23/06 ore 17:30 aggiornamento
FRONTE EST
Compare una cartina di RYBAR aggiornata:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/23/20230623165841-8e9dd167.jpg
Dove si vede chiaramente che BELOGOROVKA a est (ingrandimento) si cerca di aggirarla e chiuderla in una sacca, andando ad attaccare GRIGOROVKA.
Naturalmente, il primo passo sarà avvicinarsi quanto basta per tagliare gli approvvigionamenti fra le due città. Poi… si vedrà.
Siamo ancora in una fase decisamente preparatoria di un qualcosa che, se avverrà, quando avverrà, interesserà ben più di un centro sia pur strategico come quello summenzionato, o SPORNOE, poco più a sud, di cui abbiam parlato nell’aggiornamento precedente.
A questo proposito, la cartina di RYBAR si ferma a nord mostrando i riposizionamenti delle truppe russe che allargano la zona sotto il loro controllo a KREMENNAJA. Ma anche più a nord, sopra KUPLJANSK, i russi hanno attraversato il fiume OSKOL (cartina qui)
https://t.me/ukraina_ru/156292
in un punto che chi scrive osserva essere molto favorevole per costituire una testa di ponte per successive azioni offensive. Un’intera linea di fronte sta aumentando, senza fretta, progressivamente, la pressione. E una linea di difesa provata da mesi di dilapidazione totale di un patrimonio umano, anzi tutto, e di armamenti, sta iniziando a scricchiolare, dove più, dove meno.
Sul fronte SUD proseguono, incessantemente, violenti combattimenti ma nessun avanzamento da parte di una kontrastup NATO che mostra sempre più i propri limiti oggettivi.
https://t.me/boris_rozhin/89959
PONTE D’EMERGENZA SULLA CRIMEA
Mentre il presidente della regione di Cherson Sal’do constata di persona il buco da riparare,
https://t.me/jnb_news/29650
gli spioni NATO constatano con estremo disappunto che i russi hanno costruito un ponte provvisorio sotto i due bucati dai loro STORM SHADOW:
https://t.me/rybar/48850
Effetto dell'attacco con le loro nuove V2: nullo.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
*******************************************************
23/06 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE EST
La notizia sicuramente più di rilievo è quanto sta accadendo sul fronte EST. Piccoli movimenti, piccoli guadagni territoriali, ma su aree che è da luglio dello scorso anno che risultavano inaccessibili. Come intorno a SPORNOE, a sud-est di SEVERSK.
https://t.me/ukraina_ru/156272
Questo, unito alla conferma dell’ampliamento dell’area di controllo poco più a nord, sotto KREMENNAJA, lascia intendere abbastanza chiaramente che qualcosa si stia muovendo. E anche un po’ più di qualcosa.
https://t.me/polk105/8562
“CRASHTEST”
Così una testata tedesca in prima pagina ha definito la kontrastup… con la vignetta di un panzer tedesco (e bandiera gialloblu pitturata a fianco della croce nera) accartocciato contro un muro:
https://t.me/namarshe/6205
Mentre il mondo comincia a prendere coscienza delle dimensioni di questa ennesima tragedia targata NATO, dal fronte son sempre più frequenti le voci che parlano di un cambio di tattica da parte NATO. Si continua ad attaccare, ma in piccoli gruppi, cercando di SPARPAGLIARE uomini e mezzi, se non altro per limitare le perdite, per dare più possibilità ai “prescelti” per l’assalto del giorno di non finire kamikaze e tornare utili per un altro attacco:
https://t.me/notes_veterans/10505
Di fatto, la sostanza non cambia di molto in quanto i russi son piazzati lungo TUTTO quel perimetro. A cambiare, in definitiva, è solo la distribuzione dei tiri di artiglieria, anch’essi più sparpagliati, ma non l’effetto: non passano, come per esempio qui a Lobkovoe
https://t.me/namarshe/6204
o a ORECHOV, dove da ieri notte proseguono gli attacchi
https://t.me/rusich_army/9534
COSCRIZIONE OBBLIGATORIA PER TUTTI A CHERNIGOV
E’ ufficiale: A CHERNIGOV non serve più la cartolina di precetto per essere sbattuti al fronte. Basta avere dai 18 ai 59 anni. Se si rientra in quella fascia d’età e si è passata a suo tempo la “visita dei tre giorni”, diremmo noi, SI E’ OBBLIGATI a presentarsi al DISTRETTO.
https://t.me/RVvoenkor/47864
Questo, insieme ad altri segnali di intensificazione dell’attività di arruolamento, lascia presagire nuove mattanze in preparazione. E, in generale, nulla di buono.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
23/06 ore 08:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Ieri sera si è consumata, per ore, l’ennesima mattanza di uomini ucraini e mezzi NATO sopra RABOTINO, sempre fronte sud.
Alle 11 di sera la battaglia continuava da cinque ore (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/47841
Il copione identico a quello scritto per la “trionfale” kontrastup e seguito alla lettera da ufficiali che ricevono ordini categorici, a detta dei racconti dei prigionieri, della serie: “non fermatevi sino a quando non avete raggiunto il punto x”. Poi il punto x non lo raggiungono e lasciano il campo di battaglia con enormi perdite di uomini e mezzi.
Situazione invariata anche nell’altro punto caldo della kontrastup, ovvero sopra UROZHAJNOE (cartina di RYBAR qui)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/22/20230622221528-1e96775b.jpg
Messaggi di sfondamento diffusi improvvidamente sui social sono stati smentiti dai videomessaggi degli stessi soldati russi dai punti che, in teoria, sarebbero stati ceduti:
https://t.me/RVvoenkor/47850
Questo, mentre gli attaccanti, a cui spetta l’onere del maggior tributo di sangue rispetto ai difensori, perdono brigate intere in uno schiacciasassi che si sono creati da soli finendo in bocca ai russi (come ieri a MAKAROVKA, paesino attaccato a UROZHAJNOE)
https://t.me/namarshe/6191
Questo, mentre ancora STAMANE sono ripresi gli stessi attacchi suicidi, negli stessi punti di ieri. Notizia appena arrivata:
https://t.me/polk105/8557
SULLA RESPONSABILITA’ DEGLI UFFICIALI
Colgo l’occasione, nel DENUNCIARE la mattanza odierna, per puntualizzare una cosa, a mio avviso molto importante. A ballare il liscio si è in due, a litigare si è in due, a far la guerra e altre cose si è in due. Su questo non ci piove.
Così come non piove sul fatto che mentre nel ballo gli interessi COINCIDONO, nella guerra gli interessi sono DIAMETRALMENTE opposti.
Così come non piove sul fatto che la guerra è uno dei pochi luoghi in cui l’ESERCIZIO DELLA VIOLENZA non solo è legittimo, ma è ISTITUZIONALIZZATO e finanche formalizzato, in quanto stato d’eccezione, da un codice giuridico ad hoc.
Giudicare quanto accade in un conflitto con gli stessi criteri con cui si giudica una lite condominiale o familiare, anche se apparentemente mossi da dinamiche analoghe, è completamente fuorviante, oltre che errato.
A maggior ragione perché la guerra non è democrazia, non è movimento spontaneo, anarcoide, di uomini e mezzi. La guerra è un ambiente estremo, sancito per legge (diritto militare): è disciplina, è rispetto, fino alla morte, degli ordini impartiti. Morte che avviene in qualsiasi caso: sia per mano nemica nel corso di un combattimento, che per mano amica di chi ti aspetta nell’immediata retrovia e se vede che ti giri verso di lui ti pianta una pallottola in fronte (truppe barriera, plotone d’esecuzione).
Questo significa accettare anche il fatto che esista una catena VERTICALE di comando, dove chi dà gli ordini si assume TOTALMENTE l’onere della RESPONSABILITA’ degli stessi e degli effetti da essi provocati. LUI ORDINA alle sue truppe, RISPONDE totalmente delle sue truppe.
Esiste infine, giusto per non legittimare esecuzioni sommarie, torture, e altri orpelli dettati dalla bestia umana solo perché, magari, “esistono per legge”, sono “sanciti dalla legge”, una cosa strana chiamata CONVENZIONE DI GINEVRA. Che la UE conosce per citare, a sproposito, genocidi inesistenti.
A noi ora interessa per guardare, unicamente da questo punto di vista, che definiremo “umanitario”, la responsabilità degli ufficiali.
A questo proposito, la Croce Rossa Internazionale ha pubblicato un manualetto sull’argomento, diretto agli ufficiali, che riassume i punti della CONVENZIONE DI GINEVRA sull’argomento (citati a destra in rosso):
https://www.icrc.org/en/doc/assets/files/other/law6_final.pdf
A p. 6 estende la responsabilità degli ufficiali persino su atti di un suo sottoposto compiuto NON in ottemperanza di ordini particolari, SUA SPONTE. E l’ignavia non è una scusa:
Commanders will be held criminally responsible under the law if:
• they knew, or should have known, that subordinates were going to break the law, i.e. commit a war crime, but did nothing to prevent it;
• they fail to take any action against (punish or report) subordinates who have already committed a war crime.
A commander therefore cannot use the excuse, “I did not know”.
Command means just that – being in control and being responsible for what is happening in your command all the time, every time.
Andiamo ora a pagina 8, dove si parla di PIANIFICAZIONE di un’attività bellica. E arriviamo a questo punto:
The intelligence process, as well as telling you about the enemy, also lets you know about the precautions to be taken during an operation. You must act accordingly as a matter of routine. Your aim must be to do everything feasible to verify that the objectives to be attacked are neither civilians nor civilian objects and are not subject to special protection. “Feasible” means that you have to do everything that is practically possible,taking into account all the circumstances ruling at the time, including both humanitarian and military considerations.
La Convenzione sancisce, per iscritto, che da questa strana, atavica, interazione fra due parti contrapposte chiamata GUERRA, scaturiscono effetti, alcuni dei quali IMPREVEDIBILI e molti invece PREVEDIBILI, anzi, prevedibilissimi.
Anzi, l’Ufficiale è RESPONSABILE di tutto quanto accadrà dopo. Secondo la Convenzione di Ginevra, la sua attività di pianificazione DEVE, OBBLIGATORIAMENTE, includere una valutazione dell’impatto sui civili.
Guardiamo quanto accaduto ad ARTEMOVSK. Un esercito in palese inferiorità ha ricevuto l’ordine prolungare la propria agonia, il proprio annientamento, durato sei mesi, in un contesto di guerra urbana che di per sé sarebbe già un crimine. Perché chi impartisce l’ordine di tenere sa che l’effetto del proprio ordine sarà l’annientamento della struttura civile e dei civili che sono dentro, qualora si rifiutassero (ed è nel loro diritto) di andarsene e “aspettino” la parte contrapposta. O la guerra dà potere di vita o di morte su tutti, donne, vecchi e bambini?
Questo canale di servizio,
https://t.me/s/rus_bakhmut
forniva ogni giorno gli elenchi di civili evacuati dai russi, man mano che liberavano settori della città. Le FAB che usano a Pjatichatki lì non le hanno usate, proprio in corrispondenza di tali leggi previste dal diritto internazionale. Viceversa, il condominio con i murales giganti della famiglia felice è stato letteralmente demolito dalle ff.aa. ucraine. Per evitare che i russi facessero come avevan fatto loro sino ad allora, piazzandosi sopra e tirando di artiglieria.
ARTEMOVSK non costituiva ALCUNA RILEVANZA STRATEGICA, avendo poco dietro una linea analoga, NATURALE (linea collinare), formidabile dal punto di vista dell’efficacia della capacità difensiva, e a oggi nemmeno intaccata. Le VALUTAZIONI di cui sopra, sia MILITARMENTE che dal punto di vista UMANITARIO, ai sensi della già citata Convenzione di Ginevra, COINCIDEVANO (ripeto, coincidevano!) nel fare quella mossa. Che però non è stata fatta. Motivo? Il più deleterio: PROPAGANDA e SOLDI DA PARTE DI UN COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE BISOGNOSO DI “FAR GIRARE LA RUOTA” DEI PROPRI PROFITTI, DELLE PROPRIE, CONTINUE, COMMESSE DA CENTINAIA DI MILIONI DI DOLLARI A “PACCHETTO” STACCATO! Risultato, una mattanza di soldati ucraini senza precedenti nella storia di una battaglia inutile, una città rasa al suolo, un diritto internazionale divenuto poltiglia, insieme al fango del disgelo circostante.
Ciò non toglie che la catena di comando NATO-ufficiali locali sia, ai sensi di tale Convenzione, RESPONSABILE pienamente dell’accaduto, come da noi denunciato per mesi, e COLPEVOLE di CRIMINI DI GUERRA.
Veniamo ora alla “kontrastup”. Controffensiva con ormai quasi trecento attacchi in meno di tre settimane.
Proseguiamo nella lettura del trafiletto precedente:
Your choice of means and methods of attack must aim at minimizing civilian casualties and must ensure that you will not decide to launch an attack which may be expected to cause collateral damage which would be excessive in relation to the concrete and direct military advantage anticipated. As you can see, even in the normal process of planning the law comes into play and must influence your final decisions.
IL “DANNO” NON DEVE ESSERE “ECCESSIVO” IN RELAZIONE AL “VANTAGGIO MILITARE” CONCRETO E DIRETTO PREFISSATO. "NON LANCERAI UN ATTACCO" IN TALI CONDIZIONI!
Quasi 300 attacchi, DECINE DI MIGLIAIA di morti e ancor più feriti, MIGLIAIA di carcasse di mezzi fumanti, PER CINQUE VILLAGGI (forse meno a oggi).
GLI ORDINI NON SI DISCUTONO. MA QUANDO PROSEGUIRE IN QUESTA MATTANZA DIVERRA’ UN CRIMINE DI GUERRA? QUANDO IL “DANNO” SARA’ CONSIDERATO “ECCESSIVO”????????
Questo, al netto di altre "inezie", come:
The orders must clearly indicate localities and objects to be avoided. They must give exact details for the rapid evacuation of the wounded, for the treatment and evacuation of any POWs, for respect and collection
of the dead, including those of the enemy.
Qui, come denunciato ieri, siamo al livello che i blindati lasciano la fanteria, fanno inversione, e se la danno a gambe! Non esiste nessun piano di evacuazione! Neppure prima. Quel Leopard che si è ingroppato in retro il blindato che lo stava trainando, è lì a dimostrarlo. I cadaveri dei soldati lasciati in fretta e furia da soldati in fuga nel panico più totale sono lì a dimostrarlo. LA VERGOGNA DI UN ENNESIMO CRIMINE DI GUERRA TARGATO NATO E’ LI’ A DIMOSTRARLO.
Da parte di questo spazio, da parte mia, la denuncia di questi CRIMINI DI GUERRA continuerà finché saranno perpetuati, FINCHE’ IL POPOLO UCRAINO, SOLDATI SEMPLICI COMPRESI, RESTERANNO OSTAGGI DEI CRIMINALI CHE, DI TALI ORDINI, DI TALE MATTANZA, DI TALI CRIMINI, SONO PIENAMENTE RESPONSABILI.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
22/06 ore 18:30 aggiornamento
MOVIMENTO AD EST
Sotto KREMENNAJA i russi son riusciti ad avanzare fra la fitta vegetazione circostante di due km verso sud:
https://t.me/polk105/8545
RYBAR sottolinea con un bel rosso vivo questo avanzamento
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/22/20230622145652-2b6d3b5f.jpg
e mostra come le città sottostanti di GRIGOROVKA e, soprattutto, BELOGOROVKA siano i veri obbiettivi di questo movimento, che consentirebbe ulteriori avanzamenti rispetto a SEVERSK.
Questi, come i già citati movimenti sopra KUPLJANSK, salvo cedimenti improvvisi e altrettanto imprevedibili, sono solo azioni preparatorie, per posizionarsi su aree più congeniali ad azioni offensive, collocate più in là nel tempo (non prima di agosto, si ritiene qui, per esempio)
https://t.me/OstashkoNews/79066
ZAPOROZH’E: NESSUNA VARIAZIONE
Ai russi in questa fase fa comodo stare in difesa e smantellare, pezzo pezzo, gli attaccanti che si concentrano coi pezzi migliori. Come questa colonna di sistemi missilistici AVENGER in fiamme:
https://t.me/RVvoenkor/47815
A distruggerli droni da poche migliaia di euro. Questi Avenger sono arrivati a novembre dello scorso anno in una commessa (pardon, “pacchetto di aiuti”) da 400 milioni di dollari:
https://www.defensedaily.com/u-s-new-400-millon-weapons-deal-for-ukraine-includes-avenger-air-defense-hawk-missiles/international/
Un cambio alla pari…
Anche per questo, per evitare questi “cambi alla pari”, le forze NATO hanno cambiato tattica: portano i soldati a ridosso della linea di fronte, li scaricano e fanno al volo marcia indietro. I soldati si trovano così da soli ad andare verso assalti sempre più suicidi, lungo campi minati e con il rischio di divenire facile preda dell’artiglieria appostata nelle trincee russe. Questo, mentre gli aerei rincorrono i blindati e i carri armati appostati nelle retrovie e li continuano ad abbattere.
Raggruppamenti che, in questo momento, faticano dopo ogni assalto sempre più ad effettuarsi, con conseguente rallentamento (o impantanarsi) dell’azione offensiva NATO.
PRIMA E DOPO L’ALLAGAMENTO NELLE RIPRESE DEL SATELLITE SPIONE
Immagini BBC prima e dopo mostrano come il letto del DNEPR si stia prosciugando sotto NIKOPOL e all’altezza della diga KACHOVSKAJA:
https://t.me/RVvoenkor/47813
Tuttavia, i tempi non sembrano essere ancora maturi per la kontrastup… un carro armato in quel pantano rischia di trovarsi peggio che sulle sabbie mobili…
https://t.me/OstashkoNews/79066
...resta comunque il fatto che
1. sia questione di tempo
2. i cinegiornali luce u-ccidentali non nascondano ormai l’eccitazione per questa nuova, a quanto pare imminente, mattanza di soldati ucraini, nella direzione venutasi a creare dopo che i russi a sentir loro han deciso di spararsi da soli, provocare danni enormi ai loro villaggi, alla loro agricoltura e alla loro popolazione, lasciare la Crimea a secco o quasi e invitare i soldati ucraini a invaderli, “one more time”… (SPQR, d’altronde è Sono Pazzi Questi Russi… Goscinny e Uderzo lo sapevano ma hanno tenuto il mondo all’oscuro di questo quarto segreto)
A proposito di questo, truppe si stanno ammassando a KRIVOJ ROG e sopra CHERSON
https://t.me/polk105/8546
mentre le perdite attuali saranno compensate da un nuovo giro di coscrizione obbligatoria, altri 70-90.000 “volontari” da mandare al massacro:
https://t.me/rezident_ua/18427
PERCORSI ALTERNATIVI
Quelli per passare dalla Crimea a Cherson indicati sulla mappa
https://t.me/ukraina_ru/156107
Almeno per qualche settimana, finché il buco sul ponte non sarà tappato e i collaudi per garantirne portata e transitabilità effettuati con successo.
https://t.me/ukraina_ru/156106
ERA DOMENICA
Era domenica il 22 giugno 1941. Alle 4 del mattino iniziava l’Operazione Barbarossa. Da allora alla fine del conflitto, alla kapitulacija dei nazifascisti, a quella bandiera rossa piantata sopra il Reichstag, sarebbero passati 1418 giorni.
https://t.me/kom_mir/4123
I lacché locali delle centurie nere, i seguaci del sig. Bandera, a cui oggi i fascisti ucraini intitolano piazze, strade, istituti, nella celebrazione di un’identità nazionale che fa di questo criminale il fulcro del suo stesso mito fondativo, furono responsabili, al pari dei loro padroni nazifascisti, di quanto segue:
- 1.300.000 soldati ucraini caduti al fronte (16% delle perdite complessive dell’Armata Rossa)
- 1.336.000 ucraini morti nei campi di concentramento nazisti
- una cifra da 8 a 10 milioni fra caduti e dispersi nel periodo dell’occupazione nazifascista
- 714 città rase al suolo dai nazifascisti
- 28.000 villaggi di campagna parimenti rasi al suolo
Questo il tributo di sangue della Repubblica Socialista Sovietica d’Ucraina (e Crimea esclusa, come da suddivisione amministrativa dell’epoca). Inoltre, per atti di eroismo 2.021 ucraini ricevettero l’onorificenza più alta dell’Unione, ovvero Geroj Sovetskogo Sojuza.
https://t.me/ukraina_ru/156108
Quando i nazifascisti del regime di Kiev intitolano una nuova strada a Bandera, o smantellano un monumento ai caduti della II Guerra Mondiale, sputano sul loro stesso popolo, su una delle sue pagine più tragiche, generate dai loro attuali riferimenti ideologici.
Un sacrificio enorme per cui il mondo intero, a partire da noi, dovrebbe essere a questo popolo, parte integrante e costitutiva del popolo sovietico, ETERNAMENTE riconoscente. Un sacrificio enorme che ebbe inizio da quella maledetta domenica.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
******************************************************
22/06 ore 12:30 aggiornamento
MADRELINGUA
Questo filmato, di per sé abbastanza penoso, ci introduce a un argomento invece molto interessante e per nulla ristretto a presunti “addetti ai lavori”:
https://t.me/ukraina_ru/155994
Anzi, all’atto pratico, molti concetti risultano immediatamente comprensibili, “naturali”, ovvi… ma visto che su questo, meglio, usando anche questo come pretesto, si combattono guerre, tanto ovvi e “naturali” non sono.
La ragazza ucraina involontaria protagonista di questo siparietto comico è madrelingua russa. Madrelingua è qualcosa più di una LINGUA NAZIONALE.
“Madrelingua”, per esempio, in molte zone del nostro Paese (dal nord al sud, senza alcuna distinzione), è il dialetto che si parla in famiglia, nella cerchia degli amici più stretti, in un intero paese, provincia o area.
“Madrelingua” è l’espressione immediata di un qualsiasi contenuto interiore che si esprime tramite logos, il “verbo” che “era in principio”, e che è sia parola che pensiero. Se mi esce “ce bbuei?” anziché “che vuoi?”, piuttosto che “ti xe un mona” anziché “sei uno stupido”, significa che il mio piano logico-cognitivo profondo si poggia su un sistema linguistico che NON è la lingua nazionale.
Meglio, potrebbe NON COINCIDERE PIENAMENTE con la lingua nazionale. Potrebbe essere “un po’ e un po’”. Una transizione su cui intervengono fattori OMOGENEIZZANTI, standardizzanti, anche radicali (i mezzi di comunicazione di massa), oltre che GENERAZIONALI.
“Madrelingua”, allo stesso modo, per molti residenti nel nostro Paese (con la “p” maiuscola) provenienti da Paesi diversi, è la “madrelingua” del Paese d’origine, o il dialetto dell’aerea di origine: come noi un secolo fa, né più né meno. Parlavamo l’unica lingua che conoscevamo, il dialetto, qui PRIMA di prendere il bastimento, continuavamo a parlarlo di là, anche DOPO aver preso il bastimento. Lo stesso fanno i cinesi di Wenzhou, che non parlano mandarino qui tra di loro ma Wenzhouhua (dialetto di wenzhou). E così via.
FIN QUI, DINAMICHE ABBASTANZA COMUNI: MODELLO CONSOLIDATO, per cui basta cambiare fenomeno migratorio e tutto torna, come in un orologio svizzero.
Persino il modello assimilatore, omogeneizzante, standardizzante di cui sopra, mi si perdoni il gioco di parole, è abbastanza “standardizzato” su binari noti e limitati: i francesi fanno in un modo, i tedeschi in un altro, gli anglofoni in un altro ancora… noi italiani, beh, non abbiamo neppure “i soldi per piangere” (la sceneggiata è indubbiamente roba nostra…), “ce bbuèi frate mia”? Che “integriamo”? Guardate la tv, i social, i cartelloni pubblicitari… arrangiatevi!
Persino la miseria nostrana, che tra l’altro coinvolge in processi di analfabetismo di ritorno i nostri stessi concittadini, ma questo è un altro discorso ancora, rientra tutto in schemi noti, patologicamente cronici.
In ogni caso vale la pena notare che NESSUN “LESSICO FAMIGLIARE” mette in discussione un’appartenenza nazionale. Valeva nel caso dei dialetti (e dei fenomeni migratori passati), molto più lentamente – e a causa dell’assoluta mancanza di percorsi di integrazione – vale già per i fenomeni migratori che hanno interessato e interessano il nostro Paese.
Quello a cui stiamo assistendo in UCRAINA e, come vediamo in questo video, AL POPOLO UCRAINO INDIPENDENTEMENTE DA DOVE SI TROVI ATTUALMENTE, è un “mostro” dai connotati ancora inediti e non studiati.
UN “MOSTRO”, UNA CHIMERA CHE TRAVOLGE UN POPOLO INTERO, AMPUTANDONE E ANNICHILENDONE QUALSIASI PERCORSO IDENTITARIO SINORA OCCORSO, TENTANDO (INUTILMENTE) DI REINGEGNERIZZARLO IN MODO DEL TUTTO ARTIFICIOSO (ANCORCHE’ ARTIFICIALE).
Ma andiamo al video. Una ragazza ucraina (supportata da una “spalla” che resta fuori dal campo di ripresa) fa conoscenza in videochat con un ragazzo (supportato invece da due degni compari, assolutamente “visibili”).
I ragazzi sono dell’area ex-sovietica, parlano fra loro nella loro madrelingua, si rivolgono in inglese e, quando sentono “from Ukraine” propongono “speak Russian?” (che per loro sarebbe più congeniale, ma anche per lei… a loro sembra una proposta intelligente).
Lei cambia subito faccia e … “speak Ukranian”. Che loro non parlano, perché sarebbe come chiedere alla ragazza di parlare nella loro madrelingua. Quindi nessun problema, pour l’amour questo e altro, restiamo in inglese.
Alla seconda domanda la ragazza va in crisi e le scappa (MADRELINGUA!) in russo, “come si dice ‘son qui da oltre sei mesi’?” (Kak skazat, chto ya tut zhivu uzhe polgoda?!)
Al che i ragazzi, il trio marpioni, cominciano a ridere sotto i baffi. “Speak Ukranian”… e subito alla prima si lascia scappare un’esclamazione di panico adolescenziale… in russo?
Infatti la pantomima dura altri venti secondi e alla fine cede dicendo “ragazzi, parliam russo e chiudiamola qui”.
Sintetizzando: una ragazza ucraina per sentirsi u-ccidentale (tatuaggio d'ordinanza già fatto... più uccidentale di così!)
- rifiuta la parte di sé più profonda, il russo MADRELINGUA,
- si identifica in una lingua per lei scolastica e che non parla nessuno a parte lei e i suoi concittadini PERCHE’ OBBLIGATI A FARLO da un regime che la impone, artificialmente, come lingua nazionale… e
- cerca di esprimersi con altri russofoni (perché è quella la lingua veicolare dell’Impero, non il russo! Neanche fra i migranti stessi!) … in un inglese che neanche sa!
Un popolo intero in una situazione simile, se non peggiore, a quella di questa ragazza. Ma per l’U-ccidente il genocidio lo fanno i russi.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
21/06 ore 18:30 aggiornamento
DAL FRONTE
PJATICHATKI, sotto Zaporozh’e, fronte SUD, è tornata nuovamente in mano russa, come mostra questa carta aggiornata di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/21/20230621151854-c2cb3e0b.jpg
Circondati e colpiti da artiglieria e aviazione da ogni direzione, le truppe ucraine sono ripiegate verso nord:
https://t.me/RVvoenkor/47739
Notizia importante non tanto per il paese in sé, o per le sue rovine, quanto per il fatto che la kontrastup NATO non riesce (come prevedibile, del resto, alla luce di tutto quanto ci siam detti in questi giorni) a tenere le posizioni, è continuamente ricacciata indietro, assalto dopo assalto.
Stesso discorso sul fronte EST: intorno ad ARTEMOVSK non passano!
https://t.me/RVvoenkor/47745
Poco più a nord, invece a sudovest di KREMENNAJA, sono gli stessi comandanti ucraini ad ammettere avanzamenti russi in direzione di KRASNYJ LIMAN:
https://t.me/boris_rozhin/89795
Attenzione, che se dovesse cedere quella linea di fronte non solo andrebbe in frantumi una parte consistente di guadagni territoriali del regime di Kiev dell’anno scorso, l’unica peraltro “conquistata sul campo”, ma sarebbe minacciato l’intera, attuale retrovia del fronte EST.
E questo ci porta ad alcuni SCENARI POSSIBILI:
- un’offensiva non più limitata a qualche centro abitato, ma su ampia scala, da attuarsi non appena le forze NATO si saranno esaurite al punto giusto
- a questo proposito, due o tre settimane ancora così, e “il grosso delle truppe” non sarebbe più quello delle retrovie ma quello andato a frantumarsi contro le trincee russe
https://fondsk.ru/news/2023/06/21/svo-na-ukraine-grozovye-predznamenovaniya.html
- In altre parole, le ff.aa. ucraine cadrebbero NUOVAMENTE vittima di una condotta pessima loro imposta dai padroni NATO e dai loro vertici politici e militari. Pagherebbero lo spreco inutile, criminale, di vite umane cui sono state costrette dai loro “piani” geniali, oltre che di mezzi.
- Pagherebbero la mancanza di analoghe strutture difensive come quelle approntate dai russi, basandosi unicamente su barriere civili (case popolari disposte su file parallele perpendicolarmente al senso di attacco, dato dalla strada di accesso alle stesse), strutture urbane da ridurre in macerie nella speranza di tirare uno, due mesi di più.
Un errore, meglio, una CONCATENAZIONE, una SERIE di errori che, questa volta, potrebbe costare ai loro padroni MOLTO caro.
“STRAGE DI BOLOGNA, USTICA, GLADIO / CUMULI DI SCHELETRI AMMASSATI IN UN ARMADIO”...
Altro che musica “trapp”! Sarò vecchio, “boomer”, ultra-boomer… ma “Fight da faida” all’epoca spaccava! La sapevamo a memoria, la gridavamo ogni due per tre… “Alpi, Salento un solo movimento, tutti sul sistema pretendiamo un cambiamento…”... in faccia ai leghisti! Altro che voce sdoppiata e tono da funerale o da vitello condotto al macello...
A proposito di Gladio, per chi fosse interessato, giro questo lavoro di thegrayzone, alla luce di faldoni anglofoni appena desecretati.
https://thegrayzone.com/2023/06/19/files-british-natos-secret-terror-armies/
Metà di quanto scritto (e anche più di metà) son cose note… almeno, per chi all’epoca aveva seguito il dibattito parlamentare, le gesta di Kossiga con la K, di cavalieri mascherati con la tessera P2, oltre che le magistrali ricostruzioni di Fracassi e compagni su Avvenimenti.
Il lavoro di grayzone fa riferimento a questo documento NATO desecretato, contenente una memoria di Fulci, dove compare un riferimento a 139 depositi segreti di armi di cui, anni più tardi, ne furono “dissotterrati” e trasferiti solo 127:
https://thegrayzone.com/wp-content/uploads/2023/06/Aide-Memoire.pdf
Quello che però è interessante è l’introduzione a questo memoriale, dove si riporta:
Fulci said that weapons used in some terrorist incidents had come from stores established by Gladio. In answer to a question as to whether Gladio had deviated from its proper objectives, Fulci said he could not add to what was in the aide memoire.
Armi “usate in alcuni incidenti terroristici” provenienti da quei depositi segreti, risposta “non ho nulla da aggiungere” alla domanda esplicita: “Gladio ha deviato dai suoi obbiettivi originari?”
Un cablogramma sempre del ’91, e sempre recentemente desecretato, mostra la preoccupazione negli ambienti britannici circa “i dettagli delle misure britanniche nell’operazione Stay Behind del 1964” (“DETAILS OF UK STAY BEHIND MEASURES IN 1964”) qualora magistrati impiccioni volessero chiedere a qualcuno di testimoniare (SUBPOENA). Anzi, ammettono che ciò potrebbe accadere (“IT IS CERTAINLY POSSIBLE THAT ONE OF THE SEVERAL INVESTIGATING MAGISTRATES NOW PURSUING INDEPENDENT BUT OVERLAPPING ENQUIRIES INTO ASPECTS OF GLADIO HAS ISSUED OR INTENDS TO ISSUE ONE.”)
https://thegrayzone.com/wp-content/uploads/2023/06/Piano-Solo.pdf
Interessante, infine, la memoria di ASHTON, all’epoca ambasciatore a Roma, datata novembre 1990 e protocollata a gennaio 1991, memoria anch’essa recentemente desecretata. Dove spiega con parole sue il compromesso storico, il governo di unità nazionale, e il rapimento. Le Brigate Rosse erano in contatto coi servizi segreti. E questi ultimi si lavarono le mani e rinunciarono a compiere quei passi che avrebbero consentito di arrivare ai rapitori e a salvare la vita di Moro. Si menziona anche la P2, tra l’altro.
“There is circumstantial evidence one or more of Moro’s kidnappers was secretly in touch with the security apparatus at the time; and that the latter deliberately neglected to follow up leads which might have led to the kidnappers and saved Moro’s life”
https://thegrayzone.com/wp-content/uploads/2023/06/Ashton-Note.pdf
Memoria di Ashton intitolata, emblematicamente, “Ghosts from the past”. I fantasmi del passato che ogni tanto, periodicamente, tornano a bussare alla porta. O ad aprire armadi. Guardo un canale telegram russo in cerca di tutt’altro, e mi trovo davanti il link a un pezzo sul coinvolgimento dei servizi segreti britannici in Gladio!
https://t.me/rybar/48740
Apro i link, leggo i pdf, e torno di colpo con la mente a poco più di trent’anni fa. Ero da poco diventato maggiorenne in quel periodo, leggevo avidamente Avvenimenti, cercavo di ricostruire, di capire. Seguivo i lavori delle commissioni di indagini parlamentari, le inchieste. Mi chiedevo come mai, per quei fatti, descritti in immagini che avevo incise nella memoria in bianco e nero di un tubo catodico, o di titoloni e foto sgranate dei quotidiani, non fosse stata fatta ancora GIUSTIZIA.
Oggi son qui come tanti altri compagni ad affacciarmi, ogni due per tre, su canali telegram con la stessa avidità di sapere, di capire, che avevamo allora. Siam diminuiti, da allora, e di brutto. Di speranze che sia fatta GIUSTIZIA, in generale, ne coltivo, ne coltiviamo sempre meno. Ma non molliamo. Chissà se mia figlia, se i nostri figli, faranno in tempo a vedere desecretati quei documenti e a dirci, o almeno a pensarlo ricordandosi di noi: “avevate ragione”… non eravate complottisti, terrapiattisti… non molliamo, compagni. Non molliamo!
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
**********************************************************
21/06 ore 13:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Situazione sostanzialmente immutata su tutti i fronti. Anche su quello che va da sopra KUPLJANSK a KREMENNAJA, dove gli avanzamenti dichiarati giorni scorsi su alcuni canali non sono stati poi confermati e la situazione rimane tanto confusa quanto, per l’appunto, invariata.
https://news-kharkov.ru/society/2023/06/21/49324.html
et
https://news-kharkov.ru/society/2023/06/21/49290.html
Da quel poco che si capisce, pare più un tentativo di tenere sotto pressione una linea di fronte e impedire così che, a cuor leggero, si trasferiscano da lì uomini e mezzi verso linee decisamente più calde. Ed è quanto, peraltro, sta accadendo: reparti di élite formati alle scuole estere NATO si stanno ammassando proprio dalle parti di KRASNYJ LIMAN:
https://t.me/epoddubny/16471
Situazione invariata anche ad AVDEEVKA e MAR’INKA, che ieri con perdite pari a quattrocento soldati ucraini si è rivelato il settore (Doneck) con maggiori perdite.
https://t.me/mod_russia/27656
Duecento soldati invece è stato il bilancio delle perdite dove sino a oggi si è diretta la kontrastup NATO. Alle due di oggi pomeriggio i tentativi di attacco non si arrestavano
https://t.me/rusich_army/9498
ma la situazione nel complesso veniva descritta come “relativamente tranquilla” (Относительно тихо). Sempre la stessa fonte lasciava intravedere che CHARKOV potrebbe costituire presto il prossimo incubo per i generali NATO.
https://t.me/polk105/8511
Intanto, in u-ccidente si accorgono di 200 “nuovi” km di linea di fronte che puf, come per magia, una diga fatta saltare avrebbe creato. Il fango si secca, le acque si ritirano, laddove prima attaccare sarebbe stato impossibile oggi si aprono praterie pressoché sconfinate…
https://t.me/RVvoenkor/47732
… sono proprio dei masochisti questi russi a far saltare le loro dighe, ad avere loro la maggior parte dei villaggi evacuati, a perdere raccolti interi e a creare i presupposti per l’apertura di un altro fronte... contro di loro.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
21/06 ore 08:30 aggiornamento
QUANDO IL GENOCIDIO DI UN POPOLO "FA PARTE DEL PIANO"
Il DNEPR sta prosciugando la piena, come mostra questa foto satellitare del prima e dopo, preparando il terreno per la tanto agognata estensione di kontrastup su questo fronte, ritenuto a torto o a ragione meno ostico di quello dove stan morendo decine di migliaia di persone:
https://t.me/RVvoenkor/47703
Sul fronte EST aumentano i tentativi di sfondamento sia a KREMENNAJA (cartina di RYBAR QUI)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/20/20230620205736-2115909b.jpg
che sopra e sotto ARTEMOVSK (altra cartina di RYBAR qui)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/20/20230620221425-10f18b19.jpg
Sul fronte più caldo, sotto ZAPOROŽ’E, è stata l’ennesima notte di inferno (per gli assaltanti): attacchi NATO si sono susseguiti, PROPRIO DOVE ANCORA NON ERANO STATI RACCOLTI I CADAVERI DEI COMPAGNI CADUTI E FUMAVANO LE CARCASSE DISTRUTTE DALL’ASSALTO PRECEDENTE, tutti respinti.
https://t.me/ukraina_ru/155844
L’ECCEZIONE (le gravi perdite senza alcun risultato immediato) DIVENUTA NORMA, L’ASSUEFAZIONE AL MASSACRO COME ACCETTAZIONE IMPLICITA DELLO STESSO (da parte nostra, ovviamente… non da chi si agita, si dibatte strenuamente fra le spire del boa constrictor NATO… ma le notizie in anglofono sono destinate a noi, non a loro…)
STANNO DIVENTANDO IL TRATTO DISTINTIVO DI QUESTA FASE TRAGICA DEL CONFLITTO, DELLA TRAGEDIA COLLETTIVA DI UN POPOLO.
Notiamo il passaggio della PROPAGANDA, della VERSIONE UFFICIALE u-ccidentale
- dalla PANTOMIMA DEL “VE L’AVEVAMO DETTO” ad ARTEMOVSK, ovvero di una NATO che fa la morale al regime fantoccio da essa sostenuto per aver peccato di “intransigenza” nel tenere per sei mesi una posizione ASSOLUTAMENTE INDIFENDIBILE, generando una CARNEFICINA,
- all'ACCETTAZIONE PALESE, non solo come dato di fatto, ma come parte di un piano: "LO AVEVAMO MESSO NEL CONTO SIN DALL'INIZIO". Questa DICHIARAZIONE UFFICIALE dei PADRONI NATO, rilasciata IERI (non a inizio giugno, IERI):
"I think our assessments have been pretty clear from the beginning. [...]
We know this is going to be a hard fight. We know this is going to take time. And we are confident that the Ukrainians have what they need."
“LE COSE PER NOI ERAN CHIARE SIN DALL'INIZIO [...]
SAPPIAMO CHE SARA’ UN COMBATTIMENTO ASPRO. SAPPIAMO CHE CI VORRA’ DEL TEMPO. E SIAMO FIDUCIOSI NEL FATTO CHE I GLI UCRAINI ABBIANO CIO’ DI CUI HANNO BISOGNO.”
https://www.defense.gov/News/Transcripts/Transcript/Article/3433535/deputy-pentagon-press-secretary-sabrina-singh-holds-a-press-briefing/
Al che i russi commentano:
“Gli USA considerano l’ECCIDIO degli ucraini durante la controffensiva, UN TRATTO DISTINTIVO DI QUESTO CONFLITTO (характерной частью конфликта) DI CUI WASHINGTON E’ AL CORRENTE E TIENE NEL CONTO”.
США считают гибель украинцев в ходе контрнаступления характерной частью конфликта, о которой Вашингтон знал и принимал в расчет — Пентагон
https://t.me/bbbreaking/158430
Ovviamente, questo SMONTA ANCHE LA PROPAGANDA PRECEDENTE, perché che differenza c’è fra il “ve lo avevamo detto” di prima e il “va bene così, è giusto così” di adesso?
Qual’è non solo la differenza QUANTITATIVA (inesistente, anzi, ne stan morendo di più adesso), ma QUALITATIVA?
Solo il fatto che PRIMA si DIFENDEVA L’INDIFENDIBILE e ORA si ATTACCA L’INATTACCABILE?
Solo il fatto che PRIMA si è attribuita la paternità della carneficina di ARTEMOVSK alla testa malata di patàca e generali mascelloni e ORA è tutta FARINA DEL SACCO NATO (mesi e mesi di elaborazione)?
Siamo all’assurdo del pugile che torna all’angolo, a ogni ripresa sempre più suonato, e l’allenatore gli dice “vai che vai bene”… con al posto di un pugile solo un popolo intero.
“It's become more of a grinding battle every day. ” “Sta diventando, ogni giorno che passa, qualcosa di più di una battaglia sanguinolenta”. Ma tutto questo faceva parte del piano: “our assessments have been pretty clear from the beginning. ” Le cose per noi erano chiare sin dall’inizio.
Nel frattempo, I CIMITERI NON HAN PIU’ POSTO, lo racconta anche il NYT nelle sue “storie” (ormai ho imparato che nei “social” ci sono le “storie”… e pensa che una volta si diceva “non fare storie”, “non raccontarmi storie”… ora è tutto "storie", prima ancora "narrazioni"...). Sta di fatto che si riesumano tombe su tombe per tumulare i nuovi cadaveri, e quelli dopo, e quelli che continuano a giungere.
https://www.nytimes.com/2023/06/19/world/europe/ukraine-soldier-funerals-lviv.html
Il piano “geniale” dei criminali NATO consiste, banalmente, nella QUANTITA’ gettata a bomba (263 ASSALTI IN DUE SETTIMANE) per fiaccare le resistenze nemiche.
Se le resistenze cedono, è servito a QUALCOSA, altrimenti… si penserà.
Quel QUALCOSA potrebbe essere uno sfondamento di massa alla breccia aperta dalla massa di carne da cannone attualmente in distruzione assalto dopo assalto: a tale proposito notiamo che il grosso delle truppe non è ancora entrato nel tritacarne (anche se è “sfoltito” dagli attacchi notturni alle retrovie, che ogni notte martellano costantemente i punti di concentramento di uomini e mezzi).
Oppure, quel QUALCOSA potrebbe essere lo sfondamento su un ALTRO FRONTE. Il DNEPR che si prosciuga, un’avventura suicida nelle regioni russe del nord… poi l’Ucraina è finita, sinceramente, geograficamente parlando…
Un SECONDO TEMPO che necessita di questo PRIMO TEMPO, un TRIBUTO DI SANGUE che seguirà l’ATTUALE, come questo è succeduto a quello di ARTEMOVSK.
Ma così come l’Ucraina “finisce”, geograficamente, con i fronti aperti da una diga fatta saltare e quelli che portano a nord direttamente a Pietroburgo e Mosca (ma va bene tutto, “who am I to disagree”, comunque o lì, o là, da tutte le altre parti si sta già combattendo),
anche il popolo ucraino sta “finendo”, si sta esaurendo, si sta consumando, e neanche tanto lentamente.
IL VERO GENOCIDIO DEL POPOLO UCRAINO E’ QUELLO NATO E, COSI’ COME AMMETTONO ORMAI SENZA ALCUN PUDORE, “FA PARTE DEL PIANO”. Come quelli dei loro predecessori tre quarti di secolo fa.
Aggiornamenti a seguire.
********************************************************
20/06 ore 18:30 aggiornamento
SOTTO ORECHOV
Situazione sul campo sostanzialmente immutata, se non per il fatto che i russi siano passati, nel pomeriggio, al contrattacco, colpendo con la propria artiglieria pesante tutte le aree fra LUGOVOE e PJATICHATKA dove le truppe ucraine cercano ancora di affacciarsi verso sud.
https://t.me/ukraina_ru/155735
MAR’INKA
Rybar in questa cartina
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/20/20230620134440-a2d90796.jpg
Conferma la presa della collina denominata Zverinec e del conseguente ampliamento delle zone liberate lungo il perimetro antistante la stessa. Di fatto, niente di eclatante, anche se NOVOMICHAJLOVKA e PARASKOVIEVKA a sud-ovest sono decisamente più esposte, ora. Vedremo gli sviluppi.
SEMPRE PIU’ PRIGIONIERI FRA LE FILA UCRAINE...
Questo filmato è di oggi, localizzato proprio nei dintorni di Pjatihatka.
https://t.me/RVvoenkor/47663
Altri prigionieri che andranno ad aggiungersi a questi:
https://t.me/RVvoenkor/47664
Cominciano a incontrarsi proprio “quelli dei filmati”: civili presi con la forza mentre andavano a far la spesa, per esempio, e infilati in una camionetta, sottoposti a visita medica, giudicati abili (e ci mancherebbe...) e sbattuti a morire senza alcuna preparazione. Questi soldati, per esempio, accusano i loro superiori di essere stati mandati all’assalto assolutamente non addestrati,
https://t.me/RVvoenkor/47648
facendo leva sul “numero”. E’ naturale, pertanto, che il “morale della truppa” sia sotto i tacchi: a nessuno piace essere condannato a morte. Dal proprio governo, scoperto senza scrupoli e agli ordini di padroni altrettanto senza scrupoli. Presa di coscienza che diviene atto di accusa, e che arriva ai loro cari rimasti a casa ingrossando ulteriormente le fila del malcontento.
… SEMPRE PIU’ RABBIA FRA LA POPOLAZIONE LOCALE
Anche questa scena un anno fa sarebbe stata inconcepibile. Un civile che, di fronte ai militari che cercano di chiuderlo in un angolo per sbatterlo nella camionetta, reagisce prendendo a sassate il primo e mettendoli in fuga.
https://t.me/boris_rozhin/89668
Qui invece siamo a Cherson: un vecchio, in russo (e con un bellissimo accento ucraino “oni pomohali” con l’h aspirata al posto della g) risponde alle domande dell’intervistatore, che cerca in tutti i modi di fargli dire peste e corna dei russi. E lui dice invece che “ci aiutavano”, “aiutavano la gente, bambini”. L’intervistatore allora gli dice: “E’ di Cherson?” E lui risponde affermativamente. E gli chiede poi, tendenziosamente: “Ma di chi deve essere Cherson? Della Russia o dell’Ucraina?” Al che lui, evidentemente smarrito, guarda intorno (probabilmente brutti ceffi intorno all’intervistatore) e dice: “Non lo so, non sono un comandante.” (il che la dice lunga su tante cose). E scuotendo la testa di fronte a un’altra domanda tendenziosa dell’intervistatore, aggiunge. “La Russia non ci ha invaso” (ne napala) ripetendo, per l’ultima volta, “loro aiutavano le persone”.
https://t.me/RVvoenkor/47653
Vecchietto a parte, Cherson abbandonata, lasciata a sé stessa dopo la ritirata dei russi, non si sente affatto “liberata” da quelli che sono ora subentrati. E siamo solo a giugno…
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina
*******************************************************
20/06 ore 13:30 aggiornamento
UN PRIMO BILANCIO DI DUE SETTIMANE DI KONTRASTUP
Stamane Shojgu ha svolto una breve relazione circa l’offensiva NATO in corso. Qualche dato merita menzione perché ci aiuta anche in successive considerazioni:
- Dal 04/06 a oggi gli ATTACCHI delle forze armate ucraine sono stati 263
- Tutti e 263 vanificati dalle forze armate russe, “grazie alla correttezza e all’abnegazione delle loro azioni” (Благодаря грамотным и самоотверженным действиям наших подразделений)
https://t.me/mod_russia/27615
263 attacchi svolti, decine di migliaia fra morti e feriti, armamenti NATO in fumo e a centinaia: il tutto, per 5 villaggi presi sulla linea di confine, senza neppure vedere la prima linea di difesa (qui l’ennesimo schema)
https://t.me/channelphotoandvideo/1672
col binocolo. Questo il bilancio.
https://t.me/notes_veterans/10446
Al punto che la viceministro della difesa ucraina MALJAR cambia registro: “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”, non è mica dai villaggi conquistati che si giudica un’offensiva, a oltre DUE settimane dall’inizio della stessa (salvo poi omettere in base a quali criteri andrebbe giudicata...):
https://t.me/ukraina_ru/155648
No, “non è mica da questi particolari”… ma intanto mettiamo insieme questi “particolari” alle GRAVI PERDITE riportate: fa niente se il grosso delle truppe è ancora “inutilizzato”, “disponibile”... quanto han perso in due settimane? Un decimo? Tendente ormai a un quinto? Avanti altre due settimane così e i numeri cambieranno ancora: di certo, non quelli dei villaggi conquistati.
Uniamo alle perdite IN BATTAGLIA anche quelle alle RETROVIE: 8 DEPOSITI DI ARMI E MUNIZIONI SALTATI IN UN GIORNO. Non è poco. Significa tagliare per un bel pezzo, sul più bello, i già singhiozzanti, e agonizzanti, approvvigionamenti.
https://t.me/mod_russia/27618
Uniamo il tutto al malcontento popolare crescente. Che non si può semplicemente liquidare con la corte marziale e col “manganello e olio di ricino”, cari squadristi difesi in Italia da chi si dichiara “democratico” e “antifascista”. Avete messo in mano un fucile malconcio a ciascun cittadino abile (e arruolato): non pensiate che non sia capace di usarlo diversamente dalle vostre aspettative. Aspettative che lo hanno portato per due settimane consecutive ad andare all’assalto, a uscire vivo per miracolo, laddove cinque suoi compagni gli sono morti accanto, laddove li ha visti agonizzare e morire. Per colpa vostra, e dei vostri padroni. Non pensiate che la cosa si risolva qui.
ANCORA SULLA LINEA “SUROVIKIN”
Torniamo, per un attimo, a quel “grazie alla correttezza e all’abnegazione delle loro azioni” di SHOJGU.
Accenniamo ancora, con particolari nuovi almeno per queste pagine, alla cosiddetta LINEA SUROVIKIN («линия Суровикина»). A un immenso complesso difensivo costruito in OTTO MESI di duro lavoro, non solo in termini di barriera fortificata, ma soprattutto di RETE LOGISTICA DI TRASPORTO, DEPOSITO, SMISTAMENTO, COMUNICAZIONE NELLE RETROVIE. Questo articolo spiega molto bene il concetto:
Allo stesso tempo vie di comunicazione brevi consentono alle ff.aa. russe di spostare operativamente riserve da una zona all’altra della linea di fronte SENZA PERDITA di combattività. Per farla breve, dove c’è bisogno di aumentare la potenza di fuoco, lo si può fare senza indebolire altre parti.
При этом короткие логистические маршруты позволяют ВС РФ оперативно перебрасывать резервы с одного участка на другой без ущерба для боеготовности на фронте. Проще говоря, где бы ни потребовалось усилить огневые возможности, организовать это можно, не снимая войска с другого участка фронта
https://t.me/ukraina_ru/155690
Non è solo quindi un imponente sistema di trinceramenti, ma cosa ci sta dietro.
Tale rete difensiva è sostenuta da un potente complesso di artiglieria pesante e sistema missilistico, di elicotteri Ka-52 e di aviazione con bombe FAB-250/500, dotate di moduli di pianificazione e correzione degli attacchi. In caso di successo di uno di questi attacchi ucraini sulla linea di fronte, l’aviazione è in grado di supportare le proprie truppe di terra e mettere in azione la cosiddetta “giostra” (karusel’ карусель): gli elicotteri colpiscono gli obbiettivi di terra più avanzati (truppe nemiche), quindi avanzano caccia e bombardieri contro le postazioni di artiglieria che coprono l’azione dei loro compagni, distruggendole, quindi ripartono gli elicotteri, contro truppe a questo punto senza alcuna copertura, e così via.
Сеть оборонительных рубежей «подпирает» мощная группировка ствольной и реактивной артиллерии и ВКС, а также вертолётов армейской авиации Ка-52 и штурмовой авиации с авиабомбами ФАБ-250/500, оснащёнными модулями планирования и коррекции. В случае прорыва группы с техникой ВСУ на одном из огневых рубежей авиация способна поддерживать наземные войска и действовать «каруселью»: пока по наземным целям отрабатывают вертолёты, в точку применения оружия выходят штурмовики и бомбардировщики, после попадания по цели вертолёты снова вступают в бой, а затем ситуация повторяется.
Al contempo, gli attacchi alle retrovie dei gruppi di attacco ucraino a ORECHOV e VELIKAJA NOVOSELKA dimostrano l’assoluta INCONSISTENZA della copertura fornita agli attaccanti: i complessi di antiaerea di corta e media gittata o sono tenuti al sicuro (e inutilizzati) nelle retrovie, o son portati in prima linea in quantità troppo limitata. QUESTO PORTA, IN PARTICOLARE, ALLO SMANTELLAMENTO DELLA LINEA DI COMANDO DELLE IMMEDIATE RETROVIE, senza la quale gli ordini passano poco o niente e, di conseguenza, anche i tempi di esecuzione degli ordini di battaglia aumentano notevolmente, rallentando ulteriormente l’avanzata.
При этом удары по тылам наступающей группировки ВСУ в Орехове и Великой Новосёлке показывают, что прикрывать наступление ВСУ практически нечем — комплексы ПВО малой и средней дальности либо отведены в глубокий тыл, либо используются на передовой очень ограниченно. В результате в ближних тылах уничтожается значительное количество старшего командного состава, без которого затрудняется управление и, как следствие, замедляются темпы наступления.
L’articolo quindi entra nel merito di ciò che definisce DIFESA ELASTICA da parte russa (эластичная оборона). SI TRATTA, DI FATTO DEL FRUTTO DI QUELLA LEZIONE CRUDA, AMARA APPRESA DAI RUSSI A SETTEMBRE, ANDATI A RINCORRERE UNA SITUAZIONE ORMAI FUORI CONTROLLO, A RIPRENDERLA PER I CAPELLI, PAGANDO A DURO PREZZO LA SUCCESSIVA “STABILIZACIJA”.
La tattica NATO si basa sulla VELOCITA’, SULLA SIMULTANEITA' E SULLA MOLTEPLICITA’ DEGLI ATTACCHI: il gruppo di fuoco si divide in diversi gruppi mobili d’attacco, estremamente veloci, in grado di “sondare” la difesa in diversi punti, attaccati contemporaneamente (серия ударов по всей ЛБС, включая основной и несколько отвлекающих), “fare male”, e capitalizzare immediatamente il minimo vantaggio conseguito da uno degli stessi, riversarsi in massa sulla crepa, sulla breccia praticata, farla diventare una voragine, sfondare, dilagare.
La controtattica russa si è fondata su criteri nuovi rispetto a settembre. Vale la pena tradurre integralmente il paragrafo che segue:
A questi colpi DA PARTE RUSSA si è opposta una COMBINAZIONE di
- TATTICA DETTA DI “DIFESA ELASTICA” E
- FUOCO DI ARTIGLIERIA
- RAFFORZATE DA DISPOSITIVI DI VISIONE E CORREZIONE FUOCO
Этим ударам противопоставлялась комбинация из тактики так называемой эластичной обороны и артиллерийской группировки, усиленных средствами наблюдения и корректировки огня.
È ben noto che, “sul terreno”, le forze russe si siano mosse sinora in PICCOLI GRUPPI, mentre IL GROSSO DELLE TRUPPE (RISERVE OPERATIVE E TATTICHE), IN QUANTO “ELEMENTO DI MANOVRA” (манёвренный элемент), NON SIA ANCORA ENTRATO IN BATTAGLIA.
Хорошо заметно, что «на земле» ВС РФ до сих пор действуют сравнительно небольшими силами, а манёвренный элемент в массе (оперативные и тактические резервы) до сих пор не вступал в бой.
CIO’ E’ STATO RESO POSSIBILE DAL FATTO CHE (il che è apparso chiaramente a Pjatichatka, Zaporozh’e, Neskuchnyj nella linea di fronte Doneck-sud) I SOLDATI RUSSI NON SI SONO ANCORATI A OGNI CENTIMETRO DI TERRA. E NEPPURE DI LINEA DI DIFESA! IN CASO DI SFONDAMENTO da parte di singole unità ucraine, e IN CASO DI NECESSITA’, si ripiegava sulla linea immediatamente retrostante, la “POSIZIONE DI RISERVA” (на запасную позицию).
На примере с Пятихатками в Запорожье или Нескучным на Южно-Донецком направлении хорошо видно, что российские войска не цепляются за каждый сантиметр оборонительной линии в случае прорыва отдельных групп ВСУ и в случае необходимости отходят на запасную позицию.
A quel punto il nemico si trovava su coordinate assolutamente note per un’artiglieria che partiva aprendo il fuoco a tutta. Dopo aver fatto terra bruciata, partiva il contrattacco e la posizione persa tornava in mano ai difensori.
Противника по заранее известным координатам после отхода накрывает артиллерия, после чего следует контратака и позиция возвращается под контроль обороняющихся.
L’analisi giunge quindi a queste conclusioni:
A giudicare dal fatto che, A DUE SETTIMANE DALL’INIZIO DELL’OFFENSIVA, le forze armate ucraine continuino a subire perdite da parte dell’artiglieria, constatiamo come la loro RETE INFORMATIVA e le loro possibilità di svolgere un fuoco di CONTROBATTERIA efficace siano INEFFICACI o INCONSISTENTI.
Судя по тому, что через две недели после начала наступления ВСУ продолжают нести потери от артиллерии, их разведка и возможности контрбатарейной борьбы неэффективны или недостаточны.
Inoltre, frutto di questa inconsistenza è anche l’assoluta mancanza di risultati: 5 villaggi nella cosiddetta “zona grigia”, terra di nessuno, e incapacità totale di consolidare un benché minimo risultato conseguito, costretti da artiglieria e aviazione a indietreggiare e raggrupparsi, in una continua mattanza di uomini e mezzi.
Infine, una parola chiave, perché il fattore umano si sta rivelando DECISIVO. La parola è STOJKOST’ (стойкость): stoicismo, ovvero NON MOLLARE.
Già, perché DUECENTOSESSANTATRE ATTACCHI IN DUE SETTIMANE significa sottoporre quei “PICCOLI GRUPPI” a uno sforzo di CONTENIMENTO notevole: tenere, indietreggiare, contrattaccare, ripartire subito dopo, NON MOLLARE.
https://t.me/notes_veterans/10451
Senza nulla togliere a nessuno, le forze armate russe, la loro capacità di coordinamento fra i vari gruppi, la loro rapidità di azione, la loro stessa operatività, capacità di leggere la situazione in corso e rispondere in modo efficace alla stessa, SONO CRESCIUTE IN UN ANNO in una maniera, a dir poco, IMPRESSIONANTE.
La NATO, che se ne è sempre, sempre, SEMPRE sbattuta dei cosiddetti "effetti collaterali", ha prodotto in Ucraina un EFFETTO COLLATERALE del tutto inatteso, da parte sua, e formidabile. UN DANNO COLLATERALE SI, E NON L'UNICO... MA PER LEI.
Aggiornamenti a seguire.
**************************************************************
20/06 ore 08:30 aggiornamento
МОНТАЖ (MONTAŽ)
“La forza del montaggio consiste nel fatto che, nel processo creativo, entrano anche le emozioni e l’intelletto dello spettatore. Spettatore che si costringe a seguire gli stessi passi creativi che ha percorso l’Autore, creando l’immagine. Lo spettatore non solo vede gli elementi raffigurati dell’opera, ma VIVE egli stesso il PROCESSO DINAMICO di EMERSIONE e FORMAZIONE dell’immagine, allo stesso modo con cui LO HA VISSUTO l’Autore.
Questo è, visibilmente, il IL MAGGIOR LIVELLO POSSIBILE DI APPROSSIMAZIONE alla TRASMISSIONE INTEGRALE DI TUTTE LE SENSAZIONI E PENSIERI DALL’AUTORE ALLO SPETTATORE, questo è TRASMETTERE “CON LA FORZA DELLA SENSAZIONE FISICA”, la stessa che prova l’Autore nei suoi momenti di lavoro creativo e visione creativa”.
Сила монтажа в том, что в творческий процесс включаются эмоции и разум зрителя. Зрителя заставляют проделать тот же созидательный путь, которым прошел автор, создавая образ. Зритель не только видит изобразимые элементы произведения, но он и переживает динамический процесс возникновения и становления образа так, как переживал его автор. Это и есть, видимо, наибольшая возможная степень приближения к тому, чтобы зрительно передать во всей полноте ощущения и замысел автора, передать с "той силой физической ощутимости", с какой они стояли перед автором в минуты творческой работы и творческого видения.
Sergej Ejzenštein, “Il montaggio” (Монтаж), 1938
https://textarchive.ru/c-2699791-p8.html
Questo l’ABC. Più avanti il compagno Sergio estende il concetto di “montaggio”, il metodo creativo del montaggio, a tutta la produzione artistica in qualsiasi sua forma. Del resto, lo haiku italico “Ognuno è solo sul cuore della terra / Trafitto da un raggio di sole:/ ed è subito sera.” cosa non è, se magistrale applicazione di questa tecnica? Piuttosto che certe pareti ad affresco medievali, dove come in un rotolo cinese si sviluppa lungo una precisa direttrice una precisa sequenza di eventi, letteralmente “montati” ad artem dall’Autore? Oppure certi titoli di un “manifesto”, e prima di lui “Cuore”, dove figura e didascalia costituivano un tutt’uno e si integravano a vicenda?
Fin qui l’arte, tornata alle origini greche di tèchne, e di poiesis, intesa come gesto creativo da monte a valle. Poi è arrivato BLOB, il fluido che uccide. L’intuizione geniale che la “societè du spectacle” genera quantità bulimiche di materiali che “parlano già da sole”, basta solo prenderli e accostarli per veicolare un certo tipo di messaggio. Seguendo la regola di cui sopra e generando lo stesso effetto, pur tuttavia senza sprecare chilometri di pellicola. “È già tutto scritto”.
Talmente “tutto scritto” che a volte il “montaggio giusto” avviene in modo del tutto involontario, per pura statistica: abbinando, accostando, sovrapponendo continuamente sul rullo migliaia e migliaia di materiali, si crea una sequenza A-B potente. E ieri notte un canale telegram, involontariamente, ha fatto una cosa del genere. La propongo integralmente.
--- inizio ---
“Tritacarne di ORECHOV: su 500 soldati delle ff.aa.uu. ne sono sopravvissuti solo 150!”
Il soldato arruolato a forza della 65° brigata delle ff.aa.uu. Andrijash Jaroslav si è consegnato prigioniero agli incursori della 42° divisione del 58° corpo d’armata, all’altezza del già noto confine RABOTINO-VERBOVOE sulla direttrice di ORECHOV.
Il soldato ucraino racconta che del suo battaglione di 500 soldati ne son rimasti vivi 150 , e i tanto decantati BTR M113 americani, per la maggior parte, o sono stati colpiti o si sono guastati.
Ironicamente, solo una volta prigioniero dei russi riconosce che la guerra è il risultato della persecuzione di due popoli fratelli.
«Ореховская мясорубка»: из 500 солдат ВСУ выжили лишь 150!»
Мобилизованный солдат 65 бригады ВСУ Андрияш Ярослав сдался в плен разведчикам 42 дивизии 58 армии на уже знаменитом рубеже Работино-Вербовое на Ореховском направлении.
ВСУшник рассказывает что в батальоне из 500 человек в живых осталось 150, а хваленые американские БТР М113 по большей части разбиты или неисправны.
Иронично, что только в плену ВС РФ он осознал, что война - результат травли двух братских народов
https://t.me/RVvoenkor/47631
***
“La controffensiva delle ff.aa.uu. prosegue secondo piano, il cui contenuto però è noto solo a una cerchia limitata di persone” (segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino)
Le teste pensanti del regime di Kiev sono passati in modalità Goebbels: non c’è nessuna deviazione dal piano, ma non aspettatevi che l’operazione si concluda in uno o due giorni: questo per bocca di Aleksej Danilov intervistato in televisione mentre colonne e colonne di uomini e mezzi all’attacco vengono distrutte sul fronte sud.
E mentre altri politici-pagliacci ucraini sostengono, contemporaneamente, che non vi sia alcuna controffensiva in corso...
Контрнаступление ВСУ идет по плану, содержание которого знает ограниченный круг лиц, - Секретарь СНБО Украины
Говорящие головы киевского режима включили режим Геббельса: никаких отклонений от плана нет, но не стоит ждать, что операция закончится за день-два, заявил Алексей Данилов в эфире ТВ на фоне разгрома множества наступающих колонн ВСУ на южном фронте.
Другие украинские клоуны-политики тем временем заявляют ,что никакого контрнаступления нет.
https://t.me/RVvoenkor/47634
--- fine ---
Anche i filmati parlano da soli. Da una parte, un soldato semplice, un civile intruppato a forza, parla a scatti, visibilmente scosso, chiede e ottiene una bottiglietta d’acqua, risponde alle domande. Dall’altra il regime, che parla col giornalista scendiletto e con le sue domande accomodanti, col tono di chi sa, perché ammesso a quella “ristretta cerchia” di persone che sanno. Della serie:
“Vuolsì così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.”
Decimazioni comprese. Carne da cannone ostaggio di uno Stato fantoccio che, ancora ieri, qualcuno che si definisce “democratico” (anzi, ne è stato eletto capo), guardando seriamente nella telecamera ha affermato che la difesa del popolo ucraino era imprescindibile e che quindi occorre continuare ad armarlo. Si sarebbe potuto concludere il “blob” notturno con questa scena. Ma anche Ejzenštein l’avrebbe trovata deplorevole.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************
19/06 ore 18:30 aggiornamento
DAL FRONTE
La cartina di Rybar di stamattina è una buona base di partenza:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/19/20230619105712-04c5d50e.jpg
Ci mostra, a ovest PJATICHATKI che anche oggi è stato teatro di scontri e, a est, l’ennesimo contrattacco russo che già stamane aveva rimesso le cose a posto sopra RABOTINO.
Alle 12.20 anche la “buca” di PJATICHATKI tornava a essere “riempita” dal contrattacco russo, che la riconquistava:
https://t.me/rusich_army/9466
Alle 17:00 ora locale, la situazione permaneva immutata:
https://t.me/namarshe/6168
L’ennesimo buco nero creato da attacchi suicidi giunti ormai con oggi alla terza settimana trascinava dentro sé soldati e armamenti. A proposito di mattanza, i soldati ucraini fatti prigionieri stanno rivelando dettagli MOLTO interessanti. La SFIDUCIA VERSO I PROPRI SUPERIORI cresce esponenzialmente, dal momento in cui questi ultimi MENTONO deliberatamente sulle reali condizioni dei soldati russi contro cui sono chiamati ad attaccare. LI SOTTOVALUTANO, MOSTRANO LORO DATI FALSI, così che possano andare a morire “a cuor leggero”. Peccato che ora sempre in meno credono a ciò che i loro capi raccontano, alimentando quindi insoddisfazione, protesta e insubordinazione:
https://t.me/boris_rozhin/89582
Cambiando settore, un importante caposaldo è stato conquistato a sud di MAR’INKA da parte russa. Cartina qui:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/19/20230619123136-1223b7b8.jpg
Trovandosi a 211 m di altezza, collocato in quel “piattone” generale, la sua presa rende possibile il controllo di un settore ben più ampio, quello a lui sottostante. Vedremo gli ulteriori sviluppi.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
**************************************************************
19/06 ore 12:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Stanotte le forze NATO hanno riprovato ad attaccare lungo le direttrici dove domenica, sabato e venerdì avevano fallito… fallendo nuovamente.
https://t.me/RVvoenkor/47591
Tre assalti, tutti respinti, e stamattina i campi si popolavano di nuove carcasse:
https://t.me/rusich_army/9463
Ma ciò non costituiva elemento di "riflessione", di "ripensamento", evidentemente, per gli “strateghi” NATO. Stamattina altro ordine di assalto, stavolta i soldati ucraini riuscivano a entrare (come ieri) a PJATICHATKA,
https://t.me/RVvoenkor/47596
i russi ripiegavano (come ieri) nelle postazioni esterne alle rovine di quel villaggio e cominciavano ad attaccarli da più punti (come ieri):
https://t.me/rusich_army/9464
Risultato: alle 12:20 gli attaccanti si ritiravano con gravi perdite (come ieri)
https://t.me/rusich_army/9466
Nel frattempo, non cessano gli attacchi russi alle retrovie, con bombe FAB che risultano maggiormente efficaci proprio quando si tratta di colpire i punti a maggior concentrazione nemica, riducendone a zero il potenziale offensivo e, di fatto, tagliando le gambe e il fiato alle prime linee, che si trovano in affanno e a corto di approvvigionamenti regolari.
https://t.me/RVvoenkor/47592
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
19/06 ore 08:30 aggiornamento
“NINI KILITOKEA?” ...COME L’AFRICA ANDÒ IN UCRAINA CON IN MENTE UNA COSA E NE TROVÒ UN’ALTRA...
“Nini kilitokea?” è “Cosa è successo?” in Swahili (potenza di translate.yandex…). Penso sia stato un pensiero ricorrente all’interno della rappresentanza africana, anche quella di lingua non swahili, durante la recente missione diplomatica a Kiev.
Nini kilitokea?… ma, soprattutto, perché? Perché stiamo parlando di una storia iniziata tanto, non tantissimo, ma tanto, tempo fa. Quando 15 repubbliche sorelle ospitavano studenti, lavoratori, politici africani tutti alla stessa maniera: ospitalità, solidarietà, internazionalismo, cooperazione, progetti di sviluppo a fondo perduto e altri con prestiti a scadenze a babbo morto (talmente morto che quando è morta l’URSS si sentirono in diritto di dichiarare estinti i debiti…).
Il RUDN, l’Università Russa per l’Amicizia dei Popoli, era intitolata a Patrice Lumumba. E per inciso proprio quest’anno, dopo essere stata rinominata eltsinianamente nel periodo più buio della sua storia, il RUDN ha riassunto la denominazione originaria. E colgo l’occasione anzi per gridare a gran voce: W Lumumba!
https://t.me/boris_rozhin/81217
Col crollo dell’URSS crollò l’economia, la società andò in crisi, ma quell’IMPRONTA rimase sempre. Studenti, ingegneri, militari, politici sapevano di trovare a Mosca, a Kiev, a Baku, ad Astana, a Minsk (tutto moltiplicato almeno per 10) un riferimento sicuro, un interlocutore leale, onesto e sincero nelle proprie intenzioni.
Senza andare troppo lontano, MIGLIAIA erano gli studenti africani rimasti intrappolati nelle pastoie burocratiche (e nei tentativi di riduzione a ostaggio) di KIEV a inizio conflitto. Cosa significa questo?
Che neppure a Kiev, in tutti questi anni, nonostante il clima fosse radicalmente cambiato, non lo era stato affatto l’atteggiamento nei loro confronti. Questo breve, sommario e impreciso riassunto delle puntate precedenti serva soltanto a comprendere, ad avere un’idea, dello spirito con cui la missione africana si apprestò a fungere da mediatrice con un proprio piano di pace nel corso della visita a Kiev prima e a Mosca poi.
Si aspettava di trovare, sostanzialmente, la STESSA Ucraina con cui prima del conflitto aveva negoziato accordi economici, militari, scambi di studio, eccetera.
Invece, arriva a Kiev… e si trova subito il “comitato d’accoglienza” descritto già in queste pagine. Antiaerea che parte e fa puf nel cielo senza nessun motivo, sirene e simulazioni di evacuazioni in bunker (aperti, si vede, per l’occasione… e chiusi quando invece servivano per proteggersi… dallo stesso “fuoco amico”), richiesta esplicita di falsa testimonianza di fronte a media u-ccidentali affamati di rivelazioni esclusive e, quel che è peggio (perché esiste anche qualcosa di peggio della farsa sopra descritta e propinata, lo ricordiamo, a capi di Stato e di governo), freddo glaciale sulla loro proposta di pace.
Proposta liquidata come DIPLOMATICHESKAJA DIVERSIJA, “diversivo diplomatico”, nella migliore delle ipotesi:
https://t.me/ukraina_ru/155218
Podoljak ha avuto parole anche peggiori, affermando che la delegazione africana è arrivata a Kiev senza alcuna intenzione di proporre un piano di pace,
https://ok.ru/video/6062949861960
ma soltanto di perseguire interessi personali. Anzi, mediare la pace, rincarando la dose, “non era al loro livello”, non era cosa per loro.
https://news-kiev.ru/society/2023/06/18/174627.html
Scacciati a malo modo è la parola giusta, anche se nessuno ha alzato loro le mani, la palla è passata a Mosca. Dove Putin, incontrandoli al forum di S. Pietroburgo, ha sottolineato prima come dei 31,7 milioni di tonnellate di grano ucraino ai Paesi bisognosi ne siano arrivate 976 mila (3,1%)
https://t.me/ukraina_ru/155170
E poi ha fatto vedere le carte.
https://t.me/sskarnaukhov/44877
Quali carte? Il Trattato di neutralità permanente e garanzie di sicurezza per l’Ucraina, siglato a Istanbul il 15/04/22 fra Russia e Ucraina («Договор о постоянном нейтралитете и гарантиях безопасности Украины»), in 18 articoli. Il Consiglio di sicurezza dell’ONU al completo (Russia, Cina, USA, GB e Francia) avrebbero dovuto garantire la NEUTRALITA’ PERMANENTE e la SICUREZZA dell’Ucraina. D’altro canto, l’Ucraina si sarebbe impegnata a evitare azioni che avrebbero nociuto a tale neutralità permanente.
https://dzen.ru/a/ZI4R6AwAB1AkJQbj
Il piano prevedeva anche le dimensioni massime dell’esercito ucraino, configurato per azioni di autodifesa e non offensive, come mostra la pagina esibita:
https://t.me/fedorovgd/32056?single
Che qualcuno si è anche preso la briga di leggere nel fotogramma:
▪️ 34 carri armati
▪️ 1029 blindati
▪️ 519 altri armamenti
▪️ 147 obici
▪️ 608 lanciarazzi
▪️ 102 aerei
▪️ 85 000 soldati delle ff.aa.uu.
▪️ 15 000 soldati della guardia nazionale
https://ok.ru/group/62392583979135/topic/155001271993215
Il piano prevedeva, da parte russa, il ritiro dalle regioni di Kiev, Sumy e Chernigov.
https://dzen.ru/a/ZI-4ipunUWRGs1zT
Il piano era stato siglato, i russi si erano ritirati… e il piano è finito nel dimenticatoio, meglio, “nella discarica della Storia” (на свалку истории ).
https://dzen.ru/a/ZI-4ipunUWRGs1zT
“Nessun colloquio di pace è possibile”, d’altronde, è divenuto lo slogan ricorrente da un anno a questa parte da parte del regime di Kiev.
E a questo punto, "Shach i mat". La conclusione di Putin, rivolgendosi ai propri colleghi africani, non poteva essere che questa:
Ma dopo che i soldati russi, in ossequio alla loro parte di accordo, sono stati portati via da Kiev, “le autorità di Kiev, come fanno solitamente anche i loro padroni, hanno gettato tutto nella discarica della Storia… dove sono le garanzie che non faranno lo stesso, che non si ritireranno ancora da altri accordi scritti?”
Но после того, как русские войска были, в соответствии с договорённостями, отведены от Киева, "киевские власти, как обычно делают их хозяева, выбросили это всё на свалку истории… Где гарантии, что они и дальше не будут отказываться от каких-то других договорённостей?
https://tsargrad.tv/articles/putin-raskryl-karty-prigovor-zelenskomu-prozvuchal-iz-afriki_807381
Risultato, doverosa presa d’atto della riduzione a colonia NATO dell’Ucraina e seguente dichiarazione di Supra Mahumapelo, presidente della Commissione parlamentare sudafricana per le relazioni internazionali:
“La missione africana di pace deve iniziare colloqui diretti con la NATO per la regolamentazione della crisi ucraina, in quanto Zelenskij autonomamente non può prendere alcuna decisione senza il nulla osta atlantico”.
https://t.me/ukraina_ru/155289
NINI KILITOKEA? E' successo che il mondo sta cambiando, e continuerà sempre più a cambiare, e sempre più ne stanno prendendo atto.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
18/06 ore 22:30 aggiornamento
ENNESIMO TENTATIVO DI KONTRASTUP FALLITO, ENNESIMA ECATOMBE NATO
Il nome della kontrastup fallita di oggi, dal villaggio teatro dell’ennesima strage di uomini ucraini e mezzi NATO, si chiama Pjatichatka (Пятихатка).
Dopo due giorni di attacchi consecutivi e altrettanti consecutivi respingimenti, stamane le forze NATO concentravano un numero maggiore di forze e partivano nuovamente a testa bassa per prendere questo villaggio. Il loro fuoco di artiglieria, stavolta, riusciva a consentire alle loro truppe più avanzate di aprire una breccia e prendere possesso delle prime case.
Non appena alle truppe russe è parso chiaro che si sarebbe trattato di un combattimento casa per casa, con conseguente rischio di maggiori perdite, è arrivato l’ordine di uscire dal villaggio e assestarsi sulla linea di difesa già approntata immediatamente fuori lo stesso. In quel momento, i generali NATO hanno dato l’ordine di far arrivare più uomini e più mezzi per consolidare il risultato conseguito. L’intera 128° brigata motorizzata era in quel momento concentrata in quel poco spazio.
https://t.me/ukraina_ru/155347
Ed è stato in quel momento che, da tre lati, da parte russa si è scatenato l’inferno.
https://t.me/RVvoenkor/47526
Si tratta di un territorio completamente pianeggiante, scoperto. Piccole casupole non possono fornire alcun tipo di riparo. Di fatto le truppe ucraine che in quel momento si trovavano dentro il villaggio sono state decimate, i mezzi distrutti, a fine giornata i superstiti non hanno potuto far altro che battere in ritirata. Di un’intera compagnia di 120 soldati, ne sono rimasti solo 3, giusto per avere un’ordine di grandezza di quanto accaduto. E il loro comandante è stato salvato da medici russi, nel giorno peraltro della loro festa:
https://t.me/RVvoenkor/47556
Ma ciò non sta fermando i generali NATO dal raggrupparsi poco più a nord e tentare, probabilmente già stanotte, un nuovo assalto. È quanto sta accadendo:
https://t.me/ukraina_ru/155369
Ieri era toccato a un altro villaggio, Malaja Tokmačka, fare da sfondo a una tragedia analoga. Solo ieri, in quella piccola fetta di linea di fronte sotto Zaporož’e, erano morti in 200, fra le fila ucraine, più 33 carri, 30 macchine e 35 mezzi corazzati distrutti.
Fra Novodoneckoe e Novodarovka, invece, i morti sempre ieri erano stati 380, più 35 carri, 33 macchine e 38 altri mezzi corazzati.
https://t.me/mod_russia/27555
Molte cose stanno cambiando in questi giorni. Per esempio, l’atteggiamento dei soldati verso i loro superiori. Verso i loro padroni. Non abbiamo ammutinamenti, per il momento. Ma consegne in prigionia di massa, questo si. La 31° brigata è stata fatta prigioniera in massa, soldati e comandanti.
https://t.me/RVvoenkor/47521
Ci hanno gettato nel macello come carne da cannone, è quanto affermano. E la loro denuncia risuona alle orecchie di molti loro compagni, e dei loro cari. Questa era una brigata d’élite, la maggior parte di loro ha ricevuto un addestramento in Occidente su armamenti NATO (Maxxpro, dice per esempio uno di loro). E mentre qui la consegna è avvenuta in combattimento, i soldati della 10° brigata d’assalto Edelweiss (nomen omen) si sono consegnati in massa, incolpando i loro comandanti e il regime di Kiev.
https://t.me/RVvoenkor/47524
La loro fine, pertanto, in questo, è stata completamente diversa dai loro predecessori della Edelweiss nazista, ottant’anni fa.
Ma il colpo finale, oggi, spetta a un tenente colonnello ucraino, Denis Desjatnik, il quale in un’intervista televisiva ammette che nel Donbass i popoli sono al 100% dalla parte dei russi e, pertanto, si potrebbe pensare a cedere quei territori in cambio della pace.
https://t.me/RVvoenkor/47557
150.000 fra morti e feriti nella sola Artemovsk si sarebbero tranquillamente evitati, insieme alle decine di migliaia di morti e feriti che, in questa kontrastup, andranno ad aumentare il bilancio più che tragico di questo 2023. Ma non è questo quanto vogliono i padroni NATO, che per i loro fini tengono in ostaggio un popolo intero.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*****************************************************
18/06 ore 09:00 aggiornamento
DAL FRONTE
Nella notte si sono susseguiti attacchi sotto Zaporozh’e, sempre respinti. Già a inizio attacco, tre carri armati attaccanti erano saltati in soli venti minuti:
https://t.me/RVvoenkor/47494
Questo dimostra solo una cosa: li aspettano. E se li aspettano, e sono in grado di “aspettarli”, e in tutti questi giorni hanno dimostrato sul campo di esserlo, a parità di condizioni nel tempo difficilmente potrà mai cambiare qualcosa, se non il bilancio delle rispettive perdite di vite umane di uomini e mezzi: con un rapporto di 10 a 1 fra forze NATO e forze russe.
Sul campo soldati morti e carcasse fumanti dei falliti attacchi di ieri:
https://t.me/RVvoenkor/47513
Attacchi dove il 70% dei soldati attaccanti è morto, rimasto ferito, o fatto prigioniero:
https://t.me/RVvoenkor/47499
A proposito, sempre ieri è andata decisamente meglio di molti loro compagni a questi soldati della 35° brigata marò, fatti prigionieri:
https://t.me/RVvoenkor/47509
E stamattina si è già ripartiti.
https://t.me/RVvoenkor/47517
Aggiornamenti a seguire stanotte.
*******************************************************
17/06 ore 20:00 aggiornamento breve
DAL FRONTE
Nella giornata si sono susseguiti scontri sotto Zaporozh’e, che perdurano tutt’ora
https://t.me/RVvoenkor/47483
con almeno tre ondate di assalti, tutti culminati con la sconfitta delle truppe NATO. La linea di fronte non si è spostata di un millimetro, le perdite fra le fila ucraine sono aumentate
https://t.me/mod_russia/27503
e, giusto per parlare di una cifra simbolica superata, i carri armati distrutti hanno superato le 10.000 unità (stessa cifra superata anche dagli altri blindati).
https://t.me/mod_russia/27505
Chiedo scusa per questo formato ridotto.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani notte.
*******************************************************
16/06 ore 18:00 aggiornamento
SOTTO ZAPOROZH’E FERMATA L’ENNESIMA OFFENSIVA
Tutti gli attacchi dalle parti di LOBKOVOE alle 17:00 ora italiana erano appena stati respinti
https://t.me/polk105/8309
(confermate defezioni fra le fila della 47° e dell’82°)
https://t.me/rusich_army/9424
le truppe russe facevano piazza pulita di ciò che non si era ancora ritirato e si ostinava a restare sulla linea di fronte,
https://t.me/rusich_army/9427
e già partiva un altro assalto poco più a est, con 10 carri e 15 blindati. Anche qui, nemico fermato nella terra di nessuno e violenti scontri in corso:
https://t.me/polk105/8311
Una kontrastup già costata in 11 giorni, alle forze NATO, 186 carri armati e 418 mezzi corazzati.
https://t.me/ukraina_ru/154965
Con tutta la pretattica che si vuole, ma l’ordine di grandezza di quanto fatto fuori in due settimane sarà identico ai carri che recupereranno dagli israeliani di cui parlavamo ieri, per capire. Un conflitto che, a questa intensità di distruzione, pagherà salato OGNI SETTIMANA IN PIU’ che si prolungherà, artificialmente, per le armi portate da fuori.
AVANZAMENTI A N-O DI SVATOVO E A S-O DI KREMENNAJA
Alcuni avanzamenti fra Svatovo e Kremennaja (cartina qui)
https://t.me/polk105/8313
lasciano presagire possibili movimenti futuri, in particolare verso KUPLJANSK e KRASNYJ LIMAN (prima ancora Torskoe)
https://t.me/ukraina_ru/154988
In particolare, quando fra meno di un mese finirà la licenza dei wagner. Diverrà, pertanto, sempre più concreto il rischio di implosione, di cedimenti improvvisi, della linea di fronte da parte di un regime NATO sempre più in difficoltà a dare un colpo al cerchio e uno alla botte, a gettare da un lato nella mischia di un’offensiva sempre più difficile sempre più forze e, dall’altro, tenere la pressione russa su più fronti con quel che resta delle riserve.
DAGLI ALTRI FRONTI
Si conferma sostanzialmente una incapacità, da parte NATO, di riprendere l’iniziativa, per i motivi che ci siam detti poc’anzi: dilapidando energie e risorse preziose, o tenendole in serbo per fantomatici “secondi tempi”, il resto della linea di fronte soffre, o risulta inconcludente.
A MAR’INKA, per esempio, ieri ci son stati avanzamenti russi. Oggi le forze NATO hanno intimato di recuperare il territorio perso, ma senza successo:
https://t.me/rybar/48569
Sotto ARTEMOVSK infuria la battaglia, ma anche qui senza alcun avanzamento da parte ucraina:
https://t.me/RVvoenkor/47417
BUFFONATA A KIEV: UNA LEZIONE DI CIVILTA' DAL SUDAFRICA
Il portavoce del PRESIDENTE DEL SUD AFRICA, Vincent Magwenya, ha SBUGIARDATO la versione di Kiev. Qui una schermata della sua pagina:
https://t.me/Media_Post_UA/11327
e qui il testo integrale di un articolo che riporta la sua dichiarazione, che si conclude così: “It's very strange and is, in a way, deliberate misinformation.” E’ MOLTO STRANO E, IN UN CERTO QUAL MODO, SI TRATTA DI DELIBERATA DISINFORMAZIONE.
In precedenza aveva fatto vedere un video girato dal SUO telefonino (“I took the video from the hotel here in Kyiv. It's very strange that we didn't hear or see an explosion”). Dove la gente, proprio mentre la Reuters parlava di esplosioni, camminava spensierata per strada (“People are going on about their day”). E aveva detto, per la prima volta, che si trattava di DISINFORMAZIONE: “There's obviously some deliberate misinformation being spread here”.
This is misinformation, and untrue' says Presidency amid reports of Kyiv explosions
WARSAW — Vincent Magwenya, President Cyril Ramaphosa's spokesperson, has disputed reports of explosions in Kyiv, the Ukrainian capital.
Reuters reported that air raid sirens howled in the city earlier today and that explosions could be heard while Ramaphosa was in the city.
There are no South African journalists with the president in Kyiv, only government officials. Reuters however continues to report from the city.
Magwenya disputed the Reuters report and shared a video he took of the city.
"This was the time when the so called explosion happened. I took the video from the hotel here in Kyiv. It's very strange that we didn't hear or see an explosion. There's obviously some deliberate misinformation being spread here. People are going on about their day. As we expected this mission was never going to be easy but some of the hurdles are deeply disturbing, like the treatment you all received and others outright amusing, like this so called explosion."
When asked if he disputes the Reuters account, he said: "From my own experience and those I am travelling with, yes, I am disputing it. Watch the video I shared. We were all perplexed when we were taken back to the hotel and passed streets where people were going on about their day as normal. It's very strange and is, in a way, deliberate misinformation."
— Pieter du Toit, in Poland
https://www.news24.com/news24/southafrica/news/developing-dispatches-from-ukraine-news24-joins-ramaphosa-peace-delegation-on-the-ground-20230615
Ai cinegiornali luce, ancora una volta, non resta che gridare, col massimo di indignazione possibile: VERGOGNATEVI! E ringraziare i compagni sudafricani dell’ANC per aver dato oggi una LEZIONE DI CIVILTA' e DI SCHIENA DIRITTA all’U-ccidente.
Aggiornamenti a seguire, molto probabilmente, DOMANI NOTTE.
*******************************************************
16/06 ore 12:30 aggiornamento
ALTRA MATTINA DI ATTACCHI SVENTATI
Alle nove di stamane partiva l’attacco dall’estremo ovest della linea di fronte sotto Zaporozh’e, precisamente a LOBKOVOE:
https://t.me/rusich_army/9416
ingrandimento a sx di questa cartina di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/16/20230616121012-588db50d.jpg
Poco dopo già infuriavano i combattimenti
https://t.me/rusich_army/9417
Un’ora dopo l’aviazione era in piena azione, così come i droni per correggere le traiettorie dell’artiglieria da terra:
https://t.me/rusich_army/9418
E mezz’ora fa l’offensiva si spegneva, lasciando sul campo 7 mezzi corazzati, morti e feriti:
https://t.me/boris_rozhin/89233
EMERGONO INTANTO DETTAGLI SUL FALLITO ATTACCO DI STANOTTE. A opporsi sarebbero stati in diversi, stavolta. Unità che non hanno risposto all’appello, che si sono rifiutate, COLLETTIVAMENTE, di combattere.
La 47°, fiore all’occhiello 100% NATO eccetera eccetera, per esempio. Ma non solo lei
https://t.me/polk105/8296
Segnali… segni di tempi che cambiano? Vedremo. Anche perché ogni tanto, tra i trofei di guerra che finiscono in mano russa, si trovano anche questi preparati:
https://t.me/rusich_army/9414
Spiegano essere contro la TACHICARDIA, da iniettare non appena sorgono i sintomi, di solito causati:
1. da uso di sostanze stupefacenti
2. dall’uso di armi chimiche.
La seconda gli autori del messaggio tendono a escluderla, resta più probabile l’ipotesi che li droghino come cavalli. E per chi sballa troppo c’è subito una pera di questo preparato per evitare il collasso del sistema cardiocircolatorio. Carne da cannone fino all’ultimo. Fino all’ultimo ucraino. Non cambiano mai, i generali NATO e i loro lacché.
“COMITATO D’ACCOGLIENZA”
Così come non cambia la propaganda idiota del regime di Kiev. Idiota perché ormai fatta col copiaincolla. A Kiev è passato di tutto, in un anno e rotti. Pure personaggi italici, se non ho rimosso psicologicamente del tutto le immagini penose dei cinegiornali luce. Di tutto, di più, ma per la stragrande maggioranza della parte NATO. Poi i preti non si toccano (parlo sempre del regime)… oggi era la volta del SUD AFRICA.
In visita ufficiale a Kiev come ambasciatore del piano di pace africano. I russi sono ALLEATI del Sud Africa. Sono una la R e l’altro la S di BRICS.
Proprio oggi, proprio in occasione della visita ufficiale del Sud Africa e di altri capi africani… attacco aereo a Kiev! PUNTUALE, come un orologio svizzero, INOPPORTUNO, come una battuta a un funerale… ecco gli orchi cattivi in azione!
Qui la contraerea che fa “puf” in un cielo più blu…
https://t.me/RVvoenkor/47393
Qui il messaggio del regime, che abbatte senza macchia e senza paura ben (tenetevi forte):
6 Kindzhal
6 Kalibr
...e 2 droni (solo due.. ok che per chiudere van bene anche loro… ma balla per balla mettete almeno 20, è più credibile…)
https://t.me/RVvoenkor/47399?single
Quello che Kiev non è riuscita ad abbattere nemmeno coi Patriot in un anno, lo ha abbattuto OGGI… così, puf, puf, puf, puf… il comitato d’accoglienza.
Immancabile macchina-del-fango-Kuleba in azione sui social…
https://t.me/boris_rozhin/89230
Ovviamente, a nulla vale la smentita categorica russa:
https://t.me/notes_veterans/10342
Provokacija diretta ai cinegiornali luce. Né la prima né, purtroppo, l'ultima.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
16/06 ore 08:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Ulteriore, inutile, massacro notturno di uomini e mezzi ucraini nella notte: fermato l’attacco in più ondate condotto da ieri sera sotto Zaporozh’e
https://t.me/RVvoenkor/47370
e su tutte le altre linee di fronte. Contestualmente, gerani per tutta la notte ad “alleggerire” i concentramenti NATO nelle retrovie.
ALTRI RETROSCENA CIRCA LA FALLITA KONTRASTUP
Emergono ulteriori dettagli sul primo round perso dalla NATO: l’offensiva è fallita perché doveva rompere diverse linee di difesa. Traducendo la retorica di regime, quei “20 villaggi” anziché “3-4” (villaggi completamente evacuati e disabitati, giusto un riferimento topografico) significa BRECCIA. Non dico neanche “una breccia più ampia dell’attuale”, ma solo “breccia”.
In altre parole, il 10% dell’esercito ucraino, E SICURAMENTE NON IL PEGGIOR 10% POSSIBILE, si è schiantato, ad ariete, contro un muro e lo ha a malapena scalfito.
https://t.me/legitimniy/15634
In altre parole, gli “strateghi” NATO non avrebbero trovato altro di meglio da elaborare (“in cinque mesi”, come affermavano propagandisticamente!) che un Balakleja 2.0 dove, ai tre pick-up “siriani” con torretta montata sul cassone che erano bastati e avanzati per sbaragliare sbarra e riservisti che si fumavano la sigaretta, è stato sostituito il 10% delle ff.aa.uu., fra i migliori disponibili, a cui dovevano seguire gli altri in caso di successo.
Successo che non è avvenuto. Per il semplice fatto che dall’altra parte non c’era una sbarra e non c’erano quattro riservisti che si stavano fumando una sigaretta! Sempre spifferi di corridoio ucraini ci parlano di carri armati inglesi non impiegati per ESPLICITO DIVIETO dei padroni britannici. “No, mandate avanti prima i tedeschi” (che mi vien da ridere…)
https://t.me/legitimniy/15636
Verranno usati, probabilmente, nella seconda ripresa, non appena suonerà il gong, o anche senza che suoni…
“TAKE MY BREATH AWAY...” (MA OKKIO ALL'ALITO PESANTE)
Intanto, sia stata questa tutta “pretattica” (come diceva mio padre quando ironizzava sui “successi” di Berger e Alboreto sulla Ferrari… “successi” nel senso etimologico del termine, di “successo”, di “accaduto”…), “copertura” della vera operazione che “a’ dda vvenì” (Baffone...), questa prima ripresa ha provocato accelerazioni ideologiche (inteso in senso marxiano “quasi” come sinonimo di sovrastruttura) non indifferenti: la prima, lampante, è che la “invincible armada” non è poi così “invincible”.
Colonne di Leopard, di Bradley in fumo, e fa niente se gli inglesi, in quanto inglesi, si son tolti all’ultimo… è un’immagine talmente potente che ha fatto il giro del mondo.
Così come sta facendo il giro del mondo, ma per motivi DIAMETRALMENTE OPPOSTI al coccodrillo di politico.net, la notizia diffusa ieri della morte del TOP GUN UCRAINO VLADISLAV SAVEL’EV.
https://www.politico.com/news/2023/06/15/us-trained-ukraine-pilot-00102188
Dopo due anni di ADDESTRAMENTO ESCLUSIVO IN QUELLA CHE ERA CONSIDERATA UN MITO, L’INCARNAZIONE DEL NON PLUS ULTRA, LA “PATRIA DEI PILOTI MILITARI”… cito letteralmente...
“For most foreign pilots, it’s a dream come true, U.S.-funded language training and flight school”
Dopo un anno passato a scalpitare per rientrare e fargliela vedere ai piloti russi (il corso durava due anni e il conflitto è iniziato a metà corso…)
a poche settimane dal suo rientro è stato abbattuto, sul suo MiG-29, né più né meno dei suoi colleghi rimasti in Ucraina.
Il motivo è anche abbastanza semplice. Si tratta dell’ennesimo bluff, come smontare e rimontare l’Ak-47 e lanciare la granata. Questo è il programma di studi del MITICO, ESCLUSIVO (“handful of students who graduate”) SOGNO PROIBITO DEL RESTO DEL MONDO, “Aviation Leadership Program at Columbus Air Force Base”:
months of language instruction,
training on simulators and in the propeller-driven T-6 Texan trainer aircraft,
as well as programs to familiarize them with U.S. culture and institutions.
Esticazzi! Due anni a imparare l’inglese-amerregano, a “familiarizzare con la cultura e le istituzioni US”, a giocare col simulatore.
Anche SVETLANA KAPANINA sarà andata sicuramente dagli amerregani… ma ceeeeeeeeeeerto, aveva proprio bisogno di andar lì, a “imparare”, a scoprire da loro cosa sono due ali, i flap che van su e giù cosa fanno… meno male che esistono loro a civilizzarci tutti quanti!
Per inciso, metto qui sotto il primo link dal tubo trovato, mentre si diverte nel 2015 a fare qualche acrobazia a Sochi, una mezz’oretta in tutto. Consiglio la visione (tagliare magari i primi 10 minuti...) perché, per i profani come me, siamo un altro pianeta:
https://www.youtube.com/watch?v=aQONtYjDlMw
Confesso che TOP GUN (nemmeno il primo…) non l’ho mai visto, come dicono alla Sorbona mi faceva cagare solo l’idea di riconoscerli TOP di qualcosa solo perché lo dicevan loro, detto proprio brutale, e il “lentazzo” in oggetto di questo paragrafo, tratto da quel film, era puro materiale da festino per favorire occhioni dolci e contatti ravvicinati del terzo tipo con le ragazze.
Tuttavia, tutto ciò che puzzava di america, era MITO. Poche chiacchiere… preso da una parte, preso dall’altra, avevan tutto e il contrario di tutto: potevi identificarti in malcom x, o in axel roses, o in fonzie. La creazione delle tv private ha coinciso con lo sfondamento della diga RAI e ha creato una delle peggiori sottoculture mai passate sul suolo italico. Il “vuoto mito americano, di terza mano” di gucciniana memoria (Piccola città) DILAGAVA, semplicemente DILAGAVA. E tanto vuoto non sembrava, per niente. Anzi, eravam noi che non avevamo capito niente sino ad allora!
Noi pigliavam per il sedere i “comunisti che andavano a Mosca”… ma ancora negli Ottanta tutti facevano a gara per la “borsa di studio” dei Lyons… per andare in Amerrega. E ancora oggi c’è chi non vedrebbe l’ora di andarci.
In URSS, finita l’URSS, c’è stato lo stesso. Ma PEGGIO! Tutto in una botta sola! CODE AL MC DONALD di Mosca, di Kiev, di Baku… code per mangiare merda. Merda buona, anzi, merda MIGLIORE! Peggio, ma PEGGIO di Sordi uottsamerrega, di “tu vuo’ fa’ l’americano”. Peggio! QUI eravamo a LAMBRUSCO E POPCORN... lì a POPCORN e basta!
Tornando a un ragionamento che si faceva ieri tra Alfred, Emanuele e me… si è trattata di una sbronza mica da ridere. Ai russi sono bastati i “pizzicotti” a ovest, diventati sempre più “docce fredde”, per farli progressivamente risvegliare dalla sbronza. Gli ucraini sono ancora in piena “balla”. Molti di loro, a inizio conflitto, DAVVERO erano convinti del potere taumaturgico delle V2 NATO. Il patàca è da un anno che dice “datemi questo, datemi quest’altro”, alimentando il mito.
Qui, molto probabilmente, il povero VLADISLAV è arrivato all’appuntamento con la morte totalmente a corto di esperienza vera, su mezzi veri. Ma agli occhi dei suoi era il TOP GUN. Valore d’uso completamente gonfiato, come una bolla, di aria, aria fritta quanto si vuole, ma aria.
“Zdes’ ne Mississipi” (qui non è il mississipi…), conclude laconicamente il pezzo del canale tg che riprende la notizia del top gun abbattuto:
https://t.me/ukraina_ru/154845
Come il “mito americano”, “vuoto” e “di terza mano”. Il MONDO INTERO si sta risvegliando, SENZA SAPERLO, GUCCINIANO. Invece che sulla R66 tutti si scoprono sulla...
Statale 17,
com'è lunga da far tutta,
romba svelto l'autotreno;
questo cielo ancor sereno
sembra esplodere d'estate
mentre tu
chissà se pensi a me...
Attenzione che Guccini ne ha cantate anche altre! Tra cui una che parlava di un certo treno a vapore… :-) e i gucciniani prima o poi, tra un fiasco e l’altro, finiscono sempre col cantarla!!! Anche nel 2023!!! Attenzione...
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
15/06 ore 18:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Confermata la situazione di oggi e degli ultimi giorni: nonostante infuri la battaglia su più fronti, non registriamo ALCUN AVANZAMENTO da parte NATO, ma solo ritirate con gravi perdite.
Le frecce rosse di questa cartina si riferiscono agli ATTACCHI MULTIPLI VERSO ARTEMOVSK E “FIANCHI”:
https://t.me/RVvoenkor/47357
Nonostante gli assalti continuino da maggio, la situazione è sempre la stessa.
Sotto ORECHOV, idem con patate:
https://t.me/ukraina_ru/154745
Nel pomeriggio l’artiglieria ucraina si è attivata, son partiti i tiri di preparazione e copertura di un’azione di terra
https://t.me/RVvoenkor/47351
che è morta sul nascere (16:30),
https://t.me/rusich_army/9407
seconda offensiva (notturna) in probabile preparazione, a giudicare dalle retrovie dove si notano i consueti concentramenti di uomini e mezzi prima dell’attacco.
In attesa che il letto del DNEPR si secchi ben bene… (foto di oggi)
https://t.me/boris_rozhin/89162
… è decisamente sulla buona strada. La seconda ripresa sta per iniziare, la miss sta finendo il giro del ring col cartello… come funziona in questi casi: diranno “Fuori i secondi” o partiranno subito?
29/05: BUDANOV FRA LE VITTIME DELL’ATTACCO ALLA SEDE DEI SERVIZI SEGRETI?
Pare che il capo dei servizi segreti militari ucraini, Budanov, sia una delle vittime illustri dell’attacco missilistico del 29/05.
https://t.me/notes_veterans/10319
Quello famoso fatto con missili che han colpito l’isolotto e i sotterranei del palazzo facendo correre avanti e indietro autolettighe che trasportarono d’urgenza alti ufficiali dei servizi segreti di mezza NATO, attualmente ricoverati a Berlino. Pare ci sia anche lui, ospedalizzato a Berlino, e in condizioni non belle. Vedremo.
https://t.me/boris_rozhin/89150
IL CONTRIBUTO EUROPEO ALLA GUERRA NATO ("dagli amici mi salvi Iddio...")
24.000 soldati ucraini “formati” dalla UE, se “formazione” si può chiamare smontare e rimontare l’ak-47 e lanciare la granata, dice con orgoglio BORRELL senza pensare a 24.000 futuri morti sulla coscienza sua.
https://t.me/RVvoenkor/47350
D’altronde, l’Ucraina si indebita per questo “contributo europeo” alla causa pagando dai 10 ai 30.000 euro per soldato per due settimane di addestramento quando son tante. A star bassi sono 240.000.000 di euro. Che evidentemente valgon bene la coscienza di Borrell, la coscienza di Oh my god Von-der-Leyen, la coscienza di tutti quanti a Bruxelles. Forse siam stati troppo duri con Panzeri e le sue centinaia di migliaia di euro in contanti… per le spese correnti.
IL CONTRIBUTO ISRAELIANO ALLA GUERRA NATO ("che bacia lei che bacia lui...")
200 VECCHI CARRI ARMATI DEL TIPO MERKAVA MK2 E MK3 SONO IN TRATTATIVA PER FINIRE “A DUE PAESI” D’EUROPA…
https://t.me/RVvoenkor/47359
Per la prima volta dopo 40 anni Israele bacia lei che bacia lui… e indovina indovinello dove finiranno questi 200 ferrivecchi israeliani comprati e rivenduti? Chi si intascherà il ricarico? D’altronde… è proprio vero che l’usato è aumentato di prezzo!
IL NOSTRO PERSONALE CONTRIBUTO ALLA GUERRA NATO ("ci mettiamo l'acqua, il fuoco, il condimento, la manifattura ...")
Praticamente abbiamo un giorno si e l’altro pure un drone RQ-4B GLOBAL HAWK che parte da Sigonella e si piazza sotto la Crimea (tracciato flight radar qui) a dare coordinate ai suoi padroni:
https://t.me/boris_rozhin/89146
Codice FORTE11, ormai lo conosciamo bene. E a chi dice che l'Italia non fa abbastanza... tiè: gli diamo M109L da rottamare, gli mettiamo a disposizione da oltre un anno la base di Sigonella, "ci mettiamo l'acqua, il fuoco, il condimento, la manifattura ..." e che vogliono di più!
Aggiornamenti a seguire domattina.
******************************************************
15/06 ore 13:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Sostanzialmente nulla di nuovo, MA NON perché non si stia combattendo, bensì perché tutti gli sforzi delle unità NATO di sfondare lungo le varie direttrici sono completamente falliti.
https://t.me/RVvoenkor/47320
E continuano ad affluire e a finire in quello che ormai è diventato un vero e proprio schiacciasassi su vasta scala, non più su una linea singola di fronte, ma su un arco che da sotto Zaporozh’e arriva a Kupljansk. C’è chi nota, aldilà di dietrologie, di retropensieri, che la NATO si sia già infilata in un cul de sac da cui non potrà uscire facilmente, con mosse convenzionali:
https://t.me/ukraina_ru/154675
Continuare così significherebbe dilapidare le proprie riserve accumulate in sei e rotti mesi. Passare ORA in difesa, arretrare,
- dopo aver annunciato di arrivare in poche settimane al polo nord e al polo sud,
- dopo che ancora oggi si diffondono cartine fantascientifiche come queste,
https://t.me/boris_rozhin/89125
- dopo che le perdite subite da inizio anno a oggi, fra morti e feriti, senza andar troppo lontani sono intorno alle 200.000 unità,
porrebbe gravi problemi di LEGITTIMAZIONE interna (alla domanda “Perché solo adesso?” non vi sarebbe alcuna risposta plausibile, nemmeno se fosse questo tema oggetto di un campionato del mondo di arrampicata sugli specchi...)
- dopo che la campagna d’odio dei propagandisti e portavoce di regime (Podoljak oggi) continua a martellare sulla necessità vitale di ammazzare più russi possibile fino a che, di russi in russi, non si arriva in Crimea.
“C’è solo un piano: avanzare brutalmente il più possibile, ammazzando russi il più possibile lungo la marcia. Dopo questo non possiamo fermarci da qualche parte e dire: dai pensiamo tutti insieme a qualcosa e parliamo… l’unico scenario possibile per l’Ucraina e arrivare armi in pugno ai confini del 1991”
«Существует один план: максимально жесткое продвижение вперед с максимальным убийством россиян на этом маршруте. После этого мы не можем где-то остановиться и сказать: все давайте теперь что-то думать и разговаривать... Это единственно возможный сценарий для Украины — выйти на границы 1991 года»
https://t.me/ukraina_ru/154685
No, decisamente, dire “abbiamo scherzato” e passare alla strenua difesa di un gruppo limitato di regioni, magari capitale + ovest, ovvero i posti da cui i russi si sono pure ritirati come “gesto di buona volontà”, sarebbe troppo anche per un regime corrotto e mantenuto con la forza come quello del patàca e militari. La NATO potrebbe giocare la carta, allora, del:
- abbiamo dato fiducia alla persona sbagliata
- che ci ha deluso profondamente
- e al suo posto mettiamo un personaggio integerrimo e “unitario”…
Qualche avvisaglia, guardando i cinegiornali luce anglofoni, su questa linea rappresentativa detta della “fiducia tradita”, comincia già a esserci. Vedremo...
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
15/06 ore 08:30 aggiornamento
GES KACHOVSKAJA: UNA STORIA SOVIETICA, UN’INTERRUZIONE NATO (PER DEVASTAZIONE…) E UN FINALE ANCORA DA SCRIVERE!
La situazione sostanzialmente immutata sul campo e la ripetizione quasi meccanica degli eventi di questi giorni (attacchi notturni russi di notte alle retrovie e ai depositi e punti di concentramento di uomini e mezzi NATO, offensiva NATO di giorno fermata a volte sulla linea di fronte, a volte ancor prima) ci dà tempo prezioso per sviluppare ulteriormente la ricerca su quanto accaduto alla Centrale idroelettrica Kachovskaja.
Partiamo da un vecchio schema sovietico che ho recuperato dalla rete. Riproduce, in estrema sintesi, sequenza e altimetria dell’intero COMPLESSO DI DIGHE LUNGO IL DNEPR:
https://studfile.net/html/2706/1108/html_rHpgCsGJlY.aB8_/htmlconvd-nHYT6y_html_c0361e3a04e838c6.jpg
La cartina è contenuta in questo studio
https://studfile.net/preview/9768521/
preceduta da una tabella MOLTO interessante. Sei dighe in tutto, all’inizio l’anno di costruzione e subito dopo il nome, tra parentesi la PIENA capienza dei bacini in miliardi di metri cubi:
1964 Киевская Kievskaja (3,73)
1964 Каневская Kanevskaja (2,93)
1959 Кременчугская Cremenčugskaja (13,5)
1963 Днепродзержинская Dneprodzeržinskaja (2,45)
1932-1947 Днепровская имени В.И. Ленина Dneprovskaja “V. I. Lenin” (3,33)
1955 Каховская Kachovksaja (18,2)
Notiamo subito alcuni punti interessanti. Quello sul DNEPR è veramente un sistema complesso di
- produzione di energia elettrica
- creazione di bacini artificiali a scaglioni per usi civili (acquedotti e sistemi di irrigazione) e industriali (raffreddamento e altri impieghi nei grossi stabilimenti)
La prima diga è figlia della prima pjatiletka (“quinquennio”, ovvero piano quinquennale), l’anagrafe non mente, oltre che il nome a cui è intitolata. Le ultime tre, sono figlie della cosiddetta “Epoca d’oro” (Zolotaja epocha) dell’URSS. Un’ultima notazione, prima di proseguire: tutto questo fu possibile SOLTANTO GRAZIE ALLA PROPRIETÀ SOCIALE DEI MEZZI DI PRODUZIONE E ALLA CONDUZIONE PIANIFICATA DEGLI STESSI:
- non solo per la creazione di plusvalore in misura tanta e tale da consentire quest’opera cantieristica imponente,
- ma anche per l’estrema cura e coordinamento fra i vari settori (primario, secondario, terziario) interessati dal progetto complessivo e beneficiari dello stesso nelle forme e nelle misure previste da un piano generale,
- così come per la creazione di un PGT, come lo chiameremmo noi, interregionale, nazionale, in grado di soddisfare TUTTI i BISOGNI espressi da una variegata moltitudine di soggetti beneficiari e risolti nella stesura di un piano DI COSTRUZIONE e di un piano URBANISTICO-TERRITORIALE il più possibile idonei al loro soddisfacimento.
Tutto questo, NÉ la “MANO INVISIBILE” del mercato, NÉ la “MANO AMICA” del capitalismo monopolistico di Stato, ovvero tutto quanto c’è nel mondo oggi da un emisfero all’altro, SONO IN GRADO DI FARLO!
Per tutto questo, SOPRATTUTTO PER QUESTO, la storia della Kachovskaja GES, della Centrale idroelettrica Kachovskaja, è UNA STORIA SOVIETICA, dall’inizio alla fine.
Ed è storia sovietica anche PERCHE’ LA SUA EPICITA’, LA SUA GRANDEZZA, IL SUO MESCOLARE IMPETUOSAMENTE PRIVATO E SOCIALE IN EVENTI EPOCALI, LADDOVE I DESTINI INDIVIDUALI SI INCONTRANO IN UN DESTINO COLLETTIVO CHE NON E’ LA SEMPLICE SOMMATORIA DEI PRIMI, MA QUALCOSA DI PIU’, QUALCOSA CHE DA IDEALE COMUNE DIVIENE PROGETTO, PIANO COMUNE, SONO STATE CELEBRATE DA UN FILM.
Un film ovviamente mai passato qui, perché i russi dovevano e devon continuare a mangiare i bambini e, quando non mangiano i bambini, fare film di otto ore inguardabili, parlare muggendo, spiare anche quando vai al gabinetto e infine, sottobanco, passarti una mazzetta per fargli avere un paio di jeans o calze di nylon o, peggio ancora, passare dall’altra parte del muro.
Il film si intitola “Poesia sul mare” (Poema o more, Поэма о море, Mosfil’m, 1958). Qui scheda e sinossi:
https://cinema.mosfilm.ru/films/34286/
e qui film completo, se qualcuno volesse sbirciare qualche scena:
https://www.youtube.com/watch?v=SxjznxTrMKM
Traduco integralmente la sinossi:
Spaccato sulla costruzione della GES Kachovksaja, sulla chiusura del DNEPR, sulla nascita del “Mare Kachovskoe” (il bacino immenso generato dalla diga, NdT). E, naturalmente, sui destini degli uomini coinvolti in questo gigantesco sconvolgimento della vita nelle campagne. 1956-57. Nelle campagne intorno al Dnepr, che saranno di lì a poco sommerse, alla chiamata del presidente del kolchoz rispondono i contadini nati lì, per congedarsi per sempre con la loro piccola patria. E’ difficile per i più anziani la distruzione delle proprie case natali, dei giardini, a cui erano legati i ricordi sia di una vita felice, che degli orrori della guerra. La gioventù saluta con entusiasmo l’abbattimento del vecchio, lavora felicemente ai cantieri (della diga e delle nuove case, NdT), si innamora, si sposa, convinta che il “futuro luminoso”, il comunismo, sia lì, a portata di mano. Arriva infine la piena primaverile del Dnepr e la diga si riempie, mentre villaggio ucraino resta sul fondo di questo mare.
Картина о стpоительстве Каховской ГЭС, о перекрытии Днепра, о рождении Каховского моря. И, конечно, о человеческих судьбах, вовлеченных в этот гигантский переворот жизни края. 1956-57 годы. В приднепровское село, которое вот-вот будет затоплено, по зову председателя колхоза съезжаются люди, родившиеся здесь, чтобы навсегда проститься с малой родиной. Людям старшего поколения тяжело рушить родные дома, уничтожать сады – с ними связаны воспоминания о счастливой мирной жизни и о страшной войне. Молодежь с энтузиазмом крушит все старое, весело работает на стройке, влюбляется, женится, уверенная в том, что приближает «светлое будущее» - коммунизм. Бурно разливается весенний Днепр, уходит на дно морское украинское село.
Passando dall’epos alla storia, la costruzione della diga coinvolse DODICIMILA LAVORATORI e DUECENTO MEZZI.
Il sistema generato, nella seconda metà degli anni Sessanta, era L’OSSATURA DI UNA RETE IDRICA COMPLESSA DOVE UN FLUSSO ENORME DI ACQUE ERA GESTITO DA MONTE A VALLE IN MANIERA OTTIMALE, ANCH’ESSA PIANIFICATA.
Proprio per questo, OGGI, dopo quanto è successo, SI AGGIUNGONO ULTERIORI CAPI DI ACCUSA AI CRIMINALI NATO E AI LORO LACCHE’ NAZIFASCISTI:
PERCHE’, PER ESEMPIO, LA DIGA SUPERIORE SUBITO DOPO L’ESPLOSIONE NON SOLO NON E’ STATA CHIUSA, MA E’ STATA APERTA A TUTTA???
https://neftegaz.ru/news/Alternative-energy/782925-budet-li-vosstanovlena-kakhovskaya-ges-ochevidno-da/
La diga, infatti, non è stata solo distrutta dalle bombe NATO, ma anche da UN FLUSSO D’ACQUA INCESSANTE ALIMENTATO ARTIFICIALMENTE A MONTE DA BOCCHETTONI SPALANCATI! Acqua che ha spazzato via quel che già traballava, aprendo voragini.
Ma questo, ovviamente, i cinegiornali luce non lo dicono. La devastazione prodotta è stata totale. Non era una diga secondaria. Guardiamo le dimensioni del bacino e capiamo cosa regolava quell’orgoglio sovietico, quell’opera di ingegneria operaia e contadina.
L’articolo sopra citato menziona anche un complesso industriale che di tale acqua si alimenta, senza la quale il rischio di catastrofe ecologico è concreto (sfiorato nel 2018, peraltro). Fortunatamente, con la rimanenza si può andare avanti ancora in sicurezza, e la seconda catastrofe su quel martoriato territorio è stata evitata.
L’articolo propone anche uno schema semplificato della diga:
https://neftegaz.ru/upload/iblock/a86/k5n2qksgd5834viwsyb1awacjsoszzls/bief_19_kahov_23.jpg
Salvo ulteriori bombardamenti NATO, non tutta la struttura è stata compromessa. Pertanto, in Russia si parla già di ricostruzione, che han già detto essere POSSIBILE, grazie al fatto che parte della struttura sotto è rimasta INTATTA e, soprattutto, BUONA ANCORA per costruirci sopra.
https://yandex.ru/turbo/regnum.ru/s/news/3811282
Vedremo. Fino a quando i traditori del loro stesso popolo non saranno stati mandati via, insieme agli occupanti atlantici, e messi a distanza di non poter più nuocere, nessun lavoro di ripristino sarà possibile. IL FINALE E' ANCORA DA SCRIVERE, E SARA' SCRITTO!
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
14/06 ore 18:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Nessun aggiornamento di rilievo. Continua incessante la mattanza di uomini e mezzi (15 carri e 30 blindati solo oggi solo dalle parti di VELIKONOVOSELOVSKOE)
https://t.me/polk105/8228
lungo nuove direttrici d’attacco, senza alcun avanzamento, neppure nella cosiddetta “terra di nessuno”:
https://t.me/boris_rozhin/89064
et
https://t.me/rusich_army/9395
Continuano attacchi nell’area di ARTEMOVSK, da punti sempre diversi e, anche qui, con sempre lo stesso esito:
https://t.me/RVvoenkor/47298
NEL COMPLESSO ASSISTIAMO IN QUESTA FASE ALLA VERSIONE ESTESA, LUNGO CENTINAIA DI KM DI PERIMETRO, DELLO SCHIACCIASASSI RUSSO DI ARTEMOVSK.
“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO
Non tutti i mali vengono per nuocere, e aver saltato 10 giorni fa la statistica ci permette di confrontare tre dati nell’arco di 20 giorni. Tre dati MOLTO diversi fra loro. E fare qualche ragionamento:
Confrontiamo i dati del 14/06 (https://t.me/mod_russia/27429)
con quelli del 04/06 (https://t.me/mod_russia/27085)
e con quelli del 25/05 (https://t.me/mod_russia/26842):
442 aerei (vs 432 – 14/06 / vs 429 – 04/06, +10 vs +3 vs +4 dei 10 gg prima)
238 elicotteri (vs 236 – 14/06 / vs 235 – 04/06, +2 vs +1 vs +2 dei 10 gg prima)
4605 droni (vs 4473 – 14/06 / vs 4321 – 04/06, +132 vs +152 vs +165 dei 10 gg prima)
426 sistemi missilistici (vs 424 – 14/06 / vs 424 – 04/06, +2 vs +0 vs +3 dei 10 gg prima)
9982 carri armati e altri cingolati blindati (vs 9382 – 14/06 / vs 9298 – 04/06, +600 vs 84 vs +129 dei 10 gg prima)
1124 lanciarazzi multipli (vs 1112 – 14/06 / vs 1100 – 04/06, +12 vs +12 vs +0 dei 10 gg prima)
5111 obici e mortai (vs 4996 – 14/06 / vs 4901 – 04/06, +115 vs +95 vs +80 dei 10 gg prima)
10947 autoveicoli blindati (vs 10656 – 14/06 / vs 10447 – 04/06, +291 vs +209 +233 dei 10 gg prima)
Se sostanzialmente nei primi 10 giorni i dati restano in linea, se non in lieve calo, coi precedenti, negli ultimi 10 gli stessi indicatori letteralmente esplodono! E smentiscono, indirettamente, molte “scuse” e depistaggi addotti a giustificazione del clamoroso insuccesso maturato.
Che dire… che non c’è stata copertura aerea? Si che c’è stata… 10 aerei tirati giù, gli stessi persi mediamente in un mese… ma non è servita a nulla!
Non c’è stata kontrastup? Era solo un “sondaggio”? E’ stata data “troppa enfasi”? 600 CARRI ARMATI PERSI IN 10 GIORNI! OLTRE SEI VOLTE TANTO QUELLI PERSI NEI 10 GIORNI PRIMA! Una cifra mai raggiunta da quando tengo questa, pur sommaria, statistica. 291 AUTOVEICOLI BLINDATI! 12 LANCIARAZZI MULTIPLI! Lo sfondamento è fallito e gli ultimi 10 giorni sono stati, esponenzialmente, un’ecatombe di mezzi. E di uomini.
DAL 4 GIUGNO A OGGI, E SOLO SULLE VARIE LINEE DI FRONTE, LE FF.AA. UCRAINE HANNO PERSO 7.500 UOMINI NEI LORO ASSALTI, FRA MORTI E FERITI! SENZA CONTARE LE PERDITE IN VITE UMANE NELLE RETROVIE E NEI PUNTI DOVE CERCAVANO DI RAGGRUPPARSI, COLPITI DA ATTACCHI MISSILISTICI!
https://t.me/mod_russia/27427
FRA IERI E OGGI, SEMPRE IL MINISTERO RIPORTA,NEL BOLLETTINO APPENA DIRAMATO, E COME PERDITE IN DUE SETTORI SOLTANTO (ZAPOROZH’E, quello della kontrastup, e SUD-DONECK, fra Mar’inka e Avdeevka), OLTRE 800 SOLDATI.
Infine, vale la pena registrare, sempre al 14/06 la DEMILITARIZZAZIONE di un intero esercito, a partire dai suoi ufficiali. 2063 UFFICIALI E SOTTUFFICIALI dal 24/02:
2 GENERALI
92 COLONNELLI
156 TENENTI COLONNELLI
256 MAGGIORI
1557 UFFICIALI SUBALTERNI E SOTTUFFICIALI
https://t.me/wartearsorg/274
Numero anche questo in crescita.
LA NATO DOPO IL PRIMO TEMPO: DISFATTA VERA E PROPRIA O TATTICA PERVERSA?
A molti i conti non tornano. Per esempio, agli Autori di Voennaja Chronika.
https://t.me/milchronicles/2043
Che vedono sfracello sì, ma SELETTIVO, con CHALLENGER e MARDER che neppure han fatto capolino nell’offensiva corrente. Con testate tedesche che fanno inquietanti analogie con quanto accaduto sinora e la VIGILIA della battaglia di KURSK (1943):
https://t.me/polk105/8226
Che vedono tenere al riparo il grosso delle riserve sia di armi che di uomini, in vista di un loro impiego in UN’ALTRA DIREZIONE. Una direzione APERTA dall’aver fatto saltare la diga di NOVAJA KACHOKVA. UN TENTATIVO DI COPRIRE L’AZIONE PRINCIPALE ATTUALMENTE IN PREPARAZIONE, IL SECONDO TEMPO DI QUESTA OFFENSIVA.
In ogni caso, i numeri SINORA della PEGGIORE DISFATTA NATO dalla sua costituzione sono un atto d’ACCUSA, anzi tutto, nei confronti della NATO stessa (e poi delle sue marionette locali):
- è stata lei a richiedere l’attuazione dei piani offensivi stilati in mesi di lavoro, come da lei stessa pubblicamente ammesso, A QUALUNQUE COSTO. Il che la pone al pari di ogni qualsiasi altra ORGANIZZAZIONE CRIMINALE. Perché quel QUALUNQUE COSTO ha portato via oltre 10.000 vite ucraine (contando le retrovie) in 10 giorni, così come ne aveva rovinate 150.000 fra morti e feriti in sei mesi di battaglia di ARTEMOVSK (e per inciso, ANCORA FRA IERI E OGGI OLTRE 205 SOLDATI UCRAINI MORIVANO SU QUESTA DIRETTRICE! Per “attaccare ai fianchi”).
https://t.me/mod_russia/27427
- è stata lei a CREARE UNA VARIANTE DI PIANO PERVERSA facendo saltare la diga di NOVA KACHOVKA. Tutti zitti qui… non disturbiamo il manovratore… e questo la contraddistingue come ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA, insieme agli HIMARS sui quartieri popolari di DONECK e gli STORM SHADOW su quelli di LUGANSK (diversi per questioni di gittata…).
Un atto gravissimo che, aggiungiamo altri dati a quanto accennato stamane, RISCHIA DI COMPROMETTERE UN MILIONE DI ETTARI DI TERRE COLTIVATE! IL 94% DELLE TERRE AGRICOLE DELLA REGIONE DI CHERSON E NON SOLO:
https://t.me/rezident_ua/18297
A CHE PRO? Abbiamo parlato ampiamente del concentramento di truppe a KRIVOJ ROG. Ma non c’è solo Krivoj Rog, sopra NOVAJA KACHOVKA Guardiamo questo filmato:
https://t.me/boris_rozhin/89065
E’ girato dalla riva destra del DNEPR e in fondo c’è la centrale atomica ZAES, il sogno proibito da quasi un anno delle forze NATO, costato innumerevoli FALLITI tentativi di sbarco da parte delle migliori forze speciali a disposizione, di cui una, memorabile, con il personale ONU che avrebbe dovuto fare da ostaggio e costringere i russi, “per motivi umanitari”, a scendere a patti (combine fallita e Grossi andato via con le pive nel sacco).
Guardiamo il telefonino mentre ingrandisce il letto del fiume ormai ridotto a un rivolo. In fondo c’è l’oggetto del desiderio: la centrale atomica!
E’ lì, proprio davanti. E su quel fango melmoso che la separa da chi la sta ritraendo col telefonino, non puoi fare linee Maginot, scaglionare la difesa su più livelli, come queste altre immagini mostrano sotto ORECHOV e ZAPOROZH'E:
https://t.me/namarshe/6125
ECCO ALLORA LA TATTICA PERVERSA, criminale e terroristica. LA STESSA TATTICA DI ARTEMOVSK, DIAMETRALMENTE OPPOSTA COME MOVIMENTO (difesa in quel caso, offesa in questo), MA FONDATA SULLA STESSA, MEDESIMA, CONCEZIONE “A PERDERE” DEL TERRITORIO, E DI CHI LO ABITA, IN CUI LA NATO VIENE AD OPERARE.
Artemovsk è stata DEMOLITA, pezzo a pezzo, pur sapendo che si sarebbe perso, che la si sarebbe PERSA. NON UN MATTONE sarebbe dovuto restare al suo posto. Qui si parla non più di perdere terreno, ma di CONQUISTARLO. Ma a che prezzo? Lo stesso medesimo. Pur di raggiungere l’obbiettivo non si è esitato a far saltare una diga, compromettere un milione di ettari di terreno, provocare una catastrofe ecologica, avere migliaia di sfollati e milioni di poveri in canna, già impoveriti peraltro prima di questa ennesima disgrazia, provocare problemi epidemiologici anche nelle aree e nei Paesi sovrani (si fa per dire) vicini.
Probabilmente il gruppo di attacco si sta già formando, nelle retrovie, in attesa di COLPIRE una volta seccato il pantano di quello che, fino a due settimane fa, era il letto del DNEPR.
I russi potrebbero rendere la pariglia. Lo ricordiamo, NON C’E’ SOLO QUELLA DIGA SUL DNEPR. E potrebbero far saltare quella immediatamente sopra proprio mentre il grosso delle truppe NATO tenta l’attraversata. Come già accaduto, del resto, qualche millennio fa un po’ più in giù nella carta geografica del mondo. Questo dovrebbe distogliere le truppe NATO da un atto così sconsiderato. Potrebbe fungere da deterrente. O forse no.
Del resto, la NATO, che non ha avuto nessuna remora a mandare al massacro oltre diecimila uomini in questi dieci giorni, che non ha avuto nessuna remora a far distruggere una parte considerevole, sia pur non maggioritaria, ma considerevole, del proprio armamentario IN LOCO, che gioca sulle vite di milioni di ucraini una partita SUICIDA (dove il suicidio è il loro, eletti a popolo-kamikaze), che problemi avrebbe a tentare il tutto per tutto lungo il letto semiasciutto del DNEPR? Per vedere se davvero i russi la renderanno o meno la pariglia? E magari così avere l’ipocrisia di incolparli di “strage”, “disastro ecologico”, eccetera dopo tutto quanto fatto sinora? Dopo aver fatto quel che ha fatto, si potrebbe fare scrupoli sul mandare all'attacco migliaiaia di uomini non suoi e migliaia di mezzi suoi ma che qualcuno ha già messo sul conto debito della generazione attuale e di quelle a venire? Incravattando, quando non lo si manda a morire, un popolo intero?
Di questa feccia stiamo parlando. Non d’altro. Prepariamoci al peggio.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**************************************************
14/06 ore 13:30 aggiornamento
“STABILIZACIJA”
Fronte ZAPOROZH’E-ORECHOV “stabilizzato”, e ai nastri di partenza di dieci giorni fa:
https://t.me/RVvoenkor/47285
Fronte ARTEMOVSK anch’esso “stabilizzato”
https://t.me/ukraina_ru/154474
Kontrastup nullificata. Sulle perdite torneremo presto.
QUANTO VALE LA VITA DI UN SOLDATO
Meno sicuramente, di quella di un mezzo NATO. Filmato AGGHIACCIANTE
https://t.me/rybar/48503
Un T-72 ucraino riceve l’ordine di recuperare un mezzo NATO in piena zona di scontri, un MAXXPRO. Lo aggancia e cerca di trainarlo indietro. Venendo colpito dall’artiglieria russa che fa buona guardia. Il mezzo NATO poco dopo si rimette in moto e, in retro, passa sopra il T-72 ucraino, si gira e prende la strada del ritorno, ma poco più avanti è fermato da un’esplosione. Il tutto, sotto gli occhi di un drone che riprende la scena tragica dall’alto. Che senso ha un’operazione del genere... che senso ha! Ma, soprattutto, quanto vale la vita del gruppo di soldati chiamato a recuperare il mezzo, oltre che del T-72 immolatosi nel corso dell’operazione.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
14/06 ore 08:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Situazione sostanzialmente invariata. I russi han rimesso in sicurezza la PRIMA linea, praticamente si riparte dal via per la “kontrastup” NATO. Probabilmente, presto, assisteremo a un allargamento del fronte nelle zone liberate da quella cosa strana chiamata acqua e spianate per il passaggio di uomini e mezzi verso sud. Vedremo come andrà a finire anche l’ultimo capitolo di questa tragedia.
MAL COMUNE A MEZZA NATO (DELL’EUROPA DELL’EST)
A proposito di apertura di un nuovo fronte e del costo dello stesso, la strage ecologica (ambiente devastato), economica (raccolti distrutti, perdita di un bene immenso, prezioso, per cui Paesi interi si fanno e si faranno guerre, chiamata acqua) e sociale (decine di migliaia di sfollati) derivata dalle bombe NATO sulla centrale idroelettrica Kachovskaja, hanno iniziato a interessare il Mar Nero, sempre meno “nero” e sempre più “chiaro e trasparente come me”… anzi, sempre meno “mare”…
Evitiamo, come al solito, le iperboli. Perché ormai sta girando di tutto. Il Mar Nero “cuba” 550.000 km cubici, il bacino dietro la centrale “cubava” 18 km cubici. Il rapporto è 1:30.555. Se dovesse essere diminuita la salinità di tre volte nell’intero Mar Nero, a parte un giro di correnti assurdo, e talmente vorticoso da portare gli stessi livelli di Odessa a Istanbul, a Sansun, a Batumi o a Suchum, il rapporto fra acqua dolce immessa e acqua salata sarebbe dovuto essere BEN MAGGIORE!
Poi c’è anche il fatto che in Ucraina ormai gli scienziati che si occupavano di acque, tutti di scuola sovietica, ormai son tutti morti… e al “nuovo che avanza” non serve valutare lo stato delle acque del Mar Nero, o dei fiumi.
https://t.me/infranews/18342
Fatto sta, COMUNQUE che questi 18 miliardi di tonnellate d’acqua qualche effetto, ma proprio piccolo piccolo… lo avranno prodotto:
https://t.me/infranews/18343
A livello locale, anche. Non siamo scienziati ma le cartine le sappiamo vedere anche noi. Questa è una cartina sovietica delle correnti:
https://trvlworld.net/uploads/posts/2013-08/1377546029_ussr_blacksea_02.jpg
Questa la sua versione “moderna” (senza i nomi delle correnti)
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/168095/pub_5c89386e7ee65a00b4aef37c_5c8c0588aedd2500b361ec65/scale_2400
E questa una versione che abbina i flussi alla profondità delle acque:
https://www.sochiweb.ru/wp-content/uploads/2016/07/7f16f.jpeg
Dobbiamo concentrarci su quella linea che parte “dal nulla” in alto a sinistra. Poco più a nord, neanche indicato dall’inizio del segmento della freccia (che parte più a sud, dall’imbocco verso la Crimea), abbiamo l’estuario del DNEPR.
Ecco, immaginiamoci ora un FRECCIONE di 18 MILIARDI DI TONNELLATE D’ACQUA che giro possa fare, incanalato pure com’è da quel porto naturale che lo direziona pure, e in modo inequivocabile, verso ovest:
- Odessa, di lì segue la curva costiera e, man mano, a decrescere,
- Costanza (Romania) e, ignorante per ignorante, qualcosa arriverà anche a
- Varna (Bulgaria).
Fino a qui, il modello è abbastanza semplice, simile a quando si rovescia il secchio dell’acqua sporca dopo aver lavato i pavimenti, lungo una canalina iniziale che va poi a perdersi nello spazio circostante. Di tale modello conserviamo anche l’intensità che andrà a decrescere e inseriamo anche la concentrazione di QUESTE acque in acque 30.000 volte maggiori in termini di:
- salinità,
- temperatura
- malattie (virus / batteri)
- etc.
A proposito dell’ultima voce (etc. non conta, è come “varie ed eventuali”), un medico già il 09/06 metteva in guardia da possibili EPIDEMIE DI SALMONELLA E COLERA:
https://sm.news/ukrainskij-vrach-komarovskij-nazval-epidemii-xolery-i-salmonelly-posledstviyami-podryva-ges-59630/
Il motivo è l’enorme quantità di BIOMASSA, che “bio” era una volta e ora non lo è più, ridotta ormai NECROMASSA: pesci, anfibi, rettili, insetti, mammiferi a quattro e a due zampe, di tutto. Il processo di decomposizione è in corso, l’acqua veicola batteri.
E ieri, puntuale, l’allarme delle autorità sanitarie di Odessa: Salmonella nelle spiagge, salmonella nel pescato.
https://www.unian.net/society/na-morskom-poberezhe-odesskoy-oblasti-obnaruzhena-salmonella-posle-podryva-kahovskoy-ges-novosti-odessy-12291999.html
- Divieto assoluto di recarsi nelle spiagge e, peggio ancora, nuotare (che sappiamo già come sarà rispettato, se dovessimo parametrare il rispetto dei divieti dalle loro parti alle nostre… speriamo solo che là siano più rispettosi, ma ho i miei dubbi...)
- Individuate salmonella e virus intestinali (rotavirus), a livelli che SOLITAMENTE, a Odessa, cominciano ad apparire a FINE AGOSTO. Qui li abbiamo a inizio giugno.
- Divieto di consumare frutti di mare. 200 kg di pescato già distrutti per precauzione
- PERICOLO ESTREMO DI CEPNAJA REAKCIJA (reazione a catena цепная реакция)
- Colera ancora non pervenuto, per fortuna.
E veniamo al punto. La combinazione di due effetti potrebbe portare a CONSEGUENZE CATASTROFICHE. Sul primo, DIRETTO, abbiamo già detto abbastanza. Sul secondo, INDIRETTO, lascio la parola al canale ucraino Rezident:
Ad allarme si aggiunge allarme, in quanto il sistema sanitario e, in particolare, di controllo epidemiologico, è COMPLETAMENTE DEGRADATO, A CAUSA DELLE RIFORME SANITARIE promosse dai PRO-SOROS, che hanno tagliato tutti i finanziamenti.
Тревоги добавляет то, что система здравоохранения и противоэпидемического контроля полностью деградировала, из-за медицинской реформы имени соросят, которые сократили финансирование на все.
https://t.me/rezident_ua/18278
LA SITUAZIONE IN ROMANIA E BULGARIA NON E’ MOLTO DISSIMILE! Anche per questo, mal comune in mezza NATO (dell’Est). Quella che tanto posson crepare tutti…
Ma soffermiamoci un attimo su questo termine SOROSJAT, Pro-SOROS, con cui sono stati definiti politici ucraini nella fulgida epopea Zelenskij, già dal 2020.
IN PIENA PANDEMIA, LA MARIONETTA ZELENSKIJ, MOSSA DAGLI “INVESTITORI ESTERI” E DAI GRUPPI DI POTERE INTERNI CHE A LORO FACEVANO RIFERIMENTO (I “SOROSJAT”, da ora così nominati) INTRAPRESERO UNA RIFORMA SANITARIA LACRIME E SANGUE! Per la precisione, la SECONDA TAPPA di tale riforma!
https://t.me/legitimniy/3802
Un processo che era già iniziato non appena giunto al potere, e che neppure un emergenza mondiale ha fermato! Ma tutto questo i media u-ccidentali si guardano bene dal dirlo! Insieme ai biolaboratori NATO e a tutto il resto.
Si era a maggio. A GIUGNO, nella sola CHERSON, avevamo
- 650 MALATI MENTALI DIMESSI a fronte di
- 135 OPERATORI MEDICO-SANITARI LICENZIATI
In tutto il Paese chiudevano reparti psichiatrici, maternità, policlinici.
https://t.me/ZeRada1/2638
Un film già visto, da noi e che anche da noi continua a mietere vittime e a far danni. Sorosjat di tutto il mondo... unitevi! Come diceva un tale... "gli spari sopra sono per noi".
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
13/06 ore 18:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Gli attacchi NATO sono diminuiti di intensità, oggi. MAKAROVKA è saldamente in mano russa e, da lì, partono attacchi di artiglieria sulle zone a nord che spazzano via qualsiasi tentativo di raggruppamento. Azione facilitata dal fatto che il paese si trova sul punto più alto dell’area. Le perdite ucraine, in vite umane, ormai superano le 12.500 unità. Sempre che interessi qualcosa a qualcuno.
https://t.me/ukraina_ru/154332
A quanto pare no, visto che alle 17.00 le intercettazioni radio parlavano di raggruppamenti in vista, con un’intensificazione delle trasmissioni radio nelle due ore successive.
https://t.me/ukraina_ru/154353
Ci aspetta, probabilmente, un’altra nottata di sangue. Forse, a fermare questa mattanza è l’aritmetica della produzione e del consumo delle armi. Putin parlava oggi di 5-6.000 proiettili da 155 millimetri fatti fuori ogni giorno dalle ff.aa. ucraine. Questo, mentre gli USA ne producono 15.000 al mese, pone un serio problema di approvvigionamento, una volta esaurite le scorte. Chissà...
DOPO TUTTO, I “FERRIVECCHI SOVIETICI” NON ERAN COSI’ MALE…
Rezident oggi esce con uno spiffero di corridoio dove le voci dei militari che si lamentano dei leopardi rispetto ai carri armati sovietici continuano a crescere: si distruggono più facilmente e sono più difficili da manovrare (выходят из строя быстрее советских, а в обслуживании намного сложнее)
https://t.me/rezident_ua/18274
Peccato che i vostri capi, cari militari ucraini, parlano a ogni piè sospinto di de-sovietizzare il vostro esercito, le vostre forze armate. Per “ammodernarle”. Provate a metterle dentro un leopardo e vedere come la pensano per davvero. Ma “eto drugoe”, “è diverso”: come le sanzioni per chi in strada parla russo, salvo poi che gli stessi sanzionatori vengon beccati mentre, nei loro festini esclusivi, parlano, ridono e scherzano… in russo.
“DEGRADACIJA” DI UN GENERALE COME “DEGRADACIJA” DI UN ESERCITO IN QUANTO ISTITUZIONE
Signori, questo è Mascellone oggi.
https://t.me/ukraina_ru/154304
Premia un soldato, tiene in braccio un bebé, si fa fotografare sorridente in mezzo a degni compari… ma non è in prima linea a vedere le SUE truppe schiantarsi contro la barriera russa. Sempre fino a prova contraria, stiamo parlando DELL’ATTUALE COMANDANTE IN CAPO (27/07/2021 - ???) DELLE FF.AA.UU.
Non è interessante capire i perché, anche perché è pura dietrologia. Ma qualche domanda me la son fatta. Volevo titolare “da Mascellone a Tenerone” per enfatizzare questo aspetto talmente assurdo da essere reale, come è reale. Poi mi sono anche detto: magari non ci fa, lo è diventato per davvero. I danni sono permanenti e più di quello non può fare. E per me, per quel poco che capisco la mentalità di un militare, di un militare peraltro formatosi sui testi di Gerasimov e poi approdato alla “scuola NATO” come naturale avanzamento della specie, così presentava sé stesso nella celeberrima intervista concessa alla rivista anglofona più prestigiosa al mondo, per me ci sono troppi conti che non tornano senza ammettere il danno cerebrale permanente. E qui, pertanto, mi fermo.
Sei comandante in capo e non stai in prima linea nella kontrastup decisiva? Una kontrastup a cui hai contribuito fattivamente, come affermano gli stessi canali ucraini? Oppure ti sei opposto alla stessa kontrastup IN QUESTI TEMPI perché sapevi come sarebbe andata a finire senza gli agognati F-16 (ma anche con quelli, credimi, non sarebbe cambiata di molto…), come affermano altri canali ucraini?
https://t.me/legitimniy/15620
E per questo te ne stai in disparte? Aspettando magari il tuo momento? Quando i “geni della lampada”, le quattro “volpi del deserto” ritratte davanti a una cartina che poteva essere, per come stanno andando le cose, quella del giro dell’oca, si toglieranno (o li toglieranno) di scena?
Net! Non regge nemmeno questa ipotesi. In ogni caso resti glavkom, comandante in capo! E mentre i tuoi crepano a decine di migliaia, mentre questi fan danni, non puoi passare il tempo a gigioneggiare, a fare il piacione, e pure questo con discrezione, ripreso ogni tanto da qualche scatto che dice che sei vivo. Sarai anche “vivo”, ma “non lotti insieme a noi”, penserà (e pensa) qualsiasi tuo (un tempo?) soldato.
Un generale, qualsiasi generale, crede in alcune cose che ritiene, a torto o a ragione, “valori”: tra cui l’onore. Un generale di fronte a una cosa del genere si dimette, si strappa i gradi, se ne va, sparisce. Fa capire ai suoi che questa NON E’ farina del suo sacco. Non si fa ritrarre con un sorriso da ebete mentre i suoi crepano. Questo no!
Questa è la “degradacija” non tanto di un uomo, a cui ormai son sempre più convinto sia capitato qualcosa di irreparabile, ma della figura di “generale” stesso. Un soldato va a morire su ordini precisi, impartiti da gente come lui. Evidentemente, chi oggi maschera quanto realmente accaduto ritiene che questo NON sia un problema. Invece, la credibilità è tutto. Specialmente, ripeto, quando ti dicono “vai all’assalto”.
La metto giù pesante? Forse. Ma il consenso militare si forma su equilibri molto fragili e precari, e non bastano le parole “disciplina” da un lato e “zagradotrjad” o plotone d’esecuzione dall’altro per tenerlo in piedi. E a poco serve perfino, e non è questo affatto il caso, avere gli arsenali pieni. E siam solo a giugno...
Aggiornamenti a seguire domattina.
*******************************************************
13/06 ore 13:30 aggiornamento
“KONTRASTUP” NATO FERMA A MAKAROVKA!
Nella giornata di ieri quel che resta di questo villaggio è passato di mano TRE volte e attualmente è sotto il controllo russo, che ha respinto le forze NATO come da cartina aggiornata di RYBAR:
https://t.me/rybar/48447
Forze che sono state costrette a ritirarsi anche da UROZHAJNOE. A ovest, LEVADNOE e NOVODAROVKA ancora terra di nessuno. In altre parole, la kontrastup NATO è non è arrivata oltre la prima linea di difesa russa.
Come oltre la metà dei LEOPARD 2R elargiti dalla FINLANDIA, ridotti a rottami:
https://t.me/RVvoenkor/47221
Erano peraltro leopardi con funzione di sminamento, quindi la loro perdita si farà molto sentire nel prosieguo delle operazioni.
EDDIE MURPHY E LE FORNITURE TRIPLICATE DI LEOPARDI: COME SPECULARE SULLA PELLE DI UN POPOLO SEMPRE PIU’ INCATENATO DAI DEBITI
Si farà sentire anche il MILIARDO DI EURO IN AZIONI PERSO IN UNA SETTIMANA DALLA RHEINMETALL (-12%):
https://t.me/namarshe/6108
et
https://t.me/ukraina_ru/154273
Anzi, si è fatto sentire, e MOLTO. Quest’ultima fonte riporta anche come le azioni siano risalite all’annuncio dell’azienda di forniture di nuovi leopardi.
ATTENZIONE, chiude così il pezzo:
“Gli ucraini non capiscono che loro e i loro figli pagano e PAGHERANNO per armi a causa di cui vengono uccisi. L’Occidente non regala, ma VENDE. Guadagnando sulla pelle di ogni ucraino morto!”
Украинцы не понимают одно: украинцы и их дети платят и БУДУТ платить за оружие , из-за которого их УБИВАЮТ.
Запад не дает Украине — он ПРОДАЕТ. Зарабатывая на каждом убитом украинце!
D’altronde, esaminiamo un po’ più da vicino il meccanismo, ma a là "una poltrona per due", con Eddy Murphy che spiega il nesso fra il raccolto delle arance e la tuta spaziale del figlio del broker di borsa:
- PRIMA DELLA KONTRASTUP: i carri armati sono le nuove V2, le azioni aumentano, man mano che si crea l’aspettativa, i capitalisti azionisti, dagli investitori ai semplici speculatori patologici da click compulsivo, incamerano, incamerano, incamerano, e a fine anno staccano dividendi paura; IL 04/04 UN’AZIONE VALEVA € 278,00 (https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=rheinmetall+stock)
- DURANTE LA KONTRASTUP: il fumo dei rottami suggerisce ai soggetti di cui sopra che i carri armati NON sono le nuove V2, chi me li comprerà adesso? Azioni a - 12%! Vendo, vendo, vendo… il 09/06 alle 17:30 la borsa si chiude con azioni a € 239,80 (dopo aver toccato un giorno prima il minimo di € 234,60)
- SABATO DEI LUNGHI COLTELLI: il padrone tedesco si lamenta col padrone atlantico che prende il patàca per un orecchio e gli dice: “Comprane altri!” “Ma se costano un occhio della testa e bruciano come tutti gli altri...” “Comprane altri!”
- IL MINISTERO DEGLI INTERNI UCRAINO, l’11/06 (domenica, borse chiuse…), IN UN INTERVISTA A UNA TESTATA TEDESCA CHIEDE ALLA GERMANIA DI TRIPLICARE LE FORNITURE DI LEOPARD!
https://www.tagesspiegel.de/politik/ukrainische-gegenoffensive-rufe-aus-kiew-nach-mehr-deutschen-panzern-9964638.html
- Lunedì 12/06 alle 10:00 le azioni erano salite a € 249,40!
Eddie Murphy avrebbe condito il tutto con tragedie familiari, compresa la mancata tuta spaziale del figlio del signor Rheinmetall, e con battute degne della vasca idromassaggio dei poveri con cui ha reso quel film “iconico”. Ma la sostanza è questa.
Sempre questa. Al capitalismo non serve fantasia. Serve il saggio di profitto. Al capitalismo non serve neppure che i Leopardi funzionino. Serve il saggio di profitto.
E per questo BASTA CHE QUALCUNO LI COMPRI. Anzi, che annunci che TRIPLICA le commesse.
Poi chissenefrega, possono fare pietà, possono ingripparsi, possono smontarsi in mille pezzi, li possono tirar giù con missili spalleggiabili (a proposito… li hanno anche i russi! Qui in azione),
https://t.me/RVvoenkor/47232
facendo quello che la NATO aveva sognato facessero i suoi schiavi non appena i russi avessero occupato, anzi okkupato, Kiev, okkupato Ternopoli, okkupato Odessa, okkupato Dnepropetrovsk, okkupato Charkov, okkupato tutto… e poi loro, in quegli spazi immensi, avrebbero fatto il tirassegno sui loro carri armati fermi abbattendoli uno a uno. Ma così non è stato. E a bruciare ora sono i loro leopardi (e chiediamoci perché a bruciare sono i leopardi e non gli abrami, perché alla fine non li hanno mandati, chiediamocelo…).
Può ANCHE succedere tutto questo… ma SE triplicano le commesse i dividendi a fine anno sono anch’essi triplicati. E le azioni schizzano in alto.
Tanto, le marionette di Kiev troveranno sempre un “volontario” disposto a fare da bersaglio, pardon, a guidare i leopardi verso la vittoria. Il complesso militare industriale tedesco può dormire sonni tranquilli. Così come il nostro, così come quello di oltremanica e oltreoceano.
La macchina di debito funziona a pieno regime, sulla pelle di un popolo che quando non sarà mandato fisicamente a morire, sarà incatenato per generazioni a saldarlo. O a saldare gli interessi soltanto, come con ogni cravattaro che si rispetti.
Aggiornamenti a seguire.
PS Ciao Alfred, una volta suggerivi che al popolo ucraino, tutto sommato, con le cravatte che lo stanno, e neanche tanto lentamente, strozzando, converrebbe "una passata di Russia" (no... non dicevi così Alfred, sono io che come al solito "ci coloro"...)
Della serie: arrivano i russi, prendono tutti i pagherò contratti dal governo fantoccio, ci fanno un bel falò... ciao!
Più passa il tempo, più mi ricordo di queste tue parole... più ti do ragione! Farei anch'io così col mutuo di casa mia, del resto! Anzi, svizzeri in ascolto... se ci togliete i mutui e tutti i debiti.... invadeteci tutti!!! Poi, fra qualche anno, vi potremmo ricambiare noi il favore. Una mano invade l'altra... e tutte e due invadono la faccia!
******************************************************
13/06 ore 08:30 aggiornamento
MENO RISERVE… MENO KONTRASTUP!
Ieri notte alle 11 e mezza 10 Tu-95 erano già in volo…
https://t.me/ukraina_ru/154148
e da allora ad adesso è stata una lunga, lunghissima notte per le retrovie ucraine.
Alle 06:28 si registrava ancora un lancio di missili X-101
https://t.me/yurasumy/9292
Colpita anche Kiev ma, soprattutto, le regioni di Charkov, Dnepropetrovsk e Zaporozh’e e, importante alla luce di quanto ci siam detti ieri la zona di KRIVOJ ROG.
https://t.me/RVvoenkor/47212
Città dove peraltro la contraerea del regime piazzata, come loro solito, dove non deve, ovvero in mezzo alle case popolari, ne ha distrutta una facendo SEI morti e oltre VENTI feriti.
https://t.me/ukraina_ru/154223
Lo scopo degli attacchi è abbastanza evidente. Meno riserve, meno kontrastup!
https://t.me/yurasumy/9289
Specialmente a KRIVOJ ROG dove si sta ammassando una quantità di armamenti tanta e tale da passare il DNEPR e arrivare a Melitopol, ma che dico Melitopol, Sebastopoli, ma che dico Sebastopoli, Istanbul, ma che dico Istanbul, Beirut e finanche Gerusalemme...
Beh, diciamo che dai ieri notte di trippa per gatti ce n’è molta, MA MOLTA, meno… e man mano che il bacino del DNEPR sopra la diga di NOVAJA KACHOVKA si secca, resteranno sempre più all’asciutto anche gli arsenali nelle retrovie, mentre i russi continueranno a rinforzare quei 150 km a sud. Una catastrofe ecologica, sociale, umana targata NATO e che probabilmente non porterà ai risultati sperati.
Ma tanto nessuno li accusa… ne inventeranno un’altra. Anzi, c’è una centrale atomica ancora da far saltare, forza signori, che è da quasi un anno che ci provate. E Grossi non dice nulla, passa solo a fine mese a ritirare la busta come tutti gli altri che tenete lì per il VOSTRO “diritto internazionale”, super partes, inappuntabile nella sua opera di accusa a piè sospinto di chi quella centrale, fino a prova contraria, è da oltre un anno che la difende.
… ANCHE PERCHE’ DI KONTRASTUP NON NE E’ RIMASTA QUASI PIU’...
Questa la situazione a stamane:
https://t.me/yurasumy/9290
I russi nella notte han rosicchiato ulteriori fette di terra di nessuno (la linea tratteggiata sostenuta dalle frecce rosse nella cartina qui sopra con le isoipse) ricacciando gli ucraini anche da quelle quattro case costate una settimana di offensiva ininterrotta e una fetta ingente di uomini e di mezzi facenti parte della cosiddetta “riserva strategica”. E ne sta accumulando altre, otto brigate per la precisione:
https://t.me/yurasumy/9291
Per una nuova mattanza di schiavi NATO e di ferraglia della medesima origine accumulata per qualcosa, non si capisce ancora bene cosa, ma per qualcosa.
Qualcosa che anche i media occidentali ormai non riescono più a nascondere:
https://t.me/ukraina_ru/154211
Siamo al paradosso che il SILENZIO STAMPA della censura di regime è OLTREPASSATO da media u-ccidentali costretti, per motivi di politica interna, a mormorare qualcosina, a lasciar trapelare che non tutto sta andando come da piano… che quanto anticipato era solo fumo, e poco o niente arrosto.
Delegittimandosi lo stesso, al pari dei media ucraini che dicono che tutto va bene.
Aggiornamenti a seguire.
********************************************************
12/06 ore 18:30 aggiornamento
NEL PANTANO DI ZAPOROZH’E-ORECHOV.
Anche il momento apparentemente favorevole di ieri, generato da una piccola diga fatta saltare con conseguente arretramento russo, non ha avuto seguito. La pioggia ha limitato i movimenti delle truppe del regime di KIEV. Soprattutto, quello che sta mancando loro è la LIBERTA’ di MANOVRA, data dai CAMPI MINATI in cui SI INFILANO IN COLONNA, e da cui non riescono NE’ A USCIRE, NE’ A DISTRICARSI SENZA OSTACOLARSI L’UN L’ALTRO, divenendo così FACILE PREDA DI ARTIGLIERIA, DRONI e AVIAZIONE RUSSI.
https://t.me/legitimniy/15610
et
https://t.me/rezident_ua/18252
Libertà di manovra prevista sui manuali NATO, attuata a BALAKLEJA… ma resa qui completamente IMPOSSIBILE. Provi a scorrazzare e a seminare scompiglio? Cerchi di allargare la tua testa di ponte appena creata? A scardinare la linea di difesa russa su più punti come già fatto? Appena esci fuori un attimo salti per aria. ECCO QUINDI LE COLONNE FUMANTI DI MEZZI NATO nella PEGGIORE SCONFITTA DALLA SUA FORMAZIONE. Persino laddove i russi sono arretrati, sono riusciti nell’intento di far affluire il più possibile forze NATO per poi attaccarle da più punti e aumentare così le loro perdite:
https://t.me/namarshe/6100
Oltre l’equivalente di un battaglione, sia in termini di soldati che di armamenti in tre giorni:
https://t.me/namarshe/6101
Salvo poi passare al contrattacco e nullificare, di fatto, gli avanzamenti fermi ancora, dopo una settimana, alla prima linea di difesa russa.
https://t.me/notes_veterans/10258
Nel pomeriggio i russi avevano ricacciato indietro le forze NATO da MAKAROVKA e da UROZHAJNOE, costringendoli a posizionarsi fuori dallo spazio urbano.
Combattimenti tutt’ora in corso:
https://t.me/polk105/8132
I soldati ucraini sono sempre più demoralizzati, si parla sempre più apertamente dell’ingresso in campo di ZAGRADOTRJAD, ovvero “truppe barriera” composte di squadristi di AZOV, col compito di sparare a chiunque si fermi o indietreggi:
https://t.me/rusich_army/9364
Ciò nonostante, c’è ancora chi fa finta di niente, anzi, fa finta che “tutto faccia parte del piano”. Sicuramente, come nota Rozhin, il regime di KIEV ha ancora il grosso delle truppe e degli armamenti da gettare nella mischia.
https://t.me/boris_rozhin/88807
Ma li sta dilapidando TROPPO velocemente e SENZA risultato. Questo non può non influire sul morale delle truppe, sul sostegno popolare a quella che non è più difesa, anche strenua, ma difesa, ma avventurismo puro in imprese fallimentari.
CUI PRODEST?
Il canale ucraino Legitimnyj torna ancora sulla diga fatta saltare dal regime che lo governa, segnalando che KRIVOJ ROG è attualmente sede di un ingente di concentramento di truppe. Concentramento iniziato, “casualmente”, GIA’ PRIMA che la diga saltasse.
https://t.me/legitimniy/15612
Data la posizione di questa città sopra il DNEPR a nord del bacino che si sta prosciugando, non occorre essere volpi del deserto per capire cosa stiano lì a fare. Nel giro di qualche settimana, anche meno, questo fiume sarà ridotto a ruscelletto, sia per la siccità tipica del periodo, sia perché a nord, e sotto il controllo ucraino, c’è un’altra diga a cui ora il regime di KIEV sta chiudendo il rubinetto.
Acqua bloccata a monte, secca a valle, truppe che potranno calare all’improvviso, attraversare il letto asciutto, passare nel punto più vulnerabile della difesa russa. Questo, sempre per restare nella serie “a chi giovava che questa diga saltasse per aria”.
A chi si trova, di colpo, una linea di fronte LUNGA 150 KM PIU’ DEBOLE IN MOLTEPLICI PUNTI rimasti SCOPERTI dopo la drammatica riduzione della portata del DNEPR.
https://t.me/ukraina_ru/154095
Intanto, c’è però chi dice, sempre fra le fila ucraine, che l’attuale kontrastup “a perdere”, a questo ritmo di demolizione accelerata di armamenti NATO, stia COMPROMETTENDO ANCHE GLI ATTACCHI FUTURI a venire, facendo loro mancare i migliori fra quegli uomini e mezzi formati a tal scopo.
https://t.me/rezident_ua/18251
Vedremo. Sicuramente, i conigli che si potrebbero cercare di estrarre dal cilindro, nella situazione che si sta venendo a creare, son sempre meno. E la prospettiva di un nuovo, ennesimo, massacro di carne da cannone ucraina, questa volta ammassata sopra quello che poco prima era il letto di un fiume, è davvero qualcosa di concreto e sempre più probabile. Anzi, a prescindere dall’esito finale, è l’unica cosa di certo.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
PS. Ciao Francesco. Hai smesso di soffrire. Ora saprai finalmente “Dio con che stecca giocava, se di legno o di alluminio”…
https://www.youtube.com/watch?v=UpR6jOVs1xY
grazie di tutto. E buone partite.
***************************************************
12/06 ore 12:30 aggiornamento
ORECHOV-ZAPOROZH’E: RUSSI AL CONTRATTACCO
Zapiski Veterana è un canale tg che, a settembre dello scorso anno, da Balakleja a Svatovo non faceva altro che schiumare rabbia nelle analisi della situazione sul campo. Ed era anche comprensibile, da un certo punto di vista.
Oggi nella sua analisi della situazione sul campo arriva a conclusioni completamente diverse. E anche qui, a ragione e, quel che conta, OBBIETTIVAMENTE. Le ff.aa. ucraine non sono riuscite a sfondare. GLI AVANZAMENTI DI IERI NON SI SONO TRASFORMATI IN VANTAGGI TATTICI, e si sono limitati a una terra di nessuno senza neppure fare breccia nella prima linea di difesa. Ma non solo, i continui contrattacchi russi ricacciano indietro gli attaccanti NATO e infliggono loro gravi perdite:
https://t.me/namarshe/6098
E questo sin dalle prime luci dell’alba. Questo perché ieri notte, anche se l’aviazione non si era alzata in volo,
- l’artiglieria russa aveva svolto egregiamente il suo lavoro impedendo qualsiasi ulteriore movimento in avanti ai mezzi NATO
https://t.me/notes_veterans/10248
Inoltre,
- la pioggia ha rallentato anche le azioni di terra da loro condotte, impantanando i mezzi. Questo filmato mostra nuovi mezzi NATO divenuti rottami.
https://t.me/RVvoenkor/47160
Da notare i solchi di terra sollevati, segno evidente di un terreno che cede e rallenta le operazioni offensive, esponendo Bradley, leopardi, humvee e quant’altro al tirassegno russo:
https://t.me/rusich_army/9355
- stamane l’aviazione ha ripreso a decollare e a bombardare le colonne in avvicinamento e le prime linee nemiche; azione questa dal cielo lamentata anche dai canali ucraini:
https://t.me/polk105/8105
E’ notizia di un’ora fa, e interessa l’area dove ieri le forze NATO erano riuscite a penetrare.
https://t.me/RVvoenkor/47171
Ma non solo, l’azione pare essere ormai quella di un vero e proprio contrattacco.
https://t.me/rusich_army/9356
Pare che le forze NATO siano già state respinte anche da MAKAROVKA.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
12/06 ore 08:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Nessun mutamento da ieri notte: la pioggia del resto ha impedito all’aviazione di alzarsi, come già notato, e nessun ordine di contrattacco da parte russa, di conseguenza, è stato dato.
L’ALTRO 12 GIUGNO
Questa vignetta,
https://t.me/kom_mir/4071
dove un El’cyn visibilmente eccitato dall’occasione storica che gli si parava di fronte distrugge l’URSS proprio con l’accetta “dichiarazione d’indipendenza” 33 anni fa: il 12 giugno 1990 il Congresso dei deputati del popolo della RSFSR promulgava, per l’appunto, la “Dichiarazione di sovranità dello Stato della RSFSR”, con cui le leggi repubblicane divenivano PREMINENTI rispetto a quelle sovietiche.
Altro passo verso la distruzione del Paese dei Soviet, completata un anno e mezzo dopo, fra gli applausi dello stesso U-ccidente, dei “consiglieri” a stelle e strisce e degli oligarchi che ormai avevano un piede ben saldo dentro i nuovi assetti proprietari del nascente capitalismo da rapina russo, ucraino, bielorusso, azerbaigiano, armeno, georgiano, eccetera. Dando il la a processi alle origini, peraltro, della crisi attuale.
Per questo, come comunista, oggi non ho nulla da festeggiare. Ci sono altri 364 numeri calendariali per festeggiare il proprio Paese, non questo. Insieme a me, milioni di compagni del KPRF, di altre formazioni politiche, e di semplici cittadini, che oggi si chiedono: “Cosa stiamo festeggiando?”
https://kprf.ru/history/date/219402.html
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
11/06 ore 23:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Queste due cartine di RYBAR aggiornate a pochi minuti fa:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/11/20230611235747-8e71f0a4.jpg
et
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/12/20230612001730-711d23ee.jpg
mostrano l’attuale, modesto, avanzamento di truppe ucraine di oggi. Parliamo di un riposizionamento delle truppe russe, dopo che peraltro il regime di Kiev ha fatto esplodere un’altra diga costringendoli a trovare un posto all’asciutto, fra MAKAROVKA e UROZHAJNOE.
Tutto il resto è rimasto immutato. I russi continuano a scaricare sugli attaccanti una piogga continua di proiettili e razzi, ancora adesso che la pioggia impedisce agli aerei di alzarsi in volo. Inoltre, le retrovie sono tagliate da continui lanci di mine a distanza (qui un filmato)
https://t.me/polk105/8070
In sostanza, ancor prima di raggiungere la linea di fronte le colonne di mezzi NATO si trovano in un dedalo, ogni giorno nuovo, di mine e artiglieria che gli piove contro, restando così in gran parte sul campo.
Inoltre, questa illustrazione ben ci mostra cosa aspetta gli attaccanti dopo essere riusciti, e a che prezzo, ad avanzare oltre la linea blu:
https://t.me/ukraina_ru/153964
I russi hanno già approntata un’altra linea di difesa, quella rossa, quindi un’altra gialla, per arrivare SOLO allora a quella meglio munita di tutte, in violetto. Parliamo quindi di una difesa a più scaglioni che non lascia alcuna possibilità agli attaccanti di “sfondare” immediatamente, rompendo loro il fiato e VANIFICANDO, di fatto, quello che è il vantaggio della strategia NATO: forza d’urto concentrata in punti considerati deboli per creare, nel più breve tempo possibile, una breccia. Così non è:
https://t.me/rusich_army/9339
Anzi, paesi come NESKUCHNOE oggi pomeriggio son stati nuovamente liberati dai russi, vanificando così il sacrificio di migliaia di uomini e decine di mezzi impiegate poco prima per occuparlo:
https://t.me/rusich_army/9337
Inoltre, a essere appostate non sono solo le truppe di fanteria, ma anche le brigate missilistiche, le quali continuano a martellare parimenti linea di fronte e retrovie, tagliando continuamente comunicazioni e distruggendo centri di comando come oggi (aree cerchiate sulla cartina):
https://t.me/RVvoenkor/47116
Nessuna nuova, infine dalle parti di ARTEMOVSK, nonostante gli sforzi prolungati delle forze NATO di creare scompiglio nella linea di difesa russa. Solo oggi sono stati respinti OTTO assalti:
https://t.me/RVvoenkor/47113
Nel complesso, scagliando le ultime riserve nella “kontrastup”, e non dovendo raggiungere i risultati previsti, sarà un’estate molto lunga per le forze NATO quando i russi passeranno loro, al contrattacco.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**********************************************************
11/06 ore 11:00 aggiornamento
KONTRASTUP, PRIMA AREA: ZAPOROZH’E
La notte non ha portato alcun aggiornamento, se non l’aumento costante di perdite fra le fila ucraine.
Rybar segnala un lieve avanzamento delle forze del regime di Kiev sotto BOL’SHAJA NOVOSELKA a fine giornata di ieri,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/11/20230611004421-88b8a347.jpg
avanzamento che però ha soltanto comportato una riconfigurazione della linea di difesa e, per inciso, un’ulteriore esposizione da parte di chi da ieri notte si trova attaccato su tre lati senza alcun supporto dalle retrovie. Non ci sono stati aggiornamenti nelle ultime 10 ore, probabilmente la situazione è anche rientrata, come già accaduto altrove.
Anche perché anche il QUARTO tentativo in un giorno di sfondamento, protrattosi per la notte, è andato a cattivo fine, e attualmente le forze del regime di Kiev si stanno raggruppando e ricostituendo, specialmente per le unità decimate, chiamando ulteriori riserve dalle retrovie:
https://t.me/boris_rozhin/88650
Su altre direttrici della stessa linea di fronte, invece, gli attacchi non sono cessati e i russi han già respinto la seconda ondata di oggi:
https://t.me/ukraina_ru/153825
Qui i generali NATO hanno cambiato tattica: mandano avanti la carne da cannone e dietro i carri armati, a seguire. Han talmente paura di perderli, e son talmente più preziosi delle vite umane dei loro soldati, da aver invertito l’ordine con cui di solito si va all’attacco. E il risultato non è cambiato, se non per chi è stato mandato avanti a crepare e ora giace morto, poco più avanti dei rottami che lo seguivano.
https://t.me/ukraina_ru/153839
Fonti ucraine stimano la disponibilità di ARMAMENTI NATO, A QUESTO RITMO DI DISTRUZIONE, IN ANCORA 2-3 SETTIMANE. Dopo basta...
https://t.me/rezident_ua/18223
ATTENZIONE, c’è anche la propaganda all’incontrario. A TROIA ne seppero già qualcosa. Nella kontrastup erano impegnate:
- 56.000 unità (68 battaglioni)
- 350 carri armati
- 1000 blindati
- 500 fra obici e mortai
- 140 lanciarazzi multipli.
https://t.me/polk105/8015
Siamo SOLO AI PRIMI GIORNI DI KONTRASTUP. Che il primo tempo sia completamente naufragato è evidente, ma le forze NATO hanno concentrato e stanno ancora concentrando carne da cannone in QUANTITA’ tanta e tale da poter replicare OGNI GIORNO per TUTTE QUELLE DUE O TRE SETTIMANE la STESSA, MEDESIMA, AZIONE DI MASSA.
Così come possono continuare a utilizzare quel fronte come diversivo mentre in segreto creano il gruppo di fuoco per attaccare da sopra la diga (terza area, una breve analisi qui sotto). Così da attaccare CONTEMPORANEAMENTE da queste due aree e mandare in tilt la difesa russa. Vedremo.
KONTRASTUP, SECONDA AREA: ARTEMOVSK
Non cessano i tentativi di attaccare la città appena liberata ai lati, i combattimenti infuriano, ma l’esito è sempre lo stesso. Anche qui, letteralmente, i reparti NATO si stanno esaurendo contro le difese russe:
https://t.me/boris_rozhin/88653
Vedremo gli sviluppi; ma qui l’azione è probabilmente tesa a DISTRARRE, mandando al massacro la propria carne da cannone, energie russe altrimenti dirottabili su altri fronti.
KONTRASTUP, TERZA AREA: NOVAJA KACHOVKA?
Attenzione: anche ieri notte si sono verificati attacchi in tutti i territori a sud di quel che resta del bacino generato dalla diga distrutta, probabilmente per arrestare o cercare di frenare i lavori di consolidamento e trinceramento che i russi stanno eseguendo a tempo di record.
https://t.me/ukraina_ru/153823
La NATO mostra, come sempre nella sua storia, il proprio profilo criminale e, naturalmente, nessuno qui “nota”, girando la testa dall’altra parte, il nesso fra
- diga esplosa
- bacino svuotato (livello acqua calato di SETTE METRI)
- apertura di un varco a sud.
Aggiungo, vista l’impossibilità di procedere altrove, L’UNICO VARCO A SUD attualmente praticabile dalle forze atlantiche.
Nel frattempo, queste le cifre fornite dal governatore Sal’do, relative ai civili:
- quasi 7.000 gli evacuati, di cui
- 323 bambini
- 112 invalidi
- 902 solo nella giornata di ieri
- 77 gli ospedalizzati attualmente.
Il tutto, sotto le bombe ucraine.
https://t.me/ukraina_ru/153815
Il prezzo in vite umane da pagare per consentire alla NATO di aprire un nuovo fronte.
Aggiornamenti a seguire da stasera.
*******************************************************
10/06 ore 22:00 aggiornamento
UN ALTRO GIORNO È ANDATO, UN’ALTRA NOTTE SI APPRESTA A PASSARE…
… ma il copione non cambia.
Alle 14:18 (da qui in avanti ora italiana) si segnalavano ulteriori tentativi di sfondamento, tutti bloccati dai russi e con gravi perdite di uomini e di mezzi.
https://t.me/epoddubny/16343
Quindi fermo tecnico, quindi alle 19:38 altro fuoco di artiglieria in preparazione dell’offensiva di terra,
https://t.me/yurasumy/9238
che di lì a poco infatti sarebbe nuovamente occorsa. Terza ondata in un giorno, anche oggi, sempre con lo stesso esito negativo per le forze NATO. Ore 20:20 circa:
https://t.me/RVvoenkor/47079 et
https://t.me/rusich_army/9327
Dopo un’ora, alle 21:35, nuovo stop e nuovi raggruppamenti fra le file ucraine, per una nuova offensiva notturna. Aerei ed elicotteri russi in volo, pronti a intervenire al primo movimento nemico:
https://t.me/rusich_army/9330
Offensiva in alcuni punti già in corso, dove già infuriano i combattimenti:
https://t.me/RVvoenkor/47082
Nel frattempo, 17 SECONDI riassumono una giornata intera di ROTTAMI NATO accumulatisi nella steppa, lungo strade ormai divenute un vero e proprio cimitero di mezzi come e peggio della strada della morte che conduce ad ARTEMOVSK. LA PEGGIORE DISFATTA NATO IN BATTAGLIA DALLA SUA FONDAZIONE:
https://t.me/mod_russia/27287
“STANDARD NATO”...
Il manuale operativo di riferimento è lo FM (Field Manual) 3-0
https://armypubs.army.mil/ProductMaps/PubForm/Details.aspx?PUB_ID=1025593
Aprendo il PDF e andando a p. 19 del II capitolo (2.19) troviamo la definizione di BRIGADE COMBAT TEAMS:
A BCT is the Army’s primary combined arms, close-combat maneuver force. BCTs maneuver against, close with, and destroy enemy forces. BCTs seize and retain key terrain, exert constant pressure, and break the enemy’s will to fight.
Focalizziamoci su come combattono le truppe di terra secondo gli standard NATO: compiono manovre, si avvicinano, distruggono le forze nemiche, conquistano e riconquistano territori, ESERCITANO UNA PRESSIONE COSTANTE e DISTRUGGONO LA COMBATTIVITÀ NEMICA.
Esattamente quanto sta accadendo. Peccato che le truppe NATO non abbiano mai combattuto una volta contro un esercito loro pari secondo questa “scuola di pensiero”, riassumibile nella formula: “testa bassa e prima o poi mollano”. Infatti, a rompersi le corna per primi sinora son stati i LORO schiavi, formati alla LORO scuola.
Il capitolo 6, “Operazioni durante un conflitto armato” (Operations During Armed Conflict) si apre con una citazione del generale Grant:
The art of war is simple enough. Find out where your enemy is. Get at him as soon as you can. Strike him as hard as you can, and keep moving on.
“L’arte della guerra è piuttosto semplice. Trova il nemico. Vai da lui il prima possibile, colpiscilo il più forte possibile e continua ad andare avanti.” (p.129 del PDF)
L’impostazione è chiara. Il punto 6-95, legittima poi tale impostazione SUBORDINANDO PERDITE DI UOMINI E MEZZI all’agognato risultato finale, anche se HEAVY, pesanti:
Commanders must plan for the possibility of heavy losses to personnel, supplies, and equipment. Even with continuous and effective sustainment support, units may rapidly become combat ineffective due to enemy action. Commanders at all levels must be prepared to conduct reconstitution efforts to return ineffective units to a level of effectiveness that allows the reconstituted unit to perform its future mission.
Reconstitution is an operation that commanders plan and implement to restore units to a desired level of combat effectiveness commensurate with mission requirements and available resources.
Il pesce puzza dalla testa. La NATO puzza di suo ed è la prima causa della mattanza in corso.
CUI PRODEST?
Guardate questo filmato che mostra l’area dove una volta era collocato il lago formato dalla diga di KACHOVKSKAJA, PRIMA E DOPO L’ESPLOSIONE:
https://t.me/boris_rozhin/88618
E guardate anche questa TRIPLICE SEQUENZA, sempre di quel lago PRIMA E DOPO (1. alto destra, 2. sinistra, 3. basso destra):
https://t.me/legitimniy/15591
L’acqua si sta ritirando del tutto. Sta emergendo la terraferma. Ovviamente, il terreno a sud di quel lago NON è stato fortificato come le decine di scaglioni di difesa sotto ORECHOVO, o sotto CHERSON. Tra un po’ migliaia di uomini potranno attraversare agevolmente quello che una volta era un bacino profondo e attraversabile solo con mezzi da sbarco oggetto di tirassegno nemici. Chiediamoci, ancora una volta, a chi ha giovato questa catastrofe ecologica. Chiediamocelo, visto che in U-ccidente dopo aver dato, stancamente, per riflesso pavloviano, la colpa ai russi, tengon bene la bocca chiusa. La kontrastup è da mesi che la annuncia, e proprio per tagliare la striscia di terra che collega a SUD Crimea con madrepatria, una parte sola. Quella che tra qualche settimana potrà passare all’attacco su un terreno asciutto con uomini e mezzi, trovando una linea molto più debole e sguarnita che da altre parti.
CAZZARI
La KONTRASTUP VERSO ARTEMOVSK, han preso tutti i comunicati ufficiali da inizio maggio a oggi del regime, e a farlo son stati gli stessi ucraini esausti da tale propaganda idiota, avrebbe dovuto spostare la linea di fronte da OVEST a EST di 7-8 km!
https://t.me/rezident_ua/18219
Invece, più di 700-800 METRI non ha guadagnato. Ma anche questo, i cinegiornali luce che andavano dietro, ciecamente, a tali comunicati ufficiali, non lo diranno.
Aggiornamenti a seguire domani.
*******************************************************
10/06 ore 12:00 aggiornamento
ATTACCO NOTTURNO RESPINTO E CON GRAVI PERDITE
Anticipiamo il risultato finale: attacco respinto e con gravi perdite. Questa la cronaca da quando ci siamo lasciati.
23:45 le truppe di terra ucraine in forza ai padroni NATO raggiungevano, non senza perdite e sotto i tiri dell’artiglieria russa, la linea di fronte.
https://t.me/ukraina_ru/153611
00:05 TRE COLONNE di mezzi ucraini in fiamme
https://t.me/ukraina_ru/153615
00:10 Tentate anche azioni tese a diversificare l’attacco, con incursione parallela di 200 UOMINI DEI REPARTI SPECIALI che strisciano di nascosto a fianco della prima linea russa per un attacco laterale. Fallito.
https://t.me/ukraina_ru/153617
00:20 Gli attacchi continuano, ma gli attaccanti sono fermati in piena “zona grigia” (seraja zona), ovvero terra di nessuno, senza riuscire ad andare oltre e subendo gravi perdite in termini di uomini e mezzi
https://t.me/ukraina_ru/153621
01:20 Dopo un’ora risultato immutato, aumentano invece le perdite fra le fila ucraine, sotto il tiro di artiglieria, elicotteristica (aerei non alzatisi in volo perché la situazione non era tale da richiederne l’impiego), droni:
https://t.me/ukraina_ru/153629
07:20 Risultato CONFERMATO, così come le enormi perdite
https://t.me/ukraina_ru/153634
08:18 Confermata l’interruzione temporanea delle ostilità, dopo che gran parte dei mezzi coinvolti ieri nell’attacco respinto sono lì, nella terra di nessuno, ridotti a rottami fumanti per improvvide deviazioni su campi minati o per tiri precisi di artiglieria e droni.
https://t.me/ukraina_ru/153642
Emergono ulteriori dettagli sull’attacco notturno. L’azione russa si è avvalsa anche di reparti speciali, di incursori che sono riusciti a penetrare in profondità la terra di nessuno e a intercettare e “sfoltire” ulteriormente le colonne in arrivo, facendo quindi ritorno verso le loro trincee.
A quel punto la fanteria è entrata in azione solo quando i superstiti delle colonne ucraine sono riusciti a raggiungere la linea di contatto. Peraltro, RIUSCENDO A USCIRE POCHISSIMO DAL SEMINATO, ovvero da percorsi obbligati dalla presenza di campi minati ovunque nei paraggi. E mezzi in fila sono decisamente più facili da colpire…
https://t.me/ukraina_ru/153635
ma alternative non ce ne sono. Meglio, ce ne sarebbe una: non attaccare. Ma i padroni NATO ormai in questa offensiva si stanno giocando il tutto per tutto. E COME AD ARTEMOVSK, LA LORO OSTINAZIONE SARA’ PROBABILMENTE LA LORO ROVINA.
10:14 le forze NATO si raggruppano per l’ennesimo assalto suicida
https://t.me/rusich_army/9305
Segno che tra un po’ si ripartirà con un altro giro, con l’ennesimo giro di morte.
IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE?
Sorge in alcuni il dubbio che questa mattanza sia stata pianificata. Sempre partendo dal presupposto che debba esistere una LOGICA, ancorché perversa, in tutto questo. E quale sarebbe questa “logica”, secondo questo canale, attribuita al “genio militare” di Mascellone (e non si capisce bene se prima o dopo “l’incidente” di cui nessuno parla)?
1. mandare allo sbando una forza d’urto composta da PURA CARNE DA CANNONE, aldilà di come la presenta la propaganda, per
2. fiaccare la resistenza russa
3. “consumarne” uomini e mezzi (PER INCISO, UN RAGIONAMENTO PURAMENTE “QUANTITATIVO”)
4. rimuovere i campi minati (A PREZZO DELLE LORO VITE! Veri e propri kamikaze)
https://t.me/notes_veterans/10191
5. condurre infine il proprio attacco con il grosso delle truppe VERE.
https://t.me/rusich_army/9305
Anzi, aggiungiamo anche, come “portata extra”, fuori menù, l’intervento concomitante di F-16 pilotati da “mercenari” (leggasi, come ormai ben sappiamo essere impiegato questo eufemismo, militari NATO in aspettativa). Che fornirebbero la dovuta copertura.
In realtà, questa tattica perversa, criminale, più che dal “genio militare” di qualche mascellone, sembra uscire da qualche sceneggiatura holliwoodiana di battaglia finale. Soliti due tempi:
- l’“antagonista” manda prima avanti una massa di soldati ridotti a materiale di consumo dozzinale,
- gli “eroi” li sgominano, non senza fatica. Quando arriva la battuta di uno di loro “E’ tutto qui quello che sapete fare?” e, in immancabile contrappunto,
- fa capolino all’orizzonte l’orda soverchiante che fa cadere le braccia e non solo quelle agli “eroi”.
Poi c’è sempre il terzo tempo, il miracolo, l’evento soprannaturale, inaspettato, che ribalta nel finale la situazione “quando tutto sembra perso”. Ai bambini piace, anzi, esigono, che si ripeta sempre la stessa storia, sin nei minimi particolari, e se sbagli a raccontarla ti correggono piccati. Stesso discorso per gli adulti.
Qualche obiezione a questa tesi, in sé plausibile come tante altre.
1. Gli “aiuti” in lend-lease NATO non sono DIVERSIFICATI QUALITATIVAMENTE TANTO DA LASCIAR SUPPORRE L’ESISTENZA DI UNA QUALITÀ “A”, DOZZINALE, IN AZIONE ORA, E UNA QUALITÀ “B”, LE “V2”, IN ATTESA NELLE RETROVIE. Dietro i roghi di Bradley e i Leopard fumanti, oggi, non c’è l’arma segreta. Ci saranno, verosimilmente, altri Bradley e Leopard. Gli Abrams, se faranno capolino, faranno la stessa fine. Sono ferraglia come tutti gli altri. Anche per questo si guardano bene dallo sputtanarli, dal fare la fine della Rheinmetall con le azioni in caduta da quando è iniziata la “kontrastup” non dichiarata:
https://t.me/notes_veterans/10173
costretta a dichiarare che, “nella vita, le perdite ci sono sempre”...
https://t.me/ukraina_ru/153659
2. Anche la carne da cannone ucraina non è DIFFERENZIATA A TAL PUNTO DA LASCIAR SUPPORRE UN DISCORSO ANALOGO SU TRUPPE ORDINARIE DI CLASSE “A” E, NELLE RETROVIE, I SUPER-EROI DI CLASSE “B”. All’azione di stanotte hanno partecipato, come nelle azioni precedenti, I MIGLIORI. E il riferimento non è alla 47° brigata, definita la “migliore” perché 100% NATO soltanto per propaganda, dopo averne evidenziato ieri tutti i limiti strutturali in un contesto di manovre su vasta scala, ma AI DUECENTO PARÀ che han cercato di scardinare la difesa russa di sorpresa attaccando di lato. Fallendo.
Ma ammettiamo anche anche che “tutto faccia parte del piano”. Bene, qualcuno ha avvisato i diretti interessati? Ovvero la stessa carne da cannone? No, ovviamente.
3. Peccato che non siamo nella riduzione cinematografica di una battaglia di Tolkien, o in un film di John Wayne.
Peccato che la “carne da cannone” si sta “scoprendo”, a ogni giorno che passa, nel ruolo assolutamente poco auspicabile di “ostaggio”, di “materiale di consumo”; la qual cosa non le garba affatto.
Peccato che c’è sempre più gente che la pensa come questo soldato prigioniero dei russi, il quale, intervistato in un progetto dal titolo - già di per sé eloquente - “Mamma sto bene”, afferma: “I sentimenti, l’atteggiamento che avevo prima, ora non ce li ho più. L’Ucraina non la amo più, anche se è il mio Paese e ci son nato e cresciuto.”
https://news-kiev.ru/society/2023/06/09/170284.html
QUESTA Ucraina, ovviamente, QUESTO regime.
Peccato che i prigionieri ucraini della TRANSCARPAZIA chiedono ai russi di essere CONSEGNATI AGLI UNGHERESI, del cui gruppo etnico fan parte. E così, per bocca dello stesso vicepresidente del consiglio ungherese Zsolt Semjén, 11 prigionieri ucraini sono andati direttamente in Ungheria, dove nessuno li risbatterà più al fronte e, forse, potranno rifarsi una vita.
https://t.me/ukr_leaks/6445
FONTE PRIMARIA in ungherese:
https://infostart.hu/belfold/2023/06/09/magyarorszagra-erkeztek-ukran-hadifoglyok-erositette-meg-semjen-zsolt
La quale afferma anche che tale operazione, che ha visto la mediazione della Chiesa ortodossa, NON è stata per niente concordata con il regime di Kiev. Che ora schiuma di rabbia, ovviamente, per questo PERICOLOSO PRECEDENTE.
Peccato che le REGIONI DELL’OVEST siano SEMPRE MENO PROPENSE A FONDERE FEDI NUZIALI PER LA PATRIA. Ma anche meno, in realtà: in una provincia dell’Ovest, il 12% del bilancio per la locale brigata di difesa territoriale, ormai, sta diventando una spesa insostenibile e la protesta monta, ANCHE FRA I CONSIGLIERI LOCALI:
https://t.me/ukraina_ru/153672
Un regime, quello nazifascista di Kiev, sempre più scollato dal suo popolo e percorso internamente da contraddizioni che non fanno altro che accelerare questo processo. D’altronde, quando la CARTOLINA DI PRECETTO arriva a UN BAMBINO DI OTTO ANNI e nessuno al distretto militare se ne accorge, nessuno dice nulla, e la cosa deve finire sui social perché qualcuno ne parli,
https://t.me/rezident_ua/18201
forse riusciamo a capire come è conciato ormai anche il regime nazifascista stesso.
Tornando alla domanda del titolo: il peggio deve ancora venire? SI. Ho paura di si. Ma non per sorprese di questo tipo. A meno di non vedere transitare dalla Polonia divisioni intere NATO, dando così ufficialmente inizio alla Terza guerra mondiale.
Il peggio potrebbe venire per un prolungamento oltre ogni misura di questa mattanza, raggiungendo in pochi giorni i 75.000 morti di sei mesi di ARTEMOVSK, o per atti disperati verso obbiettivi in grado di prolungare ulteriormente il proprio potere e, contestualmente, l’agonia del popolo su cui tale potere esercitano: una centrale atomica, non necessariamente la ZAES, o un quartiere densamente abitato, o altri atti che la fantasia criminale dei suoi padroni può suggerire quando non resta nulla da fare e si passa in modalità “Muoia Sansone con tutti i filistei”.
LEOPARDI IN CATTIVITÀ… ENNESIMO BOOMERANG, MILITARE E MEDIATICO, SU COCUZZA NATO
Questa foto del 25 febbraio, alla consegna dei primi Leopardi, è già preistoria:
https://t.me/ukraina_ru/153647
con quel volto corrucciato che già prefigurava nella propria mente la loro triste fine…
I primi leopardi catturati sono già sulla strada di Mosca per essere smontati e analizzati:
https://t.me/ukraina_ru/153649
PRIMO BOOMERANG, di tipo tecnico-militare. Ingegneria nemica da passare al setaccio e poi condividere eventualmente con RPC, Iran, e chiunque ne faccia richiesta.
Dopo di che, e parliamo già di OTTO leopardi ridotti in stato di cattività, si sta pensando a IMPIEGHI “CREATIVI” DEL TUTTO SPECULARI A QUELLI A CUI I PAESI NATO SOTTOPONGONO I CARRI RUSSI CATTURATI. PER ESEMPIO, UN LEOPARD DAVANTI ALL’AMBASCIATA TEDESCA A MOSCA…
https://t.me/ukraina_ru/153645
SECONDO BOOMERANG, di tipo mediatico. Della serie, “chi di spada ferisce”…
La NATO, nella sua arroganza, nel suo delirio di onnipotenza, fatica ancora a capire i nuovi realia. Pensa ancora di poter dettar legge al mondo intero. E i nostri cinegiornali luce dietro, del resto… ma non è così.
Aggiornamenti a seguire da stasera.
*********************************************************
09/06 ore 23:30 aggiornamento
INIZIATO E IN CORSO L’ATTACCO NOTTURNO
Ormai la kontrastup non dichiarata della guerra NATO non dichiarata contro la Russa procede a ritmi forsennati, infernali come l’azione stessa, in regime non stop.
Il turno di notte è appena iniziato. Il 10° corpo d’armata alle 21 prendeva armi e bagagli, è il caso di dirlo, e si dirigeva con la sua colonna verso la linea di fronte.
https://t.me/boris_rozhin/88525
Una linea di fronte che, DI NUOVO, è tornata alle posizioni di ieri e dell’altro ieri. Qui video e foto dei soldati russi davanti a Bradley e Leopard lasciati sul campo dalle truppe NATO in ritirata:
https://t.me/RVvoenkor/47006
A proposito di partecipazione diretta NATO al conflitto, girano per la rete anche le registrazioni radio intercettate dai russi: polacco e inglese le lingue captate, con i soldati che parlano colle abbreviazioni del codice ICAO / NATO:
https://t.me/ukraina_ru/153542
Da notare, in questa fase, il RIFIUTO DI METTERSI IN FORMAZIONE E PARTIRE DA PARTE PROPRIO DELLA 47° BRIGATA, DI CUI ABBIAMO AMPIAMENTE PARLATO STASERA!
https://t.me/notes_veterans/10171
e non sono stati gli unici, decimati dagli scontri di oggi di ieri, a rifiutarsi di eseguire l’ordine e dirgersi verso il luogo di formazione della colonna.
Fatto sta, che alle 22 iniziavano i combattimenti, preceduti da un’intensa fase di duelli di artiglieria da entrambe le parti, tesi da parte NATO a indebolire la linea di difesa per poi attaccare con le forze di terra. In particolare, con lanciarazzi multipli GRAD il cui fuoco consentiva agli assaltatori di avvicinarsi alle trincee russe.
https://t.me/RVvoenkor/47009
Ma il fuoco di controbatteria russo si faceva sentire, replicando colpo su colpo:
https://t.me/RVvoenkor/47005
La tattica di attaccare di notte è probabilmente dovuta al fatto che le forze NATO si sentono avvantaggiate dai loro visori notturni ultramoderni, in grado secondo loro di fare la differenza.
https://t.me/ukraina_ru/153594
Sinora, così non è stato. Al momento infuria la battaglia, l’artiglieria russa opera a pieno regime, campi minati e bombe teleguidate in azione:
https://t.me/ukraina_ru/153608
Cinque fra brigate e battaglioni le forze ucraine coinvolte in questo attacco, di proporzioni simili a quelle di ieri e dell’altro ieri. Il regime di Kiev ha ancora enormi riserve di carne da cannone a cui attingere, e le sta buttando tutte in questo ennesimo carnaio, sperando coi numeri di sopperire alle proprie carenze strutturali e sfondare.
https://t.me/WarDonbass/116175
Vedremo domattina che piega avran preso gli eventi. Aggiornamenti a domani.
*****************************************************
09/06 ore 19:00 aggiornamento
MALE ADDESTRATI DALLA NATO (PAGATA A PESO D’ORO) E MANDATI A MORIRE: ULTERIORI DETTAGLI SULLA MATTANZA DI SOLDATI UCRAINI
Abbiamo già visto come, per ogni suo soldato, l’Ucraina si indebiti con la NATO per un ammontare che va dai 10.000 ai 30.000 dollari. Con interessi che oscillano dal 4 al 6%.
https://news-kiev.ru/society/2023/05/18/156780.html
Abbiamo visto come questo addestramento sia stato da barzelletta, per bocca degli stessi soldati ucraini che, fatti prigionieri, dicevano come gli inglesi avessero insegnato loro… a smontare e rimontare l’Ak-47.
https://www.sb.by/video/absurd-veka-soldat-vsu-v-britanii-uchat-strelyat-iz-avtomata-kalashnikova.html
Abbiamo, infine, una pletora di video filmati dagli stessi “corsisti” che ci mostrano scene a dir poco vergognose, alla luce di quanto accaduto in questi giorni:
https://t.me/Ukr_G_M/19623
visibile qui, per chi non fosse iscritto a TG:
https://rutube.ru/video/1f642c47ed4c8adbe6af68263e920e9b/
Vale la pena riassumere le puntate precedenti, “haka” maori d’esportazione incluso, perché il 4 giugno, sulla base di questo, il WP si permetteva di titolare: “NATO-trained units will serve as tip of spear in Ukraine’s counteroffensive”
https://www.washingtonpost.com/world/2023/06/04/ukraine-nato-training-counteroffensive-47th-brigade/
Parlando nel suo pezzo proprio della 47° brigata meccanizzata ucraina, quella che ieri scrivevo essere “IL FIORE ALL’OCCHIELLO DELLE FORZE ARMATE UCRAINE, ADDESTRATA IN OCCIDENTE E PIENAMENTE EQUIPAGGIATA DA ARMAMENTI NATO”.
Cosa confermata dal megafono della propaganda targata WP:
“The 47th brigade and other assault units have been armed with Western weapons, including Bradley infantry fighting vehicles, and relocated to a secret location closer to the front line. During a recent visit by Washington Post journalists, the soldiers were waiting for the order to charge ahead to retake a large swath of Ukrainian territory and tip the war back in Kyiv’s favor.
The counteroffensive will be the biggest test yet of the U.S.-led strategy of giving the Ukrainians weapons and training to fight like an American army might — but on their own.”
“L’ORDINE DI ANDARE ALLA CARICA E RIPRENDERSI UNA LARGA FETTA DI TERRITORIO UCRAINO E RIPORTARE LA SITUAZIONE SUL CAMPO IN FAVORE DI KIEV”... “COMBATTERE COME DEGLI AMERICANI”… teniamo a mente queste frasi.
Il riferimento, per questi criminali, perché altro non si può chiamare chi manda a crepare gente sapendo che andrà a crepare, è l’offensiva lampo di settembre:
The quick, sweeping counteroffensive last fall to liberate nearly all of Ukraine’s northeast Kharkiv region in less than a week was the military’s first planned large-scale offensive in the country’s more than 30 years of independence.
Ora, a parte il chiedersi che bisogno vi fosse, “in 30 anni di indipendenza”, di “offensive su ampia scala”, e l’altrettanto discutibile definizione dell’azione di settembre come “offensiva su ampia scala” (l’operazione ATO del 2014 lo fu senz’altro di più e in pochi mesi, ma tant’è), ciò che colpisce è L’ASSOLUTA IMBECILLITA’ NEL PARAGONARE SETTEMBRE 2022 A GIUGNO 2023. COME SE NEL FRATTEMPO NON FOSSE SUCCESSO NULLA.
Nel frattempo l’enfasi aumenta, e l’articolo fa notare quanto da noi già sottolineato ieri:
“Though still unproven on the battlefield, the 47th brigade is armed almost entirely with Western weapons and, in a first, nearly every one of the unit’s soldiers has undergone a weeks-long course with foreign instructors. The 47th’s leadership is also especially young — all born after the fall of the Soviet Union. Alongside Shalamaha, who is 25, Lt. Col. Oleksandr Sak, the brigade’s top commander, is 28. Markus, the chief master sergeant, is 29.”
TUTTO NUOVO, NIENTE URSS, TUTTO NATO. “TUTTO DAVVERO A UN LIVELLO MOLTO ALTO” (SIC!)
“We were in constant contact with their sergeants, officers, soldiers, as they trained us,” Tovarish said. “We had translators with us, so we could ask any questions. There was never a time when we asked a question, and they didn’t respond. Everything was really at a high level. We saw this other level, and we need to get there.”
ASSALTATORI, “SOLO ALL’ATTACCO”, NIENTE DIFESA, BASTA COI VECCHI SCHEMI!
At the training in Germany earlier this year, “the main tasks that were played there were offensive — only going on the offensive”.
Queste sono le premesse: ora veniamo a questi giorni. Il “dream team” è letteralmente affondato in un campo minato. Tutti a chiedersi come fosse stato possibile. Ecco la spiegazione, PER LORO STESSA AMMISSIONE:
Per quanto strano possa sembrare, ma i soldati delle ff.aa.uu. sono stati fermati da una tecnica che si impara a scuola: il campo minato a bloccarne i movimenti, quindi artiglieria e lanciarazzi multipli a colpirli sul posto. Come gli ufficiali ucraini si son già giustificati sui social, nei campi d’addestramento NATO gli hanno insegnato solo a muoversi in piccoli gruppi, ma non a gestire operazioni su larga scala e, per giunta, con predominanza di campi minati.
Как ни странно, но вэсэушников остановили академическим приемом – минное поле остановило темп движения, после чего артиллерия и расчеты ПТУРС отработали по пристрелянной местности. Как уже стали оправдываться в соцсетях украинские офицеры, в натовских лагерях их учили войне малых маневренных групп, а не масштабным фронтовым операциям с преодолением минных полей.
https://fondsk.ru/news/2023/06/09/miny-dlya-generala-zaluzhnogo.html
Ma come! Non era quella di settembre L’OFFENSIVA SU VASTA SCALA! QUELLA MAGGIORE DA 30 ANNI A QUESTA PARTE!
E ancora. Quella sopra propaganda russa? Peccato che coincide con quanto il WP si lascia scappare, sempre nel pezzo sopra citato di SOLI CINQUE GIORNI FA:
A 32-year-old private whose call sign is Luke said he remained in touch with some of the American instructors he met. Sometimes he asks for advice or to review some of the things they taught him.
“In Germany, they really gave us a good chance to feel how it’s going to be,” Luke said. “As a team leader, I can command like five to seven people. But when it gets to be more than that, you really do need more practice. And then you’re trying to organize a whole battalion to move at the same time and everybody has to know what they’re doing. It’s really, really difficult.”
“TEAM LEADER” CHE COMANDANO DAI CINQUE AI SETTE SOLDATI… MANDATI A ORGANIZZARE UN BATTAGLIONE!!! CON GLI ISTRUTTORI AL TELEFONO CHE GLI DANNO LE DRITTE!!!!!!!!!! MA DOVE SIAMO, AL CENTRO DI ASSISTENZA TELEFONICO??????????????????
Perdio, ma ci rendiamo conto di cosa è successo in questi giorni? Di cosa vuol dire “carne da cannone” mandata completamente allo sbaraglio? PER AMMISSIONE STESSA NON DELLA PRAVDA, MA DEL WP??? Con quei quattro mentecatti ripresi ieri notte con la cartina davanti a far finta di valutare piani d’attacco??? e oggi ancora, e domani anche??? DA LI’ NON SE NE VA NESSUNO, ANZI, ALTRI VENTIMILA SOLDATI SONO ATTESI ENTRO BREVE PER RINFORZARE IL GRUPPO D’ATTACCO:
https://t.me/boris_rozhin/88460
E la mattanza continuerà. Questi sono i BRADLEY e i LEOPARD, meglio, ALCUNI di quelli abbattuti:
https://t.me/RVvoenkor/46976
ormai foto e filmati spopolano ovunque. 150 MEZZI, FRA CUI 12 LEOPARD E 15 BRADLEY, comunica il canale ucraino REZIDENT.
https://t.me/rezident_ua/18198
Ciliegina sulla torta, la notizia, riferita a ieri, di UN CARRISTA in colonna che, involontariamente, PER SBAGLIO, avrebbe APERTO IL FUOCO CONTRO DUE LEOPARD DAVANTI FACENDOLI FUORI!
https://t.me/polk105/7971
Per la cronaca, è sempre notizia di poco fa che il 291° reggimento si sia appena ripreso l’ultima altura ceduta stanotte. Linea di fronte completamente ripristinata, tutti gli uomini tengono le posizioni assegnate:
https://t.me/polk105/7966
SI TRATTA DELLA MAGGIORE DISFATTA NATO IN BATTAGLIA DA QUANDO ESISTE IL PATTO ATLANTICO. Con, in aggiunta, E A PARTE IL FATTO CHE POLACCHI, BALTICI, ROMENI ABBIANO O MENO PARTECIPATO ALL'AZIONE ESATTAMENTE COME A SETTEMBRE 2022 (per esempio, nelle intercettazioni radio si sentiva parlare polacco), l’ipocrisia di mandare a crepare non cittadini americani, ma loro schiavi, addestrati per l’occasione “to fight like an American army might — but on their own”.
Li avete “formati”? Li avete “educati” a combattere esattamente come voi? Li avete giudicati “pronti”? Li avete imbottiti di vostre armi? Li avete infine mandati a crepare? Quel sangue ricade INTERAMENTE su di voi, anche se tecnicamente nessun aereo viaggerà sull’Atlantico con sacchi neri.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*********************************************************
09/06 ore 13:30 aggiornamento
FALLIMENTO DELL'OFFENSIVA NATO DI OGGI: ULTIMI SVILUPPI
Alle 09:05 già si confermava non solo il fallimento dell’offensiva notturna, ma anche la ritirata delle truppe NATO dal villaggio di Lobkovoe, temporaneamente occupato per qualche ora:
https://t.me/boris_rozhin/88438
Notizia confermata alle 11:00 dove si comunicavano già i primi dati circa le perdite fra gli attaccanti, non meno di 10 blindati e diversi altri pezzi.
https://t.me/RVvoenkor/46966
A proposito, foto qui sotto dell’ultimo avvistamento di un leopardo prima che diventasse rottame. Leopardo tedesco con la croce Wermacht e la bandiera gialloblu:
https://t.me/RVvoenkor/46962
Nel frattempo è uscito anche l’ultimo bollettino del Ministero della difesa con questi numeri, riferiti alle perdite del regime di Kiev nelle ultime 24 ore:
- 680 soldati
- 35 carri armati
- 11 altri cingolati
- 1 obice semovente Cezar
- 19 altri blindati,
- 6 autoveicoli, fra cui 3 HMMWV
https://t.me/mod_russia/27250
Sempre la stessa fonte riporta come, sul versante di ARTEMOVSK, le perdite fra le fila ucraine siano state 410.
Questo, mentre alcuni analizzano gli eventi in corso non ancora come l’inizio della fine, ma come momento che provocherà, da parte NATO
- dispiegamento di ulteriori forze
- su altri fronti
- cambiando ancora tattica, per un totale di 10-15 giorni ancora.
https://t.me/ukraina_ru/153454
Vedremo. Intanto in 5 giorni, si nota sempre nell’editoriale appena citato, sono morte 5.000 persone, più tecnica, pari a un’intera brigata meccanizzata rinforzata. Tre corpi d’armata in preparazione, in raggruppamento, in formazione nelle retrovie… e distruzione al fronte, senza neppure passare dal via. Questa offensiva ha complicato processi non ancora del tutto completati, sicché la carenza di uomini e mezzi comincia a farsi sentire, seppur non ancora a livelli critici. Di carne da cannone ce n’è ancora a sufficienza, ma non è infinita. E gli ultimi rastrellamenti fra i civili non hanno sortito i risultati sperati.
Dall’altra parte, prosegue l’analisi sopra citata, la linea di difesa russa si compone, come già sappiamo, di decine di scaglioni fortificati da opere di ingegneria militare, passanti lungo alture da cui dominare la piana antistante e per una profondità che va dai 25 ai 30 km.
La prima di queste linee è inoltre preceduta da campi minati che rendono impossibile blitz da parte ucraina, così come l’artiglieria appostata, l’aviazione e i droni per la correzione del tiro complicano ulteriormente anche il semplice affondo verso tale linea.
Aumentano inoltre i prigionieri, presi in imboscate, bloccati dal fuoco dell’artiglieria, abbandonati dai loro. Questo oltre a esaurire le riserve a un ritmo decisamente accelerato, le demoralizza a ogni giorno che passa.
Aggiornamenti a seguire.
**************************************************************
09 June 2023
In quanto dottore di ricerca, primo scaricatore di porto al mondo ad averlo ottenuto, (primato mondiale che - quando rifaremo il calendario dopo la rivoluzione - sarà ricordato con un giorno particolare tipo "giornata degli scaricatori di porto dottori in ricerca") dieci anni fa ho vinto una nicchia ecologica su un sito frequentato prevalentemente (ma non solo) da accademici. E che uso per archiviare pubblicamente i miei ciclinprop.
Il sito ha aperto un forum, una chat, dove i migliori cervelli si scervellano su vari argomenti. Naturalmente, senza disturbare il manovratore. Vale tutto, tranne quello per cui oggi si sta compiendo un genocidio sotto gli occhi di tutti. E questo, noi scaricatori di porto, fatichiamo a capirlo: limite nostro, lo ammettiamo.
Quanto segue è uno scambio di battute fra due cervelli di due parti del mondo diverse. La prima è una ricercatrice, da quel che ho visto sul curriculum, che ha messo il cappello in una prestigiosa università u-ccidentale (e che non nomino, anzi ripulisco tutto quanto possa ricondurre a lei, perché a me interessa il peccato e non il peccatore: LA COSA E' SISTEMICA). Il secondo è un professore il cui cognome finisce in -OV, scuola sovietica e accapparrato da un'altra università u-ccidentale, MOLTO MA MOLTO MENO BLASONATA.
Li chiamerò CIP e CIOP, anzi CIOV (scuola sovietica...).
--- inizio ---
CIOV
Hi, Dr. CIP, thank you for your article. You wrote an interesting and controversial paragraph about ethnic names in the era of the Abulkhairids in Central Asia. Could you give some information about the use of the terms Sart and Tajik in Abulkhairid sources?
CIP
Greetings CIOV (senza "prof." mi permetto di notare, ed è professore e ha il doppio della sua età, ma d'altronde stiamo parlando di una "fuoriserie" piazzata in una delle università nr 1 al mondo che CONCEDE L'ONORE DI INTERLOQUIRE con una "utilitaria" piazzata a migliaia e migliaia di km di distanza dal suo paese natale in un'università semisconosciuta... sentiamola, quindi, la "fuoriserie"...),
in other research I have come across the following: In the early-modern Turco-Persianate realm, the term “Uzbek” referred to nomadic groups and tribal elites. Those among the sedentary population living in the same area were called Tajiks, Sarts, and Chaghataids, or by the center from which they hailed; that is to say, by nisba suffixes indicating origin; for example Urganchī (from Urgench), Tāshkantī (from Tashkent), Khujandī (from Khujand), Samarqandī (from Samarqand), etc. (Information derived from Richard C. Foltz, Mughal India and Central Asia (Karachi and New York: Oxford University Press, 1998), 17; and Yuri Bregel in “Uzbeks, Qazaqs and Turkmens,” in The Cambridge History of Inner Asia, 228-229.) I hope this helps.
CIOV
Thank you very much for your response. According to Y. Bregel, the term Sart was mentioned in the sources of Khwarezm and the Kokand Khanate, but the Bukhara authors did not mention the term Sart as a designation of the settled population. Thus, the term Sart was used in certain regions and in certain contexts. The ethnonym Tajik was used more widely and it is mentioned in many Central Asian sources, including Bukhara, Kokand, etc.
--- fine ---
Il PROFESSORE CIOV si permette di porre una domanda specifica a un RICERCATORE, CIP, che
- NON gli risponde nello specifico (non menziona le "Abulkhairid sources")
- rimanda vagamente a "ricerche precedenti" (come per dire, "ci ho già lavorato, IO!") e
- ciliegina sulla torta... SU UN ARGOMENTO COSI' SPECIFICO CITA FONTI ANGLOFONE DI SECONDA MANO!
Fonti che il professore CIOV conosce alla perfezione, e... contesta. Evidenziandone i limiti e CITANDO FONTI DI PRIMA MANO facendogli, di fatto, capire che non aveva risposto alla domanda.
A TRENT'ANNI di distanza dal primo testo accademico anglofono che mi è capitato fra le mani, oggi continuo a ritrovare le stesse, medesime pecche (analisi superficiali e annacquate di didascalismo, nozionismo, enciclopedismo... chiamatelo come volete, quella cosa lì) che la maggior parte dei testi accademici di quella provenienza capitatami sottomano conteneva. Ma la cosa più sconcertante è che un RICERCATORE a una domanda SPECIFICA su NUOVE TEORIE circa QUESTIONI CONTROVERSE E DIBATTUTE risponde citando un testo del 1998 e uno del 1987 (del secondo non mette la bibliografia per pudore... ma quella è la data).
Come se in vent'anni non fosse successo nulla. D'altronde, "hic sunt leones".... e, ripeto, l'importante non è il peccatore, in questo caso, ma il peccato. Un peccato reiterato, un peccato diventato METODO. Metodo, che qualcuno ha l'ardire di chiamare "scientifico".
Scusate per l'intermezzo, aggiornamenti a seguire.
****************************************************
09/06 ore 08:30 aggiornamento
E SI RIPARTE…
“Here we go again
The phone will ring again
I'll be her fool again
One more time...”
https://www.youtube.com/watch?v=OD4Eo3KWx1k
Oltre a ringraziare Dio di aver creato Ray e Norah, i tempi lenti, ripetitivi, ossessivi di questo blues, con quel “again” all’inizio e quel “one more time” alla fine, ci riportano a stamane, stessa nota blu, anzi, peggio, nell’aprire i canali tg e vedere le stesse notizie di ieri… le stesse notizie di ieri!
Evidentemente, la notte NON ha portato consiglio ai generali NATO, i quali non han trovato di meglio da fare che ripetere lentamente, ossessivamente, lo stesso schema di ieri notte. Per inciso, la vulgata di regime (canale tg truha) ci offriva un’immagine celebrativa dei cosiddetti “comandanti in capo”, sempre per così dire, “da brividi”:
https://t.me/yurasumy/9157
Patàca e generali, come qualche malfidente ha subito accostato a immagine del reich precedente… come se fossero veramente LORO a decidere il destino non tanto di migliaia di loro uomini ogni giorno, che forse ci si potrebbe anche credere, ma di MILIARDI DI DOLLARI ogni giorno in armamenti NATO gettati a perdere, ivi compresi i sistemi di antiaerea IRIS-T abbattuti e fatti spostare appositamente da KIEV, dove erano dislocati, per trovare il loro finecorsa poco sotto Zaporož’e. Come se qualcuno, nel Paese schiavizzato dalla NATO, avesse ancora dubbi su cosa sia realmente divenuto: ricordatevi, cari leccapiedi di regime, che non sempre “chi tace acconsente”… non sempre! Non sempre.
Peraltro, immagine goffa, maldestra, CONTROPRODUCENTE: dov’è mascellone in tutto questo? In un momento così importante, decisivo, in un senso o nell’altro, dov’è il capo delle forze armate? Sempre lì col suo sorriso da ebete a fare selfie con le infermiere? Generale, la guerra non è finita, il nemico non è scappato, non è vinto, non è battuto… non è tempo per farsi fare l’amore, l’amore dalle infermiere… questo il primo pensiero che viene a chi VEDE quella foto e NON VEDE chi dovrebbe essere lì, immortalato col dito sulla cartina. O con l’elmetto in una pseudo-trincea di una pseudo-prima linea a far finta di dare ordini. Niente… è andato, è il primo pensiero che viene in mente. Se non di corpo, di testa, ma è andato.
Torniamo a stanotte:
Prima notizia ore 2:23 ora italiana:
https://t.me/ukraina_ru/153398
Trenta mezzi buttati ancora in prima linea a sfondare. Come la notte scorsa, i russi preferiscono riposizionarsi sugli scaglioni più indietro, sempre di ieri notte, lasciando le prime trincee al nemico. E parte la giostra di proiettili, missili terra-terra, missili aria-terra, sempre come ieri notte. Le forze NATO, intanto, cominciano a mettere in moto colonne di mezzi dalle retrovie. Come ieri notte.
6:24 ora italiana:
https://t.me/RVvoenkor/46945
si aprono altri fronti, altre colonne raggiungono diverse posizioni lungo la linea, partono gli attacchi, tutti respinti. Come ieri notte.
7:04 ora italiana:
https://t.me/RVvoenkor/46946
Nonostante la grandezza delle forze coinvolte, le forze NATO non sono avanzate di un millimetro, anzi, su alcune direttrici è ripartito il contrattacco e i russi son tornati alle prime trincee, vanificando di fatto qualsiasi sforzo offensivo di questa notte. Come ieri notte, anzi, prima di ieri notte.
Ore 7:18 ora italiana:
https://t.me/ukraina_ru/153407
Gli scontri non accennano a diminuire. Sul campo decine di mezzi NATO in fumo e centinaia di soldati ucraini morti. Nonostante questo, colonne di mezzi continuano ad avanzare dalle retrovie. Come ieri notte. A fermarli, le stesse unità del 291° e del 70°, supportate da aviazione e artiglieria pesante. Come ieri notte... "one more time".
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
08/06 ore 19:00 aggiornamento
BILANCIO DELLA CATASTROFE NATO A FINE GIORNATA
Partiamo da SHOJGU e dal suo bollettino del primo pomeriggio. Per inciso, non è un caso che sia lui, in questi giorni, a diramare dispacci ufficiali:
- il gruppo d’attacco entrato in azione stanotte era di 1500 uomini e 150 mezzi
- la sua presenza è stata subito notata ed è stato subito oggetto di attacchi preventivi mentre ancora si dirigeva verso la linea di fronte
- QUATTRO le direttrici di attacco, su tutte è stato bloccato e con gravi perdite
- NELLE PRIME DUE ORE DI COMBATTIMENTO aveva perso 30 carri, 11 blindati, 350 uomini
- Le perdite di ieri, 7 giugno, erano state di 945 uomini, 33 carri, 28 blindati, 38 macchine, 3 obici semoventi e altri pezzi minori.
https://t.me/mod_russia/27212
Sotto i colpi dell’artiglieria russa sono caduti prevalentemente pezzi NATO, ormai
https://t.me/rezident_ua/18187
fra cui Leopard:
https://t.me/voenkorKotenok/48335
Quattro finiti su mine già di primo mattino e abbandonati lì al loro destino. Questo, mentre alle 17:00 i guadagni minimi conseguiti a inizio giornata, ivi compresa la “Hamburger Hill”, erano stati tutti persi, coi russi che ripristinavano la situazione di stamane e gli scontri delle rispettive artiglierie che tornavano a essere “pozicionnye” (di posizione):
https://t.me/RVvoenkor/46915
Un’ora dopo gli ucraini chiedevano e ottenevano dai russi un corridoio per evacuare i feriti. Confermata la ripresa da parte russa di tutte le posizioni da cui erano arretrati stamane:
https://t.me/polk105/7920
GLI OSPEDALI delle regioni limitrofe e non (da CHARKOV a DNEPROPETROVSK) sono sommersi di ricoverati.
https://t.me/yurasumy/9148
Si rincorrono gli appelli sui social alla donazione straordinaria di sangue
https://t.me/ukraina_ru/153302
Questo fa ancora più male alla luce del fatto che il comando generale delle ff.aa.uu. , dopo un giorno intero di combattimento a questi livelli, stia ancora negando il tentativo di controffensiva. Anzi, se la prenda coi media occidentali che cominciano a far trapelare notizie in proposito!
https://t.me/ukraina_ru/153286
Migliaia di morti, decine di migliaia di feriti in pochi giorni, inesistenti. Morti, lo ricordiamo, fra la 47° brigata meccanizzata ucraina! IL FIORE ALL’OCCHIELLO DELLE FORZE ARMATE UCRAINE, ADDESTRATA IN OCCIDENTE E PIENAMENTE EQUIPAGGIATA DA ARMAMENTI NATO!
https://t.me/ukraina_ru/153283
Solo lei aveva in dotazione oggi 50 blindati M2 Bradley e 28 carri fra armati sloveni M55S e Panthera T6.
https://t.me/ukraina_ru/153280
A funzionare oggi è stata la difesa russa:
- DECINE DI LINEE DI DIFESA CONSECUTIVE, A SCAGLIONI (эшелонированная оборона), costruite nei mesi e che hanno consentito ai russi di avere sempre una trincea dietro cui ripararsi pur indietreggiando, senza smettere di esercitare la dovuta pressione sugli attaccanti, fino a respingerli totalmente indietro a fine giornata
- CAMPI MINATI (минирование полей) che hanno colto del tutto impreparati persino i blindati più blasonati, frenando notevolmente, quando non immobilizzando del tutto, l’azione offensiva NATO.
https://t.me/ukraina_ru/153274
et
https://t.me/boris_rozhin/88353
Aggiornamenti a seguire domattina.
*****************************************************
08/06 ore 14:00 aggiornamento
LA BATTAGLIA CONTINUA
OLTRE 5000 MORTI E 150 PEZZI DISTRUTTI è il bilancio approssimativo degli ultimi tre giorni di scontri incluso oggi (ma a fine giornata questi numeri saranno diventati obsoleti)
https://t.me/namarshe/6047
Queste foto da drone sono di oggi, a poca distanza di tempo e di spazio l’una dall’altra, e mostrano una sequenza di di mezzi in fiamme
https://t.me/boris_rozhin/88290
che qualcuno ha contato, 16 in tutto
https://t.me/ukraina_ru/153188
A ora i mezzi distrutti sarebbero già una trentina:
https://t.me/RVvoenkor/46897
Le forze sbattute al fronte oggi erano distribuite in 4 colonne da 25,30 pezzi in tutto, per un totale stimato di 110-120 mezzi corazzati:
https://t.me/ukraina_ru/153169
Un gruppo d’attacco imponente. Ma a essere cambiate totalmente da settembre 2022 sono le premesse.
Per esempio, non è propaganda il fatto che interi reparti si siano RIFIUTATI DI PRENDERE PARTE ALLA BATTAGLIA. Oltre alle intercettazioni radio, ci sono le immagini a testimoniare di MEZZI NATO ALLO SBANDO SENZA ALCUNA COPERTURA DI FANTERIA.
https://t.me/RVvoenkor/46902
E QUESTA, PER INCISO, POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA METAFORA, E AL TEMPO STESSO PREFIGURAZIONE, DI QUANTO SPERO, SPERO VIVAMENTE, ACCADA NEL PROSSIMO FUTURO IN QUESTO MARTORIATO PAESE.
ALLE 13:00 Oltre alla già citata “hamburger hill” (collina 178.2) di stamattina all’alba, NON VI ERA STATO NESSUN AVANZAMENTO.
https://t.me/yurasumy/9137
Oltre ai 300 metri presi stamane, è da stamattina alle 10 che non avanzano, nonostante continuino a far affluire mezzi a frotte, fermati e distrutti da artiglieria e aviazione ancor prima di raggiungere quelle trincee dove si son riusciti a ficcare stamane.
https://t.me/polk105/7881
Per questo anche dove sono avanzati, non possono consolidare i risultati conseguiti per INSUFFICIENZA di mezzi e risorse per contrastare la pioggia di proiettili che cade loro addosso.
https://t.me/RVvoenkor/46902
La battaglia dura ormai da 13 ORE e le forze NATO non riescono a sfondare da nessuna parte.
https://t.me/RVvoenkor/46902
A tenere le posizioni i reparti speciali ceceni ACHMAT, il 291° e il 70° reggimento della 42° divisione
https://t.me/polk105/7882
et
https://t.me/yurasumy/9134
Occorre notare un’ultima cosa. Le forze NATO hanno dispiegato “a distanza di sicurezza” artiglieria pesante diretta con precisione fra prima linea e retrovie russe, esattamente appena dietro la prima linea. Lo scopo evidente era scatenare un fuoco d’inferno in grado di fare da barriera fra prima linea e retrovie, così da tagliare la prima e impedire alle seconde di accorrere coi rinforzi.
Tattica rivelatasi inutile perché i mezzi sono arrivati lo stesso dalle retrovie, impedendo lo sfondamento.
https://t.me/RVvoenkor/46905
Il bollettino del Ministro della difesa non è ancora uscito. Quando uscirà, probabilmente, il totale delle perdite ucraine sarà qualcosa che non abbiamo mai visto, come la battaglia di oggi.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
08/06 ore 08:30 aggiornamento
UNA NOTTE, FORSE, DECISIVA
Stanotte i soldati russi han scritto pagine di storia importanti, forse decisive per gli esiti di questa tormentata vicenda. La NATO ha buttato nel tritacarne tutto quanto aveva a disposizione su quella linea di fronte, in pieno disprezzo delle vite di uomini non suoi, di sacchi neri non suoi, di orfani e vedove non loro, ovvero veri e propri schiavi, chiamati a sopperire col numero tutte le altre carenze. Ed è stata subito guerra.
Alle 04:00 ora locale, dopo un’intensa azione di artiglieria iniziata all’una di notte,
https://t.me/RVvoenkor/46864
partiva il primo assalto:
https://t.me/RVvoenkor/46863
Subito respinto, come di consueto con enormi perdite. Alle 05:00, per tagliare le gambe ai difensori come in quelle partite di pallacanestro dove si comincia a far girare la palla a velocità supersoniche, subito il secondo. E qui c’è stato un avanzamento verso la cima 178.2, che in ossequio alla storia che ormai non studia più nessuno ma che resta sempre magistra vitae, potremmo chiamare da oggi “Hamburger Hill”.
Non tanto per la storia stessa della collina, ma per la carneficina finale. Già, perché non solo sfondamento non è stato, ma alle 06:00 si è alzato in volo tutto quanto dotato di eliche o di ali fra le fila russe. Su quelle che erano ormai diventate, nella megalomania NATO, tre diverse direttrici di attacco:
https://t.me/namarshe/6040
E l’inferno è stato moltiplicato per tre. Alle 07:00 la netta superiorità aerea ha consentito di fermare qualsiasi azione in corso. Gli attaccanti si sono trovati SCOPERTI su posizioni assolutamente impossibili da tenere, SENZA ALCUNA PROTEZIONE. Lo abbiamo detto e lo diciamo ormai da settimane, da quando questa specie di “kontrastup” ha preso piede poco prima della liberazione di ARTEMOVSK.
TECNICAMENTE È MATERIALMENTE IMPOSSIBILE, NELLE CONDIZIONI DATE DI
- UN COMBATTIMENTO DI TERRA DOVE
- UNA PARTE DOMINA IN AVIAZIONE E HA PEZZI DI ARTIGLIERIA E MISSILI BEN PIAZZATI LUNGO UNA LINEA DI FRONTE ALTRETTANTO BEN DIFESA E MUNITA
- L’ALTRA NON È IN GRADO DI ESERCITARE UN FUOCO DI CONTROBATTERIA SUFFICIENTEMENTE POTENTE DA
1. IMPEDIRE ALLA PRIMA PARTE DI FAR ALZARE IN VOLO I PROPRI MEZZI (con contraerea, con batterie di missili, con artiglieria pesante)
2. COPRIRE L’AVANZATA DELLE PROPRIE TRUPPE DI TERRA
FARE ALCUNCHÉ. SE NON LA MATTANZA DI SCHIAVI NATO A CUI ASSISTIAMO OGNI GIORNO. Il canale Namarshe, che non è la sanvincenzo, vi assicuro che non è la sanvincenzo, da quel che ho capito è legato direttamente a reparti operativi, alle sette di stamattina (e già per essere in linea a quell’ora voleva dire che stava succedendo qualcosa di gross) scriveva:
“Il succo della situazione a Zaporozh’e è che, avendo gettato lungo la linea di fronte forze significative in termini di uomini e di mezzi, le ff.aa.uu. sono divenute OSTAGGI. Ora là è distruzione pura.”
Соль ситуации на Запорожье в том, что собрав вдоль лбс значительные силы в людях и технике, ВСУ стали заложниками. Сейчас там месиво.
https://t.me/namarshe/6043
Questa specie di “kontrastup”, nonostante sia in corso da un mese prima per tentare di riprendere Artemovsk, poi per tentare di arrivare in Crimea… vorrei, per le modalità in cui è stata condotta e si sta conducendo, vorrei tanto chiamarla farsa: ma non la posso chiamare farsa, non la posso chiamare pantomima. In una rappresentazione scenica i morti sono finti, le armi sono finte, persino i pugnali scattano all’indietro e non affondano. Ma qui ci sono morti veri, perdio! Decine di migliaia, ormai, di morti veri!
Sta avvenendo qualcosa di DIABOLICO. Io ormai non riesco più a trovare altri termini se non nella metafisica, per spiegare cose TROPPO fisiche, TROPPO terrene. ATTACCHI CONDOTTI IN MANIERA DEL TUTTO INDISCRIMINATA SOLO PERCHÉ A MORIRE NON SONO I SOLDATI DEL PADRONE, MA I LORO SCHIAVI. Perché ripeto, fosse successa una cosa del genere cambiando la nazionalità dei soldati, avremmo a quest’ora i C130 a fare la spola giorno e notte con sacchi neri! E SAREBBE SUCCESSA PERDIO, SAREBBE SUCCESSA! Anzi, i soldati ucraini hanno dimostrato SUL CAMPO che dovrebbero essere loro a fare i corsi di formazione a quei coglioni che li ospitano in Inghilterra, in Francia, in Spagna per insegnare loro… “a smontare e rimontare l’Ak-47” e tecniche valide, e non so neppure fino a quanto, contro gruppi di scappati di casa (gli stessi, peraltro, addestrati altrove dalla CIA… ma questa è un’altra storia ancora).
I russi, da tempo, sostengono che il popolo ucraino è ostaggio della NATO. Oggi, sul campo, un canale che si occupa solo di guerra, non è mai stato una volta tenero con loro, ha usato la parola ZALOZHNIK, OSTAGGIO, per definire UN ESERCITO INTERO.
Chiudo con quest'ultima notizia. Alle SETTE DI STAMATTINA UN REPARTO A CUI ERA STATO INTIMATO DI ANDARE ALL'ATTACCO SI E' RIFIUTATO DI ANDARCI, A GIUDICARE DAI MESSAGGI RADIO INTERCETTATI DAI RUSSI:
https://t.me/rybar/48203
Il motivo è presto detto. I comandanti non sapevano che in questi giorni quell'unità era stata totalmente DECIMATA! L'hanno imparato solo stamane! A proposito di carne da cannone e di come è trattata.
Per il momento è tutto, a prescindere di come andrà a finire la giornata di oggi è semplicemente scandaloso che qui nessuno dica nulla sulla mattanza in corso. Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
07/06 ore 21:30 aggiornamento
DISASTRO NATO ANCHE OGGI
Anche la giornata di oggi si è conclusa con un nulla di fatto ed enormi perdite (cartina del teatro degli scontri maggiori qui).
https://t.me/RVvoenkor/46841
Al punto che ormai tutti fanno spallucce (i nostri cinegiornali ci arriveranno, come accade per i pappagalli, con il consueto ritardo): kontrastup? Quale kontrastup! Noi? No… noi si fa sondaggi, noi… noi “mah, te l’ho detto: giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose.”
Come sottolinea il buon Rozhin, ci fosse stato un solo villaggio preso, uno scalpo, un qualcosa da esibire a mo’ di trofeo, allora sì che sarebbe stata kontrastup!
https://t.me/boris_rozhin/88234
La avevano già pronunciata, a denti stretti, quella parola. I cinegiornali luce avevano cominciato a picchiare sempre più forte sulle loro grancasse… e invece puf. Niente.
Cosa dovevano mostrare? VIDEO COME QUESTI? Dove un’intera colonna di mezzi è presa d’attacco, dove tutti scappano in ordine sparso e, uno dopo l’altro, vengono distrutti in quella che è una delle peggiori disfatte NATO di sempre?
https://t.me/rybar/48156
Cosa dovevan pubblicare? Questo IRIS-T divenuto un ammasso di rottami?
https://t.me/rybar/48178
Simbolo di una NATO che
1. sta perdendo una barca di soldi (questi “giocattolini” costano un occhio della testa)
2. si sta impoverendo e indebolendo militarmente in un’avventura dalla quale uscirà soltanto orizzontale?
3. sta facendo fare figure PESSIME al proprio complesso militare industriale che vede i propri, costosissimi, gioiellini, fatti fuori con droni da due soldi (e qui le commesse non arrivan più… cari piazzisti della guerra!)
https://t.me/polk105/7875
Cosa dovevan dire? Che ogni giorno i russi CRESCONO militarmente, come esperienze e capacità maturate sul campo?
https://t.me/polk105/7831
Mentre tutti i soldi spesi dalla NATO, per il cosiddetto “addestramento” delle reclute ucraine, alcuni dei quali rifatturati a un inesistente Stato ucraino con scadenze “in data MAI” e che quindi resteranno sul gobbo di chi ha pagato per primo… non sono serviti a nulla?
https://t.me/rezident_ua/18110
Cosa dovevano scrivere, infine? Che ALLA FINE DI QUESTA MATTANZA, di questo continuo raggrupparsi e scagliarsi in attacchi suicidi, dilapidando riserve preziose di uomini e mezzi,
https://t.me/RVvoenkor/46847
ciò che resterà delle truppe NATO di stanza in Ucraina sarà MOLTO PROBABILMENTE spazzato via da un’offensiva russa? E quindi, per spirito di autoconservazione, tra un po’ saran costretti a "ripiegare", a leccarsi le ferite nelle retrovie con decine di migliaia di uomini e mezzi in meno?
Tutto questo, naturalmente, bellamente ignorato come se nulla fosse accaduto dai nostri cinegiornali. Che parleranno d’altro. C’è sempre qualcos’altro di cui parlare.
ALLAGAMENTI: ULTIMI SVILUPPI
Qui un prima e dopo satellitari dell’intera regione:
https://t.me/RVvoenkor/46843
Il picco sembra che sia stato raggiunto, ma la situazione resta oltremodo pesante. Oltre quattromila sono gli evacuati dalla sponda sud, numero destinato a crescere.
https://t.me/rybar/48183
La situazione della ZAES è sotto controllo, infatti non ne sta parlando più nessuno è anche GROSSI (AIEA) è costretto ad ammetterlo a denti stretti:
https://t.me/ukraina_ru/153102
Quanto sta accadendo ormai consolida in sempre più persone, compresi gli scettici di allora, la consapevolezza che abbandonare la riva destra del DNEPR sia stata la scelta giusta. L’incubo di soccorsi da prestare sotto le bombe di chi avrebbe attaccato senza pietà, approfittando del completo accerchiamento e dell’impossibilità di rifornire adeguatamente le truppe sulla riva destra, oggi è soltanto un periodo ipotetico dell’irrealtà grazie alla impopolare scelta di allora.
https://t.me/RtrDonetsk/18055
Verrà il tempo in cui CHERSON sarà liberata. E non solo CHERSON.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
******************************************************
07/06 ore 13:30 aggiornamento
ALTRO ATTACCO NATO SVENTATO, SOTTO ZAPOROZH’E.
Stamane l’attacco era spostato tutto a ovest rispetto ai giorni precedenti, LOBKOVOE per la precisione, sotto Zaporozh’e.
https://t.me/polk105/7840e
et
https://t.me/RVvoenkor/46801
Ormai tutti pezzi NATO, partivano come da loro costume i blindati veloci… partivano, e due di loro si impiantavano sul campo minato dei russi. Da lì ci si è messa anche l’artiglieria russa a “dissuadere” gli altri dal proseguire… risultato, perdite ingenti, pezzi NATO rimasti sul campo, ritirata su tutta la linea.
Cartina aggiornata qui:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/06/07/20230607135943-0c1c076b.jpg
Finita qui, avanti i prossimi: la mattanza continua.
DAGLI ALTRI FRONTI
Continuano, ma con sempre meno mezzi a disposizione, gli attacchi nei luoghi teatro di scontri dal 04/06. Tutti respinti e con perdite.
https://t.me/namarshe/6024
E’ uscito, a questo proposito, il bollettino del Ministero della difesa, dove si riportano 190 soldati morti ancora fra ieri e oggi.
Sempre nello stesso, si sottolinea come negli scontri di ieri intorno ad ARTEMOVSK ci siano state ben 415 perdite fra le fila del regime di Kiev:
https://t.me/mod_russia/27174
e si sottolinea come, “non riuscendo a raggiungere gli obbiettivi posti per l’offensiva e subendo perdite significative sul fronte SUD-DONECK (quello dei tremila e settecento morti in tre giorni), han provato a sfondare la difesa dei nostri soldati sul fronte DONECK in località ARTEMOVSK”.
не добившись целей наступления и понеся существенные потери на Южно-Донецком направлении, предпринимали попытки прорвать оборону наших войск на Донецком направлении в районе города Артёмовск .
In altre parole, il regime di KIEV sta adottando una nuova tattica dove, a rotazione e a volte contemporaneamente, prova a sondare le difese russe su più fronti. Sondarle nella maniera più cinica possibile, ovvero mandando a morire decine di “volontari”. Sondarle nella maniera più idiota possibile, con 520 satelliti puntati e sistemi di rilevamento NATO a disposizione. Anche perché le perdite di mezzi aumentano anch’esse esponenzialmente. Lo vedremo ben presto nella prossima statistica, che recupererà anche gli ultimi 10 giorni passati.
REGIONE DI CHERSON ALLUVIONATA: SITUAZIONE ATTUALE E NUOVI PROBLEMI
L’acqua continua ritirarsi a NOVAJA KACHOVKA, a monte, ma non ancora nei paesi a valle, completamente alluvionati:
https://t.me/boris_rozhin/88199
In tutto questo, il canale Namarshe solleva una semplice questione: l’allagamento ha riguardato un’area ampissima di campi minati: CENTINAIA DI CHILOMETRI QUADRATI. Cosa faranno queste mine sotto due metri d’acqua?
https://t.me/namarshe/6021
La risposta, in realtà, si sa già:
https://reliefweb.int/report/nicaragua/when-weather-shifts-landmine-danger
“Landmines can and do move as weather conditions change, for example due to heavy rain, hurricanes or earthquakes. Areas previously considered clear and safe can become mine-contaminated, threatening displaced or returning populations.”
Le mine emergono, fluttuano, girano, e si spostano in punti dove non sono più segnalate. Dove meno te lo aspetti. Centinaia di chilometri quadrati minati che ora possono diventare, potenzialmente, l’intera area attualmente allagata.
ONU: L’INSULTO FINALE
Ma i criminali, come per i gasdotti fatti saltare, restano impuniti. Al punto che gli stessi criminali possono, sempre impunemente, imbrattare le macchine dell’ONU a KIEV togliendo la “N” da "UN" e facendola diventare “USELESS”. Loro che gli parano il culo, loro che tacciono anche di fronte all’evidenza, loro che non sollevano problemi come quello di ordigni anticarro, antiuomo, antitutto “portati in braccio dalla corrente”, loro che chiedono chiarimenti ma se non glieli danno non fa niente (se a NON farlo sono i nazifascisti di Kiev, naturalmente), loro che… a detta dei nazifascisti stessi, “non fanno ancora abbastanza”.
https://t.me/legitimniy/15545
La beffa finale a qualsiasi straccio di diritto internazionale possa ancora incarnare questa istituzione, ormai sempre più brutta copia della Società delle Nazioni.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
07/06 ore 00:30 aggiornamento
LE ACQUE COMINCIANO A SCENDERE (E I VENTI DI GUERRA A SALIRE)
FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA, fresca di stamattina:
Situazione dopo la distruzione della centrale idroelettrica Kachovskaja: L’AREA ALLAGATA NELLA REGIONE DI CHERSON COMINCIA A DIMINUIRE, comunicano le autorità russe e ucraine
Обстановка после разрушения Каховской ГЭС: Интенсивность подтопления в Херсонской области уменьшается, заявляют российские и украинские власти
Le autorità di NOVAJA KACHOVKA comunicano che il LIVELLO DELLE ACQUE STA GRADUALMENTE SCENDENDO, con un ritiro di almeno 10-15 metri. Nelle foto dei canali informativi locali già è possibile peraltro constatarlo.
▪️Власти Новой Каховки сообщили, что уровень воды постепенно спадает, она отступила с улиц как минимум на 10-15 метров. На кадрах местных каналов этот процесс уже заметен.
https://t.me/RVvoenkor/46783
In effetti, nelle foto allegate si comincia a vedere questo ritiro delle acque. Ottima notizia.
Altrove si conferma anche che “IL CORPO FONDAMENTALE DELLA DIGA ANCORA TIENE” (основное тело дамбы пока держится) e “PER QUANTO RIGUARDA LA CENTRALE ATOMICA, COME GIÀ DETTO IERI SERA, NON SI VEDE PER IL MOMENTO ALCUNA MINACCIA SERIA” (Для ЗАЭС, как и говорилось вчера, никакой серьезной угрозы пока не просматривается )
https://t.me/yurasumy/9072
Intanto, c’è chi non perde tempo, secondo le talpe che passano gli spifferi di corridoio al canale ucraino REZIDENT. Talpe che riferiscono come i piani NATO (si… quelli che ancora ieri facevano spallucce con “boh, non so, devo capire…” vergognosi come quelli dei gasdotti) prevedano, sostanzialmente, due tappe:
1. distruzione diga e linee di difesa russe spazzate via. Peraltro, a questo proposito, qualcuno ha fatto notare come LE DIGHE A MONTE, TUTTE SOTTO IL CONTROLLO DI KIEV, NON SIANO STATE CHIUSE NEMMENO NEL MOMENTO DI MAGGIORE ONDATA E L’ACQUA ABBIA CONTINUATO (E STIA CONTINUANDO) A DEFLUIRE COPIOSAMENTE!
https://t.me/ukraina_ru/152936
D’altronde, se quello era lo scopo, occorreva massimizzare il danno!
2A. dopo 10-15 giorni, offensiva su larga scala sfruttando il fatto che i russi non si siano ancora riorganizzati adeguatamente per costruire una linea di difesa in grado di respingerli.
https://t.me/rezident_ua/18160
2B. In parallelo, secondo Rogov con l’abbassamento del livello del fiume a monte, aumenta il rischio anche di attacchi di truppe da sbarco alla centrale atomica.
https://t.me/ukraina_ru/152949
Alla prima tappa ci siamo arrivati e tutto ha funzionato come da piano di questi bastardi senza scrupoli. Compresi i civili di cui si son perse le tracce, ma fa niente. “Tutto per la patria, cari concittadini”… anche case distrutte, popolazioni locali per l’ennesima volta violentate e derubate di tutto, oltre che morte e malattie infettive disseminate sui territori allagati (specialmente in un momento dove alla salute pubblica dalle parti di Kiev non pensa praticamente nessuno). Vedremo la seconda.
https://t.me/ukraina_ru/152936
L’ALTRO DISASTRO ECOLOGICO (SU CUI IERI HAN GLISSATO TUTTI)
Sempre per la rubrica “Forse non tutti sanno che…”, in URSS era stato costruito un condotto molto particolare, che trasportava AMMONIACA e arrivava al porto di ODESSA. Dopo il collasso del Paese dei Soviet, la condotta e l’ammoniaca erano restate russe, mentre all’Ucraina restavano i profumati (e a costo zero) “diritti di passaggio”. Come per il gas, come per il petrolio, come per tutto il resto… come si conviene a ogni “tranzitnaja ekonomija” che si rispetti.
Con l’inizio della SVO Kiev aveva chiuso i rubinetti. I russi, nel nuovo pacchetto “Grano 2023” avevan chiesto di inserire la loro riapertura. Permesso accordato e… “CASUALMENTE”, ieri la condotta è saltata poco sopra KUPLJANSK:
https://t.me/yurasumy/9070
Immagini scioccanti che abbiam già visto per i gasdotti, solo che qui la NUVOLA TOSSICA è di AMMONIACA. Fortunatamente, per quei poveri cristi che abitano ancora nei paraggi, l’ammoniaca è due volte più leggera dell’aria e tra un po’ diventerà un problema di “alte sfere”, finché non si esaurirà il contenuto delle condotte, che rimarranno chiuse a questo punto anche a monte. Resta il fatto di un regime nazifascista senza più alcuno scrupolo per l'incolumità della propria popolazione (la nuvola tira verso sudovest).
Ma anche qui, son stati senz’altro i russi a spararsi da soli. Ci han preso gusto, ormai.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
06/06 ore 18:30 aggiornamento
UN’ECATOMBE PER NASCONDERNE UN’ALTRA
Prima di passare all’ecatombe ecologica, diamo un occhio a quella umana, di soldati morti in una “kontrastup” già morta essa stessa, insieme a migliaia di uomini lasciati sul campo.
Oggi pomeriggio il Ministero della difesa riportava dati a dir poco inquietanti a proposito, parlando solo di questi TRE GIORNI DI ASSALTI SOTTO UGLEDAR. Vale la pena riportarlo integralmente:
Nel corso di tre giorni il regime ucraino ha intrapreso l’offensiva tanto a lungo promessa su diverse parti di fronte, concentrando su questi obbiettivi una gran quantità di uomini e mezzi.
В течение трех суток украинский режим предпринял давно обещанное наступление на разных участках фронта, сосредоточив в этих целях большое количество техники и живой силы.
Il 4 giugno la 23° e 31° brigate meccanizzate hanno tentato di attaccare in CINQUE direzioni.
4 июня силами 23-й и 31-й механизированных бригад ВСУ предпринял попытку наступления на пяти направлениях.
Su nessuna di esse il nemico è riuscito a ottenere successo, subendo perdite significative: 300 soldati, 16 carri armati, 26 blindati, 14 automobili.
Ни на одном из них противник успеха не добился, понес значительные потери: 300 военнослужащих, 16 танков, 26 боевых бронированных машин, 14 автомобилей.
Il 5 giugno il regime di Kiev ha tentato di attaccare in SETTE direzioni con cinque brigate. E’ stato fermato e ha subito perdite ancor peggiori: oltre 1600 soldati, 28 carri, fra cui 8 Leopard e 3 AMX-10, più 136 armamenti vari, di cui 79 stranieri.
5 июня киевский режим предпринял попытки наступления на семи направлениях силами пяти бригад. Был остановлен, понес еще более ощутимые потери: более 1600 военнослужащих, 28 танков, в том числе 8 «Леопардов» и 3 колесных танка AMX-10, 136 единиц другой военной техники, в том числе 79 иностранной.
I tentativi di attacco sono falliti, il nemico è stato fermato, i soldati e gli ufficiali russi hanno dimostrato coraggio ed eroismo in battaglia.
Попытки наступления сорваны, противник остановлен, российские солдаты и офицеры в боях проявили мужество и героизм.
Lo ripeto, il nemico non ha raggiunto i propri obbiettivi e subito perdite significative e incomparabili
Повторю, своих целей противник не добился, понес значительные и несопоставимые потери.
[…]
In tutto, in tre giorni di combattimenti su tutte le direttrici, le perdite delle FF.AA.UU. sono ammontate a:
3.715 soldati
52 carri armati
207 blindati
134 automobili
5 aerei
2 elicotteri
48 pezzi di artiglieria
53 droni
Всего за 3 дня боевых действий на всех направлениях потери вооруженных сил Украины составили до 3715 военнослужащих, 52 танка, 207 боевых бронированных машин, 134 автомобиля, 5 самолетов, 2 вертолета, 48 орудий полевой артиллерии и 53 беспилотных летательных аппарата.
Purtroppo, anche noi abbiamo subito perdite. In tutto i soldati morti sono stati 71, 210 i feriti. Distrutti 15 carri armati, 9 blindati, 2 automobili e 9 armamenti vari.
К сожалению, не обошлось и без наших потерь. Всего в ходе отражения наступления противника в Объединенной группировке войск погиб 71 военнослужащий, 210 получили ранения. Подбиты: 15 танков, 9 боевых машин пехоты, 2 автомобиля и 9 орудий.
https://t.me/mod_russia/27145
Solo nella giornata di oggi, su altri fronti, il Ministero registra
260 soldati morti intorno ad ARTEMOVSK (e nessun avanzamento)
40 soldati morti in 4 tentativi di incursione verso KUPLJANSK (tutti sventati)
60 soldati morti intorno a KRASNYJ-LIMAN
25 soldati morti intorno a CHERSON
https://t.me/mod_russia/27150
Dato, quello del risultato nullo ad Artemovsk, confermato a fine giornata anche da altri sia a SUD,
https://t.me/RVvoenkor/46764
che a NORD:
https://t.me/ukraina_ru/152867
E la mattanza continua. Altro tentativo del regime di Kiev di riprendersi NOVODONECKOE, l’unica cosa che eran riusciti a fare in due giorni e poi persa il terzo… niente. Anche cambiando tattica (attacco da più direzioni), anche coinvolgendo direttamente “mercenari” NATO, nulla da fare.
https://t.me/ukraina_ru/152874
DI FRONTE A TUTTO QUESTO… occorreva un diversivo. Inutile negarlo. Prima il fallimento della kontrastup verso Artemovsk. Ora il fallimento della kontrastup verso SUD. Oltre 3700 morti in TRE GIORNI. E un intero armamentario messo fuori uso.
Abbattere una diga e dar la colpa ai russi, ANCHE SE FONTI TURCHE PARLANO DI QUESTO MOTOSCAFO TELEGUIDATO COME POSSIBILE CAUSA DELL’ESPLOSIONE
https://t.me/ukraina_ru/152870
Senza una ragione, tanto l’U-ccidente di ragioni non ne vuole sentire. La colpa è già assegnata. Anche se questa azione danneggia soprattutto i russi e i civili sulla riva sinistra del DNEPR, che abbiamo detto più volte essere più bassa di quella destra (questa è ALESHKI completamente sott’acqua)
https://t.me/boris_rozhin/88140
Anche se questa azione terroristica, come denuncia il ministro della difesa russo, HA CONSENTITO ALLE TRUPPE DEL REGIME DI KIEV A CORTO DI UOMINI DI DISLOCARE SOLDATI E MEZZI DA QUEL LUNGHISSIMO PERIMETRO VERSO EST, verso la “kontrastup”. E questo è testimoniato dal fatto che è da tempo, come denuncia sempre il ministero della difesa russo, che costruisce fortificazioni difensive temendo che tale indebolimento delle forze poste inizialmente a presidiare tale perimetro possa generare un’offensiva russa. Offensiva che da oggi è bloccata, di fatto, consentendo ai generali NATO di poter disporre di ulteriore carne da cannone più a est.
https://t.me/mod_russia/27145
Ma tutto questo non interessa ai cinegiornali luce. Se non è possibile dare la colpa ai russi perché si tratta di un’azione da cui non trarrebbero alcun vantaggio, come i fatti di adesso dimostrano, basta non porre l’accento su chi è stato. Basta far parlare della centrale atomica ZAES alla Energoatom ucraina, che non la controlla da oltre un anno! Senza dire che il livello delle acque si è già abbassato di due metri e mezzo e si attende un ulteriore abbassamento fino a 7 metri!
https://t.me/RVvoenkor/46744
Basta non dire che le autorità della oblast’ di Zaporozh’e da Energodar DENUNCIANO UN ABBASSAMENTO DEL LIVELLO DELLE ACQUE A UNA VELOCITA’ DI 35 CENTIMETRI ALL’ORA (contro i 12 precedenti)!
https://t.me/vrogov/10082
Questa ECATOMBE, generata come nel caso dei GASDOTTI FATTI SALTARE dalla STESSA MANO CRIMINALE e ora COPERTA DALLO STESSO SILENZIO OMERTOSO DEI MEDIA, è l’ennesima vergogna NATO, l’ennesimo disprezzo di un popolo e di un territorio trattati come carne da cannone e materiale di consumo, a perdere, l’ennesima riprova di una MISERIA, di una MESCHINITA’, di una CRIMINALITA’ che ci rimandano al SALVADOR, al CILE, al NICARAGUA, al VIETNAM, all’IRAQ, alla LIBIA, alla JUGOSLAVIA: la stessa, immonda, scia di sangue.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
******************************************************
06/06 ore 12:30 aggiornamento
CATASTROFE NATO IN CORSO: ULTIMI AGGIORNAMENTI
Durante la mattinata, sono continuati i tiri ucraini su quel che restava in piedi della diga: evidentemente, lo scopo era finire il lavoro che avevano lasciato a metà stanotte:
https://t.me/ukraina_ru/152761
Alle nove di stamane già metà diga era compromessa:
https://t.me/ukraina_ru/152754
E ora pare sia saltata quasi tutta. Il livello attuale di innalzamento delle acque è OLTRE 11 METRI (14:00 ora italiana)
https://t.me/rybar/48099
14 i punti a rischio, tutti sulla riva sinistra, per un totale di oltre 22 mila persone.
https://t.me/ukraina_ru/152746
A scanso di equivoci e giusto per dare l’idea dei mandanti, la stragrande maggioranza delle zone allagate, in rosso su questa cartina, è a SUD, riva sinistra:
https://t.me/boris_rozhin/88103
Ordinata l’evacuazione immediata degli abitanti:
https://t.me/ukraina_ru/152804
Novaja Kachovka, a ridosso della diga, è completamente allagata:
https://t.me/polk105/7817
Immaginiamoci cosa sarebbe successo se i russi avessero tenuto Cherson e questi l’avessero fatta saltare… questa una casa sulla riva, giusto per dare l’idea:
https://t.me/ukraina_ru/152805
E quelle in alto a questo doppio filmato
https://t.me/boris_rozhin/88105
sono case di un quartiere rivierasco di Cherson. Le immagini sotto, invece, si riferiscono a Novaja Kachovka.
Intanto GROSSI, direttore AIEA, non interpellato e come da copione sta dichiarando che il livello delle acque per il raffreddamento della centrale atomica ZAES si starebbe abbassando in maniera preoccupante… dove i suoi amici non ci son riusciti o perché abbattuti dalla contraerea, o perché fermati prima che riuscissero a trasformare la centrale in un teatro di scontri, ci stanno riuscendo ora facendo mancare l'acqua. Questi sono i personaggi che hanno in mano la supervisione della gestione dell'energia nucleare nel mondo.
https://t.me/ukraina_ru/152799
Contemporaneamente i media di regime starnazzano, senza neppure provare a nascondere le grida di giubilo, sull’acqua che già mancherebbe in Crimea. Peccato che l’acqua c’è, con le riserve piene all’80%:
https://t.me/boris_rozhin/88111
A proposito di notizie false, si supera il tedesco BILD. Prima sbatte il mostro, ovvero i “Russen”, in prima pagina…
https://t.me/ukraina_ru/152768
Poi… dopo aver preso atto che non eran stati loro, cambia la prima pagina e toglie “Russen sprengen”… quindi, per il BILD, si è distrutta da sola!
NOVODONECKOE LIBERA
Era il paesino a ridosso della linea di fronte che ieri, a prezzo di 1500 vite, avevano occupato le forze del regime di Kiev. Neanche ventiquattr’ore, e dopo l’inferno scatenatosi ieri sera e ieri notte sono state ricacciate indietro.
https://t.me/rybar/48095
La più inutile carneficina da quasi un anno a questa parte. Da quando ogni giorno provavano a fare lo stesso sopra CHERSON. Prima che la NATO risolvesse direttamente con gli HIMARS.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
06/06 ore 08:30 aggiornamento
NOVAJA KACHOVKA: CATASTROFE NATO IN CORSO
Prima di iniziare, questa animazione di diversi mesi fa:
https://t.me/legitimniy/15536?single
A riproporla è il canale UCRAINO Legitimnyj, rappresenta cosa sarebbe successo in caso di distruzione della diga di NOVAJA KACHOVKA.
I russi han sempre temuto potesse accadere. Non perché dietrologi, non perché complottisti, non perché con la coda di paglia, ma perché i bastardi NATO (ricordiamo che gli HIMARS sono giocattoli le cui traiettorie e la cui operatività sono COMPLETAMENTE gestite da operatori atlantici) già ci avevano provato:
https://t.me/rezident_ua/18140
Questo video in bianco e nero che ora i canali diffondono, infatti, riguarda l’attacco di PARECCHI MESI FA NON ANDATO A BUON FINE. Perché fondamentalmente, gli HIMARS, sono come i loro padroni nazifascisti: forti con i deboli e deboli con i forti. Forti quando si tratta di tirar giù una casa popolare a GORLOVKA, a DONECK o a MAKEEVKA, deboli quando si trovano una struttura dove il binomio “cemento armato” è composto a netta prevalenza di secondo, e il primo è primo per davvero e non sabbia. Lì, come ampiamente testimoniato dai fatti, più che un buco non riesce a fare. Il ponte, i piloni, tutto resta su. Lo stesso anche in quell’improvvido tiro al bersaglio.
Per inciso, anche allora vi fu qui qualche “genio della lampada” che, glissando amabilmente sull’origine del missile, diede – tanto per cambiare – la colpa ai russi. Russi che, a un certo punto, capendo che prima o poi gli HIMARS picchia oggi, picchia domani, picchia dopodomani, qualcosa avrebbero ottenuto, hanno CEDUTO DECINE DI KM di profondità senza sparare un colpo più IL CAPOLUOGO DI OBLAST’, ovvero CHERSON. Il problema MILITARE, che l’animazione mostra benissimo, insieme agli altri connessi, tra cui quello di catastrofe ecologica, era:
1. gestire evacuazione di civili
2. in un contesto di attacco da nord
3. con tutti i ponti saltati dall’inondazione (dove non erano riusciti gli HIMARS, ci sarebbe riuscita l’acqua)
4. contemporaneamente, gestire anche la mancanza di approvvigionamenti e rinforzi,
5. l’impossibilità di compiere rotazioni prima linea-retrovie regolari,
6. affanno e logoramento accelerati
7. perdite enormi e disfatta.
Da qui, la decisione di spostarsi dall’altra riva. Fan saltare la diga, pazienza, ci si sposta tutti un passo indietro, anche due, anche tre, ma l’evacuazione di civili avviene in maniera più lineare, interessando un’unica riva e non due, nessun problema di comunicazioni e approvvigionamenti, eccetera.
Anche qui, dopo tale decisione unilaterale russa, un minimo di onestà intellettuale avrebbe voluto che si arrivasse a una di queste due possibili conclusioni:
1. i russi si sparavano da soli per autoconvincersi che altra scelta non vi era che porsi dall’altra parte del Dnepr e fan tutto da soli: rubano gli himars, li imparano a usare, si sparano da soli, perdono territori importantissimi acquisiti, lo ricordiamo, SENZA SPARARE UN COLPO (Cherson è passata IMMEDIATAMENTE ai russi)… così, perché son russi, son cattivi, son pazzi e bevono vodka dalla mattina alla sera;
2. A TENTARE DI BUTTAR GIÙ QUELLA DIGA NON ERANO I RUSSI! COSÌ COME A SPARARE ALLA CENTRALE ATOMICA ZAES NON ERANO E NON SONO I RUSSI! E LA NATO È ANDATA AVANTI A FARLO FINCHÉ I RUSSI NON SONO STATI COSTRETTI A PRENDERE ATTO CHE SAREBBERO ANDATI AVANTI ANCORA, NEL SILENZIO GENERALE DI DEFICIENTI CHE GRIDANO A GENOCIDI INESISTENTI MA QUANDO CI SONO PROBLEMI VERI GIRANO LA TESTA DALL’ALTRA PARTE.
Prova del nove: RUSSI DI LÀ, RIVA SINISTRA, REGIME DI KIEV DI QUA, RIVA DESTRA, FINE DEGLI SPARI. PER OLTRE SEI MESI! SINO AD OGGI.
Ma per i cinegiornali luce anche Gesù Cristo si sarebbe inchiodato da solo, fossero esistiti allora avrebbero scritto così. Oltre che far trovare, “casualmente” un kg e mezzo di coca in un’intercapedine del Cenacolo insieme a tre lanciamissili… di fabbricazione russa, ovviamente.
Veniamo all’oggi. La situazione sta degenerando. Questo il bollettino di IERI NOTTE del MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO:
https://t.me/mod_russia/27132
Non lo traduco integralmente per problemi di timbro e perché prima ancora devo tirare i freni della bici altrimenti mi vado a schiantare contro qualcosa, ma lo riassumo con tutte le parti salienti:
5 giugno: nuovo attacco. Le brigate semidistrutte di ieri rimpolpate di organico nelle retrovie, leccatesi le ferite, son tornate all’attacco insieme a forze nuove attinte dalle riserve.
Nuovo attacco su più fronti, sempre sotto UGLEDAR, ma da direzioni diverse, inedite rispetto al 4, come quella che puntava al SOVCHOZ OKTJABRSKIJ, dove sono intervenuti direttamente reparti delle forze speciali ucraine come sia come forza principale che come supporto.
Contro di loro è stato attivato un fuoco intenso e che ha visto il coordinamento di fanteria, aviazione, artiglieria, carristi, reparti missilistici (per inciso, i generali NATO non capiscono neppure che questi piccoli attacchi per i russi sono MANNA dal cielo, letteralmente, perché consentono in un ambiente sostanzialmente controllato di eseguire manovre che nessuna simulazione può consentire, dando ai propri uomini possibilità di “prendere la mano”, di accumulare esperienza e coordinamento fra reparti che fino a due anni fa non si parlavano neppure fra di loro, ma tant’è. Le barzellette d’ora in avanti andran fatte coi generali NATO, a partire da quanti ce ne vogliono per attaccare una lampadina).
Nessun obbiettivo raggiunto, PERDITE ENORMI:
- OLTRE 1500 SOLDATI
- 28 CARRI ARMATI, DI CUI 8 LEOPARD TEDESCHI E 3 AMX-10 FRANCESI
- 109 MACCHINE BLINDATE.
Questo il contesto degli attacchi di ieri nella sola UGLEDAR. Ieri notte, laddove vi era ancora concentrazione di soldati del regime di Kiev e mezzi NATO, son piovute bombe incendiarie:
https://t.me/RVvoenkor/46691
Azzerando, di fatto, la loro presenza. Che non ha alcun senso, ripetiamo, dal punto di vista militare, se non puoi coprire i reparti più avanzati con un adeguato FUOCO DI CONTROBATTERIA tale da rendere impossibili queste cose. Fuoco di controbatteria inesistente, chi aveva guadagnato una posizione di giorno, poi di notte l’ha pagata con la vita che non aveva perso di giorno.
Per tutta notte, inoltre, sono state in azione AVIAZIONE e ARTIGLIERI che hanno reso impossibile l’arrivo di colonne di rinforzi, semplicemente distruggendole lungo la via.
https://t.me/polk105/7778
A KUPLJANSK ormai la riva destra del fiume OSKOL è diventata testa di ponte per i russi, che si preparano a calare sulla città ANCHE dall’alto, oltre che da EST.
Questo il contesto. A questo si è ridotta la “kontrastup”. Cosa fa la NATO? Riprende in mano la carta della diga! E la fa saltare. Il danno, grazie a Dio, è stato solo superficiale, il livello attualmente è più alto di due metri e mezzo ma in un incavo non desta ancora preoccupazioni. LA DIGA NON È SALTATA COMPLETAMENTE, come si vede da queste immagini.
https://t.me/RVvoenkor/46696
et
https://t.me/rezident_ua/18138
Naturalmente la chiave di lettura non può che essere, a questo punto, a favore della propaganda NATO. Militarmente, nell'immediato, poca trippa. Anzi, dal punto di vista militare quei quattro gatti che giocavano a guardie e ladri negli isolotti alla foce son stati costretti a scappare a gambe levate. Sotto il fuoco d’artiglieria dei russi peraltro:
https://t.me/RVvoenkor/46700
Ma:
- I russi tornano ufficialmente a fare i cattivi a livello globale, responsabili della catastrofe ecologica in corso, del buco dell’ozono, dell’inquinamento globale e dello streptococco nelle scuole.
- E questo potrebbe costringere i vassalli, valvassori e valvassini NATO ad aprire ancora il portafoglio per finanziare la crociata. Anche se ormai di Gerusalemme non importa più nulla a nessuno. Ma per salvare il mondo dai russi, magari, qualcosa si riesce a tirare ancora fuori.
- Fatto questo, è prevedibile che ripartano anche gli attacchi alla ZAES, per inciso.
- ma torniamo sugli effetti di un abbassamento della diga. Il primo è che la CRIMEA rischia di restare SENZA ACQUA.
- Il secondo è che è la stessa ZAES a rischiare di “sbiellare”, abbassandosi il livello delle acque indispensabili al suo raffreddamento.
- MILITARMENTE, una volta passata l’onda, le acque si tenderanno ad abbassare e sarebbe possibile a quel punto passare dall’altra parte del DNEPR. Un DNEPR SGUARNITO PERCHÉ, COME MOSTRA L’ANIMAZIONE, ANCHE I RUSSI SAREBBERO COSTRETTI A INDIETREGGIARE DALL’INNALZAMENTO DELLE ACQUE. E A LASCIARLI FARE MENTRE PREPARANO, SI RAGGRUPPANO, PORTANO A RIDOSSO PEZZI… SENZA IL PERICOLO DI VEDERSI PIOVERE ADDOSSO IL MONDO.
A questo punto, chissenefrega della catastrofe ecologica. Sebastopoli val bene una messa. Anche due. Anche un'intera novena.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
05/06 ore 18:30 aggiornamento
DAL FRONTE
La “kontrastup” NATO si è, ancora una volta, impantanata a pochi metri dal via. Questo il riassunto della concitata giornata di oggi. Andiamo con ordine.
UGLEDAR
Diamo questo nome all’area dove i combattimenti sono stati più aspri. La giornata si è conclusa con gravissime perdite da parte del regime di Kiev e la conquista del villaggio di NOVODONECKOE, posto sulla linea di fronte.
Il prezzo da pagare per questa “conquista” è stato non meno di 10 mezzi distrutti, fra cui almeno un carro armato, e decine di soldati rimasti sul campo:
https://t.me/polk105/7760
Avanti così, considerando che in questi attacchi si stanno giocando anche una discreta parte di riserve strategiche, e fra tre paesi non rimane più nulla per fare la “kontrastup”.
Tra l’altro per la prima volta sono stati impiegati, e distrutti, carri armati francesi AMX-10RC (inizialmente scambiati per Leopard)
https://t.me/RVvoenkor/46667 et
https://t.me/RVvoenkor/46674
Man mano che si ammassano mezzi da nord, vengono sistematicamente distrutti dall’artiglieria e dall’aviazione russe. Pare infine che i “Leopardi” siano stati avvistati per davvero…
https://t.me/polk105/7761
e seccati dai “Lancet”…
https://t.me/polk105/7762
Vedremo… intanto, vista la malparata confermato il goffo tentativo di far passare questi tentativi come “sondaggi” in vista della “vera” controffensiva.
https://t.me/WarDonbass/115358
Quindi, giustamente si commenta dall’altra parte, faccio fuori in un giorno cinquanta mezzi buoni… che già non ne ho… che già son costretto a tirar fuori i primi gioiellini NATO… per fare i “sondaggi”. Con 520 satelliti puntati su ogni metro di territorio, più stazioni radio e radar NATO sul territorio, più servizi segreti, eccetera eccetera...
ARTEMOVSK
Verso SOLEDAR, appena sopra Artemovsk, c’è stato oggi un tentativo deciso di sfondamento, distribuito su due assalti distinti, entrambi falliti e costato al regime di Kiev:
- 5 carri armati T-80
- 8 blindati
- 20 morti
- 30 feriti
https://t.me/boris_rozhin/88001
A sera la contabilità dei mezzi distrutti raggiungeva la ventina:
https://t.me/polk105/7768
Sotto ARTEMOVSK, invece, a MAJORSKOE, altro tentativo di attacco ai lati, culminato con ritirata e, sul campo, 4 carri armati e 2 blindati distrutti:
https://t.me/polk105/7758
Il fuoco di artiglieria non ha lasciato loro scampo:
https://t.me/rusich_army/9198
CHERSON
Cartina qui sotto
https://t.me/RVvoenkor/46666
Azioni di piccoli gruppi a carattere diversivo, respinte tutte dalla difesa russa posta dall’altra parte del fiume. Distrutto un Grad che si cercava di portare in una postazione più avanzata sfruttando la macchia degli isolotti lungo il Dnepr, e 20 soldati ucraini morti:
https://t.me/polk105/7763
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
******************************************************
05/06 ore 13:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Offensiva NATO in corso su più direttrici, perlopiù con esito infausto per la carne da cannone ucraina, ma sono in corso, e da ore ed ore, violenti combattimenti.
Alla fine DUE sono le linee di fronte più calde. Quella del fallito attacco di ieri, e SOLEDAR sopra ARTEMOVSK. Al momento tutti gli attacchi sono stati respinti o bloccati poco più indietro a dove stava stamane la linea di fronte:
https://t.me/boris_rozhin/87971
https://t.me/boris_rozhin/87972
Confermata l’informazione, poco fa, di movimenti ingenti di uomini e di mezzi (30 blindati verso NOVODONECKOE), questi ultimi ormai per la stragrande maggioranza NATO:
https://t.me/WarDonbass/115341
Paesino quest’ultimo, NOVODONECKOE, che grazie alla infografika di RYBAR (ingrandimento)
https://t.me/rybar/48037
vediamo come sia il punto dove attualmente infuria maggiormente la battaglia e dove i blindati NATO coinvolti raggiungono ormai la cinquantina. Blindati su cui sta piovendo di tutto.
Nel complesso l’azione, nonostante il quantitativo ingente di uomini e mezzi attinti dalle riserve rimaste, non sta producendo gli effetti sperati. Al punto che né NATO né regime stanno calcando troppo la mano, nella loro propaganda, su tale “kontrastup”. Se non altro, per non ripetere il fallimento della prima, durata venti giorni intorno ad Artemovsk, costata tantissimo e con pochissimi risultati spendibili in termini sempre di propaganda.
https://t.me/boris_rozhin/87979
Perché di PRIGIONIERI DELLA PROPRIA PROPAGANDA, stiamo parlando. Quindi, oggi c’è stato anche chi ha negato l’esistenza di un’operazione in corso.
Stesso discorso anche sulla frontiera a NORD, con la regione di Belgorod.
https://t.me/RVvoenkor/46645
Continuamente martellata nella fascia immediatamente a ridosso della linea di confine, dove i nazifascisti stanno distruggendo tutto.
https://t.me/rybar/48039
611 fra missili e proiettili di grossissimo calibro negli ultimi giorni: disastri in
- 1100 appartamenti in 67 case popolari
- 370 case singole
https://t.me/ukraina_ru/152561
Ruoli ribaltati presso MAR’INKA e AVDEEVKA, dove fra ieri e oggi gli attacchi russi hanno comportato perdite fra i soldati ucraini fino a 425 unità.
https://t.me/RVvoenkor/46646
Situazione molto fluida, nel complesso. Seguiranno sviluppi.
LA PACE DEL BUDDHA
E’ quella che ci vorrebbe in questi momenti… e allora mettiamocene un po’. “Forse non tutti sanno che”… nella steppa sconfinata c’è una piccola repubblica della Federazione Russa, lungo il confine con la Mongolia: la Repubblica di Tuva.
I cui abitanti parlano russo madrelingua, insieme alla loro lingua madre, il Tuvano (тыва дыл), di ceppo turco, come da denominazione stessa di “lingua” “dyl” (in turco “dil”, cfr. Türk dili).
Russi con lineamenti estremo-orientali, di madrelingua turcofona… e di religione buddhista! Buddhismo tibetano assorbito piuttosto recentemente (mezzo millennio fa) via Mongolia, peraltro fusosi in modo estremamente sincretistico con la religione sciamanica pre-esistente! Ma cosa vuoi di più dalla vita?
Ma soprattutto, potrà mai capire questa bellezza un nazifascista fermo ancora alla diatriba sulla razza superiore rispetto ai moskaly, o un generale NATO convinto che Tuva sia la marca di un Suv dei loro?
La Repubblica di Tuva partecipa alla SVO, ha i suoi Geroj Rossii (come Mergen Dongak),
https://t.me/tuva_bars/213
e, mentre infuria la battaglia, non perdono occasione di bersi un tè… in piena pace del Buddha, naturalmente:
https://t.me/ukraina_ru/152541
“Qui il tè. E di là si spara. E di là anche si spara.”
"Здесь чай. А там стрелкотня. И там тоже стрелкотня!"
Che Buddha sia sempre con voi, fratelli tuvani! E grazie di esistere!
Aggiornamenti a seguire.
********************************************************
05/06 ore 08:00 aggiornamento
BENEFICIO DEL DUBBIO… E CERTEZZA DELLA NOTIZIA (FALSA)
Ieri notte, giusto come bacio in fronte, i cinegiornali luce mi deliziavano con un rullo che mi ha fatto riaccendere il telefonino. Beneficio del dubbio, del “e se avessero ragione”, sempre. In pratica sostenevano che, a quell’ora tarda, il Ministero della difesa russo avesse diramato un bollettino dove annunciava che era “iniziata un’offensiva ucraina su vasta scala”.
Estica, direi anche, facciamo quest’ultimo sforzo. Vado sul canale telegram del Ministero della difesa… ed era il riassunto della giornata di IERI. Ora, a parte il fatto che fa comodo chiudere la giornata con un rullo sensazionalistico riportando MEZZA FRASE COME SE FOSSE INTERA, stravolgendo il senso della frase stessa, informiamo i cinegiornali luce che, a volte, i traduttori automatici giocano cattivi scherzi. Noi abbiamo tempi semplici e composti per restituire al nostro interlocutore tutte le 50 sfumature di passato, e anche di più. I russi ne hanno solo uno. E sei tu che, dal contesto, devi capire quale tempo utilizzare. In questo caso, l’imperfetto avrebbe risolto qualsiasi dubbio. Non accendevo neppure il cellulare. Ma io non so il russo, io non so il cinese, io non so il giapponese, io non so l’inglese e neppure l’italiano, non avendo neanche mezza abilitazione per insegnarli. Chi lavora in quegli studi, e magari ha dovuto esibire “le carte” per accedervi, non capisce (o fa finta di non capire) quale sia la differenza fra un bollettino che riporta un fatto concluso (e da ore) e un altro che riporta fatti in corso.
Fa niente, mi chiedo soltanto, e stavolta senza polemica, quanto siano attendibili altre notizie di cui non posso verificare per nulla l’autenticità. Notizie date come dogmi negli ultimi due anni. E non solo. Il testo iniziava così:
“Dalla mattina del quattro giugno il nemico iniziava un’offensiva su vasta scala su cinque parti di fronte lungo la direttrice a sud di Doneck, gettando in combattimento la 23° e la 31° brigata meccanizzata, prelevate dalle riserve strategiche delle FF.AA.UU. coll’appoggio di altri reparti e gruppi militari.
С утра 4 июня противник начал крупномасштабное наступление на пяти участках фронта на Южно-Донецком направлении введением в бой 23 и 31 механизированных бригад из состава стратегических резервов ВСУ при поддержке других воинских частей и подразделений.
In tutto sono entrate in azione SEI BATTAGLIONI MECCANIZZATI E DUE CARRISTI del nemico.
Всего было задействовано шесть механизированных и два танковых батальона противника.
Obbiettivo del nemico era creare una breccia nella nostra difesa nel punto di fronte più vulnerabile, a suo parere.
Целью противника являлся прорыв нашей обороны на наиболее уязвимом, по его мнению, участке фронта.
Il nemico non ha conseguito gli scopi prefissati, non ha avuto alcun successo.
Своих задач противник не добился, успеха не имел.
Come risultato delle azioni coordinate del gruppo “Oriente”, le perdite delle FF.AA.UU. ammontavano a:
- oltre 250 soldati
- 16 carri armati
- 3 tre macchine militari
- 21 blindati
В результате умелых и грамотных действий «Восточной» группировки войск потери ВСУ составили более 250 человек личного состава, 16 танков, три боевые машины пехоты, 21 боевая бронированная машина.
Il comandante dei corpi d’armata unificati, generale del Quartier generale delle FF.AA. della Federazione Russa, generale V.V. GERASIMOV, in questo periodo si trovava in uno dei punti più avanzati di comando su questa direttrice.
Командующий объединенной группировкой войск - начальник Генерального штаба Вооруженных Сил Российской Федерации генерал армии Герасимов В.В. в этот период находился на одном из передовых пунктов управления на данном направлении.
https://t.me/mod_russia/27095
A quest’ultimo proposito, Rožin commenta: “in queste questioni nulla accade mai per caso” (В таких вопросах совпадений не бывает).
https://t.me/boris_rozhin/87935
E questo potrebbe dirla lunga sul fatto che i generali NATO abbiano veramente intenzione di far partire un nuovo tritacarne di soldati ucraini. Vedremo. Già oggi, dalle quattro, si replica a soggetto: stesse direttrici, con più forze ancora.
https://t.me/WarDonbass/115276
Qui dove riporta che all’azione partecipano NON MENO DI TRENTA BLINDATI
https://t.me/WarDonbass/115278
Qui dove si dice che anche a SUD di ARTEMOVSK sia ripresa l’offensiva NATO,
https://t.me/yurasumy/9012
così come a NORD verso SOLEDAR:
https://t.me/yurasumy/9011
A presto con ulteriori sviluppi. Vedremo se faranno la fine di questi mezzi seccati ieri, uno a uno, come in questo filmato riassuntivo:
https://t.me/mod_russia/27097
a partire da quelli individuati dai visori notturni:
https://t.me/boris_rozhin/87958
i cui resti giacciono ora nei campi:
https://t.me/boris_rozhin/87954
Oppure no.
IL CAPRO ESPIATORIO
In genere, il capro espiatorio è colui che paga per tutti. Noi italiani lo sappiamo sin troppo bene, anzi, siamo cinture nere di capri espiatori. Ma deve essere una prassi comune a molte parrocchie e, quella di Kiev, non fa eccezione. Prima di vedere in faccia il capro in questione, diamo però un’occhiata a questo TEST UFFICIALE, datato 04/06/23 ore 08:00 e riguardante I RIFUGI ANTIAEREI della capitale ucraina:
https://t.me/rezident_ua/18118
1078 totale rifugi (100%)
597 rifugi idonei (55%)
359 rifugi non idonei (33%)
122 rifugi chiusi (11%)
Quindi, il 44% dei rifugi antiaerei a KIEV, dopo 465 giorni di guerra, è o non idoneo, o non agibile! Dati ministeriali dello Stato fantoccio di Kiev, non di Govorit Moskva. Test occorso dopo che tre civili sono morti fuori dalla porta di uno dei suddetti rifugi perché… la porta era chiusa.
Ed eccoci qui, al CAPRO ESPIATORIO. Guardiamolo in faccia, facciamo scorrere il filmato:
https://t.me/rezident_ua/18116
E’ lui che doveva aprire la porta e in quel momento non c’era non c’era. Si lamenta del fatto che era da solo ed era ad aprire da altre parti, tutto si è svolto così velocemente, sicché non ha fatto in tempo ad arrivare anche lì ad aprire. “Due mani tengo”. “Non me ne frega un cazzo”. Quando le cose van male, la dialettica operaio-padrone si chiude così. Poi parte la lettera di richiamo, dove si sottolinea come “con estremo rammarico e sorpresa si constata come il sig. x y non avesse ancora chiare quali fossero le priorità aziendali a cui la sua mansione atteneva, causando così con la sua cattiva condotta grave danno all’azienda”, eccetera eccetera. E in genere lì, come in quel tribunale farsa di Kiev, “a dama c’è chi fa la patta”… l’avvocato difensore patteggia.
Quel rifugio antiaereo, si da il caso stia in un POLICLINICO. Quello, insieme ad altri. Sia IL DIRETTORE DEL POLICLINICO, sia IL SUO VICE, sia il funzionario della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE responsabili di quella porta chiusa, hanno già negato ogni loro responsabilità. E il regime li salva, consegnando alla “giustizia”, alla pubblica gogna, afferrato per le braccia da due sbirri, il guardiano con le chiavi. “Niente di nuovo sotto il sole”, constatava amaramente, duemiladuecento anni fa all’incirca, qualcuno...
Un regime dove i deputati si fanno beccare all’estero mentre dilapidano capitali insieme alle loro giovanissime consorti (della serie “potrebbe essere tua figlia”… “ma non è mia figlia!”): consorti sempre molto fini…
https://t.me/skeptik_21/6326
che si autocelebrano col maritino (il deputato Bogdan Torochtij, nella fattispecie), davanti ai grattacieli del Qatar, o di Dubai, o alla loro terza macchinona di lusso cambiata nel giro di poco tempo. Torochtij che è stato il primo a firmare i divieti di espatrio per il popolo da mandare al macello ma, evidentemente, la legge non è uguale per tutti neppure da quelle parti… specialmente per i deputati dello stesso partito del patàca. Partito che si chiama “slug naroda” («слуг народа»)… al “servizio del popolo”.
https://t.me/rezident_ua/18060 et
https://t.me/legitimniy/15504
Si, su una Mercedes S-600, che vale come due mutui di casa mia, come quella su cui il deputato Vladislav Trubicyn fa avanti indietro impunemente dalla Polonia:
https://t.me/rezident_ua/18065
Al “servizio del popolo”, come la compagnia “Dolce e Gabbana” (sic!) comandata dal deputato Aleksandr Brodskij (nulla a che vedere col poeta!), fortunato miliardario palazzinaro di Kiev. Compagnia creata ad artem per presidiare un palazzo pubblico di Kiev, fatta di deputati che così posson dire di “combattere per la patria” e che da lì nessuno la muoverà di un millimetro.
https://t.me/rezident_ua/18121
Tanto, un “capro espiatorio” lo si trova sempre… eccone qua un altro, pronto a morire per la “patria” mentre due sgherri lo sbattono a terra e lo cercano di immobilizzare. Non avevano fatto i conti, tuttavia, con la madre. Che, a differenza de “La madre” di Gor’kij, ha un bel personale a giudicare dal video, più novanta chili che ottanta, e lo fa valere tutto nel tentativo, riuscito, di staccare gli sbirri dal figlio. Sbirri che, vista la mal parata, si fanno da parte. Concentrandosi sul prossimo capro espiatorio: https://t.me/polk105/7718
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
04/06 ore 21:00 aggiornamento
TOTALE DISFATTA NATO SUL FRONTE SUD
A detta dei mezzi coinvolti, e bruciati nell’ennesima avventura suicida contro la difesa russa, ormai il regime di Kiev mette uomini, e neppure tutti, visto che anche oggi han preso parte “mercenari” NATO provenienti dai corpi speciali polacchi (TERZO ASSALTATORI DELLE FF.AA. POLACCHE),
https://t.me/yurasumy/9002
mentre tutto il resto, se si eccettuano i T72 (e anche quelli, non si capisce bene se da scorta locale o ex-Varsavia) è atlantico. Quindi, a ciascuno i propri (de)meriti, la disfatta di oggi, che ha fatto fuori in meno di una giornata TRE COMPAGNIE (due di fanteria e una carristi),
https://t.me/polk105/7701
è tutta (de)merito NATO. Alle 21:00 la situazione era tornata esattamente come stamattina, a parte le perdite enormi sul campo e un intero fuoco di sbarramento che ha raggiunto e superato le attuali retrovie, facendo terra bruciata di tutto.
https://t.me/RVvoenkor/46605
Questa animazione ci aiuta ad entrare in medias res:
https://t.me/rybar/48009
Nonostante attacchi siano arrivati anche da UGLEDAR, in realtà è a ovest che si è concentrato l’attacco NATO. Fra NOVODAROVKA e NESKUČNOE, il nucleo di punta ha cercato di sfondare puntando sulla velocità (Kosak, HMMWV M1151A1, M1224 MaxxProo) e sulla copertura di decine di blindati. L’avanzamento è stato, inizialmente, di circa mezzo chilometro. A quel punto si è scatenato l’inferno. Sul campo sono rimasti non meno di 10 carri armati (20 secondo alcuni),
https://t.me/boris_rozhin/87891
almeno 20 rotabili blindati dei tipi sopra nominati, 200 soldati:
https://t.me/boris_rozhin/87901
Oltre a notare l’estrema preparazione da parte delle difese russe, non possiamo non notare come ormai gli attacchi NATO avvengano ormai in pieno “stile siriano”: dagli HMMVW ai furgoni Toyota col pezzo di artiglieria leggera sul cassone, il passo è ormai MOLTO breve. Con la differenza che dall’altra parte non ci son più i riservisti della LNR di Balakleja, e neppure i soldati regolari di Assad del 2015, ma truppe che quei pick-up li han conosciuti MOLTO bene, da Palmira in avanti. E a cui han preso le misure sin da prima che i primi tagliagole NATO mettessero piede in Ucraina come “mercenari” della miseramente naufragata “Legione internazionale”. Pertanto, oggi non c’è stata storia. E, se questa è la modalità con cui insistono, questi mentecatti, a mandare al massacro un popolo intero, di storia ve ne sarà ben poca anche in futuro.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*****************************************************
04/06 ore 14:30 aggiornamento
DAL FRONTE
L’ultima, di poco fa, è l’attacco ucraino sulla linea di fronte A SUD DI DONECK, localizzata fra Zaporož’e e Ugledar. Dieci carri armati, di cui due già abbattuti, scontri in corso.
https://t.me/RVvoenkor/46580
Qui una cartina aggiornata, dove si vede chiaramente la zona degli attacchi.
https://t.me/RVvoenkor/46590
Le truppe del regime di Kiev sarebbero riuscite nella notte a sminare un corridoio nella cosiddetta “terra di nessuno”, attraverso il quale oggi sarebbero avanzati di 300 metri, per poi arrivare in bocca ai russi e lì fermarsi, riportando le perdite di cui sopra.
A MAR’INKA, invece, continuano ad avanzare i russi, guadagnando altri cinque isolati in un giorno:
https://t.me/WarDonbass/115147
A KUPLJANSK, i russi sono avanzati di un altro chilometro.
https://t.me/polk105/7673
Continua quindi, anche qui, un’avanzata che sicuramente sta scompaginando le carte in tavola a generali NATO sempre più in affanno, fra una kontrastup ormai sempre più rinviata a tempi migliori e una difesa di postazioni ritenute da loro chiave sempre più difficile.
La risposta propagandistica è ŠEBEKINO, laddove il paese è ormai letteralmente ridotto in macerie dagli attacchi di artiglieria nazifascisti, piuttosto che NOVAJA TAVOLŽANKA, poco più in là, dove incursori hanno eseguito il loro tentativo suicida quotidiano di attraversamento confine.
https://t.me/rybar/47994
Dimenticavo… dopo i “partigiani russi” annoveriamo fra le fila dei veri, autentici, genuini “patrioti” che ogni giorno provano a forzare la linea di confine e, vista la mal parata, sparano all’impazzata contro qualsiasi cosa sia rimasto in piedi in quei cinque, dieci chilometri di gittata consentita dai mezzi datigli in mano da padroni ancor più bastardi di loro… nientepopodimeno che i “volontari polacchi” del PKO (Polski Korpus Ochotniczy):
https://t.me/rybar/47989
Autoproclamatisi eredi degli Squadroni della morte (Szwadron Śmierci) polacchi nella guerra contro i bolscevichi del 1920,
https://dzieje.pl/aktualnosci/huzarzy-smierci-w-wojnie-polsko-bolszewickiej-1920-r
questa feccia d’importazione va ad aggiungersi al variegato campionario neofascista che, da ogni parte d’Europa, viene a “farsi le ossa” sul suolo ucraino, finanziato dai padroni NATO e senza alcun pensiero circa il fatto che questi signori, una volta “fatte le ossa”, potrebbero tornare sui rispettivi suoli natii e ripetere analoghe gesta contro immigrati, comunisti, gente che gli taglia la strada o gli occupa il posto macchina, e via discorrendo… sempre se non faran prima la fine dei loro “ispiratori” di un secolo fa, cosa assai probabile.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
*****************************************************
04/06 ore 11:00 aggiornamento
KARJAKIN
Grande maestro di scacchi, ha appena rifiutato di partecipare alla Coppa del mondo nonostante la FIDE, la federazione internazionale degli scacchi, lo avesse invitato, naturalmente come “apolide”… niente bandiera, niente nazionale, niente inno. E lui ha detto “no, grazie”. Ed è andato nella zona della SVO a conoscere i soldati per cui la FIDE si è appecoronata al CIO e a tutti gli altri organismi che da anni, non da ieri, ma da anni, discriminano i russi. Pur non avendo fatto lo stesso con altri Paesi – però quella volta erano u-ccidentali, è vero – quando si è trattato di Vietnam, di Palestina, di Iraq, di Jugoslavia, di Libia…
È andato e ci ha fatto anche una partita a scacchi, lui contro i migliori della compagnia (a cui avrebbe dovuto almeno lasciare i bianchi… ma avran fatto pari e dispari…)
https://t.me/boris_rozhin/87846
che già nella foto li vedi lì a cercar di capire come rispondere al meglio dopo la mossa del cavallo…
A me capitò, in una vita precedente, di dover inserire un bambino azero, dell’età di mia figlia, nel club scacchistico milanese. Andammo lì una sera d’estate, mi ricordo ancora, e trovammo un signore anziano, del quale purtroppo non mi ricordo il nome, fra i migliori del club. Quel bambino era stato campione nazionale per la sua categoria. Scuola sovietica. Per capire come inserirlo (se intermedi, avanzati, eccetera...) fecero una partita di prova. Partono e io già avevo bisogno della moviola per capire che cacchio stava succedendo. Dopo neanche due minuti la scacchiera era stravolta, mezzi pezzi eran andati via, e per l’ora successiva, pur continuando a non capirne niente, ma proprio zero, almeno potevo far finta e seguire le traiettorie dei pezzi. Almeno quello…
Alla fine, il maestro milanese riuscì a chiuderla, in difesa estrema (a quello ci ero arrivato...), con una patta onorevole e successiva stretta di mano. Il bambino fu inserito immediatamente sotto la supervisione diretta del miglior maestro del club, che era anche campione nazionale, anche quello me lo ricordo benissimo.
Ripensando a quello, la mia mente ritorna a una coppa del mondo di scacchi senza russi, a un campionato del mondo di pattinaggio su ghiaccio senza russi, eccetera. I “valori olimpici” applicati coi doppi standard u-ccidentali, uccidono lo sport ancor più delle accuse selettive di doping. Ancor più dei boicottaggi di reagan-gorbacioviana memoria. Ancor più dell’assurdo divieto del regime nazifascista di Kiev di NON FARE le gare contro atleti RUSSI e BIELORUSSI, oppure no, di FARLE, ma senza stringere loro la mano a fine partita:
https://vk.com/video-218638835_456240407
E questo, per ammissione stessa degli atleti, che intervistati sul perché dichiarano candidamente che il loro governo glielo proibisce:
https://rsport.ria.ru/20230603/svitolina-1875893552.html
Divieto ora esteso agli IRANIANI, come in questa cerimonia di premiazione dove sul podio c’è un pesista ucraino al primo posto e uno iraniano al terzo. Al momento delle strette di mano, stringe la mano al secondo, ma non al terzo, nonostante i ripetuti inviti di quest’ultimo. Da bastardo, anche perché così facendo togli qualsiasi dignità alla persona che, invece, ti chiede la stretta di mano:
https://t.me/sportrian/34413
“Lo sport che unisce”… certo… nemmeno negli anni peggiori della guerra fredda si son viste scene simili, dove per un pugno chiuso sul podio atleti hanno pagato con la successiva emarginazione, ricordiamolo a proposito di scene da podio. Tecniche discriminatorie elevate a sistema. Vergogna per quel poco che resta di sano di questa attività umana, in cui credono miliardi di persone sparse in tutto il globo, elevata a sistema.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
03/06 ore 19:00 aggiornamento
DAL FRONTE
Fra MAR’INKA e AVDEEVKA si svolgono i combattimenti di maggiore intensità. Solo nell’ultimo giorno su queste due direttrici essenzialmente vi sono stati più di 220 morti fra le fila ucraine, come da ultimo bollettino del Ministero della difesa.
https://t.me/WarDonbass/115043
Verso ARTEMOVSK ormai l’unica cosa che riescono a fare i soldati del regime di Kiev è sparare contro gli ultimi palazzi, quelli loro accessibili. Così, è stato ridotto in macerie anche l’ultimo palazzo con murales del complesso ormai famoso. Prima a saltare è stato il palazzo con madre e bambina, ora quello col padre. “Difendere il popolo”… quella era la priorità, ora come allora, certo...
https://t.me/boris_rozhin/87766
A KUPLJANSK la situazione si sta facendo sempre più critica, come confermato dagli stessi militari del regime di Kiev. Il fiume Oskol è ormai attraversato in più punti e questo rende sempre più probabile un attacco alla città da nord e nord-ovest. Per questo, in via precauzionale, i funzionari sono già stati evacuati tutti.
https://t.me/polk105/7644
Intanto, a proposito di demilitarizacija, un corpo d’armata si può già definire estinto: la marina, a cui è rimasto ben poco ormai. Questa la lista delle navi del regime di Kiev catturate (rosse), affondate (azzurro) o danneggiate (arancione):
https://t.me/ChDambiev/23913
Questo, mentre i soldati russi stanno acquisendo sempre maggiori competenze ed esperienza col passare dei mesi. Qui si riporta di un reparto speciale russo che ha sgominato un analogo NATO:
https://t.me/RtrDonetsk/17955
Il fronte ucraino, in questo senso, si sta rivelando un momento formidabile di avanzamento per truppe fino a ieri assolutamente impreparate a gestire una situazione di questo tipo. Il tempo, ancora una volta, sta giocando in favore dei russi.
Aggiornamenti a seguire fra stanotte e domani.
*****************************************************
03/06 ore 11:30 aggiornamento
ACCADDE A KIEV: BREVE RICOSTRUZIONE DEI FATTI DEL 30 MAGGIO ALLA LUCE DELLA STRATEGIA ATTUALE
Una ricostruzione ci porta ancora a parlare dell’attacco del 30 maggio. L’animazione localizza l’intero complesso del palazzo dei servizi segreti ucraini.
https://t.me/polk105/7604
Nei due giorni precedenti droni, una quarantina in tutto, non due o tre, avevano ronzato e puntato nella sua direzione. I pedoni da sacrificare per
- far uscire allo scoperto le postazioni antiaeree IRIS-T e Patriot
- fargli consumare milioni di dollari in “sacrifici”, restando sempre in termini scacchistici, assolutamente insensati dal punto di vista del valore: il re è protetto da OTTO regine e io le cambio con OTTO pedoni. Chi sarebbe così demente dal fare una cosa del genere? Parola di quattro lettere che inizia per N e finisce per O e contiene al suo interno una sigla di provincia italiana, o le iniziali di “antico testamento”.
E così è stato. Dopo due giorni le batterie miliardarie avevan finito tutte le cartucce milionarie contro droni da poche migliaia di euro e, la mattina del 30 maggio, la contraerea NATO era assolutamente impreparata a rispondere. Contraerea che, RIBADIAMO ANCORA UNA VOLTA, non dovrebbe essere collocata a ridosso di centri abitati che soffrirebbero della caduta dei suoi rottami, della caduta degli stessi missili antiaerei “impazziti” e precipitati verso fonti di calore civili a terra, evidentemente non rispondenti all’obbiettivo prefissato, o dei missili da essa eventualmente non distrutti in volo ma addirittura soltanto deviati dal loro corso. Contraerea che, impunemente, continua a stare dove non deve: perché per i padroni è più importante il palazzo del GUR delle vite dei civili a fianco.
Com’è, come non è, fatto sta che il 30 mattina i russi avevano autostrade libere per i loro missili: nella fattispecie, missili X-35U e ONIKS. Il primo è un missile con 260 km di gittata, e aveva il compito di entrare A RIDOSSO dello stabile, non SULLO stabile, impattando direttamente sul terreno e penetrando per diversi metri, al fine di bloccare tutti gli accessi ai BUNKER E TUNNEL SOTTERRANEI, che era la cosa che interessava ai russi. Il secondo è un missile con una gittata di 300 km nella variante sovietica più antica, in grado di andare sott’acqua e fare il suo lavoro. E quello ha fatto. Penetrando nel fiume e raggiungendo da lì i sotterranei, ha creato una falla e li ha allagati tutti. Con chi c’era dentro.
Come da tradizione russa, il non detto, il non dichiarato, il non esternamente visibile, ha fatto molto più male di quanto si è visto dalle poche foto rubate e dai movimenti in affanno di ambulanze e aerei militari che facevano la spola fra Kiev, confine polacco, base NATO a ridosso e Berlino.
Sul perché non sia stato fatto prima di qualche giorno fa, infine, circola la voce che Kiev sia imbottita di prigionieri di guerra russi dislocati nei palazzi più “sensibili” per dissuadere i connazionali dal buttarli giù.
https://t.me/polk105/7612
My svoich ne brosaem! Noi i nostri non li abbandoniamo! E non tocchiamo i palazzi dove potrebbero esser tenuti prigionieri per paura di ammazzare anche loro. Ci sta, così come ci sta che l’articolista sottolineava come IN QUEL MOMENTO non vi fosse nessuno di loro. Il motivo, tuttavia, secondo me e per non saper né leggere né scrivere, è un altro: inizialmente, e per loro stessa ammissione (“non abbiamo neppure iniziato”, V. Putin, agosto 2022), l’intenzione era di tenere l’asticella MOLTO più bassa. Per dirla tutta, perseguire gli STESSI obbiettivi con l’asticella PIÙ BASSA POSSIBILE. L’intervento a gamba tesa della NATO ha reso impraticabile questa strategia e ha obbligato i russi a prendere in fretta e furia contromisure adeguate. Tali da non consentire al nemico atlantico di poter bissare la vittoria di Pirro di settembre e farla diventare qualcos’altro. E’ da allora che, a mio avviso, i “centri decisionali” di KIEV sono cominciati realmente a entrare nel mirino.
Sino a costruire un piano complesso come quello attuato il 30 del mese scorso.
Aggiornamenti a seguire stasera.
******************************************************
02/06 ore 21:00 aggiornamento
MAR’INKA
A quanto pare sembra proprio che sarà la prossima. Questa la carta aggiornata:
https://t.me/RVvoenkor/46476
C’è settanta percento e settanta percento. Questo è veramente importante. Guardiamo la cartina più nel dettaglio. L’azione è resa difficile dalla impossibilità, di fatto, di procedere a un accerchiamento della città (più che altro, di quello che ne resta dopo un anno di combattimenti) a causa della linea di difesa del regime di Kiev che rende la città, di fatto, non solo di relativamente facile approvvigionamento, rotazioni di truppe fra prima linea e retrovie, ma anche essa stessa propulsore dell’azione offensiva ucraina verso DONECK.
Che è poi il motivo per cui la NATO non la molla, come non molla AVDEEVKA, come non voleva mollare la linea ARTEMOVSK-SOLEDAR-SEVERSK.
Si è quindi provveduto a
- creare un’azione continua di martellamento di artiglieria e aviazione tale da
- scardinare tale linea quanto bastava per
- procedere sui fianchi della città e, da lì,
- colpire la prima linea da nord, est e sud
- costringendola a indietreggiare di un passo.
Quindi ulteriore avanzamento da nord e da sud, e via un altro scaglione di questa città disposta “per il lungo”. Un isolato uno scaglione. Un’opera metodica, dove non si è badato a spese di artiglieria pur di risparmiare le vite dei propri uomini. E arrivando così a questo fatidico 70% liberato.
Ora il tutto sta subendo un’accelerazione. In pochi giorni si è avanzati di OLTRE UN KM E MEZZO.
https://t.me/namarshe/5959
Come mai? Come nel tiro alla fune, o nel braccio di ferro, chi molla a un certo punto molla. E questo è lapalissiano. Ma vi è dell’altro. Torniamo alla cartina. Fra il fronte nord e quel che resta della città ora c’è uno specchio d’acqua. Più in là un ponte. La zona urbana sta per finire. Non c’è nessuna possibilità per chi è a tenere le quattro macerie rimaste di poter sostenere l’azione di chi tiene la parte soprastante. È isolato. Ma non solo, se la parte sopra dovesse cedere rischierebbe di trovarseli alle spalle. E lì sarebbe una carneficina.
Tutto questo rende la liberazione di MAR’INKA, probabilmente, il prossimo evento rilevante da registrare di questa SVO.
Aggiornamenti a seguire
******************************************************
01/06 ore 19:00 aggiornamento
MAR’INKA
La città ormai è stata liberata al 70%,
https://t.me/WarDonbass/114775
Sostanzialmente ogni giorno la difesa del regime di Kiev perde pezzi e arretra, non potendo più tenere le posizioni anche perché, il continuo fuoco dell’artiglieria russa, non consente loro la benché minima rotazione. Col minimo di perdite subite e il massimo di perdite inflitte, prosegue quindi l’avanzamento lungo questa difficilissima direttrice:
https://t.me/WarDonbass/114780
la cui presa consentirebbe di migliorare sensibilmente la sicurezza di DONECK, allontanando la linea di fronte di diversi km.
Quest’area, insieme ad ARTEMOVSK e ad AVDEEVKA, si confermano le più calde sulla linea di fronte. Le più calde dal punto di vista delle perdite inflitte. Solo oggi, 395 soldati.
https://t.me/mod_russia/27017
Ed è inutile negarlo. I russi in questa fase non hanno assolutamente fretta di avanzare contro 70-80.000 soldati che li aspettano ad Artemovsk, e poco più della metà su ciascuno degli altri punti menzionati. Li martellano, li martellano, e ancora li martellano. Li demilitarizzano, distruggendo ogni giorno magazzini e depositi di armi e munizioni.
E lo fanno da una posizione di forza e nella massima sicurezza possibile in un contesto bellico, minimizzando il più possibile le perdite subite e massimizzando altrettanto quelle inflitte.
https://t.me/WarDonbass/114777
E se i generali NATO dan l’ordine di attaccare, meglio ancora, nelle condizioni date. Si calcola che nella fallita “kontrastup” su Artemovsk, le forze attaccanti abbiano perso il 60% del loro organico.
https://t.me/boris_rozhin/87572
In meno di un mese. Non è poco.
KUPLJANSK
Diversa la situazione a nord, oltre che intorno a SEVERSK dove si confermano i movimenti per chiudere BELOGOROVKA, ma anche qui senza fretta, visto che lo schiacciasassi deve anche qui fare i conti con decine di migliaia di unità e questo richiede tempo.
Ancora più a nord c’è KUPLJANSK ed è notizia di oggi che i russi sarebbero a UN KM E MEZZO dalla città, ormai.
https://t.me/boris_rozhin/87572
UN REGIME IN DIFFICOLTA’
Questo mette in estrema difficoltà il regime di KIEV, col capo dei servizi segreti (attualmente rimasto sotto un ponte) che il 18 aprile annunciava addirittura le sue forze in Crimea per fine primavera… poi... “che fretta c’era, maledetta primavera”, oggi (nei Paesi russofoni oggi è il primo giorno d’estate) a dire “Si, è vero, ma noi PSICOLOGICAMENTE la abbiamo presa, la Crimea, è indiscutibile”...
https://t.me/ukraina_ru/151828
Questo mentre ormai anche i canali ucraini come REZIDENT ammettono che i “partigiani russi” siano in realtà controllati completamente dal MI-6 britannico, siano i loro scendiletto, e che fra le loro fila in realtà militino molte forze speciali dei servizi segreti ucraini:
https://t.me/rezident_ua/18082
E, vista la figuraccia di oggi (animazione qui) dove nessuna “freccia”, neppure quella che cercava di svicolare di lato, è riuscita a passare la linea di confine…
https://t.me/rybar/47882
Al regime non resta che sfogarsi lanciando contro civili inermi tutto quello che la NATO gli passa come “aiuti”. Questa mappa dettagliata mostra proprio tutti i punti colpiti da questo sparo all’impazzata (l’ingrandimento è SHEBEKINO vittima di attacchi plurimi):
https://t.me/rybar/47886
Fortunatamente oltre allo sfracello a case e palazzi, pochi sono i civili rimasti e in un giorno ci son stati solo 12 feriti e nessun morto.
https://t.me/RVvoenkor/46396
Fossero però riusciti a entrare con due compagnie e carri… avremmo avuto lo stesso risultato di qualche mese fa. Ma così non è stato.
Un regime in difficoltà, infine, PERCHE’ NEPPURE IN GRADO DI GARANTIRE L’APERTURA REGOLARE DEI RIFUGI ANTIAEREI QUANDO FA SUONARE LUI STESSO LE SIRENE!!!
https://t.me/legitimniy/15507
Sembra assurdo ma è così. A lamentare ciò, e i TRE MORTI di ieri sulla sua coscienza già ampiamente sporca di sangue, è il canale ucraino LEGITIMNYJ che punta l’indice sulle seguenti cause:
1. corruzione dilagante
2. superficialità a livello di massa
3. irresponsabilità dei funzionari
4. distacco completo del potere dalle masse (c’è tanto Mao in quest’ultimo punto… ma Legitimnyj è un borghesaccio, testato clinicamente … per arrivare a questo vuol dire che siamo alle cozze)
Vedremo il prosieguo.
QUANDO A SPIARCI E’ LA MELA MORSICATA…
...in Russia l'azienda amerregana ha subito una importante battuta d’arresto. E non perché Apple stia boicottando o meno questo mercato, ma perché è stato oggi lo stesso FSB a scoprire che GRAZIE AI TELEFONINI APPLE “la CIA ci spia”
https://t.me/voenkorKotenok/48078
Beh, noi lo diciamo da una vita, anche pollicino è nella CIA e gli fan far la microspia… lo sanno tutti. E così fan tutti, del resto. Ma mentre nel caso delle marche cinesi siam tutti a correre ai ripari… qui sembra che non gliene freghi niente a nessuno. Anzi, va bene così. Io a casa dovrei avere ancora da qualche parte il vecchio telefono marrone chiaro con la rotella… e magari una cimice vera dentro! Di quelle verdi... Chissà… è il periodo, del resto!
Aggiornamenti a seguire da domani sera.
*****************************************************
01/06 ore 08:30 aggiornamento
Quanto segue è il dramma in due atti a cui ormai la scansione ritmica degli eventi bellici ci ha abituato. Ciò a cui non ci abitueremo mai è che non si tratta di un film. È un “giorno della marmotta” perverso, perché non è lo STESSO protagonista a vivere OGNI giorno lo stesso giorno e a riviverlo il giorno DOPO, ma una tragedia collettiva vissuta OGNI giorno da persone DIVERSE che muoiono, sostituite il giorno DOPO da altre persone, in una mattanza continua. Gente in carne ed ossa, come noi, che ogni giorno si ritrova attore, nel vero senso della parola, che “agisce”, con in mano tale copione diabolico (se è vero com’è vero che è diabolico perseverare nell’errore), sbattutogli davanti da un regista con accento anglofono e fatto eseguire dai suoi fedeli, autoctoni, cani da guardia. Un copione dove alla fine loro muoiono sempre e, come sempre, “eroicamente”.
ATTACCO NOTTURNO A KIEV (RIUSCITO)...
Anche stanotte i russi hanno attaccato dove sapevano di trovare ciò che poi, effettivamente, hanno trovato. Ormai c’è censura totale e non esce uno spillo (o quasi). Questo video completamente oscurato e dove si sentono esplosioni
https://t.me/RVvoenkor/46346
è forse l’unico documento di quanto accaduto stanotte. L’apparato repressivo del regime, nonostante sia più senza quartier generale, è più attivo che mai nel fare terra bruciata di chi osa pubblicare qualcosa. Il 17 maggio venivano arrestati SEI blogger
https://dzen.ru/a/ZGSQsds-czf-k_2u
et
https://anna-news.info/sbu-arestovala-blogerov-vylozhivshih-kadry-porazheniya-patriot/
Numero poi salito a OTTO, sempre in riferimento a quei fatti:
https://t.me/RVvoenkor/46300
ora rischiano dai cinque agli otto anni di carcere:
https://ria.ru/20230531/blogery-1875329959.html
Da quella punizione esemplare a oggi nessuno si azzarda più a pubblicare niente. E questo non fa altro che chiudere ancor più ermeticamente il coperchio della pentola a pressione. Mentre sotto il fuoco aumenta. Per inciso, ieri era già il secondo giorno che dalla base NATO di Rzeszów, Polonia, a ridosso del confine ucraino, a Berlino, aerei NATO fanno la spola per evacuare i feriti dell’attacco precedente.
https://t.me/polk105/7557
… E DIFESA CRIMINALE (CON L'ENNESIMA TRAGEDIA)
Quello che sappiamo, invece, sono i danni della contraerea ucraina, che faranno passare ovviamente e come da succitato copione criminale per obbiettivi colpiti dai russi. Qui vediamo una macchina in fiamme:
https://t.me/ukraina_ru/151691
Qui una raccolta di immagini, quasi tutte coll’imprimatur in alto a destra, dove di fatto si confermano i risultati di una contraerea criminalmente appostata a ridosso delle case:
https://t.me/rezident_ua/18066
Qui una delle tante prove del nove, qualora alla centesima replica di una tragedia ormai ampiamente annunciata ne servissero. MISSILE di contraerea IRIS-T. Il grazioso gingillo che porta in testa e cerchiato in rosso è un sensore di CALORE che GUIDA anche il missile verso il bersaglio.
Se il missile, per tanti motivi, forse uno dei quali è che il suddetto missile è ipersonico ed è altamente improbabile l’intercettazione, LO MANCA, allora quel cazzillo guida il missile verso una fonte di calore vicina. Che può essere un palazzo o, come in questo caso, una condotta terrestre di acqua calda (foto qui):
https://t.me/ukraina_ru/151695
Trovato anche questo video, molto esplicito su un altro aspetto della questione. Si, i frammenti sono di S-300 (quando si poteva ancora filmarli… pezzo datato 29/04)… ma sono russi!
https://t.me/truth_news/14506
Gli S-300 possono colpire un obbiettivo a terra a una distanza non superiore a 25 km! Che è per esempio quanto han fatto i bastardi della XIX Brigata artiglieri alla stazione di KRAMATORSK, provocando una strage. Ma non è quello che può fare un russo su Kiev! E’ materialmente impossibile. I frammenti di contraerea che vanno a schiantarsi, anche se son NATO, son tutti farina del sacco di chi la piazza a ridosso delle case.
Quanto segue è la traduzione integrale di un breve articolo appena pubblicato. Il video mostra un ragazzo che ha appena perso la moglie perché è suonato l’allarme, son corsi all’ingresso dei rifugi, ERANO CHIUSI, nel frattempo son caduti rottami di queste schifezze piazzate a ridosso delle loro case, la moglie è stata colpita ed è morta. E NON È LA PRIMA VOLTA CHE I RIFUGI SONO CHIUSI A KIEV! Questo articolo riguarda gli attacchi del 29/5 dove cittadini della capitale sono rimasti FUORI dalle stazioni metro chiuse mentre sopra la loro contraerea era all’opera:
https://rg.ru/2023/05/29/stranaua-v-kieve-vo-vremia-vozdushnoj-trevogi-liudiam-ne-pozvolili-ukrytsia-v-metro.html
Su rifugi antiaerei chiusi, contraerea ucraina e sue vittime
О закрытых бомбоубежищах, украинской ПВО и её жертвах
Ecco il risultato della negligenza delle autorità ucraine: un uomo di Kiev nel video (che appare sopra, N.d.T.) racconta che il rifugio, dove si era recata la sua famiglia in fretta e furia, era chiuso. Hanno picchiato contro la porta a lungo, cercando riparo, ma alla fine non sono entrati. Sua moglie è morta.
Вот итог халатности украинских властей - мужчина из Киева на видео рассказал, что убежище, куда бежала его семья, было закрыто. Они долго стучали, хотели укрыться, но не смогли туда попасть. Погибла его жена.
“Le sirene han suonato e la gente è corsa verso rifugi. I rifugi non li hanno aperti e fine. La gente picchiava contro le porte e in quel momento qualcosa c’è volato sopra”, dice.
"Была тревога, люди бежали в укрытие. Укрытия просто не открыли и всё. Люди стучали и в тот момент прилетело", - говорит он.
Ed ecco ancora una schermata del fantasmagorico canale Trucha. Scrivono che TUTTI gli obbiettivi sono stati colpiti… ma ci sono morti, fra cui bambini.
И ещё скриншот с рогулиного канала Труха. Пишут, что все воздушные цели уничтожены. Но... есть погибшие, в том числе дети.
Ovvero: LA CONTRAEREA UCRAINA CONTINUA A UCCIDERE CITTADINI, FRA CUI BAMBINI!! ORMAI NON LO NASCONDONO NEPPURE.
То есть: украинское ПВО продолжает убивать граждан, в том числе детей!? Они сами этого не скрывают уже!
PERCHE’ A DONECK I RAZZI DELLA CONTRAEREA NON CADONO IN TESTA ALLA POPOLAZIONE LOCALE? PERCHE’ A DONECK A CINQUE MINUTI DALL’IMPATTO I GIORNALISTI SONO SUL POSTO A SCATTARE FOTO E VIDEO, E IN UCRAINA QUESTO E’ VIETATO?
Почему в Донецке ракеты ПВО не падают на голову местному населению? Почему в Донецке через пять минут после прилёта, журналисты снимают фото и видео, а на Украине это запрещено?
Quando salterà in mente a quella parte di popolazione ucraina ancora convinta di quanto dice la propaganda, che le cose non sono così?
Когда до окастрюленной части населения Украины дойдёт, что что-то не так?
https://t.me/ukraina_ru/151699
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
31/05 ore 23:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Poche notizie, in realtà. ARTEMOVSK continua a essere, probabilmente per un poco chiaro movimento inerziale che nessuno sta fermando, luogo di carneficina di soldati ucraini mandati all’assalto di postazioni ben difese dai russi. La “Bachmutskaja mjasorubka” (il tritacarne Artemovsk) ha lasciato il posto alla “Flangovaja mjasorubka” (tritacarne ai lati).
https://t.me/RVvoenkor/46337
La sostanza non cambia.
Sugli altri fronti nessun sostanziale cambiamento. Nessuna kontrastup in vista e, anzi aerei abbattuti (un Su-25 tirato giù dalla contraerea russa)
https://t.me/RVvoenkor/46329
Infine, con la nave abbattuta a Odessa la marina militare ucraina è stata pressoché demilitarizzata.
https://t.me/RtrDonetsk/17911
Mentre corrono sempre da più parti voci che anche nel prossimo futuro i wagner giocheranno un ruolo determinante nelle zone di conflitto più calde: una carta che i russi vogliono tenere coperta sino all’ultimo.
https://t.me/namarshe/5928
Aggiornamenti a seguire domattina.
*****************************************************
31/05 ore 12:30 aggiornamento
COLPITA E AFFONDATA LA JURIJ OLEFIRENKO
Alla fine il Ministero della difesa russa lo ha confermato:
https://t.me/mod_russia/26993
Il 29/05 a ODESSA è stata colpita e affondata la JURIJ OLEFIRENKO. Dopo una lunga caccia, visto che il mezzo continuava a muoversi per sfuggire al suo destino, compiutosi ieri.
https://t.me/boris_rozhin/87446
Alcune immagini di repertorio qui:
https://t.me/boris_rozhin/87452
La nave, di fabbricazione sovietica (fine anni Settanta), Era impiegata per sparare sulla regione di CHERSON con i GRAD grazie ai lanciamissili ospitati sul ponte. Qui un filmato ripreso da un visore notturno:
https://t.me/RVvoenkor/46304
Fino all’altro ieri.
IMPORTANTI AVANZAMENTI A BELOGOROVKA
Appena a EST di Seversk, ormai si contano a km (due nella giornata di ieri) e il cerchio si stringe..
https://t.me/polk105/7526
Buon senso imporrebbe già ai generali NATO di ripiegare a ovest verso SEVERSK, ma si sa, la lor volontà è di usare, e a perdere, il popolo ucraino “fino all’ultimo”, nella vana speranza di poter recuperare questi come avamposti per una sempre più improbabile “kontrastup”. Vedremo.
KUPLJANSK: UN’ALTRA ARTEMOVSK? FRA I CITTADINI SERPEGGIA LA PROTESTA
A proposito di quest’ultimo argomento, KUPLJANSK proprio non ci sta a diventare una nuova “fortecja” sul cui altare immolare popolazione locale, case e soldati. Sui social, nonostante il regime eserciti il massimo controllo sociale, in particolare nei territori “traditori” dell’EST, ormai la protesta dei locali serpeggia e non si ferma:
https://t.me/ukraina_ru/151553
E ne avrebbero anche di ben donde, visto che in quella cittadina si trovano:
- 14° brigata meccanizzata ff.aa.uu.
- 3° brigata carristi
- 5° brigata guardia nazionale
- 105° e 103° difesa territoriale
- 20° battaglione unità speciali
- “mercenari” NATO.
Vedremo come andrà a finire...
RESTI DI PATRIOT IN FIAMME: IL VIDEO DELLO SCHIANTO IN STRADA
Kiev, pieno giorno, un Patriot in fiamme piomba e si schianta su una strada a scorrimento veloce. PER PURO MIRACOLO NESSUNO SI FA NIENTE. Se fosse caduto su un palazzo avrebbe fatto quanto denunciamo da mesi: la contraerea NON DEVE stare fra le mura urbane, a ridosso di case popolari e strade.
https://t.me/boris_rozhin/87451
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
31/05 ore 08:30 aggiornamento
LORO C’ERANO...
Loro chi? Ma quella feccia apparsa e sgominata qualche giorno fa nei paesini limitrofi la frontiera russo-ucraina oppure, come li chiamano i cinegiornali luce, i “partigiani russi”… questa foto li ritrae proprio dietro al palazzo dei servizi segreti ucraini il cui stato attuale è, come si suol dire, “avvolto nel mistero”...
https://t.me/ukraina_ru/151477
Dubito che i cinegiornali luce faranno girare questa foto, estremamente indicativa di chi li ha addestrati, equipaggiati, e dotati di quel piano di rappresaglia nazifascista miseramente fallito. Come al solito però, prima o poi, la verità viene a galla. Meglio prima che poi.
Emergono altri sviluppi sull’attacco al quartier generale dei servizi segreti. L’attacco è avvenuto non a porte chiuse, ma ben aperte. Dentro, oltre alle succitate decine di agenti segreti NATO, trasportati d’urgenza con ambulanze ed elicotteri prima fuori dall’isolotto e poi fuori dai confini ucraini, per successivo inoltro a Berlino, c’erano almeno un centinaio di agenti locali.
L’ordigno impiegato dai russi prevedeva una doppia azione: penetrazione fino alle fondamenta e detonazione. Questo ha distrutto ogni cosa DENTRO lo stabile. Questo il “terremoto” che molti cittadini di Kiev hanno avvertito e che il sindaco prontamente ha mascherato come “vibrazioni” di mezzi in transito diretti verso il fronte.
https://t.me/vityzeva/83705
I miei poveri nonni abitavano attaccati alla ferrovia, proprio su un curvone dove, le “vibrazioni”, si sentivano. Di giorno e di notte. In genere, quando ci sono “vibrazioni” di questo tipo si sente anche quella cosa strana che si chiama “rumore”. Stesso discorso per i carichi pesanti su strada. Ma tant’è. “Partigiani russi”… “vibrazioni di carichi pesanti in transito”… loro c’erano: le menzogne.
HIMARS NATO CONTRO FABBRICA DI POLLAME: STRAGE FRA GLI OPERAI
Quattro HIMARS targati NATO si sono schiantati stanotte su una azienda avicola in località KARPATY, LNR. 5 morti e 19 feriti. Canaglie naziste contro in una fabbrica di pollame. Per dire che ormai, a 70 KM dalla linea di fronte, NESSUNO DEVE SENTIRSI AL SICURO.
https://t.me/RVvoenkor/46285
TERRORISMO DI STATO CONTRO BELGOROD: 300 BAMBINI EVACUATI.
Altri obbiettivi civili sempre nella martoriata regione di BELGOROD, a ridosso della linea di confine. Grad su tutto quello che era restato in piedi dai bombardamenti precedenti. Solo per miracolo, e perché ormai stan scappando tutti, solo feriti. A questo proposito, il presidente di regione ha annunciato che trecento bambini stanno evacuando verso VORONEZH, più al sicuro.
https://t.me/RVvoenkor/46285
“COMING SOON”…
Termine anglofono che si può riferire a tante cose, in questo conflitto. A Kadyrov che ha appena annunciato di aver ricevuto nuovi ordini dal comando generale delle forze armate russe.
https://t.me/ukraina_ru/151503
et
https://t.me/polk105/7509
Ordini che riguardano, essenzialmente, l’offensiva tesa a liberare le regioni del Donbass attualmente sotto il controllo del regime di Kiev. Le sue truppe “Achmat” sembra stiano già prendendo posizione. Vedremo presto gli sviluppi.
Questo termine potrebbe applicare anche ai nuovi armamenti NATO che i padroni stanno valutando di e se mandare contro i russi. In questo caso parleremmo di una triangolazione USA-POLONIA-UCRAINA, relativa alla fornitura di
- 800 missili HELLFIRE e
- 32 elicotteri AW149 e
- 96 elicotteri AH-64 Apache,
perché altrimenti quegli 800 pezzi restano a terra inutilizzati.
https://t.me/vityzeva/83707
“128 helicopters that can turn Russian tanks into dust”, conclude lo spot pubblicitario. In teoria si, in pratica,
- devono arrivarci, “in sicurezza”, sul suolo ucraino
- devono essere stoccate in un posto “sicuro”
- devono decollare e ronzare “sicure”
- fino a trovarsi, sempre “in sicurezza”, davanti a un ambiente asettico, isolato, possibilmente una provetta di laboratorio, faccia a faccia contro un carro armato russo, possibilmente non un T-90 con i sistemi più recenti di armature a “protezione dinamica”, quindi prendere la mira su precise vulnerabilità dello stesso e aprire il fuoco (carro stai fermo nel frattempo… fermo… così… dì “ciccioliiiiiii”… fatto!).
In genere, la storia chissà perché è invece un’altra. Come per i MiG e gli STORM SHADOW a essi abbinati, stoccati in attesa di esser scagliati da tali velivoli contro i civili del Donbass… e che però han fatto questa fine:
https://t.me/polk105/7506
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
30/05 ore 18:30 aggiornamento
BAODA SILINGBU! (炮打司令部)
“Bombardare il quartier generale!” Così scriveva “Mao sul Giornale del popolo” del 5 agosto 1966 (sottotitolo: “Un mio Dazibao” 我的一张大字报 wode yi zhang dazibao)
Poi è andata come è andata… per mezzo secolo. Poco fa, confermata la voce di corridoio sorta dopo aver visto che avevan bloccato tutte le vie d’accesso… è arrivato l’annuncio ufficiale che, a Kiev, è stato bombardato il Quartier generale del GUR (Головне управління розвідки), ovvero i servizi segreti ucraini, facenti capo al Ministero dell’Interno.
Stiamo parlando di questo stabile
https://t.me/ukraina_ru/151413
posto strategicamente su un isola collegata da ponti chiusi al traffico in fretta e furia da ieri notte. Anche l’ufficio postale che si trova alle sue spalle (Ukrposhta 04176), da ieri, non lavora.
Le voci continuavano a farsi sempre più incessanti finché il Ministero della difesa russo ha dichiarato, nel bollettino quotidiano, che sono stati svolti attacchi “a centri decisionali fondamentali, dove sotto la direzione degli specialisti delle unità speciali occidentali, si pianificavano atti terroristici sul territorio russo”. (по центральным пунктам принятия решения, где под руководством специалистов западных спецслужб планировались террористические акты на территории России). Che era poi quello che dichiarava solo ieri, in maniera molto gradassa e sin troppo nazifascista, con annesse auspicabili soluzioni finali, il loro capo in TV.
“Tutti gli obbiettivi prefissati sono stati colpiti”, concludeva laconicamente il comunicato ( Все назначенные объекты поражены). Torniamo un attimo su questo comunicato. Si faceva menzione di UNITA’ SPECIALI OCCIDENTALI.
Notizia confermata anche dal voenkor Rudenko,
https://t.me/RtrDonetsk/17866
che aggiunge anche essere la seconda volta che accade: la prima dalle parti di L’vov, se non ricordo male i primi mesi di conflitto, la seconda ieri notte.
E deve aver fatto male, anche ai servizi segreti occidentali, se un volo è partito in fretta e furia dalla Polonia verso Berlino con dentro “soldati NATO feriti”, a questo punto non lievemente, per successivi interventi.
https://t.me/The_Wrong_Side/9901
Quindi carambola, che sorpresa… dentro il Quartier generale dei servizi segreti ucraini c’erano anche servizi segreti NATO, ma dai… certo, per indirizzare droni dall’Ucraina a Mosca individuando all’uopo la rotta ottimale e cambiando altitudine per sfuggire ai radar, serve strumentazione satellitare attualmente non in possesso dei servizi segreti ucraini, e neppure dei militari.
https://t.me/RtrDonetsk/17883
Per un po’ la smetteranno di tramare… almeno finché non troveranno un nuovo quartier generale: Bankovaja, mi sembra si stia liberando lì uno stabile...
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*****************************************************
30/05 ore 13:30 aggiornamento
C’E’ CONTRAEREA...
Il bollettino ufficiale del ministero della difesa russo parla solo di OTTO droni, di cui TRE mandati a farfalle dai sistemi di disturbo radiocomandi e CINQUE abbattuti dai PANCIR fuori Mosca.
https://t.me/mod_russia/26960
Sicuramente c’è stato dell’altro, altrimenti tre non riuscivano a passare e ad accedere alla zona urbana. Magari non venti droni, ma dell’altro. Questa è la RICOSTRUZIONE ANIMATA di RYBAR, che conta TREDICI droni:
https://t.me/rybar/47783
In ogni caso, tutti MOLTO lontani dal centro.
Comunque, a prescindere dal non detto, la prima cosa che salta all’occhio è che:
1. i russi la contraerea la tengono fuori dalla città
2. la contraerea, come barriera che protegge esternamente la città, funziona
3. lavora sia in modalità elettromagnetica che di abbattimento fisico per quanto riguarda i droni.
Questo limita la possibilità di operare con droni su Mosca a operazioni diversive che partano da dentro la cintura metropolitana. Rendendo ulteriormente difficile e rischiosa la loro messa in opera.
… E CONTRAEREA
Queste le poche immagini trapelate del “lavoro” della contraerea del regime di Kiev nella capitale.
https://t.me/RVvoenkor/46213
Contraerea piazzata nelle città, come constatiamo da oltre un anno, partono i missili e, sia che intercettano, sia che deviano soltanto i missili nemici, sia che deviano loro stessi e precipitano (son capitate tutte e tre le cose), i danni sono quelli delle immagini qui sopra riportate. Una roulette russa dove ogni civile spera di non essere nei premi… della propria contraerea. UN MORTO E TRE FERITI, AL MOMENTO, per “fuoco amico”:
https://t.me/legitimniy/15496
Inoltre, alcune zone come la sede dei servizi segreti sono state chiuse all’accesso (filmato qui della strada che a un certo punto devia).
https://t.me/RVvoenkor/46242
Per paura dei telefonini di civili impiccioni.
https://t.me/legitimniy/15497
Qualcosa deve essere accaduto, e non certo quanto propagandato del “tutti abbattuti”, imperversante su quasi tutto il segmento ucraino:
https://t.me/RVvoenkor/46243
BELGOROD: 158 ATTACCHI AI CIVILI DI 57 CENTRI ABITATI DELLA REGIONE
Questa animazione merita, perché mostra come nel giro di pochi giorni sia avvenuto un vero e proprio tiro al bersaglio al solo scopo di seminare TERRORE e DISTRUZIONE laddove i mezzi limitati in mano a questi mentecatti lo consentivano:
https://t.me/rybar/47772
Case distrutte, morti e feriti. Militarmente, valore nullo. E infatti è terrorismo. Di Stato.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
30/05 ore 08:00 aggiornamento
LUTWAFFE (DAS EINE MAL ALS TRAGÖDIE, DAS ANDERE MAL ALS FARCE)
Ogni tanto a Carletto e al suo vecchio maestro occorre dare ragione, anche da parte di chi non vorrebbe neanche sentirne parlare: la Storia, quando si ripete, se la prima volta è tragedia, la seconda è farsa.
Stanotte, sulla capitale russa, sono piovuti non i Junkers nazisti, non gli F-16 nazisti, (pardon NATO, lapsus freudiani...), ma droni kamikaze importati, sinora usati una volta sola, per la precisione il 26/05 verso Krasnodar (eran le prove generali…)
https://t.me/vityzeva/83636
di valore oscillante fra i 30.000 e i 200.000 dollari, in grado di volare a 4 metri di altezza da 400 fino a 1.000 km con una piccola testata esplosiva (vecchi K3-6 di produzione sovietica)
http://www.dogswar.ru/boepripasy/miny/8863-kymyliativnyi-zariad.html
che si innesca all’impatto
https://t.me/RVvoenkor/46209
e che per puro miracolo (o perché troppo vecchia…) non è esplosa ieri contro il condominio verso cui il drone era diretto: il drone anziché andar contro il muro ha preso la finestra, il vetro ha attutito l’impatto, i condomini si son trovati un drone inesploso in casa e un vetro rotto, l’amministratore ha già mandato il conto dei danni al patàca:
https://360tv.ru/news/proisshestviya/kumuljativnyj-zarjad-kz-6-chudom-ne-sdetoniroval-pri-atake-bespilotnika-na-ulitse-profsojuznoj-smi/
Bestie nere di qualsiasi contraerea (volan troppo basso per essere intercettati), sono arrivati sino a Mosca. In un numero imprecisato, dai 20 ai 30. (facciamoci qualche conto anche su quanto è costato questo giochetto… così, quando qualcuno parla di soldi da dare all’Ucraina).
15 abbattuti, 3 finiti contro dei palazzi (di cui quello alla ulica Profosjuznaja sopra citato è uno), rimanenti a quaglie o beccaccini fra i campi.
https://t.me/RVvoenkor/46206
Azione conclusa, nessun ferito, rete intasata da filmati come questi,
https://t.me/yurasumy/8921
voenkory che ripetono, per l’ennesima volta, di non farlo perché così si aiuta in generale a individuare la contraerea ma, quel che è peggio, si contribuisce a seminare panico che è quello che poi i propositori di tale azione vogliono. Evocando spettri di tre quarti di secolo fa, quando la LUFTWAFFE vera bombardava la capitale.
Pare, comunque, che si sian già dati tutti una calmata, da un’ora a questa parte: un po’ di camomilla e l’isteria passa. Qui ne avranno da dire per almeno due giorni, diluendo sapientemente cazzate e allungando il brodo come solo i nostri cinegiornali luce san fare. D’altronde, non possono mica dire che negli attacchi di Kiev di ieri quantomeno un’altra batteria di Patriot e accessori è saltata. Con un danno complessivo di due miliardi di dollari.
https://t.me/drugoeeto/9979
O che nella città natale del patàca qualcuno che ne ha ormai le palle piene mette a palla fuori dal suo condominio l’inno dell’URSS (sbagliano pure i commentatori, non è quello russo, Partija Lenina – Sila narodnaja alla fine… oltre che le parole in mezzo… ma Partija Lenina è Partija Lenina!)
https://t.me/ukr_leaks/6126
E i condomini sodali aprono in tanti le finestre sicché la gestapo sotto è lì che cerca di capire da quale appartamento parta… e intanto non lo ammette ma si rifà anch’essa le orecchie… perché è un signor inno!
Oppure di cosa devon parlare… di Doneck su cui ieri sono piovuti 20 missili tipo Grad? Spaccando giù tutto come loro solito come da nove anni a questa parte, finché quei maledetti confini non saranno spostati un po’ più in su?
https://t.me/WarDonbass/114257
O di cos’altro devon parlare, quelli che di solito siedono in giacca e cravatta negli studi? Degli “investimenti” di BlackRock in Ucraina e di chi oggi la governa aldilà del fantoccio di turno?
https://rybar.ru/o-roli-kompanii-blackrock-v-upravlenii-ekonomikoj-ukrainy/
No… poi a noi, diciamocelo, le farse piacciono. Fanno audience...
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
29/05 ore 19:30 aggiornamento
SALTANO DEPOSITI, CASERME... E I NERVI AI PADRONI
Dal fronte sostanzialmente nulla di nuovo, in quanto la tattica russa consiste nel martellare consecutivamente e costantemente postazioni, depositi, caserme, eccetera. Con i “colpacci” riportati negli interventi precedenti che portano, qualitativamente, le perdite fra gli arsenali NATO sparsi in giro a livelli veramente preoccupanti per il “loro” prosieguo.
Di questo parla, essenzialmente, il bollettino quotidiano del Ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/26945
et
https://t.me/mod_russia/26946
E’ un logoramento continuo. Per esempio, l’Ucraina ha quasi finito i droni turchi Bayraktar TV2.
https://t.me/polk105/7447
E vista la pubblicità negativa al prodotto, difficilmente rimpolperanno lo stock con “nuove acquisizioni”
Gli aiuti u-ccidentali più recenti, fra cui razzi fantasmagorici britannici rivenduti dalla propaganda come le armi risolutive, stanno anch’essi cadendo nel buco nero orchestrato dai russi.
Nel frattempo, anche alcuni media u-ccidentali cominciano a mettere paletti. Un’altra “Bakhmut” e andiamo tutti a casa:
In any case, Ukraine cannot afford to engage in another protracted urban scrap, wasting men and materiel for no gain.
https://spectator.org/there-must-not-be-another-bakhmut/
Tra l’altro, ammettendo quello che sosteniamo da mesi. Ovvero, che sarebbe bastato veramente poco:
Had Bakhmut fallen quickly to the Russians in 2022, and had Ukraine stabilized the frontline slightly westward — about where it is now — the withdrawal would barely have made a headline, and thousands of Ukrainian troops would have survived to fight another day.
Da notare che il tono dell’articolo, così come gli argomenti addotti, sono a dir poco demonizzanti, per non dire deliranti. Del resto, non possono ammettere che la strategia di “reconquista” dei territori perduti non ammetteva, non poteva consentire ulteriori cedimenti su quella linea di fronte. E non possono neppure ammettere che a farlo, a far saltare ogni tavolo negoziale, era una NATO a cui la pedina ucraina serviva per consolidare la propria piazza d’armi alle porte della Russia, ma anche sopra una Turchia sempre più battitore libero. Ecco allora dare la colpa al patàca:
They accuse Zelensky of hypocrisy for playing up Bakhmut’s strategic value then and downplaying it now.
Fosse vero, fosse veramente così, varrebbe la teoria che “morto un patàca se ne fa un altro”. La NATO non si è mai fatta scrupoli in questo senso. Fosse vero, i tavoli negoziali non sarebbero falliti. Non c'è nessuno da "convincere", visto che il potere negoziale di un Paese al 100% dipendente da fondi esteri è nullo.
E infatti non è così. NEL CUL DE SAC UCRAINO LA NATO SI È INFILATA DA SOLA convinta che, alzando la posta, avrebbe potuto vincere la nuova guerra fredda come quarant’anni fa. E ora, mentre un popolo intero muore ogni giorno lasciato a sé stesso, è in giro a cercare beccaccini dietro le quinte cercando di capire come uscirne.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
**********************************************************
29/05 ore 12:30 aggiornamento
SOGNO DI UNA KONTRASTUP DI MEZZA ESTATE...
Ogni notte, ormai, si sussegue ininterrottamente con gli stessi obbiettivi, praticamente nelle stesse regioni, cambiando solo i bersagli secondo uno schema sequenziale abbastanza semplice, sistematico e ripetitivo che prevede,
1. laddove lo scopo è indebolire la contraerea NATO:
- lancio di droni e missili “civetta”
- attivazione della contraerea
- lanci da parte di quest’ultima di 6-9 Patriot per missile,
https://t.me/rezident_ua/18025
- localizzazione della contraerea, sempre piazzata dove non deve (ma questo ormai non fa notizia… tranne che in U-ccidente, dove difficilmente vedremo sui canali cosiddetti “all news” filmati come questo, che riprende da una videocamera di sorveglianza un Patriot che, a Kiev, a momenti non fa una strage in mezzo alla strada dove è caduto…)
https://t.me/RVvoenkor/46154
et
https://t.me/RVvoenkor/46137
- lancio di missili a colpire quest’ultima
In 2 attacchi soltanto a KIEV (15 e 29 maggio), son stati lanciati Patriot (MIM-104) pari al 20% della produzione annuale. Percentuale che sale al 40% considerando attacchi a depositi e colonne in transito.
https://t.me/ukraina_ru/151160
Percentuale destinata a salire se si considerano anche depositi dove tali articoli giacciono “non dichiarati” neppure nei registri ufficiali e, in quanto non dichiarati, nessuno li reclama quando spariscono...
https://t.me/boris_rozhin/87256
2. laddove lo scopo è invece la “demilitarizacija”, attacchi sistematici
- a caserme, depositi di armi e munizioni
- ai centri di distribuzione e smistamento
- agli snodi ferroviari.
Naturalmente questo influisce negativamente sul già provato rapporto fra fabbisogno e disponibilità effettiva, al punto di compromettere anche la kontrastup di mezza estate.
https://t.me/skosoi/5637
A volte basta poco per “ispirare” i piani di attacco russi. Veramente poco, come nel caso di questo ERRORE FATALE del Ministro degli Interni ucraino REZNIKOV. Nella immancabile leccata all’alleato inglese sugli Stormshadow forniti, non poteva fermarsi alle già imbarazzanti di loro foto di rito. No… Aggiunge una foto autografata… peccato che la foto in ALTO A DESTRA aveva lo STEMMA della VII BRIGATA DI AVIAZIONE TATTICA di STAROKONSTANTINOV. Risultato: una caserma che fino a ieri non interessava nessuno, è di colpo salita in cima alla classifica degli obbiettivi più ambiti! E da ieri sera ci sono CINQUE Su-24MP in meno e, cosa più importante, un bel po’ di STORM SHADOW in meno.
https://t.me/ukraina_ru/151168
et
https://t.me/RVvoenkor/46151
Grazie ancora ad Aleksej, o Oleksii, o Ol’ja per gli amici. Grazie a lui e a quelli come lui se la kontrastup resterà un sogno di mezz'estate. Firmato: il popolo ucraino.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
29/05 ore 08:00 aggiornamento
AMMUTINAMENTI, RIVOLTE, ATTACCHI AL POTERE (LOCALE) IN UN PAESE SEMPRE PIU’ DIVISO
Quanto segue ha valore sociologico ma non è un’indagine sociologica, mancando sia il tempo, sia i mezzi per svolgerla. Può, tuttavia, condurre a una serie di considerazioni e tesi preliminari difficilmente contestabili:
- non siamo più nel 2022, il clima è cambiato e NOTEVOLMENTE;
- se il primo enunciato è vero sia a livello esterno, di percezione del conflitto al di fuori del territorio ucraino,
- lo è parimenti a livello interno, di contraddizioni, sempre più antagonistiche, in seno a un popolo
- la cui maggioranza non solo è in forte dissenso, disagio, contestazione col blocco di potere che la porta al macello
- ma sta sempre più esercitando forme di resistenza, sinora per la maggior parte passiva ma - anche qui – con una tendenza sempre maggiore a uscire allo scoperto;
- infine, la polarizzazione di conflitto su base non solo russofoba, ma di vera e propria pulizia etnica di quanto è russo e invenzione neonazistica di una presunta purezza etnica ucraina a cui tutti dovranno uniformarsi, sta dividendo sempre più il popolo stesso nelle sue componenti etniche, portandole a confliggere fra loro;
I filmati che seguono sono un collage, uno spaccato, di questa situazione. Una situazione che non possiamo dire, da qui, se, quando e come potrà esplodere, ma che diviene, ogni giorno di più, esplosiva.
Partiamo dall’ultimo punto: “Andate a fare in culo con la vostra Ucraina!” (Идите нах со своей Украиной!). Con questo grido ieri un gruppo di profughi di Charkov ha risposto allo “Slava Ukraine” di un gruppo di abitanti di un quartiere di L’vov presso cui sono ospitati. Ne è nata una rissa e intervento di un quantitativo ingente, a giudicare dalle auto parcheggiate, di forze dell’ordine:
https://t.me/RVvoenkor/46074
Nessun morto, ma due feriti, uno per parte, ricoverati in ospedale
https://t.me/ukraina_ru/150982
Più che l’entità, è il segno che ha fatto il giro del Paese. Un EST sempre più dilaniato da una guerra che non vuole, profughi che hanno perso la casa, il lavoro, i propri cari per una guerra che non vogliono, contro un OVEST sostanzialmente rimasto intatto e intaccato solamente, e in misura minore rispetto all’EST, per la carne da cannone da fornire al regime. Prova del nove, i profughi son lì e non là e vengono da là e non da lì. Questo, anche se i cinegiornali luce non lo dicono, i diretti interessati lo sanno benissimo. A quelli di lì va tutto sommato bene, perché la maggior parte è convinta che se alza la testa finisce come quelli di là, a questi ultimi è già passata l’ubriacatura nazionalistica da un pezzo. Vedremo il prosieguo.
“EGOR ROTNYJ UBIL KOMBATA”. Il capitano di compagnia Egor uccide il proprio comandante di battaglione prima che il proprio comandante uccida lui mandandolo al massacro. Immagini crude, girate subito dopo il delitto:
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/2826
Immagini vecchie di qualche giorno, che ho atteso a citare perché talmente eclatanti (e con qualche incongruenza, come la dottoressa coi fazzoletti di carta… d’altronde, magari aveva solo quelli...) che si temeva da più parti il “fejk”. Ma fejk per che cosa? Chi avrebbe interesse a girare un falso del genere? Successivamente, da nessuna parte è arrivata la smentita. Anche qui: dopo sei mesi di mattanza ad ARTEMOVSK, sempre maggiori le tensioni all’INTERNO dell’esercito. E non solo per generali mascelloni che “spariscono” di scena. Soldati semplici, sottufficiali, ufficiali.
PARENTI DEL SOLDATO CHE PICCHIANO I MILITARI DEL DISTRETTO MANDATI A RASTRELLARE. Un sito nel commentare questo video
https://t.me/drugoeeto/9955
definiva l’etnia prescelta per regalare carne da cannone alla patria “cigane”, Rom. Non lo so, ma è un dato di fatto che
- russi, rom, ungheresi siano da far fuori nel nuovo stato nazifascista ucraino. Più ne muoiono, da una parte e dall’altra, più è semplice attuarlo. Americani d’accordo, come segnala Faber un video di ieri dove un senatore americano dice al patàca: I russi muoiono? Si. E allora sono i soldi meglio spesi!
https://t.me/RVvoenkor/46065
- il legame di sangue e di clan avrebbe potuto portare a una reazione quale quella filmata. Hai immobilizzato uno dei miei, lo stai portando a morire, intervengo e ti spacco la faccia a calci, non mi interessa se sei un soldato, un generale, il presidente della repubblica. Logica che, tuttavia, serpeggia anche fra chi avrebbe soltanto fatto andare il telefonino e non i calci… il cittadino passivo, lo spettatore inerme. Sempre meno inerme.
Specialmente di fronte a notizie come quella del DIVIETO di espatrio per i DICIASSETTENNI
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/2841
I prossimi papabili a morire. I prossimi per difendere i quali un genitore ormai disperato, esasperato, potrebbe finalmente imbracciare il fucile, ma per puntarlo contro chi dice lui.
FALSO POPE CON FLESSIBILE FERMATO DAI FEDELI INFEROCITI. Altra scena iconica:
https://t.me/RVvoenkor/46081
Un falso pope, quello della chiesa fascista, sta cercando con un flessibile di rompere il lucchetto e prendere possesso della canonica del pope costretto ad andarsene. Pie donne prima, uomini poi, lo fermano e lo scacciano in malo modo. Anche qui le donne, il gruppo sociale che ha meno paura di esporsi, di uscire allo scoperto con la propria protesta, con la propria rabbia, indicano la strada e la aprono anche agli uomini, fino a oggi più timorosi di esporsi.
“I proletari non hanno nulla a perdere, all'infuori delle loro catene”. Così si conclude il Manifesto. Più che l’analisi di classe, ora, nella stessa condizione c’è un popolo intero. E ne sta sempre più prendendo coscienza.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
28/05 ore 22:00 aggiornamento
DAL FRONTE
Due sono le città da tenere sotto osservazione sul fronte EST, oltre naturalmente all’area intorno ad ARTEMOVSK.
La prima è KUPLJANSK, verso cui ancora oggi, nonostante l’accanita resistenza delle truppe del regime di KIEV, i russi sono avanzati.
https://t.me/ukraina_ru/151000
La seconda è BELOGOROVKA, anticamera a SEVERSK. Questa cartina mostra molto efficacemente la situazione di semiaccerchiamento creatasi:
https://t.me/evgeniy_lisitsyn/2840
Di fatto, sia nel primo che nel secondo caso la situazione è tutt’altro che ottimale per il regime di KIEV, che sta ammassando truppe il più possibile per cercare di tenere su entrambe le direttrici ma, così facendo, finisce ancora una volta per alimentare lo schiacciasassi russo.
Infine, l’area intorno ad ARTEMOVSK: anche qui l’iniziativa dopo il passaggio di consegne coi wagner è tornata in mano russa e i maggiori avanzamenti si registrano, manco a farlo apposta, laddove nelle settimane precedenti erano state cedute posizioni. Per il momento nessuno sfondamento, nessun cedimento della nuova linea difensiva approntata dai generali NATO, ma ingenti perdite quelle si.
https://t.me/boris_rozhin/87157
Sempre intorno a DONECK, il bollettino del Ministero della difesa di oggi riporta oltre trecentoquaranta morti fra le file ucraine. Nonostante la liberazione di Artemovsk, il ritmo non accenna a calare, così come gli attacchi alle retrovie, segno di un’imminente riattivazione delle attività belliche lungo questa direttrice. Il tutto, mentre prosegue metodicamente lo smantellamento di AVDEEVKA e MAR’INKA.
https://t.me/mod_russia/26910
Nel complesso, l’impressione è che il passo dettato dai russi stia costringendo i generali NATO a rinunciare a controffensive su ampia scala e a destinare le risorse destinate inizialmente a tale scopo a cercare di contenere l’iniziativa russa su più fronti. Di fatto, progressivamente esaurendole.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*****************************************************
28/05 ore 18:00 aggiornamento
CADAVERI AD ARTEMOVSK, BACCANALI A ODESSA E… BUL’GAKOV
La Vitjazeva, a prescindere dal fatto che la si trovi simpatica o stia sulle scatole, ha una marcia in più, già di suo, per una intelligenza non comune nel fare collegamenti e accostare fatti, circostanze anche apparentemente distanti fra loro, ma che dopo averla sentita o letta appaiono uno la logica, lampante, conseguenza dell’altro.
Quando poi a tale dote accosta il suo essere “cintura nera” di Bul’gakov, scrittore che evidentemente ama e interiorizza aldilà della semplice lettura, lì di marce in più ne mette almeno due o tre. Perché evocando, e a proposito, il Maestro, di fatto è come se aprisse uno scrigno prezioso e attingesse da esso a piene mani.
Il che, peraltro, dovrebbe essere il compito stesso, universale, della Letteratura. Detto a noi, me per primo, che poco leggiamo (ma in compenso molto, moltissimo, scriviamo… riprendo questo pezzo del 2017 sempre attuale)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/29/gli-italiani-non-leggono-ma-in-compenso-scrivono-molto-a-questo-proposito-calvino-hemingway-e-tolstoj-hanno-qualcosa-da-dire/4064558/
questo potrebbe suonare come moralistico, la solita paternale… invece a me piace pensarlo come un “non è mai troppo tardi” per spegnere l’oggetto di plasticaccia luminosa di area più o meno estesa dove passiamo la maggior parte del tempo libero e riprendere quell’oggetto cartaceo che non ha bisogno di esser messo sotto carica, che se anche cade o prende una botta non si rompe, che è lì a pochi passi da noi e che non chiede altro che essere da noi scoperto.
Ma torniamo alla Vitjazeva: stamane girava un filmato relativo ai bagordi di ieri notte nel complesso turistico-residenziale ARKADIJA di ODESSA.
https://t.me/Makarr80/6631
Giusto per dare un’idea di cosa sia, questo è il sito ufficiale.
https://arkadia.od.ua/
Stazioni balneari, club, ristoranti, discoteche, parchi acquatici… la “stagione” è già iniziata! Sito peraltro rigorosamente, e solamente, come da lingua ufficiale di Odessa, in RUSSO (vale la pena rimarcarlo, di fronte a gente che scrive pedissequamente “Odesa” con una “s” sola in ossequio alle direttive toponomastiche del regime, insieme ad altre varianti fantasiose di città russe del Sud del Paese). Qui invece immagini di vita turistica vissuta in un blog:
https://ssgen.livejournal.com/280060.html
Una zona prettamente turistica come le nostre di riviera, di qualsiasi riviera. La didascalia che accompagna il filmato recita: “Arkadija, 27 maggio 2023. Odessa festeggia i 72 000 soldati morti ad Artemovsk. Iu-huuu!” (Аркадия 27 мая 2023. Одесса празднует 72 тыс убитых в Артемовске солдат ВСУ. Ю-хууу!). Prima di dare del bacchettone a chi scrive, ricordiamo che:
- stiamo parlando, in teoria, dello stesso popolo, che festeggia come se niente fosse;
- stiamo parlando di diverse migliaia di quei morti PROPRIO a ODESSA, serbatoio di giovani russofoni da sbattere al fronte;
- stiamo parlando, come vediamo puntualmente dai filmati, di CAMPAGNE DI RASTRELLAMENTO strada per strada che avvengono, di giorno, magari su quegli stessi viali, all’ingresso di quegli stessi supermercati o stazioni balneari, ritratti nelle foto.
Non si tratta, quindi, di una notte in una balera rivierasca mentre fuori, ma proprio fuori, “hic sunt leones”, la gente muore di fame (perché il grano lo abbiamo accaparrato noi) o si ammazza (con le nostre armi). Non vale neppure la scenetta ipocrita di un ministro del turismo che dice che l’introito della balera rivierasca favorisce la zona alluvionata a fianco. Quindi andando in riviera stai immediatamente, inequivocabilmente, spalando anche tu il fango e sostenendo le popolazioni alluvionate.
Questa non è, quindi, gente da fuori che “sostiene la causa” continuando a farsi i cazzi propri, anzi, proprio in virtù del fatto che si stia facendo i cazzi propri. E non è neppure gente che continua a farseli indifferente, incurante di ciò che altri suoi connazionali provocano in parti del mondo che sono sempre LONTANE, sempre DISTANTI, anche quando basta fare il giro di un’isola per imbattervisi.
No, questi sono giovani ucraini. Non russi, che non mettono più piede da oltre un anno in quei lidi, non di altri Paesi. Ucraini esattamente della stessa leva dei loro connazionali, quando non concittadini, morti. Ucraini che, evidentemente, sono o si sentono “intoccabili” da tutto questo. Ma non solo, ucraini che sentono che sia fondamentalmente “giusto” che c’è chi vive e c’è chi muore. Su base di censo, anzi, di CLASSE, essenzialmente. “Io so’ io e voi non siete un cazzo”.
Questi sono giovani ucraini compagni di classe, di scuola di chi è morto al fronte. Un tempo, magari, pure vicini di casa, separati solo da un isolato o, peggio ancora, da una scala condominiale, o da un piano. Questi sono, a tutti gli effetti, loro “compagni”.
Come i “compagni letterati”, della cui associazione, detta MASSOLIT (abbreviazione di Massovaja Literatura, o “Letteratura di massa”), è presidente un certo Miša (Michail Aleksandrovič) BERLIOZ (non il compositore…). Il quale ha l’unica sfortuna di incrociare, in una torrida estate agli stagni Patriaršie, uno strano “forestiero” (иноземец), presentatosi come “viaggiatore” (путешественник), che lo coinvolge in un discorso strano sul margine di incertezza di calcoli e previsioni, su una colazione con Kant, sull’esistenza di Dio, alla fine del quale gli comunica, laconicamente, che Annetta Annuška non solo ha già comprato l’olio di semi di girasole, ma le è già caduto e le si è sparso per terra (Аннушка уже купила подсолнечное масло, и не только купила, но даже разлила).
Ecco allora che BERLIOZ, poco dopo, muore, come predetto dallo strano “viaggiatore”, decapitato nella maniera più strana possibile. E la notizia arriva al ristorante al piano terra dello stesso stabile, dove i “compagni” avevano riparato, a mezzanotte, dopo aver aspettato invano, qualche piano più in su e per due ore, il loro capo. Suonava un’orchestrina jazz e i tavoli erano imbanditi di ogni prelibatezza. E mentre i letterati ballavano scatenati, i camerieri sudando continuavano a portare da bere e il ghiaccio si scioglieva nei cestelli…
A un tratto da un tavolo si levò la parola «Berlioz!!» Di colpo il jazz si smorzò fino a tacere, come
se qualcuno gli avesse dato un pugno. «Cosa, cosa, cosa, cosa?!!» «Berlioz!!!» E tutti saltarono in piedi come delle molle.
И вдруг за столиком вспорхнуло слово: «Берлиоз!!» Вдруг джаз развалился и затих, как будто кто-то хлопнул по нему кулаком. «Что, что, что, что?!!» – «Берлиоз!!!». И пошли вскакивать, пошли вскакивать.
Sì, alla terribile notizia della fine di Michail Aleksandrovič era montata un’enorme ondata di dolore. C’era chi si agitava, gridava che era necessario subito, all’istante, senza spostarsi di un metro, fare un qualche telegramma collettivo e spedirlo immediatamente.
Да, взметнулась волна горя при страшном известии о Михаиле Александровиче. Кто-то суетился, кричал, что необходимо сейчас же, тут же, не сходя с места, составить какую-то коллективную телеграмму и немедленно послать ее.
Ma quale telegramma, chiediamo noi? E a chi? E perché spedirlo? E ancora, a chi? A cosa può mai servire un telegramma, qualunque esso sia, a chi si trova ora, con la propria nuca schiacciata, stretta fra le mani di lattice dell’anatomopatologo, mentre un professore gli sta ricucendo il collo coi suoi aghi ricurvi? È morto, e non gli serve alcun telegramma. Tutto è finito, e non saremo certo noi a sovraccaricare il telegrafo.
Но какую телеграмму, спросим мы, и куда? И зачем ее посылать? В самом деле, куда? И на что нужна какая бы то ни было телеграмма тому, чей расплющенный затылок сдавлен сейчас в резиновых руках прозектора, чью шею сейчас колет кривыми иглами профессор? Погиб он, и не нужна ему никакая телеграмма. Все кончено, не будем больше загружать телеграф.
Sí, morto è morto... Ma noi siamo vivi, dopo tutto!
Да, погиб, погиб... Но мы то ведь живы!
Quindi, l’ondata di dolore si era levata sì fino a toccare il cielo, ma rimase così, tenne ancora un pochino… e poi cominciò a crollare: e c’era chi era già tornato al suo tavolino e, prima di nascosto, poi apertamente, era tornato a sorseggiare vodka e a spiluccare qualcosa. Che facciamo… queste volaille di pollo le buttiamo? Come lo aiuteremmo Michail Aleksandrovič? Stando forse digiuni? Siamo vivi, dopo tutto!
Да, взметнулась волна горя, но подержалась, подержалась и стала спадать, и кой-кто уже вернулся к своему столику и – сперва украдкой, а потом и в открытую – выпил водочки и закусил. В самом деле, не пропадать же куриным котлетам де-воляй? Чем мы поможем Михаилу Александровичу? Тем, что голодными останемся? Да ведь мы-то живы!
https://masterimargo.ru/book-5.html
Bul’gakov, gigante ucraino, sovietico, la cui memoria il regime di Kiev ha condannato all’ingiuria e all’oblio. Rimuovendo, nella sua furia iconoclasta targhe, monumenti, strade intitolate, case-museo… qualsiasi cosa. E condannando sé stesso all’irrilevanza, oltre che al pubblico ludibrio e, insieme, appassionato cordoglio per le vittime di una tale ignoranza e regressione imposte loro con la forza. Mentre una classe di privilegiati, di imboscati, di sfruttatori, continua a ballare su quei cadaveri.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
*****************************************************
27/05 ore 18:00 aggiornamento
FRA GORLOVKA E UGLEDAR
La situazione sostanzialmente invariata non deve trarci in inganno circa i cambiamenti che stanno interessando l’area. Questa cartina aggiornata
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/27/20230527160634-07e6849c.jpg
Mostra due azioni che, al momento, possono essere interpretate sia come difensive che come offensive:
1. nuovi rinforzi per TENERE AVDEEVKA sui lati oppure, per ATTACCARE E SFONDARE in direzione DONECK. Questo da parte ucraina. Rinforzi che finiscono dentro l’ennesimo SCHIACCIASASSI RUSSO: 260 sono le perdite riportate dal Ministero della difesa russo nella cosiddetta DONECKOE NAPRAVLENIE (direzione DONECK)
https://t.me/mod_russia/26889
2. Una diga distrutta e un’onda lunga d’acqua che taglia (striscia azzurra nell’ingrandimento) un’intera regione a ridosso della linea di fronte a ovest di DONECK. Chi l’ha fatto non ci è dato saperlo. I russi negano, gli ucraini anche. Potrebbero esser state anche entrambe le cose. Ovvero sfruttando che gli ucraini in via preventiva avevano già minato la diga (e questo è un dato di fatto e non solo su QUELLA diga), i russi avrebbero innescato il tutto con un lancio soltanto, ma nel punto giusto. Significato immediato: area tagliata in due, RIFORNIMENTI improbabili per un pezzo. Anche qui, a che pro? Se voglio attaccare, l’attacco mi sarà più facile, se voglio difendermi, la difesa mi sarà più facile. Anche se dietro ci fossero i russi, non è chiaro se lo abbiano fatto per BLOCCARE una eventuale controffensiva ucraina o per favorire la loro. In ogni caso al momento NON sta accadendo nulla, ed è un dato di fatto anche questo: ognuno ne tragga le proprie conclusioni.
BELGOROD
Non riporto nessuno dei bombardamenti alle città di confine, resi possibili dall’arretramento russo allorché se ne andarono da Kiev dopo la liberazione di Mariupol’. Ma in quest’ultimo periodo, un mese almeno, si sono intensificati. Fatti con mezzi poveri, ma che a Doneck fanno sfracelli, qui non riproducono lo stesso effetto. C’è molta, ma MOLTA più campagna. Ma il terrorismo di Stato non cessa, anche oggi un morto, e tra i feriti due ragazzi di 15 e 17 anni rispettivamente:
https://t.me/ukraina_ru/150755
Ora i razzi a gittata maggiore, ora le rappresaglie in perfetto stile nazifascista, ora l’ammassarsi di truppe a ridosso della frontiera. Per cosa? Probabilmente per sfondare e tirare dritto a Mosca? Negativo. L’ipotesi più accreditata era distogliere forze ingenti dagli altri fronti per attaccarli meglio. Risposta russa: chi è già piazzato da altre parti sta bene dove sta, non si “distoglie” nessuno e si portano lì le guardie di frontiera attualmente di stanza in Estremo Oriente.
https://t.me/polk105/7299
E se ora cercassero lo sfondamento per portare più a sud la linea di fronte di qualche decina di km e mettere le città di frontiera in sicurezza,
https://t.me/vysokygovorit/11763
non sarebbero certo forze provenienti da altri fronti caldi.
“PATRIOT IZ DALEKA” (UN PATRIOTA DA LONTANO)
Due giorni fa è avvenuto l’ennesimo scambio di prigionieri. Quanti russi liberati non lo sappiamo, i soldati ucraini oltre un centinaio. Per nulla felici di essere stati scambiati, perché a loro stesso dire destinati a esser risbattuti nuovamente al fronte, e con scarse possibilità di ripetere il miracolo che li ha visti sopravvivere:
https://t.me/polk105/7296
In Russia invece è riparato, trovando asilo e, come era da aspettarsi del resto, NEL PIU’ ASSOLUTO SILENZIO DEI CINEGIORNALI LUCE, JAN IL’IČ TAKSJUR (Kiev, 1952-).
Figlio di operai, arrivò ai livelli più alti di formazione in URSS. Di professione storico, già in epoca sovietica collaborava attivamente a riviste satiriche, alternando tale attività a quella di poeta e scrittore. La sua attività satirica è continuata negli anni Novanta e ha trovato terreno fertile nell’Ucraina devastata dall’economia di rapina post-sovietica, dalla “demokracija” sulla canna del fucile delle mafie e coi rotoloni di dollari degli oligarchi, senza fare sconti a nessuno che occupasse gli scranni più alti.
https://dzen.ru/a/ZHCy61t3KA4ulhxL
Questo al regime di Kiev non andava bene. Il 10 marzo 1922 i servizi segreti ucraini lo prelevavano in casa e lo sbattevano in galera. Oltre all’età, lo scrittore soffre di tumore, ma ciò non ha proibito ai tribunali farsa ucraini di infliggergli DODICI ANNI di prigione. A “condannarlo”, poesie come questa:
Агенти Кремля Agenti del Cremlino
Усі, хто сумує, Chiunque sia triste
Як вийде надвечір у рідні поля, quando esce la sera verso i campi natii
Агенти Кремля. È un agente del Cremlino
Усі, хто зітхає і плаче, Chiunque singhiozzi e pianga,
Як тільки почує здаля скрипаля, non appena sente un violino da lontano
Агенти Кремля. È un agente del Cremlino.
https://taksyur.com/
Da decenni, inoltre, è diventato fervente credente. Anche questo i bastardi fascisti non gli hanno perdonato, nel momento in cui a essere perseguitata è anche la chiesa ortodossa. In questa prima intervista, appena liberato, dice peraltro che in galera per fortuna non lo hanno picchiato, anche perché per la sua malattia stava già male di suo e a quella si aggiungeva lo stato di prigionia. Hanno cercato però di fargli cambiare posizione, e lui si è sempre rifiutato. Inoltre, sempre in questa breve intervista denuncia la persecuzione degli ortodossi come il passo peggiore fatto da questo regime, passo che nessun altro dei presidenti prima del patàca (e li nomina) aveva osato intraprendere. Katastrofičeskij, lo definisce. “Abbiate timor di Dio!” (Побойтесь Бога!), è quello che ha detto pubblicamente alle autorità:
https://yandex.ru/video/preview/16521821723867862456
E questo è bastato per tenerlo al fresco fino all’altro ieri.
Oggi, libero, dice in versi ai suoi concittadini di essere un “patriota da lontano”, “Patriot iz daleka”. Vale la pena ascoltarlo in questo messaggio, anche se non si capisce il russo:
https://t.me/panchenkodi/3779
UN PATRIOTA IN ESILIO. IN RUSSIA.
ALLA RICERCA... DEL BECCACCINO
“Lo vede quel beccaccino? Venga… le mostro il beccaccino, un attimo… venga! Lei si guardi bene il beccaccino... poi torna… e mi dice cosa pensa Lei di me! (rivolto all’impresario, a mo’ di scusa...) Guarda il beccaccino, torna, e mi dice cosa pensa lui di me”.
https://www.youtube.com/watch?v=x3cImjMuF_A
(da “Turnè” di Gabriele Salvatores)
Questa scena mitica, tratta da un altrettanto mitico film, sia pur figlio del suo tempo (come tutti, chi più, chi meno, del resto…), ci introduce allo stato d’animo attuale della propaganda del regime di KIEV, e u-ccidentale in generale:
- La kontrastup non decolla, anzi, è impantanata e non per colpa della presunta “arma meteorologica” russa,
- Ungheria e Grecia hanno appena bloccato l’ennesimo di pacchetto di sanzioni pronte per l’orco sovietico, pardon, russo ma mangiabambini lo stesso,
https://t.me/ukraina_ru/150756
- persino la Serbia si lascia andare ormai a battute del tipo “il primo ministro del Kossovo sogna di ricoprire il ruolo di vittima, come Zelenskij”,
https://t.me/ukraina_ru/150759
- le messinscene a sfondo umanitario non reggono il tempo di una smentita immediata (e per loro stessa mano!)
- le navi affondate dai droni circolano liberamente al largo di Sebastopoli
- la fortezza Bachmut non era poi così fortezza e bisognerà prima o poi ammetterlo (e subito dopo spiegarlo a oltre 150.000 famiglie di invalidi di guerra o, alla peggio, senza più figli, o di nuovi orfani e vedove).
Ecco allora i propagandisti di regime uscire per un attimo dal palcoscenico, guardare il beccaccino, tornare… e uscire con addirittura due o tre controffensive in corso su fronti diversi, come questo scatenato Arestovich alla TV israeliana:
https://t.me/panchenkodi/3780
Oppure andarsi a vedere il beccaccino, tornare, e pubblicare nuove foto di Mascellone… dove è l’unico del gruppo a non produrre ombra!
https://t.me/boris_rozhin/87049
Dando così adito a ulteriori supposizioni sui suoi nuovi livelli di esistenza raggiunti (sull’ubiquità e sul passare attraverso le pareti… ci sta lavorando).
Del resto, ormai, del suo stato attuale di salute non importa più a nessuno, tantomeno ai russi, visto che nella condizione attuale è ancor più delegittimante che se fosse sotto un metro di terra. Questa vignetta esprime il degrado di immagine delle forze armate ucraine da lui rappresentate come meglio non si potrebbe:
https://t.me/bobkina8/7096
- “Beh, cosa succede là, i Wagner se ne sono andati? Si può uscire?” Chiede con uno sguardo preoccupato e fisso nel vuoto.
- “Si, ma poco alla volta, Valer, non se ne sono andati via tutti…” Risponde l’attendente.
Ecco allora che, nell’attesa di recuperare un beccaccino degno di questo nome da dare in pasto al pubblico pagante, specialmente u-ccidentale ma ormai non solo, visto che l’incazzatura monta, e siamo solo a fine maggio, si è deciso di far CALARE IL SIPARIO SU ARTEMOVSK, SFUMANDO LA MUSICA DI SOTTOFONDO così che chi guarda il beccaccino continui a guardarlo (l’ultimo in ordine di tempo, con molta “fantasia”, pare sia l’ennesima provokacija alla centrale atomica di Energodar),
https://t.me/legitimniy/15457
chi non c’era o se c’era dormiva, continui a dormire, e l’argomento “DI CHI È LA COLPA DI QUESTO CRIMINE CONTRO IL POPOLO UCRAINO?” passi, giorno dopo giorno, beccaccino dopo beccaccino, nel dimenticatoio, mentre una voce di sottofondo, cercando una sempre più improbabile suadenza, continua a ripetere con tono cantilenante, quasi subliminale, che “Bachmut resiste”… “Bachmut tiene”… “Torneremo coi rinforzi”…
https://t.me/rezident_ua/17984
Per quanto riguarda i media, invece, compresi quelli accreditati dal regime, la parola d’ordine è “non si nomina Bachmut”, non si entra nell’argomento:
https://t.me/rezident_ua/17985
Essere a corto di idee già a maggio non è un buon segnale. Perché visto che la NATO non farà mai marcia indietro, cercherà di alzare ulteriormente l’asticella. E a farne le spese sarà, ancora una volta, un popolo martoriato, tenuto in ostaggio da un regime che lo userà come materiale di consumo. A perdere.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani sera.
*****************************************************
27/05 ore 11:30 aggiornamento
STRASCICHI DI DNEPROPETROVSK
Gli “strascichi” sono relativi soltanto alla messinscena su fatti tragici di ieri, perché in realtà i russi sono ancora in azione e lo saranno, a quanto par di capire, ancora per un bel pezzo. Di fatto, anche l’azione di ieri notte ha confermato il fatto che
1. ai russi gli ospedali (civili, militari, che sanno entrambi benissimo dove si trovano) non interessano. Di questo se ne son fatta una ragione anche i blogger più sfegatati dall’altra parte (mentre la versione a uso e consumo u-ccidentale è un’altra e segue altre logiche)
https://t.me/vityzeva/83448
2. ai russi in questo momento interessa tagliare il più possibile le comunicazioni fra retrovie e prime linee. Per questo, ieri notte ci sono stati attacchi forse più potenti dei giorni precedenti, se non altro perché avvolti tutt’ora dal più completo silenzio stampa (per ciò che può essere tale condizione nel XXI secolo). Obbiettivo di tali attacchi: l’intero snodo ferroviario che rende DNEPROPETROVSK la tappa fondamentale per tutti gli approvvigionamenti a KRAMATORSK-SLAVJANSK e l’intero DONBASS in genere.
https://t.me/polk105/7285
In questo senso, siamo solo agli inizi e altro che “strascichi”.
STRASCICHI DI ARTEMOVSK
Qui è lecito parlare di “strascichi” perché ormai la vicenda è chiusa da un pezzo. Anche se ufficialmente KIEV è diventata lo zimbello di tutti, suoi concittadini compresi, per l’incomprensibile ostinazione a sostenere la tesi di “sacche di resistenza” nella città. Del resto, ultimamente i “fejk” pullulano: da quello sopra riportato, alla “fortecja bachmut” che tiene, a incrociatori russi che sarebbero colpiti e affondati solo nelle battaglie navali che fanno i generali NATO con quelli ucraini mentre la prof spiega; a questo proposito, la IVAN CHURS è a Sebastopoli e non solo non ci sono danni allo scafo, ma neppure nessuna traccia di qualcosa che possa averla colpita, una botta, un gibollo... niente.
https://t.me/boris_rozhin/87042
Ma torniamo agli strascichi di ARTEMOVSK. Questo è estremamente interessante, uno dei pochi momenti in cui il sig. wagner ha potuto parlare per cinque minuti consecutivi senza inserire elementi di propaganda o “pro domo sua”, peraltro contraddicendo molte sue dichiarazioni precedenti. Vale la pena sentirlo integralmente (trascrizione qui sotto):
Quale ruolo ha svolto l’aviazione e l’artiglieria del gruppo “Sud” delle ff.aa. russe nella liberazione di ARTEMOVSK?
Какую роль играла авиация и артиллерия «Южной» группировки войск при освобождении Артемовска?
Risposta di Prigozhin:
Ответ Пригожина:
L’aviazione strategica coi suoi razzi a lungo raggi ci ha aiutato diverse volte. E la nostra aviazione strategica sotto la direzione dello stesso generale dell’esercito Surovikin ha lavorato bene.
Стратегическая авиация с дальнобойными ракетами несколько раз нам помогала. И наша стратегическая авиация под управлением того же самого генерала армии Суровикина работает хорошо.
Durante le attività ad ARTEMVOSK a noi è stata affidata la 305° brigata di artiglieria, abbiamo addestrato i suoi uomini al punto che, in quantità soddisfacente, 50-70 di loro, hanno operato con noi. Son stati bravi.
▪️ Во время работы в Артемовске нам была придана 305-я артиллерийская бригада, которую мы обучили и личный состав, который в достаточном количестве - человек 50-70, работали совместно с нами, они молодцы.
Sempre ad ARTEMOVSK lungo uno dei due lati si trovava la 57° brigata, a cui possiamo dare un 4- (equivalente del nostro 8-).
▪️ В работе по Артемовску на одном из флангов находилась 57-я бригада, которой можно поставить оценку ну 4 с минусом твердую.
Mentre durante la liberazione di Popasnaja con noi operava la 40° brigata dei marò del Pacifico, che sono a tutti gli effetti impressionanti. Con questi ragazzi abbiamo preso d’assalto Popasnaja.
▪️ И во время взятия Попасной с нами работала 40-я бригада морской пехоты Тихоокеанского флота, которые действительно обалденные ребята, они работали с нами и штурмовали Попасную.
Occorre ancora sottolineare il 6° reggimento e, della 57° brigata, i suoi splendidi reparti carristi.
▪️Ещё надо отметить 6-й полк и в 57-й бригаде надо отметить прекрасные танковые экипажи.
https://t.me/RVvoenkor/45487
Al netto ora del linguaggio colorito del sig. wagner notiamo alcune cose, affatto scontate:
1. l’intercambiabilità di FUNZIONI e RUOLI fra wagner ed esercito regolare, ESSENZIALMENTE a livello di fanteria (e non solo, qui si parla anche di aviazione, pur parlando sempre di pochi mezzi e a copertura di azioni di fanteria)
2. il riconoscimento del sig. wagner del ruolo FONDAMENTALE svolto dall’esercito nella liberazione di ARTEMOVSK non solo a livello di copertura, ma anche di partecipazione attiva all’azione, SPECIALMENTE A LIVELLO DI ARTIGLIERIA E AVIAZIONE MA NON SOLO
3. il TRASFERIMENTO PROGRESSIVO DI ESPERIENZE E COMPETENZE dai wagner a formazioni dell’esercito regolare, mandate letteralmente a FORMARSI sul campo su un tipo di combattimento affatto usuale e con peculiarità assolutamente atipiche, tali per cui i maestri non si trovano all’accademia militare ma, per l’appunto, sul campo: per esempio, SPECIFICHE SEQUENZE DI COMBATTIMENTO CASA PER CASA, STRADA PER STRADA, che coinvolgono il COORDINAMENTO IMMEDIATO, AUTOMATICO di più reparti dell’esercito e dell’aviazione, in TEMPI RAPIDISSIMI E MODI di cui ne esiste uno GIUSTO e altri FALLIMENTARI. Automatismi che un comandante di brigata o di battaglione, ma anche i loro uomini possono SOLO imparare sul campo. E anche questo è stata ARTEMOVSK, visto che le battaglie vere saranno su più fronti e tutte davanti a loro.
KUPLJANSK LA PROSSIMA?
Questa cartina mostra come, man mano, i russi stiano raggiungendo la riva sinistra del fiume OSKOL e si stiano approssimando pericolosamente (per le truppe del regime di Kiev e i loro sogni di “peremoha”) a KUPLJANSK.
https://t.me/boris_rozhin/87043
Sulla rete circola questa vignetta macabra, ma che rende l’idea:
https://t.me/namarshe/5889
Mascellone col cartello “FORTEZZA INESPUGNABILE” lungo un corridoio dove ci sono già TRE porte aperte, da cui esce una pozza di sangue: “MARIUPOL’”, “SOLEDAR”, “BACHMUT”. L’ultima, a cui il generale sta bussando, è “KUPLJANSK”. Il riferimento è ad alcuni cartelli comparsi in città con, per l’appunto, il richiamo a KUPLJANSK come “fortezza inespugnabile”… al che già si commentava: “poi si è visto quando lo si è detto di altre città come è andata a finire”…
Una vignetta che riassume bene questo sentimento.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
26/05 ore 18:00 aggiornamento
DNEPROPETROVSK: ANATOMIA DI UN "FEJK" NATO MALE E FINITO PEGGIO
DNEPROPETROVSK: uno dei nomi più difficili da dire quando iniziai a seguire i camion ucraini, ben prima di Maidan 2014. Una ditta di trasporti stava proprio lì e sul CMR dovevo scrivere questa città dal nome che mi sembrava uno scioglilingua...
Oggi è saltata agli onori delle cronache perché teatro dell'ennesimo crimine contro il sistema solare attribuito, ovviamente, immancabilmente, agli orchi. Ah, dimenticavo, nella cronaca dei cinegiornali il luogo è riportato col nome che i fascisti han dato alla città dal 2015, ovvero DNIPRO.
Partiamo dal presupposto che DNEPROPETROVSK è retrovia dell'attuale linea di fronte, luogo di depositi di armi e munizioni, ma non solo: luogo dello stabilimento JUZHMASH riconvertito in fretta e furia a fondere fedi nuziali e sfornare cannoni per la patria.
Questo è lo stabilimento andato in fiamme ieri notte:
https://t.me/ukraina_ru/150450
E che fiamme. Merci normali in fiamme non producono questo inferno, a differenza di merci ADR di quasi tutte le classi dalla 1 alla 9 (si fa prima a barrare quelle assenti...)
Altre immagini
https://t.me/ukraina_ru/150444
https://vk.com/wall-69791028_735881
Diciamo quindi che a DNEPROPETROVSK i russi cercano queste cose qui, non ospedali. Ma tant'è.
Stamattina altro attacco, altri filmati di nuvole di fumo che si alzano,
https://t.me/RVvoenkor/45902
quindi cominciano a girare immagini di un ospedale che sarebbe stato colpito dai russi. Immediatamente i cinegiornali luce, a secco di notizie truculente da attribuire agli orchi da ormai troppo tempo, partono con l'unica cosa che sanno fare, ovvero girare, rimbalzare la notizia, prima ancora di capire se è una notizia o se è una storia a metà. Dove magari la metà non detta ribalta completamente la "notizia" ricavata dalla prima metà.
Se soltanto lo avessero fatto, avrebbero trovato un canale UCRAINO, patriottico dal suo punto di vista, ma non fesso da bere tutto quanto passa il regime, che denunciava:
"La nostra fonte comunica che a Dnepropetrovsk i razzi son finiti laddove modernizzavano jeep e pick-up per le necessità belliche, installando armi e accessori vari sulle macchine."
Наш источник сообщает, что в Днепре попали туда, где проводили модернизацию джипов и пикапов для нужд военных. Устанавливали разные фишки на машинки.
https://t.me/legitimniy/15447
Non contento, aggiungeva subito dopo che a fianco dell'ospedale colpito c'era una fabbrica di vagoni ferroviari che dentro non aveva vagoni ferroviari, a giudicare dalle esplosioni provocate dalla sua distruzione.
https://t.me/legitimniy/15453
Conferma quindi che c'era la contraerea in azione, una contraerea piazzata a ridosso di un ospedale a proteggere NON l'ospedale ma la fabbrica "strategica" a fianco.
https://t.me/legitimniy/15453
E questo ha confermato la tesi dei voenkor che subito hanno puntato l'indice su razzi non abbattuti in aria ma deviati dalla CONTRAEREA PIAZZATA DOVE NON DOVEVA STARE, OVVIAMENTE SE LA PRIORITA' FOSSE STATA LA SALVAGUARDIA DELLE VITE UMANE.
https://t.me/sashakots/39916
ET
https://dnepr-news.ru/society/2023/05/26/21866.html
Cosa su cui abbiam già visto i fascisti non andare troppo per il sottile, né nei confronti degli orki, dei moskaly, degli omoskalennye, tutti da passare a fil di spada, ma neppure nei confronti di coloro i quali dicono di proteggere.
Ormai però pare sia saltato tutto anche lì, in quella martoriata terra. Perché il peggio deve ancora venire. Una blogger è stata oggetto di attacchi, insulti, fino a chiusura della sua pagina da parte delle autorità...
https://t.me/RVvoenkor/45918
perché si era permessa poco prima di INVITARE LA POPOLAZIONE LOCALE A RECARSI IN QUEGLI OSPEDALI A PORTARE GENERI DI PRIMA NECESSITA' E MEDICAMENTI... A SOLDATI UCRAINI!!!
https://t.me/legitimniy/15451
Accusata quindi di tutto:
- aver screditato la versione (falsa, a questo punto!) che continua a girare qui di civili dentro quell'ospedale, quando erano tutti militari
- aver, di fatto, fatto decadere ogni capo di imputazione sui russi,
- aver indicato ai russi i punti di dislocazione dei soldati così che loro li possano avere colpiti.
Caso smontato, sgonfiato, per l'ennesima buccia di banana, UNIAN che l'ha fatto sparire in fretta e furia dal radar...
https://www.unian.net/
tranne qui che andrà avanti almeno fino all'edizione del TG delle 20... tanto han mai rettificato qualche notizia di quelle false diffuse sinora... una più una meno... e magari riescono ad allungare il brodo ancor di più.
Riguardo l'ultimo capo di accusa, Rozhin nota che i russi hanno altri canali di informazione che una blogger che diffonde segreti di pulcinella,
https://t.me/boris_rozhin/86974
Informazione confermata anche da un BLOGGER UCRAINO
https://dnepr-news.ru/society/2023/05/26/21888.html
il quale difende la collega perché i russi san già chi e come colpire. Interessante dettaglio, il blogger LAMENTA CHE IL PERSONALE MEDICO FOSSE TUTTO PRO-RUSSO. Ma dai... DNEPROPETROVSK è una città a maggioranza russa. La corrispondente, gli autisti con cui parlavo tutti i giorni lo parlavano come madrelingua. Gli autisti, poi, erano lì che campeggiavano a fianco degli autisti russi ed erano indistinguibili gli uni dagli altri. A partire dai piattini, identici, e contornati di vodka, che si preparavano coi loro fornellini da campo e che condividevano da buoni tovarischi.
Ma vorrei soffermarmi un attimo sul secondo punto, ammesso e NON CONCESSO che il missile puntasse sull'ospedale divenuto militare anziché sulla fabbrica di vagoni ferroviari che non erano vagoni a fianco.
Ovvero ribadisco, per l'ennesima volta, che l'obbiettivo vero era più in là e qualcuno ha pensato bene di piazzare la contraerea dove non doveva a protezione non di una struttura ospedaliera trasformata in caserma, ma di beni che riteneva più preziosi.
Tralascio anche il fatto che gli USA nel 2015 fecero saltare un OSPEDALE, QUESTA VOLTA CIVILE, a KUNDUZ con dentro pure u-ccidentali come loro, ovvero i Medici senza frontiere
https://edition.cnn.com/2015/10/05/asia/kunduz-hospital-bombing-war-crime/index.html
e che la fecero franca perché, come "problematizza" la CNN, "si ma occorrerebbe dimostrare che non c'eran dentro militari..." e "comunque il tribunale dell'AJA vige SOLO per i Paesi che hanno ratificato il trattato di Roma e gli USA non lo hanno ratificato".... ah si... interessante. Ma tralasciamo anche i doppi standard, parte del bagaglio tipico dei "valori occidentali"
Il fatto che la struttura sia stata REQUISITA DA MILITARI e OCCUPATA DA MILITARI la fa decadere dallo status di "civilian medical unit" e la rende UN OBBIETTIVO MILITARE. Non importa, dal punto di vista della Convenzione di Ginevra, se vi siano feriti.
https://ihl-databases.icrc.org/en/customary-ihl/v2/rule28
La struttura è infatti tutelata dalla Convenzione partendo dal presupposto che sia CIVILE, ovvero "that they are not used at the same time for military purposes".
Peraltro, dalle fiamme alzatesi non solo il dubbio è che qelle strutture fossero imbottite di soldati, ma anche di qualcos'altro.
Concludiamo, infine, con Legitimnyj. Sempre più incazzato, questa volta se la prende con chi accusa quella donna. Può aver commesso tutte le ingenuità di questo mondo... MA IL PROBLEMA NON SI SAREBBE POSTO SE IN QUELLE STRUTTURE I SOLDATI FOSSERO STATI TRATTATI UMANAMENTE, CON CIBO E MEDICAMENTI!
https://t.me/legitimniy/15451
Ma stiamo scherzando??? E' il senso della sua invettiva. Soldati NOSTRI, parte del nostro popolo, trattati come delle bestie dai loro superiori, una blogger si permette di chiedere, a chi può, di portare loro qualcosa... e voi ve la prendete con la blogger e basta! Non con chi li tratta come delle bestie! Il dito e la luna...
Идиоты! (Idioty, plurale di Idiot, il senso penso sia chiaro).
Così chiude e non posso non concordare con lui.
DAL FRONTE SITUAZIONE SOSTANZIALMENTE STAZIONARIA:
https://t.me/olegtsarov/6484
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
******************************************************
26/05 ore 12:30 aggiornamento
"SAMMIT ROSSIJA - AFRIKA"
Si apre oggi all'Ekspoforum di S. Pietroburgo il "Secondo summit economico e umanitario Russia-Africa". Sempre per capire quell'85% di mondo che non la pensa come i nostri cinegiornali luce e tira dritto per la sua strada.
Dal sito ufficiale
https://summitafrica.ru/
impariamo qualche dato dall'ultima edizione del 2019:
6000 delegati
in rappresentanza di 104 Stati
54 capi nazionali, di cui 45 Capi di Stato direttamente.
800 media accreditati, di cui oltre 250 stranieri in rappresentanza di 43 Stati
92 accordi e memorandum siglati per un volume di affari di oltre mille miliardi di rubli (oltre 11 milioni e mezzo di euro)
8 organizzazioni regionali africane
109 ministri
569 incontri di alto livello organizzati
https://summitafrica.ru/about-forum/
e vedremo come andrà a finire quest'anno.
26/05/2014 - 26/05/2023: STRAGE CONTINUA
NOVE ANNI FA A DONECK ARRIVAVA LA GUERRA. E DA ALLORA NON SE NE E' ANCORA ANDATA. Nota il capo della DNR oggi:
https://t.me/pushilindenis/3454
Anche oggi, probabilmente per celebrare l'anniversario, le canaglie naziste hanno ripetuto attacchi con artiglieria pesante e missili sulla capitale del Donbass.
Hanno colpito come loro costume una casa popolare, con sei razzi da una postazione a lancio multiplo (grad probabilmente), distruggendo tetto e facciata dell'immobile e facendo un morto, una donna di trentasette anni:
Queste le immagini da fuori
https://t.me/RVvoenkor/45892
E queste dall'interno.
https://t.me/RVvoenkor/45896
Quindi, riprendendo una consuetudine tipica del terrorismo nero non solo ucraino, non appena sono arrivati i soccorsi hanno rincarato la dose, con un secondo attacco missilistico. HIMARS NATO, per la precisione. Questo il filmato del secondo attacco ripreso in diretta dai giornalisti sul posto per il primo.
https://t.me/donbassr/40021
Lo scopo ovviamente era massimizzare il danno inflitto, mettendo dentro anche soccorsi e quant'altro. Speriamo vivamente per questa popolazione martoriata da nove anni che i russi riescano al più presto ad allontanare la linea di tiro di almeno una quarantina di km. Speriamo.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
26/05 ore 08:00 aggiornamento
POSLEDNYJ ZVONOK (последний звонок)
Ieri, come tutti i 25 maggio dal 1948, in tutto il territorio ex-sovietico è stato un giorno sacro. L’ultima campanella, poslednyj zvonok.
Festa istituita nel 1948 come commiato ai ragazzi, ormai adulti, dell’ultimo anno. Sostituzione antropologica del rituale iniziatico che prevedeva, per i giovani della comunità, una celebrazione del passaggio all’età adulta. Noi una cosa ce l’avevamo e ce l’abbiamo tutt’ora, sganciata dall’ambiente scolastico. Laddove, per esempio, vediamo ancora ai semafori dei piccoli paesi i diciottenni col tricolore al collo e la cassetta delle scarpe per far quattro soldi e andarsi a mangiare la pizza o, se l'incasso lo permette, a far nottata in balera.
E' la festa dei coscritti, simulacro (bandiera inclusa) di altre celebrazioni iniziatiche, ben più tragiche e legate essenzialmente al partire per la naja prima e per farsi ammazzare poi. Anche se quando te li vedi al semaforo avvicinarsi con quel sorriso sornione, come quando chiedon la mancia, come se fossimo in quel momento tutti loro padri e loro madri... cosa gli vai a fare prima che scatti il verde? La paternale dicendogli che quel "Per la leva" che ripetono meccanicamente è orribile? Che sostituisce solo nella forma, ma non nel contenuto l'ancora più orribile "Per lo scaglione"? No... anche perché, per loro, quello è il mezzo, e non il fine, per puntare alla seratona. E godetevela, la seratona.
Pseudo-rituale collettivo che abbiam perso, cammin facendo, nelle grandi città, dove ognuno fa la propria, individualistica o a piccoli gruppi, iniziazione. Peraltro, nel mio quartiere, dove i soldi mancavano ma non le "idee geniali", erano solo cazzate venute in mente in maniera estemporanea alla “volpe del deserto” del gruppo, sperando sempre di fermarsi un passo prima dal farle troppo grosse per evitare di celebrare ben altri percorsi iniziatici. Individualismo e disgregazione.
In URSS era logico, naturale, pensare in maniera collettiva. La scuola svolgeva, e svolge ancora in Russia, un ruolo centrale, un ruolo guida qui praticamente inesistente. E l’ultima campanella segnava il passaggio di stato e, insieme, di luogo dei giovani protagonisti nella loro avventura della vita: dal collettivo della Scuola al collettivo dell’Università, o al collettivo di Fabbrica, o al collettivo Colcosiano, o ad altri collettivi ancora.
Questa una celebrazione cinematografica, da un film del 1977 dove a un certo punto sembra di vedere anche Gianni Morandi e Laura Efrikian:
https://www.youtube.com/watch?v=cW52zENlaJ8
Qui un collage di immagini di repertorio sovietico con sottofondo musicale dell’epoca
https://www.youtube.com/watch?v=ou8aX5abrIc
Qui un VHS di mezz’ora sull’ultima campanella del 1990. Forse, l’ultima sovietica in tutti i sensi (l’anno dopo non ci capiva già più nulla nessuno). Interessante a livello documentario:
https://www.youtube.com/watch?v=mddp39UMytY
E veniamo all’oggi. Molto è rimasto, a parte il fatto che ormai li si abbandona al loro destino e non più al “collettivo” successivo. Il che rende questa cerimonia ancor più triste. Fino alle lacrime (qui una prof che canta ai suoi studenti, cercando di passare oltre l'interpretazione canora... il senso si coglie perfettamente):
https://www.youtube.com/watch?v=SEiNbFK366Q
Passato ogni riferimento al traghettamento da un posto sicuro a un'altro posto sicuro. Mi raccomando. Vi voglio bene. Prendetevi cura di voi in questa incertezza globale. Rimane tuttavia della festa, e altro non può essere, l'elemento LIBERATORIO, CATARTICO dell'evento. Come a MARIUPOL’. Anche lì ieri ultima campanella. I ragazzi han continuato a far festa nella piazza, divertendosi con la fontana, giocando, LIBERANDO quella città che sta rinascendo e LIBERANDOSI loro stessi , dimostrando quella voglia di vivere e di ri-vivere dopo otto anni di occupazione e negazione della propria identità su cui qui in U-ccidente, quando si parla di Mariupol’, continuano a tener la testa ben bene sotto terra. Immagini bellissime:
https://www.youtube.com/watch?v=rvzI8OjOQrA
Ma è su quest’ultima immagine che mi vorrei soffermare ancora un po’. Ieri un professore di scuola superiore dal fronte ha voluto parlare coi suoi ragazzi. Dal tono del messaggio si capisce era il loro prof. di Lettere, quello col numero di ore maggiori e quindi responsabile dell'intero collettivo:
"Ragazzi, mia amata e unica Nona "Ve" (B in cirillico). Per molti anni ho vissuto solo per voi, ho provato a passare nelle vostre menti adolescenti quel che sapevo. Sono stati gli anni migliori! In quegli anni ho vissuto sempre insieme a voi e vi amo tutti con tutte le mie forze!
Ora voglio SCUSARMI con voi. Non ho potuto mantenere la mia promessa, e portarvi fino all'ultima classe. Spero che mi PERDONIATE. Ora però non parliamo di cose tristi. Davanti a voi c'è la prossima tappa della vostra vita. E vorrei augurarvi: "Che tutti i vostri piani e tutti i vostri sogni diventino realtà".
Vorrei dirvi la mia massima di vita, che mi ha accompagnato per tutta la vita: "se devi starci, stacci al meglio" (lett. "se devi essere, sii il migliore", ma essere in questo caso è più una condizione che il sinonimo di esistere o vivere, da qui la versione scelta). Che questa massima vi accompagni per tutta la vita!
Auguri per la vostra e per la nostra "ultima campanella"!
(e i suoi compagni a fianco sparano una raffica in aria)
"Ребята, мой любимый и единственный 9 "В". Многие годы я жил только вами, старался в ваши неокрепшие умы заложить то, что знал сам. Это были лучшие годы! За эти годы я к вам очень привязался и всех вас очень сильно люблю!
А теперь хочу перед вами извиниться. Я не смог сдержать свое обещание и довести вас до девятого класса. Надеюсь вы меня простите. Но не будем о грустном. Сегодня у вас очередной этап вашей жизни. И хочется пожелать: пусть все ваши планы и мечты будут сбываться.
Хочется вам сказать мой девиз, который был всегда по жизни. "Если быть, то нужно быть лучшим". Пусть этот девиз идет с вами теперь всю жизнь!
Поздравляю вас с вашим и нашим "последним звонком!"
https://ok.ru/group53666832253080/topic/155745787391384
Non c'è molto altro da aggiungere. Un'ultima considerazione. Un sassolino nella scarpa, una rivendicazione, un ovo sodo che non va né su né giù dal gargarozzo, vedete voi: per me è solo rabbia. Questo professore si SCUSA, chiede PERDONO ai propri studenti, per aver ricevuto la cartolina e non aver così mantenuto la promessa che gli aveva fatto. Il senso del dovere, retaggio sovietico della testa che gli facevano e riassumibile nella formula cinese (dove c'è un analogo senso del dovere) "non uno di meno" (一个都不能少), lì è ancora molto forte.
Noi abbiamo fatto perdere ai nostri bambini, ai nostri ragazzi DUE anni della loro vita. Nessuno d'estate, quando le spiagge si riempivano, quando la macchina del turismo funzionava a pieno regime per recuperare il pregresso cercando di trovare la formula per fare lo stesso utile senza poter ricorrere ai normali "pollai" dove sbattere in batteria i clienti, si è sognato di chiamare quei ragazzi, anche una volta alla settimana, nel cortile della scuola o in un parco pubblico all'aperto, e cercare di recuperare qualcosa. E a settembre, per ciascuno di quei due settembre, tutto è iniziato come se nulla fosse accaduto. Anzi, con prove d'ingresso parametrate sui contenuti "normali" che "normalmente" i bambini e i ragazzi avrebbero dovuto conoscere. Nessuno si è scusato. Nessuno ha chiesto perdono.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
25/05 ore 18:30 aggiornamento
ENNESIMA TENTATA STRAGE A GORLOVKA
Le rappresaglie come ormai sappiamo non si limitano alle spedizioni punitive, ma anche ad attacchi missilistici contro centri abitati, come questo.
https://t.me/epoddubny/16085
Non meno di dieci razzi piovuti dal cielo insieme a oltre 14 proiettili da 152 mm.
https://dnr-news.ru/society/2023/05/25/350999.html
Fra i malcapitati nel parchetto interno a quella cerchia di case popolari, davanti a una scuola, una bambina di sei anni e una di otto anni:
https://t.me/voenkorKotenok/47892
Per fortuna, soltanto feriti. Sette in tutto:
https://t.me/RVvoenkor/45839
Cittadini che da nove anni vivono nel terrore che questi diavoli, prima o poi, prendano anche loro. Quella bambina ha visto solo guerra, nei sei anni che ha vissuto. Mi chiedo come si possa, ancora oggi e dopo NOVE anni che va avanti questa storia, far finta di niente. Mi chiedo come quei variegati istituti che sanzionano, che invocano tribunali internazionali, che si preoccupano di “bambini deportati” e di “genocidi”, da nove anni non dicano nulla. A partire dall’OCSE, che era sul campo, con una sede a DONECK, e taceva. Prendeva, raccoglieva dati, li metteva in faldoni, poi insabbiava tutto. Non ha mai bucato l’etere, questo tipo di notizie, e non lo bucherà mai.
ANCORA MASCELLONE, PER L’ULTIMA VOLTA
L’etere è INVECE monopolizzato da Mascellone e dal suo triste destino: fosse ancora vivo, fossero veramente girati oggi i SURROGATI DI INFORMAZIONI dati da video di fonti terze (propagandisti come il canale sottocitato) e non ufficiali,
https://t.me/truexanewsua/73616
così come altre foto da soli
https://t.me/truexanewsua/73622
o in dolce compagnia
https://t.me/truexanewsua/73613
forse sarebbe ancora peggio per il popolo ucraino. Un ebete che sta bene e ride, mentre il suo esercito ha perso oltre 150.000 fra morti e feriti ed è in completo sbandamento sul “che fare”. Un ebete che è presentato, è esibito, è tirato fuori per dire che c’è e subito rimesso dentro. Tutto fuorché un generale. E sinceramente, qualsiasi cosa succeda da ora in avanti, mi son già prestato abbastanza a riportare notizie inutili come questa.
Quando uscirà, se mai uscirà, dallo stato pietoso in cui si trova, sia che stia bene, sia che versi tutt'ora in gravi condizioni e questi siano video archiviati in caso di bisogno, sentiremo cosa avrà da dire. Cosa avrà da dichiarare su un popolo mandato al massacro da quasi un anno, su un Paese distrutto, su grano finito a prezzi stracciati da europei che se lo sono accaparrato, Italia in testa, su un debito enorme contratto per la fornitura di armi vecchie e sostanzialmente inutili, sui suoi uomini che lanciano missili contro civili inermi, sulle effigi naziste che porta addosso pure lui, su cose un po’ più serie di questo circo mediatico da cui mi sottraggo volentieri. Fino ad allora, per me è già abbastanza quanto sinora esposto.
“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO
Confrontiamo i dati del 25/05 (https://t.me/mod_russia/26842) con quelli del 15/05 (https://t.me/mod_russia/26582):
429 aerei (vs 425 – 15/05, + 4 vs + 7 dei 10 gg prima)
235 elicotteri (vs 233 – 15/05, + 2 vs + 3 dei 10 gg prima)
4321 droni (vs 4156 – 15/05, + 165 vs + 193 dei 10 gg prima)
424 sistemi missilistici (vs 421 – 15/05, +3 vs + 0 dei 10 gg prima)
9298 carri armati e altri cingolati blindati (vs 129 – 15/05, + vs + 177 dei 10 gg prima)
1100 lanciarazzi multipli (vs 1100 – 15/05, +0 vs + 4 dei 10 gg prima)
4901 obici e mortai (vs 4821 – 15/05, + 80 vs + 82 dei 10 gg prima)
10447 autoveicoli blindati (vs 10214 – 15/05, +233 vs + 228 dei 10 gg prima)
Salta chiaramente all’occhio come, nonostante gli ultimi quattro giorni abbiano visto il settore dove più intensamente si è combattuto, sia in città, sia fuori città, sostanzialmente calare di intensità di combattimenti, i numeri siano assolutamente in linea con quelli dei 10 giorni precedenti. Segno che nei primi cinque giorni quella parte di forze NATO, ormai, per armamenti impiegati, che ha cercato di ribaltare la situazione eseguendo ordini impossibili, ha riportato talmente tante e tali perdite quante in genere se ne riportano quantomeno in sette, otto giorni di combattimento.
Abbiam visto che però non è un problema per la NATO, e neppure per il complesso militare industriale che sta facendo affari d’oro. Avanti tutta, quindi.
Peccato che il problema se lo comincino a porre i prossimi a essere immolati. Giovani che appena possono scappano, al punto che l’esercito teme a fine 2024 di non avere più uomini da arruolare in maniera coatta, ovvero da sbattere al fronte.
https://t.me/legitimniy/15435
Questi prigionieri di guerra liberati oggi dai russi,
https://t.me/RVvoenkor/45835
questi 106 militari, di cui 8 ufficiali,
https://t.me/RVvoenkor/45820
saranno ben presto ricacciati al fronte. E questa volta potrebbe non andargli bene. Interesserà qualcosa a qualcuno, qui in U-ccidente? Delle loro mogli, dei loro figli?
Aggiornamenti a seguire domattina.
******************************************************
25/05 ore 12:30 aggiornamento
SITUAZIONE POCO CHIARA SULLA LINEA DI FRONTE ORIENTALE
L'unica cosa di chiaro, al momento, è ripresa delle botte da orbi. Tutto il resto è avvolto ancora nel fumo delle polveri, sperando di non dover aspettare che si diradi per capire quanto ormai accaduto.
Infatti, anche al netto della propaganda sulla "controffensiva già in atto" di Podoljak, peraltro in esclusiva sul nostro canale nazionale
https://www.rainews.it/maratona/2023/05/i-miliziani-russi-anti-putin-dopo-lattacco-a-belgorod-arriveremo-a-mosca-4a9a9d5f-3759-4063-aad2-c13123a3138d.html
(il che dovrebbe anche inorgoglirci... che ingrati che siamo!) , si fatica a cogliere la visione d'insieme di quanto sta accadendo.
Marochko, ex portavoce della LNR durante i bollettini giornalieri e per molti anni dal 2014, scrive che l'esercito ucraino avrebbe lasciato le postazioni a Nord Ovest di Artemovsk.
https://t.me/polk105/7182
Una delle due "flangi", delle due ali intorno alla città, sarebbe quindi stata abbandonata. Confermando gli attacchi russi sulla stessa direttrice riportati ieri sera con guadagno di alcune posizioni.
Gli stessi però attaccherebbero a SUD, cercando di prendere KLESCHEEVKA, respinti in questo caso dalle truppe aviotrasportate russe:
https://t.me/namarshe/5869
Già qui, molli a nord e cerchi ancora di sfondare a sud... perché? A che pro? Ma andiamo avanti. Sempre stamane sono giunte informazioni di NUOVI SCONTRI LUNGO LE DUE "STRADE DELLA MORTE", quella a nord che parte da CHROMOVO (ancora in mano russa) e quella a sud che parte da KRASNOE. Scontri intensi peraltro, non scaramucce come quelle degli ultimi giorni.
https://t.me/RVvoenkor/45803
Il tutto, mentre i wagner stanno completando i passaggi di consegne e man mano cominciano a tornare alle loro case.
https://t.me/RVvoenkor/45799
Questo si aggiunge a BELOGOROVKA semiaccerchiata da ieri, per una situazione sul fronte orientale decisamente instabile.
Questo, infine, si aggiunge a una rinnovata INIZIATIVA russa poco più a sud, ad AVDEEVKA e MAR'INKA, dove aumentano gli attacchi.
https://t.me/polk105/7170
Vedremo presto se sfocierà in qualcosa di più definito o sarà l'ennesima riedizione - su scala più ampia - dello schiacciasassi russo appena conclusosi ad Artemovsk.
UCRAINA E AFGHANISTAN
L'accostamento nasce da questa dichiarazione di Shojgu, che denuncia una rinnovata attività di destabilizzazione a stelle e strisce nel martoriato Stato dell'Asia centrale.
https://t.me/boris_rozhin/86842
Un Afghanistan destabilizzato equivale a una regione intera destabilizzata. Ciò sarebbe possibile grazie a sacche di combattenti a loro libro paga denominati ISIS, più Talebani portati dalla loro sempre grazie al fascino discreto del dio denaro.
Diciamo che lo scopriremo solo vivendo, e diciamo anche che, dagli anni Ottanta a oggi, questa è la modalità in cui la CIA eccelle nel mondo: squadroni della morte e relative stragi di campesinos e desaparecidos, terrorismo e colpi di Stato, dall'America Latina all'Africa, fino ad arrivare proprio nello stesso Afghanistan, finanziando allora i Mujaheddin, un'iniziativa continua, costante, e per cui nessuno in U-ccidente oh-my-god ormai si scandalizza.
Senza fare processi alle intenzioni, senza fare la storia con i SE, ma tenendo conto di quanto accaduto e, anche senza la denuncia di Shojgu, ACCADE TUTT'ORA, i russi hanno provato a scongiurare quanto accaduto a loro stessi in AFGHANISTAN.
Supponiamo infatti una campagna militare più "tradizionale", sin da febbraio 2022. Che poi era quello che si aspettavano gli USA. Meglio, che avrebbero desiderato gli USA. Con le loro forniture di JAVELIN e NLAW. Capitale occupata d'imperio, maggiori città prese con le armi e un territorio immenso controllato a macchia di leopardo, dove la rete CIA avrebbe fatto sicuramente venire i sorci vedi agli "okupanty", specialmente verso Ovest, dove l'ostilità sarebbe stata maggiore, ma anche verso l'Est, dove con estrema facilità avrebbero potuto organizzare attentati terroristici, blitz, strategie della tensione quotidiane che avrebbero reseo INEVITABILE la ripetizione dello scenario afgano.
Con altrettanto inevitabile ritirata russa, con tutto quello che ne sarebbe conseguito. I russi si sono comportati in modo completamente diverso, obbligando la CIA e la NATO a muoversi su un terreno decisamente loro poco congeniale, per niente congeniale: un terreno che li sta logorando, dove il tempo gioca a favore dei russi e non viceversa. Un terreno dove il teatrino della "resistenza", della "lotta per la libertà, per la democrazia, per i valori" non regge, visto che la maggior parte della carne da cannone è stata mandata al massacro per una cittadina di 70.000 anime in un territorio la cui controversia sarebbe dovuta essere regolata dagli Accordi di MINSK. Un terreno dove persino la propaganda di regime non sa più cosa dire, avendo alzato la posta prima a Doneck e Lugansk, poi alla Crimea, poi alla Russia stessa da fare a spezzatino secondo gli ideologi della "resistenza russa" invitati ormai a Bruxelles senza più alcun pudore. E dove - pertanto - le LACRIME E SANGUE chieste al popolo ucraino non sono per la nobile causa di tenere coi denti la capitale o, meglio ancora, riconquistarla ("bombardare il quartier generale!"...). Ma per far la guerra ai russi ovvero, per molti di loro... a loro stessi, ai loro cognati, cugini, zii, generi e via discorrendo. E' la NATO a continuare a fomentare la guerra civile (e non di liberazione) in corso. I piani, rispetto all'AFGHANISTAN, grazie a tale gestione fallimentare, han già iniziato a ribaltarsi e si stanno ribaltando sempre più.
AFGHANISTAN DI NAJIBULLAH, AFGHANISTAN ATTUALE, UCRAINA COME NON E' DIVENTATA, ATTUALE GESTIONE NATO SUICIDA DELL'UCRAINA. Il mondo sta cambiando. Alcuni cercano di non ripetere, almeno pedissequamente, gli stessi errori. Altri si trovano in cul de sac da cui ormai non san più come uscire, se non facendo un passo indietro. E ormai ancor più di uno. Ma lo dovranno fare. Volenti o nolenti.
A CHI DI "SOCIAL" FERISCE...
Emergono ulteriori dettagli sul fejk della foto di Zaluzhnyj con biondina capricciosa garibaldina trullallà. Alena (pron. Aliòna) Shevcova, così si chiama, è "consigliera del comando delle forze di terra ucraine" (sic! Советница командования Сухопутных войск Украины):
https://t.me/rus_bakhmut/19816
il che ci porta anche alla scoperta fondamentale che il teorema "la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio"... va rivisto! Mi spiace, l'ho strimpellato e cantato anche mille volte... ma va rivisto! E' lampante!
Ecco quindi che la povera Alena, in qualità di "consigliera" e sentendosi in dovere di smentire quelli che ormai non son più spifferi di corridoio e si sentono anche a porte chiuse e sigillate, decide di pubblicare quelle foto, dicendo sostanzialmente "Non è vero niente, ecco le prove".
Quello dietro datato "27/04" non è un faldone, ma un cartello sopra un pannello di sfondo. Lo stesso pannello che compare in foto del 02/05, sempre con lei e con lui, già pubblicate sul profilo social della malcapitata.
https://t.me/polk105/7173
Gli immancabili commentatori dei social cominciano a farle notare la data dietro e la coincidenza dello stesso sfondo, con entrambi gli stessi vestiti indosso, delle foto pubblicate il 02/05. La povera Alena va in panico... e cerca di eliminare le foto del 02/05! E lì la frittata è completa. Risparmiando la prevedibile valanga di commenti a quest'ultima operazione che hanno portato la suddetta a dire: "Ma nel mio post non c'è scritto da nessuna parte che la foto è stata fatta oggi" ("В записи нигде не сказано, что фото сделано сегодня").
https://t.me/rus_bakhmut/19816
A chi di "social" ferisce... poi non resta più neanche una foto buona per inventarsi qualche storiella originale, divertente e persino quasi veritiera!
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
25/05 ore 08:00 aggiornamento
“VIVA LA MUERTE… TUA!”
Ogni riferimento allo spaghetti-western di Duccio Tessari del 1971 (film simpatico, peraltro, rispetto a quel che passano oggi...) è puramente voluto. A partire dal titolo.
Mi è venuto in mente guardando il bollettino di ieri del ministero della difesa russo (ancora 150 morti fra le fila ucraine!!!) lungo quella che chiama “Doneckoe napravlenie”, ovvero Artemovsk e dintorni.
https://t.me/mod_russia/26807
E tra me e me pensavo. Ma come? Come è possibile un numero così grande di morti quando decine di migliaia di soldati del regime di Kiev si stanno asserragliando lungo la dorsale che parte da Chasov Jar e va verso nord, quella collina naturale la cui altimetria ormai sappiamo meglio di quella del tappone dolomitico di domani, come diavolo è possibile?
Poi ieri notte leggo che, probabilmente in assenza di comandanti in capo degni di questo nome, qualcuno sta continuando ripetere fino a esaurimento scorte l’ordine di due settimane fa, e a mandare all’assalto i suoi contro i “fianchi” (фланги “flangi”, sic!)…
https://t.me/polk105/7155
Fianchi di cosa che ormai si sta appianando tutto, non si capisce bene.
Ecco quindi spiegati i 150 morti inutili di ieri. “Viva la muerte tua…” già, perché qui è da un anno che un regime continua a usare le vite DEGLI ALTRI come se fossero le PROPRIE, di cui poter disporre a piacimento in virtù di un non meglio precisato “accordo” contratto coi propri padroni NATO.
Li continua a mandare al massacro come fossero noccioline. Ad attaccare “i fianchi”. A tenere posizioni come SEVERSK che rischiano fra un po’ di essere accerchiate da tre lati:
https://t.me/polk105/7158
E anche se protette dalle summenzionate colline, per cui difficilmente saranno tagliate alle spalle, ripeteranno lo stesso copione di ARTEMOVSK, perché non sono AVDEEVKA, rinforzata da otto anni di fortificazioni, e nonostante ciò in affanno.
In affanno come la propaganda ufficiale di regime che ora sostiene che in realtà “la controffensiva sia già iniziata alcuni giorni fa”… (Podoljak)
https://t.me/ukraina_ru/150214
aggravando, di fatto, la situazione generale. Perché se questa è la controffensiva...
In affanno come la propaganda non ufficiale, da parte di chi cerca di dimostrare il buon stato di salute di Zaluzhnyj pubblicando foto insieme a lui rivelatesi poi vecchie di un mese:
https://t.me/ukraina_ru/150215
Infermiera biondina capricciosa garibaldina trullallà… tradita dal faldone datato 27/04 dietro le due crapone nella foto con medaglia, costretta dalle proteste dei suoi “followers”… ad ammettere che eran foto vecchie.
https://t.me/rybar/47529
L’importante e che i poveri cristi sian mandati a morire. Per cosa, come, perché… si inventa di giorno in giorno. Aspettando Godot, gli F-16 e le V2.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************
21/04 ore 18:30 aggiornamento
BELOGOROVKA SEMIACCERCHIATA
La situazione sotto KREMENNAJA continua a peggiorare per il regime di KIEV, che continua a perdere posizioni lungo il fiume SEVERSK al punto che ora, a essere semiaccerchiata, è BELOGOROVKA
https://t.me/RVvoenkor/45762
Belogorovka porta di accesso a LISICHANSK che, in caso di sua liberazione aprirebbe la strada si, ma ai russi verso SEVERSK. Vedremo gli sviluppi.
GASDOTTI RUSSO-TURCHI: FALLITO ATTACCO ALLA "IVAN CHURS" CHE LI PATTUGLIAVA
Stamattina alle 5:30, comunica il ministero della difesa Russo, tre motoscafi telecomandati imbottiti di esplosivo e lasciati probabilmente da una delle navi merci che circolano nel Mar Nero
https://t.me/legitimniy/15422
si sono scagliati contro la IVAN CHURS (qui un'immagine)
https://t.me/RVvoenkor/45753
che pattugliava (e pattuglia tutt'ora) il gasdotto TURCO e il gasdotto BLU ("Tureckij potok" e Goluboj potok") a 140 km dal Bosforo .
https://t.me/mod_russia/26806
Questa la fine che han fatto i tre motoscafi (il filmato ne mostra uno):
https://t.me/mod_russia/26810
Nel complesso, si nota un intensificarsi di azioni terroristiche, diversive, tese a colpire nella maniera più disordinata (e quindi incontrollabile) immagine, interessi economici, stabilità nell'area (ricorda Legitimnyj anche un certo "accordo sul grano" che molti avrebbero interesse a far saltare, perché nella configurazione attuale consentirebbe ai russi di tornare a utilizzare alcune infrastrutture al momento bloccate, fra cui per esempio il condotto di ammoniaca che arriva a Odessa).
Primo tentativo fallito miseramente. Seguiremo gli altri.
ZALUZHNYJ SOPRAVVIVERA', MA NON SARA' PIU' IN GRADO DI FARE IL GENERALE
Alla fine anche l'agenzia RIA NOVOSTI, facendo riferimento a fonti dirette sul posto e citando tutte le altre intervenute sinora, si è aggiunta a chi sosteneva già da giorni la tesi della sua scomparsa dovuta a gravi ferite riportate:
https://ria.ru/20230524/zaluzhnyy-1873873924.html
Il generale Zaluzhnyj è da inizio maggio che lotta fra la vita e la morte, per un attacco missilistico a un posto di comando vicino a CHERSON. Per salvarlo gli hanno eseguito un primo intervento a NIKOLAEV, più una trapanazione del cranio e diverse operazioni a KIEV. Si salverà, ma sicuramente non tornerà a fare il generale.
Questo, mentre ancora oggi la propaganda di regime sostiene che intervenga attivamente alle riunioni operative, che ci abbiano appena parlato, senza però mostrare una foto...
https://t.me/legitimniy/15430
SI ERANO SCAVATI ANCHE LE TRINCEE...
In realtà, dalle foto sembran più fosse,
https://t.me/boris_rozhin/86789
al punto di rendere plasticamente l'idea dello "scavarsi la fossa da soli". Immagini strane, dalle quali non si fatica a comprendere le intenzioni, ma si fatica a capire la logica dietro alle stesse. KOZNIKA, paesino di quattro case, loro in qualche decina, che scavano trincee... per cosa? Per resistere a centinaia di teste di cuoio in arrivo? Quanto avrebbero potuto tenere, realisticamente?
E ancora, giusto per puro spirito di sopravvivenza: anche se si tratta di terra scura, bella, tenera, ricca di humus come si vede da quelle foto, un piacere vangarla... ma pur sempre approntare il tutto ha richiesto del tempo. Tempo in cui sarebbero riusciti tranquillamente a passare dall'altra parte... e a piedi per i boschi e le sterpaglie.
Non penso alla missione suicida. Ci sono i filmati autocelebrativi alla partenza e durante la rappresaglia, in proposito. Penso a squadristi completamente esaltati, aldifuori di ogni ragionevole limite, veramente convinti di poter tenere un villaggio di tre case mettendosi un po' di qua e un po' di là, grazie alle "armi invincibili" fornite dal padrone atlantico.
Esaltati che di fronte alle grida del marito di questa donna ricoverata all'ospedale: "Non sparate, in macchina ci sono dei bambini" (Не стреляйте, в машине дети), non hanno esitato ad aprire il fuoco
https://t.me/ukraina_ru/150038
Preferisco non andare oltre perché più mi pongo domande in questo senso e più mi viene lo sconforto nel constatare come otto anni di "libro e moschetto" abbiano rovinato le coscienze di molti di questi giovani, UCRAINI, sottolineiamolo visto che nei rulli dei cinegiornali luce "partigiani russi" continuava a fare capolino.
Coscienze rovinate per averli ridotti a peggio delle bestie, perché solo così si può qualificare un'azione come quella sopra descritta.
Coscienze rovinate per l'esaltazione data dai contenuti inculcati.
Contenuti non solo infarciti di falsità storiche tese a celebrare la superiorità da sempre e su tutti gli altri popoli (a partire da etnogenesi più ridicole che fantasiose), ma anche di false nozioni militari spacciate come ricetta per l'invincibilità, come appare nei cosiddetti manuali di "educazione civica" dove si insegna ancora oggi, secondo i "novissimi" schemi NATO... a lanciare la granata, a sparare in piedi, in ginocchio, sdraiati, a scavar(si) la fossa.
Ci siamo passati anche noi, abbiamo rovinato anche noi leve intere di giovani, del resto, prima di mandarle a crepare in Africa e in Russia. E da allora sembra non essere cambiato nulla!
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*****************************************************
24/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK: TUTTO TACE… QUALCHE BILANCIO
I wagner sono intenti a fare il passaggio di consegne con le truppe regolari, i “contrattaccanti” del regime di Kiev sono intenti a leccarsi le ferite e a dare la colpa di tutti i mali del mondo all’“arma meteorologica” russa, ciascuno è intento a farsi le cose sue e la linea di fronte è, al momento, in pausa operativa.
https://t.me/ukraina_ru/150032
E qualcuno comincia a tirare qualche somma. Il sig. wagner, per esempio, che ci comunica:
50 000 soldati del regime di KIEV uccisi
70 000 soldati del regime di KIEV feriti
Rapporto perdite wagner / regime di Kiev = 1:3,2 (ben al di sotto del 1:5 per cui già si lamentava ai tempi della sceneggiata, quindi… ognuno tragga le sue conclusioni)
Rapporto effettivi wagner vs effettivi regime Kiev = 50.000 unità : 80.000 unità e nei tempi migliori, laddove la manualistica avrebbe imposto un rapporto di 3:1 in favore degli attaccanti. (abbiam già detto che in realtà tale rapporto è stato compensato ampiamente dalla preponderante superiorità di ARTIGLIERIA)
50.000 i prigionieri, di cui 10.000 morti subito dopo e 10.000 salvatisi ma fatti prigionieri da feriti.
https://t.me/RVvoenkor/45709
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
24/05 ore 08:30 aggiornamento
LAPIN (“MA MINO NON AVER PAURA DI TIRARE UN CALCIO DI RIGORE…”)
Ringrazio Emanuele per la domanda che mi ha fatto sul generale Lapin e che mi offre il la per una considerazione a tutto campo su cosa ha fatto ieri. Riprendo dalla risposta che gli ho mandato poco fa, perché è una buona introduzione all’argomento (per chi l’avesse già letta, ho messo --- inizio --- e --- fine ---).
Prima però una considerazione, che parte dal “calcio di rigore” che non bisogna avere paura di tirare. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore… dipende. In guerra si giudica e anche per una rimessa laterale. Cito Suvorov, a sua volta citato da questo canale telegram:
“Un minuto decide il corso di una battaglia, un’ora il successo della campagna, un giorno il destino di un impero” (Одна минута решает исход баталии; один час — успех кампании; один день — судьбу империи.)
https://t.me/rusich_army/8994
Non la metterei giù così tragica, specialmente nelle condizioni attuali. Ma non siamo molto lontani dal vero.
Si tratta di un fattore COLLETTIVO, che riguarda un’intera compagine di esseri umani che non si sono scelti e che si trovano uno accanto all’altro a fare non si sa bene cosa di preciso, fuorché sparare e non restare ammazzati.
Che è un fattore MATERIALE, chi quanto cosa dove come, ma anche PSICOLOGICO (o spirituale se vi piace, in opposizione binaria alla denotazione precedente). Chi combatte o ha combattuto sa a cosa mi riferisco. Puoi prepararti all’incontro, puoi allenarti quanto vuoi, puoi essere tutt’uno col sacco o cintura nera IV dan andata avanti a pane e kata (uso terminologie da secolo scorso, lo so, ma di quello son figlio, ora nelle palestre si fa altro…), poi però ti trovi sul ring, sul tatami, in strada, contro uno che ti mette PAURA. E hai PAURA. Non ci son cazzi. E lì o sai gestire le emozioni, o ti scopri che sai farlo per qualche gene trasmesso o infusione dall’alto, o ti traballano le gambe, te la fai addosso, e commetti la cazzata.
Poi ti rialzi e ti riprendi, forse. Riprendi la situazione per i capelli, recuperi lo yuko o il waza-ari, o i punti persi. E magari vinci anche. Oppure niente. La cazzata è troppa, irreparabile, e ciao.
In guerra all’elemento individuale si somma, si MOLTIPLICA, funge da fattore moltiplicatore, l’elemento collettivo. Dal caporale maggiore al generale lo scopo principale della loro presenza è gestire questo, come dice con parole decisamente MIGLIORI Leone Tol’stoj. E che purtroppo non riesco qui a recuperare.
Se riescono, nessun merito, in genere. Anzi dovere. Se non riescono, colpa loro. Come sul lavoro, niente di più, niente di meno. Quindi mi dispiace ma Mino beviti un grappino, prima di tirare quel calcio di rigore (un mio amico che studiava pianoforte diceva che prima di un concerto aiutava…). Ma sappi che il giocatore, purtroppo, si giudica ANCHE da questo, oltre che dal coraggio, dall’altruismo, e dalla fantasia…
Ciò detto, breve riassunto di chi è LAPIN:
--- inizio ---
Lapin è un generale molto valido. Tralascio il curriculum pre-SVO e vado direttamente a quest’anno:
- Sempre in prima linea (il che di per sé vuol dire tutto e non vuol dire nulla, ma intanto c'è chi non lo fa),
- Protagonista della liberazione di Lisichansk e di tutto quell'importante spostamento verso ovest del fronte orientale che aveva fatto ben sperare in una liberazione, oggi, non di Artemovsk ma di Kramatorsk e Slavjansk.
- Con un ottimo, diretto, rapporto coi suoi soldati, a differenza di Mascellone (ops Zaluzhnyj) troppo intento, quando era in salute (ieri pare sia uscito dal coma) a fare le scarpe al patàca (che sarebbe poi Zelenskij)
Lapin è un generale russo. In tutti i sensi. Anzi, sovietico. Perché se è vero che riprende certe caratteristiche di Kutuzov, per esempio, per come ce le ha trasmesse Tols'toj, è vero anceh che "golubchik" (piccioncino) non lo dice al principe Andrej, ma a tutti gli uomini di cui è responsabile. In questo, generale sovietico, dove non si ha paura a dire ancora tovarish prima del grado. Anche perché quando si combatte spalla a spalla, o si è compagni o è meglio cominciare a correre.
Accade però Balakleja. Chi deve pagare? Il capo. Soluzione sovietica. In realtà, durante la II guerra mondiale per molto meno c'era la fucilazione sul posto. Non a livello di generali, ma quasi. Doroga na Berlin, La strada verso Berlino, che si trova su youtube anche integralmente, mi sembra sottotitolato in inglese, è un bellissimo film di qualche anno fa, dove un ragazzo viene condannato a morte per un reato che noi definiremmo opinabile. Poi da lì parte tutta la storia di questo ragazzo e della guardia che lo deve scortare, un altro ragazzo, fino a Berlino. Bel film.
Excursus a parte, deve pagare il capo. Chi è il responsabile? Paghi. Naturalmente, lì ci poteva essere anche Zhukov. Non sarebbe cambiato nulla. Anzi, a dirla tutta, è stato LAPIN a bloccarli tutti sulla linea SVATOVO - KREMENNAJA. Poche palle. Ha dovuto, e in completo affanno, riprendere per i capelli una situazione che stava degenerando, ridisegnare una linea di fronte sostenibile, riorganizzare sulla stessa una linea di difesa, minimizzare le perdite, prendersi cura dei civili che volevano evacuare, eccetera.
Ma ciò non lo ha esentato da finire nello "scannatoio" aziendale per la scenetta col padrone che gli ha consegnato a mano, senza raccomandata, la "lettera di richiamo", dicendogli senza farsi sentire dagli altri di farsi un po' da parte. Questa almeno l'idea che mi son fatto.
Generale, obbedisco. Come Garibaldi. Ma non è andato a Caprera col sacco di fagioli.
--- fine ---
Riprendo da qui. Lapin è rimasto nelle retrovie, al riparo dai riflettori, svolgendo lavori che probabilmente definiremmo umili, o umilianti per un generale. E ha aspettato il suo momento. Che UFFICIALMENTE è arrivato ieri.
Dico e sottolineo UFFICIALMENTE perché PUTIN, un mese fa, nella sua visita lampo nel DONBASS, si è fatto ricevere al comando generale non da un generale qualunque, o da quello sulla bocca di tutti, ma… indovinate un po? Da LAPIN! Questo il filmato
https://www.youtube.com/watch?v=DR7Mi6NOQBQ
Putin sappiamo tutti essere di ghiaccio, quando vuole. La memoria corre a qualche funzionario ripreso mentre tremava, in attesa del cazziatone, liquidato con due parole gelide, e ripreso pure perché si era tenuto la penna.
Un mese fa non solo ha voluto Lapin a fargli gli onori, ma alla fine gli ha stretto la mano. Generale sull’attenti con mano destra ferma nel saluto che scende e stringe la mano al presidente che gliela offre. Quel gesto voleva dire più di tante parole.
E veniamo a ieri. Quei deficienti protagonisti della disfatta-bis dopo Artemovsk, ieri, hanno offerto al generale l’occasione di rinascere militarmente. Di rifarsi. E qui potrei fare un altro parallelo con Kutuzov, chiamato, espulso, richiamato. E’ solo una suggestione, ma è bello pensarla.
Perché il 22, mentre avanzava in prima linea e incitava i suoi uomini a seguirlo, e il telefonino lo riprendeva con alle spalle lo stemmino della bandiera dell’URSS, il generale LAPIN è rinato.
La rappresaglia nazista si è fermata, fortunatamente, a un morto, della difesa territoriale che stava cercando di tenere in attesa di rinforzi, a scritte sui muri “Per Bachmut”,
https://t.me/RVvoenkor/45717
a nove civili ospedalizzati, di cui tre in rianimazione e a cinquecentocinquanta sfollati che presto faranno ritorno alle loro case.
https://t.me/WarDonbass/113241
Non solo gli è stato impedito di fare ulteriori danni, ma
- Alle 2 di notte i centri abitati erano stati tutti liberati
- Alle 8.30 di ieri mattina il gabbiotto al confine era stato liberato
- Alle 3 del pomeriggio la feccia era stata completamente ripulita
E, in tutto questo, NON UN SOLDATO MORTO DA PARTE RUSSA, mentre le perdite fra le fila ucraine ammontano a 3/4 delle canaglie partecipanti alla rappresaglia (che su un totale di 120 fa 90)
https://t.me/vysokygovorit/11728
et
https://t.me/namarshe/5843
Non solo, ma ritornando al ring di cui sopra, questa rappresaglia finita malissimo si è rivelata un boomerang perché ha consentito di individuare falle sistemiche e porre ad esse rimedio, con priorità assoluta.
https://t.me/namarshe/5844
Onore al compagno generale! Onore a una “vecchia” scuola che di vecchio ha solo la nostalgia del futuro. Onore a Aleksandr Pavlovich Lapin, figlio di operai che non ha dimenticato mai né le sue origini, né il suo primo compito attuale. Cosa che i generali NATO non potranno mai capire.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
23/05 ore 23:30 aggiornamento
DALLA DISFATTA AL RIDICOLO
Ennesimo boomerang mediatico per il regime di Kiev, dopo ARTEMOVSK. Doveva essere un mordi e fuggi, doveva essere una toccata e fuga. Alla fine questa è la fine misera che è toccata alla rappresaglia nazifascista iniziata ieri:
https://t.me/boris_rozhin/86704
et immancabile dito medio
https://t.me/RVvoenkor/45701?single
Il ridicolo. Un ridicolo costato:
2 MaxxPro
2 HMMWV M1151A1
1 HMMWV M1152A1
Tutto questo di fabbricazione NATO oggi trofeo di guerra esposto al pubblico ludibrio. Più:
1 blindato ucraino KRAZ
1 blindato polacco AMZ Dzik-2
Più autoveicoli, lanciarazzi spalleggiabili, armamenti leggeri, eccetera
https://t.me/boris_rozhin/86709
Un ridicolo che ha servito un assist formidabile al Generale LAPIN, resuscitato dalle stalle alle stelle e che emerge da questa vicenda come il vero eroe fra le sue truppe. Qui mentre comanda direttamente sul campo le operazioni
https://t.me/boris_rozhin/86726
e qui mentre posa accanto al trofeo di guerra NATO
https://t.me/boris_rozhin/86702
Lapin caduto in disgrazia dopo Balakleja, Lapin ora assurto a eroe. Grazie all’ennesimo tonfo di squadracce nazi al comando di servizi segreti e generali ancor più imbecilli di loro.
ARTEMOVSK
Questo, mentre a nord, “ai fianchi”, i russi hanno pure contrattaccato e si sono ripresi due postazioni precedentemente cedute
https://t.me/ukraina_ru/149967
e le forze armate ucraine nel loro bollettino serale per la prima volta da nove mesi a questa parte non parlano più di “Bachmut”
https://t.me/RVvoenkor/45708
Andando oltre una comunicazione ufficiale della sua perdita che, ormai, è data per implicita.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*******************************************************
23/05 ore 18:30 aggiornamento
KTO TERMINATA, TERRORISTI LIQUIDATI
Alle 16:44 ora italiana il presidente della regione di Belgorod dichiarava concluso il regime di KTO. L’Operazione Anti-Terrorismo era terminata.
https://t.me/RVvoenkor/45653
L’intero quadrante teatro degli scontri di ieri e oggi è tornato sicuro, oltre il 75% dei partecipanti a questa operazione suicida è stato liquidato:
https://t.me/namarshe/5843
Cominciano, fra l’altro, a essere pubblicati i primi video dei soldati morti coinvolti in questa operazione, TUTTI UCRAINI (sarà stato un caso, ma i famosi “partigiani russi”… son stati i primi a svignarsela e, a giudicare dal dato sopra indicato del 75%, evidentemente non erano la maggioranza dei partecipanti all’azione)
https://t.me/polk105/7121
E compaiono anche le armi finite in mano russa usate per l’operazione, tutte di fabbricazione NATO:
https://t.me/RVvoenkor/45658
Fra le strade di questi paesini regna un clima irreale,
https://t.me/RVvoenkor/45654
in attesa che i cittadini evacuati per precauzione facciano ritorno alle loro case.
Aggiornamenti dagli altri fronti a seguire stanotte.
********************************************************
23/05 ore 13:30 aggiornamento
RESIDUI DI RAPPRESAGLIA, REGIME ALLA FRUTTA?
Già stamane, fortunatamente, arrivavano le prime conferme che i centri abitati erano tutti sicuri. Non lo erano altrettanto le vie di comunicazione, intorno alle quali risultavano appostati ancora groppuscoli del battaglione nazi mandato ieri in rappresaglia.
https://t.me/ukraina_ru/149850
Emergono inoltre altri dettagli, come la tattica delle forze di reazione di agire sui terroristi DOPO averli attirati in profondità per 5 km, così da rendere loro impossibile la ritirata in tempi brevi.
https://t.me/condottieros/442
Le forze militari numericamente maggiori erano a 60 km, ma tutte le unità della guardia nazionale entro 40 km hanno risposto subito al segnale di allarme e sono intervenute immediatamente. Subito dopo è arrivata la colonna di mezzi che è entrata in azione insieme all’aviazione (droni, elicotteri, aerei):
https://t.me/namarshe/5830
Sono iniziati gli scontri in seguito ai quali i nazisti, persi banalmente i mezzi di locomozione, hanno iniziato a ritirarsi in piccoli gruppi cercando rifugio nelle case dei centri abitati limitrofi al confine. Quello più problematico è stato il piccolo abitato di KOZNIKA, dove ieri notte FSB e unità speciali li hanno espulsi con successo.
https://t.me/polk105/7104
12 feriti, danni a 29 case e a 3 autovetture quello che gli squadristi son riusciti a fare:
https://t.me/RVvoenkor/45624
La pulizia di questa feccia è ancora in corso, ma da stanotte tutta fuori città, negli spazi verdi a ridosso del confine
https://t.me/namarshe/5829
Zona in cui ancora adesso si avvertono spari e segni di scontri a fuoco:
https://t.me/RVvoenkor/45643
e dove tutt’ora proseguono le azioni di disturbo degli squadristi
https://t.me/RVvoenkor/45641
Il bilancio del ministero della difesa russo circa le perdite inflitte è
- Oltre 70 squadristi
- 4 blindati
- 5 pick-up
https://t.me/mod_russia/26773
Considerando che
- l'impatto di questa azione sulle altre azioni in corso sull'intera linea di fronte è NULLO
- l'azione si è conclusa decisamente "sovsem ne tak", come dicono i russi, ovvero decisamente non come i proponenti se l'aspettavano
- anche questa operazione ha avuto un costo, di diversi milioni di dollari considerando le perdite subite,
- ha provocato solo per puro caso non morte, solo distruzione, ed
- è servita essenzialmente a darsi un tono dopo la disfatta di ARTEMOVSK, per quello che è servita, peraltro... e, non da ultimo,
- tale "tono" è stato dato in pasto ai media occidentali, ma anche qui il tutto è avvenuto senza la desiderata enfasi, forse perché aspettano tutti la "kontrastup" vittoriosa,
L'idea di un regime (e di una direzione NATO) alla frutta è ciò che traspare a oltre 24 ore di distanza. Più ancora di quando l'etere è stato inondato di immagini di bandiere russe e wagner sulle macerie dell'ultima casa di ARTEMOVSK. Vedremo cosa ci attenderà nel futuro immediato.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
******************************************************
23/05 ore 08:30 aggiornamento
TERRORISMO DI STATO
Un Maxxpro, quel bestione blindato da oltre 20 tonnellate fornito in 200 unità dalla NATO ai suoi sudditi di Kiev, costa nella versione base 550.000 dollari.
https://www.maximonline.ru/nauka-i-tekhnika/chto-soboi-predstavlyayut-broneavtomobili-international-maxxpro-kotorye-ssha-peredadut-ukraine-id839913/
Lo stesso bestione verniciato con le croci Wermacht e lasciato pressoché intatto ieri durante la ritirata dei terroristi.
https://t.me/RVvoenkor/45602
Non è vero, è un “fejk”, tutta propaganda russa, noi non c’entriamo nulla. Ebbene, questi coglioni, perché poi oltre a essere peggio delle bestie per fare quel che han fatto sono state pure stupide nella loro immancabile, quotidiana, autocelebrazione mediatica, ieri si sono filmati prima di partire per la loro rappresaglia.
https://t.me/RVvoenkor/45611
Un intero battaglione, non due pick up buttati a caso. La stessa forza d’urto che aveva sfondato a Balakleja. Senza dietro nessuno, tuttavia. Solo per seminare panico e terrore.
Noi italiani, qualcosa di terrorismo, ma proprio qualcosina, ne capiamo. Il massimo che siam riusciti a mettere oltre l’artiglieria leggera, e non era neppure terrorismo, ma un’azione dimostrativa, furono Toni e Bepi che si fecero un blindato in casa ed ebbero l’ardire di portarlo in Piazza San Marco. “Demo Toni, casso”… “Ghe sbocio Bepi, ’sta mona de ciave, te go dito”… E non fu neppure terrorismo, ma ero lì in quegli anni e me ne accorsi perché, quella mattina, gente con gli anfibi e il passamontagna popolava tutte le calli intorno alla piazza e a momenti fermava anche me per kefia e faccia sospetta.
Fuori dalla caricatura di esercito sopra citata, questo era esercito. Questi non erano scappati di casa messi insieme per caso, ma un’unità fatta e finita. Questa non era un’azione dimostrativa, ma una rappresaglia di guerra. E sì che, porca miseria, “Sulla linea gotica / anche un ragazzino sa / che la nube sui tornanti / al paese porta pianti”… qualcosa dovremmo capirne anche noi, di rappresaglie.
Terrorismo di Stato, con alcune sacche ancora da liquidare oggi, visto che i resti di queste canaglie, abbandonato o distrutto tutto quell’armamentario di cui davano sfoggio nell’autocelebrazione iniziale, si sono asserragliati in alcuni punti abitati e procedere a testa bassa è impossibile.
https://t.me/WarDonbass/113055
Идёт зачистка, “si sta facendo pulizia, si bonifica”… ma con i civili come ostaggio non è semplice.
Di più non si sa, a parte la comunicazione sopra citata del governatore, perché in regime di KTO, di operazione antiterroristica, le notizie passano col contagocce. Vedremo gli sviluppi.
DAL FRONTE
Passata la buriana di ARTEMOVSK, e con la linea di fronte temporaneamente assestatasi, i russi stan procedendo ad AVDEEVKA per portare a casa lo stesso risultato.
https://t.me/RVvoenkor/45619
Negli ultimi giorni ci sono stati avanzamenti a nord, ammessi dagli stessi militari del regime di Kiev. Avdeevka è e resta la porta d’ingresso principale a DONECK. Per quanto dietro ci siano decine di migliaia di uomini e di mezzi a impedirlo, è ora di spostare più avanti questo vulnus. Vedremo se ce la faranno e in quanto tempo ancora.
Intanto, ieri notte a ORECHOVO e a TOKMAK ci sono stati attacchi ucraini. Nel primo caso con un notevole movimento di carri armati (cartina qui).
https://t.me/RVvoenkor/45606
Alla mattina, nulla di nuovo, anche perché è da ieri notte che l’artiglieria russa non dà tregua ai loro movimenti e, insieme all’aviazione, colpisce qualsiasi cosa cerchi di alzare la testa dalle trincee e dai bunker dove è rintanata.
https://t.me/ukraina_ru/149828
L’attivazione delle unità mobili di ieri notte, si è così fermata. Azione congiunta di artiglieria e aviazione russe ancora in corso, in piena modalità: “Работаем, братья!”
https://t.me/ukraina_ru/149830
Šutki končilis’. Gli scherzi sono finiti anche qui.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
22/05 ore 18:30 aggiornamento
ENNESIMA, TENTATA, RAPPRESAGLIA NAZIFASCISTA
Ringrazio davvero il padreterno di avere un lavoro, che mi tiene quotidianamente impegnato per oltre otto ore ogni giorno. E quando dico impegnato dico che non puoi correre dietro ai container pensando ad altro. Così, anche oggi mi sono risparmiato tonnellate e tonnellate di isteria collettiva sui canali telegram russi per quanto accaduto. La sanità mentale ne giova, così come quel minimo di lucidità per riportare sinteticamente l’accaduto senza sbrodolare in fejk.
Soggetto: questi bastardi nazisti
https://t.me/RVvoenkor/45581
et
https://t.me/voenkorKotenok/47805
facenti parte dei gruppi Azov, Kraken, RDK, Legion svoboda rossii.
https://t.me/voenkorKotenok/47793
Con
2 carri armati
2 altri cingolati
9 macchine blindate
https://t.me/voenkorKotenok/47801
Predicato: sconfinamento in territorio russo, come già accaduto non molto tempo fa. Questa volta, però, pur mantenendo un profilo bassissimo e numeri contenuti (per volta), il gruppo ha assunto una certa consistenza.
Rappresaglia diretta a TRE CENTRI ABITATI attaccati al confine nella regione di BELGOROD: KOZNIKA, GLOTOVO, GORA-PODOL,
https://t.me/polk105/7089
fino a raggiungere la città immediatamente dopo di GRAJVORON
https://t.me/rus_bakhmut/19705
Qui un’animazione su carta geografica di questa azione terroristica:
https://t.me/rybar/47421
Risultato: azione fermata subito dopo lo sconfinamento prima che riuscisse a fare danni gravi come qualche mese fa.
I russi hanno subito dichiarato il regime di AZIONE ANTITERRORISTICA (KTO). FSB e Guardia nazionale, aviazione e carristi si sono messi in moto, accerchiando i nazisti e costringendoli, i più fortunati, a fare marcia indietro.
https://t.me/RVvoenkor/45580
Il bilancio della loro tentata rappresaglia è di OTTO CIVILI FERITI e nessun morto, fortunatamente.
https://t.me/boris_rozhin/86564
Ma torniamo all’accerchiamento. E’ stato localizzato a KOZNIKA. E’ lì che i soldati ucraini sono rimasti intrappolati e divenuta facile preda dei cecchini delle forze speciali appostati ovunque intorno.
https://t.me/polk105/7094
Inizialmente si parlava parlava di TRENTANOVE NAZISTI UCCISI e ALCUNI prigionieri. Successivamente la cifra era corretta a TRENTA NAZISTI UCCISI e DUE CARRI ARMATI distrutti
https://t.me/RVvoenkor/45586
Da notare che le ff.aa. ucraine avevano subito rivendicato l’azione e poi, vedendo la malparata mediatica, negato ogni partecipazione alla stessa.
https://t.me/polk105/7092
Del resto, chi non ha al giorno d’oggi un carro armato parcheggiato sotto casa?
Intanto, i villaggi interessati son stati fatti evacuare così da consentire alle forze speciali di ripulire la feccia eventualmente rintanata da qualche parte in attesa che si calmino le acque.
https://t.me/ukraina_ru/149765
Fossi un russo, comunque, non mi preoccuperei del fatto che non ci sia una muraglia cinese frapposta fra le due linee di confine, sicché sia possibile, specialmente per chi ha 500 satelliti a disposizione tutti incentrati a trovare falle locali, sfondare e tentare la rappresaglia. A questo livello non è materialmente possibile impedirlo. Poi, per l’amor del cielo, tutto si può e si deve migliorare. Le forze di pronto intervento, peraltro, son state straordinarie e hanno svolto un lavoro eccellente.
Fossi un russo, mi preoccuperei più del fatto che una notizia del genere ha dato adito ovunque a un’isteria di massa, a fejk prodotti dall’ufficio propaganda di KIEV con canali creati ex novo per l’occasione e rimbalzati TROPPO, TROPPO senza essere verificati.
https://t.me/RVvoenkor/45576
et
https://t.me/RVvoenkor/45579
Obbligando i canali più attendibili a smontare i fejk prima ancora che a cercare di analizzare quanto avvenuto e quanto in corso, confutando puntualmente il tutto.
https://t.me/boris_rozhin/86559
Non è la prima volta che accade. Su questo, la NATO in otto anni ha creato uffici propaganda in grado di creare rumore, dal nulla, tanto e tale da disorientare chi dovrebbe fare buona guardia anche su questo.
Ma come diceva la mia povera bisnonna a mia madre bambina che piangeva per essere mandata a battere il grano scalza e le facevano male i piedini, anche i russi prima o poi “si faranno la cuppa”, ovvero il callo. Così come ce lo faremo anche noi.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
****************************************************
22/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
In città procedono i lavori di sminamento, necessari a mettere in sicurezza l’intera area prima di inviare sul posto periti per quantificare danni, e redigere un primo piano di ricostruzione.
https://t.me/polk105/7072
Nel frattempo, non accenna a diminuire il flusso di rifugiati nei centri di prima accoglienza dislocati a est. Registrazioni ancora datate oggi:
https://t.me/rus_bakhmut/19690
Fuori città, la situazione per chi si è appostato intorno al perimetro occidentale della città è sempre più drammatica. Infatti, le posizioni che il regime di Kiev è riuscito a conquistare nel corso della cosiddetta “controffensiva” sono oggi oggetto di tiro incrociato, e non ritirarsi da lì comporta, ogni giorno, un tributo di vite umane non indifferente. Tuttavia, nessuno ha il coraggio di togliersi anche da lì, di dare l’ordine di ritirata da quei posti che, solo qualche settimana fa, nella testa di qualcuno sarebbero dovuti essere il trampolino di lancio per accerchiare i russi. I comandanti sono inesistenti, nessuno si vuole assumere la responsabilità, e allora stanno lì, a farsi colpire.
https://t.me/WarDonbass/112946
Nel complesso, le azioni offensive non sono ancora iniziate verso ovest ma le premesse, per il regime di Kiev, promettono ben poco di buono.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
22/05 ore 08:30 aggiornamento
CHI L’HA VISTO?
Questa è La domanda, oggi, per chi segue queste drammatiche vicende costantemente. Il riferimento non è SOLO a uno o due generali stranamente silenti. Il riferimento è a un intero gruppo dirigente che non c’è, o se c’è è da un’altra parte, in tournée, a replicare sempre più stancamente il proprio spettacolo. Chi l’ha visto? è riferito a un Paese diviso, martoriato, fatto a pezzi proprio da quel gruppo dirigente, da quella cricca al potere, a oggi “non pervenuta” nonostante i continui appelli di un popolo sempre più abbandonato a sé stesso, dopo esser stato infilato a forza in un tunnel in fondo al quale l’unico spiraglio di luce lascia già intravedere la scritta “macello”.
In quest’ottica, capire se Mascellone è stato colpito a inizio maggio a Pavlograd
https://t.me/JokerDPR/458
quindi trasferito d’urgenza in un ospedale per gente di rango a Kiev dove avrebbe subito diverse operazioni, versando in stato di coma lui e il comandante della difesa territoriale Tancjur
https://t.me/namarshe/5800
poco importa. Così come poco importa capire se sia attendibile il video tirato fuori ieri ma già in rete dal 19 maggio dove lui apparirebbe, ritornerebbe, con un “videomessaggio” a un Istituto nella “giornata della scienza”
https://www.youtube.com/watch?v=qXCkzVA0hBY
importa ancora meno.
Anzi, come nota Rozhin, questo video porrebbe più domande che risposte, a ben vedere.
https://t.me/boris_rozhin/86462
Come i videomessaggi in VHS di Bin Laden… chissenefrega. Una presenza così è inutile. Quel che conta è l’assenza. E’ il VUOTO che esiste A PRESCENDERE DALL’ESISTENZA FISICA DI QUESTI PERSONAGGI. Come del resto a casa nostra: siamo regolarmente dotati di un governo da oltre dieci anni, dal piantillo della Fornero in diretta. Ma non c’è mai stato così tanto vuoto nella storia dell’Italia repubblicana.
Ecco allora che il “Chi l’ha visto?” può applicarsi anche tranquillamente a un imbecille trasportato in giro dai mezzi dei suoi padroni, che lo scorrazzano in Europa, poi a Dubai, poi in Giappone. Mentre LA città su cui la sua stessa retorica aveva impostato la battaglia campale dell’esistenza del proprio Paese, del proprio popolo, del proprio avvenire cadeva in mano russa. E a domanda precisa rispondeva “I think no”, boh, non so, tanto non c’è più nulla, solo macerie (ma va?), esiste nei nostri cuori… replicando lo schema tipico dei femminicidi, roba mia, o mia o di nessun altro, perché o è con me o non è.
Il “Chi l’ha visto?” può applicarsi anche al generale Syrskij, incaricato dal regime di far eseguire materialmente gli ordini NATO nell’area. Il suo piano di attaccare ai fianchi in una situazione già compromessa era talmente idiota che chiunque sapeva non potesse funzionare. Persino lui stesso. Ma ai padroni non si può dire di no, nevvero? Quindi tutti a crepare, e a COPRIRE QUEI MORTI CON LA MENZOGNA: ANCORA IERI, SOSTENENDO CHE UNA “PICCOLA PARTE DI BACHMUT” ERA ANCORA DIFESA E COSTITUIVA LA PIAZZA D’ARMI INDISPENSABILE AL PIANO DI CONTRATTACCO CHE AVEVA GIÀ SEMIACCERCHIATO LA CITTÀ.
https://t.me/ukr_leaks/5874
Certo che il “Chi l’ha visto?” può applicarsi anche a un GENERALE, non al primo cazzaro da bar sport il lunedì mattina, che si permette di dichiarare cose talmente deliranti.
Questo mentre poveri cristi vengono presi a forza ogni giorno e sbattuti al fronte, e altri paraculati passano le loro notti in balera come niente fosse. Scene edificanti, mignottone annesse, dalle peggiori balere di Odessa:
https://t.me/ukraina_ru/149595
Mi veniva in mente, nel vederle, non mi ricordo più chi e il suo pezzo su una testata nazionale dove sosteneva il “ruolo positivo” di queste notti brave, di giovani contro la guerra, ripreso mi pare anche da chi, interpretando il tutto in chiave quasi “anarchica” (nel senso letterale, non politico, del termine), intravedeva in ciò un primo “moto di ribellione”…
E’ passato quasi un anno da quell’articolo. Chi è predestinato dal proprio conto corrente a essere sbattuto al fronte, ci va. Chi è predestinato dal proprio conto corrente ad avere il paraculo, passa i propri sabati sera così. La guerra si è rivelata un affare miliardario per un’intera borghesia compradora. La stessa che popola le stanze di quella specie di parlamento illegittimo, perché eletto in concomitanza di leggi sempre più liberticide e repressive dal 2014 a oggi, che risponde al nome di Camera dei fasci e delle corporazioni, pardon, di Rada. La stessa che popola il palazzo presidenziale e quelli del potere burocratico, dove il valore di un timbro consente ai loro pargoli di continuare a fare la bella vita.
Non ci sono ribellioni, fra la “gioventù dorata” figlia del regime. Non ci sono marce della pace. Non ci sono nemmeno megaconcerti di figli dei fiori. Non siamo nel Paese a stelle a strisce mezzo secolo fa. Il “Chi l’ha visto?” si potrebbe applicare tranquillamente anche a loro. Qualora fosse una classe dirigente. Ma siccome è la classe dirigente che si supporrebbe “a venire”, ma che sa benissimo che non verrà mai, perché sarà spazzata via insieme al lerciume che la mantiene, per il momento se la gode. E quel che non dilapida, lo sta già mettendo via in qualche conto all’estero. Quando verrà il momento dell’esilio dorato in qualche capitale europea.
In ultimo forse, “Chi l’ha visto?” è una domanda che il popolo ucraino non si pone più. Cominciando a porsi, in silenzio, altre domande, a partire da quella che suona familiare a ogni latitudine: “Che fare?”. Vedremo.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
21/05 ore 22:30 aggiornamento
DOPO ARTEMOVSK, STRADA IN SALITA
Carta aggiornata di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/21/20230521230432-c121380d.jpg
Nell’ingrandimento a destra ci mostra i prossimi due ostacoli a ovest: Chromovo e Krasnoe. Un lancio di canale telegram ci comunica che si è già iniziato a combattere e che i russi avrebbero già iniziato ad avanzare.
https://t.me/polk105/7043
Un altro canale ci comunica che CHROMOVO ormai, completamente esposta al tiro da Artemovsk, sarebbe stata evacuata e divenuta terra di nessuno.
https://t.me/namarshe/5815
Dati importanti, certo. Ma diamo ancora una volta un occhio all’altimetria:
https://t.me/namarshe/5811
La striscia azzurra ha in centro ARTEMOVSK. A sinistra, un gruppo di colline che dominano la valle dove si trova la città appena liberata. Lì era già stata approntata la linea di difesa. Lì si sarebbero dovuti ritirare da dicembre. Si vede chiaramente, grazie a questa cartina, il vantaggio tattico-strategico di tenere quella posizione a monte, al posto di quanto è stato sinora fatto.
E diamo un occhio alle truppe del regime di Kiev ancora in loco:
https://t.me/boris_rozhin/86461
Immagine tratta da questa carta fatta niente male:
https://карта-сво.рф/
Ammassate all’inverosimile, sia che siano truppe speciali o semplici ragazzi come questo, fatto prigioniero e ora intervistato
https://t.me/RVvoenkor/45506
Parla di armi vecchie, di prima linea senza alcuna preparazione, di morti, di disertori, di “mercenari” NATO che li comandavano, inglesi e polacchi.
Strada in salita. Ci aspetta un’estate MOLTO calda.
Aggiornamenti a seguire domattina.
*****************************************************
21/05 ore 12:30 aggiornamento
Approfitto di questo momento per rispondere ad alcune domande importanti sollevate da Mir, Faber e Giorgio, che ringrazio molto. Mentre cercavo di articolare la risposta, mi rendevo conto che per i temi trattati il testo poteva risultare utile a fare un punto generale della situazione, pertanto ho deciso di portarlo in primo piano e di fruizione collettiva. Buona lettura a tutti e a stasera.
Carissimi Mir, Faber e Giorgio,
Grazie a voi e buona domenica!
Parto dalle domande di Giorgio. Cerco di tenermi prudente, ho appena fatto una ricerca con qualche parola chiave e non ho trovato alcuna fonte ufficiale circa le perdite russe ad Artemovsk. Secondo me per due motivi:
1. la sua liberazione è stata affidata a una compagnia essenzialmente privata, i cui "numeri" non rientrano nelle statistiche ufficiali. Anche se poi, ai combattenti entro tali fila, spettano tutti i diritti dei veterani dell'esercito regolare, ivi compresi quelli economici in caso di morte o invalidità e quelli militari parlando, per esempio, di decorazioni e medagli al merito.
2. segreto militare per cui spiattello ai quattro venti quanto infliggo al nemico e tengo per me quanto perdo.
Diciamo però che la prima motivazione vizia strutturalmente tutto il resto. E' come se dovessi chiedere statistiche sulle ore lavorate e capire quante siano in busta e fuori busta a un padrone senza mandare un ispettore del lavoro ma affidandomi al suo "buon cuore".
Vengo quindi alla tua domanda e mi affido allo sfogo del sig. wagner. Il quale si lamentava, quando andava in onda la sceneggiata delle munizioni che mancavano, che il rapporto morti russi / morti regime kiev + "mercenari" NATO era SCESO a 1:5.
Il che significa che, implicitamente, fino ad allora doveva essere 1:6, 1:7.. 1:10.
Atteniamoci all'1:5 e sicuramente, a questo punto, le perdite effettive saranno inferiori (poi vengo anche a questo punto importante, ovvero del perché lo ritengo aldilà delle dichiarazioni). Cinquantamila diviso cinque fa diecimila. Mi sembra l'ordine di grandezza più realistico e il numero di massima. Fossero stati di più, sicuramente il sig. wagner avrebbe montato tutto quel cinema MOLTO prima.
Veniamo ora al perché di quel rapporto. Essenzialmente si è trattato di guerra urbana, e non guerriglia urbana. Come Mariupol', di cui Faber sottolinea essere il 20 maggio 2022 il giorno della resa degli ultimi squadristi ad Azovstal', PEGGIO di Mariupol'.
I motivi ce li siamo un po' detti. Città chiusa per metà dal mare e per metà dai russi che si eran ricongiunti a nord, una botta a destra, una a sinistra e una al centro, in totale assenza di approvvigionamenti e rinforzi, per gli squadristi di Azov e le unità speciali mandate a immolarsi c'era ben poco da fare.
Artemovsk no. Faceva parte di una linea difensiva, anzi tutto, molto SOLIDA, come ci comunicano gli hacker diffondendo piani difensivi del 2021, NON LASCIATA AL CASO. Ma andiamo con ordine.
Il sig. wagner dice dopo 224 giorni. Affido per pigrizia a un foglio di calcolo il compito di fare 20/05/23 - 224 = ed esce 08/10/22.
Vado allora a vedermi la cartina di rybar delle 4 del pomeriggio del giorno dopo:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/09/20221009131305-d9b1d83d.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2022/10/09/20221009131304-11129fc2.jpg
Sembrano passati secoli. I wagner avevano appena messo il primo piede ad Artemovsk. E sostanzialmente non sono andati oltre al "piede nella porta" PER MESI.
E' infatti con la liberazione di Soledar a nord e con la contemporanea creazione di una falla a sud della città che si creano i presupposti per una liberazione della città stessa, configurata come un blocco compatto di immobili da trasformare in un'unica linea di difesa spessa decine di km e strutturata in migliaia di scaglioni, peggio di una buccia di cipolla.
Torniamo all'azione dei wagner. La breccia di Soledar ha quindi aperto una falla, ma non l'ha fatta per niente collassare. Ha consentito di costruire una testa di ponte a ovest di Soledar sempre più ampia, così come a botte continue, martellando ininterrottamente, si è riusciti a fare il fianco sud a ovest di Klescheevka verso Chasov Jar.
Contemporaneamente, la linea di fronte si avvicinava alla città da nord e da sud, fino a intaccare lo strato superiore della buccia di cipolla da sud - sudovest a nord - nordovest.
E qui interviene il metodo impiegato, che spiega anche il rapporto 1:5. Noi di solito parliamo di "guerriglia urbana". Forse perché il luogo più congeniale, insieme a foreste non ancora passate al setaccio da diserbanti e visori agli infrarossi, della formula millenaria cinese (Sunzi Bingfa), immortalata dal generale Zhu De e fatta propria da Mao:
敌进我退,敌驻我扰,敌疲我打,敌退我追
Il nemico avanza, noi arretriamo; il nemico si accampa, noi facciamo azioni di disturbo; il nemico è stanco, noi attacchiamo; il nemico arretra, noi lo inseguiamo.
No, qui si è andati avanti sistematicamente. Martellando di artiglieria, disponibile in quantità esponenzialmente maggiore e in quantità tale non solo da azzerare lo svantaggio che di solito spetta agli attaccanti rispetto ai difensori, ma anche portando il vantaggio tutto dalla loro parte. Casa popolare per casa popolare, smantellando metodicamente le postazioni in alto, annullando di fatto qualsiasi possibilità di difesa della posizione, sia dalla posizione stessa che – e il che è fondamentale in condizioni di guerra urbana – da quelle circostanti e, una volta sufficientemente risultativi in questo senso, solo allora procedere all’assalto.
Tornando alla configurazione generale, alla visione d’insieme della città e dei suoi dintorni, con questi presupposti si era creato l'IMBUTO che conduceva allo SCHIACCIASASSI. Preferisco quest'ultima espressione rispetto a quella di “tritacarne” perché, oltre all'immagine di per sé, non è neppure fedele a quanto accaduto. Un tritacarne è fermo. A quest'ora saremmo ancora come ad ottobre. Qui invece lo schiacciasassi si è mosso, c’era una lenta, costante, inesorabile, dinamica che ha posto alla direzione NATO questioni IMPELLENTI. A cui non hanno saputo dare risposta.
Ma torniamo ai russi. A quel punto c'è stato anche il tentativo di chiuderlo, l'imbuto, e la questione, ma così come il tango si balla in due, a litigare si è sempre in due, a maggior ragione a far la guerra si è in due.
E dall'altra parte la decisione, ripeto alla nausea, sciagurata, irresponsabile e criminale al tempo stesso, era quella di buttare nel tritacarne così creato il numero maggiore di carne da cannone ma non mollare "fino all'ultimo ucraino",
Più i russi cercavano di chiudere l'imbuto, più gli ucraini gli frapponevano decine di migliaia di uomini e di armamenti, dilapilando così il "tesoretto" accumulato per la "kontrastup".
La configurazione che si veniva a creare era decisamente OTTIMALE e INSPERATA al tempo stesso, per i russi, consistente nella seguente domanda retorica: perché affannarsi a chiudere una sacca quando la stessa si è trasformata in una VERA E PROPRIA CATENA DI SMONTAGGIO? Funzionante a pieno regime?
Dove i primi uomini e mezzi erano già fermati prima ancora di mettere piede, nell’imbuto, quindi colpiti da nord e da sud lungo la strada, quindi attraverso quel reticolo di strade e case che non avevano ancora preso atto essere la loro tomba?
Già, perché in condizioni di netta superiorità di artiglieria, la superiorità numerica dall’altra parte è praticamente inutile. Anzi, concentrando ingenti forze numeriche in posizioni di debolezza strutturale, si fa soltanto il gioco di chi, a parità di colpi inferti, aumenta esponenzialmente l’efficacia degli stessi.
Ecco perché, in sostanza, caro Giorgio, mi sento di tenere quei numeri come riferimento delle perdite russe in un rapporto prudenziale di 1:5.
Sul dopo, che dire. Ancora adesso (12:30 del 21/5) la propaganda di regime dice che “Bakhmut resiste”…
https://t.me/polk105/7019
esattamente come Mariupol’ un anno fa. Per questo non posso sottacere il crimine occorso, fra gli applausi dell’U-ccidente. Per questo non posso non esprimere giudizi di un certo tipo sui dirigenti militari NATO e sui loro esecutori materiali locali.
L’ulteriore carneficina di soldati ucraini mandati allo sbaraglio ad attaccare i lati dell’imbuto, infatti, non è ancora terminata! Avanti tutta, verso i nidi di artiglieria russi, verso morte certa. Indietro di 105 anni con gli alpini nel ruolo dei soldati del regime di Kiev a crepare in nome di un re a cui faceva troppo schifo ottenere gli stessi territori tre anni prima e senza neppure sparare un colpo.
Cosa può accadere in questa situazione? Difficile entrare nella testa dei generali russi. La logica conseguenza di questo riallineamento a sud potrebbe essere lo stesso a nord, verso Seversk.
Oppure potrebbe essere una prosecuzione da sud verso ovest, ovvero Konstantinovka e Chasov Jar, rinviando la soluzione di tale problema operativo a quando l’intera via di comunicazione che porta a Seversk sia INTERAMENTE sotto tiro russo. Attaccata sia da nord, ovvero da sotto Kremennaja, che da sud, ovvero da territori attualmente non ancora liberati. Ulteriore riallineamento, quindi, e prosecuzione verso Slavjansk e Kramatorsk.
Un analista militare faceva notare, vado a memoria, che i russi hanno MOLTE varianti di piano. Alla fine scelgono al momento, secondo ciò che conviene loro di più valutando la situazione sul campo e le prospettive che la stessa è in grado di offrire. Come nel caso dell’imbuto. Bastava un arretramento ordinato verso ovest, riposizionando la linea da una posizione del tutto inespugnabile, stanti i rapporti di forza di allora, ovvero con centosettantamila uomini e decine di migliaia di mezzi in più. Invece no, e a quel punto i russi non han fatto altro che prenderne atto.
Per inciso. Un’altra cosa da non sottovalutare è l’esperienza acquisita dai militari russi in questo tentativo di imitazione di kontrastup e in questi 224 giorni in generale. I reparti di assalto wagner oggi sono i migliori al mondo per condurre quel tipo di combattimento. Punto. E non per infusione di chissà quale entità superiore o pozione magica, ma perché in 224 hanno acquisito competenze, esperienza, capacità di coordinamento e ottimizzazione degli sforzi da parte di vari settori delle loro unità operative, che non hanno eguali in nessuna parte del mondo. Sui fianchi i russi dell’esercito regolare, in gran parte unità speciali, ma anche in buona parte mobilitati, ovvero parte dei trecentomila, hanno fatto il loro battesimo del fuoco. E sin da subito hanno dimostrato di tenere, di non mollare.
Anche qui, esperti militari russi facevano notare che quando l’iniziativa è nemica, quando è il nemico a decidere quando e dove attaccare, è fisiologico, anzi, è cosa buona e giusta arretrare. La guerra è essenzialmente movimento. Non importa se e di quanto si arretra, ma COME si arretra, cosa si appronta MENTRE si arretra, eccetera. E queste cose, decise sotto i fischi delle pallottole e dei missili nemici, non è scontato che si riesca a eseguirle al primo colpo. A Balakleja andò l’esatto contrario. Qui no. In altre parole, a giovani e meno giovani è stata data una confidenza nelle proprie capacità e nei propri mezzi che prima non avevano.
Concordo infine con Mir: c’è tanta follia in questa storia. I passi successivi potrebbero portare a ulteriori harakiri, a ulteriori mattanze fra le fila delle unità dirette dal regime di Kiev. Per motivi essenzialmente propagandistici, per invertire un consenso in caduta libera con qualche vittoria mediatica da esibire, anziché le figure rimediate anche ieri a margine del G7 in conferenza stampa. Quel “I think no”
https://t.me/ukraina_ru/149448
che suona come l’ennesimo sputo su decine di migliaia di vite del popolo che dice di difendere. “I think”??? “Penso”???? Tu che sei il comandante in capo, tu che vai in giro per il mondo con quel ridicolo pigiama che non è un’uniforme e non è giacca e cravatta, tu che dici tenere fino all’ultimo ucraino… alla domanda “Bachmut è ancora in mano ucraina? I russi dicono sia stata presa…” replichi, non trovi nulla di meglio da dire: “I think no”?
C’è tanta follia in questa storia. Una follia collettiva. E per rispondere all'ultima domanda di Giorgio, che traduce anche il timore espresso più volte da Alfred che saluto, spero tanto non arrivi all'ingresso ufficiale della NATO. Sinora il deterrente atomico ha sempre funzionato. E il deterrente cinese ancor di più. Già ora gli americani sarebbero incapaci di muoversi su quel fronte. Più si dissanguano contro i russi, più pagheranno dall'altra parte.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
********************************************************
20/05 ore 19:30 aggiornamento
20 MAGGIO: ARTEMOVSK E SOLO ARTEMOVSK!
Dalle tre di oggi pomeriggio, data dell’annuncio ufficiale, quella parola, Bachmut, inserita artificialmente dal 2014, non ha più alcun senso. Da un mese, da più di un mese ormai. Ma qualcuno ha deciso di voler far crepare un popolo intero qui. Per niente.
Qualche dato, consegnato come si suol dire, ai posteri:
- 21 brigate delle ff.aa. ucraine annientate
- 10 brigate completamente private di ogni capacità di combattere
- 57 000 morti fra le fila del regime di Kiev
- oltre 85 000 feriti
- oltre 10 000 armamenti del regime di Kiev distrutti
- oltre 50 aerei ed elicotteri delle ff.aa. di Kiev distrutti in cielo
- oltre 6,5 mila mercenari NATO uccisi
- oltre 100 000 armi da fuoco distrutte
- oltre 35 000 trofei di guerra acquisiti dai russi fra Soledar e Artemovsk
https://t.me/namarshe/5783
Non posso dire “Artemovsk libera” perché di Artemovsk ormai non rimane nulla in piedi. Sarà tutto da ricostruire. C’è la cosa più importante: i suoi abitanti. Ancora oggi, 20 maggio, ne sono stati liberati tanti.
https://t.me/rus_bakhmut/19639
Il regime di Kiev, come da suo costume, nega tutto.
https://t.me/RVvoenkor/45432
Buffoni. Peggio. Criminali. Anzi. Merde. Perché avete letteralmente sputato su oltre 140 000 persone fra morti e civili, più quelli che per miracolo sono sopravvissuti. Guardiamo ancora questi numeri. OLTRE CENTOQUARANTAMILA MORTI E FERITI per una città che conta meno abitanti di Busto Arsizio! IL DOPPIO FRA MORTI E FERITI di quelli che ERANO gli abitanti effettivi di quella città. Per una città che non contava NULLA! NULLA! L’hanno usata, casa popolare dopo casa popolare, finché non è stata rasa TUTTA al suolo! Per questo la parola giusta, dopo criminali, è merde umane. Che ora negano, peraltro.
Questa la situazione alle 5 ora locale
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/20/20230520164949-a9d6adba.jpg
QUARANTA unità delle ff.aa. ucraine ora si frappongono fra i russi e le città vicine, come mostra questa cartina.
https://t.me/namarshe/5786
Si, ma perlopiù in campo aperto. Pochissimi agglomerati urbani. Piena possibilità, da parte russa, di impiegare aviazione e artiglieria come se non ci fosse un domani. Per chi gli sta davanti, più che altro. Ultimi residui di una "Invencibile Armada" tale soltanto nella propaganda di regime e nei piani, completamente naufragati, dei "generali", degli "strateghi" NATO che da settembre fanno il bello e il cattivo tempo in quella martoriata terra, ridotta a materiale di consumo in una quotidiana guerra contro la Russia. Una guerra di annientamento, nei loro piani, di distruzione dell'entità statale, di frammentazione, culminata invece con l'annichilimento del loro "ariete" prescelto. Che invece di sfondarsi, si è rotto le corna.
Aggiornamenti a seguire domani.
****************************************************
19/05 ore 22:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Poco più di mezzo km quadrato. Ecco quanto manca secondo il bollettino serale del sig. wagner:
- 500 m di avanzamento
- 330 000 mq liberati
- 0,6 kmq in mano al regime di Kiev.
https://t.me/RVvoenkor/45371
La situazione ai lati della città oggi è rimasta invariata, nonostante gli attacchi continui per cercare di mettere in difficoltà e sfondare.
https://t.me/RVvoenkor/45374
Questa animazione ci mostra, dopo DOMINO liberata, cosa manca, ovvero il quartiere dell’aereo, o SAMOLJOT che dir si voglia.
https://t.me/ukraina_ru/149214
Ultime case popolari, in quantità nettamente inferiore e posizionate in modo completamente diverso rispetto agli altri quartieri. Ultimi assembramenti negli ultimi raggruppamenti di casupole di periferia. In ciò consiste quel mezzo kmq.
A domani, dunque. Aggiornamenti a seguire domani notte.
********************************************************
19/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Nel pomeriggio su quel triangolo di terra rimasto in mano al regime di Kiev si è scatenato, come ampiamente prevedibile, l’inferno.
https://t.me/RVvoenkor/45355
Passaggio di artiglieria propedeutico all’assalto di quello che resta in piedi minimizzando così le perdite. Ed è quello che sta accadendo in queste ore nel quartiere denominato Samoljot
https://t.me/RVvoenkor/45355
GALINA SAN’KO: BREVE STORIA (CON FINALE IGNOBILE) DI UNA SUA FOTOGRAFIA
Questo pezzo nasce da questo breve “telegramma”
https://t.me/ZeRada1/13783
Che ho voluto verificare personalmente e che, purtroppo, è vero.
Galina San’ko, 1904-1981, una delle neanche dieci fotocorrispondenti di guerra (su un totale di quattrocento) nella seconda guerra mondiale.
E’ lei, con la sua telemetro, la donna immortalata nella prima immagine di questo pezzo:
https://dddkursk.ru/number/1428/new/016830/?ysclid=lhuso7csfa912207929
Quarta fotografia:
https://dddkursk.ru/image/new/016830.4.jpg?r87r4j
Questa foto ha un titolo: “Prigionieri del fascismo” («Узники фашизма» ). Fu scattata nella allora Repubblica socialista sovietica di Finlandia-Karelia, liberata nel giugno 1944. La San’ko si trovava sul posto e, venuta a sapere che i collaborazionisti finlandesi avevano costruito un campo di concentramento in loco, decise di recarsi. Lì trovò non solo bimbi della Karelia, ma anche di Leningrado. Foto impiegata durante il PROCESSO DI NORIMBERGA come prova dei crimini nazifascisti.
Vent’anni più tardi, questa foto era divenuta ICONICA. Finiva nelle mostre, sui manuali di storia, anche all’estero. La San’ko moriva nel 1981, qualcuno da lassù l’ha voluta graziare, impedendole di assistere a quanto accadde dopo.
Già, perché questa foto, col crollo dell’URSS, venne tagliata. Di quella serie di divieti, pena la fucilazione, scritti in due lingue, la parte scritta sopra in finlandese scomparve e restò solo quella in russo. A quel punto, quella foto finì come sfondo per messaggi, impaginazioni, didascalie di stampo REVISIONISTICO dove si parlava… di GULAG! (seconda, terza e quarta foto qui)
https://dzen.ru/a/YguKycmLfhb-TgXh
Il peggio, però, doveva ancora venire.
Parliamo di ora un LIBRO DI TESTO.
O.V. GISEM, “Storia: Ukraina e il mondo” (Історія: Україна і світ), X classe, Charkov, Ranok, 2018.
https://uahistory.co/pidruchniki/history-ukraine-and-world-10-class-2018-gisem/
Andiamo ora a p. 165. Basta aprire questa pagina
https://svarog.cx/product/istoriya-ukrayina-i-svit-integrovanyj-kurs-riven-standartu-10-klas-gisem-o-v/
e digitare in basso a sx il numero di pagina, 165 in questo caso.
A destra troviamo, come immagine centrale, questa foto. Si parla di Costituzione dell’URSS (1936) e repressioni staliniane. Questa è anche la versione testuale:
https://uahistory.co/pidruchniki/history-ukraine-and-world-10-class-2018-gisem/53.php
Sotto la foto c’è scritto: “Bambini, prigionieri dei GULAG. Fine anni Trenta” (Діти — в'язні ГУЛАГу. Кінець 1930-х рр.)
“Libro e moschetto”. Dal 2014 erano già passati quattro anni. Il FASCISMO UCRAINO, nel PIENO, COLPEVOLE, SILENZIO EUROPEO E U-CCIDENTALE, oltre a massacrare i popoli del Donbass riscriveva la storia del proprio Paese in chiave fascistico-nazionalistica. Riempiva le teste di ragazzi troppo a Ovest per vedere la realtà dei fatti nelle case distrutte e nei civili ammazzati di questi concetti. Li faceva vergognare dei loro nonni, oltre che dei loro genitori. Operava un genocidio culturale che andava BEN OLTRE i monumenti rimossi. Mentiva sapendo di mentire. Ma DOVEVA mentire, per portare quei giovani a “credere, obbedire, combattere”. E far fare loro la stessa fine delle nostre centomila gavette di ghiaccio.
REVISIONISMO anticamera del FASCISMO, attraverso la storia della MANIPOLAZIONE ignobile di una PROVA, di un reperto PROCESSUALE. E di che processo. Storia culminata con l’ufficializzazione, CINQUE ANNI FA, del nuovo Verbo. Che invece di farsi carne, è servito a creare carne, e da cannone. Nel silenzio complice dell’U-ccidente. Se troveremo questa foto nei libri di storia dei nostri figli con quella immonda didascalia, sapremo almeno da chi avran copiato.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
19/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Questa cartina mostra il prima e il dopo in meno di 24 ore, con la liberazione del quartiere DOMINO e delle zone limitrofe:
https://t.me/RVvoenkor/45338
Il Samoljot è il quartiere da cui parte la freccia sotto, l’ultimo agglomerato di case popolari rimaste. Attaccate da tre lati nella parte nord, resta da chiedersi che senso abbia restare in un ferro di cavallo per farsi ammazzare (cartina e immagini parlano da sole).
https://t.me/namarshe/5750
Nel frattempo, è impressionante vedere come da queste macerie, meglio, dagli scantinati sottostanti, emergano civili in continuazione, e in gran numero. Questo l’ultimo elenco fra ieri e oggi, pagine e pagine. Civili tenuti come ostaggi.
https://t.me/rus_bakhmut/19584
Ai lati della città, infuriano gli attacchi. Senza alcun mutamento significativo. Rozhin riporta, per esempio, le variazioni di un tratto di linea a nord, dall’11/05 (linea blu a sud) al 18/05 (linea blu a nord). Azione non solo fallita, ma che ha compromesso ulteriormente uomini e mezzi già fortemente provati.
https://t.me/boris_rozhin/86244
Nel complesso, ARTEMOVSK si sta sempre più rivelando la metafora dell’intero Paese: fatti saltare gli accordi di MINSK in nome della guerra NATO contro la Russia, quindi ostaggio della guerra NATO contro la Russia, infine completamente demolito in nome della guerra NATO contro la Russia, casa dopo casa fino all’ultima, ucraino dopo ucraino fino all’ultimo.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
19/05 ore 08:30 aggiornamento
SAMOLJÒT (САМОЛЁТ)
In russo, “aereo”. È l’ultimo quartiere da liberare. Ieri è saltato anche il cosiddetto quartiere “DOMINO”, col bollettino serale che riportava:
- 400 m di avanzamento
- 189 000 mq liberati
- <1 kmq in mano al regime di Kiev
Se si guarda la cartina di Brussinf, il voenkor più ansiogeno e più attento a vedere la benché minima perdita di territorio russa e a segnalarla anche con la cronologia se non bastasse,
https://t.me/RVvoenkor/45302
l’ingrandimento in alto a destra segnala bene la situazione.
Stamane Namarshe conferma: Domino saltato, resta solo Samoljòt, con due groppuscoli di case singole. Il regime ammassa truppe, ma non armi che non ha. Solo carne da cannone. Su CHASOV JAR e KONSTANTINOVKA martellano incessantemente aviazione e artiglieria russe.
https://t.me/namarshe/5749
Vale la pena tradurre integralmente il finale, che sintetizza bene la situazione in corso:
“Il processo avanza, ma non così velocemente come scrivono i blogger. La caduta di Artemovsk non è già più l’obbiettivo principale. Presto inizierà qualcosa su scala più grande”
Процесс идет, но не так быстро как пишут блогеры. Падение Бахмута уже не основная цель. Скоро начнется нечто более масштабное.
Intanto, anche i comunicati ufficiali ucraini cominciano ad ammettere che i russi puntano ai loro “obbiettivi militari, obbiettivi infrastrutturali critici, obbiettivi strategici, industrie della Difesa, magazzini, raggruppamenti di soldati e, soprattutto, armamenti occidentali e munizioni”
(военные объекты, объекты критической инфраструктуры, важные стратегические объекты, оборонные предприятия, склады, скопления войск и особенно западная техника и боеприпасы).
https://t.me/RVvoenkor/45333
Preghiamo aggiornare i cinegiornali luce...
Intanto, anche la stampa anglofona comincia ad ammettere il fallimento dei Patriot
https://militarywatchmagazine.com/article/patriot-station-batteries-destroyed-hypersonic
L’articolista nota che i TRENTADUE missili lanciati per colpire il Kinzhal, e tutti andati a farfalle, costano da soli 96 MILIONI DI DOLLARI. Una ciofeca da un miliardo di dollari passata come V2 è un qualcosa che solo noi riusciamo a mandare giù come se nulla fosse, senza neanche grappino o amaro.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
18/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Il file hackerato da Beregini “ПЛАН ОО БАХМУТ.pdf” non è ancora disponibile liberamente. Queste però le prime pagine, fra cui copertina e indice.
https://yugsn.ru/tragiceskaia-sudba-artemovska-byla-opredelena-eshhe-v-2021-godu
ARTEMOVSK non è stata scelta a caso per QUEL tipo di difesa. La struttura urbanistica, del resto, si vede chiaramente essere la più congeniale. Persino la tattica di distruggere le case prima della ritirata allo scaglione successivo era stata studiata, e non a caso, da istruttori stranieri.
https://t.me/rus_bakhmut/19504
Il tutto, ovviamente, considerando territorio e popolazione completamente A PERDERE. Perché il risultato finale DOVEVA essere quella desolazione che si vede oggi dalle immagini satellitari. Ora al regime resta lo 0,97% di territorio?
https://t.me/polk105/6880
Fa niente, alla fine nulla dovrà restare in piedi. Né territorio, né uomini. Che senso ha tenere queste quattro case in croce che dietro è solo campagna? Che senso ha vederle fumare e cadere a pezzi?
https://t.me/RVvoenkor/45294
Nessuno. Ma non deve restare pietra su pietra.
Intanto, i soldati rimasti cercano a piccoli gruppi di ritirarsi. Senza aspettare nessun segnale. Ha più successo chi tira dritto verso ovest. Chi invece punta a ricongiungersi con i “contrattaccanti” a nord e a sud, è individuato e e oggetto di un tiro al bersaglio che si conclude tragicamente per lui. D’altronde, i “contrattaccanti” son rimasti soli. Le riserve a KONSTANTINOVKA e a DRUZHOVKA sono state annientate sul posto, senza neppure partire. Il “piano geniale” di riconquista si sta trascinando una scia di sangue sempre più lunga.
https://t.me/polk105/6886
Il rapporto di perdite fra russi che “arretrano” di 500 m, scatenando l’isteria (in realtà sempre dei soliti...) sui canali telegram, e dei “conquistadores” del regime di KIEV, è di 1:7!
https://telegra.ph/Aleksej-Podberyozkin-Aehrodromy-dlya-F-16-v-Polshe-i-Rumynii-nuzhno-razbombit-uzhe-sejchas-05-18
La distruzione dell’esercito ucraino prosegue, metodicamente, incessantemente, secondo Aleksej Podberjozkin, direttore dell’Istituto Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali (MGIMO). Che così prosegue:
“Se fosse stata una guerra convenzionale, il cambiamento già due volte dei componenti dell’esercito avrebbe portato alla sua capitolazione militare. In Ucraina questo non capita ancora, perché si tratta di un cadavere che viene rianimato artificialmente da iniezioni di capitali, mercenari, armamenti occidentali e dalla mobilitazione occidentale.”
Если бы была обычная война, то смена уже двух составов армии означала бы военную капитуляцию. На Украине это пока что не происходит, потому что этот труп искусственно реанимируется за счет накачки западными деньгами, наемниками, техникой и поголовной мобилизацией.
Intanto, fra ieri e oggi si è riusciti ancora a mettere tanti civili in salvo. Questo l’elenco parziale:
https://t.me/rus_bakhmut/19536
A Mariupol’, guardando a un anno fa, andò decisamente di lusso. Ci provarono, a fare lo stesso, ma il fatto che per metà città c’era il Mare d’Azov a chiudere naturalmente i confini, consentì agevolmente ai russi prima di chiudere l’altra metà e poi, pian piano, stringere la morsa accelerando il collasso dell’intera linea difensiva, impegnata su una superficie molto più grande in inferiorità relativa e senza rifornimenti o rinforzi di alcun genere. E salvando sostanzialmente la città. Che ora rinasce con case costruite a tempo di record,
https://mariupol-news.ru/politics/2023/05/18/41408.html
con sei asili pronti da settembre,
https://mariupol-news.ru/society/2023/05/18/41442.html
con dieci centri commerciali in costruzione,
https://mariupol-news.ru/society/2023/05/18/41384.html
con 78 ettari di parco comprendenti zone per i più piccoli, spiagge, ciclabili, pedonali,
https://mariupol-news.ru/society/2023/05/18/41392.html
con la squadra di rugby del CSKA che ha deciso di recarsi sul posto e allenare ragazze e ragazzi
https://mariupol-news.ru/society/2023/05/17/41355.html
E con altre cose ancora che qui i cinegiornali luce devono omettere. Perché lì ci sono gli orchi. Torniamo ad Artemovsk.
Ai fianchi, proseguono gli attacchi dei soldati di Kiev, in un ultimo tentativo di assalto teso a destabilizzare la linea di fronte. 200 i morti fra ieri e oggi, che vanno ad aggiungersi a quelli morti nella città.
https://t.me/mod_russia/26659
Finora l’unica cosa che son riusciti a ottenere, oltre a un’ecatombe di loro uomini e mezzi, è stata ieri Sacco e Vanzetti:
https://t.me/brussinf/6006
Un puntino sopra la cartina a nord di Soledar. E ora si cerca, in fretta e furia, di puntellare KRASNOE e CHROMOVO per evitare lo sfondamento russo a ovest. Vedremo. Intanto, anche qui è un susseguirsi di scene orrende.
Mandare soldati allo sbaraglio, senza copertura. Lasciarli morire lungo la strada, lungo un terreno anch’esso trasformato, trafitto da una fitta pioggia di proiettili che lo ha ridotto a una serie continua di crateri lunari salvo poi, passata la buriana, passare con un furgone a raccogliere quei corpi, buttarli sul cassone, sotto lo sguardo vigile di un drone che filma tutto.
https://t.me/RVvoenkor/45289
Che senso ha avuto, che senso ha questo “contrattacco”?
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*****************************************************
18/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Il solito bollettino di ieri notte riportava
260 m di avanzamento
180 000 mq liberati
1,28 kmq in mano al regime di Kiev
https://t.me/WarDonbass/112305
Limatura continua che proseguiva anche stamane
https://t.me/WarDonbass/112340
e che portava Bild a titolare un “99 Prozent” di Artemovsk in mano russa
https://t.me/WarDonbass/112343
Nel frattempo gli “strateghi” NATO, che han compreso che far crepare i loro schiavi verso i fianchi è più “produttivo”, dal punto di vista propagandistico, che farli crepare per andare a “tenere” gli ultimi quattro palazzoni rimasti, stanno scatenando attacchi come se non ci fosse un domani.
https://t.me/boris_rozhin/86160
E in effetti, anche se guadagnano oggi qualche centinaio di metri, e a prezzo di quali perdite gli “strateghi” non han nemmeno il coraggio di riportarlo, di domani per questi soldati ce n’è ben poco.
Una volta riallineato il fronte e chiusa la storia ignobile di Artemovsk, si troveranno accerchiati come minimo da tre parti. E lì dovran decidere se immolarsi o sparare finalmente ai loro veri carnefici. Quelli che li stan mandando a morire per niente.
Aggiornamenti a seguire.
****************************************************
18/05 ore 08:30 aggiornamento
L’EQUIVALENTE UNIVERSALE
Giochiamo al gioco più antico del mondo, che non è quello a cui si penserebbe subito, anche se pure in tal caso, ahimè, esiste uno scambio contro denaro.
Il riferimento è alla relazione M-D-M. Laddove M è merce e D è l’equivalente universale, ovvero anticamente una conchiglia (da cui l’antico ideogramma cinese 貝 bèi), quindi moneta sonante con sopra la faccia di qualcuno, quindi banconote parimenti effigiate, quindi pizzini havala حِوالة e criptovalute.
Questo gioco perverso (del resto, come recitava un tormentone estivo di qualche anno fa, “ognuno ha le sue”...) nasce da questo scarno comunicato di ieri notte del Ministero della difesa russo:
Secondo dati attendibili e verificati, il 16 maggio come risultato di attacchi di missili ipersonici Kinžal nella città di KIEV sono stati colpiti e completamente distrutti:
- una stazione di radiolocazione polifunzionale
- 5 batterie di lancio missili Patriot di produzione USA.
По достоверно подтвержденным данным, 16 мая в результате удара гиперзвуковым ракетным комплексом «Кинжал» в городе Киев были поражены и полностью уничтожены многофункциональная радиолокационная станция, а также 5 пусковых установок зенитного ракетного комплекса Patriot производства США.
https://t.me/mod_russia/26642
Lo “scambio” M-M è avvenuto nella maniera più banale possibile:
- GERANI ad attirare i polli nella trappola,
- quindi salve (залп), raffiche contemporanee nella stessa direzione dagli aerei,
- quindi missili ipersonici Kinžal a completare l’opera.
https://t.me/namarshe/5742
Ieri poi si è diffusa la notizia che la gravità di quanto ha accaduto avrebbe portato gli USA a vietare categoricamente il loro utilizzo finché non siano accertate le cause di questa debacle. Con squadra già sul campo, peraltro.
Ma torniamo all’equivalente universale e a questo “smerdatutto” mattutino. Il “geranio” vale 5/10.000 dollari. Qui abbiamo invece le quotazioni spannometriche dei missili russi. Son di più di quelli impiegati effettivamente, noi mettiamoli tutti “cosa fatta capo ha”:
https://dzen.ru/a/Y7UHZ3zmWxp4Bnce
Kalibr – 300/500 000 usd
X-555 – 4 mln usd (dice Forbes)
9-А-7660 "Kinžal" – 500 000 / 1 mln usd
X-32 – max 500 000 usd
X-101 13 mln usd (dice Forbes)
In questo scambio NON ALLA PARI, senza equivalente universale quindi, sono partiti prima un po’ di cinque-diecimila dollari, poi raffiche quantificabili a esser generosi con lo stesso ordine di grandezza, quindi qualche trecento-cinquecentomila dollari. Contro UN MILIARDO DI DOLLARI.
Forse, oltre alla figura di merda in mondovisione, CINQUE MILIARDI DI DOLLARI più la stazione che non so quanto possa valere ma non la trovo coi punti al supermercato, puff, buttati via così, un pochino fanno incazzare.
E’ difficile vedere 5 000 000 000 dollari tutti insieme. E da qui il gioco perverso che mi è venuto in mente. Al tempo, però. Qui vediamo 3 miliardi di dollari tutti insieme
https://t.me/boris_rozhin/86101
Qui vediamo invece come i 5 miliardi di dollari come erano disposti intorno alle piste dell’aeroporto di KIEV:
https://t.me/boris_rozhin/86088
Rozhin giustamente nota che se li avessero distribuiti un po’ più lontano l’uno dall’altro, non li avrebbero beccati tutti insieme in una botta sola. Ma si vede che alla NATO piace buttare i soldi nel cesso. Oltre che le vite dei suoi sottoposti. Poi interviene il complesso militare-industriale a puntare l’indice, ma non ci credo, ripeto, non ci credo, che quei valori e quelle centinaia di soldati (<500) mobilitati per governare quei bestioni siano tutti farina del sacco del patàca. Specialmente dopo tutto quanto è successo da un anno a questa parte, non lasci valori di quel tipo in mano a degli incapaci. Usi, per l’appunto, i tuoi, di incapaci. E poi dai la colpa ai locali se succede qualcosa. Tanto mandan giù di tutto.
Ecco ora il momento del gioco perverso. Pensavo a quando avevo visto 5 miliardi tutti insieme. Sicuramente di più, anzi, inestimabili (anche se ai fini assicurativi un valore lo assegnano), agli Uffizi, al Louvre, all’Ermitage, ai Vaticani. Ma concreto, conti della serva, porca miseria, dove li ho visti? Forse al porto di Genova? Si.
Una nave portacontainer costa, su per giù, 180 milioni di dollari
https://splash247.com/evergreen-lines-up-multi-billion-dollar-boxship-orders/
Quindi non ci siamo ancora Paolo! Ci vogliono 28 navi portacontainer contemporaneamente attraccate! Giusto… baro e dico COMPRESE di container sopra. Una nave mediamente porta un miliardo di dollari di valore. Allora ci siamo. Immaginiamo tutte quelle merci, dove vanno, da dove vengono, come affolleranno gli scaffali di dei supermercati o negozi o diventeranno parti di macchine… tutto quello. Ecco la D. Poi mettiamo la M andata in fumo l’altra notte.
E forse capiamo l’idiozia e la criminalità della guerra. Il vero crimine di guerra è la guerra stessa.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
17/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Oggi il bollettino del ministero della difesa russo parlava di attacchi verso KRASNOE che avevano portato i russi a conquistare posizioni migliori per respingere i soldati del regime di KIEV. Soldati che avevano provato ancora SETTE volte a sfondare, tutte quante respinte. 365 morti, il bilancio delle perdite fra le loro fila.
https://t.me/mod_russia/26631
Del resto, sia in città che fuori città ormai per i soldati del regime di Kiev c’è poco da fare. Stanno perlopiù dentro rifugi sotterranei come questo e, non appena provano a uscire, essendo curati sono subito oggetto di tiri di artiglieria e si rifugiano nuovamente sottoterra. Questo video è emblematico:
https://t.me/RVvoenkor/45219
L’esito della “prova di kontrastup” del regime ha prodotto migliaia di morti e la distruzione di armamenti, ormai perlopiù NATO. Il piano consisteva nello sbloccare le due strade che portavano ad ARTEMOVSK e continuare, così, lo stillicidio di uomini e mezzi “pur di tenere” la “fortecja bachmut”. Il piano è saltato perché i russi
- non sono arretrati abbastanza
- hanno continuato a martellare, incessantemente, gli attaccanti
- hanno fatto terra bruciata di tutto quanto stava loro intorno, impedendo ricambi e rifornimenti
- hanno continuato a respingere verso ovest i soldati di KIEV
https://t.me/polk105/6846
Oggi, vista la probabile caduta degli ultimi bastioni (pardon, delle ultime case popolari usate criminalmente come bastioni) in città, si è tentato e si sta tentando il tutto per tutto sia sul fianco nord che su quello sud della città. L’imperativo dei soldati mandati a morire contro l’artiglieria russa è uno solo: “sfondare”.
https://t.me/RVvoenkor/45222
Da come, tuttavia, si son messe anche oggi le cose, tale tentativo farà più rima con “affondare”. Andare a esaurimento. Eliminare, non da ultimo, scomodi testimoni per futuri tribunali di guerra dove, qualcuno, a lor signori magari potrà chiedere conto di questi “piani geniali” sulla carta e criminali nella sostanza.
Di fatto, gli “strateghi” NATO è da giorni che si trovano di fronte a scelte tutte perdenti. Portare soldati verso est equivale a condannarli. Il delta di sopravvivenza, per chi arriva all’inferno di quella strada della morte, va da poche ore a due giorni. D’altro canto, abbandonare quei 300 m di avanzamento diventa ancor più problematico, sia per un regime in caduta libera, sia per una NATO che non sa più che pesci pigliare. D’altro canto, i russi non appena avranno liberato gli ultimi due quartieri, verosimilmente proseguiranno verso ovest QUANTOMENO recuperando quelle posizioni attaccando da nord e da est.
https://t.me/polk105/6846
Infine, come traccia per chi è utente di telegram. Gli hacker di beregini oggi han pubblicato un documento, un piano datato 2021, dove si ipotizzerebbe l’uso di Artemovsk in chiave difensiva esattamente come è stato fatto. Casa per casa, strada per strada, distruggendo tutto nel corso di una ritirata lunga, progressiva, alla fine della quale non sarebbe dovuto restare nulla:
https://t.me/hackberegini/1486
Non sono iscritto a telegram, quindi mi riservo di vedere questo documento non appena sarà disponibile su altri canali di pubblico accesso.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*****************************************************
17/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Ieri notte la situazione era questa, come da consueto ormai bollettino del sig. wagner:
https://t.me/namarshe/5721
Si vedono nella mappa chiaramente le due aree a nord e a sud, rinominate DOMINO (a N) e SAMOLJOT (a S), che restano per chiudere questa storia ignobile. Il terzo quadrato è, per inciso, il punto di evacuazione dei soldati ucraini feriti.
Tali avanzamenti corrispondono a
200 m di progressione
113.000 mq liberati
1,46 kmq in mano al regime di Kiev
https://t.me/WarDonbass/112118
Già stamane si parlava di ulteriori avanzamenti (l’ingrandimento è riferito alla zona appena sopra i quartieri a SUD, ma non si parla nello specifico di DOVE abbiano luogo, questi avanzamenti)
https://t.me/WarDonbass/112160
Aspettiamo conferme, ma intanto queste sono le foto dall’alto all’altezza dello stadio
https://t.me/rus_bakhmut/19492
che rimane molto più indietro, a est. Si vede proprio come la colonna di fumo ormai sia giunta al limitare del centro abitato.
Ancora qualche nota circa analogie, paralleli col passato, considerazioni tattico-strategiche.
Chi parla, da parte del regime di Kiev e mettendo le mani avanti, di “possibile controffensiva” a mo’ di scusa per questo inutile massacro di soldati, è in MALAFEDE.
Quando ormai sei mesi fa si giunse alle battute finali, la considerazione da fare e le relative domande sarebbero dovute essere:
- si può tenere una situazione del genere? NO.
- ci sono, nel breve o medio termine, fattori tali da poter cambiare la situazione in corso? NO.
Queste due risposte già avrebbero dovuto suggerire un movimento verso ovest, verso quelle colline che tagliano da nord a sud l’area a una ventina di km soltanto da Artemovsk e che già di loro offrono una difesa naturale. Decine di migliaia di soldati ancora in forze, fra cui unità speciali e forze alfa, migliaia di mezzi a disposizione. Persino la tanto annunciata “kontrastup” avrebbe assunto dimensioni e prospettive completamente diverse dalle attuali.
ARTEMOVSK è invece diventata un SIMBOLO. Perché hanno voluto farla diventare un simbolo. Hanno visto perdere pezzi, casa popolare dopo casa popolare. E ogni volta han mandato al massacro nuovi uomini, nuovi mezzi, al posto di quelli sepolti fra i calcinacci di un condominio usato impropriamente, criminalmente, in pieno disprezzo di chi lo abitava e cercava magari riparo nei suoi scantinati, per tenere quello immediatamente successivo.
ARTEMOVSK è così diventata anche un enorme CIMITERO a cielo aperto. Cimitero di soldati, cimitero di mezzi, cimitero delle ambizioni di riconquista NATO. L’astuta trappola dei russi, in realtà, di “astuto” ha ben poco. Di “trappola” ha ancora meno. Bastava un arretramento, quell’arretramento.
Di colpo, da decine di migliaia di uomini ammassate all’imbocco di un imbuto e attaccate da nord, da sud, da est, ci sarebbero state le stesse decine di migliaia di uomini lungo una linea di fronte verticale, a dominare dall’alto una situazione decisamente diversa, con forze decisamente più disperse, e quantitativi richiesti per sfondare decisamente maggiori. Questo, pianificando inoltre una controffensiva, avrebbe costituito un ulteriore vantaggio tattico. Meno uomini richiesti per tenere una linea fortificata, più uomini per la controffensiva, da tutt’altra parte, quando meno se lo aspettano.
La trappola è stata solo una CONSEGUENZA di tutto questo, non la causa. E’ stata frutto della PRESA D’ATTO, doverosa, da parte russa dell’ostinazione NATO a PERSEGUIRE MILITARMENTE l’occupazione del Donbass. Ovvero, a realizzare quel piano “A” per cui settantaseimila fra i migliori uomini a disposizione erano stati ammassati lungo la linea di fronte con la LNR e la DNR. Quel piano “A” che non è mai diventato un piano “B”. Anzi, dopo la morte dei negoziatori e dei negoziati, ha visto alzare sempre più l’asticella. Fino alla Crimea, fino a Mosca. Carthago delenda est. E per farlo occorreva tenere a tutti i costi QUELLA posizione. E da lì ripartire. E quindi via a morire, A SUICIDARE UN POPOLO INTERO, puntualmente, metodicamente, casa dopo casa, strada dopo strada.
Aggiornamenti a seguire.
****************************************************
16/05 ore 08:30 aggiornamento
PIE ILLUSIONI
“A US official familiar with the matter” non può avere “pie illusioni”, quelle posso averle io che spero sempre di morire con la fortuna di averla almeno vista, la fine del tunnel.
No. Un “ufficiale amerregano addentro la materia”, ovvero un pezzo di merda che sa la verità ma fa di tutto per nasconderla, può avere illusioni e basta. A cui attaccarsi esattamente come ci si attacca al tram.
Ma l’ufficiale citato nell’articolo che segue, e che è la “fonte”, potrebbe anche soltanto essere “l’amico immaginario” di tanti bambini, anche di quelli ormai cresciuti che scrivono sui giornali. Una voce autorevole a cui affidare, una volta cresciuti, le proprie “pie illusioni”. E lasciamole così, quindi.
Del resto, questi sono i primi pensieri che sorgono leggendo questo ennesimo pezzo di contorno,
https://edition.cnn.com/europe/live-news/russia-ukraine-war-news-05-16-23/h_e60393403f529c8bc97a3f76ea9626ce
l’ennesima analisi per indorare la pillola, amarissima, che cominciamo a capire di avere davanti a noi. Senza peraltro avere ancora ben chiaro se sia una pillola o una supposta.
La CNN parte subito “in medias res”. Fidatevi, “chi ne sa” dice che POSSA ANCHE ESSERE UN BENE il fatto che i russi ci abbiano distrutto un Patriot (due kinzhal uno dietro l’altro, come ormai ammesso anche dagli stessi canali ucraini,
https://t.me/rezident_ua/17818
pardon, ce lo abbiano “danneggiato, ma non distrutto” (“‘damaged, but not destroyed’)
https://edition.cnn.com/2023/05/16/politics/patriot-missile-damage-ukraine/index.html
A questo punto, e abbiamo la registrazione con telecamera nascosta di quanto accadde nella riunione di redazione, il caporedattore sbottò:
- “oh, l’avete capita o no? Questo dovete diVe (ovvero “dire”, il caporedattore assomiglia a Volonté e ha anche la r moscia)… eccheccavolo! Sennò cosa vi diamo il patentino a faVe ?”
Qualcuno fece notare al caporedattore che esistevano ancora cinegiornali luce ancora con la vecchia istruzione di ripetere, senza se e senza ma, il verbo di Kiev “i missili russi li abbiamo abbattuti tutti”...
“No…”, scosse la testa sconsolato il caporedattore della CNN. “Non li abbiamo abbattuti tutti… altVimenti anziché seminaVe pie illusioni ci copViamo di ridicolo con idiozie a cui ormai non cVede peValtro più nessuno. La fVittata va girata così, Voveda leggi e voi pVendete appunti”:
- Russia is expending more munitions than usual (sono loVo gli spendaccioni, sono loVo che ci smenano! È chiaro?)
- in an attempt (un tentativo, sottinteso, dispeVato, inutile, peVché, ricoVdate “in hoc signo → $ ← vinces”)
- targeting command and control centers (si, cazzo, concediamoglielo che non puntino ad abbatteVe case popolaVi, specialmente dopo che tVovano le carcasse dei nostVi, di missili, su quelle maceVie… come? C’è ancora qualcuno che manda in onda seVvizi di russi che sparano sulle case popolari? E’ rimasto indietVo… diteglielo, peVdio… ma come si fa? Come si fa?)
E mentre il caporedattore della CNN scuote ancora sconsolato la testa di fronte alle “performance” dei nostri cinegiornali luce, un suo galoppino. Il Roveda, anzi, il “Voveda”, di turno interrotto maleducatamente, come consuetudine vuole ovunque e a ogni latitudine del mondo, dal suo capo, prosegue nella diligente lettura del testo guida:
- Usiamo il MAY, paViamoci ogni tanto il didietro quando mescoliamo notizie con cazzate… ok? Continua, Voveda, continua.
- Russia MAY have begun the expanded attacks (bene...)
- in an ATTEMPT (bVavo Voveda! Attempt, dispeVato, senza speVanza, bVavo Voveda!)
- to force Ukraine to DELAY counteroffensive (interrompe un redattore che fino allora aveva sonnecchiato… svegliatosi di botto: “Si, capo! Perché la controffensiva è come il giorno del giudizio, che arriverà come un ladro nella notte, ma stai pur certo, caro russo, che arriverà… lo stiamo SOLO ritardando”)
- But Ukraine has been ABLE (non incapace, ma ABLE, bVavo Voveda!)
- to WITHSTAND THE ATTACKS (mizzega, Voveda… un pVemio al Vagazzo!)
- INTERCEPTING A HIGH PERCENTAGE OF THE INCOMING MISSILES (Voveda sei un genio! E voi pVendete spunto, cazzo! Non diciamo che chi manovVava i patriot era un cane. Non diciamo che son missili come gli altVi. E che come tali si possono abbatteVe. Non diciamo che sono TigVi di caVta! A pVoposito, sapete chi lo diceVa? Mao! IgnoVanti! Ma andiamo avanti… Diciamo che i PatViot sono fondamentali, tiVan giù QUASI tutto, ma non sono PadVe Pio! Non fanno i miVacoli! Così chiunque la digeVisce? E’ CHIAVO? Vi è entVato in quelle teste? Prosegui, Voveda)
- The expanded ATTACKS MAY EVEN WORK TO UKRAINE ADVANTAGE (Ferma Voveda! Un attimo! Un – attimo! Ova voglio VedeVe come mi giri questa fVittata… avanti!)
- as Russia (si!?!?) … as Russia … DIPS DEEPER INTO ITS LIMITED SUPPLY OF PRECISION MUNITIONS!
Al che, il capoVedattoVe, si accasciò a terra, con la testa fra le mani, guardando fisso le fughe sporche delle piastrelle per almeno un minuto. Nessuno osò interromperlo anzi, nessuno osò fiatare. Un minuto lunghissimo… alla fine del quale si rialzò, guardò “Voveda” fisso negli occhi e gli disse:
“Voveda, non capisci un cazzo! I Vussi nel pVimo qVadVimestVe del 2023 hanno prodotto più carri armati che nell’intero 2022. PVoiettili, missili e munizioni sono già stati pVodotti 7 volte di più che in tutto lo scoVso anno. L’inteVa pVoduzione bellica Vussa nel 2023 sarà 4 volte quella del 2023!
https://t.me/boris_rozhin/85925
Non capisci un cazzo, Voveda. Ma va bene così. È giusto così! AltVimenti ceVte cazzate geniali come questa non ti VerrebbeVo in mente! Sei un genio Voveda! PVIMA PAGINA PEV QUESTO EDITORIALE! E acqua mineVale gassata per tutti! OffVo io! ”
Il dialogo è inventato, la notizia è vera. Lasciamo il caporedattore dal braccino corto ai suoi festeggiamenti e l’U-ccidente alle sue "pie illusioni".
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
16/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
A metà giornata circolavano già voci di soldati ucraini respinti dal quartiere KONSTRUKTOR, di modo tale che resterebbe solo DOMINO più qualche casa in loro possesso.
https://t.me/atodoneck/28289
Vedremo stasera.
Intanto, il nostro canale che si occupa di profughi oggi ha pubblicato ben TRE liste di civili evacuati da ARTEMOVSK, e questo è un buon segno:
https://t.me/rus_bakhmut/19456
Non solo per coloro che si sono salvati, ma anche perché, anche se siamo ormai alla fine, la priorità continua a essere quella di salvare quante più vite umane possibile.
Chi tenta ancora di prendere stradine interne per percorrere l’imbuto da ovest a est e ritorno, lo fa letteralmente in mezzo ai tiri di artiglieria:
https://t.me/RVvoenkor/45142
Riguardo i dintorni di ARTEMOVSK, dove la kontrastup avrebbe dovuto iniziare e incendiare tutta la prateria, John Helmer, giornalista australiano ed esperto militare residente a Mosca dal 1989, quindi non proprio l’ultimo degli scappati di casa, il 14 pubblicava:
“On May 12, in the first day of their scheme, 1,725 Ukrainian men were killed on the Donbass front. This is the worst day’s military casualty rate since the US coup in Kiev launched the war in February 2014. ”
https://johnhelmer.net/the-imitation-offensive/#more-87986
1725 soldati ucraini morti il PRIMO giorno della kontrastup. Dal febbraio 2014 a oggi è stata la giornata peggiore. Riporta quindi quanto affermato da una sua fonte nella NATO: “An entire regiment has been destroyed. ” che conferma sostanzialmente quanto da lui sopra dichiarato.
Riporta quindi una sua ulteriore affermazione:
“this is more propaganda offensive than real offensive. They scraped together enough gear, ammunition and manpower to make a barely audible tactical bang. It’s a punch with nothing behind it. Those guys are already dead. This isn’t even wishful thinking. It’s cynical trading in flesh.”
Una offensiva propagandistica, non reale. Hanno raccolto forze abbastanza per fare un gruppo d’attacco, MA SENZA NESSUNO DIETRO. Quel gruppo d’attacco è già morto tutto. NON E’ NEPPURE PIA ILLUSIONE, O WISHFUL THINKING CHE DIR SI VOGLIA. E’ CINICO COMMERCIO DI CARNE.
Ha esagerato? Come al solito, non siamo lì, ma oggi ne abbiamo 16, siamo a fine giornata e possiamo constatare che è da giorni che non si muovono, nonostante attacchino. Evidentemente sempre di meno, evidentemente andando a esaurire la loro azione e ad esaurirsi lungo una linea difensiva che tiene.
Quindi, migliaia di morti, di cui 1700 solo il primo giorno, per 17 kmq.
https://t.me/polk105/6798
Ma non è un crimine di guerra mandare un popolo intero al massacro. No...
NUOVA AMMISSIONE DEL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI MILITARI UCRAINI
Kirill Budanov, in un’intervista da poco rilasciata ammette che la propria struttura è dietro gli attentati a molte personalità russe pubbliche e dei media.
https://t.me/polk105/6795
et
https://t.me/rus_bakhmut/19455
Da notare che l’intervistatore aveva chiesto esplicitamente se Kiev avrebbe potuto colpire Dugin (padre) o Solov’ev (il giornalista con cui Vespa scambia cordialmente opinioni). E quella è stata la sua risposta.
Senza più pudore, ormai. D’altronde, un U-ccidente, i doppi standard sono un marchio di fabbrica. Legitimnyj può andare avanti a dire “E’ da mesi che lo diciamo...”
https://t.me/legitimniy/15360
tanto qui i cosiddetti “Stati terroristi” son sempre quelli che fan comodo a noi.
KIEV: ULTIMI SVILUPPI
Dopo ieri han cominciato a oscurare DIVERSE TELECAMERE di pubblico accesso:
https://t.me/rezident_ua/17805
Dal momento che l’impotenza dei Patriot è stata visibile a tutti grazie a tali strumenti, niente telecamere e i Patriot tornano invincibili!
Così come sanzioneranno chi diffonderà immagini di Patriot e loro rottami laconicamente buttati per strada:
https://t.me/namarshe/5712
Questi, peraltro avrebbero dovuto difendere l’Aeroporto Zhuljany di KIEV. Eccoli lì, mentre il Terminal B è completamente distrutto: distrutte le batterie di PATRIOT ivi dislocate e una buona parte di missili.
https://t.me/polk105/6799
Ma per i cinegiornali luce han funzionato alla perfezione... miliardi che alimenteranno il debito pubblico delle prossime 10 generazioni ucraine, ben spesi.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*********************************************************
16/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
E’ il canale ucraino Rezident a metterla giù più pesante di tutti:
La maggior parte delle case popolari è stata abbandonata in fretta e furia stanotte per evitare accerchiamenti. Resta solo in mano al regime di Kiev il quartiere DOMINO e qualche casa limitrofa intorno ancora degli altri quartieri.
https://t.me/rezident_ua/17799
Oltre, al gruppo sempre più piccolo di case popolari dietro l’aereo a sud.
La situazione precipita, mentre tutt’intorno la situazione tiene:
https://t.me/mod_russia/26608
Oltre duecento le perdite inflitte, nonostante gli attacchi si siano susseguiti durante tutto il giorno le forze russe sono state in grado di respingerli.
ANCORA SU KIEV IERI NOTTE
Così come, effettivamente, a KIEV sono precipitate tante cose ieri notte:
- Razzi NATO della contraerea che non sono esplosi in volo e non hanno raggiunto l’obbiettivo
https://t.me/boris_rozhin/85943
(sempre a proposito di chi abbatte le case popolari, fortunatamente questo è caduto in strada)
- Una batteria di Patriot del valore solo quella di un miliardo di dollari (filmato qui)
https://t.me/RVvoenkor/45114
e comunicazione ufficiale del ministero della difesa russo qui:
https://t.me/mod_russia/26608
- 32 missili Patriot (per un valore complessivo che supera il centinaio di milioni di dollari) i cui resti si sono sparsi per la capitale.
- i missili e i droni russi abbattuti e quelli che hanno raggiunto gli obbiettivi prefissati, infliggendo un colpo ulteriore a depositi di armi e munizioni e, non da ultimo, indebolendo la già debole contraerea NATO.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
16/05 ore 08:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Breve ricostruzione di questa, immancabilmente intensa, nottata.
Apre il sig. wagner con il suo consueto bollettino:
- avanzamento di 220 m
- 105 000 mq liberati
- 1,59 kmq in mano ai nazifascisti
- su 48 case popolari, 36 sono già state liberate, ne mancan 12
https://t.me/RVvoenkor/45059
Poco dopo,
- pardon, ne mancano 11 (un altro stabile era stato liberato nel frattempo)
https://t.me/RVvoenkor/45060
Sempre il sig. wagner (quello senza il casco, ma con la testa egualmente lucida...) in un video autocelebrativo in cui l’amministratore delegato, pardon, il comandante sul campo gli mostra sulla cartina le due zone rimaste da liberare:
https://t.me/RVvoenkor/45090
Quindi passeggiata, altrettanto autocelebrativa, nelle zone liberate del quartiere GNEZDO, dove trova un cadavere di un “mercenario” NATO di nazionalità USA e ne mostra il passaporto:
https://t.me/boris_rozhin/85920
Aldilà degli spot pubblicitari di uno che, lo ribadiamo, sa come usare le odierne tecnologie comunicative al pari dell’ufficio propaganda NATO (stessa “squola”, probabilmente...), questa la cartina più aggiornata disponibile al momento:
https://t.me/rusvesnasu/26269
Si vede chiaramente che ormai resta veramente poco di GNEZDO, il prossimo a salutarci è KONSTRUKTOR, e gli ultimi resti di regime in città si ammassano nei quartieri popolari DOMINO (a nord) e in quel che resta del SAMOLJOT (il quartiere popolare a sud con il MiG all’ingresso).
https://t.me/namarshe/5704
I due punti indicati nella mappa dal sig. wagner, per l’appunto.
Vedremo gli sviluppi oggi.
ATTACCHI NOTTURNI A KIEV
Sugli attacchi notturni a Kiev, c’è poco da dire. Dove dovevano andare, sono andati,
https://t.me/RVvoenkor/45080
nonostante questa volta la NATO abbia sfoderato i Patriot.
https://t.me/RVvoenkor/45093
Anzi, pare che proprio lo scopo di questi voli in massa su Kiev sia stato anche quello di individuare le loro postazioni ed eliminare il problema alla radice. Pare che sia successo, ieri notte, e più di una volta.
"LE REGARD OBLIQUE"
L’originale (Robert Doisneau, 1948)
https://www.centrepompidou.fr/en/ressources/oeuvre/cbqkEGg
e il rifacimento con la partecipazione speciale del patàca:
https://t.me/ukraina_ru/148426
La leggenda narra che il mio mito francese abbia passato ore con la sua biottica Rolleiflex appostato dietro la vetrina per beccare il “pollo”, anzi, il galletto amburghese… foto mitica. Qui qualcuno ha colto l’attimo… meno pasticche la prossima volta che va in Vaticano, per favore...
Chiudiamo in gloria, come (quasi) tutti i salmi.
LA LUNA DI KIEV
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella...
«Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall'India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto.
Gianni Rodari "Filastrocche in cielo e in terra" (Einaudi, 1960)
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
15/05 ore 18:30 aggiornamento
“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO
Confrontiamo i dati del 15/05 (https://t.me/mod_russia/26582) con quelli del 05/05 (https://t.me/mod_russia/26195):
425 aerei (vs 418 – 05/05, +7 vs + 7 dei 10 gg prima)
233 elicotteri (vs 230 – 05/05, +3 vs + 2 dei 10 gg prima)
4156 droni (vs 3963 – 05/05, +193 vs + 114 dei 10 gg prima)
421 sistemi missilistici (vs 421 – 05/05, +0 vs + 6 dei 10 gg prima)
9169 carri armati e altri cingolati blindati (vs 8992 – 05/05, +177 vs + 143 dei 10 gg prima)
1100 lanciarazzi multipli (vs 1096 – 05/05, +4 vs + 2 dei 10 gg prima)
4821 obici e mortai (vs 4739 – 05/05, +82 vs + 84 dei 10 gg prima)
10214 autoveicoli blindati (vs 9986 – 05/05, +228 vs + 224 dei 10 gg prima)
Dati impressionanti. In questi dieci giorni si è combattuto, e non poco, e si vede. La flotta aerea a disposizione ormai è sempre più ridotta. Anche gli aerei ex-Varsavia sono giunti al lumicino. Capiamo bene che anche 20 MiG-29 ex-cecoslovacchi e ora cechi, o slovacchi… con questo ritmo in meno di un mese finiscono. L’abbattimento di droni se non è raddoppiato, poco ci manca. Attenzione che i droni non cadono giù dall’albero. Sono frutto di un investimento che, come tale, può essere revocato. Specialmente, perché una “pubblicità” così negativa sicuramente non giova alle vendite d’armi di questi mercanti di morte. I carri armati ormai sono smantellati a livelli inimmaginabili pochi mesi fa soltanto, così come le macchine blindate.
Quando ci imbattiamo in qualcuno che ritiene lo schiacciasassi di ARTEMOVSK una “mossa geniale”, pensiamo a quanta morte e distruzione ha causato questa “mossa geniale” non fra le fila nemiche, ma fra le proprie. Davvero… altre due o tre mosse geniali come questa e al patàca resterà solo la lingua, per proclamare “kontrastup” già oggi sempre più differite nel tempo.
ARTEMOVSK
Questa cartina non solo mostra gli avanzamenti russi e ciò che resta ancora in mano al regime di KIEV,
https://t.me/namarshe/5695
ma localizza anche gli attacchi in corso in questi ultimi territori. Alla fine della città mancano trecento metri:
https://t.me/yurasumy/8689
Stanotte consueto bollettino che, salvo notizie rilevanti, riporteremo domani mattina.
MASJUTOVKA
E intanto, a MASJUTOVKA, zitti zitti i russi han passato la riva del fiume Oskol:
https://t.me/boris_rozhin/85834
E han già costruito una testa di ponte sulla riva destra. A proposito di “prossima mossa”. Molti commentatori han messo subito le mani avanti, dicendo che così non può andare, che tale posizione va assolutamente consolidata. Eppure, per chi fino a ieri faceva rullare i tamburi di guerra da ogni parte, questi attacchi e questi avanzamenti sono come fumo negli occhi. Così come sono fumo negli occhi per i cinegiornali luce.
CHMEL’NICKIJ: PRIMA E DOPO
Queste immagini satellitari parlano da sole:
https://t.me/boris_rozhin/85836
Probabilmente, si è trattato di uno dei maggiori mai danni inflitti ad armi e munizioni NATO, e non in questi due anni soltanto.
Aggiornamenti a seguire, salvo aggiornamenti rilevanti, domattina.
********************************************************
15/05 ore 13:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Situazione stabilizzata lungo i fianchi, dove artiglieria e aviazione coprono l’azione delle truppe di terra russe, tesa a impedire avanzamenti alle truppe del regime di KIEV.
235 fra morti e feriti,
1 carro armato,
4 blindati,
6 autoveicoli
obici D20, D30 e Msta-B
è il bilancio di un giorno di scontri solo intorno a KRASNOE
https://t.me/mod_russia/26580
Anche la MALJAR ha preso atto della situazione e ora è costretta a girare la frittata dicendo che le ff.aa. ucraine “respingono con successo i tentativi russi di accerchiamento”. Ovvero ciao ciao “controffensiva”, si torna in difesa.
https://t.me/WarDonbass/111889
Anche perché, per la prima volta in questo conflitto, si nota un’INTENSIFICAZIONE dell’attività degli INCURSORI e GUASTATORI russi:
https://t.me/polk105/6730
Neppure le retrovie del regime di Kiev sono ormai al sicuro.
Nel frattempo la “doroga smerti”, la via della morte, si riempie di carcasse sempre nuove e sempre più NATO lungo il percorso:
https://t.me/rus_bakhmut/19396
Tra l’altro, a trovare la morte lungo questa strada disgraziata, è stata un’intera unità di truppe speciali, mandata a tenere l’insostenibile, ormai:
https://t.me/RVvoenkor/45016
Morti veramente senza alcun senso, neppure dal punto di vista militare. Come questi soldati presi in trappola fra palazzoni che, da bastioni di cemento armato gentilmente donati dalla popolazione locale spontaneamente offertasi di passare il resto dei suoi giorni negli scantinati, si stanno trasformando nella loro condanna a morte.
https://t.me/boris_rozhin/85816
Nel frattempo i russi, a proposito di civili, riescono a salvarne dagli scantinati un numero sempre maggiore. Questi gli ultimi elenchi:
https://t.me/rus_bakhmut/19395
https://t.me/rus_bakhmut/19389
Uno di essi, tra l’altro, denuncia come i soldati del regime di Kiev mettano a ferro e a fuoco gli stabili con loro ancora sotto:
https://t.me/rus_bakhmut/19394
Ma non glielo diciamo… alle anime belle d’U-ccidente. E’ dal 2014 che non glielo diciamo.
STORM SHADOW A LUGANSK: PRIMO ABBATTUTO
Storm Shadow confermati a LUGANSK, con foto e filmati che mostrano i resti di questi missili che han consentito di identificare con certezza la natura dei missili che da giorni piovono sulla capitale della LNR:
https://t.me/RVvoenkor/45018
https://t.me/namarshe/5687
Uno di questi è stato ABBATTUTO:
https://t.me/namarshe/5694
Dato confermato anche dal ministero della difesa russo:
https://t.me/mod_russia/26581
Due milioni di euro di missile... ma quando esplodono in aria son come tutti gli altri.
Aggiornamenti a seguire.
*************************************************
15/05 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Attacchi non stop sugli ultimi residui di regime di Kiev rimasti in città.
Cartina di RYBAR aggiornata a ieri notte e, con ogni probabilità, già superata. Ma fermiamoci per un attimo a questa:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/15/20230515001304-49876ef6.jpg
L’ingrandimento in basso a destra è decisamente esplicativo: tre quartieri rimasti, di cui due già compromessi e attaccati da tutti i lati. Da notare soprattutto l’avanzamento a NORD-OVEST, fuori dai quattro quartieri. A cosa serve? Essenzialmente, a togliere ogni speranza ai generali NATO di ragionare in termini di “controffensiva” da quella parte.
Una mossa molto intelligente. La controffensiva servirebbe, in teoria, a “sbloccare” la situazione. A consentire approvvigionamenti. Nuovi afflussi di uomini e mezzi. Come questi fermati a metà strada, la “strada della morte”: ormai gira solo roba NATO
https://t.me/RVvoenkor/44991
Non da ultimo, respingere lungo tutta la linea i russi. Peccato che se io taglio la Ulica Jubilejnaja, quella che ormai in meno di venti km ha più carcasse del lungo serpentone che da Baghdad andava verso Bassora durante la Prima guerra del Golfo, ai quattro cantoni non arriva NULLA. Neanche respingendo i russi di km. Un’azione che ormai è priva di qualsiasi senso.
Così come è privo di qualsiasi significato il continuo scappare da uno stabile all’altro di questi soldati:
https://t.me/boris_rozhin/85780
Intanto la notte, su quel che resta di quei tre quartieri, è trascorsa con passi e ripassi di bombe incendiarie:
https://t.me/ukraina_ru/148188
Lo stesso ripreso dalle telecamere ucraine.
https://t.me/RVvoenkor/44994
Lo scopo di questi passaggi a tappeto è provocare l’esplosione tramite innesco di tutto quanto sia esposto, lasciato fuori: carri armati, blindati, automezzi militari. Lo si vede chiaramente nei filmati che, non appena le fiamme libere trovano combustibile, parte l’esplosione.
Ai soldati ucraini, come mostra chiaramente il secondo filmato, non resta che stare rintanati nelle case popolari e guardare quanto accade fuori. Questo fornisce un enorme vantaggio tattico agli attaccanti.
E, anche ieri notte, ha reso possibile l’ennesimo assalto notturno che, contestualmente, è partito. Obbiettivo, le ultime 20 case rimaste ai soldati del regime di Kiev nel quartiere GNEZDO.
https://t.me/namarshe/5681
URANIO IMPOVERITO A CHMEL’NIC’KIJ
Prova del nove. Questo sito registra la radioattività ucraina:
https://www.saveecobot.com/radiation-maps#11/49.4559/27.1156/gamma
E’ già piazzato su CHMEL’NIC’KIJ (Хмельницький)
Dai 120 nanosievert/anno registrati il 12/05
E’ passato ai 140 del 13/05
Che erano ancora 131 alle 21:00 del 14/05
https://t.me/boris_rozhin/85761
Poi la polvere di uranio si sparge e si diffonde. Sul posto operano squadre di operatori per misurare la radioattività sul territorio:
https://t.me/voenkorKotenok/47575
Gli stessi che non ebbero alcuno scrupolo a BOMBARDARE, si, a BOMBARDARE la ZAES, la centrale atomica più grande d’Europa, non hanno avuto alcuno scrupolo a STOCCARE proiettili all’uranio impoverito in depositi assolutamente inidonei a tale tipo di stoccaggio di materiale radioattivo. Insieme ad altre, altissime, concentrazioni di tritolo e altri materiali esplosivi. Carne da cannone. Fino all’ultimo ucraino.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
14/05 ore 23:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Arrivato il consueto resoconto serale:
- avanzamento di 130 m, specialmente nel quartiere GNEZDO, dove
- 29 supercondomini sono stati liberati e
- 20 sono quelli in mano al regime di KIEV
- 91000 sono i mq liberati
- 1,69 sono i kmq ancora in mano al regime
Prosegue a ritmo costante la liberazione degli ultimi avamposti dove continuano ad asserragliarsi soldati semplici, unità speciali, “mercenari” NATO, accomunati dallo stesso ordine di tenere, “fino all’ultimo ucraino”.
Intanto, a nord, sopra KUPLJANSK, è giunta notizia di MASJUTOVKA, paesino a est del fiume OSKOL’, passato sotto controllo russo:
https://t.me/ukraina_ru/148183
Su KUZEMOVKA, a nord ovest di SVATOVO, su cui anche oggi qualcuno ha fatto prove tecniche d’isteria collettiva, c’è poco da dire: il paese è a valle, il regime di Kiev ha cercato l’affondo, i russi si sono appostati sulle cime a fianco e hanno aperto il fuoco da tutti i lati, facendo pagare caro lo sconfinamento. Finché qualcuno vuole restare lì a farsi sparare, nessuno di loro scende per perdere volontariamente questo vantaggio tattico.
https://t.me/rybar/47053
In serata, era lo stesso comando ucraino a gettare acqua fredda sui bollenti spiriti di qualche opinionista da divano, dicendo che non c’era stato nulla. Tranne qualche loro mezzo fumante rimasto sul campo, quello si.
ATTACCO DI IERI NOTTE A CHMEL’NICKIJ: UN PRIMO BILANCIO
Un conteggio approssimativo dei danni si aggira intorno ai 200-220 milioni di euro di armamenti NATO andati in fumo, tra cui LEOPARD, blindati MARDER, sistemi di collegamento satellitare, e altri armamenti tedeschi, USA, danesi… e pure giapponesi, riporta il voenkor Steshin, trasmettendo anche un video sul fungo generato da una delle esplosioni:
https://t.me/DmitriySteshin/7760
Tra le altre “sorpresine” intercettate e distrutte, aggiunge un altro canale telegram, ci potrebbe essere l’attuale dotazione della XIX brigata missilistica.
https://t.me/south0wind/2993
Ve la ricordate? Sono quei BASTARDI CRIMINALI che provocarono la strage alla stazione di KRAMATORSK l’8 aprile 2022, sparando TOCHKA-U da 45 km di distanza. Sono quelli inchiodati… ebbene si, dal grande Mentana, il quale involontariamente pubblicò immagini dei frammenti dei missili, da cui si vedevano i seriali a cui i russi risalirono per stabilire tipo (Tochka-U) e appartenenza (lotto in dotazione alle ff.aa. ucraine, XIX brigata missilistica).
Ebbene, ora la XIX ha finito i Tochka-U e spara gli M270 e gli HIMARS quando mamma NATO gli dà il permesso. A quanto pare fino a ieri, quando i russi gli hanno rotto un bel po’ di uova nel paniere. Forse, speriamo, tutte, visto che andavano prevalentemente a terrorizzare civili.
A seguire, altro approfondimento di RYBAR,
https://t.me/rybar/47061
che riporta che da uno dei depositi colpiti (il n° 649 dell’aeronautica militare ucraina) è partita un ESPLOSIONE che è stata registrata dai SISMOLOGI, pari a 3,4 gradi della scala RICHTER. Il sospetto che vi fossero MISSILI della contraerea ucraina, fra cui molti PATRIOT, è forte. Non saranno stati tutti Patriot, ma non saranno stati nemmeno tutti raudi o minerva, per fare quella scossa.
Infine, ormai l’isteria collettiva ce l’hanno altri, al punto che qualcuno parla di PROIETTILI PER CARRI ARMATI, fra cui PROIETTILI ALL’URANIO IMPOVERITO, e pure STORM SHADOW.
https://t.me/boris_rozhin/85758
E qui qualcuno di quei deficienti che ha ammassato (E QUESTO È L’UNICO DATO CERTO!) così tanti armamenti, munizioni, missili, e altro materiale esplosivo in depositi contigui l’uno all’altro e noti ai russi sin dai tempi dell’URSS, forse dovrebbe al popolo ucraino qualche spiegazione.
Anche perché l’esperienza jugoslava e irachena se la ricordano tutti. E tutti sanno che se a esplodere è un deposito di proiettili contenenti uranio impoverito, tali polveri possono spandersi ovunque. Quindi o c’erano, e qualcuno dovrebbe dare spiegazioni sul fatto che fossero stoccate in depositi non sufficientemente protetti, in aree popolate peraltro, o non c’erano, e calmare la situazione.
Ma il dovere di ogni ucraino, secondo la NATO, è morire per lei, che rappresenta la “causa superiore”, senza se e senza ma, fino all’ultimo uomo. E non diranno nulla. Nemmeno si preoccuperanno di mentire. VERGOGNA!
E’ giunta sempre oggi notizia che i britannici, sempre a cura del Mi-6, manderanno altri 400 missili Storm Shadow oltre ai 200 già inviati (forse perché dopo ieri notte non sono più né 200, né 100...).
https://t.me/rezident_ua/17749
Mi raccomando, sempre nello stesso posto...
Aggiornamenti a seguire domattina.
*********************************************************
14/05 ore 18:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Nessun avanzamento riportato né a nord, né a sud, neppure dalle fonti più suscettibili di “isteria da social”. La controffensiva, al momento, è stata completamente neutralizzata. Nonostante tutti i tentativi di sfondamento, i soldati russi non lo hanno permesso.
https://t.me/mod_russia/26560
Sempre dal bollettino del ministro della difesa, impariamo che:
- solo negli attacchi da Krasnoe, tutti respinti, le perdite fra morti e feriti dei soldati di Kiev arrivano alle 200 unità. Attacchi non finti, e senza wagner, sinora stranamente silenti, che hanno causato la morte di un comandante e di un vicecomandante di brigata.
- a nord, invece, verso Bogdanovka, stesso esito e perdite fra le fila ucraine per oltre 100 unità.
- a copertura delle azioni di terra, sono stati svolte ben 24 missioni di volo e fissati 107 obbiettivi per l’artiglieria pesante.
Solo per quanto riguarda l’esercito regolare russo, no wagner no Artemovsk città, le perdite causate fra le fila ucraine ammontano nelle ultime 24 ore a:
- oltre 400 soldati
- 12 carri armati
- 18 macchine
- 2 blindati
- 1 obice semovente D-20
https://t.me/mod_russia/26561
Stasera poi vedremo quante case popolari in meno resteranno al regime di Kiev. Ricordiamoci sempre di chi, in questi giorni, ha coperto le spalle alla loro azione.
KROVATKA E KRAVATKA: CHI DI SPADA FERISCE...
Ieri il patàca sembrava a suo agio fra la Maggioni e Vespa (dimmi con chi vai…)
Talmente a suo agio da rivelare che il secondo gli avrebbe regalato una cravatta.
Si… peccato che NEPPURE il nostro eroe non è COMPLETAMENTE PADRONE del linguaggio del Paese PER CUI STA ESEGUENDO UNA PULIZIA ETNICA SENZA PRECEDENTI (a meno di tornare ai tempi delle civiltà precolombiane durante la loro estinzione).
Il nostro eroe, in ucraino, che evidentemente non padroneggia come il russo, neppure a livello inconscio, ovvero di madre-lingua, sostituisce la parola russa “GALSTUK” (cravatta) con quella ucraina (assai simile al nostro equivalente). Ma gli esce KROVATKU (кроватку) che significa LETTINO. Avrebbe dovuto dire KRAVATKA. Ma il responsabile della peggior pulizia etnica, linguistica, culturale, religiosa da secoli a questa parte, non riesce neppure a parlare correttamente la lingua in nome della cui “purezza” dice di agire. Mandando a morire il suo stesso popolo, un popolo che, a prescindere dal fatto che nomini quell’oggetto GALSTUK o KRAVATKA, sicuramente non lo chiama LETTINO.
https://t.me/ukraina_ru/148037
Questo, solo per dire l'ARTIFICIALITA' dell'operazione in corso. A OGNI LIVELLO. Il che rende ancora più ridicola la retorica di regime e tragico tutto quanto sta accadendo.
Ha fatto bene, comunque, Vespa a regalargli un lettino. Nel pacchetto avrebbe dovuto aggiungere anche uno psicanalista.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
****************************************************
13/05 ore 23:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Come annunciato oggi pomeriggio su alcuni canali, il quartiere GNEZDO è stato in gran parte liberato:
- delle 48 case popolari che lo compongono, ne restano solo 29 da liberare (il che porta i 19 rimanenti annunciati ieri da altri canali a un dato relativo ad altri quartieri ancora parzialmente in mano nemica). Inoltre,
- 550 metri di avanzamento complessivo
- 216.000 mq liberati
- 1,78 kmq in mano nemica
Continua, incessante, l’evacuazione dei civili che trovano riparo negli scantinati. Qui un filmato molto esemplificativo:
https://vk.com/wall-217800020_285857
A questo proposito si evidenzia come molti soldati stiano morendo per coprire la fuga dei civili dalle sventagliate di mitra e dai tiri dei cecchini del regime di Kiev.
Per fortuna, questa storia ignobile sta giungendo al termine.
RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO...
E la giornata di oggi si è conclusa non solo con notizie disastrose da Artemovsk, ma con informazioni relative ad attacchi mirati a depositi di armi e munizioni dell’Ovest sinora completamente ignorati dai russi.
Il primo era a ovest di CHMEL’NICKIJ. Cartina qui:
https://t.me/rybar/47039
700 tonnellate di tritolo per certo, uno dei più grossi depositi in Ucraina. I russi lo sapevano da oltre un anno (Rybar aprile 2022)
https://t.me/rybar/30565
ma lo avevano lasciato stare. Fino a oggi. Troppe linee rosse superate negli ultimi giorni.
Replica stasera a TERNOPOL’, dalla nuvola alzatasi altro deposito di armi e munizioni o, quantomeno, carburante:
https://t.me/legitimniy/15334
La NATO ha alzato l’asticella e i russi hanno preso atto di ciò, rispondendo specularmente. E la notte non è ancora finita.
Aggiornamenti a seguire domani.
*****************************************************
13/05 ore 14:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
IN CITTA’:
Riassunto della penultima puntata: il bollettino serale di ieri sera parlava di
- 200 m di avanzamento
- meno di 2 kmq in mano al regime di Kiev
https://t.me/RVvoenkor/44805
- ancora 19 edifici di case popolari soltanto da liberare
https://t.me/polk105/6640
Questa cartina riproduceva essenzialmente gli avanzamenti del giorno:
https://t.me/boris_rozhin/85563
Nel corso della notte i tiri di artiglieria proseguivano, con video girati dai droni che mostravano una città in fiamme:
https://t.me/rus_bakhmut/19328
Oggi, invece, ultima puntata: i russi avrebbero liberato quasi tutto il quartiere GNEZDO e ora starebbero facendo lo stesso con KONSTRUKTOR e LOSHAD’. Pertanto, al quartiere DOMINO sarebbe in corso un’evacuazione d’emergenza, visto che ormai sarebbe divenuto anch’esso prima linea:
https://t.me/namarshe/5653
Vedremo gli sviluppi.
FUORI CITTA’:
proseguivano incessanti gli attacchi notturni di aviazione e artiglieria, che portavano a 285 le perdite fra le fila del regime di Kiev. Da ieri sera a oggi nessuno, nemmeno i canali più catastrofisti, riporta di cambiamenti della linea di fronte, peraltro.
https://t.me/boris_rozhin/85563
ANCORA SU LUGANSK
Confermato il lancio di STORM SHADOW, rinvenuti anche loro resti con nr seriali dei missili:
https://t.me/polk105/6662
Il loro lancio è stato preceduto da quello di missili-civetta, al fine di attirare su di loro i tiri della contraerea, anch’essi di fabbricazione NATO, ovvero gli ADM-160 (foto dei loro resti qui):
https://t.me/polk105/6631
L’obbiettivo erano due fabbriche, obbiettivi civili senza alcun significato militare. Il bollettino di poco fa del Ministero della difesa russo ricorda che i britannici avevano assicurato che non sarebbero stati impiegati su obbiettivi civili. Si, come gli HIMARS…
https://t.me/mod_russia/26542
L’azione di ieri ha provocato feriti, fra cui sei bambini. Fortunatamente, nessun morto. E l’abbattimento dei due velivoli ucraini, un Su-24 e un MiG-29, da cui eran partiti i lanci.
Stamane han fatto il bis:
https://t.me/boris_rozhin/85603
L’obbiettivo, non potendo insistere più di tanto nella “kontrastup”, è seminare terrore, panico fra le retrovie, non far sentire nessuno al sicuro, lanciare alle popolazioni del Donbass un messaggio univoco: voi siete i prossimi.
TIRO AL PICCIONE
Lo stesso messaggio, questa volta diretto ai militari, è probabilmente il significato dell’operazione appena condotta dalla missilistica NATO e che ha condotto all’abbattimento di quattro velivoli, fra aerei ed elicotteri, a nord in territorio russo: 2 Mi-8, 1 Su-34 e 1 Su-25.
https://t.me/sashakots/39737
L’operazione pianificata è stata condotta dalla regione ucraina confinante a sud.
https://t.me/RVvoenkor/44879
Da tempo la NATO ha eseguito migliorie sui caccia russi, rendendo possibile armarli con loro missili aria-aria, tra cui gli AIM-120. Sul campo anche l’altra versione, di gruppi di incursori e guastatori, meno probabile tuttavia.
https://t.me/RVvoenkor/44879
L’intento, oltre a quanto sopra dichiarato, di tutte queste operazioni combinate, è anche quello di
- sviare l’attenzione dal fallimento della controffensiva per sbloccare ARTEMOVSK,
- cercare di far spostare ai russi la loro contraerea più indietro per proteggere zone più interne prima inaccessibili
- dimostrare al mondo intero che la NATO in Ucraina è “ancora in partita” e con “armi nuove”, “risolutive”
Di fatto, ennesimo rialzo che provocherà reazione analoga da parte russa. Anche perché l’effetto sorpresa lo puoi sfruttare una volta sola, poi dall’altra parte ci si riorganizza e, zone del nord-ovest sinora non interessate dal conflitto, saranno probabilmente da stanotte oggetto delle “visite notturne” di gerani e missili ipersonici.
Il fatto stesso di non aver “centellinato” il danno ma di averlo prodotto sulla maggior scala possibile, ha reso possibile tracciamenti e riconoscimenti di punti strategici sul territorio altrimenti difficilmente realizzabili, in regime di “mordi e fuggi”. Staremo a vedere anche qui.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
*******************************************************
12/05 ore 18:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
FUORI CITTA’:
La carta di RYBAR pubblicata quattro ore fa
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/12/20230512145642-812969d9.jpg
è invariata
Combattimenti in corso, spinta offensiva assorbita e pareggio sostanziale sulla linea di fronte:
- 5 capisaldi russi fra BOGDANOVKA e KLESCHEEVKA
- 3 capisaldi ucraini fra SVATOVO-KREMENNAJA e SPORNOE
- 2 capisaldi precedentemente occupati dagli ucraini e ripresi dai russi a MAJORSK
https://t.me/boris_rozhin/85533
IN CITTA’:
Sugli avanzamenti effettivi aspettiamo stasera il consueto rapporto del sig. wagner (per pubblicarlo domani). La situazione è come ieri e l’altro ieri. Case popolari liberate, settori liberati, isolati liberati, in maniera regolare e al ritmo consueto. I soldati semplici ucraini sembra ormai stiano solo aspettando il loro turno, come questi loro video mostrano:
https://t.me/polk105/6612
I “mercenari” NATO, così come i corpi speciali Alfa e le SSO, si immoleranno invece eroicamente… la kontrastup ringrazia.
STORM SHADOW: LE NUOVE ARMI NATO IN MANO AI NAZIFASCISTI IN AZIONE
Ne han parlato ampiamente e in tanti, non mi soffermo a lungo su questi nuovi missili. Hanno una gittata più lunga, i russi han già detto che in caso di loro impiego risponderanno adeguatamente,
https://t.me/ukraina_ru/147710
probabilmente ci siamo già. LUGANSK, capitale della LNR, spostata a est e finora graziata dal conflitto in corso, è stata oggi teatro di due attacchi missilistici. Filmati qui:
https://t.me/ukraina_ru/147722
e qui
https://t.me/ukraina_ru/147723
Questa la gittata dei missili appena forniti dalla NATO proiettata su una cartina coi confini attuali (striscia più esterna):
https://t.me/voenkorKotenok/47494
Per coprire la distanza fra il punto più vicino dove piazzare le postazioni di lancio e il punto dell’esplosione servono missili da almeno 150 km di gittata
https://t.me/izvestia/131194
Gli STORM SHADOW risultano i maggiori indiziati al momento per quanto accaduto:
https://t.me/ukraina_ru/147724
Non sono le V2 e serviranno unicamente a inasprire ancor più questo conflitto. Oltre a buttar via due milioni di sterline a missile,
https://news.sky.com/story/storm-shadow-uk-sending-long-range-missiles-to-ukraine-defence-secretary-confirms-12878298
ma questo, a quanto pare, non importa a nessuno.
Aggiornamenti a seguire domani.
*****************************************************
12/05 ore 13:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Prima del cinema quotidiano, i dati sul campo.
FUORI CITTA’:
Brussinf dopo averci deliziato di ben tre mappe ieri, una dietro l’altra e una peggio dell’altra, oggi è in silenzio stampa (https://t.me/s/brussinf)…
In compenso, è appena uscito il Ministero della difesa russo coi suoi dati. Nel solito bollettino di metà giornata, dichiara:
- 9 missioni di volo con 64 obbiettivi
- colpite formazioni nemiche a Chasov Jar e Bogdanovka
- Direzione Soledar (fianco nord, sempre in tema di quanto ci dicevamo stamane) - attacchi lungo una linea di fronte di 95 km, con oltre un migliaio di soldati, 40 carri armati, più altri armamenti coinvolti; 26 attacchi, tutti respinti, nessuno sfondamento; in direzione MALOIL’NOVKA (paese ormai inesistente se non sulla carta sopra Artemovsk), dove ieri l’isteria collettiva urlava sfondamento dai megafoni, c’è stato solo un arretramento verso posizioni più idonee, perché in alto, alla difesa. E da lì non ci sie è mossi. Solo in questa direzione le perdite nemiche sono ammontate a: 540 soldati, 8 carri armati e oltre 20 altri blindati.
- Perdite totali inflitte lungo la direttrice di ARTEMOVSK (non la città, non il fianco sud dove se la smazzano i wagner) pari a 900 soldati nemici (fra morti e feriti), oltre 30 blindati, 7 macchine, 3 mortai.
https://t.me/mod_russia/26512
Perdite raddoppiate rispetto ai giorni scorsi e senza alcun guadagno territoriale, provocando anzi una notevole intensificazione dell’attività aerea su tutte le linee di fronte, come denunciato dal comando ucraino:
https://t.me/RVvoenkor/44761
IN CITTA’:
Proseguono gli attacchi, alcune formazioni stanno ormai facendo armi e bagagli e, laddove non sia possibile, prima della ritirata fanno saltare i mezzi lasciati fra i cortili delle case popolari:
https://t.me/polk105/6594
QUANTO CI SONO E QUANTO CI FANNO
Ieri sera letterina a Shojgu del sig. wagner che, tutt’a un tratto, si ritrova senza più pesci con cui schiaffeggiare le altrui facce, soprattutto si ricorda chi è chi, e cortesemente lo invita a venire a vedere di persona come stanno le cose.
https://t.me/RVvoenkor/44763
Giravolte a cui ormai non presto più nemmeno caso, i wagner non solo non se ne vanno ma ci penseranno loro a risolvere la questione sul fianco sud dell’imbuto Artemovsk. Del resto, il totale silenzio sull’argomento del sig. wagner da ieri notte, parla più di mille ammissioni e proclami.
Lino che ringrazio tantissimo per questa segnalazione mi gira un editoriale da un pubblicista telegram che non conoscevo. Molto interessante. Interviene nella diatriba, fornisce alcuni dati sul sig. wagner che non conoscevo, in particolare la sua conoscenza, estremamente approfondita e professionale, dei meccanismi di comunicazione sulla rete e sui canali cosiddetti “social”.
E conclude così:
“E se pensate che un tale lavoro possa esser condotto senza l’approvazione del nostro comandante-en-chefe, fate allora questa semplice operazione. Prendete 240.000 soldati, aggiungetene 50.000, moltiplicateli per un salario mensile ciascuno e quindi per dieci mesi. E pensate COME UNA COMPAGNIA PRIVATA DI QUESTO TIPO POSSA, in un ambito dove non esiste alcuna possibilità di guadagnare direttamente un rublo, TIRAR FUORI QUEI SOLDI. 120 MILIARDI RI RUBLI DI PAGA DEL SOLDATO SOLTANTO (1.435.200.000 Euro), e restando MOLTO bassi.
И если вы думаете, что такую работу можно вести без одобрения высшего руководства страны - то сделайте простую операцию. Возьмите 240к в месяц, умножьте на 50к человек, да на 10 месяцев. И подумайте, откуда у ЧАСТНОЙ вроде как кампании, что ни рубля на этом заработать не может, такие лютые деньжищщи. 120 миллардов на одни зарплаты, при ОЧЕНЬ грубых подсчетах.
E senza considerare le ormai famose munizioni, i razzi, i carri armati, gli aerei, i mortai e tutto quanto generosamente elargito dalla Madrepatria alla valente Orchestra.
Это не считая пресловутых снарядов, ракет, мин, танков, самолетов, гаубиц и прочего, щедро отсыпанного Родиной бравому Оркестру.”
https://t.me/mal_chelovek/456
Mille morti in più in un giorno, decine di carcasse in più, in un contesto generale dove la kontrastup è stata completamente compromessa dall’impostazione completamente cannata dei generali NATO, caduti appieno nella trappola tesa dai russi. Lo ripeterò alla nausea: Bastavano 20 km di arretramento a ovest. Solo 20 km. E i ruoli si sarebbero invertiti. Specialmente in merito alle perdite. Ma quando dei generali pensano di poter disporre di materiale di consumo a piacimento, soldati che non sono neanche “loro” uomini, ma neo-servi della gleba presenti in loco, in genere non si preoccupano delle perdite. Perdite non loro. Perdite che li condurranno alla sconfitta.
E chi ha messo in piedi quella che, a ogni ora che passa, a ogni mezza giornata che passa, si sta rivelando sempre più una "combine" azzecatissima, lo sapeva e non da ieri, ma da sei mesi a questa parte. Da quando qualcuno ha detto che quella città andava tenuta "fino all'ultimo ucraino". Firmando così condanna del proprio popolo, tradendo così il proprio popolo. E compromettendo, forse irreparabilmente, il prosieguo delle operazioni.
IL TAPPABUCHI...
Ieri al patàca ha dato il due di picche il concorso pseudo-canoro europeo col logo col cuore giallo-blu, in tinta con la tinta della Von der Leyen e con la bandiera dell’Evropa. Niente partecipazione all’ultima serata, a quanto pare prevista per domani.
Notizia tristissima, anzi, “tristerrima” (melevisione di ritorno…) dopo il due di picche agli Oscar: intorno al patàca si sono stretti, in un solo “quore”, veramente tutti, sui loro canali telegram ucraini, ma anche russi (in particolare la Zacharova, che ha avuto per lui parole veramente di cordoglio...):
https://t.me/ukraina_ru/147604
A dire il vero, avevo bellamente ignorato il tutto, battendo ogni record di lettura in diagonale delle pagine spreca-inchiostro, fino a pochi minuti fa. Quando mi cade l’occhio su questo rilancio della Reuters:
https://www.reuters.com/world/europe/ukrainian-president-expected-meet-pope-saturday-sources-2023-05-11/
Raccolgo l’occhio (per fortuna rimasto illeso dalla caduta)… e torno indietro con la memoria alle feste scolastiche, quando se una non ci stava si pensava subito a quella dopo, quella che alla domanda “Com’è?” si rispondeva “E’ simpatica”…
Mi immagino la scena o-scena dopo il due di picche… “Capo, e mo’ che facciamo?” “Ma non c’era mica quello lì a Roma… quello vestito di bianco… quello che è stato zitto sino a oggi per le chiese bruciate, i pope in galera, i fedeli presi a mazzate… quello che gli abbiamo anche promesso un po’ di immobili confiscati? Va bene anche lui, chiama e organizza!”
E così sarà, a quanto pare… e sempre se dalla gola profonda della reuters non è uscita la solita “sola”.
Chissà se, in occasione dell’incontro, l’uomo in bianco dirà la stessa frase al fulmicotone che le ragazze sfoderavano in quelle occasioni (le ragazze erano e sono sempre più avanti dei loro coetanei… è una legge fisica, peggio della vittoria finale del socialismo sul capitalismo): “E adesso? Che ne dici della tappabuchi?” E in genere, al ragazzo, che nel frattempo aveva già cambiato faccia una decina di volte, non restava che sotterrarsi…
Tutto questo, fermo restando che il patàca capisca l’allusione: cosa su cui nutro i miei più seri dubbi.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
12/05 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK, I DUE CICLISTI IN FUGA E IL PELOTON
Partiamo dalla cartina generale, giusto per fissare lo stato delle cose intorno alla città. E già la parola “fissare” vedremo in giornata se sarà stata un eufemismo o, effettivamente, era il termine più appropriato per descrivere la situazione. Guardiamo solo il generale, anche della carta di RYBAR (degli ingrandimenti ci occuperemo subito dopo).
Variante di minima:
https://t.me/brussinf/5964
e variante di massima:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/11/20230511233138-c1fbddc5.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/11/20230511233735-49d69e93.jpg
Dove più, dove meno, ma il quantum rosicchiato sempre quello è. Inoltre, son cartine di ieri notte (ancora 11/05). Inoltre, ieri notte sono intervenuti un po’ tutti a minimizzare. Difesa russa, per tranquillizzare e calmare gli animi, difesa ucraina, per non indurre gli ultras da divano a farsi idee strane del tipo “oggi Artemovsk, domani Mosca”. No, oggi Artemovsk non esiste. Non esiste proprio.
E vediamo un po’ entrambi i bollettini:
Partiamo dal russo. Che anzi tutto, visto che poi la crescita degli allarmi era divenuta esponenziale, mancando solo l’annuncio di improvvisi attacchi marziani e venusiani, l’informazione che su tutti gli altri fronti “vsjo spokoino” (tutto calmo). E lo è anche stamane, per inciso. Passando poi ai dintorni di Artemovsk, ammette un tentativo in corso a nord su cui sta già intervenendo artiglieria e aviazione (e non vorrei essere, francamente, nei panni dei gruppi alfa o SSO mandati a svolgere questa ennesima missione “potenzialmente” – e questo invece è un eufemismo vero e proprio – suicida) . Per il resto tutto sotto controllo.
https://t.me/mod_russia/26502
Bollettino confermato sia nella parte “attiva” (contrattacco russo notturno in corso) da ulteriori bollettini di altre fonti
https://t.me/RVvoenkor/44744
che nella parte “passiva” (contenimento dell’attacco del regime di Kiev) da parte degli stessi analisti del regime di Kiev
https://t.me/RVvoenkor/44754
I quali, parlano anche del fianco sud non nominato dai russi “regolari”. Dove dicono che i wagner sono intervenuti con forze supplementari e non sono hanno bloccato, ma hanno già iniziato a riprendersi il maltolto. E che c’è poco da stare allegri, nel complesso, perché se questa è la “kontrastup” è meglio andare tutti a casa.
Il fatto che i russi regolari non abbiano citato quanto accadeva a sud, mi ha fatto venire in mente – ciclismo scuola di vita – la solita scena che si ripete al termine di una fuga a due “vissuta pericolosamente”, diciamo così. I due non sono stati lasciati andare e, anzi, sentono dalla radio che il peloton, il gruppo, ha messo alla frusta treni e treni di gregari per prenderli, scaldando già i velocisti per la mischia finale davanti al traguardo.
I due non possono produrre la stessa velocità, ma possono limitare il danno tirando a loro volta come dei dannati. Ovvero facendo quanto fatto sino ad allora, ma dando fondo a tutte le loro risorse di zuccheri, acido lattico e qualsiasi cosa sia in grado di produrre un watt, ivi comprese anche quelle per i muscoli involontari. Solo così possono pensare di arrivare loro due al traguardo.
I due però cominciano a guardarsi: se tiro io, poi lui mi raccoglie col cucchiaino sotto lo striscione e mi frega, e viceversa. Tira tu, no tira tu, a 500 m dall’arrivo sono presi, si fanno di lato, mentre il gruppo li passa a velocità doppia e parte la volata.
L’impressione del fianco a sud non nominato dai primi e dove i secondi invece si son dovuti adoperare per intervenire con loro uomini e loro mezzi a tamponare è, sostanzialmente, quella. E chi vede da fuori lo spettacolo cerca di trarne più vantaggio possibile. Poi, però, le cose si sistemano, senza troppo clamore, “alla russa”. Dove ho imparato che la sceneggiata avviene in fase di negoziazione, ma non in fase di risoluzione.
Vedremo gli sviluppi.
Passando ad ARTEMOVSK città, e riprendendo l’ingrandimento della cartina di RYBAR,
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/11/20230511233138-c1fbddc5.jpg
Vediamo che dei “quattro cantoni” rimasti LOSHAD ci ha già salutato, GNEZDO e KONSTRUKTOR sono sotto attacco da più direzioni, intorno c’è sempre più rosso, e DOMINO è solo il prossimo a seguire perché dietro KONSTRUKTOR.
Il bollettino serale di ieri dei wagner dava
220 m di avanzamento
68 500 mq liberati
2,18 kmq in mano nemica
https://t.me/rus_bakhmut/19296
E colorita immagine del sig. wagner a concludere come da suo costume: “andiamo avanti come un cavallo col paraocchi” (Двигаемся, как лошадь с шорами вперед). E’ vero, in tutti i sensi.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
11/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
I metri che mancano alla fine della città diventavano, a metà pomeriggio, 625
https://t.me/RVvoenkor/44717
Sempre nel pomeriggio, giungevano notizie catastrofiche, con cartine catastrofiche, di sfondamenti lungo i fianchi della città. Con incazzature e scazzi vari del sig. wagner contro l’esercito regolare, il governo, il resto del mondo (isole comprese).
Non ho ancora capito, sinceramente, se ci sia o se ci faccia. A coprire i fianchi non erano mobilizovannye, come scritto da qualcuno. La IV brigata del II corpo d’armata, per esempio è l’élite dell’esercito russo.
https://t.me/zola_of_renovation/4923
E se è indietreggiata di 500 metri tenendo la posizione ci sarà anche un motivo. Che, a differenza del sig. wagner, non è tenuta a esternare al resto del mondo (isole comprese). Questo, e a maggior ragione, se anche gli stessi wagner hanno indietreggiato (ibidem) di qualche centinaio di metri per meglio contenere l’assalto nemico.
Questo, e a maggior ragione, se i wagner sono prima avanzati e poi, per chiudere il lavoro, son stati costretti a chiedere ai russi di sostituirli lungo una linea di fronte non sempre congeniale alla difesa, non sempre adeguatamente protetta, anche perché destinata a essere “mobile”, a cambiare, a differenza di tutti gli altri luoghi dove han piazzato denti di drago su tre file, più trincee, più fortificazioni in cemento. Non è un caso che il regime di Kiev cerchi qui qualche successo, e non dove non riesce a fare un passo perché, al primo cenno di attacco, prende la scossa.
Premesso questo, son le sei e mezza ora italiana e il QUARTIER GENERALE UCRAINO nel suo bollettino serale NON FA MINIMO CENNO DEGLI AVANZAMENTI denunciati dal sig. wagner. Anzi, denuncia attacchi russi lungo tutta la linea di fronte:
https://t.me/RVvoenkor/44722
Persino Legitimnyj e Rezident, canali ucraini sempre pronti a cogliere l’occasione per gioire di una vittoria, tacciono su questo. Non vuol dire nulla… ma se cerchi una kontrastup e il nemico te la serve su un piatto d’argento, fossero anche tre kmq, lo dici. Lo hai fatto per molto meno! Invece qui, silenzio… ma è tutta pretattica, va bene.
Attenzione: quanto appena scritto non vuol dire prendere sotto gamba quanto sta accadendo, ma prenderne atto, finché si è in tempo, e intraprendere le dovute misure correttive, senza isterismi. Cosa che invece oggi si è verificata, e non poco.
A proposito, passiamo agli esagitati. Questa è l’ultima cartina
https://t.me/brussinf/5963
del più allarmista fra i canali. Che ci tiene a evidenziare bene quanto si è perso, ma non solo, segna anche i tentativi di sfondamento, a prescindere dal fatto che siano riusciti o meno. Che dopo averla pubblicata, nonostante sian passate ormai ore, non dà più aggiornamenti, mentre era uscito inizialmente con due cartine a distanza di poche ore, più rilanci di tutto quello che potesse risultare ansiogeno a un comune lettore. Soprattutto, che aggiorna QUELLE cose in poche ore, ma è da almeno 10 giorni che si guarda bene dall’evidenziare i guadagni territoriali in città, ma fa niente… a ciascuno le sue ansie (sui guadagni invece torneremo fra poco).
E comunque: se anche così fosse, e lo dico perché per la prova del nove basta andare su rybar (e poi torno anche su di lui, ma per altro…) e visualizzare tutte le cartine, “perdite” così è da mesi che ci sono. Poi le stesse posizioni passan di mano ancora, poi ripassan di mano, e via. Si riposizionano e si stabilizzano anche su posizioni più congeniali, se è per quello.
E continuano a martellare. Postazioni, mezzi in movimento, caserme, depositi nelle retrovie:
https://t.me/mod_russia/26484
e qui i filmati:
https://t.me/RVvoenkor/44715
Poi andrà come andrà. Noi siam qui a migliaia di km di distanza. E l’unico metro di misura della verità fattuale è il tempo. Le bugie, come spesso accade, han le gambe corte. Ma mentre a Balakleja capitò che a settembre, l’unico sabato dell’anno scorso che mi permisi, addirittura, di andare con dei miei amici a scarpinare in montagna, la sera dopo otto ore tra salita e discesa aprii il telefono e trovai un bordello che mi fece passare anche il sorriso di aver fatto la cima che ci eravamo prefissati, qui è da due giorni che teniamo monitorata la situazione e, sinceramente, non vedo ancora nessuna minima analogia con quanto accadde allora. Questo possiamo già dirlo.
Ripeto. Andrà come andrà. Ogni scenario è possibile. Chi come me ragiona da materialista dialettico, sa che il filo che lega necessità storica e possibilità è molto, molto sottile. Ci sono variabili che siamo in grado di tenere sotto controllo, addirittura di misurare, e altre che esulano completamente da qualsiasi grado di previsione. Stando ogni giorno sul pezzo, siamo in grado di compiere analisi sempre più accurate, ma non bisogna mai, mai, dare nulla per scontato.
Detto questo, concordo al 1000% con lo stesso voenkor che riportava un po’ di ordine in questo pomeriggio di ordinaria follia:
“Ci fossero stati i canali telegram durante la II Guerra Punica, nel corso della Battaglia di Canne a Cartagine si sarebbero suicidati in massa per la disperazione”.
Был бы во время Второй Пунической войны телеграмм, Карфаген бы массово суициднулся от безнадеги во время Канн.
https://t.me/zola_of_renovation/4923
Premesso questo, la situazione ad ARTEMOVSK è sempre più drammatica per i soldati chiamati a tenere gli ultimi bastioni, pardon, gli ultimi quartieri di case popolari trasformate da dei criminali in bastioni.
Sono quattro i quartieri ancora in mano al regime, dai nomi dati dagli stessi soldati del regime sono: GNEZDO, LOSHAD’, KONSTRUKTOR e DOMINO.
Vale la pena guardare questa animazione:
https://t.me/milchronicles/1904
I quartieri sono presentati nell’ordine in cui li ho elencati. GNEZDO è il primo, LOSHAD’ a fianco è proprio una fila di case, KONSTRUKTOR (in giallo) è già a prima vista il più tosto, ma se cede DOMINO sarà liberato da più direzioni casa dopo casa.
Leggo il testo: GNEZDO è difeso da 1000 unità, prevalentemente SSO, forze speciali. KONSTRUKTOR è difeso da 1700,1900 unità. Si stimano in tutto dalle 3000 alle 5000 unità ancora in questi quattro quartieri.
Ebbene, oggi i russi sono riusciti a entrare nel quartiere GNEZDO. Hanno colpito prima gli ultimi piani dei palazzoni dove si erano appostati cecchini e nidi di artiglieria nemici. Quindi hanno liberato i piani inferiori. Un’opera lenta e metodica. Per minimizzare il più possibile le perdite. Questo, lo stato attuale delle cose.
AVDEEVKA
Non sono l’unico a cui non pare vero un risultato così bello sul campo:
https://t.me/zola_of_renovation/4921
Nessuno lo sta corroborando con filmati, o immagini. Mi riservo di fare come san tommaso, anche se RYBAR sicuramente sa quel che disegna. Anche qui, il tempo è un gran dottore e lo vedremo nei prossimi giorni.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
******************************************************
11/05 ore 13:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
742 metri in linea d’aria separavano, stamattina, i russi dal limite occidentale, via d’accesso alla città da ovest.
https://t.me/polk105/6532
Questa cartina aggiornata
https://t.me/ukraina_ru/147453
mostra come, di fatto, il caposaldo a sud-ovest sia ormai ridotto a pochissimi isolati, per giunta di case basse. Il caposaldo a nord-ovest, invece, si compone di diversi isolati composti di case popolari alte e, pertanto, usate linea dopo linea come bastioni a perdere.
La situazione fuori città è sostanzialmente immutata. Il bel tempo ha seccato il terreno e sta favorendo il movimento di truppe ucraine per il cosiddetto “contrattacco”.
Contrattacco che non è “cosiddetto”, e da mesi, per le forze ALFA e per gli SSO (le forze per le operazioni speciali) coinvolti, e che sinora erano sempre stati bloccati ai nastri di partenza. Parliamo dei migliori combattenti a disposizione del regime di Kiev, le cui perdite già da marzo cominciavano a preoccupare tutti, tranne ovviamente generali NATO e burattini al traino.
https://t.me/rezident_ua/17703
Decine di migliaia di uomini, fra cui migliaia che avrebbero potuto veramente fare la differenza in una eventuale controffensiva, sono state sacrificate sull’altare della propaganda. Oggi che il tempo e il fondo stradale lo consentono, che i fuoristrada possono mostrare a tutti di che pasta son fatti i loro motori, i sopravvissuti si trovano in condizione di attaccare ma in condizioni di netto svantaggio rispetto a due mesi fa soltanto.
Pertanto, anche dove riescono a limare qualcosa, come mostra questa cartina (segmenti in blu)
https://t.me/brussinf/5959
lo fanno a prezzo di gravi perdite (centinaia di uomini e decine di mezzi)
https://t.me/legitimniy/15316
e vengono subito fermati. Il tutto, mentre l’artiglieria e l’aviazione regolari fanno buona guardia (95 missioni aeree) e, nonostante la loro rinnovata mobilità, li colpiscono all’interno dell’imbuto lasciando sul campo, fra ieri e oggi (bilancio del solo tirassegno e non delle azioni di combattimento suddette),
- 230 soldati
- 6 automobili
- 1 obice
- 1 stazione di radiolocalizzazione NATO per la controbatteria
- 1 deposito di armi e munizioni a Kramatorsk.
https://t.me/mod_russia/26478
Vedremo anche qui a cosa porterà tutto questo.
AVDEEVKA
Nonostante aspetti da giorni una conferma con filmati, immagini o testimonianze dirette, è da tre giorni che Rybar continua ad andare avanti. E' una fonte sinora quasi sempre attendibile, pertanto escludo la recidiva e segnalo a mia volta avanzamenti plurimi intorno alla città-fortezza.
Cartina aggiornata molto importante, perché ribadisce quanto indicato negli ultimi giorni, ovvero un avanzamento notevole da sud-ovest a nord-est della linea di fronte, fino a lambire i confini urbani.
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/11/20230511140001-f721b6d6.jpg
e con legenda in italiano:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/11/20230511140000-90b0ba6d.jpg
Se la situazione dovesse stabilizzarsi, ovvero se fosse possibile piazzare mortai, carri armati, lanciarazzi, intere brigate a ridosso dei confini urbani, il vero bastione delle ff.aa. ucraine nel Donbass, costruito in otto lunghi anni, comincerebbe a sgretolarsi nonostante l’afflusso di rinforzi. Anzi, diverrebbe un altro imbuto come quello di ARTEMOVSK. Da qui, il tentativo degli artiglieri e dei carristi di KIEV di sbloccare la situazione scatenando un fuoco d’inferno sugli attaccanti dai paesi vicini. Vedremo gli sviluppi.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
11/05 ore 08:00 aggiornamento
REALTÀ PARALLELE... E REALTÀ FITTIZIE
Ragiono in termini di REALTÀ PARALLELE quando mi trovo di fronte a situazioni entrambe reali ed entrambe in svolgimento. Per esempio, gli accadimenti lungo l’intera linea di fronte. Per esempio, DUE GIORNI FA, i russi che avanzavano dentro ARTEMOVSK e il regime di Kiev che, poco più sotto, riusciva a sfruttare incomprensioni e mancanza di comunicazione fra le diverse divisioni schierate lungo quella tratta per indurne una componente ad arretrare di 500 m lungo la striscia loro assegnata di 2 km (cartina di allora qui sotto)
https://t.me/brussinf/5955
Tali realtà parallele, meglio, elementi di realtà o, senza alcuna propensione metafisica, di verità (della serie “è vero credetemi è accaduto”), vanno poi messe assieme, ordinate, collegate, al fine di individuare il MOVIMENTO REALE che, se abbatte o meno lo stato di cose esistenti non lo sappiamo, e sicuramente non adesso in questi anni bui, ma che comunque indica una direzione, un senso, di cui non si può non tenere conto. Anche per abbatterlo a sua volta. Anziché tenere la testa sotto terra come gli struzzi.
Ragiono, infatti, in termini di REALTÀ FITTIZIE quando, DOPO DUE GIORNI, vedo ancora lo stesso rullo sulla “controffensiva in corso a Bachmut, recuperati 2 km” sui cinegiornali luce...
A parte infatti il discorso che quei 2 km son già tornati, QUANTOMENO, terra di nessuno, visto che la testa di ponte non solo non è stata consolidata, ma è stata pure parzialmente (dati di ieri) persa, ma è proprio il discorso di realtà fittizia, fasulla, che mi fa specie di tutto questo. E che mi induce a pensar male, malissimo, su come sia trattata l’intera informazione e non solo per il caso ucraino: una parte per il tutto, sineddoche, la “nave” chiamata “legno”, non come artificio poetico, ma come elemento costitutivo UNICO di verità. La nave non è DI legno, la nave è legno e basta.
Qui siamo oltre la “dialettica del bicchiere” di Lenin
https://www.sinistrainrete.info/marxismo/12023-matteo-giangrande-note-sulla-nozione-di-dialettica-in-lenin.html
ovvero alla critica della logica formale giudicata – e a ragione! - eclettica (sinonimo elegante di voltagabbana, opportunista)
Troppa grazia, Sant’Antonio! Ma magari fossimo a quei livelli… Qui siamo al rincoglionimento collettivo (pardon manipolazione di massa) operata da mezzi di comunicazione che dicono SOLO una cosa NEGANDO tutto il resto. Siamo al “chi non salta … è, è”. Continuare a saltare, senza un perché, e tenendo la testa ben sotto terra… mica che arrivi qualche spiffero “sbagliato”.
Siamo a questo e siamo a Klichko, sindaco di Kiev, che mostra a un giornalista straniero una bomba perfora-cemento BetAB-500ŠP (БетАБ-500ШП), dove Bet sta per “beton”, cemento, e 500 sta per i kg della testata esplosiva, testata peraltro assente nell’esemplare abbattuto dalla contraerea… e lo passa per KINŽAL!
https://t.me/WarDonbass/111260
È un KINŽAL. Non ci credi? Sei un puzzone, putiniano e porti pure sfiga!
11 MAGGIO 2014
Referendum nella Oblast’ di DONECK. Che divenne DNR.
- 3.200.000 schede stampate, in russo e ucraino
- Affluenza oltre ogni aspettativa, la maggiore a MARIUPOL’ (avvisare i cinegiornali luce e il premio Pulitzer)
- Referendum a scrutinio segreto
- SI – 89%
E questa realtà dei fatti, per nove anni, è stata tenuta sotto silenzio in U-ccidente. Mentre partiva, contro quei civili, la ATO, “l’operazione antiterroristica” (sic!).
https://t.me/ukraina_ru/147413
Carthago delenda est. Carthago non è stata distrutta, questa volta.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
10/05 ore 22:50 aggiornamento
ARTEMOVSK
L’avanzamento di oggi si attesta su un altro centinaio di metri su tutti i fronti, 170 per l’esattezza il massimo. Una casa alla volta, in sostanza, per un totale di 50.000 mq di terreno, mentre i kmq in mano al regime sono ora 2,25.
https://t.me/WarDonbass/111272
La novità questa volta non viene dal campo, dove sostanzialmente l’avanzamento procede con cadenza più che regolare, ma dagli spifferi di corridoio che attraversano l’ufficio presidenziale a Kiev come neanche un gruviera. Uno di questi, da parte di un non meglio precisato servizio segreto u-ccidentale, avrebbe informato Zelenskij che la dipartita imminente dei wagner da Artemovsk sarebbe collegata all’imminente offensiva russa. In altre parole, i wagner sparirebbero per riapparire, quando patàca e soci meno se lo aspetteranno, dove patàca e soci meno se lo aspetteranno, per un attacco lampo.
https://t.me/legitimniy/15305
Aggiornamenti a seguire domattina.
*******************************************************
10/05 ore 18:30 aggiornamento
ECONOMIA DI GUERRA E SOCIALISMO
Il prof. Katasonov lo seguo da oltre un lustro (e solo perché prima non lo conoscevo). Si può essere d’accordo o meno con le sue tesi e le sue conclusioni, alcune per esempio – e come in questo caso – non mi trovano d’accordo, ma ha il pregio di analizzare con estremo rigore (e franchezza!) le situazioni. Ed esporle in modo estremamente chiaro, pane al pane e vino al vino.
La tesi di questo suo ultimo lavoro su fondsk.ru
https://www.fondsk.ru/news/2023/05/09/ob-ekonomike-velikoj-pobedy-59214.html
è discutibile: la Russia dovrebbe FARE COME durante la II guerra mondiale. Ne avrebbe i mezzi, le capacità, le competenze, eccetera.
Peccato che manca la cosa fondamentale: il modo di produzione. Un modo di produzione che non esiste più DA NESSUNA PARTE al mondo. Vale la pena sottolinearlo prima di concludere che la Cina sarebbe in grado di fare lo stesso, per esempio e senza andare troppo lontano.
Un altro caveat, sempre onde evitare equivoci. A rendere possibile il miracolo economico sovietico non fu il dirigismo staliniano. Questo sia ben chiaro, anzi, come fu dimostrato vent’anni più tardi MOLTE aberrazioni (e conseguenti errori, a volte macroscopici) di pianificazione sarebbero state facilmente evitabili partendo dal presupposto che 2+2=5, e mi sta bene, ho scritto centinaia di pagine lavorandoci per due anni sull’EMULAZIONE SOCIALISTA, ma quel quid in più non si può pianificare. Anzi, se si dà per scontato quel quid in più, PEGGIO, se lo si assume come base per successivi calcoli e obbiettivi di piano, si sommano errori su errori soltanto e si incorre in tragedie. E mi fermo qui.
A rendere possibile il miracolo economico sovietico furono:
- proprietà INTERAMENTE sociale dei mezzi di produzione (eliminazione del profitto capitalistico, a differenza di tutti i paesi attualmente “in transizione” (da 40 anni o più) verso il socialismo;
- conduzione PIANIFICATA della stessa.
Non da ultimo, oltre dieci anni di provata esperienza su quest’ultima, dieci anni di grandi vittorie e grandi errori. Ma quando arrivò il momento di agire IN FUNZIONE delle esigenze del fronte (vsjo dlja fronta, tutto per il fronte), tale esperienza non solo si rivelò cruciale, ma DECISIVA.
Un ultimo caveat, poi lascio la parola al professore. L’economia di guerra c’è dappertutto. Anche nel capitalismo. Lacrime e sangue per i lavoratori (quelli non divenuti carne da cannone), vessati non solo dal padrone, a cui rimane al termine del ciclo di produzione e realizzazione della merce la sua prebenda, ma anche dallo Stato, che non solo mantiene e ingrassa con le sue commesse il complesso militare-industriale, ma che tramite i propri poteri crea e sviluppa le occasioni di conflitto grazie alle quali poi ripartono le commesse e i relativi profitti del complesso militare-industriale.
Tuttavia, anche se il capitalismo può requisire, può espropriare, può (udite udite) “nazionalizzare” al fine di razionalizzare l’accumulo delle risorse necessarie a proseguire nel mantenimento e nella crescita della propria macchina da guerra, tuttavia a un certo punto si ferma. Non è in possesso di tutti gli elementi di cui, invece, un modo socialistico di produzione dispone.
Pertanto, la gestione di un conflitto armato, specialmente prolungato nel tempo, anche senza produrre danni diretti ai mezzi di produzione (interamente all’estero, per esempio), in un modo capitalistico di produzione non può essere integralmente in mano pubblica. E quella percentuale, più o meno grande, di “mano invisibile”, crea sproporzioni che incidono ulteriormente, e negativamente, sullo sforzo in atto. Naturalmente, mi sto riferimento a un modello economico dove il suddetto Paese sia parte coinvolta al punto di “soffrire” di tale conflitto, non certo di un modello dove il suddetto Paese goda dei benefici dati da forniture (e relativi profitti, anche sotto forma di lend-lease) continue e ingenti ad ALTRE PARTI in conflitto a esso ALLEATE. Parti MOLTO più in conflitto del suddetto Paese, e in ESTREMA NECESSITA’. Al punto che coi frutti della riproduzione allargata data da anni di forniture il primo Paese possa poi permettersi di finanziare la “propria guerra”, ovvero il proprio intervento, bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki incluse. E nonostante tutto questo, il proprio debito estero ammontava nel 1946 al 120% del PIL.
Piace vincere facile, ma non è questo il modello. Parliamo di un modello dove la riproduzione allargata è, essenzialmente, endogena anche in un contesto di distruzione, annientamento delle strutture produttive e della forza lavoro. E in questo, che piaccia o no, l’URSS diede una lezione al mondo intero. La parola al professore (che riassumo per sommi capi).
Dopo aver notato che l’industrializzazione che andò dal 1929 al 1941 produsse 9600 grossi stabilimenti in vari settori, ma essenzialmente nell’industria pesante (e, aggiungo io, sarebbero state anche di più senza le sproporzioni e gli errori di pianificazione derivati da un modello dirigistico dove gli obbiettivi erano dati senza tener dovutamente conto delle capacità produttive reali), il professore nota come già buona parte delle stesse furono create ALDILA’ DEGLI URALI.
Passa quindi alla MOBILIZACIJA, alla mobilitazione. Grazie a quella non solo si riuscì a fare 2+2=5, come già in molti obbiettivi della prima pjatiletka ma, aggiungo io, a mettere PEZZE ENORMI su errori di previsione e calcolo che avrebbero portato al mancato raggiungimento di obbiettivi fondamentali. E, a cascata, a fenomeni alquanto “spiacevoli”, per usare un eufemismo, di intere linee produttive interrotte e settori in ginocchio. Sull’EMULAZIONE SOCIALISTA e sull’operaio che, per la prima volta nella Storia, produce “per se” non mi soffermo. Ci ho già lavorato sopra
https://www.academia.edu/43631379/2_2_5_Lemulazione_socialista_социалистическое
_соревнование_in_URSS
e su questo ha scritto pagine bellissime Lenin. Anche questo, nella mobilizacija, fa la sua differenza. E non va PER NULLA trascurato.
Il professore dà quindi qualche numero:
1941-1942 Trasferiti da ovest a est (MIGLIAIA DI KM!) 2.593 impianti e 17 milioni di operai
Una cosa del genere, come giustamente sottolinea, nella storia dell’uomo non è mai accaduta.
Inizialmente, gli operai poco qualificati e tutte le difficoltà di questa impresa titanica portarono al raggiungimento degli obbiettivi di piano ESSENZIALMENTE IN MODO ESTENSIVO (ovvero ricorrendo al lavoro STRAORDINARIO e a niente ferie).
Dalla fine del 1942 le sempre maggiori competenze e la suddetta EMULAZIONE SOCIALISTA (in quella fase alla continua ricerca di miglioramenti della filiera produttiva e dell’efficacia e dell’efficienza della stessa) consentirono il passaggio a una PRODUZIONE DI TIPO INTENSIVO.
Stessa quantità in sempre meno tempo di lavoro necessario, con sempre meno scarti, con sempre meno spese. L’emulazione socialista portò a un aumento di produttività del lavoro, da aprile 1942 a ottobre 1943, del 39,2%, di cui (sempre %):
+21,0 metallurgia pesante
+40,9 aeronautica
+39,4 metallurgia leggera
+39,3 elettrica
+36,9 carristica
+23,1 macchinari
+18,7 armi di vario genere
+22,7 proiettili e missili
+59,5 munizioni
La stabilità finanziaria, in tutto questo, fu ferrea. E non grazie al lend-lease a stelle e strisce (11 miliardi di dollari). Che aiutò, ma non fu PER NULLA NE’ ingente (i SOLI valori non monetari – senza contare quindi i soldi - raccolti dal popolo sovietico ammontarono a 17,8 miliardi di rubli, corrispondenti alla cifra prestata dagli USA), NE’ TANTO MENO decisivo.
Per avere un’idea, le forniture “alleate” arrivate in URSS ammontarono al 4% rispetto al totale prodotto in loco. Non fu quindi grazie agli alleati che i sovietici piantarono la bandiera rossa sul Reichstag. Per niente.
A questo poi aggiungiamo le perdite subite:
- 1/3 della propria ricchezza nazionale.
- 32.000 fabbriche di varie dimensioni
- distrutti impianti e compromessa la produzione del 60% dell’acciaio (rispetto al periodo prebellico), del 70% del carbone, del 40% di gas e petrolio,
- distrutti 65.000 km di ferrovie
- 25 milioni di morti.
- distrutti 100.000 kolchoz e sovchoz
- uccisi o deportati 71 milioni di capi di bestiame
- 1710 città rase al suolo
- distrutti oltre 70.000 villaggi e paesi di campagna
IN QUESTE CONDIZIONI si fece quanto sopra brevemente accennato. Un'impresa al cui confronto il lancio dello Sputnik o la prima passeggiata spaziale, pur importanti, pur notevoli, pur record mondiali, restano anni luce indietro. E che però pochi ricordano.
Aggiornamenti a seguire.
********************************************************************************
10/05 ore 8:30 aggiornamento
NON SOLO UN VECCHIETTO: BILANCIO DEGLI ARRESTI DI IERI IN LETTONIA
Ieri per chi aveva l’ardire
1. di deporre un fiore laddove un tempo stavano i documenti
2. di andare in giro colla “georgievskaja lentochka” al petto (nastro bicolore segno distintivo dell’antifascismo),
c’era il fermo.
Camionetta e via in centrale:
- Fermo convalidato per 26 persone, attualmente in stato di arresto
- Cauzione pagata per altre 4 persone
- Fermo trasformato in sanzione amministrativa per 38 persone
https://t.me/ukraina_ru/147226
E meno male che son Paesi piccoli, i baltici...
ARTEMOVSK
Gli ultimi aggiornamenti registrano avanzamenti di oltre cento metri lungo una direttrice di attacco e oltre centoquaranta su un’altra.
https://t.me/namarshe/5602
I due bastioni rimasti in mano al regime, uno a nord e uno a sud, continuano a subire perdite in uomini, mezzi, e terreno.
https://t.me/ukraina_ru/147214
Peraltro, oggi è il 10: nessuno se ne è andato, tutti son restati al loro posto, nessuno si lamenta più delle “munizioni che mancano”. Traetene voi le dovute conclusioni... della serie: “dumaete samy reshaete samy imet' ili ne imet'” (pensate voi stessi, decidete voi stessi, avere o non avere), da una celeberrima canzone di un film altrettanto celeberrimo (Ironija sud’by, mai passato in Italia perché i comunisti devono mangiare i bambini o pensare alla rivoluzione 24/7, non possono ogni tanto, fra un bambino e una molotov, innamorarsi come tutti gli altri)
https://yandex.ru/video/preview/7740727344275374417
La kontrastup non c’è stata, ancora. Truppe han cercato di sfondare poco sotto Artemovsk, i russi sono indietreggiati di 500 m lungo una striscia di 2 km, han tenuto la posizione e hanno peraltro già ripreso gran parte di quelle posizioni.
https://t.me/ukraina_ru/147214
I QUATTRO (4!) Himars lanciati contro il campo di prigionia dei wagner non hanno sortito l’effetto sperato: nessun soldato ucraino, nessun testimone scomodo, è morto. Anzi, comprensibilmente, i soldati sono tutti in stato di shock: “siamo carne da cannone”, “non siamo più necessari” sono le loro grida di protesta.
https://t.me/polk105/6493
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
10/05 ore 12:30 aggiornamento
C’E’ “KONTRASTUP” E “KONTRASTUP”
E’ emerso un interessantissimo dialogo su questa pagina, e di cui ringrazio tantissimo, circa la kontrastup futura, “a venire”, in riferimento anche quella di settembre.
Su questo rapporto, non affatto scontato, vorrei soffermarmi un attimo.
Premetto che il mio “cercare la verità nei fatti” (事实求是) è viziato da tantissime cose, a partire dal più banale "non esserci fisicamente, sul posto": filtri miei e filtri altrui.
Il tempo, però, come cantava la Bertè, “è un gran dottore” e, come amava aggiungere un mio carissimo amico di Napoli scomparso da anni e di cui si sente, e molto, la mancanza (Ciao Sergio!), “è galantuomo”.
Più che maoista, quindi, il mio cercare la verità nei fatti è “montanaro”. Ci si incammina, si piglia un sentiero, dopo un po’, perché l’età avanza e per impressionare un po’ di sali d’argento (una scusa tira l’altra), ci si gira e si guarda indietro.
E guardare indietro aiuta, non poco, a “cercare la verità nei fatti”.
Partiamo da dove abbiam lasciato la macchina, alla sbarra prima del sentiero. Agosto dello scorso anno. La dinamica era CHIARA:
- schiacciasassi russo su
- forze ucraine che sempre più stancamente abbozzavano a contrattacchi sempre più improbabili.
Ora, non voglio assolutamente giustificare i generali russi. Errore di sottovalutazione? Superficialità? Col senno di poi, SI.
Ma col senno di poi il mondo intero era socialista e non c’era più un capitalista sulla faccia della terra. Anche su Marte (anche perché da Mars a Marx il passo è breve…).
Inoltre, spostiamoci per un attimo su un ring. Dove ci sono due pugili, uno che è da sei mesi, pardon, sei riprese, che le prende. Le prende e riparte a testa bassa. Per poi beccarsi due colpi d’incontro e indietreggiare nuovamente. Come un pischello la prima volta che sale sul quadrato con il suo allenatore.
Questa era la situazione a fine agosto. I russi in quei sei mesi hanno dovuto prendere atto che nessuno, dall’altra parte, aveva intenzione di sedersi a un qualsiasi tavolo negoziale.
“A litigare si è sempre in due”… si, e anche a ballare il tango. Ma parliamo di CHERSON e ZAPOROZH’E. Mi giro indietro, sugli ultimi tornanti prima della sbarra, e vedo amministrazioni comunali con DOPPIA BANDIERA, UCRAINA E RUSSA.
I primi mesi c’era chi scalpitava, perché voleva cambiare tutto. Ma quel “tutto” non era nei piani di Mosca. Neppure con CHERSON dove i russi sono entrati SENZA SPARARE UN COLPO. Altrimenti, ARTEMOVSK DOCET, non avrebbero costruito il corridoio lungo il mare d’Azov. Non sarebbero arrivati a MARIUPOL’ da ovest. Questo è un dato inconfutabile, come un tornante che gira di una certa angolatura con una certa pendenza.
Avrebbero potuto fare sin da subito: ci voglion bene, sono DEI nostri, anzi, sono I nostri. Referendum (in Crimea ci han messo pochissimo) e via. Invece no. Per mesi hanno cincischiato, termine tecnico. Perché?
Perché a loro probabilmente sarebbe bastato:
1. DNR e LNR riconosciute
2. Denazifikacija, ovvero basta col martellare i russi peraltro in una popolazione a maggioranza russofona. Rossija-Belarus’-Ukraina – edin narod. Un unico popolo. Che è la verità, peraltro, e da quando iniziano i tornanti asfaltati. Quindi anche integrazione economica, cooperazione,
3. Demilitarizacija, ovvero bye bye NATO. Non volete fare con noi alleanza militare? Almeno non ci puntate i missili contro. Fate come gli svizzeri. Fatevi i cavoli vostri, ma non di e per conto altri.
E chiuderla lì. Invece, il tempo passava, i negoziatori del primo giro eran fatti fuori per strada, come cani, da servizi segreti in conflitto fra loro (uno facente capo al Mi-6 e l’altro alla CIA), e qualcosa bisognava pur fare.
Perché dopo marzo c’era aprile, e poi maggio, e poi… e poi... (e quando si cincischia con troppa carne al fuoco il tempo non gioca mai a tuo favore) . Le VGA (che non sono le schede dei PC di quando avevo i capelli), ovvero le Voennye Grazhdanskie Administracii, le amministrazioni civili del tempo di guerra, NON POTEVANO continuare a restare sulla carta. Regioni, Province, Comuni non si governano per inerzia (tranne che nel nostro belpaese…). E, soprattutto, nell’incertezza.
Hic Rhodus, hic salta. E i russi, alla buonora, meglio tardi che mai (questi i commenti che giravano)… han fatto il salto.
Qui però siamo già verso la fine della storia, a dopo aver lasciato la macchina e subito dopo la sbarra. Cos’è, alla fine della fiera, questa “sbarra”? Nient’altro che l’intervento diretto della NATO in Ucraina.
Il pugile che, suonato il gong della settima ripresa, è tornato a centro ring, non era quello mezzo suonato che sapevi già che partiva con sinistro-sinistro-destro e al primo sinistro lo avevi già spedito all’angolo. Era un altro che gli assomigliava, come una goccia d’acqua, per restare nella metafora, MA NON ERA LUI.
E qui, caro Emanuele grazie per la domanda, veniamo al dunque. TATTICA SIRIANA. Si è detto. Avendo tradotto all’epoca e riportato su queste pagine l’attacco jihadista a PALMIRA che fece sfracelli dei siriani, ne so qualcosa.
Riassunto ai minimi termini:
- Pick up e mezzi veloci a fare da ariete
- Carri e artiglieria, poco distanti, a seguire IMMEDIATAMENTE
- Fanteria, e a decine di migliaia, SUBITO DIETRO
Il tutto per “creare il momento”, “cogliere il momento” e a rendere il danno il più irreparabile possibile.
500 satelliti NATO puntati a vedere gli spilli, piramide di comando NATO, ufficiali NATO, truppe d’élite NATO (al vertice gli anglofoni, a seguire polacchi e baltici, in grado di farsi capire dai locali), armamenti NATO in grado di fare la differenza, manodopera e materiale di consumo locali.
E’ vero che decine di migliaia di uomini li noti. Che migliaia di mezzi li noti. Ma è il “come li usi” che i russi non avevano considerato. Per niente. Era da marzo che decine di migliaia di uomini stazionavano nelle retrovie. Che migliaia di mezzi stazionavano nelle retrovie. Ma combattevano alla sovietica. “Telefonavano” gli attacchi. Ci raggruppiamo, partiamo, le prendiamo, ritorniamo.
A BALAKLEJA, chi è partito ha seguito una tattica completamente diversa, MASSIMIZZANDO il più possibile l’attacco sul SEGMENTO PIU’ SGUARNITO (riservisti della LNR che piantonavano una strada da cui nessuno si sarebbe aspettato passassero, poco dopo, ventimila uomini e migliaia di mezzi). Segmento che peraltro era in spostamento si, ma verso ovest.
Riservisti che di colpo si son visti piombare addosso un “udarnyj kulak”, un “pugno d’assalto”, come lo chiamano i russi, che li ha tirati sotto come un tir quando fa manovra senza specchietti. E le retrovie, ancora più ignare di quanto stava accadendo, si son visti lo stesso udarnyj kulak fare terra bruciata di loro prima ancora che riuscissero a dare l’allarme.
Altro discorso sui “riservisti”. Le truppe arrivate settimane dopo, a tenere Kremennaja, avevano il coltello fra i denti, per intenderci sulla loro “nastroenie”, sul loro atteggiamento nei confronti del nemico. I “riservisti” non appena han visto la guerra vera han fatto quello che avrei fatto io. Scappare, e a gambe levate. Ritirata disordinata, caos che aumenta.
A quel punto sono arrivati tutti gli altri. 50 km li fai in un ora, ad andar piano. Trasferire decine di migliaia di uomini e mezzi è stato un attimo. A quel punto, aperta la breccia, dilagata una massa critica sufficiente a dilagare ulteriormente, e a consolidare la testa di ponte, il resto è storia nota.
Opporsi non era possibile, indietreggiare per riorganizzarsi, raggrupparsi diventava sempre più difficile. Ancor più difficile elaborare un piano per recuperare una situazione divenuta sempre più ingestibile. Mentre il regime dilagava. Si creò alla fine un argine, più indietro, e da lì non passarono più.
Tornando alla metafora del sentiero, quanto accadde in quelle settimane è la “sbarra”. Da lì si lascia la macchina e si procede a piedi. Anche i russi son stati costretti a CAMBIARE PASSO. E alla svelta!
Oggi la situazione è completamente diversa da allora. Zhdem. Li aspettiamo, dicono ogni due per tre. La nastroenie è “coltello fra i denti”, i numeri sono tre volte tanto, la linea di difesa sembra di vedere il mio meccanico quando, prima di consegnarmi la macchina, apre il cofano e svolge il suo rituale propiziatorio: tappo olio, a posto, tappo acqua, a posto, candele, a posto, tappo liquido tergicristallo, a posto… e così via.
Poi potrà accadere di tutto. Ma non è la stessa cosa.
Non è la stessa cosa neppure per i civili ucraini. AD AVDEEVKA, CHE SAPPIAMO TUTTI DOV’E’, COSA SI STA SVOLGENDO INTORNO, GLI ULTIMI 1778 CIVILI RIMASTI NON VOGLIONO EVACUARE. E questo in una città destinata a essere liberata d’assalto. E sappiamo cosa vuol dire. I rischi che comporta. Ciò nonostante non se ne vogliono andare. Aspettano i russi.
https://t.me/ukraina_ru/147263
Allo stesso modo la sorte di CHERSON, di ZAPOROZH’E, delle repubbliche ribelli del DONBASS, della CRIMEA sancite con referendum che sono “farsa” solo quando fa comodo non ammettere l’evidenza, più passa il tempo e più influiscono su quella di ODESSA, NIKOLAEV, CHARKOV. Quantomeno. E non tramite soluzioni “manu militari”. Perché con la forza magari si espugna un bastione, si conquista un territorio, ma governarlo poi è un’altra cosa. Ne sanno qualcosa i cinesi, con un confucianesimo ideologia di Stato dalla dinastia Han (汉) a oggi, ne sanno qualcosa i paesi limitrofi, parimenti confuciani, ne sanno qualcosa un po’ tutti. Sembra averlo dimenticato l’U-ccidente (del patàca non parlo perché conta come il due di picche): meglio, anche in questo caso, non ritiene opportuno applicarlo in Ucraina. Perché, in questo caso, “è per il suo bene”… e, non serve Nostradamus per capire dove si andrà a finire. Non siam più nel 2022, anche per i civili ucraini.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
09/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
In attesa di conoscere la situazione sul campo, oggi è circolato un video che riassume, in meno di un minuto, l’assurdità degli ordini impartiti dai generali NATO e fatti eseguire dai loro cani da guardia a Kiev: ordini che non smetterò mai di definire criminali e suicidi.
https://t.me/RVvoenkor/44589
Video girato da un soldato che dice “ecco per cosa siamo venuti”: carcasse di mezzi ovunque. Morti (censurati dai pixel). Il video è poi stato localizzato grazie alla disposizione dei tralicci:
https://t.me/namarshe/5598
E la cosa si fa ancora più triste e tragica. Perché siamo appena all’imbocco dell’imbuto. Molto a ovest di KRASNOE, da cui continua a salire fumo da dietro la collina. E qui si vede tutta l’idiozia, e tutta la criminalità, degli ordini dei generali NATO. A parte un mezzo ucraino, peraltro, tutti gli altri distrutti sono ormai NATO: e nessuno si fa distruggere mezzi propri senza il suo consenso, anzi! E allora come si spiegano anche oggi OLTRE 465 perdite in vite umane lungo soltanto questa direttrice?
https://t.me/mod_russia/26388
Neanche ad Artemovsk, solo nei suoi dintorni? In bocca ai russi che attaccano da nord e da sud?
Non è possibile, non è umano mandare a morire gente in questa maniera! Quando neppure riescono a compiere quelle poche decine di km che li separerebbero, IN TEORIA, dalla linea di fronte! Una linea di fronte che ormai è TUTTO quell’imbuto! E già a marzo vi era chi denunciava che solo nei trasferimenti si perdeva il 30% dell’organico. A marzo!
https://t.me/legitimniy/15119
E oggi, che non passa foglia? Tutto questo è criminale e basta, neanche più idiota. Ma perseverare con questi ordini suicidi non è genocidio. Sparare alle spalle di chi si gira e manda tutti al diavolo, non è genocidio. Un popolo intero tenuto in ostaggio da farabutti che lo mandano a morire (l’ultimo “volontario” sbattuto in una camionetta a Ternopoli qui),
https://t.me/rezident_ua/17675
non è genocidio. No. E’ “per il suo bene”… come la pazza di Misery non deve morire.
Infine, gli stessi che predicano le lacrime e sangue delle ricette del FMI e della BM, gli stessi che alla Grecia avevano attaccato la Trojka, gli stessi che diffondono ai quattro venti il verbo del “rigore” come medicina in grado di sanare tutti i mali, ora PROIBISCONO agli ucraini l’unica cosa che gli riempirebbe un po’ le casse: il grano. Grano svenduto, grano in cambio di armi, grano proibito dal 2 MAGGIO al 5 GIUGNO in Bulgaria, Ungheria, Polonia (il fratello polacco…), Romania e Slovacchia: i transiti verso altri Paesi sono invece consentiti.
https://t.me/rezident_ua/17685
E questo non per motivi umanitari, non perché han più bisogno i Paesi poveri di Asia e Africa, ma solo perché gli agricoltori locali si erano stufati del dumping ucraino e, qualora non fossero state prese misure draconiane avrebbero puntato dritto sulle rispettive capitali: misure prese all’istante e riconosciute subito dall’UE, per cui il libero mercato è un dogma solo quando non c’è nessuno dall’altra parte col forcone in mano, per esempio in Italia dove mandiam giù di tutto e di più.
IN CINQUE CONTRO UNO, E ANZIANO: NAZISTI IN AZIONE
Questa volta nella “democratica” Lettonia. Cinque rappresentanti dell'"ordine" e della "legge" contro un vecchio con un mazzo di fiori in mano, colpevole di portarli al monumento dei “Vincitori sul nazismo”.
https://t.me/RVvoenkor/44599
"Sparatemi qui, sul posto", dice il vecchio. "Lo faccio", gli risponde un poliziotto. Alla fine lo portano a forza nella camionetta. “Evropa” in gran spolvero, insieme ai suoi “valori”, tali perché solo sulla carta, una carta con cui dà pagelle al mondo intero, eccetto che a sé stessa.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie di rilievo, domattina.
******************************************************
09/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Ieri, smaltita la buriana tutta interna al gruppo dirigente dei wagner su modi, tempi, munizioni, eccetera, l’assalto agli ultimi bastioni del regime di Kiev ha visto un rallentamento:
130 metri di avanzamento
15.000 mq liberati
2,36 kmq in mano al regime di Kiev
https://t.me/WarDonbass/110955
E sono “iniziate ad arrivare” anche le munizioni, informa sempre lo stesso scarno comunicato.
Questo è un ingrandimento del settore nord
https://t.me/RVvoenkor/44573
dove i wagner mantengono l’iniziativa e rosicchiano isolato per isolato gli ultimi pezzi di territorio rimasti al regime. La cartina di RYBAR di ieri notte mostra l’ingrandimento in alto a destra dove si vede chiaramente l’ultimo quartiere, fra le due strade principali bianche, in mano al regime:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/09/20230509002243-7189ffa7.jpg
Chi può, prova a ritirarsi, in mezzo a carcasse di mezzi ancora in fiamme.
https://t.me/polk105/6476
Il tutto, mentre HIMARS NATO attaccano il punto dove erano dislocati i prigionieri di guerra ucraini. Già successo l’anno scorso, peraltro.
https://t.me/boris_rozhin/85232
SU CHI SPUTA IL NEONATO PER DECRETO “GIORNO DELL’EUROPA” (DEN’ EVROPI)
A corollario di quanto accennato stamane, qualche dato, DI FONTE UCRAINA E PURE PATRIOTTICA (Rezident) ma che non ha mandato giù il fatto di dover sputare sui propri nonni, sul proprio popolo, su una VITTORIA che è anche la loro. Strana-kamikaze, Paese kamikaze… questo e altro. Ma veniamo ai dati:
- Nell’Armata Rossa combatterono 7 MILIONI di Ucraini;
- 2069 dei quali presero l’onorificenza più alta di EROE;
- A causa del nazifascismo e delle canaglie banderiste gli ucraini persero 1/5 della popolazione;
- 1,3 MILIONI di soldati ucraini MORTI al fronte;
- 1.366.000 PRIGIONIERI DI GUERRA UCRAINI UCCISI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI;
- 3.900.000 CIVILI UCRAINI UCCISI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZISTI;
- 2.500.000 UCRAINI SPEDITI IN GERMANIA A LAVORARE COME SCHIAVI;
https://t.me/rezident_ua/17676
Dal 2014, quando repressero la manifestazione di Mariupol’ nel sangue, ma anche quella di CHARKOV,
https://t.me/ukraina_ru/147054
a oggi è stato un continuo seminare terrore e sputare sopra le loro tombe. Chi oggi celebra il “den’ Evropi” fa lo stesso degli squadristi che fanno a tirassegno sul monumento alle vittime del nazifascismo, o alla stella rossa anonima spuntata, in quella altrettanto rossa primavera, in mezzo ai campi per ricordare un soldato caduto. E mai più toccata fino al 2023. Fino al “giorno dell’Europa”. Nazifascista fino al midollo sotto i suoi doppiopetti, tailleur e buonismi ipocriti dispensati in ogni dove.
Ma non si facciano illusioni. Questa è MARIUPOL’, celebrazione di oggi:
https://t.me/boris_rozhin/85230
La stessa dove nel 2014 la gente scese in piazza contro i carri armati nazifascisti. Nel silenzio-assenso di una complice, altrettanto criminale, “Evropa”.
Questo invece è il vechnyj ogon’ (вечный огонь), il fuoco eterno di ARTEMVOSK libera dal nazifascismo:
https://t.me/rus_bakhmut/19188
E’ ancora in piedi. E non solo ad Artemvosk. E non solo a CHARKOV. E non solo a ODESSA. E non solo a NIKOLAEV.
Questa è KIEV. OGGI!
https://t.me/ukraina_ru/147055
A manganellare novantenni non sono ancora arrivati. E loro sono andati a deporre i loro fiori. Nel “den’ Evropi”… Sotto lo sguardo di poliziotti che, qualche domanda, cominciano anche loro a farsela. Kiev anch’essa Gorod Geroj, liberata dall’occupazione nazifascista nel 1943.
E questa è la MOLDAVIA. Anche qui proibito tutto, multe (filmato qui),
https://t.me/boris_rozhin/85231
divieti… e, nonostante tutto, manifestazione
https://t.me/ukraina_ru/147050
Con la partecipazione dell’ex presidente. E con una bellissima, gigantesca “bandiera della vittoria”, fedele riproduzione di quella che sventolava sul Reichstag:
https://t.me/RVvoenkor/44580
Che la “Evropa” stia perdendo il suo “appeal”?
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
09/05 ore 08:00 aggiornamento
9 MAJA – DEN’ POBEDY!
Il Giorno della Vittoria sul nazifascismo. Oggi, perché quando fu firmata la kapitulacija a Mosca era già 9 maggio, per via del fuso orario. Oggi, perché 27 milioni di morti li han fatti i sovietici. Gli stessi che hanno liberato Auschwitz. Gli stessi che sono arrivati fino a Berlino.
Due canzoni, un po’ diverse da quelle che conosciamo meglio. La prima si chiama Doroga na Berlin, La strada verso Berlino.
https://www.youtube.com/watch?v=7lW-1aLlepM
Schema semplicissimo, ma altrettanto efficace. L’Armata Rossa libera Orel, arriva alla fine della città, chiede il nome dell’ultima via, quel nome, Brjanskaja Ulica (Via per Brjansk), diventa l’ordine di battaglia successivo, quella via li porterà verso ovest. Arriva quindi a Brjansk, la libera tutta, chiede il nome dell’ultima via, quel nome, Minskaja Ulica (Via per Minsk), diventa l’ordine di battaglia successivo, quella via li porterà verso ovest. E così via... fino a Berlino!
La seconda, Davaj zakurim, “facciamoci una sigaretta”, è stata composta negli anni peggiori. Quando di vittoria si poteva solo sognare. “Questi giorni chissà quando ce li ricorderemo…” (Эти дни когда-нибудь мы будем вспоминать)
Il ritornello inizia con una strofa che sembra Bajkonur al conto alla rovescia: vera e propria pista di lancio per la breve frase melodica “Davaj zakurim, tovarisch, po odnoj, davaj zakurim, tovarisch moj” (compagno facciamoci una sigaretta in due ripetuto due volte dove il po odnoj “in uno” è sostituito con moj “mio”).
Un testo semplice in un crescendo continuo:
Об огнях-пожарищах, dai fuochi nascono gli incendi
О друзьях-товарищах dagli amici nascono i compagni
Где-нибудь, когда-нибудь мы будем говорить. Da qualche parte, chissà quando, lo diremo
Вспомню я пехоту, Mi ricorderò della fanteria
И родную роту, e della compagnia dei miei paesani
И тебя — за то, что ты дал мне закурить. E di te, perché mi hai dato da fumare
In questa pagina è possibile ascoltare uno dei primi vinili:
http://победа.екатеринбург.рф/%D0%BC%D0%B5%D0%B4%D0%B8%D0%B0/%D0%BF%D0%B5%D1%81%D0%BD%D0%B8/%D0%B7%D0%B0%D0%BA%D1%83%D1%80%D0%B8%D0%BC
Ieri un deficiente, al servizio dei suoi padroni NATO, sputando sui suoi stessi nonni e su quei milioni di eroi suoi connazionali che, con la loro morte, gli han dato la possibilità di esser lì a farlo, ha emesso un decreto dove oggi diventa, nel suo stato fantoccio, “festa dell’Europa”. La stessa che sta mandando a decine di migliaia alla volta il suo stesso popolo a morire. La stessa che non alza un dito per le chiese bruciate. La stessa che, nel 2014, a Mariupol’, non diceva nulla mentre il suo predecessore faceva una cosa come Tian’an men, PEGGIO di Tian’an men (filmato qui):
https://t.me/vityzeva/82536?single
Ecco allora che questa canzone preferisco ascoltarla nella voce sgraziata, ma autentica, di Zacharchenko, sullo sfondo di immagini di repertorio e di immagini del 2014 della Gorod Geroj Doneck.
https://www.youtube.com/watch?v=G6kkT2nT4B4
Ciao Sasha! Buona festa a tutti.
Aggiornamenti a seguire.
********************************************************
08/05 ore 18:30 aggiornamento
LA MEDICINA E’ AMARA MA… TU GIA’ LO SAI CHE LA BERRA’
Chiedo scusa al buon Edo, anche perché non è neppure una fatona… ma un fucile puntato dietro la schiena. O così, o così. Stiamo parlando della “ricetta” del FMI nei confronti dell’Ucraina o, meglio, di ciò che ne resta.
Il 7 maggio già si parlava di “misure impopolari” (не популярные условия), come l’aumento degli affitti, della pressione fiscale, la diminuzione degli stipendi pubblici e l’ulteriore contrazione delle spese sociali.
https://eadaily.com/ru/news/2023/05/07/mvf-trebuet-ot-kieva-uvelichit-nalogi-i-sokratit-subsidii-grazhdanam-ukrainy
Oggi, sono apparsi ulteriori dettagli, secondo DANILO MONIN (rus. Daniil Monin), funzionario organico al regime, facente capo ad ARSEN AVAKOV, ex ministro degli Interni, passato ora “all’opposizione” per dire che in Ucraina, in aria di elezioni, esiste anche un’opposizione. Avrebbe visto la bozza in inglese del memorandum d’intesa.
https://eadaily.com/ru/news/2023/05/08/nalogi-vyshe-vneshniy-dolg-bolshe-vosstanovlenie-za-svoy-schet-usloviya-mvf-dlya-kieva
E di cosa parlerebbe?
In sostanza, la PRESSIONE FISCALE aumenterebbe DEL 6-7% DEL PIL. Aumenterebbe la tassa sui redditi (2-3% del PIL), il contributo sociale unico (1%) , l’IVA (1%), le accise (1,5%)
In un Paese dove, praticamente, nessuno paga le tasse, questo lo aggiungo io, e saranno tutte trattenute alla fonte. Il FMI e la BM attaccate come dei vampiri al collo dell’economia moribonda per giunta di un Paese-kamikaze… che novità.
Nel 2024-2025, prosegue “l’esperto”, arriveranno (FORSE!) sei miliardi di dollari di investimenti esteri. Non crediti, investimenti, si badi. Peccato che i danni attualmente stimati al Paese ammontano a 135 MILIARDI di dollari.
E veniamo alle “donazioni”, del FMI e sodali: 115 miliardi di dollari in 4 anni… ma per COPRIRE IL DEBITO, non per la ricostruzione.
A questo, aggiungiamo un DEFICIT COMMERCIALE di 30-35 MILIARDI di dollari l’anno. In base a questa “ricetta”, il succitato Monin prevede in prospettiva il RADDOPPIO del debito pubblico ucraino (dai 112 MILIARDI attuali ai 215 MILIARDI nel 2033).
https://antifashist.com/item/ukraincam-ostanutsya-tolko-ogromnye-kladbishha-mvf-zatyagivaet-dolgovuyu-petlyu-kievskij-rezhim-rasprodaet-gosaktivy.html
E di fronte a questo, senti senti cosa dice la “ricetta” di nonna Pina? Cosa tira fuori dal cilindro? PRI-VA-TIZ-ZA-ZIO-NI! Nel mirino aziende statali, partecipate e controllate statali. Dalle centrali atomiche alle terre demaniali, dal complesso militare industriale ai cantieri portuali, dai trasporti pubblici alle poste e telecomunicazioni… vale tutto.
Una ricetta vomitevole, già vista e sentita tante, troppe, volte. Con l’aggravante che qui si E’ DELIBERATAMENTE PORTATO UN GOVERNO FANTOCCIO E CONNIVENTE AL SUICIDIO DEL PAESE CHE ERA CHIAMATO A GOVERNARE!
Quando da un lato si manda a morire un popolo, una società intera, e dall’altro gli si tira il collo, si prendono ai saldi, anzi, a zero come cauzione, i pezzi che interessano, prima di economia e poi – perché no già che ci siamo? - di territorio, di cosa stiamo parlando?
Infine. Il beneficio del dubbio. Concediamocelo. Dai, son tutte malelingue. Non è vero. Bene, questo è il sito del FMI. Alla voce FAQ (scritto male, evidentemente) riferito al pacchetto di “aiuti” per l’Ucraina.
https://www.imf.org/en/About/FAQ/ukraine#Q1%20What%20resources%20is%20the%20IMF%20making%20available%20to%20help%20Ukraine?
Parla dell’assegno di 15,6 MILIARDI DI DOLLARI appena staccato.
Serviranno a
- help Ukraine solve its balance of payments problems and sustain economic and financial stability at a time of exceptionally high uncertainty,
- restore debt sustainability,
- promote reforms that support Ukraine’s recovery on the path toward EU accession in the post-war period.
Tradotto, pagare i creditori (tra cui il FMI stesso… che con una mano toglie e l’altra concede) in cambio di LACRIME E SANGUE. Questo, per i primi 12-18 mesi del programma (12-18 months of the program).
Ecco poi la parte relativa ai 115 MILIARDI DI DOLLARI IN 4 ANNI:
The IMF’s 48-month extended arrangement under the Extended Fund Facility is part of a US$115 billion support package over the program period, involving sizable official financing in the form of grants and concessional loans, as well as debt relief.
Il che ci conferma che “l’esperto” sa quel che dice. Sono i nostri cinegiornali luce che, ormai, non san più cosa dire, a parte ripetere “ad libitum” la stessa solfa. Eppure siamo lo stesso Paese dove Francesco Ferrucci, mezzo millennio fa, passò alla storia per aver così apostrofato il vile Maramaldo che lo stava finendo: “Vile, tu uccidi un uomo morto!” Forse eravamo meno colonia allora, che eravamo spezzatino e scendiletto del resto d’Europa, che adesso, che siamo talmente “sovrani” da non capire, o far finta di non capire, quando infilano il cappio al collo di uno e lo stringono.
CHI ASPETTA LA CONTROFFENSIVA
I numeri sono dei servizi segreti anglofoni… quindi da prendere con le pinze. E parlano di
FRONTE SUD:
700 carri armati
400 lanciarazzi multipli
FRONTE EST:
900 carri armati
Inoltre, dei carri armati sopracitati, 100 sono T-90.
Riserva: 3.000 pezzi fra ROSTOV (est) e BELGOROD (nord)
In attesa della controffensiva, inoltre, 700 fra aerei ed elicotteri.
https://t.me/polk105/6393
Al netto della fanteria, di cui abbiam già parlato e che ricordiamo essere 60.000 uomini, al momento, dalla parte di Kiev, contro 300.000 dalla parte russa (più 200.000 di riserva),
https://t.me/RVvoenkor/44514
non sono proprio numeri da settembre 2022.
Aggiornamenti a seguire domattina.
******************************************************
08/05 ore 13:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Altri 120 metri liberati:
https://t.me/namarshe/5577
sostanzialmente il martellamento dell’artiglieria non riguarda solo le file di case popolari ma ormai, e soprattutto, le retrovie. Quelle zone di campagna fuori città, piuttosto che i centri abitati vicini, come KRASNOE e CHROMOVO, da cui partono i tiri che cercano di fermare l’avanzata russa.
Solo fra ieri e oggi il ministero della difesa riporta, come conseguenza di questa azione, oltre 380 perdite fra le fila ucraine senza contare l’area urbana.
https://t.me/mod_russia/26296
Sotto attacco continuo, pertanto, non è solo quel 2% di città in mano al regime, ma anche l’intera area a ovest, quest’ultima con fuoco di controbatteria e bombe Fab-500 pilotabili
https://t.me/namarshe/5576
L’avanzata avviene molto più in sicurezza.
ATTACCHI NOTTURNI
Visti gli obbiettivi raggiunti, lo scopo evidente era quello di ostacolare il più possibile l’imminente kontrastup
Armi, carburante, caserme, munizioni sotto attacco. L’intera rete dei trasporti è sotto attacco. Prime linee ma anche, soprattutto, retrovie. Snodi nelle zone centrali. Tutto quanto possa ostacolare, mettere i bastoni fra le ruote, attenuare i progetti dei generali NATO. Vedremo come e fino a quando.
https://t.me/RVvoenkor/44494
SCATTO DEL GIORNO
Si può fare di meglio, ma la composizione merita. Antefatto: oggi il guardiano del Reichstag era in ferie, il funzionario aveva fretta di andare in macelleria perché stasera aveva ospiti a cena e qualcuno è riuscito a farsi timbrare l’autorizzazione a esporre la “Flag pobedy” (probabilmente lasciandola così in modo da non destare sospetti...) sui pennoni del Reichstag. Subito si sono radunati turisti, simpatizzanti, militanti sotto per scatti autocelebrativi… “and the winner is”:
https://t.me/boris_rozhin/85127
Aggiornamenti a seguire
*****************************************************
08/05 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Apriamo con la situazione ad ARTEMOVSK soltanto perché ci sono stati sviluppi, ma ieri notte sono successe ben altre cose. In breve, altri attacchi di artiglieria e altre posizioni liberate nella notte, a nord:
https://t.me/RVvoenkor/44477
Almeno altri due isolati, come ammesso dallo stesso regime di KIEV, che ammette peraltro l’incapacità di contenere tali assalti:
https://t.me/RVvoenkor/44456
Questo rende il dato diramato ieri notte già obsoleto:
- altri 280 m di avanzamento
- 53.000 mq liberati
- 2,37 kmq ancora in mano al regime
https://t.me/RVvoenkor/44445
Questo, mentre ormai le colonne che si dirigono, invano, verso l’imbuto a cercare di salvare il salvabile SONO SOLO MEZZI NATO a cui una bomboletta di spray ha fatto una “croce Wehrmacht” nella maniera più penosa possibile:
https://t.me/RVvoenkor/44475
Penosa perché è la foglia di fico sulla guerra NATO contro la Russia. Penosa perché metafora di un regime nazifascista straccione. Più straccione dei nostri che andavano a meno quaranta con gli scarponi di cartone. Penosa perché indice ormai di un popolo intero che combatte con armi altrui per interessi altrui. Infatti, la demilitarizacija dell’arsenale sovietico (che costituiva la stragrande maggioranza della dotazione militare delle forze armate ucraine) non solo su territorio ucraino (che sarebbe stato esaurito da tempo) ma di tutti i Paesi ex-Varsavia, è quasi completa.
Questo, mentre compaiono altri filmati di come quartieri popolari, ridotti da un regime senza scrupoli a “fortecja”, divengono oggi tomba dei suoi soldati e, insieme, di una kontrastup sempre più sogno e sempre meno realtà:
https://t.me/RVvoenkor/44473
UNA "CONTROFFENSIVA" CHE SI SCIOGLIE IN UNA PIOGGIA DI DRONI E MISSILI
Kontrastup sempre meno fattibile grazie ad attacchi dall’alto come quello di ieri notte. I sette bombardieri segnalati in volo erano solo la punta dell’iceberg.
Questa una cartina delle segnalazioni di incendi:
https://t.me/ukraina_ru/146749
Intervengo solo su due casi di propaganda di regime, giusto perché prevenire è meglio che curare. E perché la solfa poi si ripeterà anche per altri, con meccanismi sostanzialmente identici che andranno a ricalcare queste due tipologie.
Attacco a obbiettivi civili, come un deposito di generi alimentari, magari per bambini (anzi, sicuramente per bambini!) a Odessa:
https://t.me/RVvoenkor/44465
La rete fa girare le immagini e i video ben prima della propaganda di regime. E giustamente qualcuno si domanda: come mai un omogeneizzato brucia come se fosse napalm?
https://t.me/ukraina_ru/146767
Precedo la risposta del fascista perfetto: perché noi ai nostri figli diamo latte in polvere mischiato con napalm, e anche con microframmenti di celluloide originale della prima pellicola di Rocky IV, perché sei io posso cambiare allora anche tu puoi cambiare allora tutto il mondo può cambiare.
Lasciamo il regime ai suoi deliri odessiti da rilanciare assolutamente su tutti i cinegiornali luce, rammentando soltanto che ieri notte da quelle parti è stata distrutta
- un’ampia fornitura di armi stoccate “al sicuro”
https://t.me/ukraina_ru/146741
- un’intera flotta di droni pronti a fare il bis e il tris sulla Crimea (22 tirati giù solo l’altro ieri notte dalla contraerea russa)
- un’intera rete logistica di approvvigionamenti, non da ultimo il ponte su ZATOK che collega la città russa temporaneamente in mano al regime di KIEV alla Romania.
https://t.me/rybar/46735
E passiamo alla capitale. Gerani ovunque, ieri notte
https://t.me/RVvoenkor/44450
Contraerea NATO da 400.000 dollari a missile in tilt, uno di questi (video qui sotto)
https://t.me/ukraina_ru/146760
invece di andare su, è andato giù. Ed è finito qui, facendo la facciata a un palazzo:
https://t.me/RVvoenkor/44462
Qui le foto al mattino
https://t.me/polk105/6353
Non ho visto e non mi interessa neanche vedere se la versione ufficiale sarà un missile, un drone, o un’alabarda spaziale russa. Abbiamo visto ampiamente, e senza neppure il filmato qui sopra, in pieno giorno nel caso del Bayraktar TV2 turco, dove il regime tiene la contraerea. Quando sbaglia il tiro, o quando intercetta l’oggetto volante senza distruggerlo completamente in aria, quello che cade sui palazzi è solo morte e distruzione.
Altre destinazioni dell’attacco di ieri notte:
- Ugledar / Pavlograd
- Chasov Jar
- Kramatorsk
- Sumy
- l’intera rete di approvvigionamenti e di stoccaggio di armi destinate alla controffensiva
https://t.me/ukraina_ru/146741
et
https://t.me/rybar/46739
Giusto per non dare sempre la colpa del rinvio della stessa al maltempo.
Un voenkor stamattina presto sintetizzava quanto accaduto come segue:
1. Di cose da colpire ce ne sono, senza accanirsi sulle macerie.
2. Lungo l’intero territorio in mano al regime di Kiev è operativa una NUOVA RETE DI SPIONAGGIO, riformatasi in seguito allo smantellamento a inizio conflitto a opera del GUR (i servizi segreti ucraini).
3. I russi hanno l’iniziativa. Sanno QUANDO e, soprattutto (vedasi punto 2) DOVE colpire.
4. I russi han perso la speranza che la NATO butti gli ultimi resti di quello che era il secondo esercito ex-sovietico per importanza in una kontrastup kamikaze, e PROBABILMENTE stanno preparando il terreno per la LORO fase offensiva.
https://t.me/polk105/6351
Vedremo. Sicuramente in diversi punti è andato giù pesante. Ma in ogni caso è il campo a dimostrare quanto sia più vicino al vero lui con la sua analisi infarcita di propaganda, che il regime di KIEV dall’altra parte con la sua propaganda gonfiata ormai peggio di un super-tele e che, come la rana della favola omonima, alla fine scoppia. Sotto lo sguardo bovino e inespressivo del secondo personaggio della favola.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
07/05 ore 22:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Altro giro di giostra per il tormentone mediatico di questi giorni, su cui torneremo fra poco. Nel frattempo, questa città disgraziata, ridotta sempre di più in macerie, sta davvero rivelando l’incapacità dei generali NATO nel gestire una situazione ormai completamente fuori controllo. Ne costituisce, ogni giorno che passa, una cifra distintiva ormai non più giustificabile da nessun punto di vista.
Questi gli ultimi filmati. Anche le ultime file di case popolari di periferia sono ridotte a groviera,
https://t.me/rus_bakhmut/19124
et
https://t.me/RVvoenkor/44437
L’unica specie di strada ancora non tagliata è diventata un cimitero di mezzi ai suoi bordi, con crateri e manto stradale completamente divelto in diversi punti.
https://t.me/boris_rozhin/85055
Chi la percorre, la fa a tutta, buche permettendo, sperando di non fare la stessa fine delle carcasse che è costretto a schivare e aggirare.
Che ormai la situazione sia fuori controllo, è dato dal fatto che nessun arretramento è possibile in un imbuto che diventa sempre più ampio. Ormai retrovie come CHASOV JAR sono, ogni giorno, oggetto di attacchi continui,
https://t.me/ukraina_ru/146664
tesi a smantellare qualsiasi possibilità di impostare una difesa altrettanto valida come quella di Artemovsk. Questo però impedisce alle prime linee di ripiegare. Perché sia il punto A che il punto B sono ormai martellati e quasi in egual misura.
Questo mentre i wagner continuano, assalto dopo assalto, a spingere verso i campi le ultime guarnigioni rimaste:
https://t.me/yurasumy/8586
Guarnigioni che si aggirano verso case popolari in fiamme, pattugliano macerie, dando l’impressione di attendere soltanto il loro turno di essere centrati da un missile corretto nella traiettoria da un drone.
https://t.me/RVvoenkor/44436
Altre trecentoquaranta le perdite inflitte dalle truppe regolari nelle retrovie nell’arco delle ultime ventiquattr’ore,
https://t.me/mod_russia/26249
mentre quelle in città a opera dei wagner ormai sono il doppio.
Ma allora le munizioni ci sono… ci sono e ci sono sempre state, a giudicare da quanto accaduto nei giorni scorsi. Fumo negli occhi per la propaganda NATO, oggi “l’allarme” è rientrato.
https://t.me/namarshe/5568
e qui il comunicato ufficiale
https://t.me/RVvoenkor/44403
che non sto neanche a tradurre perché per esercitarsi nella traduzione esistono indubbiamente testi migliori, e l’unico senso di questo documento potrebbe essere solo tale tipo di esercizio.
Niente ceceni, quindi, a fare l’ultimo chilometro. Sempre i wagner, che a questo punto non avrebbero più neppure problemi di organico da preservare, o di rotazioni da compiere. Problemi che invece esistono, eccome, e che suggerirebbero dopo l’ultimo km una pausa nelle retrovie e con mansioni decisamente più leggere. Anche perché Kramatorsk e Slavjansk, lo ripeto alla noia, non saranno affatto uno scherzo.
CARNE DA CANNONE ALLE PROVE TECNICHE DI CONTROFFENSIVA
Qui al corso pratico di attraversamento di canale su mezzo anfibio
https://t.me/sashakots/39666
Vale la pena di vedere anche questo filmato, di fonte ufficiale ucraina. Per rendersi conto di come stiano pompando carne da cannone per mandarla al massacro. Mezzi (ex Armata Rossa, peraltro) scoperti, ad attraversare tratti lunghi centinaia di metri, con decine di migliaia di uomini dall’altra parte che li aspettano in assetto di combattimento.
Siamo all’assurdo. Non è SEMPRE vero che la storia quando si ripete diventa farsa. QUESTA è tragedia. Un popolo mandato a morire, a immolarsi, al ritmo di un migliaio di uomini al giorno, quando son pochi. Mentre le grancasse del regime mostrano immagini rassicuranti di uomini che camminano sulle acque, in grado di dominare il nemico così come si domina l’elemento naturale.
Tutto questo mentre 7 bombardieri strategici Tu-22M3 si sono appena alzati in volo e in regime di totale silenzio radio.
https://t.me/ukraina_ru/146665
Domattina conosceremo i risultati, se ve ne sono stati.
S-400 TURCHI: DA POMO DELLA DISCORDIA A… “NON È CHE CE NE DARESTE UN PAIO?”
Che i turchi non guardino in faccia ormai più nessuno è un dato di fatto. Nessun timore reverenziale, neppure nei confronti degli USA. Battitori liberi.
L’ultima in ordine di tempo riguarda i loro S-400. Sfiorata la crisi diplomatica con gli USA per il loro acquisto… della serie, “e come vi permettete”, “acquistare armi dal nemico” (anche se all’epoca non lo era ufficialmente…), “traditori”, “falsi-atlantici” (in effetti la penisola anatolica è un po’ prima delle colonne d’Ercole, ma agli amerregani che non sanno neppure dove sta sulla cartina, tutto è concesso…), “gli F-35 ve li scordate” (e viste le pippe conclamate che si stanno dimostrando contro i milioni buttati… tutto sommato non è stato proprio un male… potremmo fare anche noi una cosa del genere, acquistare una partita di Ak-47 con la firma autografa del signor Kalashnikov, così a sfregio, e toglierci da questo pozzo senza fondo di soldi buttati via...) eccetera.
Oggi, per bocca non di un tabloid ma del ministro degli interni turco, arriva la denuncia che gli USA avrebbero chiesto ai turchi degli esemplari per studiarli… oltre che di mandarne qualcuno anche in Ucraina… sprecandosi in sorrisi e pacche sulle spalle da veri amiconi... ma il ministro turco avrebbe risposto picche a entrambe le richieste, oltre che rendere pubblico lo sputtanamento.
https://t.me/polk105/6319
Il mondo sta cambiando. Il mostro atlantico si dibatte, tirandosi dietro di sé morte e distruzione, ma non incute timore più a nessuno. Come un cobra in mezzo a un’allegra comitiva di manguste.
Aggiornamenti a seguire domattina.
******************************************************
[b]07/05 ore 01:00 aggiornamento
ARTEMOVSK[/b]
Prima di tornare sul tormentone di questi ultimi giorni di presenza del regime di Kiev ad Artemovsk, accenniamo brevemente a quanto avvenuto oggi.
L’artiglieria non si è fermata un minuto né di giorno,
https://t.me/voenkorKotenok/47354
né stasera
https://t.me/WarDonbass/110696
A fine giornata l’avanzamento era stato di altri 170 metri, per un totale di 95.700 mq liberati. Al regime di Kiev restano 2,42 kmq. Inoltre i soldati nel ritirarsi continuano a far esplodere case popolari.
https://t.me/RVvoenkor/44370
Questa la situazione sul campo. Veniamo ora al tormentone. Il sig. wagner, oltre a fornire i dati di fine giornata sopra citati, aggiunge:
- lo scopo dell’operazione non era la liberazione di Artemovsk ma eliminare il più possibile uomini e mezzi del regime di Kiev. Missione compiuta.
- In questo momento, a fronte di un 95% di territorio urbano liberato, il restante 5% ancora in mano al regime di Kiev non costituisce un elemento di disturbo al cessare delle operazioni da parte dei Wagner.
- sono infatti morte decine di migliaia di soldati, dall’inizio della campagna di Artemovsk a oggi)
- conservare il proprio arsenale, i propri uomini e mezzi è fondamentale. Pertanto,
- è meglio conservare intatto il proprio esercito, piuttosto che vincere una guerra.
https://t.me/RVvoenkor/44384
ROTACIJA, rotazione. Soldati esausti dopo 400 giorni senza poter contare sul ricambio dalle retrovie, altro non chiedono.
https://t.me/namarshe/5553
Questo ci riporta al futuro prossimo dei Wagner: Slavjansk e Kramatorsk, per esempio, ma per entrambi ci dovranno essere truppe fresche, addestrate, motivate. Non è quindi un problema di munizioni, con le 20 mila ammesse oggi dalla CNN come ordine di grandezza delle quantità scagliate pure dopo la denuncia del sig. wagner ogni giorno.
https://t.me/polk105/6292
Sig. wagner che quindi oggi annunciava un passaggio di consegne DAL 10/5 ORE 00:00
https://t.me/rybar/46684
Passaggio di consegne con chi? Ma con i ceceni di ACHMAT. I migliori assaltatori, artefici della liberazione di Mariupol’ e di quella di Lisichansk, per esempio.
https://t.me/rybar/46684
Kadyrov che ringrazia.
https://t.me/RVvoenkor/44365
e chiede al ministero della difesa di essere assegnato proprio lì
https://t.me/RVvoenkor/44376
Tempi troppo brevi per essere tutto frutto di improvvisazione.
Aggiornamenti a seguire stasera.
******************************************************
06/05 ore 11:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Come volevasi dimostrare, la sceneggiata di ieri del sig. wagner è stata fumo negli occhi per i cinegiornali luce u-ccidentali e i canali telegram, locali e non.
Già tutto il giorno le ultime postazioni ucraine erano state oggetto di un martellamento continuo (cartina qui):
https://t.me/yurasumy/8560
Stanotte si è scatenato l’inferno.
https://t.me/boris_rozhin/84850
Qui filmati girati dai soldati stessi sotto le bombe
https://t.me/boris_rozhin/84894
Queste le immagini girate da un drone stamane:
https://t.me/RVvoenkor/44320
e questi alcuni fotogrammi:
https://t.me/WarDonbass/110574
Fuoco di artiglieria come se non ci fosse un domani (alla faccia delle munizioni insufficienti) prologo a un assalto imminente.
Assalto che va avanti dalle prime ore dell’alba di stamane, da tutte le direzioni, causando enormi perdite ai soldati in forze al regime di Kiev che da un lato cercano di tenere e, dall’altro già si spostano sulle ultime linee di difesa:
https://t.me/ukraina_ru/146275
Il sig. wagner, come suo costume, dopo la sceneggiata ha cambiato registro e ora parla delle perdite nemiche, 400-600 al giorno, e dei 2,5 km mancanti per chiudere la partita:
https://t.me/RVvoenkor/44320
Situazione in sviluppo. Aggiornamenti a seguire fra stanotte e domattina.
*******************************************************
05/05 ore 18:00 aggiornamento
“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO
Confrontiamo i dati del 05/05 (https://t.me/mod_russia/26195) con quelli del 25/04 (https://t.me/mod_russia/25939):
418 aerei (vs 411 – 25/04, +7 vs + 4 dei 10 gg prima)
230 elicotteri (vs 228 – 25/04, +2 vs +0 dei 10 gg prima)
3963 droni (vs 3849 – 25/04, +114 vs + 93 dei 10 gg prima)
421 sistemi missilistici (vs 415 – 25/04, +6 vs +0 dei 10 gg prima)
8992 carri armati e altri cingolati blindati (vs 8849 – 25/04, +143 vs + 172 dei 10 gg prima)
1096 lanciarazzi multipli (vs 1094 – 25/04, +2 vs + 9 dei 10 gg prima)
4739 obici e mortai (vs 4655 – 25/04, +84 vs + 62 dei 10 gg prima)
9986 autoveicoli blindati (vs 9762 – 25/04, +224 vs + 249 dei 10 gg prima)
Ei fu siccome immobile… premettiamo subito una cosa. Nel computo dei droni non rientrano quelli che si tirano giù da soli, come il Bayraktar di ieri!
Ciò nonostante, vediamo già che fra i “pennuti” in generale c’è un aumento degli abbattimenti. Siccome aerei, elicotteri e droni sono usati ESSENZIALMENTE in funzione di copertura di movimenti di truppe, e tale copertura è stata subito azzerata dal fuoco della contraerea russa, possiamo collegare questo aumento a una rinnovata iniziativa da parte NATO, decisa a mandare al macello quel che resta delle forze ucraine sul campo. 11 aerei in venti giorni, 207 droni.
I Varsavia disponibili ormai sono agli sgoccioli, di F-16 neanche a parlarne, i droni… costano, è inutile lamentarsi di non avere abbastanza copertura aerea se 418 aerei, 230 elicotteri e quasi 4.000 droni in poco più di un anno son stati letteralmente mandati al macero in azioni suicide. Demilitarizacija in azione.
Anche i sistemi missilistici, che il regime di KIEV tiene da conto (i pochi rimasti) come il postino di un paese vicino al mio, che tirava fuori la sua Ferrari comprata strausata dal garage la domenica mattina, andava al bar a fianco e la riportava subito in garage, in questi 10 giorni son stati demoliti in quantità che non si vedevano da settimane. Anche qui, gli han chiesto di andare due bar più in là, ovvero raggiungere le retrovie per lanciare su posizioni russe limitrofe in preparazione di attacchi di terra, lì i pezzi son stati individuati e raggiunti da un fuoco di controbatteria particolarmente attivo e vivace. Cosa che a settembre 2022 non c’era.
Di carri armati in giro se ne vedon meno, cominciano a tenerli da conto per la kontrastup, e anche perché nei 10 giorni precedenti annegavano nel fango prima e sotto il fuoco russo poi. E in questi ultimi 10 giorni la situazione meteo non è cambiata di molto. Questo potrebbe spiegare il numero LEGGERMENTE inferiore di carri armati e di macchine blindate colpite. In un contesto dove invece mortai e obici colpiti aumentano a fronte di rinnovati attacchi russi, per esempio, a MAR’INKA, a BELOGOROVKA, sotto KREMENNAJA, ad AVDEEEVKA nella stessa ARTEMOVSK e DINTORNI.
Nel complesso, la demilitarizacija prosegue.
ARTEMOVSK
Nonostante le dichiarazioni di oggi, su cui torneremo, i combattimenti non si sono né arrestati, né attenuati, ma procedono con sempre maggiore intensità.
Il regime di Kiev, infatti, già portato fuori città tutti i pezzi di artiglieria e, da queste nuove postazioni, apre il fuoco su tutto quanto si muove nelle zone limitrofe. Quel che è peggio, persino sui suoi. Vede combattimento, e non ha esitazione a sparare in quella direzione alla ’ndo cojo cojo. Questo aumenta le perdite sia tra i wagner che tra i suoi. Ma abbiam già visto che per loro parigi vale bene un’intera novena di messe.
https://t.me/RVvoenkor/44235
Volendo cercare il bicchiere mezzo pieno in questa tattica, passato l’effetto sorpresa lo spazio di manovra fuori città è talmente risicato e, soprattutto, in campo aperto, da restare esposto al fuoco dell’aviazione russa.
Russi che comunicano l’abbattimento di un ponte per tagliare i rifornimenti da fuori, come si suol dire, alla fonte:
https://t.me/polk105/6185
Russi che continuano a martellare sia le prime linee che le retrovie, sia le caserme che i depositi di armi e munizioni.
https://t.me/RVvoenkor/44268
et
https://t.me/RVvoenkor/44264
E a provocare perdite: 300 fra ieri e oggi.
https://t.me/mod_russia/26193
E wagner che continuano a martellare in città. Un attacco è in corso in questo momento da nord
https://t.me/polk105/6199
IL MERCENARIO
La polemica del giorno riguarda un documento scritto
https://t.me/RVvoenkor/44225
dove il signor wagner denuncia
- la carenza cronica di munizioni
- la moria di suoi uomini a causa di questo
- malignità varie subite a corredo e a uso e consumo di spifferi di bassa lega (per esempio, la “scadenza del nove maggio” divenuta tutta d’un tratto una scadenza)
- l’intenzione di mollare tutto e fare il passaggio di consegne dal 10/05, dopo il giorno della vittoria.
Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Incongruenze nel testo di cui, en passant, quella del nove maggio divenuta improvvisamente “scadenza”, accompagnano lamentele reiterate, con minacce più o meno velate di “adesso prendo e me ne vado”.
Il contratto, o kontrakt che dir si voglia, non l’ha visto nessuno. Tranne i contraenti. Quindi nessuno può dare ragione o torto a una delle due parti in causa, ovvero capitalista privato e ministero della difesa.
Shojgu ha, nella riunione di oggi, esortato chi si occupa dell’approvvigionamento a rifornire ininterrottamente le prime linee.
https://t.me/polk105/6194
Vuol dire che nelle clausole del contratto, qualcosa in questo senso, c’è. E la lettera potrebbe aver avuto l’effetto desiderato. Vedremo.
Una considerazione veloce: un mercenario, anche quello per motivi suoi più devoto alla causa, resta sempre un mercenario. Ancor prima del capitalismo, in piena società schiavistica. Qualcuno scriveva, all’incirca duemila anni fa: “il buon pastore dà la sua vita per le pecore. Il mercenario, che non è pastore e al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e le disperde), perché è mercenario e non si cura delle pecore.”
I wagner han fatto ANCHE DI PIU’, MOLTO DI PIU’ di un semplice gruppo mercenario. Ufficiali wagner e ufficiali regolari si interscambiano tra loro peggio di presentatori televisivi, o amministratori delegati, un anno da mamma rai o mamma partecipata e un anno dai privati.
E questo elemento di forte collusione col potere politico ne fa qualcosa di più di un semplice contractor. Per questo “il mercenario” resta tale, ma la sua posizione è molto più ibrida di quella di una semplice compagnia privata di tagliatori di gole a pagamento. Fatto riconosciuto dallo stesso governo russo che riconosce anche a loro lo status di veterani di guerra.
Ecco quindi che appare ancora più illogica la menzione del “contratto”. Così come lo scioglimento del contratto. I russi stanno imparando, e in fretta, a gettare fumo negli occhi ai pennivendoli nostrani in continua ansia da prestazione e, altrettanto continua, carenza di qualcosa da dire. Stessa fame per i loro canali telegram. Fame oggi ampiamente soddisfatta dal “notizione”. E truppe libere di muoversi col silenzio stampa dovuto e ottenuto non grazie alla censura, ma all’intasamento dei canali con notizie come questa.
Il tutto, a prescindere da cosa accadrà il 10 maggio. Minacciare una data di dimissioni (o di scioglimento del contratto) quando il nemico controlla il 2% di un territorio completamente liberato, metro dopo metro, e non mesi fa, quando questo problema è stato sollevato per la prima volta, è un’altra contraddizione. Non da poco. Che, di fatto, rende tutto quanto scritto su quei fogli di carta materiale da dare in pasto ai media.
Infine, un’ultima osservazione. NORMA. Non l’Opera. Non l’accezione italiana del termine (regola). Bensì quella russa, dove NORMA vuol dire SAGGIO, TASSO, INDICE. Norma pribyly, Saggio di profitto, per esempio, andando a recuperare Carletto tradotto in russo.
In un economia di piano a proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione, tutto era calcolato tramite normy: tassi, agenti moltiplicatori, determinati a loro volta in base ad altri calcoli. Il socialismo è calcolo diceva, del resto, Vladimir Il’ic Lenin.
Esisteva quindi anche una norma, un fattore, per determinare di quante munizioni un battaglione, una brigata, una divisione avesse bisogno. Ci sono manuali interi su questo. Chi pianifica, segue la norma. Questa guerra è fuori norma. E nel senso nostro del termine. Quei fattori non valgono quando si opera, prevalentemente, e per lungo, lunghissimo tempo, di artiglieria. Martellando come se non ci fosse un domani.
Da una parte si dice: è più che sufficiente quanto vi diamo. Seguiamo la norma. I manuali. Dall’altra si dice: no, non basta per niente. Ne ho bisogno ancora di più. Altrimenti quando mando all’assalto i miei invece di trovare macerie fumanti trovano ancora qualcuno in grado di rispondere al fuoco e a seccarli. Quello che accade! Lo capite o no?
E da qui un po’ il tutto. Occorrerebbe rivedere i fattori, le norme, aggiornarli alle condizioni attuali. Rivedere un’intera teoria militare. Lo stanno facendo. Un po’ tutti, e alla svelta. I migliori sono i cinesi che lo stan facendo a costo zero.
Aggiornamenti a seguire FRA DOMANI E DOPODOMANI. Domani sarò in una situazione in cui sarà difficile mettermi a scrivere. Potrebbe essere domani notte, anche. Oppure direttamente domenica. Grazie e scusate.
*******************************************************
05/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Altri due isolati liberati fra ieri e oggi.
https://t.me/WarDonbass/110415
Questa la cartina aggiornata a oggi, dove colorato di giallo restano quelle due singole macchie, pari al 2,86% del territorio.
https://t.me/WarDonbass/110435
Altre decine di evacuati fra ieri e oggi. Questa la lista
https://t.me/rus_bakhmut/19031
e questo un filmato, sempre su questi poveri cristi, che parla più di mille descrizioni:
https://t.me/rus_bakhmut/19012
A proposito di poveri cristi. Queste le foto dei soldati consegnatisi ieri. Guardiamo l’età media. Pensiamo ai proclami propagandistici sulla kontrastup imminente. E alla carne da cannone che sarà impiegata a tale scopo.
https://t.me/namarshe/5532
PAROLE E "GESTI CONCRETI"
I russi sono dei pessimi “piazzisti”. Mentre gli ucraini fan tutto da soli, attacchi a Mosca, attacchi a Kiev, attentati, sventamenti degli stessi, cisterne che vanno a fuoco, pali divelti, tratti ferroviari bloccati, insomma, se la cantano e se la suonano, atti come questi da parte russa passano del tutto inosservati.
Pavlograd. Attacco a un bunker, più deposito di armi e munizioni, più caserma. Solo in caserma si stimano 500 soldati della guardia nazionale.
https://t.me/vysokygovorit/11480
Ma non è solo quella caserma a essere stata colpita. Nei paraggi c’era anche la 43° brigata aviotrasportata (оаэмбр). E i conteggi possono essere fatti solo per difetto. Infatti,
passando alle armi e munizioni, fatti fuori
- un ordine di grandezza di 100 proiettili per i sistemi di lanciarazzi multipli OL’CHA (qui qualche immagine e una scheda tecnica)
https://warbook.club/voennaya-tehnika/artilleriya/rszo-olha-m/?ysclid=lhaehh4epx543141905
- scorte di parti e componenti di missili balistici SS-24, più testate e motori
- ivi compresi i combustibili per suddetti missili balistici, 1500 tonnellate in tutto.
- esplosivo per 4 kton (1 kton = equivalente esplosivo di 1.000 tonnellate di tritolo)
Il cratere dell’esplosione di tutto questo materiale è PROFONDO 30 METRI E LARGO 80. TUTT’INTORNO, PER 300 METRI, E’ STATO SPAZZATO VIA TUTTO.
https://t.me/rybar/46631
Le perdite, vista la situazione, non sono quantificabili, e corrispondono esattamente a chi era presente al momento dell’esplosione. Senza nessun ferito. La kontrastup parte viziata da questa ENORME contraddizione. Fra parole e fatti.
Del resto, LAVROV ha proprio oggi dichiarato che la Russia avrebbe reagito con “gesti concreti” alla “provokacija” di Mosca.
https://t.me/WarDonbass/110409
Ce ne siamo accorti.
PS. Avrei voluto aggiungere un paragrafo sulla diatriba Wagner-Ministero della difesa. Prevedibile e ampiamente annunciata. Non ne ho avuto il tempo e, tutto sommato, mi dispiace relativamente. Oggi pomeriggio ci sarà sicuramente qualche strascico, così da non sprecare inchiostro per niente, o nulla. Il che è anch’esso un segnale. A stasera per questo.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
05/05 ore 08:30 aggiornamento
MAMMALITURCHI!
Mamagari! (tuttattaccato…) “Mamagari” avessero urlato l’equivalente dell’antico grido di allarme, anche se oggi ce ne vorrebbero decisamente di più, di Bayraktar TV2, per mettere insieme tanti teschi quanti se ne possono ancora vedere attraverso i vetri dell’ossario nella Cattedrale di Otranto.
“Mamagari”… e solo perché avrebbe significato che gli astanti in Piazza Maidan a Kiev avevano capito quanto stava accadendo. Pur non capendone cause, scopi, ma almeno erano consci di quanto stava accadendo.
Questo video, filmato proprio da sotto la colonna dorata
https://t.me/legitimniy/15274
mostra il passaggio del drone, il conseguente scatenarsi (inutile) di tiro al piccione con ogni mezzo possibile (fucili automatici, pistole, frisbee, piatti, fionde, cerbottane…),
l’intervento quindi della contraerea (su cui ritorneremo fra poco…) e le urla di giubilo degli astanti. Ora, il Bayraktar TV2 è da oltre 365 giorni che è propagandato come la V2 in mano a Kiev. Ha anche una forma abbastanza caratteristica (qui due immagini, una da fermo e una un attimo prima dell’abbattimento),
https://t.me/polk105/6171
Come i “gerani”, del resto. Entra nell’immaginario collettivo. Come la 2 cavalli Charleston, come “lo squalo”, come la Fiat Duna...
Almeno un dubbio fattelo venire. Fatti venire, ’sto dubbio, che in cielo non stia volando la risposta russa all’attacco a Mosca. Invece no. Il brutto orco cattivo è stato abbattuto, il bene ha trionfato…
E mentre sui canali russi partivano già gli sfottò, è arrivata l'ammissione da parte del regime di Kiev che si era sparato addosso...
https://t.me/rus_bakhmut/19022
Questo dovrebbe aprire gli occhi a chi urlava "soooooooooooca" dalla piazza (alcune fonti riportano anche dei socmel da lontano, che presupporrebbero la presenza di agenti piddini in loco... ma mi riservo il beneficio del dubbio, il caso diverrebbe diplomatico...). Ma non per questa vicenda, che è una fesseria e non si è fatto male nessuno… (poi però torniamo anche sull’importo della “fesseria”), bensì sul grado di comprensione di quanto sta accadendo da un anno a questa parte intorno a loro. È questa la cosa più drammatica, più tragica, dal mio punto di vista. Ancora, e per troppe persone, non è arrivato l’equivalente di un Otto settembre. Di un risveglio. Ancora per troppi c’è un "Eia eia" che sarà, molto probabilmente, più un riflesso pavloviano di reiterate adunate di piazza antecedenti che un prodotto convinto di una coscienza già incrinata… ma questo è.
Mammaliturchi acquista quindi un altro senso. L’ammissione di Kiev, infatti, è uno SCARICABARILE nei loro confronti! L’aereo ha “perso controllo”. Il che vuol dire… ci avete venduto una ciofeca!
Ora, il complesso militare-industriale turco, come tutti i complessi militari-industriali che si rispettino, dalla Lockheed alla Leonardo, ha una reputazione. Il Bayraktar TV2, in particolare, fino al 24/02/22 aveva una SIGNORA reputazione! Era stato la pietra tombale degli armeni, aveva fatto sfracelli nel Nagorno-Qarabagh, sia sulle prime linee che fra le retrovie!
Poi è arrivato il conflitto. E la NATO ha passato le commesse. Le comande. E via con le consegne, dai che si fanno affari d’oro… fino a che i temuti droni son finiti tutti sfracellati. Al suolo o in aria. E gli ucraini che han cominciato a lamentarsi. La colpa è loro. Non nostra. Ora, mettiamoci nei panni del commesso viaggiatore turcofono, del rappresentante in giacca e cravatta con la valigetta, che va dal dittatore di turno a offrirgli il proprio gioiellino… e si sente apostrofare “ma cosa ci vuoi rifilare che non vanno una cippa!”. Una tragedia! Non si prenderà più extra fuori busta, non gli arriverà più il cesto a fine anno, non potrà più fare la settimana di ferie a Cesenatico, e neppure comprare la tuta spaziale a suo figlio (grazie Eddie Murphy).
E allora sono corsi ai ripari. Ogni commessa prevedeva l’invio, in loco, di istruttori e di formazione continua. Addirittura inizialmente sarebbero stati gli “istruttori” a svolgere loro e direttamente alcuni voli, coi futuri “maverick” in affiancamento (ma non è una guerra NATO, no…) poi, pian piano, si sarebbero fatti sempre più da parte, sempre più curandoli, magari coll’equivalente del “doppio volante”… fino a lasciarli andare, fra le note di “a modo tuo” e mille lacrime, anzi, “lagrime” di commozione. E ieri proprio si chiudeva uno di questi periodi di addestramento!
https://t.me/rybar/46623
Hanno imparato bene… verrebbe da dire! Dategli anche gli F-16, poi mettetegli in mano gli F-35! Così un'anno ancora e demilitarizziamo la NATO!
Per inciso, qualche maligno mormora che i gingilli americani si stian guardando bene dal fargli fare figure di merda oltrecortina proprio per questo… per non rovinarsi la piazza mondiale. Ma basta pensar male… che si fa peccato. Atteniamoci ai fatti: ieri, per l’ennesima volta, il regime di Kiev ha di fatto accusato i turchi di essere inaffidabili. Milioni di euro di future commesse buttati nel cesso per un drone che “ha perso il controllo”. Problemi loro… la prossima volta gli daranno anche loro un aeroplanino di latta.
Anche perché, e veniamo al costo stimato di questo scherzetto, facciamo quattro conticini:
- USD 5.370.000: prezzo di un Bayraktar TV2
- EUR 400.000: prezzo di un SINGOLO RAZZO per la contraerea yankee IRIS-T
https://t.me/polk105/6170
- EUR ???: formazione, addestramento in loco dei futuri “maverick”, mentre per gli istruttori trasferta, vizi e orgasmo (grazie Cochi e Renato...)
- mazzette, “per altre non preventivate”, varie ed eventuali
Totale: SEI MILIONI DI EURO o poco meno...
Ma non s’è fatto male nessuno e non s’è rotto nient’altro… su, prendetela con filosofia!
VENIAMO ORA A UN ALTRO ASPETTO IMPORTANTE, ANZI FONDAMENTALE PER LA SICUREZZA DI MIGLIAIA DI PERSONE: sempre la fonte appena citata mostra il video non dal basso ma dai tetti, quindi in orizzontale. SI VEDE CHIARAMENTE DA DOVE PARTE IL RAZZO, DOVE HAN PIAZZATO LA CONTRAEREA. Ovvero, dai tetti di abitazioni civili. Ci siamo, meglio, ci risiamo. Poi tutti a lamentarsi che uno di quei missili da 400.000 euro manchi il bersaglio e finisca sul palazzo adiacente, distruggendogli a cascata un’ala intera. Carne da cannone. Che inneggia ancora alla “peremoha”, al “drone russo” abbattuto e aspetta il francobollo gigante commemorativo dietro cui farsi il selfie con le dita a “V”.
Infine, un’ultima osservazione sul “cul de sac” in cui si è infilata la propaganda di regime. Esaminiamo tutte le versioni.
1. I Bayraktar TV2 fanno cacare. Bene, oltre al fatto di aver buttato nel cesso botte di 400.000 dollari alla volta, a questo punto non li puoi più nemmeno usare al fronte. Altrimenti c’è la recidiva.
2. I russi, i perfidi, si sono intrufolati nel sistema di radiocomando e puntavano, come commentavo ieri con Emanuele e Faber, a “qualcosa di importante, di unico e di grande”… grazie all’eroico Davide e alla sua fionda son riusciti a fermarli prima che accadesse l’irreparabile. Bene, a questo punto cosa vieta che gli stessi gingilli non possano essere hackerati anche al fronte? A questo punto non li puoi più usare. Anche in questo caso.
3. Magari verrà fuori la verità, in uno slancio di onestà intellettuale qualcuno ammetterà che i piloti autoctoni hanno ancora bisogno di “ripetizioni”. A questo punto, oltre a sospendere a divinis piloti e ulteriori forniture, l’unico modo di usarli al fronte sarebbe quello di portare al fronte anche gli “istruttori” turchi. Altro elemento NATO, uno più, uno meno che differenza fa… fa, fa la differenza. Solo un dato. I russi stanno costruendo ai turchi la loro più grande CENTRALE ATOMICA, ad AKKUYU. Sito ufficiale in tre lingue, giusto per capire di cosa stiamo parlando:
http://www.akkunpp.com/index.php?lang=en
Ora, gli affari sono affari e su 400 mila talleri non ci sputa nessuno sopra… passi anche l’istruttore e la formazione in loco, con “a modo tuo”, “lagrime” e targhetta commemorativa finale, ma da qui a portare al fronte gli “istruttori” turchi a sparare contro i russi… ebbeh!
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
04/05 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Altri due isolati liberati in un giorno, come da bollettino del ministero della difesa.
https://t.me/mod_russia/26167
Questo video girato dai soldati di Kiev dalle ultime case mostra come ormai tutta la parte formalmente “sotto controllo” del regime sia oggetto di attacchi:
https://t.me/voenkorKotenok/47281
Non esiste più uno spazio che non sia interessato da combattimenti.
Intanto chi è riuscito a evacuare testimonia di come i soldati del regime di Kiev abbia usato i civili sino all’ultimo come scudi umani. Oltre che occupare appartamenti e spaccar tutto dentro per far spazio a pezzi di artiglieria, casse di munizioni, eccetera.
https://t.me/WarDonbass/110345
Chi cercava di uscire era colpito dai cecchini:
https://t.me/rus_bakhmut/18998
Questo spiega anche perché i russi non abbiano spianato tutto con due o tre FAB-500, ma continuino, e a prezzo enorme di vite umane, a procedere metodicamente, casa per casa, via per via.
ALTRI “SONDAGGI” IN CORSO
Questa volta non più sotto Zaporozh’e, dove ieri son scappati dopo il primo assalto riportando ingenti perdite. Per la cronaca, è apparsa oggi una cartina delle fortificazioni su quella linea di fronte abbastanza impressionante:
https://t.me/readovkanews/58141
Questa volta a PAVLOVKA, a ovest di UGLEDAR:
https://t.me/RVvoenkor/44170
Partito come l’inizio della controffensiva, solita ondata di misto panico e agitazione fra tutti i canali attivi al momento, si è rivelato poi l’ennesimo “sondaggio”, specialmente dopo l’intervento dell’artiglieria e dell’aviazione russe. Neanche sondaggio, ma “razvedka”… ricognizione.
https://t.me/RVvoenkor/44172
So che mi ripeto. Anche a Balakleja iniziò come un “sondaggio”. I numeri quelli erano. Il problema era che lì c’erano riservisti e non truppe adeguatamente preparate, oltre che in numero inferiore alle attuali unità presenti in loco. Probabilmente il sacrificio attuale di carne da cannone porterà i generali NATO a raccogliere dati, calcolare tempi di reazione e di intervento, analizzare e modellare possibili soluzioni offensive. Col computer, naturalmente. Come si confà a gente che ormai fa due più due con la calcolatrice. Probabilmente, oltre ai “sondaggi” hanno ancora ben poco in mano per poter permettersi il lusso di giocare la loro ultima carta a disposizione.
Aggiornamenti a seguire domattina.
********************************************************
04/05 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Siamo alle battute finali. A “fumare” ora sono gli ultimi quartieri popolari che confinano coi campi, come si vede da questi filmati:
https://t.me/rus_bakhmut/18994
et
https://t.me/rus_bakhmut/18996
Fra oggi e ieri altre decine di civili sono stati evacuati e regolarmente registrati nei centri raccolta:
https://t.me/rus_bakhmut/18988
Mentre ormai emerge in maniera sempre più netta la partecipazione delle unità di élite, corpi speciali dell’esercito e dei servizi segreti, alla tenuta impossibile della città
https://t.me/ukraina_ru/145902
I “migliori” mandati a morire anch’essi nello svolgimento di compiti dove, assolutamente, non potevano fare la differenza. E non l’hanno fatta. Morti anch’essi, non potranno più fare la differenza nelle operazioni per cui erano stati addestrati, e per anni. Per esempio, quelle collegate alla “kontrastup”. Che ne risentirà irrimediabilmente, qualora non sia già compromessa del tutto.
Canali ucraini che cominciano sempre di più a protestare, dicendo quel che sosteniamo da mesi, ovvero che così “han fatto il gioco dei russi”. Quando i buoi ormai son scappati, chiudere il recinto non ha senso. E il regime ordina ancora di tenere, a ogni costo, fino all’ultimo ucraino: non ha nessuna intenzione di chiuderlo, il recinto.
E il tirassegno dei russi continua:
la “strada della morte” si arricchisce ogni giorno di più di carcasse lungo il percorso
https://t.me/RVvoenkor/44147
e ieri notte, a KONSTANTINOVKA, retrovie, è andata completamente distrutta la caserma che ospitava gli squadristi della ricomposta AJDAR. E che dovrà essere ricostruita un’altra volta, a quanto pare.
https://t.me/ukraina_ru/145905
Gli ultimi aggiornamenti dal fronte parlano di:
una consegna in massa ai russi di soldati della 93° brigata, una di quelle più martoriate dagli ordini criminali NATO
https://t.me/polk105/6143
Attacchi rinnovati ai lati della città da parte russa per chiudere gli ultimi quartieri rimasti in mano al regime e, insieme agli stessi, la faccenda:
https://t.me/polk105/6146
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
04/05 ore 08:00 aggiornamento
DAL FRONTE
Ad ARTEMOVSK onostante il fallito tentativo di contrattacco abbia rallentato le operazioni, il sig. wagner comunica altri 160 metri di avanzamento ieri, sempre con ingenti perdite per mancanza di supporto di artiglieria.
https://t.me/ukraina_ru/145870
È il discorso che ci siam fatti ieri, circa modi e tempi del combattimento urbano casa per casa, e su cui non vale la pena tornare.
Sempre ieri, regione di Zaporož’e, all’altezza di ORECHOVO, l’artiglieria ucraina ha martellato tutto il giorno, distruggendo case di civili più che altro, e poi è passata all’assalto… per fare subito marcia indietro con gravi perdite. “Zondirovat’”, verbo sondare. È il termine usato dai commentatori ucraini. Che nonostante l’agitazione collettiva sulla “controffensiva” ucraina, ammettono avere ancora un “carattere formale” (формальный характер)...
https://t.me/legitimniy/15268
Avanti a “sondare”, allora…
Mentre il regime di Kiev prima annuncia la controffensiva in pompa magna, poi “sonda”, come neanche nel peggior bar dello sport il lunedì mattina dopo la batosta domenicale della squadra del “quore”, i russi – quelli che a Belogorovka ieri erano accerchiati e ben in cento – ieri, guarda caso a Belogorovka, sono andati avanti 1 chilometro e mezzo.
https://t.me/RVvoenkor/44112
“Sondano” anche loro…
DI NOTTE NON TUTTE LE VACCHE SONO NERE
Guardando i cinegiornali luce, che dedicano cinque secondi alla frase “gli ucraini hanno attaccato” e altri cinque a “i russi hanno attaccato”, sembra di assistere a uno scambio di artiglieria, o droni, o attacchi aerei sostanzialmente paritario.
Come sappiamo, e giusto perché al terzo cinegiornale luce gira la ciribiricoccola per come vengono propinate le informazioni, se da una parte va a fuoco una cisterna di carburante in un’area di 400 mq a ovest della Crimea
https://t.me/polk105/6136
Dall’altra parte abbiamo depositi di armi e munizioni che saltano a SLAVJANSK, KURACHOVO (da cui partono molti dei 300 proiettili che raggiungono ogni giorno i civili di Doneck e dintorni), e KONSTANTINOVKA, complicando ulteriormente la “kontrastup”
https://t.me/polk105/6134
ma anche attacchi nelle regioni di Kiev, Odessa, Zaporozh’e, Chernigov e Sumy.
https://t.me/ukraina_ru/145870
Le proporzioni e gli effetti sono leggermente diversi. I primi attacchi hanno un carattere prettamente propagandistico (ieri un cinegiornale usava anche il termine “resistenza” per descrivere gli atti di sabotaggio nelle zone di confine dove incursori e guastatori vanno e – ogni tanto – riescono anche a tornare). I secondi assumono un carattere strutturale e hanno rotto le uova nel paniere alla NATO da ottobre dell’anno scorso. Lo leggeremo, forse, sui manuali di storia fra vent’anni.
L’IMBUCATO
Il patàca ieri ha ricevuto la buonuscita dai finlandesi, per cui l’ospite è come il pesce ma già dal primo giorno, ha scroccato un passaggio da un aereo olandese ed è finito nella terra dei tulipani.
https://t.me/vityzeva/82243
Punta a imbucarsi dopodomani alla festa degli anglofoni, da quanto par di capire secondo voci maligne messe in circolo poco fa. Altro giro mediatico di “batti il cinque”, oppure un modo come un altro per star via di casa mentre in casa c’è maretta (della serie “vado a prender le sigarette”) o, più semplicemente, la moglie che gli rompeva le palle per presenziare alla cerimonia, non lo sapremo mai. Non sappiamo neppure se riuscirà a imbucarsi, del resto… e non ce ne frega una beata fava. I suoi, intanto, ad ARTEMOVSK e non solo muoiono in massa.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
03/05 ore 18:30 aggiornamento
E’ COSI’ BELLA LA FINLANDIA…
Dopo la patacàta in mondovisione (di cui qui è possibile vedere la scena dell’esplosione sul cupolone del Cremlino, ancora da capire se per tiro al piccione o per autoesplosione fuori bersaglio)
https://t.me/voenkorKotenok/47255
e la conseguente risposta, tutt’altro che ambigua, di Mosca, il patàca ha deciso che la Finlandia, tutto sommato, ha tante cose da offrire al visitatore… e vale la pena restarci ancora un po’.
https://t.me/rus_bakhmut/18969
Tanto al fronte c’è sempre chi crepa per lui.
ARTEMOVSK
A questo proposito, nuova carne da cannone è giunta a tenere gli ultimi quattro isolati rimasti. A contrattaccare. E i russi li han lasciati fare. Salvo poi infliggere ulteriori perdite.
https://t.me/RVvoenkor/44096
In una situazione complessiva che, oggi, salvo sorprese, non dovrebbe variare.
Poco più a nord, a un certo punto del pomeriggio si era diffusa la notizia, rivelatasi poi falsa per bocca dei diretti interessati, di 100 soldati russi circondati a BELOGOROVKA.
https://t.me/z4lpr/539
et
https://t.me/RVvoenkor/44091
Così non è.
MAR’INKA
Carta aggiornata di RYBAR
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/03/20230503160459-4ca4041f.jpg
e con legenda in italiano
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/03/20230503160458-141a3869.jpg
Per cercare di salvare il salvabile i generali NATO hanno inviato sul posto “mercenari” francesi. Tuttavia, dopo lo sfondamento avvenuto giorni fa all’altezza del Prospekt Druzhby, i russi hanno continuato e continuano tutt’ora ad avanzare. Pochi isolati ormai separano la linea di fronte dal Paese successivo, ovvero GEORGIEVKA. Vedremo come influirà, anche qui, questo continuo distrarre uomini e mezzi sulla tanto agognata (dal regime e dalla NATO) “kontrastup”.
E’ “GENOCIDIO” ANCHE QUESTO?
Domanda che rivolgerei al caro Consiglio d'Europa. Alla sua Assemblea Permanente. E' "genocidio"? Se si, pensate, cari burocrati, le “vittime” pagano i contrabbandieri l’equivalente di USD 4300 a testa per… farsi deportare!
https://sud.ua/ru/news/ukraine/269238-za-4300-perepravlyali-uklonistov-v-rf-soobscheno-o-podozrenii-delkam
Notizia di oggi: fermati due uomini al confine della regione di Sumy con la Russia, mentre cercavano di scappare dal “richiamo della Patria”. Pagando 4.300 dollari e cambiando più volte mezzi di trasporto per confondere le tracce. Purtroppo, per loro, invano: presi il 29 aprile e imprigionati. Quella linea di confine, a causa dei tiri di artiglieria in corso, non è presidiata. E, a giudicare da questo pezzo datato 12 febbraio,
https://t.me/ukrainian_guide/6963
non è una pratica di adesso. Famiglie intere, non solo giovani in fuga dalla leva, cercano riparo in Russia.
Ai burocrati di Bruxelles, di Strasburgo e dintorni richiedo: è “genocidio” anche questo? Si stanno autodeportando? Pagando pure l’equivalente dei risparmi di una vita per questo? Ipocriti! State coscientemente umiliando il diritto internazionale, o quel che ne resta. State coscientemente riducendo parole dotate di un senso a slogan buoni per tutte le occasioni, letteralmente sputando su milioni di morti che, invece, il genocidio lo hanno subito. State coscientemente eliminando qualsiasi possibilità di dialogo e di ricerca di una mediazione tesa a individuare una soluzione a questo conflitto. State coscientemente soffiando sul fuoco, inasprendo il conflitto e facendo, in tutti questi casi, il gioco dei vostri padroni.
Che ci fanno saltare due gasdotti. Che ci fanno comprare il petrolio russo via India. Che ci fanno aumentare le spese militari. Che ci fanno alzare cortine di ferro, imbottendo i nostri territori di loro soldati. Che cercano di farci, metodicamente, ogni giorno, grazie anche a voi ma non solo grazie a voi (troppa grazia del resto), il lavaggio del cervello. Al punto di girare la frittata e far passare anche una famiglia ucraina che cerca riparo in Russia vendendo per questo tutti i suoi averi (so che per voi quattromila dollari sono carta igienica, ma vi assicuro che per quelle famiglie sono i risparmi di una vita) come “genocidio”. Vergogna!
Aggiornamenti a seguire domattina.
*******************************************************
03/05 ore 15:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Oltre 385 le perdite registrate fra ieri e oggi e riportate dal Ministero della difesa russo, RELATIVE UNICAMENTE all’area ovest intorno ad ARTEMOVSK.
https://t.me/mod_russia/26144
In città, la situazione non è cambiata. Continua, incessante il fuoco di artiglieria russo e, contemporaneamente, l’evacuazione dei civili prima di proseguire ulteriormente. Altre decine fra ieri e oggi.
https://t.me/rus_bakhmut/18958
CONTROFFENSIVA, CONTROFFENSIVE
La posta dei generali NATO si alza sempre di più, nel frattempo.
L’unico piano realistico sul campo resta quello che non prevede l’attraversamento del DNEPR coi gommoni e i kayak, e neppure puntare da Zaporozh’e verso Melitopol’ travolgendo denti di drago, zanne di drago e nuvolette di drago.
Pronto da febbraio di quest’anno, quindi sempre rimandato “per maltempo”, il piano prevede lo sfondamento a EST:
https://t.me/Belarus_VPO/39258
Due gruppi d’attacco. SOPRA E SOTTO ARTEMOVSK. Il primo da SLAVJANSK e SEVERSK verso SOLEDAR, da SOLEDAR quindi verso POPASNAJA e, infine, prima che canti il gallo interrompendo le visioni notturne dei generali NATO, LISICHANSK tagliata da sud-ovest e da nord-ovest.
Il secondo gruppo d’attacco partirebbe invece da KONSTANTINOVKA e da TORECK, aggirando anche qui ARTEMOVSK (che si troverebbe accerchiata) e puntando anche qui verso POPASNAJA.
Sulla carta il piano NATO (NATO per loro stessa ammissione, peraltro) regge. Nella pratica non siamo più a settembre dello scorso anno. L’aviazione russa compie ogni giorno oltre 50 missioni aeree su quello che, alla fine, è pur sempre un fazzoletto di terra di poche decine di km in linea. L’artiglieria è piazzata. E non un pezzo ogni tre chilometri, come a settembre. Staremo a vedere.
Potrebbero anche tentare un'azione in contemporanea su più fronti: fintare coi kayak e i barconi, mandare al massacro qualche migliaio di uomini sotto Zaporozh’e e poi, approfittando dello scompiglio, attaccare verso le direttrici indicate nella cartina. Mai porre un limite all’immaginazione.
E allora la direttrice della kontrastup potrebbe essere un’altra ancora. Pare infatti che la NATO abbia tirato fuori dalla naftalina i piani di invasione della TRANSNISTRIA, che di fatto resta l’obbiettivo più semplice per il regime di KIEV:
https://t.me/RVvoenkor/44077
“Ma non è Ucraina! Diranno subito i miei piccoli lettori…” In effetti la mai riconosciuta repubblica ribelle si trova ufficialmente in Moldavia.
Se però la colonia moldava ci sta… (o i suoi padroni NATO l’han convinta a “starci”)
Se è da marzo che ospita 4.000 soldati ucraini, cambiando continuamente negli ultimi giorni i punti di dislocazione intorno al perimetro occidentale...
Uno qualche idea che non sia solo una voce di corridoio comincia a farsela. Anche qui vedremo ben presto se sarà un bluff o un altro fronte.
Di certo c’è una cosa sola, e non da oggi: ogni mossa falsa si paga, e CARISSIMO.
Per esempio, l’attentato progettato ieri notte a Mosca. Al Cremlino. Colpito il cuore dell’odiato nemico. Due droni, entrambi abbattuti. L’aviazione di Kiev non è la Luftwaffe, anche se ci mette le croci sopra le ali.
https://t.me/polk105/6083
Questo attentato però un effetto l’ha ottenuto: “La Russia si riserva il diritto di rispondere al tentativo di attacco al Cremlino dove e quando lo riterrà necessario” (Россия оставляет за собой право ответить на попытку удара по Кремлю где и когда посчитает нужным.), si legge nel comunicato ufficiale.
Kiev, risparmiata sino a oggi. Il patàca, lasciato libero di vagare nel territorio controllato dal suo regime senza neppure il bisogno di mettersi un giubbotto o un elmetto. Treni che vanno e che vengono alimentando una sorta di turismo perverso di burocrati, funzionari, politici NATO. Da oggi sarà solo una questione di unire i puntini. Vedremo anche qui.
Anche perché è già emerso che dietro l’attentato ci sarebbe lo stesso BUDANOV, capo dei servizi segreti ucraini.
https://t.me/polk105/6084
Ma il mandante viene da oltreoceano. Per distogliere l’attenzione da una situazione che, ormai, sta precipitando di giorno in giorno.
Da cui il bisogno di riprendere, assolutamente, l’iniziativa. L’U-ccidente ha bisogno di vittorie ora. Occorre tenere aperti gli attuali canali di finanziamento. Ci sono troppi interessi economici in ballo. Per questo non sta, come del resto non è mai stato, e non starà mai a guardare il capello, a pensare alle conseguenze di atti idioti, o criminali, o entrambi. Non esiste il medio e il lungo periodo, per chi da mesi manda ad ammazzare decine di migliaia di uomini di quel popolo che dice di difendere. Non esiste “prospettiva”, non esiste “ragione”. Solo interessi. Di cui sempre più ucraini prendono atto, a ogni giorno che passa, che siano altro, quando non del tutto antagonistici, rispetto ai loro.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
03/05 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Situazione invariata nella notte, quantomeno a giudicare dall’assenza di comunicati su tutti i canali telegram.
Compaiono invece altri filmati, estremamente indicativi di cosa stia, di fatto, accadendo
https://t.me/WarDonbass/110033
Gli stessi soldati ormai allo sbando descritti ieri trasportano i loro compagni su barelle alla ricerca di un passaggio verso ovest sempre più improbabile.
Dalle finestre delle case popolari ancora in mano loro, i soldati girano tristi panoramiche dove “tutto brucia, tutto è ridotto in briciole” (всё горыть, всё пылаэ)
https://t.me/boris_rozhin/84478
La cartina di RYBAR (riquadro in alto a destra)
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/05/02/20230502232547-8eab252f.jpg
mostra il pezzetto di ieri letteralmente strappato al regime di Kiev.
Da quell’ingrandimento notiamo due cose:
- la progressione “geometrica”, assolutamente non nel senso convenzionale di questo termine, ma proprio in quello che il termine invece suggerisce, ovvero avanti “a poligoni”. Tipico degli avanzamenti in territorio urbano.
- La linea bianca del confine urbano NULLA C’ENTRA con la fine delle case. Anzi, in questo momento coperti dallo strato bianco sono più i campi, le rive del laghetto, gli spazi incolti, che lo spazio urbano. In altre parole, in alcune direttrici letteralmente mancano poche file di case per raggiungere l’ultima.
Questo aspetto spiega anche l’ultima azione dei wagner. Che stanno letteralmente perdendo 100 uomini al giorno per avanzare di 160 metri, per 53.000 metri quadri di territorio in più:
https://t.me/WarDonbass/110029
Il signor wagner lega questo alla carenza di munizioni, altrimenti le perdite sarebbero cinque volte meno. Il problema, a mio modestissimo parere, è quello che siamo ormai in modalità NONOSTANTE. Nella guerra urbana, infatti, è tutto molto standardizzato, a differenza delle manovre in luogo aperto, dove la differenza fra un generale e l’altro ancora si vede. Eccome se si vede. Nella guerra urbana serve poco la fantasia e molto far andare le mani. Una casa, tu da destra, tu dal davanti, tu dall’altro lato, c’è ancora un pezzo in funzione, fai intervenire il blindato a copertura, stiamo entrando, copriteci le spalle, via di granate e di sparatorie, primo piano libero, avanti col secondo, eccetera. Un procedimento metodico, ma di fatica, non dico di catena di smontaggio, ma quasi. Poche, pochissime variabili. Altrettanto pochissime sorprese. Non per niente lasciato ai wagner, “i migliori all’inferno”, come da titolo del docufilm.
Qui, per restare ai venti al giorno di perdite bastava diminuire di 5 anche il ritmo degli assalti. In proporzione. Assolutamente in proporzione. Si sarebbe avanzati di 30 metri anziché di 150. E le munizioni sarebbero bastate. Ma così non è stato. Così non è.
Il PRIKAZ, l’ordine, è di chiudere in fretta. Non cincischiare. Cogliere il momento. Soprattutto, concludere il prima possibile quel modulo assolutamente dispendioso che vede impegnato esercito regolare ai fianchi e loro nel centro urbano. Va bene, anzi è andato BENISSIMO sinora. Perché ha reso quelle strade di campagna simili alle vie fuori Baghdad durante la Prima guerra del Golfo: cumuli di mezzi fumanti e arrugginiti tutt’intorno, perdite enormi di interi battaglioni mandati in fretta e furia nelle retrovie a riformarsi. Ma ora bisogna chiudere, per proseguire su altre direttrici al momento ferme. E continuare a incalzare la NATO su più fronti, così da disorientarla e impedirle di riprendere l’iniziativa. Da qui, l’ACCELERAZIONE che rende le munizioni di colpo, di nuovo, insufficienti, da qui, le perdite che crescono proporzionalmente.
Intanto nelle retrovie i battaglioni del regime si riformano. Si riformano con soldati prelevati ormai a forza, nelle strade, come quest’altra scena inquietante.
https://t.me/boris_rozhin/84464
“Ljudi!”, “gente!”, urla questo ragazzo bloccato da QUATTRO soldati più poliziotti intorno. La gente accorre. Un po’ filma. Una ragazza trova il coraggio di tirare un calcio nel culo al soldato chinato sul ragazzo. Interviene la polizia… a fare da cordone perché i soldati finiscano il loro sporco lavoro. O quel ragazzo a crepare al fronte, o loro. Ormai lo sanno benissimo. E sono determinati a seguire il principio “meglio te che me”. COME I PRIGIONIERI NEI LAGER NAZISTI, NÉ PIÙ, NÉ MENO. Le fondamenta su cui nasce e si poggia “il nuovo che avanza” dell’u-ccidente.
Poi si capisce il perché della voce strozzata di quel povero cristo. Il soldato a terra lo sta letteralmente STRANGOLANDO. Il che mi riporta a neanche tanto tempo fa, a quel “I can’t breath”… qualcuno si ricorda? Ma qui nessuno farà gli inchini prima delle partite. Qui nessuno scriverà un pezzo su questo, ennesimo, ENNESIMO, povero cristo. Qui nessuno farà proprio un cazzo di niente. Come da nove anni a questa parte.
Tuttavia, le cose stanno cambiando. Sia che noi vogliam vederle, sia che noi continuiamo a far gli struzzi. Per esempio, un ultimo aggiornamento sul generale ucraino colpito ieri dal drone. Pare sia sopravvissuto, ma ciò che più colpisce è che la SOFFIATA ai russi è arrivata DALL’INTERNO, dallo stesso quartier generale ucraino.
https://t.me/boris_rozhin/84477
Il che complica ulteriormente le cose, per una qualsiasi anche idea soltanto, di “kontrastup”. Già difficile di suo, se poi i piani si sanno in anticipo diventa solo un bagno di sangue. L’ennesimo. Si spera, l’ultimo.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
02/05 ore 18:30 aggiornamento
NELL’INFERNO DI ARTEMOVSK
La situazione è tragica. Le perdite nell’ultima area in mano al regime di Kiev ammonterebbero a 400-500 soldati al giorno. Il che introduce a un dato ancora più inquietante: da quando, infatti, le reclute arruolate a forza entrano in città a quando restano o ferite o uccise, intercorrerebbe un tempo medio di QUATTRO ORE.
https://t.me/voenkorKotenok/47222
Del resto, i filmati che arrivano parlano chiaro. Quel che resta della “fortecja Bachmut” è un continuo susseguirsi di scene inquietanti di case sempre più a pezzi ed edifici in fiamme
https://t.me/WarDonbass/109996
https://t.me/WarDonbass/110001
riprese anche dal drone:
https://t.me/RVvoenkor/44033
Alla carneficina contribuisce inoltre l’estrema disorganizzazione di truppe ormai scoordinate fra loro, senza un quadro preciso della situazione, al punto che uomini e mezzi nei trasferimenti finiscono in bocca ai russi senza saperlo, perché nessuno li ha avvisati della loro attuale posizione.
https://t.me/rus_bakhmut/18925
La morte poi che non arriva in città, arriva nel tragitto da e per la città. Il Ministero della difesa russo nel suo bollettino segnala altri 290 caduti fra le fila nemiche, sempre solo considerando la loro attività INTORNO ad Artemovsk e non dentro quel che resta in mano al regime.
https://t.me/mod_russia/26125
Per esempio, nel pomeriggio è giunta la notizia, subito smentita dal quartier generale di Kiev,
https://t.me/boris_rozhin/84466
che dentro una macchina blindata colpita oggi (video qui) lungo la “strada della morte” fra CHASOV JAR e ARTEMOVSK
https://t.me/boris_rozhin/84471
vi sarebbe stato il generale a capo della difesa territoriale ucraina: e non sarebbe un colpo da poco.
Ma a prescindere di chi vi fosse, in quella macchina, la situazione di quella strada, immersa nel fango e costellata da rottami di mezzi colpiti e distrutti lungo il tragitto, resta a dir poco tragica. Come mostra questo filmato:
https://t.me/RVvoenkor/44025
Ciò nonostante, i gerarchi non solo confermano il contrattacco di dopodomani ma annunciano mirabolanti misure intraprese per garantirne il successo:
https://t.me/namarshe/5514
Questa realtà parallela è criminale come e peggio di quella viva, concreta, che traspare nei filmati e nei bollettini ogni giorno. Prolunga l’agonia di un esercito, di un popolo allo stremo, entrambi usati come carne da cannone e materiale di consumo. Ma mandare un popolo intero al macello non è genocidio, questi 1000 morti al giorno non sono crimini, non sono omicidi.
Anche quando c’è il dolo conclamato. Anche quando si classificano 23.000 PERSONE, DI CUI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA SOLDATI, COME “DISPERSI”
https://t.me/ukraina_ru/145579
anziché sancirne la morte. Nemmeno questo è un crimine. No… Le statistiche ringraziano, con questi trucchi contabili. Del resto, basta lasciarli morti sul campo, nelle trincee, come mostra questo filmato agghiacciante,
https://t.me/boris_rozhin/84394
negli stabili. Corpi espropriati, alienati, sfruttati fino all’osso, quindi abbandonati agli animali e alle intemperie. E non per una ritirata. I loro commilitoni, in quel filmato li scavalcano, senza battere ciglio. Non rientreranno mai nelle statistiche ufficiali come “caduti”. Non rientreranno mai, se non perché chi verrà dopo li raccoglierà, cercherà una piastrina o un “bilet” per dare loro un nome e un cognome, oltre che una degna sepoltura.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
02/05 ore 12:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Ad ARTEMOVSK l’area controllata dal regime di Kiev è scesa al 4%
https://t.me/polk105/6026
Confermati da un lato gli avanzamenti di qualche centinaio di metri al giorno e, dall’altro, i palazzi fatti saltare per rallentarli. Il tutto, mentre il regime impone la tenuta e annuncia pure un contrattacco, che dovrebbe avere luogo fra il 4 e il 5 maggio:
https://t.me/rezident_ua/17563
Vedremo.
Intanto, solo nell’ultimo mese il regime ha perso 15.000 uomini, 8 aerei, 277 droni, 430 carri armati e blindati, 18 lanciarazzi multipli:
https://t.me/RVvoenkor/44015
Che, forse, alla tanto annunciata “controffensiva”, o “kontrastup” che dir si voglia, avrebbero fatto comodo.
Intanto, segnali di malumore cominciano a serpeggiare anche fra le fila dell’esercito. Lo scandalo del “voenkom” di Odessa, della sua villa in Spagna intestata alla madre e del suo macchinone intestato alla moglie, non accenna ad attenuarsi: un ufficiale ha pubblicamente minacciato di strapparsi i gradi se al corrotto non saranno confiscate le proprietà e lui stesso non sarà messo in galera:
https://t.me/rezident_ua/17561
E alla vigilia di un “kontrastup”, se gli eserciti cominciano a girarsi a Kiev il rischio, ancora remoto ma da non sottovalutare, è che ci arrivino loro stessi, ancor prima dei russi.
A MAR’INKA, la situazione è molto simile a quella di ARTEMOVSK.
https://t.me/WarDonbass/109922
Anche qui c’è stato un progresso di 350 metri e due isolati e si continua a procedere, fino a che si raggiungerà il confine occidentale del paese.
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
02/05 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Tra ieri e l’altro ieri evacuati altri sessantotto civili! Questo l’elenco completo:
https://t.me/rus_bakhmut/18905
Mentre i nazisti fan saltare le ultime case, dopo averle ridotte a postazioni di tiro per i cecchini e per i pezzi di artiglieria, spaccando vetri, mobili, tutto, dopo aver usato quei civili, di fatto, come ostaggi, mentre gli sparano alle spalle mentre cercano disperatamente la strada per la vita, questo accade.
Soprattutto, mentre appare sempre più probabile che anche l’ordine idiota, e criminale al tempo stesso, di sacrificare altre vite fino al nove maggio sull’altare della propaganda nazifascista, non riesca a essere eseguito dai fedeli cani da guardia del regime.
https://t.me/polk105/6022
E non per mancanza di volontà, per ripensamenti, per cambio di strategia. Anzi, solo ieri i generali NATO hanno ordinato l’ennesimo contrattacco.
https://t.me/RVvoenkor/43989
Non mi interessa neppure sapere se sia vero quanto affermato dalla propaganda di regime, ovvero che due isolati sarebbero stati ripresi. Le retrovie sono tagliate da almeno dieci giorni, la stessa prima linea è tagliata e ridotta a singoli segmenti. Soldati letteralmente vagano, come questo filmato mostra in maniera inequivocabile, tra una strada e l’altra in mezzo a case deserte (o a quel che di esse resta) di quartieri dormitorio, a crateri per terra e a mura crivellate di colpi, a sfasciume e a carcasse di auto, mentre l’eco delle esplosioni e dei fischi dei proiettili si fa sempre più vicino:
https://t.me/RVvoenkor/43996?single
Soldati zitti, mentre il loro compagno filma col telefonino e col fiatone di chi deve camminare carico e parlare contemporaneamente. Il morale è sotto i tacchi, l’unica strategia che gira in quelle teste è come salvarsi la pelle. In un quadro generale che ormai è ridotto a due varianti: martirio o resa. E l’ordine è tutt’ora per la prima, “fino al nove maggio”. Ordine che probabilmente non sarà completato per solo per il concitato evolversi della situazione, fino alle sue logiche battute finali.
2 MAGGIO 2014
Vedremo oggi quanti cinegiornali luce ricorderanno la tragedia alla Dom Profsojuzov, alla Camera del Lavoro di Odessa: messa a ferro e a fuoco, ora come un secolo fa, dalle stesse canaglie nazifasciste. Morirono, arse vive, 48 persone. Vedremo se pubblicheranno queste immagini,
https://t.me/WarDonbass/109897
o questi video,
https://yandex.ru/video/preview/12611644515902303907
mentre militanti cercavano di presidiare un fazzoletto di muro attraverso il quale far passare un’impalcatura improvvisata, peraltro ferma al primo piano, per cercare di far calare quelli ancora vivi con le gambe a penzoloni dalla finestra. Tenendo una vecchietta da entrambe le mani mentre cerca di camminare lungo il cornicione che porta alla suddetta impalcatura, come mostra questa foto emblematica.
https://cdnn21.img.ria.ru/images/07e7/04/1c/1868466049_0:25:2077:1194_1220x0_80_0_0_7d51911c6a70270fc0b637cf28e83189.jpg.webp
Mentre le autorità lasciavano fare gli squadristi, chiudevano entrambi gli occhi, non davano ai poliziotti antisommossa, alle autopompe di vigili del fuoco altrettanto passivi, l’ordine di intervenire contro gli squadristi che tutto mettevano a ferro e a fuoco.
Altri filmati ancora:
https://yandex.ru/video/preview/260514395921530842
Non è stata una Buča inventata in quattro giorni, ma una strage che si è consumata sotto gli occhi di tutti. E che tutti hanno ignorato. Una strage nazifascista. La prima di una lunga serie, per nove lunghi anni. Ne prostim, ne zabudim!
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************
01/05 ore 20:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
I russi continuano a martellare. Dentro e fuori dalla città. Fuori, nelle retrovie, l’esercito regolare come ogni giorno provvede a fare buona guardia e a colpire retrovie destinate a diventare, entro breve, la nuova linea di fronte. Si porta avanti, ormai. E il computo delle perdite fra le fila ucraine sale nelle ultime 24 ore di 330 unità.
https://t.me/mod_russia/26091
Un ufficiale ucraino, peraltro, nel lamentarsi, ci restituisce le cifre dei russi impegnati nell’area:
25.600 uomini, secondo lui. Che rispetto ai loro ottantamila iniziali, sono tre volte meno. Più 65 carri armati, 450 macchine blindate, 154 postazioni di artiglieria, 56 lanciarazzi multipli.
https://t.me/RVvoenkor/43958
Non si rende conto che l’armamentario NATO finito nell’imbuto e di cui oggi vediamo ancora fumare le carcasse più recenti era MOLTO, ma MOLTO maggiore. Che da dicembre a oggi sono morti molti più suoi uomini e distrutti molti più suoi mezzi che quelli da lui nominati e attribuiti ai russi. Che la guerra, purtroppo per quelle decine di migliaia di vittime della criminalità e dell’imbecillità dei loro generali, non è solo una questione di numeri.
In città, prosegue la liberazione degli ultimi isolati rimasti in mano al regime di Kiev. Ulica Chajkovskogo ormai passata, dato confermato.
https://t.me/yurasumy/8484
Altri 120 metri avanti anche oggi, altri 45 mila metri quadri liberati.
https://t.me/voenkorKotenok/47216
Case popolari liberate prima che dei bastardi le demoliscano, come già accaduto alla casa col murale della mamma con la bimba in braccio. Oggi, tra l’altro, ci han riprovato con un’altra ma o hanno calcolato male l’esplosivo necessario, o hanno usato quel che avevano, fatto sta che la casa è rimasta in piedi:
https://t.me/RVvoenkor/43970
A noi interessa perché l’hanno geolocalizzata e collocata in una mappa dove è chiaramente visibile quanto manca ai russi per arrivare a quella casa popolare eroina della resistenza al regime: pochi isolati ormai.
Vorrei a questo punto tornare un attimo su COME è stata liberata questa città. A proposito anche della lamentazione di quell’ufficiale ucraino. Ma non solo. I russi avevano sul tavolo altre opzioni, e non da oggi, non da dicembre, ma dall’anno scorso. Quando vedi un intero deposito, quale quello di Pavlograd, letteralmente spazzato via da un attacco missilistico di queste proporzioni,
https://t.me/rybar/46488
capisci che chiudere la partita di ARTEMOVSK casa per casa, isolato per isolato è stata una SCELTA PRECISA di Mosca. Una scelta politica.
Che ha anche un risvolto militare, certo. Attiro le mosche al miele e poi ne faccio fuori il più possibile su un campo a me congeniale. Ma che poteva essere ottenuto parimenti in altri modi, in altre soluzioni, in altre situazioni.
A dettare modi e tempi di questa liberazione lenta, estenuante, dispendiosa, è stata l’esigenza di salvare il più possibile vite umane. “Ogni giorno che passa, per ogni isolato liberato, il numero di civili messi in salvo ad ARTEMOVSK aumenta sempre di più”.
(С каждым днем, с каждым взятым кварталом, спасенных из Артемовска (Бахмута) людей становится все больше.)
https://www.kp.ru/daily/27496/4756534/
Questo servizio, apparso sulla Komsomol’skaja Pravda, parla proprio di loro: anziani, alcuni ragazzi, nascosti tutto il tempo perché, se scoperti, fucilati sul posto come disertori. Cinque, forse diecimila abitanti rimasti, in una città che a inizio conflitto ne contava settantamila.
Persino nelle case limitrofe a quella fatta saltare in aria dalla wermacht di Kiev qualche giorno fa, quella coi murales della donna con bimba, c’è ancora gente. Uno di loro oggi pubblica un video, quindi nota movimento nel cortile e commenta: “mm, naziki bežat (i nazisti scappano)”.
https://t.me/rus_bakhmut/18866
Ogni giorno vengono compilati elenchi come questo, RELATIVO AI CIVILI MESSI IN SALVO NELLA SOLA GIORNATA DI IERI!
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_brief/9313059/pub_644ed5de4995614205fef910_644ed5de4995614205fef911/scale_2400
+
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_brief/9433180/pub_644ed5de4995614205fef910_644ed5df7906327d863d66f0/scale_2400
+
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_brief/9755843/pub_644ed5de4995614205fef910_644ed5e14995614205fef912/scale_2400
+
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_brief/9707569/pub_644ed5de4995614205fef910_644ed5e27906327d863d66f1/scale_2400
+
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_brief/9630404/pub_644ed5de4995614205fef910_644ed5e47906327d863d66f2/scale_2400
Subito dopo compare questo post
Людей с Леваневского вывезли. Evacuati gli abitanti da Levanevskogo.
Снайпера вслед стреляли по мирным. Есть ранения. I cecchini hanno sparato ai civili. Ci sono feriti.
---------------
Здравствуйте. Наконец-то увидела в списках соседей с ул.Зелёная 39. Salve. Alla fine ho visto nell’elenco i vicini dalla via Zeljonaja 39.
Спасибо Вам огромное. Un enorme grazie a voi.
---------------
https://dzen.ru/rus_art
La lettrice fa riferimento al canale telegram
https://t.me/s/rus_bakhmut
che ospita ogni giorno appelli a cercare cittadini scomparsi, o di cui si son persi i contatti, oltre a compilare giornalmente un file excel delle persone evacuate, così che gli interessati possano cercare e avere notizie dei loro cari.
Questa versione è datata 24 marzo e già conteneva 5160 nomi!
(file excel scaricabile da questa pagina)
https://vk.com/wall-213067305_12295
Questo il file excel, aggiornato al 29/04, per chi avesse l’iscrizione a telegram
https://t.me/rus_bakhmut/18830
PER QUESTO I RUSSI HANNO PROCEDUTO CASA DOPO CASA, VIA DOPO VIA, A LIBERARE UNA CITTÀ INTERA. A PROPOSITO DI GENOCIDIO, DISTINGUENDOSI DALLA STRAGE COMPIUTA DAGLI ANGLOAMERICANI A RAQQA, PER ESEMPIO. E questa è, altro non potrebbe essere, che una precisa scelta politica, ideologica, che fa onore a chi una città la sta liberando e chi, invece la sta letteralmente facendo saltare per aria pur di non cederla intatta. Sparando a chi scappa. Sparando a chi “aspetta i russi”. Minando e facendo saltare in aria, alla fine, le loro case. Non lasciando, di quella città per loro maledetta, pietra su pietra.
“Naziki bežat”. Ad Artemovsk, e non solo ad Artemovsk.
Aggiornamenti a seguire domattina.
**************************************************************
01/05 ore 11:00 aggiornamento
BUON PRIMO MAGGIO!
Cari compagni, Buon Primo Maggio! Sono felicissimo di aprire con una notizia finalmente positiva per quella zona martoriata da quasi dieci anni e che risponde al nome di Donbass.
Dopo nove anni è tornata l’ACQUA! Queste immagini per molti non vorran dire nulla:
https://t.me/polk105/5994
Per chi per anni non è riuscito ad avere l’acqua se non per due o tre ore al giorno, o mai per giorni interi, questa notizia è VITA.
Il riferimento è all’ACQUEDOTTO DON-DONBASS, COSTRUITO A TEMPO DI RECORD IN POCO PIU’ DI QUATTRO MESI!
Questa è la cartina, con alcuni dati salienti.
https://vk.com/wall-216248127_7111
Parte da ROSTOV SUL DON e passa DONECK andando più a nord.
200 km di acquedotto
288.000 mc al giorno
35.000 tubi saldati
5.300 lavoratori
2 canali paralleli
1 stazione di pompaggio con struttura galleggiante
7 stazioni di pompaggio
14 serbatoi di accumulo
In rosso, è possibile vedere l’acquedotto SLAVJANSK-DONECK chiuso dall’Ucraina da nove anni, che aveva lasciato a secco la capitale della DNR. Ma quello non era genocidio, no… Così come il canale che portava l’acqua in Crimea e che la lasciò a secco condannandola per anni ad approvvigionarsi via mare. Ma, anche lì, andava tutto bene…
Il canale servirà sia a soddisfare il bisogno di approvvigionamento della popolazione, sia quello agricolo. UN TRIONFO DEL LAVORO, DELLA PACE E DELLA GIUSTIZIA PER UN POPOLO OPPRESSO, A CUI FINALMENTE, DOPO NOVE ANNI, NON SEMBRA ANCORA VERO DI POTER TORNARE AD APRIRE IL RUBINETTO E VEDER USCIRE L’ACQUA. С праздником 1 Мая! BUON PRIMO MAGGIO!
ARTEMOVSK
Prosegue, ancora per poco, l’agonia di ARTEMOVSK. Al regime di Kiev resta sempre meno, il territorio in questa cartina.
https://t.me/rezident_ua/17539
Come è possibile vedere, al regime di Kiev non è più consentito comunicare, ovvero trasportare uomini e mezzi rendendo la difesa più efficace, fra i diversi settori, isolati fra loro. Quanto perso negli ultimi due giorni impedisce, di fatto, anche la tenuta a oltranza delle ultime, disperate, settimane.
https://t.me/rezident_ua/17541
Ora che non c’è più tenuta è rimasta solo la disperazione. Le ultime alture, che consentivano dall’alto di correggere il tiro dell’artiglieria e organizzare ancora quel poco di difesa consentito, sono appena finite in mano russa:
https://t.me/polk105/5996
et
https://t.me/ukraina_ru/145327
Questo consente di colpire gli ultimi territori rimasti a ovest, che si trovano ora in basso, e che avevano tenuto strenuamente la posizione nelle ultime settimane. Come i palazzoni a ovest della Ulica Chajkovskogo, che sinora non avevano lasciato passare i russi.
E i pezzi continuano a cadere: l’ultimo poco fa, sempre a ovest:
https://t.me/WarDonbass/109825
FATTORE INDIA E IPOCRISIA U-CCIDENTALE
L’ennesima farsa dell’ipocrisia u-ccidentale viene da questa notizia:
India has emerged as the largest supplier of refined fuel to Europe, surpassing Saudi Arabia, according to a recent report by analytics firm Kpler. The data shows that Europe's dependence on Indian crude oil products has surged—a development tha can be attributed to Western sanctions on Russian oil.
Europe's refined fuel imports from India are expected to exceed 360,000 barrels per day.
https://www.etnownews.com/news/india-surpasses-saudi-arabia-with-360000-barrels/day-refined-oil-exports-to-europe-article-99885202
TRECENTOSESSANTAMILA BARILI AL GIORNO DALL’INDIA, CHE SUPERA I SAUDITI COME MAGGIOR FORNITORE DI PETROLIO ALL’UNIONE EUROPEA.
I russi, naturalmente, si sono sbizzarriti nelle vignette satiriche, la migliore a mio avviso è questa:
https://t.me/drugoeeto/9351
Il boccione è “Rossijskaja neft’” (petrolio russo), la graziosa signorina che beve dalla cannuccia è “Indija”, il giovinotto che – abbastanza schifosamente, ma è l’operazione a essere altrettanto schifosa, del resto – beve da una cannuccia attingendo dalla bocca della signorina è “Evrosojuz”, ovvero UE.
E’ quello che stiamo facendo. QUEL PETROLIO NON E’ INDIANO! (это не индийская нефть)
“Kpler further estimated that India’s Russian oil imports are expected to exceed 2 million barrels a day in April, amounting to 44% of India’s overall oil imports. ”
https://www.etnownews.com/news/india-surpasses-saudi-arabia-with-360000-barrels/day-refined-oil-exports-to-europe-article-99885202
Lo sappiamo tutti, ma ipocritamente ci va bene così: pagare i costi del petrolio russo franco fabbrica, del trasporto in India e relativi dazi doganali, del ricarico indiano e, non da ultimo, del trasporto India-UE.
Quando andiamo alla pompa di benzina, ricordiamocelo. Il nostro maggior fornitore di petrolio… sono sempre i russi. Ma li paghiamo dall’India e con prezzi indiani!
Una nuova dipendenza, cari idioti di Bruxelles. Ricordatevene, nei vostri bilaterali con Nuova Delhi. Soprattutto, non fateli alterare come quegli altri deficienti amici vostri, che stavolta stanno a Kiev, e che hanno pensato spiritosamente di celebrare il funghetto sopra la Crimea dato da una cisterna di petrolio (sempre petrolio!) andata a fuoco grazie a un drone cinese da loro acquistato per l’occasione e che finalmente è andato a segno con questa vignetta idiota:
https://pbs.twimg.com/media/Fu8adtAXgAIHQHY?format=jpg&name=large
La dea Ma Kali nella posa di Marilyn Monroe, col funghetto a mo’ di gonna. Del resto, a suon di chiese bruciate poi ci si sente un po’ padreterni. Ci si sente come se si possa sempre ritrarre madonne con calze a rete e minigonne, o altre schifezze chiamandole “provocazioni”, “trovate spiritose”, o “work of art” nella lingua dei padroni.
In India è scoppiato un putiferio sfociato in un caso diplomatico:
https://twitter.com/KanchanGupta/status/1652568695758262273
Ebbene. Agli “artisti” delle nostre latitudini, ai "creativi"... per favore non fate cazzate. Altrimenti le prossime auto andranno a carbone.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
30/04 ore 17:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Altri quattro isolati persi dal regime di KIEV nella parte OVEST, altro avanzamento dei russi di 500 metri:
https://t.me/WarDonbass/109739
A SUD, la Ulica Chajkovskogo è non solo raggiunta, ma attraversata. Ha smesso, in altre parole, di essere con le sue due carreggiate e la sua estensione una linea di confine. All’altezza della locale Sala del regno dei testimoni di Geova:
https://t.me/WarDonbass/109741
Fuori città, l’esercito regolare russo continua a fare quanto sta facendo da un mese a questa parte, e sempre con maggiore intensità: oltre 200 soldati morti e 280 feriti nella sola giornata di ieri e nella sola KONSTANTINOVKA.
https://t.me/mod_russia/26068
Inoltre, a KRAMATORSK qualcuno ha cantato e un convoglio ferroviario è saltato in aria. Il contenuto era OLTRE DUECENTO TONNELLATE DI MUNIZIONI.
https://t.me/mod_russia/26069
Sempre oggi, da SUD l’intera linea di fronte, da KRASNOE a CHASOV JAR è sotto attacco.
https://t.me/polk105/5949
Il rischio è che salti tutto, questa volta. Altro che gradi intermedi.
Sulla rete è comparsa anche questa animazione, di matrice u-ccidentale e molto, ma MOLTO, imprecisa. Perché i risultati degli ultimi giorni, anche se il cronometro arriva al 29/04, non ci sono per niente. Chissà perché, peraltro… forse perché apparirebbe ancora di più l’idiozia di tenere l’indifendibile? Però, se si fa finta che i risultati siano spostati di una settimana indietro e si fermino a sette, dieci giorni fa, già diventa più realistica. Dal primo gennaio 2023 a una settimana, dieci giorni fa:
https://t.me/polk105/5948
MAR’INKA
La cartina di ieri notte di RYBAR
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/29/20230429204903-ed2fda47.jpg
e che non è una cartina completa della città ma un suo ingrandimento, mostra di fatto gli avanzamenti di questi ultimi giorni. Al regime di KIEV resta complessivamente una ventina di isolati. Il controllo dei quali è compromesso, ogni giorno che passa, dall’azione sui lati che è chiaramente visibile a nord e a sud del centro abitato.
Centro abitato… si fa per dire. Queste immagini spettrali parlano da sole:
https://t.me/voenkorKotenok/47197
E SE FOSSE INVECE BELGOROD?
O Brjansk. O Kursk, il vero obbiettivo della “kontrastup”? Cambio totale di strategia, da SUD a NORD. Vista l’impossibilità di attaccare a sud, i generali NATO avrebbero già bello che confezionato il piano per prendere BELGOROD. Spostare il conflitto sul terreno della Russia storica. Seminare il panico fra la popolazione locale. E fra una difesa russa impreparata. Dimostrare di esserci ancora. Riprendersi l’iniziativa. Riconquistare posizioni in termini di immagine. Tornare telegenici. Umiliare i russi. Riaprire i rubinetti dell’U-ccidente, in particolare europeo.
https://t.me/rezident_ua/17530
et
https://t.me/legitimniy/15236
Certo che ci volevano degli strateghi di questo calibro per elaborare un piano così idiota. Primo. Le linee fortificate sono anche a nord. Le abbiamo appena viste, in un approfondimento di qualche giorno fa. Non sarà una passeggiata.
I russi non hanno TUTTE le loro unità a sud. A tenere il fortino. Trasferirle in tempi brevi non sarebbe un problema. Senza intaccare quanto già approntato a sud. Non da ultimo, UNA FORZA DI PRONTO INTERVENTO DA CENTOTTANTAMILA UOMINI IN BIELORUSSIA. Lo ricordiamo, Russia e Bielorussia sono SOJUZNOE GOSUDARSTVO. “Unione statale”. Con relativo patto di mutua assistenza. La Bielorussia è lì. Ed è stata lì buona buona sinora, senza fare niente.
Attaccare Belgorod darebbe il destro per fare intervenire centottantamila uomini e non tanto per tenere Belgorod, ma per arrivare, e questa volta sul serio, a Kiev. Prima variante, di massima.
Seconda variante, di minima. Il destro non sarebbe più prestato per una replica di febbraio dell’anno scorso, ma per attacchi missilistici intensi su Kiev e dintorni. Su regioni del nord-ovest sinora lasciate pressoché intatte. Diventerebbe legittima difesa. Persino i cinegiornali luce farebbero fatica a girare la frittata a loro vantaggio.
E non è detto che, poco dopo, quei centottantamila rimasti sinora con le mani in mano non interverrebbero.
Riuscirebbero i generali NATO a riequilibrare una situazione del genere? Con quali forze? Con poche migliaia di unità speciali NATO fatte passare come mercenari? O con l’ingresso nel conflitto di un altro Paese ancora? Come per esempio la Polonia che non vedrebbe l’ora peraltro? Ma anche qui, con quale diritto? Quello divino, visto che l’Ucraina non è un Paese né NATO, né UE, né niente? E non provocherebbe questo una reazione diretta della Russia sulla Polonia stessa? Con relativa distruzione dell’INTERO ASSE EST-EUROPEO che proprio sulla Polonia poggia e su cui gli USA stanno giocando la PROPRIA, RINNOVATA, EGEMONIA all’interno del Vecchio Continente?
La III Guerra mondiale non è in questo momento nelle corde del “va banque” orchestrato dai ludopatici di Washington e di Bruxelles. Anche perché uscirebbero, IN OGNI CASO, da un conflitto VERO con la Russia con le ossa più che rotte, e ai cinesi non resterebbe che raccoglierli con un cucchiaino e buttarli nel cestino dell’umido.
Tornando alla domanda in oggetto, SE fosse Belgorod si tratterebbe di una pessima mossa. PESSIMA. Peggio di prendere di petto il fronte sud e puntare dritto alla Crimea come se non ci fosse un domani. Perché non ce n’è di domani, in ogni caso.
Più di questo, però, questa sottospecie di strateghi militari, la cui vexata quaestio se siano più imbecilli o più criminali è ancora un enigma irrisolto, non è in grado di concepire. Forse, perché la parola PACE non è nel loro vocabolario. Non lo è mai stata, del resto, se non nella sottospecie “tregua”, o “prender tempo” (per poi mettertelo in quel posto). Minsk docet.
ACCADDE OGGI: BANDIERA ROSSA SUL REICHSTAG
Il 30 aprile 1945, alle 21:50, per la precisione. La foto che fece il giro del mondo fu ripetuta il giorno dopo, ovviamente: non era quello un posto da notti bianche (e sarebbe anche stato con qualche mese di anticipo...) perché QUEL gruppo di foto scattate fosse effettivamente stato ripreso in diretta:
https://t.me/ukraina_ru/145192
Aggiornamenti a seguire domani.
*********************************************************
30/04 ore 10:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Di 41,6 kmq “al nemico restano 2,98 km di territorio cittadino”
https://t.me/namarshe/5502
Ed è un dato di ieri notte. Anche ieri c’è stato un avanzamento di 100-150 m.
L’esercito regolare russo continua a spazzare via ogni tentativo di raggruppamento nelle retrovie, non dando neppure modo alla colonna di formarsi, provocando così ingenti perdite grazie alla netta superiorità dell’artiglieria e al dominio del cielo.
https://t.me/RVvoenkor/43836
Così, anche lo stesso generale Syrskij, quello mandato ad ARTEMOVSK per tenere la “fortecja Bachmut”, oggi comunica laconicamente che alle forze di Kiev resta meno del 5% ed è impossibile mandare rinforzi.
https://t.me/WarDonbass/109686
Eppure gli ordini sono di tenere. Ma non tenere perché abbia un senso farlo, ma per non “dare la soddisfazione” ai russi di non fare quel km e mezzo che ormai li separa dal confine ovest della città
https://t.me/RVvoenkor/43834
PRIMA DEL NOVE MAGGIO!
https://t.me/boris_rozhin/84301
Altre migliaia di morti inutili per una data. I russi non hanno fretta. L’ufficiale che parla mostrando l’istituto di medicina appena liberato dice parole come “gramotno” (come si deve), “čut’ čut’” (poco alla volta), per descrivere la loro azione in questo ultimo tratto.
https://t.me/RVvoenkor/43834
Dopo quel km e mezzo, mancante, c’è ancora CHROMOVO e c’è pure KRASNOE. Secondo Rozhin, l’intenzione del regime di Kiev, di quel generale che oggi lamenta quanto gli è rimasto in mano di una città già persa mesi fa, è tenere anche lì.
https://t.me/boris_rozhin/84301
E poi, nel frattempo, potrebbe accadere l’ultima follia di questo regime (e speriamo non solo in ordine di tempo): la controffensiva.
Lo ripeto alla nausea, lo so, ma queste non sono condizioni per una benché minima attività offensiva. Si può, tutt’al più, “giocare di rimbalzo”, cercare il “gioco veloce” in risposta. In altre parole, si può, a fronte di un avanzamento non ancora consolidato come si deve, tentare il contrattacco e cercare di recuperare il perduto tutto o in parte. Così come accade ad Avdeevka, per esempio.
https://t.me/yurasumy/8464
Una tattica anch’essa assolutamente non al risparmio, assolutamente in perdita, nel lungo periodo, perché di dieci contrattacchi su dieci punti di una linea di fronte magari ne vanno a segno due o tre, e intanto le perdite aumentano.
Ma logora anche gli attaccanti, li colpisce quando meno se lo aspettano e li obbliga ad andare in affanno. Questo però, coi mezzi attuali, è quello che può fare realisticamente l’esercito del regime di Kiev.
Invece, si ostina a fare il contrario. La “kontrastup”, la controffensiva. E QUI ABBIAMO UN’AMMISSIONE, IN TEMPO REALE, DELLA VERA FONTE DI TUTTO QUESTO. DI CHI FA PRESSIONE SU CHI. DI CHI TIENE IL RUBINETTO APERTO E INCATENA, SEMPRE DI PIÙ, UN POPOLO INTERO AL SUO DOMINIO. UN DOMINIO DI SANGUE.
Articolo di ieri sera del TIMES, di un certo Mark Galeotti (un cognome, una garanzia), dal titolo:
“Ukraine isn’t ready for its big offensive, but it has no choice”
ALTRO CHE GOOD POSITION! Bastardi ipocriti. Questa è la realtà dei fatti, che ammettete persino ormai candidamente, senza pudore: “L’UCRAINA NON È PRONTA PER LA SUA GRANDE OFFENSIVA, MA NON HA SCELTA”.
https://www.thetimes.co.uk/article/ukraine-isn-t-ready-for-its-big-offensive-but-it-has-no-choice-b7qrq3vcr
E prosegue: “Kyiv is locked into a spring or summer push despite burning through ammo so fast that the West can’t keep up. Luckily Russia is out of ideas too”
(“Kiev è imprigionata in un’offensiva primaverile o estiva, nonostante le munizioni finiscano a un ritmo più veloce di quante ne riesca a far arrivare l’Occidente. Fortunatamente, anche la Russia è a corto di idee”)
Caro Galeotti, la Russia non è a corto di idee. E lo sai benissimo, anche se la foglia di fico finale è in qualche modo imposta. A coprire le vergogne espresse in precedenza.
Kiev è costretta, è imprigionata, è LOCKED UP, a spargere nuovo sangue del suo popolo. A prendere persone, casa per casa, in mezzo a una strada come in questo filmato ignobile, che DEVE girare, perché tutti sappiano cosa sta accadendo:
https://t.me/RVvoenkor/43838
E a sbatterle al fronte. Carne da cannone mandata all’assalto perché si auto-elimini contro uno schiacciasassi, un tritacarne che è esattamente il contrario di quell’ “OUT OF IDEAS” messo alla fine di questo paragrafo delirante: AD ARTEMOVSK IL REGIME DI KIEV HA PERSO LA POSSIBILITÀ DI FARE LA CONTROFFENSIVA, PERDENDO DECINE DI MIGLIAIA DI UOMINI E CENTINAIA DI MEZZI! AVREBBERO AVUTO UNA VOLTA E MEZZO LE FORZE ATTUALI, SENZA QUELLA MOSSA CRIMINALE!
https://t.me/ukraina_ru/145148
E questa è solo “res militaris”. Poi c’è tutto il resto. C’è un esercito che non ha più voglia di combattere perché ha capito perfettamente a cosa è destinato. Lui, più dei cinegiornali luce che ancora si ostinano a scrivere queste oscenità. Sempre lo stesso ufficiale intervistato ad Artemovsk, in quest’altro brano dice come addirittura alcuni isolati siano stati abbandonati senza neppure combattere.
https://t.me/ukraina_ru/145118
E questo è un effetto domino che potrebbe avere ripercussioni molto, ma molto più in alto di un semplice paese di quaranta km quadrati. E del suo destino scritto da mesi.
BELVE NAZISTE IN AZIONE
Altro non puoi definirle. Hanno compiuto questo crimine efferato. Lo hanno filmato. Ci hanno aggiunto una voce di commento e una musichetta, entrambe di scherno, di sottofondo. Lo hanno firmato, con nome e cognome: “Lavoro delle nostre forze del 192-mo battaglione 124-ma brigata di difesa territoriale. Lo hanno anche localizzato, con orgoglio: Regione di CHERSON, riva sinistra del DNEPR. Un civile, col suo canotto, va a pesca. Si muove fra le insenature. È raggiunto da un drone ucraino. Lo vede. Si sbraccia, sempre più disperato. Si spoglia. “Sono un civile”. “Non sono un militare”. Un proiettile lo raggiunge in pieno e fa saltare in aria lui e il canotto, fra le risa di scherno di questi nazisti:
https://t.me/RVvoenkor/43776
Dedicato all’Assemblea parlamentare del Consiglio di Europa, che due giorni sproloquiava ancora sul “genocidio” perché a degli orfani viene data una famiglia. Chiudendo gli occhi e mettendo la testa sotto terra di fronte al VERO genocidio del popolo ucraino. Quello compiuto, ogni giorno, dal suo regime. Una caccia al russo che nulla ha da invidiare allo scempio nazifascista dei loro nonni.
Aggiornamenti a seguire stasera.
*******************************************************
29/04 ore 17:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
La situazione di quel che resta in mano al regime di Kiev (cartina grosso modo di mezzogiorno qui)
https://t.me/rezident_ua/17513
è ben esemplificata da questi due filmati girati dai soldati:
https://t.me/rezident_ua/17511
et
https://t.me/polk105/5939
“Semplicemente un inferno” (просто ад). Un inferno in cui i loro superiori li hanno ficcati consapevolmente. Perché russi, fondamentalmente: di Odessa, di Charkov, di Cherson, di Dnepropetrovsk. A dirlo non i soliti maligni ma il canale ucraino Legitimnyj.
https://t.me/legitimniy/15229
Loro, insieme agli oppositori e ai possibili oppositori del suo regime. Tutti a morire! E anche l’esercito regolare russo oggi riporta il picco massimo di perdite inflitte lungo questa direttrice (e lui cura “solo” che nessuno possa contrattaccare, attaccando colonne in movimento, fermando attacchi e individuando e colpendo tutti i tentativi di raggruppamento fra le retrovie): OLTRE 575! Più 2 carri armati, 14 macchine, 2 obici semoventi, eccetera, eccetera… nelle ultime 24 ore.
https://t.me/mod_russia/26041
Tutto questo mentre per il voenkommissar Borisov, quello che si è fatto la villa da quattro milioni di euro a Marbella (e non la seat marbella) al posto di una punizione esemplare, oggi gli hanno consigliato di “rassegnare volontariamente le dimissioni”!
https://t.me/rezident_ua/17502
Salvo poi riciclarlo altrove…
Tutto questo mentre, chi riesce a sopravvivere, ormai sta sviluppando tutte le PATOLOGIE tipiche dei REDUCI. Chi ha visto l’inferno, non torna mai come prima. “Psichuški” (психушки), malati psichici. A migliaia a casa, senza alcuna cura. Come questo disgraziato, che ieri di fronte al rifiuto di una signora a dargli dei soldi, per strada, in pieno centro a Nikolaev, ha tolto la sicura da una bomba a mano e l’ha lanciata verso la macchina della signora:
https://t.me/nabludatels/29907
Altri “psichuški” risbattuti al fronte, nuovamente.
https://t.me/legitimniy/15228
Arance meccaniche, teste che esplodono di demoni e incubi che non si augurano neppure al peggior nemico. Carne da cannone.
Tutto questo mentre il complesso militare-industriale, la “borghesia compradora”, immancabile, le mafie, con buona pace dell’Interpol, fanno profitti enormi sul traffico di ogni tipo di armamento. Sulla pelle del popolo che dicono di “difendere” e di “aiutare”.
DISCARICA KIEV E “AIUTI” ITALIANI
Aiutare “all’italiana”, ovvero rifilando residuati della guerra fredda, “usati ma tenuti bene”, meglio, di proprietà del solito, immancabile, “professore in pensione” oppure, meglio ancora, di “una vecchietta che ci faceva solo casa, chiesa e spesa”.
“Stiamo parlando della fornitura da 20 a 30 supporti di artiglieria semovente M109L alle forze armate ucraine.
https://avia-pro.it/news/italiya-peredala-ukraine-ot-20-do-30-sau-m109l-v-ramkah-paketa-voennoy-pomoshchi
Siccome l’articolo è una pessima traduzione dal russo, ci facciam dire direttamente dai “nostri” in cosa consistono questi obici semoventi.
“L’M109L è la versione aggiornata italiana dell’obice semovente d’artiglieria americano M109, che in passato hanno equipaggiato i reparti italiani. Sono rimpiazzati negli anni 2000 dai più moderni PzH 2000, con gittata di 40 chilometri di fabbricazione tedesca considerati i migliori al mondo.
L’Italia aveva in linea circa 300 M109L, 221 dei quali sottoposti a un programma d’aggiornamento nei primi anni Novanta (dall’iniziale versione “G” si era passati alla “L”, caratterizzata da una gittata più lunga, da 24 a 30 chilometri grazie ai proietti autopropulsi). Da circa vent’anni i semoventi risultano in riserva, quasi tutti proprio nel deposito di Lenta, in provincia di Vercelli.
Il nostro Paese ha venduto quasi 70 esemplari dei M109L al Pakistan e una decina a Gibuti, in cambio della concessione di una base.”
https://www.startmag.it/smartcity/tutto-sui-semoventi-m109l-gli-obici-inviati-dallitalia-allucraina/
E qui viene il bello, dopo un supplemento di informazioni relative agli ammodernamenti e ai vari kit che il nostro complesso militare industriale è in grado di offrire per ingolosire i suoi clienti in cerca di un “coso” per poter, finalmente, sparare anche loro proiettili di calibro standard NATO 155 mm senza per questo dover vendere la dentiera della nonna: grazie ai nostri fondi di magazzino, pardon, ai nostri obici “vintage”, si troverebbero così un gingillo fra le mani non solo CLA ("clean, lube, and adjust"), ma anche pieno di tante simpatiche novità al passo coi tempi o, come trovi anche negli opuscoli della carta igienica, “per una migliore esperienza”... di ammazzamento!
Quindi, “finché c’è guerra c’è speranza”, veniamo al punto: 20-30 di questi obici semoventi finiti a far ruggine nei depositi; arriva la guerra e li “doniamo” al regime di Kiev (sempre perché ripudiamo la guerra, ma fa niente); ma li doniamo così, senza neanche fare il cambio d’olio e dei filtri aria? Noooo… ed ecco la perla, sempre stesso articolo, DATATO 17/04/23, neanche due settimane fa!
“Secondo Repubblica “i semoventi italiani avevano bisogno di una revisione completa, che sarebbe stata finanziata con fondi messi a disposizione dagli Stati Uniti. I lavori hanno richiesto diversi mesi: non è chiaro se siano stati condotti dall’Oto Melara o da un’azienda friulana specializzata in quest’attività, cosa che spiegherebbe la presenza del convoglio a Udine.”
(ibidem)
E non finisce qui, per i cinegiornali luce tutti i salmi finiscono in gloria, e questo non fa eccezione: “Pur risalendo a oltre trent’anni fa, gli M109L sono molto apprezzati dagli ucraini: sono semplici e robusti, con una manutenzione facile da gestire e una buona precisione di tiro” sostiene il quotidiano.” (ibidem)
“Sono MOLTO apprezzati”! Scena dopo: FT di oggi, da cui scopriamo che
“Not one of the 20 self-propelled howitzers Italy provided to Ukraine earlier this year was battle ready, one adviser to Ukraine’s defence ministry told us.”
(Ben HALL, “Unknowns shroud Ukraine’s counter-offensive”, Financial Times, 29/04/23)
https://www-ft-com.ezp.lib.cam.ac.uk/content/a7e9e341-a05d-4fd8-a1c1-e76492ea96e0
Nemmeno uno!!! Uno su venti!!! In condizione da esser portato subito al fronte… e non perché mancavano bollo e assicurazione... ci facciam sempre riconoscere.
Ora ne stan mandando altri. Qui le foto dei convogli… in effetti una mano di antiruggine e una di vernice potevano darla… almeno per salvare la faccia!
https://t.me/MilitaryThemeZ/4728
Ricapitolando: abbiamo smaltito (e continuiamo a smaltire) rifiuti pericolosi, fondi di magazzino passati per “aiuti”(gli avremo almeno dato una lavata, messo quel deodorante che sa di “macchina nuova”, cambiato le spazzole dei tergicristallo e la lampadina della retro bruciata?), lasciato giusto un po’ di gasolio per poter almeno scendere dalle rampe dei convogli militari (Allora vedete che funzionano? Malfidenti che non siete altro!!!), e – così come riportato dalla stampa affidabile, vera, sempre dalla parte della ragione, e non dai soliti maligni! - ci saremmo anche intascati i fondi amerregani! Poi uno si lamenta dei luoghi comuni sugli italiani…
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
*****************************************************
29/04 ore 10:00 aggiornamento
ARTEMOVSK: ALTRO PEZZO SALTATO NELLA NOTTE
Apriamo queste due schede e mettiamole una a fianco all’altra, di modo di poter passare velocemente da una cartina all’altra. Stessa scala, stessa matrice, una notte soltanto di differenza:
28/04 ore 20:00 https://t.me/brussinf/5912
29/04 ore 09:01 https://t.me/brussinf/5914
A cedere, stanotte, è stata la cosiddetta VOJNSKAJA ČAST’, l’unità militare: un distretto militare di estensione considerevole (il poligono azzurro che ha cambiato colore), una mega-caserma nella parte ovest della città, baluardo a difesa di quanto si trovava a ovest.
Ceduta questa, tutto quanto intorno è collassato. La strada principale a sud è ora TUTTA libera dall’istituto tecnico fino al casermone appena liberato. Stesso discorso a nord-ovest, dove i russi sono avanzati fino a guadagnare TUTTO il territorio fino alla fine del perimetro del casermone. Del resto, in entrambi i casi era gioco forza per gli ucraini, a meno di morti eroiche sparati da tre lati.
È il carattere distintivo, come chi segue queste cose da Aleppo ben sa, della guerra urbana. Perso un pezzo importante, a cascata si perde tutto il resto. E cosa resta ormai in mano a Kiev, del resto? Ben poco. Una striscia di terreno quella ANCORA SOTTO PIENO CONTROLLO, per ammissione degli stessi ucraini MENO DEL 5% della città (ed è un dato di ieri alle 16… quindi sicuramente dopo l’avanzamento di stanotte ulteriormente da rivedere):
https://t.me/rezident_ua/17497
Striscia di terra messa pure male. Rispetto, per esempio, a Mar’inka.
Mar’inka, è stata a lungo “striscia” ma “di traverso”, ovvero in perpendicolare alla linea di fronte, o esposta dal lato corto che dir si voglia, quindi sinora ha tenuto perché i russi erano stati costretti a muoversi “temperando la matita” e pure “a vuoto”, per intenderci, e avanzando di pochissimo e in molto tempo. Questo, finché dopo l’inverno si son messi a fare sul serio e hanno cominciato ad attaccare con forze ingenti sui lati. Sfonda a nord, sfonda a sud, attacca da tre lati il centro, avanza al centro, e poi di nuovo, ri-sfonda a nord, ri-sfonda a sud, fermati, attacca da tre lati il centro, riallineati con gli altri due fronti, e riparti. E così, nel giro di pochi mesi, la roccaforte è ormai ridotta all’ultimo tirassegno al centro, nella parte che Kiev si ostina ancora a tenere. Perché se cade, addio per sempre ai sogni di “soluzione azera” del Donbass. E i suoi padroni, quando si sederanno a negoziare, vorrebbero avere anche qualcosa in mano anche loro.
Quel che resta di Artemovsk, ormai, è una Mar’inka, o forse ancor meno, ma messa sul lato lungo. Un lato che è attaccato, traballa, cede, un pezzo qua, un pezzo là, accelerando la fine.
ARTEMOVSK: EFFETTO DOMINO
Sicuramente riguarderà SEVERSK. La parte più a est di questa cartina, già superata dagli eventi, di ieri notte di RYBAR:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/28/20230428211402-51335eab.jpg
Gli ultimi aggiornamenti, infatti, vedono i russi allontanarsi ancora da KREMENNAJA, che ricordiamo doveva essere la prossima a cadere dopo IZJUM. Non solo non è caduta, ma ormai i russi sono alle porte di SEREBRJANKA.
https://t.me/polk105/5927
Mettendo sempre più in difficoltà la tenuta di BELOGOROVKA. L’effetto domino non riguarda solo questi avanzamenti locali, ma anche un pezzo intero a questo punto di linea di difesa. A meno di non ripetere, ad libitum, la tragedia di ARTEMOVSK, ai generali NATO a questo punto converrebbe decisamente ri-allineare la verticale di fronte, invece di ostinarsi a mantenere un’area che sarebbe sotto accerchiamento operativo in brevissimo tempo. Se non vera e propria sacca subito dopo. E dire addio a qualsiasi idea di “kontrastup”, di controffensiva su quel versante. Ma forse è proprio vero: ne ha rovinati più l’orgoglio del petrolio. Prigionieri della propria propaganda.
Aggiornamenti a seguire da stasera.
******************************************************
28/04 ore 17:30 aggiornamento
DAL FRONTE
Ad ARTEMOVSK il rapporto odierno del ministero della difesa russo si attesta sempre sulle 300 perdite inflitte,
https://t.me/mod_russia/26017
mentre in città la situazione è ancora peggio. Nel complesso, la città “sta finendo”, letteralmente, e questa storia ignobile sta giungendo a compimento.
A MAR’INKA le ultime informazioni parlano di pochi isolati rimasti in mano ucraina:
https://t.me/RVvoenkor/43718
Vedremo anche qui gli sviluppi e il prevedibile epilogo.
STRAGI DIVERSE, UNICA MATRICE
Quelle
- dei palazzoni di ieri nel quartiere UMANI, provocate dalla contraerea ucraina, e con un bilancio già a 11 morti;
https://t.me/ZE_kartel/7059
- del centro abitato di DONECK, la porzione odierna di strage quotidiana: 9 morti (tra cui una bambina morta durante il trasferimento in ospedale) e 16 feriti al momento.
https://t.me/boris_rozhin/84157
Guardiamo anche nel dettaglio gli attacchi:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/28/20230428175955-cf542756.jpg
e con legenda in caratteri latini
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/28/20230428175718-a5623b40.jpg
Soffermiamoci sugli ingrandimenti. Intere aree civili. Colpite all’impazzata da decine e decine di proiettili che si sono sparsi sul territorio (23 concentrati in pochi isolati e 8 in altri): in una botta sola, per esempio, centro traumatologico, parco, chiesa e case
https://t.me/polk105/5907
Stragi accomunate dalla stessa matrice nazifascista. Nel primo caso, perché i civili, materiale di consumo per le razze superiori e i loro lacché, sono d’intralcio. Nel secondo caso perché i civili sono semplicemente da eliminare. Non solo non devono esistere ma già, nella mente malata di questa gente, non esistono in quanto essere umani. Ma il genocidio lo fanno i russi, certo (e ci torneremo ancora, su quest’argomento): l’UE (PACE di ieri) non ha dubbi in proposito. L’U-ccidente non ha dubbi in proposito. E’ il mondo intero, ormai, che ha dubbi sull’U-ccidente. Ma quando quest’ultimo lo capirà, sarà troppo tardi.
Non da ultimo, un’ultima strage. Quella di una società, di un’economia, di uno Stato. L’ULTIMO DATO INQUIETANTE E’ RELATIVO ALL’ “ECONOMIA OMBRA”. Al “nero”: NEL 2024 ARRIVEREMO ALL’85% DI NERO RISPETTO AL TOTALE!
https://t.me/legitimniy/15225
Uno Stato senza leggi (perché nessuno le osserva), senza tasse (perché nessuno le paga), senza diritti, a partire dal più elementare rispetto per la vita umana: uno Stato fantoccio dove vige la legge del più forte, dove la prepotenza, i soprusi, la sopraffazione sono la norma. La falsa coscienza dell’U-ccidente trova qui la propria piena espressione.
ABERRAZIONI MORTALI
Visti gli scarsi risultati dell’ultima campagna di reclutamento forzato, il patàca oggi ha deciso di mandare i diretti responsabili, ovvero il personale dei distretti militari interni, tutti al fronte!
https://ria.ru/20230428/ukraina-1868454099.html
Basta coi paraculi! Basta con gli imboscati! Li andiamo a prendere uno a uno, gli facciamo alzare il culo dalle sedie che hanno sinora scaldato e basta e li sbattiamo in prima linea!
Questo il senso dell’operazione, diffusa oggi direttamente da REZNIKOV, che ricordiamo ricopre la carica di MINISTRO DELLA DIFESA di quello stato fantoccio.
Al loro posto, i soldati feriti dal fronte. Uno scambio “equo”… nevvero? E un bel ritorno di immagine, ormai in caduta libera. Sinceramente, non so per chi. Forse per qualche u-ccidentale allocco. Gli ospedali traboccano di feriti. Mentre il personale dei distretti militari interni, degli uffici, è molto ma MOLTO meno. Come funzionerà? Ci sarà una lotteria?
https://t.me/politadequate/7466
Della serie: vinci il biglietto che ti vale la vita e ti sistemi finché qualcuno non prende in mano quella maledetta penna e pone fine al tutto?
Prigionieri della propria propaganda FINO ALL’ULTIMO. Ma vi è di peggio. Questi imboscati come saranno “accolti” da chi si è trovato SBATTUTO AL FRONTE DA LORO STESSI? “Perché siete voi, maledetti, che mi avete prelevato a forza, chiesto uno sproposito per rilasciarmi e, di fronte all’impossibilità di pagare quanto richiesto, sbattuto qui a crepare”: questo il pensiero che passerebbe per la testa di CHIUNQUE si trovasse, improvvisamente, fianco a fianco col proprio carnefice.
E qui parte allora un’altra, ancor più tragica, lotteria: dove e da chi riceverà il primo proiettile questa nuova carne da cannone? Dai russi in fronte (e vista la scarsa preparazione, ci vorrà poco) o da quelli che non gli perdoneranno di averli mandati in quell’inferno (e vista l’universale natura umana, forse ci vorrà ancora meno)?
Aggiornamenti a seguire domani.
******************************************************
28/04 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Confermata la liberazione dell’Istituto tecnico. E il taglio dell’ultima arteria nord-sud rimasta.
https://t.me/RVvoenkor/43679
Che non vuol dire accerchiamento, blocco, eccetera. Finché esisterà un viottolo, una strada secondaria fra case popolari a fare da scudo, le comunicazioni continueranno. Si vede chiaramente dalla cartina, del resto, che a ovest restano ancora stradine e stradelle fra le case popolari. Che saranno usate impunemente e fino all’ultimo come materiale di consumo. Ma decine di migliaia di uomini difficilmente riusciranno a muoversi in maniera efficace per tenere quel poco che resta passando da quelle strade. Stiamo assistendo al pieno, progressivo collasso di tali gruppi armati.
Le aree in rosa vanno inoltre riviste, come mostrano queste geocalizzazioni:
- qui ancora la casa popolare fatta saltare ieri dal regime di Kiev
https://t.me/namarshe/5495
- qui altre posizioni sempre su un Ulica Chajkovskogo diventata ormai linea di fronte, e non solo per l’Istituto tecnico:
https://t.me/namarshe/5493
ANCORA SUGLI EDIFICI COLPITI
Altro video amatoriale di ieri. Che mostra, probabilmente da un altro palazzo, proprio la contraerea ucraina sparare dalle vie adiacenti a case popolari: si intravedono i loro tetti fra i bagliori dei lanci, si vedono le scie delle traiettorie, quindi bagliori in cielo, quindi gli stessi tetti, questa volta colpiti, oggetto di esplosioni e incendi.
https://t.me/RVvoenkor/43677
Danni alle case per milioni di euro, se dovessimo conteggiarli nella nostra valuta e, giusto perché stiamo parlando di vite umane, in carne e ossa, 3 morti e 8 feriti nella casa popolare del quartiere di UMANI e 2 morti a DNEPROPETROVSK (una donna e sua figlia di 3 anni).
https://t.me/polk105/5876
Sempre perché si capisca con chi abbiamo a che fare, qualora non lo si fosse già capito, parliamo ora di un altro edificio. Una casa popolare di cinque piani ad ARTEMOVSK.
https://t.me/boris_rozhin/84129
La testimonianza di questo sopravvissuto è un capo d’accusa che dovrebbe pesare come un macigno: i soldati del regime di Kiev capiscono la malparata e costringono i civili che ancora li sopportano sotto gli scantinati a seguirli con la forza. Madri e bambini strappati via, alcuni vecchi riescono a chiudersi in casa e a non farsi prendere. Risultato, i carri armati nel fuggire prendono a cannonate lo stabile. Il testimone è vivo per miracolo. Case materiale di consumo, civili da punire qualora non sia possibile soggiogarli. Non meritano di vivere. Dal 2014 a oggi.
C’è infine un altro edificio, di cui non parla nessuno invece. Si tratta di un cantiere navale a Nikolaev. Qualcuno ha cantato, in quel momento si stava tenendo una riunione ai massimi livelli fra alti ufficiali ucraini e NATO. 20 di meno, da quel che si spiffera in giro.
https://t.me/polk105/5878
E non è la prima volta che succede.
Aggiornamenti a seguire.
*******************************************************
28/04 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK: LIBERATO L’ISTITUTO TECNICO-INDUSTRIALE?
Si trova proprio nella strada che, ieri, era a 500 m dalla linea di fronte. Qui qualche foto.
https://t.me/zola_of_renovation/4856
E, nella cartina riepilogativa di RYBAR (riquadro in basso a destra)
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/27/20230427232411-f4c6f891.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/27/20230427231935-678a0334.jpg
Si trova sotto il nome di “Collegio industriale”.
Se confermato, quel che resta delle truppe di Kiev sarebbe tagliato in due. Notizia giunta nella notte da canali ucraini
https://t.me/karga4/313496
e comunque da verificare. A prescindere però dal fatto che ciò sia avvenuto o meno, basta dare un’occhiata alla cartina di RYBAR per capire come ormai di trippa per gatti ne sia rimasta ben poca. E i guadagni territoriali dei russi di giorno in giorno non solo non accennino a diminuire, ma al contrario aumentino, segno di un cedimento complessivo, di uno sfascio, esemplificato anche da quella casa popolare fatta saltare prima del ritiro delle truppe.
Finale indecente di una storia ignobile.
MAR’INKA
“Tutte le posizioni ucraine sono attualmente sotto il tiro russo”.
https://t.me/ukraina_ru/144758
Tradotto, la manovra di avanzamento ai lati ha avuto successo e, dal momento che ci si muoveva ai lati letteralmente di una striscia di terra, di un paesino largo una decina di isolati, rimasti a questo punto nel mezzo, chiunque vi si trovi da sopra, da sotto o da destra è sotto tiro. Altro finale indecoroso di un avamposto tenuto coi denti a prezzo enorme di vite umane. A proposito...
UN PENSIERO
“Così, solo un pensiero. Ai soldati delle ff.aa. ucraine ormai è quasi tutto occidentale: ricognizione, comunicazioni, carri armati, blindati, artiglieria, munizioni, giubbotti, aviazione, istruttori e persino il rancio. Quasi tutto. Tranne la morte: quella resterà, autenticamente, genuinamente, ucraina...”
Так, просто мысль. У солдата ВСУ почти всё западное: разведка, связь, танки, БМП, ПВО, артиллерия, амуниция, б/к, авиация, инструкторы и даже сухпайки. Почти всё. Кроме смерти - она у него будет своя, родная, украинская...
https://t.me/polk105/5870
CONTRAEREA? NO, GRAZIE!
Legitimnyj lamenta, e giustamente dal suo punto di vista, la presa per i fondelli dei generali NATO sulla contraerea “alleata”. Primo, i Patriot installati si stanno rilevando inefficaci a tenere a bada tutti i droni e i missili lanciati nel corso della notte. Di ieri notte, per esempio. Secondo, oltre a fare schifo, sono pure pochi, per presidiare un’immensa linea di fronte.
https://t.me/legitimniy/15221
Mi permetto di considerare CHE, TUTTO SOMMATO, PER IL POPOLO UCRAINO QUESTA NON SIA UNA TRAGEDIA.
Specialmente dopo ieri notte, DOPO L’ENNESIMA TRAGEDIA CAPITATA A MOLTE FAMIGLIE PERCHÉ LA CONTRAEREA E’ CONTINUAMENTE, COLPEVOLMENTE, CRIMINALMENTE LASCIATA FRA LE CASE POPOLARI,
- SIA PER OCCULTARLA VELOCEMENTE DAI DRONI
- SIA PERCHÉ GLI OBBIETTIVI POSTI A PROTEZIONE SONO RAGGIUNGIBILI TRAMITE TRAIETTORIE CHE ATTRAVERSANO CENTRI ABITATI.
Risultato, CHISSENEFREGA SE, PRENDENDO UN MISSILE RUSSO, BUTTO GIU’ UN’ALA DI CASA POPOLARE!
MEGLIO CHE IL MISSILE DEVI E SI VADA A SCHIANTARE SU UNA CASA POPOLARE, PIUTTOSTO CHE SU CHE UNA CENTRALE TERMOELETTRICA:
https://t.me/polk105/5871?single
https://t.me/polk105/5874?single
SE GLI VA BENE, DEL RESTO, INVECE DI PRENDERE L’INTERA ALA MAGARI LA PRENDONO SOLO LE SCHEGGE, COLPENDO PARTI DELLA FACCIATA, DUE FINESTRE:
https://t.me/RVvoenkor/43664
E ALLORA INIZIA LA “LOTTERIA DEGLI APPARTAMENTI SFORTUNATI”, COME QUELLO DI QUESTA SIGNORA che, nella disperazione, continua a fare avanti e indietro dai due locali colpiti:
https://t.me/polk105/5873?single
La mia parola contro la tua? No. ANCHE LE AUTORITÀ UCRAINE CONFERMANO L’EVIDENZA, ORMAI. Le continue tragedie alle case popolari sono opera della contraerea che – lo ripetiamo da mesi! - non deve stare lì! A fianco delle case popolari!
https://t.me/vityzeva/81933
Ma a chi interessa questo dramma? Chi dice “oh my god”? LA REALTÀ DEI FATTI È CHE ANCHE NELLE RETROVIE, ANCHE NELLE CITTÀ NON TOCCATE DA ALCUN TIPO DI SCONTRO, LA POPOLAZIONE È RIDOTTA A MERO MATERIALE DI CONSUMO:
- “VOLONTARI” DA SBATTERE AL FRONTE
- “INTRALCIO” AL “LAVORO” DELLA CONTRAEREA NATO (l’unica rimasta, ormai).
VERGOGNA!
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
27/04 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Prima di iniziare una precisazione: nessuna interruzione oggi, gli attacchi si susseguono su tre turni, se così si può dire, in regime 24/7, ormai da settimane.
https://t.me/RVvoenkor/43599
Situazione quindi ancora più tragica per i soldati intrappolati fra i russi e le truppe barriera pronte a far fuoco in caso di loro ritirata o resa. I morti aumentano al punto che non è più neppure possibile trasferirli, anche perché tutte le comunicazioni, ormai, sono DI FATTO tagliate. Se le vie che portano a ovest sono teatro di scontri, sono terra di nessuno, la bandierina sulle macerie non conta più in quel senso: di lì non si può passare.
https://t.me/polk105/5865
Il regime di Kiev distrugge, demolisce, anche gli ultimi quartieri a ovest di una città fantasma. DISTRUGGE LA CITTA’ PER CUI HAN PERSO LA VITA DECINE DI MIGLIAIA DI SUOI UOMINI! ALLA FINE NON LASCIA PIETRA SU PIETRA!
Queste immagini DRAMMATICHE mostrano un’intera casa popolare di nove piani PRIMA e DOPO. RASA AL SUOLO.
https://t.me/RVvoenkor/43603
“ESPERTI MILITARI TEDESCHI” (немецкие военные аналитики ) SUBITO A DIRE CHE ERA STATA L’AVIAZIONE RUSSA. Peccato che in rete già girava un video filmato stanotte da un DRONE UCRAINO.
https://t.me/ukraina_ru/144707
Si vede il complesso di case popolari. Qualcosa che brucia dietro, a cui è stato dato fuoco per non lasciarlo in mano nemica, visto poi cosa accade subito dopo.
LA DETONAZIONE E’ INEQUIVOCABILE! DAL BASSO, PER CARICHE DI ESPLOSIVO, LA CASA POPOLARE E’ LETTERALMENTE DEMOLITA!
Prima le usano come fortezze di cemento armato, occupando e imbottendo tutti i piani di uomini e pezzi di artiglieria:
https://t.me/RVvoenkor/43140
Poi, quando arriva il momento di ritirarsi, le fanno saltare. ARTEMOVSK come MATERIALE DI CONSUMO. CASE USA E GETTA. Quell’orribile architettura, sempre uguale a sé stessa, in qualsiasi punto dell’Unione ognuno si trovasse, era stata abbellita con due murales giganti. Stupendi. Una madre con la figlioletta fra le braccia e un padre col figlio sulle spalle. Il figlio con un aereoplanino in mano. Lo stesso aereo che, poco più in là, era stato impiantato all’ingresso della città. Aereo con cui volare, con la fantasia, verso un futuro radioso, lo stesso verso cui volge lo sguardo il padre, guardando al tempo stesso la madre, sulla parete opposta. Un messaggio di speranza. Fatto saltare da una scarica micidiale di esplosivo ieri notte. Perché non c’è speranza al di fuori di me. Il regime. E se muoio io, devono morire tutti. Ma così non è. Alcuni vivono, alcuni muoiono. Alcuni sopravviveranno a questo inferno, altri prima o poi smetteranno di terrorizzare la loro stessa popolazione. Cominciando da qui, ad ARTEMOVSK.
ARTEMOVSK che è divenuta, di fatto, la pietra tombale di quello che resta del secondo esercito emerso dalla dissoluzione dell’URSS. Nel comunicato del Ministero della difesa di oggi, sono stati registrati oltre 400 fra morti e feriti nelle ultime 24 ore. A opera loro e solo nei dintorni della città. I wagner non pubblicano statistiche. Ma avanzano, casa dopo casa. E infliggendo, quantomeno, altrettante perdite.
ARTEMOVSK che è divenuta, di fatto, la pietra tombale della retorica di regime. Una retorica a cui, ormai, non crede più nessuno.
UKRAINE IS IN A GOOD POSITION...
Il generale Christopher Cavoli, capo del Comando delle forze USA in Europa, ieri relazionando al Congresso si è arrampicato sugli specchi in una maniera che non vedevo da tempo:
“According to the modeling that we’ve very carefully done with them, the Ukrainians are in a good position”
https://edition.cnn.com/europe/live-news/russia-ukraine-war-news-04-26-23/h_3e9e5acdfd3e8101512c72bf3fa7bead
Ma non è tanto la palla clamorosa, e che sa anche di presa per i fondelli, che deve attirare la nostra attenzione.
Quanto la parte precedente: a che cosa si riferisce la supposta (aggettivo) “buona posizione” degli Ucraini? Di quale “modeling” stiamo parlando? Ed è qui il bello: il generale “has told Congress that the U.S. has been working closely with Ukraine on its plans for a counteroffensive against Russia ”
https://www.washingtonexaminer.com/policy/defense-national-security/us-helping-ukraine-craft-war-plan-to-surprise-russia-in-coming-counteroffensive
Fino a ieri nessuno lo aveva ammesso. E non c’è nulla di male ad ammetterlo! Rincara la dose il generale:
“Of course, we've worked on all that with them. And, of course, it wouldn't be a surprise if we talked about it in public,”
(ibidem)
Ora, prima o poi emergerà che anche ARTEMOVSK è frutto di un LORO “modeling” andato letteralmente in malora, e con il “modeling” anche le vite di decine di migliaia di soldati. Ma non aspettiamoci tutto in una volta. Arriverà anche quel giorno…
Nel frattempo, abbiamo la AMMISSIONE
- che i piani sono NATO,
- che gli armamenti per l’offensiva sono NATO,
“Cavoli noted that 98% of promised combat vehicles have arrived in Ukraine”.
https://insidedefense.com/insider/nato-commander-says-ukraine-good-position-spring-counteroffensive
- che comandanti e ufficiali più alti in grado saranno NATO, ALMENO per curare l’esecuzione dei piani così “carefully” stilati: polacchi, baltici, gente in grado di parlare con gli schiavi locali nell’unica che capiscono, se non russo – baltici - un gramelot di parole comuni o lo stesso polacco, lingua che presto sarà imparata nelle scuole che rimarranno al regime – polacchi.
“Useranno tutta roba nostra”, rassicura il generale i lobbisti del più grande complesso militare-industriale al mondo:
He assured lawmakers that Kyiv was ready to make use of every tool that the U.S. and its allies have provided for the counteroffensive.
https://www.stripes.com/theaters/europe/2023-04-26/ukraine-russia-offensive-eucom-congress-9928802.html
Solo parti originali. E la nostra contraerea farà venire i sorci verdi ai russi!
Cavoli said helping Ukraine “control the airspace over its country” with ground-based air defense systems provided by the United States and other NATO nations “is most imperative right now."
https://insidedefense.com/insider/nato-commander-says-ukraine-good-position-spring-counteroffensive
Nostra contraerea quale? Lo stesso Cavoli (di nome e di fatto) ammette poi che dei mille aerei russi la contraerea sinora ne ha tirati giù ottanta:
The Air Force "has lost very little; they've lost 80 planes," he said. "They have another 1,000 fighters and fighter bombers."
https://edition.cnn.com/europe/live-news/russia-ukraine-war-news-04-26-23/h_3e9e5acdfd3e8101512c72bf3fa7bead
Ma non è neppure questo il problema, su cui Cavoli (di nome e di fatto) glissa come neanche al palaghiaccio: dai missili ipersonici a quelli convenzionali, dalle bombe teleguidate rimodernate a quelle termobariche, dai droni più costosi a quelli iraniani da due soldi… LA CONTRAEREA FA CILECCA!
E fa cilecca perché i russi, lima oggi, lima domani, l’han fatta fuori quasi tutta! NEL 2024 DI CONTRAEREA – E AL NETTO DEGLI “AIUTI” IN ARRIVO, NON CI SARA’ PIU’ NULLA:
https://t.me/legitimniy/15216
Ai russi non serve nemmeno attaccare, a ben vedere. Basta sedersi alla riva del fiume, continuare a dare ogni tanto passate di gerani dove il primo si fa tirar giù e il secondo butta giù la postazione antiaerea identificata dal primo, e attendere. E il morto passa. Eccome se passa!
Ukraine is in a good position… on the highway to hell. E la NATO le sta scavando la fossa, giorno dopo giorno.
Aggiornamenti a seguire domattina.
******************************************************
27/04 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
La situazione è sempre più tragica. Stamane il canale “namarshe” apriva così:
All’alba del 27 aprile 2023, il gruppo mercenario Wagner controlla praticamente Artemovsk, avendo distrutto in sei mesi 22 brigate delle ff.aa. ucraine, di cui alcune anche due o tre volte.
На утро 27 апреля 2023 года, ЧВК Вагнер практически контролируют Бахмут, уничтожив за полгода 22 бригады ВСУ, а некоторые подразделения по 2-3 раза.
https://t.me/namarshe/5480
Un comunicato scarno che, in tutta la sua laconicità, ci mostra l’assurdità di questi sei mesi. La criminalità dell’ordine di tenere a ogni costo, fino all’ultimo ucraino, questa città.
Un comunicato che ridimensiona anche i numeri mirabolanti comunicati in conferenza stampa dai venditori di pentole NATO: 9 brigate, 230 carri, 1550 macchine blindate e una quantità fantasmagorica di munizioni sarebbero il corredo provvisto, così come previsto, per la “kontrastup”.
https://t.me/RVvoenkor/43582
Kontrastup con l’equivalente di quanto va via in due settimane. Ma va bene così.
Torniamo al comunicato. “Controlla praticamente” non vuol dire che è finita. Vuol dire “soltanto”
- che non entra e non esce più nessuno.
- che chi è rimasto intrappolato è meglio che esca con le mani alzate.
- che la linea di fronte che chiude in una morsa gli isolati rimasti in mano a Kiev è talmente stretta che i russi devono stare attenti a non spararsi tra di loro, mentre fanno a tirassegno nel mezzo.
Come l’anno scorso quando fu chiuso il cerchio intorno a Azovstal’. Qui è ANCORA PEGGIO, per i soldati di Kiev. Perché non li si sta lasciando a cuocere a fuoco lento, ma si sta procedendo ad attacchi continui e sferrati con sempre maggiore forza. Attacchi con aviazione e artiglieria pesante.
https://t.me/polk105/5845
Il campanello è suonato, in effetti, quando l’esercito regolare è intervenuto, mettendo a disposizione sia l’aviazione, sia l’artiglieria pesante, sia uomini e mezzi per coprire i lati e lasciare così liberi i wagner, tutti i wagner, di concentrarsi soltanto sugli assalti urbani. Questa è stata la formula decisiva per imprimere un’accelerazione inaspettata, dai gerarchi di Kiev e dai loro padroni, agli eventi.
Accelerazione a cui quei criminali hanno risposto non ritirandosi, e alla svelta, ma mandando altre decine di migliaia di uomini a morire in quell’inferno. Brigate riformate nelle retrovie e sbattute nuovamente in prima linea. A questo il comunicato si riferisce con quel “due o tre volte”.
Nota di colore: al momento giornalisti americani sono ad ARTEMOVSK, i russi hanno interrotto i combattimenti per evitare di farne delle vittime. Soltanto il sig. Wagner si è raccomandato con gli stessi di non portarsi con loro ufficiali, mercenari o quant’altro, perché allora i colpi partirebbero.
https://dnr-news.ru/other/2023/04/27/315054.html
Aggiornamenti a seguire.
******************************************************
27/04 ore 08:00 aggiornamento
JURIDIČESKI: "PER DIRITTO" (NAZISTA)
A CHERSON, “oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui”… chiedere ai cinegiornali luce che fine ha fatto la colonna che secondo loro era già in coda al casello di Sebastopoli.
A proposito di Crimea, il signor Podoljak, che di mestiere è il consigliere ufficiale di Andrej Ermak, capo dell’Ufficio di presidenza ucraino, non propriamente l’ultimo dei cazzari da bar sport, è uscito con questa perla:
“Dal punto di vista giuridico abbiamo il diritto di distruggere qualsiasi cosa si trovi sul territorio di Crimea, e delle regioni di Lugansk, Doneck, Zaporozh’e e Cherson. Non c’è una singola causa giuridica nei nostri confronti per questo”.
"Юридически имеем право уничтожать все, что находится на территории Крыма, Луганской Донецкой, Запорожской и Херсонской областей. Тут нет ни одной юридической претензии к нам"
https://t.me/ukr_leaks/5239
Quindi la mia casa, di abitante di Doneck, è obbiettivo legittimo. La mia scuola, di scolaro di Doneck, è obbiettivo legittimo. Il mio ospedale, di paziente di Doneck, è obbiettivo legittimo. Io stesso, abitante di Doneck, sono un obbiettivo legittimo. Perché terra e tutto ciò che vi si trova sopra è cosa loro. Juridicheski. Per diritto. Nazista.
E qui, invece, i cinegiornali luce, pronti a sfornare le più mirabolanti falsità, salvo poi sfumarle nella birra più scadente e buttarle nell’umido (per salvare il politicamente corretto), “inspiegabilmente”, di fronte a queste perle, tacciono.
BREVI DAL FRONTE
Breve riassunto di quanto sta accadendo sulle direttrici più importanti.
A CHERSON abbiam già visto che, a parte i parà ucraini costretti da ordini idioti a rischiare la pelle su isolotti paludosi, nulla si muove.
A MAR’INKA, prosegue l’avanzamento dei russi e manca veramente poco per espellere gli ultimi resti dell’esercito ucraino in città
https://t.me/RtrDonetsk/17041
A ZAPOROZH’E tutto tace, anche perché nelle retrovie ieri i russi hanno sferrato attacchi importanti a qualunque cosa tentasse di raggrupparsi. E ce n’erano di colonne in movimento, ieri notte.
https://t.me/polk105/5828
Ce n’erano, per l’appunto.
I satelliti NATO, intanto, si sbizzarriscono nel farci vedere quanto son bravi a individuare le fortificazioni russe nella regione. Colpisce una foto dove si vedono ben tre linee consecutive, denti di drago (in triplice fila) + trincea + denti di drago (sempre in triplice fila).
https://t.me/RVvoenkor/43556
Uguale ai due riservisti presi di sorpresa a settembre davanti a Balakleja mentre guardavano il telefonino in un posto di blocco improvvisato. Uguale.
Ad ARTEMOVSK, fonti ucraine confermano l’avanzamento russo nella zona centrale, come mostrano questi ingrandimenti satellitari. Ingrandimenti posizionati all’incontrario. In sostanza la foto sopra riguarda la parte immediatamente sotto, e si ricongiunge poi con quella sotto che riguarda invece il pezzo a nord (giusto per fare chiarezza… ma una volta capito il trucco anche la linea di fronte spezzata nei riquadri si ricongiunge). Riguardano entrambi la zona successiva la “chicane”, che si fa in tempo ancora a vedere nel riquadro sotto.
https://t.me/RVvoenkor/43548
In pratica, si tratta di un FORTE avanzamento. E manca veramente poco a tagliare in due quel che resta delle forze del regime di Kiev.
Avanzamenti segnalati inoltre a nordovest, a SPORNOE, via d’ingresso per SEVERSK.
https://t.me/polk105/5830
Vedremo anche qui se sarà il secondo tempo di ARTEMOVSK.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************
26/04 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
A fine giornata è stato PARZIALMENTE confermato quanto comunicato stamane, ovvero lo sfondamento dei russi da nord e da ovest. Ma parlare di incrocio tagliato è ancora prematuro, coi russi a poche centinaia di metri dallo stesso. Non è certamente un posto sicuro, ma non è ancora tagliato.
Questa la cartina attuale:
https://t.me/boris_rozhin/83951
I russi aumentano l’area liberata, arrivando all’85,22%
I soldati del regime di KIEV ormai controllano solo il 7,35%
La terra di nessuno si riduce al 7,43%
Questo vuol dire sostanzialmente due cose:
1. i russi avanzano e gli ucraini arretrano (rispetto alle percentuali precedenti si vede chiaramente)
2. i tempi di avanzata sono MOLTO più veloci, la terra resta “di nessuno” per poco tempo, diminuisce quindi il “cuscinetto” fra i due territori.
Questo è possibile vederlo ormai anche dall’aera gialla. È quasi spaccata in due. Restano solo pochi isolati a tenere unita la parte a nord, più corposa, a quella striscia a sud.
AVDEEVKA
Nuova cartina aggiornata di RYBAR
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/26/20230426173547-fd3fae58.jpg
e con legenda in italiano
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/26/20230426173546-56f0adc8.jpg
E’ possibile notare come i russi stiano puntando ad ampliare l’area sotto il loro controllo ai fianchi della città e a ridurre le distanze avvicinandosi sempre più e da più punti alla linea di fronte. Una città, quindi, sempre più accerchiata, e UNA SACCA CHE RISCHIA DI ESSERE MOLTO PIU’ GRANDE DEL PERIMETRO DI AVDEEVKA, ARRIVANDO A COMPRENDERE L’INTERO AGGLOMERATO DI PICCOLI PAESI CHE SINORA LE HANNO COPERTO LE SPALLE. Per risolvere questo problema operativo in questo senso, occorre concentrarsi su KERAMIK e OCHERETINO a nord, meno protette sicuramente della roccaforte alle porte di DONECK. Liberate quelle, paesi sinora impegnati a contenere l’attacco da est, sarebbero esposti anche da nord. Che sarebbe davvero l’inizio della fine. Ecco quindi accorrere truppe fresche a puntellare questi paesi. Stiamo assistendo alla brutta copia di quanto già visto ad ARTEMOVSK. Qui la falange non è così allungata e ampia, il che dà ancora respiro al regime di Kiev. Ma tutto ha un prezzo, ricordiamolo. Specialmente, in un contesto come quello attuale dove la coperta è sempre più corta. E se si fa una cosa non se ne può fare un’altra.
Vedremo gli sviluppi.
“ARMIAMOCI E PARTITE”: IL VERO VOLTO DI UN REGIME, FRA GENTE STRAPPATA A FORZA E LUSSUOSE VILLE COMPRATE SULLA SUA PELLE
Si chiama EVGENIJ BORISOV. E’ il comandante del distretto militare di ODESSA.
Fra ieri e oggi lo scandalo esplode sia sui canali russi
https://aif.ru/politics/world/mosiychuk_poshel_v_stukachi_kak_nacist_zalozhil_voenkoma_odessy
che ucraini
https://strana.news/news/432299-mat-voenkoma-v-odesskoj-oblasti-stala-vladelitsej-ispanskoj-villy-za-3-95-mln-evro.html
Cosa fa per arrotondare la grama paga statale il “buon” Borisov, 51 anni, una carriera in ascesa dal 1992 al 2019, quando fu nominato “voennyj kommissar” del distretto militare di Odessa?
Vende DISPENSE e CONGEDI dalla naja: e dai 1000 dollari del 2018, antecedente alla sua gestione, il prezzo è oggi salito ormai a 3000 dollari.
Per 1000 dollari, ormai, se ti prendono per strada, guadagni soltanto di uscire su cauzione, ovvero fino alla prossima cattura.
Con 10.000 dollari guadagni invece un bel congedo illimitato per motivi di salute, che ti mette al riparo da tutto.
Naturalmente, un’attività così fiorente e ben avviata non può non attirarsi invidie, rancori, nemici. E uno di questi ha cantato. Ieri.
E spifferato che il suddetto BORISOV ha reinvestito i risparmi così accumulati, col sudore della fronte, timbro dopo timbro, in una villa a Marbella, Siviglia, Spagna. Qui l’atto di compravendita
https://t.me/RVvoenkor/43503
DATATO DICEMBRE 2022. “Mentre il popolo si gratta, a dama c’è chi fa la patta, a sette e mezzo c’è una matta…”
714 mq di casa, su 1530 mq di terreno,
https://t.me/RVvoenkor/43508?single
intestata a… BORYSOVA NADIIA. Mammina… e basta pensare subito male, a prestanome, a delinquenti a cui non si può pignorare neppure la scatola di scacchi… perché nullatenenti. Siete proprio senza “quore”: e che non glielo fareste, un pensierino, “ammamma”?
UN REGALINO DA QUATTRO MILIONI DI EURO, pardon, 3.950.000.
E la moglie? Già… ora bisogna tenerla buona. Poi si incazza, poi ti dà del mammone, “le lasagne quando le faccio io me le tiri addosso mentre quando invece te le fa tua madre lecchi anche il piatto”, poi ti pianta il muso, ti fa dormire sul divano, non te la dà per tre giorni… e allora, a questa mogliettina, cosa ci regala il suo giuggiolo? Il giuggiolone suo?
Ma un bel Mercedes G63 AMG del 2022! Motore otto cilindri, 4000 di cilindrata, 430 kW/585 CV di potenza (le fanno ancora macchine così...). “Perché io valgo” e perché “dietro un grande uomo c’è sempre una grande… donna”: BORYSOVA OLEKSANDRA, per dovere di “kronaka”… 173.000 euro di macchina qui, oltre 200.000 dollari dopo l’immatricolazione in Ucraina (iva e dazi d’importazione, targa BN 1111 PC, compresi nel prezzo)
Ricordiamocene quando questi signori vengono qui a piangere miseria. A parlare di “libertà”, di “democrazia”. Perché non è solo BORISOV.
Perché la stessa gola profonda che gli ha piantato il casino è ESATTAMENTE DELLA STESSA RISMA e nel 2017 andava in giro per la Rada, dopo un brillante passato da squadrista di Azov, con un orologio da 17 mila dollari al polso (un Roger Dubuis Easy Diver da 44 mm di cassa, giusto per non dare nell’occhio...).
Perché anche la cricca al potere, “ferstlèdi” compresa, che fa le compere a Parigi e poi manda i “makaroshki” nel saccone da cinque chili dentro la busta di carta griffata, è della stessa risma.
Perché quei figli di buona donna ripresi nello chalet francese a cinque stelle, beccati mesi fa mentre buttavano ai quattro venti champagne da migliaia di euro a bottiglia, sono della stessa risma.
Mentre i poveri cristi vengono sbattuti al fronte, prelevati a forza e, una volta presi, obbligati a “pagare il riscatto”, pardon la “cauzione”. Altrimenti, c’è il tritacarne. Del resto, quando la patria chiama…
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
*************************************************
26/04 ore 12:30 aggiornamento
ARTEMOVSK: IL TRAGICO, PREVEDIBILE, EPILOGO
La storia ignobile, che lega il nome di questa cittadina a una delle pagine peggiori, veramente criminali per il numero enorme di soldati ucraini mandati al massacro, sta giungendo a conclusione. Ieri notte i canali ucraini riportavano un’ulteriore intensificazione delle attività belliche russe: fuoco di artiglieria per ore e truppe speciali ammassate lungo tutto il perimetro di quello che resta della “linea di fronte” lungo i quartieri della zona ovest, l’ultima occupata in città, in attesa dell’ordine di attacco:
https://t.me/RVvoenkor/43485
L’ordine arrivava e la mattina (08:39 ora italiana, una in più ora locale) si apriva con l’informazione, pervenuta attraverso canali informativi riservati, e sempre di matrice ucraina, del taglio di TUTTE le strade di collegamento rimaste:
https://t.me/polk105/5801
Un’ora dopo, la notizia cominciava ad avere una FORMA più DEFINITA. I russi sarebbero riusciti a RAGGIUNGERE E TAGLIARE L’INCROCIO PIU’ IMPORTANTE. Quello dove si incontrano la strada che va a CHASOV JAR via CHROMOVO con quella che vi arriva via KRASNOE. Due cartine qui:
https://t.me/polk105/5810 (“X” con pennarello rosso)
et
https://t.me/namarshe/5478 (cerchio indicato con scritta in magenta “Вот этот перекресток” (questo è l’incrocio)).
Come scrive Rozhin commentando, poco dopo, la notizia, “se questa informazione fosse confermata nel breve periodo, allora il contingente ucraino che cerca riparo fra gli isolati rimasti sotto il suo controllo, si troverebbe DIVISO IN DUE” (Если эта информация подтвердится в ближайшее время, то запертая внутри кварталов украинская группировка окажется рассечена надвое).
Il che sarebbe semplicemente CATASTROFICO per quelle decine di migliaia di uomini, chiusi in una trappola mortale dai loro stessi comandanti. Si sapeva che sarebbe finita così. Da mesi. Nulla è stato fatto per salvare le loro vite. Li si è lasciati morire lentamente, poco a poco, settecento al giorno, o poco più, o poco meno. Colpiti da un proiettile o schiacciati dalle macerie e dai calcinacci dei palazzi che gli cadevano addosso. PEGGIO, FINO A QUALCHE GIORNO FA SE NE SONO MANDATI IN CONTINUAZIONE, A MIGLIAIA, A FRAPPORRE, A OPPORRE ALL’AVANZATA DEI RUSSI POCO PIU’ DEI LORO CORPI FISICI (perché con un fucile automatico contro un missile o un proiettile di grosso calibro puoi ben poco). “Schiavi” completamente di proprietà dei loro padroni che li considerano razza inferiore, materiale di consumo, prelevati a forza dalle strade dove ancora pascolano e mandati a morire col fucile puntato alla schiena.
QUESTO VIDEO E’, FORSE, PIU’ INDICATIVO DI MOLTE PAROLE:
https://voennoedelo.com/posts/id42756-vstndqunn1d5xxcbiefy
e anche qui
https://dnepr-news.ru/society/2023/04/25/19367.html
Ucraina, Dnepropetrovsk. Apre un Mc Donald. Bruciano le chiese d’Oriente e aprono i Mc Donald, novelle chiese d’U-ccidente. Segno dei tempi. Il nuovo che avanza.
Ma se la forma è ignobile, anche il contenuto non è da meno: carne macinata, schiacciata, venduta a chi ha un parente, un amico, un conoscente divenuto, nel frattempo, esso stesso, carne macinata e schiacciata.
Quanto basterebbe per protestare. Per indignarsi. Ma non facciamo i moralisti. I bacchettoni. Siamo noi che siamo sbagliati. E fan bene quei giovani a mettersi in coda per mangiare sottoprodotti dell’industria alimentare. Così come si mettevano in coda nel 1990 o giù di lì a Mosca! A Kiev! A Baku! Il nuovo che avanza, insieme ai jeans e alle calze di nylon: tutti in coda! Di-sci-pli-na.
E mentre, in pieno 2023, si ripete un cliché osceno, il credo rituale al nuovo dio, in replica da oltre trent’anni (vedasi in proposito il geniale Jagoda u supermarketu/ Jagoda: fragole al supermercato per chi lo riesce a trovare in italiano, altrimenti qui sottotitolato):
https://www.youtube.com/watch?v=oES_0fnebdA
qualcuno pensa bene di cogliere la palla al balzo.
Uomini in uniforme circondano i futuri agnelli sacrificali. Chiedono i dati, consegnano cartoline di precetto. Carne macinata, schiacciata, come esca mortale per la futura carne macinata, schiacciata.
Questa storia ignobile giunge al suo ignobile, tragico, prevedibile (e previsto! E da mesi!) epilogo. Ma questi non sono crimini di guerra. Questo non è nazifascismo. Questa è “demokracija”.
Aggiornamenti a seguire.
**********************************************************
26/04 ore 08:00 aggiornamento
SE NON È ZUPPA, È PAN BAGNATO: SULLE “VARIANTI” SPURIE DI KONTRASTUP
Ieri notte RYBAR pubblicava un’ottima cartina sul fronte di CHERSON,
https://t.me/rybar/46266
dove per i cinegiornali luce ancora oggi (e domani, e dopodomani...) vige l’ordine padronale di provare a sbolognare la velina del “contrattacco ucraino”.
Cartina che ci mostra la riva “concava”, in mano agli ucraini, e quella “convessa”, in mano ai russi
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/25/20230425212824-c76614d3.jpg
e con legenda in caratteri latini
http://rybar.ru/piwigo/_data/i/upload/2023/04/25/20230425212819-464822ef-xx.jpg
Cartina a commento di un testo analitico altrettanto dettagliato e importante. Dove si riprende sostanzialmente quanto ci diciamo da giorni, facendo nomi e cognomi degli oltre 15.000 soldati coinvolti in questa operazione.
E dove si tenta un’ipotesi interpretativa di questo, ennesimo, gesto che dal di fuori non si capisce effettivamente se sia più idiota o più suicida.
Vediamo unità speciali, fra le migliori ancora a disposizione del regime di Kiev, giocare a guardie e ladri fra gli isolotti dell’estuario del DNEPR. Vediamo droni turchi Bayraktar sorvolare tali isolotti, ormai solo in funzione ricognitiva e non più offensiva, così da provare a riportarli a casa tutti a fine missione. Tutto questo è ripagato ampiamente dai russi, e con gli interessi: isolotti che letteralmente affondano a ogni bomba aerea che vi esplode sopra, prendendo nel cratere che genera terra, uomini e mezzi; isolotti letteralmente “pelati” di qualsiasi cosa possa elevarsi dal suolo a causa dei continui lanci di missili e proiettili, tra cui i “girasole”. Questo rende le due aree colorate a strisce giallorosse, sostanzialmente riconducibili all’isolotto Bol’shoj Potemkin e alla riva antistante CHERSON in località KINDIJKA, decisamente poco raccomandabili per ogni benché minimo consolidamento… del nulla.
Inoltre, come mostra sempre la cartina, lo sforzo attuale dei russi è bloccare qualsiasi tipo di velleità su questo fronte sul nascere, colpendo sistematicamente retrovie, depositi, raggruppamenti, colonne. Tutto quanto riescono a identificare con satelliti, droni e soffiate, da KIZOMIS proprio sull’estuario fino ad ANTONOVKA a est di Cherson. M777 di fabbricazione NATO che saltano
https://t.me/rybar/46257
e, insieme a loro, Su-25 che fanno la spola sempre in funzione ricognitiva, come quello abbattuto ieri, peraltro ben dietro la linea di fronte (per la cronaca, dei 32 Su-25 a disposizione del regime ne mancherebbero ancora 16):
https://t.me/rybar/46250
Tutta questa premessa per giungere alla domanda a cui nessuno si è ancora dato risposta. Perché? Se proseguire su questa linea è del tutto improduttivo? Senza alcun senso? RYBAR la interpreta nell’unico modo provvisto di un minimo di senso logico: DISTRARRE i russi da quanto stanno imbastendo le forze NATO a Zaporozh’e, dove gli ucraini DEVONO, nella loro ultima puntata “va banque” al casinò, arrivare a MELITOPOL’ o affini e tagliare la via di terra dei russi, o comprometterla irreparabilmente. Così da giustificare ai loro padroni la fondatezza di “ulteriori investimenti” in loco, anziché mollare tutto come già accaduto in Afghanistan.
https://t.me/rybar/46266
Quindi, ricapitolando. Manfrine a Ovest, per attaccare a Est. E torniamo sempre lì, a stratagemmi che usati in questa maniera più che Sunzi richiamano le finte scazzottate degli spaghetti-western. Dove l’immancabile Riccardo Pizzuti, la maschera con la barba grigia, le prende, e sempre alla stessa maniera.
Qui è rimasta un’unica variante plausibile, e ampiamente annunciata, visto che dopo Cherson ci sono le paludi, a est più che prenderle non fanno e a nord finire a Belgorod, a Kursk o a Minsk equivarrebbe alla fine vera di tutti gli “scherzi”, ovvero di tutti i freni inibitori che caratterizzano questa strana guerra da parte russa.
Quindi, sopra “non svegliamo il can che dorme”, a destra “meglio di no…”, a sud “di pantano ne abbiamo già abbastanza per andarcelo a cercare fra le paludi”… ambarabaccicciccoccò… cosa resta? Da Zaporozh’e al mar d’Azov, “se si vuole far qualcosa”.
E siccome il “si vuole far qualcosa” è fuori discussione, qui molto probabilmente si svolgerà la battaglia. Preparata da “finte” per modo di dire a ovest, dove le migliori unità speciali stanno andando a morire negli isolotti antistanti Cherson e dintorni. “Finte” che, in caso di offensiva, RYBAR ipotizza potrebbero anche assumere la forma di “attacchi veri”: una sorta di “secondo fronte” per mettere in difficoltà i russi.
Quello che gli “strateghi” NATO non capiscono, o fan finta di non capire, di fronte a questo “piano geniale”, è che i russi è da ottobre che hanno rinunciato all’idea di “fronte mobile ovunque”. Che è quello che ha condotto alla tragedia di Balakleja. Io vado avanti, bello tranquillo, col mio schiacciasassi, davanti ho un regime che pian piano arretra, io pian piano avanzo, quando si stufano di venirmi addosso ci si siede e si tratta.
La NATO ha scompaginato le carte, portando la sua guerra alla Russia a un nuovo livello. I russi hanno cambiato allora la loro strategia. Non la loro tattica, la loro STRATEGIA. Per concentrarsi unicamente, al risparmio, nel Donbass, hanno CONGELATO la linea di fronte da tutte le altre parti. E per congelato si intende -18°C ovunque! LA PIÙ GRANDE LINEA DIFENSIVA DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, CHE PARTE PROPRIO DALL’ESTUARIO DEL DNEPR E ARRIVA SINO IN BIELORUSSIA!
https://topwar.ru/210538-sploshnaja-linija-ukreplenij-ot-dnepra-do-belorussii-v-grecheskoj-presse-pokazali-kartu-rossijskih-fortifikacij.html
Questa la cartina, tratta dallo stesso articolo, che mostra la linea di contenimento e di difesa russa:
https://topwar.ru/uploads/posts/2023-02/1675870608_1.jpg
Al 31 gennaio 2023! Guarda guarda dove troviamo più puntini rossi… ma dai! Proprio sotto Zaporozh’e! Questa immagine era di un mese e mezzo fa:
https://vk.com/wall-123538639_3497151
R questo un video di qualche giorno fa, a “nevi sciolte”: https://zp-news.ru/society/2023/04/24/119783.html
Si vedono chiaramente tre file di “denti di drago”, o blocchi di cemento piramidali anti-tutto. Dietro, a un certo punto del filmato si vedono le trincee scavate, bunker piazzati ancora più indietro, e via discorrendo. Pezzi di artiglieria già piazzati ovunque, carri armati più indietro e obici semoventi a completare la difesa di terra. Li aspettano ovunque, ma qui un po’ di più che dalle altre parti… perché se non è zuppa, è pan bagnato.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************
25/04 ore 22:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
La notizia del giorno, probabilmente, è lo sfondamento russo a CHROMOVO.
https://t.me/ukraina_ru/144281
Era inevitabile, del resto. L’area finora risultata inaccessibile, nonostante i numerosi tentativi di attacco, era stata resa più vulnerabile dall’avvicinarsi, da più direzioni, della linea di fronte. Cosa significa per Kiev perdere questo paesino attaccato ad ARTEMOVSK? Essenzialmente, perdere ARTEMOVSK tutto d’un botto.
Attualmente, infatti, i russi si sono piazzati sulla Ulica Podgornaja. Scendendo lungo questa strada si arriva praticamente al famoso incrocio dove, invece di proseguire sulla strada che porta a CHASOV JAR già bloccata dai russi all’altezza del “curvone”, si può ancora tagliare a sinistra per campi e, tramite KRASNOE, tentare di raggiungere CHASOV JAR. Ebbene, alle nove di stasera ai russi mancano CINQUECENTO METRI per arrivare a quell’incrocio.
https://t.me/namarshe/5473
La notizia, peraltro, che le vie di comunicazione siano diventate ormai “terra di nessuno”, era stata confermata dai canali ucraini oggi pomeriggio.
https://t.me/ukraina_ru/144289
Stesso destino toccherà, probabilmente, anche alla zona sud, quella del monumento dell’aereo, che porta a KRASNOE. Ultimi lembi dove ancora si possono muovere mezzi difesi coi denti da forze sempre nuove (perché le vecchie muoiono negli scontri): tre brigate intere attualmente.
https://t.me/namarshe/5468
Inutile carneficina ordinata in maniera criminale, non smetteremo mai di ripeterlo.
Specialmente ora che arrivano ordini discordanti. Da una parte tenere a ogni costo, dall’altra far saltare postazioni che potrebbero tornare utili ai russi, come quella dell’antenna radiotelevisiva alta 85 metri. E da oggi ridotta a rottame:
https://t.me/RVvoenkor/43449
“DEMILITARIZACIJA” IN CORSO: NUMERI A CONFRONTO
Confrontiamo i dati del 25/04 (https://t.me/mod_russia/25939) con quelli del 15/04 (https://t.me/mod_russia/25666):
411 aerei (vs 407 – 15/04, +4 vs +1 dei 10 gg prima)
228 elicotteri (vs 228 – 15/04, +0 vs +0 dei 10 gg prima)
3849 droni (vs 3756 – 15/04, +93 vs + 83 dei 10 gg prima)
415 sistemi missilistici (vs 415 – 15/04, +0 vs +0 dei 10 gg prima)
8849 carri armati e altri cingolati blindati (vs 8677 – 15/04, +172 vs + 132 dei 10 gg prima)
1094 lanciarazzi multipli (vs 1085 – 15/04, +9 vs + 7 dei 10 gg prima)
4655 obici e mortai (vs 4593 – 15/04, +62 vs + 89 dei 10 gg prima)
9762 autoveicoli blindati (vs 9513 – 15/04, +249 vs + 211 dei 10 gg prima)
Notiamo due cose:
1. gli aerei mandati alla disperata a coprire improbabili offensive o altrettanto improbabili tentativi di rompere l’assedio. Aerei abbattuti.
2. carri armati e blindati che aumentano notevolmente, per lo stesso motivo. Nel fango delle strade di campagna, nei tentativi di forzare blocchi russi, o ferme ancora nelle retrovie per raggrupparsi, colonne intere di mezzi sono state individuate e distrutte.
Circa quest’ultimo dato, KONSTANTINOVKA, DRUZHKOVKA, CHASOV JAR, che di fatto in questo momento sono RETROVIA, è da ieri notte che sono martellate, con notevoli perdite di uomini e mezzi ivi dislocati e concentrati in attesa di un contrattacco morto ancor prima di iniziare.
https://t.me/polk105/5784
Questo compito, che nella divisione recente è di competenza dell’esercito regolare russo, solo nella giornata di ieri ha condotto a perdite quantificate in 360 soldati, 22 macchine, blindate e non, e postazioni di artiglieria semoventi:
https://t.me/mod_russia/25937
Come già notato, concentrare una quantità notevole di forze in presenza pressoché trascurabile di contraerea, la espone soltanto al tirassegno dei russi, facilitando enormemente il raggiungimento dei loro obbiettivi.
“KONTRASTUP” (контрнаступ): QUALCHE DATO SULLA PROGETTATA “CONTROFFENSIVA”
Ottimo lavoro del canale namarshe che ci fornisce qualche numero:
https://t.me/namarshe/5442
Attualmente si starebbero concentrando, lungo le varie direttrici:
- CHERSON, ZAPOROZH’E – 20-25 mila unità
- на Херсонском. Запорожском направлении численность доведена до 20-25 тыс. Чел.
- UGLEDAR, MAR’INKA, AVDEEVKA – 30-40 mila unità
- на Угледарском, Марьинском, Авдеевском направлениях до 30-40 тыс. Чел.
- ARTEMOVSK (SLAVJANSK) – 40-50 mila unità
- на Бахмутском (Славянском) направлении до 40-50 тыс. Чел.
- KUPLJANSK (CHARKOV) – 15 mila unità
- на Купянском (Харьковском) направлении до 15 тыс. чел.
L’ordine di grandezza quindi della nuova carne da cannone, presa letteralmente dalle strade e buttata al fronte, è di 130 mila uomini. Più altri 25-30 mila soldati che vengono dai Paesi NATO dove son stati addestrati, come abbiam visto, più o meno bene: alcuni a smontare e rimontare fucili automatici russi, altri invece a compiere missioni secondo le modalità delle unità speciali NATO.
Consideriamo poi altri 60-70 mila uomini disponibili dalle riserve del ministero della difesa, fra cui quei poliziotti che ora corrono dietro ai giovani ancora latitanti, per farli morire al posto loro, e la guardia nazionale.
Altre unità che tramite coercizione potrebbero essere ottenute per sbatterle al fronte sono calcolate nell’ordine delle 150-200 mila unità.
Numeri ovviamente, costantemente, in calo considerando i 350-700 morti ogni giorno (ma qui il canale indica una media su base mensile, visto che nelle ultime settimane questo è il risultato della carneficina nella sola ARTEMOVSK).
Questo al momento, il tributo di sangue che il regime di Kiev può ancora offrire ai propri padroni U-ccidentali.
Namarshe quindi, oggi, prosegue nell’analisi.
https://t.me/namarshe/5456
A fine autunno l’accelerazione impressa alle azioni militari dall’ingresso a piè pari nel conflitto da parte della NATO, aveva portato a un aumento notevole delle perdite fra le fila ucraine. In particolare, l’OTTANTA PERCENTO del personale militare formato dalla NATO era morto.
Fu da allora che ripartì la formazione di nuova carne da cannone. Formazione che vedeva, fra fine maggio e inizio giugno, 150.000 soldati da immolare, più 200 carri, ormai tutti forniti dalla NATO sia nel caso di fondi di magazzino ex-sovietici ed ex-Varsavia, sia nel caso di fondi di magazzino di matrice u-ccidentale (Leopardi con le stampelle, eccetera).
Numero importante, ma che è già intaccato dai seguenti fattori:
1. il fattore sorpresa è andato a farsi benedire (a differenza di settembre)
2. chi è stato addestrato in fretta e furia, poche settimane, non è assolutamente all’altezza di chi è stato addestrato per nove anni per riprendersi il Donbass. La preparazione, l’esperienza, le competenze di questi soldati, sono nulle a confronto di quelle ricevute dai precedenti.
3. i numeri degli organici in calo per le numerose perdite inflitte e per intere unità, concepite per questo folle progetto di controffensiva, ormai decimate nel carnaio di ARTEMOVSK, o in quello di UGLEDAR, o in quello di MAR’INKA.
4. I russi non si fermeranno ad ARTEMOVSK, ma punteranno a KRAMATORSK e SLAVJANSK, oltre che ad allontanare la linea di fronte da DONECK. O li si lascerà fare, puntando come dei muli su MELITOPOL’, o MARIUPOL’, o si dovrà subire la loro iniziativa e correre ai ripari, per non subire perdite di territorio, uomini e mezzi ancora peggiori.
5. Le difese russe sono MOLTO più fortificate di un anno fa. Il livello di allerta è altissimo. I mezzi mobilitati per la difesa, a più linee, ivi compresi i diversi livelli di copertura di artiglieria e di fuoco di controbatteria, piuttosto che di aviazione a copertura (ivi comprese le bombe teleguidate e quelle termobariche), non c’entrano nulla con le difese piuttosto blande imbastite fino all’estate scorsa, quando si pensava di combattere, comunque, contro l’esercito di Kiev e non la NATO. Forzare queste difese con gli stessi strumenti dello scorso anno, con tattiche “siriane” valide a Palmira e sperimentate con successo a Balakleja, ora è semplicemente impensabile.
A maggior ragione per le continue perdite che subiscono. Per quella DEMILITARIZACIJA di cui ancora oggi abbiamo aggiornato i dati a disposizione. In altre parole, i generali NATO stanno perdendo la guerra con le loro mani. Dimostrando la loro provata inettitudine già sperimentata con in-successo in Medio-Oriente e in Asia centrale. Troppe le dinamiche, troppe le contraddizioni: le elezioni presidenziali, come nota Namarshe, ma non solo. Le lobby delle armi, il complesso militare-industriale e la strutturazione di una forza militare non sui bisogni specifici di QUEL contesto, di QUEL territorio, di QUELL’ambito di intervento, ma sul saggio di profitto derivato da armamenti in genere più costosi e meno affidabili dei corrispettivi della controparte. A scapito del valore d’uso degli stessi.
Vedremo che piega prenderanno gli eventi, in questo senso. Ma un “kontrastup”, in questo momento, è più simile al gesto del ludopatico che si sta giocando le sue ultime risorse nell’ultima puntata, piuttosto che a una tattica ragionata, con una minima base logica.
Aggiornamenti a seguire domattina.
***********************************************************
25/04 ore 10:00 aggiornamento
Nel ringraziare tutti per gli auguri e contraccambiare per questa Festa della Liberazione, qualche spunto ancora di analisi e di riflessione.
ARTEMOVSK
La carta aggiornata di RYBAR negli aggiornamenti, di fatto, si allinea a quelle pubblicate ieri sera.
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/25/20230425004006-46c0709b.jpg
O si son messi d’accordo tutti… o effettivamente le cose stanno così. Ormai la ferrovia è alle spalle e i combattimenti si sono spostati ovunque nel settore ovest, letteralmente smantellato e con conseguente disorientamento e fuga degli uomini arruolati dal regime di Kiev.
A questo proposito ci sono filmati, girati dai soldati ucraini stessi, che mostrano in tutta la loro drammaticità e tragicità la fuga in fretta e furia di chi ce l’ha fatta ancora una volta a restare in piedi, l’agonia dei feriti e di chi non ce l’ha fatta, in una parola che risuona ovunque, tranne che nella propaganda u-ccidentale: AD, inferno. E qui non occorre essere Annibale Barca per capire che il pesce puzza tremendamente, criminalmente, dalla testa.
https://t.me/polk105/5748
Soldati che per la maggior parte sono 47+, come nota questo canale riprendendo alcune immagini.
https://t.me/namarshe/5459
Figli di colcosiani sovietici, a loro agio più col russo che con l’ucraino, senza alcuna motivazione a fare la guerra a quelli che, fino a quindici anni almeno, erano loro fratelli, cugini, connazionali. E dalle facce si vede chiaramente la tragedia in atto.
NEL PANTANO DELL’ESTUARIO DEL DNEPR
Soldati, unità speciali delle forze armate ucraine, mandate allo sbaraglio alla conquista di isolotti lungo la foce del DNEPR. Terra di nessuno per glorificare vittorie inesistenti con immagini celebrative.
https://t.me/namarshe/5461
Non appena i droni e i sistemi di rilevazione puntati sugli isolotti li scorgono, partono le coordinate ai pezzi di artiglieria già pronti e di loro, spesso e volentieri, resta ben poco. Le immagini riportate mostrano, impietosamente, questa sequenza. Prigionieri della propria propaganda, al punto da compromettere, probabilmente in modo irreparabile, la cosiddetta “controffensiva”. Su questo sono emersi nuovi materiali su cui lavorerò stasera.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
*****************************************************
24/04 ore 22:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Doppia cartina, di diversa fonte. Vale la pena accostarle:
https://t.me/RVvoenkor/43404
et
https://t.me/brussinf/5891
Ci sono differenze, certo. Ma nel complesso il senso generale di quanto sta accadendo è identico: il regime di Kiev arretra, lasciandosi dietro di sé migliaia di cadaveri.
A cui si aggiungono quelli conteggiati ufficialmente dal Ministero della difesa russo, intento in questa fase e in quell’area a impedire l’afflusso dei rinforzi, i raggruppamenti per eventuali contrattacchi, e attacchi ai fianchi. Altri duecentottanta nelle ultime 24 ore:
https://t.me/mod_russia/25902
Più, quando arriva la soffiata, caserme e centri di dislocazione truppe nelle retrovie, come quello di KONSTANTINOVKA: 60 soldati e 20 “mercenari”, oltre a 15 mezzi
https://t.me/RtrDonetsk/16946
A proposito di mezzi, canali ucraini affermano che le truppe si starebbero ritirando, starebbero trasferendo armamenti prima che i russi li distruggano
https://t.me/rezident_ua/17441
La realtà dei fatti è che nessuno si sta ritirando, anche perché son rimasti solo i campi e i relativi viottoli immersi nel fango.
https://t.me/voenkorKotenok/47058
Interessante, sempre dal canale appena citato, l’informazione che si stia ripartendo in direzione nord-ovest, verso una KRAMATORSK distante appena venti km dalla linea di fronte. In questo, il burattino messo dal regime di Kiev a fare il sindaco che, al cinegiornale luce per eccellenza, quello su sfondo verde, ha avuto il coraggio di dire che avran presto anch’essi il loro 25 aprile, non ha sbagliato del tutto. Per lui, però. Si avvicina, kameraden, eccome se si avvicina...
Anche verso SEVERSK pare che vi siano stati sviluppi promettenti, dalle parti di SPORNOE.
https://t.me/polk105/5731
Mentre di CHERSON e dell’inarrestabile, vittoriosa, avanzata del regime di Kiev dalla riva destra del Dnipro (che non è una nota marca di detersivo) verso Sebastopoli, Istanbul, Damasco, Teheran e, non da ultimo, il Polo Sud, si è persa anche traccia nel suddetto cinegiornale luce.
PRIME MARCE INDIETRO… E SIAM SOLO AD APRILE
“U.S. officials have also briefed Ukraine on the dangers of overextending its ambitions and spreading its troops too thin — the same warning Biden gave then-Afghan President Ashraf Ghani as the Taliban moved to sweep across the country during the U.S. military withdrawal in 2021.
But the chances of Ukraine backing down from its highest aspirations is, to say the least, unlikely. “It’s as if this is the only and last opportunity for Ukraine to show that it can win, which of course isn’t true,” said Alina Polyakova, president and CEO of the Center for European Policy Analysis in Washington, D.C.”
https://www.politico.com/news/2023/04/24/biden-ukraine-russia-counteroffensive-defense-00093384
A dire “ve l’avevamo detto”, anzi, a fare paragoni “strani” con Kabul 2021, questa volta, non è un giornale putiniano ma politico.com.
Che comincia a parlare di “ambitions” del regime di Kiev, di “only and last opportunity for Ukraine” parlando della controffensiva imminente… come la venuta del sol dell’avvenire.
Prima ancora, appaiono espressioni come “West’s prodigious output unable to match Zelenskyy’s urgent requests” (della serie, siam prodigiosi… ma questi ciucciano come le nostre quattromila di cilindrata)
E rincara la dose: “It’s expensive, we’re running low on munitions, we’ve got other contingencies around the world to prepare for.” Abbiamo altre cose a cui pensare, eccheddiamine!
Del resto, “If the counteroffensive does not go well” è il tormentone dell’intero pezzo e, possiamo dire, della stagione attuale e della prossima: del resto, “e va bene così… ma poi ce ne resta qualche migliaio”… e siam solo a fine aprile.
Una preghiera soltanto: prima di dare il benservito al patàca, per favore, avvisate i cinegiornali luce nostrani. Solo ieri eran già arrivati a Sebastopoli... un po’ di rispetto per i servi più zelanti che avete a disposizione, dopo Varsavia, ovviamente...
Aggiornamenti a seguire domani, probabilmente dopo sera.
BUONA FESTA DELLA LIBERAZIONE A TUTTI!
*****************************************************
24/04 ore 12:00 aggiornamento
“JUST FOR TONIGHT”: POI, LA BOLLA SPECULATIVA SI SGONFIA...
Ieri notte era tutto un tuonare di grancasse. Ai media u-ccidentali, a secco da mesi di “buone notizie”, non vedevano l’ora. Prime pagine dei giornali, rulli, servizi (con immagini montate dal altri contesti e situazioni, ma fa niente, tutto fa brodo): i cinegiornali luce sembravano tornati agli antichi fasti, a quando un anno fa parlava il “sindaco di Mariupol’” della “città che resiste”, o alle “truppe ucraine che eroicamente si riprendono il Donbass”. FASCISTI SU MARTE! E tornate pure su Marte… verrebbe da commentare.
Al mattino, il triste risveglio. L’ISW si è rivelato - da mesi e ripetutamente - inaffidabile. Citarlo come fonte equivale a citare come fonte Podoljak, o l’Arestovich predimissionario. Chi lo fa, deve poi fare i conti con la realtà, la mattina, quando la carrozza ritorna zucca.
Ma l'U-ccidente è così. Un po' "sognatore" e un po' "realista. C'è la parte che vive dei suoi sogni, "solo per stanotte". Mentre dall'altra parte (siamo in democrazia... ci deve esser sempre "l'altra parte"!) ci sono i "realisti". “La voglio in faccia la verità, e se sarà dura… la chiamerò sfortuna…” Sfortuna.... e non è un caso che la colpa della mancata controffensiva sinora continui a essere attribuita al maltempo, dovuto alle “armi meteorologiche” dei russi oppure, per i più “realisti”, a una semplice, “maledetta sfortuna”…
Ieri era la notte dei "sognatori". Ed è stato montato l’ennesimo cinema sul nulla. A uso e consumo di belve u-ccidentali assetate di “peremoha”… “bisogna vincere, e vinceremo, zan zan!” (ma la vita non è tutta un quiz...)
Stamattina, alle 9:46, Rozhin pubblicava questa cartina,
https://t.me/boris_rozhin/83740
a opera del voenkor SAPON’KOV che, operando sul posto, verificando le posizioni una a una, concludeva. “Al momento non c’è nessuno sulla riva sinistra. Considero la questione chiusa.”
Certo, è meglio parlare del nulla piuttosto che di ottantamila vittime sacrificali offerte sull’altare della propaganda di regime. Parliamo però anche noi, del nulla. E non per dare sfogo ai nostri demoni, come fanno i cinegiornali luce, ma per parlare di alcuni problemi operativi comunque importanti.
Partiamo da questa cartina.
https://t.me/RSaponkov1/42
Vediamo CHERSON, col suo agglomerato, spingersi fino alla riva del DNEPR (che continuerò a chiamare così come l’ho studiato sui libri di geografia, di storia, ed è entrato nel lessico italiano; se il cinegiornale nr 1 di regime, quello su sfondo verde, vuole chiamarlo Dnipro, fatti suoi). Vediamo anche dall’altra parte una striscia verde. La scala e la bassa risoluzione non consentono di apprezzare l’altimetria, ma si tratta di una riva molto più bassa, scavata dall’erosione del fiume che accumula nei millenni detriti sulla parte CONCAVA (riva destra) e scava, trascina via con le piene, eccetera, materiale dalla riva sinistra, che è quella CONVESSA. Che risulta più bassa. Come una parabolica all’autodromo o al velodromo, per semplificare e comunque non a quei livelli.
Non a quei livelli, ma quanto basta per:
1. porre i mezzi di artiglieria piazzati sulla riva destra (regime di Kiev) in una posizione di superiorità rispetto a quelli piazzati sulla riva sinistra (russi);
2. siccome nessuna delle due parti è così pazza da metterli in bella vista da una parte o dall’altra, i primi li piazzano a CHERSON, ovvero in pieno centro abitato (tipico costume del regime, salvo poi lamentarsi quando i russi beccano il cannone e le case a fianco), che abbiam visto essere non attaccato alla riva, ma proprio SULLA riva;
3. I russi invece sono costretti a piazzarli a circa quattro km più a sud (striscia viola). Non è la stessa cosa VIGILARE COSTANTEMENTE su una posizione scoperta e pienamente sotto il tiro ucraino ed ESSERCI PER DAVVERO. Non è la stessa cosa!
Ma tutto questo Alice non lo sa, e i cinegiornali luce si guardano bene dal dirlo.
Ecco allora quanto accade, e questa cartina satellitare lo mostra molto bene:
https://t.me/RVvoenkor/43358
- Arriva il folle ordine di portarsi dall’altra parte, sfruttando la sorpresa e contando sulla copertura del fuoco di artiglieria dall’alto pronta a spianare la strada all’attraversamento.
- i marò (certe bravate le affidano ai migliori, facendoli peraltro crepare inutilmente, ma anche a questo siamo avvezzi, dall’Isola dei serpenti alla ZAES… l’idiozia è banale e prevedibile, del resto) arrivano. Mollano il mezzo da sbarco (ingrandimento in foto) e cercano di consolidare una minima base operativa, una testa di ponte, confidando nella boscaglia e nelle dacie, nelle seconde casette, di abitanti che pensavano di passare lì la loro terza età dopo averci fatto una vita di gite fuori porta, con grigliate di pesce, giri di vodka e schitarrate annesse.
- A quel punto i russi, in genere, li hanno già individuati e cominciano a scatenare l’inferno.
https://t.me/RVvoenkor/43361
Anzi, le fonti ucraine appena riportato lamentano che tale inferno sia aumentato proprio grazie a “radio scarpa” ISW e ai cinegiornali luce che parlavano già di colonne in marcia a liberare il mondo dalla peste bubbonica.
Di fatto, oltre al solito “Vi siete fatti il selfie? Bene, ora tornatevene da dove siete venuti”, incoraggiato da una dose omeopatica di proiettili di vario calibro, ieri notte sono andati oltre. Come ci siam detti, infatti, quella parte per come è strutturata è indifendibile IN LOCO. Metter lì qualcuno a fare la guardia è il modo migliore per regalare bersagli ai soldati del regime, meglio che al poligono, e trovarlo orizzontale il giorno dopo. E allora bisogna “sopportare” anche questo. Restando pronti a reagire non appena riescono a intrufolarsi incursori e guastatori per rispedirli al mittente.
Ieri notte, però, sono andati oltre. Hanno cominciato a bombardare non solo la riva sinistra, ma anche la riva destra. Sulla riva sinistra diciamo che le dacie evacuate da oltre sei mesi da stanotte non esistono più, saranno ricostruite liberata Cherson. Idem la boscaglia, anch’essa sfoltita da bombe FAB-500 e termobariche. Sulla riva destra, sono state individuate dai droni e attaccate più posizioni possibile, così da azzerarne temporaneamente il potenziale offensivo.
E' un problema operativo NON INDIFFERENTE. Gestire A DISTANZA la difesa di una linea così delicata. Ma non è la prima volta che accade. Ci sono punti, e questo i generali NATO ad ARTEMOVSK hanno dimostrato di non capirlo ancora, dove mettere uomini a tenere è impossibile, a meno di organizzare lunghe teorie di ambulanze e catafalchi pronte a fare la spola per ritirarli feriti o cadaveri. E' un problema operativo, da quel che mi pare di vedere, AFFRONTATO e anche RISOLTO, almeno fino a oggi. Poi tutto è perfettibile, ma nessuno sta nascondendo la testa sotto terra.
Ancora una volta. Non siam più nel 2022. La guardia i russi stavolta la stanno tenendo alta. Dappertutto. E ai generali NATO servirà ben più di qualche barcone che riesce a eludere la guardia nemica, in un punto peraltro dove è impossibile piazzare ponti mobili sotto i fischi delle bombe russe, cercando di fornire un minimo di approvvigionamento per tentare di dare continuità a un’azione già improbabile di suo.
“Just for tonight… show me the way to make the dream come true”, cantava un secolo fa un cantante francese in anglofono. Just for tonight… poi la bolla scoppia. Distrattamente. Nel silenzio generale.
Silenzio che accompagna l’ennesima notizia di una CHIESA ORTODOSSA MESSA A FERRO E A FUOCO da questi animali (qui foto e filmato):
https://t.me/RVvoenkor/43378
Ma ormai lo sappiamo. Anche se non ci abitueremo mai a questo. E ci indigneremo, e denunceremo, ora e sempre.
Aggiornamenti a seguire.
*********************************************************
23/04 ore 23:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
A fine giornata i russi erano riusciti a sfondare e ad avanzare in quattro punti spingendo i soldati del regime di Kiev ancora più a ovest:
https://t.me/RVvoenkor/43343
Pertanto, questa cartina di un giornalista tedesco mostra solo come i cinegiornali luce arrivino all’inevitabile riconoscimento della sconfitta del proprio schieramento a scoppio ritardato:
https://t.me/rezident_ua/17425
Nulla di nuovo sotto il sole, avevano fatto lo stesso con Mariupol’, con Lisichansk, con Severodoneck. Eppure, ormai, la presa d’atto diviene sempre più doverosa. Rozhin mette in guardia dal fare troppo affidamento su una notizia di queste ore, di fonte ucraina,
https://t.me/rezident_ua/17424
che riporterebbe uno spiffero di corridoio riguardante la fine degli armamenti pesanti ad ARTEMOVSK.
https://t.me/boris_rozhin/83715
Non è così. Ce ne sono sempre di meno, certo. Le strade sono bloccate, per campi i rinforzi fan fatica ad arrivare, impantanati nel fango. E al ritmo distruttivo attuale le scorte prima o poi si esauriscono. Ma ce ne sono ancora.
Anche perché se nella città fantasma di UGLEDAR si può procedere a lanciare bombe termobariche e FAB
https://t.me/polk105/5710
su case popolari dove si è sicuri, al cento per cento, che da mesi non ci sia più neanche per sbaglio un civile (e di fatti lo scopo sarà sfoltire le fortificazioni nemiche per rendere più agevole l’assalto)
https://t.me/boris_rozhin/83714
Lo stesso non si può fare ad ARTEMOVSK. Lì si combatte strada per strada, casa popolare per casa popolare, liberando gli ostaggi civili e facendoli evacuare all’istante.
Aggiornamenti a seguire domani.
*******************************************************
23/04 ore 15:00 aggiornamento
ARTEMOVSK, AZOVSTAL’, IL NOVE MAGGIO E I PRIGIONIERI DELLA PROPRIA PROPAGANDA
Rožin nel fare il proprio punto di metà giornata, dove sostanzialmente conferma i tentativi (sinora falliti) da parte del regime di Kiev di
- sbloccare la strada tagliata due giorni fa dai russi che al contrario cercano di consolidare la posizione acquisita,
- portare ossigeno alle prime linee tramite le stradine di campagna che però vedono uomini e mezzi annaspare nel fango)
https://t.me/boris_rozhin/83690
- mantenere posizioni nell’abitato urbano cercando di stabilizzare una linea che invece, costantemente, è limata da nord-ovest e da est, peraltro con altri tre isolati liberati stamane, due a nord e uno a ovest:
https://t.me/polk105/5699
conferma sostanzialmente il prikaz del regime (e dei suoi “kuratory”) di tenere ARTEMOVSK QUANTOMENO FINO AL 9 MAGGIO.
Nove maggio, Den’ pobedy, non può essere celebrato con una parata a Mosca dove, analogamente al 1945, dopo l’Armata Rossa sfilino prigionieri della Wermacht e delle SS gettando a terra davanti a Lenin, Stalin e Žukov le loro insegne!
Lo stesso accadde l’anno scorso, ad AZOVSTAL’, dove migliaia di squadristi fascisti di AZOV eran rimasti intrappolati. “Andate avanti a crepare fino al nove, quantomeno”. E infatti cadde una settimana dopo, grosso modo. Uno potrebbe osservare: manica di idioti, se l’aveste mollata a dicembre nessuno oggi avrebbe alcun motivo di celebrarne la caduta. Così come nessuno il Nove maggio celebrerà la caduta di Soledar. Siete voi che state caricando questa battaglia di un significato che, militarmente, non ricopre in alcun modo: padre, madre, nonno e nonna di tutte le battaglie. Per una cittadina, lo ripeto alla nausea, non solo dopo la caduta di Soledar esposta inutilmente agli inevitabili, progressivi, accerchiamento e tirassegno russi, ma facilmente sostituibile, dal punto di vista difensivo, pochi chilometri più a ovest da una linea di difesa MOLTO più difficile da espugnare, perché agli agglomerati urbani si aggiungono le asperità del terreno che pongono i difensori in una condizione di superiorità dall’alto difficilmente raggiungibile qui, in pieno piattone e con le case popolari a fare da trappola mortale per soldati che cercano, inutilmente, di ottenerne occupandole lo stesso effetto.
Inoltre, ormai non vi sono solo morti in battaglia, ma anche per altre conseguenze FACILMENTE EVITABILI se non vi fosse stato l’ordine criminale di tenuta in tali condizioni. Per esempio, i feriti negli ospedali da campo di ARTEMOVSK non hanno nessuna possibilità, ora come ora, di essere trasferiti, e sono condannati dai loro stessi comandanti a morte certa: comandanti che non hanno sulla propria coscienza solo i morti in battaglia, ma anche quelli che lo saranno dopo qualche giorno, perché han perso troppo sangue, perché avrebbero avuto bisogno di trasfusioni, di operazioni, di interventi immediati.
“No, Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli…”, commenta amaramente uno sconsolato Biondo. In questo caso, cosa gliene importa ai russi del Nove maggio! Che scadenza gli può mai interessare quando gli stai servendo la vittoria su un piatto d’argento! Laddove questo continuo mandare al macello le unità migliori, preparate dalla NATO per la controffensiva invernale, poi divenuta di fine inverno, poi divenuta di inizio primavera, poi passata a quest’estate, e via discorrendo, GIOCA SOLO A VANTAGGIO DEI RUSSI! CHE INFATTI NON HANNO NESSUNA FRETTA, osserva sempre Rožin.
Del resto, e sembra anche a me di tornare indietro di quarant’anni alle “catalanate”, è meglio costringere il nemico a combattere mantenendo l’iniziativa, sul tuo terreno, alle tue condizioni, ai tuoi tempi, potendo contare sul fattore sorpresa e costringendolo a correre ai ripari in una situazione di superiorità relativa, piuttosto che perdendo l’iniziativa, sul terreno che decide lui, alle sue condizioni e a tempi dettati da lui, subendo in genere attacchi di sorpresa e dovendo correre ai ripari in una situazione di inferiorità relativa.
E ii russi non sembra ancora vero di esser stati messi nella condizione di aver così tanti obbiettivi concentrati in così poco spazio: nelle ultime 24 ore gli aerei si sono alzati SEI VOLTE in volo compiendo SETTANTADUE missioni. Duecento le perdite fra le fila ucraine, solo con questo tipo di azione, più mezzi, più depositi di armi e munizioni di intere brigate che sono saltate in aria in aria:
https://t.me/s/mod_russia
I generali NATO non solo hanno compromesso l’andamento futuro delle azioni belliche, ma l’organico stesso delle proprie forze armate, il loro morale, letteralmente sputandoci sopra. Prigionieri della propria, stessa, PROPAGANDA.
PROPAGANDA IPERBOLICA, a cui ormai non crede più NESSUNO, come il “fejk” diffuso dall’ormai completamente screditato ISW di truppe del regime di Kiev dall’altra parte del DNEPR diritte verso il centro amministrativo della oblast’ di Cherson!
https://t.me/warfakes/13519
Notizia screditata subito e onta della menzogna che ricade, ancora una volta, sui cosiddetti “più esperti” fra i cinegiornali luce nostrani.
PROPAGANDA BOOMERANG, come quella di questa scena a dir poco penosa:
https://t.me/RVvoenkor/43307
Sempre Monastero di Lavra, dove pezzo a pezzo stanno sloggiando gli ortodossi. Questo nazista prende di petto un prete e gli dice: “Se ami l’Ucraina, prendi la bandiera!” E gli sbatte davanti la bandiera. “Prendi la bandiera!” “In fretta!”, continua a urlargli.
Il pope, sereno in viso, gli porge l’altra guancia e gli replica: “Io amo nostro signore Dio”.
Al che il nazista esplode e un poliziotto è costretto a mettersi in mezzo.
Ebbene, la notizia si è sparsa nella rete fino a quando è arrivata dove il nazista è ben conosciuto. Ruslan “Getman” Robak, nel 2021 è stato incriminato per aver rubato fondi ai bimbi orfani:
https://t.me/RVvoenkor/43317?single
Il pope, dall’altra parte, il “moskal”, come lo chiama il nazista, è – MANCO A FARLO APPOSTA! - un lettore della Chiesa ortodossa di Basilea, SVIZZERO quindi. Arrivato a Kiev per dare una mano ai confratelli.
https://t.me/RVvoenkor/43317
PROPAGANDA NEL SENSO OPPOSTO, ovvero che comincia ORMAI a girare DIVERSAMENTE anche dove meno te lo aspetti. “SUPPORT UKRAINE… IN OVERTHROWING THE CORRUPT BANDERITE NATO PUPPET REGIME”
https://t.me/polk105/5693
Questa è la scritta che capeggia sullo sfondo della bandiera gialloblu in un cinguettio d’oltreoceano: “Sostieni l’Ucraina nel rovesciare il corrotto regime banderista e marionetta della NATO”. Il 23 aprile 2022 non ci sarebbe mai stato un cinguettio del genere. Non siam più nel 2022. Anche per la propaganda di regime.
“CUIDAD DE CONFUNDIRLO”
“Cuidad de confundirlo con un frío ingeniero,
cuidad de confundirlo con un místico ardiente.
Su inteligencia ardió sin ser jamás cenizas,
la muerte no ha helado aún su corazón de fuego.”
Attenti a confonderlo con un freddo ingegnere,
Attenti a confonderlo con un mistico ardente,
Dove ad ardere è un’intelligenza che non lascia mai cenere,
e ancor la morte non ha gelato il suo cuore di fuoco.
Da Pablo Neruda, “Oda a Lenin” (l’intera ode qui)
https://mpr21.info/oda-a-lenin/
e la traduzione in italiano qui:
http://enzomontano.blogspot.com/2020/01/da-ode-lenin-i-pablo-neruda.html
(nel menu a destra le varie parti tradotte, singolarmente)
Colpevolmente, con un giorno di ritardo… 22/04/1870 – 22/04/2023:
Buon compleanno Lenin!
… e l’ultima parte dell’Ode è troppo bella per non chiudere ancora con lei. Propaganda anche questa? Potrebbe anche sembrarlo, la domanda è più che lecita, ancorché legittima. Ma rispondere si, e così liquidare la faccenda, equivale a non capire, ancora una volta, e - il che è anche peggio - a cent'anni di distanza, cosa significarono, e cosa significano, Lenin e l'URSS per i popoli oppressi, per gli sfruttati del mondo intero.
Poi c'è chi come la UE ne fa una questione politica. E lì il problema non è più "non capire", ma al contrario "capire benissimo" che certe idee sono talmente forti da rientrare dalla finestra anche quando pensi di averle buttate fuori dalla porta, e averla chiusa a doppia mandata. E allora si cerca di proibirle per legge. Si fanno le "equiparazioni". Si smantellano i monumenti. Si cambiano i nomi alle vie. I buoi, cari burocrati europei, cari padroni, sono scappati. Grazie anche, soprattutto, a un piccolo grande uomo.
Gracias, Lenin, / Grazie Lenin
por la energía y la enseñanza, / Per l’energia e per l’insegnamento
gracias por la firmeza, / Grazie per la fermezza
gracias por Leningrado y las estepas, / Grazie per Leningrado e per le steppe
gracias por la batalla y por la paz / Grazie per la battaglia e per la pace
gracias por el trigo infinito, / Grazie per il grano infinito
gracias por las escuelas, / Grazie per le scuole
gracias por tus pequeños / Grazie per i tuoi piccoli
titánicos soldados, / titanici soldati,
gracias por este aire que respiro en tu tierra / Grazie per quest’aria che respiro nella tua terra
que no se parece a otro aire: / e che non è simile ad altra aria:
es espacio fragante, / è spazio fragrante
es electricidad de enérgicas montañas. / È elettricità di energiche montagne.
Gracias, Lenin, / Grazie, Lenin,
por el aire y el pan y la esperanza. / Per l’aria, per il pane, per la speranza.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
******************************************************
23/04 ore 00:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Cartina di RYBAR molto ricca di dettagli sulla situazione attuale:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/22/20230422173719-cb0e1cae.jpg
e con legenda in italiano
https://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/22/20230422173716-94dfe900.jpg
Partiamo dal fotogramma, geolocalizzato fra ARTEMVOSK e CHROMOVO. Appartiene a questo filmato
https://t.me/rezident_ua/17408?single
e mostra un ponte saltato e una strada, sempre quella del curvone preso ieri dai russi,
(riquadro in alto a destra nella cartina di RYBAR)
tagliata già chilometri prima. Scenari da prima guerra nel golfo, dove l’unica differenza è che le colonne di mezzi distrutti lungo la via si trovano non nel deserto, ma fra i campi.
https://t.me/rezident_ua/17405?single
Oltre al fatto che i mezzi fumanti non sono residuati sovietici, ma ormai mezzi NATO.
https://t.me/rezident_ua/17409?single
Il riquadro in basso a destra ci mostra la situazione in città, dove ogni giorno i generali NATO vedono naufragare la loro linea. Nessuno è in grado di stabilizzare la situazione, che degenera di giorno in giorno.
https://t.me/rezident_ua/17405
Anche da questi ingrandimenti satellitari, si vede che ormai la stazione è alle spalle e si cominciano a erodere i quartieri dell’ovest:
https://t.me/RVvoenkor/43274
Tutto questo mentre da fuori, contemporaneamente, si concentrano i maggiori attacchi su BOGDANOVKA, pre la precisione, con caserme e depositi di armi e munizioni che saltano.
https://t.me/polk105/5675
Nel complesso, il quadro continua a peggiorare.
SFUGGE AGLI SBIRRI CHE VOLEVANO ARRUOLARLO
Video memorabile, che mostra un ragazzo fermato alla guida del suo motociclo da due poliziotti, con la pretesa di sbatterlo dentro la camionetta e mandarlo al fronte.
https://t.me/ukraina_ru/143782
Il ragazzo è riuscito a restare in piedi nonostante gli avessero fatto caldere il motociclo, gli avessero tentato improbabili “O soto gari” (una delle mie tecniche preferite, peraltro…)
https://www.infojudo.com/o-soto-gari-grande-falciata-esterna/
è sgusciato via come un anguilla, lasciando sul campo motociclo, zainetto e casco ma salvandosi la pelle. Non siamo più nel 2022 e video così delegittimano ulteriormente il regime e i suoi sgherri.
“DEDOLLARIZACIJA”: L’INDONESIA SEGUE L’ESEMPIO DEI BRICS
Anche l’Indonesia ha dichiarato di voler seguire l’esempio dei BRICS e gestire le proprie transazioni internazionali nella propria valuta e in quella del Paese con cui tale transazione è in corso.
https://t.me/boris_rozhin/83645
La posizione del dollaro scricchiola sempre di più. Partiti per “dare una lezione” alla Russia, i capitalisti yankee perderanno molto, ma molto di più. E quelli del vecchio continente seguiranno a ruota il triste destino dei loro padroni. La storia non è finita, caro Fukuyama, e non finisce qui.
Aggiornamenti a seguire stanotte.
********************************************************
22/04 ore 12:30 aggiornamento
Prima di iniziare un doveroso in bocca al lupo e un abbraccio a Tonino, per dove si trova e per quello che sta affrontando!
ARTEMOVSK: TOUT SE TIENT OU RIEN NE TIENT!
La carta riepilogativa di ieri di RYBAR, peraltro già da rivedere, è MOLTO INTERESSANTE. Per una serie di motivi, peraltro, che ESULANO dalla singola situazione e persino dalle intenzioni dello stesso collettivo di autori.
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/21/20230421232500-ebc18b42.jpg
In alto a destra: ingrandimento di ARTEMOVSK e dintorni.
In basso a destra: ingrandimento di MAR’INKA e dintorni.
La linea è analoga, a essere invertiti sono i colori. A Mar’inka si sta smussando, lentamente, cercando di costruire falangi ai lati per poi proseguire, altrettanto lentamente, al centro. Tattica che sta dando i suoi frutti, ma con i mezzi limitati con cui operano i russi, e decine di migliaia di soldati a tenere centro e fianchi, i tempi si allungano.
Ad Artemovsk, ci sono anche più soldati a cercare di tenere. Ottantamila, fra prime linee e ultime retrovie a KONSTANTINOVKA e CHASOV JAR. Ciò che cambia, e radicalmente, è la disposizione delle forze in campo. Che consente ai russi un tirassegno senza precedenti, come mostra questa animazione riguardante il blocco degli approvvigionamenti ai reparti del regime di Kiev più avanzati:
https://t.me/channelphotoandvideo/1414
Settecento, ottocento fra morti e feriti ogni giorno. Uno zero in più per dieci giorni, il triplo di quella cifra in un mese: aritmetica da bar, ma difficilmente contestabile. In altre parole, fanno da bersaglio statico e mobile a chi, grazie a una superiorità di fuoco dell’ordine del 600%, sta pian piano facendo desistere dalle proprie manie di grandezza i nazifascisti al potere e dei loro padroni angloamericani.
Questa una colonna di mezzi dei padroni (Leopardi e M113) impantanata nelle poche strade rimaste disponibili, ovvero mulattiere e strade di campagna invase dal fango e martoriate dai cingoli che creano, a ogni passaggio, crateri ancora più profondi:
https://t.me/boris_rozhin/83599
Queste, invece, sono le foto satellitari del “curvone” a cui i russi sono arrivati ieri estendendo il controllo per 500 m. Quanto basta per bloccare la strada.
https://t.me/sashakots/39429
Foto impressionanti, di cui questo ingrandimento (https://t.me/sashakots/39431?single) ci mostra la fine che ha fatto una colonna che si trovava a passare al momento dell’attacco. Già lì si vedono i “quadratoni” creati dai trinceramenti dei soldati del regime di Kiev. Qui i commentatori anglofoni li hanno meglio delineati:
https://t.me/RVvoenkor/43190?single
spiegando anche a noi comuni mortali come la linea di difesa fosse tutt’altro che sguarnita. Ma con QUELLA disposizione di forze e QUELLA potenza di fuoco, costante, incessante, giorno dopo giorno, tutto si sia risolto soltanto a un prolungamento di un’agonia. E a una moria di cui la responsabilità ricadrà interamente sui gerarchi e sui loro padroni.
“Tutto si tiene o nulla si tiene” (tout se tient ou rien se tient): già. Come accennato ieri, i generali NATO l’avevan pensata bene: case popolari a torrioni e mura di fortificazione, una linea che le collega, verticalmente, a SOLEDAR e SEVERSK a nord e a KRASNOE e CHAOSOV JAR a sud, vie di comunicazione plurime per collegare EST e OVEST, fronte e retrovie, “tutto si tiene”, ARTEMOVSK tiene.
Poi i russi hanno liberato SOLEDAR. E creato la breccia. E il regime di Kiev non è stato in grado di arginare. La breccia si è aperta ulteriormente. È diventata un cuneo e si è approfondita e ingrandita sempre di più, consolidandosi e minacciando rispettivamente a nord, a ovest e a sud, a 270 gradi, territori prima sicuri.
A quel punto, con la creazione dell’imbuto ad ARTEMOVSK, la stessa è diventata un tirassegno. “Rien se tient” era sempre meno un’ipotesi e sempre più una certezza. E lì i generali NATO, gli stessi che ieri a Ramstein avrebbero firmato, secondo i cinegiornali luce, “cambiali in bianco” al regime che “chiede aiuti” (quando la finiranno con questa pantomima, sarà probabilmente troppo tardi), si sono incartati. La carne da cannone era una variabile indipendente. Ce n’era a bizzeffe. E allora sotto a tenere. A opporla come resistenza fisica, come biomassa da bruciare per impedire l’avanzamento dei russi. Nazisti fino al midollo, del resto.
Ma al ritmo di settecento caduti in battaglia al giorno, anche queste scorte finiscono. Ora i generali NATO corrono ai ripari. Si diffondono “carte CIA trapelate” dove loro “avevano messo in guardia”. Della serie, “Te l’avevo detto io”… Quindi, seguendo questa versione, io investo decine di miliardi, MILIARDI, di dollari in “aiuti”, armi, personale, lascio il comando a degli inetti, fanno cazzate, PER MESI, e mi limito ad “ammonirli”… per giunta “in segreto”, continuando a lasciarli fare fino a oggi. Del resto, così come a livello ufficiale tiene la versione dei gasdotti che “noi non c’entriamo nulla”, può tenere anche questa sulla catena di comando militare in Ucraina, riassumibile nella formula, “noi ci mettiamo soldi, armi, uomini e… comandano loro, anche se non capiscono nulla e hanno dilapidato tutte le loro armi (II esercito emerso dal crollo dell’URSS, ricordiamolo...) in campagne suicide”. Vale tutto.
Torniamo però al campo di battaglia. I generali NATO si incartano. Si ostinano a buttare nella mischia uomini e mezzi. Il motivo è semplice. Arretrando si perde qualsiasi avamposto utile ad attaccare a EST e riprendersi il Donbass. La soluzione “azera” del conflitto si allontana sempre di più. È l’inizio della fine. Il “tout se tient” traballa. A nord martellano. A sud martellano. A est martellano. La catena di approvvigionamenti comincia a saltare. Non è una sacca, ma chi si muove è come se toccasse i fili dell’alta tensione. Ci resta. E le prime linee non ruotano, non ricevono approvvigionamenti, a volte arretrano soltanto perché han finito le casse di proiettili. E di là, nonostante le polemiche, le sceneggiate, i cinema, martellano come dei dannati. E avanzano. E appena un’asse scricchiola, si mettono in metà di mille a saltarci sopra, per spaccare tutto. E poi è tutto un rattoppare, un creare in fretta e furia una nuova linea di difesa all’isolato successivo, o a quello dopo ancora. Ma, anche lì, da ovest non arriva più nessuno a dare manforte. O solo a portare nuove casse di munizioni. E allora… e allora “rien se tient”. E non solo ad Artemovsk. Non solo al “curvone” ridotto a paesaggio lunare. Ma lungo tutto l’imbuto creatosi.
A mezzogiorno di oggi l’ennesimo tentativo di contrattacco, da parte degli ottantamila, letteralmente alla disperata, non ha prodotto alcun risultato degno di nota, se non ulteriori perdite da parte loro. Più infuriano i combattimenti, più ne escono decimati. Solo i russi regolari, fra ieri e oggi, registrano 255 perdite inflitte, “soldati ucraini e mercenari” (украинских военнослужащих и наемников).
https://t.me/mod_russia/25856
Qualcuno comincia, timidamente, a obbiettare se sia il caso di ritirarsi…
https://t.me/polk105/5644
Intanto a EST la linea di difesa si sbriciola (altri tre isolati liberati),
https://t.me/mod_russia/25856
mentre blindati annaspano nel fango delle uniche stradine teoricamente praticabili. Ormai, l’unica soluzione rimasta è quella di uscire con le mani alzate. Resa. Kapitulacija. E la colpa non è del “generale inverno” nella variante fangosa di piogge torrenziali che bloccano sia chi attacca che chi si difende in egual misura. No, cari generali NATO. La colpa solo vostra: siete voi che avete chiuso entrambi gli occhi, MESI FA, di fronte a una situazione divenuta sfavorevole. E avete preso, COLPEVOLMENTE, CRIMINALMENTE, tempo. Sulla pelle del popolo che dite di “difendere”. E che state mandando al mattatoio, uno dopo l’altro.
Aggiornamenti a seguire fra stanotte e domani.
*****************************************************
21/04 ore 18:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Ancora nessun aggiornamento di rilievo. Come previsto qualcuno ha cantato vittoria prima del previsto, annunciando addirittura la chiusura della sacca ad ARTEMOVSK, ed è stato subito ricondotto a miti consigli. C’è una condizione di accerchiamento operativo, certamente. Non si entra e non si esce come si vuole, anzi, è più probabile che vivi non si entra e non si esce più, ormai.
Parliamo di colonne importanti, ingenti, di uomini e mezzi, per cui serve qualcosa che assomigli a una strada provinciale, quantomeno. Questo ormai non è più possibile.
Ma tecnicamente esistono ancora quelle stradine passando da KRASNOE che possono essere percorse, a rischio e pericolo di chi ci prova. E questo impedisce naturalmente che si possa parlare di “sacca”.
https://t.me/rusich_army/8487
Peraltro, le decine di migliaia di unità che rischiano di rimanerci, nella sacca, stan facendo di tutto per scongiurare tale pericolo. Contrattacchi sono in corso, naturalmente più sono cruenti i combattimenti, più loro, in estremo deficit di armi e munizioni, si espongono inutilmente a un massacro.
Solo i russi regolari, che in questi combattimenti non sono direttamente interessati svolgendo funzioni di copertura dei wagner e martellamento delle retrovie, onde evitare pericolosi raggruppamenti e relativi contrattacchi, hanno causato ieri perdite fino a 310 unità.
https://t.me/mod_russia/25834
Loro che non c’entrano. Figurarsi qui dove infuria la battaglia. Il computo generale si aggira intorno ai settecento morti al giorno:
https://dnr-news.ru/society/2023/04/21/308590.html
Ma questo è un altro discorso, specialmente laddove nessuno si scandalizza per tale massacro, convinto fanaticamente che il compito di ogni ucraino sia morire lì, fino all’ultimo. E deciso a far valere la propria, fanatica, convinzione, su tutti i propri schiavi, pardon, sudditi, pardon, cittadini.
E man mano che i russi liberano le case popolari dalla presenza dei soldati del regime di Kiev che ne han fatto fortificazioni, evacuano i civili e li portano al sicuro. Come questi anziani:
https://dnr-news.ru/society/2023/04/21/308854.html
Un compito sempre più delicato, proprio ora che siamo arrivati ai quartieri popolari della città.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
******************************************************
21/04 ore 12:30 aggiornamento
CARNE DA CANNONE: LA COERCIZIONE SI INTENSIFICA
Civile accalappiato da poliziotti mentre cerca di scappare in moto per sbatterlo al fronte
https://t.me/ukraina_ru/143589
Filmato scioccante ma su cui i cinegiornali luce glissano. Poliziotti peraltro costretti a fare il “lavoro” dei militari dei distretti militari, perché questi ultimi sono stati sbattuti a loro volta al fronte.
https://t.me/ukraina_ru/143590
E i poliziotti devono aumentare il rendimento rispetto a questi ultimi altrimenti il rischio CONCRETO è di fare la loro stessa fine. Loro sono i prossimi.
Morale: mando a crepare te per non crepare io. Uno dei tanti mostri generati, continuamente, incessantemente, da un regime completamente impazzito.
NGO DINH DIEM (Ngô Đình Diệm)
“I think it's time we stop, children, what's that sound
Everybody look what's going down”
(For What It's Worth - Buffalo Springfield, 1966)
Canzone bellissima, vera e propria colonna sonora della Guerra del Vietnam insieme ad altri piccoli capolavori, che ci accompagna alla seguente domanda: che c’entra con il conflitto in Ucraina questo nome e cognome? Quello dell’ex-presidente dello stato fantoccio del Vietnam del Sud assassinato nel 1963 nel colpo di Stato che lo depose?
La colpa, come sempre e tanto per cambiare, è dei russi. Che hanno recentemente associato la sua fine a quella che farà, molto probabilmente, il patàca.
https://www.fondsk.ru/news/2023/04/20/rol-zelenskogo-v-politicheskom-trillere-podhodit-k-koncu-59053.html
Il “thriller politico” di Zelenskij si sta avviando verso la sua logica conclusione. Magari con la variante della “morte eroica”, secondo le attuali sensibilità di un’opinione pubblica u-ccidentale sempre prona, e pronta, ad assistere a spettacoli del genere (con debita provvista di bevande pro-rutto e chicchi di mais tostati che fanno tanto “golden billion”).
Chi fu Ngô Đình Diệm? Essenzialmente, l’uomo degli americani a Saigon per dieci anni, fino alla sua morte. Fece di tutto, come da istruzioni e con certosina, meticolosa, estremo-orientale, precisione: massacrato comunisti, imprigionato oppositori e, giusto per non farsi mancare nulla, cattolicizzato un Paese buddhista. I russi, forse forse, qualche paragone con la situazione attuale a Kiev non hanno tutti i torti a suggerirlo.
Nel frattempo, situazione sempre più ingestibile, malcontento che monta, monaci buddhisti che si danno fuoco, comunisti che spuntan fuori lo stesso come funghi… vietcong idem con patate… occorreva un cambiamento gattopardesco della situazione: “cambiare tutto per non cambiare niente”.
Ed ecco il colpo di stato del 1963. A bocce ferme, e con sufficiente (e neanche molta! 1971...) acqua passata sotto i ponti, non si ebbe neppure nessuna remora, “in the land of the free”, ad ammetterlo candidamente:
“The Pentagon's, secret study of the Vietnam war discloses that President Kennedy knew and approved of plans for the military coup d'état that over threw President Ngo Dinh Diem in 1963.
“Our complicity in his overthrow heightened our responsibilities and our commitment” in Vietnam, the study finds.”
https://www.nytimes.com/1971/07/01/archives/us-and-diems-overthrow-step-by-step-pentagon-papers-the-diem-coup.html
A Kiev si prefigura uno scenario analogo: via il patàca, sotto il mascellone. I generali NATO non brillano certo di fantasia...
E PERO’… c’è un però. Grosso come il secondo tempo della vicenda vietnamita. Quello dove gli USA perdono e si ritirano con l’ambasciata evacuata dal tetto in elicottero e il fiato sul collo dei manifestanti che spaccano i cancelli e fanno irruzione da sotto. Anche qui, il rischio che Kiev faccia – prima o poi - la fine di Saigon, al momento fantapolitica, è molto più concreto di quanto si possa pensare. E allora non ci saranno notizie gasate per bevande gasate (e relativi popcorn) che terranno.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
21/04 ore 08:00 aggiornamento
ARTEMOVSK
Ogni tanto ripenso a quel titolo che mi venne in mente qualche settimana fa, “Bachmut caduta, Artemovsk libera”: in effetti, quel momento è stato l’inizio della fine. È stata innestata una marcia in più, da parte dei russi, che ha sconvolto totalmente il ritmo ai soldati del regime di Kiev e ai generali NATO che, dalla capitale, assistono impotenti al crollo della loro creatura.
4.000 fra proiettili di grosso calibro, bombe e razzi al giorno lungo ARTEMOVSK e dintorni, contro SEI VOLTE MENO dalla parte opposta.
https://t.me/legitimniy/15176
Per tentare ALLORA di “BILANCIARE i rapporti di forza”, vergognosamente e mi vergogno pure io di doverla scrivere questa parola, sia pur tra virgolette, si è imbottito il territorio di carne da cannone. Di decine di migliaia di vittime predestinate al massacro. L’articolo di Legitimnyj citato riporta l’episodio, citato a sua volta in un giornale u-ccidentale, di una truppa di 21 soldati di cui, in un giorno soltanto, sono rimasti in 3. E così via.
Quello che però non riporta è che è lo stesso u-ccidente, l’unico che tiene in vita questo vergognoso regime attaccato al SUO respiratore, militarmente ed economicamente, a volere questo. Per problemi di politica interna, probabilmente perché è l’unico modo, se si vede il sangue, se si vede la strage, di far passare in secondo piano due gasdotti fatti saltare dalla NATO, miliardi di euro e di dollari buttati, e una guerra contro la Federazione Russa tutt’altro che strisciante, fatta digerire gradualmente, prima a dosi omeopatiche e poi a drogaggi da atleta dopato, secondo il principio della “rana bollita”, piuttosto che dei cavalli diventati zebre, per citare una nota parabola del capitalismo con caratteristiche cinesi, passando prima per due mani di vernice sul manto e poi per la sostituzione stessa delle bestie.
Ieri alle sette di sera (ora locale, 8 ora italiana) la situazione era la seguente:
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/20/20230420191927-6ce36e96.jpg
e con legenda in italiano:
http://rybar.ru/piwigo/upload/2023/04/20/20230420191925-703a2108.jpg
Vediamo ormai completato il PASSAGGIO ALLA PARTE OVEST DELLA FERROVIA. All’appello mancavano, sostanzialmente, due edifici che avevano creato una sorta di linea difensiva fortificata, per la precisione l’Hotel Tranzit e la Stazione delle corriere. Do svidanie.
Sopra, idem con patate. Sono tre le strade principali lungo le quali i russi calano: la Ulica Pobedy, la Oborony, e la Levanevskogo.
Aritmetica da bar: man mano che la linea di fronte, che la CURVA, l’ARCO della linea di fronte tende a rettificarsi, la densità degli attaccanti e della potenza di attacco per metro quadro, visto che stiamo parlando di combattimenti casa per casa, aumenta. Specialmente in un contesto dove gli attaccanti non sono numericamente nelle quantità “giuste”, “da manuale” (7:1 diceva un generale ucraino a inizio conflitto per dimostrare l’impossibilità materiale di prendere Kiev… “stranamente” non riportato da nessun cinegiornale luce allora e neppure oggi), e dove nonostante la superiorità netta di artiglieria è richiesto un TIPO DI COMBATTIMENTO dove il FATTORE UMANO è INDISPENSABILE, fermandosi praticamente il livello prima del corpo a corpo, QUESTO RIALLINEARSI DELLA LINEA DI FRONTE sta diventando il fattore determinante, a parità delle altre variabili, e lo diventerà ancor di più AUMENTANDO LA SCARSITÀ DI ARMI E MUNIZIONI.
Veniamo infatti alla notizia da “cestino delle uova” di stamattina: nel corso della notte i russi hanno CONSOLIDATO LA POSIZIONE LIBERATA IERI ALL’ALTEZZA DEL CURVONE SULLA STRADA CHE ESCE VERSO OVEST DA ARTEMOVSK, e ora CONTROLLANO CINQUECENTO METRI DELLA SUDDETTA STRADA.
https://t.me/namarshe/5393
Cinquecento metri! Significa che quella strada è ormai chiusa. Fine. Restano le viuzze di campagna e la diagonale di cui abbiam già parlato. Ma quelle, anche chi non fa il mio di lavoro, sa che non sono in grado di sopportare un peso per asse che vada oltre quello del sedere di un trattore. E anche lì, facendo dei solchi da cui solo un trattore esce perché il sedere ha due ruotoni con cui può andare dappertutto. I carri armati sprofondano, i blindati si impantanano e le macchine, anche poco più di una tonnellata ma non 4x4, peggio che andar di notte.
Non l’avevano pensata male, i generali NATO. Non siam mica a Mariupol’, dove ci han chiuso a nord, a sud c’era il mare e dovevamo fare l’evacuazione dei nostri con gli elicotteri a palla e che ci abbattevano pure lungo il percorso. Qui han messo ottantamila uomini a tener la porta aperta.
Quindi, ottantamila uomini nell’imbuto, che poi diventan settantamila, sessantamila, allora rabbocchiamo dall’ovest con altra carne da cannone, chissenefrega, tanto “slaves”… vuol dire mica schiavi? Pensavano gli “etimologi” NATO… tornati ai tempi delle piramidi sentendosi i faraoni.
Dall’altra parte, anche se i wagner avanzano, noi facciamo così:
https://t.me/RVvoenkor/43140
E QUESTO FILMATO È SCANDALOSO. Il fotogramma, tratto dal filmato a sinistra di un soldato ucraino con pure "fortecia bahmut" di sottofondo, immortala in maniera INEQUIVOCABILE come sia occupata, piano per piano, appartamento per appartamento una casa popolare, trasformandola in fortificazione.
A ovest, dove ora tengono, sono tutte file e file di Quarto Oggiaro, di Bonola, di Baggio, una dietro l’altra. Hai voglia lì a tenere, indietreggiare di una, demolire al passaggio. Non arrivi al panettone, ne fai tre di seguito di panettoni.
Ma le cose non sono andate così. Di là han messo la sesta e la settima, qui è mancata benzina (e ne manca sempre di più), e anche se ottantamila-settanta-sessanta-ancora settanta… non li puoi mandare contro ai russi proprio con i forconi e basta. A questo non sono ancora arrivati. Forse perché un forcone è difficile da far diventare un fucile automatico e un carro coi buoi un carro armato, anche col miglior fotoritocco.
Aggiornamenti a seguire.
*****************************************************
20/04 ore 18:30 aggiornamento
ARTEMOVSK
Inasprimento costante, incessante, delle condizioni di decine di migliaia di soldati di KIEV.
Qualche dato ormai consolidato a fine giornata. Questa doppia mappa satellitare mostra:
https://t.me/RVvoenkor/43110
1. L’avanzamento dei russi che sono arrivati al “curvone” della О-0506. Strada tagliata. Per capire cosa voglia dire, in termini di PEGGIORAMENTO ulteriore di chi, dei loro, si trova ancora ad EST,
TRE COLONNE IMPORTANTI DI MEZZI OGGI CHE PASSAVANO DI LI’ PER PORTARE RINFORZI E APPROVVIGIONAMENTI HANNO FATTO QUESTA FINE:
https://t.me/infantmilitario/96939
Questo significa anche che qualsiasi ritirata, su questa strada, sia ormai impossibile. Ed espone le vite di decine di migliaia di uomini a morte certa o, si spera sempre che i primi a salutarci siano gli squadristi dei zagradotrjad, alla consegna come prigionieri di guerra.
2. Anche perché in città, invece, oggi a cedere è stata la guarnigione di stanza all’Hotel TRANZIT, e anche a nord i russi guadagnano posizioni nella cosiddetta “terra di nessuno” (che, specialmente in territorio urbano, “di nessuno di nessuno” proprio non è).
I dati dei wagner, come sappiamo, non sono resi pubblici, mentre quelli dei russi dell’esercito regolare si. Ebbene LORO SOLTANTO, che operano lungo i lati dello schieramento, a COPERTURA e a DIFESA, nonché in fase offensiva per INDEBOLIRE e RIDURRE NUMERICAMENTE le concentrazioni nemiche nelle RETROVIE a ovest, fra ieri e oggi hanno causato 470 PERDITE accertate fra le fila del regime di Kiev, più 3 carri, e una decina fra altri blindati e autoveicoli. Oltre che depositi di armi e munizioni
https://t.me/mod_russia/25810
e il quartier generale del gruppo BACHMUT, quello che opera ad ARTEMOVSK ma il cui quartier generale si trova a KONSTANTINOVKA
https://t.me/mod_russia/25811
Non sappiamo se e quando ci sarà una controffensiva NATO. Ma mille morti, perché di questo stiamo parlando, al giorno di perdite, senza contare la distruzione di mezzi ormai prevalentemente NATO (l’esercito di KIEV ormai ha sempre meno mezzi propri), sicuramente ha compromesso qualsiasi tipo di azione offensiva, DEPOTENZIANDONE notevolmente l’efficacia.
Infine, nota di colore: fra i tanti trofei di guerra finiti in mano russa, scudetti e gagliardetti di varie nazionalità NATO. Fra cui, immancabile, il nostro belpaese:
https://t.me/boris_rozhin/83456
Saranno (stati) quei fasci che cos’era, due mesi fa soltanto, facevano il saluto romano sotto il MiG-17? O altri esemplari di altro genere, magari sotto copertura? Perdite che nessun cinegiornale luce riporterà.
BREVI DAL FRONTE
Oggi c’è stato movimento anche a UGLEDAR, teatro giorni fa di un tentativo offensivo ucraino culminato con gravi perdite e, oggi, di un movimento russo coordinato fra fanteria, artiglieria e aviazione in copertura proprio fra UGLEDAR e PRECHISTOVKA, a ovest.
https://t.me/donbass_segodnya/35210
Alla fine dell’azione sono state raggiunte e consolidate nuove posizioni.
Continuano infine, intorno a DONECK, gli attacchi russi a MAR’INKA e NEVEL’SKOE.
https://t.me/voenkorKotenok/46935
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domattina.
Paolo
Grazie mille!
Paolo