31/08-01/09 ore 08:30 aggiornamento
AAA SOLUZIONI ACCOMODANTI A CASI SCOTTANTI OFFRONSI
Andrej Parubij, ex presidente della Rada, trovato morto il 30 agosto, sparato a bruciapelo su un marciapiede in pieno giorno a Leopoli, dove risiedeva:
https://t.me/voenkorKotenok/67103
Questo il filmato dell’omicidio ripreso da una telecamera di sorveglianza e reso pubblico subito dopo:
https://t.me/voenkorKotenok/67106
L’uomo si vede portare un borsone (palestra probabilmente) che si vede sia nel filmato (a tracolla mentre passa) sia nella foto scattata col cadavere ancora a terra che ha fatto il giro del mondo.
L’assassino
- conosceva la vittima e soprattutto i suoi movimenti,
- ha pianificato e curato l’operazione in ogni dettaglio,
https://t.me/rezident_ua/27278
- ha agito in pieno giorno col volto coperto da casco integrale e mascherato da “rider”, corriere di una nota multinazionale di consegne a domicilio
- la ha attesa dove sapeva sarebbe passata e, al passaggio, è passato immediatamente all’azione
- probabilmente con l’appoggio di un complice che lo ha avvisato dell’obbiettivo in avvicinamento, se non altro perché la sua copertura, non permetteva attese di ore, parcheggiato a bordo strada, quantomeno senza attirare l’attenzione.
Un omicidio non dovuto, vista la copertura, a una pizza non pagata. E nemmeno un delitto passionale o altra pista “emotiva” (diverbio, lite per strada) degenerati in uno che tira fuori una pistola, anziché un cric o un coltello, e apre il fuoco.
L’assassino è già stato trovato e arrestato. Aveva già cambiato regione e da Leopoli si era spostato nell’oblast’ di CHMEL’NICKIJ:
https://t.me/rezident_ua/27278
Avendo agito a volto coperto (qui un altro fotogramma da telecamera di sorveglianza che immortala un rider a bordo di un biciclo),
https://t.me/rezident_ua/27260
l’esecutore materiale dell’omicidio potrebbe essere stato lui o altri, indipendentemente da cosa confesserà ora.
Parubij era questo signore qui. Questa una foto RECENTE, in giacca e cravatta:
https://t.me/voenkorKotenok/67102
E questa una foto del suo PASSATO RECENTE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58644
Qui altri scatti, sempre dello stesso passato recente, ancorché ANTICATI (effetto seppia…)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58605
Qui una scheda biografica un po’ più approfondita, a cura del canale ucraino Zerada:
https://t.me/ZeRada1/26706
Figlio d’arte, papà funzionario sovietico, aveva 14 anni quando la cosiddetta “perestrojka” faceva i suoi danni. A 17 (1988) guidava uno dei primi movimenti nazionalistici ucraini: Sladschina (Спадщина). Che era partito cercando le tombe dei militari dell’UPA di Bandera ed era culminato coi “miting” antisovietici… organizzazione finanziata dalla diaspora ucraina, in particolare canadese e sudamericana.
E’ in questo motivo che PARUBIJ, padre e figlio, cominciano a rivalutare il nonnino che aveva servito nelle SS Galizia, dove si era particolarmente distinto nel far strage di polacchi. A 19 anni il suo “cursus honorum” poteva così fregiarsi dell’elezione a deputato nell’ultima tornata politica locale sovietica, quella “multipartitica”, quindi “democratica”. Forte della posizione, si fece subito dopo il suo bel partito NAZIONAL-SOCIALE D’UCRAINA (SNPU), rinominato dopo tredici anni “SVOBODA” (libertà…). Banderuola nel periodo successivo, da JUSCHENKO a JACENJUK, alla TIMOSHENKO, coerente fino all’ultimo nel praticare un trasformismo equidistante da tutto e da tutti, senza preferenza alcuna.
E VENIAMO AL 2014. PROTAGONISTA INDISCUSSO DELL’EVROMAJDAN. Fa, disfa, piglia e porta soldi a destra e a manca, la degenerazione della stessa coi primi morti sparati da cecchini sui tetti poi spariti nel nulla vedrebbe anche la sua partecipazione come basista e organizzatore materiale (“Апофеозом Парубия на Евромайдане - события 18-22 февраля 2014 года с появлением «неизвестных снайперов», которые убивали и силовиков и майдановцев, что и вызвало бегство Януковича из Киева. ”). A QUESTO PERIODO RISALGONO LE FOTO SOPRA CITATE CON LA DIVISA DI AZOV.
PROMOSSO a Segretario del “Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina” e, in quanto tale, PROTAGONISTA ANCHE DELLA FASE SUCCESSIVA: INIZIO OPERAZIONE ANTITERRORISMO (ATO) CONTRO I CIVILI DEL DONBASS CHE SI ORGANIZZANO IN MILIZIA. Ovviamente, al corrente di tutti i retroscena del periodo, se non direttamente interessato. A ODESSA SIN DAGLI ULTIMI GIORNI DI APRILE 2014, ORGANIZZATORE DELLA STRAGE DEL DUE MAGGIO.
2016 Presidente della Rada, SECONDA CARICA DELLO STATO. Con l’ascesa nel 2019 di Zelenskij, INIZIA LA SUA PARABOLA DISCENDENTE, MA SOTTOTONO, SENZA TONFI. SI DEFILA E BASTA. NEL 2022 ERA GIA’ A RIPOSO.
Da nazista di Azov a presidente della Rada, fino al suo prepensionamento dorato a Leopoli, il camerata Parubij era il classico UOMO CHE SAPEVA TROPPO. E questo lo dicevano già nel pomeriggio del 30 agosto un po’ tutti. Il canale ucraino Legitimnyj vede nel Parubij una figura POTENZIALMENTE DESTABILIZZANTE:
- Protagonista della PRIMA Maidan, ne avrebbe potuta fare un’altra? Contro il potere attuale? Improbabile, ma ci porta alla seconda ipotesi
- Dalla PRIMA Maidan, al colpo di Stato, alla strage del 2 MAGGIO a ODESSA, alla prima ATO, ai suoi retroscena, a quanto accadde in seguito, il Parubij sapeva veramente troppe cose (он знал слишком много). Soprattutto, “sapeva dei mandanti reali, degli esecutori reali, dei curatori reali” (он знал про реальных заказчиков/исполнителей/кураторов).
https://t.me/legitimniy/20744
IL SUO ESSERE DESTABILIZZANTE, più che a un suo imminente coinvolgimento diretto nell’agone politico, POTREBBE ALLORA ESSERE COLLEGATO AI SEGRETI DI CUI ERA CUSTODE, E CHE IN QUESTO MOMENTO SAREBBERO STATI REALMENTE DESTABILIZZANTI IN QUANTO IN GRADO DI
- ORIENTARE LA CAMPAGNA ELETTORALE “A VENIRE” (prima o poi dovran tornare pure a votare…)
- FORNIRE “ARGOMENTI” A BIZZEFFE AGLI ORGANIZZATORI DI UNA PROSSIMA MAIDAN, CONTRO EVENTUALI “TRADITORI” (qui Zerada fa esplicitamente riferimento ai fatti del 2014 quando qualcuno avrebbe dovuto agire in Crimea contro gli attivisti… e non agì),
https://t.me/ZeRada1/26720
oltre ovviamente a CRIMINALI, OPPORTUNISTI, AFFARISTI, INTRALLAZZONI. “SAPERE TUTTO DI TUTTI” è in genere un’ottima polizza sulla vita IN TEMPO DI PACE. Il tuo sapere può essere orientato contro uno, piuttosto che contro l’altro, apparentemente l’un contro l’altro armati… entrambi concordi nel lasciarti in pace. Ma questo non è più un tempo di pace. Grandi manovre sotto traccia, “quindici metri dei miracoli” che mettono finalmente la parola fine alla caccia al colpevole dei gasdotti saltati, passi falsi che si pagano caro, solitamente con la vita. Mossa che potrebbe applicarsi tanto a passi falsi GIA’ FATTI, che a passi falsi POTENZIALI…
https://t.me/ZeRada1/26720
Tutti concordi, invece, nell’escludere una pista russa. Nel pezzo citato, Zerada ribadisce: “in tre anni e mezzo i servizi segreti russi non han mai agito per far fuori figure di spicco dell’establishment natofascista, E AVREBBERO POTUTO FARLO TRANQUILLAMENTE. Semplicemente, NON GLI INTERESSA”. (За 3,5 года войны они вполне могли организовать несколько десятков таких убийств. Но, им это не интересно.)
Per concludere, O ha fatto qualcosa che non doveva fare (“Парубий что-то сделал не так. ”)
https://t.me/ZeRada1/26716
O qualcuno ha deciso che era meglio non rischiare che facesse qualcosa che non avrebbe dovuto fare, foss’anche solo aprire la bocca, o mettersi a scrivere qualcosa di compromettente. Non saremo certo noi a meravigliarci di “delitti preventivi” o di “ordini male interpretati”.
Quel che colpisce, e rammarica, è la fitta coltre che avvolge a queste latitudini l’intera vicenda di questa figura, emblematica di un regime che da oltre undici anni ammorba una nazione, e dei suoi prodromi. Oltre che la alquanto prevedibile VERSIONE ACCOMODANTE con cui sarà condito questo ennesimo caso di omicidio. Corna, litigio per un parcheggio o per apprezzamenti pesanti alla consorte? Venghino signori… c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Aggiornamenti a seguire.
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30/08 ore 19:00 aggiornamento
FRONTE EST
Quel poco di LNR ancora nelle mani dei natofascisti torna libero (cartine qui
https://divgen.ru/event/2890
e qui.
https://divgen.ru/event/2891
Poco più a sud, si avvicinano ad ANDREEVKA ed entrano a MALIEVKA
https://t.me/voenkorKotenok/67111
(cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/67109
in direzione IZJUM.
Ancora più a sud, i russi AGGIRANO KRASNYJ LIMAN
divgen.ru/event/2892
ED ENTRANO A DERILOVO
https://t.me/voenkorKotenok/67112
di fatto tirando dritto verso SUD-OVEST, in modo da raggiungere il SEVERSKIJ DONEC e chiuderla nell’ennesima sacca, stavolta grazie al fiume che chiude naturalmente a sud e completa l’accerchiamento operativo. Restano sempre zattere e altri mezzi improvvisati per riparare verso l’altra sponda sul placido canale. Scelta comunque riservata ai soli fanti. I mezzi li dovranno lasciare lì e ponti di barche, in questo momento, sarebbero distrutti in corso d’opera.
VERSO E DENTRO DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO KAMYŠEVACHA, ULTIMO PAESINO DELLA DNR A SUD EST DI DONECK ancora occupato dai natofascisti
https://t.me/Tatarinov_Rus/58595
(cartina qui):
https://divgen.ru/event/2893
E hanno ormai quasi del tutto portato la linea di fronte ad affacciarsi sulla linea di confine di oblast’, di fatto, proiettandola su POKROVSKOE (posizione qui)
https://divgen.ru/47.98257/36.22467/10
et
47.98257/36.22467
che, senza molta fantasia, potrebbe costituire il prossimo obbiettivo in cantiere.
PIÙ A NORD, I RUSSI ORMAI DENTRO L’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK SI AVVICINANO A NOVOPAVLOVKA DA PIÙ DIREZIONI (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32296
A proposito, questa è la fine che fanno le difese antidrone posate proprio nei suo dintorni:
https://t.me/opor_2014/18632
Data degli scatti: questo mese. E senza troppa fantasia, viste le condizioni del manto stradale in corrispondenza degli squarci e dei brandelli (nessuna esplosione), son state posate talmente coi piedi e con materiale talmente scadente che son durate quel che son durate: giusto il tempo di intascarsi i soldi a fine lavoro, tanto per cambiare.
Aggiornamenti a seguire domani.
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29/08 ore 17:05 aggiornamento
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Ormai si moltiplicano le voci che danno per chiusa la sacca di KLEBAN BYK oltre che la liberazione di NELEPOVKA (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58557
Anche dove si va più cauti (solo parte sud di KLEBAN BYK liberata dai russi, cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/41570
si dice anche che la tendenza è quella e i natofascisti cedono terreno. Persino il buon Petrenko, pur negando tutto, è costretto a riempire di pallini di geolocalizzazioni di truppe russe le sue cartine ancora “immacolate” per quanto riguarda avanzamenti a suo dire non confermati:
https://t.me/petrenko_iHS/9377
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
SHACHOVO quasi del tutto accerchiata (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58555
Quando i russi, dall’area segnata in rosso proseguiranno avanzando verso TORECKOE, il paese dopo a est, l’accerchiamento sarà completo, almeno dal punto di vista stradale. Per campi, invece, qualcuno a piedi (e di corsa) potrebbe ancora uscirne.
Nella stessa KRASNOARMEJSK e dintorni, i russi avanzano e, ancora una volta, il buon Petrenko si trova nell’imbarazzo di riempire la sua cartina di puntine che riportano il passaggio dei russi
https://t.me/petrenko_iHS/9380
ammettendo che stanno avanzando ma non fissando ancora l’avanzamento della linea di fronte all’altezza di tali punti. Prendiamo di buono quanto anche lui ci può offrire, ovvero l’ammissione che le cose anche lì, nonostante l’arrivo in soccorso di migliaia di uomini e mezzi delle unità speciali.
ORDINE DI GRANDEZZA, MODALITA’ DI ESECUZIONE E RAGIONE DEI FALLIMENTI DEI RECENTI CONTRATTACCHI NATOFASCISTI
Oggi di primo mattino gli AZOV ci han provato dalle parti di KRASNYJ LIMAN, a raddrizzare la situazione:
https://t.me/condottieros/12825
Ne sono usciti, e questo vale per chi è riuscito a uscirne, malconci, riportando gravi perdite di uomini e mezzi. Questo filmato
https://t.me/condottieros/12826
ci mostra le loro modalità operative: attacchi su mezzi veloci, in piccoli gruppi, puntualmente raggiunti e colpiti da droni kamikaze russi, nonostante il fuoco disperato del mitragliatore dalla torretta del blindato in corsa.
Droni che colpiscono ripetutamente: il primo sostanzialmente abbatte il mezzo in corsa, il secondo lo finisce, quando ormai è stato completamente evacuato. Modalità analoghe riscontrate anche negli altri “contrattacchi” natofascisti:
https://t.me/condottieros/12827
Modalità predominante, “seriale” di attacco (in poco tempo pervenuti numerosi filmati di “contrattacchi” simili che hanno subito tutti la medesima fine)
https://t.me/motopatriot78/41554
Modalità tipicamente NATO. Nulla, in effetti, è cambiato da parte loro da quando, proprio in questo periodo tre anni fa, con le medesime modalità coglievano prima impreparati quattro riservisti alla sbarra del posto di blocco con la sigaretta in bocca, poi sfondavano a decine e decine di questi gruppi seminando il panico fra le fila russe, completamente impreparate, poi ampliavano sempre più lo sbrego nella linea di fronte e puntellavano le aree riconquistate facendo piazza pulita di chi fosse malauguratamente rimasto dentro le stesse, quindi approfondivano ulteriormente la ferita inferta penetrando sempre più all’interno, mescolando prime linee e retrovie, causando un caos totale lungo decine e decine di chilometri al punto di costringere i russi a ripiegare su una linea ancora non “infettata” e lì tenere. Quella linea era SVATOVO – KREMENNAJA, oltre cento chilometri più indietro rispetto a dove era collocata poche settimane prima.
Reazione russa immediata e, da allora, molte cose son cambiate. Ora, e neppure da ora, ma da oltre due anni, non solo questi attacchi kamikaze lasciano il tempo che trovano, ma sono i russi ad attuare, coi loro assaltatori, attacchi ASSAI SIMILI nelle modalità a quelli natofascisti del 2022. Molto, moltissimo, fanno i droni e la copertura dell’artiglieria pesante o dei missili aria-terra lanciati dagli elicotteri o dai caccia. Finché i natofascisti non avranno una PARVENZA di copertura, tale da permettere ai loro assaltatori di percorrere qualche chilometro senza avere oggetti volanti non identificati pronti a farli saltare per aria sin dal primo tentativo di intrusione, attaccare secondo queste modalità è semplicemente suicida. E criminale dal punto di vista di chi impartisce gli ordini, sapendo di mandare al massacro i suoi uomini.
Il conto, tuttavia, arriva: prima o poi, più poi che prima, in questo caso, visto che son passati oltre tre anni, ma arriva.
Aggiornamenti a seguire, salvo notizie rilevanti, domani.
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28/08 ore 23:30 aggiornamento
VERSO SUMY
I russi rimettono in sicurezza alcune aree di confine rimaste ancora “terra di nessuno” (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2885
e guadagnano ancora posizioni in terra di SUMY verso il capoluogo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2888
FRONTE EST
L’AREA A EST DEL FIUME OSKOL FRA KUPJANSK (dove truppe ucraine oggi han chiesto di essere evacuate, ovvero di potersi ritirare)
https://t.me/condottieros/12823
E KRASNYJ LIMAN (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2890
anche oggi perde un pezzo.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO NELEPOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2889
I soldati ucraini ancora rinchiusi nella sacca a sud del lago ormai non hanno più scampo. Al contempo, KONSTANTINOVKA è ormai raggiunta da più punti. Che presumibilmente cercheranno un attacco congiunto.
LOST IN TRANSLATION... (A VENT'ANNI DI DISTANZA)...
Non c’è cosa peggiore di voler un attimo evadere, anche solo con la testa, e imbattersi invece in qualcosa che ti riporta nuovamente sul pezzo.
Anche stavolta ero partito, come si dice in questi casi… “con le migliori intenzioni”. Per questo, avevo scelto e iniziato un libro “innocuo”, meglio, che VOLEVO fosse “innocuo”: “Dire quasi la stessa cosa” di Eco, che parla di traduzione e teoria della traduzione. Traduco pagine ogni giorno, ma le traduco come ho sempre fatto sin dalla prima frase in dialetto di mio nonno che ho riportato in italiano, senza pensarci troppo sul “come”, ovvero senza una vera e propria teoria alla base. E mi ero messo di buzzo buono: nessuno mi correva dietro, leggevo il testo principale e leggevo le note, mi prendevo tutto il tempo per appuntarmi gli spunti, peraltro interessantissimi. Fino a un certo punto, dove leggo, in riferimento al compagno Viktor Krupa, linguista cecoslovacco fino ad allora perfetto sconosciuto:
“Krupa (1968: 56) distingue per esempio tra
- lingue DIVERSE per struttura e cultura, come l’eschimese e il russo,
- lingue AFFINI per struttura ma DIVERSE per cultura (ceco e slovacco),
- lingue AFFINI per cultura ma DIVERSE per struttura (ungherese e slovacco),
- lingue AFFINI per struttura e cultura (russo e ucraino).”
Ed è stato come quando, ripromettendoti di non ammazzarti più di prosecco, incontri un amico che ti invita a bere un bicchierino…
Sull’ultima frase son caduto, inevitabilmente, nelle mie ruminatio di decenni... anzi tutto, a pensare, per esempio, a come qualcuno avesse solo potuto concepire l’idea, progettare e, dal 2014, mettere in pratica, di “derussificare” l’Ucraina. Sarebbe come dire “deucrainizzare” la Russia. Per esempio facendo il pelo e il contropelo all’influenza della cultura religiosa ucraina nella seconda metà del XVII secolo su quella russa (qui un saggio apparso di Lev Pushkarev su Voprosy Istorii nel 2000):
https://rabkrin.org/pushkarev-l-n-kulturnyie-svyazi-rossii-i-ukrainyi-vo-vtoroy-polovine-xvii-veka-statya/
Col buon Krupa, cecoslovacco, che leggevo differenziare ceco e slovacco ma accomunare russo e ucraino.
“Non farlo, Paolo, non ci provare”… l’ho fatto. Subito dopo ero già a smanettare sui motori di ricerca per il testo originale di Krupa. Eco lo cita, del resto. Molti lo citano dopo aver letto Eco come se lo avessero letto, mi sono accorto anche di questo, fra un risultato e l’altro… non si dovrebbe fare, ma tanto chi se ne accorge… chi mai va a cercare, peggio ancora, verificare il testo originale di Krupa, pubblicato nel 1968.
Un grande abbraccio ai compagni cecoslovacchi che hanno scansionato, annata per annata, e messo a disposizione gratuitamente, una rivista preziosa, “Asian e African Studies”, edita dal 1965 fino ai giorni nostri dal Dipartimento di Studi Orientali di Bratislava:
https://orient.sav.sk/asian-and-african-studies/
Una vera miniera d’oro per quelli come me che rimangono affascinati da un saggio sulla minoranza araba in Kenya.
Recupero agevolmente il 1968 (N° 4)
https://orient.sav.sk/wp-content/uploads/aas/1968.pdf
E imparo che Viktor Krupa era anche nel Comitato di Redazione. A p. 49 il suo pluricitato “Some Remarks on the Translation Process”. Rimango colpito dalla bibliografia in nota, che spazia da Autori occidentali a connazionali, a sovietici, con la stessa naturalezza (e, immagino, lo stesso appagamento) con cui un bambino chiede fragola, cioccolato e pistacchio in una gelateria. Senza una mamma che gli proibisce espressamente il pistacchio perché “gli fa male”. Ad Artem Kobzev, accademico delle scienze della RAN di Mosca e mio vero maestro, all’epoca peraltro a sua completa insaputa, durante il mio Dottorato di ricerca sul substrato confuciano del “marxismo” di Mao, una volta scrissi dall’Italia per ringraziarlo per aver contribuito coi suoi studi pionieristici sulla protologica confuciana al successo della mia ricerca: mi rispose che gli dispiaceva tantissimo non poter sviluppare più studi sinologici congiunti fra Italia e Russia o anche solo scambi culturali circa tematiche relative alla Cina come erano stati, per esempio, negli anni Ottanta. Le loro proposte di collaborazione eran state sempre più lasciate cadere, finché non avevamo tagliato i ponti del tutto. E pensare che ancora a Venezia, ai miei tempi, appena caduto il Muro per intenderci, alcuni docenti consigliavano di studiare russo per accedere a tutti i loro studi di orientalistica. E già allora lo facevano in pochi, della mia leva una soltanto lo aveva fatto. Io stesso iniziai a studiarlo otto anni più tardi. E mi pentii di non averlo fatto prima.
Vado a pag. 56:
“In view of the facts discussed above, pairs of languages can be arranged in four basic groups according to the decreasing translatability:
1. A and B are similar both culturally and structurally (Slovak and Polish, Tahitian and Tuamotuan, Spanish and Portuguese);
2. A and B are similar culturally but different structurally (Slovak and Hungarian, Turkish and Persian, Hindi and Tamil);
3. A and B are different culturally and similar structurally (Turkish and Yakut, Greek and Sanskrit, Hungarian and Ostyak);
4. A and B are different both culturally and structurally (Slovak and Maori, German and Japanese, Eskimo and Arabic).”
Noto subito delle differenze con la citazione di Eco. Krupa classifica ma parla soprattutto di TRANSLABILITY, di traducibilità. E fa un elenco in ordine DECRESCENTE. Non è un semplice gioco combinatorio, ma una SCALA. Si va dalle lingue AFFINI sia culturalmente che strutturalmente, a quelle che lo sono SOLO culturalmente, a quelle che lo sono SOLO strutturalmente e a quelle che, affini, NON lo sono affatto.
E concordo, da indegno traduttore quale sono, con Krupa. Partiamo dalle lingue del tutto affini, per cui una parola si trova in entrambi gli insiemi linguistici e vuol dire quasi sempre grosso modo la stessa cosa, stando entrambi gli insiemi nello stesso brodo di coltura. Subito dopo, è decisamente più facile tradurre da una lingua strutturalmente diversa rispetto ad un altra (quindi il verbo alla fine e non dopo il soggetto, o i casi, o niente articoli, eccetera) con entrambe però ben “pucciate” nello stesso brodo di coltura. A seguire e solo a seguire, il contrario: a che mi serve, infatti, l’appartenenza di due lingue a uno stesso ceppo linguistico, sapere per esempio che entrambe condividono la stessa morfosintassi, per usare un parolone, se per millenni i due popoli han preso strade diverse e una è profondamente islamica mentre l’altra ha addirittura una religione propria (Аар Айыы, “Turkish and Yakut”, dell’esempio), una da una parte all’altra dell’Asia? Lo sforzo maggiore di traduzione si ha, ovviamente, nell’ultimo caso: quello delle lingue diverse in ogni sfera.
Esiste però un’altra differenza, se vogliamo ancora più lampante. Eco lascia solo “ungherese e slovacco” fra le coppie di lingue citate da Krupa. Le altre tre le cambia con esempi suoi. Probabilmente perché l’abbinata Turchia-Jakuzia l’avrebbero capita in pochi, oppure perché “eschimese e arabo” non gli piaceva e l’ha sostituita con “eschimese e russo”. A ogni modo, oggi, è un po’ tardi per chiedergli qualcosa in merito...
Eco non riporta e basta, ma crea per spiegarci meglio il concetto. La cosa che colpisce è la coppia “russo e ucraino” per le “lingue AFFINI per struttura e cultura”. In quel momento, nella sua testa non vi era esempio migliore. Il libro è del 2003, la guerra fredda era finita da oltre dieci anni. Se vogliamo dirla tutta, era già da dieci anni che gli OLIGARCHI UCRAINI fomentavano un NAZIONALISMO ancora protobanderista (non si azzardavano ancora a esibire pubblicamente certe simbologie...) che partiva da “noi non siamo russi” e concludeva con “fuori i russi”. Come se fossero due cose nemmeno diverse, ma ANTITETICHE. Dietro di loro, ancora una sparuta minoranza.
E non il primo studioso che passava per la strada, ma un accademico di fama mondiale come Eco, che tra l’altro oggi non so cosa avrebbe scritto su questa tragedia, probabilmente peste e corna dei russi, all’epoca non trovava NULLA DI MEGLIO PER RISCRIVERE QUELLO CHE ERA GIÀ STATO SCRITTO, E CON TRE ESEMPI, CHE CITARE LA COPPIA “RUSSO E UCRAINO”. Nemmeno “CECO E SLOVACCO”, da ECO classificate altrove, ma “RUSSO E UCRAINO” come LINGUE AFFINI.
Andiamo all’oggi: cechi e slovacchi si parlano. Russi e ucraini, per qualcuno, NON SI DEVONO parlare. Non c’è nulla di più facile che tradurre dalla prima alla seconda o dalla seconda alla prima. Eppure, oggi, e non solo oggi, ma da oltre vent’anni, salvo una breve parentesi (conclusasi come si è conclusa) chi ha preso il potere in Ucraina non ha fatto altro che alzare barriere, parlare di INCOMUNICABILITÀ, adducendo a supporto presunte IRRIDUCIBILI, anzi ANTAGONISTICHE differenze di “VALORI”… son passati poco più di vent’anni, e l’ovvio di secoli di storia oggi non lo è più. Anzi, proprio oggi, per i motivi suddetti, Zelenskij ha messo alla porta la Chiesa Ortodossa di Kiev, in quanto filorussa, pardon “legata alla Chiesa Ortodossa Russa”:
https://t.me/ZeRada1/26678
Oggi, possiamo affermare che il banderismo è morto: l’esperimento di ingegneria sociale continua, ma a seguirlo son sempre in meno. Anzi, oggi al confine con la Polonia c’erano chilometri di auto in coda con ragazzi dai 18 ai 22 anni,
https://t.me/ZeRada1/26680
https://t.me/legitimniy/20733
appena autorizzati da un disegno di legge ad andarsene via. L’han preso subito in parola, il ducetto di Kiev… TREDICIMILA IN UN GIORNO SOLO (alcuni sorridenti intervistati qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58549
Il futuro è un’incognita: se non sarà più ovvio l’ovvio di secoli, è ancor più certo che non lo sarà neppure quello che oggi il potere vorrebbe imporre come ovvio. Tutto cambia, velocemente. E non è detto che quando il polverone si sarà abbassato avremo delle sorprese. Almeno, qualcuno le avrà, e non poche.
Aggiornamenti a seguire domani.
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28/08 ore 08:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Anche qui l’effetto contrattacco è andato a farsi benedire, così come i superstiti dei “mjasnye shturmy” (мясные штурмы), ovvero “assalti tritacarne” dei mesi scorsi, culminati in ulteriori sconfinamenti inutili, che ora iniziano ad arretrare. Contestualmente, I RUSSI RIPRENDONO A GUADAGNARE TERRENO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2884
BATTAGLIA DI KUPJANSK
Anche qui la situazione continua a peggiorare, perché per ammissione stessa dei canali ucraini i russi puntano a stringere la morsa e a rendere insostenibile la situazione per soldati natofascisti ormai sempre più sotto assedio, senza cambi, senza approvvigionamenti regolari, e costretti così a cedere posizioni che divengono sempre più impossibili da tenere:
https://t.me/rezident_ua/27225
FRONTE SUD
I RUSSI LIBERANO COMPLETAMENTE PLAVNI, SUBITO SOTTO STEPNOGORSK E AVANZANO A OVEST LUNGO LA FASCIA “COSTIERA” di un DNEPR che in quel punto è un bacino artificiale enorme (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/98629
A ZAPOROZH’E 23 km.
NON (ANCORA) UNA MAXI OFFENSIVA
… MA UN’APERTURA SU PIU’ FRONTI CHE NE COSTITUISCA, DATI GLI UOMINI E I MEZZI COINVOLTI, LA NECESSARIA PREMESSA.
APRENDO SU PIU’ FRONTI, anche qui senza impegnare eccessivamente le proprie risorse, i russi mettono in ulteriore difficoltà un nemico sempre più incapace
https://t.me/rezident_ua/27220
di sostenere CONTEMPORANEAMENTE (da nord a sud in senso orario) gli attacchi russi in queste aree:
- Sumy
- Volchansk
- Kupjansk
- riva sinistra del fiume Oskol
- Krasnyj Liman
- Seversk
- Konstantinovka
- Affondo verticale verso Kramatorsk
- Krasnoarmejsk-Dimitrov
- Ingresso e progressiva avanzata nell’oblast’ di Dnepropetrovsk (ex fronte “Sud Est Doneck”)
- Chiusura progressiva Orechovo-Guljajpole
- avanzata da sud lungo la riva sinistra del DNEPR verso Zaporozh’e.
LA SCALA è aumentata, ma è ORIZZONTALE (ovvero territoriale) non VERTICALE (ovvero AUMENTO ESPONENZIALE delle forze coinvolte). Anche a KRASNOARMEJSK i russi hanno sfruttato una falla con le risorse esistenti, sempre quattro zeri in termini di unità coinvolte, non di più. Costringendo i natofascisti a buttare i loro Leopard (tra cui quello andato in fumo ieri), i loro uomini migliori, le loro DECISAMENTE NON INFINITE riserve, per usare un eufemismo, a tenere qualcosa che non avevano nemmeno pianificato di dover tenere, uno sbrego a nord-est di Krasnoarmejsk che rischiava seriamente di creare la più grande sacca dall’inizio della SVO.
I russi non hanno fatto una piega. Meglio, han consolidato quei venti chilometri di avanzata in un giorno, han ritirato fuori lo schiacciasassi, e si son messi metodicamente a far quello che fanno da tre anni e mezzo a questa parte. Demolire, demilitarizzare. Il punto critico non è dato dagli armamenti, ma dagli uomini. Le azioni di RHEINMETALL segnano un +164,4%,
https://www.firstonline.info/en/Frankfurt-Stock-Exchange--Queen-and-Rheinmetall-164-in-2025-thanks-to-German-and-European-rearmament/
tutto il complesso militare-industriale U-ccidentale gongola per le centinaia di miliardi di euro di torta che, fatte le debite proporzioni in termini di spartizione della stessa, entreranno nelle tasche di ciascuno dei suoi componenti. Di armi contro i russi ce ne sono e ce ne saranno sempre. E CE NE SARANNO SEMPRE DI PIU’, CONSIDERANDO CHE LA RUSSIA, COME ABBIAM VISTO, SPENDE MENO, MA MOLTO MENO, IN ARMAMENTI.
Di uomini destinati a morire un po’ meno. Confermati i dati che vedono nella misura di 250.000 (253.055) dall’inizio della SVO le DISERZIONI per cui è stato aperto UFFICIALMENTE un fascicolo da parte della procura militare:
https://t.me/ZeRada1/26667
Il che porta anche Zerada a ritenere che quelle reali siano almeno il doppio.
I natofascisti non sanno letteralmente come uscirne. Sanno benissimo che come poche migliaia di soldati han trovato una falla e sono avanzati di venti chilometri in un giorno una volta, lo stesso potrà essere ripetuto anche una seconda, una terza, e così via.
ANZI, man mano che le riserve si esauriscono, le forze diminuiscono, la rete difensiva si sfilaccia sempre più, le probabilità che tali episodi si verifichino sempre di più AUMENTANO.
Lo scenario che si va configurando, e che molto probabilmente costituisce anche L’OBBIETTIVO MILITARE DEI RUSSI data la strategia sopra descritta per come è stata perseguita sinora, sarà quello di creare, A QUESTO PUNTO NON ALLE CALENDE GRECHE, PER NIENTE, una situazione dove LO STESSO EFFETTO DI UNA SCALA “VERTICALE” (OVVERO SFONDAMENTI CREATI DA UNA SUPERIORITA’ SCHIACCIANTE) SARA’ OTTENUTO NON PER AUMENTO IMPEGNO UOMINI E MEZZI RUSSI, MA PER DIMINUZIONE E CONSEGUENTE CEDIMENTO UOMINI E MEZZI NATOFASCISTI.
Staremo a vedere.Aggiornamenti a seguire.
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27/08 ore 20:30 aggiornamento
FRONTE EST
SOTTO KUPJANSK I RUSSI AVANZANO VERSO OVEST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2882
riducendo progressivamente l’area controllata a est del fiume OSKOL.
VERSO KRASNYJ LIMAN
Qui la carta di divgen appena pubblicata
https://divgen.ru/event/2883
mostra uno spostamento importante dell’intera linea di fronte SOPRA Krasnyj Liman e un inizio di accerchiamento dell’ultimo paesello rimastole sopra, ovvero STAVKI. Al contempo, i russi avanzano anche verso ovest guadagnando un’ulteriore posizione verso il fiume OSKOL e avvicinandosi così al limitare con l’oblast’ di CHARKOV anche su questo versante, oltre che a SVJATOGORSK e al SEVERSKIJ DONEC. Ostacoli naturali a una ritirata natofascista ormai, nell’impossibilità di fermare l’avanzata russa, sempre più segnata e, al contempo, resa sempre più impossibile man mano che si chiudono gli spazi in uscita. Ricollegandoci al paragrafo di sopra, osserviamo come una volta che i russi raggiungeranno le rive del fiume OSKOL anche da sud, si formerà una sacca collegata alla riva ovest da un ponte che, se non già saltato, non sarà difficile da mettere fuori uso. O forse un ponticello per far sgattaiolare natofascisti scornati potrebbe anche rivelarsi utile. Scriveva qualche millennio fa un saggio: “Non interferire sul movimento di un esercito in rotta, se circondato lasciagli sempre una via d’uscita” (歸師勿遏,圍師必闕, Sunzi Bingfa 孫子兵法, originale con traduzione canonica del buon Giles qui https://ctext.org/art-of-war/maneuvering ).
Magari accompagnalo alla porta a calci nel didietro, ma non ostacolarlo, non metterlo nella condizione di non aver più nulla da perdere e giocarsela fino in fondo. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Anche le cartine più prudenti (rispettivamente parte nord e parte sud)
https://t.me/z_arhiv/32266
https://t.me/z_arhiv/32269
mostrano avanzamenti consistenti da parte russa.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Anche qui i russi non solo guadagnano posizioni verso Krasnoarmejsk, ma (movimento a sinistra) bloccano la strada che porta a UDAČNOE avanzando verso nord e tagliando subito a ovest (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32272
Circa la stessa UDAČNOE, vi è già chi ne annuncia la liberazione:
https://t.me/condottieros/12804
cartina qui:
https://t.me/motopatriot78/41471
Schemi difensivi che saltano, effetto “riserve in soccorso” già notevolmente attenuato e, non da ultimo, il LEOPARD che ieri fonti natofasciste immortalavano mentre se la prendeva con una casa popolare demolendola a cannonate… ha già fatto la fine che meritava:
https://t.me/beard_tim/26984
Confermando, peraltro, quanto riportavamo ieri.
Aggiornamenti a seguire domani.
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27/08 ore 08:30 aggiornamento
“FANNO… DISFANO”
Fanno… disfano. E non mi riferisco ai russi. Loro hanno in mano, sono riusciti a recuperare dopo l’ingresso a piè pari nel conflitto della NATO proprio in questo periodo del 2022, il boccino dal punto di vista militare nella SVO; ma non detengono quello delle strategie internazionali, del disegnare sostanzialmente disegni egemonici globali all’interno dei quali imporre la propria visione di quel preciso particolare, di quel “qui e ora” che diventa la loro linea specifica.
I russi, ma anche i cinesi, gli indiani, i BRICS provano a opporre una propria linea. Per i cinesi c’è stata tutta una letteratura riferita al cosiddetto “soft power”, alla OBOR, o “nuove vie della seta”. Sembran passati decenni, ma non son passati nemmeno quattro anni. Si cerca di dare sostanza allora al BRICS. Glielo auguro, se non altro per contrappeso capitalistico al terrorismo di Stato a stelle e strisce (e relativi satelliti vassalli, valvassori e valvassini), che recupera per via “emergenziale” quello che non era più in grado di sostenere con la “mano invisibile” e basta. Dalla mano invisibile alla mano armata, sempre rapina è. Con “spreco di licenze” prima, e “spreco di ordinanze” poi, cantava qualcuno.
Quelle che seguono sono QUATTRO fasi individuate territorialmente nella martoriata terra d’Ucraina dal 1992 al 2025 (Sulla prima i prodromi già si vedevano nei bilaterali del 1986… dove le “garanzie” ricevute dalla controparte allora sovietica col tempo divennero sempre più “verbali”). Presentate così, sotto forma di dialogo immaginario e semiserio fra un alto generale delle forze armate a stelle e strisce, di quelli che partecipano alle riunioni dello Stato Maggiore, e il suo fido scudiero, pardon, sottoposto. Semiserio, ma solo nella forma.
Fasi che individuano TENDENZE e INTERESSI in gioco. E’ servito anche a me a fissarle, nulla più. O forse qualcosa di più. In ogni caso, buona lettura. Il dialogo parte “in medias res” a fine 2021…
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1. “Tanto non fanno nulla...”
- È dal 1986 che li pigliamo per i fondelli, del resto, che gli facciamo vedere l’uccellino e a-aam pappa buona, che abbiamo allargato la NATO, che gli abbiam persino detto che sarebbero ENTRATI, nella NATO… gli abbiamo appena destabilizzato il Caucaso con una Grande Turchia che arriva ora da Istanbul a Baku… togliendo quella fastidiosa anomalia armena che fino a poco fa se la faceva pure con l’Iran, guarda un po’… perché non riproporre la “soluzione azera” anche per il Donbass?
- Ma capo, i russi continuano a mandare segnali che “sanno”… e che non va bene…
- Appunto, continuano a “mandare segnali”… noi è trent’anni che “mandiamo segnali” al governo israeliano che deve darsi una calmata… cambiato qualcosa? Finché “mandano segnali”… avanti così, avanti tutta!
2. “Contras”: sulle forniture iniziali di Javelin e Stinger
- Ops.. capo, brutte notizie, sono intervenuti. Non han mandato solo segnali…
- Fa niente, tra due settimane si pappano l’Ucraina e la trasformiamo in un immenso Nicaragua a cielo aperto. Li logoriamo come neanche i latinos. E ci prendiamo Mosca allo stremo senza sparare un colpo. Con una bella Maidan sulla Piazza Rossa…
- ma come capo?
- Lei è in grado di riconoscere un CITTADINO russo da un CITTADINO ucraino? No. Neppure loro. Bastano centomila dei nostri con Javelin, Stinger, C4, gli facciamo saltare le caserme e i nervi. Impicchiamo collaborazionisti. Li obblighiamo a compiere un passo falso. Poi un altro. Facciamo scendere in piazza il popolo contro l’occupante. Poi li facciamo saltare per aria come già fatto da loro dieci anni prima, o in America Latina, o nelle nostre colonie nel Vecchio continente (in particolare quella che suonano sempre il mandolino mentre si sbrodolano la canotta con la macchia di sugo…) e diam la colpa a loro. Sono spacciati.
3. Una “MESA VERDE”... all’incontrario
- capo, i russi non hanno mangiato la foglia e procedono per piccoli passi, dando priorità alla demolizione sistematica delle forze armate nemiche: “guerra di annientamento”, c’è scritto nel manuale.
- “sciòn sciòn… sciòn sciòn… sciòn sciòn…”
- capo ha per caso già preso il suo J&B?
- ignorante… stavo cantando una canzone di un film fatto da quelli con la macchia di sugo sulla canotta quando facevan finta di fare i nostri western… e li facevano pure meglio, perdio!
- ???
- Lasci stare… non è roba per Lei. Film molto “istruttivo”, sa? Due protagonisti, un pezzente con una marmaglia di figli suoi e non suoi al seguito, Huàn... no, non è cinese, è messicano... e un alcoolizzato dinamitardo irlandese, Sciòn. Il primo si fa i cavoli suoi. Il secondo quelle cose che andavan di moda mezzo secolo fa nel Vecchio continente… e che ci han fatto buttare un po’ di bombe per calmarli… tutti a fare la rivoluzione. Il secondo vuole far fare la rivoluzione al primo. Perché è giusto che la rivoluzione la facciano i pezzenti locali, e non gli alcoolizzati dinamitardi che vengon da fuori. Deve essere quasi un moto istintivo, come Lei quando vede passare una californiana in minigonna in televisione. Al primo, ovviamente, di fare la rivoluzione non gliene può fregar di meno. Mi segue?
- Si, più o meno.
- E’ quello che mi aspettavo da Lei. Cosa fa allora l’irlandese, che è alcolizzato e dinamitardo ma anche provvisto di cervello? Organizza una messinscena. Sa che nella maggiore banca della zona, la MESA VERDE, tutti i caveau son stati svuotati dell’oro di Zio Paperone e riempiti di prigionieri politici (in Messico c’era una volta la rivoluzione). Occorre liberarli con un’azione militare. È lui e basta… meglio, lui e il pezzente locale. Come fare per convincerlo?
- Come fare?
- Basta fargli girare per la cocuzza un piano per rapinare non UNA banca, ma LA banca. Quella che quando la nomini ti si illumina l’aureola. Quella che sogni anche tu di tuffarti come Zio Paperone nei dobloni.
- E il pezzente ci casca?
- Ci casca, ci casca… e vedessi come son bravi regista, montatore, musichiere (o come diavolo si chiama) a rendere proprio la faccia del pezzente man mano che, esplosione dopo esplosione, man mano che le porte blindate saltano, esce tutta quella marmaglia che lo osanna… e dentro niente altro! Zero!
- Mi scusi capo, ma questo cosa c’entra – mi permetta – col casino che abbiamo combinato a Kiev?
- Ancora non c’è arrivato? Faremo anche noi una MESA VERDE… ma all’esatto contrario! Lì era facciata economica per coprire leva politica? Qui l’opposto! Per i nostri referenti, quelli che danno da mangiare a me e a Lei (nelle dovute proporzioni, ovviamente…), oltre che farci giocare coi loro giocattoli dalla parte giusta, ovvero dietro la canna del fucile e non davanti, questo è L’AFFARE DEL SECOLO. DOVE MAI GLI RICAPITERA’ DI VENDERE ARMI A PREZZI QUADRUPLICATI RISPETTO A SOLO POCHI MESI PRIMA, IN QUANTITA’ ESORBITANTI… E SENZA CHE NESSUNO BATTA CIGLIO? ALZI UN DITINO? CHIEDA UN CONTROLLO TRATTANDOSI DI SPESA PUBBLICA?
Ci vuole la facciata politica per coprire la leva economica. Dobbiamo eroicamente OTTENERE LA “PIENA VITTORIA” SUI RUSSI! NON LE SEMBRA ABBASTANZA? “RIPORTARE LA LINEA DI CONFINE AL 1991”... dicembre, idiota, non agosto! “CAPITOLAZIONE DI MOSCA”, “RESA INCONDIZIONATA DI MOSCA” E NON NE PARLIAMO PIU’!
- Ma è impossibile, capo.
- Lei non mi segue… appunto perché impossibile possiamo andare avanti per anni a far vendere armi ai nostri amici. Se vinciamo subito, o se vinciamo e basta, il giochetto finisce… più allunghiamo il brodo, più ci dimostriamo “intransigenti”, più la macchina macina grano.
- Tutto chiaro, capo! Lei è un genio!
- No, guardo solo western col sugo.
4. “LA GUERRA CONTINUA, MA SENZA RANCORE..."
- Capo…
- Che c’è ancora?
- Abbiamo un problema… anzi, più di un problema.
- In che senso?
- I russi sono a buon punto per riprendersi militarmente quel che avevamo (avevano, pardon, quegli imbecilli dei locali) già firmato a Istanbul 2022
- e…
- L’Ucraina è a corto di uomini e di soldi, pur col debito schizzato alle stelle e pur spendendo il 57% del proprio bilancio, gonfiato peraltro dai nostri aiuti finanziari, in armi.
- e…
- e gli ucraini ne hanno un po’ le palle piene, capo. Di quello che stiam tenendo su… e anche un po’ di noi… e la nostra nuova gestione ha vinto le elezioni dicendo che smetteva tutto in un ora.
- Quindi?
- Quindi non la seguo più, capo. Da quel che si vede è finita.
- Al contrario… è appena uscito un articolo sulla nostra stampa
https://www.ft.com/content/66ec25a0-4af8-467f-9fbe-cf42de890a7e
che è già finito sulla bocca di tutti, ucraini, russi, marziani...
https://t.me/RVvoenkor/98530
https://t.me/petrenko_iHS/9351
https://t.me/rezident_ua/27216
… lo ha letto anche Lei?
- Si… quindi ora “abbiamo vinto” perché lasciamo qualche regione ai russi e ci teniamo il resto, creiamo una “zona cuscinetto”, e continuiamo ad armarli coi soldi del Vecchio continente, a organizzare attentati, a fargli la “guerra fredda”… ho capito bene?
- Ha capito perfettamente. E nel frattempo,
- COMPRIAMO IL GAS DEI RUSSI E LO RIVENDIAMO AGLI EUROPEI TRAMITE GLI STESSI GASDOTTI CHE ABBIAM FATTO SALTARE QUANDO ERAN RUSSO-EUROPEI,
- prepariamo il RIENTRO IN GRANDE STILE della EXXON IN TERRA DI RUSSIA
https://www.wsj.com/business/energy-oil/exxon-rosneft-russia-oil-talks-f524e81f
e lasciamo spazio anche alle altre lobby che han pure loro diritto di vivere: due anni di farmaceutica, tre anni di militare-industriale… ora, fermi restando i seicento miliardi che venderemo agli europei, non Le sembra venuto il momento anche dell’energetico?
- Mi pare giusto..
- Esatto. Quattro cose, non diciotto. Non siam più nel secolo scorso… ci sono i cinesi, gli indiani, i russi, gli iraniani… troppi casini. Quattro cose e si tiene per le palle il resto del mondo, mi scusi, si mantiene il controllo della situazione.
- Senza rancore…
- Senza rancore. E se ci dicon qualcosa facciamo gli offesi, poi le vittime, e “rispondiamo agli attacchi”. Tutto chiaro?
- Tutto chiaro… Lei è un genio.
- No, sto pagando le rate della villa a Malibu per figlia e genero.
===
Aggiornamenti a seguire.
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26/08 ore 23:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO DA KOLODEZY VERSO SUD:
https://t.me/motopatriot78/41432
E GUADAGNANO TERRENO LUNGO GLI ULTIMI AVAMPOSTI CHE LI SEPARANO DA SVJATOGORSK E DAL SEVERSKIJ DONEC
https://t.me/motopatriot78/41431
Posizione qui
https://divgen.ru/49.11186/37.70164/12
e qui
49.11186, 37.70164
I NATOFASCISTI PERDONO TERRENO NELLA FORESTA FRA KRASNYJ LIMAN, SEVERSK E KREMENNAJA. PARTE SCAPPA A SEVERSK (verso sud), PARTE A JAMPOL’ (verso ovest):
https://t.me/epoddubny/24524
cartina qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/58398
Questo rappresenta una perdita notevole perché apre ai russi le porte sia per attaccare SEVERSK da nord, sia per puntare a ovest verso LIMAN e SVJATOGORSK, di fatto ripristinando su questo tratto la linea di fronte del 2022 ma con rapporti di forza radicalmente diversi.
VERSO E A DNEPROPETROVSK
Qui i russi RAGGIUNGONO E INIZIANO A COMBATTERE A KAMYSHEVACHA
https://t.me/beard_tim/26964
posizione qui
https://divgen.ru/47.88941/36.58825/12
e qui
47.88941/36.58825
ovvero l’ultimo paesino della DNR in quell’area ancora occupato dai natofascisti. Opera possibile grazie al lavorio intenso sopra e sotto che ha creato una specie di sacca. Sacca che ora i russi stanno liquidando.
NOTIZIE APPARENTEMENTE CONTRASTANTI
Abbiamo, da un lato, un esercito che
- va sotto ogni mese di 7-10.000 unità
https://t.me/legitimniy/20721
- con minimo 1200 perdite ogni giorno e diserzioni che dall’inizio del conflitto hanno raggiunto quantomeno le 400.000 unità:
https://t.me/RVvoenkor/98527
- ha appena mandato i suoi uomini migliori a morire ammazzati nella trappola di KRASNOARMEJSK,
https://t.me/rezident_ua/27207
per fini puramente MEDIATICI (енштаб и Банковая, требует командиров отправлять своих солдат в мясные штурмы ради пиар результатов. ),
https://t.me/legitimniy/20720
visto che la perdita di Krasnoarmejsk non vale le migliaia di soldati morti e feriti al ritmo costante di 400 al giorno ogni giorno, ma non solo, visto che per “guadagnare tempo”, sostanzialmente sono state dirottate energie vitali alla linea di difesa natofascista da altri fronti.
- Non solo quindi a KRASNOARMEJSK i russi demoliscono sia le truppe in arrivo che quelle che si lanciano disperatamente all’assalto per guadagnare un isolato, fatalmente esporsi e restare sotto i colpi dell’artiglieria russa che, anche a detta dell’ultras Petrenko, persino qui ha RALLENTATO, ma non è stata bloccata:
https://t.me/petrenko_iHS/9347
cartina aggiornata qui:
https://t.me/motopatriot78/41419
Inoltre, come mostra questo video di fonte natofascista
https://t.me/beard_tim/26960
i soldati ucraini sono ancora troppo pochi per ristabilire il CONTROLLO su quel che resta dell’aggregato urbano, lo demoliscono colpendo il nulla, sostanzialmente, posizioni già abbandonate da tempo dagli incursori russi, esultano per aver “ricacciato indietro” i russi e subito dopo ammettono che non è così. Gli incursori russi compaiono alle loro spalle, li attaccano, e fanno ritorno alla base. Oppure li obbligano a intervenire e se ne vanno prima che lo scontro inizi, lasciando via libera all’artiglieria pesante piazzata poco più in là di scaricare senza tema di “fuoco amico”, obbligando quindi i superstiti a ritirarsi. Quattrocento uomini persi così ogni giorno.
- ma i natofascisti stanno perdendo terreno anche su tutti gli altri fronti, tra cui la foresta fra KREMENNAJA, KRASNYJ LIMAN e il SEVERSKIJ DONEC (ammessa oggi anche dal buon Petrenko)
https://t.me/petrenko_iHS/9347
Dall’altro, abbiamo la notizia con cui Zelenskij cerca di RIFARSI UNA VERGINITÀ di fronte alle accuse di aver trasformato l’Ucraina in un lager a cielo aperto, dicendo ai giovani DAI 18 ai 22 ANNI: se volete andarvene via, nessuno vi trattiene. Zerada sviluppa il tema con alcuni spunti interessanti:
1. chi di loro poteva andarsene, se ne era già andato, e noi lo abbiamo denunciato ampiamente riportando di scuole svuotate e “ragazzi in gita” che non tornavano più.
2. se non si voterà un’impopolare legge che abbassa l’età di leva, i primi di QUESTO GRUPPO che saranno sbattuti in prima linea lo saranno TRA TRE ANNI. Ora non servono
3. QUESTI RAGAZZI SONO ESSENZIALMENTE I PROTAGONISTI DELLA MINI-MAIDAN DI QUALCHE SETTIMANA FA. QUI SONO PERICOLOSI, DESTABILIZZANTI, OLTRE CHE INUTILI AI FINI BELLICI.
https://t.me/ZeRada1/26657
Infine, A RIPROVA DEL FATTO CHE NULLA È CAMBIATO NELLA STRATEGIA DI ARRUOLAMENTO COATTO, I RESTANTI VENGONO PUNTUALMENTE RASTRELLATI E SBATTUTI AL FRONTE. Per questo, abbiamo un aumento di CITTADINI UCRAINI CHE SCAPPANO (evidentemente non rientrano nella fascia dai 18 ai 22 anni! E risultano DISERTORI)… e qui il bello:
- SEMPRE MENO IN EUROPA (qui un malcapitato escursionista che esplorava sentieri montani verso la Slovacchia),
https://t.me/Tatarinov_Rus/58399
DOVE SE NON LI TROVANO COI DOCUMENTI IN REGOLA LI RIMPATRIANO DIRETTAMENTE NELLE GRINFIE DEI TE-TSE-KA CHE LI SBATTONO AL FRONTE (50 DALLA POLONIA, ULTIMAMENTE, IN BLOCCO)
- SEMPRE PIU’ IN BIELORUSSIA! QUESTI SOLO I CITTADINI UCRAINI FERMATI AL CONFINE MENTRE CERCAVANO DI PASSARLO:
2022 – 61
2023 – 26
2024 – 336
2025 (al 26/08) – 911
https://t.me/warriorofnorth/11281
La Bielorussia non li deporterà mai verso l’Ucraina. Sono ovviamente, prevalentemente, cittadini delle regioni confinanti ed è un fenomeno limitato a queste aree. Ma parliamo di REGIONI DELL’OVEST dove il FILO-EUROPEISMO DI MANIERA 11 anni fa era stato determinante nell’appoggiare il colpo di stato natofascista.
Ora, uno potrebbe obbiettare: “Ma come! Da un lato perdono uomini a tutto spiano, 10.000 al mese in meno fra gli effettivi ogni mese, dall’altro lasciano andare cinque leve! Anche quel che è rimasto, va bene, ma quel che è rimasto di 5 leve!” Ci sta, come ragionamento. Il comando militare per esempio non è d’accordo (Генштаб выступал категорически против инициативы разрешить выезд мужчинам с 18 до 22 лет), e ci mancherebbe:
https://t.me/rezident_ua/27213
di fronte alla possibilità che il 50% di loro vada a fare la fame altrove, ma vivo.
Ora però mi verrebbe da chiedere ai signori con le mostrine che sono “categoricamente contrari”: signori, dove eravate ad Artemovsk 2023? A Rabotino 2023? A Kursk 2024-5? Ora a Krasnoarmejsk (o Pokrovsk, così la capite meglio) 2025? BUFFONI! Se aveste avuto MINIMAMENTE a cuore le sorti di questo conflitto, avreste tenuto da conto le vostre risorse, avreste incalzato i russi con attacchi fulminei e in profondità infliggendo gravi perdite, facendo prigionieri e tornando subito in retrovie protette non da denti di drago alti mezzo metro, ma tramite bunker e canali sotterranei in cemento armato spesso oltre un metro. Quelli che avete mollato ad AVDEEVKA e che avreste avuto il tempo di costruire venti chilometri più indietro. Facendo fare ai russi venti chilometri ogni sei mesi. Obbligandoli a mobilitare più persone delle quattrocentomila che si arruolano volontariamente ogni anno. Portandoli a fare mosse false e, grazie a qualche centinaio di satelliti tutti puntati sulla linea di fronte, individuando i loro punti critici per contrattacchi mirati, coperti e, soprattutto, in grado di fare male. Catenaccio e contropiede, non calcio alla Sacchi, che non avevate né gli uomini, né i mezzi per farlo. Ipocriti che non siete altro, lo sapete benissimo e ora se perdete sembra quasi colpa di questi giovani. Dopo tre anni.
Certamente, questo comunque aumenta il disfacimento di una linea difensiva ormai molto vicina a mollare il colpo. Zelenskij, la sua cerchia, HANNO ALTRO PER LA TESTA: mantenere il potere, proseguire nel saccheggio delle risorse statali, garantirsi un futuro altrove o, nel caso in cui dovessero rappresentare per padroni d’oltremanica, d’oltreoceano e Vecchio Continente l’unico ago della bilancia disponibile, continuare a perpetuare il proprio potere nelle regioni che resteranno in loro mano. Che non sono il DONBASS, ovviamente, ormai sulla via della liberazione e nemmeno ZAPOROZH’E e CHERSON.
Oggi una specie di lettore di notizie su un nostro specie di telegiornale si è avventurato nella lettura della “nuova” regione dove sono entrati i russi (nuova per lui…): Dniepropre.. Dniepopre.. Dniepropetròvsk! Neanche il povero Villaggio in “Excàlibur” era riuscito a fare meglio. Perdono anche quella… o un pezzo della stessa, chissenefrega… Quel che resta è ancora tanto. E da lì possiamo continuare nel nostro ruolo di testa di ponte contro i russi. Imbottirci di armi (e di soldi nelle nostre tasche), finanziare traffici e attentati terroristici, logorarli sul lungo periodo. Cosa han fatto, del resto, gli USA in Nicaragua. Teoricamente non c’era nessuna forza straniera in guerra. In pratica gli squadroni della morte ti venivano a prendere in casa e ti facevano sparire. Bastardi che hanno bisogno di bastardi locali per fare il lavoro sporco: niente di nuovo sotto il sole. E un ruolo nuovo per il ducetto che ci salva dalla “minaccia russa”.
Forse, tuttavia, non gli basterà dire: “andatevene via”… forse, non se la caverà così questa volta.
Aggiornamenti a seguire domani.
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25/08 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE EST
I russi guadagnano terreno a VOLČANSK, dopo mesi di stallo (cartina qui):
https://t.me/divgen/72029?single
A KUPJANSK si stringe il cerchio intorno a una città sempre più assediata (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2878
e traslazione della stessa su mappa satellitare (con strade isolati eccetera) qui:
https://t.me/divgen/72016?single
Come mostra bene la mappa satellitare, tutto si sta svolgendo essenzialmente sulla riva sinistra del fiume OSKOL. La preoccupazione maggiore per i natofascisti, a questo punto, dovrebbe essere l’intera area a est che, qualora Kupjansk dovesse cadere, complice il fiume OSKOL che farebbe sbarramento naturale sulla verticale nord-sud, si ritroverebbe imprigionata in una delle più grandi sacche dall’inizio di questo conflitto.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI A POCO PIÙ DI OTTO CHILOMETRI DA EST! ENTRANO E SI INSEDIANO NELLA PARTE EST DEL PAESINO DI ZAREČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2879
per poi arrivare a fine giornata a liberarne la metà:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58323
Per inciso, da mercenari colombiani a cui è stata affidata questa parte di linea di difesa natofascista.
Dovesse cadere del tutto, i russi si troverebbero a metà strada una linea fortificata (ben segnalata su questa cartina)
https://t.me/divgen/72018?single
e qualche fortificazione a corredo tutt’altro che irresistibili… staremo a vedere. Intanto, sempre più voci confermano che l’intera foresta poco più a est e sulla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC sia stata liberata:
https://t.me/condottieros/12770
E NELL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK...
I russi liberano ZAPOROŽSKOE! Ebbene si, così si chiama un paesino subito all’ingresso (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2877
Interessante perché si trova sul limitare di tre regioni: quella che gli dà il nome, quella dove risiede e la DNR da cui sono partiti i russi (altra cartina qui):
https://t.me/voenkorKotenok/66982
E interessante anche, soprattutto, per motivi tattico strategici: non tanto per il paesino in sé, ma per il senso che sta prendendo l’avanzata russa in questo settore. Guardiamo questa cartina che mostra anche le fortificazioni:
https://t.me/divgen/72004?single
Muovendosi verso ovest, i russi AGGIRANO SIA LE FORTIFICAZIONI A NORD, CHE QUELLE A SUD. Chiudere l’area a sud nell’ennesima sacca, aggirare le fortificazioni anche da nord e martellare da nord e da sud, sono solo alcune opzioni fra le tante.
Nel dubbio, o nell’imbarazzo della scelta, i russi hanno appena liberato VORONOE subito più a nord (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/98477
creando i presupposti per l’ennesima sacca.
Più a nord, i russi liberano altri due isolati di UDAČNOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/58310
Terminati i quali, i russi potrebbero entrare a DNEPROPETROVSK passando dalla via principale di accesso.
Aggiornamenti a seguire domani.
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24/08 ore 23:50 aggiornamento
DENTRO DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO FILIJA, paesino già nell’oblast’ di Dnepropetrovsk, importante perché a sud est di NOVOPAVLOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2874
per la quale ormai si cominciano a configurare gli estremi dell’ennesima sacca (cartina qui).
https://t.me/Tatarinov_Rus/58233
Come è possibile notare da questa cartina (Novopavlovka in alto a sinistra)
https://t.me/z_arhiv/32251?single
la stessa è protetta da una cinta di fortificazioni in realtà tirate su un po’ in fretta e furia. Vedremo ben presto quanto tale difesa si dimostrerà efficace.
FRA KRASNOARMEJSK E KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO L’AREA A OVEST DI RUSIN JAR
https://t.me/Tatarinov_Rus/58234
posizione qui
https://divgen.ru/48.45682/37.47136/14
e qui
48.45682/37.47136
creando così i presupposti sia per avanzare verso nord, che per intervenire
- sia verso ovest (battaglia di Krasnoarmejsk)
laddove già SHACHOVO è attaccato da ogni dove:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58225
- che verso est (battaglia di Konstantinovka)
dove dopo la liberazione di KLEBAN BYK i russi cercheranno di avanzare
https://t.me/Tatarinov_Rus/58223
e rompere quello che ancora resta un intricatissimo sistema di fortificazioni a sud di Konstantinovka (schema qui):
https://t.me/opor_2014/18516
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI SI AVVICINANO DA NORD-EST GUADAGNANDO POSIZIONI IMPORTANTI A TORSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2875
Ma non solo, a fine giornata divgen si decideva ad aggiornare la cartina sulla foresta sopra SEVERSK, confermandone la parziale liberazione (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2876
Nel corso della giornata giungevano altre voci che confermavano l’avanzata russa fino al lago DONGENKOE (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58236
e posizione qui
https://divgen.ru/48.95514/38.07303/14
e qui
48.95514/38.07303
L’intera area a est a questo punto sarebbe libera o, qualora i natofascisti non fossero riusciti a fuggire, chiusa in una sacca.
Aggiornamenti a seguire domani.
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23/08 ore 16:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
Più che altro, VERSO SVJATOGORSK: i russi avanzano ulteriormente da nord-est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2869
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
CHIUSA FINALMENTE LA SACCA DI KLEBAN-BYK CON LA LIBERAZIONE DELLA CITTÀ OMONIMA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2870
Tutti gli uomini e mezzi fino a poco fa dislocati sul perimetro della sacca non occupato dall’acqua, ora si dirigeranno verso nord (KONSTANTINOVKA) o altri fronti. Dove i rapporti di forza cambieranno ulteriormente, drammaticamente, a sfavore dei natofascisti.
VERSO KRAMATORSK
La mattinata con avanzamenti a sud-ovest di KONSTANTINOVKA verso nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2866
Ancora lontani da Kramatorsk, ma intanto aggirano KONSTANTINOVKA da ovest, creando una sacca. L’ennesima, con essa dentro.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
IL BLOCCO KRASNOARMEJSK-DIMITROV È SEMPRE PIÙ CHIUSO DA NORD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2868
Si riconfigura la linea di fronte a Krasnoarmejsk su contorni più netti.
OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK
Qui i russi, avanzando da est, si dirigono verso POKROVSKOE, villaggio dopo villaggio (VORONOE in questo caso, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2867
Anche qui, ennesima sacca a sud.
Aggiornamenti a seguire domani.
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22/08 ore 23:50 aggiornamento
VERSO SUMY
L’aver distratto le unità migliori da pressoché tutti i fronti per cercare di tamponare la falla di KRASNOARMEJSK ha riattivato l’avanzata russa un po’ dappertutto. A partire dalla linea di fronte sopra SUMY. Una prima cartina qui
https://divgen.ru/event/2858
e un ultimo avanzamento di oggi registrato in questa seconda cartina
https://divgen.ru/event/2865
Nel complesso, dopo mesi praticamente di fermo, questa ripartenza in concomitanza con un indebolimento delle postazioni difensive per i motivi suddetti, non è casuale.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI KATERINOVKA SOTTO IL LAGO ARTIFICIALE DI KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2862
la cui sacca ormai è ridotta a pochi chilometri quadrati in tutto.
NELLA STESSA KONSTANTINOVKA, UN’ALTRA STRADA (la Tiblisskaja) LIBERATA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58194
Più a nord, sopra CHASOV JAR, i russi avanzano di un chilometro e mezzo verso ovest:
https://t.me/creamy_caprice/9851
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI LIBERANO VLADIMIROVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2861
e puntano dritti a SHACHOVO da sud, oltre che da est e da ovest.
ENTRANO INFINE A SHACHOVO DA OVEST E BLOCCANO SOPRA SOFIEVKA
https://t.me/beard_tim/26863
SOPRA KRASNOARMEJSK, INCREMENTANO LA LORO STRETTA SU RODINSKOE (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/41220
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO ULTERIORMENTE A UDACHNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2862
ponendo le basi per entrare nell’oblast’ di Dnepropetrovsk dalla via principale. Anche per i canali natofascisti ormai mancano poche vie alla sua completa liberazione (loro cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58197
Tornano ad avanzare anche sopra KOTLINO:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58171
Guadagnano ulteriori posizioni anche a sud, portandosi proprio al limite di confine amministrativo (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2864
Questo, mentre i natofascisti per portare a casa un po’ di pollici in su mediatici entrano a piccoli gruppi in aree non direttamente presidiate dai russi, si fanno due selfie con la bandiera e scappano indietro subito cercando di non esser scoperti:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58170
Aggiornamenti a seguire domani.
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22/08 ore 19:50 aggiornamento
LO STRANO CASO DI DUE GASDOTTI ESPLOSI OTTANTA METRI SOTT’ACQUA E DEL SUO EPILOGO “ROMAGNOLO”...
In principio erano due gasdotti, Nord Stream 1 e Nord Stream 2, che dalla Russia portavano gas a basso costo alla Germania passando sulla lingua di mare che costeggia Finlandia e Svezia a nord e Polonia a sud.
Dal 26 settembre 2022 non sono più: meglio, tre su quattro condotte sono esplose e l’unica condotta salva appartiene al “Nord Stream 2”, ovvero non è ancora stata collaudata e omologata per la messa in funzione. Passo che spetta al governo tedesco, lo ricordiamo.
https://www.currenttime.tv/a/versii-nemetskoy-prokuratury-podryve-severnogo-potoka-ukrainskih-dayverov/33078975.html
I russi puntarono subito l’indice sul Mi-6, in particolare:
https://absatz.media/news/131157-politolog-germaniya-vystavit-ukrainu-kozlom-otpusheniya-radi-skrytiya-ispolnitelej-terakta-na-severnyh-potokah
utilizzando argomenti che sarebbero stati sviluppati in seguito, ma puntando l’indice oltreoceano.
L’8 febbraio 2023, infatti, il giornalista pluripremiato a livello mondiale Seymour Hersh, uscì con un pezzo sconvolgente: non tanto per le tesi, che arieggiavano nell’aria, insieme alla puzza di metano, già dal 27 settembre, quanto per la provenienza autorale delle stesse, assolutamente non tacciabile di “terrapiattismo-rossobrunismo-complottismo”:
“How America Took Out The Nord Stream Pipeline. The New York Times called it a “mystery,” but the United States executed a covert sea operation that was kept secret—until now”
https://seymourhersh.substack.com/p/how-america-took-out-the-nord-stream
Testo integrale qui:
https://upgr.bv-opfer-ns-militaerjustiz.de/uploads/Dateien/PB2023/Hersh20230208-How-America-Took-Out-The-Nord-Stream-Pipeline.pdf
5 giorni dopo soltanto, usciva la traduzione completa a opera dei compagni di Antidiplomatico:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-sabotaggio_nord_stream_traduzione_integrale_dellarticolo_di_seymour_hersh/47428_48746/
Lo Hersh muoveva accuse precise di colpevolezza agli Stati Uniti, ricostruendo il contesto in cui tale crimine si colloca (due gasdotti scomodi), il movente (una situazione estremamente vantaggiosa non solo per i russi, ma anche per gli europei soci quasi alla pari), le fasi di preparazione del crimine (individuazione del sito nel punto più facilmente accessibile per la collocazione delle cariche di C4), il modus operandi degli esecutori materiali (le “Scarpe nere”, o “Black Shoes”, squadre speciali dei Navy SEAL con sede operativa a Panama specializzate in lavoretti come quello svolto), l’operazione di copertura per poter agire indisturbati tenendo al contempo occupate le sonde radar russe (manovre navali NATO nell’area), gli inconvenienti (Biden e la sua voglia, sostanzialmente, di esser lui a “premere il bottone”, da cui la necessità operativa di azionare tramite boa sonar (orig. “sonar buoy”) sganciata da un aereo di ricognizione e da lì far partire la detonazione delle bombe già posate e innescate), d-day e reazioni compiaciute delle più alte sfere a stelle e strisce.
Un lavoro metodico e difficilmente confutabile, se non che Hersh si era inventato tutto e le sue fonti (“sources”) erano frutto del suo lucido delirio. C’è chi l’ha detto, peraltro, senza spiegare come mai un giornalista tacciabile di tutto fuorché di esser filo-putiniano si sia messo in gioco, faccia e carriera di una vita comprese, per esternare al mondo il proprio “delirio”.
Ma l’arma migliore, come sempre, è stata il silenzio. Tonnellate di silenzio, colate di silenzio, abbinate a rumore di altro genere e al massimo volume, hanno generato il NULLA su cui sotterrare il ben più vergognoso, impotente silenzio di una dirigenza politica europea, anzi tutto, e teutonica, nella fattispecie.
Un anno e mezzo di silenzio. Poi ieri, l’epilogo a dir poco grottesco: l’agguato all’alba con cui i carabinieri hanno fermato su MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE PROVENIENTE DALLA GERMANIA, in pantofole e canotta, SERGEJ KUZNECOV, cittadino ucraino, 49 anni, il quale “viaggiava in auto e con il passaporto in regola, senza timore di essere fermato”
https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/sabotaggio-gasdotti-nord-stream-arresto-s6qjeqyp
proveniendo peraltro da Varsavia dove viveva regolarmente senza che nessuno gli bussasse neppure alla porta:
https://www.currenttime.tv/a/versii-nemetskoy-prokuratury-podryve-severnogo-potoka-ukrainskih-dayverov/33078975.html
Fermo convalidato oggi dal Tribunale di Bologna:
https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/attentato-nord-stream-ucraino-udienza-convalida-qa9wbaag
Il buon Kuznecov oggi si dichiara “estraneo ai fatti” e rifiuta, in virtù di un alibi di ferro che esibirà a tempo debito, l’estradizione in Germania. Tra l’altro la Procura di Genova vorrebbe sentirlo in merito a un attacco a una petroliera al porto di Savona... le probabilità che resti qui ancora un po’ aumentano.
Il buon Kuznecov che ha almeno un’altra identità ucraina, abbinata al suo secondo passaporto, e che risulta in forza ai servizi segreti SBU ufficialmente fino al 2015, salvo poi rientrarvi dal 2022 (fonte Der Spiegel citato dalla RIA)...
https://ria.ru/20250822/ukrainets-2037040214.html
E di cosa lo accusa, la procura tedesca? Ma naturalmente del patatràc del 2022! In altre parole, il buon Kuznecov è accusato di aver fatto saltare i due gasdotti insieme ad altri suoi degni compari.
QUI PERÒ ACCADE QUALCOSA DI MOLTO STRANO. IN QUESTO ARTICOLO DATATO QUINDICI AGOSTO si parla della Süddeutsche Zeitung e del Die Zeit che già MENZIONAVANO I MANDATI DI ARRESTO EMESSI DALLA PROCURA TEDESCA, CHE RIGUARDAVANO “TRE ISTRUTTORI SUB UCRAINI” DI CUI UNO RESIDENTE A VARSAVIA! DI NOME VLADIMIR...
https://www.currenttime.tv/a/versii-nemetskoy-prokuratury-podryve-severnogo-potoka-ukrainskih-dayverov/33078975.html
ADDIRITTURA I MANDATI D’ARRESTO ERANO STATI EMESSI A GIUGNO, IL BUON VLADIMIR ERA “SCOMPARSO” DA VARSAVIA, NON PRIMA DI AVER FATTO SAPERE DI NON CENTRARE NULLA!
По данным журналистов, среди подозреваемых трое украинских инструкторов по дайвингу. Но арестовать пока хотят лишь одного из них. Сообщается его имя – Владимир. По данным СМИ, в последнее время он жил недалеко от Варшавы. Немецкие прокуроры попросили польские власти арестовать украинца еще в июне, но этого так и не произошло. Подозреваемый скрылся. Сам он заявил журналистам, что к взрывам не причастен.
Come Sergej, verrebbe da dire. Sempre che Sergej non sia il nome sul primo passaporto e Vladimir il secondo...
Ora però mi viene da dire una cosa, ma così, a buon senso: sia che sei Vladimir, sia che non lo sei e ti chiami per davvero Sergej, ma sei dentro a determinate logiche comunque visto il gesto delle VSU fatto oggi davanti al tribunale di Bologna, ed è impossibile che da giugno nessuno non ti abbia quantomeno avvisato di quanto sta succedendo... TU CON TUTTO IL CASINO CHE STA SUCCEDENDO PRENDI DA VARSAVIA E LASCI TRACCE OVUNQUE DEL TUO PASSAGGIO SINO ALLA REGISTRAZIONE DI TE E PROLE A UNA STRUTTURA ALBERGHIERA ROMAGNOLA??? Chi pensi di essere? Il Capo dei capi? O un funzionario libico in libera uscita per l’Europa? Pensi che accompagneranno anche te a Kiev su un treno di Stato? Oppure effettivamente sei un pezzo grosso (con la paga del soldato non vai in vacanza nemmeno in piscina comunale) ma non c’entri nulla per davvero con QUEL caso in questione? PRIMO FATTO STRANO.
SECONDO FATTO STRANO. LA VERSIONE SU CUI LA PROCURA TEDESCA HA FORMULATO I PROPRI CAPI D’IMPUTAZIONE È VECCHIA DI OLTRE DUE ANNI!
L’ATTO TERRORISTICO SAREBBE STATO COMPIUTO, SECONDO QUANTO DIFFUSO DALLA STAMPA TEDESCA (DIE ZEIT) E A STELLE STRISCE (NYT) già nella PRIMA metà di marzo MARZO 2023 (in uno scatto d’orgoglio dopo essere stati messi con le spalle al muro da Hersh?),
https://www.kommersant.ru/doc/5864523
DA UN COMMANDO UCRAINO DI SEI PERSONE: CAPITANO, DUE SUB, DUE ASSISTENTI SUB, UNA DOTTORESSA (Утверждается, что в группу входили шесть человек — капитан, два водолаза, два помощника водолазов и женщина-врач).
https://news.ru/europe/diversiya-na-severnyh-potokah-kakie-novye-uliki-nashli-na-yahte-andromeda
Ora Andromeda è una barca di QUINDICI METRI del tipo BAVARIA CRUISER 50 (una foto qui)
https://images.news.ru/photo/981d4a90-c731-11ed-bbbf-02420a0000c9_930.jpg
E già gli stessi tedeschi ALLORA esprimevano BEN PIÙ DI UNA PERPLESSITÀ
https://www.zdfheute.de/politik/nord-stream-andromeda-segeljacht-anschlag-sabotage-ukraine-krieg-102.html
“Logistik”: COME SAREBBE STATO POSSIBILE PER SOLE SEI PERSONE PORTARE CENTINAIA DI CHILI DI ESPLOSIVO SU QUEL TRABICCOLO E FAR SALTARE TRE GASDOTTI SU QUATTRO PER ARIA? SERVIVANO MEZZI PIÙ GRANDI!
AGGIUNGO, SENZA DARE NELL’OCCHIO IN UNA DELLE AREE PIÙ SORVEGLIATE DEL GLOBO?
“Sprengstoff”: ESPLOSIVI. Ogni gasdotto ha richiesto 500 kg di equivalente di TNT (je Explosion rund 500 Kilogramm TNT-Äquivalent nötig). Ora... chi lo ha dato l’equivalente di MILLECINQUECENTO CHILI DI TRITOLO alla nostra comitiva di buontemponi??? IL DARKNET? Mmmm... se ne trova si, ma in quantità decisamente minori (Im Darknet findet er zwar Angebote für kleinere Mengen). Amazon? Secondamano? Catalogo Postalmarket? E sempre lo stesso esperto conclude... SENZA L’INTERVENTO DI “ATTORI STATALI” (staatlichen Akteuren).
Ma vi è di più, l’articolo tedesco si sofferma sulla “reperibilità” di tali esplosivi, ma poi resta il problema dello stoccaggio (tutti sanno che i quindici metri al giorno d’oggi hanno un posto dove conservare in sicurezza l’equivalente di una tonnellata e mezza di tritolo, anche il vano portaoggetti della pandina ormai è attrezzato per quello)... e, non da ultimo, quello dello STIVAGGIO AL PORTO DI PARTENZA: “piano... piano... così... ancora un po’...” “cosa dichiara?” “un pianoforte a coda”. “prego, passi pure”.
“Tauchgang”: TECNICA DI IMMERSIONE. Qui la ZDF ha intervistato un altro esperto, che ha detto che in quelle acque oltre al moto ondoso basso ci vuole per quel lavoro “un'ora e mezza per lavorare a quella profondità: tre minuti per immergersi sul fondo, mezz'ora per lavorare in profondità e un'ora per riemergere lentamente. Successivamente, da tre a quattro ore come tempo di decompressione.” ( für Arbeiten in dieser Tiefe eineinhalb Stunden einplanen würde: Drei Minuten, um auf den Grund zu tauchen, eine halbe Stunde für die Arbeiten in der Tiefe und eine Stunde, um langsam wieder aufzutauchen. Anschließend drei bis vier Stunden als Regenerationszeit.)
Ma vi è di più, A PROPOSITO DI TECNICA DI IMMERSIONE: per fare quel lavoro occorrono, SOLO PER TOCCARE IL FONDO, 30 LITRI DI MISCELA DI GAS SPECIALE E DECINE DI CONTENITORI A BORDO... E IN UN QUINDICI METRI NON C’È SEMPLICEMENTE POSTO DOVE METTERLI! (только на спуск к газопроводам водолазу потребовалось бы не менее 30 л специальной газовой смеси – это десятки баллонов, для которых на борту 15-метровой яхты просто нет места)
https://www.kommersant.ru/doc/5864523
QUESTO, OLTRE A MUTE SPECIALI IN DOTAZIONE NON A CIVILI (ibidem).
QUESTO, OLTRE AL FATTO CHE NON BASTA ESSERE UN OTTIMO SUBACQUEO, MA OTTIMO SUBACQUEO CON UN’OTTIMA ESPERIENZA E COMPETENZA IN MATERIA NON DI FOCHE, NON DI GALEONI SOMMERSI, MA DI ESPLOSIVI.
TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO, OLTRE DUE ANNI FA.
SEMPRE RIPRENDENDO L’ARTICOLO DEL 15 AGOSTO, qualcuno ancora obbiettava: “Il Nord Stream ha tubi di acciaio spessi circa quattro centimetri, oltre a una copertura in cemento di 10-15 centimetri. Calcolare a quantità di esplosivo è molto difficile se non conosci i parametri specifici dell'acciaio. Le voragini create dall'esplosione erano da tre a cinque metri. Cioè, hanno usato un'enorme quantità di esplosivo. Non è possibile trasportare diverse centinaia di chilogrammi o anche diverse tonnellate di esplosivo su un piccolo yacht di quindici metri. Non c'è una gru per sollevare tutto, non c'è posto dove installare attrezzature per subacquei e camere di decompressione”
https://www.currenttime.tv/a/versii-nemetskoy-prokuratury-podryve-severnogo-potoka-ukrainskih-dayverov/33078975.html
Aggiungeva subito dopo che sul posto sono arrivate subito dopo tre navi russe, più le immagini satellitari, che mostrano ancora a poca distanza navi da guerra fare esercitazioni, tra l’altro di sub... e nessuno yacht. Per cui si esibisce un transponder recuperato a sei mesi di distanza (immacolato da allora, ovviamente...), un ponte della barca su cui, sempre a sei mesi di distanza, avrebbero trovato “tracce di polvere da sparo” (e non d’asparago), e un atto di noleggio della barca per un mese in quel periodo.
OGGI, L’ARRESTO CONCLUSIVO... SEGUENDO QUESTA PISTA! QUELLA DELLO YACHT!
Molto strano come caso... nevvero? Qualcuno va oltre e giunge anche a una conclusione di questo tipo:
- GLI USA INTENDONO RIAPRIRE I NORD-STREAM
- GIÀ COSTRINGENDO I VASSALLI TEDESCHI A OMOLOGARE L’UNICO TRONCONE RIMASTO INTATTO
- RIAPRIRLI ACQUISENDONE LA PROPRIETÀ: LORO COMPRANO DAI RUSSI E RIVENDONO AGLI EUROPEI, I QUALI COSÌ LO PRENDONO IN QUEL POSTO DUE VOLTE; LA PRIMA, PERCHÉ COMPRANO LO STESSO GAS RUSSO DI PRIMA, LA SECONDA, PERCHÉ LO PAGANO IL DOPPIO AD ANDAR BENE
- OCCORRE CHE BERLINO SALVI LA FACCIA DI FRONTE AL SUO POPOLO CHE DIRE CHE È INCAZZATO È DIR POCO
- ABBIAMO IL COLPEVOLE:
https://absatz.media/news/131157-politolog-germaniya-vystavit-ukrainu-kozlom-otpusheniya-radi-skrytiya-ispolnitelej-terakta-na-severnyh-potokah
(da qui in avanti chiedo venia ma il grottesco che seguirà è forse ancor meno grottesco della realtà che ci dovremmo bere)
SI È RECATO SINO AL LUOGO DELL’ESPLOSIONE CON UNO YACHT IL CUI CAPITANO, PER FAR COLPO SULLA DOTTORESSA, HA STAPPATO UNA BOTTIGLIA DI PROSECCO IL CUI TAPPO NELL’URTO CON I GASDOTTI LI HA FATTI ESPLODERE A CATENA
- LO ABBIAMO APPENA RINTRACCIATO IN ROMAGNA DOVE STAVA STAPPANDO UN’ALTRA BOTTIGLIA DELLA STESSA ANNATA PUNTANDOLA CONTRO UNA PIADINERIA, ARRESTATO E SALVATO IL MONDO
- COSÌ È DECISO, L’UDIENZA È TOLTA, SIGLA E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI.
E i tedeschi si dovrebbero bere tutto questo? Noi, ci dovremmo bere tutto questo? Ma beviamo anche di peggio... poi, con questo caldo, basta che sia con un po’ di ghiaccio, un po’ di bollicine, e va bene tutto...
Aggiornamenti a seguire a fra poco con le notizie dal fronte (oggi turno doppio).
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21/08 ore 23:50 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Completamente vanificato il contrattacco natofascista, i russi riprendono le posizioni temporaneamente cedute,
https://t.me/voenkorKotenok/66901
continuano ad avanzare e raggiungono la strada che collega KRASNOARMEJSK a KRAMATORSK via DOBROPOL’E (cartina qui):
https://t.me/creamy_caprice/9845
A fine giornata, i russi ENTRAVANO A NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58147
e posizione qui
https://divgen.ru/48.24983/37.22348/14
e qui
48.24983/37.22348
Dovessero riuscire a consolidare questa importante posizione, il prossimo passo sarebbe tagliare in due il blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV, praticamente a metà. Già ora martellano le posizioni più arretrate a suon di FAB:
https://t.me/RVvoenkor/98234
Come lamenta il canale ucraino Legitimnyj
https://t.me/legitimniy/20701
questa mossa, ovvero aver dispiegato i migliori rimasti a tenere un’area già gravemente compromessa, non solo ha restituito risultati modesti (дал минимальные результаты) a prezzo di enormi perdite di uomini e mezzi (потрачено слишком много ресурсов), ma HA INDEBOLITO GLI ALTRI FRONTI DA CUI TALI RISORSE SON STATE DISTRATTE (Переброшенные с других участков фронта резервы ВСУ, создали дефицит живой силы в тех местах). E ora i russi avanzano nuovamente.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
Divgen non conferma la chiusura della sacca a est di Konstantinovka ma la sua riduzione si (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2857
con la liberazione di ALEKSANDRO-SHUL’TINO (Александро - Шультино):
https://t.me/russkiypatriot0/23557
mentre altre fonti confermano che da lì i soldati natofascisti sono sloggiati (e come mostra la cartina per motivi ben comprensibili):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58148
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi guadagnano ULTERIORE TERRENO A OVEST DI TORSKOE (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58149
LIBERANDO LA PARTE SUD DI ZARECHNOE.
Aggiornamenti a seguire domani.
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20/08 ore 22:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
DOPO ESSERE AVANZATI IERI FINO AI SUOI PARAGGI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2853
i russi oggi LIBERANO NOVOGEORGIEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2855
e foto commemorativa qui:
https://t.me/divgen/71842
- avanzando di SEI CHILOMETRI
https://t.me/creamy_caprice/9833
- creando l’ennesima sacca a nord,
- entrando anche qui nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK,
- ripianando la linea di fronte lungo l’intero tratto lungo il confine dell’oblast’
- ponendo i presupposti per affondare il colpo nell’oblast’, ovvero attaccare POKROVSKOE (posizione qui
https://divgen.ru/47.98808/36.22467/9
e qui)
47.98808/36.22467
in particolar modo dopo la liberazione di ISKRA.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Confermate anche da divgen oggi le notizie date ieri da altri canali, ovvero che nel mirino russo abbiamo
- VLADIMIROVKA
- SHACHOVO
- SOFIEVKA
(cartine aggiornate da divgen qui
https://divgen.ru/event/2854
e qui)
https://divgen.ru/event/2856
e cartina probabilmente più aggiornata qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58056
Inoltre, nell’area del contrattacco natofascista, i russi riescono non solo a rintuzzare gli attacchi ma ad avanzare di altri due chilometri e mezzo:
https://t.me/creamy_caprice/9838
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I RUSSI AVANZANO DA PIÙ DIREZIONI (schema d’attacco qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58086
Soprattutto, questa cartina mostra a est la liquidazione dell’ennesima sacca (ingrandimento qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58055
e conseguente fuga dei soldati natofascisti verso KONSTANTINOVKA, dove però i russi, coperti dal fuoco di artiglieria piazzato sull’altura retrostante, avanzano guadagnando isolati ogni giorno:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58054
VERSO KRASNYJ LIMAN
Stasera è il buon Petrenko ad ammettere gli avanzamenti russi sopra TORSKOE (cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9254?single
MA, SOPRATTUTTO, DIECI CHILOMETRI QUADRI DI FORESTA DI KREMENNAJA (cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9256?single
A FINE GIORNATA ALTRI CANALI UCRAINI AMMETTEVANO LA RITIRATA DALL’INTERO PARCO NAZIONALE (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58088
confermato alle otto di sera già dal buon Tatarinov:
https://t.me/Tatarinov_Rus/58085
Aggiornamenti a seguire domani.
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19/08 ore 23:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI GUADAGNANO LE ULTIME POSIZIONI RIMASTE A SUD-EST DI DONECK, letteralmente chilometro dopo chilometro (ultimo avanzamento qui):
https://divgen.ru/event/2853
Come nota il buon Petrenko, i russi starebbero puntando a USPENOVKA (Успеновка),
posizione qui
https://divgen.ru/47.7781/36.42242/10
e qui
47.7781/36.42242
per poi puntare a GULJAJPOLE da NORD-EST, EST e SUD-EST (movimento possibile su sua cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9240?single
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi entrano a SVACHOVO da ovest e a VLADIMIROVKA, il paesino immediatamente più a sud, da sud-est e sud-ovest (cartina q ui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/58024
Mossa che rientra nella logica di cui si discuteva ieri sera, ovvero liberare quello snodo importantissimo dal punto di vista logistico per la prosecuzione delle operazioni in quel che resta di DNR occupata dai natofascisti. Terremo monitorata la situazione, ma a stanotte tutti questi movimenti sono confermati:
https://t.me/beard_tim/26798
Per inciso, questa area era stata affidata agli AZOV, ai tagliagole di regime, che da MARIUPOL’ 2022 in avanti prendono mazzate, tornano in naftalina a ricostituirsi, rientrano in battaglia nelle grandi occasioni... e ripigliano mazzate (prime scornate filmate e han già fatto il giro della rete):
https://t.me/frontbird/25044
Destino che stanno subendo anche gli altri “rinforzi” inviati in fretta e furia (altro filmato qui):
https://t.me/RVvoenkor/98058
Confermati intanto i combattimenti intorno a SOFIEVKA (il paese subito a nord, cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26784
che, qualora cadesse, creerebbe nell’area sottostante l’ennesima sacca.
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
I russi entrano in città da est e da sud-est (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26786
guadagnando qualche isolato rispetto a ieri e consolidando le proprie posizioni. Altra cartina qui:
https://t.me/motopatriot78/41100
che conferma quanto affermato ormai da ieri.
BATTAGLIA DI KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO LA STAZIONE DI ZAOSKOL’E (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26800
posta a est del fiume Oskol’
posizione qui
https://divgen.ru/49.7085/37.6374/15
e qui
49.7085/37.6374/
A essere circondata e man mano liberata è ora l’intera area nord della città, ma non solo: le strade che portano all’intera area a est sono tagliate. E questo rende sempre più difficile la tenuta.
17.500 DISERZIONI IN UN MESE E MEZZO
17.544, per la precisione, i CASI DENUNCIATI come diserzione. Oltre 125 mila da inizio anno, la metà delle cifre assolute da inizio conflitto, e sempre e solo quelli denunciati:
https://t.me/Office_troll/4470
Di questi, solo l’1,8% è trovato e risbattuto in prima linea. Con questi numeri, e con questi altri numeri (oggi ennesimo scambio salme, 19 russe contro 1000 ucraine)
https://tass.ru/armiya-i-opk/24820711
le diserzioni non possono che aumentare.
O forse, più che i numeri (alla fine poco conta se abbia ragione una tv indiana a contare otto volte “thank you” pronunciate al suo padrone dalla marionetta Zelenskij
https://www.youtube.com/watch?v=iyAvEbqpjIg
piuttosto che il WP e il suo conteggio di undici volte “thank you” in 4 minuti e mezzo)
https://www.facebook.com/reel/752295654434808
è proprio lo schifo di dover morire proprio per questa gentaglia, laida, opportunista, ruffiana e pronta ad arraffare qualsiasi briciola cada dal tavolo padronale, a far scattare la leva della diserzione. E non solo quella.
Aggiornamenti a seguire domani.
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18/08 ore 20:45 aggiornamento
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
La battaglia è ufficialmente iniziata, coi russi che entrano nelle prime case da est e, giusto per non perdere il ritmo, chiudono una sacca poco più a sud di oltre 15 chilometri quadrati (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2852
Poco più a nord, i russi avanzano a ovest di CHASOV JAR e chiudono sia verso sud-ovest ovvero verso KONSTANTINOVKA, ma si avvicinano anche a DRUZHKOVKA, minacciata ora sia da ovest che da est: posizione qui
https://divgen.ru/48.62837/37.5087/10
e qui
48.62837/37.5087
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Mentre i natofascisti sono impegnati a tamponare a nord-est, i russi ne approfittano e ripuliscono l’intera area a sud di Krasnoarmejsk (parte a sud-ovest, nella fattispecie)
https://t.me/Tatarinov_Rus/58003
A nord-est, mentre i natofascisti cercano di tamponare il lato ovest del cuneo, i russi attaccano SOFIEVKA-SHACHOVO da sud-est, e avanzano fino a raggiungere i confini di entrambi:
https://t.me/beard_tim/26774
In sostanza, oggi sono riusciti a compiere la traiettoria della freccia a destra, quella che curva a nord-ovest in senso antiorario di quest’altra cartina:
https://t.me/beard_tim/26763
partendo da una situazione come questa:
https://t.me/motopatriot78/41060
Il motivo è presto detto. Qui c’è SHACHOVO:
https://divgen.ru/48.46541/37.34905/12
et
48.46541, 37.34905
I loro compagni attualmente a nord-ovest ridurrebbero di un quarto il percorso per ricevere cambi e rinforzi. Mossa che farebbe venire i sorci verdi ai natofascisti attualmente impegnati nell’area in misura assai maggiore all’attuale.
POPOLAZIONE DIMEZZATA, SBIRRI QUINTUPLICATI, FIGLI DEI DEPUTATI TUTTI IN U-CCIDENTE, NEL NEOFEUDALESIMO TARGATO KIEV
2014 – Col “cattivo” Janukovich: 26.000 poliziotti su 42 milioni di cittadini ucraini liberi;
2025 – Col santino dell’Europa in tasca (solo quello...) e la NATO nel quore: 140.000 poliziotti su 20 milioni di cittadini ucraini
https://t.me/Tatarinov_Rus/57985
ridotti a servi della gleba,
rastrellati dagli sbirri di cui sopra (più qualche centinaio di migliaio di Te-Tse-Ka) all’occorrenza tre contro uno più due a controllare in giro che il tutto avvenga nel modo più sicuro (per loro) possibile (altro schema, qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/57988
costretti a vivere chiusi in casa e con sempre meno soldi.
Tutto questo, mentre i rampolli dei deputati della Rada, quella che vota il prolungamento della mobilitazione generale e altre simpatiche leggi all’unanimità, SONO TUTTI IN U-CCIDENTE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/57987
Non ce n’è uno rimasto impavidamente a scaldare una sedia, men che meno a guidare dalle retrovie con trombetta, stendardo, e “avanti Bandera” gli altri coetanei, “stretti a coorte e pronti alla morte” ma, soprattutto, col sorriso a trentasei denti (“la vostra soddisfazione è il nostro miglior premio”..).
E non ce n’è uno rimasto a “tenere impavidamente la posizione” nelle discoteche e nei locali delle “notti proibite di Kiev” (ogni riferimento al mirabile esempio di letteratura qui riproposto, e tutto “nostro” come concezione della manipolazione, meglio stravolgimento, del privilegio aristocratico-borghese di mandare gli altri a crepare mentre fiumi di grivne (o dollari) scorrono patriotticamente dall’alto al basso, è puramente voluto)
https://www.repubblica.it/esteri/2022/07/25/news/ucraina_feste_giovani_guerra-359049818/
Proprio zero. Eppure, il nostro intrepido giornalismo “schiena dritta” avrebbe una risposta anche per questo spettacolo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/57321
per esempio, la causa si propugna con dedizione e spirito di abnegazione diffondendo il verbo all’estero, meglio ancora nel corso di uno “yacht-tour” in Italia, a convincere i più “recalcitranti”, i meno “europeisti”, le pecore nere di Bruxelles.
Del resto, a ciascuno la sua parte di questo duro lavoro: a chi le costole rotte e la milza spappolata a calci prima di doverosamente versare il proprio sangue per la patria e a chi, altrettanto doverosamente, le bollicine. E ai fattori, ovvero a chi resta a tenere a bada i recalcitranti mentre i signori sono eroicamente “in missione” all’estero, un nuovo mercedes da 61.000 euro:
https://t.me/ukraina_novosti/98091
coi soldi della colletta per le armi, ovviamente.
Cronache di ordinario neofeudalesimo di fine estate.
Aggiornamenti a seguire domani.
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17/08 ore 23:50 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Le ingenti (e ultime) riserve messe in campo dai natofascisti riescono momentaneamente e PARZIALMENTE (solo a nord e neanche dappertutto
https://t.me/russkiypatriot0/23476
nella maggior parte dei casi a far tornare “terra di nessuno” una piccola parte dei territori persi
https://t.me/condottieros/12651
ad arginare l’avanzata russa a nord-est (cartina di divgen che aggiusta la linea di fronte come segue):
https://divgen.ru/event/2847
Peccato che ogni giorno le perdite in questa battaglia sono DOPPIE rispetto a quelle degli altri fronti (laddove nella sola Krasnoarmejsk i russi infliggono circa un terzo delle perdite totali, ultimi sette giorni qui):
17/08 – 420 (/1385) https://t.me/divgen/71748
16/08 – 400 (/1315) https://t.me/divgen/71727
15/08 – 420 (/1440) https://t.me/divgen/71689
14/08 – 355 (/1315) https://t.me/divgen/71632
13/08 – 385 (/1375) https://t.me/divgen/71584
12/08 – 365 (/1415) https://t.me/divgen/71562
11/08 – 410 (/1335) https://t.me/divgen/71526
Pertanto, al ritmo di oltre 2700 perdite inflitte alla settimana, e delle unità migliori stavolta, si raggiungeranno le diecimila unità in un mese e tra un mese saranno di nuovo punto e daccapo. Anche meno, secondo il canale ucraino Rezident,
https://t.me/rezident_ua/27080
il quale riporta che i russi si sono assestati nelle stesse fortificazioni di cemento armato (qui uno schema)
https://t.me/divgen/71735
espugnati in pochi giorni ai natofascisti. E ora da lì li martellano e li portano, letteralmente, a esaurimento. Al punto che lamenta come i rinforzi appena arrivati abbiano già bisogno... di nuovi rinforzi.
Intanto, a sud i russi LIBERANO DEL TUTTO CHUNISHINO
posizione qui
https://divgen.ru/48.23771/37.20438/15
e qui
48.23771, 37.20438
OBBLIGANDO I NATOFASCISTI A RIPIEGARE SUL PAESE A NORD, OVVERO NOVOPAVLOVKA
https://t.me/beard_tim/26755
ovvero l’ultimo paese prima di KRASNOARMEJSK a sud. Avanzando così, inoltre i russi accerchiano l’intera area a ovest ancora tenuta dai natofascisti e creano i presupposti per l’ennesima sacca. A questo punto, non è difficile constatare che, obbligando i natofascisti a tamponare una situazione altrimenti TRAGICA con le loro forze migliori a NORD-EST di Krasnoarmejsk, i russi si stiano ora concentrando sulla stessa Krasnoarmejsk cercando di raggiungerla e attaccarla da più direzioni.
Stesso discorso a EST, dove i russi guadagnano ulteriori posizioni verso ovest partendo dalla miniera di STACHANOV liberata ieri e arrivano alle porte di DIMITROV
https://t.me/boris_rozhin/176323
BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA
NON È ANCORA UFFICIALMENTE INIZIATA, MA I RUSSI alle ore 18:00 ora di Mosca RAGGIUNGONO I CONFINI AMMINISTRATIVI DELLA STESSA KONSTANTINOVKA
https://t.me/condottieros/12645
PROVENIENDO DA EST (cartina qui):
https://t.me/divgen/71739
Inoltre, poco più a nord liquidano la mini-sacca di NIKOLAEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2848
e ora minacciano anche di entrare a nord-est.
Anche qui, finché possono e per quanto possono i natofascisti cercano di far confluire a Konstantinovka il maggior numero di rinforzi possibili, anche a rischio – come mostra quest’altra cartina –
https://t.me/beard_tim/26764
che restino accerchiati nel momento in cui i russi taglieranno da nord la strada che porta a Konstantinovka e che da oggi, dopo la liquidazione della sacca di Nikolaevka, è divenuta decisamente più accessibile.
TE-TSE-KA: ANALISI DI UN (FALLITO) TENTATIVO DI ARRESTO
Di questi tre filmati
https://t.me/frontbird/24944
purtroppo i due a destra non offrono nulla di nuovo: violenza, gratuita (calci a uomo a terra) e di massa (branco natofascisti contro un civile). Ma questo, lo sappiamo, all’U-ccidente non interessa.
Così come non gli interessa che bastardi abbiano SINORA sganciato su una striscia di 360 kmq (equivalente, per rendere l’idea, a un quadrato di 18 x18 km) 100.000 TONNELLATE DI BOMBE.
https://t.me/parstodayrussian/188116
Quattro frasi di circostanza, “è inaccettabile”, “è indegno”... e le navi della Maersk, della Coscos, della Borchard e della Zim continuano indisturbate a caricare e scaricare dai maggiori porti europei del Mediterraneo come se nulla fosse. Anche armi, tranne quando i portuali si mettono di mezzo.
Studiamo invece il video a sinistra del pezzo caricato da questo canale su telegram. Scena invero abbastanza penosa, ripresa da una telecamera di sorveglianza. Un civile di corsa riesce a fare tana alla porta di un immobile, il Te-Tse-Ka non la manda giù e lo cerca di portar via in attesa di rinforzi, il civile a sua volta gli ricambia la cortesia con uno sganassone e riesce a entrare. Entra anche il natofascista e un suo degno camerata giunto a dare manforte. Escono subito e di corsa, lanciando all’aria uno zainetto fino ad allora in mano al civile. Il primo sale sul van che si era piazzata davanti alla porta di quell’immobile. Il civile esce con un suo compare (e una bambina!), dito medio d’ordinanza ai bastardi che se la battono, tentativo di calcio alla carrozzeria del van, ampiamente previsto dall’autista del van che, al passaggio, allontana il civile con un’ampia passata di spray tossico fuori dal finestrino.
Fin qui scene già viste e non una volta. Dove invece merita attenzione e studio nelle modalità attuative di rastrellamento volante, come in questo (fallito) caso, è il punto relativo al CAMERATA DI RINFORZO. Arriva di corsa, ma da dove arriva? Il filmato lo mostra chiaramente. A poca distanza dal van una station wagon grigia, assolutamente “civile”, neppure nuova, perfettamente mimetizzata con qualsiasi altro catafalco di quattro metri e rotti in giro per le strade di qualsiasi regione d’Ucraina e non solo, FACEVA LA RONDA PRONTA A INTERVENIRE. PIENA ANCH’ESSA DI TE-TSE-KA.
Ora immaginiamoci un civile che vede spuntare da una porta scorrevole di un van un tizio in grigioverde che gli corre incontro. In realtà, è già spacciato. Perché mentre lui parte logicamente per la strada opposta, il rischio che si trovi la strada sbarrata da un’automobile civile che civile non è e da altri figuri che escono di colpo e gli corrono incontro è del tutto CONCRETO.
Resta la via dei campi. Ma siamo in città. Oppure, insperate strade laterali che, per la legge di Murphy, in quel momento non ci sono. Solo muri e staccionate. Alte, ovviamente.
Oppure, come in questo caso, il civile riesce a rimediare verso questo suo rifugio e a mettere in fuga, una volta che gli erano già entrati in casa, i bastardi in questione. A tale proposito, avere a disposizione sostanze che fanno bum una volta tolto l’innesco, in genere, favorisce la dialettica coi natofascisti. Quindici agosto, riporta la telecamera di sorveglianza.
I Te-Tse-Ka hanno sempre più paura: questo genera sia l’accanirsi del branco contro un civile a terra quando per disgrazia riescono a prenderne uno, sia la reazione scomposta del primo natofascista nel darsela a gambe lanciando lo zainetto il più lontano possibile, sia questa modalità di arresto dove IL POLIZIOTTO OBBLIGATORIO PER RILEVARE EVENTUALI ILLECITI E GARANTIRE LA REGOLARITÀ DEL PROCESSO DI ARRESTO DEL CIVILE È TOTALMENTE ASSENTE, ASSENTE QUALSIASI PANTERA, E A OPERARE SONO BANDE DI MILITARI SU VETTURE CIVILI AL DI FUORI DI QUALSIASI STATO DI DIRITTO.
In questo caso, invece, LA CAMIONETTA DEI TE-TSE-KA AVEVA FUORI LA SCRITTA “FORZE ARMATE UCRAINE”, che di norma non conduce rastrellamenti:
https://t.me/Tatarinov_Rus/57970
In Italia, in U-ccidente, questo si chiama falso ideologico. Ma lo sono anche centomila tonnellate di bombe passate come “autodifesa” e “colpa di Hamas”. Qualche parola di circostanza, e non ci si fa più caso.
Bene fanno i civili maschi ucraini a girare su strade conosciute, e solo se obbligati a uscir fuori di casa, con non uno, ma numerosi piani B lungo il tragitto. Questo, naturalmente, a meno che non si ha il cosiddetto “paraculo”, come peraltro lo stesso Zelenskij illo tempore cintura nera di cartoline di precetto stracciate, e si può tranquillamente fare da KIEV a BUKOVEL’ 650 km di strada passando come minimo 5 posti di blocco, e sbanfare da una seggiovia come da filmato:
https://t.me/Tatarinov_Rus/57947
C’è chi può e chi non può. Lui e altri pochi privilegiati “può”. I restanti “non può”, sono vittime di agguati come neanche i capi dei capi di cosa nostra, con più mezzi coinvolti nella retata, alla fine dei quali se non interviene un miracolo in genere giacciono a terra massacrati di calci, finché qualcuno non li trascina fino allo sportello della camionetta.
Aggiornamenti a seguire domani.
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16/08 ore 23:50 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI LIBERANO DEL TUTTO KOLODEZI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2844
e puntano verso Krasnyj Liman da nord. Ma non solo.
VERSO SEVERSK
I RUSSI LIBERANO SEREBRJANKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2845
In serata arrivavano tutte le foto con bandiere nei vari punti della città:
https://t.me/divgen/71716
Questa avanzata non solo apre ad attaccare SEVERSK da nord lungo due strade che da Serebrjanka proprio si dipartono, ma di fatto chiude con una “E” rovesciata i territori compresi fra le “astine” orizzontali nell’ennesima sacca. Movimenti segnalati con frecce qui:
https://t.me/voenkorKotenok/66749
Secondo alcune indiscrezioni, parrebbe anzi che quell’area sia – a questo punto del tutto comprensibilmente – abbandonata dai natofascisti:
https://t.me/Tatarinov_Rus/57939
Questo non può che minacciare direttamente la tenuta della linea che ora protegge Krasnyj Liman da est.
VERSO KRAMATORSK
I RUSSI AVANZANO VERSO VESELOE
https://t.me/Tatarinov_Rus/57940
posizione qui
https://divgen.ru/48.54821/37.27919/13
e qui
48.54821, 37.27919
Di quanto e come non è ancora chiaro, ma se fossero riusciti a portare a casa un risultato importante si creerebbero i presupposti per l’ennesima sacca a sud e l’ennesima frattura nella linea di difesa natofascista, nonostante i rinforzi accorsi da ogni dove.
Anzi, a questo proposito, a giudicare dai necrologi
https://t.me/Tatarinov_Rus/57926
https://t.me/Tatarinov_Rus/57924
https://t.me/Tatarinov_Rus/57923
https://t.me/Tatarinov_Rus/57920
e non solo
https://t.me/Tatarinov_Rus/57918
qui un mercenario azero in forza agli Azov (e discretamente fornito di tatuaggi nazisti) fatto prigioniero:
https://t.me/voenkorKotenok/66745
gli AZOV stanno trovando la loro degna fine contribuendo così alla denazificazione del Paese.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI LIBERANO METÀ CHUNISHINO (a sud di Krasnoarmejsk, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2846
e HANNO GIÀ LIBERATO UN TERZO DELLA STESSA KRASNOARMEJSK:
https://t.me/divgen/71715
Aggiornamenti a seguire domani.
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15/08 ore 23:50 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
ALEKSANDROGRAD LIBERA! (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2842
E UDACHNOE ormai quasi del tutto libera (manca solo quell’area in azzurro):
https://t.me/Tatarinov_Rus/57859
Con questa ultima liberazione, l’accento per la liberazione della DNR si sposta tutto lungo l’asse KRASNYJ LIMAN – KONSTANTINOVKA. Asse ormai roso sempre più fino al midollo.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI LIBERANO LA MINIERA “STACHANOV”:
https://divgen.ru/event/2841
Stachanov contattato in seduta spiritica ha ringraziato calorosamente non limitandosi a battere il fatidico “colpo”, ma trapanando col suo martello pneumatico tavolino e il dito mignolo del medium.
I RUSSI COSÌ SI AVVICINANO ALL’INGRESSO EST DI DIMITROV: LA STESSA STRADA PRINCIPALE CHE DA KRASNOARMEJSK PORTA A KONSTANTINOVKA E CHE IN QUESTO TRATTO SI CHIAMA “SHOSSEJNAJA ULICA”, E SUBITO A OVEST CENTRAL’NAJA ULICA. Poi basta, perché quando diventa ULICA SHMIDTA siamo già a Krasnoarmejsk.
Intanto, TUTTE LE STRADE CHE CONDUCONO AL BLOCCO KRASNOARMEJSK-DIMITROV, ANCHE QUELLE POCHE NON ANCORA SOTTO TIRO DIRETTO, SONO INFESTATE DA DRONI RUSSI CHE COLPISCONO MEZZI MILITARI DA E PER L’AREA ASSEDIATA:
https://t.me/legitimniy/20639
VERSO KRASNYJ LIMAN
DOPO LA LIBERAZIONE DI TORSKOE, I RUSSI PUNTANO VERSO SUD TAGLIANDO L’INTERA AREA A EST (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/57820
Aggiornamenti a seguire domani.
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15/08 ore 10:30 aggiornamento
SIPRI E MARX
Partiamo da questa bellissima cartina, che ci porta in medias res:
https://t.me/ravenstvomedia/456
Questo canale, specializzato proprio nel creare grafici il più possibile efficaci nel veicolare informazioni quasi sempre scomode, e anche per questo pubblica molto poco, visto che “dietro c’è un lavoro”, a differenza di chi vomita centinaia di copiaincolla che gli arrivano o che raccatta ai quattro venti, ci mostra l’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI A BILANCIO PUBBLICO IN TUTTI I PAESI CHE CONFINANO CON LA FEDERAZIONE RUSSA.
Il lavoro iniziale lo ha fatto il quattro agosto il giornale russo Vedomosti
https://www.vedomosti.ru/politics/articles/2025/08/04/1128921-kordon-nato-vokrug-rossii-dovooruzhilsya
elaborando dati SIPRI. L’immagine, comunicazione di servizio, è molto più agibile sul sito di SOVETSKAJA ROSSIJA che la riprende e dà la possibilità di diffonderla in maniera decisamente migliore:
https://sovross.ru/2025/08/13/natovskij-kordon-vokrug-rossii/
Per capire fino a che punto fossero attendibili o riconosciute la seguente bibliografia minima
https://www.dw.com/ru/rashody-na-oboronu-i-budzet-nato-v-grafikah-i-cifrah/a-71845162
(che è di matrice teutonica - e il cui grafico a torta sulla quota di spese militari all’interno dei Paesi NATO che vede primeggiare col 66,8% gli USA, coincide sostanzialmente col conto fatto dal SIPRI e rielaborato dai russi che vede un 66,2% (997:1506=x:100, differenza probabilmente dovuta agli arrotondamenti senza decimali della tabella russa)- insieme a questo studio dell’Università Cattolica)
https://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-pubblicazioni-facciamo-chiarezza-nel-2024-la-spesa-militare-europea-eccedeva-quella-russa-del-58
ha restituito
- sia conferma dei dati citati,
- che conferma che A BRUXELLES SI DILETTANO IN GIOCHI DELLE TRE CARTE di dubbio gusto:
A dirlo non Radio Mosca, ma la Cattolica, svelando che per “dimostrare” che i russi spendono più degli “europei” in armi
- per spese militari RUSSE si usano gli standard NATO (“NATO's definition of defence spending”) mentre per quelli UE i loro (“Classification of Functions of Government (COFOG) definition of defence spending”) e tra l’altro i cavoletti di bruxelles ne son talmente consci, del fatto che gli standard NATO COMPRENDONO PIÙ VOCI DI SPESA degli standard COFOG (dimostrazione qui, riquadro “Defence budget definition”):
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2025/772846/EPRS_ATA(2025)772846_EN.pdf
quindi MENTONO SAPENDO PERFETTAMENTE DI MENTIRE,
- HANNO PURE GIOCATO SUL CAMBIO DEL DOLLARO (PPP & Co.)
Torniamo quindi alla nostra cartina e relative analisi sapendo che stiamo parlando di DATI CONCRETI E ATTENDIBILI.
NEL 2024 LA RUSSIA HA SPESO IN ARMAMENTI COMPLESSIVAMENTE
- OLTRE 10 VOLTE IN MENO DEI PAESI NATO (149 MLD vs 1506 MLD)
- 1 VOLTA E MEZZO IN MENO DEI PAESI DEL CORDONE NATO (OLTRE ALL’UE, TURCHIA E NORVEGIA PER ES.) PIÙ UCRAINA (149 MLD VS (117+109) = 225 MLD)
IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE A STELLE E STRISCE “INGOIA” - NEL SOLO 2024 - 997 MILIARDI DI DOLLARI DAL BILANCIO PUBBLICO USA. Naturale che gli imperialisti a stelle e strisce chiedano ai loro vassalli di comprare da loro più armamenti, DAL MOMENTO CHE LE FORNITURE A PAESI TERZI PASSANO SEMPRE IN TRIANGOLAZIONE COL GOVERNO STATUNITENSE, MAI IN TRANSAZIONE DIRETTA chessò... Lockheed – Svizzera, per dirne una). La “premiata ditta” funziona a pieno regime.
Altre cosucce in rilievo... che dire del 57% a bilancio statale di SPESE MILITARI UCRAINE? 109 MILIARDI DI CUI 44 DI ACQUISTO ARMAMENTI E 65 DI MANTENIMENTO DELLA MACCHINA DA GUERRA, DI CUI IL 63% FINANZIATO DALL’OCCIDENTE)? E IN TUTTO QUESTO NESSUN CONTROLLO SULLE VOCI DI SPESA? COME AI TEMPI DEI “VACCINI”? Ma chi sta al potere lì che INTERESSE mai avrà a smettere tutto questo? Com’è che cantavano i Queen... “don’t stop me now”... e no, porca miseria, non proprio adesso che mi sto facendo la terza casa a Malaga (la seconda a Cipro a fianco del mio amico Boris... ah sì, è russo, ma chissenefrega... fa certi festini sul suo venticinque metri)
Vediamo altre cosine interessanti, raffrontando 2021 e 2024
La Russia QUASI raddoppia (manca uno 0,3 da 3,6 a 6,9% sul PIL) la percentuale di spese militari a bilancio. E passa da 66 MILIARDI a 149 MILIARDI (+ 83 MLD)
GLI USA MANTENGONO SEMPRE IL LORO 3,4%, A VOLTE 3,3, E PASSANO DA 806 A 997 MILIARDI (solo loro! + 191 MLD! SOLO LORO IL DOPPIO DEI RUSSI)
MA IL MEGLIO, COME ABBIAM VISTO, LO DANNO NELLO SPREMERE I LIMONI ALTRUI: L’INTERO BLOCCO NATO PASSA DA 1177 MLD A 1506 MLD! 329 MLD! QUASI IL QUADRUPLO (3,963 volte) DI QUANTO HANNO AUMENTATO I RUSSI!
Li vediamo eccessivamente preoccupati, i russi? NO. E non solo perché quanto seminato in tre anni sta dando i suoi frutti sul campo di battaglia. Lo vogliamo scomodare il barbone di Treviri? E SCOMODIAMOLO, che gli fa solo piacere da dov’è ora esser tirato ancora ogni tanto in ballo!
Lo scomodiamo mentre annotiamo che dal 2021 al 2023 il prezzo di un singolo proiettile da 155 mm è passato da 2000 dollari a 8000 dollari:
https://bulgarianmilitary.com/2023/10/25/155-mm-shells-price-is-growing-8-6-million-for-1000-units/
Ovvero (o vero!) è QUADRUPLICATO. Un anno fa, mangiata la foglia e “diversificato il prodotto”, si andava da 5.000 dollari a 10.000 (“The price of a 155mm shell produced in Western Europe ranges from a low of $5,000 to more than $10,000 for the high-end ammunition”)
https://www.defensenews.com/global/europe/2024/06/20/european-ammo-firms-tell-eu-to-hurry-up-with-155mm-shell-aid-top-up/
e il “mercato” è in “continua espansione” (don’t stop me now...)
https://www.coherentmarketinsights.com/industry-reports/artillery-ammunition-market
meglio che investire in bitcoin... nevvero? O in automobili ridotte a giocattoli elettrici da trentamila euro con cui “fidelizzare” leasing vendendo fumo e facendo soldi con le finanziarie di proprietà... Lei non trova?
Diamo ora la parola al barbone di Treviri in seduta spiritica, il quale ci ricorda che un tempo lui aveva parlato di RENDITA PARASSITARIA. Di prezzi gonfiati dalla speculazione. A fronte, nella fattispecie
- DELLA PIÙ VERGOGNOSA OPERAZIONE DI MESSA IN DISCARICA DI ARMAMENTI OBSOLETI VENDUTI A PESO D’ORO (e i rottami pesano...)
- DEL RICAMBIO DEGLI STESSI CON NUOVE COMMESSE SENZA ALCUN CONTROLLO SULLE VOCI DI SPESA DA PARTE DELL’ACQUIRENTE IN REGIME DI TOTALE OLIGOPOLIO (CARTELLO? No... che brutta parola).
- DELL’ACQUISTO DI MEZZI ASSOLUTAMENTE NON VERIFICATI IN QUELLO CHE UN TEMPO IL BUON MARX CHIAMAVA “VALORE D’USO” (catorci volanti che si schiantano a terra da soli venduti al prezzo di wunderwaffe... e comprati al prezzo di wunderwaffe! Ma cosa si vuole di più dalla vita? Don’t stop me now...)
A questo punto cosa DI COSA DOVREBBERO ESSERE TERRORIZZATI I RUSSI? Di F-35 che non volano neanche a spinta? Della stessa quantità di munizioni in mano agli stessi soggetti, anzi MINORE perché in tre anni hanno prosciugato buona parte delle riserve e il complesso militare industriale fatica a reggere il ritmo di “realizzazione della merce”?
Viceversa, VERO CHE I RUSSI HANNO AUMENTATO LE SPESE MILITARI A BILANCIO. MA:
1. I PREZZI LI DECIDE LO STATO DATO CHE LE IMPRESE SONO DI SUA PROPRIETÀ, E LO STATO NON SI TIRA LA ZAPPA SUI PIEDI DA SOLO. RESTANO QUELLI DI PRIMA E SE SI PUÒ ANCHE MENO.
AD AUMENTO DEL VALORE DI SCAMBIO, CORRISPONDE AUMENTO QUANTITATIVO DI VALORE D’USO (MUNIZIONI) E QUALITATIVO (DRONI). Nessuno da prendere per i fondelli e quando trovano qualche immancabile cresta, la degradano e sbattono in galera con disonore.
2. GRAN PARTE DELLE VOCI DI SPESA SONO COMPENSATE (LA MANO È LA STESSA, AZIENDE PUBBLICHE) DALLE ESPORTAZIONI: Anch’io la voglio! Dicono gli indiani, gli iraniani, gli stessi cinesi, e via discorrendo. LE COMMESSE DA PAESI TERZI A FINE 2024 AMMONTAVANO A 57 MILIARDI DI DOLLARI.
https://oborona.ru/product/zhurnal-nacionalnaya-oborona/mirovoj-ehksport-vooruzhenij-v-2024-godu-i-za-period-2021-2024-gg-46780.shtml
E L’EXPORT ANNUALE 2024 È STATO PARI A 13,75 MLD DI DOLLARI.
Andiamo a rivederci lo schemino di ravenstvo medija?
https://sovross.ru/2025/08/13/natovskij-kordon-vokrug-rossii/
2023 – 109 miliardi di dollari
2024 – 149 miliardi di dollari
Già l’export riduce a 135 miliardi di dollari questo aumento. Lo calmiera e non di poco. Aggiungiamo l’export di materie prime, e l’aumento di spese militari, in parte autofinanziato, è coperto in modo sostenibile rispetto alle altre voci a bilancio, in questo periodo non semplice da gestire per le finanze russe.
Resta comunque il fatto che va bene la speculazione, va bene tutto, ma le spese militari sono DIECI volte maggiori, nei Paesi NATO. E questo non può non portare a strascichi preoccupanti di aumenti di valore d’uso militare intorno al territorio russo. E questo non si può negare. I russi infatti non prendono assolutamente a cuor leggero quanto sta accadendo. E ne parleranno ad Anchorage a quattr’occhi. Ma quel 10 in termini di valore d’uso è molto, ma molto meno. Soprattutto, NON è sostenibile a bilancio, quando gli ospedali crolleranno per incuria e della “minaccia russa” neanche l’ombra. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
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14/08 ore 23:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
ISKRA LIBERA! Come ammesso dal buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/9197
Cartina qui:
https://divgen.ru/event/2838
e ora i russi attaccano l’ultimo paesello di quell’area ancora in mano natofascista, ovvero ALEKSANDROGRAD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2839
Ora prende sempre più piede l’ipotesi di un attraversamento di questa parte di oblast’ di DNEPROPETROVSK per approdare a ZAPOROZH’E da est. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
DOPO I 110 CHILOMETRI QUADRATI LIBERATI IL DODICI AGOSTO SOLTANTO, così come ammesso dall’ISW (quindi saranno di più, come i numeri di manifestanti dichiarati dalla questura e quelli reali)
https://t.me/RVvoenkor/97642
IL COMANDO NATOFASCISTA MANDA A TAMPONARE LE ULTIME RISERVE D’ELITE A DISPOSIZIONE: AZOV, VOLKI DA VINCI, E ALTRI CORPI TENUTI AL CALDO PER ESIGENZE COME QUESTE (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/57760
Sinora più che perdite non hanno riportato: i droni russi hanno iniziato a colpiti ancor prima che raggiungessero e si disponessero sulla linea di fronte (filmato qui):
dnrnews.ru/society/2025/08/14/1143477.html
Anzi, a dirla tutta i russi continuano ancora ad avanzare: LA PARTE NORD DI RODINSKOE È GIÀ STATA LIBERATA (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/57781
mentre quella sud cerca di tenere ancora.
VERSO KRAMATORSK
I russi entrano a VLADIMIROVKA (cartina qui)
https://t.me/Tatarinov_Rus/57778
e posizione qui
https://divgen.ru/48.44241/37.34562/12
e qui
48.44241, 37.34562
poco più a est, puntano verso NORD-OVEST e avanzano in questo senso, minacciando di creare un’altra sacca:
https://t.me/Tatarinov_Rus/57777
Altri pezzi di difesa che saltano, mentre il comando natofascista ordina l’evacuazione immediata dei civili subito a nord:
https://t.me/RVvoenkor/97740
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano da est creando una piccola sacca a NIKOLAEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2840
Nel frattempo, la sacca di KLEVAN-BYK continua a restringersi (cartina qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/57776
VERSO SUMY
Anche qui i russi vanificano, di fatto, i contrattacchi natofascisti dell’ultimo periodo e riprendono ad avanzare (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2837
Aggiornamenti a seguire domani.
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13/08 ore 22:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Una delle poche notizie trapelate oggi è stata la liberazione di KRASNYJ LIMAN, quella sotto RODINSKOE (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26687
VERSO KONSTANTINOVKA
I NATOFASCISTI SI SAREBBERO RITIRATI COMPLETAMENTE DA SCHERBINOVKA (Щербиновка cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26686
Uno degli ultimi pezzi della sacca di KLEBAN-BYK è stato bonificato. Resta ormai veramente ben poco.
FUGA DAL LAGER UCRAINA...
Ormai i mezzi per passare il confine si fanno sempre più fantasiosi. Non avevo ancora visto un uomo nascondersi in un vano ricavato a fianco del pistone per il sollevamento di un cassone rimorchio. Ne hanno arrestati ben tre, nascosti così (è arrivata la soffiata...) e di due c’è anche il filmato:
https://t.me/divgen/71577
Stavano cercando di scappare in Romania, aggiunge Zerada:
https://t.me/ZeRada1/26432
CENTOCINQUANTA gli ultimi casi di PASSAGGIO ILLEGALE DEL CONFINE: costo di tale passaggio salito a 25.000 dollari.
https://t.me/nabludatels/55447
… E SEMPRE PIÙ CITTADINI CHE SPARANO (A SBIRRI E TE-TSE-KA)
Non tutti i rastrellamenti natofascisti finiscono coi civili presi a botte e intruppati in qualche mezzo “in borghese” per paura di ritorsioni di civili sempre più esasperati:
https://t.me/frontbird/24788
Ultimo caso a Zaporozh’e, dove a farne le spese è stato un poliziotto che stava cercando di intruppare un civile... che, sfortunatamente per lui, non ha esitato a sparargli, lasciandolo ferito sul posto:
https://t.me/legitimniy/20618
Diserzioni e casi di attacco alle forze dell’ordine e forze armate in aumento. Oltre a gesti disperati come quello di questo ucraino che si è lanciato dal pulmino in corsa:
https://t.me/frontbird/24799
RODINSKOE, DNR, 14 APRILE 2014
Filmato inedito a queste latitudini, dove i “filorussi” ancora oggi popolano le cronache ufficiali, meritandosi a pieno titolo l’appellativo oggi vinto dal WSJ per il pezzo di cui al paragrafo seguente e che dà il titolo al paragrafo stesso.
DONECK, LUGANSK, CHARKOV, avevano reagito con forza al colpo di Stato “colorato” di Maidan che aveva ROTTO qualsiasi PRECARIO EQUILIBRIO faticosamente costruito in Ucraina. L’EST di etnia russa, non solo “russofona”, era rimasto senza referenti politici. In tutto questo, erano saliti al potere i nipotini di Bandera, gli stessi che oggi la POLONIA condanna apertamente, IMPRIGIONANDO ED ESPELLENDO PER DIRETTISSIMA 63 CITTADINI UCRAINI CHE A UN CONCERTO AVEVANO ESIBITO LE STESSE BANDIERE DELL’UPA
https://t.me/ZeRada1/26423
CHE DA LORO, E PROPRIO DAL 2014, ERANO DIVENUTE PARTE DEL PROGETTO DI INGEGNERIA SOCIALE PIÙ AMBIZIOSO DAI TEMPI DEL NAZIFASCISMO: IL PROGETTO NATO-EU-BANDERISTA.
Ma qui quei bastardi non si macchiarono della morte di oltre centoventimila polacchi, quindi possono girare tranquillamente persino ai cortei del 25 aprile ed esibire a viso scoperto quelle bandiere rossonere come novelli ultras... del Flamengo.
Nell’est sovietico e post-sovietico i fascisti ebbero sempre vita difficile. E la reazione al loro colpo di Stato fu immediata. Il 7 aprile 2014 fu proclamata la DNR.
Questo filmato risale al 14 aprile 2014.
https://t.me/beard_tim/26676
Siamo a RODINSKOE, la stessa dove oggi i russi sono entrati, sopra KRASNOARMEJSK. Un carro armato dell’esercito è inviato per “prendere possesso del territorio”. A trovarlo e scacciarlo, costringendo il comandante a uscire e a consegnarsi, civili disarmati, uomini ma anche vecchi, che lo circondano, che gli sbarrano la strada e lo inseguono, a piedi e a bordo di LADA NIVA. Tutti “terroristi”? Tutti “filorussi” in un paese di meno di diecimila abitanti?
Questo, anche, in risposta ai continui “perché non fanno...”, “perché non si organizzano...”, eccetera. Lo hanno fatto, nel 2014. Finché hanno potuto. Si sono difesi coi denti, finché hanno avuto forza per farlo. Finché non li hanno messi a tacere, o presi per fame. E “Pane insanguinato”
https://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/esteri/2014/08/22/pane-insanguinato-025894
ne rappresenta forse l’atto di denuncia maggiore. Chi è rimasto fuori da MINSK 2014 e 2015, è stato progressivamente purgato.
Da allora, altri “pani insanguinati” si sono susseguiti. Non ultimo, quello che riguarda un milione e rotti di palestinesi. Che se si oppongono sono “terroristi-di-Hamas”. Torniamo a quelle donne, quegli uomini, quegli anziani che circondavano e mettevano in fuga il carro armato delle forze armate ucraine. Ci sono carri armati che passano alla Storia, come quello di Tian an men, e carri armati bellamente ignorati, come questo. Oggi, almeno qui, no.
BUFFONI
Nella fantasiosa ricerca di capri espiatori, il WSJ riesuma l’URSS e la impostazione centralistica sovietica delle forze armate ucraine alla base della loro debacle:
https://www.wsj.com/world/ukraine-russia-army-soviet-5fa8e1c9?mod=hp_lead_pos7
Difesa a oltranza di una città, come Artemovsk, senza alcuna valenza (e due anni successivi di avanzamenti modesti lo hanno ampiamente confermato), attacco altrettanto sconsiderato a Rabotino, quando i natofascisti sapevano perfettamente, metro per metro, della “linea Surovikin” e, infine, “campagna-di-russia-duepuntozero”... tutto frutto delle profezie di Zhukov rinvenute in un cassetto dell’ex-sede del KGB a Kiev. Notiamo, per inciso, due cose:
- La NATO ha preparato alla perfezione, secondo i suoi standard, le truppe natofasciste, non solo dal punto di vista tecnico (suoi armamenti e droni) ma anche da quello organizzativo, o orgware, come lo chiamavano i dirigenti FIAT quando cercavano di portare il toyotismo a Mirafiori (poi han portato Mirafiori in Polonia, in Serbia e in Turchia e han risolto il problema...). Proprio quel che lamenta il WSJ è stato, sin dal 2022, la bestia nera per le forze armate russe: capacità decisionali dell’ordine di pochissimi minuti. A questo, peraltro, i russi si son dovuti adattare, E ALLA SVELTA, per evitare che mentre l’unità che doveva fare fuoco contro una postazione mobile nemica ottenesse il permesso dall’attendente sul campo che a sua volta lo aveva chiesto al superiore il quale aveva presentato regolare domanda in carta bollata al suo che infine, in fretta e furia, aveva dovuto svegliare nel secondo sonno il generale di corpo d’armata... la stessa postazione mobile si fosse già allontanata e messa al sicuro. In questo senso, le menzogne del WSJ sono un insulto a chi sin da subito aveva preso ciò che di utile le forze armate u-ccidentali erano in grado di dargli. Parimenti, sono un insulto tutti quegli attacchi non menzionati da questi bastardi “a ondate”, come li definivano nei loro rapporti, comandati senza se e senza ma ed eseguiti in tutti questi anni al prezzo di centinaia di migliaia di vite.
- LA CATENA DI COMANDO NATO VEDE L’ULTIMA PAROLA FUORI DALLA LINEA DI COMANDO AUTOCTONA. NON SOLO A LIVELLO STRATEGICO, MA NELLA GESTIONE STESSA DI ARMAMENTI SOFISTICATI COME HIMARS E PATRIOT. O forse anche questi comparivano nell’ultima pagina ingiallita del manoscritto del maresciallo Zhukov... BUFFONI, SIETE SEMPLICEMENTE DEI BUFFONI.
Aggiornamenti a seguire domani.
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12/08 ore 23:50 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
IERI NOTTE L’AVANZAMENTO RUSSO GIUNTO A TAGLIARE LA STRADA DOBROPOL’E-KRAMATORSK ERA STATO COSÌ RIPORTATO DA DIVGEN:
https://divgen.ru/event/2829
IN REALTÀ, LA MIGLIOR DESCRIZIONE DELL’AVANZAMENTO RUSSO È SU QUESTO CANALE. IERI
https://t.me/z_arhiv/32215
E STAMANE
https://t.me/z_arhiv/32218
AVANZAMENTO DI UNDICI CHILOMETRI CHE A METÀ GIORNATA ERAN GIÀ DIVENTATI VENTI:
https://t.me/condottieros/12539
PER UNA LARGHEZZA DI SETTE KM. Come sottolinea Legitimnyj, L’AZIONE RUSSA SI È SVOLTA IN DUE TEMPI, CHE RICALCANO LE CARTINE DI Z_ARCHIV:
INIZIALMENTE INCURSORI IN PICCOLI GRUPPI ESTREMAMENTE MOBILI
POI ASSALTATORI IN GRAN MASSA A COMPLETARE IL LAVORO INIZIATO DAI PRIMI, PER SBARAGLIARE L’INTERA LINEA DI DIFESA E CONSENTIRE AGLI INCURSORI DI RIPARTIRE COPERTI DAL LORO FUOCO DI ARTIGLIERIA.
https://t.me/legitimniy/20607
SEMPRE SULLA STESSA DIRETTRICE, POCO DOPO GIUNGEVA NOTIZIA DELLA LIBERAZIONE COMPLETA DI ZOLOTOJ KOLODEZ’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2832
Combattimenti erano in corso già a RODINSKOE:
https://t.me/condottieros/12540
Nel corso della giornata, i russi ENTRAVANO A RODINSKOE ANCHE DA EST (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2830
ANCHE DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO, QUESTA MOSSA RUSSA TAGLIA GRAN PARTE DELLA FORNITURA DI CORRENTE ELETTRICA NEL NORD-EST OCCUPATO, SERVITO ORMAI DA DUE STAZIONI SOLTANTO:
https://t.me/beard_tim/26666
Il comando natofascista ha mandato il grosso delle riserve rimaste per cercare di salvare il salvabile
https://t.me/russkiypatriot0/23402
ma le linee di fronte rotte dai russi in questi ultimi giorni sono tante e tali da rendere inadeguate anche le pur ingenti riserve inviate, ivi compresi i tanto famigerati AZOV:
https://t.me/beard_tim/26659
IL MOTIVO È PRESTO DETTO E ORMAI NON È PIÙ NEANCHE NUMERICO. Guardiamo questa cartina:
https://t.me/divgen/71548?single
che parla dell’ultimo avanzamento verso nord riportato. Ingrandiamo l’area delle fortificazioni natofasciste (al penultimo aggiornamento, ma merita)
https://t.me/divgen/71547
I RUSSI HANNO ROTTO L’ULTIMA LINEA DI DIFESA SERIA SU QUELLA DIRETTRICE (NORD). ORA PER FERMARLI L’ONERE DELLE PERDITE IN CONTRATTACCHI KAMIKAZE SPETTA TUTTO ALLA CONTROPARTE. NON CI SONO CITTÀ DA RIDURRE IN MACERIE, UNA SCHIERA DI CASE POPOLARI DOPO L’ALTRA, IN UN AMPIO RAGGIO. NON CI SONO LINEE FORTIFICATE. IL RISCHIO CHE I RUSSI DILAGHINO È MOLTO FORTE.
COME AMMETTONO ANCHE I CANALI U-CCIDENTALI, QUASI UN TERZO (29%) DEI TERRITORI DELLA DNR ANCORA OCCUPATI DAI NATOFASCISTI, RISCHIA DI SALTARE NEI PROSSIMI GIORNI!
https://t.me/russkiypatriot0/23398
E LE ULTIME FORTIFICAZIONI SBARAGLIATE DAI RUSSI, ORA, LI PROTEGGERANNO E COPRIRANNO LA LORO AZIONE OFFENSIVA.
VERSO KONSTANTINOVKA
L’AVANZAMENTO DI OLTRE 11 CHILOMETRI DI IERI HA CREATO UNA SACCA CHE I RUSSI HAN PROVVEDUTO SUBITO A RIPIANARE (stato dei lavori a oggi qui):
https://divgen.ru/event/2831
LIBERANDO ANCHE GRAN PARTE DI PANKOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2833
STRINGENDO QUINDI LA MORSA VERSO KONSTANTINOVKA DA SUD-OVEST.
DA EST LE COSE VANNO ANCORA PEGGIO, PER I NATOFASCISTI, PERCHÉ I RUSSI AVANZANO E APPROFONDISCONO IL CUNEO D’ATTACCO A EST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2834
fino alla notizia, in serata, della LIBERAZIONE DELLA STESSA PREDTECHINO (Предтечино)
https://t.me/beard_tim/26669
TRE CHILOMETRI ALL’INIZIO DELLA BATTAGLIA DI KONSTANTINOVKA:
https://t.me/russkiypatriot0/23407
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO GRAN PARTE DI UDACHNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2836
vanificando completamente i tentativi di contrattacco natofascista degli ultimi mesi.
Aggiornamenti a seguire domani.
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11/08 ore 23:50 aggiornamento
VERSO SUMY
Anche qui, nonostante i numerosi contrattacchi natofascisti, i russi non solo rintuzzano, infliggendo gravi perdite, ma avanzano, recuperando posizioni precedentemente cedute (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2826
FRONTE EST
I RUSSI ENTRANO A KUPJANSK DA NORD-OVEST E CONSOLIDANO LE PROPRIE POSIZIONI:
https://t.me/z_arhiv/32212
Compromettendo una linea di difesa già estremamente traballante.
Poco più a sud, i russi riducono ulteriormente l’area a est del fiume OSKOL ancora in mano ai natofascisti (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2828
AGGIRANDO KRASNYJ LIMAN
Qui i russi guadagnano posizioni a nord-est accorciando le distanze con la stessa Krasnyj Liman (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2827
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI PARE ABBIANO LIBERATO COMPLETAMENTE PREDTECHINO (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26637
Ormai siamo realmente a due passi da Konstantinovka.
VERSO KRAMATORSK
I RUSSI SFONDANO PER OLTRE 11 CHILOMETRI VERSO NORD FRA KONSTANTINOVKA E KRASNOARMEJSK (cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9165?single
e dettaglio qui
https://t.me/petrenko_iHS/9162?single
Poco fa lo ammetteva lo stesso Legitimnyj
https://t.me/legitimniy/20605
riprendendo Deepstate
https://t.me/legitimniy/20604
Katastrof: paventando scenari identici a CHARKOV 2022... coi ruoli totalmente invertiti e nessuna capacità, stavolta, di stabilizzazione. Stesse grida allarmate da parte del Battaglione Azov:
https://t.me/rezident_ua/27015
Mancano soldati, accusa Zerada:
https://t.me/ZeRada1/26416
Come nota il canale Dva Majora, la parola che riassume le parole dei canali ucraini dopo la giornata di oggi e questi sviluppi è: PANIKA.
https://t.me/dva_majors/77247
Cartine russe a conferma:
https://t.me/z_arhiv/32215
per la precisione parliamo di avanzata russa fino a qui
https://divgen.ru/48.5182/37.24606/12
et
48.5182, 37.24606
CON LA STRADA DA DOBROPOL’E A KRAMATORSK ORMAI SOTTO TIRO RUSSO
posizione qui
https://divgen.ru/48.55025/37.19009/10
e qui
48.55025, 37.19009
I RUSSI CON QUESTA MOSSA POSSONO CHIUDERE SIA VERSO NORD, CHE VERSO OVEST, CHE VERSO EST: E STANNO SFONDANDO GIORNO DOPO GIORNO, SCARDINANDO QUEL CHE RESTA DI DIFESA NATOFASCISTA NELL’ULTIMA AREA DI DONBASS DA LORO OCCUPATA. Staremo a vedere.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Questa versione natofascista di cartina
https://t.me/beard_tim/26643
ci mostra russi ormai IN PIENO SFONDAMENTO A OVEST FINO ALL’AGGLOMERATO DI NOVOALEKSANDROVKA-GRISHINO (Новоалександровка-Гришино).
Fosse realmente così, all’accerchiamento reale dell’agglomerato mancherebbe veramente pochissimo.
Intanto, di sicuro c’è che la strada a nord di RODINSKOE è tagliata (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26630
Per cui non sarebbe così irreale uno sviluppo di questo tipo.
Un cerchio quindi che di riffa o di raffa si sta chiudendo.
Aggiornamenti a seguire domani.
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10/08 ore 20:00 aggiornamento
AGGIRANDO KRASNYJ LIMAN
Confermato l’ingresso stamane dei russi a SHANDRIGOLOVO (Шандриголово cartina qui)
https://divgen.ru/event/2823
combattimenti in corso.
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO PREDTECHINO (Предтечино cartina qui)
https://divgen.ru/event/2825
e si portano a poco più di un chilometro dal limitare est di Konstantinovka. Di questo passo, la battaglia inizierà tra non molti giorni.
A sud, fioccano i casi di consegna in prigionia di soldati natofascisti intrappolati nella sacca di KLEBAN-BYK
https://t.me/beard_tim/26608
Senza attendere il permesso di SYRSKIJ e degli altri macellai.
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi raggiungono la linea di confine lungo un intero tratto a sud di ORECHOVO (Орехово cartina qui)
https://divgen.ru/event/2824
e si avvicinano sempre più e da più direzioni a NOVOPAVLOVKA.
FA CALDO IN ALASKA
Specialmente se nell’attesa di un incontro storico, o dell’ennesima tappa di questo gioco del cerino fra statunitensi, europei in ordine sparso e servi della gleba locali, qualcuno bara. Stanotte incursori ucraini han provato a “invadere la Russia” all’altezza dell’oblast’ di BRJANSK:
https://t.me/warriorofnorth/10862
in otto son rimasti nella tanta agognata terra di Russia, gli altri han fatto rientro bastonati e senza selfie commemorativi alla base. Tentativi evidenti di diversione, eseguiti con precisione svizzera a ridosso di appuntamenti come la tappa esquimese dei faccia a faccia russo-statunitensi. Un po’ come la nuova “mini” ondata di droni lanciati (con modesti risultati) contro obbiettivi russi:
https://t.me/RVvoenkor/97440
O le nuove paturnie di Aliev, che non ha ancora capito che non basta stare sotto un’ascella protettiva per essere nella stessa posizione del “protettore”, o magnaccia di turno:
https://t.me/voenkorKotenok/66581
https://t.me/voenkorKotenok/66580
Non saranno né i primi, né gli ultimi.
Aggiornamenti a seguire domani.
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10/08 ore 11:15 aggiornamento
AGGIRANDO KRASNYJ LIMAN
E non solo, i russi proseguono verso ovest tagliando leggermente verso sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2821
E SVJATOGORSK è sempre più vicina.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI PROSEGUONO VERSO NORD-OVEST AGGIRANDO IL BLOCCO KRASNOARMEJSK-DIMITROV DA NORD. Situazione meglio esplicitata in questa cartina:
https://t.me/z_arhiv/32200?single
Nella stessa KRASNOARMEJSK, i russi continuano a guadagnare terreno con azioni di terra mirate, procedendo a piccoli gruppi ed espugnando vie su vie, quartieri su quartieri (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32188?single
procedendo al contempo a rinforzare le retrovie guadagnando terreno sulla linea di fronte più arretrata (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32191?single
e puntando a ricongiungersi coi loro compagni già attivi in centro città.
Aggiornamenti a seguire domani.
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09/08 ore 15:00 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO POLTAVKA E RUSIN JAR A SUD-OVEST E STRINGONO ULTERIORMENTE LA MORSA DA QUELLA DIRETTRICE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2818
Inoltre, OGGI È GIUNTA NOTIZIA DELLA LIBERAZIONE DI SCHERBINOVKA IN QUEL CHE RESTA DELLA SACCA DI KLEVAN BYK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2820
Notizia ancora non confermata del tutto, mentre confermato è l’avanzamento consistente in questa direzione: pochi avamposti ancora nella sacca e la faccenda potrà dirsi liquidata, insieme alla sacca.
A est, combattimenti in corso a PREDTECHINO (Предтечино)
https://t.me/beard_tim/26581
posizione qui
https://divgen.ru/48.51979/37.79949/12
e qui
48.51979, 37.79949
dove i russi avanzano e minacciano seriamente di proseguire poi verso la stessa Konstantinovka.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi stringono d’assedio quel che resta di TORSKOE in mano ai natofascisti procedendo anche da nord (cartina qui):
divgen.ru/event/2819
Aggirandola da nord, intanto, entrano a SHANDRIGOLOVO
https://t.me/beard_tim/26596
Combattimenti in corso nella Ulica Shevchenko (posizione qui
https://divgen.ru/49.10141/37.72516/13
e qui)
49.10141, 37.72516
Aggiornamenti a seguire domani.
Comunicazione di servizio: da oggi al 24 agosto gli aggiornamenti saranno uno al giorno.
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08/08 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi guadagnano NUOVE POSIZIONI all’INTERNO della città (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2816
L’area a sud della strada principale che la taglia orizzontalmente e che punta a est verso KONSTANTINOVA è compromessa.
VERSO SVJATOGORSK
Più che verso KRASNYJ LIMAN, ormai già superata da nord, i russi puntano ancora più a ovest. E sono a poco più di dieci chilometri a nord est di SVJATOGORSK, in avvicinamento:
posizione qui
https://divgen.ru/49.03919/37.55855/12
e qui
49.03919, 37.55855
Dovesse riuscire l’accerchiamento, tutto quanto si trovasse a est e a nord del SEVERSKIJ DONEC, KRASNYJ LIMAN compreso ma non solo, condividerebbe a quel punto la stessa sorte di chi ora è bloccato a sud del lago KLEBAN-BYK.
Inoltre, giunge voce della liberazione di TORSKOE
https://t.me/beard_tim/26567
posizione qui
https://divgen.ru/49.00666/37.96757/12
e qui
49.00666, 37.96757
che, a proposito di sacche in formazione, comprometterebbe come ci siam già detti l’intera area a sud e sud-est fino al fiume.
Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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08/08 ore 11:30 aggiornamento
VIVA I CALP E USB DI GENOVA!
Questa la pagina del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova
https://www.facebook.com/CalpGe
CON LE FOTO RELATIVE A QUESTO COMUNICATO DATATO IERI:
”Così davvero non ci siamo. Siamo appena usciti da un incontro che, a nostro avviso, è stato utile e chiaro. Proprio mentre discutevamo con le autorità, con fiducia e determinazione, insieme ai nostri compagni e compagne, a bordo della Barhi Yambu — attraccata da poco al terminal GMT e in attesa di caricare, forse, il cannone Oto Melara — i lavoratori saliti a bordo hanno trovato la nave carica come raramente accaduto: sistemi d’arma, esplosivi, munizioni. Le parole iniziano a non bastare più. Ci vediamo domani mattina, alle ore 8, in presidio a Ponte Etiopia. Vedremo lì come andrà. Se volevate farci arrabbiare, ci siete riusciti.”
https://www.osservatoriorepressione.info/armi-in-porto-scoperta-stiva-piena-di-esplosivi-e-blindati-calp-e-usb-lanciano-presidio/
et
https://contropiano.org/news/lavoro-conflitto-news/2025/08/07/genova-8-agosto-ore-800-presidio-a-ponte-etiopia-0185560
Notizia che dalla stampa locale:
https://www.genova24.it/2025/08/armi-in-porto-stiva-blindati-esposivi-calp-presidio-cgil-blocco-435260/
https://www.genovatoday.it/cronaca/portuali-contro-le-armi-in-porto-manifestazione-e-possibili-disagi.html
è riuscita ad avere una rilevanza nazionale:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/07/genova-portuali-cannone-leonardo-nave-armamenti-foto/8088079/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/06/armi-nave-bahri-genova-portuali-protesta-oggi/8087173/
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/08/08/amamenti-in-porto-genova-usb-e-calp-bloccano-varco-etiopia_17a70f93-e570-4856-81fa-27416b7bc01f.html
Grazie, come sempre, alle compagne e ai compagni del porto di Genova, di Trieste, di Livorno e dei porti che colpevolmente ometto ma che OGNI GIORNO, CON LA LORO LOTTA, e in colpevole ritardo o assenza delle autorità preposte, FANNO APPLICARE LA LEGGE DELLO STATO NR 185/90: "Nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei
materiali di armamento".
ART. 6 "L'esportazione ed il transito di materiali di armamento sono altresì vietati:
a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell'articolo 51 della Carta
delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell'Italia o le diverse
deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere"
https://presidenza.governo.it/ucpma/doc/legge185_90.pdf
Per la cronaca, l'incontro a cui il collettivo dei lavoratori portuali fa riferimento era una richiesta chiarimenti circa un cannone dell'Oto Melara precedentemente fermato, sempre dallo stesso collettivo, perché SPROVVISTO DI DOCUMENTAZIONE CHIARA SULLA DESTINAZIONE FINALE MERCE:
https://www.shippingitaly.it/2025/08/07/bloccato-limbarco-di-armi-su-una-nave-di-bahri-al-porto-di-genova/
Tempo che il Segretario generale dell'autorità portuale faceva chiarezza, mostrando finalmente le carte dove emergeva che si trattava "di un cannone prodotto dalla Oto Melara e destinato a una nave Fincantieri che si trova nel cantiere di Abu Dhabi" (ibidem)... e in porto attraccava "la Bahri Yanbu, proveniente da Dundalk (Usa)", dove "erano stivati mezzi anfibi militari americani e container classificati 1-E1.1, ovvero materiale esplosivo (probabilmente proiettili da cannone)".
Al che, la presa di posizione dei compagni del collettivo e delle USB, sfociata nella manifestazione di oggi. TUTTO QUESTO, DI FRONTE A COMPAGNIE MARITTIME CHE "STRANAMENTE" OMETTONO I PORTO DI GENOVA E LA SPEZIA SBARCANDO A VADO LIGURE
https://www.messaggeromarittimo.it/congestione-a-genova-e-spezia-maersk-sposta-alcune-toccate-su-vado-gateway/
Una di queste, CHIARAMENTE CITATA NEL RAPPORTO DI FRANCESCA ALBANESE
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/31006-francesca-albanese-palestina-dall-economia-dell-occupazione-all-economia-del-genocidio.html
originale citato in articolo:
https://www.ohchr.org/sites/default/files/documents/hrbodies/hrcouncil/sessions-regular/session59/advance-version/a-hrc-59-23-aev.pdf
e NOTA 228, appena controllato, "STRANAMENTE" rimossa dal sito.
Troppa "congestione", comunque. Certo. Mentre navi completamente sprovviste dei requisiti IMO di sicurezza per poter attraccare in un porto civile, con a fianco altre navi portacontainer, depositi, banchine, migliaia di lavoratori e personale (se qualcuno se ne fosse accorto...), come se nulla fosse, attraccavano, senza "congestione", sbarcavano e imbarcavano, facevan rifornimento, e ripartivano...
Teniam botta. E grazie ai lavoratori portuali e alla loro lotta!
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08/08 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI ATTACCANO L’ULTIMO PAESE RIMASTO NELLA SACCA IN LIQUIDAZIONE SOTTO IL LAGO ARTIFICIALE, OVVERO KLEBAN-BYK (Клебан-Бык, cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26565
Il tutto, mentre fonti ucraine denunciano che il 90% della sacca sia già compromesso
https://t.me/legitimniy/20584
e aggiungono che l’ordine di ripiegamento non è stato dato, ANCORA UNA VOLTA, come di consueto, “KAK OBYCHNO”, per “non far figura”, riportato banalmente come “banal’naja” è definita la stessa causa da Legitimnyj (Банковая как обычно не дала приказ на безопасный выход военных. Причина банальная. Нельзя портить информационный фон). PIU’ CHE BANAL’NAJA, KRIMINAL’NAJA. Non è la prima e non sarà l’ultima.
QUANDO UNO SI CREDE ZHUKOV, MA E’ SOLO SYRSKIJ…
… ALLORA E’ UNA TRAGEDIA. Il macellaio Syrskij dopo aver provocato decine di migliaia di perdite ad ARTEMOVSK, aver ceduto il passo a Mascellone, attualmente in rispolvero a Londra, per la strage di soldati ucraini a RABOTINO (i migliori, armati con i migliori equipaggiamenti, nel peggior posto in cui potevano trovarsi nel 2023) eseguita nelle stesse modalità, aver quindi assunto il comando e diretto l’ennesima strage di propri uomini a KURSK e dintorni, si è contraddistinto in un uno-due memorabile:
1. il sei agosto, commemorando KURSK dal suo punto di vista, ha avuto il coraggio di dire che le perdite nemiche ammontavano a 77.000 soldati di cui 4.000 nord-coreani:
https://ukranews.com/news/1098511-vojna-dolzhna-zakonchitsya-kak-nam-vygodno-my-dolzhny-pobezhdat-a-ne-otstupat-syrskij
Ha avuto il coraggio di dirlo di fronte a oltre diecimila salme restituite dai russi a fronte di qualche centinaio restituite dai natofascisti, negli ultimi scambi. Ha avuto il coraggio di dirlo di fronte ai social che ogni giorno vedono denunce di mogli e genitori, angosciati, DA OLTRE UN ANNO, di interi battaglioni che si sciolgono come neve al sole. Mentre i russi continuano imperterriti a crescere numericamente con i semplici arruolamenti a contratto annuale. Al netto quindi di quelli che ci salutano, sia purtroppo per loro da morti, che da vivi alla scadenza del contratto. E questo lo lamentano gli stessi natofascisti per dire che è giunto il momento di sbattere al fronte anche i diciottenni. Così non vanno in piazza a far casino, peraltro. Ma tant’è.
2. Due giorni dopo, ha avuto il coraggio di dichiarare:
Per come la vedo, la guerra deve terminare quando farà comodo a noi. A tal fine dobbiam mettercela tutta. Ovvero, dobbiamo vincere, e non indietreggiare. Dobbiamo annientare il nemico, dobbiamo infliggergli perdite talmente gravi da costringerlo a chiudere, a terminare questa guerra, e chiuderla non da una posizione di forza, ma ALLE NOSTRE CONDIZIONI, quelle che saranno per noi vantaggiose in quel momento: e questo è molto importante.
Я вижу, что война должна закончиться так, как нам выгодно. Мы должны для этого сделать все. То есть мы должны побеждать, а не отступать. Мы должны уничтожать врага, мы должны нанести ему такие потери, чтобы он пошел в заключение, в завершение этой войны, причем пошел на завершение этой войны не с позиции силы, а на наших условиях, для нас на данный момент, это очень важно.
(ibidem)
Il brutto, è che si tratta dello stesso disco che gira da oltre due anni a questa parte. In quanto capo delle forze armate passacarte ufficiale dei suoi padroni. In quanto invece figura di spicco, da ancora da Artemovsk, dalla difesa a oltranza della “fortecja Bachmut”. Megalomania, servilismo, imbecillità, cinismo criminale: per la “dote” prevalente di questo criminale di guerra, chiedere ai soldati intrappolati sotto il lago di KLEBAN-BYK.
A PROPOSITO DI CRIMINALI DI GUERRA
Questa immagine straziante, ripresa da un drone israeliano sulla STRISCIA DI GAZA, è un qualcosa che grida vendetta al cospetto di Dio: peraltro, sui fatti di ottant’anni fa qualcuno parlava di “silenzio di Dio”. Oggi invece… “è colpa di Hamas”:
https://t.me/parstodayrussian/187812
Abbiamo ridotto oltre un milione di esseri umani a formiche. Perché quella è l’immagine che, per uno che almeno una volta si è sporcato le mani con la terra, viene subito, immediatamente, in mente. ABBIAMO perché è due anni che “ora basta”, “è inaccettabile” e oggi siamo alle battute finali. Senza UNA sanzione.
Un formicaio su cui si fa un po’ di tutto. Mentre gli israeliani vanno avanti a pestarle e a passarci sopra carta di giornale in fiamme, gli Stati Uniti ci lanciano sopra briciole. Una di queste finita dritta su una tenda (filmato qui):
https://t.me/parstodayrussian/187821
Centrata in pieno, tre bambini morti. Criminali.
QUANDO UNO SI CREDE UN GRANDE MEDIATORE, MA E’ SOLO ERDOGAN
Putin nell’indicare gli EMIRATI ARABI UNITI come MEDIATORE fra RUSSIA e STATI UNITI ha preso due piccioni con una fava, commenta questo canale russo:
https://t.me/condottieros/12433
1. si sbarazza di ERDOGAN, “ringraziandolo” anche per l’asse NATO-AZERBAIGIAN di cui costituisce il perno centrale
2. rinsalda l’alleanza con gli Emirati, consolidando in chiave strategica un blocco sempre più definito che vede insieme a loro IRAN e CINA.
A farne le spese, Erdogan. SEMPRE MENO BATTITORE LIBERO E ORMAI RIENTRATO, A LIVELLO REGIONALE, NEL BLOCCO NATO-AZERBAIGIAN-ISRAELE. Rientro logico, essendo il secondo esercito Nato al mondo. Rientro logico, dopo aver scardinato la Siria. Rientro che ha avuto delle conseguenze. E ne avrà, ulteriormente, in futuro.
Aggiornamenti a seguire.
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07/08 ore 22:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI ENTRANO A RODINSKOE, notizia di qualche ora fa e di fonte ucraina:
https://t.me/russkiypatriot0/23302
Cartina che vede KRASNOARMEJSK in questa situazione:
https://t.me/boris_rozhin/175242
sempre più compromessa.
ATTACCO AI TE-TSE-KA
Due caserme colpite oggi da gerany russi, entrambe nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK:
https://t.me/proof24_ua/22110
e “geranio” con frase commemorativa “per i TCK dagli abitanti di” che fa il giro della rete:
https://t.me/voenkorKotenok/66516
I civili oppongono sempre maggiore resistenza, in particolare le donne: qui ennesimo caso di donna che riesce, alla disperata, a impedire per un soffio che sbattessero il suo uomo nella camionetta:
https://t.me/frontbird/24623
Si è verificato anche un caso di un uomo armato che ha sparato a bruciapelo a poliziotti che gli chiedevano i documenti
https://t.me/rezident_ua/26947
Mentre un altro, fermato in bici, non ha esitato a tirar fuori una granata e a togliere la sicura (filmato mentre cercano di “farlo ragionare” qui):
https://t.me/ZeRada1/26292
Altra sollevazione popolare, stavolta a Rovno, dove due bus contenenti reclute, son stati fatti fermare e fatti scendere tutti i prigionieri del regime (ibidem).
Anche su questo fronte si ha l’impressione che il regime sia giunto a un punto di non ritorno.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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07/08 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI PROCEDONO ALLA LIQUIDAZIONE DELLA SACCA DI KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2814
KATERINOVKA (Катериновка) LIBERATA COMPLETAMENTE NELLA TARDA MATTINATA:
https://t.me/beard_tim/26549
Dopodiché, una volta che chi è a sud del lago prenderà posizione a nord, con ogni probabilità inizierà anche la battaglia di KONSTANTINOVKA.
THICK AS A “BRICS”
Riprendiamo questa rubrica che avevamo abbandonato da tempo per due importanti aggiornamenti.
1. Il primo ministro indiano MODI dal 31/08 sarà in CINA per incontrarsi con XI
https://indianexpress.com/article/india/pm-modi-china-visit-sco-summit-since-galwan-10173453/
Prima volta dopo SETTE ANNI (ultima visita nel 2019) e UNA GUERRA DI CONFINE.
2. Il presidente brasiliano LULA in una intervista dice che, nulla di personale ma “NON SI UMILIERA’ DAVANTI A TRUMP”
https://www.reuters.com/world/americas/i-wont-humiliate-myself-brazils-president-sees-no-point-tariff-talks-with-trump-2025-08-06/
e che inizierà colloqui con MODI e con XI per una LINEA COMUNE
https://t.me/ZeRada1/26337
Dovessero riuscirci, e glielo auguro di tutto cuore, la canzone dei Jethro Tull potrebbe diventare il loro inno non ufficiale. Signor inno, peraltro...
Aggiornamenti a seguire.
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07/08 ore 08:30 aggiornamento
KRASNYJ LIMAN – SEVERSK – KONSTANTINOVKA – KRASNOARMEJSK
Allarghiamo la cartina, partendo magari dal primo aggiornamento del giorno di divgen (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2813
che mostra come la situazione sotto TORSKOE fino alla riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC stia precipitando,
fino a vedere tutti i paesi summenzionati nella stessa schermata (quando si vede in basso a destra 20 km può già bastare).
Cento chilometri esatti da KRASNOARMEJSK lato ovest dell’accerchiamento e KRASNYJ LIMAN lato nord. Qui si stanno decidendo le sorti della DNR, meglio, della porzione più difesa e munita di DNR, sin dal 2014, non a caso quella ancora in mano ai natofascisti.
Nel mezzo di quella linea tracciata da confine a confine, DRUZHKOVKA, KRAMATORSK, SLAVJANSK.
L’attacco russo avviene CONTEMPORANEAMENTE su più fronti, per la precisione individuando nei centri summenzionati i CARDINI DI UN’ULTIMA LINEA DIFENSIVA FORTE prima di arrivare al cuore della DNR occupata. I cardini di una linea di difesa dove tutto si tiene o nulla si tiene. Perché la prima di queste a cadere si trascinerà dietro il resto, direttamente o indirettamente.
Persino KRASNOARMEJSK, ormai completamente superata e bypassata, nel momento in cui sarà liberata, libererà a sua volta migliaia, oltre diecimila di sicuro, uomini e mezzi che ripartiranno verso nord. Contribuendo in modo determinante a scardinare quel che resta a sud di questa cintura che si sta stringendo sempre di più.
CHERSON – ZAPOROZH’E – DNEPROPETROVSK – … – CHARKOV – SUMY
Se allarghiamo ancor più la stessa mappa di divgen (portando la scala in basso a destra a 50 km e con un provvidenziale F11 schermo intero si riesce a comprendere tutto), abbiamo la situazione dal fronte SUD a quello NORD.
Qui vediamo PREOCCUPANTI, per i natofascisti, operazioni di PREPARAZIONE a POSSIBILI – IMMINENTI? – attacchi futuri.
A CHERSON i russi si riprendono gli isolotti sul DNEPR e tagliano ponti ai natofascisti, oltre che martellare le loro postazioni sulla riva destra. Natofascisti in fibrillazione per possibili sfondamenti, NON POSSONO MOLLARE LE POSIZIONI PER DARE MANFORTE AI LORO CAMERATI IN AFFANNO NELLA DNR. O SE LO FARANNO, LO FARANNO A LORO RISCHIO E PERICOLO (vedasi Kursk 2024-5, costata ai natofascisti la disfatta operativa in DNR che ha posto i russi nelle condizioni attuali di avanzamento).
A ZAPOROZH’E proseguono nel creare, fra GULJAJPOLE e ORECHOV, le stesse condizioni di accerchiamento e insostenibilità di posizioni tenute per anni attualmente in essere nella DNR occupata. Per farlo, procedono da sud nel segmento ovest della linea, quella che segue il lago artificiale KACHOVSKOE su cui, a nord, si affaccia Zaporozh’e, e da est verso ovest procedendo dal tratto di linea di fronte che esce dalla DNR per proseguire nell’oblast’ di Zaporozh’e, a volte sconfinando nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK (attualmente considerata dai russi come area di transito o poco più, ma non è detto che seminando oggi non si raccolga domani… anzi). Qui la fibrillazione per i natofascisti AUMENTA: non solo NON POSSONO MOLLARE LE POSIZIONI PER DARE MANFORTE AI LORO CAMERATI eccetera eccetera, MA QUI LE MANOVRE SONO A UNO STATO DECISAMENTE PIU’ AVANZATO DI QUANTO IN CORSO A CHERSON ED E’ DEL TUTTO IGNOTO NON SOLO QUANDO, MA COME E DA DOVE PARTIRA’ L’ATTACCO RUSSO. Anche perché mentre i russi si posizionano, LETTERALMENTE IN SURPLACE, OVUNQUE INTORNO ALL’AREA CONSIDERATA, LA BICICLETTA SI MUOVE E, MEZZA PEDALATA DOPO MEZZA PEDALATA, AVANZANO RESTRINGENDO ULTERIORMENTE IL CERCHIO INTORNO. E incrementando, conseguentemente, pressione e problemi operativi a chi oggi è già in affanno.
LO SGUARDO ORA PASSA DECISAMENTE A TUTTO NORD, DOVE TROVIAMO CHARKOV E SUMY. Qui c’è un ORDINE PRECISO: creare una ZONA KONTROLJA che renda impossibile ai natofascisti quanto fatto esattamente un anno e un giorno fa. I russi si son messi di buzzo buono e stanno scardinando con successo l’intera linea difensiva A NORD DEI DUE CAPOLUOGHI. Linea difensiva abbastanza “burrosa”, causa di scandali continui a ogni avanzamento russo su trincee scavate ma rimaste “a cielo aperto”, in teoria difese da denti di drago mai posati e che qualcuno trova ancora ammassati nel campo a fianco, eccetera eccetera. Linea difensiva che, in virtù di tali caratteristiche, è NECESSARIAMENTE PUNTELLATA DA AFFLUSSI MASSICCI DI NEO-RASTRELLATI IN AFFIANCAMENTO A TRUPPE D’ELITE che si dissanguano, letteralmente, per colmare i vuoti operativi di chi per anni non ha fatto il proprio dovere. COMPROMETTENDO, PER ESEMPIO, LA TENUTA DI SETTORI CHE SINORA AVEVANO RETTO EGREGIAMENTE LA FORZA D’URTO RUSSA, COME KUPJANSK E DINTORNI. Fino alla debacle di ieri, dove i russi hanno praticamente accerchiato proprio Kupjansk da ovest. E qui la fibrillazione per i natofascisti raggiunge il picco. Capiscono che così facendo, pompando come se non ci fosse un domani uomini e mezzi su un’area che, PER META’ (SUMY) neppure interessava ai russi come zona di operazioni militari, fino alla “campagna-di-russia-2.0”, STANNO SPRECANDO FORZE PREZIOSE INDISPENSABILI ALLA TENUTA DELLA DNR DA LORO OCCUPATA. Ma NON POSSONO FARCI NULLA.
In questa fascia decisamente più ampia, da questo estremo nord all’estremo sud, i russi NON SCHERZANO. Se “lasciati fare”… “fanno”. Ma se non li si “lascia fare”, a parte perdere terreno lo stesso, solo in tempi più lunghi, si compromette la tenuta della DNR occupata.
In un conflitto come questo, GLI EQUILIBRI SONO FONDAMENTALI, per chi tiene posizioni. Obbligano chi attacca
- a dover tirar fuori conigli dai cilindri – nei termini sia di tattiche vincenti, sia di armamenti parimenti in grado di creare scompiglio – o,
- finiti i conigli, semplicemente aumentare uomini e mezzi, surriscaldando le posizioni nemiche fino a farle saltare. Il problema è che aumentando le spese militari a bilancio, c’è anche il rischio di surriscaldare se stessi, come accaduto peraltro ai loro antenati mezzo secolo fa. Inasprendo contraddizioni che rischiano di far saltare loro stessi prima che il nemico.
In un conflitto come questo i natofascisti sono stati i primi A ROMPERE GLI EQUILIBRI FORMATISI SUL CAMPO PER AVVENTURARSI IN OFFENSIVE CHE LI HANNO PROSCIUGATI, OLTRE CHE A FAR PERDER LORO LA FACCIA DI FRONTE A QUELL’85% DI GLOBO CHE, SE POTEVA ANCORA CAPIRE LO “SLANCIO IDEALE” DI RABOTINO 2023 (“BERSI UN CAFFE’ SEDUTI IN UN BAR A SEBASTOPOLI”, ZELENSKIJ), GETTAVA COMPLETAMENTE LA SPUGNA DI FRONTE AI SELFIE ALLA “PJATEROCHKA” DI SUDZHA.
In questi anni i natofascisti, eterodiretti da istanze che di “valore d’uso” militare hanno poco o niente, hanno ROTTO TUTTI GLI EQUILIBRI. Dilapidata la loro superiorità relativa:
- inizialmente, per esempio, erano solo loro a dominare coi droni, e fino all’entrata in campo della NATO nel 2022 la macchina burocratica militare russa era ancora molto “arrugginita” nei tempi di reazione sulla “necessità di modernizzarsi”. Anche sul campo, altro esempio: due ore per chiedere il permesso di portare un attacco a inizio conflitto, oggi pochi minuti. Grazie NATO.
- al netto di questo, anche a parità di uomini e mezzi, chi difende è sempre in vantaggio.
Concesso spazi occupati metodicamente dai russi. Che oggi raccolgono i frutti di tale paziente, metodica, azione.
MUOVENDOSI SU DUE BINARI:
- FOCUS NELLA DNR
- AZIONE DI CONTORNO, CON IL CAVEAT (per i natofascisti)… CHE NON E’ AFFATTO DI CONTORNO NELLE AREE CIRCOSTANTI A NORD E A SUD.
Aggiornamenti a seguire.
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06/08 ore 22:30 aggiornamento
ACCERCHIANDO KUPJANSK
I RUSSI RAGGIUNGONO SOBOLEVKA (cartina qui) CON QUATTRO CHILOMETRI E MEZZO DI AVANZAMENTO IN UN GIORNO
https://divgen.ru/event/2809
e ACCERCHIANDO KUPJANSK RISOLVONO IL PROBLEMA DELLA SUA INESPUGNABILITÀ DA EST VERSO OVEST… ALLA RADICE, PIOMBANDO SULLA STESSA DA EST A NORD-OVEST. E arrivando ormai quasi al punto di tagliare la via principale e più diretta di approvvigionamento da CHARKOV. Altra ennesima, enorme sacca in formazione. Qui in un altra cartina si vede molto bene (Sobolevka cerchiata in rosso) quali potrebbero essere i prossimi sviluppi dell’azione russa:
https://t.me/Tatarinov_Rus/57277
AGGIRANDO KRASNYJ LIMAN
I russi AVANZANO VERSO OVEST da nord (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2812
guadagnando posizioni verso sia OSKOL che SVJATOGORSK. Se la raggiungessero, con il SEVERSKIJ DONEC a chiudere a sud per decine e decine di chilometri, porrebbero i natofascisti ancora sulla riva sinistra in una posizione di quasi isolamento, anche perché i pochi ponti che lo attraversano ancora, in realtà, a quel punto ci saluterebbero subito uno dopo l’altro.
INTANTO, già oggi quest’area natofascista si sta sgretolando, pezzo dopo pezzo, come mostra anche questa doppia cartina:
https://t.me/RVvoenkor/97240
recuperata a sua volta da quanto ammesso poco prima dal buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/9104
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi ACCORCIANO LE DISTANZE DA SUD EST (cartina qui, siamo a due chilometri e mezzo dal confine amministrativo di Konstantinovka)
https://divgen.ru/event/2811
e creano i presupposti per l’ennesima sacca subito a nord. La sensazione è che i natofascisti non riescano proprio a contenere questa accelerazione, questo cambio di passo russo.
FRONTE SUD
I RUSSI AVANZANO ANCORA VERSO ZAPOROŽ’E CAPOLUOGO posto a nord alla fine della strada che costeggia il lago artificiale KACHOVSKOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2810
Aggiornamenti a seguire domattina.
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06/08 ore 13:30 aggiornamento
KONSTANTINOVKA E KRASNOARMEJSK SOTTO ATTACCO
L’attacco è contemporaneo, nonostante siano entrambi a diverse decine di chilometri di distanza l’uno dall’altro (45 in linea d’aria). E dall’esito di questo attacco dipende la tenuta dell’intera area sotto KRAMATORSK. Caserme, depositi, fortificazioni, rinforzi in arrivo: tutto è oggetto di intenso fuoco di artiglieria.
Qui a saltare in aria, con un FAB-3000, è la caserma della 93° brigata meccanizzata a KONSTANTINOVKA:
https://t.me/divgen/71359
Qui invece siamo a KRASNOARMEJSK e a saltare sono i centri di comando droni:
https://t.me/RVvoenkor/97209
I quadricotteri e i Baba-Yaga (otto eliche) sono curati mentre fanno rientro alla base. E poi partono gli attacchi russi. Il dominio aereo è tale che il nemico non ha alcuna libertà di manovra e ogni spostamento in quella che, più che una sacca, è ormai una trappola mortale, ormai è a suo rischio e pericolo: siano essi blindati, cingolati, veicoli militari, soldati, centri di comando droni
https://t.me/RVvoenkor/97207
KONSTANTINOVKA e KRASNOARMEJSK, in questa configurazione, non c’è speranza per i natofascisti che possano essere “stabilizzate”. Nemmeno CON SOCCORSI IN MASSA, PER COME ORMAI LA LINEA DI FRONTE SI E’ CONFIGURATA. Anzi, l’afflusso di soldati e mezzi non fa altro che aumentare le perdite, sottoposti come sono a tirassegno da quando fanno capolino all’imbocco della sacca finché non raggiungono (CHI LE RAGGIUNGE) le posizioni assegnate.
Tuttavia, questo non sembra preoccupare eccessivamente il regime. Dopo tutto, e oggi è l’anniversario della “campagna di russia 2.0”, le priorità erano e sono altre dalla conduzione militare ottimale del conflitto, come nota oggi il canale ucraino Zerada
https://t.me/ZeRada1/26317
e come denunciamo da Artemovsk e Rabotino 2023. Follow the money… meglio, follow the "aid"...
ATTACCO ALL’IMPIANTO DI COMPRESSIONE GAS SOTTO ODESSA: NON SOLO GAS LIQUEFATTO
Man mano che il quadro si fa più chiaro, emergono ulteriori dettagli. Per esempio, da questa cartina emerge come NON SOLO LA GRECIA, ma anche due GASDOTTI, ovvero condotte di GAS NATURALE, potrebbero essere compromesse:
- la prima dalla Russia
- la seconda dall’Azerbaigian (entrambe segnalate su cartina qui):
https://t.me/ukr_2025_ru/259754
Era dalla seconda, per esempio, che BAKU contava di mandare la “fornitura simbolica”.
Ora, non solo dall’attacco è compromessa la via diretta, quella che passa sotto ODESSA, ma anche il “giro lungo via Romania-Moldavia”, ovvero quell’arco giallo-rosso sopra l’area distrutta oggi di ORLOVKA. L’ingrandimento infatti ci mostra una fiamma proprio all’incrocio, allo snodo, non sopra. Occorrerà quindi capire L’ENTITA’ DEL DANNO sulla base della quale si valuterà cosa si potrà ripristinare e cosa no.
IL SEGRETARIO DELL’ONU CONFONDE "STATI UNITI" E "UMANITA’" ("Ch’ sadda fà"....)
Capita. Nell’edizione inglese del Mainichi è pubblicato il testo integrale del discorso del Segretario dell’ONU
https://mainichi.jp/english/articles/20250805/p2g/00m/0na/043000c
Questo l’incipit:
OTTANT’ANNI FA, IL MONDO E’ CAMBIATO PER SEMPRE.
Eighty years ago, the world changed forever.
IN UN SOLO ATTIMO, HIROSHIMA FU AVVOLTA DALLE FIAMME. DECINE DI MIGLIAIA DI VITE PERSE. UNA CITTA’ RIDOTTA IN ROVINE. E L’UMANITA’ PASSO’ UN PUNTO DI NON RITORNO.
In a single moment, Hiroshima was engulfed in flames. Tens of thousands of lives were lost. A city was reduced to ruins. And humanity crossed a threshold from which there could be no return.
L’umanità… all’epoca era solo UNA potenza militare. L’unica a macchiarsi di questo crimine.
A proposito di stupidi a ruota libera, chi fra di loro è convinto, mettendo nero su bianco, che “ottant’anni fa, la bomba atomica SALVO’ INNUMEREVOLI VITE” (80 years ago, the A-bomb saved countless lives) secondo la formula: se la guerra finisce prima, ci sono meno morti dopo.
https://nypost.com/2025/08/01/opinion/80-years-ago-the-a-bomb-saved-countless-lives-but-now-we-must-to-defend-against-nukes/
Logica inoppugnabile, cui faceva peraltro cenno il buon Eco nel Pendolo di Foucault, (“lo stupido non sbaglia nel comportamento. Sbaglia nel ragionamento”) in un dialogo “etilico”, ma molto “etilico” ambientato in un bar dei Navigli oltre mezzo secolo fa, fra due personaggi principali del romanzo, che ruotano intorno a una casa editrice (lo sapevo che lo trovavo sulla rete…):
https://www.alloradillo.com/al-mondo-ci-sono-i-cretini-gli-imbecilli-gli-stupidi-e-i-matti-umberto-eco-da-il-pendolo-di-foucault/
Avrei fatto meglio a non rileggerlo, dopo tanto tempo. Perché mi è venuta la tentazione di applicare quanto sopra anche alla “AMNESIA” del Segretario Generale dell’ONU. TRE ANNI FA, SEMPRE A HIROSHIMA: MAI NOMINATI GLI USA, MA RIUSCI’ NELL’IMPRESA DI INFILARCI “L’INVASIONE RUSSA DELL’UCRAINA” (Russia’s invasion of Ukraine).
https://www.un.org/sg/en/content/sg/statement/2022-08-06/secretary-generals-remarks-the-anniversary-of-the-atomic-bombing-of-hiroshima
“Lo stupido è insidiosissimo”. Il ragionamento tiene, “salvo uno scarto infinitesimale. È un maestro di paralogismi. Non c’è salvezza per il redattore editoriale, dovrebbe spendere un’eternità. Si pubblicano molti libri di stupidi perché di primo acchito ci convincono”.
Nel romanzo Belbo, l’interlocutore del protagonista Casaubon, subito dopo (troppo sbattimento...) si (auto)assolve: “Il redattore editoriale non è tenuto a riconoscere lo stupido. Non lo fa l’accademia delle scienze, perché dovrebbe farlo l’editoria?” “Non lo fa la filosofia.” replica Casaubon… e il dialogo “etilico” va avanti.
Andare OGNI ANNO a HIROSHIMA e OGNI VOLTA non nominare gli USA. Arrivando persino a estendere, universalizzare il colpevole, identificandolo con l’intera UMANITA’ che passa l’ennesimo punto di non ritorno, quando ancora oggi il “club atomico” è un club per pochi, pur di non nominarli. Ch’ sadda fà...
Aggiornamenti a seguire.
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06/08 ore 08:30 aggiornamento
L’ATTACCO DI STANOTTE ALL’IMPIANTO DI COMPRESSIONE GAS SOTTO ODESSA: IMPLICAZIONI DIRETTE E INDIRETTE
Come è noto, l’Ucraina non solo dal I gennaio 2025 non riceve più gas dalla Russia, ma da fine maggio di quest’anno i natofascisti hanno COMPLETAMENTE DISTRUTTO lo SNODO CENTRALE di SUDZHA, da loro occupato nell’oblast’ di Kursk sin dal 7 agosto 2024
https://dzen.ru/a/ZrNZ1xJirVneLmDE
con due HIMARS NATO (che mancano in prima linea ma per distruggere obbiettivi civili ci sono sempre)
https://ura.news/news/1052909661
PERALTRO, COME NEL CASO DEI GASDOTTI FATTI SALTARE NEL MARE DEL NORD A DANNO DI UNA SUPINA E SILENTE GERMANIA (tranne quando si tratta di lanciare proclami contro i russi, devono essere riflessi pavloviani… “fritz attacca” e loro attaccano), I PADRONI D’OLTREMANICA E OLTREOCEANO COSI’ IMPEDISCONO ALL’EUROPA UN’ULTERIORE VIA DI APPROVVIGIONAMENTO, CHE PERALTRO FINO A MAGGIO AVEVA CONTINUATO A RIFORNIRE DI GAS UNGHERIA E SLOVACCHIA.
Da quel momento, va bene il riscaldamento globale, va bene che il popolo ucraino nelle campagne andava a carbone e legna, ma quello delle città che non poteva andare a carbone, a gasolio, a centrali atomiche, ma solo a gas, occorreva approvvigionarlo.
La stessa mano che aveva fornito gli HIMARS per distruggere la stazione di SUDZHA, aveva già pensato alla soluzione. Già DUE GIORNI PRIMA della chiusura unilaterale, per il momento ancora solo chiusura, e non distruzione fisica, del rubinetto russo, il 29 di dicembre dello scorso anno L’OLIGARCA ACHMETOV AVEVA MEDIATO L’ACQUISTO PER IL REGIME DI 100 MILIONI DI MC DI GAS LIQUEFATTO A STELLE E STRISCE, PORTATO IN GRECIA VIA NAVE FINO AL TERMINAL DI REVYTHOUSSA (una descrizione per chi non conoscesse ancora questo “piccolo pezzo di terra arida nel Golfo di Megara” qui)
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Grecia/Revythoussa-lo-scoglio-del-gas-221518
Notizia invece della triangolazione USA-Achmetov-Regime qui:
https://t.me/dva_majors/61388
Già nel 2008, ci ricorda il primo articolo, qualcuno affermava: “L'apertura degli impianti di GNL a Revythoussa rafforza l'affidabilità del sistema del gas naturale poiché offre una soluzione alternativa al gas russo”.
CI SAREBBERO VOLUTI ALTRI QUINDICI ANNI, TRE GASDOTTI SALTATI E UNA GUERRA IN PIENA EUROPA PERCHE’ LE LEGGI DI MERCATO SI ARMONIZZASSERO A UNA FRASE COSI’ “PROFETICA”… TALMENTE “PROFETICA” DA SEMBRARE UNA DICHIARAZIONE D’INTENTI.
In questa bellissima cartina
https://t.me/dva_majors/61388
le “magnifiche sorti e progressive” del gas liquefatto partendo dallo scoglio verso nord:
GRECIA-BULGARIA (bivio)
a. MOLDAVIA-UCRAINA (verso est)
b. UNGHERIA-SLOVACCHIA (verso ovest, e sistemiamo i recalcitranti UE in una botta sola)
Una botta e via, come si usa adesso, anche due, se serve; e la diplomazia delle OFFER YOU CAN’T REFUSE, delle “offerte a cui non si può dire no”, è servita.
Nel frattempo, il tempo passava e TRUMP di “OFFERTE LANCIO” di gas liquefatto a prezzi quasi umani non aveva intenzione di farne. Anticipando la differenza a lobby che, come nel caso delle armi, vendono A RISCHIO D’IMPRESA ZERO. Per quello, esistono gli Stati: a far le guerre e le “offerte a cui non si può dire di no” ad altri Stati.
Sempre nel frattempo, L’AZERBAIGIAN PROVOCAVA LA MAGGIOR CRISI DIPLOMATICA CON LA RUSSIA DA QUANDO ENTRAMBI ESISTONO COME STATI. I pompieri russi a gettare acqua sul fuoco, a tonnellate, fino a spegnerlo.
Poi una doppietta, un UNO-DUE mica da ridere:
- 19/07/25: ALIEV, ALLA DOMANDA DI UN GIORNALISTA UCRAINO, “CONSIGLIA” KIEV DI NON “RASSEGNARSI AI REALIA” (смириться с реалиями), OVVERO ALLA PERDITA DI CRIMEA E ALTRE QUATTRO REGIONI, PERCHE’ POI SE LE RIPRENDERA’. “GUARDATE NOI”, dice parlando da SUSHA nel Nagorno:
https://t.me/minval_az/128384
- 28/07/25: L’UCRAINA NAFTOGAZ E L’AZERA SOCAR FIRMANO UN ACCORDO STORICO PER LA FORNITURA DI GAS AZERO SFRUTTANDO, GUARDA CASO, IL SUDDETTO CANALE PADRONALE, OVVERO VIA GRECIA-BULGARIA-ROMANIA-MOLDAVIA
https://haqqin.az/news/356124
Accordo “INSIGNIFICANTE per la quantità” (che si guardano bene dal dire quanto, tuttavia), solo “SIMBOLICO”, queste le parole che quest’altro editoriale sottolinea:
https://t.me/dva_majors/76210
Accordo simbolico di che cosa? Del fatto che l’AZERBAIGIAN PROSEGUE IMPERTERRITO NELLE PROPRIE PROVOCAZIONI TELECOMANDATE.
Nel frattempo, ultimo “nel frattempo” ma aggiungiamo anche quest’ultimo tassello,
- 02/08 I NATOFASCISTI DI NOTTE COI LORO DRONI COLPISCONO UN GROSSO DEPOSITO DELLA ROSNEFT A SAMARA (filmato del gongolante Petrenko qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9070
Niente di grave, Petrenko gongola ormai per poco e, soprattutto, a sproposito: ma a quel punto a infrastruttura energetica colpita era lecito aspettarsi una risposta quantomeno simmetrica in questo senso.
E la risposta è arrivata. STANOTTE COLPITA LA STAZIONE DI COMPRESSIONE GAS PROPRIO AL CONFINE SUD, PROPRIO QUELLA DA CUI DOVEVA PASSARE IL GAS LIQUEFATTO. A ORLOVKA:
https://t.me/legitimniy/20570
STAMANE ALLE 7:25 ORA ITALIANA LE FIAMME NON ERANO ANCORA STATE DOMATE:
https://t.me/ukr_2025_ru/259723
Ripristino linea ALTAMENTE improbabile, essendo completamente saltato come a maggio han fatto saltare loro stessi SUDZHA.
Implicazioni dirette:
- continuate a tentare di colpire i nostri depositi petroliferi e restate senza gas per l’inverno
Implicazioni indirette:
- SOCAR per la sua fornitura “simbolica” all’alleato ucraino, a cui dà buoni consigli dopo aver dato cattivo esempio, dovrà esplorare altre vie, altrettanto “simboliche”. Senza magari sbanfarli troppo ai quattro venti, la prossima volta.
- I baffetti da sparviero che dispensano "buoni consigli" si riferivano anche all'Azerbaigian del sud? Iran in questo momento? Visto che siamo in fase di "Grande Azerbaigian", sempre sotto l'ascella turca ci mancherebbe, una Grande, Grandissima Turchia che allunga la propria mezzaluna fino alle porte della Cina... e magari anche dentro, non si sa mai... "mai rassegnarsi ai realia", del resto. Da ieri i baffetti da sparviero sono caldamente invitati a studiare il terzo principio della dinamica. ("ripassare" implica che un primo studio c'è stato, ma dubito che tali figli di papà abbiano avuto il tempo di farlo mentre gozzovigliavano nei casinò della Mosca da bere coi soldi di paparino).
Conclusione: la SOCAR per quella "quota simbolica" allungando il giro, magari con fasi di trasporto su strada in ADR, spenderà una fortuna, per fornire un gas già costoso di suo. Visto che un’idea più antieconomica del gas liquefatto non c’è. Ma noi non sappiamo ancora chi ha fatto saltare i gasdotti del Mare del Nord, nonché crediamo di aver fatto un “ottimo affare” subendo dazi unilateralmente e impegnandoci a pagare centinaia di dollari di armamenti del padrone, son contenti tutti… quindi possiamo anche credere che nel 2008 il gas liquefatto stoccato sullo scoglio greco davvero, prima o poi, “naturalmente”, come l’acqua scende da monte a valle, avrebbe offerto “una soluzione alternativa al gas russo”. “Credere, obbedire, combattere”, del resto: lo metteranno nel prossimo DDL scuola insieme all’alzabandiera e la mano sul sul “quore”, con un ingresso omaggio come spettatore guardone al reality più seguito (si chiamano “sinergie”) allo studente più intonato, e 5 in condotta e sospensione immediata per due mesi chi, durante l’inno, con l’altra mano si toccherà scaramanticamente gli attributi. Oltre a costituire “vilipendio alla bandiera”, non mancheranno di sottolineare che certe scaramanzie non sono “inclusive”... per chi gli attributi non ce li ha.
Aggiornamenti a seguire.
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05/08 ore 22:00 aggiornamento
STRADE TAGLIATE, PONTI CHE SALTANO, FERROVIE DIVELTE: A FARNE LE SPESE, L’INTERA RETE LOGISTICA NATOFASCISTA NELL’EST… NEL MOMENTO PEGGIORE (O MIGLIORE...) IN CUI CIÒ POTEVA ACCADERE!
A KUPJANSK i russi tagliano la maggior via di comunicazione posta a ovest (in pennarello qui):
https://t.me/NSDVKharkove/41776
dalla quale passa anche l’approvvigionamento principale per i territori a EST di Kupjansk ancora controllati dai natofascisti.
A NORD-OVEST di KRASNOARMEJSK anche il canale ultras Deepstate si accorge che i russi sono arrivati a RODINSKOE e tagliano le vie di comunicazione a nord isolando ormai quasi del tutto il blocco Krasnoarmejsk-Dimitrov (sua questa cartina e relative frecce rosse, e russe):
https://t.me/ZeRada1/26299
COLPITA INFINE OGGI a suon di gerany LA STAZIONE DI LOZOVAJA (Лозовая)
https://oboz.info/rossiya-5-avgusta-nanesla-moshhnejshij-za-svo-udar-po-zh-d-uzlu-v-harkovskoj-oblasti/
Stiamo parlando di questo snodo:
https://divgen.ru/48.89903/36.29333/9
et
48.89903, 36.29333
che serve KONSTANTINOVKA, SLAVJANSK e KRAMATORSK. Qui si vede meglio, purtroppo lo schema della rete ferroviaria è in ucraino:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e5/%D0%A1%D1%85%D0%B5%D0%BC%D0%B0_%D0%BF%D0%B0%D1%81%D0%B0%D0%B6%D0%B8%D1%80%D1%81%D1%8C%D0%BA%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D1%81%D0%BF%D0%BE%D0%BB%D1%83%D1%87%D0%B5%D0%BD%D0%BD%D1%8F_%D0%A3%D0%BA%D1%80%D0%B7%D0%B0%D0%BB%D1%96%D0%B7%D0%BD%D0%B8%D1%86%D1%96.pdf
Come sottolinea un editoriale ripreso oggi dal canale del gruppo SEVER,
https://t.me/warriorofnorth/10752
tutti questi attacchi hanno senso, militarmente (e non mediaticamente!) parlando, se PARTE DI UN DISEGNO STRATEGICO COMUNE: ovvero, DISARTICOLARE e spezzare le linee di approvvigionamento, isolare forze nemiche, attaccarle in massa, annientarle. Per questo alcuni attacchi accadono ORA e non prima, quando tali linee potevano essere tranquillamente bypassate, in attesa che le riparazioni fossero ultimate. Adesso, molte di queste linee sono fuori uso grazie agli avanzamenti russi. Adesso, i russi attaccano e anche due giorni di tempo di transito in più fanno la differenza. Adesso, OGNI SINGOLO ATTACCO, SINCRONIZZATO CON GLI ALTRI, CONCERTATO CON GLI ALTRI, AMPLIFICA LA PORTATA E L’EFFICACIA DELL’AZIONE COLLETTIVA IN CORSO.
L’editoriale prosegue citando la manualistica attualmente materia di studio alle scuole ufficiali della Federazione Russa:
===
Si forma il principio di “DISARTICOLAZIONE PROGRESSIVA DEL NEMICO”, tramite “ATTACCHI AGLI SNODI E AI PUNTI CRITICI DELLA SUA INFRASTRUTTURA, in accordo al senso generale dell’operazione in corso”. Qui si chiarisce che la PRIORITÀ DEGLI OBBIETTIVI DA COLPIRE NON È DETERMINATA DALLA “IMPORTANZA” DELL’OBBIETTIVO SULLA CARTINA, MA DALLA “SINCRONIZZAZIONE CON LE ALTRE AZIONI IN CORSO”.
Формулируется принцип «поэтапной дезорганизации противника» через «удары по узлам и критическим точкам инфраструктуры, согласованным с замыслом операции». Там же поясняется, что приоритетность целей определяется не значимостью объекта на карте, а «синхронизацией с действиями группировок».
[…]
Sempre in questi manuali è scritto a chiare lettere che “GLI ATTACCHI ALLE INFRASTRUTTURE SENZA TENER CONTO DELLA SITUAZIONE OPERATIVA CORRENTE NON OTTENGONO IL RISULTATO NECESSARIO”.
Там прямо сказано, что «удары по инфраструктуре без учёта оперативной обстановки не обеспечивают необходимого эффекта».
Gli attacchi alle infrastrutture hanno senso solo se ORGANICI ALLO SCHEMA GENERALE DELLE OPERAZIONI: RICOGNIZIONE, ISOLAMENTO DELL’AREA, ANNIENTAMENTO DELLA STRUTTURA DI COMANDO, DISTRUZIONE DELLE RISERVE. Solo in tal caso posson servire a qualcosa.
Сами удары по тылу противника должны быть интегрированы в общую фазовую схему операции: разведка — изоляция района — нарушение управления — поражение резервов. И только в этом случае они имеют шанс стать результативными.
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Aggiornamenti a seguire domattina.
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05/08 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI AVANZANO E ACCORCIANO LE DISTANZE A SUD-EST DELLA STESSA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2807
Ci son serie possibilità che si ripeta lo schema di KURACHOVO, dove i russi avanzavano sui fianchi e, a strascico, si tiravan dietro anche il fondo della sacca, con quel che c’era. Quindi l’han chiusa. A differenza di tale schema, la direttrice che va da SUD-EST a NORD-OVEST si trova contro NUMEROSI SCAGLIONI DELLA POTENTE LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA (cartina qui)
https://t.me/divgen/71305?single
Problema operativo notevole che potrebbe essere risolto da MOLTEPLICI ATTACCHI AI FIANCHI DA SUD E DA EST, laddove i russi ormai “guardano”, ovvero tengono a tiro, entrambe le estremità a margini di tutte queste linee di difesa, decisamente più fragili della diagonale suddetta. Staremo a vedere.
DENTRO DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO JANVARSKOE (Январское, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2808
ormai in piena oblast’ di DNEPROPETROVSK. Se guardiamo la cartina con le fortificazioni
https://t.me/divgen/71313?single
i russi son riusciti a sfondare… dove praticamente non ce ne sono. Avanzando ulteriormente VANIFICANO, di fatto, quelle a sud che fanno da cintura a ridosso del confine di oblast’ e la barriera a nord, che andranno anche qui a scavalcare. Staremo a vedere.
I NUOVI MOSTRI
Mentre gli affari al complesso militare industriale u-ccidentale vanno gonfie, gonfissime, vele, i soldati semplici si armano di saldatore, lamiera, filo spinato, frese e pezzi di macchine sminatrici, e costruiscono questi mostri anti-mina, anti-drone, anti-tutto (immagine e filmato qui):
https://t.me/frontbird/24545
Che durano sicuramente più di un M1 ABRAMS che costa come decine di questi “mostri”, anche con le modifiche. Valore d’uso, valore di scambio, rendita parassitaria: eppure, forse forse i nuovi mostri non sono gli scorfani terrestri di cui sopra (con tutto rispetto per il signor scorfano), ma quei signori in carne ed ossa che hanno costruito tale sistema parassitario e su quello lucrano. E non parliamo solo del palazzinaro col cappellino rosso che ha fatto carriera politica, ma dei giganti industriali che mantengono parimenti lui e quello che scaldava la stessa sedia il turno precedente.
Aggiornamenti a seguire.
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05/08 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano da sud AGGIRANDO KONSTANTINOVKA DA OVEST e PUNTANDO A KRAMATORSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2805
Da un lato (verso nord-est) aggirano e chiudono, dall’altro (cuneo a ovest, diretti verso nord) puntano dritti. DRUZHKOVKA è a meno di quindici chilometri, ultimo scoglio di un certo spessore (ennesimo centro abitato da ridurre a fortecja a più scaglioni di case popolari a perdere) prima di affacciarsi a KRAMATORSK anche da sud.
Nel frattempo, KONSTANTINOVKA sarà letteralmente INGHIOTTITA nell’ENNESIMA COLPEVOLE, CRIMINALE, SACCA.
Come quella che si è appena UFFICIALMENTE chiusa sotto il lago artificiale di KLEBAN-BYK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2806
Quaranta chilometri quadrati, chi c’è, c’è, ancora per poco se non esce con le mani dietro la testa, e chi non c’è buon per lui… ma fino a oggi NESSUN ORDINE UFFICIALE DI RITIRATA, nonostante la sacca fosse evidente e gli spazi di fuga si restringessero sempre di più, diventando infine solo delle ipotesi, e a piedi, di notte, cercando di ingannare i droni o i pezzi di artiglieria puntati su strade ormai a tiro. Niente. Oggi la sacca si è chiusa e tra pochi giorni i combattimenti si sposteranno sull’altra riva del lago. Il tempo necessario per chi attacca di sotto di fare il giro da una parte e dall’altra e ritrovarsi, proprio a piombo dal limitare sud di KONSTANTINOVKA, a tre chilometri e trecento metri esatti.
Nel frattempo, LA SACCA DI KONSTATINOVKA continuerà ad approfondirsi, man mano che i cordoni si alzeranno e si chiuderanno al contempo.
IL BANDERISMO E’ MORTO, ABBASSO IL BANDERISMO!
Nel numero odierno di questa rubrica LA GRATICOLA MEDIATICA A CUI E’ STATA SOTTOPOSTA, IN MASSA, L’ENNESIMA CAMPAGNA IDEOLOGICA NATOFASCISTA TESA – SE NON AD AUMENTARE IL NUMERO DEGLI ARRUOLATI, QUANTOMENO A MITIZZARE LE BRIGATE E I BATTAGLIONI D’ELITE ESISTENTI.
“A MIJ V AZOVI” è il titolo della campagna
filmato pubblicitario al mercato rionale qui
https://t.me/rezident_ua/26909?single
e mega-cartellone stradale qui
https://t.me/rezident_ua/26912?single
Il meccanismo è semplice, elementare, infantile, nel senso proprio che siamo a livello di bambini dell’asilo che portano il loro giocattolino da far vedere ai compagnucci e alla maestra, cercando deliberatamente il plauso e l’invidia di entrambi.
Donzella acqua e sapone, con fermacapelli d’ordinanza da “brava ragazza”, inquadrata di spalle mentre con sguardo furbetto e sorriso compiaciuto dice, fra caratteri cubitali rosa che svolazzano tra ricciolini e unghie smaltate in tinta: “Mi spiace per i vostri mezzi uomini, ominicchi, ruffiani e quaqquaraquà… MA IL MIO UOMO E’ DEL BATTAGLIONE AZOV”.
Esticazzi. Rambo dieci, top gun quattro, mai saranno al livello del mio uomo. “Uomo vero, verissimo, ecce homo” (ogni riferimento al monologo di Paolo Rossi – non il calciatore – su Evaristo Beccalossi – il calciatore – e il suo doppio rigore è puramente voluto e si trova immancabilmente sul tubo...).
Ebbene, sulla rete è partito il sacrosanto massacro.
“In realtà voi donne degli Azov siete più queste”
https://t.me/rezident_ua/26910?single
mostrando una foto di tre anni fa dove le “donne degli Azov” manifestavano in piazza contro un regime sordo che non dava ai loro uomini, rimasti imprigionati in Azovstal’ a Mariupol’, di uscire con le braccia alzate. Lo fece solo, per la cronaca, quando la maggior parte era già rimasta sotto le lamiere e le macerie dello stabilimento.
“E quando muore cosa dici? Ma il mio uomo è sotto terra?
Al che altro commento sotto: “Il mio è al cimitero. Perché il tuo no?”
https://t.me/rezident_ua/26913?single
“Fanculo alla propaganda e alla romanticizzazione (romantizacija) della guerra”
https://t.me/rezident_ua/26915?single
E via discorrendo (seguivano altri commenti più questi ancora):
https://t.me/rezident_ua/26914?single
https://t.me/rezident_ua/26911?single
Il banderismo in salsa natoeuropeista, come progetto di ideologia totalitaria escludente qualsiasi altra visione di società e conseguente ingegneria sociale in atto da dieci anni, è messo decisamente PEGGIO di come è messo sul campo di battaglia.
DOVE CINQUE SOLDATI SU SEI, INTERVISTATI, AMMETTONO CANDIDAMENTE DI ESSERE ORA AL FRONTE PERCHE’ RASTRELLATI DAI TE-TSE-KA
https://t.me/legitimniy/20559
DOVE META’ DI QUESTI, SE NEL FRATTEMPO RIUSCIRANNO A SOPRAVVIVERE, CERCHERANNO LA VIA DELLA DISERZIONE:
https://t.me/legitimniy/20562
“A MIJ V AZOVI” si sta rivelando un autogol clamoroso. Come quanti hamburger, scontrino alla mano, si riescono a comprare con la paga del soldato. La propaganda di regime ha perso la bussola. Restano solo il terrore e la violenza dei Te-Tse-Ka.
Aggiornamenti a seguire.
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04/08 ore 19:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Solo ieri i russi guadagnavano l’ingresso a KRASNYJ LIMAN
https://divgen.ru/event/2800
E oggi ripianano l’intera linea di fronte a nord portandosi lungo una linea di due chilometri e mezzo a un chilometro e mezzo di distanza da RODINSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2804
peraltro, SCAVALCANDO E AGGIRANDO LE FORTIFICAZIONI ESISTENTI (altra cartina qui):
https://t.me/divgen/71278?single
A sud di tutto questo, un cerchio che si chiude sempre di più, mentre si alza sempre più forte la voce di chi, fra le fila ucraine, chiede – FINCHÉ SI È IN TEMPO – che Krasnoarmejsk non faccia la fine di Artemovsk e Avdeevka:
https://t.me/rezident_ua/26907
Ovviamente, inascoltato.
VERSO DNEPROPETROVSK
Pare che siano iniziati aspri combattimenti a ISKRA, ultimo paesello del fazzoletto di DNR ancora in mano ai natofascisti:
https://t.me/beard_tim/26501
staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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04/08 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SEVERSK
Uno degli ultimi giorni anche per il titolo di questo paragrafo che, a giudicare dagli eventi, tra non molto diverrà BATTAGLIA DI SEVERSK. Questo l’ultimo avanzamento russo riportato:
https://divgen.ru/event/2803
I RUSSI STANNO
- RAGGIUNGENDO SEVERSK DA PIU’ DIRETTRICI
- RIPIANANDO LA LINEA DI FRONTE A EST.
In sostanza, una linea di fronte che aveva tenuto per quasi tre anni, oggi si è completamente sgretolata.
Notizia di poco fa, liberata anche NOVOSELOVKA (Новоселовка)
https://t.me/beard_tim/26492
posizione qui
https://divgen.ru/48.85196/38.16103/13
e qui
48.85196, 38.16103
FRONTE EST: SI APRE UN'ALTRA FALLA NELLA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA
ULTERIORE FRONTE APERTO DAI RUSSI, VERSO GOPTOVKA! Parliamo di questo paese di confine
https://t.me/frontbird/24516
ripresa da drone qui:
https://t.me/beard_tim/26488
posizione qui
https://divgen.ru/50.2854/36.26261/11
e qui
50.2854, 36.26261
CHARKOV è a soli 27 chilometri. Ai natofascisti ora la decisione: mollare il colpo, coi russi che si faranno la loro zona cuscinetto o, perché no, punteranno verso sud, o intervenire e distrarre ulteriori, preziose risorse, a discapito di altri settori già ben più che CARENTI.
Questo il senso dell’operazione. Mentre gli effetti della stessa, già in questa fase preliminare, si son già fatti sentire.
Aggiornamenti a seguire.
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04/08 ore 08:30 aggiornamento
AGGIRANDO KONSTANTINOVKA
I russi non hanno fretta di chiudere su Konstantinovka e proseguono a smantellare la linea di difesa soprastante, ormai a ovest di CHASOV JAR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2802
Tra l’altro, con un triplo vantaggio operativo:
1. CONTINUANO AD ACCERCHIARE KONSTANTINOVKA
2. SI PONGONO IN POSIZIONE DI CONTROLLO DI FUOCO DELLA PARTE SOTTOSTANTE, COINCIDENTE CON L’AREA A SUD ANCORA OCCUPATA DAI NATOFASCISTI (isoipse qui):
https://t.me/divgen/71255?single
3. COMINCIANO A “PORTARSI AVANTI” VERSO KRAMATORSK, DOVE LA STRADA FERRATA CHE STAN SEGUENDO, EFFETTIVAMENTE, PORTA.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI SON GIUNTI ALLE PORTE DI SHANDRIGOLOVO (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26480
Come nota il buon Ermakov, nel 2022 i russi tentarono qui, senza successo, di arginare i natofascisti e persa la stessa se li trovarono a Krasnyj Liman, da cui si ritirarono a cascata poco dopo. ORA I RUOLI SI SONO INVERTITI. E rispetto al 2022 a esser più vicina non sarà solo SLAVJANSK da nord, una volta ripristinata la linea di fronte all’altezza del massimo raggiunto nel 2022, ma come stiam vedendo ormai anche KRAMATORSK da sud.
I russi stanno operando per MOLTIPLICARE i problemi operativi dei natofascisti, e ci stanno riuscendo.
SI INASPRISCONO LE CONTRADDIZIONI FRA TE-TSE-KA E POPOLO UCRAINO
IERI, accadde a ISMAIL, VERE E PROPRIE RETATE PER RASTRELLARE UOMINI DA ANNI CHIUSI IN CASA, CON CINQUE PATTUGLIE PER UN RENITENTE ALLA LEVA E VIOLENZA GRATUITA DI CONTORNO ( На одного человека — до 5 полицейских экипажей, filmati con strade chiuse da più volanti e cellulari pronti a partire):
https://t.me/rezident_ua/26901
violenza peraltro ovunque, qui siamo nell’oblast’ di ODESSA:
https://t.me/rezident_ua/26895
SEMPRE IERI, accadde nell’oblast’ di NIKOLAEV, lo stesso organo ufficiale dei Te-Tse-Ka lamentava l’AGGRESSIONE A SPRANGATE DI CAMERATI COLLEGHI...
https://t.me/rezident_ua/26897
… ricordando a tutti i 12 anni di reclusione per aggressione a pubblico ufficiale. Certo, perché le “vittime” sono loro.
A fronte di questo, QUATTROCENTOMILA è la cifra con cui una deputata della Rada quantifica i DISERTORI:
https://t.me/ZeRada1/26274
Ricapitolando:
- sempre meno rastrellati di quanti ne servirebbero per mantenere costante il flusso suicida di carne da cannone
- pur inasprendo le misure repressive e di rastrellamento
- alimentando sempre nuove forme di protesta in una rabbia collettiva sempre meno contenuta e, soprattutto, CONTENIBILE
- alimentando il numero delle DISERZIONI, che non solo vanificano una violenza a questo punto DOPPIAMENTE inutile (da parzialmente a totalmente inutile allo scopo prefissato, più fonte di accumulo immediatamente PERCEPIBILE e RICONOSCIBILE di rabbia collettiva)
SI INASPRISCONO LE CONTRADDIZIONI FRA TE-TSE-KA E POPOLO UCRAINO: si, ma come in una scena al rallentatore. Oggi il consenso al regime è in caduta libera, ma non tale da vedere le barricate a Kiev contro lo stesso. Una pace oggi lo metterebbe in crisi, ma i dispositivi per far mandar giù la pillola ai cittadini dell'ovest, tra l'altro stremato e PER LA MAGGIOR PARTE FAVOREVOLE A UNA PACE SULL'ATTUALE LINEA DI FRONTE, senza nessuna rivendicazione ulteriore, ci sarebbero tutti.
Invece no. Il regime di Kiev, nato da Maidan 2014, nasce con un compito preciso, quello di fare da testa di ponte contro la Russia e con una vocazione, che appare sempre più evidente, A PERDERE. In tutti i sensi. Anzitutto, A PERDERE come un vuoto. Come un limone da spremere e su cui fare, se non la guerra alla Russia, quantomeno affari d'oro. Si vince sempre. Come nelle fiere di paese.
Questo ci porta a un'ulteriore considerazione. Se pensiamo che gli architetti delle Maidan, rivoluzioni e primavere colorate, mondiali di questi vent’anni, erano praticamente l’AVANGUARDIA della propaganda massificata e massificante verso terre vergini su cui i loro slogan attecchivano come le alghe in un acquario dove si è rotta la pompa dell’acqua, e ora TUTTO QUESTO E’ SALTATO, quanto sta accadendo ci conferma ancora in una teoria che formuliamo da anni e che trova, anno dopo anno, sempre più riscontri: RIVOLUZIONI ARANCIONI COME PARTE DI UN “CAOS CREATIVO” DOVE NON ESISTE UN “PIANO B”. STRUMENTO DI PURA DESTABILIZZAZIONE ETERODIRETTO, assolutamente NON concepite, IDEOLOGICAMENTE, ORGANIZZATIVAMENTE, per STRUTTURARSI in una normale dialettica democratica come “opposizione”, o riescono o non riescono. Se riescono, fa niente se si sfocia in una guerra civile. Se il popolo si incazza a furia di tirare la corda… e pazienza. Buonuscita per qualche pezzo grosso e pesci piccoli sbranati dalla folla inferocita.
Aggiornamenti a seguire.
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03/08 ore 17:50 aggiornamento
VERSO SEVERSK
I RUSSI CONQUISTANO UN AVAMPOSTO NEMICO MOLTO IMPORTANTE A SUD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2799
e E SI AVVICINANO ULTERIORMENTE A UNA CITTÀ RIDOTTA DAI NATOFASCISTI A ENNESIMA “FORTECJA”. Come già Artemovsk, poco più in là, o la stessa Krasnoarmejsk, dove a decine di migliaia
https://t.me/legitimniy/20557
son mandati dal comando centrale a morire per tenere una situazione ormai insostenibile. Rimediando, peraltro, una percentuale di diserzione pari al 60% (ibidem) su tale linea di fronte. Lo stesso è facile che accada anche a SEVERSK.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I RUSSI INSISTONO DA NORD-EST GUADAGNANDO ULTERIORI POSIZIONI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2800
stavolta a SUD di RODINSKOE, liberando la miniera KRASNOLIMANSKAJA (foto di repertorio qui):
https://t.me/Tatarinov_Rus/57079
medesima la cartina nella ricostruzione del buon Petrenko
https://t.me/petrenko_iHS/9078?single
ovvero puntando a una doppia manovra a tenaglia che prevede la chiusura di RODINSKOE e, al contempo, la chiusura della sacca sopra DIMITROV (esemplificazione in questo schema):
https://t.me/voenkorKotenok/66404?single
Vedremo se l’azione avrà un seguito. In tal caso, la sorte dell’ennesimo blocco urbano ridotto a “fortecja” è segnata, e in tempi decisamente più brevi rispetto ad altre situazioni del passato recente.
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI SI CONCENTRANO SUI FAZZOLETTI DI TERRA ANCORA IN MANO NATOFASCISTA IN TERRA DI DNR E LI LIQUIDANO UNO A UNO (ultimo avanzamento qui):
https://divgen.ru/event/2801
Inoltre, per ammissione del buon Petrenko (sua cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9076?single
avanzano sotto TEMIROVKA di quasi nove chilometri quadrati (8,9):
posizione qui
https://divgen.ru/47.7894/36.58138/12
e qui
47.7894, 36.58138
Aggiornamenti a seguire domattina.
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02/08 ore 19:00 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
I russi proseguono nella manovra di accerchiamento a nord e consolidano uno sbarramento che scavalca anche RODINSKOE, liberando al contempo due villaggi (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2798
Questa la strada che porta a KRASNOARMEJSK passando per RODINSKOE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/56998
Inoltre, combattimenti in corso già a SUCHECKOE, sopra RODINSKOE (cerchiato su cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26461
Quella che si va configurando, e che va ben oltre i limiti urbani della battaglia di Krasnoarmejsk in sé, è un’IMMENSA SACCA DI OLTRE 150 KMQ. I natofascisti hanno impartito l’ordine di “tenere alla morte” ed è questo quanto sta accadendo: nonostante non solo I SOLDATI INTRAPPOLATI,
https://t.me/legitimniy/20552
ma chiunque dotato di buon senso nel guardare quella cartina dica, chieda, esiga: “fuori di lì”,
https://t.me/rezident_ua/26889
il regime fa orecchie da mercante. Attenzione che, così come non tutte le ciambelle riescono col buco, non tutte le piazze restan telecomandate...
VERSO KRASNYJ LIMAN
Krasnyj Liman sempre più accerchiata, coi russi che ARRIVANO ALLE PORTE DI ŠANDRIGOLOVO (Шандриголово, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2797
E complice un SEVERSKIJ DONEC decisamente tra i piedi e due ponti saltati, a essere chiusa d’assedio sarà ben più di una città: parliamo anche qui dell’ennesima sacca in formazione.
DAL CIELO I RUSSI, DA TERRA IL POPOLO UCRAINO: GUERRA AI TE-TSE-KA
COLPITA L’ENNESIMA CASERMA DEI TE-TSE-KA, STAVOLTA A DRUŽKOVKA (filmati da terra qui)
https://t.me/voenkorKotenok/66377
e filmato dal drone di controllo qui
https://t.me/beard_tim/26463
E questa è solo la prima notizia, e nemmeno la più importante. La seconda, BEN PIÙ IMPORTANTE, RAPPRESENTA UN FATTO INEDITO IN QUESTA SVO: CIVILI IN MASSA INTERVENGONO IERI NOTTE PER LIBERARE GIOVANI RASTRELLATI E CHIUSI IN UNO STADIO IN ATTESA DEL TRASFERIMENTO AL C.A.R. IL GIORNO SUCCESSIVO. Siamo a VINNICA e questi sono i filmati:
https://t.me/ZeRada1/26257
Alla fine le FORZE DELL’ORDINE hanno disperso la folla con cariche e gas lacrimogeni, questo l’effetto su una signora:
https://t.me/legitimniy/20553
DOPO LE PROTESTE DI PIAZZA DEI GIORNI SCORSI IL POPOLO UCRAINO HA PRESO CORAGGIO, E IMPARATO A DIRE “NO”. E SEMPRE CON MAGGIORE CONVINZIONE. È l’unica strada che ha per salvarsi.
Aggiornamenti a seguire domani.
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01/08 ore 22:00 aggiornamento
VERSO KUPJANSK
I RUSSI PROCEDONO ORA ANCHE DA EST, formando un cuneo d’attacco lungo la strada ferrata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2795
Sempre più in bilico l’intera area a est del fiume OSKOL.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Finalmente è iniziata anche per divgen (carta aggiornata qui)
https://divgen.ru/event/2796
Doveva cadere prima DIMITROV, secondo logica visto l’immenso sforzo di accerchiamento da nord-est, e invece il colpo è arrivato preciso, diretto, e a segno, da sud-ovest. A meno di ottocento metri dalla stazione centrale, si combatte. Inutile dire che tagliando, proseguendo verso nord-est, le arterie principali che approvvigionano l’intera area a est, la stessa già stretta in una morsa è destinata a cadere. Centoquaranta chilometri quadrati importanti quasi quanto quelli di Krasnoarmejsk per le sorti di questo conflitto.
Intanto, i russi avanzano anche da sud, coi natofascisti che si ritirano in ordine sparso da ČUNIŠINO (Чинушино),
posizione qui
https://divgen.ru/48.23771/37.20593/15
e qui
48.23771, 37.20593
cartina qui
https://t.me/condottieros/12338
E non smettono di martellare da nord-est. Sono arrivati a KRASNYJ LIMAN
https://t.me/Tatarinov_Rus/56976
posizione qui
https://divgen.ru/48.34279/37.23679/12
e qui
48.34279, 37.23679
ed è caduta anche PANKOVKA verso nord
posizione qui
https://divgen.ru/48.43877/37.3324/13
e qui
48.43877, 37.3324
Aggiornamenti a seguire domani.
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01/08 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SEVERSK
A DISTANZA DI QUASI DUE ANNI I RUSSI RITORNANO ALLE PORTE DI SEVERSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2793
come ammesso anche dal buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/9054?single
Stavolta, con una situazione d’insieme COMPLETAMENTE DIVERSA (basta allargare la cartina) e con una “controparte” in netta inferiorità numerica, sia per uomini e per mezzi
https://t.me/motopatriot78/39852
e del tutto incapace, allo stato attuale, di mantenere a lungo l’attuale linea difensiva.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Mentre le strade di Krasnoarmejsk si riempiono progressivamente di guastatori e incursori russi, che spostano gli scontri fra le stesse scardinando completamente l’attuale linea difensiva, i loro compagni ne approfittano avanzando IN MASSA da sud e da sud-ovest:
https://t.me/motopatriot78/39866
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI ARRIVANO ALLE PORTE DI ISKRA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2794
e riducono a una manciata di chilometri quadrati il terreno ancora in mano ai natofascisti di quell’area di DNR.
“MATEMATIKA VIYNI”: IN UCRAINA SI COMINCIA A DISCUTERE DI PERDITE E DI INSOSTENIBILITA’ DELLE STESSE
A parlare di “matematika della guerra” è la pasionaria di regime, volontaria da in prima linea contro qualsiasi qualcosa di rosso e di russo, MARIJA BERLINSKAJA:
https://t.me/ZeRada1/26246
Che fornisce questi dati, già sin troppo benevoli, specialmente nella correzione finale, ma che contrastano con quanto ancora qualcuno lì e QUI (riportandolo neanche come ipse dixit, ma come dato reale) ha la spudoratezza di affermare:
- fino a 300 soldati morti al giorno;
- fino a 750 soldati feriti al giorno;
- fino a 500 diserzioni al giorno.
E arriviamo fino a 1550 perdite al giorno. Fino a 46.500 al mese. (SEGNO MENO)
Quelli che rastrelliamo e sbattiamo al fronte ogni mese (“mobilizovani”): fino a 20.000
“Di conseguenza, siamo sotto di 26.500 unità al mese. Che fanno 318.000 all’anno. E anche se dividiamo per due questa cifra (i feriti leggeri li risbattiamo al fronte e recuperiamo anche qualche disertore), fanno sempre meno 159.000 soldati all’anno.” (stesse parole riportate qui, e previsione finale della “volontaria” coi russi che bussano a Kiev entro l’inverno):
https://tsn.ua/ru/ato/berlinskaya-nazvala-poteri-ukrainy-i-datu-kogda-vrag-mozhet-snova-stoyat-pod-kievom-2881757.html
Ora,
- nonostante le correzioni portino i numeri della Berlinskaja a ridurre fino circa a un terzo rispetto quanto dichiarato dal Ministero della difesa russo e solo di perdite inflitte registrate sul campo di battaglia dai vari reparti e riportate nel bollettino del mattino dopo,
- nonostante la stessa sia MOLTO generosa in riferimento alla capacità natofascista di recuperare carne da cannone fra i disertori che non escono di casa e i feriti leggeri che, non appena a casa in convalescenza, cercano anch’essi il modo migliore di darsi alla macchia,
i numeri restano allarmanti. Qualcuno, fra loro, comincia a farsi domande sugli stessi, senza negarli. Tentando di addomesticarli, di addolcire la pillola, MA senza negarli più. E giunge a conclusioni ancor più allarmanti dei numeri, semplicemente moltiplicando per dodici. Senza tener conto che le perdite, in caso di inferiorità palese sul campo, aumentano. Specialmente in risposta a ordini di contrattacco impossibile o altrettanto impossibile tenuta del tutto suicidi, criminali. Ma questo la Berlinskaja non può dirlo.
Può blaterare qualcosa del tipo: così non va bene, così i cosacchi arriveranno ad abbeverarsi in piazza Maidan. Magari per concludere: ci servono i ventenni. O perché no? I diciottenni. O i nonni.
Infine, senza puntare l'indice contro i responsabili materiali di tali perdite, a pagare, un domani, sarà scalando di un livello il Generale Macellaio SYRSKIJ. Semplice passacarte, ma ottimo capro espiatorio per favorire la buonuscita dei suoi capi senza troppi scossoni.
Anche per questo il pezzo della Berlinskaja va visto con MOLTA attenzione. Per il non detto. Per il non puntare l’indice contro tre anni di strategia militare suicida. Oltre che per questa “MATEMATIKA VIYNI” che, pur esprimendo un punto di vista sostanzialmente opposto a quella che è stata la vulgata di regime fino a ieri, NON CAMBIA NELLA SOSTANZA: carne da cannone prima, carne da cannone oggi, carne da cannone sempre.
Aggiornamenti a seguire.
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01/08 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano ancora da CHASOV JAR libera (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2791
e minacciano la chiusura della sacca sottostante con chi dovrebbe ancora starci dentro. Anche per Konstantinovka, allargando la mappa, vediamo ormai formarsi i ben noti connotati di un’immensa sacca. Al punto che presto il paragrafo corrispondente potrà essere rinominato “sacca di Konstantinovka” senza tema di errore.
Nel frattempo, nonostante il buon Petrenko non abbia ancora “incassato” la perdita e glissi sugli aggiornamenti di quella linea di fronte, altri canali ucraini foto con bandiere e filmati alla mano non possono far altro che informare il loro pubblico di quanto accaduto:
https://t.me/rezident_ua/26865
FRONTE EST
Intanto, anche VOLCHANSK sta facendo la stessa fine di CHASOV JAR. Questi gli ultimi avanzamenti registrati:
https://t.me/z_arhiv/32182
e confermati anche nell’ultimo bollettino pubblicato stamane dal gruppo Sever, operante sull’area:
https://t.me/warriorofnorth/10637
ORDINI DI GRANDEZZA
A luglio 2024 i russi lanciarono nei loro attacchi, diurni e soprattutto notturni, 426 droni (Gerany, Gerber, et similia)
A luglio 2025 han lanciato 6297 droni (+ 1374%), non molto lontani dal totale 2024 peraltro:
https://t.me/beard_tim/26434
E’ la conclusione a cui giunge un canale anglofono elaborando fonti natofasciste. Lascia il tempo che trova, ma teniamolo buono per capire gli ORDINI DI GRANDEZZA di quanto si sta muovendo ora, rispetto a un anno fa.
Tutto questo, a fronte di un potenziale bellico ucraino
- SEMPRE PIU’ RIDOTTO PER ESAURIMENTO SCORTE
- SEMPRE PIU’ COLPITO NELLE RETROVIE ANCHE PER LE SCORTE RESTANTI. Gli attacchi notturni, nonostante i media u-ccidentali siano da anni alla disperata ricerca di una nuova Bucha con cui rinfrescare la memoria dei loro lettori e spettatori, a questo son serviti e servono. E ogni notte con sempre maggiore efficacia. Qui un filmato con didascalie in anglofono relativo a una delle notti scorse, laddove la linea d’orizzonte che si accende e spegne a ogni esplosione sono aeroporti militari e depositi di Kiev:
https://t.me/condottieros/12325
Possiamo senza dubbio parlare di un CALO DEL POTENZIALE BELLICO MILITARE NATOFASCISTA anche qui per ordini di grandezza. Sicuramente con qualche zero in meno, ma anche qui, come diceva il buon Totò… è la somma che fa il totale.
Aggiornamenti a seguire.
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31/07 ore 20:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
CARTINA DEGLI AVANZAMENTI RUSSI SOSTANZIALMENTE CONFERMATA DA QUESTE DUE DI ALTRA FONTE, riguardanti l’area di ISKRA
https://t.me/z_arhiv/32151?single
e quella immediatamente sottostante a ovest di ŠEVČENKO:
https://t.me/z_arhiv/32148?single
laddove entrambe mostrano avanzamenti non ancora registrati da divgen.
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Questa la cartina più aggiornata:
https://t.me/z_arhiv/32157?single
Come è possibile notare, i russi non solo hanno consolidato le vie sotto il loro controllo, ma si sono anche nel frattempo espansi lungo strade limitrofe. I natofascisti appaiono del tutto incapaci di arrestare un’azione che si fa, giorno dopo giorno, sempre più dirompente.
A nord-est, laddove divgen ancora tace, questa cartina riporta invece gli avanzamenti cui accennavamo ieri e l’altro ieri
https://t.me/z_arhiv/32160?single
che di fatto stringono ancor più d’assedio il blocco Krasnoarmejsk-Dimitrov sottostante. Avanzamenti sui quali si è svegliato anche divgen (sua questa cartina):
https://divgen.ru/event/2790
VERSO SEVERSK
Anche qui vi sono avanzamenti russi non ancora registrati da divgen e ripresi in questa cartina aggiornata:
https://t.me/z_arhiv/32167?single
la linea di fronte è MOLTO più vicina a Seversk e la configurazione della linea di fronte ricorda molto quella dell’agosto 2022, ovvero del massimo avanzamento russo su questa linea. Ormai con il 2022 superato e in difetto, perché quella attuale è molto più articolata a sud e, soprattutto, con nemici decisamente meno perniciosi di allora.
VERSO KRASNYJ LIMAN
Ulteriore avanzamento verso Krasnyj Liman da nord (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2789
che oltre a costituire un avanzamento verso sud, lo è anche verso ovest, puntando a SVJATOGORSK e ad aggirare SLAVJANSK e KRAMATORSK passando da nord-ovest.
FINCHÉ C’È GUERRA, C’È SPERANZA
Ecco freschi freschi i contratti appena integrati dal Ministero della Difesa a stelle e strisce con ulteriori regalie al complesso militare industriale:
https://www.defense.gov/News/Contracts/Contract/Article/4257577/
La parte del leone spetta a LOCKHEED MARTIN, a cui arriveranno DUE MILIARDI DI DOLLARI AGGIUNTIVI ($2,063,197,215) di commesse dei missili THAAD, per ripianare quelli buttati letteralmente nel cesso nella più grande disfatta dei natosionisti dall’epoca dei Cannoni del Sinai (ogni riferimento al libro di Guido Gerosa del 1975 è puramente voluto) da loro rinominata “guerra dei dodici giorni” così da rimetterla, almeno sul piano simbolico-lessicale, dalla parte “giusta” della Storia con un multiplo di sei. Grazie ai dazi e a miliardi di commesse blindate, hanno potuto tranquillamente aggiungere un po’ spese a bilancio e aumentare le loro commesse di missili THAAD da otto miliardi e tre ($8,353,586,643) a dieci miliardi e quattro ($10,416,783,858). Data consegna: primo dicembre 2029.
Ma ce n’è per tutti. Tanta ciccia aggiuntiva anche per i pesci meno grossi. Notiamo come nel aumentare le commesse abbiano usato misure “precise e accurate”, come dicono loro… “tailor suited”:
General Dynamics Information Technology (+ $98,000,000)
Whitman Requardt and Associates LLP (+ $90,000,000)
Burns and McDonnell Engineering Co. Inc. (+ $90,000,000)
AECOM Technical Services Inc. (+ $90,000,000)
Stantec Consulting Services Inc. (+ $90,000,000)
HDR Engineering Inc. (+ $90,000,000)
Gf-D Design Partners JV, Fairfax (+ $90,000,000)
Sembra una presa in giro… a tutti lo stesso ammontare. Così. Come se DAVVERO per ciascuno di quei programmi la quantità aggiuntiva richiesta di armamenti ammontasse ESATTAMENTE a quella cifra. E poi parliamo di NABU e di SAP.
La lista continua, nei premi anche la Boeing insieme ad altri, e le misure a scalare divengono diverse… E poi chiudono gli ospedali e manca la carta igienica nelle scuole, che cadono a pezzi. E il problema delle pensioni è che non figliamo abbastanza… ma va bene così. Anzi, finché c’è guerra, c’è speranza.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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31/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
SIAMO GIA’ AL “DOPO CHASOV JAR”. A fine mattinata, oltre a comparire i primi video dei soldati russi fra le macerie di una città fantasma,
https://t.me/divgen/71136
e le immancabili riprese di bandiere russe sventolanti dall’alto
https://t.me/RVvoenkor/96896
vi era già notizia di ATTACCHI RUSSI A NIKOLAEVKA E CHERNOVOE (cartina qui, punti indicati dalle due frecce rosse):
https://t.me/frontbird/24395
KONSTANTINOVKA è sempre più vicina.
DENTRO KRASNOARMEJSK
Combattimenti in pieno centro ancora alle due del pomeriggio ora italiana:
https://t.me/russkiypatriot0/23173
ormai parlare di operazioni isolate, di “diversanty”, non ha più senso: trattasi di una battaglia vera e propria, combattuta ancora a “bassa intensità” con formazioni non al completo, ma che fa sempre più male a una linea di difesa sempre più malconcia e incapace di ripristinare un minimo di distanza netta fra “i loro” e “gli altri”.
MA IN TUTTO QUESTO… LE PIAZZE?
Giusta domanda, che mi faccio da giorni. Per qualche giorno silenzio stampa, anzi, “silenzio piazza”. Ieri son tornate a popolarsi di manifestanti (video girato da Rezident ieri notte risalente al pomeriggio):
https://t.me/rezident_ua/26843
e altre immagini diffuse stamane:
https://t.me/rezident_ua/26852
con manifestanti davanti alla Rada anche stamane:
https://t.me/RVvoenkor/96885
La folla di giorni fa oggi è decisamente più contenuta e si concentra solo sulla legge contro i NABU e i SAP, senza “sforare” (людей стало меньше, а лозунги касаются в основном НАБУ/САП). Interpreto la calma dei giorni scorsi con la PROMESSA di Zelenskij di far promulgare dai suoi un’altra legge che ripristinasse lo status quo ante, proteggendo però i suoi deputati dal braccio “implacabile” (a telecomando u-ccidentale) della legge. Legge che sembrava “lì lì”… poi, più che “lì lì” si è rivelata molto, ma molto di più, nell’empireo del “là là”… da qui il tam tam di ieri e di nuovo ragazzini in piazza con le loro scritte sui cartoni.
Risultato raggiunto: E’ APPENA STATA VOTATA LA LEGGE, CON 331 VOTI A FAVORE E 9 ASTENUTI (schermata tabellone qui),
https://t.me/RVvoenkor/96895
CHE RIPRISTINA I PIENI POTERI DEL NABU E DEL SAP:
https://t.me/ZeRada1/26231
e l’UE ha già espresso la propria “soddisfazione”, per esser tornata in possesso del proprio giocattolo
https://t.me/ukr_2025_ru/258727
Se la cosa finisce qui, non è stata nemmeno una mini-maidan: ma questo ha dato il via anche ad altri “scandali”, come un CLASSICONE che, dai boss della mafia storici a quelli di Kiev o di Washington "appassiona" i rotocalchi di mezzo mondo, mostrando alla plebe sempre all’opra china i “CESSI D’ORO” di "chi può":
https://t.me/rezident_ua/26851
Tutto questo, bene al regime NON FA. Al punto che la pasionaria del regime Bezuglaja si sente in dovere di chiedere… che differenza c’è tra il cesso d’oro su cui si siede il Presidente e quello sempre d’oro su cui si siede il padrone d’oltreoceano (nel rimando sopra con foto appaiate... mancandone una per il padrone di oltre oceano si è optato per una in cui si tiene ambiguamente la patta come se fosse un prima, un dopo… o un durante)?
Che differenza c'è? Beh, la differenza fra il cesso d'oro di Zelenskij e il cesso d'oro di Trump c'è, cara Mar’jana: per ulteriori informazioni, citofonare Von Der Leyen ore pasti.
Aggiornamenti a seguire.
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31/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA: I RUSSI VINCONO LA BATTAGLIA DI CHASOV JAR!
CHASOV JAR LIBERA! Annunciato ufficialmente dal Ministero della Difesa russo stamane (comunicato qui):
https://t.me/mod_russia/55136
e poi a ruota dagli altri canali (qualche esempio qui):
https://t.me/beard_tim/26423
https://t.me/voenkorKotenok/66306
LA PIU’ LUNGA BATTAGLIA DELLA SVO, INIZIATA NELLA PRIMAVERA DEL 2024 E CONCLUSASI OGGI, ULTIMO GIORNO DI LUGLIO 2025, SI E’ CONCLUSA CON LA PIENA DISFATTA DELLE FORMAZIONI NATOFASCISTE E LA VITTORIA COMPLETA DI QUELLE RUSSE.
Perché i natofascisti hanno opposto una così strenua resistenza, PERDENDO PROPRIO QUI IL MAGGIOR NUMERO DI UOMINI E MEZZI (самая крупная группировка за всю историю спецоперации) DALL’INIZIO DELLA SVO A OGGI?
https://tass.ru/armiya-i-opk/24673553
Chasov jar sta su un colmo, dal quale i natofascisti sparavano su ARTEMOVSK. Ed era l’ultimo punto che poteva difendere, naturalmente, Kramatorsk e Slavjansk. Aveva condomini a bizzeffe (in tempo di pace faceva 12-13.000 abitanti e grossi stabilimenti, quanto basta per allestire come da costume natofascista la più efficace linea difensiva a costo zero o quasi (tanto paga la ditta, pardon, la carne da cannone civile, come sempre).
https://dzen.ru/a/aIsU6Lt30RXD3bKv
E la collina, come si suol dire, è bella quando ci sei su tu, è brutta quando c’è su il tuo nemico. Ora sono i russi a poter piazzare, guardando dalla parte opposta, i LORO pezzi e puntarli
- SU SLAVJANSK E KRAMATORSK
- SU KONSTANTINOVKA
- SULLA LINEA DI DIFESA UCRAINA CHE ANCORA TIENE LUNGO LA PARTE RESTANTE DI SEVERSKIJ DONEC
https://topwar.ru/268955-rossijskaja-armija-polnostju-osvobodila-chasov-jar-zavershiv-samuju-dlitelnuju-s-nachala-svo-bitvu.html
Per questo la vittoria di oggi è MOLTO IMPORTANTE! E potrebbe costituire quello che alcuni già chiamano PERELOM (Перелом), FRATTURA o SVOLTA in italiano:
https://bloknot.ru/v-mire/perelom-v-svo-nastupil-klyuch-k-donbassu-chasov-yar-ofitsialno-osvobozhden-v-chem-znachenie-nashej-pobedy-v-etom-gorode-1442270.html
Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
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30/07 ore 23:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI HANNO ORMAI LIBERATO DEL TUTTO ČASOV JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2788
Konstantinovka è sempre più vicina anche da est, e ormai chiusa entro una vera e propria “U” che si restringe progressivamente.
DENTRO KRASNOARMEJSK
La battaglia infuria e, questa volta, ad ammettere combattimenti urbani sono gli stessi canali natofascisti (schermate raccolte qui):
https://t.me/beard_tim/26418
Aggiornamenti a seguire domattina.
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30/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KUPJANSK
I russi si avvicinano a KUPJANSK anche da EST (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/39813
arrivando alle porte di PESCHANOE (Песчаное)
posizione qui
https://divgen.ru/49.65804/37.78587/12
e qui
49.65804, 37.78587
Linee che hanno tenuto per anni stanno saltando anche nei punti sinora ritenuti più inamovibili.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I RUSSI AVANZANO DA NORD VERSO OVEST, SUPERANDO ORMAI LA STESSA KRASNYJ LIMAN E, DI FATTO, PROSEGUENDO NEL SUO ACCERCHIAMENTO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2787
Seguiremo gli sviluppi, ma la sensazione che intendano tagliare non solo “Liman la rossa” ma anche la strada principale che porta a SLAVJANSK, passando per SVJATOGORSK, è forte. Staremo a vedere.
AGGIRANDO KRASNOARMEJSK
Divgen non se ne è ancora interessato ma sinceramente il problema ci interessa relativamente. Teniamo comunque il condizionale d’obbligo. Dopo aver liberato NIKANOROVKA (Никаноровка)
posizione qui
https://divgen.ru/48.4193/37.25747/13
e qui
48.4193, 37.25747
ed essere arrivati alla stazione di MERCALOVO
posizione qui
https://divgen.ru/48.4234/37.22176/13
e qui
48.4234, 37.22176
I RUSSI AVREBBERO GIA’ INIZIATO A DAR BATTAGLIA A BELICKOE (Белицкое )
https://divgen.ru/48.40836/37.17764/13
e qui
48.40836, 37.17764
Se così fosse, l’accerchiamento operativo sarebbe ormai pressoché totale. E ai soldati natofascisti nella sacca, a questo punto sacca vera e propria, non resterebbe che uscire con le mani alzate o perire.
Prendiamo la notizia ancora molto con le pinze. In questi casi, un po’ di prudenza e qualche condizionale in più non guastano.
Aggiornamenti a seguire.
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30/07 ore 08:30 aggiornamento
IL GRANA E LO STRACCHINO: C’E’ PRASSI (2015-2021)...
Non è difficile leggere un testo tecnico in ucraino, ovvero in una lingua locale e di cui nessuno ha mai sentito il bisogno di coprire spazi semantici poco più in là del lessico quotidiano, “famigliare”. Una volta eletta quindi a lingua “factotum”, universale, con un colpo di penna, e dovendo immediatamente recuperare decine di migliaia di lemmi, la soluzione più semplice non poteva che essere “ucrainizzare” il russo. Anche oggi, in piena russofobia, se si trovasse in quel frangente, non potrebbe di colpo incorporare pronti-via diecimila lemmi dall’inglese, così, in ossequio padronale, e traslitterarli in cirillico: “damping” o “svič” pronunciato da una parte avrebbe provocato dall’altra il classico “???” e relativa scena della mucca che vede passare il treno, in una babele che paralizzerebbe il Paese assai più di un attacco hacker, anzi, “chaker”, ben riuscito.
Ecco allora che la lingua sorella torna utile e di colpo il dizionario ucraino si arricchisce di decine di migliaia di lemmi “ucrainizzati” dal russo, ovvero con qualche diacritico in più e qualche doppia in meno. E questo ci porta a queste pagine MOLTO illuminanti
https://t.me/opor_2014/18002
tratte da un manuale ucraino e di immediata comprensione per i russofoni. Per i non, peraltro, valgono le figure molto esaustive.
Parla delle FORTIFICAZIONI nella ZONA “ATO”, ovvero nella cintura costruita dai banderisti INTORNO AI CONFINI DI MINSK-2. Il testo è del 2015. IMMAGINIAMOCI QUINDI ALTRI OTTO ANNI COSI’ e CON SEMPRE MAGGIORI RINFORZI E CREAZIONE DI VERI E PROPRI COLLEGAMENTI SOTTERRANEI, A VOLTE CON CAMPATE talmente ampie da permettere il passaggio di automezzi militari.
Questa la qualità, “SERIA”, come dicono nella prima pagina
https://t.me/opor_2014/18002?single
delle fortificazioni costruite contro i “SEPARATISTIV” e i “ROSIJSKO-OKUPACIINICH VIJSK” (ibidem) e che i russi han dovuto abbattere e superare, UNA DOPO L’ALTRA, tutt’intorno alla DNR-LNR:
- COSTRUZIONI IN CEMENTO IN GRADO DI RESISTERE A PROIETTILI DI ARTIGLIERIA PESANTE DA 122 E 152 MM (standard sovietico)
- COSTRUZIONI, IN PARTICOLARE SULLE PRIME LINEE, SMONTATE E RICOSTRUITE EX-NOVO QUALORA LE VECCHIE NON FOSSERO IN GRADO DI RISPETTARE GLI STANDARD DI PROTEZIONE RICHIESTI (foto 2 e foto 3 qui sotto, con posa di prefabbricati in cemento armato)
https://t.me/opor_2014/18003?single
- BUNKER SOTTERRANEI IN GRADO DI ASSORBIRE ONDE D’URTO POTENTISSIME
- PROBLEMI DELLA FOTO 6,
https://t.me/opor_2014/18004?single
OVVERO IMPATTO DI UN PROIETTILE DA 152 MM, completamente risolti.
- LINEE STUDIATE PER LASCIARE ALLE BOCCHE DI FUOCO PROTETTE DECINE E DECINE DI METRI DI LINEA DI FUOCO, “FRONTAL’NO”, “PULITA” DAVANTI A LORO (frecce rosse nelle foto 7 e 8)
https://t.me/opor_2014/18005?single
- BOCCHE DI FUOCO PROTETTE IN CEMENTO ARMATO COSTRUITE COME DA SCHEMA, PARTENDO DA STANDARD SOVIETICI:
https://t.me/opor_2014/18006?single
E PERFEZIONANDOLI E MIMETIZZANDOLI COME SEGUE:
https://t.me/opor_2014/18007?single
- STUDIANDO L’IMPIEGO DI POSTAZIONI MOBILI, IN PARTICOLARE PER PUNTELLARE POSIZIONI APPENA CONQUISTATE (Minsk-2, bye bye… si pensava già a “DONECK-LUGANSK 2022”):
https://t.me/opor_2014/18008?single
- RINFORZATE ANCHE DALL’APPORTO DI VOLONTARI (PROGETTO “NARODNYJ BLINDAZH”, foto alcune realizzazioni di rifugi in legno rinforzato qui)
https://t.me/opor_2014/18009?single
- E INFINE, DA ULTIMO, QUESTE BOTTI CISTERNA IN LAMIERA
https://t.me/opor_2014/18011?single
Siamo nel 2015. Da allora per altri sette anni i banderisti, sempre più natofascisti, avrebbero rinforzato tale rete difensiva, che i russi hanno solo ora quasi finito di smantellare (siamo alle seconde linee, ormai, e solo nel tratto relativo a KONSTANTINOVKA e dintorni). NON ERANO, NON SONO DEGLI SPROVVEDUTI: SETTANT’ANNI DI SCUOLA SOVIETICA DI BASE PIU’ I MIGLIORAMENTI. Veniamo all’oggi.
… E PRASSI (2022-2025)
Oggi si posano
- fili spinati e denti di drago affiancati “vicini-vicini” in chilometriche teorie:
https://t.me/opor_2014/17719
laddove la posa avviene immediatamente dopo lo scavo, senza alcun puntello al buco appena fatto:
https://t.me/opor_2014/17817
- reti da pesca antidrone (qui il prima e il dopo):
https://t.me/opor_2014/17751
qui solo il dopo:
https://t.me/opor_2014/17750
non solo appese per strada, ma anche nelle stesse prime linee a “protezione” mezzi:
https://t.me/opor_2014/17814
- i già menzionati cilindri in lamiera (qui foto del fuori, del dentro e della posa)
https://t.me/opor_2014/17946
per la cronaca, quello da 48 posti è 2,4 m di diametro x 5 metri di lunghezza…
e uno di questi “da cento posti” (che sarà 10 metri di lunghezza) costa duecentoventimila euro (franco fabbrica):
https://t.me/opor_2014/17867
alcuni li usano già mezzi arrugginiti e segati (solo tetto) per coprire le trincee. Un po’ di impermeabilizzante, un po’ di terra sopra… e ci siamo:
https://t.me/opor_2014/17970
- tanta ruspa, ma anche tanta pala e piccone.
https://t.me/opor_2014/17856
- tante reti di armatura (solo i tondini) e tanti sacchi di sabbia
https://t.me/opor_2014/17837
che alla prima pioggia fanno questa fine (ohibò, la terra smotta)
https://t.me/opor_2014/17772
- NIENTE PIU’ CEMENTO E SOLO LEGNO: quanta “amazzonia” locale che ci saluta…
https://t.me/opor_2014/17950
Ora, se uno vedesse la prassi 2022-2025 e basta, penserebbe: ma questi non ne capiscono nulla! NO. NE CAPISCONO. E i soldi per fare in due anni quel che han fatto i loro predecessori nella ZONA “ATO” c’erano. Così come i sacchi di cemento, le betoniere, l’acqua, le casseforme e i tondini d’acciaio. Ma i soldi han preso un’altra direzione e persino i lavori di posa del già prefabbricato, già fatto, spesso sono stati fatti SOLO SULLA CARTA.
E ora i russi invece di fare un OPORNIK, una fortificazione al giorno, e cantare vittoria come se avessero piantato la bandiera sul Reichstag, si sparano sulla stessa area una decina di chilometri quadrati. A parità di risorse impiegate. Un po’ è che son di meno dall’altra parte. E lo sappiamo. Ma se invece di tagliare il grana di quarantotto mesi col bastoncino dei ghiaccioli, si trovan davanti lo stracchino...
Aggiornamenti a seguire.
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29/07 ore 21:30 aggiornamento
VERSO E DENTRO KRASNOARMEJSK
L’avanzamento riportato nel pomeriggio (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2785
si è arricchito verso fine giornata di un ultimo balzo in avanti (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2786
che ha portato i russi ALLE PORTE DI VLADIMIROVKA (Владимировка)
In serata giungevano notizie dell’inizio della battaglia di Vladimirovka, coi russi già insediatisi nella parte sud della cittadina:
https://t.me/voenkorKotenok/66273
Poco più a sud, iniziata la battaglia per DIMITROV. I russi ENTRAVANO NELLA ZONA INDUSTRIALE A EST E, NEL PRIMO POMERIGGIO, NE PRENDEVANO PARZIALMENTE CONTROLLO:
https://t.me/beard_tim/26392
Questo, mentre persino la deputata Bezuglaja ammette che i russi operano a Krasnoarmejsk, dietro le loro fila:
https://t.me/Tatarinov_Rus/56816
KRASNOARMEJSK DOVE I RUSSI CONTINUANO A COMPIERE INCURSIONI E A COLPIRE LE LINEE NEMICHE PROPRIO NELL’ARCO DA SUD A SUD-OVEST
https://t.me/beard_tim/26401
Di fatto, danneggiando e indebolendo sempre più quello che doveva essere il bastione difensivo più efficace della linea di difesa natofascista intorno a Krasnoarmejsk.
IL BANDERISMO È MORTO, ABBASSO IL BANDERISMO!
GLI STUDENTI TORNANO IN MASSA A PARLARE RUSSO! Tornano in massa a parlare la loro madrelingua, tornano in massa a parlare una lingua con cui parlare col resto dei cittadini ucraini che non hanno mai smesso di parlare russo, tornano in massa a parlare una lingua con cui trovare un terreno comune con russi, bielorussi, e popoli delle ex-repubbliche sovietiche che, per gli stessi motivi, si sentono più a loro agio in una lingua che conoscono perfettamente, piuttosto che in un inglese stentato. Lo ammettono, con estremo rammarico, coloro ai quali era stato affidato il compito di estirpare qualsiasi cosa sapesse di “russo” in terra d’Ucraina, comprese le barzellette all’intervallo.
https://t.me/RVvoenkor/96777
Il progetto di ingegneria sociale banderista, in quanto totalitarismo ideologico in erba, è già fallito. In quanto mito fondativo di un’Ucraina pulita etnicamente da tutto quanto sappia di “russo” e altrettanto prona allo slang (quello con cui, per esempio, nella costruzione sintattica smozzicata, “occhèi” e “uànnagànna” à gogo, Zelenskij scimmiotta il suo padrone d’oltreoceano) e alla (sotto)cultura dell’Impero, è sempre più sulla buona strada per lo stesso traguardo.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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29/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I titoli ormai, in un contesto come l’attuale dove l’attacco su un fronte mette in crisi un’intera linea dall’altro, valgono quel che valgono. A rigor di analisi, giusto per mantenere un criterio come primo paletto, cerchiam di far valere quello di territorialità. L’avanzamento di oggi, quindi, con la LIBERAZIONE DI TEMIROVKA NELL’OBLAST’ DI ZAPOROZH’E (Темировка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2783
Appartiene territorialmente a quel FRONTE SUD che parte proprio da lì a EST e arriva fino all’estuario del DNEPR a ovest, salutando dopo ZAPOROZH’E anche CHERSON, entrambe poste a nord dell’attuale linea di fronte.
Ed è un movimento verso ovest, in effetti, lungo la strada che porta a GULJAJPOLE prima e a OCHEROV poi. La soluzione a una parte del problema circa la liberazione dell’oblast’ di Zaporozh’e ancora in quota natofascista.
Il problema, però, è da risolvere interamente. E per farlo la tentazione di entrare da est nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK nel tratto più a sud, attraversarlo e sbucare praticamente davanti al capoluogo ancora occupato, è forte. Tagliando in questo tutto quanto ancora non liberato a sud. Ecco allora che questa mossa potrebbe, anche qui, riportarci a un’altra linea di fronte, quella che abbiam chiamato VERSO (E DENTRO) DNEPROPETROVSK. ZAPOROZHSKOE, primo paesino oltreconfine, è a un chilometro dalla linea, già raggiunta dalle avanguardie russe, che separa le due oblast’. Avanzare da sud porterebbe all’ennesima falla aperta, all’ennesima sacca (tutto lo spazio a est) e porrebbe le condizioni per quanto sopra accennato come “forte tentazione”.
Questa la situazione delle fortificazioni natofasciste che attendono, attualmente, i russi:
https://t.me/divgen/71053?single
Avanzando verso nord, c’è una doppia linea di difesa qualche chilometro dopo il confine, ma non ha alcun vantaggio dal punto di vista territoriale (altimetria qui)
https://t.me/divgen/71055?single
e, soprattutto, una volta che i russi dovessero chiudere la sacca a est, si troverebbe attaccata da più punti e la sua tenuta, come già sottolineato in più occasioni, sarebbe compromessa ANZITUTTO dalla carenza di uomini:
https://t.me/condottieros/12278
Benvenuti nel FATTORE UMANO, negletto per tre anni, degradato a misura quantitativa di carne da cannone, e oggi decisivo… per la vittoria sul campo dei russi.
Il boccino è attualmente in mano loro e, quel che è peggio per i natofascisti, i russi in questo momento giocano su più campi da bocce con più formazioni, e relative riserve, mentre i natofascisti si affannano da un campo all’altro in formazione ridotta.
VERSO KRASNOARMEJSK
Altro pezzo di difesa natofascista che salta a sud, con la liberazione di NOVOUKRAINKA (Новоукраинка, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2784
Più a nord, come prevedibile del resto, la grossa sacca formatasi ieri si è chiusa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2785
A differenza della parte sottostante (cartina con fortificazioni natofasciste qui):
https://t.me/divgen/71062?single
l’area “azzurra” soprastante è si fortificata, ma in modo molto più diradato, riproponendo il problema di organico di cui sopra, e leggero. Anche qui, ancora una volta, ai russi il boccino in mano per puntare a nord, a nord-ovest o a nord-est... o traslare l’intero blocco. Magari ampliandolo ulteriormente. Staremo a vedere.
LEZIONI DI ECONOMIA (PER MASOCHISTI RIPETENTI E COLONIALISTI IMPENITENTI)
A far la parte del prof, oggi, l’Alto commissario indiano per la Gran Bretagna Vikram Doraiswami, mentre quella dei ripetenti ipocriti spetta a giornalisti u-ccidentali in rappresentanza dei loro rispettivi Stati.
https://timesofindia.indiatimes.com/india/switch-off-our-economy-high-commissioner-to-uk-schools-western-journalist-on-russian-oil-doraiswami-says-europe-buys-from-same-source-it-denies-india/articleshow/122948828.cms
Il mondo è multipolare NON da oggi. “C’è tutto un mondo intorno”, cantava la buona Antonellina, anche se per i pennivendoli che si esibiscono ogni giorno in capriole sempre più acrobatiche per salvare capra e cavoli, il “loro mondo” inizia a Los Angeles e finisce a Varsavia (con un po’ d’acqua in mezzo e sempre più o meno a quella latitudine).
E in questo “mondo intorno” capita anche che a dir la sua sia l’India. Un paesino così, piccino picciò. Da noi completamente ignorato, guardato perlopiù dall’alto al basso. Ma il “mondo intorno” va avanti, anche se noi continuiamo a tener le mani sugli occhi come i bambini piccoli, convinti che quello sia il miglior nascondiglio del mondo.
E cosa dice il “mondo intorno”, declinato in questo caso nel divino (“deva”) alfabeto devanāgarī देवनागरी?
1. Nuova Delhi è il TERZO più grande consumatore di energia al mondo, e di questa energia L’80% E’ IMPORTATO. Che devon fare, staccare la spina alla loro economia per far piacere a qualcuno?
2. Molti Paesi europei continuano a comprare TERRE RARE e PRODOTTI ENERGETICI, non petrolio, forse, DAGLI STESSI PAESI CHE ORA DICONO PER L’INDIA DOVER ESSERE TABU’.
3. Circa la Russia e i rapporti fra India e Russia, GLI STESSI RISALGONO A QUANDO GLI STESSI PAESI CHE ORA DETTAN LEGGI E CONDIZIONI IMPEDIVANO ALL’INDIA DI ARMARSI E ARMAVANO INVECE I PAESI VICINI CHE GLI FACEVAN GUERRA (ops)… e in quel momento, ad aiutare l’India, c’era solo l’URSS.
4. Valgon sia per gli armamenti, che per l’approvvigionamento energetico, rapporti nati non da ieri e che oggi sono essenziali per la sopravvivenza dell’economia indiana. Non veniteci a parlare di sanzioni nei nostri confronti se continueremo a comprare russo.
5. Voi dite tanto dei nostri rapporti coi russi, MA NON DITE NULLA DEI VOSTRI OTTIMI RAPPORTI CON PAESI CHE INVECE, PER NOI, SON FONTE DI DIFFICOLTA’. Vogliam parlarne? Vediamo chi vince a suon di “test di lealtà” (test of loyalty)?
Giustamente, visto che certe notizie “stranamente” non arrivano da noi, occorre fare un passo indietro. L’India, ma non solo, anche il Brasile e la Cina, sono stati MINACCIATI di “distruzione delle loro economie” (“we’re going to crush your economy”) se continueranno a comprare idrocarburi russi.
Inoltre, dall’anno prossimo l’UE non potrà più comprare dall’India (ma anche dalla Turchia) DERIVATI DAL PETROLIO (russo) come fatto sinora, così come previsto dall’ennesimo pacchetto di sanzioni.
Gli indiani, giustamente, si sono risentiti. Faranno meno soldi.
https://timesofindia.indiatimes.com/business/india-business/will-do-what-we-need-to-do-india-takes-tough-stand-on-eu-sanctions-over-russian-oil-energy-security-top-priority/articleshow/122834070.cms
Oppure, troveranno l’ennesima gabola per aggirare, IPOCRITAMENTE, quel che hanno loro stessi legiferato sinora. Il triangolo no, ma magari il quadrato si… attraverso un PRODUTTORE di petrolio, e a quel punto dimostrare che quella benzina non sia di origine russa. Lo ammettono gli americani stessi (“EIA cannot identify the exact origin of gasoline sold at fueling stations because of the stages and processes involved in producing gasoline and delivering it to retail fueling stations.”)
https://www.eia.gov/energyexplained/gasoline/where-our-gasoline-comes-from.php
E se il paese produttore in questione facesse poi un bel pastone di suo e di importato… al che, agli stessi Paesi UE che oggi comprano gas russo e derivati del petrolio russo e che continueranno, spetterebbe l’onere di pagare un passaggio in più. Che pagheremo noi a ogni pieno. Ma fa parte anche questo del “biggest deal ever made”… masochisti ripetenti, oltre che colonialisti impenitenti. Meno male che c'è Antonellina...
Aggiornamenti a seguire.
29/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KRASNYJ LIMAN (E SEVERSK)
I RUSSI ENTRANO A KOLODEZI (Колодези, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2782
approssimandosi a Krasnyj Liman da nord. Se allarghiamo la cartina notiamo come l’azione russa punti a raggiungere da nord e da est non solo Krasnyj Liman, ma anche SEVERSK, unita alla prima da una strada. Il destino di queste due città trasformate da anni in roccaforti natofasciste, è legato non solo da quella strada, ma dal fatto di essere ormai divenute prima linea di difesa verso SLAVJANSK. Che con ogni probabilità sarà attaccata da nord e da est, o non sarà attaccata, fino a quando non saranno soddisfatte le condizioni di un accerchiamento quantomai necessario. Staremo a vedere.
VERSO KONSTANTINOVKA
Neanche a farlo apposta, quest’altra notizia ci porta a SUD-EST del blocco SLAVJANSK-KRAMATORSK, l’ultimo vero ostacolo operativo alla liberazione della DNR. Laddove i russi, giorno dopo giorno, si avvicinano e aggirano KONSTANTINOVKA.
Questa la cartina aggiornata a sud-est, con un’importante area RIPIANATA dai russi con relative sacche ormai bonificate (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2781
Il che ci riporta al paragrafo precedente, in quanto questo movimento appare sempre più parte di un UNICO PIANO STRATEGICO che vede, in primo luogo, la liberazione di KONSTANTINOVKA come PRESUPPOSTO OPERATIVO per proseguire verso nord-ovest e raggiungere KRAMATORSK- da sud-est.
In questo modo, SLAVJANSK da NORD e da EST e KRAMATORSK DA SUD e da EST si troverebbero ad affrontare attacchi diretti, senza poi considerare l’accerchiamento operativo da ovest, altrettanto importante.
Un film al rallentatore, quello appena enunciato e che si proietta quantomeno nei prossimi mesi utili prima dell’inverno fin dove riuscirà ad arrivare, ma che si è svolto – sempre al rallentatore – già sotto i nostri occhi in questi ultimi mesi. Con un’accelerazione importante nelle ultime settimane. Stremo a vedere che piega prenderà.
VERSO E DENTRO DNEPROPETROVSK
I RUSSI ATTACCANO ALEKSANDROGRAD (Александроград)
https://t.me/beard_tim/26389
posizione qui
https://divgen.ru/47.97834/36.5961/12
e qui
47.97834, 36.5961
penultimo raggruppamento di casupole rimasto in mano ai natofascisti in quella parte di DNR prima di ISKRA (Искра), che si trova sulla strada poco più a nord.
Nel frattempo, i russi entrano a DNEPROPETROVSK da un’altra direzione e attaccano il paesino frontaliero di IVANOVKA:
https://t.me/beard_tim/26391
posizione qui
https://divgen.ru/48.10217/36.63909/12
e qui:
48.10217, 36.63909
Anche qui grattacapi a non finire per i natofascisti: dopo averla liberata i russi che faranno? Andranno a nord e accerchieranno NOVOPAVLOVKA che rimarrà chiusa a est? Oppure proseguiranno verso ovest rafforzando la linea di attacco che si va configurando con la liberazione di ALEKSANDROGRAD e ISKRA e proseguendo quindi per chilometri con l’attuale linea a sud?
O entrambe? La coperta è sempre più corta ma, soprattutto, “lu cane tira la pezza finché nu lla strazza”… anche qui, staremo a vedere.
“EUROPA, FUORI LE PALLE! NO… NON QUELLE…”
Cari compagni, tranquilli, filmato “per tutti” anzi, decisamente istruttivo nell’essere metafora di tante cose di noi “grandi”:
https://t.me/ZeRada1/26192
Siamo a casa del padrone:
https://www.trumpgolfscotland.com
Del resto, anche l’incontro “storico”, dove quelli che in teoria ci rappresentano hanno ricevuto udienza dal padrone, si è svolto a casa sua. E dopo avercelo messo in quel posto, o prima, o durante mentre ci elencava le “condizioni vantaggiose”, il padrone ha giocato nel suo campo di golf.
Il divertimento padronale per eccellenza, nonché il più “etico” del mondo, dove solo il tappeto verde mangia acqua nell’ordine di grandezza dei litri al secondo per il divertimento di lorsignori, pur essendo “green”, “inclusivo” e non a latitudini tali da ciucciare 293.600 metri cubi d’acqua all’anno (p. 5 di un documento pubblico per un campo da golf… a Fasano, Brindisi
https://www.provincia.brindisi.it/dmdocuments/ambiente/cerasina/REL_INTEGRATIVA_CdS.pdf
in litri, parliamo di duecentonovantatre milioni e seicentomila litri… tra l’altro non trecento milioni, ma duecentonovantatre milioni e seicentomila… mentre stessa regione, cento chilometri più in là l’acqua arriva ancora con l’autobotte… ma va bene così).
Spara a casaccio, la pallina finisce dove non deve e il fido servo a piedi, mentre il padrone si diverte a guidare la sua brum brum, ovviamente in modo green e inclusivo, tira fuori una pallina nuova e la lascia cadere. Penalità, ma tanto il padrone gioca sempre da solo anche quando invita altri a provare il suo giocattolo, ovvero vince sempre, e si riparte.
Quel caddy è l’Europa. E quelle sono le uniche palle che riesce a tirare fuori. Mostrandosi “intransigente” solo a comando, quando il padrone gli grida “attacca”. E pure quello, ormai, per riflesso pavloviano, senza neppure cercare l’osso subito dopo.
Aggiornamenti a seguire.
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28/07 ore 20:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Verso per modo di dire, perché i russi al momento si concentrano sul costruire la “zona kontrolja” a ridosso della linea di confine: e la ampliano, per esempio, sotto GUEVO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2778
VERSO KRASNYJ LIMAN
Anche qui oggi i russi avanzano, verso KRASNYJ LIMAN (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2780
Questi avanzamenti, uniti a quelli sotto riportati, complicano la vita ai natofascisti, che si vedono progressivamente braccati da nord, da est e da sud.
VERSO SEVERSK
I russi riprendono ad avanzare immediatamente a est della stessa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2779
ripianando la linea di fronte e portandosi a ridosso della città, ultimo ostacolo serio sulla strada per SLAVJANSK e KRAMATORSK.
VERSO KRASNOARMEJSK
A quanto pare, stando almeno a quanto denunciano militari ucraini, a CEDERE dovrebbe essere DIMITROV, posta a est di KRASNOARMEJSK:
https://t.me/beard_tim/26376
Di fatto, già una prima linea di difesa avrebbe ceduto, compromettendo la tenuta del resto. Naturalmente i natofascisti si sono strutturati per respingere gli attacchi russi da sud-ovest a sud-est… ma se dovessero provenire da est dalla città stessa con cui fanno blocco unico, sarebbe una catastrofe.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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28/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE EST
I RUSSI AVANZANO A OVEST DI MELOVOE (Меловое, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2776
e così facendo
- compromettono la tenuta delle due grosse “U” createsi a sud e a nord di questo cuneo
- che ha assunto una forma a tenaglia circondando CHATNEE Хатнее, il paesello più vicino
- sta chiudendo AMBARNOE (Амбарное) subito a est di questa “tenaglia” nell’ennesima sacca
- nonché bloccando la via di comunicazione che porta a sud.
Seguiremo gli sviluppi.
VERSO KRASNOARMEJSK
Divgen registra parte degli avanzamenti dichiarati stamane sopra KRASNOARMEJSK (liberazione di Bojkovka Бойковка appena ufficializzata dal Ministero della difesa russo, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2777
“NON VEDI CHE E’ UN VERO AFFARE…”: LA “DEKOMUNNIZACIJA” E IL SUO PREZZO
Articolo interessante apparso sul canale telegram Raventsvo Media,
https://t.me/ravenstvomedia/455
che parla delle tante Ucraine che si sono susseguite questi cent’anni. Compresa l’ultima: caso inedito di Stato kamikaze o apripista per altri limoni da spremere?
Come la decomunistizzazione dell’Ucraina si è trasformata in una guerra all’ultima grivnia
Как декоммунизация Украины обернулась войной до последней гривны
🔥🇺🇦 A giugno 2025 il DEBITO PUBBLICO UCRAINO ha raggiunto il NOVANTA PERCENTO, come emerge dai dati del Ministero delle Finanze. SULLO SFONDO DELLE SPESE CRESCENTI SUL DEBITO PREGRESSO E DELLA MINACCIA DI DEFAULT, KIEV STA SEMPRE PIU’ TRASFERENDO TALE DEBITO SULLA POPOLAZIONE, ha sottolineato l’economista Oleg Komolov nell’ultima rubrica “Numeri primi”.
🔥🇺🇦 Госдолг Украины к июню 2025 г. достиг 90% ВВП, следует из данных Минфина. На фоне растущих трат на обслуживание уже взятых обязательств и угрозы дефолта Киев активнее перекладывает финансовое бремя на население, отметил ученый-экономист Олег Комолов в выпуске «Простых чисел».
Il termine Stato in default assume a Kiev tratti concreti. La valutazione dei titoli obbligazionari, legati al PIL ucraino è già a zero, ha dichiarato S&P a giugno. KIEV SI E’ RIFIUTATA DI PAGARE 665 MILIONI DI DOLLARI DI OBBLIGAZIONI IN SCADENZA E HA DICHIARATO CHE NON LO FARA’ FINCHE’ NON AVRA’ RISTRUTTURATO IL DEBITO PUBBLICO.
Термин «дефолт стэйт» обрел в лице Киева конкретные черты. Рейтинг ценных бумаг, привязанных к ВВП Украины, упал до дефолтного уровня, объявило в июне S&P. Киев отказался выплачивать $665 млн по гособлигациям и заявил, что не будет это делать, пока долг не реструктурируют.
L’Ucraina non solo non può, ma non ha alcuna intenzione di pagare i debiti contratti. Ritardare la crisi contando sul differimento dei pagamenti è una pia illusione. La crisi, di fatto, è già arrivata, anche se nessuno parlerà mai di default, né tanto meno lo dichiarerà, FINCHE’ CI SARA’ LA VOLONTA’ POLITICA DELL’OCCIDENTE DI USARE L’UCRAINA COME ARMA CONTRO LA RUSSIA.
Украина не только не может, но и не собирается возвращать долги. Перенос платежей позволяют надеяться лишь на отсрочку кризиса. По факту он уже наступил. Хотя технически дефолт не объявят, пока сохраняется политическая воля Запада использовать Украину как инструмент противостояния с Россией.
L’IMPORTANTE, per gli “sponsor” di Kiev, è che LA GUERRA CONTINUI. LE SPESE PER LA DIFESA E LA SICUREZZA DI KIEV NEL 2024 AMMONTAVANO A 75 MILIARDI DI DOLLARI, LA MAGGIOR PARTE DEI QUALI FINANZIATA DALL’ESTERO. ALTRI 44 MILIARDI SONO STATI SPESI IN FORNITURE DIRETTE DI ARMAMENTI. IN TOTALE, LA SPESA COMPLESSIVA PER LA DIFESA SOSTENUTA DA KIEV NEL 2024 HA SUPERATO I 118 MILIARDI DI DOLLARI, PARI AL 62% DEL PIL E AL 200% DELL’UTILE DI BILANCIO STATALE.
Главное для спонсоров Киева – продолжение боевых действий. Расходы Украины на оборону и безопасность составили в 2024 г. $75 млрд, большая их часть финансируется из-за рубежа. Еще $44 млрд пришло в виде прямых поставок оружия. Совокупные военные нужды Киева в 2024 г. превысили $118 млрд, что было эквивалентно 62% ВВП или двум объемам собственных доходов бюджета.
L’Ucraina è divenuto uno dei Paesi più militarizzati al mondo negli ultimi 30 anni. Con la fine del conflitto finirebbe l’afflusso continuo di armamenti e, inevitabilmente, arriverebbe il momento del redde rationem per gli insoluti.
Страна стала одной из самых милитаризованных в мире за последние 30 лет. Прекращение боевых действий будет означать конец бесплатного снабжения, а то и выставление неподъемных счетов.
[… Con l’avvento del nazismo], Rosemberg vide nell’Ucraina la colonia ideale per l’approvvigionamento alimentare [del Reich]. Il piano nazista però non fu mai realizzato e, nel corso del Secondo conflitto mondiale, l’Ucraina perse 12 milioni di cittadini e subì 285 MILARDI DI RUBLI di danni, pari al 42% del danno economico complessivo sovietico.
В Украине Розенберг видел продовольственную колонию. Планам нацистов не суждено было сбыться, для чего та же Украина потеряла 12 млн человек погибшими и неродившимися за годы войны. А урон от разрушений составил 285 млрд руб. – 42% от общего ущерба СССР.
Tuttavia, NONOSTANTE LE PERDITE COLOSSALI IN TEMPO DI GUERRA, LA REPUBBLICA SOCIALISTA SOVIETICA D’UCRAINA NEL 1990 VEDEVA, RISPETTO AL 1913,
- LA SUA POPOLAZIONE AUMENTARE DI 1,5 VOLTE (DA 35 A 52 MILIONI DI CITTADINI)
- L’AGRICOLTURA AUMENTARE DI 3,7 VOLTE
- L’INDUSTRIA AUMENTARE DI 129 VOLTE.
L’UCRAINA CONOBBE IL CLIMAX DEL PROPRIO SVILUPPO NEL PERIODO SOVIETICO. AL CONTRARIO, IL COLLASSO DEL LIVELLO DI VITA AVVENNE DOPO LA DIVISIONE CON LA RUSSIA SOVIETICA E L’INTEGRAZIONE NEL CAPITALISMO OCCIDENTALE COME PERIFERIA DELLO STESSO (*)
Но несмотря на колоссальные потери в период войн, Украинская советская республика увеличила население в 1,5 раза к 1990 г. по сравнению с 1913 г. (с 35 до 52 млн человек), сельское хозяйство – в 3,7 раза, а промышленность – в 129 раз. В рамках социалистического строя Украина достигла пика своего развития. И наоборот, обрушение уровня жизни произошло после разделения единого с Россией хозяйства и встраивания в западный капитализм в качестве периферии.
LA STRATEGIA DI IMPIEGO DELL’UCRAINA DA PARTE DELL’OCCIDENTE NELLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA VIENE DA LONTANO. DICHIARAVA SOROS NEL 1993: “LA COMBINAZIONE DI MANODOPERA DALL’EUROPA DELL’EST CON LE CAPACITA’ TECNOLOGICHE OFFERTE DALLA NATO AUMENTEREBBE NOTEVOLMENTE IL POTENZIALE MILITARE DELLA PARTNERSHIP, IN QUANTO RIDURREBBE IL RISCHIO PER I PAESI NATO DI RITROVARSI CAMIONATE DI SACCHI NERI COI LORO CADAVERI”.
(orig. “The combination of manpower from Eastern Europe with the technical capabilities of NATO would greatly enhance the military potential of the Partnership because it would reduce the risk of body bags for NATO countries ”)
https://www.georgesoros.com/1993/11/01/toward-a-new-world-order-the-future-of-nato/
Стратегия использования Украины в войне против России активно прорабатывалась на Западе. «Сочетание живой силы из Восточной Европы с техническими возможностями НАТО значительно повысило бы военный потенциал Партнерства, поскольку уменьшило бы риск получения мешков для трупов для стран НАТО», – описывал ее смысл в 1993 г. американский миллиардер Джордж Сорос.
Gli interessi economici dei clan dominanti dell’oligarchia non avrebbero potuto non condurre a conflitti nello spazio post-sovietico. In questo senso, l’attuale conflitto fra Russia e Ucraina è stato programmato da architetti stranieri come quello appena citato, sin dalla perestrojka e dal crollo dell’URSS. La creazione della CSI è così divenuta il coronamento degli auspici hitleriani.
Наряду с интересами наживы господствующих кланов олигархии все это не могло не привести к конфликтам на постсоветском пространстве. В этом смысле стравливание России и Украины было запрограммировано зарубежными архитекторами перестройки и развала СССР. Создание СНГ обернулось тем, что сбылись надежды Гитлера.
La decomunistizzazione dei Novanta sarebbe stata oggetto di invidia da parte dei nonni dei degli attuali nazisti. Anche le conseguenze di quegli anni si sono rivelate PIU’ DISTRUTTIVE degli anni 1941-1945. ED E’ PROPRIO IN UCRAINA CHE 35 ANNI DI CAPITALISMO DA RAPINA POST-SOVIETICO HANNO PRODOTTO I DANNI MAGGIORI. NEL 2024 L’UCRAINA HA PERSO 29 MILIONI DI PERSONE, L’80% DEL PIL E L’80% DELLA CAPACITA’ PRODUTTIVA. (**)
Развернутой на Украине декоммунизации предшественники нынешних нацистов бы позавидовали. По крайней мере последствия оказались разрушительнее войны 1941-1945 гг. Именно на Украине 35 лет разгула капитализма привели к самым масштабным на постсоветском пространстве альтернативным потерям. Украина к 2024 г. потеряла уже 29 млн человек, 80% ВВП и 85% производства.
DALL’INIZIO DEGLI ANNI NOVANTA L’ECONOMIA UCRAINA E’ CROLLATA, E TALE DISTRUZIONE E’ STATA ACCELERATA DOPO AVER TAGLIATO DEL TUTTO I PONTI CON LA RUSSIA NEL 2014. E agli oligarchi, dopo aver sperperato e saccheggiato la ricchezza ereditata dall’Ucraina sovietica, oggi non resta che lucrare sull’unica ricchezza rimasta: la vita degli ucraini.
С начала 90-х экономика Украины последовательно разрушалась, а после разрыва с Россией в 2014 г. дичание ускорилось. Если раньше украинская группировка олигархии разбазаривала доставшиеся от СССР национальные богатства, то теперь паны ради собственной власти и обогащения продают Западу последние остатки советской цивилизации – жизни простых украинцев.
===
Due noterelle veloci:
(*) Quanto riportato, non è molto diverso da quanto accadde all’attuale Federazione Russa al momento della fine dell’URSS. Della Repubbica Socialista Federativa Sovietica di Russia, di quell’apparato produttivo INTERAMENTE SOCIALIZZATO, all’attuale Federazione Russa oggi restano essenzialmente i settori materie prime, per la stragrande maggioranza, e armamenti / industria aerospaziale in secondo luogo: tutto il resto è collassato. Su tale struttura si è riorganizzata, rimodulando la composizione organica degli utili statali a bilancio per pianificare la propria spesa pubblica, ha inoltre diversificato il proprio portafoglio clienti guardando a SUD e a EST, specialmente dopo le sanzioni e i gasdotti fatti saltare, ma entro tale ORIZZONTE DI SCAMBIO CAPITALISTICO, sia pur con la quota cinese in aumento e quella occidentale in diminuzione, si è al fine collocata. L’attuale rilancio dell’industria informatica e della microingegneria, per ridurre la propria dipendenza dalla Cina, a fronte di ENORMI INVESTIMENTI frutto proprio degli utili dell’industria estrattiva, non è scevro di contraddizioni, frutto degli enormi ritardi nel settore maturati nei trent’anni precedenti: non è un caso che si riparta da macchine sovietiche per la produzione di CHIP. Ed è solo un esempio.
(**) Teniamo presente che ISTANBUL 2022, STRACCIATA IN FACCIA DAI PADRONI ALLA DELEGAZIONE UCRAINA CHE GIA’ LA AVEVA FIRMATA, avrebbe non solo fermato lo sfascio attuale, ma avrebbe sicuramente invertito quella, di rotta, e non solo quella. Per esempio, quella che ieri ci ha portato a ringraziare i padroni per applicarci dazi del 15% per le nostre merci e obbligarci a comprare qualche centinaio di miliardi di dollari di armamenti da loro.
===
Attenzione: nello spremiagrumi ci siamo finiti anche noi, UE. A noi, forse ce ne siamo dimenticati, dieci anni fa, ad alcuni di noi, gli ALTRI, i “primi della classe”, avevano appioppato l’appellativo di PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna). Simpatici… a proposito di tale appellativo, i primi a essere scannati chi saranno? Finiremo tutti in un film di Ken Loach? Che già ci siamo, e AMPIAMENTE?
Aggiornamenti a seguire.
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28/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI AVANZANO VERSO ALEKSANDROGRAD (Александроград), segnala per primo il buon Petrenko (cartina qui):
https://t.me/petrenko_iHS/9014?single
posizione qui:
https://divgen.ru/47.97822/36.60268/12
e qui:
47.97822, 36.60268
Così facendo, come è possibile notare nella cartina pur non aggiornata di divgen, i russi
- sia rinforzano l’area a sud attualmente più avanzata ripianandone la linea di confine,
- sia si avvicinano a Isrka da sud, compromettendo ulteriormente la già non esaltante linea di difesa approntata all’ultimo per tenere l’ultimo fazzoletto di DNR in quest’area.
VERSO KRASNOARMEJSK
Sempre il buon Petrenko stamane dà la sveglia ai canali russi ammettendo la progressiva perdita della balka di BERUCHIN JAR (Берючин Яр cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/9016?single
sinora non ancora da loro segnalata. Parliamo di quest’area
https://divgen.ru/48.40733/37.41387/13
et
48.40733, 37.41387
sinora ancora “contesa”, per i canali russi, persa per Petrenko.
Pare anche che siano in corso combattimenti nella stessa DIMITROV:
https://t.me/russkiypatriot0/23102
Ma potrebbero essere anche qui “diversanty”, ovvero incursori assaltatori, mandati in piccoli gruppi a sondare il terreno e a infliggere perdite in raid simili a quello di qualche giorno fa a KRASNOARMEJSK: talmente inaspettati e dirompenti da seminare il panico fra le linee difensive e chiamare a raccolta e in fretta e furia i reparti d’élite.
Reparti che una volta in prossimità della città si son trovati sotto il tiro dei droni e dell’artiglieria pesante russa, riportando gravissime perdite. Tutte le strade, ormai, sono sotto tiro o comunque pattugliate da droni russi:
https://t.me/frontbird/24277
Probabilmente, uno degli obbiettivi, nella gamma fra quelli di massima (liberazione di Krasnoarmejsk, altamente improbabile con le forze coinvolte...) e quelli di minima (sondare il terreno e, soprattutto, la condizione delle linee di difesa nemiche) dell’azione di qualche giorno fa, era proprio quello. Staremo a vedere.
ANCHE NOI NELLO SPREMIAGRUMI
Il canale ucraino Zerada commenta così, senza mezzi termini, “l’accordo” stipulato ieri fra il signore feudale d’oltreoceano e il vassallo europeo:
https://t.me/ZeRada1/26189
et
https://t.me/ZeRada1/26190
Semplicemente vuole spremere dall’UE tutto il suo succo (просто хочет выжать из ЕС все соки).
Di fronte a tale sudditanza resta da chiedersi, ammesso e non concesso che abbia ancora un senso farsi tale domanda in senso non ironico,
- quale il ruolo “europeo” nel contesto diplomatico internazionale
- quale possa essere la sua voce in capitolo, anche qualora l’attuale “opposizione” divenisse “maggioranza”, nei conflitti mondiali, nelle grandi questioni internazionali
- quanto ancora possano menarla con la “minaccia russa” per giustificare i tagli a sanità, scuola, previdenza, drenando centinaia di miliardi nelle tasche di Al Capone e delle lobby delle armi ed energetiche che lo tengono in piedi.
A giudicare dal discorso di ieri, per quest’ultima domanda avremo ancora diversi anni di simpatica cortina fumogena. Quasi quanto quella che finché ci sarà Hamas, più che un “richiamo verbale” di fronte alle stragi quotidiane e quattro camion di aiuti fatti passare ogni tanto non si farà. E quando qualcuno si chiederà… “cosa ci facciamo nello spremiagrumi?” qualcuno dall’altra parte dirà: “ma lo avete voluto voi”. Pure...
Aggiornamenti a seguire.
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27/07 ore 17:30 aggiornamento
FRONTE SUD
La visualizzazione sulla cartina di divgen dell’avanzamento verso Stepnogorsk
https://divgen.ru/event/2772
ci mostra come i russi, ormai siano a VENTI CHILOMETRI in linea d’aria dalle prime case di ZAPOROŽ’E. Ci arriveranno sicuramente da sud e da est, quindi non è certo la priorità. Ma una volta che ci saranno arrivati, significherà che oltre il 90% dell’oblast’ sarà liberato. E non solo quello, considerando che DNEPROPETROVSK sarà verosimilmente interessata dall’azione. Come lo è già ora, peraltro. L’esito di questa operazione, come già accaduto ottant’anni or sono, sbloccherà la situazione a CHERSON, sopra il DNEPR. Questo, in linea di massima, potrebbe essere il piano d’azione. Staremo a vedere.
Intanto, anche il buon Petrenko conferma che i russi siano arrivati a Stepnogorsk:
https://t.me/petrenko_iHS/9012
DENTRO DNEPROPETROVSK
I russi conquistano un’intera area boschiva a ovest di DAČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2775
Guardiamo la cartina, e notiamo come l’azione, svolgendosi non verso nord, non verso est a chiudere l’ultima aera di DNR rimasta terreno di scontro poco più in là, ma verso ovest in parallelo sull’altra riva del fiume non ancora liberata dai russi e già nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, punti a mettere in sicurezza la DNR e a rinforzare l’azione verso ovest di questo segmento di linea di fronte. L’idea che stiano cercando di muoversi nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK per sbucare di nuovo nell’oblast’ di ZAPOROŽ’E aggirando una imponente linea di difesa e, anzi, calando sulla stessa dall’alto, a ogni giorno che passa non è poi così peregrina.
AGGIRANDO KRASNOARMEJSK
I RUSSI SONO ENTRATI NEL CENTRO DI NIKANOROVKA (Никаноровка, cartina qui),
https://t.me/beard_tim/26356
e posizione qui
https://divgen.ru/48.41844/37.25799/14
e qui:
48.41844, 37.25799
Combattimenti in corso mentre le punte russe più avanzate arrivano alla stazione di MERCALOVO (Мерцалово)
posizione qui
https://divgen.ru/48.42369/37.22213/16
e qui:
48.42369, 37.22213
Questa cartina riprende alcuni di questi movimenti registrandoli già:
https://t.me/z_arhiv/32137
Inutile sottolineare come questa mossa punti a creare una sacca fra le più grandi di questo conflitto. Vedremo gli sviluppi. Intanto, anche i canali natofascisti confermano gli ultimi sviluppi (loro cartina qui):
https://t.me/condottieros/12244
Mentre l’ingresso a Krasnoarmejsk è al momento ancora opera di incursori e assaltatori che puntano a fiaccare con attacchi lampo le difese nemiche, sondando al contempo il terreno e raccogliendo informazioni e dati preziosi per attacchi più su vasta scala.
Al contempo, i russi avanzano da sud a metà fra la loro azione verso e intorno KRASNOARMEJSK e quella verso e intorno KONSTANTINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2773
Si vede chiaramente l’ennesima sacca in formazione e rapida chiusura verso ovest, il che porterà i russi ben presto, e con un fronte compattato e ripianato, alle porte di VLADIMIROVKA, a ovest di Poltavka:
posizione qui
https://divgen.ru/48.4431/37.34837/12
e qui:
48.4431, 37.34837
Sicuramente questi attacchi ripetuti su più fronti e da più fronti ormai fanno male. Ora verso Krasnoarmejsk, ora verso Konstantinovka, ora verso Kramatorsk, l’opposizione natofascista non può chiamare riserve dalle retrovie ovunque. E ogni posizione persa su uno di questi fronti compromette ormai la tenuta degli altri.
VERSO KUPJANSK
I RUSSI GUADAGNANO POSIZIONI IMPORTANTISSIME A NORD-OVEST DELLA STESSA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2774
Come è possibile notare, i russi sono a DUE CHILOMETRI E MEZZO dal taglio della principale arteria di comunicazione e relativo accerchiamento operativo della città e dei natofascisti posti a est della stessa. Saltati i due ponti in croce a sud, una volta liberata KUPJANSK l’intera area a est sarà accerchiata, senza rifornimento alcuno e nell’impossibilità di scappare verso ovest. Una potenziale, enorme, sacca che i natofascisti dovranno scegliere se cedere con le buone, o con le cattive.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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27/07 ore 17:00 aggiornamento
BREVE POST SCRIPTUM
Manco a farlo apposta, oggi, 27 luglio, in tutta la Russia è la giornata della memoria dei bambini rimasti uccisi nel Donbass dal 2014 a oggi.
Manifestazioni commemorative si sono tenute nella DNR
https://kola.gov-murman.ru/news/main/485956/
nella LNR
https://tass.ru/obschestvo/24622641
e in tutta la Russia.
Proprio in questa data, undici anni fa, un attacco lanciato dai natofascisti con lanciarazzi multipli Grad colpiva in pieno centro di Doneck, lasciando sul terreno una madre di ventitre anni, Kristina Zhuk (Кристина Жук), con ancora in braccio la figlioletta di dieci mesi Kira (Кира). Anche al termine di questa barbarie, quando terminò lo sconquasso dell'ultimo razzo della batteria esploso a distanza ravvicinata, il corpo della neonata senza vita fu trovato ancora stretto tra le braccia della madre.
https://kola.gov-murman.ru/news/main/485956/
I memoriali dedicati a questi bambini si chiamano "Alleja Angelov" (Аллея Ангелов, vicolo degli angeli). Esiste anche un sito che ne raccoglie la memoria di alcuni, con foto e biografie:
https://alleyaangelov.ru/
Coincidenza, con quanto scritto stamane di getto dopo aver visto un video? Tecnicamente si, visto che le date non sono il mio forte e non essendo "social" non ho neppure un cervello elettronico che me le ricordi.
In pratica no. C'è qualcosa che unisce questi piccoli, e che ci unisce, ancor prima delle date. Anche se non a tutti arriva.
Sempre la stessa voce di “con la forza di un pugno chiuso e di un sorriso”, qualche anno più tardi parlava de "i troppo furbi e i cretini di ogni età". Era ottimista.
Aggiornamenti a seguire.
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27/07 ore 10:30 aggiornamento
IL SORRISO DEI BAMBINI DI GAZA
Il sorriso dei bambini di Gaza è qualcosa che dovrebbe esser mostrato a tutti i nostri bambini, coinvolti sin da piccoli in tutte le nobili battaglie per “salvare il pianeta”, “mangiare sano”, “vivere meglio”, eccetera.
Il sorriso dei bambini di Gaza avviene fuori dal loro mondo rosa e azzurro, rassicurante, popolato di unicorni e eroi bambini il cui “male” che sconfiggono è un altro bambino monello che ruba le caramelle. Rimanendo in tale mondo per i primi dieci anni di vita, salvo poi approdare in quello dei video di tik-tok.
Il sorriso dei bambini di Gaza avviene in un mondo dove agli stessi gestori dell’informazione e della “formazione” (sic!) della nostra infanzia, non importa un fico secco se un milione di bambini non “salva il pianeta”, non “mangia sano”, non “vive meglio”, eccetera.
Il sorriso dei bambini di Gaza avviene in un mondo di trenta chilometri o poco più per cinque, dove, PER SEICENTOCINQUANTA GIORNI, ININTERROTTAMENTE, SENZA UNA SANZIONE, UN BLOCCO NAVALE O AEREO, ANCHE SOLO DI ARMAMENTI, NIENTE
- DELL’88% DI TALE TERRITORIO NON È RIMASTA PIETRA SU PIETRA, a opera di criminali da noi foraggiati
- IL 77% DI TALE TERRITORIO È OCCUPATO dai suddetti criminali da noi foraggiati
- 125.000 TONNELLATE DI ESPLOSIVO SONO STATE SGANCIATE, sempre dagli stessi criminali da noi foraggiati, PER OPERARE TALE DISTRUZIONE
https://t.me/gasymov_alekber/782
Il sorriso dei bambini di Gaza avviene, nonostante in quei 650 giorni,
- 2.613 famiglie siano state COMPLETAMENTE ELIMINATE, distrutte, cancellate persino dai registri anagrafici;
- di altre 5.943 famiglie vi sia SOLO UN SOPRAVVISSUTO
- 67.880 siano i MORTI e i DISPERSI con
- 58.380 decessi identificati e accertati ufficialmente dalle autorità mediche
(ibidem)
Il sorriso dei bambini di Gaza avviene nonostante intorno a loro si stia compiendo un GENOCIDIO, nonostante siano
- 19.000 i loro amichetti andati in cielo
- 12.500 le loro mamme, zie e nonne anch’esse diventate stelle, tante stelle in quell’immenso cielo stellato
- 8.500, per la precisione che contraddistingue queste macabre statistiche, le mamme che ora li guardano da lassù
- 953 i loro fratellini fino a un anno, anch’essi non più qui
- 400 i neonati che han fatto la stessa fine
- 1.590 i medici, gli infermieri, il personale medico che insegnava alle loro madri a massaggiare loro il pancino quando avevano le colichette e che ora sono in cielo anche loro
- 228 quegli strani signori che andavano in giro con una pettorina con su scritto “PRESS” e una macchina fotografica che non ci lasciavano mai toccare, anch’essi a tener compagnia a tutti gli altri
- 16.646 le mogli rimaste senza un marito
- oltre 44.537 i loro amichetti che han perso la mamma, o il papà, o entrambi.
(ibidem)
Il sorriso dei bambini di Gaza è il sorriso dell’innocenza, dell’incoscienza, dell’inconsapevolezza, tipiche della loro età.
Il sorriso dei bambini di Gaza sarà anche una strategia inconscia e universale di sopravvivenza, come ci insegnano i nostri genitori e i nostri nonni per cui un giocattolo di legno intagliato o un oggetto informe di pezza cucito su con quel che c’era, o un pallone ricevuto a dieci anni come unico regalo di quell’infanzia e subito condiviso con tutto il cortile erano il non plus ultra.
Ma è l’unica cosa, proprio perché altrettanto inconscia e universale, che persino un bambino coccolato, viziato da genitori, zii e nonni di questo mondo è in grado di capire immediatamente.
Il sorriso dei bambini di Gaza infatti avviene non a Natale, non a Pasqua, non davanti a una torta per una festa di compleanno, ma un giorno come un altro, dopo esser stati ore in coda sotto un sole cocente, davanti a un pentolino finalmente pieno di un pastone che per CHIUNQUE, dei nostri bambini, sarebbe immangiabile. E sicuramente anche per loro, tre anni fa soltanto. Al pari delle zucchine o dei pomodori…
Il sorriso dei bambini di Gaza è questo:
https://t.me/parstodayrussian/187409
Una bambina scalza, come si vede negli ultimi secondi di questo breve filmato, che cammina per terra con un pentolino pieno e un viso come quello di una bambina sua coetanea da questa parte di mondo di fronte a un peluche gigante tutto per lei. Oggi mangia. E che mangiata… non le sembra vero.
Fatelo, facciamolo vedere ai nostri bambini. Ditegli, diciamogli anche, che nel “pianeta da salvare” o ci si salva tutti o non si salva nessuno. Che quella bambina, invece di abbracciare un pastone che sarà tutto quanto riuscirà a mangiare quel giorno, e forse non solo quello se domani perderà il giro, avrebbe diritto ad abbracciare, prima ancora di un peluche, il suo papà o la sua mamma che non ha più. O che domani potrebbero non esserci. Portati via da altri “grandi”, armati e foraggiati in tutti quei seicentocinquanta giorni da altri “grandi”...
NOI, abbiate, abbiamo il coraggio di dirgli anche questo. Noi che, salvo pochi altri “grandi” che hanno cercato e cercano di intercettare e fermare le navi ai porti, sono scesi e scendono in piazza, hanno continuato a gridare e tutt’ora gridano che non è giusto, e ogni tanto si son presi e si prendono anche qualche manganellata dai poliziotti perché “gridano troppo”, per la maggior parte oltre a dire quattro parole di circostanza non siamo stati in grado di fare.
Ditegli, diciamogli che i “grandi” sbagliano come loro e più di loro e di non fare, da “grandi”, le stesse porcherie che fanno i “grandi” di adesso.
Che quel sorriso, di quella bambina che non aveva visto la Madonna, non un peluche gigante, ma un piatto di pastina col pomodoro in una bacinella che loro avrebbero schifato ma che per lei era, in quel momento, il TUTTO del TUTTO che più TUTTO non si può, gli rimanga sempre impresso, anche da “grande”. Perché non faccia, da “grande”, le stesse porcherie che fanno i “grandi” di adesso.
È un sorriso che non passerà mai in televisione, a differenza di quelli inscheletriti che invece passano per le campagne fondi. Il motivo è, nella sua tragicità, semplice: che colpa ne ho se in Africa un bambino muore di fame? Do anche cinque euro al mese, o dieci, o quel che sono… cosa volete di più? La colpa c’è ed è vecchia di secoli, ma in trenta secondi di spot, fatto per raccogliere soldi, non è il caso di dire come ha accumulato il cosiddetto “golden billion” le proprie ricchezze. Come nasce il Capitale, grondando cosa…
No, questo sorriso avviene intorno a macerie che ancora fumano, con 125.000 tonnellate di esplosivo da noi fornite, lanciate da aerei o mortai, o carri armati da noi forniti o comunque resi possibili nella costruzione, operati a loro volta da soldati il cui foraggiamento, la cui vestizione, il cui equipaggiamento sarebbero stati e sono impossibili senza il nostro, determinante, contributo.
Quel sorriso è un sorriso di VITA. È l’esplosione di una vita che vuole vivere e continuare a vivere. Nonostante quelle macerie fumanti. Nonostante la morte intorno a loro. Nonostante chi l’ha direttamente provocata. Nonostante noi. È la vita che sconfigge la morte, i campi da golf e i residence previsti per la “ricostruzione” che non prevede un posto né per lei, né per chi è rimasto.
È un sorriso di SPERANZA, laddove di speranza non se ne vede neanche un filo. Per questo è un sorriso SCOMODO: scomodo per i carnefici in loco, scomodo per chi – di fatto – consente loro di fare quel che stan facendo da seicentocinquanta giorni. È un sorriso SCOMODO perché annulla di fatto ogni loro, nostro, tentativo di fare piazza pulita di un popolo intero: prima ancora di distruggerli fisicamente, annichilendoli mentalmente, psicologicamente.
Quel sorriso, il sorriso dei bambini di Gaza, dà forza ai fratelli maggiori, alle madri, ai padri, ai nonni rimasti, ai vicini, a tutti. Una ragione per vivere, per resistere, per lottare. Contro tutto e contro tutti.
Per questo quel sorriso fragile, scalzo, che oggi stesso potrebbe non essere più, è un sorriso potente. Dirompente. Più forte di tutto. Più forte delle barriere “protettive” che noi “grandi” abbiamo eretto fra quei bambini e i nostri, di bambini. Capace di unirli in un unico sorriso che, tra vent’anni, spero si trasformi da parte dei nostri in un sorriso, amaro, di commiserazione per quello che, nonostante ci riempissimo ogni giorno la bocca di parole, abbiam lasciato fare a quei criminali. E non solo per quei seicentocinquanta giorni.
“Con la forza di un pugno chiuso e di un sorriso”, cantava qualcuno. Oggi, quel sorriso, l’ho visto.
Aggiornamenti a seguire.
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26/07 ore 18:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I RUSSI AVANZANO VERSO STEPNOGORSK (Степногорск, cartina qui)
https://t.me/frontbird/24217
Entrano in città e liberano il QUARTIERE 3. Attacco di sorpresa, effetto riuscito:
https://t.me/frontbird/24234
VERSO (E ORMAI DENTRO) DNEPROPETROVSK
I russi liberano ZELENYJ GAJ (Зелёный Гай, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2769
scavalcano l’ultima linea fortificata approntata in fretta e furia prima di ISKRA (cartina qui)
https://t.me/divgen/70944?single
e si apprestano all’assalto finale che porterà alla liberazione dell’intera area a sud-est di Doneck di DNR rimasta in mano ai natofascisti.
Come però mostra quest’altro avanzamento, sempre di oggi, i russi LIBERANO ANCHE MALIEVKA (Малиевка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2771
ormai IN PIENA OBLAST’ di DNEPROPETROVSK. Foto celebrative gentilmente fornite dal buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/8999
Un’occhiata veloce anche qui alle linee di difesa approntate dai natofascisti,
https://t.me/divgen/70948?single
e notiamo come questa mossa SCAVALCHI un intero sistema ORIZZONTALE, est-ovest, di fortificazioni corrispondente alla linea di confine fra ZAPOROZH’E oblast’ e DNEPROPETROVSK oblast’.
I russi avanzando verso ovest lungo la strada da ISKRA, a questo punto, SBARAGLIEREBBERO LE RETROVIE di tale linea difensiva e CALEREBBERO DALL’ALTO, ovvero da dove sono più vulnerabili, sulle postazioni natofasciste attive fra GULJAJPOLE e ORECHOV. Questo, unito all’azione verso nord dei russi ormai alle porte di STENOGORSK, potrebbe avere effetti dirompenti. Staremo a vedere.
FRONTE EST
DUE LE “U” CREATE DAI RUSSI con questo avanzamento lungo la direttrice tracciata già ieri (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2770
CHE TAGLIANO IN DUE IL PARCO NATURALE SOPRA SEVERSK, come ammesso anche dal buon Petrenko,
https://t.me/petrenko_iHS/9005
LUNGO LA SPONDA SINISTRA DEL SEVERSKIJ DONEC, A QUESTO PUNTO CON LA DICHIARATA INTENZIONE DI LIBERARLA INTERAMENTE E RAGGIUNGERE JAMPOL’ PRIMA E KASNYJ LIMAN POI DA EST.
GIUSTO PER NON PERDERE MAI DI VISTA CON CHI SI HA A CHE FARE…
Blogger ucraino “osa” mettere in discussione la condotta delle forze armate in riferimento ai “dispersi” le cui fila sono ingrossate artificialmente per
- abbassare il numero dei morti
- diminuire i sussidi a madri e vedove.
Ma non è abbastanza, IN CONSIDERAZIONE DELLE ATTUALI MANIFESTAZIONI IN CORSO ESORTA I GENITORI DEI SOLDATI A PARTECIPARE E A ESTERNARE COSÌ IL LORO MALCONTENTO.
Neanche un giorno dopo, i servizi segreti erano già a casa sua: DOPO AVERLO PICCHIATO, DOPO AVERGLI FATTO CANCELLARE L’ULTIMO VIDEO, LO HANNO COSTRETTO A RICUSARLO PUBBLICAMENTE.
https://t.me/Tatarinov_Rus/56667
Allo stesso modo, Ermak si starebbe già occupando di chi oggi tende l’arco ma non scocca la freccia. Gli ultimi anelli di quella catena carbonara dove si sa solo il livello sopra e quello sotto, poi il nulla. Gli operativi o quelli un gradino più in su. Quando li troverà, non gli farà recitare nessun mea culpa. Disperso in più, disperso in meno… non ci farà caso nessuno:
https://t.me/rezident_ua/26791
Giusto per capire con chi abbiamo a che fare.
AGGUATO RIUSCITO AI TE-TSE-KA!
Accadde a Poltava: camionetta con reclute diretta al centro di addestramento, obbligata a fermarsi. Nello scontro che ne è seguito, un te-tse-ka ferito, reclute scappate tutte. L’unione fa la forza, se attaccati in gruppo i Te-Tse-Ka si rivelano per quel che sono, loro e tutti i natofascisti nella loro scala gerarchica: forti coi deboli e deboli coi forti.
https://t.me/ZeRada1/26178
Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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26/07 ore 16:30 aggiornamento
IL BANDERISMO È MORTO, ABBASSO IL BANDERISMO!
Continuiamo nell’analisi dei fatti di piazza che son proseguiti anche ieri (filmati qui)
https://t.me/rezident_ua/26784
ma niente notte, almeno finora, niente immagini o filmati di bengala o fumogeni, niente persone in grigioverde mascherate apparse a fine nottata coi loro manifesti stampati e telonati. Prendiamo nota.
È stata richiamata in questa sede l’attenzione, pur con i soliti infantilismi e superficialità che contraddistinguono chi di tale richiamo è stato espressione, a un materiale in russo la cui le cui dirompenti affermazioni, elevati a “fatti” (non basta un’agenzia di stampa per fare un “fatto”, specialmente quando, come la RIA, pubblica colonne di editorialisti i quali, come è noto, costruiscono ed esprimono “analisi” e “opinioni”) contrasterebbero con quanto sinora analizzato:
https://ria.ru/20250725/zelenskiy-2031248357.html
Comunicazione di servizio: prima di scrivere, possibilmente, evitare di sparare ai quattro venti traduzioni PARZIALI attribuendo alle stesse qualità taumaturgiche che non hanno.
Eppure, tale editoriale, non meno superficiale nell'analisi e discutibile nelle tesi, ben si presta a una serie di ragionamenti. Anzi tutto, tuttavia, un po' di chiarezza sul materiale stesso:
Primo, a monte: come già sottolineato, non è la RIA che riporta una frase dei suddetti signori, non è un’AGENZIA DI STAMPA che riporta un discorso diretto, ma un EDITORIALE di un commentatore russo, tale Strel’nikov che, nel spiegare ai propri connazionali QUELLA COMPONENTE, attribuisce ai suddetti frasi che OVVIAMENTE NON HANNO MAI DETTO, PER “RENDERE L'IDEA”. LA SUA CHE SI È FATTA DI LORO.
Secondo. Nel paragrafo precedente scrive, sempre il buon Strel'nikov:
“E' accaduto che, dell'errore di calcolo di Zelenskij, ne hanno approfittato ANCHE (ANCHE!) i suoi antichi nemici Poroshenko e il filocrucco Klichko, organizzando NELL'ONDATA di "indignazione popolare" una MINI-MAIDAN.”
Оказалось, что просчетом Зеленского воспользовались и на волне "народного возмущения" быстренько организовали показательный "мини-майдан" его давние враги — Порошенко и любимец немцев Кличко.
Anche a livello di opinionisti e di opinioni, come tutte opinabili, anche se riportate come discorso diretto (ma questo forse è un discorso troppo difficile da capire) si ritorna sempre al punto di partenza e per giunta con una contraddizione interna nel ragionamento di Strel’nikov, utile però al nostro discorso.
NELL'ABBOZZARE A QUESTO ENNESIMO TENTATIVO DI RICOSTRUZIONE E ANALISI DELLA STESSA, ALLA LUCE DI QUANTO SINORA EMERSO, PARTIAMO DALL'INIZIO:
1. Due istituzioni DI POLIZIA GIUDIZIARIA avevano DA POCO iniziato a scavare nel torbido di Bankovaja (Ze-Ermak) e il suo cerchio magico. Partendo come sempre dai pesci più piccoli e dai PRIMI AVVISI DI GARANZIA.
Chi, come, perché ALLA BASE DI QUESTA PRIMA MOSSA, visto che
- nel 2019 c'è stato un passaggio ininterrotto di consegne fra stile corruttivo lungo tutte le dirigenze ucraine (gli anni non menzionati valgono come quelli menzionati) 1992-2004-2014-2019-2025
- dal 2022 al 2025 tali pratiche corruttive sono aumentate esponenzialmente con l'esplodere di fondi e armamenti erogati senza alcun controllo circa l'impiego finale
- tali strutture, NABU e SAP nascono nel 2014, non ieri, come DOTE NUZIALE o DAZIO DA PAGARE all'aiuto u-ccidentale, fra i cui requisiti cogenti vi era una parola d'ordine inevitabile, TRASPARENZA (la parola glaznost' ricorda qualcosa a qualcuno che come me non ha più capelli o li ha naturalmente di un altro colore rispetto all'originario?)
- tali strutture, richieste dall'U-ccidente, di fatto sono state sempre FORTEMENTE INFLUENZATE nella loro attività dall'U-ccidente stesso. Non tanto nel chi come cosa colpire, che sarebbe troppo semplice e ci porterebbe a sceneggiature holliwoodiane ben note, ma CHI COME COSA NON TOCCARE. "Concentrati su altro, c'è tanta di quella merda in giro che il tempo ti passa toccando i fanti anche senza toccare i santi"
viste queste premesse, non è difficile da capire. E QUESTO PERALTRO CONTRASTA CON LA RICOSTRUZIONE SULLE "REAZIONI EUROPEE" DA PARTE DELL'EDITORIALISTA RUSSO. CHI METTE E TOGLIE PALETTI POI NON PUO' "ESSER SORPRESO" (quindi "PREOCCUPATO" e infine "RASSICURATO") DI QUEL CHE EGLI STESSO HA AVVIATO... considerando anche la barzelletta col fondo di verità sull'unico Paese al mondo dove non potrà mai avvenire una rivoluzione colorata... ma tant'è. Questo editorialista della RIA aveva un unico scopo: dire ai suoi: “attenzione non ci cantano "one love one heart". E qualcuno ci sta cercando di mettere il cappello, infiltrando i suoi”. Ma mi rendo conto che gùgol e iandex, specialmente se usati impropriamente per tradurre un editorialista rendendo “it’s raining cats and dogs” “piovono cani e gatti”, non aiutino a capire il tono di certi assunti.
Torniamo velocissimamente a SAP e NABU.
FORMALMENTE, UFFICIALMENTE, parti integranti della “VERTICALE ANTICORRUZIONE” facente capo al POTERE GIUDIZIARIO, in particolare alla PROCURA DELLA REPUBBLICA o PUBBLICA ACCUSA. INDIPENDENTI dal potere esecutivo, come mostra questo articolo:
https://24tv.ua/ru/nabu-i-sap-chto-jeto-takoe-i-kak-rabotajut-antikorrupcionnye-organy-v-ukraine-24-kanal_n2877080
che spiega per filo e per segno di cosa si occupano, insieme ad altre istituzioni pubbliche sempre facenti parte della suddetta “verticale”. Nuclei investigativi di un migliaio di persone per gruppo, come ordine di grandezza. INDIPENDENTI, ma per dieci e rotti anni si guardano bene dal toccare i fili dell’alta tensione. Per ordine di chi?
La portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri Russo, Maria Vladimirovna Zacharova, oggi esce allo scoperto, confermando quanto riportato qualche riga più in su come supposizione:
https://tass.ru/politika/24618119
SAP E NABU NASCONO NEL 2014 ESSENZIALMENTE COME
- STRUMENTO DI CONTROLLO DEI FLUSSI DI DENARO PROVENIENTI DA OVEST (“контролировать потоки денег, которые проходят через Украину с Запада”, non quindi in funzione anticorruttiva, ma per assicurarsi che vadano dove devono andare)
- STRUMENTO DI “RACCOLTA INFORMAZIONI”, DOSSIERAGGIO, DEI PERSONAGGI POLITICI che popolano l’agone di Kiev (“держать руку на пульсе, дальше использовать эту информацию в своих собственных целях”, tenere la mano sul polso, letteralmente, avere il polso della situazione e utilizzare tali informazioni per i propri fini).
Forzatura? Persino MEDIA U-CCIDENTALI (FT) diffondono la notizia relativa alla “PAURA” e il conseguente rifiuto da parte di 70 DEPUTATI del partito al governo di votare una legge che RIPRISTINI LO STATUS QUO… PERCHÉ NABU E SAP DOPO ESSER RIENTRATI NEL PIENO DEI PROPRI POTERI ANDREBBERO SUBITO A PERSEGUIRLI!
https://t.me/proof24_ua/21300
In entrambi i casi, NABU e SAP non farebbero quello che son chiamati a fare ma diverrebbero uno strumento IMPROPRIO di lotta politica.
2. Torniamo però alla ricostruzione dei fatti. Eravamo rimasti con NABU e SAP avevano iniziato ad alzare il tiro. A Bankovaja questa mossa, questo paletto rimosso che ha scatenato gli “inquisitori” contro di loro, chissà perché chissà per come… non è piaciuta.
Era LA MOSSA STESSA una TRAPPOLA? Che INTENDEVA indurre PROPRIO QUELLA reazione del potere locale per poi montarne un caso CONTRO LO STESSO? Ci sta, come ricostruzione.
Lo sapremo nelle prossime puntate, magari nei prossimi anni. QUEL CHE È CERTO, È CHE non possono essere stati ALTRI PESCI PICCOLI, CONCORRENTI DEL POTERE ATTUALE, quelli citati dall’editorialista russo come “vecchi nemici” del potere attale, a comandare NABU e SAP, a rimuovere tabù e paletti, loro che son stati e sono corrotti esattamente come l’attuale marionetta al potere: Poroshenko presidente fino al 2019 invischiato in tutti gli scandali ai più alti livelli fino a quell’anno, e Klichko sindaco di una città, la capitale, dove a furia di fregarsi soldi pubblici le metro si riempiono non di sfollati per i bombardamenti russi, ma di acqua, allagate non appena piove.
E sarebbero questi novelli gatto e volpe a “dare il permesso” a SAP NABU e compagnia bella di aprire un procedimento istruttorio contro Bankovaja…
Torniamo alla domanda iniziale, decisamente più seria e pure con qualche fondamento: era una trappola? Forse. Ma è tutta settimana che ragioniamo su metodi di indagine relativi a questi avvenimenti, e coerentemente agli stessi:
a. non ci sorprenderebbe
b. non ci interessa andare oltre lo stadio di ipotesi. Al momento opportuno per i vincitori del braccio di ferro attuale in corso, e come in tutte le situazioni contraddittorie, i fatti emergeranno.
Torniamo quindi alla ricostruzione: a Bankovaja la mossa non piace e REAGISCE NEL MODO PIÙ PREVEDIBILE POSSIBILE: LEGGE “AD PERSONAM”, DITTATURA DELLA MAGISTRATURA, PASSAGGIO DELLA “VERTICALE ANTICORRUZIONE” SOTTO LA PROPRIA “ASCELLA PROTETTIVA”.
3. Qui, per Bankovaja, avviene l’inaspettato. QUALCUNO ENTRA IN AZIONE. L’ennesima forzatura, dopo CHE ERAN PASSATE INDENNI (Zerada le elenca tutte)
❌ LA (S)VENDITA DELLE TERRE AI PADRONI
❌ LA CESSIONE AI PADRONI DELLE TERRE RARE E DELLE INFRASTRUTTURE
❌ IL PROLUNGAMENTO, ANZI I PROLUNGAMENTI RIPETUTI DI STATO DI GUERRA E MOBILITAZIONE FORZATA
❌ LO STRAPOTERE DELLE ATTIVITÀ REPRESSIVE DI “POLIZEI” E TE-TSE-KA
https://t.me/ZeRada1/26147
NON PASSA INDENNE. E DIVENTERÀ , PROGRESSIVAMENTE, il centro di un braccio di ferro tra chi, evidentemente, VUOLE che NABU e SAP continuino a far quello che avevano iniziato a fare, ovvero a ripulire Bankovaja, indebolendola dall’interno, scandalo dopo scandalo, fino al “cuore dello Stato”, e chi NO. NON SENZA AVER COLTO DI SORPRESA TUTTI COLORO I QUALI, SINORA, SI ERAN MOSSI PENSANDO A UNA LOTTA AI FERRI CORTI, MA DIETRO LE QUINTE.
4. LA PARTECIPAZIONE A UNA MANIFESTAZIONE SORTA IN SEGUITO A UN APPELLO DELL’INDIGNATO DMITRIJ KOZJATINSKIJ, VETERANO DELLE FF.AA.UU., per “i punitori dei corrotti dal potere corrotto”, È MASSICCIA. SIN DAL PRIMO GIORNO.
Anche qui:
- non le madri dei “dispersi” che il regime si rifiuta di riconoscere come morti ai fini statistici delle perdite riscontrate e dei sussidi che non erogherà,
- non i reduci con una pensione di guerra da fame,
- non gli invalidi lasciati soli a loro stessi
- non i disoccupati
- non i parenti dei civili rastrellati ogni giorno dai Te-Tse-Ka (a proposito di parenti, questo il filmato di un PADRE pestato dai Te-Tse-Ka poco prima di portargli via il figlio):
https://t.me/legitimniy/20499
- non i parenti di tutti i civili o anziani o con disabilità lasciati in balìa di loro stessi,
NULLA DI TUTTO QUESTO. A CREARE UNA BRECCIA E PORTARE IN PIAZZA DECINE DI MIGLIAIA DI CIVILI UN GESTO DIRETTO, INEQUIVOCABILE, DEL POTERE POLITICO. L’ENNESIMO GESTO CHE INTENDEVA PORLO AL DI SOPRA DI TUTTO, ANCHE DELLA LEGGE. LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO.
5. Ora in piazza c’è di tutto. Aperta la stagione della caccia, vinca il cacciatore migliore, quello che saprà trarre da questo malcontento crescente il vantaggio maggiore,
- SIA DIRETTAMENTE, OVVERO PONENDOSI ALLA TESTA DI TALE MOVIMENTO (inteso letteralmente e impersonalmente come movimento di una massa di ragazzi che scendono scompostamente in piazza con un cartone in mano diverso dall’altro),
- SIA INDIRETTAMENTE, OVVERO “TENDERE LA CORDA MA NON SCOCCARE LA FRECCIA” (yin er bu fa 引而不发): in altre parole, INDUCENDO rapporti causali impiegando figure terze. La citazione è di Mao che cita a sua volta Mencio: “Per quanto riguarda queste questioni circa il lavoro di propaganda, la nostra politica è “tendere la corda, ma non scoccare la freccia, pur dando l’impressione di doverlo fare” (我们对于这些 东西的宣传政 策是:“引而不发,跃如也。” MAO ZEDONG, “Rapporto d’inchiesta sul movimento contadino nello Hunan” (湖南 农民运动考察报告, febbraio 1927), - in Takeuchi Minoru ( 竹内実 , a cura di), Mō Takutō shū [ 『毛沢東集』], Tōkyō, Hokubōsha, 1970-2, vol. I, pp. 207-249; traduzione integrale dello stesso in Stuart R. Schram (a cura di), Mao’s road to power: Revolutionary Writings (1912-1949), New York, M.E. Sharpe, 1992, vol. II, vol. II, pp. 429-464. - p. 238. )
Ne parlo ampiamente a pagina 32 di un mio lavoro su Piazza Tian’an men
https://www.academia.edu/1698914/La_Cina_e_il_1989_fra_linee_di_continuit%C3%A0_e_di_discontinuit%C3%A0
e non è il caso di andare oltre: citato unicamente perché sembra sempre che i “complottisti” teorizzino “spectre” ovunque quando invece è l’ABC del potere, meglio, di un certo tipo di potere, da quando è nato a oggi A QUALSIASI LATITUDINE.
6. Noi che non siamo “houtai laoban” (后台老板, “il padrone che sta dietro le quinte”), ruolo che invece Mao auspica per il proprio partito, e che vediamo ombre muoversi, a volte indistinte, a volte quasi riconoscibili, CI LIMITIAMO – e visto il “limite”, scusate se è poco! - A COGLIERE UN TRATTO INEDITO NELLO SCONTRO POLITICO INTERNO AL REGIME E ALLE SUE CORRENTI: IL RICORSO ALLE PIAZZE.
Piazze che si riempiono di persone in carne e ossa. Di RAGAZZI, anzi tutto, che dovrebbero secondo quanto appreso in dieci anni di “libro e moschetto”
- denunciare i propri genitori renitenti e traditori
- assaltare le chiese dei pope “filorussi”
- andare in giro ALTERNANDO BANDIERE ARCOBALENO E SALUTI ROMANI, o esibendole contemporaneamente
- lasciarsi AVVOLGERE dalle bandiere dell’EU e della NATO (non se ne è vista mezza, sinora, come quelle per esempio dei “radicali” italiani in trasferta pagata a Tblisi)
e invece prendono un cartone su cui scrivono il primo NACHUJ contro Zelenski, Ermak o entrambi e scendono in piazza! Poi alle quattro, laddove qui partirebbe Ligabue, “siamo qui, già le quattro e siamo qui…”, tornano ciascuno a casa con la testa sopra il cuscino fino a mezzogiorno con le tapparelle abbassate. Quindi altro cartone, altra scritta e si replica anche oggi. Forse… o forse no.
Il segnale, intanto, è stato dato. NEL BANDERISMO IN SALSA NATOEUROPEISTICA, IN QUEL MOSTRO A TRE TESTE PROTAGONISTA, IDEOLOGICAMENTE, DI QUEL PROGETTO DI INGEGNERIA SOCIALE CHE AVREBBE DOVUTO IMPORSI COME MITO FONDATIVO DELL’UCRAINA DEL “DOPO MAIDAN”, NON CI CREDE PIÙ NESSUNO.
Nessuno canta Katjuša per strada. E nemmeno Bella ciao (che come tutti sanno, è una famosa hit portata in auge dallo sceneggiato “La casa di carta”). Ma non è questo il punto. I russi in tutto questo c’entrano come i cavoli a merenda. Ma anche se per un ragazzino di Leopoli, nato col padre che mandava a quel paese i “moskaly” e cresciuto col ritratto di Bandera e le manifestazioni annuali dei reduci delle SS Galizia, l’ultima trasgressione che verrebbe in mente sarebbe fischiettare Katjuša per strada, ciò non toglie che ORMAI, NELLA SUA TESTA, IL PERICOLO NON SON PIÙ I “MOSKALY”. E siam solo a luglio...
Aggiornamenti a seguire.
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25/07 ore 23:50 aggiornamento
FRONTE SUD
I RUSSI ENTRANO A STEPNOGORSK (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26337
e avanzano verso Zaporozh’e.
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI INDIVIDUANO UN ALTRO VALICO DI ACCESSO ALL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK e, attraverso tale vulnerabilità, entrano nell’oblast’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2768
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO ALEKSANDRO-KALINOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2765
e riducono ulteriormente il margine di manovra ai natofascisti ormai prigionieri di quella che si configura come l’ennesima sacca.
FRONTE EST
I russi cominciano a ripulire l’immensa area sopra SEVERSK, un parco nazionale (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2766
Molto più a nord, SOPRA KUPJANSK, i russi tagliano trasversalmente e avanzano verso ovest, arrivando fino a SNEZHNAJA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2767
Aggiornamenti a seguire domani sera.
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25/07 ore 13:30 aggiornamento
BATTAGLIA DI KRASNOARMEJSK
Iniziata ufficialmente la battaglia di Krasnoarmejsk con un attacco russo, a dir poco, DIROMPENTE. Tre cartine nel giro di poco più di mezza giornata.
Questa la situazione IERI SERA
https://t.me/z_arhiv/32117
con NOVOEKONMICHESKOE appena liberata e i russi che avanzavano da sud-ovest.
NELLA TARDA MATTINATA DI OGGI GIUNGEVA NOTIZIA CHE ASSALTATORI RUSSI ERANO ENTRATI A KRASNOARMEJSK, SBARAGLIANDO LA LINEA DI DIFESA NATOFASCISTA E, LETTERALMENTE, DILAGANDO FINO AD ARRIVARE IN CENTRO (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32121
Tutto questo mentre, a nord-est (terza cartina),
https://t.me/z_arhiv/32124
i russi avanzavano verso ovest chiudendo ulteriormente i natofascisti a sud in una morsa ormai mortale.
Soffermiamoci però sulla seconda cartina. IL FRONTE, come va di moda oggi chiamare le cose, è DIVENTATO LIQUIDO. Letteralmente. In assenza di una linea di difesa atta a contenere i russi che
- ATTACCANO IN PICCOLI GRUPPI AGILI DOPO AVER APERTO BRECCE NELLA DIFESA NATOFASCISTA
- MARTELLANO I RINFORZI IN ARRIVO COLPENDOLI LUNGO LE ROTTE A NORD COI DRONI CHE FANNO BUONA GUARDIA SU CHI VIENE E CHI VA (entrambe le cose appena ammesse dal buon Petrenko)
https://t.me/petrenko_iHS/8995
gli stessi ormai scorrazzano ovunque gli sia possibile farlo, in qualsiasi via e viuzza, dal momento che LA LORO FORZA, ORA, CONSISTE PROPRIO NEL MOVIMENTO INCONTROLLATO E RAPIDO, IN GRADO DI
- DISORIENTARE E IMPEDIRE AL NEMICO DI ORGANIZZARE UNA QUALSIASI LINEA DI DIFESA
- GETTARLO NEL PANICO PIU’ TOTALE, NEL MOMENTO IN CUI POTREBBE ESSERE ATTACCATO DA QUALSIASI DIREZIONE,
- ESSENDO SALTATA LA CONCEZIONE STESSA DI LINEA DI FRONTE E DI RETROVIA;
https://t.me/condottieros/12211
“TOTALNIJ CHAOS”: così si esprime un canale natofascista locale
https://t.me/condottieros/12215
dal momento che
- SONO SALTATE LE COMUNICAZIONI FRA I RAGGRUPPAMENTI (che rischiano anche di spararsi tra di loro!)
https://t.me/condottieros/12214
- LA MAGGIOR PARTE DEI COMANDANTI NON HA IL POLSO REALE DELLA SITUAZIONE, IN CONTINUO MUTAMENTO
- NEPPURE IN RIFERIMENTO ALLA PROPRIA AREA ASSEGNATA.
Tenere fino alla fine, un ordine comprensibile ma che in molti non eseguiranno. Specialmente se non si sa cosa accade altrove. Se è finita, è finita, e magari arretrando faccio ancora in tempo a salvare la pelle.
In questo clima di panico generalizzato,
- gli assaltatori russi approfittano e conquistano posizioni sempre più avanzate, chiamando a loro volta i rinforzi per CONSOLIDARE i loro avanzamenti. Sembra di essere ad ARTEMOVSK negli ultimi giorni, quando i natofascisti non capivano più nulla, ammette il canale ucraino sopracitato. Aggiungo, DOPO CHE LA BATTAGLIA ERA APPENA INIZIATA, NON DOPO MESI. Situazione analoga e accaduta subito. In questo contesto anche un pezzo di prima linea che tiene rischia di trovarsi COMPLETAMENTE accerchiato:
https://t.me/condottieros/12214
Scrive prudentemente ROZHIN: “E’ presto per parlare di PIENO COLLASSO, però la crisi si approfondisce sempre di più, senza fermarsi”
О полном ее распаде говорить преждевременно, однако кризисные тенденции безостановочно нарастают.
https://t.me/boris_rozhin/173662
In tale contesto, anche le riserve, le truppe speciali e d’élite che il regime sta facendo arrivare in fretta e furia, oltre a essere bersaglio dei DRONI che pattugliano le vie d’accesso, rischiano di arrivare troppo tardi, entrare in azione con un quadro operativo ORMAI SUPERATO da avvenimenti che si susseguono vorticosamente ed essere annientate aggiungendo perdite alle perdite già esistenti.
Caos totale e fuoco amico confermati anche dal canale ucraino LEGITIMNYJ:
https://t.me/legitimniy/20496
Il sole è ancora alto, ma dovessero i russi anche solo riuscire a consolidare quelle posizioni, attualmente “liquide” ma arrivate già in centro città, magari bonificando gli isolati fra una strada e l’altra così da ampliare i loro avamposti, il colpo inferto oggi sarebbe tremendo. Terremo monitorata la situazione.
Aggiornamenti a seguire.
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25/07 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE EST
CONFERMATO L’INGRESSO DEI SOLDATI RUSSI A KUPJANSK DA DUE DIREZIONI CONTEMPORANEAMENTE PROVENENDO DA NORD:
https://t.me/condottieros/12206
A quanto pare, si tratta stavolta di un attacco su vasta scala. Vedremo gli sviluppi.
IL BANDERISMO È MORTO, ABBASSO IL BANDERISMO!
Ieri, nonostante i pompieri locali avessero iniziato a gettare acqua sul fuoco, le manifestazioni di piazza si sono ripetute nuovamente. KIEV, LEOPOLI, ODESSA, DNEPROPETROVSK, VINNICA, UZHGOROD.
- PIU’ GENTE ANCORA RISPETTO ALL’ALTRO IERI (filmati qui):
https://t.me/bella_Ciao44/9771
- e distribuzione di PIZZA ai manifestanti di LEOPOLI:
https://t.me/ukr_2025_ru/257705
- COMPAIONO ANCHE I FUMOGENI, E FORMAZIONI “ORGANIZZATE” DI CUI CI OCCUPEREMO QUI DI SEGUITO (entrambi i filmati qui):
https://t.me/ukr_2025_ru/257696
I CANALI E I MEDIA U-CCIDENTALI SPACCATI IN DUE (eterno derby tra “globalisty” e “trampisty” ovvero tra i due blocchi di potere politico statunitense):
DA UN LATO, grazie mille Faber per l’aggiornamento sul Tg3, ne parlano il meno possibile, per lo più ignorano, e comunque si accontentano della “marcia indietro” di Zelenskij per dire: “caso chiuso”.
DALL’ALTRO, CHIEDONO DIMISSIONI
https://www.politico.eu/article/ukraine-corruption-protests-war-volodymyr-zelenskyy/
https://www.telegraph.co.uk/news/2025/07/24/zelensky-must-go-for-sake-of-ukraine/
FRA I CANALI RUSSI, invece, ci si chiede se ogni sera si scende in piazza a manifestare quando appariranno i primi cecchini: prima o dopo le tende in piazza?
https://t.me/condottieros/12202
Ci si chiede anche chi stia dietro queste proteste:
https://t.me/victorstepanych/4194
Non loro, certo. Scriveva già il 23/07 Zerada:
Se la Federazione Russa ne capisse di RIVOLUZIONI COLORATE, già ieri sarebbero comparsi “attivisti filogovernativi” che avrebbero picchiato i manifestanti, oppure sarebbero apparsi video di arresti dei manifestanti, magari da parte dei Te-Tse-Ka, con magari l’ordine di sbatterli subito al fronte “per ordine dell’Ufficio di Presidenza”, eccetera.
Если бы РФ умела в цветные революции, то уже вчера могли бы появиться "проБанковские титушки", избивающие активистов против обнуления НАБУ/САП, или видео задержания активистов ТЦКшкиками, которые "по заказу ОП отлавливают и отправляют на фронт всех вышедших на акции" и т.д. и т.п.
Ma in Russia non ne capiscono, di queste materie, Trump non è stato ancora messo al corrente del fatto che ieri è comparsa una possibilità di cancellare QUALSIASI aiuto a Zelenskij… Zelenskij può dormire sonni tranquilli.
Но в РФ в такие материи не умеют, Трамп до сих пор не в курсе, что у него вчера появился шанс отменить Зе ЛЮБУЮ помощь, Зе может спать спокойно.
https://t.me/ZeRada1/26132
OGGI LO STESSO ZERADA PUBBLICA QUESTO INTERESSANTISSIMO AGGIORNAMENTO (video qui):
https://t.me/ZeRada1/26159
IERI ALLA MANIFESTAZIONE DI KIEV SI SONO AGGIUNTI ALTRI RAPPRESENTANTI DI “ALTRI” INTERESSI:
Вчера на акцию в Киеве подтянулись представители других интересантов
- UOMINI COL VOLTO COPERTO
- мужчины были в камуфляже и масках;
- CON MANIFESTI TELONATI STAMPATI, NON SCRITTI ALLA BUONA SU CARTONI
- с напечатанными, а не написанными на картонках плакатами;
- MANIFESTI CON VOLTI E ACCUSE PRECISE A ZELENSKIJ ED ERMAK: “ASSASSINI DELLA DEMOCRAZIA – TRADITORI DELL’UCRAINA”, “GLI EROI MUOIONO PER L’UCRAINA, E QUESTI LA DISTRUGGONO”, “L’UCRAINA NON E’ UN QUARTIERE (gioco di parole con kvartal 95, il gruppo comico di cui faceva parte Zelenskij quando ufficialmente faceva l’attore comico) – GLI UCRAINI NON SONO SCHIAVI”, “DITTATORI”.
- развернули плакаты с изображениями и обвинениями лично Зе и Ермака: «Убийцы демократии - предатели Украины», «Герои за Украину умирают, а эти двое ее уничтожают», «Украина - не квартал, украинцы - не рабы», «Диктаторы».
- SONO COMPARSI A FINE MANIFESTAZIONE, HANNO OTTENUTO LA VISIBILITA’ MEDIATICA CHE VOLEVANO E SON SPARITI.
- появились к концу акции, создали нужную картинку и растворились.
Il 24/07 si aggiungono nuovi personaggi, restati sinora dietro le quinte per vedere come andava. Per vedere se partivano le prime cariche oppure no. Si son fatti vivi all’ultimo, con materiale preparato e stampato a tempo di record. Col volto coperto, contenuti forti, chiaramente antiregime (da destra “slava gerojam = Bandera” e fautori di una “Maidan originaria 2014”) e si son dileguati subito.
Noi che di manifestazioni, strategie della tensione, strategie del terrore, stay behind e quant’altro qualcosina ne capiamo, la puzza la sentiamo già adesso. E ringraziamo Zerada per questo preziosissimo aggiornamento. Sicuramente QUALCUNO sta cercando di METTERE IL PROPRIO, DI CAPPELLO, a questo fenomeno. Forse chi “non era stato avvisato” il 23/07, come notato da Zerada, e comincia a muoversi. Forse altri soggetti INTERNI al regime, VISTE LE RIMOZIONI E LE PURGHE ALL’INTERNO DEI SERVIZI SEGRETI E DEL COSIDDETTO “CERCHIO MAGICO”
https://t.me/legitimniy/20492
E I REPENTINI CAMBI DI CORDATA DEGLI ULTIMI GIORNI FRA DEPUTATI CHE SI SMARCANO, ABBANDONANO UNA NAVE PER SALIRE SU UN’ALTRA, ECCETERA.
Al pomeriggio, comunque, prima che gli uomini del mistero facessero il loro ingresso, di cartelli chiaramente antigovernativi ne erano apparsi, E A VOLTO SCOPERTO (ragazza qui):
https://t.me/rezident_ua/26771
Si passa quindi dal PRIMO APPELLO ALLA MANIFESTAZIONE - ora si sa anche chi fu il primo a cinguettare in rete, trattasi del VETERANO DELLE FF.AA.UU. DMITRIJ KOZJATINSKIJ (Ветеран ВСУ Дмитрий Козятинский)
https://t.me/rezident_ua/26768
A SVILUPPI GIORNO DOPO GIORNO IMPREVEDIBILI, in considerazione di ulteriori mosse del regime e di come si muoverà chi oggi, totalmente nell’ombra, manda avanti le seconde e le terze file, dando segnali a suocere perché nuore intendano e viceversa (per esempio, questa foto anonima dei pensieri di un soldato su una CASSETTA DELLE MUNIZIONI...),
https://t.me/boris_rozhin/173599?single
e vedendo che piega prenderà la situazione.
E torniamo al discorso di ieri. I due paletti e relativi movimenti: “QUESTI 2 MOVIMENTI, sulla loro NATURA e ai loro relativi VINCOLI: 1. la barzelletta sull’ambasciata USA a Washington, e quel che ne concerne per il caso ucraino / 2. questi ragazzi”, a cui aggiungiamo nuovi figuranti, senza escludere un domani “tende” per picchetti permanenti o, ahimè, “cariche della polizia” e, Maidan 2014 docet, “cecchini”.
Una cosa è certa, il BANDERISMO come ideologia TOTALITARIA sorta da MAIDAN 2014 e caratterizata da un inedito NATOFASCISMO imposto dalla scuola dell’infanzia alla pensione è morto. SIAMO IN PIENO FERMENTO. RESIDUI DI TALE IDEOLOGIA SGOMITANO PER RIPRISTINARE UN ORDINE ORMAI COMPROMESSO. Tale potere è ormai dissacrato e il MALCONTENTO, nonostante i coretti e i balletti coreografici dei giorni scorsi, sta già occupando spazi consistenti in quella PIAZZA.
DI UNA COSA HA RAGIONE IL REGIME CHE ANNASPA, NEL DIRE E’ COLPA DEI RUSSI, E GLI VA RICONOSCIUTO! I RUSSI HAN LA COLPA DI NON AVER BOMBARDATO PIAZZE, DI NON AVER BOMBARDATO CASE POPOLARI, DI NON AVER BOMBARDATO I CENTRI CITTADINI, DI NON AVER NEMMENO TOCCATO, FISICAMENTE, I LUOGHI DEL POTERE. OGGI AVREMMO AVUTO CIVILI NEI BUNKER, NON IN PIAZZA, CHIUSI A RICCIO PRO-REGIME (E CON LE “PROVE PROVATE” DELLA “VERITA’” DI QUANTO PROPAGANDATO DAL REGIME) E NON A LANCIARE PER TRE SERE DI FILA, IN PUBBLICO, ACCUSE E INSULTI AL SUO INDIRIZZO!
Tempo ci vuole nelle cose, tempo! Comunque andrà a finire, e a prescindere di chi ci metterà il cappello, questi tre giorni non sarebbero stati possibili se nei tre anni precedenti i russi avessero fatto come i natosionisti a Gaza, o gli statunitensi a Raqqa, giusto per dire i primi due esempi che mi vengono in mente. Doverosamente, annotiamo.
Aggiornamenti a seguire.
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24/07 ore 23:00 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI LIBERANO NOVOEKONOMIČESKOE (Новоэкономическое, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2762
e ora sono a meno di un chilometro e mezzo da DIMITROV da est!
Confermata anche la liberazione completa di ZVEREVO (Зверево) già annunciata ieri (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2763
Allargando la cartina, si vede chiaramente come il blocco Krasnoarmejsk-Dimitrovo sia sempre più stretto in una morsa.
Morsa che continua a chiudersi a nord-est coi russi che entrano a KRASNYJ LIMAN:
https://t.me/beard_tim/26311
sempre meno a chiudere la prima grossa arteria delle due che tengono in vita Krasnoarmejsk.
VERSO KUPJANSK
I RUSSI LIBERANO GOLUBOVKA (Голубовка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2764
ed entrano a KUPJANSK da nord. Come mostra questa cartina,
https://t.me/beard_tim/26318
i russi ora attaccano da due punti ed entrano a KUPJANSK sfruttando il vantaggio tattico dato da queste nuove posizioni appena conquistate.
Attenzione: se dovessero liberarla, GRAN PARTE DELL’AREA A EST SAREBBE TAGLIATA IN UN COLPO SOLO.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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24/07 ore 13:30 aggiornamento
Confermati molti movimenti già annunciati ieri da altri canali (col vantaggio di vederli in cartina) e registrati di nuovi, in questo aggiornamento di metà giornata.
FRONTE EST
Con questo avanzamento verso ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2755
alla liberazione completa della LNR (area azzurra a destra della linea di confine) mancano meno di quaranta chilometri quadrati scarsi.
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano ulteriormente da CHASOV JAR (Часов Яр cartina qui) a cui ormai manca veramente poco per la completa liberazione:
https://divgen.ru/event/2759
KONSTANTINOVKA da est è sempre più vicina, ma anche da ovest, con la conferma della liberazione di JABLONOVKA (Яблоновка) a sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2760
Area a sud del bacino artificiale in accerchiamento operativo.
VERSO DNEPROPETROVSK
Confermato l’ingresso dei russi a ZELENYJ GAJ (Зелёный Гай, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2756
I natofascisti ripiegano a ISKRA
posizione qui
https://divgen.ru/48.0486/36.59216/12
e qui
48.0486, 36.59216
ultimo bastione rimasto aldilà della linea di confine con l’oblast’ di DNEPROPETROVSK. Più a nord, invece, i russi rompono gli indugi e cominciano a operare e preparare il terreno per successive operazioni ALDILA’ della linea di confine, a ovest di VOSKRESENKA (Воскресенка, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2761
Aggiornamenti a seguire.
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24/07 ore 08:30 aggiornamento
“ESLI SERËZNO”
Traslitterando nel modo più italianizzato possibile, “ièsli siriòzno”. Letteralmente, “se seriamente”, ovvero “se vogliam esser seri”, “tornando seri”, “parlando seriamente”. Tipico incipit retorico russo con cui si introducono discorsi “seri”.
Il problema è che il tema che andremo ad affrontare riguarda Maidan 2025. Completamente ignorata dai media u-ccidentali, un po’ come le manifestazioni che facevamo a fine anni Novanta, quando solo come Rifondazione riuscivamo a portare in piazza duecentomila persone, a fare pullman, persino un treno speciale… e alle venti uscivamo due minuti in coda ai fatti di cronaca. Ieri poi i media avevano altro di cui parlare… in più il focus concordato, perché certe “trasversalità” non possono essere CASUALI, per niente, è stato mettere, tutt’al più, a fondo prima pagina, un rimando alle pagine centrali con “Von der Leyen chiede spiegazioni a Kiev”. Von der Leyen che ieri si esibiva in simpatici inchini estemporanei in quel di Tokyo e oggi è a Pechino. Intanto, mentre puccia il cornetto nel caffelatte, “chiede spiegazioni”… va bene.
Cosa possiamo dire di questa Maidan 2025, “ièsli siriòzno”? Paradossalmente, ma neanche più di tanto per parlare di cose serie, partiamo da una “shutka”, in questo caso aforisma comico, ironico, AMARO, di qualche tempo fa venuto in mente al buon Zerada:
"В США никогда не будет цветной революции, потому что в США нет американского посольства".
“Negli Stati Uniti non ci sarà mai alcuna rivoluzione colorata... perché negli Stati Uniti non c’è l’Ambasciata statunitense!”
https://t.me/ZeRada1/26132
Comico e amaro al contempo, come spesso i russi amano creare, questo aforisma ci dice già tutto. Se avrà successo, magari col morto per calcare la mano e far degenerare in senso destabilizzante la crescente quantità di energia potenziale che si va accumulando, come fu per Maidan 2014, ci sarà di mezzo Washington. Non ci è dato sapere se sarà così o se non lo avrà, se scemerà, dopo qualche girotondo, dopo qualche “kto ne skachet, tot...” (Кто не скачет, тот “chi non salta”… filmati qui),
https://t.me/RVvoenkor/96407
dopo qualche selfie autocelebrativo e immortalato AUTOREFERENZIALMENTE.
Lavoriamo su quel che gira. Ovvero sulle immagini. Dalle quali emerge un elevato grado di VOLONTARISMO e SPONTANEISMO. Che non sono necessariamente cose negative, ANZI. Questo però appare a botta calda e alla seconda giornata di piazza.
La prima giornata è stata infatti simbolizzata da QUESTA immagine. Questa, NON ALTRE, la foto ICONICA che ha fatto il giro del mondo (dove si son degnati di parlarne, ovviamente): корупція аплодує - “La corruzione applaude” (all’approvazione della legge)
https://pluralia.com/wp-content/uploads/2025/07/manfekiev.jpg?x78310
eccola per esempio in un articolo di cronaca di Pluralia)
https://pluralia.com/news/ucraina-proteste-di-massa-a-kiev-contro-le-politiche-di-zelenskij/
Dietro, TUTTI i cartelli sono in ucraino. Il messaggio è chiaro. E’ roba nostra. “Non c’è dietro nessuno”. Non c’è la famosa ambasciata USA della barzelletta di cui sopra. Questo, QUANTOMENO, quanto si vuole comunicare. E noi registriamo.
A ulteriore testimonianza, non riprova, ma testimonianza simbolica, cartelli con scritte improvvisate, in pennarello, su altrettanto improvvisati cartoni. All’ultimo momento, non striscioni stampati su teloni. CI AVETE COSTRETTO, a scendere in piazza. Noi stavamo comodi sul divano, poi abbiam visto questa porcheria e non siamo potuti non scendere a protestare.
Chi siamo? Ragazze e ragazzi. “Prendiamo noi in mano la situazione”. Noi che siamo “puliti” a differenza di voi che siete “corrotti”. “Noi che siamo in tanti”. “Arrendetevi, siete circondati”: Siamo in questo campo semantico qui, anche Maidan 2014 è partita da “troviamoci in Piazza Maidan a prendere insieme un tè caldo”.
Cosa emerge dalla foto, ancora? Sicuramente un taglio professionale, così da attempato fotoamatore posso subito vedere, inquadratura pulita, regola dei terzi seguita nella composizione, ripresa riuscita di facce e cartelli, bella “piena” anche dietro. Ormai però, i ragazzini di oggi non son mica come noi che portavamo il rullino a sviluppare o, nel caso del bianconero, ci chiudevamo in bagno a svilupparcelo pippando idrochinone come se non ci fosse un domani (io mi ostino a farlo tutt’ora, anche se scatto poco o niente). I ragazzi conoscono perfettamente, per osmosi, le quattro regolette di composizione di base, vivono di immagini e si nutrono di immagini, Debord farebbe tre giorni di seguito a dire “ve l’avevo detto, ve l’avevo detto”… alla noia. Ci sta quindi che il tutto sia autoprodotto e girato orizzontalmente da qualche “compagno fotografo” che ne capisce.
Arriviamo al SECONDO giorno. Abbiamo i coretti dei filmati summenzionati: nella fattispecie, “chi non salta moskal è, è”, a esorcizzare e negare alla nausea qualsiasi “influenza russa” su quanto sta accadendo. Coretti riusciti, qualche migliaio di saltatori si trova sempre, MA che dequalificano la manifestazione: perché se si fan passare questi, E NON ALTRI altri coretti, è come se di una manifestazione contro l’ennesima controriforma delle pensioni, per dirne una, passassero sulla rete SOLO i coretti che, sull’aria di “sarà perché ti amo” concludono “stringimi forte e stammi più vicino / e chi non salta, è un gobbo juventino”… che c’entra? Boh. “Boh” che le mamme che non scendono in piazza, i papà imboscati da anni, reclusi senza uscire di casa, o in qualche scantinato o casolare, avranno sicuramente pronunciato scuotendo la testa e mormorando qualcosa di incomprensibile.
Ma il top di gamma lo troviamo nella FOTO ICONICA DEL SECONDO GIORNO.
https://t.me/ZeRada1/26141
E qui, scusate il francesismo, ma la foto sembra fatta apposta per far cadere i coglioni. Il ragazzo in questione, che sia o meno farina del suo sacco o invece un figurante messo lì per far la figura del deficiente poco conta, esibisce un cartone con su scritto: “Mia mamma combatte, ma non per la corruzione” (Моя мама воює не за корупцію).
Apriti cielo. Non serve Eco, scomodato ieri dalla tomba, per analizzare queste due parole:
- “Mia mamma” - ragazzi crescete… messaggio che passa: “infantilismo bamboccione”
- “COMBATTE, MA NON” – quindi è giusto che combatta? Combatta… MA NON? Testa sconsolata fra le mani per gli imboscati di cui sopra.
- Mentre nel primo manifesto “la corruzione applaude”, la “Corruzione” erta a categoria ontologico-esistenziale ci sta, come “giustizia è fatta” o altre frasi sulla stessa falsariga, combattere per la corruzione ci sta come i cavoli a merenda. Si combatte per QUESTI corrotti, per QUESTI ladri, ma non per la “corruzione”… ma tant’è.
E veniamo al ventenne in questione. Ha letteralmente spaccato in due i social: chi dice… ma perché diavolo deve combattere sua madre e non lui? E chi dice… ha vent’anni, la mobilizacija per la sua età non vale ancora, lasciatelo stare.
https://www.instagram.com/p/DMctgCUM5yK/
In entrambi i casi, DAL PUNTO DI VISTA MEDIATICO se voleva UNIRE la popolazione, come la FOTO DEL PRIMO GIORNO, questa ha sortito l’effetto opposto. Dimostrando, come esplicitato in apertura, quel “giusto” tasso di SPONTANEISMO e VOLONTARISMO che è logico ASPETTARSI QUALORA TALI MANIFESTAZIONI SIANO PARTECIPATE REALMENTE IN MODO SPONTANEO.
Nessun coordinamento, nemmeno per slogan da imparare, qualche coreografia dietro gli striscioni, niente. Si scende, ciascuno col suo cartone, chi più felice, chi meno nell’effetto che vuole sortire.
Questo, se da un lato TRANQUILLIZZA BANKOVAJA, perché significa che sa già perfettamente chi c’è dietro e non la preoccupa affatto, dall’altro dovrebbe invece ALLARMARLA, e non poco. Ogni ricorso alle piazze ha un costo. Un fattore di rischio. Si sa come si inizia, non si sa come si finisce. SOPRATTUTTO, SI PERDE QUEL TIMORE REVERENZIALE / TERRORE VERSO L’AUTORITA’ COSTITUITA CHE, OGGI, COSTITUISCE L’UNICO COLLANTE IDEOLOGICO RIMASTO A QUESTO REGIME. Si può ridere ma, soprattutto, de-ridere.
E dal de-ridere all’incazzarsi per davvero (VE LO ABBIAMO DETTO CON LE BUONE, ORA BASTA, ya basta) il passo non è lungo. Quei ragazzi ancora non ci pensano. Ma non è detto che continuino a non pensarci. Specialmente se quella mamma non dovesse tornare, o tornare invalida, e percepire una reversibilità di 600 grivne al mese.
Ancora una volta, il mio invito è a concentrarsi su QUESTI 2 MOVIMENTI, sulla loro NATURA e ai loro relativi VINCOLI:
1. la barzelletta sull’ambasciata USA a Washington, e quel che ne concerne per il caso ucraino
2. questi ragazzi, cercando di analizzare da vicino cosa passa DA loro e SU di loro da quel che ci arriva, con meno filtri possibile. Senza filtri è impossibile, ma con meno filtri possibile si.
Chi, al di sopra, ci mette o non ci mette il cappello, o prova a farlo, o lancia un sasso e mentre loro vanno allo sbaraglio tira indietro la mano, che non si sa mai… lasciamolo ai dietrologi. Che, tornando al discorso di ieri, posson permettersi il lusso di mettere scale e toglierle quando vogliono.
Aggiornamenti a seguire.
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23/07 ore 22:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi sbaragliano l’ennesimo avamposto natofascista, collocato a ZELENYJ GAJ (cerchiato in cartina),
https://t.me/beard_tim/26286
obbligando il nemico a ripiegare sulle posizioni intorno a ISKRA, l’ultimo paese prima del confine.
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI A FINE GIORNATA ENTRANO A PERŠE TRAVNJA, ULTIMO PAESE PRIMA DI KRASNOARMEJSK a sud-ovest (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26290
e posizione qui
https://divgen.ru/48.26377/37.14392/13
e qui
48.26377, 37.14392
Nel momento in cui sarà liberato, la battaglia di Krasnoarmejsk avrà ufficialmente inizio.
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi, mentre liquidano le ultime sacche natofasciste nei paraggi di ČASOV JAR, SONO GIÀ OLTRE ČASOV JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2754
Konstantinovka è ormai nel centro di una enorme sacca come KURACHOVO già a suo tempo. I russi puntano ad aggirarla, tagliarne le comunicazioni da nord e, al contempo, avvicinarsi a KRAMATORSK a nord-ovest. Una possibilità di manovra inedita sin dall’inizio della SVO e nell’ultimo bastione di DNR rimasto in mano ai natofascisti. Poco più di 5.000 kmq. Staremo a vedere.
MAI DIRE MAIDAN
OGGI IN PIAZZA PIÙ GENTE DI IERI: immagini pomeridiane qui…
https://t.me/rezident_ua/26753
e qui
https://t.me/banksta/75019
…imbrunire…
https://t.me/condottieros/12180
...e di mezz’ora fa:
https://t.me/condottieros/12184
Fra la folla, molti soldati e poliziotti. E non per reprimere. E fregandosene ALTAMENTE della diffida a scendere in piazza “perché così si fa il gioco del Cremlino”
https://t.me/legitimniy/20485
Fregandosene, invece, un po’ di più, quando la maggioranza parlamentare oggi si è cimentata in questo bel coretto, “Nahuj Nabu”
https://t.me/Tatarinov_Rus/56522
che non è passato affatto inosservato.
Oggi oltre che a KIEV (fra ieri e oggi han manifestato QUARANTAMILA PERSONE, che è un record assoluto anche prima del 2022) son scesi in piazza a LEOPOLI, ODESSA, DNEPROPETROVSK e altre città ancora:
https://t.me/RVvoenkor/96401
Attenzione… che È ANCORA PRESTO PER ANDARE A DORMIRE…
Attenzione… che un popolo che dovesse entrare in massa in modalità “ultimo giorno di scuola”, in modalità “vaffa” (nahuj), con esercito e celerini che si mettono, come dicevamo un tempo, non davanti a bloccare ma DIETRO i primi striscioni, coi loro colleghi in prima linea che, visto quanto sta accadendo, escono dalle trincee e dicono: “basta, è finita”… potrebbe rivelarsi evoluzione imprevista e accelerazione di processi di trasformazione nella società e nelle forze armate ucraine a dir poco DIROMPENTE.
Ormai non conta più come andrà a finire, ma QUANTI E QUALI ENERGIE riuscirà a LIBERARE dal ferreo maglio dei servizi segreti ucraini. Energie che difficilmente vorranno tornare in gabbia. Attenzione…
Aggiornamenti a seguire domattina.
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23/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I RUSSI SI LASCIANO ALLE SPALLE KAMENSKOE (Каменское) E PROCEDONO VERSO NORD (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2753
ENTRANDO A PLAVNI, il primo paese a nord:
https://t.me/russkiypatriot0/22999
Come è possibile notare dalla piantina che mostra anche le linee fortificate:
https://t.me/divgen/70821?single
I natofascisti si trovano ora a difendere un’area praticamente cercando ripari e protezioni alla bell’è meglio. Per un bel po’ di chilometri quadrati. Questo, oltre a rendere decisamente ardua la tenuta dell’attuale linea di fronte, aumenta l’esposizione e quindi le perdite che i russi infliggeranno loro. Staremo a vedere.
VERSO KRASNOARMEJSK
I NATOFASCISTI ABBANDONANO ZVEREVO (Зверево) e ripiegano verso l’ultimo paese prima di KRASNOARMEJSK a sud-ovest
https://t.me/beard_tim/26272
posizione qui
https://divgen.ru/48.25424/37.13654/14
e qui
48.25424, 37.13654
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI COMPLETANO LA LIBERAZIONE DI JABLONOVKA (Яблоновка)
https://t.me/s/beard_tim
posizione qui
https://divgen.ru/48.42509/37.62594/13
e qui:
48.42509, 37.62594
e PROSEGUONO AVANZANDO VERSO NORD E VERSO EST. Aggravando non solo la posizione di Konstantinovka, sempre più vicina da sud-ovest, ma anche delle formazioni natofasciste ancora operanti a sud-est, in quella che più che sacca ormai è una trappola mortale.
SITUAZIONE IN PESANTE PEGGIORAMENTO ANCHE A SUD-EST, DOVE SOPRA DZERZHINSK I RUSSI CHIUDONO UN PO’ DI SACCHE E RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui):
https://t.me/zovpobedy/15521
Ovvero, quest’area tutt’intorno a queste coordinate
https://divgen.ru/48.40675/37.76578/12
et
48.40675, 37.76578
è ripianata come da prima cartina.
Aggiornamenti a seguire.
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23/07 ore 08:30 aggiornamento
GETTARE LA SCALA… ANCHE NO!
“L’ordine che la nostra mente immagina è come una rete, o una scala, che si costruisce per raggiungere qualcosa. Ma dopo si deve gettare la scala, perché si scopre che, se pure serviva, era priva di senso.”
(Umberto Eco, “Il nome della rosa”)
Quando il non detto prevale sul detto, quando il sotto traccia prevale sul sopra, quando un sasso gettato nello stagno di Kiev provoca l’ennesima detonazione a Washington, abbiamo due possibilità:
- dilettarsi nell’arte della deduzione, riempendo il non detto e il sottotraccia con l’intera pletora delle possibili ricostruzioni, senza lasciarsi fascinare da giudizi perentori e aprendo e chiudendo miriadi di parentesi, almeno tante quante i cerchi che si espandono dal sasso nello stagno, salvo poi ordinare il tutto in ordine di probabilità e uscire con le due, tre ipotesi più probabili e relative varianti.
Richiedono tempo, energie, il rischio di invertire fattori (e qui non vale la proprietà commutativa!) è alto, così come è ancor più alto il rischio di giungere a conclusioni fuorvianti.
Lo sfogo finale dello sconfitto dalla Storia, dalla storia (del romanzo), da tutto, al secolo Guglielmo da Baskerville, può esser così letto in questo e altri modi:
“Non ho mai dubitato della verità dei segni, Adso, sono la sola cosa di cui l’uomo dispone per orientarsi nel mondo. Ciò che io non ho capito è stata la relazione tra i segni. Sono arrivato a Jorge attraverso uno schema apocalittico che sembrava reggere tutti i delitti, eppure era casuale. Sono arrivato a Jorge cercando un autore di tutti i crimini e abbiamo scoperto che ogni crimine aveva in fondo un autore diverso, oppure nessuno. Sono arrivato a Jorge inseguendo il disegno di una mente perversa e raziocinante, e non v’era alcun disegno, ovvero Jorge stesso era stato sopraffatto dal proprio disegno iniziale e dopo era iniziata una catena di cause, e di concause, e di cause in contraddizione tra loro, che avevano proceduto per conto proprio, creando relazioni che non dipendevano da alcun disegno. Dove sta tutta la mia saggezza? Mi sono comportato da ostinato, inseguendo una parvenza di ordine, quando dovevo sapere bene che non vi è un ordine nell’universo.”
Uno sfogo sconsolato che vale per quello che è, nella finzione che fece la fortuna di Eco e che mescola cose finte a cose vere. Vale per quello che è perché nello sfogo ci sta mandare tutti a quel paese, e passare dal trionfale “so tutto” al catastrofico “non so niente”.
Noi rispetto al buon Guglielmo qualche vantaggio l’abbiamo. Non dobbiamo stare nei sette giorni, anche meno, di un tempo prefissato. È da tre anni e mezzo che ogni giorno facciamo il punto della situazione. Metodicamente, rigorosamente, senza l’abate che ci scassa a ogni piè sospinto perché “vuole il risultato”.
Dal “tutto” al “niente” ci sono tre anni e mezzo di lavoro di ricerca consapevole e quotidiano. Non è poco, per niente. E non ha prezzo, nel senso ancor più a monte che non si può comprare al mercato. O l’hai messo in cascina o non l’hai messo.
Alla luce di questo,
la - PREVEDIBILE! - CORTINA FUMOGENA sollevata sulla SOPPRESSIONE, di fatto, IERI PER LEGGE DEL BUREAU NAZIONALE ANTICORRUZIONE D’UCRAINA (NABU Национальное антикоррупционное бюро НАБУ) E DELLA PROCURATURA SPECIALE ANTICORRUZIONE (SAP Специализированная антикоррупционная прокуратура САП)
non ha per noi lo sesso effetto di un colpo a caldo, come potrebbe essere la macabra, improvvisa, visione di un monaco trovato a testa in giù immerso in un calderone pieno di sangue di maiale da poco scannato.
Apparentemente simili SE PRESI nella propria CONTINGENZA, i due delitti citati si collocano lungo DUE ASSI TEMPORALI completamente diversi. Questo fa la differenza e, mo’ ci siamo, ci consente di GUARDARE ALLA SOPPRESSIONE DEL NABU E DEL SAP con OCCHIO DIVERSO.
Senza avvalerci di droni, che ci piaccion di più gli scarponi, ma di un pendio naturale partendo da valle a monte, guardiamoci indietro e avremo non solo il sentiero da noi aperto, ma la prospettiva d’insieme. Questi i fatti:
- ai filmati già raccolti ieri delle manifestazioni anti-regime, fra i cui slogan spiccava già un “Ermaka nachuj” (Ermak fottiti)
https://t.me/ZeRada1/26126
aggiungiamo anche altri slogan, come “Zelja-čërt” (lett. diavolo Zelenskj)
https://t.me/RVvoenkor/96350
- L’Ufficio di Presidenza ucraino giustifica questa legge adducendo il fatto che i suddetti istituti, NABU e SAP, agiscono “sotto l’influenza russa” (te pareva!)
https://t.me/boris_rozhin/173374
- Sempre l’UP, ovvero l’entourage intorno a Ermak-Zelenskij, NON TEME le manifestazioni di piazza, PREVEDENDONE LO SCEMARE IN BREVE TEMPO:
https://t.me/legitimniy/20481
FOSSE ANCHE QUALCHE SETTIMANA, sottolinea l’altro canale ucraino Rezident, non ne farebbe un dramma:
https://t.me/rezident_ua/26731
- Dentro la Rada PRENDE LE DISTANZE UNA FRONDA VARIEGATA di NO, ASTENUTI, NON PARTECIPANTI AL VOTO di una sessantina di elementi. Su 324. Qualcuno DOPO TRE ANNI E MEZZO ADDIRITTURA SCOPRE LA “CORTE COSTITUZIONALE” (Конституционный Суд)!
https://t.me/rezident_ua/26732
A cui appellarsi per impugnare la Legge n° 12414 votata dai suoi 263 colleghi con maggioranza quasi bulgara, promulgata il giorno stesso dal presidente (da mesi con mandato scaduto) ed entrata in vigore oggi. In tre anni e mezzo han mandato giù di tutto: privatizzazioni selvagge, tagli alla spesa sociale, mobilitazione forzata, aumenti dei loro stipendi (qui veramente piangendo “lagrime amare”)… ma la messa del NABU e del SAP sotto l’ascella protettiva della procura generale non l’hanno mandata giù! E minacciano fronde. CON IN TESTA IL SINDACO DI KIEV KLICHKO, IERI IN PIENO APPOGGIO AI MANIFESTANTI.
https://t.me/condottieros/12161
45 è il numero di deputati minimo per presentare l’appello alla Corte Costituzionale (Для представления в Конституционный Суд, по словам депутата, нужно 45 подписей депутатов, https://t.me/rezident_ua/26732), per questa nobile causa a quanto pare si troveranno.
- 打草驚蛇, dǎ cǎo jīng shé, “batti l’erba per spaventare i serpenti”. Classico stratagemma dai Trentasei. A volte non serve “battere l’erba”, a volte basta “invitare al dibattito”, come fece PER LA PRIMA E ULTIMA VOLTA DAL II DOPOGUERRA (il cerino, in genere si frega una volta sola) un certo Mao quando, prima del cosiddetto “Grande balzo in avanti” invitò la societas intera al “dibattito”: “Che cento fiori sboccino, che cento scuole competano fra loro” (百花齐放, 百家争鸣 bai hua qifang , baijia zhengming). Battuta ben bene l’erba, fatti uscire tutti allo scoperto, iniziarono le purghe. Lo stesso si sospetta stiano facendo qui:
https://t.me/rezident_ua/26731
- In tutto questo, si ribadisce anche la soppressione / addomesticamento di tali istituti in funzione di processi in corso a persone molto vicine a Zelenskij ed Ermak.
- L’U-CCIDENTE si sta dimostrando particolarmente “presente” di fronte a quanto sta accadendo, e sia i russi che gli ucraini prendono doverosamente nota sia di quanto riportano i pennivendoli più quotati, oltre che in quota padronale sia di “maggioranza” che di “opposizione”, che deputati e figure istituzionali:
https://t.me/ZeRada1/26128
https://t.me/RVvoenkor/96362
https://t.me/rezident_ua/26730
https://t.me/RVvoenkor/96363
Si va da una deputata repubblicana che cinguetta, riferendosi al patàca, “Throw him out of the office!”, alla UE che minaccia “esclusioni dall’ingresso nell’Unione” (come se ora ci stesse entrando…)
https://t.me/ZeRada1/26123
alla ennesima “divisione” fra “trampisty” e “globalisty” e al supposto cui prodest di uno rispetto all’altro.
Che dire, ce n’è abbastanza per mettere in crisi il buon Guglielmo e il suo fido Adso. Per impegnarli giorni nell’interrogare fonti e individuare, riducendo il più possibile la cortina fumogena, piste probabili, separandole da piste palesemente false.
A tre anni e mezzo di distanza, l’unico dato secondo me rilevante, è quello che DAL 2022 NON SI E’ MAI VISTA UNA MANIFESTAZIONE COSI’. UNA MANIFESTAZIONE PALESEMENTE ANTIGOVERNATIVA! E DI MASSA. IERI, 22 LUGLIO 2025, LE PIAZZE DI KIEV ERANO PIENE DI CITTADINI SOTTO NESSUNA BANDIERA CHE PROTESTAVANO CONTRO IL REGIME.
Probabilmente Bankovaja ha fatto bene i suoi calcoli. Nessuna bandiera, nessun referente EVIDENTE pronto a raccogliere la loro rabbia, la loro lotta, e farla propria. O guidarla. Burattinai dietro le quinte, come del resto a MAIDAN 2014 di cui la manifestazione di ieri RICALCA il modus operandi (concentramento e cortei “improvvisati” attraverso “reti orizzontali” sui social), quanti se ne vuole. E non è neppure difficile intravederne le sagome.
Ma per quanto sia da escludere qualsiasi “spontaneismo” ieri come nel 2014, ciò non vuol dire che i ragazzi, le donne, gli anziani ieri in piazza abbian preso dieci euro a testa per scendervi e inscenare una manifestazione! AFFATTO! Tra il “tutto” e il “niente” c’è un percorso. E da questo percorso, guardandoci indietro, vediamo che I CITTADINI SONO ALLO STREMO. DELLA PROPRIA PAZIENZA, ANZITUTTO. E NON ASPETTAVANO ALTRA OCCASIONE PER RIMARCARLO.
Fino a ieri, era una questione di SONDAGGI, perlopiù, RISERVATI, di cui ci arrivava qualche spiffero. OGGI QUEI “SONDAGGI” HANNO DEI VOLTI. CHE NON TEMONO DI USCIRE ALLO SCOPERTO. È un dato ENORME.
Tornando alla frase iniziale, GETTARE LA SCALA è un LUSSO che si possono permettere intellettuali fini a loro stessi. Accademici, ma non solo, che vivono in un sottobosco dove possono impegnare i loro neuroni a costruire scale, a smontarle, a buttarle, eccetera. Noi non possiamo permetterci questo lusso. Noi LA SCALA, come in questo caso, possiamo anche rinunciare TEMPORANEAMENTE a usarla. Non abbiamo bisogno di passare tutto al setaccio, decine di informazioni, a volte contrastanti fra loro, tutte sotto la cartina di tornasole. Metà di queste solo domani si dimostreranno per quello che sono: fumo che si dilegua, neve che si scioglie al sole.
Scremiamo quindi i fatti, cogliendo quello che a nostro parere sono i DATI RILEVANTI. Che non contrastano affatto con la nostra rete, o con la nostra scala. Tutto il resto… TEMPO! Tempo ci vuole, nelle cose! Il polverone si abbassa, il vociare si sposta su altre “tematiche”. Quel che resterà sul campo, lo confronteremo con la nostra “scala”, o “rete”. Se si collocherà, BENE. Altrimenti, ALLORA rivedremo la scala. Ma realisticamente NON LA BUTTEREMO MAI. Perché l’abbiamo costruita pezzo dopo pezzo, “cercando la verità nei fatti” (实事求是), vagliandola, saggiandola GIORNO DOPO GIORNO con quanto raccolto di nuovo e verificandone la validità. Per oltre tre anni e mezzo.
E quello che abbiamo NOTATO e AN-NOTATO è un CRESCENDO DI INSODDISFAZIONE POPOLARE che NON NASCE DA IERI SERA. Anche se qualcuno in U-ccidente cade dal pero oggi. Questo non solo conferma i “segni”, come diceva il buon Guglielmo, che abbiamo notato e an-notato. Ma li colloca in un PERCORSO dove i fatti di ieri segnano
- UN ELEMENTO DI EVIDENTE CONTINUITA’, RISPETTO ALLE FORME PASSATE DI PROTESTA, ANCHE VIOLENTA
- UN ELEMENTO DI FORTE DISCONTINUITA’, NELLE DIMENSIONI DI MASSA CHE HA ASSUNTO.
I prossimi giorni ci diranno se avrà ragione Bankovaja, se il sindaco di Kiev si sta già muovendo per la prossima volata alle presidenziali, se arrivano i padroni e dicono “tu dentro” “tu fuori” e magari anche “a furor di popolo” (non dimentichiamo che c’è un certo Mascellone detto anche Zaluzhnyj tenuto a bagnomaria all’ambasciata ucraina di Londra), o se la situazione scapperà di mano a chi oggi pensa di fare l’apprendista stregone con adunate di piazza più o meno autorizzate. Ma la scala non la gettiamo!
Aggiornamenti a seguire.
22/07 ore 21:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi iniziano ad avanzare anche da est lungo la strada che porta a GULJAJPOLE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2752
altro problema operativo non indifferente per i natofascisti. Da lì i russi possono proseguire nella strada e concludere la liberazione di questa parte di ZAPOROZH’E, oppure sfondare a nord ed entrare anche da lì a DNEPROPETROVSK.
Molto più a nord, sono iniziati i combattimenti per MURAVKA (Муравка), ennesimo ultimo paese prima della linea di confine con l’oblast’ di Dnepropetrovsk (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26256
AGGIRANDO KRASNOARMEJSK
I RUSSI COMPIONO UN NOTEVOLE BALZO IN AVANTI NELL’AGGIRAMENTO DA NORD-EST DEL BLOCCO KRASNOARMEJSK-DIMITROV.
Liberano VLADIMIROVKA (Владимировка)
posizione qui
https://divgen.ru/48.44207/37.34751/13
e qui
48.44207, 37.34751
ed entrano ancora più a nord a ŠACHOVO (Шахово)
posizione qui
https://divgen.ru/48.46416/37.35111/13
e qui
48.46416, 37.35111
Inoltre, attaccano a ovest NIKANOROVKA (Никаноровка)
posizione qui
https://divgen.ru/48.41883/37.25687/13
e qui
48.41883, 37.25687
Cartina riepilogativa anche qui:
https://t.me/z_arhiv/32077
e qui
https://t.me/RVvoenkor/96335
Avanzamenti anche a est, sia verso nord che verso KONSTANTINOVKA a nord-est (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/32080
Si sta configurando una sacca sempre più grande e più incontrollabile, nei suoi sviluppi.
E DOPO GLI F-16, CADONO ANCHE I MIRAGE 2000
Primo caccia francese “diversamente atterrato” in terra d’Ucraina:
https://t.me/motopatriot78/39233
Incidente per guasto tecnico (Крушение в результате отказа авиационной техники), comunicano fonti ufficiali: per raggiunti limiti d’età, probabilmente… solo noi possiamo vendere, passandoli come “aiuti”, catorci volanti con più di quarant’anni:
https://t.me/condottieros/12155
MIRACOLO A KIEV E PASSO FALSO DI ZELENSKIJ: LA GENTE TORNA IN PIAZZA!
Il malcontento monta, come la panna, come la maionese che infine, se non si sta attenti, IMPAZZISCE. Il popolo ucraino probabilmente non aspettava altro per scendere in piazza. Non poteva contro i Te-Tse-Ka, o contro la chiusura dei partiti e dei sindacati, o contro Bandera, o per far finire la guerra. Erano (e sono) i fili della corrente e chi li toccava, sin dal 2014, moriva.
Traditore, nemico. Oggi però il regime ha commesso un passo falso, anzi, FALSISSIMO. Ha fatto votare alla quasi unanimità (263 favorevoli, 13 contrari, 13 astenuti, 35 non partecipanti al voto) alla Rada fantoccio questa legge
https://t.me/rezident_ua/26716
CHE PONE IL BUREAU NAZIONALE ANTICORRUZIONE D’UCRAINA (NABU Национальное антикоррупционное бюро НАБУ) E LA PROCURATURA SPECIALE ANTICORRUZIONE (SAP Специализированная антикоррупционная прокуратура САП) SOTTO L’AUTORITÀ DELLA PROCURA GENERALE. Di fatto, le liquida. Così, Zelenskij e il suo cerchio magico depotenziano uno dei pochi uffici che potrebbero metterlo in difficoltà, con scandali corruzione che ORA, non due, non un anno fa, I PADRONI POTREBBERO AUTORIZZARE (o fomentare). E INFATTI C’È CHI AFFERMA CHE LA MOSSA FOSSE TESA A BLOCCARE PROCEDIMENTI PENALI IN CORSO E FUTURI CONTRO BANKOVAJA E RELATIVO ENTOURAGE. Via un nemico interno ed ENNESIMA autolegittimazione del proprio potere di fronte ai padroni. Della serie, “IO sono il vostro uomo a Kiev”.
COSA RENDE QUESTA MOSSA un AUTOGOL CLAMOROSO? Parliamo di STRUTTURE NATE NEL 2015 E FIGLIE DI MAIDAN, PER DARE UNA FACCIATA, UNA VENTATA DI “ARIA NUOVA” (E FAR FUORI UN PO’ DI NEMICI DI POROŠENKO E SOCI, ma questo non diciamolo).
QUINDI, COLPIRE QUESTI ISTITUTI, FIGLI DI MAIDAN, È COME COLPIRE MAIDAN STESSA! IL MITO FONDATIVO DI QUESTO REGIME!
ECCO ALLORA CHE IL POPOLO PUÒ FINALMENTE SCENDERE IN PIAZZA CONTRO ZELENSKIJ E IL SUO CERCHIO MAGICO SENZA PAURA DI ESSER SBATTUTO DENTRO, PERCHÉ --- PARADOSSALMENTE --- A DIFESA DI UNA SOCIETÀ PIÙ PULITA, SENZA CORRUZIONE… LE “MANI PULITE” D’UCRAINA… ED È SCESO IN PIAZZA! E CONTRO IL REGIME! (filmati qui
https://t.me/ZeRada1/26126
e qui
https://t.me/rezident_ua/26723
e qui
https://t.me/rezident_ua/26728
Oggi scendere in piazza per questo, domani contro i Te-tske-ka. Dopodomani… chissà. Attenzione a scoperchiare i vasi di Pandora.
Aggiornamenti a seguire domattina.
22/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE EST
I RUSSI ENTRANO NUOVAMENTE A TORSKOE (Торское, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2750
e che sia la volta buona. Cosa c’è di diverso dalla volta precedente? I russi si sono avvicinati anche da nord, attaccano con più uomini e mezzi e, dall’altra parte, sono in meno a tenere. Vedremo come andrà a finire. La difesa sinora è stata accanita perché perdere TORSKOE compromette la tenuta di tutto quanto a sud fino al placido Severskij Donec e da lì, a cascata, rendere difficile la tenuta di KRASNYJ LIMAN e praticamente tutti i paesini lungo il corso del fiume fino a SVJATOGORSK. Replicando la situazione di agosto 2022 coi russi però notevolmente cresciuti e in costante crescita e, dall’altra parte, un potenziale bellico ridotto e in ulteriore riduzione.
VERSO KRASNOARMEJSK
NOVOTORECKOE (Новоторецкое) LIBERA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2751
Vediamo, anche qui, come a tagliare una delle due arterie rimaste verso sud sia un fronte sempre più ampio, ormai lungo quasi otto chilometri. Anche qui il tilt è dietro l’angolo.
VERSO SUMY
Mentre i natofascisti arrancano nel loro ennesimo, fallito, tentativo di contrattacco, di cui l’unica cosa certa è il costo in vite umane e mezzi distrutti, i russi avanzano a sud di VARACHINO liberato ieri (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26239
QUEL CHE RESTA DELL’AVIAZIONE UCRAINA SCAPPA IN ROMANIA
Altro brutto segnale: quattro Su-27 ucraini nella notte fra il 20 e il 21 luglio han passato il confine e han chiesto rifugio in Romania, prima che qualche simpatico geranio li distruggesse:
https://t.me/legitimniy/20477
Questo la dice lunga sull’attuale fiducia che i natofascisti versano in quel che resta della contraerea NATO a difesa degli obbiettivi militari strategici.
Aggiornamenti a seguire.
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22/07 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD-OVEST
Giusto per far impazzire ulteriormente il flipper a cui si è ridotta la linea di difesa natofascista, i russi GUADAGNANO POSIZIONI A MALAJA TOKMACHKA (Малая Токмачка, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2749
che, ricordiamo, è il paese subito a sud-ovest di ORECHOV. La sua importanza strategica si vede chiaramente dalla cartina. Oltre che liberare la via diretta alla linea di fronte lungo il bacino artificiale di KACHOVSKOE e facilitare così l’ascesa delle truppe russe verso ZAPOROZH’E, questo avamposto e le sue fortificazioni costituiscono una delle ultime linee di difesa degne di questo nome in quel settore. Qui ne vediamo la parte ovest,
https://t.me/opor_2014/15456
laddove ORECHOV è in alto a destra della cartina e costituisce il fulcro di quella doppia striscia giallo-arancione. Questa invece la ricostruzione con ORECHOV al centro:
https://t.me/opor_2014/14097
Dopo, anche se si mettono ora a scavare e posare qualcosa su questa falsariga (immagini molto eloquenti qui),
https://t.me/opor_2014/17817
di tutto potremo parlare meno che di fortificazioni come quelle che ora stanno affrontando i russi. Staremo a vedere.
VERSO KRASNOARMEJSK
Gruppi di INCURSORI RUSSI sono presenti già da giorni NELLA STESSA KRASNOARMEJSK (freccia discontinua schematizzata in questa cartina)
https://t.me/divgen/70764
Fa scalpore in entrambi i canali, russi e ucraini (un esempio del dibattito scatenatosi qui),
https://t.me/divgen/70762
questo video
https://t.me/divgen/70771
dove una camionetta natofascista è colpita da una sventagliata di mitra russo NELLA STESSA KRASNOARMEJSK. I canali ufficiali e ultras natofascisti si affrettano a normalizzare la situazione, dicendo che la bonifica dei “diversanty” è in corso. Ma la realtà parla d’altro, ovvero di una situazione che sta sempre più sfuggendo di mano, man mano che i russi si avvicinano e procedono nell’accerchiamento del blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV.
VERSO KONSTANTINOVKA
Su questo fronte, notizia di pochissimo fa, i russi AVREBBERO LIBERATO LA PARTE SUD DI SCHERBINOVKA (Щербиновка)
https://t.me/beard_tim/26237
posizione qui
https://divgen.ru/48.40195/37.78027/13
e qui:
48.40195, 37.78027
Il crollo della linea difensiva natofascista su questo punto, come è possibile vedere dalla cartina di divgen, porta inevitabilmente al collasso di quel fragile sistema di pesi e contrappesi che sinora ha tenuto a sud di KONSTANTINOVKA. Attendiamo conferme e teniamo monitorata la situazione.
Aggiornamenti a seguire.
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21/07 ore 21:00 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Notizia di poco fa, i russi sono giunti alle porte di FILIJA (Филия, cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26234
sopra JALTA e già all’interno dell’oblast’ di Dnepropetrovsk:
posizione qui
https://divgen.ru/48.08634/36.74995/12
e qui:
48.08634, 36.74995
Una mossa che consentirebbe di attaccare NOVOPAVLOVKA (posizione qui
https://divgen.ru/48.13837/36.79596/12
e qui
48.13837, 36.79596
praticamente lungo un arco da nord-est a sud-ovest. E far saltare una volta ancora il banco, quando sarà il momento.
VERSO KRASNOARMEJSK
I russi avanzano a sud-ovest di KRASNOARMEJSK, all’altezza di ZVEREVO (Зверево, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2746
e i primi assaltatori hanno raggiunto le porte della stessa KRASNOARMEJSK:
https://t.me/motopatriot78/39172
VERSO KRAMATORSK
Nuova rubrica, difficile altrimenti assegnare questo avanzamento russo alle precedenti. Attaccando POLTAVKA (Полтавка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2747
I russi puntano verso nord, ovvero né verso Krasnoarmejsk a ovest, né verso Konstantinovka a est. E a nord c’è KRAMATORSK. Ancora lontano, ma non più nell’empireo.
VERSO SUMY
Poco più in là dove i natofascisti si stanno facendo massacrare, battaglione dopo battaglione, per “contrattaccare”, i russi avanzano. Liberata VARAČINO (Варачино, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2748
Aggiornamenti a seguire domattina.
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21/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SUMY
MENTRE I NATOFASCISTI CERCANO DA GIORNI DI RECUPERARE LA SITUAZIONE A KONDRATOVKA (Кондратовка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2744
I RUSSI OLTRE A RESPINGERE I CONTRATTACCHI, infliggendo perdite (80 soldati morti o feriti nella sola direttrice summenzionata)
https://t.me/warriorofnorth/10333
E A COGLIERE L’OCCASIONE PER FAR FUORI ANCHE UN PO’ DI PEZZI PESANTI chiamati a dare supporto per l’occasione (qui un mortaio semovente BOGDAN individuato colpito da un drone proprio nei campi antistanti KONDRATOVKA)
https://t.me/warriorofnorth/10337
AVANZANO DA TUTT’ALTRA PARTE, A MAR’INO (Марьино, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2742
minacciando così di aprire un altro fronte verso SUMY, stavolta da EST.
Tattica questa che i natofascisti ammettono ormai essere praticata ampiamente dai russi,
https://t.me/condottieros/12132
lamentando aperture di nuovi fronti che, su una superficie così ampia, mettono sempre più in crisi operativa truppe sempre più in carenza di organico, inteso più come uomini che come mezzi.
VERSO KONSTANTINOVKA
Il cerchio si restringe ulteriormente
SIA DA OVEST, coi russi che avanzano verso nord-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2743
SIA DA EST, chiudendo l’ennesima “U” stavolta sotto BELAJA GORA appena liberata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2745
Sopra quest’ultimo punto si nota un’altra “U” in formazione la cui chiusura metterebbe in seria difficoltà la linea di difesa a sud-est di Konstantinovka. Staremo a vedere.
ATTACCO AI TE-TSE-KA
Camionetta in retro, ritirandosi in fretta e furia mentre tre civili la “accompagnano all’uscita” prendendola a mazzate e a sassate:
https://t.me/rezident_ua/26702
Ennesimo video che sta facendo il giro della rete, mentre un deputato ucraino oggi istruisce i media u-ccidentali invertendo causa ed effetto: I CIVILI UCRAINI NON SI PRESENTANO AI DISTRETTI MILITARI… PERCHE’ I RUSSI LI COLPISCONO e loro han paura di restare sotto le macerie!
https://t.me/legitimniy/20467
La colpa dei mancati arruolamenti è quindi dei russi… si, e i civili che oggi si sono scagliati contro la camionetta, lo hanno fatto per ammaccarla così da ingannare i russi che non gli scaglieranno droni addosso.
Aggiornamenti a seguire.
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21/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
Dopo aver liberato BELAJA GORA (kadry objektivnogo kontrolja, immagini di conferma qui)
https://t.me/beard_tim/26214
i russi proseguono verso ovest e combattimenti sarebbero già in corso ad ALEKSANDRO-SHUL’TINO (Александро-Шультино) posizione qui
https://divgen.ru/48.48168/37.82404/14
e qui
48.48168, 37.82404
INOLTRE, I RUSSI AVANZANO ANCHE DA SUD-OVEST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2741
sostanzialmente procedendo sia come AVVICINAMENTO a Konstantinovka, sia come ACCERCHIAMENTO della stessa. Un doppio movimento che complica, e non poco, la posizione dei natofascisti operativi in loco. E parliamo di diverse migliaia di unità solo nella cintura difensiva, o in quel che resta della stessa.
SALDI ESTIVI E NUOVA STAGIONE (AUTUNNO-INVERNO)
Così la pensa IGOR’ ROMANENKO, già vicecomandante delle forze armate ucraine:
https://t.me/the_military_analytics/24183
In sostanza i russi starebbero ancora operando con QUANTO RAGGRUPPATO, IN TERMINI DI FORZE E RISORSE, DA FINE ANNO SCORSO (“враг использовал ресурсы, которые собрал на конец прошлого года и за зиму, и по текущее время”)
Eto odna istorija Это одна история… e “questa è una storia”. Chiusa questa fase, se ne aprirà un’altra, probabilmente tra due mesi o qualcosa in meno.
13 divisioni, 160.000 uomini che si stanno formando e preparando nelle retrovie, secondo i servizi stranieri padronali. Se confermata, la “tappa nuova”, novyj etap, sarà devastante. Il generale denuncia questo per chiedere nuove risorse, diciottenni ma che dico sedicenni in prima linea, eccetera eccetera.
C’è un fondo di verità in tutto questo? Sicuramente si. Non nelle dimensioni, magari, ma nell’analisi che serpeggia ormai da giorni sulla rete, in queste “indiscrezioni” fatte volutamente girare, qualcosa c’è. E sarebbe anche logico aspettarsi una mossa del genere dai russi.
Interessante sarà vedere se opereranno sui fronti già esistenti, accelerando dinamiche già in corso e portando a scardinare gli ultimi appigli difensivi da un lato e le due roccaforti rimaste nella DNR dall’altro (Kramatorsk e Slavjansk), oppure ne apriranno di nuovi, portando così al collasso la coperta natofascista ogni giorno sempre più corta. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
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20/07 ore 22:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Oggi è il buon Petrenko a dare la linea ai cartografi russi ancora in pausa domenicale, ammettendo avanzamenti russi da ZELENYJ GAJ a PODDUBNOE (cartine qui)
https://t.me/petrenko_iHS/8957
Non solo, più a nord si sono portati a ridosso di MURAVKA
https://t.me/petrenko_iHS/8961
ultimo paese prima di arrivare al confine amministrativo con l’oblast’ di Dnepropetrovsk lungo questo settore.
Infine, nel tratto più a nord di questa linea di fronte i russi chiudono una sacca sotto UDACHNOE e si portano a ridosso della stessa da sud:
https://t.me/petrenko_iHS/8952?single
La stessa Udachnoe nella parte sud è ormai terra contesa.
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO BELAJA GORA, A SUD-EST DI KONSTANTINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2740
Le prime case lungo la strada che la collega direttamente distano sei chilometri, a frapporsi, un paesello e qualche fortificazione. La situazione si complica, e non poco, su questo fronte.
FRONTE EST
Nel frattempo, i russi non disdegnano tenere alta la tensione anche a nord di KUPJANSK verso la stessa. Combattimenti in corso a GOLUBOVKA (Голубовка)
https://t.me/frontbird/24021
Posizione qui
https://divgen.ru/49.75111/37.63229/13
e qui
49.75111, 37.63229
Chiudendo l’ennesima “U” rovesciata i russi porterebbero tutte le loro truppe dislocate a nord di KUPJANSK a pochissimi chilometri dalla stessa e lungo una linea di fronte continua e compatta.
NUMERI AGGIORNATI DI UN GENOCIDIO
Il 180° rapporto dell’UNRWA sulla situazione a Gaza e nella West Bank, datato 18/07
https://www.unrwa.org/resources/reports/unrwa-situation-report-180-situation-gaza-strip-and-west-bank-including-east-jerusalem
parla di 737.000 persone che nella sola striscia di Gaza hanno perso tutto. 1,9 milioni di persone, il 90% sul totale, scacciate dai militari israeliani dalle loro abitazioni: molti, anche 10 volte consecutive. A causa del blocco militare in corso da 11 settimane, la malnutrizione acuta fra i bambini sotto i cinque anni è RADDOPPIATA. Intere famiglie resistono con un solo pasto al giorno. Da 4 mesi e mezzo l’UNRWA non può far entrare aiuti medici, dalle medicine al materiale medico. Dal 27 maggio, SOLO NELLE CODE PER PROCURARSI CIBO SONO STATE UCCISI 851 PALESTINESI MENTRE ALMENO 5.634 SONO STATI I FERITI. DUE i camion ammessi dai valichi, tutti controllati dai militari sionisti, DI CARBURANTE al giorno. I generatori degli ospedali non vanno più, con quella miseria. Ospedali a cui manca oltre metà del necessario (57%), oggi. Fra due mesi, un altro 18% si esaurirà. E i morti aumentano. Non solo di fame, ma anche di disidrataione, ittero e dissenteria. Meningite fra i neonati. A mancare, non a caso, antibiotici, farmaci gastrointestinali, analgesici e non solo. Rischi maggiori per disabili e anziani.
Sempre dal rapporto dell’UNRWA. Contatore morti e feriti UFFICIALI:
- 58.573 morti al 16/07, di cui 26.655 uomini, 17.921 bambini, 9.497 donne e 4.307 anziani.
- 139.607 feriti
Veniamo ora alle notizie più recenti. CONTA AGGIORNATA A OGGI:
- 58.895 MORTI
- 140.980 FERITI.
TRA I PRIMI MORTI, 18 PALESTINESI MORTI DI FAME NELLE ULTIME 24 ORE, DA MARZO LA CONTA SALE A 86 FRA CUI 76 BAMBINI!
https://english.news.cn/20250721/488d34cb20b249329fbe869a3c5f5567/c.html
Per inciso, questo signore anziano non ce l’ha fatta, collassato proprio poco prima che gli dessero il suo magro pasto dentro un secchiello di plastica. Non mostriamolo però agli italiani, ci mancherebbe:
https://t.me/parstodayrussian/187183
Questi altri, ridotti a cadaveri per la fame e le malattie, anch’essi ammassati su un carretto.
https://t.me/parstodayrussian/187186
Ma “Se questo è un uomo” non vale per loro. Nessun memoriale. Nessuna sanzione. Questi bastardi, mentre a Gaza muoiono di fame, continuano a mangiare gelati confezionati italiani, bevendo vino kosher ghiacciato italiano, il tutto su tavolini italiani e vestendo italiano. Come se nulla fosse. Del resto, gareggiano già ai mondiali di nuoto come se nulla fosse. Vincessero, dubito fortemente, ma vincessero qualcosa, si vedrebbero celebrati con alzabandiera e inno nazionale come se nulla fosse. Intanto, come se nulla fosse, il genocidio continua.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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19/07 ore 18:30 aggiornamento
AGGIRANDO KRASNOARMEJSK (ex “verso Krasnoarmejsk”)
I russi ricacciano indietro i natofascisti da SUVOROVO (Суворово, cerchiato in questa cartina)
https://t.me/beard_tim/26184
e avanzano verso ovest e verso sud aggirando e chiudendo Krasnoarmejsk (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/32056
L’inizio della battaglia per Rodinskoe (Родинское) è sempre più imminente. E la sorte del blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV sempre più compromessa.
ATTACCO AI TE-TSE-KA
Oggi più lezioni di autodifesa, che attacco vero e proprio.
Primo video: nonostante fossero in tre contro due, per i Te-Tse-Ka non c’è stato nulla da fare e, vista la malparata, si sono ritirati malamente:
https://t.me/neinsider/10635
Secondo video: qui invece erano in diversi, e contro uno… che però armato di vanga ha cominciato a usarla addosso a loro e ai loro van. Con buon successo!
https://www.yaplakal.com/forum28/topic2961948.html
Questi video ricordiamo divengono virali sulla rete e sono visti e commentati assai più delle fregnacce provenienti da Bankovaja, specialmente dopo che questa settimana la marionetta tenuta a capo di tutti ha bloccato qualsiasi congedo con un perentorio: ci si congeda solo a vittoria avvenuta. Oppure, dopo che anche i giornalisti che riprendono le scene di ordinaria criminalità dei Te-Tse-Ka vengono sbattuti anch’essi nella camionetta e spediti al fronte (video della prima parte qui, seconda invece riportata da Rezident):
https://t.me/rezident_ua/26682
Bene… dovrete fare i conti con sempre più pale e picconi. E non solo.
IL BANDERISMO È MORTO, ABBASSO IL BANDERISMO!
Per questa che ormai potrebbe diventare una nuova rubrica, proponiamo oggi questo fuori onda, bellissimo nel suo genere:
https://t.me/ZeRada1/26087
La signorina, zelantemente allineata e fervida sostenitrice del progetto di ingegneria sociale attivo dal 2014 in terra d’Ucraina, parte col servizio e… a un certo punto la lingua di regime, non senza un certo imbarazzo della signorina, fa cilecca, si inceppa: la registrazione si interrompe e, finalmente, la suddetta può mandarsi da sola a quel paese… in russo!
Un effetto analogo, alle nostre latitudini, potrebbe essere un passaggio di questo tipo: “sem minga chi a far balà… azz mi son dimenticato che cosa far ballare… cos’era… l’orso o l’occhio? Da capo”. Coi leghisti autoctoni di queste lande che impongono il milanese (giacché il “lombardo” in quanto tale non esiste come non esiste il “pugliese”, per esempio) come “mova”, lingua nazionale, “oppressa da secoli di italico colonialismo”, dappertutto: a scuola, in chiesa, in radio, in tv, sui giornali (per chi legge).
Otto anni di imposizione non sono certo bastati a evitare brutte figure come queste nei vari “test della cadrega” (ciao Aldo, Giovanni e Giacomo) sempre più imposti dal regime.
E, a ben vedere, non è un problema neppure di “allenamento”: con tempo e costanza, il “test della cadrega” si supera. Il milanese, del resto, è scimmiottato nei suoi stereotipi da comici, aspiranti tali e buffoni in generale che popolano la rete e i cosiddetti “social”, provenienti da altre regioni. Nella sua riduzione a stereotipo, è preda facile, anzi, facilissima. Non stiamo andando sulla Luna: non abbiamo i quattro toni del mandarino, o le sue belle consonanti aspirate “x” “q” e “ch”, e nemmeno la “ğ” azera e turca.
IL PROBLEMA È A MONTE: A NON CREDERCI, PER PRIMI, IN QUESTO SISTEMA, SONO QUELLI CHE IN TEORIA DOVREBBERO COSTITUIRE IL NERBO IDEOLOGICO, I “PASIONARI” O “PASDARAN” (O “PASSIONISTI”), LA PUNTA DI DIAMANTE, IL “BUON ESEMPIO” DELLO STESSO.
E INVECE, DA QUESTO VIDEO, DAI POLITICI CHE PER PRIMI APPENA ESCON DALLA RADA ATTACCANO A PARLARE IN RUSSO, DAI LORO FESTINI IN SALE ESCLUSIVE DI HOTEL DI LUSSO A BASE DI MUSICA RUSSA, DA TUTTO QUANTO ACCADE PARALLELAMENTE ALLA PROPAGANDA E IN DIREZIONE OPPOSTA, IMPIETOSAMENTE RIPRESO DA MILLE OCCHI CHE DIFFONDONO LA PROVA DELLA FALSITÀ DI REGIME IN RETE, CI SI ACCORGE DI ESSERE DAVANTI A UN’IMMENSA MESSINSCENA, PER NON DIRE PRESA IN GIRO.
Non è tutto, per la rassegna odierna. Il canale ucraino Zerada oggi commenta questa Reuters che riguarda noi:
https://www.reuters.com/world/only-16-italians-would-fight-their-country-survey-shows-2025-07-18/
16 italiani su 100, probabilmente causa il caldo di questi giorni, han risposto a una statistica del CENSIS che in caso di guerra imbraccerebbero oggi il fucile. Questo l'originale che è sempre meglio del de relato teutonico:
" Solo il 16% si dichiara pronto a combattere (tra gli uomini la percentuale sale al 21% e tra le donne scende al 12%). Il 39% invece protesterebbe, in quanto pacifista. Il 26% preferirebbe appaltare le operazioni militari e la difesa del territorio a soldati di professione e a contingenti di mercenari stranieri, da reclutare e stipendiare. "
https://www.censis.it/sicurezza-e-cittadinanza/gli-italiani-guerra-il-16-pronto-combattere-il-19-diserterebbe-il-26-meglio
Ringraziamo comunque i teutonici perché han dato a questo sondaggio fuffa rilevanza internazionale, al punto di passare sotto gli occhi dell'ucraino Zerada. Il quale stamane ci scrive un editoriale:
https://t.me/ZeRada1/26083
dove, PARLANDO AI SUOI, DI CITTADINI, dopo aver riportato in breve la Reuters che riporta il Censis, scrive:
L'Ucraina ai tempi di Janukovič era un paese molto demilitarizzato, con una società totalmente pacifica.
Niente: da allora, il lavoro sistemico di lavaggio del cervello ha fatto quel che doveva fare.
Украина времен Януковича была очень демилитаризованной страной, с тотально мирным обществом, но ничего - системная работы по промывке мозгов сделала своё дело.
Si, perché da dicembre 2021 a febbraio 2022, di fronte ai russi che dicevano sempre più apertamente "non fatelo", "non ci provate", "occhio che lo sappiamo, non fatelo", nessuno scendesse in piazza a protestare contro il tentativo di "soluzione azera" della quistione DNR-LNR-Crimea... il lavaggio del cervello aveva funzionato, e anche egregiamente.
Più repressione politica nella composizione organica del meccanismo di consenso invero abbastanza primitivo alla base del banderismo natofascista, a mio modesto parere: visto che comunisti, socialisti, partito delle regioni e chiunque dicesse "bà" eran stati banditi nel frattempo, aperte prigioni politiche come quella dell'ex-aeroporto di Mariupol', e la "maggioranza silenziosa" più che altro non voleva e non vuole rogne.
Tuttavia, una giusta mistura delle due componenti supponiamola pure. Qualcuno fra dieci, vent'anni, ci farà anche una tesi di dottorato.
Quel che conta, è che NEMMENO NEL 2022 ESISTEVA UN MECCANISMO DI CONSENSO MINIMAMENTE PARAGONABILE ALLE PIAZZE PIENE CHE APPLAUDIVANO ALLE RENI SPEZZATE DEI GRECI, ALLE LEGGI RAZZIALI, AI PATTI D'ACCIAIO AUTARCHICO, e a tutta la follia che ha interessato i bisnonni di quelli che oggi all'ottantaquattro percento, di fronte al "bisogna vincere, e vinceremo", risponderebbero con un pernacchio degno del miglior Totò. Salvo svegliarsi tre anni dopo.
Qui neanche nel 2022 eran conciati così. Se non altro, perché L'UOMO-MASSA DEL SECOLO BREVE oggi va bene allo stadio. E neanche più a quello con le tv a pagamento. Basta che non rompa i coglioni, e chini diligentemente la testa. Non servono coreografie e scenografie a supporto.
Sicuramente, come nota il buon Zerada, nel febbraio 2022 e per due anni abbondanti, abbiamo assistito a una guerra civile fra OVEST e EST di un Paese SCOPERTOSI DIVISO IN DUE dal 1992. Oggi, IL PERNACCHIO SI FA SENTIRE FORTE ANCHE NELL'OVEST.
OGGI, OLTRE IL 62% DEL POPOLO UCRAINO FIRMEREBBE LA PACE ACCETTANDO COME DEFINITIVA LA LINEA DI FRONTE ATTUALE (Закрытая социология показывает рост антивоенных настроений и готовность завершить войну по линии фронта, больше 62% граждан считают такой формат приемлемым для Украины):
https://t.me/rezident_ua/26680
UN TOTALITARISMO NON SOLO - DI - UNA MINORANZA, MA PURE - IN - MINORANZA, NON È PIÙ TOTALITARISMO.
Ideologicamente, quel totalitarismo è morto. E I primi a non rimpiangerne la morte, anzi, a rimpiangere il PRIMA, sono gli ucraini stessi. Sempre di più, col passare del tempo.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
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18/07 ore 23:00 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
La linea di difesa natofascista perde un altro pezzo a sud, in quella che possiamo chiamare sacca solo perché per un buon ottanta percento del suo “bordo” c’è un lago artificiale che non gioca certo a favore di chi sotto è stretto tra i due fuochi e non può arretrare se non per due passaggi sempre più angusti. Uno di quelli, da oggi, è ancora più angusto (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2738
ATTACCO AI TE-TSE-KA
IL TANDEM RUSSI-CIVILI UCRAINI PROCEDE ORMAI SPEDITO. Stavolta è stato il turno dei russi con l’ennesima caserma fatta saltare, due in realtà, entrambe nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK:
https://t.me/voenkorKotenok/66016
et
https://t.me/beard_tim/26177
Questo, mentre giunge notizia anche oggi di una recluta massacrata di botte da Te-Tse-Ka davanti a ufficiali che non hanno battuto ciglio nel corso di questa esecuzione sommaria:
https://t.me/rezident_ua/26672
Questo, mentre emergono maggiori dettagli sulla recluta che ha aperto il fuoco contro chi la voleva sbattere a forza al fronte: a morire sono stati un maggiore e un sergente.
https://t.me/Tatarinov_Rus/56220
Ormai fra militari natofascisti operanti nelle retrovie con compiti di rastrellamento e civili è sempre più guerra civile. Una guerra civile nella guerra civile.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
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18/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE EST
I russi avanzano sotto VOLCHANSK, ormai dall’altra parte del fiume (cartina qui):
https://t.me/frontbird/23958
il nemico controbatte come può, ma ai suoi droni si oppongono quelli russi (qui una “baba yaga” ucraina abbattuta da un drone russo):
https://t.me/warriorofnorth/10248
Inoltre, come sottolineato nel primo pezzo e visibile anche dalla cartina, i russi attaccano ai fianchi, impedendo da tali posizioni ai natofascisti i necessari cambi e indebolendone le difese in quel che resta di VOLCHANSK.
Qualora i natofascisti dovessero cedere queste posizioni, i russi potrebbero avanzare e ricongiungersi con le altre posizioni a est, cambiando completamente tattica rispetto a quanto sinora atteso dal nemico, ovvero un movimento verso CHARKOV (a sud). Se così accadesse, a risentirne sarebbe l'intera linea su questo fronte, che risulterebbe da tali nuove posizioni decisamente MOLTO più vulnerabile.
Aggiornamenti a seguire.
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18/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
LA TATTICA RUSSA DI PROGRESSIVO ACCERCHIAMENTO E POLVERIZZAZIONE DELLA LOGISTICA NELLE RETROVIE STA AVENDO IL SOPRAVVENTO.
Dal 10 al 13 luglio i russi hanno messo fuori uso le ferrovie che portano al blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV colpendo a 27 km dall’attuale linea di fronte e danneggiando sia la linea, sia le motrici sulla stessa. In altre parole, rendendo attualmente impossibili i lavori di ripristino:
https://t.me/ukr_2025_ru/256297
COME NEL CASO DI AVDEEVKA E ARTEMOVSK, il collasso della linea difensiva PRIMA ANCORA che per assalto diretto, i russi vogliono che passi per la DEMOLIZIONE della rete logistica che approvvigiona KRASNOARMEJSK dalle retrovie, commenta sempre lo stesso canale.
Per quanto riguarda le vie stradali interessate (in giallo in questa cartina)
https://t.me/ukr_2025_ru/256309
stesso discorso e ci siam già soffermati ieri nell’ultimo aggiornamento. In particolare, le reti antidrone demolite dai russi e rappresentate nelle foto girate ieri si riferiscono a questo tratto di strada:
https://t.me/ukr_2025_ru/256301
- “COREA DEL NORD”?
- “NO, UCRAINA”.
- “AH...”
Filmato di rastrellamento Te-Tse-Ka mostrato a passanti teutonici, che scoprono cosa succede qualche centinaio di chilometri a ovest da loro:
https://t.me/RVvoenkor/96025
Reazioni sdegnate per la maggior parte. Uno che chiede “Corea del nord?”. Uno che immancabilmente giustifica: “eh non hanno uomini… se non fanno così...”. Ma la maggior parte cade dal pero. Chissà da dove cadranno quando, se mai la pentola a pressione esploderà.
PENTOLA A PRESSIONE
Perché il modello tenga, occorre anzitutto il contenitore in acciaio inossidabile. Quello c’è. Dal 2014 a oggi è stato forgiato sotto gli occhi di tutti, anzi, col plauso bipartisan u-ccidentale, tranne ovviamente i comunisti trinariciuti, i rosso-bruni... e gli orsi bruni.
Messo a punto in ogni particolare, INZIALMENTE NON ERA STATA CONCEPITA COME PENTOLA A PRESSIONE. Era una delle più potenti macchine da guerra messe a punto dalla NATO dalla sua esistenza e con uno scopo preciso, che sarà messo in atto con due anni di ritardo causa covid e sorpasso in coda (ho solo due uova…) degli azeri contro gli armeni, test importantissimo peraltro per quanto sarebbe dovuto seguire: la soluzione, non a caso “azera”, della quistione Donbass e, a cascata, della quistione Crimea.
I russi, che dal 2021 mandavano segnali ai natofascisti prima sotto traccia, poi sempre più espliciti della serie “sappiamo non andate avanti”, “non conviene a nessuno”, eccetera… han giocato d’anticipo e mentre i natofascisti scaldavano i motori e bombardavano i primi cinque chilometri di linea di fronte della DNR-LNR, han fatto quello che nessuno si aspettava avrebbero mai avuto l’ardire di fare.
E da allora, han sempre tenuto loro il boccino in mano, salvo una breve parentesi nel 2022 dopo l’entrata a piè pari nel conflitto della NATO: a proposito di chi comanda chi, e a beneficio di chi ancora oggi pensa che quella NATO in Ucraina sia una “guerra per procura”, per inciso ieri in Ucraina è passato a controllare la situazione e a dare una strigliata ai suoi sul campo il padrone d’oltreoceano (nella persona di Keith Kellogg),
https://t.me/voenkorKotenok/65997
mentre oggi gli ha dato il cambio il padrone d’oltremanica (nella persona dell’Ammiraglio Sir Anthony Radakin)
https://t.me/voenkorKotenok/66013
non a caso, chiamando a rapporto non la marionetta mediatica che parla ai giornali e alle televisioni, ma il generale SYRSKIJ.
La mossa (“non avrebbero mai osato farlo e invece l’han fatto, e stan facendo sul serio...”) ha disorientato il padronato u-ccidentale. I russi per la prima volta dal 1992 non “appoggiano”, non “assistono”, non “mandano consiglieri”, ma intervengono attivamente, in prima persona. E come si permettono? Non gli bastavano otto anni di sanzioni, esclusioni da qualsiasi gara e manifestazione internazionale, rientro in gran stile nella lista dei “cattivi”? Evidentemente no…
Ma i natofascisti un piano B non ce l’avevano. A parte non darla vinta ai russi. Quindi, mentre cercavano di capire il da farsi, l’unico punto fermo della loro “diplomazia” è stato: far fuori i negoziatori ucraini più propensi a chiuderla lì e stracciare in faccia a loro accordi di pace da loro appena firmati.
Un ultimo appunto. Il piano A era OFFENSIVO. Avevano formato la crema della crema, settantaseimila uomini addestrati e dotati di tutto punto dell’ultima generazione di armamenti con cui dotare truppe di fanteria leggera, per un BLITZ che li avrebbe portati – come fu reso noto dai piani di battaglia ritrovati dai russi – nel giro di pochi giorni
- ad accerchiare DONECK e LUGANSK
- a tagliare il cordone ombelicale con la Russia prendendo possesso di tutti i gabbiotti al confine, dal più grande al più piccolo
- per poi cuocere infine a fuoco lento le ultime sacche di resistenza.
Non avevano un piano B DIFENSIVO. Ricordiamoci le prime impressioni, sul campo, dei generali russi: “Ci aspettavamo di combattere contro STANDARD NATO, e invece di siam trovati contro soldati addestrati come i nostri”. In realtà quei settantaseimila lo erano, addestrati con standard NATO, come poi rinvenuto fra le carte rinvenute nel quartier generale del Battaglione Azov a MARIUPOL’, per esempio. Ma col richiamo dei riservisti e la mobilitazione generale quelli a cui i generali russi facevan riferimento erano non 76 mila, ma 760 mila soldati. Senza piano B mandati alla rinfusa a tamponare la “guerra di manovra russa”.
Il resto è storia recente. I russi andavano avanti a macinare, si è reso necessario il loro ingresso a piè pari con un “uno-due” che avrebbe dovuto stenderli. E che invece gli ha fatto stringere le fila ancor più, accelerare la riforma delle forze armate, fissare – e al più presto! - i paletti da cui partire realisticamente CON LE FORZE LIMITATE PIANIFICATE: semplice richiamo di riservisti, nessuna mobilitazione generale, nessuna maidan interna, gestita l’emergenza ricorso a quattrocentomila volontari all’anno e con contratto annuale.
E han ripreso a guadagnare territorio. Senza più Wagner, autoeliminatisi (altra potenziale contraddizione interna da sfruttare svanita). A proposito di contraddizioni interne, la “leva economica” nonostante gasdotti saltati, sanzioni e quant’altro si è rivelata ben presto inefficace.
Il problema si è quindi riposto. La risposta natofascista è stata allora discontinua:
2023 - si doveva raggiungere la Crimea, si son guadagnati tre paesi in croce e si è dilapidato un enorme patrimonio, DI UOMINI E DI MEZZI.
A questo punto ERA CHIARO A TUTTI CHE SUL CAMPO NON SOLO LA CRIMEA NON SAREBBE MAI STATA RAGGIUNTA, MA NEPPURE SAREBBERO STATI IN GRADO DI AFFONDARE COLPI CONSISTENTI SU TUTTI GLI ALTRI FRONTI. AVREBBERO SOLO PERSO MAN MANO CHE IL PROPRIO POTENZIALE, ANZI TUTTO UMANO, SI SAREBBE ESAURITO.
Invece, nonostante dopo un anno tutto, sottolineiamo, TUTTO, andava in questa direzione, i natofascisti pianificavano la “campagna-di-russia-2.0”: operazione tanto complessa per il lavoro preparatorio (carte satellitari NATO, individuazione BRECCE e PUNTI DEBOLI NATO, messa a punto di strategie offensive NATO) che per l’esecuzione materiale, sia a livello di copertura aerea (Patriot spostati a ridosso delle prime linee), artiglieria pesante NATO e droni comprati coi soldi NATO) che di azione sul campo, che alla fine causerà ai banderisti decine di migliaia di perdite, più della “Battaglia di Kursk” precedente. Con la differenza TEMPORALE che l’ultima è durata MESI e MESI.
Questo, unito ad attentati terroristici, per la stragrande maggioranza falliti o sventati, è stato quanto i natofascisti sono stati in grado di esprimere sul campo sino a oggi. Quanto sarebbe bastato, SE LA VARIABILE INDIPENDENTE FOSSE STATA IL “VALORE D’USO”, OVVERO L’EFFICACIA SUL CAMPO DI BATTAGLIA NEL BREVE, MEDIO E LUNGO PERIODO, a far saltare tante di quelle teste, coronate e coi gradi sulle spalle, da far impallidire i giacobini due secoli fa.
MA LA VARIABILE INDIPENDENTE ERA UN’ALTRA: IL PROFITTO DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE ALLA BASE DI QUESTA OPERAZIONE PROTRATTASI PER OLTRE TRE ANNI.
QUANDO DIVENNE “VARIABILE INDIPENDENTE” è una bella domanda: a mio modestissimo parere, lo divenne per gradi, quando di fronte a PROGRESSIVI SMACCHI MILITARI o TATTICHE PALESEMENTE AUTOLESIONISTICHE e i vertici militari ucraini che sinceramente guardavano al cosiddetto “ombrello NATO” con aria preoccupata, meravigliata, attonita… dall’altra parte si rispondeva: “What’s the problem?” “Go ahead”.
Go ahead… ma non funziona una beata fava! Storiograficamente, l’offensiva estiva del 2023 rappresenta – sempre a mio modestissimo parere – la chiave di volta di questo PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DELLA STRATEGIA NATOFASCISTA FUNZIONALE NON PIU’ AL CONSEGUIMENTO DELLA MAGGIOR EFFICACIA SUL CAMPO, MA DEL MAGGIOR UTILE PER IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE CHE DOVEVA SPREMERE IL LIMONE FINO IN FONDO.
Ora anche le fonti ucraine non di regime ammettono PERDITE FRA MORTI E FERITI IN UN MILIONE DI SOLDATI. E l’ultima mobilitazione volontaria, diretta ai giovani, ha raccolto cinquecento unità in tre mesi:
https://t.me/rezident_ua/26663
Ecco quindi la MACCHINA DEL REGIME DI KIEV TRASFORMARSI PROGRESSIVAMENTE NELLA PIU’ GRANDE PENTOLA A PRESSIONE ATTUALMENTE ESISTENTE SUL GLOBO TERRESTRE.
E veniamo ora al CONTENUTO DELLA PENTOLA PRESSIONE, AL LIMONE SPREMUTO: IL POPOLO UCRAINO.
Partito in un modo, coinvolto nel conflitto in un altro, SCOPERTOSI INFINE “LIMONE SPREMUTO”. Esattamente come noi ottant’anni fa, SENZA ANDARE TROPPO LONTANO.
Più il popolo acquisisce coscienza di questo, più la macchina bellica di regime trasformatasi in pentola a pressione stringe la valvola di sfogo. Più LA PRESSIONE AUMENTA.
Chi ha i soldi, scappa in U-ccidente. Soldi per le mazzette valide per l’espatrio, soldi per mantenersi in Europa o in altri Paesi u-ccidentali, visto che la voce “profugo” non funziona più. ZERADA QUANTIFICA LA RESTANTE PARTE DI POPOLAZIONE IMPOSSIBILITATA A FARE CIO’ NEL 95% RISPETTO AL TOTALE (95 процентов украинцев не могут себе этого позволить):
https://t.me/ZeRada1/26074
Popolazione destinata dal regime a “immolarsi fino all’ultimo ucraino”, per sé e per i propri padroni. Popolazione ormai SEMPRE MENO PROPENSA A FARLO.
Oltre a quanto stiamo riportando, altri segnali che le cose stanno cambiando. Per esempio:
I SOLDATI CHE REAGISCONO VIOLENTEMENTE, E PUBBLICAMENTE SULLA RETE, ALLA DECISIONE DI SOSPENDERE I LORO CONGEDI. CAPISCONO DI ESSERE STATI CONDANNATI A MORTE:
https://t.me/rezident_ua/26664
La domanda a questo punto sorge spontanea. Esploderà la “pentola a pressione”? Se si, quando?
Doppia domanda, scartiamo l’ultima perché nella vita altrimenti faremmo altro, concentriamoci sulla prima. La situazione è chiaramente INSOSTENIBILE.
NE HA COSCIENZA LO STESSO ZELENSKIJ che sembra più Bertoldo con gli sgherri di Alboino a spasso per il regno a cercare l’albero a cui impiccarsi CHE LO SODDISFI. Ora, secondo Legitimnyj, si starebbe giocando IL TUTTO PER TUTTO in questi “50 giorni”
https://t.me/legitimniy/20442
Quindi… tutti a tenere, donne, uomini, anziani, guardia presidenziale… aspettando il fischio finale dell’arbitro col cappellino rosso. Certo, come qualche mese fa. Stesso schema. Fallito allora, fallito ora, ma UTILE a, come dicono alla Sorbona, MENARE IL CAN PER L’AIA. Fare melina. Guarda-guarda-l’uccellino con una mano e aam-pappa-buona con l’altra. “Indiscrezioni” trapelate che a questo servono, non ad altro.
Più va avanti il tempo, più questi giochetti funzionano sempre meno. Più IL TALLONE DI FERRO DELL’OLIGARCHIA, come lo chiamava il buon London, mostra il proprio volto, più monta la rabbia popolare. Staremo a vedere. Intanto la pentola a pressione ha iniziato a far qualche rumore… a sibilare: questo non tanto “possiamo affermarlo”, ma è sotto gli occhi di tutti.
Aggiornamenti a seguire.
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17/07 ore 22:00 aggiornamento
SOLDI BUTTATI…
Le reti antigrandine, pardon, antidroni posate per chilometri e chilometri nelle retrovie natofasciste fanno questa fine (prima e dopo qui):
https://t.me/opor_2014/17751
Ma ci sta, a meno di considerare il nemico talmente stupido da andarsi a imbrigliare con le eliche così, per il gusto di far fuori droni… e non prima aver dato una passata con un proiettile di obice, creato una breccia, e fatto si che i suoi droni la attraversino e si appostino in attesa della preda. Poi, come documenta questo filmato (un collage di diverse azioni coi droni, dovrebbe esser la seconda scena se la memoria non mi inganna)
https://pressa24.ru/17/07/2025/sumasshedshaja-zasada-pod-pokrovskomv-svezhej-podborke/
non appena si avvicina l’automezzo, il drone si alza e lo colpisce. Soldi buttati.
… E SOLDI RUBATI
NEL SOLO 2025 SONO STATI SPESI DAL REGIME DI KIEV, OVVERO PRELEVATI DALLE CASSE, OVVERO ACQUISTATI A DEBITO, UN MILIARDO DI DOLLARI DI DRONI. DI QUESTI, UN TERZO NON SI È MAI VISTO IN TERRA D’UCRAINA!
https://t.me/rezident_ua/26660
So che non dobbiamo dare lezioni di (dis)onestà a nessuno… ma dopo tre anni di conflitto ladrare così e lucrarci sopra è veramente qualcosa di sconvolgente. Possibile solo se si gode di totale impunità: mafiosa, fascista o entrambe.
TE-TSE-KA SOTTO ATTACCO
Rubrica ormai quotidiana.
- Ventiduenne cerca di dar fuoco a caserma locale. Purtroppo con scarso successo, per fortuna senza vittime, per cui la pena che ora rischia è otto anni di carcere.
https://t.me/RVvoenkor/96023
- Rastrellata e sbattuta in un poligono a far fuori un po’ di munizioni prima di essere immolata fino all’ultimo ucraino, una giovane recluta ha sparato contro gli istruttori:
https://t.me/warriorofnorth/10230
- aumentano i casi di liste pubblicate sulla rete, con nomi, cognomi e recapiti dei Te-Tse-Ka:
(ibidem)
In tutto questo, ennesimo scambio di salme tra russi e ucraini. I primi ne han consegnate mille, i secondi diciannove:
https://t.me/ZeRada1/26071
Il regime è smentito nei fatti e più si ostina nel
- rastrellare civili
- impedire ai militari di tornare a casa
- sbattere militari a crepare come se fossero la variabile dipendente del profitto suo e dei suoi padroni (e di fatto, in questo momento, lo è)
più si continueranno a innestare spirali come quelle riportate di recente su queste pagine.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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17/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE EST
Confermata la liberazione di DEGTJARNOE (Дегтярное) fra VOLCHANSK e MELOBOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2736
Si tratta di un movimento affatto complesso, come è possibile vedere dalla cartina il paesello di frontiera era già accerchiato dalla configurazione assunta, su questo tratto, dal confine di Stato. Tuttavia, il fatto comincia ad assumere un certo rilievo qualora i russi dovessero proseguire ANCHE su questo fronte: a rischio, un’area lunga una cinquantina di chilometri, il lato lungo del triangolo VOLCHANSK-DEGTJARNOE-MELOVOE.
Oppure, come mostra questa cartina,
https://t.me/Tatarinov_Rus/56175
allungandosi addirittura fino alle truppe russe a nord-ovest di KUPJANSK. Staremo a vedere.
VERSO KRASNOARMEJSK
I russi sono SEMPRE PIU’ VICINI A RODINSKOE (Родинское), SCACCIANDO I NATOFASCISTI DALLE MINIERE POSTE A EST DELLA CITTA’ (cerchiate in rosso nella cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26160
Sempre da est, raggiungono anche le porte di KRASNYJ LIMAN (Красный Лиман), il paese sotto. Attacco imminente.
VERSO KONSTANTINOVKA
I RUSSI LIBERANO POPOV JAR (Попов Яр, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2737
dopo un mese di aspri combattimenti. Segnali di cedimento? Forse. Sicuramente, nulla di buono per un fronte anche qui tutt’altro che stabile.
SE IL POPOLO UCRAINO VEDE NEI TE-TSE-KA UNA MINACCIA MAGGIORE DI QUELLA RUSSA...
Altro video in cui due ragazzi se la pigliano con due Te-Tse-Ka, per la precisione uno dei due interviene per salvare l’amico:
https://t.me/Tatarinov_Rus/56168
Rezident commenta: se il popolo ucraino vede nei Te-Tse-Ka una minaccia maggiore di quella russa, nessuna mobilizacija è più possibile:
https://t.me/rezident_ua/26652
Legitimnyj rincara la dose: questo più diserzioni più perdite sul campo di battaglia = crollo linea di fronte. Il 2026 si preannuncia catastrofico, di questo passo:
https://t.me/legitimniy/20438
Il regime lo sa e cerca di arraffare il più possibile in questi ultimi mesi / anno che gli resta. Intanto, prolunga la ferma per chi è riuscito a sopravvivere dal 2022 a oggi ed è da non sa neppure lui quante scadenze passate invano che attende il congedo. “Legge” appena passata oggi:
https://t.me/rezident_ua/26658
Ovviamente, la DISERZIONE assumerà a questo punto ulteriori significati. Conclude Rezident: “Ora i soldati guarderanno la diserzione come possibilità di sopravvivere in tempo di guerra e non solo una forma di protesta antisistema” (Теперь военные будут рассматривать СЗЧ как возможность выжить в период войны, а не просто форму протеста против системы). Trecentomila diserzioni destinate a crescere.
Aggiornamenti a seguire.
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17/07 ore 08:30 aggiornamento
IL BANDERISMO E’ MORTO, ABBASSO IL BANDERISMO!
Cari compagni, non fraintendetemi. Il banderismo era ed è parte fondamentale, architrave del mito fondativo del regime sorto dal colpo di Stato di Maidan 2014, laddove l’altra componente è una spruzzata di vernice pseudo-europeista e atlantista negli slogan anglofoni declamati di fronte ai padroni, così come nei nuovi rituali introdotti, dal ruolo di raccattapalle alle assemblee dei potenti alle manifestazioni lgbtq+ e relativi adeguamenti legislativi alla nuova dottrina.
Un progetto di ingegneria sociale ambizioso, quello natofascista. L’occasione mancata dai nazisti con l’UPA originale, quindi fallita miseramente il lustro successivo con gli “alleati” al posto dei nazisti nell’infiltrare, destabilizzare, seminare il caos da Leopoli a Charkov, ha ripreso gradualmente forma con la cosiddetta “indipendenza” del 1992 (“indipendenza” non può essere se lo scioglimento è decretato con la firma di quattro traditori su un pezzo di carta, è un atto di scioglimento formale di una “societas”, se le parole hanno un senso).
La penetrazione atlantista verso Est, fermatasi alla sponda ovest del DNESTR, per proseguire non poteva fermarsi all’apoteosi linguistica di un idioma, quello ucraino, talmente simile al russo da relegarlo per secoli al rango di dialetto per chiunque, anche fra quella metà di popolazione che lo praticava in modi, tempi e proporzioni diverse rispetto al primo: non tanto tutelarlo identitariamente, valorizzarne l’importanza per le popolazioni locali autoctone, esigerne il rispetto, lo studio a scuola e incoraggiarne la produzione culturale mediante tale vettore, ma celebrarne l’apoteosi, glorificarlo e – men che meno – assolutizzarlo in chiave sempre più apertamente ESCLUSIVA (o certe parole valgono solo quando a pronunciarle è la vulgata u-ccidentale?) e antirussa, ERA UNA BATTAGLIA PERSA.
IL POPOLO FACEVA QUEL CHE VOLEVA: un conto era mettere a palla nell’autoradio gli AC/DC, con la lingua fuori i capelli lunghi e pollice, indice e mignolo alzati, e non assolutamente in chiave anti-russa… COME FACEVANO DEL RESTO I RUSSI e non in chiave anti-ucraina!
Un altro era dire Ivanushki, gruppo pop russo degli anni Novanta, non li sentiamo perché… russi. MA SEI SCEMO? Sarebbe stata la reazione delle ragazzine dell’epoca.
Gli stessi KVN, gruppi comico-satirici ex-sovietici e post-sovietici entro cui la stessa marionetta di Kiev nacque e crebbe, grazie a cui costruì la propria base di consenso con cui, in ultima analisi, sconfisse “l’atlantista”, “il banderista” Poroshenko alle presidenziali, si esibivano in tutto lo spazio post-sovietico e, per farsi capire e far ridere tutti, in lingua russa.
Era una battaglia persa. ANCHE DOPO VENT’ANNI dalla caduta dell’URSS. Al punto che aveva vinto Janukovich. E MAIDAN colpo di Stato non sarebbe bastata.
Il progetto atlantista di ingegneria sociale in terra di Kiev, dopo il colpo di Stato, doveva RICREARE UN MITO FONDATIVO DIAMETRALMENTE OPPOSTO A QUELLO ESISTENTE DA SECOLI. Gira che ti rigira, DOVEVA RIESUMARE I CADAVERI NAZIFASCISTI LOCALI E I LORO DEMONI. E non ha esitato a farlo.
Ne abbiamo parlato ampiamente, in questi 21 tornanti di “provvisorio” dal 2022 a oggi. A partire da “LIBRO E MOSCHETTO”, dall’analisi dei libri di testo, su cui abbiam lavorato sin da subito.
Ora, fra le tante cose che mi rimasero impresse, e son vive tutt’ora, dalla lezione di Re.Fil.A.O. del buon Raveri, che saluto con affetto, a me nipponista in erba e campagnolo, vi è anche la scoperta dei “fascismI”. Plurale. Si, lo sapevo già che un conto era il nazismo, un conto era il fascismo, un altro ancora il franchismo, eccetera eccetera. Fino a lì ci arrivavo. Ma sentire, per interposta persona (Raveri parlava e citava il suo, di maestro) Fosco Maraini parlare di questo era una vera e propria scoperta.
E cosa diceva il buon Maraini: accostava le “adunate col capo” di tre Paesi diversi, Italia, Germania, Giappone. Italia – caciara con un canovaccio di coreografia assolutamente non seguito. Germania – coreografia Bauhaus geometricamente riportata con meccanica precisione sulla piazza, non un capello fuori posto. Giappone – un altro mondo: il buon Fosco vedeva che chiudevano le strade così, senza preavviso. In quel momento TUTTI i presenti in ginocchio, silenzio e testa bassa ai bordi delle strade. Un quarto d’ora dopo, passavano tre macchine coi vetri oscurati. Dentro c’era il Tenno, l’incarnazione e simbolo vivente dello Scinto nazionale, o kokka shinto, oltre che della dea Amaterasu. Chi alzava la testa per guardare non era decapitato solo perché gli sbirri in piedi non avevano la katana al seguito come un secolo prima. Ma gli facevan fare dopo una fine simile. Il tutto, col buon Maraini testimone oculare e non de relato. De relato era il buon Raveri che ce lo raccontava. Poi, ho trovato qualcosa di simile in qualche memoria scritta dello stesso Maraini, non Ore giapponesi… ma ormai la memoria fa cilecca per molto meno, abbiate pazienza.
Questo accostando i tre fascismi del cosiddetto “patto d’acciaio”. Il banderismo si colloca fra Italia e Germania, come realizzazione pratica prevalente (primo modello) e aspirazione formale e attuazione parziale (secondo modello).
Tratto comune di ogni progetto di ingegneria sociale è fare leva sui “giovani”. Più malleabili, meno “contaminati” da “visioni errate”. La funzione, l’importanza, la posizione di tale leva all’interno dell’impianto ideologico dominante è DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AL GRADO DI ALTERITA’ CHE TALE IMPIANTO IDEOLOGICO DOMINANTE PRO-PONE, PARDON, IM-PONE E – SOPRATTUTTO – AI TEMPI CHE SI DA’ PER TALE REALIZZAZIONE.
"Cosa vi terrorizza di più nella purezza?" chiesi.
"La fretta" rispose Guglielmo.
(Umberto Eco, "Il nome della Rosa")
In altre parole, più il progetto di ingegneria sociale si prefigge scopi ambiziosi, RADICALMENTE OPPOSTI a quelli che si prefigge di abbattere, E TEMPI BREVI, BREVISSIMI DI ATTUAZIONE, PIU’ AVRA’ BISOGNO DI FARE IMPIEGO PRESSOCHE’ ESCLUSIVO DELLA LEVA GIOVANILE.
E qui non ne faccio una questione di colori. Che DEGENERAZIONI in questo senso ce ne sono state anche nella Repubblica Popolare Cinese, senza andar lontano. Mao rompe coi sovietici. Mao decide che è il momento di “passare al comunismo”. Mao fa il “grande balzo in avanti”, crea le comuni, sposta quantità ingenti di contadini a fabbriche fai-da-te con mini-ciminiera, carestia nel mezzo e oltre dieci milioni di morti per fame. Il politburo ci mette un pezzone, copre il padre fondatore ma gli toglie la stanza dei bottoni. 1966 – Mao se la riprende. E per farlo, RILANCIA un progetto radicalmente opposto all’esistente e si fonda sull’unica forza rimasta “pura”, “incontaminata”, ovvero i giovani, ovvero le Guardie rosse (红卫兵). Vince, mentre il Paese va a rotoli. Ogni tanto rivedere “Vivere” di Zhang Yimou non guasta.
I giovani non solo prendono le distanze dai padri, ma li denunciano. I giovani eseguono, senza discutere. I giovani credere-obbedire-combattere. Lo stesso si è cercato di fare in UCRAINA.
Per otto anni, dal 2014, li hanno coccolati. Istruiti (libro e moschetto). Dopo il 2022 incoraggiati non solo a prendere le distanze dai padri, ma a denunciarli, maledetti imboscati.
Questo è un video di ieri:
https://t.me/rezident_ua/26650
Dnepropetrovsk: Te-Tse-Ka che fanno il loro sporco lavoro, ma-qualcuno-deve-pur-farlo… a opporsi, ragazzini. Gli stessi coccolati, istruiti, incoraggiati. Si lanciano contro i Te-Tse-Ka in modo disordinato, in quella modalità branco tipica della loro età, PER CERCARE DI SALVARE IL LORO COMPAGNO dalle grinfie natofasciste. Il filmato diventa virale ed esce anche dai confini nazionali. Il banderismo, IN QUESTO SENSO, è già morto. In quel calcio nel culo a un te-tse-ka. Non ci credono più, se mai ci hanno creduto.
In questo senso, un reduce che torna vivo, ma invalido e percepisce 652 grivne al mese (13,40 EUR) con cui deve mettere insieme il pranzo con la cena, non tacendo ma denunciando il tutto
https://t.me/legitimniy/20437
fa più di otto anni di libro e moschetto. Li annichilisce. Il banderismo, IN QUESTO SENSO, è già morto. Ora è sempre più, e soltanto, violenza e terrore.
Aggiornamenti a seguire.
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16/07 ore 23:00 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
ATTENZIONE: da questa cartina
https://t.me/z_arhiv/32053
vediamo come i russi stiano avanzando OLTRE DACHNOE. E siamo già in piena oblast’ di Dnepropetrovsk. Anziché prima concludere il merletto alla linea di oblast’, qui si stanno portando avanti con l’opera. Seguiremo gli sviluppi.
Intanto, poco più a sud, i russi riducono sempre più l’area occupata dai natofascisti in questo settore di DNR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2735
Una “L” rovesciata sempre più sottile.
FRONTE EST
I RUSSI PROSEGUONO AD ATTACCARE A VOLCHANSK, SEGNO CHE ANCHE LÌ QUALCHE EQUILIBRIO SI È ROTTO. Riprendiamo questa mappa di oggi pomeriggio
https://divgen.ru/event/2734
Sotto l’area segnalata come avanzamento, abbiamo una stazione delle corriere e dei treni in azzurrino. Ebbene, i russi sarebbero avanzati già fino a lì
https://t.me/beard_tim/26145
e aspri combattimenti sarebbero ancora in corso. Un cedimento enorme, se si conferma che per mesi gli spostamenti di linea di fronte sono avvenuti nell’ordine del metro o poco più.
TE-TSE-KA SOTTO ATTACCO
E non solo dei gerany russi, ma anche di civili che non appena possono li colgono, disordinatamente, in modalità branco, di sorpresa e li riempiono di botte, come in questo caso (filmato qui):
https://t.me/beard_tim/26150
Attenzione, ripeto, alle reazioni a catena che possono instaurarsi e agli effetti imprevedibili a cui possono portare. “Imprevedibili” specialmente da parte di chi i Te-Tse-Ka ha volutamente ignorato fino a oggi, pensando le “voci” sul loro conto “opera” russa: il bagno di realtà ormai non è così fra le nuvole; “ne za gorami”, come dicono i russi.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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16/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
NOVOCHATSKOE (Новохатское) LIBERA, questa la cartina:
https://divgen.ru/event/2732
La “Г” (ghe) che vede in ISKRA (Искра) il suo fulcro, si sta assottigliando sempre di più.
VERSO KRASNOARMEJSK
Più che “verso Krasnoarmejsk” dovremmo ribattezzare la rubrica “INTORNO KRASNOARMEJSK”, in quanto di accerchiamento ormai si parla. E l’accerchiamento continua, con nuove posizioni conquistate dai russi proseguendo verso ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2733
in direzione RODINSKOE (Родинское). Confermato l’inizio dei combattimenti a BOJKOVKA (Бойковка).
FRONTE EST
I russi ripianano la linea di fronte subito a ovest di VOLCHANSK (Волчанск, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2734
Di fatto, con oggi si azzerano un anno di contrattacchi natofascisti sopra CHARKOV.
“A PAGAR GLI USA COMINCIA TU”… (MA POI LI PAGHERAI LO STESSO E NON DIRAI NULLA)
Era meglio l’originale, tormentone della povera Raffaella nazionale. Ma il senso è questo. Il piano geniale, o genitale visto l’entusiasmo con cui è stato accolto, dei padroni d’oltreoceano, che prevedeva questo schema: noi produciamo armi e ve le vendiamo, voi Paesi NATO le comprate, poi le rivendete voi all’alleato ucraino e pensate voi a recuperare da lui...
Dopo la Repubblica ceca con le sue perplessità
https://www.politico.eu/article/donald-trump-kaja-kallas-us-eu-patriots-ukraine/
e la Francia,
https://t.me/RVvoenkor/95914
ora a smarcarsi, con indomito coraggio e rettifica pronta sul tavolo in caso di stretta al guinzaglio postole al collo, è pure l’italica leonessa:
https://www.lastampa.it/politica/2025/07/16/news/ucraina_armi_usa_italia_si_smarca-15233560/
Ne parlan tutti, russi e ucraini:
https://www.pravda.com.ua/eng/news/2025/07/16/7521958/
https://t.me/rezident_ua/26642
https://t.me/ZeRada1/26049
https://t.me/RVvoenkor/95918
Come al solito, lo specchietto per le allodole ha funzionato. Non infatti è il meccanismo a esser messo in discussione (“The important news is that the U.S. now signals a strong will for such sales”, oppure “We have to work out the details”...), ma il fatto che sia stato - volutamente! - applicato in questa maniera spudoratamente a perdere, pudenda da coprire con improvvisate foglie di fico e spiegare, e far digerire, con qualsiasi supercazzola (qualche esempio nel paragrafo che segue) ai propri elettori.
E siccome le risorse attualmente in mano al regime di Kiev se le son pappate inglesi e americani (sulla carta! Poi tra il dire - e lo scrivere! - e il fare ci son di mezzo Vasha, Sasha, Misha, Kostja, Kolja,Volodja e tanti altri simpatici amici...) e agli altri restan le briciole, con cui non recuperano nulla, allora ci pensan due volte… cercano la finta à la Garrincha, il gioco di gambe… sperando che con la prossima sparata dell’omino col cappellino rosso l’allarme rientri e si accontenti grosso modo di metà di quegli ottocento miliardi “per la difesa”, quelli da togliere alle dentiere e ai pannolini ma lì… chissenefrega. “Italia chiamò”… e tu che fai, nicchi? Spettacolo indecoroso, mercato delle vacche, ma se “in medio stat virtus” occorre che l’estremo di oggi diventi il medio di domani, l’inaccettabile di oggi diventi l’ovvio di domani. E così via.
Aggiornamenti a seguire.
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16/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI HANNO SBLOCCATO LA SITUAZIONE A UDACHNOE (Удачное, cartina qui)
https://t.me/beard_tim/26134
riguadagnando l’iniziativa e accerchiandola. Mossa molto importante perché non solo apre verso DNEPROPETROVSK la via più importante di accesso, ma anche (ed è questo il motivo per cui è collocata in questo paragrafo) perché SCARDINA COMPLETAMENTE l’area a OVEST DI KRASNOARMEJSK, aprendo la strada a SERGEEVKA e all’area sopra KOTLINO. In altre parole, pone le condizioni per CHIUDERE KRASNOARMEJSK anche da NORD-OVEST, area che sinora aveva tenuto. E raggiungere anche fisicamente quelle stradelle su cui han messo le reti antigrandine (pardon, antidrone) per cercare di mettere in sicurezza gli approvvigionamenti da e per il blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV.
Rezident analizza il PEGGIORAMENTO CONTINUO E ACCELERATO della situazione su questo fronte concludendo così: PER RALLENTARE L’AVANZATA DELL’ESERCITO RUSSO, SYRSKIJ E’ COSTRETTO A MANDARE LE TRUPPE D’ELITE DELLE FF.AA.UU. (чтобы замедлить продвижение российской армии Сырский вынужден бросать элитные подразделения ВСУ ).
https://t.me/rezident_ua/26640
8 brigate per un totale di 10.000 uomini, conclude. SI SAPEVA CHE SI SAREBBE ARRIVATI A QUESTO PUNTO, A FURIA DI RASCHIARE IL FONDO DEL BARILE.
Ed è questa la contraddizione fondamentale su cui fanno leva i russi, dalla fine del 2022 a oggi. Portarli a questo punto. Ci sono quasi arrivati.
“IL TEMPO CAMBIA MOLTE COSE NELLA VITA”...
E la cosa che non smette mai di sorprendermi, “in tempo di guerra”, è che tali cambiamenti siano estremamente repentini. Nel 1939 la maggior parte del popolo italiano era in piazza ad applaudire una Grecia con “le reni spezzate” (povera Grecia...), nel 1943 lanciava accidenti.
In Ucraina nel 2022 il consenso al regime di Kiev, all’epoca al potere in modo ancora formalmente legittimo, quantomeno nell’area sotto il suo controllo, era maggioritario.
Oggi, timidamente visto che ci mettono la faccia e ci vuol poco a risalire al nome, cognome e recapito di tali facce, sempre più persone si lamentano pubblicamente. Questa signora si lamenta del fatto che casa sua è stata saccheggiata dai soldati che dovrebbero, teoricamente, “proteggerla”.
https://t.me/ZeRada1/26031
Situazione che Zerada nel commentare l’appello della signora a una minima “kompensacija” sottolinea essere
- MASSOVAJA, di massa
- completamente IGNORATA sia dal comando militare che dalla giustizia ordinaria, men che meno dal regime al potere.
Legitimnyj nel commentare il pezzo di Zerada
https://t.me/legitimniy/20429
rincara la dose affermando che
- saccheggio ed estorsione è la sorte comune per chi abita entro una fascia “transfrontaliera” di trenta chilometri (ВСУ массово мародерит дома в 30-км зоне ЛБС)
- se opponi resistenza, ti fanno fuori (если ты сопротивляешься, тебя просто убьют)
- e nessuno dice niente.
Conclude chiedendosi, chiedendo ai propri connazionali, se non ne hanno abbastanza della “demokracija” e della “svoboda” (libertà) europee (Какой демократии и европейского свободы, вам ещё не хватает?)… molte cose stan cambiando, in effetti… “il senso, le amicizie, le opinioni”...
Due giorni fa, peraltro, il Ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó si è detto scioccato del fatto che “la comunità politica internazionale giri la testa dall’altra parte quando si parla di coscrizione violenta in Ucraina” („a nemzetközi politikai közösség félrefordítja a fejét akkor, amikor az Ukrajnában kendőzetlenül zajló brutális, erőszakos sorozások nyilvánosságra kerülnek”)
https://magyarnemzet.hu/kulfold/2025/07/szijjarto-peter-kormany-eu-allaspont-kenyszeresorozas
Tutti filorussirossobrunivendutitraditoridiventoteneepurepuzzoni… va bene. Ma quei filmati non sono girati alla Mosfilm. Sempre il buon Szijjártó parla apertamente di “caccia all’uomo” (embervadászat), di “uomini picchiati fino alla morte, brutalizzati” (És embereket vernek agyon, vernek meg brutálisan azért) già in fase di rastrellamento, davanti alle loro mogli e ai loro figli. E annuncia di parlarne in sede europea. Dove tutti faranno orecchie da mercante, mi permetto di aggiungere. Intanto, anche qui il marcio esce allo scoperto e gli ucraini, QUEGLI ucraini che ora subiscono, trovano un’ulteriore conferma la loro è la “DELO PRAVOE”, la causa giusta, e non un’altra:
https://t.me/ZeRada1/26042
“Segnali di vita”, è il titolo del capolavoro – a proposito di saccheggi... – da me indegnamente sbranato per questo pezzo. Ebbene, ultimo prestito indebito: si, assistiamo a “segnali di vita”. Un popolo che vuole vivere, meglio, che vuole TORNARE A VIVERE come prima, prima di Maidan 2014, che non vuole assolutamente immolarsi “fino all’ultimo ucraino”, e che applaude i russi quando bombardano le caserme di chi li opprime.
Aggiornamenti a seguire.
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15/07 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE EST
I russi guadagnano posizioni a nord-ovest di MAKEEVKA, verso il confine con l’oblast’ di CHARKOV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2730
L’impressione è che anche qui la linea difensiva natofascista sia sempre più in affanno.
VERSO KONSTANTINOVKA
In una delle sacche formatesi ieri dopo la liberazione di PETROVKA (qui si vede bene),
https://t.me/z_arhiv/32025
ci sono seicento soldati che non possono più muoversi, completamente bloccati:
https://t.me/condottieros/12049
Questo uno dei primi risultati della tenuta a oltranza di posizioni ormai da tempo indifendibili. Le prossime sacche a seguire.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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14/07 ore 21:30 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
La giornata non era ancora finita per i russi, che prima di chiudere oggi si portano a casa altri due chilometri e mezzo a ovest di Razino arrivando alle porte di KRASNYJ LIMAN (Красный Лиман), da non confondere con quello di cui parliamo da tre anni (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2727
A ben vedere, il paesello è contiguo a RODINSKOE (Родинское), che i russi potrebbero anche lavorarsi a fuoco lento e puntare ulteriormente verso ovest. Qualcuno sostiene che vi siano già arrivati:
https://t.me/frontbird/23829
Qualora chiudessero anche le ultime due strade o le tenessero sotto tiro diretto… a quel punto chi sarebbe ancora nel blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV avrebbe ben poche possibilità di scampo, se non ovviamente con le braccia alzate.
In entrambi i casi, sarebbe uno smacco enorme per i natofascisti. Ben maggiore che ritirarsi ordinatamente arretrando verso linee difensive già predisposte, per esempio, dove tenere altri tre o quattro mesi. Ma questo ai criminali di Kiev e ai loro padroni, altrettanto criminali, non interessa. Interessa solo fottersi soldi tra appalti truccati per costruire trincee mai costruite o finite o manutenute il dovuto, commesse gonfiate con prezzi frutto unicamente di speculazione (e relative mazzette agli intermediari e ai burocrati ministeriali coi loro benestare), soldi estorti, sempre di più, ai civili in cambio di certificati medici falsi e relativi congedi per motivi di salute, traffici illegali di armi che, una volta entrati in Ucraina, escono sul dark web per poi percorrere le vie del mondo, e via discorrendo. I natofascisti non arretrano perché dietro non han costruito nulla. Si sono intascati i soldi e basta. E ora, come di consueto in questi casi, mentre si rimpallano pietosamente responsabilità l’un l’altro, cercano di correre ai ripari.
Sinceramente, tra questi bastardi e quegli oltreoceano, di cui il bullo megalomane col cappellino da deficiente e il pennarone a corredo è solo la maschera teatrale, che continuano a vantarsi in mondovisione del fatto che abbiano trovato un “accordo” (così chiamano il racket dell’estorsione) per obbligarci a comprare le loro armi per rivenderle poi in Ucraina, o regalarle, o bruciarle, o farne quel diavolo che vogliamo, basta che GLIELE PAGHIAMO CASH… la differenza è più quantitativa che qualitativa. Su di noi, invece... sul nostro appecoronarci senza belato emettere... meglio stendere un velo pietoso. anzi, un sudario.
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi liberano PETROVKA a sud, in quella che un tempo era una sacca e ora è disintegrata in un coacervo di mini-sacche che saranno liquidate una dietro l’altra (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2728
Si avvicina il momento in cui tutte le truppe attualmente operative a sud si troveranno faccia a faccia con Konstantinovka lungo una linea che sarà metà della metà della attuale. E in tale occasione parlare di “superiorità relativa” sul campo sarà un eufemismo.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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14/07 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I RUSSI LIBERANO MALINOVKA (Малиновка) e i suoi dintorni (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2722
Ottima mossa che stringe ulteriormente il cerchio intorno a ORECHOVO e GULJAJPOLE. Situazione, quella dell’oblast’ di ZAPOROZH’E ancora occupata dai natofascisti, che comincia a complicarsi.
VERSO KRASNOARMEJSK
Qui i russi mettono a segno un uno-due abbastanza importante, con entrambi i colpi che han raggiunto il bersaglio. Prima liberano MAJAK (Маяк, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2723
poi entrano a NOVOEKONOMICHESKOE (Новоэкономическое) anche da nord:
https://divgen.ru/event/2725
Inoltre, aggiunge suo malgrado il buon PETRENKO,
https://t.me/petrenko_iHS/8890?single
entrano anche a BOJKOVKA (Бойковка, cartina qui sopra) e posizione qui:
https://divgen.ru/48.40119/37.30734/13
et
48.40119, 37.30734
Non solo si sta allargando sempre più l’area di accerchiamento del blocco KRASNOARMEJSK-MIRNOGRAD, ma lo stesso è ormai sempre più abbordato, sempre più attaccabile da più direzioni. Quanto più di destabilizzante e devastante, in termini di impatto, su questa linea di fronte.
VERSO KONSTANTINOVKA
Qui i russi ripianano una sacca a ovest di DYLEEVKA (Дылеевка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2724
e si avvicinano ulteriormente a KONSTANTINOVKA. Una dopo l’altra, E IN BLOCCO, stan saltando tutte le linee di difesa che ancora le si frappongono alle prime linee.
VERSO SUMY
Altre posizioni guadagnate dai russi sotto JUNAKOVKA (Юнаковка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2726
coi natofascisti che ormai, esaurita “la spinta propulsiva”, come dicevano mezzo secolo fa i revisionisti dalle nostre parti, non della Rivoluzione d’Ottobre, ma più prosaicamente dei loro contrattacchi, ora subiscono la risposta russa ritornando a perdere territorio.
Aggiornamenti a seguire.
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14/07 ore 08:30 aggiornamento
GERANIO-MANIA: IL BOMBARDAMENTO DELLE CASERME TE-TSE-KA PROSEGUE… E IL POPOLO UCRAINO PROSEGUE NEL RINGRAZIARE
Uno dei momenti fondamentali della propaganda è la sua ciclicità e ripetitività. Una frase, uno slogan, un marchio di fabbrica che rendano il prodotto IMMEDIATAMENTE riconoscibile, popolare e apprezzato. Lo stesso stan facendo i russi, e con crescente successo, coi gerany che puntualmente riducono in macerie le caserme dei Te-Tse-Ka:
- sempre gerany, anzi tutto, non altre diavolerie tecnologiche;
- sempre sullo stesso punto, ovvero sull’ala dei gerany,
- sempre la stessa scritta “DLJA TCK…” IN UCRAINO scritta sempre con un gessetto bianco, con l’unica variazione della città:
https://t.me/legitimniy/20394
Abbiamo quindi “per i TCK, dai cittadini riconoscenti di Zaporozh’e”, o di Kremenchuk, o di Krivoj Rog, o di Odessa, o di Samar (gli ultimi due qui)
https://t.me/rezident_ua/26619
et
https://t.me/boris_rozhin/172358
https://t.me/condottieros/12011
Come nota Rezident, non è solo “macabra ironia”, ma un “marchio”, un segno distintivo, che ovviamente, trovando terreno fertile nell’odio, e odio forse è riduttivo, dei civili ucraini verso i Te-Tse-Ka, sta spopolando. BANKOVAJA PERDE DI CREDIBILITA’, conclude Rezident. Attenzione...
“QUANDO SI DICE LA VOCE DEL PADRONE”...
Dicevamo che il colonnello dei servizi segreti ucraini assassinato in pieno giorno, sparato a bruciapelo da assassini a volto scoperto (scappati di corsa), il tutto ripreso da telecamere non oscurate, non poteva essere opera di professionisti e che gli assassini avessero i giorni contati.
Così è stato. Ieri, nel silenzio generale, i servizi segreti UCRAINI hanno ucciso alla loro maniera, senza processi senza niente, i due presunti assassini. Che ovviamente non sapremo mai se assassini lo fossero stati. Soprattutto, non avremo mai conferma, in un regolare processo, di quanto emerso nel corso delle indagini tanto frenetiche quanto sommarie di questi giorni: delle modalità dell’omicidio e – soprattutto – di chi fossero i mandanti, della rete organizzativa e logistica alle spalle, eccetera.
Queste le prime immagini diramate dallo stesso capo dei servizi segreti ucraini, che mostrano due corpi riversi per terra, frutto di un loro improbabile tentativo di fuga, subito fuori da un capanno, forse improvvisato rifugio disperso fra i campi in attesa che le acque si fossero calmate:
https://t.me/voenkorKotenok/65853
Nulla di eclatante e nulla di cui meravigliarsi, nelle modalità di esecuzione sommaria della vendetta dei servizi segreti. Quel che meraviglia, sinceramente, è altro. MOLTO altro.
Dal primo comunicato diramato ieri mattina è subito emerso, infatti, che si trattava di DUE CITTADINI AZERBAIGIANI:
https://t.me/sashakots/54883
i quali, certo, “hanno opposto resistenza” e allora è stato “inevitabile neutralizzarli”. E chi lo mette in dubbio… anche se le foto ci parlano d’altro, di corpi riversi senza alcuna protezione per cui servizi speciali armati di tutto punto e adeguatamente protetti da dispositivi antiproiettile avrebbero avuto gioco non facile, ma facilissimo, nel gambizzarli, per esempio, e disarmarli, in venti contro due, peraltro già usciti allo scoperto e arrivati alla macchina. Ridicola, la versione ufficiale; più ridicolo ancora crederci. Quel che meraviglia però, sinceramente, è altro. MOLTO altro, dicevamo poc’anzi.
Infatti, già nel girare il comunicato ufficiale il buon Sasha Koc si chiedeva: “Cosa avrebbe fatto Baku?”
Non più di qualche giorno fa, per due boss mafiosi DI ORIGINE AZERA MA DI CITTADINANZA RUSSA nemmeno morti nel corso di un’azione, ma per complicazioni emerse in seguito durante il trasferimento in ospedale o poco dopo Aliev aveva fatto arrestare qualche decina di cittadini russi a caso, li aveva fatti picchiare a sangue e, con i volti già tumefatti, obbligati a marce in fila e carponi sotto il sole e, soprattutto, sotto gli occhi delle telecamere.
Qui, nulla. Né a caldo, né a freddo, come commentano sarcasticamente in serata qui:
https://t.me/beard_tim/26062
e molto meno sarcasticamente qui:
https://t.me/voenkorKotenok/65872
dove il buon Kotenok sottolinea la contraddizione di fondo, mani libere quando si tratta di andar contro i russi, mani legate quando si tratta di toccare i padroni o i loro servi, al momento, intoccabili (un domani, carne da cannone come tutti gli altri, anche peggio).
In nottata ancora oggi arrivavano i nomi dei due presunti assassini, sempre da fonte ufficiale ucraina: GULELIZADE ZAQANI, classe 1981, il presunto assassino; GULIJEVA NARMIN, classe 1991, la presunta basista:
https://t.me/RVvoenkor/95737
Quest’ultima entrata in Ucraina il 15 maggio di quest’anno dalla MOLDAVIA. Il primo, invece, pizzicato a entrare il 27 febbraio e respinto, entrato quindi clandestinamente. Una entrata legalmente, uno illegalmente. Entrambi uccisi senza un regolare processo e, soprattutto, senza “parlare”, ma “collegati a circoli criminali russi”. Gli stessi “circoli criminali”, magari, parzialmente decapitati dai russi e origine della criminale rappresaglia azera.
QUI SILENZIO TOTALE. ANCORA STAMANE, sottolineava sempre il buon Sasha:
https://t.me/sashakots/54901
Anche i media azeri stanno mantenendo un profilo bassissimo, comunicazioni ridotte al minimo ripetendo a pappagallo quanto diramato dalle SBU natofasciste.
https://haqqin.az/news/353851
Quando si dice la voce del padrone...
Nel frattempo, anche la stampa u-ccidentale si accorge di un “triangolo” US-IL-AZ con ormai quasi un lustro di vita:
“Not only did the Israelis assist Azerbaijan in its brutal war against Armenia back in 2020, but Baku reciprocated by allowing the Israelis to base many of their drone attacks against Iranian missile and air defenses at the outset of the 12-Day War between Israel and Iran. Indeed, Israel continues to use Azerbaijan as a forward operating base of sorts for its drones and intelligence operations directed against the Islamic Republic.”
https://nationalinterest.org/blog/buzz/whats-going-on-azerbaijan-armenia-bw
Lo stesso è ormai conclamato da altri media u-ccidentali, qui ripresi:
https://t.me/parstodayrussian/186851
Mentre un nuovo “patto d’acciaio” fra pedine natosioniste e natoottomane in sfruttamento congiunto da parte padronale e dei rispettivi vassalli locali è stato appena siglato fra Azerbaigian e Siria.
https://t.me/parstodayrussian/186827
La scelta di campo è sempre più netta, sempre più contraddittoria e, col passare del tempo, sempre foriera di ulteriori contraddizioni. Contraddizioni fra cui i primi a restare invischiati, prigionieri, saranno gli stessi azeri.
PER GAZA
Per Gaza. Scene di ordinaria follia natosionista nella distribuzione di cibo nei suoi campi di concentramento, spari annessi:
https://t.me/parstodayrussian/186886
Scene di resistenza partigiana, con due blindati natosionisti che saltano uno dopo l’altro, fra le macerie in cui hanno ridotto Gaza stessa:
https://t.me/parstodayrussian/186872
Un video, infine. Un corto che più “corto” non si può.
https://t.me/parstodayrussian/186888
Piccolo capolavoro d’Autore, tutto basato su contrasti e simbolismi tanto riusciti, geniali per certi versi, quanto toccanti. Scena dall’alto, interno di una casa qualsiasi di Gaza. Un papà e sua figlia. La figlia che gioca, con un foglio e dei colori per terra, visibilmente annoiata e il papà che, arrivata l’ora, stende il tappeto di preghiera e inizia con quel “Dio è grande” che recita, ogni giorno, cinque volte al giorno. La ritualità del gesto, che inizia con la stesura a terra del tappetino, è evidenziata dalla telecamera fissa dall’alto, che riprende la ciclicità dei gesti, la voce salmodiante di questo papà… a cui fa contrasto la discoletta che prima si affianca, poi si stufa, infine decide di tormentarlo mentre, inginocchiato, cerca di fare il suo dovere, con relativo effetto comico dato dalla vivace topolina che ha trovato un nuovo gioco e il povero papà che non fa una piega, sia nei gesti, sia salmodiando a bassa voce e nella sua ottava più bassa la sua preghiera.
Pochi istanti, la scena cambia, ma non la telecamera fissa, che riprende sempre, impietosamente dall’alto. Una casa che non c’è più. C’è ancora il padre che cerca, nonostante tutto, di ripetere il suo “Dio è grande”… davanti a un sacco bianco, disposto esattamente dove stava poco prima la figlia. La sua voce si rompe in un gemito, misto a pianto, all’ottava più alta. Tutto è distruzione, compresa la sua vita.
Aggiornamenti a seguire.
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13/07 ore 21:00 aggiornamento
VERSO SUMY
Come temuto da diversi canali ucraini, i russi dopo aver ricacciato indietro i natofascisti da TETKINO hanno colto la palla al balzo e hanno sconfinato anche in questo punto entrando a RYŽEVKA (Рыжевка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2719
Niente di eclatante, se non per il fatto che per i natofascisti si apre l’ennesimo fronte e, con esso, l’ennesimo, sempre più difficile da risolvere, problema operativo di come dirottare su esso uomini e mezzi già carenti sui fronti sino ad allora esistenti.
Talmente carenti che riperdono terreno, poco più a est, proprio dove si erano concentrati i loro recenti contrattacchi:
https://t.me/voenkorKotenok/65868
et
https://t.me/voenkorKotenok/65870
Contrattacchi durati il tempo di uno spicchio di luna.
FRONTE EST
Altro fronte aperto fra VOLČANSK e KUPJANSK, coi russi che sconfinano in un altro punto e liberano DEGTJARNOE (Дегтярное)
https://t.me/beard_tim/26050
Posizione qui
https://divgen.ru/50.44067/37.45068/12
e coordinate qui
50.44067, 37.45068
Si apre un altro fronte che potrebbe ricongiungersi a quello già aperto a sud-ovest così come a quello aperto a sud-est. E i problemi operativi per i natofascisti, a questo punto, si moltiplicano.
VERSO KRASNOARMEJSK
I movimenti di ieri di aggiramento del blocco da nord-est sono accennati in questa cartina:
https://divgen.ru/event/2721
Subito più a sud, i russi liberano NIKOLAEVKA (Николаевка, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2720
ed entrano a NOVOEKONOMIČESKOE (Новоэкономическое) a un passo ormai da DIMITROV.
VERSO DNEPROPETROVSK
Qui i russi avanzano verso ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2718
traslando l’intera linea di fronte ormai a meno di sei chilometri dalla linea di confine di oblast’.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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12/07 ore 17:30 aggiornamento
FRONTE EST
Proprio a metà fra VOLČANSK (Волчанск) e KUPJANSK (Купянск) i russi si allungano ulteriormente verso ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2716
avvicinandosi a VELIKIJ BURLUK (Великий Бурлук), importante snodo logistico da e verso KUPJANSK, oltre che porta per giungere a ČUGUEV (Чугуев), la cui liberazione comprometterebbe, in un colpo solo, tutto quanto ottenuto dai natofascisti dall’ingresso a piè pari della NATO nel conflitto.
VERSO KRASNOARMEJSK
I russi nel corso della giornata liberano la MAGGIOR PARTE DI NOVOTORECKOE (Новоторецкое) ed entrano a FEDOROVKA (Федоровка, cartina qui):
https://t.me/beard_tim/26034
Come commenta il buon Ermakov, l’accerchiamento del blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV si sta completando.
Ma non è tutto: nel tardo pomeriggio i natofascisti abbandonavano prima NOVOTORECKOE (il filmato di fonte natofascista si riferisce a questo)
https://t.me/beard_tim/26036
e , per ammissione del buon Petrenko, anche la stessa FEDOROVKA:
https://t.me/petrenko_iHS/8875
In tali condizioni, laddove ormai l’accerchiamento è OPERATIVO nella misura in cui riescono a colpire dai 20 ai 40 automezzi militari al giorno mentre cercano di raggiungere KRASNOARMEJSK
https://t.me/legitimniy/20419
distruggendo l’intera rete logistica nelle retrovie, in una situazione normale non resterebbe che ritirarsi su posizioni già predisposte e fortificate adeguatamente. Lo stesso varrebbe anche per KONSTANTINOVKA, dove gli stessi militari natofascisti filmano scene analoghe:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55869
Non è ancora accerchiamento operativo, ma lo sta diventando e il poco tempo utile a disposizione dovrebbe essere impiegato per consentire un’evacuazione il più sicura e indolore possibile, di uomini e mezzi. Invece, cercando (invano) di portarli e subendo gravissime perdite ogni giorno, che aumenteranno quando anche qui l’accerchiamento diverrà operativo, i natofascisti accelerano la loro fine.
FRONTE SUD
I russi procedono verso GULJAJPOLE guadagnando terreno da nord-est lungo la strada che a essa conduce direttamente (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2717
Aggiornamenti a seguire da domani notte.
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11/07 ore 23:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI PRIMA ENTRAVANO A GRUŠEVSKOE (Грушевское, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2713
poi si spingevano ancora più a nord a NOVOCHATSKOE (Новохатское, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2715
In serata giungeva notizia della liberazione completa della stessa GRUŠEVSKOE
https://t.me/beard_tim/26024
mentre di poco fa è la notizia della liberazione di NOVOCHATSKOE:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55852
area liberata come da cartina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55849
VERSO KONSTANTINOVKA
Anche qui il contrattacco natofascista ha avuto un impatto davvero limitato (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2710
questo, mentre i russi guadagnavano importanti posizioni a sud-est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2710
creando i presupposti per la chiusura dell’ennesima sacca. Una sacca con dentro due cittadine intere, a quel punto. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire da domani sera.
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11/07 ore 13:30 aggiornamento
KARL MARX LIBERO!
Verso Dnepropetrovsk, cade l’ultimo paesone fra i paesini rimasti in mano, in quell’area, ai natofascisti. Dopo la controriforma banderista post-colpo di Stato 2014 rinominato Mirnoe, da oggi torna a chiamarsi KARL MARX! Anzi, KARL MARKS (con due K e tutte e due maiuscole, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2708
126 kmq, grosso modo un quadrato di 11 km di lato, per chiudere la partita su questo settore di DNR.
Poco più a nord, i russi avanzano per liberare anche qui rimasugli di presenza natofascista nella DNR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2709
Una ventina di kmq, in questo settore. Staremo a vedere.
TIRO AL TE-TSE-KA: GERANY RUSSI SULL’ENNESIMA CASERMA
Stavolta siamo nell’oblast’ di Odessa, dove la cooperazione fra civili e forze armate russe appare molto proficua (prima immagine qui
https://t.me/beard_tim/26009
e filmato conseguenze qui:
https://t.me/beard_tim/26011
e qui):
https://t.me/legitimniy/20413
SISTEMNOST’ (системность ), sistematicità. Dote che non manca ai russi, quando ci si mettono. E pare che in questo caso ci si stiano mettendo, e non poco. Per la gioia dei civili locali che raccolgono e pubblicano cimeli dei gerany russi:
https://t.me/condottieros/11944
oltre che pubblicare foto di gerany con su scritto: «для ТЦК от местных жителей города Одесса», per i Te-Tse-Ka dai cittadini di Odessa.
https://t.me/rezident_ua/26604
Questo, nonostante il regime abbia pesantemente stigmatizzato il fenomeno minacciando punizioni esemplari…
https://t.me/rezident_ua/26602
… aumentando così ulteriormente lo scherno mediatico dei civili. Il tiro (mediatico e concreto) ai TCK si sta trasformando, progressivamente, in tiro (mediatico) al regime.
Mentre son sempre di più a lamentarsi delle persecuzioni contro chi apre bocca e parla russo: in questo caso un professore di fisica di Odessa che dice, chiaramente, “faccio lezione in ucraino, suona l’allarme, andiamo al rifugio e per tutto quel tempo parliamo, io coi miei studenti, in russo. E non mi sogno neanche per l’anticamera del cervello di proibirlo”.
https://t.me/ZeRada1/25983
Forse, non ora, ma tra tre o quattro anni qualche giornalista "schiena-dritta" solleverà il caso del rispetto dei diritti umani anche nelle quattro oblast’ rimaste in mano a Kiev. O forse no, e non certo per (de)merito suo, ma perché il problema si sarà risolto da solo. Ogni geranio che cade su una caserma dei Te-Tse-Ka sta infatti divenendo un referendum pro o contro questo regime. E il popolo ucraino ci sta prendendo gusto a “partecipare”… e "raggiungere il quorum".
Aggiornamenti a seguire.
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11/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
MIRNOE (Мирное) ormai è più KARL MARKS, alla luce degli ultimi AVANZAMENTI RUSSI (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2707
Se confermate le fortificazioni natofasciste restanti in questa parte di DNR come da questa cartina,
https://t.me/divgen/70413?single
una volta che tutta Mirnoe diverrà Karl Marks, a ovest ci sarà ben poco fino alla linea di confine. Staremo a vedere.
AMERIKANSKIJ “POKER FACE”...
Американский poker face.
https://t.me/condottieros/11940
Variante politicamente corretta di faccia come il culo a stelle e strisce. Così i canali russi commentano i bluff della Presidenza a stelle e strisce operati finora e l’inaspettato (soprattutto “inaspettato”) voltafaccia di ieri, con la “conferma” (se ne fosse mai stato bisogno) della prosecuzione di fornitura d’armi al suo regime fantoccio.
Le vende come han fatto sinora. Solo che siccome il limone ucraino è già stato spremuto sino all’osso, ora tocca a noi essere spremuti:
“We’re sending weapons to NATO, and NATO is paying for those weapons, 100%," he told NBC News’ “Meet the Press” moderator Kristen Welker. "So what we’re doing is the weapons that are going out are going to NATO, and then NATO is going to be giving those weapons [to Ukraine], and NATO is paying for those weapons."
E qualora non fosse chiaro il concetto:
“We send weapons to NATO, and NATO is going to reimburse the full cost of those weapons”
https://www.the-express.com/news/us-news/177103/trump-says-nato-reimburse-full
Il nuovo limone da spremere. Governo USA vende a Paesi NATO, Paesi NATO pagano e poi regolarsi con KIEV son cavoli loro. A noi il profitto, ai vassalli “il rischio d’impresa”. Personalmente, non ho mai avuto dubbi che sarebbe finita così.
COSI’ FAN TUTTE: dai pesci grossi LOCKHEED, RHEINMETALL, a quelli più piccoli, inclusi i nostri. Altrimenti i piani quinquennali fino al 2030 come li fanno a fare? Chi garantisce loro che continuino a crescere del 40% all’anno, mentre la produzione industriale di tutti gli altri comparti o stagna o cala?
Se per caso alle prossime elezioni vincono le “opposizioni”… stessa solfa di quelli adesso al governo. Più che faccia come il culo a stelle e strisce e basta, è una faccia come il culo a cascata fino al penultimo anello della catena di sfruttamento.
… E “YES-MAN” A GUARDIA DEL GIARDINO (DEL CACTUS)
L’importante è che non manchino sempre quelli che dall’altra parte dicono “signorsissignore”. ANZI TUTTO, CREANDO LE CONDIZIONI MATERIALI PER PROSEGUIRE IL CONFLITTO ANCHE FINO AL 2035, METTENDO IN SICUREZZA L’APPARATO DI SFRUTTAMENTO CONFIGURATO E ATTUALMENTE IN COSTRUZIONE.
Schema, quello di PAGAMENTO ANTICIPATO DEI PAESI NATO DELLE FORNITURE DEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE USA (A SUA VOLTA VENDUTE AGLI STATI UNITI E DA LI’ RIVENDUTE ALLA NATO, QUINDI DUE PASSAGGI ALMENO DI RENDITA PARASSITARIA (visto che nessuno contesta i prezzi quadruplicati quantomeno alla fonte) GARANTITA) messo a punto già a fine 2024, quando ancora l’attuale inquilino dello strano palazzo bianco oltreoceano diceva che in un quarto d’ora arrivava su Marte, pigliava un caffè e tornava indietro guardando il mondo da un oblò.
https://t.me/rezident_ua/26596
Basta che il teutonico capo dei fattori europei, dei guardiani del giardino di cactus (o “del cactus”, come si sostituisce da queste parti davanti ai bambini per evitare l’ennesima parolaccia) esca con l’ennesima condizione impossibile: come i danni di guerra che i russi dovrebbero pagare quantificati in 500 MILIARDI di EURO.
https://newsukraine.rbc.ua/news/merz-sets-condition-for-unfreezing-russian-1752188421.html
In tutto questo, riaffiorano i 300 miliardi di euro di fondi congelati russi. Che nessuno “sblocca” perché sbloccarli e, in ultima analisi, rubarli, farebbe saltare l’intero sistema bancario. A vantaggio dei produttori di materassi e dei rispettivi imbonitori televisivi, che vedrebbero incrementare non del 40, ma del 400% le vendite dei loro magici prodotti, provvisti di “tasche segrete” e “a combinazione”, con filmati esemplificativi in cui succinte modelle in vestaglia, anziché mostrare come è comodo il lattice, illustrerebbero all’inclito pubblico come collocare i preziosi contanti appena ritirati dagli sportelli. Ma tant’è.
MA NON SIAM PIU’ NEL 2022...
230.00 casi di diserzione registrati ufficialmente (230.804) al primo luglio 2025
https://t.me/volodymyrboyko/6928
A cui occorre aggiungere quelli non ufficiali. Impennata in questo semestre.
Passando agli attacchi ai Te-Tse-Ka, quel che sta accadendo non solo è del tutto inedito, ma politicamente MOLTO più pericoloso delle diserzioni e imboscamenti vari.
Ieri un COLONNELLO dei servizi segreti militari ucraini (SBU) è stato assassinato da sconosciuti scappati poi a piedi (video ripreso da telecamera fissa qui)
https://t.me/ZeRada1/25968
Chi è stato, chi non è stato… Legitimnyj avanza tutte le ipotesi possibili, dalla pista russa al regolamento di conti per motivi ovviamente non noti, al movente personale:
https://t.me/legitimniy/20402
Illuminante il commento sulla pista russa (la “numero 1”):
1. Lo han liquidato i russi. Ci credo pochissimo, dal momento che i loro servizi segreti è tre anni che non fan nulla sul territorio ucraino. Anche se la propaganda ucraina ha sempre provato ad attribuire tutto all’FSB/GRU.
1. Его ликвидировали русские. Это конечно слабо верится, так как их спецслужбы три года ничего не делали на территории Украины. Хотя украинская пропаганда всегда пыталась всё повесить на ФСБ/ГРУ.
Nel 1972 usciva uno sceneggiato sovietico in due puntate, “Boj posle pobedy”, Battaglia dopo la vittoria, qui entrambe nella versione restaurata:
https://www.youtube.com/watch?v=Q_xYvRxqbGs&pp=ygUe0JHQvtC5INC_0L7RgdC70LUg0L_QvtCx0LXQtNGL
https://www.youtube.com/watch?v=vGbFUUs7MIM&pp=ygUe0JHQvtC5INC_0L7RgdC70LUg0L_QvtCx0LXQtNGL0gcJCdgJAYcqIYzv
Filmone. Il buon “Kramer”, agente sovietico già infiltrato nel comando nazista e imprigionato in un lager “alleato” in attesa che i suoi lo reclamassero, ovviamente come prigioniero nazista che “sarebbe spettato a loro, viene a conoscenza
- dei piani “alleati” per mettere al sicuro i nazisti in America Latina
- dei piani di destabilizzazione “alleati” in URSS e nell’Est Europa, coinvolgendo collaborazionisti locali dei regimi precedenti, tra cui banderisti da reclutare e far lavorare per loro conto.
Ebbene il buon Serezha, essendo Sergej il vero nome del buon Kramer, decide che la guerra non è finita. Si presta di buon grado nella copertura esistente a infiltrarsi in queste nuove organizzazioni. E cerca di mettersi in contatto coi suoi, ovviamente!
1. per far capire che non ha tradito, ma sta continuando a fare quel che ha fatto sino ad allora contro i nazisti
2. per rivelare le trame degli “alleati”.
Non aggiungo altro. Filmone e basta, e per tanti motivi. Perché lo menziono a questo punto? Perché non sempre “essere silenti” significa non esserci. Certo, do piena ragione a Legitimnyj. Uno scappato di casa che spara a bruciapelo praticamente bruciandosi da solo (quel filmato l’avranno sezionato e saranno già risaliti a lui, confrontandolo con gli altri delle telecamere a circuito chiuso dei dintorni) non può essere – di per sé – un agente russo. Può essere stato reclutato, in forma anonima eccetera. Questo si. Ma assumersi il rischio di far saltare un’intera rete di spionaggio per un attentato singolo, dopo tre anni, non è qualcosa di razionale.
A meno che, e le abbiamo dette tutte, che si tratti di una vendetta visto che il colonnello in questione è quantomeno “coinvolto” negli attentati avvenuti in terra di Russia in questi anni. E non solo “coinvolto”. Potrebbe essere un’altra pista. Ci fermiamo qui, d’accordo tutti, palla al centro e si riparte. Non lo sappiamo e non lo sapremo mai. Comunque, non è un bel segnale, collegato a tutti gli altri, per il regime. Nessuno è “intoccabile”.
Infine, la situazione sul campo su cui ogni giorno aggiorniamo. E sempre più a rischio ulteriori scivoloni e tracolli.
Decisamente, non siam più nel 2022 e il complesso militare industriale afferente, come portafoglio “clienti”, all’orbita NATO ha già – come ormai appare ogni giorno – un piano B in caso di kapitulacija del regime di Kiev. Gli ottocento miliardi UE. Al punto che certe sparate teutoniche risultano ormai anacronistiche persino per loro.
Win-win. In ogni caso, vincono loro. Anzi, la vittoria russa sul campo, specialmente se stracciata, giocherebbe a loro vantaggio per LEGITTIMARE le loro commesse criminali e togliere gli ultimi mal di pancia a quelli che, a quel punto, diverrebbero "nemici del popolo". Come già accaduto coi vaccini.
Aggiornamenti a seguire.
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10/07 ore 21:30 aggiornamento
VERSO SUMY
A riprova del fallimento dei contrattacchi natofascisti, mai come in questo punto orchestrati in tal mista guisa, dal momento che le pesanti perdite subite sinora son state ripianate da inserti mercenari polacchi e colombiani,
https://t.me/motopatriot78/38393
abbiamo un ulteriore arretramento delle loro truppe a ovest di TETKINO, dove i russi riescono a ricacciarli nei loro confini anche in quest’ultimo lembo di terra:
https://divgen.ru/event/2706
Rimane qualcosina sopra, a ovest del fiume.
FRONTE EST
Ammesso dal buon Petrenko con tanto di foto di conferma, i russi avanzano verso il fiume OSKOL, ovvero verso ovest, guadagnando solo qui oltre sette chilometri quadrati calando sopra BOROVSKAJA ANDREEVKA (Боровская Андреевка) e ZELENYJ GAJ (Зелёный Гай)
https://t.me/petrenko_iHS/8843
Arrivando e superando questo punto, per intenderci:
https://divgen.ru/49.41767/37.74027/13
et
49.41767, 37.74027
Dovessero raggiungere il fiume OSKOL un’ennesima sacca a nord si richiuderebbe. Riuscito invece il contrattacco natofascista a nord di TORSKOE, coi russi che cedono alcune posizioni a nord. O forse, qui non ci sono mai arrivati e divgen ne aveva troppo precipitosamente annunciato l’avanzata. Entrambe le ipotesi, visto che non si tratta di risultato di azioni di oggi ma di aggiustamenti sulla cartina, ci stanno. E ne prendiamo doverosamente atto:
https://divgen.ru/event/2705
VERSO DNEPROPETROVSK
Confermato l’arretramento delle truppe natofasciste nei due paesi a nord di TOLSTOJ e a nord anche di questa cartina (due sottolineature rosse in alto, TOLSTOJ è invece in basso a destra)
https://t.me/beard_tim/26004
Come nota il buon Ermakov, mossa logica ma di corto respiro. Perché se i russi punteranno, come intendono fare, su ISKRA a ovest (sottolineatura rossa bassa a sinistra), i due paeselli a nord resteranno tagliati fuori. E alle truppe natofasciste non resterà che farsela a nuoto, sempre che dall’altra parte non siano già arrivati i russi. Staremo a vedere.
Intanto, gran parte di MIRNOE è stata liberata, per ammissione stessa del buon Petrenko. Combattimenti in corso a ovest e a sud:
https://t.me/petrenko_iHS/8844
Aggiornamenti a seguire domattina.
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10/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
La sacca fra VOSKRESENKA (Воскресенка) e MIRNOE (Мирное) si sta progressivamente prosciugando dal fondo (ovvero da sud-est, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2703
Pare anzi che i soldati natofascisti, ben consci della situazione, stiano abbandonando Mirnoe:
https://t.me/beard_tim/25989
Un’ultima “cintura” di quattro paesi, al momento ancora non raggiunti dai russi, ma a qualche chilometro dall’attuale linea di fronti ad andar lontani. I primi due a nord, peraltro, vedono ormai i russi alle porte (cartina qui), provenienti da TOLSTOJ:
https://t.me/motopatriot78/38383
Poi, la partita sarà chiusa su questo tratto e di DNR occupata dai natofascisti resterà l’osso più duro: la cintura tutt’intorno al tratto KRAMATORSK-KONSTANTINOVKA, oltre che quel che resta dell’area a nord del SEVERSKIJ DONEC, e che già si sta riducendo, giorno dopo giorno.
VERSO KONSTANTINOVKA
Qui il cerchio stavolta si chiude da sud-ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2704
coi russi che avanzano a nord di JABLONOVKA (Яблоновка). Linea che se dovesse cedere proprio su questo punto aprirebbe ai russi l’incrocio soprastante e possibilità, seguendo la strada verso nord, di chiudere KONSTANTINOVKA ulteriormente alle spalle dell’attuale linea di combattimento. Il che, operativamente, sarebbe una sciagura per migliaia di soldati chiusi in tale sacca. Qui l’editoriale di Legitimnyj tradotto stamane ha descritto molto bene la dinamica attuale e quella possibile futura. Qui e su altri fronti ne abbiamo forse la migliore dimostrazione sul campo.
Aggiornamenti a seguire.
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10/07 ore 08:30 aggiornamento
PECHALNAJA (IN OGNI SENSO)
Letteralmente, “dolorosa”. Riferito a una situazione, così si dice in russo quando si intende, il livello poco prima di “katastroficheskaja”, ovvero “nella palta fino al collo, ma ancora si respira”.
E così si esprime Legitimnyj:
https://t.me/legitimniy/20401
Vale la pena tradurre integralmente il suo editoriale di oggi:
===
Secondo i dati in nostro possesso, la situazione al fronte per le nostre forze armate è tragica. I russi impongono il loro passo. E tutto appare come segue:
По нашим данным ситуация на фронте для ВСУ печальная. Россияне задают темп. Выглядит это так.
I russi attaccano su diversi fronti, il Comando generale ucraino reagisce e mette in campo riserve, oltre a sbattere al fronte i neo-arruolati per bloccare gli sfondamenti russi e fermarne l’avanzata.
ВС РФ атакует на нескольких участках, Генштаб ВСУ реагирует и снимает резервы, плюс бросает мобилизованных чтобы тушить прорывы и останавливать продвижение русских.
A quel punto, però, i russi partono con attacchi lungo nuove direttrici, e la situazione si ripete, con Bankovaja che corre continuamente da una parte all’altra a colmare le voragini apertesi.
В этот момент россияне начинают атаки в новых направлениях, где ситуация повторяется.
Банковой вечно приходится бегать и затыкать дыры.
Risultato di questo “giochetto”: graduale perdita di territorio, armamenti e uomini.
Результат от этой «игры»: постепенная утрата территорий, техники и живой силы.
Ora è il turno di SUMY, e Zelenskij / Ermak (il suo numero due, ma da molti considerato il reale numero uno) e Syrskij hanno spedito tutti lì, per fermare i russi. Risultato: peggioramento generale della situazione. Se a SUMY, infatti, son riusciti qualcosa a tamponare, è peggiorato tutto il resto: CHARKOV/KUPJANSK, ZAPOROZH’E, KRASNOARMEJSK/KONSTANTINOVKA, VERSO DNEPROPETROVSK e persino VERSO KRASNYJ LIMAN.
Сейчас Зеленский/Ермак и Сырский отправили всех на сумское направление, чтобы остановить продвижение русских. Так как было много негатива в сети. Ситуация там ситуативно выровнялась, но на харьковском/купянском, Запорожском, покровско-константиновском, южно-донецком и лиманском направлениях ухудшилась.
Inoltre, i russi attaccano pure verso la stessa SUMY lungo altre direttrici, mentre le nostre forze armate sono state completamente espulse da TETKINO (oblast’ russa di KURSK) da cui ora potrebbe partire un contrattacco russo.
Плюс к этому русские атакуют на новых участках сумского направления, а ВСУ полностью выходят из теткинского участка(Курской области), где скоро нависнет угроза встречной атаки ВС РФ.
Conclusione del tutto evidente: Le nostre forze armate continueranno a essere sconfitte e noi continueremo a perdere territori.
Вывод очевиден: ВСУ будет нести постепенное поражение, постоянно на увеличение утраты территории.
Quest’anno i nostri al ministero della difesa prevedono che i russi potrebbero guadagnare 100-1500 kmq al mese.
В этом году все наши источники прогнозируют, что россияне могут выйти на рекордные 1000-1.500 квадратных километров в месяц по «захвату» территории Украины.
Con tendenza alla crescita. QUANDO I RUSSI ARRIVERANNO A 2000-2500 KMQ AL MESE, ALLORA LA LINEA DI DIFESA UCRAINA INIZIERA’ IL VERO E PROPRIO COLLASSO: UN REPENTINO COLLASSO.
Когда ВС РФ достигнет цифры 2-2.500 квадратных километров в месяц, тогда оборона Украины скорее всего начнет рушится, что приведёт к резкому обвалу.
Il motivo? Presto detto. Le nostre forze armate non riusciranno a costruire fortificazioni difensive su linee più arretrate per tempo, e i russi dilagheranno oltrepassando e accerchiando completamente le “città-fortezza”.
Причина в том, что ВСУ не будут успевать строить оборонные фортификации, а россияне будут брать украинские города-крепости в окружение.
Staremo a vedere. Per il momento, la tendenza è pessima. La strategia di Bankovaja non è per niente la “vittoria militare”, ma TRASCINARE IL PIU’ A LUNGO POSSIBILE IL CONFLITTO, PER ORDINE DEI “GLOBALISTY”, CHE LO USANO COME CARTA NEL LORO GIOCO GLOBALE.
Наблюдаем. Пока тенденция плохая. У Банковой стратегия заключается не в победе в войне, а в том, чтобы затянуть войну по заказу глобалистов, которые используют эту карту в своей глобальной игре.
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Mi permetto di dissentire sulle conclusioni del buon Legitimnyj. D’altronde, Marx non va più di moda da decenni. Ieri notte abbiamo sviluppato, senza sapere nulla di quanto egli avrebbe scritto stamane, tutto un lavoro su RHEINMETALL. Ma lo stesso discorso vale per l’intero complesso militare industriale del blocco imperialistico NATO, giganti nostrani compresi: a stelle e strisce… a stelle a cerchio su sfondo blu… tricolori… non fa differenza.
Stanno facendo utili da capogiro. Assumono, pardon, come si dice nel linguaggio neutralizzato di oggi, “cercano collaboratori”. A spese nostre, visto che parliamo di soldi pubblici, quelli che vengono riprivatizzati nelle loro tasche.
Parliamo di PIANI DI CRESCITA QUINQUENNALI (2030) come neanche fanno i cinesi, visto che navigano a vista e dicono dopo “previsto, fatto”. A livello di modo di produzione, di legge fondamentale dello stesso avrebbero detto i tanto vituperati economisti sovietici, capitalisti i primi, capitalisti i secondi: e paradossalmente la pianificazione riesce ormai meglio più ai primi che ai secondi, pur se-dicenti socialisti. Cosa cambia?
Cambia che i secondi si dicono socialisti ma hanno accettato tutte le regole del gioco del modo capitalistico di produzione GLOBALIZZATO E GLOBALIZZANTE. Fa niente che poi le interpretino INTERNAMENTE cercando di far valere il ruolo politico-economico di un giocatore, lo Stato, su altri. La legge del valore si applica come a Singapore, a Tokyo, a Nuova Delhi, a Mosca. E a quella sottostanno. Esattamente come nei nostri centrosinistra di mezzo secolo fa e con molti meno strumenti sottomano. Quindi instabilità, tsunami esterni portano quantomeno scossoni interni e a tentativi di STABILIZACIJA quasi come quelli del Regime di Kiev lungo la linea di fronte.
Nel primo caso, invece, FINCHE’ C’E’ GUERRA C’E’ SPERANZA! Benvenuta instabilità! Minaccia russa, terrore iraniano, nordcoreani col fiato sul collo, ISIS alle porte, talebani sul tetto che scotta… vale tutto pur di creare l’Emergenza. Perché alla fine l’equazione è semplice:
Emergenza UGUALE Stato (gestori casse) che paga (non loro, i soldi son pubblici, loro son solo i “gestori”) senza discutere, senza neppure guardare a munizioni quadruplicate di prezzo in un anno.
Caro vecchio “privatizzare i profitti, socializzare le perdite”. ACCETTATO QUESTO PRINCIPIO, SPERIMENTATO AMPIAMENTE CON LE LOBBY FARMACEUTICHE E I PREZZI DEI “VACCINI”, SI POSSONO FARE PIANI QUINQUENNALI FINO AL 2030! MA ANCHE FINO AL 2040! FINCHE’ C’E’ DA MUNGERE!
IL LIMONE UCRAINO E’ ORMAI SPREMUTO? PASSIAMO A MUNGERE ALTRO! 800 MILIARDI. PIU’ PIANO QUINQUENNALE DI COSI’… siamo di fronte a un mostro: capitalisti che HANNO la CERTEZZA di accumulare profitti e crescere industrialmente PROTETTI DA SETTORI CONNIVENTI DEGLI STATI DI RIFERIMENTO che ASSICURANO LORO LE RISORSE NECESSARIE per conseguire tali obbiettivi: SENZA SE E SENZA MA.
Nemmeno nell’URSS a proprietà interamente sociale dei mezzi di produzione e a conduzione pianificata degli stessi si giocava così a carte scoperte. Perché l’URSS costruiva VARIANTI DI PIANO, sia al ribasso che al rialzo, dal momento che lo SPARTITO che disegnava era uno SPARTITO COMPLESSIVO, che riguardava risorse e modi e tempi di sviluppo dell’intera COLLETTIVITA’, ovvero di TUTTI I SETTORI DELL’ECONOMIA E DELLA SOCIETA’.
Qui no. Qui questi bastardi PIANIFICANO I LORO INCASSI FREGANDOSENE DI TUTTO IL RESTO, COPERTI DA UNO STATO che, invece di tutelare gli interessi dell’intera collettività, è CONNIVENTE a tale BLOCCO DI POTERE.
Bello pianificare così! E' come "facile vincere facile". Certo. Viviamo in un mondo dove pianificare, paradossalmente, riesce meglio a Rheinmetall rispetto a Pechino. Ma non rispetto a Mosca dal II dopoguerra fino alla X pjatiletka, o decimo piano quinquennale che dir si voglia, pur in tutti i suoi difetti. E traiamo anche da questo qualche conclusione, che qui però c'entra poco. Torniamo al buon Legitimnyj.
Per questo ritengo che il MOVIMENTO in atto sia quello di "socializzare le perdite" su di noi, visto che come limone siam decisamente più polposo di quello ucraino, ormai ridotto alla buccia: anzi, con pure quella finita in infusione, della serie quando c'è da guadagnare "non si butta via niente". Ma per garantire QUEL TASSO DI CRESCITA servono i nostri, di soldi, e non in un giro contabile ANTICIPA TU CHE POI RECUPERI DA KIEV come accaduto sinora. PAGA E BASTA.
Per questo motivo mi permetto di dissentire sulla sua conclusione. “Globalisty”, “trampisty”, sono due maschere di questa tragedia in un atto solo. Quello che stiamo vivendo. E come cantava il buon Bennato, quando non faceva ancora “solo canzonette”, “Mangiafuoco sta alla cassa”: e non nasconde neppure i suoi "PIANI".
PECHALNAJA. Davvero, per loro e per noi.
Aggiornamenti a seguire.
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09/07 ore 22:30 aggiornamento
VERSO SUMY
I russi tagliano le gambe ai “contrattacchi” ucraini non solo a valle, come già descritto, ma a monte, ovvero nella stessa SUMY dove si raggruppano. Meglio, cercano di raggrupparsi. Oggi è piovuto di tutto, da KAB a gerany, sia su uomini e mezzi che cercavano di formare colonne, sia sui depositi e le caserme:
https://t.me/condottieros/11908
Va quindi in fumo, ancor prima di raggiungere il fronte, molto di quindi di quello che è riuscito a dirottare da altri fronti,
https://t.me/frontbird/23629
anche qui per motivi oscuri a noi, oscuri al buon senso, oscuri a qualsiasi cosa che non sia propaganda su una direttrice familiare ai suoi padroni, così da poter subito annunciare di aver portato a casa un punto (e continuare il giochetto degli “aiuti” e relative mazzette)
I russi in questo caso incassano doppio. Da un lato, alleggeriscono gli altri fronti aumentando sugli stessi la propria superiorità relativa; dall’altro, concentrano truppe nemiche laddove la loro supremazia aerea e l’assenza ormai di un efficace fuoco di controbatteria natofascista consentono di infliggere loro gravi perdite.
FRONTE EST
Commentando la liberazione annunciata oggi di di ZELENAJA DOLINA, un canale russo riproduce su mappa esattamente quanto ci siam detti oggi pomeriggio:
https://t.me/On_War_On_War/17110
la liberazione di ŠANDRIGOLOVO (Шандриголово, cerchio grosso al centro) consentirebbe di tagliare l’arteria principale che porta a KRASNYJ LIMAN (iscritta nel quadrato rosso). Mi permetto di aggiungere che a questo punto anche SVJATOGORSK, poco più a sud-ovest, sarebbe a dir poco “minacciata”. E l’intera area a nord del SEVERSKIJ DONEC tornerebbe alla stessa situazione di fine agosto 2022. A cui mancano due mesi. Staremo a vedere.
È giunta da poco notizia anche di un ulteriore avanzamento russo verso SEVERSK:
https://t.me/frontbird/23635
VERSO KONSTANTINOVKA
Stime calcolano la presenza di truppe natofasciste NELLA SOLA KONSTANTINOVKA, da otto a quindicimila soldati:
https://t.me/epoddubny/24088
Ai russi non manca molto per stringerla d’assedio. In effetti, considerando le ingenti forze ancora presenti nell’area, la tattica di lavorarli ai fianchi indebolendoli e riducendone progressivamente il potenziale bellico è l’unica che qualsiasi buonsenso suggerirebbe. Ed è quello che i russi, senza fughe in avanti, stanno facendo.
FINCHÉ C’È GUERRA C’È SPERANZA
Fa specie leggere cosa ha dichiarato alla REUTERS l’AD di Rheinmetall ARMIN PAPPERGER:
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/rheinmetall-seeks-sales-up-50-bln-eur-by-2030-ceo-tells-german-tv-2025-07-01/
Arrivare al 2030 a un fatturato annuo tra i 40 e i 50 miliardi di euro, con un saggio di profitto di 10 miliardi (“I would like this company to have a turnover of between 40 and 50 billion and a profit of just under 10 billion”).
Fa specie PERCHÉ SOLO UN ANNO FA, IL 25 AGOSTO 2024, le previsioni erano di dieci miliardi in meno: “the company aims to achieve an annual turnover of EUR 40 billion by 2030”
https://defence-industry.eu/rheinmetall-aims-for-eur-40-billion-annual-turnover-by-2030/
Nel 2024 sfiorarono i DIECI MILIARDI (“sales in the 2024 fiscal year: €9.8 billion”)
https://www.rheinmetall.com/en/media/news-watch/news/2025/03/2025-03-12-rheinmetall-financial-figures-fical-year-2024
E nel 2025, grazie a un +40% ATTESO di vendite nel settore militare, l’intenzione del complesso militare industriale tedesco è proprio quella di salire un altro gradino, quindi fare lo stesso nel 2026, altro gradino nel 2027, un altro l’anno dopo, un altro l’anno dopo ancora… e arrivare FRA I QUARANTA E CINQUANTA MILIARDI DI EURO DI FATTURATO.
A inizio 2025 avevano già un PORTAFOGLIO ORDINI DI 55 MILIARDI DI EURO (contro i 38,5 MILIARDI DI COMMESSE DELLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE, + 44%).
“Rheinmetall backlog reaches a new record high of €55.0 billion, an increase of 44% (previous year €38.3 billion”, ibidem).
Non penso ci sia bisogno di aggiungere altro. Va bene tutto: che il problema sia l’azovizzazione dell’Ucraina, ma anche un po’ di zabov e di vov non guastano, nonostante il caldo. Vale tutto, l’aggressione russa, la minaccia russa, il terrore russo. Vale anche il nemico interno, la quinta colonna, la sesta e la settima, il nemico alle porte, il nemico son le porte, il nemico bara sulle dimensioni delle porte (e del pallone). Basta che si vada avanti. A OLTRANZA! E a culo tutto il resto: ospedali, pensioni, scuola, assistenza, cooperazione allo sviluppo (bella quest’ultima battuta…).
Il “giardino del mondo”… si, di cactus e piante carnivore.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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09/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Confermati i contrattacchi natofascisti, che hanno sostanzialmente aumentato la zona bianca degli scontri, in questa cartina aggiornata:
https://divgen.ru/event/2697
Aumentata la zona bianca ma nessun consolidamento di posizioni e ulteriore accelerazione di un potenziale bellico tutt’altro che al completo. Anzi. Con l’aggravante che, con questa manovra, distraendo forze dagli altri fronti, ora anche gli altri fronti sono in sofferenza. Come è possibile vedere qui sotto.
FRONTE EST
VERSO KRASNYJ LIMAN i russi avanzano a ovest di NOVOE (Новое), convergendo verso SUD-OVEST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2698
quindi RIPIANANO LA LINEA DI FRONTE liberando ZELENAJA DOLINA (Зеленая Долина, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2698
Un UNO-DUE, con entrambi i colpi ANDATI A SEGNO, che avvicina i russi CONTEMPORANEAMENTE sia a KRASNYJ LIMAN (Красный Лиман) che a SVJATOGORSK (Святогорск)
Prossima, probabile, fermata: SHANDRIGOLOVO (Шандриголово) poco più a sud, la cui liberazione potrebbe allargare ulteriormente verso ovest l’azione russa.
Confermato anche da divgen l’arrivo dei russi alle porte di SEVERSK (Северск, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2699
Mossa preparatoria di un attacco che, riprendendo quel che ci dicevamo già tre anni fa (con due anni di sospensione perché la linea di fronte nel frattempo si era spostata a est) DEVE QUANTOMENO SVOLGERSI DA EST E DA NORD, per liquidare le posizioni natofasciste a ovest, fortificate e in alto rispetto agli attaccanti provenienti da est.
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi ENTRANO A MIRNOE (Мирное), che presto tornerà a chiamarsi KARL MARKS.
https://divgen.ru/event/2700
Riappianando così la sacca formatasi in chiusura della stessa Mirnoe.
FRONTE SUD
Dopo la liberazione di KAMENSKOE i russi procedono VERSO NORD (cartina qui)
https://t.me/frontbird/23619
facendo sloggiare, isolato dopo isolato, i natofascisti abbarbicati nel villaggio di dacie e capanni a nord. Di questo passo, fra non molto arriveranno alla seconda linea di difesa a nord di cui parlavamo ieri.
"MALARAZZA": A ODESSA E KIEV SIAMO GIA’ ALLA SECONDA STROFA
Mi riferisco non al sonetto settecentesco
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=5714#agg261549
pubblicato nel 1857, ma alla riduzione canora del Mimmo nazionale, Domenico da Polignano (a mare).
E ammetto la mia completa, ignoranza dell’accaduto, ovvero che vi fu una DISPUTA LEGALE PER PLAGIO dove Dario Fo citò Modugno, perdendo perché se la matrice è popolare è popolare per tutti (qui tutto, diatriba, testo originale raccolto dal conte (asciugandosi la fronte) testo rifatto da Modugno, registrazioni… tutto):
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=5714
Io come cantava il buon Guccini, “ingenuo” a causa del “mio provincialismo”, certe cose le ho "scoperte" solo ieri, leggendo tutto quanto ci fu dietro a questo pezzo e restando, letteralmente, a bocca aperta, per tutti i casini che vennero fuori.
A me, la prima volta che la sentii, che non esisteva neanche internet, era piaciuta tantissimo e per quello che era, senza retroscena senza niente, così: un piccolo grande capolavoro di rabbia popolare di fronte alle ingiustizie di sempre, di rassegnazione ma anche di invettiva contro la stessa, che invertiva sul finale quel servile "porgi l'altra guancia", subisci perché il tuo premio sarà "altrove", "in cielo".
La stessa accusa che Malcom X muoveva a secoli di schiavitù ideologica da parte dei cosiddetti "missionari" cristiani. E così è stato, in effetti, e per secoli, prima che cristianesimo e liberazione tornassero a parlarsi.
Fatta poi dal buon Modugno, quella versione letteralmente spaccava: quel pathos, quelle note lunghe che diventavano grida, quegli accenti, quella chitarra scarna, quei due accordi cadenzati in modo ossessivo, incalzante, ad accompagnare questo botta e risposta fra “Nu servu e nu Cristu” (così si intitolava all’inizio), sia pur “italianizzato” (anche la versione di Roy Paci e Aretuska è più fedele all’originale, dove “chi vuole” diventa “cu voli”, eccetera).
Ebbene, se ieri eravamo ancora alla prima strofa della versione di Modugno:
“Distruggila Gesù sta malarazza! / Distruggila Gesù fallu pi mmia!”
Con gli ucraini che mandavano i messaggini ai russi “facendo le dediche” come nelle prime radio libere… in poco più di 24 ore siamo già passati alla seconda strofa, a quel Cristo che dalla croce rimprovera il servo: ““Forsi si so spizzati li to vrazza? / Cu voli la giustizia si la fazza!”
(per inciso… si può colpevolizzare uno per aver reso noto a decine di milioni di italiani un capolavoro che altrimenti sarebbe restato sconosciuto al 99,9% di chi oggi lo conosce?)
E oggi, qualcuno ha pubblicato i NOMI E COGNOMI di tutti i Te-Tse-Ka di ODESSA
https://t.me/zvodki_c_fronta/31871
e non hackerando, ma pigliando un cartaceo e fotografandolo. Roba autoctona quindi, non operata a migliaia di chilometri di distanza da Mosca e dintorni. E ieri il primo vicecomandante dei Te-Tse-Ka di KIEV ci ha salutato:
https://t.me/voenkorKotenok/65747
Ucciso da sconosciuti che, evidentemente, han deciso che non era il caso di aspettare i “gerany” russi.
Nel 2022 questa cosa sarebbe stata non impossibile, ma impensabile. Negli ultimi due anni, dall’inizio della MOBILIZACIJA è stata pensata, e sempre di più, da sempre più cittadini ucraini, ma ancora ritenuta impossibile. Ora non più. Moti disordinati, non organizzati. Non ci sono GAP, non ci sono formazioni partigiane sui monti. Ma ORMAI i Te-Tse-Ka, i cui crimini e abusi denunciamo da anni, son riusciti a METTERE SEMPRE PIU’ IN DISCUSSIONE il CONCETTO EGEMONE DI “PATRIOTTISMO” IN UCRAINA: non più quello di una propaganda di regime che in TV ha indici di ascolto miserrimi, ma di un popolo che – per la propria stessa sopravvivenza – si arroga il diritto di decidere autonomamente cosa sia “patriottico” e cosa no.
Meccanismi inaspettati, inspiegabili? Per niente. A parte ovviamente qualcuno lo “scoprirà” tra qualche mese, o anche più tardi, uscendo collo “scùp da premio pulizzer”. Buon per lui… Noi, “Tu ti lamenti ma che ti lamenti…” lo sentiamo già adesso. Non ancora forte, certo; ma, sicuramente, più forte di pochi mesi fa soltanto. Quello si.
Aggiornamenti a seguire.
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09/07 ore 08:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Mentre il macellaio SYRSKIJ riferisce ai superiori che le truppe ucraine “controllano ancora parte delle oblast’ di KURSK e BELGOROD”
https://t.me/warriorofnorth/9970
attirandosi il pubblico ludibrio sulla rete, oltre che ulteriori conferme, sempre sui canali telegram ucraini, anche sul suo sospetto uso di “narkotiki”, la situazione è ben diversa.
La carta prudente di RYBAR mostra come anche DALLE (non nelle, dalle) oblast’ di Belgorod i russi avanzano e guadagnano posizioni nell’oblast’ di SUMY: Bessalovka e non solo
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/07/08/20250708193206-a68db776.jpg
con altri 400 metri guadagnati in un giorno
https://t.me/warriorofnorth/9987
che non vale nulla come cifra, di per sé, ma per il fatto che CIO’ AVVIENE IN PIENO TENTATIVO DI CONTRATTACCO NATOFASCISTA, CON L’INSERTO DI KONTRATNIKI POLACCHI E LATINOAMERICANI, così come riscontrato dalle intercettazioni radio e dagli interrogatori dei prigionieri (ibidem). Nella fattispecie,
“In un giorno il nemico ha intrapreso 10 contrattacchi, tutti senza successo: a Kondratovka, Alekseevka, Sadki (due tentativi nello stesso punto), Jablonovka e Junakovka (tre tentativi).
За сутки враг предпринял десять безуспешных контратак: в районах Кондратовки, Алексеевки, две в районе села Садки, по три около Яблоновки и в Юнаковке.
Oltre cinquanta unità impiegate in tutto in questi 10 contrattacchi, fra cui: oltre 20 uccisi, 24 feriti abbandonati sulla linea di fronte e la rimanenza scappata.”
Всего в десяти контратаках противник задействовал свыше 50 человек, из которых более 20 уничтожены, 24 остались ранеными лежать на линии боевого соприкосновения, единицы смогли бежать.
Questa l’entità e il prezzo delle vittorie mediatiche del comando natofascista.
“DLJA TCK”
Sui “gerany” RUSSI che puntualmente demoliscono le caserme dei Te-Tse-Ka scrivono, IN UCRAINO, “Per i TCK: la cittadinanza riconoscente” (immagini e articolo del canale ucraino Pruf qui)
https://t.me/proof24_ua/20266
Di questo passo, a essere demolito, dalla “cittadinanza riconoscente”, tra non molto sarà qualcos’altro. Di molto più importante.
Aggiornamenti a seguire.
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08/07 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD
COMPLETATA LA LIBERAZIONE DI KAMENSKOE (Каменское, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2696
i russi proseguono lungo queste direttrici d’attacco:
https://t.me/voenkorKotenok/65736
e, come mostra quest’altra carta, martellano l’intera prima linea e le immediate retrovie natofasciste:
https://rybar.ru/piwigo/upload/2025/07/08/20250708185451-371fed53.jpg
La prossima linea difensiva natofascista (in giallo in questa cartina)
https://t.me/opor_2014/17390
è poco più a nord, a tre chilometri per l’esattezza: una doppia, in alcuni casi linea fortificata. Dietro, però, non molto. E per tenere tale linea occorrono uomini e mezzi. Se i russi affondassero qui il colpo, potrebbero chiudere ORECHOV da nord-est, in una delle sue principali arterie di comunicazione. E non fermarsi lì, a questo punto. Vedremo gli sviluppi. Zaporož’e, per gli amanti delle distanze, è ora a quaranta chilometri.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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08/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
Qui si sta chiudendo progressivamente la sacca sotto il lago di KLEBAN-BYK, sia da est, che da ovest, come ammette il buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/8820
I natofascisti cercano in ogni modo di tenere questo fazzoletto di terra, ultimo argine a sud all’avanzata russa verso KONSTANTINOVKA. Il tempo e la progressiva riduzione del potenziale bellico che, inesorabilmente, procede inesorabilmente col passare del primo, giocano a loro sfavore.
FRONTE EST
I RUSSI PUNTANO VERSO MOSKOVKA (Московка) SUBITO A NORD-OVEST DI KUPJANSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2695
Dovesse riuscire il colpaccio KUPJANSK si troverebbe per tre quarti accerchiata.
VERSO SUMY
I RUSSI LIBERANO L’AREA INTORNO BESSALOVKA (Бессаловка) e proseguono verso sud.
https://t.me/condottieros/11876
“ROMPETE LE RIGHE”: UN COMANDO SEMPRE MENO MONOPOLIO DEL POTERE E SEMPRE PIU' ARMA POPOLARE
NON E’ LA “LIBERTA’” CHE PIACE ALL’U-CCIDENTE CHE VA A BUDAPEST: MA ORMAI, DI COSA PENSA L'U-CCIDENTE, A UNA FETTA SEMPRE MAGGIORE DI POPOLO UCRAINO NON IMPORTA UN FICO SECCO.
Il popolo ucraino manda le coordinate delle caserme Te-Tse-Ka ai russi e, presa per il sedere per presa per il sedere, il canale ucraino Rezident chiede oggi
https://t.me/rezident_ua/26576
al capo delle sue forze armate di terra se PER CASO abbia mai visto code per arruolarsi alle caserme, PRIMA di questi attacchi russi!
Anzi, oltre a lamentare e denunciare la loro quotidiana violenza criminale nel rastrellare e sbattere al fronte, denunciano anche il fatto che I PRIGIONIERI RIENTRATI NEI RECENTI SCAMBI SON STATI SBATTUTI DAI TE-TSE-KA NUOVAMENTE AL FRONTE!
https://t.me/warriorofnorth/9967
Della serie, ti sei salvato per miracolo la prima volta, voleva dire che dovevi immolarti “fino all’ultimo ucraino” una seconda.
Oggi i ragazzi che possono scappano. Dai Te-Tse-Ka, senza finire le superiori. Gli altri, SENZA PIU’ ALCUN TIMORE, SI RIFIUTANO DI PARLARE UCRAINO A SCUOLA:
https://t.me/RVvoenkor/95364
Questo è quanto lamentano le autorità scolastiche ucraine. Chiedendo ai prof di non rispondere loro se chiedono qualcosa o gli si rivolgono comunque in russo. Senza capire (o facendo finta di non capire) che, i professori e i maestri stessi, sono i PRIMI ad aggirare i divieti del regime.
Siamo al “rompete le righe”? Presto per dirlo. Quel che è certo, è che si stanno innescando processi autodistruttivi all’interno di un regime, della sua struttura socioeconomica che, per quanto i media u-ccidentali e locali cercan di tenere nascosti,
- non solo mettono COMPLETAMENTE in discussione l’apparato ideologico da essi propugnato e propagandato a megafoni spiegati da tre anni e mezzo a questa parte,
- ma lo IGNORANO bellamente seguendo, in maniera del tutto anarchica e disorganizzata, binari e schemi ideologici alternativi e oppositivi, del tutto estemporanei.
Non c’è stavolta la CIA, tramite US AID o altre NGO operanti “in loco”, a coordinare la “rivoluzione arancione”. Anzi, sono proprio questi signori a finire sul banco degli accusati, o a essere bellamente ignorati.
Si sente anche la mancanza di Lenin, dall'altro punto di vista. Manca il partito e l'organizzazione dello stesso. Son morti tutti o quasi e quei pochi con un minimo di esperienza di lotta sono a marcire in galera (se ne è accorto anche Report due settimane fa... a distanza di tre anni).
Il popolo, però, non aspetta Godot. Il "popolo"... termine che nasconde multiformi collettività a volte concordi, a volte discordi, spesso procedenti in ordine sparso e mutevole, nasconde sempre meno i propri malumori (vettore sempre più unitario di tale nebulosa). Non potendo tuttavia ancora esplicitarsi in forme di lotta organizzata, e non è detto neppure che lo possa mai fare, stanti le condizioni attuali anche in futuro, rovescia la struttura di potere come sempre accaduto da secoli a queste latitudini. Anzitutto, dissacrandola.
In questo senso, pertanto, siamo a un inizio di “rompete le righe”, limitato in questa fase al punto di vista ideologico, ovvero di risposta ideologica al pensiero dominante del regime.
Lo si fa opponendo non bombe e fucili, che non hanno, non barricate che sarebbero spazzate via dai cani da guardia del regime, ma diffondendo un clima da “ultimo giorno di scuola”, una specie di “carnem levare” CONFINATO, per il momento all’immateriale, NON A PIAZZE FISICHE MA A SPAZI IMMATERIALI, dove però tutto, progressivamente, vale: dal non parlare ucraino davanti a un prof, o non parlare ucraino ai propri alunni, al pubblicare le coordinate e la mappa delle caserme, con preghiera di distruzione il prima possibile. DISSACRARE L’AUTORITA’. Azzerarne l’autorevolezza. Svuotarla di ogni principio legittimante. Legarne il ruolo all’unica cosa che le resta: il monopolio dell’esercizio della forza. A quel punto, ancora per poco.
Quanto manca da tale manifestazione “ideale”, d’intenti, a Bachtin e al suo Carnevale? E quanto questo carnevale fisico potrà mai sopravvivere ai giorni contati che precedono la repressione e il ripristino dell'ordine, diventando ALTRO?
Se lo sapessimo, potremmo determinare con certezza anche altri “conti alla rovescia”: a partire, forse da quello più importante di tutti, ovvero la fine di questo conflitto. Tuttavia, si tratta di segnali assolutamente da non sottovalutare. Anche perché IL REGIME APPARE OGGI DEL TUTTO IMPOTENTE AD ARGINARLI, CONTENERLI, LIMITARLI. E torniamo al movimento con cui abbiam chiuso il paragrafo precedente. Sempre più interessante e ricco di sorprese, questo 2025. Come quando a calcio saltano tutti gli schemi, e può accadere di tutto.
Aggiornamenti a seguire.
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08/07 ore 08:30 aggiornamento
FATTORE TE-TSE-KA
Tutti guardano, tranne ovviamente le anime belle dell’U-ccidente che si accorgeranno del fenomeno tra tre anni con l’ennesimo “scoop”, con reazioni estremamente contrastanti al BOMBARDAMENTO MIRATO, da parte russa, DELLE CASERME DEI TE-TSE-KA e, SOPRATTUTTO, ALLA REAZIONE VIRALE CHE STA CAUSANDO NELLA SOCIETA’ CIVILE UCRAINA.
Telegram è sempre stato, in questi tre anni e mezzo, un veicolo di informazioni riservate attraverso i cosiddetti “CANALI BOT”. Canali anch’essi riservati che, sfruttando anonimato e irrintracciabilità indirizzi IP tramite VPN e altri più sofisticati accrocchi, han consentito finora di dare le dritte ai russi su cosa come dove colpire.
Qui però stiamo parlando d’altro. COMUNI CITTADINI IN MODALITA’ assolutamente TRASPARENTI
- non solo “commissionano” ai russi le caserme da colpire (indirizzo, coordinate GPS, eccetera)
- ma PUBBLICIZZANO tali “commissioni” con schermate che fanno il giro della rete
https://t.me/NSDVKhersone/35739
PROVOCANDO PROCESSI EMULATORI, EVIDENTEMENTE VOLUTI.
Qui un’altra caserma Te-Tse-Ka a KREMENCHUK fatta saltare:
https://t.me/russkiypatriot0/22691
I militari, come al solito, colgono della “quistione” quello che “son addestrati per pensare”: ovvero,
- i civili avran paura a entrarci per timore di esser bombardati (invece prima ci entravano tutti i giorni, anzi, più volte al giorno, con la scusa di scroccare un caffè ai militari)
- i russi le stan facendo saltare per bruciare gli archivi cartacei dei civili in età da militare. Certo… le leve in Ucraina vanno ancora coi tondi a olio e polverosi faldoni con dentro altrettante polverose cartelle… non li hanno ancora inventati i registri elettronici, i server, no… le patenti, invece, quelle degli autisti che fotocopio tutti i giorni prima di mollare loro la merce, quelle sono col POS… ma fa niente.
Queste le “preoccupazioni” principali del Comandante delle Forze di terra ucraine VITALIJ SARANCEV.
et
https://t.me/russkiypatriot0/22690
che annuncia infatti che i Te-Tse-Ka di stanza in ufficio andranno anche loro in “smart-uòrching”:
https://t.me/rezident_ua/26570
Si, e apriranno le porte di casa a quelli delle camionette per tenere i reclusi “graditi ospiti a pranzo e cena” in attesa di finire i controlli e dar loro una destinazione al fronte… questo, mentre i figli chiederanno linea per guardare i filmati sui loro pezzi di plastica luminosi.
Chi invece ha già capito a cosa può portare tutto questo, non da oggi, e rinnova il proprio grido di allarme, è il canale ucraino LEGITIMNYJ.
https://t.me/legitimniy/20388
Oggi le caserme dei Te-Tse-Ka… domani Ministero della difesa: un domani che, mantenendo questo ritmo e questa tendenza, non è poi così lontano.
E stesse grida di giubilo o, quantomeno, simpatia, da parte del popolo. In chimica si chiamano "catalizzatori", e non solo in chimica.
Aggiornamenti a seguire.
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07/07 ore 21:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Giornata che si chiude con diversi avanzamenti (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2694
1. I russi avanzano verso ovest dopo aver ripianato e ripulito l’area fra TOLSTOJ e PODDUBNOE, lungo la strada che conduce a ISKRA (Искра). Al momento, a meno di cinque chilometri dalla prima linea russa.
2. Sotto PODDUBNOE, i russi entrano a MIRNOE (Мирное) da nord
3. Movimento analogo, sempre verso Mirnoe, da SUD-EST.
Prosegue il conto alla rovescia per la liberazione dell’aerea a ovest di DONECK.
VERSO KRASNOARMEJSK
L’azione già annunciata oggi da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2693
prosegue e i russi avrebbero ricacciato i natofascisti indietro da NIKOLAEVKA (Николаевка)
https://t.me/beard_tim/25942
Attenzione: come si vede dalla cartina oltre a guadagnare un avamposto importante, si porta a chiusura l’ennesima sacca a est.
ALTRE DUE CASERME TE-TSE-KA COLPITE OGGI
Oggi è stato il turno di CHARKOV e ZAPOROŽ’E, come confermano fonti ufficiali del regime:
https://24tv.ua/ru/udary-po-tck-v-harkove-i-zaporozhe-sredi-ranenyh-voennye_n2864391
Come si vede anche da questo filmato
https://t.me/Tatarinov_Rus/55684
i russi non toccano gli edifici a fianco e concentrano gli attacchi con drone esattamente sullo stabile prescelto.
E GLI UCRAINI, SULL’ONDA DELL’ENTUSIASMO,
https://t.me/boris_rozhin/171646
SCRIVONO ORMAI DIRETTAMENTE LE LETTERINE AI “MOSKALY” (ESEMPIO QUI):
https://t.me/boris_rozhin/171655
Danno le coordinate della caserma, la schermata della mappa e scrivono: “Sapete cosa dovete fare”. Non aspettano le anime belle dell’U-ccidente.
“SMETTO QUANDO VOGLIO” IN SALSA CINESE
- Tu sei laureato!
- Sono laureato, ma guardi è un errore di gioventù del quale sono profondamente consapevole. Ho inoltrato una richiesta per rinunciare al mio titolo accademico, significa che, tempo due settimane, ci ho praticamente la quinta elementare.
(dalla scena del colloquio di lavoro per la posizione di sfasciacarrozze)
Si chiama Ding Yuanzhao (丁远昭), classe 1985 e possiede questo curriculum:
https://www.linkedin.com/in/yuanzhao-ding-4186bba0/details/
Che per chi come me non ha un account è riassunto in questo articolo:
https://mothership.sg/2025/07/chinese-man-phd-food-delivery-rider-singapore/
e questo
https://www.hk01.com/大國小事/60251557/擁北大清華及牛津學位卻當外賣騎手-學霸勉考生-工作都差不太多
2004 Passa l’esame più difficile dai tempi di quelli del mandarinato confuciano, ovvero il GAOKAO (高考) ed entra alla BEIDA TSINGHUA (北大清華) di PECHINO
2008 Si laurea in ingegneria chimica e ingegneria biologica industriale.
Sempre alla BEIDA consegue il PRIMO DOTTORATO (in ingegneria dell’energia e delle risorse 源與資源工程碩士學位)
2017 SECONDO DOTTORATO, in microbiologia ambientale, alla NTU (Nanyang Technological University) di SINGAPORE che, se non è come la BEIDA, è pure meglio.
2020 University of Oxford, TERZO DOTTORATO IN BIODIVERSITÀ (生物多樣性碩士學位)
RICERCATORE ALLA NTU DAL 2017 AL 2018 E DAL 2020 AL 2021
ULTIMO IMPIEGO ACCADEMICO: RICERCATORE ALLA National University of Singapore (NUS)
2024 SCADE IL CONTRATTO, NON RINNOVATO, NON TROVA ALTRO LAVORO E PER VIVERE CONSEGNA PASTI A DOMICILIO IN BICICLETTA
https://www.scmp.com/news/people-culture/trending-china/article/3316503/china-delivery-rider-graduated-top-schools-oxford-inspires-others-stay-positive
Lavora sette giorni su sette (一周干七天) undici, dodici ore al giorno (一天得干11-12个小时) e mantiene un record di ventuno consegne giornaliere:
https://mp.weixin.qq.com/s/I4uDuKJ7JVxXOGraTCBjTw
Torna quindi nella madrepatria… dove per vivere consegna sempre pasti a domicilio. Alla domanda “perché non dai ripetizioni?”, risponde di non avere abbastanza spigliatezza per mettersi da solo a cercare studenti.
Divenuto un caso sia nella RPC, che a HONG KONG, che a SINGAPORE, si dichiara soddisfatto del proprio lavoro:
像送外賣這樣的工作,服務社會、養活自己、付出汗水、獲得回報,是個不錯的選擇。
“Mi pare che consegnare cibo a domicilio, come lavoro, sia un’ottima scelta per servire la società, mantenersi, fare ginnastica, ricevere un riscontro (dalla società).”
Così “incoraggia” gli studenti che, appena finite le superiori, tentano il GAOKAO per entrare alla BEIDA o alla FUDAN con lo stesso spirito di chi sta facendo, alle nostre latitudini, quelle dell’U-ccidente “acculturato”, un provino per un reality musicale televisivo:
“Alla fine non importa se passate o meno il GAOKAO: se non lo passate non siate assolutamente pessimisti, mentre se lo passate non farà molta differenza sul vostro lavoro del futuro”.
高考成績好壞並非決定一切,考得不好不必悲觀,考得好也不代表未來工作差異很大。
Un abbraccio forte a Yuanzhao da parte di uno che passa solo otto ore al giorno (grazie a Dio son passati i tempi che ne facevo dieci) dietro container, dogane, camion e pallet aerei, facendo un lavoro privilegiato rispetto al suo e con un solo dottorato di ricerca anziché tre e nelle più importanti università del mondo. E un grosso in bocca al lupo!
Due considerazioni a margine. NEL NORD DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE
1. Forte è ancora la convinzione che “se studi, trovi un buon lavoro”. L’idea vigente nel “vecchio” modo di produzione maoistico derivato da quello sovietico (nel sud costiero l’imprenditoria privata ha resuscitato il capitalismo non appena Deng ha aperto le gabbie), fatta salva la parentesi della “cosiddetta” Rivoluzione Culturale.
2. A questo tragico, disgraziato, periodo, appartiene la più violenta ondata antintellettualistica della storia recente cinese – e mondiale. Con i laureati, i dottori, i professori, tutto il personale accademico, mandati nelle campagne a “rieducarsi” attraverso il lavoro manuale. Ding nasce DIECI anni dopo quegli anni, ma una certa impronta circa la SVALUTABILITÀ di trentacinque anni della propria vita investiti praticamente nel nulla, è evidentemente restata (e senza la lotta di classe!).
3. Aggiungiamo a questo un RETAGGIO CONFUCIANO che ormai, dopo la grattata maoista, è quotidianamente spennellato, mano dopo mano, sul popolo cinese, fino a riformare quella bellissima lacca che orna i loro mobili. “Servire la società”, “Riceverne riscontro”… siamo in quel mondo lì.
A parte questo, RESTA LA SCONFITTA EVIDENTE DI UN MODO DI PRODUZIONE CHE, ESATTAMENTE COME IL NOSTRO, PROPRIO PERCHÉ ENTRAMBI CAPITALISTICI, INVESTE RISORSE PER TRENTADUE ANNI DELLA VITA DI UN SUO CITTADINO, GIUNTO AI MASSIMI LIVELLI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE, SPECIALIZZAZIONE DEL SUO PAESE, PIÙ ALTRI DIECI QUASI DI ECCELLENZA ESTERA… per fagli consegnare ventuno pasti al giorno.
Quando continueranno a dirvi che in Cina c’è il socialismo… fategli vedere “Smetto quando voglio”. Anche solo il primo film. Ma è ambientato in Italia… esatto… certe cose succedono solo in Italia… e solo nei film.
Aggiornamenti a seguire domani.
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07/07 ore 13:30 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI ENTRANO A NOVOEKONOMIČESKOE (Новоэкономическое) E NIKOLAEVKA (Николаевка), A EST DEL BLOCCO KRASNOARMEJSK-DIMITROV (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2693
Dato confermato anche qui:
https://t.me/beard_tim/25936
Ora il cerchio si stringe da est, ieri si stringeva da nord, la situazione per i natofascisti peggiora sempre più.
Poco più a sud-ovest, i natofascisti tentano un contrattacco a REDKODUB (cartina qui, l’area in azzurro)
https://t.me/voenkorKotenok/65706
raggiungendola e riuscendosi parzialmente a insediare. Quanto ci resteranno, è un altro discorso visto che i russi li stanno bersagliando da stamattina. Staremo a vedere.
PREVEDIBILE, MA NON PER QUESTO MENO CRIMINALE
Mi riferisco allo SPOSTAMENTO DELLA CASERMA DEI TE-TSE-KA DI VINNICA DAL LUOGO ATTUALE ALL’OSPEDALE CITTADINO, OLTRE CHE A UNA SEDE AMMINISTRATIVA DEL COMUNE:
https://t.me/beard_tim/25935
et
https://t.me/ZeRada1/25918
Esiste una convenzione, detta anche di Ginevra, che proibisce ESPRESSAMENTE mosse come queste. Ma le anime belle dell’U-ccidente, tutte accorse in massa alle manifestazioni arcobaleno a Budapest, qui che si veste nero, e del nero più pesto, fanno orecchi da mercante e le tre scimmiette contemporaneamente. Come a Gaza, come a Fordo, come ovunque gli faccia comodo farlo.
Evidentemente però la cittadinanza locale, non le anime belle di cui sopra, si è incazzata. E non poco, al punto che SEMPRE IL SITO UFFICIALE DEI TE-TSE-KA HA FATTO PARZIALMENTE MARCIA INDIETRO, DICENDO “SI CI SIAM SPOSTATI, MA NON SIAMO LÌ… QUELLA COMUNICAZIONE PUBBLICATA TRE ORE PRIMA SEMPRE SUL SITO UFFICIALE È “FRUTTO DI UNA INTERFERENZA ESTERNA” (Інформація, викладена в ньому, була відредагована внаслідок стороннього втручання):
https://t.me/ZeRada1/25921
Ci han provato e gli è andata male. E solo perché dal basso non glielo han lasciato fare. Anche questi son segnali.
Aggiornamenti a seguire.
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07/07 ore 09:30 aggiornamento
VERSO SUMY
IL TENTATIVO DI CONTRATTACCO NATOFASCISTA SI È ESAURITO NEI GUADAGNI TERRITORIALI RUSSI ANNUNCIATI STAMANE:
- FRA JABLONOVKA E NOVONIKOLAEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2690
- CON LA LIBERAZIONE DI BESSALOVKA, PRIMO PAESE DELL’OBLAST’ DI SUMY SOTTO TETKINO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2691
Era da qui che le forze natofasciste raggruppavano i loro uomini e mezzi per gli assalti a TETKINO. Da oggi non più. Potrebbe non essere l’unico paese frontaliero in questa parte di terra di SUMY a tornare russo:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55663
Staremo a vedere.
OHIBÒ… I TEDESCHI PARLAN DEL BATTAGLIONE AZOV! E COME NE PARLANO!
Dopo oltre tre anni di SVO, dopo oltre dieci anni di presenza costante, inoculazione e infettamento della società civile ucraina… i tedeschi scoprono il Battaglione Azov. Ne parla due giorni fa la testata JUNGE WELT:
https://www.jungewelt.de/artikel/503361.ukraine-totale-militarisierung.html
Il contenuto è di per sé noto, e si svolge per la maggior parte svolgendo una presentazione abbastanza accurata del fenomeno, introducendo alla sua “ideologia” neonazista in salsa banderista, parlando di come non solo sia penetrato in tutti i gangli della società civile ucraina, a partire dall’editoria, dalla “cultura”, nei “campi estivi”, per sfociare nel più bieco MERCHANDISING, laddove quel marchio criminale compare un po’ dappertutto, su praticamente qualsiasi merce, cercando la consacrazione a fenomeno di costume. Noi ne parlavamo nel 2022 in “libro e moschetto”, di questa “Totale Militarisierung”, di questa “militarizzazione totale”, facendo riferimento non solo a fonti pubbliche, ma anche a testi scolastici. Quando qui sfilavano ai cortei del XXV Aprile. Evidentemente, per certi argomenti, i media u-ccidentali hanno tempi di “ruminatio” decisamente più lunghi… telecomandati, verrebbe da dire. Come questa “scoperta” del battaglione Azov.
E infatti io prendo questa carta stampata per quello che è: una AMMISSIONE COLPEVOLMENTE TARDIVA (di oltre tre anni!) su FATTI che erano alla portata di tutti.
“E ma i neonazisti ce li avete anche voi”, si diceva già allora ai russi. “Si, ma da noi non governano”, era la risposta. “Bah, buu, non è vero, non governano neanche in Ucraina, c’è Zelenskij, con la sua magliettina, con le sue pupille dilatate e bocca impastata (pardon, non si dice…), insomma… non è vero e voi siete dei puzzoni rossobruni”.
EBBENE, QUESTO ARTICOLO DEL JUNGE WELT DESCRIVE TUTTO QUANTO SOPRA ACCENNATO CON TONI DI DENUNCIA TOTALITARISTICA! Ovvero, saran mica loro i padroni!!!
Negli ultimi due paragrafi, quelli che nella prima parte son solo “toni” divengono PRECISE ACCUSE. ANZITUTTO, A ZELENSKIJ, DI SOSTENERE L’AZOVIZZAZIONE DELL’UCRAINA (die Asowisierung der Ukraine)!
Il fatto che il presidente VLADIMIR ZELENSKIJ SOSTENGA L’AZOVIZZAZIONE DELL’UCRAINA (die Asowisierung der Ukraine), è dimostrato dalla nomina di Aleksandr Alforov, già ufficiale della 3° Brigata assaltatori Azov, ammiratore di Adolf Hitler ed esperto di “derussificazione”, a Presidente dell'Istituto ucraino per la memoria nazionale: un fenomenale trionfo per il movimento neonazista, che così dovrebbe aver legittimato quasi del tutto la propria “narrazione della Storia” (sic, Geschichtsnarrative).
Dass Präsident Wolodimir Selenskij die Asowisierung der Ukraine unterstützt, zeigt allein schon die Ernennung von Olexander Alforow, Exoffizier der 3. Sturmbrigade, Bewunderer von Adolf Hitler und Experte für »Entrussifizierung«, zum Präsidenten des Ukrainischen Instituts für Nationale Erinnerung – ein phänomenaler Triumph für die Neonazibewegung, die damit nahezu vollständige Hoheit über die Geschichtsnarrative erlangt haben dürfte.
Ciò potrebbe comportare anche la RIABILITAZIONE UFFICIALE (offizielle Rehabilitierung) dei collaborazionisti della Germania nazista nell’Olocausto e nella Guerra di sterminio (Vernichtungskrieg, non è un termine che incontriamo nei nostri libri di scuola… nevvero?) dell’URSS, come la Divisione SS GALIZIA (informare la Junge Welt… per il prossimo articolo certo, che SONO GIÀ RIABILITATI, HANNO STRADE A LORO INTITOLATE, FANNO I LORO FOLKLORISTICI RADUNI COI REDUCI, I LORO SABATI FASCISTI, I LORO CAMPI SCUOLA, NEI PRESSI DEI LORO MONUMENTI NELLA RIDENTE REGIONE DI LEOPOLI, NdT), che fino ad oggi è glorificata dai capi di Azov “senza se e senza ma” (kompromisslos) come “coloro” che “imbracciarono le armi per un’Ucraina ucraina” (für eine ukrainische Ukraine zu den Waffen griffen).
Das könnte auch die offizielle Rehabilitierung der Kollaborateure Nazideutschlands beim Holocaust und Vernichtungskrieg gegen die Sowjetunion bedeuten, etwa der SS-Division »Galizien«, die bis heute von der »Asow«-Führung »kompromisslos« als »diejenigen« glorifiziert wird, die »für eine ukrainische Ukraine zu den Waffen griffen«.
“Für eine ukrainische Ukraine”, oggi, SS GALIZIA: ma di cosa stiamo parlando!!! BASTA CON QUESTE FOGLIE DI FICO! BASTA! È da almeno trent’anni che è in corso, con enormi resistenze e una guerra civile, una “derussifikacija” in terra d’Ucraina e non solo, ovvero la pulizia etnica e un progetto di INGEGNERIA SOCIALE del tutto artefatto e calato dall’alto, meglio, DA FUORI, con tutta la paccottiglia di USAID come “LIBERO PENSIERO” fino al 2014, poi giù pesanti con la AZOVIZZAZIONE dell’UCRAINA dal 2014 a oggi. Più il tentativo di “SOLUZIONE AZERA” della guerra civile nel 2022 culminato con la SVO!
E ora, le anime belle si accorgono delle “Geschichtsnarrative” natofasciste... in QUESTO TENTATIVO IN EXTREMIS DI SEPARARE QUESTI DUE TERMINI, NATO-FASCISTA, ADDOSSANDO AI SECONDI TUTTE LE COLPE E RITROVANDO LA VERGINITÀ PERDUTA PER IL PRIMO TERMINE!!! E NO!!! TROPPO COMODO!!!
Ma andiamo avanti con la conclusione, che manca poco. Le nostre anime belle teutoniche proseguono nella descrizione di una SOCIETÀ UCRAINA COMPLETAMENTE “AZOVIZZATA”.
NON CI SONO PRATICAMENTE STANZE “AZOV-FREE” (sic, “Asow-freien”) nella società ucraina.
Es gibt praktisch keine »Asow«-freien Räume mehr in der ukrainischen Gesellschaft.
Verrebbe da dire: i canali telegram ucraini che si riempiono di inni alle caserme dei Te-Tse-Ka li inventano i russi. Le macchine degli Azov che saltano nelle città ucraine sono opera di russi. I canali ucraini di cui riporto da anni notizie e commenti sono in realtà russi. PER LA JUNGE WELT.
Queste estremizzazioni, naturalmente, sono funzionali al rafforzamento del discorso ipocrita sopra accennato. Artifizio retorico tra i più usati e abusati dalla pubblicistica u-ccidentale. Ma va bene così...
L’ultimo paragrafo (FINALE COL BOTTO) accenna a deliranti progetti di trasformazione urbanistica di KIEV secondo un “marziale design AZOV” (im martialischen »Asow«-Design), come annunciato da uno dei suoi capi. Secondo “un’estetica” (sic, Ästhetik) Azov, basata su “stile, forza, eroismo” (Stil, Stärke, Heldentum) a cui “gli ucraini si stanno abituando” (“Die Ukrainer gewöhnen sich allmählich daran”).
“Si abitueranno al fatto che QUESTA TERRA È LA NOSTRA TERRA”
Sie gewöhnen sich daran, dass dieses Land unser Land ist.
Ricapitoliamo.
- Siamo a tre anni e rotti dall’inizio del conflitto.
- La stampa u-ccidentale (avvisare Mentana del cambio di rotta) OGGI si sta progressivamente smarcando dal regime di Kiev, DOPO CHE I SUOI PADRONI HANNO SPREMUTO A DOVERE IL LIMONE UCRAINO grazie al suo ruolo egemone all’interno delle aree da esso controllate.
- Lo fa, TROVANDO UN COLPEVOLE FACILE. Ce l’ha lì da 11 anni. Li ha addestrati lui, IN INGHILTERRA, IN FRANCIA, NELLA STESSA GERMANIA: li ha armati CON LE SUE ARMI. Gli ha persino fornito gli schemi, ricordiamolo, SU COME TRASFORMARE UNA CASA POPOLARE IN UNA POSTAZIONE DIFENSIVA A PERDERE: carroarmato sotto il portone, primi piani artiglieria leggera, ostaggi civili in mezzo, artiglieria pesante piazzata sopra (occhio alla soletta… ma son case sovietiche, tanto acciaio poca sabbia), cecchini sul tetto. Ne abbiamo parlato ampiamente, di tutto questo.
- UN COLPEVOLE CHE, FINALE COL BOTTO, MINACCIA ORA LA SOCIETÀ CIVILE UCRAINA.
LA DIFFERENZA FRA NOI E LORO È CHE NOI LI ABBIAMO COLLEGATI SIN DA SUBITO AI LORO PADRONI. LORO LI “SCOPRONO” OGGI E LI “CALANO” DALL’ALTO COSÌ, PUFF… COME UN CANCRO CHE SI È INSINUATO, IMPESTANDO LA SOCIETÀ UCRAINA NON SI È CAPITO ANCORA COME… ANZI, SI, CON LA COMPLICITÀ DI ZELENSKIJ!
Altra pedina da far saltare, ormai insostenibile. Uniamo quindi i puntini per passo successivo, che gli ipocriti di cui sopra non nominano ma che è un finale già visto, come i loro film tutti uguali, del resto:
- via Azov (lo rinominiamo Dnepr… anzi, “Dnipro”, va bene uguale e non se ne accorge nessuno),
- via Zelenskij (la villetta vista mare è già pronta),
- noi U-CCIDENTE ci salviamo IN TOTO, che non siamo come loro anzi li denunciamo, una sciacquata, una lavata, e
- la NOSTRA verginità è ritrovata.
E magari, visto che i russi non vogliono arrivare a Leopoli, qualcosa da spremere c’è ancora.
Su quel che resta del popolo ucraino, ovviamente. Così tanto spazio, risorse, potenziale industriale inquinante (non è mica UE), per così poche persone… è peccato. "COSA SAREBBERO, DEL RESTO, SENZA DI NOI..."
Aggiornamenti a seguire.
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06/07 ore 23:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I RUSSI LIBERANO LA PARTE OVEST DI KAMENSKOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2687
ma non solo, AVANZANO VERSO L’ULTIMO QUARTIERE, la ZONA INDUSTRIALE A NORD, rimasto in mano ai natofascisti (cartina qui):
https://t.me/frontbird/23488
VERSO DNEPROPETROVSK
Conto alla rovescia per gli okkupanty natofascisti nel sud della DNR. Li avevamo lasciati ieri alle porte di MIRNOE (Мирное, che tra non molto tornerà a chiamarsi KARL MARKS)
https://divgen.ru/event/2683
Oggi li ritroviamo
- LIBERARE PODDUBNOE (cartina qui
https://divgen.ru/event/2684
e bandiera fotografata da drone qui)
https://t.me/russkiypatriot0/22659
- QUINDI LIBERARE TOLSTOJ subito a nord (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2686
- per poi PROSEGUIRE DA PODDUBNOE VERSO OVEST E CHIUDERE MIRNOE IN UNA, ENNESIMA, SACCA (quattro chilometri alla chiusura, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2688
- E INFATTI ALLE 21:30 ORA ITALIANA È ARRIVATA LA NOTIZIA CHE I NATOFASCISTI STAREBBERO MOLLANDO MIRNOE sfruttando proprio quel corridoio di quattro chilometri ancora a disposizione:
https://t.me/beard_tim/25924
Lungi dal considerare LIQUIDATA la questione, ma facendo METODICAMENTE il necessario per liquidarla con il minimo delle risorse necessarie, i russi ormai si stanno concentrando su quei CINQUEMILACINQUECENTO CHILOMETRI QUADRATI, su quel rettangolo 60x90 grosso modo, il cui fulcro difensivo è dato dalla linea KONSTANTINOVKA – KRAMATORSK – SLAVJANSK. Problema operativo di tutt’altro che facile soluzione.
Specialmente quando ci sono altri problemi da risolvere PRIMA. Quando invece resta l’unico… le cose cambiano. E questo lo stan capendo, mazzata dopo mazzata, anche i natofascisti. A partire da KRASNOARMEJSK.
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI stringono ulteriormente il cerchio AVANZANDO DA NORD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2689
Anche qui il martellamento prosegue, incessante, metodico, su posizioni natofasciste sempre più esauste. Se i russi dovessero raggiungere e liberare RODINSKOE (Родинское) a chi ancora tiene il blocco sottostante non resterebbe che la fuga sull’ultima strada rimasta libera. Non ho scritto pulita, solo libera. Perché meno di sei chilometri dalle prime linee russe significa passare col rischio di essere centrato da un drone. Specialmente se a scappare sono colonne e non mezzi singoli mandati a cannone.
VERSO SEVERSK
SEREBRJANKA LIBERA ORMAI PER METÀ e russi che arrivano ALLE PORTE DI SEVERSK (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/38185
Continua l’avanzata russa riprendendo posizioni lasciate ormai quasi tre anni fa. E siamo tornati esattamente alle stesse considerazioni con cui ci eravamo lasciati tre anni fa, riprese oggi dal voenkor Kotenok:
https://t.me/voenkorKotenok/65690
Seversk è difesa dall’alto dalle posizioni a ovest della stessa. L’unico modo per liberarla è da nord o da sud delle stesse. Arrivare verso ovest è semplicemente suicida. Per questo i russi stanno liberando SEREBRJANKA, proprio per poter calare da nord. Vedremo gli sviluppi.
VERSO KRASNYJ LIMAN
I russi avanzano e accerchiano ZELENAJA DOLINA (cartina qui)
https://t.me/motopatriot78/38181
Nel complesso, la loro azione in quest’area si sviluppa su più fronti (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/65693
mandando ulteriormente in crisi le già in crisi difese natofasciste.
OGGI KREMENČUK! UNA CASERMA TE-TSE-KA CHE SALTA AL GIORNO TOGLIE LA MOBILIZACIJA DI TORNO!
Oggi è stata la volta di Kremenčuk e il popolo ucraino, ancora una volta, ha festeggiato sui social!
https://t.me/frontbird/23481
Zerada commenta: han voluto paracularsi rastrellando e sbattendo loro connazionali al fronte al posto loro, ora è il fronte che viene a trovarli.
https://t.me/ZeRada1/25904
I russi, prosegue esaminando i filmati, quell’edificio soltanto cercavano e quell’edificio soltanto han fatto saltare.
https://t.me/ZeRada1/25906
Avanti così. Legitimnyj nel commentare l’accaduto considera come una caserma al giorno non blocca il reclutamento, ma lo complica in attesa che il regime trovi luoghi meno esposti dove rintanare i propri cani da guardia.
https://t.me/legitimniy/20381
Può essere. Anche se ogni sirena che suona obbliga tutti a mollare quel che stanno facendo. E questo BLOCCA le attività. Inoltre, ogni caserma che crolla è un colpo di maglio a un regime ormai completamente delegittimato.
Siamo solo a luglio...
Aggiornamenti a seguire domattina.
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05/07 ore 18:30 aggiornamento
FRONTE SUD
A quanto pare, KAMENSKOE è quasi completamente libera (cartina aggiornata qui):
https://t.me/russkiypatriot0/22634
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi avanzano chiudendo Mirnoe (Мирное) sempre più a tenaglia (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2683
Come ampiamente previsto, danno priorità alla liberazione della DNR e tiran dritto da sud puntando a formare e a chiudere un’ennesima, notevole, sacca, comprendente Mirnoe e dintorni.
VERSO SEVERSK
Ulteriori posizioni guadagnate dai russi verso OVEST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2681
in una linea difensiva finora monolitica e che ora comincia a sgretolarsi. Alcune voci vorrebbero i russi già MOLTO VICINI a SEVERSK (cartina qui)
https://t.me/condottieros/11835
ma attendiamo conferme in merito.
FRONTE EST
Qui i russi AGGIRANO ZELENAJA DOLINA (Зеленая Долина) da sud (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2682
di fatto
- VANIFICANDONE il senso difensivo assunto fino ad ora
- CREANDO i presupposti per l’ennesima sacca, tagliando Zelenaja Dolina nell’unica via di comunicazione che la congiunge al resto dell’apparato difensivo natofascista,
- PROSEGUENDO NELLA PROPRIA AVANZATA VERSO SUD (Krasnyj Liman) e verso OVEST (fiume Oskol).
Più a nord, quanto accaduto ieri a MELOVOE non era un fuoco di paglia. Dopo aver ripulito il bosco intorno (cartina riassunto puntate precedenti qui)
https://divgen.ru/event/2680
ora puntano dritti a ČUGUNOVKA (Чугуновка) a nord (posizione qui
https://divgen.ru/50.18311/37.60938/14
e qui)
50.18311, 37.60938
e ad AMBARNOE (Амбарное) a sud (posizione qui
https://divgen.ru/50.10847/37.63461/14
e qui)
50.10847, 37.63461
Fonte:
https://t.me/beard_tim/25903
I natofascisti stanno ammassando forze di contrasto in fretta e furia:
https://t.me/condottieros/11839
ma in realtà spremono ancor più forze ormai esauste, mentre i russi, METODICAMENTE, avanzano:
https://t.me/rezident_ua/26539
L’obbiettivo di questa azione potrebbe essere VELIKIJ BURLUK, sotto attacco da due direttrici, questa e da sud-est (cartina qui)
https://t.me/legitimniy/20377
Posizione qui
https://divgen.ru/50.05846/37.39334/11
et
50.05846, 37.39334
Dovessero arrivare qui davvero i russi, e da due direzioni, e in breve tempo, non ci sarebbe molta storia.
Aggiornamenti a seguire domani notte.
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05/07 ore 12:30 aggiornamento
FATTORE AZERBAIGIAN: E COME PER MAGIA... SPUNTA LA MASSONERIA!
A scanso di equivoci, nessuna dietrologia e nessun complottismo. Anche perché, come dice il giudice Carlo Palermo, parlando non di Licio Gelli ma dell’attentato che per poco non gli è costato la vita, c’è poco da scoprire veli:
“La sovrapposizione tra Nato e massoneria è scritta. Non ipotizzata da me, ma scritta nel ruolo rivestito dalle persone. E' scritto nella nostra storia. I nostri servizi nel '43 sono nati dai servizi americani.”
https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/94723-carlo-palermo-la-strage-di-pizzolungo-c-e-una-sovrapposizione-tra-nato-e-massoneria.html
Quanto qui sotto riportato, quindi, si atterrà soltanto ai fatti e senza troppe “pruderie”, anche perché non sarebbe il mio genere. Come al solito, la prendo larga. Anche perché se ne so poco io, forse quanto riportato può essere d’aiuto a tutti per unire qualche puntino e mettere qualche paletto in più.
- A ULTERIORE CONFERMA DI QUANTO AFFERMATO DAL GIUDICE PALERMO, LE BASI NATO IN EUROPA HANNO REGOLARI ASSOCIAZIONI MASSONICHE CHE RAGGRUPPANO
- SIA PERSONALE ATTIVO (Chevalier Ramsay Lodge was a response to the Masonic needs of American military personnel in and around Paris at that time (1964))
https://chevalierramsay.be/lodge-history/
- CHE IN PENSIONE (The American Military Scottish Rite Bodies – North Atlantic Treaty Organization Club, generally abbreviated as AMSRB-NATO Club, is a club organization which gathers and selects Master Masons who historically are active or retired from the American armed forces with the NATO military alliance to join the Scottish Rite)
https://amsrb-nato.com/home/about-us/
Così, alla luce del sole… essere massoni è un diritto come essere fotoamatori e avere il proprio “club”, per l’amor del cielo… come essere iscritti alla P-2, o a Gladio, o ad altro. “Who am I to disagree”...
- La massoneria in Russia esiste da secoli. Ed è sempre stata una cosa collegata ma anche a sé stante rispetto a quella di matrice europea e statunitense, coi suoi rituali, usi, costumi, parole d’ordine, barzellette, brindisi, storielle (pulite e sporche) e canzoncine da cantare al terzo bicchiere (qui un articolo a carattere storico per chi fosse interessato, personalmente passerei oltre):
https://www.scielo.sa.cr/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1659-42232015000200128
- Con la Rivoluzione d’Ottobre i bolscevichi fecero terra bruciata e ripulirono l’URSS da questa feccia. Qui vale la pena citare questo lavoro di qualche pagina, Политические цели ликвидации масонских организаций в СССР органами ОГПУ – НКВД 1920–1930-х годов
https://cyberleninka.ru/article/n/politicheskie-tseli-likvidatsii-masonskih-organizatsiy-v-sssr-organami-ogpu-nkvd-1920-1930-h-godov
purtroppo in russo. A parte il solito pistolotto della storiografia post-sovietica che non può non ricondurre anche la più piccola scoreggia in quegli anni alla lotta politica interna e alle purghe staliniane, nel complesso l’articolo non solo fornisce dati interessanti, ma ammette, relegando fra le motivazioni della lotta bolscevica contro questi signori, che questi argomenti vanno in fondo rispetto a ben altri argomenti:
1. lotta politica ESTERNA, ovvero i massoni come agenti di servizi segreti stranieri (ivi compreso il passato (o presente!) massone di attuali dirigenti del Partito)
2. lotta ideologica contro gli “ideali” che i massoni propugnavano.
Com’è come non è, parliamo comunque di passato, già negli anni Quaranta del secolo scorso (К 1940 году от масонства в СССР уже ничего не осталось, кроме слухов, исторических исследований XVIII века, да циркулирующих в определённой среде погромных книжек о всем известном «заговоре»).
https://news.ru/society/kak-perestrojka-vosstanovila-russkoe-masonstvo-v-sssr
- Sul ruolo della massoneria sulla fine dell’URSS, siamo a poco più di afflati assolutamente non provati dai fatti. E che lasciamo volentieri ai complottisti. Anche perché quella specie di “carnevale” e “rompete le righe” degli ultimi cinque anni di URSS dove gli arraffoni proto-oligarchi cominciarono a prendersi sempre più fette di torta e ad arrembare alle prime posizioni sulla griglia di partenza, quando l’uomo con la voglia sulla fronte avrebbe firmato definitivamente il semaforo verde per loro, con la massoneria centra poco o niente. C’entra solo con la criminalità di una classe dirigente che suicidò il proprio Paese e, insieme a quello, la prima e unica esperienza di socialismo realizzato.
Certamente, tuttavia, mettersi qualche grembiule mentre tutti in coro si recitano parole esoteriche, tra birboni schifosi e arraffoni, aiuta nel processo di autolegittimazione collettiva. Ecco che il 9 marzo 1990, a giochi ormai fatti, il signor GEORGIJ DERGAČEV diventa il primo cittadino sovietico a tornare massone. In Francia.
https://www.n-kurs.ru/articles/this-day/28-aprelya-1991-g-v-sssr-vozrodilos-masonstvo
Un anno più tardi, a semaforo non ancora ufficialmente verde ma con i suddetti birboni schifosi già partiti senza aspettarlo nemmeno, nella loro scalata alla vetta dell’oligarchia russa, il 27 aprile 1991 il suddetto fondava la prima LOGGIA MASSONICA DI RUSSIA, dal nome “Stella del nord”, ovviamente facente capo al Grande Oriente di Francia:
https://news.ru/society/kak-perestrojka-vosstanovila-russkoe-masonstvo-v-sssr
Il resto di questa storia, beghe di cortile fra massoni, quella chiusa, quella riaperta con altro nome, poi arriva Putin e si dan tutte una calmata e un’aria “istituzionale”, eccetera, eccetera. Oggi la più grande e “ufficiale” è la Gran Loggia di Russia:
https://russianmasonry.ru/
Ma passiamo ad altro.
- NEL 2001 LA MASSONERIA ERA RIENTRATA IN DICIASSETTE STATI DELL’EX-PATTO DI VARSAVIA ED EX-REPUBBLICHE SOVIETICHE. Questo un breve, ma utile, sunto:
https://linfordresearch.info/fordownload/Research%20Papers/Pope%20Eastern%20Europe.pdf
- NELLO STESSO ANNO, A “UÒSCINTON DISSÌ”, NASCE LA LOGGIA AZERA NUMERO 2001 (“The project to establish “Freemasonry” in Azerbaijan started with the creation of Azerbaijan Lodge No.2001 in Washington DC.” Dal sito ufficiale della “Azərbaycan Milli Böyük Lojası”, che per inciso ha due versioni soltanto, in azero e in inglese)
https://freemasonryaz.org/AboutUs/ShortHistory
E qui non si può non concordare con uno degli articoli sopracitati sulla RI-COMPARSA della massoneria nello spazio sovietico: “Peraltro non semplicemente SETTA, ma GRUPPO DI PERSONE “LIBERALE” (attenzione che liberal’nyj nell’accezione russa non vuol dire “liberale” e basta, vuol dire IL PACCHETTO COMPLETO, ivi inclusi colonialismo in Africa, Asia e America Latina, poi Vietnam, due guerre nel Golfo, la distruzione della Jugoslavia eccetera!) con PROPENSIONE SPICCATA ALL’ANGLOAMERICANISMO, TALE DA INTRODURRE NELLA SOCIETÀ VALORI CHIARAMENTE NOCIVI AL SISTEMA DI GESTIONE [SOVIETICO]”
(Причём не просто сектой, а либеральной с англо-американской направленностью группой лиц, внедряющих в общество ценности, имеющие явную вредоносность для системы управления)
https://www.n-kurs.ru/articles/this-day/28-aprelya-1991-g-v-sssr-vozrodilos-masonstvo
Senza provare l’ebbrezza del grembiule o della tunica, senza immolare scarrafoni su qualche altare, senza accoppiare bavosi (e ansiosi) settari a caso facendo ambarabaccicciccoccò, BASTA ATTENERSI AI FATTI PER RICAVARE UNO SCHIFO BEN MAGGIORE!
- E i fatti parlano di un fiorire di logge, dal 2001, con la commistione di logge russe e turche:
“The following year, The Grand Lodge of Washington DC invited the Grand Lodge of Russia to join this Project and in 2002, together, they created the Drughba (friendship) Lodge No. 24 in Moscow. In 2003, as a result of very close relationship with the Grand Lodge of Turkey through NUR 2000 Lodge, the Grand Lodge of Washington DC, decided to invite also the Grand Lodge of Turkey to join this Project, and the Khazar Lodge No. 1000 was chartered by MWB Demir Savaşcı in Ankara.”
https://freemasonryaz.org/AboutUs/ShortHistory
più un lavoro preparatorio di anni per penetrare finalmente nella “Terra del Fuoco” (Azer- , fuoco in persiano antico secondo una delle molteplici ipotesi sull’origine del nome)
https://proza.ru/2022/08/20/721
Eccolo qui, sempre dalla versione ufficiale:
“Most of the preparatory work was done by the Azerbaijan Lodge in Washington DC during through the years 2001 to 2008, and through many visits to Baku and meeting with authorities there and explaining the merits of Freemasonry, finally in 2008, green light was given to go ahead. Following this development, the Grand Lodge of Washington DC created Baku Lodge No. 2008 to work locally in Baku and organize the preparation for the creation of the Grand Lodge in Azerbaijan. On December 5th, 2008, a joint meeting of the Grand Masters and Grand Secretaries of; The Grand Lodge of Washington DC, The Grand Lodge of Russia and The Grand Lodge of Turkey, with the presence of MWB Robert B Heyat - the founder of the Project - convened in Paris during the annual communication of Grande Loge Nationale Francaise for the specific purpose of chartering the new National Grand Lodge of Azerbaijan. ”
Compare il nome di ROBERT B (Bagir(ov)) HEYAT… PRIMO GRAN MAESTRO DELLA LOGGIA AZERA (On December 9th, 2008, the organizational meeting of the National Grand Lodge of Azerbaijan convened in Baku and MWB Robert B Heyat was installed as the Charter GM Ad Vitam - the first Grand Master).
Come direbbero loro nel loro idioma… “Kim dir?” Chi è? Ce lo spiega un articolo azero, questa volta.
Chi è Robert Bagir Heyat?
Robert Bağır Heyyət kimdir?
Ma chi è Robert Bagir Heyat? BAGIR HEYAT nasce nel 1938 a Tebriz (AZERBAIGIAN IRANIANO) e in gioventù emigra dall’IRAN negli STATI UNITI.
Bəs Robert Bağır Heyyət kimdir? 1938-ci ildə Təbrizdə anadan olmuş Bağır Heyyət gənc yaşlarında İrandan ABŞ-a mühacirət edib.
Negli STATI UNITI inizia una fiorente attività di COMPRAVENDITA DI IMMOBILI e ottiene la CITTADINANZA STATUNITENSE, IN SEGUITO ALLA QUALE CAMBIA NOME IN “ROBERT”.
ABŞ-da ticarət fəaliyyətinə daşınmaz əmlakın alqı-satqısı ilə başlayan Bağır Heyyət Amerika vətəndaşlığı aldıqdan sonra adını dəyişərək Robert qoyub.
Diviene quindi massone e contribuisce,
- in ROMANIA, alla caduta di CEAUSESCU e alle sollevazioni popolari
- alla creazione della LOGGIA TURCA “NUR” e di quella AZERA “AZERI” negli STATI UNITI.
Masonluq fəaliyyətinin ən aktiv dövrünü Rumıniyada keçirən Bağır Heyyət Çauşesku rejiminin yıxılmasında, Rumıniyadakı xalq qiyamının təşkilində, ABŞ-dakı Türkdilli Nur Lojası (Nur Lodge) və Azəri Lojasının (Azeri Lodge) qurulmasında fəal iştirak edib.
Svolge quindi diverse mansioni nelle VARIE LOGGE EUROPEE.
O, Avropada bir çox lojalarda müxtəlif vəzifələrdə çalışıb.
Sempre il BAGIR HEYAT risulta co-fondatore della GRAN LOGGIA DI ROMANIA e contribuisce a rinsaldare i legami fra la stessa e le logge slave intorno.
Bağır Heyyət həm də Rumıniya Milli Böyük Lojasının qurucularından biri, eyni zamanda Rumıniya və digər Slavyan ölkələrində masonluğun təməlini gücləndirmiş şəxsdir.
IL 19 DICEMBRE 2006 diviene GRAN MAESTRO VENERABILE DELLA GRAN LOGGIA DEL DISTRETTO DI COLUMBIA (Grand Lodge of the district of Columbia), ovvero la più importante di Washington DC.
19 dekabr 2006-cı ildən etibarən Bağır Heyyət Vaşinqtondakı lojaların mərkəzi olan Kolumbiya Dairəsi Böyük Lojasına (Grand Lodge of the District of Columbia) başçılıq edən Hörmətli Böyük Ustaddır.
L’8 DICEMBRE 2008 FONDA LA GRAN LOGGIA DI AZERBAIGIAN, DI CUI DIVIENE GRAN MAESTRO VENERABILE.
8 dekabr 2008-ci ildə isə Robert Bağır Heyyət Azərbaycan Milli Böyük Lojası (National Grande Lodge of Azerbaijan) təsis edib, və Lojaya başçılıq edən Hörmətli Böyük Ustaddır.
È CONSIDERATO IL MAESTRO PIÙ GRANDE DI TUTTO IL MONDO TURCO, E NON SOLO.
O, türk dünyasında, eləcə də bütün dünyada ən böyük türk masonu olaraq tanınır.
https://axar.az/news/gundem/22655.html
et
https://gundemxeber.az/olke/17497-masonlar-bakdya-gjlir-azjrbaycan-bgygk-lojasdndn-toplantdsd-baelandr-v-fotolar.html
Quando, cari compagni, parliamo di USAID, di VOICE OF AMERICA e di altre organizzazioni criminali A VOLTO SCOPERTO, dobbiamo tener sempre presente che esistono anche le organizzazioni A VOLTO COPERTO, come questa, LA CUI GENESI ABBIAMO PUNTUALMENTE RICOSTRUITO, INSIEME ALLA BIOGRAFIA DEL SUO “PADRE FONDATORE”. Diciamo pure “a volto coperto” perché il concreto della loro “attività filantropica” si svolge, come dire… nel più assoluto riserbo. Sarà che son timidi nel mostrare al mondo la loro “filantropia”…
Ma torniamo al pezzo appena tradotto. DA CUI RICAVIAMO CHE LA MASSONERIA AZERA È, ESSENZIALMENTE, UN PROGETTO A STELLE E STRISCE, OPERATO NEGLI STATI UNITI CON LA PARTECIPAZIONE DI MASSONI STATUNITENSI DI ORIGINE AZERA (e neppure sovietica, ma iraniana).
- IL 4 LUGLIO 2024 (data simbolica… ma son coincidenze), si svolgeva a BAKU la loro assemblea annuale.
https://demokrat.az/az/news/195905/bakida-azerbaycan-mason-lojasinin-meclisi-kecirilib-foto
Facciamo ora caso al quarto signore da destra nella foto di gruppo.
Trattasi di ANDREJ VLADIMIROVIČ BOGDANOV, Gran Maestro Venerabile eccetera eccetera ma, soprattutto, capo dei massoni russi. Della grande loggia massonica di Russia.
Personaggio interessante, la cui biografia è riassunta in questa pagina della TASS
https://tass.ru/encyclopedia/person/bogdanov-andrey-vladimirovich
e non solo.
Classe 1970, esponente del rampantismo tipico degli yuppie sovietici anni Ottanta nel 1990, capita l’aria che tirava, coglie la palla al balzo ed entra nel… PARTITO DEMOCRATICO (DPR), all’epoca guidato dal “dissidente” Garry Kasparov. Coerentemente con le proprie affiliazioni, abbiamo la storia di questa gloriosa quinta colonna degli USA in terra di Russia nel sito SVOBODA.ORG
https://www.svoboda.org/a/416085.html
Che ci ricorda che la pagina più gloriosa di questo “partito” è stata quando riuscì a passare il 5% dei voti. Quindi morì (il partito). Quindi il buon Bogdanov sostenne il partito del Generale Lebed, che perse le presidenziali, per poi salire sul carro del vincitore e divenire membro del partito RUSSIA UNITA (l’attuale partito al potere). Salvo poi riaprire il marchio “Partito Democratico di Russia” nel 2005, prendere un mirabolante 0,1% dei voti alle parlamentari.
https://pravo.mgimo.ru/?q=node/7537
Da metà 2007 è GRAN MAESTRO VENERABILE della GRAN LOGGIA MASSONICA DI RUSSIA (qui in una foto con tutto l’armamentario sopra):
https://dzen.ru/a/ZaESYDY2dAQORjTm
Nel 2008 concorre alle presidenziali dove totalizza un bel 1,3% dei voti, professando l’ingresso della Federazione Russa nell’UE,
https://novayagazeta.ru/articles/2008/01/24/39615-mason-s-megafonom
e Medvedev lo polverizza (ibidem).
Nel 2017, “CASUALMENTE” VOLANDO SOPRA GLI STATI UNITI, GLI VIENE L’IDEA DI RICANDIDARSI E LA PUBBLICA SUBITO SUL SUO PROFILO SOCIAL (con foto annesse):
https://bloknot.ru/politika/glava-masonskoj-lozhi-vo-vremya-poleta-nad-ssha-reshil-ballotirovat-sya-v-prezidenty-rossii-521950.html
Ci riproverà, per la cronaca, nel 2024, salvo poi ritirarsi all’ultimo momento cancellandosi dal registro dei candidati:
https://www.kommersant.ru/doc/6479965
FIGURA, QUANTOMENO, “AMBIGUA”. Laddove “ambigua” consiste nel non mostrare apertamente trame filoatlantiste, pena l’esser segato completamente via lui e la sua “loggia”. Anzi, esibire un nazionalismo di maniera, e tante altre belle cose che gli permettano di salvare la propria “presentabilità” di fronte all’establishment politico russo.
A FRONTE DI COSA? Del fatto che, per esempio, SUA è la partecipazione nella fondazione della loggia azera. Gli Stati Uniti, per non sembrare troppo “invadenti”, all’epoca si USA-va così, chiedevano nel 2008 la CO-PARTECIPAZIONE della loggia russa, e poi di quella turca, nella fondazione della loggia azera.
Lo troviamo come “padrino” sia nella nomina di Robert Bagir Heyat (“5 dekabr 2008-ci ildə Böyük Ustadların və Böyük katiblərin görüşündə Vashington D.C. Böyük Lojası, Rusiya Böyük Lojası, Türkiyə Böyük Lojası və layihənin təsisçisi Robert Bağır Heyyət arasında Parisdə toplantı keçirilib. ”),
https://www.gununsesi.info/bakida-az%C9%99rbaycan-mason-lojasinin-m%C9%99clisi-kecirildi/
che in quella del suo successore, ARAS KAZAZ (“ was installed by three Grand Masters: MW Robert B Heyat, MW Andrey Bogdanov of Russia and MW Rudiger Templin of United Grand Lodge of Germany”, qui in un’intervista ai massoni rumeni coi suoi bei baffoni):
https://www.masonicforum.ro/no-55/interviewing-m-w-bro-aras-kazaz/
Dato confermato anche in questa comunicazione ufficiale del 2014, anno del suo insediamento:
https://masonicpressagency.blogspot.com/2014/06/
Tuttavia, GIÀ NEL 2020 VEDIAMO IL BOGDANOV IN RUOLO DI COMPRIMARIO, ANZI, DI COMPARSA, PARTECIPARE A UN RADUNO INTERNAZIONALE DI GRAN MAESTRI IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE, TENUTOSI IN UN HOTEL CINQUE STELLE DI BAKU. Praticamente, invitato perché ogni anno è lì e non si può non invitare, ma nulla di più (“Belə ki, Rusiya Böyük Lojasının Böyük magistri, prezidentliyə eks-namizəd, politoloq Andrey Boqdanov assambleyanın keçirildiyi saatlarında Bakı bulvarında gəzərkən görünüb. Vesti.az Boqdanovla əlaqə saxlayıb, amma o situasiyanı şərh etmək istəməyib. Bundan əvvəl Boqdanov yerli mətbuata açıqlamasında bildirmişdi ki, 10 ildir hər il bu vaxtlarda Bakıya gəlir. Çünki Azərbaycan Böyük Milli Lojasının Assambleyasında iştirak edir.”):
https://anews.az/az/bakida-mason-sammiti/
Riprende l’articolo:
SECONDO INFORMAZIONI IN NOSTRO POSSESSO, L’INTERA DIREZIONE DELLA GRAN LOGGIA DI AZERBAIGIAN CONSTA DI IRANIANI E TURCHI CON CITTADINANZA STATUNITENSE.
Məlumata görə Azərbaycan Böyük Milli Lojasının bütün rəhbərliyi ABŞ vətəndaşlığı daşıyan iranlılardan və türklərdən ibarətdir.
CHE RISULTA ESSERE IL MAGGIOR MANOVRATORE DELLA LOGGIA (“Şaiyələrə görə Azərbaycan Böyük Milli Lojası fətullahçı türklərin və ABŞ-da olan şah tərəfdarı iranlıların təsiri altına düşüb. Bu da Rusiya, Türkiyə və İranın maraqlarına uyğun deyil.”)
Torniamo quindi al 4 luglio dell’anno scorso (28 giugno secondo altre fonti). I legami fra AMBASCIATA USA A BAKU e LOGGIA MASSONICA AZERA sono INDIRETTAMENTE CONFERMATI da questa intervista, comparsa sul giornale azero YENI SABAH:
https://yenisabah.az/elsad-miri-masonlarin-baki-toplantisinda-istirak-edib
Il buon Elşad Miri, già teologo islamico ma soprattutto FIGURA DI SPICCO DELL’ESTABLISHMENT DI BAKU, intervistato circa la sua PARTECIPAZIONE alla riunione massonica, LA ESCLUDE CATEGORICAMENTE AFFERMANDO CHE LUI HA PARTECIPATO SOLTANTO ALLE CELEBRAZIONI PER IL QUATTRO LUGLIO ALL’AMBASCIATA E ALTROVE. Se poi in tale occasione si sia svolta anche una riunione massonica, lui COME POTEVA SAPERLO? (“Sadəcə iyunun 28-də bir çoxları kimi rəsmi şəkildə Amerika səfirliyində keçirilən tədbirdə iştirak etmişəm. 4 iyul Amerikanın müstəqilliyi günü ilə bağlı səfirlikdə toplantı oldu ki, bu da hər il keçirilən toplantıdır. Başqa şəxslərlə birlikdə mən də orada iştirak etmişəm, vəssalam. Toplantıdan sonra da çıxıb dostlarımızla oturub çayımızı, kofemizi içmişik. Əgər Böyük Mason Lojasının toplantısı keçirilibsə, bu məxfi toplantını kim üzə çıxarıb? Bu, gülünc məsələdir. Belə bir toplantının keçirilməsini də ilk dəfədir sizdən eşidirəm.”).
Come si suol dire, per discolpare sé stesso il buon teologo (evidentemente acerbo di Aristotele…) ha portato ulteriori argomenti al teorema di cui sopra.
Su quest’altra rivista, sempre commentando il raduno internazionali di massoni a Baku, si afferma l’assoluta SEGRETEZZA della loro attività, TANTO TRASPARENTE NELLA PROPRIA PUBBLICA REGISTRAZIONE AL MINISTERO, QUANTO DEL TUTTO NEBULOSA, OFFUSCATA, “OPACA” NELLE PROPRIE AZIONI E NEI RAPPORTI FRA AFFILIATI:
https://www.baki-xeber.com/siyaset/213781.html
- E VENIAMO A IERI. Diciamo pure che senza questo articoletto su un canale telegram
https://t.me/beard_tim/25896
tutta questa ricerca (arrivata adesso alle sette cartelle dattiloscritte) non avrebbe neppure preso il via. Cosa dice questo articoletto?
Che, GUARDA CASO, IN OCCASIONE DEL 4 LUGLIO C’E’ STATO L’ENNESIMO RADUNO INTERNAZIONALE DI GRAN MAESTRI MASSONI A BAKU.
Con un piccolo “però”. Nel frattempo Israele ha bombardato l’Iran PASSANDO DA BAKU, gli ucraini han lanciato droni in territorio russo PASSANDO DA BAKU, la NATO accede al CASPIO PASSANDO DA BAKU tramite l’ingresso degli azeri al “Centre of Excellence for Maritime Security” (MARSEC COE),
https://aze.media/nato-on-the-caspians-doorstep-azerbaijan-plays-big/
il regime di BAKU PRENDE SENZA ALCUN MOTIVO DECINE DI RUSSI PICCHIANDOLI A SANGUE, UMILIANDOLI DAVANTI ALLE TELECAMERE, in ritorsione alla decapitazione di un clan mafioso azero a Ekaterinburg…
… quanta acqua passa sotto i ponti in un anno. Eppure, il legame di “fratellanza”, per il “massone col megafono” BOGDANOV ha avuto il sopravvento sulla realpolitik, e ha partecipato anche quest’anno (foto qui con un delegato con il PASS “Baku 2025”):
https://ic.pics.livejournal.com/taen_1/79219293/5169981/5169981_600.jpg
Di cosa avran mai parlato, i membri di questa onorata banda bassotti, in cotal consesso? Ovviamente non invitano i giornalisti a prender nota, ma oltre quelle mura stellate del centro di Baku qualcosa è trapelato, e le malelingue mormorano:
- GRADUALE ESPANSIONE NATO NEL CAUCASO DEL SUD E NELL’ASIA CENTRALE (contro IRAN e RUSSIA)
- Постепенная экспансия НАТО на Южный Кавказ и в Центральную Азию (нацеленная на Иран и Россию).
- ATTACCHI DI ISRAELE ALL’IRAN E, PIÙ IN GENERALE, PIANI DI DESTABILIZZAZIONE IN MEDIO ORIENTE
- Удары Израиля по Ирану и более широкий план дестабилизации на Ближнем Востоке.
- CORRIDOIO DI ZANGEZUR, CHE UNISCA L’AZERBAIGIAN ALLA SUA REGIONE DI NAKHCHIVAN tagliando contemporaneamente l’Armenia dall’Iran e isolando ulteriormente la Russia
- Проект Зангезурского коридора – геополитический инструмент изоляции Армении и Ирана, и оказания давления на Россию
- RECENTI PROVOCAZIONI DI BAKU CONTRO MOSCA E LORO CONSEGUENZE STRATEGICHE
- Недавние провокации Баку против Москвы и их стратегические последствия.
https://taen-1.livejournal.com/6640953.html
Senza voler troppo entrare nel merito di quello che si SAREBBE POTUTO discutere, è EVIDENTE che l’AZERBAIGIAN, ANCHE ALLA LUCE DI QUANTO QUI RICOSTRUITO, SI COLLOCA SEMPRE PIÙ NELL’AGONE MEDIORIENTALE E CENTRASIATICO COME PEDINA DI WASHINGTON:
https://aftershock.news/?q=node/1521708&full=
E non sarà certo la “diplomazia economica”, pur tentata da Mosca in questi anni e riassumibile nella formula, “stabilizziamo l’area, basta conflitti, cooperiamo insieme e ci saran vantaggi economici (e non solo) per tutti (Russia, Azerbaigian, Armenia, Iran, Turchia)”, a fermare l’ennesimo Paese incamminato, e neanche poi così lentamente, verso l’ENNESIMO SUICIDIO POLITICO prima, SOCIOECONOMICO poi, telecomandato da padroni con guanti, collana e grembiule che, dopo aver innescato l’ennesima bomba, pardon, dopo l’ennesimo quattro luglio in gita nella ridente Baku, altrettanto sorridenti faran ritorno nelle proprie case.
Aggiornamenti a seguire.
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04/07 ore 21:30 aggiornamento
FRONTE EST
A FINE GIORNATA I RUSSI TOTALIZZANO, SECONDO QUANTO AMMETTONO I CANALI NATOFASCISTI, QUARANTAQUATTRO CHILOMETRI QUADRATI DI AVANZAMENTI. Non solo a MELOVOE e dintorni, ma anche fra TOPOLI (Тополи) e KAMENKA (Каменка)
https://t.me/RVvoenkor/95128
Quest’altra cartina
https://t.me/RVvoenkor/95105
mostra chiaramente la doppia direzione da cui stanno attaccando i russi. Seguiremo gli sviluppi.
“QUALCUNO HA TRADITO”…
Il buon Petrenko si riferisce alla possibilità, più che probabile, di un RETRANSLJATOR, di un trasmettitore di segnale, che abbia reso possibile ai droni russi non solo fare quei trecento chilometri e schiantarsi contro la caserma di KRIVOJ ROG, ma DIFFONDERE al comando centrale e in tempo reale il video dalle telecamere montate sui droni stessi, di tipo GERBER. Da PONTE avrebbero potuto farlo anche altri droni, anche questa ipotesi non è da escludere… ma la più semplice ed efficace è un retransljator, per l’appunto, che agisca da terra.
https://t.me/petrenko_iHS/8798
E ora tutti allarmati a cercare chi è stato, dove è stato, come è stato possibile, eccetera… fossi nel buon Petrenko e nei suoi amichetti, mi preoccuperei più per i messaggi dei civili ucraini che inneggiavano in massa, alcuni coperti da nomi utente fasulli, altri no, alla demolizione della caserma. E comincerei a guardare in faccia alla realtà.
Oppure, per restare sul tecnico, comincerei a chiedermi come mai, sempre a KRIVOJ ROG, sia piovuta una KAB, bombe teleguidate sganciate da non più di un centinaio di chilometri,
https://t.me/legitimniy/20372
il che porta gli aerei russi ormai vicinissimi a zone che fino a poco fa erano tabù. Perché assumersi un rischio tale? Forse perché la contraerea ormai, come ampiamente dimostrato a KIEV stanotte, è poco più che nulla? E non sono certo trenta Patriot bloccati in Polonia o altri “aiuti” promessi
https://t.me/RVvoenkor/95117
a cambiare la situazione? E tale sviluppo tecnologico sarebbe stato MOLTO più auspicabile, a livello strategico, di blindati e cingolati d’attacco che da tre anni sono smerciati per triplicare morti e feriti rispetto ai milleduecento che già normalmente cadono ogni giorno?
Oppure, dopo aver speso milioni (di euro) per la posa di queste gabbie da pollaio antidrone poste lungo le arterie che conducono al fronte (in questo caso KRASNOARMEJSK)
https://t.me/opor_2014/17452
è lecito chiedersi che senso abbia una posa del genere quando l’artiglieria pesante (uno di questi cannoni, per intenderci)
https://t.me/frontbird/23416?single
è già piazzata a dieci chilometri in linea d’aria da tale gabbia? E con un proiettile standard crea già una breccia da cui possono entrare e uscire droni russi che è un piacere? E con una serie di tiri invece la breccia praticamente diventa una rampa d’ingresso?
E l’elenco può continuare. I traditori, se vogliamo chiamarli così, sono da cercare anzi tutto in via Bankovaja.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
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04/07 ore 14:30 aggiornamento
FRONTE EST
I RUSSI PARE, MA PARE… CHE STIANO FACENDO SUL SERIO A MELOVOE!
Ieri li avevamo lasciati a questa scampagnata oltreconfine,
https://divgen.ru/event/2676
con tanto di bandiera russa issata sul municipio di MELOVOE (filmato qui
https://t.me/beard_tim/25869
da cui si evince il RARO stemma dei SOVIET ancora al suo posto! Una rarità dovuta al posto estremamente “fuori mano” per gli inquisitori natofascisti)
… e oggi li troviamo ESPANDERSI NEI BOSCHI TUTT’ATTORNO! (cartina aggiornata qui)
https://divgen.ru/event/2680
E stanno proseguendo grosso modo lungo queste direttrici:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55544
Cosa ci dicevamo ieri… “A metà strada tra VOLČANSK e KUPJANSK”… quanto basta, avanzando di altri sedici chilometri, per tagliare una buona fetta di logistica a entrambi. E creare due belle sacche chiudere o ripianare comme d’habitude…
Guardando questa carta con le fortificazioni
https://t.me/divgen/70187?single
si vede che qualcosa han fatto, oltre dieci chilometri più avanti, a livello di linea difensiva. Ma discontinua, frammentata, quasi fatta per rubare soldi alle casse pubbliche… ohibò. A quanto pare lo scopriremo presto, comunque.
VERSO KONSTANTINOVKA
SON DA POCO GIUNTE VOCI DELLA LIBERAZIONE DI PREDTEČINO (Предтечино)
posizione su carta divgen
https://divgen.ru/48.51979/37.80327/12
e gps
48.51979, 37.80327
e altra cartina qui
https://t.me/voenkorKotenok/65647
SUBITO A SUD-OVEST DI STUPOČKI. E SIAMO A MENO DI DUE CHILOMETRI E MEZZO DA KONSTANTINOVKA. Quel che è peggio, FOSSE CONFERMATO CI TROVEREMMO IN PRESENZA, A SUD, dell’ennesima sacca! Chiusa la quale i natofascisti si troverebbero di colpo smantellate MOLTE linee di difesa ancora rimaste intatte. E senza sparare un colpo.
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI AVREBBERO (notizia da confermare) GUADAGNATO UN ALTRO CHILOMETRO VERSO KRASNOARMEJSK DA EST (cartina qui)
https://t.me/frontbird/23402
A ogni modo, la situazione è tutt’altro che “stabilizzata”: e questo è un dato certo.
VERSO DNEPROPETROVSK
NATOFASCISTI ALLE BATTUTE FINALI DELLA LORO OKKUPACIJA DI QUESTO SETTORE DI DNR. I RUSSI ENTRANO A PODDUBNOE E TOLSTOJ CONTEMPORANEAMENTE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2679
E giungevano notizie che i natofascisti avessero mollato TOLSTOJ già stamane (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25883
riparando verso nord a NOVOCHATSKOE.
Aggiornamenti a seguire.
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04/07 ore 08:30 aggiornamento
NATOFASCISTI VERSUS NATOSIONISTI: DIFFERENZE D’APPROCCIO ALLA MEDESIMA “QUISTIONE”
Quanto segue è, allo stadio attuale, qualcosa di più di semplici domande elementari, infantili nella loro immediatezza, semplicità e, non da ultimo, perfidia: perché quando andavo a trovare i “cugini ricchi” e per la quarantesima volta chiedevo ai miei: “perché loro hanno un cane e noi no?” “perché loro hanno due cestoni di giochi e noi no?” “Perché loro hanno un camper e noi no?” E via discorrendo, una volta trovate le differenze (e non ci voleva molto) bastava avanti nel gioco: del resto, non si trattava altro che di domande retoriche con un’unica risposta.
Domande retoriche che evidenziavano la tipica stronzaggine infantile che, se vogliamo dirla tutta, OGGI che mi trovo nella medesima posizione di mio padre capisco quanto era stronzaggine, e quanto male poteva fare, anche in un contesto dove mio padre poteva tirare in ballo la lotta di classe, e quando fui più grande la tirò fuori anche… mentre oggi se la tiro in ballo con mia figlia chiamano il 112 e mi vengono a prendere (ma la tirerò in ballo lo stesso, chiudendo le finestre, discorsi da NON fare d’estate, quindi…).
A quell’età, l’età dei perché, ci sono cose che non si possono ancora spiegare senza ferire un figlio, e allora si incassa il colpo e si manda giù la merda. Che poi, quando un bambino capisce che è il modo migliore per mettere in discussione l’autorità fino a quel momento indiscussa, ovvero trovare l’inspiegabile aldisopra delle potenzialità di spiegazione dell’autorità stessa, il pargoletto innocente ci prende gusto e riproduce lo stesso teatrino per ottenere lo stesso effetto, e trarne soddisfazione. Della serie, tengo la testa giù tutto il giorno ma tremate di fronte alla mia domanda senza risposta. Questo, da avvocato difensore di me stesso, posso dire a mia discolpa: senza cattiveria e, come è giusto per un infante, senza alcuna coscienza di ciò che tale domanda mette in moto nella psiche del genitore. Del resto, i miei mi hanno sempre graziato con Tenco e “vedrai vedrai” me la sono sentita e imparata più tardi da solo. E l’ho capita veramente un po’ più tardi. Quando era troppo tardi, peraltro.
Esistono, meglio, esistevano comunque strategie di autodifesa genitoriale efficace, anzi, efficacissima. E i miei se la cavavano – e all’epoca si poteva, e con effetti veramente devastanti, da punto, set, partita, chiuso, morta lì – con il “con tanti bambini che muoiono di fame…” declinato nella maniera più indiretta o più cruda a seconda dell’esigenza. All’epoca funzionava. Perché la fame, QUELLA fame, non l’avevamo mai fatta, ma loro si. E ci martellavano con QUELLA fame. E vedevo ancora mio nonno che puliva il piatto che non serviva nemmeno lavarlo (e io ho preso da lui) e raccoglieva le briciole “di pertinenza” dalla tovaglia col coltello e se le portava sul palmo della mano (e io ho preso da lui). E quindi, pur non c’entrando niente con la perfida domanda di partenza, e senza tirare in ballo la lotta di classe, riuscivano a riportare i SENSI DI COLPA su un doppio binario, che arrivava diretto a Paolo Selmi, stazione di Paolo Selmi, e che diceva in sostanza: “vergognati cosa ti manca guarda lì cosa succede”. Altri ragionamenti che, in epoca di ristoranti con “prezzi giusti, onesti, in linea” a quaranta, cinquanta euro a coperto per due stronzate e quattro bollicine, dove persino un cinese mascherato da “sciusci” in tre costa cento euro, nuovo “minimo sindacale” per portare fuori qualcuno, oggi valgono come il due di picche. Perché quel che conta è il proprio ombelico, non quello degli altri. Anche qui, comunque, finirò all’inferno ma martello, quando posso e come posso. Anche con armi spuntate, glielo faccio io il filo. Perché se a me viene da piangere di rabbia guardando un bambino scalzo che ride con una pentola vuota in mano mentre cerca di portarla a casa piena, senza neppure sapere se e come riuscirà a riempirla, o se tornerà a casa punto, Cristo, e nessuno da quasi tre anni fa niente perché questo finisca, sinceramente di cosa pensano le tue amichette e i tuoi amichetti del “problema”, se sanno che esiste questo “problema” non me ne frega un emerito cazzo: tu sei mia figlia e sappi che al mondo esiste questo e tuo padre fino all’ultimo non smetterà di gridarlo e gridare che tutto quanto intorno è uno schifo. Mia figlia mi guarda come la mucca vede passare il treno, ma il messaggio che esiste un mondo aldifuori e che a dodici anni, quando le domande sono anche altre rispetto al “perché loro si e noi no?”, un po’ più profonde, è giusto che cominci a capire che non è tutto unicorni, peluche e arcobaleni. E che certe fortune che noi abbiamo, nascono mentre altri neanche le vedono col lanternino. A volte, nascono proprio PERCHÉ altri non le vedono col lanternino.
Ma torniamo a noi. L’esercizio è molto semplice. Prendiamo natofascisti da un lato e natosionisti dall’altro e vediamo, di fronte a stimoli similari, come si comportano non tanto loro, che valgono il due di picche quando briscola è cuori, ma i loro padroni. Gli stessi, che compongono la parte iniziale di questi antipatici neologismi.
Partiamo dai secondi, che si sono appena rotti le corna contro gli iraniani. Non la Pravda, ma il loro giornale HAARETZ torna oggi, diplomaticamente, ma mettendo qualche puntino sulle i, sul “cosa non ha funzionato”. Qui tradotto in russo, quindi possiamo fare qualche ragionamento:
https://t.me/voiceofyemen/6899
1. LA CONTRAEREA È UN COLABRODO NON SOLO DI PER SÉ (VALORE D’USO) MA PER QUANTO DIAVOLO È COSTATA E HA BRUCIATO IN TERMINI DI RISORSE MONETARIE (VALORE DI SCAMBIO:
- 200 Arrow / THAAD lanciati contro i missili iraniani in una notte sola = 5 MILIARDI DI SICLI (o shekel, ma la parola è sempre quella veterotestamentaria…) PARI A 1,35 MILIARDI DI TALLERI a stelle e strisce puff, in fumo, in una notte, peraltro causando danni visti i frequenti cilecca su strutture civili
2. PROBLEMI DI EFFICACIA DELLA CONTRAEREA
- decine di guasti ai sistemi di antiaerea, più i danni materiali a case e infrastrutture civili causate da tali guasti, molti dei quali ancora tenuti nascosti
- Il tutto, aggravato dal fatto che i missili iraniani che arrivavano a destino erano dotate di testate esplosive a grappolo che provocavano ulteriori danni in un raggio di 600 METRI. Un missile deviato, quindi, NON ABBATTUTO, da una contraerea inefficace, finiva su zone civili e provocava danni superficiali enormi.
3. DANNI A STRUTTURE COPERTE DA SEGRETO MILITARE
- I danni ci sono stati, come confermato anche da esperti padronali (USA) giunti sul posto
- IL DANNO COMPLESSIVO a tali strutture AMMONTA A 10 MILIARDI DI SICLI (che se tanto mi dà tanto, sono 2,7 miliardi di talleri nella variante dominante a livello globale)
4. CRISI OPERATIVA DELLA LOGISTICA PADRONALE (USA)
- In sostanza Haaretz dice che i padroni non fanno abbastanza (vecchia solfa veterotestamentaria dai tempi del deserto… il substrato culturale non cambia di molto nei millenni quando le cose si metton male…)
- I THAAD SONO ARRIVATI DAGLI USA IN REGIME DI TOTALE EMERGENZA, col fiato iraniano sul collo, quindi non sempre per tempo
- SE PER IL 2026 SONO IN PROGRAMMA 32 THAAD (a 13 milioni l’uno), per ripristinare l’arsenale buttato nel cesso in dodici giorni ci vorranno anni.
Per inciso, deduce Rozhin, difficilmente arriveranno THAAD in Ucraina con questo deficit da colmare:
https://t.me/boris_rozhin/171292
Per inciso, deduco io, ripristinare l’arsenale israeliano secondo l’usata formula “finché c’è guerra, c’è speranza”, APRE UN MERCATO DECISAMENTE PIÙ SOLVENTE DI QUELLO ORMAI UCRAINO, SPREMUTO FINANCHE ALLO STATUS ECONOMICO, NON SOLO POLITICO, DI COLONIA.
Vale la pena ribadire l’epilogo di questa triste storia, in cui i natosionisti si son rotti le corna dopo oltre mezzo secolo e mai comunque a questo livello. Dopo i primi giorni in cui i Thaad e gli Arrow sono andati via come la birra all’Oktoberfest, gli iraniani han continuato a martellare riducendo HAIFA, ASHDOD e TEL AVIV a colabrodo. Al che i natosionisti han capito la malparata e, prima che “la bella” (significato letterale di Tel Aviv) facesse la fine che han fatto fare loro alla striscia di GAZA (qui un israeliano denuncia come UN MISSILE SOLO iraniano abbia potuto fare tanta devastazione)
https://t.me/parstodayrussian/186446
han chiesto al padrone di intervenire, il quale ha fatto la solita piazzata che fa dal 2017 con i 100 Tomahawk sul deposito inesistente di armi chimiche di Assad, ha messo di mezzo Putin per la “risposta” iraniana, e tutti l’han chiusa lì. Incontro sospeso per pioggia sul campo. Con idranti aperti a tutta per innaffiarlo come neanche il Colosseo quando facevan le battaglie navali.
Ripetiamo ora lo stesso in chiave natofascista. Anche ieri notte i banderisti han subito l’ennesimo attacco russo. Qui il LORO schema degli attacchi:
https://t.me/ZeRada1/25879
Riporta il canale ucraino Zerada:
- 1 «Kindzhal»;
- 10 «Iskander» di vario tipo;
- 539 droni.
I russi ormai vanno avanti di gerany. Come se non ci fosse un domani. KIEV coi suoi aeroporti militari e depositi e officine militari o a esso riconvertite IN FIAMME (immagini e filmati qui):
https://t.me/boris_rozhin/171269
et
https://t.me/boris_rozhin/171271
et
https://t.me/boris_rozhin/171275
Anche qui, per inciso, i droni non solo agiscono indisturbati, ma per cercare di abbatterli i natofascisti son costretti ad alzare in volo F-16 che, NON APPENA INDIVIDUATI (e non ci vuole molto), SONO INDIVIDUATI E ABBATTUTI. Centinaia di milioni di dollari (non i Thaad, ci mancherebbe) contro poche migliaia. Cambio NON alla pari. E NON da oggi.
Un’ultima notazione, solo per dire come anche le propagande siano comuni, poi passiamo ai “perché” dei bambini. Anche qui, come a Tel Aviv, la contraerea abbatte tutto. Certo...
Poi di là a corna rotte si chiede il time out. Qui invece si va avanti “sino all’ultimo ucraino”.
E arriviamo ai “perché” infantili, semplici, immediati.
Perché per i natosionisti così e per i natofascisti no? I primi sono da mezzo secolo e devono restare l’avamposto NATO in medioriente. I secondi possono crepare tutti, alla stessa stregua di quelli che combattono. L’importante, è spremerli bene prima di lasciare la buccia spolpata ai russi.
Questo spiega, a cascata, tutti gli altri perché. Nel primo caso, abbiam deciso che la guerra era “dei dodici giorni”, ai natosionisti piacciono i multipli di sei… fine stop chiuso gong! Nel secondo, AVANTI COSÌ AVANTI TUTTA!
Altro perché… avanti, che la strada verso casa è lunga e l’autoradio non funziona. Perché questo accade con
- gli israeliani sostanzialmente INTATTI nel loro potenziale economico (vedasi ieri l’accordo siglato con l’AZERBAIGIAN, che chiude gli occhi di fronte al genocidio che compiono a meno di cento chilometri in linea d’aria per entrare col 10% delle quote nel giacimento estrattivo di TAMAR, il secondo israeliano)
- e gli ucraini ormai ridotti all’osso?
DATI UFFICIALI NATOFASCISTI, L’UCRAINA HA PERSO IL 40% DELLA PROPRIA FORZA LAVORO:
https://t.me/boris_rozhin/171186
In realtà di più, e il problema demografico negli anni a venire è decisamente CATASTROFICO, per le dimensioni che assume giorno dopo giorno.
IL BUCO NEL BILANCIO (PREVISIONE) 2025 SARÀ DI 46,83 MILIARDI DI DOLLARI
Perché… ti ho già risposto, vedi punto uno dei tuoi perché.
Perché
- il regime di Tel Aviv dopo aver capito che aveva esaurito il PROPRIO potenziale bellico miliardario ha smesso
- mentre il regime di Kiev continua ad andare avanti?
E qui, caro il mio pierino, non fare il furbetto che la risposta la sai. Lo hai detto tu stesso. Il PROPRIO potenziale bellico.
IL REGIME DI KIEV OPERA CON DENARO ALTRUI E ARMI ALTRUI RICAVANDO SUL TRAFFICO DI ARMI UN ENORME MARGINE DI RENDITA PARASSITARIA. QUESTO UNO SCHEMA SPARTITORIO RECENTEMENTE HACKERATO SU COME AVVIENE LA FORNITURA DI ARMI IN APPALTI TRUCCATI:
https://t.me/boris_rozhin/171130
e su cui papino prima o poi lavorerà. Questo, ovviamente, senza alcun riguardo per la “popolazione” che dice di “proteggere” e nel cui “nome” va avanti imperterrita, “fino all’ultimo ucraino”.
Papà scusa, ma se io li faccio ammazzare tutti, li “consumo” come faccio a dire che li “proteggo”?
Vedi pierino che vieni dalla mia? Ora lo puoi spiegare alla tua prof di storia.
Uscendo fuor di metafora e fuor da domande infantili, i due schemi sono chiari. Il modello natofascista è A PERDERE, il modello natosionista A MANTENERE. Mentre Gaza brucia.
Aggiornamenti a seguire.
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03/07 ore 21:00 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
Quanto riportato in giornata ha avuto ulteriori sviluppi: i russi hanno CHIUSO DUE SACCHE, UNA A NORD E UNA A SUD DI MIRNOE (Мирное, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2678
Il cerchio si sta chiudendo sempre di più intorno all’agglomerato che vede nel blocco fra KRASNOARMEJSK e DIMITROV il proprio fulcro.
Allarghiamo la cartina e alziamo lo sguardo. Una volta sbloccata la situazione a sud, che vede ancora in KONSTANTINOVKA e, per l’appunto, questo blocco che per semplificare chiamiamo solo KRASNOARMEJSK, KRAMATORSK e SLAVJANSK si troverebbero attaccate da NORD-OVEST (difficilmente LIMAN non tornerà KRASNYJ e IZJUM non tornerà russa, da NORD, da EST, da SUD e, come minimo, DA SUD OVEST. Come minimo, perché c’è da aspettarsi la conclusione dell’accerchiamento e l’attacco da OVEST. DA PUNTI ATTESI, e DA PUNTI ASSOLUTAMENTE INASPETTATI E DA CUI LE FORZE NATOFASCISTE SONO, DECISAMENTE, PIÙ VULNERABILI.
Guardando questa enorme moviola dei guadagni territoriali russi quotidiani, il senso appare abbastanza chiaro. Senso nel senso di direzione, di direttrici. Dal momento che i padroni natofascisti sono ancora MOLTO restii a riconoscere le linee di confine di oblast’ come nuove linee di confine fra Stati, risolvere la quistione DNR, potrebbe ridurli a ben più miti consigli nell’evitare di ripetere il tutto per Zaporož’e e Cherson. E chiuderla qui.
È solo un’ipotesi, ma da come si stanno evolvendo le cose non sembra così campata per aria. Staremo a vedere.
I RUSSI COLPISCONO, IL POPOLO UCRAINO APPLAUDE (COLPITE LE CASERME DEI TE-TSE-KA)
Era ora, verrebbe da dire. Probabilmente, han lasciato che il popolo ucraino capisse ben bene chi lo stava mandando a crepare come carne da cannone e materiale di consumo, a perdere (un filmato recente con tanto di randellata finale qui).
https://t.me/legitimniy/20301
Dal trenta giugno son passati all’azione. La prima caserma dei Te-Tse-Ka a esser colpita da gerany russi è stata la caserma SAKSAGANSKIJ A KRIVOJ ROG.
https://t.me/legitimniy/20347
Ed è subito stata un’esplosione di gioia nella rete (documentata qui):
https://t.me/rezident_ua/26497
Stamane, altri tre gerany su una caserma di POLTAVA
https://t.me/ZeRada1/25866
https://t.me/ZeRada1/25868
E anche qui, giubilo fra la rete (altre schermate qui, che han fatto anch’esse il giro della rete):
https://t.me/rezident_ua/26517
Vedremo gli sviluppi. Sicuramente, visto che i media di regime hanno diffuso una dichiarazione delle FF.AA.UU. che NEGA categoricamente le violenze dei Te-Tse-Ka attribuendo (sic!) i video a “manipolazioni russe”,
https://t.me/rezident_ua/26525
una quota sempre maggiore di popolo ucraino di fronte a queste menzogne ufficiali ci sta prendendo gusto a tifare russo.
https://t.me/legitimniy/20362
Comprensibilmente, verrebbe da dire. Seguiremo gli eventi.
FATTORE AZERBAIGIAN (aggiornamenti odierni)
I russi proseguono a far pulizia decapitando i clan mafiosi azeri uno dietro l’altro: oggi è stato il turno di un altro boss della criminalità organizzata di matrice azera,
- VAGIF SULEFMANOV, seguito in serata da un altro boss,
https://t.me/diplomatia/15855
- ZAHIR NACHČEVANSKIJ
Non solo quindi i russi non si sono fatti intimorire dalla reazione tanto inusitata quanto criminale operata dal regime di BAKU (e pensata altrove! Ma questo lo sanno anche i russi), ma hanno dato un chiaro segnale a NUORA, perché SUOCERA intendesse, che impiegare malavita d’importazione come QUINTA COLONNA per costruire feudi e potenziali aree di impunità da cui partire per attacchi interni, non PER NIENTE è un’idea saggia.
Baku penso abbia capito e oggi si è astenuta dal mostrare video di giornalisti russi pestati a sangue mentre fanno inutilmente il trenino in uno spazio dententivo all’aperto uno con la mano sulla spalla dell’altro all’andata in piedi, al ritorno rannicchiati. O forse sta solo aspettando ordini dai nuovi padroni.
Intanto, PASSA ALL’INCASSO PER I FAVORI APPENA FATTI ai natosionisti. DA OGGI UFFICIALMENTE LA SOCAR HA OTTENUTO QUANTO GIÀ SI MORMORA DA UN MESE
https://www.vesty.co.il/main/article/hkp61gyxle
DOPO UN SEMESTRE DI TRATTATIVE:
https://mignews.org/news/economics/azerbajdzhanskaya-socar-priobrela-dolyu-v-gazovom-mestorozhdenii-tamar.html
LA SOCAR SI PORTA A CASA UN DECIMO DEL GIACIMENTO DI GAS NATURALE DI TAMAR, a novanta chilometri dal porto di HAIFA (collocazione in mezzo al mar qui)
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/271828/pub_65b0c3581353c93e21908bd5_65b0c35d34f1a230fd219eb5/scale_1200
con una capacità stimata di 291,5 miliardi di metri cubi di gas naturale
https://mignews.org/news/economics/azerbajdzhanskaya-socar-priobrela-dolyu-v-gazovom-mestorozhdenii-tamar.html
in quella che rappresenta la nuova arena per la spartizione di idrocarburi (altro che “go green”…) a est del Mediterraneo (altra cartina qui):
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/271828/pub_65b0c3581353c93e21908bd5_65b0c35d750e2073a1e45ae0/scale_2400
D’altronde, sei i gasdotti russi fanno schifo all’Europa civile, li facciamo saltare e sterminiamo Gaza per aver piazza pulita in quel tratto di mare targato NATO.
Come ci entrano gli azeri? Presto detto:
SOCAR si compra il 48,7% delle azioni della UNION ENERGY facente capo al miliardario israeliano Aaron Frenkel, che possiede a sua volta una quota del giacimento,
https://mignews.org/news/economics/azerbajdzhanskaya-socar-priobrela-dolyu-v-gazovom-mestorozhdenii-tamar.html
e col 17,9% della TAMAR PETROLEUM, anch’essa dentro la proprietà del giacimento con un’altra quota, arriva al 10% (ibidem).
La banda bassotti che completa l’azionariato di quel giacimento consiste, inoltre, in CHEVRON (25% della quota), il fondo di Abu-Dhabi MUBADALA e ISR.AMCO e DOR GAS (ibidem).
SOCAR è, guarda caso, all’interno di un PROCESSO DI AVVICINAMENTO a BP e CHEVRON, non solo nel mediterraneo, ma nei venti Paesi in cui opera.
https://www.vesty.co.il/main/article/hkp61gyxle
Come nota il giornale israeliano in lingua russa, SOCAR cerca così di costruire un TRIANGOLO AZERBAIGIAN-ISRAELE-USA. Triangolo energetico, si intende (Азербайджан, граничащий с Ираном, стремится сформировать энергетический треугольник с Израилем и США, ibidem).
“Casualmente”, tutto questo ha subito un’accelerazione nel corso di questo conflitto. Quando, “casualmente”, droni e aerei israeliani si son ritrovati a passare sullo spazio aereo azero per bombardare l’Iran. Fra i quali obbiettivi, ricordiamolo, centrali atomiche, mentre l’AIEA si sbracciava: probabilmente, come si vede ancora in qualche film, alla stessa stregua con cui si sbraccia il personale a bordo pista d’atterraggio mentre fa parcheggiare gli aerei.
Per inciso, Gaza brucia, altri cento e rotti civili morti solo oggi, ma a turchi e azeri brucia ancor più non fare affari coi natosionisti.
Aggiornamenti a seguire.
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03/07 ore 14:30 aggiornamento
FRONTE EST
MELOVOE (Меловое) LIBERA, e qualcosa di veramente preoccupante per i natofascisti comincia a prendere forma sul fronte EST (a detta di qualcuno, lasciato anch’esso non protetto come si sarebbe dovuto – e si dovrebbe – per puntellare SUMY e dintorni, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2676
Guardiamo bene la cartina: si trova a metà strada fra KUPJANSK e VOLČANSK. Evidentissimo, a questo punto, l’intento di aprire un nuovo fronte tale da creare la zona kontrolja, l’area cuscinetto anche qui. La palla al regime di Kiev, che dovrà decidere, E ALLA SVELTA, se cedere il passo e lasciar fare o bruciare altri uomini e risorse preziose dalle riserve o da altri fronti “dormienti” (fino a oggi!) ACCELERANDO LA PROPRIA DEMILITARIZACIJA E SCAVANDO IN ENTRAMBI I CASI LA PROPRIA FOSSA.
Staremo a vedere.
VERSO KRASNOARMEJSK
Il cerchio intorno a KRASNOARMEJSK e DIMITROV si continua a chiudere. Liberata RAZINO (Разино, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2677
e ammesso anche dal buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/8784
C’è poco da aggiungere, se non che guardando quest’altra cartina di DIVGEN
https://t.me/divgen/70143?single
notiamo chiaramente come i russi abbiano individuato la direttrice MENO fortificata ovvero il punto debole della difesa natofascista e su di esso stiano calcando sempre di più, per far saltare l’intero banco.
Attualmente i russi sarebbero già a FEDOROVKA, subito a nord-ovest di RAZINO (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25860
La quale si trova a CINQUE chilometri da RODINSKOE. Di questo passo, ben presto si chiuderà quel cerchio menzionato a inizio pezzo. Foss’anche “solo” OPERATIVO. E una sacca con mezzo mondo dentro sarà uno smacco enorme per natofascisti ormai sempre più a quaglie ogni giorno che passa.
FRONTE SUD
Il buon Petrenko ha appena aggiornato la situazione sopra KAMENSKOE. I russi continuano ad avanzare sia nella parte nord-ovest della città, sia nel villaggio delle DACIE di cui parlavamo stamane:
https://t.me/petrenko_iHS/8788
Scossone dopo scossone, i russi cercano il TILT. E lo stanno trovando.
Aggiornamenti a seguire.
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03/07 ore 08:30 aggiornamento
FRONTE SUD
Proseguono gli effetti della sciagurata, ma necessaria nella logica del “male minore”, decisione natofascista di dirottare su SUMY riserve, uomini e mezzi, da altri fronti.
KAMENSKOE (Каменское) è ormai quasi LIBERA! La cartina qui è molto esplicita in proposito:
https://divgen.ru/event/2675
Ciò è stato possibile grazie al fatto che i russi han potuto raggiungere da est i loro compagni che avevano attraversato il fiume, quindi proseguire entrambi verso ovest.
Dovendo paragonare, coi potenti mezzi messi a disposizione (frase che non può mancare…), la cartina di divgen a quella di yandex che evidenzia così bene i confini amministrativi,
https://yandex.eu/maps/geo/selo_kamianske/1444409288/?ll=35.372866%2C47.540295&z=14.52
manca solo un quartiere a nord, proseguire lungo la Zavodskaja ulica verso il Dnepr, ed è libera.
Il reticolo di stradelle di campagna più a nord, infatti, rappresenta l’immancabile area dacie lungolago, (pardon, ma qui il Dnepr è davvero enorme nella sua ansa… lungofiume) in cui i natofascisti ben poco possono fare, non disponendo di alcuna superiorità né in termini di droni, né di artiglieria pesante (altrimenti quell’avamposto oltre il fiume, invece di aver tenuto per molti giorni, sarebbe stato spazzato via per la sua pericolosità il giorno stesso il tentativo di sfondamento).
La situazione, quindi si mette male. Peraltro, il “male minore”, ovvero cedere una porzione di territorio ancora lontana da Zaporož’e in cambio del blocco dei russi sopra Sumy, è solo un differire il problema. Uno spostarlo poco più in là, nella linea del tempo. Laddove ogni segmento in più corrisponde a migliaia di soldati caduti in battaglia (siamo ancora ai 1300-1400 di media fra morti e feriti al giorno), a mezzi distrutti e non completamente ripristinati da nuovi, anzi, sempre meno, a perdite territoriali che, di fatto, riducono progressivamente il potere negoziale del regime.
Marinatura un’intera notte, quindi tempi lunghi di cottura in forno e a bassa temperatura. I russi non hanno fretta, son disposti persino girare la manopola del timer laddove necessario, pur di non aprire il forno troppo presto, ma ormai anche il tempo sta passando da variabile INdipendente a DIPENDENTE. Restando alla metafora del pollo, se all’inizio si parlava di mezze giornate, ora si parla di ore. Di minuti ancora non so, ma arriveremo anche a questi, stanti i valori e la situazione in campo.
ANCORA UNA VOLTA, SUL COME SI È ARRIVATI A TUTTO QUESTO. A PARTIRE DAL PERCHE' DA ALCUNE PARTI KAPITULACIJA SÌ (anche se la si chiama vittoria...) E DA ALTRE INVECE NO
La kapitulacija, in genere, ma proprio per un istinto di autoconservazione, nemmeno di intelligenza, arriva ben prima del polnyj razgrom, della completa distruzione. Ci sono arrivati persino i natosionisti, che quando han capito l’andazzo, ovvero altri venti giorni così e Tel Aviv era come Gaza, han subito chiamato il time out. Ormai, così come non si convoca più l’ambasciatore per consegnargli, brevi manu, la dichiarazione di guerra, non serve più nemmeno firmare la kapitulacija. Anzi, a sentire tutti han vinto tutti. Chi sa, però, rosica da un lato e incassa dall’altro. Ai russi sta bene così, del resto. Le loro condizioni variano col tempo sulla base dei progressi sul campo, poi per il resto son sempre quelle di Istanbul 2022.
Ma i natosionisti non sono carne da cannone come i servi della gleba fra il Danubio e il Don. In questo, considerati (e trattati) alla stessa stregua dei loro fratelli che han spinto a combattere da trent’anni: prima a colpi di sgambetti legali, poi con le armi in pugno. Facendoli apparire, agli occhi di un mondo che a malapena saprebbe indicare Kiev su una cartina muta, “diversi” addirittura ontologicamente dai primi. Diversi e superiori, ovviamente dimenticavo, perché ansiosi di “entrare in Europa”, il civil consesso, il “giardino” circondato da barbari.
Con in più, una storia tirata fuori dalla naftalina della storia… da dare in pasto non a caso alle nuove generazioni, nate in epoca post-sovietica. Non più TOVARIŠČI, E DOPPI, TRIPLI TOVARIŠČI!
1. Quelli che avevano forgiato per primi il Paese dei Soviet,
2. Quelli che erano stati TUTTI, nessuno escluso tranne i kolaboranty predately, i collaborazionisti traditori, dalla stessa parte condividendo la stessa tragedia e la stessa POBEDA, la stessa vittoria, contro i nemici di allora, nonni degli attuali.
3. Quelli che, sempre insieme, avevano GUIDATO (Chruščev era ucraino, ma non gliene frega niente a nessuno perché a quell’epoca importava esserlo, come essere russo, o georgiano, alla stessa stregua di come importa sapere da che regione proveniva Pertini, o Scalfaro, o Cossiga, pardon… Kossiga) e FATTO la RICOSTRUZIONE, costruendo su macerie CON LE PROPRIE FORZE e raggiungendo in dieci anni traguardi mai arrivati, neppure nel 1940.
Di colpo quei COMPAGNI, ovvero TOVARIŠČI, TERMINE CHE AVEVA ASSUNTO IN EPOCA SOVIETICA UN SIGNIFICATO BEN MAGGIORE DI QUELLO INTESO ALLE NOSTRE LATITUDINI, SE NON ALTRO PERCHÉ NESSUNO FRA NOI PENSA DAVVERO A QUEL CUM-PANIS, PER CUI IO NON SOLO SPEZZO IL PANE E FACCIO A METÀ CON LUI O CON LEI, MA SONO PRONTO A DARE LA VITA PER LUI E PER LEI.
E non è retorica, cari compagni. Quando si vede la morte in faccia e si fanno certe scelte, non è nemmeno politica. Come recita una loro canzone famosa (Davaj zakurim), in quel periodo, si sarebbero ricordati “di fuochi che eran diventati incendi e di amici che eran diventati compagni” (
Об огнях-пожарищах, о друзьях-товарищах). Più di amici, più di fratelli.
Poi si arriva alla fine dell’URSS. E la diaspora a stelle e strisce, che rientra con la mafia (oh… quanti bei paralleli col nostro Belpaese!) e gli oligarchi locali cominciano a lavorare nel cancellare l’URSS e tornare alla favoletta dei “fratelli minori” (malo-rossija zarista) o “acquisiti” (novo-rossija zarista) che di colpo si prendono la rivincita sui maggiori… infiorettata così, come neanche ai tempi di Giuseppe e i suoi fratelli. O di Rocco e i suoi fratelli… visto come è andata a finire.
Coi sovietici, quelli con la scorza dura, quelli come il buon Ugrumov che sugli tornanti dava la paga a Indurain e Pantani, non c’era storia. Erano troppo TOVARIŠČI dentro. Certe cose non le puoi cambiare come i governi. Ma quelli dopo? Quelli che… “è tutto vecchiume, è tutto obsoleto, è tutto pattumiera della storia?” Eh… con loro era già un altro discorso. E in trent’anni ci sono riusciti, PARZIALMENTE.
Ora han capito che quel PARZIALMENTE non basta. Uno dei più grandi progetti di ingegneria sociale dai tempi della colonizzazione delle Indie e del genocidio dei popoli nativi d’America e d’Africa è fallito. Nessuno si immolerà spontaneamente “fino all’ultimo ucraino”. Ma non solo. Sempre di meno credono alla favoletta messa in giro sin dai Novanta del secolo scorso.
Non resta quindi che tirare la corda, portare a casa il più possibile, e svignarsela con eleganza al momento giusto. O con qualche disperato attaccato al carrello dell’ultimo aereo, poco conta. Ormai, si “USA” così...
Aggiornamenti a seguire.
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02/07 ore 22:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi avanzano a nord e a sud di KRASNAJA ZVEZDA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2671
praticamente ripianando la linea di fronte e costruendo un fronte unico d’attacco verso ovest di oltre quattro chilometri e mezzo. Liberazione di questo penultimo settore di DNR sempre più vicina. Poi ci sarà l’ultimo settore. Ma su questo i russi ci stanno già ampiamente lavorando.
VERSO KONSTANTINOVKA
Prosegue la liberazione di ČASOV JAR (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2674
o forse libera lo è già. È notizia di poco fa l’ABBANDONO da parte natofascista di una NIKOLAEVKA sempre più indifendibile con gli stessi che sarebbero ripiegati al paese subito dopo, ovvero KRASNOE (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25855
Notizia confermata anche qui.
https://t.me/russkiypatriot0/22577
e qui
https://t.me/Tatarinov_Rus/55452
Notizia bomba: l’intera linea est di questa tenaglia starebbe, finalmente, crollando. Intanto, quel che è certo, è che il cerchio attorno a KONSTANTINOVKA si stringe sempre di più.
VERSO SUMY
Qui i russi ricacciano indietro alla linea di confine di Stato i natofascisti, all’altezza della già libera TETKINO, con due movimenti (cartina qui
https://divgen.ru/event/2672
e qui)
https://divgen.ru/event/2673
Si fermeranno o proseguiranno? Lo sapremo presto.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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02/07 ore 08:30 aggiornamento
Cari compagni, è da stamane che, sfruttando la convalescenza, sto lavorando a un DOSSIER su quanto sta accadendo fra FEDERAZIONE RUSSA e AZERBAIGIAN. Un po' per mettere insieme i vari punti emersi in questi giorni. Un po' per unirli. Un po' per ripassare un passato di una storia che nessuno studia. Un po' per non perdere questo lavoro anche quando non avrò più tempo di approfondirlo. Come stamane, per l'appunto.
Con l'auspicio che possa essere d'aiuto a comprendere quanto sta accadendo e a inquadrarlo in un contesto che ho cercato di riprodurre più fedelmente possibile a quelli che sono oltre vent'anni di ricerche e studi, e che sono andati oltre la lingua azera che comunque mastico ancora, pubblico qui sotto.
Cari compagni, buona lettura.
Paolo Selmi
FATTORE AZERBAIGIAN
Questa appendice di imperialismo NATOottomano che si affaccia sul Caspio, è uno dei tipici casi in cui il termine “fattore” coincide poco o niente con la nozione di “soggetto attivo”.
Si può essere “fattori” anche “indirettamente” o, peggio ancora, in quanto manovratori a loro volta manovrati completamente da un soggetto terzo. Anche il regime di Kiev, nel momento in cui rastrella civili per sbatterli al fronte, legifera la cessione delle materie prime, sottoscrive accordi capestro per la fornitura di “aiuti militari”, aumenta le tasse, differisce il pagamento di stipendi pubblici e pensioni e, giusto per dare una conclusione a questa carrellata esemplificativa, riconosce come “dispersi” i caduti in battaglia pur di non pagare le reversibilità e indennità riconosciute per legge, è di per sé “fattore”. Manovrato sino al midollo, ma fattore i cui effetti ricadono sulla parte sottostante della piramide sociale. Milioni di cittadini ridotti a ostaggio e, al contempo, riserva di biomassa a perdere.
Se persino le marionette di Kiev, nel loro ruolo di indispensabile “cinghia di trasmissione” coi locali, sono FATTORI di disgrazie immediate e, quel che è peggio, future per il proprio popolo, ecco che allora possiamo tranquillamente parlare di FATTORE AZERBAIGIAN.
Stato formalmente indipendente, ben più indipendente della colonia ucraina, in quanto economicamente stabile e, per l’oligarchia al potere e l’indotto che genera, estremamente fiorente, dopo aver trovato la propria collocazione nel quadro neoimperialistico di questo capitalismo globalizzato e globalizzante essenzialmente come
1. Paese produttore di idrocarburi
2. Importante snodo logistico eurasiatico, a metà fra Federazione Russa, Golfo Persico, Europa, Asia centro-orientale.
La dinastia regnante degli Aliev, assurta al potere grazie al ruolo determinante del padre fondatore al “Momento della spartizione”, in quanto
- Presidente della sezione azera del KGB presso il Consiglio dei ministri della R.S.S. di Azerbaigian,
- Primo segretario del CC del P.C. di Azerbaigian fino al 1982 e quindi
- Membro del CC del PCUS fino al 1987
- Vicepresidente del Consiglio dei ministri dell’URSS nonché
- Generale maggiore
si trovò quindi ad amministrare un immenso patrimonio, noto sin dai tempi di Marco Polo.
Il quale per il punto 1 qui sopra riporta la leggenda apocrifa della “pietra” dono di Cristo ai Magi celato da uno scrigno, la quale, una volta aperto lo stesso sulla via del ritorno e scoperta nella sua natura assolutamente semplice, banale, per nulla regale, dai re-astronomi-alchimisti-scienziati, fu gettata inopinatamente in un pozzo:
“Quando li tre magi ebbero cavalcate alquante giornate, vollono vedere quello che ’l fanciullo avea loro donato: apersono lo bossolo, e quivi trovarono una pietra, la quale avea loro data Cristo in significanza che stessono fermi nella fede, che avevano cominciata, come pietra.
Quando viddero la pietra molto si maravigliâro e gittâro questa pietra in un pozzo. Gittata la pietra nel pozzo, un fuoco discese dal cielo ardente e gittossi in quel pozzo.
Quando gli re viddono questa maraviglia, penteronsi di ciò che avevano fatto. E presono di quello fuoco, e portaronne in loro contrada, e puoserlo in una loro chiesa. E tuttavolta lo fanno ardere, e adorano quello fuoco come Iddio; e tutti gli sacrifíci che fanno condiscono di quello fuoco; e quando si spegne, vanno all’originale, che sempre istá acceso; né mai nollo accenderebbono se non di quello. Perciò adorano lo fuoco quegli di quella contrada. ”
https://it.wikisource.org/wiki/Il_milione_(Laterza,1912)/XXIII
Avesse voluto Iddio che quell’olio di pietra puzzolente ed eternamente acceso avesse continuato unicamente la sua funzione di simbolo religioso, buono peraltro per tutte le confessioni del circondario, ciascuna con la sua leggenda, col suo mito fondativo, col suo santo da onorare. Saremmo ancora al ciuccio e al carretto, vivremmo mediamente trent’anni di meno, ma una donna palestinese armata di manganello avrebbe sicuramente detto la sua contro criminali di guerra che sterminano quotidianamente lei e la sua progenie grazie, purtroppo, a un vuoto tecnologico incolmabile per chi da decenni è rinchiuso, a milioni, in un campo di concentramento. Divenuto da qualche anno di sterminio.
Passando al punto 2 dell’elenco, è sempre il buon Polo a parlarci di Toris, Təbriz nella traslitterazione e pronuncia attuali, città azera della Repubblica Islamica dell’Iran:
“Ma conterò di Toris, però ch’è la piú bella e la migliore che sia nella provincia. Gli uomini di Toris vivono di mercanzia e d’arti, cioè di lavorare drappi a seta e ad oro; ed è il luogo si buono, che d’India e di Baudac e di Mosul e di Cremo (Cremesor) vi vengono gli mercatanti e di molti altri luoghi; e gli mercatanti latini vanno quivi per le mercatanzie istrane, che vengono da lunghe parti, e molto vi guadagnano. Quivi si trova molte pietre preziose. Gli uomini sono di piccolo affare, e havvi di molte maniere di genti. Quivi hae ermini e nestorini e iacopini, giorgiani e persiani, e di quegli v’ha che adorano Malcometto, cioè lo popolo della terra che si chiamano Taurizinz (Taurizi). Intorno alla cittá ha begli giardini e dilettevoli d’ogni frutta. Gli saracini di Toris sono molto malvagi e disleali.”
https://it.wikisource.org/wiki/Il_milione_(Laterza,1912)/XX
Lasciamo ora perdere le connotazioni à la “falsi e cortesi” che noi italiani (e non solo, ma noi è da millenni che ci alleniamo caparbiamente in questa disciplina olimpica, figurando sempre ai vertici del medagliere) amiamo appioppare campanilisticamente a chiunque confini col nostro cortile: il senso di quanto riportato dal buon Marco è chiarissimo. In quell’angolo di PERSIA la comunità azera già allora era rinomata per quelle due cose lì.
Fatta salva la gloriosa epoca rivoluzionaria, dove per settant’anni il Paese cercò di dotarsi di un’economia decisamente più DIVERSIFICATA, di un’industria decisamente più DIVERSIFICATA, in base a uno sviluppo socioeconomico equilibrato e pianificato, soprattutto RAZIONALE non solo delle risorse esistenti, ma di quelle potenzialmente attuabili in loco, risparmiando GIORNI E SETTIMANE DI TEMPI MORTI (trasporto) e COSTI AGGIUNTIVI INUTILI per sopperire a bisogni di base: vestirsi, per esempio… ma non solo, cambiare il piatto rotto, comprare dei nuovi bicchieri, o – a partire dalla II metà degli anni Settanta – dotarsi di un CONDIZIONATORE IN CASA! Fu fondata a Baku, infatti, l’unica grande produzione di condizionatori sovietici. Ci mise lo zampino Aliev (padre) nell’individuazione del sito, e compare peraltro in alcune foto dell’epoca qui riportate:
https://dzen.ru/a/ZVYovyrC2ndTkBUp
Foto dove peraltro il nome azero della fabbrica Бакы мəишəт кондисионерлəри заводу spicca sopra quello sovietico, in russo: a testimonianza di come certe “discriminazioni” fossero già allora inesistenti e il ricorso al russo fosse decisamente legato all’impiego dello stesso come lingua veicolare per le Quindici Repubbliche e per saperi tecnico-scientifici specifici, per i quali non esisteva un equivalente autoctono (oggi recuperato dall’anglofono o dal turcofono, precedentemente tale funzione di arricchimento lessicale era svolta dal persiano… ma in tal senso l’azero restava e resta azero, così come il giapponese resta tale nonostante le centinaia di migliaia di prestiti linguistici dal cinese).
Oggi di tutto quello splendore, ovvero del tentativo di assalto al cielo di cui la componente azera fu parte integrante insieme alle altre quindici, restano solo le rovine riportate dalle ultime foto.
Con la fine dell’URSS e la sconfitta a opera degli armeni in Nagorno-Qarabagh, l’Azerbaigian tornò alle DUE CONSUETE CARTE giocate sino al momento sovietico.
Vi tornò da “indipendente”. Prima come membro della CSI, poi come battitore libero sul mercato, meglio, come PEDINA CHIAVE sullo scacchiere LIBERAMENTE OFFERENTESI AL MIGLIOR ACQUIRENTE. Meglio ancora, A TUTTI E A NESSUNO fra i potenziali acquirenti. Millenni di commercio a qualcosa servono, del resto.
Senza rompere definitivamente coi russi, ma facendo valere le comuni radici linguistiche turcofone coi ricchi (e rozzi) cugini turchi, flirtando coi persiani con cui condividevano secoli di comune appartenenza storico-culturale e, non da ultimo aprendosi a ovest al padronato europeo e d’oltreoceano. Ultimi saranno, nell’ordine, i cinesi. Facendo vedere a tutti quelle due carte lì… e poi girandole subito.
Quanto poteva durare questo continuo flirtare con tutti, con prevalenza OVVIAMENTE dove c’erano i soldi, ovvero con un U-ccidente affamato di conquista nelle vaste praterie apertesi col crollo dell’URSS, ma senza scontentare troppo i vicini storici (Russia e Iran) e il cugino arraffone di sempre, l’Ottomano che sempre cercò e tutt’ora cerca di allungare la propria mezzaluna alle popolazioni turcofone dell’Asia centrale con cui tuttavia, ahimè, solo quello condivideva perché per il resto del tutto diverse (non solo a livello culturale → Turco-ottomani vs Persiani, ma anche a livello religioso → Sunniti vs Sciiti)?
Il tempo della vita di un padre fondatore, mentre il figlio, a detta dei dissidenti che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente, gozzovigliava coi soldi sporchi di petrolio del padre nelle migliori bettole moscovite.
Padre padrone, padre dittatore, padre fondatore di una dinastia… patrilineare, ma con un bagaglio di decenni di lotta per il potere, quello del e nel politburo sovietico, assolutamente da non sottovalutare a livello di pelo sullo stomaco e di palestra per le future trame e lotte, postsovietiche, sopra-traccia e, soprattutto, sotto-traccia.
Morto il padre, passato il potere al figlio, con ancora la bocca sporca di caviale e il rotolo dei dollari malcelato nelle tasche dei pantaloni, la musica cambiò. L’esibizione delle due carte si fece decisamente più SPINTA, passando dai veli e i pizzi con cui il padre le copriva e le scopriva a tutti alla più bieca minigonna inguinale.
Chiaro, chiarissimo segnale al vicino turco, che infatti prese la palla al balzo. Progetti di gasdotti e oleodotti, denaro a fiumi, reinvestito localmente in città ritornate ai loro antichi fasti, creazione di una vera e propria borghesia compradora locale e relativo indotto. I turchi, come chiunque, non fecero niente per niente e chiesero in cambio di poter mettere il cappello fino alle rive del Caspio. Al che il mercante azero rilanciò, chiedendo in cambio un “aiuto” a chiudere quel conto in sospeso nel Nagorno-Qarabagh.
Ma non era una trattativa tra pari. Anche ai turchi interessava martellare gli armeni, nel frattempo capitanati da un eroe della Maidan locale al soldo francese (ieri Macron e Putin han parlato anche di questo, peraltro…) che nella sua russofobia totale svolse (e svolge tutt’ora) il ruolo di utile idiota per la buona riuscita dell’operazione. Pertanto, una Turchia, SECONDO ESERCITO NATO AL MONDO, ricordiamolo, che CONTROLLA MILITARMENTE un’area che da ANKARA arriva a BAKU, non è un favore a BAKU, ma ad ANKARA. E così, progressivamente, la potenza ECONOMICA azera data dalle DUE CARTE di cui sopra finì SUBORDINATA alla potenza POLITICA TURCA mitigata da una più ampia COALIZIONE AFFERENTE ALLA NATO.
Ai NATO-ottomani si associarono, infatti, ben presto, i NATO-sionisti poco più a sud, interessati a prender parte all’affare in corso.
Non è un caso che gran parte del lavoro sporco sui traffici aerei di armamenti, come già evidenziato sin dal 2017, sia svolto dalla compagnia azera Silk Way codice 7L (se ne parla già in queste pagine coi relativi rimandi, facilmente reperibili cercando Dilyana Gaytandzhieva come parola chiave).
Non è quindi nemmeno un caso che oltre ai Bayraktar turchi, lo sterminio delle truppe armene ferme agli obici fu operato grazie anche alla strumentazione radar e di controllo elettronico degli alleati israeliani. Passati anch’essi alla cassa già durante il conflitto del Nagorno-Qarabagh svolgendo, da tale posizione privilegiata, prospezioni sul nord dell’IRAN. Ciò non passò inosservato e gli iraniani già allora abbatterono, a mo’ di ammonimento, un drone israeliano:
https://t.me/parstodayrussian/186361
Ma i NATO-sionisti, come loro consuetudine, incuranti persino di mantenere le apparenze (oggi si “USA” così...) poco fecero caso all’accaduto e qualche settimana fa bissarono le loro prodezze, con la complicità rivelatasi poi IMBARAZZANTE della neocolonia azera.
Rivelatasi poi IMBARAZZANTE perché i NATO-sionisti sono usciti da questa che doveva essere una guerra-lampo e che se andava avanti ancora oggi vedeva Tel Aviv come Gaza, con le corna rotte. Di conseguenza, la neocolonia azera, beccata con le mani nella marmellata e col padrone della stessa tutt’altro che domo e distrutto, anzi, incazzato come una biscia, nella IMBARAZZANTE posizione di “giurare e spergiurare che non erano mai stati lì”…
Torniamo però al FATTORE AZERO nella sua struttura. Fondamentalmente si è creata una situazione di sudditanza analoga a quella ucraina, sia pur con la notevole differenza che il bilancio statale azero non è minimamente paragonabile al colabrodo ucraino. Anche loro avevano DUE CARTE, sostanzialmente analoghe a quelle azere, ma le hanno mezze bruciate e mezze date in mano ai nuovi padroni. In cambio di Abrams arrugginiti…
Gli azeri no. L’attuale discendente della dinastia Aliev sa che senza quelle due carte non gli resterà che svernare in una villa vista mare a fianco di quella del suo amico ucraino. E sinceramente, il panorama di Baku, gemellata con Napoli, lo ricordiamo, è impagabile. Come quello di Napoli, del resto. Ci pensi due volte prima di ridurti a un esilio dorato, magari davvero con la sfiga di trovartelo nella villetta a fianco, il patàca.
Fan fare di tutto, ma le carte restano in mano loro. O per mezzo di noi, o niente. Meglio, “niente” no perché non si sono scelti certo dei begli amici, ma dei tagliagole che non ci penseranno due volte a ridurre quel “niente” al nulla che, di fatto, esprime. Ma i nuovi padroni li conoscono ancora poco, sanno a malapena dov’è Baku sulla cartina, e per il momento HANNO BISOGNO DI LORO. Ecco, detta così va meglio...
MA IN TUTTO QUESTO? IN RUSSIA COSA ACCADE?
Già, perché in tutti questi bei discorsi spesso si tralasciano dati fondamentali, si danno per scontate troppe cose o, peggio ancora, si fa finta che non importino, quando invece riguardano le vite di milioni di persone.
L’Azerbaigian ha da poco superato i dieci milioni di abitanti (10.236.227 al 1 maggio di quest’anno).
https://oxu.az/ru/obshestvo/naselenie-azerbajdzhana-prevysilo-10-2-mln-chelovek
Di cui due milioni e duecentomila ufficialmente registrati a BAKU
https://perspectum.info/naselenie-azerbajdzhana/
I russi, rispetto al mezzo milione raggiunto e tenuto per qualche decennio in epoca sovietica,
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/3467499/pub_6043d6fdb8613c1dbb6c897e_6043dc7d58285736ddff3649/scale_1200
diagramma qui:
https://avatars.dzeninfra.ru/get-zen_doc/3467499/pub_6043d6fdb8613c1dbb6c897e_6043dc7d58285736ddff3649/scale_1200
che oggi vivono in Azerbaigian sono settantamila (2019, 71.050) pari allo 0,7% della popolazione
https://ruxpert.ru/Статистика:Численность_русских_в_странах_бывшего_СССР
Gli azeri in Russia, ivi inclusi gli azeri che spostarono la loro cittadinanza dalla R.S.S. azera a quella russa, divenendo allora cittadini di tale repubblica socialista (migrazione interna) sono milioni. Due circa, secondo queste stime, cittadini che a volte di azero han solo il cognome, a volte no, registrati tutti oggi come cittadini di etnia russa:
https://www.dr-igonin-clinic-med.ru/200425/novosti-skolko-azerbajdzhantsev-zhivet-v-rossii/
Ufficialmente, OGGI, abbiamo questi dati:
- i migranti azeri a inizio 2025 sono 331.727, di cui 122.568 registrati nel registro migranti:
https://dzen.ru/a/aGPVQzQ2hEegt_k5
ATTENZIONE: FACENDO PARTE DELLA CSI, ESISTE ANCORA PIENA LIBERTA’ DI MOVIMENTO INTERNO, QUINDI FINO A POCO FA UN CITTADINO AZERO NON DOVEVA RENDERE CONTO AD ALCUN REGISTRO DI COME E DOVE SI SPOSTAVA IN RUSSIA. Ovviamente, visto quanto sta accadendo, i russi TARDIVAMENTE han richiesto che tutti si iscrivessero, pena il rimpatrio. Risultato, i media azeri che gridano alla “deportacija”…
https://ru.apa.az/sotsium/stalo-izvestno-kolicestvo-azerbaidzanskix-migrantov-v-rossii-issledovanie-604728
Ma ai media azeri ci torneremo presto.
- i cittadini russi di etnia azera sono invece 522.757 (ibidem). Ovvero, cittadini russi dello Stato multinazionale e multietnico russo, registrati come azeri.
Più quelli che non compaiono nelle statistiche, siamo intorno a un milione.
Gente che lavora, che si fa un mazzo così, e che manda a casa, come rimesse, un miliardo di dollari all’anno. Nella prima metà del 2019, 417 milioni di dollari di rimesse registrate:
https://vzglyad.az/news/145913
Tuttavia, a fianco della stragrande maggioranza silenziosa, a partire dall’inizio degli anni Ottanta si assistette alla genesi della criminalità organizzata (OPG, ОПГ acronimo di Organizovannaja Prestupnaja Gruppirovka организованная преступная группировка, gruppo di criminalità organizzata) di matrice azera.
Non parliamo quindi dei soliti burocrati corrotti che si fanno la dacia a spese del popolo lavoratore:
https://statehistory.ru/books/Nikonorova-Tatyana-Nikolaevna_Dokumenty-komissii-partiynogo-kontrolya-pri-TSK-VKP-b---1934-1952-gg---kak-istochnik-izucheniya-ekonomicheskoy-prestupnosti-v-srede-partiynoy-nomenklatury/10
No, la cosa era MOLTO più strutturale.
A Mosca, ovviamente. Dove dopo la morte di Brezhnev l’ansia di smantellamento dell’economia socializzata e di piano creò praterie non solo per burocrati ansiosi di divenire oligarchi, ma anche di mafiosi in erba ansiosi di farla crescere, questa erba. Fra i clan in formazione, spiccavano russi, ceceni, ucraini e, per l’appunto, azeri.
Galeotto fu l’ortomercato di Mosca, immenso territorio da spartire fra clan in pieno lassismo da “perestrojka” (qui la storia della cooperativa “orto nostro”… ogni riferimento a cosa nostra è puramente voluto, con foto d’epoca):
https://dzen.ru/a/ZJHoGL-vhiQ-J9mS
Caduta l’URSS, via le foglie di fico, liberi tutti: narcotraffico, contrabbando, estorsione, e chi più ne aveva, più ne metteva. E gli azeri “ne avevano tanta”, in questo senso. E da Mosca partirono all’assalto delle immense praterie russe.
Arrivando, per esempio, a EKATERINBURG. Dove si insediarono, nell’ultimo decennio dello scorso millennio, i fratelli SAFAROV e il loro clan,
https://ura.news/news/1052956580
facendosi subito largo dal controllo di chioschi per strada ad altre attività ben più remunerative, uccidendo infine altri capiclan loro connazionali che, mossi da analoghi nobili istanze, avevano le medesime mire sulla città:
https://dzen.ru/a/aGSg_-4Zhi0jZctd
La storia arriva fino ai giorni nostri, con l’ottenimento della cittadinanza russa da parte dei fratelli Safarov, il consolidamento dei loro traffici, essenzialmente narcotraffico e riciclaggio con investimenti in locali da loro controllati e, purtroppo come spesso accade, l’inevitabile corollario di morti in conseguenza di istruzioni “non capite adeguatamente” e regolamenti di conti.
https://ura.news/news/1052956580
Più 44 morti e 7 gravemente lesionati per una partita di schifezze alcoliche adulterate con un tasso criminale di metanolo nel 2021.
https://secretmag.ru/criminal/azerbaidzhanskaya-opg-v-ekaterinburge-prichastna-k-gibeli-bolee-40-chelovek-novye-podrobnosti-dela-01-07-2025.htm
Dettagli...
Il 27 giugno di quest’anno, RETATA DELLE FORZE DELL’ORDINE RUSSE ED FSB contro il clan SAFAROV, 50 arresti.
Fra questi, i due capi dei capi (da oltre dieci anni cittadini russi, ricordiamolo) si son sentiti male e son morti in ospedale o in ambulanza verso lo stesso:
https://161.ru/text/criminal/2025/07/02/75659093/
Ora, di fronte alla decapitazione di un clan mafioso autoctono operante all’estero chiunque, ripeto, CHIUNQUE ricopra una funzione istituzionale in un contesto NORMALE ci penserebbe non una, non due, ma almeno DIECI volte prima di “prenderla sul personale”.
“Prenderla sul personale” perché, peraltro?
Perché sei mafioso anche tu? E ti senti chiamato in causa? Ehm, meglio non andare oltre...
Per “vilipendio alla bandiera”? Forse… a ogni modo, con questa ipotesi, la chiamata in causa delle più alte sfere politiche azere E LA LORO REAZIONE sicuramente sta più in piedi. Stessa cosa successa peraltro in Via Paolo Sarpi a Milano non più di vent’anni fa, con rimostranze ufficiali dei “compagni” cinesi i quali, pur avendo il consolato a due isolati di distanza dalla Chinatown milanese, per decenni si sono ben guardati dal fare la “lotta di classe” nei confronti dei padroni del quartiere… salvo poi “svegliarsi” quando invece potevano farne anche a meno… ma tant’è.
Perché qualcuno ha detto “SOLLEVATE IL POLVERONE”? Ancor più possibile.
Avanziamo alcune ipotesi. RITORSIONE: la SOCAR, l’azienda petrolifera azera, ha continuato a rifornire il regime di KIEV in tutto il conflitto… e ora si è vista una dopo l’altra basi e terminal in Ucraina fatti fuori dai russi:
https://www.pravda.ru/world/2240689-ekaterinburg-azerbaidjan-socar/
Affari di miliardi di dollari finiti in fumo. E va bene… ma qui ti stai giocando i rapporti diplomatici con un vicino al quale, per come stavan le cose, non costava nulla chiedere qualcosa in kompensacija… E OTTENERLO. Non sono i soldi che mancano ai russi. E ne han sempre dati. Anche quando sanno che fai il doppio gioco. Allora vi è dell’altro.
Gratta gratta, spunta il MI-6. I SERVIZI SEGRETI BRITANNICI RIFLETTONO, NELLE LORO AZIONI, GLI INTERESSI DEL LORO PAESE NEL SUD DEL CAUCASO E NELLA REGIONE. NON CI RIESCONO SUL CAMPO DI BATTAGLIA UCRAINO? LE COSE IN IRAN SI SON MESSE MALE? AVANTI CON IL “CAOS CREATIVO” MUOVENDO LE LORO PEDINE. COME QUELLA AZERA:
https://www.pravda.ru/world/2240689-ekaterinburg-azerbaidjan-socar/
I media azeri si sono scatenati nella PIÙ VIOLENTA CAMPAGNA RUSSOFOBA DA UN PO’ DI TEMPO A QUESTA PARTE. “genocidio”, “deportazioni”, “discriminazioni”, di tutto di più…
https://dzen.ru/a/aGSg_-4Zhi0jZctd
Ripetiamo: il tutto in conseguenza di un’azione di polizia russa condotta su territorio russo contro un clan guidato ormai da cittadini russi, pur disponendo di manovalanza corregionale.
La reazione azera è stata del tutto spropositata e orientata al giocarsi il tutto per tutto contro la Russia, alzando l’asticella dello scontro a livelli inusitati (Азербайджан пошёл ва-банк и "напал" на Россию)
https://usprus.ru/component/k2/item/5931-u-azerbajdzhantsev-pamyat-korotkaya-da-i-u-russkikh-tozhe-a-vspomnim-kak-vsjo-nachinalos
Per esempio, arrestando giornalisti russi con capi d’imputazione ridicoli (traffico di stupefacenti)
malmenandoli e umiliandoli davanti alle telecamere (filmato qui, VALE LA PENA CHE SIA VISTO TUTTO)
https://t.me/ZeRada1/25830
IMMAGINI CHE HANNO FATTO IL GIRO DEL MONDO COME QUESTE:
https://t.me/banksta/73698
Persino Zelenskij si è complimentato con Aliev esprimendo “solidarietà” nei suoi confronti:
https://t.me/ZeRada1/25834
Ora, a parte i complimenti del parassita di Kiev, È EVIDENTE CHE IL DETENTORE UNICO DELL’INFORMAZIONE E DELL’IMMAGINE VEICOLATA ABBIA PRODOTTO E DIFFUSO QUANTO SOPRA PER UN FINE PRECISO.
IL FATTORE AZERO ENTRA IN AZIONE. I pompieri russi provano a gettare acqua sul fuoco. La Zacharova “ha espresso la protesta più netta rispetto alla DEMOLIZIONE (DEMONTAZHE) DELIBERATA DEI RAPPORTI BILATERALI RUSSO-AZERI” («заявлен решительный протест в связи с намеренным демонтажом двусторонних российско-азербайджанских отношений»)
Ha chiesto quindi che il personale diplomatico possa vedere i propri detenuti in prigione (quelli pestati a sangue del video e delle foto che circolano tutt’oggi).
Ha chiesto che la controparte si astenga da ulteriori provocazioni.
Ha sottolineato che, fino a prova contraria, esistono lettere nero su bianco firmate da entrambi che parlano di “alleanza strategica” (стратегическое союзничество): che anche gli atti corrispondano alle parole.
Si è infine appellata ai turisti e al personale russo in Azerbaigian, al loro buonsenso e alla loro prudenza:
https://t.me/ZeRada1/25846
Mosca non può permettersi di aprire un altro fronte e ha fatto quel che ha potuto per calmare le acque. Pare ci sia riuscita. Le piazze russe non si sono (ancora) riempite di migranti con scene che vediamo a Parigi quando vince il PSG. E non si sono riempite neppure di russi che iniziano a fare la caccia alle streghe col primo caucasico che passa per strada. Per fortuna, ottant’anni di URSS nei popoli delle Repubbliche ex-sovietiche hanno creato anticorpi sociali duri a morire.
La palla ora al regime di Baku. Meglio, ai suoi padroni, variante regionale degli stessi che manovrano Kiev. Se vorranno andare avanti, lo sapremo presto. Kiev non è Baku. Zelenskij non è Aliev. Le piazze non si sono riempite, potrebbe bastare la “soddisfazione” di aver pestato i primi venti russi che passavano e di averli tenuti così, in ostaggio, alimentando lo sciovinismo locale. Oppure no.
Alzando il punto di vista tale da abbracciare qualche chilometro quadrato in più, L’ACCELERAZIONE DEGLI EVENTI DI QUESTI TEMPI, COSÌ IMPROVVISA, VIOLENTA, TESA A CREARE INSTABILITÀ, PANICO, RABBIA DI MASSA TALI DA DESTABILIZZARE ANCHE FRONTI INTERNI, è FIGLIA DELLA STESSA LOGICA. DI UN’UNICA LOGICA. Quella che non ha funzionato a Teheran qualche settimana fa. Ma che potrebbe fare breccia altrove. Quella, infine, che usa carne da cannone locale minimizzando il rischio per la propria e creando le condizioni per poterla spremere sino all’osso. Anzi, sino al midollo. Gli schemi si assomigliano. Si ripetono. I finali non sempre sono gli stessi. Questo si augurano i padroni, in queste operazioni a costo zero. PER LORO.
Aggiornamenti a seguire.
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01/07 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD
MALINOVKA (Малиновка) LIBERA:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55380
Posizione qui
https://divgen.ru/47.6788/36.4753/12
et
47.6788, 36.4753
Si apre un altro fronte con destinazione GULJAJPOLE? Staremo a vedere.
VERSO DNEPROPETROVSK
I recenti avanzamenti conducono verso ovest una forza, quella russa, estremamente DESTABILIZZANTE perché INCONTROLLABILE, una volta avesse varcato IN MASSA i confini di oblast’. Questa cartina,
https://t.me/voenkorKotenok/65560?single
che mostra chiaramente il movimento, mostra infatti solo l’inizio del processo, non gli sviluppi. Come ci siam già detti, potrebbe muoversi verso ovest ancora e varcare i confini di un’altra regione, ZAPOROŽ’E, divenuta nel frattempo russa, puntando al capoluogo. Oppure potrebbe virare verso nord e ipotecare un’altra regione chiave: quella, per l’appunto, di DNEPROPETROVSK.
Ai natofascisti mancano forze per “esser dappertutto”. E in modo efficace, soprattutto. Per esempio, poco più a nord, PROSEGUE LA MANOVRA A TENAGLIA RUSSA VERSO PODDUBNOE E VOSKRESENKA come ammesso ormai dal nemico stesso (cartina natofascista riportata qui):
https://t.me/RVvoenkor/94907
VERSO KRASNOARMEJSK
Attacco a tutto campo, quello russo, che prosegue a martellare il blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV e, al contempo AGGIRARLO, come ammette il buon Petrenko (cartina qui):
https://t.me/petrenko_iHS/8766
Scopo dell’accerchiamento, come ormai denuncia lo stesso Petrenko: rompere la logistica che approvvigiona l’attuale linea di difesa. E qui torniamo allo stesso discorso del paragrafo precedente. Più micce si accendono, in questa fase, più rischiano di mandare in tilt definitivamente l’apparato difensivo che sinora le aveva più o meno contenute. TERRITORIALMENTE. Mentre dal punto di vista dell’organico, in tre anni ha continuato a ridursi, fino a raggiungere un punto critico di non ritorno e a superarlo già abbondantemente. Ma non era questo l’obbiettivo di chi li sta continuando, tutt’ora, ad “aiutare”.
610 KMQ
Quelli liberati nel mese di GIUGNO,
https://t.me/divgen/70076
che anche i grafici natofascisti ammettono esser stato da record (556 secondo Deepstate, loro grafico qui):
https://t.me/frontbird/23291
Tra questi, oltre 140 sono i chilometri quadrati liberati dal contingente VOSTOK, operante verso Dnepropetrovsk:
https://t.me/boris_rozhin/170958
In totale, dall’inizio dell’anno, i chilometri quadrati liberati nell’area della SVO sono stati 2.328
https://t.me/divgen/70076
Aggiornamenti a seguire domattina.
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01/07 ore 12:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Finalmente anche divgen aggiorna la propria cartina con la liberazione di DAČNOE
https://divgen.ru/event/2668
Ora i russi procedono vero NOVOPAVLOVKA sia da est che da sud. Di fatto, la sua liberazione comporterebbe inevitabilmente il crollo di tutto quanto i natofascisti hanno approntato più a nord in mesi di fortificazioni affannose.
Più a sud, i russi avanzano verso nord lungo la strada da ŠEVČENKO ed entrano a VOSKRESENKA (Воскресенка):
https://t.me/beard_tim/25817
Coordinate qui
https://divgen.ru/47.9536/36.64919/13
e qui
47.9536, 36.64919
La sua liberazione comporterebbe il progressivo accerchiamento da ovest della attuale linea di difesa natofascista, distribuita lungo l’asse nord-sud e, sempre da sud, porterebbe a ISKRA, tagliando ulteriormente le truppe dislocate a est e a nord-est della stessa. Situazione che si complica sempre di più.
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano verso NELEPOVKA e chiudono ulteriormente la sacca di KLEBAN-BYK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2669
Konstantinovka sempre più vicina.
Subito più a nord, entrano a BELAJA GORA (Белая Гора, cartina qui):
https://t.me/motopatriot78/38046
Anche a ČASOV JAR la difesa natofascista perde pezzi. Completata la liberazione del quartiere ŠEVČENKO (cartina qui, segnalato nel rettangolo rosso):
https://t.me/beard_tim/25815
i combattimenti si son spostati a ovest, verso il paesino NIKOLAEVKA aldilà del fiume. A scanso di equivoci guardiamo, ancora una volta, questa cartina:
https://t.me/z_arhiv/31908?single
mostra le fortificazioni che i russi dovranno abbattere, una a una e sotto il tiro dell’artiglieria nemica, oltre che della consueta pioggia di droni natofascisti, per raggiungere KONSTANTINOVKA da EST.
Come si commenta in quest’altra analisi
https://t.me/project_nd/21
la LOGISTIKA da e verso KONSTANTINOVKA funziona a pieno regime. Questo consente cambi rapidi ed efficaci, approvvigionamenti, movimentazione forze in tempo utile per tamponare gli attacchi russi, il tutto mentre ovviamente in aria i droni fanno buona guardia. A scompaginare questo crollo, LA CATASTROFE AVVENUTA A SUD. Catastrofe in corso, peraltro, coi russi che anche qui scavalcheranno queste linee o le attaccheranno da dove sono più vulnerabili: non da est, ma da sud. Catastrofe, iniziata guarda caso poco più di un anno fa, quando i natofascisti decisero che la priorità era la campagna-di-russia-2.0 e sacrificarono a fronti poi crollati uomini e mezzi da destinare peraltro a un futuro, imminente, annientamento. Tutto si tiene… e non a favore dei natofascisti.
Aggiornamenti a seguire.
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30/06 ore 19:00 aggiornamento
FRONTE SUD
Dopo aver attraversato ieri il fiume all’altezza della foce, oggi i russi han ripulito l’intera area a sud dello stesso (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2666
Inutile sottolineare l’importanza di questa avanzata: quel che resta in mano natofascista di Kamenskoe ora è molto, ma molto più esposto e quindi in pericolo di attacco da più direzioni. Destabilizzata in tal caso non sarebbe solo Kamenskoe ma un’intera linea di fronte.
VERSO DNEPROPETROVSK
Situazione analoga anche qui, coi russi che “toccano” la linea di confine a nord-ovest di ŠEVČENKO e proseguono, al contempo, anche verso nord (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2667
Quel che resta di DNR ovest di DONECK in mano natofascista è attualmente chiuso a tenaglia. E chiuso sempre di più.
I russi inoltre non perdono tempo e da KRAZNAJA ZVEZDA (Зирка, sottolineatura rossa in alto), hanno attraversato nuovamente il fiume e puntano verso sud-ovest, ovvero PODDUBNOE (Поддубное)
https://t.me/beard_tim/25809
liberata la quale ogni tentativo residuo nemico di temporeggiare nella tenuta di quest’area sarebbe materialmente impossibile.
I canali ultras natofascisti riportano sempre più sgomenti gli avanzamenti russi nell’area:
https://t.me/condottieros/11738
Sumy… se non ci fosse, bisognerebbe inventarla.
FUFFA VENDUTA A PESO D’ORO: MA IL GIORNALISMO SCHIENADRITTA NON METTE BECCO NEGLI “AIUTI” A KIEV
Questa rivista si permette di sollevare il dubbio sulla reale funzione degli Abrams in questo conflitto, dopo che il primo pacchetto è ormai stato ridotto a cenere:
https://militarywatchmagazine.com/article/ukraine-first-batch-abrams-wiped-next-arriving-poland
Considerando che i prossimi che arriveranno, di provenienza australiana, saranno dei ferrivecchi esattamente come i trentuno forniti nel primo lotto di “aiuti”.
Concezione obsoleta, nessuna difesa contro i droni kamikaze russi (penose, a dir poco, le reti da pollaio saldate tutt’intorno a quelli che dovevano essere i RISOLUTORI del conflitto e che come tali sono stati VENDUTI al regime), persino difficoltosi, lenti, farraginosi nella manovra. La rivista “analitica” conferma di fatto quel che ci diciamo da oltre un anno.
Ma non spiega il PERCHÉ di questa “SMANIA nell’aiutare” le forze armate ucraine in questa maniera. “Eh… abbiam finito i carri armati ex-sovietici ed ex-Varsavia con cui li abbiamo innaffiati per due anni di “aiuti”…”, aleggia come risposta nel “pezzo verità” summenzionato. “E quindi? Gli vendete a peso d’oro i vostri residuati bellici? A quando gli M4? Una lavata, una riverniciata e sicuramente fan la loro porca figura! Come nel film dove arrivano alla fine per liberare Auschwitz che però solo le malelingue possono pensare che sia Auschwitz mentre in realtà è CASUALMENTE uno dei due campi di sterminio liberati dagli “Alleati”… Ragazzi che figurone… il naftone che si sente da lontano, quindi l’inquadratura fissa progressivamente invasa dal bestione che curva e si gira, procedendo verso la telecamera… neanche i fratelli Lumière!
“E han finito i T-72”… le palle, invece, con cui il complesso militare industriale u-ccidentale ha orchestrato la maggiore operazione di rifinanziamento tramite rottamazione delle proprie commesse militari alle forze armate a esso afferenti… quelle, come certa carta a ben vedere ben più nobile nell’utilizzo, non finiscono mai.
E poi, diciamocela tutta... se questo traffico di rottami deambulanti ha un prezzo (il giornalismo schienadritta se ne occuperà nel 2030, promesso, come il servizio sui sindacati ucraini andato in onda domenica che riportava fatti del mafioso Zelenskij datati dicembre 2019... al tempo! Che Roma non è stata fatta in un giorno solo...) dicevamo, se questo ha un prezzo... andare a morte certa sbattuti all'assalto dietro un M4 è qualcosa che non ha prezzo. Crepi col mito americano, nel mito americano, con la sigaretta e le barrette di cioccolato ancora del 1945!
La carne da cannone ucraina dovrebbe ringraziarli, invece di gioire perché finalmente i russi centrano una caserma dei Te-Tse-Ka. Ingrati che non sono altro.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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30/06 ore 12:30 aggiornamento
FRONTE EST
VERSO SEVERSK I RUSSI CHIUDONO L’ENNESIMA SACCA SUBITO A NORD-EST (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2665
KORRUPCIJA IN FUNZIONE DI CAPRO ESPIATORIO E VIA DI FUGA PADRONALE (E I CONTI PAR CHE TORNINO OVUNQUE...)
Anche qui non è difficile associare l’avanzata russa alla penuria crescente di uomini e mezzi dovuta anche alla necessità di DIROTTARE TUTTO QUEL CHE È RIMASTO SU SUMY E DINTORNI (anche ex-guardie di frontiera, denunciano i necrologi).
https://t.me/Tatarinov_Rus/55311
Confermato peraltro l’attacco con pezzi di artiglieria pesante a PESCHANOE, il paese a meno di un chilometro da SUMY (cartina qui):
https://t.me/frontbird/23250
Di questa nuova emergenza se ne è accorto anche il WSJ…
https://www.wsj.com/world/europe/russia-ukraine-war-kursk-fba1185f?mod=hp_lead_pos7
facendo lo “scoop” con numeri citati dal patàca e ripresi dalla Reuters un mese fa…
https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/zelenskiy-says-russia-has-gathered-50000-troops-offensive-northern-ukraine-2025-05-28/
Ma tant’è. In tempi di magra e di carestia… una minestra riscaldata con contorno di poco, pochissimo fosforo diventa uno “scoop”. O forse lo “scoop” è altro: che si comincia a parlare di corruzione, laddove in mesi e mesi di tempo per fare strutture difensive con risorse stanziate non è stato fatto NULLA, o porcate come queste (immagini qui)
https://t.me/opor_2014/16708
con trincee profonde poco o niente e totalmente esposte ai droni russi, mentre i soldi son stati intascati, sottolinea Zerada commentando lo stesso:
https://t.me/ZeRada1/25800
Certo, il problema è ANCHE questo. Ma non è SOLO questo. L’intera “campagna-di-russia-2.0” è stata un errore strategico notevole, anche se dal punto di vista dei “fine-noleggio” ha fatto la fortuna dei padroni per la pletora di mezzi distrutti e quindi da passare alla cassa. Con sempre nuove commesse, peraltro. A questo grado di consapevolezza, tuttavia, il WSJ ci arriverà quando la bandiera rossa sarà issata a Wall Street. Quindi, non ci arriverà mai e la colpa del COLLASSO sulla linea di fronte è della korrupcija, e neanche di regime, ma di qualche grasso ventre intermedio. E i conti tornano.
DOVE INVECE I CONTI NON TORNANO PIÙ…
I russi colpiscono con drone kamikaze a KRIVOJ ROG la sede del locale distretto militare:
https://t.me/voenkorKotenok/65515
Gli abitanti, come da schermate messaggi fatte girare ampiamente, FESTEGGIANO. Il regime è sempre più lontano da una popolazione che cerca ormai SOLUZIONI “ALTERNATIVE” a quelle UFFICIALI, DI REGIME per l’appunto. Soluzioni “ORIGINALI”, che recuperano l’eresia, FINO A POCO FA PAGATA NON COL ROGO MA CON LA GALERA per esempio, dell’ODIN NAROD, dell’unico popolo. E allora un razzo russo finito nel posto giusto “buca” di più, a livello mediatico, di tanti proclami che nessuno più ascolta o guarda. Staremo a vedere. I conti già non tornano più, comunque. Nel frattempo, “penitenziagite…”
Aggiornamenti a seguire.
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29/06 ore 22:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I russi entrano nella parte settentrionale di KAMENSKOE, passando il fiume JANČEKRAK (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2664
Nell’analisi di quanto sta accadendo, divgen sottolinea come i recenti successi russi, che hanno sbloccato una situazione ferma da molti mesi, siano dovuti alla redislocazione di molte unità fino a poco fa operative su questo fronte verso SUMY.
https://t.me/divgen/69983
Riportando perdite enormi ogni giorno, come denunciato dagli stessi soldati ucraini
https://t.me/warriorofnorth/9705
e senza peraltro modificare la situazione a SUMY, dove i russi hanno recentemente attaccato con artiglieria pesante una postazione a MENO DI UN CHILOMETRO dalla stessa SUMY:
https://t.me/russkiypatriot0/22506
Il che significa che son riusciti a mettere i pezzi già molto, troppo vicino allo stesso capoluogo.
VERSO KRASNOARMEJSK
Avanzamenti anche proveniendo da sud-ovest della stessa (cartina qui):
https://t.me/z_arhiv/31925
anche qui la difesa sta saltando.
VERSO KONSTANTINOVKA
Importante avanzamento sempre a sud-est della stessa, dove la linea di fronte si avvicina sempre più e il cerchio si stringe (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2663
L’intera area fra DYLEEKVA e STUPOČKI rischia di saltare da un momento all’altro. Trascinandosi dietro un’intera linea di fronte che rischierebbe ben presto di trovarsi proprio alle porte di KONSTANTINOVKA.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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29/06 ore 17:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO NOVOUKRAINKA (Новоукраинка), ULTIMA CITTÀ SUL CONFINE, DIRETTAMENTE SULLA STRADA PER NOVOPAVLOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2660
Di fatto, ora, le unità motorizzate russe dispongono di una strada “pulita” per entrare nell’OBLAST’ e piazzarsi oltreconfine un po’ come meglio credono, su qualsiasi tipo di terreno. Per esempio, trasportando agevolmente rimorchi a più assi contenenti pezzi di mortaio altrimenti difficilmente trasportabili, ma non solo.
Peraltro, DACHNOE che è il primo paese aldilà del confine regionale, è arrivata ancora oggi conferma che è stato liberato:
https://t.me/beard_tim/25785
Quindi i mezzi han via libera per proseguire da sud verso NOVOPAVLOVKA e non solo.
I russi tuttavia, come già sottolineato più volte, non han fretta di portare a casa l’ennesima bandierina e, gli si può dir tutto contro, ma non che cerchino di fare le cose per bene. E infatti il passo successivo è mettere ulteriormente in crisi la linea di difesa natofascista, proseguendo lungo la strada a nord di SHEVCHENKO (Шевченко, cartina qui):
https://divgen.ru/event/2661
A poche centinaia di metri, un ulteriore segmento della linea di confine e il paesino di MALIEVKA. Ma non sembra esser questa, in questo momento, la priorità per i russi, bensì proseguire verso nord e ripulire l’intera area di DNR ancora occupata a ovest di KOMAR, fino a ISKRA e gli ultimi paesini a nord. Di fatto, AGGIRANDO l’ultima linea di difesa tentata in questa parte di DNR dai natofascisti e vanificandola. Staremo a vedere.
Intanto, notizia dell’ultim’ora: i russi avanzano a ovest di PEREBUDOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2662
verso MIRNOE, creando l’ennesima sacca sopra KOMAR. La situazione per i natofascisti è decisamente compromessa.
VERSO KRASNOARMEJSK
I russi hanno iniziato la battaglia per NOVOTORECKOE Новоторецкое e RAZINO Разино
https://t.me/beard_tim/25780
cartine esplicative, anche delle fortificazioni esistenti, qui:
https://t.me/z_arhiv/31919
che si trovano a nord di MIRNOGRAD (Мирноград - DIMITROV tra non molto, se andranno avanti così le cose). La loro liberazione comprometterebbe ulteriormente l’approvvigionamento al blocco KRASNOARMEJSK-DIMITROV e costituirebbe un passo in avanti notevole verso l’accerchiamento operativo dello stesso. Staremo a vedere.
“NON È VERO”... MA I FATTI PARLANO DA SOLI
Questo schema descrive le traiettorie dei droni israeliani che hanno attaccato l’IRAN:
https://t.me/voiceofiran_ru/4171
Buona parte degli stessi sono entrati in Azerbaigian, ne hanno attraversato il territorio da ovest a est, sono passati sopra il Caspio lungo le sue acque territoriali e da nord sono entrati in Iran.
Il 26 giugno le massime cariche degli Stati iraniano e azero avevano avuto un lungo colloquio telefonico. In tale occasione ALIEV aveva negato categoricamente un coinvolgimento azero nella guerra israeliana all’Iran:
https://t.me/parstodayrussian/186032
Le cose però non stanno così. Lo abbiamo denunciato sin dai primi giorni, mostrando le cisterne di carburante vuote lanciate dai caccia e rinvenute sulle rive del Caspio, quindi le segnalazioni del passaggio di droni da dove non sarebbero mai dovuti passare, quindi la conferma di oggi.
Del resto, nota ROZHIN, fu anche evidente l’appoggio israeliano nella guerra per procura dei turchi di ERDOGAN contro gli armeni del NAGORNO-QARABAGH, laddove gli azeri, armati e rimpolpati nelle loro forze armate da droni e mercenari turchi e sciiti dell’area di Idlib, ebbero la meglio sui male equipaggiati armeni, rimasti ancora a schemi militari del XX secolo. In tale occasione, come se già non bastasse, furono impiegati da parte azera anche droni e sistemi di ricognizione israeliani:
https://t.me/boris_rozhin/170744
Brutto, bruttissimo gioco quello giocato sia dalla neocolonia turca nel Caucaso, che dai vicini armeni attualmente sotto l’ascella protettiva franco-statunitense. Tuttavia, il conflitto è andato decisamente male per i loro padroni e ora col cerino in mano sono loro. Coi russi sopra e gli iraniani sotto. Si daranno temporaneamente una calmata? Parrebbe di si...
Aggiornamenti a seguire domattina.
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28/06 ore 23:30 aggiornamento
FRONTE SUD
Un terzo di KAMENSKOE (Каменское) è già stato liberato (cartina qui):
https://t.me/russkiypatriot0/22495
VERSO DNEPROPETROVSK
Ormai verso Dnepropetrovsk puntano da ogni direzione. La linea di confine è ormai raggiunta sempre in più tratti, costituendo per il regime natofascista un problema operativo sempre maggiore, soprattutto, sempre più irrisolvibile.
Peraltro, giungono voci della liberazione di DAČNOE (Дачное), primo paese dell’oblast’ di DNEPROPETROVSK:
https://t.me/motopatriot78/37877
Aspettiamo conferme.
Invece UDAČNOE (Удачное) dopo gli avanzamenti di oggi da est e da sud ha i giorni contati (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2655
La sua liberazione apre, lo ricordiamo, la via maestra all’OBLAST’ di DNEPROPETROVSK. Qualche fortificazione, nel frattempo, l’hanno anche approntata, son riuscita a posare e a scavare qualcosa (cartina qui):
https://t.me/divgen/69932?single
ma niente di paragonabile a quello che avevano approntato, per esempio, solo poco più a sud all’altezza di ŠEVČENKO (Шевченко):
https://t.me/voenkorKotenok/65481?single
E adesso sotto le bombe far qualcosa di più è davvero impossibile.
E comunque, avanzano anche a nord-ovest di ŠEVČENKO (Шевченко) e si portano a meno di un chilometro dall’ennesimo punto dove poter valicare il confine (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2656
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano verso BELAJA GORA (Белая Гора):
https://t.me/motopatriot78/37875
et
https://t.me/frontbird/23171
Un altro pezzo che salterebbe rendendo Konstantinovka sempre più vicina, da sud-est in questo caso.
FRONTE EST
Oggi i russi fanno il pieno a VOLČANSK (Волчанск) prima avanzando nella stessa (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2657
POI SFONDANDO A OVEST, ATTRAVERSANDO IL FIUME SEVERSKIJ DONEC E CONQUISTANDO UNA COSPICUA AREA TALE DA PARIFICARE ANCHE IN QUEL PUNTO LA LINEA DI FRONTE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2658
e compromettere, di fatto, la tenuta di quanto resta di VOLČANSK in mano ai natofascisti.
Aggiornamenti a seguire domani sera.
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28/06 ore 12:00 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
ZIRKA (Зирка) LIBERA! (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2653
La liberazione di KRASNAJA ZVEZDA, così tornerà a chiamarsi, rende ormai impossibile la creazione di una linea difensiva immediatamente a ridosso dell'attuale linea di fronte. Resta solo una strada che verticalmente unisce NOVOCHATSKOE (a nord) a MIRNOE (a sud). Ma MIRNOE è già sotto attacco. E persino il fiume MOKRYE JALY (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25769
è già stato superato a sud dai russi. Oltre al fatto di esser stata raffazzonata in fretta e furia, letteralmente, questo tentativo di linea difensiva nasce già con problemi strutturali enormi. Staremo a vedere.
I TEMPI LUNGHI DELLA CONOSCENZA (E I TEMPI CORTI DELLA COSIDDETTA “INTELLIGENZA ARTIFICIALE”)
Leggo spesso su queste pagine critiche, SACROSANTE, ai vari modelli di esternalizzazione, di delocalizzazione progressiva del proprio cervello: sia a opera dei “compagni” cinesi, che dei “non compagni” u-ccidentali. Non le cito perché farei torto, omettendone sicuramente qualcuna, a chi non comparisse: basta scorrere la pagina iniziale e quelle immediatamente successive di sinistrainrete.info, e ce n’è per tutti.
A mio modestissimo parere, non di neurologo, non di papà preoccupato per una figlia attratta dall’oggetto di plastica luminoso e proiettore di immagini potenti, non di cittadino altrettanto preoccupato per come esso veicoli il controllo sociale della classe dominante e ristrutturi bisogni e scale valoriali secondo schemi predefiniti in questa pseudo-società-del-benessere, sinora non è stato toccato un punto fondamentale.
Nel cominciare a dare un occhio stamane alle notizie, per cominciare in un minuto di tempo a buttar giù qualcosa e portarmi avanti per stasera, mi sono imbattuto nel canale persiano in lingua russa e nei funerali di sessanta vittime degli attacchi natosionisti: bimbi e loro madri, scienziati, giornalisti e anche militari (elencati qui questi ultimi https://t.me/parstodayrussian/186167).
https://t.me/parstodayrussian/186145
https://t.me/parstodayrussian/186153
https://t.me/parstodayrussian/186155
https://t.me/parstodayrussian/186176
Un milione di persone in piazza. La prima cosa che mi è venuta in mente, proprio perché avevo appena scorso uno dei saggi sopra citati, è: né Deepseek, né Chatgpt, né quella merda che ora esce in automatico – non richiesta! - ogni volta che sui principali motori di ricerca digiti due parole chiave, come “prima risposta”, saranno mai in grado di spiegare quello che sta accadendo oggi a Teheran.
Certo. Bastan due righe per liquidare meccanicamente il tutto: manifestazione di regime, chiara manipolazione delle masse, macchina organizzativa che si muove su schemi mobilitativi prefissati e popolazione che risponde partecipando in massa agli stessi. Peraltro, mi sono appena reso conto che lo schema appena descritto potrebbe applicarsi alle manifestazioni arcobaleno che tutti i regimi “civili” DEVONO fare, pena l’esclusione dal club dei regimi “civili”, per l’appunto.
Ma non è questo il punto. Una volta che ho descritto la macchina organizzativa e l’adesione di massa alla stessa, COSA HO “SPIEGATO”? Cosa ho aiutato a CONOSCERE?
Mi metto nei panni di mia figlia, di un giovane che non sa neanche dove sia sulla cartina, l’Iran. Che non abbia studiato sui libri di storia Dario di Persia, la dinastia Sasanide. Che non abbia una benché minima idea di cosa sia lo Zoroastrismo e del suo influsso, ancora oggi, come forma mentis, su centinaia di milioni di cittadini iraniani, azerbaigiani, curdi, a partire dalla celebrazione della Festa di primavera, o Novruz. Che dell’Islam abbia solo una conoscenza basata su due pagine di un rotocalco assurto a libro di testo. Che della stessa idea di religione, di rapporto col sacro, abbia una visione ormai completamente secolarizzata, non IM-MEDIATA ma MEDIATA da elementi che definire “di disturbo” è fare un complimento. Che, infine, giusto perché esiste una sola scienza, quella della Storia, che racchiude tutte le altre, ma nessuno la studia, ancora oggi nessuno qui ammette che MODERNIZZAZIONE TECNOLOGICA e CAMBIAMENTI SOCIO-CULTURALI non sempre vadano a braccetto. Inoltre, non sempre accadano dappertutto nello stesso modo. Soprattutto, non sempre significhino PROGRESSO, nel senso deterministico-positivistico con cui ce lo hanno inculcato e ce lo continuano continuamente a inculcare.
Creare nella propria, di mente discente, diverse caselle nella STORIA UNIVERSALE, in quella VSEMIRNAJA ISTORIJA in tredici volumi che il buon Teti fece tradurre e pubblicò in italiano, ormai irreperibile. Così, per comodità, perché poi anche quei compartimenti non sono affatto stagni ma vi sono punti in cui dialogano tra loro, altri punti in cui si fondono tra loro, altri ancora in cui si spaccano tra loro.
Collocare in tali caselle mobili, precarie, spazi per ciò che si vede, si sente, si legge, MEGLIO ANCORA, si ESPERISCE. A tal scopo non accontentarsi della propria lingua madre, e nemmeno del vernacolo imperiale, ma cercare di attingere al veicolo linguistico locale, assaporarne differenze e analogie con gli altri, coglierne sfumature e anche qui, alla fine, STORICIZZARLE.
Tempi lunghi della conoscenza? Una vita di conoscenza. Cambiare testa, entrare nella loro per capire i loro criteri di ragionamento, come faceva il mio prof. di Religioni e Filosofia dell’India, Gian Giuseppe Filippi (qui qualche suo scritto recente:
https://www.ekatosedizioni.it/category/gian-giuseppe-filippi/
e qui il suo curriculum
https://www.issrmarvelli.it/wp-content/uploads/2019/07/Gian-Giuseppe-Filippi.pdf
Uscivo dalle sue lezioni con un mal di testa mai provato, come se picchiassero a martellate le mie “caselle”, per costruirne di altre. Un giorno parlammo dell’aborto nell’induismo, con noi nel dualismo vita non-vita e loro che tranquillamente dicono: vita, ma da 0 a x mesi come “vegetale”, da x mesi a y come “animale” e da y a z come “essere umano”. E il karma (negativo) emesso nell’uccisione è “scientificamente” (sic! i Veda sono una visione “scientifica” del karma) misurabile per il tipo di essere ucciso: un vegetale, un animale, un essere umano.
Poi torniamo nel nostro, di mondo. E vediamo le dispute religiose fra Gente del Libro come beghe monoteistiche da cortile. E storicizziamo, ovvero cogliamo nel loro svolgersi socialmente e storicamente determinato, tutte queste nuove caselle che, a martellate, si son fatte un posto nel nostro cervello, vincendo la nostra pigrizia mentale (e avevo vent’anni, oggi lasciamo perdere…).
Ecco allora che per quelle manifestazioni di piazza QUANTOMENO abbiamo una tavola apparecchiata da decenni di studi, ovvero di esperienze, sul campo e non, ovvero di caselle create, sagomate, collegate a loro volta con altre caselle, con dentro già qualcosa… in cui inserirle! In cui collocarle, a partire dalla concezione stessa dei processi di modernizzazione nei Paesi extra-europei fino al caso specifico persiano-iraniano. Alla sua musica, alla sua letteratura, alla sua cultura in tutte le sue molteplici manifestazioni e, prima ancora, alla sua splendida, musicale lingua.
E lo stesso posso dire dell’arabo, dello hindi, del bengalese, del cinese, del giapponese, di qualsiasi micro o macro mondo di quell’immenso, millenario caleidoscopio chiamato Asia.
“E l’Asia par che dorma...”
La cosiddetta “intelligenza artificiale” può aiutare in questo percorso di crescita, essenzialmente individuale, a capire che “c’è tutto un mondo intorno, che gira ogni giorno…” visto che le caselle a martellate nel cervello di ciascuno non si possono costruire, formare a mo’ di catena di montaggio? E in due secondi? Con una pseudo-pappa-pronta?
Può dirti quando è morto Zoroastro (scopiazzando da uicchipedia come prima risposta nel motore di ricerca), ma non ti può spiegare cosa prova un persiano di oggi, nelle sue declinazioni nazionali (e senza-patria) attuali, quando prende la rincorsa e salta sul fuoco acceso durante la festa di Novruz.
Può dirti quanti metri quadrati e financo cubici occupa una Moschea, ma non può farti apprezzare e comprendere appieno il nesso fra il mugam-makam persiano-arabo e il canto gregoriano.
Può dirti quante volte il coglione di turno pronuncia in un discorso la parola “respect”
"Vladimir Putin made some very nice statements today. [...]Look, he RESPECTS our country again. He didn't RESPECT it a year ago. I can tell you right now, but Putin RESPECTS our country and, President Xi of China RESPECTS our country. And Kim Jong Un RESPECT. They RESPECT our country again."
https://www.foxnews.com/politics/trump-touts-administrations-progress-peace-deals-says-world-leaders-respect-our-country-again
(“Ar i es piisitì… fàindaut uòtit mìns tumì…” grande, indimenticabile, Aretha… preferisco tuffarmi in lei piuttosto che sull’ennesimo discorso da mentalità mafiosa che è il primo che mi viene in mente)
ma non può cogliere (anche se fosse programmata per farlo!) in questa ossessiva ripetizione quello SCADIMENTO A TECNICHE PRIMITIVE DI TRAVISAMENTO dei pensieri altrui (Трамп начинает борщить с открытым примитивным передергиванием) come sottolinea, invece, Zerada nel commentare tali idiozie:
https://t.me/ZeRada1/25782
E senza farne un discorso La7 contro Tg4, come sarebbe veicolato qui da una falsa maggioranza e un altrettanto falsa opposizione. Ma traendo da questo caso pietoso un segno ULTERIORE del DECADIMENTO di un’INTERA DIPLOMAZIA, QUELLA VINCOLATA ALLA FEDELTÀ AI PADRONI ATLANTICI, INCAPACE DI ESPRIMERE UN PENSIERO CHE VADA OLTRE, PER L’APPUNTO, ALLE SINTESI DI UN’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PROGRAMMATA PER RIBADIRE SEMPRE QUEI DUE, TRE PUNTI.
Aggiornamenti a seguire.
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27/06 ore 23:00 aggiornamento
FRONTE SUD
Dopo l’avanzata riportata oggi, i russi sfondano nel centro di KAMENSKOE (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/94636
e pongono i presupposti per avanzare ulteriormente verso nord. A nord, c’è ZAPOROZH’E.
VERSO DNEPROPETROVSK
Qui i russi chiudono la giornata avanzando verso ovest da sotto SHEVCHENKO appena liberata (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2649
Una linea di confine che sta per essere raggiunta su ormai una pluralità di punti tanta e tale da rendere difficile, a sfondamento avvenuto, il suo contenimento.
VERSO KRASNOARMEJSK
I russi accorciano le distanze anche da est (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2651
in un cerchio che si chiude sempre di più.
FRONTE EST
I russi si avvicinano a KUPJANSK da sud, muovendosi verso GLUSHKOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2650
Anzi, in serata la raggiungevano e vi entravano:
https://t.me/RVvoenkor/94630
Aggiornamenti a seguire domani sera.
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27/06 ore 12:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I russi avanzano sotto KAMENSKOE (Каменское)
https://divgen.ru/event/2648
recuperando posizioni precedentemente cedute.
VERSO KRASNOARMEJSK
Il cerchio si stringe nuovamente intorno a KRASNOARMEJSK, coi russi che avanzano a nord-ovest di ŠEVČENKO (Шевченко, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2647
Se i natofascisti non faranno qualcosa, aumentando la pioggia di droni, per fermarli, presto si arriverà alla battaglia per KRASNOARMEJSK.
VERSO KONSTANTINOVKA
Importante notizia, quella appena pervenuta, di combattimenti in corso a sud-est di KONSTANTINOVKA, all’INCROCIO fra JABLONOVKA (Яблоновка a sud) e STEPANOVKA (Степановка a nord, cartina qui):
https://t.me/beard_tim/25753
Per intenderci su sancto russico divgenio (se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo...) siamo qui:
https://divgen.ru/48.44275/37.61118/13
et
48.44275, 37.61118 (per chi volesse usare anche le mappe della controparte)
Inutile sottolineare l’importanza strategica di questo incrocio, che
- apre a nord per un’ulteriore prosecuzione dell’accerchiamento di KONSTANTINOVKA, ma anche della progressione verso nord, disegnando così cartine sempre più “problematiche”, per usare un eufemismo, per un comando militare natofascista ormai sempre più “grippato”, incapace di disegnare una linea difensiva degna di questo nome. Forse perché per dare un senso a centinaia di miliardi di armamenti distrutti, pardon, “valorizzati” nel fine noleggio che si sono intascati i padroni, la tattica sinora è stata “la miglior difesa è l’attacco”… tattica che è valsa alla martoriata terra d’Ucraina, per la sua insensatezza, la palma di “Paese kamikaze”.
- chiude a sud, e per una buona fetta occidentale dove ancora si combatte, causando danni enormi in termini di mancanza di rotazioni, approvvigionamenti, eccetera.
- porta i russi a meno di sette chilometri dalle prime case di Konstantinovka provenendo da sud-ovest
VENEZIA CHE MUORE (“IMMORALITY OF EXCESSIVE WEALTH”)
Qualche dato così, visto che i cinegiornali luce fanno buona guardia nel somministrare alle masse, direttamente in endovena mediatica, la giusta dose di oppiacei: anche perché prima o poi ci si risveglia, e i dolori si sentono tutti. Per commentare l’accaduto invece basta il buon Guccini: cambiano gli ordini di grandezza, ovviamente, ma i piccioni che cagheranno in testa ai miliardari saranno sempre gli stessi che cagano in testa a noi in gita domenicale.
Due giorni fa è uscito il nuovo rapporto di OXFAM, non di Govorit Moskva, sul bel pianeta che stiamo consegnando ai nostri figli.
- 33,9 mila miliardi di dollari guadagnati dall’1% più ricco al mondo dal 2015 a oggi. Da soli, commenta Oxfam, sarebbero bastati ad abbattere A ZERO il livello di povertà (8,3 dollari al giorno secondo gli standard della Banca Mondiale, anche qui non Govorit Moskva) ufficialmente definito di 22 VOLTE.
- I primi 3.000 miliardari si intascano il 14,6% del PIL mondiale
- Dal 1995 al 2023 la ricchezza PRIVATA globale è aumentata di 342 mila miliardi di dollari, OTTO VOLTE in più di quella PUBBLICA.
https://www.oxfam.org/en/press-releases/new-wealth-top-1-surges-over-339-trillion-2015-enough-end-poverty-22-times-over
A p. 4 del PDF
https://oi-files-d8-prod.s3.eu-west-2.amazonaws.com/s3fs-public/2025-06/Brief%20-%20From%20Private%20Profit%20to%20Public%20Power%20EN.pdf
vediamo una bella tabella dove la ricchezza PRIVATA (488 mila miliardi di dollari, 146 nel 1995) decolla e quella pubblica ARRANCA (68 mila miliardi di dollari, 24 nel 1995).
Pagina dopo, altra tabella con lo spaccato “regionale”. Dove vediamo che l’area comprendente la RPC è l’unica, insieme al Medio Oriente, dove la barra verde del “pubblico” è sopra lo zero. Sempre anni luce sotto il “privato”, comunque, in termini di ricchezza.
Rapporto per il resto decisamente MENO coraggioso dello stesso, per esempio, datato 2017
https://oxfamilibrary.openrepository.com/bitstream/handle/10546/620170/bp-economy-for-99-percent-160117-en.pdf;jsessionid=B92AFF3D1453AFFB5BDC04083CFCD23F?sequence=1
con non solo paragoni più arditi come “le otto persone più ricche al mondo guadagnano come la metà del globo più povera” (OGGI E’ PEGGIO, ma non lo dicono)
ma anche quarantotto pagine di analisi che spaccano, per esempio, a p. 16 la composizione organica del prezzo di un Iphone 4 nel 2014, dove il 58,5% è il profitto della Apple e il 5,3% è il costo del lavoro.
Poi, se il primo citato si riduce a un “aprite il portafoglio e date più aiuti, voi che potete…”, il secondo si perde in affermazioni apodittiche tipiche del buonismo “ies-ui-chen” dell’epoca:
As President Obama told the UN General Assembly in his departing speech in September 2016: „A world where 1% of humanity controls as much wealth as the bottom 99% will never be stable.‟
E chi cazzo se ne frega se non è “stabile”? A qualcuno interessa che il mondo sia “stabile”? A qualcuno interessa soltanto che STABILMENTE gli ingrassi il conto in banca. Punto.
Ma siamo tutti figli del nostro tempo… poi abbiamo abolito Marx, Engels, Lenin, e non battiamo ciglio se gli ospedali PUBBLICI cadono a pezzi e le spese militari CHE INGRASSANO IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PRIVATO aumentano al 5%. Cosa vogliamo? Per inciso… non sono immuni nemmeno gli svizzeri, che fanno i conti in tasca a tutti. Ieri sera telegiornale trasmesso sempre da santa verbano-cusio-ossola… la presidentessa invita tutti in “gita” (sic!) nel suo cantone (Sangallo). Momento festoso gioviale con la popolazione in un castello. Uno chiede al ministro della difesa: “ma perché gli F35 li dovete acquistare dal GOVERNO USA e non dalla DITTA CHE LI PRODUCE, che costerebbero meno?” Risposta del ministro della difesa elvetico: “vuolsi così cola dove si puote, ciò che si vuole, e più non dimandare” (il senso era questo… Dante, volevo rassicurare tutti, non è stato citato). E questa è la Confederazione Elvetica…
Del resto, anche oltremuraglia si gioca con le cifre. Quindi di cosa stiamo parlando… il livello di povertà ASSOLUTA fissato dalla Banca Mondiale (USD 2,15 al giorno, 1,84 EUR al disastroso cambio di oggi, IPL International Poverty Line, o Extreme Poverty Line, aggiustamento del 2022 dagli USD 1,90 precedenti
https://www.worldbank.org/en/news/factsheet/2022/05/02/fact-sheet-an-adjustment-to-global-poverty-lines
ancora, non da Govorit Moskva), è ridotto a 4.000 CNY all’anno.
https://360.ru/tekst/obschestvo/everything-is-made-in-china/
Appena controllato sul cambia valute: sono 476,67 EUR, pari a 1,30 EUR al giorno. Oltre cinquanta centesimi in meno di una cifra che è misera pure in Cina.
Quando parliamo di 700 milioni, più altri 100 dichiarati dall’attuale presidenza usciti nel suo corso fanno 800 milioni, di cittadini della Repubblica Popolare Cinese usciti dalla LORO soglia di povertà ASSOLUTA con le “riforme”, parliamo di 800 milioni di persone che guadagno più di un euro e trenta centesimi al giorno. E ciò nonostante, l’8% della popolazione cinese è ancora sotto tale soglia.
https://visasam.ru/emigration/asia/bednost-v-kitae.html
Così…
Se poi passiamo alle differenze geografiche, questa la cartina pur non recentissima (fine 2018) non cambia di molto la sostanza. I colori non sono cirillici, colori freddi sopra il salario medio, colori caldi sotto:
https://visasam.ru/wp-content/uploads/2018/10/dohod-na-dushu-naselenia-kitaj.jpg
Se accostiamo questa cartina a quest’altra,
https://s00.yaplakal.com/pics/pics_original/0/1/1/15649110.gif
che mostra chiaramente la distribuzione demografica secondo il ben noto schema 94 (a destra della diagonale) 6 (a sinistra della diagonale, un territorio immenso con guerre di confine peraltro recenti e abitato dal 6% della popolazione), notiamo come una cospicua fetta a destra della diagonale sia ampiamente sotto il salario medio, altrettanto ampiamente superato solo nell’area COSTIERA.
Anche per questo statistiche come quelle annuali fornite ufficialmente (i dati che seguono sono dell’annuario 2023) a livello aggregato sono peggio dei due polli di Trilussa:
30.391 CNY all’anno per un cittadino medio
16.632 CNY all’anno per un abitante delle campagne
https://kitau.ru/stati/china-life/tseny-v-kitae-skolko-stoit-zhizn-v-podnebesnoy/
Questo però ci aiuta a capire come quei quattromila yuan all’anno siano qualcosa di realmente intollerabile. E il costo della vita sia BEN più alto di quello che quei quattromila yuan sono in grado di fornire. E il cui superamento d’asticella sia stato l’unico risultato di una politica dei due tempi dove se ingrassano i padroni prima (ricordiamo ammessi nel partito come membri a pieno titolo secondo la teoria delle Tre rappresentatività di Jiang), “danno il buon esempio” a quelli che sono “più indietro”. Declinazione capitalistica della cara, vecchia, sovietica, emulazione socialistica...
Poi abbiamo la lista di FORBES dei primi cento miliardari cinesi
https://www.forbes.com/lists/china-billionaires/
Cento degli 814 miliardari attuali:
https://kitau.ru/stati/china-life/samye-bogatye-kitaytsy-spisok-milliarderov-podnebesnoy/
che dopo due anni in cui qualcuno tesseva lodi di un inesistente “bolscevismo d’oltrecortina”… tornano di nuovo a salire:
https://www.forbes.com/sites/janeho/2024/11/06/chinas-100-richest-2024-combined-wealth-climbs-back-to-1-trillion-after-a-two-year-decline/
In epoca prepandemica usciva un report dell’Università di Stanford fatto bene
https://sccei.fsi.stanford.edu/china-briefs/rise-wealth-private-property-and-income-inequality-china
anche se con dati fermi al 2015, che non è secoli fa comunque, e dove si parlava, a livello di distribuzione della ricchezza, di un 10% più ricco con in mano il 67% della ricchezza complessiva (the wealth share of the top 10% of the population reached 67%, close to the U.S.’s 72% and higher than France’s 50%).
Studio citato ancora due anni fa,
https://research.hktdc.com/en/article/MTQ0NjQwMzQ3Mw
giusto per dire che nel frattempo non ci sono state rivoluzioni di cui non siamo stati informati… tra una mascherina e un vaccino inoculato per poter andare al lavoro:
Al punto che uno studio invece fresco fresco di quest’anno ci fornisce questi dati:
la ricchezza aggregata delle 5,12 milioni di famiglie che superano i 6.000.0000 CNY di reddito annuo (714.607,80 EUR al cambio attuale) ammonta a 150 mila miliardi di CNY (17,869 mila miliardi di EUR).
Di questo ammontare, le 130.000 famiglie più ricche ne detengono il 58% (2024) mentre un anno prima ne detenevano “soltanto” il 56%.
https://www.business-standard.com/world-news/yawning-wealth-difference-widening-inequalities-in-china-warns-report-125030200427_1.html
Non andiamo oltre, anche perché non era fare le pulci al capitalismo con caratteristiche cinesi lo scopo di queste righe. Solo ragionare sul fatto che se, “abbiamo abolito Marx, Engels, Lenin” - E QUESTO DAPPERTUTTO, PERCHÉ LA NEP ERA UN’ALTRA COSA, ABBIAMO IL CORAGGIO DI DIRLO A DISTANZA DI TRENT’ANNI - poi non possiamo pretendere di fare le nozze coi fichi secchi.
In questo quadro desolante, una ricerca appena uscita (giugno 2025) puzza davvero di presa per i fondelli. Ma tanto mandiam giù tutto, mandiamo giù Venezia che muore, mandiam giù anche questa “ricerca”.
https://academic.oup.com/pnasnexus/article/4/6/pgaf158/8159303
Che esordisce con: “In some societies, people find excessive wealth immoral, while others are structured so that having too much money is morally neutral or even praised.”
Tramite quindi arzigogoli matematici riescono a definire un “indice” per “l’immoralità dell’eccessiva ricchezza” (immancabile tabella sotto e riportata pure qui):
https://t.me/banksta/73347
Dove a incazzarsi di più per l’eccessiva ricchezza svettano… i russi! Forse loro, ancora per imprinting, Marx, Engels, Lenin non li hanno messi del tutto in soffitta… quantomeno si incazzano ancora. Seguiti dagli svizzeri, per la cronaca: svizzeri che, con tutto quel che gli si può dire, nel 2013 lanciavano un referendum (bocciato) dove il rapporto fra salario più basso e salario più alto all’interno di ogni azienda non poteva essere più di 1:12…
https://www.swissinfo.ch/ita/politica/nessun-tetto-per-il-divario-salariale-in-svizzera/37389124
Ricchi si, ma con moderazione…
Siamo ormai, parlando di Finestre di Overton, alla fase dell’accettazione sociale della ricchezza più scandalosa e più scandalosamente ostentata, mito peraltro fondativo di generazioni che a essa guardano perlopiù con ammirazione, anziché schifo.
“Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti…” Mi toccavo gli attributi, da giovane, ogni volta che la sentivo, più che altro per quella povera Stefania che mi faceva una pena boia… ma vedendo quelle immagini ieri è la prima canzone che mi è venuta in mente. Con tanta nostalgia per la Venezia che ho fatto in tempo a conoscere.
Aggiornamenti a seguire.
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26/06 ore 22:00 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi si avvicinano guadagnando posizioni da sud-ovest (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2645
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi entrano a MIRNOE (Мирное), a ovest di KOMAR (Комар)
https://t.me/beard_tim/25751
FRONTE SUD
I russi entrano e attaccano MALAJA TOKMACHKA (Малая Токмачка) da est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2646
Aggiornamenti a seguire domani mattina.
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26/06 ore 16:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Dopo la liberazione di JALTA (Ялта) i russi non perdono tempo e iniziano la battaglia per ZIRKA (Зирка) che presto tornerà a chiamarsi Krasnaja Zvezda (Красная Звезда) ovvero Stella Rossa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2644
altra cartina con frecce direzionali qui:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55061
Meno di dieci chilometri a ISKRA. Dopodiché anche qui sarà subito DNEPROPETROVSK.
FRONTE EST
Qui i russi avanzano verso KARPOVKA (Карповка), al confine sud fra DNR e oblast’ di CHARKOV (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25744
DENTI DI DRAGO AMMASSATI IN DISCARICHE IMPROVVISATE, VETERANI CHE MANIFESTANO A MAIDAN CONTRO IL REGIME, E VERITÀ CHE COMINCIANO A VENIRE A GALLA...
Ecco dove sono andati a finire i denti di drago che avrebbero dovuto difendere, metro dopo metro, linea dopo linea, il sacro suolo ucraino sopra SUMY:
https://t.me/voenkorKotenok/65449
Anche come muretti a secco fanno abbastanza pietà, scultura a permanente denuncia della corruzione di un regime che si è tolto la magliettina puzzolente e la felpa-pigiamone per una giacca da “vero capo di stato” (qui un’immagine commemorativa)
https://t.me/RVvoenkor/94473
dopo il rimbrotto padronale costatogli lo scherno in mondovisione e in vista di una nuova chiamata a rapporto dallo stesso.
L’abito non fa il monaco e la giacca non fa un presidente, verrebbe da dire. Se ne sono accorti anche i veterani di guerra che hanno sfilato due giorni fa a Maidan, luogo simbolico (immagini qui)
https://t.me/RVvoenkor/94499
sfidando divieti e autorità per dire basta alla korrupcija. Ovvero dove sono andati a finire i soldi per quei lavori di posa mai fatti, per esempio…
A proposito di divieti sfidati, l’ex portavoce dell’aeronautica militare di Kiev ha ammesso che la casa popolare andata distrutta a Kiev il 23 giugno (9 morti) la ha abbattuta un razzo della contraerea che ha decisamente sbagliato traiettoria:
https://t.me/RVvoenkor/94553
Più il regime cerca di nascondersi dietro un dito, più le magagne interne lo attagliano. E fare spallucce cercando rifugio dietro il padrone aiuterà ancora per poco.
Aggiornamenti a seguire.
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26/06 ore 12:00 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
ŠEVČENKO (Шевченко) LIBERA!
Prima avanzamento a nord verso ovest (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2642
e poi liberazione completa!
https://divgen.ru/event/2643
Inoltre, da KOMAR (Комар) poco più a nord i russi avanzano verso MIRNOE (Мирное):
https://t.me/frontbird/23094
I russi guadagnano posizioni preziose per completare la liberazione di questo settore di DNR.
Aggiornamenti a seguire.
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25/06 ore 22:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Ebbene si, rientrato alla base, un po’ maciullato ma con un’ernia che passava da uno sbrego di tre centimetri in meno. Ringrazio il servizio sanitario pubblico nazionale e le eccellenze che ancora si trovano in un piccolissimo ospedale di provincia. Ho visto il cielo, oggi, ed era rosso. Vorrei tanto che fosse un’alba e non un tramonto. Per chi verrà dopo di noi, specialmente.
OGGI I RUSSI HANNO LIBERATO JALTA (Ялта, cartina qui)
https://divgen.ru/event/2640
foto qui
https://t.me/divgen/69803
Sopra KOMAR. I russi procedono metodicamente a espellere i natofascisti dalla DNR, seguendo le anse del fiume a sud. Così facendo, vale quel che ci siam detti qualche giorno fa: si creano i presupposti per sfondare a DNEPROPETROVSK in modo, a dir poco, devastante per quel che resta delle linee di difesa natofasciste. Oltre che scavalcare da nord GULJAJPOLE e ORECHOV e chiuderle nell’ennesima sacca. E che sacca. Una mossa che per essere scongiurata obbligherà i natofascisti a raschiare il fondo del fondo del barile. E a prendere quel che c’è. Rischiando così di solo di spostare il problema, non risolverlo. Staremo a vedere.
Nel frattempo, poco più a sud, SHEVCHENKO è ormai quasi libera:
https://t.me/russkiypatriot0/22437
Aggiornamenti a seguire domani.
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24/06 ore 23:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK… MA ANCHE KRASNOARMEJSK
Situazione sempre più complicata, disperata forse è il termine più appropriato, per i natofascisti a UDAČNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2639
A ben vedere la cartina, tuttavia, non solo i russi si stanno preparando a entrare a DNEPROPETROVSK in massa e da più punti, ma sia UDAČNOE (lato sinistro) sia NOVOTORECKOE (lato destro) a ben vedere si trovano ormai SOPRA il blocco di KRASNOARMEJSK e paesi limitrofi. Unendo con una linea retta immaginaria i due vertici di questo arco che la circonda, vediamo come ormai stia dentro tutta. Il rischio è, se questa retta ora si riducesse sempre più… della creazione della più grande sacca della SVO. Con conseguenze devastanti. Staremo a vedere.
VERSO KONSTANTINOVKA
La liberazione di DYLEEVKA oggi, apre ai russi la possibilità di liberare ALEKSANDRO-ŠUL’TINO, importante snodo a sud-est di Konstantinovka e a meno di tre chilometri dalla stessa.
https://t.me/beard_tim/25706
Questo inoltre scardinerebbe ulteriormente la tenuta di diverse linee difensive natofasciste, che già oggi avvertono il pericolo di restare chiuse in sacche e, in ultima analisi, di restarci.
MANCA ANCORA UN PAESE…
SVERDLOVKA, indicato qui in cartina:
https://t.me/Tatarinov_Rus/55052
poi la LNR sarà libera. Non sarà questione di molto… avanzamenti di oggi ammessi a denti stretti anche dal buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/8706
Aggiornamenti a seguire da domani notte.
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24/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI LIBERANO NOVOSERGEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2637
e, al contempo, risalgono verso UDACHNOE scavalcandola a ovest. Pare, anzi, che vi siano già arrivati (tratto rosso sulla cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25696
tagliando un intero settore a est che ancora cerca di opporsi all’avanzata russa. Staremo a vedere.
VERSO KONSTANTINOVKA
LIBERATA ANCHE DYLEEVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2638
e, assalto dopo assalto, Konstantinovka si avvicina sempre di più lungo l’intero arco che corre da nord-est a sud-ovest.
LNR LIBERA!
Con la liberazione dell’ultimo centro abitato (foto commemorativa qui)
https://t.me/beard_tim/25699
la liberazione della Luganskaja Narodnaja Respublika può dirsi compiuta. Traguardo già quasi raggiunto nel 2022, poi allontanatosi con la discesa a piè pari nel conflitto da parte della NATO a settembre, e ora raggiunto nuovamente. La prossima, salvo scossoni epocali altrove, sarà la DNR, alla cui liberazione invero manca ancora un bel pezzo di strada. Sempre meno, però.
Aggiornamenti a seguire.
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24/06 ore 08:30 aggiornamento
IL REGIME DI KIEV CONTINUA A FINANZIARE LA RUSSIA
Com’è piccolo il mondo… talmente piccolo che è saltata fuori questa tabella:
https://t.me/legitimniy/20314
Da cui si evince che il regime di Kiev, nei soli primi 20 giorni di giugno, ha importato 347,6 MILIONI DI METRI CUBI DI GAS.
Di cui oltre i due terzi (73,4 + 172,3) rispettivamente da SLOVACCHIA e UNGHERIA.
I quali, come è noto, comprano GAS RUSSO attraverso il GASDOTTO TURCO.
Morale:
- Kiev ha rinunciato al gas russo, peraltro pagato a babbo morto con piani di rientro che fino al 2014 erano puri regali,
- Kiev ha fatto saltare i gasdotti al suo interno, rendendo materialmente impossibile andare avanti da SUDZHA in poi...
- per continuare a comprare gas russo… a prezzi più alti e condizioni di pagamento decisamente peggiori. 2,5 / 3 miliardi di dollari stimati da Legitimnyj a fine anno.
- E mazzette che continuano ad arricchire il “cerchio magico”, ovviamente, rincara la dose sempre Legitimnyj.
Ricapitolando, il regime si arricchisce illecitamente comprando lecitamente gas russo tramite intermediari, ovvero finanziando la Russia. Datemi un pizzicotto.
“CONCORRENZA SLEALE”
Gli eurodeputati polacchi protestano a Bruxelles perché gli autisti ucraini scorrazzano per l’Europa con contratti da fame, tasse non pagate, assicurazioni scadute, e mezzi naftoni fuori legge in deroga a tutte le normative che loro, “ligi alla legge”, devono invece seguire...
https://t.me/rezident_ua/26445
Qui, a differenza della “guerra del grano”, a scanso di equivoci quella loro contro il grano ucraino, c’è una deroga ancora per tutto il 2025 e loro devon stare zitti. E invece alzano la voce.
E per motivi di propaganda interna, col nazionalismo revanscista polacco alle stelle, e perché oggettivamente a far concorrenza ai trasportatori tedeschi (che subappaltano a padroncini ucraini), francesi (che subappaltano a padroncini ucraini), italiani (che subappaltano a padroncini ucraini) e spagnoli (che subappaltano a padroncini ucraini)… devono esser loro e loro soltanto. Tutt’al più, tollerati i camion con targa LT. Tutt’al più i baltici. MA IL CABOTAGGIO ABUSIVO DEVE RESTARE ROBA LORO! (per “cabotaggio abusivo” vedasi questo spiego eloquente della polstrada)
https://polstradaforum.forumfree.it/?t=77194648
Fa sorridere, per non piangere, assistere a queste scene pietose dove a salire in cattedra sono quelli che, a queste latitudini, han fatto fino a ieri (e continuano a fare) lo stesso.
Ma viviamo in tempi strani… Ieri il canale ucraino Zerada nel denunciare gli enormi profitti di Rheinmetall e Thales (e altri, aggiungerei io…) dovuti all’applicazione del principio “finché c’è guerra, c’è speranza” su carne da cannone e territori interi a perdere, si è richiamato addirittura a Lenin:
https://t.me/ZeRada1/25723
Poi l’ipse dixit era Lenin, non era Lenin… poco importa. Importa che nonostante trenta e rotti anni di dekommunistizacija qualcosa è rimasto, “fra le pagine chiare e le pagine scure”...
Aggiornamenti a seguire.
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23/06 ore 23:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Importante avanzamento russo a ovest di KOMAR, verso MIRNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2636
Raggiungono anche JALTA, ammette il buon Petrenko:
https://t.me/petrenko_iHS/8691
I russi procedono speditamente alla liberazione degli ultimi chilometri quadrati di DNR a sud-est di DONECK. Senza perdere tempo e senza sbilanciarsi in fughe in avanti lasciando scoperti i fianchi dell’azione. A ogni avanzamento, al contrario, corrispondono spostamenti analoghi lungo i lati tesi a scongiurare proprio il pericolo di contrattacchi che potrebbero mettere in serio pericolo le punte più avanzate.
Allo stesso modo, poco più a nord, IL CERCHIO INTORNO A UDAČNOE continua a chiudersi (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2635
coi russi che attaccano lungo un arco ampio novanta gradi ormai e che martella da est a sud.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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23/06 ore 13:30 aggiornamento
FRONTE EST
I russi liberano PETROVSKOE nella LNR (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2632
che sarà la prima a esser liberata, esattamente come nel 2022. Con la differenza che non siam più nel 2022 e la NATO a piè pari nel conflitto c’è da allora. La situazione si sta facendo sempre più difficile per l’intera area a est del fiume OSKOL. E non solo quella.
Più a sud, infatti, i russi entrano a SEREBRJANKA sulla riva destra del SEVERSKIJ DONEC (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2634
Anche qui si ripetono scene del 2022, con la “piccola” differenza che dopo tre anni chi vi si oppone è in riserva sparata.
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi liberano l’area a nord di NOVOSERGEEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2633
puntando praticamente a tagliare UDACHNOE (a nord, attaccata attualmente da est e da sud) anche da ovest. Nel mirino a questo punto non solo NOVOPAVLOVKA oltreconfine, ma anche il paese a nord MEZHEVAJA.
COLPITA ANCHE ASHDOD
Da questo momento ufficialmente nessun porto israeliano è al sicuro (mentre l’aeroporto Ben Gurion è ormai chiuso da giorni). Dopo HAIFA, colpita stamane anche ASHDOD
https://t.me/parstodayrussian/185670
https://t.me/parstodayrussian/185677
Colpita la centrale elettrica Eshkol Power Station, da poco peraltro privatizzata
https://www.timesofisrael.com/israel-electric-sells-eshkol-power-plant-to-private-group-for-over-nis-12-billion/
che coi suoi 1680 MW rifornisce gran parte del sud dello Stato israeliano: corrente saltata per ore in ottomila abitazioni.
https://t.me/parstodayrussian/185657
Efficacia della contraerea natosionista ormai RIDOTTA AL 50%
https://t.me/boris_rozhin/170036
Anche qui l’impressione è che sempre più in Israele si stiano rendendo conto che è stato fatto il passo più lungo della gamba… e non sappiano come uscirne fuori. Fino a ieri (22/06 23:55 PM ora locale), nessuna tregua fino al “Regime change” (qui l’ultima uscita delirante di Washington, dal MAGA al MIGA… cambiategli le pastiglie)
https://t.me/parstodayrussian/185679
ora sono loro a chiedere una pausa:
https://t.me/parstodayrussian/185679
Come gira in fretta, questa ruota…
Aggiornamenti a seguire.
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23/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
SHEVCHENKO libera per oltre la metà, mostrava l’ultima cartina aggiornata:
https://divgen.ru/event/2631
Per tamponare l’attacco russo a SUMY e continuare a contrattaccare, oltre che proseguire negli attacchi kamikaze a TETKINO e dintorni, ovvero per garantire quei 140 morti e feriti anche ieri, e un ordine di grandezza in meno di mezzi distrutti,
https://t.me/warriorofnorth/9467
i natofascisti hanno iniettato forze non dalle retrovie, dove ormai è rimasto ben poco, MA DA ALTRE LINEE DI FRONTE (а с другого направления):
https://t.me/legitimniy/20299
Legitimnyj concludeva laconicamente: da dove, lo scopriremo ben presto, coi russi che avanzeranno a ritmi più sostenuti. Uno di questi potrebbe essere questo versante, per esempio. Il regime di KIEV potrebbe mollare sui territori che comunque, seduto al tavolo delle trattative, avrebbe già dovuto riconoscere come persi (Crimea + DNR + LNR + Zaporozh’e + Cherson) e concentrarsi per impedire al massimo che i russi sfondino su ALTRI territori ancora.
Purtroppo per i suoi calcoli, quanto messo in campo a SUMY può arginare i russi per due, tre settimane. Poi, annientati al ritmo di 140 al giorno, anche questi rinforzi si esauriranno e “più avanti la storia si ripeterà ancora”.
(Все указывают, что остановили россиян на Сумском направлении всего лишь на некоторое время. Недели на две-три. Далее история повторится).
Col risultato che perderanno sia le aree che ora stanno cedendo, più altre. I russi, “who am I to disagree”, prendono nota e tirano dritto.
A PROPOSITO DI “PRENDERE NOTA”...
Prendiamo nota che due bestioni di petroliere, due milioni di barili di portata ciascuna, la Coswisdom Lake e la South Loyalty, se la stanno svignando dallo stretto di Hormutz:
https://t.me/parstodayrussian/185610
Prendiamo nota che questi serbatoi di carburante sganciati vuoti dai cacciabombardieri NATO e abbandonati alla deriva nel Caspio (foto qui)
https://t.me/parstodayrussian/185606
sono la prova provata che per attaccare Teheran la NATO ha ampiamente usato lo spazio aereo di BAKU. Niente di che, nulla di personale, certo… prendiamo nota.
Prendiamo nota che ieri Russia, Cina e Pachistan sono intervenute al Consiglio di Sicurezza. I russi ribadivano che le TRE CENTRALI COLPITE ERANO SOTTO LA GARANZIA DELL’AIEA (трём ядерным объектам ИРИ, находящимся под гарантиями МАГАТЭ — Фордо, Натанзу и Исфахану).
https://t.me/parstodayrussian/185608
Qui un estratto dell’intervento:
Pertanto, Washington
- ha dimostrato per l’ennesima volta il disprezzo più totale verso la posizione della comunità internazionale e
- ha confermato che, sull’altare degli interessi del suo alleato israeliano, è pronto
1. non solo a chiudere entrambi gli occhi sull’assassinio di decine di migliaia di donne, bambini e anziani palestinesi,
2. ma anche a mettere a repentaglio la sicurezza e il benessere di tutta l'umanità.
Таким образом Вашингтон в очередной раз продемонстрировал полное пренебрежение к позиции международного сообщества и подтвердил, что ради интересов своего израильского союзника он готов не только закрывать глаза на убийство десятков тысяч палестинских женщин, детей и стариков, но и поставить на карту безопасность и благополучие всего человечества.
***
A Washington non importa nulla né delle conseguenze in termini di radioattività, né della minaccia alla vita e alla salute di una massa enorme di civili, incluse donne e bambini, sia dentro che fuori la regione.
Вашингтон совершенно не заботят ни радиологические последствия, ни угроза для жизни и здоровья огромного числа мирных жителей, включая женщин и детей, в регионе и за его пределами.
Dopo aver deciso unilateralmente su Gerusalemme Ovest, sempre gli Stati Uniti devono essersi sentiti un tribunale supremo, arrogandosi il diritto di amministrare la giustizia come meglio crede.
Вслед за З.Иерусалимом там возомнили себя верховным судьей, который имеет право вершить правосудие так, как ему заблагорассудится.
☝️Vorremmo ricordare che nessuno ha conferito agli USA tale diritto.
☝️Хотелось бы напомнить, что на подобные действия никто США не уполномочивал.
Abbiamo costantemente offerto ai colleghi americani i nostri servizi di mediazione per trovare una soluzione pacifica e accettabile da ambo le parti alle controversie intorno al programma nucleare iraniano.
Мы настойчиво предлагали американским коллегам свои посреднические услуги для того, чтобы найти мирное взаимоприемлемое решение противоречиям вокруг иранской ядерной программы.
❗️Tuttavia, con ogni evidenza, i colleghi americani non hanno bisogno di alcuna diplomazia.
❗️Но дипломатия нашим американским коллегам сегодня явно не нужна.
https://t.me/MID_Russia/61610
E non solo loro… ma anche i loro vassalli, valvassori e valvassini, tra cui spiccano i nanetti locali, chiamati a serrare le fila e a recitare all’unisono il credo atlantico, di fronte al quale ogni dubbio svanisce, ogni obiezione è viltà, ogni dissenso è tradimento. Salvo poi proporsi come “tavolo di mediazione”… e qui, c'è poco da "prendere nota"...
Aggiornamenti a seguire.
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22/06 ore 22:30 aggiornamento
“NON FUNZIONA COSÌ”
Così un mio collega e amico, ormai prossimo alla tanto agognata pensione, esordisce solitamente nei nostri discorsi post timbro, dopo aver “apparecchiato la tavola”, ovvero esposto una tesi padronale, o di un collega, non senza aver caricato il racconto di un certo pathos narrativo, in un continuo crescendo che porta all’atteso, inevitabile “e no, non funziona così!”: prologo a un secondo tempo dove invece espone, con altrettanto pathos narrativo, come invece “dovrebbero andare le cose”. Mi mancherà tanto, il suo “non funziona così”…
Lo si potrebbe tranquillamente applicare al cinguettio notturno (da noi, una e cinquanta di notte) o pomeridiano dell’attuale inquilino della casa bianca:
https://t.me/boris_rozhin/169815
Il cazzaro, ops, l’uomo più potente del mondo, quello che premendo il bottone gli fa fare bum (lo tiene in ostaggio, quindi? No… mai sia!), come ormai venti ore più tardi sanno anche i marziani che ci osservano, annunciava di fatto l’entrata in guerra degli USA, come si usa oggi, in maniera informale, dichiarando di aver attaccato i tre maggiori siti nucleari a stelle e strisce… e poi due righe dopo scrivendo: “Ora è tempo per la pace!” tuttinmaiuscolo, ci mancherebbe.
E qui il mio collega avrebbe detto, prima dell’ormai proverbiale “non funziona così”: “Ma è coglione? Cosa si è fumato? Cosa non gli è chiaro che in quel che ha scritto c’è prima tutto e poi il contrario di tutto?”
Mentre scrivo è in onda sul primo canale della nostra tv di Stato uno speciale, son sicuro che non esiteranno a interpellare a tale proposito i migliori psicologi, quindi non mi dilungo oltre su tali aspetti tesi a sondare la “profondità” (scusate, usare certi termini per certa gente non vale neppure tra virgolette) della sua psiche.
Intanto, chiedo scusa a lorsignori se la gente comune non si mette sul lettino a raccontare del perché ammazza civili a centinaia ogni giorno restando impunita, né tantomeno attende con ansia il responso dello psicologo per rispondere a quanto subito, in mattinata la risposta iraniana non si faceva attendere.
Interi quartieri di Tel Aviv (alcune riprese di oggi, anche di luoghi identici ma con diverse inquadrature)
https://t.me/parstodayrussian/185459
https://t.me/parstodayrussian/185461
https://t.me/parstodayrussian/185464
https://t.me/parstodayrussian/185465
https://t.me/parstodayrussian/185466
https://t.me/parstodayrussian/185467
https://t.me/parstodayrussian/185469
https://t.me/parstodayrussian/185470
https://t.me/parstodayrussian/185471
https://t.me/parstodayrussian/185474
https://t.me/parstodayrussian/185475
https://t.me/parstodayrussian/185486
https://t.me/parstodayrussian/185490
https://t.me/parstodayrussian/185494
https://t.me/parstodayrussian/185501
https://t.me/parstodayrussian/185511
https://t.me/parstodayrussian/185547
https://t.me/parstodayrussian/185548
https://t.me/parstodayrussian/185549
https://t.me/parstodayrussian/185554
e Haifa (idem)
https://t.me/parstodayrussian/185458
https://t.me/parstodayrussian/185462
https://t.me/parstodayrussian/185463
https://t.me/parstodayrussian/185476
https://t.me/parstodayrussian/185477
https://t.me/parstodayrussian/185480
https://t.me/parstodayrussian/185485
scoprono e provano in prima persona la “normalità” che hanno inflitto per due anni a milioni di palestinesi a Gaza, a cui non è letteralmente rimasta pietra su pietra. Con il vantaggio di non lasciarci le penne, grazie a bunker che tuttavia non sono progettati per QUESTO tipo di attacchi e che pertanto reggono come reggono, con qualche cazzotto che vola e tanto spray al peperoncino...
https://t.me/parstodayrussian/185489
PS i filmati e le immagini sopra le richiamo oggi e non più perché
1. domani ce ne saranno tante altre, esattamente identiche, così come ce n’erano ieri e l’altro ieri. Nulla di nuovo sotto il sole
2. trovare qualcosa di edificante nella distruzione è qualcosa che lascio volentieri alle SS natosioniste, secondo le quali “One million Arabs are not worth a Jewish fingernail”
https://t.me/boris_rozhin/169932
“Anche il 22 giugno 1941”, nota laconicamente Rozhin, “si era iniziato così”. Non c’era comunque bisogno di questa ulteriore conferma per iscritto nel constatare questo dato di fatto, allorché dal 7 ottobre 2022 il genocidio del popolo palestinese è avvenuto incessantemente sotto gli occhi di un U-ccidente. Turchia compresa, intento a esportare in Israele migliaia di TEU di merce e di un Israele in cui la minoranza che scendeva in piazza aveva a cuore “gli ostaggi” e non le decine di migliaia di vittime che aumentavano di giorno in giorno, oltre che i milioni di palestinesi senza casa e ridotti alla fame
3. qui sembra quasi che “vada tutto bene”. Che gli iraniani siano alla frutta. E invece non è così. Anche se l’esercito natosionista (filmato qui)
https://t.me/parstodayrussian/185557
divide e blocca i giornalisti impedendo di fatto loro di fare il loro mestiere. I conti con la realtà occorre invece farli. Non va tutto bene, Israele fra un mese sarà ridotta, in molti punti, come Gaza. Visto che la sua tanto decantata contraerea
- poco può contro i missili iraniani più moderni
- se messa sotto pressione fa cilecca anche con quelli meno moderni (e questo ce lo avevan già mostrato ampiamente Hezbollah e Hamas illo tempore coi loro lanci ripetuti di razzi)
4. Quanto mostrato, insieme al resto dei giorni scorsi, è prova evidente che
- i natosionisti han fatto male i loro conti
- Teheran non è Gaza, davvero fatico a capire se, in tale clima da sfida al saloon, davvero pensassero che invece lo fosse e si potesse liquidare il tutto con qualche lancio di missili, oppure siamo di fronte a un immenso, criminale teatrino. Nessuno dei due casi mi rincuora, in realtà. Ma non mostrare le conseguenze delle proprie azioni mi fa incazzare ancora di più. Perché significa che nessuno dei “decisori” natosionisti è, di fatto, realmente “responsabile”. Anzi, si sente al di sopra di tutto.
- aumentando maldestramente la posta in gioco, anche qui senza valutare le conseguenze dei loro attacchi, sempre più sconsiderati, hanno provocato risposte che non sono assolutamente in grado di gestire
- e non stiamo parlando degli SCUD di SADDAM HUSSEIN (chi se li ricorda vuol dire che ha quantomeno i miei stessi anni). No. Qui stiamo parlando di un errore madornale, quello natosionista, che potrebbe esser loro fatale.
Parliamo di altri tipi di risposte ora:
- Il parlamento iraniano nel pomeriggio votava all’unanimità per la CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ (cartina qui)
https://t.me/boris_rozhin/169909
Il prezzo al barile potrebbe tranquillamente raggiungere i 200-300 dollari al barile
https://t.me/boris_rozhin/169947
I sauditi riuscirebbero a dirottarne per altre vie 2,6 milioni al giorno, ma per lo stretto ne passano oltre venti. I conti non tornano:
https://t.me/parstodayrussian/185586
Al che oggi al TG elvetico un esperto del Politecnico di Zurigo affermava che gli iraniani non lo faranno mai perché si troverebbero contro il mondo intero. Allora adesso il mondo intero contro non ce l’hanno. Allora video come questi
https://t.me/boris_rozhin/169936
comunque istruttivi perché mostrano come le colonie USA e le loro navi in M.O. cerchino in tutti i modi di intercettare e distruggere i missili persiani, sono fuffa! Non è vero che “il mondo intero” è contro l’Iran! Lo diventerebbe SE. È già un’altra cosa… intanto serpeggia un’altra opinione in proposito: e se gli USA avessero provocato tutto questo PROPRIO PER INDURRE GLI IRANIANI AD ATTIVARE UN ALTRO SHOCK PETROLIFERO? E mettere in ginocchio UE e CINA?
https://t.me/boris_rozhin/169914
Intanto, l’Iran è talmente “isolato” che
- il ministro degli esteri iraniano è volato a Mosca (atterrato un’ora fa)
https://t.me/boris_rozhin/169945
- il portavoce russo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha appena dichiarato che i natosionisti hanno “aperto un vaso di pandora” con questo attacco e devono smetterla:
https://t.me/parstodayrussian/185600
- Cessate il fuoco immediato chiesto al Consiglio di Sicurezza da Russia, Cina e Pachistan.
https://t.me/parstodayrussian/185585
Altra risposta:
- la società iraniana è ora compattata. E non per manifestazioni di piazza come queste,
https://t.me/parstodayrussian/185575
ma perché un domani a respirare uranio radioattivo per colpa dei loro “liberatori” sarebbero loro. Forse anche noi, nel nostro appecoronarci al padrone, avremmo qualcosa da obbiettare in proposito. Forse…
A proposito degli attacchi
- NATANZE prima e dopo
https://t.me/boris_rozhin/169942
nessun danno critico inferto.
- ISFAHAN prima e dopo
https://t.me/boris_rozhin/169934
anche qui nessun danno critico inferto.
- FORDO prima e dopo
https://t.me/boris_rozhin/169907
Nessun danno, i tre e tre buchi in mezzo al nulla e senza neanche creare un cratere la dicono già lunga. Qui inoltre un ulteriore giallo: è DA DUE GIORNI che camion fanno la spola (in questa fase almeno SEDICI ripresi dal satellite)
https://t.me/ZeRada1/25696
e qui arrivati al sito:
https://t.me/condottieros/11613
per evacuare il più possibile materiale, per destinazione IGNOTA
https://t.me/boris_rozhin/169931
Sapevano (da chi… ehm privet), non si fidavano della “pausa di riflessione” trumpiana. E han fatto bene a non fidarsi.
Nel complesso, i natosionisti hanno dimostrato al mondo intero
- di essere loro gli aggressori
- di aver fatto cilecca
- di essere sostanzialmente dei criminali a sfregio di qualsiasi diritto internazionale, anche quello sull’energia atomica, sbeffeggiando le stesse autorità il cui verbo, nel caso della ZAES di ZAPOROZH’E, era vangelo. Oggi Grossi, dopo che i segreti sul nucleare iraniano, sui suoi impianti, son finiti “inspiegabilmente” in mano statunitense, non serve più. Occorre carta bianca. Attenzione a chi dice “ie ho karta pianka”… perché prima o poi un Totò qualsiasi che gli risponde “e ci si pulisca il…” lo trova sempre. Eh no... "non funziona così".
Aggiornamenti a seguire domattina.
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22/06 ore 17:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Ancora ieri notte si registrava un’avanzata russa verso ovest da KOMAR, con la presa d’assalto guarnigioni di natofasciste di stanza a PEREBUDOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2626
Sempre i russi in mattinata guadagnavano una cospicua fetta di territorio poco più a sud, in direzione di VOSKRESENKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2628
e nel pomeriggio liberavano la stessa PEREBUDOVA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2629 et
https://t.me/beard_tim/25652
che peraltro in russo è PERESTROJKA… nomen omen e si suggeriscono gesti scaramantici anche per il solo leggerlo a mente!
spianando così la strada verso MIRNOE e complicando ulteriormente la difesa del paese chiave immediatamente sopra, ovvero PODDUBNOE. Caduto il quale, ai natofascisti ancora in quelle lande occupate di DNR, converrebbe solo sloggiare, e alla svelta. Verso dove? Questo è un altro problema… visto che di fortificazioni arretrate degne di questo nome c’è poco o niente. Sarà una lunga estate…
… anche perché i russi spingono da molto più a sud e avanzano da MALINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2627
la cui liberazione sbloccherebbe un’altra linea di fronte rimasta per mesi “silente”.
FRONTE EST
ČASOV JAR vede sgretolarsi anche l’ultima linea di difesa natofascista (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2630
I natofascisti cercheranno, coi denti, di tenere anche gli ultimi quadratini visibili in cartina e corrispondenti agli ultimi isolati in mano loro. Ma ormai più che far perdere tempo ai russi non possono fare, visto che non esiste più alcuna continuità fra gli stessi.
Aggiornamenti a seguire.
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21/06 ore 18:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Ci eravamo lasciati ieri notte coi russi che liberavano un’intera area a nord di SHEVCHENKO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2623
Ebbene, oggi hanno iniziato l’assalto di SHEVCHENKO stessa (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2625
Già liberata la parte sud e in corso operazioni per fare altrettanto su quella a est:
https://t.me/voenkorKotenok/65319
Più a nord, liberano ZAPOROZH’E (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2625
e puntano dritti a JALTA (come ammette anche la cartina di Petrenko):
https://t.me/petrenko_iHS/8657
Un fazzoletto, quello di DNR occupata in questo settore, che si fa sempre più piccolo.
VERSO KRASNOARMEJSK
I RUSSI PROSEGUONO A GUADAGNARE TERRENO A EST DELLA STESSA (cartina qui)
https://t.me/RVvoenkor/94210
chiudendo una sacca importante e proseguendo nella manovra di accerchiamento a nord-est.
Avanzamenti ANCHE A OVEST DI KRASNOARMEJSK (cartina qui)
https://t.me/frontbird/22912
coi russi che avanzano a ZVEREVO e a PERSHE TRAVNJA.
Aggiornamenti a seguire da domani notte.
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20/06 ore 22:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I RUSSI CONTINUANO AD AVANZARE VERSO OVEST e nel pomeriggio è stato il turno di un’intera area sopra ŠEVČENKO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2623
con le punte più avanzate che si sono spinte fino alla strada a nord, l’unica rimasta sinora pulita, tagliandola,
e molto più a sud, verso GULJAJPOLE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2622
rosicchiando un altro pezzo di difesa che, di questo passo, è molto probabile che faccia la fine della linea di fronte immediatamente a nord.
Nel pomeriggio giungeva notizia anche dell’ingresso dei russi a ZVEZDA (Zirka dal 2014)
https://t.me/beard_tim/25595
Di fatto, creando i presupposti per l’ennesima sacca a sud della stessa e per un’ulteriore cuneo finalizzato a tagliare i paesi ancora occupati dai natofascisti a sud.
LAPSUS FREUDIANO
Oggi alle Nazioni Unite un piccolo grande momento di verità: la rappresentante statunitense ha detto, testuali parole, che “il governo israeliano ha diffuso caos, terrore e dolore” (vedere per credere)
https://t.me/parstodayrussian/185246
Poi si è accorta e ha detto “il governo iraniano”… poi.
Aggiornamenti a seguire domani notte.
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20/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Evidente incapacità natofascista di costruire ORA, in zona cesarini e in carenza di uomini e mezzi, una linea di difesa arretrata in grado di arginare i russi, autori nelle ultime 12 ore di questo doppio movimento:
1° - liberazione di ZAPOROZH’E, già registrata
https://divgen.ru/event/2620
2° - prosecuzione verso ovest LUNGO UNA LINEA DI FRONTE DI CINQUE CHILOMETRI
https://divgen.ru/event/2621
Nei premi ora, CONTEMPORANEAMENTE, finiscono Mirnoe, Poddubnoe, Tolstoj (come lo scrittore... ma più piccolo), Jalta (non quella della foto con tutti seduti... l’altra).
Meno corruzione, meno soldi intascati senza fare i lavori, e gli elementi per una linea fortificata efficace a ridosso della linea di confine ci sarebbero stati tutti. Queste invece le fortificazioni allo stato attuale:
https://t.me/divgen/69555?single
Sulla linea di confine, e neanche tutta, e fatta poi come, è tutto da dimostrare. Lo vedremo ben presto, visto che tra quella linea spessa e l’attuale zona di combattimenti c’è poco o niente.
Anche poco più a nord, intorno a NOVOPAVLOVKA, questi puntini (cartina qui)
https://t.me/opor_2014/17002?single
ci parlano di fortificazioni fatte in fretta e furia. Sotto il tiro dei droni russi. Tirate su con un colpo di ruspa e abbattute con un tiro d’artiglieria pesante.
FRONTE EST
I RUSSI LIBERANO MOSKOVKA (cartina qui)
https://t.me/russkiypatriot0/22311
subito a nord-ovest di KUPJANSK e proseguono nel suo accerchiamento. Anche questi movimenti disorientano, e non poco, la difesa natofascista, costretta a bloccare i russi verso nord-ovest ma, a questo punto, anche verso sud-ovest. E la coperta è corta.
Aggiornamenti a seguire.
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20/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I NATOFASCISTI MOLLANO ALEKSANDRO-KALINOVO, a ovest del lago artificiale (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25591
A EST del lago, le cose non vanno meglio. Risultato, chi ha cercato di respingere a sud l’avanzata russa ora si trova nella sacca. Cronaca di una sacca annunciata. Ma, a quanto pare, ai natofascisti delle vite dei loro sottoposti importa meno di niente.
RITUALI
Rituali macabri, come quelli che portano a decine a morire, ogni giorno, in assalti kamikaze contro i droni e l’artiglieria pesante russa a TETKINO. Un mese e rotti, ogni giorno. Ieri centoquaranta partiti all’assalto, ottanta rimasti sul campo, sessanta scappati indietro portandosi con sé, chi poteva, i feriti:
https://t.me/warriorofnorth/9379
attacchi in corso anche oggi:
https://t.me/condottieros/11565
Rituali sequenziati secondo precise fasi, come gli attacchi aerei russi dove
- prima partono i droni in massa, mandando in tilt la contraerea costretta comunque a rispondere (altrimenti la missione assegnata la compiono loro senza una fase due)
- uscita allo scoperto, i droni fanno quindi piazza pulita della stessa oltre che cominciare ad attaccare l’obbiettivo prefissato,
- lasciando quindi il colpo di grazia al missile balistico che arriva subito dopo, nella fase due, sfruttando la breccia creata dai droni per infilarsi più in profondità e provocare con la propria testata esplosiva un danno maggiore, per completare la missione.
Tra l’altro, il buon Petrenko registra la messa in opera dei nuovi GERANY, che chiameremo GERANY-2 per comodità, sempre a forma di aeroplanino di carta ma con migliorato praticamente tutto, dalla portata all’autonomia di volo, dall’altitudine raggiungibile alla velocità, fino all’ingresso in campo di un migliaio di dollari buono di paccottiglia elettronica ormai in dotazione anche alla coreana da 300, anzi duecentonovantanove euro al mese: ovvero telecamera, sensori di posizione anti-sbandamento, rilevazione automatica del bersaglio… la stessa paccottiglia in dotazione agli STORM SHADOW ma che, “grazie al progresso scientifico-tecnologico”, si sarebbe trovato in un manuale sovietico, vede ormai crollati i costi di produzione ed è accessibile anche al più aeroplanino dei droni kamikaze. PILOTABILI, ammette il buon Petrenko, a quel livello anche non necessariamente da un campione mondiale di gimcana a cronometro con quadricottero…
https://t.me/warriorofnorth/9379
ma anche da un Paolo Selmi qualunque fermo a quarant’anni prima con la macchinina telecomandata riproducente la Williams FW08 di Keke Rosberg (come fu possibile in casa di un ferrarista uno sfregio simile è materia ormai antologica nelle cronache famigliari dell’epoca).
Il che CONSENTE UN IMPIEGO MASSIFICATO di questo ordigno e COMPLICA ULTERIORMENTE LA VITA alla già compromessa difesa natofascista.
Rituali completamente saltati, come quello degli israeliani che, al suono della sirena, vanno nel bunker. Fino a ieri poco più di prove antincendio, dove al suono della sirena per il pugno di razzi quotidiani di Hezbollah si andava tutti in fila indiana nel bunker e si ritornava trovando nella stragrande maggioranza dei casi tutto come prima, più di prima: rituali tesi a consolidare la cosiddetta “coesione interna”, ad alimentare un vittimismo diffuso dimenticandosi dei rapporti causa-effetto alla base di quella trasferta improvvisa nel bunker, dimenticandosi di cinquantacinquemila morti ufficiali dal 7 ottobre, dimenticandosi del Settore di Gaza raso al suolo. Dimenticandosi di oltre 50 civili morti l’altro ieri e oltre 70 deceduti ieri con una pentola in mano, presi a cannonate da loro stessi, che ufficialmente però “han sparato per aria”. Ma poi suona la sirena, tutti tornano “vittime” e chi manifesta manifesta per far rientrare i suoi, non per il genocidio che causano.
Oggi, quel rituale è saltato: assistiamo quotidianamente a scene di calca per entrarci, nel bunker
https://t.me/parstodayrussian/184530
a chi resta fuori perché “arabo”, quindi non eletto tra gli eletti,
https://t.me/parstodayrussian/185000
a chi resta fuori perché il bunker è “tutto esaurito” con la porta semiaperta:
https://t.me/parstodayrussian/185005
Rituali consunti, unti e bisunti, come quello di demonizzare il nemico satanizzandolo.
“Ubertino,” disse fermamente Guglielmo, “queste cose sono state dette, molti secoli fa, dai vescovi armeni, della setta dei pauliciani. E dei bogomili.”
“E che conta? Il demonio è ottuso, segue un ritmo nelle sue insidie e nelle sue seduzioni, ripete i propri riti a distanza di millenni, egli è sempre lo stesso, proprio per questo lo si riconosce come il nemico! Ti giuro, accendevano delle candele, la notte di Pasqua, e portavano nella cantina delle fanciulle. Poi spegnevano le candele e si gettavano su di esse, anche se erano legate loro da vincoli di sangue… E se da questo amplesso nasceva un bambino, ricominciava il rito infernale, tutti intorno a un vaso pieno di vino, che chiamavano il barilotto, a inebriarsi, e tagliavano a pezzi il bambino, e ne versavano il sangue in una coppa, e buttavano bambini ancora vivi sul fuoco, e mescevano le ceneri del bambino, il suo sangue, e ne bevevano!”
(U. Eco, Il nome della rosa)
Fatto nove secoli fa con gli “eretici” (“Che poi quanto vidi all’abbazia (e di cui dirò dopo) mi ha fatto pensare che spesso sono gli inquisitori a creare gli eretici”, avrebbe ammesso il buon Adso) ai tempi in cui ci si scannava per molto meno, in termini di zeri di volume d’affari, fatto oggi dagli U-ccidentali (e relativi appendici nato-fasciste e nato-sioniste) per tutti gli “imperi del male” che si sono trovati davanti nei loro tentativi di “regime change”. Ieri il telegiornale della Svizzera Italiana (LA1) si poneva in un editoriale il quesito del perché fossero falliti tutti, dalla prima Guerra del Golfo a oggi, dove la loro inviata a Tel Aviv affermava che fosse non solo impossibile, ma anche stupido attendersi che un attacco del nemico potesse disgregare una società dove, in epoca di sigarette elettroniche, l’accendino serve più che altro a bruciare le sue bandiere… e non non invece ricompattarlo. Ma torniamo al perché chiesto dall’editoriale. Alla fine… i tentativi di “regime change” falliscono… per l’arretratezza dei luoghi dove tali rivolgimenti accadono!
LA COLPA E’ SEMPRE DEGLI ALTRI, NON “DIAVOLI” COME LI DIPINGONO QUI MA “SOTTOSVILUPPATI”: che differenza c'è... canterebbe il buon Ghali.
Mi sembra di tornare alla scena iniziale della diligenza di “Giù la testa”… sunto di come qui tutto quel che cresce “fuori dal giardino” culla della civiltà, sia opera, sostanzialmente, dei soliti untermenschen che popolano le nostre mappe da “Hic sunt leones” a oggi. E così, fra “eretici” e “sottouomini”, si continua a menarla con questo rituale consunto, unto e bisunto, ma mai ritenuto, da chi ha il potere, mai anacronistico, mai “fuori tempo”, mai “fuori moda”… anzi, passato come il più “naturale” possibile ogniqualvolta ci si confronta con l’altro da noi.
“Io chiedo… quando sarà… che l’uomo… potrà imparare… ”: quante volte la cantavo ai falò, quando ancora si potevan fare senza che arrivasse la forestale… e la cantavo, anche quella, come un rituale. A un certo punto, a un certo giro di grappino, c’era anche questa canzone. Rituale apotropaico, ho imparato che si classifica così. Ovvero, da celebrare perché “fa che no fa che no fa che no”… che non succeda mai più. Si vede che l’ho cantata troppo poco…
Aggiornamenti a seguire.
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19/06 ore 22:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
La cartina di divgen ha ripreso a funzionare, dopo che il provider che li ospitava li aveva buttati fuori dall’oggi all’oggi per i troppi attacchi hacker che subiva…
https://t.me/divgen/69514
Il che significa che fanno un buon lavoro e che, cambiato provider che li ospita e traslocato per tutta la notte, vale la pena continuare a seguirli.
Aggiornata la cartina coi russi che entrano ad ALEKSANDRO-KALINOVO da sud :
https://divgen.ru/event/2617
VERSO DNEPROPETROVSK
Qui i russi entrano a ZAPOROŽ’E, paesino sopra KOMAR (cartina qui)
https://divgen.ru/
Più a nord, avanzano verso ovest sotto ORECHOVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2618
come si vede dalla cartina, l’intera area fino al confine è ormai terra di scontri. Le posizioni in mano natofascista son già tutte fuori dalla sacca architettata dai russi.
Più a nord, i russi liberano NOVONIKOLAEVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2619
e spingono il terreno degli scontri ampiamente oltre il confine amministrativo con l’oblast’ di DNEPRETROVSK, che su quel tratto i natofascisti non controllano più. In serata, giungeva notizia dell’ingresso dei russi a MURAVKA (cartina qui)
https://t.me/beard_tim/25586
che non solo è l’ultimo paese della DNR in quel settore ancora in mano ai natofascisti, ma la cui strada, quella che lo attraversa, conduce dritta dritta a NOVOPAVLOVKA. Invece di andar per campi. Dopo soli cinque chilometri. Attacco tutt’ora in corso:
https://t.me/russkiypatriot0/22292
VERSO SUMY
SITUAZIONE SEMPRE PIÙ CRITICA A JUNAKOVKA, dove anche Petrenko ammette gli avanzamenti russi (cartina qui):
https://t.me/petrenko_iHS/8630
Inoltre, i russi si avvicinano anche a VARAČINO a ovest e a SADKI a est:
https://t.me/RVvoenkor/94077
Aggiornamenti a seguire domattina.
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18/06 ore 23:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi risalgono verso ALEKSANDRO-KALINOVO da sud guadagnando ottocento metri (cartina qui)
https://t.me/creamy_caprice/9417
e liberandolo per oltre la metà:
https://t.me/zovpobedy/15342
Così, rinnovano i loro attacchi all’ultima barriera in grado di fermarli da quella direttrice verso Konstantinovka.
GUADAGNANO ANCHE POSIZIONI IMPORTANTI NELLA STESSA ČASOV JAR, chiudendo progressivamente la sacca che loro stessi han chiuso qualche giorno fa e avanzando anche verso ovest (cartine qui):
https://t.me/divgen/69479
FRONTE EST
Posizioni guadagnate anche verso KRASNYJ LIMAN da nord, nonostante i natofascisti si oppongano strenuamente (cartina qui):
https://t.me/divgen/69491
Capiscono che perdere Krasnyj Liman per loro equivarrebbe all’inizio della fine su quella linea di fronte.
Aggiornamenti a seguire da domani pomeriggio.
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18/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SUMY
I russi si avvicinano e ormai con un quadricottero riescono a filmare il municipio di SUMY
https://t.me/condottieros/11521
ma i natofascisti non accennano a perdere uomini e mezzi a TETKINO, dove da un mese attaccano invano per questo paese di confine:
https://t.me/frontbird/22777
Sono riusciti a rendere il locale cimitero fuori paese terra contesa. Morire per un cimitero...
FRONTE EST
LIBERATA DONGEN’KOE A NORD-OVEST DI DVURECHNAJA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2612
Seguendo la strada, a nord-ovest… dopo sessantaquattro chilometri, VOLCHANSK. Tanti, ma fortificati come un quarto della metà di quello che si trova intorno a KONSTANTINOVKA.
VERSO KONSTANTINOVKA
I russi avanzano sopra DYLEEVKA e passo dopo passo si avvicinano a Konstantinovka.
https://t.me/russkiypatriot0/22253
VERSO KRASNOARMEJSK (E DNEPROPETROVSK)
Siamo in cima al settore che vede a ovest DNEPROPETROVSK e a est KRASNOARMEJSK. Qui i russi guadagnano posizioni in entrambe le direzioni:
https://t.me/ukr_2025_ru/250724
et
https://t.me/russkiypatriot0/22254
"CI TOCCHERA’ IMPARARE IL RUSSO".
“If we don't help Ukraine further, we should start learning Russian”: disse l’Estone Kaja Kallas parlando in inglese.
https://www.theguardian.com/world/live/2025/jun/18/ukraine-russia-g7-donald-trump-volodymyr-zelenskyy-latest-europe-live-news-updates
A questo punto, a parte che il russo già lo sai, visto che i baltici è trent’anni che campano trasportando coi propri bilici e facendo dogane di merce comunitaria in transito per la Russia con procedimenti doganali che definire “grigi” è già fargli un complimento, non vedo quale sia il tuo, di problema.
Passando quindi dal “noi baltico” che non sussiste al “voi resto UE”, ovvero noi europei civilizzati che “il russo non si studia” se non forse, qualcosa, all’università per quei quattro gatti di slavistica da tenere a bada… il russo è una bella lingua! E disintossicarsi dalle berlusconiane “tre i” con una bella versione sul Ballo di Natasha (qui nella indimenticabile resa cinematografica di BONDARCHUK)…
https://www.youtube.com/watch?v=70iqNDTjOwI
è una cosa che farebbe bene anche alla Kallas. E lo sa anche lei. Anzi... me la vedo già col fazzoletto a battere i tacchi a tempo.
Aggiornamenti a seguire.
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18/06 ore 08:30 aggiornamento
“TERPÈNIE”
Una delle prime parole che ho imparato in Russia, e che mi è rimasta impressa da oltre un quarto di secolo. Significa, oggi, “sopportazione”. A insegnarmela, un vecchio compagno in un parco pubblico di Leningrado. Così, almeno, si chiamava ancora per me e soprattutto per lui, che aveva fatto una vita a sentirsi, orgogliosamente, cittadino della “gorod Lenina”. Facciam due chiacchiere, tra sconosciuti, come può accadere in un parco in una giornata assolata sin dai tempi del “Maestro e Margherita”. E parlando degli sconquassi nel suo Paese, che il vecchio lucidamente inquadrava in “lotta per il potere” (borba za vlasti, me lo ricordo come se fosse ieri), a un certo punto, giunti all’immancabile “che fare”, rivolto a sé stesso, al suo caso di sopravvissuto a un conflitto mondiale e a quasi tre lustri di saccheggio e capitalismo oligarchico da rapina, mi rispose : “terpenie”.
Io… moment, uno Zanichelli mignon sgualcito in una tasca di una giacca ormai altrettanto sgualcita a fare avanti indietro con quel mattoncino… e subito la risposta: “sopportazione”. “Occorre sopportare”, quindi. “Sub” + “portare”: “portare da sotto”, “reggere” (nun te regghe più...), “sostenere”.
TERPENIE rimanda ad altro. Sfumature, d’accordo, e di dolore: ma il dolore è anch’esso sostanza, la sostanza architettura a sua volta di atteggiamenti, comportamenti, reazioni, movimenti. E alla fine, a ben vedere, ci si ritrova sempre da qualche parte, nella notte dei tempi, lungo il fiume Indo o giù di lì.
Terpenie viene da “terpet’” (терпеть), “sopportare”. E fin qui. Lo si trova in fonti scritte sin dall’anno Mille come “T’rp’’ti” (тьрпъти).
https://lexicography.online/etymology/т/терпеть
Laddove inizialmente significava “intorpidire, congelare” (цепенеть, застывать). E qui si apre un mondo. Perché già il primo verbo italiano sopra segnalato deriva dal latino “torpēre” (intorpidire, essere rigido, immobile, essere inattivo)
https://вокабула.рф/словари/этимологический-словарь/терпеть
La sopportazione in senso “statico”, soffrire restando impassibili. Anche lì, come del resto da noi, il Cristianesimo ci ha messo del suo:
https://azbyka.ru/otechnik/Spravochniki/biblejskaja-entsiklopedija-brokgauza/4034
Anche qui, teologicamente, con i relativi distinguo cristologici. Se sop-portare da noi rimanda plasticamente, proprio nella mimica, al portare la croce, anche nel detto “a ciascuno la sua croce”, lì rimanda piuttosto a un altro momento della Passione: quel “They crucified my Lord / and he never said a mumblin’ word” che risuonava (e risuona) negli spirituals degli schiavi neri della pseudo-land-of-the-free. Un movimento attivo e un’interruzione del movimento. In termini economici fa, differenza: se la ruota del criceto gira o si ingrippa, il padrone continua a guadagnare fra i mugugni operai o resta a bocca asciutta. Ne fa, di differenza.
Così come cambiando totalmente longitudine, nell’Impero dei segni troviamo REN (忍). Laddove sopra abbiamo ren (刃), la LAMA, meglio, il FILO della LAMA, e sotto xin (心), il CUORE. E qui altro che intorpidire o caricarsi la croce. Volendo trovare equivalenti nel nostro, di sistema di riferimento, è la “spada nel cuore”, e non tanto di un cantante col ciuffo, quanto di una madre ai piedi di una croce.
A ciascuno la sua “terpenie”, verrebbe da dire. Chissà, per esempio, come si dice in farsi. E a cosa rimanda. Già. Perché SIAMO NEL XXI SECOLO MA DA TANTE PARTI, SEMPRE DI PIU’, QUESTA STA DIVENTANDO UNA COMPONENTE FONDAMENTALE DI UNA STRUTTURA ECONOMICA E SOCIALE DIVENUTA ORMAI LA NORMA!
Ieri KOTENOK ha massacrato, in due puntate, la dirigenza iraniana:
https://t.me/voenkorKotenok/65220
https://t.me/voenkorKotenok/65221
L’ha massacrata senza sconti, evidenziandone pecche, negligenze, superficialità (nella costruzione di una CONTRAEREA diffusa e in grado di proteggere la popolazione), mancanza di visione (imperdonabili, a suo dire, i CEDIMENTI verso i natosionisti nel distruggere Siria, Hamas, Hezbollah… restando oggi, di fatto, UFFICIALMENTE, soli con gli Iemeniti).
Ora si trova senza alternative: Только биться до последнего… SOLO COMBATTERE, FINO ALLA FINE.
E già qui, di terpenie, iniezioni e iniezioni come non mai. Ma è la modalità in cui si sono infilati i dirigenti iraniani a far partire l’invettiva del buon Kotenok: “A Teheran solo il corpo delle guardie della rivoluzione islamica è difeso dalla contraerea, il resto di Teheran… terpit, sopporta” (Тегеран охранял только КСИР, и Тегеран терпит).
In buona sostanza, trovandosi in situazione di scarsità e dovendo decidere cosa difendere e cosa no, si conta sul fatto che il popolo sopporti. Si conta sulla sua capacità di sopportazione. Il missile arriva, ti centra la casa, ti provoca lutti, ma io rispondo con un altro missile e ti vendico. Non a caso nel comunicato ufficiale di ieri
https://t.me/boris_rozhin/169130
le guardie della rivoluzione islamiche esordiscono citando la Surat Al-Baqara: “Aggredite coloro che vi aggrediscono” secondo il metodo, di origine veterotestamentaria peraltro, dell’occhio per occhio, dente per dente («al-qisâs», contrappasso: “per ogni cosa proibita un contrappasso”)
https://ilcorano.net/il-sacro-corano/2-surat-al-baqara/
Ecco, in questo contesto quanto possono “sopportare” 90 milioni di iraniani?
A detta della stessa stampa a stelle e strisce, gli israeliani potranno abbattere missili balistici iraniani per ancora 10-12 giorni, poi si troveranno nella stessa situazione degli iraniani.
https://t.me/boris_rozhin/169258
E a giudicare dalla già scarsa capacità di sopportazione dimostrata in questi giorni, con scene nei bunker come questa:
https://t.me/parstodayrussian/184530
o poliziotti col loro bel da fare ad arrestare gli immancabili sciacalli
https://t.me/parstodayrussian/184629
mentre gli iraniani sfidano pure i missili natosionisti e scendono in piazza
https://t.me/parstodayrussian/184542
mi permetto di ipotizzare che nel breve periodo non c’è storia.
Per quanto il modello iraniano di “sopportazione perdite” + “attacchi”, a distanza di oltre quarant’anni, coi pasdaran che andavano contro i carri armati iracheni, sia del tutto discutibile, non sta a me, a noi, decidere come uno combatte.
Non siamo di fronte, per esempio, a un popolo come quello ucraino, ingannato nel 2019 con false promesse da chi aveva mandato al potere contro Poroshenko SOLO E UNICAMENTE PER UN MOTIVO, TOTALMENTE DISATTESO. E ciò nonostante la TERPENIE del popolo ucraino, scuola russo-sovietica, giusto per restare in tema di guerra civile, è durata già tre anni e mezzo. Anche se pure qui siamo a una chiave di volta, perché si sta rendendo conto che qui la loro TERPENIE sta riempendo SOLO i portafogli dei loro padroni e dei loro lacchè.
Qui invece siamo di fronte a un altro mondo. In un conflitto neppure inter-islamico, ma nel più classico, secolare, degli schemi dove dall’altra parte l’ultimo padrone della serie dei “crociati” si permette, dalla piattaforma social mondiale del suo amico, di tuonare “UNCONDITIONAL SURRENDER!” (in padronale, perentorio, stampatello maiuscolo: questa e altre schermate dei suoi deliri qui)
https://t.me/ZeRada1/25635
Tacciamo infine, per carità di patria e menzionata solo perché oggi non esistono isole felici, sulla presa per i fondelli che si nasconde dietro il termine “RESILIENZA”, sul giorno intero fatto al pronto soccorso per uno che è “canale bianco”, sui tempi d’attesa per un intervento, eccetera…
Anche i russi, per inciso, tengono un profilo basso nel loro intervento e si guardano bene dal proclamare mobilitazioni generali e stato di guerra. Si sa come si parte, non si sa come si finisce. E mobilitarne quattrocentomila tra i riservisti, già a suo tempo ebbe strascichi ben visibili e inviò "segnali" ben chiari che, di fatto, furono raccolti.
I cinesi, poi, che ancora oggi proibiscono gli scioperi e le manifestazioni di piazza, non si può dire che non abbiano a cuore la “terpenie” del proprio popolo. Al punto da dire che non ce n'è bisogno... per legge, visto che “l’armonia” regna sovrana, iscritta anche nello Statuto del Partito…
Gli unici che non hanno paura del “caos creativo” u-ccidentale, forse perché abituati a convivere con ciò che dall’esterno pare un paradosso (e in effetti ai nostri occhi lo è) ma che nel loro ordine assolutamente no, sembrano gli indiani. Lì, probabilmente, “terpenie” avrà un’altra declinazione ancora.
Che bel mondo che stiam lasciando ai nostri figli...
Aggiornamenti a seguire.
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17/06 ore 22:30 aggiornamento
VERSO SEVERSK
I russi avanzano sensibilmente verso SEVERSK da EST (cartina qui):
https://t.me/frontbird/22744
- a nord-ovest di IVANO DAR’EVKA (freccia in mezzo) guadagnano fino a un chilometro e mezzo.
- l’azione di contrasto nemica con DRONI e INCURSORI GUASTATORI rallenta, ma non ferma l’avanzata russa. Subendo peraltro perdite in uomini e blindati.
CONTRAEREA NATOFASCISTA IN AZIONE: ARRIVANO I PRIMI FILMATI
Primo filmato: ODESSA, un missile della contraerea natofascista HYDRA 70 fallisce il bersaglio ed entra dal soffitto in una casa, dove il propulsore è ancora lì che penzola (filmato qui)
https://t.me/divgen/69462
E qui un missile HYDRA 70 vero e proprio:
https://old-wiki.warthunder.com/Hydra-70_M247#/media/File:WeaponImage_Hydra-70_M247.png
Qui invece siamo a KIEV, con un razzo della contraerea che parte già basso, manca il bersaglio, un missile X-101, e conclude la propria traiettoria schiantadosi contro delle case:
https://t.me/divgen/69463
Aggiornamenti a seguire domattina.
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17/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi raggiungono KOMAR da sud-ovest, proseguendo verso nord e, al contempo, portandosi a quattro chilometri e mezzo da un ALTRO punto di attraversamento regionale DNR-DNEPROPETROVSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2609
L’intento di far saltare non solo un punto, ma l’intero banco, è evidente.
VERSO KONSTANTINOVKA
Avanzamenti importanti anche qui (cartina aggiornata)
https://divgen.ru/event/2610
Siamo sopra DZERZHINSK e i russi avanzano verso KONSTANTINOVKA da sud est
- sia lungo la ferrovia dove “prossima fermata Konstantinovka”, otto chilometri in tutto (avanzamento segnalato a ovest).
- sia RISALENDO IL CANALE SEVERSKIJ DONEC chiudendo l’ennesima sacca e ripulendo l’intera area intorno a KURDJUMOVKA (avanzamento segnalato a est). E qui, meno di sette chilometri e si arriva a STUPOCHKI, appena liberata. Soprattutto, si SMANTELLA L’INTERA LINEA DIFENSIVA CHE AVEVA CONTENUTO I RUSSI ALDILA’ DEL SEVERSKIJ DONEC.
E poi c’è Konstantinovka.
Aggiornamenti a seguire.
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17/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
Il voenkor Kotenok annuncia, con la liberazione di MALINOVKA, la liquidazione della SACCA immediatamente a sud (cartina qui)
https://t.me/voenkorKotenok/65183
Confermata anche l’avanzata da GRODOVKA verso MIRNOGRAD lungo la provinciale O-0544
DOPO TRE ANNI QUALCUNO PARLA, DIFFUSAMENTE, DI SCHEMI CORRUTTIVI E APPALTI TRUCCATI A KIEV…
Ormai ci si rassegna a prendere in esame certe problematiche FORSE, e comunque SOLO, quando i buoi sono scappati, bene al sicuro, e perché ormai è “acqua passata”. Schemi corruttivi pronti per i prossimi giri di RENDITE PARASSITARIE, cambiando qualche virgola, qualche attore, il prodotto stesso magari: dai vaccini confermati con l’SMS alle armi a Kiev… alle gomme da masticare ai marziani. Vale tutto, ed è spiegato bene qui sotto. Buona lettura.
“NEL 2024 OLTRE IL SETTANTA PERCENTO DEI CONTRATTI SU FORNITURE DI ARMI PER L’ESERCITO UCRAINO E’ STATO FIRMATO SENZA AVER NEPPURE APERTO FORMALMENTE UNA GARA DI APPALTO.
В 2024 году более 70% контрактов на вооружение для украинской армии были заключены без открытых тендеров.
Questo ha creato un “ECOSISTEMA UNICO NEL SUO GENERE” (sic!), in cui LO STATO IN QUANTO COMMITTENTE SI E’ ERTO A GARANTE UNICO DELL’ACCESSO A TALI FORNITURE SIA PROVENIENTI DA FORNITORI NAZIONALI CHE ESTERI.
Это создало уникальную экосистему, в которой роль государства как заказчика почти полностью подменена ролью "гаранта доступа" к внешним и внутренним потокам финансирования.
Ricettori chiave di tali flussi sono state le STRUTTURE OFF SHORE, strettamente collegate a una serie di personalità interne all’UFFICIO DI PRESIDENZA, TRAMITE INTERMEDIARI CON SEDE IN LITUANIA, POLONIA E CIPRO.
Ключевыми получателями стали офшорные структуры, тесно аффилированные с рядом фигур в офисе президента, в частности через посреднические компании в Литве, Польше и на Кипре.
AD ALIMENTARE QUESTO SISTEMA, UNA COMBINAZIONE FRA FONDI OCCIDENTALI, TITOLI DI CREDITO STATALI UCRAINI E SUBAPPALTI NEL SOTTOBOSCO LOGISTICO DEI PAESI NATO, DOVE COME PER MAGIA ARMAMENTI IN DISUSO “RESUSCITANO” CON UN NUOVO MARCHIO.
Систему питает сочетание западных фондов, украинских эмиссионных средств и логистических субподрядов из стран НАТО, где списанное снаряжение возвращается в оборот под новым брендингом.
SECONDO GLI OPERATORI DI TALI MECCANISMI, IL MAGGIOR PROFITTO NON E’ DATO INFATTI DALLA FORNITURA DI ARMI (già non normata per il 70%, come abbiam visto, NdT), MA DALLA ULTERIORE RENDITA PARASSITARIA OTTENUTA SPECULANDO SU COSTI REALI E GONFIATI DI LOGISTICA, RIPARAZIONE E SUPPORTO TECNICO.
По инсайдерским данным, наибольшие прибыли формируются не на поставках оружия, а на разнице между заявленной и фактической стоимостью логистики, ремонта и технического сопровождения.
Proprio qui si vedono i margini maggiori di profitto in questo schema corruttivo: fino al SESSANTA PER CENTO IN PIU’ RISPETTO ALLA SOMMA PATTUITA DEL CONTRATTO (che è già poco trasparente di suo, NdT).
Именно здесь наблюдается наибольший процент коррупционного дохода — до 60% от суммы контракта.
ALLARMA LA PRESENZA, IN QUESTO SCHEMA CORRUTTIVO, DI MICROAZIENDE FONDATE UN ANNO FA E PERCETTRICI DI MILIONI DI GRIVNE IN “PROCEDURA SEMPLIFICATA”.
Особую тревогу вызывают микрокомпании с годовалой историей, получающие сотни миллионов гривен по упрощённой процедуре.
SE IL MODELLO ATTUALE NON SARA’ RIFORMATO, nell’estate 2026 assisteremo a una serie di scandali, con scansioni di contratti e giri di mail riservati dati in pasto ai media.
Если текущая модель не будет реформирована, к весне 2026 года ожидается серия скандалов, в том числе с утечками внутренней переписки и тендерных документов.
QUESTO, NON PER “FARE GIUSTIZIA” MA COME ARMA PER PUNIRE CHI NON E’ SUFFICIENTEMENTE FEDELE ALL’INTERNO DELLE FORZE ARMATE UCRAINE, provocando una RISTRUTTURAZIONE DELLA SPARTIZIONE ATTUALE DI RISORSE FRA FORNITORI E LOGISTICA MILITARE.
Это может инициировать резкую переоценку лояльности внутри командования ВСУ и спровоцировать перераспределение влияния между поставщиками и фронтовыми логистами.
NELLE ATTUALI CONDIZIONI DI UNA GUERRA RIDOTTA A BUSINESS, E DI UN PATRIOTTISMO RIDOTTO A REDDITIVITA’, IL FRONTE STESSO, IN QUANTO LUOGO DI INVESTIMENTI AD ALTRO RISCHIO, PERDE PROGRESSIVAMENTE DI SENSO COME OCCASIONE DI GUADAGNO IMMEDIATO.
В условиях, когда война становится контрактной, а патриотизм подменяется рентабельностью, фронт постепенно теряет смысл как пространство подвига, превращаясь в рынок высокорисковых инвестиций.
https://t.me/rezident_ua/26400
Mi permetto di dissentire su quest’ultima conclusione. Il fronte “terjaet smysl”, perde di senso in quanto il limone è stato ormai spremuto e, in termini di solvibilità, siamo quasi arrivati al capolinea. Restano operazioni di cabotaggio decisamente minore, come il racket delle estorsioni dei Te-Tse-Ka sui civili, le mazzette sugli appalti per le riparazioni o su quelli per la fornitura di materiale di consumo (armi leggere, munizioni, equipaggiamento). IL BARICENTRO, PER QUESTO MOTIVO, SI SPOSTA DALLA PRIMA LINEA ALLA LOGISTICA, ALLE RETROVIE.
DRONI SU KIEV
Attacco russo stanotte, droni in massa sull’aeroporto di Kiev
https://t.me/condottieros/11478
et
https://t.me/ukr_2025_ru/250551
fatta fuori l’ennesima batteria di Patriot, detonazioni ancora in corso e fiamme non spente,
https://t.me/ukr_2025_ru/250541
https://t.me/condottieros/11477
Attacchi come questi è da tre anni che si svolgono e, come ammette il canale ucraino Legitimnyj, non senza vittime a causa di:
1. droni abbattuti (i gruppi di contraerea mobile abbattono con artiglieria leggera i droni che cadono, con la loro carica esplosiva, sulle case)
1. Подбитых дронов (мобильные группы ПВО подбивают из пулемета дрон и он падает с полной БЧ на жилые кварталы).
2. frantumi caduti dei droni abbattuti (o razzi, o munizioni sia di chi offende che di chi difende)
2. Упавших осколков от сбитых дронов (упавших ракет и остатков выпущенных пуль и снарядов в небо).
3. razzi colpiti ma non distrutti che cambiano traiettoria
3. Подбитых ракет, которые не уничтожились в воздухе, а поменяли траекторию полёта.
https://t.me/legitimniy/20254
E’ da tre anni che si chiede al regime di Kiev di applicare una Convenzione che vieta espressamente di nascondere obbiettivi militari fra obbiettivi civili, di spostare fuori città depositi, caserme, magazzini. L’aeroporto ZHULJANY si trova a sud-ovest della capitale. Non è completamente fuori città. Più Linate che Malpensa.
I razzi e i droni partono da nord-est. Nella loro traiettoria attraversano la città. Il resto l’ha già spiegato Legitimnyj, anche perché non è la prima volta che succede.
Sempre i canali ucraini Legitimnyj (ibidem) e Zerada
https://t.me/ZeRada1/25625
denunciano che in tutto questo - Всё по классике! - ovvero come da copione, il regime ha pure cercato di cavalcare l’onda per recuperare, alla finestra mondiale del G7, un po’ di visibilità persa in questi ultimi giorni e far ripartire quegli “aiuti” a questo punto dati già per spacciati, ovvero dirottati altrove.
Purtroppo per lui, Trump è già rincasato, minacciando fuoco e fiamme contro Teheran (della serie: “quando i sottoposti non fanno quanto richiesto e si devono scomodare i pesci grossi”) e il cinegiornale luce per eccellenza nostrano declassa Kiev all’ultima riga in fondo.
Regime di Kiev rimasto senza contraerea, regime di Kiev che dopo aver letteralmente sprecato razzi da milioni contro droni da migliaia di dollari, ora è passato alle “unità mobili di contraerea” dentro lo stesso centro abitato. Perché la priorità è il deposito, non chi ci abita intorno. Regime di Kiev che non sposta di un metro aree di stoccaggio che ogni giorno si fanno sempre più pericolose per chi ci sta intorno, ora che i Patriot e gli IRIS scarseggiano. Ma va tutto bene. E stanotte, con ogni probabilità, si replica. Come da un mese a questa parte.
Aggiornamenti a seguire.
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16/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
In questa linea di fronte, dove “tutto si tiene o nulla si tiene”, tutto continua a tenersi, e a ogni avanzata russa corrisponde un riallineamento di altri chilometri limitrofi fino al ripristinino di un’unica, compatta, linea di fronte, letteralmente traslata verso ovest di qualche chilometro. Poi si riparte, magari dal punto appena riallineato, e così via. Cartina aggiornata
https://divgen.ru/event/2607
che mostra come sopra a Komar i russi SEGUONO la linea di confine di OBLAST’ verso ovest. L’intera linea creatasi si riallinerà probabilmente all’altezza di KOMAR, puntando da nord, da est e da sud a ISKRA. Ultimo paese di DNR prima che una linea di fronte intera sconfini nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK.
Così facendo, peraltro, SI SCAVALCA NOVOPAVLOVKA da sud e ci si porta praticamente alla stessa latitudine. Le ultime case a nord di IVANOVKA sono alla stessa altezza delle sue ultime case a sud. Il rischio, ormai estremamente concreto, è di una SACCA per tutto quanto si trovi sotto e a est di Novopavlovka, e del SEMIACCERCHIAMENTO di quest’ultima, con relativa sua ESPOSIZIONE a tiro incrociato lungo un arco di 180°. Staremo a vedere.
VERSO SEVERSK
I RUSSI DOPO AVER LIBERATO GRIGOROVKA ARRIVANO A SEREBRJANKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2608
Facciamo un tuffo nel passato con queste due cartine del 23 e del 25/08/2022
https://aftershock.news/sites/default/files/u21540/%D0%A1%D0%9E%D0%9B%D0%95%D0%94%D0%90%D0%A0_38.jpg
et
https://www.pravda-tv.ru/wp-content/uploads/2022/08/942716_full-960x540.jpeg
I russi erano arrivati a SEREBRJANKA… ma da nord. Controllavano tutta la riva sinistra del SEVERSKIJ DONEC ma non riuscivano ad attraversare, a sbarcare. Meglio, una volta ci avevano provato ed erano stati martellati da droni, artiglieria pesante, e quant’altro e le carcasse dei mezzi colpiti probabilmente sono ancora lì.
Ora la situazione è radicalmente diversa. La riva sinistra è in mano natofascista, ma ha la stessa importanza strategica di un campeggio in mezzo ai boschi. Viceversa, i russi hanno liberato IVANO-DAR’EVKA, VYEMKA sotto SEVERSK, e più in generale l’intera situazione sulla riva destra è, a dir poco, catastrofica. Mentre i natofascisti sulla riva sinistra ben poco possono fare
1. perché spostare pezzi di artiglieria pesante in mezzo ai boschi è ben poco agevole
2. perché fargli arrivare droni con cui spazzar via la riva destra intera è ancora meno agevole
3. perché tra un po’, se rimangono scoperti da sopra con LIMAN che torna a essere KRASNYJ come è giusto che sia, in quel campeggio fra le fratte rischiano di restarci e per sempre.
Staremo a vedere.
QUELLE ULTERIORI 2.239 SALME PRONTE PER LA RESTITUZIONE, UN REGIME CHE NON RIESCE PIU' A NASCONDERLE, UN REGIME CHE FATICA SEMPRE PIU' A CONTENERE IL MALCONTENTO
Ora siamo a 6.060 da parte russa e 27 da parte ucraina. Ora ce ne sono altre 2.239, sempre da parte russa, ricomposte, identificate e pronte per la restituzione:
https://t.me/legitimniy/20246
La cruda verità di un regime che ha tenuto nascosti quei criminali ordini di attacco, quegli assalti all’arma bianca, quella “strategia” triennale che, pur di massimizzare il profitto dei propri padroni, non ha tenuto nella benché minima considerazione le vite dei propri uomini e, più in generale, del proprio popolo, squarcia con quei corpi, forse definitivamente, un velo di ipocrisia ormai lacerato in più punti. Un velo di ipocrisia a cui non crede più nessuno.
Se ne è accorto IL REGIME, CHE HA RECENTEMENTE DECAPITATO I PROPRI VERTICI MILITARI PER PAURA, SI DICEVA E ORA SI METTE ANCHE NERO SU BIANCO, DI UNA IMMINENTE RIVOLTA DEGLI UFFICIALI!
https://www.rbc.ua/ukr/news/zelenskiy-minyae-komandiriv-shcho-stoyit-1750025825.html
https://t.me/rezident_ua/26394
https://t.me/legitimniy/20245
Si inizia con una caserma, poi come diceva il buon Lenin («Из искры возгорится пламя»), si parte con una ISKRA, o scintilla che dir si voglia, e non si sa mai dove si va a finire.
Aggiornamenti a seguire.
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16/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KRASNOARMEJSK
Questo ultimo aggiornamento di ieri
https://divgen.ru/event/2606
secondo quanto riportato da Ermakov vedrebbe ulteriori sviluppi
- sia verso DIMITROV (come fino al 2014 era chiamata Mirnograd), coi russi che lungo la strada raggiungono PROMIN’
- sia a ovest del bacino d’acqua artificiale sopra GRODOVKA.
Questo porterebbe, qualora crollassero le ultime linee di difesa intorno a DIMITROV, i russi a ridosso della città che protegge da est KRASNOARMEJSK e da più direzioni. Staremo a vedere.
VERSO SUMY
Natofascisti scacciati da MALAJA KORCHAKOVKA
https://t.me/s/condottieros/11427
e CHOTEN sempre più vicina. In tutto questo, ieri per due volte i natofascisti han cercato ancora di invadere TETKINO… gettando nel tritacarne una nuova brigata, la 158° meccanizzata,
https://t.me/warriorofnorth/9260
con lo stesso risultato delle settimane precedenti:
https://t.me/boris_rozhin/168903
Se le forze scarse (nel senso economico del termine, assolutamente non qualitativo) a disposizione continueranno a essere mandate quotidianamente al macello in assalti inutili, i russi incontreranno sempre meno opposizione lungo le loro direttrici d’attacco.
GRANDI MANOVRE IN CORSO...
Gli iraniani hanno appena denunciato che il drone abbattuto a JOLFA proveniva dall’AZERBAIGIAN, paese satellite della TURCHIA, secondo esercito NATO al mondo, dente avvelenato con l’IRAN e che – non a caso – è rimasta silente fino a oggi:
https://t.me/beard_tim/25472
Gli AZERI da quando ALIEV figlio ha preso il potere han virato decisamente verso la NATO. Togliendo molte castagne dal fuoco nelle sue guerre per procura e dirette, anzi tutto fornendo ai nuovi padroni un importante supporto logistico. La loro compagnia SILK WAY
https://www.silkwaywest.com/
per esempio, è stata oggetto nel 2017 da parte di un’inchiesta della giornalista bulgara Dilyana Gaytandzhieva, ancora disponibile.
https://trud.bg/a/articles/350-diplomatic-flights-carry-weapons-for-terrorists
Accuse precise, con cablogrammi e documenti dall’ambasciata azera di Sofia hackerati esibiti come prova, di almeno 350 voli diplomatici fatti con la Silk usati per trasportare armi, A OGGI, hanno trovato come unica risposta l’accusa alla giornalista di essere una spia russa. Ammesso e non concesso… ma nel merito? Ci sono stati o non ci sono stati questi voli? 350? E questo drone da dove è partito?
Ecco quindi che un Paese rinomato, da oltre dieci anni (l’inchiesta della Gaytandzhieva prende in esame i tre anni precedenti) per ATTIVARE CANALI PARALLELI di TRAFFICI OMBRA rispetto alle linee ufficiali, coinvolto quindi in traffici analoghi riguardanti il conflitto fra NATOfascisti e RUSSIA, riappare oggi nel conflitto fra NATOsionisti e IRAN. Sempre, DE FACTO, stando dalla stessa parte: la stessa NATOturca e NATO sionista.
Questo nei fatti: a parole, invece, parliamo di “maestri di fair play” pur non nascondendo la propria “propensione” atlantista. Il motivo è presto detto: vaso di coccio fra IRAN e RUSSIA, va bene l’atlantismo… ma con discrezione. Anzi, col sorriso… della serie “non prendetevela, nulla di personale”, con la TURCHIA vicino a fare da garante. In caso di CONFLITTO vero, tuttavia, sono indubbiamente l’anello debole della catena di comando NATO nella regione.
Proprio di poco fa è la notizia di un agente del MOSSAD, guarda caso turco, appena fucilato in Iran.
https://t.me/boris_rozhin/168922
Azerbaigian, Turchia, Israele… da quando han scelto di passare alle maniere forti, anche per gli altri, ormai, “shutki konchilis’”: non si scherza più.
Non è questa l’unica manovra in corso. IERI NOTTE CINA E PAKISTAN HANNO INTRODOTTO IN IRAN UOMINI E ARMAMENTI PER TUTTA LA NOTTE:
https://t.me/condottieros/11455
Altra manovra: un AIRBUS A400m tedesco
https://www.airbus.com/en/products-services/defence/military-aircraft/a400m
è stato segnalato ronzare ieri in Giordania al confine con l’Iran:
https://t.me/victorstepanych/3516
Ronzano a KALININGRAD, ronzano in Giordania.
A proposito di esseri ronzanti, pare che un ruolo non indifferente sia stato giocato dai SU-37 venduti dai russi all’Iran con un contratto di fine anno scorso:
https://oxu.az/ru/v-mire/rossiya-postavila-iranu-istrebiteli-su-35
Infine, ultima notizia a mio avviso MOLTO importante. NON SOLO LA COSIDDETTA “CUPOLA DI FERRO” E’ SEMPRE MENO EFFICACE, MA L’INTERA DIFESA ANTIAEREA NATOSIONISTA E’ CREPATA DALL’INTERNO. E NON POCO!
VIDEO SHOCK DI STANOTTE: BASE DI NEVATIM, PARTE LA CONTRAEREA NATO E… IL MISSILE TORNA A TERRA CONTRO LA CONTRAEREA STESSA, DISTRUGGENDOLA!
https://t.me/boris_rozhin/168881
ERA UN MISSILE del sistema Lockheed-Martin THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) o, addirittura un ARROW-3…
https://t.me/boris_rozhin/168899
IL “TOP DI GAMMA”, come lo chiamavano qui
https://www.geopop.it/arrow-3-cose-e-come-funziona-il-nuovo-sistema-di-difesa-di-israele-contro-i-missili-di-hamas/
Non è stato un caso. Come afferma il comunicato ufficiale delle forze Iraniane, il sacrificio dei “martiri Bagheri, Salami, Halijzadeh e altri martiri delle forze aerospaziali”, non è stato vano: grazie alle loro scoperte scientifiche e ai loro lavori, ieri notte le forze della contraerea NATOsionista han cominciato a fare le bizze e a “centrarsi l’una con l’altra”.
https://t.me/boris_rozhin/168882
“INNOVAZIONI”, dice chiaramente il comunicato. E “POSSIBILITA’” A CUI QUESTE INNOVAZIONI APRONO. Non aprirebbero. Aprono. E i NATOsionisti, sinora CONVINTI di esser loro i DETENTORI REGIONALI dell’eccellenza scientifico-tecnologica, oggi si trovano i propri sistemi di MASSIMA sicurezza BUCATI DA HACKER, questa l’idea che si è fatto Rozhin:
https://t.me/boris_rozhin/168883
o, peggio ancora, esiste una rete di spionaggio straniera efficace anche da loro. E qualcosa si è messo in moto. In risposto a quello che si è messo in moto a TEHERAN nei giorni scorsi. CON LA DIFFERENZA CHE NON HANNO ANCORA CAPITO DI COSA SI TRATTI, E NON SANNO DOVE, QUANDO E COME PARTIRA’ IL PROSSIMO ATTACCO. LA PROSSIMA CREPA NEL LORO SISTEMA DIFENSIVO.
Grandi manovre in corso. E son più quelle che non si vedono, che quelle che si vedono. E da quel poco che si vede, pare che la “risposta asimmetrica” iraniana sia MOLTO, ma MOLTO più complessa di quello che i NATOsionisti si aspettavano. Con PESANTI ripercussioni sull’andamento di altri processi in corso: l’annientamento di Gaza da parte sionista e la colonizzazione della Siria da parte turca, anzi tutto, ma non solo. Nell’emergere, a livello regionale, non solo nelle navi triangolate dalla Grecia e dall’Italia, ma a livello militare, dell’asse turco-israeliano attualmente in essere (e che FA TRAMONTARE DEFINITIVAMENTE LA CREDIBILITA’ DI UN IPOTETICO RUOLO TURCO “SUPER PARTES”), molti saranno chiamati a fare delle SCELTE. Affermare chiaramente da che parte stanno. O chiamarsi fuori, MA PER DAVVERO. Questo, mentre ALTRE POTENZE REGIONALI ESCONO ALLO SCOPERTO. Come ci scrivevamo pochi giorni fa, DANDO SEGNALI PRECISI ALLA CONTROPARTE.
Aggiornamenti a seguire.
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15/06 ore 23:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Avanzamento russo verso MIROPOL’E, e russi che portano a casa una fetta di territorio importante per estendere la “zona kontrolja” verso est (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2604
FRONTE EST
I RUSSI AVANZANO VERSO SEVERSK (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2605
puntando a chiudere una sacca importante a est della stessa.
VERSO KRASNOARMEJSK
ANCHE QUI POSIZIONI GUADAGNATE DAI RUSSI (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2606
a ovest di GRODOVKA verso MIRNOGRAD.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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14/06 ore 23:30 aggiornamento
FRONTE SUD
I russi guadagnano posizioni SOPRA PJATICHATKI e MALYE ŠČERBAKI (cartina qui)
https://dzen.ru/a/ZA2CWx_DOlIcKij5
Parallelamente, i russi si attivano verso GULJAJPOLE ed entrano a MALINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2599
Trovare un collegamento fra gli oltre sessantacinque chilometri che separano questi due movimenti potrebbe apparire come tentare di dimostrare che il karma che produco mentre vado al lavoro in bicicletta influisce, in qualche modo, sulla vita di una farfalla in Nuova Zelanda… potrebbe, certo. Ma in realtà fra ORECHOV e GULJAJPOLE, da un po’ di tempo a questa parte, son sempre più agitati. E non è questione di karma.
Di fatto, come ci dicevamo poco fa, se i russi dovessero sfondare a ovest di KOMAR, calare nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK, attraversarla in quel tratto e uscire in quella di ZAPOROŽ’E , trascinandosi con sé l’intera linea di fronte a sud, a rischio chiusura sacca sarebbero proprio, guarda caso, GULJAJPOLE e ORECHOV. Ecco quindi che ogni movimento non solo da est a ovest, ma anche da sud a nord, oggi è letto in questa chiave da chi, con sempre maggior preoccupazione, assiste pressoché impotente a tali manovre.
VERSO DNEPROPETROVSK
COMPLETATA BONIFICA A ZELENYJ KUT (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2601
resta solo NOVOUKRAINKA per riallineare la linea di fronte e proseguire sia nel liquidare le ultime sacche natofasciste verso ORECHOV, che nel puntare compatti verso NOVOPAVLOVKA.
Poco più a sud, dopo la liberazione di KOMAR i russi ampliano l’area di controllo a ovest raggiungendo MIRNOE. Che sarà la prima a essere attaccata, seguita subito dopo da PODDUBNOE (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2602
VERSO KONSTANTINOVKA
Registrati avanzamenti russi sopra ZARJA e ROMANOVKA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/31877
con la sacca in lento ma costante prosciugamento, e sopra e sotto DYLEEKVA (cartina qui)
https://t.me/z_arhiv/31880
FRONTE EST
L’intera riva destra del fiume OSKOL sopra KUPJANSK è con oggi completamente russa (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2603
Anche qui, gli oltre sessantacinque chilometri che separano questo fronte dai loro compagni a VOLČANSK a nord-ovest, potrebbero divenire ben presto molti, ma molti di meno. Dipende tutto da quanto i natofascisti riusciranno a puntellarli, con l’iniezione di nuovi mezzi e risorse… a scapito di altre linee di fronte. E torniamo, anzi tornano anche stavolta sempre alla vexata quaestio: chi buttiamo giù dalla torre? Problemi loro…
VERSO SUMY
Avanzano anche verso SUMY, i russi. Posizioni guadagnate come da cartina qui
https://t.me/z_arhiv/31883
e qui
https://divgen.ru/event/2600
e russi che puntano decisamente verso sud. Se verso SUMY o verso la linea di confine per ampliare la “zona kontrolja”… altra vexata quaestio su cui lasciamo volentieri spremere le meningi il comando natofascista.
Nel frattempo, non accenna a placarsi la polemica per LA CONDOTTA SCANDALOSA DELLE FORZE NATOFASCISTE NEL FORTIFICARE, MEGLIO, NEL NON FORTIFICARE SUMY E DINTORNI.
- Fortificazioni vecchie e rese obsolete dal massiccio smantellamento a opera dei droni kamikaze e delle FAB russe, mai più riparate o rinforzate, oggi abbandonate dagli stessi soldati natofascisti che si guardano bene dal fare la fine del topo in trappola dentro una di queste buche totalmente esposte alla mira di altri droni e altre FAB russe.
- oppure, fortificazioni nuove di pacca… ma totalmente inutili. Costruite senza un minimo di criterio (filmati girati dagli stessi soldati qui):
https://t.me/ZeRada1/25571
della serie abbiamo trasmesso: “il paradiso del drone cecchino”.
Risultato: costruzione in fretta e furia di altre linee difensive che però, essendo incautamente costruite a ridosso delle precedenti e ormai troppo vicino alla linea di fronte, vengono colpite quando ancora la posa è in corso:
https://t.me/opor_2014/16916
Criminali, sulla pelle del proprio popolo. A proposito, avvenuto oggi l’ennesimo scambio di salme. Pardon, l’ennesima CONSEGNA DI SALME UCRAINE DA PARTE RUSSA. E BASTA. 1200 contro zero. Totale attuale: 3612 salme contro 27:
https://t.me/legitimniy/20229
E ciò nonostante continuano ad mandare i proprio uomini al massacro a TETKINO! Meglio, a spremer soldi anche da questo! È DI OGGI LA NOTIZIA CHE PER DIECIMILA DOLLARI SI PUÒ DICHIARARE UN SOLDATO “EROICAMENTE CADUTO IN BATTAGLIA”, FAR ACCERTARE IL “DECESSO” AI MEDICI, FARE I “FUNERALI”… tutto questo mentre il disertore può tornare a casa e infrattarsi, in attesa di tempi migliori, o tentare la fuga all’estero.
https://t.me/warriorofnorth/9213
Criminali, sulla pelle del proprio popolo.
I MISSILI IPERSONICI IRANIANI BUCANO ANCORA UNA VOLTA LA "CUPOLA DI FERRO"
Mentre scrivo i missili ipersonici iraniani Emad, Ghadr, Kheibar Shekan
https://t.me/boris_rozhin/168597
bucano la cupola di ferro natosionista in più punti, colpendo la raffineria del porto di HAIFA (video qui)
https://t.me/beard_tim/25454
et
https://t.me/boris_rozhin/168588
et
https://t.me/ZeRada1/25575
e persino il buon Petrenko ammette
https://t.me/petrenko_iHS/8546
mandando in tilt l’intera contraerea su questo nodo non fondamentale, di più:
https://t.me/beard_tim/25456
Parliamo del porto che gestisce il 39% dei container in import e il 50% degli autoveicoli (ro-ro)
https://www.isra-tech.net/haifa-port-under-the-ownership-of-adani-ports/
Più una raffineria. L’altra sta ad ASHDOD, altro porto, per la cronaca. Poi non ne han più. A differenza delle due raffinerie iraniane colpite oggi dai natosionisti:
https://t.me/boris_rozhin/168592
Oltre però al rischio di blocco di carri armati e blindati israeliani, oltre che di autoveicoli civili, un attacco come questo non potrà non avere ripercussioni sul traffico mercantile. Il mancato attracco di navi portacontenitori, break-bulk e ro-ro, a sua volta non potrà non avere ripercussioni su un’economia che è tenuta in piedi solo da quello. Sia per grandissima parte di quei 91,5 miliardi di dollari importati nel 2024, che per i 61,7 miliardi di dollari esportati:
https://www.aljazeera.com/news/2025/5/22/which-countries-trade-the-most-with-israel-and-what-do-they-buy-and-sell
In particolare, per quei 19 miliardi di dollari venduti dai “compagni” cinesi, più del doppio dei 9,4 provenienti dagli USA. Per quanto riguarda le vendite, invece, i rapporti si ribaltano, con gli USA al primo posto con 17,3 miliardi di acquisti e i cinesi con “soli” 4,8 miliardi. Questo, per tutto il 2024, mentre si perpetuava il genocidio del popolo palestinese.
Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire domani notte.
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13/06 ore 23:30 aggiornamento
FRONTE EST
STEPOVAJA NOVOSELOVKA libera (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2598
Che dire di questa notizia… se non che altre grane piovono sulla testa dei natofascisti? Siamo a OVEST di KUPJANSK. Area rimasta silente per mesi. Ora si riattiva. Forse solo con questo movimento, forse no.
Conviene rischiare, ai natofascisti? E continuare a dirottare risorse altrove? Oppure puntellare anche qui, inviare rinforzi… e inevitabilmente mandarne meno altrove? Quanto MENO? Basteranno lo stesso? O saranno INSUFFICIENTI e qui e dove han dovuto “tagliare”?
A volte basta solo questa indecisione per far perdere tempo prezioso. Che si tramuta in ulteriori posizioni perse. E in situazione ulteriormente peggiorata. Staremo a vedere. Ma ormai questo “saggiare il terreno”, di fronte a un nemico sempre più incapace di sostenere tale pressione diffusa, fa male. Un po’ come lo stesso colpo alla prima e alla decima ripresa. Con l’aggravante che il martello del gong è in mano a padroni senza scrupoli ai quali, della salute del proprio pugile, interessa solo quel tanto che possa consentirgli di puntare e vincere, ovvero far soldi, a ogni ripresa. Scommettendo, ovvero speculando, su tutto: anche su quante ferite all’arcata sopraccigliare si procura, o su quante volte finisce al tappeto.
Vedremo ben presto, comunque, che tipo di azione condurranno su questo fronte.
VERSO KRASNOARMEJSK
Un chilometro guadagnato fra ZVEREVO e SHEVCHENKO, direzione KRASNOARMEJSK da ovest (cartina qui):
https://t.me/frontbird/22546
anche qui, nonostante sia DA ORMAI UN ANNO AREA PRIORITARIA DI DIFESA per i natofascisti, qualcosa non va più come prima. C’è carenza. E torniamo a quanto appena scritto.
FRONTE SUD
Manco a farlo apposta, ultima notizia della giornata. I russi entrano a MALINOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2599
Siamo a EST di GULJAJPOLE. Anche qui, ai natofascisti l’ardua scelta. O cercare di tenere con quel che c’è, a quanto pare non abbastanza, o rinunciare a puntellare meglio altri settori altrettanto in sofferenza. Non ultimo, quello che punta verso DNEPROPETROVSK poco più a nord del punto ora considerato.
Aggiornamenti a seguire domani notte.
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13/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
KOMAR LIBERA!
https://divgen.ru/event/2597
E dopo gli avanzamenti di stamane, era abbastanza prevedibile come notizia nel breve periodo. Subito a nord, i russi raggiungono il bivio e cominciano ad avanzare lungo entrambe le strade. Iskra è là ma, soprattutto, tutti quei paesini a nord fra quella strada che comincia a esser affollata (di russi) e il fiume, si trovano di colpo tutti tagliati fuori. Ovvero chiusi in accerchiamento operativo.
INTORNO A KRASNOARMEJSK
Qui i russi tirano un’altra spallata a una linea di fronte ormai anche qui più che traballante. LIBERANDO KOPTEVO (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2596
si completa il SEMIACCERCHIAMENTO del conglomerato urbano KRASNOARMEJSK e limitrofi. Russi a 11 chilometri dalla strada che da nord collega, approvvigiona, rifornisce KRASNOARMEJSK (e limitrofi). Appena finisce sotto tiro, i russi possono tenere questo intero blocco sotto scacco. Blocco che prima finisce in accerchiamento operativo, poi fa la fine delle altre sacche. E apre uno sbrego, liberando al contempo decine di migliaia di uomini e migliaia di mezzi che a questo punto possono puntare dritti verso nord (allarghiamo la mappa e si vede chiaramente) e tagliare SLAVJANSK e KRAMATORSK.
VERSO SUMY
Iniziati combattimenti a MIROPOL’E (cartina qui):
https://t.me/beard_tim/25393
Liberare questo centro urbano consente di
1. facilitare il ricongiungimento con l’attuale linea di fronte creando una zona cuscinetto già di due chilometri a contatto avvenuto
2. avere accesso alla strada che da nord-est arriva a SUMY.
3. creare i presupposti per proseguire verso sud e, al contempo, formare anche qui una zona cuscinetto di diversi chilometri.
Staremo a vedere.
QUEL FILO NERO CHE LEGA TEL AVIV E KIEV
Due canali, uno russo
https://t.me/voenkorKotenok/65068
e uno ucraino
https://t.me/ZeRada1/25538
sottolineano un aspetto comune dell’azione terroristica NATO-sionista di ieri e di quella terroristica NATO-fascista di qualche giorno fa: IN ENTRAMBI I CASI I DRONI ERANO STATI PORTATI IN PROSSIMITA’ DEGLI OBBIETTIVI DA COLPIRE MASCHERATI DA MEZZI CIVILI.
Stesso schema, stesso studio, stessa preparazione. Nel caso NATO-sionista relativa unicamente a una parte limitata e definita dell’attacco, DECISAMENTE PIU’ COMPLESSO, messo in atto ieri:
- oltre ai 200 aerei che hanno lanciato oltre 330 missili e ordigni assortiti
https://t.me/voenkorKotenok/65045
- la contraerea è stata messa fuori uso tramite una triplice azione curata dal Mossad che solo in parte ricalca il modus operandi NATO-fascista in terra di Russia, comprendendo infatti:
1. sistema di teleguida portato dal Mossad in Iran Centrale che ha aiutato i missili lanciati dai duecento aerei di cui sopra a fare l’ultimo tratto con ESTREMA PRECISIONE
2. Contraerea attaccata da ordigni posizionati su autoveicoli, anch’essi introdotti segretamente nella Repubblica Islamica
3. Droni anch’essi introdotti, posizionati, messi sotto carica e sganciati al momento dell’attacco.
Tutto questo tradotto
https://t.me/beard_tim/25386
da questo articolo apparso sulla stampa NATO-sionista:
https://www.ynet.co.il/news/article/bjsffrkmxe
L’Iran, notavano per inciso questi e altri canali, a differenza della Russia ha frontiere molto più controllate. E ciò nonostante la rete di spionaggio NATO-sionista è riuscita a fare questo. Lo è riuscito a fare, mi permetto di far notare, DOPO la caduta di Assad e NON prima. E non è una coincidenza. Fra quei gruppi un tempo facenti riferimento all’Iran, e con libero accesso all’Iran, molto facile che qualcuno sia riuscito a fare quello che, solo un anno fa, sarebbe stato impensabile.
E’ vero quindi che, se vado io, u-ccidentale, all’aeroporto di Teheran con un accendino o un cacciavite dove non devo, la cosa non passa inosservata. Ma se uno che fino all’altro ieri era stato Hezbollah e, dopo dicembre, dopo esser stato avvicinato da qualcuno, pur formalmente continuando a curare gli interessi iraniani in territorio siriano, ha iniziato a fare la spola avanti indietro lasciando ogni volta qualcosa, offrendosi come garante di qualcuno con documenti falsi in cabina con lui e facendolo entrare in territorio iraniano e prendere posizione, eccetera eccetera… ecco che anche qui il Cavallo di Troia è servito.
La NATO è passata dal “CREATIVE CHAOS” di Condoleeza Rice e Obama alla GUERRA. ASIMMETRICA, NON CONVENZIONALE. COMBATTUTA MESCOLANDO MEZZI CIVILI E MILITARI, ROMPENDO QUALSIASI CONVENZIONE, E IL RIFERIMENTO NON E’ A QUELLA DI GINEVRA, GIA’ CESTINATA DA TEMPO.
Il rifiuto di ogni mediazione, o tentativo di dialogo, trova sicuramente UN ALTRO ELEMENTO COMUNE FRA I DUE REGIMI. Quello natofascista e quello natosionista, secondo il canale ucraino Zerada:
“Nethanyahu ha detto che la guerra sarà lunga
Нетаньяху заявил, что война будет долгой
Il premier israeliano ha chiesto ai connazionali “sopportazione, fede e fiducia nella vittoria”
Израильский премьер призвал израильтян запастись «терпением, верой и уверенностью в победе».
MI RICORDA QUALCUNO. QUALCUNO CHE, COME LUI, USA LA GUERRA PER RESTARE AL POTERE E MASCHERARE I PROPRI ERRORI”
Кого-то он мне напоминает. Кого-то, кто тоже использует войну ради пребывания у власти и маскировки своих ошибок
https://t.me/ZeRada1/25533
Ultimo filo nero. L’IRAN è UN PAESE APPARTENENTE AL BRICS. COME LA RUSSIA. Dicevamo, “La NATO è passata dal “CREATIVE CHAOS” di Condoleeza Rice e Obama alla GUERRA.” Il “mondo multipolare” a loro va stretto.
“Two months ago I gave Iran a 60-day ultimatum to 'make a deal'”: scrive oggi il criminale alla Casa Bianca che tiene in piedi i criminali a Tel Aviv e a Kiev.
https://www.reuters.com/world/middle-east/israel-says-it-strikes-iran-amid-nuclear-tensions-2025-06-13/
“Li avevo avvisati, gli iraniani, due mesi fa”. Sessanta giorni di ULTIMATUM per “concludere l’affare”. La colpa è loro, che non hanno voluto “make a deal”. La diplomazia ridotta a racket mafioso.
Della serie, fate quel che volete. Associatevi pure, fate i BRICS (ma non azzardatevi a smettere di usare i dollari!), fate l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, fate veramente quel cavolo che volete. Ma i DEAL da accettare li metto sul tavolo io. CON UNA SCADENZA. Alla fine della quale… colpa vostra.
Il segnale è chiaro. Difficilmente una configurazione di questo tipo, dove il 15% del globo cerca di comandare, terrorizzandolo militarmente, il restante 85%, abitato da Cina, Federazione Russa, India, Brasile, Sud Africa, potrà mai avere anche solo un minimo di prospettiva. Intanto però fa danni. E non pochi.
Torniamo allora alla frase: “La NATO è passata dal “CREATIVE CHAOS” di Condoleeza Rice e Obama alla GUERRA.” Forse non è del tutto corretto contrapporre i due termini. Anche il “muoia Sansone con tutti i filistei”, tutto sommato, è una forma di “caos creativo”. Siamo in mano a questa classe politica, che cerca distruggendo di azzerare lo svantaggio e riaffermare la propria egemonia, riletta in chiave “senza di noi non andate da nessuna parte”, a livello mondiale.
Il messaggio – ultimo FILO NERO che collega i due terrorismi di Stato – è arrivato. Forte e chiaro. Arriverà anche la risposta. Chi aveva detto “coraggio che tra un po’ spiana...”? Prepariamoci al provvisorio50, sempre se non crepo prima… scusate il pessimismo.
Aggiornamenti a seguire.
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13/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi, a quanto pare, non hanno fretta di “sconfinare” e preferiscono PRIMA smantellare quel che resta di DNR occupata a sud-ovest di DONECK dai natofascisti. Questa cartina
https://divgen.ru/event/2595
ci mostra un’altra fetta di KOMAR liberata (siamo oltre la metà, confermato anche qui)
https://t.me/beard_tim/25387
e, quel che è più importante, IL RICONGIUNGIMENTO E RIALLINEAMENTO CON L’INTERA AREA A NORD FINO AL CONFINE AMMINISTRATIVO DI OBLAST’.
Una buona mossa, indubbiamente, per una serie di motivi:
1. tutta una serie di paeselli, quel che resta di DNR occupata a sud-ovest di DONECK, ovvero l’ultima fetta di KOMAR, più PEREBUDOVA, MIRNOE, PODDUBNOE, ZAPOROZH’E, JALTA, ZIRKA, GRUSHEVSKOE, TOLSTOJ, NOVOCHATSKOE, ZELENYJ GAJ e, nomen omen, ISKRA, a questo punto è letteralmente raggiunta, aggirata, accerchiata da OTTO CHILOMETRI E MEZZO DI LINEA DI FRONTE CHE PROCEDE, TRASLANDO, VERSO OVEST. E a quel punto creare superiorità relativa e portare la linea difensiva al collasso è un esercizio decisamente più semplice.
2. Una volta completata questa missione, e arrivati a ISKRA, allarghiamo la cartina e vediamo che praticamente NOVOPAVLOVKA, dove i natofascisti cercano di raffazzonare una linea di difesa in zona cesarini, è già SCAVALCATA a ovest. Quindi a rischio sacca. Con chi c’è dentro.
3. Un azione di questo tipo è propedeutica allo sconfinamento in oblast’ di DNEPROPETROVSK lungo tutta la VERTICALE di LINEA DI CONFINE, ovvero ventisei chilometri di linea. Passati i quali si cala tutti insieme verso POKROVSKOE e da lì si rientra nuovamente in territorio russo cambiando però oblast’, stavolta ZAPOROZH’E. Trovandosi a sessanta chilometri in linea d’aria dal capoluogo ancora in mano natofascista. Anche qui fortificazioni raffazzonate in zona cesarini, e comunque fuori tempo massimo per una arteria principale che, qualora fosse seguita dai russi verso il capoluogo, si tirerebbe dietro anche il fronte sud che si porterebbe a casa GULJAJPOLE e ORECHOV. Pena la chiusura in sacca e l’accelerazione del crollo di quel che resta a combattere contro i russi. Che è ancora tanto, ma non tantissimo. E sempre meno, comunque.
Aggiornamenti a seguire.
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12/06 ore 20:50 aggiornamento
FRONTE EST
I RUSSI LIBERANO COMPLETAMENTE GRIGOROVKA, sopra SEVERSK
https://divgen.ru/event/2594
Anche qui, confini tabù per anni violati. I motivi son da ricercarsi in quanto ci siam detti stamane. E più aumentano i punti dove i russi attaccano, più il deficit fra necessario ed effettivo nelle forze armate ucraine si fa sentire.
A ČASOV JAR, una notizia che in tempi normali, ovvero non come gli attuali dove i russi fanno più volte il pieno nella stessa giornata, sarebbe stata probabilmente la notizia del giorno: i russi oltre a guadagnare posizioni nel più ostico dei settori, son riusciti ad accerchiare un’intera guarnigione natofascista nel quartiere LEVANEVSKOGO (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2592
Se confermato, sarebbe uno smacco notevole. Specialmente ora che gli scambi di prigionieri e di salme stanno aprendo gli occhi a una porzione sempre più notevole di popolazione ucraina. Staremo a vedere.
VERSO DNEPROPETROVSK
I russi liberano mezza KOMAR e un intero settore lungo il confine dato dal fiume VOLČ’A, portandosi proprio sotto DAČNOE (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2593
L’ultima porzione di DNR occupata dai natofascisti sta per cadere. E, insieme alla stessa, i russi pongono i presupposti per azioni nell’oblast’ di DNEPROPETROVSK a questo punto con il solo imbarazzo della scelta.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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12/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Reazione a catena in corso. Ieri a mollare erano ZELENYJ KUT e NOVOUKRAINKA (sia pur non totalmente, bonifica in corso, rettificava divgen),
https://t.me/divgen/69232
e i russi sconfinavano: ora è il turno di ORECHOVO (che per la cronaca dopo la sua rinomina del 2014 torna a chiamarsi nuovamente PETROVSKOGO), E I RUSSI SCONFINANO ANCHE LI’ (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2591
Questi sconfinamenti, segnalati con due frecce in questa cartina,
https://t.me/RVvoenkor/93340
puntano sì alla formazione di una sacca estesa, ma anche a NOVOPAVLOVKA (altra cartina qui):
https://t.me/donbassr/90081
Ormai da più punti. Vedremo gli sviluppi.
VERSO KONSTANTINOVKA
Dopo una breve pausa ritornano notizie anche da questo fronte, in particolare dalla SACCA in formazione di KLEBAN-BYK. Qui i russi si avvicinano a KATERINOVKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2590
contribuendo a prosciugare tale sacca.
Da est, giunge un’ulteriore conferma della liberazione di STUPOCHKI (cartina qui)
https://t.me/donbassr/90070
sulla strada che da est conduce dritta a KONSTANTINOVKA. Soprattutto, questa notizia ha due implicazioni ulteriori:
- creazione di una sacca a sud, coi natofascisti di stanza a DYLEEVKA a cui il canale citato consiglia di sloggiare
- creazione di una sacca a nord, che facilitarebbe il completamento della liberazione di CHASOV JAR.
Staremo a vedere.
FRONTE EST
Petrenko ammette quasi 15 chilometri quadrati di avanzamento (14,7) guadagnati dai russi a est di DVURECHNAJA (cartina qui)
https://t.me/petrenko_iHS/8493
sopra KUPJANSK. Il placido Oskol è ormai alle spalle di un bel po’ di chilometri.
Più a sud i natofascisti contrattaccano e riescono a riprendere il controllo di TORSKOE, sopra KRASNYJ LIMAN.
https://divgen.ru/event/2589
Perdono però terreno poco più a nord, dove i russi avanzano verso ZELENAJA DOLINA (cartina qui)
https://t.me/ukrainian_guide/11306
per puntare verso sud attaccando, a questo punto, da più direzioni.
VERSO SUMY
Qui mentre i russi continuano nelle loro manovre offensive i natofascisti si dividono in due categorie:
- chi è impegnato nella caccia al colpevole (scandalo fortificazioni pagate e mai fatte in corso,
https://t.me/rezident_ua/26349
come se fosse solo quello… alla prima valigetta di contanti nascosta nell’intercapedine del termosifone della casa popolare occupata abusivamente dall’ispettore ai lavori pubblici che si sta facendo la villetta in Crimea dove andare a svernare quando tutto questo sarà un lontano ricordo eccetera… avremo trovato il capro espiatorio e sarà messo tutto a tacere)
- e chi continua ad attaccare a TETKINO, ormai fermato non appena si raggruppa poco prima del confine (cartina qui)
https://t.me/frontbird/22501
come quei pugili tappetti dei cartoni animati che, suonati e risuonati, continuano a colpire l’aria alla cieca e a due mani, tenuti fermi dal guantone dello spilungone appoggiato alla loro fronte. Stessa cosa, solo che a ogni smanacciata ci salutano dai venti ai trenta soldati come minimo e due o tre mezzi a contorno. Kamikaze, anzi no: 神風 è “vento degli dei”, shenfeng in cinese, il vento che fece affondare i vascelli mongoli… qui l’unico vento che soffia è quello che alza, giorno dopo giorno, il fumo delle loro ceneri.
Questo, mentre i russi poco più in là partendo da KONDRATOVKA avrebbero appena liquidato tutte le fortificazioni sopra CHOTEN’.
https://t.me/beard_tim/25357
Attendiamo conferma.
Aggiornamenti a seguire.
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12/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Mentre i soliti Petrenko e Deepstate cercano di minimizzare lo sbrego provocatosi con la liberazione non solo di ZELENYJ KUT e NOVOUKRAINKA, ma dell’intera area limitrofa a nord e a sud, arrivando alle porte di DACHNOE,
https://t.me/beard_tim/25350
confermando quindi quanto già anticipato dalla mappa di divgen
https://divgen.ru/event/2588
altri canali ucraini non celano ormai più la loro preoccupazione per una situazione sempre più tendente alla catastrofe:
“Mentre Bankovaja e la loro longa manus Deepstate imboniscono il proprio popolo e inclito pubblico sul fatto che “sta andando tutto bene”, i russi a sud-est di DONECK sono già arrivati a DACHNOE, sul confine fra le oblast’ di DONECK e DNEPROPETROVSK. Con questa mossa, stanno già CHIUDENDO IN ACCERCHIAMENTO OPERATIVO TUTTI QUEI SOLDATI LASCIATI A TENERE QUEI TERRITORI A NORD-EST NON ANCORA “COLORATI” SULLA CARTINA.
Пока Банковая и ручное издание DeepState втирают своему народу и подписчикам, что всё хорошо, россияне на южно-донецком направлении уже подошли к селу Дачное, что на стыке Днепропетровской и Донецкой области, тем самым почти создавая оперативное окружение для всех военных ВСУ, кто ещё остался позади «в неокрашенных территориях».
Soltanto in base ai nostri dati su questa direttrice, OLTRE VENTI SOLDATI DELLE FF.AA.UU. SONO STATI FATTI PRIGIONIERI NEGLI ULTIMI TRE GIORNI.
Только по нашим данным с этого направления, более 20 военнослужащих ВСУ были взяты в плен за последние 3 дня.
E’ PERTANTO DEL TUTTO POSSIBILE UN ENORME COLLASSO (огромный обвал) della difesa delle FF.AA.UU. sul quale, per ordine dell’Ufficio di Presidenza, TUTTI TACCIONO.
Тут возможен огромный обвал обороны ВСУ, о котором по указанию ОП, все молчат. ”
https://t.me/legitimniy/20196
Legitimnyj quindi conferma, passo passo, lo schema operativo che descriviamo ormai da tempo:
1. i russi hanno scelto PRECISE LINEE DI ATTACCO DISTRIBUITE LUNGO UN MIGLIAIO ABBONDANTE DI CHILOMETRI DI LINEA DI FRONTE, lungo l’intero arco che va DA SUD DI ZAPOROZH’E A SUMY.
2. E SU QUELLE CARICA, CARICA E ANCORA CARICA. “PASSO PASSO AUMENTA PRESSIONE” (ВС РФ пошагово устраивает давление на разных участках фронта). Lo stesso continua a scriverlo, da mesi, il buon Petrenko per giustificare la propria incapacità di reggere il passo. Ultimo accenno in un suo rapporto due giorni fa: “российские войска подтягивают силы с целью усилить давлени” (i soldati russi concentrano le forze per aumentare la pressione)
https://t.me/petrenko_iHS/8474
3. NONOSTANTE LA PIOGGIA DI DRONI E IL TERRENO CONTINUAMENTE IRRORATO DA SISTEMI DI MINAMENTO A DISTANZA (mine antiuomo lanciate con ogive a grappolo), LA CRESCENTE SUPERIORITA’ MILITARE SIA IN TERMINI QUANTITATIVI CHE, SOPRATTUTTO QUALITATIVI, ROMPE IL RITMO ALLA DIFESA NATOFASCISTA, LE SPEZZA IL FIATO E, ALLA FINE, MOLLA IL COLPO. ABBIAMO IL CEDIMENTO (Где просела оборона ВСУ)
4. Proprio lì e a quel punto i russi, come si suol dire, BATTONO IL FERRO FINCHE’ E’ CALDO (там идет массовый накат русских).
5. A quel punto la FALLA diventa uno SBREGO e, aumentando sempre più la pressione, COLLASSO della linea difensiva (что провоцирует обвал у ВСУ).
6. “Nulla è perduto”, comunque... secondo qualcuno, che ancora guarda, strumentalmente, ai “confini del 1991”. “È dall’anno scorso che vanno avanti così. E non sono arrivati a Kiev”. Dicono diversi analisti. Già.
Altri notano come lo stesso, peraltro, fece la NATO entrando a piè pari nel conflitto ad agosto-settembre 2022 e obbligando i russi ad approntare in fretta e furia e tenere coi denti una linea difensiva decisamente più arretrata.
Ci sono e quali sono, tuttavia, le differenze fra ora e allora? Per esserci, ci sono. Liquidiamo subito il parallelo con l’offensiva targata NATO di fine estate 2022, perché la COINCIDENZA, studiata attentamente a satellite,
- DA UN LATO fra UN PUNTO DOVE LA DIFESA RUSSA ERA DATA DA DUE RISERVISTI NEL GABBIOTTO DEL POSTO DI BLOCCO CON LA SIGARETTA IN BOCCA e
- DALL’ALTRO fra le truppe d’élite alla base, rinforzate a loro volta da “esperti”, “consiglieri”, “mercenari”, “volontari per la libertà” e “tecnici” NATO man mano che si saliva verso il vertice della piramide decisionale,
come il proverbiale cerino che è stato fregato una volta sola, non si è più ripetuta. I russi quando han capito che la guerra NON ERA PIU’ “PER PROCURA” e basta, hanno alzato la guardia ovunque. E la seconda condizione, da sola, non è più bastata a creare lo stesso effetto. RABOTINO 2023 et KURSK 2024 docunt.
Passiamo ora alla prima obiezione. “È dall’anno scorso che vanno avanti così. E non sono arrivati a Kiev”. Si. Ma questo passaggio OBBLIGA I NATOFASCISTI A UNA REAZIONE IMMEDIATA, EMERGENZIALE, IN PERDITA. Il che ci porta al punto 7.
7. Lo sbrego, perché non diventi collasso, “obbliga Bankovaja a IMMETTERE RISERVE DA ALTRI FRONTI, PER SPEGNERE L’INCENDIO” (вынуждает Банковую перебрасывать резервы с других участков, чтобы потушить пожар).
“Riserve”… lungi da me l’idea nel richiamare, all’interno della SCHIZOFRENIA ECONOMICO-MILITARE NATOFASCISTA, il principio di “scarsità” delle risorse. Anche perché da marxista-leninista mi interessa più scavare nella contraddizione data da tale schizofrenia. E allora scaviamoci.
- DA UN LATO, UN COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE CHE HA RICAVATO UTILI DA FAVOLA SPREMENDO IL LIMONE. E CHE CONTINUERA’ A FARLO FINCHE’ CI SARA’ DA SPREMERE (quando gli ricapita un’occasione così…). Al punto da scannarsi fra vassalli, valvassori e valvassini per le briciole e i contentini lasciate dal signore della guerra a stelle e strisce.
- DALL’ALTRO, IL “LIMONE SPREMUTO” (“sfruttato represso calpestato odiato”, “deriso
frustrato picchiato derubato”, “dimagrito declassato sottomesso disgregato” e pure “frustato” e “malpagato”, così Rino Gaetano l’abbiamo citato tutto…). Peraltro, il paragone calza, perché come “mio fratello”, anche il limone in questione è “figlio unico”. Qualcuno ci farà un saggio accademico, tra dieci anni, su questo “test case”, o “case of study”… oggi, chi ne parla è rossobruno, o orso bruno, che è lo stesso.
Torniamo al limone spremuto. Qui c’è la CONTRADDIZIONE, che sta diventando a ogni giorno che passa insanabile. Il che non preoccupa più di tanto i padroni u-ccidentali. Meglio, li preoccupa PERCHE’ QUALCUNO DEI PESCI PICCOLI PENSA DI NON AVER RICEVUTO QUANTO DOVUTO E PICCHIA I PIEDI PER TERRA. Ma solo per questo, altra contraddizione, ma non insanabile. Due sberle, due gasdotti saltati e tutti tornano al loro posto.
Ai russi, tuttavia, non interessa più la rivoluzione mondiale. Da un secolo a questa parte. Interessa solo far saltare il banco. E prima o poi salta. PERCHE’ ORMAI E’ CHIARO A TUTTI CHE NESSUNO SI IMMOLERA’ “FINO ALL’ULTIMO UCRAINO”. CHE IL GIOCATTOLO, IN VIRTU’ DI TALE CONTRADDIZIONE, SI ROMPERA’ IN MANO AI PADRONI MOLTO PRIMA. Lasceranno lì i cocci, come già fatto in Iraq, in Afghanistan, in Siria, in Libia. Macerie, un popolo distrutto economicamente, socialmente, psicologicamente. Criminalità organizzata, bande, corruzione, più dell’attuale. Il che può sembrare un paradosso, ma al peggio non c’è mai fine. Torniamo al campo di battaglia.
Il regime, per tenere in piedi il giocattolo dei padroni e allungare il brodo, immette sempre più riserve: donne, anziani oltre i sessantacinque anni, diciottenni, invalidi, malati psichiatrici, detenuti. Meglio, cerca di farlo con effetti deludenti, perché con l’aumentare della pressione aumentano LE DISERZIONI. Come con le anguille. Siamo arrivati a questo livello: efficacia nell’azione di rastrellamento sempre più ridotta. MENO RECLUTAMENTI = MENO CARNE DA CANNONE DA SBATTERE AL FRONTE A TAMPONARE LA SITUAZIONE. Caro vecchio “capitale variabile”. “Siete solo numeri, nessuno è indispensabile, dietro di voi la fila”. Va bene. Lo sappiamo, ce lo fate imparare a memoria dall’asilo. “Ma se finiamo?” “O non siamo più abbastanza?” “Per far andare il vostro giocattolo?” “Per far girare la ruota del criceto dei vostri profitti?” Punto 9.
9. DA UN DANNO, DUE.
EFFETTI CONCATENATI FRA LORO:
- FALLIRE NELL’IMMETTERE, A PREZZO DI ENORMI PERDITE, IN PRIMA LINEA RINFORZI, RINCALZI, ROTAZIONI CON TRUPPE ESAUSTE, APPROVVIGIONAMENTI E TUTTO QUANTO RIESCA A RIEQUILIBRARE UNA SITUAZIONE SQUILIBRATA E TENDENTE AL COLLASSO, PORTA A UN ULTERIORE INDEBOLIMENTO
- INDEBOLIMENTO RISCONTRATO INOLTRE NEI SETTORI “IMPOVERITI” PER ACCORRERE IN AIUTO DEI SETTORI IN SOFFERENZA, RIDOTTI DI ORGANICO E RISORSE, SACRIFICATI PER TRASFERIMENTO UOMINI E MEZZI “KUDA NADO”, “DOVE C’E’ BISOGNO”.
CHE PRODUCONO UNA MOLTIPLICAZIONE DI PROBLEMI OPERATIVI:
DOVE C’ERA UN PROBLEMA SOLTANTO, ORA CE NE SONO DUE! NEL SETTORE SOTTO ATTACCO, CHE CONTINUA A SFALDARSI, E IN QUELLO “IMPOVERITO”, COI RUSSI CHE NE APPROFITTANO PER ATTACCARLO SUBITO, riuscendo a mettere pure quello in seria difficoltà operativa (что ослабляет оборону уже там, что приводит к атаке русских уже на этих участках и провалу обороны).
Potrebbe essere stato, con ogni probabilità, il caso del “Fronte sud” coi russi che attaccano MALAJA TOKMACHKA minacciando così ORECHOV. Fronte che rimane silente per mesi, poi si risveglia, approfittando di momenti come questo, per poi tornare magari silente, o proseguire. Questo a discrezione TOTALE dei russi, che hanno il boccino in mano. Quando han fatto lo stesso sotto CHERSON, praticamente riprendendosi tutti gli isolotti sul DNEPR e minacciando, ancora oggi, di poter sconfinare sulla riva destra come e quando vogliono, di fatto, han sfruttato un “buco difensivo” natofascista creato proprio da questo movimento. Da sud a nord, verso SUMY.
10. A questo punto è inutile dire “È dall’anno scorso che vanno avanti così. E non sono arrivati a Kiev”. Il banco rischia di saltare molto, ma MOLTO prima. Per quella contraddizione che anche chi fa questi ragionamenti fa finta di non vedere. Vremja pokazhet. Staremo a vedere.
Aggiornamenti a seguire.
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11/06 ore 22:00 aggiornamento
VERSO DNEPROPETROVSK
Come in un braccio di ferro dove alla fine uno dei due molla il colpo, come nel tiro alla fune, dove una delle due squadre alla fine collassa, rovinando a terra, oggi i russi hanno ottenuto più o meno lo stesso effetto verso DNEPROPETROVSK.
PRIMA CON UNA DOPPIA MANOVRA
- RAGGIUNGEVANO KOMAR DALLA N-15
- RAGGIUNGEVANO IL CONFINE AMMINISTRATIVO PASSANDO DA SOTTO ZELENYJ KUT E NOVOUKRAINKA (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2585
POI LE PASSAVANO ENTRAMBE, LIBERANDOLE, LUNGO LA STRADA CHE PARTIVA DA ALEKSEEVKA, ENTRAVANO NELL’OBLAST’ DI DNEPROPETROVSK E PROSEGUIVANO, FERMANDOSI ALLE PORTE DI DAČNOE (cartina qui)!
https://divgen.ru/event/2588
Dovessero liberare Dačnoe, la strada verso NOVOPAVLOVKA da sud sarebbe spianata. Man mano che avanzerebbero, attaccando dalle retrovie natofasciste, sbaraglierebbero l’attuale prima linea che cerca di tenere coi denti quel poco che è rimasto, chiudendola nell’ennesima sacca. E qui si posson gettare al vento quanti droni si vogliono, ma non bastano per fermare un tiro incrociato da est, da sud, e da ovest.
Oltre a questo, la difesa natofascista cede anche a NOVONIKOLAEVKA, poco più a nord (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2587
Coi russi che sfondando da sud verso nord anche qui taglierebbero le truppe che ora stanno vendendo cara la pelle a UDAČNOE. Scavalcate a ovest, resterebbero anche loro sotto tiro incrociato.
Nel complesso la linea di difesa natofascista sta mollando il colpo. Un tracollo qui non può permetterselo. Previste, a seguire, potenti iniezioni di quel che è rimasto fra uomini e mezzi per rallentare l’azione russa. Ma di questo passo non durerà molto.
Aggiornamenti a seguire domattina.
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11/06 ore 13:30 aggiornamento
VERSO SUMY
Il cerchio si stringe intorno a quel che resta in mano natofascista di JUNAKOVKA. I russi avanzano a est della stessa
- superandola verso sud (quindi aggirandola)
- mettendo in sicurezza la strada che da SUDZHA si diparte verso la stessa e arrivando alle sue porte
- creando i presupposti per un ulteriore sacca a est (cartina qui) ma, soprattutto,
- sviluppando l’azione verso sud, lungo la linea di confine, e arrivando in prospettiva (una decina di chilometri)
- ad accerchiare la stessa SUMY (lungo un arco - fatti quei dieci chilometri - di 45° circa, ma con tendenza al miglioramento )
https://divgen.ru/event/2582
Inoltre, hanno raggiunto la N-7 sopra PISAREVKA, posizione qui
https://divgen.ru/51.08051/34.83683/13
e qui
51.08051, 34.83683
Così facendo, l’intera area a nord-est che si oppone all’avanzata russa perde l’unica arteria che al momento la approvvigiona. E insieme alla stessa ogni speranza di tenuta ulteriore:
https://t.me/condottieros/11340
Nel frattempo, 16 km a SUMY.
FRONTE SUD
I RUSSI AVANZANO VERSO MALAJA TOKMACHKA, DIREZIONE ORECHOV (cartina qui)
https://divgen.ru/event/2583
causando ulteriori problemi operativi ai natofascisti. I quali, se non “investono” in uomini e mezzi su questo fronte, rischiano anche qui di svegliarsi quando ormai i buoi sono scappati. E allora chiudere il recinto non sarà più neppure un’opzione.
MA UOMINI E MEZZI SON QUELLI CHE SONO. A loro la scelta, in una coperta che si fa sempre più corta...
IL REGIME DI KIEV SI PIEGA DI FRONTE AL MALCONTENTO INTERNO E FINALMENTE ACCETTA LE PRIME 1.212 SALME
Prime immagini dei mezzi russi ammassati al confine qui:
https://t.me/ZeRada1/25507
et
https://t.me/RVvoenkor/93284
Filmato giusto per capire che non si tratta di un fotomontaggio:
https://t.me/ukr_2025_ru/249338
Foto simbolica qui, con in primo piano entrambe le sponde idrauliche a fare da ponte tra refrigerato russo e refrigerato ucraino.
https://t.me/ZeRada1/25510
- 1212 salme da parte russa (di 6.000 in attesa di consegna, meno di un sesto sul totale in mano russa)
- 27 da parte ucraina
Finiti questi seimila, altre migliaia sarebbero già previste in restituzione a luglio:
https://t.me/legitimniy/20191
Le menzogne del regime di Kiev, sciorinate in questi tre anni, sulle proprie perdite, menzogne a cui avevan fatto finta di credere solo i media u-ccidentali per neutralizzare le cifre russe con qualcosa della serie “la mia parola contro la tua”, e chiuderla lì, trovano in questi numeri, in queste immagini, in questi corpi dentro a un sacco bianco, la loro vergognosa smentita. Комментарии излишни, conclude Zerada. Ogni commento è superfluo.
Aggiornamenti a seguire.
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11/06 ore 08:30 aggiornamento
VERSO KONSTANTINOVKA
Importante avanzamento russo registrato a fine giornata, con una “U” chiusa fra DYLEEVKA e KURDJUMOVKA (cartina qui):
https://divgen.ru/event/2581
VERO E PROPRIO TABU’, nel senso antropologico, ancor più che psicologico, del termine, ANCORA NON MOLTI MESI OR SONO, IL CANALE SEVERSKIJ DONEC OGGI E’ LETTERALMENTE RISALITO A OVEST DA UNA “U” CHE SI TRASCINA DIETRO TUTTE LE FORTIFICAZIONI NATOFASCISTE COSTRUITE SIN DAL 2022, FATTE CON TUTTI I CRISMI… E CONCEPITE PER RESISTERE A UN ATTACCO DA EST! NON DA SUD… MEN CHE MENO DA OVEST!!! Ovvero, dalle direzioni indicate da queste FRECCE:
https://t.me/voenkorKotenok/65002
Il cuneo centrale del guadagno territoriale segnalato è, in questo senso, già pronto per una nuova fetta di fortificazioni da prendere alle spalle e far saltare. Sei sono i chilometri che separano STUPOCHKI dall’attuale linea dei combattimenti sopra DYLEEVKA. Chiudere questo spazio va ben oltre i chilometri quadrati liberati: chiudere questo spazio significa togliere una potente barriera fra i russi e KONSTANTINOVKA. Una delle ultime, peraltro.
IL MATTO
Parliamo di Roman D., trentenne ucraino autore a fine marzo di cinque tentati omicidi casuali, in rapida successione, mediante coltello per le vie di Amsterdam:
https://nltimes.nl/2025/03/29/ukrainian-man-arrested-stabbing-five-amsterdam-multiple-ids-found
E’ di poche ore fa uno strascico di questa notizia che fa discutere l’intera Ucraina rimasta sotto il regime di Kiev. Il quale si para il didietro e sentenzia, senza appello: “E’ un pazzo”. Pazzo si, ma…
Questa la ricostruzione di Zerada, che apre a prospettive un po’ diverse:
🤦♂️In questa storia è tutto “una meraviglia”.
🤦♂️В этой истории «прекрасно» всё.
Il trentenne Roman D., indiziato di reato di aggressione a cinque persone con arma da taglio ad Amsterdam a marzo di quest’anno, si è rivelato essere un DISERTORE delle FF.AA.UU. e, come sottolinea la testata olandese NOS, VOLEVA A TUTTI I COSTI FINIRE IN GALERA IN EUROPA.
30-летний Роман Д., подозреваемый в нападении с ножом на пятерых человек в Амстердаме в марте прошлого года, оказался дезертиром из ВСУ и, как утверждает голландское издание NOS, целенаправленно стремился попасть в тюрьму в Европе.
I giornalisti si sono allora rivolti agli ex-camerati di Roman, i quali han raccontato che il suddetto, ancor prima di fuggire dall’Ucraina, aveva ESPRESSO PIU’ VOLTE L’INTENZIONE DI FINIRE IN UNA PRIGIONE EUROPEA.
Журналисты пообщались с бывшими сослуживцами Романа, которые рассказали, что тот ещё до выезда из Украины неоднократно высказывал желание оказаться в европейской тюрьме.
IL SUO PIANO ERA: COMMETTERE UN DELITTO, PER ESEMPIO, UN OMICIDIO, IN UNO DEI PAESI DEL NORD EUROPA, PER ESEMPIO LA NORVEGIA… E PRENDERSI UN ERGASTOLO COSI’ CHE “FOSSE GARANTITO CHE SI PRENDESSERO CURA DI LUI (гарантированный уход!) FINO ALLA FINE DEI SUOI GIORNI”.
Его идея заключалась в том, чтобы совершить преступление — например, убийство — в одной из северных стран, таких как Норвегия, чтобы получить пожизненное заключение и «гарантированный уход до конца жизни».
Secondo uno di quei soldati, Roman aveva dato prova di gravi disturbi mentali, e la sua ossessione per finire in prigione era oggetto di continue discussioni. “Studiava le leggi dei diversi Paesi, per capire dove fosse più facile prendersi un ergastolo. Quando ho sentito di cosa aveva combinato ad Amsterdam, ho subito pensato: ‘Ecco che il suo sogno idiota si è avverato’”.
По словам одного из военных, Роман проявлял признаки серьёзных психических отклонений, и его одержимость тюрьмой была предметом постоянных разговоров. «Он изучал законы разных стран, чтобы понять, где легче всего получить пожизненное. Когда я услышал, что он устроил в Амстердаме, подумал: вот и сбылась его идиотская мечта», — сказал источник.
https://t.me/ZeRada1/25506
“Un pazzo”… che dire… qualcosa. Per esempio, “un pazzo”
- che doveva essere ESONERATO dal servire nell’esercito.
- di cui occorreva farsi carico collettivamente, PRENDERSI CURA (гарантированный уход) fino alla fine dei suoi giorni, in strutture protette.
Era quello che voleva, e che continuava a ripetere, a macchinetta, nella sua lucida follia.
Era quello che andava fatto. A MONTE. E per cui il “civile” U-ccidente, che si riempie la bocca di “inclusione” eccetera, in questi tre anni non ha mosso un dito su quanto veniva QUOTIDIANAMENTE VIOLATO DAL REGIME.
Era quello che si è cercato da solo. Alla luce del sole. Guardandosi le leggi. Nel dileggio di chi gli stava intorno.
Era quello che ha trovato infine accoltellando cinque persone ad Amsterdam.
“Il matto”… l’U-ccidente, appoggiando il regime di Kiev e
- la sua mobilitazione forzata di chiunque, anche soggetti precedentemente non idonei al servizio di leva
- la sua guerra a oltranza, fino all’ultimo ucraino, per i propri fini
è corresponsabile della creazione di un crescente disagio psichico all’interno della società civile ucraina. Sa benissimo che sta distruggendo psicologicamente un popolo intero, lo sta riducendo in rottami.
E il riferimento è a un intero popolo a rischio di patologie gravi, NON "SOLO" I REDUCI AFFETTI DA sindrome da stress post-traumatico (PTSD), i cui ultimi dati ufficiali risalgono a oltre un anno fa!
https://moz.gov.ua/uk/kilkist-pacientiv-zi-vstanovlenim-diagnozom-ptsr-v-ukraini-zrostae-scho-treba-znati-pro-posttravmatichnij-stresovij-rozlad
Bastardi. Quando nei soli primi due mesi del 2024 gli oltre tremila casi ufficializzati lasciavano presagire a ventimila casi a fine anno. MINIMO. Ma anche qui, basta non ufficializzare, “dimenticarsi” di pubblicare i dati aggiornati, e il problema non c’è più.
Come quelle seimila salme che ci si rifiuta di accogliere. Finché sono in un sacco bianco in una cella frigorifera, anche il problema è “congelato”.
Del resto, un U-ccidente che si accorge di Gaza dopo anni si accorgerà di questo problema fra dieci. Intanto prosegue, imperterrito.
E’ questo il tanto sbandierato “sogno europeo”, del resto… anche lì, tuttavia, son sempre di più a svegliarsi da questo “sogno”, trasformatosi in un incubo. E nato già, parafrasando le parole del commilitone di Roman, come IDIOTSKAJA MECHTA. Come “sogno idiota”. Perché l’Europa comprende anche la Russia. E o il “sogno europeo” dovrebbe includere, in qualche modo, questo mondo, non nascere per distruggerlo, disgregarlo, e fottergli le risorse che sono sotto il suo sedere. Sentendosi peraltro “nel giusto” (cosa se ne fanno di tutti quei fusi orari??? loro che oltre a essere “barbari” son quattro gatti per kmq???).
Ieri su un cinegiornale luce italico, che si taccia di essere all’opposizione, han presentato un libro di un’americana presentando Maidan come il compimento del “sogno europeo” di un popolo intero. Immagini, masse, inquadrature piene di uomini e bandiere… minimizzando il resto. Percentuale manifestanti sul totale della popolazione, non pervenuta. Paese spaccato in due, non pervenuto. Colpo di Stato CIA, con cecchini georgiani e baltici sui tetti, non pervenuto. I neonazisti, si… “come ci sono da noi. O in Germania”…
Ecco allora che parlare di “sogni idioti” apre a molte, parecchie prospettive. Inaspettate, soprattutto. E i “matti”, nella loro lucida, annunciata, follia, potevano, DOVEVANO essere curati. Per altri matti, invece, che causano imperterriti centinaia di migliaia di morti, che portano alla distruzione un Paese “a perdere”, in tutti i sensi, le più alte cariche degli Stati e delle istituzioni.
E per quanto riguarda Roman, mi piace accostarlo a un altro personaggio, che Augusto nella sua unica canzone in dialetto ritrae magistralmente, e così conclude:
“Ligabue, al sbraieva la geint
Al fa paura, l'è un demeint
Lè brachè, come un can
Da improunti umani
Lazò in do casca al sol
Un sogn, un fior
Forse un fiol
Lò, Ligabue lè là c’al và
Nisoun al le rivedrà, mai piò”...
Lazò in do casca al sol... idiotskaja mechta...
Aggiornamenti a seguire.
Ieri erano esattamente 7 anni da quando questa banda di infami privò il Donbass di uno dei suoi uomini migliori, Aleksandr Zakharchenko.
Tanto per la forza dei legami con il passato sovietico quanto per la volontà e il coraggio nell'affrontare il dramma del suo tempo.
Memoria eterna.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/5f/Alexander_Zakharchenko_2016_%28cropped%29.jpg/960px-Alexander_Zakharchenko_2016_%28cropped%29.jpg
Un abbraccio
Paolo
Di lui si sa tutto, ma nessuno accenna ai suoi trascorsi,
https://video.corriere.it/esteri/l-ex-presidente-del-parlamento-ucraino-ucciso-per-strada-il-killer-travestito-da-rider-il-video-delle-telecamere-di-sorveglianza/3d54342f-4676-408a-87d4-209581be7xlk
o se lo fa, ci manca pure che condisca il tutto con il classico: "da giovani abbiam fatto tutti le nostre cazzate".
https://www.rainews.it/articoli/2025/08/ucciso-a-leopoli-lex-presidente-parlamento-andriy-parubiy-il-killer-travestito-da-corriere-andriy-parubiy-eedf6704-bf2a-4429-b592-e450df1d94a2.html
Della serie si, quando era piccino era un "brighella", un po' troppo fascio... ma poi è rinsavito, diventato un "moderato" (sic!) e ora, immancabilmente, tra le righe lo passano come vittima predestinata dei russi.
Nessuno, ancora oggi, mette minimamente in discussione cosa è significato fare politica in Ucraina dal 1992 ai giorni nostri e, in particolare dal 2014 a oggi, tra oligarchia e natofascismo, tra corruzione e finanziamenti illeciti, fra intrecci fra malavita, affari interni ed esteri e pubblica amministrazione e REFERENTI POLITICI, SEMPRE GLI STESSI, ORA SOSTENUTI DA UNA CORDATA, ORA DALL'ALTRA.
Tutto questo alla base di scelte che hanno portato allo stato ucraino la triste nomea di "Stato Kamikaze", in un processo di trasformazione in senso corruttivo dello stesso dal 2014 a oggi.
Oppure dobbiamo credere che Euromaidan sia frutto del caso? E ANCORA OGGI, IN PIENO 2025, NON CONSIDERARE MINIMAMENTE LA COMPROMISSIONE E LA COLPEVOLEZZA DI CHI HA ARCHITETTATO E MESSO IN OPERA UN PROCESSO CHE SI SAPEVA BENISSIMO ESSERE DISTRUTTIVO, in un Paese politicamente spaccato in due e retto da un equilibrio tanto fragile quanto sino ad allora osservato da entrambe le fazioni, basato sostanzialmente sul fatto che VIGEVA UNA SOSTANZIALE ALTERNANZA PER CUI CHI ERA AL POTERE NON POTEVA NON TENERE CONTO DI UN POSSIBILE PASSAGGIO ALLA MINORANZA?
"Moderatismo"... a noi han fatto mettere i vincoli di bilancio nella Costituzione e lì han fatto un Colpo di Stato, facendo esplodere tutte le contraddizioni in una botta sola, con le cancellerie occidentali qui che stappavan le bottiglie?
E tutto questo ripetuto, se occorre fino alla nausea, poi quando invece ci si accorge che non gliene frega più una beata fava a nessuno, lasciato cadere... salvo poi riprenderlo magari tra dieci anni, così, come una minestra da riscaldare ogni tanto.
Il senso di questo pezzo altro non era che quello. Di omicidi eccellenti ce ne son stati prima altri e ce ne saranno ancora. Non vale nemmeno la pena di riportarli, a mio avviso. E' però un'ottima cartina al tornasole per vedere come, la scomparsa di personaggi con un curriculum assolutamente alla luce del sole, che si vantavano di quel che facevano e si son sempre vantati anzi di quel che han fatto, quindi quantomeno CONTROVERSI, sia stata oggetto qui di una ricostruzione totalmente falsata. Omertosa. Ipocrita.
E qui mi fermo. Fin qui qualcosa ne capisco e sottolineo le contraddizioni fra quanto ammesso dagli stessi canali ucraini su questi personaggi e quanto riportato qui. Su cose di cui non capisco niente mi taccio. Vedi sanità. Senza andare lontano. Ma non posso non farmi delle domande. Su quegli anni. Su deputati intervistati che guardavano fissi la telecamera e facevano sì con la testa mentre ripetevano convintamente il discorsetto tutto al tempo futuro, come neanche nelle pubblicità delle scatole di tonno a quattro ruote venduti a diciottomila euro in comode rate mensili. Anche perché sempre loro, OGGI, ripetono le stesse cose con la stessa faccia, gli stessi sì con la testa, ma in riferimento alla pace in Ucraina, o in Medioriente.
Perdonate lo sfogo e mi fermo qui.
Ora, di colpo la TV per le notizie ha preso una mazzata fotonica. Era di marzo il rapporto del CENSIS, sono andato a rivedermelo:
Sebbene il 50,7% degli italiani reputi che tv, radio e quotidiani non siano più così imprescindibili, il restante 49,3% non li considera superflui. Solo il 37,6% si definisce un patito dell’informazione online e il 62,4% dichiara di non avere un rapporto esclusivo con l’informazione digitale. Al contrario, tra i giovani si registra un rifiuto nei confronti dei media tradizionali (70,3%).
https://www.censis.it/comunicazione/i-media-e-la-libert%C3%A0-0
Era meglio che non lo rivedevo, per certi versi... ma prendiamo sempre il bicchiere mezzo pieno... il monopolio o duopolio o oligopolio dell'informazione tale più non è. Anzi, l'informazione sui media tradizionali, costretta entro vincoli che di fatto ne evidenziano tutti i limiti di cui sopra, è sempre più rifiutata. E si va in cerca d'altro.
"Con intelligenza e cautela", certo. Con senso critico. Sapendo distinguere fra una fonte primaria e una secondaria. Oppure non è vero niente di queste ultime due righe e si va e si cerca - e si trova! - quello di cui si è già convinti per convincersene ulteriormente.
Ieri Zelenskij diceva "non è vero niente, sono i russi che vi fanno credere che stanno avanzando, ma non è così". Come peraltro se i russi si stessero ponendo nell'immediato obbiettivi di avanzamento degni di questo nome: Cherson, Zaporozh'e, Nikolaev, Dnepropetrovsk, Charkov, Sumy. Avanzano, si, dieci, venti chilometri quadrati al giorno, ma conta di più la demilitarizacija in atto. Il fatto che dopo tre anni un esercito cresce sempre più e l'altro è sempre più in affanno, prigioniero delle proprie contraddizioni. E di tre anni di strategie kamikaze, scellerate. Quando a combattere saran rimasti quattro gatti avremo uno scenario decisamente diverso. E anche gli avanzamenti, qualora chi ancora oggi dissangua il proprio popolo "fino all'ultimo ucraino" andasse avanti in tali condizioni, sarebbero quantomeno uno zero in più al giorno.
Idea giusta, sbagliata, cannata completamente che sia, è coerente con un'interpretazione dello sviluppo delle operazioni seguito puntualmente, quotidianamente e divenuto esso stesso base per una verifica della stessa: idea che senza cadere in contraddizione, soprattutto senza incontrare dati o informazioni in grado di metterla in discussione, di contraddirla, è arrivata fino a oggi.
Infatti chi la contraddice, come il citato Zelenskij, ragiona trascurandola completamente e partendo da tutt'altra parte: quanti chilometri avete guadagnato? venti? Quanto rimane al regime di Kiev rispetto ai confini del 1991? 540.000 km2?
tra 27.000 giorni ne riparliamo. o 74 anni.
Ma è un ragionamento che può tenere? O occorre considerare altre variabili? E se le consideriamo, per esempio chi combatte da una parte e dall'altra son sempre gli stessi? Oppure no? Può essere un fattore di cui tener conto? Aggiungo: può essere un fattore a un certo momento PRIORITARIO? Le nozze non si fanno coi fichi secchi? Le guerre combattute a terra come questa non si combattono senza soldati?
Entriamo nel merito di un'obiezione e vediamo se il ragionamento tiene, o se non tiene dove non tiene? Invece no: l'avanzata russa... tutte balle. punto. con quel che guadagnano, tra tre quarti di secolo siamo ancora qui. due punti. e poi putin muore e quello che viene dopo è amico della democrazia. punto e virgola.
e qui mi rendo conto che, anche se ormai con internet è stato tolto un vincolo importante all'oligopolio informativo, poi c'è veramente tanto da lavorare. forse più che quando uno doveva impegnarsi, cacciare le mille lire, comprare un quotidiano, a cui opporre un'altro quotidiano (com'era la canzone... "la paghi tutta, e a prezzi d'inflazione, / quella che chiaman la maturità") e poi discussioni, discussioni a non finire... ma tutto aiutava in questo.
Oggi la sfida è maggiore, indubbiamente. Finché ne avremo... andremo avanti.
Scusami questo secondo sfogo sulla tua riflessione
Paolo