicare un'ERRATA CORRIGE GROSSA COME UNA CASA CON SCUSE AI LETTORI.
- l'ANONIMATO, QUALORA RICHIESTO, DA PARTE DI CHI PARTECIPA DAL BASSO AL PROCESSO INFORMATIVO, SAREBBE GARANTITO AL CENTO PER CENTO. Un operaio che filma un incidente sul lavoro e ha paura a denunciarlo per ritorsioni contro di sé e la sua famiglia (in certi ambienti poco puliti non c'è solo il "mobbing" sul lavoratore...), una qualsiasi situazione di fragilità e debolezza da parte del creatore della notizia che richiede l'assoluto anonimato sarebbe così tutelata, INSIEME ALLA VERIDICITA' di quanto filmato, la garanzia che tutto è TRASPARENTE da quando quei pixel sono stati creati e quei suoni registrati per la prima volta, sino all'ultima volta che il telefonino, per inviarli, li ha compressi perdendo ANCHE di qualità, ecc., ma NON MANIPOLANDOLI in modo da modificarli, sempre QUALITATIVAMENTE, in maniera irreversibile e STRAVOLGENTE o comunque MODIFICANDO ANCHE PARZIALMENTE disposizioni, parti inquadrate, eccetera così da indurre chi guarda a conclusioni divergenti o ambigue.

Che lavoro inutile di fantasia... ma son fatto così, Valerio. Grazie mille, era da tanto che ci ronzavo su queste questioni... e continuerò a ronzarci intorno.

Un abbraccio
Paolo



Non so se questo basterebbe a mantenere un'igiene sufficiente nell'informazione, ma sicuramente l'AI potrebbe e dovrebbe svolgere un ruolo importante.
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Faber
Friday, 13 October 2023 14:10
Piccola chicca da un canale ucraino disperato per la perdita della luce dei riflettori:
https://t.me/i20028843/147180

Stasera vado ad incontrare di persona Stefano Orsi ad un evento vicino ad Alessandria.
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 21:06
Grazie mile Faber!

E qui ci sta un altro Novabbè... dopo quello di prima per il fotomontaggio con l'intelligenza artificiale. Qui l'intelligenza ormai, ma nel senso proprio di intelligere... è da capire solo se va nell'umido, nel secco o nella plastica. Per pigrizia la metto nel secco, pigiando bene per farci stare tutto...

Ma come si fa a pensare una cosa del genere. Poi nota la strisciolina di Gaza dove l'ha messa... dove non è più Ucraina dal 2014! Capisco che per lui i confini del 1991 (e non quelli del 1945, o quelli del 1928, o quelli del 500 a.C. ...) sono sacri e inviolabili... ma almeno mettila dove almeno ci puoi trovare sopra due milioni di persone... su una metropoli, per esempio. Ma non ci sono metropoli così, in Ucraina, stan tutti belli larghi... no, basta, troppo voler intelligere... va mica bene!

Un abbraccio e buona serata! Tutta la mia stima per Orsi anche se non lo conosco di persona

Ciao!
paolo
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Nico
Friday, 13 October 2023 13:36
Ciao Compagno,

una cosa che non c'entra direttamente, ma che comunque si lega al conflitto in Ucraina.

Ma il gasdotto baltico....

Ho letto ora che vista la situazione e data la difficoltà nel controllare i gasdotti in generale, soprattutto se dall'altra parte del tubo non ci sono Svezia o simili, si guarderà sempre più al gnl....

Mi vengono ben più un paio di dubbi....

Un abrraccio.

Nico
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 14:50
Compagno Nico! come cantavano un tempo i bambini... (anche adesso, ma giusto per dire "so le canzoni di un secolo fa"... noi invece le cantavamo convinti, convintissimi, era il non plus ultra, riuscivamo a fare due ore chiusi in una centoventisette senza aria condizionata, senza autoradio, senza nente... con quella e la fiera dell'est...): "la macchina del capo, ha un buco nella gomma".

E qui lo stesso! A ogni tubo ormai si divertono a fare il buco (e poi non lo aggiustano nemmeno con il ciuingam...)

Fai bene a pensar male che si fa peccato, almeno in questo caso, almeno secondo me. Chissà perché italiani
https://www.open.online/2023/10/11/finlandia-gasdotto-baltic-connector-sabotaggio-nato-risposta/
russi
https://dzen.ru/a/ZSanXMJ26S7E4WTT
tutti, concludono che il cosiddetto "inverno sicuro" dell'Europa si baserà sull'integrità della "infrastruttura GNL"...

Quindi, da buoni vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba dei nostri signori feudali non diciamo nulla... ma ogni tanto abbiamo bisogno di essere, come si suol dire... "accompagnati". Anche con le "perdite occulte".... ma molto occulte, ma molto ma molto occulte!

Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 08:50
13/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA CRONOSTORIA PER MAPPE DI OLTRE UN ANNO E MEZZO DI BATTAGLIA


Una battaglia iniziata sin dal primo giorno di guerra, una battaglia per la vita di DONECK, una battaglia che è ancora molto lontana dal suo epilogo.

Questa cartina ucraina ha il pregio enorme di mostrare, aldilà degli avanzamenti russi, lo stato di cose al 24/02/2023 (LINEA BLU)
https://i.c97.org/ai/567239/aux-1697013898-karta-avdiivka.webp

Lo ripetiamo e lo ripeteremo alla noia. Questo rappresentava l’avamposto privilegiato per la “soluzione azera” del conflitto nel Donbass. GRAN PARTE dei 76.000 uomini piazzati da Zelenskij e “inspiegabilmente” assenti a nord e a sud del Paese quel ventiquattro febbraio ERA LÌ.

Doneck, come si può vedere, non era a un tiro di schioppo. ERANO GIA’ A DONECK! Erano già nell’aeroporto di Doneck, di cui occupavano gli ultimi hangar. Erano già alle porte degli ultimi palazzi di periferia. Dovevano solo “attraversare la strada”, come si suol dire. SETTANTASEIMILA UOMINI.

Al contempo, in OTTO ANNI avevano reso quella linea una linea MAGINOT invalicabile, fortificata con tonnellate di cemento armato, bunker e tunnel sotterranei. Poteva essere rasa al suolo dal cielo, e non avrebbe OPERATIVAMENTE cambiato di una virgola la situazione.

E’ da lì che i bombardamenti si sono susseguiti fino a ieri contro la capitale del DONBASS. Il motivo è chiaro. Anche un proiettile calibro 155 o 120 può puntare, da lì, direttamente in centro città e fare danni. E fare strage. E fare terrore.

E’ per questo che i russi sin da subito si sono trovati davanti a questa ENORME gatta da pelare. A questa quasi IMPOSSIBILE gatta da pelare.

Il 26 maggio 2022 la situazione era la seguente:
https://boevojlistok.ru/uploads/posts/2022-05/avdeevka-rybar-out-220526.jpg
Si vede chiaramente che inizialmente altro non poterono fare che sfondare ai lati, incontrando altre fortificazioni, altre linee cementate da smantellare pezzo a pezzo, con un dispendio enorme di artiglieria.
Il 28 agosto del 2022 non erano andati avanti di molto:
https://i.ibb.co/HzXbdPW/28-08-ru.jpg

Poi tutto rimase fermo, un po’ per la kontrnastup e l’entrata a gamba tesa della NATO che costrinsero a rivedere, e alla svelta, il tutto, un po’ per l’arrivo della brutta stagione.

L’Otto marzo 2023, dopo essere ripartiti, la situazione è la seguente:
https://forestgoblin.ru/wp-content/uploads/2023/03/bitva-za-avdeevku-obstanovka-po-sostoyaniyu-na-14.00-8-marta-2023-goda.jpg
Attacco promettente, il 15 dello stesso mese segna la liberazione di KRASNOGOROVKA, a nord est,
https://zensovet.ru/wp-content/uploads/2023/03/254459-bitva-za-avdeevku-segodnya-1503-2023-novosti-obstanovka-krasnogorovka.jpg
il 10 aprile al taglio della via a nord si aggiunge la liberazione di NOVOBACHMUTOVKA e un ulteriore restringimento dei cordoni a sud:
https://zensovet.ru/wp-content/uploads/2023/04/20230410163708-a41127bc.jpg

Un mese dopo le forze NATO e del regime di KIEV erano riuscite a liberare la via di comunicazione a nord, facendo arrivare ingenti uomini e mezzi:
https://podolyaka.ru/wp-content/uploads/2023/05/photo_2023-05-11_17-11-43.jpg
I russi, in compenso, erano riusciti a recuperare posizioni a sud.

Posizioni IMPOSSIBILI DA TENERE: AVDEEVKA è in alto, quelle posizioni in basso. O si prende d’assalto o si arretra. Non si può stare lì. I russi arretrano (13 LUGLIO 2023):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/07/13/20230713172807-b84414cf.jpg
E anche a NORD sono costretti a ritornare sulle loro posizioni

IL PRIMO AGOSTO 2023 LA SITUAZIONE E’ QUELLA INDICATA SULLA CARTINA UCRAINA INIZIALE CON LA LINEA ROSSA
https://i.c97.org/ai/567239/aux-1697013898-karta-avdiivka.webp

Questo l’avanzamento in un anno e mezzo.

Si riparte a fine settembre (25/09/2023)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/09/25/20230925200855-85cfac10.jpg
preparando il terreno all’azione attuale.

Il resto è storia recente:
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https://rybar.ru/wp-content/webp-express/webp-images/uploads/2023/10/20231010123926-fce0afaf-1-2048x1654.jpg.webp
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https://dnepr-news.ru/img/20231012/7db9f3686205219bb375957d2e957da7_o.jpg
Ieri altre posizioni consolidate e altre guadagnate, ma nulla di eclatante:
https://t.me/rabotyno/426

Nulla di eclatante è quanto dobbiamo aspettarci, giorno dopo giorno, come avanzamento. Sarà lunga, sarà difficilissima. E’ altrettanto necessaria, vitale, per DONECK e non solo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 12 October 2023 19:18
12/10 ore 18:30 aggiornamento

NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE? I MASSACRI DI CIVILI A GAZA PER LA UE NON SONO CRIMINI DI GUERRA


Non riporto neppure i canali russi attraverso i quali sono venuto a conoscenza di quanto accaduto a oggi, “nell’appuntamento quotidiano con la stampa” di ERIC MAMER, portavoce della COMMISSIONE EUROPEA.

Ho aspettato (invano) che qualcuno prendesse posizione. La prima a farlo è stata la STAMPA DI REGIME DI KIEV, ovviamente, per dire che Gaza e Ucraina non sono paragonabili:
https://www.pravda.com.ua/eng/news/2023/10/12/7423836/

Alla fine, finora, solo un trafiletto di un’agenzia stampa.
https://www.agi.it/estero/news/2023-10-12/ue-crimini-gaza-paragone-ucraina-23449590/

Almeno sappiamo che non è un “fejk”. E’ molto peggio. In buona sostanza il giornalista chiedeva: SE LA VON DER LEYEN HA DEFINITO L’ANNO SCORSO I BOMBARDAMENTI AI TRASFORMATORI E ALLE CENTRALI TERMOELETTRICHE “CRIMINI DI GUERRA” E “ATTI DI AUTENTICO TERRORE” RUSSI, LO POSSONO ESSERE ANCHE QUELLI ISRAELIANI SU GAZA?

Parte l’arrampicata sugli specchi del portavoce.
“Il commento che la presidente Ursula von der Leyen fece nell'ottobre 2022, quando definì crimini di guerra e atti di terrore gli attacchi russi a infrastrutture civili ucraine e il taglio di acqua, elettricità e riscaldamento ai civili, "è stato fatto in un contesto molto specifico, dove c'è stato un attacco non provocato da parte di un Paese, per di più membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, contro un vicino pacifico. Nella situazione che viviamo ora continuano ad esserci attacchi da Gaza verso Israele e dove quindi Israele si trova in una situazione in cui si difende, si difende in un teatro di operazioni estremamente complesso".”


Quindi SECONDO MAMER, "IL CASO è diverso" perché (l’originale inglese al momento è reperibile soltanto dall’articolo del giornale ucraino):

1. il contesto è “SPECIFICO” (termine che “vale” per tutto e per tutti, anzi, è proprio un’obiezione che “va” su tutto… a dirlo non si sbaglia mai)

2. “dove c’è stato un attacco non provocato” (PESSIMA traduzione di “there was an unprovoked attack”, laddove Mamer contro Mamer intendeva ATTACCO INGIUSTIFICATO, GRATUITO)

3. da parte dell’orco di turno, ovvero i russi, CONTRO

4. attenzione qui O gli ucraini riportano male l’inglese, O la traduzione italiana è completamente sbagliata (il che visto unprovoked non mi meraviglierebbe…): il membro dell’ONU citato, infatti, nella traduzione italiana è la Russia, mentre nell’inglese riportato dagli ucraini è.. l’Ucraina! L’originale riportato dal canale ucraino infatti recita (riprendo tutta la frase): “an unprovoked attack by a country against the UN Security Council’s member, a peaceful neighbour” (un attacco INGIUSTIFICATO da parte di un Paese CONTRO UN MEMBRO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU, UN VICINO PACIFICO”)

Dove invece entrambi concordano, quindi è farina del sacco di ERIC MAMER al 100%… l’Ucraina aggredita è “un vicino pacifico”, o “a peaceful neighbour” che dir si voglia.

Quindi questo porta la Von Der Leyen a definire “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore” gli attacchi TEMPORANEI a trasformatori e a centrali che hanno messo in crisi le infrastrutture energetiche ucraine a OTTOBRE, dove non c’erano venti gradi come adesso, ma neppure meno venti, ostacolando i trasporti ferroviari di armi e mezzi corazzati per il tempo necessario a riprendere il controllo e stabilizzare la linea di fronte dopo l’entrata A GAMBA TESA in guerra della NATO, sempre a proposito del “vicino pacifico”.

Dopodiché i treni sono continuati ad andare, facendo fare passerelle a politici nostrani a Kiev, il riscaldamento è tornato, l’elettricità anche. Sul numero di civili morti in questi attacchi ai trasformatori, sinceramente non so neppure se ce ne sono stati. Qualora ci siano stati, visto che neppure il regime di Kiev riuscì a imbastire una Bucha 2.0 sull'argomento, lo furono in un ordine di grandezza assimilabile a chi, in Italia, morì cercando di far saltare un traliccio. E in tal caso, mezzo secolo fa, sia quando c’è stato il morto, sia quando invece i tralicci saltavano e non moriva nessuno, nessun ministro degli Interni democristiano si sognò mai di chiamarli “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore”.

Ma tant’è. Siamo nel XXI secolo, non si toccano i trasformatori, e neppure si danneggiano le centrali termoelettriche. Sono “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore”, oppure no?

NO! Qui la traduzione italiana (ad sensum) e l’originale anglofono riportato dagli ucraini collimano (enfasi del Mamer “che ricorda a tutti come stanno le cose” a parte):
“And now there is a situation where, I want to remind everyone, attacks from Gaza on Israel are ongoing, and therefore Israel is in a situation where it is defending itself in an extremely complex military operations’ theatre”
VS
“Nella situazione che viviamo ora continuano ad esserci attacchi da Gaza verso Israele e dove quindi Israele si trova in una situazione in cui si difende, si difende in un teatro di operazioni estremamente complesso”

Quindi ISRAELE PER DIFENDERSI, ripeto, PER DIFENDERSI, nel “TEATRO COMPLESSO” può fare questo:

QUESTO E’ IL “PRIMA”, foto di GAZA CITTA’ prima dell’inizio della guerra:
https://dzen.ru/a/XxQYv0-qxQ8eUqF-

QUESTO E’ IL “DOPO”:
Foto di ieri:
https://t.me/RVvoenkor/54705
ET
https://t.me/ZeRada1/16256
Foto DAL SATELLITE, sempre di ieri:
https://t.me/RVvoenkor/54654
Queste sono BOMBE AL FOSFORO BIANCO impiegate al PORTO:
https://t.me/boris_rozhin/100396
E questi altri filmati assortiti:
https://t.me/RVvoenkor/54781
et
https://t.me/ZeRada1/16203

IN CINQUE GIORNI:
OLTRE 4.000 TONNELLATE DI BOMBE
3.600 OBBIETTIVI
COLPITI DA OLTRE 6.000 ORDIGNI.
https://t.me/RVvoenkor/54781
1.417 MORTI
6.268 FERITI
FRA LE VITTIME,
447 BAMBINI
248 DONNE
https://ria.ru/20231012/udar-1902297020.html

La missione dell’ONU A GAZA parla di QUASI 340.000 (338.934) CIVILI CHE HANNO LASCIATO LE LORO ABITAZIONI!
IN CINQUE GIORNI!!!
https://ria.ru/20231012/gaza-1902159054.html

MA “Israel is in a situation where it is defending itself”, ISRAELE E’ IN UNA SITUAZIONE IN CUI SI DIFENDE… si difende.

Ricapitolando, quindi, quelli russi di un anno fa che non hanno provocato sfollati, stragi, nulla, e che hanno avuto un effetto di qualche settimana, come PERSINO CRITICATO da chi diceva che i colpi sarebbero dovuti essere più incisivi, sono “crimini di guerra” e “atti di autentico terrore”.
Questi NO. E’ diverso. “Eto drugòe”...

Anzi, it’s different… e quindi ERIC MAMER, ricordiamoci questo nome, oggi ha RINCARATO SUBITO DOPO LA DOSE:

"That's why we can't judge now what actions Israel needs to take so that it can fight the Hamas terrorists who attacked its territory",
che nella traduzione della AGI è reso con (tralasciando l’iniziale ECCO PERCHE’, that’s why): “Non possiamo giudicare quali siano le azioni esatte da intraprendere affinché Israele possa combattere i terroristi di Hamas che hanno attaccato il suo territorio. ”

COME??? LA COMMISSIONE EUROPEA, QUEL “NOI” E’ LA COMMISSIONE EUROPEA, NON PUO’ GIUDICARE?????

L’originale inglese infatti ha un significato diverso da come è stato reso in italiano, e dice: “ECCO PERCHE’, QUALI SIANO LE AZIONI CHE ISRAELE NECESSITI INTRAPRENDERE PER COMBATTERE I TERRORISTI DI HAMAS CHE HANNO ATTACCATO IL SUO TERRITORIO, NOI NON POSSIAMO GIUDICARLE”

Quindi, TUTTO QUANTO ACCADUTO IN CINQUE GIORNI, TRA QUEL “PRIMA”, E QUEL “DOPO”, NOI NON POSSIAMO GIUDICARLO!

Poi, siccome tutti i salmi finiscono in gloria, o i giornalisti avevano una faccia talmente esterrefatta, ERIC MAMER SI SENTE IN BISOGNO DI DIRE (discorso indiretto nell’articolo ucraino e diretto nella traduzione italiana):

“The European Commission spokesman noted that the EU has publicly and repeatedly called on Israel to follow international law and make every effort to ensure the safety of the civilian population. ”
VS
“Naturalmente sottolineiamo il fatto, molto pubblicamente, che nel farlo deve rispettare il diritto internazionale e che devono essere compiuti tutti gli sforzi per garantire la sicurezza dei civili”.


DUE DOMANDE A ERIC, URSULA, E SOCI…

1. E’ questo citato, quello da "rispettare" (follow), il DIRITTO INTERNAZIONALE, il discrimine per determinare se è occorso un CRIMINE DI GUERRA? Oppure la fregnaccia detta prima su "ha iniziato lui"? Si insegna questo ora all'esame di diritto internazionale? Giusto per capire...

2. se questo è il discrimine, ISRAELE IN QUESTI CINQUE GIORNI L’HA SEGUITO, QUESTO DIRITTO INTERNAZIONALE?

RISPOSTA SECCA: SI O NO. Se la risposta è NO, cari ERIC, URSULA e soci, fatevi altre domande e datevi altre risposte, che vi rendano quantomeno credibili, non dico autorevoli, ma credibili, al mondo: a quell’85% di popolazione mondiale che, attualmente, vi valuta per quello che siete e vi considera, quindi CI considera, di conseguenza.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 12 October 2023 12:53
12/10 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA: TENTATIVO (FALLITO) DI CONTRATTACCO UCRAINO


E’ di poco fa la notizia. Le riserve giunte a dar manforte agli assediati (perché altre son state distrutte dai russi a metà strada)
https://t.me/polk105/11870
han tentato il contrattacco, contrattacco fallito. I russi, d’altro canto, continuano metodicamente la loro sequenza 1. artiglieria – 2. assalto di fanteria – 3. conquista e consolidamento, ripetuta per ogni singolo pezzetto di terreno. Avanzamento lento, ma costante (Продвижение медленное, но оно есть).
https://t.me/OstashkoNews/100115
che pare sia arrivato ormai al confine nord di AVDEEVKA:
https://t.me/polk105/11861
I problemi a questo punto aumentano perché la cittadella fortificata lo è molto di più per contrastare attacchi da SUD, che non da NORD. Vedremo gli sviluppi.

“BOTTOM OF BARREL”

Ma veramente si sta toccando fondo del barile. “‘Bottom of barrel’: Ukraine’s counteroffensive at risk from US aid delays. Republican-led opposition to Kyiv’s next funding package could further hamper counteroffensive”
https://www.ft.com/content/793e53c6-dd44-4b78-8f22-009a17c724e9
Così titola il FT. E commenta malignamente il canale ucraino Zerada: così Biden assolve i democratici sull’insuccesso in Ucraina… la colpa è degli altri.
https://t.me/ZeRada1/16260
A me invece, la prima cosa che viene in mente è: ma come si fa a dire, DOPO SEI MESI, che la CONTROFFENSIVA SIA A RISCHIO (sic!) per RITARDI NEGLI AIUTI USA!

Probabilmente c’è sempre qualcuno che ci crede... e poi, come nella crosta semicarbonizzata dal pentolone del riso, raschiando il fondo escono sempre le perle migliori.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo
Friday, 13 October 2023 11:45
Solo io ricordo che quando gli yankee aggrediscono qualcuno (anzi, no, è loro DOVERE...come quando dovevano difendere i Curdi da Saddam, a 20.000 km da casa loro, mentre i Russi non possono difendere altri Russi in territorio storicamente russo e comunque al confine) , dicevo, dopo le prime ondate di attacchi per distruggere radar, aerei ed antiaerea, subito dopo attaccano proprio le centrali elettriche? Distrutte in Iraq, messe fuori uso (con medesimo effetto sui civili) a Belgrado, con le bombe alla grafite che si vantavano pubblicamente di usare . Non parliamo di attacchi a treni, ponti ed ospedali, che mi viene da ridere della loro ipocrisia https://www.google.com/amp/s/www.lantidiplomatico.it/amp/8_48039/dettnews-pressione_psicologica_cos_repubblica_descriveva_nel_1999_i_bombardamenti_nato_contro_le_centrali_elettriche_della_serbia.html
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Paolo Selmi
Friday, 13 October 2023 21:09
Ricordi bene Paolo...
un abbraccio
paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 12 October 2023 08:37
11/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA: TERZO GIORNO


Tra un po’ smetterò di contare i giorni, ma almeno i primi tre valeva la pena annotarli. Alla fine del SECONDO la situazione era già così, come da cartina di RYBAR (sempre il più meticoloso, niente da dire):
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/12/20231012000405-358012f9.jpg

Gli avanzamenti russi sono apprezzabili, come si suol dire, “a occhio nudo”. Integriamo questa cartina con un altro dato importante, per cui a scanso di equivoci è meglio riferirsi alla cartina in caratteri latini:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/12/20231012000402-50ccc568.jpg
A fine serata, infatti, è stata confermata la liberazione di PETROVSKOE (alias STEPOVOE), paesello fra AVDEEVKA e BERDYČI. Per un totale di 20 posizioni nemiche conquistate in un giorno:
https://t.me/polk105/11852
Nella cartina in anglofono PETROVSKOE è contrassegnato come “Petrivs’ke”. RYBAR lo dava ancora come incerto, “combattimenti in corso”. Poi è arrivata la notizia.

Capiamo bene che se i russi sfondano a PETROVSKOE non solo la KOKSOCHIM appena sotto è circondata anche da nord e farà ancor più fatica a tenere, così come BERDYČI sempre più accerchiata, ma anche i paesi immediatamente a OVEST di AVDEEVKA, che compongono una efficace “cintura” che ha tenuto per oltre un anno e mezzo, si troverebbero sotto attacco NON SOLO DA SUD, ma ANCHE DA NORD!

Punto esclamativo quanto mai opportuno. “Stabilizzare” una situazione del genere sarà, dopo il GIORNO DUE appena trascorso, sempre più difficile. Come provano a farlo, le forze NATO e del regime di KIEV? E’ arrivata da nord la 31° brigata, altre in arrivo, tutte quelle frecce azzurre, artiglieria che spara sugli attaccanti come non mai:
https://t.me/rybar/53139

Anche per questo, per limitare al massimo le perdite, i russi si muovono in maniera MOLTO oculata, consolidando subito dopo aver preso, senza corse in avanti. Il TERRIKON a fianco della KOKSOCHIM è ora saldamente in mano loro. E da tale terrikon (contr. dal francese “terre conique”) possono ora controllare tutte le vie di comunicazione verso nord. E iniziare a smantellare l’ultima fortificazione rimasta a nord, ovvero la stessa KOKSOCHIM (alcuni primi risultati qui):
https://t.me/WarDonbass/129463

DAGLI ALTRI FRONTI

Confermati i lenti, ma continui, avanzamenti verso KUPJANSK già segnalati ieri.
https://t.me/polk105/11851

Ma la cosa più sconcertante di tutte, almeno a mio avviso, è che fra RABOTINO e VERBOVOE, proprio ora, quando rischia di crollare l’intera copertura sulla testa dei generali NATO e dei loro lacché, LE LORO TRUPPE SIANO MANDATE A MORIRE ESATTAMENTE COME UN MESE FA, COME DUE MESI FA, COME CINQUE MESI FA! Come degli zombi. Ma non solo quei poveri cristi mandati al massacro, ma anche i loro padroni, ormai completamente rincitrulliti. Altro attacco, uno fra i più forti peraltro dell’ultimo periodo,
https://t.me/WarDonbass/129466
respinto in prima mattinata:
https://t.me/boris_rozhin/100490

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 12 October 2023 10:46
ERRATA CORRIGE SULLA DATA: 12/10 OVVIAMENTE ANZICHE' 11/10
scusate il refuso
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 19:15
11/10 ore 19:00 aggiornamento

AVDEEVKA


Carta aggiornata a oggi alle 14:00 da canale Rabotyno:
https://t.me/rabotyno/421
La collina di carbone è confermata in mano russa. Guardando l’altimetria (a destra) si nota l’importanza strategica di quel grosso mucchio di sfasciume. Alto dai 140 ai 160 m consente di
- colpire con maggiore efficacia la fabbrica KOKSOCHIM sottostante e
- controllare la strada.
Entrambe le cose stanno avvenendo. In realtà, la comunicazione ormai fra nord e sud tagliati dai russi è SOTTERRANEA, sfruttando una fitta rete di tunnel scavati in otto lunghi anni. Tuttavia,
- non penso che ci possa passare un bilico, o un carro armato, attraverso tunnel che comunque restano opere ingegneristiche di natura completamente diversa, per esempio, rispetto quelli che collegavano le miniere di sale a Soledar. Quantità minore di uomini e mezzi in transito
- i russi stanno spingendo verso BERDYCHI, fermi ancora alle sue porte, dal momento che attualmente le forze del regime di KIEV stanno opponendo una accanita resistenza cercando di non cedere l’ultimo punto di vantaggio da loro detenuto nel Donbass. Tornando alla cartina Petrovskoe, poco a est di BERDYCHI, POTREBBE ESSERE già stato liberato (contrassegnato con ? Su cartina). In questa lenta progressione i russi, man mano che avanzano, si riduce la possibilità di farla franca dall’altra parte, all’uscita del tunnel, dove contestualmente aumenta sempre più la possibilità che, all’uscita dal tunnel, si trovino “sorprese”.

I russi consolidano, senza fretta, le loro posizioni, spostano avanti i pezzi e proseguono a martellare:
https://t.me/polk105/11830
E il cerchio si stringe.

KUPJANSK

Stesso discorso verso KUPJANSK: cartina di Rabotyno
https://t.me/rabotyno/420
e di RYBAR qui:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/11/20231011142259-31ea5730.jpg

Avanzamenti lenti, ma costanti. Un chilometro sotto SIN’KOVKA e un chilometro e mezzo verso EST: questa la misura degli avanzamenti.
https://t.me/rybar/53115

RABOTINO-VERBOVOE

Qui invece il regime di KIEV continua ad attaccare come se niente fosse, come se niente fosse accaduto:
https://t.me/RVvoenkor/54699
Ondate su ondate di assalti, tutti sinora respinti.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 14:39
11/10 ore 13:30 aggiornamento

HASBARA


“There it is: The reporter wo broke the “40 beheaded babies” story admits her source is Israeli soldiers who “believe” it happened. They’re not even claiming to be sure.

She has no evidence

This smells like a HASBARA operation”
https://ifunny.co/meme/dan-cohen-dancohen3000-there-it-is-the-reporter-who-broke-4KO0Ke3tA

Facevo ricerche su tutt'altro e incappo in questa parola, per me assolutamente nuova. Ci arriveremo, su HASBARA, alla fine di questo lavoro.

Infatti, tutto è partito dalla mia ricerca di approfondimento sulla notizia dei quaranta bambini decapitati nel kibbutz di Kfar Aza. Se non altro, perché mentre le prime pagine dei cinegiornali luce partivano con titoli di testa di vera e propria macelleria, già ieri i canali russi riportavano la marcia indietro della “giornalista” fonte della notizia, ripresa dal resto dell’U-ccidente. Alla richiesta di qualche evidenza, oltre che quei sette sacchi neri, la risposta è stata “me lo han detto”. Chi? “I soldati dell’esercito israeliano”.
https://t.me/rybar/53102

Oggi, per inciso, alcune agenzie di stampa russe parlano chiaramente di FAKE, circa il dettaglio sopra riportato:
https://fedpress.ru/news/southeastern-asia/incidents/3273117
et
https://dzen.ru/a/ZSY0D9aBAXWQ-hN4

mentre Anadolu si limita a un laconico “no evidence”
https://www.aa.com.tr/en/middle-east/israeli-army-says-it-does-not-have-confirmation-about-allegations-that-hamas-beheaded-babies-/3014787

Prudente il servizio “Checknews” di LIBERATION
“Si le massacre de civils a été d’une large ampleur, ce chiffre semble émaner d’une seule source, et n’a pas été officialisé.”
https://www.liberation.fr/checknews/israel-dou-vient-le-chiffre-de-40-bebes-tues-et-parfois-decapites-par-le-hamas-a-kfar-aza-20231010_W57JMWPRV5DS7N2WU66MPRVBWI/

Il canale i24NEWS, da cui tutto è partito (CANALE ALLNEWS ISRAELIANO H24), chiamato in causa dopo le parole della sua reporter, conferma indirettamente che sinora l’unica “evidenza” sia la PAROLA di David Ben Zion, vice comandante dell’unità 71 dell’esercito israeliano:
https://twitter.com/i24NEWS_EN/status/1711781404344721828?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1711781404344721828%7Ctwgr%5E935b9d94cbce46bbe3106428972e2c83a9f9edca%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fnewsleaflets.com%2Fthey-chopped-heads-of-children-and-woman-israeli-commander-speaks-about-massacre-allegedly-committed-by-hamas-militants-in-israels-kfar-aza-watch-video

Attenzione, nessuno nega che militanti di HAMAS siano entrati in un Kibbutz e, limitatamente ai suoi abitanti, parte ne abbiano uccisi, parte rapiti e portati nella Striscia di Gaza (filmati che del resto girano da DOMENICA). Qui a essere messo in discussione, oltre ai numeri che come sempre divengono oggetto del contendere, è un capo di accusa ben più grave, DI RISONANZA MONDIALE, DI UNA DISUMANITA' CHE NEANCHE LE BESTIE, e che non è il caso di ripetere.

Quindi, e limitatamente a QUESTI delitti efferati contestati:

- sinora nessuno ha mostrato nulla (nemmeno pixelato, nemmeno annunciando ce le "prove" sono al vaglio di inquirenti, commissioni di inchiesta delle Nazioni Unite… a proposito, esistono ancora? O supposti “Tribunali internazionali”... niente, neanche quelli)

- l’unica parola non rimangiata è quella di un ufficiale dell’esercito israeliano che, nel correggere il destinatario della decapitazione, rincara pure la dose: prima erano “babies”, ora “They chopped heads of children and women”, da “bebè” a “donne e bambini”

Al che PERSINO UN GIORNALISTA DEL LA TIMES prova a obbiettare, e senza neppure contestare il resto: “LA Times Reporter - "Okay it's true they went from home to home, kidnapping elderly people, setting others on fire, executing entire families and dogs, but they did NOT behead babies. That is a vicious lie, sir”
https://twitter.com/redsteeze/status/1711776217870045514

E ancora un’altra, sempre su TWITTER: “Attention à la propagande& fake news Les accusations de "viols de masse" ou maintenant de "décapitation de bébé " NE SONT PAS verifiées. Les seules sources pr ce dernier sont de l'armée Isr. ! La journaliste en question est d ailleurs revenue sur ses propos après la vidéo ... ”
https://twitter.com/InesAbdelrazek/status/1711833005797376335

Al che interviene un’altra giornalista, sempre su TWITTER (NOTIAMO SUBITO, TWITTER E', NON A CASO, il luogo dove nasce, si sviluppa, emerge, si smentisce la “NOTIZIA”…) che replica indignata che non è vero, che è una vergogna (“C’est si macabre que personne ne voulait la donner avant d’avoir eu confirmation à 100%.”), che “le fonti sono molteplici” (“Pour ceux qui demandent la source. Elles sont multiples”), che lei stessa “ha le foto ma non le mostra” (“images atroces qui ont pu me parvenir et que j’ai pu recouper”):
https://twitter.com/margothaddad/status/1711756690574479651?s=20

Alla fine di questa pausa pranzo, nel momento in cui chiudo questo pezzo, a quasi un giorno dall’esplosione di questa notizia, ancora nessun canale ha diffuso immagini o informazioni riconducibili all’identità di questi corpi così barbaramente seviziati.

A me, comune mortale, sembrerebbe già INACCETTABILE quanto ACCERTATO essere accaduto. Quei sacchi neri, fossero anche solo qualche decina, mi fanno vergognare come essere umano. Dovrebbero imporre un ALT immediato a tutte le parti, perché ANCHE dall’altra parte si è fatto lo stesso e si continua a farlo, se non peggio. O quei palazzi pieni di civili a Gaza sono popolati da esseri umani di serie B, da esseri sub-umani?

Occorre allora rincarare la dose. Cercare il PEGGIO del PEGGIO. Dimostrare che gli altri sono bestie e che quindi è giusto trattarle come bestie.

E a tal fine VALE TUTTO. Fino a dichiarare ciò che non si è in grado di dimostrare a più di un giorno da quando lo si è dichiarato. ACCUSE DI UNA GRAVITA’ ESTREMA, AMPLIFICATE DAI CINGUETTII DELLA RETE, RIPRESE DALLA STAMPA COME ORO COLATO (e in barba ai filmati che girano contro la DIS-informazione… diffusi dalle stesse emittenti che poi, chissà perché, “cascano” su queste notizie: spirito critico a corrente alternata).

Qui l’intera ricostruzione di quanto accaduto su TWITTER ieri a cura di un altro canale web:
https://www.dailydot.com/debug/40-babies-israel-fact-check/

Vale la pena ritornare anche su questo punto, sollevato in uno di questi cinguettii: chiedere di vedere le carte non è una questione di mancanza di fiducia.

A GRAVITA’ di accusa deve, DEVE, corrispondere un’adeguata FONDATEZZA della stessa. Persino Powell portava, a suo tempo, delle provette (fasulle) alle Nazioni Unite. Qui siamo oltre le armi chimiche di Saddam. Un crimine efferato denunciato, sullo stesso canale TWITTER, da due persone fisiche, di cui una per “sentito dire”, l’altra perché “lo dice lei”, che nel giro di poche ore si contraddicono pure su CHI sarebbe stato decapitato: va bene, la prima ha capito male (chissà perché da “donne e bambini” è finita su “neonati”…). Ma il secondo, proprio per togliere confusione, avrebbe quantomeno potuto dare almeno nomi e cognomi, dal registro del Kibbutz. E rimandare a commissioni d'inchiesta, nazionali e internazionali, la pubblicazione di elementi probanti una volta formulati i capi di accusa ed emessa la requisitoria.

Fact-checking, lo chiamano gli anglofoni. Ma NON E’ NECESSARIO. Del resto,

“Partiamo dal presupposto che a me questa parola (Hasbarà, NdA)non piace, poiché non sento di dover dare spiegazioni a nessuno circa Israele. Gli altri paesi spiegano ogni loro azione? No. E perché Israele deve farlo sempre? Pare quasi che ci dobbiamo scusare di una colpa che non abbiamo. ”
(“Hananya Naftali, star dei social media con più di due milioni di follower tra Facebook, Instagram, Twitter e Tiktok”)
https://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/israele/parla-il-guru-dellhasbara-vi-racconto-i-segreti-della-contro-informazione/

E’ una questione di atteggiamento, e prima ancora di METODO che parte dal presupposto: “IO NON DEVO GIUSTIFICARE NULLA”. NON E’ NECESSARIO. Non è necessario per Israele. Non è necessario per i cinegiornali u-ccidentali.

Del resto, sempre la “star dei social” afferma subito dopo, in risposta alla domanda dell’intervistatore:
“Antisionismo nuovo antisemitismo?
Assolutamente sì. È un antisemitismo moderno, apparentemente politico, quindi più subdolo e sofisticato. Israele è l’unico paese ebraico del mondo e, delegittimandolo, si delegittima il popolo ebraico stesso. ”
(ibidem)
Abbiamo in questa risposta un insieme, una combinazione micidiale, fra SINEDDOCHI e METONIMIE, tale da far fatica a capire dove inizia la prima e finisce la seconda: c’è da diventar matti.


Sineddoche: una parte per il tutto. FERRO per dire SPADA. Metonimia: un termine al posto di un altro, legati da contiguità logica (per esempio, contenitore per contenuto): “Mi bevo un bicchiere”.

ESPEDIENTI, FIGURE RETORICHE CHE VALGONO FINCHE’ L’INTERLOCUTORE NON SCAMBIA UN TONDINO DI FERRO PER UNA SPADA O RITIENE CHE DAVVERO CI SIA QUALCUN IN GRADO, CHESSO’, DI SCIOGLIERSI IL VETRO DI UN BICCHIERE IN BOCCA E POI BERSELO.

O forse, è proprio questo lo scopo della propaganda politica: convincere di questo, usando ANCHE sineddochi e metonimie non come FIGURE RETORICHE, ma ELEMENTI CONCRETI, "VERI", PARTI INOPPUGNABILI DI UN RAGIONAMENTO ALTRETTANTO "VERO" E INOPPUGNABILE.

L’antisemitismo lo conosciamo tutti. Così come conosciamo due millenni di tragedie immani a esso legate. Antisionismo è una definizione su cui occorrerebbe, quantomeno, intendersi:
NO a Stato di Israele tout court? Oppure
NO a una "Road-map"? (come si chiamavano una volta...)
NO a QUESTO Stato di Israele, costruito sull’espulsione di un altro Stato?

Tuttavia, il ragazzino, la star dei social, non ha dubbi. La risposta è netta. “ASSOLUTAMENTE SI”. Leggiamo gli aggettivi a cui lega il termine “antisemitismo” per fare uscire l’equazione:
- “moderno”
- “politico” (sia pur “apparentemente”, in realtà secondo lui avere da OBBIETTARE su una SCELTA POLITICA non ha NULLA DI POLITICO!)
- “subdolo” (anzi, PIU’ subdolo, a questo punto di cosa? Di quello “tradizionale”…)
- “sofisticato” (della serie, “parliamo terra terra”, è antisemitismo. Ora te lo spiego).

Ed ecco la “spiegazione”: “Israele è l’unico paese ebraico del mondo e, delegittimandolo, si delegittima il popolo ebraico stesso. ”

“Israele è l’unico paese ebraico del mondo”: QUESTA AFFERMAZIONE E' RICONDUCIBILE ALLA COSTITUZIONE DEL 2018! FINO AD ALLORA SI PARLAVA DI UN LUOGO DOVE I CITTADINI ARABI-ISRAELIANI NON ERANO CITTADINI DI SERIE B!

Certo, se partiamo da questo assunto chiunque dica "Sharon boia" è antisemita. MA NON E’ COSI’! Perché non è che, se qualcuno nel mondo dice “Totò Reina mafioso”, allora è anti-italiano! E’ anti-italiano se dice “italiani mafiosi”. E qui apriamo altri filoni, sull’uso di STEREOTIPI, applicabili NON SOLO sul caso italiano, ma a livello mondiale.

Tuttavia, per la “star dei social”, non è così. “Noi non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno”. “Non è necessario”.

Peccato che continua a essere necessario per il resto del mondo. Specialmente, per CENTINAIA DI MILIONI DI ARABI, per esempio, che forse forse NON CI STANNO A PASSARE PER BELVE ASSETATE DI SANGUE.

Ecco cosa scrive AL MAYADEEN: “Factcheck: 'Israel' has no information on Hamas murdering babies”
https://english.almayadeen.net/news/politics/factcheck:-israel-has-no-information-on-hamas-murdering-babi

AL JAZEERA, PERALTRO, IL DIECI OTTOBRE PRIMA CHE AVVENISSE QUESTA MACABRA RIVELAZIONE, SU TWITTER, DEL CANALE I24NEWS, DENUNCIAVA COME LA STESSA TWITTER FOSSE L’AREA SOCIAL PIU’ INTASATA DI FAKE NEWS:
“Social media platforms swamped with fake news on the Israel-Hamas war
Of all platforms, Elon Musk’s X appears to have had the worst outbreak of fake news related to the war.”

https://www.aljazeera.com/news/2023/10/10/social-media-platforms-swamped-with-fake-news-on-the-israel-hamas-war

A QUESTO PUNTO, ripeto quanto scritto poc’anzi: “non è una questione di mancanza di fiducia. A GRAVITA’ di accusa deve, DEVE, corrispondere un’adeguata FONDATEZZA della stessa. ” Diventa una questione di IGIENE NELL'INFORMAZIONE.

Igiene anche nei confronti di una HASBARA a questo punto presa come oro colato. E che cos’è questa “HASBARA”?

Lo spiega bene, e in italiano, sempre il sito sopra citato, assolutamente non passibile di simpatie per l'Intifada: “Negli ultimi anni, una nuova attività è diventata molto diffusa in rete: l’Hasbarà. Tratta dalla parola Lehasbir (spiegare, in ebraico), questa pratica (per alcuni una vera e propria professione) viene a contrastare il sempre più comune fenomeno di boicottaggio e delegittimazione dello Stato d’Israele.

Così, decine di giovani ragazzi e ragazze, dal sorriso smagliante e inglese impeccabile, accendono la telecamera del cellulare e si filmano mentre raccontano tutta la bellezza che Israele ha da offrire al mondo. Nei periodi di conflitto, invece, i contenuti cambiano. Gli stessi ragazzi che un attimo prima raccontavano le nuove scoperte israeliane sul piano tecnologico o medico, ora raccontano dei tanti e troppi morti e feriti, condannando il terrorismo di matrice islamica e rivendicando il diritto di Israele a difendersi. Il sorriso si spegne, lasciando spazio ad uno sguardo di rabbia, sgomento o preoccupazione sincera.”

Movimento che coinvolge, per esempio, il Ministero degli Esteri israeliano:
https://serenoregis.org/2023/05/17/lultimo-programma-hasbara-di-israele/

Movimento che nasce almeno TREDICI ANNI FA: “Vari episodi recenti in questa lunga storia sono legati  alla hasbara, o propaganda politica di marca israeliana, lanciata all’indomani della Gaza Flotilla del 31 maggio 2010. ”
https://aspeniaonline.it/articolo_aspenia/il-populismo-in-medio-oriente-la-hasbara-israeliana-e-la-propaganda-palestinese/

Senza voler entrare nel merito di questa ennesima ricerca storiografica, che rinvia ad altri momenti, notiamo due cose:
1. SI TRATTA DI UN MOVIMENTO SISTEMICO, non nato dal basso, che
2. ORA PUNTA A DIFFONDERE LA “SPIEGAZIONE” GOVERNATIVA UFFICIALE TRAMITE SOCIAL “SPONTANEI”... anche se dopo oltre dieci anni è riuscito a materializzare un antico proverbio detto di Mencio: “Tendere la corda ma non scoccare la freccia, pur dando l’impressione di doverlo fare” (引而不发,跃如也)

E veniamo all’inizio di questo pezzo. Nelle poche frasi citate all'inizio, non siamo in presenza di attività così “SOFISTICATE”, per usare un termine della “star dei social”. Il significato di HASBARA è molto terra terra. Uguale “Propaganda governativa”, secondo l’autore di questo post, tale Dan COHEN. Ora COHEN, come sanno anche i non addetti ai lavori, è un cognome ebraico. Indica una discendenza dai Kohanim, sacerdoti sin dal tempo dell’Esodo.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cohen_(surname)

Non so se questo Cohen sia considerato dai "suoi" e non solo un “rinnegato”, sicuramente per molti lo sarà. Proviamo, per una volta, a guardare la cosa dalla fine e non dall’inizio. A me piace pensare, infatti, che a contestare questo modo di fare sia ANCHE uno che di cognome faccia Cohen. Significa che non tutto è perduto. Che la salvezza, la pace, per due popoli e per due Stati sia possibile, alla fine di questo tunnel. Sicuramente, trovo difficile che a farlo sia da una parte un jihadista e, dall'altra, una giovane stella dei social, un "influencer", che ripete a pappagallo e, inconsapevolmente, la propaganda FONDAMENTALE del potere (sul resto poi, sarà lasciato libero di "criticare", come rivendica orgogliosamente).

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Wednesday, 11 October 2023 21:45
Costoro sono ebrei, sono religiosi, sono per l'abolizione di Israele e per vivere in pace con i palestinesi in uno stato palestinese.
Piu' passa il tempo e piu trovo che la loro scelta radicale e sempre portata avanti negli anni sia quella piu saggia.
Si tratta dei Neturei Karta https://www.facebook.com/netureikarta2021/
Piu passa il tempo e piu penso che per gli ebrei e l'ebraismo conquistare l'intera terra di palestina e governarla con i soggetti che vediamo sara' il piu grande disastro dopo la shoah.
La morte della loro storia (la morte non e' sempre fisica, il mondo e' pieno di gente morta dentro che sembra viva) e l'ascesa dei boia delle loro stesse comunita', boia di derivazione ebraica, ma pur sempre boia.
Piu passa il tempo e piu svanisce la speranza di vedere tra i sionismi israeliani qualcuno che sia capace di dividere gli spazi e convivere con i palestinesi e le altre comunita'.
Quando saranno soli e di pura razza saranno gia' morti, dentro e in maniera irreversibile.
Scusate se vado giu pesante, ma non ne posso piu e non sono neanche a Gaza... immagino gli stati d'animo di chi vive chiuso nel sottoscala della sua terra, colpito a morte se protesta e raso al suolo se una rivolta di due giorni fa perdere la faccia all'auto dichiarato forte esercito ecc.
Non credo a questa storia orrenda dei bambini decapitati (sembra il cugino povero dei bambini prematuri nelle incubatrici fatti fuori dagli accoliti di Saddam), ma mettiamo fosse vera, quanti dei giovani che sono usciti da Gaza hanno vissuto un giorno della loro vita non in guerra? Quanti di loro hanno visto sbrindellati dalle bombe i loro fratelli o parti dei loro stessi corpi? perche' non dovrebbero considerare normale fare patire un po' del loro dolore ai loro boia? Certo, siamo tutti pacifisti, ma abbiamo il culo al caldo, per quanto siano brutte certe nostre vite non possiamo fare paragoni. Piuttosto mi chiedo se le foto di coloni che sembrano assistere a uno dei tanti bombardamento su Gaza come se fossero al cine siano vere. Perche' se sono vere e la gente di Gaza a suo tempo le ha viste ... sono peggio di una fucilata alle gambe, il segno vero della mancanza di umanita'. Le giudico anche peggio di una decapitazione. Nella rabbia e irruenza una decapitazione non la escludo, ma per sedersi a guardare un massacro di esseri umani (o anche di gatti) si agisce con serena scelta ... sadica mentre ci sarebbe tutto il tempo di meditare, provare vergogna e nascondersi da qualche parte
Ok, mi sono sfogato ... scusate
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 22:24
E hai fatto bene a sfogarti, carissimo Alfred.

Non per fare il solito filorusso, o filoturco, o filocinese. Ma la proposta cui accenna qui sotto Slav'sja Respublika, appoggiata da Russia, Cina e Turchia, di tornare ai confini del Sessantasette e, aggiungo, CONSENTIRE AI PROFUGHI DI TORNARE, in Due Paesi, Due Stati, è l'unica in grado di garantire un futuro di pace.

Un passo indietro da parte dei cosiddetti "coloni", una rinuncia a ulteriori rivendicazioni, di ogni genere, da parte dei Palestinesi.

Nessuno cancella nessuno. Gaza diventa porto commerciale internazionale, si crea un corridoio, non un tunnel per topi, ma una via, ex novo, recintata se vorranno, largo quanto basta per collegare le due zone. Ashdod e Negev si collegano tramite sopraelevate a tale zona, o tunnel. Che sarà sicuramente lungo meno di un chilometro, alla stregua di quelli con cui si passa una montagna.

Israele si ritira dai territori illegalmente occupati della Siria, ricevendo in cambio il riconoscimento come Stato e la rinuncia a qualsiasi azione sul suo territorio.

Si inserisce IN ENTRAMBE LE COSTITUZIONI IL RICONOSCIMENTO AL DIRITTO DELL'ESISTENZA DELL'ALTRO E LA MESSA FUORI LEGGE DI CHI SI OPPONE A TALE DIRITTO.

Si DISARMANO ENTRAMBI se non con armamenti di AUTODIFESA, e si creano FORZE DI PATTUGLIAMENTO CONGIUNTE dei NUOVI e VECCHI CONFINI.

Si riconosce a ciascuno il diritto ad avere una propria politica estera e commerciale, MA CIASCUN PAESE DOVRÀ SOTTOSCRIVERE LA PROPRIA ADESIONE CONCRETA AL PIANO DI PACE PRIMA DI CAMBIARE ANCHE SOLO UN POMPELMO O UN SAPONE DI ALEPPO CON UNA T-SHIRT.

Gerusalemme, città sacra a TRE RELIGIONI, sarà gestita nei luoghi santi come oggi in collaborazione fra tutte le tre religioni, ma non come oggi dove c'è un padrone e gli altri nel ruolo di ospiti sempre più come il pesce dopo tre giorni.
Amministrativamente già oggi c'è una parte palestinese, capitale dello Stato di Palestina. E tale deve restare. Se Israele vuole fare DELLA SUA parte anch'essa capitale, nessun problema. Ma non sarà una città divisa.

Fra i due Stati ci sarà un'unione doganale e procedure doganali semplificate, con regimi fiscali armonizzati. Sulla falsariga del regime INTRASTAT comunitario, niente di trascendentale. Basta legare lo shekhel alla moneta palestinese con un cambio fisso e, a scadenze regolari, regolare per compensazione i vari dare e avere delle due IVA per gli scambi "comunitari".

Per il resto, documenti di transito fino al punto di sdoganamento, con creazione di ferrovie per trasporti intermodali e vie di collegamento dirette ai TRE porti (Haifa, Ashdod, Gaza).

Come regime transitorio non sarebbe male... questa è la mia utopia Alfred. Sognare non è reato, mechtat' ne vredno, dicono i russi.

Un abbraccio
Paolo
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Slav'sya Respublika
Wednesday, 11 October 2023 18:42
Quei palazzi pieni di civili a Gaza sono popolati da esseri umani di serie B, da esseri sub-umani? ti chiedi giustamente.
La risposta per "i cani rabbiosi de noantri" (alla Nicola Porro per intenderci...quelli ben vestiti e incravattati che fanno la trasmissione non tanto per parlare di quanto accade ma più ancora per attaccare chi da noi ricorda le ragioni di chi oramai per definizione "sta dalla parte del torto" per il solo fatto di essere nato musulmano a Gaza o a Ramallah) è sì.
Stesso copione per quelli di Doneck e Lugansk e dintorni che dopo i fatti di Odessa decisero per sempre di prendere in mano il loro destino e di non abbassare la testa.

Il "giardino" occidentale oramai si fortifica così.
Con le parole d'ordine, la comunicazione ben impacchettata e la sicumera nel porsi sempre dalla parte della ragione e mai del torto.
O meglio l'Ipocrisia, come dice uno nato a Modena che scriveva canzoni...

Ancora una volta la Russia ha parlato poco e bene: ripartire dai confini del 1967 per creare lo Stato palestinese. Sarà pure facile a dirsi...ma l'Occidente non fa manco per sbaglio neanche quello! E' già oltre...evidentemente gli frega solo del "giardino" israeliano.
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 19:13
"L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto..." dici bene, Slav'sja Respublika.

Speriamo che cambi!

Un abbraccio!
Paolo
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Nico
Wednesday, 11 October 2023 18:11
Per fortuna qualche giornale ancora degno di questo nome esiste:

https://www.farodiroma.it/guerra-israelo-palestinese-e-una-fakenews-la-notizia-dei-40-bambini-israeliani-decapitati-a-kfar-aza-f-beltrami/

La stessa, solfa, la stessa cantilena...

Da una parte si difendono dei battaglioni nazisti con il loro capo compiacente, dall'altro si prova a far apparire degli "hitler" altri, solo per giustificare l'ecatombe che voglio fare...

Che schifo!
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Emanuele
Wednesday, 11 October 2023 20:33
Dici bene far apparire i palestinesi dei novelli Hitleriani, questo accade in TV. Su rete 4 e la7 c'è questa corrispondente del Giornale se non vado errato, che da giorni è invitata a commentare sia come giornalista che cittadina; pare viva lì, e bene se un'alieno sbarcasse oggi sul pianeta ed ascoltasse uno di questi "giornalisti", capirebbe che la questione palestinese è fondata sul puro antisemitismo di fanatici musulmani che c'è l'hanno con gli ebrei in quanto tali! 70 anni di storia troncati e rimossi come fosse un file digitale con un clic!
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 22:27
e su rainews ancora stasera passava il rullo in basso coi quaranta bambini decapitati...

a volte penso che a Tel Aviv non abbiano neanche bisogno del dipartimento propaganda, ci pensano già i nostri... "nostri".... si fa per dire.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 19:14
Teniam botta, Nico. Sempre peggio, sempre più dura. Non molliamo!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 October 2023 08:47
11/10 ore 08:30 aggiornamento

AVDEEVKA: GIORNO DUE


Confermata NEI FATTI l’intenzione, più che evidente, di CHIUDERE AVDEEVKA IN UNA SACCA. Questa cartina, ripresa da una carta satellitare, mostra il livello importante di avanzamento russo raggiunto ieri:
https://t.me/rabotyno/417
il “triangolo giallo” a nord ovest della roccaforte ucraina vede, a nord-ovest, BERDYČI, all’angolo al centro-sud, la fabbrica di carbone (KOKSOCHIM), e a nord-est, all’ultimo angolo, la collina di carbone (TERRIKON) che si dice essere stata conquistata ieri.

BERDYČI, anche qui, si dice i russi siano riusciti a raggiungerla ieri e combattimenti siano ancora in corso.

Per quanto riguarda il KOKSOCHIM, queste immagini di ieri mostrano già come sia sotto attacco:
https://t.me/mriya24/33075

Appare chiaro che il risultato a cui puntavano i russi, tutt’altro che scontato e ritenuto estremamente difficile fino a due giorni fa, era
- ACCEDERE A QUESTO “TRIANGOLO” (sino ad allora non lo vedevano neanche col binocolo)
- NEUTRALIZZARNE I PUNTI NEVRALGICI (che non significa necessariamente prenderli subito, ma anche soltanto impedire entrata e uscita di uomini e mezzi, bloccarli)
- SEPARANDO QUINDI AVDEEVKA DAL RESTO DEL TERRITORIO, CHIUDENDOLA IN UNA SACCA, FORMANDO QUELLO CHE ORMAI COMINCIANO A CHIAMARE “AVDEEVKSKIJ KOTEL” (LA SACCA DI AVDEEVKA)

Queste immagini, recuperate dal canale RT, mostrano soldati ucraini appena FUORI da AVDEEVKA che se la danno a gambe.
https://t.me/ukr_leaks/10008
Le difese erano appena saltate, quelle difese che avevano fatto sì che la cittadella fortificata non fosse neppure sfiorata dal fuoco della prima linea. Ora non è così.

Dopo la pausa notturna,
https://t.me/polk105/11801
stamattina alle quattro sono ripresi i tiri di artiglieria russi:
https://t.me/WarDonbass/129397

Ai soldati intrappolati nella fortezza, salvo salvataggi e sblocchi della situazione improbabili, due varianti: arrendersi o cadere.
https://t.me/ukraina_ru/172599

NON SOLO AVDEEVKA

Oltre a quelli già segnalati da RYBAR ieri, notiamo avanzamenti di qualche centinaio di metri verso KUPJANSK, sia comunicati dai russi che
https://t.me/polk105/11802
ammessi dagli ucraini
https://t.me/polk105/11803
Che aggiungono “stabilizaciii ostanovki poka net”, ancora non si riesce a stabilizzare la situazione, il che dovrebbe preoccupare loro più dei 300-400 metri persi.

Questa cartina mostra SEI FRONTI CALDI DOVE I RUSSI SI STANNO ATTIVANDO:
https://t.me/dva_majors/27181
Avdeevka è il punto 3. Purtroppo per la NATO e per il regime di KIEV, è SOLO il punto 3. Non si sa se ci sarà un effetto a catena. Oppure sono tutte finte e in realtà l’attacco riguarderà solo il punto 3. Oppure tra due giorni pianteranno tutto, poi ripartiranno da un’altra parte, poi continueranno ancora su Avdeevka. Tutto è possibile. L’unica cosa di certo, infatti, è che l’INIZIATIVA È SALDAMENTE IN MANO RUSSA. La kontrnastup non esiste più.
https://t.me/notes_veterans/12717
Neppure come simulacro di sé stessa.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 October 2023 19:13
10/10 ore 18:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Situazione tutt’altro che “stabilizzata”, i russi continuano ad attaccare ed è notizia di poco fa la presa della collina di sfasciume immediatamente a nord-est della fabbrica di COKE di AVDEEVKA:
https://t.me/dva_majors/27162
Qui si vede sia la fabbrica (con annesso sbuffo di ciminiera) che il “terricone” (terrikon), la collina di sfasciume:
https://www.google.com/maps/place//@48.1712163,37.7152673,4919m/data=!3m1!1e3?entry=ttu

Stringendo ulteriormente
https://www.google.com/maps/place//@48.1787105,37.7307027,16544m/data=!3m1!1e3?entry=ttu
riusciamo a vedere quanto si siano avvicinati da NORD-EST i russi, lambendo ormai la strada che porta a NORD, oltre che porre guai seri all’approvvigionamento da EST.

Questo tratto di linea ci han messo OTTO ANNI per rinforzarlo, con strati spessissimi di cemento armato. Oggi è saltata, in tre ore:
https://t.me/ruspanorama/38876

I russi oggi sono avanzati, seriamente. Attualmente stanno sia attaccando, sia consolidando le posizioni guadagnate oggi:
https://t.me/boris_rozhin/100217
et
https://t.me/boris_rozhin/100248

Perdere AVDEEVKA per il regime di KIEV sarebbe una tragedia:
1. perderebbero l’avamposto da cui continuare a terrorizzare DONECK
2. sposterebbero PERICOLOSAMENTE la linea di fronte a nord e a ovest arretrando senza ben capire fino a dove, ovvero fino dove sarà possibile “stabilizzare” la linea di fronte.
3. Libererebbero DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI E MEZZI RUSSI IMPEGNATI DA UN ANNO E MEZZO su questo fronte.
Per questo, su questa falla apertasi pericolosamente si stanno dirigendo le ultime riserve rimaste, missili HIMARS, tutto quanto rimasto a disposizione.
https://t.me/ukraina_ru/172553

Una colonna poco fa è stata attaccata e distrutta, a OCHERETINO:
https://t.me/ukraina_ru/172552

La sacca non è chiusa, ma neppure il movimento dei russi è stato bloccato.
https://t.me/rusich_army/11271

A complicare la cosa, avanzamenti anche a MAKEEVKA, su tutt’altro fronte, a EST, vicino a SVATOVO, come da carta di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/10/20231010150130-9e826d33.jpg
Persino poco più a ovest di PJATICHATKI le forze NATO e del regime di KIEV perdono posizioni:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/10/20231010152135-c7566e93.jpg

Niente di grave, nel complesso, niente di irreparabile. Sono però segnali evidenti che la fase di DIFESA, a cui le truppe NATO e del regime di Kiev saranno ben presto chiamate a passare, e alla svelta, non sarà POSICIONNAJA, per niente. Sarebbero potute tornare utili tutte quelle risorse dilapidate in un anno prima di “difesa” di Artemovsk, quindi di kontrnastup. Risorse che oggi non ci sono più, che non sono più state rimpiazzate. Mentre dall’altra parte il potenziale bellico aumentava solamente. Ora gli equilibri sul campo sono chiaramente, NUOVAMENTE sbilanciati in favore dei russi. NUOVAMENTE, perché lo erano già prima che la NATO entrasse a piè pari nel conflitto. Ora però non c’è una “NATO di riserva”. Anzi, i padroni stanno usando un altro conflitto per dire che non se ne vanno sconfitti, ma solo perché sono cambiate le priorità. “Senza rancore”… senza parole!

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 October 2023 12:46
09/10 ore 12:30 aggiornamento

AVDEEVKA


Questa cartina di RYBAR consideriamola solo per la parte di attacco dell’artiglieria e aviazione russa, TUTTO IL RESTO E’ PREMATURO:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/10/20231010123926-fce0afaf.jpg
Avdeevka è stata colpita letteralmente in ogni punto. Impiegando tutti gli armamenti convenzionali in possesso dei russi, comprese le bombe teleguidate FAB-1500 (dove i numeri, ricordiamo, indicano il peso della testata esplosiva in kg).
https://t.me/rybar/53051
A essere colpiti sono stati anche i territori a NORD di AVDEEVKA, quelli da cui sarebbero potuti arrivare rinforzi. Nella cartina di RYBAR è segnalato il conglomerato di KERAMIK-NOVOKALINOVO, ma giungono voci di eguali operazioni anche su OCHERETINO:
https://t.me/polk105/11766

Volendoci fermare a questo dato, NON ERA MAI SUCCESSO. Stiamo assistendo a un fatto inedito. Immagini di questo tipo (quel fumo nero all’orizzonte)
https://t.me/polk105/11767
non si erano mai viste. Immagini che erano l’INCUBO degli abitanti di DONECK per tutto il 2014, perché simbolo di un NEMICO ALLE PORTE, che si avvicinava fino a entrare nei primi, periferici, quartieri della metropoli, oggi rappresentano il loro SOGNO che la linea di fronte si sposti di decine di km lontano da loro. Dopo quasi dieci anni!

Subito dopo il fuoco di artiglieria, è partito l’attacco di terra. RYBAR mostra le frecce rosse, in rosso vivo, che mostrano l’attacco da SUD DIRETTO alla fortezza e l’attacco da NORD EST verso OVEST teso ad AGGIRARLA, a chiuderla in una SACCA.

Qualsiasi risultato è prematuro annunciarlo.
https://t.me/rusich_army/11258
I russi pare siano arrivati a BERDYCHI.
https://t.me/polk105/11770

Sicuramente,
- anche se gli attacchi di artiglieria da soli non bastano, pur essendo imponenti,
- un tentativo analogo ci fu un anno fa, con esito negativo
- AVDEEVKA rappresenta un vero e proprio REBUS, l’enigma irrisolvibile (sinora) per i russi da un anno a questa parte,
https://t.me/notes_veterans/12705
- le forze del regime di KIEV non si aspettavano un attacco di QUESTA SCALA;
- riverseranno tutto quanto ancora in loro mani per CERCARE DI STABILIZZARE la situazione;
- i russi continueranno a spingere fino a quando riusciranno a rompere le linee di difesa nemiche, poi si assesteranno e tireranno le somme;
- persa AVDEEVKA, a KIEV resterà veramente ben poco per minacciare DONECK;
- AVDEEVKA è la fortezza, l’area militare più protetta e fortificata dell’intero fronte:
https://t.me/ZeRada1/16219
perderla, potrebbe andare anche oltre il semplice danno tattico-strategico, agendo negativamente sul morale di truppe che definire “demoralizzate” è impiegare un eufemismo.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 October 2023 08:42
10/10 ore 08:30 aggiornamento

“L’UCRAINA RISOLVE I PROBLEMI DEGLI USA”: AMMISSIONI IN TV (UCRAINA!)

Ad ammetterlo, ormai senza più pudore, è il CONSIGLIERE DI ZELENSKIJ SERGEJ LESCHENKO (in russo, peraltro…):
https://t.me/notes_veterans/12632
Si vede che l’intervista è ANTECEDENTE all’evento che ha rubato (DEFINITIVAMENTE?) la scena mediatica al suo Paese, al suo Presidente, al suo Regime. Ma già allora – è passato qualche giorno, ma sembrano passati mesi – l’intera cerchia al potere a Kiev guardava con MOLTA preoccupazione ai “dissidi interni” al proprio padronato, per usare un eufemismo.

Un po’ come noi comuni mortali guardiamo alla proprietà delle aziende dove lavoriamo: il padrone è senza figli, o è come se lo fosse visto che tra sclerare davanti a una pratica in perdita e godersi il gruzzolo paterno scelgono la seconda. E allora che si fa se il vecchio decide a sua volta di mandare tutti affanculo e spassarsela in uno di quei posti dove fa sempre caldo e si pucciano sempre i piedi in acqua? E noi qui ci ritroviamo tutti col culo per terra? Proprietà sociale dei mezzi di produzione? Nooooooo, eccheccavolo, Paolo, basta con ’sti discorsi da comunisti! (ma non c’è un cazzo di vaccino da inoculargli? Non l’hanno ancora inventato?) E quindi ognuno a guardare al suo orticello, a cominciare a mandare curriculum in giro, ad abbandonare la nave prima che affondi del tutto.

Ecco allora che si comincia a “sbracare”. A uscire fuori dal seminato. Chi si smarca a destra, chi si smarca a manca. Chi vende “segreti” di cui è in possesso (portafogli clienti, tecniche produttive) per aumentare la propria futura busta paga in fase di contrattazione, chi vende direttamente “qualcuno” (io prima che ci pensi lui), e per meno di trenta denari, e ancor meno di un piatto di lenticchie.

Il regime di KIEV pare ormai in palla totale. Ed è neanche in questa fase, dove è completamente scomparso dal radar, ma in quella immediatamente prima, “Biden contro Trump e noi nel mezzo”, che il consigliere di Zelenskij dice candidamente che l’Ucraina sta facendo il lavoro (sporco) degli USA. No, non dice “sporco”: l’Ucraina difende il mondo libero, i “valori”, dall’“Impero del male” (Imperija zla, sic!). L’Ucraina “risolve i problemi degli USA” così che gli USA non debbano usare loro soldati.

Ora, il popolo ucraino in questa fase si trova più bollito di quella povera rana che in antropologia sociale ci si diverte a mettere e togliere dal pentolone per capire fino a quando sia possibile già scaldare l’acqua (è importante “portarsi avanti”, del resto…) senza che lei, al contatto con la stessa, salti fuori. Bollito e cotto, visto che tali dichiarazioni, di fronte a una propaganda ufficiale che invece impone loro la “difesa eroica” della “patria”, “lacrime e sangue” per la “patria”, “fino all’ultimo ucraino”, cozzano come un babbonatale il quindici di agosto. Ma anche qui i russi, a suon di docce fredde, hanno abbassato e stanno abbassando notevolmente la temperatura dell’acqua nel calderone. E le rane che non sono morte cominciano a farsi domande su come sia stato possibile ridursi così. Sempre di più.

ERA ORA! SOTTO ATTACCO LE POSTAZIONI DA CUI PARTONO GLI ATTACCHI DI ARTIGLIERIA SU DONECK

E di questa notte il filmato, girato da Doneck, che mostra l’inizio delle operazioni:
https://t.me/RVvoenkor/54558
Si sentono esplosioni e si vedono le scie delle bombe in direzione AVDEEVKA, la roccaforte per eccellenza, l’incubo per centinaia di migliaia di civili a Doneck, visto che è da lì che partono missili, razzi, proiettili di calibro NATO e quel poco che è rimasto di calibro sovietico contro la capitale del Donbass. Questo è un fotogramma di stamattina, sempre da Doneck:
https://t.me/RVvoenkor/54573
Proviamo a immaginarci QUANTO SIA VICINA, LA MORTE, PER GLI ABITANTI DI DONECK, DA QUASI DIECI ANNI! Proviamo solo a immaginarcelo. È lì, appena dietro l’ultima fila di case.

Perché allora hanno aspettato oltre un anno e mezzo per farlo? Mentre i civili a DONECK morivano al mercato, davanti a una scuola guida, alla stazione delle corriere? Perché???

La risposta non è semplice, ma l’unica cosa che mi sento di ESCLUDERE è che prima si potesse, e non si è fatto. La prova del nove è il popolo del Donbass. Non è una rana bollita, almeno in questa fase. Almeno da nove anni a questa parte. Nel suo volto si leggono tutte le emozioni e i sentimenti possibili, tranne uno: la rassegnazione. Se in quel momento non si poteva, non si poteva. Ora si può.

Passando dal piano umano, di queste donne e uomini che resistono da nove anni, a quello militare, molte cose stanno cambiando:
1. la CONTRAEREA UCRAINA è sempre più debole, probabilmente lì è ormai inesistente
2. le postazioni di artiglieria che alimentavano il FUOCO DI CONTROBATTERIA sono state anch’esse progressivamente smantellate. E per smantellarle parliamo di un processo LUNGO, perché anch’esse sono nascoste in bunker, fortificazioni sotterranee e rinforzate con strati spessissimi di cemento armato, costruite in OTTO LUNGHI ANNI. Perché èra da lì che doveva partire la presa di DONECK, per la “soluzione azera” del conflitto: quindi, serviva rinforzare il più possibile tale testa di ponte.
3. Smantellarla, quindi, non è stato per nulla semplice e, anche se si è a buon punto, non si è ancora giunti a completa soluzione.
4. Altre tattiche sono fallite. La più semplice, l’ACCERCHIAMENTO, per esempio. La costruzione morfologico-urbanistico degli agglomerati urbani intorno proteggeva AVDEEVKA e rendeva tale soluzione complessa tanto quanto quella di prenderla di petto e smantellarla pezzo dopo pezzo. Sarebbe occorso un giro ancora più lungo. Ma con qualche decina di migliaia di uomini a disposizione non si fanno i miracoli.
5. Si è quindi ritornati al muro contro muro e allo smantellamento progressivo. Vedremo se si darà continuità a questa azione, se si riuscirà a darla, e a scacciare i nazifascisti dalle porte di DONECK! Finalmente, dopo nove anni.

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Tuesday, 10 October 2023 09:18
E stamattina mi sono svegliato con le deliranti dichiarazioni del sindaco di Terni che invoca apertamente la terza guerra mondiale per spazzare via "i nemici della libertà":
https://www.ansa.it/umbria/notizie/2023/10/09/bandecchi-se-ci-sara-guerra-mondiale-tranquilli-per-80-anni_8e3e5c6e-a9c2-43de-a876-e9056c477705.html

Ieri mi sono completamente dimenticato di ricordare nei commenti i 60 anni della strage del Vajont. Oggi ancora più importante da ricordare in quanto anche questo fatto sta venendo sottoposto a revisionismo storico. Addirittura in un articolo che ricordava tutte le dighe crollate in Italia (quella del Vajont, pare anche grazie a degli accorgimenti presi dal capo cantiere Pancini, unico tra quelli che sapeva che ha una targa a suo ricordo su alla diga, rimase incredibilmente in piedi nonostante avesse subito una pressione 7 volte maggiore a quella progettata) l'autore ha affermato che si è trattata di una calamità naturale e che i dirigenti della SADE non avevano purtroppo capito la portata della frana.
L'ultima volta che sono stato sul posto la guida su alla diga ci ha raccontato che è in corso un'inchiesta della procura di Belluno a seguito di una denuncia presentata dalla figlia di un notaio. Lui testimoniò anche al processo dell' Aquila ma non fu ascoltato. Raccontò di aver sentito due dirigenti della SADE (ormai diventata Enel) parlare di fare una operazione proprio la notte del 9 ottobre, approfittando del fatto che con la partita di coppa in TV nessuno avrebbe prestato attenzione a cosa sarebbe successo lassù.
Si sospetta che abbiano usato delle cariche di dinamite per fare crollare la frana artificialmente, convinti che sarebbe crollata a pezzi e non come un corpo unico.
Tra l'altro Luigi Rivis, che ai tempi lavorava alla centrale elettrica di Nove, ha testimoniato che diversi suoi colleghi erano alla diga quella notte proprio per assistere alla caduta della frana.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 October 2023 10:25
Che bello il nostro Paese, carissimo Faber!

Un Paese dove le polizze assicurative contro le "CALAMITA' NATURALI" alla fine si riducono al solo "evento grandigeno"

Lo stesso Paese dove qualsiasi cosa, tragedia, danno, anche dove l'intervento antropico, la manaccia dell'uomo, è evidente, lì, alla luce del sole... alla fine si riesce a ridurre alla sola "CALAMITA' NATURALE".

Mi viene in mente, nel leggerti, PAOLINI che commenta il nome del monte: TOC.

Termine che significa sia "pezzo", (è non solo nel nordest, "un toco de fèr", per esempio), ma anche - e non solo in friulano - "guasto", "avariato", quindi per associazione di idee "andato via di testa": "l'è un po' toc" (da cui poi, azzardo, l'onomatopea che richiama la botta in testa da cui "toccato", oppure "picchiato")

Comunque Monte Toc questo richiama. O che vien giù a tocchi, o che è un cavallo pazzo dove se sei su a castagne, a funghi, col gregge e se piove rischi di franare sui calanchi, sulle voragini che si creano e che noi emiliani conosciamo molto bene, essendo il nostro tratto di appennino pieno.

Qui un'ulteriore spiegazione, che ricalca in gran parte quanto accennato qui sopra: "L’origine del nome – Proviene dalla parlata locale: la radice "Toc" in gran parte del triveneto significa "pezzo", ma in lingua friulana indica anche qualcosa di "guasto", "avariato", "sfatto", condividendo lo stesso etimo dell’aggettivo "Patoc" che peraltro significa "zuppo" o "marcio". Probabilmente pertanto venne così chiamato per la sua nota franosità, poiché tutto il versante sovrastante era di natura calanchiva."
https://www.lavocedelnordest.eu/torna-la-paura-sul-monte-toc/

Ora... cosa ci può essere di più doloso, a livello di intervento antropico, che costruire una diga la cui acqua va a erodere un monte non di granito, ma che tutti conoscono benissimo e che chiamano da secoli (o millenni!) TOC?

E' stata una disgrazia... capita... nunteregghepiù... ma il cielo è sempre più blu... sul Monte Toc... che bello il nostro Paese...

Un abbraccio
Paolo
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Faber
Tuesday, 10 October 2023 11:10
E pensa che nella riscrittura della tragedia (vedi il libro scritto da Edoardo Semenza, figlio del costruttore della diga e geologo che si accorse della frana) arrivano ad affermare che non è vero che Toc vuol dire friabile.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 October 2023 16:09
"non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che piace..."

ah, scusami Faber... "era non è bello ciò che è bello"... oppure no? Oppure siamo ormai a un "così è, se vi pare", se vi va, se vi fa comodo...

Torno a quella ridda di significati che ci riportano queste tre lettere così combinate.

Siamo in Friuli (fino a prova contraria...)
A prescindere dalle suggestioni linguistiche di come una parola, aldilà delle distanze, riesca a suggerire concetti SIMILI tramite un'etimologia comune, esiste solo un modo, non diciotto, per risalire a monte di un processo di assegnazione di un nome e quindi significazione.

Chi lo ha compiuto? I friulani (non i veneti, non i lombardi, non i piemontesi...)
Cosa significa Toc in friulano (non in veneto, non in lombardo, non in piemontese)?
Torno al brano di prima:
" in lingua friulana indica anche qualcosa di "guasto", "avariato", "sfatto", condividendo lo stesso etimo dell’aggettivo "Patoc" che peraltro significa "zuppo" o "marcio"."

In rete ormai si trova di tutto, compreso il dizionario Friulano-Italiano della regione Friuli Venezia Giulia (fatto molto bene, peraltro, complimenti agli Autori!):

Controlliamo prima nell'accezione di marcio (toc come contrazione da "pa-toc")
https://arlef.it/it/grande-dizionario-bilingue-italiano-friulano/?word=patoc&trad=ftt
E troviamo
"Cjoc patoc" (ubriaco marcio)

Cerco di togliermi dalla mente uno dei pochi "baccari" storici rimasti a Venezia, su un canale laterale che butta sulla Giudecca e davanti a uno dei pochi "squeri" rimasti (sarebbe interessante investigare questa ricorrenza fra squero e baccaro, tipo lavoro-dopolavoro... con l'unico pericolo di finire, ciocco, dentro al canal...) e torno al dovere:

"Toc" compare in tutte queste parole italiane:
(1) bacato (1) blocco brano capitolo capo cenno (1) coccio (2) collo (1) esemplare ferzo fetta frammento frantume frazione (1) lembo luogo maceria parte passaggio (1) passo (1) pezzo (1) punto rocchio (1) scorcio segmento spezzatura spezzone spicchio stralcio taglio (1) tarato (4) tocco toque (1) tozzo trancia (1) tratto (1) tronco troncone zolla
https://arlef.it/it/grande-dizionario-bilingue-italiano-friulano/?word=Toc&trad=ftt

Anche dove dovrebbe suggerire un'immagine magari di compattezza ("tronco"), in realtà non è il tronco dell'albero che significa, ma il tratto stradale (il tronco della statale o della A14). Un pezzo. Un tratto. Un frammento. Siam sempre lì.

In particolare, ricorre particolarmente come sinonimo di COCCIO, CREP:
"(toc rot di un alc fat di crep) crep
(toc di cualsisei robe rote) toc
andare in cocci, lâ a tocs"

e, in quanto ROTTO, in FRANTUMI, come sinonimo di VUAST, GUASTO:
"adi. [CO] fig. (ruvinât dal vizi o des taris) vuast, toc
ha una mente bacata, al à un cjâf vuast o ancje toc"

Questo quanto dicono i friulani, titolari della lingua che ha dato il nome al monte.

Carissimo Faber... con che coraggio affermare che non è così... con tutti i morti che ci sono stati...

Mi hai fatto venire voglia di fare un giro in Friuli! Ma un giro bello lungo, da girarla in lungo e in largo... quando andrò in pensione... e non dovrò rendere conto dei miei 22 giorni di ferie all'anno a nessuno.

Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 09 October 2023 19:30
09/10 ore 19:00 aggiornamento

SEMPRE MENO UFFICIALI: ALTRA GRANA PER LA NATO E IL REGIME DI KIEV


Lo denuncia il canale ucraino Rezident, facendo notare che questo tipo di perdite non sono rimpiazzabili con ondate di mobilitazioni forzate. Preparare seriamente un ufficiale richiede mesi, ai livelli più bassi, e anni di accademia militare a quelli più alti.
https://t.me/rezident_ua/20057

Grana per cui, tuttavia, vale la pena citare il detto popolare: “chi è causa del suo mal, pianga sé stesso”. Un anno di attacchi insensati e criminali, l’ultimo peraltro fra RABOTINO e VERBOVOE oggi pomeriggio,
https://t.me/frontbird/3929
di controffensive esistenti da mesi solo sulla carta, di corpi speciali sbattuti su gommoni a cercare la foto o il video celebrativi, di strategie letteralmente suicide… cos’altro poteva portare come bilancio in quest’ultimo suo scorcio?

Per la cronaca, l’arrivo delle piogge ha letteralmente affossato qualsiasi ulteriore speranza di guadagni territoriali, e l’esplodere del conflitto tra HAMAS e ISRAELE ha fatto passare quello ucraino in secondo piano, costituendo un’ottima strategia d’uscita per USA e U-ccidente in generale.

AGGIORNAMENTI SUL CONFLITTO FRA HAMAS E ISRAELE

Carta del 7/10
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/07/20231007232802-428e2403.jpg
e carta di oggi:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/09/20231009164805-23c2c70e.jpg

L’area sotto il controllo di HAMAS, a fatica, ma si sta restringendo. Probabilmente, tuttavia, non è l’avanzata territoriale (praticamente impossibile) che HAMAS stava e sta cercando. Come noto, Israele ha mobilitato i riservisti, parliamo di 300.000 persone, che aggiunte alle 133.000 fanno 433.000 soldati. Dall’altra parte, fuori dalle mura dove li hanno segregati per anni e anni, al momento sono operative poche migliaia di uomini, non di più. È evidente che il conflitto non si può assolutamente muovere su questo piano da parte degli attaccanti, anche se ancora oggi è morto un altro alto ufficiale israeliano,
https://t.me/WarDonbass/129304
e altri carri armati Merkava sono stati distrutti (alcuni dicono 14 in tutto, altri 25, sono comunque tanti, per questi carri che han la fama di essere fra i migliori al mondo).
https://t.me/RVvoenkor/54501

Ecco allora emergere un altro, possibile, obbiettivo: attirare decine e decine di migliaia di soldati in quella striscia, magari col compito di individuare e liberare gli ostaggi al momento portati da fuori; quindi, una volta attirati, rendergli impossibile la vita, dal momento che in quella striscia di 5/10 km x 40 km ciascuno dei due milioni di esseri umani ghettizzati per anni lì dentro sarà loro nemico.
https://t.me/rezident_ua/20044

Naturalmente, a farne le spese sono i civili di Gaza. Specialmente dopo oggi che gli han tagliato acqua, cibo, elettricità:
https://t.me/legitimniy/16435
Specialmente dopo oggi che li stanno letteralmente seppellendo sotto le macerie, in uno dei peggiori crimini di questi anni. Se questo filmato è già impressionante,
https://t.me/RVvoenkor/54494
Questo, peraltro di propaganda ufficiale israeliana, lo è ancora di più:
https://t.me/RVvoenkor/54505
Palazzi abbattuti come burro uno dietro l’altro, con risultati come questi
https://t.me/ZeRada1/16203
di fronte ai quali nessuno qui prende posizione. Sono civili, uomini e donne senza uniforme, vecchi e bambini. Uccisi senza alcun motivo se non quello della rappresaglia, finiti nel mucchio dove l’artiglieria israeliana e l’aviazione colpiscono a casaccio, senza sosta:
https://t.me/rezident_ua/20047

Milioni di civili oggetto di una vile rappresaglia. Milioni di civili che ogni giorno soffrono la morte di un loro caro, di famiglie intere, di interi piani di un condominio spazzato via in pochi secondi, e poi un altro a fianco, e poi un altro ancora. Quello che gli israeliani non capiscono, o fanno finta di non capire, è che è da decenni che vanno avanti così, sia pur a ritmo inferiore di quello di questi giorni. I loro crimini non sono stati condannati, han potuto proseguire impunemente. Ma cosa hanno ottenuto? Cosa hanno ottenuto, se non dare implicitamente ragione a quella stessa HAMAS a cui hanno dichiarato guerra?

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Alfred
Monday, 09 October 2023 21:23
Ps.. quando hamas era in nuce ... gira voce che Israele la finanziasse in funzione anti olp.
Credo lo avessero anche ammesso, ma non trovo gli articoli del tempo. I motori di ricerca sono impazziti, guidati da una intelligenza artificiale che tifa spudoratamente destra israeliana e qualsiasi analisi e storia peste la colga ..
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Paolo Selmi
Monday, 09 October 2023 22:57
Alfred sei un grande!!!

Ho seguito la tua traccia e ho recuperato già abbastanza materiale. Purtroppo in anglofono

Ecco la sitografia:

Ray Hanania, "Sharon's Terror Child: How the Likud Bloc Mid-wifed the Birth of Hamas", Counterpunch, 18 January 2003
(sito assente su counterpunch ma ripreso da altri siti come questo)
https://ce399.typepad.com/weblog/avraham-poraz-shinui/

mentre counterpunch ospita probabilmente lo stesso articolo ma con un altro titolo (la data e l'autore sono gli stessi):
https://www.counterpunch.org/2003/01/18/sharon-and-hamas/

Justin Raimondo, "Hamas, Son of Israel", ANTIWAR.COM, January 27, 2006
https://original.antiwar.com/justin/2006/01/27/hamas-son-of-israel/

QUALCHE ANNO PIU' TARDI IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL COSIDDETTO "GIORNALISMO UFFICIALE"

ANDREW HIGGINS, "How Israel Helped to Spawn Hamas", WSJ, Jan. 24, 2009 12:01 a.m.
http://online.wsj.com/news/articles/SB123275572295011847
(qui per chi non è abbonato come me... https://sttpml.org/how-israel-helped-to-spawn-hamas/)

et
Ishaan Tharoor, "How Israel helped create Hamas", The Washington Post, July 30, 2014
Per chi non fosse abbonato al WP... eccolo
https://themuslimtimes.info/2017/12/16/how-israel-helped-create-hamas/

Dal Likud e Sharon mezzo secolo fa... a oggi. Processo denunciato ampiamente all'inizio del secolo, poi... nascosto sotto cumuli di algoritmi.

Grazie di cuore Alfred!
Un abbraccio!

Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 09 October 2023 14:33
09/10 ore 12:30 aggiornamento

BUDANOV (servizi segreti ucraini) CONFERMA TRE (falliti) TENTATIVI DI SBARCO E PRESA DELLA CENTRALE ATOMICA DI ZAPOROZH’E

I russi l’anno scorso lo denunciavano, e apertamente. Dall’altra parte spallucce. Anzi, ERANO I RUSSI CHE SI SPARAVANO DA SOLI… fino a oggi. Budanov ha finalmente ammesso di aver tentato NON UNA, MA TRE VOLTE DI PRENDERE LA CENTRALE ATOMICA ZAES. In tutti e tre i casi fallendo. Il TERZO tentativo è stato quello più importante, con la partecipazione di CENTINAIA di soldati dei reparti speciali UCRAINI e NATO (“mercenari stranieri”), incluso il comandante della cosiddetta “Legione straniera”.
https://t.me/RVvoenkor/54461

Pian piano, tutti gli elementi vengono alla luce.

SCENDE LA PIOGGIA (MA CHE FA…)

Di sicuro rende la steppa un ACQUITRINO, come mostra questo filmato:
https://t.me/polk105/11728
Altrettanto sicuramente, impedisce ulteriormente l’azione alle truppe di terra NATO e del regime di KIEV. Quelle che devono “produrre i risultati”, che già erano prima in affanno, e che ora lo sono ulteriormente, annaspando nel pantano e facilitando i compiti di difesa russi:
https://t.me/polk105/11730

Situazione quindi invariata, su tutte le linee di fronte.

3.000.000 DI INVALIDI RIDOTTI, “REIFICATI” A OGGETTI SEMIFUNZIONALI

La notizia non è di oggi, ma non ho avuto il tempo materiale di scriverci sopra. La cosa sconcertante è che, pur avendo scatenato polemiche sui social ucraini, e relativi articoli al fulmicotone, qui non ha interessato nessun cinegiornale luce. Ho detto “sconcertante”, non “sorprendente”. Pur non sorprendendomi affatto, ciò nonostante non mi rassegno e non smetterò mai di indignarmi per lo stato pietoso in cui versa l’informazione.

Cinque ottobre. Il ministro della salute ucraino VIKTOR LJASHKO annuncia che l’invalidità dal 2025 smetterà di chiamarsi tale e diverrà “STIMA DELLA PERDITA DI FUNZIONALITA’” (МОЗ хоче замість інвалідності запровадити оцінку втрати функціональності)
https://suspilne.media/586947-moz-hoce-zamist-invalidnosti-zaprovaditi-ocinku-vtrati-funkcionalnosti/

Ovviamente il riferimento è INTERNAZIONALE, ovvero l’ADEGUAMENTO all’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) dell’ILO:
https://www.who.int/standards/classifications/international-classification-of-functioning-disability-and-health

La sostanza, tuttavia, è completamente diversa. LA SCUSA UFFICIALE E' PASSARE dall’approccio attuale, basato sul riconoscimento di pensioni di invalidità, a un altro basato sul “RITORNO DELL’UOMO AL SUO STATO ECONOMICO” ( повернення людини в економічний стан). Non si chiede più a lui ciò che vuole, ma gli si dice “questo è quello che possiamo darti” (Ми не запитали, що хоче людина, а кажемо, що ось це можемо дати).

Premetto che tale classificazione, così posta, in questi termini, personalmente non mi piace, perché la trovo
1. riduttiva in generale con la scusa di trovare un metro unico di misura per tutti
2. riduzionistica dell'intera FIGURA UMANA a una mera, MECCANICA, funzionalità e dal punto di vista UNICO dell'utilità economica (NON SIAMO NE' NUMERI NE' MACCHINE!), pertanto
3. incapace di METTERE AL CENTRO LA PERSONA UMANA, I SUOI BISOGNI, oltre che LE SUE CAPACITA'
3. incapace di concepire il PERCORSO di RIABILITAZIONE come FASE di CRESCITA che vada aldilà del semplice, mero, ripristino di funzionalità di un essere umano ridotto a mera macchina economica.

Ma qui c'è anche l'AGGRAVANTE DELLA GUERRA. Se già fa schifo questo discorso per civili, in tempo di pace, ora - e a un anno e mezzo della riduzione di un popolo intero a regime di semischiavitù - tale approccio è veramente CRIMINALE, indegno, vergognoso, lesivo della dignità umana, anche solo a pensarlo.

Ma non è questo il problema per il REGIME DI KIEV e per i suoi padroni. Passare al nuovo approccio, "INTERNAZIONALE": tradotto, niente più sussidi, pensioni di invalidità, specialmente alla luce di invalidi che aumentano DI TRECENTOMILA UNITA’ IN UN ANNO E MEZZO, DI CUI CINQUANTAMILA CON AMPUTAZIONI AGLI ARTI:
https://t.me/ZeRada1/16114
ma “percorsi di riabilitazione” al termine dei quali saranno tutti, nuovamente ...“abili e arruolati”!
https://t.me/rezident_ua/19962

Hai visto la morte in faccia? Hai subito traumi che ti porterai dietro per il resto dei tuoi giorni? Ti hanno colpito? Sei rimasto ferito? Hai perso anche un arto e – come già sottolineato! - spesso e volentieri per INCAPACITA’ delle strutture mediche militari a gestire la situazione?

No... non partire da ciò che vuoi tu, da ciò che chiedi tu! Ci pensa lo Stato a RIMETTERTI SUBITO IN PISTA! Come operaio, come conducente, come qualsiasi cosa non impedito dalla tua VTRATA FUNKCIONAL’NOSTI ("втрата функціональності"), dalla tua PERDITA DI FUNZIONALITA’.

E se sei un INVALIDO APPARTENENTE AL SECONDO GRUPPO (inabile al lavoro) ti possono sempre, ancora... TROVARE UN POSTO AL FRONTE! Come si denuncia in questo VIDEO!
https://t.me/rezident_ua/19965

Stiamo parlando, tenendo già conto dei TRECENTOMILA dall’inizio di questo conflitto, di TRE MILIONI DI INVALIDI!

https://versia.ru/po-dannym-ukrainskogo-ministra-socialnoj-politiki-oksany-zholnovich-za-poltora-goda-chislo-invalidov-vyroslo-na-300-000

Tre milioni di vittime nei confronti delle quali nessuno si sta stracciando le vesti, in U-ccidente. Probabilmente perché il dogma “fino all’ultimo ucraino” si intende valido anche per loro.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 09 October 2023 08:44
08/10 ore 18:00 aggiornamento

NEL FRATTEMPO I RUSSI, ZITTI ZITTI...


...controllano la situazione fra RABOTINO e VERBOVOE...
https://t.me/rabotyno/411

… e non perdono occasione per MIGLIORARE la propria posizione fra KUPJANSK e SVATOVO. Questa prima cartina mostra gli avanzamenti verso MAKEEVKA, poco più a sud di SVATOVO, paesino salito agli altari della cronaca nera per l’eccidio di soldati russi fucilati da nazisti ucraini mentre erano già faccia a terra con le mani dietro la testa.
https://t.me/rabotyno/410

Più a nord, sempre un altro morso verso ovest, questa volta sotto l’agglomerato di KISLOVKA-KOTLJAROVKA, che comincia a essere circondato da sud dalla mossa segnalata in questa cartina:
https://t.me/s/rabotyno
In altre parole, i russi avrebbero raggiunto e tagliato così un altro pezzo a sud della strada N-26 che porta a KUPJANSK.

Vedremo anche qui gli sviluppi, ma la sensazione è che i russi, zitti zitti, stiano procedendo nella loro opera di progressivo smontaggio delle prime linee sul fronte est, senza sferrare per il momento offensive ma limitandosi ad attacchi che, se da un lato preparano il terreno ad azioni su vasta scala, dall’altro lo sondano già migliorando costantemente le loro posizioni.

Gli attacchi NATO e del regime di KIEV ormai sono tali, ovvero possono essere considerati “attacchi”, solo ancora su qualche punto della fallita kontrnastup estiva. Per il resto, sono ormai “contrattacchi” in risposta a un’iniziativa tornata ormai saldamente in mano russa. Con esito peraltro analogo alla fallita kontrnastup.

Seguiamo la situazione ogni giorno, certo e ci mancherebbe: ma l’impressione è che ormai manchi al regime un qualsivoglia elemento esterno (e a maggior ragione autoctono, interno) in grado di ribaltare questa tendenza, che in prospettiva non potrà che tendere al peggioramento. Nessuna fretta, quindi, da parte russa. La cottura a fuoco lento continua, e continuerà, finché non lo riterranno più opportuno e decideranno di passare alla vera e propria offensiva.

GUERRA HAMAS-ISRAELE

Un altro giorno è andato, siamo ormai al terzo, e l’esercito israeliano non è ancora riuscito a riprendere il controllo di SDEROT, dove proseguono i combattimenti con i soldati di HAMAS. Stessa sorte per una serie di villaggi al confine con la striscia di Gaza. Man mano che colonne di uomini e mezzi si aggiungono ad altre colonne, sicuramente, le cose cambieranno. Per il momento, comunque, registriamo ancora una notevole difficoltà da parte delle forze armate israeliane di reagire al colpo subito:
https://t.me/boris_rozhin/99996

Reagire militarmente, sul campo, ovviamente. La loro reazione solita di lanciare missili su Gaza procede a pieno regime (oltre 500 attacchi stando a quanto dichiarato dallo stesso esercito israeliano)
https://t.me/boris_rozhin/99988
e, nel disinteresse generale dei politici u-ccidentali, ha già provocato una strage di civili. Fra cui, 91 bambini:
https://t.me/boris_rozhin/99994

Fra le tante domande senza risposta, oltre al come sia stato possibile, chi ha tradito se ha tradito, eccetera eccetera, si aggiunge anche la seguente: “Perché un esercito che avrebbe la possibilità di chiudere la partita a Gaza per sempre non lo fa?”

L’analisi di questo canale russo l’ho trovata molto convincente, a proposito. Ora, in Cisgiordania e in Libano assistiamo a MANIFESTAZIONI SPONTANEE sia a livello di solidarietà, che di vera e propria lotta armata RISTRETTA COMUNQUE A CASI ISOLATI. Alzare l’asticella contro Gaza provocherebbe una RISPOSTA IMMEDIATA DELLE RISPETTIVE FORZE ARMATE CON APERTURA DI ALMENO ALTRI DUE FRONTI.

Può in questa fase l’esercito israeliano sopportare l’apertura di altri tre fronti? E magari dichiarare guerra a Egitto, Siria, Libano? E l’Iran? E la Turchia, divenuta ormai battitore libero nell’area? E il Qatar, già menzionato? Per non parlare poi dei Sauditi, ormai “quasi amici” ma basterebbe un passo falso per costringerli a esporsi, a prendere posizione, ovviamente CONTRO?

Gli USA? Gli USA possono aiutare, ma non possono dichiarare la guerra al Medioriente, neppure loro. Son già rimasti scottati dalla loro ultima tornata di “caos creativo”.

Ecco allora che HAMAS, oltre al vantaggio della prima mossa, ha anche il vantaggio di poter mantenere ancora l’iniziativa, almeno in questa fase. Iraniani e Qatarioti seguono da MOLTO vicino l’evolversi della situazione. I primi hanno pianificato, i secondi sicuramente hanno avuto un ruolo non di secondo piano nel fornire armi NATO provenienti dalla guerra ucraina, oltre che aprire il portafogli.

Paradossalmente, ma qui siamo alla fantapolitica, un ruolo potrebbe allora giocarlo… la Russia, sostiene questo canale. Equidistante da entrambi, potrebbe proporre a Israele la via d’uscita dolorosa, ma necessaria, ovvero la CREAZIONE DI UNO STATO PALESTINESE. Uno Stato vero, non quella schifezza orchestrata da Trump. Con cessione di territori illegalmente occupati, con integrità territoriale, con un proprio porto (Gaza), con una vera e propria dignità.
https://t.me/governorgeneralN/45
Fantascienza? Sicuramente, specialmente a questo stadio. L’analisi a mio avviso si è spinta a previsioni che paiono più auspici. Ma ancor più qui, che in Ucraina, nessuno ha la sfera di cristallo. Vedremo.

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred
Monday, 09 October 2023 20:14
Per il resto, sono ormai “contrattacchi” in risposta a un’iniziativa tornata ormai saldamente in mano russa. Con esito peraltro analogo alla fallita kontrnastup.

Credo che presto, piu che di contrattacco si potra' parlare di ... controtacco. Volgendosi la direzione degli scarponi alla ritirata in fuga.. se i russi attaccassero sul serio.
Anche se potrebbero attaccare e .., arrivare a ... Lisbona (ormai l'europa ha vuotato gli arsenali) non lo fanno, perche'? Credo sia una scelta, molto cinese... attendere sulla riva .. ecc. Serve ancora qualche mese e un rigido inverno ... credo basti, al secondo non ci arrivano e con loro faranno fatica ad arrivarci in tanti .. noi compresi.
Per quanto riguarda Israele, hai ragione, non attaccano per i motivi che hai detto e forse anche perche' se la sono contata parecchio su forza e intelligence e sono ancora storditi, ma non bisogna dimenticare che a Gaza hanno un centinaio di ostaggi ... dei palesinesi possono fare polpette, ma se tritano anche alcuni dei loro dovranno vedersela con le mamme e ..
Piuttosto a un certo punto bibi trattera'.
Se hanno ancora qualche buon militare e fossi in loro (fortunatamente no) non entrerei a Gaza a cuor leggero.
Considerando l'organizzazione, la rapidita', l'efficienza con cui hanno agito sospetto che si siano preparati e che riserveranno altre sorprese. Fossi negli israeliani eviterei di andare a vedere le carte (fortunatamente non sono tra gli israeliani) e comincerei a trattare.
Ho lo strano presentimento che i loro Patroni riuscirebbero a fare ben poco se il medio oriente gli esplodesse in mano.
Senza contare che se i loro Patroni oltre a fallire in Ucraina tonfano pure in Palestina non fanno piu paura neanche ai lampioni delle strade e ...
nel mondo in molti che prima non ci pensavano alzerebbero lo sguardo, la testa e punterebbero le armi verso i teneri bovari.
La Potenza egemone ha davanti delle belle sfide e... se decidesse di non affrontarle ... ha gia perso e tutto il mondo ... li potrebbe vedere nudi adesso che non possono piu costringere i popoli a vederli vestiti di ricche e pericolose vesti.
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Paolo Selmi
Monday, 09 October 2023 23:03
E' proprio vero Alfred! Dovesse andargli storta in Medioriente, forse forse qualcuno troverebbe il coraggio di aprir bocca anche qui da noi! (e stavolta l'ho proprio sparata grossa...)

Per quanto riguarda il comportamento molto "cinese" dei russi... mi sa tanto che anche qui ci hai preso! La loro strategia ricorda molto quella di una cottura a fuoco molto lento...

Un abbraccio!

Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 08 October 2023 19:52
08/10 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE

Questa cartina di RYBAR inquadra molto bene la situazione attuale:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/08/20231008161806-a0488c11.jpg
Partiamo dalla didascalia. Da INIZIO MAGGIO a OGGI, per un totale di 160 giorni, la kontrnastup NATO e del regime di KIEV ha fruttato ai suoi promotori 260 kmq di superficie, ovvero una superficie quadrata di 16x16 km di lato, giusto per avere un’idea di ordine di grandezza. Con un avanzamento medio – totale diviso 160 giorni, di 1,625 kmq al giorno (ovvero un’area di 40 m x 40 m).
TALE “AVANZAMENTO” È AVVENUTO IN CAMPO APERTO O SU TERRENI COMUNQUE DISABITATI, A PREZZO DI UN DISSANGUAMENTO CONCRETO, TANGIBILE DEL POTENZIALE BELLICO A DISPOSIZIONE.

Ora i russi stanno provando a forzare, approfittando – per l’appunto! - di tale dissanguamento. Sono le frecce rosse riportate nella cartina di RYBAR. Interessano essenzialmente l’EST, da KUPJANSK (grazie ancora Gabriele!) a GULJAJPOLE. Senza mettere in campo nulla e senza spingere più di tanto, in una settimana si sono portati a casa 6,2 kmq (un quadrato di 2,48 km x 2,48 km): niente di che, quindi non ha nessun senso parlare di OFFENSIVA russa in questa fase.

Tuttavia, è altrettanto evidente che, salvo pretattiche degne del miglior stratega mai nato sulla faccia della terra, il POTENZIALE OFFENSIVO NATO e del REGIME DI KIEV appare esaurito, mentre QUELLO RUSSO appare ancora lungi dal dispiegarsi e, tuttavia, comincia a far danni!

Come notava Frank qualche giorno fa, e come Mir – scossone dopo scossone - mette in guardia da tempo ormai, ci stiamo approssimando, siamo ormai al punto di svolta? Molto probabilmente, si. Senza mettere il carro davanti ai buoi, è anche abbastanza EVIDENTE che a esser maggiormente in fibrillazione è la linea di fronte da KUPJANSK a KRASNYJ LIMAN.
https://t.me/dva_majors/27025
E’ qui che i russi cominciano a spingere e le forze del regime di Kiev cedono posizioni che divengono sempre più insostenibili, con l’aumentare della pressione da parte russa. Avanzamenti limitati, un chilometro qua, qualche centinaio di metri là. Avanzamenti TATTICI, dicono gli stessi russi, senza mettere in campo nulla di più di quanto già c’è, vale la pena ripeterlo. Kiev, invece, ormai, e nonostante continui a sbattere in prima linea le ultime riserve rimaste, senza distinguere più nemmeno fra reparti speciali e fanteria che si è appena tolti gli abiti civili, neanche più quelli.

L’AREA CONTROLLATA DA HAMAS IN DUE GIORNI SUPERA QUELLA DELL’INTERA KONTRNASTUP NATO IN SEI MESI

Oggi a mezzogiorno la cartina era questa:
https://t.me/RVvoenkor/54401
Cartina anglofona, con una scala ben precisa. Se quelli sono 15 km (4 cm sul mio schermo), empiricamente l’area di ciascun lato è il doppio. Considerando la parte in blu, puramente per avere un ordine di grandezza, come un triangolo rettangolo che poggia su OFAKIM, 30*30/2=450 kmq.

Poi, stiamo parlando di deserto, area controllata non significa paletti ovunque lungo il tutto il perimetro, l’angolo non è retto, togliamo quindi anche 100 kmq per stare di più dalla parte della ragione... e arriviamo a 350 kmq che on sono comunque 260.

Ora, non simpatizzo per nulla per HAMAS, sia chiaro. L’OLP era una volta il mio riferimento, vent’anni fa, ma già allora era difficile orientarsi fra sigle spesso rivali fra loro (fino alla divisione, de-facto, in aree d’influenza grossolanamente corrispondenti a CISGIORDANIA (OLP), GAZA (HAMAS) e PROFUGHI IN LIBANO (HEZBOLLAH)) e oggi lo è ancor più, laddove IRAN e QATAR, per esempio, risultano interlocutori e finanziatori privilegiati di un gruppo rispetto a un altro. Rozhin, per esempio, ricorda oggi come non solo HAMAS sia finanziato direttamente dai suddetti Paesi, ma come neanche dieci anni fa combattesse CONTRO ASSAD in Siria esattamente DALLA STESSA PARTE DI ISRAELE che, parallelamente, finanziava il cosiddetto ISIS (e la TURCHIA AN-NUSRAH).
https://t.me/boris_rozhin/99852

Nessuna simpatia particolare, quindi. D’altro canto, non posso non notare – sono gli israeliani del resto oggi a lanciare accuse precise contro Netanyahu -
https://www.haaretz.com/israel-news/2023-10-08/ty-article/.premium/netanyahus-recklessness-has-brought-war-upon-israel/0000018b-0b9f-dae9-adcb-abbf348c0000
come lo smacco di questi due giorni sia assimilabile soltanto a quello del 1973 per un esercito che si vede messo in scacco da missili che conosce a memoria, droni che avrebbe dovuto abbattere con sistemi che il regime di Kiev ha chiesto invano per quasi un anno, pick up, deltaplani a motore e... motorette.

Ora, Netanyahu ha appena invocato l’Art. 40, “Dichiarazione di guerra”, paragrafo “a)” (“alef”) della Costituzione (Basic Law), che nella traduzione inglese recita: “(a) The state may only begin a war pursuant to a Government decision.”
https://www.ilo.org/dyn/natlex/docs/ELECTRONIC/86611/97942/F845347418/ISR86611.pdf
E la decisione del governo c’è stata, è notizia di poche ore fa: non accadeva, per l’appunto, dal 1973.

Non riusciranno, probabilmente, a raggiungere la CISGIORDANIA (il significato di queste frecce su questa mappa in arabo):
https://t.me/boris_rozhin/99839
E anche se, mentre scrivo, l’avessero già raggiunta, con un Israele in stato di guerra difficilmente riusciranno a creare una fascia tale da separare i territori del nord dal deserto del Negev a sud. Quantomeno, in maniera duratura. Specialmente perché la Cisgiordania, per il momento, sta a guardare (e torniamo al discorso di prima...).

Tuttavia, è un dato di fatto che nella guerra di Hamas contro Israele il primo abbia messo in ginocchio, sfruttando l’effetto sorpresa, fosse anche solo per due giorni, concediamo tutte le attenuanti del caso, l’esercito, insieme a quello turco, più forte in quell’area.

QUALCHE DATO, STATISTICO E NON

Mentre continuiamo a seguire con interesse l’evolversi della situazione sul campo, dal momento che le sorti di entrambi i conflitti sono più intrecciate tra loro di quanto a noi sembri a prima vista (in particolare per il ruolo degli USA in entrambi), mi sembra utile riportare qualche dato statistico e informazione sul POPOLO PALESTINESE.

Nel 2018, per esempio, ricordiamo come Israele abbia varato un’ennesima Basic Law dove definisce Israele: “Nation-State of the Jewish People”, il cui Art. 1 recita, non recitava, recita:
1. Basic principles
A. The land of Israel is the historical homeland of the Jewish people, in which the State of Israel was established.
B. The State of Israel is the national home of the Jewish people, in which it fulfills its natural, cultural, religious and historical right to self-determination.
C. The right to exercise national self-determination in the State of Israel is unique to the Jewish people.
https://en.wikisource.org/wiki/Full_text_of_Basic_Law:_Israel_as_the_Nation-State_of_the_Jewish_People
Stato quindi confessionale, nel momento in cui fissa come dogma nel primo paragrafo l’ASSUNTO STORICO (is the historical homeland) l’Alleanza mosaica e la collocazione nella stessa della nozione di “Terra promessa”. Stato d’Israele anzi tutto per gli ebrei israeliani, che possono insediarsi come e dove vogliono, in barba a Risoluzioni delle Nazioni Unite. Nella Basic Law compare anche Gerusalemme capitale, riconosciuta subito da Trump e, a dicembre 2021, anche dall’ambasciatore ucraino in Israele:
https://www.i24news.tv/en/news/israel/diplomacy/1639682981-ukraine-recognizes-jerusalem-as-israel-s-capital-to-open-embassy-there

Qui, a parte Vaticano e i (pochi ormai) soliti comunisti trinariciuti, andava bene tutto… va bene tutto:
https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2018-07/patriarcato-gerusalemme-legge-israele-stato-nazione-discrimina.html

I dati statistici riflettono in maniera allarmante l’enorme sproporzione nei rapporti di forza di questo conflitto, che per un popolo – quello palestinese - è stata vera e propria guerra ancor prima della dichiarazione di oggi.
Da settembre 2000, i morti israeliani sono stati 1.415
https://www.jewishvirtuallibrary.org/comprehensive-listing-of-terrorism-victims-in-israel
Di cui oltre 1000 nella guerra di Palestina (2000-2005): 1097, per la precisione
https://www.jewishvirtuallibrary.org/number-of-terrorism-fatalities-in-israel
Dalla stessa data, settembre 2000, quelli palestinesi sono stati 10.360
https://jcpa.org/article/civilian-casualties-in-the-israeli-palestinian-conflict-compared-to-other-conflicts-involving-western-forces/

Le NAZIONI UNITE (OCHA), riferendosi ai soli territori occupati di Gaza e Cisgiordania, riportano dal 2008:
- 6.407 morti palestinesi, con un picco nel 2014 (2.329) e con una evidente, maggiore, concentrazione nella sola città di Gaza (1.405 - non l’intera striscia, la città soltanto)
- 152.560 feriti palestinesi
- 308 morti israeliani
- 6.307 feriti israeliani.
https://www.ochaopt.org/data/casualties#

E’ abbastanza evidente come, nonostante i media occidentali abbiano ignorato il problema per tutti questi anni, spesso chiudendo entrambi gli occhi, tale problema si ponga e la sua soluzione non sia certo la promozione di una terra, uno Stato per diritto divino o giù di lì. Così come la responsabilità per aver fatto divenire Gaza una polveriera, se non altro per i dati oggettivi dei morti e feriti da entrambe le parti, difficilmente non sia attribuibile ai governi israeliani che si sono susseguiti negli ultimi venticinque anni. Favorendo insediamenti illegali secondo risoluzioni dell’ONU, erigendo muri che definire della vergogna è già fare un complimento, marginalizzando di fatto gli stessi arabi israeliani, divenuti cittadini di serie B.

I venti di guerra non soffiano da oggi, per l’attivazione dell’articolo 40 comma alef.

Aggiornamenti a seguire da domani mattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 07 October 2023 16:47
07/10 ore 15:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione sostanzialmente invariata, eccetto che verso KUPLJANSK, dove i russi negli ultimi giorni hanno continuato, sia pur lentamente, sia pur senza sferrare alcuna offensiva, ad avanzare. Dove qualche centinaio di metri, dove fino a due chilometri:
https://t.me/ukraina_ru/172157
Ormai, a seconda dei punti considerati, i russi distano dalla città dai sette ai 12 chilometri.
https://news-kharkov.ru/other/2023/10/07/64496.html
Questa una carta del canale Rabotyno che mostra le direttrici di attacco e il ruolo fondamentale che, in questa azione, sta ricoprendo l’assenza di comunicazioni data dai ponti fatti precedentemente saltare:
https://t.me/rabotyno/394
Ricordiamo che Kupljansk non permette, data la sua conformazione geografica, una “presa parziale” della serie “prima la riva destra e poi, con calma, quella sinistra”. La seconda si trova in alto e qualsiasi mossa azzardata, in questo senso, provocherebbe ingenti perdite a chi si trovasse sulla riva destra. Occorrerà pertanto un’azione coordinata su entrambe le rive da nord o, meglio ancora, un accerchiamento anche da sud. Vedremo gli sviluppi.

A ogni modo, la situazione sia interna che esterna non volge a favore del regime di KIEV. L’ultima tegola caduta in testa a patàca, mascellone e cerchio magico, è stata l’elezione in Slovacchia di Robert Fico (c da pronunciarsi con z aspirata di pizza): a qualche giorno dalla sua vittoria elettorale, ha già annunciato lo stop alle forniture di armi e munizioni:
https://t.me/boris_rozhin/99666
Vero è anche che il grosso di quanto aveva in casa, la Slovacchia, lo ha già dato. Tuttavia, è e resta un segnale.

L’UE ha risposto picche alla richiesta di Zelenskij, durante il summit spagnolo, di entrare nell’Unione Europea attraverso una “procedura semplificata”.
https://t.me/rezident_ua/20003
Premesso che tutti, ma proprio tutti sanno che, se dovesse seguire la “procedura normale”, la cosa sarebbe del tutto impossibile da qui ad almeno dieci anni, stante la situazione attuale. Ognuno ne tragga le sue conclusioni.

L’inasprirsi improvviso, infine, del conflitto arabo-israeliano, potrebbe dare il colpo di grazia a qualsiasi “appoggio esterno”
https://t.me/legitimniy/16422
e rappresentare un più che “valido motivo”, agli occhi del pubblico u-ccidentale, per defilarsi con onore e abbandonare dalla nave che affonda. Vedremo...

QUESTIONI APERTE E QUALCHE NOTA A MARGINE SULL'ATTACCO DI HAMAS

Qualche nota a margine di quanto sta accadendo.

TRE ANIMAZIONI E MAPPE DEGLI AVANZAMENTI PALESTINESI:

1. Qui in rosso i centri abitati e le basi militari finite sotto il controllo palestinese alle 13:00 di oggi:
https://t.me/rezident_ua/20003
con coloni israeliani trasferiti nella striscia di Gaza, giusto per complicare ulteriormente le cose allo Stato maggiore israeliano (se colpisco, uccido anche i miei)
https://t.me/rezident_ua/20005
Qualcuno parla della più grande presa in ostaggio di civili, in realtà non tenendo conto che MARIUPOL’ è stata trattata dagli squadristi di AZOV e dall’esercito regolare ucraino come un immenso bacino di scudi umani, come riconosciuto oggi da tutti (tranne che dai cinegiornali luce, ma non fa testo): era una città di quattrocentomila abitanti, lo ricordiamo.

2. Cartina di RYBAR che mostra sostanzialmente la stessa cosa, ma sulla carta generale di Israele e Palestina,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/10/07/20231007134622-c8d4f5c2.jpg
che ci mostra un aspetto interessante della faccenda: Cosa accadrebbe se la scintilla, che già scintilla non è più, incendiasse la prateria? Vedremo.

3. Animazione che mostra sia parte degli avanzamenti che le direttrici di attacco:
https://t.me/ukraina_ru/172178
Interessante quantomeno per capire LA SCALA di tale attacco, partito praticamente dall’intera striscia di Gaza.

Israele ora accusa direttamente l’IRAN e minaccia ritorsioni anche contro di lui:
https://t.me/notes_veterans/12610
Ma la domanda fondamentale è, a mio modestissimo parere e non solo mio:
https://t.me/legitimniy/16417
ET
https://t.me/rezident_ua/20001
(solo per esempio… la domanda se la son fatta in molti di più)

DOVE È STATO IN QUESTO PERIODO IL MOSSAD? E’ materialmente impossibile che uno dei migliori servizi segreti del mondo, se non il migliore per certi versi, non abbia VISTO NULLA di quanto si stava preparando.

Carri armati MERKAVA (filmato qui)
https://t.me/boris_rozhin/99679
e basi militari attaccate da DRONI che in silenzio e in velocità si approssimano e sganciano BOMBE, esattamente come in UCRAINA
https://t.me/ZeRada1/16164
con attacchi a cui seguono poi, altrettanto veloci, le truppe di terra:
https://t.me/RVvoenkor/54307

Ultraleggeri e pick up che scorrazzano oltre quel muro di cemento, muro tanto della vergogna quanto del tutto inutile.
https://t.me/RVvoenkor/54286

Soldati palestinesi che COMBATTONO CON ARMI RECUPERATE AL MERCATO NERO DELLA RETE E PROVENIENTI DALL’UCRAINA, come denunciato dai canali ucraini stessi:
https://t.me/mriya24/32854
L’INTERPOL È DA UN ANNO CHE LO DENUNCIA, INASCOLTATA. CHI È LO STATO TERRORISTA, IN QUESTO CASO: L’UCRAINA, GLI USA, O ENTRAMBI?

A proposito di armi e armamenti, AUMENTANO ESPONENZIALMENTE IN QUESTE ORE I TROFEI DI GUERRA: carri armati, alcuni dei quali con ancora la bocca di cannone coperta, assolutamente nuovi di pacca,
https://t.me/dva_majors/26944
oltre che blindati, armi e munizioni:
https://t.me/RVvoenkor/54311

Infine, IL GENERALE ISRAELIANO NIMROD ALONI CATTURATO E PRESO PRIGIONIERO (foto prima e dopo qui):
https://t.me/boris_rozhin/99686

Le scariche rabbiose in corso di missili contro Gaza,
https://t.me/RVvoenkor/54300
che provocano centinaia di morti fra i civili, tra cui molti dei “loro” coloni, trasferiti come abbiam visto a forza a condividere la sorte dei palestinesi, sostanzialmente non cambiano la situazione sul campo, assumendo solo significato di rappresaglia e aumentando ulteriormente un odio decennale che è decenni che vede palazzi distrutti e civili morti a decine perché un boss di Hamas abitava al quinto piano, e via discorrendo.

Ormai non sarà più un botta e risposta di missili soltanto. Sarà guerra sul campo, guerra di terra, questa volta. Lo è già. Seguiremo anche qui, costantemente, gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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Nico
Saturday, 07 October 2023 19:03
Sono stato il Palestina, so cosa fanno i sionisti.
Non ne possono più.
Che sia per Israele, quello che è stato per gli stati uniti il Vietnam.

Li ho nel cuore.
Popolo fiero e stupendo.
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Paolo Selmi
Sunday, 08 October 2023 01:22
Onore al popolo palestinese, carissimo Nico! Tre quarti di secolo di oppressione fra le più feroci non lo hanno piegato. Non sappiamo come andrà a finire. Leggevo stasera di generali israeliani decisi a chiudere PER SEMPRE la partita. Il che significherebbe l'annientamento di un popolo, visto che finché rimarrà loro una sola goccia di sangue in corpo donne e uomini palestinesi continueranno a lottare per la loro liberazione.

Non ce la faranno mai, quei generali. Questa è l'unica cosa di certo.

Un abbraccio
Paolo
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Nico
Sunday, 08 October 2023 18:33
Purtroppo caro Paolo, se non succederà qualcosa di terrificante, Israele li massacrerà.
Se invece dovesse succedere qualcosa di non preventivato, Israele userà le sue armi nucleari. Questo è certo.
I palestinesi da soli, ma manco insieme agli hezbollah, possono anche solo sperare di muovere guerra ad Israele senza essere letteralmente spazzati via.
Sono terrorizzato dagli sviluppi che può prendere questa faccenda.

Un abbraccio compagno!
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Paolo Selmi
Sunday, 08 October 2023 22:02
Purtroppo se il conflitto assume le dimensioni di guerra totale, e gli si lascerà mano libera, il che in questo momento, in questa fase, mi pare assolutamente probabile, ho veramente paura che tu abbia ragione, carissimo Nico.

Ho ancora impressi quei dati di morte che ho ricordato nel mio ultimo pezzo, prima di cena, delle stragi compiute "in tempo di pace", o "di tregua" contro i civili palestinesi (maggior parte di quei morti sono tutti civili, per ammissione stessa israeliana), "danni collaterali"... o frutto di vere e proprie rappresaglie, per farla pagare.

Ora che siamo in tempo di guerra, che nessuno li sta fermando, anzi, cosa attende quei due milioni di poveri cristi imprigionati in un campo di concentramento lungo quaranta km e largo dai cinque ai dieci?

E se posso permettermi, non ci han pensato i capi di HAMAS nell'intraprendere questa azione? Sapendo che il KO alla prima ripresa non sarebbe stato possibile? Hanno sbaragliato un esercito, hanno conquistato terreno, ben più che il regime di Kiev e la NATO in sei mesi, lo abbiam visto oggi... ma son da soli. Oppure lo sanno e hanno in serbo altre sorprese...

Qui che dire compagno: in mezzo secolo...

siam passati dagli Area...
Non è colpa mia se la tua realtà
mi costringe a fare guerra all'omertà.
Forse un dì sapremo quello che vuol dire
affogare nel sangue con l'umanità.

...ai Nomadi...
Ma questa guerra è uno strano gioco,
consuma gente, vite a poco a poco,
con i sassi contro quelle bombe
quelle grida contro quegli spari.

a noi che giravamo tutti con le kefie al collo in solidarietà col popolo palestinese, che ci credevamo per davvero in una soluzione che restituisse dignità a quel popolo oppresso, che facevamo nostra la loro causa,

con mia cugina che andava con la Giovanni XXIII a scortare i pastori palestinesi perché i militari israeliani li lasciassero almeno pascolare, e lei se la cavò con non mi ricordo più quanti giorni di interrogatorio in una cella dell'aeroporto di Tel Aviv e l'espulsione la seconda volta provò a entrare, mentre il povero Arrigoni morì, invece. E nessuno ne parla più, peraltro.

Siam passati da una mobilitazione e da un ordine del giorno sempre lì, fra i primi nella lista, a oggi. Al nulla di oggi.

Tutta la mia ammirazione a voi, a partire da lei, mia cugina, di cui vado fiero e non perché è mia parente, al povero Arrigoni e a te, compagno Nico, per aver fatto quel che avete potuto per difenderli, per testimoniare i soprusi di chi li ha progressivamente buttati fuori dicendo "questa è casa mia", e si è sentito in diritto di colpirli e umiliarli come e quando ha voluto: per autodifesa, per primo, per secondo, per prevenzione, fino a rinchiuderli, buttar giù le loro case, costruirne altre per i "coloni", promulgare costituzioni vergognose...

un abbraccio compagno
Paolo

PS la poesia in arabo all'inizio della canzone degli Area è tradotta qui
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=320
a fondo pagina. E' in arabo egiziano, peraltro, ho scoperto dal sito...

Parole bellissime... chissà quando diverranno realtà.
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gabriele
Saturday, 07 October 2023 15:25
Strano che proprio tu che parli russo lo scriva, ma io sui testi russi ho sempre visto KUPJANSK e non KUPLJANSK come scrivei sempre. Come mai?
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Paolo Selmi
Saturday, 07 October 2023 17:12
No carissimo Gabriele, non è per nulla strano! Sono io che ormai ho la vista che mi tradisce, che non so più se mettermi gli occhiali o togliermeli per leggere... in altre parole, strafalciono alla grande. Già di mio, poi la fretta di scappare al timbro o di andare in pausa pranzo o chiudere le cose ancora da fare per quel giorno fa il resto.

KUPJANSK è uno di questi refusi malefici, grazie mille per la segnalazione! La prima volta poi ho letto - MALE! - Kupljansk e da allora l'ho sempre letto così... sbagliando clamorosamente. la scritta giusta è KUPJANSK come hai giustamente segnalato.

Ti dico di più, per mesi ho scritto CONTROFFENSIVA non "kontrNastup" ma "kontrastup". Fumandomi allegramente quella N. Quella me ne sono accorto da solo... dopo mesi! E ho posto rimedio ripetendola giusta diverse volte (kontrnastup kontrnastup...).

Ora farò lo stesso con Kupjansk Kupjansk Kupjansk...

Ma lo facevo anche con molte parole in italiano... anagrammavo, invertivo, accorciavo... fino poi a scoprire che mi ero mangiato qualche lettera, o la avevo aggiunta...

Grazie ancora per la preziosa segnalazione! E se ne vedi altri... grazie in anticipo!

Un abbraccio
Paolo

PS... per il russo poi ho avuto un atteggiamento "creativo" sin da bambino! Un amico di mio padre lavorava in posta a Gallarate e mi ritagliava i francobolli timbrati che poi mi dava da mettere in bacinella e quindi, una volta rimossa la carta della letttera, separati, asciugati (e salvati i dentini!), mettere in raccoglitori per francobolli.

L'URSS mi piaceva già allora (oltre che essere merce rarissima, mentre i francobolli dei castelli italiani li avevo tripli e quadrupli...)

ma non sapevo il cirillico. Quindi, mi ricordo ancora... ПОЧТА СССР, "pochta es es es er", era diventato "NOÌTA CICICIPI"... bellissimo! Ma NOITA... come mi era venuto, soprattutto dare a Ч quel suono ì accentato... ci si divertiva con poco! :-)
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Paolo Selmi
Saturday, 07 October 2023 17:26
PS E meno male che in quegli anni non incappai mai in foto, immagini, rappresentazioni grafiche di qualsivoglia fattura rappresentanti una qualsivoglia biglietteria... in russo "kassa"... ovvero

...КАССА!

Lì altro che barzelletta del fantasma formaggino o dell'orologio dalla Torre Eiffel... Rido ancora oggi dal giorno in cui, ormai in non più tenera età... lo scoprii!
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 18:31
06/10 ore 18:00 aggiornamento

DAL FRONTE


Nonostante qualche voce inizi già a parlare di contrattacco russo, soprattutto intorno a KUPLJANSK,
https://t.me/polk105/11667
in realtà la situazione è attualmente stabile, invariata. E’ questa l’unica costante, sia che a difendersi siano le forze NATO e del regime di Kiev, sia che siano loro ad attaccare, come nel caso di RABOTINO:
https://t.me/rabotyno/391

L’altra costante sono le perdite fra le fila ucraine, veramente ingenti. Il Ministero della difesa riporta oggi i dati della settimana corrente. Negli ultimi 7 giorni:
- oltre 405 soldati nella zona di KUPKLJANSK
- oltre 430 soldati sotto KREMENNAJA
- oltre 1745 soldati da sopra ARTEMOVSK a sotto AVDEEVKA
- oltre 755 soldati nell’area immediatamente a ovest (“Sud-Doneck”),
- oltre 320 soldati sotto ZAPOROZH’E
- poco meno di 235 soldati nell’area di CHERSON
https://t.me/RVvoenkor/54202

La quantità di morti (il quadruplo e anche di più rispetto ad altre aree) dell’area da sopra ARTEMOVSK a sotto AVDEEVKA conferma che gli ufficiali NATO, come già fanno da un po’ di tempo a questa parte, abbiano dato l’ordine di sfondare sotto ARTEMOVSK, fra KLESCHEEVKA e ANDREEVKA, superare quella maledetta ferrovia. Gettando nella mischia tutto quanto rimasto. Senza successo.

Questo pare stia acuendo i contrasti tra militari e politici, anche perché ormai gli ucraini hanno perso l’UNICO VANTAGGIO OPERATIVO nei confronti dei russi: la superiorità numerica. Con le perdite sopra descritte, proseguite costantemente e in queste proporzioni, anzi MAGGIORI, lungo tutti questi mesi, i soldati sono sempre meno!
https://t.me/legitimniy/16410

SCONTRI INTERNI DILANIANO VERTICI MILITARI UCRAINI E ALTRI GRUPPI DI POTERE LOCALI


Soldati ormai in pieno scontro fra loro stessi, peraltro. Una lotta intestina, VERE E PROPRIE FAIDE FRA GRUPPI DI POTERE che serpeggia strisciante ed emerge, per esempio, nel caso dei MERCENARI UCCISI.

La posta in gioco è sempre quella: SOLDI E POTERE. Proventi dal contrabbando di armi alle requisizioni illegali ai civili, dai giri illegali di qualsiasi risorsa si trovi nella loro area di influenza (materie prime come carbone, legname, sabbia), all’immancabile traffico di stupefacenti: tutto questo nella denuncia puntuale del canale ucraino LEGITIMNYJ:
https://t.me/legitimniy/16411

A questo punto, detto proprio fuori dai denti, oltre all’operazione mediatica, nulla mi vieta di pensare alla strage di ieri ANCHE nell’ottica di un regolamento di conti interno: due piccioni con una fava, sicuramente, per qualcuno.

Questo, mentre qualcun altro ci “delizia” dell’ennesimo spettacolo indecente avvenuto oggi alla Rada (i filmati parlano da soli):
https://t.me/ZeRada1/16143

Aggiornamenti a seguire domani.
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Faber
Saturday, 07 October 2023 11:03
Intanto i cinegiornali in mancanza d'altro stanno battendo sul fatto che gli attacchi in Crimea hanno costretto i russi a ritirare la flotta e che ora i corridoi del grano sono finalmente liberi.

Simplicius intanto nel suo ultimo pezzo prevede che i russi proseguiranno a martellare gli ucraini per tutto il 2024, puntando a distruggere sia il potenziale militare che l'intero impianto energetico rimasto. Nel frattempo continueranno ad arruolare uomini per arrivare al 2025 con il potenziale per chiudere la guerra con grandi offensive. Vedremo se ha ragione.
https://simplicius76.substack.com/p/us-house-of-reps-meltdown-puts-ukraines
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Paolo Selmi
Saturday, 07 October 2023 16:58
Talmente liberi... che non li percorre nessuno, e nessuna compagnia assicurativa si azzarda a emettere polizze per assicurare eventuali navi in transito...

Questa dei cinegiornali è veramente grossa... ma ne vedremo anche di peggio, carissimo Faber!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 14:34
06/10 ore 12:30 aggiornamento veloce

“PASSARE ALLA DIFESA TATTICA”


Così avrebbe affermato Mascellone nel fare rapporto al patàca: “переходить к тактической обороне”, passare alla difesa tattica. Il motivo è semplice. La scarsità di uomini e mezzi non consentirebbe più azioni offensive su vasta scala.
https://t.me/rezident_ua/19981

Vedremo se si tratta di fumo negli occhi o se, effettivamente, quelle che si stanno consumando sulle linee di fronte da parte NATO e del regime di KIEV sono le cosiddette “ultime cartucce” prima di passare alla difesa.

IL “FURBO ARMENO”

Ridiamoci un po’ sopra. Il canale ucraino Zerada, nel commentare l’incontro ieri fra i due capi di Stato, l’azero e l’armeno, ha così affermato circa le mani tenute dal presidente armeno dietro la schiena, modello “umarèll” davanti al cantiere: “Il furbo armeno ha nascosto la mano”
https://t.me/ZeRada1/16137

A fianco, le immagini di tutti i presidenti trombati dopo aver stretto la mano al patàca… non siamo superstiziosi… ma nel dubbio...

149.200 FUNZIONA

Altri 17 soldati che son riusciti a salvare le proprie vite consegnandosi ai russi.
https://t.me/boris_rozhin/99521
Il canale radio aperto sui 149.200 funziona, e continuerà a funzionare.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 08:43
06/10 ore 08:30 aggiornamento

FALLIMENTO DELLA STRAGE PERFETTA (CON TRAGICO FINALE “ELVETICO”...)


C’è l’evento, come ci siam detti, un pranzo, meglio, una commemorazione funebre, in un locale pubblico.
C’è il “posto giusto”, dopo un anno e rotti questa volta ci sono arrivati, ovvero un paesino di campagna senza telecamere fisse, senza gente dal telefonino facile che in quel momento non ha altro di meglio da fare che filmare cielo, tetti delle macchine, tette delle commensali.
C’è il movente: in quel locale la commemorazione funebre riguardava un defunto ufficiale squadrista di Ajdar,
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/05/64210.html
quindi il locale era pieno di suoi degni compari, anzi, camerati, e relative famiglie (ma i russi si sa, mangiano i bambini, quindi quello non sarebbe stato un problema, anzi, un aggravante del movente).
C’è ovviamente “l’anarchico” designato, ovvero i russi.
C’è stata quindi la STRAGE PERFETTA. Stavolta il manuale NATO è stato seguito alla perfezione. Senza sbavature, finalmente, dopo tentativi a vuoto e sbugiardamenti vari, eseguito “pulito” un lavoro sporco, sporchissimo, vero e proprio crimine contro l’umanità. Crimine con cui la storia dell’imperialismo a stelle e strisce ha costellato un intero continente, chiamato AMERICA LATINA, e di cui non importava e non importa nulla a nessuno. Perché era il suo “giardino”.
https://t.me/NSDVKharkove/15022

Strage perfetta, strage CHE CIÒ NONOSTANTE, È FALLITA. Cosa non ha funzionato questa volta? TUTTO IL RESTO. Il clima è cambiato, dall’estate all’inverno. I padroni stanno cercando di scaricare la patata bollente Ucraina. Al punto che se i russi attaccassero oggi, per davvero, non mi meraviglierei affatto se la NATO li facesse arrivare fino a LEOPOLI, non fino a KIEV. Ma i russi non attaccano, nicchiano, e la patata resta sempre più bollente.

Oltre che a rendere del tutto ingiustificata la “strage perfetta”, mettendone a nudo ORCHESTRAZIONE E CABINA DI REGIA. E far sì che persino un propagandista come SHARII prendesse atto della falsità di questa criminale messinscena.
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/05/64214.html

Non sono bastati, quindi, i morti prodotti al momento, non messi lì come a Bucha in quattro giorni con ancora la fascetta bianca al braccio di “kolaboranty” dei russi fatti, fuori in rese dei conti sommarie alla “liberazione” e disposti ai bordi delle strade insieme a figuranti che non aspettavano neppure il passaggio delle macchine che li filmavano per alzarsi, immortalati dagli impietosi specchietti retrovisori.

NON È BASTATO NEPPURE IL DISCORSO PREFATTO DI ZELENSKIJ CHE MINACCIAVA L’EUROPA DI SICURI ATTACCHI DEI RUSSI NEL 2028. Questa volta no.

IL TOUR SPAGNOLO DI ZELENSKIJ SI È TRADOTTO IN UN PUGNO DI MISSILI DI CONTRAEREA, FINE: NIENTE CARRI, NIENTE ARTIGLIERIA, NIENTE MUNIZIONI, NIENTE SOLDI.
https://t.me/legitimniy/16404

PERSINO LA SVIZZERA STA PENSANDO A COME MANDARE A CASA I SUOI RIFUGIATI UCRAINI! CON CALMA… SON SVIZZERI, E “nell'ottica di una pianificazione lungimirante, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha incaricato la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di esaminare assieme ai Cantoni le questioni giuridiche, organizzative e processuali legate a un'eventuale futura abrogazione dello statuto di protezione S (LO STATUS CHE ATTUALMENTE CONSENTE AI RIFUGIATI DI STARE IN SVIZZERA, SIMILE ALLA NOSTRA “PROTEZIONE”)”
https://www.tio.ch/svizzera/politica/1702321/si-pianifica-il-rientro-a-casa-dei-profughi-ucraini

A parte il fatto che "nell'ottica di una pianificazione lungimirante" sull'italico territorio è una combinazione di parole che non ho mai sentito in vita mia, se non nelle barzellette, non si può certo dire che gli svizzeri non pianifichino tutto, ma proprio tutto!

“Nel piano - trasmesso oggi a vari media tra cui l'agenzia di stampa Keystone-ATS - si punta a un'abolizione dello statuto S due o tre anni dopo l'inizio della guerra, ossia nel 2024 o 2025. Secondo le previsioni dovrebbero rientrare circa 70'000 ucraini, di cui l'80% spontaneamente, soprattutto famiglie separate dagli uomini rimasti in Ucraina. ”
(ibidem)

Qui si tocca la barzelletta. "Nell'ottica di una pianificazione lungimirante...", donne e bambini protetti qui, in SVIZZERA, pari all’80% degli attuali rifugiati, probabilmente oggi già in gran parte rispettivamente vedove e orfani, tornerebbero “SPONTANEAMENTE” nelle macerie che il loro regime riserva loro (e per le donne pure il rischio di essere sbattute al fronte)!

Ecco allora che interverrebbe l'immancabile BUONAUSCITA:
“Vengono poi ipotizzati aiuti finanziari al ritorno: per incitare i rientri, nel piano viene raccomandato di attribuire più soldi a coloro che partono nel periodo iniziale del termine di partenza e di ridurre man mano l'importo a coloro che lasceranno la Svizzera più tardi. Le somme sarebbero comprese tra i 1'000 e i 4'000 franchi.” (al cambio attuale assimilabili ai nostri euro, lira più, lira meno...)

AL LAVORO PULITO DI UNA STRAGE PERFETTA LA SVIZZERA OGGI, L'EUROPA DOMANI, RISPONDE COL LAVORO PULITO DI ESPULSIONI PERFETTE, PIANIFICATE, CON TANTO DI ELEMOSINA FINALE. È proprio vero che non siamo più nel 2022. Spero che il popolo ucraino apra gli occhi prima delle scadenze che l'U-ccidente porrà loro, volenti o nolenti. Anzi, "SPONTANEAMENTE".

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 09:40
PS qualche dato a corredo sui rifugiati ucraini in Svizzera.

Dati dell'11 agosto 2023.
"Da quando il Consiglio federale (organo esecutivo) ha attivato lo status di rifugiato "protezione S" per le persone in fuga dall'Ucraina il 12 marzo 2022, la Svizzera è stata in grado di elaborare rapidamente decine di migliaia di richieste di asilo e la misura ha funzionato bene, si legge in un rapporto presentato da un gruppo di esperti presieduto da Urs Hofman, ex membro della Camera dei deputati.

La Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) ha dichiarato che finora 80.600 persone hanno ricevuto lo status di "protezione S" e 12.000 di loro hanno lasciato la Svizzera. Tra coloro che vivono ancora nel Paese alpino, circa la metà è in età lavorativa (18-64 anni) e il 17% di loro ha un'occupazione, ha riferito giovedì laLink esterno radio pubblica svizzera SRF."

https://www.swissinfo.ch/ita/economia/un-rapporto-svizzero-elogia-lo-status-speciale-di-rifugiato-per-gli-ucraini/48631326


Quindi, "TRA COLORO CHE VIVONO ANCORA NEL PAESE ALPINO", significa una popolazione pari a 80.600-12.000=68.600

Quando quindi il pezzo precedente parla di "Secondo le previsioni dovrebbero rientrare circa 70'000 ucraini, di cui l'80% spontaneamente, soprattutto famiglie separate dagli uomini rimasti in Ucraina", TUTTO TORNA.

68.600 ~ 70.000 (arrotondiamo, poi qualcuno potrebbe arrivare ancora...)

il 17% LAVORA, il 3% rientrerà in MOTIVI UMANITARI, l'80% A CASA.

E sul 17% che LAVORA, finché lavora bene, poi... a casa. Come i frontalieri italiani.

La tragedia di un popolo ridotta a un giro di partita doppia.
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Faber
Friday, 06 October 2023 09:55
Il povero Ze è sempre più disperato. I canali telegram russi non a caso temono che faccia qualche pazzia pur di indurre i padroni a riaprire i cordoni dei sussidi.
Leggevo ieri che gli americani stanno pensando di inviare un lotto di armi sequestrato agli iraniani. Parlano di un milione di proiettili.

Intanto lascio la traduzione dell'ultimo articolo di Simplicius.
https://italiaeilmondo.com/2023/10/05/sitrep-10-4-23-linizio-di-una-lunga-caduta-per-lucraina-di-simplicius-the-thinker/

Molto interessante la parte in cui riporta delle interviste dove ufficiali ucraini ammettono che la Russia nelle primissime ore dell'Operazione Speciale avevano praticamente distrutto più del 90% della capacità combattiva ucraina. Questo dà la misura di quanto gli aiuti occidentali abbiano allungato il conflitto.
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 11:24
Assolutamente, carissimo Faber.

Io così, per pura deformazione storiografica cerco la CESURA storica e la individuo nella KONTRNASTUP di settembre scorso.

Lo faccio per una serie di motivi, a mio avviso, DIRIMENTI:
- La NATO assume il controllo del proprio investimento
- La NATO INSERISCE propri ufficiali (baltici e polacchi) nella catena di comando
- La NATO IMPONE tattiche offensive proprie, con mezzi propri, sull'esperienza maturata anzitutto (ma non solo) in SIRIA

Ciò però non significa che fino ad allora avesse sonnecchiato. Si fosse limitata a passare JAVELIN e NLAW. ANZI!

I tavoli negoziali di MINSK e ISTANBUL, nei quattro mesi precedenti, FALLISCONO SU ORDINE DELLA NATO.

Già allora non si poteva definire "appoggio esterno". Da un punto di vista puramente storiografico potremmo individuare TRE PERIODI:

1. dal 24 febbraio al fallimento del tavolo negoziale di Istanbul (primi di aprile): "APPOGGIO ESTERNO" con trasformazione progressiva in "GUERRA PER PROCURA"

2. Dai primi di aprile a fine agosto: "GUERRA PER PROCURA" con preparazione SEMPRE MAGGIORE di ufficiali, uomini e mezzi DALLA NATO e DELLA NATO STESSA in previsione della CONTROFFENSIVA;

3. Da fine agosto a oggi: "GUERRA DIRETTA, NATO, CONTRO LA RUSSIA"; guerra non dichiarata, iniziata con quanto sopra descritto, costituisce una vera e propria CESURA, ben più netta di quella che portava l'APPOGGIO ESTERNO a divenire GUERRA PER PROCURA.

Creazione e messa in funzione di una PIRAMIDE OPERATIVA che vede al vertice i padroni NATO e alla base la carne da cannone ucraina; nel mezzo, un fitto sottobosco misto di ufficiali, centri di comando, burocrati, funzionari, kapò, con funzioni esecutive sempre più marginali e composizione organica sempre maggiore man mano che si scende nella scala gerarchica.

Siamo in presenza di una NUOVA CESURA, oggi? O solo di una TENDENZA che porterà a una nuova "trasformazione"? altrimenti detta DECOUPLING? Sganciamento? Bye bye Kiev? Presto per dirlo.

Dal punto di vista COSTI-BENEFICI, la NATO si è portata a casa anche l'ARMENIA imponendole peraltro, tramite il suo PRESIDENTE FANTOCCIO, cessioni territoriali aldilà del NAGORNO già ceduto (notizia di ieri).

Insieme a una rinnovata sudditanza europea, POLITICA ed ECONOMICA (gasdotti saltati, ovvero distacco da Russia e creazione di nuovi mercati per i propri prodotti energetici, aumento spese militari ovvero proventi al proprio complesso militare industriale), al piede in Africa in sostituzione ai transalpini sconfitti, se mollasse ora ci avrebbe solo guadagnato, mentre mandava un popolo al massacro.

Vedremo. Sicuramente il FALLIMENTO della KONTRNASTUP estiva, FALLIMENTO MILITARE, FALLIMENTO AMPIAMENTE ANNUNCIATO, è stato funzionale a consolidare ALTRI SETTORI. IL LIMONE ORA E' SPREMUTO, QUALCOSA SE NE PUO' CAVARE ANCORA FUORI, MA NON E' QUESTA, A UN ANNO DALLE ELEZIONI, LA PRIORITA' DEGLI IMPERIALISTI USA.

E se è vero che la struttura influenza in modo determinante la sovrastruttura, ne vedremo ancora.

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 11:26
Errata corrige: "e composizione organica ", aggiungere "e composizione organica AUTOCTONA"
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Frank
Friday, 06 October 2023 18:25
Si direbbe certamente che ci stiamo avvicinando ad un punto di svolta, lo dice anche la narrazione pubblica. Come?
Cosa ci vuole per fare una guerra? Armi e uomini, "arma virumque cano" come diceva quel tale; personalmente metterei prima gli uomini (non ho esigenze di metrica) perché senza di loro le armi sono solo "cose", inerti come ciottoli. Lo splendido lavoro di cronaca che fai è puntualmente ricalcato dai più quotati analisti indipendenti e oramai "tutti" sappiamo - salvo gli addetti alla propaganda - che l'Ucraina sta esaurendo la carne da cannone e le armi. E come si profila il problema, come inizia ad ammetterlo la propaganda?
STANNO FINENDO I SOLDI.
I soldi, in un regime di moneta fiat.
Un'entità Istituita e convenzionale diventa la cosa più reale di tutte. Un barbone parlava di "feticismo della moneta"... e qui siamo, oggi.

Un abbraccio
Frank
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 23:57
Grazie di cuore Frank!

Concordo con te al 100%. A partire dal cosiddetto "fattore umano". In tempi non sospetti dedicai un anno di lavoro a quel fenomeno chiamato "emulazione socialista" in URSS. E iniziai proprio raccogliendo la trascrizione di quel breve dialogo fra Sully e la commissione d'inchiesta.
https://sinistrainrete.info/storia/18362-paolo-selmi-2-2-5-l-emulazione-socialista-in-urss-parte-i.html#sdfootnote3anc
Su come quel 2+2=5 si fosse materializzato quella mattina sul fiume Hudson.

Concordo infine con la tua analisi finale, dove acutamente analizzi nel feticismo della moneta la chiave di lettura che i cinegiornali impiegano per spiegarci la scarsità di cui sopra: l'equivalente universale diviene anche qualcosa in più di una semplice chiave di lettura, diviene il metro con cui misurare TUTTO il reale, il FETICCIO al cui altare immolare o, meglio, sotto la cui gonnella nascondere ciò che non si può dire, ciò che non si può ammettere, i fili della tensione che non si possono toccare, pena far saltare tutto.

E più rileggo queste tue brevi righe, più concordo. Ormai capiamo solo quel linguaggio, al punto che attraverso quel logos, tramite quel logos, possiamo individuare realtà tanto superficiali, tanto fasulle, quanto autocompiacenti, consolatorie, autoportanti, se mi è concesso questo termine, ed eliminare così elementi di realtà che invece ci inchioderebbero alle nostre responsabilità, alle responsabilità di un regime da noi stessi tenuto in piedi.

Grazie ancora Frank!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 05 October 2023 19:32
05/10 ore 19:00 aggiornamento


ENNESIMA STRAGE DI CIVILI TARGATA NATO


Parliamo del paese di GROZA, 37 km a ovest di KUPLJANSK e quasi 50 da SIN’KOVKA, alle porte della quale i russi campeggiano da mesi senza muoversi ulteriormente.

Un razzo all’ora di pranzo (13:15) piove su un bar-ristorante dove si stava celebrando un pranzo cerimoniale. CINQUANTUNO MORTI.

Alle 15:45 Zelenskij pubblica un post sul suo sito ufficiale dove dà la colpa ai russi di quanto accaduto. Zelenskij oggi CASUALMENTE è in Spagna, a una riunione della Comunità Politica Europea, dove CASUALMENTE si parlava della fornitura di armi all’Ucraina.

Stesso discorso tempo fa durante una visita di BLINKEN a KIEV. Accadde una strage a KONSTANTINOVKA, un video con i riflessi del missile sul tetto della macchina scagionò allora i russi e inchiodò alle proprie responsabilità chi oggi prosegue a commettere, impunito, questi crimini.

https://news-kharkov.ru/society/2023/10/05/64176.html

Persino canali ucraini ormai non escludono la partecipazione criminale, in tutto questo, del regime di KIEV. Legitimnyj ricorda di come avesse già messo in guardia i suoi connazionali da AZIONI ECLATANTI che avrebbero dovuto “servire la causa”, e anche noi peraltro avevamo riportato già allora questa più che fondata preoccupazione, mettendola sul tavolo delle varianti che KIEV avrebbe potuto scegliere in questi “45 giorni”:
https://t.me/legitimniy/16375

Oggi un canale telegram della zona di Kupljansk ammoniva che “malelingue” locali stavano proprio spargendo questa voce
https://t.me/kupiansknash/6434
prefigurando di fatto quanto sarebbe accaduto oggi. Con lo scopo anche di spopolare l’area da civili che, essenzialmente, aspettano il ritorno dei russi.

Se sia stato uno HIMARS come affermano alcuni
https://t.me/notes_veterans/12575
o altri ordigni poco fa di differenza.

I russi in tutto questo periodo non si sono mai spinti così lontano, a KUPLJANSK, negli attacchi. Non ne hanno alcun interesse. Specialmente se si parla di piccoli centri abitati senza alcun valore strategico a cinquanta km dalla linea di fronte.
https://t.me/notes_veterans/12576

Ma chi ha orchestrato questo massacro aveva bisogno che non fossero commessi i passi falsi che hanno portato le forze NATO e del regime di KIEV a essere puntualmente sbugiardate. Serviva un paesino, con nessuna telecamera fissa, con pochi cellulari agganciati, con ancora meno gente in giro. L’hanno trovato e hanno fatto quello che han fatto. Pagheranno caro, pagheranno tutto.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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paolo
Friday, 06 October 2023 09:23
Le ipotesi sono 2: un errore ( dato che, oltre agli escrementi Aidar e famigliari, obiettivo legittimo,c'era la possibilità di colpire russi o ucraini antifascisti, e certo non è interesse russo inimicarsi quelli che stai LIBERANDO), oppure attacco voluto: faccio fuori una cinquantina di bastardi, peccato per i camerieri e il barman ma, magari, sono nazisti anche loro.
Però vorrei chiedere ai nosti mezzi di informazione se hanno tenuto il conto di quante volte (in Afghanistan, Iraq, Siria) gli yankee hanno VOLUTAMENTE mandato cacciabombardieri o droni killer a matrimoni , funerali etc, vantandosene pure (il premio Nobel per la Pace, Bombama, si vantava di "scegliere personalmente" gli obiettivi!!)
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Paolo Selmi
Friday, 06 October 2023 15:34
In realtà per le modalità di attuazione, carissimo Paolo, ovvero
- il paesino di campagna di trecento anime in tutto,
- senza telecamere, senza telefonini,
- nel corso di una cerimonia comunque privata,
- di cui tutti da una parte erano al corrente e dall'altra non è assolutamente detto che lo fosse,
- con tutti gli elementi del delitto perfetto, movente compreso,
- casualmente il giorno in cui il presidente andava in Spagna a battere cassa...
- riproponendo, e basta vedere il cinegiornale luce per eccellenza il quale le ha messe tutte in fila, una dietro l'altra, le parole d'ordine del regime, ovvero: "coi russi non si dialoga, li si deve distruggere e basta"
- parole che sono state riprese oltreoceano per riaffermare la necessità di continuare ad armare l'Ucraina, peraltro aggiungendo i TAURUS tedeschi agli STORM SHADOW britannici, secondo l'ex-ministro della difesa Wallace:
https://news-kharkov.ru/society/2023/10/06/64340.html

per tutto questo la versione ufficiale è stata immediatamente messa in discussione e la paternità di questa strage è apparsa abbastanza evidente, anche ai canali ucraini cosiddetti "dissidenti". DEL RESTO, LA STRAGE DI KONSTANTINOVKA E' DEL 06/09. E lì però erano intervenute LE TELECAMERE a mostrare SIN DA SUBITO IL CONTRARIO.

Vedremo...

Un abbraccio
paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 05 October 2023 15:06
05/10 ore 13:30 aggiornamento

DAL FRONTE

Dal fronte assolutamente nessuna variazione. “Obstanovka stabil’naja”, situazione stabile, anche fra Rabotino e Verbovoe dove fino a ieri sera tentavano, assalto alla baionetta dopo assalto, di portare a casa qualcosa:
https://t.me/rabotyno/386

Trovato un cadavere in Crimea riconducibile ai marò che ieri hanno fatto selfie su moto d’acqua rischiando, e a questo punto non solo rischiando, la vita.
https://t.me/boris_rozhin/99420
Partiti in sedici, evidentemente non son tornati tutti. E a quanto pare neanche in quattordici.
https://t.me/ukraina_ru/171893
E’ quindi andata decisamente meglio al big jim fatto prigioniero ieri. Così come questo soldato ferito ucraino, abbandonato dai suoi e lasciato sulla linea di fuoco per sei ore sotto il “fuoco amico”, finché i russi non lo hanno trovato e prestato le cure di primo soccorso: saluta moglie e figli, mentre racconta l’accaduto, racconta di come l’hanno curato e nutrito e dice: “Ecco contro chi state combattendo. Come minimo, è stupido”
https://t.me/boris_rozhin/99391

Due soldati che avrebbero potuto divenire cadaveri, accertati o, come si diverte il regime di KIEV a nascondere nelle statistiche ufficiali, “dispersi in circostanze particolari”: 26 mila a oggi.
https://t.me/ukraina_ru/171884
Mentre una moglie rimasta senza notizie del marito, o figli che non sanno se loro padre sia ancora vivo o morto, si chiedono ancora – e noi con loro! - cosa siano queste “circostanze particolari”.

CARNE DA CANNONE A BUON MERCATO: ORMAI LO AMMETTONO TRANQUILLAMENTE, ANCHE IN SEDI UFFICIALI

La dichiarazione è di tre giorni fa almeno, ma a quanto pare non gliene frega niente a nessuno. A dichiararlo è stato LA MINISTRA DELLA DIFESA OLANDESE (DEMOCRATICA!) KAJSA OLLONGREN!
A FARMELO NOTARE E’ STATO IL CANALE UCRAINO ZERADA, CHE E’ ANDATO A PRENDERE ANCHE IL FILMATO, PRIMA DI DIFFONDERE COSE INESATTE:
https://t.me/ZeRada1/16117
E invece no, NON C’E’ NULLA DI INESATTO, L’HO SENTITO E RISENTITO E QUESTO DICE LA MINISTRA. Al WARSAW SECURITY FORUM, dopo aver detto “LORO COMBATTONO, NOI NO”, completa il “ragionamento”:
"Because they have the same interest in a way of course, supporting Ukraine is a very cheap way to make sure that Russia with this regime is not a threat to the NATO alliance. And it's vital to continue that support”
https://www.aa.com.tr/en/europe/dutch-defense-chief-says-supporting-ukraine-is-very-cheap-way-to-ensure-russia-not-threat-to-nato/3007133
Un’affermazione di questa gravità ripresa dall’agenzia di stampa turca e ovviamente, “inspiegabilmente”, “bucata” dai cinegiornali luce di maggioranza, d’opposizione, “democratici”, “liberi”, “libertari-liberisti-liberali”, “repubblicani”, “repubblichini”, “fascisti”, “parafascisti”, “paragnosti”…

Forse non l’hanno ricevuta… rimandiamogliela, traduciamogliela: “PERCHE’ LORO (GLI USA) HANNO GLI STESSI INTERESSI (NOSTRI), IN UN MODO… NATURALMENTE, ‘AIUTARE’ (VIRGOLETTE MIE...) L’UCRAINA E’ UN MODO MOLTO A BUON MERCATO PER ESSER CERTI CHE LA RUSSIA COL SUO REGIME NON SIA UNA MINACCIA PER L’ALLEANZA ATLANTICA. ED E’ VITALE CONTINUARE QUESTO ‘AIUTO’”.

Attendiamo fiduciosi fiumi, ma che dico fiumi, tsunami di interrogazioni parlamentari e di azioni pubbliche di protesta.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 05 October 2023 08:41
05/10 ore 08:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Situazione non solo invariata, ma i russi continuano a riguadagnare porzioni di territorio precedentemente cedute:
https://t.me/RVvoenkor/54134
Sono quelle poche centinaia di metri, oggi a Rabotino, domani a ovest di Staromajorskoe, dopodomani sotto Klescheevka, che fanno capire agli attaccanti che non solo non sfondano, ma neppure “avanzano lentamente”.

“Fanno capire” è un parolone. A giudicare dagli attacchi disperati quanto intensi di ieri e stanotte fra RABOTINO e VERBOVOE, sembra non lo vogliano capire ancora dopo cinque mesi:
https://t.me/rusich_army/11165
Sempre lo stesso copione: artiglieria che prepara (sempre meno), furgoni cassonati (al posto dei blindati NATO più costosi) che sbattono carne da cannone in prima linea e poi fanno dietrofront al volo per evitare di far la fine dei mezzi, alcuni dei quali ormai arrugginiti, ai lati dei viottoli, parte una specie di colonna di 10-15 uomini al massimo, si alzano in aria i droni FPV russi, gli cominciano a piovere addosso sia che si siano riusciti a infilare in una di quelle “Z” scavate nel terreno, sia che stiano ancora vagando in cerca di qualcosa rimasto in piedi dietro cui mettersi, le forze vengono annientate, chi riesce si ritira cercando alla bell’e meglio di salvarsi dal guaio mortale dove l’han ficcato.

Dinamica simile a quella che ha portato marò ucraini ieri a rischiare la vita per foto celebrative arrivando sulle coste crimeane (qui un esempio di come l’U-ccidente attraverso i suoi media abbia cercato di cavare qualche ragno dal buco da questo magrissimo bottino)…
https://t.me/ukraina_ru/171828
… TUTTO E SOLTANTO CON MOTO D’ACQUA!!! DA ODESSA! VIA ISOLA DEI SERPENTI, VIA PIATTAFORME ESTRAZIONE GAS… FINO ALLE COSTE DELLA CRIMEA SU MOTO D’ACQUA!!! MARÒ ADDESTRATI, FORZE SPECIALI, ADATTE A BEN ALTRI TIPI DI MISSIONI, RIDOTTE A UOMINI-SANDWICH SU MOTO D’ACQUA CON BANDIERA AL SEGUITO, A TOTALE RISCHIO DELLE PROPRIE VITE... PER CAMPAGNE PUBBLICITARIE.
L’idiozia di un regime che conferma, ancora una volta, la regola empirica che al peggio non ci sia mai fondo.

Dinamica simile che ha portato, stamattina, forze speciali ucraine a sbarcare dall’altra parte del PONTE ANTONOVSKIJ e tentare, per l’ennesima volta, di consolidare una testa di ponte spazzata via più volte nei mesi passati dall’artiglieria e dall’aviazione russa.
https://t.me/frontbird/3837

Tutto questo mentre, tranquillamente, seraficamente, un soldato russo ci mostra la NUOVA LINEA DI DIFESA SOPRA TOMKAK (altro che evacuazione…). Compresa di rifugio sotterraneo dotato di tutti i comfort di serie, perlinatura in legno compresa:
https://t.me/RVvoenkor/54142
Chissà se girerà mai su qualche cinegiornale nostrano… magari spacciandolo per rifugio ucraino! Tutto è possibile.

Tutto questo mentre, nei cantieri navali in CRIMEA, si pensa di riparare la nave da sbarco MINSK, già in riparazione e ulteriormente danneggiata dalla NATO un po’ di tempo fa… USANDO PEZZI DI NAVI ANALOGHE GIACENTI DA ANNI NEL PORTO A SEBASTOPOLI E DINTORNI!
https://t.me/polk105/11595
“Only for parts”, come recitano gli annunci sulla baia di macchine fotografiche buone solo a essere cannibalizzate per riparare altre macchine. Morale: “chi rompe paga”… e i cocci li lascia lì per altre, future, “cannibalizzazioni”...

Aggiornamenti a seguire.
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Faber
Thursday, 05 October 2023 09:32
C'è da riconoscere che almeno ieri parlando dello sbarco in Crimea i cinegiornali hanno almeno avuto la decenza di riportare entrambe le versioni (ucraina e russa) dell' accaduto. Anche se come al solito quella ucraina è verità sacrosanta e quella russa squallida propaganda.
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Paolo Selmi
Thursday, 05 October 2023 10:25
Squallidissima... anzi... "squalliderrima"... carissimo Faber!

Ho una mia idea in proposito. Ieri il GUR è stato costretto a fare PARZIALE MARCIA INDIETRO su pressione dell'unica arma rimasta in mano ai "dissidenti", (o questa parola vale solo quando si parla di Naval'nyj e degli pseudo-"liberaly" russi), ovvero i canali telegram sotto PSEUDONIMO.

In altre parole, sui canali telegram cominciava a girare foto e filmato del "big jim" fatto prigioniero chiedendo spiegazioni: "non c'è trucco, non c'è inganno, è dei nostri, non è ivan drago travestito da soldato ucraino in mutande... inoltre 'sta puttanata delle moto d'acqua come mezzi da sbarco, scandalosamente vera pure quella... come la mettiamo?"

A quel punto il GUR, mettendoci una pezza peggiore dello sbrego, ha cominciato a elaborare una versione dove accogliere PARZIALMENTE l'innegabile e a girarlo nuovamente a proprio vantaggio, della serie "è vero ma alla fine abbiam vinto noi e la loro è solo sporca propaganda".

Ovviamente la parziale marcia indietro faceva più acqua della prima versione e, oltre a non convincere nessuno, ha fatto incazzare ancor più i "dissidenti", anche qui della serie: "ma mi stai prendendo per i fondelli?"

Qui si è presa l'ultima versione, che conteneva anche un pezzo di "sporca propaganda russa", e la si è menzionata, ripetendo a pappagallo la velina del regime di Kiev.

Ieri Nico segnalava che addirittura danno TOMKAK in evacuazione, della serie, "abbandonare la nave!" Qui per esempio non riportano la "sporca propaganda" che afferma l'esatto contrario.

Ti ringrazio Faber perché mi hai fatto venire in mente un tema su cui mi piacerebbe TANTO, ma veramente TANTO, lavorare.

Sono sempre stato affascinato, come puoi capire per pura invidia, dai bravi giornalisti, da quelli che "sanno scrivere". Ti dirò, a volte senza fare neppure troppo caso all'argomento, tanta è la mia fame di individuare in essi uno stile, delle costanti, apprezzandone la costruzione delle frasi, gli espedienti retorici, eccetera. Non lo so... nella mia vita precedente sarò stato un formalista sovietico... boh, so solo che una brava penna, proprio per manifesta inferiorità, mi invoglia sempre a leggerla.

In una di queste peregrinazioni capito su uno di questi maestri, ANDREA BARBATO, e la sua CARTOLINA. Quella che il giorno dopo consegnava CHIAMBRETTI. Ci sono diverse puntate disponibili su RAIPLAY. La guardo volentieri, quando torno padrone del telecomando e so che la mia autonomia prima dell'abbiocco si conta ormai in minuti.

Un po' per riattivare ricordi di quei tempi... (è un brutto segno, vero?)

Un po' per rimettere e rimettermi in discussione...

Un po' per provare a imparare qualcosa, un po' sulla falsariga di quelle patacche che vendevano per corrispondenza quando l'inventore di amazon non era neppure nato... a fianco di fra' cazzaccio, della bambola gonfiabile e degli occhiali a raggi x, c'era anche il magnetofono da sentire di notte e...mentre dormi, impari l'inglese.
Io lo stesso con Barbato alle 23.30... magari qualcosa in testa rimane! :-)

Così sono incappato su questa puntata:
https://www.raiplay.it/video/2018/09/Cartolina-A-Oriana-Fallaci-25021991-905d9b3c-d639-4dc2-9736-364cb9c35c81.html

Scrive alla Fallaci inviata nella primissima guerra del Golfo. Parla dello stato pietoso dell'informazione. Cita i bollettini del comando amerregano che sono l'unica fonte di informazione e si chiede: ma cosa serve avere corrispondenti a Dubai per riportare gli stessi comunicati che arrivano già comodamente nelle sedi di agenzia?

Oggi son passati trent'anni. Cosa è cambiato? Tutto, fuori dai circuiti ufficiali. TELEGRAM, la CONDIVISIONE IN TEMPO REALE di filmati, foto, documenti fotografati e messi in circolo (altro che "microfilm"...) ha di fatto RIVOLUZIONATO l'informazione e la CONTROINFORMAZIONE... PER L'APPUNTO, "FUORI DAI CANALI UFFICIALI".

E "DENTRO I CANALI UFFICIALI"? E' CAMBIATO QUALCOSA? O SIAMO SEMPRE LI' A RIPORTARE QUELLO CHE DICE LO SHWARTZKOPF DI TURNO CHIUSO MORTA LI'?

Getto l'idea per chi voglia svilupparla... io ho finito la mia pausa sigaretta.

Grazie ancora Faber!

Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 October 2023 19:07
04/10 ore 18:30 aggiornamento

DAL FRONTE


Se confermata, l’unica notizia degna di rilievo sarebbe lo sfondamento parziale della linea di fronte ucraina sopra MAR’INKA con arrivo dei russi alle porte di GEORGIEVKA (cartina qui)
https://t.me/polk105/11593
MAR’INKA a quel punto, che si trova sotto, sarebbe completamente espugnata, e invece di tanti sogni di gloria le truppe NATO e del regime di KIEV dovrebbero pensare a “stabilizzare”, come dicono loro, una situazione che se scappasse di mano porterebbe a conseguenze decisamente inattese.

Fra RABOTINO e VERBOVOE situazione non solo invariata, ma avanzamento dei russi verso nord di 2 km, con settimane e settimane di intensa attività e scarsissimi risultati da parte degli “attaccanti” vanificate di colpo:
https://t.me/RVvoenkor/54116

Sono gli stessi canali ucraini, come Rezident, canali nazionalistici lo ricordiamo, per cui i russi sono VRAGI (nemici), a chiedersi CHE SENSO ABBIA PROSEGUIRE IN QUESTA MATTANZA.
https://t.me/rezident_ua/19953
I russi, prosegue Rezident nel pezzo sopra citato, hanno allestito una difesa eccellente in grado di assorbire i colpi dell’artiglieria ucraina. I blindati sono tenuti a distanza da droni, artiglieria pesante, bombardamenti. La fanteria è mandata allo sbaraglio e salta sui campi minati. Ciò nonostante, giorno dopo giorno, assalto dopo assalto, la mattanza prosegue.

Intanto, le dichiarazione del ministro della difesa inglese che “l’Ucraina non starebbe facendo abbastanza”, portano sempre più giovani a scappare, presi dal vero e proprio panico di essere sbattuti al fronte. 5 000 euro (5 тысяч евро) è il prezzo per chiudere gli occhi alla polizia di frontiera locale e passare il valico. 10 000 dollari (10 тысяч долларов ) è la base su cui iniziare a ragionare per far fare CARTE FALSE ai voenkom e continuare a girare tranquilli con congedi fittizi per inabilità alla leva.
https://t.me/rezident_ua/19952

E chi non li ha, tutti quei soldi? Quei risparmi di una vita in moltissimi casi? Si salvi chi può…

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 October 2023 14:42
04/10 ore 13:30 aggiornamento

DISTRUTTO QUARTIER GENERALE UCRAINO SOTTO ARTEMOVSK


La notizia è di ieri, ma le proporzioni del danno inflitto sono state rese note oggi. Il video delle conseguenze dell’attacco, la geolocalizzazione su mappa e su foto satellitare sono qui:
https://t.me/rabotyno/375
Siamo come visibile a sud-ovest di KONSTANTINOVKA. E quella era la sede del Gruppo Tattico Operativo “Soledar” (ОТГ «Соледар»), con dentro cinquanta fra soldati e, soprattutto ufficiali.
https://iz.ru/1584026/2023-10-04/vs-rf-unichtozhili-krupneishii-shtab-takticheskoi-gruppy-vsu-soledar
Chi non è morto, è stato trasferito d’urgenza in Polonia per cure. Fra i militari colpiti, “consiglieri militari” NATO, ovvero ufficiali operativi sul campo per dirigere quotidianamente la carne da cannone mandata al massacro fra KLESCHEEVKA e ANDREEVKA.
https://t.me/polk105/11588
Sempre questa fonte afferma essere la più grande perdita di ufficiali sul campo avvenuta sinora al fronte. Era un bunker sotterraneo, come si vede chiaramente nel video. La bomba FAB-1500 sganciata e pilotata fino al bersaglio ha raggiunto la sede sotterranea del quartier generale e l’ha fatta saltare.

I russi posseggono una buona conoscenza del territorio e un altrettanto buona rete di spionaggio. Questo, come si vede dal filmato, non era un palazzo, ma un bunker in mezzo ai boschi. Individuazione e successivo attacco, pienamente riuscito, costituiscono una prova evidente della capacità attuale dei russi di colpire in profondità, come dicono loro, “kuda nado”, “dove c’è bisogno”.

CARNE DA CANNONE IN CAMBIO DI FOTO: ENNESIMO SBARCO “MEDIATICO” IN CRIMEA

Ieri notte, azione fallita, un prigioniero, abbandonato dai suoi stessi “kameraden” (video qui):
https://t.me/ukraina_ru/171744
e foto qui:
https://t.me/rybar/52670
insieme alla bandiera dietro alla quale si sarebbero dovuti sprecare in video e filmati celebrativi:
https://t.me/boris_rozhin/99318
A denunciarlo lo stesso soldato fatto prigioniero.
https://t.me/boris_rozhin/99309
Crepare per una foto o un filmino da dare in pasto ai media u-ccidentali e di regime: a questo ormai si sono ridotti gli ordini dei comandi NATO a Odessa, o più in alto ancora.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 October 2023 08:48
04/10 ore 08:30 aggiornamento

ASSALTO SU ASSALTO, MORTI SU MORTI… SU MORTI ANCORA

Partono i primi lanci dei canali telegram più “sul pezzo” già dalla prima serata di ieri. Conferma RABOTYNO verso le 22 con una cartina aggiornata (non sui confini, ma sulle freccette)
https://t.me/rabotyno/374
In particolare, le frecce cerchiate in BLU SCURO, che indicano la nuova direttrice d’attacco. Attacco serio, con l’impiego di blindati e, soprattutto, truppe mandate in massa all’assalto.
All’una di notte, il canale più sul pezzo di tutti su quella linea di fronte informa: “i combattimenti continuano, i tamburi continuano a rullare, seriamente” (бои продолжаются, накат серьезный). I soldati impiegati si contano a centinaia, nei discorsi radio si sente il polacco. I russi rispondono con qualsiasi cosa sotto mano, dai droni FPV all’artiglieria pesante, a quella leggera data ormai la vicinanza delle truppe NATO e del regime di Kiev alle loro trincee.
Al mattino, conferma di tutto quanto detto sopra, ivi compresa l’eroica difesa delle truppe russe, eroica difesa che si va ad aggiungere alle altre di questi cinque mesi, giusto per non dire che non è stata, non è e non sarà mai una “passeggiata”.
Anche se alle sette del mattino l’aviazione russa ha riservato il buongiorno con una passata di FAB-500 sulle loro posizioni. Son le truppe di terra che tengono, son le truppe di terra a dare il contributo maggiore. Se ci sono, allora anche l’aviazione fa il resto. Se non ci sono, come ad esempio a BALAKLEJA un anno fa, nessun intervento dell’aviazione è in grado di risolvere.
Confermato anche il finale: le truppe NATO e del regime di KIEV causa perdite ingenti si ritirano.
https://t.me/polk105/11586

Siamo nei 45 giorni dove il regime deve dimostrare “qualcosa” circa l’efficacia di questa tattica criminale, omicida, suicida, che tratta il proprio popolo peggio di un vuoto a perdere, quello che tutti, qui, ipocritamente, si stracciano le vesti per “difendere”.
In questi 45 giorni vedremo tutto questo e anche peggio. Vediamo e vedremo soldati ucraini combattere in trincea fianco a fianco di loro compagni ormai cadaveri da giorni, perché nessuno si è preso la briga di trasportarli nelle retrovie e dare loro una degna sepoltura, o anche solo informare le famiglie.
https://t.me/mriya24/32537
Vedremo questo e altre vergogne. Ma, se non lo si è ancora capito, tutto questo fa parte della cosiddetta “demokracija” che piace tanto all’U-ccidente.

4 OTTOBRE 1993: LA DEMOKRÀCIJA CHE PIACE TANTO ALL’U-CCIDENTE

DA PINOCHET A EL’CYN, DAI COLONNELLI GRECI A ZELENSKIJ, TUTTO FA BRODO.

1993-2023: TRENT’ANNI ESATTI. Ieri notte ho visto tutte le prime pagine dei cinegiornali-luce ricordare a quattro, cinque, sei colonne la tragedia, in difesa del partito comunista russo e del popolo russo. Ho visto i loro direttori pronunciare in diretta parole di fuoco contro la repressione sfociata nel sangue, contro quei carri armati che prendevano a cannonate il Parlamento russo e il proprio popolo. Ho visto ricredersi persino quelli che… ma si, la Russia di oggi, l’URSS di ieri, è un po’ come l’inno: cambiano le parole ma la musica è sempre la stessa!

Poi ho aperto gli occhi, ho visto il bicchierino di grappa vuoto davanti a me sul tavolo e ho capito che era ora di trascinarmi sotto le coperte.

Queste alcune immagini di quel QUATTRO OTTOBRE MILLENOVECENTONOVANTATRE, dai russi chiamato ancora OTTOBRE NERO («Чёрный октябрь»):
https://t.me/pravdaphotoandvideo/1373
“Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi”: si cantava un tempo. Evidentemente, non è tempo per noi (e forse non lo sarà mai).

Quanto segue è la traduzione integrale di un trafiletto apparso sull’ULTIMO NUMERO DELLA PRAVDA, messa poi fuori legge dall’ubriacone di stanza al Cremlino, già il 2/10/93, DOVE GIÀ SI DENUNCIAVA QUANTO SEGUE:

“COME HA DICHIARATO IERI IL DEPUTATO DEL POPOLO RUSSO IGOR BRATIŠČEV DURANTE UNA CONFERENZA STAMPA PRESSO UNO DEI CONSIGLI DI CIRCOSCRIZIONE DI MOSCA, M.POLTORANIN, ASSAI VICINO ALLE STANZE DEL POTERE, AVREBBE TENUTO L’ALTRO IERI UNA RIUNIONE SEGRETA CON I REDATTORI DEI GIORNALI FEDELI AL REGIME.
IN TALE RIUNIONE, IL PIÙ FIDATO CONSIGLIERE DI EL’CYN LI AVREBBE AMMONITI CON QUESTE PAROLE: “OCCORRERÀ ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO PACATO CIRCA QUANTO ACCADRÀ IL QUATTRO OTTOBRE”.
COS’ALTRO STARÀ ESCOGITANDO CONTRO IL POPOLO QUESTO REGIME IN BANCAROTTA?”
«Как сообщил вчера на пресс-конференции в одном из райсоветов Москвы народный депутат России Игорь Братищев, накануне приближённый ко двору М. Полторанин провёл тайное совещание с редакторами верноподданнических газет. На нём ближайший советник Б. Ельцина предупредил: надо будет спокойно отнестись к тому, что произойдёт 4 октября.
Что же ещё готовит народу обанкротившийся режим?»

https://t.me/pravda_gazeta/4131
Lo si scoprì il quattro, con precisione “svizzera” e le telecamere della CNN pronte a filmare l’ORDINE e la DISCIPLINA che ritornavano, a beneficio di Bush e soci. I blindati che già giravano per le strade di Mosca dal 30/09 puntarono sulla sede del Parlamento (all’epoca chiamata ancora Casa dei Soviet, sede del Soviet Supremo) e la presero a cannonate. Tutti i “colloqui” erano stati una farsa.

Cosa non andò secondo i piani, allora. La partecipazione popolare alle manifestazioni in difesa della Casa dei Soviet. CENTINAIA DI MIGLIAIA, ininterrottamente in piazza dal due al quattro di ottobre. Il TRE ottobre, per l’appunto, furono in CENTINAIA DI MIGLIAIA a rompere il cordone sanitario che separava folla dalla Casa dei Soviet circondata dall’esercito. Furono in CENTINAIA DI MIGLIAIA a rompere l’assedio, furono in CENTINAIA DI MIGLIAIA a portare la loro solidarietà ai deputati assediati dalle forze padronali e della reazione.

Andarono quindi alla sede della Televisione di Stato di Mosca, OSTANKINO, chiedendo di potere parlare anche loro. QUARANTASEI MORTI uccisi dalle truppe speciali appostate a difesa dei loro padroni è l’attuale, finale, bilancio delle vittime di quella repressione. Il giorno dopo, il resto. 150 morti e 500 feriti gravi il bilancio che pesa come un macigno sulle coscienze inesistenti di chi ordinò il “ripristino della demokràcija”.

IGOR OSTAPENKO, UNICO UFFICIALE A RIBELLARSI AGLI ORDINI DEI SUPERIORI, PRESE LE DIFESE DELLA CASA DEI SOVIET E, PRIMA DI ESSERE UCCISO, SI TOLSE LA VITA DA SOLO GRIDANDO: “GLI UFFICIALI SOVIETICI NON SI ARRENDONO!”
https://t.me/kom_mir/4802
Neanche noi, compagno ufficiale.

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Wednesday, 04 October 2023 17:07
Scusa Paolo, ho visto solo ora che hai aggiornato con la scellerata foto più costosa mai scattata...

Secondo me bisogna essere davvero ritardati per accettar di immolarsi così...

Nico
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 October 2023 18:53
Compagno Nico ciao! Speriamo sempre di non doverne sentire troppe, quantomeno, di cotte e di crude. Ma da quello che vediamo, leggiamo, ascoltiamo, purtroppo non è così.

Il prigioniero ucraino è stato identificato. Si tratta di LJUBAS ALEKSANDR VLADIMIROVICH, classe 1977. Любас Александр Владимирович, con tanto di nr. di documento di identificazione e rilascio. Le immancabili foto in rete poi han fatto il resto.
https://t.me/grey_zone/20907

Non è quindi un fejk. A differenza di quelli degli uffici propaganda di KIEV, fatti in maniera così grossolana da essere sbugiardati subito:
https://t.me/ukraina_ru/171778

Così come non è un fejk un'altra bandiera abbandonata in fretta e furia e rinvenuta sempre oggi.
https://t.me/ukraina_ru/171795

In altre parole, ordini come quelli che hanno portato all'attuazione di questo "atto dimostrativo", stanno distruggendo i già pochi soldati di professione rimasti,
https://t.me/legitimniy/16393
quelli non arruolati all'ultimo, gli "assi" che dovevano calare ora per arrivare in Crimea.

Arrivarci si, ma via terra, e comunque a fronte di un'azione militare, non per fare una foto e tornare indietro... ma è già successo un anno fa all'Isola dei Serpenti: i russi lasciano l'isola, i marò ucraini arrivano coi mezzi da sbarco per fare la foto, i russi cominciano a sparare, decine di morti fra le fila ucraine... per una foto.

Su TOMKAK stesso discorso. Mi sono appena passato una decina di canali TG russi, compresi quelli che non mollano l'occhio da quell'area, più Rezident, Legitimnyj e Zerada ucraini... nulla di tutto ciò. Neppure la parvenza... anzi.

Più che ai desiderata, qui ormai da parte di propagandisti che giocano ogni giorno a spararla più grossa sulla pelle di quanti mandano a crepare in prima linea, qui siamo alla fantasia morbosa, all'ossessione, da parte loro; da parte di quei poveri cristi che non hanno dai 5 ai 10.000 mila euro per far chiudere entrambi gli occhi ai voenkom, o alle guardie di frontiera, siamo invece all'insulto.

Teniam botta.
Un abbraccio

Paolo
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Nico
Wednesday, 04 October 2023 17:03
Ciao Compagno Paolo!
Grazie mille per gli aggiornamento.

Ho letto che gli ucraini hanno effettuato uno sbarco in Crimea, c'è chi sostiene che ci siano stati anche combattimenti, ma i cinegiornali si son affrettati a dire che si trattava più che altro di un atto dimostrativo.
Sarei curioso di sapere che fin han fatto ...

Più interessante è la notizia o feik che vedrebbe i russi evacuare Tokmak perché consapevoli di un attacco che non potranno arrestare....

Che notizie hai a riguardo?

Nico
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Мир
Wednesday, 04 October 2023 13:36
Caro Paolo,
grazie come sempre per tutti gli aggiornamenti quotidiani.

Noto che da qualche giorno la "banda dei democratici" ha iniziato a parlare più apertamente di conti che non tornano, di soldi che mancano, insomma è proprio vero che la democrazia ha un prezzo, e che prezzo!

Non mi fido molto quando gli anglosassoni ci mostrano le tasche vuote urlando che i soldi son finiti; soprattutto quando a dirlo sono quelli dall'altra parte dell'oceano che i soldi sono abituati a inventarseli, rubarli al primo che capita sotto mano, moltiplicarli, cambiargli colore, forma... finanza creativa insomma, tipo Art Attack.

Credo si tratti ancora una volta dell'ottusa arroganza occidentale, pretendere anche in questo caso di dettare i tempi del conflitto, di mostrare a tutti che solo noi possiamo porre fine alle ostilità, fosse anche perchè abbiam finito i soldi! (verrebbe da ridere ma non son tempi da ridere).

E' persa, ma lo decidiamo noi quando abbiamo perso.

La Russia finirà il suo lavoro, di queste nostre perversioni dialettiche ormai non si cura più.

Un abbraccio,
Мир
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 October 2023 15:03
Grazie a te Mir!

Con la tua consueta capacità di sintesi hai analizzato a mio parere le motivazioni che portano oggi le cancellerie dei Paesi NATO a sollevare il problema dei "soldi". "La democrazia ha un prezzo... e che prezzo!"

Anch'io non mi fido molto delle "motivazioni ufficiali" di questo inizio di scaricabarile da ovest a est... così come penso anch'io che ormai i russi tirino dritti senza preoccuparsi troppo di come si sia alzato stamane Joe, o di che colore si sia messo la cravatta Rishi...

Qualcuno parlava già, nei giorni scorsi, di "campagna d'inverno". Non lo so, sinceramente. Per come la vedo, i russi cercheranno - questa volta - di chiudere la faccenda nel più breve tempo possibile. A differenza di febbraio 2022 ci sono MENO, molte meno, incognite.

Chi doveva uscire allo scoperto è uscito. Ed è uscito mettendo in campo tutto quanto poteva mettere senza obbligare i propri connazionali a vedere voli militari pieni di sacchi neri e ad alzare le tasse per "la patria che chiama".

Date queste premesse, un passo ancora e a essere silurato non sarà Kevin McKarthy ma un'intera catena di lobby e singoli anelli di quel blocco di potere trasversale che sinora ha ritenuto proficuo continuare a finanziare il progetto: "sino all'ultimo ucraino". Finanziamento al regime di Kiev compreso:
https://t.me/rezident_ua/19941

E' evidente che più di così l'U-ccidente non intenda fare. Che manterrà in tutto questo l'arroganza, come hai giustamente notato, del "finisco quando lo dico io", e che i russi andranno avanti per la loro strada. Per il popolo ucraino si prospetta un inverno molto freddo, in tutti i sensi.

I militari, che per esempio in altre situazioni e contesti completamente diversi risultano storicamente risolutivi per mandare a casa un regime, per "commissariare" il treno che sta per deragliare, in questo momento sono intenti a ritagliare un posto al sole per Mascellone, convitato di pietra in ogni conversazione fra KIEV, LONDRA e WASHINGTON. E attualmente fra i più papabili nella successione al patàca. In altre parole, non possono patriotticamente lottare contro un regime ormai fuori controllo, dal momento che sono essi stessi non solo conniventi, ma parte organica, costitutiva, di tale regime.

Partiti di opposizione non ce ne sono... difficile dare colpe al popolo ucraino se non scende in piazza coi forconi. O forse, anche lì, nel sottobosco del non detto, del non dichiarato, del non evidente, qualcosa si muove. A livello "carbonaro", l'unico possibile nelle condizioni date, ovvero quello della lotta clandestina.

E al momento giusto emergerà. Voglio sperarlo.

Un abbraccio!
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 October 2023 19:17
03/10 ore 18:30 aggiornamento

AH, MA ALLORA NON ERA PROPAGANDA FILORUSSA...

Noi lo diciamo da maggio, che i russi con le varie ondate di assalti NATO e regime di Kiev “fanno l’altalena” e non il muro contro muro. A OTTOBRE CI E’ ARRIVATO ANCHE IL NYT:
“Kyiv’s forces have also run up against a Russian tactic of ceding ground before striking back.
Reports on Monday illustrated the issue: Russian forces said they had staged an assault on Ukrainian troops on the front line in the Zaporizhzhia region, while Ukraine’s forces said it had “repelled the attacks.”
Rather than holding a line of trenches at all costs in the face of Ukraine’s assault, security experts say, Russian commanders have employed a longstanding military tactic known as “elastic defense.””
https://www.nytimes.com/live/2023/10/03/world/russia-ukraine-news#a-tactic-known-as-elastic-defense-is-one-of-several-factors-aiding-russia

Chiamatela “altalena”, chiamatela “difesa elastica”, chiamatela come volete. C’era e c’è modo e modo di “ceding ground”. Un anno fa NON ERA COSI’. Non era “ceding ground before striking back”, era ritirarsi, e alla svelta, cercando in fretta e furia una nuova linea dove stabilizzare il fronte.

Ma così non è stato da maggio a oggi. Quando i russi reputavano inutile continuare a tenere una posizione, si ritiravano, ma “camminando all’indietro”, su posizioni retrostanti predefinite e scatenando un fuoco d’inferno sul pezzo di terra appena abbandonato. Gli attaccanti non riuscivano a consolidare il loro “successo”, magari qualche centinaio di metri dopo settimane di assalti, subivano perdite consistenti e, mentre i cinegiornali luce europei, d’oltremanica e oltreoceano erano ancora lì a celebrare, amplificandole, le “chilometriche avanzate”, erano costretti a ritornare alle postazioni di partenza, e a ricedere la posizione ai russi.

E’ quanto appena accaduto a RABOTINO, peraltro.
https://t.me/rabotyno/371

Variante a quanto sopra descritto, ma il NYT ci arriverà dopo natale probabilmente: se la linea di fronte comprendeva quattro case e di quelle quattro case nulla ormai era rimasto, quelle quattro case divengono TERRA DI NESSUNO, nessuno si arrischia a tenere un mucchio di macerie per il puro gusto di morire facendo da bersaglio. Ecco allora che lì l’ALTALENA RUSSA SI FERMA, MA SI FERMANO ANCHE GLI ATTACCANTI! Zona grigia, dove prima di metterci piede ci pensi due volte, la ATTRAVERSI, e di corsa, cercando di SUPERARLA E RAGGIUNGERE la trincea nemica ed espugnarla (DA PARTE UCRAINA). Tieni quella spianata come DISTANZA DI SICUREZZA fra te e gli attaccanti su cui cominciare a INDEBOLIRLI COSTANTEMENTE man mano che si avvicinano nel loro tentativo di assalto (DA PARTE RUSSA) fino a farli desistere e tornare indietro.

RABOTINO, NOVOMAJORSKOE, PJATICHATKI, UROZHAJNOE, KLESCHEEVKA, ANDREEVKA… non è una sola volta che è accaduto… forse, ma FORSE, è una costante di un modo di difendersi… che ne dici NYT? O forse è il “caso”, che si ripete sempre uguale… ai filosofi, o ai cartomanti a questo punto, l’ardua sentenza.

Del resto, perché lamentarsi del NYT quando invece i nostri cinegiornali luce sono ancora lì che celebrano la trionfale avanzata con la Crimea ormai lì, a un tiro di schioppo...

Il “Centro d’analisi politico-strategiche” STRATPOL scrive, a proposito:
“La contre-offensive ukrainienne est un échec, la progression des Ukrainiens est extrêmement faible”
https://stratpol.com/la-contre-offensive-ukrainienne-est-un-echec-la-progression-des-ukrainiens-est-extremement-faible/
Ad affermarlo PEER DE JONG, colonnello dei marò francesi, una vita in missioni fra Africa e Bosnia già sotto Mitterand. Attenzione attenzione…

“Selon lui, la réalité est très différente de la vision que les médias occidentaux tentent d’imposer. Les réalisations des forces armées ukrainiennes se limitent à l’extension de quelques kilomètres en 4 mois, ce qui peut difficilement être considéré comme un succès dans le cadre d’une offensive de grande envergure. ”

LA VISIONE CHE I MEDIA OCCIDENTALI TENTANO DI IMPORRE”… MA COME SI PERMETTE QUESTO FILOPUTINIANO!?!

E va avanti: “Quelque kilomètres ce n’est pas une contre-offensive”… “QUALCHE CHILOMETRO NON E’ UNA CONTROFFENSIVA”...

Fermiamoci qui altrimenti i cinegiornali luce vanno in crisi mistica. E il loro carro armato che "volava, volava felice più in alto" e, soprattutto, verso la Crimea... fa flop subito dopo il decollo. Lasciamoli volare...

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 October 2023 12:53
03/10 ore 12:30 aggiornamento


DAL FRONTE


Situazione assolutamente invariata. Sulla rete girano filmati come questi di strade sterrate INTASATE di CARCASSE DI MEZZI NATO:
https://t.me/polk105/11566
Giusto per tirar su il morale al prossimo turno di mezzi distrutti che le filma.

Sull’altro versante, oggi SHOJGU ha fatto rapporto e alcuni dati sono davvero importanti:
1. Nessun bisogno di nuove mobilitazioni
2. Solo questo mese, cinquantamila nuovi arruolati, per un totale di 335.00 NUOVI CONTRATTI con volontari SIGLATI DALL’INIZIO DELL’ANNO.

Già questo elemento, dovrebbe far riflettere sul cambio di situazione radicale rispetto soltanto a un anno fa. L’anno scorso per MOLTO meno rispetto a quanto dichiarano i capoccia NATO, fu dichiarata una mobilitazione parziale in situazione, se non di emergenza, comunque di pericolo. Quest’anno, che i capoccia NATO dicon che va tutto bene, che sta iniziando la battaglia di Crimea, e altre panzanate, nessuna mobilitazione parziale e van bene i soli volontari (50.000 contro 300.000 arruolati in fretta e furia l’anno scorso).

Chi ha orecchie per intendere… che dire... si pigli una canadese due posti.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 October 2023 08:45
02/10 ore 08:30 aggiornamento

SVALUTESCION


Altra bella parola che il regime di KIEV ha introdotto per il suo martoriato popolo. D’altronde, con 45 giorni di casse dello Stato al verde (come minimo) non si può fare molto. Vero è anche che qualche alternativa c’era.
Io ne ho contate almeno SEI di cose, secondo il pensiero economico classico, non quello 4.0 o versioni successive. E le sappiamo anche noi che non abbiam fatto economia all’università. Le prime tre le dico io perché al canale ucraino MRYA, che segue con le altre tre, “stranamente” non son venute in mente:
1. Attingere alle riserve strategiche. Misura estrema (una volta andate, sono andate) ma necessaria per fare cassa senza toccare il resto. Del resto, un regime che considera il proprio popolo MENO dei fondi di magazzino NATO che gli arrivano già scassati, difficilmente considera questo come primo punto. Anzi, come “punto” tout court.
2. Attingere dalle grandi rendite, almeno una tantum (45 giorni). Lo aveva fatto Amato, se non mi sbaglio, non Lenin. No, non è nemmeno questo il caso. La proprietà (dei ricchi) è sacra.
3. Lotta alla corruzione … ho fatto la battuta. Scrive ieri notte Rezident, canale ucraino:
La cosa più esilarante è che negli USA si preoccupano della NOSTRA corruzione e PER NOI invece va tutto bene! Kirill Timoshenko si è pappato cinquecento miliardi nel Grande cantiere, Shurma passa i proventi delle bollette della corrente (che peraltro non c’è!) a suo fratello.
E nessuno ci vede niente di male, né i servizi segreti, né il tribunale: significa che va tutto bene!
Максимально смешно выходит, пока в США переживают за коррупцию у нас все хорошо! Кирилл Тимошенко освоил 500 миллиардов на Большой стройке, а Шурма делает выплаты своему брату за электричество, которого нет!
Главное, что суд и СБУ не видят нарушений, а значит все хорошо!
https://t.me/rezident_ua/19920
A proposito di corrotti, a Zerada spiace per il sindaco di SUMY, pesce piccolo beccato ieri con tanto di mazzette… in grivne (foto qui)!
https://t.me/ZeRada1/16076
Spiace perché… quelle mazzette (insieme a quelle che si sarà riuscito a imboscare in qualche intercapedine o nello sciacquone del water, da oggi non valgono neanche come carta igienica. Infatti, l’opzione scelta è la...
4. SVALUTESCION. Dal 24 febbraio la grivna era agganciata alla moneta dei padroni come una cozza, da OGGI sarà lasciata libera di “fluttuare”, ovvero cadere in una picchiata che Dio solo sa quando finirà, mentre la Banca centrale per far fronte ai suoi obblighi continuerà a emettere moneta sempre più simile, per l’appunto, a carta igienica. “Comprate dollari”, scriveva ieri Legitimnyj alle 17:50
https://t.me/legitimniy/16384
Per inciso, la svalutazione di per sé non significa nulla. I bolscevichi dal ’19 al ’22 NE AVEVANO PASSATE MOLTE, MA MOLTE DI PEGGIO, ripresa post-bellica assente causa guerra civile inclusa. Ne avevo accennato parlando di “Economia politica e politica economica della rivoluzione bolscevica” in un breve lavoro del 2007, che mi aveva suggerito il compagno Manes.
https://www.resistenze.org/sito/te/cu/ur/cuurbm08-009932.htm
Riprendo da questo un breve brano di Lenin, che ironizzava sugli “zeri” dei prezzi in rubli di cui ormai nessuno teneva più conto:

“Anzitutto parlerò del nostro sistema finanziario e del nostro "famoso" rublo. Penso di poter affermare che i rubli russi siano famosi anche solo per il motivo che oggi in circolazione ce ne son di più di un quadrilione! (Risate) È una cifra astronomica. Son sicuro che qui non tutti sappiano cosa realmente significhi. (Risate generali). Ma noi non pensiamo che tale cifra sia in sé interessante dal punto di vista della scienza economica, visto che gli zeri possono essere sempre depennati. (Risate.) In quest'arte abbiamo ottenuto qualche risultato, del tutto ininfluente dal punto di vista strettamente economico e in seguito ricorreremo ancora a essa. Ciò che a noi realmente preme è il problema della stabilizzazione del rublo! Stiamo ora lavorando alla sua soluzione, le nostre forze migliori vi stanno lavorando e stiamo dando a ciò estrema importanza. Se riuscissimo a stabilizzare il rublo nel lungo periodo, e quindi a tempo indeterminato, vorrebbe dire che avremmo vinto. In tal caso tutte queste cifre astronomiche, questi trilioni e quadrilioni, non avrebbero significato nulla. Saremo capaci allora di basare la nostra crescita economica su basi solide. [...] La pratica dimostra che siamo già sulla strada giusta, stiamo iniziando a spingere la nostra economia verso la stabilizzazione del rublo, che è di suprema importanza per il commercio, per la libera circolazione delle merci, per i contadini e per le grandi masse di piccoli produttori.”

Rimando a quella lettura per vedere come, da un punto di vista comunista, si possa anche utilizzare la leva della svalutazione per accelerare processi di trasformazione economico-sociale in senso socialistico. MA, COME NEI PUNTI PRECEDENTI, NON È QUESTO ASSOLUTAMENTE IL CASO! Seguono gli ultimi due punti:
5. Facile facile… tagli al bilancio (ma va???) e, dulcis in fundo
6. Tagli alla spesa sociale (quale???)
4-5-6 li faranno insieme per non sbagliare, ironizza il canale Ukraina_ru
https://t.me/ukraina_ru/171590

INTANTO, L’EUROPA NON STA A GUARDARE… CHIUDE PROPRIO LE FINESTRE E SERRA LA PORTA A DOPPIA MANDATA!
Ieri non sono riusciti a staccare un assegno minimo di 500 MILIONI DI EURO
https://www.euronews.com/my-europe/2023/10/02/impasse-continues-over-hungarian-veto-on-eu-military-aid-for-ukraine
Veto ungherese, ma da domenica con l’elezione in Slovacchia di ROBERT FICO Orban non è più solo… e cominciano a essere in due. Più i polacchi che bloccano il grano, più tutto il resto.

In questo, BORRELL si mostra fiducioso per un pacchetto di 5 miliardi per l’anno prossimo… MA SONO GLI STESSI CANALI UCRAINI A DIRE CHE SI TRATTA DI FUMO NEGLI OCCHI. A parte il fatto che con QUARANTA MILIARDI DI DEFICIT nel bilancio, A OGGI LE CASSE DELLO STATO (o di quel che ne resta) RISULTANO COPERTE DA SOLDI U-CCIDENTALI PER MENO DI UN QUARTO!
https://t.me/rezident_ua/19917

PERSINO LA CONTRAEREA INESISTENTE CONSISTE OGGI IN PROMESSE DI AIUTI MILITARI DEL TUTTO INUTILI! UN PATRIOT CONTRO UN GERANIO È COME PRENDERE UNA FERRARI PER FERMARE UN MONOPATTINO ELETTRICO CARICO DI ESPLOSIVO!
https://t.me/rezident_ua/19923
I canali ucraini si sgolano nel cercare di “farlo capire” ai loro “partner”... che non han capito ancora essere i loro padroni! Soprattutto, non han capito che ai padroni interessa vendere FERRARI, non MONOPATTINI! Un’occasione come questa dove la troveranno ancora???

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Tuesday, 03 October 2023 09:01
Ho appena letto che la Zakarova ha chiamato ufficialmente in causa USA e GB per gli attacchi a Sebastopoli, elencando cosa come quando, e anche da dove.
Il dove deve preoccupare, Sigonella...
Pare che i droni da ricognizione Poseidon della marina statuinitense siano partiti proprio da lì, e questo potrebbe portare a dichiarare ufficialmente cobeligeranti non solo USA e GB, ma anche l'Italia.
La cosa puzza di merda in modo inimmaginabile (e scusa il francesismo).

Qualche notizia di rilievo in merito?

Nico
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Paolo Selmi
Tuesday, 03 October 2023 09:55
Carissimo Nico!

Fortunatamente i russi lo sanno e "ci vogliono bene", mettiamola così, nonostante la nostra prona sudditanza NATO: ci giochiamo le nostre carte con il povero Toto Cotugno, i Ricchi e poveri, Albano e Romina e... Italodisco (che nell'Est spacca...)

Lo sanno da OLTRE un anno, "colà dove si puote". Noi, nel nostro piccolo, lo denunciamo dal 29/10
https://sinistrainrete.info/2-non-categorizzato/23952-provvisorio7.html

Mi auto-cito, e chiedo perdono di questo:

"I DRONI CE LI HANNO TUTTI, LA DIFFERENZA LA FA LA CONTRAEREA

Stamattina presto, intorno alle quattro, c’è stato un attacco in massa di droni su Sebastopoli, Crimea. A coordinare e correggere le traiettorie un altro drone NATO, lo RQ-4 GLOBAL HAWK (sigla FORTE10), qui tracciato da flightradar24 mentre si tiene sul Mar Nero appena sotto la linea delle acque territoriali russe.
https://t.me/boris_rozhin/68676
PARTITO DA CTA (CATANIA FONTANAROSSA), PERALTRO! NEANCHE DA SIGONELLA… poi ci credo che i cinegiornali luce non riconoscono la sudditanza coloniale ucraina, per loro è tutto normale, anche dare i nostri aeroporti civili… cosa pretendiamo? Che ammettano, riconoscano il mettersi a novanta degli altri quando noi siamo i primi a farlo?

Comunque, problemi nostri, annosi peraltro, e che peraltro vanno solo ad aggravarsi. Tornando sul pezzo abbiamo quindi decine di droni lanciati a bomba non contro l’ingiustizia, ma contro la città simbolo della presenza navale sovietica prima, e russa ora, ovvero Sebastopoli. L’ambita Sebastopoli, prima da Hitler e poi dalla NATO, che a inizio 2014 vedeva già lì la propria base navale, PORTANDO LA GEORGE BUSH CON NOVANTA FRA AEREI ED ELICOTTERI PROPRIO A RIDOSSO DEL BOSFORO…
https://www.sott.net/article/314886-Retrospective-How-Russia-ruined-US-plans-in-Crimea?

Semplici coincidenze? Era quello che prometteva Poroshenko agli USA qualora fosse stato rieletto nel 2019…
https://en.topwar.ru/155652-pushkov-kiev-peredal-by-nato-voenno-morskuju-bazu-v-sevastopole.html
poi i padroni NATO scaricarono il cavallo vecchio e neppure usato-sicuro con quello nuovo, che addirittura prometteva PACE… per questo è stato eletto, questo è quello che non gli perdona il popolo ucraino, quando può parlare naturalmente...

Sebastopoli quindi chiodo fisso della NATO da otto anni, peggio della Fenech, ambito premio e lì rimasto… oggi però non son riusciti neppure a ricordarlo, questo chiodo fisso, ai russi.

Tutti i droni sono stati tirati giù dalla contraerea russa, così come quelli sottomarini sono stati silurati ancora al largo. Qui un’immagine di questi ordigni:
https://t.me/rybar/40693
Tutti distrutti tranne il “catanese”, ovviamente, che ronzava in acque internazionali. Un fallimento enorme, oltre che uno spreco inutile di soldi, e che soldi, visto che non stiamo parlando dei “gerani” da diecimila euro quando sono superequipaggiati.

Dai Bayraktar che dovevano essere le V2 e invece son finiti a terra con una Z sopra, a quelli più sofisticati targati Lockheed, la grande novità della guerra azero-armena, all’epoca tutta targata Turchia che è comunque sempre NATO, si è rivelata un clamoroso FLOP. Anche qui, riprendendo il pezzo cinese di ieri, NON A DOPPIO SENSO DI MARCIA, MA A SENSO UNICO. I russi hanno letteralmente risolto il problema delle infrastrutture con droni a BASSO COSTO (a differenza di un Kalibr, per esempio) e, soprattutto, MANTENENDO il BASSO IMPATTO sulle strutture civile adiacenti. Oggi i padroni NATO han provato a
- dire che son capaci di farlo anche loro
- cercando di andare nella tana del lupo in Crimea
- oltre che tentare il bis dell’attentato al ponte
e han visto letteralmente andare in fumo la loro azione. Questione di contraerea."

Il giorno dopo lo DENUNCIAVAMO NUOVAMENTE:

"FORTE12

E’ la sigla del drone RQ-4B Global Hawk partito qualche ora fa da SIGONELLA.
https://t.me/ukraina_ru/112710

Qui lo possiamo tracciare noi direttamente:
https://www.flightradar24.com/FORTE12/2e084ae1

Copiaincolla del volo di ieri, dove faceva da correttore delle coordinate per i droni aerei e sottomarni dell’azione militare sviluppata dai britannici in quello che è diventato il loro poligono di tiro preferito, dopo ovviamente i gasdotti in fondo al mar un po’ più in su. Si va su “ROUTE” e si vede tutto l’itinerario.

Oggi riposo, solo ricognizione, nessuna missione operativa. Torniamo alla domanda di ieri: partecipando direttamente e senza alcun passaggio parlamentare agli eventi bellici, come si conviene a ogni colonia NATO che si rispetti, come possiamo pretendere che politici e cinegiornali luce dicano qualcosa che risponda minimamente al vero?"

Questo i canali telegram russi... con flightradar24... immaginiamo da quanto prima lo sapevano già i militari russi...

Questo lo dico soltanto a titolo di rassicurazione, a me stesso anzitutto, della serie: "anche se lo sanno, eccome se lo sanno, non siamo (ancora) nella lista dei premi". Non ci cagano, detto alla francese... meno male. Anche se ogni tanto a livello di quella cosa strana che si chiama "ars diplomatica" e che con noi è morta con Spadolini e la cosiddetta "prima repubblica", qualche "stoccata", qualche "colpo di fioretto", qualche "sassolino dalla scarpa" li tiran fuori...

Detto questo, resta per noi la VERGOGNA! Perché l'ITALIA da OLTRE UN ANNO E' IN GUERRA CONTRO LA RUSSIA, non limitandosi a fornire vecchie carcasse ancora (e per poco!) semoventi dai fondi di magazzino, ma facendo da base logistica ai droni che girano per il Mar Nero, FORNENDO LE COORDINATE e CONSENTENDO DI TRIANGOLARE sugli obbiettivi prefissati gli attacchi dei droni che partono da Odessa e dintorni.

Quando si trattò di fare lo stesso con la JUGOSLAVIA, cadde il governo (tenuto su, ricordiamolo, da se-dicenti comunisti per se-dicente "spirito di responsabilità"). Qui... è da un anno che lo denunciamo e... chissenefrega.

EMBE'? "Fatti li cazzi toa" che campi cent'anni... al che riprendendo l'idioma dell'esortazione, rispondiamo, in linguaggio semi-cifrato... "Facitibi 'n cu#u!" A che serve campare cent'anni se, per sopportare tutto questo, "ci vuole quello che io non ho, ci vuole il pelo sullo sto-ma-co"? Ma anche col pelo sullo stomaco, anche riuscendo a guardarsi allo specchio la mattina senza sputarsi "in un ecchio", andando avanti di questo passo, fra non molto saremo i prossimi?

Quindi... grazie mille Nico e andiamo avanti a denunciare! Prima o poi qualcuno si accorgerà, farà un'interrogazione parlamentare, un seminario di tre giorni... e poi tornerà tutto come prima... basta, troppo pessimista questo finale... mi piace di più "pessimismo della ragione, ottimismo della volontà!" Punto. Due punti. Punto e virgola. Abbondiamo!

Un abbraccio e teniam botta!

Paolo
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Faberestsuae
Monday, 02 October 2023 21:56
Grazie Paolo di tutto
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Paolo Selmi
Monday, 02 October 2023 22:47
Di nulla Faberestsuae, non ti nascondo che è fatica, ma se è vero, come è vero, che "la nostra causa è giusta", che "nashe delo pravoe", allora questo mi basta. E mi avanza.

Ne verremo fuori, prima o poi. ...speriamo più prima che poi! :-)

Un abbraccio
Paolo
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Мир
Friday, 27 October 2023 00:50
Caro Paolo,
e noi siamo qui al tuo fianco ogni giorno, assidui lettori di queste pagine, che sono già memoria storica.

Grazie
Мир

P.S. non leggete più quel che stanno scrivendo i giornali, la tragica farsa del regime di Kiev volge al termine, verrà fuori il peggio da ogni parte, nell'intermittente disinteresse generale.
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Paolo Selmi
Tuesday, 31 October 2023 15:36
Grazie mille Mir,
ti leggo solo ora perché mi son perso coi commenti su e giù... poi non essendoci più il contatore, faccio fatica a vedere se ci sono stati dei proseguo nello sviluppo della discussione.
Grazie di cuore Mir!
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 02 October 2023 18:23
02/10 ore 18:00 aggiornamento


DAL FRONTE


Situazione sul campo assolutamente invariata. Continuano invece gli attacchi dell’artiglieria russa su tutti i fronti dove si teme ormai, da parte NATO e del regime di KIEV, una loro offensiva:
- Aeroporto preso di mira nella regione di DNEPROPETROVSK
https://t.me/polk105/11546
- Così come presa di mira KUPLJANSK
https://t.me/polk105/11545
e, più in generale, la regione di CHARKOV:
https://t.me/polk105/11542
Staremo a vedere.

NO EURO: ANCHE L’UE NON TROVA UN ACCORDO SUI SOLDI…

Cinque miliardi di euro di credito all’Ucraina è l’importo su cui il sig. BORRELL si era impegnato a far staccare l’assegno per il regime di KIEV. Non solo non è stato trovato l’accordo sull’importo, ma non è stato staccato ALCUN ASSEGNO:
https://t.me/legitimniy/16383
Anche qui, le cose, stanno cambiando. Tutto sommato, non è affatto un male. Forse DISEGNI DI LEGGE come il nr. 10084, non prenderanno mai vita. Tale disegno consente ai soldati di RESTARE NELL’ESERCITO FINO A SESSANTACINQUE ANNI, AUMENTATI A SETTANTA PER GLI UFFICIALI.
https://t.me/RVvoenkor/54024
“SE LO DESIDERANO”, «на ïх прохання», recita l’originale in ucraino.
https://t.me/ZeRada1/16069
Aggiungo, si vede come i “desideri” dei soldati siano “spontanei”, senza forzature… e questo vale ovunque. Così come l’età minima per essere sbattuti al fronte si parla già di abbassarla a vent’anni:
https://t.me/rezident_ua/19913
A questo punto, se fosse soltanto la semplice, indegna, banale mancanza di soldi a porre fine a questa follia, non sarebbe male.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 02 October 2023 12:41
02/10 ore 12:40 aggiornamento


LA TRAPPOLA


Quella che i russi starebbero approntando alle forze NATO e del regime di KIEV fra RABOTINO e VERBOVOE.
https://telegra.ph/Zaporozhskij-front-Rossijskaya-armiya-nachala-gotovit-kotel-dlya-VSU-pod-Rabotino-i-Verbovym-10-01
Non serve essere Rommel, basta guardare la cartina. La SACCA è già quasi pronta. Dentro ci stanno migliaia e migliaia (per fermarci all’ordine di grandezza di tre zeri) di soldati, verosimilmente dai dieci ai ventimila.

Un attacco improvviso dai due lati della sacca, teso a chiuderne la bocca. Un attacco riuscito. Cosa comporterebbe alla REPUTAZIONE già traballante delle forze NATO e di quelle del regime di KIEV? Che DANNO MATERIALE comporterebbe una nuova, l’ennesima AZOVSTAL’ (o DEBAL’CEVO 2015!) con almeno il triplo di uomini e mezzi dentro? E l’ultimatum: RESA o MORTE?

Non serve essere Rommel, ma a KIEV e alla lobby “democratica” dei padroni servono risultati concreti ENTRO 45 GIORNI. L’ennesimo passo falso, l’ennesimo passo più lungo della gamba, questa volta non costerebbero qualche migliaio di morti sul conto di KIEV e qualche centinaio di pezzi carbonizzati sul conto NATO. Quando si chiude una SACCA, le conseguenze sono BEN PEGGIORI.

E non saremmo a MAGGIO 2022. Quello che i cinegiornali luce faticano a comprendere, o fan finta di non esserci ancora arrivati, è che non siam più nel 2022! E son già passati DIECI mesi… ma, ciò che più conta, SON PASSATI ANNI LUCE DA ALLORA, a livello di situazione internazionale. Una sacca allora, peraltro da noi denunciata come espressione del più bieco, criminale cinismo, “fino all’ultimo ucraino”, aveva ingenerato un movimento completamente opposto, sino all’ENTRATA A PIE’ PARI NEL CONFLITTO DA PARTE DELLA NATO QUALCHE MESE PIU’ TARDI.

Oggi, che la NATO è entrata a piè pari, già da un anno, E SE LI TROVA ENTRAMBI PESTATI, E NON POCO, una sacca di quelle PROPORZIONI e con quel DANNO farebbe MOLTO, ma MOLTO più male. E i russi cominciano a farci un pensierino.

"UKRAINE IS WINNING...": NON SOLO MENZOGNA ALLA BASE, MA PEGGIO

Noi NEL FRATTEMPO continuiamo a sentirci, o leggerci, i nostri capi affermare: “Ukraine is winning. Now let’s finish the job”
https://www.telegraph.co.uk/news/2023/10/01/ben-wallace-ukraine-counteroffensive-succeeding/
Ben WALLACE, ex ministro della difesa britannico. Non l’ultimo cazzaro da bar. Che scrive però come se fosse l’ultimo cazzaro da bar. E uno si chiede: perché scrive come se fosse l’ultimo cazzaro da bar? Con toni epici, quasi dannunziani (e se il prosieguo è come questo incipit...)?
“Whisper it if you need. Dare to think it. But champion it you must. Ukraine’s counteroffensive is succeeding. Slowly but surely, the Ukrainian armed forces are breaking through the Russian lines. Sometimes yard by yard, sometimes village by village, Ukraine has the momentum and is pressing forward.”

Certo, mesi e mesi (e mesi) di “momentum”… a che pro queste cazzate che neanche al bar dello sport il lunedì? Noi che non ci abboniamo ci fermiamo all’incipit, ma il giornalista russo Vladimir KORNILOV nel commentare questo delirio ci offre una schermata della “carta stampata”, dove c’è un paragrafo ancor più SCONCERTANTE (e sconcertante è dir poco):
“WE HAVE THE CHANCE TO HELP FINISH THIS. THE RUSSIAN ARMY IS CRACKING. UKRAINE HAS LEARNT NEW TACTICS TO OVERCOME HORRENDOUS MINEFIELDS, AND THE STORM SHADOW STRIKES ARE DEVASTING RUSSIAN HQ’S. WE ARE WITNESSING THE BEGINNINGS OF THE BATTLE FOR CRIMEA”
https://t.me/kornilov1968/19681
“Stiamo assistendo all’inizio della battaglia per la Crimea”… chiamate il 118, verrebbe da dire per una persona normale che soffra di questi scompensi. Qui però c’è DOLO. E la notizia tratta dal prosieguo è riportata sia da ukraina_ru, che da Rvvoenkor che l’articolo l’hanno letto tutto.

In sostanza, “stiamo vincendo, anzi siamo alla resa dei conti finale, col nemico in crisi, che barcolla ormai, manca solo una spallata, l’ultima spallata… e L’UCRAINA DEVE FARE LA SUA PARTE (come se non l’avesse fatta sinora) E L’ETA’ MEDIA DEI SOLDATI E’ DI QUARANT’ANNI. Ma leggiamo integralmente questo passaggio (recuperato dalla rete):
“Ukraine can also play its part. The average age of the soldiers at the front is over 40. I understand President Zelensky’s desire to preserve the young for the future, but the fact is that Russia is mobilising the whole country by stealth. Putin knows a pause will hand him time to build a new army. So just as Britain did in 1939 and 1941, perhaps it is time to reassess the scale of Ukraine’s mobilisation.
Let us not pause for one day. Let us see this through. The world is watching to see if the West has the resolve to stand up for our values and the rules-based system. What we do now for Ukraine will set the direction for all of our security for years to come.”


SERVE CARNE DA CANNONE PIU’ GIOVANE! COME “NOI” (I BRITANNICI) NEL 1939 E NEL 1941. I SUDDITI NON FANNO ABBASTANZA. BIGHELLONANO. NOI INVECE…


SENZA ENTRARE NEL MERITO DEL "DESIDERIO DI ZELENSKIJ DI PRESERVARE I GIOVANI PER IL FUTURO"... dopo le scene che vediamo quotidianamente riprese dai cellulari di "giovani per il futuro" sbattuti nelle camionette...

... vale la pena riportare quanto questi signori AFFERMAVANO UN ANNO FA:
“No amount of threats and propaganda can hide the fact that Ukraine is winning this war, the international community are united and Russia is becoming a global pariah.”
https://www.gov.uk/government/speeches/russias-ongoing-war-of-aggression-against-ukraine-uk-statement-osce-forum-for-security-cooperation

RICORDIAMOCI QUESTE PAROLE. COMPRESA LA RUSSIA “PARIA GLOBALE”… E VEDIAMOCI OGGI, VEDIAMOLA OGGI, E TRAIAMO LE DOVUTE CONCLUSIONI.

RICORDIAMOCI SOPRATTUTTO COSA, SFRUTTANDO L’ONDATA DI ENTUSIASMO AMPLIFICATA DAI MEDIA DI REGIME E CHE IN U-CCIDENTE VEDEVA LA VITTORIA A PORTATA DI MANO, QUESTA PROPAGANDA HA COMPORTATO. LA TRAGEDIA, IL GENOCIDIO DI UN POPOLO INTERO, CHE HA COMPORTATO.

ORA, a un anno di distanza, dopo tutto quello che è successo, non solo questi criminali impuniti hanno la sfrontatezza di affermare che L’UCRAINA STIA VINCENDO, CHE SIAMO ALLE PORTE DELLA BATTAGLIA DI CRIMEA, ma che l’UCRAINA STESSA, OVVERO IL SUO POPOLO RIDOTTO A CARNE DA CANNONE, NON STIA FACENDO ANCORA ABBASTANZA.

A PROPOSITO DI “NON STARE FACENDO ABBASTANZA”… QUESTI I PRIMI NECROLOGI DI DONNE SOLDATO UCRAINE:
https://t.me/ukraina_ru/171439
Donne sbattute DA POCO al fronte come medici e infermiere da campo.

Questo canale, che non è ucraino, è russo, nel commentare la CRIMINALITA’ di CHI IMPONE UN GENOCIDIO a un popolo peraltro non suo, ricorda che PERSINO LA GERMANIA NAZISTA, CHE PER UNA GUERRA CHE PERALTRO ERA LA SUA PORTO’ A ESAURIMENTO L’INTERO POTENZIALE ECONOMICO E INDUSTRIALE, ARRUOLO’ IL 16% DELLA PROPRIA POPOLAZIONE (13 MILIONI DI SOLDATI SU 80 CITTADINI).
https://t.me/RVvoenkor/54003
Qui NO, fino all’ultimo ucraino significa fino all’ultimo ucraino. Per una guerra che ormai è sempre meno, se non più del tutto, “la sua”.

Aggiornamenti a seguire.
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Nico
Monday, 02 October 2023 16:25
E nel mentre, la cloaca massima che si fa chiamre Il Giornale scrive:

"È un vero inferno per i russi": che cosa sta succedendo in Crimea

Oltre a continuar a leggere che l'ammiraglio è morto. Evidentemente gli Zombi esistono, oppure anche i russi usano controfigure di cartone...

Mi viene il vomito
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Paolo Selmi
Monday, 02 October 2023 17:05
Qualcosa a metà fra "La notte dei morti viventi"... e il video di Thriller di Michael Jackson... dove alla fine a sconfiggere i cattivi arriverà il redivivo Settimo Cavalleggeri, con tanto di squilli di tromba da Giorno del giudizio, carissimo Nico!

Che dire... persino i canali ucraini Rezident, Legitimnyj e Zerada, visto che si tratta di morti loro, di una tragedia epocale che sta decimando un popolo intero, invitano i loro connazionali ogni giorno a guardare in faccia alla realtà.

Qui invece, coi morti degli altri, con le macerie degli altri, con la distruzione degli altri, ci permettiamo anche questo sfregio finale nei loro confronti, ovvero ripetere notizie palesemente false per mascherare la tragedia, in ultima analisi DA NOI PROVOCATA, in atto.

Teniam botta Nico
Un abbraccio
Paolo
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Faber
Monday, 02 October 2023 15:30
Se chiudono il calderone voglio proprio vedere cosa diranno i cinegiornali. Ah già, non parleranno proprio. Stanno tacendo pure sull'articolo del New York Times che ha ammesso che i russi hanno fatto più guadagni territoriali degli ucraini in un anno di guerra.
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Paolo Selmi
Monday, 02 October 2023 17:17
Quando accadde un anno e mezzo fa ad Azovstal', carissimo Faber, mi ricordo ancora che i cinegiornali luce negarono fino all'ultimo. Gli squadristi di Azov non erano chiusi in trappola, "faceva tutto parte del piano"...

Noi che denunciavamo come, di fatto, il regime avesse condannato a morte qualche migliaio di uomini dicendo loro di NON deporre le armi e immolarsi. Loro che... va tutto bene così... perché, c'è qualcosa che non va?

Comodo farlo quando a morire non sono Rossi, Bianchi, Verdi, e via discorrendo, ma cognomi che finiscono in -enko, in -ov, in -ij e di cui nessuno chiederà conto.

Mah... come scrivevo poc'anzi a Nico,
teniam botta!
Paolo
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