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28/05 ore 17:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: CRONACA DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA


Krasnyj Liman è una tragedia annunciata. Prendiamo una carta a caso, anche questa va bene:
https://mpsh.ru/uploads/posts/2022-05/thumbs/li.webp

Si vede proprio che chi arretra, perché non può, non riesce a tenere la posizione, non intende immolarsi “fino all’ultimo ucraino” per l’inquilino del piano di sopra, HA ALLE SPALLE UN FIUME. Un fiume dove tutti i ponti son stati fatti saltare. Cosa fa allora?

Cerca riparo a ovest, cercando di ricongiungersi con chi sta tenendo Svjatogorsk.
Oppure cerca di attraversare a est, dalle parti di Jampol’.

In entrambi i casi si tratta di attraversamenti di territori sotto il costante fuoco nemico, quindi esposti a perdite notevoli di uomini e di mezzi, perdite che vanno ad aggiungersi alle perdite subite per tenere una città indifendibile allorché attaccata su tre lati.
https://t.me/epoddubny/10945

Ecco allora che emerge, in tutta la sua criminalità, l’incoerenza, l’idiozia di questo ordine. Di questo ENNESIMO ordine che non doveva essere dato. LO STESSO STA ACCADENDO A SEVERODONECK. Stesso, identico, ordine “non un passo indietro” dato nel totale disprezzo della vita dei propri uomini.

E la cosa che fa incazzare di più è che la propaganda di regime ieri diceva che a Liman “l’esercito si raggruppava su posizioni più vantaggiose” per resistere, mentre oggi si limita a dire che “la lotta per Liman continua”.
https://t.me/boris_rozhin/51028
Questo, mentre colonne di soldati russi stanno già puntando a Slavjansk
https://t.me/WarDonbass/66203
e al confine nord-est della città, nella cittadina di Rajgorodok, a 5 km dalle porte della città, pare già ci siano i primi scontri:
https://t.me/WarDonbass/66198

Lo stesso si dice di Severodoneck: ormai alcuni quartieri sono in mano agli attaccanti, ma “la situazione è sotto controllo”, “non molliamo”, “teniamo le posizioni”.
https://t.me/WarDonbass/66153
Poi girano sui canali telegram immagini come queste dove l’albergo Mir è praticamente stato occupato dai russi,
https://t.me/WarDonbass/66133
ma si continua a minimizzare.

Una continua presa in giro, come in quei videomessaggi deliranti di uno dei capi di Azov che diceva che “era in corso un’operazione speciale, i cui contorni non era possibile rivelare”… il giorno prima della resa generale.

La prima fase della DELEGITTIMAZIONE di un gruppo dirigente è data dal DISCREDITO che si accumula, sempre di più, su quanto fa ogni giorno. E su questo ormai ci siamo ampiamente. E a questo punto non è più il pope scismatico che prova a tirarti la volata, o il “kurator” da fuori che, per continuare a usarti come marionetta, ti tiene attaccato al respiratore, che possono invertire la rotta. Come si dice nel ciclismo, “se non ne hai, non ne hai”.

DONBASS: CRONACA DI UNA STRATEGIA ANNUNCIATA

In questa carta, invece, tutto quanto continuiamo a dirci, a livello tattico-strategico, su quali siano gli obbiettivi di questa cosiddetta “seconda fase” dell’operazione speciale. Il Donbass si libera così:
https://t.me/swodki/105100
E’ oltre un mese che si dice: attenzione che se cede qui allora si apre la strada per di qua, e se cede lì si apre la strada per di là, e poi alla fine si congiungono e si forma una sacca. Ma ciò nonostante, nonostante l’offensiva russa prosegua al ritmo di pochi chilometri al giorno, uno o due paesi al massimo, l’ordine criminale resta “non un passo indietro”. Finché poi non avviene l’irreparabile, finché poi “non un passo indietro” non è più il segno distintivo di una scelta suicida, ma il risultato finale della stessa, quando la sacca si è chiusa.

ALTRI VIDEO-DENUNCIA DI BRIGATE E BATTAGLIONI

Questo l’elenco aggiornato dei video delle varie brigate e battaglioni che denunciano i loro superiori e rifiutano di andare a farsi massacrare, a cui si è aggiunto quello mostrato in primo piano:
https://t.me/mig41/17987

PROVACI ANCORA, PETR!

Il “povero” Petr Porošenko, alla fine si è saputo oggi che fine aveva fatto. Non è in Polonia, ma continua a fare avanti indietro dal valico di frontiera perché non lo fanno passare. Dopo essere stato trattenuto ieri cinque ore dalle guardie, oggi ci ha riprovato, ma con esito analogo. Alcune immagini commemorative di questo “sic transit gloria mundi” in salsa ucraina:
https://t.me/mig41/17987
https://t.me/WarDonbass/66156

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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28/05 ore 09:30 aggiornamento

Carta aggiornata a ieri notte da RIAFAN (Che non è ai livelli Rybar… ma questo passava ieri il convento)
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/5/27/751122_full.webp

Sostanzialmente notiamo come, oltre all’accerchiamento operativo, si stia formando una vera e propria sacca nella parte più orientale. Anche Avdeevka è sempre più accerchiata da est e nordest
https://t.me/rybar/33231

Tra l’altro la notizia migliore, non passata fino a ieri notte, riguarda

SEVERODONECK

Secondo Boris Rožin, “oggi ci sono stati colloqui su come dare l’ordine di ritirata da Severodoneck” (Сегодня пошли разговоры о том, что приказ на отход из Северодонецка может быть отдан.)
https://t.me/voenkorKotenok/36780
Questo significherebbe che Severodoneck non farebbe la fine di Mariupol’. Stesso discorso per i soldati ormai attaccati da tre lati. Il comando insensato “non un passo indietro” sembrerebbe non essere seguito. Se così fosse, si eviterebbero gli inutili spargimenti di sangue occorsi, per esempio, a Krasnyj Liman.

TOČKA-U

Un esemplare tirato giù dalla contraerea ieri, come sempre impressionante:
https://t.me/boris_rozhin/50943

Lo propongo alla visione unicamente perché ieri ne sono caduti in diversi contro obbiettivi civili, in particolare nella città di Svatovo (LNR). Unicamente per ritorsione. Il bilancio è di 3 morti e 23 feriti.
https://t.me/readovkanews/35187
Replicheranno, finché saranno nella possibilità di farlo, lo stesso copione messo in atto da otto anni a questa parte. Terrorismo, tuttavia, con effetti ben diversi da quelli di prima del 24 febbraio.

IL CASO POROŠENKO

Queste foto di ieri, che lo ritraggono nella terra di nessuno al confine polacco.
https://t.me/mig41/17975
In stato di detenzione? (su di lui pende una condanna)
O solo “da qui non si esce”?
https://t.me/anna_news/33182
O è già passato? (non si capisce bene, in effetti, non è “scortato” o con le manette ai polsi)
Ufficialmente doveva recarsi in Lettonia per un vertice NATO, e poi a Rotterdam. Sembrava aver ricevuto i permessi per l’espatrio, ma mancava il nulla osta della Rada. Che non è arrivato.
https://t.me/mig41/17977
In ogni caso, questo è un segno dell’inasprimento della RESA DEI CONTI INTERNA AL POTERE FASCISTOIDE-MAFIOSO UCRAINO, dove boiardi aspiranti capiclan, capiclan non troppo ansiosi di uscire dalla scena, vecchie figure che attendono solo “il loro momento”, si stanno combattendo dietro le quinte, sostenuti da cordate interne (oligarchi e gruppi di potere) ed esterne (kuratory NATO-UE, disuniti anche nel sostenere l’uno piuttosto che l’altro). Il tutto, sulla pelle di un popolo trasformato in carne da cannone. In quest’ottica, i pochi fotogrammi di ieri sul confine dell’ex-presidente, sono EMBLEMATICI.

“SPASIBO ILON!”


Giunto nelle mani “sbagliate” questo trabiccolo, di nome Starlink e fabbricazione Ilon Musk, che consente ovunque di connettersi via satellite a internet.
https://t.me/sashakots/33124
Anche a me, che son molto ignorante in materia, ora è chiaro come facevano a trasmettere da Azovstal’, per esempio.

PRIMA NAVE ATTRACCATA A MARIUPOL’

Notizia di oggi, segno che il porto è tornato, sia pure a regime ridotto, operativo.
https://t.me/readovkanews/35185

Aggiornamenti a seguire.

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27/05 ore 18:00 aggiornamento

DALL'INIZIO DELL'OPERAZIONE, LIBERI 220 CENTRI ABITATI DELLA DNR


Con Krasnyj Liman dall’inizio dell’operazione sono stati liberati 220 centri abitati della DNR, che a differenza della LNR è quella che resta ancora maggiormente da liberare. Ma già così la cartina rispetto al 23 febbraio è cambiata. E rispetto all’8 marzo senza intervento russo, ovvero in una completa disfatta militare e cancellazione delle due repubbliche, è praticamente l’esatto opposto.
https://t.me/TRO_DPR/2817

CONFERMATO L’ACCERCHIAMENTO OPERATIVO DI SEVERODONECK

Tutte le vie di comunicazione da e per sono inutilizzabili o fisicamente bloccate, come annunciato dalle milizie della LNR.
https://t.me/rian_ru/165061
Questo rende impossibile anche la ritirata ordinata che solo una settimana fa sarebbe stata ancora possibile. Per colpa di chi?

SICURAMENTE NON DEI RUSSI! NESSUNA MOSSA A SORPRESA, NESSUN CONIGLIO DAL CILINDRO… CE NE HA MESSO, MA LO HA CAPITO ANCHE JOHNSON…
"I'm afraid that Putin, at great cost to himself and to the Russian military, is continuing to chew through ground in Donbas. […] He's continuing to make gradual, slow, but I'm afraid palpable, progress"
https://www.reuters.com/world/uks-johnson-putin-making-slow-palpable-progress-donbas-bloomberg-2022-05-27/

Una domanda, quindi, sorge spontanea: se il Coccodrillo Putin (così lo chiama il simpatico Boris:“How can you deal with a crocodile when it’s in the middle of eating your left leg?” Come puoi trattare con un coccodrillo mentre ti sta mangiando la tua gamba sinistra? https://www.mirror.co.uk/news/politics/boris-johnson-warns-crocodile-vladimir-27081356) non ha tirato una codata inaspettata, non si è fiondato a sorpresa, ma è prevedibile, quasi lineare, nella sua lenta progressione… COME E’ STATO POSSIBILE CHE SVARIATE MIGLIAIA DI SOLDATI SIANO STATI CHIUSI OPERATIVAMENTE IN UNA SACCA? SOLDATI COMANDATI ANCHE, SOPRATTUTTO, DAI TUOI “CONSIGLIERI MILITARI” CHE HANNO PRESO IL POSTO DELLO STATO MAGGIORE UCRAINO?

Per inciso, in tutto il blocco ex-sovietico, il coccodrillo è un animale simpatico. E’ il Coccodrillo Gena (Крокодил Гена), l’amico di Cheburashka (Чебурашка), immortalato in questa canzoncina (qui sottotitolata per l’occasione nella lingua del perfido Johnson, pardon Albione): https://www.youtube.com/watch?v=v-0xugvRnUg
Dedicata a chi pensa ancora che basta far vedere la caricatura di Ivan Drago per tornare a quei tempi…
Пусть бегут неуклюже Che corrano sbadatamente
Пешеходы по лужам, i passanti fra le pozzanghere
А вода по асфальту рекой. con l’acqua sull’asfalto come un fiume.
И не ясно прохожим Anche se non è chiaro a chi passa
В этот день непогожий In questo giorno così piovoso
Почему я весёлый такой. Perché io invece sia così felice.

L’ASIA PER LA PRIMA VOLTA SUPERA L’EUROPA COME ACQUIRENTE DI PETROLIO RUSSO

“Asia is now biggest buyer of Russian barrels amid Ukraine war”
“Between 74 million and 79 million barrels from the OPEC+ producer were in transit and floating storage over the past week, more than double the 27 million barrels just before the February invasion of Ukraine, according to Kpler.”
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-26/russia-has-record-oil-volumes-at-sea-as-cargoes-shift-to-asia

Non c’è bisogno di commentare ulteriormente il fatto che, parlando dei kuratory NATO, la geografia non è mai stata il loro forte. E che con India e Cina affamate di materie prime, togliendoci (parzialmente) abbiam fatto loro solo fatto un regalo. Oltre al fatto che la perdita di quote importanti di mercato è stata completata da condizioni ancor più sfavorevoli in fase di acquisto: a parte i prezzi aumentati, ma anche solo costi semplici che prima non c'erano. Non penso che il “venditore”, per esempio, si accolli i costi di commissione per cambiare la valuta tramite la sua stessa banca… oltre al fatto che il cambio è già di suo una cosa arbitraria.

Mi ricordo ancora quando, quasi vent’anni fa, per cambiare in rubli a S. Pietroburgo i quattro euro che mi ero portato dietro, evitavo ACCURATAMENTE gli uffici in centro con su scritto in inglese “exchange” e andavo a infilarmi nei meandri secondari della città, finché trovavo scritto “обмен валюты”, e lì riuscivo sempre a spuntare qualche rublo in più. Immaginiamoci a quel livello e affidando a un’agenzia esterna l’intero compito di curare il flusso dal conto in euro a quello in rubli, che controllo sul processo si potrà mai avere, tenendo peraltro conto che l’alternativa al “se vi va bene, è così”, sarà: “se non vi va bene, è ancora così”…

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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27/05 ORE 12:30 aggiornamento

SITUAZIONE DAI FRONTI


Carta aggiornata di Rybar
https://i.ibb.co/mBQwfT3/27-05-1.jpg

Come è facile notare, la linea di fronte sta collassando sia a nord, che a est.
https://t.me/s/boris_rozhin

A NORD, dopo la liberazione di KRASNYJ LIMAN (riquadro in alto a destra), l’operazione si è spostata a ovest e sud-ovest, per coprire quello spazio fra il centro abitato e il fiume. Resta quindi isolata, a est, Svjatogorsk, di cui abbiamo già parlato.

A EST, SEVERODONECK e Lisichansk sono ormai chiusi, così come è chiusa Gorskoe appena poco più a sud. Quello è il punto più critico che sta per saltare.
A ovest di Popasnaja (riquadro a sinistra), BACHMUT (Artemovsk) si conferma sotto attacco da tre direzioni. Attacco che tra un po’ raggiungerà le porte della città da sudest e da nordest

PRIMA NAVE AL CARICO A MARIUPOL’

25 tonnellate di rulli d’acciaio per un valore complessivo di 170 milioni di dollari. Inutile dire l’importanza del lavoro di bonifica e sminamento svolto sinora per la ripartenza dell’economia locale.
https://t.me/boris_rozhin/50834

Aggiornamenti a seguire.

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27/05 ore 08:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN LIBERA!

La conferma ufficialmente arriverà tra qualche giorno, fra sminamenti e verifica casa per casa che non vi siano cecchini o bombe, ma ieri sera alle venti i corrispondenti sul campo già lo avevano annunciato.
https://t.me/boris_rozhin/50762
Ora Slavjansk è più vicina.

Tra l’altro, una scia di sangue segna questa TRAGICA DISFATTA, perché di questo stiamo parlando. Almeno un centinaio di morti fra le fila ucraine, quelli che non sono riusciti a consegnarsi prigionieri perché avevano il fucile puntato dietro delle truppe barriera.
https://t.me/boris_rozhin/50770
E la responsabilità di questo ennesimo massacro ricade tutta sul comando militare che li ha prima spediti aldilà del fiume, poi ha fatto saltare i ponti, e ha detto loro: “tenete la posizione”. Ci ritorneremo, su questo.

I combattimenti ora, presumibilmente, si sposteranno anche a OVEST nell’ultima zona aldilà del Severskij Doneck tenuta dagli ucraini. Zona molto delicata perché, di fatto, si tratta del bellissimo monastero di Svjatogorsk (la “montagna sacra”, o “sacromonte” come lo chiamano qui). Qui una foto:
https://t.me/WarDonbass/65858
Operazione molto delicata e che richiederà il suo tempo.

BACHMUT (ARTEMOVSK)

Confermati gli avanzamenti di ieri. Inoltre Borovskoe, fra Severodoneck (a nord) e Toshkoe (a sud) sarebbe sotto attacco. La sua presa contribuirebbe ulteriormente all'isolamento del blocco Severodoneck-Lisichansk.
https://t.me/boris_rozhin/50763

AVDEEVKA

Carta aggiornata della situazione
https://i.ibb.co/0ccQKPN/Avdeevka-RYBAR-OUT-220526.jpg
Come sottolinea il collettivo di Rybar, è da otto anni che minaccia e colpisce Doneck coi tiri di artiglieria, ma è forse la più fortificata delle roccaforti dell'intera linea difensiva ucraina. Quindi finora non c'è stato verso di espugnarla.
https://t.me/rybar/33204

Tuttavia, è notizia di ieri notte che un bastione di questa roccaforte, chiamato Kuren’ dai locali e punto di lancio missilistico per otto anni sulle case intorno, è stato espugnato.
https://t.me/swodki/104389
E per chi abita quei luoghi, questa è la più bella notizia.

Naturalmente, aumentando esponenzialmente ora le possibilità di restare tagliati fuori sia nelle comunicazioni che negli approvvigionamenti, ora è più probabile che anche questa roccaforte cada.

L’ORA DI MOSCA E I REALIJA.

La regione di Zaporož’e passa all’ora di Mosca come già le vicine DNR e LNR, niente più ora legale.
https://t.me/readovkanews/35083
Quando i russi dicono che il cosiddetto “piano di pace” italiano non tiene conto dei “realija”, dei dati reali, è un modo elegante per dire che son fermi con gli eventi a due mesi fa. Eventi dichiarati, manifesti, che da due mesi in quelle regioni stanno andando, e stanno muovendo intere popolazioni, da tutt’altra parte. Teniamo anche presente che, per essere così veloci, per non incontrare alcuna resistenza interna, anche passiva, non devono essere così malvisti da tali popolazioni. E constatiamo che non è una favola il fatto che, negli ultimi otto anni in cui il regime fascistoide di Kiev aveva solo in testa di “de-russificare” tali luoghi a stragrande maggioranza russa (ma non chiamiamolo genocidio culturale… perché qui questo termine lo si può usare solo per alcuni e non per tutti), staccando la spina con le regioni vicine “traditrici” e “da punire”, ma non offrendo nulla in cambio, l’economia locale andava a rotoli, la miseria aumentava, il capitalismo da rapina e saccheggio altrettanto incrementava. Ora i russi e le milizie del Donbass “riattaccano quella spina”. E non fino al cambio di legislatura e al successivo chiaro di luna del gerarca di turno diventato duce a Kiev. Ma molto, molto più a lungo.

DUE VIDEOMESSAGGI

Il primo è del buffone di corte eretto a capo di stato.
https://t.me/swodki/104390
Cari concittadini, purtroppo le cose non vanno bene perché l’Europa e l’Occidente non ci aiutano. Il capobanda di Kiev omette le proprie responsabilità criminali, le scelte politiche e militari fallimentari di questi ultimi tre mesi, a partire ovviamente dall’operazione che avrebbe dovuto rappresentare la “soluzione azera” nel conflitto del Donbass. Omette anche di sottolineare l’ultima cosa che di solito fanno, i suoi “alleati”, quando le cose vanno male: far fuori i “colpevoli”. Pensa ancora di restare a galla lui, nella resa dei conti interna che si va approssimando.

Il secondo videomessaggio è di questo prigioniero ucraino, diretto a Zelenskij e sodali.
“Siete voi i nemici del popolo”. “Io non voglio più vivere con gente come questa. Ci hanno fatto più male di quanta ce ne ha fatta Janukovič”
https://t.me/swodki/104391

Aggiornamenti a seguire.

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26/05 19:00 aggiornamento

SEVERODONECK

Questa la carta aggiornata alle 14:00 di oggi secondo le informazioni raccolte dagli abitanti
https://t.me/LIC_LPR/26582
A EST della linea rossa: zona in mano ai russi e alle milizie del Donbass
A OVEST della linea blu: zona in mano alle ff.aa. ucraine
TRA BLU e ROSSO: area dei combattimenti

KRASNYJ LIMAN

Qui, dove già ieri la maggior parte della città era in mano ai russi, la linea di fronte sta scendendo sempre più velocemente verso il fine città, i soldati ucraini cedono posizioni.
https://t.me/boris_rozhin/50696
Al momento gli ucraini controllano ancora il 20% della città. Durante la ritirata molti si consegnano prigionieri e si accumulano “trofei” NATO, come in queste foto di un corrispondente, dove si notano NLAW e Stinger che andranno a rifornire le prime linee russe contro i blindati ucraini (a proposito di quanto si notava poc’anzi):
https://t.me/RVvoenkor/13719

A 5 KM DA BACHMUT (ARTEMOVSK)

Liberata KLINOVOE (la città al centro della cartina qui sotto), la linea di fronte si trova a 5 KM soltanto da BACHMUT (ARTEMOVSK).
https://t.me/WarDonbass/65775
Questa cartina, invece, comprende anche il movimento della linea di fronte più a NORD: il cerchio più in alto è PROKROVSKOE.
https://t.me/Belarus_VPO/15295
E il paese dopo a ovest è già BACHMUT. Persa quella, collassa l’intera linea di difesa a SUD. Il nervosismo del regime fascistoide di Kiev è comprensibile, ma la colpa non è degli aiuti NATO-UE che non sono arrivati… bensì della corruzione interna che li ha imboscati, del loro utilizzo irresponsabile in operazioni propagandistiche e di facciata e, non da ultimo, nella direzione NATO-UE a cui loro da brave marionette si sono attenuti, riassumibile nella formula “non un passo indietro”, senza tener presente che gli amerikani son fatti così: dopo aver fatto danni dicono… “ops, not my problem”, e ti lasciano nella palta e coi debiti. Ma non lo stanno tenendo presente neppure i governi europei, prigionieri delle loro paranoie.

FRA LE MACERIE DELLA PERESTROJKA: 30 ANNI FA, APRIVA IL PRIMO MC DONALD’S A MOSCA

E il danno non fu tanto l’apertura di quel bel posticino
- dove, “supersize me” docet, si preparano le coronarie a tanti futuri degenti nei reparti di cardiologia e non solo;
- che puzzava (e puzza) di Zio Sam lontano chilometri e chilometri;
- che incarnava (e incarna) la quintessenza del capitalismo col suo cibo prodotto, confezionato, distribuito e consumato come in una infinita catena di montaggio;

Quanto la reazione che ebbero i cittadini russi. Guardate questa foto, parla già da sola:
https://t.me/mig41/17918

Mi raccontavano amici di allora che la stessa cosa accadde a Baku, a Kiev, a Minsk, OVUNQUE. Era bastato POCO MENO DI UN DECENNIO, a partire dalla morte di Brezhnev (e sono già “generoso” perché la spallata vera non la diedero né Andropov, né tantomeno Chernenko, ma SOPRATTUTTO l’uomo con la voglia in fronte e la sua “perestrojka”), per destabilizzare un’intera coscienza collettiva, che aveva saputo resistere e reagire con successo di fronte a venti milioni di morti e milioni di deportati, devastazioni senza eguali nella storia dell’umanità, nemico alle porte, crollo demografico e della forza lavoro e sanzioni da guerra fredda. Poco più di un lustro è bastato, per essere onesti. Cinque anni di perestrojka in cui l’uomo dalla voglia in fronte disse: compagni, finora abbiam sbagliato tutto. E, insieme al gruppo dirigente intorno a lui, procedettero a smantellare prima i valori alla base (…vetusti!), poi il modo di produzione a proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione e conduzione pianificata dello stesso (…non funziona!), poi il partito stesso (…“rifondiamolo”!) e, infine, lo Stato (…sciogliamolo!).

Non era solo un sistema di comando a crollare, “in the wind of change”, come cantava un mediocre gruppo di allora che, oltrettutto, poi si scoprì esser stato in quel periodo anche sul libro paga di Langley: ERA UN’INTERO, COMPLESSO, ORGANIGRAMMA DI RESPONSABILITA’, INTERDIPENDENZE, DIRITTI E DOVERI, COLLEGATI L’UNO CON L’ALTRO E DA CUI DIPENDEVANO LE VITE DI CENTINAIA DI MILIONI DI CITTADINI SOVIETICI! Il caos che regnava nel 1989-90 era tale che, in pieno “wind of change”, quando un anno più tardi aprì il primo Mc Donald’s a Mosca… tutti si precipitarono in massa, manco fosse il giorno dei funerali di Lenin.

Il 12 giugno, racconta il canale telegram, Mc Donald’s riaprirà di nuovo in Russia, dopo essersene andato per qualche settimana giusto per non far brutta figura a casa sua. Avrà ipocritamente un altro nome ma manterrà lo stesso menu. Questa volta, ormai, PRESUMIBILMENTE, non troverà più le code chilometriche ad aspettarlo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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26/05 ore 14:00 aggiornamento

SEVERODONECK

Combattimenti alle porte della città da due direzioni (sottolineature rosse nella cartina qui sotto), mentre da sud-est (parte cerchiata) i combattimenti sarebbero casa per casa. Questo è quanto riportano fonti ucraine.
https://t.me/boris_rozhin/50695

SWITCHBLADE FINITI NELLE MANI “SBAGLIATE”: ancora sul problema degli armamenti

Il complesso militare industriale NATO-EU, se veramente interessato a raddrizzare le sorti (al momento MOLTO compromesse) di questo conflitto, dovrebbe chiedersi che fine fanno le sue armi. Se invece gli interessa solo fatturare, sappia che il LEND LEASE 2.0 sta funzionando così:
1. Vendono le armi agli ucraini
2. Che si indebitano alla morte anche per le prossime generazioni
3. Che si privano del grano e tutto quello che ci siam detti pur di cominciare a pagare PER VEDERLE
4. un po’ fatte saltare in aria appena arrivate nell’Ovest del Paese, così, con due “calibrate” (“kalibrovki”, come chiamano i russi il lanci dei missili Kalibr)
5. un po’ sprecate su fronti inutili e già persi (ma tenuti per motivi propagandistici dagli stessi kuratory che devono anticipare soldi sempre più ingenti)
6. un po’ finire nelle mani nemiche, come questi SWITCHBLADE
https://t.me/RVvoenkor/13689
Ho visto dei filmati propagandistici ucraini su questi droni e sono micidiali. Vengono lanciati come un mortaio, e poi teleguidati tramite portatile o tablet fino a quando non si schiantano sull’obbiettivo prefissato. Ora i russi li punteranno contro gli obbiettivi militari ucraini. Come già fatto coi JAVELIN, cogli NLAW, eccetera. Quindi, riassumendo: si mette un popolo intero alla fame… per far perdere il suo esercito. Ma se gli interessa fatturare, non c’è problema. Finché c’è guerra, c’è speranza.

CHI SI NASCONDE ANCORA AD AZOVSTAL’…

Peraltro, ad Azovstal’ si sta ritirando “chiavi in mano” un vero e proprio arsenale. Ma l’argomento di questo paragrafo è un altro: il capo della DNR nella conferenza stampa di oggi ha comunicato che sono stati trovati ancora dei soldati nascosti fra i sotterranei
https://t.me/boris_rozhin/50640

No, non sono samurai trovati nella giungla, che dopo vent’anni pensavano ancora che ci fosse la guerra, sono semplici latitanti che stanno aspettando solo che si calmino le acque, per poi mettersi l’abito civile, uscire e confondersi fra la folla.
Per questo, altre due o tre settimane saranno dedicate alla loro cattura, annuncia sempre il capo della DNR.
https://t.me/boris_rozhin/50646

E comunque, quando li trovano, sempre nel corso della stessa conferenza stampa è stato sottolineato che finora non hanno opposto resistenza.
https://t.me/WarDonbass/65721

BANDIERA ROSSA SU KRASNYJ LIMAN

Anche qui, non pensiamo a improbabili rivoluzioni socialistiche. Nulla di tutto questo e sotto, all’ingresso dell’amministrazione comunale, c’è pure la bandiera rUssa. La bandiera rOssa, in questo caso, evoca altro. Evoca il II conflitto mondiale, come sappiamo. Evoca la liberazione di un intero popolo dal nazifascismo, e in queste vesti di “flag pobedy” (Bandiera della vittoria) la vediamo ora issata. Su una città che fino al 2014 si chiamava “Krasnyj” (rossa) LIMAN, e poi dopo la decomunistizzazione di Poroshenko Liman e basta. Da oggi gli abitanti stessi son tornati a chiamarla “Liman Rossa”.
https://t.me/vladlentatarsky/13875

Aggiornamenti a seguire.

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26/05 ore 08:00

Nessuna notizia ancora dai vari fronti, ma alcune informazioni di rilievo

I PRIGIONIERI UCRAINI SONO RADDOPPIATI

Attualmente i detenuti sono circa ottomila, sia nella DNR che nella LNR, secondo l’ambasciatore della LNR in Russia.
https://t.me/RVvoenkor/13641

“DISERTORI” UCRAINI, VIDEOMESSAGGI E (A)TIPICITÀ DI QUESTO CONFLITTO (rispetto ai precedenti)

Lo schema che riportavamo settimane fa (tutti uniti sotto il comandante di brigata, videomessaggio a Zelenskij e al comandante di Stato Maggiore, contenuto non contro la guerra in generale, ma come si sta andando, in guerra, ovvero denuncia dell’impossibilità materiale di combattere, quindi rifiuto di combattere) è divenuto, come si dice oggi nei cosiddetti “social”, “virale”.

Per inciso, andrebbe studiata l’influenza dei social sull’andamento di questi tre mesi di conflitto. Brevemente:
- conoscenza dei soldati in tempo reale della situazione nonostante la propaganda di regime dica il contrario;
- diffusione di notizie e fonti di prima mano da corrispondenti sul posto che pubblicano senza bisogno di CNN (Iraq anni Novanta) e mezzi di comunicazione di massa;
- aumento esponenziale di notizie false grazie alla maggiore capacità di manipolazione del supporto digitale; il che presuppone, nei ricettori della notizia, la necessità di una sempre maggiore capacità di analisi del materiale di cui si entra a disporre, esame quasi fotogramma per fotogramma dei video montati, confronto con materiali identici, ma risalenti a PERIODI E LUOGHI DIVERSI (es. stesso fotogramma di carro armato in fiamme, ma di un video di cinque anni fa), piuttosto che verifica dela COERENZA fra notizia dichiarata e materiali presentati (es. ospedale pediatrico con facciata distrutta da colpi che non possono chiaramente essere quelli provenienti da un aereo, perizia balistica, analisi dei crateri, analisi dei detriti e della loro posizione, eccetera);
- possibilità, da parte dei soldati stessi, di DIRE LA LORO durante il conflitto; FINE DEL SISSIGNORE INCONDIZIONATO; videomessaggi di denuncia come strumento di difesa dei soldati di fanteria, è il caso di dirlo, dei propri interessi vitali messi a repentaglio da ordini idioti e dichiaratamente votati al suicidio o immolazione per interessi puramente propagandistici.

E altre cose che non mi vengono in mente, ma che verrebbero sicuramente a chi, in materia, è più competente di me. A differenza dei “caschi bianchi” siriani e delle “provette agitate all’ONU” da Powell, il sostanziale equilibrio fra le parti nella diffusione di notizie ha reso possibile smontare all’istante notizie false e riequilibrare il flusso delle stesse (ovviamente, possibilità teorica visto che qui i cinegiornali luce è da tre mesi che ripetono la stessa solfa). In ogni caso, ostacolo linguistico a parte, la possibilità di controinformazione è decisamente aumentata.

Questi, tornando sul pezzo, i messaggi in questione, e sono solo gli ultimi in ordine di tempo:
- II reggimento 46° battaglione artiglieria
https://t.me/RVvoenkor/13635

- 115° brigata delle ff.aa. ucraine, tramite lettera scritta a Zelenskij e Zaluzhnyj
https://t.me/riafan_everywhere/9994

Aggiornamenti a seguire.

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25/04 ore 22:30 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA


Carta aggiornata dell’agenzia di stampa RIAFAN. Nulla a che vedere con quella del collettivo di Rybar, ma quantomeno aggiornata:
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/5/25/746304_full.webp

E’ assolutamente visibile il cuneo che da Popasnaja ha tagliato una delle principali vie di approvvigionamento (ed eventuale ritirata). Un’azione che continua nella formazione di sacche minori, anche per cominciare a ridurre il numero di combattenti che si troveranno rinchiusi, e probabilmente non tra molto tempo, nella grande sacca a EST. Vedremo.

KRASNYJ LIMAN

Come al solito, Rybar fa un lavoro eccellente e crea un grafico da satellite davvero notevole:
https://i.ibb.co/MCppgfZ/Liman-RYBAR-220525.jpg

Come è possibile vedere, gli ucraini controllano ormai meno della metà dell’agglomerato urbano: gli resta una striscia a sud comprendente scalo ferroviario, stazione e case popolari annesse.
https://t.me/rybar/33171
E prevalentemente si ritirano.

PER COLPA DI CHI…

I “duri e puri” degli squadristi dan la colpa ai gruppi di difesa territoriale dell’OVEST se la strada tra Bachmut (Artemovsk) e Lisichansk è stata segata in due. Incapaci di combattere, demotivati, disertori.
https://t.me/OpenUkraine/17749
Peccato che, come nota Rožin, la difesa proprio di BELOGOROVKA e NAGORNOE era stata assegnata alla XIV brigata delle FF.AA. ucraine. E che quindi la strada tagliata non è frutto di truppe improvvisate, ma di reparti formati ed equipaggiati secondo i massimi standard, NATO inclusa.
https://t.me/boris_rozhin/50548

“UNO MAS” ALL’ISOLA DEI SERPENTI.

I kuratory NATO stanno facendo arrivare a Odessa droni ricognitori, mentre continuano a sorvolare con i loro caccia e bombardieri la terra aldilà del confine. Si prepara un nuovo attacco.
https://t.me/rybar/33169

Notizie a seguire domani.

PS il progetto wartears.org è a cura del collettivo di Rybar.

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25/05 ore 19:00

In attesa, probabilmente stanotte, di un resoconto accurato di quanto accaduto al fronte, qualche notizia che conferma alcune importanti tendenze in corso

ENNESIMO RIFIUTO COLLETTIVO A IMBRACCIARE LE ARMI

A farlo è l’intero gruppo di difesa territoriale dell’Oblast di Cherkass. Stesso schema di uscita dei precedenti, incluso il video. Ora rischiano l’arresto.
https://t.me/WarDonbass/65487

WARTEARS.ORG

Il problema per le ff.aa. ucraine, che vedono allontanarsi sempre più e inesorabilmente il “milione di baionette”, e che preferiscono l’arresto che morire. E la “fiducia nelle istituzioni” ormai è nulla. Ne è riprova le informazioni sullo stato dei propri cari. Su iniziativa di volontari russi, e non ucraini, è nato questo sito
https://wartears.org
il cui scopo è pubblicare la lista di tutti i soldati ucraini prigionieri, deceduti e scomparsi che è stato possibile identificare, di modo che i familiari possano avere notizie di prima mano sui loro cari. Il problema, infatti, è che per saperlo dal comando militare, essi devono compilare un apposito modulo e la risposta può arrivare anche a 90 giorni (Родственникам нужно будет обращаться в военкомат со специальным запросом, время ожидание может длиться до 90 дней). E non possono neppure chiedere a conoscenti nell’esercito o commilitoni perché è punito penalmente come “accesso non autorizzato” («несанкционированный доступ»)
https://t.me/rybar/32328
Ovviamente si tratta di un tentativo di nascondere le reali perdite sul campo ma questo, altrettanto ovviamente, va a scapito dei familiari dei soldati. Che ora, per avere una risposta su che fine ha fatto loro figlio, o suo marito (ivi compreso, in caso di decesso, il luogo di sepoltura), fanno prima a rivolgersi ai russi.

ANCORA SULLE CONTRADDIZIONI IN SENO AL COMANDO MILITARE UCRAINO

Sono trapelate voci circa una riunione di ieri sera, che si sarebbe tenuta a porte chiuse fra stato maggiore delle forze armate ucraine e Zelenskij. I primi sarebbero riusciti a convincere il secondo che c’è anche un tempo per ritirarsi… perché è meglio un esercito su posizioni arretrate ma il più possibile integro, che un esercito che tiene un giorno in più una posizione e poi collassa. Che significa scappare via o consegnarsi prigionieri.
https://t.me/WarDonbass/65478
Sembra che, questa volta, l’abbia capita: o forse no. La sua decisione finale sarebbe stata: “va bene, ritiriamoci, ma Severodoneck deve resistere ancora un po’ per dare modo di fortificare la linea difensiva su Slavjansk e Kramatorsk”. Peccato che tra qualche giorno ritirarsi non sarà più possibile per nessuno di loro. Vedremo gli sviluppi.

ZAPOROZH’E “RUSSA” AL 70%

Nel senso che le trasformazioni di cui parliamo da tempo riguardano una porzione di territorio pari al 70% della Oblast’ ucraina. Un dato di cui occorre tenere il dovuto conto, per non fare come quei cinegiornali luce che, ancora una settimana fa, titolavano “Mariupol’ resiste” quando, invece, gli squadristi di Azov erano già da un mese in mezzo ai rottami dello stabilimento fantasma. O, peggio ancora, scrivere oggi che “gli 007 di Kiev” annunciano il Mare di Azov essere “in mano russa”, quando è ormai da un mese che sminano e rendono agibile il porto di Mariupol’.
https://t.me/WarDonbass/65494

Aggiornamenti a seguire.

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25/05 ore 14:00 Aggiornamento

DONBASS


Questa è la situazione con l’ultima carta aggiornata tra BACHMUT (ARTEMOVSK) e POPASNAJA, sempre da parte del meritorio collettivo di Rybar
https://i.ibb.co/vdRLMZ4/25-05-1.jpg

BELOGOROVKA e NAGORNOE sono due centri liberati oggi, ATTRAVERSO I QUALI PASSA LA STRADA DA ARTEMOVSK A LISICHANSK.

In altre parole, su quella strada non c’è più solo un controllo operativo, ma fisico, da lì non si passa neanche di notte e neanche con la nebbia… e non per un posto di blocco, ma per un tratto che continua ad allargarsi

SOLEDAR (a ovest) sarà il centro cittadino più importante a essere raggiunto.

Ancora più a ovest, all’incrocio, c’è BACHMUT (ARTEMOVSK). Bachmut che sta per essere raggiunta anche da sud, non appena cadranno le difese intonro a Novoluganskoe.
https://t.me/boris_rozhin/50479

Guardiamo infine questa cartina in alto a destra. C’è un cuneo azzurro che si sta riducendo sempre di più. Comprende le roccaforti di ZOLOTOE, GORSKOE e NOVOIVANOVKA. Ancora un po’ e la sacca sarà chiusa, se prevarranno i kuratory NATO (non un passo indietro) sullo stato maggiore delle forze armate (lasciare territori per salvare l’esercito). Forse, ai soldati che riusciranno a consegnarsi prigionieri andrà bene così: avranno finito di combattere, come quei 500 confermati consegnatisi in due giorni a KRASNYJ LIMAN. Vedremo gli sviluppi.

Dove sicuramente le cose si potrebbero mettere tragicamente, è se la sacca comincia a diventare quasi tutto il Donbass ancora in mano ucraina! Perché di questo stiamo parlando. Boris Rozhin lo spiega molto chiaramente.

Questo quadrato di cartina
https://t.me/boris_rozhin/50465

A sud ovest ha BACHMUT, a nord est ha LISICHANSK-SEVERODONECK (ovvero, per la cronaca, “non un passo indietro” e “fino all’ultimo ucraino”).

La X che taglia la prima diagonale è BELOGOROVKA. Strada kaputt.

Resta, da BACHMUT, un giro della miseria di una strada che allunga a NORD, raggiunge SEVERSK, e quindi fa un angolo retto verso EST e arriva a LISICHASK. Da lì, scendendo a SUD, riesce ancora a virare a EST e a raggiungere GORSKOE (la diretta da LISICHANSK a GORSKOE è tagliata all’altezza di TOSHKOVKA, liberata oggi).

Ora, immaginiamo che stiamo parlando di strade secondarie, che passano per centri e villaggi, che fanno dei giri assurdi, e che forse anche se le ff.aa. ucraine dessero una botta in testa a Zelenskij e assumessero il comando delle operazioni militari, sarebbe troppo tardi per dare un’ordine di ritirata più a ovest senza creazioni di ulteriori, più piccole, sacche in cui chiudere le varie porzioni di colonna in ritirata. Un film che noi italiani, purtroppo, conosciamo molto bene, dal Don alla Nikolaevka. Capiamo quindi le dimensioni della disfatta che si sta approssimando. E che speriamo vivamente culminare in una resa e non in qualcosa di peggio. Vedremo gli sviluppi.

CITTADINANZA RUSSA SEMPLIFICATA ANCHE AI CITTADINI DELLE REGIONI DI CHERSON E ZAPOROZH’E.

Dopo il successo dell’esperimento partito tempo fa con la LNR e la DNR, e culminato – a ora – col rilascio di UN MILIONE di passaporti, ora si replica con le regioni di Cherson e Zaporozh’e. Al momento le stime di adesione al ribasso, in queste due regioni che, ricordiamo, insieme a Odessa e a Nikolaev sono già abitate in maggioranza da russi (e non semplici “russofoni”, per chi conosce minimamente le dinamiche di migrazione interna all’URSS nei suoi ottant’anni di vita), sono del settanta percento di cittadini ucraini, che così acquisiranno ANCHE la cittadinanza russa.
https://t.me/boris_rozhin/50473

Aggiornamenti a seguire.

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25/05 ore 08:30 aggiornamento

TOSHKOVKA LIBERA ED EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE AL FRONTE EST


Ridente paesino a 35 km a sud di LISICHANSK, è notizia di pochi minuti fa. La sua liberazione apre la strada da sud al bastione della difesa ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/50445

Non ci voleva, specialmente se colleghiamo questo evento a quanto sta accadendo a SEVERODONECK, dove la città è al momento divisa in due, con tendenza all'arretramento da parte ucraine, a KRASNYJ LIMAN, dove sta accadendo lo stesso ma con la maggior parte ormai del centro abitato in mano ai russi e, soprattutto, a POPASNAJA e sopra SVETLODARSK, che dopo la liberazione ieri di Vozrozhdenie, Roty, Krinichnoe, Vozdvizhenka e Mironovka, ormai una LINEA UNICA che punta a BACHMUT (ARTEMOVSK) e alla strada che la collega a LISICHANSK.
https://t.me/rybar/33140

SULLE CONTRADDIZIONI IN SENO AL COMANDO UCRAINO

Questo complica ulteriormente i problemi al COMANDO UCRAINO, ORMAI IN APERTO CONFLITTO FRA STATO MAGGIORE DA UN LATO E KURATORY+MARIONETTE DI KIEV DALL'ALTRO.

In questo senso, la RITIRATA DA SVETLODARSK è letta da molti esperti, russi e ucraini, come una VITTORIA DI ZALUZHNYJ (Capo dello Stato maggiore delle ff.aa. ucraine) SU ZELENSKIJ, compari e kuratory. E' INFATTI PREVALSO IL PRINCIPIO "LASCIARE TERRITORIO PER SALVARE L'ESERCITO" («отдать территорию, чтобы спасти армию») SU QUELLO "NON UN PASSO INDIETRO" («ни шагу назад») che ha prevalso sino ad ora.
https://t.me/WarDonbass/65366

Consideriamo che, OPERATIVAMENTE, si tratta di una VITTORIA TARDIVA, oltre che TEMPORANEA.

Temporanea perché non sappiamo quanto durerà, visto che la baracca è tenuta in piedi dai kuratory e la voce del padrone, finora, ha prevalso su tutto, anche sulle leggi della fisica, come anche dimostrato dalle "notizie" dei cinegiornali luce nostrani. Evidentemente, la prospettiva di decine di migliaia di perdite fra morti e prigionieri, ha portato a questa vittoria temporanea.

Tardiva perché, in alcune zone, come Severodoneck e Krasnyj Liman, giusto per fare due nomi a caso, ormai la ritirata ordinata di Svetlodarsk se la sognano. La prima tra un po' è chiusa in una sacca e già ora non potrebbe trasferire migliaia di uomini e mezzi senza finire sotto tiro da sopra e da sotto. La seconda han tagliato tutti i ponti e si stanno già consegnando in centinaia. Anche perché il piano B delle ff.aa. ucraine (in questo caso a guida Zelenskij+kuratory NATO) era
1. difendere LIMAN
2. RIPIEGARE, qualora impossibile... su Severodoneck

Ora, a parte finire dalla padella alla brace, rendiamoci conto che la "lunga marcia" delle truppe ucraine in ritirata da Liman verso sudest lungo il fiume Severskij Donec, sarebbe stato un inutile massacro, un tirassegno su una colonna enorme lungo zone in gran parte in mano ai russi e alle milizie del Donbass. Un piano B peggio anche del piano A.

Aggiornamenti a seguire.

 

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24/05 23:00 aggiornamento

DEONTOLOGIA

Siccome i canali telegram non sono ad appannaggio dell’ansa e basta, ho recuperato la pagina originale di Andrjušenko dove parla dei presunti duecento morti trovati sotto le macerie di un palazzo a Mariupol'. Tutto può essere, specialmente nel corso di scontri urbani dove sono coinvolti carri armati e ordigni lanciamissili.

E’ questa e i “duecento morti” sono quei sacchi di plastica pixelati dall’ingrandimento laddove più avanti ci sono solo civili, perlopiù anziani, quindi lo “scoop” sarebbe venuto molto meglio se l'intrepido "reporter" si fosse avvicinato un po' di più, 50 metri bastavano, non c'erano cavalli di troia, fili spinati, soldati col coltello fra i denti, solo civili, invece di sgranare come ha fatto.
https://t.me/andriyshTime/1036
Se ha deciso di sgranare, c'è un motivo.

Inoltre, il palazzo alle spalle non è una casa popolare, non ha macerie, e quelli sembrano sacchi della spazzatura e basta. Ammassati secondo la migliore tradizione in attesa che qualcuno passi a ritirarli.

Ho voluto fare un doppio controllo. Siccome a Mariupol’ ci sono ancora diversi canali telegram antirussi, me ne sono appena sorbito uno tra i più “informati”: “Mariupol’ oggi”.
https://t.me/s/mariupolnow

Gioisce, per esempio, del fatto che oggi quattro genieri son rimasti feriti mentre sminavano ordigni messi dai loro beniamini fascisti, insieme ad altre belle cose… oltre che proporre una carrellata di edifici semidistrutti ritratti impietosamente e senza porsi il problema di chi, come e quando li ha semidistrutti (vedasi, per esempio, reparto maternità di Mariupol’ o Dramteatr, ma tant’è…).

Ebbene, la "notizia" del “sindaco”è lanciata a KIEV, dove si trova, alle 08:55 del mattino. Sostenendo che questa "Bucha 2" altro non sia che sul Prospekt Mira, che è come il Nevskij Prospekt a San Pietroburgo: lo stradone centrale che taglia la città.

MA IN tutta la giornata DI OGGI loro, che sono SUL posto, che sono DEL posto, loro che PROSPEKT MIRA A MARIUPOL' LO FARANNO DIVERSE VOLTE AL GIORNO, loro che i russi non possono vederli e a cui non farebbero il minimo sconto, non l’hanno neppure rilanciata.

Allora la domanda sorge spontanea: possibile che tutti gli abitanti di Mariupol’, compresi quelli che continuano a dire peste e corna dei russi sui loro canali telegram, non se ne siano accorti? E il “sindaco” che da due mesi sta a Kiev si???

Ma, soprattutto, possibile che ogni porcheria che girano non sia minimamente verificata? Cinque minuti ci ho messo, cinque maledetti minuti! Per l’ansa, per i cinegiornali luce, andava bene così. Era “giusta”… continuo a capire tante cose di questi ultimi due anni…

DONBASS

Sicuramente le novità maggiori sono state a Popasnaja.

Carta aggiornata del collettivo di Rybar:
https://i.ibb.co/x6rs722/24-05-1.jpg
Dove l’ingrandimento a sinistra mostra proprio l’avanzamento importante di oggi sotto Popasnaja. Bachmut (Artemovsk) è avvicinata da tre lati, da sud, da ovest e da nordovest.

A sud il movimento maggiore della linea di fronte. Di fatto, il crollo di Krasnyj Liman a Nord coinciderebbe con un’avanzata da sud veramente pericolose per la possibile creazione di una sacca da decine di migliaia di soldati. Di fatto, però, russi e milizie del Donbass si stanno attenendo a una strategia MOLTO più prudente: quella delle micro-sacche. Minor dispendio di energie, minore spargimento di sangue, più probabilità di catturare prigionieri, maggiore efficacia nell’azione.

Anche AVDEEVKA, sono le ultime notizie di oggi, pare si sia rinunciato a liberarla tramite combattimenti casa per casa. A questo punto il corpo a corpo non serve più. La breccia aperta più a nord con la caduta di Popasnaja consente rapidi movimenti di accerchiamento e riduce notevolmente e progressivamente sia le comunicazioni fra avamposti ucraini e retrovie, sia approvvigionamento e rinforzi. E a quel punto, ci sarà solo da aspettare.
https://t.me/boris_rozhin/50366

Aggiornamenti a seguire domani.

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24/05 ore 19:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN

Oltre metà città libera ed esercito ucraino che arretra verso sud. Confermata la resa di CENTINAIA di prigionieri, che probabilmente non hanno per nulla gradito chi, alle loro spalle, ha fatto saltare gli unici ponti che potevano salvarli verso sud, nelle zone ancora controllate dalle ff.aa. ucraine. Parliamo della 79° paracadutisti, della 24° meccanizzata, della 128° assaltatori, oltre che di una gran quantità proveniente dai gruppi di difesa territoriale.
https://t.me/boris_rozhin/50321

Carta del collettivo di Rybar aggiornata:
https://t.me/rybar/33129

VYROZHDENIJA LIBERA

DOPO SVETLODARSK, liberata stamattina, la linea di fronte si è progressivamente alzata verso BACHMUT (ARTEMOVSK) e ora è appena sopra VYROZHDENIJA, a 15 km a sud da Bachmut. Perdere Bachmut o Soledar significherebbe davvero accerchiamento, e non solo perché la strada è a tiro, di tutto quanto resta a est. La strada degli approvvigionamenti e di un’eventuale ritirata sarebbe in tal caso chiusa.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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24/05 ore 12:00 aggiornamento

SVETLODARSK LIBERA!

Vista l’impossibilità di tenere la posizione, visto che la diga non è saltata, le ff.aa. ucraine si sono ritirate a nord-ovest, direzione Bachmut (Artemovsk), come da cartina allegata, senza opporre resistenza.
https://t.me/boris_rozhin/50234

Perdita appena confermata dalle stesse forze armate ucraine, come si vede da questa carta in maniera più esplicita, per evitare l’accerchiamento (чтобы не оказаться в окружении).
https://t.me/boris_rozhin/50261

Per lo stesso motivo, ritirata strategica senza sparare un colpo anche dal paese dopo, ovvero LUGANSKOE
https://t.me/boris_rozhin/50259

Risultato, foto di gruppo tra cittadini di Svetlodarsk e soldati con palazzi dietro intatti e buche sull’asfalto dovute unicamente all’incuria e non a crateri prodotti da missili calibro 155 mm.
https://t.me/boris_rozhin/50235

E fine del cosiddetto “Arco di Svetlodarsk” (Светлодарская Дуга), ovvero l’inizio di un cuneo che minacciava direttamente il Donbass e che era 7 anni che si cercava di eliminare, proprio per la sua pericolosità, ma senza successo.
https://t.me/boris_rozhin/50236

In realtà, fine di un pezzo di linea difensiva che, nell’arretrare, sta tirando indietro tutti i puntelli che lo hanno sostenuto per due mesi su una certa posizione. E che ora cadono con esso per non finire accerchiati a loro volta. E se, nell’arretrare, tirerà indietro la linea di fronte portandola da “due cateti” a “un ipotenusa”, quella linea fino ad allora ideale e adesso concreta, questo significherà due cose:
- Estremo dispendio di risorse per arretrare senza collassare e, al contempo, individuare e fortificare una linea di difesa in grado di tenere una
- Maggiore potenza d’urto da parte degli attaccanti, aumentando la “densità” di uomini e mezzi su una linea di lunghezza decisamente più ridotta.
Vedremo anche qui gli sviluppi.

NON C’E’ FRETTA…

“La Russia non ha alcuna fretta in Ucraina” (России незачем куда-то спешить на Украине)
Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

Che aggiunge, “tutti gli obbiettivi iniziali dell’operazione saranno raggiunti tramite un suo sviluppo lento e sequenziale” (все первоначальные цели операции будут достигнуты в рамках последовательного и спокойного развития операций).

MARIUPOL’: PORTO E RADA SMINATI COMPLETAMENTE

E anche questa è un’ottima notizia. Poter aprire il porto significa davvero rimettere in comunicazione l’intero Donbass, Cherson e Zaporozh’e con il resto del mondo.
https://t.me/WarDonbass/65256

DUE BREVI PS

PS A proposito di Mariupol', avvisare l'Ansa ("Il portavoce del sindaco di Mariupol: corpi trovati tra le macerie.") che quello continuano a chiamare il "sindaco di Mariupol'" è un comune cittadino di Kiev. Altrimenti potrebbero cominciare a intervistare tanti simpatici personaggi convinti di essere Napoleone.

PPS Avvisare l'Ansa (Cremlino: 'Non abbiamo ancora visto le proposte dell'Italia') che i russi hanno letto le "proposte".

Questo l'incipit soltanto del messaggio di Medvedev:

“SULLE INIZIATIVE DI PACE” (О «мирных инициативах»)

All’Occidente è venuto, a un tratto, il prurito di creare “piani di pace”, che devono portare a regolare la crisi in Ucraina. E non sarebbe male, se il discorso vertesse sulla preparazione di VARIANTI che tenessero in qualche modo nel dovuto conto la realtà dei fatti. Invece niente, siamo proprio allo “stream of consciousness” dei grafomani europei.
Запад охватил зуд создания «мирных планов», которые должны привести к урегулированию кризиса на Украине. И оно бы ничего, если бы речь шла о подготовке вариантов, хоть как-то учитывающих реалии. Но – нет, это просто чистый поток сознания европейских графоманов.

In questo si è distinta da poco l’Italia la quale, come informa la stessa stampa italiana, attraverso il suo Ministro degli esteri ha fatto pervenire al Segretario generale dell’ONU un certo piano di regolamentazione del conflitto in Ucraina in quattro tappe. L’impressione è che non l’abbiano steso dei veri diplomatici, ma politologi locali, consultando giornali di provincia e basandosi su notizie false di fonte ucraina.
Вот недавно отличилась Италия, которая, как сообщает итальянская же пресса, по линии своего МИДа передала генсеку ООН Гутерришу некий четырёхэтапный план мирного урегулирования на Украине. Такое ощущение, что его готовили не дипломаты, а местные политологи, которые начитались провинциальных газет и оперируют только украинскими фейками.

https://t.me/medvedev_telegram/84

Poi prosegue, e calca ancor più la mano...l'han letto, l'han letto.

Aggiornamenti a seguire.

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24/05 ore 08:00 aggiornamento

FRONTE EST


Per fare il collettivo di Rybar un aggiornamento notturno alla carta appena pubblicata, qualcosa deve essere successo. E andiamo a vedere cosa.

Anzi tutto, carta aggiornata:
https://i.ibb.co/4f8KC6k/23-05.jpg

E passiamo ora all’analisi delle ultime informazioni:
https://t.me/rybar/33099
https://t.me/rybar/33098

Anzi tutto, KRASNYJ LIMAN (ingrandimento in alto a destra). La “Rossa Liman” è confermato essere già parzialmente libera. Siamo quindi, anche qui, al casa per casa. Vedremo gli sviluppi.

“Anche qui”, perché lo stesso sta accadendo a SEVERODONECK, a est sulla linea di fronte.

Andiamo al riquadro in basso a sinistra, che rappresenta POPASNAJA. DUE COSE IMPORTANTI DA NOTARE:

1. La strada che da BACHMUT (ARTEMOVSK) porta a LISIČANSK, ormai è tagliata. Con la presa di Vasilevka davvero l’accerchiamento operativo è divenuto una pericolosa realtà per gli approvvigionamenti alle cittadelle assediate. In questo il capo delle marionette di Kiev dice una cosa vera: Severodoneck sta facendo la stessa fine di Mariupol’.

2. Scendiamo in basso, nella parte inferiore dell’ingrandimento: quella massa arancione è la zona di SVETLODARSK (ancora in mano agli ucraini). Qui l’analisi di Rybar usa un verbo che non ha bisogno di traduzioni in italiano per descrivere la linea di difesa ucraina: “KOLLAPSIROVAT’”; (La difesa delle ff.aa. ucraine intorno a Svetlodarsk collassa; Оборона ВСУ под Светлодарском коллапсирует). Il problema è che gli ucraini non la stanno prendendo tanto sportivamente e hanno già provato ieri a far saltare una grossa diga (CENTRALE IDROELETTRICA UGLEGORODSKAJA). Ieri han messo poco tritolo e al cemento armato della diga han fatto un baffo, è informazione di poco fa che ci stanno riprovando. Vedremo gli sviluppi.
https://t.me/rybar/33093

Passiamo infine ad AVDEEVKA, la roccaforte con possibile sacca da quattromila soldati. Alle SEI DEL MATTINO DI OGGI è iniziato l’attacco, con tiri di artiglieria su quaranta obbiettivi all’interno della roccaforte.
https://t.me/readovkanews/34770
Vedremo gli sviluppi anche qui.

Continua a essere sempre più INCOMPRENSIBILE, dal punto di vista militare, l’accanimento con cui si cerchi di fare qualche selfie sul confine russo sopra Charkov. E’ notizia di ieri l’ennesimo tentativo di liberare un paesino di confine, Ternovoe, finito con decine di morti e la ritirata dei superstiti nei boschi.
https://t.me/vysokygovorit/8084
Naturalmente questa distrazione dalla propria DIFESA AL COLLASSO nel Donbass, non può che fare il gioco del nemico. E non si può neppure dire che Zelenskij sia segretamente al soldo di Putin, dal momento che il comando è da tempo in mano ai kuratory, e lui fa da uomo-immagine e passacarte-megafono di ordini altrui, peraltro in contrasto con il suo stesso stato maggiore.

CHERSON BILINGUE

Il russo torna lingua ufficiale al pari dell’ucraino anche a Cherson, dopo Mariupol’. Di là fanno selfie, di qui ormai si cammina a passo spedito verso l’integrazione nell’ex-spazio sovietico.
https://t.me/readovkanews/34755

Aggiornamenti a seguire.

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23/05 ore 21:30 aggiornamento

Partiamo da NORD e andiamo poi a scendere, seguendo il fiume Severskij Donec verso SUD EST e poi arrivando al versante SUD della linea di fronte, che vira poi verso SUD OVEST.

DA CHARKOV AL CONFINE CON LA RUSSIA

Cartina aggiornata, situazione sostanzialmente stabile, mancando alle ff.aa. i numeri per fare la differenza nel contrattacco e non avendo i russi alcuna intenzione di forzare la situazione. Fatto sta che quando i primi attaccano, i secondi cominciano a picchiare di artiglieria dalla linea di fronte alle retrovie, e l’attacco si ferma
https://t.me/rybar/33076

KRASNYJ LIMAN

Krasnyj Liman è ormai sotto attacco intenso da tre lati (il quarto è il fiume). Risultato, i russi avanzano, gli ucraini arretrano, come mostra questa mappa
https://t.me/akimapachev/2574
e come confermato da più parti:
https://t.me/sashakots/32993
che parlano ormai di una città divisa in due parti, una controllata dagli attaccanti e una dagli attaccati, in una situazione di mutamento continuo:
https://t.me/boris_rozhin/50063
Insieme a numeri importanti di soldati ucraini consegnatisi prigionieri. Secondo alcuni, 500:
https://t.me/boris_rozhin/50107

SEVERODONECK

Qui penso che il rullo del cinegiornale luce che ha accompagnato la mia cena ha toccato l’apice… secondo Zelenskij, Severodoneck sarà la nuova Mariupol’. No, non sarà la nuova Mariupol’, nonostante il suo ordine CRIMINALE, perché lo è anche mandare a morire propri connazionali inutilmente, contro lo stesso parere dello stato maggiore ucraino, zittito dai kuratory occidentali e richiamato all’ordine. Non lo sarà perché non ha quattrocentomila scudi umani, è molto, ma molto più piccola e, mentre già i primi isolati periferici sono teatro di scontri, i soldati ucraini si lamentano che i rifornimenti non arrivano e non sanno quanto potranno tenere ancora.
https://t.me/voenkorKotenok/36657
Carta non aggiornata ma indicativa della situazione qui:
https://t.me/akimapachev/2573

POPASNAJA

Prosegue lo sfondamento lento, ma metodico, verso tutte le direzioni possibili dalla ex-roccaforte della linea di difesa ucraina, come mostra questa mappa del collettivo di Rybar:
https://i.ibb.co/fXFps0f/23-04-1-1.jpg
Partiamo da NORD EST e scendiamo lungo la linea di fronte:
Notiamo subito che la linea scende e risale subito dopo. Quella è una sacca in chiusura. Zolotoe e Kamyševacha sono i paesi che dicono alcuni essere già stati presi,
https://t.me/boris_rozhin/50068
in realtà sono teatro di scontri già strada per strada
https://t.me/boris_rozhin/50141
e che stanno volgendo al peggio per le ff.aa. ucraine, visto che è evidentemente difficile tenere posizioni attaccate da tre lati e senza possibilità di cambi, appoggi esterni o anche solo rifornimenti.
Risaliamo lungo la linea di fronte e curviamo nuovamente verso sud. Tutta questa linea di fronte è teatro di scontri fra gli ucraini che cercano in tutti i modi di contenere l’avanzata dei russi e delle milizie del Donbass, e questi ultimi che invece si espandono verso Belogorovka, Soledar e Bachmut (Artemovsk).

Scendendo, infine, verso SUD, SUD-OVEST, vediamo che la linea di fronte si sposta anche oggi verso occidente con la presa di Mironovskij, resa possibile dalla precedente liberazione di Troickoe.
https://t.me/boris_rozhin/50042
Da questa parte, la LNR ancora in mano agli ucraini si sta riducendo sempre più. Ormai davvero resta solo un fazzoletto qui e Severodoneck a nord.

AVDEEVKA

Scendendo ancora più a sud arriviamo alla roccaforte di Avdeevka. Sacca in stato avanzato di formazione, dove si stima la quantità di soldati ucraini coinvolti in un ordine di grandezza di 4.000 unità
https://t.me/WarDonbass/64918
Ragionando ancora sugli ordini criminali impartiti a soldati trattati veramente come carne da cannone, notiamo come tutte queste sacche siano facilmente evitabili, ed è solo l’ostinazione propagandistica a tenere settimane, anche un mese in più una posizione, a generarle.

JURIJ KAS’JANOV E IL RE NUDO

“E quando un’ammucchiata di capi comincia a dare ordini di diverso tipo ai propri subordinati, contradditori fra loro o, peggio, semplicemente e soltanto ordini stupidi, allora la gente muore invano, si perdono territori, e l’esistenza stessa della nazione dello Stato sono posti sotto minaccia”
(А когда куева туча начальников командует разными подразделениями и дает противоречивые, а порой просто тупые приказы - тогда зря гибнут люди, теряются территории, ставится под угроза сама возможность существования нации и государства.)
https://t.me/kasjanovcom/1327

A parlare è il giornalista ucraino, profondamente filogovernativo e antirusso dal 2014, Jurij Kas’janov. Scrive un post, all’indomani della perdita di Azovstal’, dove sostanzialmente ripete critiche su cui noi scriviamo da mesi ma che non toccano neppure l’anticamera del cervello dei nostri giornalisti, attenti a usare parole come “evacuazione”… merita riportarne ancora un brano saliente. Parlando degli squadristi di Azov, scrive:

Non stiamo parlando dei gruppi di difesa territoriale di L’vov o Vinnica, soldati mai entrati in un conflitto prima di oggi e male addestrati: stiamo parlando dell’élite del nostro esercito, dei migliori fra i migliori, caduti prigionieri in una situazione disperata, che non doveva accadere. Ma quella situazione disperata dove si hanno di fronte due sole possibilità, o la prigionia, o la morte, è accaduta. Perché?
E’ evidente che dopo che il nemico ha passato Gončar (perché è stato possibile?) e ha occupato Berdjansk (e lì è stato un evidente tradimento), l’unica decisione militare giusta possibile era il ritiro delle truppe da Mariupol’, MA QUALCUNO HA DETTO: “TENERE LA POSIZIONE!” E su chi ha dato quell’ordine, perché, e in base a quali considerazioni, è calato il silenzio.

Ведь это не львовская или винницкая терроборона - необстрелянные и плохо подготовленные бойцы - это элита нашей армии; лучшие из лучших, попавшие в плен в отчаянном положении, которого (положения) не должно было быть. Но оно - это отчаянное положение, из которого нет иного выхода, кроме плена, или смерти, - случилось. Почему?..
Очевидно, что после того, как враг прошёл Чонгар (почему?), захватил Бердянск (а там была очевидно предательство), единственным правильным военным решением был отход из Мариуполя, но кто-то сказал "держаться!" Кто сказал, почему, на каких соображениях был основан такой приказ - история умалчивает.

Ora Zelenskij dice: “Severodoneck come Mariupol’”… allora è un vizio, verrebbe da dire! No, stessi criminali al potere, stessi ordini criminali impartiti.

Usque tandem? Fino a quando le forze armate ucraine obbediranno ciecamente a ordini altrettanto ciechi, occorrerebbe rivolgere direttamente la domanda ai kuratory NATO, gli stessi burattinai responsabili del massacro di truppe d’élite ucraine all’Isola dei Serpenti poco tempo fa. Perdite di vite umane misurabili in una cinquantina di unità, e una strage di mezzi: un cimitero galleggiante di cui uno degli ultimi Bayraktar-TB2 abbattuti è stato appena recuperato lungo la costa romena.
https://t.me/boris_rozhin/50115
E la risposta sarebbe: “fino all’ultimo ucraino”. Ma forse, anche qui, qualcosa sta cambiando.

CHERSON – NIKOLAEV

A differenza di quanto dicono i cinegiornali luce nostrani, nessuna offensiva da parte russa su questo versante. Non avrebbe alcun senso, ADESSO. Nikolaev necessita di ben altri movimenti e risorse per la sua liberazione. Al contrario, sono gli ucraini che martellano la linea di fronte in vista del loro “contrattacco” da esibire ai media locali e ai cinegiornali luce rimasti all’asciutto da troppo. La linea di fronte, comunque, non cambia.
https://t.me/rybar/33086

E’ RIENTRATA IN FUNZIONE LA CENTRALE IDROELETTRICA DI NOVAJA KACHOVKA

In sostanza è uno sbarramento lungo il canale che rifornisce la Crimea da quando, un mese fa, i russi fecero saltare la diga che fermava l’acqua. Ora non solo l’acqua arriva in Crimea, ma questa centrale è ritornata in funzione E PORTA ENERGIA ELETTRICA ALLA REGIONE DI CHERSON E A PARTE DI QUELLA DI ZAPOROŽ’E. Quel canale quindi porta vantaggi diretti anche alle regioni ucraine su cui passa o confinanti.
https://t.me/readovkanews/34656

Aggiornamenti a seguire domani.

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Storia di Azovstal’: dai primi piani quinquennali alle rovine attuali
История «Азовстали»: от первых пятилеток до нынешних руин

III e ultima parte

IL DOPO-URSS

Dopo l’indipendenza dichiarata nel 1991 dall'Ucraina, iniziarono le privatizzazioni e Azovstal’ fece la stessa fine, svenduta a un prezzo irrisorio. Dal 2006, il suo proprietario era l’affarista di Doneck Rinat Achmetov. Come già notarono allora gli esperti, al momento del cambio di proprietà Azovstal’ garantiva allo stato ucraino il 10% del totale delle entrate in valuta. E Achmetov lo portò a casa pagando 50-70 dollari a tonnellata di acciaio potenzialmente producibile dallo stabilimento.
После того как в 1991 году Украина обрела независимость, в рамках плана по приватизации «Азовсталь» за бесценок перешел в частные руки. В 2006 году его собственником стал донецкий бизнесмен Ринат Ахметов. Как отмечали специалисты, на момент смены собственника «Азовсталь», по оценке украинских экспертов, давал 10% всей валютной выручки Украины. А достался Ахметову всего за $50-70 за тонну мощностей по выплавке стали.

Da allora iniziò gradualmente il declino del kombinat. La colpa di questo per alcuni è di Achmetov, accusato di appropriarsi indebitamente delle risorse monetarie dell’azienda, altri invece puntano l’indice sulla congiuntura economica sfavorevole e sul calo della domanda di metallo. Sta di fatto che il kombinat, lentamente, ma inesorabilmente, andò in declino. La distruzione di Azovstal, nel corso dei combattimenti dell’aprile e maggio 2022, non fece altro che accelerare la morte di questo glorioso kombinat.
И почти сразу же начался постепенный закат комбината. Некоторые винили в этом Ахметова, который выкачивал деньги из предприятия, другие же ссылались на неблагоприятную экономическую конъектуру и падение спроса на металлопрокат, но факт остается фактом — комбинат медленно, но неуклонно приходил в упадок. Разрушение «Азовстали» в ходе боевых действий в апреле-мае 2022 года лишь ускорило гибель некогда прославленного комбината.

Secondo il capo della DNR Denis Pushilin, si prevede la rimozione del kombinat e, al suo posto, la creazione di un parco tecnologico e/o di una zona verde: “Al posto dell’attuale Azovstal’ si propone di creare un parco tecnologico o una zona verde, la decisione non è ancora stata presa”. Un bene o un male?
По словам главы ДНР Дениса Пушилина, комбинат планируется снести, а на его месте сделают технопарк либо парковую зону.«На месте нынешней «Азовстали» предлагают сделать парковую зону или технопарк, решение пока не принято», – отметил Пушилин. Плохо это или хорошо?

“Già negli anni Ottanta, gli ecologi sovietici erano giunti alla conclusione che occorresse smantellare e bonificare Azovstal’, e creare su quel luogo una città giardino, in continuità con la riqualificazione territoriale dell’intera linea costiera. Sorse però una questione: come rimuovere l’intera fabbrica? Ora diciamo che è quasi completamente demolita, per altre cause. E nelle condizioni attuali di eccesso di offerta di metallo, il kombinat può essere rimosso senza alcun rimpianto. Tutt’al più, avrebbe molto più senso costruire, sempre all’occorrenza, un complesso industriale dedito alla produzione di macchinari. Macchinari di cui magari la produzione russa è carente”. Così si è espressa una ex collaboratrice della fabbrica, la professoressa Irina Butorina del Politecnico di S. Pietroburgo
«Ещё в 1980-х экологи пришли к выводу, что «Азовсталь» надо снести и сделать на его месте город-сад — сплошную береговую курортную зону. Но тогда возник вопрос: как можно снести целый завод? А теперь его уже почти снесли в результате военных действий. И раз уж так получилось, то в условиях переизбытка производимого металла комбинат можно снести совершенно безболезненно. Если нужно, то там лучше построить машиностроительный завод. Это как раз то, чего в России не хватает», — отметила бывшая сотрудница завода, профессор Санкт-Петербургского политехнического университета Ирина Буторина.

[A QUESTO PUNTO LASCIO LA PAROLA AL CANALE RUSSO “RT”, CHE VERAMENTE CI FORNISCE IMMAGINI E CONTENUTI FILMATI MOLTO INTERESSANTI
LA PROFESSORESSA IRINA BUTORINA, NELL’ESTATE DEL 1991, AVEVA PARTECIPATO A UN LAVORO SUL CAMPO AD AZOVSTAL’ PER PROGETTARNE LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE. A 31 anni di distanza, conserva ancora le carte di allora, con tutti gli schemi degli impianti e i mappali:
https://russian.rt.com/ussr/video/995289-shema-zavoda-azovstal
DA QUEST’ALTRO ARTICOLO, SENTIAMO INVECE SEMPRE DALLA VIVA VOCE DELLA PROFESSORESSA BUTORINA CHE AVEVA CONTINUATO A LAVORARE A MARIUPOL’ FINO AL 2005, SEMPRE PER CERCARE DI RISOLVERE LE QUESTIONI AMBIENTALI LEGATE ALL’INQUINAMENTO:
- 1 kmq di acqua estratta dal mare all’anno e ributtata comunque sempre inquinata (tra gli altri, residui di ammoniaca, fenolo e benzolo) e riscaldata, con conseguente inquinamento e morte del plancton e delle specie acquatiche;
- sostanze tossiche disseminate ovunque, nel mare e nell’entroterra
https://russian.rt.com/science/article/1005128-azovstal-ekologiya-katastrofa
L’immagine scioccante dei natanti di fianco allo stabilimento, ahimè, non mi è nuova… Qui invece veniamo a sapere, da un’intervista a un altro specialista, che il riferimento di allora per la costruzione del kombinat era stata la U.S. Steel Gary Works nell’Indiana, la più grande fabbrica di allora, cui i sovietici fecero le loro modifiche aggiungendo altri impianti e costruendo camini più alti, oltre che tutto il sistema di bunker antiatomici e canalizzazioni sotterranee:
https://russian.rt.com/ussr/article/993999-azovstal-zavod-kommunikacii
Questo invece è un video con immagini molto rare della storia di quel kombinat:
https://russian.rt.com/ussr/video/999129-azovstal-istoriya-zavod-rolik Ma torniamo alla nostra professoressa. NdT]

Essa non vede alcun senso nel ricostruire Azovstal’. La motivazione principale è ecologica: “So di cosa parlo: a Mariupol c’è un’alta mortalità, e una terribile questione ecologica. Solo una donna incinta su dieci partorisce senza patologie. Un abitante su cinque di Mariupol’ soffre di allergie. Anche quando tira vento si sente un odore irrespirabile, tale da rendere impossibile anche il passaggio”.
Она не видит смысла в восстановлении «Азовстали». Главный аргумент — экологический. «Я знаю, что говорю: в Мариуполе была высокая смертность, ужасная экология. Только одна из десяти беременных рожала без патологии. Каждый пятый житель Мариуполя — аллергик. Даже в ветреную погоду комбинат оставался редкой вонючкой, проезжать мимо было невозможно», — заявила Буторина.

E’ d’accordo con lei anche il presidente della “Corporazione dei produttori di metalli pesanti” e capo della OOO Chermet Nikolaj Gugis, che così dichiara su gazeta.ru: “Io ci sono stato ad Azovstal’. Come ex capomastro di altoforno posso dire che il kombinat, dal punto di vista tecnologico, è rimasto agli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso. E come tutela dell’ambiente siamo praticamente rimasti ai tempi dell’URSS. Per restare in tema, era diventata tanto fumo e poca sostanza.”
С ней согласен и президент «Корпорации производителей черных металлов» и глава ООО «Чермет» Николай Гугис. «Я бывал на «Азовстали». Как бывший мастер доменной печи могу сказать вот что. Технологически комбинат остался на уровне 60-70-х годов прошлого века. Там мало что изменилось в производстве с советских времен, в том числе и с точки зрения экологии. Я бы так оценил: пыли много было от «Азовстали», а толку мало», — сказал «Газете.Ru» Гугис.

Un altro argomento contro la sua ricostruzione è quello sollevato da Gugis, quando parla della caduta nei consumi di metalli. La riqualificazione del kombinato potrebbe comprendere sia un parco tecnologico, sia una zona verde, sia una zona residenziale. Infine, potrebbe mantenere la propria vocazione industriale in altre produzioni che permetterebbero di mantenere gli attuali livelli occupazionali.
Он также привел и еще один аргумент против восстановления «Азовстали» — спад потребления на рынке металлургии. Впрочем, это вовсе не значит, что на месте «Азовстали» будут располагаться парк или жилая застройка, хотя и такой вариант не исключен. Территорию «Азовстали» можно расчистить и использовать для создания других производств. Это необходимо хотя бы для восстановления рабочих мест.

Ricorda la Butorina: “Negli ultimi anni lavoravano nel kombinat quindicimila persone, scese poi a diecimila. Nel 1991 i lavoratori erano ventiquattromila, e con l’indotto si arrivava a trentaseimila. Occorre quindi riprofilare la produzione e creare nuovi posti di lavoro per i Mariupolensi. Ecco di cosa hanno bisogno i lavoratori”.
«На комбинате работали в последние годы примерно 15 тыс. сотрудников, потом примерно 10 тыс. сотрудников. А в 1991 году было 24 тыс. сотрудников, а со смежными организациями — даже 36 тыс. Надо перепрофилировать производство, создать вакансии для мариупольцев. Вот рабочие руки и понадобятся», — напомнила Буторина.

In tutto questo, il proprietario di Azovstal’ Rinat Achmetov minaccia la Russia di andare per vie legali in caso di smantellamento. A suo dire, nel febbraio 2022 la capitalizzazione degli attivi del gruppo SCM a Mariupol’ arrivava a oltre 20 miliardi di dollari. E ora batte cassa. Tuttavia, considerando lo scarso livello raggiunto dal diritto internazionale e, soprattutto, gli scheletri nell’armadio dello stesso Achmetov, neppure lui crede tanto nel buon esito della via processuale. Come il kombinat in macerie, anche il suo proprietario è ormai parte della Storia: a differenza tuttavia dello stesso kombinat, quella di Achmetov appartiene alle pagine più buie di tale storia.
Впрочем, у «Азовстали» еще остался собственник — Ринат Ахметов, который грозит России судами за разрушение комбината. По его словам, на февраль 2022 года капитализация промышленных активов группы SCM в Мариуполе, разрушенных и пострадавших из-за военных действий, превышала $20 млрд, именно эти деньги он намерен получить с России. Впрочем, учитывая закат международного права, да и потаенные скелеты в шкафах самого Ахметова, в положительный исход этого процесса не верит и сам Ахметов. Как и разрушенный комбинат, его собственник уже стал частью истории, в отличии от истории самого комбината, черной страницей истории.

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Storia di Azovstal’: dai primi piani quinquennali alle rovine attuali
История «Азовстали»: от первых пятилеток до нынешних руин

II parte

LA GUERRA MONDIALE E LA RICOSTRUZIONE

Durante la II guerra mondiale Mariupol’ fu occupata dai nazisti, che provarono a impiegare Azovstal’ per i loro interessi, persino assegnandole una nuova direzione e proprietà direttamente sotto i Krupp. Tuttavia, a causa dei voli dell’aviazione sovietica e delle azioni di sabotaggio, il kombinat non riuscì mai a funzionare a pieno regime.
В годы Великой Отечественной войны Мариуполь был захвачен немцами, которые попытались использовать «Азовсталь» в своих интересах, даже отдали его во владение сталелитейной корпорации «Круппа». Но из-за налетов советской авиации и деятельности подпольщиков заработать на полную мощность комбинат так и не смог.

Il 7 settembre 1943, nel corso della ritirata dei nazisti dalla città, Azovstal’ fu praticamente rasa al suolo, distrutti tutti i punti fondamentali: altoforni, forni Martin-Siemens, centrali elettriche a vapore, batterie di stabilimenti per la produzione del coke, e via discorrendo. Lungo tutto il territorio di Azovstal’ non arrivava la corrente ed erano saltate tutte le infrastrutture di trasporto.
7 сентября 1943 года, перед отступлением немецких войск из города, завод «Азовсталь» был практически полностью уничтожен, были взорваны основные объекты — доменные и мартеновские печи, оборудование пароэлектровоздуходувочной станции (ПЭВС), уничтожены коксовые батареи коксохимического завода (КХЗ). На территории «Азовстали» не было энергоснабжения, не работал транспорт.

“Entriamo a Mariupol’ insieme a unità dell’Armata Rossa. Una città devastata, che ha vissuto due anni di un’occupazione tedesca a dir poco terribile. E ora attraversiamo le sue strade e piazze, guardiamo le rovine delle sue case e parliamo coi suoi abitanti. Chi ha visto Mariupol’ in questi giorni, così come i suoi abitanti, si ricorderà per il resto della sua vita sia il fumo acre degli incendi, sia i cadaveri di donne e bambini fucilati, sia i volti ingialliti dei cittadini, che han passato le loro ultime settimane al riparo dai gendarmi nazisti nascosti negli scantinati, fra le rovine delle costruzioni, fra la vegetazione paludosa del fiume Kalmius”: così scriveva la Izvestija il 12 settembre 1943.
«Вместе с частями Красной Армии мы входим в Мариуполь. Многострадальный город – он пережил два года страшной немецкой оккупации. И вот сейчас мы пересекаем его улицы и площади, всматриваемся в руины его домов, беседуем с жителями. Тот, кто видал в эти дни Мариуполь и его жителей, на всю жизнь запомнит и горький дым пожарищ, и трупы расстрелянных женщин и детей, и пожелтевшие лица горожан, которые в последние недели прятались от немецкой жандармерии в подвалах, в развалинах зданий, в болотистых зарослях на берегу реки Кальмиус», – писала газета «Известия» 12 сентября 1943 года.

https://odnarodyna.org/content/vosstanavlivaya-stranu-azovstal-prishlos-otstroit-zanovo?utm_source=finobzor.ru
[qualche immagine dell’epoca, insieme alla ricostruzione, in questo inserto, NdT]

Il danno complessivo inflitto alla fabbrica, secondo dati degli specialisti sovietici, ammontò a oltre 204 milioni di rubli.
Общий ущерб, нанесённый заводу, по данным советских специалистов, составил более 204 млн рублей.

Quasi subito dopo la liberazione di Mariupol’, il commissario per la metallurgia pesante I.F. Tevosjan emise il decreto n° 275, con cui nominò la nuova Direzione del complesso industriale Azovstal’.
Почти сразу же после освобождения Мариуполя нарком чёрной металлургии И.Ф. Тевосян подписал приказ № 275, которым назначил руководство на завод «Азовсталь».

“Si nomina Direttore della fabbrica Azovstal’ il compagno Kogan, Ingegnere capo il compagno Roman’ko. I compagni Kogan e Roman’ko […] devono immediatamente procedere ai lavori di ripristino delle unità, delle linee di produzione e degli impianti, […] hanno due settimane di tempo a partire da ora per presentare al Commissariato una relazione sulle condizioni della fabbrica e le proposte per la pianificazione dei lavori, ordinamento, tempi e priorità; al fine di garantire alla Direzione il supporto operativo fondamentale, si inviano immediatamente in fabbrica i lavoratori dell’elenco allegato”, si sottolinea nell’ordine.
«Назначить директором завода «Азовсталь» тов. Когана, главным инженером – тов. Романько. Обязать тт. Когана и Романько (…) немедленно приступить к работам по восстановлению агрегатов, производственных цехов и сооружений, (…) в двухнедельный срок представить в Наркомат доклад о состоянии завода и предложения о порядке, сроках и очерёдности его восстановления, для обеспечения руководства основными участками немедленно откомандировать на завод «Азовсталь» работников согласно приложению», - отмечается в приказе.

Già il 24 ottobre 1944 era tornata operativa la centrale elettrica, così come era ripartita la stazione di ossigenazione, che avrebbe dovuto provvedere non solo alle necessità produttive di Azovstal’, ma anche di altre aziende principali nel Donbass.
Уже 24 октября 1944 года на «Азовстали» заработала восстановленная ПЭВС, также была пущена в эксплуатацию кислородная станция, которая стала обеспечивать производственные нужды не только данного предприятия, но и других важных предприятий Донбасса.

DAL SECONDO DOPOGUERRA ALLA FINE DELL'URSS

Il secondo dopoguerra nella storia di Azovstal rappresenta l’epoca d’oro, quasi ogni anno il kombinat si ingrandiva con nuove strutture produttive, il che gli permetteva nel 1991 di diventare uno dei più grandi complessi metallurgici non solo dell’URSS, ma del mondo intero.
Послевоенный период в истории «Азовстали» — это золотая эпоха, почти каждый год комбинат обрастал новыми производственными мощностями, что позволило ему к 1991 году стать одним из крупнейших металлургических предприятий не только Советского Союза, но и всего мира.

L’area complessiva di Azovstal’ era di 11 kmq. A Mariupol’ il kombinat era chiamato “la città nella città”. Qui furono costruite 41 fabbriche e 80 enormi capannoni. Fra i sei altoforni giganti, le fabbriche e gli edifici del kombinat furono costruite strade e vie di comunicazione interne speciali.
Общая площадь «Азовстали» насчитывала 11 квадратных километров. В Мариуполе предприятие получило нескромное название — город в городе. Здесь были построены 41 цех и 80 огромных помещений. На заводе шесть гигантских доменных печей, а цеха и корпуса металлургического комбината разбросаны по территории настолько, что для перемещения между ними построены специальные трассы.

[17.7 km di perimetro misurato dal satellite, per un area pari a “25 vaticani o 440 piazze rosse” NdT
https://zendiar.com/25-vatikanov-ili-440-krasnyh-ploschadey-kakovy-realnye-razmery-azovstali-66122/]

A completare il quadro delle peculiarità del kombinat, c’era una famosa rete di tunnel e sotterranei, che sviluppavano un’altra città sotterranea vera e propria, lungo ben cinque piani. Il tutto, secondo alcuni dati, per una lunghezza complessiva di 24 km. Alla base della struttura della cittadella sotterranea c’erano 36 bunker atomici, ovvero attrezzati secondo gli standard sovietici per resistere a un’attacco atomico.
Отдельная достопримечательность комбината — это ставшие знаменитыми подземелья завода, которые представляют из себя настоящий город из пяти уровней. По разным данным, протяженность туннелей оценивается в 24 километра. Основой подземного укрепрайона стали 36 бомбоубежищ, которые по стандартам советской стройиндустрии могли выдержать прямое попадание ядерного боеприпаса.

Era fra i bunker e rifugi sotterranei che si sviluppavano i tunnel, che scendevano fino a trenta metri. C’erano infine anche canali sotterranei di comunicazione, con i cavi e i tubi, che a otto metri di profondità collegavano le fabbriche stesse. L’intera rete sotterranea era stata progettata per ospitare dodicimila persone
Между подземными бункерами и убежищами проложены тоннели, обустроенные на глубине 30 метров. Есть также и коммуникационные каналы с кабелями и трубами, которые на глубине 8 метров соединяют цеха. Вместимость этих сооружений достигает 12 тысяч человек.

(continua)

 

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23/05 07:30 Aggiornamento

Storia di Azovstal’: dai primi piani quinquennali alle rovine attuali
История «Азовстали»: от первых пятилеток до нынешних руин

I filmati delle catacombe
https://vk.com/video-75861262_456257618
https://vk.com/video-75861262_456257617

mi han fatto venir voglia di approfondire cosa fosse quel gigante, quella città nella città. Ed ecco la traduzione integrale di un pezzo abbastanza succinto ma esplicativo.
https://ruinformer.com/page/istorija-azovstali-ot-pervyh-pjatiletok-do-nyneshnih-ruin

Ho visto gli aggiornamenti dal fronte e la situazione rispetto a stanotte è sostanzialmente invariata. Purtroppo mi manca il tempo materiale di tradurre queste poche pagine tutte d'un colpo, ma ormai trovare due ore consecutive per me in questo periodo è diventata un'impresa. Ciò nonostante, dovrei riuscire entro oggi a completare il tutto. Il brano che ho tradotto in questi pochi minuti, davvero, MERITA. Perché a me ha fatto venire in mente, tra l'altro, altre cose. Che riguardano la mia parte di famiglia che abita a quaranta km da un posto fra i più inquinati d'Italia. Il problema è che poi pensiamo troppo, uniamo troppi puntini... buona lettura!

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Lo stabilimento metallurgico Azovstal’, al centro delle cronache russe e mondiali delle ultime settimane, ha una storia lunga e gloriosa
Металлургический завод «Азовсталь», ставший в последние недели топовой новостью в российских и мировых СМИ, имеет долгую и славную историю.

La sua costruzione è collegata strettamente all’industrializzazione promossa dal governo sovietico verso la fine degli anni Venti. Nel febbraio 1930 [I piano quinquennale, NdT] il Presidium del Ministero dell’Economia dell’URSS decise di costruire un nuovo stabilimento metallurgico a Mariupol, dal momento che quella città sul mare aveva già la via più corta, tagliando direttamente il mare di Azov, dai giacimenti di Kamyš-Burunskij nella antistante penisola Čerchěnskaja.
Его строительство тесно связано с курсом на индустриализацию, который начал проводиться правительством СССР с конца 20-ых годов. В феврале 1930 года Президиум ВСНХ СССР (аналог нынешнего правительства) принял решение о строительстве нового металлургического завода в Мариуполе, поскольку именно этот город замыкал самый короткий путь по морю железной руды c Камыш-Бурунского месторождения на Керченском полуострове.

Per questo proprio a Kerč’ fu fondato all’epoca il complesso industriale Kerč’RudStroj, che doveva occuparsi della prima lavorazione dei minerali (руда ruda) per la futura, antistante dall’altra parte del mare, Azovstal’.
Для этого в Керчи начал действовать только что учреждённый трест «Керчьрудстрой», который занялся подготовкой рудной базы для будущей «Азовстали».

Il 7 novembre 1930 [che, per inciso, non è una data a caso… NdT] è la data della posa della prima pietra dello stabilimento Azovstal’, sulla riva sinistra del fiume Kal’mius vicino ai villaggi di Buzinovka e Troickoe. Già il 12 agosto 1933, alle 6:19 del mattino, dall’altoforno n° 1 uscì la prima colata di ghisa.
7 ноября 1930 года началась укладка бетона в фундамент первой доменной печи завода «Азовсталь» на левом берегу реки Кальмиус близ села Бузиновка и посёлка Троицкого. Уже 12 августа 1933 года в шесть часов и девятнадцать минут доменная печь № 1 выдала первый чугун.

[in questo tweet del 2018 la foto in bianco e nero mostra il primo altoforno di Azovstal’ al lavoro
https://twitter.com/karkardill/status/1028190253365047296 ]

In tutto la costruzione della fabbrica impegnò il bilancio statale sovietico per 292 milioni di rubli
Всего на строительство завода из бюджета СССР было выделено 292 млн рублей.
Sebbene i progettisti avessero scelto il posto migliore per costruire il kombinat dal punto di vista economico, essi non avevano tenuto conto delle peculiarità ecologiche della regione, e tutto quanto ne conseguì andò a discapito degli abitanti di Mariupol’. Il problema stava essenzialmente nel fatto che il vento dal Mare di Azov portava gli scarichi direttamente nelle case della soprastante Mariupol’, e quella che una volta era considerata una tranquilla città turistica divenne tutto a d’un tratto sinonimo di catastrofe ambientale.
Хотя и проектировщики выбрали самое удачное место для строительства комбината с экономической точки зрения, но они не учли природные особенности региона — все это вышло боком жителям Мариуполя. Все дело в том, что ветер с азовского моря относил выхлопы вредного производства в жилые районы, некогда тихий курортный город стал синонимом экологической катастрофы.

(continua...)

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22/05 ore 22:30 aggiornamento


Carta aggiornata

Appena arrivata dal collettivo di Rybar, non mostra aggiornamenti di rilievo.
https://i.ibb.co/dbyKCFc/22-05.jpg

Novoselovka libera

L’unico spostamento della linea di fronte di questa giornata (riquadro ingrandito a sx nella cartina di Rybar), insieme all’ulteriore stretta su Severodoneck (riquadro ingrandito in alto a dx): il villaggio di Novoselovka è importante perché poco più a nord di Avdeevka, che si vede così chiudere un altro spazio vitale di approvvigionamento e comunicazione. Inoltre, anche Nju Jork (il paese a nord di Sovoselovka) è in questo momento attaccabile da un’altra direzione.

https://topwar.ru/196638-vojska-rossii-i-dnr-osvobodili-novoselovku-i-vyshli-na-okrainy-pgt-novgorodskoe-ranee-pereimenovannogo-ukrainoj-v-nju-jork.html

Ucraina verso un protettorato polacco ad amministrazione NATO.

La visita di Andrzej Duda oggi a Kiev è coincisa con la presentazione di un disegno di legge alla Rada che prevede, per i polacchi in Ucraina, le possibilità
- di essere eletti
- di assumere cariche di governo
- di dirigere le aziende del complesso militare-industriale ucraino
- di avere accesso a dati e informazioni segrete
- di esercitare la giustizia
- di esercitare la pubblica sicurezza da parte della polizia polacca

Il regime fascistoide-mafioso di Kiev, lo stesso che al grido di “Slava Ukraine” manda centinaia di uomini a morire ogni giorno nel Donbass, svende l’intero apparato statale ai maggiori vassalli NATO nell’area: vassalli accomunati ai loro sottoposti dal medesimo servilismo atlantico e da un collante ideologico nazional-sciovinistico che ci riporta indietro di un secolo.
https://t.me/SolovievLive/108369

Aggiornamenti a seguire domani.

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22/05 ore 10:00 aggiornamento

L’ANTI-BAYRAKTAR-TB2


Facciamo conoscenza con la bestia nera dei droni turchi e di tutte le nazionalità.
https://t.me/RVvoenkor/13104
Il Garpun-2M opera fino a 5350 MHz e, sostanzialmente, fa perdere contatto radio fra operatore e drone e fra sistema di geolocalizzazione e drone (GPS/GLONASS/Beidou). Da -20°C a +45°C è in grado di mandare in pappa il sistema di radiocomando di apparecchi a non meno di 500 m.
https://russiandrone.ru/catalog/dopolnitelnoe-oborudovanie/oborudovanie-dlya-borby-s-dronami/garpun-2m-ruchnoy-kompleks-po-borbe-s-bpla/
Visto che tra tiratori scelti russi e armeni (ma anche azeri, ucraini e di qualsiasi nazionalità) non c’è grossa differenza, ma nel primo caso i droni turchi hanno fatto cilecca, nel secondo hanno fatto non solo stragi e seminato panico, ma proprio la differenza come abbiam già avuto modo di notare, penso proprio che sia stato l’uso di questi mezzi a terra il fattore decisivo di difesa da questi ordigni micidiali. Almeno fino a ora. Certo è anche che lavorare su altre radiofrequenze poi non li renderebbe così “economici”, e non è detto che la modifica a questi dispositivi di difesa per includere anche le nuove radiofrequenze risulti impossibile… anche qui, “vivremo, vedremo” (поживём, посмотрим).

RICOSTRUZIONE E INTEGRAZIONE NEL SUD DELL’UCRAINA

Due immagini emblematiche di quello che i cinegiornali luce si ostinano a non vedere, ma ormai a livelli di quei bimbi piccoli che, chiudendosi gli occhietti con le manine quando giocano a nascondino, non nascondono il loro sorriso di soddisfazione nella loro convinzione di essere diventati invisibili. IL PROBLEMA E’ CHE COSI’ ORIENTANO MILIONI DI PERSONE SU QUESTA INFORMAZIONE DEFORMATA E DEVIATA. Il problema, NON DA ULTIMO, è che questi dati di fatto non li hanno neppure considerati Di Maio e Draghi nella loro scrittura di un “piano di pace” in cui, probabilmente, non credevano più nemmeno loro.

Partiamo dalla prima immagine:

Torna l’acqua all’Oktjabrskij Primorskij rajon di Marjupol’, con la sostituzione di un tubo dell’acquedotto da mille millimetri:
https://t.me/readovkanews/34588

Mariupol’, Donbass, ma anche le regioni di Cherson e Zaporož’e, attraverso il RIPRISTINO DI UNA LINEA FERROVIARIA INTERROTTA OTTO ANNI FA fra SEBASTOPOLI e ROSTOV SUL DON.
https://ria.ru/20220507/krym-1787341773.html

Si ricostruisce uno spazio economico e sociale in profonda depressione da otto anni, come già ammesso e denunciato dallo stesso sindaco ucraino di Cherson prima che desse le dimissioni. L’idiozia politica del regime fascistoide di Kiev instauratosi dopo il golpe del 2014 (ma è più corretto chiamarla ignavia, menefreghismo, capitalismo da rapina e saccheggio) è stata pensare che bastava chiudere strade e ferrovie per “risolvere il problema”, senza preoccuparsi delle sorti di INTERE POPOLAZIONI CHE DA SECOLI VIVEVANO NELLO STESSO SPAZIO COMUNE. E che ora sono ritornate a farlo, senza il permesso delle marionette di Kiev e dei loro kuratory.

Seconda immagine emblematica, il doppio prezzo degli articoli sui banconi, in grivne e rubli, in un supermercato della regione di Zaporož’e:
https://t.me/boris_rozhin/49897
E torniamo alla disinformazione quotidiana dei cinegiornali luce. In omaggio a Karapaz, facciamo una capatina nel suo continente:

TODO ESTO NO ES SERIO, NI ÉTICO

“Se ha podido comprobar que esos supuestos edificios destruidos por los rusos en Kiev, eran videos de Gaza en Palestina. O que se atribuyó a Rusia la destrucción en Donbás y que se comprobó que era el misil ucraniano Tochka-U. O un tanque que aplastó un carro, lo hicieron pasar como ruso y se demostró que era ucraniano. O las masacres en Buchá y en Mariúpol, que sin duda han sido causadas por los batallones neonazis, que son tan “valientes” que se escudan en colegios, centros comerciales, hospitales y geriátricos.
O que informativos europeos hayan hecho pasar un bombardeo ruso a Ucrania, cuando se demostró que era en verdad un videojuego. Muchos lo creyeron y lo siguen creyendo.
Todo esto no es serio, ni ético.”
https://fpp.org.pe/se-puede-explicar-el-conflicto-ucraniano-sin-apasionamiento/

Chapeau a Ricardo Sánchez Serra, che in una conferenza stampa alla Federaciòn de Periodistas del Perù del 18/05 ha denunciato la conduzione dell’“informazione” nei canali occidentali. E ha anche puntato l’indice contro la britannica “PR NETWORK”. Denuncia ripresa oggi anche da alcuni canali anglofoni…
https://globaleuronews.com/2022/05/22/british-pr-network-caught-making-fake-russian-special-operations/
… attendiamo con ANS-IA che ne prenda visione anche l’ANS-A… e non solo.

25.000 FIRME RAGGIUNTE CONTRO ARRUOLAMENTO E INVIO AL FRONTE

Parliamo della raccolta di firme contro l’invio di cittadini ucraini al fronte dai 18 ai 60 anni.
https://t.me/agentgosdepa1/9480
Ora il regime fascistoide di Kiev, FORMALMENTE, dovrà esaminare il disegno di legge proposto. Tutti sanno perfettamente che sarà affossato, perché i kuratory hanno già dato ordine alle loro marionette di annunciare la CONTROFFENSIVA PER QUEST’ESTATE. In questi strani, stranissimi giorni, le controffensive sono annunciate con un mese e rotti d’anticipo: è chiaro l’intento propagandistico di coprire con questo annuncio la disfatta di Mariupol’, il massacro annunciato e ciò nonostante eseguito all’Isola dei Serpenti, i 300 morti al giorno nei combattimenti, più le sconfitte imminenti nel Donbass. Ma per quanto propagandistico sia, serve recuperare il milione di baionette. E quindi… avanti tutta nel tritacarne. MA IL DISSENSO INTERNO CRESCE.

TOM COOPER

“With other words: the Russians are advancing from Popasna towards north by bypassing the Ukrainian forces holding Komyshuvakha, Khram Svyatoho, Katerynika and Hirske, and they are doing so without making breaks to rest and regroup, in turn leaving Ukrainians too little time to react.”
“This is of particular surprise for me considering the Ukrainian Army has at least two brigades securing the Siversk area, and another two securing Bakhmut alone. So, four brigades securing two places well behind the frontline, and sitting and waiting there — while the frontline is breached and in the process of crumbling…? Hm…”
https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-20-21-may-2022-9b21e72d911e
Si può essere d’accordo, o meno, ma Tom Cooper sa di ciò di cui parla, e scrive… 560 libri e oltre 1000 articoli.
https://www.helion.co.uk/people/tom-cooper.php
In particolare, conferma due nostre importanti tesi:
1. L’importanza estrema di Popasnaja e la CATASTROFE data dal suo crollo, oltre a ben specificare il movimento attuale.
2. L’INSENSATEZZA di scelte strategiche nella dislocazione delle truppe e nella stesura dei piani militari da parte delle ff.aa. ucraine, dovute non solo a insipienza, ma a calcoli politici MIOPI di convenienza e propaganda, oltre che evidenti forzature dall’esterno.

La seconda tesi, ormai, sta emergendo sempre più nelle polemiche interne alla stessa classe dirigente ucraina. Con conseguenze ancora difficili da prevedere.

Aggiornamenti a seguire stasera.

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21/05 ore 22.00 aggiornamento

Dai resoconti notturni di Boris Rožin e dell'agenzia RIAFAN nessuna novità sostanziale dai campi di battaglia.
https://t.me/boris_rozhin/49845
https://riafan.ru/23449985-chto_proizoshlo_na_ukraine_21_maya_podgotovka_k_bitve_za_dnepr_flag_sssr_nad_azovstal_yu

Il che non significa affatto nessuna notizia, perché il perdurare di questa situazione di continuo logoramento delle posizioni ucraine su tutti i fronti, gioca tutta a svantaggio di chi, ancora oggi, si è visto sostanzialmente ridurre unità e mezzi a disposizione per una difesa sempre più insostenibile.

SEVERODONECK

Come per esempio a Severodoneck, dove oggi i russi han fatto saltare il ponte che la collegava a Lisičansk.
https://t.me/readovkanews/34544
Come commenta Rožin, se l'han fatto saltare è perché a loro fa comodo avere un migliaio o quanti ne sono soldati ucraini da combattere, senza che vadano a ingrossare le fila dei difensori di Lisičansk. Divide et impera. Solo un vanaglorioso, una marionetta accecata dai suoi kuratory, come Zelenskij, poteva dare l'ordine di "tenere" l'unico avamposto rimasto aldilà del fiume in queste condizioni, sotto attacco da tre lati e tenuto in vita da un ponte che lo collega all'altra parte. Un ponte che da oggi ha perso la campata centrale, finita in fondo al fiume.
https://t.me/boris_rozhin/49830

AZOVSTAL'

Con la bandiera rossa su Azovstal', si chiude un ciclo nefasto durato otto anni. Annuncio ufficiale dato dal ministero della difesa oggi nell'odierna conferenza stampa:
https://t.me/DmitriySteshin/4927

Ora per gli squadristi di Azov la strada sarà quella processuale.
https://t.me/boris_rozhin/49797

Per gli altri rimasti a Kiev, quelli che per esempio ancora OGGI in appello hanno DICHIARATO FUORILEGGE IL PARTITO COMUNISTA UCRAINO,
https://gazeta-pravda.ru/issue/53-31256-2023-maya-2022-goda/eshchye-odin-udar-po-kompartii/
nonostante i ricorsi prodotti dai compagni ucraini dal 2015 a oggi, è solo questione di tempo. Andranno anche loro a tenere compagnia ai loro camerati attuamente in cella.

Intanto, ad Azovstal' sono iniziati i lavori di sminamento, e sono stati rinvenuti i cadaveri di DUECENTO soldati ucraini in camere mortuarie refrigerate.Il che porta il totale degli uomini asserragliati fino a ieri nelle catacombe a oltre 2500 uomini. Saranno inviati in Ucraina per la sepoltura.

Con oggi terminano anche ufficialmente le cronache militari da Mariupol' libera.

AUMENTA L'IMPORTO DEL LEND-LEASE A 40 MILIARDI... MA CHI PAGA?

Se lo chiede Moody's, affermando che "i rischi di sostenibilità del debito aumentano sempre più":
Moody’s Investors Service cut Ukraine’s credit rating to the third-lowest level as a more drawn out war than expected increases risks around the nation’s debt sustainability.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-20/moody-s-downgrades-ukraine-as-drawn-out-war-raises-debt-risks

E infatti Zelenskij replica che pagheranno i russi come compensazione dei danni di guerra, saranno gli alleati a "creare tale meccanismo"... si, e poi ti svegli tutto sudato...
Russia must pay compensation for the damage its aggression has inflicted on Ukraine, Volodymyr Zelenskiy said in his daily video address to the nation, calling on allies to “create a mechanism” for reparations.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-20/ukraine-latest-g-7-finance-chiefs-in-bonn-focus-on-war-fallout

In questa situazione, gli "aiuti" cominciano a essere meno "disinteressati" e gli investitori sempre più preoccupati del loro ritorno in questa ulteriore, schifosa, speculazione sul pagamento differito di uno tra i più infami traffici di armi dell'ultimo millennio, perché coinvolgente un popolo intero come carne da consumo e le sue giacenze di grano come acconto in anticipo... problemi loro.

DA DOVE PARTE IL GRANO SACCHEGGIATO AL POPOLO UCRAINO


A proposito del saccheggio del grano del popolo ucraino, questa cartina mostra da dove parte.
https://t.me/OpenUkraine/17358
Porto romeno di SULINA, sulla foce del "bel Danubio blu". Vogliamo verificare? Lo vediamo subito, con marinetraffic.com
https://www.marinetraffic.com/en/ais/home/centerx:30.2/centery:45.1/zoom:10
E' un INGORGO CONTINUO, CON PIÙ DI CENTO NAVI CISTERNA AL GIORNO! Le cisterne arrivano via camion, e le navi tramaccano e rubano via, ogni giorno, tonnellate di grano ucraino.

Aggiornamenti a seguire domani.

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21/06 ore 08:30 Aggiornamento

FRONTE EST

Merita la visione la cartina aggiornata del collettivo di Rybar

Cartina generale del Donbass
https://i.ibb.co/tqFD27w/20-05-1.jpg
con i due ingrandimenti che rappresentano LIMAN (riquadro di sopra) e POPASNAJA (riquadro di sotto)

E cartina ulteriormente ingrandita di Popasnaja
https://i.ibb.co/syh26qJ/20-04-1.jpg

In breve, guardando la carta generale, a NORD la linea di fronte si è stabilizzata, si è creata una zona grigia, una zona cuscinetto, abbastanza ampia per tenere sotto controllo eventuali tentativi di sfondamento ucraini e, anzi, è partita metodicamente la sequenza di artiglieria pesante e lanciamissili sulle prime linee e sulle retrovie ucraine. Diciamo che, a meno di rinforzi arrivati all'improvviso, il raggruppamento necessario per un ulteriore offensiva ucraina è in questo momento fuori discussione.

Scendendo notiamo come ormai la U rovesciata sia un trifoglio sempre di più. Ovvero, si stanno formando sacche e microsacche per cui intere linee di fronte possono subire mutamenti veramente improvvisi e importanti in poco tempo. Dipende tutto da quale parte, sotto pressione, cederà per prima.

Gli ingrandimenti di LIMAN e POPASNAJA non sono casuali.

Il PRIMO, con un accerchiamento ormai in corso di risoluzione, minaccia direttamente ormai SLAVJANSK e KRAMATORSK appena sotto

IL SECONDO, guardiamo anche la cartina a esso solo dedicata, è tutto uno svilupparsi di SACCHE relativamente ridotte, da poche migliaia di unità, che una volta accerchiate nulla altro hanno da fare che alzare le mani e chiudere questa partita inutile.

Del resto, oggi sono stati lanciati volantini con le istruzioni di "resa sicura", filmato e immagini qui:
https://t.me/boris_rozhin/49723

Dopo la resa dei bastardi senza gloria di Azov, ormai se gli squadristi provano anche soltanto a torcere un capello a un soldato ucraino che prova a consegnare le armi, la reazione popolare non sarà più quella di questi due mesi di guerra: pazienza e "slava ukraine". Il rischio di ammutinamenti, disordini e rese dei conti interne, soprattutto nelle alte sfere, comincia a essere concreto.

Un'ultima considerazione: se, quando il "trifoglio" tornerà ad allineare la linea di fronte, si libereranno DECINE DI MIGLIAIA di unità, con il morale diametralmente opposto alle formazioni ucraine, con gran parte dell'arsenale regalato dagli stessi ucraini e dai loro kuratory nato, su una linea di fronte decisamente più ridotta. Al tempo, comunque.

Aggiornamenti a seguire in serata.

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21/05 ore 00:30 aggiornamento

"Russi prendono Azovstal, Mariupol è caduta"

Titola l'ansa... Mariupol' è stata liberata un mese fa.Il capo degli squadristi di Azov è uscito scortato dentro un blindato prima che gli abitanti di Mariupol' lo linciassero (ibidem).

Quei poveri disgraziati dei soldati ucraini costretti dalle truppe barriera dei fascisti di Azov ad asserragliarsi insieme a loro dentro quel kombinat, alla fine son riusciti a uscire.

Parliamo di 2.439 FRA SOLDATI E SQUADRISTI usciti DALL'INIZIO DELLA CAPITOLAZIONE A OGGI.
https://t.me/readovkanews/34483
SI TRATTA DELLA PIU' GRANDE DISFATTA DA OTTO ANNI A QUESTA PARTE, DA PARTE DEI "PUNITORI" (KARATELY) FASCISTI. Né Ilovajsk (2015), né lo stabilimento Il'ich (2022) erano arrivati a questo.

MARIUPOL', CARA ANSA, E' CADUTA SI, MA NEL 2014! IN MANO A DEI FASCISTI CHE, COL VOSTRO SILENZIO COMPLICE, HANNO COMINCIATO A RASTRELLARE, IMPRIGIONARE, UCCIDERE.

Aggiornamenti a seguire stasera.

 

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20/05 ore 18:00 aggiornamento

FRONTE EST

Alla luce degli ultimi movimenti, si conferma che la LNR è quasi completamente libera (manca solo la sacca di Severodoneck)
https://t.me/boris_rozhin/49601

LIMAN

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/1ddKTgw/20-05-1.jpg
Situazione a dir poco drammatica: dopo gli incendi che hanno devastato l’area, le ff.aa. ucraine han fatto saltare un ponte che era diga al tempo stesso. Questo fregandosene altamente che dall’altra parte del fiume, a tenere la posizione, c’erano ancora oltre un migliaio di loro compagni. Che ora per passare dall’altra parte devono attraversare l’unico ponte rimasto, purtroppo sotto il fuoco russo. Indietro non si torna, al momento. In quella zona c’è anche un monastero, Svjatogorsk, dove come estrema ratio hanno piazzato i loro pezzi praticamente a ridosso dell’edificio religioso e al suo interno. E lì si sono asserragliati. Comprensibilmente è tutto fermo, in attesa che la situazione si sbrogli, magari con l’arrivo (improbabile al momento) di qualche unità speciale in grado di intervenire. Vedremo gli sviluppi
https://t.me/rybar/32933

POPASNAJA

Rozhin come al solito ci fornisce un quadro dinamico dell’andamento delle operazioni. E’ inutile, anche qui, fare la conta dei paesi e dei paeselli. Sono quelli con la spunta rossa. La “strada della vita” è quella gialla a sinistra, il nemico cerca di tenere alcuni punti chiave per impedire l’accerchiamento operativo ma, come è facile vedere, si tratta di difese create al momento in un quadro generale di punti rossi a ridosso. Sono quindi quantomeno oggetto di attacchi da più direzioni in un vaso di pandora, quello di Popasnaja, che si è rotto causando uno spargimento evidente di presenza nemica in lento, ma costante, allargamento. Vedremo anche qui gli sviluppi.
https://t.me/boris_rozhin/49646

AZOVSTAL’

1908 è il totale dei prigionieri consegnatisi ad Azovstal’
+ 177 civili (di cui 85 donne e 47 bambini)
https://t.me/readovkanews/34433

Nel frattempo, un altro comandante di Azov, Sergej Volynskij al secolo “Volyna”, è appena uscito da Azovstal’ dove lo aspettavano a braccia aperte. Era quello che chiosava con l’amen (slava ukraine) il monologo del suo compare a fianco nel video ripreso qualche giorno fa. Nel monologo si chiamavano “disertori” gli ex-compagni d’armi che, alla sua decisione odierna, ci erano arrivati un mese prima allo stabilimento I’lich.
https://t.me/bbbreaking/125371

Intanto, un aggiornamento sui profughi ucraini in Russia dall’inizio del conflitto: ci dice essere 1.377.000 al 20 maggio (tendenza in aumento). Il regime di Kiev, che non sa più come giustificarlo, visto che dall’altra parte ci sono gli “orchi”, parla di deportazioni e trasferimenti forzati. Tra le battutacce sentite in questi giorni, questa è la peggiore.
https://t.me/boris_rozhin/49612

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.

 

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20/05 ore 08:00 aggiornamento

alle sei del mattino è arrivata la carta aggiornata del collettivo di Rybar: “spasibo rebjàta” (grazie ragazzi)!

Ne han fatte due, molto interessanti:

Questa quella generale,
https://i.ibb.co/5sWcn2z/19-05.jpg

E questo è l’ingrandimento dell’ingrandimento, zona Popasnaja
https://i.ibb.co/cXv1YQd/19-04-1.jpg

Riprendiamo la prima:

Partiamo dal NORD, zona dintorni di Charkov, dove notiamo le uniche frecce azzurre. Sull’opportunità di tale scelta strategica abbiamo già parlato troppo, notiamo che, alle sei del mattino di oggi, si conferma una situazione stazionaria dove i russi martellano e contrattaccano e gli ucraini martellano e si raggruppano per successivo contrattacco… visto quello che sta accadendo più a SUD, continuo a non capire: è come insistere per mangiare una scatola di caviale alle 11.00 e fare tutto il resto del giorno senza ingerire nulla.
https://t.me/rybar/32912 (unica fonte questo report anche per le notizie successive).

Passiamo subito a SUD:
la situazione per le ff.aa. ucraine si presenta subito in tutta la sua drammaticità. Quella che prima era una U rovesciata ora è diventata una Ш (š sce) russa o, peggio ancora, un trifoglio.

Passiamo ora alla carta ingrandita e capiamo, ancora una volta, perché su Popasnaja gli ucraini hanno dato l’anima per difenderla, tenendola per un mese e rotti. Senza neanche spingere più di tanto, con le stesse forze di prima, i russi e le milizie del Donbass ormai stanno dilagando su più direzioni, facendo SALTARE ANCHE LE LINEE DIFENSIVE INTORNO, A SUD E A EST IN PARTICOLAR MODO, E VANIFICANDO COSI’ TUTTI GLI SFORZI DI TENUTA DELLA LINEA DI FRONTE ANCHE A DIVERSE DECINE DI KM DI DISTANZA.

E’ COME UN SASSO LANCIATO SUL VETRO DOVE NON DEVE: CREPA E VIEN GIU’.

Qui un altro schema dei movimenti da Popasnaja:
https://t.me/boris_rozhin/49498

A differenza degli altri giorni, e della propaganda ucraina ripresa dai nostri cinegiornali luce, non ha senso fare la conta dei paesi liberati nella sola giornata di ieri. ORMAI NON E’ PIU UN FATTO NUMERICO, MA DI FORMA, NON E’ PIU’ QUANTITA’, MA QUALITA’.

E QUI CI DIFFERENZIAMO DAL SASSO NEL VETRO. PERCHE’ IL VETRO, IN QUESTO CASO, NON VIENE GIU’ DA SOLO.

LA CADUTA DI POPASNAJA STA CONSENTENDO ALLE FORZE RUSSE E DELLA LDNR, DI FARE IL PASSO SUCCESSIVO: FORMARE SACCHE.

E UNA SACCA, COME ABBIAM VISTO, CONSENTE DI RISOLVERE PROBLEMI MILITARI CON UN’EFFICACIA MOLTIPLICATA, OSEREI DIRE ESPONENZIALE, IN TERMINI DI ENERGIE SPESE PER TERRITORI LIBERATI E UNITA’ NEMICHE CONQUISTATE.
OLTRE CHE DISEGNARE LA LINEA DI FRONTE SECONDO IL PROPRIO VANTAGGIO E OBBLIGARE IL NEMICO A SUBIRLA E A COMBATTERE IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO (chiedo scusa a tutti, ma Sunzi è sempre lì..)

Queste le SACCHE possibili da creare, con la configurazione attuale, nella sola zona di Popasnaja e dintorni:
https://t.me/novostldnr/5792?single
https://t.me/novostldnr/5793?single
https://t.me/novostldnr/5794?single
https://t.me/novostldnr/5795?single
https://t.me/novostldnr/5796?single
https://t.me/novostldnr/5797?single

IN ALTRE PAROLE, DAL PUNTO DI VISTA DEL COMANDO DELLE FORZE ALLEATE (RUSSI E LDNR), SI STA PASSANDO DALLO “SCHIACCIASASSI” A “MINI-SACCHE” LOCALIZZATE SU DIVERSI CAMPI DI BATTAGLIA TUTTI COLLEGATI FRA LORO.

Nessun piano prestabilito, sarà il nemico con le sue mosse a orientare le truppe in una direzione di attacco, piuttosto che in un altra visto che, rispetto a due settimane fa, ormai non può più tenere tutto. E poi è troppo impegnato al “contrattacco al NORD”… Capiamo quindi anche perché fa comodo ai russi lasciarlo lì. A “contrattaccare”…

Aggiornamenti a seguire.

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19/05 22:30 Aggiornamento

“Kalina, Kalina, Kalina...
Ma che ci fai sotto a Azovstàl!”

Kalina come Bin Laden, uccel di gabbia o uccel di bosco, video falso o video vero… ma interessa davvero a qualcuno?

Il messaggio del vicecomandante Kalina è comparso da due ore e già preso per oro colato dagli stessi cinegiornali luce che, non tanto tempo fa, facevano l’analisi dei pixel dei messaggi di Bin Laden e di Al Zarqawi, per vedere se erano veri o di repertorio. Ma ora si attaccherebbero (e si attaccano) a qualsiasi cosa. E’ un’operazione che non ha alcun senso, in questo caso. Analizziamo il messaggio, brevissimo. Guarda fisso l’obbiettivo e registra:

“Gloria all’Ucraina! Oggi è l’ottantacinquesimo giorno di guerra. Io e il comando ci troviamo sul territorio della fabbrica Azovstal. C’è una certa operazione in corso, i cui dettagli non svelerò. Grazie al mondo intero e all’Ucraina per il supporto. A piu tardi”

“Слава Україні! Сьогодні 85-й день війни. Я і командування перебуваємо на території заводу "Азовсталь". Триває певна операція, деталей якої я не буду розголошувати. Дякуємо всьому світу й Україні за підтримку. Побачимося”

https://t.me/readovkanews/34389

Puzza di conserva scaduta lontano chilometri. Nessun riferimento a quei maledetti infingardi che oggi l’han dato per prigioniero, discorsi tanto deliranti quanto buoni per tutte le stagioni su “certe operazioni in corso”, come se potessero davvero cambiare le sorti del conflitto, a beneficio di quei (pochi) fedeli rimasti al suo credo, e ovviamente dei cinegiornali luce, fine.

Peraltro, non il corrispondente che ha dato la notizia stamattina alle sei, ma un’agenzia di stampa nazionale e con un maggior numero di fonti dirette, come Readovka, che sostiene che “il vicecomandante del reggimento Azov si trovi detenuto in REGIME DI ISOLAMENTO a ROSTOV SUL DON” (заместитель командира полка «Азов»* находится в СИЗО в Ростове-на-Дону.). Ovvero già in Russia.

https://t.me/readovkanews/34328

Ma a prescindere da dove si trovi ora Kalina, la domanda che mi pongo a qualche migliaio di km di distanza è: Davvero se sia ancora nelle catacombe o se invece sia rinchiuso in una cella, a livello generale, di conflitto e delle sue sorti, cambierebbe qualcosa? Gli Azovcy sono ODIATI dalla popolazione del Donbass. A ODESSA PORTANO I FIORI IL DUE MAGGIO, DI NASCOSTO, DAVANTI ALLA CAMERA DEL LAVORO CHE QUESTI BASTARDI HANNO BRUCIATO, CON DECINE DI PERSONE DENTRO. MA NESSUNO HA PORTATO UN FIORE DAVANTI AD AZOVSTAL’. CHIEDIAMOCI PERCHÉ!

E le persone che ormai dopo otto anni si sono fascistizzate e li supportano, sono le stesse dell’ovest che in gran parte manifestano, disertano, scappano all’estero e fanno carte false per non andare in guerra. Il “milione di baionette” non si trova non perché Kalina sia vivo, morto o disperso, ma perché per otto anni il suo ruolo è stato quello di rottweiler del regime, di chi faceva il lavoro sporco, di chi terrorizzava civili inermi e attivisti. Il suo destino ora, francamente, interessa solo alla procura generale che lo aspetta fuori. Da tanto tempo.

Aggiornamenti a seguire domattina.

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19/05 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE EST

Situazione al confine a nord di Charkov


Il contrattacco ucraino a nord è sostanzialmente fermo; anzi, due paesi sulla linea di confine sarebbero stati persi dopo un contrattacco russo e ora sarebbero nella cosiddetta “terra di nessuno” (freccia rossa nella carta di Rybar qui sotto).
Alle frecce azzurre, attualmente, corrispondono solo le direttrici di un attacco che al momento è ancora in preparazione: raggruppamento, dislocazione di nuovi pezzi di artiglieria dalle retrovie (fra cui gli M777), azione di sabotatori aldilà del fiume Severskij Doneck. In ogni caso, sia di arretramento, che di avanzamento, che di tenuta, stiamo parlando di numeri decisamente inferiori rispetto agli uomini e ai mezzi coinvolti poco più a sud.
https://t.me/rybar/32901
Seguiranno aggiornamenti.

Severodoneck accerchiata da tutti i lati

Oggi è stato preso Schedrischevo e con questo tutta la città è ora completamente accerchiata. Gli scontri si sposteranno entro breve nel centro abitato.
https://t.me/boris_rozhin/49459

Da Popasnaja verso OVEST: russi e milizie del Donbass a 4 km dalla strada più importante per Lisichansk

Una delle direttrici di cui si parlava nell’ultimo aggiornamento è stata completata, stando alle informazioni sul campo: LA PRIMA DIRETTRICE, per l’esattezza, da Druzhba a TRIPOL’E (sottolineato rosso a DX nella mappa qui sotto); e non solo, ma le truppe russe poi hanno tagliato decisamente verso OVEST e liberato anche VLADIMIROVKA (sottolineato rosso a SX nella mappa qui sotto).
https://t.me/boris_rozhin/49487
Combattimenti sarebbero in corso a NOVAJA KAMENKA (il paese dopo, sempre sulla strada verso OVEST):
https://t.me/boris_rozhin/49489
Attenzione: L’agglomerato a ovest immediatamente dopo (3,7 km) è SOLEDAR. Significa essere a un passo dal controllo della strada (segnata in giallo) che da lì passa e arriva a Lisichansk. Peraltro, questo passaggio come ben mostra la linea tratteggiata verticale, segna lo SCONFINAMENTO di russi e milizie del Donbass dalla LNR alla DNR. Di fatto, la LNR ormai è quasi tutta libera. Anche per questo, certe iniziative come cosiddetta “la proposta di piano di pace” italiana … presentata da di Maio e scritta a quattro mani con Draghi, appaiono “anacronistiche”, per usare un eufemismo, e già retrodatandole di otto anni. Oggi sono completamente fuori SIA da quanto sta accadendo sul campo, CHE dalle trasformazioni socioeconomiche in corso.

Azovstal’

Siamo arrivati a sera a oltre 1800 prigionieri consegnatisi spontaneamente (ovvero 80/90 in più rispetto a stamattina).
https://t.me/boris_rozhin/49468
Nelle catacombe dovrebbero essercene ancora poco meno di 700, o forse meno ancora. Sono stime e vedremo gli sviluppi anche di questo.

Nel frattempo, le contraddizioni in seno alle stesse forze armate ucraine, fra soldati regolari e squadristi, e fra squadristi e la cricca a capo del regime fascistoide-mafioso di Kiev, si stanno ACUENDO.
- Perché, pur potendo rompere INIZIALMENTE l’assedio, ciò non è stato fatto?
- Azov doveva morire? Un’opposizione “scomoda” al regime di Kiev perché facente capo a oligarchi non sempre allineati e troppo spesso “battitori liberi” doveva smettere di rappresentare un pericolo?
- Perché i rifornimenti non erano arrivati a sufficienza quando ancora si poteva (anche le munizioni erano quasi finite)?
- Ora i soldati regolari che erano insieme agli squadristi, e che stanno parlando, rilasciando interviste, DENUNCIANO GLI SQUADRISTI, DI VIOLENZE NEI LORO CONFRONTI.
- LO STESSO STANNO FACENDO SEMPRE PIU’ CIVILI.
LA PROCURA GENERALE DI DONECK sta acquisendo materiali, prove, filmati, documenti, reperti. Per i criminali di guerra nazisti si aprirà un nuovo processo, a porte aperte, dove emergeranno probabilmente dettagli ancora più compromettenti sia per chi è rimasto fuori, e ora a Kiev non dorme sonni tranquilli, sia per chi è stato catturato, e saranno in centinaia a sfilare sul banco degli imputati, per reati commessi negli ultimi otto anni.
https://t.me/togarma301/5404

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

 

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19/05 ore 12:30 AGGIORNAMENTO

POPASNAJA

Carta aggiornata del collettivo di Rybar, risalente a ieri notte ma va benissimo lo stesso, perché per come è precisa, dovesse accadere qualcosa basta “aggiornarla” per conto nostro.
https://i.ibb.co/zFf3xFy/18-04-1-1.jpg

Come è possibile vedere immediatamente, sono tutte frecce rosse che, da Popasnaja (Попасная sulla cartina), si diramano per 240° buoni.

QUATTRO LE DIRETTRICI DI ATTACCO

1°. DRUZHBA->TRIPOL’E (Дружба -> Триполье)
La prima (a OVEST di Popasnaja) è stata liberata, si punta alla seconda (il “lampo” (= scontri) a N-O di Druzhba): prenderla significa AFFACCIARSI sulla strada che da Bachmut (Artemovsk) porta a Lisichansk = ACCERCHIAMENTO OPERATIVO.

2°. NOVOZVANOVKA -> TROICKOE (Новозвановка -> Троицкое)
La prima (a SUD di Popasnaja), è stata liberata, e ora si attacca quella che è una roccaforte della linea di difesa ucraina ANCHE DA NORD (cosa che prima non si poteva fare)

3°. -> KAMYSHEVACHA -> BUBROVKA (-> Камышеваха -> Врубовка)
Entrambe da liberare (a NORD di Popasnaja), e l’ultima si affaccia anch’essa sulla strada che porta a Lisichansk.
MA NON E’ SOLO QUESTO IL PROBLEMA, IN CASO DI PRESA DA PARTE DI RUSSI E MILIZIE. IL PROBLEMA E’ LA SACCA CHE SI FORMEREBBE IMMEDIATAMENTE A EST DI QUESTI CENTRI ABITATI. DUE CENTRI ABITATI, ZOLOTOE E GORSKOE Горское и Золотое, CHE FORMEREBBERO UNA SACCA DI PROPORZIONI CONSIDEREVOLI SIA PER UNITA’ COMBATTENTI CHE PER ARMAMENTI CHIUSI IN TRAPPOLA.
PER QUESTO, L’INTERA LINEA DIFENSIVA LUNGO QUESTA DIRETTRICE E’ STATA OGGETTO DI RINFORZI DA PARTE DELLE FF.AA. UCRAINE. Vedremo gli sviluppi.

4°. -> ROZOVKA – PILIPCHATINO (-> Розовка -> Пилипчатино)
Entrambe da liberare (a OVEST di Popasnaja) fanno parte di un sistema a più livelli di difesa, o scaglioni, che vanno scardinati uno a uno per raggiungere quella strada famosa di cui anche alle direttrici 1 e
3.
https://t.me/rybar/32882

Nel complesso, in questo caso l’espansione dalla roccaforte di Popasnaja (a monte) lungo tutte queste direttrici (a valle) comporta notevoli difficoltà operative di tenuta da parte delle ff.aa. ucraine.


AZOVSTAL’

Alle 9.48 il numero ufficiale è di 1730 prigionieri, fra soldati e ufficiali, di cui 80 feriti ospedalizzati
https://t.me/boris_rozhin/49408

Confermata la resa anche del comandante “Kalyna”, qui ripreso da uno dei suoi numerosi videomessaggi di questi giorni:
https://t.me/boris_rozhin/49392

Dati e immagini anche dal CAMPO DI PRIGIONIA DI ELENOVKA, VISITATO OGGI DALLA CROCE ROSSA E DA ALTI ESPONENTI UCRAINI:
https://t.me/andrew_kots/39
Vale la pena riportare alcuni passi del testo sotto:

Eccomi nel campo di prigionia nei pressi di Elenovka, insieme alla delegazione della Croce Rossa Internazionale (CRI). Gli ucraini che hanno consegnato le armi sono trattati più che umanamente. Sulle finestre delle loro baracche non ci sono neppure le inferriate.
Побывал в лагере для военнопленных под Еленовкой, вместе с делегацией Международного Красного креста. Сложивших оружие украинцев содержат в более чем гуманных условиях. На окнах бараков даже нет решеток.

Nella delegazione degli ispettori, c’era anche un rappresentante della controparte ucraina: il deputato della Rada della Nona legislatura Alexandr Kovalev. Uno dei pochi di “quella” parte, di cui i cittadini di Doneck hanno il massimo rispetto. Veterano dell’Afghanistan, dove prestò servizio presso il leggendario 345° reggimento paracadutisti.

В делегации проверяющих был представитель украинской стороны - нардеп Верховной рады девятого созыва Александр Ковалев. Один из немногих людей с "той" стороны, о которых донецкие высказываются с уважением. Ветеран-афганец, служил в легендарном 345-м парашютно-десантном полку.

Alla delegazione hanno mostrato e detto tutto. I prigionieri hanno confermato che con loro si comportano umanamente. Li curano, gli danno da mangiare, gli danno da lavarsi.
Делегации все показали, все рассказали. Пленные подтвердили, что к ним относятся гуманно. Лечат, кормят, моют.

Il giornalista poi aggiunge un dato importante: trattare bene i prigionieri, che è la strada seguita sia dai russi, che dalle milizie del Donbass sin dall’inizio, non può che giovare in vista di ulteriori rese spontanee e consegne in massa di altri soldati. Quindi, i cinegiornali luce posso dire quel che vogliono, qui; ma a chi è lì a combattere, anche se gli hanno tolto il telefonino, ormai le notizie corrono, di voce in voce, di reparto in reparto, e visto che sono notizie che riguardano la SUA, la LORO, di vita, e non quella di superiori imboscati e comandanti in capo con la striscia bianca già pronta sul tavolo, sempre di più prenderanno le loro decisioni IN AUTONOMIA da quanto dicono i loro capi. In barba al loro milione di baionette.

AUGURI A TUTTI I PIONIERI!

A quelli ufficialmente iscritti a loro tempo, così come a quelli “pionieri” dentro sempre! Nel centenario della loro fondazione

Immagini d’epoca mostrano le prime foto di gruppo, cento anni fa, della prima organizzazione per l’infanzia sovietica. Dopo c’era il Kom.So.Mol. e poi, per chi voleva proseguire, il partito o il sindacato.
https://t.me/boris_rozhin/49401

Aggiornamenti a seguire.

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19/05 ore 08:00 AGGIORNAMENTO

Azov… vsjò! (Азов… всё!)


Ovvero, Azov… c’est tout! Direbbero i cugini, e lasciamo ai cinegiornali luce la soddisfazione di sostenere che questo sia un calco linguistico da quella che fino a due secoli fa (e non solo) era LA lingua straniera per tutta l’Europa… così come lasciamo ai “dibattiti” da loro organizzati la ripetizione in coro del mantra “la Russia sta perdendo” o “la Russia ha perso”, prendendo come mi è capitato di vedere ieri un’intervista a un generale russo che stava dicendo tutt’altro e mettendogli in bocca cose che non ha detto. Ma dopo l’evacuazione diretta dai soldati e dai servizi segreti ucraini, dopo i missili ucraini sui civili passati per russi, dopo due mesi di menzogne anche peggiori, ci sta tutto: del resto, come facciamo a vendergli ancora armi e a far pagare a sessanta milioni di persone rincari anche sull’aria che respirano, se non con fregnacce ripetute a mantra perché si “concretizzino” nelle nostre teste? Il problema, più interessante, che ora mi pongo, è quanto dovere andare a ritroso per trovare l’ultima notizia “onesta”… e ho paura che andremo ben oltre il 24 febbraio 2022… sconfinando in altri campi e toccando altre “verità”.

Bene, mentre qui dai vesperi di ieri alle lodi di stamattina non è cambiato nulla, lì qualcosa è cambiato. E che QUALCOSA.
Il primo a dare la notizia è stato un corrispondente sul campo alle 6:12
https://t.me/DmitriySteshin/4910
ripresa poi da quest’altro corrispondente
https://t.me/voenkorKotenok/36501
e, alle 6:30, dall’agenzia di stampa Readovka
https://t.me/readovkanews/34318
e ripresa da altri
https://novorosinform.org/nacist-kalina-vyshel-s-azovstali---voenkor-steshin-95417.html
SE E’ VERO, E’ VERAMENTE AZOV… VSJO’. Stiamo parlando della CONSEGNA IN PRIGIONIERO, IERI NOTTE ALLE 21:00, DEL VICECOMANDANTE DI AZOV SVJATOSLAV PALAMAR, soprannome “KALINA”!
E’ quello con la barba che appare nei filmati. E’ quello che “chi fa un passo indietro gli sparo”. E’ il primo di quelli che tutti si aspettavano di trovare, e che aspettavano che uscissero. E’ il primo di loro che è uscito.

ALTRA NOTIZIA IMPORTANTE: I TRE SOLDATI PRIGIONIERI RUSSI FINITI AD AZOVSTAL’ COME OSTAGGI SONO USCITI ANCH’ESSI IERI NOTTE!
https://t.me/rybar/32876

E CON QUESTO IERI NOTTE LA CIFRA DEI PRIGIONIERI E’ ARRIVATA A 1750! SU 2500 STIMATI DENTRO ALL’INIZIO DELLA CAPITOLAZIONE SIGNIFICA… quello che significa!

E SIGNIFICA, INDIRETTAMENTE, E PER INCISO, ANCHE UN’ALTRA COSA: che 785 SOLDATI DELLE MILIZIE DELLA DNR STAVANO FACENDO LA GUARDIA A 2.500 SOLDATI UCRAINI!
https://t.me/readovkanews/34300
Il che porta a un’ulteriore considerazione, GIA’ DETTA E CHE VALE LA PENA RIPETERE:
- TUTTA LA LIBERAZIONE DI MARIUPOL’ E’ STATA CONDOTTA CON UN ESERCITO ATTACCANTE NUMERICAMENTE INFERIORE AGLI ATTACCATI, CHE E’ UN CONTROSENSO COMUNQUE LA SI GIRI… TRANNE CHE SE L’ESERCITO ATTACCATO COMMETTE CONTINUAMENTE ERRORI!
Li abbiamo già esaminati, e non per calcare la mano, non per infilare il dito nella piaga, ma perché ANCHE SE NESSUNO PAGHERA’ per questo, e non mi sto riferendo ai soldati prigionieri, ma ai vertici osannati qui dai cinegiornali luce, LA RESPONSABILITA’ DI QUESTA DISFATTA, più che sconfitta, RICADE TUTTA SUI VERTICI MILITARI UCRAINI.

Come questi due ponti saltati sul Severskij Doneck a KRASNYJ LIMAN
https://t.me/swodki/98704
FATTI SALTARE DAGLI STESSI UCRAINI, L’ULTIMO IERI! Chi dei “loro” (faccio ormai fatica a usare questo termine, perché implica un’unità di intenti in una formazione militare, cosa che nelle ff.aa. ucraine è sempre più difficile riscontrare), chi dei “loro” si trova a nord del fiume, ora ha tre possibilità:
- ricacciare indietro i russi CHE LI ATTACCANO DA TRE LATI… e, già che ci siamo, perché no, liberare Mosca!
- Consegnarsi prigionieri, stando bene attenti a non beccarsi qualche palla dai solerti squadristi chiamati ormai a fare quello e basta, ovvero i cani da guardia della NATO;
- farsela indietro a nuoto.
La quarta, spero non capiti a nessuno di loro perché non si augura a nessuno. TORNANDO A PRIMA, DI CHI E’ LA RESPONSABILITA’ DI UN ORDINE TANTO SCELLERATO? PERCHE’ COMPROMETTE LA VITA DI MIGLIAIA DI TUOI UOMINI?

Per questo i soldati semplici delle ff.aa. ucraine, come questo ragazzo, ormai non hanno più fiducia nei loro capi. Dice: “non vogliono cambiare noi (con i prigionieri russi), ma altri (gli squadristi di Azov)” (poi saluta a casa e dice che sta bene ed è trattato bene).
https://t.me/RVvoenkor/12742

ED E’ DI IERI CHE IL III BATTAGLIONE DELLA 115° BRIGATA DELLE FF.AA. UCRAINE HA SEGUITO LO “SCHEMA SICURO” DESCRITTO DUE GIORNI FA SU QUESTE PAGINE:
https://t.me/RVvoenkor/12713
A parlare nel videomessaggio è il comandante, che si rivolge direttamente a Zelenskij e al suo comandante generale Zaluzhnyj, capo delle ff.aa:
“NOI CI RIFIUTIAMO DI ASSOLVERE AI COMPITI MILITARI ASSEGNATICI, PERCHE’ NON ABBIAMO RINFORZI. NON ABBIAMO ARTIGLIERIA PESANTE. ATTENDIAMO RINFORZI GIA’ DA DUE SETTIMANE, MA NON ARRIVANO. CI MANDANO A MORTE CERTA! I COMANDANTI SONO SPARITI. NON CI SONO NE’ ARMI, NE’ RISPETTO PER LE PERSONE: IN TALI CONDIZIONI CI RIFIUTIAMO DI ASSOLVERE AI COMPITI MILITARI ASSEGNATI!
«Мы отказываемся выполнять боевые задачи, поскольку у нас нет подкрепления сзади. Нет тяжелой техники. Ждём подкрепления уже 2 недели, но его нет. Нас отправляют на верную смерть. Командование отсутствует. Нет техники и уважения к людям. ...в таких условиях отказываемся выполнять боевые задачи!»

Aggiornamenti a seguire.

 

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Fronte EST

COSA COMPORTEREBBE LA LIBERAZIONE DI PRILIPCHATINO E BRUBOVKA?


Prilip-che????

Prilipchatino, ridente paesino fra Popasnaja e Bachmut (Artemovsk), mentre Brubovka è un altro ridente paesino ma più in su.
Questa è la cartina aggiornata a ieri di Rybar
https://i.ibb.co/nB6JWx3/17-05-1-1.jpg
Riquadro di ingrandimento a sinistra, metto anche il cirillico
Prilipchatino Пилипчатино sta a ovest di Popasnaja Попаснaя
Brubovka Врубовкa invece sta a nord della striscia liberata.

Sono in corso combattimenti per la liberazione di entrambi, al momento paiono anche in stadio avanzato. Cosa comporterebbe la loro liberazione?

Torniamo dall’ingrandimento alla carta normale, ma restiamo sempre sulla stessa zona. Cosa vediamo? Una strada immediatamente a ovest che la TAGLIA IN DIAGONALE. E che arriva a nord-est a Lisichansk Лисичанск, prima città del BLOCCO SEVERODONECK-LISICHANSK. E’ talmente importante che il collettivo di Rybar la colora in arancione, anziché giallo. QUELLA è la “strada della vita” per 15-16 mila soldati che farebbero bene a usarla, e alla svelta, prima di restare chiusi nell’ennesima sacca.

Sarebbe una fra le maggiori sacche dall’inizio del conflitto, al pari di Mariupol’, se non più grande, ma con lo svantaggio per i “difensori” (vista la tattica “difensiva” scelta il termine è decisamente improprio) di avere più steppa e meno case popolari dentro cui asserragliarsi coi civili come ostaggi.

Peraltro, se i russi consolidassero (come stanno facendo) il controllo su questi paesini e posizionassero i pezzi puntando direttamente su quella strada, non avrebbero neanche bisogno di assediare tutti i paesi e le città all’interno della sacca. Sarebbe quello che ormai sappiamo chiamarsi “accerchiamento operativo” (che è quello a cui puntano). Un po’ per fame di cartucce, un po’ per fame vera, A MENO DI CONTRATTACCHI UCRAINI PER SBLOCCARE LA STRADA (assicurandone i lati!), dopo Azovstal’ il destino per loro sarebbe ormai segnato.

Chi non solo si consegna, ma passa dalla parte dei miliziani
https://t.me/epoddubny/10719/

FINO ALL’ULTIMO UCRAINO: PROLUNGATO LO STATO DI GUERRA E LA MOBILITAZIONE GENERALE DI ALTRI 30 GIORNI (DAL 25/05)

Zelenskij vuole il milione di baionette (circa il 3% della popolazione prima dell’inizio del conflitto). Per farlo, ha bisogno di leggi speciali, pieni poteri, mani libere e piena disposizione della carne da cannone a sua disposizione. Finiti i riservisti, finiti i detenuti, finiti i mercenari, ci arriverà in altri modi. E’ il tributo di sangue che deve ai suoi kuratory. Questa è la notizia
https://t.me/readovkanews/34281
E questo è l’UKAZ, l’ordine ufficiale
https://t.me/readovkanews/34282

FINO ALL’ULTIMO UCRAINO: COME SEMPRE, CI SONO LE “ECCEZIONI” (ma non tutti tacciono…)

Non mi sto riferendo al regime fascistoide-mafioso di Kiev, al suo “armiamoci e partite”, al suo lucrare sulla morte dei suoi connazionali tramite la rivendita di armi e il traffico delle riserve nazionali di grano. Questa volta mi riferisco a PESCI MOLTO PIU’ PICCOLI. A L’vov, un comandante invece di essere nel Donbass era a casa sua! E le mogli e le madri dei soldati lo hanno beccato. E dandogli del “lei” lo hanno così apostrofato:
“Perché non è con loro? Perché li ha lasciati soli? Lì li ammazzano! Non si vergogna? Lei ha le mani sporche del sangue dei nostri figli!”
Почему вы не с ними?! Почему вы их бросили?! Их там убивают. Не стыдно вам? У вас на руках кровь наших детей"
https://t.me/anna_news/32307

DALL’ALTRA PARTE, INVECE… CHERSON E ZAPOROZH’E: DUE BATTAGLIE GIA’ PERSE DAL REGIME DI KIEV

Da una parte abbiamo Zelenskij che manda a morire tutti quelli che può al fronte. Dall’altra abbiamo le due regioni libere del sud dell’Ucraina, dove nessuno dei cittadini combatte, dove ogni giorno fabbriche riaprono, infrastrutture e servizi sono ripristinati, e i soldi cominciano a girare di nuovo. Quello che segue è un breve rapporto, in questo senso, di quanto UFFICIALMENTE DICHIARATO oggi da Marat Chusnullin, vicepresidente del consiglio russo:
- in tutti i territori circolerà il rublo, pensioni e stipendi saranno pagati in rubli; https://t.me/WarDonbass/64204
- tutte le risorse possibili sono state mobilitate perché in tutti i territori siano ripristinate agricoltura, industria, servizi; https://t.me/WarDonbass/64203
- La centrale atomica di Zaporozh’e, che era stata tagliata fuori dall’agenzia atomica ucraina, lavorerà per la Russia. Se gli ucraini vorranno comprare energia elettrica, potranno farlo, altrimenti la venderà alla Russia; https://t.me/readovkanews/34284

In altre parole, si procede di gran passo alla PIENA INTEGRAZIONE SOCIOECONOMICA CON LA RUSSIA. E IN PIENA OPPOSIZIONE AL CLIMA CHE SI RESPIRA ALDILA’ DELLA LINEA DI FRONTE. E’ QUI CHE LE DUE BATTAGLIE SONO PERSE. ANCHE DOVE NON SI E’ ANCORA COMBATTUTO. ANCHE DOVE GLI UCRAINI CONTROLLANO IL TERRITORIO. E’ chiaro infatti che, in questo senso, NON IMPORTA SE Zaporozh’e sia ancora in mano ucraina, ovvero se non tutte le regioni siano interamente libere. Queste trasformazioni stanno facendo da polo di attrazione anche per le parti che stanno “aspettando il loro turno”: la parte restante della regione di Zaporozh’e, quella di Cherson, e a seguire le oblast’ di Nikolaev e Odessa. Il MODELLO DI TRANSIZIONE è completo, la strada è tracciata.

Ora questa cosa può piacere o non piacere: ma questo sta accadendo. Questa è la trasformazione in corso. Il cinegiornale luce che continua a rappresentare gli eventi in tutte le zone controllate dai russi e dalle milizie del Donbass come in un film dell’orrore, con orchi, massacri e lupi mannari, NON VUOLE prenderne atto e, soprattutto, NON VUOLE CHE NESSUNO QUI ne prenda atto. Informare, però, è un'altra cosa: altrimenti si fa come qualcuno che scrive “evacuazione” al posto di “capitolazione” o “resa incondizionata”. La realtà dei fatti non può essere totalmente piegata dalla propaganda: alla fine, i nodi vengono al pettine. Inoltre, se non si conoscono le cose non si possono criticarle.

DALLE CORSIE DI OSPEDALE DEL DONBASS

Ce ne sono anche altre, di immagini, che nulla c’entrano con il dovere di cronaca, che nulla aggiungono a quanto qui sotto riportato, e che volutamente non diffondo.

Le immagini e i filmati che seguono, invece, servono a comprendere COME SIANO EFFETTIVAMENTE TRATTATI i prigionieri feriti.
Queste prime immagini mostrano ambulanze allestite per il trasporto di più barelle contemporaneamente, più una situazione di emergenza nelle corsie e nelle camere fino ad allora abituati ad altri numeri e ritmi, né più né meno dei nostri reparti covid fino all’anno scorso, se ci ricordiamo di come eravamo messi anche noi. Comunque, nel complesso l'impressione è di una situazione sotto controllo.
https://t.me/sashakots/32784
https://t.me/boris_rozhin/49246

Impressione confermata anche dai degenti, come vedremo più sotto. Per il resto, si vedono persone trattate umanamente, un secondino seduto e che per passare il tempo si è portato qualcosa da leggere,
prigionieri qui che ringraziano i medici per le cure prestate (Ospedale di Novoazovsk),
https://t.me/zvezdanews/80212
o qui, mentre raccontano di come si trovano sempre nello stesso ospedale,
https://t.me/zvezdanews/80214
o qui, mentre raccontano di essere “trattati normalmente”, come pazienti normali, e nessuno eserciti violenza o coercizione su di loro in alcun modo, né fisico, né psicologico,
https://t.me/readovkanews/34277
o qui, mentre un prigioniero delle ff.aa. ucraine (NO Azov) racconta di come nelle catacombe di Azov loro stessero al TERZO PIANO SOTTO TERRA, come gli squadristi di Azov bullizzassero anche loro e come alcuni di loro fossero puniti, sempre dagli stessi aguzzini-squadristi, rinchiusi per un periodo senza cibo e acqua:
https://t.me/zvezdanews/80166

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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18/05 ore 12:30 aggiornamento

AZOVSTAL’

Alle 10:00 di oggi il totale dei prigionieri usciti da Azovstal’ è salito a 959 persone (dal 16 maggio), di cui 80 feriti, di cui 51 gravi.
https://t.me/rybar/32857
Oltre un terzo di quelli presenti prima della capitolazione, il che fa ben sperare anche per gli altri ancora dentro. Tra l’altro dentro ci sono ancora i due comandanti di Azov. Le dimensioni di questa capitolazione SUPERANO DI GRAN LUNGA quelle della sacca di Ilovajsk (2015) e quelle dello stabilimento Il’ich (2022, un mese fa).

“Эвакуационная миссия с "Азовстали" продолжается. Ею руководят наши военные и разведчики”
“LA MISSIONE DI EVACUAZIONE DA AZOVSTAL CONTINUA. A DIRIGERLA SONO I NOSTRI SOLDATI E SERVIZI SEGRETI.” (ZELENSKIJ, 17/05/22)

Non è propaganda russa per screditarlo… questo è un canale UCRAINO che la riporta (pudicamente senza commentarla)
https://tsn.ua/ru/ato/evakuaciya-s-azovstali-zelenskiy-zayavil-chto-missiya-prodolzhaetsya-2064607.html
E questo è il canale russo che pubblica integralmente il video (e commenta…)
https://t.me/RVvoenkor/12573
Ora, a quei poveri disgraziati ospedalizzati a Novoazovsk, ma anche a quelli attualmente rinchiusi a Elenovka, prego solo che questo video non arrivi mai. Noi però teniamoci a mente queste parole, chi le ha dette, quando le ha dette, e senza faccine sui commenti. Rendiamoci conto che decine di milioni di persone sono in mano sua o, meglio, dei “kuratory” che gli mettono il copione davanti. Rendiamoci conto che quando si esibisce a Cannes, o nei parlamenti che gli danno corda poco cambia, i nostri rappresentanti lo applaudiscono, si alzano in piedi. Ma più per chi abbiamo votato, più per chi paghiamo il biglietto per andare a vedere un loro film, che è un problema nostro, pensiamo per un attimo a quelle decine di milioni di persone usate tutte, militari e civili, bambini e anziani, come carne da cannone, come fonte di profitto nei i traffici di armi e cereali fatti a loro nome e per loro conto e ingannate quotidianamente e in questo modo platealmente schifoso da chi, qui, è considerato un “eroe”.

Altri aerei abbattuti (e siamo già ad armamenti in pieno lend-lease..)

2 Su-24 ancora negli hangar
1 MiG-29 in volo
1 Su-25 in volo

Stanno finendo di gran passo anche i residuati ex-Varsavia ovvero quelli cechi, slovacchi, polacchi, rumeni, baltici, eccetera…
Tra l’altro una intera batteria di M777 (su cui abbiamo già scritto…) è stata eliminata ieri. E questa invece è “roba nuova”, roba NATO… avanti così, che finché c’è guerra c’è speranza.
https://t.me/rybar/32857

Muore il battaglione Azov, nasce la brigata (SS) Galichina

E’ notizia di oggi, idea partorita direttamente dall’ufficio di Presidenza ucraino e diffusa dai canali televisivi ucraini. Al peggio non c’è limite. Ricordiamo che la 14° divisione GALICHINA fu formata il 28 aprile 1943, incorporata nelle SS e coinvolta in stragi operazioni di rappresaglia. Distrutta in una battaglia nei pressi di L’vov nel luglio 1944, dove l’Armata Rossa ne ridusse l’organico da 11 mila a 4 mila unità. Il tribunale di Norimberga dichiarò le SS Galichina organizzazione criminale.
https://antifashist.com/item/ukrainskuyu-armiyu-usilyat-golovorezami-v-nacgvardii-poyavitsya-brigada-galichina.html

Aggiornamenti a seguire.

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18/05 08:00 Aggiornamento

AZOVSTAL’


Spiace dovere continuare sul filone, ma una cosa ancora è da dire, a parte l’informazione che durante la notte è continuata la consegna spontanea di soldati dalle catacombe in cui si erano rinchiusi, qualche decina,
https://t.me/anna_news/32244
portando il totale dei prigionieri a 600 uomini
https://t.me/readovkanews/34213

E se tanto mi dà tanto, ce ne dovrebbero essere ancora 1500-1700 dentro, speriamo vivi. Quello che devo dire è l’effetto (per non dire l’incazzatura, la rabbia) che mi fa sentire prima la comunicazione radio del corrispondente Dmitrij Stešin della Komsomol’skaja Pravda:
https://t.me/radiokp/6323
Dove in sostanza dice che è andato a trovare in ospedale alcuni soldati di Azovstal’, che ringraziano il padreterno di essere usciti, che vogliono salutare il nuovo anno in famiglia, giocando col computer, eccetera… mentre a lui i medici han detto che probabilmente resterà loro da vivere fino a domenica, perché presi troppo tardi.

Poi sentire quest’altro video, di un mese fa, dove un comandante di Azov, lo squadrista Denis Redis, affiancato dal capo supremo di Azov, che chiosa il discorso del primo con l’amen “slava ukraine”, chiama “disertori” i compagni d’armi che hanno appena deposto le armi e si sono consegnati prigionieri allo stabilimento Il’ič, dicendo di “non farne degli eroi” (Не делайте героев из дезертиров и бойцов, добровольно сдавшихся в плен...):
https://t.me/vladlentatarsky/13711

E PENSARE che, per colpa del regime fascistoide-mafioso di Kiev, per questi bastardi aguzzini che NE ESEGUIVANO PEDISSEQUAMENTE GLI ORDINI CRIMINALI (già riportati e trovati!), sparavano ALLORA E FINO DUE GIORNI FA a chiunque OGGI fa la stessa cosa, QUESTA COSA QUI!
https://t.me/akimapachev/2543
(Camminare verso l’uscita con gli effetti personali, essere perquisiti, prendere il pullman, fine!)
Per colpa prima del nove maggio (non ci si può consegnare mentre il nemico celebra la vittoria) poi di eurovision (possiamo mica rovinare la festa…) uomini gravemente feriti e senza medicinali han visto andare in cancrena la propria ferita, han visto il proprio corpo ridurre progressivamente le proprie funzioni vitali - SI SON VISTI MORIRE! - quando sarebbero tutti potuti uscire con le proprie gambe un mese fa, E NESSUNO PAGHERA’ PER QUESTO, è qualcosa di insopportabile.

Solo ieri DIECI ambulanze sono arrivate a quell’ospedale di Novoazovsk di cui parlavo ieri notte. Solo ieri!
https://t.me/akimapachev/2542
Persone gravemente ferite tenute giorni, se non settimane, a crepare nelle catacombe in cui loro stessi si erano ficcati, fino a quando qualcuno, troppo tardi per loro, ha capito che l’ordine doveva iniziare a darselo da solo. Gli stessi comandanti che un mese fa facevano quel video INFAME e sparavano a chi provava a fare lo stesso. Cosa pensavano, che davvero servivano ventimila uomini per tenere sott’occhio quei rottami in cui si erano ficcati? Così da “distogliere” energie ingenti russe e della DNR dagli scontri? Davvero pensavano questo? O che duemilacinquecento persone potessero morire così, una a una, “fino all’ultimo ucraino”, per la bella faccia del cocainomane e del suo circolo?

FRONTE EST

Alle cinque del mattino è arrivata la carta aggiornata del collettivo di Rybar, che è decisamente importante per capirci qualcosa, a parte i comunicati:
https://i.ibb.co/nB6JWx3/17-05-1-1.jpg

E’ tutto confermato quanto ieri già scritto, ma in più notiamo i due maggiori PUNTI CALDI in questo momento del conflitto (i due ingrandimenti)

Quello ingrandito a sinistra è POPASNAJA e dintorni. Popasnaja, anche se in cirillico, è riconoscibile perché è il punto da cui parte la freccia: COME E’ POSSIBILE VEDERE, LENTAMENTE MA PROGRESSIVAMENTE SI STA AMPLIANDO LA ZONA LIBERATA INTORNO ALLA CITTA’ IN TUTTE LE TRE DIREZIONI. Visti i tempi, è difficile chiamarlo “sfondamento”, chiamiamolo come vogliamo, ma intanto Popasnaja tra un po’ è retrovia. E fino a qualche giorno fa era da espugnare.

Quello ingrandito a destra è il blocco SEVERODONECK-LISIČANSK. Come vediamo comincia a essere chiuso anche da NORD-OVEST. Il che significa ACCERCHIAMENTO OPERATIVO, perché da lì le vie di comunicazione sono sotto tiro, tranne una che però sembra la stradina che collega il mio paese alla sua frazione, quindi bilici e motrici fan fatica a passare. E qui si parla di approvvigionamento, di cibo, di munizioni che cominciano ad arrivare CON MOLTA FATICA.

Vediamoli ora sulla cartina generale, i due riquadri, e vediamo COME SONO MOLTO VICINI UNO ALL’ALTRO. E rendiamoci conto che lì in mezzo ci sono altri 15-16 mila soldati ucraini. Che il regime di Kiev sta trattando come carne da cannone, esattamente come ha fatto coi suoi uomini a Mariupol’. E che, ancora una volta, nessuno pagherà per questo, e nessuna organizzazione per i diritti umani qui, al di qua della cortina di ferro, dirà nulla in proposito, “fino all’ultimo ucraino”… chissenefrega, tanto ormai “ci siam presi svezia e finlandia”… vero?

Aggiornamenti a seguire.

 

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7/05 ore 22:30 aggiornamento

Fronte EST


Ci manca questa volta la cartina di riferimento ma teniamo la linea di partire da nord-ovest, seguendo il fiume Severskij Donec, virare quindi di novanta gradi per poi concludere a sud-ovest, alla fine di quello che chiamiamo per convenzione Fronte EST.

LIMAN

Con la conferma oggi definitiva della presa di Dobryševo, Liman e Svjatogorsk sono tagliate nelle comunicazioni, isolate l’una dall’altra, mentre il cerchio su entrambe si sta chiudendo.
SEVERODONECK-LISIČANSK SEMPRE PIU’ SACCA
Presa a sud Orechovo, si combatte per Kamyševacha, città a ovest della prima.
https://t.me/boris_rozhin/49038
La presa di questo centro abitato comporterebbe il controllo della strada da Soledar a Lisičansk e, pertanto, l’ACCERCHIAMENTO OPERATIVO dell’intero blocco Lisichansk-Severodoneck.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/14649269?utm_source=yandex.ru&utm_medium=organic&utm_campaign=yandex.ru&utm_referrer=yandex.ru
Una sacca con dentro 15-16.000 soldati,
https://t.me/boris_rozhin/48995
per proporzioni un’altra Mariupol’ ma senza gli stessi combattimenti casa per casa, anche se non mancheranno di farlo laddove possibile.

LA BATTAGLIA DI GULJAJPOLE (14/05/22)

E’ avvenuta il 14 maggio, ma abbiamo dati precisi solo oggi. Guljajpole è una delle ultime città della oblast’ di Zaporož’e, in gran parte già in mano ai russi, prima di entrare nella oblast’ di Pavlograd. E’ naturale, pertanto, che le ff.aa. ucraine la considerino un punto fondamentale della loro linea di difesa a sud. Perderla, significherebbe non solo aprire la strada a Pokrovskoe, che è già nella regione di Pavlograd, ma perdere una delle PRINCIPALI linee di approvvigionamento da OVEST a EST. Ebbene, Guljajpole sotto attacco da un mese, Guljajpole che nelle intenzioni delle ff.aa. ucraine doveva diventare punto di kontrastuplenie, contrattacco per ributtare verso sud i russi:
https://t.me/anna_news/32171
Risultato, si è trattato di un tentativo di contrattacco che ha avuto un esito disastroso: 26 carri armati e 12 blindati fuori uso, oltre che 100 soldati morti, che secondo altre stime potrebbero salire a 300.
https://t.me/boris_rozhin/49040
Tra i carri messi fuori uso, anche un nuovo acquisto polacco Т-72М (Varsavia ne ha forniti in tutto 232)
https://t.me/anna_news/32172

AZOVSTAL’

Giusto per avere un ordine di grandezza, è utile sapere quanti stavano nelle catacombe di Azovstal' al momento della capitolazione:
1. Oltre 2500 soldati in tutto.
2. Di cui 804 squadristi di Azov.
3. 404 feriti, di cui 55 gravi.
4. Oltre 200 cadaveri.
5. Tre prigionieri russi (1 ufficiale, 2 soldati)
https://t.me/boris_rozhin/49000

Anche oggi son partiti altri 7 pullman
https://t.me/WarDonbass/63978
filmato qui, ma ormai a quest’ora son notizie di pubblico dominio.
https://t.me/readovkanews/34164

I cinegiornali luce sono restii a insistere nelle immagini, perché laddove la verità parla da sola non si possono ripetere le due voci della campana come fatto stasera, per esempio, nelle edizioni dei TG nazionali. E non potendo negare l’evidenza, trincerarsi almeno sulla linea difensiva “la mia parola contro la tua”.

Questi sono i pullman scortati dai mezzi militari russi, elicottero compreso
https://t.me/anna_news/32206
Dentro i pullman gli squadristi di Azov restano costantemente sotto tiro.
https://t.me/anna_news/32198
Questo è l’arrivo dei feriti all’ospedale di Novoazovsk (DNR)
https://t.me/boris_rozhin/49090

La stessa Novoazovsk che nei documenti rinvenuti doveva essere presa dalle truppe d’assalto ammassate al confine fino a poi arrivare al valico con la Russia. Invece ora, ironia della sorte, ospita gli stessi squadristi, ma come pazienti dei suoi ospedali, anziché come dominatori e iniziatori dell’ennesima caccia alle streghe.

IL PRECEDENTE DI AZOVSTAL’, “CONSERVARE LA PROPRIA VITA” DIVIENE PRINCIPIO LEGITTIMANTE PER L’ABBANDONO DEL CAMPO DI BATTAGLIA.

Il volo pindarico di Zelenskij ed entourage per giustificare la decisione dei combattenti ad Azovstal’ di consegnarsi, oltre a essere un falso clamoroso (l’ennesimo), crea il precedente che finora non c’è stato. “Nell’interesse di conservarsi vivi” (в інтересах збереження життів) diviene il principio sbandierato dal governo di Kiev (https://t.me/mig41/17538)… e c’è chi lo prende alla lettera!

Ecco un manuale di sopravvivenza, un mini decalogo per abbandonare il campo di battaglia SENZA finire davanti alla corte marziale. Qualche estratto di “Come abbandonare le proprie posizioni ed evitare responsabilità penali”:
- a farlo deve essere UN’INTERA FORMAZIONE MILITARE, non un singolo;
- disertore è solo un singolo o un piccolo gruppo, non un’intera formazione;
- videomessaggio alla dirigenza ucraina (esempio a destra), dove comparite tutti;
- nel videomessaggio vanno spiegate tutte le ragioni (abbandono dei comandanti, mancanza di munizioni e carburante, molti feriti, non arrivano gli ordini e neppure gli aiuti dal comando, il morale è a pezzi e non consente di combattere;
- a parlare deve essere il più alto in grado, che deve confermare di non avere più alti in grado in quel momento in grado di dargli ordini;
- mollate l’artiglieria pesante ma tenetevi quella leggera; così facendo, sarete sempre una formazione armata (e quindi non disertori che “abbandonano le armi”);
- evitate nella vostra marcia le posizioni occupate dalle truppe barriera, ovvero dagli squadristi, che a differenza di un tribunale che vi assolverebbe, vi fucilerebbero sul posto.
Ora, dico già che questo video mi pare di averlo visto qualche giorno fa. Quindi non esiste un rapporto di causa-effetto fra quanto sta accadendo ad Azovstal’ e QUESTO video. Ma sicuramente NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA ANCHE DA QUESTO PUNTO DI VISTA. Non è più la brigata di difesa territoriale a CONFERMARE QUESTO PRINCIPIO, ma l’élite, le truppe formate dalla NATO, le truppe barriera che hanno ricevuto l’ordine di sparare a chiunque si arrendesse, e l’hanno fatto. Nulla, ho la netta impressione, sarà più come prima.
https://t.me/boris_rozhin/49067

LIBERTA’ IN CAMBIO DI ARRUOLAMENTO

E allora si ricorre anche ai detenuti: libertà promessa a loro QUALORA DECIDESSERO DI ARRUOLARSI. Sembra di vedere una brutta copia di “quella sporca dozzina”... ma non è finzione. Al momento hanno risposto positivamente, nonostante tre siano già le ondate di mobilitazione, in 363. Fra restare detenuti e farsi ammazzare, forse è meglio la prima.
https://t.me/mig41/17560

“BOTANIKI” PER SOLLEVARE IL MORALE DELLE TRUPPE AL FRONTE

Infine a Troickoe, vicino a Gorlovka, appena liberata, i soldati russi e le milizie del Donbass hanno trovato orti “interessanti”. E hanno riconosciuto la bontà del lavoro svolto. L’erba del vicino è sempre più buona.
https://t.me/boris_rozhin/49131

Aggiornamenti a seguire domani

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17/05 ore 12:30 Aggiornamento

AZOVSTAL’


Il regime di Kiev, con la gestione della vicenda degli squadristi di Azov a cui da un mese è stato dato ordine di sparare a chiunque provasse a fuggire da Azovstal’ e consegnarsi prigioniero, salvo poi fare di colpo marcia indietro ieri notte a giochi ormai fatti, cade ormai nel ridicolo. Iryna Vereščuk, vicepremier… twitta: “l’operazione umanitaria continua”, “abbiamo evacuato” soldati “che saranno poi scambiati con soldati russi”
https://t.me/mig41/17538

Davvero ci sarebbe da ridere se, nelle mani di questi fascisti irresponsabili, non ci fossero le vite di milioni di loro concittadini. Un popolo intero a cui stanno rubando le riserve di grano, la loro vita stessa mandandoli a morire al fronte senza nessun addestramento e, in più, li continuano a ingannare, giorno dopo giorno, con questi messaggi assurdi. Queste le immagini dei prigionieri di oggi:
https://t.me/boris_rozhin/48977
Questi i filmati:
https://t.me/boris_rozhin/48965

E’ di oggi, tra l’altro, l’ennesima BRUTTA NOTIZIA COLLEGATA A QUESTA VICENDA: Le ff.aa. ucraine sanno DA IERI che i prigionieri sani sono trasferiti nel campo di prigionia di ELENOVKA. Bene. Cosa fanno? Proprio oggi lanciano ALMENO 10 MISSILI GRAD SU ELENOVKA!
https://t.me/readovkanews/34118
A questo punto il dubbio viene: non è che li vogliono morti perché magari qualcuno, per essere stato tenuto fino a oggi sotto un bunker, magari ferito, magari bisognoso di cure anche se non ferito, come quel soldato morto perché aveva finito le pastiglie che doveva prendere ogni giorno, magari semplicemente incazzato con quei buffoni che lo governano… cominci a fare qualche nome, a dire qualcosa che non deve? Altrimenti, cara Iryna, non lanci 10 missili Grad dove i tuoi sono finiti per la “tua”… “evacuazione” o “operazione umanitaria”!

Infine, una notizia importante sul fronte del cosiddetto “SCAMBIO DI PRIGIONIERI” supposto dai fascisti di Kiev che, nel loro delirio, “fan tutto loro”: evacuano, scambiano, brigano…
E’ PROPRIO OGGI ALL’ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI PARLAMENTARI RUSSI UN DISEGNO DI LEGGE CHE PROIBISCE DI SCAMBIARE I CRIMINALI NAZISTI CON I PRIGIONIERI RUSSI. CHI E’ RICONOSCIUTO CRIMINALE DI GUERRA, DEVE SCONTARE LA SUA PENA. CHI E’ INCRIMINATO CON LE ACCUSE DI CRIMINI DI GUERRA, DEVE ESSERE PROCESSATO. NESSUNO SCAMBIO.
https://t.me/duma_gov_ru/360
https://t.me/anna_news/32151
Naturalmente questo disegno riguarda gli squadristi di Azov e non i soldati delle forze regolari che, loro malgrado, si sono trovati con loro dentro quell'inferno di metallo e cemento. Sono già oltre quattromila e, anzi, se il regime di Kiev invece di parlare continuasse a fare scambi di prigionieri, sarebbero ben lieti di scambiarli coi loro. Ma non chi è accusato di crimini di guerra o già condannato in contumacia per i crimini di guerra commessi in questi otto anni di impunità totale.

Aggiornamenti a seguire.

 

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Chiedo scusa ad Arnoldo Fusinato, Autore di "L'ultima ora di Venezia"
https://www.infonotizia.it/sul-ponte-sventola-bandiera-bianca-testo-poesia-arnaldo-fusinato-lultima-ora-di-venezia/
ma - giurin giurello! - quando ce la fecero imparare a memoria alle elementari (e non tutta la poesia, ma solo queste quattro righe, tra l'altro con Battiato alla radio che la cantava!) mi ricordo ancora che sul sussidiario si parlava di Manin (Fusinato, chiedo nuovamente scusa all'autore... che non mi lanci qualche accidente da dove si trova... ma non c'era!). E poi, quando ci andai per quattro anni di seguito, ogni tanto mi immaginavo ancora la scena di Manin alla fine del Ponte della libertà che la collega alla terraferma, sulle barricate mentre sventolava la bandiera bianca... e lasciava scritto su qualche muro la frase storica... Cingolani oltre alle guerre puniche ricordatevi di mettere anche Fusinato alla seconda o terza battuta che si fa il Risorgimento a scuola!

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16/04

“Sul ponte sventola bandiera bianca”: sulla fine degli squadristi di Azov.

Daniele Manin, in questo caso, e non Battiato. Quello che, prima di cadere nelle mani degli austroungarici e porre fine a Venezia libera, scrisse: “Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca”.

Dedicato a Cingolani e a quante volte occorre studiare le guerre puniche… quante serve! Perché oggi i cinegiornali luce scriverebbero lo stesso le castronerie sulla “evacuazione” e riporterebbero lo stesso il comunicato del capo degli squadristi di Azov, che parla di esecuzione di ordini premeditati secondo un’abile strategia, visto che il loro sacrificio avrebbe dato tempo ai loro compagni d’armi sparsi per il Paese di riorganizzarsi… ma qui gli avrebbero fatto tutti “marameo”!

Invece Manin forse lo facciamo una volta in 18 anni… e non capiamo che, quando “il morbo infuria e il pan ci manca”, l’unica cosa da fare è uscire con le mani bene alzate. Se non si hanno davanti le SS o, ohibò, gli stessi squadristi di Azov: in tal caso, morire per morire meglio la prima, si soffre di meno. Ma nemmeno gli austroungarici, che quando ho visto il buco del carcere di Vignola dove han chiuso Silvio Pellico mi son reso conto che non scherzavan neppure loro.. erano come gli squadristi di Azov e le SS. E nemmeno i russi, checché ne dicano i cinegiornali.

Anzi, forse si dovrebbe spiegare a quel giornalista del Venerdì (che non aveva probabilmente smaltito il suo venerdì…) che ieri notte diceva: “non gli succederà nulla (agli “Azovcy”..) perché i russi hanno i media puntati e quindi non potranno fargli nulla” che è proprio perché ci sono i media puntati che i russi ne approfitteranno per lanciare un messaggio forte e chiaro al resto dei commilitoni ucraini sparsi per il Paese: qui vi trattiamo bene, quindi consegnatevi!

Di conseguenza, a essere ULTERIORMENTE SCREDITATO sarà il regime fascistoide-mafioso attuale (dopo il pizzo sul grano e sul traffico illegale di armi di ieri, la seconda connotazione è d’obbligo...). Screditato perché:

- ANZI TUTTO HA SBAGLIATO TUTTO NELLA DIFESA DI UNA CITTA’ DA 400.000 PERSONE, DIFESA DA 20.000 FRA LE MIGLIORI UNITA’ OPERATIVE A SUA DISPOSIZIONE, ADDESTRATE DA OTTO ANNI DI NATO. Mentre i russi facevano capolino su Kiev e Nikolaev, invece di mollare subito il Donbass e pensare a ridislocare centinaia di migliaia di uomini contro Cherson, Kiev e Sumy, ha insistito su tutti i fronti. Salvo poi scoprire che non aveva “abbastanza uomini”… per impedire che le truppe da Cherson si incontrassero “sull’Elba” con quelle da Doneck. E formassero la SACCA DI MARIUPOL’.

- Anche lì, “guarda che sei sporco” e per la milionesima volta da quando te l’han fatto alle elementari guardi il dito che ti tocca la panza e ti becchi il buffetto sul naso, fa niente, ci sta. MA QUEL MOVIMENTO DI CUI PARLO NEL PRIMO PUNTO NON L’HAN FATTO IN UN GIORNO! E NEMMENO IN DUE! C’era il tempo per RIPOSIZIONARE I COMBATTENTI DAL DONBASS E
1. IMPEDIRE L’ACCERCHIAMENTO
2. ROMPERLO, SE GIA’ COMPLETATO, QUANDO LA CINTURA ERA DI POCHI KM E NON FORTIFICATI.
Ripeto, I RUSSI HAN FATTO UNA GUERRA AL RISPARMIO! AVEVANO MENO UOMINI ANCHE NELL’ASSEDIO STESSO DI UNA CITTA’ DA MEZZO MILIONE DI ABITANTI DIFESA DA UN NUMERO MAGGIORE DI UOMINI RISPETTO AGLI ATTACCANTI.

- MA I “KURATORY” NATO “RESERO OSTINATO IL CUORE DEL FARAONE” (gliel’avrà detto il papa alle mogli degli squadristi?). E niente, Kiev non si sposta di una virgola, avanti tutta secondo il “piano”. Quale piano? Usare i civili come ostaggi e “tenere”. E qui il regime fascistoide-mafioso di Kiev ha toccato l’apice, perché si è trovato CONTRO UN POPOLO DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE le quali, com’è normale che sia, non avevano tanta voglia di vivere nei sotterranei delle loro case popolari, mentre degli estranei sopra ne tenevano un po’ in bella vista nei primi piani delle loro case, e piazzavano pezzi di artiglieria sempre nelle loro case, un po’ più in alto, fino ai cecchini sul tetto.

Non imbracciarono le armi contro i loro oppressori, contro coloro che avevano fatto sparire amici, parenti e conoscenti “scomodi” in otto anni nelle loro carceri, contro i loro attuali “okypanty”, con una k sola, come si dice nella lingua di Kiev, ma con questo siglarono definitivamente l’atto di divorzio contro chi, otto anni prima, li aveva occupati militarmente per impedirgli di fare come a Doneck e a Lugansk.

- Ma è stata questa stessa tattica a non funzionare. Imbecilli (come diceva aldo, “nel senso che imbelle”), è il caso di dirlo. Se ho superiorità cerco di mantenerla, non di portare il combattimento dove so già che la superiorità che ho vado a perderla. I RUSSI E’ DA ALEPPO 2015 CHE RISOLVONO SITUAZIONI DI GUERRIGLIA URBANA IN MANIERA DECISAMENTE DIVERSA DA GROZNYJ 1994-1999! Anche qui, Cingolani, studiamole e ristudiamole queste guerre puniche… almeno per chi aspira a fare da “kurator” a chi la storia non gliela fanno studiare per tenerlo ignorante. Invece, anche per i “kuratory” la storia non serve a nulla. Buon per i russi…

QUINDI, NON SONO ENTRATI A GROZNYJ… PARDON, A MARIUPOL’ CON UNA BELLA COLONNA DI CARRI ARMATI MENTRE DAI PALAZZONI SI DIVERTIVANO A FARE IL TIRO A SEGNO E A LASCIARE ROTTAMI FUMANTI LUNGO LE STRADE.. NO, SONO ENTRATI AD ALEPPO, PARDON A MARIUPOL’ SEGUENDO LA STESSA ESPERIENZA SIRIANA:

PER UNO DENTRO ASSERRAGLIATO DUE FUORI, CHE PRIMA METTONO FUORI USO UN CARRO ARMATO INUTILE BLOCCATO IN UN PORTONE, POI SECCANO SOLO DAL TERZO PIANO IN SU, VISTO CHE NEI PRIMI DUE CI SONO CIVILI OSTAGGI, FANNO FUORI I CECCHINI SUL TETTO CON I DRONI, E POI, MA SOLO POI, ENTRANO A FINIRE L’OPERA. SUPERIORITA’ RELATIVA, PALAZZO PER PALAZZO, VINCE CONTRO SUPERIORITA’ ASSOLUTA DEGLI UCRAINI SUI RUSSI. E’ una guerra estremamente tecnica, in cui i russi sono rodati sul campo da sette anni, da quando hanno preso in mano una situazione ben più disastrosa in Siria. Una Siria dove, sottolineiamo, non han fatto come la NATO a Raqqa, bombardato su militari e civili come se non ci fosse un domani, quindi entrando con truppe di terra a prendere possesso di una città fantasma. E questo gli abitanti di Mariupol’ lo sanno perfettamente.

CHI E’ IL “GENIO” CHE HA SIGLATO QUESTA STRATEGIA TANTO CRIMINALE (I CIVILI NON SONO UNA GONNELLA SOTTO CUI METTERSI, COME DICEVA UNA MADRE DI MARIUPOL’) QUANTO INEFFICACE? Lo stesso che vuole ora farci il festival canoro l’anno prossimo. Lo stesso che mentre ieri celebrava il selfie sul confine diceva ai suoi, “immolatevi”. Lo stesso che, mentre i suoi prendevano l’unica decisione ragionevole da prendere, TACEVA TUTTO IL GIORNO! Salvo uscire con un comunicato in tarda serata dove dava la cifra degli “evacuati”.

- E veniamo quindi all’ultimo, clamoroso errore. Mariupol’ presa, tremila soldati tutti in un complesso industriale, e “boia chi molla”… Ma chi poteva mai dare, realisticamente, un ordine del genere, se non un imbecille o una marionetta totalmente in mano a dei criminali che non hanno nessun rispetto per le vite dei loro uomini?

AI RUSSI NON E’ BASTATO FAR ALTRO CHE
1. CHIUDERE GLI ACCESSI E I VARCHI,
2. PERIMETRO CONTROLLATO DA MOLTI MENO UOMINI,
3. ridislocare la maggioranza lungo i fronti del Donbass che ora cadono uno dietro l’altro,
4. dare l’ordine “che non esca una mosca”, SE NON CON LE BRACCIA ALZATE
5. DICHIARARE VINTA LA BATTAGLIA, congratularsi coi suoi uomini e
6. FAR RIPARTIRE AL PIU’ PRESTO LA CITTA (luce, gas, telefono, infrastrutture, scuola, tutto quello che ci stiamo dicendo mentre i cinegiornali luce parlano d’altro)
7. SEPARARE MARIUPOL’ DA AZOVSTAL’
8. CONTINUARE A MARTELLARE CON L’ARTIGLIERIA, giusto per non far capire ai tremila asserragliati dentro che si tratta di un campeggio vista mare
9. UNA VOLTA BONIFICATA LA SUPERFICIE ESTERNA, CHIUDERE ULTERIORMENTE IL PERIMETRO DEGLI ASSEDIATI.
10. INDURLI A FARE QUELLO CHE HANNO INIZIATO A FARE IERI NEL SILENZIO GENERALE DI KIEV. (che ripetiamo è stata zitta tutto il pomeriggio mentre uscivano a centinaia).

Eccoci qui. Tiriamo alcune somme: MARIUPOL’ oggi, altre grosse città domani. La strada è segnata:
- Chi abita lo sa benissimo e vorrà evitare scenari simili (non è esclusa a questo punto una resistenza non più solo PASSIVA agli squadristi, ma anche ATTIVA, armi in pugno)
- Anche gli stessi soldati, visto il rispetto nullo dei superiori che preferiscono vederli morti piuttosto che prigionieri, ora lo sanno e sanno come comportarsi (resa incondizionata appena gli squadristi chiamati a fare da “truppa barriera” e “motivatori” si girano dall’altra parte)
- Tutti sanno che prima o poi questo accadrà per Nikolaev, Odessa e Charkov (quantomeno).
- Dopo la presa di un Donbass la cui resistenza accanita di squadristi e truppe regolari risulterà a questo punto, a maggior ragione, un sacrificio inutile, un tritacarne inutile per cui qualcuno, prima o poi, pagherà, anche se ora la smorfia in bocca che sembra un sorriso riesce ancora a tenerla.

Infine alcuni documenti storici:

23:14 dopo un pomeriggio e una sera di silenzio, a quest’ora il regime di Kiev riesce a balbettare qualcosa, attraverso la sua portavoce, e “dà le cifre”, come se tenesse la situazione sotto controllo: 264 prigionieri, ripetuti come un mantra dai cinegiornali luce occidentali
https://t.me/readovkanews/34085

300 secondo i russi. Cambia poco. Di cui 250 in buona salute, che quindi han mandato a quel paese i loro superiori. Qui i pullman “Z” che partono
https://t.me/boris_rozhin/48868

Aggiornamenti a seguire.

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16/05/22 19:00 aggiornamento

Mariupol’


Iniziato anche il lavoro di sminamento nelle acque antistanti al porto e in rada. Presto tornerà operativo.
https://t.me/boris_rozhin/48789

Azovstal’

Alle ore 14:00 è iniziato il TRASPORTO DEI PRIGIONIERI FERITI DI AZOV DA AZOVSTAL’ ALLE STRUTTURE MEDICHE DELLA DNR
https://t.me/mig41/17452
https://t.me/WarDonbass/63699
https://t.me/WarDonbass/63700
Dopo l’uscita di una rappresentativa di squadristi di Azov, qualche ora fa, per discutere le condizioni della RESA (переговоры о капитуляции colloqui di CAPITOLAZIONE / “kapituljacija” anche in russo) dei PRIGIONIERI FERITI, è iniziata la consegna dei feriti bisognosi di cure. La terminologia, in questo caso, è fondamentale perché non si tratta di civili, ma di soldati formalmente prigionieri. Dopo l’identificazione, per alcuni di loro si prospetterà la prigionia in attesa della fine del conflitto, per altri di loro invece, collegati a precisi capi di imputazione per cui le procure della LNR e della DNR magari li hanno già condannati anni fa, in contumacia, o con processi ancora pendenti, si prospetterà la via del carcere.

Il numero stimato è 600-650 persone, se dovessero uscire tutti.
https://t.me/boris_rozhin/48816
Alle 15:10 ne erano usciti 51
https://t.me/boris_rozhin/48818
Più altre 20 alle 17:36
https://t.me/boris_rozhin/48835
E, a quanto pare, non solo feriti ma anche soldati in salute che preferiscono restarci e consegnarsi prigionieri
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/13163
piuttosto che crepare per il signore in questione, anche in quest’ultimo video (e non l’unico…) palesemente ubriaco o sotto l’effetto di sostanze psicotrope, mentre si congratula per il selfie scattato lungo la “linea di confine” dai suoi fedelissimi…
https://t.me/mig41/17460
Ormai Zelenskij, rispetto a come Poroshenko trattava i suoi come carne da cannone, è ormai “fuori gara”…

Popasnaja

Appena sotto Popasnaja, liberato il villaggio di Novozvanovka, importante fra l’altro per assicurare un raggio sempre più ampio di distanza dalle posizioni nemiche a quelle appena conquistate.
https://t.me/anna_news/32027

A Zelenskij e soci arrivano mazzette sul valore di un singolo contratto di vendita di grano ucraino che possono essere anche del 30-40 percento

Al peggio non c’è mai fine. Dopo grano in cambio di armi, che già di suo è qualcosa di aberrante, ci mancava la tangente. Quello che veramente spaventa sono le proporzioni di questo infame, criminale “rebate”, come dicono gli anglofoni, o di commissione, ritorno, margine, tangente diremmo noi.
https://t.me/WarDonbass/63688
https://asd.news/articles/voyna/bitva-za-khleb-na-zmeinom/?

Del resto, nessuno qui si chiede come fa uno che percepisce 12.000 dollari di stipendio da presidente e che pippa come un dannato ad avere un patrimonio di 850 milioni di dollari, stime di giornalisti olandesi,
https://www.mk.ru/economics/2022/05/13/ukraina-pilit-otkaty-otkuda-u-zelenskogo-sotni-millionov.html
per alcune al ribasso, mentre è dal 2012 che ha allestito una rete di conti offshore. Mazzette, rivendita di armi, “rebate”: tutto finisce lì.
https://www.aljazeera.com/news/2021/10/4/pandora-papers-ukraine-leader-seeks-to-justify-offshore-accounts

Il “tesoretto” in questione sono, lo ricordiamo, 25 milioni di tonnellate di grano, frutto della splendida scorsa annata.
https://rg.ru/2022/05/10/zelenskij-gotovit-ukrainu-k-golodu.html?ysclid=l38yvfbso2
25 milioni di tonnellate che frutteranno miliardi di dollari che finiranno in parte nel lend-lease, ovvero nelle tasche NATO-UE, e in parte nei buchi neri, anzi, nelle voragini, del sistema di corruzione attuale, collaudato da trent’anni a questa parte. Mentre il popolo ucraino è GIA’ alla fame.

“consistent with McDonald's values”…

Tutto nasce da questa notizia di stamane… “McDonald's To Exit from Russia” (d’ora in avanti Mc***ald’s, è più forte di me…)
https://www.prnewswire.com/news-releases/mcdonalds-to-exit-from-russia-301547731.html
Dopo trent’anni di disonorato servizio (sin dal 31/01/1990…), la multinazionale della ristorazione lascia il Cremlino. Leggiamo dal comunicato:
“La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, e l’ambiente operativo incerto e in caduta libera, hanno portato Mc***ald alla conclusione che, continuare a mantenere un business in Russia non sia più sostenibile, e neppure “coerente coi valori di Mc***ald”
(The humanitarian crisis caused by the war in Ukraine, and the precipitating unpredictable operating environment, have led Mc***ald's to conclude that continued ownership of the business in Russia is no longer tenable, nor is it consistent with Mc***ald's values).

Notizia rimbalzata poco dopo dalla TASS
https://tass.ru/ekonomika/14634717
che, neanche un quarto d’ora dopo, CORREGGEVA IL TIRO come segue:

“I ristoranti della multinazionale Mc***ald’s apriranno in Russia CON UN NUOVO MARCHIO a metà giugno, conservando i posti di lavoro, la maggior parte dei fornitori, la rete di ristoranti e il menu” (Рестораны корпорации Mc***ald's откроются в России под новым брендом в середине июня, сохранив рабочие места, большинство поставщиков, сеть ресторанов и меню.)
https://tass.ru/ekonomika/14634951

In effetti, "dove ti giri giri", il menù è sempre lo stesso…

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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16/05 ore 12:15 aggiornamento

Altri tre aerei abbattuti ieri, sono già quelli del lend-lease ex-Varsavia

Per la precisione, un Su-24 (ancora all’isola dei serpenti, ma allora è un vizio!) e due Su-25 uno verso Nikolaev e uno verso Izjum:
https://t.me/boris_rozhin/48764 et
https://t.me/rybar/32752
Ieri si notava come ormai, finiti i loro, siano già passati agli aerei “sdelano v SSSR” dei lend-lease dei paesi NATO ex-Varsavia. Finiti quelli, passeranno agli F-16… forse, perché lì quando ne va giù uno son 64 milioni di euro che partono…
https://www.aerotime.aero/articles/27553-Top-10-most-expensive-fighter-jets-in-2021
E, come notavamo ieri… “segna, segna, ma chi paga?” Magari gliene daranno di seconda mano, “usato sicuro”, tirando indietro il contachilometri… ma son sempre decine di milioni di euro.

PS: NUOVO ORDINE DEL QUARTIER GENERALE UCRAINO: VERBOTEN CRITICARE LE FORNITURE DI ARMI STRANIERE!
Anche se arrivano ciofeche che non camminano, anche se arrivano rottami se-moventi, anche se si inceppano, VA TUTTO BENE! SOLO ROBA DI PRIMA SCELTA! Questo deve apparire sui canali telegram ucraini per non fare arrabbiare gli “alleati” così prodighi e munifici. Nero su bianco.
https://t.me/rybar/32751

Chi "disturba" il contrattacco ucraino sopra Charkov?

Essenzialmente:
1. le perdite riportate nel corso dei combattimenti, che richiedono sempre tempi tecnici di arrivo rincalzi
2. la situazione nel Donbass che sta precipitando e che IMPEDISCE l’arrivo di ulteriori, necessari, rinforzi.
https://t.me/rybar/32754
Pertanto, a distanza di giorni il contrattacco non sta dando i frutti sperati, i russi sono arretrati di due o tre paesi e gli ucraini si stanno pericolosamente infilando in un cul de sac senza avere, al momento, i mezzi per tenerlo. Vedremo anche qui gli sviluppi, ma alla luce della situazione nel Donbass davvero questo contrattacco resta inspiegabile: non taglia linee di approvvigionamento, la cintura di 7 km dalla linea del confine non si riesce a cancellarla, e produce perdite di uomini e mezzi fra i suoi non giustificabili alla luce dei risultati conseguiti. E’ indubbio che i russi stiano giocando su questi fattori di “immagine” del regime fascistoide di Kiev, li stiano assecondando, perché di fatto distolgono IMPORTANTI e INGENTI risorse dalla difesa dei loro obbiettivi.

Liberata NOVOSELOVKA-2

Come per esempio AVDEEVKA, il grosso settore grigio appena sotto il villaggio appena liberato (segno “V” in rosso sulla cartina qui sotto):
https://t.me/boris_rozhin/48769

Avdeevka NON E’ accerchiata. Sicuramente l’approvvigionamento è MOLTO DIFFICILE, dovendo passare per la strada a ovest da ORLOVKA. Ma non impossibile. Il problema fondamentale, tuttavia, in questo momento per l’esercito ucraino, sono i cedimenti della linea di fronte. Puntellano da una parte, cede dall’altra, ricacciano indietro il nemico da un centro abitato, lo stesso sfonda in un altro. E’ chiaro che un contrattacco in queste condizioni, da tutt’altra parte e mentre si sta perdendo la linea di fronte principale, non ha alcun senso. Principale NON SOLO per il significato del Donbass in questi otto anni di conflitto (altro che Eurovision a Mariupol’, in caso di perdita…), MA ANCHE perché

- SE LA LINEA DI FRONTE ORA E’ UNA “U” ROVESCIATA DI LATO, NEL CASO DI LIBERAZIONE DELLE DUE REGIONI INTERE DI DONECK E LUGANSK LA LINEA DIVERREBBE PIU’ SIMILE A UNA “I”.
- AL COMANDO DELLE FF.AA. UCRAINE RESTEREBBE DA RISOLVERE QUESTO QUESITO: se la porzione di retta (o "I" che dir si voglia) è la distanza più breve fra i due punti, quante forze servono per spingere lungo una linea di fronte fatta a “U” e piena di roccaforti e quante INVECE ne servono per una linea di fronte a “I” improvvisata fra quelle che fino a qualche settimana prima erano retrovie?

Per questo, la perdita del Donbass libererebbe ulteriori risorse all'esercito russo per continuare a combattere “con una mano sola”, direzione Zaporozh’e, o Nikolaev, o Odessa.

A onor del vero, le ff.aa. ucraine queste cose le sanno benissimo. Ma il regime di Kiev e i suoi kuratory che finanziano l'operazione da occidente, hanno bisogno di vittorie sul campo da esibire a deputati recalcitranti, a popoli interi che si trovano sul gobbo bollette salate, a tutti, quindi, spargiamo sangue intorno a Charkov per prendere quei due o tre paesi sul confine.

Peraltro, questo continuo accanirsi su risultati da dare in pasto ai media, con disastrose conseguenze come per esempio all’Isola dei Serpenti, spiegherebbe anche i crescenti contrasti fra Zelenskij (e burattinai che ormai han preso in mano il comando delle operazioni) e Stato maggiore delle ff.aa. ucraine, che di eseguire e basta ormai ne vuole sapere sempre meno. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.

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16/05 ore 08:00 aggiornamento

Mariupol’


Intervista a una vecchietta al cui palazzo è tornata la luce:
https://t.me/boris_rozhin/48718
L’acqua ancora no, deve andarla a prendere dall’autocisterna, ma ci stanno lavorando.

Azovstal’

Buone notizie e proprio di poco fa. Dieci soldati sono appena usciti da un tunnel con la bandiera bianca e le braccia alzate. Non c’è bisogno di andare dal papa… basta fare così. “Ma la guerra all’ultimo ucraino?” E’ vero… per il regime fascistoide di Kiev è più importante quella che la vita dei suoi uomini
https://t.me/readovkanews/33999

Fra Svjatogorsk e Krasnyj Liman

E’ ora confermato ed è l’aggiornamento più importante di ieri.

Prendiamo questa carta veloce:
https://t.me/RVvoenkor/12307

Riga azzurra il fiume, frecce rosse su Jarovaja e Dobryševo. Queste due città sarebbero ormai più russe che ucraine, secondo tutte le versioni. A meno di contrattacchi, resi difficili peraltro dal fatto che gli ucraini han fatto saltare il ponte fra Liman e Slavjansk (le due “X” a un certo punto ai lati del fiume), Svjatogorsk è chiusa da un lato (a sx) e Liman dall’altro (a dx). Prossima fermata Slavjansk (sotto).

Questa, in breve, la situazione, confermata ormai da molte fonti, questa per esempio:
https://t.me/btr80/1441

Ovviamente ci vorranno giorni per consolidare quanto esposto così in breve, anche perché stiamo parlando di due postazioni ESTREMAMENTE fortificate. Rožin come al solito su questo ha una marcia in più e ci mostra a cosa stanno andando incontro gli attaccanti:
https://t.me/boris_rozhin/48704

Ciò nonostante, avendo tagliato loro stessi i ponti che li collegavano all’altra riva del fiume, l’idea è quella ormai di mollare. Se non altro, perché le cartucce finiscono, prima o poi.

Carta degli avanzamenti (retrocessioni) confermati dalla controparte ucraina

Come è possibile vedere, il quadro non è molto diverso da quello dichiarato dai russi e dalle milizie del Donbass. Le frecce indicano le attuali direttrici di attacco russo, anch’esse confermate:
https://t.me/boris_rozhin/48712

La casa è di chi l'abita, la terra di chi la lavora… e la Renault russa è nazionalizzata!

Sulle prime due ehm… “ci stanno lavorando” (diciamo...), la terza INVECE E’ GIA’ REALTA’ grazie alle sanzioni occidentali e alle iniziative padronali unilaterali al di qua della cortina di ferro. Il 100% delle azioni “RENO RUSSIA” vanno al COMUNE DI MOSCA, e il 67,69% del colosso AVTOVAZ vanno direttamente allo Stato per mezzo di una controllata:
https://t.me/readovkanews/33996

I padroni occidentali se ne vanno, la produzione continua in mano allo Stato. E si parla già di AUTO ELETTRICA
https://t.me/readovkanews/33998

Ancora un po’… e il manuale che sto traducendo sulla pianificazione sovietica (e che tra qualche decennio finirò di tradurre…) tornerà in ristampa! :-)

Aggiornamenti a seguire.

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15/05 ore 23:00

Chi ha tempo... aspetti tempo: sui tempi e sui modi dell’operazione speciale militare in Ucraina

Inizialmente mi era venuto in mente, per questo approfondimento, il titolo “Sulla guerra protratta”, che poi è la traduzione letterale di 论持久战 , ovvero lun (论 su, circa, riguardo) chijiu (持久 tenere + lungo) zhan (战 guerra), opera in italiano nota come “Sulla guerra di lunga durata” (Mao Zedong, 1938).

Per l’amor del cielo… “pensiero stupendo, nasce un poco strisciando” e, sempre strisciando, portiamolo a pascolare da qualche altra parte.

Altrimenti finisce che dovremmo lavorare su sessanta e rotte pagine di un lavoro di cui dovremmo andare a recuperare l’originale, inteso non come testo in cinese, ma come originale non rimaneggiato prima di essere ripubblicato dopo la fondazione della RPC… lavorare quindi su quanto scritto, e sulle relative fonti e substrato, così come su quanto non scritto, sulle omissioni (per esempio, il convitato di pietra “grande fratello maggiore” (lao dage 老大哥)sovietico, senza il cui costante e ingente approvvigionamento di beni materiali e afflusso di consiglieri militari e armamenti sovietici, Yan’an, in assenza di altre “lunghe marce” a cui approdare, non sarebbe assolutamente sopravvissuta), lavorando infine sulla tenuta, sulla coerenza stessa di un testo dove, molti dei “movimenti” di cui tratta, così come sono esposti, si librano fra gli stessi atti di fede, eccessi di volontarismo e difetti di logica formale che, altrove nello stesso scritto, è Mao a porre sotto accusa... tutto questo, prima di parlare di Donbass e Ucraina!

Restiamo “sul pezzo”, quindi. Son due cose diverse, anche se davvero sarebbe molto interessante un parallelo fra le due esperienze di "guerra di lunga durata".

Limitiamoci a ragionare sul fatto che questo conflitto ha spiazzato tutti: i “kuratory” NATO-UE per primi, le marionette di Kiev per secondi, e il resto del mondo, noi compresi, per terzi. Nessuno lo intendeva "guerra di lunga durata", PERLOMENO NESSUNO PREVEDEVA FUORI PROGRAMMA RISPETTO AL COPIONE NATOVSKIJ PREVISTO!

INVECE... Nella prima fase, dividendo il Paese in tre settori, Ovest, Centro ed Est, abbiamo visto entrare truppe da nord a sud dei settori centro ed est, mentre la parte Ovest è stata completamente ignorata. Abbiamo visto i russi fintare fino ad arrivare alle porte di Kiev, quindi lasciare di colpo quell’intera linea di fronte una volta assicurata la chiusura della sacca a Mariupol’ (la stessa dove il cocainomane Zelenskij, ieri, probabilmente ancora sotto l’effetto di sostanze psicotrope, vuole organizzare una manifestazione canora in eurovisione…).

Liberata Mariupol’, via alla seconda fase… “via”, “ho detto via”, “oh avete sentito? Ho detto via”. Zelenskij e kuratory UE-NATO sono ancora lì che sperano che parta… prima o poi, e invece non parte.

Ed è notizia di ieri che uno sconsolatissimo Viktor Andrusiv, “apparatčik” e consigliere del Ministro degli Interni ucraino, ieri si è lasciato scappare a una maratona televisiva (traduzione dal russo che è a sua volta una traduzione dell’originale ucraino, veritiera perché confermata dai canali ucraini stessi in lingua russa):

“[I russi] vogliono come minimo protrarre [il conflitto] fino a fine anno. Spiego il perché. Hanno fatto calcoli, secondo cui per l’inverno nel mondo inizierà una seria crisi energetica. Problemi di riscaldamento, nella fattispecie. E inizieranno problemi, seri, in Ucraina anche dal punto di vista economico, dal momento che i prezzi delle risorse energetiche aumenteranno”.
Они хотят затянуть всё как минимум до конца года. Объясню причину. Они произвели расчёты, которые говорят, что к зиме в мире начнётся серьёзный энергетический кризис. Это проблемы с отоплением, в том числе. И на Украине тоже проблемы начнутся, серьёзные – с экономикой. Ведь цены на энергоносители растут.
https://24tv.ua/ru/vojna-minimum-do-konca-goda-v-mvd-objasnili-pochemu-rossija-hochet-tjanut-do-zimy_n1979518
https://topwar.ru/196283-sovetnik-glavy-ukrainskogo-mvd-rossija-sobiraetsja-maksimalno-zatjanut-tretju-fazu-boevyh-dejstvij-na-ukraine.html


“Ohibò! Ma non dovevano fare la guerra lampo e gli era andata male? Non era mica fallito a Putin il “blitzkrieg”? Non stanno forse soffrendo le sanzioni, collassando dalle sanzioni? E tra un po’ mollano, e anzi ci pappiamo qualche repubblica della federazione mettendo su qualche fantoccio dei nostri? Che ormai abbiam capito con gli ucraini come si fa?”

“Ehm… Nein herr kommandant”. Le cose non stanno proprio così. Il gettito fiscale ucraino di aprile segna un -60%, e a maggio ci si aspetta un -45-50% (ibidem). Con la perdita di Mariupol’ , l’Ucraina ha perso il 50% della produzione nazionale di ghisa e acciaio (https://t.me/boris_rozhin/48651). E che dire del carbone del Donbass nelle zone che per otto anni sono state sotto il loro controllo. Lì non ci sono compensazioni monetarie, o lend-lease che tengano.

Quindi ricapitoliamo: all’inizio dell’Operazione Militare Speciale, 24 febbraio, da un lato c’erano 150 mila soldati russi, più 50 mila miliziani del Donbass. Dall’altro lato c’erano 600 mila soldati ucraini, chiamati immediatamente dai riservisti e dalle diverse ondate di mobilitazione. Fra l’altro, ora si cerca di capire dove andare a raccattare i 400 mila restanti per arrivare al milione di baionette promesso da Zelenskij.
https://antifashist.com/item/ukrainskij-front-chto-tam-proishodit-i-kuda-dvizhetsya-vojna-intervyu-s-yuriem-knutovym.html

La politologa Irina Alksnis va oltre, e fornisce in questa analisi di due giorni fa elementi di notevole interesse, sempre in questo senso ma sotto un’altra prospettiva ancora:
https://ria.ru/20220513/ukraina-1788166881.html

1. Ormai NATO-UE devono vedere la Russia in ginocchio, questa è la premessa per la “pace”. Come già notato, lo stesso Zelenskij apriva a metà qualcosa che poi la NATO gli sbatteva in faccia subito, finché non ha capito che il copione che ha davanti non permette improvvisazioni.

2. Epperò questa voglia di sconfitta totale, per cui sono disposti ad andare “fino all’ultimo ucraino”… un limite ce l’ha: l’arma atomica. E tutto quello che ne consegue. Va bene mettere in ginocchio i tedeschi e la loro economia (che tutto sommato se lo meritano…), va bene rimettere in riga i burattini europei e mandarli al contempo in recessione (mica che anche loro si montino la testa e vadano oltre lo status di vassallo loro concesso), va bene anche svuotargli gli arsenali (che poi si riempiono ancora in fretta…), ma oltre una certa linea c’è l’atomica, e lì tutti fermi…. TRANNE IL CONTO CHE CONTINUA A SALIRE!

3. Già, perché SOSTENERE L’UCRAINA STA DIVENTANDO SEMPRE PIU’ COSTOSO. Il pacchetto momentaneamente bloccato, solo di aiuti militari lend-lease (al netto quindi di quelli per pagare pensioni, stipendi agli statali, far restare in piedi il proprio burattino in qualche modo), è già salito da 33 a 40 miliardi di dollari.

4. Ma non solo, a costare sempre più è IL VALORE DELLE STESSE ARMI FORNITE. PERCHE’ A CAMBIARE E’ LA TIPOLOGIA DI GUERRA ATTESA DAGLI STRATEGHI, DAI ROMMEL, DALLE VOLPI DEL DESERTO NATO-UE.

5. LORO SI ASPETTAVANO LO SCENARIO AFGHANO DI QUARANT’ANNI FA: “I RUSSI ARRIVANO, OCCUPANO, E NOI FORNIAMO ARMI ALLA “RESISTENZA” (JAVELIN, NLAW, ESPERTI, ISTRUTTORI, TRUPPE SPECIALI A NOLEGGIO), E GLI FACCIAMO VENIRE I SORCI VERDI, E LI PORTIAMO A COSTO RIDOTTO AD ANDARSENE E A FAR CADERE IL TIRANNO.”

6. INVECE, I RUSSI SONO ARRIVATI COMBATTENDO “CON UNA MANO SOLA”. NON HANNO FRETTA, HANNO DATO MODO AGLI UCRAINI DI RIORGANIZZARSI SU TUTTI I FRONTI… E DA LI’ INIZIARE A CIUCCIARE RISORSE AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE NATO-UE!

STIAMO COMBATTENDO, DATECI ARMI! DATECI SOLDI! E qui passo a questa traduzione letterale:
“Tuttavia l’osservazione di come stanno andando le vicende militari mi porta a pensare che l’Occidente abbia commesso un altro errore fatale. Per quanto PARADOSSALE possa sembrare, la causa dei problemi crescenti consiste proprio nel fatto che USA e NATO hanno FATTO TROPPO BENE in questi anni in Ucraina per modernizzarne l’esercito”
Однако наблюдение за ходом боевых действий наводит на мысль, что Запад совершил на Украине еще одну роковую ошибку. Как это ни парадоксально прозвучит, но причина его нарастающих проблем заключается и в том, что США и НАТО добились слишком больших успехов в модернизации украинской армии.

“USA e NATO hanno un’esperienza MOLTO AMPIA di preparazione di formazioni armate in Paesi terzi. Ma questa esperienza ha una sua specificità. GLI AMERICANI SANNO LAVORARE MOLTO BENE CON LE FORMAZIONI PARAMILITARI, con la guerriglia, con formazioni non regolari. Vantano molti successi in questo senso, quando finanziavano e muovevano formazioni politico-militari, di guerriglia e controguerriglia, sabotatori, eccetera.”
У Соединенных Штатов и у Североатлантического альянса весьма обширный опыт подготовки вооруженных формирований в третьих странах. Однако у этого опыта имеется своя специфика. Американцы умеют очень здорово работать с парамилитарными, иррегулярными структурами. На их счету множество операций, когда они успешно действовали руками подготовленных и снабжаемых ими военно-политических движений, партизанских организаций, диверсионных групп и тому подобных структур.

“MA LE COSE SONO SEMPRE ANDATE PEGGIO CON GLI ESERCITI REGOLARI, DOVE GLI INSUCCESSI VANTANO NUMEROSI ESEMPI. IL PIU’ RECENTE, LA CATASTROFE CON L’ESERCITO AFGANO, CREATO NEL CORSO DI MOLTI ANNI E DISTRUTTO NEL CORSO DI GIORNI.”

В работе с иностранными регулярными армиями у американцев все куда сложнее, много примеров громких провалов. Самым свежим можно считать катастрофу с афганской армией, которую Штаты создавали много лет, а она рассыпалась в считанные дни.

QUINDI NIENTE GUERRA LAMPO RUSSA, NIENTE TERRITORIO IMMENSO DA GESTIRE, NIENTE MILIONI DI POPOLAZIONE INCAZZATA CONTRO DI LORO, NIENTE RESISTENZA ARMATA DA FORAGGIARE “CON UNA MANO SOLA”… MA UNA GUERRA CHE E’ PIU’ FACILE CHE SI PERDA CHE SI VINCA, SEMPRE PIU’ SCOMODA E CHE CONTINUA A MANGIARE SEMPRE PIU’ SOLDI!

7. COMPLESSO CHE PRIMA SI FREGAVA LE MANI, MA ORA… SE ZELENSKIJ MOLLA… SE I BURATTINI CHE ABBIAM MESSO 8 ANNI FA MOLLANO… CHI CI PAGA?????

8. INTANTO, LE RISERVE EUROPEE STANNO ANDANDO LI’, E NON SOLO LE VECCHIE SCORTE EX-VARSAVIA… IDEM PER LE SCORTE NATO. E SE I CINESI INVADONO TAIWAN? CON COSA INTERVENIAMO? CON COSA ARMIAMO LA “RESISTENZA TAIWANESE”? CON ARMI CHE ABBIAM GIA’ BUTTATO NEL TRITACARNE RUSSO?

9. LA GUERRA E’ LUNGA… FINO A FINE ANNO. QUANTE ARMI BUTTERANNO VIA ANCORA? DI QUANTO SI IMPOVERIRANNO ULTERIORMENTE?

10. INTANTO LA RUSSIA CONTINUA A COMBATTERE CON UNA MANO SOLA, A SCOPRIRSI IL MENO POSSIBILE, ECONOMICAMENTE E MILITARMENTE, A FARE AFFARI D’ORO COL PREZZO DEL GAS ALLE STELLE, INOLTRE:
- CONTROLLA POCO TERRITORIO E AVANZA MOLTO LENTAMENTE,
- TERRITORIO QUASI TUTTO RUSSOFONO E CHE, UNA VOLTA ARRIVATI, SI SENTE LIBERATO DAI RUSSI
- ANZI, VALORIZZATO RISPETTO ALLA “GESTIONE PRECEDENTE” (CHERSON)
- ALTRO TERRITORIO RUSSOFONO E’ IN ATTESA
- VEDE QUINDI CRESCERE IL CONSENSO ALL’INTERNO DELLA STESSA UCRAINA
- MENTRE IL REGIME DI KIEV OGNI GIORNO E’ SEMPRE PIU’ IN EVIDENTE CALO DI CONSENSO E DIFFICOLTA’ INTERNE, SOPRATTUTTO PER IL FALLIMENTO NEL RECLUTAMENTO E NELL’ULTERIORE MOBILITAZIONE

In questo scenario si colloca LA SCELTA UNILATERALE DI MODI E TEMPI DEL CONFLITTO DA PARTE DEI RUSSI. CHE PUNTA AL PROLUNGAMENTO. FINO A FINE ANNO.

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Per quanto riguarda gli aggiornamenti dal fronte, nessuna variazione di rilievo della linea stessa.

Aggiornamenti a seguire domani.

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15/04 08:30 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata a ieri notte del collettivo di Rybar.
https://i.ibb.co/KwrT6yp/14-05-1-1.jpg
Oltre a quanto già riportato, aggiungiamo questi aggiornamenti. Scendendo velocemente lungo il Severskij Doneck fino a dopo LIMAN, arriviamo nella zona calda a nord di Severodoneck:

Belogorovka e Privol’e

I russi non mollano la testa di ponte conquistata aldilà del fiume e gli ucraini cercano di ributtarli dall’altra parte. Il contrattacco finora è fallito ma gli scontri sono molto cruenti. Seguiremo l’evolversi degli avvenimenti.
https://t.me/rybar/32703

Severodoneck

Russi e miliziani del Donbass hanno già iniziato a liberare alcuni isolati della città. Dopo l’ordine di Zelenskij, i conferma quindi che si andrà anche qui, casa per casa. In caso di tenuta, i suoi kuratory ci avranno preso. In caso di crollo, ottomila soldati in una sacca (l’equivalente di mezza sacca di Mariupol’). Scendiamo quindi lungo il fiume e viriamo verso ovest.
(ibidem)

Popasnaja

Si allarga l’area intorno al paese in mano alle milizie del Donbass e ai russi. Preso Aleksandropol’e a nord e si punta a Kamyševacha.
(ibidem)

Avdeevka

Prosegue l’offensiva russa e delle milizie del Donbass, sia direttamente, sia tramite accerchiamento, giorno per giorno la progressione continua. Stacchiamo ora e vediamo un aggiornamento da Mariupol’.

Mariupol’

Da lunedì anche i bambini tornano a scuola! 9-14 dal lunedì al venerdì e 9-12 il sabato!
https://t.me/boris_rozhin/48622

Aggiornamenti a seguire stasera.

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14/05 ore 22:30 Aggiornamento

Fronte EST


Dal punto di vista militare sono due gli aggiornamenti principali. Per il resto, come riconosciuto dalle stesse ff.aa. ucraine, i russi hanno continuato a raggruppare forze per concentrare i propri attacchi in direzione Liman e Artemovsk (Bachmut). Sulla linea di fronte nei dintorni di Charkov, invece, il raggruppamento è avvenuto per contrastare l’imminente contrattacco ucraino verso quella direzione.
https://t.me/RVvoenkor/12154
Ed è proprio su questo versante che abbiamo il primo aggiornamento di oggi.

Ponte galleggiante ucraino su Severskij Donec abbattuto

Dopo l’avvistamento da droni in ricognizione di un ponte galleggiante posizionato sul fiume dai genieri ucraini, unità di artiglieria e blindati hanno cominciato ad aprire il fuoco sull’intera area, il ponte è stato abbattuto, chi era riuscito a passare non è più potuto tornare indietro, con conseguenti perdite di uomini e mezzi.
https://t.me/RVvoenkor/12147
Sembrano immagini girate lungo il Ticino, invece è il Severskij Donec, in alcune immagini di questa battaglia.
https://t.me/boris_rozhin/48566

“Stivali russi calpestano il suolo di New York!”

https://t.me/boris_rozhin/48568
No… ormai lo sappiamo, è Novogorodskoe, così rinominata dal 1951, dopo che dei simpatici tedeschi, chiamati dalla zarina Caterina la Grande a loro tempo per lavorare nella Novorossija, avevano fondato quel centro e lo avevano chiamato proprio “New York”.
https://rg.ru/2021/07/03/na-donbasse-poselok-novgorodskoe-pereimenovali-v-niu-jork.html

Ciò nonostante, questa avanzata delle milizie del Donbass e dei soldati russi da sud è veramente importante. E non solo perché nel ritirarsi gli ucraini hanno fatto dono di un ingente quantitativo di armi NATO che ora saranno utilizzate contro i carri armati ucraini…
https://t.me/anna_news/31919
Si tratta di un altro pezzo di linea difensiva che si rompe, appena sopra a quella NOVOBACHMUTOVKA dove proprio le ff.aa. ucraine stanno opponendo una strenua resistenza all’avanzata di russi e milizie del Donbass.
https://riafan.ru/23246521-chto_proizoshlo_na_ukraine_14_maya_nastuplenie_na_n_yu_iork_vsu_perebrasivayut_rezervi_k_avdeevke

Perché? Perché stiamo parlando dell’accerchiamento di AVDEEVKA! La seconda cittadella inespugnabile che, attaccata a questo punto anche da nord, cadrebbe subito.

Vedremo gli sviluppi di questa azione.

Mariupol’

E’ tornata la luce anche nelle prime abitazioni civili. Ecco le immagini:
https://t.me/DmitriySteshin/4858

Rinvenuti in un covo di Azov DOCUMENTI IMPORTANTI: gli ordini di attacco per l’otto marzo su NOVOAZOVSK (l’unica città portuale della DNR per otto anni) con relativo accerchiamento e arrivo fino alle frontiere russe per blocco approvvigionamenti.
https://smotrim.ru/article/2740954
QUANDO PARLIAMO DI “AGGRESSIONE RUSSA”, CHIEDIAMOCI SEMPRE COSA FACEVANO 76.000 FRA LE MIGLIORI TRUPPE DI ASSALTO UCRAINE LUNGO LA LINEA DI CONFINE CON LA LDNR. CHIEDIAMOCI PERCHE’ QUESTI ORDINI DI MOBILITAZIONE E QUESTI PIANI DI ATTACCO SONO COMPLETAMENTE IGNORATI QUI. Meglio, smettiamo di chiedercelo, che di fegato ne abbiamo uno solo, ma smettiamo anche di nutrire una qualsiasi fiducia nell’imparzialità di OSCE e gruppi di Paesi che, per otto anni, hanno FATTO FINTA di essere IMPARZIALI in un conflitto, mentre di fatto COPRIVANO I CRIMINI DI UNA PARTE SULL’ALTRA.

Azovstal’: Sempre peggio la condizione degli squadristi di Azov asserragliati fra i rottami del complesso industriale. Carta aggiornata, dove un altro pezzo di edifici è passato sotto le mani delle milizie della DNR. Ancora qualche gruppo di edifici rimasto, e poi resterà solo la zona sud, dove ci sono solo le catacombe costruite come rifugio in epoca sovietica. Per Kiev sono già morti, devono morire per celebrare col loro martirio l’ennesimo pacchetto di armamenti in arrivo con pagamento differito. Speriamo che, infine, rinuncino a eseguire fino in fondo, fino all’ultimo squadrista, questo ordine insensato.
https://t.me/rybar/32689

Aggiornamenti a seguire domani tarda serata.

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14/05/22 ore 08:00

Nessun aggiornamento dal fronte rispetto alla situazione di ieri notte.
Solo un approfondimento da Riga e un commento veramente degno di nota a una cartina di Rybar, che ieri non avevo riportato, sul fronte sud.

TATIANA LIBERA! INSIEME AI SUOI COMPAGNI DETENUTI!

Cronaca della giornata di ieri
In questo video, girato la mattina, si vede chiaramente la signora con la camicia colorata (Tatiana Ždanok) aiutare a stendere un cartellone, mentre il signore in primo piano denuncia: "LA LETTONIA HA PAURA DELLA VOCE DEL POPOLO!"
https://t.me/readovkanews/33813

Cosa successo nel pomeriggio lo sappiamo. Queste alcune foto delle fasi dell'arresto:
https://lv.sputniknews.ru/20220513/deputata-evroparlamenta-zhdanok-zaderzhali-v-rige-posle-otmeny-aktsii-protesta-21814395.html
Tra l'altro, la contromanifestazione fascista di Azov, sempre nella stessa piazza, è stata autorizzata tranquillamente. Bastardi, non esistono altre parole. E i prossimi siamo noi, lo siamo già, per certi aspetti.

"OFFENSIVA STRISCIANTE" (Ползучее наступление) A SUD

Ieri il collettivo di Rybar preparava questa carta sulla controffensiva in preparazione a sud da parte delle forze ucraine.
https://t.me/rybar/32660
Un commentatore, analizzando la situazione, parlava di DIVERSIVO per distogliere energie dal Donbass. Il problema, a suo dire, era che anche il diversivo, per essere efficace, necessitava di forze, e l'Ucraina al momento non ne ha. Con due brigate non vai da nessuna parte. Ecco allora l' "offensiva strisciante", ovvero qualche paese in punti cruciali, abbastanza cruciali per dare fastidio, di modo da impegnare lo stesso una quantità ingente di truppe per scongiurare il pericolo di ulteriori avanzamenti. Vedremo se e come si svilupperà.
https://t.me/south0wind/2710

Aggiornamenti a seguire in tarda serata.

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13/05 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE EST

IMMINENTE TENTATIVO DI SCONFINAMENTO IN TERRITORIO RUSSO.

A nord di Charkov. La città di Belgorod, ultimamente bersaglio di attacchi missilistici e droni, diventerebbe ora il bersaglio di pezzi ben più temibili, come gli obici M777, in grado di lanciare quattro proiettili da 155 mm al minuto (https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/cosa-sono-i-potenti-obici-m777-da-155-mm-consegnati-dal-canada-allucraina/)
https://t.me/rybar/32663

L’articolo italiano è datato 23 aprile, e già preannuncia che tali armamenti hanno uno scopo offensivo, oltre che difensivo. Aggiungo: PREVALENTEMENTE offensivo. Non sono efficaci nell’attaccare un esercito in avanzata, ma la loro gittata di 30 km può consentire di radere al suolo in pochi colpi un centro abitato (ricordiamo che il regime di Kiev può ammazzare civili, in occidente li applaudono, sia quando ammazzano quelli che pretendono siano i “loro” come a Kramatorsk o a Doneck, sia quando ammazzano i “russi” a Belgorod).

Nella sola DNR parliamo, da gennaio a oggi, di 570 civili morti e 1696 feriti.
https://t.me/boris_rozhin/48470

E anche oggi, UNA RAPPRESAGLIA CRIMINALE HA MIETUTO LE SUE VITTIME! Un lancio di missili nel villaggio di Dokuchaevska, un morto e due feriti.
https://t.me/chp_donetsk_vdnr/16430

Non sono falsi! Non sono stati messi lì! Ieri lo stesso a Doneck! UNA STRAGE CONTINUA E INESISTENTE, anche questa, PER L’OCCIDENTE. Nessun colpevole per nessuna strage. E noi stiamo armando questa gente, che non si fa scrupolo di distruggere case e villaggi con questi pezzi. Ancora qualche foto, giusto per far capire di cosa stiamo parlando:
https://t.me/boris_rozhin/48458

Giusto per intenderci, questi pezzi sono guardati con preoccupazione dai soldati russi e del Donbass, ma non ne fanno una tragedia. Finiranno prima o poi nel tritacarne dove è già finito tutto il resto.

PREOCCUPANO, INVECE, PERCHE’ SARANNO PUNTATI NON CONTRO DEI SOLDATI, MA LUNGO UNA LINEA DI CONFINE, a cui arriveranno dopo aspri scontri, solo per avvicinarsi a centri abitati importanti e fare come a Doneck e come a Kramatorsk, questa volta però in territorio russo. E FARE TERRORISMO DI STATO, COME HAN FATTO PER OTTO ANNI NEL DONBASS, COL SILENZIO COMPLICE DELL’OSCE.

Terrorismo a tutti i costi, mentre le notizie dal fronte parlano di centinaia di morti ogni giorno sul campo di battaglia e difese che fanno sempre più fatica a tenere, come nel breve rapporto che segue sui vari fronti.

ALLE PORTE DI SVJATOGORSK

A ovest di LIMAN il cerchio si starebbe chiudendo, con l’attacco ai paesi immediatamente antecedenti a Svjatogorsk, che la protegge da ovest.
https://t.me/akimapachev/2489

ZELENSKIJ: DA SEVERODONECK NON CI SI MUOVE

Confermata l’intenzione del regime di Kiev di tenere una città, anche se accerchiata su tre lati e con l’unico collegamento vitale che rischia anch’esso di essere tagliato fuori dalle azioni in corso.
https://t.me/WarDonbass/63192

ARTEMOVSK (BACHMUT)

Peccato, perché come mostra questa carta del collettivo di Rybar è Bachmut ad avere ORA ESTREMAMENTE bisogno di uomini e mezzi.
https://t.me/rybar/32662

Se guardiamo la cartina (dove punta la freccia azzurra) perdere questa città, che si sta cercando in fretta e furia di fortificare, significherebbe veramente la formazione della tanto temuta sacca da ottomila soldati. E nelle attuali condizioni occorre scegliere: o una cosa, o l’altra, o perdere tutte e due. Vedremo gli sviluppi.

NON CALPESTATE I FIORI, GIU’ LE MANI DAL MONUMENTO AI LIBERATORI DI RIGA E TATIANA LIBERA!

A Riga, nel più totale silenzio dei cinegiornali luce nostrani, sta accadendo qualcosa che non accadeva da anni: la gente scende in piazza contro il governo NATO. E PRESIDIA IL MONUMENTO AI LIBERATORI DI RIGA.
https://t.me/readovkanews/33778

Ci sono già stati scontri con le forze dell’ordine ed è già stata arrestata una eurodeputata, la sig.ra Tat’jana Zhdanok, CLASSE 1950, ingabbiata nel cellulare come un teppista:
https://t.me/boris_rozhin/48457

Purtroppo, per i cinegiornali luce non esiste NEMMENO LEI, zero notizia. Ormai, aldilà della cortina di ferro, se ne sono accorti e non ci fanno più caso. Si meraviglierebbero del contrario. E vanno avanti nella loro lotta. E NOI CON LORO! TATIANA LIBERA!

LIBRO E MOSCHETTO: LEZIONE DI STORIA…

La “lezione di geografia” del rappresentante russo alle nazioni unite ha fatto venire in mente a un lettore ucraino il manuale di storia che si trovava in casa. E che è ancora più istruttivo. L’Ucraina esiste da SETTEMILA ANNI, come recita questo schema cronologico:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/13039
Schema cronologico dove, giusto per non farci mancare nulla, affiancata a una USSR (Ukrainskaja Sovetskaja Socialisticheskaja Respublika) messa a lato pagina e con lo stemma stampato in “schifocromia”… ci sono la sgargiante UPA di Bandera e persino il Governo della Repubblica Popolare d’Ucraina in Esilio (уряд УНР в Екзилі 1921-1992) in primo piano.

SCENE DI RITORNO ALLA VITA A MARIUPOL’

E’ tornata l’acqua! E anche l’autobus! Questo signore mostra al giornalista l’acqua, ritornata tre giorni fa, e poi indica la tratta che l’autobus fa dal suo paesello al capoluogo.
https://t.me/riafan_everywhere/9594

Anche questo video coi generatori a carburante in funzione per strada per caricare a tutti i cellulari, in attesa che la corrente ritorni dappertutto, è un piccolo segno, appartenente all’universale arte di arrangiarsi di questo magnifico essere antropomorfo, chiamato uomo. A Mariupol’ assume un significato particolare: INDICA LA VOGLIA DI ESSERCI, DI COMUNICARE CON GLI ALTRI, PARLARE ATTRAVERSO QUEL PEZZO DI PLASTICA, DI CONTARE, laddove qualcuno invece li voleva morti, martiri.

TATTICA CRIMINALE CHE SI APPRESTA A REPLICARE A NIKOLAEV E ODESSA. Sempre nel silenzio dei cinegiornali luce.
https://t.me/DmitriySteshin/4834

Aggiornamenti a seguire domani sera.

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13/05 ore 12:30 aggiornamento

FRONTE EST

CARTA AGGIORNATA


https://i.ibb.co/QvrwXBT/12-05.jpg
e relativa analisi,
https://t.me/rybar/32624
che andiamo qui sotto a descrivere, aggiungendo altre fonti:

LOZOVAJA

A Lozovaja (lato nord del fronte, quello del contrattacco ucraino che dovrebbe tagliare i ponti tra chi avanza verso sud del fiume e le retrovie), è stato abbattuto un Su-27 ucraino
https://t.me/rybar/32625

SEVERODONECK

Scendendo poi lungo la linea di fronte, notiamo poi che Severodoneck ormai è completamente accerchiata.
E’ notizia di oggi, infatti che la zona industriale sotto Rubezhnoe (complesso industriale Zarja) è ormai libera
https://t.me/readovkanews/33757
il che si ricollega al ponte fatto saltare ieri dagli ucraini per fermare l’avanzata da nord verso Severodoneck

Assisitiamo qui a un altro (l’ennesimo…) assurdo: l’invio di riservisti a Severodoneck per tenere una posizione ormai indifendibile si sta risolvendo in un incremento, altrettanto assurdo, di perdite in termini di vite umane.
https://t.me/WarDonbass/63164
Questi veri e propri crimini sotto forma di ordini di battaglia, sono stati dati dalle marionette di Kiev in aperto contrasto col capo delle forze armate Zaluzhnyj, che invece avrebbe insistito per un ritiro ordinato di truppe verso Kramatorsk e Slavjansk.

Slavjansk che è sempre più minacciata da NORD, peraltro, con la presa oggi di Don’genkoe (immediatamente a nord ovest della città)
https://t.me/akimapachev/2472

AVDEEVKA

Anche ad Avdeevka i russi e le milizie del Donbass continuano ad avanzare. Anche questo è un altro punto che non può cadere.
https://t.me/boris_rozhin/48412

MARIUPOL'

E’ tornata l’elettricità, sia pur in alcuni edifici pubblici e ospedali. E’ già un segno.
https://t.me/akimapachev/2471

FRONTE TRANSNISTRIA

Ancora tensione, per fortuna solo con lanci di cocktail molotov verso alcuni obbiettivi. Giusto per non perdere l’abitudine.
https://t.me/boris_rozhin/48422

FRONTE SUD

Scenario Mariupol’ per Odessa in preparazione


Il sindaco si sta già attrezzando preparando catacombe, cantine sotto le case popolari, postazioni sotto le stesse, eccetera.
https://t.me/WarDonbass/63159

Isola dei serpenti: appena abbattuto un altro MiG-29 ucraino

Indice che anche qui si sta ripartendo con un altro attacco.
https://t.me/rybar/32628

Aggiornamenti a seguire.

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13/05 08:00 aggiornamento

FRONTE SUD

ISOLA DEI SERPENTI… "UNO MAS"?

Carta molto accurata del collettivo di Rybar, a corredo delle seguenti informazioni:
https://t.me/rybar/32619
I Bayraktar-TB2 continuano a ronzare intorno all’isola. Due volte almeno negli ultimi due giorni, uno è stato abbattuto la notte scorsa.

Sistemi missilistici S-300 sono stati trasferiti da Arciz a Želtyj Jar sulla costa.
Allo stesso modo, 5 elicotteri sono stati portati dalle zone interne a Odessa e altre zone costiere e 2 Su-24 sempre ucraini pattugliano quella zona di costa costantemente.

Altro raggruppamento, altro attacco in previsione. Vedremo come andrà a finire.

FRONTE EST

E’ qui, indubbiamente, che si concentra l’attenzione maggiore sul campo di battaglia. In particolare, nella parte orientale di questa immensa linea di fronte.

Rozhin ha pubblicato una nuova carta, su scala ridotta rispetto a quelle di ieri e quindi COMPRENDENTE L’INTERA AREA: è così possibile vedere meglio le aree di questa possibile sacca, confini, zone di scontro e linee di attacco:
https://t.me/boris_rozhin/48341
Dal punto di vista delle informazioni, invece, resta confermato quanto scritto ieri per il momento.

Una sacca in cui si conferma, salvo ritirate improbabili, che saranno chiusi circa 8.000 soldati. Probabilmente l’esito di questi scontri sarà la chiave di volta nel Donbass. Infatti, per la prima volta i russi hanno FORZATO, nel vero senso della parola, per andare dall’altra parte del fiume e attaccare verso sud. E hanno subito GRAVI PERDITE nell’azione, perché quando si passa da una riva all’altra del fiume si è costantemente sotto il tiro dell’artiglieria nemica, sia quando si attraversa, sia quando si è arrivati. Gravi perdite, ma il contrattacco ucraino non è riuscito a ricacciarli indietro.
https://t.me/boris_rozhin/48369
E questo ha compromesso la tenuta dell’intera linea difensiva a sud del Severskij Donec in quel punto. Infatti, già due canali telegram informano, per bocca stessa degli abitanti del paesello, che anche il centro abitato di Privol’e, immediatamente dopo il punto di sbarco dei russi, è stato preso.
https://t.me/infantmilitario/75602
https://t.me/akimapachev/2464
E poco sotto Privol’e c’è già il blocco Severodoneck-Lisičansk.

PROSSIMA FERMATA BACHMUT (ARTEMOVSK)

Presa POPASNAJA i russi e le milizie del Donbass hanno ora la possibilità (e da quanto si capisce la volontà) di muoversi ANCHE verso OVEST, direzione Bachmut (già Artemovsk).
https://t.me/boris_rozhin/48365
E’ un centro nevralgico che, qualora cadesse, davvero segnerebbe il collasso dell’intera linea difensiva ucraina della parte meridionale del FRONTE EST (Ugledar, per intenderci). Parte che al momento tiene. Colpendola nelle retrovie, resterebbe tagliata completamente e, va da sé, chiusa in una sacca.

Libro e moschetto (appendice: da dove discendono i Galli?)

Lezione di "geografia" (sic, informazioni "storiche" nei libri di testo di geografia...) ieri all’ONU. Il rappresentante russo esibisce un manuale di geografia dell’ottava classe, dove si dice, testualmente e a proposito di “chi discende da chi”, che “gli avi dei francesi, degli spagnoli, dei portoghesi, dei turchi e e degli ebrei” (предки французов, испанцев, португальцев, турок и евреев) discendono tutti dall’Ucraina. Parlando poi al collega francese,Nicolas de Rivière, gli chiede: “Lo sapeva che era anche Lei ucraino? Non ci crede? Legga il libro, la logica è ferrea. I galli vengono dalla Galizia, che è in Ucraina”.
https://t.me/RVvoenkor/11926
Le avevo già viste queste “perle”, citate sui canali russi negli anni passati. Ma le trovavo nella rubrica “humor” (юмор anche in russo…): mi facevano venire in mente il suocero del grosso grasso matrimonio greco che riusciva a dire che kimono (se non mi ricordo male) viene dal greco, perché tutto viene dal greco. Il problema è che il suocero non scriveva libri di testo su cui si sono formati milioni di bambini per otto anni di seguito. Comunque mi sento di smentire l’Autore di quel manuale e informarlo che i galli vengono... da Gallarate.


Aggiornamenti a seguire.

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12/05 ORE 19:30 aggiornamento

Fronte SUD

A Cherson cambiano anche i vertici delle forze dell’ordine

Nell’ottica di quella che si sta configurando come una vera e propria rivoluzione, nel senso che la classe borghese locale, che detiene e controlla le forze produttive all’interno di quella regione, ha ormai imboccato la strada di un cambiamento radicale della propria direzione sociale, economica, e politica di sviluppo, anche i vertici delle forze dell’ordine della regione sono saltati.
https://t.me/readovkanews/33691

Gli ucraini per ritorsione li bersagliano di missili

Notizia di poco fa, lanci missilistici da Nikolaev dalle 17.30 alle 19.00 tutti abbattuti dalla contraerea.
https://t.me/readovkanews/33711

Anche il nord della Crimea gioisce dell’integrazione della regione di Cherson

Il motivo è presto detto: il famoso canale chiuso da otto anni dalla diga che, appena entrati nella regione di Cherson, è stata fatta saltare. 20.000 ETTARI DI TERRENO DEL NORD DELLA CRIMEA SONO TORNATI A VIVERE, DOPO ANNI DI DEPRESSIONE E SICCITA’.
https://t.me/southtower/6086

Si configura quindi la nascita di un GRANDE POLO AGROALIMENTARE FRA IL NORD DELLA CRIMEA E LA REGIONE DI CHERSON, come abbiam visto in sofferenza da otto anni (anche per bocca della “gestione precedente”, come abbiam sentito dall’ex-sindaco ormai un oltre un mese fa) che troverebbe il suo naturale sbocco nell’immenso mercato russo, in particolare ATTRAVERSO LA VIA DI TERRA CHE PASSA DA MARIUPOL’, oltre che DALLA VIA DI MARE CHE PARTIREBBE DA MARIUPOL’ STESSA, costituendo peraltro IN ENTRAMBI I CASI un volano enorme alla sua ricostruzione. Vedremo anche qui gli sviluppi.

FRONTE EST

“Diversanty” russi per arrivare dove non arrivano i Kalibr

Immagini che mostrano le azioni di sabotaggio della rete ferroviaria, cruciale per il trasferimento di unità e mezzi da Ovest a Est e per dare ai “kuratory” NATO-UE garanzia di sicurezza nel trasporto di armi all’andata e grano al ritorno.
https://t.me/RVvoenkor/11893

Progressione verso nord da Popasnaja (pericolo incombente di una nuova sacca)

Questa carta mostra non solo la situazione attuale, ma cosa POTREBBE accadere, lasciando intuire le GRAVI CONSEGUENZE CHE NE SEGUIREBBERO qualora accadesse.
https://t.me/boris_rozhin/48318
In buona sostanza da Popasnaja sono partite quelle due frecce rosse, che puntano a forzare Kamyshevacha. La freccia rossa da Est è quella di cui ci siamo già occupati nell’aggiornamento precedente, ovvero indica la progressione delle forze russe e delle milizie del Donbass da Nizhnee a Toshovka. Le due frecce si incontrano da qualche parte e chiudono una sacca.

Lo stesso potrebbe accadere se la freccia proveniente da Est seguisse la progressione verso Nord, incontrandosi con le forze che hanno attraversato il fiume e ora procedono verso Sud, direzione Lisichansk. A questo punto capiamo che far saltare un ponte, come quello da Rubezhnoe a Severodoneck (https://t.me/WarDonbass/63073 notizia ancora non confermata) è soltanto una mossa per prendere tempo. E peraltro prenderlo inutilmente, se lo stato maggiore ucraino non opta per un ben più deciso arretramento, puntando a salvare i suoi uomini e mezzi anziché lasciarli morire così, in attesa di rinforzi che non arriveranno.

Il capo ucraino della difesa di Popasnaja sotto giudizio da parte del tribunale militare

Capi di imputazione:
- Perdita della roccaforte
- Comunicazioni insufficienti e fallaci allo stato maggiore

In sostanza, alla domanda “come va?” la risposta era “teniamo il fortino”. La vera situazione sul campo poi lo stato maggiore la apprendeva
- dalle immagini dei satelliti americani e…
- (sic!)… dai canali Telegram russi!!!

Истинное положение дел удалось установить благодаря снимкам с американского разведывательного спутника, и сообщениям российских ТГ-каналов.
https://t.me/WarDonbass/63072

Oltre all’assurdità di una situazione del genere (immagino le pressioni a cui quel povero disgraziato di comandante, nel mese in cui ha tenuto il fortino, è stato sottoposto dai suoi superiori… per arrivare a negare l’evidenza delle perdite degli ultimi giorni), questo conferma – ancora una volta! – la perdita sempre maggiore di fiducia verso lo stato maggiore, oltre che del regime fascistoide di Kiev, da parte dei militari ucraini. E a questo punto non sono solo i prigionieri a dirlo…

NON CALPESTATE I FIORI (epilogo...)

La “democratica” Latvija, con decisione del parlamento, ha deciso che fatti del genere non devono più ripetersi: mai più ruspe che tirano su fiori e popolo infuriato che li rimette. Quindi, VIA DIRETTAMENTE IL MONUMENTO AI LIBERATORI DI RIGA!
https://antifashist.com/item/latvijskij-parlament-razreshil-snos-pamyatnika-osvoboditelyam-rigi.html
Altro che “denazifikacija”… dallo schifo al più schifo… ma la 100% NATO Lettonia potrebbe, ancora una volta, aver fatto male i suoi conti… vedremo.

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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12/05 ore 14:00 Aggiornamento

SEVERODONECK

Boris Rozhin ha lavorato un po' sulla carta di prima offrendo informazioni decisamente più complete:
https://t.me/boris_rozhin/48294

Al centro le due città, divise dal fiume Severskij Donec: Severodoneck sulla riva a est e Lisichansk sulla riva a ovest.

Russi in rosso e ucraini in blu.

Partiamo da est: ucraini a Severodoneck con ormai col nemico alle porte.

Passiamo quindi aldilà del fiume: a nord di Lisichansk tengono la città sopra, Novodruzhesk (primo segno di fortificazione difensiva) e l'accesso a nord ovest alla città (altro segno di fortificazione). Tra questo e l'altra fortificazione a ovest (località Zolotarevka, cui va aggiunto a nord un ulteriore avamposto, Belogorovka, dove gli ucraini tengono ancora (freccia in su azzurra vs freccia rossa in giù) i russi però son riusciti a incunearsi. NON FISICAMENTE, MA PIAZZANDO PEZZI DI ARTIGLIERIA IN GRADO DI TENERE SOTTO TIRO LA STRADA CHE DA LISICHANSK VA A SOLEDAR (freccia tratteggiata con la X finale sul tratto di strada in questione). A sud, russi e milizie del Donbass sono ancora fermi a Toshkovka.

Aggiornamenti a seguire.

 

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12/05 ORE 12:30

FRONTE EST

INIZIATO L’ATTACCO A SEVERODONECK

Cartina qui sotto, si vedeva già da ieri che la città fosse ormai approcciata sia da nord che da sud dalle truppe russe e dalle milizie della DNR. Di fatto, da un punto di vista strettamente militare, sarebbe indifendibile, con dietro il fiume peraltro e con la stessa Lisichansk ormai tra un po’ sotto assedio anche lei. Vedremo quale sarà la decisione del comando ucraino.
https://t.me/infantmilitario/75558

ANCORA SULLA DENAZIFICAZIONE

Cosa si intende per “denazifikacija”. E’ un tasto su cui battiamo da oltre due mesi, parallelamente ad altri argomenti di ricerca e all’analisi dell’andamento delle vicende sul campo.

Sapevamo sin da subito che non era SOLO un problema militare, che non sarebbe bastato eliminare le squadracce naziste di Azov, Pravyj Sektor, Ajdar e via discorrendo. Per inciso, non mi fa scandalo che le loro mogli vadano dal papa, perché il papa visita anche i carcerati, i tossicodipendenti, così duemila anni fa anche qualcun altro era accusato da scribi e farisei di attorniarsi di “pubblicani e prostitute”. Ma lui diceva a loro “convertiti” o “va’ e non peccare più”, mentre questi ci vanno come mogli di eroi, e non di criminali. E questo è inaccettabile. E questo è quello che è passato. E qui altro che “denazifikacija”…

Sinceramente, cosa pensiamo noi dei nazisti di Azov è un problema fino a un certo punto. E’ peraltro un problema NOSTRO e INSORMONTABILE, FINCHE’ la copertura mediatica dei cinegiornali luce delle loro malefatte sarà totale. Poi chi va là, con tutt’altre intenzioni, dopo TRE MESI torna con idee esattamente opposte. E’ successo ad ADRIEN BOCQUET, “ancien fusilier de l’armée française”, appena rientrato dopo una missione di pace dove ha VISTO COI SUOI OCCHI cose agghiaccianti. E arriva a dire che quelli che noi armiamo sono neonazisti.
https://www.youtube.com/watch?v=ZoKnhXnp-Zk
Il francese un po’ lo mastico… ma se trovo qualche trascrizione la passo. Ieri non l’ho trovata. Giusto perché a nessuno interessa sapere cosa ha visto. La sua testimonianza deve cadere nel SILENZIO.

Ci stiamo quindi nazificando anche noi. Massì… un po’ di folklore sulle mostrine, qualche braccio teso non ha mai fatto male a nessuno, poi nessuno buttava le carte per terra e imbrattava i muri, al mio bisnonno han dato la pensione, son loro i veri patrioti… e avanti così! Che di bar in bar, di chiacchera in chiacchera, tra un po’ ci assueferemo a tutto.

Ma a un ucraino, soprattutto del sud o dell’est, o a un russo, di cosa pensiamo noi delle squadracce fasciste che da otto anni seminano il terrore nei territori della cosiddetta zona “ATO”, delle sfilate delle SS Galizia, e di altre oscenità che gridano vendetta in un Paese dove appena sotto lo strato di humus ci sono ancora i corpi dei soldati morti per liberare quei coglioni dei loro nipoti e bisnipoti, interessa relativamente.

Torniamo a loro, quindi. Nel Donbass, a Odessa, a Charkov, nel 2014 ci fu chi disse NO. E pagò con la galera o, peggio, con la vita, per questo. E un popolo intero finì sotto le bombe e i missili della ATO, per otto anni, da una parte, mentre dall’altra iniziò una campagna di FASCISTIZZAZIONE della società senza precedenti.

Abbiamo visto, per sommi capi, l’importanza del lavoro nelle scuole con le (poche) puntate di “Libro e moschetto”.

TRECHIZBENKA, 28 km a ovest di Nizhnee (linea attuale di fronte), liberata da oltre un mese. Questo è un servizio del 12/03 dove si sottolineava che delle diverse migliaia di abitanti, ne era rimasto solo qualche centinaio, senza gas, luce e acqua.
https://iz.ru/1303312/gallery/poselok-trekhizbenka-v-luganskoi-oblasti#

Una giovane contadina di questo villaggio ha appena avuto un bimbo, bellissimo nel filmato, sei mesi di vita e dei problemi di salute.
https://ria.ru/20220511/mladenets-1787823808.html?
Ebbene, ci sono voluti i corrispondenti della RIA NOVOSTI e una buona dose di pazienza per convincere la mamma a portare il bimbo all’ospedale pediatrico di Lugansk! Perché, secondo la giovanissima madre, che otto anni fa probabilmente aveva 10 anni o poco più, "la convinzione era che, aldilà del confine, li avrebbero uccisi tutti".
Poi tutto è bene quel che finisce bene, eccetera.

MA QUANDO PARLIAMO DI DENAZIFICAZIONE, DOBBIAMO AVERE IN MENTE ANCHE QUESTO. SOPRATTUTTO, QUESTO TIPO DI AZIONE.

Aggiornamenti a seguire.

 

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12/05 ore 08:00 aggiornamento

ANCORA UNA VOLTA SULLA CARNE DA LABORATORIO UCRAINA


Qui l’argomento dei BIOLABORATORI UCRAINI E DEI LORO ESPERIMENTI è COMPLETAMENTE ignorato, ma ogni giorno emergono dettagli inquietanti. Posso dirlo a mo’ di sfogo: è uno schifo e una vergogna. Non tanto per i crimini commessi, ma perché di fronte a precise accuse su precisi documenti nel corso di una conferenza stampa ufficiale del Ministero della Difesa di un Paese che non è proprio l’ultimo sulla faccia della terra, l’ordine, il prikaz qui sia: “silenzio!” E silenzio è, da parte di tutte i cinegiornali luce che raccolgono la velina.

Non importa. Andiamo avanti noi. Faccio riferimento alla conferenza stampa del ministero della difesa russo di ieri. In particolare a questi dieci minuti:
https://colonelcassad.livejournal.com/7609941.html

In particolare le accuse si riferiscono a TRE PRECISI ESPERIMENTI:

1. Distribuzione a bambini di banconote contaminate nel villaggio di Stepovoe. I soldi sono stati contaminati con sostanze resistenti alla tubercolosi, e sono stati dati ai bambini perché, come dappertutto del resto, hanno l’abitudine di mettersi tutto in bocca (все «тянуть в рот») e lavarsi poco le mani. Esperimento seguito sul campo dal centro locale epidemiologico-sanitario. Diapositiva della conferenza stampa qui:
https://t.me/zvezdanews/79562

2. Esperimenti in un ospedale psichiatrico della periferia di Charkov. Pazienti dai 40 ai 60 anni a uno stadio di patologia avanzato. A questo esperimento hanno partecipato gli stessi americani, come dimostrano i documenti di Linda Oporto rinvenuti sul posto. Diapositiva della conferenza stampa qui:
https://t.me/zvezdanews/79563

3. Mariupol come centro regionale di raccolta e identificazione certificata (“pasportizacija”) degli agenti patogeni del COLERA. I ceppi, raccolti dal 2014 e conservati fino al 25/02/2022, quando in fretta e furia è arrivato l’ordine di distruggerli (allegato nella slide), erano poi mandati al centro di raccolta a Kiev per successivo invio negli USA. Diapositiva della conferenza stampa qui:
https://t.me/zvezdanews/79562

Già queste accuse precise, con carte alla mano, e non quelle in bassissima risoluzione dei lucidi presentati in conferenza stampa, ma quelle originali in mano al Ministero della Difesa russo, dovrebbero provocare una reazione. Anche solo per dire: “è tutto falso”. Invece NIENTE! Come per quegli abitanti del Donbass che han messo le loro facce e i loro corpi nel video Ja Fejk, “sono un fake”. Ancora peggio, non siete dei fake, voi non esistete.

Di conseguenza, altre precise accuse mosse contro il regime fascistoide di Kiev e i suoi kuratory UE-NATO, cadranno nel vuoto.

Come quella di preparare una messinscena con armi di distruzione di massa di cui poi incolpare i russi, armi chimiche nella fattispecie sulla falsariga dello “scenario siriano” (по «сирийскому сценарию»)
https://t.me/zvezdanews/79565
Anche qui dite no, se avete le controprove, dite che non è vero che solo nel 2022 dagli USA a Kiev sono arrivate DUECENTOVENTIMILA FIALE DI ANTROPINA, OLTRE CHE ALTRI MEDICAMENTI DA DARE AI VOSTRI SOLDATI SUL CAMPO MENTRE SPANDERETE LE VOSTRE SOSTANZE CONTRO IL NEMICO (ma si sa, il vento è imparziale...).

Trovate anche le prove del coinvolgimento della POLONIA (ma va???) oltre che degli USA in questi “esperimenti”
https://t.me/zvezdanews/79561
Ma ancora una volta… silenzio!

TROVATE ANCHE LE PROVE CHE I CIVILI UCRAINI ERANO USATI COME CAVIE SOTTOCOSTO PER LA SPERIMENTAZIONE DI FARMACI NORMALI! Da Pfizer, Moderna, Merck & Co, Gilead
https://t.me/zvezdanews/79560
Quello che non si può fare qui, lo facciamo in Ucraina, carne da cannone ancor prima del conflitto.

E pubblicato uno schema che riconduce direttamente la gestione di questo complesso e lungo programma criminale alla dirigenza POLITICA degli USA e a FONDI DI INVESTIMENTO USA, in un CONNUBIO TRA POLITICA E AFFARI INQUIETANTE!
https://t.me/zvezdanews/79559
Forse varrebbe la pena smentirlo… ma meglio non parlarne, meglio che nessuno sappia. Mica che inizi a farsi domande sulla gestione vaccinale del covid…

Dai fronti nulla di rilevante al momento, aggiornamenti a seguire.

 

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11/05 ore 19:10 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata e in alta risoluzione:
https://i.ibb.co/cFnwDN9/11-05-1.jpg
A cura del collettivo di Rybar, quindi cirillica, ma ormai abbiamo capito come orientarci: seguiamo il corso del fiume Severskij Donec, a partire da nord ovest, e poi chiudiamo con l’ultima sezione della linea di fronte da centro-est a sud-ovest.

Fonti generali qui:
https://t.me/rybar/32558
https://t.me/rybar/32563
Mentre per singole notizie specifiche la fonte segue come al solito immediatamente dopo:

Nessun aggiornamento di rilievo, seguendo il corso del fiume, fino a LIMAN. A nord ovest di LIMAN si segnala l’ingresso dei russi a NOVOSELOVKA, così come a SHANDRIGOLOVO vi sono scontri nel paese (le due frecce rosse). A sud est di LIMAN le difese dopo JAMPOL’ sono cadute e i russi hanno preso OZERNOE (segmento rosso).

Più a EST, seguendo il corso del fiume, arriviamo a BELOGOROVKA, dove (freccia verso il basso) non solo è fallito il tentativo di contrattacco ucraino per ricacciare i russi dall’altra parte della riva del fiume, ma ormai sarebbero in corso riposizionamenti su linee più arretrate per provare a salvare il salvabile (Soledar, Lisichansk).

Seguendo sempre il corso del fiume, arriviamo a SEVERODONECK: ormai completamente accerchiata, confermata la presa di VOEVODOVKA (il paese immediatamente a nord) e JUZHNYJ (un altro paesino limitrofo)
https://t.me/readovkanews/33585

Scendendo a SUD lungo la linea di fronte notiamo un movimento analogo dei russi e delle milizie del Donbass, ovvero da SUD VERSO NORD direzione LISICHANSK, ma anche DA EST VERSO OVEST direzione GORSKOE, dove le truppe ucraine stanno rafforzando la loro linea difensiva.

Qui la linea di fronte interrompe la sua verticale e vira di 90° verso OVEST, arrivando a POPASNAJA (freccia rossa da Dx vs Sx). Qui si sta iniziando a creare il temuto effetto domino. Che è poi il motivo per cui le ff.aa. ucraine hanno difeso strenuamente e fino all’ultimo la roccaforte. Sbaragliate le prime difese, la 24° brigata meccanizzata si sta ritirando verso nord per impedire lo sfondamento definitivo.

Proseguiamo lungo la linea di fronte e arriviamo ad AVDEEVKA, dove è notizia di poco fa la possibile esplosione di una diga. Le truppe ucraine in ritirata l’avrebbero fatta saltare. La notizia è confermata al momento da due fonti, ma mancano sia video, sia foto, speriamo quindi sia solo una bufala.
https://t.me/WarDonbass/62858
https://www.mk.ru/politics/2022/05/11/ukrainskie-nacionalisty-vzorvali-dambu-pod-avdeevkoy.html

Nel frattempo corrono già voci che, se confermate, inaspriranno ulteriormente i già tesi rapporti fra gruppi di difesa territoriale, esercito, e regime di Kiev. Vi ricordate la 101° dei gruppi di difesa territoriale? Le perdite attuali di questa brigata, fra morti e feriti, sarebbero di centinaia di unità. La 103° brigata di difesa territoriale si sta anch’essa rifiutando di eseguire gli ordini, “per mancanza di esperienza e del necessario equipaggiamento”.

Ad aggravare la situazione c’è il fatto che anche le unità di élite delle ff.aa. ucraine, come la 54° e la 110° meccanizzate, stanno subendo GRAVI PERDITE. Perdite non rimpiazzabili, peraltro.

Anche per questo lo Stato maggiore sta valutando la possibilità di TRASFERIRE D’URGENZA UOMINI E MEZZI da altre regioni del Paese. Per esempio, la 14° meccanizzata, attualmente dislocata a nord per il famoso “contrattacco” in fieri. Contrattacco che sarà sicuramente “ridimensionato e corretto” alla luce dell’emergenza in corso. Non annullato, ma sicuramente l’attacco simultaneo a nord verso il confine e lungo il fianco per tagliare gli attaccanti fino a Izjum sicuramente, ora, subirà variazioni sostanziali.

DALLA GUERRA PER PROCURA ALLA GUELLA DIRETTA: 103 SOLDATI CECHI NELLE FORZE ARMATE REGOLARI UCRAINE

Il presidente della Repubblica Ceca Miloš Zeman ha autorizzato l’ingresso di 103 soldati nell’esercito regolare ucraino. La Cechia è Paese NATO.
https://twitter.com/prezidentmluvci/status/1524358248169713665?s=21&t=-f1DBQANJbHyOvEtFXTLlg
E andiamo avanti con le provocazioni, con gli esperimenti pilota, alzando sempre più l’asticella…

Salvo notizie particolarmente rilevanti, aggiornamenti a seguire domattina.

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11/05 ore 13:00


Nessuna novità dal fronte, e non perché non si combatta, ma perché ormai si tende a tornare a un regime più lento di informazioni, all’aggiornamento serale, se non notturno, salvo notizie VERAMENTE rilevanti. Ci adegueremo quindi anche noi a questi nuovi tempi, pur dando sempre un’occhiata nel corso della giornata a fatti e notizie che continuano a susseguirsi, e senza trascurare quanto succede al di fuori dei campi di battaglia, che è egualmente importante e decisivo per le sorti di quanto sta accadendo da due mesi a questa parte.

PIENAMENTE OPERATIVI I COLLEGAMENTI FERROVIARI FRA CHERSON E CRIMEA

Ma al momento non parte il traffico passeggeri, per motivi essenzialmente di sicurezza. Se, quando, si allontanerà la linea di fronte, ripartiranno le corse dei treni passeggeri.
https://t.me/readovkanews/33553

UFFICIALI NATO GB E US SULL’ISOLA DEI SERPENTI

Continuano a emergere nuovi dettagli, sempre più inquietanti sulla disfatta di due giorni fa. Al primo attacco avrebbero partecipato squadre speciali di marò e parà britannici e americani.
Sarebbero riusciti ad ammarare e atterrare, assaltando il nulla (i russi si erano ritirati). Poi però, di fronte al contrattacco di artiglieria russo dal mare (elicotteri e mezzi di sbarco abbattuti), i “loro” si sarebbero ritirati e gli assaltatori si sarebbero trovati intrappolati in quattro metri quadri di isola sotto il fuoco dell’artiglieria nemica.
A quel punto sarebbero intervenuti I “kuratory”, ESIGENDO che I mezzi, gli elicotteri, e quant’altro, tornassero indietro il giorno dopo a recuperarli. Come è andata lo abbiamo visto. Altra catastrofe, altro fallimento (ma il “segnale”, presso i nostri cinegiornali luce, era stranamente sparito…). Alla fine, di quei 27 soldati trovati morti sull’isola al rientro dei russi, resta solo da capire se siano TUTTI i militari abbandonati dai loro durante il primo, disastroso, sbarco, oppure se gli “ospiti” anglofoni siano stati fatti prigionieri e ora siano con qualche interprete a spiegare cosa ci facevano sull’Isola dei Serpenti.
https://t.me/krioggen/1989
Resta anche il fatto che ORMAI LA FASE DI GUERRA PER PROCURA E’ SUPERATA. SI FA DIRETTAMENTE. Per il momento non è cambiato molto da prima di “dai a me che non sei capace” a dopo. Ma indubbiamente cambieranno MOLTE cose da qui in avanti.

MONEY FOR NOTHING

Emergono anche nuovi dati circa le spese militari. I baltici avrebbero già speso UN TERZO del loro bilancio preventivo 2022 per “aiuti” all’Ucraina
La Polonia sarebbe al 12,9% e la Slovacchia al 11,6%.
https://t.me/rybar/32542
Magari qualcuno, “per procura”, provvederà a comprare il debito generato dagli ucraini e a rimborsarli. Magari no e resteranno loro i creditori diretti. In ogni caso, “finché c’è guerra, c’è speranza”: IL LEND LEASE STATUNITENSE SI STA INFATTI ALLARGANDO ANCHE AI PAESI NATO DELL'EST EUROPA, IN UNA SPECIE DI CAMPAGNA DI ROTTAMAZIONE SU BASE CONTINENTALE, che consiste essenzialmente nel VENDERE LE SCORTE EX-VARSAVIA all'Ucraina, trasformata così in una immensa discarica a cielo aperto, e COMMISSIONARE I NUOVI ARMAMENTI IN SOSTITUZIONE AL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE USA, CHE GONGOLA. Ma penso che anche la nostra Agusta-Westland non pianga troppo da questa guerra...

Aggiornamenti a seguire.

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11/05 ore 08:00

NON CALPESTATE I FIORI

Cantava la grandissima Anna Identici.

Accade a Riga, dove il 9 maggio decine di migliaia di persone, lettoni, russi e ucraini insieme (pensa…) partecipano alla manifestazione al Park Pobedy e lasciano un fiore
https://lv.sputniknews.ru/20220509/den-pobedy---v-serdtse-kak-prokhodit-9-maya-v-rige-21752051.html
Una folla festante, multietnica. Una piazza bellissima coperta di fiori. Sputnik titola “Il giorno della Vittoria nel cuore” (visto che i baltici NATO non partecipano ufficialmente). Ma così non doveva essere.

Mattina del 10, le autorità non perdono tempo e arrivano le ruspe. E tirano su tutto.
https://mixnews.lv/latviya/2022/05/10/tsvety-vozlozhennye-u-podnozhiya-pamyatnika-pobedy-9-maya-ubrany-traktorami/
Questa volta i cittadini di Riga non sono stati zitti. E hanno protestato in massa. E la sera in centinaia son tornati in quella piazza, cantando canzoni e rimettendo i fiori.
https://t.me/pikta1/3535
https://mixnews.lv/latviya/2022/05/10/prinesennye-10-maya-tsvety-v-parke-pobedy-v-blizhayshie-dni-ubirat-ne-budut/
Il sindaco ha promesso che questa volta li lascerà lì alcuni giorni.

“Se ne va, se ne va,
Il volo di una rondine nessuno fermerà”

Ciao Anna.

FRONTE EST

L’importanza di Velikaja Kamyševacha

Questa carta la mostra molto bene.
https://t.me/btr80/1420
Proiettata a Sud, mostra le varianti attuali di attacco e lascia intuire chiaramente quali potrebbero essere le possibili sacche da formare lungo la progressione. La cartina non mostra il versante sud del fronte, ma ormai sappiamo che Popasnaja è libera. Libera per proseguire verso qualsiasi direzione, compreso il Nord e ricongiungersi con l’esercito da lì proveniente.

Diciamo che sono discorsi puramente teorici, perché per fare questo occorrerebbe che i russi mettessero in campo davvero quell’offensiva che oggi anche i Natovskie ammettono non essere ancora iniziata. E che a questo punto, visti i successi comunque conseguiti, li preoccupa non poco. Diciamo anche che creare una sacca enorme con decine di migliaia di uomini e mezzi, forse forse, è ancora prematuro. Diventerebbe una cosa ancora troppo difficile da gestire e, con ogni probabilità, fonte di gravi perdite anche da parte loro.

Tuttavia, la presa di questa città getta molte premesse poco confortanti per le ff.aa. ucraine. E forse fa capire anche il perché gli ucraini più a nord cerchino di tagliare questo ramo attaccando la sua fonte di approvvigionamento: al momento, l’unico tentativo serio di contrattacco pianificato, come si ragionava ieri sera. Vedremo anche qui gli sviluppi.

NE MANCA ANCORA UNO

Ieri ci ha salutato Leonid Kravčuk. Nell’ex-URSS non lo ha salutato nessuno. Così come non ha salutato nessuno Boris El’cyn e Stanislav Šuškevič.

Sono i personaggi di questa prima pagina dell’Izvestia del 10 dicembre 1991, recuperata per l’occasione. Il titolo recita: “Comunità di Stati Indipendenti: crollo o nuova unione?” La storia ci racconta di come finì la corsa…
https://t.me/cynicalcommies/69
Gli autori di questo canale telegram, oltre a recuperare la pagina dell’Izvestia, hanno fatto la spunta a oggi. Ne manca ancora uno, non ancora “cinicamente” barrato. Eroe qui, detestato a morte lì. Non ha bisogno di presentazioni.

Aggiornamenti a seguire.

 

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10/05 ore 23:20 aggiornamento

Ancora sulla disfatta dell'Isola dei serpenti

Secondo fonti militari riprese sia dalla RIA che dalla TASS, pare che l'ordine suicida di prendere l'Isola sia stato dato dallo stesso Zelenskij
https://ria.ru/20220510/zmeinyy-1787790311.html
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/14590575

E' il dato meno interessante, visto il soggetto. La presa dell'isola avrebbe dovuto risuonare, nella grancassa mediatica del regime di Kiev e di tutto l'occidente NATO-UE, come contraltare al Giorno della Vittoria. Anche a costo di perdere uomini e mezzi come MAI successo in così poco tempo.

Se vediamo, l'input ai cinegiornali luce nostrani era arrivato. Ho provato a mettere su google isola dei serpenti disfatta, ed è tutto un tripudio di corriere+repubblica+rainews+huffington che inneggiano alla ripresa dell'isola da parti degli ucraini. Lo spartito era arrivato, qualche filmato anche, le prove c'erano state... mancava solo il giorno della prima. Che doveva essere ieri. E che ieri non è stato.

Davvero, a questo punto, si è trattata di una stupida, inutile, perniciosissima, "PR-akcija". Ma, ripeto, è il dato meno interessante di quest'ultimo aggiornamento.

Sempre le stesse fonti hanno infatti riportato che, questa volta, ad andare CONTRO ZELENSKIJ è stato direttamente il GENERALE VALERIJ ZALUŽNYJ, CAPO DELLE FORZE ARMATE, E TUTTO LO STATO MAGGIORE.

E questo è già un dato MOLTO interessante.

Ma il finale col botto, se realmente le cose stessero così, è che la missione suicida sarebbe stata "SUGGERITA DAI CONSIGLIERI BRITANNICI".

По уже подтвержденной информации, Валерий Залужный и его Генштаб были против этой самоубийственной операции, замысел которой Зеленскому подсказали его британские советники

People say believe half of what you see,
son and none of what you hear

Cantava il grande Marvin all'ombra di una vite, dove correvano tante voci... e noi non ci crediamo. Sono i soliti russi cattivi che mettono in giro notizie fasulle.

Ma ventisette cadaveri lasciati sugli scogli non li hanno messi loro. I rottami lasciati in giro, il fumo che si alzava dall'isola, idem. L'attacco è stato persino annunciato in pompa magna dai cinegiornali luce nostrani. Salvo poi puff... assenza segnale... come a Kramatorsk quando si sono accorti che La7 aveva scagionato i russi... anche lì, di colpo, assenza segnale...

Quindi quantomeno un'ipotesi, tutt'altro che una certezza, ma un'ipotesi si può trarre: esisterebbe una frattura fra stato maggiore e Zelenskij e i suoi "kuratory", il primo non ci starebbe a fare da marionetta e sacrificare vite inutilmente dei suoi uomini per gli interessi del secondo e dei suoi kuratory. Questo sarebbe plausibile. Vedremo anche qui gli sviluppi.

"Ja fejk" Я фейк (sono un fake)
Un video dove alcune fra le vittime del Donbass dicono a noi "sono un fake". Un popolo intero non esiste, è un fake. Alla fine quello che chiedono è RISPETTO. Potete non pensarla come noi, ma noi siamo qui, esseri umani come voi, in carne ed ossa: ci hanno distrutto la casa, gli affetti, la vita. Non è una bugia. Non è un fake. Chiediamo solo rispetto.
https://t.me/kaagranovich/1650

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10/05 ore 19:20 aggiornamento

Previsto imminente contrattacco ucraino su due fronti

A SUD:
- puntando verso Aleksandrovka (carta aggiornata, frecce azzurre https://i.ibb.co/p4dtS8Y/10-05-1.jpg)
- e quindi a Cherson
https://t.me/rybar/32523

A NORD (Da Charkov al confine con la Russia):
Carta aggiornata, anche qui frecce azzurre
https://i.ibb.co/nw6x3pb/10-05-1.jpg
Anche qui, ormai la guerra per procura ha lasciato il posto al controllo diretto dei gruppi speciali NATO. In questo caso, le Special Air Service SAS britanniche.
Il PRIMO MOVIMENTO di contrattacco sarebbe su grande scala e punterebbe a ricacciare i russi dietro i confini, quella zona cuscinetto di otto km che è visibile anche sulla carta sopra Charkov.
Poco più a sud, da Chepel’ partirebbe il SECONDO MOVIMENTO di contrattacco che punterebbe a Izjum.

Soprattutto il secondo, quello progettato, realizzato e diretto dalle SAS, sembra il più serio. A differenza di quella che il Ministero della difesa russo ha chiamato oggi una PIAR-AKCIJA (una azione da public relations), un'azione a scopo puramente propagandistico, ovvero la CATASTROFE dell'ISOLA DEI SERPENTI.
Ancora oggi, han mandato un Bayraktar TB-2 che è stato tirato giù. E con questo i droni abbattuti nel corso di questa catastrofica azione salgono a 30!
Ancora oggi, il mare ha restituito i corpi di tre soldati ucraini morti. E con questi il bilancio dei morti rimasti su quell'isolotto sale a 27.
https://t.me/rybar/32529

Seguiremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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10/05 ore 12:30 aggiornamento

Un esercito a pezzi…


Un altro Su-25 abbattuto dalle parti di Charkov
https://t.me/boris_rozhin/47986
Che va ad aggiungersi ai velivoli persi in questi giorni, letteralmente buttati via insieme al loro equipaggio, e che hanno portato il bilancio attuale a
163 aerei,
124 elicotteri,
793 droni,
300 lanciamissili rotabili o cingolati,
2979 carri armati e blindati,
351 postazioni lanciamissili,
1440 pezzi di artiglieria pesante,
2789 autoveicoli militari.
https://t.me/rybar/32503

Se a questo aggiungiamo questa cifra, impressionante e comunque non definitiva, di 53.511 soldati fra deceduti, feriti, prigionieri dal 24/2 a oggi,
https://t.me/rybar/32505
davvero ci rendiamo conto che l’avanzamento, in questi due mesi, sul campo di battaglia da parte dei russi, è stato davvero un obbiettivo PARALLELO ad altri parimenti importanti: primo fra tutti, forse, lo smantellamento dell’arsenale ucraino.

… e precise responsabilità, passate sotto silenzio!

A questa distruzione hanno contribuito, stupidamente, cinicamente, ciecamente, le strategie del regime fascistoide di Kiev e dei suoi “kuratory”, che hanno mandato in bocca al nemico il meglio del loro esercito, LI HANNO GETTATI CONSAPEVOLMENTE IN UN TRITACARNE pensando che, GUADAGNANDO TEMPO, AVREBBERO OTTENUTO CON LE SANZIONI QUELLO CHE NON RIUSCIVANO A OTTENERE SUL CAMPO. Così non è stato, e ora hanno, sulla coscienza che non hanno, quasi cinquantamila morti, destinati a diventare molto di più.

Zrada (Зрада) in ucraino vuol dire “tradimento”. E’ la parola che usa questo commentatore russo lungo una sua analisi di quanto accaduto a Mariupol’.
https://t.me/aleksandr_skif/2147
Anche a Mariupol’, dove lo ricordiamo i “difensori” erano stati quantificati dalle 14 alle 20.000, gli “attaccanti” sono partiti in una condizione di inferiorità numerica, soprattutto rispetto a quello che la manualistica su questi argomenti decreta: mi ricordo ancora le parole di quel generale ucraino che era convinto che i russi non sarebbero mai entrati a Kiev perché il rapporto sarebbe dovuto essere di 1:7 fra “difensori” e “attaccanti” per essere in grado di rompere un assedio. Lo avevo anche riportato, in queste cronache. Eppure, pur essendo in inferiorità assoluta sono riusciti ad andare agli scontri in superiorità relativa. Un po’ quello che ci dicevamo qualche giorno fa. Mi hanno colpito queste parole, però:

Non dico questo per dimostrare che noi siamo eroi, ma perché penso che L’UCRAINA AVEVA TUTTE LE POSSIBILITA’ PER SBLOCCARE L’ASSEDIO DELLA CITTA’, E NON NE HA USATA UNA.
Я это говорю не для того, чтобы показать, какие мы герои, а для того, чтобы донести мысль: Украина имела все возможности для деблокирования города, но не использовала ни одну.

E ora invece glorifica “post mortem” i “suoi” squadristi ad Azovstal’ che sono ancora vivi. Creando una situazione surreale, ASSURDA, dove DA UNA PARTE c’è una città riprende a vivere, ritorna a vivere, e A FIANCO invece, A POCHI PASSI, rinchiusi dentro quello stabilimento, enorme, ma sempre uno stabilimento, ci sono gli squadristi, gli aguzzini che per otto anni hanno cercato di “de-russificare” una città abitata da cittadini di etnia russa e russofona, squadristi che non possono neppure uscire e alzare le mani ma devono, sempre nell’ottica criminale di Kiev, “immolarsi”. Altre migliaia di morti, non importa se in grigioverde, non importa se squadristi. Morti così, per un ordine di restare lì. Inutilmente e assurdamente. Ma qui facciamo tutti finta di niente, quindi...

Avanti così, avanti tutta: altri sette miliardi di dollari “aiuti” pagabili in comode rate…

Ma, tutto sommato, ai “kuratory” sta bene così. Se sta bene che restiamo senza gas, se sta bene che la nostra industria vada a rotoli, figurati cosa gliene importerà loro di milioni di persone che moriranno di fame e decine di migliaia di morti per ordini neanche sbagliati, ma proprio criminali e basta. Quindi, il Senato USA sta votando in fretta e furia un altro pacchetto di “aiuti”, sempre lend-lease, per altri sette miliardi di dollari. Che porterebbero (porteranno) il totale da saldare, sempre in comode rate, a QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI. Ho paura che tra un po’ fisseranno di nuovo il golden standard e in casse di proiettili, non più in lingotti. Lo chiameranno… “bullet standard”?
https://t.me/WarDonbass/62563

Ancora sui Bayraktar-TB2

Aggiungiamo, infine, un dato sui Bayraktar-TB2. OTTANTA abbattuti in due mesi e mezzo, di quei 793 droni in totale. Anche se non sembrerebbe (per il numero), non sono gli aeroplanini da mezzo stipendio del centro commerciale. Nel Nagorno-Qarabagh hanno fatto stragi di soldati e hanno letteralmente seminato il panico sia nelle retrovie che sulla linea di fronte armena.
https://t.me/readovkanews/33366
Sono questa cosa qui, dal sito del produttore: 105 cavalli di motore, 12 metri di apertura alare, 2.2 m di altezza, 6.5 m di lunghezza, 27 ore di autonomia, 150 kg di ordigni e schifezze varie caricabili.
https://baykartech.com/en/uav/bayraktar-tb2/?msclkid=606328b6d04111ecb33b3df7c7265ba5
Van via come il pane perché, come abbiam già avuto modo di vedere, costano “solo” dai 2.5 ai 5 milioni di dollari (i turchi vogliono ammazzare il mercato…)
https://www.popmech.ru/weapon/1531423-kak-bayraktary-stali-hitom-pochemu-vse-govoryat-o-tureckih-bespilotnikah-bayraktar-tb2/
Per esempio, sempre dallo stesso sito imparo che un MQ-9 Reaper a stelle e strisce costa 30 milioni di dollari.
Vanno via come il pane ma, quel che è peggio, VANNO VIA IN CAMBIO DEL PANE, OVVERO DEL GRANO! E quando le scorte saranno finite, il raccolto di quest’anno se ne sarà andato, e in Ucraina ci sarà la FAME, cosa si inventeranno il regime di Kiev e i suoi kuratory?

“Dai a me che non sei capace!”: verso il superamento della “guerra per procura”

A Zaporozh’e sono arrivati i promessi AS-90: dei carri armati britannici in grado di lanciare proiettili da 155 mm
https://t.me/rybar/32414
Sono arrivati, insieme a “istruttori” britannici, ovvero CONDUTTORI in grado di portarli, visto che i tempi per l’addestramento sono talmente ridotti che, se andiamo avanti così, tra un po’ l’addestramento glielo faranno direttamente i russi sul posto.
https://t.me/rybar/32501
Oltre al pacchetto di carri armati, sempre a Zaporozh’e sono arrivati anche “istruttori” britannici e polacchi che PRENDERANNO DIRETTAMENTE IL COMANDO DELLE OPERAZIONI, visto che “il nemico è alle porte” e, se perdono Zaporozh’e, i russi dopo qualche giorno saranno a Kiev di nuovo, ma da sud (ibidem).

Gli ammutinati della 101°: un segnale da non sottovalutare

Qualcosa tuttavia, sottotraccia, si muove. Chiamiamola presa di coscienza, chiamiamolo istinto di autoconservazione. Fatto sta che i gruppi di difesa territoriale della 101° brigata, come abbiamo già scritto, anche se appena arrivati nelle retrovie, a farsi ammazzare proprio non ci vogliono andare. E pubblicano un video, dove dicono che non sono preparati, che molti di loro hanno problemi di salute, e non vogliono morire. E’ DA TRE GIORNI CHE SONO NELLE RETROVIE MA NESSUNO DEI LORO CAPI RIESCE A RISOLVERE IL “PROBLEMA”.
Secondo le loro parole, il gruppo di difesa territoriale è stato creato per presidiare posti di blocco nelle retrovie, non è previsto il suo coinvolgimento nel conflitto armato.
По их словам, соединение создано для охраны блокпостов в тылу и не предназначено для ведения боевых действий.
E’ UN DOCUMENTO MOLTO IMPORTANTE, PRESENTE IN QUESTI DUE LINK:
https://t.me/readovkanews/33366
https://t.me/anna_news/31571

Aggiornamenti a seguire.

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10/05 ore 08:00 aggiornamento

FRONTE EST


La carta più aggiornata a cura del collettivo Rybar
https://i.ibb.co/QKYnsHf/09-05-1-1.jpg
Cirillica, ma passo passo riusciamo a leggerla lo stesso (dati che seguono recuperati dall’analisi testuale qui sotto).
https://t.me/rybar/32498

Partiamo da nord ovest e teniamo d’occhio i segmenti colorati di colore più intenso (arancione, indicano gli avanzamenti). Appena sopra il primo segmento arancione c’è un “lampo”. Indica gli scontri a est di Čepel’, dove gli ucraini cercano ancora di sfondare, “a testa bassa”: l’unica tattica seguita finora, dall’inizio del conflitto fino alla disfatta dell’Isola dei serpenti di ieri. Se la mossa aveva ancora un senso fino a qualche giorno fa (tagliare e isolare le truppe russe a sud), per come si stanno mettendo ora gli eventi a sud di quelle posizioni diventa sempre più difficile comprenderla. Ma tant’è.

Per l’appunto, il segmento arancione subito dopo è Velikaja Kamyševacha, appena liberata. Se vediamo le carte, tornando al discorso di prima, loro avanzerebbero aldilà del Severskij Donec, che è un po’ il limite naturale di molte operazioni in questa fase del conflitto, con un CUNEO. Che spinge finché spinge, poi senza rinforzi (e in questo momento ce ne sono davvero pochi…) più si è spinto e più resta esposto ai fianchi. Dall’altra parte, invece, è tutto uno sconfinare sull’altra riva del fiume, quella controllata dagli ucraini fino a poco fa. E le flange cominciano a formarsi e le sacche a chiudersi.

Passiamo al centro e a LIMAN (ЛИМАН), nonostante divampino incendi paurosi, visibili dal satellite, un altro segmento è diventato arancione e il cerchio, sull’ultimo avamposto in quell’area aldilà della riva del fiume, si sta chiudendo.

Spostiamoci a est, seguendo sempre il fiume. Un’altra freccia indica un altro segmento arancione: Belgorovka (che è il riquadro poi anche ingrandito in basso a sinistra). Lì è evidente che il passaggio dall’altra parte del fiume, cui ieri è seguito un tentativo di contrattacco parzialmente riuscito, è per il momento il maggior pericolo per le ff.aa. ucraine. Cosa è successo: all’attraversamento è seguito il contrattacco ucraino, che martellando le postazioni appena acquisite è riuscito a fermare parzialmente l’attraversata, danneggiando peraltro anche il ponte galleggiante costruito dai genieri. Tuttavia, l’arresto verso sud ha provocato un allargamento della linea a ridosso del fiume già dall’altra parte. Dalle mie parti si usa il verbo “spantegare”, che vuol dire che di una macchia sulla tovaglia fai un disastro. Di fatto, le forze che sono riuscite ad attraversare si sono distribuite sia a ovest di Belgorovka (Serebrjanka), sia a est (da Šipilovka fino a Privol’e). Per le ff.aa. ucraine ributtarli indietro tutti sarà un problema da risolvere.

Se non lo risolveranno, gli converrà abbandonare Lisičansk e Severodoneck, e in fretta, perché la sacca. Dati confermati, è di OTTOMILA SOLDATI.

Proseguendo lungo il corso del fiume, infatti, da Nižnee stanno salendo e sono entrati a Toškovka, dove ci sono al momento scontri. Perdere quella, significa lasciarli andare dritti a Lisičansk da sud.

A Popasnaja, ieri non han fatto altro che girare i pezzi di artiglieria che han trovato e cominciare a martellare le postazioni sottostanti ancora, improvvidamente, in mano agli ucraini, a cui i superiori han dato l’ordine di tenere. Una cosa che non è possibile tenere neanche col doppio delle forze.

Aggiornamenti a seguire.

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09/05 19:20 aggiornamento

BILANCIO DI DUE GIORNI DI ATTACCHI FALLITI ALL’ISOLA DEI SERPENTI

Le marionette di Kiev cercano la vittoria sull’isola dei serpenti. Magari la troveranno prima o poi, chi lo sa. Finora, a oggi, hanno solo accumulato gravissime perdite. In due giorni si sono susseguiti attacchi a ripetizione, attacchi a testa bassa, senza criterio, tutti respinti. Peggio ancora, per le ff.aa. ucraine. Attacchi, questi, tutti contornati da lanci di missili alle basi di partenza scoperte grazie a tali attacchi. Un bilancio del genere, in termini di mezzi costosissimi e messi fuori uso per niente, non c’è stato neppure in fronti molto più caldi dove si combatte da settimane:
- 3 aerei Su-24
- 1 aereo Su-27
- 3 elicotteri Mi-8 con squadre di parà a bordo
- 1 elicottero Mi-24
- 29 droni, di cui 8 BAYRAKTAR TB-2 (4 abbattuti solo oggi)
- 3 navi da sbarco “Kentavr” solo ieri
- oltre 70 soldati (quelli accertati).
https://t.me/boris_rozhin/47898
https://t.me/rybar/32479
A questo, aggiungiamo gli hangar individuati grazie a questi attacchi e messi fuori uso a Odessa e dintorni, ivi compreso il loro contenuto: nella sola Arciz (aeroporto militare), 6 elicotteri Mi-8 e un aereo Mi-24. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
https://t.me/rybar/32481

LADRI DI GRANO

Intanto, continuano a rubare il grano al loro stesso popolo per comprare armi.
Colonna di camion ribaltabili per trasporto cereali in coda direzione Giurgiulești, porto moldavo sul Danubio.
https://t.me/rybar/32460

E, finché possono, concentrato di carbone dal Donbass (Concentrati bruciati per il riscaldamento in caldaie a vapore e nelle centrali termoelettriche) come se non ci fosse un domani (anche perché il domani per questi traffici sarà molto incerto…): 10 convogli son riusciti a partire dal 26/04 a oggi per il confine ovest del Paese, e da lì in Europa.
https://t.me/rybar/32461

Sinceramente, dispiace per il carbone, ma dispiace di più per il grano. Perché il primo non si mangia e questi sono i dati che il secondo potrebbe contrastare attivamente:
Link permanente del World Food Program, anzitutto:
https://www.wfp.org/publications/situation-report-ukraine

E questo è il link al report più recente (07/05)
https://api.godocs.wfp.org/api/documents/c57cf2ff71224969b201812b547b67ca/download?_ga=2.54752619.1311097751.1652103475-1035940546.1652103475

Dove le cifre che colpiscono sono:

3.46 million (cumulative) conflict-affected people assisted by WFP
10.2 million people in need for food and livelihood assistance
(UN Flash Appeal, April 2022)
10 milioni e 200.000 persone bisognose di cibo e assistenza. Di cui il WFP arriva ad assisterne 3 milioni e 460.000.

Infine, QUEL grano esportato ERA PREVISTO ANCHE verso Nord Africa e Medioriente. Ora, la Germania in testa e altri Paesi europei si stanno accaparrando tutto. E l’Africa? E il Medioriente? Siamo in presenza di una nuova speculazione che avrà come oggetto il grano?
https://ukraina.ru/news/20220509/1033934957.html

“DI NUOVO COME UN TEMPO...”

Celebrazioni del 9 maggio, scene dalle manifestazioni:

- A Mariupol’
https://t.me/readovkanews/33300
https://t.me/boris_rozhin/47791
In questa peraltro si mettono a confronto Mariupol’ 2014 + 2022
https://t.me/boris_rozhin/47864

- A Melitopol’
https://t.me/readovkanews/33293
https://t.me/boris_rozhin/47761

- A Cherson
https://t.me/boris_rozhin/47775

- A Berdjansk
https://t.me/boris_rozhin/47760

- E persino a Izjum, ancora sotto il fuoco dell’artiglieria ucraina
https://t.me/rybar/32445

- E a Odessa un messaggio che correva fra i canali Telegram russi, Odessa dove è passibile di pestaggio, ad andar bene e dal massacro del 2014 e relative, successive, “rese dei conti”, uscire il Nove Maggio con “la georgievskaja lentochka” (il nastro a strisce prima onorificenza e ora simbolo del Bessmertnyj polk, del “reggimento immortale”, iniziativa dove i figli, i nipoti e i bisnipoti scendono in piazza con il ritratto dei loro parenti che hanno combattuto nell’Armata Rossa):
“Buona festa della Grande Vittoria del popolo sovietico nella II Guerra Mondiale! E anche se ci tengono chiusi in casa, non ci cancelleranno mai la memoria! E la giustizia sicuramente trionferà! Dalla russa Odessa un inchino profondo a chi forgerà la Vittoria futura!”
"С Днём Великой Победы советского народа в Великой Отечественной войне! И пусть нас в Одессе заперли по домам, память не сотрёшь! И справедливость обязательно восторжествует! Низкий поклон всем кующим грядущую Победу из русской Одессы!”
https://t.me/mig41/17192

È su quest’ultimo messaggio che mi vorrei soffermare. “ORA COME ALLORA” un filo rosso che unisce passato e presente, qualcosa ne sappiamo anche noi: “Di nuovo come un tempo / sopra l’Italia intera / fischia il vento e infuria la bufera”.

Opolchenochka ("Ополченочка", Lugansk, 2021, "Miliziana") è un film dell’anno scorso: LA VICENDA DI TRE DONNE, tre percorsi COMPLETAMENTE diversi, TRE DESTINI CHE SI INTRECCIANO CON LA TRAGEDIA DELLA GUERRA NEL DONBASS. TRE LUTTI, CHE FANNO SI CHE, nell’estate 2014, FORMINO LA PRIMA SQUADRA DI DONNE CARRISTE LNR. Un film triste, di orgoglio, di tragedia e di riscatto. E’ in russo, purtroppo, anche se integralmente disponibile.
https://www.youtube.com/watch?v=LfUWaPKKGiU

Ebbene, a 1:43:25
Durante una tavolata dove i capi delle milizie si trovano a cena, uno di loro imbraccia la chitarra e canta “Den’ Pobedy”.
Ovvero questa canzone, di Lev Leschenko, composta e incisa per il Trentesimo della Vittoria (1975), quindi neanche risalente alla guerra stessa.
https://www.youtube.com/watch?v=cHo2skHHi_g

Un esempio, per mostrare questo continuo alimentarsi, questo solido filo rosso che unisce passato e presente. Noi non lo capiamo e non possiamo capirlo. Non abbiamo avuto venti milioni di morti, non abbiamo subito assedi a Leningrado per 4 anni, non abbiamo perso e ripreso, pezzo a pezzo, Stalingrado. Oggi a malapena ci ricordiamo, del 25 Aprile. Nel mio paese son più quelli come me che tengono in mano il gonfalone di qualcosa che quelli che partecipano e basta, quando dovrebbe essere, e di gran lunga, il contrario! Un paese che la Resistenza l’ha fatta, peraltro, con vie intitolate ai suoi partigiani.

Lì non è così. E non lo è in ogni senso. Oggi nella sola Mosca, col ritratto dei loro parenti soldati nell’Armata Rossa, sono scesi in piazza in un milione.
https://t.me/boris_rozhin/47888

Ora l’onda anomala è tornata. Anomala perché nessuno a Kiev, a Bruxelles o a Washington se la aspettava. Ma chi per otto anni ha mangiato amaro, la aspettava, eccome se l’aspettava. “My dol’go vam zhdali”, era la frase che risuonava nei video dei civili che andavano incontro ai soldati russi e alle milizie del Donbass: “Era da tanto che vi aspettavamo”. E suonava più come un rimprovero che come un complimento.

Ecco allora che quello che, a mio avviso, Zelenskij e sodali temono di più, sembra si stia verificando. UNA STORIA CHE SI RIPETE, E QUESTA VOLTA NELLA REALTA' E, SOPRATTUTTO, NON COME FARSA O "NARRAZIONE": NON SI TRATTA QUINDI,
- SOLO CHE I SOLDATI RUSSI E DEL DONBASS RIPRENDANO LA SIMBOLOGIA DI 77, 80 ANNI FA,
- O SOLO CHE LA ESIBISCANO E SI DICHIARINO EREDI DEI LORO NONNI E BISNONNI,
- MA CHE AVANZINO, GIORNO DOPO GIORNO, CAMPO DOPO CAMPO, VILLAGGIO DOPO VILLAGGIO, CONCRETAMENTE, REALMENTE, COME I LORO NONNI E BISNONNI.
- CHE SI COMPORTINO, CONCRETAMENTE, REALMENTE, CON I CIVILI COME I LORO NONNI E BISNONNI; PARENTI CHE, TRA L'ALTRO, SONO GLI STESSI, IDENTICI PARENTI PER ENTRAMBI; LA RADICE COMUNE SIA DEI SOLDATI CHE DEI CIVILI STESSI.
- CHE NEI POPOLI DEL SUD DELL’UCRAINA SI CREI, prima più tacitamente, poi sempre più apertamente, LA STESSA ASPETTATIVA CHE ESISTE ORA NEI POPOLI DEL DONBASS E CHE ERA LA STESSA CHE PROVAVANO LE LORO NONNE E BISNONNE QUANDO SENTIVANO LE NOTIZIE DELL'AVANZAMENTO DEI "LORO".

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.

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09/05 ore 12:30 Aggiornamento

Il BLOCCO LISICHANSK+SEVERODONECK E’ OPERATIVAMENTE ACCERCHIATO


Truppe russe hanno passato il Severskij Donec all’altezza di Belogorovka (cartina qui sotto, la città in alto sottolineata in rosso)
https://t.me/boris_rozhin/47774
La città sottolineata più sotto è Nizhnee
Le due città in grassetto fra le due città sottolineate sono Lisichansk e Severodoneck

“Accerchiamento operativo” significa che, anche senza esserci ancora fisicamente arrivato con truppe, pezzi, posti di blocco, eccetera, già da dove sono con l’artiglieria esercito il controllo sulle vie di accesso (in questo caso, la strada gialla a sud di Belogorovka e la strada gialla a ovest di Nizhnee).
https://t.me/wargonzo/6895
ATTENZIONE: stiamo parlando, a meno di un fuggi fuggi generale non da escludere, di una SACCA DA OTTOMILA SOLDATI.
Peraltro, quella che si vede a malapena sotto, sottolineata in rosso sul margine inferiore della mappa, è Popasnaja, che ora è in mano delle milizie del Donbass e dei russi e che consente di controllare operativamente DA SUD la stessa strada che è controllata DA NORD dai russi che hanno sfondato a Belogorovka. Vedremo gli sviluppi.

Intanto, i “rinforzi” provenienti da OVEST, i gruppi di difesa territoriale mandati al fronte, si sono già ribellati ai loro capi che li volevano spedire in bocca al nemico.
In particolare, stiamo parlando della 101° brigata di difesa territoriale. Appena arrivata a Konstantinovka, a ovest di Popasnaja, i loro superiori, sia per impreparazione, sia per scarsa motivazione, sia per gli attacchi missilistici che avevano appena colpito la loro caserma, hanno smembrato la brigata e ne hanno trasferito le parti su vari punti nelle retrovie, sotto il comando della 25° delle ff. aa. Ucraine.
https://t.me/rybar/32426

Aggiornamenti a seguire.

 

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9 Maggio 2022

Buona Festa della Vittoria a tutti! С Днем Победы!


Senza quegli oltre venti milioni di morti, a quest’ora non ci sarebbe stata la giornata di ieri e neppure quella bella giornata di fine aprile, prima dopo due anni di chiusura forzata per covid. D’altronde, come ha riconosciuto anche Wali, il mercenario canadese d’élite, cecchino portato su un palmo di mano dai media nazionali e ucraini, manco fosse l’arma segreta tanto agognata, salvo poi tornarsene a casa con la coda fra le gambe e con tutt’altra idea rispetto a quella che aveva durante il viaggio di andata, « La guerre, c’est une déception terrible ».
https://www.lapresse.ca/actualites/2022-05-06/retour-du-tireur-d-elite-wali/la-guerre-c-est-une-deception-terrible.php
E detto da uno non di primo pelo, ma che dal 2002 ha girato Afghanistan, Siria, Iraq, fino a “vedere la luce” non durante una messa gospel con James Brown a celebrare, ma sulle sponde del Don, la cosa assume un certo spessore:
https://t.me/rybar/32348

E a noi, gli stessi cinegiornali luce che ultimamente tanto parlano dei “fake russi”, è da due mesi che non fanno altro che ripetere quelli fabbricati ogni giorno a Kiev, incessantemente, come mantra che rimbalzano da una parte all’altra dell’etere, amplificandosi di volta in volta. Con la differenza che i mantra veri, uniti ai mudra creano, nell’intenzione del fedele indo-buddhistico, non solo una comunione di intenti fra Soggetto e Oggetto, ma modificano entrambi. Qui, per quanto girino sulla rete, per quanto occupino tutti gli spazi vitali dell’informazione, ormai restano lettera morta fra sempre più persone, scettiche ormai su tutto (il che, peraltro, non è neppure un bene...), dopo due anni di dittatura pandemica dell’informazione, funzionale all’ulteriore giro di vite dei rapporti di classe in atto e alla ristrutturazione capitalistica in corso.

FRONTE EST

Un’intera brigata sembra si sia ritirata da Lisičansk.
https://t.me/rian_ru/162354
Questo significa che presto il “blocco” Lisičansk-Severodoneck dovrebbe cedere. Avrebbe ceduto comunque, restava da capire se come Mariupol’ o come Melitopol’. Sembrerebbe più probabile, da queste scarne informazioni, la seconda ipotesi. Vedremo nel corso della giornata se la notizia corrispondeva al vero.

Nella linea di fronte sopra Mariupol’, la linea di fronte è avanzata di due paesi nella provincia di Volnovacha. Anche lì, qualche cedimento.
https://t.me/readovkanews/33253

Per il resto nulla di nuovo al momento.

Omissis

Ieri la prima frase citata dal Sunzi, quella della guerra come “Dao dell’inganno”, è sì il “penultimo paragrafo” (dipende comunque sempre da quale testo si ha davanti, visto che all’epoca non esistevano paragrafi e punteggiature…), ma del “capitolo primo”. Già che ci sono, torno sul lavoro di ieri per sottolineare un punto, che forse non è apparso chiaramente e di cui, come di tutti i refusi, frasi lasciate a metà, eccetera, chiedo scusa (putroppo scrivo “quando posso e come posso”). Quando scrivevo sul fatto che a mio avviso i russi fossero “andati oltre”, intendevo l’andare oltre la semplice applicazione della regoletta, IL RICORSO AL SEMPLICE STRATAGEMMA, tipo “III Stratagemma” dei “Trentasei” famosi: “Uccidi con la spada presa a prestito” 借刀殺人 (pardon, ho “svelato” una tattica NATO di cui ormai solo i cinegiornali luce non si sono accorti… ). Intendevo ipotizzare che in un preciso contesto storico e in una precisa situazione di conflitto, la STRATEGIA COMPLESSIVA ADOTTATA SIA STATA, DI FATTO, MOLTO SIMILE A QUELLA STRATEGIA DESCRITTA: il movimento, il mantenimento dell’iniziativa, il pieno contro vuoto, la forma (della linea di fronte e della composizione organica delle truppe dietro di essa), afferiscono a un disegno generale i cui contorni si avvicinano molto a quanto mi trovai all’epoca da leggere e tradurre. Semplice coincidenza, prima o poi si arriva tutti, per vie traverse, alla stessa conclusione, certamente può essere, anzi sarà sicuramente così. Ma a me questo aveva fatto venire in mente.

Forse perché quando un essere antropomorfo si trova a comandare un altro essere antropomorfo e non intende buttarlo semplicemente in un tritacarne per fare un favore a un altro essere antropomorfo, si pone le stesse domande.

Aggiornamenti a seguire.

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Il Sunzi bingfa (孙子兵法) e la strategia russa di questi primi due mesi

Il Sunzi bingfa, da noi conosciuto come “L’arte della guerra”, forse sarebbe meglio tradurlo come “La grammatica della guerra (del maestro Sun)”. Fa 法 è la “legge”, il codice delle regole da adottare e delle misure da intraprendere nelle varie situazioni di conflitto entro cui ci si può trovare. Testo risalente a circa duemilasettecento anni fa, in un periodo abbastanza turbolento per il Paese di mezzo.

Testo che mi è venuto in mente molte volte, dovendolo studiare prima per la mia Tesi di dottorato in riferimento alla guerriglia maoista e a un grande dirigente militare, il generale Zhu De 朱德, che fra il 1927 e il 1928 diede forma compiuta a una tattica millenaria cinese, intuita a suo tempo anche dalle nostre parti da un certo Quinto Fabio Massimo, e non solo:
敌进我退, il nemico avanza, noi ci ritiriamo
敌驻我扰, il nemico si accampa, noi lo tormentiamo
敌疲我打, il nemico è stanco, noi lo attacchiamo
敌退我追. il nemico si ritira, noi lo bracchiamo.
(Cfr. Agnes SMEDLEY, The Great Road: The Life and Times of Chu Teh, Monthly Review Press, New York, 1956, pp. 219–220, 229))

Ebbene, in un mio lavoro di qualche vita fa, accennavo proprio al fatto che comunque la primogenitura di questa espressione fosse da attribuire a un pensiero millenario che trovava una sua forma scritta nel Sunzi Bingfa. E che poi un generale l’avesse fatta stare in 16 caratteri in tutto (十六字诀, come poi fu canonizzata e attribuita a Mao), era, di fatto, secondario. È come disputare su chi ha inventato il dribbling o la triangolazione nel giuoco del calcio.

“La guerra è il Dao dell’inganno” 兵者,诡道也。

Così il penultimo paragrafo del Sunzi Bingfa, che prosegue:
“Così , quando sei capace, fingi di non esserlo, 故能而示之不能,
quando sei operativo, fingi di non esserlo. 用而示之不用,
Se sei vicino, fingi di essere lontano, 近而示之遠,
Se sei lontano, fingi di essere vicino.” 遠而示之近。

Qui la logica di opposizione binaria semplice, finora esposta, lascia il campo a un pensiero che porta, come è facile notare, al sopra esposto Zhu De.
“Se il nemico cerca il vantaggio (li 利), getta l’esca per ingannarlo. 利而誘之
Se il nemico è nel caos, attaccalo 亂而取之
Se è potente, stai in guardia 實而備之
Se è in superiorità, evitalo 強而避之,
Se è già infuriato, fallo uscire dai gangheri 怒而撓之,
Appari debole così da aumentare la sua superbia 卑而驕之,
Se le sue forze sono fresche, logoralo 佚而勞之,
Se ha alleati, separalo da loro. 親而離之。
Attaccalo quando non è pronto, 攻其無備,
Compari quando meno se lo aspetta” 出其不意,

Che dire...il pensiero militare millenario cinese è intriso di considerazioni analoghe a queste. I russi, nell’attaccare simultaneamente su tre fronti un Paese grande il doppio dell’Italia in condizioni di totale inferiorità numerica, nel raggiungere in due giorni le porte di Kiev e, dopo aver ottenuto l’obbiettivo prefissato, in altrettanto poco tempo abbandonare non solo la capitale ma l’intero fronte Nord, quindi redistribuire GLI STESSI uomini e mezzi lungo un’altra configurazione, completamente diversa da quella di pochi giorni prima, e risolvere situazioni che si trascinavano da due mesi, hanno dimostrato di conoscere e applicare non solo i principi di quella che Ritter chiama “guerra di manovra”. La mia impressione è che si siano spinti molto oltre.

Il vuoto e il pieno 虛實

Nel capitolo V troviamo questa espressione. “Un’operazione militare che ha forza, è come una pietra che colpisce un uovo: si tratta di VUOTO e di PIENO” 兵之所加,如以碬投卵者,虛實是也。

È il capitolo dedicato all’impeto, allo shi 勢. L’impeto è proprio l’effetto di quella pietra scagliata contro un uovo. Il successo di uno scontro è tutto qui, quanto nel mio scontro incontrerò un uovo e non un’altra pietra ovvero quanto impeto riuscirò a imprimere alla mia azione.

Torniamo a questi due mesi. In pochi casi i russi si sono messi a fare “pietra”contro “pietra”: Mariupol’, Avdeevka, Popasnaja. Non me ne vengono in mente altri. Tutti e tre di importanza strategica vitale: la prima per assicurare la via di terra alla Crimea, la seconda e la terza per scardinare l’intera linea difensiva del Donbass. Nessuna Abnutzungskrieg, nessuna “guerra di logoramento”, checché ne pensino i cinegiornali luce locali, abituati da trent’anni di guerre NATO fatte a suon di bombardamenti a tappeto, bombe all’uranio impoverito per settimane ed esercito di terra catapultato a raccogliere i cocci. Non è che se una cosa non è così, e non è neppure il Blitzkrieg, la guerra lampo, allora basta, c’è solo il pantano del “logoramento”.

Per gli ucraini, che han mandato per due mesi uomini e mezzi a morire e distruggersi nel tritacarne russo, lo è stato indubbiamente. Ma questo è accaduto perché il regime fascistoide di Kiev ha assecondato in tutto e per tutto i suoi kuratory, che non si sono fatti scrupoli nel considerare un intero popolo carne da cannone, dai civili usati come ostaggi nelle case popolari dei combattimenti casa per casa, a migliaia di uomini mandati all’assalto davanti alle bocche di fuoco del nemico.

Capitolo VI, interamente dedicato al “vuoto” (xu 虛) e al “pieno” (shi 實), dove si dice chiaramente:
“Anche se un nemico è numericamente superiore, lo si può portare in condizione di impotenza” 敵雖眾,可使無鬥

E poco prima esplicita il concetto come segue. Al primo posto il segno xing 形, “formare”, “dare forma”: “E così, PORTARE IL NEMICO AD ASSUMERE LA FORMA (la configurazione ) VOLUTA e restare noi stessi SENZA FORMA (wu xing 無形), restare noi concentrati e frazionare il nemico, NOI UNITI COME UNO e IL NEMICO DIVISO COME DIECI, e allora SAREMO NOI DIECI CONTRO UNO nei confronti del nemico. Allora saremo noi in tanti (il “PIENO”, NdT) e il nemico in pochi (il “VUOTO”, NdT). E se noi potremo attaccare il nemico RIDOTTO COSI’, CON TALE GRANDE FORZA, il nemico sarà nostra preda da tutte le parti.”
故形人而我無形,則我專而敵分,我專為一,敵分為十,是以十攻其一也。則我眾而敵寡,能以眾擊寡,則我之所與戰者,約矣。

E torniamo a questi due mesi di scontri. In tutti gli altri casi i russi hanno cercato la superiorità relativa, non essendo in quella assoluta. HANNO PORTATO gli ucraini ad ASSUMERE LA FORMA da loro voluta, hanno deciso loro dove e come attaccare, hanno disegnato loro la linea di fronte su cui hanno obbligato il nemico a confrontarsi. Quando non serviva più, l’hanno fatta sparire. Come l’intero fronte nord.

E per quanto riguarda Charkov, abbandonata di punto in bianco per assestarsi intorno alla città, a otto km dalla linea di confine, quindi con una penetrazione minima in quel punto, un cuscinetto, mi è venuto in mente quello che nel weiqi 围棋, un gioco da tavolo cinese, si dice: “Piuttosto che cercare di mantenere in vita posizioni deboli, è meglio abbandonarle e acquisire nuove posizioni forti” (与其恋子以求生,不若弃子而取势。).

Non so come andranno i prossimi sviluppi. Nessuno ha la sfera di cristallo. Ma leggere questi due mesi e mezzo di conflitto armato con questa chiave di lettura, mi è servito a chiarirmi molte cose.

FRONTE EST

Nessun mutamento sostanziale della linea di fronte rispetto all’ultimo aggiornamento.
Carta aggiornata:
https://i.ibb.co/5sJRNCr/08-05.jpg

L’ingrandimento riguarda Popasnaja appena espugnata, dove si stanno raggruppando le truppe per un’ulteriore progressione. Verso nord o verso ovest lo scopriremo presto.

Più a EST è possibile vedere come la presa di Nižnee consenta un’ulteriore avanzamento verso nord a Lisičansk, così come ormai Severodoneck sia completamente circondata sui tre lati e abbia proprio in Lisičansk il proprio “polmone” oltre che via di fuga.

Aggiornamenti a seguire domani.

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08/05 ore 12:00 aggiornamento

FRONTE SUD


Questa volta iniziamo da sud, dove ormai recupero notizie di più “pace” che di “guerra”. È così oppure è soltanto una tregua? Né la prima, né la seconda. È, purtroppo, ancora guerra. Ma una guerra “congelata”, se così si può dire.
https://t.me/rybar/32353
Questa è la carta aggiornata.
https://i.ibb.co/8Xz6fwG/07-05-1.jpg
I russi tengono “congelate” le loro posizioni da oltre un mese. Lo stato maggiore ucraino ci ha messo un po’ a capirlo e ora sta raggruppando forze per una “vera” controffensiva, non quelle farlocche che sfruttano carne da macello a disposizione per fare qualche filmato da dare in pasto ai “piar” (pronuncia anglofona di PR) di Kiev e poi tornare indietro.

Qui non si tratta più di addetti alle pubbliche relazioni, ovvero propagandisti. Qui lo stato maggiore ucraino vuole fare sul serio. Per due buoni motivi:
1. sfruttare la concentrazione totale dei russi nel Donbass per riportare a casa fette di territorio, come fatto a Charkov e dintorni;
2. costringere, alla peggio, i russi a dislocare un maggior quantitativo di risorse DISTRAENDOLE dal Donbass, dove dopo la caduta di ieri di Popasnaja le cose nel breve periodo non possono che peggiorare.
Negli scacchi si direbbe una “forchetta”: in ogni caso ti mangio un pezzo. Formalmente è così, ma potrebbe non esserlo nella prassi.

Torniamo a quella cartina. Il fronte disegnato dai russi (e unicamente dai russi, che mantengono ovunque da due mesi l’iniziativa tattica) si sviluppa lungo una lunga diagonale. Gli ucraini intendono premere a Sud-ovest, a partire dall’ultima città in basso a sinistra nella carta, dove hanno già provato a sfondare. Senza successo e con gravi perdite.

Ritorniamo alla linea di fronte: da manuale, senza punti scoperti attaccabili da più fronti, per oltre un terzo (e più metà che un terzo, a ben vedere) disegnata lungo la riva di un fiume. Vicina quanto basta a Nikolaev per un’eventuale fase successiva, così come a Zaporož’e.

In questa situazione, dove la maggior parte delle risorse è dislocata tutta al FRONTE EST, ci si limita a controllare. Gli ucraini si raggruppano? Li individuano e li disperdono con attacchi missilistici mirati. Si raggruppano e fanno in tempo ad attaccare, ci si difende. Colonne di blindati sono presenti nelle retrovie, pronti a intervenire per ripristinare un’eventuale superiorità tattica nei punti di sofferenza. Andrà avanti così fino al completamento delle operazioni dell’intero Donbass.

Nel frattempo, si tolgono bandiere, si passa al rublo, si aprono vie commerciali, si legano le infrastrutture locali ai gestori del sud, eccetera: SI CREA EX NOVO UNO SPAZIO ECONOMICO, SOCIALE, CULTURALE orientato verso SUD (Crimea) e verso EST (Donbass + Russia). Un processo che, a ogni giorno che passa, assume sempre più i caratteri di irreversibilità. E alle ff.aa. ucraine non resta che ricorrere alle ritorsioni e alle rappresaglie: taglio di luce, gas, telefono (internet), lanci missilistici a distanza (e a casaccio), terrorismo, psicologico e non. Misure che non fanno altro che approfondire la frattura socioeconomica esistente fra SUD e NORD del Paese, un SUD che ormai si sente più parte dello stesso spazio condiviso con l’EST.

Nulla ancora di rilevante pervenuto sugli altri fronti, in termini di movimenti, attacchi o avanzamenti. A Popasnaja prosegue l'attività di bonifica della città e di messa in sicurezza.

Aggiornamenti a seguire stanotte.

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07/05 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE EST

POPASNAJA È LIBERA

Dopo due mesi di aspri combattimenti, una delle due maggiori roccaforti del Donbass (l’altra è Avdeevka) è passata in mano ai russi e alle milizie del Donbass. La 24° brigata ucraina ha subito gravissime perdite e i restanti soldati hanno lasciato anche la parte nord-ovest che era l’ultima rimasta in mano loro. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio.
https://t.me/rybar/32326
Questa è indubbiamente la notizia più rilevante della giornata.
Cartina:
https://t.me/akimapachev/2404
Prime foto di alcuni bastioni di questa città fortificata:
https://t.me/boris_rozhin/47472
Attualmente sono in corso le ultime operazioni di verifica e messa in sicurezza di tutti gli stabili fino a oggi ancora in mano alle truppe ucraine.

SVETLIČNOE

Presa dalle milizie della LNR, è la città appena sotto Nižnee, sulla strada che da sud porta verso Severodoneck e Lisičansk. Di fatto, indica chiaramente quale sarà il prossimo cerchio a chiudersi.
https://t.me/anna_news/31272
Prime immagini:
https://www.1tv.ru/news/2022-05-07/428250-pervye_kadry_iz_osvobozhdennogo_ot_ukrainskih_natsionalistov_luganskogo_sela_svetlichnoe
Confermata, tra l’altro, la caduta di ogni resistenza a Rubežnoe, i russi ormai sono giunti a Severodoneck da nord.
https://riafan.ru/23174997-armiya_ukraini_otstupila_iz_rubezhnogo_iz_za_proriva_rossiiskih_sil_v_popasnoi

MARIUPOL’

Appena fatto prigioniero ad Azovstal’, un mercenario croato conferma la versione tradotta stamattina di Natal’ja Usmanova, e che gira ormai da settimane per bocca di altri civili trattati come ostaggi dagli squadristi di Azov. Aveva ricevuto dai suoi comandanti ucraini il PRECISO ORDINE DI NON RILASCIARE I CIVILI.
https://t.me/boris_rozhin/47471

Per i cinegiornali luce resteranno sempre “incongruenze”, mentre oggi gli squadristi di Azov hanno ricevuto ordine dai loro padroni di Kiev di rilasciare gli ostaggi e, finalmente, ad Azovstal’, sono usciti gli ultimi civili.
https://t.me/boris_rozhin/47485

E i militari? Per la prima volta dall’inizio dell’assedio, intorno a mezzogiorno sono usciti dei soldati con la bandiera bianca a “parlamentare”. Sono stati raggiunti subito da una rappresentativa russa, quindi ciascuno è tornato indietro. I contenuti non sono noti ma si tratta del primo contatto fra assediati e assedianti.
https://t.me/breakingmash/34613

RIPARTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA LUGANSKAJA

Collocata per otto anni sotto il controllo ucraino, dopo la liberazione è stata sminata (come di consueto gli squadristi avevano lasciato il regalo d’addio…) e proprio oggi è rientrata in funzione.
https://t.me/readovkanews/33115

FRONTE SUD

FALLITO ATTACCO ALL'ISOLA DEI SERPENTI

Foto della Admiral Makarov a Sebastopoli: gli ucraini non son riusciti ad affondarla, i missili RK-360MT Neptunes da loro utilizzati sono stati abbattuti e l’attacco, avvenuto all’isola dei serpenti è stato respinto.
https://t.me/voenkorKotenok/35926

Isola dei serpenti che oggi è stata TEATRO DI UNA CLAMOROSA DISFATTA DA PARTE DELLA MARINA E DELL’AERONAUTICA UCRAINE. Ovviamente non pretendiamo che i cinegiornali luce ne parlino, ma noi ne diamo notizia. Perché estremamente indicativa della VOLONTÀ DA PARTE DEI “KURATORY” NATO DI DESTABILIZZARE SEMPRE DI PIU’ IL MAR NERO, TRASFORMANDOLO IN UN ULTERIORE TEATRO DI SCONTRI.

Partiamo dall’inizio. Isola dei serpenti: quella della notizia falsa delle guardie di frontiera “martiri”, poi scoperte vive e vegete a Sebastopoli dire parole di fuoco ai loro superiori che li avevano abbandonati lì sperando in una loro “fine eroica”. Nulla di nuovo sotto il sole, da due mesi a questa parte (era infatti accaduto a inizio conflitto).

Oggi, qualche “genio” del comando generale delle ff.aa. ucraine ha dato ordine di assaltarla. La cronaca degli eventi è tratta dai due link che seguono.
- Aerei ricognitori NATO è da giorni che pattugliano l’area, senza invadere lo spazio aereo, ma non la perdono di vista.
- Ieri, droni mandati da Odessa hanno messo fuori uso le difese antiaeree sull’isola.
- Oggi, doveva essere il grande giorno.
- Due caccia Su-27, un bombardiere Su-24, tre elicotteri Mi-8 con a bordo truppe d’assalto, la nave da sbarco Stanislav, anch’essa carica di uomini e mezzi da sbarco, e una quantità imprecisata di droni turchi Bayraktar TB2, si dirigevano sull’isola.
- I russi allora lanciavano l’esca: si ritiravano dall’isola e la lasciavano completamente sguarnita.
- Le forze navali e aeree ucraine proseguivano nell’azione e iniziavano le operazioni di sbarco sull’isola.
- A quel punto i russi aprivano il fuoco, infliggendo gravi perdite al nemico. I pochi superstiti tornavano a Odessa sui gommoni.
- Il bilancio delle perdite ucraine dalla conferenza stampa del Ministero della difesa russo è praticamente il copia-incolla di chi è partito stamane per prendere l’isola:
“Nella zona Isola dei serpenti abbattuti in aria: un bombardiere ucraino Su-24, un caccia Su-27, tre elicotteri Mi-8 con equipaggio e carico di soldati, due droni Bayraktar-TV2. Affondata anche la nave da sbarco ‘Stanislav’.”
В районе острова ЗМЕИНЫЙ сбиты в воздухе: украинский бомбардировщик Су-24, истребитель Су-27, три вертолета Ми-8 с десантом и два беспилотных летательных аппарата «Байрактар-ТБ2». Также уничтожен украинский десантно-штурмовой катер «Станислав».
https://t.me/rybar/32296
https://t.me/rybar/32331
https://t.me/rybar/32335

In un Paese normale, una disfatta di queste proporzioni, con perdite di queste proporzioni, in un momento così difficile, avrebbe fatto saltare qualche testa. In Ucraina no. A parte il fatto che la notizia non è trapelata oltrecortina, dove i cinegiornali luce fanno buona guardia per evitare Unstimmigkeiten, “incongruenze”, MA I KURATORY NATO STANNO PUNTANDO MOLTO PER LA SUA “RECONQUISTA”.

Infatti, l’Isola dei serpenti è INDISPENSABILE ai russi per coordinare un’eventuale sbarco su Odessa. Sbarcare con alle spalle il fuoco di batterie missilistiche ucraine piantate sull’isola è semplicemente impensabile. Inoltre, PRENDERLA AGLI UCRAINI CONSENTIREBBE DI PIAZZARVI SISTEMI RADAR FISSI e tornare ad avere sotto controllo una SITUAZIONE COSTIERA e DELLE ZONE DI MARE LIMITROFE, oltre che dello SPAZIO AEREO INTORNO, MOLTO più ampia. Tale da creare anche i presupposti, nella guerra per procura in corso, di un’eventuale ingresso nel Mar Nero di forze navali americane da piazzare in pianta stabile a Odessa. Questo, quantomeno, in un’ipotesi di massima che pare più simile a un delirio, che a una prospettiva concreta. Delirio perché alzare l’asticella a questo livello, davvero porterebbe a conseguenze devastanti e a un’estensione del conflitto su scala continentale. E lo sa bene, la NATO. Infatti, secondo Jens Stoltenberg,

“L’OFFENSIVA RUSSA NON E’ ANCORA INIZIATA”

Lo ha affermato, il segretario generale NATO, in un’intervista a Die Welt
https://www.welt.de/politik/ausland/plus238598927/Jens-Stoltenberg-Es-ist-unser-Recht-die-Ukraine-zu-unterstuetzen.html
ripresa dall’agenzia di stampa UNIAN
https://www.unian.net/war/stoltenberg-nastuplenie-rossii-na-donbasse-eshche-ne-nabralo-oboroty-gensek-nato-novosti-vtorzheniya-rossii-na-ukrainu-11816706.html

L’offensiva non è ancora iniziata, ma intanto le forze messe in campo per riprendersi l’Isola dei serpenti erano ingenti. Sicuramente le migliori unità in mano alle forze armate ucraine, fra mezzi di sbarco e aerei rimasti. I “kuratory” NATO stanno creando ovunque, dalla frontiera con la Polonia alla Transnistria (teatro anche ieri e l’altro ieri di attacchi e sabotaggi https://t.me/rybar/32349), al Mar Nero, i presupposti per un’ulteriore intensificazione degli scontri e per una conseguente escalation militare.

Aggiornamenti a seguire domani.

 

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07/05 ore 09:00 aggiornamento

FRONTE EST

Notizie di ieri confermate


Confermato il riposizionamento dei russi intorno a Charkov lungo una “zona cuscinetto” (bufernaja zona) di otto km oltre la linea di confine di Stato.

A Liman è tutto fermo perché praticamente fra i due eserciti ora c’è un bosco in fiamme.
https://t.me/rybar/32287

Popasnaja

Notizie importanti giungono da questa roccaforte dove
- le truppe ucraine si sono ritirate nella zona sud della città riparando verso ovest, direzione Bachmut
- a nord ovest resta loro il deposito ferroviario e i palazzi che su di esso si affacciano. Case popolari dove si ripete lo stesso schema di Mariupol’: carro armato all’ingresso, civili ai piani sotto, artiglieria ai piani sopra, cecchini sul tetto.
https://riafan.ru/23167563-voenkori_fan_vsu_otstupili_s_yuga_popasnoi_v_napravlenii_bahmuta
La cosa che colpisce, in tutto questo, è la perfetta inutilità di un’operazione del genere e la devastazione che si crea, oltre che le perdite in vite umane. Visto e considerato che ai russi, ancora una volta, del fattore tempo non importa nulla. Quindi guadagnare anche una settimana non cambia nulla. Aumenta solo l’agonia di quel centro abitato. A questo punto, perché deve esistere una logica, pur perversa, in tutto questo, resta solo che così si intenda infliggere il massimo di ritorsione possibile su tutti: nemico esterno e nemico interno, quei civili che non vedono l’ora che se ne vadano via. Fortunatamente, a stravolgere questo copione già scritto,
- le perdite delle truppe di élite sono “compensate”, ahimè per chi ha in mente questo disegno, con riservisti assai meno propensi a farsi ammazzare e ben più disposti ad alzare le braccia al momento giusto. Anche questo potrebbe risultare un fattore determinante.

La Admiral Makarov sta bene

Non mi piace correre dietro alle notizie false, se non quando riguardano stragi mai compiute dove allora vado a fondo nel cercare di capire cosa è successo. Ma questa è da due giorni che, letteralmente, “la menano” buttando fuori di tutto, da foto di repertorio di altre navi in fiamme fino a voci. E’ lì in porto.
https://t.me/nashiivashi/1990
Piuttosto, siccome all’isola dei Serpenti c’è stato un nuovo attacco, in quel giorno, da parte di droni che questa volta son stati tirati giù dalla contraerea che li aspettava, il sospetto forte è che sia stata messa in giro questa voce per mascherare QUALCHE DECINA DI MILIONI DI DOLLARI APPENA ANDATA IN FUMO.
https://t.me/rybar/32257
Ho voluto informarmi giusto per farmi del male: “un kit di sei droni, due stazioni di controllo, 200 munizioni e attrezzature ausiliarie vien via a meno di SETTANTA MILIONI DI DOLLARI” (а набор из шести дронов, двух станций управления, двухсот боеприпасов и вспомогательного оборудования предлагается дешевле, чем за $70 млн).
https://yandex.ru/turbo/popmech.ru/s/weapon/1531423-kak-bayraktary-stali-hitom-pochemu-vse-govoryat-o-tureckih-bespilotnikah-bayraktar-tb2/
Ecco perché vanno come il pane… perché “costano poco!” D’altronde, al giorno d’oggi con settanta milioni di dollari non si fa più niente…
Comunque, al popolo ucraino che non versa il suo sangue al fronte ed è lì che zappa, vanga, irriga per produrre grano per pagare quei settanta milioni di dollari e tutti quei miliardi con cui si sta indebitando per i prossimi decenni, forse non farebbe piacere una notizia del genere… e allora via, di mirabolanti vittorie sul campo, uccisioni di generali e affondamenti di flotte intiere!

»Die Ukraine ist als Staat für mich gestorben.«

“L’Ucraina, come Stato, per me è morta”. Non l’ha detto in tedesco, ma in russo (Украина умерла для меня как государство): il servizio della agenzia Reuters, è oggi disponibile solo grazie al recupero, parziale, da parte del giornale JUNGLE WELT
https://www.jungewelt.de/artikel/425938.mariupol-halbe-wahrheit-im-spiegel.html

Si tratta di un video, acquisito, pubblicato prima e poco dopo “inspiegabilmente” rimosso da Der Spiegel: la spiegazione è che conteneva “discrepanze nel contenuto” (inhaltlicher Unstimmigkeiten); discrepanze… certo, con quel che propinano i cinegiornali luce ogni giorno.
https://www.spiegel.de/ausland/mariupol-ukraine-evakuierungen-aus-dem-stahlwerk-asowstal-haben-begonnen-a-cf6d4499-2fff-41b6-bda8-fcb6eab1be17

Jungle Welt ha anche trovato il video, recuperato su Youtube. Quindi ringraziamo Der Spiegel per la sua censura preventiva e, in attesa che anche Youtube lo rimuova per “discrepanze nel contenuto”, possiamo vederlo:
https://www.youtube.com/watch?v=tukuRh3eVF0&t=41s

A parlare è Natal’ja Usmanova. Una donna ucraina segnata, nel dopo-Maidan e nella sua ansia di purificazione razziale, pure nel cognome. Usmanov, Osmanov, la radice è turcofona, quello che in italiano si rende con “ottomano”: tantissimi, per esempio, originari della regione caucasica, in particolare azeri, hanno questo cognome. Quindi, per la povera Natal’ja, “cittadina di serie B” perché russofona e con un cognome “straniero”, non devono essere stati facili questi anni di de-russificazione selvaggia, specialmente nelle zone del Donbass rimaste in mano agli ucraini dopo la guerra del 2014.

A Mariupol’ lavorava proprio ad Azovstal’, ed è dentro la sua fabbrica, dentro Azovstal’ che aveva cercato rifugio dalle bombe. Nei primi secondi dell’intervista dice che erano i nazisti di Azov a non farli uscire, che loro sapevano dei corridoi umanitari (“my znali” 00:20) ma che non li facevano uscire dai bunker (ne puskali 00:28), dicendo che fuori ci sono “persone cattive” (nechorošie ljudi 00:44) che “vi sparano” (“vas streljajut”) quindi “tornate nel bunker” (“vozvrašjaite v bunker”). Conferma quindi che loro ci erano andati di loro spontanea volontà nel bunker, all’inizio della guerra, perché sapevano che era “un luogo sicuro” (“bezopasnoe mesto” 1:00). Come potevano pensare che i nazisti di Azov lo avrebbero occupato. Era un obbiettivo civile, loro ci lavoravano dentro (1:09), solo che per la sua struttura ex-URSS era stato concepito anche come bunker in caso di attacco NATO. Se lo avesse saputo, non ci sarebbe andata (“ne pošla” 1:11). Prosegue poi ripetendo che fra di loro giravano le informazioni, che sapevano cosa accadeva fuori, che hanno provato a uscire ma non li lasciavano uscire (fino a 1:40). Dice che ora vanno via e che forse torneranno a Mariupol’, ma solo se non sarà Ucraina (1:49”. “Diciamo così, l’Ucraina come Stato per me è morta” (“Škažem tak: Ukraina kak gosudarstvo dlja menja umerla” 1:53). Ecco la Unstimmigkeiten, “l’incongruenza”, che non si può dire.

Aggiornamenti a seguire.

 

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07/05 ore 00.20 aggiornamento

Le truppe russe si ritirano dai dintorni di Charkov città

Questa è la cartina aggiornata dell'intera Ucraina.
https://readovka.news/news/96133

Se notiamo, ora intorno a Charkov per qualche km non ci sono più truppe russe. Di fatto, la zona controllata dai russi intorno alla città è una striscia di sette-otto km oltre il confine di Stato.
https://i.ibb.co/rHd64Sk/06-05-19-00-1-2.jpg

Dopo il ritiro ieri da Staryj Saltov, la decisione di ritirarsi da parte delle truppe russe è stata immediata, onde evitare inutili accerchiamenti. Sono così stati lasciati i paesi di Cirguny, Čerkassie Tiški e Lipcy e ci si è riposizionati qualche km indietro, ristabilendo una linea di fronte più compatta e semplice da difendere con le poche forze lasciate a presidio.

Quando quindi gli ucraini sono arrivati, dei russi già non c'era più nessuna traccia.
https://t.me/rybar/32276

Aggiornamenti a seguire.

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06/05/2022 17:30 Aggiornamento

FRONTE EST

SFONDAMENTO A SEVERODONECK

CARTA AGGIORNATA: Frecce e segni rossi russi + milizie del Donbass, frecce e segni blu gli ucraini
https://t.me/infantmilitario/75192
Presa Voevodovka (seconda freccia rossa da sx), il gruppo di combattenti ucraini che si sta opponendo a Rubezhnoe (prima freccia azzurra da sx) si trova tra i due fuochi, ovvero tra i russi+LNR che vengono da Rubezhnoe e russi+LNR che vengono da Voevodovka. Proprio per evitare l’accerchiamento e ricongiungersi a Severodoneck, stiamo assistendo ora a un tentativo di contrattacco ucraino che ha come obbiettivo la RIPRESA DI VOEVODOVKA,
https://t.me/zola_of_renovation/1757
anche se la frazione di Juzhnoe (segnata sulla cartina con “1”) la danno già in mano ai russi.

Nel frattempo, altre truppe russe +LDNR stanno arrivando da N-E e da E sempre su Severodoneck.
https://t.me/infantmilitario/75192

Prendiamo ora questa cartina (purtroppo in cirillico)
https://i.ibb.co/2vJ3vDG/06-05.jpg
Северодонецк è Severodoneck
Лисичанск è Lisichansk
Una città da una parte del Severskij Donec, una dall’altra. Si trovano a nordest della cartina, poco sotto il riquadro di ingrandimento in alto a destra. Come è facile notare, le forze russe e le milizie del Donbass stanno convergendo su questo agglomerato urbano da NORD e da SUD. I “lampi” sulla cartina indicano gli scontri, e mostrano come il fiume Severskij Donec costituisca una linea di fronte che si sta cercando di forzare per passare dall’altra parte ECCETTO PER SEVERODONECK, A QUESTO PUNTO L’ULTIMO AVAMPOSTO UCRAINO ALDILA’ DEL FIUME.
ATTENZIONE: DA SUD I RUSSI E LE MILIZIE LNR SONO GiA’… DALL’ALTRA PARTE, e INFATTI STANNO PRESSANDO PER SALIRE IN DIREZIONE DI LISICHANSK.

E torniamo alla prima cartina. Quella grossa curva azzurra in basso “copre”, protegge, Severodoneck, poi si vedono dei campi, poi Lisichank. Come nota il collettivo di Rybar,
INSIEME FORMANO UN BLOCCO UNICO. Pacchetto completo, prendere o lasciare IN TOTO. Non si può liberare Severodoneck senza liberare contemporaneamente anche Lisichansk.
https://t.me/rybar/32256
- Perché da Lisichansk arrivano gli approvvigionamenti per continuare a difendere Severodoneck, ATTRAVERSO BEN TRE PONTI RIMASTI IN PIEDI
https://t.me/zola_of_renovation/1757
- perché a Lisichansk sono piazzate ulteriori postazioni di artiglieria che martellano gli attaccanti,
- perché insieme formano un unico blocco difensivo in grado di controllare anche a distanza entrambe le sponde del fiume Severskij Donec.
Siamo quindi arrivati al dunque, in questa zona, ma sfondare per arrivare a questo “dunque” non vuole assolutamente dire, salvo cedimenti improvvisi, “espugnare”: anzi, tutt’altro. Questi analisti si spingono oltre e giungono a PREFIGURARE UNO SCENARIO IN STILE MARIUPOL’ ANCHE PER SEVERODONECK, con combattimenti casa per casa e fabbrica AZOT a fare da KOMBINAT IL’ICH o da AZOVSTAL’ in miniatura. Scenario possibile e “nelle corde” del comando militare ucraino, come alternativa alla ritirata+raggruppamento.
https://t.me/zola_of_renovation/1757
L’unica cosa che mi sento di aggiungere, è che, così facendo, le ff.aa. ucraine A MARIUPOL’ HANNO PERSO QUATTORDICIMILA UOMINI FRA I MIGLIORI. Il costo è stato enorme. E se la storia quando si ripete da tragedia diventa farsa, forse QUESTA VOLTA qualcuno si metterà di traverso a una prospettiva del genere. O forse no. Vedremo.

UNA PRESSIONE COSTANTE LUNGO TUTTA LA LINEA DI FRONTE

CARTA FRONTE CENTRO-NORD
Tornando alla cartina di Rybar (quella in cirillico), la cosa che salta all’occhio è l’azione congiunta lungo tutta la linea di fronte. Coerente peraltro con la “guerra di manovra” scelta sin dall’inizio dai russi. Mantenendo l’iniziativa, rinunciando (ancora) alla “offensiva su ampia scala”, si continua a premere sulle difese nemiche con attacchi di artiglieria prima e tentativi di avanzamento poi. Dove la linea appare cedere, o nei punti di maggiore importanza strategica, lì si martella di più. Dal basso verso l’alto:
- N’ju-Jork (sic)
- Popasnaja (dove la battaglia va avanti da DUE MESI, e il martellamento costante corrisponde a un avanzamento letteralmente di metri al giorno)
- Nizhnee
- Severodoneck
- Jampol’
- Liman
- Velikaja Kamyshevacha
Inoltre, tra Severodoneck e Jampol’, assistiamo a tentativi di forzare il Severskij Donec all’altezza dei due centri abitati di Seversk e Serebrjanka
https://t.me/zola_of_renovation/1757
https://t.me/zola_prilozhenia/8

CARTA FRONTE CENTRO-SUD
La carta mostra,
https://i.ibb.co/JzmztLp/06-05-1.jpg
- nell’ingrandimento, la zona di Azovstal’ che si assottiglia di una bella fetta, un buon 20% dalla zona colorata in rosso.
- due importanti “limature” della linea di fronte, una a ovest e una a est, sopra Mariupol’.
a. SCHERBAKI, a ovest, da solo significa ben poco, ma la sua presa praticamente apre le porte a Orechov, il quale a sua volta apre la strada per Kirovo e quindi Zaporozh’e. Orechov è già sotto il tiro dell’artiglieria. Stesso discorso per il paese dopo, verso est, Guljaipole. Entrambe sono state trasformate in cittadelle militari fortificate, entrambe resistono da molto tempo. L’intensificazione degli attacchi su entrambe è di questi ultimi giorni e, per entrambe, sta aumentando la superficie da difendere (in altre parole, le direzioni da cui partono gli attacchi, quindi l’accerchiamento). Se Orechov porta a Zaporozh’e, Guljaipole consentirebbe una notevole avanzata verso nord, fino a tentare il congiungimento con le truppe provenienti da quella direzione (e la chiusura della sacca).
https://t.me/rybar/32268
b. Stesso discorso per UGLEDAR, il cui rischio di accerchiamento è concreto e la cui presa sarebbe un disastro per la linea di fronte a Sud, che dovrebbe NON SOLO riposizionarsi molto più indietro, ma sfilacciandosi comprometterebbe anche la tenuta delle line che finora hanno sopportato due mesi di attacchi continui.

ANCORA SUL CONCETTO DI SUPERIORITA’ RELATIVA

Chi cede, chi molla, è soggetto a un martellamento ulteriore, proveniente dalle retrovie, composte con ogni evidenza da reparti speciali mobili pronti a essere dislocati PER COSTITUIRE, IN QUEL PRECISO PUNTO, LA NECESSARIA SUPERIORITA’ RELATIVA PER ROMPERE DEFINITIVAMENTE LA DIFESA. E’ quello che stiamo vedendo a Severodoneck. Mentre, per esempio, a LIMAN (riquadro in alto a destra), la zona più “attiva” fino a qualche giorno fa, SONO SOPRAVVENUTE DIFFICOLTA’ ULTERIORI DI AVANZAMENTO (INCENDI CHE STANNO DIVAMPANDO NEI BOSCHI TEATRO DEGLI SCONTRI) e allora ci si limita a tenere le posizioni da entrambe le parti e a reciproci attacchi di artiglieria pesante.

In altre parole, si sta confermando un’altra tesi della “guerra di manovra”: nessun piano prestabilito o, meglio, un piano con “n+1” varianti, dove “n” sono quelle previste e “+1” è quello che poi si va ad attuare sulla base della risposta nemica e della necessità di CREARE SEMPRE SUL CAMPO UNA SUPERIORITA’ RELATIVA IN PUNTI PRECISI, non ovunque.

ANCORA SUL TENTATIVO DI CONTRATTACCO UCRAINO

E veniamo quindi alla linea azzurra sopra, che rappresenta il tentativo di contrattacco ucraino in corso (togliamole le virgolette, è un contrattacco in piena regola). Il collettivo di Rybar informa che sono stati coinvolti i genieri, in grado di fare ponti galleggianti appena sotto di pochi centimetri dalla linea d’acqua così da non essere individuabili, che si stanno ammassando truppe per passare dall’altra parte, che gruppi di squadre speciali e sabotatori stiano già dall’altra parte per proteggere l’attraversamento, eccetera. Tutto bene, tutto come da manuale, “gràmotno”. Ma quello che manca è la visione d’insieme. Poco fa ci chiedevamo a cosa servisse muoversi da Izjum verso ovest, verso Velikaja Kamyshevacha. “Vot”, direbbero i russi. “Eccolo”, il perché. Se vediamo al di qua del fiume i russi si sono mantenuti sia a nord che a sud. Finora quella posizione, che non era stata teatro di scontri, era stata mantenuta da una esigua guarnigione della LNR. Che è arretrata SOLO IN QUEL PUNTO. Ma sopra e sotto ci stanno altri. Che si stanno rafforzando. Nel momento in cui la cosa dovesse diventare molto più “seria”, i pontoni ce li hanno anche i russi e spostarsi da qua a là sono in grado di farlo anche loro. A maggior ragione perché non esiste nessun altro tentativo, in loco, per rompere la linea di attacco in altri punti. E il rischio di fare la fine già fatta da migliaia, MIGLIAIA, di altri uomini, mandati ad attaccare, finire accerchiati e fare una brutta fine, è CONCRETO. Anche qui, pozhivjòm, posmòtrim, “vivremo, vedremo”.

“FRA POLONIA E UCRAINA NON CI SONO CONFINI”

Se per Zelenskij questa espressione voleva dire soltanto “armi a dazio zero”, la sua ripetizione in questi giorni da parte di Andrzej Duda, presidente della Polonia, alla luce delle GRANDI MANOVRE NATO LUNGO TUTTA LA LINEA DI CONFINE EST POLACCA CON L’UCRAINA (cui abbiamo già accennato), assume il sapore amaro dell’annessione. Ai “kuratory” NATO-UE, aldilà dei proclami sui loro cinegiornali luce, non interessa NULLA, ma proprio NULLA, dell’Ucraina e del suo popolo. Inviare soldati polacchi a L'vov e in Transcarpazia (magari poi ungheresi, chissà…), LIBEREREBBE ULTERIORE CARNE DA MACELLO, PARDON, “RISORSE” DA MANDARE A EST CONTRO I RUSSI.
https://t.me/readovkaru/458

Poi, mi permetto di aggiungere, andasse male (e andrà male… lo sanno tutti), un bel referendum, che in Crimea non era legale ma a L’vov o in Transcarpazia – come per magia – lo sarà, e coi soldati NATO “okupanty” ops, pardon, nel ruolo di “contingente di pace” nessuno potrà impedirlo, e tutto l’ovest se ne andrà o coi polacchi o con gli ungheresi, se Orban avrà “fatto il bravo”… nel frattempo, alle truppe ucraine decimate, non resterebbe che tenersi Kiev o fare un golpe e rovesciare quei criminali che li han mandati al macello e poi… sarà quel che sarà.

Prima ancora, però mi permetto di notare, occorre capire se “la caduta dei confini” fra Polonia e Ucraina andrà bene ai russi. Al momento non sembra affatto. I polacchi e la NATO-UE danno per scontato che “massì, alla fine una cosa a me, una cosa a te” e la spartizione sarà servita. Di fatto, l’Ucraina ha smesso di esistere come Stato dal momento in cui è tenuta in piedi dalle armi NATO e, quando finirà gli uomini, da mercenari e soldati NATO. Ma non è detto che i russi accettino questa soluzione, anche se presentata su un piatto d’argento. E hanno detto a più riprese che spazio aereo e territorio ucraini sono interdetti alle truppe NATO. A parte qualche migliaio di ufficiali, istruttori, “medici” mascherati che sono sgattaiolati e sgattaiolano. Ma qui si tratta di decine di migliaia di uomini e mezzi che “PASSANO IL CONFINE”… altro che “NON CI SONO CONFINI”. E se i russi non la prendessero così “con filosofia”? Se il conflitto SI ESTENDESSE? CI RENDIAMO CONTO DI COSA STA PORTANDO QUESTO “ CONTINUO GIOCO AL RIALZO” in opposizione alla PROSPETTIVA più ch concreta DELLA SCONFITTA SUL CAMPO UCRAINA STANTE LA SITUAZIONE ATTUALE? Da un conflitto LOCALIZZATO alla possibilità di un conflitto SU SCALA CONTINENTALE? Agli USA questo non frega nulla. Finché c’è guerra c’è speranza e le macerie mica se le troveranno a casa loro. Ma possibile che a quei leccapiedi che abbiamo nei governi nazionali o a Bruxelles questo PROPRIO non interessi? Perché non fermano le velleità sciovinistiche dei polacchi finché siamo ancora in tempo?

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.

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06/05 ore 12:30 aggiornamento

NEUTRALITA’ ELVETICA


I tedeschi non possono esportare i loro “ghepardi” in Ucraina perché alcune parti e componenti sono di origine svizzera, e gli svizzeri non autorizzano all’esportazione. Trattative in corso per convincere gli elvetici a essere meno neutrali verso la Russia o più menefreghisti di quel che succede una volta passato il lago di Costanza… intanto i ghepardi se ne stanno buonini a casa loro…
https://t.me/boris_rozhin/47140

VIA DI TERRA CRIMEA-RUSSIA ANCHE FERROVIARIA

Crimea-Perekop-Mariupol’-Russia. Altro passo decisivo verso l’integrazione economica delle regioni meridionali con la Russia. Regioni che, ripetiamo, dopo l’abbandono a loro stesse degli ultimi trent’anni e la miseria degli ultimi otto, dove oltre all’abbandono hanno dovuto subire il taglio delle poche fonti di reddito derivate dal traffico merci con la Crimea e con la Russia, vedono ora una prospettiva minima, ma realistica, di inversione di rotta. Vedremo, comunque da queste cose, più che dai segnali stradali che cambiano, si vede che stanno facendo tutti sul serio.
https://t.me/southtower/6032

APPROVVIGIONAMENTO ACQUA E CIBO A MARIUPOL’: PROBLEMI OPERATIVI RISOLTI

Ad affermarlo è Konstantin Ivashenko, sindaco di Mariupol’ (quello vero, non quello che parla da due mesi da Kiev dicendo di essere il sindaco, ripreso peraltro quotidianamente dai cinegiornali luce locali…).
https://t.me/readovkanews/32996
Secondo il sindaco, sono inoltre in corso i lavori di bonifica da ordigni inesplosi e di raccolta delle macerie
https://t.me/boris_rozhin/47159
Tra l’altro sempre Ivashenko denuncia come tutte le vie di comunicazione per e da Mariupol’ siano state minate dagli ucraini (ibidem). In questo filmato è possibile vederle “in azione” su una strada principale. Sono in corso importanti lavori di sminamento.
https://t.me/zvezdanews/78989

ESERCITO UCRAINO SI RITIRA DA VOEVODOVKA

Il passo successivo, come esaminato stamattina, è ormai direttamente Severodoneck. Vedremo l’evolversi della situazione.
https://t.me/boris_rozhin/47160

GLI AMMUTINATI DELLA 79° BRIGATA

Ormai in guerra non più solo coi russi, ma anche coi loro comandanti. In questo video dicono di aver perso la fiducia nei loro superiori, accusano di tradimenti e chiedono approvvigionamenti. E non sono gli unici…
https://t.me/rustroyka1945/2069

“IL TRIANGOLO NO… BIDEN E MICHEL NON L’AVEVAN CONSIDERATO”:
LEGALIZZATO DA DOMANI “L’IMPORT PARALLELO” DI PRODOTTI OCCIDENTALI E GIAPPONESI IN RUSSIA

Prikaz del Ministero dell’Industria e del Commercio № 1532 del 19/04 protocollato oggi (Зарегистрирован 06.05.2022 № 68421), in vigore da domani:
http://publication.pravo.gov.ru/Document/View/0001202205060001?index=0&rangeSize=1

In sostanza il decreto ANNULLA per una serie di gruppi merceologici definiti (96 in tutto, 22 pagine di lista, pp. 3-25 del decreto qui sopra, dagli SCANIA alle MASERATI, dai vestiti ai profumi, dagli elettrodomestici finanche ai videogiochi…) L’OBBLIGO DI PASSAGGIO ATTRAVERSO IL CANALE DI DISTRIBUZIONE UFFICIALE (tramite l’abrogazione degli articoli specifici del codice civile che regolamentano i diritti d’autore, le royalties, ecc.). Per questi 96 gruppi di articoli, variabili poi in base alle esigenze della popolazione russa, sarà possibile importare senza tale controllo, quindi da distributori “non ufficiali”. Alla fine, è un canale che converrà SOPRATTUTTO ai capitalisti occidentali, che continueranno a tuonare contro gli orchi cattivi e poi apriranno una società in un qualsiasi Paese che non sta in questo momento applicando le sanzioni NATO-UE, a cui vendere la loro produzione per poi vederla triangolata in Russia. E continuare a fare affari.

Aggiornamenti a seguire.

 

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06/05 ore 08:00 Aggiornamento

FRONTE EST


Recuperata una carta non aggiornata ma coi nomi in caratteri latini, giusto per orientarsi meglio. È inoltre in alta risoluzione quindi ingrandibile. Questo aiuta a orientarsi con le specifiche zone e, proprio perché non aggiornata, aiuta meglio a capire gli avanzamenti che seguono e il senso delle attuali manovre.
https://southfront.org/wp-content/uploads/2022/05/5may2022_Eastern_Ukraine_map.jpg?x23462

SEVERODONECK (sulla cartina “severodonetsk”)

A nord ovest della città c’è un bosco (linea scura). Nella mappa è parzialmente liberato, le ultime informazioni sono che la 7° brigata motorizzata della LNR lo ha liberato completamente
https://t.me/anna_news/31000
E, come mostra la cartina su telegram, è arrivata alle porte di Severodoneck

E’ quindi iniziata la battaglia per Voevodovka, che non compare sulla cartina “occidentale” ma su questa si, e sta proprio a NO di Severodoneck, il paese prima. L’annuncio della battaglia è stato dato dal sindaco della città.
https://t.me/boris_rozhin/47096

VELIKAJA KAMYŠEVACHA

Gli ucraini affermano di averne perso il controllo (sulla cartina occidentale “velyka komyshuvakha”).
https://t.me/boris_rozhin/47118
A prenderla sarebbero stati i russi provenienti da Est, ovvero da Kamenka (sulla cartina occidentale “kamyanka”). Qui a ben vedere non si va verso sud ma verso est. Potrebbe sembrare un controsenso, perché si disperdono energie preziose verso una direzione che porta al nulla: non c’è un movimento contestuale da nord con cui congiungersi, anzi a nord gli ucraini “contrattaccano” se così si può dire, e prendono i due paesi rimasti ai russi aldilà del Severskij Donec. In realtà esistono anche manovre di accerchiamento, manovre diversive, manovre di ampliamento di fronte per disperdere le difese nemiche lungo mille rivoli e impegnarle a difenderle anziché a contrattaccare. Come in questi due mesi e mezzo i russi hanno fatto ampiamente, mantenendo praticamente sempre l’iniziativa sia quando avanzavano, che quando si ritiravano. Vedremo gli sviluppi.

AL POSTO DI

La Transnistria per le ff.aa. Ucraine rappresenterebbe il “premio di consolazione”, chiamiamolo così, per la perdita di Mariupol’. A dirlo Viktor Andrusiv, consigliere del regime di Kiev, che usa un altro termine, “obmennyj fond”, “fondo di scambio”.
https://antifashist.com/item/na-ukraine-ozvuchili-cel-dlya-vtorzheniya-v-pridnestrove-obmennyj-fond.html
L’unico problema è che per farlo ci vuole l’autorizzazione della Moldavia, a cui la Transnistria formalmente appartiene. I Natovskie starebbero lavorando in questo senso… anche qui, appare chiaro che per il povero popolo della Transnistria non si prospettano tempi facili nel breve e medio periodo.

PER GRAN PARTE DELLA MIA VITA… SOLO GUERRA.

Danja (ovvero il diminutivo di Daniele, in russo i diminutivi finiscono in “a” anche per gli uomini), ragazzo del Donbass, 15 anni, residente vicino alla Trudovskaja (“Lavoratrice”), miniera zona fronte, così dice. Spiegarlo ai buffoni che abbiamo in giro in lungo e in largo per i governi europei… ma lo sanno benissimo. Sogna la pace, Danja, da otto anni.
https://t.me/swodki/88793

Aggiornamenti a seguire.

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05/05 aggiornamento 19:20

FRONTE EST


A sud di Lisičansk

Confermata la presa ieri del piccolo villaggio di Svetličnoe (LNR) prosegue l'avanzata verso ovest (Nižnee) lungo una linea che, nelle intenzioni degli attaccanti, prevede di tagliare la strada a sud di Lisičansk. Di fatto, un altro pezzo di linea difensiva che cede e arretra verso ovest.
https://t.me/readovkanews/32850

Troickoe

Confermata ormai da più fonti la presa di Troickoe, i combattimenti ormai si sono spostati alla periferia sud di una città rinominata dal fantasioso regime di Kiev N'ju-Jork (sic. Нью-Йорк)
https://t.me/WarDonbass/61702
https://t.me/boris_rozhin/46973

Verso Charkov

Verso Charkov, invece, dove maggiore è stato l'attivismo ucraino, purtroppo notiamo ancora una volta la criminale negligenza dei capi dell'esercito locali. Oggi è stata eliminata dai russi un'intera squadra di guastatori, accerchiati completamente nel corso di un'incursione oltre le linee nemiche: alla fine si è scoperto essere tutti "teroborony", ovvero gruppi di difesa territoriale, ovvero ragazzi senza alcuna esperienza militare e anziani. Mandarli così, in bocca al nemico, è semplicemente da criminali.
https://t.me/riafan/95803

Popasnaja

Carta aggiornata. Anche oggi un altro pezzo di città, un altro gruppo di edifici, un'altra fortificazione passata in mano ai russi e alle milizie del Donbass.
https://t.me/riafan_everywhere/9280
L'impressione, per le energie, le risorse, i mezzi impiegati da entrambe le parti su questo braccio di ferro, è davvero che qualora dovesse cadere, produrrebbe un effetto domino probabilmente determinante per le sorti di buona parte della linea di fronte. Sicuramente devastante.

FRONTE TRANSNISTRIA

Armiamo la Moldavia! (parte seconda… e già che ci siamo “occupiamola”)

Confermata l’intenzione di Charles Michel di armare la Moldavia. Ieri tra l’altro Maia Sandu ha firmato una legge che autorizza anche ufficiali stranieri a “difendere i confini” della Moldavia, ovvero a invadere la mai riconosciuta Transnistria… dove per “ufficiali stranieri” anzitutto si intendono le ff.aa. rumene, autorizzate a occupare la Moldavia.
https://t.me/WarDonbass/61723

Spari dall’Ucraina su un valico di frontiera con la Transnistria

Hanno aperto il fuoco all’altezza di Pervomajsk, giusto per fare un po' di terrorismo psicologico. A parte questo, nessuna vittima per fortuna.
https://antifashist.com/item/vsu-otkryli-ogon-na-granice-s-pridnestrovem.html

FRONTE SUD

Ripristinati trasporti ferroviari (per il momento solo merci) fra Cherson e Crimea. Altro segnale di trasformazioni socioeconomiche in corso.
https://t.me/readovkanews/32858

Trasformazioni simboleggiate, certo, anche dai cambi di cartelli (oggi è il turno di Mariupol’ https://t.me/boris_rozhin/47038), ma che senza un forte mutamento sociale, economico, culturale alla base, resterebbero pure manifestazioni simboliche.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti che emergeranno in serata, domani mattina.

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05/05 ore 08:00
JEFFREY SACHS CONFERMA L’IPOTESI DI GUERRA PER PROCURA


“University Professor and Director of the Center for Sustainable Development at Columbia University
President of the UN Sustainable Development Solutions Network, Chair of the Lancet COVID-19 Commission”

Insomma, non proprio l’ultimo dei personaggi da bar che dopo il primo bianchetto ti dicono già come salvare il mondo, e neppure il primo dei bolscevichi… anzi, per dirla tutta nella prima metà degli anni Novanta fu uno di quei “consiglieri” che “aiutò” gli oligarchi del Cremlino a smantellare l’URSS… pardon, a “liberalizzare l’economia”.

Noi in Italia lo sentiamo ultimamente parlare di "green economy" e "invertire la rotta"
https://www.huffingtonpost.it/entry/jeffrey-sachs-sviluppo-e-sostenibilita-e-ora-di-cambiare-rotta_it_61766373e4b010d9331307da/

Sull’Ucraina ha mantenuto un principio che, in Italia, è sempre stato ridotto, un po’ come il latte parzialmente scremato, a prudenti accuse verso gli Stati Uniti, a cui è attribuita la maggiore responsabilità nel non trovare la pace.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/01/guerra-russia-ucraina-leconomista-jeffrey-sachs-stati-uniti-piu-riluttanti-di-mosca-a-una-pace-negoziata/6576461/
https://www.corriere.it/politica/22_maggio_01/sachs-stati-uniti-nato-russia-8509a362-c8b4-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml

E’ già qualcosa, qui in Italia per molto meno sei bollato come “al soldo di Putin”. Ma è con i greci che il nostro Jeffrey si scatena. E alla grande. Testo integrale dell’intervista pubblicata sul giornale greco Ekathimerini il 30/04
https://www.kathimerini.gr/opinion/interviews/561833107/o-tzefri-saks-stin-k-oi-ipa-prepei-na-kanoyn-dialogo-me-ti-rosia/
https://www.jeffsachs.org/interviewsandmedia/c8mdz9pwrmd7dyk6bgtjhcy7krbj7z

Ovviamente in greco… quindi yandex.translate.ru come se non ci fosse un domani. Concentriamoci su questa parte di intervista:
– Ο τρόπος για να διαπραγματευτείς είναι… να διαπραγματευτείς, αντί να μαντεύεις απλώς τι θα κάνει η άλλη πλευρά στο τραπέζι των διαπραγματεύσεων. Εάν οι διαπραγματεύσεις είναι αδύνατες, θα το μάθουμε. Αυτό φυσικά θα ήταν τραγικό. Αλλά η αποτυχία των ΗΠΑ να προσπαθήσουν να διαπραγματευτούν είναι ένα τρομερό λάθος και είναι μια απαίσια χειραγώγηση της Ουκρανίας προς όφελος της εξωτερικής πολιτικής των ΗΠΑ (για την αποδυνάμωση της Ρωσίας).

Diventa (trad. mia ponderata sulla versione italiana dall’originale e sul confronto con le versioni in inglese e in russo):
- Il modo di negoziare è ... negoziare, invece di tirare a indovinare ciò che l'altra parte andrebbe a dire al tavolo delle trattative (e usare quella supposizione per non sedersi al tavolo). Se i negoziati sono impossibili, lo scopriremo AL MOMENTO. Questo, ovviamente, sarebbe tragico. Ma il fallimento degli Stati Uniti nel cercare di negoziare è un terribile sbaglio, ed è una devastante manipolazione dell'Ucraina a beneficio della politica estera degli Stati Uniti (per indebolire la Russia).

Quest’ultima frase si trova anche qui,
“The inability of the United States to negotiate and compromise is a terrible mistake, and this is a disastrous manipulation of Ukraine in the interests of Washington’s foreign policy in order to weaken Russia,”
https://bb-cntv.com/news/economist-sacks-us-should-stop-manipulating-ukraine-and-engage-in-dialogue-38641/

quindi deduciamo che yandex traduce bene. A questo punto, fatti tutti i controlli per caso, L’ESPRESSIONE CHE COLPISCE, non tanto perché l’ha detta l’orco cattivo Lavrov, ma il liberale Sachs, è quella contenuta nel suo ATTO DI ACCUSA:
χειραγώγηση της Ουκρανίας προς όφελος της εξωτερικής πολιτικής των ΗΠΑ!

KHEIRAGOGESE χειραγώγηση = MANIPOLAZIONE (KHEIR MANO)
TES OUKRANIAS της Ουκρανίας = DELL’UCRAINA
PROS OPHELOS προς όφελος = PER IL VANTAGGIO/INTERESSE/PROFITTO
TES EXOTERIKES POLITIKES TON EPA της εξωτερικής πολιτικής των ΗΠΑ = DELLA POLITICA ESTERA USA.
Sono parole gravi, dette da una persona che pesa le parole e la cui provenienza non è certo filorussa, visto che ha contribuito a smantellarla. L’Ucraina è manipolata dagli USA, dai suoi kuratory, e l’ipotesi di guerra per procura NATO vs Russia non è più tanto campata in aria. Ma anche lui sarà sicuramente finito sul libro paga di Putin...

Aggiornamenti a seguire.

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04/05 ore 20:00 Aggiornamento

FRONTE EST

Avdeevka

Sembra aver ceduto parte dell’attuale linea di fronte a NORD di AVDEEVKA
Dopo Troickoe, anche Novocelovka e Novobachmutovka sembrano essere passate sotto il controllo delle milizie del Donbass
https://t.me/WarDonbass/61596

Seguiremo gli sviluppi. La differenza, sembra averla fatta il Battaglione Somali, che dopo la liberazione di Mariupol’ e un periodo di licenza, il 28/04 era stato dislocato proprio ad Adveevka.

Il trenta aprile già si faceva sentire:
https://topwar.ru/195728-batalon-nm-dnr-somali-dostig-uspeha-na-avdeevskom-napravlenii-otbrosiv-sily-protivnika.html?

E il due maggio i suoi attacchi cominciavano a dare risultati.
https://news.rambler.ru/army/48585768-opolchentsy-gromyat-gruppirovku-vsu-v-avdeevke/

A oggi, i centri liberati dalle milizie della DNR sono 175
https://dan-news.info/defence/dnr-osvobodila-ot-okkupantov-uzhe-175-naselennyh-punktov---shtab-teroborony/
8 in più rispetto al 20 aprile (ibidem). Considerando che della DNR mancano proprio quei centri abitati trasformati in fortificazioni pressoché inespugnabili, possiamo constatare che il movimento, pur lentamente, continua.

Preparativi di contrattacco ucraino sopra Izjum

In sostanza, sopra Izjum si stanno cercando di costruire ponti di fortuna sul Severskij Donec per passare con uomini e mezzi dall'altra parte e tagliare le comunicazioni fra i soldati impegnati a calare verso Slavjansk e le retrovie a nord.
https://t.me/rybar/32145
La mossa è sicuramente sensata ma VA SUPPORTATA da un ingente quantitativo di uomini e mezzi in grado di affondare questo colpo ai fianchi e tenere la posizione finché alle guarnigioni a sud, trovandosi completamente isolate e sotto fuoco nemico da più parti, non resti che capitolare. Allo stato attuale è questo presupposto, fondamentale per dare un minimo di continuità all'azione, che manca. Configurata così sembra più un azione di disturbo, di rallentamento, di sfiancamento, nel senso guerrigliero della parola. Vedremo anche qui gli sviluppi di questa azione, se mai prenderà piede.

Esplosioni nei dintorni di Kramatorsk e Slavjansk

Lo comunicano gli abitanti di entrambe le città. Ancora lungi dall’essere teatro diretto di scontri, potrebbero essere soltanto le azioni coordinate di un’artiglieria ancora distante.
https://t.me/rybar/32156

La 79° decimata e quindi riparata a Jampol’ non era una notizia falsa

Anche gli stessi ucraini lo ammettono ora, ma controbattono affermando che le critiche mosse da quegli uomini verso i loro superiori e le loro decisioni irresponsabili sarebbero state fatte sotto il fucile puntato contro dei russi... non c'è bisogno di andare oltre coi commenti.
https://t.me/omonmoscow/395

Fuori uso un ponte di ferro sul Dnepr

Di quelli che ci sono anche da noi, con sopra le macchine e sotto i treni, è stato appena attaccato
https://t.me/boris_rozhin/46880

Mariupol'

Ad Azovstal’, il copione è sempre lo stesso: gli squadristi vagano fra le macerie, i droni li intercettano e subito dopo parte un tiro di artiglieria. …
https://t.me/rybar/32152

Fuori da quell'inferno di lamiere, la vita come abbiam visto continua. Da poco sono rientrati in funzione anche i primi autobus di linea (immagini qui)
https://dan-news.info/foto/v-mariupole-otkryt-pervyj-s-nachala-voennyh-dejstvij-v-gorode-avtobusnyj-marshrut/
Quattro corse al giorno per una tratta provinciale, da Mariupol’ a Sartana. Dieci sono gli autobus attesi da Doneck per aumentare le tratte, mentre per il tram occorrerà attendere il pieno ripristino della corrente elettrica (ibidem).


Ritorno alla toponomastica del 2014

Nikol'skoe torna a chiamarsi Volodarskoe, in onore del bolscevico Volodarskij.
https://t.me/boris_rozhin/46891
Stesso destino per vie e piazze in tutti i territori tornati DNR. Segnali fortemente simbolici di una decisa inversione di rotta rispetto a Maidan.

FRONTE SUD

Risicoltura in Crimea dopo otto anni

Dopo otto anni, l'arrivo dell'acqua dal canale della regione di Cherson, criminalmente messo fuori uso per tutto quel tempo da una diga costruita apposta dal regime di Kiev e fatta saltare dai russi quasi subito, consente ora di ripartire con la produzione risicola. Prime immagini qui:
https://t.me/boris_rozhin/46829

Internet russo nella regione di Cherson

I gestori di rete russi hanno ripristinato la rete internet fatta saltare qualche giorno fa da tutti i gestori ucraini, che contemporaneamente hanno lasciato la regione di Cherson. Non si è trattato di una mossa molto oculata anzi, a ben vedere, è stata un'ulteriore spinta di questa regione fra le braccia dei russi.
https://t.me/southtower/6017

FRONTE TRANSNISTRIA

Armiamo la Moldavia!

Complimenti alla NATO-UE, che ha deciso di armare la Moldavia così che possa difendersi dalla Transnistria... ovvero possa riprendersi Tiraspol'... finora son solo dichiarazioni di intenti.
https://t.me/anna_news/30813

Allarmi bomba

Oggi per fortuna nessuna bomba vera, ma “solo” una valanga di allarmi bomba al telefono, verso tutte le sedi istituzionali, rivelatisi falsi. Il terrorismo psicologico danneggia, ma mai come una bomba vera.
https://t.me/anna_news/30840

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100.000 baionette

Ancora sulla mobilitazione, i "teroborony" (difesa territoriale) da spedire al fronte sarebbero 17.000. Occorre ora capire come attingere dal potenziale dei 5 milioni di ucraini all'estero che non pensano minimamente a rientrare per farsi ammazzare.
https://t.me/rybar/32143

"Il giornale nel cestino dell’immondizia": inaugurata campagna acquisti CIA in Russia

Dopo la campagna "cervelli in fuga" inaugurata qualche giorno fa, dove si incoraggia scienziati e luminari delle varie discipline a lasciare la terra dei barbari orchi sanguinari e venire a respirare la libera e fulgida atmosfera democratica dell'Occidente, ora è la volta della CIA in piena campagna acquisti: avete rimostranze? Avete prove inoppugnabili (ma anche no...) dei pasti cannibalici di Putin e sodali? Seguite le istruzioni dell'agenzia e lasciate un messaggio cifrato nel cestino della spazzatura...
https://t.me/readovkanews/32764
... Attenti a non sbagliare cestino...

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.

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04/05/2022 12:30 Aggiornamento

“No value” = 205 milioni di corone svedesi (20 milioni di euro)


La prima notizia è una serie di documenti finiti in mano a un collettivo di hacker e che riguardano il traffico di armi dalla Svezia: due Declaration by end user e una richiesta, da parte dell’Ambasciata ucraina in Svezia a Mykola Stanislavovych Tochytskyi, vice ministro degli Esteri ucraino, per un’unica fornitura di armi.
https://t.me/hackberegini/845

La fornitura riguarda armi svedesi e nella fattispecie:
5.000 missili anticarro AT4
https://www.army-technology.com/projects/saabat4/
3.000.000 munizioni 7,62mm sk ptr 95 prj
470.000 munizioni 7,62 mm sk ptr 95 slprj
http://www.amkat.se/index.php?Env=Ammo&Menu_A=30&Menu_B=80&Menu_C=110&Menu_Value_A=7,62x54R&Menu_Value_B=All&Menu_Name=All

Notare nelle dichiarazioni “To the Government of Sweden” “NO VALUE” a penna (dichiarazione 1 per gli at4 e dichiarazione 2 per le munizioni)
E nella richiesta al governo ucraino per sganciare i soldi, LA CIFRA PER I SOLI MISSILI ANTICARRO PARI A 205 MILIONI DI CORONE SVEDESI! (quasi 20 MILIONI DI EURO!)
Per le munizioni il prezzo non era ancora noto...

La dichiarazione mendace è punita dal codice penale. Ma forse quando si tratta di armi, di “aiuti”, vale. Magari anche per i nostri “aiuti” che partono da Pratica di Mare.

Aggiornamenti a seguire.

 

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04/04 ore 08:00 aggiornamento

E allora io quasi quasi... (non prendo più il treno)

I russi han fatto la loro scelta: PONTI (ancora) SU, SCALI E CORRENTE SUI BINARI GIU'.

Ieri in tarda serata sono iniziati attacchi missilistici, di cui sei veramente rilevanti, nelle zone ovest e centro del Paese
https://t.me/rybar/32123
a scali e centrali elettriche ferroviarie di L'vov, in particolare (cartina qui sotto):
https://t.me/rybar/32135
https://t.me/readovkanews/32736
https://t.me/rybar/32125
Già da subito tredici treni merci in transito bloccati per mancanza di elettricità (e per mancanza di scalo merci)
https://t.me/rybar/32122
Ma anche regione Dnepropetrovskaja, l'ultimo grande scalo prima di arrivare alle zone di guerra
https://t.me/RVvoenkor/10702
https://t.me/boris_rozhin/46733
e regioni Kirovogradskaja e Transcarpazia
https://t.me/readovkanews/32742
https://t.me/readovkanews/32738
In particolare Volovec, Transcarpazia, il più importante snodo da e per Slovacchia e Ungheria
https://t.me/rybar/32127

Obbiettivi raggiunti, infrastruttura tagliata all'ingresso (ovest) e in uscita (prima delle retrovie)

I ponti sono ancora su... esistono i camion... certo, vai a Genova e prova a recuperare un trazionista dall'oggi all'oggi, e chiedi i costi di un trasporto con un listino datato solo luglio 2021... e atterri sul pianeta Terra. Già da noi, in tempo di "pace"
- carenza autisti
- prezzi alle stelle.

Lì, inoltre, se combatto non posso fare l'autista.

Infine, un conto è prendere un locomotore e agganciarci 52 vagoni cisterna o vagoni bisarca, un' altro è prendere 52 motrici e agganciarci 52 cisterne o bisarche. A parte i costi che decollano... ma non ci sono né uomini, né al momento mezzi per recuperare tempi e quantitativi di merce perduti.

Diciamo che, nell'ottica della carestia incombente per la pratica criminale del regime di Kiev di sequestrare milioni di tonnellate di grano e destinarle all'esportazione per pagarsi le armi, forse questa mossa aiuterà il popolo ucraino a vederne uscire di MOLTO di meno. Questa mossa, e altre che ne seguiranno se la NATO-EU continuerà ad ammassare armi in Polonia e Germania. Finite le motrici, restano i muli e basta.

Corruption leaves Ukrainian reserves without weapons and supplies


A volte poi non servono neppure gli "orchi" russi... ci pensa il regime fascistoide di Kiev da solo. Eia eia alalà (tipo abracadabra)... e le armi "puff" per magia scompaiono e i conti in banca di qualcuno si rimpinguano... "finché c'è guerra c'è speranza".

Questo l'articolo del TIMES, non della Pravda, bucato "inspiegabilmente" dai cinegiornali luce locali.

https://www.thetimes.co.uk/article/corruption-leaves-ukrainian-reserves-without-weapons-and-supplies-9xg3x9knh

Riassunto per chi come me non ha la "sottoscrizione" al Times... ma lo recupera da altre parti :-)
https://riafan.ru/23163643-korruptsiya_ostavila_ukrainskih_rezervistov_bez_oruzhiya

Korrupcija. Una parola sola. Testimonianze dirette che parlano di corruzione a ogni livello, persino di battaglione, dove lì a sparire sono decine di migliaia di dollari di attrezzature ed equipaggiamenti che non arrivano... si perdono nei buchi neri. Anche per loro, l'elettricità che non funziona più sui binari e lo scambio messo fuori uso devono essere stati un duro colpo...

Aggiornamenti a seguire.

Comments

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Emanuele
Sunday, 21 April 2024 17:22
[youtube]https://youtu.be/9caPGOLBxjQ?si=KZeF2w3XyCumphc9[/youtube
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Paolo Selmi
Saturday, 28 May 2022 18:28
28/05 ore 17:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN: CRONACA DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA


Krasnyj Liman è una tragedia annunciata. Prendiamo una carta a caso, anche questa va bene:
https://mpsh.ru/uploads/posts/2022-05/thumbs/li.webp

Si vede proprio che chi arretra, perché non può, non riesce a tenere la posizione, non intende immolarsi “fino all’ultimo ucraino” per l’inquilino del piano di sopra, HA ALLE SPALLE UN FIUME. Un fiume dove tutti i ponti son stati fatti saltare. Cosa fa allora?

Cerca riparo a ovest, cercando di ricongiungersi con chi sta tenendo Svjatogorsk.
Oppure cerca di attraversare a est, dalle parti di Jampol’.

In entrambi i casi si tratta di attraversamenti di territori sotto il costante fuoco nemico, quindi esposti a perdite notevoli di uomini e di mezzi, perdite che vanno ad aggiungersi alle perdite subite per tenere una città indifendibile allorché attaccata su tre lati.
https://t.me/epoddubny/10945

Ecco allora che emerge, in tutta la sua criminalità, l’incoerenza, l’idiozia di questo ordine. Di questo ENNESIMO ordine che non doveva essere dato. LO STESSO STA ACCADENDO A SEVERODONECK. Stesso, identico, ordine “non un passo indietro” dato nel totale disprezzo della vita dei propri uomini.

E la cosa che fa incazzare di più è che la propaganda di regime ieri diceva che a Liman “l’esercito si raggruppava su posizioni più vantaggiose” per resistere, mentre oggi si limita a dire che “la lotta per Liman continua”.
https://t.me/boris_rozhin/51028
Questo, mentre colonne di soldati russi stanno già puntando a Slavjansk
https://t.me/WarDonbass/66203
e al confine nord-est della città, nella cittadina di Rajgorodok, a 5 km dalle porte della città, pare già ci siano i primi scontri:
https://t.me/WarDonbass/66198

Lo stesso si dice di Severodoneck: ormai alcuni quartieri sono in mano agli attaccanti, ma “la situazione è sotto controllo”, “non molliamo”, “teniamo le posizioni”.
https://t.me/WarDonbass/66153
Poi girano sui canali telegram immagini come queste dove l’albergo Mir è praticamente stato occupato dai russi,
https://t.me/WarDonbass/66133
ma si continua a minimizzare.

Una continua presa in giro, come in quei videomessaggi deliranti di uno dei capi di Azov che diceva che “era in corso un’operazione speciale, i cui contorni non era possibile rivelare”… il giorno prima della resa generale.

La prima fase della DELEGITTIMAZIONE di un gruppo dirigente è data dal DISCREDITO che si accumula, sempre di più, su quanto fa ogni giorno. E su questo ormai ci siamo ampiamente. E a questo punto non è più il pope scismatico che prova a tirarti la volata, o il “kurator” da fuori che, per continuare a usarti come marionetta, ti tiene attaccato al respiratore, che possono invertire la rotta. Come si dice nel ciclismo, “se non ne hai, non ne hai”.

DONBASS: CRONACA DI UNA STRATEGIA ANNUNCIATA

In questa carta, invece, tutto quanto continuiamo a dirci, a livello tattico-strategico, su quali siano gli obbiettivi di questa cosiddetta “seconda fase” dell’operazione speciale. Il Donbass si libera così:
https://t.me/swodki/105100
E’ oltre un mese che si dice: attenzione che se cede qui allora si apre la strada per di qua, e se cede lì si apre la strada per di là, e poi alla fine si congiungono e si forma una sacca. Ma ciò nonostante, nonostante l’offensiva russa prosegua al ritmo di pochi chilometri al giorno, uno o due paesi al massimo, l’ordine criminale resta “non un passo indietro”. Finché poi non avviene l’irreparabile, finché poi “non un passo indietro” non è più il segno distintivo di una scelta suicida, ma il risultato finale della stessa, quando la sacca si è chiusa.

ALTRI VIDEO-DENUNCIA DI BRIGATE E BATTAGLIONI

Questo l’elenco aggiornato dei video delle varie brigate e battaglioni che denunciano i loro superiori e rifiutano di andare a farsi massacrare, a cui si è aggiunto quello mostrato in primo piano:
https://t.me/mig41/17987

PROVACI ANCORA, PETR!

Il “povero” Petr Porošenko, alla fine si è saputo oggi che fine aveva fatto. Non è in Polonia, ma continua a fare avanti indietro dal valico di frontiera perché non lo fanno passare. Dopo essere stato trattenuto ieri cinque ore dalle guardie, oggi ci ha riprovato, ma con esito analogo. Alcune immagini commemorative di questo “sic transit gloria mundi” in salsa ucraina:
https://t.me/mig41/17987
https://t.me/WarDonbass/66156

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Saturday, 28 May 2022 10:02
28/05 ore 09:30 aggiornamento

Carta aggiornata a ieri notte da RIAFAN (Che non è ai livelli Rybar… ma questo passava ieri il convento)
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/5/27/751122_full.webp

Sostanzialmente notiamo come, oltre all’accerchiamento operativo, si stia formando una vera e propria sacca nella parte più orientale. Anche Avdeevka è sempre più accerchiata da est e nordest
https://t.me/rybar/33231

Tra l’altro la notizia migliore, non passata fino a ieri notte, riguarda

SEVERODONECK

Secondo Boris Rožin, “oggi ci sono stati colloqui su come dare l’ordine di ritirata da Severodoneck” (Сегодня пошли разговоры о том, что приказ на отход из Северодонецка может быть отдан.)
https://t.me/voenkorKotenok/36780
Questo significherebbe che Severodoneck non farebbe la fine di Mariupol’. Stesso discorso per i soldati ormai attaccati da tre lati. Il comando insensato “non un passo indietro” sembrerebbe non essere seguito. Se così fosse, si eviterebbero gli inutili spargimenti di sangue occorsi, per esempio, a Krasnyj Liman.

TOČKA-U

Un esemplare tirato giù dalla contraerea ieri, come sempre impressionante:
https://t.me/boris_rozhin/50943

Lo propongo alla visione unicamente perché ieri ne sono caduti in diversi contro obbiettivi civili, in particolare nella città di Svatovo (LNR). Unicamente per ritorsione. Il bilancio è di 3 morti e 23 feriti.
https://t.me/readovkanews/35187
Replicheranno, finché saranno nella possibilità di farlo, lo stesso copione messo in atto da otto anni a questa parte. Terrorismo, tuttavia, con effetti ben diversi da quelli di prima del 24 febbraio.

IL CASO POROŠENKO

Queste foto di ieri, che lo ritraggono nella terra di nessuno al confine polacco.
https://t.me/mig41/17975
In stato di detenzione? (su di lui pende una condanna)
O solo “da qui non si esce”?
https://t.me/anna_news/33182
O è già passato? (non si capisce bene, in effetti, non è “scortato” o con le manette ai polsi)
Ufficialmente doveva recarsi in Lettonia per un vertice NATO, e poi a Rotterdam. Sembrava aver ricevuto i permessi per l’espatrio, ma mancava il nulla osta della Rada. Che non è arrivato.
https://t.me/mig41/17977
In ogni caso, questo è un segno dell’inasprimento della RESA DEI CONTI INTERNA AL POTERE FASCISTOIDE-MAFIOSO UCRAINO, dove boiardi aspiranti capiclan, capiclan non troppo ansiosi di uscire dalla scena, vecchie figure che attendono solo “il loro momento”, si stanno combattendo dietro le quinte, sostenuti da cordate interne (oligarchi e gruppi di potere) ed esterne (kuratory NATO-UE, disuniti anche nel sostenere l’uno piuttosto che l’altro). Il tutto, sulla pelle di un popolo trasformato in carne da cannone. In quest’ottica, i pochi fotogrammi di ieri sul confine dell’ex-presidente, sono EMBLEMATICI.

“SPASIBO ILON!”


Giunto nelle mani “sbagliate” questo trabiccolo, di nome Starlink e fabbricazione Ilon Musk, che consente ovunque di connettersi via satellite a internet.
https://t.me/sashakots/33124
Anche a me, che son molto ignorante in materia, ora è chiaro come facevano a trasmettere da Azovstal’, per esempio.

PRIMA NAVE ATTRACCATA A MARIUPOL’

Notizia di oggi, segno che il porto è tornato, sia pure a regime ridotto, operativo.
https://t.me/readovkanews/35185

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 27 May 2022 18:32
27/05 ore 18:00 aggiornamento

DALL'INIZIO DELL'OPERAZIONE, LIBERI 220 CENTRI ABITATI DELLA DNR


Con Krasnyj Liman dall’inizio dell’operazione sono stati liberati 220 centri abitati della DNR, che a differenza della LNR è quella che resta ancora maggiormente da liberare. Ma già così la cartina rispetto al 23 febbraio è cambiata. E rispetto all’8 marzo senza intervento russo, ovvero in una completa disfatta militare e cancellazione delle due repubbliche, è praticamente l’esatto opposto.
https://t.me/TRO_DPR/2817

CONFERMATO L’ACCERCHIAMENTO OPERATIVO DI SEVERODONECK

Tutte le vie di comunicazione da e per sono inutilizzabili o fisicamente bloccate, come annunciato dalle milizie della LNR.
https://t.me/rian_ru/165061
Questo rende impossibile anche la ritirata ordinata che solo una settimana fa sarebbe stata ancora possibile. Per colpa di chi?

SICURAMENTE NON DEI RUSSI! NESSUNA MOSSA A SORPRESA, NESSUN CONIGLIO DAL CILINDRO… CE NE HA MESSO, MA LO HA CAPITO ANCHE JOHNSON…
"I'm afraid that Putin, at great cost to himself and to the Russian military, is continuing to chew through ground in Donbas. […] He's continuing to make gradual, slow, but I'm afraid palpable, progress"
https://www.reuters.com/world/uks-johnson-putin-making-slow-palpable-progress-donbas-bloomberg-2022-05-27/

Una domanda, quindi, sorge spontanea: se il Coccodrillo Putin (così lo chiama il simpatico Boris:“How can you deal with a crocodile when it’s in the middle of eating your left leg?” Come puoi trattare con un coccodrillo mentre ti sta mangiando la tua gamba sinistra? https://www.mirror.co.uk/news/politics/boris-johnson-warns-crocodile-vladimir-27081356) non ha tirato una codata inaspettata, non si è fiondato a sorpresa, ma è prevedibile, quasi lineare, nella sua lenta progressione… COME E’ STATO POSSIBILE CHE SVARIATE MIGLIAIA DI SOLDATI SIANO STATI CHIUSI OPERATIVAMENTE IN UNA SACCA? SOLDATI COMANDATI ANCHE, SOPRATTUTTO, DAI TUOI “CONSIGLIERI MILITARI” CHE HANNO PRESO IL POSTO DELLO STATO MAGGIORE UCRAINO?

Per inciso, in tutto il blocco ex-sovietico, il coccodrillo è un animale simpatico. E’ il Coccodrillo Gena (Крокодил Гена), l’amico di Cheburashka (Чебурашка), immortalato in questa canzoncina (qui sottotitolata per l’occasione nella lingua del perfido Johnson, pardon Albione): https://www.youtube.com/watch?v=v-0xugvRnUg
Dedicata a chi pensa ancora che basta far vedere la caricatura di Ivan Drago per tornare a quei tempi…
Пусть бегут неуклюже Che corrano sbadatamente
Пешеходы по лужам, i passanti fra le pozzanghere
А вода по асфальту рекой. con l’acqua sull’asfalto come un fiume.
И не ясно прохожим Anche se non è chiaro a chi passa
В этот день непогожий In questo giorno così piovoso
Почему я весёлый такой. Perché io invece sia così felice.

L’ASIA PER LA PRIMA VOLTA SUPERA L’EUROPA COME ACQUIRENTE DI PETROLIO RUSSO

“Asia is now biggest buyer of Russian barrels amid Ukraine war”
“Between 74 million and 79 million barrels from the OPEC+ producer were in transit and floating storage over the past week, more than double the 27 million barrels just before the February invasion of Ukraine, according to Kpler.”
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-26/russia-has-record-oil-volumes-at-sea-as-cargoes-shift-to-asia

Non c’è bisogno di commentare ulteriormente il fatto che, parlando dei kuratory NATO, la geografia non è mai stata il loro forte. E che con India e Cina affamate di materie prime, togliendoci (parzialmente) abbiam fatto loro solo fatto un regalo. Oltre al fatto che la perdita di quote importanti di mercato è stata completata da condizioni ancor più sfavorevoli in fase di acquisto: a parte i prezzi aumentati, ma anche solo costi semplici che prima non c'erano. Non penso che il “venditore”, per esempio, si accolli i costi di commissione per cambiare la valuta tramite la sua stessa banca… oltre al fatto che il cambio è già di suo una cosa arbitraria.

Mi ricordo ancora quando, quasi vent’anni fa, per cambiare in rubli a S. Pietroburgo i quattro euro che mi ero portato dietro, evitavo ACCURATAMENTE gli uffici in centro con su scritto in inglese “exchange” e andavo a infilarmi nei meandri secondari della città, finché trovavo scritto “обмен валюты”, e lì riuscivo sempre a spuntare qualche rublo in più. Immaginiamoci a quel livello e affidando a un’agenzia esterna l’intero compito di curare il flusso dal conto in euro a quello in rubli, che controllo sul processo si potrà mai avere, tenendo peraltro conto che l’alternativa al “se vi va bene, è così”, sarà: “se non vi va bene, è ancora così”…

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Friday, 27 May 2022 12:51
27/05 ORE 12:30 aggiornamento

SITUAZIONE DAI FRONTI


Carta aggiornata di Rybar
https://i.ibb.co/mBQwfT3/27-05-1.jpg

Come è facile notare, la linea di fronte sta collassando sia a nord, che a est.
https://t.me/s/boris_rozhin

A NORD, dopo la liberazione di KRASNYJ LIMAN (riquadro in alto a destra), l’operazione si è spostata a ovest e sud-ovest, per coprire quello spazio fra il centro abitato e il fiume. Resta quindi isolata, a est, Svjatogorsk, di cui abbiamo già parlato.

A EST, SEVERODONECK e Lisichansk sono ormai chiusi, così come è chiusa Gorskoe appena poco più a sud. Quello è il punto più critico che sta per saltare.
A ovest di Popasnaja (riquadro a sinistra), BACHMUT (Artemovsk) si conferma sotto attacco da tre direzioni. Attacco che tra un po’ raggiungerà le porte della città da sudest e da nordest

PRIMA NAVE AL CARICO A MARIUPOL’

25 tonnellate di rulli d’acciaio per un valore complessivo di 170 milioni di dollari. Inutile dire l’importanza del lavoro di bonifica e sminamento svolto sinora per la ripartenza dell’economia locale.
https://t.me/boris_rozhin/50834

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 27 May 2022 08:39
27/05 ore 08:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN LIBERA!

La conferma ufficialmente arriverà tra qualche giorno, fra sminamenti e verifica casa per casa che non vi siano cecchini o bombe, ma ieri sera alle venti i corrispondenti sul campo già lo avevano annunciato.
https://t.me/boris_rozhin/50762
Ora Slavjansk è più vicina.

Tra l’altro, una scia di sangue segna questa TRAGICA DISFATTA, perché di questo stiamo parlando. Almeno un centinaio di morti fra le fila ucraine, quelli che non sono riusciti a consegnarsi prigionieri perché avevano il fucile puntato dietro delle truppe barriera.
https://t.me/boris_rozhin/50770
E la responsabilità di questo ennesimo massacro ricade tutta sul comando militare che li ha prima spediti aldilà del fiume, poi ha fatto saltare i ponti, e ha detto loro: “tenete la posizione”. Ci ritorneremo, su questo.

I combattimenti ora, presumibilmente, si sposteranno anche a OVEST nell’ultima zona aldilà del Severskij Doneck tenuta dagli ucraini. Zona molto delicata perché, di fatto, si tratta del bellissimo monastero di Svjatogorsk (la “montagna sacra”, o “sacromonte” come lo chiamano qui). Qui una foto:
https://t.me/WarDonbass/65858
Operazione molto delicata e che richiederà il suo tempo.

BACHMUT (ARTEMOVSK)

Confermati gli avanzamenti di ieri. Inoltre Borovskoe, fra Severodoneck (a nord) e Toshkoe (a sud) sarebbe sotto attacco. La sua presa contribuirebbe ulteriormente all'isolamento del blocco Severodoneck-Lisichansk.
https://t.me/boris_rozhin/50763

AVDEEVKA

Carta aggiornata della situazione
https://i.ibb.co/0ccQKPN/Avdeevka-RYBAR-OUT-220526.jpg
Come sottolinea il collettivo di Rybar, è da otto anni che minaccia e colpisce Doneck coi tiri di artiglieria, ma è forse la più fortificata delle roccaforti dell'intera linea difensiva ucraina. Quindi finora non c'è stato verso di espugnarla.
https://t.me/rybar/33204

Tuttavia, è notizia di ieri notte che un bastione di questa roccaforte, chiamato Kuren’ dai locali e punto di lancio missilistico per otto anni sulle case intorno, è stato espugnato.
https://t.me/swodki/104389
E per chi abita quei luoghi, questa è la più bella notizia.

Naturalmente, aumentando esponenzialmente ora le possibilità di restare tagliati fuori sia nelle comunicazioni che negli approvvigionamenti, ora è più probabile che anche questa roccaforte cada.

L’ORA DI MOSCA E I REALIJA.

La regione di Zaporož’e passa all’ora di Mosca come già le vicine DNR e LNR, niente più ora legale.
https://t.me/readovkanews/35083
Quando i russi dicono che il cosiddetto “piano di pace” italiano non tiene conto dei “realija”, dei dati reali, è un modo elegante per dire che son fermi con gli eventi a due mesi fa. Eventi dichiarati, manifesti, che da due mesi in quelle regioni stanno andando, e stanno muovendo intere popolazioni, da tutt’altra parte. Teniamo anche presente che, per essere così veloci, per non incontrare alcuna resistenza interna, anche passiva, non devono essere così malvisti da tali popolazioni. E constatiamo che non è una favola il fatto che, negli ultimi otto anni in cui il regime fascistoide di Kiev aveva solo in testa di “de-russificare” tali luoghi a stragrande maggioranza russa (ma non chiamiamolo genocidio culturale… perché qui questo termine lo si può usare solo per alcuni e non per tutti), staccando la spina con le regioni vicine “traditrici” e “da punire”, ma non offrendo nulla in cambio, l’economia locale andava a rotoli, la miseria aumentava, il capitalismo da rapina e saccheggio altrettanto incrementava. Ora i russi e le milizie del Donbass “riattaccano quella spina”. E non fino al cambio di legislatura e al successivo chiaro di luna del gerarca di turno diventato duce a Kiev. Ma molto, molto più a lungo.

DUE VIDEOMESSAGGI

Il primo è del buffone di corte eretto a capo di stato.
https://t.me/swodki/104390
Cari concittadini, purtroppo le cose non vanno bene perché l’Europa e l’Occidente non ci aiutano. Il capobanda di Kiev omette le proprie responsabilità criminali, le scelte politiche e militari fallimentari di questi ultimi tre mesi, a partire ovviamente dall’operazione che avrebbe dovuto rappresentare la “soluzione azera” nel conflitto del Donbass. Omette anche di sottolineare l’ultima cosa che di solito fanno, i suoi “alleati”, quando le cose vanno male: far fuori i “colpevoli”. Pensa ancora di restare a galla lui, nella resa dei conti interna che si va approssimando.

Il secondo videomessaggio è di questo prigioniero ucraino, diretto a Zelenskij e sodali.
“Siete voi i nemici del popolo”. “Io non voglio più vivere con gente come questa. Ci hanno fatto più male di quanta ce ne ha fatta Janukovič”
https://t.me/swodki/104391

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 27 May 2022 10:16
Chiedo scusa per i due doppioni qui sotto. Ieri sera dava messaggio di errore e anche adesso faccio fatica a inserire aggiornamenti. Stamattina ho incorporato l'aggiornamento che non ero riuscito a mandare ieri notte e ora mi sono accorto che invece quello di ieri era andato due volte.
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 26 May 2022 23:21
26/05 ore 23:00

KRASNYJ LIMAN LIBERA!

La conferma ufficialmente arriverà domani, ma stasera alle venti i corrispondenti sul campo già lo annunciavano.
https://t.me/boris_rozhin/50762
Ora Slavjansk è più vicina.

Altre notizie:

- Borovskoe, fra Severodoneck (a nord) e Toshkoe (a sud) sarebbe sotto attacco. La sua presa contribuirebbe ulteriormente all'isolamento del blocco Severodoneck-Lisichansk.
https://t.me/boris_rozhin/50763

- Carta aggiornata della situazione ad Avdeevka
https://i.ibb.co/0ccQKPN/Avdeevka-RYBAR-OUT-220526.jpg
Come sottolinea il collettivo di Rybar, è da otto anni che minaccia e colpisce Doneck coi tiri di artiglieria, ma è forse la più fortificata delle roccaforti dell'intera linea difensiva ucraina. Quindi finora non c'è stato verso di espugnarla.
https://t.me/rybar/33204
Naturalmente, aumentando esponenzialmente ora le possibilità di restare tagliati fuori sia nelle comunicazioni che negli approvvigionamenti, ora le cose potrebbero cambiare.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Thursday, 26 May 2022 23:11
26/05 ore 23:00

KRASNYJ LIMAN LIBERA!

La conferma ufficialmente arriverà domani, ma stasera alle venti i corrispondenti sul campo già lo annunciavano.
https://t.me/boris_rozhin/50762
Ora Slavjansk è più vicina.

Altre notizie:
- Borovskoe, fra Severodoneck (a nord) e Toshkoe (a sud) sarebbe sotto attacco. La sua presa contribuirebbe ulteriormente all'isolamento del blocco Severodoneck-Lisichansk.
https://t.me/boris_rozhin/50763

- Carta aggiornata della situazione ad Avdeevka
https://i.ibb.co/0ccQKPN/Avdeevka-RYBAR-OUT-220526.jpg
Come sottolinea il collettivo di Rybar, è da otto anni che minaccia e colpisce Doneck coi tiri di artiglieria, ma è forse la più fortificata delle roccaforti dell'intera linea difensiva ucraina. Quindi finora non c'è stato verso di espugnarla.
https://t.me/rybar/33204
Naturalmente, aumentando esponenzialmente ora le possibilità di restare tagliati fuori sia nelle comunicazioni che negli approvvigionamenti, ora le cose potrebbero cambiare.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Thursday, 26 May 2022 19:42
26/05 19:00 aggiornamento

SEVERODONECK

Questa la carta aggiornata alle 14:00 di oggi secondo le informazioni raccolte dagli abitanti
https://t.me/LIC_LPR/26582
A EST della linea rossa: zona in mano ai russi e alle milizie del Donbass
A OVEST della linea blu: zona in mano alle ff.aa. ucraine
TRA BLU e ROSSO: area dei combattimenti

KRASNYJ LIMAN

Qui, dove già ieri la maggior parte della città era in mano ai russi, la linea di fronte sta scendendo sempre più velocemente verso il fine città, i soldati ucraini cedono posizioni.
https://t.me/boris_rozhin/50696
Al momento gli ucraini controllano ancora il 20% della città. Durante la ritirata molti si consegnano prigionieri e si accumulano “trofei” NATO, come in queste foto di un corrispondente, dove si notano NLAW e Stinger che andranno a rifornire le prime linee russe contro i blindati ucraini (a proposito di quanto si notava poc’anzi):
https://t.me/RVvoenkor/13719

A 5 KM DA BACHMUT (ARTEMOVSK)

Liberata KLINOVOE (la città al centro della cartina qui sotto), la linea di fronte si trova a 5 KM soltanto da BACHMUT (ARTEMOVSK).
https://t.me/WarDonbass/65775
Questa cartina, invece, comprende anche il movimento della linea di fronte più a NORD: il cerchio più in alto è PROKROVSKOE.
https://t.me/Belarus_VPO/15295
E il paese dopo a ovest è già BACHMUT. Persa quella, collassa l’intera linea di difesa a SUD. Il nervosismo del regime fascistoide di Kiev è comprensibile, ma la colpa non è degli aiuti NATO-UE che non sono arrivati… bensì della corruzione interna che li ha imboscati, del loro utilizzo irresponsabile in operazioni propagandistiche e di facciata e, non da ultimo, nella direzione NATO-UE a cui loro da brave marionette si sono attenuti, riassumibile nella formula “non un passo indietro”, senza tener presente che gli amerikani son fatti così: dopo aver fatto danni dicono… “ops, not my problem”, e ti lasciano nella palta e coi debiti. Ma non lo stanno tenendo presente neppure i governi europei, prigionieri delle loro paranoie.

FRA LE MACERIE DELLA PERESTROJKA: 30 ANNI FA, APRIVA IL PRIMO MC DONALD’S A MOSCA

E il danno non fu tanto l’apertura di quel bel posticino
- dove, “supersize me” docet, si preparano le coronarie a tanti futuri degenti nei reparti di cardiologia e non solo;
- che puzzava (e puzza) di Zio Sam lontano chilometri e chilometri;
- che incarnava (e incarna) la quintessenza del capitalismo col suo cibo prodotto, confezionato, distribuito e consumato come in una infinita catena di montaggio;

Quanto la reazione che ebbero i cittadini russi. Guardate questa foto, parla già da sola:
https://t.me/mig41/17918

Mi raccontavano amici di allora che la stessa cosa accadde a Baku, a Kiev, a Minsk, OVUNQUE. Era bastato POCO MENO DI UN DECENNIO, a partire dalla morte di Brezhnev (e sono già “generoso” perché la spallata vera non la diedero né Andropov, né tantomeno Chernenko, ma SOPRATTUTTO l’uomo con la voglia in fronte e la sua “perestrojka”), per destabilizzare un’intera coscienza collettiva, che aveva saputo resistere e reagire con successo di fronte a venti milioni di morti e milioni di deportati, devastazioni senza eguali nella storia dell’umanità, nemico alle porte, crollo demografico e della forza lavoro e sanzioni da guerra fredda. Poco più di un lustro è bastato, per essere onesti. Cinque anni di perestrojka in cui l’uomo dalla voglia in fronte disse: compagni, finora abbiam sbagliato tutto. E, insieme al gruppo dirigente intorno a lui, procedettero a smantellare prima i valori alla base (…vetusti!), poi il modo di produzione a proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione e conduzione pianificata dello stesso (…non funziona!), poi il partito stesso (…“rifondiamolo”!) e, infine, lo Stato (…sciogliamolo!).

Non era solo un sistema di comando a crollare, “in the wind of change”, come cantava un mediocre gruppo di allora che, oltrettutto, poi si scoprì esser stato in quel periodo anche sul libro paga di Langley: ERA UN’INTERO, COMPLESSO, ORGANIGRAMMA DI RESPONSABILITA’, INTERDIPENDENZE, DIRITTI E DOVERI, COLLEGATI L’UNO CON L’ALTRO E DA CUI DIPENDEVANO LE VITE DI CENTINAIA DI MILIONI DI CITTADINI SOVIETICI! Il caos che regnava nel 1989-90 era tale che, in pieno “wind of change”, quando un anno più tardi aprì il primo Mc Donald’s a Mosca… tutti si precipitarono in massa, manco fosse il giorno dei funerali di Lenin.

Il 12 giugno, racconta il canale telegram, Mc Donald’s riaprirà di nuovo in Russia, dopo essersene andato per qualche settimana giusto per non far brutta figura a casa sua. Avrà ipocritamente un altro nome ma manterrà lo stesso menu. Questa volta, ormai, PRESUMIBILMENTE, non troverà più le code chilometriche ad aspettarlo.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 26 May 2022 14:44
26/05 ore 14:00 aggiornamento

SEVERODONECK

Combattimenti alle porte della città da due direzioni (sottolineature rosse nella cartina qui sotto), mentre da sud-est (parte cerchiata) i combattimenti sarebbero casa per casa. Questo è quanto riportano fonti ucraine.
https://t.me/boris_rozhin/50695

SWITCHBLADE FINITI NELLE MANI “SBAGLIATE”: ancora sul problema degli armamenti

Il complesso militare industriale NATO-EU, se veramente interessato a raddrizzare le sorti (al momento MOLTO compromesse) di questo conflitto, dovrebbe chiedersi che fine fanno le sue armi. Se invece gli interessa solo fatturare, sappia che il LEND LEASE 2.0 sta funzionando così:
1. Vendono le armi agli ucraini
2. Che si indebitano alla morte anche per le prossime generazioni
3. Che si privano del grano e tutto quello che ci siam detti pur di cominciare a pagare PER VEDERLE
4. un po’ fatte saltare in aria appena arrivate nell’Ovest del Paese, così, con due “calibrate” (“kalibrovki”, come chiamano i russi il lanci dei missili Kalibr)
5. un po’ sprecate su fronti inutili e già persi (ma tenuti per motivi propagandistici dagli stessi kuratory che devono anticipare soldi sempre più ingenti)
6. un po’ finire nelle mani nemiche, come questi SWITCHBLADE
https://t.me/RVvoenkor/13689
Ho visto dei filmati propagandistici ucraini su questi droni e sono micidiali. Vengono lanciati come un mortaio, e poi teleguidati tramite portatile o tablet fino a quando non si schiantano sull’obbiettivo prefissato. Ora i russi li punteranno contro gli obbiettivi militari ucraini. Come già fatto coi JAVELIN, cogli NLAW, eccetera. Quindi, riassumendo: si mette un popolo intero alla fame… per far perdere il suo esercito. Ma se gli interessa fatturare, non c’è problema. Finché c’è guerra, c’è speranza.

CHI SI NASCONDE ANCORA AD AZOVSTAL’…

Peraltro, ad Azovstal’ si sta ritirando “chiavi in mano” un vero e proprio arsenale. Ma l’argomento di questo paragrafo è un altro: il capo della DNR nella conferenza stampa di oggi ha comunicato che sono stati trovati ancora dei soldati nascosti fra i sotterranei
https://t.me/boris_rozhin/50640

No, non sono samurai trovati nella giungla, che dopo vent’anni pensavano ancora che ci fosse la guerra, sono semplici latitanti che stanno aspettando solo che si calmino le acque, per poi mettersi l’abito civile, uscire e confondersi fra la folla.
Per questo, altre due o tre settimane saranno dedicate alla loro cattura, annuncia sempre il capo della DNR.
https://t.me/boris_rozhin/50646

E comunque, quando li trovano, sempre nel corso della stessa conferenza stampa è stato sottolineato che finora non hanno opposto resistenza.
https://t.me/WarDonbass/65721

BANDIERA ROSSA SU KRASNYJ LIMAN

Anche qui, non pensiamo a improbabili rivoluzioni socialistiche. Nulla di tutto questo e sotto, all’ingresso dell’amministrazione comunale, c’è pure la bandiera rUssa. La bandiera rOssa, in questo caso, evoca altro. Evoca il II conflitto mondiale, come sappiamo. Evoca la liberazione di un intero popolo dal nazifascismo, e in queste vesti di “flag pobedy” (Bandiera della vittoria) la vediamo ora issata. Su una città che fino al 2014 si chiamava “Krasnyj” (rossa) LIMAN, e poi dopo la decomunistizzazione di Poroshenko Liman e basta. Da oggi gli abitanti stessi son tornati a chiamarla “Liman Rossa”.
https://t.me/vladlentatarsky/13875

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 26 May 2022 08:38
26/05 ore 08:00

Nessuna notizia ancora dai vari fronti, ma alcune informazioni di rilievo

I PRIGIONIERI UCRAINI SONO RADDOPPIATI

Attualmente i detenuti sono circa ottomila, sia nella DNR che nella LNR, secondo l’ambasciatore della LNR in Russia.
https://t.me/RVvoenkor/13641

“DISERTORI” UCRAINI, VIDEOMESSAGGI E (A)TIPICITÀ DI QUESTO CONFLITTO (rispetto ai precedenti)

Lo schema che riportavamo settimane fa (tutti uniti sotto il comandante di brigata, videomessaggio a Zelenskij e al comandante di Stato Maggiore, contenuto non contro la guerra in generale, ma come si sta andando, in guerra, ovvero denuncia dell’impossibilità materiale di combattere, quindi rifiuto di combattere) è divenuto, come si dice oggi nei cosiddetti “social”, “virale”.

Per inciso, andrebbe studiata l’influenza dei social sull’andamento di questi tre mesi di conflitto. Brevemente:
- conoscenza dei soldati in tempo reale della situazione nonostante la propaganda di regime dica il contrario;
- diffusione di notizie e fonti di prima mano da corrispondenti sul posto che pubblicano senza bisogno di CNN (Iraq anni Novanta) e mezzi di comunicazione di massa;
- aumento esponenziale di notizie false grazie alla maggiore capacità di manipolazione del supporto digitale; il che presuppone, nei ricettori della notizia, la necessità di una sempre maggiore capacità di analisi del materiale di cui si entra a disporre, esame quasi fotogramma per fotogramma dei video montati, confronto con materiali identici, ma risalenti a PERIODI E LUOGHI DIVERSI (es. stesso fotogramma di carro armato in fiamme, ma di un video di cinque anni fa), piuttosto che verifica dela COERENZA fra notizia dichiarata e materiali presentati (es. ospedale pediatrico con facciata distrutta da colpi che non possono chiaramente essere quelli provenienti da un aereo, perizia balistica, analisi dei crateri, analisi dei detriti e della loro posizione, eccetera);
- possibilità, da parte dei soldati stessi, di DIRE LA LORO durante il conflitto; FINE DEL SISSIGNORE INCONDIZIONATO; videomessaggi di denuncia come strumento di difesa dei soldati di fanteria, è il caso di dirlo, dei propri interessi vitali messi a repentaglio da ordini idioti e dichiaratamente votati al suicidio o immolazione per interessi puramente propagandistici.

E altre cose che non mi vengono in mente, ma che verrebbero sicuramente a chi, in materia, è più competente di me. A differenza dei “caschi bianchi” siriani e delle “provette agitate all’ONU” da Powell, il sostanziale equilibrio fra le parti nella diffusione di notizie ha reso possibile smontare all’istante notizie false e riequilibrare il flusso delle stesse (ovviamente, possibilità teorica visto che qui i cinegiornali luce è da tre mesi che ripetono la stessa solfa). In ogni caso, ostacolo linguistico a parte, la possibilità di controinformazione è decisamente aumentata.

Questi, tornando sul pezzo, i messaggi in questione, e sono solo gli ultimi in ordine di tempo:
- II reggimento 46° battaglione artiglieria
https://t.me/RVvoenkor/13635

- 115° brigata delle ff.aa. ucraine, tramite lettera scritta a Zelenskij e Zaluzhnyj
https://t.me/riafan_everywhere/9994

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 25 May 2022 22:46
25/04 ore 22:30 aggiornamento

CARTA AGGIORNATA


Carta aggiornata dell’agenzia di stampa RIAFAN. Nulla a che vedere con quella del collettivo di Rybar, ma quantomeno aggiornata:
https://static.riafan.ru/upload/images/2022/5/25/746304_full.webp

E’ assolutamente visibile il cuneo che da Popasnaja ha tagliato una delle principali vie di approvvigionamento (ed eventuale ritirata). Un’azione che continua nella formazione di sacche minori, anche per cominciare a ridurre il numero di combattenti che si troveranno rinchiusi, e probabilmente non tra molto tempo, nella grande sacca a EST. Vedremo.

KRASNYJ LIMAN

Come al solito, Rybar fa un lavoro eccellente e crea un grafico da satellite davvero notevole:
https://i.ibb.co/MCppgfZ/Liman-RYBAR-220525.jpg

Come è possibile vedere, gli ucraini controllano ormai meno della metà dell’agglomerato urbano: gli resta una striscia a sud comprendente scalo ferroviario, stazione e case popolari annesse.
https://t.me/rybar/33171
E prevalentemente si ritirano.

PER COLPA DI CHI…

I “duri e puri” degli squadristi dan la colpa ai gruppi di difesa territoriale dell’OVEST se la strada tra Bachmut (Artemovsk) e Lisichansk è stata segata in due. Incapaci di combattere, demotivati, disertori.
https://t.me/OpenUkraine/17749
Peccato che, come nota Rožin, la difesa proprio di BELOGOROVKA e NAGORNOE era stata assegnata alla XIV brigata delle FF.AA. ucraine. E che quindi la strada tagliata non è frutto di truppe improvvisate, ma di reparti formati ed equipaggiati secondo i massimi standard, NATO inclusa.
https://t.me/boris_rozhin/50548

“UNO MAS” ALL’ISOLA DEI SERPENTI.

I kuratory NATO stanno facendo arrivare a Odessa droni ricognitori, mentre continuano a sorvolare con i loro caccia e bombardieri la terra aldilà del confine. Si prepara un nuovo attacco.
https://t.me/rybar/33169

Notizie a seguire domani.

PS il progetto wartears.org è a cura del collettivo di Rybar.
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Paolo Selmi
Wednesday, 25 May 2022 19:25
25/05 ore 19:00

In attesa, probabilmente stanotte, di un resoconto accurato di quanto accaduto al fronte, qualche notizia che conferma alcune importanti tendenze in corso

ENNESIMO RIFIUTO COLLETTIVO A IMBRACCIARE LE ARMI

A farlo è l’intero gruppo di difesa territoriale dell’Oblast di Cherkass. Stesso schema di uscita dei precedenti, incluso il video. Ora rischiano l’arresto.
https://t.me/WarDonbass/65487

WARTEARS.ORG

Il problema per le ff.aa. ucraine, che vedono allontanarsi sempre più e inesorabilmente il “milione di baionette”, e che preferiscono l’arresto che morire. E la “fiducia nelle istituzioni” ormai è nulla. Ne è riprova le informazioni sullo stato dei propri cari. Su iniziativa di volontari russi, e non ucraini, è nato questo sito
https://wartears.org
il cui scopo è pubblicare la lista di tutti i soldati ucraini prigionieri, deceduti e scomparsi che è stato possibile identificare, di modo che i familiari possano avere notizie di prima mano sui loro cari. Il problema, infatti, è che per saperlo dal comando militare, essi devono compilare un apposito modulo e la risposta può arrivare anche a 90 giorni (Родственникам нужно будет обращаться в военкомат со специальным запросом, время ожидание может длиться до 90 дней). E non possono neppure chiedere a conoscenti nell’esercito o commilitoni perché è punito penalmente come “accesso non autorizzato” («несанкционированный доступ»)
https://t.me/rybar/32328
Ovviamente si tratta di un tentativo di nascondere le reali perdite sul campo ma questo, altrettanto ovviamente, va a scapito dei familiari dei soldati. Che ora, per avere una risposta su che fine ha fatto loro figlio, o suo marito (ivi compreso, in caso di decesso, il luogo di sepoltura), fanno prima a rivolgersi ai russi.

ANCORA SULLE CONTRADDIZIONI IN SENO AL COMANDO MILITARE UCRAINO

Sono trapelate voci circa una riunione di ieri sera, che si sarebbe tenuta a porte chiuse fra stato maggiore delle forze armate ucraine e Zelenskij. I primi sarebbero riusciti a convincere il secondo che c’è anche un tempo per ritirarsi… perché è meglio un esercito su posizioni arretrate ma il più possibile integro, che un esercito che tiene un giorno in più una posizione e poi collassa. Che significa scappare via o consegnarsi prigionieri.
https://t.me/WarDonbass/65478
Sembra che, questa volta, l’abbia capita: o forse no. La sua decisione finale sarebbe stata: “va bene, ritiriamoci, ma Severodoneck deve resistere ancora un po’ per dare modo di fortificare la linea difensiva su Slavjansk e Kramatorsk”. Peccato che tra qualche giorno ritirarsi non sarà più possibile per nessuno di loro. Vedremo gli sviluppi.

ZAPOROZH’E “RUSSA” AL 70%

Nel senso che le trasformazioni di cui parliamo da tempo riguardano una porzione di territorio pari al 70% della Oblast’ ucraina. Un dato di cui occorre tenere il dovuto conto, per non fare come quei cinegiornali luce che, ancora una settimana fa, titolavano “Mariupol’ resiste” quando, invece, gli squadristi di Azov erano già da un mese in mezzo ai rottami dello stabilimento fantasma. O, peggio ancora, scrivere oggi che “gli 007 di Kiev” annunciano il Mare di Azov essere “in mano russa”, quando è ormai da un mese che sminano e rendono agibile il porto di Mariupol’.
https://t.me/WarDonbass/65494

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 25 May 2022 15:31
25/05 ore 14:00 Aggiornamento

DONBASS


Questa è la situazione con l’ultima carta aggiornata tra BACHMUT (ARTEMOVSK) e POPASNAJA, sempre da parte del meritorio collettivo di Rybar
https://i.ibb.co/vdRLMZ4/25-05-1.jpg

BELOGOROVKA e NAGORNOE sono due centri liberati oggi, ATTRAVERSO I QUALI PASSA LA STRADA DA ARTEMOVSK A LISICHANSK.

In altre parole, su quella strada non c’è più solo un controllo operativo, ma fisico, da lì non si passa neanche di notte e neanche con la nebbia… e non per un posto di blocco, ma per un tratto che continua ad allargarsi

SOLEDAR (a ovest) sarà il centro cittadino più importante a essere raggiunto.

Ancora più a ovest, all’incrocio, c’è BACHMUT (ARTEMOVSK). Bachmut che sta per essere raggiunta anche da sud, non appena cadranno le difese intonro a Novoluganskoe.
https://t.me/boris_rozhin/50479

Guardiamo infine questa cartina in alto a destra. C’è un cuneo azzurro che si sta riducendo sempre di più. Comprende le roccaforti di ZOLOTOE, GORSKOE e NOVOIVANOVKA. Ancora un po’ e la sacca sarà chiusa, se prevarranno i kuratory NATO (non un passo indietro) sullo stato maggiore delle forze armate (lasciare territori per salvare l’esercito). Forse, ai soldati che riusciranno a consegnarsi prigionieri andrà bene così: avranno finito di combattere, come quei 500 confermati consegnatisi in due giorni a KRASNYJ LIMAN. Vedremo gli sviluppi.

Dove sicuramente le cose si potrebbero mettere tragicamente, è se la sacca comincia a diventare quasi tutto il Donbass ancora in mano ucraina! Perché di questo stiamo parlando. Boris Rozhin lo spiega molto chiaramente.

Questo quadrato di cartina
https://t.me/boris_rozhin/50465

A sud ovest ha BACHMUT, a nord est ha LISICHANSK-SEVERODONECK (ovvero, per la cronaca, “non un passo indietro” e “fino all’ultimo ucraino”).

La X che taglia la prima diagonale è BELOGOROVKA. Strada kaputt.

Resta, da BACHMUT, un giro della miseria di una strada che allunga a NORD, raggiunge SEVERSK, e quindi fa un angolo retto verso EST e arriva a LISICHASK. Da lì, scendendo a SUD, riesce ancora a virare a EST e a raggiungere GORSKOE (la diretta da LISICHANSK a GORSKOE è tagliata all’altezza di TOSHKOVKA, liberata oggi).

Ora, immaginiamo che stiamo parlando di strade secondarie, che passano per centri e villaggi, che fanno dei giri assurdi, e che forse anche se le ff.aa. ucraine dessero una botta in testa a Zelenskij e assumessero il comando delle operazioni militari, sarebbe troppo tardi per dare un’ordine di ritirata più a ovest senza creazioni di ulteriori, più piccole, sacche in cui chiudere le varie porzioni di colonna in ritirata. Un film che noi italiani, purtroppo, conosciamo molto bene, dal Don alla Nikolaevka. Capiamo quindi le dimensioni della disfatta che si sta approssimando. E che speriamo vivamente culminare in una resa e non in qualcosa di peggio. Vedremo gli sviluppi.

CITTADINANZA RUSSA SEMPLIFICATA ANCHE AI CITTADINI DELLE REGIONI DI CHERSON E ZAPOROZH’E.

Dopo il successo dell’esperimento partito tempo fa con la LNR e la DNR, e culminato – a ora – col rilascio di UN MILIONE di passaporti, ora si replica con le regioni di Cherson e Zaporozh’e. Al momento le stime di adesione al ribasso, in queste due regioni che, ricordiamo, insieme a Odessa e a Nikolaev sono già abitate in maggioranza da russi (e non semplici “russofoni”, per chi conosce minimamente le dinamiche di migrazione interna all’URSS nei suoi ottant’anni di vita), sono del settanta percento di cittadini ucraini, che così acquisiranno ANCHE la cittadinanza russa.
https://t.me/boris_rozhin/50473

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Paolo Selmi
Wednesday, 25 May 2022 09:57
25/05 ore 08:30 aggiornamento

TOSHKOVKA LIBERA ED EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE AL FRONTE EST


Ridente paesino a 35 km a sud di LISICHANSK, è notizia di pochi minuti fa. La sua liberazione apre la strada da sud al bastione della difesa ucraina.
https://t.me/boris_rozhin/50445

Non ci voleva, specialmente se colleghiamo questo evento a quanto sta accadendo a SEVERODONECK, dove la città è al momento divisa in due, con tendenza all'arretramento da parte ucraine, a KRASNYJ LIMAN, dove sta accadendo lo stesso ma con la maggior parte ormai del centro abitato in mano ai russi e, soprattutto, a POPASNAJA e sopra SVETLODARSK, che dopo la liberazione ieri di Vozrozhdenie, Roty, Krinichnoe, Vozdvizhenka e Mironovka, ormai una LINEA UNICA che punta a BACHMUT (ARTEMOVSK) e alla strada che la collega a LISICHANSK.
https://t.me/rybar/33140

SULLE CONTRADDIZIONI IN SENO AL COMANDO UCRAINO

Questo complica ulteriormente i problemi al COMANDO UCRAINO, ORMAI IN APERTO CONFLITTO FRA STATO MAGGIORE DA UN LATO E KURATORY+MARIONETTE DI KIEV DALL'ALTRO.

In questo senso, la RITIRATA DA SVETLODARSK è letta da molti esperti, russi e ucraini, come una VITTORIA DI ZALUZHNYJ (Capo dello Stato maggiore delle ff.aa. ucraine) SU ZELENSKIJ, compari e kuratory. E' INFATTI PREVALSO IL PRINCIPIO "LASCIARE TERRITORIO PER SALVARE L'ESERCITO" («отдать территорию, чтобы спасти армию») SU QUELLO "NON UN PASSO INDIETRO" («ни шагу назад») che ha prevalso sino ad ora.
https://t.me/WarDonbass/65366

Consideriamo che, OPERATIVAMENTE, si tratta di una VITTORIA TARDIVA, oltre che TEMPORANEA.

Temporanea perché non sappiamo quanto durerà, visto che la baracca è tenuta in piedi dai kuratory e la voce del padrone, finora, ha prevalso su tutto, anche sulle leggi della fisica, come anche dimostrato dalle "notizie" dei cinegiornali luce nostrani. Evidentemente, la prospettiva di decine di migliaia di perdite fra morti e prigionieri, ha portato a questa vittoria temporanea.

Tardiva perché, in alcune zone, come Severodoneck e Krasnyj Liman, giusto per fare due nomi a caso, ormai la ritirata ordinata di Svetlodarsk se la sognano. La prima tra un po' è chiusa in una sacca e già ora non potrebbe trasferire migliaia di uomini e mezzi senza finire sotto tiro da sopra e da sotto. La seconda han tagliato tutti i ponti e si stanno già consegnando in centinaia. Anche perché il piano B delle ff.aa. ucraine (in questo caso a guida Zelenskij+kuratory NATO) era
1. difendere LIMAN
2. RIPIEGARE, qualora impossibile... su Severodoneck

Ora, a parte finire dalla padella alla brace, rendiamoci conto che la "lunga marcia" delle truppe ucraine in ritirata da Liman verso sudest lungo il fiume Severskij Donec, sarebbe stato un inutile massacro, un tirassegno su una colonna enorme lungo zone in gran parte in mano ai russi e alle milizie del Donbass. Un piano B peggio anche del piano A.

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Paolo Selmi
Tuesday, 24 May 2022 23:25
24/05 23:00 aggiornamento

DEONTOLOGIA

Siccome i canali telegram non sono ad appannaggio dell’ansa e basta, ho recuperato la pagina originale di Andrjušenko dove parla dei presunti duecento morti trovati sotto le macerie di un palazzo a Mariupol'. Tutto può essere, specialmente nel corso di scontri urbani dove sono coinvolti carri armati e ordigni lanciamissili.

E’ questa e i “duecento morti” sono quei sacchi di plastica pixelati dall’ingrandimento laddove più avanti ci sono solo civili, perlopiù anziani, quindi lo “scoop” sarebbe venuto molto meglio se l'intrepido "reporter" si fosse avvicinato un po' di più, 50 metri bastavano, non c'erano cavalli di troia, fili spinati, soldati col coltello fra i denti, solo civili, invece di sgranare come ha fatto.
https://t.me/andriyshTime/1036
Se ha deciso di sgranare, c'è un motivo.

Inoltre, il palazzo alle spalle non è una casa popolare, non ha macerie, e quelli sembrano sacchi della spazzatura e basta. Ammassati secondo la migliore tradizione in attesa che qualcuno passi a ritirarli.

Ho voluto fare un doppio controllo. Siccome a Mariupol’ ci sono ancora diversi canali telegram antirussi, me ne sono appena sorbito uno tra i più “informati”: “Mariupol’ oggi”.
https://t.me/s/mariupolnow

Gioisce, per esempio, del fatto che oggi quattro genieri son rimasti feriti mentre sminavano ordigni messi dai loro beniamini fascisti, insieme ad altre belle cose… oltre che proporre una carrellata di edifici semidistrutti ritratti impietosamente e senza porsi il problema di chi, come e quando li ha semidistrutti (vedasi, per esempio, reparto maternità di Mariupol’ o Dramteatr, ma tant’è…).

Ebbene, la "notizia" del “sindaco”è lanciata a KIEV, dove si trova, alle 08:55 del mattino. Sostenendo che questa "Bucha 2" altro non sia che sul Prospekt Mira, che è come il Nevskij Prospekt a San Pietroburgo: lo stradone centrale che taglia la città.

MA IN tutta la giornata DI OGGI loro, che sono SUL posto, che sono DEL posto, loro che PROSPEKT MIRA A MARIUPOL' LO FARANNO DIVERSE VOLTE AL GIORNO, loro che i russi non possono vederli e a cui non farebbero il minimo sconto, non l’hanno neppure rilanciata.

Allora la domanda sorge spontanea: possibile che tutti gli abitanti di Mariupol’, compresi quelli che continuano a dire peste e corna dei russi sui loro canali telegram, non se ne siano accorti? E il “sindaco” che da due mesi sta a Kiev si???

Ma, soprattutto, possibile che ogni porcheria che girano non sia minimamente verificata? Cinque minuti ci ho messo, cinque maledetti minuti! Per l’ansa, per i cinegiornali luce, andava bene così. Era “giusta”… continuo a capire tante cose di questi ultimi due anni…

DONBASS

Sicuramente le novità maggiori sono state a Popasnaja.

Carta aggiornata del collettivo di Rybar:
https://i.ibb.co/x6rs722/24-05-1.jpg
Dove l’ingrandimento a sinistra mostra proprio l’avanzamento importante di oggi sotto Popasnaja. Bachmut (Artemovsk) è avvicinata da tre lati, da sud, da ovest e da nordovest.

A sud il movimento maggiore della linea di fronte. Di fatto, il crollo di Krasnyj Liman a Nord coinciderebbe con un’avanzata da sud veramente pericolose per la possibile creazione di una sacca da decine di migliaia di soldati. Di fatto, però, russi e milizie del Donbass si stanno attenendo a una strategia MOLTO più prudente: quella delle micro-sacche. Minor dispendio di energie, minore spargimento di sangue, più probabilità di catturare prigionieri, maggiore efficacia nell’azione.

Anche AVDEEVKA, sono le ultime notizie di oggi, pare si sia rinunciato a liberarla tramite combattimenti casa per casa. A questo punto il corpo a corpo non serve più. La breccia aperta più a nord con la caduta di Popasnaja consente rapidi movimenti di accerchiamento e riduce notevolmente e progressivamente sia le comunicazioni fra avamposti ucraini e retrovie, sia approvvigionamento e rinforzi. E a quel punto, ci sarà solo da aspettare.
https://t.me/boris_rozhin/50366

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Tuesday, 24 May 2022 19:38
24/05 ore 19:00 aggiornamento

KRASNYJ LIMAN

Oltre metà città libera ed esercito ucraino che arretra verso sud. Confermata la resa di CENTINAIA di prigionieri, che probabilmente non hanno per nulla gradito chi, alle loro spalle, ha fatto saltare gli unici ponti che potevano salvarli verso sud, nelle zone ancora controllate dalle ff.aa. ucraine. Parliamo della 79° paracadutisti, della 24° meccanizzata, della 128° assaltatori, oltre che di una gran quantità proveniente dai gruppi di difesa territoriale.
https://t.me/boris_rozhin/50321

Carta del collettivo di Rybar aggiornata:
https://t.me/rybar/33129

VYROZHDENIJA LIBERA

DOPO SVETLODARSK, liberata stamattina, la linea di fronte si è progressivamente alzata verso BACHMUT (ARTEMOVSK) e ora è appena sopra VYROZHDENIJA, a 15 km a sud da Bachmut. Perdere Bachmut o Soledar significherebbe davvero accerchiamento, e non solo perché la strada è a tiro, di tutto quanto resta a est. La strada degli approvvigionamenti e di un’eventuale ritirata sarebbe in tal caso chiusa.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 24 May 2022 12:41
24/05 ore 12:00 aggiornamento

SVETLODARSK LIBERA!

Vista l’impossibilità di tenere la posizione, visto che la diga non è saltata, le ff.aa. ucraine si sono ritirate a nord-ovest, direzione Bachmut (Artemovsk), come da cartina allegata, senza opporre resistenza.
https://t.me/boris_rozhin/50234

Perdita appena confermata dalle stesse forze armate ucraine, come si vede da questa carta in maniera più esplicita, per evitare l’accerchiamento (чтобы не оказаться в окружении).
https://t.me/boris_rozhin/50261

Per lo stesso motivo, ritirata strategica senza sparare un colpo anche dal paese dopo, ovvero LUGANSKOE
https://t.me/boris_rozhin/50259

Risultato, foto di gruppo tra cittadini di Svetlodarsk e soldati con palazzi dietro intatti e buche sull’asfalto dovute unicamente all’incuria e non a crateri prodotti da missili calibro 155 mm.
https://t.me/boris_rozhin/50235

E fine del cosiddetto “Arco di Svetlodarsk” (Светлодарская Дуга), ovvero l’inizio di un cuneo che minacciava direttamente il Donbass e che era 7 anni che si cercava di eliminare, proprio per la sua pericolosità, ma senza successo.
https://t.me/boris_rozhin/50236

In realtà, fine di un pezzo di linea difensiva che, nell’arretrare, sta tirando indietro tutti i puntelli che lo hanno sostenuto per due mesi su una certa posizione. E che ora cadono con esso per non finire accerchiati a loro volta. E se, nell’arretrare, tirerà indietro la linea di fronte portandola da “due cateti” a “un ipotenusa”, quella linea fino ad allora ideale e adesso concreta, questo significherà due cose:
- Estremo dispendio di risorse per arretrare senza collassare e, al contempo, individuare e fortificare una linea di difesa in grado di tenere una
- Maggiore potenza d’urto da parte degli attaccanti, aumentando la “densità” di uomini e mezzi su una linea di lunghezza decisamente più ridotta.
Vedremo anche qui gli sviluppi.

NON C’E’ FRETTA…

“La Russia non ha alcuna fretta in Ucraina” (России незачем куда-то спешить на Украине)
Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.

Che aggiunge, “tutti gli obbiettivi iniziali dell’operazione saranno raggiunti tramite un suo sviluppo lento e sequenziale” (все первоначальные цели операции будут достигнуты в рамках последовательного и спокойного развития операций).

MARIUPOL’: PORTO E RADA SMINATI COMPLETAMENTE

E anche questa è un’ottima notizia. Poter aprire il porto significa davvero rimettere in comunicazione l’intero Donbass, Cherson e Zaporozh’e con il resto del mondo.
https://t.me/WarDonbass/65256

DUE BREVI PS

PS A proposito di Mariupol', avvisare l'Ansa ("Il portavoce del sindaco di Mariupol: corpi trovati tra le macerie.") che quello continuano a chiamare il "sindaco di Mariupol'" è un comune cittadino di Kiev. Altrimenti potrebbero cominciare a intervistare tanti simpatici personaggi convinti di essere Napoleone.

PPS Avvisare l'Ansa (Cremlino: 'Non abbiamo ancora visto le proposte dell'Italia') che i russi hanno letto le "proposte".

Questo l'incipit soltanto del messaggio di Medvedev:

“SULLE INIZIATIVE DI PACE” (О «мирных инициативах»)

All’Occidente è venuto, a un tratto, il prurito di creare “piani di pace”, che devono portare a regolare la crisi in Ucraina. E non sarebbe male, se il discorso vertesse sulla preparazione di VARIANTI che tenessero in qualche modo nel dovuto conto la realtà dei fatti. Invece niente, siamo proprio allo “stream of consciousness” dei grafomani europei.
Запад охватил зуд создания «мирных планов», которые должны привести к урегулированию кризиса на Украине. И оно бы ничего, если бы речь шла о подготовке вариантов, хоть как-то учитывающих реалии. Но – нет, это просто чистый поток сознания европейских графоманов.

In questo si è distinta da poco l’Italia la quale, come informa la stessa stampa italiana, attraverso il suo Ministro degli esteri ha fatto pervenire al Segretario generale dell’ONU un certo piano di regolamentazione del conflitto in Ucraina in quattro tappe. L’impressione è che non l’abbiano steso dei veri diplomatici, ma politologi locali, consultando giornali di provincia e basandosi su notizie false di fonte ucraina.
Вот недавно отличилась Италия, которая, как сообщает итальянская же пресса, по линии своего МИДа передала генсеку ООН Гутерришу некий четырёхэтапный план мирного урегулирования на Украине. Такое ощущение, что его готовили не дипломаты, а местные политологи, которые начитались провинциальных газет и оперируют только украинскими фейками.

https://t.me/medvedev_telegram/84

Poi prosegue, e calca ancor più la mano...l'han letto, l'han letto.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 24 May 2022 08:37
24/05 ore 08:00 aggiornamento

FRONTE EST


Per fare il collettivo di Rybar un aggiornamento notturno alla carta appena pubblicata, qualcosa deve essere successo. E andiamo a vedere cosa.

Anzi tutto, carta aggiornata:
https://i.ibb.co/4f8KC6k/23-05.jpg

E passiamo ora all’analisi delle ultime informazioni:
https://t.me/rybar/33099
https://t.me/rybar/33098

Anzi tutto, KRASNYJ LIMAN (ingrandimento in alto a destra). La “Rossa Liman” è confermato essere già parzialmente libera. Siamo quindi, anche qui, al casa per casa. Vedremo gli sviluppi.

“Anche qui”, perché lo stesso sta accadendo a SEVERODONECK, a est sulla linea di fronte.

Andiamo al riquadro in basso a sinistra, che rappresenta POPASNAJA. DUE COSE IMPORTANTI DA NOTARE:

1. La strada che da BACHMUT (ARTEMOVSK) porta a LISIČANSK, ormai è tagliata. Con la presa di Vasilevka davvero l’accerchiamento operativo è divenuto una pericolosa realtà per gli approvvigionamenti alle cittadelle assediate. In questo il capo delle marionette di Kiev dice una cosa vera: Severodoneck sta facendo la stessa fine di Mariupol’.

2. Scendiamo in basso, nella parte inferiore dell’ingrandimento: quella massa arancione è la zona di SVETLODARSK (ancora in mano agli ucraini). Qui l’analisi di Rybar usa un verbo che non ha bisogno di traduzioni in italiano per descrivere la linea di difesa ucraina: “KOLLAPSIROVAT’”; (La difesa delle ff.aa. ucraine intorno a Svetlodarsk collassa; Оборона ВСУ под Светлодарском коллапсирует). Il problema è che gli ucraini non la stanno prendendo tanto sportivamente e hanno già provato ieri a far saltare una grossa diga (CENTRALE IDROELETTRICA UGLEGORODSKAJA). Ieri han messo poco tritolo e al cemento armato della diga han fatto un baffo, è informazione di poco fa che ci stanno riprovando. Vedremo gli sviluppi.
https://t.me/rybar/33093

Passiamo infine ad AVDEEVKA, la roccaforte con possibile sacca da quattromila soldati. Alle SEI DEL MATTINO DI OGGI è iniziato l’attacco, con tiri di artiglieria su quaranta obbiettivi all’interno della roccaforte.
https://t.me/readovkanews/34770
Vedremo gli sviluppi anche qui.

Continua a essere sempre più INCOMPRENSIBILE, dal punto di vista militare, l’accanimento con cui si cerchi di fare qualche selfie sul confine russo sopra Charkov. E’ notizia di ieri l’ennesimo tentativo di liberare un paesino di confine, Ternovoe, finito con decine di morti e la ritirata dei superstiti nei boschi.
https://t.me/vysokygovorit/8084
Naturalmente questa distrazione dalla propria DIFESA AL COLLASSO nel Donbass, non può che fare il gioco del nemico. E non si può neppure dire che Zelenskij sia segretamente al soldo di Putin, dal momento che il comando è da tempo in mano ai kuratory, e lui fa da uomo-immagine e passacarte-megafono di ordini altrui, peraltro in contrasto con il suo stesso stato maggiore.

CHERSON BILINGUE

Il russo torna lingua ufficiale al pari dell’ucraino anche a Cherson, dopo Mariupol’. Di là fanno selfie, di qui ormai si cammina a passo spedito verso l’integrazione nell’ex-spazio sovietico.
https://t.me/readovkanews/34755

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 23 May 2022 22:52
23/05 ore 21:30 aggiornamento

Partiamo da NORD e andiamo poi a scendere, seguendo il fiume Severskij Donec verso SUD EST e poi arrivando al versante SUD della linea di fronte, che vira poi verso SUD OVEST.

DA CHARKOV AL CONFINE CON LA RUSSIA

Cartina aggiornata, situazione sostanzialmente stabile, mancando alle ff.aa. i numeri per fare la differenza nel contrattacco e non avendo i russi alcuna intenzione di forzare la situazione. Fatto sta che quando i primi attaccano, i secondi cominciano a picchiare di artiglieria dalla linea di fronte alle retrovie, e l’attacco si ferma
https://t.me/rybar/33076

KRASNYJ LIMAN

Krasnyj Liman è ormai sotto attacco intenso da tre lati (il quarto è il fiume). Risultato, i russi avanzano, gli ucraini arretrano, come mostra questa mappa
https://t.me/akimapachev/2574
e come confermato da più parti:
https://t.me/sashakots/32993
che parlano ormai di una città divisa in due parti, una controllata dagli attaccanti e una dagli attaccati, in una situazione di mutamento continuo:
https://t.me/boris_rozhin/50063
Insieme a numeri importanti di soldati ucraini consegnatisi prigionieri. Secondo alcuni, 500:
https://t.me/boris_rozhin/50107

SEVERODONECK

Qui penso che il rullo del cinegiornale luce che ha accompagnato la mia cena ha toccato l’apice… secondo Zelenskij, Severodoneck sarà la nuova Mariupol’. No, non sarà la nuova Mariupol’, nonostante il suo ordine CRIMINALE, perché lo è anche mandare a morire propri connazionali inutilmente, contro lo stesso parere dello stato maggiore ucraino, zittito dai kuratory occidentali e richiamato all’ordine. Non lo sarà perché non ha quattrocentomila scudi umani, è molto, ma molto più piccola e, mentre già i primi isolati periferici sono teatro di scontri, i soldati ucraini si lamentano che i rifornimenti non arrivano e non sanno quanto potranno tenere ancora.
https://t.me/voenkorKotenok/36657
Carta non aggiornata ma indicativa della situazione qui:
https://t.me/akimapachev/2573

POPASNAJA

Prosegue lo sfondamento lento, ma metodico, verso tutte le direzioni possibili dalla ex-roccaforte della linea di difesa ucraina, come mostra questa mappa del collettivo di Rybar:
https://i.ibb.co/fXFps0f/23-04-1-1.jpg
Partiamo da NORD EST e scendiamo lungo la linea di fronte:
Notiamo subito che la linea scende e risale subito dopo. Quella è una sacca in chiusura. Zolotoe e Kamyševacha sono i paesi che dicono alcuni essere già stati presi,
https://t.me/boris_rozhin/50068
in realtà sono teatro di scontri già strada per strada
https://t.me/boris_rozhin/50141
e che stanno volgendo al peggio per le ff.aa. ucraine, visto che è evidentemente difficile tenere posizioni attaccate da tre lati e senza possibilità di cambi, appoggi esterni o anche solo rifornimenti.
Risaliamo lungo la linea di fronte e curviamo nuovamente verso sud. Tutta questa linea di fronte è teatro di scontri fra gli ucraini che cercano in tutti i modi di contenere l’avanzata dei russi e delle milizie del Donbass, e questi ultimi che invece si espandono verso Belogorovka, Soledar e Bachmut (Artemovsk).

Scendendo, infine, verso SUD, SUD-OVEST, vediamo che la linea di fronte si sposta anche oggi verso occidente con la presa di Mironovskij, resa possibile dalla precedente liberazione di Troickoe.
https://t.me/boris_rozhin/50042
Da questa parte, la LNR ancora in mano agli ucraini si sta riducendo sempre più. Ormai davvero resta solo un fazzoletto qui e Severodoneck a nord.

AVDEEVKA

Scendendo ancora più a sud arriviamo alla roccaforte di Avdeevka. Sacca in stato avanzato di formazione, dove si stima la quantità di soldati ucraini coinvolti in un ordine di grandezza di 4.000 unità
https://t.me/WarDonbass/64918
Ragionando ancora sugli ordini criminali impartiti a soldati trattati veramente come carne da cannone, notiamo come tutte queste sacche siano facilmente evitabili, ed è solo l’ostinazione propagandistica a tenere settimane, anche un mese in più una posizione, a generarle.

JURIJ KAS’JANOV E IL RE NUDO

“E quando un’ammucchiata di capi comincia a dare ordini di diverso tipo ai propri subordinati, contradditori fra loro o, peggio, semplicemente e soltanto ordini stupidi, allora la gente muore invano, si perdono territori, e l’esistenza stessa della nazione dello Stato sono posti sotto minaccia”
(А когда куева туча начальников командует разными подразделениями и дает противоречивые, а порой просто тупые приказы - тогда зря гибнут люди, теряются территории, ставится под угроза сама возможность существования нации и государства.)
https://t.me/kasjanovcom/1327

A parlare è il giornalista ucraino, profondamente filogovernativo e antirusso dal 2014, Jurij Kas’janov. Scrive un post, all’indomani della perdita di Azovstal’, dove sostanzialmente ripete critiche su cui noi scriviamo da mesi ma che non toccano neppure l’anticamera del cervello dei nostri giornalisti, attenti a usare parole come “evacuazione”… merita riportarne ancora un brano saliente. Parlando degli squadristi di Azov, scrive:

Non stiamo parlando dei gruppi di difesa territoriale di L’vov o Vinnica, soldati mai entrati in un conflitto prima di oggi e male addestrati: stiamo parlando dell’élite del nostro esercito, dei migliori fra i migliori, caduti prigionieri in una situazione disperata, che non doveva accadere. Ma quella situazione disperata dove si hanno di fronte due sole possibilità, o la prigionia, o la morte, è accaduta. Perché?
E’ evidente che dopo che il nemico ha passato Gončar (perché è stato possibile?) e ha occupato Berdjansk (e lì è stato un evidente tradimento), l’unica decisione militare giusta possibile era il ritiro delle truppe da Mariupol’, MA QUALCUNO HA DETTO: “TENERE LA POSIZIONE!” E su chi ha dato quell’ordine, perché, e in base a quali considerazioni, è calato il silenzio.

Ведь это не львовская или винницкая терроборона - необстрелянные и плохо подготовленные бойцы - это элита нашей армии; лучшие из лучших, попавшие в плен в отчаянном положении, которого (положения) не должно было быть. Но оно - это отчаянное положение, из которого нет иного выхода, кроме плена, или смерти, - случилось. Почему?..
Очевидно, что после того, как враг прошёл Чонгар (почему?), захватил Бердянск (а там была очевидно предательство), единственным правильным военным решением был отход из Мариуполя, но кто-то сказал "держаться!" Кто сказал, почему, на каких соображениях был основан такой приказ - история умалчивает.

Ora Zelenskij dice: “Severodoneck come Mariupol’”… allora è un vizio, verrebbe da dire! No, stessi criminali al potere, stessi ordini criminali impartiti.

Usque tandem? Fino a quando le forze armate ucraine obbediranno ciecamente a ordini altrettanto ciechi, occorrerebbe rivolgere direttamente la domanda ai kuratory NATO, gli stessi burattinai responsabili del massacro di truppe d’élite ucraine all’Isola dei Serpenti poco tempo fa. Perdite di vite umane misurabili in una cinquantina di unità, e una strage di mezzi: un cimitero galleggiante di cui uno degli ultimi Bayraktar-TB2 abbattuti è stato appena recuperato lungo la costa romena.
https://t.me/boris_rozhin/50115
E la risposta sarebbe: “fino all’ultimo ucraino”. Ma forse, anche qui, qualcosa sta cambiando.

CHERSON – NIKOLAEV

A differenza di quanto dicono i cinegiornali luce nostrani, nessuna offensiva da parte russa su questo versante. Non avrebbe alcun senso, ADESSO. Nikolaev necessita di ben altri movimenti e risorse per la sua liberazione. Al contrario, sono gli ucraini che martellano la linea di fronte in vista del loro “contrattacco” da esibire ai media locali e ai cinegiornali luce rimasti all’asciutto da troppo. La linea di fronte, comunque, non cambia.
https://t.me/rybar/33086

E’ RIENTRATA IN FUNZIONE LA CENTRALE IDROELETTRICA DI NOVAJA KACHOVKA

In sostanza è uno sbarramento lungo il canale che rifornisce la Crimea da quando, un mese fa, i russi fecero saltare la diga che fermava l’acqua. Ora non solo l’acqua arriva in Crimea, ma questa centrale è ritornata in funzione E PORTA ENERGIA ELETTRICA ALLA REGIONE DI CHERSON E A PARTE DI QUELLA DI ZAPOROŽ’E. Quel canale quindi porta vantaggi diretti anche alle regioni ucraine su cui passa o confinanti.
https://t.me/readovkanews/34656

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Monday, 23 May 2022 18:07
Storia di Azovstal’: dai primi piani quinquennali alle rovine attuali
История «Азовстали»: от первых пятилеток до нынешних руин

III e ultima parte

IL DOPO-URSS

Dopo l’indipendenza dichiarata nel 1991 dall'Ucraina, iniziarono le privatizzazioni e Azovstal’ fece la stessa fine, svenduta a un prezzo irrisorio. Dal 2006, il suo proprietario era l’affarista di Doneck Rinat Achmetov. Come già notarono allora gli esperti, al momento del cambio di proprietà Azovstal’ garantiva allo stato ucraino il 10% del totale delle entrate in valuta. E Achmetov lo portò a casa pagando 50-70 dollari a tonnellata di acciaio potenzialmente producibile dallo stabilimento.
После того как в 1991 году Украина обрела независимость, в рамках плана по приватизации «Азовсталь» за бесценок перешел в частные руки. В 2006 году его собственником стал донецкий бизнесмен Ринат Ахметов. Как отмечали специалисты, на момент смены собственника «Азовсталь», по оценке украинских экспертов, давал 10% всей валютной выручки Украины. А достался Ахметову всего за $50-70 за тонну мощностей по выплавке стали.

Da allora iniziò gradualmente il declino del kombinat. La colpa di questo per alcuni è di Achmetov, accusato di appropriarsi indebitamente delle risorse monetarie dell’azienda, altri invece puntano l’indice sulla congiuntura economica sfavorevole e sul calo della domanda di metallo. Sta di fatto che il kombinat, lentamente, ma inesorabilmente, andò in declino. La distruzione di Azovstal, nel corso dei combattimenti dell’aprile e maggio 2022, non fece altro che accelerare la morte di questo glorioso kombinat.
И почти сразу же начался постепенный закат комбината. Некоторые винили в этом Ахметова, который выкачивал деньги из предприятия, другие же ссылались на неблагоприятную экономическую конъектуру и падение спроса на металлопрокат, но факт остается фактом — комбинат медленно, но неуклонно приходил в упадок. Разрушение «Азовстали» в ходе боевых действий в апреле-мае 2022 года лишь ускорило гибель некогда прославленного комбината.

Secondo il capo della DNR Denis Pushilin, si prevede la rimozione del kombinat e, al suo posto, la creazione di un parco tecnologico e/o di una zona verde: “Al posto dell’attuale Azovstal’ si propone di creare un parco tecnologico o una zona verde, la decisione non è ancora stata presa”. Un bene o un male?
По словам главы ДНР Дениса Пушилина, комбинат планируется снести, а на его месте сделают технопарк либо парковую зону.«На месте нынешней «Азовстали» предлагают сделать парковую зону или технопарк, решение пока не принято», – отметил Пушилин. Плохо это или хорошо?

“Già negli anni Ottanta, gli ecologi sovietici erano giunti alla conclusione che occorresse smantellare e bonificare Azovstal’, e creare su quel luogo una città giardino, in continuità con la riqualificazione territoriale dell’intera linea costiera. Sorse però una questione: come rimuovere l’intera fabbrica? Ora diciamo che è quasi completamente demolita, per altre cause. E nelle condizioni attuali di eccesso di offerta di metallo, il kombinat può essere rimosso senza alcun rimpianto. Tutt’al più, avrebbe molto più senso costruire, sempre all’occorrenza, un complesso industriale dedito alla produzione di macchinari. Macchinari di cui magari la produzione russa è carente”. Così si è espressa una ex collaboratrice della fabbrica, la professoressa Irina Butorina del Politecnico di S. Pietroburgo
«Ещё в 1980-х экологи пришли к выводу, что «Азовсталь» надо снести и сделать на его месте город-сад — сплошную береговую курортную зону. Но тогда возник вопрос: как можно снести целый завод? А теперь его уже почти снесли в результате военных действий. И раз уж так получилось, то в условиях переизбытка производимого металла комбинат можно снести совершенно безболезненно. Если нужно, то там лучше построить машиностроительный завод. Это как раз то, чего в России не хватает», — отметила бывшая сотрудница завода, профессор Санкт-Петербургского политехнического университета Ирина Буторина.

[A QUESTO PUNTO LASCIO LA PAROLA AL CANALE RUSSO “RT”, CHE VERAMENTE CI FORNISCE IMMAGINI E CONTENUTI FILMATI MOLTO INTERESSANTI
LA PROFESSORESSA IRINA BUTORINA, NELL’ESTATE DEL 1991, AVEVA PARTECIPATO A UN LAVORO SUL CAMPO AD AZOVSTAL’ PER PROGETTARNE LA RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE. A 31 anni di distanza, conserva ancora le carte di allora, con tutti gli schemi degli impianti e i mappali:
https://russian.rt.com/ussr/video/995289-shema-zavoda-azovstal
DA QUEST’ALTRO ARTICOLO, SENTIAMO INVECE SEMPRE DALLA VIVA VOCE DELLA PROFESSORESSA BUTORINA CHE AVEVA CONTINUATO A LAVORARE A MARIUPOL’ FINO AL 2005, SEMPRE PER CERCARE DI RISOLVERE LE QUESTIONI AMBIENTALI LEGATE ALL’INQUINAMENTO:
- 1 kmq di acqua estratta dal mare all’anno e ributtata comunque sempre inquinata (tra gli altri, residui di ammoniaca, fenolo e benzolo) e riscaldata, con conseguente inquinamento e morte del plancton e delle specie acquatiche;
- sostanze tossiche disseminate ovunque, nel mare e nell’entroterra
https://russian.rt.com/science/article/1005128-azovstal-ekologiya-katastrofa
L’immagine scioccante dei natanti di fianco allo stabilimento, ahimè, non mi è nuova… Qui invece veniamo a sapere, da un’intervista a un altro specialista, che il riferimento di allora per la costruzione del kombinat era stata la U.S. Steel Gary Works nell’Indiana, la più grande fabbrica di allora, cui i sovietici fecero le loro modifiche aggiungendo altri impianti e costruendo camini più alti, oltre che tutto il sistema di bunker antiatomici e canalizzazioni sotterranee:
https://russian.rt.com/ussr/article/993999-azovstal-zavod-kommunikacii
Questo invece è un video con immagini molto rare della storia di quel kombinat:
https://russian.rt.com/ussr/video/999129-azovstal-istoriya-zavod-rolik Ma torniamo alla nostra professoressa. NdT]

Essa non vede alcun senso nel ricostruire Azovstal’. La motivazione principale è ecologica: “So di cosa parlo: a Mariupol c’è un’alta mortalità, e una terribile questione ecologica. Solo una donna incinta su dieci partorisce senza patologie. Un abitante su cinque di Mariupol’ soffre di allergie. Anche quando tira vento si sente un odore irrespirabile, tale da rendere impossibile anche il passaggio”.
Она не видит смысла в восстановлении «Азовстали». Главный аргумент — экологический. «Я знаю, что говорю: в Мариуполе была высокая смертность, ужасная экология. Только одна из десяти беременных рожала без патологии. Каждый пятый житель Мариуполя — аллергик. Даже в ветреную погоду комбинат оставался редкой вонючкой, проезжать мимо было невозможно», — заявила Буторина.

E’ d’accordo con lei anche il presidente della “Corporazione dei produttori di metalli pesanti” e capo della OOO Chermet Nikolaj Gugis, che così dichiara su gazeta.ru: “Io ci sono stato ad Azovstal’. Come ex capomastro di altoforno posso dire che il kombinat, dal punto di vista tecnologico, è rimasto agli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso. E come tutela dell’ambiente siamo praticamente rimasti ai tempi dell’URSS. Per restare in tema, era diventata tanto fumo e poca sostanza.”
С ней согласен и президент «Корпорации производителей черных металлов» и глава ООО «Чермет» Николай Гугис. «Я бывал на «Азовстали». Как бывший мастер доменной печи могу сказать вот что. Технологически комбинат остался на уровне 60-70-х годов прошлого века. Там мало что изменилось в производстве с советских времен, в том числе и с точки зрения экологии. Я бы так оценил: пыли много было от «Азовстали», а толку мало», — сказал «Газете.Ru» Гугис.

Un altro argomento contro la sua ricostruzione è quello sollevato da Gugis, quando parla della caduta nei consumi di metalli. La riqualificazione del kombinato potrebbe comprendere sia un parco tecnologico, sia una zona verde, sia una zona residenziale. Infine, potrebbe mantenere la propria vocazione industriale in altre produzioni che permetterebbero di mantenere gli attuali livelli occupazionali.
Он также привел и еще один аргумент против восстановления «Азовстали» — спад потребления на рынке металлургии. Впрочем, это вовсе не значит, что на месте «Азовстали» будут располагаться парк или жилая застройка, хотя и такой вариант не исключен. Территорию «Азовстали» можно расчистить и использовать для создания других производств. Это необходимо хотя бы для восстановления рабочих мест.

Ricorda la Butorina: “Negli ultimi anni lavoravano nel kombinat quindicimila persone, scese poi a diecimila. Nel 1991 i lavoratori erano ventiquattromila, e con l’indotto si arrivava a trentaseimila. Occorre quindi riprofilare la produzione e creare nuovi posti di lavoro per i Mariupolensi. Ecco di cosa hanno bisogno i lavoratori”.
«На комбинате работали в последние годы примерно 15 тыс. сотрудников, потом примерно 10 тыс. сотрудников. А в 1991 году было 24 тыс. сотрудников, а со смежными организациями — даже 36 тыс. Надо перепрофилировать производство, создать вакансии для мариупольцев. Вот рабочие руки и понадобятся», — напомнила Буторина.

In tutto questo, il proprietario di Azovstal’ Rinat Achmetov minaccia la Russia di andare per vie legali in caso di smantellamento. A suo dire, nel febbraio 2022 la capitalizzazione degli attivi del gruppo SCM a Mariupol’ arrivava a oltre 20 miliardi di dollari. E ora batte cassa. Tuttavia, considerando lo scarso livello raggiunto dal diritto internazionale e, soprattutto, gli scheletri nell’armadio dello stesso Achmetov, neppure lui crede tanto nel buon esito della via processuale. Come il kombinat in macerie, anche il suo proprietario è ormai parte della Storia: a differenza tuttavia dello stesso kombinat, quella di Achmetov appartiene alle pagine più buie di tale storia.
Впрочем, у «Азовстали» еще остался собственник — Ринат Ахметов, который грозит России судами за разрушение комбината. По его словам, на февраль 2022 года капитализация промышленных активов группы SCM в Мариуполе, разрушенных и пострадавших из-за военных действий, превышала $20 млрд, именно эти деньги он намерен получить с России. Впрочем, учитывая закат международного права, да и потаенные скелеты в шкафах самого Ахметова, в положительный исход этого процесса не верит и сам Ахметов. Как и разрушенный комбинат, его собственник уже стал частью истории, в отличии от истории самого комбината, черной страницей истории.
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Paolo Selmi
Monday, 23 May 2022 12:34
Storia di Azovstal’: dai primi piani quinquennali alle rovine attuali
История «Азовстали»: от первых пятилеток до нынешних руин

II parte

LA GUERRA MONDIALE E LA RICOSTRUZIONE

Durante la II guerra mondiale Mariupol’ fu occupata dai nazisti, che provarono a impiegare Azovstal’ per i loro interessi, persino assegnandole una nuova direzione e proprietà direttamente sotto i Krupp. Tuttavia, a causa dei voli dell’aviazione sovietica e delle azioni di sabotaggio, il kombinat non riuscì mai a funzionare a pieno regime.
В годы Великой Отечественной войны Мариуполь был захвачен немцами, которые попытались использовать «Азовсталь» в своих интересах, даже отдали его во владение сталелитейной корпорации «Круппа». Но из-за налетов советской авиации и деятельности подпольщиков заработать на полную мощность комбинат так и не смог.

Il 7 settembre 1943, nel corso della ritirata dei nazisti dalla città, Azovstal’ fu praticamente rasa al suolo, distrutti tutti i punti fondamentali: altoforni, forni Martin-Siemens, centrali elettriche a vapore, batterie di stabilimenti per la produzione del coke, e via discorrendo. Lungo tutto il territorio di Azovstal’ non arrivava la corrente ed erano saltate tutte le infrastrutture di trasporto.
7 сентября 1943 года, перед отступлением немецких войск из города, завод «Азовсталь» был практически полностью уничтожен, были взорваны основные объекты — доменные и мартеновские печи, оборудование пароэлектровоздуходувочной станции (ПЭВС), уничтожены коксовые батареи коксохимического завода (КХЗ). На территории «Азовстали» не было энергоснабжения, не работал транспорт.

“Entriamo a Mariupol’ insieme a unità dell’Armata Rossa. Una città devastata, che ha vissuto due anni di un’occupazione tedesca a dir poco terribile. E ora attraversiamo le sue strade e piazze, guardiamo le rovine delle sue case e parliamo coi suoi abitanti. Chi ha visto Mariupol’ in questi giorni, così come i suoi abitanti, si ricorderà per il resto della sua vita sia il fumo acre degli incendi, sia i cadaveri di donne e bambini fucilati, sia i volti ingialliti dei cittadini, che han passato le loro ultime settimane al riparo dai gendarmi nazisti nascosti negli scantinati, fra le rovine delle costruzioni, fra la vegetazione paludosa del fiume Kalmius”: così scriveva la Izvestija il 12 settembre 1943.
«Вместе с частями Красной Армии мы входим в Мариуполь. Многострадальный город – он пережил два года страшной немецкой оккупации. И вот сейчас мы пересекаем его улицы и площади, всматриваемся в руины его домов, беседуем с жителями. Тот, кто видал в эти дни Мариуполь и его жителей, на всю жизнь запомнит и горький дым пожарищ, и трупы расстрелянных женщин и детей, и пожелтевшие лица горожан, которые в последние недели прятались от немецкой жандармерии в подвалах, в развалинах зданий, в болотистых зарослях на берегу реки Кальмиус», – писала газета «Известия» 12 сентября 1943 года.

https://odnarodyna.org/content/vosstanavlivaya-stranu-azovstal-prishlos-otstroit-zanovo?utm_source=finobzor.ru
[qualche immagine dell’epoca, insieme alla ricostruzione, in questo inserto, NdT]

Il danno complessivo inflitto alla fabbrica, secondo dati degli specialisti sovietici, ammontò a oltre 204 milioni di rubli.
Общий ущерб, нанесённый заводу, по данным советских специалистов, составил более 204 млн рублей.

Quasi subito dopo la liberazione di Mariupol’, il commissario per la metallurgia pesante I.F. Tevosjan emise il decreto n° 275, con cui nominò la nuova Direzione del complesso industriale Azovstal’.
Почти сразу же после освобождения Мариуполя нарком чёрной металлургии И.Ф. Тевосян подписал приказ № 275, которым назначил руководство на завод «Азовсталь».

“Si nomina Direttore della fabbrica Azovstal’ il compagno Kogan, Ingegnere capo il compagno Roman’ko. I compagni Kogan e Roman’ko […] devono immediatamente procedere ai lavori di ripristino delle unità, delle linee di produzione e degli impianti, […] hanno due settimane di tempo a partire da ora per presentare al Commissariato una relazione sulle condizioni della fabbrica e le proposte per la pianificazione dei lavori, ordinamento, tempi e priorità; al fine di garantire alla Direzione il supporto operativo fondamentale, si inviano immediatamente in fabbrica i lavoratori dell’elenco allegato”, si sottolinea nell’ordine.
«Назначить директором завода «Азовсталь» тов. Когана, главным инженером – тов. Романько. Обязать тт. Когана и Романько (…) немедленно приступить к работам по восстановлению агрегатов, производственных цехов и сооружений, (…) в двухнедельный срок представить в Наркомат доклад о состоянии завода и предложения о порядке, сроках и очерёдности его восстановления, для обеспечения руководства основными участками немедленно откомандировать на завод «Азовсталь» работников согласно приложению», - отмечается в приказе.

Già il 24 ottobre 1944 era tornata operativa la centrale elettrica, così come era ripartita la stazione di ossigenazione, che avrebbe dovuto provvedere non solo alle necessità produttive di Azovstal’, ma anche di altre aziende principali nel Donbass.
Уже 24 октября 1944 года на «Азовстали» заработала восстановленная ПЭВС, также была пущена в эксплуатацию кислородная станция, которая стала обеспечивать производственные нужды не только данного предприятия, но и других важных предприятий Донбасса.

DAL SECONDO DOPOGUERRA ALLA FINE DELL'URSS

Il secondo dopoguerra nella storia di Azovstal rappresenta l’epoca d’oro, quasi ogni anno il kombinat si ingrandiva con nuove strutture produttive, il che gli permetteva nel 1991 di diventare uno dei più grandi complessi metallurgici non solo dell’URSS, ma del mondo intero.
Послевоенный период в истории «Азовстали» — это золотая эпоха, почти каждый год комбинат обрастал новыми производственными мощностями, что позволило ему к 1991 году стать одним из крупнейших металлургических предприятий не только Советского Союза, но и всего мира.

L’area complessiva di Azovstal’ era di 11 kmq. A Mariupol’ il kombinat era chiamato “la città nella città”. Qui furono costruite 41 fabbriche e 80 enormi capannoni. Fra i sei altoforni giganti, le fabbriche e gli edifici del kombinat furono costruite strade e vie di comunicazione interne speciali.
Общая площадь «Азовстали» насчитывала 11 квадратных километров. В Мариуполе предприятие получило нескромное название — город в городе. Здесь были построены 41 цех и 80 огромных помещений. На заводе шесть гигантских доменных печей, а цеха и корпуса металлургического комбината разбросаны по территории настолько, что для перемещения между ними построены специальные трассы.

[17.7 km di perimetro misurato dal satellite, per un area pari a “25 vaticani o 440 piazze rosse” NdT
https://zendiar.com/25-vatikanov-ili-440-krasnyh-ploschadey-kakovy-realnye-razmery-azovstali-66122/]

A completare il quadro delle peculiarità del kombinat, c’era una famosa rete di tunnel e sotterranei, che sviluppavano un’altra città sotterranea vera e propria, lungo ben cinque piani. Il tutto, secondo alcuni dati, per una lunghezza complessiva di 24 km. Alla base della struttura della cittadella sotterranea c’erano 36 bunker atomici, ovvero attrezzati secondo gli standard sovietici per resistere a un’attacco atomico.
Отдельная достопримечательность комбината — это ставшие знаменитыми подземелья завода, которые представляют из себя настоящий город из пяти уровней. По разным данным, протяженность туннелей оценивается в 24 километра. Основой подземного укрепрайона стали 36 бомбоубежищ, которые по стандартам советской стройиндустрии могли выдержать прямое попадание ядерного боеприпаса.

Era fra i bunker e rifugi sotterranei che si sviluppavano i tunnel, che scendevano fino a trenta metri. C’erano infine anche canali sotterranei di comunicazione, con i cavi e i tubi, che a otto metri di profondità collegavano le fabbriche stesse. L’intera rete sotterranea era stata progettata per ospitare dodicimila persone
Между подземными бункерами и убежищами проложены тоннели, обустроенные на глубине 30 метров. Есть также и коммуникационные каналы с кабелями и трубами, которые на глубине 8 метров соединяют цеха. Вместимость этих сооружений достигает 12 тысяч человек.

(continua)
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Paolo Selmi
Monday, 23 May 2022 08:24
23/05 07:30 Aggiornamento

Storia di Azovstal’: dai primi piani quinquennali alle rovine attuali
История «Азовстали»: от первых пятилеток до нынешних руин

I filmati delle catacombe
https://vk.com/video-75861262_456257618
https://vk.com/video-75861262_456257617

mi han fatto venir voglia di approfondire cosa fosse quel gigante, quella città nella città. Ed ecco la traduzione integrale di un pezzo abbastanza succinto ma esplicativo.
https://ruinformer.com/page/istorija-azovstali-ot-pervyh-pjatiletok-do-nyneshnih-ruin

Ho visto gli aggiornamenti dal fronte e la situazione rispetto a stanotte è sostanzialmente invariata. Purtroppo mi manca il tempo materiale di tradurre queste poche pagine tutte d'un colpo, ma ormai trovare due ore consecutive per me in questo periodo è diventata un'impresa. Ciò nonostante, dovrei riuscire entro oggi a completare il tutto. Il brano che ho tradotto in questi pochi minuti, davvero, MERITA. Perché a me ha fatto venire in mente, tra l'altro, altre cose. Che riguardano la mia parte di famiglia che abita a quaranta km da un posto fra i più inquinati d'Italia. Il problema è che poi pensiamo troppo, uniamo troppi puntini... buona lettura!

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Lo stabilimento metallurgico Azovstal’, al centro delle cronache russe e mondiali delle ultime settimane, ha una storia lunga e gloriosa
Металлургический завод «Азовсталь», ставший в последние недели топовой новостью в российских и мировых СМИ, имеет долгую и славную историю.

La sua costruzione è collegata strettamente all’industrializzazione promossa dal governo sovietico verso la fine degli anni Venti. Nel febbraio 1930 [I piano quinquennale, NdT] il Presidium del Ministero dell’Economia dell’URSS decise di costruire un nuovo stabilimento metallurgico a Mariupol, dal momento che quella città sul mare aveva già la via più corta, tagliando direttamente il mare di Azov, dai giacimenti di Kamyš-Burunskij nella antistante penisola Čerchěnskaja.
Его строительство тесно связано с курсом на индустриализацию, который начал проводиться правительством СССР с конца 20-ых годов. В феврале 1930 года Президиум ВСНХ СССР (аналог нынешнего правительства) принял решение о строительстве нового металлургического завода в Мариуполе, поскольку именно этот город замыкал самый короткий путь по морю железной руды c Камыш-Бурунского месторождения на Керченском полуострове.

Per questo proprio a Kerč’ fu fondato all’epoca il complesso industriale Kerč’RudStroj, che doveva occuparsi della prima lavorazione dei minerali (руда ruda) per la futura, antistante dall’altra parte del mare, Azovstal’.
Для этого в Керчи начал действовать только что учреждённый трест «Керчьрудстрой», который занялся подготовкой рудной базы для будущей «Азовстали».

Il 7 novembre 1930 [che, per inciso, non è una data a caso… NdT] è la data della posa della prima pietra dello stabilimento Azovstal’, sulla riva sinistra del fiume Kal’mius vicino ai villaggi di Buzinovka e Troickoe. Già il 12 agosto 1933, alle 6:19 del mattino, dall’altoforno n° 1 uscì la prima colata di ghisa.
7 ноября 1930 года началась укладка бетона в фундамент первой доменной печи завода «Азовсталь» на левом берегу реки Кальмиус близ села Бузиновка и посёлка Троицкого. Уже 12 августа 1933 года в шесть часов и девятнадцать минут доменная печь № 1 выдала первый чугун.

[in questo tweet del 2018 la foto in bianco e nero mostra il primo altoforno di Azovstal’ al lavoro
https://twitter.com/karkardill/status/1028190253365047296 ]

In tutto la costruzione della fabbrica impegnò il bilancio statale sovietico per 292 milioni di rubli
Всего на строительство завода из бюджета СССР было выделено 292 млн рублей.
Sebbene i progettisti avessero scelto il posto migliore per costruire il kombinat dal punto di vista economico, essi non avevano tenuto conto delle peculiarità ecologiche della regione, e tutto quanto ne conseguì andò a discapito degli abitanti di Mariupol’. Il problema stava essenzialmente nel fatto che il vento dal Mare di Azov portava gli scarichi direttamente nelle case della soprastante Mariupol’, e quella che una volta era considerata una tranquilla città turistica divenne tutto a d’un tratto sinonimo di catastrofe ambientale.
Хотя и проектировщики выбрали самое удачное место для строительства комбината с экономической точки зрения, но они не учли природные особенности региона — все это вышло боком жителям Мариуполя. Все дело в том, что ветер с азовского моря относил выхлопы вредного производства в жилые районы, некогда тихий курортный город стал синонимом экологической катастрофы.

(continua...)
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Paolo Selmi
Sunday, 22 May 2022 23:14
22/05 ore 22:30 aggiornamento


Carta aggiornata

Appena arrivata dal collettivo di Rybar, non mostra aggiornamenti di rilievo.
https://i.ibb.co/dbyKCFc/22-05.jpg

Novoselovka libera

L’unico spostamento della linea di fronte di questa giornata (riquadro ingrandito a sx nella cartina di Rybar), insieme all’ulteriore stretta su Severodoneck (riquadro ingrandito in alto a dx): il villaggio di Novoselovka è importante perché poco più a nord di Avdeevka, che si vede così chiudere un altro spazio vitale di approvvigionamento e comunicazione. Inoltre, anche Nju Jork (il paese a nord di Sovoselovka) è in questo momento attaccabile da un’altra direzione.

https://topwar.ru/196638-vojska-rossii-i-dnr-osvobodili-novoselovku-i-vyshli-na-okrainy-pgt-novgorodskoe-ranee-pereimenovannogo-ukrainoj-v-nju-jork.html

Ucraina verso un protettorato polacco ad amministrazione NATO.

La visita di Andrzej Duda oggi a Kiev è coincisa con la presentazione di un disegno di legge alla Rada che prevede, per i polacchi in Ucraina, le possibilità
- di essere eletti
- di assumere cariche di governo
- di dirigere le aziende del complesso militare-industriale ucraino
- di avere accesso a dati e informazioni segrete
- di esercitare la giustizia
- di esercitare la pubblica sicurezza da parte della polizia polacca

Il regime fascistoide-mafioso di Kiev, lo stesso che al grido di “Slava Ukraine” manda centinaia di uomini a morire ogni giorno nel Donbass, svende l’intero apparato statale ai maggiori vassalli NATO nell’area: vassalli accomunati ai loro sottoposti dal medesimo servilismo atlantico e da un collante ideologico nazional-sciovinistico che ci riporta indietro di un secolo.
https://t.me/SolovievLive/108369

Aggiornamenti a seguire domani.
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Alfred*
Monday, 23 May 2022 09:20
Gli ucraini sono informati? Come valutano una cosa del genere?
Non solo e' una svendita, ma la tacita accettazione di uno status coloniale.
Paolo, mi fido di quello che scrivi anche se controllo le cose su cui ho dubbi.
Questa della svendita mi sembra la notizia piu assurda e potenzialmente in grado di far sollevare gli ucraini contro la cricca ... elenski, ma dubito
Ok oggi si e' aggiunto anche il desiderio Usa di mandare truppe a Kiev ... per proteggere l' ambasciata ...
Le due cose messe insieme potrebbero preludere a un cambiamento di status giuridico dell'Ucraina? anche con marginalizzazione di ... elenski e a favore di nuovo testosterone internazionale?
Temo gli sviluppi di questa deriva
Ciao
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Paolo Selmi
Monday, 23 May 2022 14:55
Ciao Alfred!
Una considerazione velocissima, quasi al volo...

Stavo pensando cosa ci azzeccassero polacchi e ucraini, popoli scopertisi "fratelli" dopo millenni di incomprensioni.

Sono entrambi popoli slavi, e fin qui non ci piove.

Ma i primi finirono sotto l'influenza culturale dei popoli vicini che si esprimevano in alfabeto latino, e adottarono quel sistema di scrittura (e non solo quello)

I secondi invece... Cirillo e Metodio tutta la vita, arrivando dall'attuale Serbia e salendo per la Bulgaria (MA saltando la Romania, popolo neolatino... ma di religione ortodossa! giusto per capire come solo oggi i menù del McDonald siano uguali dappertutto... una volta c'era MOLTA più "fantasia" e ricchezza di differenze culturali...)

I primi sono CATTOLICI ROMANI, e ne sappiamo qualcosa. I secondi sono ORTODOSSI e, PER IL 57% dei FEDELI nell'ultimo censimento anteguerra, riconoscentisi nell'autorità spirituale del Patriarcato di Mosca.

(altro inciso... pensa quando ho "scoperto" a vent'anni che il vescovo di Venezia si chiama Patriarca anche lui... che trip mentale mi è venuto... Venezia chiesa di Oriente... Leone di Venezia, Leone di San Marco, l'arma cristiana al varco dell'Oriente... e giù Augusto Daolio che martellava come se non ci fosse un domani nel cantare dal vivo Guccini...)

Beh, restiamo sul pezzo. "Ora c'è da far fuori gli ortodossi, poche storie. Noi siamo UNIATI, imbrattiamo le chiese ortodosse con le "Z", mandiamo anche le mogli degli Azovcy dal papa, facciamo i concordati col Vaticano, tutto il resto è sfasciume da buttare nell'umido, anzi, direttamente nel compostabile": questa la linea del regime fascistoide-mafioso di Kiev.

I polacchi, in questo offrono una SPONDA ideale. Sono slavi come loro, sono NATO come vorrebbero essere loro, sono sotto il papa come vorrebbero essere loro. E' L'OCCIDENTE DECLINATO NELL'UNICO MODO IN CUI UN LORO SUDDITO, PARDON UN LORO CITTADINO, POTREBBE CONCEPIRLO. Non certo la chitarra in chiesa e santo santo mentre tutti battono le mani... no.

Ora però lo sconfinamento nel nostro campo è dovuto. E ragiono sugli italiani cattolici. Senza tirare in ballo Boff e la Teologia della Liberazione, troppa grazia... "accontentiamoci", per così dire, del Concilio Vaticano II. I preti polacchi, formatisi nei seminari polacchi, son fermi a due secoli fa. Chi ogni tanto va, d'estate, a prender fresco in una chiesa e si trova nel bel mezzo di un'omelia di uno di questi, mandati in sostituzione dei parroci che magari sono in un campeggio in montagna coi ragazzi, NON PUO' NON ACCORGERSI DI COME A QUESTI IL CONCILIO V. II NON LI ABBIA NEMMENO SCALFITI.

E siamo in piena restaurazione, della REAZIONE della REAZIONE. Tra un po' metteranno di nuovo il "recinto" fra fedeli e officianti, il latino e il gregoriano obbligatori e, perché no, in una ventata di Oriente... una bella iconostasi dove i pope, pardon, i sacerdoti, faranno avanti e indietro e dentro e fuori. E questo solo come esteriorità. Come interiorità, torneremo a celebrare le pene di questa valle di lacrime come necessarie per guadagnarsi il paradiso, da sopportare pazientemente e docilmente.

Ora, si badi, io non solo non ho nulla contro due ore di messa ortodossa in piedi (in Russia, almeno, le panche non c'erano...), penso anzi che la cosiddetta "russkaja dusha", "l'anima russa", sia incomprensibile senza QUEL tipo di spiritualità. E così come ho imparato nei decenni ad apprezzare i retaggi di trance sciamanica dei rituali studiati da Martino nella mia "terra del ri-morso", piuttosto che lo zazen di un monaco zen che sta seduto un'ora e ti chiedi tu, nel guardarlo, quanti millenni siano passati da quando un pazzo taoista sognava di essere una farfalla (o era la farfalla che stava sognando di essere Laozi), così come apprezzo il salmodiare incomprensibile e in slavo antico di un pope. Per me, che essenzialmente mi ritengo come il maestro del mio maestro Fosco Maraini un Cit.Lu.V.I.T. (Cittadino della Luna in Visita di Istruzione sulla Terra), nel vedere queste cose c'è solo da imparare.

Ma se tutto quanto detto finora è vero, è vero anche che COGLIERE queste differenze, COLLOCARLE nei giusti contesti, aiuta anche, e non poco, a COMPRENDERNE USO STRUMENTALE, FORZATURE E IMPLICAZIONI.

E questo NEGARE il proprio passato, le proprie radici, questo FARE TERRA BRUCIATA di una tradizione millenaria per SVENDERE la cultura di un intero popolo sull'altare dell'adesione alla NATO e all'occidente, QUESTA OCCIDENTALIZZAZIONE A TAPPE FORZATE INIZIATA NEL 2014 CON LA DE-RUSSIFICAZIONE DI INTERI TERRITORI, è una VIOLENZA che fa meno impressione sicuramente di un cumulo di macerie fumanti, di morte e devastazione, ma sempre violenza è.

La abbiamo vissuta tante volte nella storia dell'umanità. Todorov, ne "La conquête de l'Amérique. La question de l'autre", esordisce: "Dedico questo libro alla memoria di una donna Maya divorata dai cani" (Je dédie ce livre à la mémoire d'une femme maya dévorée par les chiens). E parla, nello sviluppo della sua "questione dell'altro", di violenze commesse dagli spagnoli e dai portoghesi non solo di ordine fisico. Ho l'impressione che dopo sette secoli ci risiamo.

Grazie ancora Alfred, per avermi messo tutte queste pulci nelle orecchie... alla fine, se ci riflettiamo, se sviluppiamo analisi, critiche, tesi su questi punti, forse qualche bastone in più fra le ruote riusciamo a metterlo... al "manovratore".

Ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Monday, 23 May 2022 12:53
Ciao Alfred!
li temo anch'io.

Ovviamente agli ucraini l'hanno condita diversamente. E lo stesso in Occidente. Questo il testo ambiguo del discorso di ieri di Zelenskij dal suo sito ufficiale:
"Almost all our cities are sister cities of those in Poland. Our nations are also brothers. Our countries are sisters. We are relatives. And there should be no borders or barriers between us. "
https://www.president.gov.ua/en/news/vistup-prezidenta-ukrayini-volodimira-zelenskogo-pid-chas-sp-75261

Siamo fratelli, loro ci hanno trattato bene e ospitato, quindi anche noi faremo una legge SPECULARE alla loro, garantendo ai polacchi gli stessi diritti concessi agli ucraini, eccetto (per il momento) quello di votare (ma non di essere votato).
E questa è la UNIAN, l'ANSA ucraina.
https://www.unian.net/politics/osobyy-pravovoy-status-grazhdan-polshi-v-ukraine-detali-zakonoproekta-novosti-ukraina-11836842.html

Parliamo quindi di un disegno di legge in costruzione, dal titolo LO STATUS GIURIDICO SPECIALE DEI CITTADINI POLACCHI IN UCRAINA Особый правовой статус граждан Польши в Украине, come annunciato dalla deputata del partito di Zelenskij Ol'ga Sorgivja.
https://ria.ru/20220522/status-1790008634.html?

A questo punto:
- da "nessun confine" fra di noi a "questa parte qui (l'ovest...) la gestiamo congiuntamente" il passo è breve.
https://topwar.ru/196633-zelenskij-anonsiroval-prinjatie-zakonoproekta-ob-osobom-pravovom-statuse-grazhdan-polshi-na-territorii-ukrainy.html?
- e da un esercito comune a "vi difendiamo noi" anche qui il passo è breve.

Si stanno creando le precondizioni di un intervento armato dei paesi NATO in Ucraina usando la Polonia come ariete.

Quanto i russi stiano a guardare tutto questo, resterà da vedere... già il fatto che abbiano fatto trapelare le indiscrezioni che ho girato indica la loro volontà di stoppare la cosa sul nascere... vedremo e speriamo che si fermi qui, a tante brutte intenzioni.

un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Sunday, 22 May 2022 11:12
22/05 ore 10:00 aggiornamento

L’ANTI-BAYRAKTAR-TB2


Facciamo conoscenza con la bestia nera dei droni turchi e di tutte le nazionalità.
https://t.me/RVvoenkor/13104
Il Garpun-2M opera fino a 5350 MHz e, sostanzialmente, fa perdere contatto radio fra operatore e drone e fra sistema di geolocalizzazione e drone (GPS/GLONASS/Beidou). Da -20°C a +45°C è in grado di mandare in pappa il sistema di radiocomando di apparecchi a non meno di 500 m.
https://russiandrone.ru/catalog/dopolnitelnoe-oborudovanie/oborudovanie-dlya-borby-s-dronami/garpun-2m-ruchnoy-kompleks-po-borbe-s-bpla/
Visto che tra tiratori scelti russi e armeni (ma anche azeri, ucraini e di qualsiasi nazionalità) non c’è grossa differenza, ma nel primo caso i droni turchi hanno fatto cilecca, nel secondo hanno fatto non solo stragi e seminato panico, ma proprio la differenza come abbiam già avuto modo di notare, penso proprio che sia stato l’uso di questi mezzi a terra il fattore decisivo di difesa da questi ordigni micidiali. Almeno fino a ora. Certo è anche che lavorare su altre radiofrequenze poi non li renderebbe così “economici”, e non è detto che la modifica a questi dispositivi di difesa per includere anche le nuove radiofrequenze risulti impossibile… anche qui, “vivremo, vedremo” (поживём, посмотрим).

RICOSTRUZIONE E INTEGRAZIONE NEL SUD DELL’UCRAINA

Due immagini emblematiche di quello che i cinegiornali luce si ostinano a non vedere, ma ormai a livelli di quei bimbi piccoli che, chiudendosi gli occhietti con le manine quando giocano a nascondino, non nascondono il loro sorriso di soddisfazione nella loro convinzione di essere diventati invisibili. IL PROBLEMA E’ CHE COSI’ ORIENTANO MILIONI DI PERSONE SU QUESTA INFORMAZIONE DEFORMATA E DEVIATA. Il problema, NON DA ULTIMO, è che questi dati di fatto non li hanno neppure considerati Di Maio e Draghi nella loro scrittura di un “piano di pace” in cui, probabilmente, non credevano più nemmeno loro.

Partiamo dalla prima immagine:

Torna l’acqua all’Oktjabrskij Primorskij rajon di Marjupol’, con la sostituzione di un tubo dell’acquedotto da mille millimetri:
https://t.me/readovkanews/34588

Mariupol’, Donbass, ma anche le regioni di Cherson e Zaporož’e, attraverso il RIPRISTINO DI UNA LINEA FERROVIARIA INTERROTTA OTTO ANNI FA fra SEBASTOPOLI e ROSTOV SUL DON.
https://ria.ru/20220507/krym-1787341773.html

Si ricostruisce uno spazio economico e sociale in profonda depressione da otto anni, come già ammesso e denunciato dallo stesso sindaco ucraino di Cherson prima che desse le dimissioni. L’idiozia politica del regime fascistoide di Kiev instauratosi dopo il golpe del 2014 (ma è più corretto chiamarla ignavia, menefreghismo, capitalismo da rapina e saccheggio) è stata pensare che bastava chiudere strade e ferrovie per “risolvere il problema”, senza preoccuparsi delle sorti di INTERE POPOLAZIONI CHE DA SECOLI VIVEVANO NELLO STESSO SPAZIO COMUNE. E che ora sono ritornate a farlo, senza il permesso delle marionette di Kiev e dei loro kuratory.

Seconda immagine emblematica, il doppio prezzo degli articoli sui banconi, in grivne e rubli, in un supermercato della regione di Zaporož’e:
https://t.me/boris_rozhin/49897
E torniamo alla disinformazione quotidiana dei cinegiornali luce. In omaggio a Karapaz, facciamo una capatina nel suo continente:

TODO ESTO NO ES SERIO, NI ÉTICO

“Se ha podido comprobar que esos supuestos edificios destruidos por los rusos en Kiev, eran videos de Gaza en Palestina. O que se atribuyó a Rusia la destrucción en Donbás y que se comprobó que era el misil ucraniano Tochka-U. O un tanque que aplastó un carro, lo hicieron pasar como ruso y se demostró que era ucraniano. O las masacres en Buchá y en Mariúpol, que sin duda han sido causadas por los batallones neonazis, que son tan “valientes” que se escudan en colegios, centros comerciales, hospitales y geriátricos.
O que informativos europeos hayan hecho pasar un bombardeo ruso a Ucrania, cuando se demostró que era en verdad un videojuego. Muchos lo creyeron y lo siguen creyendo.
Todo esto no es serio, ni ético.”
https://fpp.org.pe/se-puede-explicar-el-conflicto-ucraniano-sin-apasionamiento/

Chapeau a Ricardo Sánchez Serra, che in una conferenza stampa alla Federaciòn de Periodistas del Perù del 18/05 ha denunciato la conduzione dell’“informazione” nei canali occidentali. E ha anche puntato l’indice contro la britannica “PR NETWORK”. Denuncia ripresa oggi anche da alcuni canali anglofoni…
https://globaleuronews.com/2022/05/22/british-pr-network-caught-making-fake-russian-special-operations/
… attendiamo con ANS-IA che ne prenda visione anche l’ANS-A… e non solo.

25.000 FIRME RAGGIUNTE CONTRO ARRUOLAMENTO E INVIO AL FRONTE

Parliamo della raccolta di firme contro l’invio di cittadini ucraini al fronte dai 18 ai 60 anni.
https://t.me/agentgosdepa1/9480
Ora il regime fascistoide di Kiev, FORMALMENTE, dovrà esaminare il disegno di legge proposto. Tutti sanno perfettamente che sarà affossato, perché i kuratory hanno già dato ordine alle loro marionette di annunciare la CONTROFFENSIVA PER QUEST’ESTATE. In questi strani, stranissimi giorni, le controffensive sono annunciate con un mese e rotti d’anticipo: è chiaro l’intento propagandistico di coprire con questo annuncio la disfatta di Mariupol’, il massacro annunciato e ciò nonostante eseguito all’Isola dei Serpenti, i 300 morti al giorno nei combattimenti, più le sconfitte imminenti nel Donbass. Ma per quanto propagandistico sia, serve recuperare il milione di baionette. E quindi… avanti tutta nel tritacarne. MA IL DISSENSO INTERNO CRESCE.

TOM COOPER

“With other words: the Russians are advancing from Popasna towards north by bypassing the Ukrainian forces holding Komyshuvakha, Khram Svyatoho, Katerynika and Hirske, and they are doing so without making breaks to rest and regroup, in turn leaving Ukrainians too little time to react.”
“This is of particular surprise for me considering the Ukrainian Army has at least two brigades securing the Siversk area, and another two securing Bakhmut alone. So, four brigades securing two places well behind the frontline, and sitting and waiting there — while the frontline is breached and in the process of crumbling…? Hm…”
https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-20-21-may-2022-9b21e72d911e
Si può essere d’accordo, o meno, ma Tom Cooper sa di ciò di cui parla, e scrive… 560 libri e oltre 1000 articoli.
https://www.helion.co.uk/people/tom-cooper.php
In particolare, conferma due nostre importanti tesi:
1. L’importanza estrema di Popasnaja e la CATASTROFE data dal suo crollo, oltre a ben specificare il movimento attuale.
2. L’INSENSATEZZA di scelte strategiche nella dislocazione delle truppe e nella stesura dei piani militari da parte delle ff.aa. ucraine, dovute non solo a insipienza, ma a calcoli politici MIOPI di convenienza e propaganda, oltre che evidenti forzature dall’esterno.

La seconda tesi, ormai, sta emergendo sempre più nelle polemiche interne alla stessa classe dirigente ucraina. Con conseguenze ancora difficili da prevedere.

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Saturday, 21 May 2022 22:27
21/05 ore 22.00 aggiornamento

Dai resoconti notturni di Boris Rožin e dell'agenzia RIAFAN nessuna novità sostanziale dai campi di battaglia.
https://t.me/boris_rozhin/49845
https://riafan.ru/23449985-chto_proizoshlo_na_ukraine_21_maya_podgotovka_k_bitve_za_dnepr_flag_sssr_nad_azovstal_yu

Il che non significa affatto nessuna notizia, perché il perdurare di questa situazione di continuo logoramento delle posizioni ucraine su tutti i fronti, gioca tutta a svantaggio di chi, ancora oggi, si è visto sostanzialmente ridurre unità e mezzi a disposizione per una difesa sempre più insostenibile.

SEVERODONECK

Come per esempio a Severodoneck, dove oggi i russi han fatto saltare il ponte che la collegava a Lisičansk.
https://t.me/readovkanews/34544
Come commenta Rožin, se l'han fatto saltare è perché a loro fa comodo avere un migliaio o quanti ne sono soldati ucraini da combattere, senza che vadano a ingrossare le fila dei difensori di Lisičansk. Divide et impera. Solo un vanaglorioso, una marionetta accecata dai suoi kuratory, come Zelenskij, poteva dare l'ordine di "tenere" l'unico avamposto rimasto aldilà del fiume in queste condizioni, sotto attacco da tre lati e tenuto in vita da un ponte che lo collega all'altra parte. Un ponte che da oggi ha perso la campata centrale, finita in fondo al fiume.
https://t.me/boris_rozhin/49830

AZOVSTAL'

Con la bandiera rossa su Azovstal', si chiude un ciclo nefasto durato otto anni. Annuncio ufficiale dato dal ministero della difesa oggi nell'odierna conferenza stampa:
https://t.me/DmitriySteshin/4927

Ora per gli squadristi di Azov la strada sarà quella processuale.
https://t.me/boris_rozhin/49797

Per gli altri rimasti a Kiev, quelli che per esempio ancora OGGI in appello hanno DICHIARATO FUORILEGGE IL PARTITO COMUNISTA UCRAINO,
https://gazeta-pravda.ru/issue/53-31256-2023-maya-2022-goda/eshchye-odin-udar-po-kompartii/
nonostante i ricorsi prodotti dai compagni ucraini dal 2015 a oggi, è solo questione di tempo. Andranno anche loro a tenere compagnia ai loro camerati attuamente in cella.

Intanto, ad Azovstal' sono iniziati i lavori di sminamento, e sono stati rinvenuti i cadaveri di DUECENTO soldati ucraini in camere mortuarie refrigerate.Il che porta il totale degli uomini asserragliati fino a ieri nelle catacombe a oltre 2500 uomini. Saranno inviati in Ucraina per la sepoltura.

Con oggi terminano anche ufficialmente le cronache militari da Mariupol' libera.

AUMENTA L'IMPORTO DEL LEND-LEASE A 40 MILIARDI... MA CHI PAGA?

Se lo chiede Moody's, affermando che "i rischi di sostenibilità del debito aumentano sempre più":
Moody’s Investors Service cut Ukraine’s credit rating to the third-lowest level as a more drawn out war than expected increases risks around the nation’s debt sustainability.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-20/moody-s-downgrades-ukraine-as-drawn-out-war-raises-debt-risks

E infatti Zelenskij replica che pagheranno i russi come compensazione dei danni di guerra, saranno gli alleati a "creare tale meccanismo"... si, e poi ti svegli tutto sudato...
Russia must pay compensation for the damage its aggression has inflicted on Ukraine, Volodymyr Zelenskiy said in his daily video address to the nation, calling on allies to “create a mechanism” for reparations.
https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-20/ukraine-latest-g-7-finance-chiefs-in-bonn-focus-on-war-fallout

In questa situazione, gli "aiuti" cominciano a essere meno "disinteressati" e gli investitori sempre più preoccupati del loro ritorno in questa ulteriore, schifosa, speculazione sul pagamento differito di uno tra i più infami traffici di armi dell'ultimo millennio, perché coinvolgente un popolo intero come carne da consumo e le sue giacenze di grano come acconto in anticipo... problemi loro.

DA DOVE PARTE IL GRANO SACCHEGGIATO AL POPOLO UCRAINO


A proposito del saccheggio del grano del popolo ucraino, questa cartina mostra da dove parte.
https://t.me/OpenUkraine/17358
Porto romeno di SULINA, sulla foce del "bel Danubio blu". Vogliamo verificare? Lo vediamo subito, con marinetraffic.com
https://www.marinetraffic.com/en/ais/home/centerx:30.2/centery:45.1/zoom:10
E' un INGORGO CONTINUO, CON PIÙ DI CENTO NAVI CISTERNA AL GIORNO! Le cisterne arrivano via camion, e le navi tramaccano e rubano via, ogni giorno, tonnellate di grano ucraino.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 21 May 2022 09:08
21/06 ore 08:30 Aggiornamento

FRONTE EST

Merita la visione la cartina aggiornata del collettivo di Rybar

Cartina generale del Donbass
https://i.ibb.co/tqFD27w/20-05-1.jpg
con i due ingrandimenti che rappresentano LIMAN (riquadro di sopra) e POPASNAJA (riquadro di sotto)

E cartina ulteriormente ingrandita di Popasnaja
https://i.ibb.co/syh26qJ/20-04-1.jpg

In breve, guardando la carta generale, a NORD la linea di fronte si è stabilizzata, si è creata una zona grigia, una zona cuscinetto, abbastanza ampia per tenere sotto controllo eventuali tentativi di sfondamento ucraini e, anzi, è partita metodicamente la sequenza di artiglieria pesante e lanciamissili sulle prime linee e sulle retrovie ucraine. Diciamo che, a meno di rinforzi arrivati all'improvviso, il raggruppamento necessario per un ulteriore offensiva ucraina è in questo momento fuori discussione.

Scendendo notiamo come ormai la U rovesciata sia un trifoglio sempre di più. Ovvero, si stanno formando sacche e microsacche per cui intere linee di fronte possono subire mutamenti veramente improvvisi e importanti in poco tempo. Dipende tutto da quale parte, sotto pressione, cederà per prima.

Gli ingrandimenti di LIMAN e POPASNAJA non sono casuali.

Il PRIMO, con un accerchiamento ormai in corso di risoluzione, minaccia direttamente ormai SLAVJANSK e KRAMATORSK appena sotto

IL SECONDO, guardiamo anche la cartina a esso solo dedicata, è tutto uno svilupparsi di SACCHE relativamente ridotte, da poche migliaia di unità, che una volta accerchiate nulla altro hanno da fare che alzare le mani e chiudere questa partita inutile.

Del resto, oggi sono stati lanciati volantini con le istruzioni di "resa sicura", filmato e immagini qui:
https://t.me/boris_rozhin/49723

Dopo la resa dei bastardi senza gloria di Azov, ormai se gli squadristi provano anche soltanto a torcere un capello a un soldato ucraino che prova a consegnare le armi, la reazione popolare non sarà più quella di questi due mesi di guerra: pazienza e "slava ukraine". Il rischio di ammutinamenti, disordini e rese dei conti interne, soprattutto nelle alte sfere, comincia a essere concreto.

Un'ultima considerazione: se, quando il "trifoglio" tornerà ad allineare la linea di fronte, si libereranno DECINE DI MIGLIAIA di unità, con il morale diametralmente opposto alle formazioni ucraine, con gran parte dell'arsenale regalato dagli stessi ucraini e dai loro kuratory nato, su una linea di fronte decisamente più ridotta. Al tempo, comunque.

Aggiornamenti a seguire in serata.
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Paolo Selmi
Saturday, 21 May 2022 00:42
21/05 ore 00:30 aggiornamento

"Russi prendono Azovstal, Mariupol è caduta"

Titola l'ansa... Mariupol' è stata liberata un mese fa.Il capo degli squadristi di Azov è uscito scortato dentro un blindato prima che gli abitanti di Mariupol' lo linciassero (ibidem).

Quei poveri disgraziati dei soldati ucraini costretti dalle truppe barriera dei fascisti di Azov ad asserragliarsi insieme a loro dentro quel kombinat, alla fine son riusciti a uscire.

Parliamo di 2.439 FRA SOLDATI E SQUADRISTI usciti DALL'INIZIO DELLA CAPITOLAZIONE A OGGI.
https://t.me/readovkanews/34483
SI TRATTA DELLA PIU' GRANDE DISFATTA DA OTTO ANNI A QUESTA PARTE, DA PARTE DEI "PUNITORI" (KARATELY) FASCISTI. Né Ilovajsk (2015), né lo stabilimento Il'ich (2022) erano arrivati a questo.

MARIUPOL', CARA ANSA, E' CADUTA SI, MA NEL 2014! IN MANO A DEI FASCISTI CHE, COL VOSTRO SILENZIO COMPLICE, HANNO COMINCIATO A RASTRELLARE, IMPRIGIONARE, UCCIDERE.

Aggiornamenti a seguire stasera.
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Paolo Selmi
Friday, 20 May 2022 18:21
20/05 ore 18:00 aggiornamento

FRONTE EST

Alla luce degli ultimi movimenti, si conferma che la LNR è quasi completamente libera (manca solo la sacca di Severodoneck)
https://t.me/boris_rozhin/49601

LIMAN

Carta aggiornata
https://i.ibb.co/1ddKTgw/20-05-1.jpg
Situazione a dir poco drammatica: dopo gli incendi che hanno devastato l’area, le ff.aa. ucraine han fatto saltare un ponte che era diga al tempo stesso. Questo fregandosene altamente che dall’altra parte del fiume, a tenere la posizione, c’erano ancora oltre un migliaio di loro compagni. Che ora per passare dall’altra parte devono attraversare l’unico ponte rimasto, purtroppo sotto il fuoco russo. Indietro non si torna, al momento. In quella zona c’è anche un monastero, Svjatogorsk, dove come estrema ratio hanno piazzato i loro pezzi praticamente a ridosso dell’edificio religioso e al suo interno. E lì si sono asserragliati. Comprensibilmente è tutto fermo, in attesa che la situazione si sbrogli, magari con l’arrivo (improbabile al momento) di qualche unità speciale in grado di intervenire. Vedremo gli sviluppi
https://t.me/rybar/32933

POPASNAJA

Rozhin come al solito ci fornisce un quadro dinamico dell’andamento delle operazioni. E’ inutile, anche qui, fare la conta dei paesi e dei paeselli. Sono quelli con la spunta rossa. La “strada della vita” è quella gialla a sinistra, il nemico cerca di tenere alcuni punti chiave per impedire l’accerchiamento operativo ma, come è facile vedere, si tratta di difese create al momento in un quadro generale di punti rossi a ridosso. Sono quindi quantomeno oggetto di attacchi da più direzioni in un vaso di pandora, quello di Popasnaja, che si è rotto causando uno spargimento evidente di presenza nemica in lento, ma costante, allargamento. Vedremo anche qui gli sviluppi.
https://t.me/boris_rozhin/49646

AZOVSTAL’

1908 è il totale dei prigionieri consegnatisi ad Azovstal’
+ 177 civili (di cui 85 donne e 47 bambini)
https://t.me/readovkanews/34433

Nel frattempo, un altro comandante di Azov, Sergej Volynskij al secolo “Volyna”, è appena uscito da Azovstal’ dove lo aspettavano a braccia aperte. Era quello che chiosava con l’amen (slava ukraine) il monologo del suo compare a fianco nel video ripreso qualche giorno fa. Nel monologo si chiamavano “disertori” gli ex-compagni d’armi che, alla sua decisione odierna, ci erano arrivati un mese prima allo stabilimento I’lich.
https://t.me/bbbreaking/125371

Intanto, un aggiornamento sui profughi ucraini in Russia dall’inizio del conflitto: ci dice essere 1.377.000 al 20 maggio (tendenza in aumento). Il regime di Kiev, che non sa più come giustificarlo, visto che dall’altra parte ci sono gli “orchi”, parla di deportazioni e trasferimenti forzati. Tra le battutacce sentite in questi giorni, questa è la peggiore.
https://t.me/boris_rozhin/49612

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.
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Paolo Selmi
Friday, 20 May 2022 08:40
20/05 ore 08:00 aggiornamento

alle sei del mattino è arrivata la carta aggiornata del collettivo di Rybar: “spasibo rebjàta” (grazie ragazzi)!

Ne han fatte due, molto interessanti:

Questa quella generale,
https://i.ibb.co/5sWcn2z/19-05.jpg

E questo è l’ingrandimento dell’ingrandimento, zona Popasnaja
https://i.ibb.co/cXv1YQd/19-04-1.jpg

Riprendiamo la prima:

Partiamo dal NORD, zona dintorni di Charkov, dove notiamo le uniche frecce azzurre. Sull’opportunità di tale scelta strategica abbiamo già parlato troppo, notiamo che, alle sei del mattino di oggi, si conferma una situazione stazionaria dove i russi martellano e contrattaccano e gli ucraini martellano e si raggruppano per successivo contrattacco… visto quello che sta accadendo più a SUD, continuo a non capire: è come insistere per mangiare una scatola di caviale alle 11.00 e fare tutto il resto del giorno senza ingerire nulla.
https://t.me/rybar/32912 (unica fonte questo report anche per le notizie successive).

Passiamo subito a SUD:
la situazione per le ff.aa. ucraine si presenta subito in tutta la sua drammaticità. Quella che prima era una U rovesciata ora è diventata una Ш (š sce) russa o, peggio ancora, un trifoglio.

Passiamo ora alla carta ingrandita e capiamo, ancora una volta, perché su Popasnaja gli ucraini hanno dato l’anima per difenderla, tenendola per un mese e rotti. Senza neanche spingere più di tanto, con le stesse forze di prima, i russi e le milizie del Donbass ormai stanno dilagando su più direzioni, facendo SALTARE ANCHE LE LINEE DIFENSIVE INTORNO, A SUD E A EST IN PARTICOLAR MODO, E VANIFICANDO COSI’ TUTTI GLI SFORZI DI TENUTA DELLA LINEA DI FRONTE ANCHE A DIVERSE DECINE DI KM DI DISTANZA.

E’ COME UN SASSO LANCIATO SUL VETRO DOVE NON DEVE: CREPA E VIEN GIU’.

Qui un altro schema dei movimenti da Popasnaja:
https://t.me/boris_rozhin/49498

A differenza degli altri giorni, e della propaganda ucraina ripresa dai nostri cinegiornali luce, non ha senso fare la conta dei paesi liberati nella sola giornata di ieri. ORMAI NON E’ PIU UN FATTO NUMERICO, MA DI FORMA, NON E’ PIU’ QUANTITA’, MA QUALITA’.

E QUI CI DIFFERENZIAMO DAL SASSO NEL VETRO. PERCHE’ IL VETRO, IN QUESTO CASO, NON VIENE GIU’ DA SOLO.

LA CADUTA DI POPASNAJA STA CONSENTENDO ALLE FORZE RUSSE E DELLA LDNR, DI FARE IL PASSO SUCCESSIVO: FORMARE SACCHE.

E UNA SACCA, COME ABBIAM VISTO, CONSENTE DI RISOLVERE PROBLEMI MILITARI CON UN’EFFICACIA MOLTIPLICATA, OSEREI DIRE ESPONENZIALE, IN TERMINI DI ENERGIE SPESE PER TERRITORI LIBERATI E UNITA’ NEMICHE CONQUISTATE.
OLTRE CHE DISEGNARE LA LINEA DI FRONTE SECONDO IL PROPRIO VANTAGGIO E OBBLIGARE IL NEMICO A SUBIRLA E A COMBATTERE IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO (chiedo scusa a tutti, ma Sunzi è sempre lì..)

Queste le SACCHE possibili da creare, con la configurazione attuale, nella sola zona di Popasnaja e dintorni:
https://t.me/novostldnr/5792?single
https://t.me/novostldnr/5793?single
https://t.me/novostldnr/5794?single
https://t.me/novostldnr/5795?single
https://t.me/novostldnr/5796?single
https://t.me/novostldnr/5797?single

IN ALTRE PAROLE, DAL PUNTO DI VISTA DEL COMANDO DELLE FORZE ALLEATE (RUSSI E LDNR), SI STA PASSANDO DALLO “SCHIACCIASASSI” A “MINI-SACCHE” LOCALIZZATE SU DIVERSI CAMPI DI BATTAGLIA TUTTI COLLEGATI FRA LORO.

Nessun piano prestabilito, sarà il nemico con le sue mosse a orientare le truppe in una direzione di attacco, piuttosto che in un altra visto che, rispetto a due settimane fa, ormai non può più tenere tutto. E poi è troppo impegnato al “contrattacco al NORD”… Capiamo quindi anche perché fa comodo ai russi lasciarlo lì. A “contrattaccare”…

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 20 May 2022 09:40
PS Questa cartina delle "sacche"
https://t.me/novostldnr/5797?single
non è zona Popasnaja ma SEVERODONECK.

Così come questa cartina indica la città sotto Severodoneck, ovvero LISICHANSK,
https://t.me/novostldnr/5795?single
Che noi di solito consideriamo come un blocco unico, aldilà e aldiqua del fiume.

La prima non è una sacca possibile ma già in gran parte reale, visto che a ovest c'è il fiume. Collegato ancora da ponti, ma capiamo bene che le possibilità di manovra sono estremamente limitate. E Lisichansk aldilà del fiume, come abbiam visto, rischia da un giorno all'altro l'accerchiamento operativo.

Solo SEVERODONECK è una sacca da DUEMILA soldati (fonti ucraine, quelle carte sono elaborazioni di un sito ucraino, Zerada, e non russo).

E LISICHANSK sotto è una sacca da DIECIMILA SOLDATI.

GORSKOE+ZOLOTOE
https://t.me/novostldnr/5794?single
sarebbe una sacca da TREMILA SOLDATI.

QUELLA CHE DA POPASNAJA PASSEREBBE SOTTO BACHMUT (Artemovsk) E SI CONGIUNGEREBBE A ZAJCEVO, CHIUDENDO SVETLODARSK
https://t.me/novostldnr/5796?single
sarebbe una sacca da DUEMILA SOLDATI.

E QUELLA CHE GIREREBBE INTORNO AD AVDEEVKA E VASILEVKA
https://t.me/novostldnr/5792?single
sarebbe una sacca da QUATTROMILA SOLDATI.

L'analisi di queste cartine ci offre un disegno strategico complessivo estremamente distribuito sul territorio, altrettanto estremamente fluido nelle manovre in corso, oltre che flessibile nella pianificazione delle attività belliche, sia a livello di scansione temporale, che di gestione delle risorse a disposizione. Risorse scarse, da due mesi a questa parte, inferiori a quelle teoricamente (da manuale) necessarie per lo svolgimento con successo delle attività pianificate, ma usate finora in maniera ottimale lungo tutti i fronti. Sviluppi a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 May 2022 23:17
19/05 22:30 Aggiornamento

“Kalina, Kalina, Kalina...
Ma che ci fai sotto a Azovstàl!”

Kalina come Bin Laden, uccel di gabbia o uccel di bosco, video falso o video vero… ma interessa davvero a qualcuno?

Il messaggio del vicecomandante Kalina è comparso da due ore e già preso per oro colato dagli stessi cinegiornali luce che, non tanto tempo fa, facevano l’analisi dei pixel dei messaggi di Bin Laden e di Al Zarqawi, per vedere se erano veri o di repertorio. Ma ora si attaccherebbero (e si attaccano) a qualsiasi cosa. E’ un’operazione che non ha alcun senso, in questo caso. Analizziamo il messaggio, brevissimo. Guarda fisso l’obbiettivo e registra:

“Gloria all’Ucraina! Oggi è l’ottantacinquesimo giorno di guerra. Io e il comando ci troviamo sul territorio della fabbrica Azovstal. C’è una certa operazione in corso, i cui dettagli non svelerò. Grazie al mondo intero e all’Ucraina per il supporto. A piu tardi”

“Слава Україні! Сьогодні 85-й день війни. Я і командування перебуваємо на території заводу "Азовсталь". Триває певна операція, деталей якої я не буду розголошувати. Дякуємо всьому світу й Україні за підтримку. Побачимося”

https://t.me/readovkanews/34389

Puzza di conserva scaduta lontano chilometri. Nessun riferimento a quei maledetti infingardi che oggi l’han dato per prigioniero, discorsi tanto deliranti quanto buoni per tutte le stagioni su “certe operazioni in corso”, come se potessero davvero cambiare le sorti del conflitto, a beneficio di quei (pochi) fedeli rimasti al suo credo, e ovviamente dei cinegiornali luce, fine.

Peraltro, non il corrispondente che ha dato la notizia stamattina alle sei, ma un’agenzia di stampa nazionale e con un maggior numero di fonti dirette, come Readovka, che sostiene che “il vicecomandante del reggimento Azov si trovi detenuto in REGIME DI ISOLAMENTO a ROSTOV SUL DON” (заместитель командира полка «Азов»* находится в СИЗО в Ростове-на-Дону.). Ovvero già in Russia.

https://t.me/readovkanews/34328

Ma a prescindere da dove si trovi ora Kalina, la domanda che mi pongo a qualche migliaio di km di distanza è: Davvero se sia ancora nelle catacombe o se invece sia rinchiuso in una cella, a livello generale, di conflitto e delle sue sorti, cambierebbe qualcosa? Gli Azovcy sono ODIATI dalla popolazione del Donbass. A ODESSA PORTANO I FIORI IL DUE MAGGIO, DI NASCOSTO, DAVANTI ALLA CAMERA DEL LAVORO CHE QUESTI BASTARDI HANNO BRUCIATO, CON DECINE DI PERSONE DENTRO. MA NESSUNO HA PORTATO UN FIORE DAVANTI AD AZOVSTAL’. CHIEDIAMOCI PERCHÉ!

E le persone che ormai dopo otto anni si sono fascistizzate e li supportano, sono le stesse dell’ovest che in gran parte manifestano, disertano, scappano all’estero e fanno carte false per non andare in guerra. Il “milione di baionette” non si trova non perché Kalina sia vivo, morto o disperso, ma perché per otto anni il suo ruolo è stato quello di rottweiler del regime, di chi faceva il lavoro sporco, di chi terrorizzava civili inermi e attivisti. Il suo destino ora, francamente, interessa solo alla procura generale che lo aspetta fuori. Da tanto tempo.

Aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 May 2022 19:38
19/05 ore 19:00 aggiornamento

FRONTE EST

Situazione al confine a nord di Charkov


Il contrattacco ucraino a nord è sostanzialmente fermo; anzi, due paesi sulla linea di confine sarebbero stati persi dopo un contrattacco russo e ora sarebbero nella cosiddetta “terra di nessuno” (freccia rossa nella carta di Rybar qui sotto).
Alle frecce azzurre, attualmente, corrispondono solo le direttrici di un attacco che al momento è ancora in preparazione: raggruppamento, dislocazione di nuovi pezzi di artiglieria dalle retrovie (fra cui gli M777), azione di sabotatori aldilà del fiume Severskij Doneck. In ogni caso, sia di arretramento, che di avanzamento, che di tenuta, stiamo parlando di numeri decisamente inferiori rispetto agli uomini e ai mezzi coinvolti poco più a sud.
https://t.me/rybar/32901
Seguiranno aggiornamenti.

Severodoneck accerchiata da tutti i lati

Oggi è stato preso Schedrischevo e con questo tutta la città è ora completamente accerchiata. Gli scontri si sposteranno entro breve nel centro abitato.
https://t.me/boris_rozhin/49459

Da Popasnaja verso OVEST: russi e milizie del Donbass a 4 km dalla strada più importante per Lisichansk

Una delle direttrici di cui si parlava nell’ultimo aggiornamento è stata completata, stando alle informazioni sul campo: LA PRIMA DIRETTRICE, per l’esattezza, da Druzhba a TRIPOL’E (sottolineato rosso a DX nella mappa qui sotto); e non solo, ma le truppe russe poi hanno tagliato decisamente verso OVEST e liberato anche VLADIMIROVKA (sottolineato rosso a SX nella mappa qui sotto).
https://t.me/boris_rozhin/49487
Combattimenti sarebbero in corso a NOVAJA KAMENKA (il paese dopo, sempre sulla strada verso OVEST):
https://t.me/boris_rozhin/49489
Attenzione: L’agglomerato a ovest immediatamente dopo (3,7 km) è SOLEDAR. Significa essere a un passo dal controllo della strada (segnata in giallo) che da lì passa e arriva a Lisichansk. Peraltro, questo passaggio come ben mostra la linea tratteggiata verticale, segna lo SCONFINAMENTO di russi e milizie del Donbass dalla LNR alla DNR. Di fatto, la LNR ormai è quasi tutta libera. Anche per questo, certe iniziative come cosiddetta “la proposta di piano di pace” italiana … presentata da di Maio e scritta a quattro mani con Draghi, appaiono “anacronistiche”, per usare un eufemismo, e già retrodatandole di otto anni. Oggi sono completamente fuori SIA da quanto sta accadendo sul campo, CHE dalle trasformazioni socioeconomiche in corso.

Azovstal’

Siamo arrivati a sera a oltre 1800 prigionieri consegnatisi spontaneamente (ovvero 80/90 in più rispetto a stamattina).
https://t.me/boris_rozhin/49468
Nelle catacombe dovrebbero essercene ancora poco meno di 700, o forse meno ancora. Sono stime e vedremo gli sviluppi anche di questo.

Nel frattempo, le contraddizioni in seno alle stesse forze armate ucraine, fra soldati regolari e squadristi, e fra squadristi e la cricca a capo del regime fascistoide-mafioso di Kiev, si stanno ACUENDO.
- Perché, pur potendo rompere INIZIALMENTE l’assedio, ciò non è stato fatto?
- Azov doveva morire? Un’opposizione “scomoda” al regime di Kiev perché facente capo a oligarchi non sempre allineati e troppo spesso “battitori liberi” doveva smettere di rappresentare un pericolo?
- Perché i rifornimenti non erano arrivati a sufficienza quando ancora si poteva (anche le munizioni erano quasi finite)?
- Ora i soldati regolari che erano insieme agli squadristi, e che stanno parlando, rilasciando interviste, DENUNCIANO GLI SQUADRISTI, DI VIOLENZE NEI LORO CONFRONTI.
- LO STESSO STANNO FACENDO SEMPRE PIU’ CIVILI.
LA PROCURA GENERALE DI DONECK sta acquisendo materiali, prove, filmati, documenti, reperti. Per i criminali di guerra nazisti si aprirà un nuovo processo, a porte aperte, dove emergeranno probabilmente dettagli ancora più compromettenti sia per chi è rimasto fuori, e ora a Kiev non dorme sonni tranquilli, sia per chi è stato catturato, e saranno in centinaia a sfilare sul banco degli imputati, per reati commessi negli ultimi otto anni.
https://t.me/togarma301/5404

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 May 2022 12:50
19/05 ore 12:30 AGGIORNAMENTO

POPASNAJA

Carta aggiornata del collettivo di Rybar, risalente a ieri notte ma va benissimo lo stesso, perché per come è precisa, dovesse accadere qualcosa basta “aggiornarla” per conto nostro.
https://i.ibb.co/zFf3xFy/18-04-1-1.jpg

Come è possibile vedere immediatamente, sono tutte frecce rosse che, da Popasnaja (Попасная sulla cartina), si diramano per 240° buoni.

QUATTRO LE DIRETTRICI DI ATTACCO

1°. DRUZHBA->TRIPOL’E (Дружба -> Триполье)
La prima (a OVEST di Popasnaja) è stata liberata, si punta alla seconda (il “lampo” (= scontri) a N-O di Druzhba): prenderla significa AFFACCIARSI sulla strada che da Bachmut (Artemovsk) porta a Lisichansk = ACCERCHIAMENTO OPERATIVO.

2°. NOVOZVANOVKA -> TROICKOE (Новозвановка -> Троицкое)
La prima (a SUD di Popasnaja), è stata liberata, e ora si attacca quella che è una roccaforte della linea di difesa ucraina ANCHE DA NORD (cosa che prima non si poteva fare)

3°. -> KAMYSHEVACHA -> BUBROVKA (-> Камышеваха -> Врубовка)
Entrambe da liberare (a NORD di Popasnaja), e l’ultima si affaccia anch’essa sulla strada che porta a Lisichansk.
MA NON E’ SOLO QUESTO IL PROBLEMA, IN CASO DI PRESA DA PARTE DI RUSSI E MILIZIE. IL PROBLEMA E’ LA SACCA CHE SI FORMEREBBE IMMEDIATAMENTE A EST DI QUESTI CENTRI ABITATI. DUE CENTRI ABITATI, ZOLOTOE E GORSKOE Горское и Золотое, CHE FORMEREBBERO UNA SACCA DI PROPORZIONI CONSIDEREVOLI SIA PER UNITA’ COMBATTENTI CHE PER ARMAMENTI CHIUSI IN TRAPPOLA.
PER QUESTO, L’INTERA LINEA DIFENSIVA LUNGO QUESTA DIRETTRICE E’ STATA OGGETTO DI RINFORZI DA PARTE DELLE FF.AA. UCRAINE. Vedremo gli sviluppi.

4°. -> ROZOVKA – PILIPCHATINO (-> Розовка -> Пилипчатино)
Entrambe da liberare (a OVEST di Popasnaja) fanno parte di un sistema a più livelli di difesa, o scaglioni, che vanno scardinati uno a uno per raggiungere quella strada famosa di cui anche alle direttrici 1 e
3.
https://t.me/rybar/32882

Nel complesso, in questo caso l’espansione dalla roccaforte di Popasnaja (a monte) lungo tutte queste direttrici (a valle) comporta notevoli difficoltà operative di tenuta da parte delle ff.aa. ucraine.


AZOVSTAL’

Alle 9.48 il numero ufficiale è di 1730 prigionieri, fra soldati e ufficiali, di cui 80 feriti ospedalizzati
https://t.me/boris_rozhin/49408

Confermata la resa anche del comandante “Kalyna”, qui ripreso da uno dei suoi numerosi videomessaggi di questi giorni:
https://t.me/boris_rozhin/49392

Dati e immagini anche dal CAMPO DI PRIGIONIA DI ELENOVKA, VISITATO OGGI DALLA CROCE ROSSA E DA ALTI ESPONENTI UCRAINI:
https://t.me/andrew_kots/39
Vale la pena riportare alcuni passi del testo sotto:

Eccomi nel campo di prigionia nei pressi di Elenovka, insieme alla delegazione della Croce Rossa Internazionale (CRI). Gli ucraini che hanno consegnato le armi sono trattati più che umanamente. Sulle finestre delle loro baracche non ci sono neppure le inferriate.
Побывал в лагере для военнопленных под Еленовкой, вместе с делегацией Международного Красного креста. Сложивших оружие украинцев содержат в более чем гуманных условиях. На окнах бараков даже нет решеток.

Nella delegazione degli ispettori, c’era anche un rappresentante della controparte ucraina: il deputato della Rada della Nona legislatura Alexandr Kovalev. Uno dei pochi di “quella” parte, di cui i cittadini di Doneck hanno il massimo rispetto. Veterano dell’Afghanistan, dove prestò servizio presso il leggendario 345° reggimento paracadutisti.

В делегации проверяющих был представитель украинской стороны - нардеп Верховной рады девятого созыва Александр Ковалев. Один из немногих людей с "той" стороны, о которых донецкие высказываются с уважением. Ветеран-афганец, служил в легендарном 345-м парашютно-десантном полку.

Alla delegazione hanno mostrato e detto tutto. I prigionieri hanno confermato che con loro si comportano umanamente. Li curano, gli danno da mangiare, gli danno da lavarsi.
Делегации все показали, все рассказали. Пленные подтвердили, что к ним относятся гуманно. Лечат, кормят, моют.

Il giornalista poi aggiunge un dato importante: trattare bene i prigionieri, che è la strada seguita sia dai russi, che dalle milizie del Donbass sin dall’inizio, non può che giovare in vista di ulteriori rese spontanee e consegne in massa di altri soldati. Quindi, i cinegiornali luce posso dire quel che vogliono, qui; ma a chi è lì a combattere, anche se gli hanno tolto il telefonino, ormai le notizie corrono, di voce in voce, di reparto in reparto, e visto che sono notizie che riguardano la SUA, la LORO, di vita, e non quella di superiori imboscati e comandanti in capo con la striscia bianca già pronta sul tavolo, sempre di più prenderanno le loro decisioni IN AUTONOMIA da quanto dicono i loro capi. In barba al loro milione di baionette.

AUGURI A TUTTI I PIONIERI!

A quelli ufficialmente iscritti a loro tempo, così come a quelli “pionieri” dentro sempre! Nel centenario della loro fondazione

Immagini d’epoca mostrano le prime foto di gruppo, cento anni fa, della prima organizzazione per l’infanzia sovietica. Dopo c’era il Kom.So.Mol. e poi, per chi voleva proseguire, il partito o il sindacato.
https://t.me/boris_rozhin/49401

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 19 May 2022 08:37
19/05 ore 08:00 AGGIORNAMENTO

Azov… vsjò! (Азов… всё!)


Ovvero, Azov… c’est tout! Direbbero i cugini, e lasciamo ai cinegiornali luce la soddisfazione di sostenere che questo sia un calco linguistico da quella che fino a due secoli fa (e non solo) era LA lingua straniera per tutta l’Europa… così come lasciamo ai “dibattiti” da loro organizzati la ripetizione in coro del mantra “la Russia sta perdendo” o “la Russia ha perso”, prendendo come mi è capitato di vedere ieri un’intervista a un generale russo che stava dicendo tutt’altro e mettendogli in bocca cose che non ha detto. Ma dopo l’evacuazione diretta dai soldati e dai servizi segreti ucraini, dopo i missili ucraini sui civili passati per russi, dopo due mesi di menzogne anche peggiori, ci sta tutto: del resto, come facciamo a vendergli ancora armi e a far pagare a sessanta milioni di persone rincari anche sull’aria che respirano, se non con fregnacce ripetute a mantra perché si “concretizzino” nelle nostre teste? Il problema, più interessante, che ora mi pongo, è quanto dovere andare a ritroso per trovare l’ultima notizia “onesta”… e ho paura che andremo ben oltre il 24 febbraio 2022… sconfinando in altri campi e toccando altre “verità”.

Bene, mentre qui dai vesperi di ieri alle lodi di stamattina non è cambiato nulla, lì qualcosa è cambiato. E che QUALCOSA.
Il primo a dare la notizia è stato un corrispondente sul campo alle 6:12
https://t.me/DmitriySteshin/4910
ripresa poi da quest’altro corrispondente
https://t.me/voenkorKotenok/36501
e, alle 6:30, dall’agenzia di stampa Readovka
https://t.me/readovkanews/34318
e ripresa da altri
https://novorosinform.org/nacist-kalina-vyshel-s-azovstali---voenkor-steshin-95417.html
SE E’ VERO, E’ VERAMENTE AZOV… VSJO’. Stiamo parlando della CONSEGNA IN PRIGIONIERO, IERI NOTTE ALLE 21:00, DEL VICECOMANDANTE DI AZOV SVJATOSLAV PALAMAR, soprannome “KALINA”!
E’ quello con la barba che appare nei filmati. E’ quello che “chi fa un passo indietro gli sparo”. E’ il primo di quelli che tutti si aspettavano di trovare, e che aspettavano che uscissero. E’ il primo di loro che è uscito.

ALTRA NOTIZIA IMPORTANTE: I TRE SOLDATI PRIGIONIERI RUSSI FINITI AD AZOVSTAL’ COME OSTAGGI SONO USCITI ANCH’ESSI IERI NOTTE!
https://t.me/rybar/32876

E CON QUESTO IERI NOTTE LA CIFRA DEI PRIGIONIERI E’ ARRIVATA A 1750! SU 2500 STIMATI DENTRO ALL’INIZIO DELLA CAPITOLAZIONE SIGNIFICA… quello che significa!

E SIGNIFICA, INDIRETTAMENTE, E PER INCISO, ANCHE UN’ALTRA COSA: che 785 SOLDATI DELLE MILIZIE DELLA DNR STAVANO FACENDO LA GUARDIA A 2.500 SOLDATI UCRAINI!
https://t.me/readovkanews/34300
Il che porta a un’ulteriore considerazione, GIA’ DETTA E CHE VALE LA PENA RIPETERE:
- TUTTA LA LIBERAZIONE DI MARIUPOL’ E’ STATA CONDOTTA CON UN ESERCITO ATTACCANTE NUMERICAMENTE INFERIORE AGLI ATTACCATI, CHE E’ UN CONTROSENSO COMUNQUE LA SI GIRI… TRANNE CHE SE L’ESERCITO ATTACCATO COMMETTE CONTINUAMENTE ERRORI!
Li abbiamo già esaminati, e non per calcare la mano, non per infilare il dito nella piaga, ma perché ANCHE SE NESSUNO PAGHERA’ per questo, e non mi sto riferendo ai soldati prigionieri, ma ai vertici osannati qui dai cinegiornali luce, LA RESPONSABILITA’ DI QUESTA DISFATTA, più che sconfitta, RICADE TUTTA SUI VERTICI MILITARI UCRAINI.

Come questi due ponti saltati sul Severskij Doneck a KRASNYJ LIMAN
https://t.me/swodki/98704
FATTI SALTARE DAGLI STESSI UCRAINI, L’ULTIMO IERI! Chi dei “loro” (faccio ormai fatica a usare questo termine, perché implica un’unità di intenti in una formazione militare, cosa che nelle ff.aa. ucraine è sempre più difficile riscontrare), chi dei “loro” si trova a nord del fiume, ora ha tre possibilità:
- ricacciare indietro i russi CHE LI ATTACCANO DA TRE LATI… e, già che ci siamo, perché no, liberare Mosca!
- Consegnarsi prigionieri, stando bene attenti a non beccarsi qualche palla dai solerti squadristi chiamati ormai a fare quello e basta, ovvero i cani da guardia della NATO;
- farsela indietro a nuoto.
La quarta, spero non capiti a nessuno di loro perché non si augura a nessuno. TORNANDO A PRIMA, DI CHI E’ LA RESPONSABILITA’ DI UN ORDINE TANTO SCELLERATO? PERCHE’ COMPROMETTE LA VITA DI MIGLIAIA DI TUOI UOMINI?

Per questo i soldati semplici delle ff.aa. ucraine, come questo ragazzo, ormai non hanno più fiducia nei loro capi. Dice: “non vogliono cambiare noi (con i prigionieri russi), ma altri (gli squadristi di Azov)” (poi saluta a casa e dice che sta bene ed è trattato bene).
https://t.me/RVvoenkor/12742

ED E’ DI IERI CHE IL III BATTAGLIONE DELLA 115° BRIGATA DELLE FF.AA. UCRAINE HA SEGUITO LO “SCHEMA SICURO” DESCRITTO DUE GIORNI FA SU QUESTE PAGINE:
https://t.me/RVvoenkor/12713
A parlare nel videomessaggio è il comandante, che si rivolge direttamente a Zelenskij e al suo comandante generale Zaluzhnyj, capo delle ff.aa:
“NOI CI RIFIUTIAMO DI ASSOLVERE AI COMPITI MILITARI ASSEGNATICI, PERCHE’ NON ABBIAMO RINFORZI. NON ABBIAMO ARTIGLIERIA PESANTE. ATTENDIAMO RINFORZI GIA’ DA DUE SETTIMANE, MA NON ARRIVANO. CI MANDANO A MORTE CERTA! I COMANDANTI SONO SPARITI. NON CI SONO NE’ ARMI, NE’ RISPETTO PER LE PERSONE: IN TALI CONDIZIONI CI RIFIUTIAMO DI ASSOLVERE AI COMPITI MILITARI ASSEGNATI!
«Мы отказываемся выполнять боевые задачи, поскольку у нас нет подкрепления сзади. Нет тяжелой техники. Ждём подкрепления уже 2 недели, но его нет. Нас отправляют на верную смерть. Командование отсутствует. Нет техники и уважения к людям. ...в таких условиях отказываемся выполнять боевые задачи!»

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 May 2022 19:07
Fronte EST

COSA COMPORTEREBBE LA LIBERAZIONE DI PRILIPCHATINO E BRUBOVKA?


Prilip-che????

Prilipchatino, ridente paesino fra Popasnaja e Bachmut (Artemovsk), mentre Brubovka è un altro ridente paesino ma più in su.
Questa è la cartina aggiornata a ieri di Rybar
https://i.ibb.co/nB6JWx3/17-05-1-1.jpg
Riquadro di ingrandimento a sinistra, metto anche il cirillico
Prilipchatino Пилипчатино sta a ovest di Popasnaja Попаснaя
Brubovka Врубовкa invece sta a nord della striscia liberata.

Sono in corso combattimenti per la liberazione di entrambi, al momento paiono anche in stadio avanzato. Cosa comporterebbe la loro liberazione?

Torniamo dall’ingrandimento alla carta normale, ma restiamo sempre sulla stessa zona. Cosa vediamo? Una strada immediatamente a ovest che la TAGLIA IN DIAGONALE. E che arriva a nord-est a Lisichansk Лисичанск, prima città del BLOCCO SEVERODONECK-LISICHANSK. E’ talmente importante che il collettivo di Rybar la colora in arancione, anziché giallo. QUELLA è la “strada della vita” per 15-16 mila soldati che farebbero bene a usarla, e alla svelta, prima di restare chiusi nell’ennesima sacca.

Sarebbe una fra le maggiori sacche dall’inizio del conflitto, al pari di Mariupol’, se non più grande, ma con lo svantaggio per i “difensori” (vista la tattica “difensiva” scelta il termine è decisamente improprio) di avere più steppa e meno case popolari dentro cui asserragliarsi coi civili come ostaggi.

Peraltro, se i russi consolidassero (come stanno facendo) il controllo su questi paesini e posizionassero i pezzi puntando direttamente su quella strada, non avrebbero neanche bisogno di assediare tutti i paesi e le città all’interno della sacca. Sarebbe quello che ormai sappiamo chiamarsi “accerchiamento operativo” (che è quello a cui puntano). Un po’ per fame di cartucce, un po’ per fame vera, A MENO DI CONTRATTACCHI UCRAINI PER SBLOCCARE LA STRADA (assicurandone i lati!), dopo Azovstal’ il destino per loro sarebbe ormai segnato.

Chi non solo si consegna, ma passa dalla parte dei miliziani
https://t.me/epoddubny/10719/

FINO ALL’ULTIMO UCRAINO: PROLUNGATO LO STATO DI GUERRA E LA MOBILITAZIONE GENERALE DI ALTRI 30 GIORNI (DAL 25/05)

Zelenskij vuole il milione di baionette (circa il 3% della popolazione prima dell’inizio del conflitto). Per farlo, ha bisogno di leggi speciali, pieni poteri, mani libere e piena disposizione della carne da cannone a sua disposizione. Finiti i riservisti, finiti i detenuti, finiti i mercenari, ci arriverà in altri modi. E’ il tributo di sangue che deve ai suoi kuratory. Questa è la notizia
https://t.me/readovkanews/34281
E questo è l’UKAZ, l’ordine ufficiale
https://t.me/readovkanews/34282

FINO ALL’ULTIMO UCRAINO: COME SEMPRE, CI SONO LE “ECCEZIONI” (ma non tutti tacciono…)

Non mi sto riferendo al regime fascistoide-mafioso di Kiev, al suo “armiamoci e partite”, al suo lucrare sulla morte dei suoi connazionali tramite la rivendita di armi e il traffico delle riserve nazionali di grano. Questa volta mi riferisco a PESCI MOLTO PIU’ PICCOLI. A L’vov, un comandante invece di essere nel Donbass era a casa sua! E le mogli e le madri dei soldati lo hanno beccato. E dandogli del “lei” lo hanno così apostrofato:
“Perché non è con loro? Perché li ha lasciati soli? Lì li ammazzano! Non si vergogna? Lei ha le mani sporche del sangue dei nostri figli!”
Почему вы не с ними?! Почему вы их бросили?! Их там убивают. Не стыдно вам? У вас на руках кровь наших детей"
https://t.me/anna_news/32307

DALL’ALTRA PARTE, INVECE… CHERSON E ZAPOROZH’E: DUE BATTAGLIE GIA’ PERSE DAL REGIME DI KIEV

Da una parte abbiamo Zelenskij che manda a morire tutti quelli che può al fronte. Dall’altra abbiamo le due regioni libere del sud dell’Ucraina, dove nessuno dei cittadini combatte, dove ogni giorno fabbriche riaprono, infrastrutture e servizi sono ripristinati, e i soldi cominciano a girare di nuovo. Quello che segue è un breve rapporto, in questo senso, di quanto UFFICIALMENTE DICHIARATO oggi da Marat Chusnullin, vicepresidente del consiglio russo:
- in tutti i territori circolerà il rublo, pensioni e stipendi saranno pagati in rubli; https://t.me/WarDonbass/64204
- tutte le risorse possibili sono state mobilitate perché in tutti i territori siano ripristinate agricoltura, industria, servizi; https://t.me/WarDonbass/64203
- La centrale atomica di Zaporozh’e, che era stata tagliata fuori dall’agenzia atomica ucraina, lavorerà per la Russia. Se gli ucraini vorranno comprare energia elettrica, potranno farlo, altrimenti la venderà alla Russia; https://t.me/readovkanews/34284

In altre parole, si procede di gran passo alla PIENA INTEGRAZIONE SOCIOECONOMICA CON LA RUSSIA. E IN PIENA OPPOSIZIONE AL CLIMA CHE SI RESPIRA ALDILA’ DELLA LINEA DI FRONTE. E’ QUI CHE LE DUE BATTAGLIE SONO PERSE. ANCHE DOVE NON SI E’ ANCORA COMBATTUTO. ANCHE DOVE GLI UCRAINI CONTROLLANO IL TERRITORIO. E’ chiaro infatti che, in questo senso, NON IMPORTA SE Zaporozh’e sia ancora in mano ucraina, ovvero se non tutte le regioni siano interamente libere. Queste trasformazioni stanno facendo da polo di attrazione anche per le parti che stanno “aspettando il loro turno”: la parte restante della regione di Zaporozh’e, quella di Cherson, e a seguire le oblast’ di Nikolaev e Odessa. Il MODELLO DI TRANSIZIONE è completo, la strada è tracciata.

Ora questa cosa può piacere o non piacere: ma questo sta accadendo. Questa è la trasformazione in corso. Il cinegiornale luce che continua a rappresentare gli eventi in tutte le zone controllate dai russi e dalle milizie del Donbass come in un film dell’orrore, con orchi, massacri e lupi mannari, NON VUOLE prenderne atto e, soprattutto, NON VUOLE CHE NESSUNO QUI ne prenda atto. Informare, però, è un'altra cosa: altrimenti si fa come qualcuno che scrive “evacuazione” al posto di “capitolazione” o “resa incondizionata”. La realtà dei fatti non può essere totalmente piegata dalla propaganda: alla fine, i nodi vengono al pettine. Inoltre, se non si conoscono le cose non si possono criticarle.

DALLE CORSIE DI OSPEDALE DEL DONBASS

Ce ne sono anche altre, di immagini, che nulla c’entrano con il dovere di cronaca, che nulla aggiungono a quanto qui sotto riportato, e che volutamente non diffondo.

Le immagini e i filmati che seguono, invece, servono a comprendere COME SIANO EFFETTIVAMENTE TRATTATI i prigionieri feriti.
Queste prime immagini mostrano ambulanze allestite per il trasporto di più barelle contemporaneamente, più una situazione di emergenza nelle corsie e nelle camere fino ad allora abituati ad altri numeri e ritmi, né più né meno dei nostri reparti covid fino all’anno scorso, se ci ricordiamo di come eravamo messi anche noi. Comunque, nel complesso l'impressione è di una situazione sotto controllo.
https://t.me/sashakots/32784
https://t.me/boris_rozhin/49246

Impressione confermata anche dai degenti, come vedremo più sotto. Per il resto, si vedono persone trattate umanamente, un secondino seduto e che per passare il tempo si è portato qualcosa da leggere,
prigionieri qui che ringraziano i medici per le cure prestate (Ospedale di Novoazovsk),
https://t.me/zvezdanews/80212
o qui, mentre raccontano di come si trovano sempre nello stesso ospedale,
https://t.me/zvezdanews/80214
o qui, mentre raccontano di essere “trattati normalmente”, come pazienti normali, e nessuno eserciti violenza o coercizione su di loro in alcun modo, né fisico, né psicologico,
https://t.me/readovkanews/34277
o qui, mentre un prigioniero delle ff.aa. ucraine (NO Azov) racconta di come nelle catacombe di Azov loro stessero al TERZO PIANO SOTTO TERRA, come gli squadristi di Azov bullizzassero anche loro e come alcuni di loro fossero puniti, sempre dagli stessi aguzzini-squadristi, rinchiusi per un periodo senza cibo e acqua:
https://t.me/zvezdanews/80166

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 May 2022 12:48
18/05 ore 12:30 aggiornamento

AZOVSTAL’

Alle 10:00 di oggi il totale dei prigionieri usciti da Azovstal’ è salito a 959 persone (dal 16 maggio), di cui 80 feriti, di cui 51 gravi.
https://t.me/rybar/32857
Oltre un terzo di quelli presenti prima della capitolazione, il che fa ben sperare anche per gli altri ancora dentro. Tra l’altro dentro ci sono ancora i due comandanti di Azov. Le dimensioni di questa capitolazione SUPERANO DI GRAN LUNGA quelle della sacca di Ilovajsk (2015) e quelle dello stabilimento Il’ich (2022, un mese fa).

“Эвакуационная миссия с "Азовстали" продолжается. Ею руководят наши военные и разведчики”
“LA MISSIONE DI EVACUAZIONE DA AZOVSTAL CONTINUA. A DIRIGERLA SONO I NOSTRI SOLDATI E SERVIZI SEGRETI.” (ZELENSKIJ, 17/05/22)

Non è propaganda russa per screditarlo… questo è un canale UCRAINO che la riporta (pudicamente senza commentarla)
https://tsn.ua/ru/ato/evakuaciya-s-azovstali-zelenskiy-zayavil-chto-missiya-prodolzhaetsya-2064607.html
E questo è il canale russo che pubblica integralmente il video (e commenta…)
https://t.me/RVvoenkor/12573
Ora, a quei poveri disgraziati ospedalizzati a Novoazovsk, ma anche a quelli attualmente rinchiusi a Elenovka, prego solo che questo video non arrivi mai. Noi però teniamoci a mente queste parole, chi le ha dette, quando le ha dette, e senza faccine sui commenti. Rendiamoci conto che decine di milioni di persone sono in mano sua o, meglio, dei “kuratory” che gli mettono il copione davanti. Rendiamoci conto che quando si esibisce a Cannes, o nei parlamenti che gli danno corda poco cambia, i nostri rappresentanti lo applaudiscono, si alzano in piedi. Ma più per chi abbiamo votato, più per chi paghiamo il biglietto per andare a vedere un loro film, che è un problema nostro, pensiamo per un attimo a quelle decine di milioni di persone usate tutte, militari e civili, bambini e anziani, come carne da cannone, come fonte di profitto nei i traffici di armi e cereali fatti a loro nome e per loro conto e ingannate quotidianamente e in questo modo platealmente schifoso da chi, qui, è considerato un “eroe”.

Altri aerei abbattuti (e siamo già ad armamenti in pieno lend-lease..)

2 Su-24 ancora negli hangar
1 MiG-29 in volo
1 Su-25 in volo

Stanno finendo di gran passo anche i residuati ex-Varsavia ovvero quelli cechi, slovacchi, polacchi, rumeni, baltici, eccetera…
Tra l’altro una intera batteria di M777 (su cui abbiamo già scritto…) è stata eliminata ieri. E questa invece è “roba nuova”, roba NATO… avanti così, che finché c’è guerra c’è speranza.
https://t.me/rybar/32857

Muore il battaglione Azov, nasce la brigata (SS) Galichina

E’ notizia di oggi, idea partorita direttamente dall’ufficio di Presidenza ucraino e diffusa dai canali televisivi ucraini. Al peggio non c’è limite. Ricordiamo che la 14° divisione GALICHINA fu formata il 28 aprile 1943, incorporata nelle SS e coinvolta in stragi operazioni di rappresaglia. Distrutta in una battaglia nei pressi di L’vov nel luglio 1944, dove l’Armata Rossa ne ridusse l’organico da 11 mila a 4 mila unità. Il tribunale di Norimberga dichiarò le SS Galichina organizzazione criminale.
https://antifashist.com/item/ukrainskuyu-armiyu-usilyat-golovorezami-v-nacgvardii-poyavitsya-brigada-galichina.html

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 18 May 2022 08:38
18/05 08:00 Aggiornamento

AZOVSTAL’


Spiace dovere continuare sul filone, ma una cosa ancora è da dire, a parte l’informazione che durante la notte è continuata la consegna spontanea di soldati dalle catacombe in cui si erano rinchiusi, qualche decina,
https://t.me/anna_news/32244
portando il totale dei prigionieri a 600 uomini
https://t.me/readovkanews/34213

E se tanto mi dà tanto, ce ne dovrebbero essere ancora 1500-1700 dentro, speriamo vivi. Quello che devo dire è l’effetto (per non dire l’incazzatura, la rabbia) che mi fa sentire prima la comunicazione radio del corrispondente Dmitrij Stešin della Komsomol’skaja Pravda:
https://t.me/radiokp/6323
Dove in sostanza dice che è andato a trovare in ospedale alcuni soldati di Azovstal’, che ringraziano il padreterno di essere usciti, che vogliono salutare il nuovo anno in famiglia, giocando col computer, eccetera… mentre a lui i medici han detto che probabilmente resterà loro da vivere fino a domenica, perché presi troppo tardi.

Poi sentire quest’altro video, di un mese fa, dove un comandante di Azov, lo squadrista Denis Redis, affiancato dal capo supremo di Azov, che chiosa il discorso del primo con l’amen “slava ukraine”, chiama “disertori” i compagni d’armi che hanno appena deposto le armi e si sono consegnati prigionieri allo stabilimento Il’ič, dicendo di “non farne degli eroi” (Не делайте героев из дезертиров и бойцов, добровольно сдавшихся в плен...):
https://t.me/vladlentatarsky/13711

E PENSARE che, per colpa del regime fascistoide-mafioso di Kiev, per questi bastardi aguzzini che NE ESEGUIVANO PEDISSEQUAMENTE GLI ORDINI CRIMINALI (già riportati e trovati!), sparavano ALLORA E FINO DUE GIORNI FA a chiunque OGGI fa la stessa cosa, QUESTA COSA QUI!
https://t.me/akimapachev/2543
(Camminare verso l’uscita con gli effetti personali, essere perquisiti, prendere il pullman, fine!)
Per colpa prima del nove maggio (non ci si può consegnare mentre il nemico celebra la vittoria) poi di eurovision (possiamo mica rovinare la festa…) uomini gravemente feriti e senza medicinali han visto andare in cancrena la propria ferita, han visto il proprio corpo ridurre progressivamente le proprie funzioni vitali - SI SON VISTI MORIRE! - quando sarebbero tutti potuti uscire con le proprie gambe un mese fa, E NESSUNO PAGHERA’ PER QUESTO, è qualcosa di insopportabile.

Solo ieri DIECI ambulanze sono arrivate a quell’ospedale di Novoazovsk di cui parlavo ieri notte. Solo ieri!
https://t.me/akimapachev/2542
Persone gravemente ferite tenute giorni, se non settimane, a crepare nelle catacombe in cui loro stessi si erano ficcati, fino a quando qualcuno, troppo tardi per loro, ha capito che l’ordine doveva iniziare a darselo da solo. Gli stessi comandanti che un mese fa facevano quel video INFAME e sparavano a chi provava a fare lo stesso. Cosa pensavano, che davvero servivano ventimila uomini per tenere sott’occhio quei rottami in cui si erano ficcati? Così da “distogliere” energie ingenti russe e della DNR dagli scontri? Davvero pensavano questo? O che duemilacinquecento persone potessero morire così, una a una, “fino all’ultimo ucraino”, per la bella faccia del cocainomane e del suo circolo?

FRONTE EST

Alle cinque del mattino è arrivata la carta aggiornata del collettivo di Rybar, che è decisamente importante per capirci qualcosa, a parte i comunicati:
https://i.ibb.co/nB6JWx3/17-05-1-1.jpg

E’ tutto confermato quanto ieri già scritto, ma in più notiamo i due maggiori PUNTI CALDI in questo momento del conflitto (i due ingrandimenti)

Quello ingrandito a sinistra è POPASNAJA e dintorni. Popasnaja, anche se in cirillico, è riconoscibile perché è il punto da cui parte la freccia: COME E’ POSSIBILE VEDERE, LENTAMENTE MA PROGRESSIVAMENTE SI STA AMPLIANDO LA ZONA LIBERATA INTORNO ALLA CITTA’ IN TUTTE LE TRE DIREZIONI. Visti i tempi, è difficile chiamarlo “sfondamento”, chiamiamolo come vogliamo, ma intanto Popasnaja tra un po’ è retrovia. E fino a qualche giorno fa era da espugnare.

Quello ingrandito a destra è il blocco SEVERODONECK-LISIČANSK. Come vediamo comincia a essere chiuso anche da NORD-OVEST. Il che significa ACCERCHIAMENTO OPERATIVO, perché da lì le vie di comunicazione sono sotto tiro, tranne una che però sembra la stradina che collega il mio paese alla sua frazione, quindi bilici e motrici fan fatica a passare. E qui si parla di approvvigionamento, di cibo, di munizioni che cominciano ad arrivare CON MOLTA FATICA.

Vediamoli ora sulla cartina generale, i due riquadri, e vediamo COME SONO MOLTO VICINI UNO ALL’ALTRO. E rendiamoci conto che lì in mezzo ci sono altri 15-16 mila soldati ucraini. Che il regime di Kiev sta trattando come carne da cannone, esattamente come ha fatto coi suoi uomini a Mariupol’. E che, ancora una volta, nessuno pagherà per questo, e nessuna organizzazione per i diritti umani qui, al di qua della cortina di ferro, dirà nulla in proposito, “fino all’ultimo ucraino”… chissenefrega, tanto ormai “ci siam presi svezia e finlandia”… vero?

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 May 2022 23:28
7/05 ore 22:30 aggiornamento

Fronte EST


Ci manca questa volta la cartina di riferimento ma teniamo la linea di partire da nord-ovest, seguendo il fiume Severskij Donec, virare quindi di novanta gradi per poi concludere a sud-ovest, alla fine di quello che chiamiamo per convenzione Fronte EST.

LIMAN

Con la conferma oggi definitiva della presa di Dobryševo, Liman e Svjatogorsk sono tagliate nelle comunicazioni, isolate l’una dall’altra, mentre il cerchio su entrambe si sta chiudendo.
SEVERODONECK-LISIČANSK SEMPRE PIU’ SACCA
Presa a sud Orechovo, si combatte per Kamyševacha, città a ovest della prima.
https://t.me/boris_rozhin/49038
La presa di questo centro abitato comporterebbe il controllo della strada da Soledar a Lisičansk e, pertanto, l’ACCERCHIAMENTO OPERATIVO dell’intero blocco Lisichansk-Severodoneck.
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/14649269?utm_source=yandex.ru&utm_medium=organic&utm_campaign=yandex.ru&utm_referrer=yandex.ru
Una sacca con dentro 15-16.000 soldati,
https://t.me/boris_rozhin/48995
per proporzioni un’altra Mariupol’ ma senza gli stessi combattimenti casa per casa, anche se non mancheranno di farlo laddove possibile.

LA BATTAGLIA DI GULJAJPOLE (14/05/22)

E’ avvenuta il 14 maggio, ma abbiamo dati precisi solo oggi. Guljajpole è una delle ultime città della oblast’ di Zaporož’e, in gran parte già in mano ai russi, prima di entrare nella oblast’ di Pavlograd. E’ naturale, pertanto, che le ff.aa. ucraine la considerino un punto fondamentale della loro linea di difesa a sud. Perderla, significherebbe non solo aprire la strada a Pokrovskoe, che è già nella regione di Pavlograd, ma perdere una delle PRINCIPALI linee di approvvigionamento da OVEST a EST. Ebbene, Guljajpole sotto attacco da un mese, Guljajpole che nelle intenzioni delle ff.aa. ucraine doveva diventare punto di kontrastuplenie, contrattacco per ributtare verso sud i russi:
https://t.me/anna_news/32171
Risultato, si è trattato di un tentativo di contrattacco che ha avuto un esito disastroso: 26 carri armati e 12 blindati fuori uso, oltre che 100 soldati morti, che secondo altre stime potrebbero salire a 300.
https://t.me/boris_rozhin/49040
Tra i carri messi fuori uso, anche un nuovo acquisto polacco Т-72М (Varsavia ne ha forniti in tutto 232)
https://t.me/anna_news/32172

AZOVSTAL’

Giusto per avere un ordine di grandezza, è utile sapere quanti stavano nelle catacombe di Azovstal' al momento della capitolazione:
1. Oltre 2500 soldati in tutto.
2. Di cui 804 squadristi di Azov.
3. 404 feriti, di cui 55 gravi.
4. Oltre 200 cadaveri.
5. Tre prigionieri russi (1 ufficiale, 2 soldati)
https://t.me/boris_rozhin/49000

Anche oggi son partiti altri 7 pullman
https://t.me/WarDonbass/63978
filmato qui, ma ormai a quest’ora son notizie di pubblico dominio.
https://t.me/readovkanews/34164

I cinegiornali luce sono restii a insistere nelle immagini, perché laddove la verità parla da sola non si possono ripetere le due voci della campana come fatto stasera, per esempio, nelle edizioni dei TG nazionali. E non potendo negare l’evidenza, trincerarsi almeno sulla linea difensiva “la mia parola contro la tua”.

Questi sono i pullman scortati dai mezzi militari russi, elicottero compreso
https://t.me/anna_news/32206
Dentro i pullman gli squadristi di Azov restano costantemente sotto tiro.
https://t.me/anna_news/32198
Questo è l’arrivo dei feriti all’ospedale di Novoazovsk (DNR)
https://t.me/boris_rozhin/49090

La stessa Novoazovsk che nei documenti rinvenuti doveva essere presa dalle truppe d’assalto ammassate al confine fino a poi arrivare al valico con la Russia. Invece ora, ironia della sorte, ospita gli stessi squadristi, ma come pazienti dei suoi ospedali, anziché come dominatori e iniziatori dell’ennesima caccia alle streghe.

IL PRECEDENTE DI AZOVSTAL’, “CONSERVARE LA PROPRIA VITA” DIVIENE PRINCIPIO LEGITTIMANTE PER L’ABBANDONO DEL CAMPO DI BATTAGLIA.

Il volo pindarico di Zelenskij ed entourage per giustificare la decisione dei combattenti ad Azovstal’ di consegnarsi, oltre a essere un falso clamoroso (l’ennesimo), crea il precedente che finora non c’è stato. “Nell’interesse di conservarsi vivi” (в інтересах збереження життів) diviene il principio sbandierato dal governo di Kiev (https://t.me/mig41/17538)… e c’è chi lo prende alla lettera!

Ecco un manuale di sopravvivenza, un mini decalogo per abbandonare il campo di battaglia SENZA finire davanti alla corte marziale. Qualche estratto di “Come abbandonare le proprie posizioni ed evitare responsabilità penali”:
- a farlo deve essere UN’INTERA FORMAZIONE MILITARE, non un singolo;
- disertore è solo un singolo o un piccolo gruppo, non un’intera formazione;
- videomessaggio alla dirigenza ucraina (esempio a destra), dove comparite tutti;
- nel videomessaggio vanno spiegate tutte le ragioni (abbandono dei comandanti, mancanza di munizioni e carburante, molti feriti, non arrivano gli ordini e neppure gli aiuti dal comando, il morale è a pezzi e non consente di combattere;
- a parlare deve essere il più alto in grado, che deve confermare di non avere più alti in grado in quel momento in grado di dargli ordini;
- mollate l’artiglieria pesante ma tenetevi quella leggera; così facendo, sarete sempre una formazione armata (e quindi non disertori che “abbandonano le armi”);
- evitate nella vostra marcia le posizioni occupate dalle truppe barriera, ovvero dagli squadristi, che a differenza di un tribunale che vi assolverebbe, vi fucilerebbero sul posto.
Ora, dico già che questo video mi pare di averlo visto qualche giorno fa. Quindi non esiste un rapporto di causa-effetto fra quanto sta accadendo ad Azovstal’ e QUESTO video. Ma sicuramente NULLA SARA’ PIU’ COME PRIMA ANCHE DA QUESTO PUNTO DI VISTA. Non è più la brigata di difesa territoriale a CONFERMARE QUESTO PRINCIPIO, ma l’élite, le truppe formate dalla NATO, le truppe barriera che hanno ricevuto l’ordine di sparare a chiunque si arrendesse, e l’hanno fatto. Nulla, ho la netta impressione, sarà più come prima.
https://t.me/boris_rozhin/49067

LIBERTA’ IN CAMBIO DI ARRUOLAMENTO

E allora si ricorre anche ai detenuti: libertà promessa a loro QUALORA DECIDESSERO DI ARRUOLARSI. Sembra di vedere una brutta copia di “quella sporca dozzina”... ma non è finzione. Al momento hanno risposto positivamente, nonostante tre siano già le ondate di mobilitazione, in 363. Fra restare detenuti e farsi ammazzare, forse è meglio la prima.
https://t.me/mig41/17560

“BOTANIKI” PER SOLLEVARE IL MORALE DELLE TRUPPE AL FRONTE

Infine a Troickoe, vicino a Gorlovka, appena liberata, i soldati russi e le milizie del Donbass hanno trovato orti “interessanti”. E hanno riconosciuto la bontà del lavoro svolto. L’erba del vicino è sempre più buona.
https://t.me/boris_rozhin/49131

Aggiornamenti a seguire domani
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 May 2022 12:48
17/05 ore 12:30 Aggiornamento

AZOVSTAL’


Il regime di Kiev, con la gestione della vicenda degli squadristi di Azov a cui da un mese è stato dato ordine di sparare a chiunque provasse a fuggire da Azovstal’ e consegnarsi prigioniero, salvo poi fare di colpo marcia indietro ieri notte a giochi ormai fatti, cade ormai nel ridicolo. Iryna Vereščuk, vicepremier… twitta: “l’operazione umanitaria continua”, “abbiamo evacuato” soldati “che saranno poi scambiati con soldati russi”
https://t.me/mig41/17538

Davvero ci sarebbe da ridere se, nelle mani di questi fascisti irresponsabili, non ci fossero le vite di milioni di loro concittadini. Un popolo intero a cui stanno rubando le riserve di grano, la loro vita stessa mandandoli a morire al fronte senza nessun addestramento e, in più, li continuano a ingannare, giorno dopo giorno, con questi messaggi assurdi. Queste le immagini dei prigionieri di oggi:
https://t.me/boris_rozhin/48977
Questi i filmati:
https://t.me/boris_rozhin/48965

E’ di oggi, tra l’altro, l’ennesima BRUTTA NOTIZIA COLLEGATA A QUESTA VICENDA: Le ff.aa. ucraine sanno DA IERI che i prigionieri sani sono trasferiti nel campo di prigionia di ELENOVKA. Bene. Cosa fanno? Proprio oggi lanciano ALMENO 10 MISSILI GRAD SU ELENOVKA!
https://t.me/readovkanews/34118
A questo punto il dubbio viene: non è che li vogliono morti perché magari qualcuno, per essere stato tenuto fino a oggi sotto un bunker, magari ferito, magari bisognoso di cure anche se non ferito, come quel soldato morto perché aveva finito le pastiglie che doveva prendere ogni giorno, magari semplicemente incazzato con quei buffoni che lo governano… cominci a fare qualche nome, a dire qualcosa che non deve? Altrimenti, cara Iryna, non lanci 10 missili Grad dove i tuoi sono finiti per la “tua”… “evacuazione” o “operazione umanitaria”!

Infine, una notizia importante sul fronte del cosiddetto “SCAMBIO DI PRIGIONIERI” supposto dai fascisti di Kiev che, nel loro delirio, “fan tutto loro”: evacuano, scambiano, brigano…
E’ PROPRIO OGGI ALL’ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI PARLAMENTARI RUSSI UN DISEGNO DI LEGGE CHE PROIBISCE DI SCAMBIARE I CRIMINALI NAZISTI CON I PRIGIONIERI RUSSI. CHI E’ RICONOSCIUTO CRIMINALE DI GUERRA, DEVE SCONTARE LA SUA PENA. CHI E’ INCRIMINATO CON LE ACCUSE DI CRIMINI DI GUERRA, DEVE ESSERE PROCESSATO. NESSUNO SCAMBIO.
https://t.me/duma_gov_ru/360
https://t.me/anna_news/32151
Naturalmente questo disegno riguarda gli squadristi di Azov e non i soldati delle forze regolari che, loro malgrado, si sono trovati con loro dentro quell'inferno di metallo e cemento. Sono già oltre quattromila e, anzi, se il regime di Kiev invece di parlare continuasse a fare scambi di prigionieri, sarebbero ben lieti di scambiarli coi loro. Ma non chi è accusato di crimini di guerra o già condannato in contumacia per i crimini di guerra commessi in questi otto anni di impunità totale.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 May 2022 08:39
16/04

“Sul ponte sventola bandiera bianca”: sulla fine degli squadristi di Azov.

Daniele Manin, in questo caso, e non Battiato. Quello che, prima di cadere nelle mani degli austroungarici e porre fine a Venezia libera, scrisse: “Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca”.

Dedicato a Cingolani e a quante volte occorre studiare le guerre puniche… quante serve! Perché oggi i cinegiornali luce scriverebbero lo stesso le castronerie sulla “evacuazione” e riporterebbero lo stesso il comunicato del capo degli squadristi di Azov, che parla di esecuzione di ordini premeditati secondo un’abile strategia, visto che il loro sacrificio avrebbe dato tempo ai loro compagni d’armi sparsi per il Paese di riorganizzarsi… ma qui gli avrebbero fatto tutti “marameo”!

Invece Manin forse lo facciamo una volta in 18 anni… e non capiamo che, quando “il morbo infuria e il pan ci manca”, l’unica cosa da fare è uscire con le mani bene alzate. Se non si hanno davanti le SS o, ohibò, gli stessi squadristi di Azov: in tal caso, morire per morire meglio la prima, si soffre di meno. Ma nemmeno gli austroungarici, che quando ho visto il buco del carcere di Vignola dove han chiuso Silvio Pellico mi son reso conto che non scherzavan neppure loro.. erano come gli squadristi di Azov e le SS. E nemmeno i russi, checché ne dicano i cinegiornali.

Anzi, forse si dovrebbe spiegare a quel giornalista del Venerdì (che non aveva probabilmente smaltito il suo venerdì…) che ieri notte diceva: “non gli succederà nulla (agli “Azovcy”..) perché i russi hanno i media puntati e quindi non potranno fargli nulla” che è proprio perché ci sono i media puntati che i russi ne approfitteranno per lanciare un messaggio forte e chiaro al resto dei commilitoni ucraini sparsi per il Paese: qui vi trattiamo bene, quindi consegnatevi!

Di conseguenza, a essere ULTERIORMENTE SCREDITATO sarà il regime fascistoide-mafioso attuale (dopo il pizzo sul grano e sul traffico illegale di armi di ieri, la seconda connotazione è d’obbligo...). Screditato perché:

- ANZI TUTTO HA SBAGLIATO TUTTO NELLA DIFESA DI UNA CITTA’ DA 400.000 PERSONE, DIFESA DA 20.000 FRA LE MIGLIORI UNITA’ OPERATIVE A SUA DISPOSIZIONE, ADDESTRATE DA OTTO ANNI DI NATO. Mentre i russi facevano capolino su Kiev e Nikolaev, invece di mollare subito il Donbass e pensare a ridislocare centinaia di migliaia di uomini contro Cherson, Kiev e Sumy, ha insistito su tutti i fronti. Salvo poi scoprire che non aveva “abbastanza uomini”… per impedire che le truppe da Cherson si incontrassero “sull’Elba” con quelle da Doneck. E formassero la SACCA DI MARIUPOL’.

- Anche lì, “guarda che sei sporco” e per la milionesima volta da quando te l’han fatto alle elementari guardi il dito che ti tocca la panza e ti becchi il buffetto sul naso, fa niente, ci sta. MA QUEL MOVIMENTO DI CUI PARLO NEL PRIMO PUNTO NON L’HAN FATTO IN UN GIORNO! E NEMMENO IN DUE! C’era il tempo per RIPOSIZIONARE I COMBATTENTI DAL DONBASS E
1. IMPEDIRE L’ACCERCHIAMENTO
2. ROMPERLO, SE GIA’ COMPLETATO, QUANDO LA CINTURA ERA DI POCHI KM E NON FORTIFICATI.
Ripeto, I RUSSI HAN FATTO UNA GUERRA AL RISPARMIO! AVEVANO MENO UOMINI ANCHE NELL’ASSEDIO STESSO DI UNA CITTA’ DA MEZZO MILIONE DI ABITANTI DIFESA DA UN NUMERO MAGGIORE DI UOMINI RISPETTO AGLI ATTACCANTI.

- MA I “KURATORY” NATO “RESERO OSTINATO IL CUORE DEL FARAONE” (gliel’avrà detto il papa alle mogli degli squadristi?). E niente, Kiev non si sposta di una virgola, avanti tutta secondo il “piano”. Quale piano? Usare i civili come ostaggi e “tenere”. E qui il regime fascistoide-mafioso di Kiev ha toccato l’apice, perché si è trovato CONTRO UN POPOLO DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE le quali, com’è normale che sia, non avevano tanta voglia di vivere nei sotterranei delle loro case popolari, mentre degli estranei sopra ne tenevano un po’ in bella vista nei primi piani delle loro case, e piazzavano pezzi di artiglieria sempre nelle loro case, un po’ più in alto, fino ai cecchini sul tetto.

Non imbracciarono le armi contro i loro oppressori, contro coloro che avevano fatto sparire amici, parenti e conoscenti “scomodi” in otto anni nelle loro carceri, contro i loro attuali “okypanty”, con una k sola, come si dice nella lingua di Kiev, ma con questo siglarono definitivamente l’atto di divorzio contro chi, otto anni prima, li aveva occupati militarmente per impedirgli di fare come a Doneck e a Lugansk.

- Ma è stata questa stessa tattica a non funzionare. Imbecilli (come diceva aldo, “nel senso che imbelle”), è il caso di dirlo. Se ho superiorità cerco di mantenerla, non di portare il combattimento dove so già che la superiorità che ho vado a perderla. I RUSSI E’ DA ALEPPO 2015 CHE RISOLVONO SITUAZIONI DI GUERRIGLIA URBANA IN MANIERA DECISAMENTE DIVERSA DA GROZNYJ 1994-1999! Anche qui, Cingolani, studiamole e ristudiamole queste guerre puniche… almeno per chi aspira a fare da “kurator” a chi la storia non gliela fanno studiare per tenerlo ignorante. Invece, anche per i “kuratory” la storia non serve a nulla. Buon per i russi…

QUINDI, NON SONO ENTRATI A GROZNYJ… PARDON, A MARIUPOL’ CON UNA BELLA COLONNA DI CARRI ARMATI MENTRE DAI PALAZZONI SI DIVERTIVANO A FARE IL TIRO A SEGNO E A LASCIARE ROTTAMI FUMANTI LUNGO LE STRADE.. NO, SONO ENTRATI AD ALEPPO, PARDON A MARIUPOL’ SEGUENDO LA STESSA ESPERIENZA SIRIANA:

PER UNO DENTRO ASSERRAGLIATO DUE FUORI, CHE PRIMA METTONO FUORI USO UN CARRO ARMATO INUTILE BLOCCATO IN UN PORTONE, POI SECCANO SOLO DAL TERZO PIANO IN SU, VISTO CHE NEI PRIMI DUE CI SONO CIVILI OSTAGGI, FANNO FUORI I CECCHINI SUL TETTO CON I DRONI, E POI, MA SOLO POI, ENTRANO A FINIRE L’OPERA. SUPERIORITA’ RELATIVA, PALAZZO PER PALAZZO, VINCE CONTRO SUPERIORITA’ ASSOLUTA DEGLI UCRAINI SUI RUSSI. E’ una guerra estremamente tecnica, in cui i russi sono rodati sul campo da sette anni, da quando hanno preso in mano una situazione ben più disastrosa in Siria. Una Siria dove, sottolineiamo, non han fatto come la NATO a Raqqa, bombardato su militari e civili come se non ci fosse un domani, quindi entrando con truppe di terra a prendere possesso di una città fantasma. E questo gli abitanti di Mariupol’ lo sanno perfettamente.

CHI E’ IL “GENIO” CHE HA SIGLATO QUESTA STRATEGIA TANTO CRIMINALE (I CIVILI NON SONO UNA GONNELLA SOTTO CUI METTERSI, COME DICEVA UNA MADRE DI MARIUPOL’) QUANTO INEFFICACE? Lo stesso che vuole ora farci il festival canoro l’anno prossimo. Lo stesso che mentre ieri celebrava il selfie sul confine diceva ai suoi, “immolatevi”. Lo stesso che, mentre i suoi prendevano l’unica decisione ragionevole da prendere, TACEVA TUTTO IL GIORNO! Salvo uscire con un comunicato in tarda serata dove dava la cifra degli “evacuati”.

- E veniamo quindi all’ultimo, clamoroso errore. Mariupol’ presa, tremila soldati tutti in un complesso industriale, e “boia chi molla”… Ma chi poteva mai dare, realisticamente, un ordine del genere, se non un imbecille o una marionetta totalmente in mano a dei criminali che non hanno nessun rispetto per le vite dei loro uomini?

AI RUSSI NON E’ BASTATO FAR ALTRO CHE
1. CHIUDERE GLI ACCESSI E I VARCHI,
2. PERIMETRO CONTROLLATO DA MOLTI MENO UOMINI,
3. ridislocare la maggioranza lungo i fronti del Donbass che ora cadono uno dietro l’altro,
4. dare l’ordine “che non esca una mosca”, SE NON CON LE BRACCIA ALZATE
5. DICHIARARE VINTA LA BATTAGLIA, congratularsi coi suoi uomini e
6. FAR RIPARTIRE AL PIU’ PRESTO LA CITTA (luce, gas, telefono, infrastrutture, scuola, tutto quello che ci stiamo dicendo mentre i cinegiornali luce parlano d’altro)
7. SEPARARE MARIUPOL’ DA AZOVSTAL’
8. CONTINUARE A MARTELLARE CON L’ARTIGLIERIA, giusto per non far capire ai tremila asserragliati dentro che si tratta di un campeggio vista mare
9. UNA VOLTA BONIFICATA LA SUPERFICIE ESTERNA, CHIUDERE ULTERIORMENTE IL PERIMETRO DEGLI ASSEDIATI.
10. INDURLI A FARE QUELLO CHE HANNO INIZIATO A FARE IERI NEL SILENZIO GENERALE DI KIEV. (che ripetiamo è stata zitta tutto il pomeriggio mentre uscivano a centinaia).

Eccoci qui. Tiriamo alcune somme: MARIUPOL’ oggi, altre grosse città domani. La strada è segnata:
- Chi abita lo sa benissimo e vorrà evitare scenari simili (non è esclusa a questo punto una resistenza non più solo PASSIVA agli squadristi, ma anche ATTIVA, armi in pugno)
- Anche gli stessi soldati, visto il rispetto nullo dei superiori che preferiscono vederli morti piuttosto che prigionieri, ora lo sanno e sanno come comportarsi (resa incondizionata appena gli squadristi chiamati a fare da “truppa barriera” e “motivatori” si girano dall’altra parte)
- Tutti sanno che prima o poi questo accadrà per Nikolaev, Odessa e Charkov (quantomeno).
- Dopo la presa di un Donbass la cui resistenza accanita di squadristi e truppe regolari risulterà a questo punto, a maggior ragione, un sacrificio inutile, un tritacarne inutile per cui qualcuno, prima o poi, pagherà, anche se ora la smorfia in bocca che sembra un sorriso riesce ancora a tenerla.

Infine alcuni documenti storici:

23:14 dopo un pomeriggio e una sera di silenzio, a quest’ora il regime di Kiev riesce a balbettare qualcosa, attraverso la sua portavoce, e “dà le cifre”, come se tenesse la situazione sotto controllo: 264 prigionieri, ripetuti come un mantra dai cinegiornali luce occidentali
https://t.me/readovkanews/34085

300 secondo i russi. Cambia poco. Di cui 250 in buona salute, che quindi han mandato a quel paese i loro superiori. Qui i pullman “Z” che partono
https://t.me/boris_rozhin/48868

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 17 May 2022 09:34
Chiedo scusa ad Arnoldo Fusinato, Autore di "L'ultima ora di Venezia"
https://www.infonotizia.it/sul-ponte-sventola-bandiera-bianca-testo-poesia-arnaldo-fusinato-lultima-ora-di-venezia/
ma - giurin giurello! - quando ce la fecero imparare a memoria alle elementari (e non tutta la poesia, ma solo queste quattro righe, tra l'altro con Battiato alla radio che la cantava!) mi ricordo ancora che sul sussidiario si parlava di Manin (Fusinato, chiedo nuovamente scusa all'autore... che non mi lanci qualche accidente da dove si trova... ma non c'era!). E poi, quando ci andai per quattro anni di seguito, ogni tanto mi immaginavo ancora la scena di Manin alla fine del Ponte della libertà che la collega alla terraferma, sulle barricate mentre sventolava la bandiera bianca... e lasciava scritto su qualche muro la frase storica... Cingolani oltre alle guerre puniche ricordatevi di mettere anche Fusinato alla seconda o terza battuta che si fa il Risorgimento a scuola!
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Paolo Selmi
Monday, 16 May 2022 19:13
16/05/22 19:00 aggiornamento

Mariupol’


Iniziato anche il lavoro di sminamento nelle acque antistanti al porto e in rada. Presto tornerà operativo.
https://t.me/boris_rozhin/48789

Azovstal’

Alle ore 14:00 è iniziato il TRASPORTO DEI PRIGIONIERI FERITI DI AZOV DA AZOVSTAL’ ALLE STRUTTURE MEDICHE DELLA DNR
https://t.me/mig41/17452
https://t.me/WarDonbass/63699
https://t.me/WarDonbass/63700
Dopo l’uscita di una rappresentativa di squadristi di Azov, qualche ora fa, per discutere le condizioni della RESA (переговоры о капитуляции colloqui di CAPITOLAZIONE / “kapituljacija” anche in russo) dei PRIGIONIERI FERITI, è iniziata la consegna dei feriti bisognosi di cure. La terminologia, in questo caso, è fondamentale perché non si tratta di civili, ma di soldati formalmente prigionieri. Dopo l’identificazione, per alcuni di loro si prospetterà la prigionia in attesa della fine del conflitto, per altri di loro invece, collegati a precisi capi di imputazione per cui le procure della LNR e della DNR magari li hanno già condannati anni fa, in contumacia, o con processi ancora pendenti, si prospetterà la via del carcere.

Il numero stimato è 600-650 persone, se dovessero uscire tutti.
https://t.me/boris_rozhin/48816
Alle 15:10 ne erano usciti 51
https://t.me/boris_rozhin/48818
Più altre 20 alle 17:36
https://t.me/boris_rozhin/48835
E, a quanto pare, non solo feriti ma anche soldati in salute che preferiscono restarci e consegnarsi prigionieri
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/13163
piuttosto che crepare per il signore in questione, anche in quest’ultimo video (e non l’unico…) palesemente ubriaco o sotto l’effetto di sostanze psicotrope, mentre si congratula per il selfie scattato lungo la “linea di confine” dai suoi fedelissimi…
https://t.me/mig41/17460
Ormai Zelenskij, rispetto a come Poroshenko trattava i suoi come carne da cannone, è ormai “fuori gara”…

Popasnaja

Appena sotto Popasnaja, liberato il villaggio di Novozvanovka, importante fra l’altro per assicurare un raggio sempre più ampio di distanza dalle posizioni nemiche a quelle appena conquistate.
https://t.me/anna_news/32027

A Zelenskij e soci arrivano mazzette sul valore di un singolo contratto di vendita di grano ucraino che possono essere anche del 30-40 percento

Al peggio non c’è mai fine. Dopo grano in cambio di armi, che già di suo è qualcosa di aberrante, ci mancava la tangente. Quello che veramente spaventa sono le proporzioni di questo infame, criminale “rebate”, come dicono gli anglofoni, o di commissione, ritorno, margine, tangente diremmo noi.
https://t.me/WarDonbass/63688
https://asd.news/articles/voyna/bitva-za-khleb-na-zmeinom/?

Del resto, nessuno qui si chiede come fa uno che percepisce 12.000 dollari di stipendio da presidente e che pippa come un dannato ad avere un patrimonio di 850 milioni di dollari, stime di giornalisti olandesi,
https://www.mk.ru/economics/2022/05/13/ukraina-pilit-otkaty-otkuda-u-zelenskogo-sotni-millionov.html
per alcune al ribasso, mentre è dal 2012 che ha allestito una rete di conti offshore. Mazzette, rivendita di armi, “rebate”: tutto finisce lì.
https://www.aljazeera.com/news/2021/10/4/pandora-papers-ukraine-leader-seeks-to-justify-offshore-accounts

Il “tesoretto” in questione sono, lo ricordiamo, 25 milioni di tonnellate di grano, frutto della splendida scorsa annata.
https://rg.ru/2022/05/10/zelenskij-gotovit-ukrainu-k-golodu.html?ysclid=l38yvfbso2
25 milioni di tonnellate che frutteranno miliardi di dollari che finiranno in parte nel lend-lease, ovvero nelle tasche NATO-UE, e in parte nei buchi neri, anzi, nelle voragini, del sistema di corruzione attuale, collaudato da trent’anni a questa parte. Mentre il popolo ucraino è GIA’ alla fame.

“consistent with McDonald's values”…

Tutto nasce da questa notizia di stamane… “McDonald's To Exit from Russia” (d’ora in avanti Mc***ald’s, è più forte di me…)
https://www.prnewswire.com/news-releases/mcdonalds-to-exit-from-russia-301547731.html
Dopo trent’anni di disonorato servizio (sin dal 31/01/1990…), la multinazionale della ristorazione lascia il Cremlino. Leggiamo dal comunicato:
“La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, e l’ambiente operativo incerto e in caduta libera, hanno portato Mc***ald alla conclusione che, continuare a mantenere un business in Russia non sia più sostenibile, e neppure “coerente coi valori di Mc***ald”
(The humanitarian crisis caused by the war in Ukraine, and the precipitating unpredictable operating environment, have led Mc***ald's to conclude that continued ownership of the business in Russia is no longer tenable, nor is it consistent with Mc***ald's values).

Notizia rimbalzata poco dopo dalla TASS
https://tass.ru/ekonomika/14634717
che, neanche un quarto d’ora dopo, CORREGGEVA IL TIRO come segue:

“I ristoranti della multinazionale Mc***ald’s apriranno in Russia CON UN NUOVO MARCHIO a metà giugno, conservando i posti di lavoro, la maggior parte dei fornitori, la rete di ristoranti e il menu” (Рестораны корпорации Mc***ald's откроются в России под новым брендом в середине июня, сохранив рабочие места, большинство поставщиков, сеть ресторанов и меню.)
https://tass.ru/ekonomika/14634951

In effetti, "dove ti giri giri", il menù è sempre lo stesso…

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Monday, 16 May 2022 12:20
16/05 ore 12:15 aggiornamento

Altri tre aerei abbattuti ieri, sono già quelli del lend-lease ex-Varsavia

Per la precisione, un Su-24 (ancora all’isola dei serpenti, ma allora è un vizio!) e due Su-25 uno verso Nikolaev e uno verso Izjum:
https://t.me/boris_rozhin/48764 et
https://t.me/rybar/32752
Ieri si notava come ormai, finiti i loro, siano già passati agli aerei “sdelano v SSSR” dei lend-lease dei paesi NATO ex-Varsavia. Finiti quelli, passeranno agli F-16… forse, perché lì quando ne va giù uno son 64 milioni di euro che partono…
https://www.aerotime.aero/articles/27553-Top-10-most-expensive-fighter-jets-in-2021
E, come notavamo ieri… “segna, segna, ma chi paga?” Magari gliene daranno di seconda mano, “usato sicuro”, tirando indietro il contachilometri… ma son sempre decine di milioni di euro.

PS: NUOVO ORDINE DEL QUARTIER GENERALE UCRAINO: VERBOTEN CRITICARE LE FORNITURE DI ARMI STRANIERE!
Anche se arrivano ciofeche che non camminano, anche se arrivano rottami se-moventi, anche se si inceppano, VA TUTTO BENE! SOLO ROBA DI PRIMA SCELTA! Questo deve apparire sui canali telegram ucraini per non fare arrabbiare gli “alleati” così prodighi e munifici. Nero su bianco.
https://t.me/rybar/32751

Chi "disturba" il contrattacco ucraino sopra Charkov?

Essenzialmente:
1. le perdite riportate nel corso dei combattimenti, che richiedono sempre tempi tecnici di arrivo rincalzi
2. la situazione nel Donbass che sta precipitando e che IMPEDISCE l’arrivo di ulteriori, necessari, rinforzi.
https://t.me/rybar/32754
Pertanto, a distanza di giorni il contrattacco non sta dando i frutti sperati, i russi sono arretrati di due o tre paesi e gli ucraini si stanno pericolosamente infilando in un cul de sac senza avere, al momento, i mezzi per tenerlo. Vedremo anche qui gli sviluppi, ma alla luce della situazione nel Donbass davvero questo contrattacco resta inspiegabile: non taglia linee di approvvigionamento, la cintura di 7 km dalla linea del confine non si riesce a cancellarla, e produce perdite di uomini e mezzi fra i suoi non giustificabili alla luce dei risultati conseguiti. E’ indubbio che i russi stiano giocando su questi fattori di “immagine” del regime fascistoide di Kiev, li stiano assecondando, perché di fatto distolgono IMPORTANTI e INGENTI risorse dalla difesa dei loro obbiettivi.

Liberata NOVOSELOVKA-2

Come per esempio AVDEEVKA, il grosso settore grigio appena sotto il villaggio appena liberato (segno “V” in rosso sulla cartina qui sotto):
https://t.me/boris_rozhin/48769

Avdeevka NON E’ accerchiata. Sicuramente l’approvvigionamento è MOLTO DIFFICILE, dovendo passare per la strada a ovest da ORLOVKA. Ma non impossibile. Il problema fondamentale, tuttavia, in questo momento per l’esercito ucraino, sono i cedimenti della linea di fronte. Puntellano da una parte, cede dall’altra, ricacciano indietro il nemico da un centro abitato, lo stesso sfonda in un altro. E’ chiaro che un contrattacco in queste condizioni, da tutt’altra parte e mentre si sta perdendo la linea di fronte principale, non ha alcun senso. Principale NON SOLO per il significato del Donbass in questi otto anni di conflitto (altro che Eurovision a Mariupol’, in caso di perdita…), MA ANCHE perché

- SE LA LINEA DI FRONTE ORA E’ UNA “U” ROVESCIATA DI LATO, NEL CASO DI LIBERAZIONE DELLE DUE REGIONI INTERE DI DONECK E LUGANSK LA LINEA DIVERREBBE PIU’ SIMILE A UNA “I”.
- AL COMANDO DELLE FF.AA. UCRAINE RESTEREBBE DA RISOLVERE QUESTO QUESITO: se la porzione di retta (o "I" che dir si voglia) è la distanza più breve fra i due punti, quante forze servono per spingere lungo una linea di fronte fatta a “U” e piena di roccaforti e quante INVECE ne servono per una linea di fronte a “I” improvvisata fra quelle che fino a qualche settimana prima erano retrovie?

Per questo, la perdita del Donbass libererebbe ulteriori risorse all'esercito russo per continuare a combattere “con una mano sola”, direzione Zaporozh’e, o Nikolaev, o Odessa.

A onor del vero, le ff.aa. ucraine queste cose le sanno benissimo. Ma il regime di Kiev e i suoi kuratory che finanziano l'operazione da occidente, hanno bisogno di vittorie sul campo da esibire a deputati recalcitranti, a popoli interi che si trovano sul gobbo bollette salate, a tutti, quindi, spargiamo sangue intorno a Charkov per prendere quei due o tre paesi sul confine.

Peraltro, questo continuo accanirsi su risultati da dare in pasto ai media, con disastrose conseguenze come per esempio all’Isola dei Serpenti, spiegherebbe anche i crescenti contrasti fra Zelenskij (e burattinai che ormai han preso in mano il comando delle operazioni) e Stato maggiore delle ff.aa. ucraine, che di eseguire e basta ormai ne vuole sapere sempre meno. Vedremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 16 May 2022 08:37
16/05 ore 08:00 aggiornamento

Mariupol’


Intervista a una vecchietta al cui palazzo è tornata la luce:
https://t.me/boris_rozhin/48718
L’acqua ancora no, deve andarla a prendere dall’autocisterna, ma ci stanno lavorando.

Azovstal’

Buone notizie e proprio di poco fa. Dieci soldati sono appena usciti da un tunnel con la bandiera bianca e le braccia alzate. Non c’è bisogno di andare dal papa… basta fare così. “Ma la guerra all’ultimo ucraino?” E’ vero… per il regime fascistoide di Kiev è più importante quella che la vita dei suoi uomini
https://t.me/readovkanews/33999

Fra Svjatogorsk e Krasnyj Liman

E’ ora confermato ed è l’aggiornamento più importante di ieri.

Prendiamo questa carta veloce:
https://t.me/RVvoenkor/12307

Riga azzurra il fiume, frecce rosse su Jarovaja e Dobryševo. Queste due città sarebbero ormai più russe che ucraine, secondo tutte le versioni. A meno di contrattacchi, resi difficili peraltro dal fatto che gli ucraini han fatto saltare il ponte fra Liman e Slavjansk (le due “X” a un certo punto ai lati del fiume), Svjatogorsk è chiusa da un lato (a sx) e Liman dall’altro (a dx). Prossima fermata Slavjansk (sotto).

Questa, in breve, la situazione, confermata ormai da molte fonti, questa per esempio:
https://t.me/btr80/1441

Ovviamente ci vorranno giorni per consolidare quanto esposto così in breve, anche perché stiamo parlando di due postazioni ESTREMAMENTE fortificate. Rožin come al solito su questo ha una marcia in più e ci mostra a cosa stanno andando incontro gli attaccanti:
https://t.me/boris_rozhin/48704

Ciò nonostante, avendo tagliato loro stessi i ponti che li collegavano all’altra riva del fiume, l’idea è quella ormai di mollare. Se non altro, perché le cartucce finiscono, prima o poi.

Carta degli avanzamenti (retrocessioni) confermati dalla controparte ucraina

Come è possibile vedere, il quadro non è molto diverso da quello dichiarato dai russi e dalle milizie del Donbass. Le frecce indicano le attuali direttrici di attacco russo, anch’esse confermate:
https://t.me/boris_rozhin/48712

La casa è di chi l'abita, la terra di chi la lavora… e la Renault russa è nazionalizzata!

Sulle prime due ehm… “ci stanno lavorando” (diciamo...), la terza INVECE E’ GIA’ REALTA’ grazie alle sanzioni occidentali e alle iniziative padronali unilaterali al di qua della cortina di ferro. Il 100% delle azioni “RENO RUSSIA” vanno al COMUNE DI MOSCA, e il 67,69% del colosso AVTOVAZ vanno direttamente allo Stato per mezzo di una controllata:
https://t.me/readovkanews/33996

I padroni occidentali se ne vanno, la produzione continua in mano allo Stato. E si parla già di AUTO ELETTRICA
https://t.me/readovkanews/33998

Ancora un po’… e il manuale che sto traducendo sulla pianificazione sovietica (e che tra qualche decennio finirò di tradurre…) tornerà in ristampa! :-)

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 15 May 2022 23:21
15/05 ore 23:00

Chi ha tempo... aspetti tempo: sui tempi e sui modi dell’operazione speciale militare in Ucraina

Inizialmente mi era venuto in mente, per questo approfondimento, il titolo “Sulla guerra protratta”, che poi è la traduzione letterale di 论持久战 , ovvero lun (论 su, circa, riguardo) chijiu (持久 tenere + lungo) zhan (战 guerra), opera in italiano nota come “Sulla guerra di lunga durata” (Mao Zedong, 1938).

Per l’amor del cielo… “pensiero stupendo, nasce un poco strisciando” e, sempre strisciando, portiamolo a pascolare da qualche altra parte.

Altrimenti finisce che dovremmo lavorare su sessanta e rotte pagine di un lavoro di cui dovremmo andare a recuperare l’originale, inteso non come testo in cinese, ma come originale non rimaneggiato prima di essere ripubblicato dopo la fondazione della RPC… lavorare quindi su quanto scritto, e sulle relative fonti e substrato, così come su quanto non scritto, sulle omissioni (per esempio, il convitato di pietra “grande fratello maggiore” (lao dage 老大哥)sovietico, senza il cui costante e ingente approvvigionamento di beni materiali e afflusso di consiglieri militari e armamenti sovietici, Yan’an, in assenza di altre “lunghe marce” a cui approdare, non sarebbe assolutamente sopravvissuta), lavorando infine sulla tenuta, sulla coerenza stessa di un testo dove, molti dei “movimenti” di cui tratta, così come sono esposti, si librano fra gli stessi atti di fede, eccessi di volontarismo e difetti di logica formale che, altrove nello stesso scritto, è Mao a porre sotto accusa... tutto questo, prima di parlare di Donbass e Ucraina!

Restiamo “sul pezzo”, quindi. Son due cose diverse, anche se davvero sarebbe molto interessante un parallelo fra le due esperienze di "guerra di lunga durata".

Limitiamoci a ragionare sul fatto che questo conflitto ha spiazzato tutti: i “kuratory” NATO-UE per primi, le marionette di Kiev per secondi, e il resto del mondo, noi compresi, per terzi. Nessuno lo intendeva "guerra di lunga durata", PERLOMENO NESSUNO PREVEDEVA FUORI PROGRAMMA RISPETTO AL COPIONE NATOVSKIJ PREVISTO!

INVECE... Nella prima fase, dividendo il Paese in tre settori, Ovest, Centro ed Est, abbiamo visto entrare truppe da nord a sud dei settori centro ed est, mentre la parte Ovest è stata completamente ignorata. Abbiamo visto i russi fintare fino ad arrivare alle porte di Kiev, quindi lasciare di colpo quell’intera linea di fronte una volta assicurata la chiusura della sacca a Mariupol’ (la stessa dove il cocainomane Zelenskij, ieri, probabilmente ancora sotto l’effetto di sostanze psicotrope, vuole organizzare una manifestazione canora in eurovisione…).

Liberata Mariupol’, via alla seconda fase… “via”, “ho detto via”, “oh avete sentito? Ho detto via”. Zelenskij e kuratory UE-NATO sono ancora lì che sperano che parta… prima o poi, e invece non parte.

Ed è notizia di ieri che uno sconsolatissimo Viktor Andrusiv, “apparatčik” e consigliere del Ministro degli Interni ucraino, ieri si è lasciato scappare a una maratona televisiva (traduzione dal russo che è a sua volta una traduzione dell’originale ucraino, veritiera perché confermata dai canali ucraini stessi in lingua russa):

“[I russi] vogliono come minimo protrarre [il conflitto] fino a fine anno. Spiego il perché. Hanno fatto calcoli, secondo cui per l’inverno nel mondo inizierà una seria crisi energetica. Problemi di riscaldamento, nella fattispecie. E inizieranno problemi, seri, in Ucraina anche dal punto di vista economico, dal momento che i prezzi delle risorse energetiche aumenteranno”.
Они хотят затянуть всё как минимум до конца года. Объясню причину. Они произвели расчёты, которые говорят, что к зиме в мире начнётся серьёзный энергетический кризис. Это проблемы с отоплением, в том числе. И на Украине тоже проблемы начнутся, серьёзные – с экономикой. Ведь цены на энергоносители растут.
https://24tv.ua/ru/vojna-minimum-do-konca-goda-v-mvd-objasnili-pochemu-rossija-hochet-tjanut-do-zimy_n1979518
https://topwar.ru/196283-sovetnik-glavy-ukrainskogo-mvd-rossija-sobiraetsja-maksimalno-zatjanut-tretju-fazu-boevyh-dejstvij-na-ukraine.html


“Ohibò! Ma non dovevano fare la guerra lampo e gli era andata male? Non era mica fallito a Putin il “blitzkrieg”? Non stanno forse soffrendo le sanzioni, collassando dalle sanzioni? E tra un po’ mollano, e anzi ci pappiamo qualche repubblica della federazione mettendo su qualche fantoccio dei nostri? Che ormai abbiam capito con gli ucraini come si fa?”

“Ehm… Nein herr kommandant”. Le cose non stanno proprio così. Il gettito fiscale ucraino di aprile segna un -60%, e a maggio ci si aspetta un -45-50% (ibidem). Con la perdita di Mariupol’ , l’Ucraina ha perso il 50% della produzione nazionale di ghisa e acciaio (https://t.me/boris_rozhin/48651). E che dire del carbone del Donbass nelle zone che per otto anni sono state sotto il loro controllo. Lì non ci sono compensazioni monetarie, o lend-lease che tengano.

Quindi ricapitoliamo: all’inizio dell’Operazione Militare Speciale, 24 febbraio, da un lato c’erano 150 mila soldati russi, più 50 mila miliziani del Donbass. Dall’altro lato c’erano 600 mila soldati ucraini, chiamati immediatamente dai riservisti e dalle diverse ondate di mobilitazione. Fra l’altro, ora si cerca di capire dove andare a raccattare i 400 mila restanti per arrivare al milione di baionette promesso da Zelenskij.
https://antifashist.com/item/ukrainskij-front-chto-tam-proishodit-i-kuda-dvizhetsya-vojna-intervyu-s-yuriem-knutovym.html

La politologa Irina Alksnis va oltre, e fornisce in questa analisi di due giorni fa elementi di notevole interesse, sempre in questo senso ma sotto un’altra prospettiva ancora:
https://ria.ru/20220513/ukraina-1788166881.html

1. Ormai NATO-UE devono vedere la Russia in ginocchio, questa è la premessa per la “pace”. Come già notato, lo stesso Zelenskij apriva a metà qualcosa che poi la NATO gli sbatteva in faccia subito, finché non ha capito che il copione che ha davanti non permette improvvisazioni.

2. Epperò questa voglia di sconfitta totale, per cui sono disposti ad andare “fino all’ultimo ucraino”… un limite ce l’ha: l’arma atomica. E tutto quello che ne consegue. Va bene mettere in ginocchio i tedeschi e la loro economia (che tutto sommato se lo meritano…), va bene rimettere in riga i burattini europei e mandarli al contempo in recessione (mica che anche loro si montino la testa e vadano oltre lo status di vassallo loro concesso), va bene anche svuotargli gli arsenali (che poi si riempiono ancora in fretta…), ma oltre una certa linea c’è l’atomica, e lì tutti fermi…. TRANNE IL CONTO CHE CONTINUA A SALIRE!

3. Già, perché SOSTENERE L’UCRAINA STA DIVENTANDO SEMPRE PIU’ COSTOSO. Il pacchetto momentaneamente bloccato, solo di aiuti militari lend-lease (al netto quindi di quelli per pagare pensioni, stipendi agli statali, far restare in piedi il proprio burattino in qualche modo), è già salito da 33 a 40 miliardi di dollari.

4. Ma non solo, a costare sempre più è IL VALORE DELLE STESSE ARMI FORNITE. PERCHE’ A CAMBIARE E’ LA TIPOLOGIA DI GUERRA ATTESA DAGLI STRATEGHI, DAI ROMMEL, DALLE VOLPI DEL DESERTO NATO-UE.

5. LORO SI ASPETTAVANO LO SCENARIO AFGHANO DI QUARANT’ANNI FA: “I RUSSI ARRIVANO, OCCUPANO, E NOI FORNIAMO ARMI ALLA “RESISTENZA” (JAVELIN, NLAW, ESPERTI, ISTRUTTORI, TRUPPE SPECIALI A NOLEGGIO), E GLI FACCIAMO VENIRE I SORCI VERDI, E LI PORTIAMO A COSTO RIDOTTO AD ANDARSENE E A FAR CADERE IL TIRANNO.”

6. INVECE, I RUSSI SONO ARRIVATI COMBATTENDO “CON UNA MANO SOLA”. NON HANNO FRETTA, HANNO DATO MODO AGLI UCRAINI DI RIORGANIZZARSI SU TUTTI I FRONTI… E DA LI’ INIZIARE A CIUCCIARE RISORSE AL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE NATO-UE!

STIAMO COMBATTENDO, DATECI ARMI! DATECI SOLDI! E qui passo a questa traduzione letterale:
“Tuttavia l’osservazione di come stanno andando le vicende militari mi porta a pensare che l’Occidente abbia commesso un altro errore fatale. Per quanto PARADOSSALE possa sembrare, la causa dei problemi crescenti consiste proprio nel fatto che USA e NATO hanno FATTO TROPPO BENE in questi anni in Ucraina per modernizzarne l’esercito”
Однако наблюдение за ходом боевых действий наводит на мысль, что Запад совершил на Украине еще одну роковую ошибку. Как это ни парадоксально прозвучит, но причина его нарастающих проблем заключается и в том, что США и НАТО добились слишком больших успехов в модернизации украинской армии.

“USA e NATO hanno un’esperienza MOLTO AMPIA di preparazione di formazioni armate in Paesi terzi. Ma questa esperienza ha una sua specificità. GLI AMERICANI SANNO LAVORARE MOLTO BENE CON LE FORMAZIONI PARAMILITARI, con la guerriglia, con formazioni non regolari. Vantano molti successi in questo senso, quando finanziavano e muovevano formazioni politico-militari, di guerriglia e controguerriglia, sabotatori, eccetera.”
У Соединенных Штатов и у Североатлантического альянса весьма обширный опыт подготовки вооруженных формирований в третьих странах. Однако у этого опыта имеется своя специфика. Американцы умеют очень здорово работать с парамилитарными, иррегулярными структурами. На их счету множество операций, когда они успешно действовали руками подготовленных и снабжаемых ими военно-политических движений, партизанских организаций, диверсионных групп и тому подобных структур.

“MA LE COSE SONO SEMPRE ANDATE PEGGIO CON GLI ESERCITI REGOLARI, DOVE GLI INSUCCESSI VANTANO NUMEROSI ESEMPI. IL PIU’ RECENTE, LA CATASTROFE CON L’ESERCITO AFGANO, CREATO NEL CORSO DI MOLTI ANNI E DISTRUTTO NEL CORSO DI GIORNI.”

В работе с иностранными регулярными армиями у американцев все куда сложнее, много примеров громких провалов. Самым свежим можно считать катастрофу с афганской армией, которую Штаты создавали много лет, а она рассыпалась в считанные дни.

QUINDI NIENTE GUERRA LAMPO RUSSA, NIENTE TERRITORIO IMMENSO DA GESTIRE, NIENTE MILIONI DI POPOLAZIONE INCAZZATA CONTRO DI LORO, NIENTE RESISTENZA ARMATA DA FORAGGIARE “CON UNA MANO SOLA”… MA UNA GUERRA CHE E’ PIU’ FACILE CHE SI PERDA CHE SI VINCA, SEMPRE PIU’ SCOMODA E CHE CONTINUA A MANGIARE SEMPRE PIU’ SOLDI!

7. COMPLESSO CHE PRIMA SI FREGAVA LE MANI, MA ORA… SE ZELENSKIJ MOLLA… SE I BURATTINI CHE ABBIAM MESSO 8 ANNI FA MOLLANO… CHI CI PAGA?????

8. INTANTO, LE RISERVE EUROPEE STANNO ANDANDO LI’, E NON SOLO LE VECCHIE SCORTE EX-VARSAVIA… IDEM PER LE SCORTE NATO. E SE I CINESI INVADONO TAIWAN? CON COSA INTERVENIAMO? CON COSA ARMIAMO LA “RESISTENZA TAIWANESE”? CON ARMI CHE ABBIAM GIA’ BUTTATO NEL TRITACARNE RUSSO?

9. LA GUERRA E’ LUNGA… FINO A FINE ANNO. QUANTE ARMI BUTTERANNO VIA ANCORA? DI QUANTO SI IMPOVERIRANNO ULTERIORMENTE?

10. INTANTO LA RUSSIA CONTINUA A COMBATTERE CON UNA MANO SOLA, A SCOPRIRSI IL MENO POSSIBILE, ECONOMICAMENTE E MILITARMENTE, A FARE AFFARI D’ORO COL PREZZO DEL GAS ALLE STELLE, INOLTRE:
- CONTROLLA POCO TERRITORIO E AVANZA MOLTO LENTAMENTE,
- TERRITORIO QUASI TUTTO RUSSOFONO E CHE, UNA VOLTA ARRIVATI, SI SENTE LIBERATO DAI RUSSI
- ANZI, VALORIZZATO RISPETTO ALLA “GESTIONE PRECEDENTE” (CHERSON)
- ALTRO TERRITORIO RUSSOFONO E’ IN ATTESA
- VEDE QUINDI CRESCERE IL CONSENSO ALL’INTERNO DELLA STESSA UCRAINA
- MENTRE IL REGIME DI KIEV OGNI GIORNO E’ SEMPRE PIU’ IN EVIDENTE CALO DI CONSENSO E DIFFICOLTA’ INTERNE, SOPRATTUTTO PER IL FALLIMENTO NEL RECLUTAMENTO E NELL’ULTERIORE MOBILITAZIONE

In questo scenario si colloca LA SCELTA UNILATERALE DI MODI E TEMPI DEL CONFLITTO DA PARTE DEI RUSSI. CHE PUNTA AL PROLUNGAMENTO. FINO A FINE ANNO.

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Per quanto riguarda gli aggiornamenti dal fronte, nessuna variazione di rilievo della linea stessa.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 15 May 2022 08:57
15/04 08:30 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata a ieri notte del collettivo di Rybar.
https://i.ibb.co/KwrT6yp/14-05-1-1.jpg
Oltre a quanto già riportato, aggiungiamo questi aggiornamenti. Scendendo velocemente lungo il Severskij Doneck fino a dopo LIMAN, arriviamo nella zona calda a nord di Severodoneck:

Belogorovka e Privol’e

I russi non mollano la testa di ponte conquistata aldilà del fiume e gli ucraini cercano di ributtarli dall’altra parte. Il contrattacco finora è fallito ma gli scontri sono molto cruenti. Seguiremo l’evolversi degli avvenimenti.
https://t.me/rybar/32703

Severodoneck

Russi e miliziani del Donbass hanno già iniziato a liberare alcuni isolati della città. Dopo l’ordine di Zelenskij, i conferma quindi che si andrà anche qui, casa per casa. In caso di tenuta, i suoi kuratory ci avranno preso. In caso di crollo, ottomila soldati in una sacca (l’equivalente di mezza sacca di Mariupol’). Scendiamo quindi lungo il fiume e viriamo verso ovest.
(ibidem)

Popasnaja

Si allarga l’area intorno al paese in mano alle milizie del Donbass e ai russi. Preso Aleksandropol’e a nord e si punta a Kamyševacha.
(ibidem)

Avdeevka

Prosegue l’offensiva russa e delle milizie del Donbass, sia direttamente, sia tramite accerchiamento, giorno per giorno la progressione continua. Stacchiamo ora e vediamo un aggiornamento da Mariupol’.

Mariupol’

Da lunedì anche i bambini tornano a scuola! 9-14 dal lunedì al venerdì e 9-12 il sabato!
https://t.me/boris_rozhin/48622

Aggiornamenti a seguire stasera.



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Paolo Selmi
Saturday, 14 May 2022 22:42
14/05 ore 22:30 Aggiornamento

Fronte EST


Dal punto di vista militare sono due gli aggiornamenti principali. Per il resto, come riconosciuto dalle stesse ff.aa. ucraine, i russi hanno continuato a raggruppare forze per concentrare i propri attacchi in direzione Liman e Artemovsk (Bachmut). Sulla linea di fronte nei dintorni di Charkov, invece, il raggruppamento è avvenuto per contrastare l’imminente contrattacco ucraino verso quella direzione.
https://t.me/RVvoenkor/12154
Ed è proprio su questo versante che abbiamo il primo aggiornamento di oggi.

Ponte galleggiante ucraino su Severskij Donec abbattuto

Dopo l’avvistamento da droni in ricognizione di un ponte galleggiante posizionato sul fiume dai genieri ucraini, unità di artiglieria e blindati hanno cominciato ad aprire il fuoco sull’intera area, il ponte è stato abbattuto, chi era riuscito a passare non è più potuto tornare indietro, con conseguenti perdite di uomini e mezzi.
https://t.me/RVvoenkor/12147
Sembrano immagini girate lungo il Ticino, invece è il Severskij Donec, in alcune immagini di questa battaglia.
https://t.me/boris_rozhin/48566

“Stivali russi calpestano il suolo di New York!”

https://t.me/boris_rozhin/48568
No… ormai lo sappiamo, è Novogorodskoe, così rinominata dal 1951, dopo che dei simpatici tedeschi, chiamati dalla zarina Caterina la Grande a loro tempo per lavorare nella Novorossija, avevano fondato quel centro e lo avevano chiamato proprio “New York”.
https://rg.ru/2021/07/03/na-donbasse-poselok-novgorodskoe-pereimenovali-v-niu-jork.html

Ciò nonostante, questa avanzata delle milizie del Donbass e dei soldati russi da sud è veramente importante. E non solo perché nel ritirarsi gli ucraini hanno fatto dono di un ingente quantitativo di armi NATO che ora saranno utilizzate contro i carri armati ucraini…
https://t.me/anna_news/31919
Si tratta di un altro pezzo di linea difensiva che si rompe, appena sopra a quella NOVOBACHMUTOVKA dove proprio le ff.aa. ucraine stanno opponendo una strenua resistenza all’avanzata di russi e milizie del Donbass.
https://riafan.ru/23246521-chto_proizoshlo_na_ukraine_14_maya_nastuplenie_na_n_yu_iork_vsu_perebrasivayut_rezervi_k_avdeevke

Perché? Perché stiamo parlando dell’accerchiamento di AVDEEVKA! La seconda cittadella inespugnabile che, attaccata a questo punto anche da nord, cadrebbe subito.

Vedremo gli sviluppi di questa azione.

Mariupol’

E’ tornata la luce anche nelle prime abitazioni civili. Ecco le immagini:
https://t.me/DmitriySteshin/4858

Rinvenuti in un covo di Azov DOCUMENTI IMPORTANTI: gli ordini di attacco per l’otto marzo su NOVOAZOVSK (l’unica città portuale della DNR per otto anni) con relativo accerchiamento e arrivo fino alle frontiere russe per blocco approvvigionamenti.
https://smotrim.ru/article/2740954
QUANDO PARLIAMO DI “AGGRESSIONE RUSSA”, CHIEDIAMOCI SEMPRE COSA FACEVANO 76.000 FRA LE MIGLIORI TRUPPE DI ASSALTO UCRAINE LUNGO LA LINEA DI CONFINE CON LA LDNR. CHIEDIAMOCI PERCHE’ QUESTI ORDINI DI MOBILITAZIONE E QUESTI PIANI DI ATTACCO SONO COMPLETAMENTE IGNORATI QUI. Meglio, smettiamo di chiedercelo, che di fegato ne abbiamo uno solo, ma smettiamo anche di nutrire una qualsiasi fiducia nell’imparzialità di OSCE e gruppi di Paesi che, per otto anni, hanno FATTO FINTA di essere IMPARZIALI in un conflitto, mentre di fatto COPRIVANO I CRIMINI DI UNA PARTE SULL’ALTRA.

Azovstal’: Sempre peggio la condizione degli squadristi di Azov asserragliati fra i rottami del complesso industriale. Carta aggiornata, dove un altro pezzo di edifici è passato sotto le mani delle milizie della DNR. Ancora qualche gruppo di edifici rimasto, e poi resterà solo la zona sud, dove ci sono solo le catacombe costruite come rifugio in epoca sovietica. Per Kiev sono già morti, devono morire per celebrare col loro martirio l’ennesimo pacchetto di armamenti in arrivo con pagamento differito. Speriamo che, infine, rinuncino a eseguire fino in fondo, fino all’ultimo squadrista, questo ordine insensato.
https://t.me/rybar/32689

Aggiornamenti a seguire domani tarda serata.
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Paolo Selmi
Saturday, 14 May 2022 08:19
14/05/22 ore 08:00

Nessun aggiornamento dal fronte rispetto alla situazione di ieri notte.
Solo un approfondimento da Riga e un commento veramente degno di nota a una cartina di Rybar, che ieri non avevo riportato, sul fronte sud.

TATIANA LIBERA! INSIEME AI SUOI COMPAGNI DETENUTI!

Cronaca della giornata di ieri
In questo video, girato la mattina, si vede chiaramente la signora con la camicia colorata (Tatiana Ždanok) aiutare a stendere un cartellone, mentre il signore in primo piano denuncia: "LA LETTONIA HA PAURA DELLA VOCE DEL POPOLO!"
https://t.me/readovkanews/33813

Cosa successo nel pomeriggio lo sappiamo. Queste alcune foto delle fasi dell'arresto:
https://lv.sputniknews.ru/20220513/deputata-evroparlamenta-zhdanok-zaderzhali-v-rige-posle-otmeny-aktsii-protesta-21814395.html
Tra l'altro, la contromanifestazione fascista di Azov, sempre nella stessa piazza, è stata autorizzata tranquillamente. Bastardi, non esistono altre parole. E i prossimi siamo noi, lo siamo già, per certi aspetti.

"OFFENSIVA STRISCIANTE" (Ползучее наступление) A SUD

Ieri il collettivo di Rybar preparava questa carta sulla controffensiva in preparazione a sud da parte delle forze ucraine.
https://t.me/rybar/32660
Un commentatore, analizzando la situazione, parlava di DIVERSIVO per distogliere energie dal Donbass. Il problema, a suo dire, era che anche il diversivo, per essere efficace, necessitava di forze, e l'Ucraina al momento non ne ha. Con due brigate non vai da nessuna parte. Ecco allora l' "offensiva strisciante", ovvero qualche paese in punti cruciali, abbastanza cruciali per dare fastidio, di modo da impegnare lo stesso una quantità ingente di truppe per scongiurare il pericolo di ulteriori avanzamenti. Vedremo se e come si svilupperà.
https://t.me/south0wind/2710

Aggiornamenti a seguire in tarda serata.
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Paolo Selmi
Friday, 13 May 2022 23:05
13/05 ore 23:00 aggiornamento

FRONTE EST

IMMINENTE TENTATIVO DI SCONFINAMENTO IN TERRITORIO RUSSO.

A nord di Charkov. La città di Belgorod, ultimamente bersaglio di attacchi missilistici e droni, diventerebbe ora il bersaglio di pezzi ben più temibili, come gli obici M777, in grado di lanciare quattro proiettili da 155 mm al minuto (https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/cosa-sono-i-potenti-obici-m777-da-155-mm-consegnati-dal-canada-allucraina/)
https://t.me/rybar/32663

L’articolo italiano è datato 23 aprile, e già preannuncia che tali armamenti hanno uno scopo offensivo, oltre che difensivo. Aggiungo: PREVALENTEMENTE offensivo. Non sono efficaci nell’attaccare un esercito in avanzata, ma la loro gittata di 30 km può consentire di radere al suolo in pochi colpi un centro abitato (ricordiamo che il regime di Kiev può ammazzare civili, in occidente li applaudono, sia quando ammazzano quelli che pretendono siano i “loro” come a Kramatorsk o a Doneck, sia quando ammazzano i “russi” a Belgorod).

Nella sola DNR parliamo, da gennaio a oggi, di 570 civili morti e 1696 feriti.
https://t.me/boris_rozhin/48470

E anche oggi, UNA RAPPRESAGLIA CRIMINALE HA MIETUTO LE SUE VITTIME! Un lancio di missili nel villaggio di Dokuchaevska, un morto e due feriti.
https://t.me/chp_donetsk_vdnr/16430

Non sono falsi! Non sono stati messi lì! Ieri lo stesso a Doneck! UNA STRAGE CONTINUA E INESISTENTE, anche questa, PER L’OCCIDENTE. Nessun colpevole per nessuna strage. E noi stiamo armando questa gente, che non si fa scrupolo di distruggere case e villaggi con questi pezzi. Ancora qualche foto, giusto per far capire di cosa stiamo parlando:
https://t.me/boris_rozhin/48458

Giusto per intenderci, questi pezzi sono guardati con preoccupazione dai soldati russi e del Donbass, ma non ne fanno una tragedia. Finiranno prima o poi nel tritacarne dove è già finito tutto il resto.

PREOCCUPANO, INVECE, PERCHE’ SARANNO PUNTATI NON CONTRO DEI SOLDATI, MA LUNGO UNA LINEA DI CONFINE, a cui arriveranno dopo aspri scontri, solo per avvicinarsi a centri abitati importanti e fare come a Doneck e come a Kramatorsk, questa volta però in territorio russo. E FARE TERRORISMO DI STATO, COME HAN FATTO PER OTTO ANNI NEL DONBASS, COL SILENZIO COMPLICE DELL’OSCE.

Terrorismo a tutti i costi, mentre le notizie dal fronte parlano di centinaia di morti ogni giorno sul campo di battaglia e difese che fanno sempre più fatica a tenere, come nel breve rapporto che segue sui vari fronti.

ALLE PORTE DI SVJATOGORSK

A ovest di LIMAN il cerchio si starebbe chiudendo, con l’attacco ai paesi immediatamente antecedenti a Svjatogorsk, che la protegge da ovest.
https://t.me/akimapachev/2489

ZELENSKIJ: DA SEVERODONECK NON CI SI MUOVE

Confermata l’intenzione del regime di Kiev di tenere una città, anche se accerchiata su tre lati e con l’unico collegamento vitale che rischia anch’esso di essere tagliato fuori dalle azioni in corso.
https://t.me/WarDonbass/63192

ARTEMOVSK (BACHMUT)

Peccato, perché come mostra questa carta del collettivo di Rybar è Bachmut ad avere ORA ESTREMAMENTE bisogno di uomini e mezzi.
https://t.me/rybar/32662

Se guardiamo la cartina (dove punta la freccia azzurra) perdere questa città, che si sta cercando in fretta e furia di fortificare, significherebbe veramente la formazione della tanto temuta sacca da ottomila soldati. E nelle attuali condizioni occorre scegliere: o una cosa, o l’altra, o perdere tutte e due. Vedremo gli sviluppi.

NON CALPESTATE I FIORI, GIU’ LE MANI DAL MONUMENTO AI LIBERATORI DI RIGA E TATIANA LIBERA!

A Riga, nel più totale silenzio dei cinegiornali luce nostrani, sta accadendo qualcosa che non accadeva da anni: la gente scende in piazza contro il governo NATO. E PRESIDIA IL MONUMENTO AI LIBERATORI DI RIGA.
https://t.me/readovkanews/33778

Ci sono già stati scontri con le forze dell’ordine ed è già stata arrestata una eurodeputata, la sig.ra Tat’jana Zhdanok, CLASSE 1950, ingabbiata nel cellulare come un teppista:
https://t.me/boris_rozhin/48457

Purtroppo, per i cinegiornali luce non esiste NEMMENO LEI, zero notizia. Ormai, aldilà della cortina di ferro, se ne sono accorti e non ci fanno più caso. Si meraviglierebbero del contrario. E vanno avanti nella loro lotta. E NOI CON LORO! TATIANA LIBERA!

LIBRO E MOSCHETTO: LEZIONE DI STORIA…

La “lezione di geografia” del rappresentante russo alle nazioni unite ha fatto venire in mente a un lettore ucraino il manuale di storia che si trovava in casa. E che è ancora più istruttivo. L’Ucraina esiste da SETTEMILA ANNI, come recita questo schema cronologico:
https://t.me/NeoficialniyBeZsonoV/13039
Schema cronologico dove, giusto per non farci mancare nulla, affiancata a una USSR (Ukrainskaja Sovetskaja Socialisticheskaja Respublika) messa a lato pagina e con lo stemma stampato in “schifocromia”… ci sono la sgargiante UPA di Bandera e persino il Governo della Repubblica Popolare d’Ucraina in Esilio (уряд УНР в Екзилі 1921-1992) in primo piano.

SCENE DI RITORNO ALLA VITA A MARIUPOL’

E’ tornata l’acqua! E anche l’autobus! Questo signore mostra al giornalista l’acqua, ritornata tre giorni fa, e poi indica la tratta che l’autobus fa dal suo paesello al capoluogo.
https://t.me/riafan_everywhere/9594

Anche questo video coi generatori a carburante in funzione per strada per caricare a tutti i cellulari, in attesa che la corrente ritorni dappertutto, è un piccolo segno, appartenente all’universale arte di arrangiarsi di questo magnifico essere antropomorfo, chiamato uomo. A Mariupol’ assume un significato particolare: INDICA LA VOGLIA DI ESSERCI, DI COMUNICARE CON GLI ALTRI, PARLARE ATTRAVERSO QUEL PEZZO DI PLASTICA, DI CONTARE, laddove qualcuno invece li voleva morti, martiri.

TATTICA CRIMINALE CHE SI APPRESTA A REPLICARE A NIKOLAEV E ODESSA. Sempre nel silenzio dei cinegiornali luce.
https://t.me/DmitriySteshin/4834

Aggiornamenti a seguire domani sera.
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Paolo Selmi
Friday, 13 May 2022 12:54
13/05 ore 12:30 aggiornamento

FRONTE EST

CARTA AGGIORNATA


https://i.ibb.co/QvrwXBT/12-05.jpg
e relativa analisi,
https://t.me/rybar/32624
che andiamo qui sotto a descrivere, aggiungendo altre fonti:

LOZOVAJA

A Lozovaja (lato nord del fronte, quello del contrattacco ucraino che dovrebbe tagliare i ponti tra chi avanza verso sud del fiume e le retrovie), è stato abbattuto un Su-27 ucraino
https://t.me/rybar/32625

SEVERODONECK

Scendendo poi lungo la linea di fronte, notiamo poi che Severodoneck ormai è completamente accerchiata.
E’ notizia di oggi, infatti che la zona industriale sotto Rubezhnoe (complesso industriale Zarja) è ormai libera
https://t.me/readovkanews/33757
il che si ricollega al ponte fatto saltare ieri dagli ucraini per fermare l’avanzata da nord verso Severodoneck

Assisitiamo qui a un altro (l’ennesimo…) assurdo: l’invio di riservisti a Severodoneck per tenere una posizione ormai indifendibile si sta risolvendo in un incremento, altrettanto assurdo, di perdite in termini di vite umane.
https://t.me/WarDonbass/63164
Questi veri e propri crimini sotto forma di ordini di battaglia, sono stati dati dalle marionette di Kiev in aperto contrasto col capo delle forze armate Zaluzhnyj, che invece avrebbe insistito per un ritiro ordinato di truppe verso Kramatorsk e Slavjansk.

Slavjansk che è sempre più minacciata da NORD, peraltro, con la presa oggi di Don’genkoe (immediatamente a nord ovest della città)
https://t.me/akimapachev/2472

AVDEEVKA

Anche ad Avdeevka i russi e le milizie del Donbass continuano ad avanzare. Anche questo è un altro punto che non può cadere.
https://t.me/boris_rozhin/48412

MARIUPOL'

E’ tornata l’elettricità, sia pur in alcuni edifici pubblici e ospedali. E’ già un segno.
https://t.me/akimapachev/2471

FRONTE TRANSNISTRIA

Ancora tensione, per fortuna solo con lanci di cocktail molotov verso alcuni obbiettivi. Giusto per non perdere l’abitudine.
https://t.me/boris_rozhin/48422

FRONTE SUD

Scenario Mariupol’ per Odessa in preparazione


Il sindaco si sta già attrezzando preparando catacombe, cantine sotto le case popolari, postazioni sotto le stesse, eccetera.
https://t.me/WarDonbass/63159

Isola dei serpenti: appena abbattuto un altro MiG-29 ucraino

Indice che anche qui si sta ripartendo con un altro attacco.
https://t.me/rybar/32628

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 13 May 2022 08:30
13/05 08:00 aggiornamento

FRONTE SUD

ISOLA DEI SERPENTI… "UNO MAS"?

Carta molto accurata del collettivo di Rybar, a corredo delle seguenti informazioni:
https://t.me/rybar/32619
I Bayraktar-TB2 continuano a ronzare intorno all’isola. Due volte almeno negli ultimi due giorni, uno è stato abbattuto la notte scorsa.

Sistemi missilistici S-300 sono stati trasferiti da Arciz a Želtyj Jar sulla costa.
Allo stesso modo, 5 elicotteri sono stati portati dalle zone interne a Odessa e altre zone costiere e 2 Su-24 sempre ucraini pattugliano quella zona di costa costantemente.

Altro raggruppamento, altro attacco in previsione. Vedremo come andrà a finire.

FRONTE EST

E’ qui, indubbiamente, che si concentra l’attenzione maggiore sul campo di battaglia. In particolare, nella parte orientale di questa immensa linea di fronte.

Rozhin ha pubblicato una nuova carta, su scala ridotta rispetto a quelle di ieri e quindi COMPRENDENTE L’INTERA AREA: è così possibile vedere meglio le aree di questa possibile sacca, confini, zone di scontro e linee di attacco:
https://t.me/boris_rozhin/48341
Dal punto di vista delle informazioni, invece, resta confermato quanto scritto ieri per il momento.

Una sacca in cui si conferma, salvo ritirate improbabili, che saranno chiusi circa 8.000 soldati. Probabilmente l’esito di questi scontri sarà la chiave di volta nel Donbass. Infatti, per la prima volta i russi hanno FORZATO, nel vero senso della parola, per andare dall’altra parte del fiume e attaccare verso sud. E hanno subito GRAVI PERDITE nell’azione, perché quando si passa da una riva all’altra del fiume si è costantemente sotto il tiro dell’artiglieria nemica, sia quando si attraversa, sia quando si è arrivati. Gravi perdite, ma il contrattacco ucraino non è riuscito a ricacciarli indietro.
https://t.me/boris_rozhin/48369
E questo ha compromesso la tenuta dell’intera linea difensiva a sud del Severskij Donec in quel punto. Infatti, già due canali telegram informano, per bocca stessa degli abitanti del paesello, che anche il centro abitato di Privol’e, immediatamente dopo il punto di sbarco dei russi, è stato preso.
https://t.me/infantmilitario/75602
https://t.me/akimapachev/2464
E poco sotto Privol’e c’è già il blocco Severodoneck-Lisičansk.

PROSSIMA FERMATA BACHMUT (ARTEMOVSK)

Presa POPASNAJA i russi e le milizie del Donbass hanno ora la possibilità (e da quanto si capisce la volontà) di muoversi ANCHE verso OVEST, direzione Bachmut (già Artemovsk).
https://t.me/boris_rozhin/48365
E’ un centro nevralgico che, qualora cadesse, davvero segnerebbe il collasso dell’intera linea difensiva ucraina della parte meridionale del FRONTE EST (Ugledar, per intenderci). Parte che al momento tiene. Colpendola nelle retrovie, resterebbe tagliata completamente e, va da sé, chiusa in una sacca.

Libro e moschetto (appendice: da dove discendono i Galli?)

Lezione di "geografia" (sic, informazioni "storiche" nei libri di testo di geografia...) ieri all’ONU. Il rappresentante russo esibisce un manuale di geografia dell’ottava classe, dove si dice, testualmente e a proposito di “chi discende da chi”, che “gli avi dei francesi, degli spagnoli, dei portoghesi, dei turchi e e degli ebrei” (предки французов, испанцев, португальцев, турок и евреев) discendono tutti dall’Ucraina. Parlando poi al collega francese,Nicolas de Rivière, gli chiede: “Lo sapeva che era anche Lei ucraino? Non ci crede? Legga il libro, la logica è ferrea. I galli vengono dalla Galizia, che è in Ucraina”.
https://t.me/RVvoenkor/11926
Le avevo già viste queste “perle”, citate sui canali russi negli anni passati. Ma le trovavo nella rubrica “humor” (юмор anche in russo…): mi facevano venire in mente il suocero del grosso grasso matrimonio greco che riusciva a dire che kimono (se non mi ricordo male) viene dal greco, perché tutto viene dal greco. Il problema è che il suocero non scriveva libri di testo su cui si sono formati milioni di bambini per otto anni di seguito. Comunque mi sento di smentire l’Autore di quel manuale e informarlo che i galli vengono... da Gallarate.


Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 13 May 2022 09:18
Errata corrige: "rappresentante russo" anziché "rappresentante ucraino"
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Michael
Thursday, 12 May 2022 20:58
Con rif del 12/5 a "https://www.youtube.com/watch?v=ZoKnhXnp-Zk
Il francese un po’ lo mastico… ma se trovo qualche trascrizione la passo. Ieri non l’ho trovata."
Ho guardato l'intervista; attivando sottotitoli e traduzione in italiano youtube la visualizzava eggregiamente sotto!
Complimenti e grazie per il bel lavoro che svolgi!
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Paolo Selmi
Friday, 13 May 2022 07:43
Grazie mille Michael!

E per l'incoraggiamento e per la dritta! Smanetto abbastanza dai tempi dell'MS-DOS... ma sulle piattaforme social e su questi nuovi media ho mollato totalmente il colpo. Quindi non mi era venuto in mente di trafficare su youtube stesso per tirar fuori quello che cercavo trascritto da altre parti... grazie ancora!

Per quanto riguarda me e questo mio lavoro, grazie di cuore. Devo farlo sempre in seconda, quando non in terza, perché prima devo pensare a mandar via i container (possibilmente dopo averli sdoganati e caricati o scaricati) e poi quando torno ho anche una famiglia, di cui sento che sto sfidando sempre più il margine di sopportazione. Per esempio, domani potrò aggiornare solo la sera tardi e domenica probabilmente uguale. Ma sento che è mio dovere farlo. Il mio manuale sovietico sulla pianificazione da tradurre può aspettare ancora... mi spiace anche per la chitarra, che un'ora al giorno in tempo di pace non me la toglieva nessuno, ma a 48 anni e fortunatamente senza vedere con i miei occhi e toccare con mano questi orrori, sono arrivato a capire cosa intendeva Quasimodo, quando scriveva di avere appeso le cetre "alle fronde dei salici". Non ce la faccio proprio.

Ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 12 May 2022 19:50
12/05 ORE 19:30 aggiornamento

Fronte SUD

A Cherson cambiano anche i vertici delle forze dell’ordine

Nell’ottica di quella che si sta configurando come una vera e propria rivoluzione, nel senso che la classe borghese locale, che detiene e controlla le forze produttive all’interno di quella regione, ha ormai imboccato la strada di un cambiamento radicale della propria direzione sociale, economica, e politica di sviluppo, anche i vertici delle forze dell’ordine della regione sono saltati.
https://t.me/readovkanews/33691

Gli ucraini per ritorsione li bersagliano di missili

Notizia di poco fa, lanci missilistici da Nikolaev dalle 17.30 alle 19.00 tutti abbattuti dalla contraerea.
https://t.me/readovkanews/33711

Anche il nord della Crimea gioisce dell’integrazione della regione di Cherson

Il motivo è presto detto: il famoso canale chiuso da otto anni dalla diga che, appena entrati nella regione di Cherson, è stata fatta saltare. 20.000 ETTARI DI TERRENO DEL NORD DELLA CRIMEA SONO TORNATI A VIVERE, DOPO ANNI DI DEPRESSIONE E SICCITA’.
https://t.me/southtower/6086

Si configura quindi la nascita di un GRANDE POLO AGROALIMENTARE FRA IL NORD DELLA CRIMEA E LA REGIONE DI CHERSON, come abbiam visto in sofferenza da otto anni (anche per bocca della “gestione precedente”, come abbiam sentito dall’ex-sindaco ormai un oltre un mese fa) che troverebbe il suo naturale sbocco nell’immenso mercato russo, in particolare ATTRAVERSO LA VIA DI TERRA CHE PASSA DA MARIUPOL’, oltre che DALLA VIA DI MARE CHE PARTIREBBE DA MARIUPOL’ STESSA, costituendo peraltro IN ENTRAMBI I CASI un volano enorme alla sua ricostruzione. Vedremo anche qui gli sviluppi.

FRONTE EST

“Diversanty” russi per arrivare dove non arrivano i Kalibr

Immagini che mostrano le azioni di sabotaggio della rete ferroviaria, cruciale per il trasferimento di unità e mezzi da Ovest a Est e per dare ai “kuratory” NATO-UE garanzia di sicurezza nel trasporto di armi all’andata e grano al ritorno.
https://t.me/RVvoenkor/11893

Progressione verso nord da Popasnaja (pericolo incombente di una nuova sacca)

Questa carta mostra non solo la situazione attuale, ma cosa POTREBBE accadere, lasciando intuire le GRAVI CONSEGUENZE CHE NE SEGUIREBBERO qualora accadesse.
https://t.me/boris_rozhin/48318
In buona sostanza da Popasnaja sono partite quelle due frecce rosse, che puntano a forzare Kamyshevacha. La freccia rossa da Est è quella di cui ci siamo già occupati nell’aggiornamento precedente, ovvero indica la progressione delle forze russe e delle milizie del Donbass da Nizhnee a Toshovka. Le due frecce si incontrano da qualche parte e chiudono una sacca.

Lo stesso potrebbe accadere se la freccia proveniente da Est seguisse la progressione verso Nord, incontrandosi con le forze che hanno attraversato il fiume e ora procedono verso Sud, direzione Lisichansk. A questo punto capiamo che far saltare un ponte, come quello da Rubezhnoe a Severodoneck (https://t.me/WarDonbass/63073 notizia ancora non confermata) è soltanto una mossa per prendere tempo. E peraltro prenderlo inutilmente, se lo stato maggiore ucraino non opta per un ben più deciso arretramento, puntando a salvare i suoi uomini e mezzi anziché lasciarli morire così, in attesa di rinforzi che non arriveranno.

Il capo ucraino della difesa di Popasnaja sotto giudizio da parte del tribunale militare

Capi di imputazione:
- Perdita della roccaforte
- Comunicazioni insufficienti e fallaci allo stato maggiore

In sostanza, alla domanda “come va?” la risposta era “teniamo il fortino”. La vera situazione sul campo poi lo stato maggiore la apprendeva
- dalle immagini dei satelliti americani e…
- (sic!)… dai canali Telegram russi!!!

Истинное положение дел удалось установить благодаря снимкам с американского разведывательного спутника, и сообщениям российских ТГ-каналов.
https://t.me/WarDonbass/63072

Oltre all’assurdità di una situazione del genere (immagino le pressioni a cui quel povero disgraziato di comandante, nel mese in cui ha tenuto il fortino, è stato sottoposto dai suoi superiori… per arrivare a negare l’evidenza delle perdite degli ultimi giorni), questo conferma – ancora una volta! – la perdita sempre maggiore di fiducia verso lo stato maggiore, oltre che del regime fascistoide di Kiev, da parte dei militari ucraini. E a questo punto non sono solo i prigionieri a dirlo…

NON CALPESTATE I FIORI (epilogo...)

La “democratica” Latvija, con decisione del parlamento, ha deciso che fatti del genere non devono più ripetersi: mai più ruspe che tirano su fiori e popolo infuriato che li rimette. Quindi, VIA DIRETTAMENTE IL MONUMENTO AI LIBERATORI DI RIGA!
https://antifashist.com/item/latvijskij-parlament-razreshil-snos-pamyatnika-osvoboditelyam-rigi.html
Altro che “denazifikacija”… dallo schifo al più schifo… ma la 100% NATO Lettonia potrebbe, ancora una volta, aver fatto male i suoi conti… vedremo.

Aggiornamenti, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 12 May 2022 14:31
12/05 ore 14:00 Aggiornamento

SEVERODONECK

Boris Rozhin ha lavorato un po' sulla carta di prima offrendo informazioni decisamente più complete:
https://t.me/boris_rozhin/48294

Al centro le due città, divise dal fiume Severskij Donec: Severodoneck sulla riva a est e Lisichansk sulla riva a ovest.

Russi in rosso e ucraini in blu.

Partiamo da est: ucraini a Severodoneck con ormai col nemico alle porte.

Passiamo quindi aldilà del fiume: a nord di Lisichansk tengono la città sopra, Novodruzhesk (primo segno di fortificazione difensiva) e l'accesso a nord ovest alla città (altro segno di fortificazione). Tra questo e l'altra fortificazione a ovest (località Zolotarevka, cui va aggiunto a nord un ulteriore avamposto, Belogorovka, dove gli ucraini tengono ancora (freccia in su azzurra vs freccia rossa in giù) i russi però son riusciti a incunearsi. NON FISICAMENTE, MA PIAZZANDO PEZZI DI ARTIGLIERIA IN GRADO DI TENERE SOTTO TIRO LA STRADA CHE DA LISICHANSK VA A SOLEDAR (freccia tratteggiata con la X finale sul tratto di strada in questione). A sud, russi e milizie del Donbass sono ancora fermi a Toshkovka.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 12 May 2022 12:50
12/05 ORE 12:30

FRONTE EST

INIZIATO L’ATTACCO A SEVERODONECK

Cartina qui sotto, si vedeva già da ieri che la città fosse ormai approcciata sia da nord che da sud dalle truppe russe e dalle milizie della DNR. Di fatto, da un punto di vista strettamente militare, sarebbe indifendibile, con dietro il fiume peraltro e con la stessa Lisichansk ormai tra un po’ sotto assedio anche lei. Vedremo quale sarà la decisione del comando ucraino.
https://t.me/infantmilitario/75558

ANCORA SULLA DENAZIFICAZIONE

Cosa si intende per “denazifikacija”. E’ un tasto su cui battiamo da oltre due mesi, parallelamente ad altri argomenti di ricerca e all’analisi dell’andamento delle vicende sul campo.

Sapevamo sin da subito che non era SOLO un problema militare, che non sarebbe bastato eliminare le squadracce naziste di Azov, Pravyj Sektor, Ajdar e via discorrendo. Per inciso, non mi fa scandalo che le loro mogli vadano dal papa, perché il papa visita anche i carcerati, i tossicodipendenti, così duemila anni fa anche qualcun altro era accusato da scribi e farisei di attorniarsi di “pubblicani e prostitute”. Ma lui diceva a loro “convertiti” o “va’ e non peccare più”, mentre questi ci vanno come mogli di eroi, e non di criminali. E questo è inaccettabile. E questo è quello che è passato. E qui altro che “denazifikacija”…

Sinceramente, cosa pensiamo noi dei nazisti di Azov è un problema fino a un certo punto. E’ peraltro un problema NOSTRO e INSORMONTABILE, FINCHE’ la copertura mediatica dei cinegiornali luce delle loro malefatte sarà totale. Poi chi va là, con tutt’altre intenzioni, dopo TRE MESI torna con idee esattamente opposte. E’ successo ad ADRIEN BOCQUET, “ancien fusilier de l’armée française”, appena rientrato dopo una missione di pace dove ha VISTO COI SUOI OCCHI cose agghiaccianti. E arriva a dire che quelli che noi armiamo sono neonazisti.
https://www.youtube.com/watch?v=ZoKnhXnp-Zk
Il francese un po’ lo mastico… ma se trovo qualche trascrizione la passo. Ieri non l’ho trovata. Giusto perché a nessuno interessa sapere cosa ha visto. La sua testimonianza deve cadere nel SILENZIO.

Ci stiamo quindi nazificando anche noi. Massì… un po’ di folklore sulle mostrine, qualche braccio teso non ha mai fatto male a nessuno, poi nessuno buttava le carte per terra e imbrattava i muri, al mio bisnonno han dato la pensione, son loro i veri patrioti… e avanti così! Che di bar in bar, di chiacchera in chiacchera, tra un po’ ci assueferemo a tutto.

Ma a un ucraino, soprattutto del sud o dell’est, o a un russo, di cosa pensiamo noi delle squadracce fasciste che da otto anni seminano il terrore nei territori della cosiddetta zona “ATO”, delle sfilate delle SS Galizia, e di altre oscenità che gridano vendetta in un Paese dove appena sotto lo strato di humus ci sono ancora i corpi dei soldati morti per liberare quei coglioni dei loro nipoti e bisnipoti, interessa relativamente.

Torniamo a loro, quindi. Nel Donbass, a Odessa, a Charkov, nel 2014 ci fu chi disse NO. E pagò con la galera o, peggio, con la vita, per questo. E un popolo intero finì sotto le bombe e i missili della ATO, per otto anni, da una parte, mentre dall’altra iniziò una campagna di FASCISTIZZAZIONE della società senza precedenti.

Abbiamo visto, per sommi capi, l’importanza del lavoro nelle scuole con le (poche) puntate di “Libro e moschetto”.

TRECHIZBENKA, 28 km a ovest di Nizhnee (linea attuale di fronte), liberata da oltre un mese. Questo è un servizio del 12/03 dove si sottolineava che delle diverse migliaia di abitanti, ne era rimasto solo qualche centinaio, senza gas, luce e acqua.
https://iz.ru/1303312/gallery/poselok-trekhizbenka-v-luganskoi-oblasti#

Una giovane contadina di questo villaggio ha appena avuto un bimbo, bellissimo nel filmato, sei mesi di vita e dei problemi di salute.
https://ria.ru/20220511/mladenets-1787823808.html?
Ebbene, ci sono voluti i corrispondenti della RIA NOVOSTI e una buona dose di pazienza per convincere la mamma a portare il bimbo all’ospedale pediatrico di Lugansk! Perché, secondo la giovanissima madre, che otto anni fa probabilmente aveva 10 anni o poco più, la convinzione aldilà del confine era che li avessero uccisi tutti! Poi tutto è bene quel che finisce bene, eccetera.

MA QUANDO PARLIAMO DI DENAZIFICAZIONE, DOBBIAMO AVERE IN MENTE ANCHE QUESTO. SOPRATTUTTO, QUESTO TIPO DI AZIONE.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 12 May 2022 14:14
Errata corrige
"la convinzione era che, aldilà del confine, li avrebbero uccisi tutti"
fretta più mancata rilettura. Non è la prima e non sarà l'ultima. Ma questa nel rileggermi ora non la sopportavo neppure io... scusa a tutti.
Paolo
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Paolo Selmi
Thursday, 12 May 2022 08:40
12/05 ore 08:00 aggiornamento

ANCORA UNA VOLTA SULLA CARNE DA LABORATORIO UCRAINA


Qui l’argomento dei BIOLABORATORI UCRAINI E DEI LORO ESPERIMENTI è COMPLETAMENTE ignorato, ma ogni giorno emergono dettagli inquietanti. Posso dirlo a mo’ di sfogo: è uno schifo e una vergogna. Non tanto per i crimini commessi, ma perché di fronte a precise accuse su precisi documenti nel corso di una conferenza stampa ufficiale del Ministero della Difesa di un Paese che non è proprio l’ultimo sulla faccia della terra, l’ordine, il prikaz qui sia: “silenzio!” E silenzio è, da parte di tutte i cinegiornali luce che raccolgono la velina.

Non importa. Andiamo avanti noi. Faccio riferimento alla conferenza stampa del ministero della difesa russo di ieri. In particolare a questi dieci minuti:
https://colonelcassad.livejournal.com/7609941.html

In particolare le accuse si riferiscono a TRE PRECISI ESPERIMENTI:

1. Distribuzione a bambini di banconote contaminate nel villaggio di Stepovoe. I soldi sono stati contaminati con sostanze resistenti alla tubercolosi, e sono stati dati ai bambini perché, come dappertutto del resto, hanno l’abitudine di mettersi tutto in bocca (все «тянуть в рот») e lavarsi poco le mani. Esperimento seguito sul campo dal centro locale epidemiologico-sanitario. Diapositiva della conferenza stampa qui:
https://t.me/zvezdanews/79562

2. Esperimenti in un ospedale psichiatrico della periferia di Charkov. Pazienti dai 40 ai 60 anni a uno stadio di patologia avanzato. A questo esperimento hanno partecipato gli stessi americani, come dimostrano i documenti di Linda Oporto rinvenuti sul posto. Diapositiva della conferenza stampa qui:
https://t.me/zvezdanews/79563

3. Mariupol come centro regionale di raccolta e identificazione certificata (“pasportizacija”) degli agenti patogeni del COLERA. I ceppi, raccolti dal 2014 e conservati fino al 25/02/2022, quando in fretta e furia è arrivato l’ordine di distruggerli (allegato nella slide), erano poi mandati al centro di raccolta a Kiev per successivo invio negli USA. Diapositiva della conferenza stampa qui:
https://t.me/zvezdanews/79562

Già queste accuse precise, con carte alla mano, e non quelle in bassissima risoluzione dei lucidi presentati in conferenza stampa, ma quelle originali in mano al Ministero della Difesa russo, dovrebbero provocare una reazione. Anche solo per dire: “è tutto falso”. Invece NIENTE! Come per quegli abitanti del Donbass che han messo le loro facce e i loro corpi nel video Ja Fejk, “sono un fake”. Ancora peggio, non siete dei fake, voi non esistete.

Di conseguenza, altre precise accuse mosse contro il regime fascistoide di Kiev e i suoi kuratory UE-NATO, cadranno nel vuoto.

Come quella di preparare una messinscena con armi di distruzione di massa di cui poi incolpare i russi, armi chimiche nella fattispecie sulla falsariga dello “scenario siriano” (по «сирийскому сценарию»)
https://t.me/zvezdanews/79565
Anche qui dite no, se avete le controprove, dite che non è vero che solo nel 2022 dagli USA a Kiev sono arrivate DUECENTOVENTIMILA FIALE DI ANTROPINA, OLTRE CHE ALTRI MEDICAMENTI DA DARE AI VOSTRI SOLDATI SUL CAMPO MENTRE SPANDERETE LE VOSTRE SOSTANZE CONTRO IL NEMICO (ma si sa, il vento è imparziale...).

Trovate anche le prove del coinvolgimento della POLONIA (ma va???) oltre che degli USA in questi “esperimenti”
https://t.me/zvezdanews/79561
Ma ancora una volta… silenzio!

TROVATE ANCHE LE PROVE CHE I CIVILI UCRAINI ERANO USATI COME CAVIE SOTTOCOSTO PER LA SPERIMENTAZIONE DI FARMACI NORMALI! Da Pfizer, Moderna, Merck & Co, Gilead
https://t.me/zvezdanews/79560
Quello che non si può fare qui, lo facciamo in Ucraina, carne da cannone ancor prima del conflitto.

E pubblicato uno schema che riconduce direttamente la gestione di questo complesso e lungo programma criminale alla dirigenza POLITICA degli USA e a FONDI DI INVESTIMENTO USA, in un CONNUBIO TRA POLITICA E AFFARI INQUIETANTE!
https://t.me/zvezdanews/79559
Forse varrebbe la pena smentirlo… ma meglio non parlarne, meglio che nessuno sappia. Mica che inizi a farsi domande sulla gestione vaccinale del covid…

Dai fronti nulla di rilevante al momento, aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 May 2022 19:21
11/05 ore 19:10 aggiornamento

FRONTE EST


Carta aggiornata e in alta risoluzione:
https://i.ibb.co/cFnwDN9/11-05-1.jpg
A cura del collettivo di Rybar, quindi cirillica, ma ormai abbiamo capito come orientarci: seguiamo il corso del fiume Severskij Donec, a partire da nord ovest, e poi chiudiamo con l’ultima sezione della linea di fronte da centro-est a sud-ovest.

Fonti generali qui:
https://t.me/rybar/32558
https://t.me/rybar/32563
Mentre per singole notizie specifiche la fonte segue come al solito immediatamente dopo:

Nessun aggiornamento di rilievo, seguendo il corso del fiume, fino a LIMAN. A nord ovest di LIMAN si segnala l’ingresso dei russi a NOVOSELOVKA, così come a SHANDRIGOLOVO vi sono scontri nel paese (le due frecce rosse). A sud est di LIMAN le difese dopo JAMPOL’ sono cadute e i russi hanno preso OZERNOE (segmento rosso).

Più a EST, seguendo il corso del fiume, arriviamo a BELOGOROVKA, dove (freccia verso il basso) non solo è fallito il tentativo di contrattacco ucraino per ricacciare i russi dall’altra parte della riva del fiume, ma ormai sarebbero in corso riposizionamenti su linee più arretrate per provare a salvare il salvabile (Soledar, Lisichansk).

Seguendo sempre il corso del fiume, arriviamo a SEVERODONECK: ormai completamente accerchiata, confermata la presa di VOEVODOVKA (il paese immediatamente a nord) e JUZHNYJ (un altro paesino limitrofo)
https://t.me/readovkanews/33585

Scendendo a SUD lungo la linea di fronte notiamo un movimento analogo dei russi e delle milizie del Donbass, ovvero da SUD VERSO NORD direzione LISICHANSK, ma anche DA EST VERSO OVEST direzione GORSKOE, dove le truppe ucraine stanno rafforzando la loro linea difensiva.

Qui la linea di fronte interrompe la sua verticale e vira di 90° verso OVEST, arrivando a POPASNAJA (freccia rossa da Dx vs Sx). Qui si sta iniziando a creare il temuto effetto domino. Che è poi il motivo per cui le ff.aa. ucraine hanno difeso strenuamente e fino all’ultimo la roccaforte. Sbaragliate le prime difese, la 24° brigata meccanizzata si sta ritirando verso nord per impedire lo sfondamento definitivo.

Proseguiamo lungo la linea di fronte e arriviamo ad AVDEEVKA, dove è notizia di poco fa la possibile esplosione di una diga. Le truppe ucraine in ritirata l’avrebbero fatta saltare. La notizia è confermata al momento da due fonti, ma mancano sia video, sia foto, speriamo quindi sia solo una bufala.
https://t.me/WarDonbass/62858
https://www.mk.ru/politics/2022/05/11/ukrainskie-nacionalisty-vzorvali-dambu-pod-avdeevkoy.html

Nel frattempo corrono già voci che, se confermate, inaspriranno ulteriormente i già tesi rapporti fra gruppi di difesa territoriale, esercito, e regime di Kiev. Vi ricordate la 101° dei gruppi di difesa territoriale? Le perdite attuali di questa brigata, fra morti e feriti, sarebbero di centinaia di unità. La 103° brigata di difesa territoriale si sta anch’essa rifiutando di eseguire gli ordini, “per mancanza di esperienza e del necessario equipaggiamento”.

Ad aggravare la situazione c’è il fatto che anche le unità di élite delle ff.aa. ucraine, come la 54° e la 110° meccanizzate, stanno subendo GRAVI PERDITE. Perdite non rimpiazzabili, peraltro.

Anche per questo lo Stato maggiore sta valutando la possibilità di TRASFERIRE D’URGENZA UOMINI E MEZZI da altre regioni del Paese. Per esempio, la 14° meccanizzata, attualmente dislocata a nord per il famoso “contrattacco” in fieri. Contrattacco che sarà sicuramente “ridimensionato e corretto” alla luce dell’emergenza in corso. Non annullato, ma sicuramente l’attacco simultaneo a nord verso il confine e lungo il fianco per tagliare gli attaccanti fino a Izjum sicuramente, ora, subirà variazioni sostanziali.

DALLA GUERRA PER PROCURA ALLA GUELLA DIRETTA: 103 SOLDATI CECHI NELLE FORZE ARMATE REGOLARI UCRAINE

Il presidente della Repubblica Ceca Miloš Zeman ha autorizzato l’ingresso di 103 soldati nell’esercito regolare ucraino. La Cechia è Paese NATO.
https://twitter.com/prezidentmluvci/status/1524358248169713665?s=21&t=-f1DBQANJbHyOvEtFXTLlg
E andiamo avanti con le provocazioni, con gli esperimenti pilota, alzando sempre più l’asticella…

Salvo notizie particolarmente rilevanti, aggiornamenti a seguire domattina.
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 May 2022 15:07
11/05 ore 13:00


Nessuna novità dal fronte, e non perché non si combatta, ma perché ormai si tende a tornare a un regime più lento di informazioni, all’aggiornamento serale, se non notturno, salvo notizie VERAMENTE rilevanti. Ci adegueremo quindi anche noi a questi nuovi tempi, pur dando sempre un’occhiata nel corso della giornata a fatti e notizie che continuano a susseguirsi, e senza trascurare quanto succede al di fuori dei campi di battaglia, che è egualmente importante e decisivo per le sorti di quanto sta accadendo da due mesi a questa parte.

PIENAMENTE OPERATIVI I COLLEGAMENTI FERROVIARI FRA CHERSON E CRIMEA

Ma al momento non parte il traffico passeggeri, per motivi essenzialmente di sicurezza. Se, quando, si allontanerà la linea di fronte, ripartiranno le corse dei treni passeggeri.
https://t.me/readovkanews/33553

UFFICIALI NATO GB E US SULL’ISOLA DEI SERPENTI

Continuano a emergere nuovi dettagli, sempre più inquietanti sulla disfatta di due giorni fa. Al primo attacco avrebbero partecipato squadre speciali di marò e parà britannici e americani.
Sarebbero riusciti ad ammarare e atterrare, assaltando il nulla (i russi si erano ritirati). Poi però, di fronte al contrattacco di artiglieria russo dal mare (elicotteri e mezzi di sbarco abbattuti), i “loro” si sarebbero ritirati e gli assaltatori si sarebbero trovati intrappolati in quattro metri quadri di isola sotto il fuoco dell’artiglieria nemica.
A quel punto sarebbero intervenuti I “kuratory”, ESIGENDO che I mezzi, gli elicotteri, e quant’altro, tornassero indietro il giorno dopo a recuperarli. Come è andata lo abbiamo visto. Altra catastrofe, altro fallimento (ma il “segnale”, presso i nostri cinegiornali luce, era stranamente sparito…). Alla fine, di quei 27 soldati trovati morti sull’isola al rientro dei russi, resta solo da capire se siano TUTTI i militari abbandonati dai loro durante il primo, disastroso, sbarco, oppure se gli “ospiti” anglofoni siano stati fatti prigionieri e ora siano con qualche interprete a spiegare cosa ci facevano sull’Isola dei Serpenti.
https://t.me/krioggen/1989
Resta anche il fatto che ORMAI LA FASE DI GUERRA PER PROCURA E’ SUPERATA. SI FA DIRETTAMENTE. Per il momento non è cambiato molto da prima di “dai a me che non sei capace” a dopo. Ma indubbiamente cambieranno MOLTE cose da qui in avanti.

MONEY FOR NOTHING

Emergono anche nuovi dati circa le spese militari. I baltici avrebbero già speso UN TERZO del loro bilancio preventivo 2022 per “aiuti” all’Ucraina
La Polonia sarebbe al 12,9% e la Slovacchia al 11,6%.
https://t.me/rybar/32542
Magari qualcuno, “per procura”, provvederà a comprare il debito generato dagli ucraini e a rimborsarli. Magari no e resteranno loro i creditori diretti. In ogni caso, “finché c’è guerra, c’è speranza”: IL LEND LEASE STATUNITENSE SI STA INFATTI ALLARGANDO ANCHE AI PAESI NATO DELL'EST EUROPA, IN UNA SPECIE DI CAMPAGNA DI ROTTAMAZIONE SU BASE CONTINENTALE, che consiste essenzialmente nel VENDERE LE SCORTE EX-VARSAVIA all'Ucraina, trasformata così in una immensa discarica a cielo aperto, e COMMISSIONARE I NUOVI ARMAMENTI IN SOSTITUZIONE AL COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE USA, CHE GONGOLA. Ma penso che anche la nostra Agusta-Westland non pianga troppo da questa guerra...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 11 May 2022 08:32
11/05 ore 08:00

NON CALPESTATE I FIORI

Cantava la grandissima Anna Identici.

Accade a Riga, dove il 9 maggio decine di migliaia di persone, lettoni, russi e ucraini insieme (pensa…) partecipano alla manifestazione al Park Pobedy e lasciano un fiore
https://lv.sputniknews.ru/20220509/den-pobedy---v-serdtse-kak-prokhodit-9-maya-v-rige-21752051.html
Una folla festante, multietnica. Una piazza bellissima coperta di fiori. Sputnik titola “Il giorno della Vittoria nel cuore” (visto che i baltici NATO non partecipano ufficialmente). Ma così non doveva essere.

Mattina del 10, le autorità non perdono tempo e arrivano le ruspe. E tirano su tutto.
https://mixnews.lv/latviya/2022/05/10/tsvety-vozlozhennye-u-podnozhiya-pamyatnika-pobedy-9-maya-ubrany-traktorami/
Questa volta i cittadini di Riga non sono stati zitti. E hanno protestato in massa. E la sera in centinaia son tornati in quella piazza, cantando canzoni e rimettendo i fiori.
https://t.me/pikta1/3535
https://mixnews.lv/latviya/2022/05/10/prinesennye-10-maya-tsvety-v-parke-pobedy-v-blizhayshie-dni-ubirat-ne-budut/
Il sindaco ha promesso che questa volta li lascerà lì alcuni giorni.

“Se ne va, se ne va,
Il volo di una rondine nessuno fermerà”

Ciao Anna.

FRONTE EST

L’importanza di Velikaja Kamyševacha

Questa carta la mostra molto bene.
https://t.me/btr80/1420
Proiettata a Sud, mostra le varianti attuali di attacco e lascia intuire chiaramente quali potrebbero essere le possibili sacche da formare lungo la progressione. La cartina non mostra il versante sud del fronte, ma ormai sappiamo che Popasnaja è libera. Libera per proseguire verso qualsiasi direzione, compreso il Nord e ricongiungersi con l’esercito da lì proveniente.

Diciamo che sono discorsi puramente teorici, perché per fare questo occorrerebbe che i russi mettessero in campo davvero quell’offensiva che oggi anche i Natovskie ammettono non essere ancora iniziata. E che a questo punto, visti i successi comunque conseguiti, li preoccupa non poco. Diciamo anche che creare una sacca enorme con decine di migliaia di uomini e mezzi, forse forse, è ancora prematuro. Diventerebbe una cosa ancora troppo difficile da gestire e, con ogni probabilità, fonte di gravi perdite anche da parte loro.

Tuttavia, la presa di questa città getta molte premesse poco confortanti per le ff.aa. ucraine. E forse fa capire anche il perché gli ucraini più a nord cerchino di tagliare questo ramo attaccando la sua fonte di approvvigionamento: al momento, l’unico tentativo serio di contrattacco pianificato, come si ragionava ieri sera. Vedremo anche qui gli sviluppi.

NE MANCA ANCORA UNO

Ieri ci ha salutato Leonid Kravčuk. Nell’ex-URSS non lo ha salutato nessuno. Così come non ha salutato nessuno Boris El’cyn e Stanislav Šuškevič.

Sono i personaggi di questa prima pagina dell’Izvestia del 10 dicembre 1991, recuperata per l’occasione. Il titolo recita: “Comunità di Stati Indipendenti: crollo o nuova unione?” La storia ci racconta di come finì la corsa…
https://t.me/cynicalcommies/69
Gli autori di questo canale telegram, oltre a recuperare la pagina dell’Izvestia, hanno fatto la spunta a oggi. Ne manca ancora uno, non ancora “cinicamente” barrato. Eroe qui, detestato a morte lì. Non ha bisogno di presentazioni.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 23:53
10/05 ore 23:20 aggiornamento

Ancora sulla disfatta dell'Isola dei serpenti

Secondo fonti militari riprese sia dalla RIA che dalla TASS, pare che l'ordine suicida di prendere l'Isola sia stato dato dallo stesso Zelenskij
https://ria.ru/20220510/zmeinyy-1787790311.html
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/14590575

E' il dato meno interessante, visto il soggetto. La presa dell'isola avrebbe dovuto risuonare, nella grancassa mediatica del regime di Kiev e di tutto l'occidente NATO-UE, come contraltare al Giorno della Vittoria. Anche a costo di perdere uomini e mezzi come MAI successo in così poco tempo.

Se vediamo, l'input ai cinegiornali luce nostrani era arrivato. Ho provato a mettere su google isola dei serpenti disfatta, ed è tutto un tripudio di corriere+repubblica+rainews+huffington che inneggiano alla ripresa dell'isola da parti degli ucraini. Lo spartito era arrivato, qualche filmato anche, le prove c'erano state... mancava solo il giorno della prima. Che doveva essere ieri. E che ieri non è stato.

Davvero, a questo punto, si è trattata di una stupida, inutile, perniciosissima, "PR-akcija". Ma, ripeto, è il dato meno interessante di quest'ultimo aggiornamento.

Sempre le stesse fonti hanno infatti riportato che, questa volta, ad andare CONTRO ZELENSKIJ è stato direttamente il GENERALE VALERIJ ZALUŽNYJ, CAPO DELLE FORZE ARMATE, E TUTTO LO STATO MAGGIORE.

E questo è già un dato MOLTO interessante.

Ma il finale col botto, se realmente le cose stessero così, è che la missione suicida sarebbe stata "SUGGERITA DAI CONSIGLIERI BRITANNICI".

По уже подтвержденной информации, Валерий Залужный и его Генштаб были против этой самоубийственной операции, замысел которой Зеленскому подсказали его британские советники

People say believe half of what you see,
son and none of what you hear

Cantava il grande Marvin all'ombra di una vite, dove correvano tante voci... e noi non ci crediamo. Sono i soliti russi cattivi che mettono in giro notizie fasulle.

Ma ventisette cadaveri lasciati sugli scogli non li hanno messi loro. I rottami lasciati in giro, il fumo che si alzava dall'isola, idem. L'attacco è stato persino annunciato in pompa magna dai cinegiornali luce nostrani. Salvo poi puff... assenza segnale... come a Kramatorsk quando si sono accorti che La7 aveva scagionato i russi... anche lì, di colpo, assenza segnale...

Quindi quantomeno un'ipotesi, tutt'altro che una certezza, ma un'ipotesi si può trarre: esisterebbe una frattura fra stato maggiore e Zelenskij e i suoi "kuratory", il primo non ci starebbe a fare da marionetta e sacrificare vite inutilmente dei suoi uomini per gli interessi del secondo e dei suoi kuratory. Questo sarebbe plausibile. Vedremo anche qui gli sviluppi.

"Ja fejk" Я фейк (sono un fake)
Un video dove alcune fra le vittime del Donbass dicono a noi "sono un fake". Un popolo intero non esiste, è un fake. Alla fine quello che chiedono è RISPETTO. Potete non pensarla come noi, ma noi siamo qui, esseri umani come voi, in carne ed ossa: ci hanno distrutto la casa, gli affetti, la vita. Non è una bugia. Non è un fake. Chiediamo solo rispetto.
https://t.me/kaagranovich/1650
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 19:42
10/05 ore 19:20 aggiornamento

Previsto imminente contrattacco ucraino su due fronti

A SUD:
- puntando verso Aleksandrovka (carta aggiornata, frecce azzurre https://i.ibb.co/p4dtS8Y/10-05-1.jpg)
- e quindi a Cherson
https://t.me/rybar/32523

A NORD (Da Charkov al confine con la Russia):
Carta aggiornata, anche qui frecce azzurre
https://i.ibb.co/nw6x3pb/10-05-1.jpg
Anche qui, ormai la guerra per procura ha lasciato il posto al controllo diretto dei gruppi speciali NATO. In questo caso, le Special Air Service SAS britanniche.
Il PRIMO MOVIMENTO di contrattacco sarebbe su grande scala e punterebbe a ricacciare i russi dietro i confini, quella zona cuscinetto di otto km che è visibile anche sulla carta sopra Charkov.
Poco più a sud, da Chepel’ partirebbe il SECONDO MOVIMENTO di contrattacco che punterebbe a Izjum.

Soprattutto il secondo, quello progettato, realizzato e diretto dalle SAS, sembra il più serio. A differenza di quella che il Ministero della difesa russo ha chiamato oggi una PIAR-AKCIJA (una azione da public relations), un'azione a scopo puramente propagandistico, ovvero la CATASTROFE dell'ISOLA DEI SERPENTI.
Ancora oggi, han mandato un Bayraktar TB-2 che è stato tirato giù. E con questo i droni abbattuti nel corso di questa catastrofica azione salgono a 30!
Ancora oggi, il mare ha restituito i corpi di tre soldati ucraini morti. E con questi il bilancio dei morti rimasti su quell'isolotto sale a 27.
https://t.me/rybar/32529

Seguiremo gli sviluppi.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 12:45
10/05 ore 12:30 aggiornamento

Un esercito a pezzi…


Un altro Su-25 abbattuto dalle parti di Charkov
https://t.me/boris_rozhin/47986
Che va ad aggiungersi ai velivoli persi in questi giorni, letteralmente buttati via insieme al loro equipaggio, e che hanno portato il bilancio attuale a
163 aerei,
124 elicotteri,
793 droni,
300 lanciamissili rotabili o cingolati,
2979 carri armati e blindati,
351 postazioni lanciamissili,
1440 pezzi di artiglieria pesante,
2789 autoveicoli militari.
https://t.me/rybar/32503

Se a questo aggiungiamo questa cifra, impressionante e comunque non definitiva, di 53.511 soldati fra deceduti, feriti, prigionieri dal 24/2 a oggi,
https://t.me/rybar/32505
davvero ci rendiamo conto che l’avanzamento, in questi due mesi, sul campo di battaglia da parte dei russi, è stato davvero un obbiettivo PARALLELO ad altri parimenti importanti: primo fra tutti, forse, lo smantellamento dell’arsenale ucraino.

… e precise responsabilità, passate sotto silenzio!

A questa distruzione hanno contribuito, stupidamente, cinicamente, ciecamente, le strategie del regime fascistoide di Kiev e dei suoi “kuratory”, che hanno mandato in bocca al nemico il meglio del loro esercito, LI HANNO GETTATI CONSAPEVOLMENTE IN UN TRITACARNE pensando che, GUADAGNANDO TEMPO, AVREBBERO OTTENUTO CON LE SANZIONI QUELLO CHE NON RIUSCIVANO A OTTENERE SUL CAMPO. Così non è stato, e ora hanno, sulla coscienza che non hanno, quasi cinquantamila morti, destinati a diventare molto di più.

Zrada (Зрада) in ucraino vuol dire “tradimento”. E’ la parola che usa questo commentatore russo lungo una sua analisi di quanto accaduto a Mariupol’.
https://t.me/aleksandr_skif/2147
Anche a Mariupol’, dove lo ricordiamo i “difensori” erano stati quantificati dalle 14 alle 20.000, gli “attaccanti” sono partiti in una condizione di inferiorità numerica, soprattutto rispetto a quello che la manualistica su questi argomenti decreta: mi ricordo ancora le parole di quel generale ucraino che era convinto che i russi non sarebbero mai entrati a Kiev perché il rapporto sarebbe dovuto essere di 1:7 fra “difensori” e “attaccanti” per essere in grado di rompere un assedio. Lo avevo anche riportato, in queste cronache. Eppure, pur essendo in inferiorità assoluta sono riusciti ad andare agli scontri in superiorità relativa. Un po’ quello che ci dicevamo qualche giorno fa. Mi hanno colpito queste parole, però:

Non dico questo per dimostrare che noi siamo eroi, ma perché penso che L’UCRAINA AVEVA TUTTE LE POSSIBILITA’ PER SBLOCCARE L’ASSEDIO DELLA CITTA’, E NON NE HA USATA UNA.
Я это говорю не для того, чтобы показать, какие мы герои, а для того, чтобы донести мысль: Украина имела все возможности для деблокирования города, но не использовала ни одну.

E ora invece glorifica “post mortem” i “suoi” squadristi ad Azovstal’ che sono ancora vivi. Creando una situazione surreale, ASSURDA, dove DA UNA PARTE c’è una città riprende a vivere, ritorna a vivere, e A FIANCO invece, A POCHI PASSI, rinchiusi dentro quello stabilimento, enorme, ma sempre uno stabilimento, ci sono gli squadristi, gli aguzzini che per otto anni hanno cercato di “de-russificare” una città abitata da cittadini di etnia russa e russofona, squadristi che non possono neppure uscire e alzare le mani ma devono, sempre nell’ottica criminale di Kiev, “immolarsi”. Altre migliaia di morti, non importa se in grigioverde, non importa se squadristi. Morti così, per un ordine di restare lì. Inutilmente e assurdamente. Ma qui facciamo tutti finta di niente, quindi...

Avanti così, avanti tutta: altri sette miliardi di dollari “aiuti” pagabili in comode rate…

Ma, tutto sommato, ai “kuratory” sta bene così. Se sta bene che restiamo senza gas, se sta bene che la nostra industria vada a rotoli, figurati cosa gliene importerà loro di milioni di persone che moriranno di fame e decine di migliaia di morti per ordini neanche sbagliati, ma proprio criminali e basta. Quindi, il Senato USA sta votando in fretta e furia un altro pacchetto di “aiuti”, sempre lend-lease, per altri sette miliardi di dollari. Che porterebbero (porteranno) il totale da saldare, sempre in comode rate, a QUARANTA MILIARDI DI DOLLARI. Ho paura che tra un po’ fisseranno di nuovo il golden standard e in casse di proiettili, non più in lingotti. Lo chiameranno… “bullet standard”?
https://t.me/WarDonbass/62563

Ancora sui Bayraktar-TB2

Aggiungiamo, infine, un dato sui Bayraktar-TB2. OTTANTA abbattuti in due mesi e mezzo, di quei 793 droni in totale. Anche se non sembrerebbe (per il numero), non sono gli aeroplanini da mezzo stipendio del centro commerciale. Nel Nagorno-Qarabagh hanno fatto stragi di soldati e hanno letteralmente seminato il panico sia nelle retrovie che sulla linea di fronte armena.
https://t.me/readovkanews/33366
Sono questa cosa qui, dal sito del produttore: 105 cavalli di motore, 12 metri di apertura alare, 2.2 m di altezza, 6.5 m di lunghezza, 27 ore di autonomia, 150 kg di ordigni e schifezze varie caricabili.
https://baykartech.com/en/uav/bayraktar-tb2/?msclkid=606328b6d04111ecb33b3df7c7265ba5
Van via come il pane perché, come abbiam già avuto modo di vedere, costano “solo” dai 2.5 ai 5 milioni di dollari (i turchi vogliono ammazzare il mercato…)
https://www.popmech.ru/weapon/1531423-kak-bayraktary-stali-hitom-pochemu-vse-govoryat-o-tureckih-bespilotnikah-bayraktar-tb2/
Per esempio, sempre dallo stesso sito imparo che un MQ-9 Reaper a stelle e strisce costa 30 milioni di dollari.
Vanno via come il pane ma, quel che è peggio, VANNO VIA IN CAMBIO DEL PANE, OVVERO DEL GRANO! E quando le scorte saranno finite, il raccolto di quest’anno se ne sarà andato, e in Ucraina ci sarà la FAME, cosa si inventeranno il regime di Kiev e i suoi kuratory?

“Dai a me che non sei capace!”: verso il superamento della “guerra per procura”

A Zaporozh’e sono arrivati i promessi AS-90: dei carri armati britannici in grado di lanciare proiettili da 155 mm
https://t.me/rybar/32414
Sono arrivati, insieme a “istruttori” britannici, ovvero CONDUTTORI in grado di portarli, visto che i tempi per l’addestramento sono talmente ridotti che, se andiamo avanti così, tra un po’ l’addestramento glielo faranno direttamente i russi sul posto.
https://t.me/rybar/32501
Oltre al pacchetto di carri armati, sempre a Zaporozh’e sono arrivati anche “istruttori” britannici e polacchi che PRENDERANNO DIRETTAMENTE IL COMANDO DELLE OPERAZIONI, visto che “il nemico è alle porte” e, se perdono Zaporozh’e, i russi dopo qualche giorno saranno a Kiev di nuovo, ma da sud (ibidem).

Gli ammutinati della 101°: un segnale da non sottovalutare

Qualcosa tuttavia, sottotraccia, si muove. Chiamiamola presa di coscienza, chiamiamolo istinto di autoconservazione. Fatto sta che i gruppi di difesa territoriale della 101° brigata, come abbiamo già scritto, anche se appena arrivati nelle retrovie, a farsi ammazzare proprio non ci vogliono andare. E pubblicano un video, dove dicono che non sono preparati, che molti di loro hanno problemi di salute, e non vogliono morire. E’ DA TRE GIORNI CHE SONO NELLE RETROVIE MA NESSUNO DEI LORO CAPI RIESCE A RISOLVERE IL “PROBLEMA”.
Secondo le loro parole, il gruppo di difesa territoriale è stato creato per presidiare posti di blocco nelle retrovie, non è previsto il suo coinvolgimento nel conflitto armato.
По их словам, соединение создано для охраны блокпостов в тылу и не предназначено для ведения боевых действий.
E’ UN DOCUMENTO MOLTO IMPORTANTE, PRESENTE IN QUESTI DUE LINK:
https://t.me/readovkanews/33366
https://t.me/anna_news/31571

Aggiornamenti a seguire.
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Alfred*
Tuesday, 10 May 2022 22:05
Ancora sui Bayraktar-TB2

Una curiosita'
Stando a un intervento di Mirko Mussetti i russi non abbattono questi droni. Li lasciano colpire e li tracciano.
Preferiscono puntare i razzi sulle basi in cui rientrano e abbatterle piuttosto che limitarsi a colpire i singoli dispositivi.
In poche parole si servono dei percorsi obbligatio di rientro di un singolo drone per far fuori l'intero nido.
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 23:04
Grazie mille Alfred! Li userebbero quindi come esca. Così si spiega anche come mai, alla catastrofe dell'Isola dei serpenti, è seguita la catastrofe degli hangar intorno a Odessa.

Quello che davvero, mi ha stupito sin da subito, è come i russi siano riusciti a neutralizzare un'arma che solo due anni fa aveva seminato morte e distruzione fra le fila armene.

Ho anche pensato, a un certo punto: "Ma va Paolo sei tu che ti ricordi male..." Ora che mi hai scritto sono andato a rovistare nel motore di ricerca, e guarda cosa ho trovato:

"In the course of this short but intense conflict, a handful of Azerbaijani Bayraktar TB2 UCAVs essentially broke the back of the Armenian military, destroying a confirmed total of 549 ground targets including 126 armoured fighting vehicles (including 90 T-72 tanks), 147 artillery pieces, 60 multiple rocket launchers, 22 surface-to-air missile (SAM) systems, six radar systems and 186 vehicles. While a combination of factors was ultimately responsible for the Azerbijani military's overwhelming success, there is no denying the centerpiece of its campaign was this one piece of newly acquired technology. "
https://www.oryxspioenkop.com/2021/09/the-conqueror-of-karabakh-bayraktar-tb2.html

Ora, gli armeni non sono i russi. E fin qui ci siamo. Avevo anche sentito parlare di un dispositivo in grado di emettere radiofrequenze in grado di disturbare e mandare in pappa il gruppo di radiocomando di questi e altri droni.

Ma qui stiamo parlando del fatto che, se non avessero preso provvedimenti, uno stormo di Bayraktar TB-2, non "a handful", uno stormo come quelli che si sono sollevati in questi giorni, avrebbero davvero avuto un effetto devastante.

Penso che i russi abbiano tratto importanti lezioni dal conflitto fra Armenia e Azerbaigian, lavorando molto per individuare i punti deboli di questi droni micidiali, ripeto, micidiali, e neutralizzarli. Io prima del conflitto nel Nagorno Qarabagh non sapevo neanche cosa fossero. Appena iniziato il conflitto, tutti hanno iniziato a parlarne. E oggi han fatto saltare questi blindati, e hanno distrutto una trincea e una linea fortificata, eccetera eccetera. Addirittura, ormai non riesco a recuperare quei testi, ma avevo anche letto di molti che avevano affermato allora che l'introduzione dei droni avrebbe rivoluzionato lo stesso modo di condurre un conflitto armato. Oggi sappiamo che non è così per tutti, quantomeno. Ma sappiamo altrettanto che se li avessero lasciati liberi di agire avrebbero fatto stragi.

Vedremo come andrà a finire...

Grazie mille ancora e
Ciao!
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 08:38
10/05 ore 08:00 aggiornamento

FRONTE EST


La carta più aggiornata a cura del collettivo Rybar
https://i.ibb.co/QKYnsHf/09-05-1-1.jpg
Cirillica, ma passo passo riusciamo a leggerla lo stesso (dati che seguono recuperati dall’analisi testuale qui sotto).
https://t.me/rybar/32498

Partiamo da nord ovest e teniamo d’occhio i segmenti colorati di colore più intenso (arancione, indicano gli avanzamenti). Appena sopra il primo segmento arancione c’è un “lampo”. Indica gli scontri a est di Čepel’, dove gli ucraini cercano ancora di sfondare, “a testa bassa”: l’unica tattica seguita finora, dall’inizio del conflitto fino alla disfatta dell’Isola dei serpenti di ieri. Se la mossa aveva ancora un senso fino a qualche giorno fa (tagliare e isolare le truppe russe a sud), per come si stanno mettendo ora gli eventi a sud di quelle posizioni diventa sempre più difficile comprenderla. Ma tant’è.

Per l’appunto, il segmento arancione subito dopo è Velikaja Kamyševacha, appena liberata. Se vediamo le carte, tornando al discorso di prima, loro avanzerebbero aldilà del Severskij Donec, che è un po’ il limite naturale di molte operazioni in questa fase del conflitto, con un CUNEO. Che spinge finché spinge, poi senza rinforzi (e in questo momento ce ne sono davvero pochi…) più si è spinto e più resta esposto ai fianchi. Dall’altra parte, invece, è tutto uno sconfinare sull’altra riva del fiume, quella controllata dagli ucraini fino a poco fa. E le flange cominciano a formarsi e le sacche a chiudersi.

Passiamo al centro e a LIMAN (ЛИМАН), nonostante divampino incendi paurosi, visibili dal satellite, un altro segmento è diventato arancione e il cerchio, sull’ultimo avamposto in quell’area aldilà della riva del fiume, si sta chiudendo.

Spostiamoci a est, seguendo sempre il fiume. Un’altra freccia indica un altro segmento arancione: Belgorovka (che è il riquadro poi anche ingrandito in basso a sinistra). Lì è evidente che il passaggio dall’altra parte del fiume, cui ieri è seguito un tentativo di contrattacco parzialmente riuscito, è per il momento il maggior pericolo per le ff.aa. ucraine. Cosa è successo: all’attraversamento è seguito il contrattacco ucraino, che martellando le postazioni appena acquisite è riuscito a fermare parzialmente l’attraversata, danneggiando peraltro anche il ponte galleggiante costruito dai genieri. Tuttavia, l’arresto verso sud ha provocato un allargamento della linea a ridosso del fiume già dall’altra parte. Dalle mie parti si usa il verbo “spantegare”, che vuol dire che di una macchia sulla tovaglia fai un disastro. Di fatto, le forze che sono riuscite ad attraversare si sono distribuite sia a ovest di Belgorovka (Serebrjanka), sia a est (da Šipilovka fino a Privol’e). Per le ff.aa. ucraine ributtarli indietro tutti sarà un problema da risolvere.

Se non lo risolveranno, gli converrà abbandonare Lisičansk e Severodoneck, e in fretta, perché la sacca. Dati confermati, è di OTTOMILA SOLDATI.

Proseguendo lungo il corso del fiume, infatti, da Nižnee stanno salendo e sono entrati a Toškovka, dove ci sono al momento scontri. Perdere quella, significa lasciarli andare dritti a Lisičansk da sud.

A Popasnaja, ieri non han fatto altro che girare i pezzi di artiglieria che han trovato e cominciare a martellare le postazioni sottostanti ancora, improvvidamente, in mano agli ucraini, a cui i superiori han dato l’ordine di tenere. Una cosa che non è possibile tenere neanche col doppio delle forze.

Aggiornamenti a seguire.
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Donato Zeno
Tuesday, 10 May 2022 04:47
Sunzi è troppo citato meglio Han Fei o Kautilya
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 09:43
Hai ragione Donato,

Partiamo dal semplice per arrivare al complesso... anche perché lo Hanfeizi confesso devo ancora studiarlo seriamente, finora la mia è stata una lettura molto "sbocconcellata" e "su imboccata".

Diciamo che se anche a uno come me, che quei libri li ha letti l'ultima volta li ha letti quasi dieci anni fa (come passa il tempo...), certe cose li ha fatti venire in mente, pensa a un sinologo vero cosa potrebbe venire in mente, non a uno che di giorno corre dietro ai container e ai pallet aerei, a tempo perso tira le somme di un'altra cosa, e quando timbra uscita al lavoro timbra entrata in casa e riparte fino a esaurimento scorte.

Anzi, ti dirò di più: è un po' l'auspicio che ho da dieci anni, ovvero da quando mi son messo il cuore in pace, dopo quattro anni in cui avevo pensato che un eccellente in un dottorato di ricerca avrebbe portato a qualche forma di collaborazione con qualche facoltà, quindi a un concorso, quindi alla ricerca vera e propria, stipendiata (Mechtat' ne vredno, dicono i russi, sognare non è stato un reato...).

Qual'è questo auspicio? Che quello che non posso fare io per manifesta incapacità sia raccolto da qualcun altro, che lo ritiene interessante, degno di buttarci dentro un mese di lavoro, non due ore rubate tra madre e bimba che sclerano perché "dove è finito papà", o lavori in casa da fare, compiti da fare insieme, qualcuno da scarrozzare, e quel minimo di vita sociale per cui ci differenziamo da altri animali più solitari (e "con un'aria da commedia americana sta finendo anche questa settimana"...).

Allora quella che è una suggestione, tipo "Giappone Mandala" di Fosco Maraini, che associa foto a kanji, libro stupendo peraltro, diventa qualcosa di più serio e organico. Ne sarei felicissimo.

Pausa sigaretta finita, meno male che non fumo... :-)

Grazie ancora e
Un abbraccio
Paolo
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Paolo Selmi
Tuesday, 10 May 2022 09:45
PS Scusa l'italiano ma è entrata gente e ho fatto submit senza rileggere. Prossima vita piuttosto lo stradino.
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Paolo Selmi
Monday, 09 May 2022 19:49
09/05 19:20 aggiornamento

BILANCIO DI DUE GIORNI DI ATTACCHI FALLITI ALL’ISOLA DEI SERPENTI

Le marionette di Kiev cercano la vittoria sull’isola dei serpenti. Magari la troveranno prima o poi, chi lo sa. Finora, a oggi, hanno solo accumulato gravissime perdite. In due giorni si sono susseguiti attacchi a ripetizione, attacchi a testa bassa, senza criterio, tutti respinti. Peggio ancora, per le ff.aa. ucraine. Attacchi, questi, tutti contornati da lanci di missili alle basi di partenza scoperte grazie a tali attacchi. Un bilancio del genere, in termini di mezzi costosissimi e messi fuori uso per niente, non c’è stato neppure in fronti molto più caldi dove si combatte da settimane:
- 3 aerei Su-24
- 1 aereo Su-27
- 3 elicotteri Mi-8 con squadre di parà a bordo
- 1 elicottero Mi-24
- 29 droni, di cui 8 BAYRAKTAR TB-2 (4 abbattuti solo oggi)
- 3 navi da sbarco “Kentavr” solo ieri
- oltre 70 soldati (quelli accertati).
https://t.me/boris_rozhin/47898
https://t.me/rybar/32479
A questo, aggiungiamo gli hangar individuati grazie a questi attacchi e messi fuori uso a Odessa e dintorni, ivi compreso il loro contenuto: nella sola Arciz (aeroporto militare), 6 elicotteri Mi-8 e un aereo Mi-24. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
https://t.me/rybar/32481

LADRI DI GRANO

Intanto, continuano a rubare il grano al loro stesso popolo per comprare armi.
Colonna di camion ribaltabili per trasporto cereali in coda direzione Giurgiulești, porto moldavo sul Danubio.
https://t.me/rybar/32460

E, finché possono, concentrato di carbone dal Donbass (Concentrati bruciati per il riscaldamento in caldaie a vapore e nelle centrali termoelettriche) come se non ci fosse un domani (anche perché il domani per questi traffici sarà molto incerto…): 10 convogli son riusciti a partire dal 26/04 a oggi per il confine ovest del Paese, e da lì in Europa.
https://t.me/rybar/32461

Sinceramente, dispiace per il carbone, ma dispiace di più per il grano. Perché il primo non si mangia e questi sono i dati che il secondo potrebbe contrastare attivamente:
Link permanente del World Food Program, anzitutto:
https://www.wfp.org/publications/situation-report-ukraine

E questo è il link al report più recente (07/05)
https://api.godocs.wfp.org/api/documents/c57cf2ff71224969b201812b547b67ca/download?_ga=2.54752619.1311097751.1652103475-1035940546.1652103475

Dove le cifre che colpiscono sono:

3.46 million (cumulative) conflict-affected people assisted by WFP
10.2 million people in need for food and livelihood assistance
(UN Flash Appeal, April 2022)
10 milioni e 200.000 persone bisognose di cibo e assistenza. Di cui il WFP arriva ad assisterne 3 milioni e 460.000.

Infine, QUEL grano esportato ERA PREVISTO ANCHE verso Nord Africa e Medioriente. Ora, la Germania in testa e altri Paesi europei si stanno accaparrando tutto. E l’Africa? E il Medioriente? Siamo in presenza di una nuova speculazione che avrà come oggetto il grano?
https://ukraina.ru/news/20220509/1033934957.html

“DI NUOVO COME UN TEMPO...”

Celebrazioni del 9 maggio, scene dalle manifestazioni:

- A Mariupol’
https://t.me/readovkanews/33300
https://t.me/boris_rozhin/47791
In questa peraltro si mettono a confronto Mariupol’ 2014 + 2022
https://t.me/boris_rozhin/47864

- A Melitopol’
https://t.me/readovkanews/33293
https://t.me/boris_rozhin/47761

- A Cherson
https://t.me/boris_rozhin/47775

- A Berdjansk
https://t.me/boris_rozhin/47760

- E persino a Izjum, ancora sotto il fuoco dell’artiglieria ucraina
https://t.me/rybar/32445

- E a Odessa un messaggio che correva fra i canali Telegram russi, Odessa dove è passibile di pestaggio, ad andar bene e dal massacro del 2014 e relative, successive, “rese dei conti”, uscire il Nove Maggio con “la georgievskaja lentochka” (il nastro a strisce prima onorificenza e ora simbolo del Bessmertnyj polk, del “reggimento immortale”, iniziativa dove i figli, i nipoti e i bisnipoti scendono in piazza con il ritratto dei loro parenti che hanno combattuto nell’Armata Rossa):
“Buona festa della Grande Vittoria del popolo sovietico nella II Guerra Mondiale! E anche se ci tengono chiusi in casa, non ci cancelleranno mai la memoria! E la giustizia sicuramente trionferà! Dalla russa Odessa un inchino profondo a chi forgerà la Vittoria futura!”
"С Днём Великой Победы советского народа в Великой Отечественной войне! И пусть нас в Одессе заперли по домам, память не сотрёшь! И справедливость обязательно восторжествует! Низкий поклон всем кующим грядущую Победу из русской Одессы!”
https://t.me/mig41/17192

È su quest’ultimo messaggio che mi vorrei soffermare. “ORA COME ALLORA” un filo rosso che unisce passato e presente, qualcosa ne sappiamo anche noi: “Di nuovo come un tempo / sopra l’Italia intera / fischia il vento e infuria la bufera”.

Opolchenochka ("Ополченочка", Lugansk, 2021, "Miliziana") è un film dell’anno scorso: LA VICENDA DI TRE DONNE, tre percorsi COMPLETAMENTE diversi, TRE DESTINI CHE SI INTRECCIANO CON LA TRAGEDIA DELLA GUERRA NEL DONBASS. TRE LUTTI, CHE FANNO SI CHE, nell’estate 2014, FORMINO LA PRIMA SQUADRA DI DONNE CARRISTE LNR. Un film triste, di orgoglio, di tragedia e di riscatto. E’ in russo, purtroppo, anche se integralmente disponibile.
https://www.youtube.com/watch?v=LfUWaPKKGiU

Ebbene, a 1:43:25
Durante una tavolata dove i capi delle milizie si trovano a cena, uno di loro imbraccia la chitarra e canta “Den’ Pobedy”.
Ovvero questa canzone, di Lev Leschenko, composta e incisa per il Trentesimo della Vittoria (1975), quindi neanche risalente alla guerra stessa.
https://www.youtube.com/watch?v=cHo2skHHi_g

Un esempio, per mostrare questo continuo alimentarsi, questo solido filo rosso che unisce passato e presente. Noi non lo capiamo e non possiamo capirlo. Non abbiamo avuto venti milioni di morti, non abbiamo subito assedi a Leningrado per 4 anni, non abbiamo perso e ripreso, pezzo a pezzo, Stalingrado. Oggi a malapena ci ricordiamo, del 25 Aprile. Nel mio paese son più quelli come me che tengono in mano il gonfalone di qualcosa che quelli che partecipano e basta, quando dovrebbe essere, e di gran lunga, il contrario! Un paese che la Resistenza l’ha fatta, peraltro, con vie intitolate ai suoi partigiani.

Lì non è così. E non lo è in ogni senso. Oggi nella sola Mosca, col ritratto dei loro parenti soldati nell’Armata Rossa, sono scesi in piazza in un milione.
https://t.me/boris_rozhin/47888

Ora l’onda anomala è tornata. Anomala perché nessuno a Kiev, a Bruxelles o a Washington se la aspettava. Ma chi per otto anni ha mangiato amaro, la aspettava, eccome se l’aspettava. “My dol’go vam zhdali”, era la frase che risuonava nei video dei civili che andavano incontro ai soldati russi e alle milizie del Donbass: “Era da tanto che vi aspettavamo”. E suonava più come un rimprovero che come un complimento.

Ecco allora che quello che, a mio avviso, Zelenskij e sodali temono di più, sembra si stia verificando. UNA STORIA CHE SI RIPETE, E QUESTA VOLTA NELLA REALTA' E, SOPRATTUTTO, NON COME FARSA O "NARRAZIONE": NON SI TRATTA QUINDI,
- SOLO CHE I SOLDATI RUSSI E DEL DONBASS RIPRENDANO LA SIMBOLOGIA DI 77, 80 ANNI FA,
- O SOLO CHE LA ESIBISCANO E SI DICHIARINO EREDI DEI LORO NONNI E BISNONNI,
- MA CHE AVANZINO, GIORNO DOPO GIORNO, CAMPO DOPO CAMPO, VILLAGGIO DOPO VILLAGGIO, CONCRETAMENTE, REALMENTE, COME I LORO NONNI E BISNONNI.
- CHE SI COMPORTINO, CONCRETAMENTE, REALMENTE, CON I CIVILI COME I LORO NONNI E BISNONNI; PARENTI CHE, TRA L'ALTRO, SONO GLI STESSI, IDENTICI PARENTI PER ENTRAMBI; LA RADICE COMUNE SIA DEI SOLDATI CHE DEI CIVILI STESSI.
- CHE NEI POPOLI DEL SUD DELL’UCRAINA SI CREI, prima più tacitamente, poi sempre più apertamente, LA STESSA ASPETTATIVA CHE ESISTE ORA NEI POPOLI DEL DONBASS E CHE ERA LA STESSA CHE PROVAVANO LE LORO NONNE E BISNONNE QUANDO SENTIVANO LE NOTIZIE DELL'AVANZAMENTO DEI "LORO".

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
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Paolo Selmi
Monday, 09 May 2022 12:49
09/05 ore 12:30 Aggiornamento

Il BLOCCO LISICHANSK+SEVERODONECK E’ OPERATIVAMENTE ACCERCHIATO


Truppe russe hanno passato il Severskij Donec all’altezza di Belogorovka (cartina qui sotto, la città in alto sottolineata in rosso)
https://t.me/boris_rozhin/47774
La città sottolineata più sotto è Nizhnee
Le due città in grassetto fra le due città sottolineate sono Lisichansk e Severodoneck

“Accerchiamento operativo” significa che, anche senza esserci ancora fisicamente arrivato con truppe, pezzi, posti di blocco, eccetera, già da dove sono con l’artiglieria esercito il controllo sulle vie di accesso (in questo caso, la strada gialla a sud di Belogorovka e la strada gialla a ovest di Nizhnee).
https://t.me/wargonzo/6895
ATTENZIONE: stiamo parlando, a meno di un fuggi fuggi generale non da escludere, di una SACCA DA OTTOMILA SOLDATI.
Peraltro, quella che si vede a malapena sotto, sottolineata in rosso sul margine inferiore della mappa, è Popasnaja, che ora è in mano delle milizie del Donbass e dei russi e che consente di controllare operativamente DA SUD la stessa strada che è controllata DA NORD dai russi che hanno sfondato a Belogorovka. Vedremo gli sviluppi.

Intanto, i “rinforzi” provenienti da OVEST, i gruppi di difesa territoriale mandati al fronte, si sono già ribellati ai loro capi che li volevano spedire in bocca al nemico.
In particolare, stiamo parlando della 101° brigata di difesa territoriale. Appena arrivata a Konstantinovka, a ovest di Popasnaja, i loro superiori, sia per impreparazione, sia per scarsa motivazione, sia per gli attacchi missilistici che avevano appena colpito la loro caserma, hanno smembrato la brigata e ne hanno trasferito le parti su vari punti nelle retrovie, sotto il comando della 25° delle ff. aa. Ucraine.
https://t.me/rybar/32426

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Monday, 09 May 2022 08:39
9 Maggio 2022

Buona Festa della Vittoria a tutti! С Днем Победы!


Senza quegli oltre venti milioni di morti, a quest’ora non ci sarebbe stata la giornata di ieri e neppure quella bella giornata di fine aprile, prima dopo due anni di chiusura forzata per covid. D’altronde, come ha riconosciuto anche Wali, il mercenario canadese d’élite, cecchino portato su un palmo di mano dai media nazionali e ucraini, manco fosse l’arma segreta tanto agognata, salvo poi tornarsene a casa con la coda fra le gambe e con tutt’altra idea rispetto a quella che aveva durante il viaggio di andata, « La guerre, c’est une déception terrible ».
https://www.lapresse.ca/actualites/2022-05-06/retour-du-tireur-d-elite-wali/la-guerre-c-est-une-deception-terrible.php
E detto da uno non di primo pelo, ma che dal 2002 ha girato Afghanistan, Siria, Iraq, fino a “vedere la luce” non durante una messa gospel con James Brown a celebrare, ma sulle sponde del Don, la cosa assume un certo spessore:
https://t.me/rybar/32348

E a noi, gli stessi cinegiornali luce che ultimamente tanto parlano dei “fake russi”, è da due mesi che non fanno altro che ripetere quelli fabbricati ogni giorno a Kiev, incessantemente, come mantra che rimbalzano da una parte all’altra dell’etere, amplificandosi di volta in volta. Con la differenza che i mantra veri, uniti ai mudra creano, nell’intenzione del fedele indo-buddhistico, non solo una comunione di intenti fra Soggetto e Oggetto, ma modificano entrambi. Qui, per quanto girino sulla rete, per quanto occupino tutti gli spazi vitali dell’informazione, ormai restano lettera morta fra sempre più persone, scettiche ormai su tutto (il che, peraltro, non è neppure un bene...), dopo due anni di dittatura pandemica dell’informazione, funzionale all’ulteriore giro di vite dei rapporti di classe in atto e alla ristrutturazione capitalistica in corso.

FRONTE EST

Un’intera brigata sembra si sia ritirata da Lisičansk.
https://t.me/rian_ru/162354
Questo significa che presto il “blocco” Lisičansk-Severodoneck dovrebbe cedere. Avrebbe ceduto comunque, restava da capire se come Mariupol’ o come Melitopol’. Sembrerebbe più probabile, da queste scarne informazioni, la seconda ipotesi. Vedremo nel corso della giornata se la notizia corrispondeva al vero.

Nella linea di fronte sopra Mariupol’, la linea di fronte è avanzata di due paesi nella provincia di Volnovacha. Anche lì, qualche cedimento.
https://t.me/readovkanews/33253

Per il resto nulla di nuovo al momento.

Omissis

Ieri la prima frase citata dal Sunzi, quella della guerra come “Dao dell’inganno”, è sì il “penultimo paragrafo” (dipende comunque sempre da quale testo si ha davanti, visto che all’epoca non esistevano paragrafi e punteggiature…), ma del “capitolo primo”. Già che ci sono, torno sul lavoro di ieri per sottolineare un punto, che forse non è apparso chiaramente e di cui, come di tutti i refusi, frasi lasciate a metà, eccetera, chiedo scusa (putroppo scrivo “quando posso e come posso”). Quando scrivevo sul fatto che a mio avviso i russi fossero “andati oltre”, intendevo l’andare oltre la semplice applicazione della regoletta, IL RICORSO AL SEMPLICE STRATAGEMMA, tipo “III Stratagemma” dei “Trentasei” famosi: “Uccidi con la spada presa a prestito” 借刀殺人 (pardon, ho “svelato” una tattica NATO di cui ormai solo i cinegiornali luce non si sono accorti… ). Intendevo ipotizzare che in un preciso contesto storico e in una precisa situazione di conflitto, la STRATEGIA COMPLESSIVA ADOTTATA SIA STATA, DI FATTO, MOLTO SIMILE A QUELLA STRATEGIA DESCRITTA: il movimento, il mantenimento dell’iniziativa, il pieno contro vuoto, la forma (della linea di fronte e della composizione organica delle truppe dietro di essa), afferiscono a un disegno generale i cui contorni si avvicinano molto a quanto mi trovai all’epoca da leggere e tradurre. Semplice coincidenza, prima o poi si arriva tutti, per vie traverse, alla stessa conclusione, certamente può essere, anzi sarà sicuramente così. Ma a me questo aveva fatto venire in mente.

Forse perché quando un essere antropomorfo si trova a comandare un altro essere antropomorfo e non intende buttarlo semplicemente in un tritacarne per fare un favore a un altro essere antropomorfo, si pone le stesse domande.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Sunday, 08 May 2022 23:16
Il Sunzi bingfa (孙子兵法) e la strategia russa di questi primi due mesi

Il Sunzi bingfa, da noi conosciuto come “L’arte della guerra”, forse sarebbe meglio tradurlo come “La grammatica della guerra (del maestro Sun)”. Fa 法 è la “legge”, il codice delle regole da adottare e delle misure da intraprendere nelle varie situazioni di conflitto entro cui ci si può trovare. Testo risalente a circa duemilasettecento anni fa, in un periodo abbastanza turbolento per il Paese di mezzo.

Testo che mi è venuto in mente molte volte, dovendolo studiare prima per la mia Tesi di dottorato in riferimento alla guerriglia maoista e a un grande dirigente militare, il generale Zhu De 朱德, che fra il 1927 e il 1928 diede forma compiuta a una tattica millenaria cinese, intuita a suo tempo anche dalle nostre parti da un certo Quinto Fabio Massimo, e non solo:
敌进我退, il nemico avanza, noi ci ritiriamo
敌驻我扰, il nemico si accampa, noi lo tormentiamo
敌疲我打, il nemico è stanco, noi lo attacchiamo
敌退我追. il nemico si ritira, noi lo bracchiamo.
(Cfr. Agnes SMEDLEY, The Great Road: The Life and Times of Chu Teh, Monthly Review Press, New York, 1956, pp. 219–220, 229))

Ebbene, in un mio lavoro di qualche vita fa, accennavo proprio al fatto che comunque la primogenitura di questa espressione fosse da attribuire a un pensiero millenario che trovava una sua forma scritta nel Sunzi Bingfa. E che poi un generale l’avesse fatta stare in 16 caratteri in tutto (十六字诀, come poi fu canonizzata e attribuita a Mao), era, di fatto, secondario. È come disputare su chi ha inventato il dribbling o la triangolazione nel giuoco del calcio.

“La guerra è il Dao dell’inganno” 兵者,诡道也。

Così il penultimo paragrafo del Sunzi Bingfa, che prosegue:
“Così , quando sei capace, fingi di non esserlo, 故能而示之不能,
quando sei operativo, fingi di non esserlo. 用而示之不用,
Se sei vicino, fingi di essere lontano, 近而示之遠,
Se sei lontano, fingi di essere vicino.” 遠而示之近。

Qui la logica di opposizione binaria semplice, finora esposta, lascia il campo a un pensiero che porta, come è facile notare, al sopra esposto Zhu De.
“Se il nemico cerca il vantaggio (li 利), getta l’esca per ingannarlo. 利而誘之
Se il nemico è nel caos, attaccalo 亂而取之
Se è potente, stai in guardia 實而備之
Se è in superiorità, evitalo 強而避之,
Se è già infuriato, fallo uscire dai gangheri 怒而撓之,
Appari debole così da aumentare la sua superbia 卑而驕之,
Se le sue forze sono fresche, logoralo 佚而勞之,
Se ha alleati, separalo da loro. 親而離之。
Attaccalo quando non è pronto, 攻其無備,
Compari quando meno se lo aspetta” 出其不意,

Che dire...il pensiero militare millenario cinese è intriso di considerazioni analoghe a queste. I russi, nell’attaccare simultaneamente su tre fronti un Paese grande il doppio dell’Italia in condizioni di totale inferiorità numerica, nel raggiungere in due giorni le porte di Kiev e, dopo aver ottenuto l’obbiettivo prefissato, in altrettanto poco tempo abbandonare non solo la capitale ma l’intero fronte Nord, quindi redistribuire GLI STESSI uomini e mezzi lungo un’altra configurazione, completamente diversa da quella di pochi giorni prima, e risolvere situazioni che si trascinavano da due mesi, hanno dimostrato di conoscere e applicare non solo i principi di quella che Ritter chiama “guerra di manovra”. La mia impressione è che si siano spinti molto oltre.

Il vuoto e il pieno 虛實

Nel capitolo V troviamo questa espressione. “Un’operazione militare che ha forza, è come una pietra che colpisce un uovo: si tratta di VUOTO e di PIENO” 兵之所加,如以碬投卵者,虛實是也。

È il capitolo dedicato all’impeto, allo shi 勢. L’impeto è proprio l’effetto di quella pietra scagliata contro un uovo. Il successo di uno scontro è tutto qui, quanto nel mio scontro incontrerò un uovo e non un’altra pietra ovvero quanto impeto riuscirò a imprimere alla mia azione.

Torniamo a questi due mesi. In pochi casi i russi si sono messi a fare “pietra”contro “pietra”: Mariupol’, Avdeevka, Popasnaja. Non me ne vengono in mente altri. Tutti e tre di importanza strategica vitale: la prima per assicurare la via di terra alla Crimea, la seconda e la terza per scardinare l’intera linea difensiva del Donbass. Nessuna Abnutzungskrieg, nessuna “guerra di logoramento”, checché ne pensino i cinegiornali luce locali, abituati da trent’anni di guerre NATO fatte a suon di bombardamenti a tappeto, bombe all’uranio impoverito per settimane ed esercito di terra catapultato a raccogliere i cocci. Non è che se una cosa non è così, e non è neppure il Blitzkrieg, la guerra lampo, allora basta, c’è solo il pantano del “logoramento”.

Per gli ucraini, che han mandato per due mesi uomini e mezzi a morire e distruggersi nel tritacarne russo, lo è stato indubbiamente. Ma questo è accaduto perché il regime fascistoide di Kiev ha assecondato in tutto e per tutto i suoi kuratory, che non si sono fatti scrupoli nel considerare un intero popolo carne da cannone, dai civili usati come ostaggi nelle case popolari dei combattimenti casa per casa, a migliaia di uomini mandati all’assalto davanti alle bocche di fuoco del nemico.

Capitolo VI, interamente dedicato al “vuoto” (xu 虛) e al “pieno” (shi 實), dove si dice chiaramente:
“Anche se un nemico è numericamente superiore, lo si può portare in condizione di impotenza” 敵雖眾,可使無鬥

E poco prima esplicita il concetto come segue. Al primo posto il segno xing 形, “formare”, “dare forma”: “E così, PORTARE IL NEMICO AD ASSUMERE LA FORMA (la configurazione ) VOLUTA e restare noi stessi SENZA FORMA (wu xing 無形), restare noi concentrati e frazionare il nemico, NOI UNITI COME UNO e IL NEMICO DIVISO COME DIECI, e allora SAREMO NOI DIECI CONTRO UNO nei confronti del nemico. Allora saremo noi in tanti (il “PIENO”, NdT) e il nemico in pochi (il “VUOTO”, NdT). E se noi potremo attaccare il nemico RIDOTTO COSI’, CON TALE GRANDE FORZA, il nemico sarà nostra preda da tutte le parti.”
故形人而我無形,則我專而敵分,我專為一,敵分為十,是以十攻其一也。則我眾而敵寡,能以眾擊寡,則我之所與戰者,約矣。

E torniamo a questi due mesi di scontri. In tutti gli altri casi i russi hanno cercato la superiorità relativa, non essendo in quella assoluta. HANNO PORTATO gli ucraini ad ASSUMERE LA FORMA da loro voluta, hanno deciso loro dove e come attaccare, hanno disegnato loro la linea di fronte su cui hanno obbligato il nemico a confrontarsi. Quando non serviva più, l’hanno fatta sparire. Come l’intero fronte nord.

E per quanto riguarda Charkov, abbandonata di punto in bianco per assestarsi intorno alla città, a otto km dalla linea di confine, quindi con una penetrazione minima in quel punto, un cuscinetto, mi è venuto in mente quello che nel weiqi 围棋, un gioco da tavolo cinese, si dice: “Piuttosto che cercare di mantenere in vita posizioni deboli, è meglio abbandonarle e acquisire nuove posizioni forti” (与其恋子以求生,不若弃子而取势。).

Non so come andranno i prossimi sviluppi. Nessuno ha la sfera di cristallo. Ma leggere questi due mesi e mezzo di conflitto armato con questa chiave di lettura, mi è servito a chiarirmi molte cose.

FRONTE EST

Nessun mutamento sostanziale della linea di fronte rispetto all’ultimo aggiornamento.
Carta aggiornata:
https://i.ibb.co/5sJRNCr/08-05.jpg

L’ingrandimento riguarda Popasnaja appena espugnata, dove si stanno raggruppando le truppe per un’ulteriore progressione. Verso nord o verso ovest lo scopriremo presto.

Più a EST è possibile vedere come la presa di Nižnee consenta un’ulteriore avanzamento verso nord a Lisičansk, così come ormai Severodoneck sia completamente circondata sui tre lati e abbia proprio in Lisičansk il proprio “polmone” oltre che via di fuga.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Sunday, 08 May 2022 12:31
08/05 ore 12:00 aggiornamento

FRONTE SUD


Questa volta iniziamo da sud, dove ormai recupero notizie di più “pace” che di “guerra”. È così oppure è soltanto una tregua? Né la prima, né la seconda. È, purtroppo, ancora guerra. Ma una guerra “congelata”, se così si può dire.
https://t.me/rybar/32353
Questa è la carta aggiornata.
https://i.ibb.co/8Xz6fwG/07-05-1.jpg
I russi tengono “congelate” le loro posizioni da oltre un mese. Lo stato maggiore ucraino ci ha messo un po’ a capirlo e ora sta raggruppando forze per una “vera” controffensiva, non quelle farlocche che sfruttano carne da macello a disposizione per fare qualche filmato da dare in pasto ai “piar” (pronuncia anglofona di PR) di Kiev e poi tornare indietro.

Qui non si tratta più di addetti alle pubbliche relazioni, ovvero propagandisti. Qui lo stato maggiore ucraino vuole fare sul serio. Per due buoni motivi:
1. sfruttare la concentrazione totale dei russi nel Donbass per riportare a casa fette di territorio, come fatto a Charkov e dintorni;
2. costringere, alla peggio, i russi a dislocare un maggior quantitativo di risorse DISTRAENDOLE dal Donbass, dove dopo la caduta di ieri di Popasnaja le cose nel breve periodo non possono che peggiorare.
Negli scacchi si direbbe una “forchetta”: in ogni caso ti mangio un pezzo. Formalmente è così, ma potrebbe non esserlo nella prassi.

Torniamo a quella cartina. Il fronte disegnato dai russi (e unicamente dai russi, che mantengono ovunque da due mesi l’iniziativa tattica) si sviluppa lungo una lunga diagonale. Gli ucraini intendono premere a Sud-ovest, a partire dall’ultima città in basso a sinistra nella carta, dove hanno già provato a sfondare. Senza successo e con gravi perdite.

Ritorniamo alla linea di fronte: da manuale, senza punti scoperti attaccabili da più fronti, per oltre un terzo (e più metà che un terzo, a ben vedere) disegnata lungo la riva di un fiume. Vicina quanto basta a Nikolaev per un’eventuale fase successiva, così come a Zaporož’e.

In questa situazione, dove la maggior parte delle risorse è dislocata tutta al FRONTE EST, ci si limita a controllare. Gli ucraini si raggruppano? Li individuano e li disperdono con attacchi missilistici mirati. Si raggruppano e fanno in tempo ad attaccare, ci si difende. Colonne di blindati sono presenti nelle retrovie, pronti a intervenire per ripristinare un’eventuale superiorità tattica nei punti di sofferenza. Andrà avanti così fino al completamento delle operazioni dell’intero Donbass.

Nel frattempo, si tolgono bandiere, si passa al rublo, si aprono vie commerciali, si legano le infrastrutture locali ai gestori del sud, eccetera: SI CREA EX NOVO UNO SPAZIO ECONOMICO, SOCIALE, CULTURALE orientato verso SUD (Crimea) e verso EST (Donbass + Russia). Un processo che, a ogni giorno che passa, assume sempre più i caratteri di irreversibilità. E alle ff.aa. ucraine non resta che ricorrere alle ritorsioni e alle rappresaglie: taglio di luce, gas, telefono (internet), lanci missilistici a distanza (e a casaccio), terrorismo, psicologico e non. Misure che non fanno altro che approfondire la frattura socioeconomica esistente fra SUD e NORD del Paese, un SUD che ormai si sente più parte dello stesso spazio condiviso con l’EST.

Nulla ancora di rilevante pervenuto sugli altri fronti, in termini di movimenti, attacchi o avanzamenti. A Popasnaja prosegue l'attività di bonifica della città e di messa in sicurezza.

Aggiornamenti a seguire stanotte.
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Paolo Selmi
Saturday, 07 May 2022 22:47
07/05 ore 22:00 aggiornamento

FRONTE EST

POPASNAJA È LIBERA

Dopo due mesi di aspri combattimenti, una delle due maggiori roccaforti del Donbass (l’altra è Avdeevka) è passata in mano ai russi e alle milizie del Donbass. La 24° brigata ucraina ha subito gravissime perdite e i restanti soldati hanno lasciato anche la parte nord-ovest che era l’ultima rimasta in mano loro. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio.
https://t.me/rybar/32326
Questa è indubbiamente la notizia più rilevante della giornata.
Cartina:
https://t.me/akimapachev/2404
Prime foto di alcuni bastioni di questa città fortificata:
https://t.me/boris_rozhin/47472
Attualmente sono in corso le ultime operazioni di verifica e messa in sicurezza di tutti gli stabili fino a oggi ancora in mano alle truppe ucraine.

SVETLIČNOE

Presa dalle milizie della LNR, è la città appena sotto Nižnee, sulla strada che da sud porta verso Severodoneck e Lisičansk. Di fatto, indica chiaramente quale sarà il prossimo cerchio a chiudersi.
https://t.me/anna_news/31272
Prime immagini:
https://www.1tv.ru/news/2022-05-07/428250-pervye_kadry_iz_osvobozhdennogo_ot_ukrainskih_natsionalistov_luganskogo_sela_svetlichnoe
Confermata, tra l’altro, la caduta di ogni resistenza a Rubežnoe, i russi ormai sono giunti a Severodoneck da nord.
https://riafan.ru/23174997-armiya_ukraini_otstupila_iz_rubezhnogo_iz_za_proriva_rossiiskih_sil_v_popasnoi

MARIUPOL’

Appena fatto prigioniero ad Azovstal’, un mercenario croato conferma la versione tradotta stamattina di Natal’ja Usmanova, e che gira ormai da settimane per bocca di altri civili trattati come ostaggi dagli squadristi di Azov. Aveva ricevuto dai suoi comandanti ucraini il PRECISO ORDINE DI NON RILASCIARE I CIVILI.
https://t.me/boris_rozhin/47471

Per i cinegiornali luce resteranno sempre “incongruenze”, mentre oggi gli squadristi di Azov hanno ricevuto ordine dai loro padroni di Kiev di rilasciare gli ostaggi e, finalmente, ad Azovstal’, sono usciti gli ultimi civili.
https://t.me/boris_rozhin/47485

E i militari? Per la prima volta dall’inizio dell’assedio, intorno a mezzogiorno sono usciti dei soldati con la bandiera bianca a “parlamentare”. Sono stati raggiunti subito da una rappresentativa russa, quindi ciascuno è tornato indietro. I contenuti non sono noti ma si tratta del primo contatto fra assediati e assedianti.
https://t.me/breakingmash/34613

RIPARTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA LUGANSKAJA

Collocata per otto anni sotto il controllo ucraino, dopo la liberazione è stata sminata (come di consueto gli squadristi avevano lasciato il regalo d’addio…) e proprio oggi è rientrata in funzione.
https://t.me/readovkanews/33115

FRONTE SUD

FALLITO ATTACCO ALL'ISOLA DEI SERPENTI

Foto della Admiral Makarov a Sebastopoli: gli ucraini non son riusciti ad affondarla, i missili RK-360MT Neptunes da loro utilizzati sono stati abbattuti e l’attacco, avvenuto all’isola dei serpenti è stato respinto.
https://t.me/voenkorKotenok/35926

Isola dei serpenti che oggi è stata TEATRO DI UNA CLAMOROSA DISFATTA DA PARTE DELLA MARINA E DELL’AERONAUTICA UCRAINE. Ovviamente non pretendiamo che i cinegiornali luce ne parlino, ma noi ne diamo notizia. Perché estremamente indicativa della VOLONTÀ DA PARTE DEI “KURATORY” NATO DI DESTABILIZZARE SEMPRE DI PIU’ IL MAR NERO, TRASFORMANDOLO IN UN ULTERIORE TEATRO DI SCONTRI.

Partiamo dall’inizio. Isola dei serpenti: quella della notizia falsa delle guardie di frontiera “martiri”, poi scoperte vive e vegete a Sebastopoli dire parole di fuoco ai loro superiori che li avevano abbandonati lì sperando in una loro “fine eroica”. Nulla di nuovo sotto il sole, da due mesi a questa parte (era infatti accaduto a inizio conflitto).

Oggi, qualche “genio” del comando generale delle ff.aa. ucraine ha dato ordine di assaltarla. La cronaca degli eventi è tratta dai due link che seguono.
- Aerei ricognitori NATO è da giorni che pattugliano l’area, senza invadere lo spazio aereo, ma non la perdono di vista.
- Ieri, droni mandati da Odessa hanno messo fuori uso le difese antiaeree sull’isola.
- Oggi, doveva essere il grande giorno.
- Due caccia Su-27, un bombardiere Su-24, tre elicotteri Mi-8 con a bordo truppe d’assalto, la nave da sbarco Stanislav, anch’essa carica di uomini e mezzi da sbarco, e una quantità imprecisata di droni turchi Bayraktar TB2, si dirigevano sull’isola.
- I russi allora lanciavano l’esca: si ritiravano dall’isola e la lasciavano completamente sguarnita.
- Le forze navali e aeree ucraine proseguivano nell’azione e iniziavano le operazioni di sbarco sull’isola.
- A quel punto i russi aprivano il fuoco, infliggendo gravi perdite al nemico. I pochi superstiti tornavano a Odessa sui gommoni.
- Il bilancio delle perdite ucraine dalla conferenza stampa del Ministero della difesa russo è praticamente il copia-incolla di chi è partito stamane per prendere l’isola:
“Nella zona Isola dei serpenti abbattuti in aria: un bombardiere ucraino Su-24, un caccia Su-27, tre elicotteri Mi-8 con equipaggio e carico di soldati, due droni Bayraktar-TV2. Affondata anche la nave da sbarco ‘Stanislav’.”
В районе острова ЗМЕИНЫЙ сбиты в воздухе: украинский бомбардировщик Су-24, истребитель Су-27, три вертолета Ми-8 с десантом и два беспилотных летательных аппарата «Байрактар-ТБ2». Также уничтожен украинский десантно-штурмовой катер «Станислав».
https://t.me/rybar/32296
https://t.me/rybar/32331
https://t.me/rybar/32335

In un Paese normale, una disfatta di queste proporzioni, con perdite di queste proporzioni, in un momento così difficile, avrebbe fatto saltare qualche testa. In Ucraina no. A parte il fatto che la notizia non è trapelata oltrecortina, dove i cinegiornali luce fanno buona guardia per evitare Unstimmigkeiten, “incongruenze”, MA I KURATORY NATO STANNO PUNTANDO MOLTO PER LA SUA “RECONQUISTA”.

Infatti, l’Isola dei serpenti è INDISPENSABILE ai russi per coordinare un’eventuale sbarco su Odessa. Sbarcare con alle spalle il fuoco di batterie missilistiche ucraine piantate sull’isola è semplicemente impensabile. Inoltre, PRENDERLA AGLI UCRAINI CONSENTIREBBE DI PIAZZARVI SISTEMI RADAR FISSI e tornare ad avere sotto controllo una SITUAZIONE COSTIERA e DELLE ZONE DI MARE LIMITROFE, oltre che dello SPAZIO AEREO INTORNO, MOLTO più ampia. Tale da creare anche i presupposti, nella guerra per procura in corso, di un’eventuale ingresso nel Mar Nero di forze navali americane da piazzare in pianta stabile a Odessa. Questo, quantomeno, in un’ipotesi di massima che pare più simile a un delirio, che a una prospettiva concreta. Delirio perché alzare l’asticella a questo livello, davvero porterebbe a conseguenze devastanti e a un’estensione del conflitto su scala continentale. E lo sa bene, la NATO. Infatti, secondo Jens Stoltenberg,

“L’OFFENSIVA RUSSA NON E’ ANCORA INIZIATA”

Lo ha affermato, il segretario generale NATO, in un’intervista a Die Welt
https://www.welt.de/politik/ausland/plus238598927/Jens-Stoltenberg-Es-ist-unser-Recht-die-Ukraine-zu-unterstuetzen.html
ripresa dall’agenzia di stampa UNIAN
https://www.unian.net/war/stoltenberg-nastuplenie-rossii-na-donbasse-eshche-ne-nabralo-oboroty-gensek-nato-novosti-vtorzheniya-rossii-na-ukrainu-11816706.html

L’offensiva non è ancora iniziata, ma intanto le forze messe in campo per riprendersi l’Isola dei serpenti erano ingenti. Sicuramente le migliori unità in mano alle forze armate ucraine, fra mezzi di sbarco e aerei rimasti. I “kuratory” NATO stanno creando ovunque, dalla frontiera con la Polonia alla Transnistria (teatro anche ieri e l’altro ieri di attacchi e sabotaggi https://t.me/rybar/32349), al Mar Nero, i presupposti per un’ulteriore intensificazione degli scontri e per una conseguente escalation militare.

Aggiornamenti a seguire domani.
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Paolo Selmi
Saturday, 07 May 2022 11:17
07/05 ore 09:00 aggiornamento

FRONTE EST

Notizie di ieri confermate


Confermato il riposizionamento dei russi intorno a Charkov lungo una “zona cuscinetto” (bufernaja zona) di otto km oltre la linea di confine di Stato.

A Liman è tutto fermo perché praticamente fra i due eserciti ora c’è un bosco in fiamme.
https://t.me/rybar/32287

Popasnaja

Notizie importanti giungono da questa roccaforte dove
- le truppe ucraine si sono ritirate nella zona sud della città riparando verso ovest, direzione Bachmut
- a nord ovest resta loro il deposito ferroviario e i palazzi che su di esso si affacciano. Case popolari dove si ripete lo stesso schema di Mariupol’: carro armato all’ingresso, civili ai piani sotto, artiglieria ai piani sopra, cecchini sul tetto.
https://riafan.ru/23167563-voenkori_fan_vsu_otstupili_s_yuga_popasnoi_v_napravlenii_bahmuta
La cosa che colpisce, in tutto questo, è la perfetta inutilità di un’operazione del genere e la devastazione che si crea, oltre che le perdite in vite umane. Visto e considerato che ai russi, ancora una volta, del fattore tempo non importa nulla. Quindi guadagnare anche una settimana non cambia nulla. Aumenta solo l’agonia di quel centro abitato. A questo punto, perché deve esistere una logica, pur perversa, in tutto questo, resta solo che così si intenda infliggere il massimo di ritorsione possibile su tutti: nemico esterno e nemico interno, quei civili che non vedono l’ora che se ne vadano via. Fortunatamente, a stravolgere questo copione già scritto,
- le perdite delle truppe di élite sono “compensate”, ahimè per chi ha in mente questo disegno, con riservisti assai meno propensi a farsi ammazzare e ben più disposti ad alzare le braccia al momento giusto. Anche questo potrebbe risultare un fattore determinante.

La Admiral Makarov sta bene

Non mi piace correre dietro alle notizie false, se non quando riguardano stragi mai compiute dove allora vado a fondo nel cercare di capire cosa è successo. Ma questa è da due giorni che, letteralmente, “la menano” buttando fuori di tutto, da foto di repertorio di altre navi in fiamme fino a voci. E’ lì in porto.
https://t.me/nashiivashi/1990
Piuttosto, siccome all’isola dei Serpenti c’è stato un nuovo attacco, in quel giorno, da parte di droni che questa volta son stati tirati giù dalla contraerea che li aspettava, il sospetto forte è che sia stata messa in giro questa voce per mascherare QUALCHE DECINA DI MILIONI DI DOLLARI APPENA ANDATA IN FUMO.
https://t.me/rybar/32257
Ho voluto informarmi giusto per farmi del male: “un kit di sei droni, due stazioni di controllo, 200 munizioni e attrezzature ausiliarie vien via a meno di SETTANTA MILIONI DI DOLLARI” (а набор из шести дронов, двух станций управления, двухсот боеприпасов и вспомогательного оборудования предлагается дешевле, чем за $70 млн).
https://yandex.ru/turbo/popmech.ru/s/weapon/1531423-kak-bayraktary-stali-hitom-pochemu-vse-govoryat-o-tureckih-bespilotnikah-bayraktar-tb2/
Ecco perché vanno come il pane… perché “costano poco!” D’altronde, al giorno d’oggi con settanta milioni di dollari non si fa più niente…
Comunque, al popolo ucraino che non versa il suo sangue al fronte ed è lì che zappa, vanga, irriga per produrre grano per pagare quei settanta milioni di dollari e tutti quei miliardi con cui si sta indebitando per i prossimi decenni, forse non farebbe piacere una notizia del genere… e allora via, di mirabolanti vittorie sul campo, uccisioni di generali e affondamenti di flotte intiere!

»Die Ukraine ist als Staat für mich gestorben.«

“L’Ucraina, come Stato, per me è morta”. Non l’ha detto in tedesco, ma in russo (Украина умерла для меня как государство): il servizio della agenzia Reuters, è oggi disponibile solo grazie al recupero, parziale, da parte del giornale JUNGLE WELT
https://www.jungewelt.de/artikel/425938.mariupol-halbe-wahrheit-im-spiegel.html

Si tratta di un video, acquisito, pubblicato prima e poco dopo “inspiegabilmente” rimosso da Der Spiegel: la spiegazione è che conteneva “discrepanze nel contenuto” (inhaltlicher Unstimmigkeiten); discrepanze… certo, con quel che propinano i cinegiornali luce ogni giorno.
https://www.spiegel.de/ausland/mariupol-ukraine-evakuierungen-aus-dem-stahlwerk-asowstal-haben-begonnen-a-cf6d4499-2fff-41b6-bda8-fcb6eab1be17

Jungle Welt ha anche trovato il video, recuperato su Youtube. Quindi ringraziamo Der Spiegel per la sua censura preventiva e, in attesa che anche Youtube lo rimuova per “discrepanze nel contenuto”, possiamo vederlo:
https://www.youtube.com/watch?v=tukuRh3eVF0&t=41s

A parlare è Natal’ja Usmanova. Una donna ucraina segnata, nel dopo-Maidan e nella sua ansia di purificazione razziale, pure nel cognome. Usmanov, Osmanov, la radice è turcofona, quello che in italiano si rende con “ottomano”: tantissimi, per esempio, originari della regione caucasica, in particolare azeri, hanno questo cognome. Quindi, per la povera Natal’ja, “cittadina di serie B” perché russofona e con un cognome “straniero”, non devono essere stati facili questi anni di de-russificazione selvaggia, specialmente nelle zone del Donbass rimaste in mano agli ucraini dopo la guerra del 2014.

A Mariupol’ lavorava proprio ad Azovstal’, ed è dentro la sua fabbrica, dentro Azovstal’ che aveva cercato rifugio dalle bombe. Nei primi secondi dell’intervista dice che erano i nazisti di Azov a non farli uscire, che loro sapevano dei corridoi umanitari (“my znali” 00:20) ma che non li facevano uscire dai bunker (ne puskali 00:28), dicendo che fuori ci sono “persone cattive” (nechorošie ljudi 00:44) che “vi sparano” (“vas streljajut”) quindi “tornate nel bunker” (“vozvrašjaite v bunker”). Conferma quindi che loro ci erano andati di loro spontanea volontà nel bunker, all’inizio della guerra, perché sapevano che era “un luogo sicuro” (“bezopasnoe mesto” 1:00). Come potevano pensare che i nazisti di Azov lo avrebbero occupato. Era un obbiettivo civile, loro ci lavoravano dentro (1:09), solo che per la sua struttura ex-URSS era stato concepito anche come bunker in caso di attacco NATO. Se lo avesse saputo, non ci sarebbe andata (“ne pošla” 1:11). Prosegue poi ripetendo che fra di loro giravano le informazioni, che sapevano cosa accadeva fuori, che hanno provato a uscire ma non li lasciavano uscire (fino a 1:40). Dice che ora vanno via e che forse torneranno a Mariupol’, ma solo se non sarà Ucraina (1:49”. “Diciamo così, l’Ucraina come Stato per me è morta” (“Škažem tak: Ukraina kak gosudarstvo dlja menja umerla” 1:53). Ecco la Unstimmigkeiten, “l’incongruenza”, che non si può dire.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Saturday, 07 May 2022 00:32
07/05 ore 00.20 aggiornamento

Le truppe russe si ritirano dai dintorni di Charkov città

Questa è la cartina aggiornata dell'intera Ucraina.
https://readovka.news/news/96133

Se notiamo, ora intorno a Charkov per qualche km non ci sono più truppe russe. Di fatto, la zona controllata dai russi intorno alla città è una striscia di sette-otto km oltre il confine di Stato.
https://i.ibb.co/rHd64Sk/06-05-19-00-1-2.jpg

Dopo il ritiro ieri da Staryj Saltov, la decisione di ritirarsi da parte delle truppe russe è stata immediata, onde evitare inutili accerchiamenti. Sono così stati lasciati i paesi di Cirguny, Čerkassie Tiški e Lipcy e ci si è riposizionati qualche km indietro, ristabilendo una linea di fronte più compatta e semplice da difendere con le poche forze lasciate a presidio.

Quando quindi gli ucraini sono arrivati, dei russi già non c'era più nessuna traccia.
https://t.me/rybar/32276

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Friday, 06 May 2022 17:41
06/05/2022 17:30 Aggiornamento

FRONTE EST

SFONDAMENTO A SEVERODONECK

CARTA AGGIORNATA: Frecce e segni rossi russi + milizie del Donbass, frecce e segni blu gli ucraini
https://t.me/infantmilitario/75192
Presa Voevodovka (seconda freccia rossa da sx), il gruppo di combattenti ucraini che si sta opponendo a Rubezhnoe (prima freccia azzurra da sx) si trova tra i due fuochi, ovvero tra i russi+LNR che vengono da Rubezhnoe e russi+LNR che vengono da Voevodovka. Proprio per evitare l’accerchiamento e ricongiungersi a Severodoneck, stiamo assistendo ora a un tentativo di contrattacco ucraino che ha come obbiettivo la RIPRESA DI VOEVODOVKA,
https://t.me/zola_of_renovation/1757
anche se la frazione di Juzhnoe (segnata sulla cartina con “1”) la danno già in mano ai russi.

Nel frattempo, altre truppe russe +LDNR stanno arrivando da N-E e da E sempre su Severodoneck.
https://t.me/infantmilitario/75192

Prendiamo ora questa cartina (purtroppo in cirillico)
https://i.ibb.co/2vJ3vDG/06-05.jpg
Северодонецк è Severodoneck
Лисичанск è Lisichansk
Una città da una parte del Severskij Donec, una dall’altra. Si trovano a nordest della cartina, poco sotto il riquadro di ingrandimento in alto a destra. Come è facile notare, le forze russe e le milizie del Donbass stanno convergendo su questo agglomerato urbano da NORD e da SUD. I “lampi” sulla cartina indicano gli scontri, e mostrano come il fiume Severskij Donec costituisca una linea di fronte che si sta cercando di forzare per passare dall’altra parte ECCETTO PER SEVERODONECK, A QUESTO PUNTO L’ULTIMO AVAMPOSTO UCRAINO ALDILA’ DEL FIUME.
ATTENZIONE: DA SUD I RUSSI E LE MILIZIE LNR SONO GiA’… DALL’ALTRA PARTE, e INFATTI STANNO PRESSANDO PER SALIRE IN DIREZIONE DI LISICHANSK.

E torniamo alla prima cartina. Quella grossa curva azzurra in basso “copre”, protegge, Severodoneck, poi si vedono dei campi, poi Lisichank. Come nota il collettivo di Rybar,
INSIEME FORMANO UN BLOCCO UNICO. Pacchetto completo, prendere o lasciare IN TOTO. Non si può liberare Severodoneck senza liberare contemporaneamente anche Lisichansk.
https://t.me/rybar/32256
- Perché da Lisichansk arrivano gli approvvigionamenti per continuare a difendere Severodoneck, ATTRAVERSO BEN TRE PONTI RIMASTI IN PIEDI
https://t.me/zola_of_renovation/1757
- perché a Lisichansk sono piazzate ulteriori postazioni di artiglieria che martellano gli attaccanti,
- perché insieme formano un unico blocco difensivo in grado di controllare anche a distanza entrambe le sponde del fiume Severskij Donec.
Siamo quindi arrivati al dunque, in questa zona, ma sfondare per arrivare a questo “dunque” non vuole assolutamente dire, salvo cedimenti improvvisi, “espugnare”: anzi, tutt’altro. Questi analisti si spingono oltre e giungono a PREFIGURARE UNO SCENARIO IN STILE MARIUPOL’ ANCHE PER SEVERODONECK, con combattimenti casa per casa e fabbrica AZOT a fare da KOMBINAT IL’ICH o da AZOVSTAL’ in miniatura. Scenario possibile e “nelle corde” del comando militare ucraino, come alternativa alla ritirata+raggruppamento.
https://t.me/zola_of_renovation/1757
L’unica cosa che mi sento di aggiungere, è che, così facendo, le ff.aa. ucraine A MARIUPOL’ HANNO PERSO QUATTORDICIMILA UOMINI FRA I MIGLIORI. Il costo è stato enorme. E se la storia quando si ripete da tragedia diventa farsa, forse QUESTA VOLTA qualcuno si metterà di traverso a una prospettiva del genere. O forse no. Vedremo.

UNA PRESSIONE COSTANTE LUNGO TUTTA LA LINEA DI FRONTE

CARTA FRONTE CENTRO-NORD
Tornando alla cartina di Rybar (quella in cirillico), la cosa che salta all’occhio è l’azione congiunta lungo tutta la linea di fronte. Coerente peraltro con la “guerra di manovra” scelta sin dall’inizio dai russi. Mantenendo l’iniziativa, rinunciando (ancora) alla “offensiva su ampia scala”, si continua a premere sulle difese nemiche con attacchi di artiglieria prima e tentativi di avanzamento poi. Dove la linea appare cedere, o nei punti di maggiore importanza strategica, lì si martella di più. Dal basso verso l’alto:
- N’ju-Jork (sic)
- Popasnaja (dove la battaglia va avanti da DUE MESI, e il martellamento costante corrisponde a un avanzamento letteralmente di metri al giorno)
- Nizhnee
- Severodoneck
- Jampol’
- Liman
- Velikaja Kamyshevacha
Inoltre, tra Severodoneck e Jampol’, assistiamo a tentativi di forzare il Severskij Donec all’altezza dei due centri abitati di Seversk e Serebrjanka
https://t.me/zola_of_renovation/1757
https://t.me/zola_prilozhenia/8

CARTA FRONTE CENTRO-SUD
La carta mostra,
https://i.ibb.co/JzmztLp/06-05-1.jpg
- nell’ingrandimento, la zona di Azovstal’ che si assottiglia di una bella fetta, un buon 20% dalla zona colorata in rosso.
- due importanti “limature” della linea di fronte, una a ovest e una a est, sopra Mariupol’.
a. SCHERBAKI, a ovest, da solo significa ben poco, ma la sua presa praticamente apre le porte a Orechov, il quale a sua volta apre la strada per Kirovo e quindi Zaporozh’e. Orechov è già sotto il tiro dell’artiglieria. Stesso discorso per il paese dopo, verso est, Guljaipole. Entrambe sono state trasformate in cittadelle militari fortificate, entrambe resistono da molto tempo. L’intensificazione degli attacchi su entrambe è di questi ultimi giorni e, per entrambe, sta aumentando la superficie da difendere (in altre parole, le direzioni da cui partono gli attacchi, quindi l’accerchiamento). Se Orechov porta a Zaporozh’e, Guljaipole consentirebbe una notevole avanzata verso nord, fino a tentare il congiungimento con le truppe provenienti da quella direzione (e la chiusura della sacca).
https://t.me/rybar/32268
b. Stesso discorso per UGLEDAR, il cui rischio di accerchiamento è concreto e la cui presa sarebbe un disastro per la linea di fronte a Sud, che dovrebbe NON SOLO riposizionarsi molto più indietro, ma sfilacciandosi comprometterebbe anche la tenuta delle line che finora hanno sopportato due mesi di attacchi continui.

ANCORA SUL CONCETTO DI SUPERIORITA’ RELATIVA

Chi cede, chi molla, è soggetto a un martellamento ulteriore, proveniente dalle retrovie, composte con ogni evidenza da reparti speciali mobili pronti a essere dislocati PER COSTITUIRE, IN QUEL PRECISO PUNTO, LA NECESSARIA SUPERIORITA’ RELATIVA PER ROMPERE DEFINITIVAMENTE LA DIFESA. E’ quello che stiamo vedendo a Severodoneck. Mentre, per esempio, a LIMAN (riquadro in alto a destra), la zona più “attiva” fino a qualche giorno fa, SONO SOPRAVVENUTE DIFFICOLTA’ ULTERIORI DI AVANZAMENTO (INCENDI CHE STANNO DIVAMPANDO NEI BOSCHI TEATRO DEGLI SCONTRI) e allora ci si limita a tenere le posizioni da entrambe le parti e a reciproci attacchi di artiglieria pesante.

In altre parole, si sta confermando un’altra tesi della “guerra di manovra”: nessun piano prestabilito o, meglio, un piano con “n+1” varianti, dove “n” sono quelle previste e “+1” è quello che poi si va ad attuare sulla base della risposta nemica e della necessità di CREARE SEMPRE SUL CAMPO UNA SUPERIORITA’ RELATIVA IN PUNTI PRECISI, non ovunque.

ANCORA SUL TENTATIVO DI CONTRATTACCO UCRAINO

E veniamo quindi alla linea azzurra sopra, che rappresenta il tentativo di contrattacco ucraino in corso (togliamole le virgolette, è un contrattacco in piena regola). Il collettivo di Rybar informa che sono stati coinvolti i genieri, in grado di fare ponti galleggianti appena sotto di pochi centimetri dalla linea d’acqua così da non essere individuabili, che si stanno ammassando truppe per passare dall’altra parte, che gruppi di squadre speciali e sabotatori stiano già dall’altra parte per proteggere l’attraversamento, eccetera. Tutto bene, tutto come da manuale, “gràmotno”. Ma quello che manca è la visione d’insieme. Poco fa ci chiedevamo a cosa servisse muoversi da Izjum verso ovest, verso Velikaja Kamyshevacha. “Vot”, direbbero i russi. “Eccolo”, il perché. Se vediamo al di qua del fiume i russi si sono mantenuti sia a nord che a sud. Finora quella posizione, che non era stata teatro di scontri, era stata mantenuta da una esigua guarnigione della LNR. Che è arretrata SOLO IN QUEL PUNTO. Ma sopra e sotto ci stanno altri. Che si stanno rafforzando. Nel momento in cui la cosa dovesse diventare molto più “seria”, i pontoni ce li hanno anche i russi e spostarsi da qua a là sono in grado di farlo anche loro. A maggior ragione perché non esiste nessun altro tentativo, in loco, per rompere la linea di attacco in altri punti. E il rischio di fare la fine già fatta da migliaia, MIGLIAIA, di altri uomini, mandati ad attaccare, finire accerchiati e fare una brutta fine, è CONCRETO. Anche qui, pozhivjòm, posmòtrim, “vivremo, vedremo”.

“FRA POLONIA E UCRAINA NON CI SONO CONFINI”

Se per Zelenskij questa espressione voleva dire soltanto “armi a dazio zero”, la sua ripetizione in questi giorni da parte di Andrzej Duda, presidente della Polonia, alla luce delle GRANDI MANOVRE NATO LUNGO TUTTA LA LINEA DI CONFINE EST POLACCA CON L’UCRAINA (cui abbiamo già accennato), assume il sapore amaro dell’annessione. Ai “kuratory” NATO-UE, aldilà dei proclami sui loro cinegiornali luce, non interessa NULLA, ma proprio NULLA, dell’Ucraina e del suo popolo. Inviare soldati polacchi a L'vov e in Transcarpazia (magari poi ungheresi, chissà…), LIBEREREBBE ULTERIORE CARNE DA MACELLO, PARDON, “RISORSE” DA MANDARE A EST CONTRO I RUSSI.
https://t.me/readovkaru/458

Poi, mi permetto di aggiungere, andasse male (e andrà male… lo sanno tutti), un bel referendum, che in Crimea non era legale ma a L’vov o in Transcarpazia – come per magia – lo sarà, e coi soldati NATO “okupanty” ops, pardon, nel ruolo di “contingente di pace” nessuno potrà impedirlo, e tutto l’ovest se ne andrà o coi polacchi o con gli ungheresi, se Orban avrà “fatto il bravo”… nel frattempo, alle truppe ucraine decimate, non resterebbe che tenersi Kiev o fare un golpe e rovesciare quei criminali che li han mandati al macello e poi… sarà quel che sarà.

Prima ancora, però mi permetto di notare, occorre capire se “la caduta dei confini” fra Polonia e Ucraina andrà bene ai russi. Al momento non sembra affatto. I polacchi e la NATO-UE danno per scontato che “massì, alla fine una cosa a me, una cosa a te” e la spartizione sarà servita. Di fatto, l’Ucraina ha smesso di esistere come Stato dal momento in cui è tenuta in piedi dalle armi NATO e, quando finirà gli uomini, da mercenari e soldati NATO. Ma non è detto che i russi accettino questa soluzione, anche se presentata su un piatto d’argento. E hanno detto a più riprese che spazio aereo e territorio ucraini sono interdetti alle truppe NATO. A parte qualche migliaio di ufficiali, istruttori, “medici” mascherati che sono sgattaiolati e sgattaiolano. Ma qui si tratta di decine di migliaia di uomini e mezzi che “PASSANO IL CONFINE”… altro che “NON CI SONO CONFINI”. E se i russi non la prendessero così “con filosofia”? Se il conflitto SI ESTENDESSE? CI RENDIAMO CONTO DI COSA STA PORTANDO QUESTO “ CONTINUO GIOCO AL RIALZO” in opposizione alla PROSPETTIVA più ch concreta DELLA SCONFITTA SUL CAMPO UCRAINA STANTE LA SITUAZIONE ATTUALE? Da un conflitto LOCALIZZATO alla possibilità di un conflitto SU SCALA CONTINENTALE? Agli USA questo non frega nulla. Finché c’è guerra c’è speranza e le macerie mica se le troveranno a casa loro. Ma possibile che a quei leccapiedi che abbiamo nei governi nazionali o a Bruxelles questo PROPRIO non interessi? Perché non fermano le velleità sciovinistiche dei polacchi finché siamo ancora in tempo?

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani mattina.
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Paolo Selmi
Friday, 06 May 2022 12:46
06/05 ore 12:30 aggiornamento

NEUTRALITA’ ELVETICA


I tedeschi non possono esportare i loro “ghepardi” in Ucraina perché alcune parti e componenti sono di origine svizzera, e gli svizzeri non autorizzano all’esportazione. Trattative in corso per convincere gli elvetici a essere meno neutrali verso la Russia o più menefreghisti di quel che succede una volta passato il lago di Costanza… intanto i ghepardi se ne stanno buonini a casa loro…
https://t.me/boris_rozhin/47140

VIA DI TERRA CRIMEA-RUSSIA ANCHE FERROVIARIA

Crimea-Perekop-Mariupol’-Russia. Altro passo decisivo verso l’integrazione economica delle regioni meridionali con la Russia. Regioni che, ripetiamo, dopo l’abbandono a loro stesse degli ultimi trent’anni e la miseria degli ultimi otto, dove oltre all’abbandono hanno dovuto subire il taglio delle poche fonti di reddito derivate dal traffico merci con la Crimea e con la Russia, vedono ora una prospettiva minima, ma realistica, di inversione di rotta. Vedremo, comunque da queste cose, più che dai segnali stradali che cambiano, si vede che stanno facendo tutti sul serio.
https://t.me/southtower/6032

APPROVVIGIONAMENTO ACQUA E CIBO A MARIUPOL’: PROBLEMI OPERATIVI RISOLTI

Ad affermarlo è Konstantin Ivashenko, sindaco di Mariupol’ (quello vero, non quello che parla da due mesi da Kiev dicendo di essere il sindaco, ripreso peraltro quotidianamente dai cinegiornali luce locali…).
https://t.me/readovkanews/32996
Secondo il sindaco, sono inoltre in corso i lavori di bonifica da ordigni inesplosi e di raccolta delle macerie
https://t.me/boris_rozhin/47159
Tra l’altro sempre Ivashenko denuncia come tutte le vie di comunicazione per e da Mariupol’ siano state minate dagli ucraini (ibidem). In questo filmato è possibile vederle “in azione” su una strada principale. Sono in corso importanti lavori di sminamento.
https://t.me/zvezdanews/78989

ESERCITO UCRAINO SI RITIRA DA VOEVODOVKA

Il passo successivo, come esaminato stamattina, è ormai direttamente Severodoneck. Vedremo l’evolversi della situazione.
https://t.me/boris_rozhin/47160

GLI AMMUTINATI DELLA 79° BRIGATA

Ormai in guerra non più solo coi russi, ma anche coi loro comandanti. In questo video dicono di aver perso la fiducia nei loro superiori, accusano di tradimenti e chiedono approvvigionamenti. E non sono gli unici…
https://t.me/rustroyka1945/2069

“IL TRIANGOLO NO… BIDEN E MICHEL NON L’AVEVAN CONSIDERATO”:
LEGALIZZATO DA DOMANI “L’IMPORT PARALLELO” DI PRODOTTI OCCIDENTALI E GIAPPONESI IN RUSSIA

Prikaz del Ministero dell’Industria e del Commercio № 1532 del 19/04 protocollato oggi (Зарегистрирован 06.05.2022 № 68421), in vigore da domani:
http://publication.pravo.gov.ru/Document/View/0001202205060001?index=0&rangeSize=1

In sostanza il decreto ANNULLA per una serie di gruppi merceologici definiti (96 in tutto, 22 pagine di lista, pp. 3-25 del decreto qui sopra, dagli SCANIA alle MASERATI, dai vestiti ai profumi, dagli elettrodomestici finanche ai videogiochi…) L’OBBLIGO DI PASSAGGIO ATTRAVERSO IL CANALE DI DISTRIBUZIONE UFFICIALE (tramite l’abrogazione degli articoli specifici del codice civile che regolamentano i diritti d’autore, le royalties, ecc.). Per questi 96 gruppi di articoli, variabili poi in base alle esigenze della popolazione russa, sarà possibile importare senza tale controllo, quindi da distributori “non ufficiali”. Alla fine, è un canale che converrà SOPRATTUTTO ai capitalisti occidentali, che continueranno a tuonare contro gli orchi cattivi e poi apriranno una società in un qualsiasi Paese che non sta in questo momento applicando le sanzioni NATO-UE, a cui vendere la loro produzione per poi vederla triangolata in Russia. E continuare a fare affari.

Aggiornamenti a seguire.
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Giulio Bonali
Friday, 06 May 2022 11:04
Non ho capito niente delle parole in russo di questo ragazzo.
Ma che differenza fra la sua faccia pulita di adolescente "per bene" e il tono pacato del suo conversare da una parte e le truci grida e invettivem i cipigli da odiatori compulsivi e i tatuaggi con svastiche, teschi ed affini dei tanti Ucraini filogovernativi (=filonazisti), anche di quell' età, intervistati dai mentitori professionali di stampa e TV!

Grazie, paolo, per le preziosissime informazioni!
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Paolo Selmi
Saturday, 07 May 2022 00:41
Grazie mille, Giulio!
Ce la sto mettendo tutta... tra lavoro che faccio per vivere, ricerca di informazioni per capirci qualcosa di più e poi condividerle, famiglia con le sue sacrosante esigenze... arrivo cotto. Poi mi capita un video come quello, e riparto. Grazie ancora Giulio!
Ciao
Paolo
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Paolo Selmi
Friday, 06 May 2022 08:13
06/05 ore 08:00 Aggiornamento

FRONTE EST


Recuperata una carta non aggiornata ma coi nomi in caratteri latini, giusto per orientarsi meglio. È inoltre in alta risoluzione quindi ingrandibile. Questo aiuta a orientarsi con le specifiche zone e, proprio perché non aggiornata, aiuta meglio a capire gli avanzamenti che seguono e il senso delle attuali manovre.
https://southfront.org/wp-content/uploads/2022/05/5may2022_Eastern_Ukraine_map.jpg?x23462

SEVERODONECK (sulla cartina “severodonetsk”)

A nord ovest della città c’è un bosco (linea scura). Nella mappa è parzialmente liberato, le ultime informazioni sono che la 7° brigata motorizzata della LNR lo ha liberato completamente
https://t.me/anna_news/31000
E, come mostra la cartina su telegram, è arrivata alle porte di Severodoneck

E’ quindi iniziata la battaglia per Voevodovka, che non compare sulla cartina “occidentale” ma su questa si, e sta proprio a NO di Severodoneck, il paese prima. L’annuncio della battaglia è stato dato dal sindaco della città.
https://t.me/boris_rozhin/47096

VELIKAJA KAMYŠEVACHA

Gli ucraini affermano di averne perso il controllo (sulla cartina occidentale “velyka komyshuvakha”).
https://t.me/boris_rozhin/47118
A prenderla sarebbero stati i russi provenienti da Est, ovvero da Kamenka (sulla cartina occidentale “kamyanka”). Qui a ben vedere non si va verso sud ma verso est. Potrebbe sembrare un controsenso, perché si disperdono energie preziose verso una direzione che porta al nulla: non c’è un movimento contestuale da nord con cui congiungersi, anzi a nord gli ucraini “contrattaccano” se così si può dire, e prendono i due paesi rimasti ai russi aldilà del Severskij Donec. In realtà esistono anche manovre di accerchiamento, manovre diversive, manovre di ampliamento di fronte per disperdere le difese nemiche lungo mille rivoli e impegnarle a difenderle anziché a contrattaccare. Come in questi due mesi e mezzo i russi hanno fatto ampiamente, mantenendo praticamente sempre l’iniziativa sia quando avanzavano, che quando si ritiravano. Vedremo gli sviluppi.

AL POSTO DI

La Transnistria per le ff.aa. Ucraine rappresenterebbe il “premio di consolazione”, chiamiamolo così, per la perdita di Mariupol’. A dirlo Viktor Andrusiv, consigliere del regime di Kiev, che usa un altro termine, “obmennyj fond”, “fondo di scambio”.
https://antifashist.com/item/na-ukraine-ozvuchili-cel-dlya-vtorzheniya-v-pridnestrove-obmennyj-fond.html
L’unico problema è che per farlo ci vuole l’autorizzazione della Moldavia, a cui la Transnistria formalmente appartiene. I Natovskie starebbero lavorando in questo senso… anche qui, appare chiaro che per il povero popolo della Transnistria non si prospettano tempi facili nel breve e medio periodo.

PER GRAN PARTE DELLA MIA VITA… SOLO GUERRA.

Danja (ovvero il diminutivo di Daniele, in russo i diminutivi finiscono in “a” anche per gli uomini), ragazzo del Donbass, 15 anni, residente vicino alla Trudovskaja (“Lavoratrice”), miniera zona fronte, così dice. Spiegarlo ai buffoni che abbiamo in giro in lungo e in largo per i governi europei… ma lo sanno benissimo. Sogna la pace, Danja, da otto anni.
https://t.me/swodki/88793

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 05 May 2022 19:36
05/05 aggiornamento 19:20

FRONTE EST


A sud di Lisičansk

Confermata la presa ieri del piccolo villaggio di Svetličnoe (LNR) prosegue l'avanzata verso ovest (Nižnee) lungo una linea che, nelle intenzioni degli attaccanti, prevede di tagliare la strada a sud di Lisičansk. Di fatto, un altro pezzo di linea difensiva che cede e arretra verso ovest.
https://t.me/readovkanews/32850

Troickoe

Confermata ormai da più fonti la presa di Troickoe, i combattimenti ormai si sono spostati alla periferia sud di una città rinominata dal fantasioso regime di Kiev N'ju-Jork (sic. Нью-Йорк)
https://t.me/WarDonbass/61702
https://t.me/boris_rozhin/46973

Verso Charkov

Verso Charkov, invece, dove maggiore è stato l'attivismo ucraino, purtroppo notiamo ancora una volta la criminale negligenza dei capi dell'esercito locali. Oggi è stata eliminata dai russi un'intera squadra di guastatori, accerchiati completamente nel corso di un'incursione oltre le linee nemiche: alla fine si è scoperto essere tutti "teroborony", ovvero gruppi di difesa territoriale, ovvero ragazzi senza alcuna esperienza militare e anziani. Mandarli così, in bocca al nemico, è semplicemente da criminali.
https://t.me/riafan/95803

Popasnaja

Carta aggiornata. Anche oggi un altro pezzo di città, un altro gruppo di edifici, un'altra fortificazione passata in mano ai russi e alle milizie del Donbass.
https://t.me/riafan_everywhere/9280
L'impressione, per le energie, le risorse, i mezzi impiegati da entrambe le parti su questo braccio di ferro, è davvero che qualora dovesse cadere, produrrebbe un effetto domino probabilmente determinante per le sorti di buona parte della linea di fronte. Sicuramente devastante.

FRONTE TRANSNISTRIA

Armiamo la Moldavia! (parte seconda… e già che ci siamo “occupiamola”)

Confermata l’intenzione di Charles Michel di armare la Moldavia. Ieri tra l’altro Maia Sandu ha firmato una legge che autorizza anche ufficiali stranieri a “difendere i confini” della Moldavia, ovvero a invadere la mai riconosciuta Transnistria… dove per “ufficiali stranieri” anzitutto si intendono le ff.aa. rumene, autorizzate a occupare la Moldavia.
https://t.me/WarDonbass/61723

Spari dall’Ucraina su un valico di frontiera con la Transnistria

Hanno aperto il fuoco all’altezza di Pervomajsk, giusto per fare un po' di terrorismo psicologico. A parte questo, nessuna vittima per fortuna.
https://antifashist.com/item/vsu-otkryli-ogon-na-granice-s-pridnestrovem.html

FRONTE SUD

Ripristinati trasporti ferroviari (per il momento solo merci) fra Cherson e Crimea. Altro segnale di trasformazioni socioeconomiche in corso.
https://t.me/readovkanews/32858

Trasformazioni simboleggiate, certo, anche dai cambi di cartelli (oggi è il turno di Mariupol’ https://t.me/boris_rozhin/47038), ma che senza un forte mutamento sociale, economico, culturale alla base, resterebbero pure manifestazioni simboliche.

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti che emergeranno in serata, domani mattina.
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Paolo Selmi
Thursday, 05 May 2022 12:51
05/05 12:30 aggiornamento

FRONTE EST

Contrattacco ucraino sopra Charkov


Carta aggiornata.
https://t.me/rybar/32211
In sostanza, si tratta di due villaggi, Russkaja Lozovaja e e Staryj Saltov, presidiati da una piccola truppa di riservisti della LNR, che si sono ritirati al villaggio seguente per evitare accerchiamenti e in attesa di eventuali rinforzi qualora gli ucraini intendessero proseguire nel contrattacco. Limitato nelle capacità offensive e assolutamente non paragonabile a quanto sta accadendo a Izjum, per intensità degli scontri e dei mezzi coinvolti, ma comunque importante da notare in quanto primo tentativo di contrattacco riuscito da due mesi a questa parte.
https://t.me/readovkanews/32840

MARIUPOL’

Visita di Kirienko a Mariupol’ e sue implicazioni

Ieri c’è stata la visita in città di Sergej Vladilenovič Kirienko, che è il primo vice dell’Ufficio di presidenza russo. Qui lo vediamo in centro foto mentre esamina gli stabilimenti Il’ich insieme al capo della DNR Pushilin (primo a sx)
https://t.me/mig41/17072

Qui invece sono ritratti mentre visitano due veterani della II guerra mondiale,
http://zhdanovka.ugletele.com/2022/05/05/sergej-kirienko-i-denis-pushilin-navestili-v-mariupole-veterana-velikoj-otechestvennoj-vojny/
e si fermano a pranzo da loro:
https://t.me/WarDonbass/61713

E in quest’altro momento della visita, abbiamo un incontro con la cittadinanza e l’inaugurazione di un monumento (la nonnina con la bandiera rossa, che ormai è diventata una vera e propria icona):
http://dnr-news.ru/politics/2022/05/05/12482.html

Aspetti scenografici a parte, la visita di Kirienko a Mariupol’ vuol dire una sola cosa. Mariupol’ sarà ricostruita, Mariupol’ diventerà parte integrante di un unico spazio economico che costituirà la VIA DI TERRA fra SEBASTOPOLI e ROSTOV SUL DON e che comprenderà Cherson, Mariupol’, Doneck e Lugansk. Nikolaev e Odessa in prospettiva. Il porto di Mariupol’, presto ripristinato, giocherà un ruolo fondamentale nel rilancio dell’intera zona.
https://t.me/boris_rozhin/46972

Azovstal’

Situazione invariata. Oggi Azov è uscito chiedendo di barattare gli ostaggi civili con cibo e medicine. Quindi non li lasciamo uscire e basta (che non c’entrano nulla…), li lasciamo uscire solo se in cambio ci date quello che chiediamo…
https://t.me/voenacher/17468
E dire che basterebbe uscire con le mani alzate per chiuderla qui… ma tant’è. Più che altro, la caduta di Azovstal consentirebbe di ripristinare la via di terra più breve, al posto della circonvallazione che passa Mariupol'. Fino ad allora, la via di terra sarà più lunga di qualche decina di km.

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Thursday, 05 May 2022 10:22
05/05 ore 08:00
JEFFREY SACHS CONFERMA L’IPOTESI DI GUERRA PER PROCURA


“University Professor and Director of the Center for Sustainable Development at Columbia University
President of the UN Sustainable Development Solutions Network, Chair of the Lancet COVID-19 Commission”

Insomma, non proprio l’ultimo dei personaggi da bar che dopo il primo bianchetto ti dicono già come salvare il mondo, e neppure il primo dei bolscevichi… anzi, per dirla tutta nella prima metà degli anni Novanta fu uno di quei “consiglieri” che “aiutò” gli oligarchi del Cremlino a smantellare l’URSS… pardon, a “liberalizzare l’economia”.

Noi in Italia lo sentiamo ultimamente parlare di "green economy" e "invertire la rotta"
https://www.huffingtonpost.it/entry/jeffrey-sachs-sviluppo-e-sostenibilita-e-ora-di-cambiare-rotta_it_61766373e4b010d9331307da/

Sull’Ucraina ha mantenuto un principio che, in Italia, è sempre stato ridotto, un po’ come il latte parzialmente scremato, a prudenti accuse verso gli Stati Uniti, a cui è attribuita la maggiore responsabilità nel non trovare la pace.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/01/guerra-russia-ucraina-leconomista-jeffrey-sachs-stati-uniti-piu-riluttanti-di-mosca-a-una-pace-negoziata/6576461/
https://www.corriere.it/politica/22_maggio_01/sachs-stati-uniti-nato-russia-8509a362-c8b4-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml

E’ già qualcosa, qui in Italia per molto meno sei bollato come “al soldo di Putin”. Ma è con i greci che il nostro Jeffrey si scatena. E alla grande. Testo integrale dell’intervista pubblicata sul giornale greco Ekathimerini il 30/04
https://www.kathimerini.gr/opinion/interviews/561833107/o-tzefri-saks-stin-k-oi-ipa-prepei-na-kanoyn-dialogo-me-ti-rosia/
https://www.jeffsachs.org/interviewsandmedia/c8mdz9pwrmd7dyk6bgtjhcy7krbj7z

Ovviamente in greco… quindi yandex.translate.ru come se non ci fosse un domani. Concentriamoci su questa parte di intervista:
– Ο τρόπος για να διαπραγματευτείς είναι… να διαπραγματευτείς, αντί να μαντεύεις απλώς τι θα κάνει η άλλη πλευρά στο τραπέζι των διαπραγματεύσεων. Εάν οι διαπραγματεύσεις είναι αδύνατες, θα το μάθουμε. Αυτό φυσικά θα ήταν τραγικό. Αλλά η αποτυχία των ΗΠΑ να προσπαθήσουν να διαπραγματευτούν είναι ένα τρομερό λάθος και είναι μια απαίσια χειραγώγηση της Ουκρανίας προς όφελος της εξωτερικής πολιτικής των ΗΠΑ (για την αποδυνάμωση της Ρωσίας).

Diventa (trad. mia ponderata sulla versione italiana dall’originale e sul confronto con le versioni in inglese e in russo):
- Il modo di negoziare è ... negoziare, invece di tirare a indovinare ciò che l'altra parte andrebbe a dire al tavolo delle trattative (e usare quella supposizione per non sedersi al tavolo). Se i negoziati sono impossibili, lo scopriremo AL MOMENTO. Questo, ovviamente, sarebbe tragico. Ma il fallimento degli Stati Uniti nel cercare di negoziare è un terribile sbaglio, ed è una devastante manipolazione dell'Ucraina a beneficio della politica estera degli Stati Uniti (per indebolire la Russia).

Quest’ultima frase si trova anche qui,
“The inability of the United States to negotiate and compromise is a terrible mistake, and this is a disastrous manipulation of Ukraine in the interests of Washington’s foreign policy in order to weaken Russia,”
https://bb-cntv.com/news/economist-sacks-us-should-stop-manipulating-ukraine-and-engage-in-dialogue-38641/

quindi deduciamo che yandex traduce bene. A questo punto, fatti tutti i controlli per caso, L’ESPRESSIONE CHE COLPISCE, non tanto perché l’ha detta l’orco cattivo Lavrov, ma il liberale Sachs, è quella contenuta nel suo ATTO DI ACCUSA:
χειραγώγηση της Ουκρανίας προς όφελος της εξωτερικής πολιτικής των ΗΠΑ!

KHEIRAGOGESE χειραγώγηση = MANIPOLAZIONE (KHEIR MANO)
TES OUKRANIAS της Ουκρανίας = DELL’UCRAINA
PROS OPHELOS προς όφελος = PER IL VANTAGGIO/INTERESSE/PROFITTO
TES EXOTERIKES POLITIKES TON EPA της εξωτερικής πολιτικής των ΗΠΑ = DELLA POLITICA ESTERA USA.
Sono parole gravi, dette da una persona che pesa le parole e la cui provenienza non è certo filorussa, visto che ha contribuito a smantellarla. L’Ucraina è manipolata dagli USA, dai suoi kuratory, e l’ipotesi di guerra per procura NATO vs Russia non è più tanto campata in aria. Ma anche lui sarà sicuramente finito sul libro paga di Putin...

Aggiornamenti a seguire.
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 May 2022 21:00
04/05 ore 20:00 Aggiornamento

FRONTE EST

Avdeevka

Sembra aver ceduto parte dell’attuale linea di fronte a NORD di AVDEEVKA
Dopo Troickoe, anche Novocelovka e Novobachmutovka sembrano essere passate sotto il controllo delle milizie del Donbass
https://t.me/WarDonbass/61596

Seguiremo gli sviluppi. La differenza, sembra averla fatta il Battaglione Somali, che dopo la liberazione di Mariupol’ e un periodo di licenza, il 28/04 era stato dislocato proprio ad Adveevka.

Il trenta aprile già si faceva sentire:
https://topwar.ru/195728-batalon-nm-dnr-somali-dostig-uspeha-na-avdeevskom-napravlenii-otbrosiv-sily-protivnika.html?

E il due maggio i suoi attacchi cominciavano a dare risultati.
https://news.rambler.ru/army/48585768-opolchentsy-gromyat-gruppirovku-vsu-v-avdeevke/

A oggi, i centri liberati dalle milizie della DNR sono 175
https://dan-news.info/defence/dnr-osvobodila-ot-okkupantov-uzhe-175-naselennyh-punktov---shtab-teroborony/
8 in più rispetto al 20 aprile (ibidem). Considerando che della DNR mancano proprio quei centri abitati trasformati in fortificazioni pressoché inespugnabili, possiamo constatare che il movimento, pur lentamente, continua.

Preparativi di contrattacco ucraino sopra Izjum

In sostanza, sopra Izjum si stanno cercando di costruire ponti di fortuna sul Severskij Donec per passare con uomini e mezzi dall'altra parte e tagliare le comunicazioni fra i soldati impegnati a calare verso Slavjansk e le retrovie a nord.
https://t.me/rybar/32145
La mossa è sicuramente sensata ma VA SUPPORTATA da un ingente quantitativo di uomini e mezzi in grado di affondare questo colpo ai fianchi e tenere la posizione finché alle guarnigioni a sud, trovandosi completamente isolate e sotto fuoco nemico da più parti, non resti che capitolare. Allo stato attuale è questo presupposto, fondamentale per dare un minimo di continuità all'azione, che manca. Configurata così sembra più un azione di disturbo, di rallentamento, di sfiancamento, nel senso guerrigliero della parola. Vedremo anche qui gli sviluppi di questa azione, se mai prenderà piede.

Esplosioni nei dintorni di Kramatorsk e Slavjansk

Lo comunicano gli abitanti di entrambe le città. Ancora lungi dall’essere teatro diretto di scontri, potrebbero essere soltanto le azioni coordinate di un’artiglieria ancora distante.
https://t.me/rybar/32156

La 79° decimata e quindi riparata a Jampol’ non era una notizia falsa

Anche gli stessi ucraini lo ammettono ora, ma controbattono affermando che le critiche mosse da quegli uomini verso i loro superiori e le loro decisioni irresponsabili sarebbero state fatte sotto il fucile puntato contro dei russi... non c'è bisogno di andare oltre coi commenti.
https://t.me/omonmoscow/395

Fuori uso un ponte di ferro sul Dnepr

Di quelli che ci sono anche da noi, con sopra le macchine e sotto i treni, è stato appena attaccato
https://t.me/boris_rozhin/46880

Mariupol'

Ad Azovstal’, il copione è sempre lo stesso: gli squadristi vagano fra le macerie, i droni li intercettano e subito dopo parte un tiro di artiglieria. …
https://t.me/rybar/32152

Fuori da quell'inferno di lamiere, la vita come abbiam visto continua. Da poco sono rientrati in funzione anche i primi autobus di linea (immagini qui)
https://dan-news.info/foto/v-mariupole-otkryt-pervyj-s-nachala-voennyh-dejstvij-v-gorode-avtobusnyj-marshrut/
Quattro corse al giorno per una tratta provinciale, da Mariupol’ a Sartana. Dieci sono gli autobus attesi da Doneck per aumentare le tratte, mentre per il tram occorrerà attendere il pieno ripristino della corrente elettrica (ibidem).


Ritorno alla toponomastica del 2014

Nikol'skoe torna a chiamarsi Volodarskoe, in onore del bolscevico Volodarskij.
https://t.me/boris_rozhin/46891
Stesso destino per vie e piazze in tutti i territori tornati DNR. Segnali fortemente simbolici di una decisa inversione di rotta rispetto a Maidan.

FRONTE SUD

Risicoltura in Crimea dopo otto anni

Dopo otto anni, l'arrivo dell'acqua dal canale della regione di Cherson, criminalmente messo fuori uso per tutto quel tempo da una diga costruita apposta dal regime di Kiev e fatta saltare dai russi quasi subito, consente ora di ripartire con la produzione risicola. Prime immagini qui:
https://t.me/boris_rozhin/46829

Internet russo nella regione di Cherson

I gestori di rete russi hanno ripristinato la rete internet fatta saltare qualche giorno fa da tutti i gestori ucraini, che contemporaneamente hanno lasciato la regione di Cherson. Non si è trattato di una mossa molto oculata anzi, a ben vedere, è stata un'ulteriore spinta di questa regione fra le braccia dei russi.
https://t.me/southtower/6017

FRONTE TRANSNISTRIA

Armiamo la Moldavia!

Complimenti alla NATO-UE, che ha deciso di armare la Moldavia così che possa difendersi dalla Transnistria... ovvero possa riprendersi Tiraspol'... finora son solo dichiarazioni di intenti.
https://t.me/anna_news/30813

Allarmi bomba

Oggi per fortuna nessuna bomba vera, ma “solo” una valanga di allarmi bomba al telefono, verso tutte le sedi istituzionali, rivelatisi falsi. Il terrorismo psicologico danneggia, ma mai come una bomba vera.
https://t.me/anna_news/30840

---

100.000 baionette

Ancora sulla mobilitazione, i "teroborony" (difesa territoriale) da spedire al fronte sarebbero 17.000. Occorre ora capire come attingere dal potenziale dei 5 milioni di ucraini all'estero che non pensano minimamente a rientrare per farsi ammazzare.
https://t.me/rybar/32143

"Il giornale nel cestino dell’immondizia": inaugurata campagna acquisti CIA in Russia

Dopo la campagna "cervelli in fuga" inaugurata qualche giorno fa, dove si incoraggia scienziati e luminari delle varie discipline a lasciare la terra dei barbari orchi sanguinari e venire a respirare la libera e fulgida atmosfera democratica dell'Occidente, ora è la volta della CIA in piena campagna acquisti: avete rimostranze? Avete prove inoppugnabili (ma anche no...) dei pasti cannibalici di Putin e sodali? Seguite le istruzioni dell'agenzia e lasciate un messaggio cifrato nel cestino della spazzatura...
https://t.me/readovkanews/32764
... Attenti a non sbagliare cestino...

Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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Paolo Selmi
Wednesday, 04 May 2022 12:48
04/05/2022 12:30 Aggiornamento

“No value” = 205 milioni di corone svedesi (20 milioni di euro)


La prima notizia è una serie di documenti finiti in mano a un collettivo di hacker e che riguardano il traffico di armi dalla Svezia: due Declaration by end user e una richiesta, da parte dell’Ambasciata ucraina in Svezia a Mykola Stanislavovych Tochytskyi, vice ministro degli Esteri ucraino, per un’unica fornitura di armi.
https://t.me/hackberegini/845

La fornitura riguarda armi svedesi e nella fattispecie:
5.000 missili anticarro AT4
https://www.army-technology.com/projects/saabat4/
3.000.000 munizioni 7,62mm sk ptr 95 prj
470.000 munizioni 7,62 mm sk ptr 95 slprj
http://www.amkat.se/index.php?Env=Ammo&Menu_A=30&Menu_B=80&Menu_C=110&Menu_Value_A=7,62x54R&Menu_Value_B=All&Menu_Name=All

Notare nelle dichiarazioni “To the Government of Sweden” “NO VALUE” a penna (dichiarazione 1 per gli at4 e dichiarazione 2 per le munizioni)
E nella richiesta al governo ucraino per sganciare i soldi, LA CIFRA PER I SOLI MISSILI ANTICARRO PARI A 205 MILIONI DI CORONE SVEDESI! (quasi 20 MILIONI DI EURO!)
Per le munizioni il prezzo non era ancora noto...

La dichiarazione mendace è punita dal codice penale. Ma forse quando si tratta di armi, di “aiuti”, vale. Magari anche per i nostri “aiuti” che partono da Pratica di Mare.

Aggiornamenti a seguire.
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